Angel

di pavndistelle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 3: *** Capitolo due ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque. ***
Capitolo 7: *** Capitolo sei. ***
Capitolo 8: *** Capitolo sette. ***
Capitolo 9: *** Capitolo otto. ***
Capitolo 10: *** Capitolo nove -Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Angel 
 

Una vita normale,chiedo troppo?
Sono stufo di essere famoso, sono stufo della mia vita, sono stufo della monotonia, sono stufo delle telecamere, sono stufo dei flash, delle urla e persino delle mie fan. Io non ne posso più.
Ormai mi stanco quasi la mascella a sorridere ogni giorno, mostrare quel sorriso più falso che mai, sono bravo a nascondere ciò che ho dentro ma credo che un giorno di questi scoppierò.
Non ho nessuno con cui parlare, certo ho i miei migliori amici ma loro non sanno di quanto io in realtà stia male.
Siamo nel boom della nostra carriera e se non sfruttiamo adesso questa opportunità potremmo pentircene.
Ma io sto male, non sono più io, non mi riconosco più, non sono più Niall.
Nei giorni di riposo me ne sto sempre chiuso nella mia camera a casa di Liam, visto che la mia è in ristrutturazione, ma lui non c’è mai, io sono sempre solo. Solo con me stesso. Sono ben due anni che non esco con una ragazza, ho tanta voglia di innamorarmi ma nessuna si innamora di me, il vero Niall, ma solo di Niall James Horan, il cantante famoso della boy band attuale più importante al mondo.
Nessuno è a conoscenza di questo mio disagio, nemmeno la mia famiglia.
Ho molta paura, mi sta passando la voglia di vivere ma nonostante questo non voglio parlarne con nessuno.
I mie migliori amici mi vedono un po’ giù di morale e per quanto possa fidarmi di loro e per quanto possa volergli bene non gli dico nulla ma semplicemente li tranquillizzo dicendo che è tutto okay, che sto bene, che non sono cambiato ed è solo una giornata no.
Ma io lo so, io non sto bene, sto diventando pazzo o forse già lo sono.
Voglio solo rimanere solo, per un po’ e magari avere una vita normale.
Ma quando sei Niall James Horan questo è impossibile ed è per questo che preferisci la morte



Spazio autrice:
Salve a tutti, questa è la mia prima fan fiction scritta su EFP. Ho sempre scritto qualcosina sulla mia pagina facebook dedicata ai ragazzi. Beh come si è capito è una fan fiction su Niall, la prima in assoluto che scrivo su lui. Sarà molto particolare. L'idea mi è venuta quanto ruolavo sul fake, il mio ragazzo in particolare era Niall, io interpretavo il personaggio di Perrie e nulla è venuta fuori una bella idea da scrivere una fan fiction. Spero vi piaccia,certo dal prologo non è che si capisca molto, ma spero di aver attirato almeno un pò la vostra attenzione. Spero in qualche recensione magari per consigliarmi, per migliorarmi o non so. Nei prossimi capitoli vi pubblicherò le foto dei personaggi e nulla. Spero abbia successo. Qualsiasi cosa potete contattarmi anche tramite messaggi. Risponderò a chiunque. Ovviamente il prologo è corto ma i capitoli vi assicuro che non saranno sicuramente così. Un bacio.
givemelove_ari



 

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Capitolo 2
*** Capitolo uno. ***


Primo capitolo.


E’ il secondo giorno di pausa dopo varie interviste e servizi fotografici in Francia, siamo ritornati a Londra e io sono chiuso nella camera degli ospiti in casa di Liam, lui ovviamente non c’è. Era partito la mattina per Wolverhampton per andare dai genitori.
Era la solita mattinana lodinese, cielo cupo, coperto da nuvole grigie e freddo, tanto freddo.
Erano circa le undici del mattino e me ne stavo ancora sotto le coperte, ero sveglio da un pezzo ma non avevo assolutamente voglia di alzarmi dal letto. 
Dieci minuti dopo mi alzai giusto per andare in bagno, controvoglia tolsi il piumone che mi teneva coperto fino alla testa e mi passai le mani sul viso sbadigliando.
Mi mossi lentamente e mi ritrovai seduto passandomi una mano tra capelli.
Mi alzai e andai al bagno, mi guardai un attimo allo specchio, avevo una cera pessima, i capelli in disordine, il viso pallido, le occhiaie e le guance scavate, spostai lo sguardo sul mio corpo quasi nudo, avevo giusto i boxer che mi coprivano le parti intime, tagli, tagli ovunque, avevo il petto pieno di cicatrici, piccole, medie, grandi, ero pieno.
Erano tutte recenti, avevo iniziato con l’intento di uccidermi ma quelle due settimane prima ero stato troppo codardo per farlo. In un attimo sentii un senso di rabbia,di delusione, di risentimento verso me stesso, io volevo morire, volevo uccidermi, ma non ne avevo il coraggio, ero furioso, non con il mondo, ma con me, sarei dovuto morire quattordici giorni prima e invece ero ancora lì, vivo, avanti uno specchio a rimpiangermi. Le mie mani istintivamente avevano preso la lametta da sopra il lavandino.

“Adesso rimedierai Niall, farai ciò che dovevi fare due settimane fa, potrai essere finalmente felice”
continuavo a ripetermi nella mia testa. La mano sinistra che impugnava la lametta cominciò a tracciare tagli sul mio braccio destro proprio come se fosse automatico, come se fosse normale, abituale. Vedevo il sangue scorrere dalle mie vene.
“Sei ad un passo dalla liberà”.
La testa cominciava a girarmi, sentivo un forte formicolio alle gambe, a breve avrei ceduto, ce la stavo facendo.

“Continua così Niall, ce la farai, sarai finalmente felice”.
Una marea di pensieri positivi mi giravano per la testa. Sarei stato felice, sarei stato libero, avrei ricominciato a vivere. Ormai il pavimento era pieno di sangue, passai così all’altro braccio fino a quando finalmente le mie gambe cedettero e poco dopo respirai per l’ultima volta. “Ce l’hai fatta”. Chiusi gli occhi sorridente ma due braccia mi avvolsero in un caloroso abbraccio e così li riaprì di nuovo. Vedevo sfogato, ma ero sicuro che accanto a me ci fosse una donna, intravedevo una figura accovacciata su di me con dei lunghi capelli che mi sfioravano il petto. Non c’era nessuno in casa e quindi questo voleva dire solo una cosa. “Sei arrivato in paradiso” e così socchiusi gli occhi e le mie labbra si piegarono in un leggero sorriso soddisfatto.

-S..sono in paradiso- sussurrai leggermente.
-No Niall non è ancora arrivato il tuo momento- sentii una voce femminile sottile, molto dolce al mio orecchio.
-A..allora tu c..chi sei?-
provai ad aprire gli occhi spaventato, ma non ci riuscii e così le mie guance iniziarono a bagnarsi a causa delle mie lacrime che scivolavano imperterrite sul mio viso. Delle labbra si posarono su una mia guancia, erano calde e morbide e mi schioccarono un bacio.
-Hete- dopo quel bacio, un leggero sussurro. Hete. E poi il sonno più profondo.
 

 
-Niall..Niall dio mio alzati-
due braccia forti mi afferrarono e mi tirarono su.
-Lee-
dissi con voce flebile.
-Sapevo che non avrei mai dovuto lasciarti solo,dio santissimo hai la febbre alta-
mi mise a sedere da qualche parte, suppongo la vasca da bagno, era qualcosa di freddo e poi subito dopo sentì un getto d’acqua ghiacciata su tutto il mio corpo e i vestiti che si attaccavano sulla mia pelle, mi stropicciai gli occhi e indossavo dei boxer e una maglietta. Quando l’avevo messa la maglietta? Poi come un lampo mi venne in mente e.. Hete.
-
Hete-
guardai il riflesso dello specchio e intravidi di nuovo quella figura femminile  che stava svanendo nel nulla.
-Hete? Amico cos’hai? Allucinazioni per caso? Mi sa che hai la febbre troppo alta- ridacchiò Liam molto più sollevato, spostai lo sguardo sulle mie braccia scoperte e non c’era alcun taglio. Forse avevo sognato, forse era stata un’allucinazione. Mi toccai la fronte e scottavo. Subito dopo passai la mano sotto la maglietta, quelli c’erano ancora. I miei tagli c’erano, non era del tutto un sogno. Era ancora il mio incubo. Avrei voluto che quel sogno fosse stato vero. In questo momento sarei già morto e felice e spensierato e avrei ricominciato a vivere.
-Grazie Lee, adesso posso vedermela da solo, mi sento meglio- gli feci un sorriso rassicurante.
-Sicuro Niall? Non mi costa niente aiutarmi-
scossi la testa. –Qualsiasi cosa chiamami e corro da te amico.- continuò e annuì guardandolo uscire dal bagno e tirai un sospiro di sollievo.
“Non ti merito Lee, non puoi accudire ad un pazzo come me, sicuramente ti farei troppo del male.”


Spazio autrice:
Buonasera a tutti! Sono arrivata presto con il primo capitolo visto che dal prologo non è che si capiva molto, ma meglio così. Ringrazio prima di tutto per l'unica recensione che ho ricevuto, per aver aggiunto la storia nei prefeiri e seguiti. Precisamente 3 seguite e 1 prefeito. Grazie di cuore. Per quanto riguarda il capitolo qui, beh vediamo Niall preso da una delle sue crisi e insomma un'allucinazione ? Un sogno ? Esisterà mai questa Hete ? Se si, chi sarà ? Lui però quei tagli se li era procurati davvero eppure alcun segno, acluna goccia di sangue, nulla. E quelli sul suo petto non erano svaniti. Mmh lo scopriremo ragazzi, lo scopriremo. Ma intanto datemi un parere su questo primo capitolo, esprimete i vostri pensieri e fatemi sapere se vi piace la storia, Per qualsiasi dubbio potete contattarmi anche in messaggi privati. Vi lascio qui con una foto di Niall e Liam che sono comparsi in questo capitolo e man mano aggiungerò foto dei nuovi personaggi che verranno. Un bacio.
givemelove_nial

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Capitolo 3
*** Capitolo due ***


Capitolo due.

Mi alzai lentamente dalla vasca, zuppo d’acqua e ne uscì andando a chiudere la porta a chiave, tolsi la maglietta bagnata e mi guardai allo specchio, avevo ragione, quei segni cerano ancora, ma le mie braccia erano ancora pulite, non c’era nulla. Posai il mio sguardo sulla lametta che era sul lavandino ed era sporca di sangue.
Ma com’è possibile?” pensai schudendo di poco le labbra e sentendomi molto confuso.

-Ohw è possibile e come Niall- sentii di nuovo quella voce femminile, tremai.

Tranquillo, non ti farò del male,dopotutto ti ho salvato la vita- continuò e così mi girai attorno ma non c’era nessuno.

-Chi sei?- sussurrai con voce tremante.

-Hete,sono Hete-

-Hete..dove sei..e soprattutto come fai a conoscermi?- chiesi guardandomi ancora intorno ma non vedendo nessuno.

