Dark Spell's Demon

di Jomy Pace e Amore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1:047 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2:La settima stanza ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Lo scrigno ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Due settimane di ferie ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: L'attacco ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Le api ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Una notte movimentata ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Versare del sangue ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: La storia di Harry e Mina ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: L'anello di Zayn ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Non avere paura di affrontare ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: Questa non è una visione ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: L'arte del sesto senso ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: La seduta spiritica ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15: L'ultima notte ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: Il sacrificio ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1:047 ***


Capitolo 1: 047











"DRIIIIIN! DRIIIIN!!!". Mina fece un salto dal letto. Mina era una ragazza dai capelli ondulati castano chiaro, con qualche emechés biondo cenere sulle punte. I suoi occhi erano grandi e verde chiaro, le sue labbra carnose, guance paffute e naso di media grandezza. Lavora come assistente sociale. "DRIIIIN! DRIIIIIN!!!".
-Uhmmmm!,... Spegni la sveglia,...- si lamentò suo marito.
-Harry, lo sai che devo andare a lavoro- rispose Mina spegnando la sveglia
Harry, è un ragazzo dai capelli ricci e castani, e dalla pelle chiara. I suoi occhi sono verde chiaro, luminosissimi, e ha un sorriso molto bello. E' un cantante bravissimo, che fa parte del gruppo degli One Direction.
-Tu lo sai che il tour c'è stato fino a tre giorni fa e che sono ancora stanco?- disse Harry un pò imbronciato
-Poverino,...- rispose Mina maliziosamente
Gli fece il solletico. Harry iniziò a ridere come un matto. Poi si dimenò. Prese Mina, l'appoggiò con la schiena al materasso, si mise sopra di lei e la baciò. Lui spesso si chiedeva se lei lo amava veramente. Ma i suoi dubbi si scioglievano sempre, lei, Mina, era una ragazza indipendente, e anche se insicura di se, non le mancava il coraggio, la lealtà,... Spesso era troppo sfacciata. Lei temeva che lui la lasciasse. Odiava essere sui giornali, odiava i paparazzi ed essere al centro dell'attenzione, però lo sopportava per lui. Inoltre a lei del denaro non le importava un fico secco. Veniva già da una famiglia benestante, e inoltre aveva il suo lavoro per mantenersi. Però Harry lo ama con tutta se stessa. Aveva il timore che lui si stufasse di lei. Così spesso si metteva la maschera di apparire allegra e ottimista sempre, anche quando nel suo mondo tutto stava crollando. Secondo lei, agli uomini non importava nulla se a noi donne va tutto male,... Anzi si stufano troppo facilmente, secondo lei, se le donne hanno un piccolo problema. Così lo nacondeva e se lo risolveva da sola. Quando Harry, suo marito, anche se un 
uomo molto libero, era pronto a starle accanto. Presto Mina se ne sarà resa conto. Era da poco che si erano trasferiti in quella casa. Harry sapeva benissimo che Mina odiava i paparazzi e le fan troppo appiccicose, e sapeva benissimo che non lo avrebbe mai ammesso. Così aveva comprato una casa, un pò isolata, in un paesino vicino a Londra un pò isolato anch'esso. E vivevano li da soli due giorni.

Era una solita mattina umidiccia, con un pò di nebbia, e le nuvole che coprivano il sole e lasciavano tutto grigio. Quel classico tempo che spesso provoca leggeri mal di testa fastidiosi.
Harry e Mina erano in cucina. Mina per quanto fosse determinata e coraggiosa, era molto dolce e sensibile. Si avvicinò a Harry e disse:
-Amore,... Se vuoi dormire in santa pace, io vengo giù sul divano con la sveglia, così tu puoi dormire quanto vuoi,...-
-Ma figurati cucciola! Queste cose non me le devi dire, posso anche farmi dei pisolini, e poi lo sai che io dormo ovunque! Ormai ci manca che mi addormenti sulla tazza del water! Ahahahah!-
-Ma che scemo! Ahahahah!-
Successivamente si abbracciarono forte forte. 
Mina prese un caffè veloce, con qualche biscotto. Si preparò il pranzo e poi si andò a vestire. Harry decise di cucinare i cupcakes. Se c'era una cosa che Mina adorava erano i suoi cupcakes. Sapeva che si stava  "vendicando". Così penso bene che quella sera avrebbe cucinato i suoi tacos con dentro gli spaghetti in bianco con l'aggiunta di salsiccia, ketchup e maionese, solo per lei, e sapeva benissimo che Harry sbavava dietro a quelli. Eppure sapeva come sarebbe andata a finire,... Gli avrebbe cucinati anche per lui,... Non poteva dire di no a quegl'occhi. Mina andò a vestirsi e poi, prima di prendere la sua borsa con documenti di lavoro, salutò Harry. Gli diede un bacio.
-Ciao Harry-
-Aspetta!-
-Cosa?-
-Apri la bocca-
-Perché?-
-Fallo e basta-
Mina apri la bocca, e lui le mise il tubetto di panna in bocca e schiacciò fino riempirle la bocca di panna. 
-Ok?-
-Mmmmmmm!!-
-Vai così tesoro! E ricorda di prendere a calci nel sedere quegl'idioti che trattano male i loro figli!-
Mina si mise a ridere e le uscì un pò di panna dal naso. Harry iniziò a rirede come un matto.
Harry:-Come sei sexy,...-
Gli fece il dito medio. Rise ancor più di prima. Mina ingoiò la panna e disse:
-Dispettoso-
-Scusami,...-
Mina sorrise e lui gli diede un bacio.
Mina:- Alle cinque e mezza! Ciao!-
Harry:-Ciao!-
Mina prese la sua roba e uscì di casa.
Se c'era una cosa che adorava fare con Harry era stuzzicarsi a vicenda. Ed Harry lo sapeva. Ormai si erano sposati da soli dieci mesi, e prima erano fidanzati da due anni. Non avevano mai litigato seriamente, tranne che per qualche cavolata. Lui era troppo buono per fare lo stronzo, e lei era troppo leale per fare qualche torto.

Mina entrò nella sala principale. Ormai dopo quattro anni a lavorar sodo era riuscita ad avere un ufficio tutto suo. Aveva solo 24 anni. Era di un'ambizione unica, ma spesso il lavoro la stressava. Passava davanti alle sue colleghe, che la guardavano sempre con quella punta di invidia. E' sempre stata uan bella ragazza, molto colta, e ora che era l'unica sposata e sistemata li in mezzo, tra l'altro con un ragazzo che appariva su giornali, con un lavoro dove veniva pagata bene, ed era diventata la cocca del suo capo, le alte la volevano morta. Questo Mina lo sapeva. Ma non le faceva piacere. Perché dovevano essere gelose? La vita regala cose belle, e loro guardavano la vita di un'altra. Mina non le capiva. Entrò nel suo ufficio. Prese i documenti del bambino della famiglia Jhonson. Eric Jhonson. Sopra c'erano scritti i dati dello psicologo. Lei doveva scoprire che cosa succedeva in quella famiglia."Eric Jhonson vede l'Io e la figura materna debole, in pericolo, e la figura paterna come una figura autoritaria pericolosa". Mina avrebbe voluto entrare in quella casa e trovare segni evidenti di violenza fisica sulla moglie e il figlio. Ma fin'ora non aveva trovato prove. Accese il computer per cercare l'indirizzo della casa della famogli Jhonson. Gli avrebbe fatto una visita a sorpresa, e ispezionato la casa. Secondo lei girava persino droga. Doveva solo trovare l'indirizzo. Mentre cercava l'indirizzo sul computer, alle 10:11 del mattino ricevette una chiamata da un numero che era:047. Aveva ricevuto la stessa chiamata il giorno precedente alla stessa ora dallo stesso numero. Ma quando aveva risposto la linea si staccò subito. Mina provò poi a richiamare, ma le dava che il numero era inestistente.A rivedere quel numero si sentì sorpresa. Con decisione prese la cornetta del telefono e rispose.
-Pronto? Assistenza sociale, posso esserle d'aiuto?-
Non si sentì rispondere nessuno. Si sentiva solo il respiro di non so che. Mina si alterò.
-Senta, io non so chi è lei, so che non ho paura di qualche scherzo da bimbominchia, adesso sto lavorando quindi non mi rompa i coglioni, buona giornata!-
Chiuse il telefono. Un secondo dopo squillò di nuovo il telefono. Era lo stesso numero;047. Si chiusero di colpo tutte le finestre del suo ufficio. E il computer di Mina si spense bruciandosi lo schermo.
-Merda!- disse Mina, schiacciando il tasto rosso del telefono sbattendo direttamente la chiamata in faccia al "cliente".
Una terza volta squillò il telefono. Sempre lo stesso numero. Mina spense il telefono. Sbuffò appoggiandosi con la schiena sulla poltrona. Squillò il telefono ancora. Mina si spaventò. Il telefono l'aveva appena spento. Ed era 
sempre lo stesso numero. Mina spaventata, ma alterata nello stesso istante, prese il telefono e rispose:
-Cosa cazzo vuole?!?!-
Iniziò a sentire delle urla nel suo ufficio. Urla di disperazione di una donna. -AAAAAH! Aiuto aiutatemi!!! AAAAAAAH!!! AAAAAAH!!!- diceva. Mina fece cadere il telefono rompendolo.
-Chi è? Chi sei? Dove sei?!- domandava Mina.
Successivamente dalle pareti del suo ufficio iniziò a grondare del sangue. Partirono anche degli schizzi. I vetri delle finestre del suo ufficio si ruppero. Mina iniziò ad urlare. Precipitandosi alla porta del suo ufficio che non si
apriva.
-Aiuto aiutatemi!!!- Gridava disperata Mina. 
Era spaventatissima. Una forza misteriosa poi la fece sollevare e battere contro il muro opposto. Mina si alzò prese una sedia che aveva nel suo ufficio, la sbattè per terra e prese una gamba della sedia rotta per difendrsi. Si volto a destra e sinistra, indietro e avanti, disperata, vedendo grondare sangue dai muri e dal soffitto, con queste urla di terrore.
-Fatti avanti! Non ho paura!-
Mina chiuse gli occhi. Un secondo dopo sentì la voce del suo capo.
Il signor Maloney:
-Mina?... Mina? E' tutto ok?-
Mina riaprì gli occhi. Il sangue era sparito, le urla pure. Le finestre erano intere e aperte come prima. La porta del suo ufficio era aperta e tutti i colleghi la stavano guardando. Il computer era riparato, e il telefono era intatto sulla scrivania. C'era solamente lei, al centro della stanza, con i capelli un pò in disodine che teneva questa gamba della sedia che aveva rotto rannicchiata a se. Mina guardò sconvolto il suo capo. Le colleghe si misero a ridere. Signor Maloney:
-Mina, non siamo qui per giocare, ora mi ripagherai la sedia che hai rotto, torna a lavoro!-
Mina sconvolta, senza più dire una parola si risedette. Il Signor Maloney chiuse la porta. Era sconvolta. Come aveva fatto ad immaginarsi tutto?. No, era impossibile, Mina Streek, lei non si immaginava le cose. Andò a 
cercare su Internet il numero 047,... Cercò tra i vari file e siti. Finché non venne a scoprire che veniva da casa sua. Casa sua e di Harry. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2:La settima stanza ***


Capitolo 2: La settima stanza











-Harry! Harry! Vieni subito qui!- gridò Mina parecchio irritata sbattendo la porta di casa sua.
Harry si avvicina un pò intimidito e curioso, ma sempre con quell'atteggiamento sicuro di sè, e chiese:
-Mina, che c'è? Che cosa è successo?-
-Mi domandi che cosa è successo?!-
-Ehm,... Che è successo?-
-Chiamarmi mentre sono al lavoro con un numero sconosciuto e farmi prendere un colpo!-
-Cosa? Ma stai bene?-
-Non fare il finto tonto!-
-Ma non ti ho chiamato!- Harry iniziò a irritarsi
-Sì invece con lo 047! Successivamente ho sentito delle urla e del sangue grondava dalle pareti del mio ufficio,...-
Harry iniziò a guardarla male. Non riusciva neanche a immaginare ciò che Mina gli stava dicendo. Solo allora Mina, pensando a quello che aveva appena detto, e vedendo la faccia di Harry che era sorpresa, irritata e preoccupata allo stesso istante, si rese conto che Harry non aveva fatto niente; primo non urlava come una donna, secondo, come aveva potuto far grondare del sangue dal muro e farlo sparire così di colpo?
Harry:-Ma che diamine ti salta per la testa?!-
-Scusami Harry,... Ho ricevuto delle chiamate da un numero che era lo 047,... Poi sono andata a rintracciare il numero su Internet, e corrispondeva a casa nostra,... Guarda il registro,...-
Mina prese il registro delle chiamate del suo cellulare, ma le chiamate dello 047 non c'erano più. Mina si sbiancò e iniziò a tremare. Harry guardando il registro aveva pensato che Mina lo prendesse in giro, successivamente l'aveva vista tremare e diventare pallida, così le disse:
-Mina,... Sei sicura di stare bene?-
-Harry, non sto mentendo, te lo giuro!,... Ho ricevuto questa chiamate, e poi si sono rotti i vetri delle finestre, poi usciva sangue dal muro, poi qualcosa, non so chi o cosa, mi sollevò e mi fece battere forte contro il muro-
Mina sollevò la maglia che aveva e gli fece vedere il livido della botta sulla schiena. Harry come lo vide cambiò espressione, quasi più malinconica. Mina stava quasi per piangere. Un pò perché credeva di essere impazzita, e un pò perché Harry non la credeva. Si voltò di spalle ad Harry con le braccia incrociate a guardare i suoi piedi. Harry l'abbracciò da dietro e le diede un bacio sul collo, successivamente le disse:
-Amore,... E' stato un sogno, e nel sogno hai battuto la schiena,... Non preoccuparti,...-
- Ma, io ero sveglia, anche il mio capo e miei colleghi mi hanno vista alla fine in piedi, anche se loro non hanno visto il sangue e tutto, mi hanno sentita urlare e chiedere aiuto,... Avevo chiuso li occhi, e poi come li avevo aperti era tutto finito, ed ero in piedi al centro della stanza-
-Faceva parte del sogno-
-Ed ero in piedi? E gridavo e chiedevo iuto?-
-Magari sei sonnambula,...E parli nel sonno,... A volte capita,...-
-Perché non mi credi?-
-Non è che non ti credo, è che, tesoro,... Sei molto stressata dal lavoro,... Devi prenderti una pausa,... Perché, al posto di lavorare con il caso della famiglia Jhonson, non esci a cena con me per rilassarti?-
-Ok,... Hai ragione (sospira) era solo un sogno,... Probabilmente,...-
-Brava!... Allora sono un quarto alle sei,... Alle sette andiamo al ristorante-
Mina si girò, e guardò Harry dritto negli occhi. Egli si avvicinò e le diede un bacio.
Harry era leggermente spaventato dalle parole di Mina. Per un attimo aveva pensato che fosse impazzita. Aveva paura per lei. Ultimamente il lavoro la stressava parecchio, e loro trascorrevano molto meno tempo assieme,...

Poco più tardi, Harry e Mina iniziarono a prepararsi per andare al ristorante. Harry prese il telefono per far ritrovare Paul, la sua guardia del corpo, davanti casa prima di andare a cena. Era in corridoio. Era stretto e lungo.
Con le pareti bianche e sette porte. Tre a destra, tre a sinistra e l'ultima infondo al corridoio. La settima stanza, era una stanzetta piccola e stretta. L'unico angolo della casa non ancora arredato. Harry prese il telefono e 
chiamò Paul. Come prese il telefono ci furono delle interferenze radiofoniche. Harry sentì il classico rumore del telefono quando non funziona. In quell'esatto momento le luci del corridoio iniziarono ad accendersi e spegnersi per qualche secondo. Harry si irritò un pò. "Maledette lampadine! Sono due giorni che vi accendete, e funzionate già male!" pensò.
Dopo sentì u rumore strano dentro la stanzetta infondo al corridoio. Quasi come un tonfo. Come qualcosa o qualcuno che cade.
-Mina? Tutto ok?-
Si accesero si colpo le luci di quella stanzetta.
-Mina?-
Nessuna risposta
Harry  chiuse la chiamata del telefono. Iniziò ad avvicinarsi alla porta della stanzetta. Stava per mettere la mano sul pomello. Quando Mina, dalla parte opposta del corridoio disse:
-Harry, mi hai chiamata?-
Harry si gira. Era quasi sorpreso. Si rigira a guardare la porta della stanzetta. La luce era spenta. Mina lo guardò e disse:
-Tutto ok?-
-Sì, certo! Sai, anch'io inizio ad avere allucinazioni! Ahahahah!-
-Perché?-
-Mi era sembrato di vedere la luce accesa e poi spenta della stanzetta,... Che può essere normale, visto che la luce del corridoio funziona male!-
-Uhm,...- Mina non rideva. Non gli sorrise neanche. Era, giustamente, ancora spaventata dopo quello che era successo. Mina riprese a parlare cambiando discorso: -Io vado in bagno a fare la doccia,...-
-Ok, e non mangiare il sapone!-
-Ah! Ah! Spiritoso,...- rispose acidamente
-Oggi non sei allegra,...-
Era difficile per Mina in quel momento mettersi una maschera e fingere di essere un'altra persona. Sì limitò a guardarlo sottomessa e poi entrò in bagno. Harry si rigirò ancora a guardare quella stanzetta un'ultima volta. Dopo andò in camera matrimoniale. Tirò fuori i vestiti, e dopo andò nell'altro bagno di casa loro, anche lui a fare la doccia,...

Mancavano dieci minuti alle sette. Harry era nell'ingresso che aspettava Mina. Indossava una giacca blu scuro, con una camicia bianca per metà aperta, con un paio di jeans scuri, e degli stivaletti sempre scuri, un pò country. Arrivò Mina. Indossava un abito dorato, lungo fin sopra il ginocchio, stretto in vita, e abbastanza scollato. Sandali con tacchi a spillo, sempre dorati, e un leggero trucco. Harry:
-Sei bellissima-
Mina sorrise. Poi lo abbracciò. Senza uno scopo ben preciso. Forse aveva bisogno un pò di consolazione, forse si sentiva in colpa per averlo aggredito prima,... Lo fece punto e basta.
Andarono al ristorante.
Si sederono tranquilli e beati in santa pace. Mina si tranquillizzava solo con Harry. Harry questo lo sapeva, e gli faceva piacere, soprattutto per il fatto che Mina è sempre in dubbio, è sempre nervosa dentro di se, ma esternamente appariva tranquilla per la sua educazione, e per i suoi modi di fare molto intelligenti. Riusciva a mantenere una certa classe, seppure una persona abbastanza spontanea. Aveva un carattere un pò complicato.
Mina:-Mi... Dispiace per prima...-
Harry:- Tranquilla, è tutto ok-
-Ne sei sicuro?-
-Sì, non devi preoccuparti-
-Uhm,...-
-So che non dovrei chiedertelo, ma, al dilà del tuo incubo, com'è andato il lavoro?-
-Uno schifo, ho provato a scoprire qualcosa sul caso della amiglia Jhonson, ma niente,... E da un bel pò che ci lavoro,... Nè la madre, nè il figlio vogliono dire qualcosa, e il padre mente spudoratamente,... L'unica bella notizia, è che presto, Matilde, la bambina che ho salvato il mese scorso, verrà adottata-
-Sono felicissimo, e fiero di te Mina-
Mina sorrise.
Harry:-A proposito di figli,... Mina,... Vorrei metter su famiglia con te,... Visto che ormai siamo marito e moglie-
-Lo sai quanto amo i bambini,... E' solo che,... Tu, vai via per nove mesi per il tour con Niall, Liam, Zayn e Louis,... Io lavoro parecchio durante la settimana,... E' inutile avere un figlio, o una figlia se non li guardiamo mai,...-
-Non vuoi avere figli?-
-No,... Li voglio,... Ma,... E se non fossi una buona madre?-
-Sei una moglie fantastica, non ti ci vorrà molto a diventare la madre migliore della terra,...-
Mina sorrise, poi gli disse:- Ti amo Harry-
-Anch'io ti amo Mina-
-Allora mi hai convinta,... Però,... Dovrò sottrarre molto più tempo al lavoro-
Harry le sorrise e le prese la mano sinistra. Spesso i loro sguardi e i loro silenzi avevano più parole di quando comunicavano normalmente. 

