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-Luigi,
io vado dalla Principessa!-
La
voce lontana del fratello l'aveva svegliato. Ancora ad occhi chiusi
aveva mugolato un “Ok” per poi tornare a ronfare sotto le coperte
calde, mentre le parole di Mario che, dalla cucina, spiegavano al
gemello il motivo per cui la Principessa lo aveva chiamato si persero
al vento.
Passò
qualche altra ora. Il sogno era stupendo: Luigi saltellava
allegramente in un prato fiorito, con in mano la lettera di un
appuntamento con Daisy. Ad un certo punto tutti i fiori si erano
trasformati in farfalle e uccellini colorati, ed erano volati via.
Quindi a Luigi era apparsa la shiluette di Daisy, in lontananza, che
si avvicinava a passo svelto. Lui le era andato incontro e...
DRIIIIIIIIIN!!!!
DRIIIIIIIIIN!!!
Lo
spavento fu tale che il povero baffuto si svegliò sobbalzando.
Accanto a lui, l'ora più che mai odioso apparecchio trillava
incostantemente. Luigi sbuffò, poi, ancora mezzo addormentato, alzò
la cornetta:
-Chi
è...?-
-Pronto?
Luigi? Sei tu, vecchio mio?-
La
voce era falsata dalla linea telefonica che negli ultimi giorni
ventosi aveva preso a funzionare male, ma a Luigi parve familiare.
Non si mise però a riflettere a chi potesse appartenere, dato che
l'espressione “vecchio mio” non gli era piaciuta affatto. Lui
l'aveva sempre presa come un saluto un po' a presa di giro.
-Sì...
sono io... -
-Ah,
ciao ragazzo mio!-
Ecco,
adesso il vocabolo andava più che bene. Luigi sorrise tra sé e sé,
avendo intuito a chi apparteneva la voce:
-Professor
Strambic...?-
Aveva
infatti chiesto senza però avere dubbi sulla risposta.
-Eh,
sì! Sono proprio io! Hai visto il TG ieri? Hai visto che si è
scatenata l'apocalisse paranormale?-
-Sì.
Mario è già andato ad aiutare la Principessa Peach per tenere sotto
controllo la situazione!-
Cercò
di precisare, dal momento che era sicuro che il Professore lo aveva
chiamato per dirgli che doveva subito mettersi a lavoro come ai
vecchi tempi; sperava che accennando al fatto che Mario aiutava con
le misure di sicurezza, lui non avrebbe dovuto faticare con opere
aggiuntive. Sfortunatamente, aveva sperato male:
-Ho
sentito, nelle news
di questa mattina, che sono state avvistate specie di fantasma mai
viste prima! Si pensa addirittura ad anime di defunti sfuggite al
Game Over*! Cosa mai successa prima, dunque! Chiunque sia sotto a
questa faccenda, potrebbe rappresentare un pericolo per l'intera
popolazione vivente! Luigi, ho un lavoretto per te!-
Luigi
sospirò. Ci aveva visto giusto, purtroppo.
-Aspetta
che preparo il tele-trasporto! Devo ancora collaudarlo!-
-Eh???
No, no, no!!! … E poi non esiste già?-
-Non
“teletrasporto”, ma “tele-trasporto”. Trasporto via telefono,
insomma!-
La
risatina divertita del Professore risuonò nella cornetta. Luigi non
lo trovò affatto divertente:
-No, professore! Sono ancora in
pigiama e devo fare colazione...-
-Suvvia,
Luigi! Davvero non hai interesse a rivedere il tuo amichetto?-
Il
volto dell'idraulico si illuminò di nuova gioia:
-Significa
che hai finito di fare le analisi a Spillo!-
Un
abbaio contento risuonò allegro all'orecchio di Luigi.
Spillo
era il nome che i fratelli Mario avevano scherzosamente appiccicato
al cagnolino fantasma che nell'ultima avventura dell'idraulico in
verde alle prese con i fantasmi** aveva fatto di tutto per essere
adottato. Il cucciolotto di ectoplasma era cicciottello e non faceva
altro che fare spuntini, ed era così che a Luigi era venuta l'idea
di dare un nome totalmente opposto all'animale. “Spillo” appunto.