-Sono sempre con te Niall, sono ovunque tu vada, ti sono sempre accanto- rabbrividì

-Non so..sono pazzo ve..vero? Qui non c’è nessuno ma i..io ti sento lo stesso- balbettai quasi.

-No, non sei pazzo Niall, io sono sempre qui con te anche se tu non mi vedi o mi senti, io ci sono piccolino- sentii di nuovo qualcosa di caldo posarsi sulla mia guancia.

-Hete- sussurrai –chi sei? E perché mi hai salvato?- stavolta sentii soffiarmi sulla pelle, ma non ricevetti nessuna risposta. –Hete..Hete- nulla, ancora nulla.

Stavo decisamente diventando pazzo, mi passai le mani sul viso e mi asciugai in fretta sistemando il bagno e nascondendo la lametta, indossai dei boxer puliti e mi andai a mettere a letto. Come misi testa sul cuscino così crollai sfinito.

-Niall, Niall sono io, sono Hete- una ragazza magrolina e poco più bassa di me si stava avvicinando sorridente, aveva gli occhi chiari, azzurri, come il cielo, i capelli mossi, lunghi castano chiaro, delle labbra perfette, il nasino piccolino all’insù, le gote rosee e una carnaggione molto chiara, come la mia.
Era perfetta non avevo mai visto una ragazza più bella di lei. Aveva un sorriso spettacolare, poteva quasi illuminarmi.

-Hete- sorrisi dolcemente –ma tu chi sei?-

-Ma come chi sono Niall, sono il tuo angelo custode- si fiondò tra le mie braccia e mi strinse a se, aspirai il suo profumo, era buonissimo e i suoi capelli mi accarezzavano il viso, erano morbidissimi, la strinsi forte a me.

-Sei troppo bella per essere vera- sussurrai tra i suoi capelli morbidi e profumati.

-Infatti sono un angelo, sono il tuo angelo, la tua protrettrice, ma sono qui Niall, adesso sono qui, avevi bisogno di qualcuno e chi meglio di me? Ti conosco dal primo giorno che sei nato e ti ho seguito sino ad ora. Io vivo dentro di te Niall,io so tutto, sento tutto ciò che pensi, tutto ciò che provi- mi accarezzava i capelli.
La sua voce era bellissima, dolce e al suono di quelle parole mi tranquillizzai completamente e sorrisi.

-Non andrai via vero?- chiesi quasi impaurito.

-Non potrei mai separarmi da te, il mio compito è stare con te e proteggerti da tutto- le mie paure, le mie ansie sconparvero tutte, ero felice.
Ero davvero felice, potevo esserlo anche senza morire. Avevo un angelo custode. Allora gli angli esistono e io non potevo desiderare un angelo migliore.

Ma poi il nulla. Hete era scomparsa, ero solo, non la stringevo più tra le mie braccia, era tutto buio e quel buio mi stava soffocando.
-Hete..Hete- prima sussurrai in lacrime –Hete..Hete avevi promesso che non saresti andata via.. Hete- urlavo e singhiozzavo disperato fino a quando non mi svegliai.

-Hete- urlai alzandomi di mezzo busto e respirando affannosamente, ero tutto sudato e Liam mi guardava preoccupato.

-Niall che ti prende? Mi stai seriamente facendo preoccupare, chi è Hete amico?- si sedette affianco a me,indossavo di nuovo una maglietta che io non avevo messo, mi accarezzava la schiena per tranquillizzarmi e quando ritornai a respirare regolarmente lo guardai.

-Sto bene adesso, ho fatto un’incubo, credo sia colpa della febbre- mi passai le mani sul viso per asciugarmi le goccioline di sudore che ricadevano sul mio viso.

-Adesso ti chiamo un medico e lo faccio venire qui, così stiamo tutti più tranquilli. Hai fame? Ti preparo qualcosa da mangiare?- disse alzandosi e afferrando il suo I-Phone dalla tasca dei suoi jeans e digitò il numero del medico.

-No grazie Lee ho lo stomaco sottosopra, magari più tardi mangio qualcosa, ho solo bisogno di bere- nonostante non volessi disturbare nessuno amavo il lato paterno di Liam, si preoccupava per tutti e si comportava sempre come un papà.

-Ti porto subito dell’acqua fresca- mi sorrise e scomparve dietro la porta.

Mi stesi nuovamente e sbuffai.
Mi sentivo troppo strano, non riuscivo a capire se ciò che mi stava succedendo fosse realtà o frutto della mia immaginazione. Ero confuso.
A interrompere i miei pensieri fu Liam che arrivò con una bottiglia d’acqua fresca e accanto a lui c’era un uomo, un po’ anziano con i capelli brizzolati e la barba altrettanto molto corta, portava degli occhiali da vista sulla testa e una valigetta di cuoio nera nella mano sinistra.

-Ecco l’acqua Niall e lui è il dottor Smith che adesso ti visiterà- mi sorrise Liam.

Dieci minuti dopo il dottore andò via, avevo la febbre molto alta ma con l’antibiotico e la tachipirina in un paio di giorni sarebbe dovuta andare via. Liam mi lasciò riposare, ma dopo quell’incubo non riuscì più ad addormentarmi. Mi giravo e rigiravo nel letto ponendomi centinaia di domande a cui non sapevo rispondere. “Esisteva davvero Hete? Chi era? E se ero impazzito completamente? E se fossi da ricovero o addirittura da manicomio? Gli angeli esistono? Hete è il mio angelo?” pensando poi finalmente mi addormentai.
Dormii tranquillo senza sognare nulla e mi svegliai in prima serata per il mio stomaco che brontolava. 

Spazio lettrice:
Ehi people! Ecco qui il secondo capitolo, cosa ve ne sembra ? Niall ha la febbre alta, povero piccolo, ma il dottore gli ha dato delle medicine e ha detto che si riprenderà, così forse non avrà più incubi e allucinazioni su Hete, il suo presunto angelo custode. E Liam che si comporta da papino ? Lo trovo dolcissimo. Vi ringrrazio di cuore per le 3 recensioni al primo capitolo, per le 4 seguite1 preferita e 1 ricordata. Davvero grazie mille. Mi raccomando recensite fatemi sapere se vi piace, datemi dei consigli per migliorarmi o altro ancora. Ripeto che potete inviarmi messaggi privati, potete consigliarmi le vostre storie, io le leggo tutte infatti ne approfitto per ricordare due storie molto belle che sto leggendo che sono: You and I di Giulissa e Lightning di RiccioLilli. Un bacio dolcezze e vi lascio la foto di questa famosa Hete comparsa in un sogno di Niall. 
givemelove_niall 



 

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Capitolo 4
*** Capitolo tre ***


Capitolo tre.

Mi stropiacciai gli occhi e girai il viso sul comodino dove c’erano due panini farciti con prosciutto e formaggio. “Ah il mio Lee” pensai con un sorrisino stampato in viso. Mi misi a sedere sul letto e cominciai a mangiare i due panini. Affianco alla bottiglia d’acqua c’era un bigliettino.

“Nel caso ti venisse fame ti ho preparato due panini, io sono fuori farò tardi, se hai bisogno chiamami e soprattutto non aspettarmi in piedi hai bisogno di riposo. Ti voglio bene biondino.                    
PS: Prendi l’antibiotico alle dieci. Baci Lee”
.

“Sarà sicuramente con Shopia” scossi la testa e poggiai di nuovo il biglietto sul comodino, addentai il primo pezzo del secondo panino e presi il cellulare per controllare l’orario.
Erano le 9:30 p.m e c'erano dei nuovi messaggi da parte di mia madre e di Zayn.
Aprii il primo.

“Amore della mamma ciao come ti senti? Liam mi ha avvisata, vorrei essere lì per curarti ma sei in mani buone. Ho preferito mandarti un messaggio per non disturbarti. So che sei molto debole e sicuramente starai riposando. Appena vuoi chiamarmi io sono sempre qui angelo mio. Guarisci in fretta amore mio. Ti amo piccolo. Baci mamma.”

Sorrisi leggendo quel messaggio. –Che mammina sdolcinata- pensai ad alta voce.
Finì anche il secondo panino mentre aprivo il messaggio di Zay con la bocca piena.

“Ciao biondino ma cosa fai eh? Ti ammali proprio ora che abbiamo un po’ di libertà. Mannaccia mi dispiace tantissimo. Sono in compagnia di Harry e Louis che ti salutano e ti mandano un gran bacione. Rimettiti presto che ci manchi tanto tanto. Ti vogliamo bene Nialler. Zayn, Louis e Harry.”

-Certo che Liam la bocca chiusa non la sa proprio tenere, risponderò dopo-

Presi un sorso d’acqua dalla bottiglia e mi alzai per andare in bagno. Quando uscii scesi direttamente di sotto diretto in cucina a prendere le mie sigarette che erano sul bancone della cucina, accesi il fornello per accendere la mia sigaretta e aprii la finestra e su quest’ultima mi poggiai con i gomiti. Non riuscivo a togliermi dalla mente quella ragazza. Perché mai l’avevo sognata? Forse la conoscevo? Boh, dio mi stavo confondendo da solo.
 
P.V. Hete.
Devo assolutamente convincere mio nonno a farmi vedere da Niall.
Lui ha bisogno di me, sta impazzendo, devo essere più presente nella sua vita.
Si, io esisto e sono realmente l’angelo custode del mio Niall. Purtroppo però non posso avere contatti con lui, queste sono le regole da rispettare,dovrei solamente proteggerlo ma senza avere alcun contatto con lui. Io dovrei essere la prima a rispettare le regole e dare il buon esempio essendo che sono la nipote dell’angelo più famoso e importante di tutti.
Mio nonno è il capo nella schiera degli angeli. Non avrei mai dovuto entrare nei sogni di Niall oppure parlarci per un minuto scarso senza farmi vedere, ma io dovevo farlo, per me e per lui. Lui ha bisogno di me, solo io posso salvarlo ma se non ho contatti con lui non posso riuscirci.

Bussai alla grande porta dello studio di mio nonno prima di entrare.

-Buonasera nonno- entrai timidamente e mi chiusi la porta alle spalle.
-Ciao Hete, se sei qui per parlarmi di nuovo di Niall la risposta è NO e non si discute non posso infrangere le regole per uno stupido capriccio di mia nipote- nemmeno ero entrata e già aveva capito tutto, testa dura mio nonno.

-Ciao nipotina mia cara, come stai? Come ti senti? Hai trascorso una bella giornata?  Come sta Niall? Si è ripreso? Grazie per esserti interessato nonno, grazie davvero- distolse finalmente lo sguardo dal libro che stava leggendo e mi guardò togliendosi gli occhiali, tenevo i pugni stretti per mantenere la calma e avevo gli occhi lucidi, nessuno poteva nominarmi il nome di Niall con quel tono duro. Nessuno poteva toccarlo, parlarci o nient’altro, Niall era intoccabile.

