Un altro mondo cade a pezzi.

di Luxy_95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** No, non stai dormendo! ***
Capitolo 2: *** Se non te la senti, lasciamo stare! ***
Capitolo 3: *** Ma lei è così... Debole. ***
Capitolo 4: *** TI HO SENTITO TOM! ***
Capitolo 5: *** Si sta trasformando in un vampiro buono. ***
Capitolo 6: *** Quando Tom sarà pronto te lo dirà lui. ***
Capitolo 7: *** Cuori infranti. ***
Capitolo 8: *** Devo sacrificare il mio amore. ***
Capitolo 9: *** E se bevessi del mio sangue? ***
Capitolo 10: *** No, Tom. Solo tu. ***
Capitolo 11: *** La battaglia. ***
Capitolo 12: *** Il nuovo arrivato. ***
Capitolo 13: *** Staremo ancora insieme? Sarai ancora mia? ***
Capitolo 14: *** Tienimi fra le tue braccia ancora ***
Capitolo 15: *** Il mio mondo sta cadendo a pezzi. ***



Capitolo 1
*** No, non stai dormendo! ***


                                                           
 

 

 

Lux è una ragazza di diciassette anni, con lunghi e neri capelli ricci, gli occhi di un verde scuro quasi castano e la carnagione olivastra. Adora ascoltare musica, ballare come una pazza per tutta la casa e cantare, soprattutto in bagno, a squarciagola.
E' determinata, coraggiosa e soprattutto testarda.

Si, testarda, perché quello che vuole alla fine lo ottiene sempre, pur facendo qualche sacrificio, ma riesce sempre ad ottenere quello che vuole, in fin dei conti.
Una notte sognò di trovarsi a un concerto del suo gruppo preferito, i Tokio Hotel. Mentre cantava a squarciagola come tutte le Fan che si trovavano lì, si rese conto di essere fissata da due occhi. In poche parole, capì di essere fissata da un membro dei Tokio Hotel. Quel membro era Tom Kaulitz, il chitarrista del gruppo. Per giunta il suo componente preferito.
Si sentì presa da quello sguardo e si sentì morire dentro dalla gioia. Sentì la schiena rabbrividire e poi il cuore pompare forte, era tipo un insieme di emozioni che si fondono in un solo momento di goduria, si sentiva incastrata da quegli occhi da predatore.
Il chitarrista in quel momento, accorgendosi di Lux così presa da sé, distolse lo sguardo e guardò altrove, così che lei non potesse svenire in mezzo a tutta quella folla di gente urlante.
Alla fine del concerto, come di norma, passarono componenti e fan nella sala addetta per gli autografi e, mentre Lux si faceva autografare il suo album di Humanoid City, intimidita chiese ai Tokio Hotel se potesse fare una foto insieme a loro. I ragazzi, con un sorriso a trentadue denti, risposero in coro gentilissimi “Certo!”.
Si misero in posa, così Tom prese subito posto alla destra di Lux e vicino a lui Georg, poi alla sua sinistra c'era Bill e infine Gustav. Nella foto Tom aveva messo il suo braccio dietro la schiena di Lux e lei ovviamente sorrise contenta di sentire quel piccolissimo contatto.

Ma dopo pochi istanti dalla foto appena scattata, vide tutto nero e sentì un suono. Era l'allarme della sveglia che suonava le sette in punto.
Si svegliò un po’ dispiaciuta e con le lacrime agli occhi perché, almeno in sogno, sapendo che era un sogno, voleva riuscire a baciarlo, ma purtroppo non ci riuscì.

 

Era una giornata di sole. Lux si fece una doccia fresca, si asciugò i capelli e si vestì, prese il suo cagnolino e si avviò per fargli fare la passeggiata mattutina.

Aveva uno strano presentimento, come se qualcuno la stesse osservando. Si girò più volte per capire se il suo presentimento fosse reale o se era solo una paranoia. Proseguì con la passeggiata e tornò a casa.

Pranzò, fece un po’ di compiti e quando finì, si rilassò un po' sul letto e chiuse gli occhi. Passati un paio di secondi, sentì di nuovo quel presentimento tanto fastidioso quanto eccitante.

Ad un tratto si perse nel sonno, poche ore dopo si svegliò. Sentì dei passi in casa e pensò assonnata: “Strano i miei sono fuori sarà sicuramente il cagnolino”. Richiuse gli occhi e sentì di nuovo quella sensazione.

Facendo finta di niente si diresse verso la sala. Accese la TV e ad un tratto sentì un tonfo al cuore guardando la TV che mandava in onda il video della canzone AUTOMATIC. Lo guardò fino alla fine e si rese conto che era l'una passata. Mangiò una mela tanto per mettere qualcosa nello stomaco prima di dormire, si lavò i denti e filò di nuovo a letto.

 

--Nel sogno--

Era in una stanza buia, lei era nuda sul letto coperta da un leggero lenzuolo macchiato di sangue. Sul suo petto giacevano alcuni dread biondo scuro e lei voleva assolutamente scoprire chi ne fosse il proprietario, così appena mosse un po’ la testa per scoprire il misterioso ragazzo, provò una fitta alla parte sinistra del collo. Non fece in tempo a portare la mano sulla pelle per capire cosa avesse che le faceva tanto male, che si svegliò di punto in bianco. Non riusciva a tenere gli occhi aperti e quella fitta ancora le faceva male, capì che quello non era solo un sogno. Era troppo stanca per aprire gli occhi e capire cosa avesse, però non gridò. Fece solo alcuni mugolii e il peso sopra di lei ad un tratto sparì.

Sentì solo una voce che diceva -Scusami ma non riesco proprio a resisterti!-

Lux, con tutta la forza che ancora aveva nel corpo, cercò di aprire gli occhi e si sorprese di chi avesse davanti, poi pensò che stesse ancora dormendo.

-No, non stai dormendo!- Esclamò subito il ragazzo.

Lei si stupì e si domandò come avesse fatto a rispondere alla domanda non pronunciata. Subito lui le rispose -Io ti leggo nella mente.-

-Tu sei proprio lui?- Sussurrò la riccia.

-Si, sono lui- Sentenziò il ragazzo con orgoglio.

-Oddio, mi dovrei mettere ad urlare!-

-Non lo fare! Altrimenti sarò costretto ad ucciderti o imbavagliarti e io non voglio questo!-

-Cosa???- “Il mio idolo vuole uccidermi” pensò lei.

-Aspetta, non voglio ucciderti. Ho solo detto che se ti fossi messa ad urlare, sarei stato COSTRETTO ad ucciderti o imbavagliarti e ti ho detto che NON VOGLIO FARLO quindi, per favore, non metterti ad urlare e ti dirò tutto quello che vuoi sapere.-

“Uuuuh.. Bene bene, chissà se è fidanzato! Ma non lo voglio sapere, sarebbe troppo imbarazzante. Oddio ma lui riesce a leggermi nella mente! Eee oooh... Cazzo Lux smettila di pensare! BASTA!!”

-Ehm..-

-Non sono fidanzato. A meno che tu non voglia diventare la MIA fidanzata.- “Cooosaaa???? Il mio idolo vuole che io sia la sua fidanzata?!?!?!?!”

-Si, lo voglio! Senti Lux, ti conosco solo da un paio di settimane. Ieri ti ho seguita e non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso, tu per me sei come una droga-

“Io??” pensò perplessa “Perché io??”

-Perché tu sei destinata a me.-

“Oddio io sono destinata a Tom Kaulitz. Aspetta, ma cosa ci faceva prima su di me? Oddio, mi ha violentata!”

-No, non ti ho violentata. Ti ho solo assaggiato e hai il sangue più buono e paradisiaco che abbia mai sentito!-

“Cosa?!?!”

-Non avere paura, ti prego. Ora ti racconto tutto, ma, ti prego, prima promettimi che non scapperai da me.-

-Ok.-

-Ok che starai zitta e non scapperai, oppure ok che vuoi essere la mia ragazza??-

-Ok che starò zitta e non scapperò. L'altra la deciderò quando ti avrò ascoltato e frequentato un po’.- “Ti prego dimmi tutto di te.”

-Sta tranquilla, ti dirò tutto.-

-Ehm.. Ok!-

-Allora, come spero avrai capito, sono un vampiro. Anche il mio gemello Bill lo è. Nostra madre e nostro padre erano dei normali esseri umani, ma quando lei era incinta si sentì male e per riuscire a continuare la gravidanza e farci nascere, fece un patto con un vampiro: lui le avrebbe dato il Sangue puro di un Vampiro e lei in cambio, alla fine della gravidanza, doveva trasformarsi in un vampiro, così che anche lei potesse aiutare le persone in fin di vita.-

Nella stanza ci fu un silenzio assurdo, lui non sentiva neanche i pensieri di Lux. Sicuramente il suo cervello era andato in tilt, così il chitarrista scosse un po’ la ragazza -Hey, ci sei?-

-Eh??-

-No, dicevo, ci sei? Eri imbambolata e non sentivo neanche i tuoi pensieri.-

-Beh.. Ho avuto uno shock, scusami. E’ solo che tua madre è stata davvero tanto dolce. Vi ha salvato in cambio della sua vita. Si, capisco che lo farebbe ogni donna, ma trasformarsi pure in vampiro? Cavolo, io la ammiro davvero tanto!-

- Si beh… Anche io e mio fratello le siamo tanto grati.- Commentò il chitarrista con un lieve sorriso, -comunque vuoi che ti finisca la storia?-

-Si, certo- Disse lei mentre accennava un sorriso.

-Ok. Quando siamo nati io e mio fratello, nostra madre ci accudì fino a dieci anni, poi un giorno ci disse che doveva andare via per un po’ e che sarebbe tornata presto, io sinceramente non mi preoccupai più di tanto, ma Bill, dato che è il più dolce tra noi due, sentiva che c'era qualcosa che non andava bene. Mi ricordo ancora quando lui, dopo che nostra madre ci annunciò la notizia, andò subito ad abbracciarla dicendole No, mamma resta qui!! Io gli dissi di stare tranquillo perché sarebbe tornata, così lui sentendomi a mio agio si rassicurò e si arrese alle mie parole. Io ovviamente ero felice perché così potevo mangiare tutti i gelati che volevo, visto che nostro padre ce ne faceva mangiare a quantità industriali. Comunque, passati quattro giorni, tornò insieme ad un uomo e ci disse che lui le aveva salvato la vita mentre eravamo nel suo grembo e che lei si era trasformata in un vampiro. Io e mio fratello, stupiti, avevamo deciso di farci raccontare questa storia, eravamo rimasti scioccati dal racconto, poi nostra madre, ci disse che era diventata un vampiro e che quando e se mai avessimo voluto in qualche modo trasformarci lei ci avrebbe aiutato.-

-E voi che le avete detto?-

-Io e Bill abbiamo subito deciso di si, perché sai che noi siamo legati molto di più a nostra madre che a nostro padre, così decidemmo che lo volevamo già diventare, sai... Vivere per sempre con nostra madre sarebbe stato molto bello, ma sai anche che ad ogni cosa bella ce n'è una brutta, infatti nostro padre era contrario e ci disse che eravamo solo dei bambini e che non ci avrebbe mai permesso di rovinarci in quel modo e che se mai l'avessimo fatto noi ce ne saremmo andati via da quella casa, ma lui non capì mai quanto noi eravamo attaccati a lei, così in un week-end, quando papà era via per lavoro, io e mio fratello decidemmo di fare una cosa assai pericolosa, decidemmo di tagliarci le vene della mano sinistra e così fu. Nostra madre ci preparava la cena quando sentì l'odore del sangue e seguendo l'odore ci trovò in bagno in fin di vita così in questo modo noi l'avevamo costretta a trasformarci. Al ritorno di papà, io e mio fratello con nostra madre e Gordon, l'uomo con cui era arrivata pochi giorni prima, eravamo già partiti. Comprammo una casa a Loitsche, lasciando papà con una lettera spiegandogli quello che era successo.-

-Certo che voi avete avuto un gran coraggio!- Esclamò la ragazza,

-Si, beh, preferivamo rimanere con nostra madre piuttosto che con quell'essere che rifiutò l'idea, ma sai, un po’ lo capisco. Comunque, in poche parole, da lì comincia tutto ciò che sapete voi: Gordon ci trasmise la passione per la musica e cominciò la nostra avventura!- Esclamò il ragazzo finendo con un sorriso. -Beh, ora hai qualche domanda da farmi?-

-Veramente devo ancora elaborare la storia, ma… Si. Ieri mi sono sentita osservata, ma non vedevo nessuno. Eri tu per caso?-

-Già, ero io! E’ da un paio di settimane che ti osservo da molto lontano, poi però sentendo i tuoi pensieri e sapendo che sei una nostra fan e dato che non riuscivo più a tenere gli occhi lontano da te e dal tuo profumo così gustoso, dovevo assaggiarti, se no sarei impazzito. Mio fratello dice che sono diventato pazzo ma dovevo farlo, non mi sarei aspettato che ti svegliassi, ho morso tante persone quando dormivano ma non si erano mai svegliate fino al mattino.-

-Ma io ora ho due buchi nel collo. Le altre persone si sono svegliate spaventate secondo me.-

-NO.- Disse il ragazzo con convinzione.

-E come mai?-

-Perché io gli curavo la ferita!- Disse con ancora più convinzione..

-E.. E come fai? Sai, domani i miei tornano a casa e non credo che a loro farebbe piacere trovare un succhiotto con due buchi al collo!- Disse Lux con una punta di sarcasmo.

-Tranquilla, ora ti guarirò.- Mormorò il ragazzo accennando un piccolo sorriso.

-Ok.-

Così il ragazzo portò un indice al collo della ragazza e prese una goccia di sangue, poi si morse l'altro suo indice e ne fece a sua volta uscire una goccia del suo, poi li mischiò insieme e lo spalmò sulla ferita della ragazza e in un batter d'occhio lei non sentiva più niente. Così, per controllare, Lux portò una mano e si accarezzò il collo notando effettivamente che non c'era più nessuna ferita.

-Grazie.-

-Non c'è di che!- Sussurrò Tom mentre si alzava per andare via.

-Ti rivedrò di nuovo?- Esordì lei, furtiva. Lui, girandosi verso di lei e avvicinandosi al suo viso, la guardò negli occhi intensamente e accarezzandole una guancia disse -Si, se tu lo vuoi, certo che tornerò.-

-Si certo che lo voglio!- Esclamò la riccia.

-Bene allora tornerò domani sera!-

La ragazza ebbe un tonfo al cuore vedendolo fare di nuovo qualche passo verso la porta a cui si accedeva al giardino dietro casa, subito si alzò di scatto dal letto e aggrappandosi al braccio del ragazzo gli disse -Puoi rimanere un altro po’ con me? Sai, ormai non sento più l'impulso di dormire. Almeno mi fai compagnia!-

-Certo!- Rispose il ragazzo, -ma resterò per poco, tu domani hai la scuola e io delle interviste sul nuovo album con la band e poi ti lascerò stare per qualche giorno così potrai anche pensare alla mia proposta.-

-Ehm, okay, ma se poi ho qualche domanda da farti? O qualche curiosità?-

-Ti darò il mio numero di telefono, ma devi promettermi che non lo darai a nessuno!-

-Certo, sta tranquillo.-

-Ok, allora adesso torna a letto e sdraiati, starò lì al tuo fianco fino a quando chiuderai gli occhi.-

-Va bene.- Così la ragazza si sdraiò su un lato lasciando un po’ di posto anche al rasta che a sua volta si sdraiò vicino a lei appoggiandosi al suo braccio mentre con l'altro abbracciava il fianco della ragazza.

Passata un'oretta, Tom si accorse che Lux stava beatamente dormendo, così, senza fare troppi movimenti per non far si che si svegliasse, si diresse verso la portafinestra, la aprì e uscì. Attraversò il piccolo giardino dietro casa per poi sparire nel buio.

 

PDV TOM

“Io non posso farle questo. Devo per forza dirglielo, devo dirgli che ci sono anche dei vampiri cattivi e bastardi e che non ci sono solo quelli buoni come le avevo detto!” -Hey Tom!-

-Hey, ciao! Dimmi!-

-Come sta andando con Lux? Ho visto che sei rimasto là più del dovuto. E’ successo qualcosa?-

-Si fratellino, è successo che...-

-Vi siete baciati???-

-No! Purtroppo...- “E non sai quanto mi dispiace fratellino.”

-Hey.. perché sei tanto giù?-

-Le ho raccontato la nostra storia e le ho detto che io e te siamo buoni ma purtroppo... Non le ho detto che la maggioranza sono cattivi.-

-Cavolo Tom, come puoi non avergli detto questo? È la prima cosa che si fa quando vogliamo una persona vicino! Non ti ricordi quello che ti è successo quattro anni fa? Tom tu glielo devi dire al più presto possibile!-

-Lo so Bill, lo so! E a quello che è successo 4 anni fa non ci voglio pensare più. Sai che fa ancora un po’ male.-

-Si, lo so. Aspetta… Ma allora perché sei rimasto così tanto da lei?-

-Ecco... Perché...-

-Perché?-

“Fosse facile dirtelo! Andresti su tutte le furie se te lo dicessi.” -Perché, ecco, non ce l'ho fatta!-

-Oddio si è svegliata! Oh… Dio, è morta! Ma cavolo Tom non potevi trattenerti?? Era davvero importante per te assaggiarle il sangue??-

-Aspetta, ma che dici? Non l'ho prosciugata, stai tranquillo!-

-Allora su, forza, dimmi che è successo!-

-In pratica, si è svegliata, ma non ha urlato. Avevo ascoltato i suoi pensieri e voleva farlo, ma io l'ho avvertita che se mai avesse urlato sarei stato costretto ad ucciderla! Poi quando me ne stavo per andare, mi ha chiesto di rimanere vicino a lei finché non si fosse addormentata!-

-E dimmi una cosa fratellino, non è che ti sei dimenticato di guarirla, vero? Perché se no tu sai cosa succede, vero?-

-Sta tranquillo, so cosa succederebbe. Ormai me lo hai ripetuto talmente tante volte!-

-Si e faccio bene, perché se si trasforma in un vampiro senza il suo consenso, diventa una cattiva senza cuore! Quindi, se te la vuoi tenere affianco, faresti meglio a guarirla sempre!-

-Si Bill, giuro che lo so e lo vorrei fare e non sai quanto, ma ora come ora devo solo aspettare.- Dissi, un po’ dispiaciuto.

-Perché aspettare?-

-Ecco, le ho chiesto se vorrebbe essere la mia ragazza!-

-Tu che???-

-Si Bill! Le ho chiesto se vorrebbe essere la mia fidanzata!-

-E lei che ti ha risposto?-

-Ha detto che mi vuole prima frequentare e uscire un po’ con me!-

-Oh, beh, ha pur ragione.-

-Si, già…- Mormorai poco convinto.

-Ok! Ora andiamo a casa che mamma e Gordon ci aspettano!-

-Si, ok!-

-Perfetto! Andiamo, che domani dobbiamo fare un'intervista!-

-Ok!- “Dio ti prego aiutami! Voglio dirle tutto, ma se poi comincia ad avere paura anche di me? Oddio, per favore, fa che non succeda quel che temo, ti scongiuro!”

-Tom? Tom? Hey, ci sei?-

-Eh? Si, scusa, andiamo!-

-Ah, a proposito, avvertila anche di Oscar, mi raccomando!-

-Ok, sperando la prenda bene e che non scappi a gambe levate!-

-Tranquillo Tomi, è una nostra fan e sai che le nostre vere fan rimangono sempre.-

-Si, e se lei non fosse una vera fan?-

-IMPOSSIBILE caro fratellino e sai perché?-

-ILLUMINAMI!!!-

-Perché, primo: la nostra musica arriva dritta al cuore! Secondo: perché Lux non ha urlato, secondo te?-

-Beh, perché gliel'ho chiesto io!-

-Appunto! Un'altra ragazza avrebbe urlato anche se tu fossi stato Dio sceso in terra! Invece lei no, proprio perché TI AMA Tom e tu lo sai, ma non lo accetti ed ecco spiegato il motivo del perché sei idiota!-

-IO NON SONO IDIOTA!!-

-Oooh si che lo sei, carino!!!-

-Mi arrendo, tanto so che alla fine vinci sempre tu. Ma, Bill, comunque stando seri, davvero, credi che lei mi ami?-

-Certo Tom, sai che io non posso mentirti! Ormai dovresti conoscermi.-

-Già!-

-Bravo!-

Camminarono così fino all'angolo della loro via.

-Oh, Bill, volevo dirti grazie. Sai, per prima.-

-Ooh, Tom, è un piacere! Finalmente ti vedo felice come devi! Tom sto dicendo sul serio, ci saranno delle complicazioni, tante purtroppo, e lo sai benissimo, ma tu sei attratto da lei, l'hai pure detto tu stesso che è come una droga per te, no?-

-Già! Tutto mi attrae di lei: la sua carnagione olivastra, i suoi strani capelli, i suoi occhi verde-castano, le sue piccole mani e il suo corpo che lei non accetta! Cacchio Bill, sono davvero in un gran casino!-

-Direi un gran BEL casino! Comunque, dicevo che tu sei attratto da lei come lei è attratta da te!-

-Beh, Bill non ne parliamo più. Siamo arrivati a casa e, mi raccomando, che resti un segreto.-

-Tranquillo Tomi!-

* * * * * * * *

La mora si alzò, come ogni lunedì, distrutta e stufa di dover andare a scuola.

Quel giorno avrebbe avuto matematica alle prime due ore, scienze alla terza e alla quarta e storia alle ultime due.

Lei odiava decisamente quel lunedì, non si spiegava a cosa servisse il minimo comune multiplo, o quante cellule vegetali ci sono in una foglia, oppure ancora a cosa servisse la storia? Tanto il futuro stava comunque andando a quel paese! Aveva anche pensato di rimanere a casa, ma i suoi genitori sarebbero ritornati entro poche ore e non poteva fare sempre la malata di turno, così si armò di coraggio e si diresse in bagno. Si guardò allo specchio e vide una leggera macchia violacea nella parte sinistra del collo, sconvolta e tesa al ricordo vissuto la notte prima provò a capire cosa fosse successo. Si ricordò perfettamente della storia che le raccontò il suo idolo e credeva fosse solo un sogno, ma per sua fortuna quella macchia violacea sul collo le assicurò che non lo era.

Si svestì, si fece la doccia e mentre l'acqua tiepida cadeva sulla sua pelle, sentì quelle futili e distruggi-cuore parole “A meno che tu non voglia essere la mia fidanzata!”

Oh si, adesso ricordava perfettamente tutto della serata precedente in compagnia del ragazzo, ed era certa che lei avrebbe detto che lo voleva diventare, ma prima doveva accettare l'idea che lui fosse un vampiro, di ciò che ad ogni bacio o carezza il ragazzo avrebbe potuto farle. Lui avrebbe dovuto stare attento a non farle del male e auto-bloccarsi appena sentiva l'impulso di assaggiare il suo sangue, perciò Lux pensò che la cosa migliore da fare per riuscire a colmare la sete di sangue del ragazzo, era diventare proprio una vampira, ma aveva un dubbio: se poi, trasformandosi, Tom non avesse voluto più avere una storia con lei perché poi non avrebbe più potuto assaggiare il suo sangue e di conseguenza il suo piacere fosse diminuito?

Aveva davvero tante paure e doveva risolverle al più presto possibile. In questo modo si accorse di non avere il numero del ragazzo.

Dispiaciuta, si diresse all'armadio dove prese del leggins neri e una maglione verde abbastanza lungo da sembrare un vestitino. Indossò le sue scarpe nere, poi prese una cintura e l'allacciò sotto il seno. Completò il tutto mettendosi una giacca lunga fino alle ginocchia e un foulard per coprire la macchia violacea.

Si diresse verso il suo comodino per prendere il suo orologio, ma poi si accorse che vicino all'orologio c'era un piccolo foglio piegato a metà. Sopra c'era scritto “Aprimi” e così fece la ragazza. Quando l'aprì, qualcosa da dentro cadde a terra. Un piccolo oggetto metallico rimbombò sul pavimento e Lux, porgendosi per prenderla e vedere cosa fosse, capì che era un anello fine e argentato. Si portò subito la mano alla bocca dalla sorpresa, poi lesse il foglio dove c'era scritto: “Si, beh, immagino che sei sorpresa, ma se lo metti al dito sarai MIA fino a quando vorrai e ti proteggerò in qualsiasi e qualunque modo io possa fare, ti renderò la donna più felice del mondo se solo dicessi che lo vuoi e, per favore, pensaci. Ti lascio il mio numero, come ti avevo promesso, qui sotto!” La ragazza si affrettò a copiare il numero sul telefono e lo telefonò.

 

PDV Tom

Il ragazzo sentì squillare il cellulare.

-Bill mi passi il telefono per favore?-

-Tieni! Oh, aspetta, ma è un numero senza nome!-

-Embeh? Dammi qua! Pronto?-

-P…Pronto? Sono Lux!-

“Oh mio Dio, mi ha chiamato, ci ha pensato, si! Si, cazzo, grazie! Dio esisti sul serio allora!”

-Hey, ciao! Dimmi!-

-Sai, ci ho pensato e ho alcune domande da farti.-

-Certo, lo comprendo, anche io voglio dirti un paio di cose che devi sapere prima di decidere!-

-Ok, quando sei libero oggi pomeriggio?-

-Che ne dici se ci vediamo verso le 3.30?-

-Si, perfetto, allora a dopo!-

-Si, ok!-

 

* * * * * * * *

 

La ragazza, mentre chiudeva il telefono, si accorse che era troppo tardi per arrivare in tempo a scuola.

“Dio! Ok, devo prepararmi che sono le 7:45! Sicuro perderò la prima ora. Yeeeaah che bello, almeno non faccio tanta matematica! Bene, ma ora, nel frattempo, penso meglio alla proposta di Tom. Si, beh, che c'è da pensare? Accetterei tutto per lui! Ora però devo parlare con Oscar per la festa di compleanno a sorpresa di Zoey!”

-Pronto!-

-Pronto, Lux! Dimmi-

-Ciao Oscar! Volevo parlarti della festa a sorpresa che vorrei organizzare per la mia migliore amica, ricordi? Zoey? A me e ai suoi genitori farebbe piacere che tu sia il DJ della festa, dato che sei il più bravo in zona.-

-Certo, con piacere!-

-Grazie, ciao!-

-Ciao! Ah, aspetta…-

-Dimmi!-

-A che ora e che giorno c'è la festa? O ancora non lo sai?-

-Io pensavo per sabato prossimo. Tu sei libero?-

-Si, perfetto, sono liberissimo!-

-Perfetto! Ciao!-

-Ciao!-




Note dell'autore: Inanzitutto voglio ringraziare di cuore Cornelian  per avermi sopportato e supportato da quando ho cominciato a scrivere questa Fan Fiction e per avermi corretto il testo dagli errori.
Poi vorrei ringraziare in anticipo tutti quelli che leggeranno la mia Fan Fiction sperando che vi piaccia :D mi raccomando lasciate tante recensioni :DD
Baciii ♥♥♥♥♥♥

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Capitolo 2
*** Se non te la senti, lasciamo stare! ***


                                                          

Secondo Capitolo!



 

“Oddio sono le 8.15! Devo muovermi a mangiare ed andare subito a scuola!” Così fece un bel waffel ricoperto di Nutella e succo d'arancia a parte. Finì il tutto, si lavò i denti, indossò le scarpe, prese la cartella e alle 8.35 si diresse a scuola.

Arrivata a scuola, erano le 8.50, così decise di prendersi un tè e si diresse a passo lento verso la classe. Finì il suo tè e bussò alle 8.59, quando sentì la parola “Avanti” dalla voce della professoressa, decise di aprire la porta ed entrare e quasi non svenne. Ma quello che la trattenne, furono due occhi nocciola, naso perfetto e bocca con un piercing incorporato.

-Salve signorina Taylor. Per fortuna ci degna della sua presenza oggi. Come vede abbiamo degli ospiti importanti di cui lei di sicuro se ne è dimenticata.-

-Ehm... Si, mi scu..-

-Professoressa, non si preoccupi, avrà avuto di sicuro un impegno importante e non è potuta arrivare presto!-

“Oooh, grazie Tom. E’ vero che doveva venire un gruppo musicale qui a scuola, ma non credevo venissero loro! Il mio amato gruppo, e lui, a cui darei la mia stessa vit... Cazzo è vero che leggono nella mente! Dai Lux, smettila di pensare ed entra in classe!” Così prese coraggio e mentre passò vicino al rasta sentì una piccola fitta al collo, nella parte sinistra, proprio nel posto in cui il ragazzo la morse mentre era addormentata, e sentì degli sguardi che non le staccavano gli occhi di dosso. Quando si mise a sedere, notò Tom prendere un piccolo respiro.

-Allora ragazzi, che ne dite di raccontarci un po’ di voi?- Domandò la professoressa.

-Beh, che dire, credo che tutti sappiano più o meno com'è andata la nostra vita. Quando eravamo piccoli i nostri genitori si sono separati, nostra mamma conobbe Gordon, il nostro patrigno. Lui ci fece innamorare della musica e, facendo piccoli concerti in qua è là nella zona, decidemmo di andare a un programma televisivo dove ci notò un manager. Lì ci trovammo con Hobbit e l'orsacchiotto, ci affezionammo subito a loro e viceversa e decidemmo di fare un gruppo, i Devilish. Poi cambiammo nome in Tokio Hotel. Continuammo a fare ciò che ci piace ed eccoci qui!-

-Bravo Tomi. Piccolo, breve e preciso riassunto della nostra vita, complimenti! Te lo dico con tutto il cuore!-

-Mi prendi in giro Bill?-

-Si. Decisamente SI!-

Tutti risero alla battuta di Bill. Tutti, tranne una persona. Lux era talmente in sovrappensiero a fissare quegli occhi color nocciola, quel viso così perfetto, senza neanche un difetto, o forse l'unico difetto per Lux era proprio la sua perfezione!

L'intervista continuò per più di un'ora, ma Lux rimase zitta perché non riusciva a togliere gli occhi dal suo adorato Tom.

-E della vostra vita privata che ci dite? Sapete, siete quattro ragazzi davvero belli e non credo proprio che siate soli soletti-

“Cosa?? Vita privata? Brava prof! Vorrei proprio saperlo!”

-Beh, per quanto riguarda me, io Sono felicemente fidanzato!-

-Hobbit quello lo sanno tutti, ma piuttosto dì almeno come si chiama!-

-ooh NO caro Tom, privacy! Solo quando lei vorrà, lo dirò!-

-Mi pare giusto.-

“Cosa? Ho parlato ad alta voce??”

-Lux nessuno ti ha interpellata!-

-Si, mi scusi.-

“Odio questa prof ! Perché le hanno assegnato la mia classe, eh?? Perché? Cosa ho fatto di male nella mia vita?? Ecco, mi mancava pure il mal di testa, sicuramente è colpa della prof!”

-Perché? Non ha detto niente di male!-

-No, infatti Georg. Concordo pienamente e credo che anche i gemelli sono d'accordo su ciò!-

-Eh si!-

“Oooh che carini! Dicono pure le stesse cose insieme!”

-Ragazzi, noi qui abbiamo il regolamento dell'alzata di mano per dire una propria opinione.-

-Si, ma ora ci siamo noi e vogliamo parlare, ridere e scherzare normalmente, senza un'alzata di mano!-

-Basta che non facciano casino!-

-Questo non glielo promettiamo professoressa!-

Tutti risero alla battuta di Tom e alla faccia disgustata della professoressa.

Dopo un po’ tutti smisero di ridere, vedendo la faccia della professoressa, pure i Tokio Hotel.

“Eh si, la nostra cara professoressa è riuscita ad intimidire anche loro, certo che però a lei una scopata servirebbe di sicuro!!”

-Ahahah-

-Tom? Stai bene?-

-Si si, tutto bene Bill, tranquillo!- Il chitarrista guardò la mora come per far capire che stava ridendo ad un suo pensiero e il biondo capì subito.

-Bene, avete altre curiosità ragazzi? Tu, Lux, sei stata zitta tutto il tempo, hai qualche curiosità?-

-Beh, si, ne ho una: chi vi fa le pulizie di casa?-

-Ovviamente IO!!- Disse Tom, con tanto di alzata di petto.

-Non è vero! Tu sei solo un pigrone mangia-pizze e bevitore di birre!-

-Bill non abbassare l'autostima del mio charme!-

Tutti risero alla battuta di Tom e stavolta anche Lux.

Quando la lezione finì e cominciò la pausa, i ragazzi cominciarono a parlare ad alto volume, tant'è che non sentirono la professoressa dire i compiti da fare per la prossima volta. Così ogni gruppo di persone si diresse verso Georg, Gustav e Bill, Tom invece si diresse subito verso Lux e alle sue spalle, mentre lei stava mettendo le poche cose nello zaino, le sussurrò all'orecchio: -Dormito bene?-

Lei si girò un po’ spaventata, ma poco dopo, capendo che era Tom, sospirò. -S… Si, bene.-

-E, se posso chiederlo, perché porti un foulard? Cioè, non dovresti ti ho… Guarita. Non dovresti avere segni.-

-Si, beh, credo sia rimasto un bel segno viola e…-

-Oh. Strano.-

-Tranquillo, passerà in qualche giorno!-

-Non so, boh, non mi è mai successo.-

-Dai, tranquillo, al massimo col tempo andrà via, non fasciarti la testa prima di romperla!-

-Ma ti rendi conto di quel che dici? Tu ancora non sai delle cose.-

-Tom, calmati, ti stanno guardando tutti.-

Il ragazzo si guardò intorno e poi diede un'occhiata a Lux, che sembrava sconvolta. Per la prima volta vide Tom alzare la voce, sembrava quasi impazzito.

-Oh...-

-Tom, allora, quindi ci rivedremo?- Esordì la ragazza per sdrammatizzare un po’, accennando un sorriso.

-Sarei onorato a tornare a parlare della mia carriera qui- Disse il chitarrista con un sorriso più che stupendo.

Tutti tornarono poi a fare le loro cose, così Tom subito si avvicinò all'orecchio e le sussurrò: -Oggi pomeriggio, al Chiosco vicino a casa tua, 3.30. Mi raccomando, devi sapere quelle cose. Poi capirai perché mi sto fasciando la testa!-

-O…Ok, ci sarò!-

-RAGAZZI PER FAVORE ASCOLTATEMI!!- Urlò la professoressa di matematica. Tutti rimasero zitti fino a quando la professoressa riprese a parlare.

-Ragazzi le ultime 3 ore non le fate, quindi è stato deciso che tornerete a casa perché le altre 2 insegnanti che avevate oggi stanno male, perciò... Buon ritorno a casa e scrivete i compiti, mi raccomando!-

-Oh che bello, non ce la facevo più!- Disse la ragazza, dirigendosi verso l'uscita della scuola accompagnata da Tom.

-Ma se sei arrivata solo due ore fa!- Esclamò Tom divertito.

-Oh, dettagli! Stare un’ora nella stessa stanza con quella professoressa è come starci assieme un anno intero! Capisci, si??-

-Hahahaha si, ho visto che c'è l'ha con te!-

-Finalmente qualcuno che mi da ragione!- Disse la ragazza quasi esasperata -Comunque, a parte gli scherzi, oggi ci vediamo alle 3.30 al Chiosco? Sicuro di non avere impegni?-

-Sicuro, ci vediamo dopo!-

-Ok Tom, a dopo!- Così dicendo, Lux si diresse a casa, dove i genitori la accoglievano a braccia aperte, non vedendo l'ora di stringerla.

 

* * * * * * * *

 

-Mamma! Papà! Sono tornata!-

-Ohhh ecco la mia piccola! Vieni qui e dammi un abbraccio grande grande!-

-Papà non mi parlare più così, mi fai sembrare piccola nonostante io abbia 17 anni!-

-Ma tesoro, tu sei la mia piccola e nei miei occhi vedrò sempre quell'angelo che vidi appena sei nata!-

-Ooh.. Papà!- Così dicendo gli corse in braccio e l'abbracciò con tutto l'amore che una figlia può dare ad un genitore!

-E per me?? Niente abbracci??-

-Oh, certo mamma, mi sei mancata così tanto!- Disse Lux mentre correva dalle braccia del padre a quelle della madre e stringendola a se come aveva fatto con suo padre.

-Tesoro raccontaci un po’, hai deciso cosa farai per la festa di Zoey?-

-Ehm… Si, la faremo sabato prossimo. Ho già contattato il DJ ed è libero. Ovviamente prima ho parlato anche con i genitori di Zoey.-

-Brava la mia bambina! Ma dimmi un po’, perché sei tornata ora da scuola?-

-Perché mancano le professoresse, mamy.-

-Capisco. Beh, se vuoi andare di sopra a fare un po’ di compiti finché aspetti il pranzo, così questo pomeriggio puoi uscire con le tue amiche se ti va, amore.-

-Certo, vado subito a farli!-

-Brava bambina!-

Così Lux si diresse in camera per fare gli esercizi che aveva dato la professoressa.

..2 ore dopo..

-Tesoro, è pronto a tavola!-

-Arrivo mamy!- La ragazza finì di scrivere l'ultimo esercizio e si diresse in sala da pranzo, dove la aspettavano i suoi genitori a tavola.

-Tieni tesoro.- Disse la madre.

-Grazie mamy.-

-Tesoro, cos'hai sul collo?-

-Niente papà, perché??-

-Niente non direi proprio. Hai un segno violaceo sul collo!-

“Cazzo, è vero, mi sono tolta il foulard mentre studiavo.”

-Ehm... Niente, è solo uno sfogo!-

-Ed è così viola uno sfogo? Sei sicura?-

-Si, sicurissima papà.-

“Mi dispiace ma non credo di poterti dire ciò papà, scusami ti prego, non voglio dirti bugie ma sono costretta!”

-Va bene tesoro, ti credo!-

Finirono di mangiare e Lux si avviò di nuovo in camera per prepararsi al suo appuntamento. Si mise un jeans e un maglione rosa, si truccò con una linea di eyeliner e un filo di ombretto nude, si mise una felpa, il suo adorato profumo “Alien”, prese il cellulare, le cuffie e il suo portafoglio in mano. Scese le scale e si mise le sue adorate scarpe nere.

-Io vado!-

-Ciao tesoro e sta attenta!-

-Ciao mamy, lo farò!- Rispose lei dandole un enorme sorriso, e intanto suo padre arrivò dal salotto.

-Bambina mia divertiti!-

-Lo farò papy.- Disse infine, mentre apriva la porta.

Camminò fino alla fine della sua via, girò verso destra fino ad arrivare alla rotonda, attraversò e continuò dritto fino al chiosco.

“Dio mio, ho un'ansia di rivederlo”

-Ciao!- Disse un uomo ricoperto da una felpa e una sciarpa che gli nascondeva metà faccia, facendo notare solo gli occhi.

-Ciao, chi sei?-

-Non mi hai riconosciuto? Sono Tom!-

-Oh Dio ma che hai fatto?? Perché ti sei conciato così?-

-Perché così non mi riconosce nessuno.- Disse compiaciuto.

-Io non credo sai? Perché proprio lì ci sono due ragazze che ti stanno fissando.- Disse lei con ancora più convinzione.

-Allora andiamo a nasconderci dietro al bar.-

-Va bene.- Disse infine Lux.

“Mi piace il suo caratterino coraggioso, spero solo che non scappi dopo aver sentito tutto.”

-Allora, cosa devi dirmi di così importante?-

-Beh… Si, infatti…-

-E' così difficile da dire?-

-Si beh… E’ che ho paura appena tu lo saprai!-

-Dimmi tutto, tranquillo, io non scapperò da te, io almeno non ci riuscirei!-

-Ok.- Tom sospirò, chiuse gli occhi e cominciò.

-Allora come sai io, mio fratello, nostra madre e Gordon siamo dei vampiri buoni ma…-

-Ci sono anche vampiri cattivi, giusto?-

-Oh, si... Come mai lo sai?- Chiese Tom, sorpreso.

-Me l'ero semplicemente immaginata. Insomma, come noi essere umani, alcuni sono buoni e altri cattivi.-

-Si beh, hai ragione. E tu che ne pensi di tutto questo?-

-Penso che sia normale che ci siano pure dei vampiri cattivi.-

-Ok, ora passiamo a un altro problemino.- In quel momento notò il segno violaceo ancora più scuro -Anzi due…-

-Ok, dimmi.-

-Allora, il primo è che c'è un vampiro DJ che trasforma le persone mettendo una piccola goccia del suo sangue in ogni drink .-

-Ma scusa, come fa se deve suonare?-

-Semplice, persuade i camerieri.-

-Cavolo, questo non me lo sarei aspettata!-

-Si, e sinceramente so già che di te ci si può fidare. Mi raccomando Lux, sta attenta.-

-Ma questo DJ ha un nome?-

-Si, Oscar. Il suo nome è Oscar!-

-Scherzi?- Disse lei, shockata.

-No, perché?-

-Perché è il DJ della festa di compleanno di Zoey di sabato prossimo. L'ho chiamato proprio oggi.-

-Cazzo! Ok... Beh... Allora vuol dire che verrò con te!-

-Che?? E a Zoey che le dico? Lei vi adora proprio come me!-

-Facile!- Disse il rasta. -Le dirai che sono il tuo ragazzo, e comincerai a nominarmi già da ora con lei, magari si abituerà all'idea. Se ovviamente vuoi avermi al tuo fianco. Ah, a proposito, l'anello è una specie di segnale a tutti i vampiri in giro che tu sei occupata e non possono avvicinarsi a te.-

-Oh... Ok! Ma come fanno a capire che sei tu, quello con cui sono occupata??-

-L'anello è formato di argento ma anche da un po’ del mio sangue e i vampiri possono individuarlo solo dall'odore, che sopra a un umano è più forte dato che risalta di più. E ora passiamo al secondo problema.-

-Dimmi.-

-Il segno è diventato ancora più scuro e si sta espandendo.-

Lei subito si portò una mano su collo.

-Non te lo sfregare, potrebbe irritarsi ancora di più! Ora ti porto da Gordon, vediamo se lui ne sa qualcosa. Ah, mi sa che conoscerai anche mamma e Bill di persona. In questo momento sono a casa.-

-Oh.. Beh.. Ma sei sicuro che posso entrare in casa di Gordon senza il suo permesso??-

Il ragazzo rise di gusto a quella frase dicendogli poi –Oh, Luxy! Questa specie di “legge” vale per noi vampiri e comunque nella realtà non esiste, anche perché basterebbe solo una soggiogazione mentale per farsi lasciare entrare in casa della vittima.-

-Oh, ehm, ok.-

Così dicendo partirono per andare a casa Trümper..

-Mamma!-

-Si tesoro, sono in salotto.-

-Eccoti.-

-Oooooh, ma tu sei Lux!- Fece la madre saltando di gioia.

-Si, piacere Signora Trümper.-

-Ooooh, chiamami pure Simone!-

-O-ok Simone.- Disse infine la ragazza sorridendo, dopo di che Simone notò il segno viola scuro al collo della ragazza.

-Gordon! Tesoro, vieni un attimo!-

-Arriv… Oh... Tu devi essere Lux!-

-Scusate ma voi chi ve lo ha detto? L'unico a saperlo è Bi.. Giusto, è vero che non tiene mai l'acqua in bocca quel ragazzo!- “EEEEH BILL BILL BILL, MANNAGGIA A TE!!!!!! pensò spazientito Tom. –Comunque, Gordon, ieri notte, come di sicuro sai, ho assaggiato il sangue di Lux. Le ho curato la ferita, ma stamattina si è ritrovata con un piccolo livido sul collo, e poi è diventato più scuro. Cosa potrebbe essere? Con me non è successo niente prima d'ora.-

-Oh, beh, Tom, questo livido porta a due strade: una è cattiva, direi anche molto cattiva, e l'altra ha una bellissima notizia.-

-Ovvero?- Domandò Tom.

-Ovvero, caro Tom, che la buona notizia è che tu sei innamorato follemente di questa ragazza, tanto da riuscire a mettere dentro al corpo di Lux la tua traccia che è una specie di veleno non dannoso per l'essere umano e quindi purtroppo arriviamo alla parte cattiva. La traccia è anche dannosa, nel senso che se mai i cattivi rapissero Lux, sentendo il tuo odore su di lei ti troverebbero in un batter d'occhio. Per quanto riguarda il livido, basta che Lux beva un po’ del tuo sangue.-

“Cosa ha appena detto? Devo bere il sangue di Tom?? Santo cielo!”

-Tranquilla cara il nostro sangue è buono per gli umani!- Sussurrò Simone nell'orecchio di Lux tranquillizzandola.

-Davvero??- Sussurrò Lux prendendo esempio da Simone..

-Si cara, fidati, io l'ho provato!- Esclamò in fine Simone, abbozzando un sorriso a trentadue denti.