-Sì.
Devo ringraziarti per avermelo “prestato” in questi mesi. Ho
potuto studiare più a fondo questa razza canina spettrale sino a
ricavare informazioni davvero succulente sui fantasmi in generale-
-Mi
vesto e arrivo subito...-
Aveva
poi concluso un po' abbattuto il verde.
Si
era quindi preparato per andare.
La
macchina, vecchia e malconcia, avanzava lentamente, lanciando piccoli
sbuffi di tanto in tanto.
“Questo
trabiccolo non durerà ancora a lungo...”
Pensò
Luigi dando un colpetto al sedile accanto, che subito produsse uno
scricchiolio di supplica.
“Penso
non ne possa più! Povera creatura! Avrà almeno 10 anni... e pensare
che quando io e Mario la si prese, era il nuovo modello, quello ad
edizione limitata per di più!”
Ridacchiò
ripensando agli anni che aveva passato con la piccola ferraglia a due
posti, pitturata di rosso e verde.
Dopo
un'altra mezz'oretta, finalmente, Luigi scorse il laboratorio del
Professore.
Parcheggiò
e si diresse all'entrata: appena ebbe suonato il campanello, Spillo
sbucò dal portone per abbaiare contento e corrergli incontro. Poco
dopo, anche Strambic si fece vivo:
-Luigi,
ragazzo mio! Vieni dentro!-
Attraversato
il vialetto per il giardino, l'idraulico entrò nella lussuosa
abitazione del Professore rinomato i tutto il Regno. Era un peccato,
però, che la villa antica che lo scienziato aveva acquistato fosse
stata completamente svuotata dal suo classico mobilio e riempita
invece di aggeggi ultramoderni sparsi senza un ordine preciso per
ogni stanza.
-Un
caffè?-
Chiese
una voce.
-No
grazie, ho già fatto colazione...-
Ma
quando l'idraulico si voltò si trovò di fronte al naso una tazza
fumante di caffè postagli da un braccio robotico. Luigi afferrò la
tazzina e notò con sorpresa che anche Yoshi Scienziato era lì.
Yoshi Scienziato era un vecchio amico dei due fratelli, uno Yoshi
grigio di una certa età, con un paio di baffetti color metallo, un
camice bianco ed un cervello invidiabile, che spesso collaborava con
Strambic nelle ricerche. Lui non era specializzato in cose
paranormali, ma nel costruire nuovi oggetti e aggeggi assurdi.
Nonostante fosse geniale almeno quanto il quartogenito di Bowser,
Iggy, e inventivo allo stesso modo, il suo pensiero continuo erano
progresso e SOLDI. Chi non conosceva il suo buon animo poteva
affermare che era davvero difficile da sopportare.
-Yoshi
Scienziato è venuto qui a darmi una mano con il mio ultimo
progetto...-
Precisò
Strambic.
-Ma...
Pensavo che stessi lavorando agli impianti di sicurezza per
Fungopoli!-
Luigi
era un po' preoccupato che lo scienziato (che più che altro era un
inventore) non stesse mettendo il suo zampino tra le apparecchiature
anti-fantasma che aveva visto costruire in città mentre era in
macchina.
-Oh,
non preoccuparti, Gigi. Fungopoli è più che sicura anche senza di
me!-
“Strano
– pensò l'idraulico – che non abbia accettato di contribuire
alla difesa della Capitale. La Principessa offre spesso molte
ricompense...”
-Infatti
TU mi... emm... ci
frutterai
molto di più!-
Si
corresse poco dopo. Luigi sospirò.
-Ah,
non preoccuparti ragazzo! Yoshi Scienziato sta solo scherzando! Vedi,
ti ho chiamato qui per un lavoretto, è vero, ma non è nulla che
potrebbe preoccuparti!-
I
due professori scortarono Luigi, seguito a ruota da Spillo che non
faceva altro che saltellargli attorno, fino ad una stanza piuttosto
ampia, ancora più colma di oggetti delle precedenti. Computer e
attrezzi di ogni tipo sbucavano ovunque. Il colore del pavimento era
praticamente irriconoscibile, dal numero di fogli sparsi per terra.