-Vieni qui piccola, siediti e parliamo con calma, so come ti senti, so ogni cosa e hai ragione bisogna parlarne con calma, magari avanti ad una tazza di thè- scioccò le dita e sulla sua scrivania comparvero due tazze di thè fumanti a limone. Mi avvicinai lentamente sino a sedermi al lato opposto dell’enorme scrivania, proprio di fronte a mio nonno.

-Se proprio vuoi saperlo nonno ho già infranto le regole- dissi fredda avvicinando la tazza bollente sulla scrivania.

-Ma lo so bene Hete, ho chiuso un occhio giusto perché sei mia nipote e conosco soprattutto il motivo- abbassai lo sguardo perché sentivo gli occhioni azzurri di mio nonno puntati su di me.

-Nonno ha bisogno di me- sussurrai quasi.

-Lo so Hete- disse con un filo di malinconia nella voce.

-Allora perché non mi permetti di stargli accanto come devo? Perché nonno? Mi fai tanto male, lo sai? Lo fai a me e lo fai a lui, ma soprattutto a me. Lui non sa che esisto, ma io ci sono relativamente però, voglio esserci a tutti gli effetti nonno- alzai lo sguardo e lo guardai dritto negli occhi.

-Non posso Hete, dovrei farlo poi anche per gli altri e non posso, è una regola e tu lo sai bene- stavolta fu lui ad abbassare lo sguardo.

-Non ragionare come capo, ragiona da nonno, sono tua nipote e tu dovresti volere il mio bene e non il mio male, nonno pensaci e ragiona come devi. Ti auguro una buonanotte, che sia buona almeno per te- mi alzai e gli andai vicino per stampargli un bacio sulla fronte e poi andare via.
Mi ritirai subito a casa, vivevo con i miei genitori Aretha e Nathan e mio fratello maggiore Noah. Andai dritta verso la mia camera saltando la cena, mi gettai sul letto e crollai in un pianto isterico, come ogni sera. 

Spazio autrice:
Buonasera lettrici, come va la vita? Ho aspettato un pò prima di continuare sperando in qualche recensione in più che non è arrivata. Ma va beh lasciamo perdere. Parliamo del capitolo invece, allora allora niente di interessante succede a Niall, ma noi abbiamo scoperto una cosa fondamentale, Hete 
esiste, è realmente l'angelo custode di Niall aifhsuaddsofijisf *piccolo sclero mentale,perdonatemi* ma c'è un problema, il nonno di questa dolce donzella non vuole darle il permesso per stargli accanto a tutti gli effetti e Hete è distrutta, infondo infondo anche lei ha tanto bisogno di Niall perchè Niall è la ragione di vita di Hete. MA STOOOOOOOOP! Ho parlato un pò troppo, ringrazio per le due recensioni ricevute nel capitolo precedente, per le tre lettrici che tengono questa storia nelle preferite, per le tre lettrici che la tengono nelle seguite e per una che ce l'ha nelle ricordate. Voglio ringraziare in particolare RiccioLilli per la pubblicità che mi sta facendo e vi consiglio vivamente di leggere la sua storia 'Lightning'. Vi  lascio con una foto del capo degli angeli ovvero il nonno di Hete che abbiamo trovato in questo capitolo. Un bacio e grazie ancora.
givemelove_niall



 

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro ***


Capitolo quattro.

-Hete vieni qui
- sentii una voce troppo familiare chiamarmi.

-Su vieni qui piccola- mi alzai e asciugai le lacrime. In camera mia non c’era nessuno.
Era impossibile, la voce proveniva dalla terra.

-Avanti Hete so che mi senti scendi giù da me- chiusi gli occhi concentrandomi sulla voce e la seguii schioccando le dita.

-Finalmente- aprii lentamente gli occhi e c’era mio fratello steso su un letto, ma la voce non era sua.
Spostai lo sguardo dall’altra parte della staza e c’era Greg, il fratello Niall. Mio fratello era il suo angelo custode.
Un momento, fermi tutti era Greg che mi aveva chiamata. Spalancai la bocca.

-Noah ma cosa?- lo guardai e lui scoppiò a ridere.

-Beh sorellina pensi che stia sentire quel vecchio barboso del nonno?- disse Noah divertito.

-Beh dovresti visto che sono le regole- scossi la testa e guardai Greg.

-Tuo fratello è contro le regole Hete- ridacchiò Greg.

-Lo so ma non pensavo fino a questo punto. Da quant’è che va avanti sta storia?- guardai prima l’uno e poi l’altro.

-La prima volta che parlai con lui ero bambino- sorrise Greg.

-E come mai il nonno non se n’è mai accorto?- aggrottai la fronte.

-Ma il nonno lo sa- sbarrai gli occhi guardando Noah –Non vuole che tu stia con Niall- aggiunse.

-Perché mai?- alzai le mani al cielo sbuffando.

-Questo non lo sappiamo- fecero spallucce entrambi.

-Sti gran cazzi, vado da Niall allora- mi girai verso la porta ma Greg mi fermò per un braccio.

-Cosa vuoi?- lo guardai.

-Non puoi farlo, il nonno si arrabbierà tantissimo- disse Noah

-Non mi importa non sei il figlio della gallina bianca, io ho bisogno di stare con Niall- Greg lasciò la presa.

-Greg che fai?- chiese Noah.

-Non so il motivo per il quale mio fratello abbia bisogno di aiuto, ma di una cosa sono certo che ha bisogno di aiuto, non è il tipo che parla, si tiene tutto dentro e solo lei può aiutarlo. Quindi se può far stare bene mio fratello vai Hete e aiutalo, siamo tutti seriamente preoccupati per lui- lo guardai dritta negli occhi, aveva gli stessi occhi di suo fratello, non esitai un attimo a schioccare le dita e scomparire.

P.V Niall

Mi stava salendo di nuovo la febbre alta, ero in cucina a guardare la televisione e a fumare.
Ero completamente sudato, mi girava tantissimo la testa, non ne potevo più. Spensi la sigaretta e poggiai la testa sul tavolo chiudendo gli occhio.
Sentii posarsi sulla mia schiena nuda due manine piccole e delicate.

-No, di nuovo le allucinazioni no- borbottai

-Non sei ancora pazzo, sono qui, guardami- alzai il viso ancora stordito e mi girai. Era lì, la ragazza del mio sogno, era avanti a me.

-Hete- sussurrai e lei mi sorrise teneramente.

-Si sono io, sono qui, sono vera e non sono un miraggio- mi poggiò una mano sulla fronte e il mal di testa scomparve, mi sentii improvvisamente meglio.

-Chi sei?- mi ritrassi e vidi il suo sorriso spegnersi.

-Ohw, beh pensavo l’avessi capito- ritrasse la mano e fece due passi indietro.

-Sei un angelo?- chiesi e lei annuì timidamente abbassando il viso.

-Perché non hai le ali allora? E sembri una ragazza normale?- a quelle domande trattenne una risata. -Non sto scherzando- continuai.

-Forse avevano ragione gli altri- sussurrò per poi schioccare le dita e scomparire.

-Hete- urlai –torna qui ti prego, ho bisogno di te, Hete- continuai ad urlare ma lei era scomparsa, di nuovo.

P.V. Hete

Iniziò ad urlare come un matto, non avevo intenzione di rendermi visibile, ero seduta sul bancone della cucina e lo osservavo tenendo le gambe strette al mio petto.
Si alzò furioso sbattendo un pugno sul tavolo.

-Hete- urlò e tremai stingendomi ancora più a me stessa. Iniziò a piangere e urlare ancora, molto arrabbiato poi salì di sopra e lo seguii.
Andò dritto verso il bagno prendendo la lametta nascosta nel mobiletto affianco allo specchio.
Iniziò a tagliarsi dove capitava e io iniziai a piangere silenziosamente.

-NO NON E’ COSI’ CHE RISOLVI I TUOI PROBLEMI- urlai in lacrime e mi resi visibile rannicchiata nella vasca da bagno.
Lui si fermò subito guardandomi con le lacrime agli occhi.
Mi alzai impaurita e mi avvicinai a lui togliendogli la lametta dalle mani lentamente e poggiando le mani sulle sue ferite fresche che subito si sanarono.
Lui girò il viso ancora con le lacrime agli occhi, non voleva guardarmi.

-Guardami- dissi piano e il suo viso si girò lentamente incrociando i miei occhi. –Non voglio farti del male Niall, io devo proteggerti- feci scomparire la lametta e lui continuava a guardarmi fisso negli occhi.
Istintivamente lo abbracciai e lui mi strinse forte a se.
Stettimo così per secondi, minuti e nessuno dei due voleva lasciare l’altro.

-Rimani con me- sussurrò lui.

-Si vieni andiamo a letto- sciolsi quell’abbraccio e lo accompagnai al letto.

-Dormi qui con me, ti prego- disse mentre si stendeva, annuii e gli rimboccai le coperte e poi mi misi accanto a lui che mi coprì per bene.

-Io però continuo a non capire- chiuse gli occhi e si nascose sotto le coperte.

-Cosa non capisci?- poggiai una mano sul suo viso e lo accarezzai.

-Tutto questo mi sembra assurdo- sussurrò nascondendo il viso sotto il cuscino.

-Niall ma che stai facendo? Cerchi di nasconderti da me?- risi mettendo il viso sotto il suo cuscino. –Allora?- lo guardai divertita.

-E che sei bellissima- arrossì abbassando il viso.

-Quanto sei tenero tu- lo abbracciai e lui nascose il viso tra i miei capelli. –Comunque io sono il tuo angelo custode, lo sono dal primo giorno che ti hanno messo al mondo, sono sempre stata al tuo fianco- rimanemmo abbracciati.

-Perché non ti sei fatta vedere prima? Avevo comunque altri problemi- borbottò assonnato.

-In realtà non potrei nemmeno ora, ma tu hai bisogno di me e quindi sto andando contro alle regole-

-Se lo scoprono?-

-Se lo scoprono, boh- feci spallucce –tanto comanda mio nonno lì su-

-E perché non hai le ali e l’aureola?- chiese curioso alzando i suoi occhioni azzurri verso di me.

-Solo gli angeli anziani hanno le ali, quelli che non hanno nessuno a cui badare, quelli che non devono proteggere nessuno, quelli che hanno finito il loro compito- gli sorrisi

-E tuo nonno?- sbadigliò

-Mio nonno non ha nessuno, mio nonno controlla tutti noi e ora basta domande e fai la nanna su- gli sistemai i capelli.

-Ma?..- gli poggiai un dito sulla bocca.

-Niente ma buonanotte- gli baciai la fronte.

-Rimani tutta la notte?- mi guardò speranzoso.

-Vedrò cosa posso fare- annuii

-Grazie Hete, buonanotte- chiuse gli occhi con un sorriso stampato sulle labbra e prese subito sonno e assieme a lui anche io crollai. 

