Ghost

di Megga
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12° ***
Capitolo 13: *** Capitolo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ghost-Capitolo primo

Salve a tutti! Eccomi quà con la mia seconda fanfiction...sono molto tesa,speriamo vi piaccia!^^

Ora credo che dovrei dire tutto quello che ho scritto è frutto della mia mente,che i Tokio Hotel non mi appartengono(ancora per poco *_*) eccetera eccetera!!!! Bene...buona lettura e se vi piace o meno...recensite!^_^

Capitolo 1°






-Siamo arrivati?!-chiesi per la cinquantesima volta,anche se sapevo già la risposta.

-No..-sbottò esasperata mia madre,mentre rivolgeva uno sguardo implorante al marito.

-Bill,calmati diamine,siamo partiti da meno di un'ora...-sbuffò Tom,sprofondando ancora di più nel sedile posteriore della macchina.

-Cosa?!Meno di un'ora?Uffaaaa-esclamai,incrociando le braccia e mettendo il broncio.

-Tesoro,perchè non ascolti un po' di musica..Gordon,metti il cd di Nena..-

Il mio patringno eseguì l'ordine e in men che non si dica la voce della mia adorata Nena regnava nell'auto.Mi calmai un pochino,cullandomi con la sua voce.

Ero super-super-super-super emozionato...saremmo andati in vacanza al mare!!Non vedevo sul serio l'ora di sguazzare nell'acqua cristallina e raccogliere molluschi da mettere poi dentro le mutande di mio fratello... sarebbe stata la mia dolce vendetta...l'anno scorso lui mi ci mise dentro un granchio!Ho ancora la cicatrice sulla chiappa destra...il mollusco è decisamente più maligno,visto che tira fuori la lingua e ti lecca...!

-Perchè quel sorrisino Bill?!-chiese Tom,mettendosi a sedere per bene e stiracchiandosi.

-Nulla,nulla..-risposi con un ghigno.Non sai cosa ti aspetta mio caro..pensai soddisfatto.

-Bè,tanto non ci riuscirai mai,tesorino-gongolò Tom,ridacchiando.

-A fare che?!-esclamai,spalancando gli occhi.Se anche quella volta mi aveva letto nella mente...

-A vendicarti-rispose Tom,prendendo la bottiglietta dell'acqua e bevendone un sorso.

Eccolo che mi sgamava di nuovo!

-Hai proprio sbagliato in pieno..-mentì arrossendo.Mi voltai,gurdando con insistenza fuori dalla finestra dell'auto.

-Avete di nuovo litigato voi due?-chiese mamma,sorridendo.

Resistetti ancora per mezz'ora,prima di ricominciare a chiedere ad ogni minuto che passava se eravamo arrivati o no.

-Arrivati?

-No

-Ora?

-No

-Adesso??-

-No...

-Manca poco??

-No!

-Ora siamo arrivati?!

All'improvviso sentì le dita di Tom premermi sulla bocca e tirarmi indietro.

-Imbecille!-esclamai,liberandomi dalla sua stretta.

-Mi stavi scassando le palle!

-Tom!-lo riprese Gordon,guardadolo attraverso lo specchio retrovisore.

Tom sbuffò,sprofondando di nuovo sul sedile.Ritornai a guardare fuori dalla finestra.L'attesa mi stava lentamente uccidendo,dannazione!Pochi minuti dopo,sentì qualcuno al mio fianco russare.

Mi voltai e vidi quell'ameba di mio fratello in un profondo stato catatonico.Sul mio volto si dipinse subito un'espressione malvagia.Mi avvicinai,cauto,spostandogli dall'orecchio un rasta.Facevo fatica a trattenere le risate,pensando a quello che stavo per fare e che stava per succedere.Mi avvicinai di più...stavo per urlargli sull'orecchio...

-BUUUUUUUU!!!!-mi urlò Tom in faccia,facendomi andare la saliva di traverso.Cominciai a tossire,forte,mentre quell'idiota era piegato in due dal ridere.Stavo per soffocare!Vidi Tom ridere con le lacrime agli occhi,per poi darmi dei colpetti sulla schiena.Diedi uno schiaffo alla sua mano,riuscendo finalemente a riprendermi.

-Bill!Tesoro stai bene?-esclamò mamma preoccupata,porgendomi una bottiglietta d'acqua.

La presi e la trangugiai tutta d'un fiato.Mi voltai di scattò,spruzzando Tom con la bottiglietta.

-Mammaaaaaaaaa!!!!-cominciò ad urlare,mettendo le mani davanti per proteggersi.

-Bill,Tom!Smettetela subito!-esclamò Gordon,severo.

Io e mio fratello ci ricomponemmo subito,anche se continuavamo a lanciarci occhiatacce.Anche se ci facevamo scherzi e dispetti di continuo,ci volevamo più bene di qualunque altro al mondo.Eravamo gemelli,dopotutto.

Dopo un'ora di viaggio,Gordon imboccò una strada tortuosa in mezzo ad una foresta.

-Ehm...Gordon...ma..questa non è la strada per il mare...-dissi esitante.

-Lo so

Io e Tom ci scambiammo uno sguardo pieno di sgomento, non riuscendo a capire.


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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Grazie per i bellissimi complimenti che mi avete fatto ragazze!^ ^

Ecco a voi il 2° capitolo che annuncia già qualcosa...U_U

Leggete e commentateeee kuss8 <3

Capitolo 2°




Non riuscivo a capire dove Gordon avesse intenzione di portarci.Guardai Simone.Sembrava molto tranquilla,si vedeva che sapeva dove ci stavamo dirigendo per davvero.

-Gordon,ma dove diavolo stiamo andando?!-esclamò Tom,corrugando la fronte.

In risposta,Gordon continuò imperterrito il tragitto.Ora mi stavo preoccupando...

-Mamma..dove stiamo andando?-piagnucolai.

-Vedrete

Io e Tom ci scambiammo un'altra occhiata.Poi,all'improvviso,spuntammo in una lunga strada asfaltata,imbucammo un'altra strada a destra e davanti a noi apparve un cartello con su scritto :

Monche”

-Monche?!-ripetemmo in coro io e Tom.

A quanto sembrava Monche era un piccolo villaggio turistico,pieno di negozietti di dolciumi e cianfrusaglie varie.Si vedevano un monte di bambini giocare per i giardinetti,e i vecchietti passeggiare tranquilli.

-E questo posto che sarebbe?!

-Tadaaaa-annunciò Gordon,quando prese una piccola stradina che ci portò davanti ad una villetta.

-Ma che cazz...

-Ecco dove alloggeremo tutta l'estate!-esclamò la mamma,entusiasta.

-Da quando abbiamo una villa in questo posto?-chiesi,ancora con la bocca aperta.

La villetta sembrava molto moderna,bianca, e aveva un grande giardinetto.

Scesi dall'auto,gli occhi incollati ancora alla casa.

-L'abbiamo affittata io e tua madre,non è stupenda?-gongolò Gordon,sfregandosi le mani.

-E il mare?!Qui non ne ho visto nemmeno l'ombra!-esclamò Tom,infuriato.

-C'è il lago!

Mi venne il tick al sopracciglio.IL LAGO?!?IL LAGOO?!?!?

-Caspita ragazzi,non così troppo entusiasmo...-scherzò Gordon,cominciando a tirare fuori i bagagli dall'auto.

-Mamma!-dissi in tono piagnucoloso.

-Sì tesoro,che c'è?

-Ma io voglio il mare...

Come avrei potuto trovare un mollusco o un granchio da mettere sulle mutande di Tom da quelle parti?!

-Non ti preoccupare,ci divertiremo lo stesso anche qui!

Feci spallucce,prendendo la mia valigia e dirigendomi verso il cancello della casa.

Una volta entrati,mi accorsi che poi non era tanto male.C'era una bella tv al plasma e accanto un grosso acquario.Due camere da letto già ben arredate,due bagni e una graaande e fornitissima cucina.

Infatti,Tom non mancò di mezzo secondo a svuotarlo tutto.

-Ehi,lascia qualcosa anche a noi poveretti!-esclamai,scostandolo e guardando meglio dentro il frigo.Presi una coppa gelato e andai a vedere la camera che avrei diviso con mio fratello.Era piccola,con un letto a castello e una scrivania bianca.Accanto c stava un grosso armadio,sempre bianco,

e un comodino con sopra una piccola tv.Però,aveva scelto bene il nostro patrigno!

Poco dopo sentì Tom entrare.Anche lui rimase stupito nel vedere quella bella cameretta.

-Il letto sopra è mio!-esclamò,correndo sù per la scaletta.

Oh,no!Io amo i letti a castello...quando a dormire in quello sopra ci sono io!

Lo presi per un piede,impedendogli di salire ulteriormente.

-Mollami!-strillò Tom,divincolando la gamba.

-No,voglio dormire io sopra!

-Ci dormi sempre tu sopra,cazzarola!

Simone entrò nella camera,scuotendo il capo all'ennesima litigata.

-Ragazzi!Un modo più civile per decidere non lo trovate?

Mollai il piede di Tom,voltandomi verso mia madre.

-Tom non riuscirebbe mai a essere civile.Non sa nemmeno il significato della parola “civile”.

-Ma vaffa...

-Tom!

-...ncuore...

Aproffittando del momento in cui Tom era risceso,lo spinsi da parte per poi salire velocemente sul letto.Evvai,era mio!!

-Ehi,non vale razza di beduino!Scendi subito!

-Ok ragazzi,io vado ad aiutare Gordon a preparare il pranzo...

Simone uscì dalla stanza,lasciandoci soli a litigare.

Mezz'ora più tardi,dopo vari insulti e spintoni,Tom si era arreso.Andammo in cucina,sedendoci a tavola.

-Ma ferchè non fiamo riandati al mare anfe queft anno?-chiese Tom con la bocca piena di spaghetti col sugo.

-Bè,abbiamo voluto cambiare un pò!Perchè,qui non vi piace?

-A me piace.-dissi,ingoiando una forchettata di spaghetti.

-Ma va là,se poco più di 3 minuti fa dicevi che era uno schifo!

Gli diedi un calcio sotto al tavolo,fulminandolo con gli occhi.Dopo aver pranzato,Simone e Gordon uscirono in giardino,mentre io sparecchiavo.

-Come mai fai il leccaculo?-chiese Tom,guardandomi mentre trafficavo coi piatti.

-Perchè mi va-risposi

-Non è vero,c'è qualcosa sotto...

Mi fermai,voltandomi verso di lui.

-Bè,spero di convincerli a cambiare idea e riandare al mare...

