Qualcosa Di Grande

di alexandrathebest
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la nuova ragazza ***
Capitolo 2: *** una serata...particolare ***
Capitolo 3: *** finalmente...un mistero svelato ***
Capitolo 4: *** Jacob Black e la verità ***
Capitolo 5: *** are you in love? ***
Capitolo 6: *** Spiegazioni ***
Capitolo 7: *** Volterra ***
Capitolo 8: *** non è un capitolo ***
Capitolo 9: *** Doa ***
Capitolo 10: *** Angelo Mio ***
Capitolo 11: *** capitolo dieci+Epilogo ***



Capitolo 1
*** la nuova ragazza ***


Prologo:

 

 

 

 

Finalmente era arrivato il primo giorno di scuola, come sempre io e i miei amici ci radunavamo intorno alle nostre moto, e si parlava del più e del meno, di come avevamo passato le vacanze e inevitabilmente l’argomento cadde sulla nuova ragazza in arrivo dall’Italia.

-ei Angel come è secondo te la nuova ragazza?-

Non è che me ne fregasse poi tanto della nuova ragazza, a scuola avevo la nomina di quello difficile da conquistare, che non se le filava nessuna, terribilmente sexy e bello da far venire il capogiro ma a me è sempre importato poco.

-pianeta terra chiama Angel-

Jason mi riscosse dai mai pensieri.

-francamente non mi importa-

La campanella suonò e noi ci incamminammo verso le nostre aule prima ora Biologia.

Ero seduto al mio solito banco quando Linda iniziò a fare la gallina con me, mentre io guardavo fuori dalla finestra insistentemente, fu così che la notai, camminava tranquilla per il parcheggio della scuola, semplice e bellissima, fiera e sicura di se stessa, si girò dalla mia parte e istintivamente abbassai lo sguardo, quando mi decisi a rialzarlo qualcuno bussò alla porta.

-professor Finch è arrivata la nuova alunna-

Il professore diede l’ok e la ragazza entrò, era la ragazza che avevo notato prima, la osservai in ogni minimo particolare, non molto alta, capelli lunghi neri lisci con le punte fucsie e frangette pare, occhi scuri grandi e pieni di vita contornati dalla matita nera e dall’ombretto bronzo con i brillantini, labbra carnose messe in risalto ancora di più da un lieve filo di lucidalabbra, leggermente in carne con un seno prosperoso, indossava dei jeans neri stretti a sigaretta, una maglietta tra il violetto e la fucsia scuri con scritto Don’t Look At Me in oro e infine portava una tracolla color carne della Calvin Klain.

-ragazzi lei è Martina McCartney-

Tutta la classe la salutò ci guardò uno ad uno e quando il suo sguardo si posò su di me i suoi occhi brillarono di una strana luce.

-siediti vicino al nostro Angel Cullen-

Con passo tranquillo e deciso si accomodò al mio banco rivolgendomi solo un ciao.

Le lezioni passarono tranquille tranne per il fatto che tutti non facevano altro che parlare di Martina, all’ora di pranzo ci si misero anche i miei amici, così in preda alla noia e alla disperazione me ne andai in giardino e la trovai a fumare una sigaretta assorta nei suoi pensieri.

-che hai da guardare?-

Si girò verso di me e tranquilla mi si avvicinò.

-sei il figlio di Edward Cullen vero?-

-si perché?-

-digli che qualcuno lo sta cercando anzi digli che qualcuno a cui non sta affatto simpatico lo vuole-

Non appena ebbe finito di parlare sparì dalla mia vista, così all’improvviso senza dire nulla, ma chi era quella ragazza?e come poteva sapere che qualcuno cercava mio padre?in un modo o nell’altro avrei scoperto di più su quella ragazza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice:

ciao a tutti!questa è la mia prima Ff su twilight,spero vi possa piacere,siate clementi,recensite e ditemi che ne pensate se ne vale la pena o no di continuare.

Baci8 a tutti!  

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Capitolo 2
*** una serata...particolare ***


Capitolo due

 

Quando tornai a casa, salii le scale in cerca dei miei genitori, non li trovai, poco dopo apparve mia zia Alice dietro di me facendomi spaventare.

-sappiamo già tutto vieni-

Alice, la mia dolce zia, un folletto matto, con qualche piano diabolico sempre in mente.

Mi portò nello studio del nonno Carlisle e li trovai tutta la mia famiglia, non appena mi vide zia Rosalie mi venne vicino abbracciandomi.

-come è andato il primo giorno di scuola piccolino-

-zia non sono più piccolino zio Emmet diglielo anche te-

-tesoro non è più un bambino però-

Mi si avvicino, aveva un’aria da far paura e cominciò a frizionarmi i capelli, sapeva che era una di quelle cose che fin da piccolo odiavo mi si facesse.

-dai smettila sono venuto qua per parlare di cose serie-

Mio padre e mia madre mi si avvicinarono cingendomi le spalle.

-tesoro vedrai si risolverà tutto siamo forti nessuno ci farà del male e per quanto riguarda quella ragazza cerca di capire più cose possibili-

-ok ora vado in camera a studiare che poi esco-

-ok a dopo tesoro-

Mia madre come sempre mi diede un bacio sulla fronte, me ne andai dallo studio per raggiungere nonna Esme, che mi aveva preparato dei pranzetti con i fiocchi.

Mangia praticamente tutto in un sol boccone, la nonna mi guardava con aria schifata.

-perché mi guardi così nonna?guarda che è buonissimo-

-lo so tesoro ma lo sai che per noi il cibo degli umani equivale a mangiare spazzatura scusami ora vado a sistemare un po’ la casa che i tuoi zii e i tuoi genitori sono disordinati sismi-

Sparì dalla porta, appena finii di mangiare lavai quelle poche cose rimaste e andai in camera mia per cercare di studiare un po’, ma non ci riuscii pensavo a quella ragazza, che sapeva tutto sulla mia famiglia, il pranzo mi aveva messo sonno così mi addormentai un po’.

Venni svegliato dallo squillare del telefonino.

Ancora assonnato risposi.

-onto?-

-ei bello addormentato ma ti sei appena alzato?-

-si perché?-

-sono le otto e mezza passate ti stiamo aspettando qui è pieno di ragazze c’e anche quella nuova ragazza che viene dall’Italia-

Martina era lì, non dovevo perdere un secondo di più dovevo sapere qualcosa di quella ragazza.

