Behind Blue Eyes

di sistolina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Behind Blue Eyes ***
Capitolo 2: *** Don't... ***
Capitolo 3: *** It's Just Gallagher Now (Ian) ***
Capitolo 4: *** Mirrors (Mickey, 4x01) ***
Capitolo 5: *** Turn off the lights (Ian, 4x05) ***
Capitolo 6: *** 20$ For Having You (Mickey/Ian, 4x07) ***
Capitolo 7: *** Together (Ian/Mickey, 4x08) ***
Capitolo 8: *** Everything's Cool (Ian/Mickey 4x10) ***
Capitolo 9: *** So you really came out uh? (Ian/Mickey, 4x11) ***
Capitolo 10: *** He's staying with me (Mickey/Ian, 4x12) ***



Capitolo 1
*** Behind Blue Eyes ***


Behind Blue Eyes









Ha occhi difficili.
Non i suoi pugni, non la sua bocca, non il suo uccello.
Gli occhi. Più difficili di tutto. 
“Non tutti riescono...” non serve a niente. E fa sempre a cazzotti con il resto “Non tutti riescono a sputare fuori quello che provano ogni minuto, cazzo”.
Più del sangue sui vestiti. 
Non riesce a convincere gli occhi a raccontare la stessa storia delle parole.
Sono sempre più fottutamente ribelli del corpo. 
Perché la prima volta che ti ha baciato, tutte le volte che ti ha baciato, l'ha fatto con quei maledettissimi occhi difficili.
Suo padre non è riuscito ad uccidere quegli occhi.
Non ancora.












**Note: e niente, questa drabble insensata è nata così, adesso, in questo preciso momento. Quasi l'ho scritta sull'editor di EFP. Scrivere di Ian e Mickey per me è pressochè impossibile. Li amo, li adoro, li shippo come la manna, ma non riesco a scriverne. Non approfonditamente e sensatamente come vorrei.
Niente più di una drabble, insomma, prima di precipitare nell'OOC, in quello che vorrei facessero, dicessero e provassero, ma che non è quello che loro direbbero e farebbero. 
Se qualcuno passa di qui e ha voglia di lasciarmi scritto che no, non sono proprio loro, o magari che queste quattro parole in croce un po' li ricordano, beh, lo ringrazio già ora^^

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Capitolo 2
*** Don't... ***


Don't...


 




Quattro anni. Quattro anni a scopare frocetti dell'esercito in qualche Paese di merda in culo al mondo.
Se non ti esplode una fottuta mina in faccia.
Se non crepi.
Cosa cazzo devo fare io? Eh? Fermarti? 
A me non frega un cazzo se ci resti secco. 
Non me ne frega un cazzo di niente.
Perché nessuno mi ha insegnato a contare qualcosa. A cambiare qualcosa. A tenere a qualcosa.
Sopravvivo, e basta.
“Non-” 
“Non cosa?” 
Non andare. Non morire.
Non mi lasciare qui.
“Solo-”
Solo. Resta. Dai. Ancora un solo, fottutissimo, giorno.
Non so come si fa a essere vivo, se te ne vai.







**Note: stanotte sono stata sveglia tipo fino alle 5 per vedere il season finale. Mi hanno uccisa, e massacrata, e riportata in vita per uccidermi lentamente. Questa gente mi odia, e non ha alcuna pena per me, povera anima, che pur rassegnata alla tristezza immonda del tutto, avevo ancora una flebile fiammella di speranza che almeno qualcosa finisse bene.
E invece niente. 
Ma dall'altra parte invece no, invece, cavolo, invece è tragico e romantico (nel senso etimologico del termine) e bellissimo questo finale di stagione. E Ian e Mickey, e Cameron e Noel, specialmente Noel, sono da togliere il fiato. Gliela devo questa drabble indegna, e la devo a me.^^
Se non fi fa proprio schifo, e vi va di lasciar scritto qualcosa, io sono qui, e anche qui^^

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Capitolo 3
*** It's Just Gallagher Now (Ian) ***


Alla terza stagione, 
un colpo al cuore.
Ai Gallagher, 
la mia famiglia preferita di sempre.
Ai Gallacest, che sono
sempre qualcosa da amare
anche se solo in un angolo 
nascosto del cuore.
A Ellina e Giuls. 