-Wow,che genio!Scusa,ma se prima hai detto che ti piace,non credo che poi cambieranno idea!

-Sì,credo di aver sbagliato lì...

-Dai,finisci con quei cosi e usciamo un po' in giro...

Dopo aver sistemato tutti i piatti,seguì mio fratello fuori.La cittadina non era tanto entusiasmante,c'erano solo bambini sui 10/11 anni e vecchietti...e del lago nemmemo la più lontana ombra.

-Ma si può sapere dove siamo finiti...

-Credo che questa sarà l'estate più pallosa mai vissuta...-dissi io,sconfortato.

Solo che non sapevo che invece,sarebbe stato tutto l'incontrario.

Bene...allora alla prossimaaaa!! ^ ^


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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Ringraziamenti!!

Tokio Miky: tesoro!!xD le mie ff ti fanno sempre ridere,eh lo so lo so..comunque hai ragione!Un'estate indimenticabile... ma niente di pervertito,non è nel mio stle! xD baci8 <3

Lily483: grazie per il complimento!^^ è vero,anche io muoio di tenerezza quando litigano *-* sono teneri!! baci <3

Chemical Lady: che dire...Bill è testardo! e poi Tom è il fratello maggiore quindi ù.ù  comunque hai ragione:ora cominciano i guai!! Continua a seguirmi,baci8 <3

Pikkola Tokietta: ehy,ciao!°-° sono davvero contenta che ti piaccia!ho letto le tue storie,sono davvero belle e sto seguendo The Book Of The Hell...madò quanto mi intrigaaa *_* visto che sei una maestra del genere mistery e varie sono onorata che la mia storia sia di gradimento!! baci8 <3 (ah,continua presto la ff altrimenti ti mando una schiera di libri assassini a casa! xD )

Capitolo 3°




Era da un po' che eravamo fuori,la cittadina era piccola e non c'era niente di interessante da fare.

-Bill,chiediamo dov'è sto benedetto lago...-sbottò Tom,sedendosi su una panchina,la fronte imperlata dal sudore.Faceva davvero un caldo bestiale.Mi sedetti anche io accanto a lui,asciugandomi la fronte dal sudore.

-Vabene

-Ok,però ci vai tu a chiedere a quelli lì...-disse Tom,indicando un gruppetto di ragazzini sui 13 anni.Non sembravano tanto amichevoli...

-Ehm...non saprei Tom..

-Dai Bill,per una volta evita di fare la femminuccia!

Sbuffando,mi alzai,dirigendomi verso i ragazzini.

Appena si accorsero di me,si scambiarono un'occhiata,come per dire “ma chi è sto qui”

-S-salve...-balebettai.Ecco,il balbettio era chiaro segno che te la stavi facendo sotto per qualche oscuro motivo...

-Che vuoi?-chiese scortese uno alla mia destra.Aveva i capelli rossi ed un'aria veramente minacciosa.Mi voltai verso Tom,che da lontano stava assistendo alla scena.

-Volevo un'informazione...sapete dove si trova il lago?-chiesi,guardandoli bene in viso.

Non ricevetti subito una risposta,piuttosto tutti stettero a guardarmi male.

Il più grosso,fece segno di seguirlo agli altri,che si allontanarono di qualche passo da me.Stavano discutendo di qualcosa...

Ma diamine,tutta quella storia per una stupida domanda?!

Alla fine li vidi annuire divertiti,prima di ritornare verso di me.

-Scusaci,dovevamo chiarire una cosa-disse con un ghigno quello coi capelli a pel di carota.

Annuì,seccato.

-La strada per il lago volevi sapere?

-Sì...

Il rosso guardò un'ultima volta i suoi compagni,prima di dire:

-Devi andare in quella stradina laggiù,la vedi?-disse,indicando una strada alla sua destra,proprio alla fine del parco.Sembrava stretta,coperta un po' dagli enormi pini secolari.Nonostante questo,era ben illuminata.Rivolsi di nuovo lo sguardo verso i ragazzi.Non sapevo esattamente se fidarmi o no...

-Siete sicuri?-domandai

-Certo,non ti fidi?

Non risposi,ma comunque feci un sorriso forzato,allontanandomi il più rapidamente possibile da quegli individui.

-Allora?!-chiese Tom,appena lo raggiunsi.

-Mi hanno detto di andare per quella stradina lì...-gli risposi,indicandogliela.

-Ma sei sicuro...?

-Boh,loro così hanno detto...

-Vabbè..dai,provare non fa male a nessuno,giusto?

-...

Tom mi lanciò un'occhiata moscia,prima di voltarsi e camminare in direzione della stradina.

Non mi convinceva molto quella storia,ma la voglia di buttarmi in acqua era troppa,così seguì mio fratello.Quando stavo per entrare nella stradina,mi parve di sentire le risate dei ragazzini di prima,ma non ci feci caso.

-Wow,è bello questo sentiero...-disse Tom,mentre ammirava i cespugli pieni di fiorellini.

Si sentiva un'odore di tulipani,era davvero inebriante.Chiusi gli occhi,stiracchiandomi le braccia.Mi sentivo davvero bene!

All'improvviso,cozzai contro qualcuno.Aprì gli occhi e vidi che Tom si era improvvisamente fermato.

-Si può sapere perchè ti sei fermato?-sbottai.Quando alzai lo sguardo,vidi anche io il motivo.

Davanti a noi c'era un'enorme villa ottocentesca,con delle siepi tagliate a regola d'arte,che formavano dei bei cavalli e puledri.Si vedeva un grande balcone pieno di fiori.La casa era davvero stupenda.

-Wow...-sentì brontolare Tom.

-Secondo te di chi è?-chiesi,facendo un passo avanti.

-Non ne ho la più pallida idea...sò solo che sicuramente hanno soldi a palate!

-In effetti...-confessai.Sembrava che non ci fosse nessuno dentro.Forse erano andati in vacanza al mare,come tutti i comuni esseri mortali.

Tom si avvicinò ad una delle siepi a forma di cavallo,ammirandone la precisione dei tagli...

Lo raggiunsi.Certo che era davvero forte!

-Vi piacciono?

Sussultammo spaventati,voltandoci come due fulmini.

Davanti a noi c'era una ragazzina,alta poco meno di me e con due grandi occhioni verdi.

Aveva i capelli biondi,raccolti in un'elegante chignon che stonava con quello che la ragazza portava addosso.Una maglietta a maniche corte rossa e un paio di pantaloncini in jeans consumati.

-C-ciao..-balbettai,gli occhi incollati ai suoi.

Sorrise dolcemente.

-Ciao

Guardai Tom,anche lui visibilmente sorpreso.

-Che ci fate qui voi due?-domandò la ragazza,sorridendo divertita.

Io e Tom ci grattammo la testa,imbarazzati.

-Ehm..-dicemmo all'unisono.

-Siamo capitati per sbaglio qui...-spiegai io.In parte era vero...

La ragazza annuì.

-Mi è sembrato che vi piacesse molto la mia villa-disse,con ancora quel bellissimo sorriso in viso.

-Sì..caspita è una figata!-esclamò Tom

La ragazza ridacchiò piano.-Grazie-disse.

-Bè...noi ora dovremmo andare-dissi io,facendo segno col capo a Tom.

-Oh,vabene.

Muovemmo qualche passo verso il sentiero,quando mi venen in mente un'idea.

E ora?! Chi sarà questa ragazza..............

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto,ringrazio molto chi l'ha letta e l'ah aggiunta ai preferiti,grazie mille!!^^ Se volete lasciate una recensione,sarà molto gradita e vi risponderò! (mamma quanto sono formale...°-°)

Alla prossima!!!

=Meggy=

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4°



Potevamo chiedere alla ragazza se sapesse la strada per il lago...non aveva proprio l'aria di una che sarebbe stata scortese o non te l'avrebbe detto mandandoti nella direzione sbagliata.

Mi voltai,ritornando verso la ragazza.Tom mi seguì.

-Scusa...possiamo chiederti una cosa?

-Certo-disse la ragazza.

-Come ti chiami?-disse Tom all'improvviso.

Lo fulminai con lo sguardo.Ma guarda te sto buzzurro!!

La ragazza ridacchiò,vedendo la mia espressione infuriata.

-Mi chiamo Meg-disse.

-Oh..io Bill...e lui è..

-Tom...cavolo Bill,lo so come mi chiamo..

-E no pensavo te lo fossi già scordato!

-Sei tu che ti scordi sempre le cose!

-Non è vero!

Meg tossì e ci rendemmo conto che non eravamo soli.

Arrossì violentemente,mentre Tom assunse un'espressione tranquilla,come se non avesse appena litigato con suo fratello.

Meg sorrise,divertita.

-Siete amici?-chiese

-No...siamo fratelli...-cominciai

-...gemelli...

-purtroppo

-Gemelli?Non si direbbe!

-Sì,lo sappiamo...abbiamo due stili diversi,tutto qui

-Sì,io sono il più figo-si pavoneggiò Tom

-Ma smettila...

-Mi volevate chiedere qualcos'altro oltre il mio nome?

Mi ricordai della domanda.

-Ah,sì giusto!Ecco,noi volevamo sapere la strada per il lago...se c'è il lago,perchè ora mi stanno sorgendo dei dubbi in proposito

-Sì sì che c'è il lago!è proprio qui vicino,seguitemi-esclamò Meg,incamminandosi verso il sentiero della sua villa.La seguimmo,curiosi.Era proprio un bel posto,c'era questo irresistibile odore di fiori che mi faceva impazzire ed era tutto così tranquillo!

Meg ci portò verso un'altro sentiero,questa volta più buio di quello che portava alla villa, non c'erano i cespugli con i fiorellini.

-è un po' nascosto in effetti,in città non si vede.-disse Meg,chinando il capo per riuscire a passare sotto un ramo che impediva il passaggio.Tom spinse in avanti il ramo e quando fù passato lo lasciò andare cosìche il ramo mi colpì dritto in faccia,facendomi vedere le stelle.Cascai a terra,il naso dolorante.

-Ahi,razza di sciommione,guarda cosa fai!-esclamai,massagiandomi la faccia.

Sentì quel demente ridacchiare mentre mi aiutava a rialzarmi.

-Tutto a posto?-chiese Meg,che era corsa indietro a vedere cosa fosse successo.

-Sì sì,tranquilla-dissi,sorridendole.

Dopo una ventina di minuti,finalmente vedemmo il fatidico lago stagliarsi dinanzi a noi.Era veramente uno spettacolo bellissimo.L'acqua era limpida e pulita,c'erano delle rocce e in lontananza si vedeva una specie di grotta con l'entrata ostacolata da una piccola cascata.