Mi vestii in fretta e furia e uscii di casa sotto lo sguardo curioso e divertito di tutti…Alice aveva visto tutto.

Arrivato davanti al Pub vidi tutti i miei amici, mi sistemai e gli andai incontro.

-menomale c’e l’hai fatta-

-scusatemi mi ero addormentato-

-su entriamo-

Ci avviammo all’entrata e come accadeva ogni volta, tutte le ragazze si voltarono nella nostra direzione, ci guardavano affamate, gli occhi che brillavano di malizia, bramavano noi, il nostro corpo, la nostra anima, ma nessuna era mai arrivata a tanto.

Mi guardavo in torno in cerca di lei, e alla fine la notai, era seduta al tavolo e parlava con dei ragazzi, uno in particolare catturò la mia attenzione non so perché ma mi ricordava qualcuno ma non riuscivo a capire chi, sembrava molto alto, moro con i capelli lunghi neri, carnagione scura, e muscoli messi in risalto dalla maglietta nera a maniche lunghe che portava.

Lo sguardo della ragazza incontrò i miei occhi che, insistentemente la guardavano, disse qualcosa al suo amico, e si girò anche lui, annuendo.

Io e i miei amici andammo in pista a ballare, le ragazze si avvicinavano ma perlomeno quanto riguarda me vennero respinte tutte, poi la vidi arrivare, semplice ma bellissima, capelli raccolti in una maestosa e regale coda di cavallo che ad ogni suo movimento ondeggiava, una maglietta a maniche corte violetta, e dei jeans neri semplici stretti a sigaretta, finalmente mi fu ad un palmo dal viso, mi prese la mano e mi trascinò in posto più appartato, eravamo da soli l’uno di fronte all’altro senza parlare, poi fu lei ad interrompere quel silenzio.

-hai avvertito tuo padre?-

-sapevano già tutto-

-si lo so che tua zia Alice guarda il futuro, che tuo padre Edward legge nella mente tranne in quella di tua madre Bella, tuo zio Jasper sa manipolare l’emozioni altrui-

Rimasi senza parole sapeva tutto della mia famiglia ma come faceva?

-ti chiederai come faccio a conoscere tutti questi segreti?-

-si veramente si-

-mi dispiace ma per ora ancora non puoi sapere nessuno di voi può sapere però presto capirete e saprete per ora voglio solo che tu e la tua famiglia sappiate che non vi accadrà nulla-

Se ne andò così senza dirmi nulla, lasciandomi da solo con mille domande che mi viaggiavano per la testa, sentivo che quella ragazza emanava un’aura strana, però sentivo di potermi fidare, c’era ancora molto da chiarire, volevo scoprire tutto quello che mi era possibile su di lei, volevo arrivare in qualche modo a lei sperando di non dover ricorrere a sotterfugi per scoprire qualcosa si di lei, ma se ne fossi stato costretto non avrei esitato a chiedere aiuto alla mia famiglia.

La serata finì così, Martina e i suoi amici se ne andarono non appena lei ebbe finito di parlare con me, quello con il quale stava parlando Martina mi guardò male ma non ci badai, la serata era finita ma non per me e per i miei amici, che decidemmo di andare a La Push a farci un bagno, io e i miei amici ci stava divertendo quando all’improvviso dei ruggiti provenivano dalla foresta ci fecero sobbalzare, subito dopo tre enormi Orsi si pararono davanti a noi, uno in particolare con la pelliccia rossa mi guardava con odio, i denti lunghi e affilati non aspettavano altro che poter infilzare il mio corpo, poi all’improvviso una luce abbagliante apparve dal nulla o meglio apparve dietro agli Orsi, non si riusciva bene a capire chi era, si poteva vedere solo una figura, probabilmente di una donna, che richiamò gli Orsi, che sparino nel buio della foresta insieme alla ragazza e alla luce abbagliante che emanava.

Dopo quell’accaduto quando tornai a casa tutti erano preoccupati, Alice più di tutti aveva lo sguardo assente, mio padre dalla rampa delle scale mi richiamò.

-non andrai mai più a La Push-

-perché papà, stavo con i miei amici non è accaduto nulla-

Mia madre comparve accanto a me, e abbracciandomi mi disse.

-non ti sei imbattuto in semplici Orsi ma bensì in Licantropi, se tu sei insieme hai Licantropi non possiamo vedere cosa accadrà, sei in pericolo con loro, ti prego non andare più lì-

Abbracciai mia madre, mi faceva sempre male vederla preoccupata o triste, sapevo quanti problemi avevano avuto con me, mi consideravano il loro piccolo grande MIRACOLO era ovvio che non volessero che mi accadesse qualcosa.

D’’accordo ora vado a dormire mi dispiace ancora comunque sto cercando di indagare-.

-che è successo?-

-mi ha solo detto che presto capiremo tutta ora sono molto stanco-

-ok notte tesoro-

-buona notte a tutti-

Ciondolai per le scale, finche non arrivai in camera mia, mi buttai su letto e mi addormentai…vestito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SPAZIO DELL'AUTRICE:

 

spero vi piaccia questa storia leggete e commentate siate clementi è la mia prima Ff su Twilight

 ringrazio tutti quelli che hanno commentato come:

Roxyz

_SweetlyToxic_ 

 BabyzQueeny

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** finalmente...un mistero svelato ***


Capitolo tre

 

Era passato poco più di un mese, a scuola veniva di rado, e quando la vedevo era sempre in compagnia di quel ragazzo che vidi quella sera, a La Push non misi più piede ma, i miei amici che puntualmente ci andavano dicevano che tutte le sere vedevano quegli enormi Orsi ruggire contro la Luna e solo sotto la voce ammaliatrice di una donna si calmavano, era come una ninna nanna per loro, poi una sera spinto dalla curiosità tornai lì, e quello che vidi mi lasciò senza fiato, Martina era sdraiata in braccio al ragazzo con il quale stava sempre insieme, ricoperta di sangue, lui piangeva come un disperato mentre lei cercava di tranquillizzarlo, lo vidi tremare ed improvviso trasformarsi in un Licantropo, lei era ancora a terra piena di lividi, graffi e sangue, sangue a volontà, neanche Carlisle si sarebbe potuto tenere alla vista di tanto sangue, il Lupo si avvicino con il muso al suo viso, piangeva, le sue lacrime erano ben visibili, erano diamanti luccicanti impossibili da non far notare, Martina alzò la mano e accarezzandolo una luce li avvolse, e quando sparì lei stava bene senza alcun graffio, sangue o livido stava benissimo.

