Just Smile - Un anno per seguire: un amore, un sogno, una direzione di Rebecca_Daniels (/viewuser.php?uid=309374)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Another World ***
Capitolo 2: *** Live While We're Young ***
Capitolo 3: *** Heart Attack ***
Capitolo 4: *** Gotta Be You ***
Capitolo 5: *** Last First Kiss ***
Capitolo 6: *** Summer Love ***
Capitolo 7: *** Truly Madly Deeply ***
Capitolo 8: *** Kiss You ***
Capitolo 9: *** Magic ***
Capitolo 10: *** She's Not Afraid ***
Capitolo 11: *** I Would ***
Capitolo 12: *** Little Things ***
Capitolo 13: *** Same Mistakes ***
Capitolo 14: *** C'mon C'mon ***
Capitolo 15: *** They Don't Know About Us ***
Capitolo 16: *** Stole My Heart ***
Capitolo 17: *** I Wish ***
Capitolo 18: *** One Way Or Another ***
Capitolo 19: *** Moments ***
Capitolo 20: *** One Thing ***
Capitolo 21: *** Back For You ***
Capitolo 22: *** Rock Me ***
Capitolo 23: *** Forever Young ***
Capitolo 24: *** Irresistible ***
Capitolo 25: *** Up All Night (part 1) ***
Capitolo 26: *** Up All Night (part 2) ***
Capitolo 27: *** Everything About You ***
Capitolo 28: *** Best Song Ever ***
Capitolo 29: *** What Makes You Beautiful ***
Capitolo 1 *** Another World ***
Chapter 1
Another
World
-Sul
serio Kaylie, le accompagneresti tu??
-Caspita,
sì!...Stai scherzando?! Cioè, volevo dire che....
Insomma,
piuttosto che tu vada a sentire un gruppo di cui non te ne frega
nulla, in mezzo a ragazzine urlanti e piangenti, col rischio pure di
sentirti le loro occhiatacce perché non stai cantando le
canzoni a
squarciagola... Dico, le accompagno io le tue sorelle... Ma
è solo
perché posso sopportare una situazione del genere...
-Non
perché ti piacciono vero?!
-Assolutamente
no!! Cioè, magari conosco qualche canzone ma solo per
tenersi
aggiornati... Non potrei mai diventare una fan degli One Direction!!
Sono troppo vecchia, purtroppo...
-Cos'è
che hai detto??
-Niente!
Solo che puoi unicamente ringraziarmi, dirmi che mi vuoi tanto bene e
che sono la migliore amica sulla faccia della terra presente, passata
e futura.
-Tu
sei veramente scema! Comunque grazie...Veramente. Se tu le accompagni
al concerto io potrò uscire con Max perché tutta
questa situazione
con lui sta veramente diventando impossibile. Pensa che ieri...
Ma
mentre Marta le raccontava tutto quello che era successo dall'ultima
volta che si erano viste (poco più di dodici ore prima), la
mente di
Kaylie aveva cominciato a viaggiare in cerca di risposte. Doveva
assolutamente trovare una giustificazione per tutti quelli che
avrebbero scoperto che sarebbe andata al concerto degli One
Direction, perché lo sapeva bene: non sarebbe riuscita a
restare in
silenzio e prima o poi la cosa sarebbe sgusciata fuori dalla sua
bocca (giusto per citare una loro canzone...Va bene, le cose le
stavano già sfuggendo di mano...). In fin dei conti
avrebbero avuto
ragione a prenderla in giro e a dirle che era infantile: aveva
diciannove anni e aveva passato gli ultimi cinque mesi di vita a
nascondere il suo I-pod a chiunque le si avvicinasse, che fosse in
treno, in autobus o in attesa di attraversare un incrocio a piedi. E
il motivo era piuttosto semplice: ascoltava praticamente tutto il
giorno le canzoni di quel gruppo inglese.
Tutto
era cominciato assolutamente per caso. L'estate precedente aveva
lavorato come animatrice in un villaggio turistico ed alcune
ragazzine le avevano chiesto se poteva dar loro una mano per creare
una coreografia per il talent show che si teneva alla fine di ogni
settimana. Avevano già scelto la canzone da ballare ma non
avevano
la più pallida idea di che cosa inventarci sopra,
così Kaylie pensò
che non le sarebbe stato più di tanto gravoso dare loro una
mano e
magari, le ore che avrebbe impiegato per aiutarle, le sarebbero state
contate come straordinari. La canzone era esattamente ciò
che lei
non si aspettava: What Makes You Beautiful,
logicamente degli “straordinari, fighissimi e
bravissimi” (almeno
secondo la descrizione urlata che ricevette dalle ragazzine dopo che
ebbero visto la sua faccia perplessa) One Direction. Kaylie aveva
già
sentito parlare di loro, ma aveva sempre pensato che fossero una di
quelle boy band che a turno fanno impazzire qualche milione di
ragazzine in giro per mondo, giusto per il tempo di un album e di un
tour, per poi smaterializzarsi nel vuoto più assoluto,
lasciando
solo qualche traccia del loro passaggio con pallidi video su YouTube.
-Quindi
potete ritenervi fortunate se ne ho anche solo sentito parlare...
Figurarsi se ho mai visto un loro video...
Fu
quello che disse a quel gruppo di preadolescenti che volevano a tutti
i costi essere chiamate Directioners
e che non riuscivano assolutamente a capacitarsi di come Kaylie
potesse vivere serenamente la sua esistenza senza conoscere chi
fossero quei cinque ragazzi in maglietta a righe, pantaloni rosso
fuoco e fluenti ciuffi davanti agli occhi. Ma l'impegno era stato
preso e per di più a Kaylie quei soldi servivano
assolutamente:
doveva a tutti i costi riuscire a mettere da parte abbastanza denaro
per poter andare a vedere in concerto, a Londra, i Lawson, una delle
sue band preferite. “Così non dovrò
preoccuparmi che mia madre mi
dica di no utilizzando la scusa dei soldi. Questi me li sono
guadagnati e posso spenderli come meglio credo io...Ovvero prendendo
un aereo per Londra per sentire dal vivo quelle meraviglie di Andy,
Ryan, Joel e Adam!!!” e mentre pensava a questo, Kaylie stava
digitando su YouTube il nome “One Direction”, ma
non fece nemmeno
a tempo a scrivere la seconda lettera del nome che già era
comparso
un suggerimento. “Va bene, forse sono un pochino
più famosi di
quanto mi immaginassi ma ciò non implica che siano un
fenomeno
internazionale...” disse tra sé e sé.
Ma appena vide comparire la
pagina con qualcosa come due milioni di video trovati in 0,27
secondi, capì che qualcosa le era sfuggito.
Cliccò sopra il video
della canzone che le ragazze le avevano detto di voler ballare e
-Ma
che diavolo...!!!
Stava
per guardare un video che era stato visualizzato più di 290
milioni
di volte. Le ci volle qualche secondo per riuscire a leggere quel
numero e circa un minuto per rendersi conto che il video era
già
cominciato e lei non ci aveva nemmeno fatto caso, tanto era
ipnotizzata da quella cifra gigantesca. Così fu costretta a
far
ripartire il video da capo.
Minuto
0,27:
-Va
bene sono carini...Cioè sono parecchio carini...
Minuto
1,12
-Lo
ammetto le voci non sono affatto male e la canzone ti prende...
Minuto
2,15
Stava
tenendo il tempo con la mano e il suo piede sembrava non volersi
fermare.
Minuto
3,27
Kaylie
si guardò attorno e si rese conto che era nel bel mezzo
della sua
stanza, che stava ballando come una pazza e che la canzone era
finita.
-Oh
mamma mia...Non posso averlo fatto veramente...Caspita Kaylie hai
diciannove anni e ti metti a ballare per una canzone del genere?!
Perfetto, ora mi ricompongo, scarico questa benedettissima canzone e
faccio il più in fretta possibile per creare una coreografia.
Kaylie
fece come si era detta: si risedette tranquilla alla sua scrivania,
scaricò la canzone e la mise nel suo I-pod “Ma
solo per poterci
pensare anche quando ho un po' di tempo libero..” si disse.
Dopo di
ché, dato che prima cominciava a lavorarci, prima si sarebbe
tolta
quella boy band dalla testa, schiacciò play sulla playlist
dei brani
aggiunti di recente e sentì diffondersi per tutta la camera
quel
riff di chitarra così accattivante e accompagnato dalla voce
di uno
dei cinque ragazzi. Cominciò a percepire che il suo corpo
stava
prendendo confidenza con il ritmo della canzone ma subito si
bloccò:
-Come
faccio a creare qualcosa su questo pezzo, se non so nemmeno chi
è
che lo canta e che genere musicale fa... Mi sa proprio che
dovrò
prima fare qualche ricerca...
Kaylie
sapeva perfettamente che quella era solo una scusa per non sentirsi
stupida nel riprendere in mano il pc e cercare altri video ed
informazioni su quei ragazzi da più di 290 milioni di
visualizzazioni. Così passo l'intero pomeriggio del suo
giorno di
riposo scorrazzando da un video ad un altro: da One Thing,
fino a Gotta Be You (che
si accorse di aver già sentito in una pubblicità
e di aver pensato
che fosse veramente una canzone stupenda), per passare poi a tutte le
versioni acustiche che avessero fatto delle loro canzoni, alle
esibizioni live fino alle loro audizioni a X Factor UK. Poi da
lì il
passaggio era obbligatorio: Wikipedia, il sito ufficiale, qualche fan
page ed infine Google Images.
Quello
che Kaylie scoprì fu assolutamente sconcertante: quei cinque
ragazzi, o meglio, Liam, Zayn, Louis, Harry e Niall non si erano mai
visti prima delle loro audizioni per X Factor, mai parlati prima del
momento in cui, terminati i bootcamp si sentirono dire che non
avrebbero partecipato al programma come cantanti solisti ma come un
gruppo. Da lì in poi era stato tutto un crescendo di
popolarità
che, da quanto aveva capito, era dovuta soprattutto ai social network
e alle loro Directioners (di cui evidentemente facevano
parte anche le ragazzine del
campeggio), che li sostenevano in ogni singolo e remoto angolo delle
terre emerse. Avevano appena pubblicato il loro primo album di
inediti Up All Night
che era schizzato in vetta alle classifiche inglesi in meno di una
settimana e li aveva fatti diventare il primo gruppo inglese ad avere
un album d'esordio al primo posto nella Billboard Top 100. Come se
non bastasse avevano fatto un tour mondiale che aveva toccato i
continenti più disparati: dall'Europa, all'Asia,
dall'America
settentrionale, all'Oceania per poi pubblicare un libro Dare
to Dream: Life as One Direction
che era diventato best seller nella classifica del New York Times. Ma
ciò che lasciò più sbalordita Kaylie
fu il fatto che tutto questo
era successo in un unico anno... “Tutto in dodici
mesi...” era
l'unico dato che riuscisse a passarle per la testa. Decise che doveva
capirne di più, perché non poteva credere che
avessero avuto tutto
quel successo unicamente perché erano dei ragazzi carini che
avevano
alle spalle dei manager geniali che sapevano farci con il marketing.
Per di più c'erano quelle tre canzoni che avevano presentato
il
gruppo al mondo intero che non la smettevano di frullarle per la
testa, come se avessero deciso di diventare il suo mantra personale.
Così si ritrovò di nuovo seduta davanti al
computer a scaricare le
canzoni dell'album, vergognandosi tantissimo per il fatto di mettersi
allo stesso livello di quelle ragazzine urlanti che l'avevano
insultata perché non conosceva quei cinque ragazzi normali
trasformati in superstar in meno di un anno.
-Maledette
ragazzine... Se non mi avessero chiesto di fare questa cavolo di
coreografia ora starei bella tranquilla a letto ad ascoltarmi i miei
Lawson, invece di sentirmi un'idiota per ascoltare un gruppo
osannato da adolescenti...
Intanto
però doveva seriamente mettersi a lavoro e creare qualcosa
per
quelle Directioners (sì,
stava cominciando a divertirsi a chiamarle così). In una
sola serata
finì tutta la coreografia, cosa che le parve alquanto strana
dato
che di solito almeno un paio di sere le impiegava, ma sembrava che
quella canzone fosse fatta apposta per soddisfare le sue esigenze di
coreografa. Quando andò a letto sognò per tutta
la notte gli One
Direction che cantavano, facevano interviste e autografi, ma
soprattutto sognò che uno di loro (non riusciva a ricordarsi
proprio
chi fosse...) durante un'esibizione, si fermava giusto davanti a lei
per cantare e che i loro occhi si incrociavano e sembravano non
volersi sciogliere più l'uno dall'altra, come fossero legati
da quel
momento fino all'eternità...