-Va bene allora! Mi hai convinta!-

-Brava Luxy.- Disse infine Simone, prendendo per il braccio Gordon.

-Noi andiamo nell'altra stanza, vi lasciamo soli!- Fece Gordon abbozzando un piccolo sorriso.

Lux e Tom aspettarono che Simone e Gordon uscissero dalla stanza.

-Se non te la senti, lasciamo stare!-

-No, il livido non deve diventare ancora più grande. Non posso…-

-Ok.- Così dicendo Tom si morse il proprio polso sinistro facendo uscire un po’ di sangue, per poi dirigere il braccio verso Lux. Quest'ultima afferrò la mano di Tom avvicinandola alla propria bocca per poi chiudere gli occhi e assaggiare per la prima volta quel gustoso sapore del sangue di vampiro.

“In effetti Simone aveva ragione, è proprio buono!” Pensò.

Ne deglutì quattro sorsi e mentre stava bevendo il quinto sorso, Tom le disse che bastava così, anche perché lui si sentì debole. Ma Lux non riuscì a distaccarsi, era talmente buono ed eccitante, il suo sangue, da non riuscire a smettere di mandarne giù di più e ancora di più da perdere i conti dei sorsi che beveva. Era come se fosse una droga.

Poi sentì due polsi afferrarle le mani con decisione. Aprì di colpo gli occhi e vide Gordon davanti a lei, poi vide Tom a terra, in ginocchio. Subito indietreggiò, lasciando la mano di Tom. Era spaventata e aveva paura di avergli fatto male. Poi vide Gordon avvicinarsi e indietreggiò ancora di più fino a toccare il muro dove sopra era attaccato uno specchio. Girandosi per capire a cosa aveva preso contro, vide se stessa nello specchio, vide i suoi occhi nocciola diventare verde smeraldo e la parte bianca degli occhi diventare di un rosso acceso, vide la sua bocca con ancora qualche goccia di sangue sulle labbra. Ad un tratto si sentì mancare l'aria e cadere, sentì dei rumori che dicevano: -Gordon aiutala-

“Oh Tom, stai bene. Grazie al ciel...” Non riuscì neanche a finire il suo pensiero che perse di colpo tutti i sensi, trovandosi in un posto buio.

 

Note dell'autore: Ringrazio ancora Cornelian per avermi betato il capitolo, ringrazio anche quelli che hanno messo la FF tra le preferite e i seguiti. Ringrazio anche Kla per aver recensito il primo capitolo ♥
spero che anche questo capitolo vi piaccia :)
Ovviamente le recensioni sono ben accette sia negative che positive ;)
Baciii ♥♥♥

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Capitolo 3
*** Ma lei è così... Debole. ***


                                                               


Terzo capitolo!
 
 

-Siamo tornati! si è svegliata?- chiese Tom, preoccupato, mentre entrava nella sua camera da letto.

-No Tom, ancora no, purtroppo.- Rispose Simone.

Tom si avvicinò al letto dove giaceva Lux addormentata ormai da sei giorni.

-Lux ti prego! Ti prego svegliati!- Disse Tom, avvicinandosi al suo volto e accarezzandole la guancia.

-Tom, tranquillo, vedrai che è solo l'effetto del sangue.-

-Ma... Mamma tu hai bevuto il sangue ma sei tornata dopo neanche tre giorni..-

-Si amore, ma ricordati che io non ho bevuto quasi tutto il sangue di Gordon!-

-Quindi potrebbe dormire così anche per un mese?-

-Non lo so tesoro, dipende tutto da lei, dalla sua forza e da come reagirà il suo corpo.-

-Ma lei è così... Debole. Non ha mangiato niente. Si, c'è la flebo, ma si sta indebolendo assai. Io non so più che fare mamma, te lo giuro!-

-Tom, dai tranquillo, vedrai che si sveglierà.-

-Lo spero mamma, lo spero davvero tanto.-

-Che mi dici dei suoi genitori? Li hai soggiogati?-

-Si, gli ho detto che dormiva da un'amica per un po'.-

-Ok, perfetto.-

Sentirono alcuni lamenti provenire dalla parte di Lux e credettero che si stesse per risvegliare, ma, purtroppo per loro, non fu così.

-L'effetto del sangue tesoro.-

-Si...-

Un'altro lamento.

-Io vado a caccia tesoro, ora pensaci tu a lei.-

-Certo, mamma.-

* * * * * * * *

-Mamma, allora come sta Lux?- Chiese Bill alla madre appena la vide scendere dalle scale.

-E' ancora addormentata e Tom sta malissimo perché non è riuscito a fermarla.-

-Lo so, me ne ha parlato prima mentre mangiavamo.-

-Speriamo si risvegli presto.-

-Si, lo spero per lui. Odio vederlo in questo stato!-

-A chi lo dici tesoro! Beh, ora vado a caccia insieme a Gordon! Stai attento a Tomi.-

-Certo mamma, sta tranquilla. Ciao Gordon e buon appetito!

-Ciao Bill e grazie.-

Tom uscì dalla camera per prendere una bottiglia di birra dal frigo. Scese le scale, vide Bill salutare i genitori, passò in cucina e si diresse in frigo per prendere la bottiglia e tornare dalla sua amata. Intanto Simone e Gordon se ne erano andati, Bill chiuse dietro di loro la porta, si diresse in cucina, entrò e si avvicinò al fratello mettendogli una mano sulla spalla per confortarlo.

-Tom vedrai che si sveglierà, stai tranquillo. Ha solo bevuto del sangue di vampiro, buono oltretutto.-

-Si, e contiene anche un immensità di amore. Il doppio, o addirittura il triplo, di ciò che prova un umano, Bill. Ho paura che questo amore la possa far impazzire o addirittura uccidere.-

-Tom! Credi davvero che il tuo amore la possa uccidere?- Domandò Bill scioccato da ciò che aveva appena sentito.

-Beh, non è che fino ad ora ha fatto gran belle cose. Ho paura che un giorno per colpa del mio amore e dei sentimenti che provo, possa crollare.-

-Tom, è impossibile lei già ti ama più di quanto lei stessa riesce ad immaginare o sentire. Tom! Ascoltami per favore, non ti distruggere per colpa di questi pensieri.-

-Bill, non ce la faccio, questi pensieri mi frullano in testa da quasi una settimana e l'unica cosa che voglio è che lei si svegli e che mi trovi vicino a lei. Perciò ora torno dentro.-

-Tom, credimi, il tuo amore è l'unica cosa degna che potrebbe esserle vicino. Il tuo amore non le farà mai del male, credimi.-

-Va bene, Bill.- Poco convinto, Tom salì le scale e si diresse verso la sua stanza che si trovava subito alla sua destra, con una bottiglia di birra in mano, con l'altra mano aprì la porta della stanza, i suoi occhi balzarono subito al suo letto dove giaceva dormiente Lux.

"Sembra un angelo" Pensò Tom.

Accanto al letto c'era un piccolo comodino su cui c'era il suo profumo rigorosamente Play Boy, la sveglia e il suo telefono. Davanti al letto c'era un piccolo tavolo, su cui c'erano alcuni spartiti incompleti e alcune foto con Andreas e della band, accanto al letto invece c'era un grande armadio. Si avvicinò a Lux e si sedette, cominciò ad accarezzarle la guancia mentre beveva la sua birra. In quei minuti pensò che era fortunato ad avere una famiglia che gli voleva bene e una ragazza che, come aveva detto Bill, lo amava con tutta se stessa. In quel giorno dovevano avere un'altra intervista, anche se lui non voleva minimamente andarci, ma già c'erano alcuni rumor di una presunta ragazza di uno dei gemelli e per non peggiorare la situazione doveva andarci, quindi mise da parte i sentimenti e iniziò a concentrarsi sull'intervista. Finì la sua birra e la appoggiò sul comodino, aprì l'armadio, prese un paio di jeans e maglietta entrambi larghi, diede un'occhiata a Lux e si cambiò in fretta i vestiti per paura che da un momento all'altro potesse svegliarsi, anche se era una supposizione ormai senza speranze. Nel frattempo sentì la voce di sua madre in salotto, così prese scarpe e le indossò, diede un bacio sulla fronte di Lux, prese la bottiglia vuota, il telefono, diede un'ultima occhiata a Lux e uscì dalla stanza.

-Mamma.-

-Si tesoro, lo so, tranquillo, ci sono io qui ora! Vai pure!-

-Grazie mamma!-

-Bill, su, muoviti!-

-Tom eccomi, su, andiamo. Ciao mamy, torniamo appena finisce.-

-Muoviti su. Ciao mamy!-

-Ciao cuccioli, statemi bene e tranquilli che Lux è in buone mani!-

Disse Simone amorevolmente ai suoi bambini ormai grandicelli.

Bill e Tom salirono in macchina. Intanto Bill pensava a tutte le domande che avrebbero fatto a Tom per le foto di Lux sulla porta di casa Trümper, accompagnata da lui. Tom invece già non vedeva l'ora di ritornare a casa per stare vicino alla sua amata Lux.

* * * * * * * *

-Salve gente e benvenuti! Oggi abbiamo come ospiti quattro ragazzi molto speciali: i Tokio Hotel!-

Gli urli riempirono lo studio, ad ogni mossa o sorriso che facevano i quattro ragazzi diventavano ancora più forti.

-Bene, benvenuti ragazzi! Allora, come state?

-Oh, io benone!- Rispose Tom con sarcasmo.

-Si, anche io.- Continuò Georg.

-Pure io.- Disse Gustav.

-Si, anche io sto bene.- Finì Bill.

-Bene, mi fa piacere, e voi pubblico come state??-

Tutti cominciarono ad urlare per far capire che stavano bene davanti ai loro idoli.

-Qui in Germania c'è un sacco di gente che vi ama, come anche all'estero. Cosa dite alle vostre Fan dell'amore che provano verso di voi?-

-Beh, sicuramente li ringraziamo tutti e siamo molto felici e grati del loro supporto. Se loro non ci fossero sempre stati per noi, a questo punto mi sa che avremmo continuato a fare ancora prove in garage!-Rispose il front-man.

-Le vostre Fan sono davvero fortunate ad avervi!-

-I fortunati siamo noi ad avere loro!- Altre urla in studio.

-Bene, abbiamo saputo che una settimana fa siete stati ad un intervista in una scuola, è vero?-

-Si, è tutto vero.-

-Oh, e com'è stato?-

-Fantastico! C'era un sacco di gente divertente, abbiamo parlato per qualche ora ridendo e scherzando. È stata un'esperienza davvero entusiasmante!- Esordì Bill con entusiasmo.

-Bene, abbiamo avuto notizie che sempre quel giorno avete conosciuto una ragazza, è per caso una studentessa di quella scuola?-

-Quale ragazza?-Domandò Tom.

-Quella in questa foto.- Rispose l'intervistatrice.

-È solo la nuova ragazza delle pulizie!-Sentenziò Tom.

-Avete capito ragazze?- A quella domanda tutte le ragazze dello studio urlarono.

-Bene, come sta andando avanti l'album?-

-Abbastanza bene, non vediamo l'ora di farvelo sentire!- Rispose Bill entusiasta.

Altre urli nella sala.

-In questo album a cosa vi siete ispirati?-

-Beh, crediamo che per un album, l'amore sia il miglior sentimento a cui si possa ispirare, quindi ci siamo ispirati al più bel sentimento: l'amore.-

-Beh, direi che anche le fan non vedono l'ora di sentirlo!-

-Si, beh, speriamo che vi piacerà!- Finì Bill.

-Ragazzi, un'ultima domanda: come vi sentite quando c'è così tanta gente che vi aspetta e aspetta il nuovo ultimo album?-

-Come ha già detto mio fratello prima, siamo molto grati a loro per il supporto che ci danno e spero che continueranno con noi la nostra avventura. Siamo davvero tanto felici e vorremmo che l'album sia come si aspettano.- Rispose infine Tom.

-Beh, che dire in questi casi, in bocca al lupo per tutto ragazzi!-

-Grazie!- Risposero i quattro in coro. Salutarono tutti e uscirono. Si diressero verso la macchina, Georg e Gustav accompagnarono i gemelli a casa e si diressero verso casa loro.

Appena entrati, Tom salì subito le scale e vide sua madre uscire dalla stanza

-Mamma...-

-Ancora no, tesoro!-

-Ok, vado da lei.-

-Aspetta...-

-Dimmi!-

-Ragazza delle pulizie? Non hai trovato nessun'altra scusa?-

-Beh, a dire il vero non ci avevo pensato.-

-Bah, si capisce che l'intervistatrice non l'ha bevuta, Tom.-

-Mamma, solo quando lei si sveglierà, lo dirò.-

-Ma tesoro, nel sonno ha detto che vuole essere la tua ragazza!-

-Mamma, nel sogno lei non è cosciente e in più non so quanti litri del mio sangue ha in corpo!-

-Tesoro, questo non c'entra niente!- Sussurrò la madre -Lei ti ama, devi capirlo per una buona volta!-

-Mamma, per favore, in questo momento voglio solo essere accanto a lei.-

-Si, scusami, vai pure!-

-Bene.- Così dicendo, Tom aprì la porta della sua stanza e si avvicinò subito al letto. Si cambiò e si sdraiò vicino a Lux, avvinghiandole un braccio intorno alla vita e chiudendo gli occhi.

Dopo qualche ora sentì qualcuno tossire. Aprì gli occhi e vide che Lux stava cercando di non vomitare con una mano alla bocca e con la testa fuori dal letto.

-GORDON, VIENI QUI, SUBITO!- Urlò Tom e in un batti baleno Gordon era entrato nella stanza dove vide Lux vomitare acqua sporca mista a sangue. Subito aiutò Tom a togliere la flebo mentre lui la prendeva in braccio dirigendosi in bagno.

-Dai piccola, fatti forza!- Disse Tom mentre metteva a terra Lux reggendola. Lei invece si avvicinò al bidè e vomitò tutto ciò che poteva vomitare. Intanto Simone pulì tutto quello che Lux aveva vomitato nella stanza del ragazzo.

Finendo, Lux tirò subito l'acqua.

-Tom!-

-Shhh, piccola. Finalmente sei sveglia!- sussurrò Tom mentre abbracciava con tutta la sua forza Lux.

-T-Tom... M-mi stai stritolando.-

-Oh... Scusa.-

-Tranquillo, mi sento così stanca.- Disse Lux mentre si voltava per guardare Tom negli occhi, ma Tom si sorprese vedendo che i suoi occhi erano cambiati. Avevano il colore di un verde smeraldo, niente più nocciola, le sue labbra ancora più rosse.

-Piccola, hai gli occhi verdi.-

-Cosa?? No, sono nocciola!-

-No, credimi, sono verdi!-

Lux, sentendo Tom pienamente convinto, si alzò e si avvicinò alla specchiera del lavandino, ci si aggrappò e vide effettivamente che aveva gli occhi verdi.

-Ma cosa mi è successo? Ricordo solo che oggi ero arrivata qui per farmi guarire il livido.-

-Beh, in realtà...- Disse guardando l'orologio che segnava l'una e quarantacinque -...è una settimana che sei qui Lux.-

-Cosa??- Domandò lei scioccata, mentre si girava verso di lui.

-Si, beh, è successo che...- Tom cominciò a spiegarle tutto ciò che era successo dal lunedì scorso.

-Perciò ora i miei sanno che sono da questa presunta amica?-

-Si...-

-Perfetto, grazie Tom!-

-Di nulla.-

Lux si guardò di nuovo nello specchio, si lavò la bocca con un po' d'acqua per levare via il sapore del vomito e aspettò qualche istante per prendere un bel respiro.

-Tom!- Si girò verso di lui! -M..Mi piacerebbe tantissimo essere la tua ragazza!-Tom quasi non credette alle parole di Lux.

-Dici sul serio?-

-Si, mentre ero addormentata riuscivo a sentire il tuo amore, mi scaldava il cuore, l'anima e il corpo, insomma, io so di poter contare su di te anche perché già ti amavo da prima che ti conoscessi, e ora che ti conosco, più che altro, ho sentito il tuo amore, non credo di volere altro.-

Tom, da tanto amore, la riabbracciò. Dopo un po' di tempo la lasciò andare ma non del tutto, le accarezzò le guance mentre pian piano la distanza tra loro diminuiva sempre di più, finché l'uno non toccò le labbra dell'altra, tutti e due sentivano un fuoco provenire da tutto il corpo finendo nella bocca e ad ogni tocco che si facevano. L'atmosfera si accaldò ancora di più, ma qualche istante dopo Bill, non sapendo ciò che era successo, aprì la porta del bagno. Di colpo i due si staccarono l'uno dall'altra e si girarono vedendo un Bill assonnato.

-Oooh! Ti sei svegliata, che bello!- Esordì Bill eccitato all'idea di conoscere la sua nuova cognata.

-Si, beh, a quanto pare!- “Per Dio, che bella voce!” Pensò Bill

“Si, Bill, ma non azzardarti a toccarla capito?” Rispose Tom al pensiero di Bill.

“Tranquillo fratellino, tutta tua!”

-Si.. Beh.. Io sono Bill!-

-Lo so!- Rispose Lux, con ovvietà.

-Immagino che tu sappia chi sia io.-

-Si, tranquilla. Ma voi che ci facevate in bagno? Oddio... Ho interrotto qualcosa?-

-No, sta tranquillo, mi sono sentita male e Tom mi ha aiutata.- “Oddio Tom vuole dirglielo ora che ho preso la decisione o domani?” Pensò la ragazza.

-Oohh... Davvero e quindi quale decisione hai preso?- “Ma che cavolo...? Oh certo, leggono nella mente, che stupida!” Pensò la ragazza.

-Mi ha detto di si, Bill.-

-Ooooh, ma è meraviglioso! Auguri!!- Bill sentì di non farcela più a trattenere la pipì ed esordì dicendo -Ora proprio mi scappa, quindi se non vi dispiace, dovreste uscire e lasciarmi il bagno!-

-Oh, si, scusa!-

-Tranquilla!-

I due uscirono dal bagno, videro Simone e Gordon fuori dalla camera e vedendo che Lux stava bene tornarono nella loro camera. La ragazza era ancora un po' scossa e stanca, così Tom mise un braccio dietro alla sua schiena per reggerla fino alla stanza dove Lux non vide l'ora di tornare a dormire beata e tranquilla tra le braccia del suo amante cadendo piano piano nelle braccia di Morfeo.








Note dell'autore: Inanzitutto mi scuso del ritardo ma, nella scorsa settimana l'ispirazione non mi voleva aiutare. Ringrazio infinitamente ancora Cornelian
per avermi datato il capitolo, Ringrazio anche Kla e Ginny_Anastasia per aver recensito il secondo capitolo e Wynn per aver recensito il primo capitolo.
Ringrazio anche chi ha messo la storia nelle seguite e nelle preferite. Spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto e ci risentiamo al prossimo capitolo :DD
Tanti Tanti baccioni a tutti ♥♥
Luxy_95

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Capitolo 4
*** TI HO SENTITO TOM! ***



 

Quarto capitolo!



 

Tom per tutta la notte non riuscì a chiudere occhio. Lux gli aveva dato una risposta assai bella e capì che era stato uno stupido quando Bill e Simone gli avevano detto che Lux lo ama. Continuò a guardarla per tutta la notte, tanto era un vampiro e i vampiri, di notte, non dormono bensì cacciano. Aveva mangiato il giorno prima e poteva tranquillamente resistere ad altre due giornate senza mangiare.
Sentì alcuni mugolii di Lux, così si accorse che lei si stava di nuovo svegliando ma stavolta solo per andare in bagno a fare i suoi bisogni.
Lux, sentendo lo sguardo di Tom su di lei, si girò per accertarsene, ma la pipì non le diede tregua.

-Tom, arrivo, vado un secondo in bagno.-

-Aspetta, ti aiuto.-

-G-Grazie!-

Tom di punto in bianco prese Lux da dietro la schiena e sotto le ginocchia in braccio e Lux si trovò in un secondo in bagno, così si aggrappò al lavandino e per una frazione di secondo si guardò nello specchio.
“Ho ancora gli occhi verdi” Pensò perplessa.

-Credo che rimarranno così per sempre.- Esordì Tom.

-Ah..-

-Beh, se hai bisogno io sono fuori. Quando sei pronta chiamami.-

-O-Ok!-

“Dio ancora non ci credo” Pensò Lux, mentre si dirigeva al water per fare i propri bisogni.

Appena finì tirò lo sciacquone, si vestì, lavò le mani, la faccia e si diresse alla porta aprendola e trovando Tom che subito la prese come aveva fatto poco prima e la pose di nuovo sul letto.

-Tom...-

-mhm??-

-Sai vero che riesco a camminare? puoi stare tranquillo, io sono qui e sto facendo un sogno ad occhi aperti grazie a te.-

-Si, lo so.. Ma comunque devi riposarti ancora un po..-

-Va bene come vuoi tu.- Lux decise di accontentarlo perché si vedeva che era ancora dispiaciuto sul fatto che non era riuscito a fermarla.

-Solo per precisare un piccolo fatto, Tua madre ha ragione!- Esclamò Lux

-Su cosa?- chiese Tom perplesso.

-Sul fatto che il sangue del vampiro è buono, e anche tanto!-

-Si ma, a te fa male quindi d'ora in poi non lo berrai più!-

-Scherzi? E se mi sparasse qualcuno?!?!- Chiese Lux sarcastica.

-Nessuno riuscirà a farlo.- Commentò Convinto.

-e perché?-

-Perché, io sentirò che sei in pericolo e ti verrò a salvare-

-Oh.-

-Già. beh, ora dormi che devi riposarti.-

-No!-

-Cosa?- domandò Tom per accertarsi di ciò che aveva sentito.

-No, non voglio dormire Tom, è una settimana che dormo e credimi ho abbastanza energia in corpo, forse, ne sento anche addirittura più del normale.-

-E va bene, come vuoi tu...-

-Tom?-

-Hm?-

-Domani potrei tornare a casa a vedere i miei?-

-Sei sicura che ne hai la forza?-

-Si..-

-Allora domani mattina andrò a soggiogare i tuoi per il cambio di colore dei tuoi occhi e tu tornerai verso pranzo da loro, ok?-

-Va bene, ora posso dormire.-

-Lux se volevi sapere solo quello, sei pur libera di fare quello che vuoi basta che tu stia attenta ai cattivi e ai fotografi. Cacchio, giusto, ehm.. Devo dirti una cosa.-

-Dimmi, che c'è?-

-Allora.. ehm.. Ieri abbiamo avuto un'intervista e qualche fotografo ci ha fotografati davanti a casa lunedì scorso, e, ecco, gli ho detto che eri la donna delle pulizie!- Tom scattò subito in ginocchio con le mani strette davanti al viso per chiedere perdono a Lux. Lei d'altronde, vedendo quella sceneggiata, scoppiò a ridere.

-Che.. Che c'è??-

-No scusami, è che mi ha fatto ridere il modo in cui mi hai chiesto perdono. Comunque sta tranquillo, hai fatto bene. Anche perché pensavo di dirlo ai miei prima di dirlo ufficialmente, a patto che anche tu lo voglia, ovvio.-

-Si che lo voglio, è ovvio, però comunque è meglio aspettare un po'.-

-Si, ah, la festa di Zoey è questo sabato! Dio mio, non avrò tempo per organizzare tutto! Ancora devo prenotare per il catering, i palloncini con il numero diciotto! Oddio, mi piange il cuore.- Lux si mise la mano in fronte in preda dalla disperazione.

-Tranquilla, ho pensato anche a questo.-

-Cosa??-

-Si, beh, ho ingaggiato uno che organizza le feste.- Rispose Tom alla domanda -Poi beh, mentre dormivi parlavi nel sonno e hai parlato anche di questa festa e come la volevi fare, ho detto tutto all'organizzatore ed è praticamente pronta.-

-Oh... Grazie Tom!- Lux dalla felicità lo abbracciò. Era il loro primo e vero abbraccio. Tom sentì una forza di gravità verso di lei, tant'è che rimasero attaccati per qualche altro secondo. Lui così si fece indietro per guardare quei suoi occhi, le accarezzò la guancia, attaccò la sua fronte a quella della ragazza e pronunciò una frase da lei inaspettata.

-Il mio amore non è condizionato dal tuo sangue, Lux.- Pronunciò queste semplici parole. Lux lo guardò dritto negli occhi e rimase zitta, come pietrificata. Da un suo occhio cadde una lacrima di felicità, Tom la raccolse con il pollice e la baciò, ma questa volta ancora più intensamente. L'atmosfera si accaldò ma ad un tratto sentirono la sveglia suonare le 7 in punto.

I due guardarono la sveglia scocciati e scioccati.

-Sono già le sette, cavoli dovrei andare a scuola ma, non ho la minima voglia.- Si lamentò Lux.

-No, tu oggi non vai da nessuna parte a meno che non sia a casa dei tuoi genitori!-

-Oh, perfetto!-

-Piccola ascoltami bene! Allora, tu ora hai la mia traccia addosso, devi stare molto attenta a te stessa, nel senso, che sei più esposta al pericolo.- Lux dovette stare un po' in silenzio per assemblare e accertare ciò che gli aveva detto Tom.

-Va bene!- Decise di dire infine.

-Ok, ora vado a farmi la doccia, oggi devo andare in studio a registrare i suoni della chitarre. Lux, intanto magari tu mangia qualcosa così metti qualcosa nello stomaco.-

-Ma posso andare due secondi in bagno prima di te?? Mi devo lavare i denti, mi sento sporca se non me li lavo. Poi la doccia la faccio dopo di te!- Esordì Lux.

-Certo!- Esclamò Tom facendo per prenderla in braccio.

-Sai, ho voglia di camminare!- Esclamò Lux con gentilezza -Tom, io sto bene, sul serio!-

-Lo so Lux, è che averti vista addormentata per una settimana intera mi ha, come dire... Mi ha fatto prendere ancora più prudenza per te, è come se avessi la completa responsabilità verso di te. Per favore piccola, lascia che mi prenda cura di te!- Sentenziò Tom con una dolcezza mai vista nei suoi occhi. Le accarezzò la guancia porgendole un delicato bacio sulla fronte.

-Va bene allora!- Esclamò Lux convinta.

Gli occhi di Tom brillarono di gioia, così prese subito la ragazza in braccio e si diresse fino alla porta del bagno. La porta fortunatamente era aperta, così entrò e la adagiò piano a terra.

Lux si aggrappò al lavandino, si girò verso Tom come se volesse parlargli faccia a faccia, ma lei prendendo l'iniziativa si avvicinò alla bocca di Tom lasciando un delicato bacio a fior di labbra.

-Grazie... Di tutto!-

Tom non ce la fece più a resistere, la prese dalla nuca e le si avvicinò velocemente possedendola. Lux non resistette a lui, anche perché pure lei voleva baciarlo, voleva assaporare quelle labbra finché poteva, voleva dissetarsi di lui, desiderava spegnere un fuoco dentro di lei ma non ce la fece.
“Maledetto quanto sa baciare bene!!” Pensò Lux. Subito dopo ricevette una specie di risposta da Tom quando l'abbracciò ancora più stretto.

-Oh... Scusatemi...- Esordì Simone appena vide Tom e Lux aggrappati l'uno all'altra, i due si staccarono di malavoglia.

-No mamma, tranquilla!- Disse Tom guardando Lux e poi la madre -Avevi bisogno del bagno?-

-Si, ma fa lo stesso. Vado in quello di sotto.-

-No!-Si limitò a dire Lux, forse perché aveva paura che appena Simone se ne fosse andata avrebbero ricominciato a baciarsi e a quel punto sarebbe stata la fine per lei.

-Mi lavo due secondi i denti e te lo lascio.- Aggiunse.

-Si, anche perché credo che in quello di sotto ci sia Bill, dato che sta cantando o, se preferisci, gridando Monsoon ad alta voce nella doccia.-

“TI HO SENTITO TOM!” Simone e Tom cominciarono a ridere come matti, a differenza di Lux che non capiva il motivo.

-Lux, mio fratello mi ha sentito e mi ha, diciamo, rimproverato.-

A quel punto anche Lux sorrise per poi replicare.

-Ma povero Bill!- Simone e Tom risero ancora.

-Tranquilla tesoro, lui è troppo dolce per prendersela con Tom.-

-Oh... Ok!-

“Che carina la mia cognatina che si preoccupa per me” pensò Bill dolcemente.

-Bill trova carino che ti preoccupi per lui.-

-Oh... Ora è meglio che mi lavi i denti.-

-Certo, fai pure.- Disse Simone. Lux vide con la coda dell'occhio Simone chiudere la porta, intanto Tom si era avvicinato alla specchiera prendendo il suo spazzolino da denti.

-Tieni, puoi usare questo!-

-Grazie!- Tom le si avvicinò e le lasciò un bacio sulla fronte, dopodiché si diresse alla porta e uscì. Lux intanto bagnò lo spazzolino e gli mise un po' di dentifricio e cominciò a spazzolarsi i denti. Quando finì rimise lo spazzolino nel suo posto e uscì dal bagno.
Si diresse fino alla camera di Tom dove lo trovò sdraiato a guardare il soffitto a gambe incrociate.

-Hey...- Disse avvicinandosi a lui che nel frattempo la guardò.

-Il bagno è libero.-

-In realtà no, mamma è entrata.- Le rispose lui sorridendo e tirandosi su per poi sedersi composto sul letto.

-Oh...-

Lux vide che Tom era preoccupato.

-Tom? Che hai?-

-E' che ho paura...-

-Paura? E di cosa?-

-Ho paura che appena varcherai la soglia di casa tua...- Tom prese un piccolo sospiro e continuò -Insomma, ho paura che tu scappi da me per... Per quello che ti è successo in questa settimana...-

-ZITTO!- Interruppe Lux -Io non scapperò da te, è impossibile che scappi da te. Tom, tu sei l'amore che ho sempre desiderato. Insomma, cavolo, tu sei il mio idolo! Io ti ho amato in ogni tua foto e in ogni tuo video che ho visto da quando vi conosco e, fidati di me, se vuoi potrei davvero fingere di fare la ragazza delle pulizie per starti accanto, se non vuoi dire che sono la tua ragazza.-

-No, io lo dirò a tutti che tu sei mia e mi fido di te, credimi, ma non mi fido di quello che sono nei tuoi confronti. Nel senso, io sono un vampiro e potrei farti male. Si, ci cibiamo del sangue di animali e ogni tanto assaggiamo le persone...-

-Io mi fido di te Tom, io darei la vita per te.- A questa risposta Tom la prese e l'abbracciò.
Lui si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò -Io non voglio che tu dia la tua vita per me. Se mai dev'essere il contrario. Lux, io volevo solo sentire che ti fidi di me.- I due si accoccolarono ancora per un po'.

-Ora vado a lavarmi, dopodiché vado a casa tua, piccola, ok?-

-Va bene, ma volevo chiederti una cosa: i miei vestiti?-

-Oh, si, certo. Intanto che tu eri addormentata, Simone ha, diciamo, fatto un po' di shopping comprando qualcosa anche per te! Trovi tutto nell'anta sinistra dell'armadio.-

-Oh, beh, grazie!-

-Di nulla piccola!-

Così, mentre Tom andava in bagno insieme alla sua roba per farsi la doccia, Lux si diresse all'armadio, aprì l'anta sinistra e trovò una marea di vestiti tutti della sua taglia. Ebbe l'imbarazzo della scelta, in quel momento, c'era un jeans con degli strappi qua e la e lo prese, poi prese una canottiera bianca corta davanti e lunga dietro, sotto ai vestiti invece vide che c'era una specie di scarpiera. La aprì e vide almeno dieci paia di scarpe con il tacco, senza tacco, e un paio di converse bianche. Scelse quest'ultime, mise i vestiti sul letto e le scarpe per terra. Scese giù e fece colazione con la solita Nutella che trovò in frigo, nella mansarda c'erano delle fette biscottate e del latte. Ovviamente trovò tutto grazie all'aiuto di Simone, Gordon invece preferiva una dose di sangue e Bill si stava preparando in camera sua.

-Simone, ti posso chiedere una cosa?-

-Certo, dimmi.-

-Ma come mai mangiate come noi esseri umani?-

-Oh, cara, il cibo è la bontà della vita! Cioè, beviamo sangue quanto ne vogliamo ma abbiamo bisogno anche di altre vitamine che il corpo umano non le reputa importanti perciò le scarta.-

-Quindi se ho capito bene potete magiare e bere normalmente?-

-Esatto!- Replicò Simone con un lieve sorriso..

-Si, e ci piace bere alcolici sopratutto! Diciamo che placa la nostra sete.- Aggiunse Tom a torso nudo mentre sotto indossava solo un paio di boxer e pantaloni larghi.

Lux quasi svenne vedendolo in questa posa, si schiaffeggiò mentalmente la faccia.

-Allora dato che mangi anche cibi normali che ti va di mangiare?- Chiese Lux sussurrando a Tom allacciando le mani dietro al collo.

-Piccola, io prendo solo un caffè alla mattina, non faccio mai colazione.-

-Oh, se vuoi ti posso dare qualcosa di paradisiaco.- Sussurrò ancora lei.

-No, Luxy non ti morderò più. Ora va a farti la doccia che tra un po' andrai a casa tua.-

-Va bene.-

-Aspetta...- Disse ancora Tom sentendo la ragazza sciogliere le mani. -Stasera posso venire a dormire a casa tua?-

-Va bene, certo, ma preferisco aspettare per dirlo ai miei. Sai, manco già da una settimana e non voglio che pensino che non mi importi più di loro.-

-Sai che prima o poi lo sapranno, vero?-

-Si, certo che lo so! Dammi solo un paio di giorni e sarai libero di venire quanto e quando vuoi da me.- Disse infine lei con dolcezza, accarezzandogli la guancia.

-Perfetto!- Esordì infine Tom con un sorriso a 32 denti.

Lux, di tutta risposta, si protrasse verso di lui e lo baciò a stampo, per poi correre via verso le scale.
Prima però sbatté contro una persona. Lei, spaventata, chiuse gli occhi, poi sentì una voce dirle con dolcezza -Hey! Cognatina stai attenta!-
Lei aprì gli occhi e vide un Bill sorridente.
“Dio, santo cielo, è davvero alto!” Pensò lei, abbassò lo sguardo e si accorse che aveva le scarpe con il tacco “Svelato il mistero” pensò ancora.

-Ehm, si scusami non ti avevo visto...-

-Eeeeh... L'amour rende cechi!-

-Bill, da quant'è che dici poesie? In bilingue, oltretutto?-

-Oooh.. Tomi da tanto tempo, ma tu non te ne sei mai accorto!-

-Certo, certo...-

-Ciao Luxy e buona doccia!- Le disse Bill con occhi maliziosi e un sorriso lascivo. Lux alzò entrambe le sopracilia incredula.

-Smettila Wilhelm, la stai spaventando!- Lo riprese Simone.

-Oh... Scusa...- Disse accennando un sorriso con occhi da cucciolo

-Tranquillo, vado a farmi la doccia. A dopo!- Balbettò un po' imbarazzata.

Così Lux salì le scale, prese gli indumenti intimi, l'accappatoio dalla camera di Tom e si diresse verso il bagno. Aprì la porta, attaccò i vestiti sull'attaccapanni attaccato sul retro della porta e si diresse verso la cabina. Si svestì ed entrò, aprì l'acqua già miracolosamente ad una temperatura adatta e proseguì con bagnoschiuma e shampoo.

Quando finì si vestì, si diresse in camera di Tom , si mise la canottiera bianca con i jeans, le calze che trovò in un cassettino sotto le scarpe, e le converse.

Scese di sotto e vide Simone e Bill che parlavano.

-Ooh! Ecco qui la nostra cognatina!-

-Ciao.-

-Che ti va di fare?-

-Beh, pensavo che tra qualche ora potrei andare a casa.-

-Perfetto! E che ne dici se in quest'oretta andiamo a fare shopping?-

-Ma ho visto che ho già un mucchio di roba nell'armadio e tra l'altro ti ringrazio!- Disse Lux rivolgendosi a Simone.

-Ma di nulla cara, è un piacere per noi vedere Tom così felice dopo ciò che è successo quattro anni fa.- Disse Simone con una profonda tristezza.

-Mamma, dai, ora c'è la nostra cognatina!- Ribatté subito Bill con un dolce sorriso.

-Si, giusto!-

-Scusate, ma cos'è successo quattro anni fa?-

-Diciamo che l'ex ragazza di Tom ha preso la strada sbagliata.- Spiegò Simone, mentre il volto di Bill si rabbuiò.

-Oh... E...-

-Niente domande Lux, Tom sicuramente ti dirà tutto appena sarà pronto!- Disse Bill bruscamente chiudendo il discorso.

Simone guardò Bill tra l'arrabbiato e il triste, ma stette zitta.

Passò una mezz'oretta guardando la TV.

-Lux scusa per prima, sono stato brusco!-

-No, tranquillo, non lo dovevo chiedere, ma sai... La curiosità!-

-Lo so, tranquilla.- Disse Bill tranquillizzandola e continuò: -Io vado allo studio, vuoi che ti accompagni a casa tua?-

-No, tranquillo, starò attenta.-

-Perfetto! Ciao!- Disse infine Bill con un sorriso a 32 denti, come se nulla fosse successo.

-Ciao!-

Così Bill prese il telefono e uscì di casa andando verso lo studio.





Note dell'autore: Ed eccoci giunti anche al quarto capitolo, spero sempre che vi piaccia, come sempre le critiche e i consigli sono sempre ben accetti. E come sempre ringrazio enormemente Cornelian per avermi datato il capitolo, ringrazio anche Kla e Ginny_Anastasia  per aver recensito il terzo capitolo. Poi ringrazio tutti quelli che hanno messo la FF tra i preferiti e le seguite, infine ringrazio tutti coloro che stanno leggendo la FF
Tanti tanti bacioni ♥♥♥♥
Luxy_95

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Capitolo 5
*** Si sta trasformando in un vampiro buono. ***


Premessa: Mi scuso dell'enorme ritardo del capitolo ma tra blocchi dello scrittore, studio per gli esami e due a dir poco bellissimi giorni di gita scolastica (dove ho anche scritto un piccolo pezzo del capitolo) ho ritardato un bel po. Che dire? in questo capitolo ci saranno un po di novità spero sempre che vi piaccia BUONA LETTURA ❤❤❤

Quinto capitolo

 

 

-Simone grazie di tutto!-

-Di nulla cara torna, a trovarci mi raccomando!-

-Verrei ogni giorno, mi sono trovata davvero bene a casa vostra.-

-Ora è anche casa tua, non solo perché rendi felice Tom, ma anche perché ormai ti considero la figlia che non ho mai avuto.-

Così dicendo abbracciò Lux e le sussurrò un “grazie”.

-Per cosa?-

-Lo sai!-

-Oh.. Senti, ti volevo dire che qualsiasi cosa fosse successa quattro anni fa, io non vorrei mai spezzare il cuore di Tom.-

-Oh, tesoro, lo so, stai tranquilla. Mentre eri addormentata dicevi solo frasi tipo “Tom, Ti amo”.-

-Oooh.. Davvero?-

-Eeeh si! Ora l'importante è che tu stia attenta a te stessa.-

-Certo! Alla prossima. Grazie ancora per esservi presi cura di me.-

-Di nulla cara, è stato solo un piacere.-

Le due si diedero due bacetti sulle guance e si salutarono con un caloroso abbraccio. Appena si staccarono, Lux uscì dalla porta dietro casa per non destare sospetti.

Mentre camminava verso casa pensò di essere davvero fortunata ad avere un fidanzato che la amava così tanto.

-Eeeh si, sei davvero fortunatissima ad avere Tom come fidanzato!-

Lux si girò di scatto non riconoscendo assolutamente la voce.

-Chi sei?-

-Ooh, cara non dovresti chiedermi chi sono, ma bensì cosa sono!-

“Merda!”

-Eh già, MERDA. Ma non per me, per te!-

-Hey, fratello, lasciala perdere.- Disse Mitch e Lux non riconobbe neanche lui.

-Dai, non dirmi che non ti piacerebbe assaggiare il suo sangue che pullula di sentimentalismi! Sicuramente deve essere buono.-

-Sai Axel, hai proprio ragione. Una bella verginella innamorata.-

-Mitch, niente parole, godiamoci la bella preda.- Così dicendo, Axel si avvicinò alla velocità della luce, ma Lux riuscì a tenerlo d’occhio e lo spinse con una forza innaturale, tant’è che indietreggiò parecchio per poi finire a terra.

-Ooooh, la verginella è una strega!-

Disse Mitch, quasi stupito. Lui sapeva che c’era qualcos'altro in lei che attirava così tanto i vampiri.

-Oooh, streghetta non mi dire che non ne sapevi nulla.-

-Oooh, invece lo so benissimo.-

-Come?-

A quel punto Lux si voltò e si trovò davanti un Tom a dir poco spiazzato.

-Tom, i miei mi avevano accennato che la mia bisnonna era una strega, e che forse lo sarei stata pure io, non te l’ho detto perché ancora non avevo sviluppato i miei poteri. Mi dispiace Tomi.- Spiegò Lux con dispiacere.

-Ah, quindi tu non mi hai stregato vero?-

-No, Tom. Ho appena sviluppato davanti a te i miei poteri, non potrei averti stregato. Da quando mi hai dato il tuo sangue, in effetti mi sono sentita diversa. Te l’ho detto stamattina, sento di avere più energia del normale, ricordi?-

-Si, mi ricordo piccola, certo!-

-Oooh, ma smettiamola con le smancerie.-

Tom si voltò verso Axel, che si spostò con la velocità di vampiro dietro a lui mettendo un braccio al collo per soffocarlo.

A quel punto arrivò anche Bill ad aiutarlo, ma la situazione non era delle migliori, soprattutto per Tom che non si cibava ormai da quasi ventiquattro ore e le forze lo stavano abbandonando. Se solo avesse avuto un po’ di sangue umano, avrebbe preso tutti e due a calci in culo per salvare il suo amore. Bill invece riuscì a mettere KO Mitch e si diresse verso Axel che stava prendendo a pugni Tom, prendendolo dal collo e schiacciandolo a terra. Lux appena vide quella scena corse verso Tom. Trovò un pezzo di vetro per terra, non ci pensò due volte e si tagliò il polso, si avvicinò a lui e glielo porse.

-Tom, ti prego, bevi.-

-Oooh, vampirello vegetariano, davvero credevi di sconfiggermi?- Esordì Axel guardando Bill sfinito a terra.

Intanto Tom aveva bevuto un po’ del sangue di Lux e riprese appena le forze.

Così Lux con l’ira che aveva in corpo a cui aveva mescolato l’amore che provava verso il suo fidanzato e suo cognato, fece una specie di aurea di colore rosso fuoco, per poi dirigerlo verso Axel e colpirlo dritto al cuore fino ad entrare nel suo corpo. Sembrava non aver fatto tanto effetto, perciò i due ragazzi si alzarono a fatica ma, quando erano pronti a correre verso di lui per attaccarlo, videro Axel cadere a terra.

Il ragazzo cominciò a sbavare, un liquido verdognolo uscì dai suoi occhi, orecchie, naso e bocca per poi cominciare a tremare.

-Che gli sta succedendo?-

-Non lo sappiamo!- Risposero in coro i gemelli.

-Si sta trasformando in un vampiro buono.- Tutti si girarono e videro una persona con capelli neri e sigaretta in bocca.

-MERDA, Tom prendi Lux e vattene. Ci penso io a lui.-

-Non ce n’è bisogno, non voglio farvi male. La ragazza, Lux, giusto?- Domandò l’uomo alla ragazza.

-Si.- Rispose Lux, seccata.

-Bene, i tuoi genitori saranno ospiti a casa mia per un paio di settimane. I miei ragazzi non sono stati all’altezza di avvertirti, erano troppo presi dal tuo odore. Aaah, DILETTANTI.-

-Cos’hai fatto ai genitori di Lux?- Domandò Tom quasi ringhiando di rabbia.

-Ohh, caro Thomas, per ora non ho fatto niente, ma se mai farò qualcosa, lo saprete presto.- Così dicendo si diresse verso Mitch ormai morente, lo mise sulla spalla e si dileguò.

-Tom, io devo trovarli.- Disse Lux con un angoscia nella sua voce.

-Lo so, piccola, lo so.-

Tom prese sotto braccio Lux avvicinandosi a Bill e Axel.