Quella ragazza aveva molto da spiegarmi, ma come avrei fatto a dirgli che io avevo visto?poi un lampo mi si accese nel cervello e andai a casa convinto di ciò che il giorno dopo avrei fatto.

 

Il giorno dopo la trovai seduta, con una sigaretta in bocca, che non gli si addiceva proprio al viso, la scrutai con cura, una semplice gonna di jeans nera lunga fino al ginocchio, maglietta viola, e capelli lasciati lisci, si accorse del mio sguardo e mi fece cenno di raggiungerla.

-perché mi segui?-

-ma che diavolo dici?-

-ti hanno visto i miei amici-

-e se fosse che problema c’e?tu vieni da me e mi dici che mio padre è in pericolo gioca a carte scoperte e lo farò anche io-

I nostri sguardi si sostenevano a vicenda nessuno dei due aveva intenzione di distogliere lo sguardo, la campanella suonò ed entrambi ci destammo dai nostri pensieri.

-seguimi-

-dove mi porti?-

-in un luogo dove possiamo parlare tranquillamente-

Io montai sulla mia moto e lei sulla sua mi disse di seguirla e così feci, in venti minuti arrivammo in un luogo sconosciuto, c’era una foresta e ci incamminammo, alla fine notammo un tronco di una vecchia quercia, ormai caduta da tempo, lei tranquilla ci si mise a sedere sopra, io restai in piedi aspettando di sapere, ma lei sembrava non aver intenzione di parlare?

Cose sei?-

-è complicato-

-perché?-

-perché io non sono una cosa sola-

-che significa?-

-significa che in me porto più di un DNA proprio come te-

-non parliamo di me ma di te-

Fece un lungo sospiro che la diceva lunga.

-allora cominciamo me sono un essere creato in laboratorio, mi strapparono dalle braccia della mia famiglia quando ero ancora molto piccola, hanno fatto molti esami e molti esperimenti miscelando vari DNA e alla fine sono arrivata io quello che sono ora, sono stata migliorata nei laboratori dei Volturi i vampiri più potenti che siano mai esistiti ad un unico scopo-

-quale?-

-proteggere il discendente di Edward Anthony Mesen Cullen e Isabella mari Swan  Cullen-

-quel discendente-

-sei tu, i Volturi mi hanno chiesto di proteggermi da qualcuno che vi vuole morto, hanno aggiunto in me del DNA di licantropo per far si che loro mi dessero ascolto, così divenni la loro guida, perché presto ci sarà una tregua che verrà considerato un patto di sangue, la vostra gente interloquirà con i Licantropi e viceversa facendo si di creare un esercito inarrestabile nel momento in cui un nuovo nemico minaccerà questo luogo, come fece James e Victoria molto tempo fa-

-cosa ne sai tu?-

-io so tutto ciò che sai tu e anche di più so cose che non dovrei neanche sapere, cose che nessuno dovrebbe immaginare, in me è racchiuso anche il potere della Cacciatrice-

-cosa sarebbe?-

La creatura in grado di fermare ogni tipo di demone è l’unica in grado di poter distruggere un Vampiro ma.-.

-ma continua-

-ma in me c’e anche un’altra cosa-

-quale?-

-non ora poi lo saprai-

Non disse più nulla, si leggeva nel suo viso una nota di dolore, non aveva più rivisto i suoi genitori e chissà se mai li avrebbe rivisti.

-ti andrebbe di venire a casa mia per parlare con la mia famiglia-

-va bene ma verrò a notte inoltrata dopo aver dato la buona notte hai Licantropi non voglio che sospettino qualcosa-

Entrambi ce ne andammo per la nostra strada aspettando con ansia la sera del suo arrivo.

A casa spiegai a tutta cosa era successo, e cosa sarebbe accaduta questa notte, erano tutti un po’ agitati nel sapere che un estraneo che sapeva di loro gli avrebbe fatto visita, e così alle 04:00 qualcuno bussò alla porta e mia nonna andò ad aprire trovandosi davanti Martina.

-ciao caro io sono Esme ti aspettavamo accomodati-

La vidi entrare sicura di se senza timore, mio padre cercò di leggergli nella mente ma.

-non ci provare la mia mente è inaccessibile perfino hai licantropi-

Una volta che tutti si furono calmati e tutti si furono presentati papà gli chiese delle spiegazioni a cui lei rispose senza alcun timore, come me rimasero tutti visibilmente colpite, e proprio come feci io quella mattina, gli venne chiesto quale altro potere aveva in sé.

-l’altro mio potere è. Morire giovane-

Rimasero tutti senza fiato, a bocca aperta.

-cosa vuol dire?-

-che nel mio destino è scritto che per salvare voi io dovrò morire-

-non accadrà noi ti proteggeremo-

-non è il vostro compito ma sono io a dover proteggere voi-

Da fuori ai giardini degli ululati si fecero sentire forte e chiara Martina e mia madre si irrigidirono, e tutti corremmo fuori dalla porta trovando sei Licantropi inferociti lì davanti.

Uno in particolare era più minaccioso degli altri, lo stesso che qualche tempo fa mi guardava minaccioso.

Poi fu l’unico a trasformarsi sotto lo sguardo incuriosito della famiglia Cullen e lo sguardo impaurito di Martina.

Accadde tutto molto velocemente mio padre fece un passo avanti verso di lui e insieme a Martina pronunciarono un nome che da molto tempo non si sentiva più.

Jacob Black-

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Capitolo 4
*** Jacob Black e la verità ***


Capitolo quattro:

 

davanti a noi vi era Jacob Black, mi guardava con aria di chi era stato appena tradito.

-Jacob stai tranquillo-

In pochi secondi sparì per poi tornare in sembianze umane.

-devo stare tranquillo sei matta?loro sono i nostri nemici-

Arricciò il naso e con aria disgustata si avvicinò a me, qualcosa stuzzicò la sua narice e voltandosi trovò il volto di Isabella, si irrigidì sul colpo e, una vecchia ferita nel suo cuore si riaprì, potevo sentire perfettamente ciò che provava, il legame che mi legava a lui era ancor più forte di quello che mi legava agli altri.

-Jacob lo so che ci odi ma... -

Jacob si voltò verso colui che aveva appena parlato, ovvero Edward che copriva isabella alla vista del licantropo.