Tastando
a vuoto con la mano per cercare di spegnere la sveglia, Kaylie si
sentì estremamente sciocca per quel sogno e decise che fosse
il caso
di non raccontarlo a nessuno. Arrivata a lavoro fece vedere il
balletto alle ragazzine, che letteralmente impazzirono per quei passi
tanto da cominciare a pensare di farsi riprendere durante le prove e
l'esibizione per poi postare il tutto su YouTube... Sembrava che il
loro unico problema fosse quello di decidere su quale dei loro canali
sarebbe stato postato e con che titolo, senza minimamente
preoccuparsi se per Kaylie questa cosa andasse bene. “E a me
non va
bene per niente!!! Piantatela di pensare che si renderanno mai conto
della vostra esistenza... Siete milioni, non verranno mai a scovare
proprio voi!!!” Era questo quello che Kaylie pensava e che
avrebbe
voluto dire, ma si limitò (sempre tenendo presente che quei
soldi le
servivano per comprare i biglietti per i Lawson) a dire:
-Ragazze,
pensate veramente che possa interessare a qualcuno un coreografia del
genere? Come potrebbero mai vedere proprio il vostro video in mezzo
ai milioni che vengono postati ogni giorno?? Non per scoraggiarvi, ma
la vedo un po' ardua...
Si
pentì subito del termine che aveva usato: era sicuramente
troppo
difficile per loro.
-Ma
svegliati!!! C'è Twitter!!! Ognuno dei 1D
ha il suo account personale, così tutte le Directioners
possono essere in contatto diretto con loro!!! Noi postiamo il video
su YouTube e poi lo tweetiamo ad uno di loro...Oppure a tutti, cosa
ne dite ragazze??!!!
Kaylie
si stava ancora chiedendo: primo, che diavolo volesse dire 1D
; secondo,
come facessero delle
tredicenni a sapere cosa fosse Twitter (lei l'aveva scoperto solo un
mese prima e le sembrava ancora uno strumento oscuro); terzo, come
fosse possibile che ogni loro frase fosse emessa alla stessa
frequenza d'onda dei versi dei pipistrelli, talmente urlavano ogni
volta che parlavano di loro.
Dovette
cedere alla richiesta/ordine di farsi riprendere mentre insegnava
loro il balletto con anche la clausola di dover parlare in inglese,
di modo che tutte le Directioners
del mondo potessero guardarlo ed imparare i passi. “Questo
è
veramente inquietante... Sono peggio di una setta queste
qui....” .
Ci vollero tre giorni di prove e conseguenti riprese intensive per
riuscire a vedere qualche miglioramento, che fecero sentire Kaylie
sempre più in colpa e sempre più sciocca: quando
non era con le
ragazzine diceva che tutta quella storia del balletto e degli One
Direction era veramente ridicola; quando invece era con loro parlava
del gruppo e chiedeva notizie, si informava su come andavano le
visualizzazioni dei video e ballava, divertendosi, sulle note di What
Makes You Beautiful.
Quando poi
era da sola ascoltava il suo I-pod (sempre che non ci fosse qualcuno
nei paraggi), dove aveva messo dentro tutti i brani di Up
All Night.
Ormai li aveva
imparati praticamente tutti a memoria perché alla fine aveva
capito:
gli One Direction erano diventati una delle boy band più
famose al
mondo perché sapevano cantare e perché le loro
canzoni parlavano
direttamente, in maniera semplice, di ciò che succedeva
nella vita
di qualsiasi ragazzo/ragazza che abitasse sulla faccia della terra.
Quelle
pazze di Directioners
fecero una gran bella figura la sera del talent show, ricevendo anche
una meritatissima standing ovation che fece sentire Kaylie, al tempo
stesso, segretamente orgogliosa di quanto aveva creato e sollevata
del fatto di non dover più sentir parlare di boy band
inglesi con
orde di fan impazzite pronte a immolarsi per qualsiasi causa li
riguardasse.
Ci
fu qualcosa che, però, la lasciò un attimo
spiazzata: uno degli
ospiti del villaggio, un signore inglese sulla quarantina,di
bell'aspetto, con moglie e figlio adolescente a carico, la
fermò al
termine della serata e le disse che la performance gli era piaciuta
tantissimo e che sarebbe stato interessato ad avere una registrazione
dello spettacolo e il suo nominativo. Dopo un primo momento di
incertezza in cui si stava chiedendo se fosse una mossa saggia dare
le sue referenze ad uno sconosciuto (sua mamma le aveva insegnato sin
da piccola che agli sconosciuti non si dava confidenza), vide lo
sguardo di ghiaccio con cui il suo capo la stava guardando (lui le
aveva insegnato, o meglio, urlato contro che il cliente doveva essere
sempre accontentato in tutto e per tutto) così disse
all'uomo che
c'erano già su YouTube tutti i video con il balletto e gli
consegnò
anche un bigliettino con il suo nome e cognome e data di nascita. Ne
portava sempre uno con sé (“Non si sa mai che cosa
la vita possa
riservarti...Magari mi investono, mi viene un trauma cranico che mi
fa dimenticare tutto, così almeno, cercando nelle tasche,
scoprirò
subito come mi chiamo...” si era detta quando aveva preparato
il
primo), eppure si stava ancora chiedendo: primo, perché
avesse
aggiunto anche la data di nascita (“Ma certo!Per escludere
casi di
omonimia! Alle volte sono veramente intelligente...Mi stupisco di me
stessa...”); secondo, perché quell'uomo le avesse
chiesto il video
e il nome.... Forse era un insegnante di arte e spettacolo in una
scuola dell'Inghilterra più rurale e voleva che il suo
piccolo
gruppo di outsider/amanti dell'arte imparasse la coreografia per
tentare di farli diventare più popolari o magari solo per
farli
accettare dal resto della scuola... Oppure era un giornalista che
scriveva nella sezione “Cultura&Spettacolo”
di un piccolo
giornale inglese che voleva fare un articolo sul successo del gruppo,
sottolineando come se li fosse trovati anche durante la sua dimessa
vacanza italiana... O magari “Dovrei smetterla di
fantasticarci
ancora su, dato che sono passate ormai tre settimane...”.
Quella
mattina Kaylie si era svegliata male: aveva finito di lavorare tre
giorni prima, ma la sua sveglia biologica sembrava non volersi
adattare al nuovo ritmo e lasciarla quindi dormire più di
sette ore.
Per di più l'uscita della sera prima non era andata
esattamente come
aveva sperato... Mentre erano sulla spiaggia a parlare del
più e del
meno, l'argomento era caduto sui gusti musicali dei presenti e da
lì
si era spostato, quasi meccanicamente, su un'accanita denigrazione
dei teen idol del momento. Kaylie non sapeva che fare: era sempre
stata una ragazza che aveva difeso i suoi gusti personali e non li
aveva mai nascosti a nessuno, ma ammettere davanti ai suoi amici che
ascoltava gli One Direction era come ammettere di non essere mai
cresciuta e di essere al pari di tutte quelle adolescenti urlanti che
loro stavano tanto criticando. “La mia reputazione sarebbe
gettata
alle ortiche nel giro di due secondi, senza contare che non parto
già
di mio con un alto livello di considerazione...”
pensò Kaylie,
quindi decise di stare in silenzio. Ma a quanto pareva, quello che
doveva essere il suo migliore amico e la persona di cui più
temeva
il giudizio, aveva deciso di voler sapere a tutti i costi che cosa ne
pensasse . L'unica cosa che si era imposta sin dall'inizio di tutta
quella storia era di non dire assolutamente mai a nessuno di quella
sua nuova passione (perché ormai doveva smettere per lo meno
di
negarlo a se stessa: quel gruppo le piaceva e parecchio anche).
Così
stava pensando che cosa rispondere a Daniel, quando si accorse che la
sua bocca si stava muovendo da sola e che le stavano uscendo tutte
quelle parole che aveva deciso di non dire per nessun motivo al
mondo.
-Seriamente
pensate che abbiano fatto successo solo perché sono dei
“fighetti”
e perché gli hanno fatto attorno una grande campagna
promozionale??
Ma avete mai provato ad ascoltare qualche loro canzone, specialmente
quelle in versione acustica??
Daniel-
Kay, sei seria?? Stai veramente dicendo che ti piacciono quei cinque
bambinetti degli One Direction??!!
Disse
Daniel guardandola come se fosse un'estranea o, peggio ancora, come
aveva guardato lei, ormai un mese e mezzo prima, le ragazzine del
campeggio.
-No...Cioè,
non sto dicendo che mi piacciano, che cos'hai capito!!! Semplicemente
dico che prima di criticare dovresti almeno aver ascoltato qualche
loro canzone... Insomma, io l'ho fatto solo per tutta quella storia
del balletto, ma per lo meno gli ho dato un'opportunità...Tu
invece
critichi sempre tutto senza aver neanche preso in considerazione la
possibilità di conoscere meglio ciò che
giudichi!!!
Kaylie
non si rese nemmeno conto di star letteralmente urlando e che delle
lacrime si stavano ammassando agli angoli dei suoi occhi...
Daniel-
Senti, non scaldarti così tanto... La mia era una semplice
considerazione, non serve che mi azzanni!!
Daniel
aveva ragione: Kaylie aveva veramente dato di matto, si era
comportata come una vera Directioner, con
lacrime incorporate... Ma lei sapeva bene che non era per quello che
le veniva da piangere: voleva urlare al mondo intero che era stanca
di nascondersi e di essere giudicata per quelle che non erano altro
che delle piccole sfaccettature del suo carattere e che non la
descrivevano completamente. Voleva che tutti sapessero che aveva
delle enormi potenzialità che per paura di ciò
che gli altri
potevano dire su di lei, non aveva mai mostrato a nessuno. Ma le
uniche parole che riuscì a trovare furono:
-Hai
ragione, scusami... Non so nemmeno perché l'ho detto... In
fin dei
conti neanche mi piacciono...
Così,
quella mattina, quando si era svegliata era ancora arrabbiata con
sé
stessa e con il passare della giornata le cose non sembrarono
evolversi per il meglio. Non riusciva a capacitarsi di come il solo
fatto di non voler ammettere con i suoi amici che le piaceva una boy
band la potesse far sentire così vile.
-Ma
io lo so benissimo che non è per questo, altrimenti ci
sarebbe
seriamente di che preoccuparsi... Potrei semplicemente smettere di
farmi così tanti problemi e vivere la mia vita da giovane
donna,
quale sono...Ma forse questa mia passione per gli One Direction
è un
chiaro segnale che non sono ancora, o non voglio essere ancora, una
giovane donna... Va bene, vediamo di piantarla qui perché le
cose
stanno peggiorando enormemente... Distraiamoci un pochino...
E
mentre tentava di auto convincersi che tutto quel marasma di pensieri
che le girava per la testa fosse assolutamente di routine, se non
quasi, normale, incappò in un video che avrebbe cambiato
l'andazzo
deprimente che la sua giornata aveva preso. A quanto pareva YouTube
conosceva meglio di lei quello di cui aveva bisogno e le fece
comparire tra i video suggeriti l'ultimo video dgli One Direction...
“Live While We're Young: sembra fatto
apposta per me...”
pensò Kaylie e vi cliccò sopra. Dopo meno di
trenta secondi aveva
già un sorriso stampato sulla faccia, e per la fine della
canzone si
sentiva stranamente più leggera, come se quei 3 minuti e 18
secondi
avessero cancellato quella serata terribile e quella giornata ancora
peggio.
Era
settembre ed ormai non c'era più nulla da fare: era
diventata una
fan degli One Direction e loro l'avevano portata in un altro mondo.
Con
questa consapevolezza cominciò a cercare sul web tutte le
informazioni che poteva trovare (e che non aveva già letto)
finché
non scoprì che: a breve sarebbe uscito il nuovo album e che
tutti i
ragazzi avevano un account twitter personale, come le avevano detto
le ragazzine del campeggio. Il passo successivo era più che
logico:
diventare una follower di tutti e cinque.
Scoprì
quindi anche come si sarebbe intitolato il successivo album :Take
Me Home.
Nel
giro di un mese aveva già imparato a memoria il secondo
singolo,
Little Things, e aveva ascoltato tutto il nuovo CD
qualcosa
come una quarantina di volte.
Questo
è quello che accadde nella vita di Kaylie da quel pomeriggio
in
campeggio in cui sentì parlare per la prima volta degli One
Direction fino alla richiesta di Marta di accompagnare le sue sorelle
al loro concerto. Ma mai lontanamente si sarebbe potuta immaginare
che cosa sarebbe successo della sua vita nell'arco di dodici mesi.
Hi Darling!!
Ebbene
sì, sono di nuovo qui, questa volta con una long... Che
è
proprio long ^^ Nel senso che doveva essere un semplice racconto, ma
poi ci ho lavorato per gli ultimi undici mesi e beh, si è
trasformato in un libro... Ci tengo parecchio e quindi vorrei veramente
sapere che cosa ne pensiate.... *fa la faccia da cucciolo di pinguino *
Quindi, se siete arrivate fino a qui, usate lo spazio che
c'è
qui sotto e lasciatemi un pensierino =)
Passiamo
un attimo a piccole informazioni di servizio: 1)I titoli dei capitoli
sono i titoli di alcune canzoni dei ragazzi 2) Ci saranno dei dialoghi
in inglese, soprattutto quando compariranno proprio i cinque idioti e
il resto della loro troupe (e non manca molto *.*) 3)
Aggiornerò
forse anche due volte a settimana dato che la storia è
già tutta scritta =) *si batte le mani da sola... Scusate*
4)Sappiate che se trovate riscontri con quanto è successo
nella
realtà -ho cercato di essere il più verosimile
possibile-
è stato tutto frutto del mio sesto senso che mi faceva
scrivere
gli eventi e poi questi si avveravano (vi giuro che io stessa ho preso
paura -.-")
Basta, mi eclisso che vi ho
già gratugiato troppo le scatole...