Passarono una serata stupenda e romanticissima dopo dieci mesi. Mina era serena e felice, Harry era carico ed euforico. In macchina continuava a fare l'idiota (più del solito):
-Guarda c'è una vecchietta! Adesso accellero! Ahahahah! No, scherzo!-
-Harry,... Hai bevuto troppo vino-
-Ma cavolo ne ho bevuto un bicchiere!-
-A quanto pare è troppo! Pensa se ne dovessi bere una bottiglia intera!-
-A quest'ora avrei costruito delle ali alla macchina e le avrei azionate-
-Cosa?-
-Sì esatto! Sono uno scienziato-
-Ahahahah! Mi sembri più un idiota!-
-Sono il dottor Styles, ma ho preso una pozione, e la sera mi trasformo nel signor Harry-
-Sì, e questa pozione è il vino! Ahahahah!-
Dopo qualche secondo anche Mina si mise a fare l'idiota.
-Te lo immagini fare amicizia con un vampiro?-
-E il punto è incontrarlo!-
-Ma scherzi? Esci e li incontri,... Al supermercato, tutti quelli che comprano la bistecca al sangue sono vampiri,...-
-Niall è un vampiro! Oddio!-
-No,... Niall mangia tutto,...-
-Sì,... Vero,...-
-Ahahahah! Del tipo schiacci il piede e apre la bocca!-
-Sei sicura di non aver bevuto anche te?-
-No, io rispetto a te sono la brava e dolce ragazza che non sgarra! Ahahahah!-
-Ma vai va!-
-Ahahahahah!-
Si fermarono con la macchina davanti casa. Scesero. Rimasero per mezzo secondo paralizzati. Tutte le finestre di casa erano rotte. La porta d'ingresso non c'era più. Era proprio sparita. Harry:
-Ok,... Io il vino non lo devo più bere-
-Harry! Non è il momento di scherzare!-
Entrarono. La casa era tutta sotto sopra. Tutte le porte erano sparite. Tranne la settima stanza infondo al corridoio. Quella porta non era stata rimossa. A Mina successivamente avvenne un attacco isterico.
-Io lo sapevo che c'era qualcosa! Harry, stamattina con il sangue che grondava dai muri, adesso la sparizione di porte e tutte le finestre rotte, con la casa a soqquadro,... Ma che cazzo sta succedendo?!?! E quella stanza!
Tu prima di uscire stavi per entrarci!-
-Mina calmati!-
-No! Io non mi calmo! Harry! Che stavi facendo prima! E'?!-
-Avevo sentito un rumore credevo che fossi li dentro! Rilassati!-
-No! Non mi rilasso!-
Mina, successivamente, con decisione andò verso la settima stanza e provò ad aprire la porta. La stanza non si apriva. 
-Cazzo!- gridò Mina piena di rabbia
Harry la venne a bloccare abbracciandola.
- Amore, rilassati- gli disse Harry con un tono nervoso
-C'è qualcosa qui che non quadra Harry-
-Sciocchezze,... Sono venuti i ladri ecco cosa è successo-
-Per rubare le porte?-
-Ci avrano rubato anche oggetti di valore, no?-
Mina si fece lasciare andare da Harry. Andò in camera matrimoniale. Trovò in mezzo al caos il suo porta gioielli. Lo aprì. Dentro c'era ancora tutta la bigiotteria.
-Questo si chiama rubare vero Harry?-
-Allora è un atto di vandalismo,... Io chiamo la polizia,...-

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Lo scrigno ***


Capitolo 3: Lo scrigno











Arrivarono due agenti. Una donna e un uomo. La donna era una tipetta medio alta, mora dalla carnagione olivastra. Lui un uomo con gli occhi merroni e i capelli mori. La donna:
-Sono l'agente Morris piacere, siamo stati chiamati qui, per un atto di vandalismo-
Harry:-Esatto-
Agente Morris:-Lui è l'agente Cooper, ipezionerà la casa, mentre io vi farò un pò di domande-
Agente Cooper:-Vado-
L'agente Cooper si allontanò dentro casa.
Agente Morris:-Voi siete i signori?-
Harry:- Harold Styles, meglio noto come Harry, lei è mia moglie Romina Carter, meglio conosciuta come Mina-
Agente Morris:-A che ora siete usciti?-
Mina:- Verso le sette-
Agente Morris:-A che ora siete tornati?-
Harry:-Verso un quarto alle dieci-

L'agente Cooper entrò in casa. Osserva la casa da cima a fondo. Si diresse in cucina. Era tutta cosparsa di cibo, il frigor aperto,... Coltelli, forchette e cucchiai per terra. Piatti e bicchieri rotti per terra. Pentole sparse. Iniziò a scattare qualche foto con il telefono. Visualizzò le foto un attimo dopo. Erano nere. Completamente nere. Il poliziotto rimase per un attimo scioccato.
-Ma cosa?...-
Un secondo dopo sentì delle risate. Delle risate in lontananza. Iniziò a retrocedere.
-Chi è? Chi sei? Vieni fuori, sono l'agente Cooper!-
Le risate aumentarono. Sembravano delle risate chiuse. Tappate. Soffocate. L'agente Cooper iniziò a spaventarsi. Ma continuò a parlare.
-Sei nei guai signorino, vieni fuori!-
Nessuno rispondeva e le risate non cessarono. L'agente Cooper tornato all'ingresso tirò fuori la pistola. Salì le scale. Si ritrovò nello stretto corridoio. Le risate provenivano dalla settima stanza. L'agente si avvicinò lentamente. Le luci iniziarono ad accendersi e spegnersi. Le risate aumentarono. Il poliziotto iniziò a sudare freddo. Aveva paura. Si avvicinava a passo lento. Quelle risate inquietavano. A due metri di distanza, la porta della settima stanza si aprì leggermente da sola, rimanendo sempre socchiusa. Il poliziotto mise la mano sul pomello della porta. Spinse leggermente la porta, e una forza lo tirò dentro la stanza tagliandoli la testa sul colpo.La porta si richiuse da sola. Quel povero poliziotto, non fece neanche in tempo a chiedere aiuto,... 

Agente Morris:-Uhm,... Va bene,... Grazie per la vostra disponibilità-
Mina:-No, grazie a voi per essere venuti-
Agente Morris:-Bene, ora per una notte dormirete in albergo, domani verranno messe porte e vetri nuovi, non preoccupatevi. Chiamo l'agente Cooper-
Prese il suo walky talky://Agente Cooper, mi sente? Passo//
Nessuna risposta.
//Agente Cooper, ripeto, mi sente? Passo//
Ancora nessuna risposta.
L'agente Morris iniziò ad avviarsi dentro casa. Harry e Mina la seguirono. L'agente Morris prese la sua pistola ed entrò. Mina percepiva delle vibrazioni negative. Non aveva paura, ma, era intimorita. Prese la mano di Harry. L'aveva presa perché aveva un forte bisogno di protezione in quel momento, ed era strano, molto strano. Mina non aveva mai avuto bisogno di aiuto, o protezione. Ma in quel momento aveva bisogno di Harry. Harry le strinse la mano. Aveva percepito il suo bisogno. Così per tranquilizzarla la strinse. 
Agente Morris:-Agente Cooper? Risponda!-
Un silenzio tombale regnava nella casa. Salirono le scale. L'agente Morris notò delle ombre muoversi sotto lo spiraglio della settima porta. Si avvicinò lentamente.
Harry:-Quella porta è chiusa, non c'è verso di aprirla-
Agente Morris:-Stia in silenzio Signor Styles-
L'agente Morris mise la mano sul pomello. Lo girò. La porta non si apriva. L'agente Morris iniziò a spingere. Non si apriva. Sparò contro la serratura, diede un calcio. La porta si spalancò. L'agente Morris entrò subito 
dentro. Al centro della stanza c'era uno scrigno. Uno scrigno piccolo, grosso come una scatola delle scarpe, fatto di legno scuro, con qualche decorazione dorata ai lati. Tutto impolverato. E basta. Dentro quella stanza non c'era altro. Neanche la più piccola traccia di sangue dell' agente Cooper.
Mina:-Che fine ha fatto?-
Agente Morris:-E' sparito,... Ok, Signori Styles, non potete dormire qua per la notte, a causa della sparizione di porte, e delle finestre rotte,... E della scomparsa dell'agente Cooper,... Sapete già dove andare?-
Harry:-Andiamo a casa di Louis,... Va bene Mina?-
Mina:-Sì,...-
Agente Morris:-Bene, io devo annunciare a tutte le unità della sparizione dell'agente Cooper,... Lo troverò,... A costo di non dormire-
Mina:-Dai andiamo,...-
Harry:-Aspetta! Voglio prendere lo scrigno-
Harry andò vicino allo scrigno. Si chinò. Mina aveva un brutto presentimento. Harry mise le mani sullo scrigno. Lo prese e si tirò su.
Harry:-Ok, andiamo-

In macchina regava il silenzio. Mina stava per piangere. Harry era un pò sconvolto. Dopo un pò Mina parlò:
-Per quanto tempo staremo a casa di Louis?-
-Finché la casa non sarà a posto,... Ci vorranno al massimo tre giorni-
-Ok,... Perché hai preso lo scrigno?-
-Voglio vedere cosa c'è dentro,...-
-Harry,... Forse è meglio non farlo,...-
-Perché? Scusami, sei sempre tu la prima a dire che dobbiamo sempre e solo scoprire cose nuove tutti i giorni!-
-Ti prego, non aprirla,...-
-Perché?-
-Ho un brutto presentimento-
-Dai Mina! E' solo perché non è stata una bella giornata, ma cosa vuoi che ci sia dentro lo scrigno?-
-Non aprirlo,... E' meglio di no-
-Tu sai cosa c'è li dentro?-
-No,... Ma,...-
-E allora?!-
-NON APRIRE QUEL CAZZO DI SCRIGNO O TE LO METTO SU PER IL DIDIETRO!!!-
-Che cosa c'è li dentro di così importante?! Mi stai nascondendo qualcosa?!-
-Non lo so nemmeno io, ma,... Senti Harry,... Io credo negli spiriti,... Dopo quello che è successo,... Insomma,... Avverto dell'energia negativa dentro lo scrigno,...-
-Allora, se preferisci passare la notte in un manicomio,...-
-Harry, lo so che sto dicendo una cazzata, ma ti prego,... Fallo per me, non aprirla-
Harry tirò un sospiro. Si girò a guardarla. Gli dispiaceva di com'era andata la giornata a lui e a Mina. Così gli rispose:
-Va bene,... Te lo prometto-
-Grazie-
-Il poliziotto che fine avrà fatto?-
-Non lo so,... E' strano che sia sparito così,...-
-Già,...-

Arrivarono a casa di Louis ed Eleonore. Louis era davanti alla porta di casa. Subito cordiale si avvicnò a salutarli e ad ospitarli. Entrarono. Eleonore gli fece accomodare in salotto. Si sederono. Louis domandò curioso:
-Ma che cosa è successo?-
Harry:- Degli idioti ci hanno portato via quasi tutte le porte,... Rotto le finestre, e incasinato tutta la casa-
Louis:-Madonna,... Bhè potete star qui quanto volete, siete i benvenuti!-
Harry:-Grazie Louis!-

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Due settimane di ferie ***


Capitolo 4: Due settimane di ferie











La luce del sole mattutino batteva sugli occhi di Mina, che la fece svegliare. Era girata e rannicchiata tutta su un lato. Harry era appoggiato a lei, appoggiava il suo mento sulla testa di Mina, e il braccio destro che la abbracciava. Mina, si mosse leggermente e lui si svegliò.
Mina:-Ciao,...-
Harry:-Piccola!-
Mina sorrise e poi si alzò. Lui la prese per il braccio la rifece sedere e disse:
-Don't let me go, 'cause I'm tired of feeling alone-
Mina successivamente lo baciò.
Mina:-Perché dovrei farlo?-
Harry sorrise. Mina:
-Mi dispiace per come mi sono comportata ieri,... Ero molto nervosa e,...-
-Non preoccuparti, stai tranquilla-
-Mi dispiace,...-
-E' tutto ok, non preoccuparti, capita di essere nervosi-
-Uhm,... Mi farò perdonare,...-
Harry guardò in alto, fece una smorfia e scosse la testa. Mina:
-Mi preparo, devo andare a lavoro,...-
-Io, richiudo gli occhi e torno sotto le coperte!-
Ed Harry si ributtò con la testa nel cuscino. Mina poi si alzò e raggiunse il bagno. Poco prima prima che Mina uscisse la scrigno sul comodino accanto alla porta si aprì leggermente. Mina lo osservò due secondi. Lo richiuse. Uscì dalla porta. Come chiuse la porta lo scrigno si riaprii. Si spalancò. Una nube nera uscì dallo scrigno. Iniziò ad avvicinarsi ad Harry, che stava dormendo. Delle risate di sottofondo accompagnava questa nube nera, dove non faceva vedere chi c'era o cosa c'era. Era a due centimetri da Harry. Mina rientrò nella stanza. La nube si ritirò prima che Mina potesse vederla. Lo scrigno si richiuse da solo. Mina si avvicinò a prendere degli abiti dalla sua valigia. Riuscì un attimo dopo. Lo scrigno rimase chiuso,...

Louis era nel bagno di camera sua. Eleonore dormiva ancora. Louis era davanti allo specchio. Si stava sistemando. La porta del bagno era socchiusa. Le luci del bagno iniziarono a lampeggiare. Louis alzò lo sguardo. Guardò le luci. Smisero di lampeggiare. Guardò poi lo specchio. Le luci si rimisero a lampeggiare. Louis si avvicinò allora all'interruttore. Lo spense e lo accese. Si avvicinò allo specchio. Li venne un colpo. Gli usciva del sangue dal naso. Prese immediatamente della carta igienica e lo mise sotto al naso. Tolse la carta igienica ed uscì più sangue di prima. Prese un altro pezzo di carta igienica, e niente, il sangue usciva come l'acqua di un rubinetto. Louis disperato andò in iperventilazione. Le luci ricominciarono a lampeggiare. Louis si girò a guardarle. Si rigirò a guardarsi nello specchio. Il sangue aveva smesso di colare. Si avvicinò di più vicino allo specchio. Di scatto un'ombra nera passò dietro di Louis che si spaventò. Fece un salto. Si girò. Non c'era niente. Si rigirò a guardare lo specchio vide la sua faccia ricoperta di sangue. La porta si chiuse. Le luci ricominciarono a lampeggiare. Louis si mise ad urlare. Eleonore venne a battere contro la porta:
-Louis! Louis! Amore, che c'è?!-
Eleonore aprì la porta.
Louis:-La mia faccia!-
Eleonore:-Che cos'ha la tua faccia?!-
Il sangue era sparito. Louis si guardò allo specchio. Sbiancò. Senza più dire una parola uscì dal bagno,...

Mina raggiunse il luogo di lavoro. Entrò in ufficio. Tutti i colleghi come la videro si misero a ridacchiare e a spettegolare su Mina. Il che la faceva irritare. Ma superiore a tutti se ne infischiò, e andò nel suo ufficio privato con un gran bel sorriso. Non c'era cosa peggiore dell'ignoranza. Ciò che bisognava fare era eliminarla, come facevano gli illuministi. Ma la domanda principale era questa: Come delle persone che si comportavano peggio di un animale potevano diventare intelligenti? E' vero che lo studio e le esperienze di vita aumentano l'intelligenza e l'astuzia, ma se una persona nasce già con un cervello grosso come quello di una gallina come può essere intelligente? Vivrebbero tutti in un mondo migliore se tutti noi fossimo intelligenti, o per lo meno, con una mente aperta, se tutti noi fossimo leali, e la lealtà è un dono che non tutti hanno, e se tutti noi fossimo semplici ed altruisti,... Ma a volte l'invidia prevale,...
Mina mise le chiavi nella serratura del suo ufficio. Le girò e aprì la porta. Entrò nel suo ufficio. Riprese i fascicoli del caso della famiglia Jhonson. Era decisa. Ora che aveva il loro indirizzo si stava preparando con vari file e documenti per incastrare il Signor Jhonson. Uscì dal suo ufficio. Andò a casa Jhonson. Bussò alla porta. Vivevano in un quartiere di basso livello. Dove c'era molta povertà. Aprì la madre.
Mina:-Buongiorno, mi scusi se la disturbo, sono Romina Carter, assistente sociale,... Sono venuta per un'ispezione, e per parlare con lei e suo figlio,...-
Signora Jhonson:- Oh,... Ehm,... C-certo,... Entri pure-
Mina entrò e disse:-La ringrazio,... E,... Il signor Jhonson?-
-E' via,...-
-Dove?-
La donna non rispose. In viso sullo zigomo destro coperto da qualche ciocca di capelli castano c'era un livido. Un segno evidente di violenza subita, che Mina notò subito.
Mina:-Come se le procurato quel livido?-
La donna continuò a non rispondere.
Mina:-Senta, lo so benissimo che lei e suo figlio state subendo violenza da parte di quest'uomo, lasci che l'aiuti,... Ho solo bisogno di prove,... Poi lui verrà arrestato, vedrà sua figlio una volta a settimana, lei avrà una casa, e un lavoro, e il divorzio immediato, e quest'incubo finirà, non mi faccia far la parte dell'orco,...-
-E se lui mi viene a cercare, e mi farà del male?-
-Allora lei avrà tutti i diritti di possedere armi in casa,... E mi creda,... Anch'io sono sposata, e se mio marito, anche se lo amo più di me stessa, mi alzasse le mani, anche se non lo farei mai, gli tiro delle testate così forti che la testa gliela spacco in due,... Lei deve farsi forte,... Lo faccia per suo figlio,...-
La donna guardò bene Mina e confessò:
-In camera da letto,... Nel suo cassetto c'è della droga,...-
-La ringrazio,... E ora lei e suo figlio siete liberi,...-
Mina prese il telefono, chiamò la polizia, dicendo che era stata ritrovata della droga.
Finito il procedimento riuscì a tornare in ufficio soddisfatta. Finalmente dopo un mese c'è l'aveva fatta. Si sentiva quasi come un'eroina.  Erano le 10:11. Mina ricevette la chiamata dallo 047. Vide il numero sul telefono. Il suo battito cardiaco iniziò ad accelerare. Aveva paura, ma voleva affrontarlo. Rispose:
//Pronto?//
//Alle tue spalle// rispose una voce con toni molto bassi, non riconoscendo se parlava un uomo o una donna per colpa dell'interferenza telefonica
Il "cliente" chiuse il telefono. Mina mise il telefono in tasca. Alzò lo sguardo. Tutti i colleghi erano spariti. I computer spenti. La sala era vuota. Mina si spaventò. Ma non si scompose. Si voltò. Infondo alla stanza davanti all'ascensore, c'era un ombra nera umana alta. Troppo alta. Iniziò ad avvicinarsi a passo svelto verso Mina. Avvicinandosi vide che aveva degli artigli appuntitissimi al posto che avere mani normali. Le luci della stanza iniziarono a lampeggiare. Mina si spaventò. L'ombra si avvicinava, appariva sempre più alta. Il suo istinto la fece scappare. Iniziò a correre verso il suo ufficio. La porta si chiuse davanti a se. Mina iniziò a battere forte contro la porta. Si girò. L'ombra sarà stata a cinque metri di distanza. Mina disperata spaccò il vetro della finestra accanto a lei. Iniziò a gridare aiuto. Prese un pezzo di vetro, lo lanciò all'ombra nera che in un istante schivò. Mina prese un altro pezzo di vetro e iniziò a correre. Mina poi cadde. Pensava che tutto questo non era vero. Non era possibile. Chiuse gli occhi e li strinse. "Io non ho paura, io non ho paura, io non ho paura,... Io non ho per niente paura" pensò. Si alzò decisa, e pronta nel fare a botte, o peggio,... C'erano adesso tutti i colleghi con gli occhi spalancati, e il suo capo con la bocca aperta. Mina stava morendo dalla bruta figura ma anche dallo spavento che si era presa. Il capo
si avvicinò a lei e disse:
-Romina,... Vieni nel mio ufficio,...-
Mina si guardò un pò intorno. Seguì il capo. La fece sedere nel suo ufficio. La guardò bene e disse:
-Senta, lei è la mia miglior dipendente,... Sono infatti molto felice che lei abbia risolto il problema della famiglia Jhonson,... Ma credo che il lavoro ultimamente la stressi un pò,... Non pensa anche lei?,...-
Mina:-Mi vuole licenziare?!-
-Ma va! Perché dovrei licenziare la dipendente che mi fa guadagnare di più?,... Ma le voglio dare due settimane di riposo meritato a casa-
-Che cosa?-
-Due settimane pagate per restare a casa-
-Oddio che bello! Sì! GRAZIE!!!!-
-Bene-  

