First love

di Ari Youngstairs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sospetti ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni ***
Capitolo 3: *** Posti incantati ***
Capitolo 4: *** Magie nascoste ***
Capitolo 5: *** Trappole ed illusioni ***
Capitolo 6: *** Rose e guardiane ***
Capitolo 7: *** Lotte ***
Capitolo 8: *** Principessa delle fiabe ***
Capitolo 9: *** Cuori che battono ***
Capitolo 10: *** Angel Mint ***
Capitolo 11: *** Fiamme di drago ***
Capitolo 12: *** Patti con la morte ***
Capitolo 13: *** Fiori di salvezza ***
Capitolo 14: *** Principessa Komachi ***
Capitolo 15: *** Tra fiori e festeggiamenti... ***
Capitolo 16: *** Baci al tramonto ***
Capitolo 17: *** Sotto le stelle ***
Capitolo 18: *** Tre prove per casa ***
Capitolo 19: *** Vuoto di cristallo ***
Capitolo 20: *** Ancora in trappola ***
Capitolo 21: *** Stammi vicino ***
Capitolo 22: *** Qualsiasi cosa ***
Capitolo 23: *** Desideri ***
Capitolo 24: *** Pozioni oscure ***
Capitolo 25: *** Pietra di sangue ***
Capitolo 26: *** Ricordi ***
Capitolo 27: *** Una storia dolorosa ***
Capitolo 28: *** Rapimenti ***
Capitolo 29: *** Catene di dolore ***
Capitolo 30: *** Flotta fantasma ***
Capitolo 31: *** Il libro dei Decimati ***
Capitolo 32: *** Sorelle di sangue, Sorelle di morte ***
Capitolo 33: *** La Storia Di Komachi ***



Capitolo 1
*** Sospetti ***





Komachi si strinse nel cappotto color erba estiva e guardò fuori dalla finestra.In quei freddi giorni di dicembre passava così il suo tempo libero,ad osservare da lontano la Nattshouse assorta nei suoi pensieri.
-Komachi?-la voce flautata della sorella maggiore la chiamò alla porta della camera.
-Si Madoka?-
-Urara è venuta a prenderti-
-Arrivo!-
La ragazza dai capelli color smeraldo prese il Cure Mo dalla scrivania e se lo mise al collo,facendo attenzione che la sorella non la vedesse.
Poco prima che uscisse dalla porta,la maggiore le mise una mano sulla spalla.
-Che c'è Madoka?Urara mi sta aspettando...-
-Chi è il ragazzo biondo che ti è venuto a prendere ieri?-
Komachi arrossì vistosamente e alzò il cappuccio per non darlo a vedere.
-È il proprietario della gioielleria...ehm...è il migliore amico del nostro professore di giapponese....è molto gentile-
A quel punto fece irruzione nella stanza una ragazza con lunghi capelli biondi raccolti in due allegri codini e un sorriso come il sole.
-Ehi Komachi vieni si o no?-
-Eccomi Urara!-
Entrambe le ragazze uscirono e si diressero verso la Nattshouse chiacchierando allegramente su di come fosse cambiata improvvisamente la loro vita da quando cinque farfalle magiche si erano posate sui loro polsi e insieme avevano affrontato un'avventura incredibile,e ora ne stavano vivendo un'altra ancora più avvincente.
Le due ragazze si trovarono poco dopo  di fronte ad una gioielleria modesta ma soddisfacente,dove passavano gran parte della loro giornata.
Era un edificio bianco a due piani,il primo riservato al negozio,il secondo per la cucina e le stanze di Kokoda,Syrup e Nutts....il cuore della ragazza dagli occhi smeraldo fece una capriola,ormai si era resa conto di essersi ufficialmente innamorata del principe di Palmier.
Dalla porta del negozio uscì ad una velocità spaventosa una ragazza magra e alta dai capelli magenta corti che urlò:
-ECCOVI FINALMENTE!MA QUANTO CI AVETE....!-
Non fece in tempo a finir la frase che inciampò su un sasso grande quanto un pugno chiuso,e cadde letteralmente con la faccia.
-ahi ahi...-
-OH NOZOMI!Sei la solita imbranata...-
Commentò un'altra ragazza dall'aria sportiva con capelli marroni molto corti e occhi rosso brace uscita anche lei dal negozio
-Ciao Rin!-La salutò Urara
In quel momento le porte della Nattshouse si riaprirono e fece la sua apparsa un ragazzo moro con gli occhi blu dall'aria gentile e un sorriso stampato in volto.
-Forza entrate!-
All'interno del negozio c'erano altre quattro persone:una ragazza coi capelli porpora mossi che guardava con rimprovero Nozomi,un'altra dai lunghi capelli blu intenta ad ammirare i gioielli esposti.Le altre due persone erano ragazzi:uno più basso,magro dall'atteggiamento schivo,l'altro più alto,abbronzato con i capelli color oro.Quest'ultimo le salutò senza lasciar trasparire un'emozione
-Eccovi finalmente,sedetevi,abbiamo un problema-
Tutti presero posto sui quattro divani rossi disposti intorno ad un tavolino basso decorato con un vaso di rose blu.
Nutts riprese la parola
-Il problema è Eternal.È un po' che non ci attacca ed io è Kokoda pensiamo stiano tramando qualcosa di tremendo-scambiò uno sguardo d'intesa col ragazzo moro che annuì in silenzio-Crediamo che attaccheranno da un momento all'altro,perciò occhi aperti-
Tutti fecero cenno di si con la testa.
Proprio quando Komachi stava per prendere uno dei libri di Nutts e mettersi a leggere,lui la prese per un polso.Divenne rossa come un pomodoro
-Komachi....ti devo parlare-disse lui in un sussurro-In privato-

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Capitolo 2
*** Rivelazioni ***





Nutts la stava portando in un giardino non molto distante dalla Nattshouse:era un luogo speciale,perchè di giardino ce n'era ben poco,ma c'era un'altura da cui si poteva vedere tutta la città ed il sole tramontare.
Lui si mise seduto sul terreno gelido invernale e invitò Komachi a far lo stesso.
-Komachi...-
-Si?-disse lei cercando di non emozionarsi troppo
-L'Eternal sta per far scatenare l'inferno,io e Kokoda sentiamo che c'è qualcosa che non va-
-Lo so Natts...lo hai detto prima,ma perchè mi hai portato qui e poi me l' hai ripetuto?-
-Perchè.....io ci tengo a te Komachi,non voglio che ti capiti nulla-
Lei arrossì fino alle punte dei capelli
-Mi dovevi dire solo questo?-chiese lei con imbarazzo
-No,ti devo chiedere un favore-rispose il ragazzo-Stavolta non voglio che tu combatta con le altre,Komachi.-
Quelle parole furono come un pugno per la ragazza dai capelli verdi.Perchè mai quella richiesta?Aveva sempre combattuto insieme alle altre e se l'era cavata.
-Perchè sono la meno potente vero?-sbottò lei con rabbia
-No non c'entra Komachi io...-
-Solo perchè non ho la forza e il coraggio delle altre?-
-Stai fraintendendo....-
-Se non vi vado bene,allora trovatevi un'altra Pretty Cure-
A quel punto si sfilò il Cure Mo dal collo e lo gettò a terra.
-Komachi non intendevo affatto questo!-
Ormai la ragazza era corsa via tra le lacrime e i singhiozzi.Il ragazzo che amava le aveva appena detto che era inutile in confronto alle altre guerriere.
Improvvisamente la guerriera sentì due braccia forti farla girare ed abbracciarla.
Nattsu le stava facendo premere il viso contro il proprio petto con una dolcezza che a Komachi apparve quasi allucinogena.
-Quello che intendevo dire-disse-È che se ti accadesse qualcosa...qualsiasi cosa...la colpa  sarebbe mia.E io non me lo potrei mai perdonare-
Il rossore tornò a colorare il viso della leggendaria guerriera.
-Sono una Pretty Cure,e come tale devo correre dei rischi per salvare le persone a cui tengo-
Nutts rimase in silenzio per alcuni secondi
-Mi spieghi come ti sono venute in mente quelle cose?-
-Che...cose?-
-Quelle che stavi blaterando prima,sul fatto che non sei forte e coraggiosa come le altre-
-Credo...cioè....-le labbra le si inclinarono all'ingiù-Forse è solo la mia impressione...mi sono resa conto che sono sempre le altre a sconfiggere quei mostri...non io-
Nutts ora sembrava arrabbiato
-Ascolta Komachi.Se le Pretty Cure sono sei non è un caso.Sono sei perchè ne servono sei per la vittoria.Se non ti avesse ritenuta degna la Cure Butterfly non ti avrebbe scelta-
-Si forse hai ragione.Ma nonostante tutto credo che la più debole sia comunque io-
A quel punto Nutts riprese la ragazza tra le braccia e la strinse forte a se,rimettendogli il Cure Mo al collo.
-Ti ho vista lottare e quando ti arrabbi sferri colpi meglio di chiunque altra-
-Fai sul serio?-
-Mai stato più serio in vita mia-
-ECCOVI FINALMENTE!-urlò Kurumi li che stava raggiungendo di corsa.
Trovandoli abbracciati li squadrò divertita da capo a piedi.
-Ho interrotto qualcosa?-
-NO!-esclamarono entrambi staccandosi all'istante
-Che succede Kurumi?-chiese il ragazzo un po' infastidito
-Lo Scrigno della Rosa...ad un certo punto ha cominciato a brillare e servono tutte e sei le Pretty Cure per farlo smettere e capire che gli sia preso-
-Arriviamo-disse la paladina della tranquillità.
Corsero a perdifiato fino al negozio e quando ne aprirono le porte,i tre assistettero ad una delle scene più incredibili che i loro occhi avessero mai potuto vedere.

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Capitolo 3
*** Posti incantati ***





Nessuno si sarebbe potuto immaginare una scena più incredibile.
Lo Scrigno della Rosa stava brillando come un secondo sole e non si vedeva più nulla.
-Eccovi!-strillò Karen con un braccio che le copriva parzialmente gli occhi accecati dalla luce-Stavamo chiacchierando quando ad un certo punto lo Scrigno ha cominciato a brillare sempre più forte!-
Improvvisamente la luce emanata dal cofanetto passò dal bianco neve ad un rosso intenso.
Il bagliore era ormai insopportabile agli occhi.
La terra tremò violentemente.
I nove ragazzi caddero privi di sensi al suolo.


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A svegliare il giovane postino fu un insolito fruscio di alberi smossi dal vento.
Si alzò dolorante e fece mente locale di quel che era successo.
"Lo scrigno stava brillando intensamente,c'è stato un terremoto e siamo svenuti"
 Dopo poco si alzarono anche tutti gli altri.
-Che è successo?-chiese Rin massaggiandosi la testa dolorante.
-Un terremoto-rispose Syrup sempre più confuso.
La ragazza dai capelli smeraldo corse alla finestra con un terribile sospetto.
Non appena la raggiunse e si affacciò,cacciò un urlo.
I suoi sospetti erano fondati.
Subito tutti la raggiunsero.
-Komachi che succede?-domandò Nutts.
-La città...non c'è più...-balbettò lei.
Fuori dalla finestra si estendeva al posto dei soliti tetti colorati un bosco immenso,un'infinità di alberi.Si poteva solo vedere la torre di un castello in lontananza.
-Siamo nei guai-commentò la paladina della freschezza.
-Guardate!-esordì Nozomi indicando lo Scrigno.
Sul coperchio ora c'era un incisione in oro che diceva
"Non tutto il male vien per nuocere.Se salvarti vorrai il castello devi raggiungere,e i due cuori congiungere"
-E che vorrebbe dire?- chiese Kokoda.
-Non ne ho idea.Però ho capito che se vogliamo ritornare a casa dobbiamo andare al castello- Constatò Syrup -Muoviamoci-
Prepararono tre zaini con acqua,kit di pronto soccorso e un po' di cibo.
Nessuno sapeva quanto sarebbe durato il viaggio.
Uscirono e il dubbio li assalì come una belva feroce.
-Dove andiamo?È pieno di sentieri...-mormorò la guerriera dell'intelligenza.
-E chi ha detto che dobbiamo andare per i sentieri?-Esordì il giovane postino mentre prendeva le sembianze di un enorme volatile arancione.
I nove ragazzi gli montarono in groppa,e l'enorme uccello spiccò il volo.
"C'è qualcosa che non va in questo bosco" pensò Komachi "sembriamo le uniche forme di vita presenti.Non mi piace."
I pensieri della ragazza vennero interrotti dalla voce di Syrup che diceva di tenersi forte per l'atterraggio.
Erano nel cortile del castello:un prato di erba verde decorato da una fontana in marmo bianco che ormai non aveva più acqua.
Il castello era in pietra scurita dal tempo,le torri in mattoni neri una volta probabilmente rossi.
Sulla facciata c'era un enorme portone in ebano socchiuso.
-Entriamo?-Chiese Nozomi.
-Certo-rispose Nutts-Non abbiamo altra scelta-

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Capitolo 4
*** Magie nascoste ***





Urara e Syrup percorrevano cauti il corridio.Si aspettavano già brutte sorprese.
Camminavano da alcuni minuti ma quel posto era dannatamente vuoto.Le pareti spoglie ed il pavimento di pietra ricoperto di polvere sembravano volerli schiacciare.
Più andavano avanti più si faceva freddo.
La paladina della freschezza si strinse nel giubbino color oro leggero.
"Dannazione,avrei dovuto mettermi qualcosa di più pesante" 
-S..Sy..Syrup?-Disse battendo i denti.
-Si Urara...ho freddo anch'io-il suo respiro era un alone bianco-Dobbiamo raggiungere la fine di questo maledetto corridoio.-
Ad un certo punto entrambi avevano le ciglia coperte da piccolissimi cristalli di ghiaccio,il freddo era insopportabile e cominciavano ad aver davvero paura.
-Syrup...!-Chiamò Urara prima di cadere in ginocchio-Non ce la faccio...-
Il ragazzo si inginocchiò di fronte a lei
-Se non ti va bene...dimmelo-Le disse poco prima di mettergli le braccia intorno ai fianchi e abbracciarla forte.
Il viso della ragazza sarebbe diventato rosso a quel punto,ma il gelo non glielo permetteva.
Rimasero così abbracciati per qualche minuto,finché sotto le loro gambe una botola si aprì all'improvviso.
I due presi alla sprovvista cacciarono un urlo mentre la temperaturà si alzò tutta in una volta.
Caddero pesantemente sulle ginocchia.
-Ahi ahi...Urara stai bene?-
-Si...più o meno...-rispose lei un po' imbarazzata.
-OH COME SIETE CARINI!!-Urlò una voce femminile dietro di loro.
-Taci Nozomi!Perchè li hai interrotti?-La zittì Kurumi.
-Scusa ma dovevo dirlo!Erano così romantici!-
-Perchè devi sempre rovinare tutto?-
-Non ho rovinato un bel niente!Ho solo commentato la scena!-
-RAGAZZE BASTA!-Le zittì Kokoda-Non è il momento!-
-Ma...siete tutti qui!-notò Syrup che non riusciva più a staccarsi dall'abbraccio con Urara.
-Quasi tutti-rispose Karen-Mancano solo Nutts e Komachi....speriamo stiano bene-


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Komachi e Nutts stavano attraversando un corridoio dal soffitto altissimo decorato da enormi lampadari opachi.
"Un tempo doveva essere un posto bellissimo" pensò la guerriera sognando uno di quei posti da favola,di quelli che tutte le bambine hanno sognato almeno una volta.
-Komachi a che pensi?-Le chiese il principe.
-Questo posto...un tempo doveva essere meraviglioso-
-Komachi...se dovessimo uscire da questo incubo...sarebbe bello se tornassimo e rimettessimo in piedi questo luogo.Io e te insieme-
Il viso della ragazza si tinse di rosso.
-Ehm..si,sarebbe bellissimo-
Dopo pochi passi si ritrovarono in un'enorme roseto ormai spoglio se non per pochi arbusti secchi.
-Che peccato...potrebbro esserci migliaglia di fiori qui...invece...sembra un cimitero-
-Magari qualche cosa si è salvata...andiamo a controllare.-
Si indirizzarono verso quella che un tempo doveva esser stata una torre per gli ospiti.Ora erano mura che contenevano il vuoto.
-Dividiamoci-decise Nutts-Tu entri nella torre e vedi se c'è qualcosa,io esploro qua intorno.Farò il prima possibile-
La ragazza lo vide allontanarsi e restò a fissarlo per un po' da lontano.
"Uno così bello non si innamorerà mai di te Komachi,perdi le speranze"
Pensò tristemente avviandosi verso le scalette della torre.Non era molto alta.
Si ritrovò in una piccola stanzetta rotonda.C'era solo un letto dai lenzuoli strappati,un vecchio specchio a parete e un tavolino al centro della stanza con sopra un oggetto cilindrico coperto da un panno ingiallito ed impolverato.
Lei si avvicinò allo strano oggetto e sollevò il vecchio straccio.
"Wow"
Questo non se lo sarebbe mai aspettata.



I miei pensieri
Eccomi,vi parlo solo ora,lo so,è da ragazzine maleducate.Ringrazio coloro che hanno recensito e letto le mie storie.Grazie mille!Cercherò di pubblicare il prima possibile un nuovo capitolo!

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Capitolo 5
*** Trappole ed illusioni ***





L'interno del castello era enorme.
Erano in una gigantesca sala da ballo polverosa e malandata:le tende strappate ed i mobili rotti.Il pavimento sembrava non esser stato pulito da secoli.
Le ragnatele incombevano sul tutto.
-Che disastro-commentò Karen.
Attraversarono la sala e si ritrovarono di fronte a quattro corridoi.
-Dobbiamo dividerci-disse Nutts-Nozomi e Kokoda vanno nel primo tunnel,Urara e Syrup nel secondo,Kurumi Rin e Karen nel terzo,Komachi ed io nel quarto.-
Il cuore della ragazza dagli occhi smeraldo perse un battito.
A quel punto ogni gruppo entrò nel proprio corridoio,e vennerò avvolti dall'oscurità.


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Nozomi e Kokoda stavano attraversando un tunnel coi muri pieni di quadri,alcuni troppo sbiaditi per capire cosa rappresentassero,altri erano strappati.
Nozomi si strinse al braccio del fidanzato.
-Questo posto mi mette i brividi-
-Anche a me-
-Guarda laggiù!-esclamò la guerriera.
In fondo alla stanza c'era una porta in legno di pino chiaro.
Quando l'aprirono trovarono delle scale che portavano ad un piano più in basso.Era troppo buio per vederne la fine.
-Andiamo-disse Kokoda a Nozomi prendendola per mano.
Quelle scale sembravano non finire mai.
Quando scesero l'ultimo gradino si ritrovarono in una cantina polverosa vuota se non per uno specchio appoggiato alla parete.
Non c'erano altre porte.
-È un vicolo cieco-notò il ragazzo -torniamo indietro.-
Fu in quel momento che la coppia si accorse di una cosa orribile:al posto delle scale ora c'era solo un muro di pietra.ERANO IN TRAPPOLA!


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Karen Rin e Kurumi camminavano timorose per il corridoio.
Questo era pieno di specchi frantumati e dovevano star attente a dove mettevano i piedi.
-Sembra una casa stregata-commentò Rin.
-Peccato che qui non ci siano le montagne russe ad attraversarla,o le luci stroboscopiche che servono a farti più paura-disse la ragazza coi capelli blu.
-Qui non servono gli effetti speciali per farti paura-concluse Kurumi.
Camminarono per un po' finchè il corridoio non finì.
Si ritrovarono davanti ad uno specchio molto più grande degli altri,e per di più era l'unico ancora integro.
-Qui c'è qualcosa che non va-notò Karen.
-Ehm...ragazze...GUARDATE!-Strillò Rin-NON CI RIFLETTE!-
Era vero.Lo specchio non le rifletteva,erano come invisibili.
-Aspettate un secondo...-mormorò la ragazza dai capelli porpora mentre allungava una mano verso lo specchio.L'avvicinò sempre di più finchè la mano non ci passò attraverso.Come fosse acqua.
-Visto che roba?-esclamò la ragazza dagli occhi rubino.
Senza pensarci le tre ragazze attraversarono il vetro.
Si ritrovarono in una vecchia cantina.E c'erano anche Nozomi e Kokoda.
-Ragazze!-strillò la guerriera della speranza correndo loro incontro.
-Nozomi...ma...come siete arrivati qui?-domandò la paladina della rosa blu.
-Prima c'erano delle scale,siamo scesi e siamo arrivati qui-rispose Kokoda-Ma quando stavamo tornando indietro le scale erano sparite nel nulla.C'era solo il muro.E voi invece?Come avete fatto ad uscire da uno specchio?-
-Ecco-parlò Karen-C'era uno specchio che era come l'acqua.Si attraversava.Perció ci siamo andate dentro e...-
-C'è un problema-interruppe la guerriera della passione-lo specchio...è ritornato normale.Siamo intrappolati qui-

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Capitolo 6
*** Rose e guardiane ***





Sotto il panno si nascondeva un cilindro di vetro trasparente e pulitissimo,sotto il quale c'era un rosa rossa meravigliosa che fluttuava senza toccare il tavolino.
Komachi se ne sentì subito ipnotizzata.
Come se qualcuno la stesse comandando da dentro la testa,sollevò il cilindro e lo appoggiò delicatamente a terra.
La rosa galleggiava a pochi centimetri dalla superficie in legno del tavolo e brillava appena.Era bellissima.
La ragazza ne accarezzò i petali simili a pezzetti di seta,per poi andare a toccarne il gambo.
Fu in quel momento che sentì un'inaspettata fitta di dolore all'indice della mano destra:si era accidentalmente punta con una spina.
Si guardò il polpastrello:un goccia di sangue scintillante spiccava da un piccolissimo taglio.
Dopo pochi secondi cominciò a girarle vorticosamente la testa,si sentì improvvisamente stanca e provata.
La rosa ad un trattò brillò intensamente illuminando tutta la stanza.
Komachi ormai completamente stravolta si distese sul letto e chiuse gli occhi.
Un sonno profondo l'avvolse portandola in sogni agitati.