It's Just Gallagher Now








“Che succede?” l'ho guardato e basta, con quella canna ancora da fumare che barcollava fra l'indice e il medio.
Una canna da smezzare, un tiro per volta, a spingere fuori dalla bocca qualche parola in più, quelle che non siamo bravi a pronunciare, noi, così selvaticamente abituati a trovarci nei rivoli di fumo di uno spinello.
In un angolo. Riusciamo sempre a trovare un angolo.
“E' solo Gallagher adesso” il cadetto mi fissa.
Voglio solo smettere di essere me stesso.
Non Mickey.
Un fottuto casino perso in partenza.
Non Lip.
Non Ian.
Solo Gallagher.
L'angolo di me che non troverò mai vuoto.





**Note: i Gallacest sono sempre dietro l'angolo^^ E una volta metabolizzato il finale di stagione strappacuore, quel momento, quella scena, quel sorriso di Ian mentre dice al cadetto "Solo Lip" esattamente come lo dice Lip, pensando a Lip, a quello che sta lasciando indietro e che potrebbe non rivedere mai più, non è solo Lip, è anche Debs, e Carl, e Fiona e Liam. Perchè è vero, sì, che Ian ha dato il suo addio a Mickey, è vero che l'ho amato per questo e ancora lo amo, ma Shameless non è solo OTP meravigliose che distruggono il cuore dei fans, è anche una famiglia, è anche legame fraterno, è anche squadra, e coralità. Ed è anche questo rapporto disfunzionale tra fratelli che in un paio di secondi insieme urlano ancora da tutti i pori "simbiosi".
E io li amo.
E anche Elle li ama.
Perciò eccoli^^

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Capitolo 4
*** Mirrors (Mickey, 4x01) ***


Mirrors







 

L'hai ficcato dentro a forza, stropicciato e nascosto.
Una rivista porno da seghe in bagno, carta scadente per fotografie, gocce di piscio sparse ovunque e la tavoletta alzata.
Gallagher.
Ha un'espressione strana, in quella foto, Gallagher.
E sembra già consumata e vecchia, già finita, già passata.
Dimenticata.
Una settimana.
Vorresti almeno riuscire a menartelo abbastanza da venire, e scomparire. Un secondo e basta.
E invece no, perché in quello specchio ci sei anche tu, e Gallagher non puoi semplicemente sotterrarlo in un giornalino del cazzo aspettando la prossima sega.
E quella mano vorrebbe solo essere in un altro posto, a strizzarti il cuore invece del cazzo, perché è quello che fa male, e soffoca, e scoppia.
Gallagher.










Salve^^ Shameless è ricominciato, e con lui le mie angosce, la mia ansia da prestazione, e le drabbline Gallavich con qualche guest star d'eccezione ogni tanto, tipo Lip ahahaha
Ho fangirlato pesantemente per la scena di Mickey e quella foto. E ho lacrimato, come sempre, perchè Noel Fisher è sempre più bravo e Mickey sempre più profondo, e mi manca Ian e lo rivoglio <3

 

 

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Capitolo 5
*** Turn off the lights (Ian, 4x05) ***


Turn off the lights











Veder scomparire il limite è stato come ingoiare vetri rotti e non morire. Sentire di poter battere un tempo infinito fatti di rami spezzati a ritmo con le luci stroboscopiche, e sbattere contro gli altri senza cadere.
È stato travestirsi e spogliarsi.
Non più Ian, Lip, o solo Gallagher.
Sono i neon che sparano luce flash sul bancone, le olive nei cocktail e lo shaker che scivola dalle dita.
È la cocaina che tiene sveglio, l'alcool che rende leggeri, le sigarette che asciugano i pensieri.
Matita scura e capelli in ordine. Buon odore di scopate senza scuse e senza parole.
Un cesso ieri, un tavolino domani. Un sottoscala.
Olio per massaggi e lubrificante alla noce macadamia.
Tu non entrerai mai qui, io non tornerò mai indietro. E forse posso rimanere con il piede sospeso all'uscita di sicurezza, perché questo guscio metallico di plexiglas e pessima techno per froci è la mia casa mobile, e posso scappare.
E posso svuotare il bicchiere di un tizio a caso, e sniffare, e scopare, e cantare, parlare e sballarmi. E posso ancora scappare.
Posso non essere io ancora per un giorno, un giorno dietro l'altro.