-stai zitto succhiasangue non ti azzardare a parlare e ora Martina andiamocene-

Mi prese il polso e con forza mi strattonò.

-Jacob lasciami-

Non mi ascoltò nemmeno e continuò a strattonarmi.

-HO DETTO LASCIAMI JACOB-

Ma nulla il tentativo fu vano.

Scocciata del suo comportamento gli mozzicai il braccio, proprio come i bambini e finalmente mi lasciò, girandosi verso di me una lacrima gli solcò il viso.

-non capisci non ti puoi fidare di loro-

Mi avvicinai, stava tremando e le cose sarebbero peggiorate se non l’avessi tranquillizzato, gli posai dolcemente una mano sulla guancia, e lo guardai dritto negli occhi.

-ti prego Jacob devi stare tranquillo, ti prego li devo proteggere e tu sai bene che è così e che non posso abbandonarli-

Chiuse gli occhi e catturando una ciocca di capelli l’annusò.

-capisco cosa stai passando, lo so cosa hai provato tanti anni fa ma, ora basta devi guardare avanti e se non lo fai rischierai di mandare tutto in malora e il mio compito qui sarebbe vano-

Senza dir nulla se ne andò e non appena entrò nella foresta girandosi disse.

- Angel-

-si Jacob-

-la proteggerai tu alle mie poste finche non tornerò se le torceranno anche solo un capello bè... ti conviene scappare perché almeno che tu non sia più forte ti ucciderò-

- Jacob-

Cercai di urlare ma ormai era sparito trasformandosi in un lupo.

Mi accasciai per terra e scoppiai a piangere, Angel mi fu subito vicino e prendendomi in braccio mi condusse dentro casa Cullen.

 

Quando mi svegliai mi resi conto di non essere a casa mia, ma bensì a casa Cullen.

-ben svegliata-

Sussultai sentendo quelle parole, girandomi di scatto trovai Angel seduto su una sedia a dondolo alla mia sinistra e, in me che non si dica mi fu vicino.

-ma che diavolo-

-cosa?-

-ma si fa così mi hai fatto prendere un infarto-

Lui per tutta risposta si mise a ridere.

-nonna Esme ti ha preparato la colazione e zia Alice ha detto che ti presterà volentieri dei vestiti per andare a scuola-

-grazie ma non credo che verrò a scuola-

-e perché?-

-non mi va-

Angel mi guardava sicuro che in realtà c’era qualcosa che non andava.

-non me la racconti giusta-

-cosa vuoi sapere?-

-perché non vieni a scuola è più di un mese che manchi-

-perchè.perchè non riesco più a stare tra la gente sento l’odore del sangue pulsare nelle loro vene e mi viene voglia di dissetarmi, i miei occhi diventano rossi e mi faccio paura non voglio essere un mostro già lo sono più del dovuto-

Angel rimase zitto e spiazzandomi mi abbracciò.

-ci sarò io con te a fare in modo che non accada nulla di tragico-

Lo abbracciai anche io.

- grazie-

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Capitolo 5
*** are you in love? ***


 

Capitolo cinque:

 

Durante tutto il tragitto non parlammo, passavo la maggior parte del tempo a guardare fuori dal finestrino e ogni tanto posavo il mio sguardo su di lui, notai che quel giorno ancora non l’avevo osservato bene.

Maglietta a collo alto a maniche lunghe nero, uno spolverino nero lungo, capelli messi al bene in meglio tenuti con il gel e jeans scuri, era semplicemente perfetto, teneva lo sguardo fisso sulla strada senza degnarmi mai di uno sguardo.

-perché?-

Mi ridestai dai miei pensieri.

-perché cosa?-

Chiesi curiosa.

-perché mi devi proteggere?-

-a questo ci penso io ti limitati a starmi vicino-

-ma come puoi te proteggermi?sei così, così fragile-

-Le apparenze ingannano-

Finalmente arrivammo a scuola.

Ero ancora in macchina quando notai Jacob vicino al bosco sula moto che mi guardava, senza dir nulla scesi dalla macchina e mi diressi verso di lui, e d’istinto l’abbracciai, storse un po’ il naso.

-che c’e?-

- puzzi-

Ripensandoci lui non sapeva che ero diventata un vampiro in tutto e per tutto, ma a me il suo odore piaceva comunque.

-invece il tuo mi piace, Jacob mi dispiace ma sono diventata un vampiro a tutti gli effetti-

-Martina non voglio prenderti in giro ma devo dirtelo sto partendo per l’Italia-

Lo guardai e senza dir nulla annuii gli addii non mi erano mai piaciuti e sicuramente non avrei iniziato ora.

Angel era rimasto in disparte sotto il portico della scuola e io lo raggiunsi.

-cosa vuole il cane?-

-dirmi addio e comunque non è un cane-

Detto questo me ne andai alla mia lezione senza di lui.

 

Non c’era nulla da fare le lezioni era sempre noiose, e soprattutto non passavano mai, i ragazzi erano noiosi e cercavano in tutti i modi di attaccare bottone.

Finalmente le lezioni finirono e io potei tornare a casa mia.

I miei genitori erano ancora a lavoro così ero da sola, andai in camera e mi addormentai.

Quando mi svegliai era notte inoltrata, il mio stomaco iniziava a brontolare e non appena scesi di sotto mi venne un colpo.

-ciao tesoro siamo venuti a farti compania-

Tutta e quando dico tutta intendo proprio tutta, la famiglia Cullen era davanti a me intenta a cucinarmi la cena, tutti quanti compreso Emmet e Angel.

Angel mi si avvicinò.

- ciao-

Alzai un sopracciglio.

- ciao-

E scoppiarono a ridere, lui alzando gli occhi al cielo mi si avvicinò.

-dobbiamo parlare-

Era serio anche troppo, avevo voglia di ridere ma era meglio di no così lo seguii fino in salotto.

-Martina ecco vedi ti devo parlare-

-mi devo sedere?-

-penso di si-

Sbuffando mi misi a sedere e lui con me.

-ecco vedi MartinaTuMiPiaciDaMorire-

Lo disse tutto d’un fiato che quasi non capii nulla.

-come scusa?-

-hai capito perfettamente mi piaci da morie-

Lo guardai senza dir nulla, cosa avrei dovuto dire?ero nel casino più totale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non uccidetemi vi prego nel prossimo capitolo vi dirò la sua risposta e dal prossimo capitolo inizierò a scrivere degli extra sulla storia di Edward,Bella e Angel e della sua nascita.