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: L'attacco ***


Capitolo 5: L'attacco Harry:-Louis è tutto il giorno che sei strano! Mi puoi dire che cos'hai?!- Louis:-Niente Harry,...- Eleonore:- Louis amore, che cosa è successo in bagno questa mattina?- Louis:-Nienteeeeee!- Entrò Mina. Mina:-Ciao ragazzi,...- Mina aveva il volto un pò sconvolto, ed era pallida. Harry si spaventò e poi disse: -Ecco,... Adesso sono in due- Eleonore:-Come,...?- Harry:-Quando Mina ha quell'espressione è successo qualcosa- Mina:-No,... E',... Tutto ok,...- Harry:-Non mi prendere per il didietro- Mina:-Niente,...- Harry prese Mina e la portò nella loro camera da letto dove erano ospiti. Harry si piazzò davanti alla porta con le braccia incrociate e la guardò con uno sguardo autoritario. Mina:-Sei sexy con quello sguardo sai?- -Non cambiare discorso,...Ti è successo qualcosa- -Ma va! Stai tranquillo- disse distogliendo lo sguardo -Stai mentendo- Mina spinse un pò Harry per uscire dalla porta, ma lui non la fece passare. Harry:-Signorina Carter, adesso tu mi dici che cosa è successo!- Mina si mise a piangere e disse abbracciando Harry: -Harry! Ho avuto un'altra visione sempre alle 10:11 dello stesso numero 047!!! E un'ombra nera voleva uccidermi! Poi ho chiuso gli occhi, li ho riaperti ed era tutto sparito! Il capo mi ha datodue settimane di ferie per riprendermi, ma Harry,... Ho paura di essere matta! Che cosa mi sta succedendo?!- -Sssssssssssst! Cucciola,... Calmati,... E' tutto ok,... E' solo stress da troppo lavoro,... Vedi che il capo l'ha capito? Vedi che ti ha dato due settimane di ferie?- -Uhm,... sigh- Harry mise la mano sotto il suo mento. Alzò leggermente il viso di Mina. Le diede un bacio e gli disse: -Finché ci sono io non ti accadrà nulla,... Sono qui con te- -Ti amo- -Anch'io,... Più di qualunque altra cosa- -E' un bene che tu abbia due settimane di ferie,... Domani verso le dieci del mattino devo andare via con gli altri,... e non tornerò per tre giorni,...- -Che cosa?!,... Ma sei appena tornato dal tour! Non è giusto,... Io voglio stare con te!,...- -Lo so,... Anch'io,... Ma tornerò presto, sono solo tre giorni,...- -Ho paura che abbia un'altra visione e impazzisca,...- -Non devi preoccuparti,... Anche se sono da un'altra parte,... Sono comunque accnto a te,...- -Uhm,... Mi manchi di già,...- -Anche tu,...- Harry baciò più deciso di prima Mina, accarezzandole la schiena. Harry si staccò la guardò e disse: -So che,... Magari non sei dell'umore,... Ma,... Ti ricordi che avevamo deciso di avere un figlio,...?- Mina lo baciò. Harry la portò fino a letto. Spensero le luci,... Era sera tardi. Mina lasciò tranquillo Harry in stanza dormire. Si vestì e scese per andare a bere un bicchiere di latte. Aprì il frigorifero. Si sedette a tavola. C'era il giornale sopra. In prima pagina c'era una foto dell'agente Cooper: << Misteriosa scomparsa dell'agente Cooper>> c'era come primo titolo. Mina guardò un pò triste e preoccupata quell'annuncio. "In quella casa c'è qualcosa che mi sta tormentando,... Anzi,... Che sta tormentando me ed Harry,... Perché Louis prima era strano?,... Ok,... Mina,... Ti stai facendo troppe paranoie,... Gli avvenimenti sovranaturali non esistono,..." continuava a ripetersi. Sentì poi un rumore dalla stanza accanto. Un rumore di un oggetto che cade. Mina si alzò e si avvicinò alla stanza accanto. Un'ombra le passò accanto, ma lei non la notò. Mina:- Ehy,... Ehy chi è là? C'è nessuno?- L'ombra di prima le ripassò accanto, ma Mina non se ne accorse ancora. Sentì poi Eleonore: -Sì, scusami Mina se ti o spaventata,...- Si avvicinò facendosì vedere a Mina. Eleonore:-Dobbiamo parlare,...- Andarono in cucina tranquille. Forse loro non sapevano che qualcosa le stava osservando,... Mina:-Ho fatto qualcosa che non va?- Eleonore:-No, tranquilla,... E' che,... Louis mi ha raccontato che oggi in bagno aveva avuto delle visioni,...- -Che genere?- -Sangue che usciva dal naso, un'ombra nera che li passa dieto le spalle,... Sangue su tutto il suo viso,... Era rimasto scioccato tutto il giorno,...- -Anch'io ho delle visioni,... Prima del sangue grondolava dai muri,... Oggi una figura semi umana nera che voleva uccidermi,...- -Senti,... Tu credi ai fantasmi,... O ai demoni,... Comunque,... A tutti quegli avvenimenti paranormali?- -Io,... Vorrei non crederci,... Insomma ci credo,... Ma una parte di me dice che è idiota crederci,... Quindi "non ci credo"- -Ma dentro di te ci credi,...- -Esatto- -Harry mi ha detto che hai ricevuto delle chiamate da un numero inesistente- -Oggi qualcuno mi ha pure parlato,... Ma c'erano così tante interferenze telefoniche che non riconoscevo la voce,... Neppure se era una voce maschile o femminile,...- -Questo è un evento paranormale,...- -Ma va! Non esistono,...- -L'hai confermato tu stessa che fondalmentalmente ci credi,...- -Questo non vuol dire che sia un evento paranormale- Mina iniziò a rendersi conto che non aveva più senso ciò che stava dicendo -Com'è possibile che una chiamata inesistente riesca a chiamarti, che subito dopo tu abbia delle visioni spaventose, che la chiamata ha delle interferenze telefoniche in centro città, in un ufficio dove lì, nel bene o nel male, tutte le chiamate prendono?- -Ma non è possibile che qualcosa stia rompendo le scatole a me,... Anzi a noi,...- -Secondo me c'è qualcosa, e tu lo sai,... Ma non lo vuoi ammettere,...- Eleonore si alzò da tavola. Mina:-E se ammettessi per un attimo che c'è qualcosa?- -Allora devi risolvere la situazione,...- -Come?!- -E che ne so io!- Un rumore sinistro vicino a loro le fecero inzittire. Sembrava quasi un grido soffocato e stridulo. Eleonore:-Che cos'era?!- Un secondo dopo qualcosa prese per i piedi Eleonore, la fece cadere per terra e la trascinò via fino nella cantina della casa. Mina si mise a inseguirla. Eleonore lanciava grida di disperazione, paura e dolore. Mina gridava per lo spavento. La porta della cantina non si apriva. Mina iniziò a battere forte. Scesero Louis ed Harry velocemente. Louis:-Che cosa è successo?!?!?!- Eleonore:-Aiuto Aiutatemi! Aaaaaaaaah!- singhiozzava piangendo. Dentro la cantina si sentivano rumori di lame, coltelli che battevano tra di loro ed Eleonore continuare a lamentarsi da dolori o torture. Louis disperato si mise a battere forte contro la porta. Harry e Mina un secondo dopo si misero ad aiutarlo. Eleonore smise di gridare. Si sentì un istante dopo una finestra spaccarsi. La porta si aprì da sola. Eleonore era la centro della cantina per terra immobile. La cantina era ricoperta di schizzi di sangue. Eleonore era piena di ferite. Louis si avvicinò ad Eleonore. Si sedette accanto a lei. Si mise a piangere. Prese Eleonore e l'appoggiò sulle sue ginocchia. La strinse. Harry rimase sconvolto sul ciglio della porta. Mina si avvicinò. Pese il polso ferito della mano detra di Eleonore. Mise sopra due dita. Sentì le sue vene pulsare ancora, molto lentamente. Mina:-E' ancora viva! E' ancora viva! Chiamate un'ambulanza! Presto!- Harry prese di scatto il telefono e chiamò l'ambulanza,... Erano in ospedale. Louis in stanza con Eleonore. Harry e Mina fuori, nella sala d'attesa. Mina era spaventata, con gli occhi sgranati. Pallida, non muoveva un muscolo. Harry era spaventato. Harry: Tu eri con Eleonore,... Che cosa è successo?- Mina:-Stavo parlando con lei, quando qualcosa le fece cadere e la trascinò fino in cantina,...- -Dai, non è possibile! Su!- -Harry te lo giuro!- -E la finestra della cantina rotta, da conferma che qualcuno l'ha aggredita ed è scappato,... Un ladro, un killer,...- -Uno spirito- -Mina ti prego, sei ridicola,...- -E come me lo spieghi?!?!?!- -Sssssssst,... Non urlare,... Sai cosa ti dico,... Che dopo il latte ti sei addormentata, e hai dormito,... Siccome sei una ragazza molto sensibile,... L'hai percepito,...- -Balle! Harry tu non mi vuoi credere! Come puoi dire una sciocchezza del genere?! Hai bevuto qualcosa?! Sei solo una mega testa di cazzo!- -Mina! Ti rendi conto che quello che stai dicendo non ha senso?!- -Ma io ho visto tutto! Ero lì! Ero testimone! Cazzo!- -... Forse è vero che stai diventando matta,...- Mina lo guardò. Con tutta la sua rabbia si avvicinò ad Harry e gli disse: -Vai a fanculo!- Dopo di chè uscì dall'ospedale, lasciandolo lì da solo nella sala d'attesa come un idiota. Prese un taxi e andò a passare la notte in un hotel. Il giorno successivo alle nove del mattino Harry entrò nella stanza dell'hotel dove si tovava Mina. Mina sorpresa lo guardò. Era felice di rivederlo, ma allo stesso tempo era ancora irritata. Mina:-Harry,...- -Mi dispiace Mina,...- Si avvicinò a lei e le diede una rosa rossa. Mina stupita la prese: -Grazie,... E' stupenda- -Scusami,...- -No, scusami tu,... Non volevo mandarti a quel paese,... E,... Darti della mega testa di cazzo- -Mina,... Ascoltami,... Io verrei crederti,... Ma non è facile,... Uno potrebbe pensare che tu sia matta- -Fallo e basta- Harry la guardò. Lui credeva che fosse impazzita,... Ma l'amava troppo,... Non voleva deluderla. Così la guardò bene e disse: -Ok,... Cercherò di crederti- Mina sorrise e dopo si strinsero amorevolmente. Harry:-Starai a casa nostra in questi tre giorni,... Le porte e le finestre ci sono,... Dovrai solorimettere a posto- -Quando tornerai sarà tutto in ordine,...-

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Le api ***


Capitolo 6: Le api











Erano le 10:11 del mattino. Il signor Maloney era nel suo ufficio. Ricevette una chiamata. Era lo 047. Il signor Maloney sorpreso rispose. -Pronto?-. Per qualche secondo non si sentì niente.
-Pronto?-
-Sette-
-Ehm... Pronto?-
-Sette minuti-
-Che?-
-Sette minuti-
-Sette minuti cosa?-
La chiamata si chiuse. Il signor Maloney rimase qualche secondo con il fiato sospeso. 
-Supidi scherzi da adolescente,...-
Un secondo dopo entrò in ufficio Caterina. Una ragazza di media altezza, rossa di capelli, con gli occhi piccoli e azzurri, le labbra sottili e naso medio grande. Il signor Maloney la fece accomodare.
Caterina:- Buongiorno-
-Signorina Jones,... Qual buon vento?-
-Signore,... Ma,... La signorina Carter è impazzita?-
-A quanto pare,... Spero si rilassi non voglio licenziarla-
-Ma deve!... Lo so ci mancherà a tutti, è due anni che lavora con noi, ed è molto brava,... Ma ha a che fare con dei matti, e se lei diventa come loro è un problema... E' per il suo bene,...-
-Lo so,... Ma voglio darle un'altra opportunità-
-Uhm,...Speriamo il meglio,... E intanto,... Posso sostituirlaio nel suo ufficio?-
-Oh certo prego! Finché non torna-
-La ringrazio-
Uscì. Passarono sette minuti. Richiamò il numero 047. Il signor Maloney si spaventò. Avvicinò la mano al suo telefono. Prima che potesse rispondere qualcosa lo prese, lo lanciò contro la finestra del suo ufficio, infilzandolo nel ventre in mezzo ai vetri delle finestre. Il corpo del signor Maloney cadde a un'altezza di 20 metri. Si schiantò sul parabrezza di un auto. Subito delle grida inondarono tutta la strada,...

Mina stava riordinando in camera sua e di Harry. Mentre riordinava ritrovò un album di foto, sue e di Harry. Aprì l'album. Guardò le foto, tutte attentamente. Del loro primo appuntamento da fidanzati. Della loro prima vacanza insieme. Sfogliandolo le vennero le lacrime agli occhi. Non riusciva a credere che erano arrivati fin li. Sfogliando l'album trovò una busta. Sopra c'era scritto:"Per Mina". Mina l'aprì. La lesse:
Cara Mina,
Non trovo le giuste parole per descrivere ciò che provo per te,... Inizierò col dirti che ti amo, tanto, e che per me sei la mia vita, non ho mai amato nessun'altra come te,... Sei l'unica per me,... Lo so che sono frasette che dicono tutti,... Ma ci credi che sono finito nei guai da solo perché non trovo le parole per dirtelo? Che tutto ciò che ho scritto è vero?... Okay, ciò che sto scrivendo è meglio che tu non lo legga mai,... Sì lo so, sembro tanto duro,... Ma poi sono ipersensibile,... E,... Ricordati sempre che io sono sempre qua con te, se c'è qualcosa che non va puoi contare su di me, ci sono sempre per te,... Sei speciale,... Ecco,... Tu sei l'ottava meraviglia del mondo,... Anzi no,... La prima,... Voglio passare il resto della mia vita con te, perché so che tu sei la mia anima gemella, so di volere solo te e nessun'altra.
Harry
Mina si mise a piangere. Quelle sue parole l'avevano toccata, anche se le aveva scritte timidamente. Strinse tra le braccia la lettera. Girò pagina dell'album. La loro foto di matrimonio. I loro occhi erano rigati. Mina si spaventò. Un secondo dopo le luci della stanza si misero ad accendersi e spegnersi. Un attimo dopo forti passi rimbombavano nella stanza. Mina cominciò a riflettere velocemente. Se ciò che avesse detto Eleonore fosse vero? Mina aveva paura. Ma non'ostante ciò aveva il coraggio di affrontare. -O lui, o me-. Si ripeteva sempre. Prese coraggio e disse con tono di voce deciso.
-Chi sei?-
La porta si aprì leggermente rimanendo socchiusa. Mina rimase per un attimo in silenzio. Non sapeva cosa fare. Si alzò. Posò l'album e la lettera sul comodino. Si stava avvicinando alla porta. Mise la mano sulla maniglia. Squillò il telefono. Mina guardò ancora qualche secondo la parte semiaperta della porta, dove regnava il buio più totale. La richiuse. Andò a prendere il telefono.
Harry:-Pronto Mina?-
Mina:-Harry! Amore! Ho trovato un album con le nostre foto, e li in mezzo c'era una lettera,...-
Harry:-Una lettra?-
Mina:-Sì! L'avevi scritta te, per me!-
Harry:-Oh ehm,... Come ho fatto a farla finire li?-
Mina:-E' stupenda-
Harry:-Io quando l'avevo riletta mi sono sembrato un emerito pirla-
Mina:-Invece sei dolcissimo-
Harry:-... Allora sono contento che ti piaccia-
Mina:-Come va li? Tutto okay?-
Harry:-Sì! Liam si è già incastrato nei condotti dell'aria,... Non chiedermi come ha fatto-
Mina:-Ahahahah! Che tonto!... E Louis? Come sta Louis?-
Harry:-Non ha aperto bocca,...-
Mina:-Mi dispiace-
Ci fu qualche secondo di silenzio. Harry cambiò discorso:
-Il lavoro li a casa?-
Mina:-Bene, mi mancano solo tre stanze-
Harry:-Meglio, no?-
Mina:-Ma,... Veramente posso contare sempre su di te?-
Harry:-Sempre-
Mina:-Quando torni ti spolpo! Ahahahah!-
Harry:-Ahahahahah!-
Mina sentì ancora rumori forti di passi. Nel suo telefono si intromisero delle interferenze.
Mina:-Harry? Pronto?-
Le interferenze coprivano la sua voce. Le luci della stanza si accesero e si spensero. Si chiuse la chiamata del telefono. Mina percepiva una forza maligna. Proveniva dal corridoio. Che cosa avrebbe potuto fare una giovane ventiquattrenne? Sola, in una casa isolata da tutti? Lei aveva paura, come tutti, la paura della morte istintivamente tutti c'è l'hanno. Ma non tutti non hanno la paura di affrontarla. Lei era una di quelle. A volte portava alla morte assicurata, altre volte dava speranza. Se invece hai perfino paura di affrontare, sei sicuro di andartene. Mina prese un bel repiro. Con un tono severo disse:
-Chi sei?!-
Le luci smisero di accendersi e spegnersi. I passi cessarono.
-Voglio sapere chi sei e che cosa vuoi da me! Voglio sapere perché mi chiami con un numero inesistente, perché mi fai avere delle visioni, perché hai ucciso l'agente Cooper, perché stavi per uccidere Eleonore! Perché?! 
Che cosa vuoi?!-
Nessun segno, nessuna risposta. Niente. Sembrava che stesse parlando con i muri.
-Vuoi me?... Vuoi me?! Allora io sono qui! Smettila di fare il codardo! Io sono qui! Bastardo! Fatti sotto! NON HO PAURA!-
La porta della camera venne lanciata per aria, sfiorò Mina. Che non si mosse di un muscolo. Era sempre in piedi ferma. Aveva il cuore a mille. Poi disse:
-Non hai ancora risposto alla mia domanda-
I vetri delle finestre si spaccarono. Mina non si mosse. Aveva capito il suo gioco. Voleva farti morire di paura. La regola numero uno del suo gioco era non avere paura. Ma non era facile. Quando decideva che tutto ciò non era una visione, ma era la pura e vera realtà morivi. 
-Chi sei?!-
Urlò ancora Mina. Un'ondata di api entrò dalla finestra. Si piombarono tutte su Mina. Sentiva il dolore dei pungiglioni, alla potenza di cento api in contemporanea. Mina chiuse gli occhi.
-Non è realtà!  Non ho paura! Non è realtà! Non ho paura!-
Urlava ripetutamente, con le api che entravano ovunque. Chiuse gli occhi . Li strinse. "Non è raltà! Non ho paura!" si ripeteva costantemente. Riaprì gli occhi. Le api erano sparite. Lei non aveva il segno di neanche una puntura. La finestra era riparata, a posto normalmente,... Come era prima. Invece la porta era fuori posto, e nel corridoio due occhi rossi come il sangue, la fissarono per qualche secondo, e poi sparirono magicamente. Mina aveva un'arma, non aveva paura.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Una notte movimentata ***


Capitolo 7: Una notte movimentata











Eleonore era in ospedale. Tranquilla, la sera. Aveva appena parlato a telefono con Louis. Si coricò tranquilla a letto. Si distese. Rifletteva. Era ancora sconvolta, giustamente. Pensava al volto di che l'aveva aggredita. Un volto sovrannaturale. Malefico. Occhi rossi come il sangue,... Senza naso, con una bocca avente al suo interno lunghi denti appuntiti, altissimo, con lunghi artigli al posto delle mani, perdeva sangue dalla bocca e dagli occhi. Il cranio era un teschio, e nel suo corpo si vedevano le ossa. La schiena era gobba e aveva delle spine. Aveva le occhiaie nere, sopra il colorito rossastro. Pelato. Un essere orrido. Solo all'idea a Eleonore veniva da urlare. Cercò di non pensarci. Avrebbe chiamato Mina il giorno seguente. Chiuse gli occhi. Ci fu qualche attimo di silenzio. Dopo Eleonore sentì la porta della sua stanza aprirsi. Schizzò per aria. Vide nel corridoio l'ombra alta di quell'essere mostruoso. Eleonore iniziò ad urlare disperata. In un attimo degli infermieri andarono da lei oltrepassando il demone, come se non ci fosse.
-Signorina Calder, si rilassi, stia calma, cosa è successo?-
Chiese l'infermiera. Eleonore indicò dove c'era il demone gridando. Il demone sparì. Eleonore si mise a piangere. Un secondo dopo il volto del demone le comparve davanti e le urlò in faccia, con quel grido stridulo. 
Eleonore emise un ultimo urlo piangendo e poi svenne dalla paura,...