Spazio autrice:
Hello people! Buona Pasqua a tutte, come va? Spero abbiate trascorso una buona Pasqua in famiglia e vi auguro di passare anche una buona Pasquetta.
Allora parliamo un pò del capitolo. Avete visto? Il primo incontro di Hete e Niall sdifhisdhfishdf *piccolo sclero* non sono teneri? Ma chissà ora cosa accadrà. Insomma mi sa che non sarà per niente facile e soprattutto dobbiamo scoprire perchè questo nonno non vuole che si vedano. 
Passiamo ai ringraziamenti, ho ricevuto un sacco di recensioni e dio grazie mille, davvero, grazie di cuore. Spero vi piaccia e mi raccomando continuate a seguirmi. Qui sotto vi lascio la foto di Greg, il fratello di Niall e Noah, il fratello di Hete che sono comparsi in questo capitolo. Grazie mille ancora. Un bacio

givemelove_niall

 
Greg Horan.
 Noah


 

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Capitolo 6
*** Capitolo cinque. ***


Capitolo cinque.


P.V. Niall

Il mattino dopo mi svegliai di buon umore. Aprii gli occhi lentamente e poggiai subito un braccio accanto a me sperando di trovare Hete, ma era vuoto.

-Hete- mi alzai di mezzo busto passandomi le mani sul viso.

-Ma buongiorno- spostai lo sguardo sulla finestra e lei era seduta lì con le gambe al petto.

-Buongiorno- sorrisi teneramente.

-Come ti senti?- piegò di poco la testa sorridendomi.

-Sai come mi sento- mi stiracchia

-Si lo so ma voglio sentirlo da te- fece spallucce.

-Sto bene grazie- mi alzai lentamente.

-Ho aspettato che ti svegliassi ma adesso devo andare anche perché Liam sta arrivando e mio nonno sa tutto- si alzò venendomi incontro.

-Hete- la gardai dritta negli occhi, avevo paura.. e se non l’avessi mai più rivista?

-Tornerò qualsiasi cosa accada Niall, te lo prometto- mi abbracciò poggiando la testa sul mio petto. La stinsi a me lasciandole un bacio tra i capelli.

-Voglio parlare con tuo nonno Hete- le accarezzai la schiena e lei rise.

-Non puoi parlarci biondino, sta tranquillo davvero. Io tornerò- poggiò il mento sul mio petto e mi guardò sorridendo, che bella che era. Sorrisi istintivamente.

-Quando torni?- sussurrai quasi mentre le accarezzavo il viso.

-Tu puoi parlarmi quando vuoi, basta pensare a ciò che vuoi dirmi e io ti risponderò- annuì

-Si ma quando potrò riabbracciarti?- le sistmai una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

-Non lo so, dipende da ciò che ha da dirmi il nonno- fece spallucce e io mi avvicinai a lei per darle un bacio ma lei si ritrasse.

-Un bacino volevo darti- feci il musino.

-Devo scappare Niall scusa- schioccò le dita e scomparve.

Però era un po’ strana, ma bellissima, perfetta. Quel visino dolce pallido e le gote rosee stupende, quel nasino piccolino all’insù e quegli occhi meravigliosi blu. Quando l’abbracciavo scompariva tra le mie braccia, la potevo protggere da tutto. Forse anche io ero il suo angelo custode.

P.V. Hete.

-Vedi cosa succede Hete, lo vedi?- mi urlò contro mio nonno.

-Nonno calmati cosa succede?- sbuffai.

-Succede che già gli piaci e se si innamora è la fine- scoppiai a ridere.

-Niall, io piaccio a Niall, lui si innamorerà di me- mi piegai in due dalle risate.

-Hete bambina mia sei ancora molto ingenua, non è la prima volta che capita una cosa simile- sospirò.

-Nonno stai tranquillo, farò in modo che non accada niente di tutto ciò- lo tranquillizzai.

-Non è solo questo che mi preoccupa Hete- lo guardai.

-Cosa c’è nonno?- provai ad entrare nei suoi pensieri ma non ci riuscì.

-Non ci pensare nemmeno bambolina e adesso vai e cerca di stare il più lontano possibile da Niall-

-Ma nonno..-

-Niente ma Hete, fallo o non sarai più l’angelo di Niall- mi paralizzai.

-Non puoi farmi una cosa simile- lo guardai con gli occhi lucidi.

-Si che posso- annuì

-Ma non lo farà- intervenne mia nonna Evelyne comparendo accanto a me. –Vero Gabriel?- guardò mio nonno.

-Ma cara io sono costretto- si giustificò il nonno.

-Hete, tesoro potresti lasciarci un po’ da soli?- mi sorrise mia nonna accompagnandomi alla porta.

-Certo nonna e grazie- le sorrisi appena per poi uscire.

Nonna doveva convincere il nonno a non fare una cosa del genere, io non avrei mai potuto resistere senza Niall. Infondo era come aveva pensato lui dopo che me ne ero andata. Io sono il suo angelo custode e lui è il mio.

P.V. Gabriel (nonno di Hete)

-Evelyne lo faccio per il bene di nostra nipote- dissi.

-Il bene di nostra nipote è quel ragazzo Gabriel e tu lo sai meglio di me- mia moglie si sedette di fronte a me.

-Non voglio perderla, sai cosa succederà se anche lei si innamora di Niall- sbuffai.

-Lo so bene amore mio, decideranno come noi se passare la loro vita qui nella schiera con tutti noi o da semplici umani lì giù, qual’è il problema?- si alzò e si avvicinò a me accarezzandomi la schiena.

-Non sarà facile Evelyne, non lo sarà affatto appunto perchè Hete è nostra nipote, io non lo so- socchiusi gli occhi.

-Vedrai che andrà tutto bene, non capisco tutta questa preoccupazione- mi baciò la fronte.

-Ho paura che Hete rinunci ad essere un angelo e vivere la sua vita con Niall sulla terra-

-Beh capisco, ma dopotutto sarà una scelta di Hete, noi faremo il possibile per accontentarla e farla stare bene, adesso non pensiamoci e vediamo come va- annuii e lei mi sorrise teneramente.

A pensare che mia moglie era proprio come Niall, un’umana e adesso era qui accanto a me e aiutava e sosteneva. Mio fratello era il suo angelo custode e non so come ma alla fine mi innamorai di lei e lei di me. Fece una scelta molto dura, lasciò tutte le persone care sulla terra per venire con me, la sua famiglia, i suoi amici, la sua vita..beh si anche la sua vita, lei morì per stare con me. Ma conoscendo Hete se dovesse capitare una cosa simile sarà lei a rinunciare a noi e non volevo che accadesse. Avrei lasciato tutto nelle mani di Hete, mi ero stancato e lei sarebbe stata la mia erede. La stimavo molto e soprattutto le volevo un bene dell’anima, era la mia piccola principessa, la mia nipotina preferita. Esatto lei, perché Noah era una piccola peste, ma adoravo anche quella piccola peste.
 
P.V. Niall

Come m aveva detto due minuti prima Hete, Liam entrò nella mia camera e mi sorrise appena mi vide già in piedi.

-Come ti senti oggi biondo?- mi chiese.

-Molto bene grazie Lee e tu?- iniziai a sistemare la stanza e a rifarmi il letto.

-Sto bene grazie, mmh a quanto pare hai dormito bene, ti vedo di buon umore, hai sentito qualcuno per caso?- mi chiese con quel suo solito fare curioso.

-Può darsi- sorrisi girando il viso.

-E questo qualcuno è una ragazza?- mi spinse sul letto ridendo e si sedette accanto a me.

-Dai Lee- diventai rosso, mi sentivo avvampare.
                                                        
-Sei un peperone Horan, come si chiama, dove abita, cosa fa, com’è, ce la presenterai?- disse tutto d’un fiato. Calmino Payne la questione è un po’ più complicata di quanto possa immaginare e non credo di poterti dire qualcosa.

“Hete avrei bisogno di te” pensai e sentii subito la sua voce delicata al mio orecchio.
“Dì tutto ciò che vuoi” mi disse piano.

-Si chiama Hete- riuscì a dire solo quello, non volevo che sapesse altro perché se no l’avrebbe saputo anche lei.

“Tranquillo io tanto già lo so e comunque ho la tua età” ridacchio al mio orecchio e mi feci ancora più rosso di prima.

-Eh beh età?- continuò imperterrito Liam –però che strano nome Hete, non si sente in giro- aggrottò la fronte.

-Ha la mia età, abita vicino casa di mio fratello, studia e boh forse un giorno si- risposi tutto d’un botto.

-Te la sei portato a letto?- mi chiese e sentii Here ridere come una matta.

-Ohw si ci siamo dati da fare- sorrisi e lei smise di ridere e Liam mi diede una pacca sulla spalla.

-Bravo il mio biondo, comunque la colazione è pronta vieni tu giù?- mi chiese ancora.

-Si, il tempo che mi do una sistemata e scendo.- gli sorrisi e uscì chiudendo la porta.

-Ti riempirei la bocca col peperoncino per ciò che hai detto Niall James Horan- comparve Hete avanti a me con le braccia conserte.

-Dovevo o non dovevo dire ciò che volevo?- alzai un sopracciglio guardandola divertito.

-Ti devo un po’ insegnare come funziona nel mio mondo- sospirò per poi sedersi sul letto.

-Hai parlato con tuo nonno?- lei annuì. –E cosa ti ha detto?- la guardai mentre teneva il viso basso.

-Che devo starti lontano perché ti piaccio e potresti innamorati di me- abbassai anche io il viso.

Non mi ero fatto nemmeno una domanda ma a me quella ragazza, quell’angelo e cos’era piaceva, non c’era un perché o forse si, mi faceva stare bene, stavo veramente bene con lei, insomma la voglia di morire mi passava.

-So a cosa stai pensando, so che ora mi vedi come il tuo punto di riferimento, io ti faccio stare bene, io ti faccio passare la voglia di morire e tante altre cose belle, so che hai voglia di innamorarti ma Niall io non sono la persona adatta, forse mio nonno ha ragione devo starti lontano, devo scegliere qualcun altro così potrai stare tranquillo e io proteggerò qualche altra persona e tu sarai protetto da un angelo migliore di me.- sospirò alzandosi ma la bloccai.

-No Hete, voglio te. Mi innamorerò di qualcun’altra ma ho voglia di stare con te e di averti ancora accanto- la guardai negli occhi e lei mi sorrise appena.

-Va bene- disse piano –adesso però vado- schioccò le dita ma non accadde nulla.

-Ma che succede?- ci riprovò ancora e ancora ma non accadeva nulla.

-Tutto bene?- la guardai.

-Non riesco a tornare a casa- disse spaventata.

-Come mai?- le chiesi

-Non lo so- iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza,era nervosa, quando comparve un ragazzo alto più o meno quanto me con gli occhi chiari e i capelli scuri.

-Hete- la richiamò.

-Noah- lei le corse incontrò e lo abbracciò. –cosa sta succedendo Noah perché non ho più i miei poteri?- chiese preoccupata.

-Piccola non lo so, ho parlato con il nonno non ci ho capito molto, non mi ha permesso di entrare nei suoi pensieri e adesso devi rimanere un po’ qui con Niall- la rassicurò accarezzandole il viso.

-Niall?- mi richiamò lei girandosi verso di me.
-Si?- la guardai.