Si vedeva molta gente con bambini dalla riva opposta.Avevano messo gli ombrelloni come se fossero veramente in spiaggia,c'erano donne in topless,addirittura.

-Ma questo è un sogno..-esclamò Tom,appena ne vide una.

-Bill,io voglio vivere qui!!-esclamò,strattonandomi.

-Fai pure!Mi toglieresti un grosso peso

-Sembra che vi piaccia il posto,anche se è frequentato per lo più da bambini e anziani.-disse Meg,stiracchiandosi.

-Meglio,c'è più tranquillità almeno-dissi,avvicinandomi un po' di più alla riva.

-Cavolo Tom,io muoio dalla voglia di tuffarmi!-piangnucolai.

-Eccoti accontentato!-gli sentì dire,prima di essere buttato in acqua.Riemersi,tossendo e infuriato nero.

-Tooooooom!!-ringhiai.

Lo vidi ridere con le lacrime,insieme a Meg.

-Ora voglio la vendetta!-esclamai,prima di uscire dall'acqua e cominciare a rincorrere Tom.

Il deficiente inciampò su un sasso cascando da solo in acqua.

Risi di gusto vedendo Tom che cercava di restare a galla,senza troppo successo.

Vidi Meg che rideva silenziosamente,con le lacrime agli occhi.

-Siete troppo divertenti!-esclamò,asciugando una lacrima che gli era scivolata sulla guancia.

-Sì,perchè mio fratello è un pagliaccio

-Parla quello che si droga di trucco ogni mattina!-sentì esclamare Tom,che stava cercando ancora di uscire dall'acqua.Scuotei la testa,rassegnato.Mi rivolsi di nuovo a Meg:

-Non te l'ho chiesto...quanti anni hai?

-Quattordici e mezzo

-Anche noi!-esclamai sorridendo.

-Scusatemi..ora devo andare!-disse Meg,guardandoci dispiaciuta.

-Meg...aspetta!-le gridai dietro,ma era già sparita per la stradina.

Sentì Tom raggiungermi.Finalmente era riuscito ad uscire!

-Perchè se ne andata?

-Non lo so...

Salve!! Eccomi con un nuovo capitolo ^_^ visto che in questi giorni non faccio niente di speciale,aggiornerò senza troppe attese...finchè non parto finalmente per le tanto agoniate vacanze! Riguardo a questo capitolo,mi ero confusa in quello precedente...xD infatti ho fatto una piccola gaff che spero mi perdonerete!Così la prossima volta imparo a postare mentre guardo video >.<

Un ringraziamento speciale alle ragazze che mi recensiscono,cioè Pikkola Tokietta , Tokio Miky , Vumeter 313 ,  Chemical Lady e tutte le persone che leggono la storia e che la mettono nei preferiti! Crazie Mile xD

Alla prossima...sperando di non aver fatto qualche altra gaff!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5°



La mattina seguente,mi alzai presto per colpa di mio fratello.Alle 7 di mattina si era messo a giocare col game-boy.

-Tom...lo sai che sono le 7 e mezza,vero?!-dissi a denti stretti,sporgendomi dal letto per vedere quello che stava facendo.

-Sì che lo so

-E si può sapere perchè dovevi svegliare anche me con quel cavolo di game-boy?!

-Perchè non riuscivo più a riaddormentarmi

-E non potevi tenere il volume a zero?!Ora grazie a te non riuscirò nemmeno io a prendere sonno!

Tom fece spallucce,continuando a giocare con quel dannato aggeggio.

-Ti rodeva il culo che io dormissi beatamente mentre tu no,vero?-dissi maligno.

-Non è vero!-ribattè Tom,la voce un po' troppo stridula.

Mi alzai dal letto,scendendo per lo scalino.Sbadigliai sonoramente,prima di stropicciarmi gli occhi.

La porta si aprì e Simone entrò nella camera,guardandoci stupita.

-Già svegli a quest'ora?-chiese,sorridendoci.

-Poco meno di 5 minuti fa stavo dormendo ma questo genio si è messo a giocare col game-boy!-sbottai,mettendomi i jeans.

Tom spense il gioco,cominciando a vestirsi pure lui.

-La colazione è già pronta comunque,ci vediamo di sotto!-disse la mamma,prima di richudersi la porta alle spalle.Ci vestimmo per poi scendere giù.A fare colazione c'era anche Gordon,che ci guardò divertito mentre ci sedevamo a tavola.

-Siamo mattinieri eh?

Evitai di rispondere,ero veramente di cattivo umore quando non avevo consumato le mie 12 ore buone di sonno.

-Oggi vi avremmo fatto svegliare comunque più presto del solito-disse Gordon,inzuppando di latte un biscotto al cioccolato.

-Perchè?-chiese al mio posto Tom.

-Bè,volevamo uscire un po' in giro..

-Noi abbiamo visitato la città ieri,non c'è bisogno.

-Ma quella che avete visto voi ieri era la città ristrutturata,noi andremo a vedere quella antica!Sapete,c'è anche il castello!

-Il castello?-domandai curioso.-Come quello di Dracula?

-Non proprio di Dracula,ma comunque un castello!

Io e Tom ci scambiammo un'occhiata.E va bene,vada per il castello...



Un'ora più tardi eravamo in macchina,mentre salivamo una lunga strada scoscesa.

Mi stava venendo il mal di stomaco,non mi piaceva viaggiare in strade asfaltate male!

Finalmente arrivammo ad un'arco che,una volta passato,ci introdusse in quella che sembrava una città da medioevo per davvero.Parcheggiammo la macchina in un posto costruito appositamente.C'erano moltissime altre macchine,segno che doveva essere visitato da un casino di gente quel posto.

-Ma siamo sempre a Monche?-chiesi a mia madre,mentre ci dirigevamo verso il centro della città.

-Bè,tecnicamente sì.Ma ora dicono che vorrebbero che la parte ristrutturata fosse la vera e sola Monche...questo posto lo vorrebbero mettere come un'attrazione turistica storica,più che altro.

La città era piena di vicoli stretti e sudici,c'erano botteghe che all'apparenza sembravano antiche,ma dentro erano piene di gadget vari da vendere ai turisti.

-Tom...che noia sto posto...-sbottai,dopo mezz'ora di camminata in lungo al largo in quella città.

-Lo dici a me...io mi ero rotto già quando ci abbiamo messo piede qua dentro!

Finalmente,vedemmo un grande,per quel che sembrava,castello che si stagliava contro il cielo in lontananza.

-Eccoci arrivati alla chicca!-disse Gordon,sfregandosi entusiasto le mani.

Arrivati al cancello,vedemmo che la gente faceva la fila per entrare e quando si entava lo si faceva in gruppi.Dopo un'altra ventina di minuti ad aspettare il nostro turno,finimmo insieme ad un'altra famiglia.C'era un uomo altissimo,robusto e coi capelli e neri e una donna altrettanto robusta,coi capelli rossi.Quando vedemmo il figlio,io e Tom quasi ci strozzammo da soli.

Era il ragazzo coi capelli a pel di carota che avevamo visto ieri in quel gruppetto!

Quando ci vide,sul suo viso comparve una smorfia,o più che smorfia,un ghigno.

I nostri genitori salutarono calorosamente quelli del ragazzo,prima di partire per l'escursione nel castello.

-Ancora qui voi due-disse il rosso,facendo una smorfia.

Eravamo indietro noi tre,mentre gli adulti conversavano tra di loro sulla “bellezza”del edificio.

-Sì,perchè,non dovremmo?

-Non ho detto questo...-disse spavaldo.Mi accorsi che mi fissava.

-Che c'è?-domandai,brusco.

-Sembri una ragazza,te l'hanno mai detto?

-E tu sembri una carota,mi pare siamo pari,no?

Il rosso,strinse i pugni,guardandomi in cagnesco.

Wow..era la prima volta che rispondevo a tono a quel tipo di insulto!Tom annuì,facendo la linguaccia al ragazzo.

-Comunque il vostro scherzetto di ieri era semplicemente ridicolo,tanto l'abbiamo trovata lo stesso la strada per il lago!-esclamò Tom,sprezzante.

-Davvero?E come avete fatto?-chiese il ragazzo.Questa volta però sembrava davvero curioso.

Stvao per rispondergli quando mia madre ci chiamò.

-Bill,Tom,venite subito qui,ce ne andiamo da questo postaccio.

Io e Tom ci scambiammo un'occhiata incredula.Mamma voleva andarsene da quel castello?!

Eseguimmo il suo ordine,seguendola fuori dal castello.Gordon sembrava dispiaciuto da morire.

-Tesoro,ma non dare retta a quella strega,ritorniamo al castello,ti prego!

-No Gordon,io non voglio stare nello stesso posto di quella megera dai capelli rossi!Intesi?-disse,voltandosi verso il marito.Il suo tono di voce non ammetteva “ma”.

Rieccomi!! Sto cominciando a rompere le palline?! XD spero di nuo!

Allora,spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto ^^

Un ringraziamento alle persone che mi hanno recensitaa cioè --> tokitoki , Pikkola Tokietta , Tokio Miky , Vumeter 313 , Teddy Bear Punk , _ToMSiMo_ , Sbadata93 

Crazie Mile!

Anche a quelli che la leggono e la mettono tra i preferiti...e sono tanti -.-" ma recensiteeee che adoro leggere quello che dite *_*

Alla prossimaa! 

=Meggy=

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6°





Dopo quella brillante e divertentissima visita alla parte “antica” di Monche,nostra madre era davvero nervosa.Si era scoperto che la donna,cioè la madre del ragazzo dai capelli rossi,aveva detto che ero proprio una bella ragazza.Devo dire che mi sono sentito molto dispiaciuto,ma non per il fatto che la donna mi avesse considerato una femmina,ma perchè mia madre si era arrabbiata,per poi diventare triste...

-Mamma...guarda che non ti devi preoccupare...

-L'ha fatto apposta!Volevo vedere se le dicevo che suo figlio sembrava davvero una carota!

Ridacchiai.

-Anche io lo penso che assomigli ad una carota!-dissi.

Simone mi guardò intenerita,prima di abbracciarmi,o per essere più precisi,stritolarmi.

Ritornai in camera mia,trovandoci dentro Tom che preparava uno zainetto.

-Ehm...che stai facendo?

-Mi preparo per andare al lago.Vuoi venire anche tu?

-Sì,certo!E me lo chiedi...

Corsi all'armadio,tirando fuori il mio costume da bagno.Tom lo prese ficcandolo dentro lo zainetto.

-Andiamo allora

Scendemmo le scale,dicendo a Simone che andavamo al lago.