Lots Of love
Rebecca_Daniels
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Capitolo 2 *** Live While We're Young ***
Live
While We're Young
Se le avessero detto che cosa
si era
persa nel non aver seguito una band quando era un'adolescente, non ci
avrebbe mai creduto... Almeno non fino a quel momento. Da quando
aveva cominciato a seguire i ragazzi su Twitter ogni volta che
accendeva il computer i primi dieci minuti erano dedicati a
controllare che cosa avessero twittato durante la giornata
(logicamente lasciando sempre un po' di tempo per i Lawson) per poi
convincersi che guardare un video che li riguardasse non avrebbe
portato via poi così tanto tempo e finire per perdere intere
ore su
YouTube. Sinceramente, Kaylie stava cominciando a preoccuparsi: stava
su serio seguendo una band di poco più che adolescenti, che
facevano
musica pop, rischiando pure di passare per ridicola appena tutti
l'avrebbero scoperto?? Questa era l'unica cosa che le ronzava per la
testa, soprattutto da quando aveva detto a Marta che avrebbe
accompagnato le sue sorelle al concerto. Mancavano
“solo” cinque
mesi esatti al concerto e non era molto sicura di riuscire a
resistere: se avesse continuato a comportarsi in quel modo,
ascoltando tutti i giorni le loro canzoni e guardando video a raffica
(senza considerare che prima o poi sarebbero finiti e che avrebbe
ricevuto una mail da YouTube che la ringraziava per essere una
così
fedele ed assidua frequentatrice), avrebbe cominciato a sperare, ma
soprattutto, avrebbe cominciato a sognare.
E Kaylie sapeva bene che cosa
implicasse
per lei “sognare”: voleva dire cominciare a credere
che quello
che era successo a loro potesse accadere anche a lei, che non ci
fossero motivazioni plausibili per cui non potesse anche lei
realizzare i propri sogni (aveva smesso di sperarci ancora qualche
anno prima)... Ma sapeva altrettanto bene che prima o poi avrebbe
fantasticato (lo ammetteva:come una piccola adolescente) sulla
possibilità di conoscere proprio loro, i tanto sospirati (ed
odiati)
One Direction, e poi chissà... Liam sembrava così
simile a lei,
escludendo logicamente il fatto che lui fosse uno dei diciannovenni
inglesi più famosi del pianeta, viaggiasse normalmente per
almeno
tre continenti a settimana, si esibisse di fronte a folle urlanti di
anche 20000 Directioners e, non meno importante,
potesse avere
tutte le ragazze che desiderava... Era esattamente per queste ragioni
oltre alle altre mille che l'avevano assillata negli ultimi mesi, che
Kaylie non era molto sicura di star a fare la cosa più
giusta per sé
stessa. Ma ormai il danno era fatto: aveva dato la sua parola che
avrebbe sopportato la “fatica” di fare da
babysitter al concerto
e per di più i biglietti (per altro praticamente
introvabili) erano
stati comprati. Questo era quello che comunemente veniva definito
punto di non ritorno: o la va o la spacca... O sarebbe sopravvissuta
a tutta questa storia rendendosi conto che era già troppo
cresciuta
per vivere quel tipo di favola oppure sarebbe diventata l'ennesima
Cenerentola dalle speranze infrante che non è destinata a
incrociare
la propria strada con quella della realizzazione dei propri sogni e
del suo Principe Azzurro.
Mentre vedeva scorrere i
giorni ed
avvicinarsi il giorno del concerto, la vita di Kaylie proseguiva come
se fosse in attesa di un grande evento che gliene avrebbe sconvolto
per sempre i connotati ed ogni volta che la sua fantasia cominciava a
galoppare troppo, le rimetteva le briglie con la
razionalità. Più
di qualche volta le capitò di sognare di essere al concerto,
in
primissima fila, e che ad un certo punto, mentre si sentivano le
prime note di Last First Kiss che si diffondevano
nell'aria,
Liam si bloccava giusto di fronte a lei e i loro sguardi si
incrociavano per un solo singolo istante...
-Oh, ti prego... Basta, mi
stanno venendo
le carie!!!
Disse Denise, la sua
fidatissima
psicologa in itinere nonché migliore amica (oltre a Marta
logicamente), mentre stavano bevendo un milk shake in un noiosissimo
pomeriggio di novembre.
-Lo so, lo so... E' piuttosto
sdolcinato
ma non posso mica bloccare i miei sogni!!! Sei tu che studi
psicologia e che dovresti dirmi per quale diamine di motivazione
continuo a ritrovarmi quei cinque che mi vagano per la testa con un
potenziale glicemico da bollino rosso...
Denise- Beh, se è
una spiegazione logica
che vuoi, te la posso dare immediatamente: sei talmente fissata con
'sti tizi che ci pensi costantemente e la tua mente, pure di notte,
continua a lavorare su ciò che l'ha impegnata di
più durante il
giorno...
-Già...
Denise- Ma non è
questo quello che tu
vuoi... Si può sapere perché hai quella faccia??
E' solo un sogno
Kaylie...
-Lo so che è solo
uno stupido sogno, ma
è uno stupido sogno che si ripete ogni settimana... Non sto
scherzando, Denise... Sembra tutto così reale, il suo
sguardo è
semplicemente... Cioè... Mannaggia, dimmi tu se la
sottoscritta, una
delle persone più loquaci e dotata di capacità di
linguaggio
dell'intero stato, non trova le parole per descrivere un semplice
incrociarsi di sguardi...
Denise- Va bene Kay, stai
cominciando a
preoccuparmi seriamente... Sentiamo, cosa pensi che siano questi
sogni? Che cosa vogliono dire per te??
-Non ne ho la più
pallida idea,
altrimenti non mi sarei nemmeno costretta a raccontarteli... Eppure
ho come la sensazione che siano, come dire, dei sogni premonitori...
Va bene, va bene... Fai finta che non abbia detto nulla....
Denise- Sai Kay, credo
veramente che tu
ci pensi un po' troppo... Magari è proprio così e
tu sei una
giovane strega dotata di straordinari poteri che ti fanno vedere il
futuro...
-Mamma mia, quando sei
così mi viene
voglia di non pagarti per la seduta...Poi mi ricordo che non ti pago
mai e che tu non sei ancora una psicologa e mi viene voglia di farmi
offrire un altro milk shake, quindi cara alza il sederino e vai a
prendermene uno all'ananas...
Denise- Per...
-Per l'immediato, grazie...
Disse Kaylie sorridendo,
mentre Denise si
alzava per andare a prenderle un altro milk shake... Sentiva
già che
le si creava un altro buco di cellulite sulla coscia destra, ma quel
giorno tutto era concesso. Quando, infatti, si ritrovò da
sola si
rese conto che stava peggio di quanto pensasse: quei sogni erano
troppo vividi e reali per rimanere tali ma, soprattutto, sentiva che
una leggera, ma neanche troppo, ansia stava crescendo dentro di lei.
Ma questo non l'avrebbe mai confessato a nessuno, nemmeno a Denise o
a Marta.
A che cosa fosse dovuta
quell'ansia era
presto detto: sentiva seriamente che quella sera, quella del
concerto, sarebbe stata una serata importante. Era una sensazione,
una semplice sensazione ma quando Kaylie aveva una sensazione questa
immancabilmente si avverava. Le era capitato parecchie volte che
avesse avuto il sentore che qualcosa dovesse accadere e che poi fosse
successa: una volta aveva previsto che andando a scuola sarebbe
successo qualcosa di importante e dopo appena due ore che aveva
varcato la soglia dell'edificio aveva avuto uno scontro frontale con
cotanto di scuse e sorriso imbarazzato con uno dei ragazzi
più belli
della scuola. Oppure la volta che uscendo da un locale sentiva di
dover rientrare perché era come se qualcosa fosse rimasto
lì dentro
e quando era tornata indietro si era accorta di aver perso il
cellulare e che questo era ancora lì, al tavolo dove erano
sedute. O
magari anche quella volta in cui aveva assolutamente percepito che
non doveva uscire di casa con quella brutta giornata di pioggia e nel
giro di dieci minuti era bagnata fradicia perché una
macchina le era
passata affianco a tutta velocità prendendo in pieno una
pozzanghera
grande come un lago. “Quindi sì, ogni mia
premonizione si realizza
e sì, ogni volta non sono cose positive...” stava
pensando Kaylie
mentre vedeva tornare Denise con il suo milk shake e decise che per
quel giorno avrebbe smesso di pensare a tutta quella faccenda.
Una settima dopo le
arrivò un messaggio
di Marta che le diceva che erano appena arrivati per posta i
biglietti per il concerto e che le sue sorelle stavano saltando per
la stanza urlando come digli ossessi.
-Cosa?!?! Hai in mano i
biglietti??
Marta- A dir la
verità non li ho proprio
in mano dato che al momento ce li hanno le mie sorelle che li stanno
mostrando a qualunque persona conoscano su Skype, comunque
sì... Ho
avuto modo di vederli e toccarli... Sei felice?
-Beh, felice... Paroloni...
Sono contenta
che andando io al concerto si possa realizzare un grande sogno delle
tue sorelle...
Marta- Kaylie, falla finita!
Lo so che ti
piacciono 'sti cinque tipetti... E probabilmente, anzi, proprio senza
il “probabilmente”, piacciono più a te
che alle mie sorelle...
-Marta, io....
Marta- Stai tranquilla: non lo
dirò a
nessuno...
-Oh...Grazie mille... Sei
veramen...
Marta- Però potrei
sempre scriverlo su
Facebook... Chissà quanti “mi piace”
prenderei...
-Ti prego no!!!! Sarei una
donna
morta.... Già la mia vita sociale è ridotta
praticamente a zero, se
trapela anche questa cosa farò prima a chiudermi in un
convento di
clausura, gettando alle ortiche qualsiasi possibilità di
rivalsa sul
mondo intero...
Marta- Mamma mia, come sei
tragica...
Dovresti cominciare a pensare di meno per davvero... Prima o poi mi
farai scoppiare la testa con tutte 'ste paranoie!!!
-Lo so, lo so... Comunque, hai
deciso
cosa farai tu mentre io, con molta fatica, farò da
babysitter alle
tue carinissime consanguinee??
Marta-
Sì...Cioè, c'ho pensato... O
meglio ho preso in considerazione alcune opzioni, però non
so...
-Marta... Non per essere
puntigliosa, ma
hai appena detto a me che penso troppo!!! Da quando in qua tu
predichi bene e razzoli male??? Avanti: sputa fuori le
possibilità...
Marta- Potrei andare fuori con
Max e
vedere se, stando assieme magari una serata, qualcosa possa
cambiare... Oppure portarmi dietro lui, ma andare semplicemente a
trovare i suoi amici... Ma non so proprio cosa decidere...
-Ed ecco che entra in gioco
colei che
risolve tutte le situazioni difficili, purché riguardino gli
altri,
ovvero la sottoscritta... Secondo il mio modesto parere, dovresti
uscire con lui e vedere che ti dice: se ti chiede di andare a trovare
i suoi amici, vuol dire che non vuole stare da solo con te... Se
invece, dopo che gli hai chiesto se ha voglia di bere qualcosa con
te, lui non fa il minimo accenno a possibili fermate che includano
altre persone, beh, è fatta!!
Marta- Perché detta
da te sembra sempre
così semplice??
-Perché io sono
io... Lo sai che ti
voglio bene, vero??
Marta- Sì, lo so...
Te ne voglio
anch'io, non sai quanto... Ora ti lascio che devo cercare di sedare
le altre due, prima che a mia mamma venga un attacco isterico... Ci
vediamo dopo domani che ti porto il biglietto... Un bacio...
-Ciao, un bacio...
Non si rese nemmeno conto di
aver
praticamente lanciato il cellulare sul letto, rischiando di
frantumarlo in mille e più pezzi, per cominciare a saltare
per tutta
la stanza... Andò da sua mamma che stava tranquillamente
correggendo
dei compiti in salotto e le saltò addosso per darle un
enorme bacio
sulla guancia.
Liliana- Scusa, ma stai bene???
Le chiese sua madre,
completamente
sconvolta, pensando che sua figlia avesse perso il senno della
ragione per sempre.
-Ho i biglietti!! Ho i
biglietti!! Ho i
B-I-G-L-I-E-T-T-I!!!!! Capisci?!?
Liliana- Si, si... Ho
capito... E la tua
reazione mi preoccupa parecchio... Ma, scusa, tu non dovevi solo
“fare la babysitter per far felici due giovani adolescenti
con un
sogno”?
-Ma ti ricordi sempre tutto
quello che
dico??
Liliana- No, solo le idiozie
che mi
racconti e le bugie che ti somministri.
Sapeva perfettamente di aver
appena
toccato un tasto dolente, ma Kaylie non volle darle quella
soddisfazione...