Mi lascereste un commentino?

Ringrazio tutti quelli che hanno commentato come.

 

Alice Brendon Cullen

 

Bella4

 

Babyzqeeny

 

Albicoccacida

 

Roxiz

 

_sweetlytoxic_

Momob

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Capitolo 6
*** Spiegazioni ***


Capitolo sei:

 

E ora che dovevo fare?sentivo di volergli bene ma.

-ti prego Martina rispondimi-

Fino a quel momento tenni la testa bassa, e quando l’alzai notai i suoi occhi, Rosso sangue.

-ma che hai fatto agli occhi?-

Sembrava in trance.

-Edward Bella correte-

Tutta la famiglia Cullen mi fu vicino, Esme e Carlisle si avvicinarono a Angel e dopo avergli messo le braccia sulle spalle lo portarono al piano di sopra.

-Martina dobbiamo parlare-

Edward e Bella mi fecero sedere.

-vedi tesoro credo che tu debba essere messa al corrente della vita di Angelus-

Li guardai in attesa di sentire il continuo.

-come tu ben sai i vampiri non possono avere figli, quando io ed Edward ci conoscemmo all’inizio lui aveva cercato in tutti i modi di allontanarmi ma tutto fu vano, così iniziammo a frequentarci e quando scoprii che lui era un vampiro, non mi interessò e continuammo a stare insieme, poi iniziarono i problemi, come te ben sai entrano in scena James, Victoria e Laurent.James venne ucciso e Edward decise di lasciarmi, ebbi un periodo brutto pieno di sofferenza e qui entra in gioco Jacob, lui mi fu vicino nel momento del bisogno, Alice ebbe una visione che io mi volevo suicidare buttandomi dalla scogliera che, effettivamente era vero, cosi Edward decise di andare dai Volturi e morire ma lo salvai in tempo, tornammo insieme e poi tornò Victoria per uccidermi ma licantropi e vampiri stipularono un nuovo patto e anche Victoria e tutti i neonati che sarebbero i Vampiri appena creati morirono, Edward mi chiese in sposa e la notte di nozze non si sa come ebbi l’impressione di sentire il calore di Edward, il suo cuore ormai morto battere ancora e i suoi occhi diventare nuovamente Verdi, quella notte venne concepito Angel, Carlisle fece le sue ricerche e venimmo a scoprire che Angel al compiere dei 18 anni sarebbe diventato un vampiro, età in cui lo divenne il padre, alla nascita di Angel venni trasformata e a lui fin da subito gli venne spiegato tutto, il fatto che oggi i suoi occhi sono diventati rossi è perché alla mezzanotte di domani lui compierà diciotto anni-

Per tutto il tempo rimasi in silenzio ma se veramente lui diventerà un vampiro perché sono stata mandata a proteggerlo?mille domande mi ronzavano in testa e nessuna risposta riusciva a risolvere i miei quesiti.

-scusate ma devo andare grazie Edward grazie Bella per avermi detto tutto quello che mi mancava di sapere ma devo tornare a Volterra-

Edward si alzò in piedi e mi venne vicino.

-perché?-

Perché se quello che mi dite è vero io sono l’ultima persona che può salvare Angel lui diverrà un vampiro non ha bisogno di essere protetto-.

Scusandomi con tutti me ne andai verso casa, ormai si era fatto giorno così feci i bagagli, presi gli ultimi risparmi e andai dritta verso l’aeroporto.

Tutto finirà dove ebbe inizio…DAI VOLTURI.

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Capitolo 7
*** Volterra ***


capitolo sette:

 

quando scesi dall’aereo trovai,proprio come immaginavo,Ivy la segretaria dei Volturi,mi fece cenno di salire in macchina,era meglio obbedire o i Volturi se la sarebbero potuta prendere e non avevo alcuna voglia.

 

Arrivata a destinazione Ivy mi fece segno di seguirla,e così feci.

Lunghi corridoi stretti e bui si prestavano davanti a noi,quadri che rappresentavano la storia dei Volturi e i loro puntuali massacri.

Poi la porta più grande e maestosa di tutti,con un leggero colpo di pungo su di esse da dentro una voce proferì.

-Avanti-

Una voce soave ma allo stesso tempo dannata,la voce di una donna,la sua voce,la voce di Serenity.

Cauta entrai senza Ivy,a lei non era permesso entrare.

-guarda,guarda chi si rivede Martina a cosa devo la tua visita?-

-se è vero che Angel al compiere dei suoi diciotto anni diverrà vampiro,perché sono stata mandata a proteggerlo?-

-vedi Martina tu lo dovrai proteggere anche una volta trasformato-

-ma non ha senso lui sarà più forte di me-

Serenity mi si avvicinò e prendendomi la mano sinistra mi disse.

-nessuno è più forte di te-

Detto ciò se ne andò lasciandomi sola.

 

Dopo la chiacchierata con Serenity andai in albergo,ero stanchissima.

-finalmente ti aspettavo da tanto tempo-

Mi alzai di scatto dal letto un VAMPIRO biondo mi fissava insistentemente con una strana luce negli occhi.

-chi sei-

Si avvicinò cauto ma sicuro.

-lo sai bene-

Cercai di scansarlo ma non ci riuscii,mi si avvicinò nuovamente,mi prese per il collo e mi scaraventò addosso la finestra che si frantumò sotto di me,facendo si che qualche scheggia di vetro mi si conficcasse nella carne.

Mi prese la testa fra le mani e un dolore atroce mi colpì,milioni di flash mi schizzavano in testa,il dolore non si placava e le mie urla divennero sempre più forti e straziate.

-basta smettila-

- guarda-

Mille Flash che rappresentavano me,mentre mi trasformavano,mentre mi strappavano tra le braccia dei miei genitori,tutto quello che non ricordavo perfettamente della mia vita precedente.

Scariche elettriche si diffondevano su tutto il mio corpo e nella mia mente,provocandomi un dolore atroce,

il ghigno del vampiro dipinto sul volto,

guardava il sangue fuoriuscirmi dal naso,e con il dito ne catturò una goccia leccandola con avidità,un'altra scarica,e un'altra e un’altra ancora.

Alla fine caddi a terra sfinita riuscivo a stento a tenere le palpebre alzate.

-no Derrel non ancora Lucius non sarà felice di sapere che la sua mente è stata torturata,lo sai che la vuole viva e vegeta-

Derrel,Lucius si ora ricordo.

Lucius il mostro che fece su di me tutti quegli esperimenti.