-Posso rimanere qui vero? Non saprei dove andare-

 “Oh ma si piccola anche tutta la vita puoi rimanere con me”. Il ragazzo mi guardò divertito evidentemente aveva sentito il mio pensiero.

-Si certo, così ti presenterò anche a Liam- anuii. 


-Bimba devo andare, giuro che torno presto- il ragazzo le baciò la fronte e lei sorrise.

-Ciao fratellino- era il fratello di Hete.Sospirai sollevato.

-Perché sospiri?- mi guardò.
-Oh avanti lo sai-
-No,non ho più i miei poteri adesso.- fece spallucce.
 
Adesso posso quindi finalmente pensare e a pormi qualche domanda su cosa provavo per quella ragazza. 


Spazio autrice:
Hello everyone! Come si va? Scusate per il ritardo del capitolo ma le idee per il continuo sono andate a farsi un bel giro e mi sono ritrovata un pò bloccata, ma ora sono qui. Cosa ne pensate? Hete rimarrà un pò da sola con Niall senza poteri, Niall potrà finalmente pensare un pò senza che Hete lo ostacoli. Il nonno poi cosa sta combinando? Se ha paura che Hete possa andare via perchè la lascia senza poteri per un tempo indeterminato con Niall? Beh beh lo scopriremo. Grazie per le recensioni, per i seguiti, preferiti e il resto e insomma vorrei proporvi una OS che scrissi un annetto fa e che ora ho pubblicato con qualche modifica, lo trovate nella mia pagina EFP si intitolà 'Relax in love'. Grazie mille ancora. Inoltre sto già lavorando ad un'altra fan fiction, non so se la pubblicherò contemporaneamente a questa oppure concluderò con questa e inizierò con la nuova. Vi lascio con una foto della nonna di Hete,Evelyne che è comparsa appunto in questo capitolo. Oltre a EFP potete trovarmi anche su twitter per qualsiasi domanda.
Twitter: @lovefossette.
Un bacione a tutte e buona serata.

givemelove_niall


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Capitolo 7
*** Capitolo sei. ***


Capitolo sei.



-Hete hai fame?- le chiesi uscendo dal bagno,l’avevo lasciata seduta alla finestra con le gambe strette al petto e così l’avevo ritrovata. Scosse la testa.

-Io ho fame, scendo a fare colazione vuoi venire?- scosse di nuovo la testa.

-Liam ci teneva molto a conoscerti-

-Se ora mi vede scendere si chiederà da dove sono sbucata- finalmente mi rivolse parola dopo che suo fratello era andato via.

-E io so già che dirgli, in ogni caso saprà che sei qui- sospirò e si alzò annuendo. Le presi la mano e l’avvicinai a me dandole un bacio sulla fronte.

-Cosa c’è?- le sussurrai.

-Non sono mai stata senza i miei poteri qui sulla terra in compagnia di un umano- disse molto pensierosa
.

-Guarda che da quel che ho capito ora anche tu sei umana eh, non mi etichettare come uno diverso, alla fine siamo più uguali di quanto tu possa immaginare- teneva lo sguardo basso, non era la ragazza che avevo conosciuto il giorno prima, era preoccupata, spaventata, pensierosa. Proprio come una ragazza normale.

-Lo so ma è strano e poi non capisco cos’abbia in mente di fare mio nonno, prima dice che devo starti lontano e poi mi lascia qui proprio con te senza nemmeno i miei poteri- sbuffò.

-Ti dispiace tanto stare qui con me?- aprii la porta e tenendole sempre la mano la guidai verso le scale per scendere al piano inferiore.

-No, amo stare con te- sussurrò quasi e io abbassai la testa sorridendo come un’ebete.

-NIAAAAAAALL MA PARLI DA SOLO?- si sentì la voce di Liam da sotto mente scendevamo le  scale.

-No Lee parlavo con lei- arrivammo in cucina e Liam era seduto sul bancone della cucina con il suo Iphone tra le mani che ci guardava.

-E da dov’è sbucata?- si alzò venendoci incontro.

-Abbiamo passato la notte insieme, lei è Hete- la guardai e si nascondeva dietro di me.

-Ah la ragazza di cui mi hai parlato praticamente mezz’ora fa, ma dov’eri mentre ero su?- spostò di lato la testa per guardarla.

-Era in bagno- improvvisai.

-Ma penso che questa giovane donzella abbia la lingua per rispondermi no?- delicatamente mi spostò per guardarla meglio e Hete aveva il viso basso ed era molto imbarazzata. –Ciao piacere io sono Liam- le porse la mano. Lei alzò piano la testa e gli sorrise leggermente prendendo la sua mano.

-Hete- Liam si perse tra i suoi occhi e da solito cascamorto le baciò la mano.

-E’ un vero piacere- le sorrise dolcemente.

-Lee- lo richiamai –stai esagerando- tirai Hete per i fianchi facendola poggiare al mio petto.

-Giusto, mi ero dimenticato che sotto le coperte vi date da fare- mi fece l’occhiolino e Hete diventò pericolosamente rossa.

-Liam- lo guardai male.

-Scusa, scusa la colazione è sul tavolo, io esco ci vediamo più tardi- si allontanò prendendo la giacca. –Ah stasera do una festa, siete dei nostri?- guardai Hete che tentava di tenere lo sguardo lontano da entrambi.

-Ti faccio sapere dopo o andiamo da Greg- annuii.

-Va bene piccioncini a dopo- uscì di casa di fretta.

-Scusalo lui è così- le lasciai un bacio tra i capelli per poi prendere il latte dal frigo.

-Non fa niente- si sedette a tavola.

-Prendi ciò che vuoi, fai come se fossi a casa tua- mi sedetti accanto a lei. –Eh se non hai voglia di stare qui in mezzo al casino possiamo andare da mio fratello, non ci sono problemi-

-Ohw no non fa niente stai pure con i tuoi amici- si versò del latte nella tazza.

-Non te ne starai chiusa in camera vero?- la guardai mentre addentavo un cornetto ancora caldo.

-Veramente avevo intenzione di fare proprio quello- prese delicatamente la tazza e sorseggiò il suo latte.

-Allorà rimarrò con te- versai del caffè nella mia tazzina.

-No no, hai bisogno di svagarti un po’..- la fermai prima che potesse finire la frase

-Ho bisogno di stare anche con te, potrei non vederti più e voglio sfruttare questa occasione,con i miei amici posso starci sempre-

-Va bene, io sto bene così- poggiò la tazza vuota sul tavolo.

-Non vuoi mangiare più nulla?- bevvi tutto d’un sorso il mio caffè e mangiai l’ultimo pezzo di cornetto che mi era rimasto.

-No basta così,grazie- si pulì le labbra col fazzoletto.

-Sei stanca?- mi alzai aprendo la finestra e rimasi lì accendendomi una sigaretta.

-Un po’, stanotte ho dormito solo un paio di ore- si alzò e iniziò a sparecchiare la tavola, riponendo le cose nello scaffale e nel frigo come se fosse esperta e conoscesse a memoria ogni singolo posto.

-Come fai?- la guardai a bocca spalancata.

-Sono sempre con te, ricordi?- mi sorrise dolcemente poi ritornare a fare ciò che stava facendo

-Giusto..ehm comunque non preoccuparti ci penso io, vai pure a riposarti-

-Tanto ho finito sta tranquillo, lavo queste due tazze e..- si stava alzando le maniche della maglietta.

-Niente vai a letto piccola ci penso io- poggiai la sigaretta nella ceneriera e le abbassai le maniche, le lasciai un bacio sulla guancia e le sorrisi. –Su vai- lei ricambiò il sorriso.

-Grazie- stava per salire le scale ma poi si girò e venne di nuovo verso di me e mi stampò un bacio sulla guancia per poi scappare su.

Finii la mia sigaretta e lavai quelle due tazze per poi riporle nuovamente nella credenza. Mi sedetti cinque minuti per riflettere un po’ su quel che stava accadendo.

Avevo conosciuto il mio angelo custode, una ragazza bellissima di cui mi ero perdutamente infatuato, lei mi conosceva da sempre e io solo da un giorno, ma è come se lo conoscessi da una vita intera. Era così perfetamente perfetta, non solo sotto un punto di vista estetico, era dolce, era solare, era timida ma allo stesso tempo estroversa, lei mi capiva e non perché mi leggesse nel pensiero, capiva ciò che avevo dentro, che avevo bisogno di aiuto e lei mi stava aiutando davvero.
Mi accesi un’altra sigaretta e inizia a pensare negativamente.
E se se ne fosse andata? E se il nonno le assegnava un altro ragazzo da proteggere? E se si fosse scocciata di me in questi giorni? Se si innamorasse di Liam? O di Harry, Louis o Zayn? O qualcun altro non so, mio fratello? E se non si potesse innamorare di me? Perché nessuno risponde alle mie domande? Ho bisogno di parlare con qualcuno che non sia lei, ma con chi? E se questo fosse tutto un sogno o ancora frutto della mia immaginazione?
Queste erano tutte domande e paure secondarie. La mia paura più grande era quella di perderla e non vederla mai più. Questa paura mi logorava. Non riuscivo ad essere felice a tutti i costi nonostante avessi accanto a me Hete, io avevo bisogno di sicurezze.

Senza rendermene conto iniziai a piangere e avevo finito la mia sigaretta, la spensi nella ceneriera e mi asciugai le lacrime.

-Perché piangi Niall?- sentii la sua voce sottile provenire dalle scale, mi girai e lei era seduta sul penultimo scalino.
-Nulla- tirai su con il naso –sto bene- mi alzai e le andai incontro facendola alzare.

-Niall io voglio aiutarti, adesso se non parli non posso fare nulla- mi prese la mano. –Parlami ti prego- mi guardò negli occhi.

-Sto bene, stavo solo pensando, davvero- le accarezzai il viso con una mano. –Andiamo a letto, sono stanco anche io- sciolsi la presa dalla sua mano e le cinsi i fianchi guidandola di sopra.

-Sai che puoi parlarmi di qualsiasi cosa Niall-

-Lo so bimba, lo so- entrammo in camera e lei si mise subito sotto le coperte, io chiusi le tende e mi misi accanto a lei stringendola a me per paura che qualcuno potesse portarmela via. 



Spazio autrice:
Hello people, vi starete chiedendo come mai è arrivato così in fretta questo nuovo capitolo e beh tra poche ore parto per il ponte del primo maggio e torno direttamente domenica, quindi l'ho scritto adesso perchè appunto per quattro giorni mi assenterò. Ringrazio per le recensioni, seguite e blabla. Sto seguendo molte vostre storie e mi piacciono tutte, siete tutte brave awaw. Ma passiamo al capitolo. Non è un granchèo anche perchè poi l'ho scritto in due ore e fa mezzo schifo ma vabbè..Chiamiamolo capitolo di passaggio no? Beh grazie mille a tutte, vi ricordo la OS che ho pubblicato qualche giorno fa su Liam, mi farebbe molto piacere se ci date uno sguardo. Un bacione dolcezze vi lascio con una foto di Niall e Hete, così non vi spaventate HAHAHAHA.
givemelove_niall

 Niall Horan.
 Hete.

