Era sul divano.
In mano una coppa gigante di gelato al cioccolato.
Indossava solo una grande felpa grigia, un paio di calzettoni da calcio e teneva i capelli sciolti.
Il cellulare era sul tavolino davanti al divano.
Intanto che guardava il film controllava di tanto in tanto il telefono.
“ Perché sono scappata così! Mi avrà preso per una che non è mai stata con un ragazzo! Che cretina che sono! Adesso non vorrà più parlare con me!” pensò mentre mangiava a cucchiaiate giganti il gelato e guardava il film.
Intanto Tom era nella sua nuova stanza sdraiato sul letto.
“ Che cazzo mi è preso! Perché l’ho baciata così??? Adesso crederà che sono uno che vuole portarsela a letto e basta!! Cazzo! Cazzo! Cazzo!” pensò il rasta sbattendo la testa contro il cuscino.
All’improvviso l’avviso dell’arrivo di un messaggio si fece sentire.
“ Ciao scusa per oggi! E’ che non so neanch’io
Cosa mi è preso! Ti chiedo scusa!!! Adesso penserai che sono
Una ragazzina che è la prima volta che sta con un ragazzo! Ma
Non è così! Mi dispiace tantissimo!”
“ Ciao sono io a dovermi scusare per oggi! Sono stato troppo
Impulsivo ma tu mi piaci molto! Non dirmi che ti ho spaventato??”
“ No! Non mi hai spaventato! E’ solo che
Sono appena uscita da una brutta relazione! Comunque anche tu mi piaci
Molto! Senti non ho più soldi mi chiami così parliamo un po’”
“ Ok ade ti chiamo! Bye Bye”
Il telefono squillò.
Sul display comparì la scritta “ Tom”
“ Ciao!”
“ Ciao!”
“ Cosa stai facendo?”
“ Sono sul divano, mangio il gelato e guardo un film. E te?”
“ Io invece sono sul mio letto e guardo il soffitto.!”
“ Bene devo dire che siamo molto impegnati!”
“ Eh si” rise.
“ Senti ti chiedo ancora scusa per oggi!”
“ Piantala di scusarti! L’unica persona che si deve scusare sono io! Sono troppo impulsivo.”
“ Ma va! Mi sono comportata come una deficiente!”
“ Senti se dici ancora mi dispiace giuro su chi vuoi che vengo li e ti butto dalla finestra.”
“ Ah ok! Non te lo dico più! Dai parliamo un po’! Oggi ho voglia di parlare!”
“ Aspetta ti telefono su quello di casa perché se no spendo troppo!”
“ Ok!”
I due riagganciarono.
Dopo due minuti il telefono fisso squillò.
“ Pronto?”
“ Pronto? Non ti ricordi già più?”
“ Ah si … si che mi ricordo. E’ che mia zia rompe.”
“ Ah… ok!”
“ Comunque parlami un po’! Non so di cosa ma parla!”
“ Non so! Fammi qualche domanda!”
“ OK! Aspetta due secondi!”
“ Uhm…”
“ Uhm… vediamo un po’… allora… ma ti vanno bene anche domande personali?”
“ Si basta che non lo siano troppo!”
“ Ok allora… hai la ragazza?”
“ No… e tu?”
“ Allora a me piacciono i ragazzi…. E comunque no.”
“ Vai! Prossima domanda!”
“ Uhm… Hai successo con le ragazze?”
“ Beh… non per vantarmi ma sono stato eletto il figo della scuola.”
“ Ah… sei prorpio modesto!”
“ E te?”
“ Si bè… ma non sono una che si fa tutti. Cioè hai capito?”
“ Ok! Prossima domanda!”
“ Parlami un po’ di te! Di cosa ti piace, cosa odi, i tuoi hobby e cose del genere.”