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Le arie all'interno della piccola cantina cominciavano a scaldarsi.
Ormai era quasi un'ora che i sette ragazzi erano rinchiusi in quella stanza microscopica.
-Dobbiamo trovare assolutamente un modo per uscire!-Urlò disperata Urara.
-Ormai è un sacco di tempo che siamo chiusi qui dentro-sospirò il principe di Palmier-La nostra unica possibilità sono Nutts e Komachi.-
-Uffa...sto morendo di fame-si lamentò Nozomi.
-Siamo rinchiusi qui dentro senza vie d'uscita e tu pensi al cibo?!-le urlò la ragazza dai capelli porpora.
-Non sono io...è il mio stomaco...-
-Bè farai meglio a farlo tacere-
-Non ce la fo...mi mangerei un bue!-
-Abbiamo tutti fame,ma QUALCUNO-disse forte facendo le virgolette con le dita-Si è finita tutto durante il viaggio-
-BASTA!-strilló Syrup-Litigare non ci aiuterà affatto!-
-Ehm...ragazzi...GUARDATE!-esordì la guerriera della passione indicando una porta alle loro spalle-Non c'era due secondi fa!-
-Muoviamoci!-Li esortò il principe di Palmier.
Dopo che tutti uscirono dalla porta essa sparì nuovamente.
Erano in un gigantesco roseto malandato.
-Aria!-Esclamò la paladina dell'intelligenza respirando a pieni polmoni-Adesso dobbiamo andare a cercare...-
-NATTSU!-Kokoda era corso ad abbracciare l'amico di una vita-Stai bene?-
-Io si ma...Komachi...è intrappolata...è stata colpa mia...-
-Intrappolata?Dove?-
-Nella torre...mi sono allontanato un minuto e quando sono tornato la torre era avvolta da piante rampicanti indistruttibili...-
-Sta tranquillo.Riusciremo a tirarla fuori da lì-
Oh poveri cari...mi dispiace che la vostra principessina rimanga in quella torre per sempre...-Disse un voce femminile e flautata alle loro spalle-
-Tu chi sei?-Le chiese Urara spaventata.
-La guardiana del castello-
La donna era bellissima:aveva un lungo vestito viola  che metteva in risalto i capelli verdi acido raccolti elegantemente in uno chignon in cima alla testa.Aveva una pelle molto pallida e occhi di un giallo accecante.
-Speravo che la vostra amichetta venisse da sola,ma l'avete seguita.Oggi sono di buon umore e vi lascerò andar via senza problemi-
-Solo se ci restituisci Komachi-La ricattò Nutts.
-Temo che questo non sia possibile-ripose lei dura-Sono costretta a farvi fuori-

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Capitolo 7
*** Lotte ***





-Dicci chi sei.Dicci che cosa sei.-Le ordinò Syrup cercando di reprimere la paura.
La bocca della donna si trasformò in una smorfia divertita.
-Chi sono io?Ve lo dirò immediatamente.-Le apparve uno strano luccichio negli occhi-Io ero l'ex capo di Eternal.Nientemeno che la creatrice dello Scrigno della Rosa-
-No...non è possibile.Lo Scrigno appartiene a Flora!-Intervenne Nozomi.
La donna fece una risata terrificante.
-Divertente ragazzina.Si da il caso che io sia la sorella maggiore di Flora,e che lei mi abbia rubato lo scrigno secoli fa-Spiegò-Ora finalmente mi vendicherò,distruggerò le sue adorate guerriere,mi riprenderò lo Scrigno e l'immortalità!-
-Ti RIPRENDERAI l'immortalità?-intervenne Urara-Ma...se ora non ce l'hai...-
-Sciocca ragazzina,da secoli mi sono arrangiata assorbendo la vita altrui per continuare a vivere.-Sorrise maliziosamente-Adesso mi sto nutrendo della vostra amichetta,se volete saperlo-
-Libera Komachi!-Era stato Nutts a parlare-Che cosa vuoi da lei?Perchè proprio da  Komachi? -
-Perchè lei ha una linfa vitale diversa dalla vostra-spiegò-Avevo bisogno di prendere due piccioni con una fava:vendetta e immortalità.Direi che ci sono riuscita.-
-Non te la faremo passare liscia!-disse Nozomi-Pronte ragazze?-
-YES!-
Nozomi Rin Urara e Karen presero i Cure Mo e li aprirono:nella faccia inferiore c'erano tre pulsanti,due foglie e una rosa al centro.
Premettero la foglia destra,poi la sinistra e infine la rosa.
-PRETTY CURE,METAMORFOSI!-
Lo schermo sulla faccia superiore si illuminó e le quattro vennero avvolte da un fascio di energia brillante,e quando essa sparì,non c'erano più Nozomi Rin Urara e Karen,ma le guerriere Cure Dream,Cure Rouge,Cure Lemonade e Cure Aqua.
"Tocca a me ora"pensó Kurumi.
Estrasse dalla tasca della giacca un pennino ed un oggetto simile ad un Walkie-Talkie viola con tre bottoni e un piccolissimo schermo.Premette i pulsanti con lo stilo e lo schermino si illuminò.
-SKY ROSE,TRASFORMAZIONE!-
Dopo pochi instanti anche lei si era trasformata nella guerriera Milky Rose.
-Vi siete trasformate soldatine?-Le sfottè la donna-Ora vedrò di farvi divertire-
Estrasse da una tasca dell'abito quella che sembrava una rosa nera molto piccola.
-Vai Monsta!-
Lanciò il piccolo fiore su un rovo,che dopo pochi secondi divenne gigantesco e vivo.
-Forza ragazze!-Urlò Cure Dream-Nutts,Kokoda,Syrup!Andate da Komachi!-
-Ma voi...-
-Tranquillo Kokoda,ce la caveremo-Continuò la guerriera-Dobbiamo farlo per Komachi e...-
Venne interrotta quando il principe la stinse forte tra le braccia e la baciò.
-Fate attenzione-
La paladina fece cenno di si con la testa mentre osservava i tre ragazzi dirigersi verso la torre.
-Spero ti sia piaciuto il bacio,Cure Dream,perché sarà l'ultimo della tua vita.Monsta,attacca!-
Il mostro cercò di colpire Cure Aqua con uno dei suoi rami spinosi,ma lei fu più veloce e incrociò le braccia.
Su entrambi i dorsi delle mani la farfalla blu brillò,e la luce si trasformò in tante gocce d'acqua che si unirono per creare un arco,che la guerriera prese incoccando un colpo:
-PREPARATI AL PEGGIO!-Urlò-PRETTY CURE,SAPHIRE ARROW!-
Scoccò la freccia che colpì il mostro e lo fece indietreggiare.
-Vai Cure Lemonade tocca a te!-
La guerriera incrociò le braccia e dalle due farfalle che si illuminarono ne uscirono tante altre,che andarono a formare due fruste gialle brillanti.
-PREPARATI AL PEGGIO!PRETTY CURE,PRISM CHAIN!-Avvolse con le due catene il mostro immobilizzandolo-Vai Cure Dream!-
La paladina sovrappose i polsi facendo brillare le due farfalle sulle mani.
-PREPARATI AL PEGGIO!PRETTY CURE,SHOTING STAR!-
Cure Dream venne avvolta dall'energia e si lanciò come un razzo,o meglio,come una stella cadente sul mostro-rovo,che cadde per il colpo-Cure Rouge vai!-
La guerriera sovrappose le braccia e dalle due farfalle rosse uscirono due fiamme che andarono a formare una sfera infuocata.
-PREPARATI AL PEGGIO!PRETTY CURE FIRE STRAIGHT!-La paladina diede un calcio alla sfera che partì come una cannonata.
Il mostro prese fuoco e divenne cenere.
Le guerriere non ebbero tempo di gioire,perché dopo pochi secondi l'essere si ricompattò,più grande e potente di prima.
-Oh oh-Disse Milky Rose-Abbiamo un problema- 


Angolino (non meritato) dell'autrice
Ringrazio di nuovo tutti coloro che leggono e recensiscono le mie storie.Devo dire che questo è stato per me il capitolo più difficile da scrivere,infatti è venuto un potpourri del dizionario italiano e inglese.GRAZIE A TUTTI I LETTORI!

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Capitolo 8
*** Principessa delle fiabe ***





No,nessun mostro era mai sopravvissuto agli attacchi delle leggendarie guerriere.
Ma in quel momento stava accadendo proprio questo.
-C-Cure Dream che si fa?-Balbettò a stento Cure Lemonade.
Le guerriere non avevano mai affrontato una situazione del genere,erano state colte alla sprovvista.
-Non...non lo so!-
-Semplice-Disse la guardiana ironicamente -Mi lascerete lo scrigno e la principessina,così verranno tutti accontentati.-
-P..principessa?-Chiese Cure Aqua-Che vuol dire?-
La donna rise di gusto.
-Ma come...non sapete proprio nulla?-
-Che cosa dovremmo sapere?-
Un'altra risata uscì dalle labbra della guardiana.
-Volete davvero saperlo?-Disse sghignazzando-Quella ragazza è la legittima proprietaria di questo posto,ma non lo erediterà mai,perchè morirà prima di saperlo.-


-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~


I tre ragazzi erano ai piedi della torre avvolta dalle piante rampicanti,col naso all'insù per cercare anche un solo piccolissimo spiraglio per poter entrare.
-Com' è riuscita a passare Komachi?-Chiese Syrup a Nutts.
-Prima c'era una porta...ma con queste dannate piante non si capisce neppure più dove sia!Però...-Il principe si aggrappò con una mano ad un rampicante spesso,poi appoggiò un piede su un'altro e fece leva.
-Nutts che stai facendo?Ti ammazzerai!-Gli urlò Kokoda.
L'altro principe neppure rispose,arrivò in cima alla torre,dove le piante erano più deboli e sottili.
Mentre con una mano si teneva,con l'altra prese a strappare viticcio dopo viticcio,fino a scoprire una finestra non più larga di un braccio.
Si aggrappò ai bordi e ci si buttò dentro.
-Forza salite!-Gridò affacciandosi.
La stanza era ridotta proprio male.Nonostante il  buio pesto si vedeva benissimo quanto fosse sporco quel posto:le ragnatele spesse come tessuti,le tende strappate e spessi strati di polvere che coprivano il tutto.
C'era anche un vecchio letto che emanava una luce oscura,una non-luce.
Il principe si avvicinò per poter vedere meglio,e si accorse che non era il letto ad emanare quell'aura oscura,ma bensì la ragazza che vi era distesa sopra:era supina e nelle mani stringeva una rosa rosso sgargiante,che affondava le radici nei polsi insanguinati. 
-Komachi!Komachi mi senti?-
La ragazza non emise un fiato.
Intanto anche gli altri due ragazzi si erano arrampicati per le mura della torre,ed erano riusciti ad entrare dalla finestra.
-Nutts...ora che facciamo?-Chiese Kokoda.
Il principe non fece in tempo a rispondere che dallo zainetto di Syrup spuntò quello che poteva sembrare un cellulare rosa VIVO.
-Mailpo!Non dirmi che sei stato lì tutto questo tempo!-Gli disse il postino stupito.
La piccola creatura non faceva altro che saltare con i suoi piccoli piedini e urlare il proprio nome da tutte le parti.
-Mailpo che succede?-Syrup ora era preoccupato per l'amico.
Lo schermo della creaturina si accese,e vi uscì fuori un grosso libro che Nutts prese al volo.
Lesse la scritta incisa a fuoco sul cuoio rosso della copertina,e ne rimase più scioccato che sorpreso.
-La bella addormentata...?!-
-Come scusa!?Ti sembra questo il momento?-Disse Kokoda.
-No leggi!Questa è la fiaba della bella addormentata!-
-Aspettate un secondo...-Syrup era in piena fase di ragionamento-Vi ricordate la scritta apparsa sullo Scrigno della Rosa?"Non tutto il male vien per nuocere.Se salvarti vorrai il castello devi raggiungere,e i due cuori congiungere"?Credo di aver capito.-
-Allora spiega anche a noi che significa!-Nutts stava urlando.
-Ma come,una ragazza che dorme,un castello,una rosa,la favola della bella addormentata...è logico!Qui ci vuole il bacio di un principe per svegliarla,e ne abbiamo giusto due!-

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Capitolo 9
*** Cuori che battono ***





-Ehm...Chi va per primo?-Chiese il moro.
-Meglio se vai tu....Hai più esperienza in materia...-Mormorò Nutts.
Kokoda in realtà non voleva baciare Komachi,ma se era per salvarle la vita...
Il principe si chinò vicino al letto dove dormiva la ragazza e prese fiato...
Nutts venne scosso da un improvviso moto di gelosia.
Prese Kokoda per il colletto della camicia prima che potesse toccare le labbra di lei.
-Aspetta,tu ce l'hai già la ragazza...non sarà contenta-Si motivò.
Kokoda si spostò dal letto guardando Nutts sapendo benissimo che non era quello il motivo per cui non voleva che baciasse Komachi.
"Stai calmo...è solo un bacio,solo un bacio"si ripeteva.
Eppure c'era qualcosa che lo agitava,sentiva il cuore battere fortissimo mentre avvicinava il suo viso a quello della ragazza.
Ormai li separavano pochissimi centimetri,tre al massimo.
Le scostò una ciocca verde dal viso,e bisbigliò qualcosa talmente sottovoce che poteva sentirlo solo la guerriera:"ti amo".

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-Perchè non vi arrendete sciocche ragazzine?-Chiese in tono sprezzante la guardiana.-Avete perso ormai,salvetevi,consegnatemi lo Scrigno,e vi lascerò andare,parola di Alya.-
Le cinque guerriere erano a terra doloranti,le avevano provate tutte pur di vincere,senza successo.
-Quello che non capisco è perchè vi ostiniate tanto per riavere la vostra amica,quando invece potreste salvarvi le penne.-
Cure Dream si alzò su un ginocchio tenendosi il braccio ferito.
-Perchè lei ci è sempre stata affianco,e noi non l'abbandoneremo!-
-Che discorsi patetici-
-Non sono discorsi patetici!-Disse Cure Rouge con una nota di sofferenza nella voce-Noi la salveremo,oppure moriremo nel tentativo di farlo!-
Alya fece una smorfia di disgusto,portandosi una mano sulla rosa rossa sgargiante che sfoggiava al centro del vestito viola scuro.
-Siete patetiche.Patetiche e sciocche.Guardate dove vi hanno portato le vostre inutili chiacchiere.Attacca Monsta!-
L'enorme rovo aveva le sembianze di un ragno: sei enormi rami spinosi che facevano da zampe al corpo centrale,consistente in una gigantesca rosa nera.
Con uno dei rami fendè l'aria come un coltello,lanciando spine ovunque.
La guerriera Milky Rose si alzò con uno sforzo sovrumano,prese la Milky Palette,premette in ordine apparentemente casuale i tre pulsanti con lo stilo,e sull'antenna dell'oggetto il piccolo bocciolo di rosa blu sbocciò.
-VAI ROSA SCINTILLANTE-Urlò, mentre davanti a lei si materializzò un'enorme rosa d'acciaio dalle sfumature dell'oceano-AVVOLGI IL POTERE DEL MALE!MILKY ROSE,METAL BLIZARD!-
L'enorme fiore di frantumò in milioni di petali metallici e taglienti,che deviarono la rotta delle spine e colpirono il mostro.
Con sorpresa di tutte,i tagli provocati dalle schegge di metallo non si ri riemarginarono subito,ma ci misero qualche minuto.
-Ragazze forse...forse ho capito-Disse Cure Aqua ansimante-Bisogna provocargli danni concreti...bisogna tranciarlo in due con un colpo solo-
Il pensiero di tutte andò a Komachi:il suo attacco sarebbe stato molto più che utile in quel momento.
-Oh..avete scoperto il trucchetto?Brave Pretty Cure,peccato che io abbia scoperto il vostro.-Disse battendo le mani ironica-Insieme siete forti,molto forti,ma quando non potete unire i vostri poteri siete come un due di picche:non servite a nulla-
Cure Rouge era arrivata al limite della pazienza,e come un gesto incondizionato,sovrappose i polsi facendo brillare le due farfalle rosse fuoco sul dorso delle mani.
-PREPARATI AL PEGGIO!PRETTY CURE,FIRE STRAIGHT!-Urlò mentre diede un calcio al pallone infuocato che le si era materializzato davanti.
Alya tese le braccia davanti a lei,bloccando il colpo lanciato dalla guerriera come se fosse una pallina da tennis invece che una cannonata di fuoco.
-Non potete nulla contro...-
Si interruppe quando una luce accecante inondò il giardino,costringendo tutti a chiudere gli occhi:proveniva dalla torre.



Angolino della scrittrice
Ehm...NON MI UCCIDETE LO SO...ho interrotto sul bacio,l'ho fatto per incuriosirvi!
Grazie per aver letto e recensito questa storia,ci ho messo me stessa!Grazie a tutti!

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Capitolo 10
*** Angel Mint ***





5 minuti prima....

Il principe di Palmier appoggiò le sue labbra su quelle di Komachi,e si sentì come se si fosse tolto un enorme peso dalle spalle:aveva sempre provato dei forti sentimenti per lei,ed ora aveva trovato il coraggio di dirle che l'amava.
Aveva pensato di smettere dopo pochi secondi,ma qualcosa lo bloccava a restar lì,a baciare la guerriera,come se avesse paura che qualcosa andasse storto.
Quando si alzò,si sentì un po' di vertigini:non si era reso conto di aver trattenuto il fiato così a lungo,e per di più il battito cardiaco era tutto fuorchè regolare.
-Nutts stai bene?-Kokoda l'aveva preso per le spalle temendo che cadesse.
L'altro principe strinse gli occhi cercando di tornare in se.
-Sì...sì sto bene-Mentì-Ho solo un giramento di testa,tutto qua.-
-Ma lo sai che devi respirare quando baci qualcuno?-Domandò divertito il moro-Sennò rischi di morire asfissiato!-
Nutts gli lanciò uno sguardo omicida che lo zittì all'istante.
-Ragazzi!Guardate!-Ùrlò il postino indicando Komachi.
La rosa che stringeva la ragazza stava appassendo,mentre lei cominciava a brillare come un sole,un attimo prima di sparire.