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Capitolo 8
*** Capitolo sette. ***


 Capitolo sette.
 


Si addormentò subito mentre le accarezzavo i capelli e la osservavo in silenzio con un piccolo sorriso sulle labbra. Dormì tranquilla per un paio d’ore stringendosi di tanto in tanto al mio petto. Era così piccola e bella e così indifesa, tutta da proteggere e coccolare. Stetti per due ore intere, o forse poco più, a guardarla fino a quando non aprì i suoi occhioni blu\azzurri.

-Ben svegliata principessa- sussurrai lasciandole un bacio leggero sul naso e sorridendole.

-Ehy- disse dolcemente socchiudendo gli occhi e piegando le labbra in un leggero sorriso.

-Hai dormito bene?- mi sistemai d’un fianco per guardarla meglio.

-Mhmh- annuì sbadigliando e accoccolandosi sul mio braccio. Le accarezzai la schiena lentamente e le venne la pelle d’oca.

-Ho fame- borbottò lei.

-Ti preparo qualcosa, ormai si è fatta ora di pranzo- feci per alzarmi ma lei mi tirò di nuovo giù.

-Tra cinque minuti- chiuse gli occhi di nuovo e si coprì tutta.

-E va bene- sorrisi e mi misi sotto le coperte con lei ad osservarla.

Aveva gli occhi chiusi e le labbra di poco schiuse per respirare meglio, una guancia schiacciata sul cuscino e la mano poco distante dal viso, sembrava una bimba. Sorrisi di nuovo.

-Perché sorridi Horan?- borbottò socchiudendo gli occhi.

-Perché sei bella..ma aspetta come hai fatto a vedermi se avevi gli occhi chiusi?-

-Ti ho sentito pft, che domande- ridacchiò e io assieme a lei.

Poi seguì un momento di silenzio in cui i miei occhi si incrociarono con i suoi, bellissimi. C’era un silenzio molto imbarazzante, sentivo le mie guance andare a fuoco e lei lo notò poggiando una mano sulla mia guancia e sorridendo teneramente. Non so come, andai d’istinto e mi avvicinai a lei, adesso non poteva sfuggirmi, poggiai la mia fronte sulla sua e avevo i suoi occhioni puntati su di me, non diceva nulla e non si opponeva nemmeno, ma nel momento in cui poggiai le mie labbra sulle sue si ritrasse.

-No Niall- sussurrò spostandosi e sospirando.

-Scusami- dissi piano per poi alzarmi e scendere di sotto a cucinare.

Mi accesi una sigaretta e senza pensare a ciò che era accaduto qualche e minuto prima iniziai a frugare un po’ nel frigo e nella dispensa per preparare qualcosa. Misi a bollire l’acqua nella pentola e poi presi una padella dove misi a soffriggere un po’ di olio, aglio e di peperoncino. Una volta bollita l’acqua calai gli spaghetti e mentre aspettavo che si cuocessero Hete scese in cucina.

-Odio dipendere dagli altri, ma non so per quanto tempo mio nonno mi terrà qui e ho bisogno di qualche vestito- mi disse poggiandosi alla porta.

-Ohw si certo, dopo mangiato ti accompagnerò a comprare qualcosa. Per il momento posso prestarti un paio di miei boxer anche se penso che ti andranno larghi-

-Non fa niente, mi arrangerò e grazie Niall-
mi sorrise.


-E per cosa?-

-Per tutto ciò che stai facendo..mmh che profumino- si avvicinò ai fornelli. –spaghetti- sorrise. –amo gli spaghetti- si girò verso di me e mi abbracciò.

-Puoi mettere la tavola mentre finisco?- le lasciai un bacio sulla fronte e lei annuì iniziando ad apparecchiare.

Poco dopo mangiammo e lei gradì molto i miei semplici spaghetti con aglio, olio e peperoncino. Dopo di che ci andammo a preparare, lei si fece una doccia e io mi vestii. Passammo tutto il pomeriggio al centro commerciale cercando di evitare fan e paparazzi. Le comprai molte cose e lei era molto felice e non la smetteva di ringraziarmi, le comprai anche un abito per la sera, aveva deciso a partecipare alla festa di Liam, inoltre le comprai anche accessori e trucchi, le avrei comprato tutto il centro commerciale se non mi avesse tirato via di lì. Passammo un bel pomeriggio e ci divertimmo molto. Era bello passare del tempo con lei, più ci stavo insieme più mi piaceva ma provavo a non pensarci, perché non potevo innamorarmi di lei. Non avrebbe funzionato tra di noi e stesso lei me lo aveva detto.
Tornammo a casa nel tardo pomeriggio e c’erano già Harry, Louis e Zayn.

-I piccioncini sono andati a fare spese aw- ci fermò Liam che era in salone con tutti gli altri.

-Liam sappi che un giorno di questo ti stacco le palle a morsi- sbuffai.

-Ma avete svaligiato un centro commerciale?- osservò Harry sul punto di ridere.

-Niall lo avrebbe fatto se non l’avessi fermato- ridacchiò Hete e tutti si alzarono per andarle incontro.

-Tu devi essere Hete, molto piacere io sono Zayn- le baciò le guance.

-Piacere Harry- timidamente le strinse la mano e lei gli sorrise.

-E io Louis, ciao- anche lui le baciò le guance e le strinse un fianco.

-Ciao, io sono Hete- li guardò sorridendo.

-Andate a prepararvi che tra un po’ dovrebbero arrivare gli invitati- ci suggerì Liam mentre salutavo gli altri tre.

-Si si andiamo, a dopo- sorrisi ad Hete e poi la seguii salendo di sopra.

-Sembrano simpatici- disse poggiando le buste sul letto.

-Lo sono- la imitai per poi aprire il mio armadio e trovare qualcosa da mettere.

-Dove li metto? Non posso lasciare tutto qui, poi come dormiremo?- mi girai verso di lei e capii che stava parlando dei vestiti.

-Bimba metà dell’armadio è tutto tuo, poggia le buste in un angolo e ci penserai domani, stasera chiuderemo la camera a chiave così non potrà entrarci nessuno- notai un leggero rossore sulle sue guance, teneva la testa bassa e stava spostando le buste sul divanetto che c’era in camera.

-Hai bisogno del bagno?- mi chiese prendendo il vestito e le scarpe che le avevo comprato.

-Non preoccuparti andrò in quello di Liam- mi sorrise ed entrò in bagno chiudendosi dentro.

Presi il mio jeans chiaro e una camicia bianca pulita e le scarpe e mi recai in camera di Liam. Mi cambiai e andai a sistemarmi i capelli nel suo bagno, rubai due gocce del suo profumo preferito e scesi di sotto dagli altri.

-Biondo allora è una cosa seria?- mi chiese Zayn.

-A me piace tanto, poi boh si vedrà- arrosii sorridendo
.
-L’abbiamo perso ragazzi, l’abbiamo perso- disse Louis sorridendo.

Erano felici per me, ma se almeno fosse stato vero. Una manciata di minuti dopo tra una chiacchiera e l’altra scese Hete e tutti rimanemmo a bocche aperte. Indossava il vestito che le avevo comprato con una fantasia floreale color pesca con dei tratti neri e grigi e in vita un fiocco sempre color pesca. Ai piedi delle ballerine nere, i suoi capelli erano sciolti e al naturale, aveva dei bei boccoli color corvino ed era truccata leggermente, sembrava una bambolina di porcellana.



-Sto tanto male?- si guardò mordendosi il labbro inferiore.

-No, credo che tu stia fin troppo bene- la guardavo incantato e anche Liam e Zayn che erano seduti al mio fianco, quando me ne accorsi pizzicai una gamba ad entrambe.

-Ahia!- esclamarono all’unisono.

-La state guardando troppo- mi alzai e le andai incontro baciandole una guancia.

-Sei bellissima- le sussurrai all’orecchio e lei mi sorrise timidamente.

-Grazie- mi stampò un bacio sulle labbra e ci rimasi per un attimo ma poi le sorrisi.

-Vieni- l’afferrai per un fianco e la portai in cucina dove mi accesi una sigaretta. E da lì la porta iniziò a bussare in continuazione.

-Non si è fermato agli amici intimi- si poggiò al ripiano della cucina.

-Liam? Lui ama le feste e stare in mezzo alle gente, non sarà per niente una festicciola intima- ridacchiai.

-Mi auguro siano persone tranquille- posò lo sguardo fuori la finestra.

-Sicuramente, ma non preoccuparti di niente io rimarrò sobrio- spensi la sigaretta e le presi la mano.

Ritornammo in salotto ed era praticamente già pieno di gente, Liam aveva acceso le luci da discoteca e assieme a Zayn stavano per accendere l’impianto DJ. Salutai un paio di amici tenendo la mano di Hete stretta. C’era davvero una marea di gente e la porta continuava a bussare. Sbuffai al pensiero di stare in mezzo a tutta quella gente. In un batter d’occhio non stringevo più la mano di Hete, mi girai e la cercai tra la folla ma non c’era.
 
P.V. Hete


Sciolsi la presa dalla mano di Niall, non ce la facevo a stare in mezzo a tutta quella gente, mi andai a sedere su uno sgabello sotto la scala e osservavo tutte quelle persone, la musica era partita e tutti ballavano. Accavallai le gambe e stetti lì tranquilla ad osservare Niall che mi stava cercando. Era così carino ma allo stesso tempo buffo che mi venne da ridere. Mi alzai e mi misi sui primi scalini e lui mi vide e mi venne incontro sorridente.

-Ma dov’eri finita?- mi poggiò una mano sul fianco.

-Mi sentivo soffocare e così son venuta qui per stare un po’ più tranquilla- gli sorrisi e lui ricambiò il sorriso.

Quanto dio era bello, quel sorriso così perfetto, quegli occhi azzurri come il cielo, quei capelli biondi. Al diavolo mio nonno, io ero completamente innamorata del mio Niall solo che nessuno lo sapeva, non avevo permesso a nessuno di entrare nei miei pensieri e nemmeno mio nonno riusciva a capire nonostante fosse l’angelo più potente. In quel momento mi lasciai andare e mi alzai sulle punte poggiando una mano tra i capelli di Niall, mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai. Lui mi cinse i fianchi e automaticamente chiuse gli occhi, sorrisi a contatto con le sue labbra e lo stesso fece anche lui prima di intensificare il bacio e chiedere l’accesso alla mia bocca, lo lasciai fare e appena toccò la mia lingua con la sua mi sentii in paradiso, ma non il mio paradiso dove passavo la mia vita, un altro paradiso. Avevo le farfalle allo stomaco, baciava veramente bene. Non mi sarei mai pentita di quel bacio, anche se non l’avessi mai più rivisto, non mi importava, volevo farlo da una vita e adesso eccolo qui, il mio bacio da sogno. 