Intanto:
Gli One Direction erano in hotel tutti insieme. Harry si era portato dietro lo scrigno che aveva trovato nella settima stanza. Erano nel salotto della stanza. Sul tavolino basso, accerchiato da un divano per tre e due poltrone lateralmente, c'era lo scrigno che Harry si era portato. Sul divano sedevano in ordine Louis, Liam e Zayn. Harry era sulla poltrona vicino a Louis, Niall sulla poltrona vicino a Zayn. Liam parlò:
-Harry, tu sai che cosa c'è li dentro?-
Harry:-No,...-
Zayn:-Perché non l'hai aperto?-
Harry:-Mina non voleva,... E gliel'ho promesso,...-
Liam:-Perché non voleva?-
Harry:-Aveva un brutto presentimento-
Zayn:-Bhè,.. Però noi non gliel'abbiamo promesso-
Harry:-Io sì però, e non la toccate!-
Louis:-Io sono a favore-
Zayn:-Anch'io-
Liam:-Anch'io-
Louis:-Tu Niall?-
Niall:-Io,... Ehm,... Non la aprirei,...-
Louis:-Mica l'hai promesso a Mina-
Niall:-Lo so,.. Ma,... E' meglio di no,...-
Liam:-Perché?-
Niall:-... Ho anch'io un brutto presentimento-
Louis:-Niall è un cagasotto! Niall è un cagasotto!!! Ahahahah!-
Niall:-C'è qualcosa che non va qui! Louis tu hai avuto delle visioni come Mina, Eleonore è finita in ospedale, Mina riceve chiamate da un numero inesistente, un poliziotto sparisce nel nulla, le porte di casa di Harry 
spariscono! C'è qualcosa che non quadra!-
Zayn:-Niall,... Credi negli spiriti?-
Niall:-Forse,...-
Harry:-Un altro come Mina,...-
Niall:-Non aprite quello scrigno-
Louis:-Tre contro due, mi dispiace, lo apriamo-
Liam prese lo scrigno. Provò ad aprirlo, ma non si aprì. 
Liam:-E' duro,...-
Louis:-Fa provare me-
Ci provò Louis. Lo scrigno non si aprì ancora.
Louis:-Bhè,... Vincono Harry e Niall-
Niall:-Meglio,...-
Louis:-Stai calmo, okay?-
Niall:-Sì si,... Scusate-
Niall si alzò e andò a dormire. Gli altri rimasero in silenzio qualche minuto, senza ragione, e poi andarono anche loro a dormire,...

Niall stava dormendo. Stava sognando. Mentre dormiva delle mani con i lunghi artigli si avvicinarono al viso di Niall. Toccarono la sua fronte, una luce rossa si illuminò, tra le sue mani e la fronte di Niall. Niall iniziò a sudare e a fare piccoli lamenti nel sonno. Il demone venne risucchiato dalla luce rossa; entrò nel suo sogno. Ora era lui il padrone della mente di Niall,... Niall era in un bosco, nel cuore della notte. Il bosco era fitto, come la nebbia che lo circondava. Gli alberi erano spogli. Non c'era via d'uscita. Niall camminava li in mezzo. La luna era nuova. Neanche la giusta luce che ti faceva vedere le cose. Niall teneva una torcia. Sentì un rumore di ramoscello che si spezzò alle sue spalle. Si voltò di scatto. Puntò la torcia non vide niente. Si girò lentamente da sinistra a destra per osservare quel paesaggio che sembrava morto. Niente. Un secondo dopo gli artigli delle mani del demone li tagliano la pancia facendogli fuori uscire del sangue. Niall iniziò a correre facendo cadere la torcia, tenendo la mano sulla ferita. Il demone era più veloce di lui. Ma Niall mentre correva li lanciava rami, e continuava a prendere scorciatoie. Il demone perse un attimo di vista Niall. Si nascose dietro un cespuglio. Il demone era due metri di distanza da lui, girato di spalle. Ma il demone sapeva dov'era. Piaceva solo creargli paura. In un attimo l'avrebbe preso. Si girò di colpo dove c'era Niall. Niall era di spalle non poteva vederlo. Lo prese da dietro e li tagliò la gola. Il sogno finì. Niall saltò al letto mentre emetteva degli affanni vide la porta di camera sua chiudersi. Niall accese immediatamente la luce e iniziò a pregare. Non chiuse più occhio. C'era solo una domanda da porsi,... Perché il demone non l'aveva ucciso?

Zayn era l'unico che non aveva ancora sonno. Così al posto di dormire andò davanti al mini-frigor a mangiare qualcosa tanto per rilassarsi e riuscire ad addormentarsi. Guardò lo scrigno. Aprì il mini-frigor. Prese un budino.  Si sedette sul divano e mangiò. Lo scrigno davanti a se si aprì da solo. Zayn lo guardò un attimo sorpreso. Dopo ci mise le mani sopra e lo aprì. Dentro c'era un anello. Un anello d'argento a forma di occhio con un rubino rosso incastonato. Unisex. Zayn lo prese, chiuse lo scrigno. E lo indossò. Fece una mezza risata. E nei suoi grandi occhi luminosi, comparve una punta di rosso per mezzo secondo. Infine fece un sorriso.

Liam era sotto la doccia. Cantava Last First Kiss:- Baby I, I wanna know,...-. Eppure sotto l'acqua continuava a pensare a cosa ci fosse dentro quello scrigno. Smise per un secondo si pensarci. Li venne in mente Sophia. La ragazza che lui assolutamente non meritava,... Eppure lui era innamorato. Di certo però non si era reso conto della ragazza dolce che aveva conosciuto da non molto tempo. Aveva avuto un colpo di fulmine, ma continuava a pensare a Sophia. Lydia era perfetta per lui. Colpo di fulmine ricambiato, e lei era dolcissima,... Era frustato per questo motivo. Un pò indeciso. Le luci del bagno iniziarono a "saltare". Si accendevano e si 
spegnevano. Liam le guardò qualche secondo e tornò a farsi la doccia. Dopo sentì una voce. Una voce che lo chiamava per nome.
-Liam... Liam...-
Liam:-Chi è?-
Si sentirono delle risate.
Liam:-Chi è?-
Le risate si fecero più forti. Liam si girò. Sul vetro della doccia gocciolava del sangue, e c'era una scritta: "Hai paura?". Liam andò in iperventilazione. Le risate aumentarono. Dopo Liam si guardò e si accorse che aveva del 
sangue su tutto il suo corpo. L'acqua della doccia era diventata sangue. Liam cominciò ad urlare. L'ombra nera entrò dentro la doccia e tagliò il ventre di Liam. Entrò Harry.
Harry:-Liam?! Che cos'hai?!-
Liam uscì dalla doccia. Harry lo vide. Vide il taglio sulla pancia. Stava gocciolando sangue.
Harry:-Oh mio Dio! Liam! Come hai fatto?!-
Liam si guardò e si mise ad urlare. Mise la mano sullo squarcio. Harry chiamò l'ambulanza. Liam svenne. 

Gli One Direction erano in ospedale. Nella stanza con Liam.
Louis:-Noi non continuiamo a lavorare senza Liam-
Harry:-Mi sembra giusto,...-
Zayn:-Harry, tu hai visto Liam e hai chiamato l'ambulanza. Cos'era successo?-
Harry:-Io lo sentito urlare dalla doccia e uscendo gli ho visto lo squarcio,...-
Niall:-Io ve l'avevo detto prima-
Zayn:-Niall, sei paranoico-
Harry:-No,... Prima Mina,... Poi Louis,... Poi Eleonore,... Adesso Liam,... Non credo agli spiriti, ma,... C'è qualcosa che non va,...-
Zayn:-Ora anche tu sei paranoico! Ti prego! Si sarà fatto male da solo! No?!-
Di nuovo una punta di rosso comparve nei suoi occhi.
Harry:-Zayn rilassati-
Zayn arrabiato uscì dall'ospedale. Louis lo seguì. Andarono nel parco della città. Quando Louis riuscì a bloccarlo. Zayn piangeva.
-Io so chi è stato!-
Louis:-Che cosa?-
Zayn:-So chi gli ha fatto questo!-
Louis:-Chi?-
Zayn:-Non posso dirlo,...-
Louis:-Come non puoi dirlo?!-
Zayn:-Non posso,... E,... Louis vattene-
Louis:-Cosa?-
Zayn:-Devi andartene ora!-
A Zayn vennero gli occhi rossi. Si voltò per cambiare direzione. Louis lo prese per una spalla. Zayn si voltò, adesso aveva gli occhi completamente neri e la pelle grigia. Con una voce diversa e di autorità disse:
-Vattene via!!!-
La sua voce sembrava spiritata. Sembrava posseduto. Louis lo guardò qualche secondo con sorpresa, ma sopratutto con paura e poi si mise a correre dalla parte opposta. Che cos'era successo a Zayn?

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Versare del sangue ***


Capitolo 8: Versare del sangue











Il giorno seguente Harry, Louis e Niall facevano i bagagli. Liam era in ospedale che doveva riprendersi, Zayn era sparito nella notte. Harry ritirava la sua biancheria. Vide le mutande che Mina le aveva regalato. Nere con una scritta rossa nella parte sia anteriore sia posteriore che diceva:"I am sexy". Fece un mezzo sorrisetto, le piegò e le mise dentro. Niall guardava lo scrigno sul comodino. Louis guardava fuori dalla finestra un pò sconvolto da ciò che aveva visto la sera prima. Sembrava che la loro direzione si stava sbarrando, che la loro unica strada si stesse dividendo in tante piccole vie. Niall finì di fare i bagagli e uscì in fretta senza guardare più nessuno. Rimasero Harry e Louis. Harry finì di fare i bagagli. Andò accanto a Louis, gli mise una mano sulla spalla. Il sole si nascondeva dietro le nuvole e il grigio del cielo illuminava i loro volti. Louis si girò a guardarlo.
Louis:-Harry,... Sono preoccupato per Zayn-
Harry:-Anch'io,... Mi vorresti dire che cosa è successo?-
Louis:-... No-
Harry tirò un sospiro e disse:- Va bene,... Come vuoi,... Abbiamo già chiamato la polizia per la scomparsa di Zayn,... Con tutte le fan che abbiamo però verrà presto ritrovato-
Louis:-... Sì-
Harry:-Prendi i bagagli e andiamocene-
Harry prese lo scrigno e la valigia. Louis si girò e avanzò di qualche passo per prendere la valigia, vide lo scrigno e si innervosì. 
Louis:-Harry,... Dammi quello scrigno,...-
Harry:-Cosa? Perché?-
Louis:-Ho detto: dammi quel cazzo di scrigno per favore!-
Harry:-Perché?!-
Louis:-Dammelo!-
Harry diede lo scrigno a Louis, lo prese e iniziò a batterlo per terra a destra e a sinistra riuscendo a romperlo in mille pezzi. Louis:
-Andiamo via-
Harry:-Perché l'hai fatto?-
Louis:-Non so tu, ma io inizio a credere che il sovvranaturale esiste-
Harry:-Ti prego sono tutte stronz,...-
Louis:-COME POSSONO ESSERE STRONZATE?!!?!... Ah! Ora ho capito,... Non vuoi ammetterlo,...-
Harry:-Che cosa...?-
Louis:-Non vuoi ammetterlo, perché hai paura di affrontare-
Harry:-Tutte cazzate,... Vado a casa ciao!-
Harry uscì irritato. Louis andò a finire di fare la valigia.

Zayn era dentro l'hotel dove alloggiava con gli altri del gruppo. Si stava nascondendo. Vide passare Harry irritato con il passo svelto. Rimase li dietro. I suoi occhi erano rossi. Aveva gli affanni. Tremava. La sua maglietta era sporca di sangue. La sera prima aveva commesso un omicidio. Doveva andare in hotel e cancellare le prove. Uscì da dove si stava nascondendo. Camminò per qualche metro. Incontrò Kevin, la loro nuova guardia del
corpo. Zayn teneva un coltello in tasca. La guardia lo vide.
-Zayn? Che ti è successo?! Hai un aspetto orribile!-
Zayn non rispose. Si stava avvicinando a lui senza guardarlo negli occhi, come se non avesse parlato.
Kevin:-Zayn? E' tutto okay?-
Kevin guardò bene Zayn, notò che aveva gli occhi rossi e si spaventò.
Kevin:-Zayn! Che cos'hanno i tuoi occhi?!-
Zayn non rispondeva. Era ad un passo accanto a Kevin. Prese di sorpresa il coltello che aveva in tasca e gli tagliò il ventre. Kevin si piegò dal dolore e Zayn gli tagliò la gola. Un attimo dopo gli occhi di Zayn tornarono marrone-verde. Vide l'arma che aveva in mano. Il sangue cosparso e Kevin morto. Zayn si mise a piangere e disse:
-Perché?! Perché?! Me l'hai fatto fare?! Brutto lurido bastardo! Io non sono così!!! Lasciami in pace! Lasciami libero!-
Una voce stridula e inquietante che proveniva dal corridoio gli rispose:
-Non ti lascerò mai andare, sei sotto il mio controllo Zayn, e farai ciò che io voglio che tu faccia-
Zayn:-No! No! Ti prego!-
Gli occhi di Zayn tornarono rossi,...

Era sera. Mina era a casa stranamente tranquilla. Entro un'ora sarebbe arrivato Harry. Aveva messo un film comico in televisione. Aveva ordinato la pizza. Voleva passare una bella serata con Harry, e cercare di rilassarlo dopo quello che era successo con Zayn e Liam e dopo la litigata con Louis. Mentre metteva dell candele sul tavolo basso difronte al divano suonò il campanello. Dato che indossava solo un completo intimo si mise un accappatoio. Andò ad aprire la porta. C'era un ragazzo sui 17 se non 18 anni.
-Ecco a lei,...-
Mina:-Grazie! Quant'è?-
-Sono 10£-
Mina:-Okay, arrivo subito con i soldi aspetta qui-
-Sì-
Mina andò in salotto dove aveva lasciato il portafoglio. Posò le pizze. Mentre aprì il portafoglio sentì rumore di lame. Si voltò un attimo. Prese 20£, così ne poteva dare 10 di mancia al ragazzo, velocemente e andò di corsa all'ingresso. Vide il cadavere del ragazzo senza testa, e la testa era sparita. Mina cacciò un urlo. Chiuse la porta e andò di corsa a prendere il telefono. Senza alcun motivo chiamò Harry. Stava piangendo come una fontana.
Harry:-Pronto?-
Mina:-Harry!-
Harry:-Ehy! Cosa è successo? Come mai sei così spaventata?!-
Mina:-Il ragazzo,... Morto,... Senza testa!!!-
Harry:-Che cosa?!-
Mina:-Ho ordinato la pizza e il ragazzo delle consegne è appena stato ucciso!-
Harry:-Oh santo cielo,... Okay Mina, sto tornando a casa, non preoccuparti, e chiamo la polizia,...-
Mina:-Non lasciarmi!-
Harry:-Cosa?-
Mina:-Non chiudere il telefono ti prego-
Harry:-... Perché?-
Mina:-...Non lo so nemmeno io...-
Harry:-Ma devo chiamare la polizia,... Ti richiamo poi io va bene?-
Mina:-Sì,...-
Harry:-Non piangere, stai tranquilla, non avere paura-
Mina:-Io non ho paura,... Ma perché stanno morendo tutti?!-
Harry rimase qualche secondo in silenzio e poi disse:-Ti richiamo subito, stai tranquilla-
Mina rimase con il telefono all'orecchio finché Harry non chiuse la chiamata.

Louis era a casa. Si sedette sul divano sena neanche rimettere a posto i vestiti. Accese la televisione. Squillò il telefono improvvisamente. Fece un salto dallo spavento e dai nervi tesi che si era procurato negli ultimi giorni. Prese il telefono. Era l'ospedale. Louis rispose in un lampo. Sperava in una notizia positiva.
Louis:-Pronto?-
Voce di una donna:- Buona sera, parlo con il signor Tomlinson?-
Louis:-Si sono io-
-La signorina Calder,... Bhé,... E' andata in coma-
-CHE COSA?!-
-Mi dispiace signor Tomlinson-
-Oh cazzo! Vengo subito!-
Chiuse il telefono. Sul comodino difronte a se c'era lo scrigno che aveva spaccato lo stesso giorno. Louis si spaventò a morte. Ma alla sua paura prese sopravvento la rabbia e disse:
-E' opera tua! Brutto bastardo!-
Provò ad avvicinarsi allo scrigno, ma una forza maligna lo fece volare e battere contro il mura della parete opposta. Batté la testa ed uscì un pò di sangue. Louis si alzò. Aveva paura. Sentì delle risate. Prese la giacca e il telefono. Guardò lo scrigno. Si spalancò. Louis si spaventò e uscì di corsa di casa per raggiungere l'ospedale,...

Harry tornò a casa. La polizia aveva appena finito di fare delle domande a Mina, che rispondeva sinceramente, ma sapeva che non avrebbero mai capito di cosa si trattasse, e che non lo avrebbe mai potuto dire altrimenti sarebbe finita in manicomio. La polizia prese il cadavere del ragzzo e lo portò via per delle future ispezioni. Mina vide Harry e corse ad abbracciarlo. Lui la strinse. Le diede un bacio sulla testa. 
Mina:-Harry,... Chiamiamo una medium-
Harry:-Cosa?-
Mina:-Ti prego,... Questa cosa non è normale,...-
Harry:-E' meglio che chiami uno psichiatra,...-
Mina:-Stronzo!-
Mina gli diede una spinta e andò dentro casa. Harry sospirò. Entrò un attimo dopo.
-Mina! Dai scusami! E' che sono un pò nervoso,...-
-Non è per quello!-
Si girò a guardarlo con rabbia e con le lacrime che uscivano dagli occhi.
-E' che mi stupisco che tu non ci creda!Un poliziotto è sparito, io e Louis abbiamo delle visioni, Niall percepisce del male, Eleonore e Liam sono all'ospedale,... Stamattina,... Ho saputo che il mio capo è morto,... E morto un ragazzo,... E' morta una tua guardia del corpo,... E Zayn è sparito-
Harry non sapeva che cosa dire. Louis aveva ragione,... Harry aveva paura di chi o che cosa doveva affrontare, allora si limitava a smentire la realtà.
Harry:-Scusami-
Mina si girò di spalle. Chiuse gli occhi e continuò a piangere. Harry gli mise le braccia intorno al ventre. Le spostò i capelli e le baciò il collo. Le sfiorò i fianchi e poi le sussurrò nell'orecchio:
-Lo sai vero?-
-Che cosa?-
-Che tu per me sei l'unica?-
-Dimostramelo-
La prese in braccio e la portò in camera da letto.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: La storia di Harry e Mina ***


Capitolo 9: La storia di Harry e Mina (questo è un capitolo che stacca dall'avvenimento sovvrannaturale e racconta di come Harry e Mina si sono incontrati, messi insieme e sposati, se siete curiosi di leggere la loro storia d'amore bene, altrienti potete collegarvi direttamente al capitolo 10 che continua direttamente con la suspense)