Luigi
dovette procedere a zig zag per non inciampare in qualcosa, mentre i
due colleghi procedevano con disinvoltura tra il caos del salone.
-Questa....-
iniziò lo Yoshi quando tutti raggiunsero il centro della stanza –
è la nostra ultimissima invenzione! In realtà, io ho solo aggiunto
qualche particolare, ha fatto tutto Strambic...-
Accennò
cercando di non far notare il fatto che non potersi vantare di
qualcosa di suo gli dava un gran fastidio.
-Sì
sì!-
Strambic,
eccitato, afferrò un lembo del telo che copriva un qualche strano
oggetto posto su un tavolo, per poi strattonarlo violentemente:
sotto, una nuovissima aspirapolvere rossa fiammante, completa di
dettagli e rifiniture, giaceva immobile, quasi addormentata. La
polvere non l'aveva neanche sfiorata.
-Questo
è il nuovissimo Poltergus 6001!-
-Poltergust...6001?-
-Già!-
Rispose
lo Yoshi.
Luigi
la guardò con attenzione, poi commentò:
-Ma cos'ha di tanto
diverso dalla precedente?-
-Moltissime
nuove impostazioni, mio caro ragazzo, oltre ad essere più potente.
Permette di ricevere dati in tempo reale sul fantasma catturato,
rivelare segni paranormali... riesce perfino a percepire quei
diavoletti dei Boo! Un vero gioiellino!-
“Chissà
perché dice così tutte le volte...”
Si
domandò il verde.
-E...
cosa dovrei farci...?-
-Collaudarla,
semplicemente! Questa sembra una situazione perfetta per provare ad
accalappiare qualche fantasmino agitato e riportarlo alla
tranquillità!-
Spiegò
Strambic dondolandosi da una gamba all'altra.
Luigi
prese la nuova invenzione e subito la indossò come uno zaino: era
piuttosto leggera e molto maneggiabile. Aveva, a differenza delle sue
precedenti versioni, ben due tubi per aspirare.
-A
cosa serve questo?-
Chiese
afferrando il tubo sinistro.
-Quello
è una mia aggiunta!-
Iniziò
raggiante lo Yoshi.
-Vedi...
quel tubo non serve ad aspirare, bensì a espellere fantasmi!-
-Temiamo
che i fantasmi si stiano comportando così a causa di un effetto
negativo che rende i loro animi inquieti e agitati. Per questo
abbiamo potenziato la sacca in cui vengono rinchiusi i nostri
amichetti ectoplasmatici...-
-...ed
ho... emm... abbiamo ideato un tessuto in grado di sedare,
tranquillizzare gli spettri che vi vengono racchiusi-
-Dopo
aver studiato a lungo gli effetti calmanti che la Luna Scura aveva
sui non-viventi, siamo riusciti a riprodurre, in quantità minime,
una sostanza simile...-
-Quindi...
i fantasmi che catturerò con questo... - e Luigi afferrò la bocca
dell'aspiratore destra - … si tranquillizzeranno direttamente
dentro il Poltergust... e potrò liberarli subito da qui?-
Chiese
mostrando adesso il tubo sinistro.
-Esattamente,
mio caro Gigi!-
Luigi
ringhiò piano allo Yoshi, che a presa di giro lo chiamava sempre
“Gigi”, ben sapendo che l'idraulico in verde odiava quel
nomignolo.
