Always and forever

di Fiamma Erin Gaunt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prompt 12. Fottiti ***
Capitolo 2: *** Prompt 33: Occhi ***
Capitolo 3: *** Prompt 32: Guardare sotto le gonnelle non è il mio unico hobby! ***
Capitolo 4: *** Prompt 25: Cuore spezzato ***
Capitolo 5: *** Prompt 15: Gelosia ***
Capitolo 6: *** Prompt 3: Bandiera ***
Capitolo 7: *** Prompt 28: Cannella ***
Capitolo 8: *** Prompt 23: Vittoria ***
Capitolo 9: *** Prompt 26: Patto ***
Capitolo 10: *** Prompt 9: Lacrime ***
Capitolo 11: *** Prompt 6: Letto ***
Capitolo 12: *** Prompt 7: Sogno ***



Capitolo 1
*** Prompt 12. Fottiti ***


Always and forever

 

 

 

 

 

 

       1.      Fuoco

        2.      Riflesso

       3.      Bandiera

       4.      Profumo                

         5.      Alcool

6     6.        Letto

        7.      Sogno

       8.      Tocco

       9.      Lacrime

         10.  Stelle

1     11. Battito

         12.  “Fottiti.”

       13.  Anello

       14.  Eclissi

         15.  Gelosia

       16. Impulsività

        17.  Addio

       18.  Desiderio

       19.  Scelte

         20.  Perdono

       21. Tatuaggio

        22.  Graffi

       23.  Vittoria

       24.  Mani ruvide

         25.  Cuore spezzato

       26. Patto

        27.  Secondo

       28.  Cannella

       29.  Allenamento

         30.  Ma ora non c’è

       31.  “I miei sentimenti per te.” “Sssh, fammelo capire, è più romantico.”

        32.  “Guardare sotto le gonnelle non è il mio unico hobby!”

 

       33. 

Occhi

       34.  Orgoglio

         35.  Quel ti amo silenzioso

       36. Cicatrice

       37.  Bacio

       38.  Coraggio

       39.  Fiducia

        40.  Morso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prompt 12: Fottiti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Guardandola mentre avanzava lungo il corridoio che portava al Pozzo, stretta in quel completino di pelle che le aderiva come se le fosse stato dipinto addosso, Eric dovette ammettere che tutto sommato “mild” aveva un fisico davvero niente male. L’aveva intuito già quando aveva posato per la prima volta lo sguardo su di lei, il giorno dell’iniziazione, quando la camicia e la gonna dei Candidi celavano il movimento ipnotico dei fianchi che ondeggiavano e le curve morbide del busto. Incapace di trattenersi, malgrado sapesse perfettamente che l’avrebbe mandato al diavolo, o forse proprio perché la faccia che faceva quando si arrabbiava lo divertiva, le gridò dietro:

- Ehy, mild, si può sapere dove la nascondevi tutta quella roba? –

Fiamma si fermò, voltandosi verso di lui con un sorrisino sornione e il tono fintamente dolce: - Fottiti, Eric. –

- È una proposta? –

L’unica risposta che ricevette fu una sventagliata di capelli e il medio della ragazza che svettava alto nell’aria mentre riprendeva a camminare verso la sua meta.

Doveva riconoscere che amava il suo stile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Prompt 33: Occhi ***


Prompt 33: Occhi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era arrivata al quartier generale da appena una settimana e le sue occhiatacce erano già diventate leggendarie; quando si arrabbiava, gli occhi color ghiaccio si assottigliavano e diventavano simili più che mai a delle schegge di vetro. Poi c’era lo sguardo, quello che faceva correre via tutti gli altri, ma che a lui suscitava solo una scia di brividi caldi lungo la schiena e gli faceva passare solo una cosa per la testa: “Dannazione, che sguardo!”

- Puoi provare a uccidermi con lo sguardo per tutto il giorno, se ti fa stare meglio, ma ti avviso che il tuo tentativo di omicidio non sta funzionando granché bene. –

- Magari potrei provare a metterne in atto uno più fisico, che ne dici? –

- O magari è solo una scusa perché muori dalla voglia di mettermi le mani addosso. –

- Continua a sognare, Eric. –

Abbozzò un ghigno malizioso, venendo folgorato dalla solita occhiataccia.