Siamo già alla 4x05 e ancora non si sono incontrati. Ma Ian è tornato, e tornato in grande stile, con drammi a non finire che io personalmente non vedo l'ora di scoprire <3
Attendo il loro incontro come il pane, lo ammetto, ma questa attesa, io lo so, verrà ripagata**

 

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Capitolo 6
*** 20$ For Having You (Mickey/Ian, 4x07) ***



 
20$ For Having You






Hai avuto mille paure. E mille paure sono stati i tuoi occhi.
Ma la paura era facile, perché puzzava, faceva rumore, era accecante. E potevi sparare alla paura, vederla sanguinare, cadere, morire.
Ma adesso sei al buio, con la paura che non ha colore, odore, sapore.
Forse saprebbe di buono, di dopobarba o sapone, di banconote nuove appena ritirate al bancomat dell'angolo.
Di completo firmato, sa la tua paura, delle piume di un boa, e di una matita nera attorno a occhi che non conosci più.
Pesa la tua paura, fin sul pomo d'Adamo, e porta un nome che non è il suo.
Curtis.
Chi cazzo è Curtis? 
Paura che Curtis sia tutto quello che ti rimane di lui.
“Gesù Cristo Ian”
Ian. Ian. Ian.
L'hai ripetuto ogni giorno. Era rabbia, era solitudine, era rabbia.
Rabbia. Rabbia. Rabbia.
Vuoto.
Era asciutta contro la retina e la gola.
Ian. Ian. Ian.
Paura della paura, di lui che sembrava non avere paura.
La tua paura che puzza di neve e di sudore.
La tua paura che ha di nuovo il suo nome.
Ian. Ian. Ian.













Mi stanno uccidendo. Non lentamente, velocemente. Letteralmente. Noel Fisher è di una bravura così rara che non so nemmeno come commentarlo.
Episodio stratosferico, livelli di interpretazione da Emmy Awards istantaneo.
Che pezzi di attori.
Tante lacrime.
Una settimana di pausa io non la reggo.

 

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Capitolo 7
*** Together (Ian/Mickey, 4x08) ***


Together













La felicità non è libertà per un cazzo.
La felicità di quelli come noi, sporchi, sfatti e fottuti, non è libertà per un cazzo.
La libertà è stare col culo fuori di prigione finché puoi, finché riesci, finché non ti trovano a metà di una scopata, e la vita ti si accartoccia in mano nemmeno le avessi dato fuoco.
La felicità non è qualcuno che ti chiede cosa cazzo vuoi per colazione. 
Scrumble Eggs? 
French Toast?
 
Ho la faccia di uno che parla francese io? L'unica Francia che ho visto è il pompino di una battona sfondata adescata per finta, che non ho nemmeno pagato.
La felicità non so nemmeno cosa sia.
Ma tu sì, forse, con i tuoi amici che parlano bene, stringono la mano a tutti e si scusano. 
Non so nemmeno perché cazzo si scusano.
Io, forse, devo chiedere scusa. 
Ancora nessuno mi ha sparato, ammazzato di botte o scopato per forza.
Nessuna moglie russa che non voglio ad urlare parole che non capisco e non voglio capire.
Ci sei tu adesso, e forse la felicità sono solo luci stroboscopiche del cazzo e musica di merda. Svegliarmi in un posto che non puzzi di fica di russa andata a male e piscio.
Tu. 
Qualcuno che mi chiede se ci siamo incontrati per caso, o stiamo insieme. E dalla risposta non dipende una pallottola.
Insieme.
Io nemmeno so se si pronuncia così. Nessuno me l'ha insegnato, insieme, come si sta.
Però cazzo, a me, questa parola, comincia a piacere troppo.