-O
meglio: non tutto ciò che catturerai si calmerà, all'interno del
Poltergust. Ricorda bene che i fantasmi che noi siamo soliti ad
incontrare ed a studiare, spesso non sono anime di defunti, ma esseri
nati sì da gente giunta a miglior vita, ma con una coscienza
totalmente diversa...-
Mentre
il Professor Strambic spiegava la differenza tra anime di defunti
semplicemente tramutate in spiritelli dispettosi ed anime di morti
che ancora nutrivano un certo rancore per la vita precedente, quindi
con volontà e coscienza più simili a quelle viventi, Luigi si mise
a grattare il pancino molle di Spillo. La sostanza di cui era fatto
era molto “gommosa”, fatto sta che il cagnolino spesso veniva
paragonato ad una palla di gomma.
Il
verde iniziò poi a studiare il suo nuovo attrezzo, ed a pensare a
come avrebbe potuto collaudarlo, mentre i due egregi signori di mezza
età discutevano tra di loro completamente ignari della poca
attenzione di Luigi.
Dopo
l'interminabile e barbosa spiegazione di tutti i contenuti optional
dell'aspirafantasmi, tra cui l'opzione di preparare un bicchierino di
spumante con tanto di ombrellino decorativo, Luigi riuscì finalmente
a staccarsi dalla morsa dei due geni, che sennò lo avrebbero
assillato per il successivo mezzo secolo su tutte le invenzioni che
assieme avevano progettato di inventare.
“Quei
due cervelli sarebbero capaci di fare tutto... è una fortuna che non
siano dalla parte di Bowser, sennò a quest'ora il Regno era sotto il
suo totale controllo!”
Pensò
mentre saliva in macchina. Spillo si sedette sul sedile accanto al
suo, allacciandosi addirittura la cintura. Luigi gli diede una
carezza sulla testa e azionò il motore, che prese a brontolare
paurosamente, intento a tornare a casa.
-Mario?
Ci sei? Sono tornato!!!-
Spalancò
la porta facendo un frastuono incredibile.
-Anche
se non avessi parlato, ti avrei sentito uguale arrivare, fratello!
Hai quasi distrutto la parete!-
Commentò
ridendo Mario, mentre faceva capolino dalla cucina.
-Allora,
dove sei stato?-
-Il
Professor Strambic aveva finito di studiare Spillo...-
Si
limitò lui poggiando il Poltergust 6001 a terra come se niente
fosse. Mario non lo notò neanche, dirigendosi però verso il
cagnolino e iniziando a vezzeggiarlo, mentre questo abbaiava
contento.
-Come
è andata dalla Principessa?-
Chiese
poi cambiando discorso.
-Bene...
le misure di sicurezza sono... ecco... sicure. Tutto funziona alla
grande. È un peccato che non esistano “misure anti-Bowser”!-
-Ma
se non ci fosse Bowser a movimentare un po' le giornate, non ci
sarebbe più gusto, non credi? E poi... come faresti a smaltire 6
porzioni di spaghetti e salsicce se non ci fosse quel povero illuso
che ti fa correre per tutte e otto le regioni del Regno?-
I
due si misero a ridere. Poi Mario si rabbuiò:
-Ero
in cucina a controllare i nostri recenti guadagni. Sai, il nostro
lavoro da idraulici non sta andando affatto bene...-
Anche
il fratello s'incupì:
-Be',
mi pare ovvio. Praticamente non ci chiamano quasi mai! Saranno almeno
tre mesi che non prendo in mano un chiave inglese... ormai i bagni
che costruiscono oggi sono talmente resistenti che neanche un
Pallottolo Bill riuscirebbe a scalfirli...-
-Insomma,
non che i soldi manchino... la Principessa è fin troppo generosa nel
ringraziarci quando la salviamo... in fin dei conti abbiamo una bella
villetta ed un giardino con tanto di gazebo e laghetto. Ma l'idea di
non poter più praticare il mio lavoro mi mette a disagio...-
-E
poi i risparmi non sono infiniti. Di questi tempi, poi... la
disoccupazione sta aumentando, la crisi economica di molti altri
Stati influisce anche sul Regno... speriamo che la cosa non si
aggravi ulteriormente...-
-Comunque...-
Continuò
il fratello in rosso, cercando di essere positivo:
-Cosa
ti ha dato il Professore?-
Chiese
notando solo adesso il Poltergust nuovo di zecca.