-Che ne facciamo di lui?-

-In che senso che ne facciamo?-

-Che prima o poi necessiterà di sangue umano e andrebbe in giro a succhiare sangue da tutti.-

-Io avrei una cantina inutilizzata, se volete potete legarlo lì, magari portandogli un animale di notte così nessuno vi vedrà.-

-Ottima idea, ma tu vivrai da noi nel frattempo.-

-Tom, io...-

-No, Lux, tu niente. Verrai a casa mia con o senza la tua volontà. Sei una strega per di più potente da ciò che ho visto e non voglio che ti succeda qualcosa.-

-Va bene, ma prima posso andare nella cantina a prendere un po’ di libri della mia bisnonna? Così magari mi esercito a fare qualcosa.-

-Si, va bene, così noi mettiamo sto stronzo nella cantina e lo leghiamo per bene.-

-Ok, io devo prendere anche un’altra cosa da camera mia.-

-Va bene.-

Così Bill si mise Axel sulle spalle e si diressero a casa Taylor.

Arrivati, Lux fece entrare i gemelli in casa, per poi indicargli dove trovare la porta della cantina. Invece lei si diresse verso camera sua, aprì la porta ed entrò.

Alla sua destra c'era il comodino, vicino aveva il letto, dall'altra parte invece c'era la scrivania e vicino l'armadio. Lux si diresse verso la scrivania dove giaceva un piccolo portagioielli, cercò in esso l'anello che gli aveva regalato Tom una settimana prima e lo indossò, nello stesso istante Tom sentì una forza invadergli il corpo.

-Bì...-

-Dimmi, che c'è?- Si voltò verso Tom un po' affaticato dato che teneva Axel sulle spalle.

-L'ha indossato!- Disse infine Tom sorpreso.

-Oh, auguri fratello!- Disse Bill saltellando con un sorriso a 32 denti e battendo le mani. Entrambi, sentendo un tonfo, si voltarono e cominciarono a ridere come dei matti vedendo il povero Axel per terra.

Intanto arrivò Lux, Tom la guardò con tanto amore, poi la prese per mano e la portò nel giardino dietro casa.

-Lux, prometto che ti proteggerò sempre, anche a costo della mia stessa vita.-

-Tom, tu lo sai che io non ho bisogno di protezione. Io ho dei poteri ora.-

-Lo so, ma tu sei anche la mia ragazza, io ti DEVO proteggere.- Disse Tom calcando sulla parola “devo”.

-D'accordo, va bene, ma ad una condizione.

-Ovvero?-

-Io ti aiuterò, se ti vedo in difficoltà.-

-Va bene. Ah... Grazie per avermi fatto bere il tuo sangue.-

-Ma tesoro, è un piacere.-

Disse Lux avvicinandosi a Tom, avvinghiandogli il collo per poi dargli un casto bacio sulle labbra.

-Ma anche a me piacerebbe berne un po' del tuo.- Continuò lei, quasi sussurrando.

-Mh... Va bene, ma poco eh, solo qualche goccia, non voglio che tu stia di nuovo male per colpa mia.-

-Hey, io non sono stata male, mi è piaciuto e, anzi, è grazie al tuo sangue che ora ho scoperto i miei poteri.-

-Giusto.-

-Ora, Tom, cosa vogliamo fare per i miei genitori? Dove li avrà portati Oscar?-

-Io spero solo che non li trasformi.-

-Anche se li trasformasse, io potrei salvarli.-

-Giusto, ma prima vediamo cosa succede con Axel, ok?- Disse lui accarezzandole una guancia.

-Perché dici così? Credi che non ce la farà?-

-Non lo so amore, io spero sempre di sì, sarebbe un buon vantaggio per noi.-

“AMORE, mi ha chiamata amore! Oh Dio, svengo!” Pensò lei stupita e piena d'amore.

-Ah ah... Non ci provare.-

-Oh! Smettila di ascoltare i miei pensieri!- Disse lei scorbutica e buffa allo stesso tempo.

-Scusa, è che è un'abitudine.- Si giustificò lui inviandole un dolce sorriso.

-Brutta abitudine.- Affermò lei con ancora il broncio per poi trasformarlo in un piccolo sorriso.

-Ma ti perdono, non riesco ad essere arrabbiata con te.-

Tom la guardò con uno sguardo fin troppo dolce.

-Oh, che onore. Dimmi, hai cercato i quaderni in cantina?-

-Si, ne ho trovati alcuni tra la roba della mia bisnonna, ho anche trovato una sua foto da giovane, guarda.-

Lux gli passò la fotografia della bisnonna Margareth.

-Dio, ti assomiglia tantissimo.- Disse Tom scioccato guardando Lux.

-Si, l'ho notato anche io.-

-Notato? Beh, direi che era ovvio, visto che siete praticamente identiche.-

-Si, in effetti.-

-Comunque ora torniamo a casa mia, magari così ti riposi visto che oggi è stata la tua prima volta in azione.- Esordì Tom con un sorriso gigante e una sfumatura di orgoglio negli occhi.

-Tutto grazie a te, se tu non mi avessi fatto bere il tuo sangue io non avrei potuto scoprire i miei poteri.-

-Sai, un tempo tra vampiri e streghe non girava buon sangue, almeno così mi raccontò Gordon.-

-Perché?-

-Si dice che una strega rimase incinta da un vampiro cattivo, e ciò condusse una guerra tra i vampiri e le streghe sul fatto di chi doveva tenere il bambino, o in questo caso la bambina, perché era una bella femminuccia. In questa battaglia qualcuno entrò dentro la casa della strega uccidendo la bambina.-

-Ma che colpa ne ha lei?- Borbottò Lux con un accenno di rabbia.

-Si sosteneva che fosse un pericolo per le streghe e per i vampiri.-

-Ma non potevano fare qualcosa tipo, che ne so, crescerla nel bene?-

-Lux, con un vampiro cattivo come genitore era praticamente impossibile che la bambina fosse una vampira buona.-

-E la madre non la poteva trasformare in una vampira buona?-

-No, dato che è nata con questo gene.-

-Oh...Ai genitori che successe dopo aver scoperto che la loro bimba era morta?-

-Il padre fu ammazzato per aver messo incinta una strega, portando un pericolo per i vampiri. Invece la madre donò la sua anima alla bambina così da poterla resuscitare.-

-Ed è resuscitata?-

-No, l'anima fu dispersa nella terra. La bambina doveva avere l'anima di entrambi i genitori per poter resuscitare.-

-Quindi in pratica è morta tutta la famiglia?-

-Si.-

“Dio spero di non vivere mai una cosa del genere”.

-Ma quindi i vampiri possono procreare?-

-Certo.-

-Anche se la donna è un vampiro?-

-No, in quel caso non può, ma se una vampira vuole procreare dovrebbe soggiogare un'umana ma non funzionerà dato che è abbastanza difficile tagliare il legame tra il figlio e la madre biologica. Nessun soggiogamento può dividere questo legame.-

-Cosa intendi per “nessun soggiogamento”?-

-Esistono tre tipi di soggiogamento: il primo è il soggiogamento che fanno i vampiri, il secondo è quello tuo, cioè delle streghe, e l'ultimo, che si dice sia una leggenda metropolitana, è quella dei mezzosangue.-

-Mezzosangue?-

-Si, come ad esempio la bambina che fu uccisa, una bambina dotata dei poteri di entrambi le parti.-

-Oh..- Lux dovette stare un po' in silenzio per assorbire tutto ciò che Tom le stava raccontando.

-Dai ora torniamo a casa.-

-Si.-

 

* * * * * * * *

-Casa Trümper-

 

Bill, Tom e Lux erano appena entrati a casa con qualche sacco della spesa, come per far credere che la donna delle pulizie _vale a dire Lux_ avesse comprato alcuni prodotti per pulire.

-Mamma, siamo tornati!- Gridò Tom a Simone che era in cucina.

-Tom, tesoro, hai ancora l'odore di Lux addosso, ti sento fin qui e di sicuro caro mio non ti fa bene, potresti avere brutti incontri.- Disse Simone mentre usciva dalla cucina.

-Oh, ritiro tutto. Ciao cara! Non dovevi andare dai tuoi?-

-Mamma, ho bisogno di parlarti in privato.-

-Che succede Tomi?-

Tom prese la mano della madre e la condusse in camera sua, varcarono la porta e si sedettero sul letto.

-Allora, oggi, mentre Lux tornava a casa, è stata attaccata da due cattivi, io appena sono arrivato da lei ho sentito da uno di loro che è una strega e in effetti lo è.-

-Cosa?- Tutti e due si voltarono alla domanda di Gordon.

-Si Gordon, lei è una strega, ma è una strega buona.-

-Come fai ad esserne sicuro?-

-Tu mi hai detto che le streghe buone scoprono i loro poteri bevendo un sorso del nostro sangue, giusto?-

-Si, è così, ma...-

-Qual'era il nome della strega che salvò i vampiri nella guerra contro le streghe?-

-Margareth Taylor, una valorosa strega!-

-È la sua bisnonna!-

-Cosa? Fammi capire: Margareth Taylor è la bisnonna di Lux?-

-Si, oggi ha scoperto i suoi poteri, e ora lei ha bisogno di noi.-

-Perché dici?-

-Perché Oscar ha rapito i suoi genitori e dobbiamo riprenderli, poi oggi lei ha trasformato uno dei cattivi in un vampiro buono che giace nella sua cantina legato, aggiungendo anche il fatto che mi ha dato il suo sangue mentre ero KO.-

-Tom tu sei davvero innamorato di lei?-

-Cosa? Cosa c'entra questo?- Chiese Tom scioccato dalla domanda che gli fece.

-Voglio solo assicurarmi che sia davvero così.-

-Ma certo che sono innamorato di lei, hai dei dubbi?-

-No, volevo solo accertarmene.- Gordon disse questo grattandosi il labbro inferiore.

-Comunque, hai detto che hanno preso i genitori di Lux, giusto?-

-S..Si..-

-Loro sanno che Lux è una strega?-

-Si, Oscar è arrivato e ha preso l'altro vampiro.-

-Oh... Tom, l'unica soluzione è dover far esercitare Lux affinché diventi una buona strega.-

-Si, anche io lo pensavo, ma...- Tom si zittì, non voleva proprio mettere in pericolo la vita di Lux.

-Non sarà in pericolo, è una strega, nessuno le si può avvicinare a meno che lei non voglia avere qualcuno vicino.-

-Oh, perfetto, ma mi sa che devo sapere come farlo prima, no?-

-Eh si, ti ha detto se per caso ha qualche quaderno, magari così studia qualche incantesimo?-

-Si, ne ha presi tre, se non sbaglio.-

-Ne manca uno, l'ha preso Oscar, Potrebbe aver preso i genitori di Lux per fargli fare qualche incantesimo.-

-Oh, beh, Lux mi ha detto che non avevano poteri.-

-Hanno mai bevuto sangue di vampiro?-

-Non credo, mentre li soggiogavo non sentivo nessuna puzza di vampiro.-

-Beh, capito, ora torna dalla tua amata, ha bisogno di te.-

-Si, hai ragione.-

Così dicendo Tom scese le scale e trovò una Lux pensierosa guardare fuori dalla finestra.



Note dell'autore: Allora, ditemi vi è piaciuto? io lo spero tanto. :D ❤❤❤
Come sempre vorrei rinrgraziare Cornelian per avermi datato il capitolo e anche per aver creato il banner della FF perciò GRAZIE MILLE. ❤❤❤
Ringrazio come sempre chi ha messo la FF nelle preferite e nelle seguite e chi ha recensito il 4° capitolo ❤❤❤
Qui sotto vi lascio un fotomontaggio fatto alle 2 di notte di Lux e Tom ❤❤❤ mi piacerebbe sapere cosa ne pensate :D ❤❤❤






Bacioni ❤❤❤
Luxy_95

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Capitolo 6
*** Quando Tom sarà pronto te lo dirà lui. ***




Sesto capitolo
 

Tom si avvicinò lentamente a Lux accorgendosi che stava singhiozzando silenziosamente, le mise una mano sulla spalla sedendosi al suo fianco e lei si voltò. Non disse nulla e Tom subito l'attirò in un abbraccio.

-Tom, io voglio salvare i miei, farei qualsiasi cosa per loro purché stiano bene.-

-Lo so piccola, lo so!-

-Credi che lui abbia fatto qualcosa di male ai miei?-

-Non credo, visto che ancora non ci è arrivata notizia.-

-Ho paura Tom, sul serio.-

-Si piccola, lo so. Ora però che ne dici di andare in camera? Così ti riposi.-

-Si, ok!-

I due si alzarono e salirono le scale per poi dirigersi in camera di Tom. Lei si sedette sul letto, intanto Tom si assentò per un secondo, tornando poi con un bicchiere d’acqua che porse a Lux.

-Dai, vedrai che andrà tutto bene.-

-Ne sei sicuro?-

-Certo amore, fidati.-

-Tom, io... Io ho paura. Cioè, ho paura di perderti e di perdere i miei genitori.-

Si zittì e pensò "Ho paura di avere un'esperienza come quella strega. Io non ce la farei. E se Oscar li trasformasse e io non riuscissi a trasformarli in vampiri buoni? E se poi io dovrò scegliere tra l'amore della mia vita e tra i miei genitori? No, non ci riuscirei di sicuro a sopportare questa situazione! E ora, ciliegina sulla torta, sono anche una strega! No, no, NO! Non va bene così, io devo fare un incantesimo per ritrovarli! Si si, io DEVO TROVARLI E LI DEVO SALVARE!".

Tom, prima di allora, le promise di non ascoltare i suoi pensieri, ma proprio non ce la faceva. Doveva sentire i suoi pensieri, forse per essere sicuro che lei non lo lasciasse un giorno. Era innamorato cotto, lo doveva ammettere a sé stesso. Finalmente aveva trovato l'amore dopo ben venticinque anni di perdite di tempo con groupies e altro. Finalmente aveva trovato una persona da amare, lei era la sua Lux, non poteva perderla per nessuna ragione al mondo e quindi doveva trovare un modo per proteggerla senza che le venisse torto un capello.

-Tesoro, hey, vedrai che io li salverò, tranquilla.-

-Oh, Tom, tu non hai fatto che salvarmi da quando mi hai conosciuto.-

-E lo continuerò a fare.-

-No, tu non puoi. Io lo devo fare, questo compito è mio, loro sono i miei genitori.-

-E allora? Io per te farei di tutto! Lux, io TI AMO.-

-ANCHE IO TI AMO ed è per questo che non voglio che ti accada niente per colpa mia, Tom.-

-Davvero?-

-Davvero cosa?-

-Sul serio mi ami, Lux?-

-Oh, Tom, ma certo, tu sei tutto per me.-

-Oh, Lux.- La prese e cominciò a baciarle le labbra rese morbide dal pianto di prima.

-T… Tom.- Lux voleva prendere un po’ d'aria, lui le aveva completamente posseduto le labbra.

-Shh Lux.- Disse questo lasciandola un po’ respirare e portando il suo indice alle sue labbra.

-Tom i-io sono... V...-

-Lo so Lux, lo so.-

-Oh, e...?-

-E?-

-Si, insomma...-

-Oh, Lux è una cosa bellissima.-

-Da-davvero?-

-Si. Vuol dire che sei completamente mia.-

-Oh...-

Tom si intenerì ancora di più e ricominciò a baciarla con intensità. Dopo poco l'atmosfera divenne calda, quasi bollente.

-Tom, David ha chiamato e ha detto che dobbiamo essere lì entro quindici minuti. Se non ti muovi aspettati le sue infuriate e purtroppo per te non puoi aggredirlo per difenderti dato che sai benissimo che è il nostro unico manager amorevole, perciò MUOVITI!-

-Oooh cielo.-

Lux ridacchiò timida.

-Adoro sentirlo.-

-Che cosa? Bill?-

-No, cioè si, anche, ma, adoro sentire il suono della tua risata.-

-Oh.- Lux saltò addosso a Tom dandogli un ultimo bacio per poi lasciarlo andare.

-Piccola, mi raccomando, non uscire di casa.-

-Si, tranquillo, mi sa che studierò un po’ nei quaderni di Margareth.-

-A proposito, non ti ho detto una cosa della tua bisnonna. Appena torno dallo studio te lo dico, ok?-

-No, dimmelo ora.-

-Piccola, ti dico solo che ci salvò in quella guerra tra vampiri e streghe.-

-Oh, allora appena torni mi racconti tutto, promesso?-

-Promesso.- Tom diede un ultimo bacio a Lux, scese le scale e trovò Bill che lo aspettava alla porta d'ingresso. Entrambi salutarono Simone e Gordon e salirono sull'R8 di Tom diretti allo studio.

Intanto Lux prese uno dei quaderni, su cui era scritto “FORMULE MAGICHE”. Prese poi un altro quaderno dove c'era scritto “FONTI DI POTERE”, infine guardò il terzo quaderno dove lesse “LEGGENDE E ALTRO”.

Decise così di leggere il secondo che aveva preso.

Appena lo aprì sentì un formicolio passarle per le mani e poi per tutto il corpo.

Passò ore a leggere le fonti di energia e scoprendo che ce ne sono di diverse, tra cui l'energia dove si può catturare dalle pietre e una fonte di energia interiore corporea. Lesse anche che alcune streghe possono addirittura rubare l'energia da altre streghe.

-Dio, ho un mal di testa.-

-Tesoro, sono la tua bisnonna, o, se preferisci, Margareth. Volevo solo dirti che secondo me sarai bravissima a proteggere i tuoi genitori e anche il tuo fidanzato.-

Lux guardò ovunque ma non vide nessuno.

-Oh, beh, lo spero. Comunque, preferisco chiamarti nonna, se per te va bene.-

-Certo cara! Ti consiglio di studiare bene le formule magiche, ti aiuteranno tantissimo.-

-Va bene, grazie! Ah, nonna, Tom dice che li hai salvati, ma io non capisco.-

-Oh, cara, te lo dirà lui.-

-Ma io vorrei tanto saperlo-

-Tesoro, non tocca a me dirtelo.-

-Va bene, aspetterò.-

-Brava bambina, brava.- Detto questo, la voce di Margareth si affievolì e qualcuno bussò alla porta.

-Avanti.-

-Ciao cara, la cena è pronta e Tom ha chiamato dicendo che arriverà tra poco con Bill. Mi ha anche detto che ti ha chiamata, ma forse eri concentrata sulla lettura e non hai sentito.-

-Può essere, comunque va bene, grazie.- Disse Lux accennando un piccolo sorriso.

Simone chiuse la porta e tornò in cucina. Lux invece prese il telefono e vide ben quattro chiamate di Tom, così decise di chiamarlo.

-Pronto amore, perché non rispondi?-

-Scusa, stavo leggendo un quaderno di nonna.-

-Ah, ok.-

-C'è qualcosa che non va?.-

-N-no tranquilla, sono quasi a casa. Non vedo l'ora di sentire il tuo odore e abbracciarti.-

Dall'altra parte del telefono Lux sentì la voce di Bill borbottare.

-Ecco che fa l'innamorato.- Lux non resistette e cominciò a ridere.

-Amore, dì a Bill che se vuole gli posso presentare Zoey, tanto manca poco alla sua festa di compleanno e lei è innamorata cotta di lui.-

-Non mi serve una bimba come amante, a me.-

Lux ridacchiò ancora e ribadì -Bill guarda che mi ringrazierai appena la conoscerai, ti ricrederai.- Disse Lux con una sfumatura d'orgoglio.

-Allora aspettiamo e vediamo.- Disse Bill convinto.

-Scommetto cinquanta euro che Lux ha ragione.- Propose infine Tom.

-Grazie amore, vai così, fraternizza con me!- Esclamò Lux eccitata.

-Ow, sono sicuro che vorrebbe fare altre cose con te.-

-Bill, santo Dio smettila!- Esordì Tom per poi finire il discorso.

-Comunque amore stiamo per arrivare, siamo al sottopassaggio.-

-Ok, vado ad aprire la porta.-

Lux scese e aprì la porta, vide Tom entrare nel giardino della villa e parcheggiare la R8. I due scesero e Tom si diresse verso Lux, l'abbracciò e la annusò dietro all'orecchio.

-Dio quanto è buono il tuo odore.- Disse Tom per poi baciarla con intensità.

-Hey hey hey! Calmi piccioncini! Che ne dite di andare a mangiare?-

-Oh si, tutte quelle informazioni mi hanno fatto venire il mal di testa.-

-Povera la mia ragazza.- Disse Tom mentre Bill entrava in cucina.

-Mi piace che mi chiami così!-

-Davvero?-

-Si, mi piace che tu dica che sono tua.- La voce di Lux si affievolì all'ultima parola per poi diventare rossa “Da quando in qua sono così loquace?”

-Beh, ti svelo un segreto. Anche a me piace.- Tom le fece un occhiolino.

-Ohh, mamma aiutami tu! In studio non faceva altro che parlare di Lux.- Si lamentò Bill con Simone.

-Oh, Billy so che ti piace vederlo felice, non lamentarti. Sai che è solo un piacere vederlo così.-

-Hai ragione, è come se fosse rinato.-

-Tom?- Chiese Lux.

-Ti spiegherò tutto quando sarò pronto.- Tom la liquidò ma lei non si sarebbe arresa.

-Va bene, ma sappi però che io non vorrei mai ferirti, Tom.- Lux lo guardò dritto negli occhi.

-Si, va bene.- Tom sembrò insicuro delle parole di Lux e di conseguenza lei ci rimase male.

-Tom, credimi, non vorrei mai farti male! Non ci riuscirei nemmeno se lo volessi.-

-Lux, ti credo, va bene?-

“Oh, Tom, perché? Cosa è successo 4 anni fa? Oh, il mio vampiro preferito.”

-Tom, Lux, sedetevi. Gordon, su, vieni, la cena è pronta! E Bill, giù le mani! Aspetta che tutti siano a tavola.- Bill sbuffò.

-Simone, amore. io vado a caccia.-

-Oh, va bene amore, allora buon appetito. Bill, prendi i piatti dall'armadietto dietro di te.-

-Ok. Ciao Gordon , buon appetito.-

Lux e Tom non dissero una parola da quando si erano seduti.

-Tom, Lux, servitevi pure.-

-Grazie Simone.-

-Di nulla, cara.- Simone si insospettì. Perché Lux aveva una faccia triste e perché Tom non parlava e rimaneva a fissare il vuoto?

-Tom, tesoro, c'è qualcosa che non va?-

-Eh… No mamma, tranquilla.-

-Ok, su, mangia che se no si raffredda.-

-Si.- Detto questo si voltò per vedere Lux, il suo faccino triste, così le prese una mano. Lei sussultò per poi voltarsi verso Tom che, a sua volta, mormorò la parola “scusa”. Lux lo guardò con tanto amore per poi sentire la pancia gorgogliare e chiedere di mangiare.

Così prese il cucchiaio e mise un po’ di pollo alla cacciatora nel piatto e cominciò a mangiare.

-Oh, ma è buonissimo.-

-Grazie tesoro, sono felice che ti sia piaciuto.-

-Grazie a te per una simile meraviglia.- Disse Lux mangiando il piatto con gli occhi. Tom non riuscì a trattenersi dal ridere. Lux era tale e quale a suo fratello davanti a un buon piatto.

Quando finirono di mangiare, Lux si andò a lavare i denti. Dopo un po’ uscì dal bagno e sentì Tom e Simone parlare nella camera di Simone e Gordon.

-Lei è diversa da Vivianne, Tom! Vivianne ti ha tradito con Oscar, lei invece ti ha difeso da Oscar. Smettila di pensare che non ne sei degno e che tutti se ne vadano da te, Tom. Questo non va bene.-

-Mamma, sto pensando di allontanarla, io mi occuperò dei suoi genitori. Dopo la festa della sua migliore amica e appena i suoi saranno al sicuro, ognuno andrà per la sua strada, è meglio così secondo me.-

-No Tom, stai sbagliando tutto. Se la vuoi proteggere, la devi tenere vicino a te. Se la allontani invece non le sarai di grande aiuto.-

-Mamma io lo faccio per lei e... Per me.-

Lux a quelle parole sentì un “crack” al cuore, come se si fosse rotto.

Tom percepì il dolore di Lux, si voltò verso la porta ma non vide nessuno e pensò che fosse il dolore verso i suoi genitori. Lux invece era scappata in camera di Tom appena in tempo. Si svestì stando zitta e prese un pigiama dall'armadio, si vestì e si coricò come una chiocciola sul letto di Tom, dando le spalle alla porta e spegnendo le luci, per poi cominciare a piangere silenziosamente. Dopo un po’ sentì la porta aprirsi. Era Tom, sentì il suo odore tanto buono quanto indimenticabile, sentì vari strusci e le porte del guardaroba aprirsi, sentì lo sfregare del metallo e poi altri strusci, segno che si era svestito e che si era messo qualcosa di comodo. Tom si diresse verso la piccola terrazza, si accese una sigaretta e la fumò forse pensando a ciò che gli aveva appena detto sua madre.

Dopo cinque minuti, Lux sentì altri passi e il letto muoversi, segno che Tom si distese, poi, una cosa inaspettata, Tom la abbracciò tanto forte che quasi la soffocò per poi cadere nel sonno.

Lux invece si accoccolò ancora di più tra le braccia di Tom per godersi quel momento, non volle pensare alle parole di Tom, sicuramente lui non sarebbe riuscito a mollarla, lei sapeva che la amava e non puoi lasciare andare via chi ami, così si tranquillizzò e si godette l'abbraccio.

Intanto Bill cacciò una preda e la portò alla casa di Lux.

-Tieni, questa è la tua cena.-

-Grazie. Senti, è stata Lux a trasformarmi in un vampiro buono?-

-Si. A proposito, sai per caso dove si trovano i suoi genitori? E a cosa servono a Oscar?-

-Sono stregoni, secondo Oscar, anche se io non ho fiutato odore di streghe. Si trovano in una camera segreta nella sua villa.-

-Perfetto. Tu resterai qui e finché non ti sarai abituato al sangue animale non uscirai di qui.-

-Va bene.-

Così Bill chiuse la cantina a chiave e uscì di casa, per poi dirigersi verso casa sua.

-Bill, tesoro, Tom sta pensando di allontanare Lux, devi convincerlo a non farlo. Tu sei il suo gemello e vi capite a vicenda, Bill.-

-Mamma...- Bill sembrò pensarci su un momento, ma poi prese una decisione

-Va bene ci proverò.-

-Fallo per lui tesoro, non lo avevamo mai visto così felice, neanche con Vivianne.-

-Si mamma, lo so, lo so.-

-Oh, tesoro, grazie.-

-Sai, a volte anche io vorrei avere una ragazza che mi ami quanto Lux ama Tom.-

-Oh, tesoro vedrai che la troverai la ragazza che ti farà impazzire come sta facendo Lux con il mio povero Tom.- Simone sorrise affettuosa a Bill accarezzandogli una guancia e dandogli due bacini sull’altra come solo una madre può fare.

-Mamma, ora vado a dormire, domani mattina devo andare presto in studio.-

-Ti sveglierò io, tranquillo, tanto devo aspettare Gordon.-

-Mamma, va tutto bene?-

-Si si, tranquillo, è che Gordon non è tranquillo che Lux stia a casa nostra. Sai, qui la troverebbero presto, perciò vuole controllare intorno alla casa.-

-Certo.- Bill fece qualche passo, per poi voltarsi di nuovo –Mamma, se hai bisogno io ci sono.-

-Oh, amore, lo so che posso contare su di te.-

-Va bene.-

Bill tornò sui suoi passi, salì le scale ed entrò nella sua camera, si cambiò e si mise a letto.

Lux intanto non riuscì a dormire, così si alzò e uscì in terrazza. Rimase lì per una mezz'oretta, dopo di che si sentì osservata, si voltò per vedere se Tom stava dormendo ma lo trovò girato dall'altra parte e la sensazione comunque non spariva, si sentì osservata ma questa era una sensazione fastidiosa, non come quando Tom la osservò una settimana prima, così prese la decisione più saggia, ovvero tornare tra le braccia di Tom, l'unico posto in cui si sarebbe sentita al sicuro.

L'indomani Lux si svegliò, ma non trovò nessuno accanto a lei a darle il buongiorno. Guardò l'ora, le dieci in punto. Guardò di nuovo sul lato di Tom e ci trovò un biglietto.

“Amante dei biglietti” pensò Lux. Tuttavia l'aprì e lesse ciò che c'era scritto:

Buongiorno amore, spero ti sia addormentata bene visto che mi sono svegliato e tu eri aggrappata a me con braccia e gambe. Non sei già gelosa da tenermi stretto in quel modo, vero? Comunque ti scrivo alle otto di mattina e sembri un angioletto addormentata così, anche se devo dire che per me lo sei, ed ecco perché voglio che resti sempre al sicuro, come ti ho già detto, io ti proteggerò sempre.

Con amore,

Il TUO fidanzato.

Questo fece lacrimare Lux, al che si rese conto che troppe cose stavano succedendo in fretta.

“Oh, Tom, e a te chi ti proteggerà?”

Rilesse un'altra volta il bigliettino per poi uscire dalla camera e andare di sotto dove trovò Simone a guardare la TV.

-Oh, buongiorno cara.-

-Buongiorno Simone.-

-Tutto bene? Hai un'aria esausta.-

-Tutto bene, è che ieri ho letto molto e stamattina ho dormito troppo.-

-Oh, cara vedrai che li troveremo.-

-Si, dobbiamo, o insomma, devo trovarli.-

-Dobbiamo! Loro sono i tuoi genitori e ora tu sei della nostra famiglia.-

-Ok, grazie per l'aiuto Simone.-

-Oh, cara, grazie a te.-

Le due si guardarono e si sorrisero a vicenda. Lux era curiosa, ma sapeva ormai la risposta “Quando Tom sarà pronto, te lo dirà Lui”.



Note dell'autore: Weeeillaaaaa!!! allora come spero avrete letto nella mia descrizione sul profilo, il mio computer si è rotto e, in questo momento, sto utilizzando il computer di mio fratello (quello vecchio) quindi ribadisco anche qui finchè non comprerò (spero presto) un computer non riuscirò ad aggiornare molto frequentemente,comunque sia, continuerò a scrivere sia su cartaceo che sul computer (quando avrò l'occasione ;D )
Ora passo hai ringraziamenti: come sempre ringrazio infinitamente Cornelian .

Ringrazio chi ha letto il quinto capitolo e sinceramente non mi dispiacerebbe qualche commento POSITIVO O NEGATIVO che sia in più. Mi piacerebbe avere quell'incoraggiamento per poter continuare ad aggiornare con piacere.
Vi mando tantissimissimissimi BACIONI
❤❤❤
Luxy_95

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Capitolo 7
*** Cuori infranti. ***



 

Settimo capitolo

 

-due giorni dopo-

Lux si alzò dal divano per andare in cucina a bere una tazzina di caffè macchiato, ormai aveva già imparato dov’era tutto ciò di cui aveva bisogno, ed era pressoché indipendente di muoversi in quell'ambiente.

-Vorresti qualcosa da mangiare, Simone?- Le gridò.

-No tesoro, sai, ora vado a caccia.-

-Oh, si, giusto- Rispose Lux con un piccolo sorriso imbarazzato.

"Che scema!" pensò mentre continuava a preparare la sua colazione.

Simone fece finta di non aver sentito, anche se un accenno di un sorriso si vedeva.

 

-In studio-

-Tom, ma che hai per la testa? Stai sbagliando tutte le note.- Gridarono i tre membri del gruppo scocciati dai continui sbagli di Tom.

-Scusate ragazzi, ma proprio non ci riesco oggi.-

-Va bene, ora basta, vieni con me.- Così dicendo, Bill prese il braccio di Tom e lo trascinò fuori.

-Forza, dimmi, cosa c'è che non va?-

-Cosa?- Tom parve quasi stupito. Si vedeva talmente tanto che pensava sempre a Lux? “oh, dovrei nascondere bene i miei sentimenti!”.

-Andiamo Tom, cosa c'è che non va con Lux?-

-Cosa? Niente, perché?-

-Allora perché non riesci a concentrarti sul tuo lavoro, eh? Guarda che mamma me l’ha detto che vorresti allontanarla, sai?-

-Oh...- Tom si stupì: non poteva più dire niente a nessuno ora? Con una smorfia parve scocciato per poi riattaccare –Senti, questi non sono affari tuoi!- Ribatté ancora più scocciato.

“Perché non capiscono che allontanandola la proteggerò non solo da Oscar, ma anche da me stesso? Aaaah.. Che rabbia!” Pensò ancora.

-Che cosa? Non sono affari miei, Tom?-

-No, questi sono solo affari miei.-

-Tu credi? Beh, non è così.-

-Come?- Tom quasi gridò.

-Si, non è così Tom!- Ribatté Bill con rabbia stavolta -Questi sono anche affari di Lux! Per non dire anche della band, visto che non riesci a pensare, oltre a Lux, in questo momento. Mi sa che ora è meglio che te ne vai a riposare un po’ al piano di sopra, magari riesci a ripensare a ciò che fai, Tom.-

Tom ci pensò un po’ su. “E’ vero, tutti contano su di me nella band. Ok, basta, ho preso la mia decisione.”

-No, continuiamo. Abbiamo aspettato già troppo per l'uscita dell'album, non possiamo perdere tempo.- Così dicendo si voltò per andare verso la porta.

Intanto Gustav e Georg ascoltavano di nascosto la piccola litigata dei gemelli.

-Oh santo cielo, secondo me non finirà bene per noi due.-

-Perché dici così Gustav?-

-Ovvio no? Non ricordi cosa successe con Vivianne?-

-Si, quella stronza. L'ha fatta proprio grossa, se solo mi capitasse tra le mani.- Georg sbatté un pugno sul ginocchio dalla rabbia.

-Senti, se anche questa qui gli spezzerà il cuore, a quel punto il cuore glielo spezzerò io.-

-Calmati testa calda, non hai sentito che è proprio Tom che vuole allontanare la ragazza? Lei di certo non ha una colpa.-

-Oh, è vero.-

Tutti e due erano appiccicati alla porta dello studio a origliare, ad un tratto la porta si aprì e i due caddero a terra uno sopra l'altro.

-Oh santo cielo, cosa mi tocca vedere.- Disse spazientito Bill.

-Su, forza, continuiamo! E, Tom, ripensa a ciò che ti ho detto, capito?-

-Si si, tranquillo.-

La giornata passò in fretta. Lux continuò a studiare con i quaderni di Margareth dando spunto a tutti e tre.

Passò un po’ di tempo e Simone venne a fare una visita a Lux per controllare che stesse bene.

-Tesoro.- Simone oltrepassò la porta della camera di Tom trovando Lux addormentata tra i quaderni di Margareth, così tornò sui suoi passi.

-Gordon, Lux si è addormentata. I ragazzi hanno detto che tarderanno, quindi non saranno qui fino a mezzanotte sicuro, che ne dici di andare a fare un po’ di caccia?-

-Va bene amore.-

I due si prepararono e Simone, prima di uscire, tornò in camera di Tom sistemando i quaderni sparsi sul letto e comprendo Lux con una leggera coperta, per poi uscire e scendere di sotto.

-Allora, come sta Lux?-

-Oh, Gordon, si impegna talmente tanto e si concentra molto sui quaderni di Margareth.-

-Fa solo bene. Lei è una brava ragazza, e a dirla tutta anche secondo me Tom sbaglia ad allontanarla.-

-Si, speriamo non se ne penta. Ormai sono due giorni che non si incontrano, praticamente torna sempre tardi dal lavoro di notte e va sempre presto al lavoro di mattina. Tra un po’ ci sarà anche il compleanno della migliore amica di Lux e prima o poi le dovrà parlare.-

Dopo qualche ora

Lux, accortasi che era comodamente coperta senza quaderni attorno, aprì gli occhi grazie a una speranza di vedere Tom, ma purtroppo le sue speranze si ruppero non vedendo nessuno in camera. Così decise di vedere se magari ci fosse stato qualcuno in casa.

-Ow beh, mi hanno lasciata sola. Che disdetta.-

Lux si diresse in cucina prendendo qualcosa da sgranocchiare sotto i denti, dopo di che si incamminò verso il divano dove si mise comoda, prese il telecomando e fece un po’ di zapping alla TV.

Ad un tratto si fermò, su un canale mandavano in onda l'intervista che fecero ai Tokio Hotel.

-Perciò è solo una ragazza delle pulizie. Ragazze, state tranquille!- Disse l'intervistatrice.

-Oh, certo, ragazza delle pulizie.- Lux spense la TV e tornò in camera.

Sul comodino c'era il suo telefono, così decise di mandare un messaggio d'effetto e di poche parole a Tom.

 

Ciao Tom, spero di non averti interrotto, so che sei impegnato con il lavoro e di questo ti ammiro tanto amore, ma almeno fammi sentire che stai bene, è da due giorni che non ti vedo Tom, per caso c'è qualcosa che non va?

Un bacio,

Tua Lux.

 

Lux spense lo schermo del telefono per poi posarlo di nuovo sul comodino, aveva seriamente paura di perdere il suo unico e vero amore o di essere lasciata da Tom. Ancora una volta si decise a non essere sciocca a pensare a ciò, era sicura che Tom non l’avrebbe lasciata sola, così tornò di nuovo giù e decise di guardarsi un film.

Dopo un po’ di tempo il film finì e sentì alcuni rumori provenire dal giardino.

Decise di non darci peso.

“Sicuramente sarà qualche gatto randagio.” Pensò Lux.

-Allora Lux, ti sono mancato?- Lux non capì da dove provenisse quella voce.

“Questa voce l'ho sentita, ma dove?” Pensò, girando la testa dappertutto.

-Prova a pensare a un nome con la M, magari ti sarà d'aiuto.-

Lux ci pensò su un attimo e capì di chi era quella voce.

“Oh merda.”

-Che vuoi tu, eh? Un'altra lezione?-

Mitch si fece vedere da Lux.

-No, in realtà sono qui perché Oscar mi ha incaricato di venirti a prendere. Anzi mi ha detto esattamente «Dille di venire a trovare i suoi genitori, e che non le verrà fatto alcun male.»

-Che cosa? E ti aspetti che ci creda?-

-Beh, questa è una tua opportunità di vedere i tuoi genitori, ma se non vuoi...-

-Aspetta…- Si affrettò a dire Lux. “No, io non dovrei andare, ma mi mancano così tanto, sicuramente saranno spaventati. Oh, che cosa devo fare?-

D'un tratto sentì la porta aprirsi.

-Lux nasconditi, presto, la casa è circondata.-

“Tom!” Pensò “Aspetta, che? La casa è circondata?”

Vide Tom avanzare arrabbiato verso Mitch.

-Lux, ho detto nasconditi, per la miseria.- Gridò con rabbia, poi prese la camicia di Mitch con la mano sinistra e cominciò a colpirlo forte con la destra sul viso.

Lux cominciò a difendersi più che poteva con vari incantesimi. Ad un tratto la casa dei Kaulitz diventò un vero e proprio campo di battaglia.

“Sono almeno una ventina. Si, ce la posso fare!”

Intanto arrivarono Simone, Gordon e Bill. Lux pensò di fare di nuovo lo stesso incantesimo che fece pochi giorni prima ad Axel, vide Tom essere picchiato da un ragazzo armadio e questo le fu efficace, così fece uscire un'aurea rosso fuoco grazie a tutta la rabbia e l'amore che provava per Tom e lo indirizzò verso i cattivi per poi colpire.

Tutti ad un tratto si fermarono, Lux parve molto stanca e cadde a terra. Tom corse subito verso di lei, la prese in braccio mentre Bill, Simone e Gordon presero quanti più paletti possibili da ficcare nei cuori dei vampiri cattivi cogliendo il fatto che stessero male per colpa dell'attacco di Lux.

Tom corse sulle scale posando Lux sul letto.

-Lux, amore mio, ti prego, svegliati.-

Lux non riusciva ad aprire gli occhi, ma in quei minuti sentiva ogni minima carezza e parola di Tom.

“Amore mio? Allora mi ama ancora, lui non vuole lasciarmi.” Pensando questo, Lux cadde nel sonno.

-Eh.- “Ma chi glielo ha detto che voglio lasciarla? Ooooh, quel dannato Bill adesso mi sente!” Fece per alzarsi.

-Io non ho detto proprio niente a nessuno, Tom. Sono tuo fratello e voglio la tua felicità e la tua felicità è proprio quella di stare con Lux. Tu stesso hai detto che ci saranno delle difficoltà, no?-

-Si.- Bill aveva ragione ma ancora non era convinto che con lui Lux sarebbe stata al sicuro.

-Allora, per l'amor del cielo, smettila di fare il coglione e proteggi questa ragazza come le hai promesso.- Ribatté Bill con rabbia per poi uscire dalla camera e tornare in salotto.

Tom lo rincorse gridando a sua volta: -Chi ti ha detto che non la proteggerò quando sarà senza di me, eh?-

-Quindi intendi davvero lasciarla, Tom?-

-Si, è più sicuro per lei così, io la proteggerò sempre e comunque.-

-Sei proprio stupido fratellino, te ne pentirai, credimi, ma io più di così non posso fare. Questa è la tua vita, non la mia.-

Intanto Simone e Gordon presero i corpi e li seppellirono nei boschi un po’ più lontani da casa loro per non destare sospetti se mai qualcuno li avesse trovati e comunque sia, dopo pochi giorni dalla morte, i corpi dei vampiri si disintegrano e diventano polvere.

Tom, pensando, tornò in camera sua, si sdraiò sul letto appoggiando la testa al suo braccio sinistro e ammirò Lux addormentata dalla fatica.

“Forse è vero, se Lux stesse vicino a me non verrà sottoposta a pericoli, ma noi due siamo troppo diversi, io sono una Star di fama mondiale e lei è solo una ragazza appena diciottenne che studia. Come faremo a far continuare questa relazione?”

-T-Tom, non mi lasciare ti prego. Ti prego Tom, io ho bisogno di te. Non mi lasciare Tom, no, per favore.- Lux sembrò gridare nel sonno.

-Lux amore, sono qui, sta tranquilla.- Tom la circondò con il braccio destro, e Lux si tranquillizzò per un attimo.

-No, Tom, non lasciarmi! NOOO!- Lux si svegliò dal sonno.

-Hey, hey, sta tranquilla piccola sono qui, sta tranquilla!- Tom questa volta l’abbracciò stretta a sé.

Lux lo guardò con un certo affanno nel respiro.

-Tom per favore non mi lasciare.-

-Lux, tranquilla, ne parleremo domani amore.-

-NO! I-io non riesco a dormire la notte sapendo che un giorno mi lascerai, ti ho sentito mentre parlavi di questo con Simone. Tom, chi è Vivianne, eh? E perché ti ha tradito? E perché dici che è stata la mia bisnonna ad avervi salvato?-

-Lux, ora dormi, sei stanca. Ti racconterò tutto domani e niente storie.-

-Scusami, ma non ci riesco.- Lux si alzò con velocità dal letto, appena si alzò sentì un leggero giramento di testa ma non lo fece notare a Tom, aveva bisogno di prendere qualche boccata d'aria fresca, forse le avrebbe calmato i nervi e sarebbe riuscita a dormire, anche se la vedeva dura. Tom invece la seguì con lo sguardo, ma non fece nulla e si sdraiò continuando a ripensare alle domande di Lux.

“Di sicuro non mi perdonerebbe, se sapesse ciò che penso. No, io non posso dirle chi è Vivianne. Io mi fido di lei, ma c'è qualcosa che mi blocca. Per colpa di Vivianne abbiamo avuto un sacco di guai con Oscar.” Tom si alzò e camminò verso Lux.

-Senti Lux, allora, è vero, sto pensando di allontanarti da me, insomma, noi due siamo differenti.-

-Oh, per favore smettila di trovare delle scuse, Tom. A questo ci dovevi pensare prima che venissi a cercarmi in camera mia due settimane fa.-

Lux, mentre diceva quelle parole, sentì una sfumatura di odio verso Tom.

Tom invece rimase fermo e zitto, erano vere le parole amare di Lux, cercava solo una scusa o un pretesto per allontanarla.

-La tua bisnonna, è stata lei ad uccidere la bambina mezzosangue.-

-Oh.-

-Lei nel 1960, cioè nella guerra tra vampiri e streghe, salvò sia i vampiri che le streghe in quella guerra. Purtroppo, dato che uccise una mezza strega, tutte le streghe le ritorsero contro giudicando di toglierla dalla stirpe. Lei dal canto suo sapeva ciò, ma sapeva anche che forse, sia i vampiri, sia le streghe, avrebbero avuto sicuramente un futuro migliore senza quella bambina mezzosangue.-

-Oh, era una gran donna.-

-Si, è vero, anche Gordon la pensa così.-

-Ora posso sapere perché vuoi allontanarti da me?- Lux parve irritata, per non dire incazzata nera, mentre gli fece quella domanda.

-Perché ho paura Lux.-

-E di cosa, sentiamo?-

-Questo non posso dirtelo Lux, devi capirmi.-

-Beh, purtroppo non ci riesco. Sai, vero, che non sono un oggetto che molli e ci stai insieme quando vuoi, vero?-

Quella frase colpì Tom nel profondo. “Anche io sono stato usato da Vivianne, so benissimo cosa si prova e sicuramente io non la sto usando, lo faccio solo per il suo bene, lo faccio solo perché così sentirò che lei è al sicuro.”