- Te l’ha detto nessuno che hai degli occhi stupendi, mild? –

Fiamma rimase senza parole, incerta se prenderlo o meno sul serio; scrollò le spalle e raggiunse Quattro e i suoi amici. Prima di voltargli le spalle, però, una scintilla di compiacimento le illuminò lo sguardo.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Prompt 32: Guardare sotto le gonnelle non è il mio unico hobby! ***


Prompt 32: Guardare sotto le gonnelle non è il mio unico hobby!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era rimasto sorpreso nello scoprire che persino tra gli Intrepidi c’erano le biblioteche; non che venissero frequentate assiduamente né da un gran numero di persone, ovviamente, ma era comunque molto più di quanto avesse mai osato sperare.

Seduto al tavolo più lontano, stava sfogliando pigramente un libro, quando la vide entrare. Fiamma si diresse verso l’angolo dedicato all’astronomia, alla ricerca di chissà quale volume. La raggiunse, incuriosito.

-  Quindi non sono l’unico in tutto il quartier generale a conoscere l’utilizzo che si fa di una biblioteca. – esordì, ironico, cogliendola di sorpresa e facendola sussultare.

Il volume che teneva tra le mani cadde a terra, provocando un tonfo sordo, e gli diede l’opportunità di leggerne il titolo: “Costellazioni e galassie nell’universo”.

-  Sempre questo tono così sorpreso. – borbottò, scocciata più per il fatto di essersi fatta cogliere di sorpresa che per altro.

-  Allora, perché passi il tempo a leggere un volume sull’astronomia invece di spettegolare con le ragazze? –

-  E tu perché non sei a sbracciarti per guardare sotto le gonnelle come fanno tutti gli altri ragazzi? – ribatté, facendolo sorridere suo malgrado.

Aveva sempre la risposta pronta: pungente e sarcastica, proprio come lui.

-   Ehy, guardare sotto le gonnelle non è mica il mio unico hobby! – protestò, con finta indignazione.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Prompt 25: Cuore spezzato ***


Prompt 25: Cuore spezzato

 

 

 

 

Stava andando verso la palestra, per recuperare il giubbotto di pelle nera che aveva dimenticato dopo la mattinata di allenamenti, quando li vide. Reaper e Fiamma. Reaper e Fiamma avvinti in un abbraccio mozzafiato, impegnati a baciarsi con passione contro una delle colonne che li semi nascondeva agli occhi di qualche curioso di passaggio. Indietreggiò silenziosamente, stando attento a non tradire minimamente la sua presenza, per poi trovare rifugio sul tetto del quartier generale. Gli piaceva quel posto, soprattutto quando era tardo pomeriggio ed era semideserto come in quel preciso istante. Lì poteva abbandonare la maschera che indossava quando era in pubblico, essere davvero se stesso, senza dover preoccuparsi del fatto che qualcuno potesse assistere a uno dei suoi momenti di debolezza.

Reaper e Fiamma che si baciavano. L’immagine si proiettava nel suo cervello decine, centinaia, migliaia di volte, rischiando di farlo impazzire. Aveva sospettato che tra quei due ci fosse qualcosa, ma vederlo con i propri occhi era ben altra cosa. Si chiese distrattamente se fosse quella la sensazione che si provava quando si aveva il cuore spezzato. Faceva male, dannazione se faceva male.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Prompt 15: Gelosia ***


Prompt 15: Gelosia

 

 

 

 

 

 

Mentre la guardava ridere e scherzare, come se nulla potesse turbarla e stesse vivendo le giornate migliori della sua vita, non potè fare a meno di digrignare i denti. Quattro le faceva sentire l’affetto fraterno, Nicole e Stefan le stavano accanto come solo due veri amici avrebbero saputo fare, Reaper la stringeva a sé e le ricopriva ogni porzione di pelle scoperta con teneri baci. Lui, invece, cosa poteva offrirle? Nulla. Aveva sempre creduto di essere il migliore, quello che non aveva nulla da invidiare a chi lo circondava, ma questa volta non era così. Loro erano la famiglia adottiva che Fiamma si era costruita il giorno stesso in cui aveva messo piede nel quartier generale della fazione, lui era il ragazzo con cui di tanto in tanto si lanciava in qualche assurda discussione. Avrebbe voluto poter affermare che le cose gli stavano bene così com’erano, ma sarebbe stata una bugia colossale. Era geloso, geloso marcio, di quell’irritante Candida che non voleva proprio saperne di uscire dalla sua testa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Prompt 3: Bandiera ***


Prompt 3: Bandiera

 

 

 

 

 

 