Al parco ritrovammo di nuovo il famoso gruppetto,che ci squadrò per bene quando imboccammo la stradina.

-Mi fanno venire un nervoso quei tipo laggiù...-disse stizzito Tom.

-Anche a me-dissi,voltando il capo,anche se ormai erano spariti alla vista.

Poco dopo ci ritrovammo di nuovo alla villa di Meg.Solo che questa volta non c'era lei,ma un uomo baffuto che intagliava i rami cresciuti troppo delle siepi a forma di cavallo.

-Salve...-lo salutai.

L'uomo mi fece un cenno col capo,continuando a tagliare i rametti.

-Andiamo...forse non è in casa-mi disse Tom,tirnadomi con sé verso il retro della casa.Percorremmo la stradina che ci aveva fatto vedere Meg,ritrovandoci poi davanti al lago.Come sempre,dall'altra parte della riva c'era una marea di gente.

Feci un grosso respiro,riempiendomi i polmoni d'aria fresca.

-Banzaiiiiii-sentì urlare Tom,che era salito su una roccia lì vicino.Fece un enorme tuffo,schizzandomi con l'acqua.

Riemerse poco dopo.Rideva,facendomi segno di raggiungerlo.Aprì lo zainetto,prendendo il costume.Finalmente mi potevo godere la vacanza come si doveva!Mi nascosi dietro un cespuglio,svestendomi in fretta e mettendo il costume.Uscì fuori,facendo una giravolta su me stesso.

-Ti sta proprio bene!

Mi voltai,sorpreso.Davanti a me c'era Meg,che mi sorrideva dolcemente.

-Ciao..-la salutai.

Questa volta portava i capelli raccolti a coda di cavallo,una maglietta fuxsia e una gonna rosa.

-Ehi,ciao Meg!Vieni anche tu a fare il bagno,dai!

Tom era uscito dall'acqua,dirigendosi verso di noi.Tremava,ma non sembrava fregarsene più di tanto.

-Ciao Tom!Non hai freddo?-disse,vedendolo che batteva i denti.

-C-chi,io?M-ma f-figurati!

-Ha i muscoli di ferro mio fratello,cosa credi-dissi rivolto a Meg,facendole l'occhiolino.Sorrise timidamente,arrossendo un pochino.

All'improvviso,Tom mi prese per la vita,trascinandomi verso la riva.

-Tom,fermo!Non osare,mollami!-urlai,cercando di liberarmi dalla sua stretta.Fu tutto inutile.

Riemersi,sputacchiando acqua.Tom non la smetteva di fare tuffi dalla roccia lì vicino,schizzandomi.O lo faceva apposta,o la faceva apposta,due eran le cose! Trattenni il respiro,prima di immergermi in acqua.Vidi i piedi di quel deficiente e lo raggiunsi.Appena arrivato,li presi una gamaba,trascinandolo sott'acqua.Probabilmente si era cagato sotto di paura.

Muahahahaha la mia vendettaaa!

-Ma sei scemo?!-strillò Tom,quando riemerse.

-Così impari a mettermi i granchi nel costume!

-Ancora con questa storia?!Ti ho chiesto scusa un milione di volte..

-Sì,ma a me le tue scuse non bastan..-mi fermai di botto,spalancando gli occhi.La bocca si aprì da sola,sembravo un personaggio dei cartoni animati.

Meg si era tolta i vestiti,rimanedo così in costume da bagno.Quando vide le nostre faccie,diede un calcio ad un sassolino,visibilmente imbarazzata.

-Ehm...-mormorò.

Scuotei la testa,riprendendomi.

Guardai Tom,che ancora non riusciva a scollarle gli occhi di dosso.Gli diedi un pizzicotto al braccio,riuscendo a risvegliarlo.

-Ahia!

-La metti a disagio!

Tom mi ignorò,rivolgendosi di nuovo a Meg:

-Non vieni in acqua?

-No,grazie,preferisco stare in riva.

Stavo cominciando a tremare anche io,così decisi che era meglio uscire.Aprì lo zainetto,tirnado fuori l'asciugamano e coprendomi per bene.Andai a sedermi vicno a Meg,che guardava divertita Tom mentre faceva tuffi.Sincermente,una balena obesa sapeva fare di meglio.

-Stà a vedere che alla fine se non esce si becca una polmonite-scherzai,mentre Tom saliva per l'ennesima volta sopra la roccia.

-è un peccato che non posso entrare anche io in acqua..

-Posso sapere il perchè?-le chiesi gentilemente.

-Bè,il dottore ha detto che è meglio non fare troppi sforzi o mi sarei beccata una broncopolmonite sul serio stavolta...

-Stavolta?

-Sì...pochi mesi fa ero in ospedale,la febbre altissima

-Oddio..mi dispiace!-esclamai,seriamente dispiaciuto.-ma ora stai meglio,vero?

-Sì sì,certo-rispose Meg,sorridendomi.

Ciaooo!!Scusatemi,vi avevo promesso che postavo in fretta invece...-.-"

Vabè,tralasciando questa piccola cosetta...ecco il nuovo capitolo!Spero come sempre che vi sia piaciuto!Rongrazio immensamente tutte quelle che mi recensiscono la storia(prendete esempio da queste sante U_U),quelli che la leggono e questo mi fa molto contenta!^^ Parlando della storia...uhuh,cosa sento,c'è un puzzo di cottarella nell'aria!xD Bè,vedremo come andrà a finire questa storia...basta che mi seguiate! ^_-

Che dire di più...alla prossima!^__^

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7°








-Mamma,dov'è la maglietta dei Green Day?-urlai dalla mia camera.

Sentì dei passi dal corridoio e poi la porta si aprì.Tom mi buttò la maglietta dei Green Day,sporca e puzzolente.La sollevai davanti a me,inorridito.

-C-cosa hai fatto?-chiesi con un filo di voce.

-Scusa,l'ho messa per aiutare Gordon a pulire la macchina...

-Tu-cosa-che?!-esclamai,abbassando la maglia per fulminarlo con gli occhi.

-Ehm...dai Bill!!Te la ricompro se vuoi!

-No!Ricomprarla un cavolo!Voglio sapere perchè hai rovinato la MIA maglietta e non la TUA maglietta!!-esclamai,infuriato.

-Perchè l'ho vista lì per terra e ho pensato che non ti serviva...

Assottigliai gli occhi.Lo raggiunsi a passo svelto,prima di superarlo,gli sbattei la maglietta tra le braccia.Che me ne facevo se era ridotta in quello stato?!

Scesi in cucina,presi un toast e uscì di casa.Ero veramente stufo del comportamento ingrato di Tom,che prendeva ogni cosa senza chiedere,per poi riportarmela rovinata!Diedi un morso violento al pane tostato,dirgendomi verso un negozio di vestiti.Dopo quello che era successo,mi meritavo un regalino...no?Entrai nel negozio,salutando la commessa.C'erano un monte di magliette,jeans e pantaloncini,c'era solo l'imbarazzo della scelta!Girovagai per un po' alla ricerca di qualcosa di carino da comprare e alla fine trovai quello che cercavo:una T-Shirt nera con un teschio con il sombrero rosso.Sorrisi compiaciuto,stavo per andare alla cassa per pagare l'indumento quando qualcosa attrasse la mia attenzione.Un piccolo cappello di paglia,con un fiocchettino rosso circolare.Non sapevo il perchè,ma pensai subito che quel cappello sarebbe stato meraviglioso se indossato da Meg...



-Oh santo cielo...-esclamò Meg,quando le feci vedere cosa nascondevo dietro la schiena.

-E' per me?-mi chiese,gli occhi ancora incollati al cappello.

-Certo,tutto tuo.-le dissi sorridendo e porgendoglielo.

Lei lo prese,rigirandoselo tra le mani,ancora stupita come una bambina davanti ai regali di natale.

-Mettilo,voglio vedere come ti sta!-esclamai,emozionato.

Meg sorrise,sciogliendo la coda in cui aveva raccolto i suoi biondi capelli.Li aveva lunghi fino a metà schiena e mandavano riflessi dorati appena un raggio di sole si posava su di essi.

Si mise il cappello,sistemandoselo per bene.La guardai,rimanendo ancora a bocca aperta.

Era semplicemente bellissima.Gli stava d'incanto.

-Allora?Come sto?-domandò Meg,facendo una giravolta.

-Benissimo...-dissi con un filo di voce.

Meg rise,gli occhi le scintillavano di felicità.

-Grazie Bill,è stata la cosa più bella che un ragazzo abbia fatto per me!-mi disse,avvicinandosi pericolosamente al mio viso.Mi sentì bruciare la parte della guancia in cui le sue labbra si posarono,stavo letteralmente prendendo fuoco.

-Ehm..prego,prego!-dissi,agitatissimo.

-Ora devo andare Bill,ci sentiamo presto!-disse Meg,prima di entrare nella villa.Guardai la porta rinchiudersi alle sue spalle.Restai immobile,fissando quella villa così perfetta.

Ritornai a casa praticamente saltallando,salì le scale a due a due,prima di fare irruzione in camera,trovando Tom che armeggiava con una maglietta.

-Bill!-esclamò quando mi vide entrare.

-Ciao fratellone!-trillai,facendo una pirouette.

Tom mi guardò non riuscendo a capire il perchè di tutta quell'euforia.

-Ehm...ti ho lavato la maglietta..-disse alzandosi e porgendomela.La guardai.In effetti sembrava come nuova.

-E bravo il mio fratellone caro!-esclamai,abbarcciandolo.Tom si scostò subito,mettendosi a disatnza.

-Ok,ok...anche io ti voglio bene ma non facciamo troppo gli sdolcinati!

Risi di gusto.Mi sentivo veramente strano...felice come non mai!

-Sì può sapere perchè sei così contento?-chiese Tom,non capendo.

-Nulla,nulla...-

Mio fratello vide la busta che avevo in mano e prima che potessi fermarlo,la prese,frugandoci dentro.Tirò fuori la maglietta,ammirandola per bene.

-Bene,vedo che non hai perso tempo a consolarti,eh?

-Già-sbottai,afferrando la t-shirt per poi riporla nell'armadio.

-Vuoi fare colpo su qualcuna,eh?-mi stuzzicò Tom.

Possibile doveva fare sempre l'idiota?!

-Ehi Bill,che ne dici se andiamo da Meg?

Arrossì improvvisamente.

-Che..Meg?-balbettai.

-Sì...andiamo a trovarla!

-Ehm...

Tom mi squadrò,una strana espressione in faccia.

-Ci sei già andato prima,vero?

Merda!