-Lux, credimi, so benissimo cosa si prova ad essere usato.- “Cazzo, questo non dovevo dirlo”.

-Sei stato usato da Vivianne?- Chiese Lux con una punta di incredulità.

-Sono stato anche tradito da Vivianne.- “Merda mi sta tirando fuori le parole di bocca.”

-E tu credi che io ti tradirei, Tom?-

“Ecco, tasto dolente.” Pensò Tom. Rimase zitto mentre Lux lo seguiva con lo sguardo incredula e, forse, ancora più arrabbiata di prima, ma poi continuò a pensare “Non è facile essere traditi dalla ragazza che si ama. Forse è per questo che ancora non si fida di questa relazione, ma io voglio capire come lo ha tradito e cosa centra Oscar in tutto ciò? Ooh, Tom, dimmelo per favore. So che senti i miei pensieri, anche se mi fai credere di no.”

-No, Lux, non ci riesco, va bene? Ogni volta che ci ripenso mi viene voglia di trovarla e ucciderla con le mie mani.-

-La odi così tanto?-

-Lux, io amavo Vivianne come non avevo amato nessun'altra, lei aveva preso il mio cuore completamente, nella testa avevo solo il suo viso e il suo sorriso, capisci? Non riuscivo a concentrarmi neanche al lavoro, lei mi aveva… Stregato, neanche era una strega. Ma poi seppi che mi aveva tradito raccontando fatti miei e della mia famiglia ad Oscar, il quale non perse tempo e ci sputtanò in diverse interviste. Il mio cuore e il mio cervello sono andati a farsi fottere in quel momento, da quel secondo l'ho cominciata ad odiare con tutto me stesso e non voglio che la stessa cosa succeda anche con te Lux. Io ti voglio allontanare proprio perché ti amo.-

-Tom, hey, anche se tu mi allontanassi, noi ci ameremo comunque e soffriremo assai, lo sai questo vero? E se mai Vivianne ti avesse amato, credimi, non ti avrebbe tradito, Tom.-

-Però l'ha fatto!-

-Tom ne sei certo?-

-Si, me lo ha detto lei stessa.-

-E se magari Oscar l'avesse fatta bere dal suo sangue ad una festa? Me lo hai detto tu, no? E poi lui è un vampiro, Tom, potrebbe averla soggiogata, oppure lei non ti aveva mai amato se è riuscita a tradirti, non puoi essere sicuro che ti abbia tradito così di punto in bianco. Tom, se hai paura che io in qualche modo lo faccia, ti sbagli.-

“Come cazzo faccio a farle capire che io stesso sono un pericolo per lei? Oh, Lux, ci sono diverse cose di cui ho paura e una di quelle è che tu sia come Vivianne.”

-Lux, ti sei stancata oggi, devi riposarti.-

In effetti Lux si sentiva stanca, sperava che Tom cambiasse idea. Mentre pensava a ciò, un ribollio di rabbia la invase. “Che mi sta succedendo? Ho continui sbalzi d'umore stasera da quando ho messo KO quei vampiri. Merda, avevo letto su qualcosa del genere nel quaderno di Margareth.”

Lux, senza neanche pensarci, prese il quaderno delle leggende, lo sfoglio e trovò la pagina dove c’era scritto un titolo:

Anno:1965

-Combattimenti usando l'energia dell'amore-

Come è giusto che sia, c'è anche un’energia che proviene dall'amore verso una persona. Questa energia si può utilizzare nei combattimenti, ma solo se c'è vero amore.

Attenzione: Questa fonte di energia finisce se si utilizza tutta, perciò di conseguenza anche l'amore tra la strega o lo stregone finisce verso il partner.

Come si utilizza: si imprigiona l'energia insieme a rabbia o tristezza o frustrazione e la si colpisce verso i diretti interessati.

Vantaggi: se viene colpita da una strega buona verso un vampiro cattivo quest'ultimo si trasforma in un vampiro buono.

Svantaggi: se una strega cattiva si innamora di un vampiro buono e prova a trasformare se stessa in una strega buona, Lei o lui muoiono.

“Merda.”

-Lux, che succede?-

-Guarda qui!- Lux porse il quaderno a Tom. Lui lo prese, lo guardò e dopo qualche secondo guardò di nuovo Lux.

-Lux, qui non c'è scritto niente!-

-Che cosa? Come no?-

-No, guarda!- Lei lo guardò e invece trovò la pagina invasa di parole.

“Strega, formule, leggende, tutto e di più sulle streghe. Tutto ciò doveva essere nascosto da occhi indiscreti.”

-Un incantesimo di protezione.-

-Oh, giusto, comunque, che c'è scritto?-

-Ma niente, una sciocchezza!-

-Sicura?-

-Sicura!-

-D'accordo. Ora andiamo a dormire, ti sei stancata tantissimo stasera, e per ora non pensare a tutto sto casino. In questo momento ci siamo solo io e te, d'accordo?- Tom, con entrambe le mani, strinse le spalle di Lux per poi abbracciarla e annusare il suo buon odore. Lux fece altrettanto, sperando di non doversi mai e poi mai dividersi da lui.








Note dell'autore: Heilaaaa.. Bene il mio computer per ora è ancora vivo yeeeaah :D e ho superato anche l'esame scolastico. Quindi avrò molto tempo per scrivere. Ora bando alle ciance eccovi il settimo capitolo spero che vi piaccia :3
Ringrazio come sempre la gentilissima Cornelian
per avermi betato il capitolo, ringrazio Kla per aver recensito il capitolo precedente, ringrazio anche chi ha cominciato a seguire la mia FF e infine ringrazio anche chi legge solamente, vi ringrazio tutti quanti di cuore ♥♥♥
Mi raccomando recensite o almeno scrivetemi un piccolo parere anche via messaggio privato ;D
Tantissimissimi bacioni a tutti ♥♥♥
Luxy_95
 

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Capitolo 8
*** Devo sacrificare il mio amore. ***




Ottavo capitolo
 
 

PDV Tom

Tom si distese nel letto, accanto a Lux. Da ormai quasi tre ore pensava a ciò che avrebbe dovuto fare in futuro.

 

Pensare, questa parola mi sta sui nervi.

Mi siedo meglio sul letto stringendo le tempie.

Odio pensare, è come entrare in un abisso di pensieri dove ci sono un insieme di delusioni o rimpianti, che due palle! In più questa parola ti obbliga a fare le scelte di una vita eterna.

Guardo la notte fuori dalla portafinestra.

Pensare è orribile come Odiare, parola di Tom Kaulitz, gente.

Faccio un sospiro.

Anche questa parola non è delle migliori, soprattutto per un vampiro assetato di sangue che l'unica cosa che vorrebbe…

Volto lo sguardo verso Lux.

È bere il sangue di questa graziosa fanciulla addormentata, anche se, ovviamente, non lo farebbe mai perché l'ama più della sua stessa vita.

Continuo a guardarla.

In questo momento percepisco ogni suo respiro, ogni vortice di sangue che scorre nelle sue vene. Quanto vorrei assaggiare ancora una volta il suo sangue. Fisso inutilmente quelle vene che vengono fuori sul collo, mentre espira si vede benissimo un accenno della vena proprio nella parte sinistra del suo collo. Dio, quanto vorrei morderla, bere il suo sangue, vorrei sentire quel suo sapore in bocca, ma l'unica cosa che riesce a fermarmi è l'amore.

Oh, questo è un sentimento assai piacevole non che pauroso, tanto pauroso.

Mi sdraio vicino a lei continuando a guardarla. Mi appoggio sul braccio sinistro.

E poi mi dicono che l'amore è bello: ma quando mai? Il mio primo amore mi ha tradito e il secondo sta scivolando fra le mie mani, bella roba direi. Lux non può decidere cosa fare, sarebbe troppo per lei, dover decidere tra la sua famiglia e... Me. Perché prima o poi lei dovrà scegliere, così le faciliterò il compito. Devo scegliere io per lei.

Devo sacrificare il mio amore.

Mi sdraio sulla schiena mentre fisso il soffitto.

Devo lasciare il mio unico e vero amore, anche perché mi sono reso conto che alla fin fine lei farebbe di tutto per me, addirittura perdere il suo amore solo per proteggere la mia famiglia e... Me. Tutto riporta a…

Feci un grosso sospiro.

...Me! Io non la posso tenere vicino a me, non più, sarebbe pericoloso per lei, per quanto abbia amato Vivianne, io ora l'ho odiata. Dicono che tra l'Amore e l’odio c'è una linea sottile e questa linea tra me e Vivianne si è spezzata, tutto il mio amore è diventato odio.

* * * * * * * *

Tom guardò l'ora: le sette.

"Dovrei svegliare Lux. Dovrebbe chiamare Zoey." Pensò.

-Lux, tesoro, svegliati.-

-Mmhh.- Lux si lamentò per un po’.

-Dai, tesoro, devi vedere anche Zoey. Va bene che negli ultimi giorni l'hai chiamata, ma oggi è venerdì e domani ci sarà la sua festa di compleanno, devi trovare il modo di portarla alla festa.-

-Va bene, va bene, sono sveglia.- Lux continuò ad avere gli occhi chiusi.

-Lux, apri gli occhietti, su.- Lux esasperata aprì gli occhi.

-Contento ora?- Gli chiese con un lieve sorriso sulle labbra.

-Oh, tanto contento. Brava bambina!- Le rispose Tom arruffandole i capelli con la mano sinistra.

-Hey, non sono una bambina!-

-No, è vero, sei la mia ragazza!- Tom la guardò dritto negli occhi, con un accenno di speranza che lei non toccasse di nuovo l'argomento della sera prima. Lux, non volendo anche lei tornare sull'argomento, decise di farla passare.

-Eh si, e nessuno ti toglierà dalle mie mani, sappilo.- Disse lei con convinzione, quasi a dire, o meglio supplicarlo, di non lasciarla.

-Oh, questa è una minaccia?-

-No, una speranza!- Tom parve quasi stupito della risposta di Lux

-Bene, ora giù dal letto che sono le sette e dieci, su!-

-Ma oggi è l'ultimo giorno della settimana posso stare a casa anche oggi ormai, e per di più, oggi si entra alle nove.- Sentenziò scocciata.

-No, è da due settimane piene che non vai a scuola e non va bene Lux. Così potresti perdere l'anno! E poi, devi vedere Zoey per poterla convincere!-

-Ok, va bene!- Così dicendo Lux si alzò come una molla dal letto, si diresse in bagno, si fece una doccia, lavò i denti, per poi vestirsi e mettere in bocca qualche biscotto con un enorme sorso di latte. Salutò tutti per poi dirigersi verso casa sua.

Appena aprì la porta corse come un fulmine fino in camera sua per prendere alcuni libri da casa, scendendo decise di far visita ad Axel.

-Hey, ciao!-

-Ciao, Axel, come ti senti?.-

-Molto meglio, grazie.-

-Eh? Grazie di cosa?-

-Beh, innanzitutto per avermi trasformato.-

-Si… Già...- “Sapessi cosa mi costa fare incantesimi del genere.” Axel la guardò circospetto e perplesso “Che cosa significava?”

-Tu invece? Tutto bene?-

-Beh… Va.-

-Che significa “Va”?-

-Niente, lascia perdere. Comunque, volevo chiederti, riusciresti a stare davanti a una trentina di persone senza avere l'impulso di mordere?-

-Ehm, perché?-

-Perché domani c'è la festa di compleanno di una delle mie tre migliori amiche, Zoey, mi farebbe piacere che conoscessi gente, è da una settimana che stai qui dentro!-

-Oh, che gentile, mi piacerebbe tanto Miss Taylor.-

-Scusa? Perché mi chiami Miss Taylor? Chiamami pure Lux.-

-Non potrei, sarebbe scortese da parte mia chiamare con il nome chi mi ha trasformato, Miss Taylor. Io le sono debitore.-

-Tu che? No, no, no, no, no, no, tu sei libero per la tua vita e poi ricordi? Io sono una strega, e niente Miss Taylor, Axel!-

-D'accordo allora… Lux?-

-Esatto, Lux. Allora dimmi, ci sei domani?-

-Si, ma prima è meglio se chiedo a Tom e Bill cosa ne pensano, infondo sono più bravi di me in queste cose!-

-Ok. Ah, ricordati che c'è anche Oscar!-

-Tranquilla, non mi fa nessun effetto!-

-Grande, oggi in pausa chiamerò Tom per farlo venire qui così ne discutete, d'accordo?-

-Ok.- Con un assai enorme sorriso salutò Axel e si diresse a scuola.

Le prime tre ore, Lux aveva avuto disegno, la sua materia preferita, e le ultime due avrebbe avuto ginnastica.

-Allora, Lux, mi spieghi perché dovrei venire da te nel giorno del mio compleanno?- Chiese una ragazza dai capelli lunghi, voluminosi, di un castano chiaro, gli occhi marroni, labbra rosee, carnagione olivastra, alta un metro e sessantacinque circa.

-Beh, perché sono la tua migliore amica, facile, no?-

-Tu non me la racconti giusta.-

-D'accordo, se vieni da me ho una sorpresa da farti, ed è davvero bella.-

-Va bene ci sto, ci saranno anche Karen e Chanel?-

-Certo!-

-D'accordo!-

-Bene, devo fare una chiamata, e poi sono tutta tua.- Lux si affrettò a chiamare Tom.

Primo squillo... Secondo squillo… Terzo squil...

-Pronto, amore, dimmi!-

-Pronto amore! Potreste andare tu e Bill da Axel così parlate se può venire alla festa? Perché io l'ho invitato, mi dispiace che stia da solo, è lì da una settimana, poverino.-

-Okey, tranquilla. Ora ci andiamo dato che ci stiamo annoiando, oggi non ce ne viene una buona!-

-Oh, mi dispiace, comunque ok, d'accordo, a dopo amore.-

-A dopo tesoro.-

Lux chiuse la telefonata. Credeva che nessuno l'avesse sentita al telefono, invece Zoey l’aveva sentita.

-“Pronto amore”? “A dopo amore”?? Lux, c'è qualcosa che non mi hai detto?-

-Ehm… Si, ma non ti dico niente. Lo scopri domani.- Lux rispose con le guance rosse.

-Va bene, ma non mi è piaciuto il fatto di doverti coprire per ben due settimane e non sapere niente.-

Lux fece una risata sarcastica per poi ribattere -Giuro che domani ti dico tutto, diciamo che fa parte della sorpresa.-

-D'accordo, mi arrendo.-

-Ti sei già comprata un vestito per il compleanno o ci andiamo insieme oggi pomeriggio?-

-No, ancora no, dato che nessuno qui presente mi aveva avvertita.-

-D'accordo, ok, scusami sul serio, ma sono stata costretta. Ora, tornando all'argomento del vestito, ti andrebbe di sceglierlo con me?-

-Certo, Chanel e Karen?-

-Alle due le chiamo e sento se vogliono venire pure loro, oppure le mando un messaggio.-

-D'accordo. A dopo tesoro.-

-A dopo piccina.-

Loro due facevano due scuole diverse ma vicine e quindi potevano comunicare tranquillamente una da una parte all’altra del recinto.

 

-In tanto in studio-

-Bill, dato che non abbiamo niente da fare, Lux mi ha chiesto se possiamo andare a parlare con Axel e sentire se ce la fa a stare in mezzo agli umani dato che l'ha invitato alla festa di Zoey-

-A proposito della festa, io non so cosa mettermi.- Tom lo guardò come per dire “Dimmi che stai scherzando”.

-Non sto scherzando Tom, lei è anche una nostra Fan, devo pur essere elegante, no?-

-Oh santo cielo! Senti, domani tutta la band deve essere perfetta, d'accordo? Voglio rendere questo giorno speciale per Zoey ma anche per l'amore della mia vita.-

-Quindi adesso è l'amore della tua vita?-

-Bill non cambierò idea, smettila di farmi cadere in tranelli.-

-Ma Tom, perché vuoi farti male e far male pure a lei, eh?-

-Ma non capisci proprio? Cazzo sono un vampiro Bill, ogni santo secondo che sto con lei, la bramo, ogni cavolo di secondo le vorrei saltare addosso e attaccarmi al suo collo e ogni volta che sento i suoi pensieri sul fatto del perché voglio lasciarla mi viene ancora più male al petto e rabbia.-

-Tom, a lei non importa che tu sia un vampiro, lei è una strega, ricordi? Non pensi che si sentirà frustrata pure lei? Eh?-

-No, tra qualche giorno mi odierà e sarà facile per me lasciarla.-

-Che dici? Perché?-

-Ogni volta che trasforma un vampiro malvagio in uno buono perde un po’ del suo amore che tiene per me.-

-Che cosa significa?-

-Che se succederà e dovrà combattere con altri malvagi, perderà l'amore che prova verso di me, Bill, e ciò significa che mi odierà. Capito adesso?-

-TU-SEI-FOTTUTAMENTE-STUPIDO-TOM!-

-Che cosa?-

-Te l'ho detto già una volta e te lo ridico perché forse non ti entra in quella testolina bacata: LEI-TI-AMA. E anche se perdesse l'amore, credi che non ti amerà ancora e ancora e ancora?-

-Non, se comincerà ad odiarmi.-

-YOU-ARE-FUCKING-STUPID-TOM-KAULITZ!- Bill gridò talmente forte quella frase in studio tant'è che tutti quelli che ci lavoravano, smisero di parlare e cominciarono a fissare solo ed unicamente Bill per poi passare ad osservare Tom.

-Bill, this is my choice, understand?-

-Oh, Tom, allora non vuoi proprio capire. Ti strozzerei, lei non riuscirà ad odiarti, per te sacrificherebbe il suo amore. Tom, questo è amore.-

-Appunto, è la stessa cosa che farò io. Sacrifico il mio amore purché lei rimanga in vita e non muoia per colpa mia, Bill.- Disse sussurrando esausto ogni parola della sua frase.

-Tu la ami?-

“Che?? Sul serio ancora non lo ha capito? Bill, sono io o sei tu quello con la testa bacata?”

-Si, Bill, la amo, anche molto più di quanto amavo Vivianne, contento?-

-Molto!-

Tom si fermò sconcertato. “Che? Mi sta confondendo.”

Bill invece si incamminò verso la porta di ingresso facendosi una risata sul fratello.

-Fratellino, non riuscirai a star lontano da lei neanche per una giornata, credimi.-

-Invece si.-

-Scommetti? Se riesci a starle lontano per una settimana quando le dirai addio, allora me ne starò zitto e farai quello che ti pare nella tua vita.-

-Ci sto!- Bill a quella risposta alzò gli occhi al cielo quasi esausto per colpa del comportamento del fratello.

-Che c'è?- Domandò Tom.

-Naaah niente, andiamo a parlare con Axel va, che forse lui non ha le ruote fuori posto.-

-Vuoi dire che ho una rotella fuori posto, Bill?-

-Fratello, te l'ho SEMPRE detto.- Disse Bill a mo’ di scherzo.

-Ma guarda te, non poteva capitarmi un fratello meno rompipalle?-

-Dovresti ringraziare mamma e papà che hanno fatto me al posto di un altro.-

-Si, si, certo.-

-Ecco bravo!-

-Dio, a proposito, perché prima mi hai dato dello stupido in inglese?-

-Ti ho detto fottutamente stupido in inglese, non solo stupido.- Disse con convinzione e continuò - Comunque, perché dato che non lo hai capito in tedesco, ho provato con l'inglese ma mi sa che non ha funzionato.- Andarono verso il parcheggio ed entrarono nella macchina di Tom e partire.

-Beh, mi hai dato dello stupido Bill, due volte, questo l'ho capito.-

-Bravo bambolotto testa bacata.-

-Guarda che tu sei il fratello di questo bambolotto con la testa bacata.- Gli rispose Tom.

-Si, infatti io sono il bambolotto intelligente, e vedi che pure tu dici su te stesso che hai la testa bacata?- Tom non rispose più.

Arrivati a destinazione Tom spense la macchina ed uscirono, poi premette il bottone di chiusura della macchina dalla chiave, ed entrarono in casa.

-Egocentrico!- Esordì Tom.

Appena entrati c'era l'atrio e tre porte, una portava al salone, una alla cucina e una al bagno. Entrarono in quella che portava alla cucina e anche lì c'era una porta che portava alla cantina.

-Stupido!-

-Stronzo!-

-Idiot..- Arrivati di sotto, Axel non capiva cosa stava succedendo.

-Hey, che succede?- Chiese Axel vedendo i due litiganti.

-Succede che Tom è un idiota, ecco che succede.-

-Si e che Bill è uno stronzo.- Axel provò a mantenere una risata.

-Lo dicevano che eravate uno spasso voi due.-

-Cosa? Chi lo diceva?-

-Beh, i vampiri malvagi. Dicevano che era come vedere un film comico in 3D.- Axel provò quasi dispiacere di non poter più vedere i suoi amici, infondo ma molto infondo, gli voleva bene.

-Oh, beh, almeno qualcuno si diverte.- Commentò Tom.

-Tom, chiudi il becco. Axel, Lux ci ha chiamato, ha detto che ti ha invitato al compleanno di Zoey.-

-Si, volevo assicurarmi di non bere più sangue umano o almeno di non desiderarlo.-

-Capisco. Tom, puoi andare a prendere una sacca di sangue dal bagagliaio per favore?-

-Certo.-

-Allora, ti spiego. Adesso faremo una prova, se la superi potrai andare alla festa domani.-

-D'accordo.-

-Perfetto. Ogni due minuti, per una mezz'oretta, io farò gocciolare una goccia di sangue che andrà dritta dritta nella tue gola. Da lì, io e Tom, vedremo come ti comporterai. Se ti abbuffi sulla sacca di sangue, allora vuol dire che non sei pronto, se invece non lo fai, vuol dire che sei pronto.-

-D'accordo.-

-Ecco qui.- Tom la porse a Bill e quest'ultimo la aprì e ordinò ad Axel di aprire la bocca e inclinare la testa all'indietro. Axel lo fece in tutta tranquillità.

-Sei pronto?-

-Si.-

Bill fece cadere una goccia di sangue nella gola di Axel che lui deglutì in tutta tranquillità.

-Se hai qualche istinto per prendere questa sacca e berla, fallo, non ti trattenere, magari oggi puoi, ma domani, davanti ad una trentina di persone, non potresti e ci sarà pure il tuo creatore.-

-No, non ho nessun istinto e poi Oscar non è più il mio creatore, ora sono debitore a Lux. Oscar mi aveva solo trasformato in un omicida, Lux invece mi ha ridato la vita.-

-E questo che significa?- Esordì Tom. Aveva forse paura che Axel se ne fosse innamorato?

-Significa che ogni qual volta che avrà bisogno di una persona al suo fianco o di un aiuto, io ci sarò, anche se ho tutto il mondo contro.-

Tom fece una smorfia. Sarà stata gelosia?

“Geloso, fratello?”

“Smettila Bill, la vuole solo difendere.”

-Guardate che sento i vostri pensieri, e comunque Tom, sta tranquillo, non te la ruberò!-

-Tanto ‘sto idiota la vuole lasciare?-

-Che cosa? E perché?- Axel sembrò un po’ infuriato.

-Bella domanda, Axel. Allora, perché, Tom? Oh, si, giusto, ha paura di sbranarla nel sonno.- Bill fece una smorfia di disaccordo.

-Bill, gli hai per caso detto che è un coglione?-

-Oh, si, tante volte, ma non vuole ascoltarmi.-

Tom rimase zitto mentre sentiva la conversazione tra il fratello ed Axel, “Hanno ragione.” Pensò. “ Sono proprio un coglione, ma non riesco a pensare ad altro che al suo sangue.”

-È normale, Tom, sei un vampiro.-

-Esatto e ho visto che lei lo accetta, quindi non c'è nessun problema.- Ribatté Axel.

-Concordo.-

-Ragazzi, avete ragione ma non ci riesco, chiuso il discorso.-

-Che ti avevo detto, Axel? È un idiota.-

Axel annuì con uno sguardo quasi da omicida.

-Comunque volevo chiederti una cosa. Prima, quando è passata e io l'ho ringraziata, lei ha pensato testuali parole “Sapessi cosa mi costa fare incantesimi del genere”. Che intendeva dire?-

-Beh, in pratica ogni volta che trasforma un vampiro cattivo in un vampiro buono, il suo amore verso di me scarseggia.-

-E tu non fai niente per questo?-

-No, perché così è più facile che mi odi, quando ci lasceremo.- Axel non ci vide più dalla rabbia mentre Bill lo guardò con disaccordo.

-Ma quanto cazzo sei egoista, Tom?- Urlò Axel. Bill lo guardò con occhi sgranati, probabilmente non credeva che Axel avrebbe fatto un’infuriata del genere, stessa cosa Tom.

-Scusa?-

-Scusa un cazzo Tom! Sei uno stupido coglione e fifone che rinuncia al suo vero amore solo perché stia viva. Ma secondo te, no? Senza te al suo fianco, potrebbe restare viva, anima e corpo? Eh? Non pensi al dolore che le causerai? Forse tu staresti meglio senza gli impulsi e non ti sentiresti in colpa, ma lei si chiederà ogni cazzo di secondo perché l'amore della sua vita l'ha lasciata e l'ha abbandonata. Tom, io ho percepito l'amore che ha verso di te, o vuoi forse che ti ricordi che l'ha lanciato addosso a me, insieme alla rabbia, solo perché ti stavo mettendo KO e in tutte e due le emozioni c’entri tu, Tom? Anche se la sensazione dell'amore finirà verso di te, il suo cuore ne produrrà ancora e ancora e ancora di amore. Credimi Tom, quel poco di amore che mi ha lanciato, è stato così forte che è riuscito a trasformarmi in un vampiro buono. Ogni traccia di odio che mi ha lanciato è stato come uno schiaffo tanto forte da risvegliarmi e far espellere tutto ciò che c'è di cattivo in me. Se tu la lascerai, potresti perderla per sempre, perché è il vero amore che uccide, Tom. Se lei non sopporterà questo dolore, che credimi lo assaggerà, la sua vita sarà vuota, non avrà più anima, questo per lei potrebbe essere peggio della morte stessa.-

Tom parve pensarci sul, diciamo, discorso di Axel. Bill parve avere gli occhi lucidi da ciò che aveva sentito.

-Che ti è successo prima di essere trasformato?- Chiese Bill di colpo.

-Beh, mi sono innamorato, lei è… Morta e io sono stato abbastanza male. Un giorno sono stato costretto ad andare in discoteca con dei vecchi amici e lì sono stato trasformato. Ovviamente ero pieno zeppo di alcool, lui mi aveva proposto di togliermi il dolore e io gli ho detto di si. Appena mi sono accorto di ciò che mi era successo, l'ho completamente rifiutato finché lui mi ha fatto da insegnante, diciamo.-

-Oh, mi dispiace.- Bill si rattristò alla confessione di Axel.

-Si, beh, ora è passato. Sai, con il passato da vampiro cattivo.-

-Capisco.-

Entrambi rimasero zitti, Tom invece ripensava e ripensava a ciò che aveva detto Axel.

-Ragazzi, io non voglio che lei soffra quando la mollerò. Non so cosa fare.-

-Facile, smettila di dire che la mollerai e amala sempre più.-

-Concordo, lei se lo merita.-

-No, i-io non posso.-

-Hai proprio una testa dura, eh, Kaulitz?-

-Modestamente è un’eredità di famiglia.- Esordì Bill, svolazzando la mano destra con non chalance.

-Bill smettila, Axel ha ragione. Devo trovare un modo che non la faccia soffrire e continui a vivere serenamente la sua vita.-

Ad Axel balzò in mente un'idea e ovviamente non si trattenne nel pensarla.

-Giusto Axel, bravo, bell'idea.- Dicendo questo, Tom gli diede una pacca sulla spalla.

-Che?- Axel parve disorientato, lui non aveva detto niente.

Bill lo guardò con sguardo truce.

-Bene, Bill, andiamo.-

-Aspettate ragazzi, io come ci vado alla festa? Non ho nulla da mettermi e mi dovrei fare la doccia, non posso stare rinchiuso qui ancora, mi sento terribilmente sporco.- Axel guardò prima Tom, ma sapendo che lui aveva la testa da tutt'altra parte, si voltò per guardare Bill.

-Oh, si, giusto, ti avevo preparato qualcosa da metterti per domani e per stasera così ti farai due bei bagni caldi prima della festa.- Bill in un lampo si diresse in macchina a prendere i vestiti per Axel e tornò.

-Ecco qui.-

-Grazie.-

-Prego, non c'è di che. Per il bagno, credo tu possa usufruire del bagno di Lux.-

-Perfetto, grazie ancora.-

-Di nulla, però potevi non pensare a quell’idea, sai?-

-Non capisco.-

-Lascia stare, tranquillo, tanto ‘sto testardo farà sempre tutto ciò che vuole.-

-D'accordo, tienilo d'occhio, non mi piace che alla mia creatrice succeda qualcosa di brutto.-

-Scusa? Che cosa significa creatrice?-

-Beh, è stata Lux a trasformarmi e quindi di conseguenza la mia creatrice è lei. Nel senso che ora non sono più asservito ad Oscar ma bensì a Lux, che vuol dire che ogni cosa lei voglia io lo farò, anche se mi ha detto che sono libero, io comunque le devo la vita.-

-Oooh che carino, magari quando ‘sto stupido la mollerà, tu ci proverai con lei.- Esordì Bill con gli occhi lucidi che brillano mentre Tom, a quella frase, lo guardò con rabbia.

-Oh, no, è la mia creatrice, sarebbe una specie di madre per me, non ragazza.-

-Oddio, Tom, sei diventato papà senza volerlo.- Gridò Bill come se volesse farla pagare a Tom.

-Non ci hai preso neanche stavolta Bill, mi dispiace, il legame è solo tra me e Lux, non c’entra Tom.-

-Perché mi rovini sempre la festa, eh?-

-Forse perché parli troppo.- Rispose Tom al posto di Axel.

Bill rimase indifferente alle parole di Tom.

-D'accordo, muoviamoci, dobbiamo preparare i vestiti per domani.-

 

* * * * * * * *

..A scuola..

Appena suonarono le campanelle delle scuole in perfetta sincronia tra loro, le due ragazze scattarono fuori dalle rispettive scuole.

-Hey, allora, ho mandato i messaggi a Chanel e Karen.-

-E?-

-E hanno detto che oggi hanno degli impegni e che siamo solo noi due le imbranate ancora senza il vestito.-

-Oh, beh, non hanno tutti i torti.- Lux fece una risata sarcastica prendendo sotto braccio Zoey e cominciarono a camminare.

-Allora me la vuoi dire o no ‘sta sorpresa?-

-Se te la dico non è più una sorpresa.-

Disse Lux con ovvietà.

-D'accordo, ma prima mangiamo qualcosa che ho una fame terribile.-

-Perfetto. Pizza?-

-Va benissimo.-

Le due ragazze passarono tutto il pomeriggio a fare shopping. Presero vestiti e scarpe e ognuna tornò a casa propria verso le sette e mezza.

-Sono a casa!- Gridò Lux, Tom corse preoccupato fino alla porta per baciarla e abbracciarla.

-Tom? Che succede?-

-Che succede? Lux, non ti sei fatta sentire dopo la scuola, non mi hai detto che tardavi e men che meno con chi eri. Hai idea di quanto io sia stato preoccupato?-

Bill fece una smorfia pensando “E poi la vuole mollare. Ma che lo vada a raccontare a qualcun altro ‘sta storia!”

Tom girò la testa non incavolato nero, ma di più. Bill, percependo il suo sguardo omicida, corse dietro la madre e sussurrò una frase del tipo “Oh, mamma, aiutami!”.

-Io, mi dispiace Tom, credevo, insomma, credevo lo sapessi.- Lux alzò la voce.

-Beh, se tu non mi avverti, io non lo saprò mai, Lux.- Tom la alzò ancora di più.

-Senti, smettila, d'accordo? Avresti dovuto prevederlo dato che domani è il dieci marzo, ovvero il compleanno di Zoey, e dato che è una festa, avevo bisogno di comprarmi un vestito. Perciò, Tom, siccome sono stanca morta, vorrei andare a mangiare qualcosa e andarmene a dormire, se non ti dispiace.- Lux si sbarazzò in modo accattivante da Tom lasciandolo con la faccia di chi ha appena preso uno schiaffo in faccia. Nel suo cammino verso la cucina vide Simone, Gordon e Bill con la faccia di chi comprende la situazione.

-Ciao, io... Scusatemi...- Fece come per indicare la scena alla porta.

-No, cara, stai tranquilla, ti capiamo.-

Lux fece un sorriso cordiale, bevve un bicchiere di latte, non aveva voglia di un pasto completo, salì le scale e si diresse in bagno, prese spazzolino e dentifricio e lavò i denti. Dopo aver fatto tutti i suoi bisogni, lavò le mani e si diresse in camera di Tom, dove quest'ultimo era sulla piccola veranda a guardare il tramonto di Berlino che pian piano svaniva da sfumature di colori grigie, azzurri e blu.

Lux fece finta di non vederlo, prese una vestaglia, mise il telefono in carica trovando almeno una ventina di chiamate da Tom e una decina di messaggi sempre da lui. Si sentì in colpa per averlo trattato male, ma che pretendeva? Il giorno prima le dice che la vuole mollare e il giorno dopo la sgrida perché non gli ha detto che era a comprare un vestito? Ma cosa gli saltava in mente? Così decise di ignorare tutte le chiamate e i messaggi e di mettersi a dormire.



Note dell'autore: Bene, eccomi di nuovo qui, vi sono mancata? Lo spero tanto Face-wink.svg
Passiamo ai ringraziamenti:
Ringrazio
Cornelian per betato il capitolo sempre gentilissima lei
Ringrazio Ginny_Anastasia e FeatherG per aver recensito il capitolo precendente
Ringrazio anche chi ha messo la mia Fan Fiction nelle seguite, nelle ricordate e nelle preferite
Ultimo ringraziamento va a tutti voi che leggete questa Fan Fiction, davvero grazie mille a tutti voi 
Bene vi dico che al prossimo ci sarà finalmente una foto di Bill e Zoey insieme
Un bacione a tutti
Luxy_95

 

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Capitolo 9
*** E se bevessi del mio sangue? ***





Nono capitolo

 

Tom finì la sua sigaretta, dopo di che, sapendo di non riuscire più a trattenersi dallo stare lontano da Lux, tornò in camera, prese una tuta e una T-Shirt, se le mise e si distese sul letto. La ragazza invece cercò di non fare nessun movimento che potesse indicare che era ancora sveglia continuando a pensare e ripensare alla bellissima giornata passata con Zoey purtroppo rovinata alla fine per colpa di Tom, odiava il suo comportamento, non riusciva proprio a capirlo.

Tom nel frattempo l’abbracciò e le annusò i capelli.

"Mmhh cocco e vaniglia" Sospirò un paio di volte poi si avvicinò ancora finché non si attaccò completamente a lei, contro la sua schiena.

-Scusami.- Sussurrò infine, prendendo la spalla di Lux come cuscino, ci si appoggiò e si addormentò inalando il suo dolce profumo.

Lux come per magia, si sentiva protetta grazie all'abbraccio di Tom, così appoggiò il suo braccio a quello di Tom e prendendogli la mano si addormentò con un piccolo sorriso sul viso.

 

Il giorno dopo

 

Lux si svegliò di buon umore, quel giorno doveva essere una bella giornata e al diavolo i problemi. Se solo avesse avuto i suoi genitori vicino sarebbe stata ancora più contenta. Le mancavano tantissimo, certo, era abituata a non averli tanto tempo a casa per colpa del loro lavoro, ma di sicuro non le facevano mancare tutto l'amore del mondo.

Provò ad alzarsi ma qualcosa la bloccò. Tom la teneva talmente stretta che quasi non riusciva neanche a girarsi. Lux sentì una vera e propria gioia in quel gesto, ma purtroppo doveva svegliare Tom, così provò di nuovo a girarsi, ma niente.

-Tom, svegliati amore, mi stai stritolando.-

-S-Si Vivianne, ancora cinque minuti.- Borbottò Tom non preoccupandosi di ciò che aveva detto, ma Lux era fin troppo triste, tant'è che si mise a piangere dallo sconforto. Come poteva scambiarla per Vivianne?

“Ma è ovvio che ti scambierà per lei, non sei abbastanza, ma ti sei vista?” Le urlò una voce nella testa.

In salotto Bill stava facendo colazione e per puro e semplice caso sentì la frase di Tom e poco dopo le lacrime di Lux. “Fratello, sei proprio un idiota!” Bill non riuscì più a sentire i singhiozzi strozzati di Lux e ciò che pensava.

Così corse in aiuto, sia del fratello che di quella sua povera cognatina.

“Mi devono fare santo a me.” Pensò.

Lux sentì qualcuno bussare alla porta.

-Avanti.- Disse mentre cercava di sedersi per bene e appoggiarsi al spalliera passando le mani sul viso per togliere le lacrime.

-Buongiorno Luxy, tutto bene?-

-S-Si Bill, tutto… Bene.- Rispose Lux mentre fissava Tom ancora addormentato.

-Ho... Sentito.-

-Oh… Beh…- Lux cominciò a singhiozzare silenziosamente e Bill corse per abbracciarla.

-Hey, tranquilla, ora ti spiego tutto. Ieri, quando non sapevamo dove fossi stata, Tom ha pensato che fossi scappata. Vivianne... E’ scappata da Tom il nove marzo, e ieri lui ha vissuto di nuovo quelle sensazioni. Lui ha una paura tremenda di non vederti più.-

-M-ma lui mi ha scambiata per Vivianne.-

-Beh, ormai dovresti sapere che Tom è rincoglionito mentre dorme.-

Lux parve pensarci su, era vero, tutti sono un po’ rincoglioniti.

-Si, hai ragione. Grazie Bill.- Disse abbracciandolo di nuovo.

-Di niente, anche se io, se fossi in te, una strizzata all'orecchio gliela farei.- Disse infine Bill facendole un occhiolino.

-Tranquillo! Non gliela farò passare liscia.- Disse lei con convinzione, facendogli un piccolo sorriso.

-Brava streghetta!-

Tom dopo neanche due secondi si svegliò.

-Hey, piccola…- Disse, poi guardò meglio. -Bill? Che succede?-

“L'hai combinata davvero grossa, Tom.” Lo avvertì Bill prima di ricevere la batosta da parte di Lux.

-Beh, Tom, qualche minuto fa ero Vivianne.- Disse Lux con disprezzo e uno sguardo omicida.

-Che cosa?- Replicò spiazzato.

-Hai sentito bene.-

-I-io… Mi dispiace Lux. E’ solo che ieri sei sparita come aveva fatto lei. Piccola, mi dispiace sul serio, scusami.- Tom sembrava scioccato e dispiaciuto.

-Bill, per favore, ci potresti lasciare un attimo da soli?-

-Certo cognatina.-

Bill si diresse verso la porta ed uscì.

-Tom, cosa stavi sognando?- Gli chiese Lux teneramente.

Tom parve titubante riguardo ciò che voleva dire, poi guardò Lux negli occhi. Lei lo guardò teneramente.

-Beh, sognavo te. Nel sogno stavi uscendo dalla porta di casa dicendomi “Smettila di chiamarmi Lux, io mi chiamo Vivianne.”-

-Capisco!- Lux si alzò dal letto senza dire nient'altro, si diresse verso la porta e afferrò la maniglia. D'un tratto si sentì afferrata con forza e sbattuta contro la porta con forza soprannaturale, chiuse gli occhi involontariamente qualche secondo, poi li aprì e neanche a cinque millimetri di distanza c'era Tom che la guardava come la supplicasse di non lasciarlo.

-N-non... Andare via.- Disse mentre cominciava quasi a piangere. Lux rimase scioccata.

-Tanto vale andarmene no? Tanto alla fine mi lascerai, perché vuoi ancora che stia qui?-

-Perché così… Ti proteggerò.- Lux non si aspettava per niente quella risposta, lei si aspettava qualcosa di ben diverso.

-Riesco a badare benissimo a me stessa, Tom, perch…- Tom, senza lasciarla finire la frase, le prese la testa con le mani e la baciò insistentemente. Lux si lasciò andare a quel bacio così pieno di passione finché non avevano più aria nei polmoni. Tom le diede qualche secondo per farla respirare e appoggiò la sua fronte a quella di Lux

-Perché, io ti amo.-

A Lux vennero le lacrime, ma subito dopo con durezza disse. -Allora smettila di dire che mi lascerai!-

Tom, vedendola arrabbiata, d'un tratto la liberò dalla presa.

-D'accordo!- Le disse con un piccolo sorriso.

-Davvero?- A Lux esplose il cuore di amore in quell'istante.

-Si, davvero!- Disse Tom con una nota di poca convinzione.

Lux, da tant'è che era felice, non si accorse nemmeno di quella poca convinzione di Tom, lo abbracciò e cominciò a baciarlo. La passione era tanta da togliere il respiro ad entrambi, i due si staccarono quando non avevano più aria nei polmoni. Tom prese la sua faccia tra le mani e appoggiò la fronte a quella di Lux.

-Me lo prometti?- Azzardò a dire Lux.

-Che cosa?- Tom parve non capire.

-Che non mi lascerai?-

“Perché? Perché? PERCHÉ?” Pensò Tom.

-Si… Si, te lo prometto!- Tom l’abbracciò di nuovo e gli cadde l'occhio sull'orologio appeso alla parete che segnava le dieci e mezza.

-Piccola, sono le dieci e mezza, dobbiamo prepararci. Io e il gruppo dobbiamo essere lì prima degli invitati, così non avremo nessun problema con i giornalisti.-

-Si, certo, voi intanto vestitevi e andate. Io vado a casa mia, prendo le mie amiche, Axel e poi vi raggiungiamo.-

Tom fece una smorfia quando Lux pronunciò Axel.

-D'accordo piccola.- Lux si intenerì, ormai era piena di amore verso Tom.

-Ora però voglio fare colazione insieme a te.-

-Tesoro, io dovrei andare a caccia.- A Lux balzò in mente un'idea.

-E se bevessi del mio sangue?-

Tom parve stupito da tanta audacia, era molto distratto dalla frase di Lux, o per meglio dire, dall'oggetto.

-E se non riuscissi a fermarmi?- Le chiese Tom con una nota di preoccupazione.

-A quel punto ti fermerò io.- Rispose Lux prontamente.

-Sei sicura?-

Lux sembrava più che sicura in quel momento.

-Sicurissima.- Disse lei con un sorriso a trentadue denti.

-D'accordo. Sposta i capelli alla parte destra del collo.- Lei prontamente prese i capelli come se stesse facendo una coda e li portò nella parte destra del collo come le aveva ordinato Tom.

-Bene, ora piega la testa verso destra e chinala un po’ all'indietro.- Le disse ancora e lei lo fece, sentendosi mancare il respiro.

-Lux, se dopo un po’ dovessi sentirti male, promettimi che me lo dirai.- Lux trovava la situazione molto eccitante.

-Te lo prometto To…- Non finì neanche di dire il suo nome che Tom con la mano sinistra la avvicinò e con la mano destra la tenne ferma per la spalla sinistra.

-Ultima occasione piccola, sei sicura per davvero?- Le sussurrò Tom.

-Si, Tom, sono sicura.- Disse lei ansimando.

Tom si avvicinò e affondò pian piano i denti nel collo di Lux, proprio sulla vena più grossa che le usciva, come se quella vena chiedesse di essere morsa. Lux sentì un’eccitazione mai sentita prima, a parte quella volta che baciò Tom appassionatamente in bagno. Ricordò la prima volta che fu morsa da Tom, quella notte era diverso appunto perché era addormentata, ma ricordava perfettamente i mugolii che fece sentendo il morso di Tom, anche perché erano gli stessi che stava facendo in quel momento.

Tom invece assaporava ogni piccolo sorso del sangue di Lux. Riusciva a sentire il suo battito del cuore. Batteva talmente forte che sembrava stesse per scoppiarle nel petto.

“Paura?” Pensò Tom. Così decise che doveva smettere di bere. Con un gesto delicato smise di mordere Lux che stava ancora mugolando. Lei, appena si rese conto che Tom non la stava più mordendo, lo guardò come per domandargli perché avesse smesso.

-Hai paura?- Le domando Tom.

-Che cosa? NO, anzi, è stato molto bello.- Lui la guardò stupito.

-Davvero?- Le chiese di nuovo.

-Oh… Si.- Rispose lei.

-Ma il cuore ti batteva talmente forte… Io… Non capisco.-

-Il mio cuore batte sempre così quando sto vicina a te! E per dirla tutta, mi piace molto essere morsa da te.- Tom gradì soprattutto l'ultima sua frase.

Con un sorriso lascivo le disse -Allora rifammelo bere piccola, il tuo sangue è come una droga per me!-

Lux, sentendo le parole rudi con la voce roca di Tom, si eccitò di nuovo all'idea.