Il giorno seguente Mina si svegliò tra le braccia di Harry. Harry aveva tutto il rossetto rosso di Mina cosparso su tutto il suo viso. Non faceva altro che ripetersi ciò che le aveva sussurrato Harry. Era normale che fosse nervoso, e che le aveva risposto sgarbatamente. Harry e Mina si trovavano in ua situazione un pò delicata. Mina ricominciò a pensare al loro primo incontro. Fu così buffo e inaspettato. Mina era in un ristorante di lusso con un altro. Un certo Mike. Un bell'uomo, avevano otto anni di differenza, moro con gli occhi verdi, un ricco banchiere. Erano mesi che lui continuava a chiederle di uscire. Mina non era molto interessata, ma decise alla fine di accettare. Lui le faceva una gran corte, a volte era perfino insistente. Mina era sempre a favore delle cose romantiche; una lettera d'amore, un mazzo di fiori,... A tutte le ragazze piace, anche quella che sembra più dura,... Il punto è che se un uomo ti voleva imboccare al primo appuntamento non ti faceva sentire corteggiata,... Ma una tonta che deve andare all'ospedalino per andicappati. Quella stessa sera Harry era uscito con una modella. Una bionda con gli occhi azzurro cielo. In un preciso istante sia Harry che Mina dovevano andare in bagno. Harry perché doveva veramente svuotarsi, Mina perché non sopportava più Mike. E fu così che mentre Harry usciva dal bagno e Mina stava per entrare i loro sguardi si incrociarono e bum! Contemporaneamente i loro cuori fecero un tonfo fortissimo da mancare il fiato. Si guardarono qualche secondo e ognuno andò per la loro strada. Harry tornò al tavolo e Mina andò in bagno. Qualche giorno dopo si incontrarono allo zoo. Harry aveva portato sempre quella sua modella. Katie. Mina era da sola. Aveva dato il due di picche a Mike. Stavano facendo la coda per prendere l'acqua. Mina era davnti a Harry. Katie era fuori ad aspettare. Mina si era accorta di Harry, ma faceva finta di niente, anche se le venne la pelle d'oca. Harry lo notò così la usò come
scusante per scambiarle due parole:
-Ha freddo?-
Mina si girò lo guardò.
-Scusi?-
-Ha freddo?-
-Oh bhè,... Un pò,... Sa,... A me piace il sole, è così allegro!-
-Ahahah! Io sono Harry-
-Sì lo so,... Cioè,... Quando ero più giovane impazzivo per te e il tuo gruppo,... Poi ho smesso di seguirvi, da non molto, per il mio lavoro-
-Di che lavoro si occupa lei?-
-Assistente sociale-
-Una directioner assistente sociale, è particolare-
-Ahahah! Già!... Il suo lavoro è bellissimo! Viaggia e canta in tutto il mondo-
-Potrei sapere il suo nome?-
-Uhm,... Indovinalo-
-Jennifer?-
-No-
-Gina? Afrodite? Anastasia? Antonietta? Uga?-
-Ahahahahah! No!-
-Ughetta vero? Ahahahah!-
-Ma dai! Ughetta è tenero!-
-A me non piace-
-Okay,... Guardami dritto negli occhi,... Che nome mi daresti?-
Harry la guardò bene e disse:- Romina,...-
A Mina li si illuminarono gli occhi e disse:- Allora chiamami così-
-Uhm,... Okay,... E quanti anni hai?-
-Oh! Ne ho 22-
-Cavolo hai sei anni meno di me-
-Ah! Ah!-
Dopo si scambiarono i numeri di telefono e Harry smise di uscire con Katie. Il loro primo appuntamente fu al ristorante. Lei era bellissima, lui dire che era sexy era poco. Ma sia che lei sia che lui giocavano al ruolo del difficile, cosìcché Mina iniziò a pensare che lui non era innamorato di lei, e lui idem. Una sera furono invitati ad una festa in spiaggia da Niall. Era una calda giornata di agosto. Il tempo era rimasto bello fino alle undici. Poi si mise a piovere. Mina dire che era perfetta quella sera era dire niente. L'aveva fatto per Harry, che nonostante l'avesse notata faceva finta di niente. La situazione (fortunatamente) degenerò. Stavano prendendo da bere. C'erano un gruppo di belle ragazze. Harry, un pò donnaiolo e gentiluomo, servì da bere alle ragazze. Mina per la prima ed ultima volta stranamente si ingelosì. Lui si rivolse a lei chiedendole se lo voleva anche lei. Si irritò. Un pò per gelosia, un pò perché lei era bellissima e lui aveva fatto finta di non notarla e soprattutto perché pensava che non l'amasse. Così il bicchiere che aveva in mano lo lanciò spaccandolo in mille pezzi. Le scese una lacrima che per orgoglio asciugò subito. Uscì di corsa dal locale. Andò sopra la scogliera a piangere. Guardava il mare sottostante in tempesta. Stava diluviando. Dei lampi improvvisi illuminavano il cielo. Il vento era forte. Harry andò a cercarla. Quando la vide si avvicinò a lei. La pioggia lo bagnò tutto. Mise una mano sulla sua spalla. Lei si girò a guardarlo, le lacrime le avevano riempito il viso. Si rigirò a guardare il mare. Nonostante fosse tutta bagnata Harry si tolse la giacca e gliela mise sopra la testa. Dopo le disse:
-Mina,... Che hai?-
-Sono triste- ripose avvilita guarandolo di nuovo negli occhi
-Perché?-
Girò ancora lo sguardo e guardò il mare in tempesta e rispose:
-Perché amo un ragazzo che non mi amerà mai-
Harry capì che era lui. In qualche modo, sembrava che magicamente l'avesse capito. Appoggiò la sua mano sulla guancia di Mina. Le fece girare lo sguardo, la guardò bene dritta negli occhi, si avvicinò alle sua labbra e le sussurrò contro le sue labbra:
-Eppure io ti amo-
La baciò stringendola forte con tutto l'amore e la passione che le potesse dare. Fu un bacio tenero ma allo stesso tempo carico di passione ed eccitazione. Rimasero a sbacciucchiarsi per venti minuti sotto quella pioggia sotto quella tempesta, vicino a quel mare agitato sottostante.
La prima volta che fecero l'amore fu su una collina fiorita. Volevano isolrsi un pò da tutti. Camminavano mano nella mano sull'erba alta e parlavano. Il sole stava tramontando. Lui la fermò. C'era dell'arietta fresca che sfiorava i loro volti. Lei lo guardò un pò persa.
-Sai,... Se non fosse per te,... Il mio cielo crollerebbe,... Perché senza te io non vivo,... Mi manca il respiro se tu te ne vai,...- lui le disse
Lei sorpresa sorrise con le lacrime agli occhi. Lui la prese per i fianchi e iniziò a baciarle il collo.
-Harry,... Ti prego,... Non sono pronta,...-
Si fermò, la guardò e disse:
-Non ti fidi di me vero?-
-... Scusami-
-... Non ti lascerò fino a quando vivrò,... Ti amo,...-
Si guardarono bene dritti negli occhi, e in uno sguardo si capirono. Fecero l'amore sotto quel tramonto primaverile in mezzo ai quei fiori colorati. Divennero così anche fidanzati ufficiali.Rimasero insieme come fidanzati ufficiali due anni, quando lui decise di chiederle la mano e farla diventare la signora Styles. Sapeva che era quella giusta. Non lo aveva mai tradito. Lo aspettava sempre. Gli faceva sempre delle sorprese, piaceva alla sua famiglia e aveva accettato in breve tempo i rumors (anche se li odia sempre) e le fan. Sapeva che lo ama. E poi lui la ama come non mai. Erano al supermercato. Conosceva Mina. Il romanticismo aveva anche il suo lato ironico. Lei lo cercava spesso. Lei teneva il carrello. Erano accanto al latte. Erano soli in quel corridoio del supermercato. Mina iniziò a prendere qualche bottiglia di latte. Si piegò. Harry si mise dentro il carrello.  Prese l'anello. Era in oro bianco con un diamante. Sopra c'era inciso:-Alla cucciola più pazza- e un cuoricino. Cosa estremamente diabetica,... Mina era ancora piegata. Harry si mise a chiamarla:
-Mina-
Mina:-Aspetta un attimo, prendo il latte!- si piegò di più per prendere un'altra bottiglia
-Dai Mina ci vuole un minuto!-
-Seh,... Dicevi così in ascensore qualche mese fa,... Ci vorrà un minuto,... Peccato che quel minuto arrivava dopo un'ora,... Bhé aspetta,... Non proprio peccato-
-Allora Mina!-
-Una domanda: Perchè mi hai voluto a tutti i costi accompagnare a fare la spesa?-
-Se ti giri lo scopri-
-Aspetta!- Si piegò ancora di più.
Harry le diede una sculacciata forte.
-Ahi!- disse Mina. Si tirò su e gli disse:-Maniaco! Ahahahah!-.
Lo vide nel carrello, e Harry le disse:
-Mina,... Stiamo insieme da due anni,... Io ti amo da morire,... E oltre che essere la mia ragazza, speciale, sei anche la mia migliore amica,... E vorrei che diventssi anche la madre dei miei figli-
Tirò fuori l'anello. Mina si mise a ridere e a piangere conemporaneamente. Gli diede un bacio (della madonna). Lui le mise l'anello e lei disse:
-Questa è la dichiarazione più bella e simpatica che potessi farmi!-
Gli diede un altro bacio e dopo lui la sollevò e la mise con lei dentro al carrello e iniziarono a fare gli idioti dentro al supermercato come gli adolescenti. Si sposarono a Los Angeles. Il loro matrimonio, il 16 aprile, sembrava più un musical. Avevano solo invitato gli amici e i famigliari più stretti e si erano sposati in spiaggia. Lei era bellissima. Portava semplici sandali rosa chiaro. Il vestito era a cuore sul seno tempestato di brillantini per tutto il seno. A dividere la stoffa con i brillantini sul seno dalla seta rosa dell'abito aveva dei fiori colorati di ogni tipo. Portava un ciondolo d'argento con un brillante. Sopra la seta dell'abito, appena sotto il bacino, dove l'abito si allargava leggermente, c'era disegnata con i brillantini una rosa in spazio negativo (cioè solo gli spazi vuoti e i contorni). Il velo semi trasparente le copriva il viso, era circondato da fiori colorati di ogni tipo. Il suo bouquet era di margherite. Harry come la vide le disse:
-Sei bellissima-
Mina:-Grazie,... Io in realtà mi sento un uovo di pasqua, il che sono un pò in ritardo, pasqua è finita la scorsa settimana-
Poi si misero a ridere. La loro luna di miele durò due settimane. Andarono in Africa. Tutti e due amavano la famiglia. Il più grande sogno di Mina è avere quattro figli, e un giorno ovrà scegliere tra i figli o la carriera. Lei sapeva già che cosa voleva: Doveva solo conoscere meglio Harry, se fosse stato uno di quei classici uomini che ti comandavano se non avevi una carriera e potevi essere indipendente con il tuo lavoro, di certo un figlio era più che sufficente, se invece era uno di quei casi particolari, di quelli speciali che probabilmente solo le ragazze più fortunate (e diciamoci la verità, anche quelle che se li meritano) li ottengono. Harry invece ama i bambini, nel suo cuore non vede l'ora di diventare padre, cercava solo la donna giusta perché non voleva che succedesse quello che era successo ai suoi genitori,... Non voleva diventare un pessimo padre. Così scelsero l'Africa non solo per visitare le sue meraviglie, ma anche per fare beneficenza ai bambini di colore. Sono due persone con un carattere molto simile: Liberi, Leali, Buoni, Indipendenti, Altruisti, Amanti dei bambini, Innamorati passionali, Allegri, Sensibili,... Come quando incontri l'anima gemella. E' raro che succeda, infatti la maggior parte delle persone dice che è una bufala, invece non è così,... Non bisogna non cercarlo, ma neanche cercarlo, essere sempre carini con il prossimo e leali, ma anche seri. Non bisogna cambiare 1500 partner così sei certo che non lo troverai mai. Bisonga credere e farsi trasportare da destino (e perché no? Anche il cuore). Ma non bisogna illudersi troppo, perché come ho già detto è raro trovarlo. Però neanche spegnere la speranza. Così, la loro vacanza in Africa fu stupenda. Riuscirono a salvare vite e a godersi lo spettacolo dell'Africa. Quando tornarono lui partì subito per il tour e non si videro per nove mesi. Lei lo aspettò nove mesi. Lui la tradì qualche volta, raramente. Mina lo sapeva, ma sapeva anche che erano mesi che non si vedevano, lui è un uomo e come tutti gli uomini hanno bisogno di quel bisogno, doveva distrarsi dall'amore a distanza, e ovviamente ora che era sposato aveva bisogno della sua libertà,... E soprattutto sapeva la cosa più importante: Lui tornava a casa e amava lei, le altre erano solo un passatempo, e amava solo lei. Tutti gli uomini (anche quello più bravo) in situazioni del genere tradiscono. Le donne devono avere pazienza (ovviamente se è una volta ognitanto, non tutte le sere o addirittura formare un triangolo con un'amante devono farsi valere e non farsi mettere i piedi in testa). Il segreto per riuscire in un matrimonio è avere un partner libero, essere un pò menereghisti, avere il batticuore tutte le volte che si vede la persona amata, e avere un rapporto basato soprattutto sull'affetto (questo è un altro punto a favore per dire che l'amicizia è meglio dell'amore).
Mina ricorda ancora quando Harry stava per partire dopo la luna di miele. Erano in aereoporto. C'erano anche Sophia, Eleonore e Perrie. Mina aveva le lacrime agli occhi. La seconda volta che le succedeva. Harry capì che poteva piangere da un momento all'altro così prese la sua catenella con la croce gliela mise e le disse:
-Ogni volta che ti sentirai lontana da me stringila forte tra le tue mani,... Perché non sono i km che contano,... Io sono sempre con te-
A quel punto Mina scoppiò a piangere, Harry l'abbracciò e la baciò. Il suo mascara si sciolse sulla maglietta bianca di Harry. Mina:
-Tienimi aggiornata sulle vostre idiozie-
Harry:-Ahahahah! Okay, e tu sulle tue!-
Mina:-Affare fatto-
Niall:-Ehm,... Scusatemi,... Harry dobbiamo andare-
Harry:-Ciao-
Mina:-...Ciao-
Si diedero un ultimo bacio e lui se ne andò. Mina tornò a casa stingendo la catenella tra le sue mani. Tutte le persone li intorno si erano intenerite. Ma a lei non le importava, non le aveva neanche guardate, e uscì dall'aereoporto guardando per terra passo per passo dei suoi piedi,... Mina guardava Harry cosparso dal suo rossetto. Lei non voleva litigare così adesso con lui. Erano così felici. Non ricorda un momento brutto passato insieme, eppure stava capitando adesso. Mina si accucciò al petto nudo di Harry e disse:
-Che ci sta succedendo?-
Lei non lo sapeva, ma Harry in quel momento la stava ascoltando.
-Harry,... Non mi piace litigare con te,... Perdonami se delle volte sono nervosa,... La mia vita è un pò stressante,... E sai,... Se non ci fossi te,... La mia vita sarebbe vuota,... E' incredibile quanto cazzo sia debole in amore vero?,... Ma io sarei disposta a tutto per te,... Ho paura di perderti,... Perché non mi vuoi credere però?,... Perché?-
Harry senza dire niente si mise sopra di lei e la baciò.
Mina:-Allora eri sveglio,... Merda,...-
Lui continuò a baciarla senza dirle niente. 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: L'anello di Zayn ***


Capitolo 10: L'anello "di" Zayn











Zayn era appena tornato a casa sua e di Perrie. Perrie era sul divano che abbracciava una foto sua e di Zayn, mentre aspettava una chiamata da parte della polizia. Zayn sbattè la porta. Perrie raddrizzò lo sguardo verso
la porta dell'uscita del salotto e disse:
-Chi è là?- 
Zayn non rispose. Aveva ancora gli occhi rossi. -Uccidila!- li imponeva la voce che stava nella sua testa. Zayn lottava con la forza del male che era dentro il suo corpo. Era proprio così. Si approfittava delle persone buone e,... Deboli. Zayn rimase qualche secondo in piedi a guardare dritto verso se. Dopo si diresse in salotto, dove c'era Perrie. Entrò. Perrie lo vide e sorrise, non sapendo che cosa sarebbe potuto accadergli, sorrise e disse:
-Zayn! Zayn! Come stai? Tutto bene?-
Si alzò per andare ad abbracciarlo. Perrie notò dopo che era sporco di sangue e che aveva gli occhi rossi. Allora si fermò un attimo e gli disse:
-Zayn,... Che cosa è successo?-
-Sono cambiato-
Aveva una voce completamente diversa dalla sua. Se avesse cantato adesso Story of my life sembrava che venisse da una famiglia di serial killer. Perrie si spaventò e disse:
-Zayn! La tua voce! Che ti è successo?!-
-Sono cambiato-
-Come?-
-Ho una gran voglia,... Di uccidere-
-Che cosa?- Perrie iniziò uno stato di iper-ventilazione
-Voglio vedere se le tue interiora sono belle quanto tu lo sei fuori tesoro-
-Ma sei impazzito?!-
Zayn tirò fuori il coltello. Iniziò a rincorrere Perrie per tutta la casa. Perrie fini in cucina. Prese un coltello per difendersi. Zayn si avvicinò a Perrie. Perrie gli infilzò il coltllo nella spalla destra e glielo lasciò attaccato. Dopo scappò piangendo. Zayn si tolse il coltello che Perrie gli aveva appena conficcato e leccò il sangue che c'era sopra. Perrie intanto si nascose nell'armadio di camera loro. -Uccidila Zayn! E' nel vostro armadio!- gli sussurrava la voce. -Non voglio uccidere l'amore della mia vita, è come se uccidessi una parte di me, ti prego, preferisco morire io!- disse Zayn cercando di non farsi dominare. Zayn andò sopra le scale. Andò nella loro camera da letto. Si mise al centro della stanza e si guardò in torno. Perrie era nell'armadio e faceva fatica a non singhiozzare piangendo. Zayn si avvicinò all'armadio. Diede una forte coltellata che sfiorò la guancia di Perrie.
Dopo Zayn aprì l'armadio. Prese Perrie per i piedi e la trascinò fuori. Perrie:
-Ti prego non uccidermi! Non farmi del male!-
Zayn prese il coltello. Prima che potesse uccidere Perrie i suoi occhi tornarono marroni verdi. Usò il coltello per ropere l'anello che aveva trovato dentro lo scrigno. Lo ruppe. Zayn:
-Perrie-
La voce gli tornò normale.
Perrie corse in un angolo e disse:
-Lasciami stare!-
Zayn si avvicinò.
-Perrie, perdonami,... Io non lo fatto apposta-
-Tu sei matto!-
-Quel'anello che ho rotto mi aveva posseduto-
-Stronzate!-
-Ti giuro Perrie, io non ti avrei mai fatto del male, io ti amo!-
Lanciò via il coltello. Perrie:
-Come faccio a crederti?!-
-Lo so che non è facile,... Io,...-
Zayn si mise a piangere. Perrie:
-Ora io chiamo la polizia!-
-Perrie,... Ma io non ti avrei mai fatto del male! Ero posseduto!-
-Sì e ora continuerai a rimanerlo al fresco!-
Perrie uscì arrabbiata nera e chiamò la polizia. Zayn venne arrestato per tentato omicidio.

Liam si era appena svegliato all'ospedale. I medici l'avrebbero fatto uscire tra 24 ore. Mentre era in ospedale ricevette una visita. Era Lydia (la ragazza nominata in un capitolo pecedente). Alta, snella bionda con gli occhi verdi. Liam come la vide rimase sorpreso e disse:
-Lydia?-
Lydia:-Liam! Ehy, ho sputo che cosa ti era successo,... Stai meglio adesso?-
Liam:-Sì-
Lydia si sedette accanto a lui. Lydia:
-Chi ti ha fatto questo?-
Liam:-E',... Difficile da spiegare,...-
Lydia:-Ah,...-
Liam:-Tu,... Credi nel sovrannaturale?-
Lydia:-Io vedo i morti-
Liam:-SONO MORTO?!?!?!-
Lydia:-No, no, tranquillo, era per confermare che credo per forza nel sovrannaturale, agli spiriti e ai demoni-,...

Niall era a casa in salotto che guardava la televisione. Ma nonostante ciò si ripeteva costantemente nella sua testa che cos'era successo. L'incubo che aveva fatto, cos'era successo a Liam e la misteriosa sparizione di Zayn
nella notte. Cercò di calmarsi mangiando della pizza. Mentre guardava la televisione le luci della stanza iniziarono ad accendersi e spegnersi. Niall iniziò a percepire il male. La televisione diventò grigia di colpo. Niall prese il telecomando. La spense e la riaccese. Come la riaccese iniziò a sentire delle urla e sullo schermo del televisore iniziò ad uscire del sangue. Niall iniziò ad urlare. Il demone era alle sue spalle. Niall si voltò. Lo vide ed urlò. Il demone lo prese e lo lanciò contro la finestra della casa. Niall si infilzò i vetri in tutto il corpo. Iniziò a correre a tutta velocità. Entrò in macchina. Gocciolava sangue. Il demone si stava avvicinando lentamente verso la macchina. Niall prese le chiavi. Caddero dal cruscotto. Si chinò per prenderle. Le prese. Provò ad accendere la macchina. Non si accendeva. Niall iniziò a dire tutte le parolacce di sto mondo. Provò di nuovo. Non partiva. Il demone era un passo dalla sua macchina. La macchina si accese. Fece retromarcia a tutta velocità, dopo guidò verso l'ospedale premendo sempre di più l'accelleratore.

Perrie era in casa. Era sera. Era tardi ed era in camera da letto sotto le lenzuola. Era triste per quello che era successo. "Perché mai Zayn volesse uccidermi?" si ripeteva. Provò a chiudere gli occhi. Ma non ci riusciva. Si alzò. Schiacciò l'interruttore per accendere la luce. Ma la luce non si accese. Perrie sentì delle risate maligne. Dopo vide l'anello che aveva rotto Zayn che si stava illuminando. Emanava una luce rossa. Perrie fece un passo vicino all'anello e un attimo dopo davanti a lei comparvero dozzine di Serpenti Corallo e Mamba Neri. Perrie iniziò ad urlare e si mise a correre verso l'uscita della stanza. La porta non si apriva. Perrie iniziò a battere forte contro la porta. Si aprì. La scala era circondata da Pitoni e Cobra Reali. Una voce maligna poi si mise a ripetergli:
-Zayn aveva ragione e tu l'hai fatto arrestare-
Perrie si mise a piangere. Si era appena pentita di aver fatto arrestare Zayn. Aveva capito che era vero ciò che le aveva detto. Chiuse gli occhi. Li strinse forte. Di colpo le voci cessarono. Riaprì gli occhi. I serpenti erano spariti. Le luci erano accese. Ma l'anello emanava ancora la luce rossa. Perrie decise di abbandonare la casa.  