-Bene, potrebbe essere che
pure io sia un
po' felice di andare a questo concerto, ma ciò non implica
che sia
una cosa negativa...
Liliana- Se lo dici tu...
-Grazie mamma, è
sempre bello avere a
che fare con te...
Liliana- Dai, non essere
così permalosa.
Sono felice che tu vada al concerto di questi... Aspetta,
com'è che
si chiamano? “On Diretion”...
-Sì, certo... Ed io
sono la Regina
Elisabetta II... One Direction, mamma, One Direction... Mi sa tanto
che dovrò farti un mini corso d'inglese, perché
qui non ne veniamo
fuori. Pensa se mi trovo un ragazzo inglese e capita l'occasione che
tu debba parlarci assieme: rischieresti di dirgli pan per polenta...
Liliana- Senti carina, se mai
ti dovessi
trovare un moroso inglese sarà lui ad imparare l'italiano
per
parlare con me. Fino a prova contraria sarei io ad avere il coltello
dalla parte del manico, quindi...
-Questo si chiama ricatto
linguistico!!
Poi, se permetti, per quanto lui non sarebbe nella posizione di
dettare condizioni, tu l'inglese dovresti saperlo comunque:
è la
lingua più conosciuta al mondo... Almeno qualche rudimento
dovresti
conoscerlo.
Liliana- Rimane sempre il
fatto che ci
saresti tu a far da interprete, giusto? Il moroso è tuo e te
lo
traduci tu...
-Bene, direi che è
il momento di
terminare questa conversazione assolutamente assurda... Prima che io
mi trovi un ragazzo inglese, ma direi anche, prima che io trovi un
ragazzo capace di avere a che fare con me, credo debba passare almeno
un'altra era geologica...
Liliana- Sempre positiva tu,
mi
raccomando? Dov'è finito tutto il tuo entusiasmo da
“ho i
B-I-G-L-I-E-T-T-I!”?
-L'hai fatto sparire con tutta
questa
storia sulla mia possibilità di avere un fidanzato inglese,
ma non
ti preoccupare che ora torna... Aspetta... Ancora un attimo.... Ho i
biglietti!!! Ho i biglietti!!! Ho i B-I-G-L-I-E-T-T-I!!!
-Esci da questa stanza
immediatamente,
altrimenti giuro che ti riempio di botte!
Questa era Alex, contro
corrente per
natura ed ipercritica con chiunque non fosse lei per indole innata,
conosciuta anche come la sorella maggiore di Kaylie. Nove anni di
differenza che sembravano secoli.
-Mi dispiace, ma non riuscirai
nemmeno te
a farmi passare l'euforia da biglietti...
Alex- E sentiamo: per il
concerto di chi
sarebbero 'sti biglietti?
-Non ti interessa...
Alex- Kay, chi diamine vai a
vedere?
Voglio sapere se puoi ancora essere degna dell'appellativo di
“sorella di Alex”... Avanti, sputa il nome!
-Non sono affari che ti
riguardano!! Al
concerto ci vado io, non tu...
Alex- Kaylie, ti prego, dimmi
che non
sono per quei cinque sfigati... Seriamente...
-Senti, vado solo a fare da
babysitter!
Alex- Oh, per favore!!! Ma
stai
scherzando?! Hai speso soldi per andare a sentire quei... Non mi
viene nemmeno un aggettivo per descriverli...
-Smettila! Ti ho detto che
vado solo per
accompagnare le sorelle di Marta!!
Alex- E allora
perché sono dieci minuti
che vai avanti ad urlare e saltare per tutta la casa irritandomi
altamente??
-Alex, ma vai a quel paese!!!
Alex- Ma vacci tu, piccola
bimbetta che
ascolta ancora le band di sfigati, che fanno musica per bambini
idioti come lei...
Liliana- Alex, ora basta!
Lascia in pace
tua sorella che tu non eri tanto meglio alla sua età...
Alex- Ma che cavolo dici! Ho
smesso di
ascoltare quella roba quando ero in terza media!
-Oh beh, questa è
bella... Sei stata tu
a farmi ascoltare i Take That quando ero alle elementari e tu,
carina, eri in quarta superiore!!! Quindi puoi solo stare zitta...
Alex- Senti, se pensi di
mettere a
paragone...
-Alex, lascia perdere: ho
vinto io... E'
stato come sempre un piacere litigare con te, ma ora ho altro da
fare... Bye...
Come succedeva sempre, da due
anni a
quella parte, Kaylie aveva “vinto” l'ennesimo
litigio con Alex.
Qualsiasi cosa facesse non era mai stata all'altezza di essere la
“sorella di Alex” così, dopo aver
passato i primi diciassette
anni della sua vita a tentar di guadagnarsi quel titolo, aveva deciso
di preoccuparsi unicamente di essere se stessa, indipendentemente da
quanto Alex le dicesse. Ma c'erano ancora delle volte in cui le
affermazioni di sua sorella la ferivano parecchio. Così non
si stupì
più di tanto quando, chiusasi la porta della camera alle
spalle,
sentì scenderle lungo le guance calde lacrime nere...
“Ora capisco
perché dicono di mettersi sempre il mascara
water-proof...” pensò
Kaylie mentre cercava disperatamente di trovare l'I-pod in mezzo al
caos della scrivania... Quando lo ebbe trovato, si distese sul letto
e decise che fosse lui a scegliere il brano giusto per lei. Appena
ebbe schiacciato sull'opzione “riproduzione
casuale”, sentì le
note di Over Again e la voce di Liam che si
diffondevano
dagli auricolari fino a quel punto dentro di lei che stava
letteralmente per scoppiare... Non ne poteva più di sentirsi
dire
che non era mai giusta, che tutto quello che faceva non aveva alcuna
possibilità di essere positivo, che soprattutto
ciò che la
interessava non poteva diventare realtà... Fin da quando era
piccola
aveva sempre ballato e cantato in camera sua, sognando un giorno di
poterlo fare come lavoro. Ma non sempre, come invece accadeva nelle
serie tv della Disney che guardava da piccola, i genitori ti
supportano nel realizzare i tuoi sogni, quindi, eccetto qualche
saggio di danza e la partecipazione al coro della chiesa, non aveva
avuto molte opportunità. Tutte quelle lacrime che ancora
continuavano a scenderle sulle guance per poi scivolare sul cuscino
ormai imbrattato di nero erano dovute a questo: al fatto che fosse
stanca di non poter vivere per quello che era.
Era passata ormai mezzora
quando si rese
conto che forse doveva alzarsi da lì e smetterla di
piangersi
addosso. Prese il suo quaderno degli appunti e buttò
giù l'ennesima
canzone su come si sentiva e su quello che le stava accadendo.
Guardò
il numero: era la ventesima canzone che scriveva. Non si era mai resa
conto di quanto avesse scritto, specialmente nell'ultimo anno.
“Magari un giorno ne verrà fuori qualcosa di
buono...” pensò
mentre riaccendeva il computer per vedere le ultime notizie sui
Lawson (e sì, anche sugli One Direction).
Le arrivò in quel
momento un messaggio
di Marta che le diceva di aprirle il portone perché era
sotto casa
sua, nonostante le avesse detto che sarebbe passata dopo due giorni.
“I biglietti!!!” fu l'unico pensiero che
passò per la testa di
Kaylie mentre si scaraventava giù per le scale.
“Tenta di
controllarti un po', per
favore... Hai pur sempre un'apparente età di diciannove anni
da
mantenere...”
Marta- Ti prego, dimmi che non
ti
metterai ad urlare pure tu appena te l'avrò dato in mano,
perché ho
già mal di testa...
Disse Marta dandole due baci
sulla
guancia per salutarla.
-Perché mai doveri
urlare?? Alla mia età
certe cose non si possono più fare...
Marta- Kay tu hai una
“certa età”
solo sulla carta d'identità, perché per il resto
sei peggio delle
mie sorelle...
-Così almeno io mi
mantengo giovane...
Marta- Ma senti questa!!
Guarda che mi
riprendo il biglietto...
-Mamma mia! Cos'è,
tu puoi fare del
sarcasmo ed io no? Non è corretto.
Marta- Senti un po', Miss
Sarcasmo, le
mie sorelle si sono lamentate perché i posti non sono
meravigliosi
ed io gli ho risposto che dovrebbero già ringraziare il
cielo di
andarci a 'sto concerto... Comunque non hanno tutti i torti: i posti
sono veramente orribili. Tipo che siete sull'ultimo anello in fondo,
dove penso che non li vedrete nemmeno con il binocolo, ma questo
è
stato tutto quello che mio zio è riuscito a trovare...
-Beh, direi che a me non
cambia la vita.
In fin dei conti sono loro le Directioners...
Sguardo sconcertato di Marta.
-Senti, dovrò pure
sapere qualcosa di
'sti tipi che vado a sentire per due ore in piccionaia, in mezzo a
ragazzine urlanti!!!
Marta- Va bene, va bene...
Facciamo finta
che ti creda, comunque ti passerò a prendere verso le
quattro, così
possiamo fare tutto con calma e le altre due si calmeranno un po'
durante il tragitto, perché ti giuro che stanno diventando
insopportabili.
-Dai, Marta... Non ti ricordi?
Lo eravamo
anche noi con Jesse McCartney. Hai presente quando siamo andate al
concerto? Penso che mia madre non sia mai stata così vicina
dal
soffocarmi tanto parlavo di quel concerto.
Marta- Mamma mia, mi sembrano
passati
secoli da quell'estate... Come eravamo piccole!
-Abbiamo fatto di tutto per
andarci e poi
l'abbiamo visto in mezzo ai capelli crespi ed infiniti della tipa che
avevamo davanti... Ti ricordi?? Penso sia fisiologico che le tue
sorelle siano emozionate... Pensa che loro li vedranno, se tutto va
bene, grazie ai maxi schermi...
Marta- Già, un po'
dispiace anche a me,
ma i miracoli non sono ancora attrezzata per farli... Di conseguenza
devo scappare via, perché sono già in ritardo per
andare a
recuperarle a nuoto... Ci sentiamo... Un bacio...
-Marta, non ti stai
dimenticando
qualcosa??
Marta- Oh, sì...
Scusa... Tieni il
biglietto... A domani...
-Bye-bye!
“Bene, è
ufficiale: fra tre mesi sarò
seduta in piccionaia, nel bel mezzo di migliaia di Directioners
scatenate, a vedere con un binocolo Liam...”. Non sarebbe
sopravvissuta, Kaylie lo sapeva: doveva smetterla di farsi paranoie
(e soprattutto sogni assurdi), specialmente dal momento che sarebbe
stata seduta a qualcosa come sette Km in linea d'aria da loro.
Intanto i giorni passavano ed
arrivò
anche l'inizio del Tour mondiale dei ragazzi. Su Twitter le immagini
ed i commenti euforici di fan e dei diretti interessati si
moltiplicavano a vista d'occhio, per non parlare dei video di tutte
le canzoni che facevano durante le serate. Ormai le sembrava di
conoscere a memoria ogni performance che facevano, le mancava
solamente di conoscerne l'ordine, ma aveva la netta impressione che
se si fosse messa solo un pochino più d'impegno l'avrebbe
scoperto.
I sogni, per fortuna, erano terminati e tutto sommato la vita di
Kaylie era tornata ed essere abbastanza normale. Niente più
ore
perse su YouTube, per la gioia di sua madre, e niente più
discorsi
pubblici circa i ragazzi, per la gioia di Denise e Marta. Eppure, una
sola cosa non era tornata al suo posto: quella sensazione che veniva
dal profondo dello stomaco che la sera del concerto sarebbe successo
qualcosa d'importante. Era sempre lì, latente, come se
stesse solo
aspettando il momento giusto per sbucare fuori e dirle “Te
l'avevo
detto!”.
Hi sweethearts!!
Scusate se non ho postato, ma ci sono stati alcuni
problemi con la storia... Comunque, ora sarò molto
più regolare nel postare *fa giurin giurello * Spero che
cominciate a capire un po' chi sia la nostra Kaylie e le persone che le
stanno accanto... Io posso solo dirvi che beh, quella sensazione, la
tormenterà ancora per un po'... Spero vogliate lasciarmi un
parere, anche piccolo, piccolo... Giusto per capire se continuare o
meno... Grazie mille per aver letto <3
Lots
of Love <3
|
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Capitolo 3 *** Heart Attack ***
Heart
Attack
Tre mesi erano volati. Non nel
senso che
erano passati talmente velocemente da non rendersene nemmeno conto.
No: erano proprio volati. Aveva preparato tre esami per
l'università,
fatto uno spettacolo di danza, festeggiato Natale e Capodanno,
Carnevale e compleanni vari ed eventuali; tentato di soddisfare tutte
le possibili ed immagini aspettative; si era tenuta aggiornata sui
Lawson e sugli One Direction. Kaylie non aveva avuto nemmeno il tempo
di respirare, figurarsi di rendersi conto che tre mesi erano passati.
Così il giorno era
arrivato. Era sabato
mattina. Il concerto sarebbe stato la domenica seguente alle ore
21:00.