Così lei stessa si avvicinò a Tom “dandogli il collo”.

-Oh, piccola, non ne avrò mai abbastanza di te.-

-Lo spero bene.- Disse lei smorzando un po' l'atmosfera fin troppo passionale. Tom fece una mezza risatina e poi la morse di nuovo nello stesso punto, non volendo farle altri due buchi al collo.

Tom bevve un bel po’ di sangue da Lux

-Tom, sento la testa leggera.- Disse Lux con voce roca e piena di desiderio.

Tom smise di bere dal collo di Lux, si punse un dito e lo mise sui buchi al collo della ragazza facendo si che guarisse subito, poi si graffiò un polso e lo porse a Lux.

-Fermami, d'accordo?-

Tom la guardò con tenerezza.

-D'accordo.-

Lux prese la mano di Tom, si avvicinò e cominciò anch'essa a bere. Sicura che non sarebbe riuscita a fermarsi dopo tre sorsi, si fermò al secondo.

-Buono?- Le chiese Tom.

-Buonissimo.- Disse lei con un bellissimo sorriso sul volto.

-Un giorno vorrei provare con te una cosa, ma prima devi controllarti, oggi hai bevuto due sorsi e se riuscita a smettere e per fortuna non sei svenuta. Dobbiamo andare per gradi. Comunque, ora, dato che grazie a te ho fatto colazione, vado in studio così mi organizzo con i ragazzi, pranziamo e andiamo lì prima di voi.-

-Okey! Comunque spiegami meglio cosa vorresti provare.-

-In pratica, mentre io bevo da te, tu, nello stesso momento, bevi da me.-

-Oh, beh, si, ci potremmo provare appena riuscirò a controllarmi.-

-Bene, a dopo amore.- Le disse infine Tom lasciandole un bacio a fior di labbra.

-A dopo tesoro.-

 

* * * * * * * *

Dopo 2 ore

 

-Simone?- Urlò Lux dalla camera di Tom.

-Si, tesoro?- Rispose Simone correndo a velocità da vampiro dalla cucina.

-Beh, sai, io e Tom, o meglio lui… Mi ha promesso che non mi lascerà e io vorrei indossare questo abito, l'ho comprato ieri insieme a Zoey e… Beh… Vorrei una tua opinione, sembrerà stupido, ma vorrei che a lui piacesse.-

Simone fece una grossa risata.

-Beh, allora? Che ne pensi del vestito?-

-È bello, ma prima di dare l'ultimatum a quel vestito, che ne dici di mangiare un boccone? Ho una piccola sorpresina per la ragazza che sta mettendo la testa apposto a mio figlio.-

-Oh, si certo, ehm… Ti serve una mano in cucina?-

-Tesoro, sono un vampiro, cuocio tutto con molta velocità, credimi.- Disse Simone a mo’ di scherzo per poi ribattere - È già tutto pronto, cara!- Esclamò con un piccolo sorriso affettuoso sulle labbra.

-Sai, mi ricordi molto mia madre. Lei preparava tutto e faceva di tutto purché io e mio padre stessimo bene. Mi ricordo che al ballo di fine anno dell'anno scorso, fu lei a farmi l'acconciatura e ad aiutarmi a scegliere il vestito. Grazie Simone, grazie di tutto! In realtà dovrei ringraziare anche Tom, Bill e Gordon.- Lux fece un piccolo sorriso quando nominò Tom.

-Tesoro, vedrai che li salveremo, io e i ragazzi stiamo solo cacciando per metterci in forze per la battaglia.-

-Senti, io non voglio che voi vi facciate del male per colpa mia. So che mi hai detto che ormai faccio parte della vostra famiglia, ma credo che questa battaglia la devo affrontare da sola.-

-Non se ne parla Lux, tu sei una strega, e forse Tom e gli altri non lo sanno ma io si. Se userai tutto il tuo amore contro i vampiri cattivi, finirai per odiare Tom, gli ferirai il cuore un’altra volta. Scusami ma proprio non mi piace questa storia, Lux. Si combatte tutti insieme, ok?-

Lux annuì convinta. Non voleva ferire Tom, Simone aveva ragione, ne ha già passate tante.

-D'accordo, andiamo giù.- Esordì Lux.

-Perfetto, ho fatto la pasta fredda, spero ti piaccia.- Disse Simone tutta euforica. Si, era il suo piatto preferito.

-Oh, sicuramente è buonissimo.- Replicò Lux con un certo languorino.

 

* * * * * * * *

Passò qualche ora, nel frattempo Lux fece un lungo bagno rilassante con tanto di candele profumate e idromassaggio, Simone invece cacciò un po’ insieme a Gordon e nel frattempo gli raccontò ciò cosa le aveva detto Lux. Gordon pensò che ciò che aveva detto Simone a Lux fosse giusto, così da proteggere entrambi.

 

-Intanto in studio-

-Tom, finalmente ci presenterai Lux!- Esordì Georg con un sorriso malizioso.

-Si, ma tu non potrai neanche dirle ciao.- rispose Tom un po’ infastidito.

-Amico, calmati, stavo scherzando! Ha per caso qualche amica da presentarmi?-

-Si, ha tre migliori amiche. La festeggiata, vale a dire Zoey Price, che però stravede per Bill. Poi c'è Karen Turner e infine Chanel Box che da quanto ho capito stravede per l'equitazione.- Disse Tom come se stesse leggendo un libro.

-Ohoo le piace cavalcare alla ragazza.-

-Dio santo, Georg! Non cambi mai, eh?- Gridò Bill dal bagno facendosi una risata.

-Esatto, Georg non si smentisce mai.- Aggiunse Gustav.

-E poi il donnaiolo dei Tokio Hotel sarei io. Bah… Non è giusto!- Disse Tom.

-Eh, caro mio hai quella faccia, mi dispiace, noi tre invece abbiamo la faccia da angioletti caduti in terra.- Sentenziò Georg.

-E hai la ragazza, ricordatelo.- Gli fece notare Tom.

-Ragazzi, dai, prepariamoci ad andare. Mi raccomando, dobbiamo essere perfetti, la festeggiata è una nostra Fan ed è amica di Lux, vale a dire la ragazza di Tom.-

-Si, lo faremo, sta tranquillo. Che tanto Zoey Price ti ha già dentro il cuoricino.- Scherzò Georg ma stavolta risero tutti a parte Bill.

-Idioti, io lo voglio fare per le fan e per la Band. Noi dobbiamo dare il massimo per chi ci ha portati fino a questo punto.-

-Già, forza, andiamo! La macchina ci aspetta!- Esclamò Tom, forse non vedendo l'ora di riabbracciare la sua amata.

-Oscar però non mi piace il genere che fa!- Disse Gustav.

-Tranquillo, nemmeno a noi, credimi!- Disse Tom con esasperazione.

 

A casa Kaulitz

Quando Simone tornò a casa erano le cinque e mezza.

Lux si stava mettendo tutte le varie creme e cremine per la pelle dopo il bagno.

-Lux, tesoro, sei pronta? Arrivo fra un momento.-

-Si Simone, prontissima.-

In un battibaleno Simone era sulla porta della camera di Tom.

-Bene, ho pensato che con questo vestito senza spalline, i capelli starebbero meglio sciolti, tu che dici?-

-Si, mi piace.- Rispose lei con un piccolo sorriso.

-Bene. Prendo phon, spazzola e arriccia capelli e cominciamo.- Continuò Simone facendo uno dei suoi sorrisi materni.

 

Passa mezz'ora

Lux si truccò e si mise il vestito e le scarpe, prese la borsa, il telefono poi scese giù.

-Lux?-

-Si Simone, io vado.-

-Oh, aspetta, Tom mi ha chiesto di accompagnarti a casa tua.-

-Non vuoi venire alla festa?-

-No, sai, preferisco allenarmi insieme a Gordon se ci sarà bisogno di qualche battaglia da combattere.-

-Capisco, allora… Andiamo?-

-Certo. Prendo il telefono.-

Arrivati a casa Taylor, Lux salutò Simone con due bacini sulle guance.

-Grazie.-

-Di nulla, cara. Vado, così non faccio prendere un infarto alle tue amiche.- Simone le fece un occhiolino. Si, la madre dei gemelli insieme a Lux, sicuramente Zoey sarebbe uscita fuori di testa. Lux era curiosa di vedere la faccia di Zoey non appena avesse visto i Tokio Hotel o anche solo Bill.

-Ciao ragazze.- Disse Lux mentre abbracciava le sue amiche entrando in casa.

-Lù? Cavolo sei diventata ancora più bella e sei dimagrita ancora di più! Ma dov’eri finita?- Le chiese Chanel.

-Beh, sai, un po’ di qui, un po’ di là.- Rispose Lux con fare disinvolto.

-C'è qualcosa di diverso in te. Hai le lenti colorate, vero?-

-No, sinceramente sono cambiati da soli!-

-Succede. E’ raro, ma ne ho già sentito parlare.- Confermò Karen.

-Bene, prima di andare ho qualcuno da farvi conoscere.- Annunciò Lux.

-Chi è, il tuo ragazzo misterioso?- Chiese Zoey, Lux invece fece una risatina amichevole.

-No, Zoey, è un buon amico. Arrivo, vado a vedere dov…-

-Sono qui!- Disse Axel mentre irrompeva nel salotto con un metro e settantacinque di altezza, i capelli mori, gli occhi castani, il corpo palestrato, la carnagione chiara e un sorriso da far invidia ai dentisti.

-Ciao Axel. Loro sono le mie migliori amiche: Zoey Price, la festeggiata, Chanel Box e Karen Turner. Lui è Axel Hill.-

-Ciao, piacere ragazze e buon compleanno Zoey.- Disse dandole una piccola bustina con dentro una piccola scatoletta in velluto blu scuro.

-Oddio, grazie mille!-

-Non c'è di che, è un piacere.- Rispose Axel sorridendole. Diede una piccola occhiata a Karen, bionda, alta un metro e sessantacinque, occhi castano chiaro, corpo snello e ondulato e chiara di carnagione.

-Lux, me la vuoi dire la sorpresa ora?- Chiese Zoey agganciando il suo braccio a quello di Lux.

-Non se ne parla! E poi mi sa che finiresti per avere un infarto già prima di entrare.-

-Appunto! Se no mica è una sorpresa, no?- Ribatté Chanel, anche lei aggrappata al braccio di Lux dall'altra parte.

-Axel tutto bene?-

-Si dai, tutto bene. Te? Come va con il tuo ragazzo?-

-Molto bene!- Lux fece l'occhiolino ad Axel per rassicurarlo, sapeva che lui a lei ci teneva.

-Bene, prendiamo la macchina e andiamo. Axel, tu sai la strada giusto?-

-Si, e so anche guidare, visto che sono l'unico con la patente.-

-Sei sicuro che sei l'unico con la patente?- Chiese Karen.

-Si, Lux ha 17 anni e siete tutte sue coetanee, giusto?-

-Se me lo chiedi allora vuol dire che non lo sai.-

-Beh, credevo che foste tutte coetanee, perciò ho dedotto che non aveste la patente.-

-Karen, smettila, lo stai spaventando. Axel tranquillo, hai ragione tu, eccoti le chiavi della macchina di mia madre.-

-Facevo solo il mio test abituale.- Si difese Karen con un sorriso, facendo un occhialino al povero Axel.

-Cos'è, una specie di iniziazione?- Chiese il ragazzo.

-Una specie di test di intelligenza, a Karen piace far cadere le persone, e lo fa solo a chi vorrebbe conoscere di più. Considerati fortunato Axel, alcuni ragazzi morirebbero per avere un suo saluto.-

-Oh, beh, che onore!- Rispose Axel guardando negli occhi Karen che a sua volta arrossì. Per sua sfortuna le sue amiche la videro, per Karen era raro arrossire in quel modo.

-Guardala che arrossisce!- Sbraitò Lux incredula di ciò che stava vedendo.

-Si, lo so che sono bello.- Esclamò Axel a mo’ di scherzo.

-Bene, tutti in macchina!-

I cinque ragazzi partirono con musica a tutto volume e risate a non finire. Appena arrivarono Lux tirò fuori un foulard e lo legò sugli occhi di Zoey.

-Che fai?- Chiese Zoey non volendo il foulard sugli occhi.

-Sorpresa, no? Shhh.- La rammentò Lux appoggiandole l'indice sulle labbra.

-D'accordo!-

-Bene, Chanel, per favore, puoi legare il foulard?-

-Certo!-

-Bene, ora devi camminare un po’, quindi noi ti dirigiamo, tu devi solo fare dei passi, d'accordo?-

-Oddio Lux, mi stai mettendo l'ansia!-

-È il mio scopo tesoro.- Disse dandole piccole pacche sulla spalla destra.

-Bene, vai avanti… Perfetto, ora gira a destra…- Zoey andava avanti sempre più titubante, si vedeva benissimo che era ansiosa.

-Tranquilla, io sono qui, ti terrò per le spalle, okey?-

-O-okey. Ma le altre? Non le sento neanche.-

-Loro sono entrate dentro, ma per la tua sorpresa dobbiamo entrare dall'ingresso per i dipendenti.-

-Ma che cos'è tutto questo mistero? Dai, ti prego, dimmi cos'è questa sorpresa Lux! Per favore, mi sto spaventando.-

-Hey, tranquilla, tanto ci sono io qui, no? Ora continua a camminare che siamo quasi arrivate alla porta, devi andare avanti ora e gira a destra, se vuoi tienimi per mano.-

-Si, d'accordo!-

-Bene, siamo arrivati. Un attimo che mando un messaggio al mio ragazzo, poi possiamo entrare.-

-Okey.-

Lux prese il telefono dalla pochette e mandò un piccolo semplice messaggio:

 

Amore, siamo davanti alla porta di servizio,

vieni insieme a Bill e mi raccomando stiamo al piano!

Zoey poveretta è molto in ansia.

Tantissimi baci amore mio, TI AMO!

PS. Muoviti con la velocità di vampiro XOXO

 

Aspettò qualche secondo e vide la porta aprirsi, Tom ne usci fuori e dietro di lui, c'era Bill.

-Bene, ora Zoey, tesoro, devi solo sentire cosa ti dice questa voce d'accordo? E non devi avere paura okey?-

Zoey fece un lungo sospiro ma annuì. Lux fece un cenno a Bill e lui camminò dietro di lei, la prese per le spalle e si avvicinò al suo orecchio. Sentiva i battiti del cuore di Zoey aumentare, così sussurrò tre semplici parole nel suo orecchio -Buon compleanno Zoey!- Zoey rimase pietrificata, cadde sulle ginocchia e sentì le lacrime uscirle dagli occhi.

-Lux, è qui davvero o sto sognando?- Lux si inginocchiò anch'essa, accarezzò la guancia di Zoey togliendole una piccola lacrima dalla guancia -Tesoro, togli il foulard e guarda tu stessa!-

Zoey con mani tremanti abbassò il foulard. Prima guardò la sua amica, poi guardò la persona che era dietro a Lux.

“Oddio, Tom, Tom Kaulitz!”

Guardò di nuovo Lux, poi con uno scatto guardò dietro di lei.

“Oh mio Dio, Bill, Bill Kaulitz è davanti a me!” Guardò intorno a lei, poi guardò di nuovo Lux.

-Come cavolo hai fatto?- Chiese Zoey a Lux sul punto di scoppiare a piangere.

-Oh, è una storia lunga, ma che ne dici ora di salutare i tuoi idoli, Zoey?-

-Oddio che sfacciata.- Disse mentre asciugava le lacrime. Tom e Bill erano sicuramente abituati a scene del genere, avevano sul viso un sorriso molto amichevole.

-Ehm, io non saprei che dire…-

-Non dire niente, bastano le tue lacrime di gioia, o almeno spero che siano così, appena ci hai visti.- Disse Bill con un bellissimo sorriso in faccia.

-Oh, credimi cognatino, lo erano!- Affermò Lux.

-Lux, tu però non avevi pianto appena mi hai visto, non vale!-

-Hey, ero mezza intontita, sai com'è, stavo dormendo!- Bill, Tom e Lux si fecero una risata, a parte Zoey.

-Lux Taylor, mi devi una spiegazione!- Disse Zoey di punto in bianco con l'indice rivolta verso il suo naso. Lei e i ragazzi, prima di allora, avevano deciso di dirle la verità solo dopo aver festeggiato. Non sapevano come si sarebbe comportata appena avrebbe saputo tutto sui gemelli e così anche a Georg e Gustav, era rischioso ma loro dovevano saperlo!

-Zoey, te lo dirò appena finisce la festa d'accordo? Ora andiamo dentro che c’è anche il resto della band, okey?-

-D'accordo!-

-Bene, andiamo dentro così ci presentiamo al resto del gruppo, dato che ancora io non li ho incontrati!-

-Piccola, potevi chiedermi di prenderti con me in studio.- Si difese Tom.

-Certo, così i giornalisti ti avrebbero chiesto della ragazza delle pulizie.-

-Oddio, sei tu quella ragazza insieme a Tom davanti alla porta della loro casa?- Gridò Zoey.

-Colpevole!-

-Ma questo è successo solo una settimana fa, tu sei sparita per due settimane!-

-Zoey, giuro che ti spiegherò tutto appena finisce la festa, sta tranquilla, non scappo!-

-Va bene!-

I quattro ragazzi entrarono e andarono in una stanza, una specie di camerino dove i ragazzi potevano prepararsi al grande evento. C'erano due divani contro a due muri e davanti c'era uno specchio con un piccolo tavolino su cui c'erano alcuni fondotinta e ciprie. Bill e Tom in fondo non dovevano sembrare due cadaveri, certo, non erano tanto pallidi, ma un po’ di colore dovevano metterlo per coprire quelle piccole occhiaie quasi invisibili, ero personaggi famosi e dovevano essere perfetti.

Georg e Gustav stavano provando le musiche quando i quattro ragazzi entrarono.

-Ragazzi, lei è la mia ragazza Lux, e lei è la sua migliore amica Zoey.-

Georg e Gustav si fecero avanti e Georg abbracciando Lux. Le sussurrò che Tom era cotto perso di lei e lei ovviamente ne fu felice. Si avvicinò a Tom chiedendogli se poteva contattare Axel per far venire anche Karen e Chanel.

Appena entrarono le due ragazze e Axel, salutarono timide il gruppo presentandosi. Karen e Chanel non erano molto Fan, avevano gusti diversi da Lux e Zoey, ma comunque trovano le loro canzoni particolari.

-Allora ragazze, ora dovete andare a godervi la festa, su!- Disse Tom.

Le ragazze insieme ad Axel uscirono e si diressero in sala dove ormai la festa era decollata. Tutti gli amici e i parenti di Zoey le augurarono un buon diciottesimo compleanno e Lux fece portare alcuni drink al tavolo della festeggiata.

La festa andò avanti per un'oretta, quando ad un tratto sentirono una voce seducente parlare al microfono.

-Salve gente! Oggi una nostra cara amica e Fan festeggia il suo diciottesimo compleanno, quindi noi vorremmo farle un piccolo regalo! Buon compleanno Zoey! Ecco a voi Totgeliebt!-

La canzone partì, Zoey non riuscì a tenere a freno le lacrime, adorava quella canzone. Lux le andò vicino e le mise un braccio dietro la schiena ondeggiando a ritmo della musica finché non finì.

-Oh, Lux, è il miglior compleanno di sempre! Grazie mille!-

-Mi fa tanto piacere che ti sia piaciuto! Ora vado dal DJ e gli chiedo di mettere un lento, okey?-

-Oh, okey!-

Lux si incamminò verso Oscar, era sicura che lui non l'avrebbe minimamente toccata davanti a tanta gente.

-Ciao, potresti mettere un lento per favore?- Chiese Lux ad Oscar.

-Certo streghetta.- Lux lo fulminò con lo sguardo e concentrò i suoi occhi sulla testa di Oscar. D’un tratto ad Oscar venne l'emicrania.

-Smettila Lux, non ti chiamerò più in quel modo, per favore, mi sta scoppiando la testa.- Le disse a bassa voce senza farsi sentire dagli altri, e in un attimo il suo mal di testa scomparì.

-Aspetta, prima che tu te ne vada, vieni nel mio camerino.- Le ordinò Oscar.

-Perché dovrei?-

-Per fare un accordo!-

-Che tipo di accordo?-

-Uno scambio.- Lux odiava il suo modo di parlarle, ma voleva sentire di cosa si trattava. Così tornò sui suoi passi, andò in pista dove c'erano i ragazzi e le ragazze. Bill e Zoey erano molto presi l'uno dall'altra, tant'è che si scambiarono pure il numero di telefono, stessa cosa tra Karen ed Axel, Georg e Gustav invece parlavano e scherzavano come fossero amici da sempre insieme a Chanel e un'altra ragazza.

Il lento partì, Tom non perse tempo, prese la mano di Lux avvicinandola al suo petto per stringerle la vita con un braccio. Lux appoggiò la testa sul petto di Tom, la mano sinistra sulla sua spalla e la sua mano destra era stata stretta e posata precedentemente sul cuore di Tom.

-Mi sei mancata!- Le disse Tom annusando il suo collo e baciandola piano, Lux lo guardò con tanto amore e con un luccichio negli occhi.

-Anche tu, tantissimo!- Lux senza nemmeno pensarci attirò Tom dalla nuca e lo baciò. Fu un bacio semplice, a fior di labbra, e tornò nella posizione iniziale. Girando trovò Gustav e Chanel ballare insieme e la ragazza che era con loro poco prima ballava con Georg.

-Amore?-

-Dimmi piccola.-

-Chi è quella lì che balla insieme a Georg?-

-Oh, lei è Tatiana Sallivan, la ragazza di Georg.-

-Allora è così che si chiama.-

-Si, ma non dirlo a nessuno, lei vuole mantenere la sua privacy com’è giusto che sia.-

-Certo, ha ragione!- Tom la guardò un tantino confuso.

-Vorresti essere anche tu sotto la privacy?- Le domandò.

-Tu lo vorresti?-

-Io vorrei che tutto il mondo sapesse che sto insieme ad una ragazza bellissima.-

-Bene, allora che lo sappiano tutti, a me basta starti vicino Tom, non mi importa della fama, voglio solo stare insieme a te.-

-E voglio anche che tutti sappiano che sei mia.-

-Io sono sempre stata tua, Tom, solo che prima non mi conoscevi.-

I due ragazzi si diedero un altro bacio a fior di labbra.

-Sai, Bill si è innamorato mi sa.- Esordì Tom guardando il fratello divertito.

-Perché dici?-

-Innanzitutto non la smette di guardare Zoey, poi ad ogni carezza di lei sulla sua mano, il battito di Bill accelera e anche Zoey è messa così!-

-Tom?-

-Hm?-

-Si può essere delle streghe e vampiri insieme?- Chiese Lux guardandolo negli occhi.

-Non saprei, dovrei chiederlo a Gordon. Perché?- Tom la guardò insistentemente.

-Sai, non so, se potessi trasformarmi in un vampiro buono, ovviamente, ma rimanere comunque strega, sarei praticamente indistruttibile. Tu non metteresti in pericolo la tua vita, e a me non succederebbe nulla!- Gli disse spiegando ciò che pensava.

-Io non voglio trasformarti in vampiro, Lux. Ricordi quando mi hai chiesto se un vampiro può avere un erede? Beh, io spero di avere una famiglia con te in futuro.- Esordì Tom titubante sfiorandole una guancia. La canzone finì, Lux invece si sentì invasa da un potere soprannaturale tant'è che la sua temperatura corporea si alzò.

-Lux stai bene? Hai la febbre?-

-No, no. E’ solo che il mio corpo ha generato energie positive, insomma è una roba da strega.- Fece un sospiro -Le tue parole sono bellissime.- Concluse saltandogli praticamente addosso e baciandolo con foga.

Bill sorrise, era contento per il fratello e la sua cognatina.

La festa continuò, le canzoni erano belle e movimentate.

Passò qualche ora con musica, divertimento e alcuni drink. Portarono la torta e Zoey la tagliò esprimendo il suo desiderio che ovviamente sentirono sia Tom, sia Bill, ma non volevano dirlo, magari si avverava, Tom lo sperò con tutto il cuore.

Alla fine della festa la gente stava tornando alle proprie case, Oscar fece un cenno a Lux di seguirlo, così lei colse la palla al balzo nell'assenza di Tom e lo seguì. Chissà, magari avrebbe avuto un bell'accordo in cui nessuno si sarebbe fatto male.

-Allora, cos'è questo scambio?-

-Voglio leggere il quarto quaderno di Margareth, e voglio che tu mi faccia un bell'incantesimo.-

-Quale incantesimo?-

-Io non lo so. sei tu la strega qui, ricordi?-

-Io non posso fare nessun tipo di incantesimo, inoltre è pericoloso sia per me che per tutte le persone che amo.-

-Non mi interessa proprio, se non farai l'incantesimo, tu i tuoi genitori non li rivedrai più, proprio come è successo alla ex del tuo ragazzo.- Lux sentì un “crack” dentro al petto.

-Lei è morta.- Sibilò Lux, non arrabbiata ma di più.

-Non credo proprio.- Affermò Oscar.

-Scusa? E dov'è adesso?-

-Se proprio vuoi saperlo, l'ho dissanguata e soggiogata ad essere fedele a me e solo a me. Posso farlo anche con te e il tuo ragazzo crederà ciò che io gli farò credere. La storia che si ripete, Lux, la storia che si ripete! A proposito, è stata lei a scoprire di te e Tom, curioso no?-



Note dell'autore: Heilaaa!! Eccomi di nuovo qui amorucci miei :3 ❤❤ spero vi sia mancata :3 (Credetimi non lo faccio apposta a tardare T_T)
Comunque passiamo al dunque il 10 settembre ho un esame importante dovrei entrare in quarta superiore grazie ad un esame integrativo perciò studierò fino a quel giorno, poesie dell'ottocento e inglese e quindi non avrò tempo di scrivere T_T
MI SCUSO GIÀ DA ADESSO  
Passo ai ringraziamenti
Come sempre ringrazio la mia fantasticosa amica Cornelian , che come sempre, mi sopporta e mi beta i capitoli.
Poi vorrei ringraziare tutti coloro che hanno recensito i capitoli
precedenti GRAZIE DI CUORE SUL SERIO SIETE UN AMORE :3
Ora vi lascio due fotine spero vi piacciano


    

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Capitolo 10
*** No, Tom. Solo tu. ***





Decimo capitolo
 

-Cosa significa che è stata lei a trovarci?- Chiese Lux.

-Significa che la storia della ragazza delle pulizie non ha funzionato, così Vivianne mi ha chiesto di poter dare una controllatina in casa Kaulitz. Essendo che lei era la sua ex, sapeva di certo dove fosse la casa di Tom, e ovviamente ha sentito tutto ciò che vi siete raccontati in queste due settimane. Sono sicuro che stamattina hai litigato con Tom perché ti aveva chiamato Vivianne in sogno, no? Beh… Ti dirò, Tom per riuscire a dormire aveva dovuto liberare la testa dai pensieri e quindi Vivianne è riuscita in qualche modo ad entrargli nella mente. Purtroppo però è troppo innamorato di te, per questo motivo ha sognato te e non Vivianne, anche se ha sentito solamente la sua voce.

-Ora capisco tutto.- Lux si sentì male per la discussione con Tom in mattinata.

"Però questa discussione ha portato ad un vantaggio" pensò.

Ad un certo punto Lux sentì qualcuno chiamarla, così si precipitò a dire poche e semplici parole ad Oscar.

-Senti, io i miei genitori li riavrò e li salverò a costo della mia stessa vita, che tu lo voglia o no.-

-E io ti aspetterò! Ah, a proposito, puoi diventare una vampira e una strega insieme, ma diventerai malvagia senza cuore, anche peggio di me, e se mai avrai dei bambini prima della trasformazione, anch'essi diventeranno malvagi e non credo che tu lo voglia. Sei una delle streghe originarie, sei potente, uno dei tanti doni che hai è che rimarrai giovane per sempre, sarai un'immortale, se non ti uccidono prima.- Finì Oscar con un mezzo sorriso sulle labbra.

-Lux!- Disse Tom aprendo la porta.

-Sono qui!-

-Vieni, dobbiamo andare a casa, sicuramente Oscar…- Il ragazzo rimase spiazzato quando la porta si spalancò per poi rivelare Oscar.

-Che ci fa lui qui?- Chiese Tom rivolgendosi a Lux con lo sguardo. -Riformulo, che ci fate voi due insieme qui?-

-Tranquillo amico.-

-NON SONO TUO AMICO, MI FAREBBE RIBREZZO!-

-Tom, mi ha fatto una proposta per riavere indietro i miei genitori che intendo rifiutare. Andiamocene, è solo uno stronzo.- Disse Lux aggrappandosi al braccio muscoloso, ma anche teso, di Tom con il suo braccio sinistro, ma qualcosa o meglio dire qualcuno, le afferrò il braccio e la scaraventò dall'altra parte della stanza per poi avvicinarsi prendendola per il collo quasi a soffocarla. Tom corse in aiuto a Lux ma Oscar con una facilità immensa scaraventò il moro a terra, poi si girò verso Lux

-Non sono uno stronzo, è solo la mia natura. Decidi Lux o questo patto o niente genitori e potrei farli sparire proprio come ho fatto sparire Vivianne quattro anni fa.-

Lux dalla stretta non riuscì a liberarsi così appoggiò la sua mano sulla testa di Oscar. Dalla mano di Lux uscì un’aurea azzurra-

-Multiplicavit oxygen.- Pronunciò Lux con il poco fiato che aveva. Subito dopo vide Oscar soffrire dal dolore per poi sentire le sue urla, e la sua mano che la teneva per il collo allentare la presa.

-Multiplicavit oxygen.- Ripeté Lux ad alta voce.

-O-ok, basta, ti prego.- Gridò Oscar dal dolore.

-Aperire venas.- Continuò Lux.

-Ti prego smettila! Per favore...- Tom la guardò in trance. “Cavolo, è proprio sexy la mia ragazza! Ma che cavolo vado a pensare!! Se lo uccide non riusciremo più a trovare i suoi genitori, la devo fermare!”

-Lux, amore smettila, ha sofferto abbastanza, se non lo lasci andare non sapremo dove sono i tuoi genitori.-

-Ti ha fatto del male, ha fatto del male a me e… Ha maltrattato i miei genito...- BOOM!

Lux d'un tratto cadde a terra tremolante. Tom corse subito da lei avvicinandola a sé.

-Lux, amore. Lux riprenditi, amore, per favore.- Disse Tom a Lux accarezzandole la guancia. Oscar rimase a terra per qualche secondo finché il suo cervello si reintegrava dalle ferite veneree e il troppo ossigeno. Appena si rialzò vide Tom supplicare Lux di tranquillizzarsi.

-La tua ragazza non ce la farà, ha consumato tutta la sua energia.- Spiegò Oscar con una voce strozzata.

-ESCI DI QUI. È TUTTA COLPA TUA. PREGA DI NON VEDERMI DI NUOVO SE MORIRÀ!- Ringhiò Tom sentendo le lacrime uscire.

Oscar, per precauzione, uscì dalla stanza. Lux lo aveva indebolito talmente tanto che quando un addetto, passandogli vicino, lo urtò sentì come se la sua spalla si fosse rotta. Ancora sentiva le suppliche di Tom a Lux.

-Quell'idiota se lo merita, aveva preso la ragazza che volevo, ora sta sentendo lo stesso dolore che ho sentito io e alla fine anche lui sarà mio.- Oscar ghignando uscì dal locale e salì in macchina, diretto verso la sua dimora.

Intanto, dentro al locale, Tom teneva ancora stretta a sé la sua amata.

-Lux, amore, per favore riprenditi, per piacere, non lasciarmi solo, per favore, io ho bisogno di te. Amore, ti prego, ti supplico, smettila di tremare così, Lux…- Tom ormai aveva quasi perso le speranze, le sue lacrime scivolarono sul suo viso cadendo sul volto di Lux.

-Per favore amore, ti prego, smettila, mi stai facendo paura.- “La tua ragazza non ce la farà.” Questa frase risuonò nella testa di Tom come un gong.

-No… No… Tu ce la farai amore, ne sono sicuro. Per favore, concentrati sulla mia voce.-

Le lacrime di Tom ormai riempirono il suo viso, una goccia cadde dritta tra le labbra socchiuse di Lux, attraversandole per poi cadere dritta nella sua gola.

Qualche secondo dopo Lux smise di tremare e il cuore di Tom mancò un battito… Due battiti... Tre battiti.

-T-Tom… Non ti lascerei mai.- Disse Lux sussurrando con quel poco di aria nei polmoni.

-Amore, oh Dio mio, sei sveglia!- Rispose Tom baciandola sulle labbra.

Lux tossì per poi prendere nei polmoni una buona quantità di aria.

-Mi sento intontita.- Replicò lei, Tom dalla felicità la strinse a sé avvertendo un amore mai provato prima, neanche quando stava insieme a Vivianne, poi sentì una lieve rabbia invaderlo dentro.

-Ti chiedo solo di non provarci mai più. Ti stavo per perdere e non voglio. Dio, sono morto mille volte! Per favore non provarci mai più, capito?-

-Si, ho capito.- Lux finì la conversazione accoccolandosi ancora tra le braccia di Tom,

poi si ricordo di Oscar.

-Lui dov'è?-

-È scappato. Lo avevi ridotto proprio male.- Disse Tom con un ghigno sulle labbra asciugandosi le lacrime.

-Beh, ho aumentato l'ossigeno nel cervello, poteva avere una crisi, poi ho fatto in modo che qualche vena si aprisse. Volevo ucciderlo.- Lux quasi non credette alle ultime due parole uscite dalla sua bocca.

-Ci sei quasi riuscita. Quando se n'è andato, era molto debole.-

-Possiamo andare a casa?- Chiese Lux d'un tratto.

-Certo amore, tutto quello che vuoi.-

-Gli altri dove sono?- Chiese Lux non sentendo alcun rumore.

-Sono andati a casa nostra, ti cercavamo tutti, così ho detto loro che li avremmo raggiunti.-

-Hai fatto bene!-

-Posso chiederti cosa ti ha proposto Oscar?-

-Mi ha detto tante cose, tra cui una che non mi è piaciuta affatto.-

-Ovvero?- Lux titubante lo guardò.

-La tua ex è viva e vegeta, l'ha dissanguata ed è riuscito a soggiogarla, ci ha spiati per due settimane ed è stata lei ad entrarti in testa stamattina.-

-Scherzi?- Lux lo guardò seria.

-Su queste cose non si può scherzare, Tom. Purtroppo lui sapeva della mia discussione con te questa mattina.-

-Cavolo! Ma ancora non mi hai detto qual era la proposta.-

-Vuole fare una specie di scambio: io gli faccio leggere il quarto quaderno della mia bisnonna e lui mi ridà i genitori.-

-Se lo vuole leggere è perché dentro ci sarà sicuramente qualcosa che lui brama. Per favore promettimi che non ci andrai.-

-Te l'ho detto Tom, intendo rifiutare la sua offerta.-

-Cosa avresti intenzione di fare?-

-Credo che Oscar per almeno un po’ di tempo starà fuori dai giochi, io vi creerò un sangue puro. Ho letto che ai vampiri fa molto bene.-

-Oh, Gordon l'ha bevuto una volta.- Disse Tom pensieroso.

-E…?-

-E dice che è un sangue incredibilmente buono, ma dice anche che la strega che fa l'incantesimo lo deve fare innanzitutto per una valida ragione e col suo stesso sangue ancora in corpo.-

-Ed è quello che intendo fare.-

-Cosa? No, no e assolutamente no!- Disse Tom categorico.

-Perché no?- Rispose lei un po’ scioccata dalla reazione di Tom.

-Perché il fatto di bere sangue dalla propria fidanzata, per i vampiri, è una cosa… Intima, diciamo.-

-Ma loro non berranno il mio sangue, berranno solo il sangue che ho creato io.-

-Poi torna il tuo sangue di sempre?-

-Si.- Rispose Lux con una sfumatura di vana tristezza.

-Ma…?- Continuò Tom al posto suo.

-Ma cosa Tom?-

-C'è qualcos'altro che devi dirmi?- Lux sussultò, poi prese coraggio e decise di proseguire.

-Voi cinque dovete bere fino all'ultima goccia del mio sangue.-

-Che cosa? No Lux non ti permetterò di farlo.-

-Invece devo Tom! Non capisci? Quelli imprigionati da Oscar sono i miei genitori, loro mi hanno cresciuta fin da piccola, io a loro devo la mia vita.- Disse Lux come ad evidenziare il fatto che per i suoi genitori dava tutta se stessa.

-Lux, ma così ti perderò per sempre.- Disse Tom sentendo di nuovo le lacrime uscirgli -Io non sopporterei di perderti.-

-Ma tu non mi perderai. Prima che tu beva il mio sangue, ti taglierai, metterai in un bicchiere un po’ del tuo sangue, poi potrai bere il mio e appena manca un battito tu mi farai bere il sangue che hai lasciato nel bicchiere. Ma ricorda Tom, un battito…-

-Se no muori?- Tom la guardò terrorizzato. Lux si fidava così tanto di lui?

-Si.-

-D'accordo, un battito.. Ma promettimi che tornerai da me!- Lux lo guardò intenerita.

-Promesso!-

I due, usciti dal locale, salirono in macchina e arrivarono a casa dove li aspettavano tutte le persone a cui tenevano. Durante il tragitto Tom non lasciò la mano di Lux neanche per cambiare la marcia.

 

Arrivati a casa, Bill stava in qualche modo cercando di spiegare a tutti, Georg e Gustav compresi, cosa sono lui, la sua famiglia e Lux.

 

-Quindi voi potete comunque mangiare anche cibo umano?- Domandò Georg.

-Si, esatto.- Rispose Bill.

-Mhm, ma non è giusto, voi avete il doppio sfizio del cibo.- Si lamentò Georg.

Tutti risero alla battuta di Georg, compresi Lux e Tom.

Zoey era persa negli occhi di Bill, ancora non ci credeva di averlo davanti e di vederlo sorridere e a lei ben che meno importava se lui fosse un vampiro o meno, averlo vicino per lei era la cosa più bella che ci fosse, era davvero grata a Lux per questo fantastico regalo.

-Quali sono le caratteristiche di voi vampiri?- Chiese Zoey di punto in bianco.

-Beh, corriamo veloce, sentiamo i pensieri delle persone, possiamo vedere la parte più profonda di una persona, possiamo capire i suoi sentimenti grazie al suo battito cardiaco, sia i vampiri cattivi sia quelli buoni sono affascinanti!-

-Potete amare?- Chiese Chanel.

Questa volta a rispondere fu Tom.

-Certo, anzi direi che è la cosa che ci tiene uniti alla nostra umanità. Io ne sono la prova, dato che sono perdutamente innamorato di Lux.-

Tom si fermò un attimo poi guardò il fratello, non sapeva cosa fare e decise di andare al sodo.

-Come è normale che a volte veniamo feriti e ciò può congelare la nostra anima.-

“Tom smettila, questo non hanno bisogno di saperlo.” Disse Bill con la mente a Tom.

-Io sono stato fortunato perché ho conosciuto Lux.-

-Sei stato ferito da una ragazza, Tom?- Zoey era la più informata su di loro, ma non sapeva nulla di questa storia.

-Purtroppo sono stato preso per i fondelli da un vampiro cattivo, ma io credetti di essere stato tradito da una ragazza dando informazioni sul mio conto e sul conto della mia famiglia al mio peggior nemico, ma ora credo sia stato meglio così perché ho conosciuto la persona più importante della mia vita.- Detto ciò Tom guardò Lux per poi darle un leggero bacio a fior di labbra.

Tutti li guardarono inteneriti.

-Bene, cosa vi va di bere ragazzi?- Esordì Lux per alleggerire la situazione.

Dopo varie bevute, scherzi e quant'altro, Gustav e Georg accompagnarono a casa Chanel per poi dirigersi ognuno a casa propria, mentre Axel si offrì di accompagnare Karen a casa.

Dopo che i ragazzi uscirono da casa Kaulitz, Bill se ne andò in camera sua, Tom e Lux nella loro e stessa cosa per Gordon e Simone.

 

Nella stanza di Tom

 

Lux prese la sua camicia da notte dall'armadio, la posò sul letto e si denudò mentre Tom si toglieva la maglietta, si slacciò il bottone e la cerniera dei pantaloni voltandosi dalla parte di Lux. Quasi moriva alla vista della sua ragazza mezza nuda, ancora non era abituato a vederla solo con l'intimo, di solito Lux scappava in bagno e si cambiava lì.

Tom, ripreso un po’ dalla vista, abbassò i pantaloni, sollevò la gamba destra ma qualcosa lo bloccò e cadde sul sedere. In un lampo però, con la velocità di vampiro, si denudò sia delle scarpe che causarono la sua caduta, sia dei pantaloni, per poi tornare di nuovo in piedi, come se nulla fosse.

Lux però sentì il tonfo, e quasi morì di paura.

-Cos'era quel rumore?-Chiese a Tom mentre si voltava un poco impaurita.

-Non so, sarà stato un animale qua fuori.- Le rispose Tom con noncuranza, ma dopo poco sentì la paura di Lux, si rese conto della cazzata che aveva fatto.

-Veramente, sono caduto e mi sono rialzato subito.- Lux lo guardò per qualche secondo, sospirò, si avvicinò a Tom abbracciandolo in vita e lo guardò,

-Quindi anche i vampiri cadono?- Chiese lei con una punta di malizia.

-Veramente, sono inciampato.-

-Come hai fatto? Eri in piedi!- Chiese lei ridendo.

-Si ma tu…-

-Io cosa?-

-Tu eri… Mezza nuda e io…- Lux parve capire tutto. Lo abbracciò dalle spalle e con la mano destra, prendendolo per la nuca, se lo avvicinò per poi baciarlo sulle labbra.

Dopo poco i due si staccarono.

-Scusami!- Disse lei.

Tom parve non capire e fece una smorfia.

-Scusami se ho parlato con Oscar, scusami se ti ho fatto venire così paura, scusami per aver rischiato di lasciarti, scusami…- Tom non sopportò di sentirla oltre e la baciò per zittirla.

-Scusami se non sono riuscita a proteggerti appena ti ha scaraventato a terra.-

-Sshhh…- Sussurrò Tom -Tesoro, smettila di prenderti la colpa. Anche se devo dire che sono curioso di sapere…- Azzardò Tom.

-Sapere cosa?- Chiese lei.

-Perché hai deciso di parlare con Oscar?-

-Perché credevo potesse offrirmi un buon accordo.-

-Ma Lux, lo sai che è malvagio.-

-Lo so, ma credevo...-

-Non c'è nessun “credevo” Lux, lui sarebbe stato capace di ucciderti.- Si lamentò il ragazzo.

-Ma sono ancora viva, no?-

-Si, solo perché sei una strega e hai dei poteri, se no ora saresti morta ed io sarei impazzito.-

-Tom, smettila di rimproverarmi. Sono qui, sono viva, Tom, grazie al tuo amore. Il fatto che tu mi abbia supplicata di non lasciarti e di non morire, questo ha generato in me una forza per poter vivere ancora. Io cercavo con tutte le forze di restare in vita, potrei dire che tu me l’abbia salvata.- Concluse Lux accarezzandogli la guancia sinistra.

-Non voglio che lo incontri ancora, specialmente se io non sono in giro.-

-Ma Tom, se riusciamo a trovare un accordo…- Provò a replicare.

-Lux, per favore, oggi ti ho vista quasi morire, credevo che non ti avrei più rivista, io non posso lasciarti combattere. Se tu ti facessi del male ed io non potessi aiutarti, mi sentirei morire, non me lo perdonerei mai!-

-Va bene! Non lo incontrerò più. Te lo prometto!-

-Voglio anche che mi prometti di non combattere insieme a noi. Grazie al tuo sangue noi diventeremo più forti, anche se sinceramente non mi piace l'idea che Bill, mamma e Gordon si nutrano di te!-

-Ti sei dimenticato di Axel.-

-COSA? No categorico Lux.-

-Perché no? Anche lui combatterà!-

-Perché lui rimarrà con te qui a casa, chiederò a lui di proteggerti mentre io avrò il piacere di ammazzare quello stronzo!-

-Tom, ma se arrivano a casa? Anche a lui serve un po’ di energia e di forza in più, no?-

Tom sembrò pensarci un po’ su.

-D'accordo, va bene.- Disse un po’ combattuto. Non gli piaceva per niente l'idea che Axel bevesse dal sangue della sua amata, ma doveva accettarlo per la sua sicurezza.