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: Non avere paura di affrontare ***


Capitolo 11: Non avere paura di affrontare











Il giorno seguente, Niall era deciso a dormire in un hotel. Liam era uscito dall'ospedale e Zayn era in prigione. Mina era al funerale del signor Maloney. Harry, Liam, Louis e Niall stavano andando da Zayn. Erano in macchina. Nessuno di loro parlava. Liam, dopo un pò, fu il primo a rompere il ghiaccio:
-Ieri era venuta Lydia,... Mi ha detto che vede i morti,... Abbiamo parlato un pò...-
Harry:-Ancora con sta storia?!-
Niall:-Ieri,... Una specie di mostro ha cercato di uccidermi-
Louis:-Eleonore è andata in coma,... E lo scrigno che avevo rotto,... L'ho rivisto sul comodino del salotto in casa mia intatto-
Liam:-Harry, sei l'unico coglione qua in mezzo che non ci crede!-
Harry:-A me non sono mai capitati questi avvenimenti strani! Per quanto voglia credervi lo faccio fino a un certo punto! Cazzo!-
Liam:-A te non è mai capitato niente?!-
Harry:-No!-
Niall:-... Tu allora c'entri qualcosa!-
Harry:-Che cazzo dici?! Come se avessi voluto quasi uccidere Liam!-
Liam:- Quindi,... O sei coglione o sei complice!-
Harry:-Come potete sospettare di me?! Dopo 14 anni che ci conosciamo?!-
Ci fu un attimo di silenzio e poi Louis disse:
-Allora sei coglione-
La macchina si fermò difronte alla prigione,...

Mina era appena stata al funerale del signor Maloney. Uscì dalla chiesa e vide la bara allontanarsi con il prete, il becchino e i parenti più stretti. Incontrò Caterina. (In un capitolo precedente, prima dell'omicidio del signor  Maloney, come comparsa). Mina si avvicinò a Caterina. Era un anno più grande di lei, ma Mina si era dimostrata sempre più matura. Sempre stata più matura di suo fratello maggiore a ha insegnato a sua sorella minore di esserlo più di lei. Caterina come la vide iniziò a emanare quel suo pizzico di arroganza che Mina odiava.
Mina:-Signorina Jones-
Caterina:-Signorina Carter-
-Com'è successo?-
-Bhè,... Non lo sa nessuno,... E comunque ora sono io la direttrice dell'ufficio-
-Lei? Ma spettava a me quel compito,...-
-No cara,... Non vogliamo psicopatici a capo della nostra comunitativa,... E neanche come dipendenti,... Lei è licenziata-
-Che cosa?!-
-Mi ha sentita! Lei è licenziata-
-Comoda vero? Ma sì,... Le troie come lei sono tante,... Per questo sono l'unica sposata, buona giornata!-
Mina si allontanò dall'uscita della chiesa, prese la sua macchina e si allotanò. Andava moderatamente veloce. Improvvisamente all'incrocio del semaforo incontrò Perrie. Si fermò un attimo abbassò il finestrino.
Mina:-Perrie?-
Perrie:-Mina!-
-Che ci fai qui?-
-E' tutta la notte che scappo,... Che ho visioni! Aiutami!... Ho fatto arrestare Zayn, ma aveva ragione, era posseduto! Ti prego aiutami!-
-Ti farei venire a casa mia,... Ma è da lì che parte la cosa,...-
-Non voglio stare da sola,... Ti prego...-
-Conosci Lydia? -
-Sì,...-
-Lei è mia amica e una buona amica di Liam,... Gli altri non la conoscono bene,... Ma è una ragazza per bene-
-Verrò con te, e mi porterai da Lydia,... Ma,... Spiegami che cazzo sta succedendo-
-Sali in macchina-
Perrie fece il giro e salì in macchina. Si mise la cintura e bloccò la sua portiera.
Mina:-Lydia abita fuori città,... In campagna-
Perrie:- Okay, ora spiegami che cosa è successo-
Mina:-Tutto è cominciato una settimana esatta fa,... Io e Harry ci siamo trasferiti in quella casetta,... Che sembra normale,... Ma non lo è,...-
Perrie:-Continua-,...

Due poliziotti portarono Harry, Louis, Niall e Liam da Zayn e poi uscirono. Zayn li vide e disperato si attaccò alle sbarre. Zayn:
-Ragazzi! Non sono pazzo ve lo giuro!-
Harry:-Tranquillo Zayn-
Liam:-Che cosa è successo?-
Zayn:- Liam! Come stai?-
Liam:-Bhè,... Mi hanno dato sessanta punti al ventre-
Zayn:-Quel pezzo di merda! Harry, tu e Mina dovete chiamare un Medium-
Harry:-Che cosa ti è successo?-
Zayn:-Quell'anello,... Dentro lo scrigno,... Mi aveva posseduto,... Ho ucciso tre innocenti,... Tra cui Kevin,... Ma io non lo volevo, con tutto il mio cuore, ma sono stato comandato non potevo fare niente per fermarlo, ho lottato con tutte le forze e per poco non uccidevo,... Perrie! Perrie! Oddio! No! Ora pensa che volevo ucciderla! Ma non è così! Sono riuscito a fermarlo per un pelo,... Ma lei mi ha fatto arrestare-
Liam:-Zayn, tranquillo, si sistemeranno le cose,... Ti facciamo uscire e paghiamo la cauzione,... E anche noi crediamo che ci sia qualcosa,... Tranne Harry-
Harry:-Non è che non ci credo,... Cioè,... A me le visioni non sono mai successe, e non mi è mai successo niente,...-
Zayn:-Quindi non ci credi-
Harry:-Uff! Okay, vado dal capo e ti faccio uscire oggi stesso-
Zayn:-E dove andrò?-
Niall:-A quello ci pensiamo dopo-
Harry:-Voi state qui, Zayn ti faccio uscire oggi stesso-

Perrie e Mina erano in macchina. Mina aveva appena finito di raccontare cos'era successo.
Mina:-Questo è cio che è accaduto,...-
Mina era in una strada di campagna vicino a un fitto bosco. C'era una leggera nebbia. Perrie pallida si girò verso Mina e le disse:
-Quindi si diverte,... A giocare con la visione e la realtà delle cose-
Mina:-Il suo gioco è farti cagare addosso e morire di paura,... Non devi avere paura-
Perrie:-Ma la paura è un'istinto che non si può affrontare,...-
Mina:-Ma si può sfidare,... E per farlo devi avere coraggio-
Perrie:-Zayn! Cazzo! Che cosa ho fatto?! Poverino! E' finito in prigione per colpa mia! Mi sento una m,...-
Mina:-Perrie! Rilassati!Non l'hai fatto apposta! Perché non lo sapevi!-
Perrie:-Ma potevo credergli-
Mina:-Allora scusa, se Harry venisse a casa mia con una faccia da maniaco omicida, gli occhi rossi, sporco di sangue, che voleva uccidermi, poi rompe un anello e mi chiede scusa,... Avrei anch'io chiamato la polizia-
Perrie si mise a piangere. Un attimo dopo la loro macchina fece una botta che la fece rimbalzare leggermente. Si fermò e si spense da sola. 
Perrie:-Mina! Che succede?!-
Mina:-Non ti muovere,... Non scappare-
Mina provò ad accendere la macchina con tranquillità, ma il suo cuore batteva all'impazzata. La macchina non si accendeva. Perrie e Mina iniziarono a sentire delle risate maligne. Perrie sbiancò, Mina era irritata.
Mina:-Chi sei? E che cosa vuoi da me?!-
Si spaccarono i vetri della macchina. Mina e Perrie si chinarono. Perrie si mise a piangere, e rimase sotto il sedile. Mina si alzò. Il demone era piegato verso di lei. Erano faccia a faccia. Mina stava morendo dentro, ma con tutto l'odio, la rabbia, ma sopratutto la sfida che aveva disse:
-Io non ho paura-
Il demone la guardò bene. Si scambiarono degli sguardi per qualche secondo. Il demone non poteva sfiorarla se non aveva paura,... Tranne che per una sola cosa,... Fece un balzo e se ne andò. Perrie stava per fare un infarto. Mina lasciò il fiato che stava trattenendo davanti al demone. La macchina si riaccese.Perrie continuava a piangere dalla paura. Si risedette lentamente sul sedile. Mina:
-Ti porto da Lydia al più presto,... Lei crede a queste cose,... Ti proteggerà-
Perrie non rispindeva e guardava dritto davanti a se con gli occhi spalancati. Mina per calmarla disse:
-La conosco da quattro anni, sai? Siamo molto amiche-
Perrie non rispondeva e continuava a iperventilare. Mina rimase poi in silenzio durante il resto del viaggio finche non raggiunse la casa di Lydia. Suonarono al campanello. Lydia aprì e disse:
-Ehy,.. Mina!... Perrie?-
Mina:-Ti racconterà tutto Perrie, io ora devo andare,... Non voglio che perseguiti anche te,...-
Lydia:-E' lo stesso che ha attaccato Liam, vero?-
Mina:-Sì...-
Ci fu un attimo di silenzio poi Mina disse:
-Dovresti ospitare Perrie qui,... E lei ti dirà il motivo,...-
Lydia:-Certo-
Perrie entrò, più rigida di un pezzo di legno. Lydia vide che Mina non entrò e le chiese:
-Non entri? Neanche per una tazza di tè?-
Mina:-Non posso-
Mina si girò e se ne andò,...

Harry aveva appena finito di pagare la cauzione. Il capo si alzò e andò a prendere le chiavi per liberare Zayn. Inoltre adesso dovevano mettere a tacere i rumors, e dovevano ancora sborsare. Un poliziotto un pò arrogante si girò verso Zayn e gli disse:
-Che non si ripeta più!-
Zayn annuì timido. Camminava dritto verso il corridoio e si mise dei vestiti normali. Uscirono e andarono in macchina.
Zayn:-Ora dove vado?-
Liam:-Lydia mi ha chiamato poco fa,... Mi ha detto di dirti che Perrie è a casa sua,... E che vorrebbe parlare con te-
Zayn:-Minchia adesso me le prendo-
Harry:-Andiamo fin la?-
Zayn:-... Okay-
Louis:-Zayn, scusami,... Ma vorrei raggiungere Eleonore in ospedale-
Harry:-Okay,... Ti porto la-
Liam:-Io vorrei andare a casa-
Niall:-Io voglio andare in hotel-
Liam:-Perché vai in hotel?-
Niall:-Sono stato aggredito a casa mia-
Liam:-Vuoi che ti ospiti io?-
Niall:-Lo faresti davvero?-
Liam:-Certo-
Niall:-Grazie!-
Harry:-Mi dovete pagare per fare il taxista-
Louis:-Fottiti-
Harry:-Okay Louis lo abbandoniamo ahahahah!-
Harry portò tutti nel luogo destinato. Prima Niall e Liam a casa di Liam, poi Louis in ospedale e infine Zayn a casa si Lydia.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: Questa non è una visione ***


Capitolo 12: Questa non è una visione











Zayn entrò in casa di Lydia. Si salutarono e Lydia lo fece accomodare in salotto. Zayn si sedette. Perrie entrò un attimo dopo. Zayn la vide sulla soglia della porta. Sorrise con le lacrime agli occhi. Perrie come lo vide li saltò 
addosso e gli disse:
-Zayn! Ti prego perdonami!- lo strinse forte
Zayn:-No perdonami te! Io non avrei mai voluto farti del male- le diede ua carezza sulla testa
Perrie:-Si ma io avrei dovuto crederti- 
Zayn:-Perdonami-
Perrie:-Sicuro-
Si guardarono. Perrie con gli occhi pieni di lacrime e Zayn con gli occhi lucidi. Sorrisero a vicenda e si baciarono. Si strinsero ancora più forte e poi Perrie disse:
-Perché ci vuole morti?-
Zayn:-Perché è un bastardo-
Lydia:-Perché lui, o lei, è il male,... E' una forza che non ha pietà per nessuno, non ha cuore e gli piace vedere il sangue e il dolore-
Rimasero un attimo in silenzio e di tensione. Dopo Lydia per sciogliere un pochino la tensione disse:
-Okay,... Ho una stanza matrimoniale, volete accomodarvi li?-
Zayn:-Grazie-
Lydia li accompagnò fino alla stanza, li fece accomodare e li mostrò il bagno. Dopo uscì dalla stanza e chiuse la porta lasciandoli in santa pace. In quel corridoio Lydia non era sola. Lei lo sapeva, lo percepiva. Lo sentiva. Il demone era li, pronto ad attaccarla e a eliminarla. Ma era come se Lydia avesse una barriera. Lei era molto credente. Era un specie di suora. Pregava quotidianamente, appena sveglia, prima di mangiare, alle cinque esatte e prima di andare a dormire. Portava al collo una collana con la croce e tutte le domeniche andava in chiesa. Partecipava in oltre ad ogni festa in chiesa di ogni santo. Il demone non poteva toccarla. Provava un odio reciproco, ma non poteva farle niente. Il demone non si mostrava a lei, ma lei lo vedeva, così si rivolse verso di lui e gli disse:
-Che vuoi?-
Il demone la guardò, quasi sorpreso e scomparì cambiando luogo. Il cuore di Lydia in quel momento batteva all'impazzata.

Louis era in ospedale accanto a Eleonore. Le teneva la mano. La guardava e spesso gli veniva da piangere. Ad un certo punto Louis le disse:
-Eleonore, ti prego torna da me,... Ti prego! Ti proteggerò-
Un secondo dopo Eleonore si alzò dal lettino e rimase seduta, spalancò gli occhi. Erano rossi come il sangue. Iniziò a ripetere con una voce strana, diversa dalla sua, ad alta voce:
-Atzumaca! Atzumaca! Atzumaca! Atzumaca!Atzumaca!- 
Louis:-Eleonore! Ma che,...-
Eleonore:-Atzumaca! Atzumaca!,...-
Louis:-Eleonore amore rilassati-
Louis le mise una mano sul petto. Eleonore la prese e la morse molto forte. Louis urlò. Eleonore morse così forte da fargli uscire sangue. 
-Eleonore! Che cazzo fai?!- 
Louis riuscì a sfilare la mano dalla sua bocca ed uscì dalla stanza a chiedere aiuto. Un secondo dopo entrò un infermiera e diede un sedativo ad Eleonore,...

Niall e Liam erano a casa di Liam. Erano in salotto.
Niall:-Grazie ancora, davvero-
Liam:-Di nulla, non devi preoccuparti-
Niall:-Perché Harry non vuole ammettere che tutto questo è vero, e stiamo vivendo un incubo?-
Liam:-Mettiti nei suoi panni,... Non ha mai avuto visioni, ne niente di paranormale, è abbastanza incredulo di suo a queste cose,... Si è appena sposato e trasferito,... Non vuole molti problemi,... Ed è anche per questo che
non lo ammette se ci fai caso,... Tutti noi lo abbiamo ammesso e ci è successo qualcosa,...-
Niall:-Come facciamo ad uscirne?-
Liam:-Non lo so Niall,... Credo che dovremmo essere tutti insieme per trovare una soluzione e collegare i pezzi,... Alcuni l'hanno visto,... Altri solo visioni,... Altri percepito,... Tu l'unico sognato e un'altra visione,...-
Niall:-In poche parole dovremmo radunare me, te, Harry, Louis, Zayn, Mina, Perrie e Lydia?-
Liam:-Ci servirebbe anche Eleonore-
Niall:-E' in coma-
Liam:-Comunque sì,... Tutti insieme e colegare i pezzi-
Niall:-Ma non ha un punto debole!-
Liam:-Persino Achille aveva il tallone debole,... E Sansone la forza solo nei capelli,... Ha un punto debole come noi-
Niall:-Quindi?-
Liam:-Mina e Lydia lo sapranno sicuro-
Niall:-Perché loro?-
Liam:-Lydia è molto sensibile a questi avvenimenti,... E Mina,... E' stata la prima ad avere le visioni-
Niall:-Ed è ancora viva, fortunatamente,... Lei ha una "barriera" tra virgolette-
Liam:-Può darsi-

Harry era in macchina. Stava tornando (finalmente) a casa dopo una lunga giornata. Rifletteva. "Sarà vero? C'è veramente una forza oscura che ci perseguita?" continuava a ripetersi nella sua mente. Dopo un quarto d'ora scacciò via questo pensiero, e si mise a pensare a Mina. Ultimamente litigavano per questa questione, e lui non voleva, non voleva farla piangere, voleva solo evitare di avere dei problemi e continuare ad essere quella coppia felice che cercava e che loro erano fino alla fine della loro luna di miele, fino a un secondo prima che partisse. Poi gli venne in mente, il primo suo compleanno passato insieme come ragazzo e ragazza. Stavano insieme da poco.Erano tutti tornati dall'Australia dopo quella vacanza tra amici, e la festa organizzata da Niall. Si erano incontrati in un bar. Mina indossava un abitino bianco con delle fragole stampate sopra, leggins neri, stivali neri e giacca nera. Gli consegnò un pacchetto piccolo. Dentro c'era un semplice orologio, non di grande valore e poi intimidita disse:
-Volevo farti di più,... Ma non ho ancora ottenuto la promozione, e dovevo prendere le medicine per mio fratello,... Mi dispiace-
Harry mise l'orologio e dissi sorridendo:-E' perfetto, come te-
Dopo si abbracciarono. Quell'orologio non funzionava più da qualche mese ormai, ma Harry lo teneva lo stesso al polso. In quel periodo il lavoro le andava male. Suo fratello doveva fare un'operazione, e un parente le era morto. Aveva speso i soldi per prendere le medicine a suo fratello, il lavoro le dava un rendimento non molto alto e inoltre doveva tenere da parte un pò di soldi per pagare l'aereo e andare al funerale del suo parente. Purtroppo non poteva fargli un regalo che meritava, e lei si odiava per questo. Ma Harry apprezzava il regalo e che in una situazione psicologicamente brutta avesse pensato amorevolmente a lui. Per lui non era importante il valore degli oggetti, ma il valore d'affetto, e quello di Mina è estremamente alto. 
Mentre guidava Harry ricevette una chiamata. Guardò il telefono. Harry spalancò gli occhi: Era lo 047.
Chiuse e riaprì un attimo gli occhi; il telefono squillava e il numero c'era ancora. Harry incominciò ad agitarsi. La chiamata insisteva. Harry rispose lentamente a telefono:
Harry:-Pronto?-
Voce:-Ciao Harry- la voce era strana, sembrava doppia, sotto c'erano delle leggere interferenze. Non si capiva se era un uomo o una donna.
Harry:-Chi sei?-
Voce:-Il futuro assassino di tua moglie-
Harry:-Cos,... COSA?! CHE CAZZO STAI DICENDO?!-
Voce:-Oh, credimi sono dietro lei, sto osservando tutto,... E' proprio carina, vero? Peccato che durerà ancora poco,... Non è vero?-
Harry:-NON TOCCARLA!!!-
Voce:-Allora Harry, la vuoi squartata, annegata, soffocata, morta sul colpo,...?-
Harry:-TI HO DETTO DI NON TOCCARLA!!!-
Voce:-Okay scelgo io-
La chiamata si chiuse. Harry schiacciò l'accelleratore per raggiungere Mina al più presto.

Mina era in salotto sul divano. Stava guardando un film. In una frazione di secondo si spensero le luci. Mina spalancò gli occhi. Poi si irritò e disse:
-Ma hai finito di rompermi i coglioni che cosa vuoi?-
Venne presa e lanciata contro il muro opposto. Il demone non si faceva vedere. Mina credeva che inizialmente era una solita visione. Capì presto che non lo era quando iniziò ad uscirle del sangue dalla bocca, cercando di convincersi che era un'altra visione, ma nulla cessava. Mina si alzò e disse:
-Stronzo hai deciso di combattere, finalmente!-
Andò vicino al camino, prese un oggetto di ferro e si mise in posizione d'attacco. Il demone era dietro di lei, e non si faceva vedere. Con i suoi artigli gli infilzò la schiena. Mina iniziò a tossire e sputacchiò del sangue dalla bocca. Si girò di scatto colpendo il vuoto con il ferro cercando di difendersi. Lei pensò di colpire a vuoto. Ma in realtà lo colpì forte. Dopo corse verso l'uscita, ma il demone con i suoi poteri chiuse la porta. Mina non riusciva ad aprirla.
-AIUTO! AIUTO! AIUTATEMI! QUALCUNO MI AIUTI!-
Il demone la prese per i piedi e la fece volare fin sopra al tavolino di vetro. Provò a rialzarsi. Non aveva più molte forze. I vetri erano infilzati nella carne. Mina sentì dopo udire una macchina. Era Harry.
-HARRY! AIUTAMI!-
Venne presa ancora per i piedi e trascinata su per le scale. Si stava dimenando per liberarsi, ma il demone era una forza sovvrannaturale troppo forte. La portò nella settima stanza. La lasciò e chiuse la porta con i poteri. Sulle pareti c'erano schizzi di sangue. Le luci erano accese. Al centro della stanza c'era il demone. Mina indietreggiò verso l'uscita. La porta non si apriva. Si spensero le luci. Il demone iniziò ad avanzare verso di lei lentamente. Mina provò ad aprire la porta e non si apriva. Si mise di spalle contro il muro. Era pronta ad attaccare, a difendersi, anche se sapeva che sarebbe morta,...