Derrel che mi strappò dalle braccia dei miei genitori.

Un forte ringhio,anzi più di un ringhio,mi fece voltare,cercavo di distinguere le figure davanti a me ma l’ultima cosa che riuscii a capire erano due braccia forti e fredde che mi tenevano in braccio.

 

Quando mi risvegliai non mi trovavo più nella stanza del mio hotel ma ben sì nella stanza di Angel a Forks.

-Martina come stai?-

Girandomi trovai Angel ancora con gli occhi rossi che mi guardava preoccupato.

Non sapevo che dire mi sentivo una schifosa,lo avevo abbandonato senza neanche dargli una risposta,non sapevo cosa fare ero ancora massacrata da quello che poche ora prima mi venne inferto.

-stò….sto bene e tu?-

Si avvicinò ancora di più.

-ora che so che stai bene,anche io sto bene-

Lo abbracciai ma subito dopo ne pentii un dolore atroce alla schiena mi provocò un dolore tale da trasformare il mio viso in una smorfia di dolore.

-stai tranquilla calmati e tra un’ora ti passerà tutto-

Gli feci cenno di avvicinarsi sempre di più,e lo baciai sulle labbra.

-ti amo Angel-

È vero io lo amavo,fino a quel momento non lo avevo ancora capito,ma dopo quello che mi era successo avevo capito che senza di lui la mia vita non valeva nulla.

-ti amo anche io-

Avvicinandosi di nuovo a me mi baciò con passione e trasporto.

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Capitolo 8
*** non è un capitolo ***


ciao a tutti...volevo informarvi che mancano pochissimi capitoli alla fine di questa storia...quindi i capitoli che rimarranno saranno lunghissimi o comunque sia più lunghi del solito.
spero di non avervi deluso con qusta storia.
 
ciao ciao kiss AlexandraTheBest
 
me lo lascereste commentino?!

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Capitolo 9
*** Doa ***


Capitolo otto:

eravamo ancora abbracciati nel suo letto,quando all’improvviso iniziò a sentirsi male.

-cosa c’e Angel parla-

-mi sto trasformando-

Si era alzato per poi cadere bruscamente sul pavimento, preoccupata mi accovacciai vicino a lui.

Alzò il viso su di me e mi spaventai gli occhi erano talmente rossi da far paura,non sapevo che fare,così decisi di correre giù a chiamare gli altri.

-presto ragazzi Angel si sta trasformando-

Risali di corsa le scale e nell’entrare andai a sbattere contro qualcosa di duro.

-eccola la nostra piccola cavia-

Alzai gli occhi spaventata e riconobbi davanti a me Lucius che guardava voglioso di riavermi, sentivo le lacrime pungermi gli occhi, poi sentii una risata poco più giù dietro a Lucius.

-guardalo il tuo amore soffrire mentre si trasforma peccato che non riaprirà mai gli occhi-

Senza che Lucius se ne accorgesse scattai addosso a Derrel graffiandolo in faccia, presi Angel e cercai di fuggire dalla finestra ma Lucius mi prese la gamba bloccandomi, facendo cadere di sotto Angel, solo in quel momento mi ricordai che la famiglia Cullen era a caccia.

-lasciami, lasciami-

Lucius mi afferrò per il collo e mi avvicinò a lui, annusandomi.

-non ricordavo che avessi questo odore-

Piangevo come una bambina disperata.

-cosa vuole da me?-

-prima ucciderò Angel sotto i tuoi occhi e sotto quelli dei Cullen poi ucciderò te nel modo peggiore di tutte le torture.

-non ti basta avermi strappato tra le braccia dei miei genitori, avermi fatto diventare un essere ignobile ora vuoi anche uccidere le uniche persone che hanno mostrato un po’ d’interesse nei miei confronti perché?-

-perché devi pagare per quello che hai fatto-

Un ringhio feroce venne dalle rampe delle scale.

Edward Cullen stava lottando contro Lucius, mentre io cercai di correre da Angelus ma Derrel me lo impedì.

-dove vai?-

Non so come ma mi avventai su di lui, e solo con un gesto degli occhi nella mia mano divenne solo polvere.

Mi avvicinai ad Angel mentre tutta la famiglia Cullen era impegnata a lottare contro Lucius che teneva testa facilmente persino contro Emmet,i Cullen erano sfiniti e Angel stava per riprendersi dalla trasformazione.

Lucius guardò prima me e poi Cullen,con un semplice gesto delle mani tutti i Cullen furono atterrati privi di sensi,in preda alla rabbia mi avventai su di lui,ma non andò come speravo,venni atterrata più e più volte,finendo addosso a degli alberi,alle macchine,e in fine addosso al dondolo della veranda,ormai le mie forze erano agli sgoccioli,e i miei poteri non avevano intenzione di darmi retta.

-lasciala stare-

Angel si era ripreso e in quel momento fu addosso a Lucius, io ormai ero ricoperta di ferite, piena zeppa di sangue, guardai i Cullen uno ad uno Ora avevo capito il significato del mio potere.

e poi più in là sentii un gemito di dolore e notai Lucius intento a voler staccare la testa ad Angel.

-NO LASCIALO-

Mi avventai su Lucius ma ormai sfinita non riuscii a vincere, Lucius mi aveva buttato addosso a un albero che crollò su di me, sentivo i sensi venirmi meno, e la vista si fece scura, l’ultima cosa che sentii fu Carlisle che disse.

-è morta-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice:

 

lo so che la verdura non si dovrebbe sprecare ma il carrello della verdura è sempre al solito posto,mi scuso con chi appassionato della storia ha dovuto aspettare così tanto prima di leggere il nuovo capitolo.

Leggete e commentate in molti.

 

p.s

 

mi scuso se non ringrazio uno per uno chi ha commentato ma devo aggiornare altre storie e ho pochisismo tempo.

 

Leggete  e commentate

 

 

AlexandraTheBest

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Capitolo 10
*** Angelo Mio ***


Gli angeli vengono se tu li preghi
e quando arrivano ti guardano, ti sorridono e se ne vanno
per lasciarti il ricordo di un sogno lungo una notte, ma che vale una vita
vivilo in fondo perché lui non torna più...

 

Angel pov

 

È morta,morta,morta,morta non tornerà mai più,ora che eravamo riusciti a dire quello che provavamo lei era morta lasciandomi da solo.