Addio. E' stato bello conoscere tutti voi, ma onestamente se Shameless continua così, io al finale di stagione non ci arrivo nemmeno pregando.
Non possono uccidermi costantemente e continuamente.
Ero ampiamente spoilerata, ma comunque sono morta.
Quanto sono belli, quanto sono bravi tutti quanti.

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Capitolo 8
*** Everything's Cool (Ian/Mickey 4x10) ***


Everything's Cool












Bolle di sapone, carote, sprazzi, lampi di vento, pioggia, grandine, albe, tremori e schizzi.
Colori, suoni, rumori, abbuffate, scopate, sensi, troppo, tutto, tanto.
Ero, sono, vivo, respiro, canto, muoio, vivo. 
Vivo. Vivo.
Vivo.
Sfondare, sbrigarsi, godere, respirare, boccate d'aria, di vino, di festa, coca, sesso, il sole.
La presa, una presa, prendere tutto, mai rendere, scendere, arrendersi, svendere, lasciare, regalare, abbandonare.
Vivo. Vivo. Vivo.
Correre, sudare, nuotare, ingoiare e guardare in alto, al centro, fuori, intorno, tutto.
Vivo.
Neve, grandine, freddo.
Rallentare, fermarsi, soffocare.
Inciampare.
Niente respiro, aria, ossigeno, è scuro.
Bianco e nero, incantato, disco rotto, da buttare.
Tutto da buttare.
Strappato, è caduto. Precipita.
Precipito.
Freddo, un occhio dentro, in fondo, è scuro. 
Cieco, non vedo, sordo, muto.
Paura.
Monica in un letto al buio. Monica.
Monica.
“E' tutto ok. Ian, va tutto bene”
Sei lontano. Lontano.
Mickey.
Dove sei Mickey? Dove siamo?
Bene? Bene?
Piano. Lentamente. È piano. Un po' caldo e un po' sporco. Mickey. Ti riconosco, ti vedo.
“Va tutto bene” 
Non lo so se va tutto bene. Non va bene, è scuro e freddo, e non riesco a respirare.
Non so dove sono, dove siamo. 
Non andare Mickey, non andare.









Note: Mickey in questa stagione è ENORME, davvero un personaggio ENORME. Ma Ian sta vivendo una trasformazione angosciante e preoccupante. Come singolo, finalmente, coinvolto in un processo doloroso di presa di coscienza, io credo, di qualcosa di grosso. Amo i Gallavich, li ho sempre amati, sempre, ma il personaggio di Ian è sempre esistito solo in virtù del suo ruolo in una coppia, e invece questa stagione gli sta dando la possibilità di esistere come singolo, e come singolo la sua storyline mi piace molto.
Questo episodio è stato meraviglioso, davvero, e anche se brevi le loro scene insieme, dalla quotidianità un po' disagiata a casa Gallagher all'acme della scena con Kenyatta, sono sempre una gioia.
Questa flash non ha molto senso, nè una trama. E' un lampo nella mente di Ian, un sobbalzo. Temo di aver capito cos'ha, temoche Mickey lo stia capendo, e temo che dovranno farci i conti, ma Mickey è lì, nel dramma più assoluto, ora Mickey c'è.
Ho un po' paura di questi ultimi due episodi, ma li aspetto con ansia <3

 

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Capitolo 9
*** So you really came out uh? (Ian/Mickey, 4x11) ***


So You Really Came Out uh?











Ho disegnato un cerchio con i pensieri attorno a questo giorno.
Poi uno a matita, poi uno a penna, e poi l'ho ricalcato.
Poi con il sangue, la coca, l'alcool, il tempo.
Ho calcato un cerchio attorno al giorno in cui stipare le mie cose e dire addio.
Pensavo fosse oggi, e invece no.
E mi piace il tuo odore anche adesso, anche se ha il gusto del tuo sangue, e io ho sempre paura di vederlo, il tuo sangue, scorrere troppo e troppo veloce, senza poterlo fermare.
Ma c'è il sangue giusto, quello che si deposita piano sulla neve, quando la battaglia è finita.
Non finiremo mai di sputare denti, e rimpiazzare macabri e assenteisti affetti con pessimo whisky in una fiaschetta, ma il tuo sangue sa di te, che adesso sei vero, sei piccolo e traballante, come appena nato.
Hai ancora gli occhi chiusi, forse, o forse è solo il momento che voglio tenere per me, questo, il momento in cui è tutto giusto.
Possiamo solo ridere piano, e bere, e odorare di sangue e birra versata, e non dire niente.
È tanto grande tutto questo Mickey, non riesco nemmeno a vedere dove finisce.
Ma tu hai ancora gli occhi chiusi.
Se li apri, forse, tu ce la fai.