Harry sentì le urla di Mina. La porta d'ingresso non si apriva. Spaccò una finestra. Entrò ed urlò:
-Mina! Dove sei?!-
-Settima stanza! Aiutami ti prego!- sentì urlare.
Corse su. Mise le mani sul pomello di quella maledetta stanza, ma il pomello non si girava. Iniziò a battere contro forte. 
Mina:-Harry! Aiutami!-
Dopo si udì un lamento di dolore da parte di Mina. Harry iniziò a battere contro più forte. La porta non si apriva. Prese la rincorsa per tre volte. Alla terza finalmente si aprì. C'era Mina distesa sull'ingresso ferita, e il demone in piedi faccia a faccia con Harry. Harry rimase per un attimo scioccato dalla vista di quell'essere orribile. Dopo gli tirò un pugno così forte da riuscire a farlo cadere per terra. Prese un braccio Mina e si mise a correre giù per le scale. Il demone stava iniziando a inseguirli. Le persiane e le porte iniziarono a sbattere forte. Harry uscì con Mina in braccio dalla finestra che aveva rotto e corse in macchina. Legò la cintura a Mina, salì lui, mise in moto e se ne andò. 
Passarono cinque minuti di silenzio. Erano sconvolti. Dopo Mina disse:
-Harry,... Sei il mio eroe-
-Romina,... Scusami,... Avrei dovuto crederti,... Sono un coglione-
-Non è vero,... Un coglione non riuscirebbe a stendere un demone con un pugno-
-Modestamente,...-
-Va bhè, a parte gli scherzi,... E' difficile credere a una cosa del genere,...-
Harry le sorrise. Dopo disse:
-Se non fossi ferita, altro che ospedale, ti salterei addosso!-
-Maniaco!-
Mina lo guardava un pò maliziosa con la testa appoggiata al finestrino della macchina. Poi disse:
-E' bello che tu abbia rischiato la tua vita per me,... Non mi sono mai sentita così importante per qualcuno-
Harry fece un mezzo sorriso. Mina continuò:
-A parte la mia famiglia,... Non sono mai stata importante per nessuno,... Ho avuto tante amiche traditrici,... E tanti ragazzi che mi volevano solo per estetica,... E tante amiche che mi hanno rubato il ragazzo,... Tu sei diverso... A parte qualche cornino che mi fai durante i tour-
Harry spalancò gli occhi -Come fai a saperlo?!-
- Lo immaginavo solo e basta-
-Mina,... Credimi, tu per me sei l'unica,... Di quelle due con cui mi sono divertito due ore non so neanche come si chiamano! Io amo te,...!-
Mina lo interruppe:-Ehy! Stai tranquillo! Io ti perdono! Non preoccuparti,... Basta che da due non passi a venti,... Okay?-
-Quindi io ti posso fare le corna ogni tanto durante il tour?- era stupito
-Sì,... Ma non prenderla come abitudine altrimenti divorzio!-
-No, no! Non lo farei mai,... Anzi dopo quello che mi hai detto mi sento una merda,...-
-Tu non sei una merda, chiaro?,... Solo il colore dei capelli ci va vicino-
-Non insultare i miei capelli!-
Mina si mise a ridere. Cercava di non farlo troppo forte perché le facevano male le ferite. Harry lo capì. Rimasero in silenzio qualche secondo. Poi Harry disse:
-Siamo quasi arrivati in ospedale,... Adesso guarirai,... Poi chiamiamo una medium-

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: L'arte del sesto senso ***


Capitolo 13: L'arte del sesto senso











Mina era stata medicata. Subito il giorno successivo la fecero uscire dall'ospedale. Harry la stava aspettando nell'atrio. Mina si diresse verso di lui. Lo guardava con tanto affetto. Lei non lo amava soltanto, gli voleva bene.
Si avvicinò a lui. Stava per abbracciarlo, ma prima che lo facesse lui le presentò una rosa rossa. Mina sorrise sorpresa prese la rosa e disse:
-Grazie-
-Giuro che mi farò perdonare-
-L'hai già fatto-
-E poi,... Dal giorno che ci siamo sposati,... Ho promesso che ti avrei amata ogni giorno-
-Lo stai facendo divinamente-
-Eh! Lo so! Modestamente!-
-Ti amo-
Si baciarono. Dopo Harry annunciò:
-Allora,... Notizia negativa,... O neutra,... Chiamala come vuoi,... Ho chiamato una medium-
-Bene-
-Una cosa,... Ci saranno anche Perrie, Lydia, Zayn, Liam, Louis e Niall-
-Uhm,... Okay,... Quando?-
-Oggi, no?-
-Guarda che non sono mongola!-
-... Più o meno-
-Spiritoso,...-
-Per le nove di sera-
-Va bene,... Dobbiamo andare al supermercato e comprare i pannolini-
-Perché?-
-Preparati alle cagate addosso da parte di tutti-
-Sopratutto le tue-
-Che?!-
-Tesoro,... Se dovessi dire un tuo difetto,...-
-Almeno non sono stitica!-
-Ehm,... Ehm,... Cosa?-
-Guarda che so che fai delle olive,...-
-Ma la mia non era una critica!-
-E allora cos'è?-
-E' una fortuna,... Se un giorno dovessimo concimare l'orto,... Ahahahah!-
-Stronzo! Ahahahah!-
Mina aprì la borsa. Prese un rasoio elettrico, lo accese e disse:
-Prova ancora a dire qualcosa e ti raso a zero e i tuoi capelli color cacca li attaccherò sul tuo sedere!-
-Amore!,... Scherzavo!-
-Buon per te!,... Ihihihih!-

La sera stessa:
Erano tutti a casa di Harry e Mina. Erano nella sala da pranzo, stavano aspettando la Medium. Niall era seduto sul divano e giocchicchiava con un elastico. Zayn guardava l'orologio costantemente. Perrie accanto a Zayn 
che cercava di tenersi calma. Lydia era in piedi e guardava fuori dalla finestra. Liam era seduto che giocava con il telefono e Louis era immerso nei suoi pensieri (e sopratutto nelle sue preoccupazioni). Mina era appoggiata
lateralmente contro la parete ed Harry camminava avanti e indietro per la stanza. DIN DON. Suonò il campanello. Si guardarono per un secondo tutti e poi Mina andò ad aprire la porta. C'erano due donne. Una signora
più anziana con grandi orecchini, una bandana, tanti anelli e bracciali riccissima e mora. L'altra era più giovane ed aveva i capelli castani lisci e lunghi. La donna riccia disse:
-Buonasera! Sono Robin-
L'altra ragazza disse:- Io invece sono Etta-
Mina:-Piacere, sono Romina, entrate pure-
Robin:-Tu l'hai visto per prima vero?-
Mina:-Come scusi?-
Robin:-Tu sei stata la prima-
Mina:-Come fa a saperlo?-
Robin:-Magari lo sento?-
Mina:-Ho quasi più paura di te che dell'ospite sgradito di casa mia-
Mina si spostò e fece entrare Robin ed Etta. Come entrarono a Robin venne un giramento di testa si mise la mano sulla fronte. Robin:
-Avverto una potentissima energia negativa-
Mina:-Uhm,... Di bene in meglio-
Robin:-E tu Romina,... Sei arrabbiata vero? Dentro di te,... Lo voresti affrontare vero?-
Mina:-Io vorrei fare la finita-
Robin:-Bene,... Io qui avverto qualcosa di estremamente maligno,... Di molto oscuro...-
Mina:-Oh cazzo-
Etta:-Quando dice così di solito non è uno spirito maligno o un fantasma,... E' un demone-
Robin:-Un fottutissimo alleato degli inferi dell'inferno-
Mina:- Alla faccia del scelgo una bella casetta per stare tranquilla, almeno per quel poco, con mio marito,...-
Etta:-Ahahahah! E' forte il tuo sarcasmo-
Mina portò Etta e Robin in salotto. Si avvicinarono tutti e si strinsero le mani. Robin come vide Lydia disse:
-Tu,... Possiedi il sesto senso-
Lydia:-Sì,... Esatto-
Robin:-Bene,... E' un dono un pò particolare-
Lydia:-A me sembra più una condanna,...-
Robin:-E' particolare per questo-
Ci guardò bene tutti e poi disse:
-Zayn,... Avrei bisogno dell'anello rotto-
Zayn:- E tu come fai a saperlo?!-
Robin:-Sento che sei stato posseduto da qualcosa e,... Io ho già avuto situazioni di uesto tipo,... Ho bisogno dell'anello rotto-
Zayn:-Ma io non ho le chiavi di casa-
Perrie:-Io non ci torno a casa,...-
Robin:-Sentite,... Qualunque sia la forza maligna ora è qui dentro, okay?-
Zayn:-Perrie dammi le chiavi di casa, vado a recuperarlo-
Perrie:-Non rimetterti l'anello,...-
Zayn:-Stai tranquilla, non sono così stuipido,... Vado e torno-
Zayn prese le chiavi di casa sua e di Perrie ed uscì.
Louis:-Scusami Robin,... Quell'anello era dentro uno scrigno-
Robin:-Devi recuperarmelo-
Louis:-Vado e torno-
Louis uscì un attimo dopo. Robin ed Etta si avvicinarono agli altri. Etta gli disse:
-Dove avete trovato lo scrigno?-
Harry:-Nella settima stanza infondo al corridoio del piano superiore-
Etta:-Non dovete entrare in quella stanza-
Mina:-Troppo tardi,...-
Etta:-Non fatelo più-
Mina iniziò a tremare per quello che era successo la sera prima. Harry si avvicinò e l'abbracciò. Robin:
-Dobbiamo metterci in contatto con lui o lei-
Mina:-Io voglio sapere che cosa vuole e chi cazzo è!-
Robin:-Dobbiamo fare una seduta-
Harry:-Che cosa?!-
Lydia:- Sentite, io credo in Dio, e non vuole che si praticano queste cose-
Etta:-Allora dovresti uscire,... Altrimenti ti farebbe del male-
Lydia guardò Liam. Sapeva benissimo che quel demone aveva attaccato Liam. Non poteva sopportare l'idea di l'asciarlo nei guai con i suoi amici. Dio l'avrebbe perdonata.
Lydia:-Okay,... Lo farò-
Liam:-Scusate l'ignoranza,... Come si fanno le sedute spiritiche?-
Niall:-Come scusate l'ignoranza?! Non le hai mai fatte no? Non ti sei mai interessato no?-
Liam:-Ehy calmati,...-
Niall:-Scusate, sono nervoso,...-
Robin:-Per fare una seduta non preoccupatevi ci penso io,... Ma la regola numero uno è quella di non lasciare mai le mani-

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: La seduta spiritica ***


Capitolo 14: La seduta spiritica











Zayn e Louis rientrarono nella casa di Harry e Mina. Louis chiuse la porta, mentre Zayn teneva l'anello con lo scrigno. Robin si avvicinò a loro e prese lo scrigno e gli anelli. Fece cenno poi di seguirla tutti. Li portò dritti dritti
nella sala da pranzo. Al centro c'era un tavolo rettangolare. Robin si sedette a capotavola, Harry si mise dalla parte opposta. Accanto ad Harry si sedette Mina e poi in ordine Lydia, Liam, Niall, Robin, Etta, Perrie, Zayn e 
Louis. Robin:
-Okay gente,... Ciò che stiamo per fare è molto pericoloso,... Ora prendiamoci tutti per mano-
Si presero tutti la mano. Mina si voltò imporvvisamente a guardare Harry. Strinse di più la sua mano. Harry la guardò e le sussurrò:
-Andrà tutto bene, non devi lasciare la mia mano-
Robin:-Non dovete lasciarvi le mani per nessun motivo-
Niall:-E se lo facciamo?-
Etta:-Lo spirito si impossesserà di voi-
Niall:- Buona a sapersi,...-
Robin:-Adesso stabilirò un contatto-
Mise lo scrigno e l'anello al centro. Riprese la mano di Etta e Niall. Chiuse gli occhi. Incominciò una specie di trans. Inspirò ed espirò la prima volta. Le luci della stanza si spensero. Alzarono tutti lo sguardo a guardare le 
luci. Inspirò ed espirò una seconda volta si apri la porta della sanza. Iniziarono tutti a spaventarsi. Harry era quello meno impaurito, Perrie era la più spaventata e disse d'impulso:
-Gente non facciamo niente e andiamo ad accamparci in chiesa,...-
La ignorarono e iniziò a piangere. Zayn le strinse la mano e le diede un bacio. Perrie era troppo spaventata per sorridergli o raccomandargli che era tutto okay, perché non lo era. Era bianca con gli occhi sgranati. Robin 
inspirò ed espirò una terza ed ultima volta. Non successe niente.
Robin:- Dimmi chi sei-
Non successe nulla.
Robin:-Ho detto di dirmi chi sei-
Iniziarono a tremare i mobili e gli oggetti della stanza. Mina strinse di più la mano di Harry. Tutti iniziarono ad agitarsi, tranne Lydia.
Robin:-Dimmi il tuo nome,...!-
Gli oggetti e i mobili tremarono sempre di più. Le luci iniziarono ad accendersi e spegnersi. Il battito cardiaco di ognuno accellerò e iniziava a battere all'impazzata. 
Robin:-HO DETTO DI DIRMI COME TI CHIAMI!!!!-
Si spaccarono i vetri delle finestre.
Harry:- Oh no! Ancora le finestre! Ma che palle!-
Robin:-RIVELAMI LA TUA IDENTITA'!!!!!-
I mobili della stanza iniziarono a sollevarsi. Robin venne posseduta dal demone. I mobil caddero rompendosi.
Harry.-Ma che cazzo-
Robin riaprì gli occhi. Li aveva bianchi e i suoi capelli erano tutti in disordine. Mina era sconvolta. Lydia era anche lei sconvolta, ma non aveva paura. Liam cercava di tenere il controllo. Niall si guardava intorno 
impressionato. Etta sembrava abituata. Perrie era sotto schock in stato di agonia e non smetteva di piangere. Zayn teneva chiusi gli occhi per non guardare. Louis, così come Liam, cercava di mantenere il controllo, Harry 
era con la bocca aperta.
Robin:-Atzumaca!- era la stessa voce che Harry e Mina vevano sentito per telefono dallo 047.
Louis:- Oh mio Dio! E' quello che ha detto Eleonore l'altro giorno-
Robin:- Io sono Atzumaca-
Liam:-Sei tu il pezzo di merda che mi ha mandato all'ospedale?!-
Robin:-Esatto! E volevo che morissi ma mi è andata male!-
Lydia:-Bè ti coniglio di lasciarlo in pace!-
Robin:-Non è una santerella che mi dice cosa devo fare!-
Lydia strinse la mano di Liam. 
Robin:- Io vi ammazzerò tutti, collezionerò le vostre anime e le manderò ai dannati dell'inferno!-
Harry:-Tu sei un alleato dell'inferno, vero?-
Robin:-Esatto Harry, sei un uomo coraggioso, stavo per compiere la mia missione, ma me l'hai impedito,...-
Mina:-Perché?! Che cosa vuoi da noi?!-
Robin guardò con aria di sfida e con un'espressione maligna Mina, che decise di sfiidare il demone a sua volta e ripetè:
Mina:-Dimmi che cosa vuoi-
Robin:-Tu-
Mina spalancò gli occhi. Il suo battito cardiaco aumentò, le venne un giramento di testa-
Harry:-Che vuoi da lei?!-
Robin:-Renderle la vita un inferno e prendere la sua anima-
Mina si mise a piangere. Harry si irritò e disse:
-TU NON L'AVRAI MAI!!!-
Robin:- Lo vedremo!-
Un attimo dopo la testa di Robin si abbassò. Le luci rimasero accese. Il panico era finito. Robin ruppe il cerchio e tirò su la testa. Ci guardò preoccupata e disse:
-La prima cosa che dovete fare è abbandonare immediatamente questo posto,...-

Robin ed Etta se ne erano andate. Louis, Zayn, Perrie, Liam, Lydia e Niall abbandonarono subito la casa. Harry e Mina stavano mettendo il più velocemente possibile i loro vestiti in una valigia. Mina era sotto schock. Era 
ancora pallida. Non parlavano. Ad un certo punto Mina scoppia a piangere, ma cerca di non farsi vedere. Come ho scritto nel primo capitolo lei odiava far vedere agli altri, e sopratutto al suo partner, che aveva paura o dei
problemi e preferiva essere autonoma. Inziò ad asciugare le lacrime che le stavano rigando le guance. Singhiozzò leggermente. Harry la udì. Si girò di scatto. La vide. Lei si sedette all'angolo tra il comodino e il letto. Lui si
avvicinò a lei. 
-Ehy- le disse
Lei non rispose
-Ci sono io, non ti toccherà, non ti sfiorerà-
-Ma,... Tu,... Come fai a sopportarmi?-
-Cosa?-
-Harry, tu puoi ancora salvarti, voi tutti potete farlo,...-
-Senti, gli altri non c'entrano niente ed è giusto che si salvino, io,...-
-Anche tu ti devi salvare-
Mina si tolse l'anello nuziale con uno sguardo molto triste.
Harry:-Mina,...-
-Lo sto facendo perché ti amo,...  Sono entrata nella tua vita e non dovevo,... Tu non mi meriti,... A dire il vero nessuna ti merita,... Tu sei troppo all'altezza per tutte,... E tra queste tutte ci sono anch'io-
-Ma che stai dicendo Mina?! Per un bastardo non possiamo lasciarci-
-Harry,... Tu non sai una cosa che non ti ho mai detto,...-
Harry le prese le mani e la guardava con gli occhi lucidi
Mina:- Tanto tempo fa,... I miei antenati praticavano magia nera,... Un giorno sbagliarono incantesimo,... Intrappolarono quel demone in quell'anello,... Ma non pensavo che finisse in quello scrigno,... La maledizione fu 
lanciata da quel demone Atzumaca, e sette generazioni dopo il primo genito femminile sarebbe stato perseguitato da esso,... E io sono la settima,... E vuole imposessarsi di un'anima sporca,... Tenebra,...-
Harry:-Mina,... Ma tu non sei cattiva,...-
Mina:-Ma non sono neanche un angelo,... Harry, dammi retta, lasciami e vattene,...-
Harry:-No! Io ti amo e non voglio che ti accada nulla!-
Mina:-Se per questo anch'io!,... Harry,... Ti prego-
Harry:-No, tu vieni via con me e troviamo una soluzione-
Mina pianse ancor di più. L'abbracciò. Lui le rimise l'anello. La guardò dritta negli occhi e disse:
- Mina,... Se le fiabe ci insegnano qualcosa è che l'amore vince su tutto-
-Ma questa non è una fiaba Harry,... E' un incubo-

Arrivati in hotel si sdraiarono tutte due stanchi sul letto. Harry per distrarla iniziò a farle il solletico.
Mina:-Harry,... Harry dai non sono in vena! Negli ultimi giorni ho anche vomitato-
Harry:-Davvero?-
Mina:-Quattro volte in due giorni,...-
Harry:-Cavolo,...-
Mina:-E' il nervoso,...-
Harry:-Uhm,... Ti calmo un pò io piccola- fece una voce sexy
Si spostò sopra di lei e iniziò a baciarle il collo. Mina si irritò leggermente:
-Come puoi essere in vena di farlo?!-
-Scusami,...-
Provò a spostarsi, ma Mina lo bloccò con le mani. Harry la guardò un pò confuso.
Mina:-Scusami tu,... E' che sono nervosa,... Ma ho tanto bisogno di te,...-
"Ma che diamine ho appena detto?! Io non ho bisogno di nessuno,... Io,... Io,... Ho bisogno di lui" pensò Mina.
Fecero l'amore.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15: L'ultima notte ***


Capitolo 15: L'ultima notte











Eleonore si risvegliò dal coma. Era paralizzata. Il suo primo pensiero fu il demone. Scosse la testa cercando di non pensarci. Scese dal lettino. Aveva la gola secca e una fame nera. Sballottò un pò. Iniziò ad avviarsi verso l'ascensore. Schiacciò il pulsante per chiamare l'ascensore. Le luci del corridoio si spensero. Eleonore udì una voce che la chiamva:-Eleonore,... Eleonore-. Lei si voltò di scatto. Infondo al corridoio c'erano gli occhi rossi di Atzumaca che la guardavano. Eleonore iniziò ad iperventilare e premette il tasto dell'ascensore più volte. Il demone iniziò a correre verso di lei. L'anta dell'ascensore si aprì. Eleonore entrò dentro di scatto e a tutta velocità iniziò a prmere il tasto per accedere al piano terra. Iniziarono a chiudersi le ante dell'ascensore. Il demone riuscì a far entrare il suo braccio e grafiò Eleonore che tirò un calciò forte per respingerlo via. L'ascensore si chiuse e iniziò a scendere. Eleonore si mise a piangere per il panico. DIN. L'ascensore si fermò e si aprì. Eleonore guardò dritta ed uscì paurosamente a passo lento dall'ascensore. Un secondo dopo il demone balzò contro di lei. Eleonore si mise ad urlare. Dopo istintivamente Eleonore si mise a pregare. Il demone la guardò due secondi. Emise un urlo e se ne andò,...