-Ehm...- e vabene,era meglio se mi arrendevo.-sì,ci sono già andato.

-Immaginavo.

-Mica sei arrabbiato?-chiesi,esitante

-Io?Perchè dovrei?-disse ridacchiando Tom.-piace a te,non a me

-Ehi!-esclamai,pizzicandolo.

-Che c'è,t'ho visto come la guardi..

-E come la guardo?!

-Come un cane bastonato!

-Allora immagino che bella faccia ho quando al guardo!

-Infatti!Ecco perchè lei fissa sempre me...

-Ma và!Oggi mi ha pure baciato!

Tom per un'attimo parve strozzarsi con la sua stessa saliva,poi si ricompose,guardandomi con gli occhi sgranati.

-Ti ha baciato?!Davvero!?

-Sì,sulla guancia..!

-E per quale miracolosa ragione?

-Perchè le ho comprato un cappello...

-Ah,certo,da bravo leccaculo!

-Smettila!Non è vero!Ho pensato che gli sarebbe stata bene addosso così l'ho comprata.Mentre tu non riusciresti mai a comprare qualcosa ad una ragazza,sei troppo tirchio!

-Parla quello con le mani bucate!

Quella notte,la sognai.Meg.Eravamo al lago,era notte e c'erano le lucciole che formavano continui disegni geometrici.Ad un certo punto salivamo su una roccia e ci sdraiavamo a guardare il cielo.Poi le sembrava sul punto di dirmi qualcosa,ma io la zittivo con un bacio...

-Svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Un'urlo all'orecchio destro mi svegliò,quasi tramortendomi.Mi girai,vedendo la faccia di quell'ingrato sghignazzarmi addosso.

-Io....io.....TI AMMAZZO!-urlai,divincolandomi sul letto.Tom era già uscito dalla camera prima che io riuscissi a scendere dalla scalinetta.Lo cercai da qualunque parte della casa,si era nascosto bene il bastardo!Alla fine lo trovai che si era nascosoto dentro la macchina di Gordon,chiudendosi dentro a chiave.Cercai inutilmente di aprire la portiera,mentre Tom mi faceva la linguaccia da dietro il finestrino posteriore.

-Idiota!Ora però hai pensato come farai ad uscire dall'auto?-urlai,incazzato.

Pian piano vidi il sorriso di mio fratello diminuire,sostituito da un'espressione di profondo terrore.

Lo vidi che cercava invano di aprire la portiera.

-Tom,stai calmo,ora vado a chiamare Gordon così ti fa uscire...

-No!Bill!

Mi voltai verso Tom,era davvero spaventato.

-Non lasciarmi solo...-mi implorò

Lo raggiunsi,mettendo le mani sopra le sue poggiate sul finestrino.

-Non ti lascerò mai solo...

-Ragazzi!

Ci voltammo,vedendo sulla soglia del garage l'esile figura di Meg.

-Meg!Grazie al cielo sei venuta!-esclamai.

La ragazza si avvicinò all'auto.

-Perchè Tom è rinchiuso in macchina?-chiese,stupita.

-Perchè è un demente!-dissi a denti stretti,guardandolo.Lui si limitò a fare gli occhioni da cucciolo.

-Meg,ci serve il tuo aiuto,vai a bussare in casa e chiama Gordon,digli che c'è bisogno di lui in garage..

Meg annuì,correndo subito a chiamare il nostro patrigno

Pochi minuti dopo,vedemmo Gordon entrare nel garage con una faccia tra l'infuriato a morte e il rassegnato.Gli bastò infilare la chiave nella serratura e girare una volta per liberare Tom.Uscì dall'auto barcollando.All'improvviso mi ricordai che lui soffriva un pò di claustrofobia...

-Grazie,mio eroe!-esclamò abbracciando uno scioccato Gordon.

Ehy,ciao! Ecco il nuovo capitolo ^_^

Come sempre,spero vi sia piaciuto! Non preoccupatevi,tra poco entreremo sul serio nel vivo della storia..ehehe...ma intanto recensite! ^___^ 

Ringrazio chi ha recensito il precedente capitolo e ,naturalmente, chi l'ha letto e l'ha aggiunto ai preferiti *_*

Craziee 

Alla prossima! Baci <33

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8°





-Bill,tesoro,vieni un attimo giù!

Alzai lo sguardo dal televisore a Tom.

-Non provare a cambiare canale o ti trucido-dissi a denti stretti,prima di alzarmi dal divano e dirigermi verso la cucina.Aprì la porta,trovando la mamma che frugava nel frigo.Alzò il capo e quando mi vide sorrise.

-Tesoro,penso che sia finito il burro...non è che andresti a comprarmene un po'?-chiese.

-Oh...ehm,sì certo...

-Porta con te anche Tom se vuole...

-Non credo...

-Tu prova a chiederglielo,non si sa mai

Uscì dalla cucina,dirigendomi verso il salotto dove Tom,immancabilmente, aveva cambiato canale da Sex and the City al box.

-Tom uno: perchè hai cambiato canale,due: mi accompagni a comprare del burro per mamma?

Tom mi rispose,senza scollare gli occhi dallo schermo:

-Uno: perchè quel telefilm è palloso, due: no, grazie, preferisco non affaticarmi.

-La prossima volta ti lascio rinchiuso nel ripostiglio delle scope!-sbottai,prima di uscire di casa.

Il sole sembrava proprio non decidersi ad uscire,sostituito da grossi nuvoloni neri in lontananza.Probabilmente sarebbe scoppiato un temporale,così mi affrettai a raggiungere il primo negozio di alimentari per non rimanere fregato.Purtroppo però,mi attendeva una brutta sorpresa.

Passai per il parco in cui c'era la stradina per la villa di Meg e lì vidi che c'era il gruppetto del ragazzo dai capelli rossi.Afrettai il passo,notando i loro ghigni quando mi videro.

-Ehi,aspetta,dove credi di andare?

Il sangue mi si gelò nelle vene all'istante.Mi voltai piano,vedendo i ragazzi che mi torreggivano davanti.

-Dove stavi andando?

-Cazzi miei-ribattei infuriato

-Ehi,piano ragazzina...

-No Gerard,è un maschio!-esclamò il ragazzo che assomigliava ad una carota.

Tutti scoppiarono a ridere,battendosi il cinque senza motivo.

-Ok,posso andare ora?!-esclamai.Feci per andarmene,ma qualcuno mi prese per la spalla destra,voltandomi bruscamente.

-Aspetta...dobbiamo ancora divertirci-disse Gerard,con un sorriso maligno in faccia.Alzò il pugno,sapevo quello che sarebbe successo,chiusi gli occhi,in attesa del colpo.Che però non ci fù.Aprì cautamente gli occhi,vedendo Gerard che guardava qualcosa dietro di me,un'espressione terrorizzata in volto.Mi lasciò andare,facendomi cadere a terra. Lo vidi correre via,seguito dagli altri ragazzi.Sentì il rombo di un tuono che infrangeva la quiete del parco.Mi voltai per vedere cosa avesse terrorizzato a quel modo quel gruppetto di bulli.

Meg.

-Meg!Che ci fai qui?-esclamai,sorpreso di vederla lì.

Lei si chinò su di me,preoccupata.

-Bill, stai bene?Cosa ti hanno fatto?-chiese ansiosa.

-Sto bene,tranquilla...

-Non sono dei bravi ragazzi quelli-disse lei,guardando nella direzione in cui erano scappati,con disgusto,quasi odio...

-Devo dire che se non fossi arrivata tu,me la sarei vista brutta...-confessai,sorridendo appena.

Lei mi sorrise dolcemente,prima di aiutarmi ad alzarmi.Sentì una goccia di pioggia colpirmi proprio sulla punta del naso.Pochi secondi dopo,si poteva dire che c'era il diluvio.

-Troviamo un posto dove ripararci-urlai,ormai fradicioo fino all'osso.

-Sì,direi che è una buona idea-urlò Meg,guardandosi attorno.

Alla fine trovammo un apertura su un'albero cavo.Ci ranicchiammo lì,in attesa che la pioggia smettesse.

-Lo sapevo che si metteva a diluviare-sbottai,guardando la pioggia che si infrangeva sull'erba.

Mi voltai verso Meg e vidi che tremava.Mi ricordai che lei non doveva stare a contatto con l'acqua...

Mi tolsi la felpa,mettendogliela dietro le spalle.

-G-grazie...-balbettò lei,avvicinandosi un po' di più a me.Le cinsi le spalle con il braccio,pogginado la testa sulla sua.

-Bill...ma tu e Tom siete venuti qui solo per le vacanze?-chiese Meg improvvisamente.

-Sì...non sapevamo neanche che dovevamo venire a Monche,i nostri genitori non ce l'hanno detto.

-Oh...

-Ma...ma noi verremo ancora l'anno prossimo-dissi senza pensarci.

-Davvero?Dici sul serio?-esclamò Meg,guardandomi.

-Sì...certo.-

Eccomi gente!! Ritornata fresca fresca dalle vacanze!!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto ^_^

Le vostre vacanze come sono andate, invece? 

A presto!!! Baci <3

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9°






-Possibile che ogni volta che esci finisce che stai sempre con lei?!-sbottò Tom,buttando sul letto il game-boy e mettendo il broncio.

-Ma che ne so io...-borbottai,mentre facevo i compiti di tedesco.

-Sappi che ogni volta che metterai piede fuori io ti seguirò come un'ombra,come una sanguisuga,come un riccio quando...

-Ok ok,hai reso l'idea!-sbottai,mettendo un puntino sulla i.

-Bill...adesso che ci penso...non abbiamo più provato da quando siamo partiti!

Alzai la testa,guardando mio fratello.

-Dici le prove dei Devilish?

-Già...

-Ma Georg e Gustav non sono qui con noi!

-E che c'entra!Potremmo benissimo provare noi due da soli,io suono la chitarra e tu canti,mai sentito il termine “acustico”?

-Sì sì,certo!

Tom si alzò dal letto,afferrando la custodia della sua amata chitarra.L'aprì tirando fuori la Gibson classica.

-Allora?Pronto?

Girai la sedia in modo da guardare dritto mio fratello.

-Sì,ovvio.Quale pezzo suoniamo?

-Mmm..Nicht Wird Besser?

-Vada per Nicht Wird Besser

Al mio 3 Tom attaccò le note della canzone.Mio fratello sapeva fare bene due cose:rompere le balle e suonare la chitarra.Anche se secondo lui invece di rompere le balle sapeva rimorchiare le ragazze...

Iniziai a cantare,fino a quando a metà canzone mi ingarbugliai un pochino.Tom si fermò,guardandomi accigliato.