-Oh,
quello... è la nuova invenzione di Strambic e Yoshi Scienziato. Mi
hanno chiesto di collaudargliela...-
-Oh,
be', non sarà difficile! Basta uscire da Fungopoli e ne troverai
molti, di fantasmi...-
Prima
che Luigi potesse commentare, un urlo inorridito richiamò
l'attenzione di entrambi, che uscirono subito di casa a vedere
cos'era successo. Era la vicina, una Koopa di una certa età, che
stava correndo per il giardino:
-Aiutooo!!!
Un fantasma è riuscito ad intrufolarsi in casa miaaa!!! Aiutooo!!!-
Luigi,
senza neanche pensarci, afferrò l'aspirafantasmi e corse nella casa
accanto, dove, seguito dal fratello, cercò di calmare la tartaruga:
-Si
calmi, Melissa! Cosa succede???-
-In
casa!!! In casa è entrato un fantasmaaa!!!-
Pronunciò
prima di svenire dalla paura.
Mario
afferrò la signora prima che potesse sbattere in terra, facendo
segno all'altro di entrare nella casa.
Luigi
si avvicinò alla porta principale, rimasta aperta quando la Koopa
era uscita fuori, e esitò un'istante. Poi Spillo gli trotterellò
accanto, ed allora lui si decise ad entrare, prendendo coraggio.
Dentro
pareva tutto normale, con la tappezzeria e i mobili retrò
completamente intatti. Luigi avanzò verso il salotto, in punta di
piedi, poggiando una mano sulla bocca dell'aspiratore destra. Poi,
con la coda dell'occhio vide sgusciare un qualcosa di trasparente
dietro di lui: si volse di scatto ma non vide nulla. Quando però
fece per girarsi nuovamente, sobbalzò vedendo un Verdino*** seduto
sul vecchio orologio a pendolo.
-Vieni
qui!-
Urlò
accendendo il Poltergust. Sfortunatamente, la nuova versione era un
po' più complicata della precedente, e finì che attivò, per
sbaglio, il rivelaspettri, ovvero una piccola antenna che suonava
quando vicino c'era un fantasma. Questa iniziò a trillare impazzita,
ed allora il fantasmino si spaventò e volò svelto verso la cucina.
-Torna
qui!!!-
Gridò
mentre lo inseguiva. Quando giunse nell'altra stanza, però, era già
scomparso.
“Dove
si sarà cacciato quel diavoletto?”
Si
chiese mentre apriva uno sportello della vetrina per controllare.
Spillo iniziò a mugolare, poi si avvicinò al frigo, iniziando a
puntarlo costantemente, mentre il mugolio si trasformava in ringhio.
-Che
c'è Spillo?-
-Grrr....-
Luigi
si fece avanti ed aprì lo sportello bianco. Dentro, il Verdino se ne
stava seduto su una forma di formaggio, intento a gustarsi un enorme
barattolo di gelato con un grosso cucchiaio.
-EHY!
Il gelato di Melissa non si tocca!!!-
“Anche
perché sennò come fa ad offrircelo d'estate?”
Balzò
in avanti, cercando di afferrare la pestifera creaturina, che però
fu più svelta e fece sbattere una musata contro il formaggio a
Luigi.
-Vuoi
la guerra, eh? GUERRA SIA!-
Spillo
iniziò a rincorrerlo, mentre il Verdino sfrecciava da una sala
all'altra. Luigi si lanciò all'inseguimento tentando nuovamente di
accendere il Poltergust, attivando questa volta due esili braccia
meccaniche che dal nulla crearono un piatto di spaghetti al sugo.
“ARGH!!!
Maledetto Yoshi Scienziato e le tue birbonate!”
Pensò irritato
mentre poggiava su un tavolo il piatto di spaghetti fumante.
Dopo
altri 4 tentativi, riuscì finalmente a farcela, e il Poltergust
iniziò a vibrare, producendo un cupo brontolio. Ma dopo pochi minuti
il rumore si trasformò in quello di un aspirapolvere, e con
invidiabile rapidità l'idraulico riuscì ad aspirare quello
sfuggevole tipetto trasparente.