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-Che sta succedendo?-Gridò la guerriera della freschezza con il braccio a coprirle gli occhi-Non si vede più niente!-
La luce piano piano si dissolse,ma quando tutti aprirono gli occhi,si trovarono davanti una ragazza-angelo dalle ali bianche spiegate:indossava un abito smeraldo stretto in vita,con una rosa d'oro sul petto.La gonna,decorata da tantissimi cristalli,era lunga dietro con uno spacco davanti,rendendo visibili gli stivaletti a tacco alto bianchi ed erba. 
Sulla testa portava un diadema tempestato di diamanti che facevano sembrare la chioma verde un gioiello.
-K-KOMACHI!-Gridò Cure Aqua correndo incontro all'amica.
Tutte e cinque si precipitarono dall'angelica guerriera,riempendola di domande.
-Ragazze,dopo avremmo tutto il tempo per parlare,ora avrei un impegno-Disse con la sua consueta tranquillità-Adesso in guardia,Alya,preparati a mettere la parola fine a questo orrore-
Quando le ragazze si voltarono per guardare la donna,inorridirono:cinque minuti prima era giovane e bellissima,ora vedevano una vecchia ingobbita.
-MALEDETTE!-Urlò con voce roca-Ve la farò pagare!Monsta attacca!-
Il mostro alzò uno dei tentacoli per colpire,ma la paladina della tranquillità fece apparire dal nulla uno scettro bellissimo:il manico era in legno,e un viticcio vi cresceva ad aspirale fino in cima per finire ad avvolgere una sfera verde brillante.Sembrava il simbolo stesso della natura.
-ANGEL MINT,REVENGE OF NATURE!-
Lo scettro mandò una fortissima onda di energia che polverizzò all'istante il mostro,riducendolo ad un mucchio di foglie secche.
La donna si portò una mano al fiore sul petto:stava appassendo velocemente.
-Bene Alya-Disse Angel Mint mostrando una rosa quasi secca-La tua vita dipende da questa,vero?Attiravi qui la gente con l'inganno,e poi rubavi loro la vita attraverso questa,se non erro.-
-Tu...-mormorò la vecchia-Come hai fatto?Non esiste un modo per svegliarsi dall'incantesimo!-
-Esiste eccome,per ogni sortilegio ce n'è un altro per spezzarlo.-
Entrambe le rose stavano perdendo petalo dopo petalo.
-Ma tu...tu dormivi,chi è stato a svegliarti?Parla ragazzina!-
-Non chiamarmi ragazzina-Angel Mint parlò con una nota di rabbia nella voce-Avrei voluto non farlo nonna,non avrei voluto esser costretta a ucciderti-
-N-NONNA!?-Cure Dream era palesemente sconvolta.
-Già....bella la mia famiglia vero?-



Angolino(non meritato) della scrittrice
Si....lo so,è corto,TROPPO corto,per farmi perdonare scriverò subito il prossimo capitolo.GRAZIE A TUTTI I SOSTENITORI ;)

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Capitolo 11
*** Fiamme di drago ***





-Ma...come...cioè...lei è...TUA NONNA!?-
-Esatto Milky Rose-Sospirò Angel Mint-Lei è mia nonna,certo vorrei dire che le voglio tanto bene,ma non posso,dato il fatto che ha tentato di farmi fuori-
-Tu...-Le rughe sul viso della idonna aumentavano minuto dopo minuto-Come lo hai scoperto?-
-Non so spiegarlo,quando mi sono punta con la rosa,è come se...come se una porta nella mia mente di fosse aperta-
-Faremo meglio a richiuderla,in tal caso...-
La donna lanciò un urlo terrificante,e venne avvolta da un turbine nero che non prometteva  nulla di buono.
Quando esso cessò,non c'era più Alya,la vecchia ingobbita dal tempo,ma un'enorme drago nero come la pece,grandi ali da pipistrello spiegate,occhi rossi come la brace e una rosa con pochissimi petali sul petto.
La creatura si avventò contro la guerriera angelica.
Subito le altre corsero in suo aiuto,ma accadde ciò che non si sarebbe aspettata nessuna di loro:un muro di energia oscura le circondò intrappolandole,come formiche in un bicchiere di vetro.
-In questa lotta saremo solo noi due,Angel Mint,le tue amichette non si devono mettere in mezzo-La voce era bassa e possente.
-Va bene-La guerriera fingeva una sicurezza incredibile-Ma se vinco io,tu ci lasci andare.-
-Certamente,ma se perdi...-Il muso del rettile si sformò in un ghigno-Pretendo lo Scrigno e te.Mi servi principessa,e tu sai per cosa-
Angel Mint deglutì:di tutti gli scontri affrontati,quello era il peggiore in assoluto.Non aveva mai lottato da sola,e soprattutto con un nemico così potente.
L'enorme drago le si avventò addosso,ma con un movimento fulmineo si spostò di lato.
Una fiammata blu e tetra uscì dalla gola della creatura,che per poco non colpì la ragazza,se quest'ultima non avesse spiegato le ali e spiccato il volo.
Il cielo era grigio e carico di fulmini,tanto che la guerriera temette di esser colpita da uno di essi.
"Angel Mint,puoi farcela,devi farla stancare,ha poco da vivere"
Alya non ci mise molto a raggiungerla per lanciarle un'altro alito infuocato.
Angel Mint tese lo scettro davanti a se.
-NATURE JEWEL,PROTECTION!-
La sfera brillò e uno scudo si sovrappose tra la ragazza e morte certa.
-Sei brava,Pretty Cure,ma non abbastanza-Un sorrisetto si dipinse sul muso da rettile-Non stai pensando a ciò che fai,segui l'istinto,e ciò ti sarà fatale-
"Ma che cosa significa?Io ho sempre lottato in questo modo."
-STAI ZITTA!MENTI!-
La guerriera si gettò sulla bestia con tutta la forza che potè.
Quest'ultima cercava invano di morderla,mentre lei sferrava calci e pugni sulla corazza nera.
-Mi hai stufato ragazzina-
E con un violento colpo di coda colpì le ali di Angel Mint,che cadde rovinosamente al suolo  con la forza di una cannonata.
Un dolore lancinante le percorse ogni singola fibra del corpo.
"Alzati dannazione...ALZATI!"
Riuscì a mettersi in ginocchio,ma il male che percepiva nelle ossa le impediva di fare altro.
Il drago atterrò dolcemente sulle zampe posteriori,ammirando la sofferenza della guerriera come fosse una specie di droga visiva.
-Bene bene...vedo che non riesci a muoverti,Angel Mint-Sul muso del drago era dipinta una smorfia di divertimento.
-Perchè lo fai?Sei davvero convinta che l'immortalità ti renderà felice?-Domandò Cure Rouge dall'interno del campo di forza.
-Certamente,la vita eterna è la più grande delle cose-
-Sbagli!-Fu Cure Dream a parlare-La vita eterna non è la felicità!L'amicizia e l'affetto di chi ti è vicino lo è!-
La bestia dalla rosa ormai con due soli petali sembrava palesemente divertita.
-Quindi se io faccio fuori la mia cara nipote,una parte della vostra gioia sparirebbe?-
Si innalzò un coro di voci che imploravano di non far del male a Angel Mint,ma servì a poco.-Almeno potrò morire con questa soddisfazione-
-Non farlo,non farlo!-Gridò Cure Aqua disperata.
Il mostro non l'ascoltò.Alya sarebbe morta di vecchiaia dopo solo una fiammata,ormai aveva poco tempo.
Puntò dritta sulla guerriera.
Il fuoco avanzava inesorabile.
"È finita.Angel Mint ha perso contro la sua stessa nonna.Non ce l'ho fatta"
Una lacrima amara le solcò il viso.
"È colpa mia...solo colpa mia..."
-NO!-Urlò una voce maschile che la guerriera avrebbe riconosciuto tra mille.
Il ragazzo biondo che le si era parato davanti era stato scaraventato a qualche metro di distanza,gravemente ferito e ustionato.
Nutts stava morendo.



Angolino della scrittrice (quella che voi ora starete definendo una bastarda coi fiocchi rosa)

LO SO....SONO PROPRIO CRUDELE.....ma comunque,se vi è piaciuto,vi prego recensite a questa storia di una povera plebea infame.Se non mi pugnalate entro domani mi riterrò fortunata.Il combattimento è stato più difficile del previsto da descrivere per me,infatti la storia ha già ricevuto recensioni non eclatanti.Sono aperta a consigli.

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Capitolo 12
*** Patti con la morte ***





-NOOO!-
Angel Mint ingorò il dolore omicida che le stava divorando il corpo e corse verso il ragazzo steso a terra che le aveva appena salvato la vita.
Inginocchiandosi, gli prese la testa tra le mani e se la mise sulle gambe.
-Nutts...ti prego rispondimi...non mi puoi morir così!Non proprio adesso!-
Il ragazzo strizzò gli occhi per poi aprirli debolmente.
-Komachi...-La voce era ridotta ad un sussurro-Komachi non piangere...-
La guerriera si asciugò gli occhi con il dorso della mano:non si era neppure accorta che stava piangendo.
-Nutts...come...DIMMI COME DIAVOLO TI È SALTATA IN TESTA UNA COSA DEL GENERE!-Gridò arrabbiata.
Lui abbozzò un sorriso.
-Ho fatto una promessa...-
-A chi?-
-A me stesso.Dal primo momento in cui ti ho vista...ho promesso di proteggerti.-La voce era costellata da note di dolore-Ho promesso di proteggerti perchè...sentivo qualcosa,non sapevo che fosse.Era Kokoda quello che aveva le fidanzate,quello che si innamorava e si fidava di tutti.-
-Non riesco a credere che nessuna delle ragazze del regno si sia innamorata di te-
-Al contrario...-Diede qualche colpo di tosse che gli fece venire spasmi in tutto il corpo-C'erano tantissime ragazze che mi venivano dietro.Ma io sapevo che il loro non era amore...il mio non era amore.Poi...ho incontrato te-
Komachi sorrise:stava piangendo più di prima.
-Tu eri speciale.Mi hai stravolto la vita,quello in cui credevo ciecamente divenne un dubbio sbiadito,e questo succedeva solo quando vedevo te.-
Uno strano ruggito attirò la loro attenzione:il drago era ancorà lì,e sembrava non voler cedere alla morte.
-Stupidi ragazzini...dovreste sapere che l'amore non è altro che sofferenza.-
In quel momento arrivarono correndo come pazzi Kokoda e Syrup,che osservarono con terrore la bestia.
-Sta zitta!-Angel Mint era infuriata quanto disperata-Tutto questo è successo a causa tua!Solo per colpa tua!-
In quell'istante il muro di forza che imprigionava le Pretty Cure si frantumò come uno specchio.
-Come puoi dire che l'amore è solo sofferenza!?VERGOGNATI!-Gridò Cure Lemonade felice di poter di nuovo combattere.
-L'amor muove il sole e le altre stelle-Disse Cure Aqua portandosi una mano al cuore.
-Cure Aqua...stai recitando Dante!?-Cure Dream sembrava sconvolta.
-Si.Sai dovresti studiare ogni tanto.-
La paladina della speranza arrosì di vergogna.
L'ultimo petalo della rosa sul petto del drago cadde.
-Brave,Pretty Cure,avete vinto la battaglia,ma non la guerra...-
Il rettile aprì la bocca come per dire qualcos'altro,ma non ne uscì che silenzio e sangue scuro.
Per un istante la bestia ritornò Alya,la bellissima e giovane Alya.
-Sei tutta tua nonna,Angel Mint-
Queste furono le sue ultime parole,un attimo prima di diventar polvere trasportata lontano dal vento.
-Quindi...-Milky Rose aveva l'aria di chi aveva vinto senza lottare,infatti era proprio così-Abbiamo vinto?-
-Credo...credo di si-Rispose Cure Rouge voltandosi verso Angel Mint-Ma...-
La paladina della tranquillità stava piangendo in silenzio,con il volto di Nutts stretto contro il petto.
-Nutts!-Kokoda raggiunse la guerriera che stringeva il corpo inerte dell'amico.-Che gli è successo?-
Lacrime amare scendevano dagli occhi di Komachi e bagnavano il petto insanguinato e immobile del principe.
-Mi ha salvato la vita...io ero qui...mi stava dicendo qualcosa ma ha smesso di respirare...e ora non posso far niente per lui...-
-Aspetta Angel Mint,qualcosa si può fare-
Tutti alzarono lo sguardo per vedere chi aveva parlato:a poco distanza da loro era apparsa una donna bellissima,con occhi d'oro e lunghi capelli rosa che le ricadevano sui fianchi.
Davanti a loro c'era la bellissima Flora.

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Capitolo 13
*** Fiori di salvezza ***


-Regina Flora!-Syrup fece un piccolo inchino-Che ci fate qui?-
La donna gli rivolse uno sguardo dolce.
-Sono qui perchè il vento ha mi ha riferito l'accaduto-
-Il...vento?-
-Esatto-La regina sembrava divertita-Quando hai più di mille anni impari molti trucchetti-
Il suo sguardo ricadde su Angel Mint che stringeva ancora il corpo del giovane.
-Vediamo che si può fare-
Si inginocchiò di fronte alla guerriera e studiò attentamente il cadavere del principe di Palmier.
-Si,dovrebbe andare-Constatò dopo poco.
-Che...che cosa?-Il cuore della paladina non ne voleva più sapere di battere normalmente.
-Lui è morto per mano di questo posto,per mano di Alya-Disse guardandosi intorno-Perciò,se farai rinascere il castello,rinascerà anche lui-
-Come facciamo?-Cure Dream era in preda ad una curiosità omicida.
-Prendete questo-
Alzò un braccio e ne apri la mano mostrandone il contenuto:era un seme,un seme qualsiasi,si sarebbe detto.
-Dove dobbiamo piantarlo?-Chiese Cure Lemonade prendendolo tra le mani.
-Cercate all'interno del giardino,lo capirete da voi-E così detto sparì sotto gli sguardi perplessi degli altri.
-C'è una sola parte del roseto che non abbiamo perlustrato-Disse Kokoda-La zona nord,dopo la torre-
 -Andiamo allora-La paladina della passione era più decisa che mai.
-Angel Mint...dobbiamo lasciarlo qui-Il principe sfilò delicatamente il cadavere dalle mani della guerriera-Vieni ti aiuto.-
Lui le passò un braccio intorno ai fianchi per farla alzare.
-Ahia-Commentò lei.
-Dai,ci siamo quasi-
Camminarono per quella che alla paladina sembrò un'eternità,finché non raggiunsero un piccolo gazebo malandato. 
Sotto la sua piccola cupola bucata c'era solo un vasetto con una rosa appassita da chissà quanto tempo.
-È questo il posto?-Cure Lemonade stava osservando con attenzione il contenitore di terracotta.
-Credo di si,ma...-Syrup degludì per la sorpresa-DA QUANDO I VASI HANNO LE RADICI!?-
Era vero:il piccolo oggetto di coccio aveva dei grandi viticci che penetravano nella terra.
-Forse ho capito....-Cure Aqua si avvicinò al vaso-È proprio questo ul cuore del castello,il vaso!Basterà sradicare il vecchio fiore e piantarci il seme di Flora per far ritornare tutto com'era!-
Seguì un attimo di silenzio.
-Ok,va bene.-Milky Rose socchiuse gli occhi in segno di riflessione-Ma dopo come faremo a ritornare a casa?-
-A questo penseremo dopo-Angel Mint ripensò ad un istante al bacio con il principedi Palmier,di come l'avesse salvata,tutte quelle parole dolci...-Ora pensiamo a Nutts e a questo luogo.-
Cure Lemonade si inginocchiò ed estrasse il vecchio fiore senza troppe difficoltà.
Scavò una fossetta dove mise il seme per poi ricoprirlo delicatamente e alzarsi.
Uno,due,tre minuti.
Niente di niente.
-MALEDETTISSIMO SEME PERCHÈ....PERCHÈ NON CRESCI!?-Cure Dream era in piena fase isterica.
-Aspettate....-Angel Mint prese lo scettro e ne staccò il grande gioiello,si mise in ginocchio e fece sbattere ripetutamente la sfera di smeraldo sul bordo del vaso.
 -Ehi,non è mica un uovo!-
-Al contrario Cure Rouge....la Wild Sphere è proprio questo-
A quel punto la sfera si spaccò in due,e la guerriera fece scendere il liquido fosforescente sul terriccio in cui era stato piantato il seme.
La terra si smosse leggermente,e vi uscì una piantina luminosa da cui sbocciò una rosa bianca che inondò di luce l'intero castello.




Angolino della (ormai odiata) scrittrice

Si..lo so...interrompo sempre sul più bello....NON MI UCCIDETE!
Ringrazio TUTTI e dico TUTTI i recensori!Tra cui:

DcomeDirectioner
Sweetpeace
animeemanga
Lunetta 12

Grazie tante!

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Capitolo 14
*** Principessa Komachi ***





Komachi si portò una mano alla fronte.
"Ahi...che....DOLORE!!"
Era sdraiata e sicura che ogni singola cellula del suo corpo stesse per esplodere.
Tentò di aprire gli occhi,ma ne ricavò solo altro male alla testa.
-Vi prego...ditemi che si riprenderà-
-Speriamo di si...-
-Ma non sei tu quella che voleva diventare medico?-
-Cosa c'entra?Non ho mica frequentato l'università!-
-Ragazze basta!Smettetela di litigare!-
-Shh!Guardate si sta svegliando!-
Komachi aprì lentamente gli occhi:tutti i suoi amici la stavano osservando preoccupati.
-Ehi stai un po' meglio?-Chiese Nozomi.
-Poverina,come fa a star meglio?Sarà la quarta o la quinta volta che veniamo accecati per poi svenire!-Kurumi aveva decisamente ragione.-Vuoi una mano?-
La ragazza tese il braccio all'amica per aiutarla ad alzarsi,e fu solo allora che lei si accorse di una cosa:avevano tutti dei vestiti meravigliosi.
Kokoda e Syrup in giacca e cravatta elegantissimi,mentre le sue amiche avevano sfarzosi abiti in pizzo.
-Ragazzi...ma...siete FANTASTICI VESTITI COSÌ!-Esordì.
-NOI?!-Syrup era sorridente come non mai-Ragazza dovresti andarti a specchiare!-
Fu solo allora che Komachi si guardò intorno:la fredda terra battuta era ricoperta da soffice erba verde,al posto degli arbusti secchi vi erano fiori e alberi rigogliosi,il tutto coperto dal cielo limpido col sole alto e splendente.
-Allora...ce l'abbiamo fatta!-Gridò con gioia-Com'è successo?-
-Dopo che il seme è sbocciato...c'è stata una luce immensa,e siamo svenuti tutti quanti-Spiegò Karen con aria professionale-Quando ci siamo svegliati...questo incubo si è trasformato in un posto da favola,noi avevamo questi vestiti fantastici addosso e tu...bè,guardati!-
Komachi allora uscì dal piccolo gazebo bianco coperto di rose profumate e corse verso un piccolo laghetto simile ad un diamante sotto il sole.
Quando si vide riflessa,non credeva neanche che quella fosse lei:aveva un bellissimo diadema,il vestito smeraldo tempestato di cristalli risplendeva ad ogni suo movimento,che rendeva visibili le ballerine a tacco basso scintillanti con due farfalle di vetro sulle punte.
Non era mai stata una tipa vanitosa,ansi,le piaceva pensare di essere inutile e insignificante,rispetto alle amiche.
Ma ora doveva riconoscerlo:così avrebbe battuto in bellezza preticamente chiunque.
"Chissà cosa penserebbe Nutts..."
Attimo di riflessione.
-NUTTS!!!-
Si diresse di corsa verso il castello con gli amici che la seguivano a ruota.
Nel punto esatto in cui avevano lasciato il corpo,non c'era assolutamente nulla:macchie di sangue,passi,orme,niente.
-ODDIO...-Disse Syrup-Non sarà diventato uno zombie spero!-
Per tutta risposta ricevette uno schiaffo da Urara.
-Ahi!-
-Scusa,ma non riesci mai a star zitto!-
-Ci sono anche modi un po' più dolci per farmi tacere!-
-E sarebbero?-
Syrup si chinò leggermente e le diede un bacio sulla guancia.
-Questo è uno di quelli-
La guerriera divenne tutta rossa,e il colorito pallido della pelle non l'aiutava di certo.
-OHW...CHE DOLCI!-
-Per l'amor di Dio ti prego Nozomi sta zitta!-
-Ma Kurumi che hai contro il romanticismo?-
-Non ho nulla contro il romanticismo,ho qualcosa contro di te!-
L'altra stava per rispondere,finché il portone del castello non si aprì e uscì un giovane alto con dei capelli corvini un po' sparati e intensi occhi viola.
Aveva circa l'età dei due principi,e anche la stessa bellezza.
-Principessa Komachi-Disse-È un piacere potervi incontrare finalmente-
Lei più stupita che altro,gli chiese chi fosse.
-Sono Kazuko,il nuovo consigliere di corte,maestà.Venite,il regno vorrebbe conoscervi-Fece cenno di entrare-Oh...e c'è una persona che desidera vedervi con urgenza.-



 Angolo (molto stretto e polveroso) della scrittrice

Allora...si,questa storia è quasi finita,è triste pensarci....
Comunque,grazie a tutti i lettori ed i recensori,UN BACIONE<3!

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Capitolo 15
*** Tra fiori e festeggiamenti... ***





Quando gli otto amici entrarono,si paralizzarono per la sorpresa: centinaia,anzi,migliaia di persone che esultavano e applaudivamo tanto che sembrava volessero infiammarsi le mani.
-GRAZIE PRETTY CURE!-
-SIETE LE MIGLIORI!-
-CI HANNO LIBERATI!-
Gridava la gente.
-Liberati?-Chiese la paladina della speranza.
-Si,eravamo stati rinchiusi in dei quadri-Rispose Kazuko-Ci avete salvati,non ci sdebiteremo mai con voi.-
Nozomi si battè una mano sulla fronte.
-Ma certo!Kokoda ti ricordi quei quadri?-
-Certo...diciamo che erano terrificanti,ma ne è valsa la pena-
-Ne è valsa la pena!?Kokoda per caso hai picchiato la testa?È stato orribile!-
Il principe le cinse la vita con le braccia e si avvicinò al suo orecchio come per dirle un segreto.
-Se ci sarai tu con me ne varrà sempre la pena-


-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~

-Syrup.....-
-Si Urara?-
-Come...cioè...prima...-
-Oh si,giusto-
Lui le si avvicinò per poterla guardare dritta negli occhi dorati.
-Ascolta...tu mi piaci Urara...ma non te l'ho mai detto...perciò...-
Lei prese una piccola rincorsa e gli diede un tenero bacio sulla fronte.
-Pretendo un sostegno economico però-
-Come scusa!?-
La ragazza rise solare.
-Esatto...ho bisogno di qualcuno che mi aiuti il portafogli-
-E che cosa ne fai poi dei miei soldi?-
Lei appoggiò le labbra su quelle del ragazzo.
-Per la mia più grande passione naturalmente-Lei gli fece un occhiolino seguito da una linguaccia-Lasagne italiane!-

-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~

-Kazuko scusami-
-Si figuri Principessa,c'è qualche problema?-
-Avevi detto che mi stava cercando urgentemente una persona....-
-Ah,giusto.-Il ragazzo fece un sorriso divertito-Stia tranquilla,sarà questa persona in questione a trovarvi-
-Grazie-Rispose Komachi con un sorriso mentre si allontanava tra folla in pieno stato di festa.
Rin osservò le amiche dileguarsi tra la gente euforica,e si accorse di esser rimasta da sola con Kazuko.
"Rin Natsuki,ti proibisco di arrossire di fronte ad un ragazzo.Ok...respira.È solo bello e gentile.Bello incredibilmente figo e gentile.OH COSÌ LA COSA PEGGIORA!Adesso basta...NON-DEVI-ASSOLUTAMENTE-ARROSSIRE" 
Troppo tardi:era già un peperone.
-Allora...-Kazuko ruppe il silenzio imbarazzante che si era creato-Voi siete Cure...-
-ROUGE!-Sbottò lei maledicendosi-S...Sono Cure Rouge...-
-La Pretty Cure della passione...vi si addice.-Le fece un sorriso dolce-Ho visto come lottavate,siete incredibile voi e i vostri colpi infuocati-
Rin divenne ancora più rossa,certo,se fosse stato possibile diventare rossi quando si era già viola.
-Vi prego...datemi del tu-
-Vorrei chiederti la stessa cosa se non ti dispiace-
Le loro chiacchiere vennero interrotte da un'improvviso attacco di musica.
-Allora Rin...-Lui si inchinò e tese la mano-Mi concedi l'onore di un ballo?-
-Mi farebbe piacere...ma...non so ballare...-
Kazuko scoppiò a ridere.
-Per la cronaca...neppure io so ballare-
-Ma come...me l'hai chiesto tu!-
-Pensavo che magari in due avremmo combinato qualcosa-
Entrambi si lasciarono andare in una risata piena di divertimento.