-Allora? Hai visto che succede se non si fanno le prove...

-Sì,ma non fa niente,riproviamo!-dissi fiducioso.

Continuammo a provare tutte le nostre canzoni per tutto il pomeriggio fino a quando,esausti,non scendemmo a cena.

-Vi ho sentiti suonare ragazzi-disse Gordon,guardandoci orgoglioso.-Siete magnifici.Dovete mettercela tutta,un giorno ce la farete a sfondare

-Speriamo...-dicemmo all'unisono io e Tom.

All'improvviso suonarono alla porta.

Simone posò la forchetta sul tavolo,rivolgendo un'occhiata a Gordon.

-Chissà chi è a quest'ora...

Si alzò,scomparendo in corridoio.Ritornò poco dopo guardando me e Tom.

-C'è una ragazzina,dice di chiamarsi Meg.

Io e Tom ci alzammo subito,superando mamma e correndo verso la porta di casa.Meg ci aspettava lì in piedi,torcendosi le mani.Alzò lo sguardo,sorridendoci.

-Scusate se vi disturbo a quest'ora...-balbettò.

-Oh,non fa niente-dicemmo all'unisono io e Tom.

-Potete venire con me in un posto?-domandò Meg,guardandoci speranzosa.

Io e Tom ci scambiammo un occhiata,annuendo.

-Mamma,noi usciamo un attimo,ci vediamo più tardi!-urlò Tom,prima di chiuderci la porta alle spalle.

-Allora,dove andiamo?-chiesi a Meg,mentre chiudevo il cancello di casa.

-Vedrete,è una sorpresa!-rispose,entusiasta.

Proseguimmo il cammino fino alla stradina che portava a casa di Meg,per poi entrare dritti nella foresta che c'era lì vicino.

-Ehm...Meg...ma...c-cosa ci veniamo a fare nella foresta...la sera?-balbettò Tom,avvicinandosi di più a me.Che razza di fifone!

-Aspettate e vedrete!-si limitò a dire Meg,camminando abilmente tra tutti quei rami caduti a terra.Le foglie secche dell'autunno precedente schricciolavano ad ogni nostro passo,rieccheggiando per tutta la foresta.Il sole stava calando in fretta.

All'improvviso arrivammo in una piccola radura,ed in mezzo c'era un grosso pino secolare.Meg lo raggiunse,cominciando ad arrampicarcisi.

-Venite!Che fate lì impalati-disse,voltando la testa verso di noi.

Io mi avvicinai per primo all'albero,notando che c'erano dei bastoncini inchiodati,per facilitarne la salita.

Cominciai ad arrampicarmi anche io.

-Ehi...aspettatemi!-urlò Tom,correndo verso il pino.Appena arrivato però,si fermò di colpo.Nel frattempo Meg era già salita in quella che sembrava una piccola casa sull'albero.

-Tom,che hai?

-Ho paura di cadere e fracassarmi la testa,ecco che ho!-sbottò lui,incorciando le braccia.Sospirai,riscendendo dall'albero.Gli feci segno di salire per primo.

Tom cominciò a salire piano,così piano che un bradipo avrebbe fatto più in fretta.

-Muoviti!-esclamai,mentre salivo dietro di lui.Finalmente riuscimmo a salire nella casetta.

-Wow-esclamò Tom,mentre si rialzava.

-Venite qui!Svelti!-esclamò Meg,affacciata alla finestrella della casetta di legno.

Ci affrettammo a raggiungerla,sbirciando fuori.Quello che vidi mi lasciò letteralmente a bocca aperta.Uno spettacolo semplicemente magnifico.

Da quell'altezza si vedeva perfettamente tutto l'immenso lago.Era calmo e dipinto di tonalitò calde per via del bellissimo tramonto che si stava consumando lentamente quella sera.

-Ma è...bellissimo...-sussurrai piano.

-Vi piace?-chiese Meg,sorridendo compiaciuta.

-Altrochè!-esclamò Tom,gli occhi ancora icollati a quello stupendo spettacolo naturale.

-Questa casetta è tua?-domandai a Meg

-Sì...

-Wow..beata!-disse Tom.

Mi vennero in mente improvvisamente le siepi a forma di cavallo nel giardino della villa e mi domandai se anche quelli fossero stati fatti per lei.

-Ma...anche quelle siepi a forma di cavallo?

All'improvviso Meg si ammutolì.

-Non mi ricordo-disse in tono freddo,rivolgendo lo sguardo da qualche parte fuori dalla casetta.

Stupito da quella reazione,rivolsi uno sguardo interrogatorio a mio fratello,che si limitò a fare spallucce.

-Si è fatto tardi-disse improvvisamente Meg,dirigendosi verso l'uscita della casetta.

-Io vado...buonanotte

angeli neri: beh la tua supposizione è alquanto interessante e giusta, però io non posso dirti nulla! xP Però vedrai che alcune lacune della storia verranno risolte con il proseguire dei capitoli... e grazie di tutto, sono contenta che la storia ti piaccia! :DD

eleonor483:  sono felice che l'altro capitolo ti sia piaciuto! Spero ti piaccia anche questo! :D

tokio miky: mikyyy aspetta a fare decisioni affrettate! Ti dico solo questo ;)! Potrebbe e non potrebbe essere... chi lo sà! xD Comunque sono molto contenta che questa mia storia ti piaccia *__*! Baci! je t'ador! xD

teddy bear punk: lo so, l'altro capitolo era corto... però mi fa piacere che sia stato di tuo gradimento! :DD Baci

tokitoki: suppongo che tu non abbia passato una delle tue migliori estati quest'anno xD! "quando si è messo a piovere ho rivisto davanti agli occhi il live agli EMA 2007..." x°°°DDDD Non farmici pensare! Svalvolo *ç* Comunque grazie per la recensione, baci!

ArY_EnGeL: scena romantica? Eeeeeh, può darsi! xD Sono contentissima per il fatto che la mia storia ti piccia così tanto! :D Baci!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10°






Era una ridente giornata di sole e io,Tom,mamma e Gordon eravamo andati al lago,nella riva dove stava la gente e,quel giorno,c'è n'erano parecchie di persone.Tom stava tutto il tempo in acqua,come un bambino piccolo infatti, oltre a lui, ci stavano solo i bambini.

Io ero sdraiato su un asciugamano,un libro in mano e gli occhiali da sole inforcati.I nostri genitori erano andati a comprare dei gelati.

Vidi improvvisamente formarsi un'ombra sulla pagina del libro che stavo leggendo.Voltai la testa e vidi Tom,grondante d'acqua,che mi fissava con aria implorante.

-Bill... lo sai che ti voglio tanto tanto bene?-disse,sbattendo amabilmente le lunghe ciglia in un tentativo di farmi commuovere.

-Cosa vuoi?-tagliai corto,fissandolo con le palpebre leggermente abbassate.

-Vieni a fare il bagno con me??-mi chiese in tono supplichevole.

-No-risposi secco,tornando a leggere.

-Dai,Bill!!Mi sento stupido lì in mezzo a quei bambini schiamazzanti...

-Pensavo ci si trovasse a proprio agio con i propri simili.-dissi, cercando di trattenere le risate.

-Non sei divertente!!... Allora,vieni o no?

-Ti ho detto no...

-Guarda che ti ripudio come fratello gemello!

Scoppiai a ridere,tornando a guardarlo con aria divertita.

-Ok,ma solo perchè sei tu.-dissi,alzandomi e togliendomi gli occhiali che buttai sul telo insieme al libro.

-Grazie Bill!-esclamò Tom,gli occhi pieni di gratitudine.

Entrai nell'acqua con estrema lentezza,per abituare la pelle al freddo.Il contrario di Tom,che si buttò come un rinoceronte inferocito,spruzzando tutti nel suo raggio d'azione.Compreso me.

-Calmati Tom,o saranno costretti a chiamare qualcuno per sopprimerti!-esclamai,mentre Tom se la rideva.Facemmo il bagno tranquillamente,schizzandoci e giocando e non accorgendoci che ci eravamo allontanati molto dalla folla.

-Ehm...Bill,ritorniamo indietro.Ci siamo allontanati troppo.-disse Tom,guardandosi intorno.

-Già...-mormorai – Però qui almeno si sta tranquilli!Senza quei bambini scassa-palle...

-Hai ragione!-esclamò Tom,sorridendomi.

Così ricominciammo a nuotare tranquillamente.Poco dopo mi accorsi che c'era una stradina dall'altra sponda del lago,quella dove non c'era gente.

-Tom...guarda!-dissi attraendo la sua attenzione e indicando la strada.

-Dove credi che porti?-chiese Tom.Io intanto ero già partito verso essa,curioso di vedere dove portava.

-Ehi...Bill,aspettami!-urlò Tom,che si affrettò a seguirmi.Uscì dall'acqua,girandomi per vedere a che punto stava mio fratello.Quando uscì anche lui,m'incamminai per la strada.

Era piccola e stretta e si sentivano i grilli cantare.Le voci delle persone ci giungevano ovattate.

-Bill...-Tom stava cominciando già ad innervosirsi.

-Shht!- lo zittì.

Dopo pochi minuti ci trovammo davanti ad un piccolo cancello scardinato.Mi fermai,guardando aldilà del cancelletto.Quello che vidi mi fece gelare il sangue nelle vene.

-Oh Mio Dio!-urlò Tom accanto a me,gli occhi sgranati per la sorpresa.

-Ma è un cimitero!

Io non riuscivo a spicciare parola,ero troppo scioccato.Da quel che si poteva vedere attraverso il piccolo cancello,sembrava che la strada intrapresa da me e Tom fosse solo una secondaria. L'entrata vera e proria si trovava lontana parecchi metri da noi,in un cancello molto più grande e nuovo.

Spinsi la porta del cancelletto,con un po' di difficoltà.

-Cosa stai facendo?!-esclamò Tom,guardandomi scioccato.

-Sto cercando di aprire questo maledetto coso,se magari mi aiutassi...-sbottai,spingendo con un colpo di spalla la porta che finalmente si spalancò,facendo un terribile cigolio di ferro arrugginto.Entrai senza esitare,facendo alcuni passi in avanti.

-Bill!Sei pazzo?!Torna subito indietro!-strillò Tom,agitato.

Non gli diedi ascolto.Il cimitero era grande ma non c'erano tantissime tombe.E quelle che c'erano erano vecchie e mezze rotte,coperte di erbaccia.C'erano molti pini secolari che tenevano ombra e da ogni parte sbucava una lapide consumata.Nonostante fosse giorno e non soffiasse vento,sentì un brivido corrermi lungo la schiena alla vista di quel posto.Poi qualcosa mi afferrò per la spalla.Il mio cuore ebbe un tuffò,cacciai un urlo spaventoso,voltandomi di scatto,terrorizzato.