La tenevo ancora stretta a me e in quel momento mi maledissi per non poter piangere,dietro di me si stendeva un falò dove i corpi di Lucius e Derrel bruciavano.

La guardavo contemplando per l’ultima volta la sua figura,i suo occhi spenti e privi della luce di vita che brillava sempre nei suoi occhi,le labbra curvate in un sorriso beato,chissà a cosa stava pensando prima di sacrificarsi?.

-tesoro andiamo-

Mia madre Isabella Marie Swan Cullen capiva perfettamente il mio dolore,quando scelse mio padre,dovette rinunciare al suo suole Jacob Black,che ora non sa neanche della morte di colei che doveva proteggere.

-ti capisco perfettamente cosa verrà seppellita qui in modo che la portai sentire sempre con te-

Guardavo mia madre,e nei suoi occhi lessi una vecchia tristezza,senza dir nulla me ne andai in camera chiudendo la porta a chiave.

 

 

Io ti ho notato, guardavi me e tremo ancora dentro ora lo sai anche te
sai che tra poco dovrò dirti addio - angelo mio -.

hai detto tu che se sei qui non è perché sei mio ma perché è così
che compirai il volere del tuo Dio...angelo mio.

al tuo volo io non opporrò ma chiamami ti seguirò.
tu presto volerai e ne morirò,
non saluterai e poi fuggirai,
cercherò di non scordarti mai...angelo mio.

 

Dentro quella camera vi rimasi per sei lunghissimi mesi,uscivo solo per nutrirmi e basta,non avevo voglia di parlare con nessuno neanche con mia madre alla quale avevo sempre raccontato bene o male cosa mi passava per la mente,sei mesi di reclusione,sei mesi erano passati da quando rividi per l’ultima volta il volto della mia amata,sei mesi da quando il mio cuore smise di battere in tutti i sensi,sei mesi in cui ancora non riuscii a capire il senso delle sue parole,sei mesi in cui cercavo di capire il perché del suo sacrificio,dopo sette mesi finalmente capii,il suo dono era la morta ma il mio no,lei poteva solo portare la morte,perciò sacrificando la sua vita diede la possibilità a me di vivere,e io,io di cosa ero capace?io che ero stato concepito da due esseri morti,io avevo il potere della vita,io quando capii tutto questo ebbi la sensazione di risentire il mio cuore battere,e il mio cuore diventare caldo,per la prima volta dopo sette mesi riuscii a sentirmi nuova mente vivo,e capii che quello era il momento adatto.

 

non ho risposte a cosa vuoi da me,
non ho pretese se non sei come me
lasciami credere che ritornerai...angelo mio.

se poi pensi, che non ne vivrò, chiamami ti seguirò.
tu presto volerai e ne morirò,
non saluterai e poi fuggirai,
cercherò di non scordarti mai...angelo mio.

 

Mi diressi a passo svelto verso la sua tomba,e in men che non si dica avevo tra le mie braccia Martina,ancora intatta era rimasta bella come sempre,aveva pur sempre il dna dei vampiri nel suo corpo,ripensai a tutto quello che mi accadde da quando era entrata nella mia vita,e una lacrima solcò il mio viso cadendo sulle sue labbra,la pioggia iniziò a farmi compagnia,nel mentre mi disperavo,tutta la mia famiglia mi fu accanto,Alice abbracciava Jasper,Rosalie e Emmet cercavano di consolarli,Esme e Carlisle non sapevano che fare,Isabella e Edward mi vennero ad abbracciare.

-tesoro è morta ti prego-

Iniziai ad urlargli contro,lo so loro non c’entravano nulla ma il dolore che provavo era troppo forte.

-ANDATE VIA ANDATE VIA ANDATE VIA-

Iniziai a piangere sotto gli occhi sbigottiti di tutti,mi avvicinai a lei e la baciai.

Passai tutta il tempo così finche non vidi una luce accecante avvolgere Martina.

 

 

non ho mai avuto rimorsi amore
e sai...non ne avrò,
e se un giorno vorrai, da me tornerai
per riportarmi più su, su.


non ho parole per dirti di più
ma tremo dentro, lo sai anche tu,
sai che tra poco dovrò dirti addio...angelo mio.


Guardai Martina sempre più in alto,veniva portata via da quella luce.

-NOOOOOOOOOOOO-

Improvvisamente dai miei occhi e dalla mia bocca fuoriuscì una strana energia e la luce sparì.

Martina non c’era più.

-tesoro non c’e più nulla da fare ti prego andiamo-

Avevano ragione Martina non sarebbe mai tornata.

Tornammo in casa e io mi andai a rifugiare nuovamente in camera mia.

“perché doveva accadere a lui?”

“Martina ci ha salvato la vita a tutti”

Poi non sentii più nulla,nessuno proferì più parola,curioso scesi giù in salotto e quello che vidi mi lasciò senza fiato.

 

Tu presto volerai e ne morirò
non saluterai e poi fuggirai
cercherò di non scordarti mai...angelo mio

se poi pensi che non ne vivrò, chiamami ti seguirò
volevo io che tu fossi qui, ho chiesto troppo e quindi è andata così
un sogno lungo, una notte e poi addio...angelo mio.

(Angelo Mio - Tiziano Ferro)

 

 

 

 

 

 

Ragazzi siamo arrivati alla fine dopo questo capitolo ci sarà il prologo,mi dispiace essere arrivata già alla fine ma la storia è così,spero di non deludere i miei lettori.

Voglio ringraziare tutti quelli che hanno commentato questa storia come:

 

ALICE BRANDON CULLEN:per aver sempre commentato le mie storie e addirittura aggiungerla nei preferiti

 

Albicoccaacida:per aver commentato e seguito tutte le mie storie

 

Magdalena:anche solo per una recensione

 

Bella4:anche lei per aver recensito solo un capitolo ma l’ha aggiunta nei preferiti.

 

Babyzqeeny:per aver letto e recensito molte delle mie storie

 

_Sweetly toxic_:per aver recensito solo un capitolo grazie comunque.

 

Momob:grazie anche a te per aver recensito anche solo un capitolo.

 

Roxiz:grazie mille anche a te per aver recensito anche solo un capitolo.

 

E poi ringrazio quelli che l’hanno messa nei preferiti:

 

ALICE BRANDON CULLEN

 

Bella4

 

Kikikaulitz

 

Lally_the best

 

Lorella

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Capitolo 11
*** capitolo dieci+Epilogo ***


Capitolo dieci.