Angolino (molto stretto e polveroso) della scrittrice
Allora...già,ho fatto innamorare Rin,mi sentivo in colpa per lei...l'ho menzionata poche volte,credo di essermi sdebitata...COMUNQUE...abbiamo quasi finito,mancano circa 2 o 3 capitoli....SE LI VOLETE PRETENDO PIÙ RECENSIONI! ;P

BACIONI, CureAri

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Capitolo 16
*** Baci al tramonto ***





-Karen!Karen guarda!-
La ragazza dagli occhi abissali spostò lo sguardo nella direzione indicata dall'amica coi capelli porpora:Urara e Syrup si stavano baciando.
-Ma...è fantastico!Sono felice per loro!-
-Non hai ancora visto il meglio,girati!-
Nel farlo,il volto della paladina dell'intelligenza si allargò in un sorriso:Kokoda e Nozomi erano in un momento di tenerezza.Mentre Rin e Kazuko chiacchieravano,quando quest'ultimo prese un foglietto,vi scrisse sopra qualcosa col pennino che stava dentro la giacca e lo appoggiò sulle mani di Rin poco prima di allontanarsi.
Un minuto prima la ragazza dagli occhi rubino sembrava incuriosita.
Un minuto dopo lanciava gridolini e saltellava di qua e di là facendo svolazzare ovunque la stoffa di seta rossa del vestito.
-Che le sarà successo?-
-Come sostenitrice mondiale dell'ordine delle ficcanaso,io,Kurumi Mimino,pretendo di saperlo assolutamente!-Gridò la ragazza alzando un braccio al cielo e ridendo.
Quando raggiunsero l'amica,lei era in pieno stato di euforia:saltellava come un coniglietto mentre teneva stretto al petto il bigliettino datogli dal ragazzo.
-Ehi Rin che succede?!-Karen le mise le mani sulle spalle per fermare i suoi saltelli.
-CHE SUCCEDE?!E ME LO CHIEDI!?GUARDA QUA!-Disse faceno svolazzare il foglietto davanti gli occhi delle amiche.
-TI HA DATO IL SUO NUMERO DI CELLULARE?!-
-Si!Mi ha detto che sono la ragazza più speciale che abbia mai conosciuto!-
-Sul serio?!-
-Si!Dice che sono diversa...che sono più vicina ai gusti di un ragazzo rispetto alle altre femmine-
Karen rise di gusto.
-HO SEMPRE DETTO CHE ERI UN MASCHIACCIO RIN!-
-Ehi...!-Normalmente le avrebbe risposto per le rime,ma era proprio il suo essere maschiaccio ad averla resa interessante agli occhi di un ragazzo così bello.-Si da il caso che questo maschiaccio abbia rimediato un appuntamento!-
E così detto le tre amiche si sciolsero in una risata spensierata.

-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~


"Nutts...che fine hai fatto!?"
Komachi cominciava a preoccuparsi.
"Una persona che mi desiderava con urgenza....spero sia lui...no,no non può essere...sarebbe già qui"
Ogni tanto doveva fermarsi per parlare con i sudditi che la chiamavano per ringraziarla,ma il suo cuore accelerava ogni minuto di più.
Mentre camminava tra la gente che ballava e festeggiava,si sentì presa per un polso.
La lasciarono subito,ma notò che le era stato messo un biglietto in mano.    
Vi era stato scritto qualcosa molto frettolosamente,eppure aveva l'impressione di aver già visto quella scrittura larga e spigolosa,e poi quei strani riccioli sulle o e sulle a...di chi poteva essere?Di Kokoda?Syrup?
"Tetto della torre tra cinque minuti".
Komachi non lo rilesse due volte che si guardò intorno alla ricerca delle scale.
Quando le vide,ci si catapultò sopra come un proiettile.
Erano lunghissime,i gradini erano bassi e coperti da un tappeto rosso sottile.
Arrivò in cima e il fiato le morì in gola:il tetto era molto piccolo,ma abbastanza elevato da offrire il panorama del bosco illuminato dal sole del tramonto.
"Che meraviglia..."
Mentre il cielo prendeva le sfumature dell'arancione,del viola e del blu,una leggera brezza le scompigliava i capelli smeraldo.
Chiuse gli occhi e venne avvolta dalla pace e dal leggero fruscio degli alberi che si stagliavano come un immenso mare di natura pronto a inghiottirla tra le sue onde impetuose.
Ripensò a tutto quello che era successo nelle ultime ore:le risate,la paura,il combattimento,il sangue,i baci,Nutts che moriva tra le sue braccia...
Una lacrima amara le rigò il viso.
-Non ci pensare Komachi,ci sono qui io adesso-
Lei sobbalzò per la sorpresa e si girò per vedere chi l'aveva rassicurata in modo così dolce.
"No,non piangerò..."
E un istante dopo averlo pensato si gettò tra le braccia del suo salvatore.
                                                                         

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Capitolo 17
*** Sotto le stelle ***





-Tranquilla Komachi,sono qui-
Nutts stava stringendo la ragazza talmente forte che le impediva quasi di respirare,ma non di piangere.
-Lasciami...-
-Komachi...-
-TI HO DETTO DI LASCIARMI!-
Urlò staccandosi con rabbia dal ragazzo.
-Che vuol dire questo?-
Lei si asciugò le lacrime con il dorso della mano.
-Perchè non sei venuto subito?Perchè mi hai lasciata lì a soffrire?Ho pensato il peggio!-
Un ultimo raggio di sole illuminava i capelli biondi del principe facendoli sembrare un'aureola dorata intorno al viso perfetto.
-Mi dispiace...io...volevo solo farti una sorpresa-  
-Farmi una sorpresa?!-La ragazza gli buttò le braccia al collo-Soltanto rivederti sano e salvo mi rende felicissima-
Nutts l'abbracciò forte,come se avesse paura che il vento notturno gliela portasse via.
-Strano,due secondi fa sembrava volessi uccidermi-
Lei sollevò il viso dal petto del principe e si guardarono dritti negli occhi.
-Ti ho visto morire tra le mie braccia,è stato orribile.Non voglio rivivere l'esperienza.Non quella-
Adesso era Nutts ad avere gli occhi lucidi.
Prese il viso della ragazza tra le mani e si chinò per baciarla sulle labbra.
-E questa la vuoi rivivere?-
Komachi strinse di più la stretta attorno al collo del principe,che la prese per la vita e l'attirò ancora di più a se.
-Anche ora,se ne hai voglia-
-Di tutte le domande indirette che mi hai fatto in due anni,questa è la più sciocca e ovvia in assoluto-
-Allora mostrami che ho torto,invece di farmi la predica!-
E così detto si baciarono di nuovo,a lungo,finchè la notte non scese completamente.
-Nutts...ho freddo-
-Aspetta-Disse sfilandosi il giubbetto e appoggiandolo sulle spalle di Komachi-Va meglio?-
-Molto meglio,grazie-
-Guarda il cielo-
La ragazza puntò gli occhi smeraldo verso l'alto,e le uscì dalle labbra un sospiro di meraviglia:
le stelle brillavano come diamanti,erano diverse da quelle che vedeva di solito,erano molto più grandi e numerose.
-Sembrano miliardi e miliardi di lucciole...sono bellissime-
Lui le sorrise dolce.
-Tu sei più bella Komachi-
-Non esagerare...-
-Non sto esagerando,lo penso sul serio-
-Davvero?-
-Davvero davvero-
Lei si rattristò un po'.
-Nessuno dei ragazzi della mia scuola lo pensa-
-Ah,quelli-Sventolò la mano in segno di non curanza-Sono tutti dei poveri fessi,fidati!-
Ci fu un secondo di silenzio seguito dalle risate dei due innamorati.
-Mi fido Nutts,mi fido-
Il principe le prese il mento tra l'indice e il pollice,costringendola a guardarlo negli occhi.
-Anche io-
Ripresero a baciarsi abbracciandosi stretti stretti,come se da un momento all'altro qualcuno potesse dividerli.
Avrebbero anche continuato per tutta la notte,ma vennero interrotti da un improvviso lampo di luce.
-BECCATI!-
Una ragazza dagli occhi di fuoco teneva in mano un cellulare in posizione di scatto.
-Rin!Ci hai fotografati!?-
-Yes!-
-È scorretto!-
-Sbagli Komachi,farvi una foto e inviarla a tutti è sbagliato!-
La principessa si battè una mano sulla fronte.
-A CHI L'HAI INVIATA?!-
-Tranquilla...solo a tutta la scuola!-
-Come hai potuto fare una cosa del genere?-Intervenne Nutts.
-STATE TRANQUILLI!-Rise lei-Non l'ho inviata a nessuno-
-Che sei venuta a fare qui?Pensavo stesse festeggiando-
-Avevo una notizia importante-Rispose seria-Forse abbiamo trovato il modo per tornare a casa-



Angolino (molto brutto e polveroso) della scrittrice

Ok...si,è smielato(vi assicuro che sono una delle ragazze meno romantiche esistenti),comunque,se vi piace,recensite,GRAZIE A TUTTI! *lancia un bacio volante e se ne va*

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Capitolo 18
*** Tre prove per casa ***





Rin si precipitò giù per le scale con i due innamorati che la seguivano a ruota tenendosi per mano.
Arrivarono nella sala da ballo,che stava ancora esplodendo di musica e grida di gioia.
-Dove sono gli altri?-Chiese Nutts.
-Di qua-
Tagliarono tra la folla fino ad arrivare a un'altra rampa di scale,più alta e ripida,coperta da uno spesso tappeto blu.
Finiti i gradini,arrivarono in una stanza circolare:le pareti bianchissime con delle intarsiature dorate a forma di fiori,monete e pietre preziose sparse ovunque,enormi finestre che davano sul bosco e un'enorme trono era l'unico mobile.
-NUTTS!-Kokoda corse ad abbracciare l'amico di una vita.
-Kokoda...sono felice anche io...ma...mi...STROZZI!-Sbiascicò il biondo soffocato dall'abbraccio.
-OPS...scusami-
Dopo tutti gli abbracci e i saluti,i dieci ragazzi si misero seduti a cerchio per terra.
-Allora-Kazuko prese la parola-C'è un unico modo per farvi tornare indietro,ma non sarà facile.-
-Siamo pronti a tutto-Interruppe deciso Syrup.
-Ci saranno tre prove da superare-
-TRE PROVE!?-Kurumi si abbandonò sconsolata al pavimento-Allora non abbiamo ancora finito?E poi perchè tre prove!?-
-Non l'abbiamo scelto noi-Kazuko puntò gli occhi viola su quelli rubino di Rin che arrossì immediatamente-Alya ha fatto in modo che nessuno potesse lasciare il regno senza rischiare di rimetterci le penne-
-E...che succederebbe se non riuscissimo a superarle? -Chiese Komachi preoccupata.
-Non potrete mai più tornare a casa-
Calò un silenzio carico di preoccupazione.
-Non succederà Komachi,torneremo tutti a casa sani e salvi,ci dovessi rimettere entrambi gli occhi- 
Il principe biondo le prese una mano e ne baciò delicatamente il dorso,attirando gli sguardi investigatori delle ragazze presenti.
-Ehi,che avete tanto da guardare in quel modo?Non l'ho mica violentata!-
Sulle facce delle guerriere si dipinse un incrocio tra ghigno e risata.
-Da quando voi due bei piccioncini state insieme?-Nozomi si prese il volto tra le mani con aria sognante.
-È vero,da quanto?-Insistette Urara.
-Per la cronaca da quando Nutts l'ha baciata nella torre per risvegliarla-
-Grazie Kokoda,TU SI CHE SAI TENERE LA BOCCA CHIUSA-Disse ironico il principe.
-Un po' come la bella addormentata?-Karen sarebbe potuta essere già esplosa di curiosità se fosse stato possibile.
-Bè...se vogliamo metterla così...-
-OH È COSÌ ROMANTICO!-Esclamò Nozomi con gli occhi che luccicavano-E Komachi ti è piaciuto?-
La paladina della tranquillità sbiancò.Potevano farle qualsiasi domanda esistente,tutte tranne quella.
Avrebbe voluto rispondere qualcosa del tipo "Che ne so io!?" oppure "Fatti gli affari tuoi"
o anche "Cavoli se mi è piaciuto!".
-Ehm...-
-Ragazze torniamo a noi-Interruppe Kazuko-Dovrete superare tre prove:mente,cuore e corpo-
-Va bene,dove dobbiamo andare?-Chiese Syrup rimasto finora in silenzio.
-Al Portale antico,venite-
I nove seguirono il moro giù per le scale,fino ad arrivare all'enorme portone di legno intarsiato.
Era notte fonda e non si vedeva nulla fuori.
-Ma è buio!-Sottolineò Kurumi sforzando al massimo la vista.
-Aspettate,mancano solo dieci secondi a mezzanotte-
-ODDIO....prima la Bella Addormentata e ora Cenerentola?-Domandò un po' seccata Komachi.
-Ma no principessa,aspetti-
Dopo pochi secondi,il bosco si illuminò di miliardi di piccole luci che fluttuavano qua e là illuminando tutto.
-Lucciole!-Urlò Urara alzando le braccia divertita-Guardate quante sono!-
-Belle vero?Adesso però muoviamoci-Insistette Kazuko.
Attraversarono il bosco scintillante fino ad arrivare all'ingresso di un'enorme caverna oscura.
-Eccoci qua-
-Kazuko..tu...non verrai?-Chiese Rin.
-No,è questa casa mia,mi dispiace,ma una volta superate le prove potrete tornare quando volete-
Komachi riflettè un istante.
-Va bene,lascio a te il comando.Alla prossima Kazuko,mi ha fatto onore conoscerti-
-A me più di lei principessa,la prego torni presto-
-Lo farò-
E così detto tutti entrarono nella grotta buia,tutti tranne Rin e Kazuko.
-Mi mancherai Rin-
Lui le scoccò un bacio veloce sulla guancia che la fece diventare viola,forse blu.
-Anche tu...-
-Chiamami-Disse lui facendole un sorriso malizioso.
-Contaci-
E anche lei venne inghiottita dall'oscurità.





Angolino della CRUDELISSIMA scrittrice

Vi pareva fosse finita è?Bè,non è così ;P!Se vi è piaciuta non fate i pigroni,lasciate una recensione,anche cortissima,basta che la lasciate!A fra poco!

Bacioni,
Cure Ari

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Capitolo 19
*** Vuoto di cristallo ***





-Dio mio,da quanto tempo stiamo camminando?-
-Non lo so,non vedo l'orologio con questo stramaledettissimo buio!-
Ormai da circa un'ora i nove ragazzi camminavano alla cieca per la caverna.
-Ragazzi,per me siamo in un labirinto!-
-Non lo dire neppure per scherzo Nutts!-
-Ti sembra la faccia di uno che sta scherzando,Kokoda?-
-Non lo so,non riesco neppure a vedermi le mani!-
-Smettetela!Non è il momento!-Interruppe Komachi-Credo che sia una delle prove-
-ASPETTATE UN SECONDO!-Esordì Rin armeggiando col cellulare-Ho un'idea!-
La guerriera aprì il telefonino che illuminò con la sua luce celestina qualche metro quadrato di oscurità.
-No...non è possibile!-
Komachi avrebbe potuto cominciare a piangere:non erano in un labirinto,ma bensì nel vuoto assoluto.Niente soffitto,niente pareti,solo un pavimento di puro buio.
-Ragazzi,potrei scommetterci i capelli,questa è la prova della mente!-Karen si portò un indice al mento,come faceva sempre quando rifletteva-Uscire dal nulla,ecco in cosa consiste.-
Nutts si passò più e più volte le mani sul volto.
"Pensa...pensa...PENSA!Qui non c'è niente...assolutamente niente...."
Continuarono a camminare per un po',finché non raggiunsero l'unico oggetto presente in quel nero infinito:un martello grande quanto cinque teste umane unite,completamente di pietra mal scalfita.Avrebbe potuto sfondare un appartamento.
-Cos'è,dobbiamo sacrificare uno di noi a martellate?-
-Syrup,alla prossima battutina,giuro che ti rivolto quel muso con un pugno-
-Ok ok,scusa Kurumi-
Rin stava ancora osservando il martello ai suoi piedi:le sembrava quello di uno dei super eroi che piacevano tanto ai suoi due fratellini,come si chiamava?
Si chinò attenta che non le si sollevasse troppo il vestito,e lo impugnò tentando inutilmente di sollevarlo:pesava in una maniera insostenibile,almeno per una ragazzina di tredici anni.
-Rin che fai?-
-Nutts,Kokoda,Syrup...datemi una mano a sollevarlo!-
La guerriera si fece da parte mentre i tre ragazzi impugnavano il martello.
-E ora?-Chiese il moro.
-Provate...a sfondare il pavimento-
-SFONDARE IL PAVIMENTO!?-Esclamò Nozomi-Non è un po' presto per tentare il suicidio?E poi dove lo vedi il pavimento?!-
-Aspettate-Intervenne Komachi-Rin potrebbe aver ragione,provate-
I tre strinsero con più decisione l'elsa dell'arma.
-Pronti?-Chiese Nutts-Uno...due...TRE!-
I muscoli dei ragazzi si tesero per lo sforzo,mentre la pietra cominciava a brillare.
Lo tennero sospeso solo per pochi secondi,prima che piombasse a terra con la forza di un tuono.
Crepe luminose si espansero come ragnatele sotto i loro piedi,il pavimento si frantumò come cristallo,mentre i ragazzi sprofondavano nel vuoto.
 
-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~

-Komachi...svegliati...-
La guerriera strizzò gli occhi con fatica poco prima di socchiuderli:era in un tunnel rischiarato solo dalle luci di alcune fiaccole appese alle pareti.
Le doleva ogni fibra del corpo.
-Ehi,tutto bene?-
Nutts la stava osservando preoccupato,con le luci delle torce che conferivano ai suoi occhi dorati una luce più...spettrale.
-Si...credo.Che è successo?-
-Diciamo che...-Un sorriso gli si dipinse sulle labbra-Diciamo che abbiamo superato la prima prova-
-Davvero?-
-Si,guarda-
Estrasse dalla tasca dei jeans qualcosa che Komachi non distinse subito:sembrava solo un sassolino,ma quando il principe aprì la mano,la guerriera si accorse che era uno zaffiro scintillante.
-È apparso poco dopo che ci siamo svegliati-
Nutts tese la mano alla principessa per aiutarla ad alzarsi.
-E ora?Che si fa?-
-Semplice-Rispose lui-Si affronta la prossima prova-



Angolino della scrittrice

SI SCUSATEEEE!Ho avuto tantissimissimi impegni e..mi scuso solennemente >.< !
Recensite se vi è piaciuto,o anche se lo avete odiato,fa lo stesso.ALLA PROSSIMA!