Tom aveva urlato anche lui,per la sorpresa alla mia reazione.

Con il fiatone disse,guardandomi torvo:

-Senti,ora ce ne andiamo ok?Non mi và di stare sopra ai morti...

Annuì,guardando un'altra volta indietro.

Mentre seguivo Tom verso il piccolo cancello,il mio sguardo cadde accidentalmente ad una delle lapidi.Era piccola e sopra stava la statua di un'angelo con una delle ali rotte.La scritta era sbiadita...

Marg...”.Il resto del nome era coperto da uno dei rami del salice piangente che era lì accanto.

Ritornammo di fretta indietro,raggiungendo la riva del lago.Ad aspettarci c'era nostra madre,infuriata nera.

-Dove eravate spariti!-strillò,guardandoci arrabbiata.

Io e Tom stavamo davanti a lei,a capo chino.

-Non sapete che spavento ci avete fatto prendere!Pensavamo che vi fosse successo qualcosa,che vi avessero rapiti!-continuò,la voce tremante – Ora Gordon vi porterà a casa e lì starete per il resto della settimana!

Annuimmo,incapaci di ribattere.La mamma aveva ragione,l'avevamo fatta preoccupare.Anche se per me e Tom le punizioni non erano mai state terribili.Ognuno di noi due aveva l'altro con cui scherzare,giocare e tenere compagnia.Quella volta poi,avevamo anche di cosa parlare,dopo quella fugace visita al cimitero...

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Ciao! Scusatemi per il mio ritardo, ma non mi decidevo mai a postare!! xD

Ringrazio profondamente chi mi ha recensito l'altro capitolo, cioè tokio miky, ArY_EnGeL, eleonor483 e angeli neri! Siete fantastiche <3

Con questo capitolo finalmente siamo entrati nella parte più dark della storia XD

Spero vi piaccia... beh ora vado! Al prossimo capitolo! 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11°




La settimana di punizione era passata tranquillamente,anche se a volte io e Tom ci annoiavamo.

Dopo la visita innaspettata al cimitero avevo avuto frequenti incubi su quel posto. Sognavo che ero lì in mezzo a tutte quelle lapidi e avevo un nodo allo stomaco, paura e rabbia. Dovevo cercare qualcosa lì, una tomba. E poi, quando finalmente la trovavo il sogno veniva interrotto...

Non ne parlai con Tom, pensando che fossero sogni inutili.

Un pomeriggio,sentimmo delle voci stridule giù in salotto.

-Che succede?-chiese Tom,riemergendo dalla lettura del suo fumetto.

Scesi dal letto,aprendo un po' la porta della camera.

-C'è qualcuno...

-Bill,Tom,venite giù,vi devo presentare delle persone!-sentimmo urlare dal salotto nostra madre.

Ci sbrigammo a scendere,curiosi di vedere chi fossero queste persone.Quando entrammo in salotto,i nostri cuori perdettero un battito.

Davanti a noi c'era il tipo dai capelli rossi che stava in quel gruppo che poco tempo fa voleva “divertirsi” picchiandomi,e accanto a lui c'era sua madre,la donna che avevamo visto nell'escursione al castello.

-Salve!-ci salutò gioviale la donna.

Dovevamo avere un'espressione orripilata,visto che Simone tossì un pochino per guardagnare la nostra attenzione.

-Lui è Roger,ragazzi.E lei è Mariette.Li abbiamo conosciuti poco tempo fa al castello di Monche,se non vi ricordate.

-S-sì...si che ci ricordiamo-balbettò Tom.

Roger sembrava parecchio a disagio e notai che evitava in tutti i modi possibili di incrociare il mio sguardo.

-Roger,saluta questi adorabili ragazzini-lo incitò sua madre,spingendolo in avanti.

Roger avampò di colpo,e a testa bassa balbettò qualcosa che si poteva tradurre in una specie di “ciao”.Ma ora,una cosa non mi tornava:mamma non ci aveva litigato con Mariette?E ora la ospita a casa come se niente fosse.Mah...

-Ragazzi!-esclamò Simone,facendo cenno con il capo a Roger.

Io e Tom ci riscuotemmo dai nostri pensieri.

-Oh..ehm ciao-disse Tom.

-Ciao...-salutai io.Sapevo il perchè di tutta questa ostilità di Roger nei miei confronti.

Tzè...che nome!Uno che assomigliava a una carota si chiamava Roger,come il coniglio di “Chi ha incastrato Roger Rabbit?”

-Ragazzi,perchè non andate di sopra a conoscervi meglio...-disse Simone,con un tono che non ammetteva repliche.

Sbuffando,facemmo segno a Roger di seguirci.Lo vidi che mandava uno sguardo implorante a sua madre,prima di raggiungerci al piano superiore.Entrammo in camera,rimanendo per un attimo impalati a guardarci le mani,improvvisamente divenute molto interessanti.

-Bè...una cosa devi sapere “Roger”-disse Tom,e nel pronunciare il suo nome fece il segno delle vorgolette con le mani.

-Tu non stai simpatico a noi e noi non stiamo simpatici a te,chiaro?

Roger parve in un attimo riaquistare tutta la sua spavalderia e sfrontataggine.

-Certo,ovvio.Mi ha costretto quella balena di mia madre a mettere piede qua dentro.

-Bene,visto che è così, è assolutamente vietato per te toccare qualsiasi cosa presente in questi 3 metri quadrati,capito?-sbottò Tom,prima di risadraiarsi sul suo letto e rimettersi a leggere i fumetti.

Roger gli rivolse un occhiata piena di disprezzo,prima di guardarmi.

-Che hai da guardare?-dissi bruscamente.

-Io non centravo niente-disse improvvisamente Roger,guardandomi ora serio.

Agrottai la fronte.Forse si riferiva a quando uno dei suoi amichetti stava per mollarmi un pugno in faccia.

-Non c'entravi niente in cosa?-chiese Tom,alzando gli occhi dal fumetto.

No,accidenti,a Tom non glielo avevo detto quello che mi era successo quel giorno...me ne ero proprio scordato,gli avevo raccontato solo di Meg.

-Bè,un mio amico...voleva picchiare questo qui-disse indicandomi.-e poi è spuntata Margaret Sckleer.-concluse,rabbrividendo.

Tom mi guardò,stupito.

Non ci fù il tempo per dire altro,perchè sentimmo la voce della madre di Roger che lo chiamava ad andare a casa.Roger uscì senza salutare,sbattendosi la porta dietro.

-Allora,cos'è questa storia?Non me l'avevi detto-disse Tom,alzandosi e raggiungendomi.

-Sì..scusa Tomi,è che me lo sono proprio scordato...ero così preso da Meg che...

-Margaret-disse Tom,fissando un punto davanti a sé.

-Cosa?

-Margaret Sckleer,così l'ha chiamata quell'idiota.

Fissai un punto indeterminato della stanza, pensando. Quel nome mi era vagamente famigliare. Come se l'avessi sentito da qualche parte... ne ero sicuro. Meg però non ci aveva mai fatto cenno del suo, a quanto pareva, nome completo.

-Forse Meg è il suo diminutivo – borbottai.

Tom annuì. Sapevo che anche lui era piuttosto curioso di saperne di più su questa faccenda.

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Eheheh... ok dai XD Vediamo che significa questa cosa! Basta che mi seguite u___u

Ringrazio chi ha letto la mia storia e chi ha commentato!

Soprattutto lily483, eleonor483, tokio miky, angeli neri e ArY_EnGeL !

Al prossimo capitolo ragazze! ^^

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Capitolo 12
*** Capitolo 12° ***


Chissà da quanto tempo non aggiorno... sicuramente tanto. Mi scuso profondamente con le mie lettrici, davvero, ho fatto la stessa cosa di altre autrici che per molto tempo hanno abbandonato le loro FanFiction, facendo magari preoccupare le lettrici... mi dispiace! ç_ç

Prometto che d'ora in poi aggiornerò spesso. Dopotutto non è nemmeno una storia lunga, questa.

Ringrazio profondamente  chi ha recensito il precedente capitolo, grazie mille a tutte!

Ed ora, eccovi il dodicesimo capitolo di "Ghost".

Capitolo 12°




-Tomi...sei sveglio?- dissi piano, scuotendo un poco il corpo mingherlino di Tom.

-Mmmbf...- borbottò lui.

Era prestissimo (per l'orario personale di Tom) svegliarsi alle 9, ma per me era urgente.

Lo scuotei ancora, questa volta un po' più forte.

-Tom...devo farti vedere una cosa!- sbottai, perdendo la calma e tirandogli un ceffone.

-Ahia, troglodita!- esclamò lui, alzandosi a sedere e massaggiandosi la testa con una smorfia.

Fece un'enorme sbadiglio, facendo fuoriscire dalla bocca tutta l'aria putrida.

Sventolai una mano davanti al naso, assumendo un'espressione disgustata.

-Allora... che vuoi?- disse Tom con la voce impastata dal sonno e le palpebre pesanti.

-Ho fatto il testo per una nuova canzone...-

Tom mi mise una mano davanti, come per fare segno di aspettare un attimo. Si alzò dal letto, stiracchiandosi le braccia.

-Ehm...allora dicevo...-

-Aspetta un attimo Bill!- esclamò lui, dirigendosi verso il bagno.

Lo sentì aprire il rubinetto e sciaquarsi la faccia.

Uffa, mica potevo stare lì ad aspettare i comodi di Tom!

Entrò di nuovo in camera, mentre si asciugava la faccia con un asciugamano celeste. Si sedette di nuovo sul letto, guardandomi.

-Ok, ora sono pronto per ascoltarti- disse.

-Sì... ti dicevo... ho fatto il testo per una nuova canzone, guarda!-esclamai eccitato, porgendogli il foglio su cui avevo lavorato tutta la notte.

Tom lo prese, cominciando a leggere.

-RetteMich?!- esclamò, mentre i suoi occhi color nocciola leggevano le parole che avevo scritto.

-Sì...com'è?

Dopo un po' Tom alzò lo sguardo dal foglio.

-Wow- fece.

-Come wow? Wow nel senso che è una figata o wow nel senso ma che pena?!?- chiesi, agitato.

-Wow nel senso che è proprio un bel testo. E bravo il mio fratellino-disse Tom, scompigliandomi i capelli. Scostai bruscamente la sua mano. Odiavo quando faceva il fratellone grande.