Note: che episodio. CHE EPISODIO. Non riesco a dire nulla, a fare nulla, sto solo fangirlando come un'idota da ore. Belli, bravi, stupendi.
Shameless sta raggiungedo livelli impensabili.
Che bellezza.
Mi dimentico sempre di dirlo, perchè sono un'idiota, ma se volete conoscermi meglio, e anche solo delirare e fangirlare, potete sempre trovarmi nello zoo amabile che condivido con la mia roomate Ellina^^

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Capitolo 10
*** He's staying with me (Mickey/Ian, 4x12) ***


He's staying with me









Da bambino una volta ho inciampato, e mi sono rotto un braccio. Nessuno ci ha creduto, perché Terry era un bastardo violento pezzo di merda, e io ero piccolo. 
Ero piccolissimo. Basso, sporco, piccolo.
Non me ne frega niente di ricordare com'ero da piccolo Gallagher, davvero. Io dimentico tutto, perché così non mi pesa il cervello. Bere va bene, bere è giusto, bere aiuta.
E qualche droga ogni tanto, per uscire di casa in questo quartiere che puzza di piscio e fica di battone andata a male. Siamo tutti un po' incazzati e depressi, cazzo, è il Southside. Non puoi non volerti ficcare una pistola in bocca e sparare, ogni tanto, se vivi nel Southside.
Però non è così per te uh? Tu non vuoi solo sparire, tu vuoi cancellarti da questo cazzo di mondo. Sprofondare.
Una riga nera calcata, calcata, calcata troppo.
Cancellare me, e così va bene, non è successo niente. Niente.
Sono piccolo Ian, Ian sono piccolo, Ian. Anche adesso.
Piccolo e sporco, e non so cosa cazzo devo fare, perché tu non vuoi nemmeno che io esista sulla faccia della Terra, e io esisto sulla faccia della Terra solo perché la tua faccia da stronzo vale qualcosa.
Tutto.
Gallagher.
Non lo voglio sentire che non ce la posso fare Gallagher.
Che tu non torni. Che basta.
Io no. Non è per me.
Perché a qualcosa deve servire questo, i punti che mi tirano in faccia, e la voglia strana che ho di essere al mondo, anche se fa schifo.
Ian. Io al mondo non ci voglio stare così, se tu non ci sei.
Quindi adesso svegliati ok? Svegliati e torna.
Torna perché ti uccido cazzo, ti uccido.
Mi uccido.
Mi uccidi.
Svegliati.























Addio. Non mi riprenderò mai da questo finale, che come finale di stagione è sempre Shameless, è sempre un momento di preparazione e rincora per la stagione successiva. E la prossima io già me la sento gelare, con Ian e Mickey che mi faranno sanguinare il cuore, perchè Mickey davvero è un amore, ma questa cosa va oltre tutto, è qualcosa che non può gestire.
E Fiona, e il ritorno di Steve/Jimmy/Jack, e Lip che forse, spero con tutto il cuore, cominci a capire che c'è davvero un'altra vita fuori dal Southside, ma non è quella che sta vivendo ora.
Frank, Carl, Debbie. 
E' stato un episodio maestoso è mi è sembrato infinito, come se tutto avessero il loro spazio e la loro finestra sul mondo, il modo di dire qualcosa.
Shameless si conferma un capolavoro di interpretazione e scrittura, un ritratto impietoso ma appassionato di un'America cancerosa e marcescente, ma anche di sentimenti umani puri e reali, ma non per questo edulcorati. Un grazie enorme a Shameless, i suoi attori, a tutti voi, alla Showtime e agli autori.
Arrivederci a gennaio...

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