Era sabato mattina e Kaylie
era a letto
con lo stomaco sottosopra. Non aveva chiuso occhio tutta la notte
grazie a quel maledetto mal di stomaco che la stava tormentando ormai
da una settimana. Le aveva provate tutte: niente cibi conditi, niente
cioccolata, niente cibi rossi, dieta in bianco... Qualsiasi cosa, ma
il risultato non cambiava: si sentiva uno zombie. Ecco a cosa
portavano le sue sensazioni “Fortuna che doveva succedere
qualcosa
d'importante... Ecco qual'è la cosa importante: non
andrò al
concerto perché sono talmente tanto ossessionata da questa
storia
che persino il mio stomaco mi chiede pietà!”.
Kaylie sapeva benissimo
perché si
sentiva ridotta come uno straccio: ogni volta che doveva fare
qualcosa di considerevole le si stringeva lo stomaco in una morsa di
nervosismo che non si scioglieva fino a pochi secondi prima del
momento fatidico. Fu per quello che decise di alzarsi comunque dal
letto e fare come aveva fatto negli ultimi sette giorni: fingere che
tutto andasse perfettamente. Fece colazione, si lavò,
indossò il
suo paio di jeans preferiti e la sua felpa delle “giornate
no”
(benché fosse metà maggio di mattina c'era ancora
una leggera
brezza). Doveva chiamare Marta per organizzarsi per la giornata
successiva, ma decise che un po' d'aria le avrebbe fatto bene.
Sarebbe andata a piedi, magari così il suo cervello avrebbe
ripreso
il controllo sul suo corpo, bloccando qui tremendi crampi di
nervosismo allo stomaco. Prese l'inseparabile I-pod e optò
per la
sempre fidata playlist “I love UK”. L'aveva creata
circa nel
periodo in cui aveva scaricato il secondo album degli One Direction e
conteneva, oltre alle loro canzoni, anche quelle dei Lawson, di Ed
Sheeran, di Conor Maynard e quelle dei The Script. Ogni giorno,
mentre andava all'università, l'ascoltava e si stupiva di
come non
si stancasse mai. Le prime note di Over Again o di The
A
Team le facevano venire ancora le lacrime agli occhi ed ogni
volta che Learn To Love Again cominciava i suoi
piedi
sembravano non riuscire a star fermi. Ed anche quella mattina, anzi,
soprattutto quella mattina, quelle canzoni la colpirono
particolarmente, come se fosse stata l'ultima volta che le avrebbe
sentite. “Mamma mia, qui le cose vanno peggiorando,
altroché....”
pensò Kaylie mentre attendeva che Marta le aprisse la porta.
Marta- Oh mio dio!!! Ma che
hai fatto?!
Stai malissimo!! Ma che ti sei presa, la peste bubbonica??
-Ciao anche a te Marta. E'
sempre un
piacere vederti, soprattutto perché mi alzi ogni volta
l'autostima... Diciamo che non sono proprio al massimo delle mie
forze, ecco...
Marta- A dir la
verità sembrerebbe più
che un dissennatore te le abbia risucchiate le forze, comunque...
Entra dai.
Quando si furono sedute, Marta
fece
l'unica domanda plausibile ed anche l'ultima che Kaylie voleva che le
facesse.
Marta- Ce la fai ad andare
domani? Perché
altrimenti le accompagno io...
-Marta per domani
sarò come una
rosellina appena sbocciata, non ti preoccupare...
Marta- No, no...Io mi
preoccupo eccome.
Ma dico, ti sei vista??
-Si, Marta. Mi sono vista. So
di sembrare
la sorella illegittima di Casper, ma è solo
perché sta notte non ho
chiuso occhio per le fitte allo stomaco... Sta notte e le sei notti
precedenti...
Marta- Senti, facciamo
così: domani
mattina ti chiamo e mi dici come stai e poi decidiamo. Va bene? Non
sarò di certo io ad impedirti di andare a vedere i tuoi
idoli...
Sorrisetto beffardo.
-Marta, sei veramente
insensibile! Mi hai
appena detto che potrebbero raccogliermi con un cucchiaino tanto sono
presa male, e poi ti azzardi pure a fare del sarcasmo... Che gran
bella amica che sei... Grazie, grazie... Se i miei fragili sogni
saranno infranti definitivamente, sarà stata tutta colpa
tua...
Sappilo!
Si guardarono negli occhi e
dopo due
secondi scoppiarono a ridere come due matte.
“Sì, mi
serviva proprio uscire per un
po' da casa...” si disse Kaylie mentre si incamminava sulla
sua
strada di ritorno. Aveva deciso di sviluppare un piano di lavoro
della giornata di modo da non avere nemmeno un secondo libero per
poter pensare al concerto o anche solo a Liam... Avrebbe pulito la
casa da cima a fondo, pure i vetri se ne avesse avuto il tempo,
avrebbe aiutato la madre a preparare da mangiare, avrebbe studiato
tutto il pomeriggio e, dopo cena, si sarebbe fatta una doccia veloce,
una controllatina ai social network, e poi subito a letto. Quella
notte doveva dormire a tutti i costi altrimenti le occhiaie che
normalmente soggiornavano sotto i suoi occhi sarebbero diventate due
fosse di un terrificante color melanzana. Stranamente, per la prima
volta in vita sua, riuscì a rispettare il piano che si era
imposta.
Quando la domenica mattina si
alzò era
decisamente più riposata ma appena il suo sguardo si
posò sul
cerchietto rosso che circondava il numero 19, il suo stomaco si
ribellò e si strinse come una morsa tanto da farla ricadere
a letto.
Quando trovò la forza di rialzarsi, prese il calendario e lo
girò
dall'altra parte. Digitò il numero di Marta:
Marta- Ehi donna!! Come va sta
mattina??
Sei tornata dal regno dei morti??
-Ah ah ah.... Buongiorno anche
a te e sì,
sono tornata dal regno dei morti!!
Marta- Perfetto!! Allora oggi
pomeriggio
si parte alle quattro, ti passo a prendere io e ti dico solo di
prepararti psicologicamente perché le altre due sono fuori
da
testa...
-A proposito: Noi-Sappiamo-Chi
viene via
con noi?
Marta- Sì, ma circa
il fatto non ho
alcuna intenzione di starci a pensare troppo quindi cambiamo
discorso... Grazie...
-Aspetta, aspetta... Colgo una
certa nota
di nervosismo nella tua voce... Ammettilo: senti pure tu che sta sera
succederà qualcosa d'importante, anzi, di epocale!
Marta- Quasi, quasi ti
preferivo quando
eri la sorella illegittima di Casper... Comunque lo sai che l'unica
cosa che potrebbe accadere sarà un rifiuto da parte di
Noi-Sappiamo-Chi...
-Sempre positiva, eh? Guarda,
se ti può
consolare il mio stomaco dice l'esatto opposto: questa sera
accadrà
qualcosa che rivoluzionerà le nostre vite!
Marta- Ti sarà
passato pure il mal di
stomaco ma mi sa che ti si è fulminato il cervello... Va
beh. Ci
vediamo dopo allora... Un bacio.
-A dopo.
Bene. Ora doveva semplicemente
trovare
un'espressione facciale che non facesse trapelare che cosa stasse
accadendo dentro di lei: un'enorme accozzaglia di emozioni che
andavano dall'ansia, all'agitazione, alla felicità, al
nervosismo,
alla voglia di gridare. Optò per un sorriso neutro e uno
sguardo un
po' schivo. Quando sua mamma la vide in faccia si mise a ridere:
aveva capito perfettamente che cosa stasse tentando di fare.
Liliana- Amore di mamma, lo
sai vero che
quella faccia indifferente funziona solo con il resto del mondo e non
con me. Quanto sei emozionata?
-Oh mamma, ma dai!! Non sono
mica una
bambina di dodici anni che deve andare al concerto dei suoi idoli...
Liliana- No, infatti... Ne hai
diciannove!
-Piantala!! Ve bene.
Sì,sono un po'
emozionata, ma è una sana e controllabile emozione
pre-concerto.
Nulla di che...
Liliana- Ho capito: non vuoi
dirmi la
verità. Pazienza. A che ora partite?
-Alle quattro passa Marta a
prendermi.
Liliana- Sai già
che cosa ti metterai?
-Mamma!!! Smettila... Sembra
che debba
andare ad un appuntamento!
Liliana- D'altra parte, se non
vai a
nessun appuntamento riservo questo domande per altre occasioni...
-Devi per forza ricordarmi che
la mia
vita sentimentale ha l'attività di un'ameba? Ne sono
abbastanza
consapevole, non ti preoccupare. Comunque pensavo la camicetta verde
senza maniche ed una paio di jeans.
Liliana- Capelli sciolti e un
po' di
trucco...
-Che??
Liliana- Ho detto che ti devi
lasciare i
capelli sciolti e metterti un po' di trucco! Non si sa mai a questo
mondo...
-Non ci credo che stiamo
seriamente
facendo questa conversazione...
Liliana- Senti. Mi preoccupo
solamente
per te. Ci tengo che tu ti prenda cura di te stessa anche se non
c'è
alcun ragazzo nella tua vita. Bisogna volersi bene in ogni momento.
-Ok, questo è
troppo... Vado a svuotare
la macchinetta fotografica perché Marta mi ha chiesto se le
sue
sorelle possono usare la mia...
Liliana- Faresti di tutto per
non
ascoltare i consigli di tua mamma!!
La sentì urlare
Kaylie dalla cucina,
mentre chiudeva la porta della camera. Voltandosi vide che il
calendario era ancora appeso al contrario. Lo voltò e si
sedette
davanti al computer per svuotare la macchinetta. “Caspita,
queste
foto sono vecchissime!!” si disse Kaylie mentre una
cinquantina di
esse si caricavano davanti ai suoi occhi. Erano di qualcosa come
cinque anni prima. Era veramente così sorridente in prima
superiore?
Non si era mai fermata a pensare seriamente a quante cose fossero
cambiate negli ultimi anni e quanto lei fosse cambiata, sia
fisicamente che caratterialmente. Rimase incantata da quella
rappresentazione tramite istantanee della sua vita, tanto che sua
madre dovette ricordarle che tra meno di un'ora sarebbe dovuta andare
via. Si cambiò e si sistemò i capelli. Quel
giorno le stavano
stranamente bene, erano quasi delle onde definite il che era
considerabile come un miracolo data l'umidità che c'era. Si
truccò
poco, giusto un velo di ombretto e di mascara, con un po' di gloss.
Si chiese anche per quale motivazione lo stesse facendo, ma tra i
consigli di sua mamma e un'altra ineluttabile fitta allo stomaco,
optò per non farsi molte domande. Marta arrivò
con dieci minuti di
ritardo, “Giusto perché i miei nervi non sono
già abbastanza a
fior di pelle...”. Sua mamma, salutandola, le disse soltanto:
-Mi raccomando... Sorridi!
-Seriamente: sto cominciando a
preoccuparmi per mia mamma...
Salendo in macchina, Kaylie
non poté
fare a meno di commentare ad alta voce il comportamento di Liliana
degli ultimi giorni.
Marta- Sul serio? Che
è successo?
-Per salutarmi mi ha detto
“Mi
raccomando... Sorridi!!”... Io comincio a preoccuparmi...
Risatina dal retro della
macchina: le
sorelle di Marta, Carlotta ed Isabella, stavano ridendo sotto i
baffi. Quando Kaylie si voltò per salutarle meglio si rese
conto che
erano già in uniforme per il concerto: maglietta con
un'enorme
stampa degli One Direction con tanti cuoricini attorno e scritte
fatte con la matita per gli occhi sulle guance. In quel momento si
rese effettivamente conto di come sarebbe stata la serata: avrebbe
perso la testa e la calma per far da babysitter a due Directioners
sfegatate. Più o meno un suicidio per i suoi nervi
già a fior di
pelle. Ma decise che non era proprio il caso di farne un dramma e che
vivere quella serata nella maniera meno traumatica possibile sarebbe
stato il suo obbiettivo.
Passarono a prendere Max (o
Noi-Sappiamo-Chi, come lo chiamavano loro), così Kaylie fu
costretta
a sedersi dietro con Carlotta ed Isabella. Appena partirono la logica
richiesta venne fatta:
-Mettiamo su il cd dei 1D!!!
A dire il vero, non era
nemmeno una
richiesta: era un ordine. Benché né Marta
né Max volessero sentire
per le due ore di strada quei cinque ragazzi cantare, furono
schiacciati dalle urla delle due Directioners che
ebbero le
loro canzoni a ripetizione. Kaylie si svegliò di colpo:
aveva
dormito per una ventina di minuti e aveva sognato Liam. Di nuovo.
Dopo aver parcheggiato
dall'altro capo
della città ed aver camminato per mezzora arrivarono davanti
all'Arena... A Kaylie mancò letteralmente il fiato e poco ci
mancò
che le venisse un attacco di panico. Orde di ragazzine urlanti (e
già
piangenti) erano assiepate davanti ai cancelli.
Marta- Bene, carissima:
divertiti! Sono
tutte tue!!
-Ehi!! Aspetta un attimo!!
Dove vi
ritroviamo alla fine del concerto?
Marta- Sei sicura di arrivarci
alla fine
del concerto, Kay? Comunque, ti aspettiamo dal parcheggio.