 

“curioso scesi giù in salotto e quello che vidi mi lasciò senza fiato.”

 

Davanti a me c’era Jacob Black con i vestiti tutti rotti,e col fiatone segno che aveva fatto una lunga e sfrenata corsa,e i vestiti che si era trasformato in licantropo.

Mi guardò immediatamente a me,gli occhi erano neri accecati dalla rabbia.

-ti avevo chiesto di vegliare su di lei e tu invece che hai fatto?l’hai lasciata morire-

Si era avvicinato a me pericolosamente,mi prese per il collo e mi fece sbattere addosso al muro,stava tremando segno che presto si sarebbe trasformato.

-Jacob lascialo stare non è stata colpa sua-

Figuriamoci se Jacob dava retta a mia madre che gli aveva strappato il cuore anni fa.

-è vero lui non centra nulla-

Alice si era avvicinata a lui e gli poso una mano sulla spalla cercando di farlo ragionare,alla fine mi lasciò andare e si rivolse hai miei famigliari.

-e allora di chi è la colpa?-

-LA COLPA è MIA-

Tutta la mia famiglia ed io rimanemmo senza fiato,davanti a noi c’era Martina viva e vegeta ancor più bella di come me la ricordassi.

Jacob corse verso di lei e si inginocchio abbracciandola,aveva appoggiato la testa sul suo ventre,mentre lacrime scendevano dal suo viso.

-Jacob sto bene come puoi ben vedere-

Lui alzò il viso per incontrare due splendidi occhi.

Tutta la mia famiglia gli andò incontro abbracciandola,mentre io ero rimasto ancora in disparte scioccato per l’accaduto,lei mi guardò in attesa di qualcosa che non arrivò,piano,piano mi si avvicinò,mi prese le mani tra le sue,mi abbracciò,e io ricambiai stringendola a me in una presa ferrea.

-ti amo Martina-

Lei alzò lo sguardo su di me.

-ti amo Angel-

Ci baciammo,un bacio che descriveva tutto il mio dolore provato nell’aver creduto di non poterla più rivedere,un bacio carico d’amore e di passione,finalmente quel bacio che avremmo potuto continuare a darci per sempre.

 

 

Epilogo.

 

-mamma mamma-

 

Capelli lunghi fino alle spalle,occhi grandi Verdi,labbra carnose,non molto alta. Una bambina di cinque anni tale e quale alla madre stava correndo verso di essa con una tartaruga in mano.

-tesoro dimmi-

-mamma guadda che mi ha coplato papà-

Mi girai verso di lui che mi guardava sorridendo,il sorriso più bello che avessi mai visto.

-tesoro sei sempre il solito-

Si era avvicinato a me e mi diede un bacio a fior di labbra.

-lo sai che mi piace viziare il nostro miracolo-

Angela il nostro piccolo miracolo.

 

//inizio flash back//

 

Era una sera noiosa come le altre,io e Angel eravamo chiusi in camera come ormai capitava da quasi un anno da quando tornai dall’oltretomba.

-tesoro a cosa pensi-

Due braccia mi circondarono la vita,e la sue labbra si avvicinarono al mio collo regalandomi mille brividi,mi girai verso di lui e lo guardai negli occhi.

-sono incinta-

In men che non si dica tutta la famiglia Cullen ci fu vicina,soprattutto Alice.

-state tranquilli crescerà normalmente avete dato vita ad una nuova stirpe,diventerà un’ammazzavampiri con dei poteri speciali ma vivrà bene e a lungo-

Guardai Alice e l’abbracciai.

Io e Angel avremmo avuto una bambina di nome Angela.

 

/fine flash back//

 

Guardavo nostra figlia giocare con Angel e con la tartaruga,ripenso ogni giorno alle parole di Alice io so cosa significa essere cacciatrici con dei poteri e non è facile,ma se avrà avuto bisogno del mio aiuto ci sarei sempre stata.

-Angela vieni a dare un bacio agli zii-

Mi voltai sentendo gli altri arrivare Alice,Emmet,Jasper,Rosalie,Edward,Bella,Esme e Carlisle avevano quattro jeep intere di regali tutti per Angela.

-ma siete matti tutte queste cose gli avete comprato così me la vizierete-

Angela corse subito tra le braccia dello zio Emmet.

-ciao zio orso-

Scoppiammo tutti a ridere.

Piano,piano passò in braccio di tutti ed infine andò da Edward e Bella che ci guardavano commossi.

-ciao nonna ciao nonno-

-ciao piccola-

Guardai Edward e Bella capendo perfettamente i loro pensieri,dopo tutto quello che avevano sofferto vennero ripagati con la nascita di Angel e ora lo stesso vale per noi con Angela.

-famiglia Cullen vi chiedo di prestare attenzione-

Edward e Alice si scambiarono degli sguardi d’intesa,qualcosa mi diceva che qui gatta ci cova.

Guardai Angel in attesa che parlasse,fulmineo mi si mise in ginocchio.

-Martina McCartney Cullen mi vuoi sposare?-

Lo guardai,e una piccola lacrima mi scese sulla guancia.

-si lo voglio-

Ci baciammo con passione e trasporto.

-zio orso ma cosa stanno facendo?-

-niente nipotina orsacchiotta si stanno dimostrando l’amore che provano l’una per l’altra per sempre.-

Angela lo guardava interrogativa non capendo ancora il significato di quelle parole.

 

Fine.

 

 

 

Ragazzi questa è la fine,spero di non avervi mai deluso con questa storia,ne ho altre due su twilight sotto le mani spero che vi piaceranno come questa.

Ora passiamo hai ringraziamenti.

 

ALICE BRANDON CULLEN:per aver sempre commentato le mie storie e addirittura aggiungerla nei preferiti

 

Albicoccaacida:per aver commentato e seguito tutte le mie storie

 

Magdalena:anche solo per una recensione

 

Bella4:anche lei per aver recensito solo un capitolo ma l’ha aggiunta nei preferiti.

 

Babyzqeeny:per aver letto e recensito molte delle mie storie

 

_Sweetly toxic_:per aver recensito solo un capitolo grazie comunque.

 

Momob:grazie anche a te per aver recensito anche solo un capitolo.

 

Roxiz:grazie mille anche a te per aver recensito anche solo un capitolo.

 

E poi ringrazio quelli che l’hanno messa nei preferiti:

 

ALICE BRANDON CULLEN

 

Bella4

 

Kikikaulitz

 

Lally_the best

 

Lorella

 

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