-La
mia casa sarà distrutta??? Oooh! Non ci voglio neanche pensare!!!-
-Si
calmi, signora! Luigi ci sa fare con i fantasmi!-
Mario
cercava di tener alto l'umore della signora di mezza età per evitare
che svenisse di nuovo dalla paura.
Dopo
qualche altro minuto, Luigi sbucò dalla porta con un sorriso
compiaciuto sulla faccia, e con un piatto di spaghetti in mano.
Spillo gli saltellava attorno, eccitato.
-Ce
l'hai fatta, caro?-
Chiese
lei tenendosi una mano sul cuore-
-Eh,eh.
Sì! Ovviamente! Insomma, sono o non sono il Formidabile Luig...-
Ma
un forte flash lo aveva stordito. Nel giardino irruppe Lilly Koopa,
seguita da una troupe di giornalisti.
-Qui
in diretta Lilly Koopa, gentili ascoltatori! Siamo nelle vicinanze
della casa dei Fratelli, e sembra che l'Impavido Luigi sia riuscito
ad accalappiare il fantasma che era riuscito ad entrare in città
prima che la sicurezza potesse essere attivata!-
Lilly
si avvicinò a Luigi, ed iniziò ad intervistarlo:
-Allora,
Luigi! Come sei riuscito a catturare quello spiritello?-
-Emm...
ecco...-
Luigi
era rosso in faccia. Non era solito a ricevere interviste. Ma poi
iniziò a raccontare le sue “eroiche gesta”, e quando Spillo mise
il muso, accennò anche alla parte “fondamentale” che il cane
aveva avuto nella vicenda. Dopo un po' la giornalista chiese:
-Dicci
un po': tu sembri molto portato per questo genere di cose! Non hai
mai pensato di aprire una vera e propria agenzia?-
-Come?-
-Be',
mettendo su un'attività in proprio! Probabilmente di questi tempi
molte saranno le case infestate. Potresti guadagnarci anche
parecchio!-
Gli
occhi di Luigi brillarono per un secondo. Ecco cosa poteva fare per
compensare la mancanza di lavoro idraulico!
*Il
Game Over è l'equivalente della morte nei giochi di Super Mario. In
Super Paper Mario, in particolare, il Game Over è proprio un regno,
una dimensione a se, dove riposano le anime di coloro che hanno
finito il proprio gioco. Vi avverto che vi saranno diverse citazioni
a questo luogo, quindi tenetelo bene a mente!
**L'ultima
avventura di Luigi con i fantasmi, per adesso, è stata “Luigi's
Mansion 2”, gioco a cui mi sono ispirata per questa Fan Fiction.
Anzi, possiamo dire che è proprio il seguito di questo.
***I
Verdini sono i fantasmi più comuni nel gioco di Luigi's Mansion 2.
Fantasmini dispettosi di piccola taglia, di un colore verde
trasparente.
Commento
Avrei
voluto veramente aggiornare prima, ma si da il caso che fossi in
vacanza dai miei nonni dell'Elba dove non c'era internet, e solo ogni
tanto trovavo un bar con il wi-fi libero.
Nel
frattempo però ho scritto parecchio, e non vedo l'ora di continuare
anche le altre storie. Parlando di questa, invece... vi è piaciuta?
Personalmente, penso sia carina, anche se il bello deve ancora
iniziare! Aspettate e vedrete! Preciso una cosa e poi vi lascio:
Yoshi Scienziato è un personaggio che abbiamo inventato io e il mio
migliore amico quando andavamo ancora alle elementari, insieme. Ormai
avevamo lavorato così tanto sul suo carattere e avevamo inventato
così tante storie con lui come co-protagonista, che mi dispiaceva
ignorarlo. Cercherò però di utilizzare il più possibile solo
personaggi già inventati. Ora vi saluto, ringraziandovi per aver
letto. A presto e... recensite, mi raccomando!
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