Riportamele intere, sane e salve. Divertitevi. E voi due non fatela
impazzire: comportatevi bene. Baci!!
-Bene ragazze: avete i
biglietti??
Carlotta e Isabella- Si!!!!!
-Allora... Andiamo!
Si misero in coda e dopo
nemmeno dieci
minuti Carlotta ed Isabella stavano ridendo e urlando con altre venti
ragazzine appena incontrate. Kaylie si chiese che cosa ci facesse
lì
finché una ragazza non le si avvicinò, dicendole:
-Ehi! Anche te ti senti un po'
“vecchia”
qui in mezzo?
-A dire il vero, mi sento
proprio una
cariatide in mezzo a tutte loro... Sto facendo da babysitter alle
sorelle di un'amica, ma non nego di sapere a memoria tutte le loro
canzoni....
-Pensa che io non ho nemmeno
la scusa di
fare da babysitter a qualcuno!
Disse la ragazza, ridendo.
-Comunque mi chiamo Tessa. E
ho
vent'anni.
-Piacere Tessa. Io sono Kaylie
e ho
diciannove anni...
Tessa- Noto che non sono
l'unica ad avere
un nome assurdo! Il mio è dovuto all'amore spassionato di
mia mamma
per Hardy e la sua “Tess Of The D'Ubervilles”... Il
tuo invece?
-Mamma aveva una grandissima
passione per
i nomi strani e le telenovelas americane degli anni Novanta...
Diciamo che c'è mancato veramente poco che non mi chiamassi
Brooke.
Tessa- Non sai quanto sono
felice di aver
trovato qualcuno della mia età... In tutto il resto del
mondo le
loro fan sono anche più vecchie di noi, mentre qui in Italia
sono
tutte adolescenti...
-L'hai notato anche tu?! Qui
nessuno mi
credeva quando lo dicevo!!!
Tessa- Ma Kaylie, tu dove sei
seduta?
-Sono in piccionaia
praticamente... Tu?
Tessa- Sono sulle gradinate
laterali...
Aspetta, stanno chiamando il mio settore... Vado, è stato
bello
conoscerti...Come facciamo a tenerci in contatto??
-Cercami sia su Facebook che
su
Twitter... Tanto il mio nome non è così comune...
Buon concerto!!
Tessa- Anche a te!!! Ti
manderò le
foto!! Ciao!
Mentre aspettavano, Kaylie si
rese conto che c'erano delle telecamere e dei fotografi che si
muovevano tra le
orde di ragazzine. “Staranno facendo le riprese per il film
in 3D
della band... Basta che non si avvicinino troppo, perché mi
mancherebbe solamente di finire su un film, che qualcosa come mezzo
mondo vedrà, in queste condizioni e poi posso pure scavarmi
la fossa
e nascondermici dentreo a vita...”. Doveva confessarlo: una
sera,
mentre sua sorella era fuori con degli amici ed i suoi genitori erano
ad un concerto, Kaylie aveva guardato l'Up All Night Live Tour
… Un'ora e sette minuti di canzoni degli One Direction.
Aveva
pensato che il concept del concerto non fosse affatto male(loro che
si cambiavano in base alle stagioni dell'anno che passavano...
Innovativo), ma secondo lei mancava qualcosa: i ragazzi, per loro
stessa ammissione, non sapevano ballare e, benché la loro
carica sul
palco fosse coinvolgente, avevano bisogno di almeno qualche effetto
scenografico in più. Magari non per tutte le canzoni, ma su
alcune
avrebbe completato la scena. Mentre pensava a tutto questo vide la
telecamera passarle affianco e fermarsi davanti a Carlotta ed
Isabella. Il cameraman gli fece qualche domanda in inglese che loro
non capirono, così Kaylie intervenne per tradurre. Appena
vide lo
sguardo del cameraman si pentì di averlo fatto.
Cominciò a
chiederle come si chiamava,
da dove veniva e quanti anni aveva. Kaylie rispose, maledicendo per
la prima volta in vita sua il suo inglese fluente. L'uomo le fece
qualche altra domanda circa se fosse emozionata per il concerto e sul
perché le piacessero i ragazzi, tutto mentre riprendeva
diligentemente. Non poteva far altro che dire la verità,
quella che
non aveva mai detto a nessuno di quelli che conosceva, e diede tutte
le risposte che una vera Directioner avrebbe potuto
dare,
aggiungendoci quelle due frasi in più che non la facessero
sembrare
un'adolescente invasata. Quando il cameraman la ringraziò e
la
salutò con una sguardo grato negli occhi, felice forse di
aver
trovato qualcuno che parlasse decentemente in inglese, Kaylie si
sentì piuttosto fiera di sé stessa.
Con ogni
probabilità la sua reputazione
era appena stata demolita per sempre, ma non le importava gran
ché:
stava per sentire gli One Direction in concerto.
Dovettero aspettare altri
venti minuti
prima di entrare, e quando Kaylie vide strappare il suo biglietto,
una piccola scarica di adrenalina si diffuse su tutto il suo corpo.
Solo quando mise piede nell'Arena e raggiunse il suo posto si rese
conto che stava letteralmente tremando.
Ventimila ragazze stavano
aspettando in
trepidante attesa di vedere i loro idoli. Ventimila ragazze stavano
realizzando il loro sogno. Ventimila paia di occhi si sarebbero
puntati tutti su quei cinque ragazzi nel giro di tre quarti d'ora. Se
fosse stata al loro posto, Kaylie sarebbe sicuramente svenuta. Eppure
avrebbe fatto carte false per essere al loro posto, per essere quella
che doveva esibirsi davanti a quell'enorme platea.
Erano passati circa dieci
minuti, quando
le luci si spensero... Tutti gli occhi si concentrarono sul maxi
schermo al centro del palco e tutte le bocche cominciarono ad urlare.
Harry- Welcome everybody to
our Take Me
Home World Tour!!!
Louis- We have a present for
some of you,
standing in the crowd!!!
Liam- Five of you, sitting in
the back
sites, will be picked up in order to attend the gig right in front of
the stage!!!
Niall- So when the camera
arrives in
front of you scream as louder as you can!!
Zayn- We'll choose the
winners!!!
Tutti- Three...Two...One...
Scream!!!!
Kaylie
non ebbe nemmeno il tempo di
metabolizzare il fatto di stare a vedere le loro facce sul gigantesco
schermo, che tutte le ventimila persone presenti all'interno
dell'Arena di Verona cominciarono ad urlare. La telecamera
cominciò
a fare il giro delle gradinate, non restava sopra i volti per
più di
un secondo, se non quando si avvicinò a lei...
Sembrò rallentare e
soffermarsi sul suo viso quei tre secondi in più, come se
indugiasse... L'unica cosa che le venne in mente, stranamente, fu il
consiglio di sua mamma: “Mi raccomando...
Sorridi!”.
E Kaylie sorrise... Forse, fu
quello che
cambiò tutto....
In quel momento si rese conto
che
qualcosa era successo, che i giochi erano fatti, che d'ora in poi
niente sarebbe più stato lo stesso... “Come al
solito sto
fantasticando troppo....” fu il successivo pensiero di
Kaylie, ma a
quanto sembrava le sorelle di Marta non la pensavano allo stesso
modo.
Carlotta- Ma Kay, ti sei resa
conto di
quanto fortunata sei??? Ti hanno intervistato, ti hanno ripresa sui
maxi schermi e sei sicura che LORO ti hanno vista!!!
-Carlotta sinceramente non
credo che mi
abbiano notata in mezzo a tutte voi, che state perdendo l'utilizzo
delle corde vocali a son di urlare per loro...
Isabella- Credimi che averi
pagato per
essere al tuo posto!!! Sarai uno dei ricordi che loro avranno dei
concerti in Italia!!
-Va bene, Isabella... Questo
è
seriamente inquietante. Avete presente quante ragazze vedono tutti i
santissimi giorni?? Non si ricorderanno certo di me...
Carlotta- Tu non capisci!!!
Loro si
ricordano tutte le loro Directioners …
Noi ne abbiamo le...
La voce di Carlotta fu
superata da un
boato di urla: sul maxi schermo erano comparsi Liam e Louis (questa
volta in diretta, dal backstage, vestiti con gli abiti del concerto)
e stavano sorridendo per il frastuono che potevano solo intuire da
dov'erano.
Louis- What's up girls?? We've
just
picked up the five lucky Directioners which will see us very very
close!!
Liam- But tonight we feel so
big-hearted... So, we decided that these five lucky girls will also
have a meet&greet after the gig with us!!!
Louis- And the winners are...
Una luce accecante
cominciò a percorrere
le gradinate... Ogni volta che qualche settore veniva illuminato si
scatenava un boato assordante di urla... Facce estatiche di fan
comparivano sugli schermi, riprese da telecamere fissate
chissà
dove... I ragazzi non si vedevano più, al loro posto era
comparso un
enorme countdown palpitante...
Dieci... Nove... Otto...
Sette... Lo
stomaco di Kaylie si contorse...
Sei... Cinque... Quattro...
Smise di
sentire il frastuono che le girava attorno...
Tre... Sentì la
testa cominciare a
girarle...
Due... “Forse mi sta
vendendo un
infarto?” ... Uno!!!
La luce era puntata
esattamente su di
lei... Ogni singolo poro della sua pelle sentiva il brivido di avere
vetimila paia di occhi puntati su di lei... A quanto sembrava sua
mamma aveva avuto ragione ancora una volta: sorridere è
l'unica cosa
che conta.
Kaylie vide due uomini con una
t-shirt
nera con la scritta “staff” avvicinarsi e dirle che
doveva
seguirli... Fu allora che si rese conto che erano state scelte lei e
le quattro ragazzine urlanti sedute prima di lei e questo voleva dire
solo una cosa: che Carlotta e Isabella non erano state scelte.
Questo, a sua volta, voleva dire che il destino le era completamente
avverso e che lei avrebbe dovuto rinunciare al posto in prima fila e
al meet&greet per restare con le sorelle di Marta, a meno che...
-Sorry...
-Yes, miss??
-Can I ask you something?
-Yes, sure... But quickly,
please.
-I'm here with two little
girls. They are
the twin sisters of a friend of mine, and I'm their babysitter for
tonight... So, I was wondering if...
-Faster, please...
-Could they come with me?!
Please!!!
-Well... I don't know... Oh,
Gosh!
C'mon... Come with them!!
-Thank you!! Thank you so
much!! You're a
miracle worker!!!
Kaylie
stava scendendo dalla piccionaia
con sei ragazzine urlanti, mentre parlava con l'omone dello staff che
aveva dato il via libera alla realizzazione del suo sogno. Si
ritrovò
in pochi istanti sotto l'arcata che l'avrebbe condotta direttamente
davanti al palco...Vide le luci, le facce che si voltavano, le
transenne che si aprivano... Era giusta di fronte al palco, con il
suo volto proiettato su tutti gli schermi dell'Arena di Verona...
Pensò che quando si sarebbe svegliata avrebbe chiesto a
Denise che
cosa potesse significare fare sogni del genere...
Hi sweethearts!!
Come promesso sono già qui
con un altro capitolo =) Ebbene è arrivato il grande giorno
e Kaylie va al concerto, benché abbia rischiato di non
riuscirci per quel presentimento che ormai la sta divorando... E poi:
boom!! Qualcosa scatta e beh... Le parole di Liliana sembrano diventare
più importanti di quanto potessero sembrare... *-* Che cosa
accadrà durante il tanto agoniato concerto??? Spero che
vogliate lasciarmi qualche parere, per sapere se Kaylie comincia almeno
a starvi un po' simpatica... *incrocia le dita delle mani, dei piedi e
anche quelle di Pascal, il mio micio*
P.S. Ditemi se i dialoghi sono
comprensibili anche se in inglese ^^
Mi eclisso e vi ringrazio tantissimo
per leggere e seguire la storia =)
Lots of Love <3
|
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Capitolo 4 *** Gotta Be You ***
Gotta
Be You
Percepiva
il calore dei rifelttori che erano puntati sul palco vuoto.
“Già,
palco vuoto che tra
meno di
dieci minuti sarà riempito dagli One Direction... Beh, prima
ci sarà
il gruppo di supporto... Non ho nemmeno controllato chi
fossero...”.
Non ebbe tempo di pensarci più di tanto perché in
quel preciso
istante salì sul palco Camryn.
Cantò per un venti minuti, ma la mente di Kaylie era
concentrata su
altro: “Che magari tutto questo nervosismo, tutta questa
sensazione
che qualcosa d'importante dovesse accadere, fosse causato dal fatto
di essere scelta per seguire il concerto in prima fila e per poi
riuscire anche ad incontrarli? Giuro che se è veramente
così da
domani metto annunci su Intrenet come sensitiva... Chissà
quanti
soldi potrei guadagnarci...”. Si rese che conto che le
ragazze
attorno a lei stavano urlando un po' troppo per una cantante di
supporto e allora capì: stavano per calcare il palcoscenico
prorpio
loro: gli One Direction.