Spazio autrice:
Ehilààààààà sono tornata dolcezze, come va la vita? Allora inizio col dire che il capitolo a me non piace, sono stata molto bloccata, ci ho riflettuto per due giorni, diciamo che ho avuto un pò il blocco dello scrittore e non mi è piaciuto. Ma sta a voi dirmelo, forse l'unica cosa positiva è che finalmente Hete e Niall si baciano, ma forse forse. Ringrazio per le recensioni precedenti, per chi ha la storia tra seguite\preferite\da ricordare ecc. Ringrazio inoltre le lettrici silenzione e nulla, tutto qui, stavolta c'è poco da dire. 
Voglio ricordarvi la mia OS su Liam, se vi va passate: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2570476&i=1 

Se volete contattarmi potete trovarmi qui o su:
Twitter: https://twitter.com/Lovefossette
Un bacione.
givemelove_niall


 

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Capitolo 9
*** Capitolo otto. ***


Capitolo otto.


 
P.V Niall.
 
Mi ava baciato, mi aveva baciato, o mio dio Hete mi aveva appena baciato! Le sue labbra così morbide avevano toccato le mie. Un giorno, forse, le avrei chiesto di farmi visitare il paradiso, ma ora non ce n’era più bisogno. Avendola baciata automaticamente mi son trovato in paradiso. Ma che cosa mi stava succedendo? Il mio stomaco era sottosopra e il mio povero cuore si era andato a fare una corsetta senza di me.

Dopo quel bacio ci eravamo staccati solo per riprendere fiato e ricominciare di nuovo in uno più bello, più magico, pieno di passione e quant’altro. L’avevo poggiata al muro e accarezzavo e stringevo i suoi fianchi mente lei teneva le mani tra i miei capelli e me li accarezzava e tirava quando le mordevo le labbra.

Eccola qui, si è staccata di nuovo per prendere aria, anche io avevo il respiro pesante ma nonostante questo le sorridevo come un’ebete e lei ricambiava.
Poi, in un attimo non rispondevo più delle mie azioni, la presi per mano e la portai di corsa di sopra. Doveva essere mia!

Presi la chiave dai jeans velocemente e la infilai nella fessura, aprii con uno scatto la porta e la feci entrare. Una volta richiusa la porta mi girai verso di lei e poggiai la mia mano sul suo fianco destro e la poggiai delicatamente al muro e la baciai ancora. Quel bacio era un po’ diverso dagli altri, c’era più passione di prima e io dovevo farla mia, non mi sarebbe scappata, solo un suo rifiuto mi avrebbe fermato. Poggiai le mie mani dietro la sua schiena senza mai staccarmi dalle sue labbra, sciolsi il fiocco del suo vestito e lentamente feci scendere la cerniera e lei sembrava non opporsi affatto. Le accarezzai poi le spalle per far scendere le sue spalline e così il suo vestito in un attimo scivolò per terra, lasciandola solo con l’intimo. Mi staccai dalle sue labbra per osservarla e ne rimasi meravigliato. Il suo piccolo corpicino quasi nudo avanti ai miei occhi, era perfetta. Le accarezzai la pancia e lei la tirò in dentro sospirando.
 
-Cosa c’è?- sussurrai guardandola negli occhi e lei scosse la testa sorridendo appena e togliendosi le ballerine.
 
La presi in braccio e attorcigliò le gambe al mio bacino, la poggiai nuovamente alla parete e lei sussultò piegando la testa all’indietro, posai le mie labbra sul suo collo per torturarlo, tra baci e morsi. Mi stinse forte i capelli e in quel momento, mantenendola per il sedere, la portai sul letto e la feci stendere. Era così bella dio mio, tolsi il fretta la maglietta per poterla guardare ancora e il suo sguardo era posato sul mio petto, stavo per sbottonarmi i jeans ma le mi spostò le mani per poi slacciare la cintura e sbottonare il bottone dei jeans, l’aiutai sfilandomeli del tutto. Scesi sulla sua pancia a baciarla e lei tirò ancora la pancia in dentro, la sentivo ridacchiare e sentivo le sue mani che mi accarezzavano delicatamente i capelli. Poggiai il mento sul suo ombelico e la guardai sorridendo.
 
-Sei perfetta!- mi sorrise timidamente diventando di poco rossa in viso.
 
-Tu non sei da meno- disse piano.
 
Le strinsi di poco le gambe e ritornai alla sua altezza baciandole piano le labbra e accarezzando la parte superiore al suo reggiseno. Portai le mie mani ancora dietro la sua schiena per sganciare il gancetto e lentamente tolsi anche quello. Le lascia un bacio tra i seni e poi la osservai. I suoi seni erano bellissimi, sembravano scolpiti e soprattutto erano proporzionati al suo corpo. Spostai nuovamente lo sguardo su di lei ed era arrossita completamente e mi fece sorridere ancor di più, le accarezzai il viso per poi prendere a stuzzicare un suo capezzolo mentre con la mano stringevo e accarezzavo l’altro suo seno. La sentii sussultare e così ci misi un po’ più di passione. Quando mi staccai emise un gemito di disaccordo.
 
-Shh!- sussurrai sulle sua pelle per poi far scendere una mano tra le sue gambe.
 
Le aprì automaticamente schiudendo le labbra e le strinsi l’intimità ancora coperta. Sentivo qualcosa crescere nei miei boxer, o dio non avrei resistito a lungo e nemmeno lei avendo le mutandine completamente bagnate. Mi liberai velocemente dei boxer mentre infilai la mia mano nei suoi slip, la guardai e aveva le labbra completamente schiuse e gli occhi socchiusi che ansimava. Mi passai la lingua tra le labbra e la penetrai con due dita.
 
-Niall- sussurrò facendo un profondo respiro.
 
-Shh- le baciai la pancia e cominciai a muovere lentamente le dita mentre le sfilavo gli slip.
 
Incominciò a respirare con il fiato pesante e gemere e in quel momento sfilai le dita ed entrai in lei lentamente mente si mordeva forte le labbra. Le baciai la fronte e le accarezzai i capelli. Rimasi fermo per farla abituare e quando mi baciò per farmi capire che era pronta iniziammo a fare l’amore. L’amore si, forse la prima volta in vita mia, anzi sicuramente era la prima volta che facevo l’amore con una ragazza. Pregavo dio e tutti i santi che non mi avrebbero mai fatto separare da Hete, ormai mi ero innamorato, nel momento in cui mi aveva baciato avevo capito. Ero innamorato di Hete.


 
P.V. Hete.
 
E continuammo a fare l’amore ancora per molto. Passò circa un anno e io non ero mai più tornata a casa, non avevo mai più rivisto i miei genitori, i miei nonni o mio fratello. Mi avevano lasciata lì, sola con Niall, a farmi innamorare ancor di più di lui e a far innamorare anche lui di me. Avevamo anche reso pubblica la nostra relazione, avevo conosciuto i suoi genitori, e Greg non sapeva nulla, non aveva notizie di mio fratello da molto tempo. A volte ero malinconica, mi mancavano da morire, non capivo ancora il perché di quel gesto,ricordavo ancora le ultime parole di mio fratello “Bimba devo andare, ma ti prometto che tornerò presto” ma forse era stato meglio così. Adesso ero innamoratissima del mio Niall e lui era innamoratissimo di me, stavamo così bene insieme. Grazie a lui avevo trovato lavoro e mi ero davvero iscritta all’università, si perché ormai la mia vera famiglia mi aveva abbandonata.
 
-Amore- la voce del mio ragazzo mi distolse dai quei pensieri.
 
-Amore mio- gli sorrisi dolcemente.
 
-A che pensi bambola?- si sedette di fianco a me sul divano del salone di casa nostra.
 
-Alla mia famiglia- abbassai la testa mordendomi nervosamente il labbro inferiore.
 
-Aaah amore mio non pensarci dai- mi abbracciò sospirando e mi lasciò un bacio tra i capelli. –Ho da fare un servizio amore, ma torno subito subito e poi ti porto a cena fuori mh?-
 
-Che devi fare?- lo guardai curiosa.
 
-Sei gelosa per caso?- ridacchiò mordendomi una guancia.
 
-Si e anche molto- lo guardai malissimo e lui mi mostrò il cellulare con un messaggio di Harry.
 
-Mi vedo con lui piccola stai tranquilla- sorrisi leggermente sollevata.
 
-Allora ci vediamo dopo biondo- gli sorrisi e gli lasciai un bacio a fior di labbra.
 
-Eh no bambola, no no!- mi prese il viso tra le mani e mi lasciò uno di quei baci che solo lui sapeva darmi.
 
Dopo si alzò prendendo le sue cose e uscì lasciandomi ancora un altro bacio.
 
-Ah..dimenticavo biondo, ti amo- sussurrai quando ormai era già andato via, non avevo ancora avuto il coraggio di dirglielo e la stessa cosa lui.
 
P.V Niall
 
“Aaaah quanto la amo, e che coglione però che sono, non ho mai avuto il coraggio di dirle quanto la amo. Stasera devo dirglielo assolutamente.” Pensai mentre raggiungevo Harry al centro.
Parlammo del più e del meno ma soprattutto di nuove idee per il nuovo album e il nuovo tour, non vedevo l’ora di ricominciare, ero stra carico e con Hete al mio fianco ero davvero felicissimo. Mi aveva aiutato tantissimo, ormai i tagli erano scomparsi del tutto, non avevo bisogno più di nulla,solo di lei, ora come ora avevo voglia di vivere.
 
Poche ore dopo tornai a casa.
 
-Amore sono a casa, sei pronta?- urlai chiudendomi la porta alle spalle ma non ricevetti alcuna risposta. –Amoreee- la cercai per tutto il piano di sotto ma non c’era. –Piccola sei sopra?- salii velocemente le scale e la cercai per tutte le stanze. –Hete- entrai nella nostra camera da letto e lei era distesa per terra priva di sensi. –Hete- urlai precipitandomi accanto al suo corpicino. –Piccola, amore mio, oddio che succede? Svegliati..Hete, Hete..- sussurrai tra le lacrime scuotendola.

Nulla non si svegliava, chiamai un’ambulanza che arrivò subito e la portò immediatamente in ospedale. Avvertii i ragazzi e poi sfrecciai con la mia auto verso l’ospedale, ero in lacrime. Che cosa le stava succedendo? E se i suoi familiari la rivolessero lì su? Perché? Dio, no perché? L’avevano lasciata a me, non potevano farmi questo.
Ormai il mio viso era completamente pieno di lacrime, vedevo tutto ombrato, singhiozzavo come non mai. Più mi agitavo e più acceleravo, fino a quando non mi lasciai andare e l’ultima cosa che sentii fu il lungo rumore di un clacson sempre più vicino.. 