-Grazie.-

-Sinceramente, tesoro, ancora non mi piace l'idea che tutte queste persone bevano il tuo sangue.-

-Ma il mio sangue dopo l'incantesimo sarà completamente diverso.-

-Quindi non assaggeranno quel sapore meraviglioso?-

-No, Tom. Solo tu.-

“Solo io? Beh, ce la posso fare, devo sopportarlo, manca poco alla fine per recuperare i genitori di Lux, dopodiché mi dimenticherà, e qualcun altro assaggerà le sue labbra e, forse, anche il suo corpo. Dio mio perdonami per ciò che farò con lei, ma deve vivere al sicuro e deve crescere al sicuro, sicuramente sarà l'unico amore della mia vita, un amore vero, un amore infinito.”

-D'accordo, ora andiamo a letto!- Le disse dandole un casto bacio sulle labbra.

-Okey.- Gli disse lei facendo il suo sorriso meraviglioso!

I due si addormentarono abbracciati, lei poggiava la testa sulla spalla del ragazzo mentre lui appoggiava la sua sulla testa di Lux.

Lux ad ogni respiro che faceva sentiva il dolce profumo di Tom, finalmente si sentiva al sicuro tra quelle braccia, finalmente non aveva più paura. Era strano, le sembrava di essere tornata senza i poteri, di essere una persona normale, e si sentiva bene.

D'un tratto Lux sentì una voce in lontananza che le diceva solo “Attenta”.

“Ma attenta a cosa?” Pensò lei.

-Attenta a me!- Rispose una ragazza con i capelli rossi, alta, slanciata, con occhi e bocca sensuali.

-E tu chi sei?- Chiese Lux, anche se aveva qualche dubbio.

-Sono sicura che tu lo sappia!- Rispose la ragazza.

-Vivianne?-

-Lo sapevo, te ne ha parlato, vero? La mia fama mi precede.-

-Cosa vuoi?-

-Una cosa facile. Voglio essere trasformata di nuovo in un vampiro buono. Sicuramente ora che hai messo KO Oscar, posso di nuovo essere me stessa.. Lo hai portato quasi alla morte…-

“Tom. No, vorrà di nuovo Tom. Se lo ha amato sul serio, lo vorrà di nuovo.”

-Lui è stato mio prima di essere tuo, ma non credo che vorrà tornare con me! È troppo innamorato di te!-

Lux si sentì più tranquilla, così decise di aiutarla.

“Ma come mai Tom non si sveglia?” Si domandò Lux.

-Perché gli sono entrata in testa, in questo momento sta passeggiando intorno ad un lago.-

-E gli altri?-

-Ognuno ha un bel sogno.-

-Cosa vuoi che faccia?-

-Te l'ho detto, voglio che mi togli l'asservimento di Oscar, voglio tornare di nuovo in me!-

-Ma tu sei stata trasformata in buona, è la tua natura essere buona. Devi solo trovare una cosa che ti rende felice, come l'amore, o un ricordo forte, poi devi ricordarlo a tal punto da renderlo quasi vero.-

-Dovrei solo ricordarlo?-

-Esatto.-

-D'accordo, grazie Lux.- Dicendo questo se ne andò via come se nulla fosse stato.

Poi sentì Tom muoversi, si girò verso di lui, gli diede un casto bacio sulle labbra per poi dormire abbracciata a lui fino al mattino dopo.

 




Note dell'autore: Ed eccomi di nuovo qui con un altro capitolo, mi siete mancati tantissimo 
Mi scuso per l'enorme ritardo dell'agiornamento della Fa Fiction, ma con i preparativi per l'esame integrativo e con l'inizio della quarta è stata davvero dura e lo è tutt'ora riuscire ad avere un po di tempo per scrivere, purtroppo ciò mi porta via molto tempo, quindi mi scuserò in anticipo per futuri ritardi.
Ora, passo ai ringraziamenti: Come sempre ringrazio la mia migliore amica Cornelian per il suo aiuto, ringrzio le persone fantastiche che hanno recensito il capitolo precedente, ringrazio tutte le persone che stanno leggendo e spero amando la Fan Fiction, ma sopratutto ringrazio i Tokio Hotel che grazie a loro è iniziato tutto.
Vi lascio con una piccola domanda? Come vi sembra il nuovo album dei Tokio Hotel? Io lo trovo stupendo in tutto e per tutto **  
❤❤
Vi mando tantissimi bacioni a presto ❤❤

 

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Capitolo 11
*** La battaglia. ***





Undicesimo capitolo


 

Tom si svegliò in trance.

Il sogno che aveva fatto l'aveva stravolto, sicuramente per Tom sarebbe stata la cosa più bella che potesse mai accadere, ma sapeva che ancora doveva aspettare per poterlo realizzare.

Lux invece era addormentata sull'addome di Tom e le sue braccia gli cingevano la vita. Si aggrappava a Tom come se non volesse farlo scappare, voleva tenerlo imprigionato tra le sue braccia, forse anche per tenerlo al sicuro, così Tom la spostò e la avvinghiò tra le sue braccia per poi annusarle i capelli e il suo dolce profumo, poi le posò un delicato bacio sulla fronte e la distese sul letto appoggiandole la testa su un morbido cuscino di seta e decise di prepararle qualcosa da mangiare.

Quel giorno doveva andare dal manager per programmare l'appuntamento per il photoshoot, dato che ormai l'uscita dell'album era alle porte. Mancavano solo pochi mesi e avrebbero cominciato con tour, interviste, M&G e quant'altro, doveva rompere con Lux al più presto, lei non sarebbe riuscita a sopportare tutta quella distanza per non parlare di cosa le sarebbe potuto succedere in sua assenza.

Tom si alzò dal letto, erano le sei e mezza del mattino, così decise di portare a Lux la colazione.

Tornò in camera alle sette circa con un vassoio stracolmo di cibo. Tom poggiò il vassoio sulla scrivania, dove di solito scriveva alcune sue melodie.

Camminando piano arrivò al letto e si mise a sedere accanto a Lux.

-Lux, amore, Svegliati-

La ragazza si lamentò, ma poi aprì i suoi occhietti vedendo un Tom allegro.

-Buongiorno!- Disse lei.

-Buongiorno amore, come stai?- Le chiese il rasta mentre le baciava la fronte.

-Meglio di quanto mi aspettassi, anzi, direi che sto proprio bene. Tom, sono in ottima forma, non sto scherzando.-

Tom la guardò circospetto ma decise di non commentare.

-Bene, mangia la colazione, devi lavorare sull'incantesimo.-

-Aaahhh, già fatto. Ho bisogno dei quattro elementi ovvero aria, acqua, terra e fuoco.-

-Bene, e cosa ci devi fare?- Domandò Tom portandole il vassoio sulle gambe.

-Grazie ad un piccolo incantesimo finiranno dritti nel mio corpo, cioè l'incantesimo mi permetterà di creare una sostanza che entrerà nel mio corpo.- Rispose Lux mentre prendeva il succo d'arancia per poi versarne un po’ nel bicchiere e cominciare a mangiare.

Per Tom era un piacere vederla mangiare un boccone dopo l'altro.

Lux la sera prima decise di non dire a Tom di Vivianne.

La ragazza, sazia, decise di dover farsi una doccia mattutina per affrontare la giornata con freschezza, così prese qualche straccio dalla sua anta di armadio e filò in bagno, mentre Tom rimase spiazzato dalla forza corporea di Lux. Era cambiata, la vedeva cambiata, fin troppo cambiata per i suoi gusti, così la raggiunse in bagno mentre lei sistemava la sua roba sul comodino vicino al lavandino.

-Amore, sei sicura di star bene?- Le chiese Tom preoccupato. Lei lo guardò con il sopracciglio destro alzato.

-Certo che sono sicura. Te l'ho detto, mi sento in ottima forma.- Rispose confusa.

-E’ che ieri hai avuto una crisi, il corpo di una adolescente normale di diciassette anni crollerebbe e tu, Lux, hai diciassette anni.-

-Tom, dimentichi che sono una strega?- Disse girandosi per accendere la caldaia e mettere l'acqua alla giusta temperatura.

-No che non lo dimentico, ma ricordo bene che hai perso tanta energia fino quasi a morire Lux, mi capisci?-

Lux si girò di nuovo verso Tom, quasi esausta.

-Tom, smettila di preoccuparti, sto bene, questo è l'importante. Ora per favore se uscissi dal bagno, dato che voglio farmi una bella doccia rilassante, ti ringrazierei infinitamente e poi sarò tutta tua!-

"Tutta mia? Intende davvero quello che penso io?"

-Cioè, dopo mi dirai le tue preoccupazioni.- Continuò Lux.

"Ecco lo sapevo, ancora non è pronta."

-D'accordo amore, ma sta attenta a non scivolare, se ti serve un aiuto basta che bisbigli il mio nome e io correrò da te, e se…-

-Tom, va fuori, adesso.- Lo interruppe Lux.

-Dicevo, se ti serve il bagnoschiuma è nell'armadietto lì sotto.-

-Oh, grazie!- Gli sorrise.

-Prego!-

Tom tornò in camera, prese il vassoio e lo portò in cucina, dove trovò Simone sorridente.

-Mamma? Perché sorridi?-

-Oh, niente tesoro.- Sorrise ancora sotto i baffi e guardò verso Bill praticamente innamorato.

-Bill? Che ha nostra madre?- Gli chiese Tom.

Bill rimase a guardare il vuoto e a pensare che lei era fin troppo bella.

-Bill?- Ripeté Tom. Non avendo nessuna risposta si voltò di nuovo verso la madre.

-Mamma? Mi spieghi che ha Bill ora?-

-E’ infatuato tesoro, non ti ricordi? Anche con Hilary era così.-

Hilary era l'amore della vita di Bill, ma purtroppo la perse per colpa di un tumore cerebrale molto esteso. Da quando la perse, i suoi occhi cambiarono, da un bellissimo dorato come quelli del fratello, persero colore per poi diventare un blu ghiaccio. Bill perse l'anima per colpa della perdita di Hilary, avrebbe voluto salvarla, ma purtroppo il suo sangue la lasciò in vita solo per un anno e qualche mese. Lui l'amava, l'amava con tutto se stesso, poi inaspettatamente è arrivata Zoey che con la sua infinita dolcezza scosse il cuore di Bill tanto da farlo diventare pensieroso e farlo pensare solo a lei.

-Poveri noi, tutti e due sono innamorati l'una dell'altro. Me ne ero già reso conto ieri mentre ballavano.-

-Tom, zitto. A proposito di ieri, mi dicono che sei caduto vedendo Lux mezza nuda.- Rispose Bill acido ma anche divertito, non voleva che nessuno per adesso sapesse dei suoi sentimenti verso Zoey, almeno finché non avessero riportato i genitori di Lux a casa loro, poi avrebbe potuto darsi alla pazza gioia insieme a Zoey.

-Bill, ci spii?-

-Beh, dopo la botta che ti sei preso, fratellone, dovevi aspettartelo che continuavo a sentire e a ridere finché non vi siete baciati, che poi ho smesso di ascoltare credendo che lo stavate per fare a momenti.-

-Bill, ZITTO, ADESSO!-

-Veramente, è stata epica la parte della caduta.- Si intromise Simone.

-MAMMA!- Gridò Tom. –Questi, se permettete, sono affari miei e di Lux.-

-Mi pare giusto, amore, ma non puoi farci una colpa, siamo vampiri e se si sente una botta ci allarmiamo.-

-Giusto, avete ragione. Solo che… Vorrei che sia così per sempre.-

-Oh, mio Dio Tom. Ancora pensi di lasciarla?- Sussurrò Bill per non farsi sentire da Lux.

Tom decise di dire una piccola bugia per non allarmare la famiglia.

-No, solo vorrei che fossimo sempre sereni senza quell'Oscar tra i piedi.-

-Perché dici?-

-Perché ieri quando sono andato a cercarla nel locale, lei e Oscar stavano parlando di una proposta, lei però non ha accettato, poi sono arrivato io, allora lei mi ha detto che le aveva fatto una proposta e che lui era solo uno stronzo, di conseguenza Oscar l’ha presa per il collo, ho cercato di difenderla, ma Oscar è molto più forte di me e mi ha scaraventato a terra. Dopo di che Lux ha usato i suoi poteri mettendo troppo ossigeno e tagliando alcune sue vene nel cervello. Purtroppo non è riuscita a finirlo, che è caduta. A quel punto mi si è fermato il cuore, tremava tantissimo e non riusciva a controllarsi, io la supplicavo di calmarsi, ma niente. Non volevo e non voglio tutt'ora perderla, mi sono impaurito a tal punto che mi sono messo a piangere, e sapete che per i vampiri è praticamente insolito piangere.-

-Oddio, Tom, mi dispiace.- Si scusò Bill.

-Tranquillo, comunque poi ad un tratto non si muoveva più, sentivo il mio cuore lacerarsi, ve lo giuro, sentivo ogni cellula del mio cuore scoppiare, poi mi ha sussurrato che non mi avrebbe mai lasciato…-

-Che carina!- Dissero in coro Bill e Simone.

-Già, ecco perché la voglio tenere al sicuro, capite? Volevo lasciarla proprio per questo, sarebbe stata più al sicuro con i suoi genitori e tutto il resto, solo senza di me e tutta la storia dei vampiri.-

-Ok Tom, ma ormai non puoi farci niente dato che tutti i vampiri in città sanno dell'esistenza di Lux.-

-Ma infatti, dato che c'è Axel volevo soggiogarla per far si che lui sia un suo fratello adottivo o una roba del genere, così avrebbe avuto protezione comunque.-

-Le hai pensate proprio tutte, fratellino!-

-Si, ma tanto ora non serve più a niente.-

-Giusto! Bene andiamo allo studio, c'è tanto da fare.-

-Si, un attimo che avverto Lux.-

Tom salì le scale e bussò alla porta del bagno.

-Lux, io e Bill andiamo allo studio, sei sicura di stare bene?-

-Si Tom, sta tranquillo, sto una favola. Ah, a proposito, oggi comincio con l'incantesimo.- Disse lei mentre apriva la porta in accappatoio.

-Ma prima non dovresti riposarti?-

-Tom, lo farò ogni sera, quindi da qui a sera ce ne sarà di tempo per riposare, non credi?-

-Hai ragione, allora ci vediamo stasera, mi sa che tutto il giorno rimarremo in studio. Ti chiamerò.-

-D'accordo caro, buon lavoro. Un bacio.- Gli disse.

-Grazie amore, un bacio anche a te, ti amo!- Lux si beò delle ultime parole di Tom come fosse una drogata.

-Anch'io, anch'io ti amo!- Gridò lei. -Ora però vai a lavorare se no fai tardi e io non vedo l'ora di sentire le nuove canzoni, perciò fila.- Continuò Lux con una voce convinta mentre Tom sorrise da dietro la porta

-Va bene mia piccola Alien. Riposa, mi raccomando.- Replicò infine per poi scendere giù dalle scale.

-Lo farò.- Disse lei mentre sorrideva

La giornata per Lux era passata noiosa, a parte nei momenti in cui Tom la chiamava per assicurarsi che stesse bene.

-Tom giuro che sto bene, ho appena finito di cenare. Tu, piuttosto, hai mangiato?-

-Si, abbiamo mangiato un hot dog, sta tranquilla amore.-

-Bene, io tra poco inizio l'incantesimo così sabato sarò prontissima e finalmente rivedrò i miei genitori-

-Perfetto piccola. Sta attenta, mi raccomando.-

-Lo farò amore.-

-Brava piccola, ci vediamo dopo se sei ancora sveglia.-

-Ok.-

Lux spense la chiamata con il sorriso sulle labbra, poi prese tutto l'occorrente per fare l'incantesimo. Appena finì, rimise tutto apposto, poi scese giù in salotto, dove c'erano Simone e Gordon a guardare un film in TV. Lei si diresse in cucina, versò un po’ di acqua in un bicchiere e bevve, dopo di che tornò in camera sua e di Tom, prese il portatile del ragazzo, lo aprì e vide che nello sfondo c'era un collage di lei in tutte le posizioni in cui dormiva, sul desktop vide una cartella con il nome “La mia vita”. La aprì e vide una svariata di foto di lei, di suo fratello, di Simone e Gordon e della band. Finalmente si accertò di essere davvero importante per Tom tanto da metterla nella cartella delle persone più importanti per lui.

Passò qualche ora a vedere un film romantico, era da tanto che non si sfogava guardando un buon film. Sentì la porta aprirsi, chiuse il computer e corse verso la porta a gran velocità per abbracciare e baciare il suo amato, appena aprì la porta però sbatté contro una persona, Tom l'aveva preceduta andando subito in camera sua.

-Ciao piccola.- Salutò il ragazzo accarezzando la schiena della ragazza.

-Ciao amore, com'è andata al lavoro?-

-Bene.- Rispose sorridendo poi però sentì un odore buonissimo di sangue. -Amore ti sei ferita?- Chiese Tom preoccupato guardandola dritto negli occhi.

-Cosa? No, perché?-

-Sento odore di sangue molto buono.-

-Ah. Comunque no amore, te l'ho detto, oggi mi sono riposata al massimo, ho mangiato e ho fatto l'incantesimo e ti ho aspettato.- Rispose lei avvicinandosi al rasta e abbracciandolo al collo.

-Capito.- Finì lui dandole un ben appassionato bacio pieno di fare, amore e sentimento.

 

* * * * * * * * * * * *

 

Passò una settimana, Lux aveva ormai completamente tutto il sangue puro. Tom e la sua famiglia decisero di mandare Lux da Axel, perché Lux emanava troppo buon odore e non riuscivano a starle lontani. Lo stesso Tom perse il controllo e stava per mordere la ragazza. L'unico immune a quell'odore paradisiaco era Axel, la sua natura era di proteggere Lux sempre, anche a costo della sua stessa vita.

-Axy sono a casa!- Urlò Lux appena entrata in soggiorno.

-Merda! Ehm, ciao Lux, tutto bene?-

-Mi hai visto due ore fa Axel e a quanto ricordo avevo detto di stare bene. Ah, Karen esci fuori, vedo il copri-divano muoversi.-

-Ehm, ciao tesoro!-

-Ciao. Tesoro perché ti nascondevi? Mi dispiace ammettere che ormai Axel è diventato più importante di me, ma questo mi fa anche piacere. Resti a cena da noi?-Karen parve sorpresa, credeva che Axel fosse una specie di figlio per Lux.

-Ma non ti dispiace che ci stiamo frequentando?-

-Perché dovrebbe?-

-Beh, tu sei la creatrice di Axel, non sei gelosa? O, che so, protettiva verso Axel?-

-Tesoro, mica sono sua mamma, io l'ho solo liberato dal male che aveva dentro, niente di più e niente di meno.-

-Si, Lux, ma tu mi hai salvato dall'inferno. Io ti devo la vita.-

-Axel, non devi proprio niente, tu sei libero della tua vita punto.-

-D'accordo, ma comunque ti proteggerò sempre!-

-Te ne sono grata, anche se mi basta che mi proteggi Karen.-

-Lo farò, certo.-

-Axel, intendo in qualsiasi momento, anche se sono pure io in pericolo.-

Axel la guardò circospetto.

-Va bene.-

-Bene, io vado a fare l'ultimo incantesimo, domani è il grande giorno, finalmente potrò rivedere i miei genitori.-

-Beh, allora, se volete, faccio un po’ di insalata?-

-Certo.-

-Perfetto, a dopo.-

Lux prese due ciotole, una la riempì con dell'acqua, mentre nell'altra ci mise una manciata di terra dal giardino, poi si diresse in camera sua, prese una candela e la accese, aprì la porta finestra e pronunciò una specie di incantesimo per il vento ed una piccolissima tromba d'aria entrò in camera sua, senza fare alcun danno.

-Quid mihi opus sit vobis, qui omnia, quae quatuor elementis-

Un’onda di energia pervase il corpo di Lux, l'acqua nella ciotola sparì, il terriccio diventò arido, la candela si spense e la piccola tromba d'aria si affievolì diventando una brezza d'aria fresca fino a svanire.

Lux afferrò le due ciotole con una mano, con l'altra afferrò la candela e la appoggiò sulla scrivania, poi scese le scale dove trovò Axel e Karen a preparare da mangiare.

-Che fate di buono?- Chiese Lux ai due ragazzi.

-Tramezzini, accompagnati con dell'insalata.- Rispose Axel.

-Mh… Buono! Cosa hai messo nell'insalata?-

-Allora, uova sode, foglie d’insalata, pomodorini e cetrioli, conditi con sale, olio e aceto balsamico.-

-Grazie mille Axy, sei fantastico!- Disse Lux.

-Concordo!- Azzardò Karen.

-Che ragazze gentili.- Rispose Axel assimilando la faccia di un gattino.

I tre ragazzi portarono i tramezzini, l'insalata, una bottiglia di vino bianco e tre calici in tavola.

-Allora Karen, dimmi un po’, come ti trovi con mio figlio?- Chiese Lux con un mezzo sorriso malizioso sulle labbra. Axel non riuscì a trattenere un sorriso mentre Karen prese a singhiozzare, di certo non si aspettava una domanda del genere.

-Sto scherzando tesoro, ma comunque sul serio, voi due fate una bella coppia, spero viviate sempre felici.- Lux appariva saggia, forse aveva paura di non vivere abbastanza da vederli insieme felici. Lux si cagava letteralmente, si fidava completamente di Tom, ma aveva una paura folle di morire. Insomma, l'idea di essere dissanguata da cinque vampiri non la allettava tanto, ma in fin dei conti lei lo faceva per i suoi genitori, per questo lo accettava.

-Lux, vedrai, andrà tutto bene!-

-Lo so, ma la paura ce l'ho lo stesso.-

-Ci credo!-

I tre iniziarono a mangiare e appena finirono, Lux si diresse in camera sua mentre Axel e Karen si sedettero sul divano guardando il film che trasmettevano in TV in quel momento.

Lux sedendosi prese il telefono, cercò il numero di Tom nelle ultime chiamate e avviò la chiamata.

Primo squillo.

Secondo squillo.

-Pronto Lux, tutto bene?-

-Uhm si. abbastanza.-

-Che succede?-

-Ho una paura stramaledetta Tom. Se ti dicessi che mi sto letteralmente cagando addosso, non ci crederesti.-

-Invece ci credo, delle streghe hanno perso la vita per colpa di un incantesimo del genere, altre, invece, hanno salvato delle persone, e tu sei una di queste ultime, amore.-

-Speriamo bene, comunque volevo dirti che se mai mi succedesse qualcos…-

-Zitta Lux, non ti succederà niente. Io farò presto, te lo giuro, sarò il primo a bere il tuo sangue così sarò pronto appena gli altri finiranno di bere, ok?-

-Tom, dovete bere sangue a pari merito, ciò vuol dire che dovrete mordermi contemporaneamente.-

-Fa lo stesso, fidati di me, io ci riuscirò, d'accordo?-

Lux fece un piccolo sorriso e la paura come per magia sparì.

-D'accordo, domani a che ora veniamo da voi?-

-Al mattino presto, così abbiamo tutto il tempo per andare lì mentre i vampiri cattivi stanno dormendo e ne cominciamo ad uccidere uno ad uno senza fiatare, per poi arrivare da quel bastardo di Oscar.-

-Perfetto, a domani amore!-

-A domani.-

 

Il mattino non tardò ad arrivare, anzi, a casa Trümper era passato abbastanza veloce, dovevano nutrirsi al meglio per riuscire a combattere il meglio possibile nella battaglia.

Alle ore cinque circa Lux si svegliò, si preparò, poi si diresse in cucina e aprì il frigorifero prendendo una mela, una banana e la confezione di latte per poi posarla sul bancone, sbucciò la mela e la pulì dai semini, poi sbucciò la banana e la tagliò a fette, dopo di che aprì la confezione del latte e ne versò un po’ nel frullatore, gettò dentro la frutta e un po’ di zucchero e fece partire.

Alle sei in punto Lux e Axel arrivarono a casa Trümper.

Tom aprì loro la porta, i due entrarono, e mentre Lux salutava Tom con un bacio a fior di labbra, Axel era già sulla difensiva, ma Tom resistette a non morderla. I tre entrarono in salotto, dove trovarono candele accese in tutta la sala e le tapparelle abbassate.

-Ragazzi, ma perché tutto questo buio?-

-Sono stato io a farlo.- Rispose Bill con non poca modestia -Così l'atmosfera magica è più presente!- Continuò, esclamando esaltato.

Lux non volle scontentarlo e così gli sorrise, si avvicinò a Bill, gli diede un bacino sulla guancia e gli sussurrò un “Grazie”. Bill invece trattenne il fiato per non mordere la cognata.

-Amore, cosa dobbiamo fare?- Chiese Tom.

-Ci sono cinque punti dove il sangue circola di più nel corpo, ovvero sul collo, sui polsi e sulle caviglie. Amore, prendi un bicchiere e versaci dentro un po’ del tuo sangue.-

-Perché?- Chiese Simone preoccupata.

-Perché avrò bisogno di bere il sangue normale di un vampiro, non quello puro, per tornare in vita. Tom deve riuscire a farmelo bere o in qualche modo farmelo circolare in corpo appena perdo un battito al cuore, se non ce la farà allora oggi mi sarò sacrificata per i miei genitori.- Disse con un accenno di sorriso negli occhi, intanto Tom tornò con il bicchiere pieno di sangue in mano.

-Cosa che non succederà perché io ti salverò.- Lux lo guardò con estremo amore e con occhi dolci.

“Sarà così?” Pensò Lux, poi guardò Tom mentre posava il bicchiere sul tavolino.

-Capito.- Continuò Simone.

-Ok, ci siamo!-

-Bene, ora tutti dovrete mordermi allo stesso istante e bere tutto il mio sangue, fino all'ultima goccia.-

I cinque annuirono, Lux si beò di un ultimo sguardo a Tom, infondo avrebbe potuto morire per davvero. Dopo di che si sdraiò sul tavolo da pranzo, Tom prese posto sopra la testa, Simone al polso destro mentre Bill al polso sinistro, Gordon e Axel invece occuparono le caviglie.

-Bene, al mio tre partite. Uno, due, tre…- I cinque la morsero appena pronunciò il terzo numero e ai morsi sentì tutti i sorsi dei vampiri. La sensazione era molto diversa da quello che ricordava, sentì la testa girarle, poi totale buio, vide una piccola luce in lontananza che piano piano le si avvicinava, finché non la pervase, dopo di che non sentì nulla. Di colpo tornò tutto all'indietro e aprì gli occhi trovando un Tom pieno di lacrime, decisamente diverso da come lo aveva lasciato due secondi prima.

-Hey, Tom, perché stai piangendo?- Chiese Lux, stupita. Tom invece continuò a piangere. Lux, ancora più scioccata, vide tutta la famiglia disperata, guardò le sue mani e sembrarono trasparenti, il suo corpo anche, poi si alzò, guardò il tavolo e rimase spiazzata. Il suo corpo giaceva sul tavolo morente e freddo, ma all'improvviso vide Tom cacciare indietro le lacrime, si morse il polso sinistro e lo attaccò alle labbra di Lux facendo scorrere il suo sangue dentro la sua gola. Lux si sentì gravitata verso il suo corpo, lo sentì di nuovo bruciare per poi avere bisogno di tanto ossigeno. Aprì gli occhi e prese più aria che poteva nei polmoni, stavolta però era davvero tornata a vivere.

Guardò di nuovo la sua mano era di carne e ossa, poi guardò la famiglia e vide tutti con un sorriso sulle labbra e lacrime scorrere sul loro viso. Tutti si avvicinarono e la abbracciarono, mentre Tom la strinse a sé.
-Dio, credevo di morire.- Tom strinse Lux più che poteva, tant'è che la tirò a sedere sul tavolo.

-Hey, sono qui, cosa è successo?- Rispose Lux mettendosi più comoda.

-Lux, credevo, di aver fatto in tempo, ma il sangue mi ha fritto il cervello, mi dispiace tantissimo.-

-Hey, ora sono viva ed è questo l'importante, sinceramente non avevo dubbi che non ce l'avresti fatta. Concentrati, Tom, dobbiamo salvare i miei e poi tutto sarà finito e potremmo stare insieme fin quanto vorremo.-

-Si, si hai ragione. Tu stai qui a casa con Axel.-

-D'accordo. Ora andate, se no si svegliano e non riuscirete a combatterli tutti.-

-Lux sappi che se mai mi succedesse qualc…-

-Tom, non ti succederà niente, ok? Ti amo e non accetterò di perderti, sia chiaro. Tu DEVI tornare tutto intero da me, ok?- Lux lo guardò con tanta fiducia e gli accarezzò la guancia mentre gli dava piccoli baci sul viso. Tom era più che beato delle attenzioni di Lux, ormai alla sua bella non si presentava nessun pericolo, adesso era compito suo renderla ancora più felice.

-Si, si amore, aspettami, mi raccomando.-

-Sempre, amore mio.- Rispose Lux dandogli un bacio a fior di labbra.

Tom però voleva assicurarsi che stesse bene e non riusciva a lasciarla sola con Axel, anche se doveva farlo.

-Qualsiasi cosa ti succedesse, basta che chiami il mio nome, capito?-

-Va bene.- Rispose Lux con vana speranza che tornasse vivo e vegeto insieme ai suoi genitori.

-Bene, Gordon, mamma, Bill, andiamo.-

-Stiamo aspettando te, Romeo.- Scherzò Bill per alleggerire la tensione palpabile, Tom lo guardò e sorrise.

-A dopo amore.-

-A dopo amore mio.- Lux gli sorrise felice, sapeva che sarebbe tornato insieme ai suoi genitori, e così, prendendo due piccioni con una fava, gli avrebbe presentato Tom.

Intanto i quattro vampiri partirono verso un palazzo antico e abbandonato fuori città.

All'entrata c'erano due vampiri a sorvegliare per sicurezza, ma dalla sera precedente erano talmente fradici di alcool che stavano dormendo sul posto. A Simone piaceva giocare così, decisa sui suoi bei tacchi a spillo, camminò come se fosse sulla passerella e con un paletto in entrambe le mani.

-Cucu, sveglia bellezze!- Sussurrò Simone. I due vampiri aprirono gli occhi di scatto, ma Simone non perse tempo e infilò entrambi i paletti nei loro cuori.

-Oh, ragazzi, quanto la amo quando fa così.- Esordì Gordon. I gemelli lo guardarono con un sorrisino sulle labbra, in effetti dovevano ammettere che le mosse di Simone erano davvero belle.

-Gordon, ti consiglio di tenerti questi pensieri per te.- Ammiccò Tom.

-Andiamo, buoni a nulla, la mamma è già dentro!- Li avvertì Bill.

I quattro vampiri camminarono lungo i corridoi ammazzando ogni vampiro che trovavano sul loro cammino. Tom si diresse nelle cantine del palazzo. Oscar aveva trasformato tutto, era come una caverna, con lanterne sui muri, qualche disco appeso sulle pareti. Vide altri due ragazzi dormire su dei divanetti.

“Ecco i cani da guardia” Pensò Tom. Con massima prudenza si avvicinò a uno dei due e gli trapiantò il paletto nel cuore. L'altro, accortosi di ciò che stava succedendo, si svegliò per poi provare a fuggire, ma Tom con una tale velocità si trovò davanti al ragazzo.

-Nessun vampiro deve scappare dalla propria responsabilità, Mitch.-

-Ma come hai fatto?- Chiese Mitch incredulo.

-Ti ricordi della streghetta? La mia ragazza? A cui TU hai osato a far male?-

-Eccome se me la ricordo, fratello, ancora bramo il suo sangue. Come cazzo fai a starle così vicino? Addirittura una volta, quando ero con Vivianne a sorvegliarvi, eravate abbracciati mentre stavate dormendo, chissà che strazio starle accanto bramando il suo sangue.-

-Esatto, ecco perché me la tengo solo per me, anzi, ti darei una possibilità. Se mi dici dove sono i genitori di Lux potrai bere un po’ del suo sangue.-

-Affare fatto, fratello. Allora, Oscar sta dormendo dentro insieme al suo immancabile quaderno di Margareth, dove non c'è scritto assolutamente niente.- Ammise Mitch altamente stufo.

-Perfetto, e i genitori?-

-C'è un passaggio segreto, vicino alla libreria c'è una lanterna sempre spenta, se la tiri la libreria farà un quarto di giro, lì dentro stanno i genitori di Lux. Ora, se non ti dispiace, vado a godermi il pasto.- Disse per poi cominciare a camminare verso l'uscita.

-Non così in fretta.- Sentenziò Tom, con un paletto sul petto.

-Avevamo un patto!- Disse Mitch incredulo.

-Lei è solo mia.- Mitch sbarrò gli occhi a quella risposta, Tom in quello stesso istante infilò il paletto per bene nel cuore di Mitch.

Tom aprì la porta della camera di Oscar, effettivamente Mitch aveva ragione. Oscar stava dormendo e abbracciava quel quaderno. Si avvicinò e si piegò per sussurrare una frase ad Oscar.

“Finalmente ti ucciderò stronzo” e dalla schiena gli conficcò il paletto centrando appieno il cuore, per poi lasciarlo lì. Tom prese il quaderno e si diresse ad aprire il passaggio segreto. Tirò la lanterna ed effettivamente vide i genitori di Lux addormentati. Erano legati con delle corde e per giunta ammanettati. Di corsa li slegò e li portò sulle spalle, quel sangue gli aveva dato una forza tale da poter prendere due corpi e correre fuori dal palazzo. Uscito da lì, Tom appoggiò il padre di Lux sulla macchina, aprì lo sportello e lo fece sedere dentro, al sicuro, e accanto mise la moglie. Vide che i due erano ridotti abbastanza male, non poteva rischiare e guarirli, aveva paura che fossero degli stregoni.

-Ragazzi, bruciate tutto e andiamo!- Gridò Tom chiudendo la porta della jeep di Gordon.

Simone, Gordon e Bill obbedirono al grido di Tom, qualche secondo dopo uscirono e videro Tom appoggiato alla sua macchina.

Qualche altro secondo e sentirono delle urla provenire dal palazzo.



Note dell'autore: 

Innanzitutto vi chiedo scusa dell'enorme ritardo con cui aggiorno inoltre ringrazio KiraKY per avermi dato una spinta a finire :3 poi come sempre, ringrazio Cornelian per avermi betato il capitolo, ringrazio tutte le persone fantastiche che hanno recensito l'ultimo capitolo ed infine volevo augurarvi un buon anno nuovo, spero che quest'anno per voi sia un anno pieno di felicità e pieno di emozioni, magari anche fortuna in amore ;) tantissimi bacioni

Luxy_95
 


 

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Capitolo 12
*** Il nuovo arrivato. ***







Dodicesimo capitolo 
 
 
 



 

Tom entrò in macchina dove prima aveva adagiato i genitori di Lux, mentre Bill, Simone e Gordon presero l'altra macchina per poi partire.

-Voi chi siete?- chiese il padre di Lux.

-Cedric, piacere, io sono Tom, Tom Kaulitz, sono il fidanzato di vostra figlia, è complicato da spiegare, ma in poche parole abbiamo scoperto che lei è una strega e ci ha aiutati a renderci forti per potervi salvare. Senza Lux probabilmente ora starete ancora imprigionati.-

-Come sta Luxandra?- chiese la madre.

-Bene, ha solo bisogno di vedervi.-

-Oh grazie al cielo.- Mormorò di risposta.

Dopo poco Tom diede un'occhiata nello specchio retrovisore e vide che entrambi dormivano beati con il sorriso sulle labbra, sapevano di essere al sicuro.

Tom guidò fino a casa, pensando che da un momento all'altro doveva attuare il suo piano per far uscire Lux dalla sua vita. Ora che non c'era più Oscar, era tranquillo per Lux e in più aveva recuperato il quarto quaderno di Margareth.

"Adesso Lux si occuperà dei suoi genitori, di far pratica e di evolversi nel mondo della magia. Io invece penserò all'album e al tour, e pian piano l'amore calerà."

Arrivati a casa Trümper, Lux e Axel appena sentirono le macchine uscirono di casa senza pensarci due volte, la ragazza senza neanche salutare Tom, come di solito faceva, corse dai genitori e aiutò sua mamma ad entrare in casa mentre Tom aiutò il padre.

-Tom non credi sarebbe meglio portarli a casa mia?- Chiese Lux mentre posava la madre sul divano a riposarsi.

-Si, ma prima dobbiamo andare a controllare che non ci sia nessuno di pericoloso.-

-Si, giusto.- Lux si avviò in cucina per prendere due bicchieri d'acqua ai genitori, pochi minuti dopo tornò con i bicchieri in mano.

-Bene, vi lasciamo con Lux. Noi andremo a caccia!- Annunciò Tom a Lux e ai genitori.

-Figliolo grazie mille per averci salvati e per aver protetto Lux, vi dobbiamo la vita.-

-Non c'è di che. E' da un po che volevamo eliminarli e devo dire che grazie a voi abbiamo avuto una piccola chance di eliminarne la maggior parte dei vampiri, per sicurezza abbiamo bruciato il palazzo ma non si sa mai che qualcuno sia riuscito a scappare, comunque non credo proprio che vi torneranno a tormentare.- Finì Tom.

Lux lo guardò grata, aveva salvato lei e i suoi genitori.

“E' questa la vita dei vampiri buoni? Riuscire a salvare tutte le persone a cui teniamo?” pensò Lux.

Tom in quell'istante sentì i pensieri di Lux e fece un leggero sorriso. Lux era fin troppo innocente e ingenua, questo, per lui, la rendeva ancora più speciale.

Bernadette, la madre di Lux, invece rimase zitta per tutto il tempo, quasi scioccata o addirittura impaurita dai vampiri in quella casa. Lux, sentendo la sua energia negativa, si sedette vicino a lei e le accarezzò le braccia come a volerla riscaldare.

-Luxandra, come fai a fidarti di loro? Sono pur esseri vampiri e bramano il sangue.-

-Mamma, loro sono assolutamente innocui, loro sono vampiri buoni, non potrebbero mai farci del male, loro mi hanno aiutato a salvarvi. Senza di loro al mio fianco non sarei riuscita neanche ad avvicinarmi a voi come adesso. Senti, che ne dici se tu e papà vi andate a fare una bella dormita? Tranquilla, ora siete al sicuro.- Lux fece un grande sorriso alla mamma come per invogliarla a stare tranquilla.

-Oh, piccola mia, sembra che non ci vediamo da anni!- Esclamò Bernadette stringendo al petto la figlia.

-Mamma, vedrai non ci separeremo più, ora andate a riposare, per l'ora di pranzo vi verrò a chiamare, in queste tre settimane sono successe tante di quelle cose mamma.-

-D'accordo amore.-

-Venite, al terzo piano c'è una camera che Simone, la madre di Tom e Bill, ha preparato per voi.-

-Oh, che imbarazzo, non ci siamo neanche presentati!- esclamò Bernadette dispiaciuta.

-Stai tranquilla capiamo perfettamente il vostro disagio a passare da vampiri che vi hanno maltrattato ad altri vampiri, ma fidatevi non potremmo mai farvi del male, teniamo alla nostra cognatina e di conseguenza teniamo a voi, ormai fate parte della nostra famiglia.- La rassicurò Simone con uno dei suoi dolci sorrisi.

-Vi ringrazio tantissimo, grazie per non aver lasciato Luxandra a casa da sola.-

-Oh, credimi, Tom le sarebbe stato appiccicato.- Tutti risero alla battuta di Bill, compreso Tom: è la verità non l'avrebbe mai lasciata sola.

-Mio fratello ha ragione, amo vostra figlia, non sarei mai riuscito a lasciarla da sola.- sentenziò guardando Axel di sottecchi.

-Non sappiamo come ringraziarvi per quest'affetto, grazie mille.-

-A noi basta che voi e nostra cognata stiate bene, adesso andate a riposarvi, ci sono tante cose che dovreste sapere, vi chiameremo all'ora di pranzo. Lux puoi accompagnarli in camera per favore?-

-Certo, venite da questa parte.- indicò lei le scale.

I tre pian piano salirono al secondo piano dove erano posizionate due camere da letto per gli ospiti e uno studio insonorizzato per le prove o per i giorni in cui i gemelli non avevano minimamente voglia di andare allo studio vero e proprio.

-Ecco, questa è la vostra camera.- Lux indicò la camera a sinistra.

-Oh, è un bene che siamo sullo stesso piano.- Esordì Bernadette vedendo un'altra camera da letto di fronte alla loro.

-Ehm.. Mamma, io dormo giù nella stanza insieme a Tom.-

-Ah, ok tesoro. Allora, a dopo.-

-Vi verrò a chiamare verso pranzo, ora riposate e non pensate a niente, siete al sicuro adesso.-

I genitori di Lux le fecero un sorriso pieno di orgoglio, ormai avevano capito che la loro piccola figlia era diventata adulta, ed entrarono in camera. Lux invece tornò di sotto ad aiutare Simone con il pranzo, ormai erano le dieci passate e dovevano cominciare a preparare.

Un'oretta e mezza dopo, Lux salì nella camera dei suoi genitori per svegliarli, dopo di che diede a loro dei vestiti puliti per poi tornare di sotto per apparecchiare mentre i suoi genitori a turno si fecero la doccia.

Dopo un'oretta, i genitori di Lux scesero in salotto belli e profumati.
-Allora, vi siete riposati bene spero!-
Esclamò Simone con un sorriso affettivo.
-Si, grazie, anche il bagno è stato molto rilassante, la yakuzzi è una favola- Esordì Bernadette.
-Oh, quella l'ha voluta Bill, diciamo che è l'abitat naturale di Bill. Lì fa entrare solo le persone a lui care- Spiegò Simone.
-Hey, mamma, dillo che l'hai voluta pure tu la yakuzzi visto che appena ce l'hanno installata, l'hai usata tu per prima.- Obbiettò Bill. Ormai il ragazzo agli occhi di Lux era come un fratellino e seppur avesse sei anni più di lei, riusciva a vedere benissimo la sua tenerezza.
-Bene, io, Simone e Bill vi lasceremo soli così Lux e Tom potranno spiegarvi quello che è successo in queste tre settimane.- Spiegò Gordon.
-Ok, ma il ragazzo fuori dalla porta chi è?- Chiese Bernadette.
-Oh, lui fa parte della storia.- Intervenne Bill.
-D'accordo, ma voi non volete mangiare?-
-Beh, pensavamo di lasciarvi mangiare e parlare in privato.- Rispose Simone.
-Capito.-
-Perfetto, allora buon appetito!- “E Tom... Buona fortuna.” Pensò infine Bill con una vena di sarcasmo.

“Hm... Simpatico” rispose il fratello sempre attraverso il pensiero.
I tre uscirono di casa, salutarono Axel e si diressero nei boschetti dietro casa.
Mentre Tom e Lux cercavano di raccontare la storia ai genitori della ragazza, Axel sperò con tutto il cuore di non essere rifiutato dai Taylor, finalmente aveva una casa e delle persone a cui voleva bene come Lux e Karen, finalmente si sentiva in un ambito famigliare.
-Allora?- Chiese Lux dopo un po' di tempo che erano rimasti completamente scioccati, oppure ammaliati dalla storia. Da quando la loro figlia, piccola e ingenua, era diventata così matura? Lei, con solo la forza del suo amore, era riuscita a salvarsi più volte e a salvare altre persone, chi poteva mai impedire a Lux l'amore verso Tom? Nessuno, forse neanche lo stesso Tom.
-Noi siamo orgogliosi di avere una figlia come te, Luxandra, e ci farebbe molto piacere se potessimo adottare Axel, vorremmo che lui sia tuo fratello, così se qualcuno chiederà chi è, potremmo semplicemente rispondere che è nostro figlio, tu cosa ne pensi amore?- Chiese Cedric alla moglie.
-Direi che è perfetto, se anche Axel è d'accordo ovviamente.- rispose Bernadette.
Sentirono Axel aprire la porta di fretta e furia correndo verso la cucina.
-Si, sono d'accordo, anzi d'accordissimo!- Esclamò felicissimo, Tom lo guardò torvo. Non voleva che Axel si avvicinasse così tanto a Lux, sarebbe stato troppo per lui, ma poteva stare tranquillo sulla sicurezza della sua amata, lui non sarebbe più stato al suo fianco e visto che Axel sarebbe diventato suo fratello, non c'era motivazione di essere gelosi.

I genitori di Lux fecero un gran sorriso, da tanto desideravano un figlio maschio e un fratello per Lux.

-Perfetto, allora da domani cominciamo a lavorare per l'adottamento.-

-Bene, figliolo che ne pensi se vieni a mangiarti un boccone con noi?-
-Con piacere.- rispose Axel avvicinandosi al tavolo e cercando con gli occhi un posto dove sedersi.
-Vieni pure a sederti qui Axel- suggerì Bernadette indicando una sedia vicino a lei. Tom si trattenne dall'esplodere, e cercò una nuova posizione per stare più comodo, ma forse era solo per sfogare un po' di rabbia seppur minima.