Kaylie
risentì la stessa fitta allo stomano, lo stesso giramento di
testa
di un'ora prima, sotto quell'accecante riflettore... Poi vide il
countdown... Le immagini del video d'apertura erano cominciate: loro
che facevano festa e brillavano per la consapevolezza di star a
vivere il loro sogno... La band che si preparava sul palco, nella
penombra... I primi accordi di Up
All Night cominciavano a risuanare
nell'aria... Le luci che si facevano sempre
più accecanti... Ed ecco la sua voce... Erano suoi i primi
versi
della canzoni... E poi li vide.
Entrarono correndo, come se
stessero
facendo irruzione in una stanza dove si stava svolgendo una festa
parecchio noiosa, perché appena comparirono sul palco la
folla
sembrò essere stata in silenzio fino a quel momento tanta
era
l'energia e il frastuono che emanava. Erano solo in cinque ma
riempivano l'enorme palco dell'arena con una carica semplicemente
travolgente. Stando in prima fila, Kaylie poteva percepire quello che
i cinque ragazzi provavano: benché fosse la chissa quale
milionesima
volta che cantavano quella canzone, si divertivano come se fosse
stata la prima e ci mettevano lo stesso impegno.
Erano giusti davanti a lei:
Harry
continuava a salutarla. Louis le sorrideva. Zayn faceva dei piccoli
cenni con la testa. Niall le faceva l'occhiolino. Kaylie era certa di
non sbagliarsi. Quei gesti erano rivolti proprio a lei,
perché più
si guardava attorno più si accorgeva che le ragazzine la
stavano
guardando in maniera quasi inquetante. Ma ciò che realmente
le fece
uno strano effetto furono le occhiate che Liam le lanciava
furtivamente. Le canzoni si susseguivano l'una all'altra,
accompagnate dai cambi d'abito e dai ringraziamenti dei ragazzi.
Poi
arrivò il turno di Last
First Kiss... Come
ormai si era abituata a sentire negli ultimi cinque mesi, lo stomaco
di Kaylie si contorse in una morsa senza via d'uscita...
“Quella
sensazione... Quel sogno che
continuavo a fare...”. Non ebbe il tempo di finire il
pensiero
perché la canzone era comincita... Liam era seduto davanti a
lei,
sul bordo del palco, e la stava guardando.
No,
non la stava solo guardando... I loro occhi erano incatenati in una
sorta di vortice senza fine che sembrava inghiottirli e trascinarli
sempre più a fondo man mano che quei primi versi di canzone
scivolavano fuori dalle sue labbra... “Baby
I, I wanna know what you think when you're alone... Is it me, yeah?
Are you thinking of me yeah?... We've been friends now for a while...
Wanna know that when you smile... Is it me yeah? Are you thinking of
me yeah?”... Kaylie
sentiva il suo cuore batterle all'impazzata come mai le era capitato
prima, stava letteralmente correndo. Lei sapeva per che cosa
scalpitava: per ricercare un altro sguardo di quegli occhi dolci ma
decisi... Era come se ne avesse bisogno per continuare a muoversi
dentro il suo petto ed allo stesso modo sembrava che lui percepisse
questa sua esigenza poiché anche i suoi occhi la cercavano
continuamente. Quando arrivò il momento del cosidetto
“bridge”,
non ci furono più dubbi: Liam si sporse verso di lei,
ritrovandosi
ad una decina di centimetri di distanza dal suo cuore scalpitante e
le porse una mano... Kaylie guardò quel ragazzo che davanti
a
ventimila persone, senza averle mai parlato prima, senza averla
nemmeno mai vista prima di quel momento, le stesse facendo provare
delle emozioni che la facevano sentire viva per la prima volta in
vita sua e che mai, lo sapeva, avrebbe dimenticato. Tese la mano
verso quella di lui e quando avvenne il contatto tra i due palmi
entrambi sentirono che era semplicemente giusto.
“Girl
what would you do? Would you wanna stay if I were to say your last
first kiss...” Quello
sguardo voleva dirle qualcosa e Kaylie percepì che
sì, stava
finalmente capitando qualcosa di speciale nella sua monotona
esistenza: “Queste parole sono per me...”. Le
lasciò la mano e
si diresse verso il lato opposto del palco.
La
canzone finì, ma Kaylie sentiva che non si era immaginata
tutto:
Liam la stava ancora guardando e le sorrideva. Ancora una volta il
consiglio di sua mamma si stava rivelando corretto “Mi
raccomando... Sorridi!”. E Kaylie sorrise come mai aveva
fatto
prima.
I
pezzi si susseguivano l'uno all'altro ma le iridi brillanti per
l'emozione di Liam sebravano ipnotizzati verso il punto in cui si
trovava lei. Persino quando giunse il momento di rispondere alle
domande che le fan gli avevano tweettato, lui continuava a guardare
verso di lei, tanto che ad un certo punto Louis si avvicinò
a Kaylie
(suscitando le grida isteriche di tutte le Directioners
che erano nei dintorni e le maledizioni degli adetti alla sicurezza)
e le disse:
-What do you think? Who is the
“hottest
guy” here?
Era la domanda che era appena
comparsa
sullo shermo e a cui avrebbero dovuto rispondere loro... Le
adolescenti impazzite che la circondavano e pure quelle in piccionaia
cominciarono a urlare il nome del componente che per loro meritava
quel titolo... Kaylie sentì tutto il sangue che le circolava
in
corpo conflueirle sulle guance e si chiese se non stesse per
lampeggiare come un semaforo.
“Ma se non sono mai
arrossita in vita
mia!! Che diavolo succede?!”.
Trovando un coraggio e una
prontezza
d'animo che non pensava assolutamente di possedere, rispose:
-I think that everyone of you
has his
“hot factor”, but someone shows it much more than
the other...
-I
guess is Harry... So, sorry Liam but the girl fancies
the “hot guy”!!
Ripsose Louis voltandosi verso
Kaylie per
farle l'occhiolino dopo che Liam l'aveva mandato amichevolmente a
quel paese con una pacca sulla spalla.
Si voltò verso Liam
e lo vide
sorriderle, di nuovo... Forse era veramente una serata speciale.
“Forse non tutto va sempre per il verso storto... Forse alle
volte
basta crederci anche solo un pochino...”. Era come se la
mente di
Kaylie fosse leggera come l'aria che si respira nei tramonti d'inizio
estate. Le sembrava che non ci fosse alcunchè di cui si
dovesse
preoccupare, che in qualunque modo quella serata si sarebbe conclusa,
le sarebbe sembrata perfetta. Cantarono Little Things
a poco
più di due metri da lei, ma era come se non ci fosse alcun
tipo di
spazio a separarla da loro, o meglio, da lui. Era per lei che stava
cantando quella canzone. “Ma se nemmeno mi conosce... Mi ha
appena
vista, come diamine potrebbe anche solo pensare che...”. Non
c'era
niente da fare: sembrava che la mente di Kaylie si rifiutasse di
essere razionale, di creare argomentazioni valide per farle capire
che tutto ciò che lei stava vedendo era materialmente
impossibile,
ma forse quello era un sogno... Niall, Louis e Zayn si commossero
più
di qualche volta durante le canzoni, come se non potessero credere a
tutto l'affetto che stavano ricevendo da quelle ventimila ragazze
assolutamente innamorate di loro... Gli occhi di tutti e cinque
brillarono di una luce di orgoglio e di felicità pura data
dalla
voce delle fan che alle volte riusciva a coprire le loro stesse voci
amplificate dai microfoni... Ogni singolo “grazie”
che
dissero sembrava espresso non solo con le corde vocali, ma con le
corde del cuore... Non si sarebbero più dimenticati di
quell'incrdibile serata... E nemmeno Kaylie...
Quando il concerto
finì ci fu un vero e
proprio boato di approvazione da parte delle Directioners
presenti. Kaylie sentì che un aparte di lei avrebbe fatto
qualsiasi
cosa in suo potere per poter sperimentare in prima persona quella
sensazione: stare di fronte a ventimila persone che ti applaudono
perchè hai appena realizzato un loro sogno facendo quello
che per te
è essenziale quanto respirare. Non si era mai resa conto,
fino a
quel momento, di quanto quel desiderio fosse radicato in lei, di
quanto le sembrasse importante da realizzare. “Ma
come?”.
Mentre si faceva questa
domanda, lo
stesso omone vestito con la maglietta nera con la scritta staff, che
aveva dato via libera al suo sogno e con cui aveva parlato prima del
concerto, le fece cenno di seguirlo. Kaylie recuperò
Carlotta ed
Isabella, che stavano saltando in una sorta di estasi euforica, e
seguì l'uomo dello staff di nuovo sotto i tunnel arcuati
della'Arena, questa volta però, innoltrandosi sempre
più nei
meandri dell'antico edificio. L'uomo l'aspettò e le chiese
come
fosse andato il concerto:
-Really well! The guys are
just amazing.
Their live performances haven't anything less than the recorded ones.
-Yes, they're great. And they
love their
fans so much...
-Oh, wait: their Directioners
.
Although they can go mad...
L'uomo dello staff rise
talmente
fragorosamente che le sei ragazzine che li seguivano e i suoi due
colleghi si voltarono a guardarli. Kaylie sorrise tra sé: le
faceva
sempre piacere riuscire a far ridere qualcuno.
-Can I ask you something?
-Of course Miss.
-What's your name? Because I
really want
to know the name of the man who has made my dream become a little bit
closer...
-Oh, Miss... My name's Mark.
You know...
You belong to a very selected and rare kind of person...
-And which, if I may know...
Mark- The pure one... You're
smile is so
contagious!
-Oh, thanks Sir!
Erano arrivati davanti ad una
porta
taglia fuoco con un cartello sopra con suscritto “Dressing
Room”.
Quando Mark aprì la pesante porta, un corridoio illuminato a
giorno
si presentò davanti ai loro occhi: l'aria climatizzata era
azionata
al massimo, tanto che Kaylie si stupì di non veder comparire
qualche
pinguino. Guardando alla sua sinistra, Kaylie vide una serie di relle
con vetsiti ammucchiati sopra, scarpe in ogni dove e bottigliette
d'acqua lasciate mezze piene sul pavimento: erano esattamente dietro
al palco e quelli erano i vestiti di scena dei ragazzi.
Kaylie riconobbe la giacca di
jeans che
Liam aveva indossato durante il primo brano che aveva cantato quella
sera. Le mancò per un secondo il respiro, quando rivide nei
suoi
occhi quelli di Liam che la guardavano fissi e le sorridevano.
Parlando con Mark, si era quasi dimenticata di quanto fosse successo
durante il concerto, ma ora quelle sensazioni si fecero sempre
più
presenti nella mente di Kaylie, stranamente sciolta da qualsivoglia
paura. Seguirono quel corridoio per altri due minuti, passando
affianco a un'infinità di porte aperte in cui decine di
persone
stavano lavorando instancabilmente: trasportavano immagini del
gruppo, urlavano nei loro cellulari, scrivevano mail mentre
lanciavano comandi a qualche malcapitato nuovo arrivato che il caso
gli messo in parte in quel momento. Kaylie rimase strabiliata da
quanto lavoro ci fosse dietro ad un tour mondiale: certo, era
cosciente del fatto che organizzare un evento del genere non fosse
facile (quando lei aveva dovuto organizzare gli spostamenti suoi e di
Denise per andare a Milano al concerto dei The Script, per poco non
era impazzita), ma quella era veramente una macchina infernale che
non smetteva mai di lavorare da tre mesi prima l'inizio del tour fino
all'arrivo a casa della boy-band finito il giro del mondo. E pensare
che l'anno seguente avrebbero fatto un tour nei maggiori stadi del
mondo: era semplicemente inconcepibile.
Poi la vide: una porta sulla
destra,
appena socchiusa, da cui era appena uscita molto agilmente una donna.
Era alta più o meno come Kaylie (quindi non più
di uno e
settanta... Scarsi), con i capelli castani lisci tenuti dietro le
orecchie, un enorme pass che le pendeva dal collo e che continuava ad
incastrarsi sulla giacca blu tenuta aperta. Aveva una cartellina in
mano ed una penna e sembrava altamente trafelata.
-Wait: why there are seven
girls here?!
Mark- Because one of the girl
that has
been chosen is attending to the twin sister of a friend of her, so...
-That's enough Mark, I get
it... So, here
we have seven fans, that means less time for any of you...
-Sorry Mark... If I'd know
that you could
be in trouble I wouldn't ever ask you...
Disse
Kaylie, capendo
che forse, assecondando la sua richiesta, il suo fautore di miracoli
era incappato in qualche problema.
Mark- Don't worry sweetie!
She's just a
little bit nervous. Louise is a nice person, but when she's working
everything has to be under her control. But this is also the reason
why she's the best.
Louise- Alright
girls, now I need your nominatives and then you will see the guys...
Ecslamazioni di eccitazione si
diffusero
per il corridoio. Kaylie si guardò attorno e si rese conto
di
essere l'unica (ad eccenzion fatta per Mark, gli altri due uomini
dello staff e la super efficiente
Louise)
ad avere un'età superiore ai quindici anni: si
sentì letteralmente
morire. Evidentemente Mark si era accorto della sua espressione e le
chiese se andasse tutto bene. Kaylie rispose che sì, andava
tutto
bene, solo che:
-I feel a little bit old
here...
Mark-
Oh, c'mon!!