“ Ok allora… beh… mi piace giocare a basket, fare graffiti, karate. Poi odio l’aereo, le interviste e le persone troppo attaccate. Soffro di vertigini. Ascolto Hip Hop e suono rock con mio fratello. Poi… ho la patente. Adesso tocca a te?”
“ Beh… mi piace giocare a pallavolo e a calcio; da piccola ho preso lezioni di karate e ora sono cintura verde. Odio le persone ipocrite ed egoiste. Ho la patente. Ascolto musica come Sum41, Red Hot Chili Peppers (nn so cm si scrive! XD), Nevada Tan e gruppi del genere. Fumo!”
“ Qual è il tuo colore preferito?”
“ Beh… i miei colori preferiti sono il nero e il fuscia! E il tuo?”
“ Il verde”
“ Ok!”
“ Ah… a proposito di fumo, non ti dispiace se ti dico che ti ho fumato tutte le tue sigarette?”
“ COSA?? Adesso me ne compri un altro pacchetto perché non ho più soldi!”
“ Agli ordini signorssi!”
“ Adesso ti devo lasciare perché è tornata mia ziae se mi trova al telefono mi uccide! Ci sentiamo per messaggio e ancora scusa per oggi!”
“ Adesso vengo lì! Aspettami, che ti devo buttare dalla finestra!”
“ Ok ti aspetto non mi fai paura!”
“ Arrivo! Ciao ciao!”
“ Ok!”
Riagganciò il telefono.
Prese le chiavi della macchiana.
E si avviò a casa di Kagome.
Parcheggiò.
Scese e si diresse verso l’unico palazzo che c’era.
“ Scusi può lasciare aperto?” disse cortesemente a uno che stava uscendo.
Stava cercando il numero di appartamento di kagome.
“ Trovato! Numero 23!” disse.
Si avviò al cancello.
“ Grazie!” disse sorridendo.
“ Non c’è di che!” disse l’uomo allontanandosi.
Salì le scale.
Arrivò davanti alla porta numero 23.
Suonò il campanello.
“ Arrivo!” disse una voce femminile.
Aprì la porta.
“ Oh… ciao Tom!” disse arrossendo.
“ Eh… ciao!” disse Tom guardandola da capo a piedi.
Kagome lo guardò poi si guardò e notò che non era vestita molto bene.
“ Ah scusa!” disse lei arrosendo.
Tom la guardò in faccia.
“ E’ proprio bella quando arrossisce e poi vestita così lo è ancora di più!” pensò.
“ Beh… entra non stare come un pirla sulla porta. Mi cambio e usciamo!”
“ O-o-o-k!” disse balbettando.
Kagome andò in camera.
Aprì l’armadio. Prese le prime cose che trovò e uscì.
“ Sono pronta! Andiamo!”
“ Dove vai?” disse una voce proveniente dall cucina.
“ Zia io esco con un amico!Non so a che ora torno! Ciao!”
“ Signorina aspetta un secondo!”
Ma la ragazza e il rasta erano già usciti.
“ Grazie mi hai salvato!” disse ridendo
“ Comunque io dovevo buttarti dalla finestra perché hai detto scusa!” disse sorridendo.
“ Ah… a proposito mi devi un pacchetto di sigarette! Andaimo a prenderle!”
“ Ok!”
Entrarono dal tabacchiere.
Tom prese Kagome sotto braccio.
“ Un pacchetto di malboro light…” disse Tom
“ Come?” chiese il tabacchiere.
“ Come le vuoi?” chiese Tom voltandosi verso Kagome.
“ Il pacchetto più grosso che hai!” disse.
“ Ok altro?” chiese il tabacchiere.
“ E uno di Malboro Rosse.”
“ Ok allora il totale è di 7,25 €”
“ Ok grazie salve!”
“ Salve!”
Uscirono dal tabacchiere.
“ Dove andiamo?” chiese Kagome.
“ Al parco ti va bene?”
“ Si si no problem”
“ A piedi o in macchina?”
“ A piedi!”
“ OK andiamo!”
Commentate pliz!