"Non è ancora diventato suo figlio e già lo tratta meglio di Lux mettendolo tra lei e Lux" pensò Tom irritato.
Appena finirono di mangiare Bernadette si trattenne a parlare con Axel, mentre Cedric seguiva il discorso, Tom aiutò Lux a lavare i piatti e pulire il tavolo dalle briciole di pane ed eventuali scarti di cibo.
-Amore, io vado a controllare casa vostra.-
-Va bene amore.- mormorò a malapena guardando la madre chiacchierare insieme ad Axel.
-Va tutto bene?- domandò Tom cercando di indovinare il suo umore.
-Mi hanno sempre detto che desideravano un figlio maschio, quando mamma era incinta di me.-
-Amore, se vuoi qui il posto non ci manca, puoi rimanere qui.-
-Grazie amore, ma ora i miei genitori ci sono, Axel può proteggermi e posso stare al sicuro.- mormorò Lux.
-Sicura di stare bene? Se vuoi puoi venire con me.-
-Dici sul serio?- Lux lo guardò con lo sguardo da micio davanti a una ciotola di latte.
-Si certo tanto ormai il pericolo è passato, voglio solo assicurarmi che Vivianne non sia in giro, così da non farti male.-
-A proposito di Vivianne... Sai dove potrebbe essere?-
-Quando stava con me aveva un appartamento non lontano da qui, glielo avevano lasciato i suoi prima di morire, o meglio prima che si suicidassero, ma perché me lo chiedi?-

-No niente, è che... No niente lascia stare...- mormorò Lux.

-Luxandra che c'è?- insistette Tom.

-È che lei non ti aveva tradito per suo volere... Ho paura che tu abbia cambiato idea su di me e che torni con lei-

-Cosa? Ma amore io amo te, tu sei tutto quello di cui ho bisogno.-

-Si, ma lei può darti di più, Insomma lei è un vampiro, è più grande di me, e non ha paura di concedersi a te.-
-Lux, lei non mi interessa, a me interessi solo tu, CI SEI SOLO TU. Ascolta, lei per me non è niente. Si, pensavo di amarla, ma dopo che mi sono innamorato e ho conosciuto te non ci sarà un altra persona che riuscirò ad amare quanto l'amore che sento per te.-

-Davvero? Quindi non mi lascerai mai per lei?- mormorò Lux avvicinandosi alla sua faccia per guardarlo meglio negli occhi.

-..Mai..- sussurrò Tom a sua volta prima di posare le sue labbra delicatamente su quelle di lei per poi assaporarle ad ogni piccola carezza. Tom ormai aveva voglia di sentire il suo sangue, quel sapore così esotico era come una droga per lui.

-Hey, piccioncini trovatevi una stanza, l'aria qui è bollente.- Esordì Bill appena entrato dalla porta sul retro che da subito in cucina. Tom era salvo, o meglio, Luxandra era salva dai denti affilati di Tom. Pian piano Lux, un po' per la vergogna e un po perché si era accaldata, si staccò. Stavolta lei non sentiva più quel blocco che le faceva fare sempre un passo indietro. Così capì che adesso forse poteva lasciarsi andare completamente a lui.

-Andiamo?- Sussurrò lui.

-Andiamo?- Chiese Lux stordita.

-A casa tua.. Per controllare...-

-Oddio, si hai ragione. Andiamo.- Disse per poi uscire spedita dalla porta accennando un "ciao" quasi inesistente agli altri.

-Allora che macchina prendiamo?- chiese la ragazza.

-Perché la macchina?- chiese prendendola in braccio cominciando poi a camminare con la camminata da vampiro.

Lux ammirò i colori, i colori degli alberi, delle strade e della gente. Tutto era sfumato era come attraversare una strada di arcobaleno e l'aria della primavera rendeva il paesaggio paradisiaco

-Quindi è così?-

-Così cosa?-

-Essere un vampiro.- Tom fece un piccolo sorriso

-Hm.. Benvenuta nel mio mondo piccola!-

La guardò intensamente con un mezzo sorriso sulle labbra, Lux ricambiò, appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo. Continuando a guardare il profilo di Tom, notò comparire una piccola ruga tra le sopracciglia ad ogni passo che si avvicinavano a casa sua, così accarezzò la guancia del ragazzo con le nocche.

-Vedrai andrà tutto bene.- Tom la guardò, fece un mezzo sorriso per tranquillizzare Lux e continuò a camminare. Arrivarono alla casa e fecero mezzo giro attorno per vedere se ci fossero i Sanguinis. Dietro casa trovarono però una persona a dir poco inaspettata.

-Ma che ci fa lei qui?- Chiese Tom stupito, in fondo era la prima volta che la incontrava dopo anni colmi di odio profondo verso di lei.

-Tom...- Sussurrò lei.

-Che vuoi?- domandò schietto poggiando Lux piano per terra, poi le prese la mano e la strinse. Lux lo guardò stupefatta e si chiese come Tom facesse a nutrire così tanto odio nei suoi confronti seppur l'avesse amata.

Vedeva che si guardavano. “Forse stavano parlando col pensiero” pensò la mora, il pensiero le diede non poco fastidio.

-Allora? Sto ancora aspettando la risposta.- Si affrettò a dire Tom, quest'ultima lo guardò e si rassicurò in qualche modo.

-So... Sono qui per...- Vivianne guardò Lux poi Tom -Sono qui perché una strega mi ha detto che devo ricordare il più bel momento che ho passato prima di diventare cattiva.-

-E noi cosa c'entriamo?- Chiese Tom.

La ragazza guardò di nuovo Lux, distaccata -Lei niente. Tu... Beh... Sei l'unico bel momento.-

-Guarda che non mi freghi, Oscar è morto e la soggiogazione deve essere sparita. Ed ora, se non ti dispiace, esci dalla nostra vita.-

-Una volta amavi me e non quella-

-Primo, quella ha un nome, secondo lei non mi ha mai fatto del male. Vivianne esci dalla nostra vita con dignità o sarò costretto ad ucciderti.- Disse infine con rabbia repressa. Lux ebbe una sfumatura di paura nei suoi confronti, Tom ovviamente percepì la sua paura e strinse ancora di più la mano di Lux per rassicurarla.

-Tom, io posso darti tutto.- Replicò di nuovo per poi riguardare di nuovo Lux con disprezzo.

-Quello che non capisci è che io voglio solo Luxandra mi basta lei per essere felice, accetta la verità Viv.-

-No, non lo accetterò mai. Non capisci che io ti amo ancora? Tom prima o poi tornerai da me, a quel punto nessuno ti riuscirà a togliere dalle mie mani, neanche lei.-

-Non credo proprio che tornerò da te ,Viv, smettila di ridicolizzarti.- A quel punto Lux non ce la fece più a sopportarla e buttò fuori tutto quello che aveva dentro.

-SENTI, MA NON CAPISCI CHE HA VOLTATO PAGINA? TU LO HAI FERITO, SE DAVVERO L'AVESSI AMATO ORA STAREBBE CON TE, MA PER MIA FORTUNA NON L'HAI AMATO QUANTO BASTA PER STARGLI ACCANTO, ED ORA CHE SONO PRONTA A DARGLI TUTTO, ESCI FUORI TU? EH NO CARA, ORA LUI È MIO, E RESTERÀ COSÌ FINCHE' LO VORRÀ LUI.-

-Lux...- Sospirò Tom sorpreso, poi guardò Vivianne.

-Hai sentito, no?- Ribatté -Io sono solo suo.- Vivianne a quel punto non resse più, si portò una mano sulla bocca quasi volesse vomitare o forse piangere per poi scappare a gambe levate.

Quando Lux e Tom non videro più la sua sagoma, lui ripensò alla penultima frase della amata “Ora che sono pronta a dargli tutto”.

-Quindi, ora sei pronta a darmi tutto?- Lux con ancora della rabbia repressa per Vivianne arrossì di colpo, ma comunque decise che ormai doveva smetterla di essere così timida.

-Si.-

Tom la guardò con intensità, cercò di leggerle il pensiero ed effettivamente non aveva dubbi, o incertezze, così sorrise, la prese in braccio e saltò in alto come un fulmine. Erano in cielo tra le nuvole bianche.

-Qui siamo solo noi, dimmelo di nuovo, dimmi che vuoi essere solo mia.-

Lux, basita tra le nuvole, lo guardò.

-Tom sono tua da quando vi ho conosciuto la prima volta, sono tua da quando mi ha chiesto di essere la tua fidanzata, volevo solo accettare il fatto che tu e Bill siate dei vampiri, poi ho scoperto di essere una strega e da lì sai tutto.-

-Sei mia? Tutta mia?-

-Tutta tua!- Di colpo erano di nuovo a terra, Tom le accarezzò la guancia sinistra con la mano destra e la baciò, lei chiuse gli occhi e assaporò il bacio più intenso, più rude e più passionale che abbiano mai provato entrambi. Lux, quando aprì gli occhi, si trovò in camera sua, sicuramente Tom aveva usato la velocità da vampiro.

-Lux, sei sicura?- Disse mormorando sulle sue labbra.

-Sta zitto!- rispose lei togliendosi la felpa.

-Come vuoi.- Ribatté lui tornando a baciarla. Mentre le sfilava le maniche della maglia si staccarono di nuovo e Lux sfilò la maglia dalla testa, stessa cosa fece Tom, ma lui avvantaggiandosi con i metodi da vampiro. Dopo di che, Tom cominciò ad accarezzare Lux sulla schiena nuda per poi voltarla, accarezzarle la pancia, baciarle il collo, annusare il suo dolce profumo e baciarle il mento.

-Lux è l'ultima volta che te lo chiedo, sei davvero sicura?- le sussurrò all'orecchio.

-Tom, voglio essere tua in tutto e per tutto.- Tom sorrise, Vivianne non gli aveva mai detto queste cose, era assai fortunato ad aver trovato una ragazza come Lux.

-Va bene piccola!- mormorò il ragazzo prima di scendere con la mano destra e slacciarle il bottone dei jeans, dopo di che prese i due lembi e li aprì, fece scorrere la mano sul pube della ragazza e delicatamente cominciò ad accarezzarla sopra le mutandine. Lux per poco non svenne, le sembrava di cadere tra le sue braccia, ma anche di essere trattenuta dal suo corpo palestrato.

-Dio Tom...- sospirò Lux in estasi dai suoi tocchi così esperti, c'era da aspettarselo. D'un tratto la girò e la baciò di nuovo, un bacio ancora più passionale di prima e ancora più vorace, era come se Tom volesse morderla sulle labbra, con la mano destra corse su per la sua schiena per poi slacciarle il reggiseno. Tom sentì dei passi fuori dalla stanza e subito dopo la porta si aprì.

-Tom, Lux, abbiamo visit... ODDIO.. Scusate!!- Axel rimase basito sulla porta a fissare Lux, era pur sempre un maschio e vedere una ragazza mezza nuda in una stanza di certo non lo aiutava. A Tom ovviamente diede fastidio il modo in cui Axel la guardava.

-Puoi andare ora, arriviamo subito.- Disse Tom schietto, mentre provava a coprire il corpo dell'amata con il suo, era fin troppo infastidito, stava bollendo dentro, sia per colpa di quello che stava per succedere, sia per come Axel stesse guardando Lux, e anche per colpa dei Sanguinis. Insomma più incavolato di così non poteva essere, intanto Axel tornò giù ad aiutare Bill, Simone e Gordon incredulo di ciò che aveva appena visto.

-Mi sa che sarai mia più tardi piccola- Lux sorrise imbarazzata, e sopratutto accaldata, annuendo.

-Non vedo l'ora, adesso è meglio che mi rivesta.- disse lei cercando di riallacciare il reggiseno. Tom invece in due secondi era pronto, così aiutò Lux che ancora si stava mettendo la camicia. Uscirono fuori dalla camera entrambi ansiosi.

Appena entrarono in salotto videro una decina di persone tutte vestite nello stesso modo, mantelli color rosso prugna e stivali decorati con le borchie.

-E voi chi sareste?- Chiese Tom, uno di loro fece un passo in avanti.

-Io sono Alexander, Il capo degli stregoni di questa congrega, abbiamo scoperto di essere stregoni grazie alla donazione di sangue da parte di Oscar.-

-E perché mai siete qui?-

-Noi vogliamo Luxandra Taylor, vogliamo che faccia parte della nostra congrega.- -Scordatevelo.- Disse Tom sbrigativo.

-Se non verrà con noi con la sua volontà allora la uccideremo.-

-È proibito uccidere le altre streghe.- Si intromise Lux, in fondo era lei l'argomento della discussione.

-È vero, ma a noi non importa bellezza. Perciò decidi: o vieni con le buone o vieni con le cattive.-

-Ti ha già risposto il mio ragazzo.- Tutta la congrega di stregoni cominciò a sussurrare poi Alexander, un poco stupito, chiese -Aspetta, tu, la strega più potente di tutti, stai con un vampiro?-

-Esattamente.- Rispose lei stringendo ancora di più la mano di Tom.

-Ma non potete...- Alexander era sconvolto, quello che gli aveva promesso Oscar era tutto una bugia.




Note dell'autore: Ed ecco FINALMENTE il dodicesimo capitolo, scusatemi tanto per l'enorme ritardo di ben due mesi e mezzo circa.
Vi volevo comunicare che ho creato una pagina facebook dedicto al mio profilo EFP e anche alle storie, quindi per chiunque volesse essere aggiornato sulla FF ecco qui il link: Luxy_95
Come sempre ringrazio Cornelian per avermi betato anche questo capitolo e come sempre spero che questo capitolo vi piaccia 
Vostra,
Luxy_95 

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Capitolo 13
*** Staremo ancora insieme? Sarai ancora mia? ***







Tredicesimo capitolo


 
-Cosa ti avrebbe promesso Oscar?- Chiese Bill colmo di curiosità.
-Mi ha promesso in sposa la più potente strega di tutte le congreghe, vale a dire Luxandra Taylor.- Rispose Alexander Guardando Lux.
-E lui con quale criterio te lo avrebbe promesso?- Chiese Lux
-Come con quale criterio? Non sapevi che lui è il tuo Bisnonno?- Tom sbarrò gli occhi.
-Come sarebbe a dire che è il bisnonno di Lux?- Chiese Tom.
-Sarebbe il marito di Margareth. Oscar prima di diventare un vampiro era uno stregone, aveva circa trent'anni quando conobbe Spike, un vampiro che aveva circa 1573 anni. Oscar gli chiese insistentemente di trasformarlo e così fece.-
-Beh, credo che ora il problema sia chiuso, visto e considerato che Oscar è morto, no?- Disse Tom.
-Veramente ora avresti tu il potere. Sei la strega più potente in questo momento.- Sentenziò Alexander guardando la ragazza senza degnare minimamente uno sguardo a Tom.
-Perciò ora sarei io il vostro capo?-
-Si, in un certo senso.-
Lux lo guardò interdetta e fece segno con il dito di continuare il discorso.
-Saresti il capo di tutte le congreghe. Saresti la nostra tutrice.- continuò Alexander
Lux sembrava sorpresa, mentre Tom a bocca aperta ebbe una stretta al cuore. Aveva paura che Lux si occupasse di loro più di quanto si potesse occupare di lui. Per la prima volta Lux era riuscita a leggergli la mente, e quella probabilmente poteva essere anche l'ultima volta visto che dopo un secondo Tom sentì un male lacerargli il petto e cadere per terra.
-Hey! Che succede?- Chiese Lux guardando Tom.
-Smettila di leggergli il pensiero.- Suggerì Alexander.
-Che cosa?! Ma io non gliela sto leggendo!- Esclamò Lux non infuriata, ma di più, con Alexander, anche se effettivamente era così. Lux approfittò di quella minima debolezza di Tom per leggergli la mente senza accorgersene. Fatto sta che le emozioni della rabbia si interruppero e Tom si riprese praticamente subito portandosi la mano sulle "ferite al petto" ormai inesistenti.
-Lux, mi dispiace contraddirti, ma devo ammettere a malincuore che Alexander ha ragione.- Ammise Tom -Sentivo la tua voce dentro la mia testa- Continuò.
-Oh mio Dio... Io, io, oddio mi dispiace tantissimo.- Luxandra non voleva assolutamente far male a Tom, era l'ultima cosa che desiderava per lui, non voleva ferirlo in alcun modo possibile, e il pensiero di avergli fatto del male, anche se inconsapevolmente, la feriva così tanto che cadde in ginocchio quasi a voler essere vicino a lui. Sembrava in stato di trance, non poteva assolutamente lasciare traccia del dolore che gli aveva provocato, quindi, esitando, portò le mani al petto del ragazzo coperto con una leggera canotta scollata, glielo accarezzò e pronunciò una semplice parola -Sana.-
Continuò a pronunciarla per due o tre volte. Osservava il viso di Tom, da addolorato con piccole rughe in fronte, segno del dolore appena provato, diventare sorpreso e incredulo di non sentire più nessuna traccia del dolore.
Lux, quando si accertò che il suo amato stesse bene, smise di passarci sopra la mano. Tornò in camera, si mise la felpa e uscì di casa senza dire una parola.
Tom cercò di raggiungerla, ma Alexander gli si mise davanti, bloccandogli il passaggio.
- Si sente in colpa per averti ferito, è meglio che per ora la lasciamo in pace. Quando si sentirà bene tornerà a casa un po' più sollevata.-
-Ma... Ora sto bene, e non voglio minimamente lasciarla da sola.-
-Puoi seguirla, ma non farti scoprire, quando una strega vuole stare da sola può fare un incantesimo di invisibilità, ed ora ha bisogno di stare da sola, completamente sola.-
-Ma non è colpa sua.-
-Thomas, Luxandra ha perso il controllo della sua magia. Ora si chiederà come ha fatto a non accorgersi che ti stava facendo male.-
-E se non riesce ad accettarlo?- Chiese Tom.
-Beh... Se ti ama su serio, allora in quel caso prenderebbe la decisione di studiare ancora di più la magia, così da non poter più farti del male. Ora va', dovrebbe essere abbastanza lontana, così tu puoi seguirla e tenerla d' occhio.-
-Bene, perfetto.- Disse Tom mentre già stava per attraversare la porta di casa ed uscire.
-Ah... Grazie.-
-Si, beh, spero che Luxy prenda la decisione giusta.- Sussurrò Alexander, nella sua voce c'era una profonda malinconia. La settimana prima, alla festa del diciottesimo compleanno di Zoey, Alexander l'aveva osservata come un falco osserva la sua preda, aveva percepito ogni sua mossa quando lei ed Oscar ebbero la loro discussione in uno dei camerini. Alexander accennò un sorriso pensando alla scena in cui Tom li trovò insieme.
La congrega decise di andare via, tanto ciò che volevano fare lo avevano fatto, ovvero hanno distrutto l'autostima di Lux e l'hanno fatta allontanare da Tom usando gli stessi sentimenti della ragazza. Sicuramente i due avrebbero avuto un bel po' da fare per conto loro.
-Su cosa stai ridendo?- Chiese un ragazzo della congrega.
-Sulla mia vincita.-
-Spiegati meglio.-
-Beh, ho praticamente convinto il vampiro a portare la sua ragazza nelle nostre mani.-
-In che senso?-
-Nel senso, caro Jason, che adesso la mia futura moglie, per non ferire "accidentalmente" il suo vampiro, vorrà allearsi con noi, così da poter controllare ogni sua magia.-
-Ecco perché hai ferito Tom al petto aprendogli qualche vena e liberando le loro menti, così da potersela leggere a vicenda.-
-Esattamente.-
-Santo cielo ma sei un genio del male.-
-Sono solo stato educato bene e ho studiato il più che posso per essere a questi livelli, cosa che avresti dovuto fare pure tu, al posto di stare a girovagare con noi.-
-Sai amico, io quando avrò vent'anni voglio essere come te.-
-Jason, intanto per adesso goditi i tuoi diciassette anni, poi potrai pensare al tuo futuro.-
-Si, hai ragione, corro a casa a studiare!- Esclamò correndo.
-Come sei riuscito a mentirle?-
-Tanta pratica nella recitazione, Bryan!-
-Smettila di scherzare, sai benissimo cosa intendo. Lei è la nostra tutrice, se ne accorgerà, lo sai.-
-Si, okey, ci butterà la sua ira contro e succederà il finimondo. Appena entrerà a far parte della nostra congrega, glielo dirò... Promesso!-
-Sarà meglio!- Alexander a quel punto guardò Bryan chiedendosi cosa sarebbe potuto succedere in caso Lux si fosse accorta della bugia, e promise a sé stesso di convincere Luxandra.
Intanto la mora si trovò davanti ad un lago con acqua limpidissima, era fresco, ma decise di togliersi scarpe e calze e di tirarsi su i pantaloni della tuta, si sedette sul bordo e infilò i piedi nell'acqua trovandola tiepida e non fredda.
"Strano" pensò, ma non ci diede tanto peso. Si sa, la terra nasconde così tanti segreti che ci vorrebbe una vita solo per scoprire un quarto di tutto ciò che la riguarda. Alcuni pesciolini si avvicinarono ai piedi di Lux, facendole un po' di solletico e di conseguenza farla sorridere.
Tom stava dietro ad un albero a guardarla, vedeva la sua risata malinconica, il modo in cui muoveva i piedi dentro l'acqua e il modo in cui giocava con i pesci, addirittura riusciva a sentire la felicità dei pesciolini ad aver trovato un nuovo gioco. Ma lui vedeva che lei non era felice, si, sorrideva, ma sentiva il peso che si portava appresso dal momento in cui lei gli lesse la mente, che poi l'unica frase che aveva sentito era "Tom, non lasciarmi la mano."
Così lui, senza pensarci su due volte, si tolse anch'esso scarpe e calzini, si arrotolò i pantaloni, mise i calzini dentro le scarpe e si incamminò verso Lux. Si sedette vicino all'amata, mettendo le scarpe dietro di lui, dopo di che strinse la mano della mora, e solo in quel momento Lux sentì la sua presenza.
-Hey.- Salutò lui con un sorriso a trenta due denti, in fondo neanche un'oretta prima lei disse finalmente che voleva essere sua in tutto e per tutto, quindi, 'sti cavoli, voleva renderla felice.
Lux però non voleva che lui le stesse così tanto vicino, aveva una paura fottuta di fargli ancora male.
-Non hai paura a starmi vicino?-
-Perché dovrei aver paura di te? Sei mia, no? Quindi di conseguenza non puoi più farmi male, io non lo permetterò.-
-Ma in pratica ti ho appena lacerato il petto, mi sento un mostro, Tom, chi mai vorrebbe far del male alle persone amate?-
-Hey, non sapevi neanche leggermi il pensiero, mi farei lacerare tutto il corpo pur di farti sapere quanto ti amo e quanto voglia starti vicino.-
-Sei troppo dolce con me, Tom.-
-No, sono troppo innamorato di te, Lux.-
Lux non si trattenne più e cominciò a piangere. Voleva sfogarsi, voleva tirare fuori tutta la merda che aveva dentro, voleva togliere la tristezza che le provocavano i suoi genitori isolandola per occuparsi del loro nuovo figlio, voleva essere abbracciata, voleva sentirsi finalmente amata come avrebbe voluto e l'unico modo era stare tra le braccia di Tom. Come se non bastasse, lei gli aveva fatto del male senza neanche accorgersene.
Tom però la abbracciò, stringendola al suo corpo. Il suo arrivo le aveva messo apposto le idee in testa, voleva proteggersi da qualsiasi altro dolore, voleva proteggerlo.
-Presumo tu voglia studiare con la congrega.- Disse lui di punto in bianco.
-Non per mia scelta, Tom. Sono la strega più potente.- Rispose alla domanda indiretta di Tom asciugandosi qualche piccola lacrima che si faceva strada sulla guancia.
-Staremo ancora insieme? Sarai ancora mia? Nella realtà, nei sogni e dovunque andremo?-
-Sempre, in ogni dove, in ogni luogo, nei sogni, nell'immaginazione, nella realtà, ovunque, e poi con loro non starò tutto il giorno. Per gli studi a scuola e alla congrega farò un incantesimo a me stessa, per avere una memoria fotografica così da poter apprendere tutto molto velocemente, recuperare le lacune accumulate e i vari incantesimi. Così potrò dedicarmi completamente a te, a noi!- Tom si tranquillizzò e strinse ancora di più la mora al suo petto.
-Sempre e per sempre.- Finì Tom, dopo di che sentì alcuni pesciolini esplorare i suoi piedi, accennò un sorriso, e diede un piccolo bacio sulla fronte della ragazza.
Restarono lì seduti per almeno due ore, erano ormai quasi le quattro del pomeriggio e Bill aveva chiamato un centinaio di volte, voleva sapere come stava Lux e se stavano ancora insieme o meno.
Bill sembrava più preoccupato per Lux e i suoi sentimenti, che per Tom. Mostrava un certo affetto per Lux, un affetto che ancora non capiva, sperava fosse solo un affetto fraterno e che fosse solo quello, per il suo bene, quello di Lux e soprattutto per il bene di suo fratello, Tom, il suo gemello, la sua parte di felicità, la sua ancora di salvezza, visto che lui aveva recuperato una piccola parte dei suoi sentimenti grazie al fratello. 

PDV BILL 
È un'ora che sto camminando nella stanza, ormai sottosopra.
Mamma, Gordon, i Taylor ed Axel sono andati a casa Taylor, ed io in testa ho solo le immagini di Lux demoralizzata. Lei ama così tanto Tom, mi dispiace che si senta così male solo per aver fatto inconsapevolmente male a mio fratello.
Faccio un lungo sospiro e chiamo per l'ennesima volta quella testa bacata del mio gemello, mi ha mandato un messaggio dicendo che stanno bene e che entro poco torneranno a casa, ma questo me lo ha detto un'ora e mezzo fa. Il cellulare di Tom sta squillando, ma non risponde, sento la segreteria telefonica che mi chiede gentilmente se posso richiamare più tardi.
Odio la voce squillante della segreteria, inoltre mi mette una leggera ansia.
Spengo l'inutile chiamata e getto il telefono sul letto disfatto. Provo a calmarmi gettandomi a mia volta sul letto, cerco di chiarirmi le idee, passo le mani tra i capelli ormai disordinati, poi chiudo gli occhi e mi concentro sui miei pensieri cercando in qualche modo di riordinarli, ma rivedo il suo sguardo, quello sguardo triste e pieno di angoscia, vedo una mano che le accarezza la guancia e mi chiedo di chi possa essere. D'un tratto sento il telefono squillare, apro gli occhi e guardo il nome: "Zoey".
Faccio un lieve sorriso, mi piace questa ragazza, ha quel qualcosa di magico, ricordo ancora perfettamente le sue lacrime di gioia, dopo che Luxy le aveva fatto la sorpresa al suo compleanno.
Lux tempo fa mi aveva accennato il fatto di essere il preferito di Zoey nel gruppo, perciò senza pensarci su due volte l'ho abbracciata cercando in qualche vano modo di consolarla.
Prendo il telefono e rispondo alla chiamata.
-Pronto!- Dico,
-Hey, Bill, sto chiamando Luxy, ma non risponde, sai per caso dove sia finita?- Mi sembra turbata, così decido di dirle la verità.
-Si, so che sta bene, qualche ora fa è successo un mezzo casino, in breve ora lei è la tutrice degli stregoni, visto che appartiene a una famiglia di sangue reale tra gli stregoni. E d'un tratto, appena l'abbiamo saputo, non si sa come, in qualche modo è riuscita a leggere i pensieri di Tom, e inconsapevolmente gli ha provocato forti dolori al petto. Appena lo ha guarito ha preso la felpa ed è uscita, mentre la congrega se ne è andata via. Un'ora e mezza fa Tom mi ha mandato un messaggio dicendo che entrambi stanno bene e da allora non ho più notizie loro.-
-Bill...-
-Si?-
-Questo tu lo chiami "un mezzo casino"?- Sussurrò incredula.
Rido di gusto, in effetti questo tipo di casini per gli umani possono essere abbastanza complicati.
-Hai ragione, è proprio un vero casino. Comunque, se vuoi, potresti fare un salto e aspettare Lux e Tom qui con me, visto che mi hanno lasciato solo soletto.-
-Mi stai davvero invitando a casa tua? Cioè, insomma, posso davvero entrare in casa tua senza che i servizi segreti, l'FBI, la CIA, gli NCIS e tutte le altre squadre speciali mi ammanettino?- Con la sua domanda rido ancora di più. Come immaginavo, Zoey è davvero forte.
-Tranquilla, oggi per tutti è un giorno libero, quindi via libera, nessuno potrà ammanettarti-
-Perfetto, allora mi vesto e arrivo. Porto qualcosa da sgranocchiare? O voi vampiri bevete solo sangue?-
-Noi vampiri mangiamo anche, comunque tranquilla non portare nulla, qui siamo rifornitissimi di snack.-
-Perfetto, allora a dopo.-
-A dopo piccola Zoey- Chiudo la chiamata, dopo di che mi alzo dal letto e vado in cucina. Dalla credenza prendo una bustina di popcorn, la apro, metto il contenuto in una ciotola e lo infilo nel microonde. Prendo il telecomando e accendo la TV, tanto per vedere quali idiozie dicono. Qualcosa attira la mia attenzione.
Titolo dell'annuncio: Tom Kaulitz e la ragazza delle pulizie.
“Sembra che Tom Kaulitz abbia inventato una bugia riguardo alla ragazza delle pulizie, oppure il chitarrista della band è riuscito a conquistare il cuore della piccola Luxandra Taylor, che ricordiamo sia ancora minorenne e stia studiando al quarto anno di superiori all'Istituto d'arte. La coppia è stata avvistata ad un laghetto, abbracciati, e sembra che la ragazza stesse piangendo. Ci chiediamo il motivo delle sue lacrime. Cosa si inventerà ora il chitarrista dei Tokio Hotel? Vorrà tenerci all'oscuro o darci qualche spiegazione? Beh, sicuramente le Fan dei Tokio Hotel sono in trepida attesa. Appena sapremo qualcosa in più vi informeremo al più presto.”
La giornalista finisce di parlare. Con un piccolo sorriso guardo fuori dalla finestra, non c'è nessuno. Strano, di solito appena escono questa notizie, si appollaia una dozzina di giornalisti qui fuori. Meglio che chiami Zoey per avvertirla. Prendo il telefono, vado sulle ultime chiamate, vado su Zoey e clicco sulla cornetta.
-Pronto?-
-Hey, Zoey, sono Bill. Ecco, non so se hai visto i gossip...-
-Si ho appena visto, che cosa pensate di fare?-
-Non lo chiedere a me, è Tom che si è inventato una balla a dir poco stupida.-
-Ci sono dei giornalisti davanti casa tua?- Chiede, andando dritto al sodo.
-Per ora no, comunque per sicurezza appena arrivi alla curva vicino a casa mia fammi uno squillo e ti vengo a prendere io.-
-Sei sicuro? Insomma potrebbero vederti.-
-Piccola, sono un vampiro, tu non gridare perché dovrò prenderti in braccio per muovermi meglio.-
- Oh, d'accordo.- Cerco invano di ascoltarle i pensieri, ma c'è qualcosa che mi blocca, chissà forse per via del telefono.
-Perfetto, allora a dopo.-
Mentre aspetto lo squillo di Zoey, chiamo mamma per dirle le ultime novità. Di certo se lo aspettava dal primo giorno che i giornalisti avrebbero indagato, così mi disse che lei e Gordon avrebbero fatto uno spuntino e che forse avrebbero girovagato per il bosco, quindi non sarebbero tornati. A dir la verità stanotte dovrei uscire pure io, tanto per lasciare spazio ai due piccioncini. Questo mi da un po' fastidio, ma non posso farci niente. In più vorrei conoscere un po' di più Zoey e capire perché non riesco a leggerle la mente.
Un quarto d'ora dopo Zoey mi fa uno squillo, segno che è già arrivata al posto. In un secondo la raggiungo.
-Hey.- Dico salutandola e dandole due piccoli bacini sulle guance. Sento il suo battito cardiaco, è accelerato. Faccio un lieve sorriso, mi piace il mio effetto su di lei.
-Hey, tutto bene?- Chiede.
-Si, benissimo.- Dico, prendendola subito in braccio, e inizio a correre a più non posso verso casa mia.
Arriviamo a casa, chiudo velocemente la porta d'ingresso, e appoggio Zoey a terra. Ha il fiato corto, molto probabilmente non pensava che sarebbe stato così veloce.
-Tutto bene?- Chiedo per assicurarmi della sua incolumità.
-Si, si, tutto bene, Bill. E' stato come volare!- Esclama con un sorriso a trentadue denti.
Mi avvicino a lei e le sussurrò -Beh, allora spero che volare ti sia piaciuto, piccola.-
-Oh, Bill, è stato fantastico, non pensavo fosse così bello, a dir la verità.- Dice guardandomi dritto negli occhi, sono così stupendi, di un color castano chiaro e in alcune parti verde scuro.
-Beh, ora lo sai piccola.- Le faccio un occhiolino.
-Allora... Hai già un film pronto o dobbiamo sceglierne uno?- Chiede lei.
-A dir la verità pensavo di lasciare la scelta a te.- Rispondo in modo altamente tranquillo, vediamo quali film potrebbero piacerle.
-Beh, a me piacciono i film romantici anni ottanta o novanta, ma il mio film preferito è assolutamente Titanic.- Risponde.
-Titanic sia, allora.-
Anche io adoro Titanic, questo mi fa sorridere, è la prima volta che una ragazza ha i miei stessi gusti.
Accendo il lettore DVD, intanto Zoey si siede sul divano con i popcorn in mano, metto il DVD e faccio partire, dopo di che mi siedo vicino a lei.
Guardiamo il film in silenzio. Sento Zoey completamente rapita, ogni tanto sospira, guarda in antipatia il fidanzato di Rose e la capisco benissimo. Ogni tanto commenta qualche scena e i suoi commenti sono divertentissimi.
Arriva la scena in cui Rose e Jack entrano nella macchina, so come andrà ma ho voglia di scoprire come Zoey guarderà quella scena, così, come se stessi cambiando posizione, metto il braccio prima sulla spalliera del divano, poi piano piano che le scene continuano, mi trovo Zoey a fissarmi e sorridere, e mi rendo conto di avere il braccio sulla sue spalle. Non la tolgo, mi piace sentirla vicino a me, ho quella sensazione di groviglio allo stomaco mischiato all'ansia del vedere cosa accadrà e sopratutto cosa deciderà. Come sempre mi sorprende, appoggia la testa sulla mia spalla, fino alla fine del film dove c'è Rose ormai anziana che getta in mare la pietra del cuore dell'oceano ricordando il suo amore durato anni e anni verso Jack Dawson.
Il film finisce, sento che Zoey sta prendendo aria. Guardo se sta bene, e trovo alcune sue lacrime, questo mi spezza, non voglio vedere nessuna delle sue lacrime a parte quelle di gioia. Le prendo il viso tra le mani e l'unica cosa che riesco a fare, e che mi viene spontanea, è cancellarle quelle lacrime dal viso e abbracciarla stretta a me. Di colpo quasi non mi interessa più di Lux, ora mi interessa cancellare quelle lacrime dal viso di Zoey. 

    *          *          *          *          *         *

Lux e Tom avevano cominciato a scaldare di nuovo l'ambiente, si stavano baciando vogliosi l'uno dell'altra, i due erano sdraiati vicino al laghetto.
-Tom, dimmi che saremo sempre felici, dimmi che siamo destinati a stare insieme per sempre.-
-Lo saremo, amore mio.-
-Torniamo a casa?- Chiese lei.
-Certo. In più Bill non fa altro che chiamarmi.- Disse prendendo il telefono dalla tasca, e appoggiandosi al braccio destro. Lux anch'essa  prese il telefono e guardò il cellulare, aveva un messaggio da parte di Zoey.
“Tu e Tom siete il gossip del momento.”
Lux lesse e rilesse il messaggio poi di colpo si alzò.
-Tom, perché Zoey mi dice che siamo il gossip del momento?-
-Che cosa? Io avevo detto che eri la donna della pulizie.-
Lux guardò altrove cercando qualche giornalista, ma non vide nessuno.
-Beh, allora direi che ci hanno beccati a baciarci. Ti va di diventare ufficialmente mia? E che lo sappia tutto il mondo, o è ancora presto?-
Per Lux, questo era come se Tom le stesse chiedendo di sposarla. Emozionata accettò subito, non le interessò più nulla della sua famiglia, ormai stavano bene ed ora voleva vivere appieno, e per quanto possibile, la sua vita con Tom.
I due si alzarono, e cominciarono a camminare mano nella mano per tornare verso casa Trumper. Intanto la ragazza chiamò Axel e avvertì il suo ormai fratello che non sarebbe ritornata quella sera e che avrebbe dormito da Tom. Axel aveva chiesto a Cedric e a sua moglie. Loro non obbiettarono, erano curiosi di sapere qualcosa in più di Axel.
“Infondo non è male l'arrivo di Axel.” Pensò Tom maliziosamente.
Era strano che i giornalisti ancora non si erano fatti vivi.
Appena arrivarono a casa, videro Bill e Zoey intenti a guardare un film in TV, e decisero che sarebbe stato meglio filarsela in camera e cercare di dormire, per lasciarli con la loro privacy. Entrambe le coppie ne avevano bisogno.





Note dell'autore: Ecco qui anche il tredicesimo capitolo, come sempre spero vi piaccia ;) Ringrazio Cornelian per avermi sopportato in questo capitolo, mi rendo conto che non è stato per niente facile, perciò davvero GRAZIE MILLE. Purtroppo tra qualche capitolo giungeremo alla fine di questa prima parte di Un Altro Mondo Cade a Pezzi. spero che questa Fan Fiction vi sia rimasta nei cuori Per spoiler e maggiori informazioni potete seguirmi sulla mia pagina ufficiale dedicato ai miei lavori grafici e alle mie storie, vi lascio il link qui sotto  
» Luxy_95 «
Ah.. Buona pasqua e pasquetta (anche se in ritardo ;) Vi voglio bene 
vostra, 
Luxy_95 

 

 

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Capitolo 14
*** Tienimi fra le tue braccia ancora ***








Quattordicesimo capitolo




Tienimi fra le tue braccia ancora
Ho bisogno del tuo amore
Ho bisogno del tuo tempo
Quando tutto è sbagliato
Lo rendi giusto
Mi sento così forte
Divento vivo
Ho bisogno d’essere libero con te stasera
Ho bisogno del tuo amore.

 

Calvin Harris ft. Ellie Glouding

 

 

 

PDV Bill
 

Ho sempre pensato che chiunque abbia bisogno di avere qualcuno accanto.

Mentre adesso Zoey sta piangendo sommessamente sul mio petto, mi rendo conto che ha avuto solo noi, i Tokio Hotel, per quel che ne so, si, sicuramente anche Lux e le altre le sono state vicino. Accarezzo il viso fin troppo delicato di Zoey.

-Tutto bene?- Le chiedo appena mi accorgo che ha smesso di piangere e che finalmente quelle lacrime di dolore non escono più da quei piccoli condotti lacrimali.

-Si, scusami, è che quella scena mi fa sempre piangere.-

-Zoey, riesco a sentire i tuoi sentimenti, so per cosa stai piangendo realmente.-

-Giusto, me ne ero dimenticata.- Dice asciugandosi le guance.

-Tranquilla piccola, ti va di sfogarti? Sai, sono abbastanza bravo ad ascoltare, e poi ora è il mio turno di mettermi ad ascoltare.- Dico, sperando che mi racconti tutto ciò che ha dentro. Zoey inspira un po' di aria e poco dopo comincia a parlare.

-Beh, il tutto è successo cinque anni fa, avevo appena compiuto tredici anni, sono stata investita mentre andavo da una mia amica di allora, che poi si è rivelata una stronza con il passare del tempo. Fatto sta che la prima cosa che mi ricordo sono solo i fari di una macchina e che c'era tanta acqua, credo che stesse piovendo, ma non ci metterei la mano sul fuoco, vedevo i fari puntarmi contro, fino a quando si sono avvicinati a cinque millimetri di distanza da me, poi nulla, vuoto totale. I miei mi dissero che ero stata ricoverata in ospedale, con un coma leggero che dopo due settimane si tramutò in un coma profondo. I medici non davano alcuna possibilità di avere qualche speranza, sono rimasta lì per altri due mesi e tre settimane, poi ho sentito la tua voce, ho sentito la melodia di Hilf Mir Fliegen, tu mi hai prestato le tue ali per portarmi qui, di nuovo in vita. Ecco perché quando dico che la vostra musica mi ha salvata, è perché è vero, sentire in qualche oscuro modo, dato che nella stanza non c'era nessuno, la vostra musica mi ha rianimata. I medici erano molto sorpresi per le botte e le fratture che avevo, grazie all'incidente, c'erano davvero poche speranze che potessi tornare ad essere viva. Purtroppo però, dopo essermi svegliata non riconobbi nessuno, a parte voi, persi la memoria, ancora adesso non ricordo nulla di tutta la mia adolescenza, ho varie foto in camera di persone che non conosco, sul diario di scuola avevo varie dediche scritte prima dell'incidente. L'unica cosa che ricordavo eravate voi, purtroppo non riconobbi neanche i miei, praticamente il coma mi aveva tolto quasi tutti i ricordi anche quelli più importanti. Dopo il coma rifeci la terza media e lezioni pomeridiane per recuperare un po' di vocabolario, poi appena presi la licenza di terza media, i miei decisero di trasferirsi. Così ci siamo trasferiti qui, mi sono iscritta alle superiori, occupandomi di letteratura, a quattordici anni amavo e amo tutt'ora scrivere, miracolosamente ero brava! Finito il primo anno feci la seconda e la terza superiore in un anno, così da recuperare l'anno perso. Ed eccomi qui, a guardare Titanic con colui che mi ha salvata. Hm... Ricordo che Titanic lo vidi tre ore circa dopo il mio risveglio, e l'ho adorato fin dal primo istante.-

-E come mai piangevi così tanto alla fine?- Le chiesi.

-Perché vorrei ricordare i miei momenti di felicità, di tristezza, invece di aver in qualche modo un blocco e non riuscire a ricordare nulla, vorrei guardare il passato, vedere chi mi voleva bene, chi mi odiava. I primi due anni dopo l'incidente, non sapevo di chi fidarmi, ero come una bambina appena nata. Fatto sta che il primo anno di superiori conobbi Luxandra, lei da subito diventò una parte di me, in più era una vostra fan, meglio di così non poteva capitarmi, solo che... Non le ho detto nulla riguardo l'incidente, il coma eccetera. Volevo chiudere definitivamente la storia, volevo ripartire da capo, anche se la cosa mi perseguita.-

-Quindi, presumo di essere l'unico a cui lo hai detto?- Mormoro accarezzandole la schiena.

-Si, sei stato la mia salvezza, era giusto che tu lo sapessi. E' giusto che tu sappia da cosa mi hai salvata, da cosa mi avete salvata.-

Sento il suo cuore battere fortissimo, vedo la paura nei suoi occhi, riesco a percepire tutto ciò che sente, non so come, tutto avviene velocemente. La stringo a me, le alzo il mento e incollo le mie labbra alle sue, assaporo le sue labbra morbide per colpa delle lacrime versate, sono dolci, le più dolci che abbia mai assaggiato.

Dopo alcuni secondi che sembrano infiniti, mi stacco di poco da lei e le chiedo se vorrà raccontare l'accaduto a Lux. Lei annuisce, dopo di che si avvicina e torna l'estasi. Qualcosa dentro di me si apre, anche se non so esattamente cosa.

Sento dei passi che arrivano dalle scale. Mi stacco da Zoey, sono i passi di Lux che sta praticamente correndo, entra in sala, e si getta letteralmente su Zoey.

-Zoey, non lo sapevo, Tom ha sentito la vostra conversazione e mi ha detto tutto, spero non ti dispiaccia.- Farfuglia Lux.

-Tranquilla, ora lo sai, e non mi dispiace per niente, è giusto che anche tu sappia chi hai davanti. In più ora sono libera di sfogarmi completamente.- Risponde Zoey.

-Assolutamente, ma mi dispiace tantissimo, proverò a cercare qualche pozione o qualcosa che ti faccia ricordare un pochino la tua infanzia. Lo prometto!- Pronuncia appena, con un nodo in gola.

-Tranquilla tesoro, sono felice adesso, e questo è anche merito tuo.- Risponde Zoey, guardando prima Lux, per poi voltare la testa verso la sua sinistra e guardarmi. Ha gli occhi felici, io l'ho resa felice. Mi rendo conto che sto sorridendo, sono felice, finalmente felice, dopo ben tre anni, sento finalmente la piena felicità. Zoey comincia a fissarmi dritto negli occhi, facendo poi muovere la curiosità di Lux, ed anch'essa comincia a guardarmi con un misto di curiosità e stupore.

-Cosa c'è? Perché mi guardate così?- Chiedo alle ragazze.

Anche Tommy, che era rimasto fino a quel momento zitto e fermo appoggiato sulla stipite della porta, si avvicina e mi guarda incuriosito, poi vedo che ha capito il perché della tanta curiosità e fa il suo solito sorriso.