Mentre si nascondeva nel buio, acquattato dietro a uno dei pilastri in cemento che contornavano il perimetro del terreno di gioco, lasciò vagare lo sguardo prima alla sua destra e poi a sinistra. La strada sembrava sgombra, perciò si arrischiò a muoversi furtivamente verso la bandiera che svettava a pochi metri da lui. Il resto della sua squadra era rimasto indietro, impegnato in uno scontro con l’ultimo sparuto gruppetto che rimaneva del team avversario. Lui era andato avanti, forte del suo ruolo di caposquadra, determinato più che mai a strappare la vittoria. Non si sarebbe fatto battere da Quattro, non in quella vita per lo meno. Era quasi arrivato alla sua meta quando una figura snella e agile gli volò addosso. Strinse gli occhi, cercando di mettere a fuoco il suo aggressore. Una massa di lucide onde scure gli ondeggiarono davanti, accompagnate dal bagliore di un paio d’occhi color ghiaccio. Lei, agile e silenziosa come solo una gatta sarebbe potuta essere. Rotolarono a terra, uno avvinto all’altra, mentre Eric si sforzava di allungare un braccio verso la bandiera e allo stesso tempo tenerla a bada. Non avrebbe mai pensato che delle unghie potessero fare tanto male, pensò, quando un’artigliata repentina gli graffiò l’avambraccio muscoloso. Lui, però, era decisamente più prestante dal punto di vista fisico, perciò fu sufficiente un colpo di reni più deciso degli altri per alzarsi in piedi e afferrare un lembo di tessuto. Lo sventolò in aria, udendo in lontananza le acclamazioni vittoriose della sua squadra e i gemiti di frustrazione degli sconfitti.

- Spiacente, mild, questa volta ho vinto io. –

La risposta che ricevette fu una linguaccia accompagnata da uno scintillio malandrino.

- Non farci l’abitudine, però. –

 

 

 

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Capitolo 7
*** Prompt 28: Cannella ***


Prompt 28: Cannella

 

 

 

 

 

Gli ci erano voluti un paio di tentativi per capire quale fosse l’odore che si portava sempre dietro. Ora, mentre gli correva davanti per saltare sul treno e i capelli sciolti venivano scompigliati dal vento, riusciva a percepirlo alla perfezione. Cannella. Sì, era decisamente quello.

- Allora, Eric, non ci hai ancora detto qual è la cosa che ti piace più di tutte. – gli fece notare Stefan, riprendendo la conversazione del giorno precedente e strappandolo alle sue considerazioni.

- La cannella. –

Il ragazzo inarcò un sopracciglio, perplesso.

- La cannella, intendi la spezia? –

- Conosci forse un’altra cannella, Stefan? –

Fiamma, sentendo quelle parole, si voltò verso di loro.

- Anche io amo la cannella, è l’essenza che uso come profumo. – commentò, innocentemente.

- Lo so. –

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Prompt 23: Vittoria ***


Prompt 23: Vittoria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’aveva messa ko. Era ancora il primo della classifica, il più forte tra tutti gli iniziati trasfazione. Allora perché non riusciva a esserne contento?

L’immagine di mild che perdeva i sensi e si accasciava a terra gli affollava la mente, causandogli una stretta allo stomaco. No, non era allo stomaco, ma più in alto e decisamente a sinistra. Insomma, era preoccupato per lei, per quella stupida ragazzina testarda.

Eppure non aveva motivo di sentirsi in colpa. Lui l’aveva avvisata di rimanere giù, le aveva detto di arrendersi, ma come al solito non era stata a sentirlo. Se l’era andata a cercare.

Perché allora, se ne era tanto convinto, non poteva fare a meno di odiarsi nel profondo?

Perché sapeva che non avrebbe dovuto colpirla così forte.

Dannazione, che c’era che non andava in lui? Si stava forse rammollendo?

Prima ancora di rendersene conto si trovò a camminare in direzione dell’infermeria.

Voleva vederla, sapere che stava bene, che sarebbe tornata in piedi in men che non si dica. E al diavolo la vittoria, non c’era proprio niente da festeggiare.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Prompt 26: Patto ***


Prompt 26: Patto

 

 

 

- Ho un patto da proporti. –

La voce di Fiamma lo colse di sorpresa, facendogli quasi perdere la presa sul pugnale che stava per lanciare.

- Cosa ti fa pensare che io voglia stringere un patto con te, mild? –

La ragazza arricciò il labbro, pensierosa, e lui dovette faticare parecchio per non distrarsi e continuare a fissare il bersaglio davanti a lui. Tirò, emettendo un gemito infastidito quando la lama mancò il centro del bersaglio di una decina abbondante di centimetri.

Dannazione, non poteva permettersi di perdere la concentrazione solo perché lei era nella stessa stanza e lo stava fissando.