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Capitolo 20
*** Ancora in trappola ***





-Ehi Komachi, che hai?-
-È stato troppo facile Karen...davvero troppo-
-Se vuoi il mio parere, non è stato poi così facile-
-Appunto...le prossime due prove saranno molto più difficili-
-Secondo te a cosa serve lo zaffiro?-
-Non ne ho idea, ma sento che lo capiremo prima di quel che ci aspettiamo- 
Camminavano già da mezz'ora lungo il corridoio illuminato dalle fiaccole appese alle pareti, quando queste si fecero sempre più rare lungo i muri.
-Ragazzi-Nutts staccò una delle torce-Prendetene tutti una, sono le ultime-
Il tunnel si faceva sempre più scosceso e umido, come se stessero andando nelle profondità dell'oceano.
-Sbaglio o ci stiamo avvicinando all'acqua?-
-Così sembra...-
Si fermarono quando il corridoio si divise in quattro cunicoli più piccoli, su cui brillava un'incisione argentata: "una sola è la strada".
-NO DI NUOVO!-Rin si torturò i capelli come faceva sempre quand'era nervosa.
-Ok,facciamo come al castello, stessi gruppi, va bene?-Come al solito Nutts prese in mano la situazione-Forza, non c'è tempo da perdere-

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-Secondo te abbiamo fatto la scelta giusta Kokoda?-
-Non so, da un lato lo vorrei,dall'altro no-
Nozomi rifletté un istante:era la stessa sensazione che provava lei, quando vorresti che il fardello capitasse a te mentre da una parte vorresti passarlo a qualcun altro.
Il principe si fermò all'improvviso, come una preda che ha intercettato il proprio predatore.
-Ehi, che succede?-
-Ho sentito...qualcosa-
-Io non ho sentito nulla-
-Io si, come...dei passi-
-Passi?Ma...-
-KOKODA!NOZOMI!-
Attraverso l'oscurità,i due riconobbero i lineamenti di tre ragazze:Karen Rin e Kurumi.
-Come ci siete arrivate fin qui!?-
-Ehm...bella domanda-Kurumi si grattò la testa imbarazzata-Stavamo percorrendo il tunnel e...eccoci qua.Tanto vale continuare, giusto?-

~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~

-Stupido vestito!-
-Urara che c'è?-
-La gonna....si impiglia ovunque!-
-Mmm...risolviamo subito-
Un istante.Bastò un istante a Syrup per avvicinarsi alla ragazza e strappargli via l'enorme groviglio di stoffa riducendoglielo ad una striscia di tessuto che le arrivava a malapena sulle cosce.
-SYRUP!!SEI FUORI!?COME TI È SALTATO IN MENTE!?-
Il ragazzo teneva ancora in mano la gonna dorata,con uno strano sorriso sulle labbra.
-Mi dispiace, ma non potevamo fermarci ogni cinque minuti-
-Ma mi piaceva quell'abito...-
-Prometto che te ne comprerò uno più bello quando torneremo a casa.-
La guerriera non potè far altro che continuare il suo cammino,finchè non si scontrò con qualcosa,o meglio,con qualcuno.
-AHIA!-
-Karen!?Sei tu?-
-Urara!?Che ci fate tu è Syrup qui?-
-Potremmo farvi la stessa domanda, dato che noi eravamo nel nostro tunnel-
-Aspettate un secondo...-Kokoda si portò una mano alla fronte sudata-Se siamo tutti qui...allora...KOMACHI E NUTTS HANNO PRESO IL TUNNEL GIUSTO!-
Un tremolio del pavimento.Un boato.Due enormi lastre di pietra piombarono a terra da chissà dove bloccandoli come topi. 

Angolino della scrittrice
Ehm...NO COMMENT...lo so,lo so,sono terribilmente crudele.Comunque,se vi è piaciuto recensite,se vi ha lasciato indifferenti recensite,se lo avete odiato recensite.Grazie a tutti <3!!!

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Capitolo 21
*** Stammi vicino ***





-Fantastico, siamo stati intrappolati. DI NUOVO-Disse Syrup enfatizzando le ultime parole-Adesso siamo nelle mani di Nutts e Komachi-
-Speriamo vada tutto be...-Karen si interruppe quando sentì un improvviso gelo sul naso.
Con l'indice ne tastò la punta: era bagnata.
Un'altra goccia le bagnò una spalla, un'altra ancora i capelli.
Le sentiva sempre più frequentemente.
-Ragazzi...sta piovendo!?-
Alzando lo sguardo, si accorse della più grande disgrazia delle ultime ore: dal soffitto pendevano incombenti stalattiti che facevano colare sempre più acqua, come tanti rubinetti.


-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-

Buio.
Tenebra.
Oscurità squarciata solo dalla luce di una torcia.
Ecco cosa vedevano i due in quel tunnel infinito.
Sempre le stesse pareti, sempre le stesse pietre, sempre lo stesso soffitto, sempre la stessa oscurità.
La fiaccola di Komachi si era spenta lungo il tragitto, e ora stringeva forte la mano di Nutts.
-Stammi vicino...-
-Sono qui, tranquilla-
Sentiva freddo in tutto il corpo, eppure il ragazzo accanto a lei sembrava star bene.
Il viso invece era in fiamme, lo sentiva bruciare come un tizzone ardente.
"È solo la tua suggestione Komachi, solo la tua suggestione"
La testa le girava come una trottola, ed ogni secondo la situazione peggiorava.
-Komachi, sei bianca come un cencio...sicura di star bene?-
-Si, sto bene-
-Non ti credo-
La ragazza puntò gli suoi occhi contro quelli di lui: smeraldo contro oro.
-Come...non...mi credi?- 
-No-
Il principe le prese il viso tra le mani chinandosi per sfiorarle le labbra.
-Se c'è qualcosa che non va devi dirmelo assolutamente-
-Non pensavo che...-
Sentì le forze abbandonarla e le gambe cederle.
-Komachi!-
La prese giusto in tempo prima che potesse cadere rovinosamente a terra, incapace di reggersi in piedi.
-Nutts...-
-Shh!Non parlare...-Inginocchiandosi, appoggiò le labbra sulla fronte della guerriera e si spaventò a morte-Komachi scotti come un forno-
Ricevette come risposta un mugolio sommesso, sofferente: ormai la ragazza aveva chiuso gli occhi e sembrava intenzionata a non aprirli.
-TI PREGO NON ADESSO...-
La torcia che Nutts teneva in mano si spense lentamente in un filo di fumo: il buio era talmente denso che si poteva prendere a morsi.
"No...no no no no..."
Era così che sarebbe finito tutto?
Per uno scherzo crudele del destino? 
Al buio, senza cibo, acqua, medicine...solo la persona che si amava.
Sentì le lacrime pizzicargli gli occhi: era stata colpa sua se Komachi era diventata una Pretty Cure, era stata colpa sua se una ragazza così fragile si esponeva ogni giorno a rischi sovrannaturali, era stata solo colpa sua se il Regno di Palmier era caduto in rovina e servivano nuove guerriere per farlo risorgere.
SOLO COLPA SUA...
-Mi dispiace Komachi...so che non potrai mai perdonarmi-
Sentì lacrime calde corrergli giù per le guance, scendere lungo mascella e arrivare fino alla punta del mento, da dove cadevano silenziose.
Prese il corpo della ragazza e se lo mise sulle ginocchia, stringendolo forte.
-Farei qualsiasi cosa per farti tornare a casa, per vederti sorridere ancora una volta...- 
Una voce riecheggiò nella caverna: una voce familiare, TROPPO FAMILIARE.
-Faresti davvero qualsiasi cosa, PRINCIPE?-



Angolino (stretto e polveroso) dell'autrice
Ok ok...è orribile, non perdete tempo a dirmelo....COMUNQUE, ho notato con piacere che 8 persone hanno messo questo schifo nelle storie preferite, ma più della metà non hanno mai recensito, mi farebbe piacere vedere nuove recensioni!!
GRAZIE A TUTTI!!

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Capitolo 22
*** Qualsiasi cosa ***





-Chi ha parlato!?-Nutts strinse il corpo della guerriera più saldamente.
"Perderò anche la mia stessa vita, ma non perderò te".
-Non ci credo...-La voce aveva un velo di ironia e sarcasmo, seguito da una nota di divertimento-Ti ho ucciso meno di due ore fa e già mi hai dimenticata...-
Eccola lì, Alya, che emergeva bellissima dall'oscurità con un lungo vestito nero e i capelli verde acido.
Se Nutts avesse avuto un coltello, glielo avrebbe già conficcato in petto: detestava, anzi, odiava quella donna, fin dal momento in cui aveva incrociato lo sguardo con quello ipnotico e sensuale di lei.
L'odio lasciò ben presto il posto al terrore: non avevano ucciso quel mostro?Che ci faceva lì?Che ne aveva fatto degli altri?Che ne avrebbe fatto di loro?
-Sta tranquillo principino...non poterei toccarti neppure se volessi.Sono uno spirito, non ho corpo-
-Non chiamarmi principino-Ringhiò.
-Perchè non dovrei?È quello che sei dopotutto-
Si avvicinò a grandi passi e scostò una ciocca smeraldo dal volto bollente di Komachi.
Nutts indietreggiò di scatto trascinando il corpo della ragazza con sè.
-NON TOCCARLA-
-Ti ricordo che se non fosse per me lei non esisterebbe-
-Lei non è come te.Tu sei un mostro-    
-E tu principino?Tu cosa sei?-
-Io...-
Ma che razza di domanda era quella?Stava cercando di incastrarlo.SICURAMENTE.
-Io sono il principe del regno di Palmier-
-Ma la corona ti pesa, vero?È un peso insostenibile che porti ogni giorno nel tuo cuore...e prima o poi cederà...sotto quel macigno d'oro placcato-
-Non è così pesante dopo tutto, meno di mezzo chilo-
Gli occhi di Alya si accesero di rabbia.
-Non scherzare con me principe.Sai quello che intendo- 
-Non mi fai paura.Hai detto di essere uno spirito e che non puoi toccarmi-
La donna rise di gusto.Una risata malvagia e crudele.
-È vero, non posso toccarti, ma posso far del male ai tuoi amici-
-DOVE SONO!?LIBERALI!-
-Non posso...ma se vuoi posso farteli vedere-
Cominciò a far girare l'indice che emanava scintille verdi e viola, finchè esse non formarono una bolla grande quanto un oblò.
Dentro si vedeva una piccola stanza tutta di pietra, stracolma d'acqua.
-Urara!Urara ce la fai?-
-Tranquillo!So nuotare!-
-Kurumi presto!Arrampicati!-
-Non ci riesco...!-
-Tieniti a me o affogherai!-
Karen Kurumi Nozomi e Rin facevano fatica a restare a galla coi loro vestiti pesanti, e certamente Kokoda e Syrup vestiti di tutto punto non erano facilitati.
L'unica che se la sarebbe potuta cavare era Urara, che però era la più bassa di tutti è l'acqua le arrivava fin sopra gli occhi.
Nutts si portò entrambe le mani al viso umido di lacrime: vedere i suoi migliori amici intrappolati lì come pesci in una boccia...era orribile.
Alzò lo sguardo e vide Alya con un ghigno stampato sulle labbra che chiudeva la finestra con uno schiocco di dita.
-Liberali...-
-Certamente principino, ma prima dovrò chiederti qualcosa in cambio-
-Qualsiasi cosa...-
-Mmm....fammi pensare...-
La donna spalancò gli occhi gialli per far intendere l'idea orribile che le era balenata in testa.
-Dimmi un po'...daresti davvero tutto per i tuoi amici?-
-Si-
-Sai che io potrei offrirti un desiderio?La prima cosa che ti salta per la testa potrebbe realizzarsi...-
-Non mi interessano i tuoi giochetti e le tue tentazioni.Dimmi cosa vuoi per liberare Kokoda e gli altri-
Se Nutts avrebbe dovuto scegliere una sola parola per descrivere in quel momento il volto di Alya, avrebbe scelto questa: AGGHIACCIANTE.
-E va bene...io voglio lei: voglio Komachi-





Angolino della (super crudele) scrittrice

Dio mio....quanto sono cattiva *occhi malvagi*.
Devo un ringraziamento a tutti i lettori e recensori, ma un grazie speciale a Sweetpeace, che mi ha dato alcuni consigli che sono stati per me importantissimi.
Recensite se vi è piaciuto ok??GRAZIE E BACIONI A TUTTI! 

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Capitolo 23
*** Desideri ***





Nutts sentì un gelo omicida penetrargli nelle ossa e nel cuore: certo, avrebbe dato tutto per salvare Kokoda e gli altri...ma non Komachi, non la ragazza che amava.
-Allora principino...hai fatto la tua scelta?-
"Va al diavolo"
-Non posso fare una scelta del genere-
-Certo che puoi farla- Sorrise maliziosamente -Devi farla-
"Devo ingannarla in qualche modo...non posso cederle né Kokoda né Komachi...significano troppo per me".
-Avanti principino...il tempo scorre e l'acqua sale...-
-Ho detto che non posso scegliere-
-Vorresti dire che preferisci perdere entrambe le cose quando ti si offre la possibilità di salvarne una?-Chiese palesemente divertita.
-Io...-
No, non poteva scegliere: se avesse salvato Komachi, sarebbe risultato un assassino ed egoista spietato a tal punto da gettare al vento le vite di ben sette persone.Se invece avesse scelto di salvare Kokoda e gli altri...avrebbe consegnato nelle mani del diavolo la ragazza che amava.
-Cosa ne farai di lei?-
L'angolo sinistro della bocca di Alya si sollevò.
-La terrò con me, come da brava nonna-
-Non ti credo.Hai intenzione di nutrirti di lei-
La donna ridacchiò.
-Non potrei neppure se volessi...sono uno spirito, non ho corpo e rimarrò così per sempre, non ho più bisogno di nutrirmi-
-Non ti credo, dimmi cosa le farai realmente o non te la lascerò-
Alya finalmente sembrò spiazzata, almeno a prima vista.
"Un punto per me.Uno a uno"
-E va bene principino, se vuoi proprio saperlo...-
Con uno schiocco di dita fece apparire due ampolle di cristallo: una contenente un liquido verde fosforescente, l'altra un intruglio nero e denso.
-Con una la curerò e con l'altra...la soggiogherò a mio volere-
Nutts strinse il volto sempre più caldo di Komachi contro il petto: se l'avesse ceduta l'avrebbe salvata...ma allo stesso tempo le avrebbe segnato la strada per un destino terribile.
"Due a uno...pensa Nutts....PENSA!"
-Prima...cos'era quella storia del desiderio?-
La donna aprì le braccia in un gesto teatrale.
-Non ti sfugge proprio niente!-Esclamò-La mia è un'offerta: se tu mi concedi Komachi, io libero i tuoi amici e ti concedo un desiderio.Direi che è davvero conveniente per te principino-
-Perchè mai la vuoi così tanto?-
Alya si chinò, fino a sfiorare con le ciglia gli zigomi del ragazzo.
-Lei è la legittima erede al trono...solo lei può governare, ed è per questo che voglio la sua mente....PER IL POTERE- 
Nutts riflettè.
Riflettè come mai prima d'ora.
Le vite dei suoi migliori amici erano nelle sue mani.
Doveva sceglierne il destino.
-Io...vorrei vedere Kokoda e gli altri-
-Ai tuoi ordini principino-
Fece riapparire la bolla con un gesto del dito: la stanza era piena d'acqua che aveva quasi raggiunto il soffitto.
"Tre a uno.Ha vinto lei"
-Ho fatto la mia scelta-
Gli occhi gialli della donna si accesero di sadica gioia.
-Bene principino...forza, dimmi pure-
-Io ti concedo Komachi...ma tu esprimerai immediatamente il mio desiderio-
-Certamente...cosa desideri?-
-Voglio che tu prenda me al suo posto-







Angolo (sadico) della (crudelissima) scrittrice

ODDIO....MA CHE HO FATTO!?Ok ok....relax....take it easy...oddio adesso mi metto pure a cantare le canzoni di Mika...^//^°....COMUNQUE...
-Se vi è piaciuto (1% possibilità)recensite.
-Se vi ha lasciato indifferenti (10% possibilità) recensite.
-Se lo avete odiato (89% possibilità) recensite.

Grazie e bacioni a tutti <3 !

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Capitolo 24
*** Pozioni oscure ***





-Come hai detto?!-
-Mi hai sentito.Voglio che tu mi prenda al posto suo-
Nutts finse una decisione che non aveva.Avrebbe finto qualsiasi cosa pur di riuscire nel suo intento: salvare Komachi.
Alya rimase in silenzio per quella che al principe parve un'eternità.
-Tu curerai Komachi...ed io...io mi consegnerò nelle tue mani-
La donna puntò gli occhi elettrici su quelli dorati e decisi di Nutts.
-Ami davvero tanto quella ragazza...e non ti importa quanto dovrai pagare al paradiso o all'inferno per riaverla.Giusto?-
"Se è per Komachi si.Non mi importa"
Lo pensò ma non lo disse. 
-Sono una donna di parola, principino, perciò dovrò accontentarti.Spostati-
Il ragazzo obbidì riluttante.
"Fai un solo passo falso con Komachi e vedrai che cosa sarò capace di farti".
La donna si chinò sulla guerriera e le versò il liquido fosforescente giù per la gola.
-Ecco fatto, tra pochi minuti si riprenderà-Disse mentre fissava il principe di fronte a lei-Adesso tocca a te rispettare i patti-
Se non l'avesse saputo, Nutts avrebbe pensato che qualcuno gli avesse sparato in pancia: una ferita profonda e dolorosa che lo avrebbe lentamente portato alla morte.
-Fammi vedere se gli altri stanno bene-
La donna fece una smorfia di stizzo mentre riapriva la finestra magica: l'acqua non c'era più e la stanza sembrava un'enorme acquario appena svuotato, sul cui fondo giacevano sette corpi.
Fradici e provati.
Ma ancora vivi.
"Ce l'ho fatta...li ho salvati".
Nutts sentì sulla schiena due mani dalle dita lunghe e sottili che lo spinsero con vigore.
Cadde pesantemente in avanti urtando il viso contro il pavimento gelido, il sangue gli dipinse di rosso le labbra, la vista gli si annebbiò e un dolore lancinante si impossessò della sua testa.
Ci mise qualche minuto per capire che cosa fosse successo: Alya lo aveva spinto ed era caduto in malo modo a faccia avanti.
-Mi hai stancato principino.Tu e la tua stupida sdolcinatezza.-Disse la donna scocciata mentre lo guardava dall'alto dei suoi 180 centimetri-L'amore....in tanti credono che sia un sentimento provieniente dal paradiso...ma si sbagliano.È un'emozione demoniaca e omicida che ti divora lentamente da dentro...-
-Al momento l'unica cosa demoniaca e omicida che vedo sei tu.-
Scintille rosse partirono dalle dita della donna.
"Ma che cosa..."
Non fece in tempo a pensarlo che subito le scintille lo avvolsero come un lungo filo spinato bloccandolo con la schiena al muro.
-Adesso hai davvero esaurito la mia pazienza principino.Preparati-
Così dicendo fece apparire la seconda ampolla: sul cristallo sembravano incise delle parole che Nutts non comprese, "Га луишисуа з га юещщуоле дегге молту".
A prima vista, così, al buio, sembrava contenesse petrolio, ma più scuro e denso.
-Che...cosa sognifica quella scritta?-
-La rinuncia è la peggiore delle morti-Rispose lei come se fosse la cosa più palese del mondo-Suppongo che tu sia d'accordo con quest'affermazione principino-
La donna si chinò ed appoggiò l'imboccatura della bottiglietta sulle labbra del principe.
-Hai qualcosa da dire prima che ti soggioghi?Un'ultima preghiera?-
-Fammi...fammi dire addio a Komachi...-
-Dimmi perchè mai dovrei lasciartelo fare-
-Ti prego-
Forse fu per il tono supplichevole che Nutts usò in quelle due semplici parole, ma una scintilla si accese negli occhi di Alya, una scintilla di compassione, di comprensione.
La corda di scintille si sciolse e il principe si catapultò dalla ragazza che era rimasta immobile per tutto quel tempo.
Sembrava che la febbre si fosse abbassata notevolmente.
-Komachi...-La voce era ridotta ad un sussurro-Mi dispiace...io...io ho dovuto farlo-
Forse non poteva sentirlo, ma il ragazzo sperava con tutto se stesso che le sue parole arrivassero al cuore della guerriera.
-Avrei voluto rivederti sorridere...rivederti piangere per poterti consolare...rivederti arrossire quando ti facevo un complimento...-
Sentì le lacrime appannargli la vista, scendere calde lungo il volto: in tutta la sua vita, aveva pianto solo alla caduta del suo Regno, era un pianto silenzioso, un modo per sfogarsi e per riflettere.
Adesso era diverso, piangeva per amore.Per Komachi.
-Adesso....l'unica cosa che conta è che tu continui la tua vita.Ti innamorerai di un ragazzo più degno e fortunato di me e lui ricambierà il tuo amore, diventerai una scrittrice famosa, avrai una vita felice...-
Si asciugò gli occhi con il dorso della mano, ma le lacrime ricominciarono subito a scendere.
-Io ti amo Komachi...ti amo e ti amerò per sempre-
Il principe si zittì all'improvviso: che altro poteva dire?
Nulla.
Aveva già detto tutto.
Si alzò e strappò dalle mani di Alya l'ampolla.
La osservò per alcuni secondi prima di berne il contenuto tutto d'un fiato.
Un dolore sovrumano si avventò sul suo corpo e...il buio l'avvolse.




Angolo della (odiata) scrittrice
Ok....mi è venuto lunghissimo questo capitolo....CHIEDO SCUSA !!!! Recensite se vi è piaciuto....o anche se lo avete odiato..........fate come credete e siate compassionevoli.....GRAZIE E BACIONI A TUTTI!