-Senti... ma da dove hai preso tutta questa disperazione di cui parli nel testo?- sghignazzò Tom, cominciando a vestirsi.

-Non è difficile!- dissi, mente mi vestivo pure io.

-Bè, dopo proviamo a metterci la base, ok?

-D'accordo-

Pochi minuti dopo scendemmo in cucina a fare colazione, trovando lì nostra madre che preparava l'impasto per una torta.

-'Giorno mamma- la salutai io, prendendo posto a tavola.

-Buongiorno tesori-

-Mamma... posso chiederti una cosa?- disse Tom all'improvviso.

-Sì,certo amore-

-Ma tu non avevi litigato con la mamma di Roger?-

Simone si voltò a guardarci, divertita.

-Sì, certo. Ma poi l'ho incontrata un giorno al lago, è stata molto simpatica e gentile e ho pensato che era una sciocchezza arrabbiarsi come una ragazzina per cose del genere. Ah, a proposito, avete fatto amicizia con Roger?- chiese mamma, con aria compiaciuta.

Io e Tom ci scambiammo uno sguardo, prima di rispondere.

-Ehm...si si, certo...- mentimmo.

Simone si sedette a tavola, bevendo un sorso del suo caffé.

-E' così caro quel ragazzo!-

Quasi mi andarono di traverso i cornflakes, mentre Tom si stava strozzando con il suo croissant.

Come si vedeva che non lo conosceva nemmeno un pochino...!

Dopo colazione, io e Tom decidemmo di provare a mettere su una base per RetteMich in giardino. Tom prese la sua chitarra, raggiungendomi nel dondolo sistemato sotto all'abete.

Stettimo tutta la mattinata a provare e riprovare, note su note, finchè,dopo tanta fatica, non riuscimmo a trovare la melodia perfetta per la canzone.

-Fantastico!- esclamai, dopo che Tom ebbe finito di suonare il pezzo.

-Sì, direi che ci è venuta proprio bene questa-

Io e Tom ci scambiammo un sorriso complice, compiaciuti di essere riusciti a creare una canzone insieme.

Qualche istante dopo, sentimmo la voce di nostra madre.

-Ragazzi, guardate chi è venuta a farvi visita-

Alzammo lo sguardo, vedendo Simone che sorrideva con accanto una ragazzina bionda.

-Meg!- esclamai, alzandomi di colpo.

-Ciao!- fece lei, abozzando un sorriso.

-Bene, io vado che mi cerca Gordon- disse mamma, prima di scomparire dentro casa.

-E' da un sacco che non ci si vede, dove sei stata?- chiesi a Meg.

-Oh... avevo molti impegni...-disse distrattamente lei, rimanendo sul vago.

I suoi occhi si erano posati sulla chitarra di Tom, come se avesse appena visto un tesoro.

Si avvicinò lentamente, sedendosi accanto a lui.

-La sai suonare?-c hiese, accarezzando il manico dello strumento.

-Sì, certo. Perfettamente-

-Mi suoni qualcosa?- chiese Meg, facendo gli occhioni da cucciolo.

-Certo! Bill, che ne dici se gli facciamo sentire in prima assoluta mondiale... RetteMich?!-

I miei occhi si illuminaro all'istante. Andai a sedermi anche io sul dondolo, cominciando a riscaldarmi un po' la voce.

-Vai... 1, 2, 3...-

Tom attaccò le note, lente e straziant,. e subito dopo entrai in scena io, cantando le parole che avevo scritto con tanta passione.

Sbirciai la reazione di Meg, mentre cantavo.

Teneva gli occhi chiusi, sembrava cullarsi con quella melodia.

Komm und rette mich
Ich verbrenne innerlich.
Komm und rette mich
Ich schaff’s nicht ohne dich...



Guardai ancora Meg. Mi accorsi che aveva gli occhi lucidi.

Alla fine della canzone, si mise ad applaudire.

-E'... è la canzone più bella che io abbia mai sentito...- disse, con voce spezzata.

Io e Tom arrossimo un po', ridacchiando compiaciuti.

-Chi l'ha scritta...?- chiese Meg. Sembrava tanto triste...

-Io...-risposi, fissandola.

Lei alzò lo sguardo su di me ed io mi ritrovai immerso in quei due occhioni verdi, due smeraldi rari che sembravano volessero dirmi qualcosa. Erano velati da una tristezza profonda, troppo per una ragazzina di appena quattordici anni... sì, sembravano chiedermi proprio “rettemich”.

-Ehm...ragazzi...ohi!-

Io e Meg ci riscuotemmo da quella specie di sogno, rivolgendo il nostro sguardo a Tom, che sembrava parecchio seccato.

-Comunque dicevo, io ho fatto la melodia,tutto merito di questa capoccia geniale- disse, indicandosi la testa.

-Ti ho aiutato anche io Tomi- dissi ridacchiando.

-Sì, ma non conta nulla-






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Capitolo 13
*** Capitolo ***


Capitolo 13°

 

 

 

Due giorni dopo io e mio fratello ci incontrammo con Meg al parco.

Faceva molto caldo, eravamo seduti sotto l'ombra fresca di un albero, bevendoci una coca-cola fredda.

-Mi piacerebbe molto conoscere Gustav e Georg, mi sembrano davvero dei tipi simpatici da quanto mi avete raccontato!-disse Meg,sorridendo.

-Te li faremo conoscere un giorno,vedrai-le rispose Tom,bevendo un sorso di coca.

-Sì... Georg è il più strano.-dissi io.

-E puzza-aggiunse Tom,provocando le risate di Meg.

Poi all'improvviso si alzò,voltandosi verso di noi.

-Ragazzi,io devo andare...ci vediamo!

Io e Tom ci scambiammo uno sguardo dispiaciuto.

-Ma Meg...

Tutto inutile.La ragazza era già scomparsa per la stradina che portava alla sua villa.

-Possibile sempre così-?disse Tom,fissando il punto in cui aveva visto Meg.

-Sempre così che?-chiesi io.

-Ci si incontra,si scherza...tutto normale,e poi così all'improvviso si alza e dice che deve andare.

-Bè,avrà da fare Tom,cavolo!-sbottai io,finendo l'ultima goccia di coca-cola nella lattina.

-E' così misteriosa quella ragazza...sexy!

Gli diedi uno scapaccione, ridendo.

-Porco

-Ma và!Io sono pervertito più che porco!

Scoppiai a ridere,nonostante la battuta fosse di natura piuttosto stupida.

 

 

Anche se Tom non lo sospettava minimamente,anche io infondo mi corrodevo di curiosità su cosa avesse di così importante da fare Meg per andarsene via di colpo. E poi volevo chiederle se si chiamasse veramente Margaret Sckleer... su questa cosa del nome ci pensavo sempre, sembrava quasi che mi preocupasse.

Il giorno seguente,mi alzai prima di mio fratello,uscendo e andando a casa di Meg.Entrai nel famoso giardino con le siepi a forma di cavallo,sbirciando in giro alla ricerca della ragazza.Non vedendola,pensai che fosse in casa.Salì in veranda,suonando al campanello della villa.Attesi qualche minuto.Nessun segno di vita.Suonai ancora.Niente.Dove si era cacciata?Scesi dalla veranda,guardandomi ancora intorno,pensieroso.

Forse era nella casetta sull'albero...

Entrai nella foresta,percorrendo la stradina che si era formata a causa dei continui spostamenti verso il centro.Arrivai alla piccola macchia senza nessun'albero apparte il grande pino secolare al centro.

-Meg!Sei qui?-urlai,mettendo le mani a mo' di megafono.

Sentì un movimento tra le foglie del albero.

-Bill!Che ci fai qui?-udì esclamare da qualche parte nella casetta da Meg.

Mi diressi all'albero,cominciando a salire.Entrai nella piccola casetta di legno,trovando Meg seduta accanto alla finestra.Probabilmente fino a poco fa stava guardando il panorama.

-Ciao-la salutai,un po' in imbarazzo.

-Ciao-disse lei,sorridendomi e dando dei colpetti al pavimento accanto a lei.Mi avvicinai,sedendole accanto.

-Che facevi di bello?-chiesi

-Guardavo il lago- rispose -perchè sei venuto a cercarmi?

Rimasi un po' fregato da quella domanda.

-Volevo vederti-buttai lì.In un primo momento volevo fosse una scusa,ma poi mi accorsi che tutto sommato era vero...

-Che carino...-sospirò Meg.

Stemmo lì per un po' in silenzio,non sapendo di cosa parlare.

-Ah...ti ho cercata anche in casa prima,ma non c'era nessuno.

-Oh,sì...i miei genitori sono usciti-disse lei,facendo una specie di smorfia.

-Un'uscita romantica?-scherzai

-Probabile-disse ridendo Meg.

Ci ritrovammo per la seconda volta a guardarci fisso negli occhi.Possibile che quelle pietre color smeraldo mi incantassero sempre...e sempre avvertivo in loro questa infinita tristezza,che lei mascherava così bene quando rideva delle battute mie e di Tom,quando parlava spensierata...

Sentì una strana sensazione allo stomaco,come se correndo per le scale avessi saltato 3 gradini in un colpo...

Mi resi conto che era bellissima,e che i nostri visi erano così vicini che c'era solo un filo d'aria a separarci.

Sentì il tocco delle sue dita sulla guancia sinistra,leggere,quasi mi sembrava irreale...o ora o mai più,pensai.

Unì le nostre labbra in un bacio,dapprima leggero,quasi accennato,per poi premere di più su quelle labbra rosee. Il mio cervello aveva smesso di funzionare,mi sentivo strano da morire,volevo proprio starmene lì in qulla posizione per tutto il giorno...

Ci separammo,quasi senza fiato.

-Scusa-dicemmo all'unisono.

-No,ma di che..-dicemmo ancora, insieme.

Ci scambiammo un'occhiata,scoppiando poi a ridere.



*muore
Ok mi sto vergognando tantissimo! Era ora che mi decidessi a postare...
Devo confessarvi che questa FF l'ho terminata da un sacco di tempo e adoro riaprirla sul mio Word e aggiustarla, aggiungere qualche cosa o correggere qualche errore di distrazione. Quindi un po' mi dispiace finirla XD
Siccome l'ho scritta agli inizi, il mio stile lascia a desiderare, quindi...
Sono lo stesso contenta però che ci sia (o magari ci sia stato, non so se mi seguirete ancora) qualcuno che legge questa storia!
Beh, bando alle chiacchere, ringrazio profondamente quelle 3 anime pie che hanno recensito il precedente capitolo che avevo postato! Grazie infinte ^^
Alla prossima! Mi impegnerò a postare con più rapidità! ù_ù

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