- Il fatto che la tua mira non sia poi così eccelsa quando si tratta di lanciare coltelli. Tu mi dai una mano con il corpo a corpo e io con il lancio dei coltelli. Ci stai? –

Lo guardava risoluta. Niente più che un’iniziata che conduceva una trattativa d’affari nel modo più professionale di cui era capace.

In fin dei conti lui cosa avrebbe avuto da perderci? Nulla.

- D’accordo, ci sto. –

- Sai, di solito gli accordi si chiudono con una stretta di mano. –

Soppesò la mano candida che gli veniva porta, stringendola con delicatezza.

Rimase sorpreso dalla sensazione piacevole che la sua pelle liscia suscitava contro il suo palmo su cui stavano affiorando gli ennesimi calli. La trattenne una frazione di secondo più del dovuto, per poi lasciarla andare.

Tutto sommato questa storia del patto non era poi così male.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Prompt 9: Lacrime ***


Prompt 9: Lacrime

 

La trovò lì, schiacciata tra il muro e il petto di Reaper, gli occhi color ghiaccio che avevano una sfumatura di panico che non vi aveva mai letto prima. Agì ancora prima di riuscire anche solo a pensare, muovendosi velocemente verso di loro e avvertendo le nocche che si schiantavano sul naso dell’Intrepido. Il sangue prese a scorrergli lungo la mano, pulsante per il dolore dell’impatto, ma non vi fece caso. Stava per colpirlo nuovamente quando una voce, esile e spezzata, lo trattenne.

- Eric, portami via, per favore. –

La sollevò di peso, stringendola a sé e voltando le spalle a quella feccia umana che si stava faticosamente rialzando in piedi.

- Va tutto bene, ci sono qui io, ti porto via. – sussurrò.

Camminarono in silenzio fino alla camerata finchè non avvertì una sensazione di bagnato sul petto. Fiamma piangeva silenziosamente, stringendosi a lui come se fosse la sua unica ancora di salvezza. Non l’aveva mai vista piangere, lei che di solito si sforzava di mostrarsi dura e forte, e quella scena gli fece venire una gran voglia di tornare indietro e spaccare ogni osso a quel bastardo.

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Prompt 6: Letto ***


Prompt 6: Letto

 

- Resti con me, per favore? –

La mano di Fiamma si chiuse intorno alla sua, stringendola e non dando alcun segno di volerla lasciare. Annuì, accarezzandone delicatamente il dorso.

- Fammi un po’ di spazio, mild. –

La udì trattenere un buffo suono, qualcosa che doveva essere a metà tra una risata e un singhiozzo. Scivolò sotto le coperte e attese pazientemente che le si accoccolasse sul petto, stringendola a sé e accarezzandole ritmicamente la schiena.

- Questo è solo un trucco per portarmi a letto, mild, ammettilo. – ironizzò.

Questa volta la risata proruppe sul serio, arrivando addirittura a illuminarle lo sguardo.

- Mi hai scoperta, in realtà era il mio intento fin dall’inizio. –

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Prompt 7: Sogno ***


Prompt 7: Sogno

 

 

- Mamma, mamma, guarda cosa mi ha insegnato papà. –

Un bambino di circa cinque anni, capelli scuri e scintillanti occhi grigio azzurri, corse verso una donna sulla trentina, con indosso la divisa degli Intrepidi. Nelle manine stringeva un coltellino da lancio con la lama smussata per renderlo inoffensivo.

La donna sospirò, folgorando con un’occhiataccia l’uomo che veniva dietro di lui.

- Ti avevo detto niente armi finchè non compie sei anni. –

L’uomo sorrise, stirando le labbra in un ghigno malizioso.

- L’avevi detto? Bè, devo essermene dimenticato. –

- Eric. – brontolò, esasperata.

- Coraggio, Gabriel, fa vedere a tua madre come lanci. –

Il piccolo calibrò il coltello e lo lanciò, colpendo in pieno il centro dell’orologio da parete della cucina e rovinando a terra.

- Pensa a quando avrà un coltello vero tra le mani, sarà il migliore del suo anno. – profetizzò.

- Tale e quale al padre, allora. – gli soffiò sulle labbra, chinandosi a baciarlo lievemente.

 

 

Eric sgranò gli occhi, alzandosi a sedere di scatto. Al suo fianco Fiamma dormiva ancora, ignara di quanto le sue fantasie su di lei lo perseguitassero persino nel sonno. Però, doveva ammetterlo, non aveva mai fatto un sogno bello come quello.

 

 

 

 

 

 

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