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Capitolo 25
*** Pietra di sangue ***





"Mi dispiace...io...io ho dovuto farlo..."
Una voce le ronzava nella mente.
"Avrei voluto rivederti sorridere...rivederti piangere per poterti consolare...rivederti arrossire quando ti facevo un complimento..."
Una voce dolce,dolcissima e lontana che le stringeva il cuore.
"Adesso....l'unica cosa che conta è che tu continui la tua vita.Ti innamorerai di un ragazzo più degno e fortunato di me e lui ricambierà il tuo amore, diventerai una scrittrice famosa, avrai una vita felice..."
Eppure faceva male.Ogni singola parola era come una freccia.
"Io ti amo Komachi...ti amo e ti amerò per sempre".
-NUTTS!-
Era come svegliarsi da un'incubo.
Komachi dovette prender fiato a pieni polmoni per riacquistare completamente coscienza mentre tentava di alzarsi in piedi senza successo.
Fece mente locale di quel che ricordava, ma non ci riusciva.Vedeva solo nero.
Ricordava delle voci...voci che conosceva...
Si portò una mano alla bocca: aveva bevuto qualcosa, qualcosa di acido e frizzante.
"Che cosa sarà mai?"
All'improvviso un'immagine si stagliò nella sua testa: un ragazzo biondo e bellissimo che piangeva lacrime di sangue.
-Nutts....-
Il principe non era solo, con lui c'era una donna, alta e bellissima, che lo trascinava via tirandolo per un braccio.
-Nutts che sta succedendo!?-
Il sangue a terra del ragazzo si coagulò per creare una piccola pietra scarlatta.Lucente e scintillante nel buio della caverna.
Il principe si chinò per prenderla e la mise nelle mani della ragazza, prima di sparire con la donna nei suoi ricordi.

Komachi rimase sola mentre stringeva la pietra tra le mani.Era stato un sogno?Uno squarcio di memoria?O la pura realtà?
"Quello non era lui....non poteva esserlo...non mi avrebbe lasciata sola...era un'ullusione..."
Si maledisse: adesso era lei a piangere.


~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-

-Nozomi...Nozomi...-
La ragazza rimase immobile.
-NOZOMI!-
La guerriera sobbalzò per lo spavento mentre tossiva acqua salmastra.
-Brava...continua a tossire...hai bevuto tantissimo-
Kokoda le stava battendo dolcemente la mano sulla schiena per farle sputare l'acqua dai polmoni in fiamme.
-Che è successo?Siamo morti affogati?-
Lui non trattenne un sorriso.
-No...l'acqua è scesa-
-Com'è successo?-
-Questo non lo sappiamo- Rispose Urara mentre si strizzava i lunghi capelli biondi.
-Ragazzi-Interruppe Karen-Guardate là! Prima quella porta non c'era!-
-Bene, invece di aspettare che il Dio degli asciugamani venga a salvarci da una polmonite,MUOVIAMOCI!-
-Syrup...ma queste battutine le pensi di notte!?-
-No Kurumi, tutto talento naturale- Gongolò lui facendo l'occhiolino.
-Forza, stiamo tutti vicini.È buio pesto!-
I sette si incamminarono lungo il corridoio buio e ripido.
-Secondo voi....Komachi e Nutts...stanno bene?-Chiese la paladina dell'intelligenza evidentemente preoccupata per l'amica.
Nessuno però ebbe il coraggio di risponderle.
-Ragazzi avete sentito?-
Il gruppo si fermò all'improvvisa domanda del principe.
-Che cosa Kokoda?-
-Sento...dei singhiozzi...qualcuno sta piangendo...Nozomi lo senti?-
-Si, adesso si...sembra...-
-KOMACHI!-
Karen era già partita come un razzo alla ricerca dell'amica senza accertarsi che i compagni la seguissero.
"Komachi...sono stanca di vederti disperata e in lacrime.Ti aiuterò...fosse l'ultima cosa che faccio"
 Si fermò talmente bruscamente che rischiò di cadere all'indietro: Komachi era seduta con le ginocchia strette al petto e piangeva, piangeva su un sassolino luccicante.
-Komachi...-
La ragazza alzò gli occhi smeraldo gonfi di lacrime.Quando la vide il suo sguardo non tralasciò emozione, solo altro pianto.
-Komachi...che succede?!Che cos'è quella pietra?!-
Komachi strinse il piccolo oggetto al cuore ormai ridotto in frammenti.
-È tutto quello che mi rimane di lui...-
Karen si avvicinò e la scosse energicamente per le spalle.
-Di chi Komachi?DI CHI?!-
-Di Nutts...lui...se n'è andato...con Alya-




Angolo della pessima scrittrice
Ok, potete picchiarmi se volete...tanto l'ho già fatto da sola Ç___Ç
Se prima mi sentivo uno schifo adesso è ancora peggio...se avete qualcosa da dire (sono sicura che mi sbraiterete una vagonata d'insulti) recensite e ditemi ciò che non vi piace ok?Non mi offendo Ç__Ç....dopotutto questo è il capitolo più brutto della storia di EFP....o almeno io la vedo così.
Grazie a tutti i recensori e lettori.

Bacioni,
Cure Ari

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Capitolo 26
*** Ricordi ***





-No...Alya è morta Komachi-
Quest'ultima non sembrava intenzionata a smettere il suo pianto disperato.
-Ti dico che non lo è Karen!Lei è viva e Nutts l'ha seguita...devi credermi!-
La paladina dell'intelligenza era sconcertata: com'era possibile che un ragazzo serio e riflessivo come Nutts si lasciasse abbindolare dalle offerte di quel demonio?
"Komachi deve aver preso un colpo alla testa...non poteva essere Alya...è morta..."
-Karen...ti dico di averla vista...-
-Quel rubino-Interruppe la ragazza dagli occhi d'abisso indicando la pietra-Dove l'hai preso?-
Komachi spiegò tra le lacrime quel che aveva visto: il principe che piangeva sangue, Alya che lo portava via, la voce di Nutts che le diceva addio.
In quel momento arrivò il resto del gruppo, stanco e col fiatone per la corsa.
-Abbiamo sentito tutto Komachi...-Urara si chinò per consolare l'amica, senza successo.
-Questo non è Nutts...-
-Kokoda devi credermi...-
-QUESTO NON È IL NUTTS CHE HO CONOSCIUTO IO!-
Lo urlò con tanta rabbia da far ammutolire tutti i presenti.
-Scusatemi....io....-
Nozomi gli si avvicinò per accarezzargli dolcemente una guancia.
-Non devi scusarti...-Sussurò voltandosi verso gli altri-Capisco cosa provi-
Il principe annuì silenziosamente, ma non era d'accordo con la sua ragazza: nonostante lei ci provasse, sapeva che Nozomi non capiva.
Non poteva capire quanto si sentisse vuoto in quel momento, così svuotato, come se qualcuno gli avesse strappato parte del cuore.
Una parte molto importante, essenziale.
Mentre gli altri tentavano di consolare Komachi, lui viaggiò con i ricordi, ricordi lontani e felici: le avventure vissute con il suo migliore amico, che per anni aveva rischiato per lui.
C'era un ricordo in particolare, a cui era particolarmente legato, successo tanti anni prima...

"Avevano appena 9 anni e si erano trasformati in umani per la prima volta.
Erano due bambini che giocavano ad acchiapparella nel bosco, si stavano divertendo un mondo, avevano scoperto come fosse bello avere un paio di gambe lunghe per poter correre...cosa poteva andare storto in una giornata di sole così bella?
-Nutts!Dai prova a prendermi!-Gridò tra le risate il moro.
Il biondino stava osservando un fiore grande e piatto simile ad un disco colorato: era una pianta davvero bizzarra.
-Aspetta...guarda che fiore strano!-
Kokoda lo fissò per qualche secondo prima di strapparlo da terra.
-EHI!-
-Prova a prendermi!-
-Aspetta Kokoda!FERMATIIII!-
La corsa iniziò.
-Kokoda!Stai attento!-
-Attento a cosa?!-Rispose il moro con una linguaccia.
-Guarda davanti!C'è un....-
Lo disse troppo tardi: il principe era caduto in un dirupo pieno di cespugli spinosi.
-Kokoda tutto bene?-
-No...ahia....non riesco ad alzarmi...-

-Aspettami!-
Il biondino si avventurò con cautela giù per la discesa piena di spine alla ricerca dell'amico: dopotutto lui era un maestro nel cacciarsi nei guai.
Quando lo trovò non riuscì a trattenere un gemito di spavento: il bambino davanti a lui era martoriato da tanti piccoli tagli come se si fosse buttato in un mare di spine.
Era andata proprio così infatti.
-Kokoda...-
-Scusami...volevo solo...-
-Shh!Lascia stare...aspetta che ti aiuto-
Il biondino gli passò un braccio intorno vita per farlo alzare, e dopo la difficile impresa, con fatica lo trascinò su per la
collinetta e lo fece appoggiare con la schiena ad un albero.
-Lo hai ancora quel fiore?-
Il moro non senza fatica glielo consegnò.
-Si è un po' rovinato....scusami....-
-Non importa se si è rovinato.Stai a guardare-
Nutts gli staccò tutti i petali per farne rimanere soltanto il polline dorato che con un soffio fece volare dall'amico.
-Ok, perchè mi hai impollinato?-
La risposta arrivò da sola: le ferite assorbirono la polverina come spugna ed il principe non sentiva più un dolore acuto e insopportabile, ma un lieve pizzicore.
-Come hai fatto?-
Il biondo sorridendo gli tese una mano per farlo alzare.
-Ci sono tanti libri belli in biblioteca, lo sai?-
-Ed io non ho intenzione di leggerne nemmeno uno, lo sai?-
I due bambini si sciolsero nelle risate, risate dolci e spensierate."


-Terra chiama Kokoda!Kokoda rispondi!-
Il principe si ridestò dai suoi pensieri incrociando ad uno ad uno gli sguardi impazienti degli amici.
-Scusatemi...ma...dove state andando?-
Kurumi lo fissò seria con i suoi occhi porpora,
-Abbiamo deciso di andare a cercare Nutts e uccidere Alya.Stavolta ucciderla sul serio.-



Angolino della detestabile scrittrice
Vi prego....perdonate la mia sdolcinatezza e la mia velocità eccessiva nell'aggiornare le storie....se vi è piaciuto recensite, anche due righe, anche una sillaba....AVANTI QUANTO VI COSTA!?Scherzo, fate come volete ^^!

Bacioni,
Cure Ari

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Capitolo 27
*** Una storia dolorosa ***





Il gruppo si mise in cammino e Kokoda si offrì di tener compagnia a Komachi.
-Komachi...-
-Si Kokoda?-
La paladina aveva appena smesso di singhiozzare, anche se ogni tanto qualche lacrima la tradiva sfuggendo alle iridi smeraldo.
-Hai idea di dove possano essere andati?-
Per tutta risposta la ragazza si strinse nelle spalle, senza rispondere.
-Tranquilla, è già molto che tu sappia chi lo abbia portato via...-
-Posso chiederti una cosa?-
-Spara-
Ci fu in istante di silenzio.
-Hai detto che tu e Nutts siete migliori amici e non fratelli...com'è possibile che condividiate la corona?-
Il principe sospirò con aria di chi deve raccontare una lunga, lunghissima storia.
-In realtà...noi due siamo fratelli...ma non di sangue...è una storia complicata-
-Ascolta...se non vuoi parlarne...-
-No, credo che tu debba saperlo...prima o poi te lo avrebbe detto Nutts...vedi...-
Il principe prese un lungo respiro.
-La famiglia di Nutts viveva in una fattoria molto lontana dalle mura del regno, erano piuttosto poveri-
A Komachi si strinse il cuore, ma non interruppe il racconto dell'amico.
-Quando lui aveva pochissimi mesi...scoppiò un incendio e ed i suoi genitori morirono tra le fiamme, lui si salvò per miracolo.Dato che la fattoria era lontana, inizialmente nessuno seppe della tragedia...finché i miei genitori non si preoccuparono ed andarono a controllare.Trovarono solo una montagna di cenere e una culla bruciata: in quella culla c'era Nutts, sopravvissuto chissà come-
-E poi che successe?-
-I miei genitori ebbero pietà...e lo portarono a palazzo, pensando di allevarlo come secondo figlio, e dato che non sapevano il giorno della sua nascita, si inventarono la scusa che eravamo gemelli diversi-
-Gemelli diversi?-
Komachi sapeva di gemelli identici come gocce d'acqua, ma di gemelli diversi non ne aveva mai sentito parlare.
-Si...succede a volte che due gemelli vengano con caratteristiche completamente diverse.Io e  Nutts crescemmo con questa certezza-
Komachi era rapita come non mai, pendeva dalle labbra di Kokoda e non ne perdeva una parola.
-Come avete scoperto che...-
-Che non eravamo fratelli?Un giorno trovammo l'albero genealogico di famiglia nella biblioteca...e comparivo solo io in quel maledetto libro.Chiedemmo spiegazioni e i nostri, o meglio, i miei genitori, svuotarono il sacco.-
-E...come l'avete presa?-
-Non bene.Io mi ripresi in poco tempo ma....Nutts si chiuse in se stesso, non aprì bocca per settimane, se non per respirare.Si sentiva fuori posto, un peso inutile.Lui è fatto così...ha paura di pesare a qualcuno e si asfissia coi sensi di colpa.Con il tempo anche lui si abituò all'idea, anche se  sono sicuro che gli fa ancora male.Dopotutto, è una certezza durata per ben quattordici anni, e fa male anche a me.-
Il pensiero le volò a Madoka: adesso si rendeva conto di quanto fosse fortunata ad avere una sorella maggiore, una persona che l'aiutava tutto il giorno tutti i giorni, che le dava consigli di vita e le teneva compagnia.La sua famiglia.
-È una storia molto triste...-
-Si, è vero è triste, ma gli anni che ho passato con Nutts sono i migliori della mia vita, gli anni in cui ero un bambino ingenuo e felice.-
Il silenzio imbarazzante che si era creato venne squarciato dalla voce di Nozomi.
-Ehi ragazzi!Komachi Kokoda venite!-
I due accelerarono il passo raggiungendo il resto del gruppo, che si era fermato di fronte ad un enorme scala.
-Wow.Prima rischiamo di affogare e poi anche le scale.Chi di voi ha rotto un enorme specchio?-
-Forse tu specchiandotici, Syrup-
-Ahah, simpatica Kurumi, ha parlato Miss Giappone!-
-Sono comunque più carina di te!-
-Se vuoi la mia opinione qui di davvero carina c'è Urara-
Quest'affermazione bastò a far diventare bordeaux il volto della bionda.
-Ragazzi!-Interruppe Rin-SIAMO VIA DA CASA DA UN GIORNO INTERO E DOMANI POMERIGGIO HO UNA PARTITA DI CALCIO!VOGLIO AGGIORNARE IL MIO PROFILO DI FACEBOOK E...E...STO MORENDO DI FAME!!-
Lo urlò con tanta rabbia mista a desolazione sufficiente a far zittire tutti quanti.
-Allora...-Intervenne Urara-Che ne dite di andare?-




Angolino della...molestatrice?
Ok, già, direi che questo è il nome che mi si addice di più...U.U
Sappiate che mi piace far soffrire la gente....comunque, rieccomi qua con questo nuovo capitolo, spero vi piaccia e fatemi sentir quel che ne pensate nelle recensioni ok?^^
Oh, e un'ultima cosa...se tra voi lettori c'è qualche fan delle FRESH PRETTY CURE...Ho scritto qualcosina anche su di loro in "Un Natale...MOVIMENTATO!"
Grazie a tutti!
Bacioni,
Cure Ari

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Capitolo 28
*** Rapimenti ***





-Trecentonovantasei....trecentonovantasette...-
Quelle maledette scale sembravano non finire mai, andavano sempre più in alto, verso un nonsisapevacosa.
-Trecentonovantotto...trecentonovantanove...quattrocento!-
-Nozomi, io ti amo tanto e lo sai...ma se vai così male in matematica, mi spieghi perchè ti sei messa a contare queste scale?-
-Perchè sennò rischio di andare in paranoia...-
-Io sono già in paranoia...-mormorò Komachi tristemente-Peggio di così non poterebbe andare...-
-Komachi...-Kokoda le posò una mano sulla spalla in un gesto di conforto-Ce la faremo vedrai...un abbraccio di gruppo?-
-Un che?-
Tutte le Pretty Cure, Kokoda e Syrup si strinsero intorno all'amica, stringendola in una rete di braccia e affetto riuscendo a farla commuovere.
-Ma dai...cerchiamo di rallegrarti e tu ti metti a piangere...-
-Syrup sei un idiota...-Commentò Urara dandogli un pugno affettuoso sulla spalla-Il mio idiota-
-EVVAI!-Urlò alzando le braccia all'aria colpendo accidentalmente la ragazza che gli stava dietro.
-AHI!Mi correggo....SEI PROPRIO UN IMBRANATO!-
-Scusami!-
Finalmente, dopo ore di pianto, Komachi rise, una risata che illuminò il volto di tutti.


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Madoka guardò per quella che sembrava la miliardesima volta l'orologio: le due di notte.
Komachi era sparita da più di quattordici ore senza neppure chiamare al cellulare o avvisarla, cosa che non rientrava nel carattere tranquillo e sincero della sorellina.
"Devo chiamarla".
Prese il telefono dalla tasca dei jeans e digitò il numero di Komachi.
-Bip...biip...biiip...Il numero digitato non è raggiungibile.Ritentare più tardi-
Madoka si portò una mano alla bocca, allarmata e in ansia più che mai.
"Basta.Vado a cercarla"
Così detto si alzò dalla poltrona, si mise la giacca color nero petrolio ed uscì di casa, diretta alla Nattshouse.
Ci mise poco più di dieci minuti: il negozio era lì, lo stesso negozio di sempre nello stesso posto di sempre.Eppure aveva le porte chiuse e le luci spente, evidente segnale che era chiuso.
-Komachi!Komachi dove sei!?-
 Nessuna risposta.
-Komachi!Giuro che se non mi rispondi butto giù la porta!-
Silenzio.
-Ok!Ma sappi che mi hai costretta!-
Prese un lungo respiro, e con un calcio ben assestato sfondò la porta facendola cadere con un tonfo.Accese le luci ma nel negozio non sembrava esserci nessuno apparte lei.
-Komachi!-
Al piano terra non c'era anima viva, perciò sali a due a due le scale ed esaminò tutte le stanze, tutte maledettamente vuote...apparte una: la stanza di Nattsu.
Aprì la porta con tanta forza da rischiare di romperla in mille pezzi nonostante fosse di legno e spessa ben cinque centimetri.
Si guardò intorno sperando con tutto il cuore di incontrare gli occhi smeraldo della sorella, così simili ai suoi, ma senza risultato.
Stava per andarsene quando lo sguardo le cadde su un particolare, un particolare orribile: sul letto c'erano dei vestiti, i vestiti di Komachi e delle sue amiche.
Si avvicinò Inginocchiandosi accanto al letto e cominciò a smistare gli indumenti stropicciati, i vestiti che aveva visto indosso alle ragazze l'ultima volta: gli scarponi azzurri di Karen, la giacca scarlatta di Rin, il cappello dorato di Urara, i guanti porpora di Kurumi, la sciarpa magenta di Nozomi e...il giubbetto smeraldo di Komachi, macchiato di sangue e strappato in più punti. 
Madoka urlò, un urlo di puro terrore.
-Komachi...la mia sorellina...potrebbero averla violentata...-Improvvisamente sentì la rabbia fischiarle nelle orecchie-O meglio...potrebbe averla violentata-
Era l'unica soluzione possibile in fondo: a lei quel Nattsu non era mai piaciuto, a cominciare dal fatto che invitava ragazzine minorenni a casa sua, e poi il modo in cui guardava sua sorella...
-Basta.Io adesso chiamo la polizia e...-
Improvvisamente, qualcuno da dietro le tappò la bocca con una mano, serrandogliela.
La ragazza sbarrò gli occhi verdi per lo spavento, incapace di urlare aiuto o di fare alcunché.
-Mi dispiace carissima...ma tu non chiamerai proprio nessuno-
"Questa voce...giurerei di averla già sentita"
Fu soltanto quando alzò lo sguardo, che si rese conto di chi l'aveva bloccata: un ragazzo alto, biondo, molto bello e con due occhi neri simili a enormi tunnel senza fondo.
Nutts.



Angolo della nullità
Ok, ok, scusatemi tantissimo se ci ho messo un pochino più del solito...comunqueeee acco a voi il nuovo schifoso capitolo.
Se vi è piaciuto (ma ne dubito) lasciatemi una recensione....vi prego....anche microscopica.....anche una cosa del tipo "mi piace la tua storia, perchè parla di Komachi e Nutts ed è davvero piena di suspense".
ODDIO, forse ho esagerato coi auto-complimenti....comunque! Mi sono sentita dire da molte persone che adorano questa storia, e mi fa piacere ma....ben poche di queste persone che hanno detto di adorare questa storia l'hanno recensita o messa nelle seguite, ricordate o preferite. Sinceramente, la mia autostima è nulla e dato che non leggo nel pensiero, fatemi vedere se questo schifo vi piace recensendo o, se non ne avete voglia, mettendola da qualche parte...
Ok, cavoli, sto diventando odiosa....GRAZIE A TUTTI!