Spazio autrice: 
Buonasera dolcezze, o buonanotte(?) looooL come state? Scusate davvero tanto per il ritardo ma ho avuto ancora una volta un blocco e poi sono stata molto impegnata. Vi ringrazio per le recensione, seguite, ricordate e bla bla. Davvero grazie di cuore. Ma ora passiamo al capitolo. Cosa ne pensate? Hete e Niall insieme secondo me stanno troppo bene e inoltre Niall ha avuto un compito molto importante, proteggerla e farla integrare nel mondo degli umani, ma c'è qualcosa che non va, cosa accadrà secondo voi? Avete già una mezza idea? Ah, si anche perchè questo a malincuore è il penultimo capitolo di questa storia. Volevo scrivere una storia breve, ma non temete mie lettrici che ne ho un'altra fresca fresca da proporvi. Beh adesso vi lascio, sapete che potete trovarmi qui oppure su twitter: 
https://twitter.com/Lovefossette
E ancora qui trovate la mia OS su Liam: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2570476&i=1
Un bacione dolcezze e grazie di tutto.

givemelove_niall

 

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Capitolo 10
*** Capitolo nove -Epilogo. ***


Capitolo nove.
-Epilogo.


 
Prima di iniziare a leggere l'epilogo di questa mia storia vorrei ringraziare tutte voi che l'avete seguita sin dall'inizio.
Che mi avete sempre sostenuta e avete sempre creduto in me, voi che avete sempre recensito e voi lettrici silenziose
Grazie a tutte davvero,senza di voi non avrei mai potuto concluderla.

Siete nel mio cuore ragazze!




 
P.V. Hete 

Mi risvegliai tra le braccia di mio fratello e attorno a noi c’erano i miei genitori e i miei nonni. Mi alzai di mezzo busto quasi spaesata e mi guardai intorno. 
 
-No, Niall!- sussurrai –Qui non ci voglio stare, voi mi avete abbandonata- urlai cominciando a piangere.
 
-Shh no piccola non piangere aspetta- mio fratello mi strinse forte al suo petto.
 
-Dobbiamo solamente renderti umana a tutti gli effetti e lasciarti vivere la tua vita con Niall sulla terra- alzai lo sguardo verso mio nonno e lo guardai sorridendo.
 
-Davvero?- mi asciugai in fretta le lacrime.
 
-Si nipotina mia..- mi sorrise il nonno con una lacrima che gli scendeva in viso.
 
Ma questo significava che io non avrei mai più rivisto la mia famiglia. Persi immediatamente il sorriso e guardai i miei genitori, mia madre era in lacrime e mio padre la tranquillizzava e l’abbracciava.
 
-Mamma- dissi piano con voce tremante.
 
-No..no amore.. è..è okay mh? La vita è..tua, sei innamorata e..ed è giusto che tu viva la tua vita al meglio con la..persona che ami- fece una pausa prendendo un respiro profondo –e beh io sarò qui a guardarti, noi tutti saremo qui a guardarti e ti saremo sempre accanto anche se non ci vedrai amore mio, noi ci saremo.- bene, ero in un mare di lacrime e non riuscivo nemmeno più a guardarli in faccia.
 
-Piccola di papà su non piangere, noi non ti lasceremo mai e poi Niall ha più bisogno lui di te che noi- papà mi accarezzò i capelli e io annuii.
 
-Si..avete ragione ma è comunque difficile- mi asciugai le lacrime e sospirai stringendo fortissimo mio fratello –mi mancherete moltissimo- borbottai con il viso schiacciato sulla spalla di Noah.
 
-Su Hete è arrivato il momento- mio fratello mi fece alzare e mio nonno mi prese per mano, una volta in piedi mi gettai tra le braccia dei miei genitori.
 
-Vi voglio bene, non vi dimenticherò mai, lo giuro!- sussurrai stringendoli forte.
 
-Prenditi cura di Niall, mi raccomando- mia madre mi baciò le guance.
 
-Si piccola, lui ne ha davvero bisogno, stai sempre con lui- mio padre mi baciò la fronte.
 
-Non ho proprio modo di rivedervi?- chiesi speranzosa e i miei genitori guardarono mia nonna e così mi girai anche io e le andai incontro.
 
-Bambina mia ogni volta che vorrai vederci basterà prendere tra le mani questa collana e stringerla forte- mi fece girare e mi chiuse al collo una piccola collanina mi schioccò un bacio su una tempia e mi sorrise.
 



 
-Grazie mille nonna, davvero!- la strinsi forte e ricambiai il sorriso.
 
-Beh sorellina è arrivato il momento di salutarci anche per noi- allargò le braccia verso di me e io mi ci butti senza pensarci due volte.
 
-Ohw Noah come farò senza di te? Il mio fratellone rompi palle eh?-
 
-Non temere sorellina verrò a romperti le palle nei tuoi sogni, non riuscirai a liberarti facilmente di me.- risi baciandogli più volte la guancia.
 
-Eh meno male allora- gli diedi un ultimo bacio –fai il bravo- e poi guardai mio nonno avanti la porta del suo ufficio che mi aspettava e così gli andai in contro.
 
-Nonno posso chiederti un’ultima cortesia?- dissi mentre entravamo nel suo ufficio.
 
-Dimmi piccina- mi guardò.
 
-Posso andare da Niall un’ultima volta come suo angelo custode?-
 
-Speravo me lo chiedessi- mi sorrise –una volta dopo aver finito il tuo compito da angelo custode ti sveglierai in ospedale, ma non preoccuparti mh? Da lì poi sarai un’umana a tutti gli effetti e ora vieni qui- mi abbracciò fortissimo e mi sussurrò qualcosa all’orecchio –sei sempre stata tu l’angelo più forte di tutti, hai superato anche me, quindi non preoccuparti riuscirai a salvare Niall- schioccò le dita e tutto attorno a me scomparve.
 
Salvare Niall? Un momento ma che cosa stava dicendo? Mi ritrovai in una camera vuota completamente bianca. Non indossavo più i miei vestiti ma una lunga tunica bianca con una cintura d’orata in vita, alzai per un attimo il viso e sopra la mia testa c’era un’aureola lo stesso colore della cintura, ma l’unica differenza era che brillava. E infine dietro la mia schiena si aprirono due grosse ali bianche. Mi ero improvvisamente trasformata in un angelo anziano e questo accadeva quando la persona a cui eri stato affidato passava a miglior vita e di nuovo il pensiero di Niall comparve nella mia testa.
Provai a schioccare le dita ma non succedeva nulla, iniziai ad andare nel panico, cosa stava succedendo al mio Niall? E perché non potevo stare accanto a lui? Mi accasciai per terra a piangere e urlare come una dannata.

 
 
P.V Niall

 
-Oddio no amore mio non piangere, io sono qui, sto bene. Piccola dio perché piangi? Perché non mi senti? Hete sono qui- urlavo con tutto me stesso
 
-Niall- una grossa mano si posò sulla mia spalla. –Non può sentirti ragazzo- mi girai e vidi un uomo anziano che mi sorrideva.
 
-Lei chi è?- gli chiesi.
 
-Il nonno di Hete- indicò la mia Hete che si trovava dietro la porta a vetro.
 
-Perché non può sentirmi?-
 
-Perché tecnicamente sei morto- morto? Serrai gli occhi e lui aveva un’espressione divertita.
 
-Mi scusi se glielo dico ma cosa ci trova di divertente in questo?-
 
-Ho detto tecnicamente ragazzo, lei ti salverà come ha sempre fatto- mi sorrise, fiù meno male. Ma un momento.
 
-Un momento perché adesso ha le ali e l’aureola, non mi dica che non la rivedrò più- iniziai ad allarmarmi.
 
-Tu fai troppe domande Horan, mi raccomando mettici il tuo nel ritornare in vita- mi spinse verso la porta e mi ritrovai a due metri dalla mia ragazza.
 
-Hete- le poggiai una mano sui capelli.
 
-Niall- si girò di scatto. –No no no cosa cazzo ci fai qui? Perché sei qui dio mio, non puoi essere qui- si alzò e mi guardò con le lacrime agli occhi. –No no amore mio torna giù ti prego- scoppiò a piangere e la strinsi tra le mie braccia.
 
-Ho parlato con tuo nonno, e mi ha detto che mi avresti salvato- le baciai la fronte.
 
-Io? E come?- piangeva e singhiozzava forte sul mio petto.
 
-Non lo so, ma salvami amore mio- sussurrai per poi chiudere gli occhi e cadere per terra privo di sensi.
 
-NIAAAALL NO!- fu l’ultima cosa che sentii.
 
----------------------
Il giovane angelo custode non sapeva precisamente cosa doveva fare ma tentò di tutto pur di salvare il suo amato.
Hete si inginocchiò avanti a lui e poggiò entrambi le mani sul suo petto, esattamente dove c’era il cuore, iniziò a pregare tra le lacrime le scendevano imperterrite sul viso. Pregò, pregò e pregò ancora per un tempo indeterminato fino a quando una forte luce invase quella stanza vuota e avanti gli occhi della ragazza comparvero tutti i momenti felici in cui aveva passato con Niall e per finire lui, il ragazzo di cui era perdutamente innamorata da una vita intera che le sorrideva.
 
-Grazie amore mio per avermi salvato, ti aspetto giù- l’immagine del ragazzo scomparve e assieme ad essa anche il corpo che pochi istanti prima giaceva per terra privo di sensi. La stanza iniziava a prendere colore e forma e pian piano le ali e l’aureola scomparvero del tutto.
La ragazza chiuse per un istante gli occhi sfinita per tutte le energie che aveva perso per aver salvato il suo ragazzo e quando li riaprì si trovò distesa in un letto con due figure accanto che mano riusciva a vedere meglio. Un medico e il suo Niall che le sorrideva con qualche livido e graffio in viso.
Il medico diede una pacca sulla spalla al ragazzo e uscì dalla stanza lasciandoli soli.
 
-Bentornata principessa- il biondo le accarezzò il viso e lei sorrise dolcemente prendendo la mano quest’ultimo e baciandola.
 
-Ce l’abbiamo fatta- sussurrò la giovane con un filo di voce.
 
-Si angelo mio ce l’hai fatta, adesso nessuno più ci separerà- si avvicinò a lei e le stampò un bacio sulla fronte.
 
-Grazie angelo, grazie per avermi salvato, ti amo- sussurrò infine.
 
-Ti amo anche io biondino e ora davvero niente e nessuno ci separerà- concluse la ragazza prendendo delicatamente il viso del suo ragazzo e lasciandogli un bacio leggero sulle labbra. 
 
 

Accade assai raramente, ma ogni volta che accade, una parte di paradiso cade sulla terra. Accade tra due persone: né dipendenti, né indipendenti, ma in profonda sincronia tra loro; come se respirassero uno per l’altra, un’anima in due corpi: ogni volta che accade, accade l’amore.
Osho Rajneesh







Spazio autrice:
Beh siamo arrivati alla fine di questa storia e qui sotto non ho niente di particolare da dire essendo che sopra vi ho già ringraziate, ma potrei farlo fino allo sfinimento e quindi di nuovo GRAZIE.
Questa storia è finita, si, ma io ci sono ancora e non temete che a breve ritornerò con un'altra storia e spero mi seguirete anche lì. GRAZIE ANCORA DI TUTTO A TUTTE VOI. Un grossi bacione.

givemelove_niall



 

 

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