-Bentornato tra noi fratellino.- Annuncia lui, felice.

Lux lo guarda incuriosita. Ho davvero riacceso la mia umanità? È davvero grazie a Zoey che sono riuscito ad accendere la mia umanità? È lei l'unico amore che è destinato a me? Guardo mio fratello, lui mi fa un cenno con la testa.

-Perché bentornato?- Chiedono in coro le due ragazze.

-Perché... Beh, perché tre anni fa ho spento le mie emozioni, a causa della morte di Hilary, la mia ragazza di allora. Morì per colpa di un tumore, il mio sangue non riusciva a guarirla, l'unico in grado di guarirla era Oscar, essendo di famiglia reale, Hilary però non ne volle sapere, né di Oscar, né del suo sangue, e tutto perché odiava come si era comportato Oscar con Tom l'anno precedente. Hilary ha scelto di morire piuttosto di bere il sangue di uno stronzo. Fatto sta che qualche secondo prima di morire mi fece promettere di trovarmi una ragazza e di andare avanti con la mia vita, gliel'ho promesso, ma quando è morta, mi faceva così male il petto, era come se bruciasse letteralmente. L'unica cosa che volevo era togliermi quel dolore, e l'unica cosa che mi avrebbe aiutato in quel momento era spegnere la mia umanità. Due anni dopo, grazie a Tom, mamma e Gordon, le ho acquistate di nuovo, ma non del tutto, diciamo solo il trenta percento.- Spiego molto velocemente, poi guardo Zoey. -Fino ad oggi.- Aggiungo, per poi prendere la sua mano tra le mie per accarezzarla.

-Ora sei tu che hai salvato me, grazie.- Vedo il sorriso di Zoey, un sorriso sincero, un sorriso vero.

Lux ci guarda con un misto di curiosità e malizia.

-Quindi ora state insieme voi due?- Chiede di punto in bianco -Insomma, voi due prima vi baciavate, o sbaglio?-

Io la guardo, sorpreso della domanda. Cerco una conferma da parte di Zoey, che non arriva, cerco di leggerle la mente, ma come al solito è tutto confuso.

-Credo che sia meglio se ne parlassimo io e Zoey prima di rispondere.-

Vedo Lux un po' sovrappensiero, Tom ha sentito i miei pensieri e anche lui sembra confuso.

-Allora io e tuo fratello vi lasciamo soli.- Esordisce Lux.

-Si, giusto.- Mormora Tom.

I due salgono le scale ed entrano in camera.

-Tu lo vorresti?- Mi chiede Zoey.

-Mi chiedi se lo vorrei? Si, si lo vorrei, mi hai salvato dalla mia inumanità. Per i vampiri, e sopratutto per me, questo conta tanto, in più mi piaci. Mi piaci davvero tanto. Prima, mentre piangevi, ad esempio, stavo male, io, io volevo solo cancellarti quelle lacrime... E tu? Tu lo vorresti?-

-Lo vorrei anche io, ma Bill tu sei una star mondiale, e a dir la verità... Ho paura di essere lasciata qui, sola, per troppo tempo.-

-Ma io voglio portarti con me in tour.- Le dico frettoloso, la voglio insieme a me ogni secondo. So che è troppo sdolcinato, ma è stata lei che mi ha appena cambiato, è lei la mia ancora.

-Stai scherzando?!?- Mi chiede lei, facendo uno dei suoi sorrisi più belli.

-No, se accetterai, e se ci mettessimo insieme, a quel punto dirò a tutti di noi, voglio che tutti sappiano che sei mia.- La sento tremare, mi concentro sulla sua mente. Riesco a sentire solo un gran fracasso, come se un canale non prendesse bene, poi per un momento sento il fracasso diminuire e sento “ Si potrebbe essere più felici di così?” dopo di che il fracasso riparte immediatamente

-Non credi che le fan si arrabbierebbero? Insomma, un idolo che si fidanza con una fan non è una cosa da tutti i giorni.-

-Si credo di si, ma se vogliono il mio bene e la mia felicità allora lo accetteranno.-

-Va bene, ma non diciamolo adesso, insomma, proviamo a mantenere la nostra relazione ancora in segreto, almeno finché non finisce la storia dell'inseguimento di tuo fratello e Lux. A dir la verità, forse dovrei prepararmi ai giornalisti e alle fan, purtroppo so come si comportano in questi casi.-

-Zoey, hai ragione, lo so, sarà difficile, ma ce la faremo, vedrai.-

-Si ma se ci beccano?-

-Facile, io sono il fratello di Tom come tutti sanno, e Lux la tua migliore amica. Alibi perfetto.-

-Tu rendi tutto così facile.-

-Perché è facile, Zoey.- Le dico cercando di renderla meno stressata. La vedo calmarsi, farmi un sorriso ed infine appoggiarsi sulla mia spalla.

-Sei la mia felicità Bill Kaulitz.- Mi dice prima di chiudere gli occhi gonfi dalle lacrime. Cadendo pian piano nelle braccia di Morfeo. Mentre io rimango a fissarla per tutta la notte per poi stringerla a me e sdraiarmi trascinandola insieme a me.

 

..sei mesi dopo..

 

-Tom, mi manchi, non ti vedo da una settimana intera, cosa mai successa tra l'altro... Quando torni?- Chiese lei, malinconica, al telefono.

-Amore appena finiamo arrivo subito. Adesso devo andare tesoro, ci sentiamo dopo.-

Lux mise giù la chiamata, aveva preparato la cena per Tom dato che Simone e Gordon erano usciti a caccia, ma a quanto pare Tom non sarebbe tornato perché appunto aveva detto "ci sentiamo". Questo, per Tom, valeva a dire che non sarebbe tornato a casa almeno prima dell'una. Lux era seccata dal suo comportamento ed era ancora più seccata dal fatto che la congrega le prendesse così tanto tempo, più di quanto pensasse. Quando andava a scuola tutto era più facile, Tom e Bill molto spesso la venivano a prendere insieme a Zoey, entrambi incappucciati con felpe giganti ed occhiali da sole neri, mentre adesso la congrega pretendeva che lei passasse più tempo con loro. La stampa aveva anche smesso di inseguirli, o meglio, aveva rinunciato ad inseguirli. Lux in quei giorni ne sentì di tutti i colori dalle fan dei Tokio Hotel, sentiva anche per strada frasi tipo "Hey, è la donna delle pulizie dei Kaulitz, non sarà solo che Tom se la fa e basta??" oppure "Che troia, quella se la fa con i Tokio Hotel" o altro ancora "Dio quanto è fortunata".

Aveva accettato tutto per l'amore di Tom. Voleva almeno in quell'istante averlo vicino, essere tra le sue braccia appagata e felice. Ogni volta che facevano l'amore, lei si addormentava tra le sue braccia, il suo posto preferito. Il posto che non cambierebbe per nessun altro al mondo.

Così prese una decisione: se Tom aveva così tanto da fare, allora voleva dire che sarebbe stata lei ad andare da lui.

Sparecchiò la tavola e mise il cibo cucinato da lei in frigo.

"Magari lo mangerà domani" Pensò Lux.

Prese la borsa e si avviò verso la porta.

Camminò per le strade buie, illuminate solo dai lampioni, fino a quando arrivò nel piccolo studio. Suonò alla porta, sentì qualcuno urlare un "Muoviti a chiamare Lux così verrà a festeggiare con noi, sicuramente le piacerà sapere che abbiamo finito l'album e così potrà godere di più la tua compagnia, Tom Kaulitz" poi la porta si aprì. Per un momento Tom rimase basito. Aveva uno sguardo sorpreso e felice.

-Amore, ti stavo per chiamare, finalmente abbiamo finito l'album. Vieni su, così festeggiamo insieme.- Disse Tom prendendo la mano di Lux. Appena dentro trovò Bill, Georg, Gustav, David e lo staff in studio.

-Amore, ma è fantastico, congratulazioni!- Esclamò lei tutta felice, ma fin troppo malinconica dentro. Questo non lo dava a vedere, dato che con il tempo Lux era riuscita a nascondere i suoi sentimenti a Tom. Non voleva farlo sentire in colpa, infondo anche lei si era occupata di più con la congrega in estate.

-Grazie amore, vorrei fartelo sentire, ma non sarebbe giusto per le altre fan.-

-Mi va bene, tranquillo, anzi, così potrò avere anche io l'ebbrezza di fare il countdown come tutti i fan, non mi voglio privare di niente.- Disse lei sorridendo a trentadue denti. Era un giorno importante per Tom e sicuramente non glielo avrebbe rovinato lei.

-Che ne dite di andare a festeggiare da qualche parte?- Chiese David ai ragazzi.

-Festeggiate voi per me, io devo adempire ai doveri di fidanzato follemente innamorato della sua ragazza super fantastica e super s..-

-Tom, smettila, mi fai arrossire così.- Sussurrò lei. Lui ovviamente sentì ciò e sorrise.

-E super speciale?- Chiese Bill con un sorriso da un orecchio all'altro.

-Si, super speciale.- Accertò Tom.

-Bambina gli hai cotto il cervello, mai lo vidi in questo stato!- Esclamò David.

-Signor David. Vorrei precisare una cosa, anzi due. A: non sono una bambina, e B: è stato lui a cuocermi il cervello, mi creda.- Sentenziò la ragazza.

-Cognata, credimi, anche tu hai cotto il cervello a Tom.-

-Ok! Entrambi abbiamo cotto il cervello all'altro. Adesso possiamo andare amore?- Chiese Tom con tono impaziente e divertito.

-Ma certo Tom!- Rispose la mora.

-Perfetto. Ciao ragazzi, è stato fantastico lavorare con voi a questo album a dir poco stupendo.- Disse Tom mentre abbracciava tutta la squadra.

-E' stato un piacere anche per noi Tom.- Sentenziò il capo staff.

Dopo di che, il fratello prese la mano di Lux e la trascinò fuori dallo studio.

-Amore calmati, perché tutta sta fretta?- Chiese lei.

-Perché ho una sorpresa per te.- Rispose Tom divertito.

-Allora sentiamo... Cos'è sta sorpresa?- Chiese di nuovo lei.

-Ma se te lo dico poi non è più una sorpresa. Tu sta tranquilla e fidati di me.-

-Ma io mi fido di te, se no in questo momento non sarei qui, non credi?-

-Direi che hai proprio ragione!- Esordì Tom. Intanto Lux notò che erano diretti verso casa sua.

-Perché andiamo a casa mia?-

-Non andiamo a casa tua. Stiamo andando al laghetto.-

-Ah... Perché stiamo andando lì?-

-Noi ci siamo messi assieme il 3 marzo, giusto?- Chiese Tom senza rispondere alla sua domanda

-Giusto, si...- Rispose la ragazza.

-E oggi è il 3 settembre, giusto?-

-Si Tom, è giusto...-

-Questo vuol dire che stiamo insieme da 6 mesi, giusto?-

-Si amore...-

Intanto Tom la prese in braccio e cominciò a correre.

-E io per colpa del mio lavoro non sono riuscito a festeggiare con te.- Mormorò.

-Si, e infatti la cena che ti avevo preparato con le mie manine era appunto per festeggiare il tuo compleanno, Tom, insieme al nostro sesto mesiversario, solo che ancora una volta non ce l'abbiamo fatta, ma mi va bene... Nel senso, siete una band e avete dei doveri, poi io non ho facilitato molto la situazione, visto che sono il capo delle congreghe.-

-Ed è per questo che ti ho portata qui.- Disse lui con un sorriso a trentadue denti, riportandola a terra. Lux lo guardava negli occhi, Tom le fece segno di guardare dietro di lei, la ragazza volse lo sguardo e vide tante candele accese e tanti petali di fiori a circondare il laghetto. Luxandra rimase stupita e si sentì in colpa per aver pensato che si stessero allontanando per colpa del suo lavoro e della congrega. Decise che gliene avrebbe parlato in un secondo momento, adesso voleva solamente godere della compagnia del suo amato. Voleva essere tra le sue braccia, era la cosa che desiderava più al mondo.

Luxandra rivolse di nuovo il suo sguardo a Tom. Era felice, anzi, più che felice.

-E' bellissimo, Tom!-

-Aspetta, ancora non è finita la sorpresa.-

-Oddio cos'altro mi posso aspettare?- Chiese lei portando la mano alla bocca.

-Beh, vedi quella casa la giù?- Disse Tom facendo voltare lo sguardo della ragazza alla sua sinistra. In effetti quella casa sembrava nuova in quella zona.

-Si, la vedo.- Rispose lei.

-Bene, ti piacerebbe se quella casa fosse il nostro rifugio?- Domandò Tom con timore.

-Oh mio Dio. Stai... Stai dicendo sul serio?-

-Assolutamente si. In questa settimana mi sei mancata terribilmente. Volevo finire l'album al più presto solo per poter stare con te. Mi manca il tuo profumo alla mattina, mi manca baciarti, mi manca tutto di te.- Confessò lui accarezzandole prima i capelli per poi passare al viso.

-Oh Tom, la stessa cosa vale per me, davvero.- Sentenziò infine lei prima di buttarsi addosso a Tom e baciarlo.

-Che ne dici se ti faccio vedere prima il nostro rifugio?- Azzardò il ragazzo. Lux lo guardò e rise di gusto.

-Certo amore.-

I due si diressero verso la casa, non c'era un cancello, così Tom prese la chiave dalla tasca destra dei suoi pantaloni ed infine aprì la porta. Appena entrati, Tom prese un'altra chiave dalla tasca sinistra.

-Questa è la tua copia.-

-Oh Dio, Tom. Questa è la cosa più bella che potessi offrirmi, un rifugio. IL NOSTRO rifugio!- Gridò lei di felicità per abbracciare Tom dandogli due semplici bacini sulle guance. Dopo di che Tom le prese la mano e le fece fare il tour della casa. Il rifugio era a due piani, di sotto c'era un salone con una cucina e un bagno, mentre di sopra c'erano due camere da letto. Era piccola, ma era tutta loro, era il loro rifugio e Lux amò ogni piccolo angolo di quella casa.

Lux dalla felicità quasi non resse ancora un secondo in più e sarebbe scoppiata a piangere. Tom si avvicinò al viso di Lux fino a baciarla, non voleva che le si versasse nessuna lacrima. Voleva che lei fosse felice, perché ciò lo rendeva felice. Tom si staccò un attimo da lei, voleva che lei sapesse ciò che si sarebbe dovuta aspettare.

-Lux, so che non passiamo tanto tempo insieme e, purtroppo, con l'inizio del tour, a meno che tu non venga con me, non ci vedremo tanto spesso, almeno per un mese o due, due volte all'anno...-

-Tom, io ti amo, ti aspetterò sempre, ma sai che purtroppo io non potrò venire con te, ovviamente a parte le date qui in Germania.-

-E io non vedrò l'ora di vederti, perché so già che mi mancherai amore mio, MI. MANCHERAI. TERRIBILMENTE.- Sussurrò lui, in quel momento era come se quasi avesse paura di perderla. O forse era solo il suo sesto senso. Solo che in quel momento voleva bearsi della sua amata, così cominciò a baciarla insistentemente quasi fosse aria che deve respirare per tenersi in vita. Le mani del ragazzo accarezzarono tutto il corpo di lei, poi la sua mano destra cominciò a sbottonarle la camicia, mentre lui si spostò a baciarla sul collo, lei provò a toglierli la T-Shirt nera, ma grazie alle carezze del ragazzo e al piacere che le faceva provare non ci riuscì. Ricordò in quel momento la prima volta che fecero l'amore, era il 14 febbraio, nonché giorno di San Valentino. Entrambi erano a casa Trümper, Bill e Zoey erano a casa Price, mentre Gordon e Simone erano “usciti a caccia”, anche se ormai tutti sapevano che uscivano insieme solo per trovarsi in intimità senza che qualcuno li ascoltasse e/o spiasse. Lei e Tom, invece, erano intenti a guardare un film, solo che del film non ci avevano capito gran che, visto che erano intenti a baciarsi. Lux sorrise al ricordo, e Tom la seguì, sì, ancora non si era abituato a non leggerle i pensieri.

Tom accarezzò tutto il corpo della ragazza ormai nudo, dopo di che si svestì anche lui, lei si avviò verso la loro camera sculettando a volontà, peccato che appena arrivata in camera si trovò Tom sulla porta.

-Non mi dire che prima sculettavi per me...-

-Oh, no! Sculettavo per uno guardone di nome Tom Kaulitz.-

Tom sorrise, era uno spasso in questi momenti di intimità. Cosi la prese di peso e si sedette all'estremità del letto, adagiando la ragazza a cavalcioni su di sé. Lux gli accarezzò il viso per poi baciarlo prima sulle guance andando verso il collo, dopo di che tornò su verso il mento, infine sulle sue labbra carnose. Lo baciò intensamente, tanto che Tom si arrese e la strinse a sé per poi entrarle dentro con molta dolcezza. Entrambi erano pronti, vogliosi l'uno dell'altra, volevano saziarsi a vicenda, erano un tutt'uno, nessuno in quel momento li avrebbe potuti dividere, erano nel loro rifugio. Il posto dove mai nessuno li avrebbe trovati.

Il tempo quasi volò dentro il loro amore, era come se fossero in una bolla di cristallo tutta loro, in cui solo loro potevano entrare.

-Dio, Tom, sei il mio infinito. Tom, tu sei quell'infinito che ho sempre desiderato.- Sospirò lei prima di arrivare al culmine del suo piacere.

-E tu il mio amore più grande- Sentenziò lui seguendola a ruota. La ragazza era finalmente appagata tra le sue braccia, era finalmente di nuovo felice. Così si addormentò sul corpo dell'ormai moro e si addormentò felice e appagata. Lui la adagiò sul letto e si addormentò anch'esso accanto alla sua amata.

-Tom..- Sussurrò lei assonnata.

-Si amore mio?-

-Tienimi fra le tue braccia ancora. Ho bisogno del tuo amore. Ho bisogno del tuo tempo. Quando tutto è sbagliato, tu lo rendi così giusto, con te mi sento così forte.
DIVENTO VIVA.

Ho bisogno di essere libera con te, stasera, ho bisogno del tuo amore. Ho bisogno di te.- Sussurrò lei, voleva dirglielo, voleva che lui sapesse quanto potesse contare per lei.

-E io ci sono e ci sarò sempre amore mio.- Disse lui per poi abbracciare la ragazza a sé e addormentarsi, o almeno, cercare di addormentarsi.




Note dell'autore: Heilààà mi siete mancati tantissimo finalmente la scuola è finita, ed io benedico i primi giorni della vacanza con il penultimo (ahimè) capitolo della prima parte.
Come sempre ringrazio Cornelian 
 
Spero che il capitolo vi piaccia, ringrazio anche chi ha letto il capitolo precedente 
 ;)
Per chi volesse seguirmi, vi lascio il link della mia pagina Facebook ;) 
 » Luxy_95 «
Mi raccomando recensite in tanti, criticate anche, così grazie a voi potrò migliorare ;) 
un bacione e un abbraccione,
Vostra Luxy_95 

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Capitolo 15
*** Il mio mondo sta cadendo a pezzi. ***









Quindicesimo capitolo e prologo 





 

PDV TOM

Ancora una volta sono qui che la guardo dormire, mi sembra tanto una dea. Guardo ogni millimetro del suo corpo perfetto, mi chiedo se è felice con me, le accarezzo le spalle, dopo di che prendo la sua mano, noto che ha ancora la chiave della nostra casetta. Faccio un sorriso, poi apro la mente da ogni pensiero e lascio che ci entri solo lei, lascio che lei faccia parte dei miei pensieri, dopo di che entro nella sua mente, sta sognando noi sdraiati in camera mia. Mi avvicino, la sto guardando anche nel sogno, mi avvicino ancora e vedo il suo corpo, era nascosto dal mio, poi lei si volta, ha una faccia triste gli occhi gonfi e le labbra gonfie.

-Lux? Perché piangi?- Le chiedo, ad un certo punto ritrovo me stesso sdraiato nel suo sogno.

-Tom, perché non riusciamo più a passare del tempo insieme.- Risponde lei.

-Amore, non è colpa nostra, tu hai la congrega ed io ho la band.-

-Lo so, ma purtroppo c'è una brutta notizia: la congrega vorrebbe trasferirsi in una città dove si può stare in pace, e vorrebbero che io mi trasferissi insieme a loro.-

-E tu? Tu cosa vuoi?-

-Io... Io ti amo Tom, sarebbe troppo difficile abbandonarti per loro, ma la stessa cosa vale anche per loro. Loro mi hanno costruita. Loro mi hanno aiutata a crescere nel mondo della magia, sinceramente vorrei dividermi in due per poter stare con entrambi.-

-Davvero? Lux sul serio non sai chi decidere?- Sussurro, ma prima di sentire la risposta, di colpo esco dalla sua mente, non voglio sapere la risposta, voglio sapere prima di tutto se è vero che la congrega vuole trasferirsi.

Sono le sette e mezza del mattino. Spero con tutto me stesso che tutto sia solo un brutto incubo. Non riesco a resistere, devo svegliarla.

-Lux! Lux svegliati.- Sussurro piano, lei fa qualche mugolio, ma poi apre i suoi meravigliosi occhietti.

-Tom? Che c'è amore?- Mi chiede con occhi stanchi, ma con una sfumatura di terrore nelle sue iridi.

-E' vero?- Le chiedo. Lei prima mi guarda circospetta, ma poi capisce tutto e, alla fine mi risponde.

-Si, è vero.- Sussurra.

-E noi?- Le chiedo.

-Tom ho bisogno di pensare per bene e di prendere una decisione, tra poco voi andrete in tour e io rimarrò sola qui, a quel punto ci saranno solo loro al mio fianco, Bill prenderà con sé Zoey. A me rimarranno solo loro. Mi hanno cresciuta nel mondo della magia. Io... Io non riesco a scegliere, per favore Tom aiutami a non farmi scegliere.- Mi dice lei con le lacrime agli occhi. Infondo ha ragione, lei rimarrà qui da sola, lei rimarrà con Alexander.

-Hai ragione, Lux, tra poco io dovrò partire per il tour, e la tua congrega ha bisogno di te.- Le dico con un nodo alla gola.

-Tom no! Non dire più nulla per favore, stammi solo accanto.- Dice, per poi sedersi in braccio a me, dopo di che mi accarezza la guancia sinistra.

-Oh Lux, sii ragionevole, qualcuno dovrà pur scegliere, Alexander più di una volta si è fatto avanti, ed ora ha scelto proprio questo periodo per trasferirsi insieme alla congrega. E siccome tu hai bisogno di loro per crescere, non vedo alternative. Giuro che ti amo più della mia stessa vita.- Sussurro, infine mi avvicino a lei e la bacio, per un ultima volta, la stringo a me, assaporo il suo profumo, sento il nodo alla gola bruciarmi ancora di più, con velocità da vampiro la riadagio sul letto, le prendo la testa tra le mani, la guardo dritta negli occhi e pronuncio quelle parole che mai e poi mai avrei voluto pronunciare -Luxandra Taylor sii felice senza di me. Io sono stato un periodo felice nella tua vita, dopo di che le cose non hanno funzionato. Tu devi seguire la tua congrega e io la mia band, sappi che ti amerò per sempre. Oggi sei qui solo per sentirti un po più al sicuro nel nostro rifugio, qui dove ogni qual volta vorrai essere a casa, potrai tornarci sempre. Ora dormi amore mio, sappi che ti starò sempre accanto, e mi raccomando non perdere la chiave del nostro rifugio.- Mi rivesto velocemente, prendo la mia copia di chiave ed esco, esco dalla sua vita.

Le ho promesso che le sarei stato sempre e per sempre vicino, ed è ciò che farò.

Le lacrime mi scendono impassibili, mi sento soffocare, dovevo lasciarla, dovevo farlo per il nostro bene.

Appena arrivo a casa racconto tutto ai miei, a Bill che a sua volta lo racconta a Zoey poi ad Axel ed infine alla sua famiglia. Bill mi dice che in casa loro c'era anche Alexander, sicuramente sarà stato felice.

Quella notte esco a bere e mi ubriaco, e la stessa notte faccio la cosa più orrenda che abbia mai fatto in vita mia.

Passano i giorni, settimane, sette o otto, forse, non so, ormai ho perso il conto, ma io non riesco ad uscire dalla camera, sento ancora il profumo di Lux sul cuscino, a volte vorrei andare lì, riprendermela e portarla al nostro rifugio e stare lì beati e in pace. Ma non posso.

Sento dei bussi sulla porta di camera mia.

-Chi è?- Chiedo.

-Sono Zoey.- Zoey? Perché? Sarà successo qualcosa a Lux? In un batter d'occhio apro la porta.

-Le è successo qualcosa?- Le chiedo frettoloso.

-Sta tranquillo, sta bene, solo... Praticamente ha scoperto grazie ad un tizio di nome Bryan che Alexander le ha mentito. È stato lui a ferirti il petto sette mesi fa ed è stato lui stesso a farle leggere la tua mente.- Dice tutto d'un fiato.

-Scherzi?-

-No, Tom, adesso lei sta male. Ha bisogno di te, e tu hai bisogno di lei, lo vedo.- Mi guarda dritto negli occhi.

-No Zoey! Lux deve fare le sue scelte senza pensare a me.-

-Tom, almeno guarda se sta bene da lontano.- Interviene Bill.

-Non capite? Io ho paura, ho paura di cedere.- Mi soffermo un attimo a pensare, poi riprendo -Sentite, Bill, Zoey, verreste con me? Magari per sostenermi- Gli chiedo sperando mi accompagnino.

-Certo Tommy.- Mi rispondono in coro con un sorriso a trentadue denti.

-Ora va a prepararti per uscire e, per favore, fatti una doccia.- Mi ordina Bill.

-Si. Ah... Grazie Zoey.- Dico stringendola a me, sento l'odore di Lux su di lei, probabilmente l'avrà abbracciata.

-Di nulla, ora va, sistemati, io e tuo fratello ti aspettiamo di sotto.- Mi dice, poi prende la mano di Bill ed entrambi scendono in salone.

Io invece prendo un cambio e mi faccio la doccia.

Dopo circa venti minuti, mi vesto e scendo in sala, li trovo a chiacchierare in salotto insieme a una felice mamma del fatto che suo figlio fosse uscito dalla sua camera di giorno, dopo ben, quanto? Due mesi?

-Oh, tesoro, quanto sono felice di rivederti, ma guarda come sei ridotto, sei dimagrito, non farmi mai più una cosa del genere, hai capito? Mi sono così tanto preoccupata per te.- Mi dice tutto d'un fiato, correndo ad abbracciarmi.

-Mamma, sto bene, scusami per averti fatta preoccupare.- Le rispondo ricambiando l'abbraccio

-Ti perdono, e, mi raccomando, riportala a casa.- Mi dice infine, sicuramente Bill e Zoey le avevano già raccontato tutto, oppure ci aveva sentito poco prima.

-Se riesco, certo. A dopo mamma.- Le dico sperando mi lasci finalmente andare.

Si, devo ammetterlo a me stesso, non vedo l'ora di vederla, di sapere cosa ha fatto in questi due mesi, se ha conosciuto qualche ragazzo, se ne sta frequentando qualcuno, anche se spero che questo non sia accaduto.

-Bene, andiamo?- Mi chiede Bill.

-Si.- Rispondo, usciamo di casa e camminiamo per un paio di isolati. Arrivati al supermercato, entriamo, subito ci invade la tipica freschezza causata dai condizionatori. Mi guardo in giro, il posto è affollato di gente, provo ad intercettare il profumo di Lux con i miei poteri, ma come temevo gli odori sono tutti mischiati. Guardo verso le casse, c'è una ragazza, avrà tipo quattordici anni, sembra si sia paralizzata a guardarci. Riesco a percepire i suoi sentimenti, sembra un miscuglio tra adrenalina, paura, felicità, e sorpresa.

-Ragazzi, credo proprio ci sia una nostra fan lì dalle casse.- Bill guarda dove sto indicando e la vede, dopo di che va da lei.

-Ciao.- Lo sento dire.

-C-ciao.- Mormora lei.

-Sei per caso una nostra fan?- Chiede Bill.

-Io... Si...- Mormora ancora più a bassa voce.

-Hey, non essere timida. Io sono Bill e quello zuccone è Tom, mentre la ragazza è una nostra amica, sicuramente saprai già tutto. Tu? Come ti chiami?- Chiede di nuovo Bill.

Io mi giro verso Zoey, e le dico ciò che ho sentito, dopo di che anche noi andiamo da Bill e dalla ragazza di cui, purtroppo, non ho avuto modo di sentire il nome.

-Ciao ragazzi, allora avevo ragione Bill?-

-Assolutamente fratellino, lei è Ashley.- Dice indicando la quattordicenne -Mentre lei è Zoey.- Ashley tende la mano prima a me e poi a Zoey.

-Ragazzi posso chiedervi un favore?- Chiede timidamente Ashley.

-Certo, dicci pure.- Diciamo in coro io e mio fratello.

-Possiamo fare una foto insieme?- Domanda di nuovo.

Io e Bill le sorridiamo, sembra un angioletta. Zoey si offre di fare da fotografa, scatta tre foto, prima con solo Bill e Ashley, poi con me ed infine tutti insieme.

-Grazie mille, Zoey.- Dice Ashley abbracciando Zoey.

-Di niente piccola Ashley, capisco perfettamente i tuoi sentimenti ora, sai, anche io sono una loro fan, ma shh non dirlo a nessuno, se no quei due si montano la testa, è un segreto di Aliens.- Le risponde Zoey facendole un occhiolino. Ashley le sorride e fa un cenno sicuro, dopo di che guarda verso me e Bill.

-Ragazzi, volevo solo dirvi grazie, grazie per tutto quello che fate per noi.-

-No, Ashley, grazie a voi fans, è merito vostro se siamo arrivati fino a questo livello.- Ribatte Bill.

-È stato un piacere, ovviamente, parlo a nome di tutti gli Aliens.-

-Amore, andiamo?- Chiede una signora ad Ashley, molto probabilmente è sua mamma dato che porta le borse della spesa in mano e contemporaneamente prova a mettere a posto la sua borsa, non si accorge minimamente di noi.

-Si, mamma, solo permettimi di presentarti i miei idoli.- Dice sorridendo sotto i baffi. La madre, finalmente, guarda in alto e si accorge di noi.

-Oh, Dio! Scusate, ma sapete, la spesa.- Dice alzando le mani insieme ai sacchi della spesa. Io e Bill la guardiamo divertiti, ha una faccia piuttosto stanca, poverina, a dirla tutta vorrei aiutarla, ma non posso, devo trovare Lux, voglio averla di nuovo tra le mie braccia e baciarla.

-Non fa niente signora, è stato bello conoscere sua figlia, siamo fortunati ad avere delle persone come lei nel nostro fandom.- Le dico facendole un sorriso.

-Beh, io sono fiera di lei, ed ero fiera anche di sua sorella...- Mi risponde con una malinconia mai provata, quasi supera la mia verso Lux. Cosa sarà successo a sua figlia? Mi chiedo..

-Mamma, per favore...- Sussurra Ashley.

-Mi scusi se sembro inopportuna, ma cosa è successo a tua sorella?- Chiede Zoey. La madre non regge, ha il cuore a pezzi, come si suol dire, sento il suo dolore, un dolore lacerante, così lascia Ashley parlare con noi, mentre lei va a riporre i sacchi della spesa in macchina.

-Mia sorella era una vostra fan, quando un giorno si è sentita male. I miei quella notte la portarono in ospedale, aveva già avuto precedenti svenimenti, ma da quello non si è più risanata ed è entrata in un coma profondo.- Ci spiega Ashley. Cazzo questo è un tasto dolente per Zoey.

-Oddio Ashley, mi dispiace tantissimo. Senti, ora abbiamo davvero tanto da fare, ma se vuoi posso lasciarti il mio numero, vorrei esserti in qualche modo d'aiuto, a te e alla tua mamma, io sono stata in coma. Su, forza, dammi il cellulare.- Ashley prende il cellulare dalla tasca e lo passa a Zoey, mentre io continuo a guardare Bill, sta guardando Zoey con una fierezza che non ho mai visto in tutta la nostra vita. A quanto pare quello sguardo è solo ed unicamente per Zoey, questo mi da un senso di pace interiore, e per la prima volta dopo anni vedo mio fratello felice, lui mi guarda poi fa un cenno verso le scansie piene del supermercato, dopo di che mi fa un occhiolino. Capisco al volo quello che vuole dirmi, così saluto e abbraccio Ashley, promettendole un altro nostro incontro. Mi muovo per il supermercato in cerca di Lux, mentre passo da una scansia a un'altra. Sento finalmente il suo profumo, provo a seguirlo ed entro in una scansia e poi in un'altra vicino, ed eccola lì, bellissima come non mai, che cerca di prendere la scatoletta dei suoi cereali preferiti con i frutti di bosco dall'ultimo scaffale. Cammino velocemente verso di lei, poi la vedo girarsi verso un ragazzo, intimidita, lui la stava guardando già da un po'.

-Piccola vuoi un aiuto?- Le chiede, lei intimidita accetta e ringrazia il tipo.

Sono a due passi da lei, mi sbrigo e prendo quella scatola di cereali.

-Lux.- La chiamo, lei si volta verso di me, e anche il ragazzo biondo con un sorriso smagliante. Devo ammetterlo, è bello, e spero vivamente che non piaccia a Lux.

-Tom! Ciao!- Mi dice con un mezzo sorriso confuso.

Bene ora che le dico? “Scusami tanto per averti soggiogata e lasciata? Scusa tanto per non aver capito che quello stronzo di Alexander era uno stronzo patentato? Scusami tanto per non aver creduto nel nostro amore?”

Oddio è così difficile. Scelgo la via più semplice, non voglio avere quel tipo tra i piedi, e non voglio tanto meno che si intrometta.

-Lux, mi dispiace per quello che farò, ma credimi sono obbligato.- Lei mi guarda sorpresa e stranita. La prendo in braccio come quel tre settembre.

-Ma che cos..?-

-Shh tranquilla, voglio solo farmi scusare, per favore rendi le cose un po' più semplici.-

-Hey, amico ma che fai? Mettila giù!- Mi dice il ragazzo biondo.

-Senti... Non sono tuo amico, e sono il suo ex fidanzato che sta cercando di rimettere a posto le cose tra me e lei. Quindi se ti scansi dalle palle mi fai un gran piacere.-

Non aggiungo altro e cammino normalmente fino all'uscita del supermercato, dopo di che corro più veloce che posso fino a casa nostra, fino al nostro rifugio.

-Perché mi hai portata qui?- Mi dice guardando la casa, mentre la metto giù.

-Perché è l'unico posto in cui nessuno ci può disturbare, Lux.- Ok, si, sono nervoso, molto nervoso.

-Ah...- Solo ah? Mi sa che sarà più difficile del previsto.

-Già. Senti, non è stata una coincidenza vederti al supermercato.-

-Ah, lo so benissimo, conosco fin troppo bene Zoey ormai.- Mi dice con un mezzo sorriso.

-Lux, mi dispiace per la congrega.- Le dico accarezzandole le spalle.

-Si, anche a me.-

-Aspetta, non ho finito. Lux, io vorrei tornare insieme a te. Io sono ancora innamorato di te e... Mi dispiace tantissimo esserti stato lontano, è che non riuscivo a pensare ad altro che te. IO TI AMO Luxandra Taylor, e voglio vivere il resto della mia vita con te. So che è banale dirtelo così, ma ti giuro che dalla mattina del quattro settembre non penso ad altro..- Ecco, ho detto tutto, ma lei rimane zitta a fissarmi, e la cosa mi innervosisce alquanto.

-Non dici niente?- Le chiedo, mi fa un no con la testa, ma poi si avvicina a me, cinge le sue braccia intorno al mio collo e mi bacia, così, come se nulla fosse successo, come se non ci fossimo mai separati. Prendo la mia copia di chiavi e la infilo nella serratura, Lux mi guarda, poi porta la sua mano al collo e fa uscire una collana da dentro la maglietta, in quella collana aveva attaccato come un ciondolo la sua copia. Non resisto e la bacio di nuovo, sono felice, ma non so perché sento il nervosismo crescermi.

Entriamo in casa, poi saliamo e andiamo in camera, il letto è spoglio senza un copriletto, o una coperta, e senza i cuscini. Completamente vuoto. La guardo in cerca di risposta.

-Mi mancavi, non volevo niente che mi tenesse caldo a parte te.- Non riesco a trattenermi. La bacio di nuovo. Mi sorprende la morbidezza delle sue labbra, dalle labbra passo al mento, mentre intanto le slaccio la felpa. Sotto ha una bellissima maglietta a mezze maniche, è lunga fin sotto al sedere, le sfilo anche quella, e continuando a baciarla passo sulla spalla. Le accarezzo la schiena fino a trovare i fermagli del reggiseno, li slaccio, poi riprendo a baciarla sulle labbra, sento le sue mani prendere i lembi della mia maglia, e centimetro dopo centimetro la tira su, ci stacchiamo per un momento e mi tolgo la maglia, dopo di che mi slaccio i pantaloni, e me li sfilo. Mi inginocchio davanti a Lux, le accarezzo le gambe, ha una panta-calza quindi è molto semplice sfilargliela, e così faccio, non so come ho resistito a rimanere ben due mesi circa senza vederla, ha la pelle liscia come me la ricordavo. La accarezzo e bacio ogni suo millimetro di pelle. La accarezzo dappertutto e mi pento del tempo perso senza di lei. Le sfilo le mutandine e poi la porto su quel letto spoglio che noi riempiremo da oggi fino all'infinito. Lei mi sfila i boxer, e così siamo nudi di nuovo a coprire il letto vuoto con i nostri corpi.

Il suo corpo è caldo, quasi bollente, le sussurro quanto sia bella, quanto la amo, e quanto sono felice di esserle di nuovo accanto. Poi finalmente entro dentro di lei, è così stretta che quasi mi sembra che sia ancora vergine. Molto probabilmente è tesa, cerco di accarezzarla il più possibile, di amarla con un amore così intenso che quasi mi brucia dentro. Entro ed esco, molto piano, voglio che si ricordi di me, voglio che si ricordi che io sono stato e sarò sempre dentro di lei. Sento i suoi gemiti provenire dalle sue corde vocali, addirittura sento le vibrazioni, la pelle d'oca e il piacere che le procuro.

******

PDV Lux

Questa è una sensazione che mi mancava, averlo dentro di me è una delle cose che più amo in assoluto, mi sussurra che mi ama, ad ogni bacio e ad ogni carezza sento l'ebbrezza del venticello fresco che entra dalla finestra socchiusa, mi viene la pelle d'oca.

Tom mi accarezza ancora di più cercando di riscaldarmi e ci riesce benissimo, sta entrando ed uscendo da me ed ogni volta che il suo membro accarezza il mio interno così dolcemente e prepotente nello stesso tempo, sento un battito di cuore in meno, gli occhi mi si chiudono, vedo dei flash della nostra ultima notte, lo vedo, mi guarda negli occhi e mi sta dicendo che devo essere felice senza di lui. Come è riuscito ad avere la forza di dirmi una cosa del genere? Perchè mi ha rifiutata? E sopratutto, perchè mi ha soggiogata?

Ad un certo punto tutto questo è solo una piccola nuvola nera che scompare dal cielo. E vengo così violentemente che urlo tutto il mio piacere. Pochi minuti dopo sento il suo piacere caldo dentro me.

Tom si accascia su di me, lo sento respirare il mio odore, poi mi ricordo dei flash.

-Tom?- Chiedo.

-Mhm?-

-Tu mi hai soggiogata?- Di colpo sento Tom diventare rigido.

-L-Lux, come ben saprai tu avevi bisogno della tua congrega, io avevo appena finito l'album con la band, non avevamo tempo per noi due...-

-Tom, non avresti comunque dovuto decidere per me.-

-Mi dispiace, Lux, davvero, ma sapevo quanto sarebbe stato difficile per te se avessi dovuto scegliere.- Mi risponde mentre si siede vicino a me sul letto.

-Tu mi hai soggiogata Tom, lo sai quanto odio questo fatto. Certo, serve in alcuni casi, ma io ero la tua ragazza, tu mi avevi giurato che non mi avresti soggiogata, ricordi?- Vedo la tristezza negli occhi di Tom.

-Mi dispiace Lux, ok? Mi dispiace sul serio, mi dispiace averti messa in pericolo da quando ci siamo messi insieme, mi dispiace non averti vista al nostro sesto mesiversario, mi dispiace di averti soggiogata seppure ti avevo giurato che non lo avrei fatto, mi dispiace averti allontana, E SOPRATUTTO MI DISPIACE AVER FATTO SESSO CON VIVIANNE.- Il mio cuore si ferma su due parole “sesso” e “Vivianne” e quelle due parole non devono mai e poi mai stare in una frase unica.

-Tu cosa?- Domando senza fiato. Spero con tutto il mio cuore di aver sentito male, ma la sua faccia mi dice tutto il contrario, è triste, delusa, direi da cane bastonato.

-C-come è successo?- Chiedo, vorrei saperlo ma al momento stesso sono raccapricciata e nauseata. Lui mi guarda sorpreso.

-La notte in cui ti ho lasciata, mi sono ubriacato, e mentre tornavo a cas...-

-Basta così Tom.- Dico freddamente, sono nauseata e ferita, tanto ferita. Prendo i miei vestiti, li indosso e me ne vado, questa volta ho abbandonato io il campo di battaglia. E su questo campo non ci voglio più tornare. Tom Kaulitz lo voglio dimenticare, lo voglio dimenticare per sempre. Esco da casa e comincio a correre, non ho mai amato la corsa, ma in questo momento voglio solo allontanarmi da quel dolore infinito. Questa volta è finita, alla fine Tom Kaulitz ha ottenuto quello che voleva. Ed ora io ne pago le conseguenze, ora il mio mondo sta cadendo a pezzi.

Arrivo a casa, mamma, Axel e Karen non ci sono per fortuna, non voglio che mi vedano in questo stato. Corro in camera mia, mi butto sul letto e sfogo la mia rabbia e il mio dolore tra i miei morbidi cuscini.

 

 

 

Epilogo

Sei mesi dopo..

3 maggio 2014

PDV Tom

Mi trovo in Francia insieme a Bill, Georg e Gustav, stiamo per fare una conferenza stampa per un noto magazine di gossip francese. Le poltrone sono abbastanza comode, quindi mi accascio il più possibile. La giornalista non fa altro che parlare con Bill, credo che mio fratello abbia fatto decisamente colpo, immagino la faccia incazzata di Zoey.

Dopo la rottura con Lux, mi sento terribilmente vuoto, ogni tanto Vivianne mi fa visita, quando ci troviamo nella stessa città. Adesso è diventata una modella nota di fama europea.

-Tom? E tu? Abbiamo foto che riportano te e una vecchia fiamma in un ritorno di fuoco vivo, ho ragione?-

-Oh, si, le ho viste. Effettivamente...- Non faccio in tempo a finire la frase che sento la voce di Vivianne provenire dalla platea.

-Si, io e Tom stiamo di nuovo insieme.- Grida di gioia.

-Oh, una gran notizia, un ritorno di fiamma e a quanto vedo è acceso. Ora passiamo a Georg...- La giornalista continua a parlare, mentre io sto pensando solo ad un unica persona: Luxandra Taylor.

* * * *

PDV Lux

Sei mesi dopo

3 maggio 2014

Mi sto preparando per uscire, ho rivisto quel bel ragazzo biondo del supermercato, si chiama Ethan Küser, si è trasferito qui da poco, ha ventidue anni e mi sta piacendo davvero un sacco, questo sarà il nostro decimo appuntamento. Accendo la TV intanto che mi metto le scarpe. Di colpo mi blocco. Tom Kaulitz è in TV. Resto immobile a guardare la conferenza, sento la giornalista chiedere a Tom qualcosa su una vecchia fiamma. Poi in sottofondo sento un'altra voce, una voce che io odio. E questa volta dice “Si, io e Tom stiamo di nuovo insieme.” gridando di una gioia infinita. La telecamera si gira verso di lei ed è lì con il sorriso a trentadue denti, mentre io muoio dal dolore ogni secondo che passa. 




















Note dell'autore: Ed ecco qui l'ultimo capitolo di questa prima parte, spero con tutto il cuore che la storia che ho creato via sia piaciuta, io mi sono divertita tanto a scriverla, ma ovviamente tutto ciò è anche grazie alla mia migliore amica, lei mi ha dato la forza di continuare e andare avanti, quando non trovavo nessuna idea, lei con un commento me ne dava diecimila. Grazie di cuore Cornelian. Infine  ringrazio ognuno di voi, ringrazio chi ha recensito e chi mi ha dato buoni consigli ^^ Vi voglio bene e grazie di tutto.


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