Bacioni,
Cure Ari

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Capitolo 29
*** Catene di dolore ***






Osservò con macabro piacere la ragazza che sveniva tra le sue braccia, come un fiore senza linfa.
"Bene.Sarà tutto più facile."
Bastò uno schiocco delle dita per far in modo che i due venissero trasportati in una caverna umida e oscura dai soffitti altissimi.
-Bravo principino. Me l'hai portata?-
Il biondo si inginocchiò, rispondendo con voce meccanica e gelida alla donna che aveva parlato.
-Si, ve l'ho portata-
In un istante Alya si materializzò accanto al principe e con l'indice gli sollevò il mento, facendo in modo che la guardasse negli occhi: il buio contro la luce.
Era stato facile, tremendamente facile soggiogare quel ragazzo, reso così fragile e insicuro dall'amore per quella stupida ragazzina dai capelli verdi.
Non capiva come una persona, un sovrano per di più, cedesse la sua vita così come se nulla fosse per un'altra persona.
-Voi umani siete così stupidi-
Nutts continuava a fissarla con i suoi pozzi oscuri, completamente trasportato alle parole di Alya.
-Portamela qui principe. Portami la guerriera.-
-Potrei non...-
Non terminò la frase, perché il corpo venne scosso dai dolore e dagli spasmi che lo costrinsero ad accasciarsi al suolo e a sputare sangue scuro.
-Questa è una bestemmia.Certo che ce la farai.Ce la devi fare..e poi lei ti ama, giusto?Non è una ragazzina diversa dalle altre e si farà tentare.E poi abbiamo sua sorella, sarà facile ucciderla-

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-SONO FINITE! FINALMENTE FINITE!!-
Nozomi aveva contato circa un migliaio di scale, che per la gioia di tutto il gruppo erano terminate con una porta: ebano scuro come la pece, macchiato solo dall'oro della maniglia  decorata intarsi argentati floreali.
Era strano a vedersi, anche se per la curiosità Kurumi non resistette alla tentazione di aprirla.
C'era puzza di stantio e metallo, probabilmente dovuto alla catene che pendevano macabramente dalle pareti grigie illuminate a tratti da alcune torce, misteriosamente accese.
-È...una cella?-
Chiese Karen cercando di non calpestare le pozze di sangue secco a terra. 
-No, è troppo grande per essere solo una cella....sono delle vere e proprie segrete. Anche a Palmier le abbiamo, ma non vengono più utilizzate da tanti anni-
-Mettono i brividi-
Commentò Komachi mentre scostava le pesanti ragnatele che pendevano dal soffitto, come pesanti tende che bloccavano il cammino attraverso quel posto buio e spettrale.
Si chiese il perché, il perché di quell'orribile esperienza.
Che avevano fatto di male per meritarsi tutta quella sofferenza? Tutto quel dolore?
Forse era colpa sua se tutti stavano soffrendo in quel modo atroce e ingiusto, perché era lei che doveva provare dolore...non loro.
Loro non centravano nulla in tutto quello che stava succedendo.
"È colpa mia"
Aveva visto il ragazzo che amava morirle tra le braccia, per poi rinascere grazie ad un miracolo....
Lacrime sprecate.
Lo aveva perso di nuovo, in balia di un demonio che voleva uccidere lei e chiunque le intralciasse il cammino.
L'unica cosa che voleva in quel momento è che non fosse mai successo niente: non si sarebbero preoccupati, lo scrigno non avrebbe brillato, loro non sarebbero mai andati in quel luogo e Nutts non l'avrebbe baciata segnando per sempre il suo destino.
Un destino nero e atroce.
Tutto per amore...ne aveva lette di cose del genere nei libri, ma non pensava che fossero così orribilmente fondate.
Le venne in mente una frase in particolare, ma non si ricordava dove l'avesse letta:
"Amare è distruggere. Essere amati è essere distrutti"
Era vero...dannatamente vero.
Si odiò a morte, senza accorgersi che si era morsa il labbro inferiore con tanta forza da far spillare gocce di sangue chiaro.
Improvvisamente inciampò su una catena, producendo un fracasso assordante.
Al contrario di come aveva visto prima, le catene erano chiuse e bloccavano qualcosa...o meglio, QUALCUNO.
-Kokoda, passami la torcia-
Disse, e quando ebbe in mano il tizzone ardente, illuminò il volto del prigioniero senza riuscire a non urlare.
Con il capo chino e i capelli biondi che gli coprivano la fronte ferita e imperlata di sudore, c'era Nutts.








Angolo della maledetta

O vi prego, vi scongiuro, SCUSATEMIIIIIIIIII
Ci ho messo un botto lo so, ma mi mancava l'ispirazione e tra tutti i compiti e le verifiche riuscivo a malapena ad aggiornare l'altra storia!
Odiatemi se volete...prometto che ci metterò di meno la prossima volta....lo giuro!
Se non siete troppo arrabbiati....le recensioni negative o positive sono ben accette.
Grazie di cuore



Bacioni,
Cure Ari

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Capitolo 30
*** Flotta fantasma ***





Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, letto e messo nelle preferite/ricordate/seguite. Non sarei nulla senza di voi ❤️





Dopo averlo liberato dalle pesanti catene, cercarono di capire che cosa gli fosse successo, ma Nutts continuava a farfugliare parole incomprensibili.
Dalle macchie sui vestiti e i segni sui polsi, sembrava aver perso molto sangue e Kokoda non tardò a soccorrerlo aiutandolo ad alzarsi.
-Nutts che ti è successo? Chi ti ha messo qua?-
Lui non rispose, ma riuscì ad aprire gli occhi: due pozze di inchiostro nero, decisamente più scuri e inquietanti di quando Komachi li aveva visti l'ultima volta, ma non ci diede troppo peso, vederlo respirare significava già molto.
-Alya...- il biondo riuscì a trovare la forza di mormorare parole di senso compiuto - Lei...lei c'è ancora, non è morta-
A quelle parole l'intero gruppo sbiancò, terrorizzato all'idea di un possibile scontro con quel demonio, anche se sapevano che sarebbe stato inevitabile.
Nonostante il terrore, però, dovevano farsi forza e pregare per tornare a casa. In fondo, era l'unico modo.
Avrebbe voluto partecipare alla conversazione agitata degli amici, abbracciare Nutts e stringerlo forte, ma non ci riuscì.
Il sonno la stava divorando lentamente da dentro, togliendole tutta quella poca energia che le rimaneva in corpo.
Appoggiò la schiena al muro e lasciò che le gambe le cedessero sotto il suo stesso peso, finché non si ritrovò seduta con le gambe strette al petto.
Si chiese che ora fosse, ma l'orologio che portava al polso era scomparso con i suoi vecchi abiti.
Cavoli se gli mancavano: il nastro intorno alla vita si era rotto, lasciando che la gonna volasse ovunque intranciandole il cammino, reso già difficoltoso dai tacchi alti. I jeans, le converse e il giubbetto erano come un oasi nel deserto. Un miraggio piacevole quanto impossibile.
Il sonno la strappò via da quei pensieri, facendole sperare in almeno cinque miseri minuti di riposo.

"Il gelo fu la prima cosa che sentì.
Le penetrava nelle vertebre e nelle ossa, tanto che avrebbe potuto spezzarle come polistirolo.
I polmoni al contrario bruciavano come braci, ma quando aprì la bocca questa si riempi di acqua gelida e amara costringendola a sbracciare nell'oscurità alla ricerca d'aria.
Raggiunse la superficie e inspirò a pieni polmoni: l'aria era densa di una nebbia oscura e sinistra. Sapeva di sangue.
Come c'era finita in mezzo all'oceano? Poco importava. Adesso doveva cercare della terra ferma in cui approdare.
Tentò di orientarsi con le stelle alzando gli occhi al cielo: c'erano troppe nuvole nere e sinistre per poter intravedere anche una sola scintilla di speranza.
"Bene" pensò. Era in mezzo all'oceano, senza stelle per orientarsi o un' isola su cui approdare. Per non parlare dell'acqua gelida che le penetrava nella carne. Sarebbe morta di freddo nel giro di pochi minuti.
Doveva fare qualcosa, perciò decise di nuotare per scaldarsi, senza farsi scoraggiare dalla densa foschia che le impediva di vedere dove stesse andando.
La nebbia nera era nettamente aumentata, ma doveva andare avanti a colpi di braccia ignorando il dolore atroce in tutto il corpo.
L'unico rumore era causato dalle increspature delle onde e...rintocchi di campana.
Pensò che stesse davvero per morire, soprattutto dopo aver visto la luce chec comparve tra la foschia. Una luce verde, macabra. Come i rintocchi sinistri delle campane che scandivano ogni secondo come un metronomo.
Solo dopo si rese conto di cosa stesse succedendo: stava arrivando un enorme veliero.
Possente, con alghe e molluschi che si arrampicavano per il legno scuro e consumato. Le vele strappate  che dondolavano meste dagli alberi maestri, più simili ad enormi lapidi che a quello che erano in realtà.
Non sembravano esserci passeggeri a bordo, eppure dal ponte venne gettata una vecchia scaletta. Non le restava altro che salire.
Non erano altro che assi di legno legate tra loro con una vecchia corda. Non si sarebbe mai aspettata che una vecchia scala del genere le salvasse la vita.
Arrivò sul ponte: c'erano casse di legno accatastate ovunque, e la puzza insopportabile del pesce andato a male le annebbiava i pensieri.
Notò che sulla prua c'era una figura dalle fattezza umane, l'unica cosa vivente che sembrava essere sul veliero.
Gli si avvicinò e poté metterne a fuoco i particolari, come il mantello rosso e le ciocche bionde dei capelli che sfuggivano al cappello nero. Doveva essere il capitano.
-Grazie...per avermi salvata-
Vide i muscoli dell'uomo irrigidirsi all'improvviso. Forse se avesse tenuto la bocca chiusa...no! Non avrebbe potuto restare lì per sempre.
-Komachi...-
Sentì la bocca dello stomaco serrarsi e bloccarle il respiro. La conosceva fin troppo bene quella voce.
Il ragazzo si voltò liberando la chioma bionda dal cappello, e i loro sguardi si incatenarono: oro contro smeraldo.
-Nutts...-
-Vattene Komachi. Puoi salvarti.-
-Salvarmi da cosa? Perché sei qui? Perché SIAMO qui? Cos'è questo posto...-
Troppe domande senza risposta. Era tutto così lontano e impossibile...per la milionesima volta si chiese il perché di tutto questo.
-Siamo stati scelti. Altri come noi hanno viaggiato qua-prese un lungo respiro- Quello che vedete voi non sono io. O meglio. Dentro il mio corpo ora c'è una delle creature di Alya.-
Cominciò a camminare avanti e indietro per il ponte torturandosi le mani.
-Altri hanno subito quello che abbiamo subito noi. Ma noi ci siamo ribellati e pagheremo di più. Molto di più. Ma io e Alya siamo scesi ad un patto. Potete salvarvi.-
-Non me ne vado senza di te.- Contestò lei decisa più che mai - E poi, cos'è questa storia della barca?-
In quel preciso istante, la nave si riempì di anime umane e urlanti, che si trascinavano come spettri martoriati da chissà quali torture. 
Komachi lanciò un urlo nel sentire i lamenti dei fantasmi. Le fecero accapponare la pelle come mai nessuno aveva fatto. Le vennero in mente gli scherzi di Halloween, in confronto a quelli così stupidi e strappa risate.
Uno degli spettri l'afferrò per una caviglia con la mano effervescente, ma bastò un calcio da parte di Nutts per farlo sparire in una nuvola di fumo.
-Lui è uno dei prescelti- sussurrò il biondo -come noi-
Basta, era stanca di tutti quegli orrori e di tutte quelle scoperte terrificanti. Una donna che uccideva i giovani per garantirsi l'immortalità era una cosa tipica dei libri. Non della realtà.
-Benvenuta nella nave dei Decimati- "







Angolo del mostro
VI PREGO PERDONATEMMIIII !!!!!
La scuola e tutto il resto non mi hanno dato tregua, vi prego perdonatemi!
Purtroppo a causa degli impegni e dei blocchi da scrittrice, non riesco più ad aggiornare in un arco di tempo decente. Perdonatemi, davvero. 
Cosa ne pensate di questo capitolo? Non siete obbligati a recensire.....ma se foste così gentili....naturalmente, se avrò sopra le 6 recensioni potrei anche aggiornare prima....😈😈😈Muahahahaha😈😈😈 
Sono ben accette le critiche, perciò ditemi se c'è qualcosa che non va senza vergognarvi U.U
Il capitolo è tremendamente corto, perciò vi prego di perdonarmi di nuovo. Non sapete quanto mi dispiace, in questa storia (la mia prima in assoluto) ci metto tutta me stessa e faccio del mio meglio. Grazie a tutti!

IPER IMPORTANTE!
Sono svampita, lo so.
Comuque, volevo avvertire che per svariati motivi di comodità (sia mia, sia vostra), i prossimi capitoli verrano scritti in 1ª persona al presente. Perciò, la storia verrà raccontata direttamente dal punto di vista di Komachi. Grazie ancora!


Bacioni,
Cure Ari

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Capitolo 31
*** Il libro dei Decimati ***






Mi sveglio.
Sono percossa ovunque dai brividi. Eppure non fa freddo.
Sempre qui, nella caverna, con la schiena appoggiata alla parete viscida. Sono sola, maledettamente sola.
Ripenso ai fantasmi che ho sognato, ai loro volti contratti dalla sofferenza. Mi fanno un po' pena, in effetti. In fondo, erano persone come le altre in una vita passata. Persone come me. Non ci ho capito molto del criterio con cui vengono scelti i decimati, ma ora non ha importanza. E se non fosse stato solo un sogno? Devo andarmene prima di incappare in qualche altro guaio.
Mi alzo un po' dolorante, ma per fortuna riesco ancora a reggermi in piedi con quella poca energia che mi è rimasta.
-Dove sono finiti tutti?!- Urlo. La mia voce riecheggia nella caverna come per sottolineare la risposta che non arriverà mai.
Mi incammino nell'oscurità più assoluta, premendo la mano in una delle piccole tasche del vestito. Quella col rubino. 
Ripenso a Nutts, a quello che mi ha detto sulla barca: "Io e Alya siamo scesi a un patto. Potete salvarvi" 
Quando si dice un patto con il diavolo...se penso che il suo sangue scorre nelle mie vene mi viene da urlare, o piangere, o entrambi. 
Qualcosa mi dice che devo saperne di più di questa storia. 
"Devo sapere come farla finire una volta per tutte."
Le gambe sembrano urlare dal dolore, ma devo ignorarlo in qualche modo. Provo a canticchiare tra me e me qualche vecchia ninnananna. Me ne ricordo solo una, quella che mi cantava la mamma quando ero alta meno di mezzo metro....sentirla riecheggiare tra le mura di quell'inferno mi spezza il cuore in mille frammenti, e sono convinta che sarà difficile ricomporlo. 
-C'è nessuno!?- Soltanto l'eco della mia voce risponde.
Comincio ad imprecare a bassa voce quando sbatto contro un muro. 
"Ci mancava solo un vicolo ceco!" 
Scoppio a piangere come un disperata. Credo di non essermi mai sentita così in vita mia e ho voglia di morire qui, adesso. Voglio farla finita ma non posso, non con la vita dei miei amici in gioco.
Sento il rubino bruciare come un tizzone ardente e lo tiro fuori dalla tasca: ogni istante che passa brilla sempre di più e il suo calore aumenta fino ad ustionarmi il palmo della mano destra.
Lo lancio contro il muro, che dopo pochi secondi crolla in mille frantumi come se fosse stato di costruzioni per bambini.
Quando la pietra smette di brillare, la raccolgo e mi avventuro nell'antro che la parete nascondeva. 
C'è un umidità opprimente, qui dentro...ho già le mani bagnate di sudore, che mi fa bruciare i piccoli tagli sulle dita. 
In lontananza, riesco a vedere una piccola luce, che illumina quello che da qui sembra un piccolo tavolino.
Comincio subito a correre, finché non lo raggiungo: sul tavolo vi sono solo una vecchia pergamena, una candela accesa e un piccolo cofanetto intarsiato martoriato dalle termiti. 
Prendo il libro e lo apro in una pagine contrassegnata da una strisciolina di seta che fa da segnalibro: le pagine sono così sottili e fragili, che ci metto un eternità per riuscire a sfogliarlo.
È pieno di scritte incomprensibili, con le lettere talmente sottili da sembrare capelli appoggiati sulle pagine. 
Avvicinò di più la candela e riesco a distinguere qualche parola di quello che ho capito essere un enorme elenco di nomi, di cui alcuni sono contrassegnati da una grande "X" rossa.
Mi viene la pelle d'oca, quando vedo che in fondo alla lista è scritto anche il mio nome, però più grande. Non è contrassegnato, al contrario dei precedenti.
Lo rileggo più di una volta, tanto per assicurarmi che ci sia davvero scritto "Akimoto Komachi". Purtroppo è proprio così. 
"Ma certo", penso: quello era un elenco completo di tutti i Decimati, coloro che sono stati uccisi per mano di Alya. 
Capendo che le persone contrassegnate sono state sue vittime, trattengo gli urli: l'intero libro è un enorme arsenale di persone marchiate dalla terribile "X".
Centinaia, migliaia di innocenti atrocemente morti.
Qualsiasi cosa accada, ucciderò quel demonio, fosse ultima cosa che faccio.
Il mio sguardo si sposta sul piccolo cofanetto di legno, reso impresentabile dai numerosi buchi presenti sul coperchio finemente decorato.
E pensare che mia sorella ne aveva uno simile, da bambina, che però perse non so come. 
Lo apro lentamente e... lo smeraldo è lì, puro e scintillante alla luce flebile della candela.
Ho superato la terza prova! Ma...qual'è stata la terza prova? Sfondare il muro per arrivare qui? Comunque sia, devo andarmene e cercare gli altri.
Appoggio il cofanetto, quando per sbaglio la mano sfiora uno dei tanti nomi: la X rossa che lo copriva adesso è sbavata verso l'alto. 
Non è possibile! L'inchiostro è troppo fresco, come se qualcuno lo avesse appena usato. 
Vuol dire che...che qualche prescelto è stato ucciso da pochi minuti. 
E se fosse Nutts? Rifiuto subito questa possibilità: adesso è alleato di Alya, dubito che lo uccida così di punto in bianco...
Spero che non sia venuta a conoscenza della nave e dell'incontro con Nutts? Se si...come ci è riuscita?
Prego con tutto il mio cuore che lei non sappia nulla, e, divorata dalla curiosità, leggo il nome che mi precede nella lista dei decimati, quello appena crocettato.
Sento le lacrime salire e annebbiarmi la vista, una stretta omicida bloccarmi la bocca dello stomaco. Non sono sicura di riuscire a reggermi in piedi.
Lo leggo più di una volta, tanto per essere sicura di non aver letto bene.
No, purtroppo non è così. Ho letto bene il nome già la prima volta...eppure non voglio crederci. 
Macchiato di rosso, sul quel maledetto libro...c'è la firma di mia sorella: Madoka Akimoto.








Angolo della sadica
Ok, come promesso ho aggiornato un pochino prima.....potete maledirmi, se volete.
È un capitolo molto diverso dai precedenti...non sono sicura che vi sia piaciuto. Proprio per questo, vi chiedo umilmente di lasciare una recensione per sapere che ne pensate...vi piace più questo stile o il precedente? Mi piacerebbe sentire la vostra opinione, perché come ben sapete, per me la vostra opinione è TUTTO. 
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno letto/recensito/seguito questa storia. Non sarei nulla senza di voi...❤️



💋 Ari 

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Capitolo 32
*** Sorelle di sangue, Sorelle di morte ***





L'ho riletto per quella che sembra la milionesima volta, temendo di aver letto male.
Eppure, per quanto mi sembri orribile, sto leggendo correttamente: Akimoto Madoka, chiazzato dal rosso sangue della X.
Sento gambe cedere sotto il peso del mio stesso corpo, e cado in ginocchio ai piedi del tavolino. 
C'è qualcosa che mi blocca la bocca dello stomaco, una stretta fortissima e dolorosa che ben presto sento espandersi per tutto il corpo.
Devo capire come possa esser successo: Madoka non sapeva che fossi qui, non sapeva che fossi una Pretty Cure...non sapeva nulla. È colpa mia, mia e solo mia. 
Adesso, devo capire se non è un'altra trappola tesa da quel demonio, ormai ho capito che è ostinata a lasciarci marcire qui, e sarebbe disposta a tutto pur di portare a termine il suo intento. 
Stringo le mani fino a farmi sbiancare le nocche: forse per la rabbia, o per la disperazione, o forse solo nel vago e fallito tentativo di trattenere le lacrime.
-Oh poverina...- dice una voce maschile tremendamente familiare alle mie spalle -Mi dispiace di aver ammazzato tua sorella, ma non ho avuto scelta. Era ribelle, come te.-
Sento l'ira crescere in maniera smisurata, e per la prima volta sento che la tentazione di uccidere sta per vincere sulla razionalità.
Mi volto e vedo il suo volto, maledettamente perfetto: i capelli dorati gli ricadono sugli occhi neri come petrolio, e un ghigno domina sulla sua espressione divertita.
Indossa quella che sembra una specie di armatura argentata che gli protegge il corpo avvolto da un mantello scuro. I guanti neri di pelle sono sporchi di sangue, come se vi avesse immerso le mani.
-Assassino. Sporco bastardo...- farfuglio.
-Ehi bellissima, vacci piano con le parole-
-No, SCORDATELO. Figurati se modero le parole con un assassino. Perché è questo che sei, un assassino spietato- 
-Ne hai mai conosciuti di amichevoli?- risponde sarcastico.
-Dimmi che hai fatto a mia sorella, e ai miei amici-
Lui fa un cenno annoiato con la mano, come se stessimo parlando della cosa più banale al mondo.
-Ah, Alya li sta intrattenendo- dice ghignando.
-E come mai tu sei qui? Sono grande per una baby sitter- Anche io provo ad essere sarcastica. Come si suol dire, "il tango si balla in due". 
Non riesco a credere che quello sia davvero Nutts, il ragazzo che poche ore fa mi ha confessato il suo amore, il ragazzo a cui ho detto che ricambiavo i suoi sentimenti, il ragazzo che ho baciato.
La sua espressione ora sembra leggermente scocciata, e a grandi passi si avvicina a me. 
-E riguardo a tua sorella...- 
Con uno scatto fulmineo mi si avvicina, piegandosi in ginocchio per arrivare alla mia altezza. 
Mi prende il volto tra le mani, e per un terribile istante provo un brivido lungo la schiena.
-Guardami- sussurra -Guardami bene, e lo scoprirai-
Faccio come mi dice, e incateno il mio sguardo al suo. 
Non ho mai visto un nero simile a quello dei suoi occhi, è più che nero...è il colore della morte.
Avverto un brivido di freddo, e tutto sbiadisce, come una vecchia foto.