Louis era in un bagno di un bar un pò squallido. C'era un terribile odore, era tutto sporco e c'era qualche preservativo usato quà e la. Non c'era nessuno. Le luci del bagno lampeggiavano. Ad un certo punto si chiusero contemporaneamente tutte le porte. Louis iniziò ad udire delle risate maligne. Si abbassò al terreno putrido per osservare se c'era qualcuno nei bagni. Attraversò lentamente la stanza. Non vedeva piedi, o peggio artigli e zampe. Il suo cuore batteva forte. Non vide nessuno. Eppure lui era lì, e lo stava osservando. Louis prese un profondo respiro. Si calmo. Dopo sentì qualcosa di fresco piombarle in testa. Era liquido e colloso. Toccò con le dita e si guardò la mano: Era bava. Alzò la testa e vide il demone sul soffitto del bagno. Louis si mise ad urlare. Il demone gli saltò addosso. Louis provò a dimenarsi. Delle persone si avvicinarono ai bagni e iniziarono a forzare la porta d'ingresso dei bagni. Il demone ferì Louis e degli schizzi di sangue si posarono sulle pareti del bagno. Entrarono dei dipendenti nel bagno. Il demone sparì. I dipendenti chiamarono un'ambulanza.

Liam era in un grande parcheggio. Stava cercando la sua auto. Era da solo. Aveva appena avuto una litigata con Lydia. Erano ad una festa organizzata da un amico di Lydia e Liam si era dimostrato un pò geloso. Così è partita la storia del:- E' solo un amico!- e del -Non è vero!-. Era abbastanza irritato. Il demone si trovava inorno a Liam e si nascondeva tra le macchine. Stava in silenzio. Liam girò il suo sguardo senza motivo. Intravide il demone, ma non lo riconobbe. Era tra due macchine nere. Si avvicinò lentemente. Il demone era pronto a saltargli addosso. Più Liam si avvicinava più aveva una brutta sensazione. Il core pulsava a mille. Passo per passo sempre più vicino alle due macchine nere. Vide un'ombra nera spostarsi velocemente sul cofano davanti. Si stava chinando per guardare sotto la macchina. Arrivò Lydia:
-Liam! Non ti avvicinare!-
Un secondo dopo spuntò il demone. Liam si mise ad urlare e iniziò a correre verso Lydia. Lydia iniziò a correre verso Liam per salvarlo. Atzumaca era alle calcagne di Liam. Stava per infilzarlo con i suoi artigli. Lydia si mise
di mezzo e venne infilzata lei. Il demone scomparve. Liam si chinò a Lydia e disse:
-Lydia! Oh mio Dio,...-
-Io ti amo Liam-
-Resisti, ti porto all'ospedale-
-Non,... C'è la,... Faccio,...-
-Sì che ce la fai-
Liam la prese in braccio e iniziò a trasportarla di corsa verso la sua auto. Lydia chiuse lentamente gli occhi,...

Niall era in una strada con tante casette una accanto all'altra. Era buio. Camminava a passo svelto. Sentiva le vibrazioni negative. Il cuore batteva a mille. Mentre passva davanti ad una casa bianca si fermò. Si ricordava di chi abitava li dentro: Zoey. La sua migllore amica delle elementari. Aveva grandi occhi azzurri, pelle candida come la neve e i capelli neri, alle medie si era fatta le sfumeture rosse sui capelli. Molti dicevano che l'avevano vista rovinarsi a liceo, tra canne e roba varia. Altri dicevano che non usciva mai di casa perché aveva una strana fobia. Altri dicevano che era una strega e faceva riti vudù. Niall però voleva sapere la verità. Sapere cosa le era successo e come stava. Si avvicinò al campanello e lo suonò. "Che cavolo sto facendo?! Sono le 11.30 di sera!!!" pensò Niall. Stava per andarsene, ma non voleva farlo, e non lo fece.
-Chi è a quest'ora?- rispose una voce femminile, un pò roca e assonnata
-Niall...-
-Niall chi?-
Passarono pochi secondi e lei disse a citofono:- Aspetta,... Tu sei quel Niall?-
-Esatto-
Qualche secondo dopo dalla porta d'ingresso spuntò Zoey, con gl occhi assonati, ma con un sorriso dolce e appagante. Si avvicinò a Niall e disse:
-Ehy,... Quanto tempo,...-
-Già,...-
-Come mai sei venuto a trovarmi?-
-Mi hanno raccontato in giro che eri finita male,...-
-Quello che dicono di me sono stronzate,... Io le canne non me le sono mai fatta, non esco di casa per evitare quelli che mi sparlano alle spalle, e mi accusano di essere una strega perché so solamente qual'è la linea della vita
sulla mano-
-Ah,...-
-La gente fa presto a parlare male,... Tu che ci fai da queste parti a quest'ora?-
Solo allora Niall si rese conto di ciò che stava combinando: Adesso lei era coinvolta nella faccenda di Atzumaca. Gli venne un leggero mal di pancia. Iniziò a preoccuparsi. 
Zoey:-Niall?-
Niall:- Addio Zoey-
-Cosa?-
-Mi dispiace,... Io non devo più vederti-
-Cosa? Ma perché?-
-E per il tuo bene-
Iniziò ad andare via a passo svelto. Lei però lo raggiunse. Lo fermò prendendogli una mano e disse:
-Niall,... Ti prego non lasciarmi,...Non ti ho più visto dai miei dieci anni,... Mi sei mancato,... Ho bisogno di un amico-
-Scusami Zoey, ti prego di perdonarmi-
-L'ho già fatto una volta-
Si guardarono dritti negli occhi. Niall si avvicinò alle sue labbra, le sfiorò e si baciarono con tanta tenerezza e dolcezza. Il loro bacio venne interrotto da un rumore di passi. Si voltarono a guardare il viale. C'era il demone a 
cinque metri da loro. Zoey spalancò gli occhi e la sua pelle chiara diventò ancora più bianca. Niall prese la mano di Zoey ed urlò:
-SCAPPA!!!!!-
Si misero a correre in quel viale buio finchè non raggiunsero la foresta. A quel punto caddero più volte. Il demone era alle loro calcagne.
Zoey:-Che cos'è Niall?! Che cos'è?!-
-Un demone-
Caddero inciampando su un ramoscello. Si rivoltarono il demone era accanto a loro. Sapevano che sarebbero morti, ma poi Niall disse:
-Avanti! Cosa aspetti?- non aveva più paura
Il demone lo guardò stupito
Niall:-Era ciò che volevi no? Forza uccidimi! E' inutile scappare con te! Dal tronde io non ti ho fatto niente, volevo evitare ogni tuo contatto con te, ma tu potevi scegliere di farlo oppure di non farlo! C'è sempre un motivo 
per prendersela con qualcuno, e qual'è il mio?! Coraggio! Voglio saperlo prima di morire!-
Il demone lo guardò bene qualche secondo e infine sparì,...

Zayn e Perrie erano nella camera degli ospiti della casa di Lydia. Stavano parlando:
Perrie:- Ora che abbiamo fatto quella fottutta seduta, quel pezzo di merda ci starà attaccati al culo tutto il tempo!-
Zayn:- Ha detto che vuole Mina, non noi!-
Perrie:- E allora le visioni che abbiamo avuto noi?!-
Zayn si inzittì. Abbracciò Perrie e disse:
-Dicono che anche quando la speranza sembra persa,... Bisogna continuare a credere in lei-
Perrie:- E... Cosa faccio se non credo più in lei?-
Zayn la strinse più forte. Squillò il telefono di Perrie. Lei fece un salto dall'esaurimento nervoso che aveva in quel momento. Guardò il numero: 047. Perrie iniziò a iperventilare. Zayn le prese il telefono e rispose lui.
Ci mise qualche secondo a dire:-Pronto?-. Un secondo dopo la porta della loro camera si spalancò e spuntò il demone. Perrie svenne. Il demone prese Perrie e iniziò a grafiarle le cosce fcendo fuori uscire righe rosse. Zayn si accanì sul demone tirandogli pugni e calci. Il demone spinse Zayn. Prese una lampada da tavolo sul tavolin accanto al letto e la spaccò addosso al demone. Zayn non aveva paura. Il demone lo capì.
Zayn:- Lasciala in pace,...-
Il demone guardò dritto negli occhi Zayn. Emise un urlo stridulo. Fece cadere Perrie con un tonfo e scomparì nel nulla. Zayn chiamò l'ambulanza,...

Era mezzanotte in punto. Ad Harry venne l'impulso di svegliarsi. Perché si era svegliato? Non aveva neanche fatto un incubo. Ma aveva come il presentimento che stava per accadere qualcosa di brutto. Non ci mise molto
ad accorgersi che Mina non c'era. 
Harry:- Mina?-
Nessuna risposta.
Harry:- Miiiiiiinaaaaa?-
Ancora niente. 
Si guardò attorno. C'erano i suoi vestiti, ma non quelli di Mina. Mancava lo scrigno. Harry spalancò gli occhi. Era troppo ovvio. Sapeva dov'era andata Mina. Si alzò si vestì al volo ed uscì,...

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Capitolo 16
*** Capitolo 16: Il sacrificio ***


Capitolo 16: Il sacrificio











Mina era tornata a casa. Alla sola vista della casa rimase sorpresa. Prima era una deliziosa casetta con le mura bianche, fiori sul balconcino, e finestre abbinate alla casa. Adesso era cambiata completamente, come una visione. Era di legno, con dei rampicanti sui muri, le finestre rotte, e il tetto mezzo distrutto. Per un attimo Mina si era chiesta se era quella la casa giusta. Ma sentiva le vibrazioni negative. Strinse lo scrigno con dentro contenuto l'anello rotto ed entrò. La porta cigolava. Il pavimento era di legno ed era putrido. I mobili non c'erano. Sembrava una vecchia casa abbandonata. Poi udì delle voci provenire dalla pseudocucina. Si avviò la. Vide tre donne. Una mora, una bionda e una castana. Una possedeva uno scrigno, ed era la bionda, una l'anello ed era la mora, l'altra stava pronunciando il nome Atzumaca ad alta voce. Era ipnotizzata, aveva gli occhi bianchi. Intorno a loro c'era un cerchio di polvere rossiccia. La bionda e la mora cominciarono a cantare in una lingua strana. Dopo Mina vide una nube nera entrare nell'anello della mora. Smisero di cantare e l'altra di pronunciare il nome Atzumaca. La mora mise l'anello dentro lo scrigno. E lo chiuse. Come per magia la casa ritornò quella di prima: le finestre a posto, le pareti bianche, i mobili! Ma c'erano sempre le vibrazioni negative. Mina fece un bel respiro. Quel demone era stato evocato e messo in un anello dentro lo scrigno. Ora che l'anello era rotto lui era libero di fare ciò che voleva. Ma che cosa voleva lui? Lui voleva Mina. Lui voleva solo lei. Ma perché lei? Mina sapeva la risposta. I demoni stanno alla larga dalle persone pure, senza peccati. E lei ne aveva commesso uno,... Voleva lei,...
Mina:-Eccomi! Sono qui! Prendimi, uccidimi! Basta che lasci in pace gli altri! Sopratutto Harry!-
Nessuna risposta, nessun segnale.
Mina:-Atzumaca!-
Il cuore di Mina batteva a mille. Per non avere paura bisogna ragionare come un animale; loro non sanno cos'è la morte, vivono a istinto, e diffidano di tutti. Mina andò sulle scale. Guardò la settima stanza. Era chiusa. Avanzò di un passo verso la porta. Si spalancò lentamente. Mina si fermò. Prese un profondo respiro. Avanzò verso la settima stanza. Entrò. C'era il demone in piedi davanti a lei. Non le fece niente, la fece entrare. Posò lo scrigno al centro della stanza. Ora doveva aprirlo e il demone si sarebbe impossessato della sua anima. A Mina le scese una lacrima. Solo 24 anni. Avrebbe almeno voluto diventare mamma. Voleva crescere una numerosa famiglia felice con Harry. Ma ora proprio per permettere a Harry e tutti gli altri di continuare la loro vita era uccidersi. Sganciò il primo gancio. Mise le mani sul secondo. Sentì poi la voce di Harry:
-Mina!,... Mina dove sei?!-
Mina:-Harry! Vattene via!-
Harry entrò nella settima stanza e prese Mina.
Harry:-Ho promesso di amarti finché la morte non ci avrebbe separati, e non ci separerà adesso!-
La portò via. Incominciarono a correre. Il demone emise un urlo stridulo. Aprì lui l'ultimo gancetto. Come lo aprì iniziarono a chiudersi le finestre. Harry e Mina correvano mano nella mano per uscire, mentre le finestre alle loro spalle si chiudevano una per una. Cominciarono a chiudersi le porte. Mina uscì dalla porta d'ingresso, un attimo dopo si chiuse la porta. Harry era ancora dentro.
Mina:-Harry! Harry no! Harry!!!-
Harry:-Mina! Scappa! Puoi ancora salvarti!-
Mina:-Non posso lasciarti andare!-
Harry:-Vattene!-
Mina:-Io ti amo!-
Le lacrime incominciarono a rigarle le guance. Sentì Harry urlare. Prese a pugni e calci la porta. Non si apriva. Prese un vaso e lo lanciò contro la finestra del salotto. Entrò in casa. Le urla di Harry provenivano dalla settima stanza. Corse su per le scale e ci entrò dentro. Il demone era in piedi tra me e Harry con uno squarcio sul ventre. Lo scrigno era aperto. Adesso voleva Harry, ma perché?
Mina:-Perché vuoi lui?-
Il demone non rispose. Ma lo fece Harry:
-La lussuria,... Ti ho messo le corna qualche volta,... E mi dispiace,...-
Mina rimase in silenzio. Lei aveva commesso un reato più grave.
Mina:- Vuoi lui?,... Non farlo,... Lui è puro, lui è buono, io no! Ho commesso un reato peggiore del suo!,... Prendi me-
Harry:- Che cosa?-
Mina:-Io sono peggio, molto peggio!,... Io ho ucciso due innocenti-
Harry:-Cosa?-
Mina:-E' successo cinque mesi fa,... Era tardi, stavo tornando dal lavoro, ero in macchina, avevo bevuto un pò, ero andata nel senso opposto della strada,... E due innamorati, o fratello e sorella, comunque maschio e femmina per evitarmi girarono il volante di scatto, la macchina si ribaltò perché stavano andando veloce. Fecero quattro capriole. Io per paura sono scappata senza soccorrerli o chiedere aiuto,... E mi dispiace!- si mise a piangere- Se tornassi indietro li avrei aiutati! Io sono veramente pentita! Io mi odio per questo! Perciò prendi me! Io non merito di vivere! E non posso per mettere che sempre per colpa mia qualcun'altro viene ucciso, specialmente lui! Se lui muore muoio anch'io! Se lui non muore, muoio io! E facciamola finita! Portami a marcire all'inferno! Non merito di stare qui se ho il sangue di due innocenti sulle mani!-
Il demone la guardò bene. Le lacrime sulle sue guance erano le lacrime di una ragazza pentita. Harry era rimasto sorpreso. Il demone si avvicinò a lei. Emise un urlo stridulo. Mina chiuse gli occhi. Il demone sparì. Lo scrigno esplose, e le finestre e le porte si riaprirono. Mina riaprì gli occhi. Perché non l'aveva presa? 
Mina:- Dov'è?-
Ci fu un attimo di silenzio. Mina guardò a destra e a sinistra. Fece un passo. Non seniva più le vibrazioni negative. -Perché non mi ha presa?- chiese Mina
Ci fu un secondo si silenzio. Erano sconvolti. 
Harry:-Perché in cuor tuo sei buona,... E ti sei pentita,...-
Mina pianse ancora di più e disse:-Io non mi perdonerò mai,...-
Mina si avvicinò a Harry. Lo aiutò ad alzarsi. Lui le diede un bacio.
Mina:-Perché lo hai fatto?,... Io sono un mostro,...-
Harry:-L'importante è che tu sia pentita e che tu non l'abbia fatto apposta-
Mina:-Allora,... Mi ami?-
Harry:- Sì,... Ti amo, anche se ti guarderò con occhi diversi-
Mina:-Mi basta-
Lo portò fino in macchina e si avviarono in ospedale. Mentre si allontanavano videro la casa scomparire magicamente. Mina disse:
-Credi che sia finita?-
Harry:- Secondo me,... Sì-

Due settimane dopo:
TG:<< Questa è la storia che si sente solo nei film Horror; Il cantante Inglese del famosissimo gruppo musicale One Direction, coloro che fanno impazzire non solo le adolescenti, ma anche le loro madri e le bambine, Harry
Styles è stato vittima, insieme a sua moglie Romina Carter, di un demone dell'inferno, in una semplice casa che ora è magicamente sparita, gli psicologi stanno analizzando la loro situazine, ma a quanto pare Zayn Malik, 
Niall Horan, Liam Payne e Louis Tomlinson, gli altri membri del gruppo musicale degli One Direction, hanno confermato come testimoni, insieme a Zoey Parsons, Perrie Edwards, Lydia Lopez ed Eleonore Calder
 l'esistena del demone. Le forze dell'ordine stanno intervenendo con altre interviste,...>>

Perrie guardava il televisore e disse:
-E' finita Zayn-
Zayn si girò verso di lei e le diede un bacio. Perrie:
-E siamo vivi!- si mise a ridere -Siamo fottutamente vivi!-

Louis ed Eleonore stavano tornando insieme dall'ospedale. Si stavano tenendo mano nella mano.
Louis:- E' finita-
Eleonore:- Ne abbiamo subite di cose-
Louis:- Tu mi hai morsa-
Eleonore:- E non so dirti se eri buono si o no! Ahahahah!-
Louis:- Secondo te?-
Eleonore:- Buono buono!-
Louis:-Ahahahah! Mi sei mancata!,... Sono felice che tu stia bene-
Eleonore:- E io sono felice di sapere che tu stia bene!-

Niall era con Zoey al parco. Stavano passeggiando mano nella mano.
Zoey:- E quindi il demone era dentro l'anello che aveva posseduto Zayn?-
Niall:-Esatto-
Zoey:-Incredibile-
Niall:- Cosa?-
Zoey:-Non ti ho visto e sentito per dieci anni e torni con una storia incredibile,... Non smetterai mai di sorprendemi!-
Gli diede un bacio.

Lydia e Liam erano al bar che stavano bevendo il caffé. 
Liam:- Incontrarti è stata la mia più grande fortuna-
Lydia:-Per forza! Ti ho salvato la vita!-
Liam:-E adesso stiamo insieme felici!-
Lydia sorrise e rimase in silenzio felice. Poi gli chiese:
-Liam?-
Liam:- Sì?-
Lydia:- Ma,.. Se stavo per morire,... Mi avresti salvata?-
Liam:- Sicuramente,... Perché vedi Lydia,... Io ti ho sempre amata-
La baciò

Harry e Mina erano a casa dalla mamma di Harry perché dovevano cercare una nuova casa, e intanto si erano stabiliti li. Harry era seduto sul letto tranquillo che cercava una casa nuova. Entrò Mina in camera.
Mina:- La ferita ti fa ancora male?-
Harry:-Leggermente-
Mina:-Uhm,... Mi spiace,...-
Harry:-Tranquilla che passa!-
Mina:-Meglio,... Tua mamma è troppo brava! La adoro!-
Harry:- Yeeeeeh! Comunque la mia mamma E' la numero uno!-
Mina:-Sei troppo carino!-
Harry:- MIAO!-
Mina:- Ma che cazzo 'azzo Hazza stai facendo?-
Harry:-Miccccccccio maaaaaaao cacciatooooeeeee!-
Mina:- Ma tu non sei Catwoman-
Harry:- Io sono: Kitty-man!-
Mina:-Oh mio Dio,...-
Harry:- E tu sei la mia gattina sexy!-
Mina:-Grrrr!-
Harry:-Ma quella è la tigre! Tu devi fare purrrrrrrrrr!-
Mina:- FERMO! Aspetta! Aspetta! Aspetta!,... Ti devo dire una cosa importante,...-
Harry:- Quella stronza ti ha ridato il lavoro?-
Mina:-No, ho una notizia più bella,...-
Harry:- Quale?-
Mina:- Harry,... Tu,... Diventerai papà tra nove mesi-
Harry sorrise e baciò Mina con tutta la sua felicità abbracciandola.
Harry:- La notizia più bella del giorno! Anzi no! Di una vita!-
Mina:-Sei felice Kitty-man?-
Harry:-Tantissimo! Ti amooooo!-
Mina:- Anch'io Harry, non sai quanto!-

E vissero tutti felici e contenti?

Quella notte Mina mentre dormiva abbracciata con Harry sognò di essere intrappolata da sola in una casa senza porte e senza finestre. Sentì rumore di passi si girò e vide un'ombra nera umana tenere in mano un ascia e 
sbattergliela addosso. Mina saltò dal letto gridando. Harry si svegliò e scattò dal letto.
Harry:- Mina! Mina! E' tutto okay?!- 
Ci fu un attimo di silenzio e poi Mina disse:
-Sì,... Sì,... E',... Solo un incubo-
Si guardò intorno e ripetè:- Solo un incubo-

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