"Madoka apre gli occhi frastornata, portandosi una mano alla nuca dolorante.
Non ha idea di dove si trovi , eppure sente che c'è qualcosa di terribilmente sbagliato. 
-Ben svegliata, Madoka-
La ragazza sobbalza nell'udire la voce del suo assalitore, e prova a mettersi in piedi senza successo, per via delle pesanti catene che la bloccano alla parete di pietra.
-Tu...- lo cerca con lo sguardo, ma l'oscurità glielo impedisce -Lo sapevo che tramavi qualcosa, hai portato via mia sorella! Dimmi che le hai fatto!- gli urla, anche se non riesce a vederlo.
-Tu non sai neppure cos'era tua sorella, vero?-
-Certo che lo so- risponde, confusa -Era una ragazza innocente, caduta nelle mani di un pazzo. Tu.-
Nutts scoppia a ridere, e la sua risata rimbomba in un eco agghiacciante.
-Hai mai sentito parlare delle Pretty Cure?-
-Si, sono una vecchia leggenda...dicono che siano tornate, ma cosa c'entra?- chiede.
-Tua sorella è stata scelta, lei è una di loro. Cure Mint, è questo il suo nome-
Madoka sente il respiro bloccarsi, e tutto il mondo crollarle addosso come un macigno.
Possibile che sua sorella fosse una guerriera? Era così esile, tranquilla, serena...l'unica cosa in cui era agguerrita erano i libri, libri innocenti.
È sempre stata convinta che sua sorella fosse una ragazzina come tante, brava a scuola, senza segreti. Ma si è sbagliata.
-Dimmi chi sono le altre- comanda, aspettandosi già la risposta.
-Le sue amichette erano una bella combriccola di guerriere- risponde Nutts con la voce fredda come ghiaccio e tagliente come un vetro rotto. -Nozomi, Rin, Urara, Komachi, Karen e Kurumi. Le sei guerriere erano loro-
Improvvisamente Madoka si sente come travolta dai ricordi, fino a quel punto rimasti avvolti nel dubbio. Quei tanti perché che si era chiesta fino a quel momento, che non avevano mai trovato risposta.
-Spiegami cosa vuoi da me, cosa vuoi da NOI-
Nutts sospira, stufo della conversazione.
-Sono stato incaricato di uccidere Komachi, ma non ho intenzione di farlo.- spiega, e Madoka lo sente avvicinarsi. -Se uccido te lei tornerà a casa-
-Perché vuoi che lei si salvi?-
All'inizio le risponde soltanto l'eco della sua voce, ma Nutts si decide a rispondere poco dopo.
-Non lo so, però...- Madoka sente la sua voce incrinarsi, abbandonando quella maschera fredda che finora lo aveva protetto -Però mi sento legato a lei, non so cosa sia questo legame o il perchè ci sia. Però c'è, e voglio che lei viva. Devo portare alla mia padrona il suo sangue, che è anche il tuo.-
Madoka riflette: chi era la sua padrona? E perché mai voleva uccidere Komachi?
-Quindi, se io morirò, lei vivrà...-
-Esattamente-
Il silenzio li avvolge come un mantello, un silenzio che sembra non voler mai terminare. 
-Accetto la tua offerta, morirò per Komachi-

 




Angolo della demente e ritardataria autrice
Vi prego perdonate il mio ritardo catastrofico, ma ero completamente bloccata.
vi ho fatto attendere tanto per questo schifo, e so che non mi perdonerete mai.
Spero di riuscire ad aggiornare prima la prossima volta, ma...mi maledico, e potete anzi dovete maledirmi anche voi.
Vi ringrazio per tutto, e invoco il vostro perdono ❤️

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Capitolo 33
*** La Storia Di Komachi ***





Non credo alle mie orecchie, o meglio, non credo a ciò che ho visto. 
Mia sorella ha dato la vita per permettermi di tornare a casa, sempre se ce l'ho ancora, una casa.
Dicono che la “casa” non è un luogo, ma un sentimento di sicurezza. Non credo di sapere ancora il significato di questa parola.
Tutto ciò mi ha abbattuta, come un'onda che fa crollare un castello di sabbia sulla spiaggia. E non rimane altro che sabbia fangosa, unita alla tristezza e allo sconforto di dover ricominciare tutto.
Come farò, senza Madoka? 
Mi pizzico il braccio destro, e una veloce scarica di dolore lo attraversa. Allora è vero, non sto sognando.
Sono realmente qui, intrappolata con Nutts, il ragazzo che amavo fino a poche ore fa, prima che venisse soggiogato. 
Un'altra vittima dei miei sbagli e delle mie debolezze. 
Mi prendo il volto tra le mani, e scuoto la testa sempre più forte, come per scacciare tutti questi pensieri.
- Dimmi che non ha sofferto- sussurro. È tutto ciò che riesco a dire. 
- No. Una pugnalata al cuore, si muore in fretta- dice con tranquillità, come se stesse parlando della ricetta di una torta, invece che di un omicidio.
Dalla posizione inginocchiata che aveva, si alza e passa le mani sugli abiti scuri per sistemarli.
- Alzati - mi ordina - Andiamo a pareggiare i conti con Alya -
Lo guardo interrogativa, senza capire. Ma non era sotto il suo controllo?
- Ma...tu... - lui mi tende la mano, e l'afferro prontamente. Mi alzo e incateno lo sguardo ai suoi occhi color carbone.
- Quando ti ho vista - comincia a spiegare - ho sentito qualcosa. Noi ci conosciamo, e so anche che questa non è casa nostra - lo ha detto tutto d'un fiato, e si ferma bruscamente. 
- L'hai capito...guardandomi?- 
- Sembrerà strano, ma è così. - socchiude leggermente gli occhi, come se volesse mettermi meglio a fuoco. - Ed è questo, a spaventarmi. Il fatto che tu mi abbia fatto cambiare idea su Alya -
Alya: con tutto questo trambusto per Madoka, era passata in secondo piano nei miei pensieri.
- Dove sono gli altri? - alzo il tono di voce, preoccupata.
- Seguimi - 
A lunghi passi, si dirige verso il fondo della stanza, protetta dal velo dell'oscurità, tanto fitta e impenetrabile che si potrebbe tagliare con un coltello. 
I suoi abiti neri si confondono con essa, e se riesco a non perderlo di vista è grazie alla sua chioma dorata, ed è l'unica cosa che riconosco ancora in lui.
Prima la sua voce risuonava dolce e calda, un po' distaccata forse, ma piacevole come miele.
Adesso sembra un vento freddo, che trasporta con se cristalli ghiacciati e neve, capaci di congelare chiunque.
Si, anche me.
Con sorpresa, noto che invece di fermarsi continua a camminare sicuro per la sua direzione. 
Accelero il passo.
Mi ero bloccata a fissarlo, e proprio mentre credo che stia per andare a sbattere contro la parete, mi accorgo che in realtà questa non c'è. 
La stanza è decisamente più grande di quanto pensassi.
- Stammi dietro - mi ordina - Se ti perdi qui, tanto vale che cominci a dettare testamento. -
Solitamente riderei a queste frasi, ma non ci riesco stavolta. Un brivido mi sale lungo la schiena. So che non sta scherzando.
Le pareti si fanno sempre più strette, e mi sento soffocare. La temperatura invece sale in modo costante, facendomi sudare, mentre il pavimento lentamente degrada verso il basso.
- La vedi quella luce? - con un dito mi indica la fine del cunicolo, dove brilla una luce intensa - Là si trovano i tuoi... -
Sono già scattata, superandolo.
Non mi interessa a cosa potrei andare incontro, ma l'idea di poter rivedere Nozomi e gli altri mi fa balzare il cuore in petto dalla gioia.
Con una mano mi copro gli occhi, ormai la luce si fa davvero forte, così come la temperatura. Mi sento sciogliere in tutti i sensi.
Con l'abito strappato appiccicato alle gambe per via del sudore, arrivo davanti alla fonte di luce. Mi accorgo che è una grande sala circolare, in pietra, e dalle pareti sgorgano fiumi di lava bollente. Il magma contorna il pavimento dell'intera stanza, lasciandovi un nucleo di marmo scuro. 
Ecco il motivo della luce e del calore.
Sposto lo sguardo dal fluido infuocato al punto da cui ha avuto origine la voce. Quell'orrenda voce. 
Alya è al centro della stanza, i capelli verde acido sciolti sulle spalle, l'abito viola sporco di cenere e gli occhi gialli pieni d'ira mista a stupore.
Dietro di lei, le persone con cui ho combattuto il male fino ad ora: Nozomi, Rin, Urara, Karen, Kurumi, Kokoda e Syrup. Sono sdraiati a terra, pieni di lividi con i vestiti sgualciti e macchiati di sangue. 
-Sono bravi a combattere, insieme- c'è un velo di sarcasmo, nella voce della donna -Ma non abbastanza, purtroppo. Ci hanno provato a battermi, e forse, se ci fosti stata tu, ci sarebbero anche riusciti- mi fissa malignamente -Ma eri impegnata a piangere per la tua sorellina, suppongo- 
-Non parlare così di lei- trattengo le lacrime sforzando al massimo gli occhi, gonfi e stanchi -Te la farò pagare...io...- sento dei passi dietro di me, che si avvicinano sempre di più. Può esser una persona sola.
-Bene bene- il volto della guardiana si distende in un mesto sorriso, mentre incrocia le braccia al petto -Principe, mi hai disubbidita- fa una smorfia di finto dispiacere -Eri bravo, come tirapiedi. Su, forza, avvicinati-
Lui tentenna, spostando lo sguardo da me a lei e viceversa. Sembra confuso, indeciso sul da farsi, ma alla fine muove un passo avanti.
Alya schiocca le dita. Fanno un rumore insolito, come se avesse la pelle di legno. 
Nutts si piega in due dagli improvvisi colpi di tosse, finché uno schizzo nero non macchia il pavimento. Di una cosa sono sicura: non è sangue, è più simile al petrolio.
Mi inginocchio vicino a lui e gli stringo forte la mano. So che non risolverò nulla, ma voglio stargli vicino.
Com'è arrivata, la fosse sparisce di colpo e Nutts alza lo sguardo su di me. 
I suoi occhi sono di nuovo colore dell'oro, non più neri come carbone. 
-Komachi...- mormora, prima di abbracciarmi. Noto che è molto debole -Mi dispiace...tua sorella...io non...-
-Non è stata colpa tua- ricambio forte l'abbraccio, tentando di non ricominciare a piangere, non so se per la gioia o per la tristezza nel ricordare Madoka -Non sapevi ciò che stavi facendo-
-Basta!- l'urlo di Alya squarcia il silenzio che si era creato per qualche secondo -Voi umani...con questo amore...siete nauseanti. Anche tuo nonno, era nauseante con le sue smancerie.-
Mio nonno. Non l'ho mai conosciuto, ed è solo grazie a qualche vecchia foto se so che aspetto aveva.
-Avrei ucciso sia lui che tuo padre, se non fossero scappati- stringe i pugni lungo i fianchi, finché le nocche non sbiancano -Da allora sono bloccata qui, come una dannata. E giuro che me la pagherai, in un modo o nell'altro.-
-Forse era ciò che ti meritavi- dice Nutts. È di nuovo il Nutts coraggioso che conosco io. -Rimandaci a casa, adesso-
-Dammi una ragione per fare una cosa del genere- risponde lei, con la voce piegata dal sarcasmo. 
-Per questi- Nutts infila la mano aperta nella tasca dei suoi pantaloni scuri, e quando la ritira fuori, questa è ermeticamente chiusa a pugno.
Alya guarda senza capire, finché lui non fa alzare lentamente le dita, facendo assomigliare la sua mano ad un fiore che sboccia. 
C'è una gemma di un blu oceano, brillante. Lo zaffiro della prima prova.
Lui mi lancia un occhiata, e subito dal vestito estraggo il rubino rosso sangue e lo smeraldo.
-Datemeli!- urla all'improvviso, tanto da far sembrare la sua voce uno sparo.
-Tutti vogliamo qualcosa- Nutts rigira lo zaffiro tra le mani, con un sorriso furbo dipinto in viso -Tu vuoi i gioielli, noi vogliamo tornare a casa.- 
-Datemeli, e vi rispedirò da dove siete venuti- è ansiosa. Quei gioielli sembrano tutto, per lei. 
Nutts muove un passo avanti, ma io lo blocco per un braccio.
-Come mai sono così importanti, per te?- 
-Questo non ti riguarda- risponde subito lei, seria.
Sento che non ha buone intenzioni, e che se l'accontentiamo, ce ne pentiremo presto. 
Lui mi sta fissando, e probabilmente sa a cosa penso. 
-Diccelo, e noi te li daremo.- 
Si, Nutts sa sempre a cosa sto pensando.
Alya impreca a bassa voce, ma alla fine si decide a parlare.
- Tuo nonno, è stato il primo dei mortali a metter piede qui, Komachi. Pensava che fossi “normale”, ma quando ha visto il demone che si celava dietro di me, ha preso uno dei miei libri d'incantesimi e mi ha bloccata qua.- Digrigna i denti dalla rabbia - Ma ogni incantesimo ha un controincantesimo per spezzarlo. E l'unico modo che ho per farlo, sono quelle tre pietre, da cui dipende la mia vita-
Io e Nutts ci guardiamo, uno sguardo ricco di parole che non abbiamo intenzione di pronunciare davanti al mostro che ci sovrasta.
-Non abbiamo scelta, Komachi.- sussurra, mettendomi in mano lo zaffiro. Tutte e tre vicine, le pietre brillano come stelle.
È vero, forse non abbiamo davvero scelta. 
Ma anche se tornassimo a casa, che cosa ci gioverebbe, sapendo che Alya sarà oltre che più potente, anche a piede libero? 
-Dammeli, ho detto che vi lascerò andare- tende la mano, in attesa. 
Io mi passo una mano sulla fronte, imperlata di sudore, e a piccoli passi mi avvicino a lei. 
Ci sarà pure un modo per  evitarlo, una via d'uscita. 
Lancio un'occhiata furtiva alla lava che cola dalle pareti, densa e brillante. 
Mi viene un'idea. 
Senza neppure che me ne accorgessi mi ritrovo davanti alla mano aperta di Alya, ma nel preciso istante in cui sto per darle le pietre, metto in atto il mio piano. 
-Questo è per mia sorella- dico prima di lanciare i gioielli nel magma rovente, che subito li inghiotte.
-NO! Che hai fatto?!- Alya si porta entrambi le mani al cuore, prima che queste si riempiano di rughe e si sbriciolino come sabbia. -Che hai fatto...che hai fatto...maledetta!- continua a ripetere le stesse parole, ma la voce diventa più bassa e roca ogni secondo che passa.
Passa un minuto, che di lei non rimane che un mucchietto di cenere scura. 
Ne passa un'altro, che la terra trema come scossa da un violentissimo terremoto.
Un'altro ancora, e tutto è nero.








~Epilogo~


Mi sveglio di soprassalto e sbatto la testa su qualcosa di durissimo. 
-AHIA!- urlo, massaggiandomi la fronte. 
Apro gli occhi e mi rendo conto che sono sdraiata sul letto di camera mia. La mia amata e semplice camera dalle pareti color erba primaverile.
-Komachi, sai che abbiamo un letto a castello, stai attenta!- 
No, è impossibile.
Seduta accanto a me c'è Madoka, come la ricordavo: i capelli corti smeraldo che le incorniciano il viso, la giacca nera da motociclista e i jeans attillati. 
Le butto le braccia al collo e comincio a piangere.
-Komachi, ma che fai?- ricambia un po' confusa il mio abbraccio - Non pensavo che la febbre ti dasse così alla testa...-
-FEBBRE!?- urlo, ma lei mi attappa la bocca con una mano.
-Ok, sei decisamente strana Komachi. Non è mica la prima volta che ti ammali- mi scompiglia un po' i capelli, sorridente. -A proposito, Nutts è venuto a vedere come stai- 
Sento il cuore fare una capriola nel petto. 
-Ha cominciato a balbettare non appena mi ha visto, urlando come un pazzo come potessi essere qui- fa spallucce -Quando ci sei di mezzo tu quello è proprio strano...-
"Già" penso io, arrossendo un po'. 
Lei mi lascia un bacio sulla guancia ed esce dalla stanza. Pochi secondi dopo, Nutts fa la sua entrata. Adesso indossa i suoi vestiti preferiti, una camicia rossa un po' larga e dei jeans sbiaditi, seguiti da un paio di stivali impermeabili color cioccolato.
-Ciao.- saluta con un cenno affettuoso. -Ti senti bene?- 
-Più o meno- tiro su le coperte soffici fino al naso, per coprire l'imbarazzante pigiama con i cuori che mi tocca indossare -Mi spieghi che è successo?-
-Speravo lo sapessi tu- risponde serio -Tutto ciò che so, è che è come se non fosse successo nulla. Kokoda non ricorda niente, e neppure tua sorella. E poi è ancora viva, quando sono sicuro di averla uccisa.- gli si smorza la voce, ma riprende a parlare. -La Nutts House è esattamente dove era prima, e persino i prodotti non sono stati toccati.-
- Quindi...il regno...Alya...-
-Quello non lo so, ma credo che possa risponderti lui- si avvicina alla grande finestra della stanza e la spalanca, facendo entrare la luce del sole.
Lancio un urlo quando vedo un ragazzo entrare da essa.
-Principessa, sono io, non urlate...- 
-Kazuko...!?- 
Lui fa cenno di si, mentre scosta una ciocca dei capelli mori dagli occhi violacei. Adesso è vestito come una persona normale, con una tuta un po' sgualcita rossa e una scritta blu, assolutamente incomprensibile, stampata sopra. 
- Che ci fai qui? - vorrei abbracciarlo, ma non ho la minima intenzione di farmi vedere così.
- Volevo dirvi che la grotta è crollata, completamente, e che il vecchio passaggio per la terra si è riaperto. Alya è sparita, stavolta per sempre- sorride, mostrando i denti bianchissimi - Vi siamo debitori, tutti quanti- 
-Komachi, che sta succedendo lì dentro?- la voce di mia sorella chiama dall'altra parte della porta. 
-Nutts, fallo uscire immediatamente!- gli comando, sperando che Madoka non senta -Non so che idea potrebbe farsi, nel trovare un altro ragazzo in camera mia- 
Tutti e tre ridiamo, e Kazuko con un balzo esce com'è entrato. È una fortuna avere la camera al primo piano.
La porta si spalanca e mia sorella afferra Nutts per un braccio.
-Ok, il momento delle visite è finito- 
Prima di uscire, vedo che il mi fa l'occhiolino e sussurra un "ci vediamo dopo".
-Komachi, riposati, così potrai tornare a scrivere qual romanzo su cui stavi lavorando.-
Appoggia corta e penna sul tavolino accanto al letto, e non appena lei se ne va li afferro e comincio a scrivere. 
Sento che l'ispirazione mi sta travolgendo, e ho centinaia di idee nuove. Ma una mi attrae in modo particolare.
Nel giro di poche ore, mi accorgo di averla già conclusa, ma non ho intenzione di farla leggere a nessuno, per ora.
Mi alzo e con cura sistemo i fogli in un cassetto del mio comodino. 

E quindi, vi chiederete, che fine ha fatto quella storia? 
Sappiate che avete appena finito di leggerla.



Angolo autrice
Ok...starete pensando: "È finita!! Alleluia!" Oppure "Ma che finale è...?" O anche "MADRE DE DIOS quanto ci hai messo"!!
Lo so, mi sento colpevole, ma tra la scuola e il blocco da scrittrice, ci ho messo molto. Io spero che questa storia vi sia piaciuta, è arrivata prima in classifica nelle storie più popolari, ed è nella l'osta dei preferiti di ben 19 persone, che ringrazio infinitamente. 
Mi raccomando, recensite, e se vi va, date un giudizio complessivo. Vi voglio bene, davvero. 
Ps. Hoi intenzione di ringraziare in un modo speciale una persona, che oltre ad aver sempre recensito, mi ha sostenuta molto e mi ha semore compresa. Intendo ringraziarla con una storia, ovviamente, e spero di riuscirci ^^
Detto questo, ringraIo tutti, questa è stata la mia prima storia in assoluto, e tutto questo successo per me non solo è una grande soddisfazione, ma un incoraggiamento a continuare.
Recensite in tanti, raccomando ^^

 

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