You have the same right to be here of these younger ladies. Well,
maybe you could have more possibilities to catch the attentions of
these young he-men!!
Kaylie non potè
fare a meno di ridere a
quella frase: sembrava che Mark l'avesse seriamente presa in
simpatia. Probabilmente se ne accorse anche Louise che, dopo aver
preso i nominativi di tutte le ragazzine (comprese Carlotta e
Isabella che ora sembravano un mash-up tra il terrorizzato e
l'emozionato), si stava dirigendo verso di lei.
Louise-
Mark, I
think that you have found someone that understands your sense of
humour...
Disse facendo un ampio sorriso
in
direzione dell'omone che stava affianco a Kaylie. A quanto pareva, i
due si conoscevano da parecchio.
Louise- So, this is THE girl...
Ci fu qualcosa in quel
“the”, che
fece sentire a Kaylie una nuova stretta allo stomaco. “Forse
è
tutta colpa dell'accento...”.
Louise- Well, can you tell me
what's your
name and how old are you, please?
-My name's Kaylie Bella and
I'm 19 years
old.
Louise- Oh
Gosh!
That's perfect! So girls, come in. Remember: you will have a photo,
an autograph and an hug. Just two minutes per person.
-Wow, that's much worse than
what I could
ever imagine... I guess that in a jail the guards are more
permissive!!
Kaylie si accorse troppo tardi
di aver
parlato a voce decisamente alta.
Mark- Well, sometimes it can
seam but
it's not always like that.
Louise- Miss Kay, would you
come in?
Mark- I will wait for you
right here.
Enjoy yourself!!
Non riusciva a capire per
quale
motivazione ma a Kaylie sembrava sempre che quando Louise le rivolgeva
la parola lo facesse con una gentilezza insolita. “Ma
dimmi te se devo fare questo tipo di congetture proprio ora che sto
per incontrare gli One Direction, esperienza che racconterò
ai miei
nipotini quando verranno a trovarmi per
festeggiare il mio centesimo compleanno... Ma forse nemmeno pensare a
questo è totalmente normale...”.
Poi il suo cervello si spense.
Nel senso
che tutto quello che accadde dopo fu dettato unicamente dall'istinto.
Quell'istinto che per tutta
una vita
Kaylie aveva sempre fatto sottostare alla razionalità;
quell'istinto
che mai si era concessa di seguire di modo da poter vivere emozioni
vere e forti; quell'istinto che in quel momento le avrebbe cambiato
la vita.
Hi sweethearts!!
Lo so, sarebbe un po' presto per
pubblicare ma questo è un capitolo di passaggio
(più o meno, insomma, non sono capace di scrivere capitoli
in cui non succede nulla ^^) quindi ho pensato di farvi il "regalino
della domenica sera".... Spero apprezzerete =)
Fatemi sapere che cosa ne pensate
della storia, ci terrei veramente tanto, anche solo per dirmi di essere
risucita a regalarvi un quarto d'ora di tranquillità nelle
vostre vite...*-*
Grazie mille per aver letto *sta
ballando la conga perché siete arrivate fino a qui*
Lots of Love
<3
|
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Capitolo 5 *** Last First Kiss ***
(quando troverete
Kiss Me di Ed Sheeran, ascoltatela, vi prego...)
Last
First Kiss
Se mai qualcuno le avesse
chiesto che
cosa avesse provato quando aveva varcato la soglia di quel camerino e
si era trovata di fronte gli One Direction, sapeva già che
cosa
averbbe risposto: si era sentita a casa. Non è forse la
risposta
meno ovvia che ci si potesse aspettare?
Eppure quando Kaylie mise il
primo piede
oltre quella porta e vide Niall che firmava autografi assieme a Zayn,
Harry che abbracciava Carlotta, Louis che faceva una foto con
Isabella e Liam che cercava di parlare con le altre Directioners,
si sentì a casa. Quella strana sensazione di appartenere non
tanto
ad un luogo, quanto ad un gruppo di persone che quando ti sono vicine
ti fanno sentire sicura, apprezzata e serena.
“Aveva ragione mia
mamma a
preoccuparsi. Ormai sono un caso disperato!” pensò
Kaylie mentre
si avvicinava ai ragazzi. Erano oggettivamente carini come li aveva
sempre visti nei servizi fotografici, il chè non era affatto
scontato. Ma soprattutto erano vestiti normalmente.
Ciòè, non nel
senso che di solito non fossero vestiti in maniera normale, solo che
in quel momento Kaylie potè vedere bene chi fossero
singolarmente
gli One Direction: Zayn indossava una maglietta bianca con sopra una
camicia azzurra, con le maniche arrotolate, lasciata aperta a
mostrare un ciondolo, e dei jeans chiari; Niall aveva una maglia
bianca, con le maniche a tre quarti blu, un paio di pantaloni della
tuta grigi, che gli arrivavano dal ginocchio, le immancabili scarpe
bianche alte e quell'orribile cappellino che aveva comprato a Parigi
qualche settimana prima; Harry sfoggiava il suo solito look hipster
con jeans stretto nero, stivali logori, maglietta maniche corte
bianca con stampa dei Kiss e cappello panna stile
“panama”
calato sui ricci; Louis, invece, portava una maglietta blu abbastanza
stretta che metteva in risalto dei pettorali ben definiti, un paio di
pantaloni della tuta grigi e le solite Converse bianche.
Poi c'era Liam: indossava una
camicia a
quadri che non aveva ancora finito di abbottonare, una maglietta
bianca che si vedeva appenna,un paio di jeans scuri che gli
fasciavano appena le gambe muscolose ed un paio di scarpe
candidissime. Le maniche arrotolate della camicia facevano
intravvedere i quattro tatuaggi che aveva sugli avambracci... Era
stato uno di quei quattro tatuaggi a farle avere una spiccata
simpatia per lui: “Everything I Wanted But Nothing I'll Ever
Need”.
Si era chiesta se fosse convinto seriamente del significato di quella
frase poichè era molto inteso:
voleva dire
avere la consapevolezza di aver raggiunto tutto quello che si era
sempre sognato ma al tempo stesso sentire che con o senza tutto
ciò
la vita valesse lo stesso la pena di essere vissuta. A Kaylie questo
sembrava pazzesco.
Alzò gli occhi dal
tatuaggio e si rese
conto che Liam la stava osservando ed aveva colto dove fosse rivolto
il suo sguardo. Le sorrise. Le mancò il fiato. Dolcezza,
curiosità,
sicurezza: tutto in un solo strepitoso sorriso.
Intanto gli altri quattro si
erano
“liberati” delle Directioners
ed ora, dato che era stata
l'ultima ad entrare, si stavano avvicinando a lei per autografi e
foto di rito. Questo almeno era quello che Kaylie pensava, ma non era
certo quello che gli One Direction avevano in mente di fare.
Niall- Hey!! Nice to meet you!!
Abbraccio e due baci sulla
guancia.
Harry- Hi! Nice to meet you!
Abbraccio e due baci sulla
guancia.
Zayn- Hi! Nice to meet you.
Abbraccio e due baci sulla
guancia.
Louis- Hey!! Good to see you!!
It's a
pleasure to meet THE girl! Am I right, Liam?
Di nuovo troppa enfasi in quel
“the”
e questa volta non poteva essere colpa dell'accento. Kaylie si
voltò
verso di lui e vide comparire sul volto di Liam un sorriso tra
l'imbarazzato e il
“ti-prego-non-ascoltare-questo-idiota” che le
fece provarte l'irresistibile tentazione di abbracciarlo, tanto che
per non farlo dovette fare un grande sfoggio di autocontrollo.
-Anyway, I'm Liam, nice to
meet you...
And please don't believe to anything Louis is gonna say...
-Ok, I'm gonna act as if he
wasn't
here...
Risate generali. Kaylie si era
accorta
che Liam era stato l'unico a non salutarla dandole due baci sulle
guance, solo una stretta di mano, ma pensò che fosse ancora
a
disagio per l'allusione non troppo velata fatta da Louis. Si sorprese
di come potesse pensare a loro come se li conoscesse da tantissimo
tempo, ma le sembrava così naturale farlo.
Louis- Oh, c'mon! She
shouldn't listen to
all those smart things you always try to say instead of listening to
the great truths that I say!
-Well, I can always listen to
both of you
and then choose: the smartest or the truths-teller!
Harry- Guys: the girl is too
smart. I
think that she can handle you two, together, better than what we have
learnt in the last couple of years!
-Thanks Harry... You make me
blush...
Risate generali. Di nuovo. A
quanto
pareva Kaylie stava dando il meglio di sé ed il suo senso
dell'umorismo era parecchio apprezzato dai ragazzi.
Louis- Wait! We haven't still
asked her
named!
-My name is Kaylie, but I
think that it
will be easier for you to call me Kay.
Louis- I like this girl more
and more.
Good choice man! So: nice to meet you Kay!
-It's a honour to have the
chance to know
you Mr. Louis...
Kaylie fece un piccolo inchino
e subito
sentì uno scroscio di risate attorno a lei: sì,
si era conquistata
la simpatia dei ragazzi. Ma la cosa straordinaria era che ci era
riuscita essendo solo ed unicamente sé stessa. Le sembrava
un
miracolo.
Zayn- She's already got how it
works
here. Mr. Louis!
Niall- We should start call
him like this
everyday!
Louis- So it goes like this:
you come
here, say your jocks and try to steal my fool-crown?! Oh no, Mrs.
Kay, you won't win so fast!
C'era qualcosa di
assolutamente surreale
in quello che stava accadendo e Kaylie lo poteva leggere sui volti
increduli delle Directioners presenti nella stanza,
soprattutto in quello di Carlotta e Isabella. Come poteva succedere
nella vita vera che una persona qualunque incontrasse coloro che
accompagnavano la sua giornata grazie alle loro canzoni e vi si
ritrovasse a parlarci come se si conoscessero da anni? “Forse
è
tutto un sogno e quando mi sveglierò mi accorgerò
di essere
un'emerita cretina...” pensò Kaylie, ma la sua
attenzione fu
catturata da quanto stava succedendo nella stanza. Dopo la battuta di
Louis, Louise(la ferrea manager) si era intrufolata nel discorso e
stava dicendo che il tempo era scaduto già da un bel po' e
che
quindi dovevano fare la foto e poi salutarsi. Kaylie vide i ragazzi
stringersi accanto a lei, Louis che faceva facce strane appositamente
per disturbare tutti assieme a Harry e Niall, mentre Zayn e Liam
tentavano di trovare una posizione che non li implicasse nel caos che
gli altri tre stavano combinando. Scattata la foto, Kaylie vide Loius
farsi vicino a Liam e cominciare a parlagli, come se dovesse
convincerlo a fare qualcosa, poi tornarono entrambi verso le
ragazzine e cominciarono a salutarle a turno, lasciando lei per
ultima. Ogni volta che uno dei ragazzi si avvicinava a Liam, gli
sussurrava qualcosa all'orecchio e lui asseriva mestamente con la
testa.
Quando arrivò il
suo turno per salutare
i ragazzi le sembrò che un sogno stesse per finire, che
qualcosa di
bellissimo che le era capitato stesse per sfuggirle dalle mani
decisamente troppo presto. Vide sfilarle davanti Niall, Zayn, Harry,
Louis... Ognuno che la salutava dicendole quanto fosse stato un
piacere conoscerla, che era molto simpatica, tanto che Louis la prese
di nuovo in giro per il suo tentativo di rubargli la corona di
buffone e le gli rispose che la partita era appena cominciata e che
prima o poi ce l'avrebbe fatta, -Mr. Louis!
Si, non le sembrava vero di
aver
conosciuto quei ragazzi non più di venti minuti prima.
Quella
sensazione di sentirsi a casa non accennava ad abbandonarla, era
lì
pronta a farla piangere non appena avesse messo piede fuori da quella
stanza. Ma forse quelle lacrime avrebbero presto assunto tutt'altro
significato.
Liam- Would you come with me?
“Aspettate. Fermate
tutto un attimo!
Questo è seriamente Liam a parlarmi? Cioè: ho
veramente davanti a
me Liam James Payne, membro della boy-band più famosa al
momento,
diciannovenne tra i più sognati sulla faccia del pianeta,
che mi sta
chiedendo se lo seguo? E poi: dove dovrei seguirlo? Al diavolo,
è
davvero così importante il dove?!?! E seguiamolo!”.
-Oh...
Sure, I follow
you...
“Allora è
così che ci si sente quando
si segue l'istinto: estremamente liberi.”.
Era l'unico pensiero che
occupava la
mente di Kaylie mentre Liam le prendeva la mano e la conduceva fuori
dalla stanza, attraverso una porta opposta a quella da cui era
entrata, mentre gli altri ragazzi facevano finta di non vedere e Mark
le faceva segno che si sarebbe occupato di Carlotta ed Isabella.
Quella mano. Solo ora si
rendeva conto di
quanto delicata fosse, ma soprattutto di come la conducesse con
sicurezza, senza forzare la sua e nemmeno senza lasciarla cadere. Era
lì, calda, come se fosse sempre stata in attesa di
raccogliere e
riscaldare la mano congelata dall'emozione di Kaylie. Tutto il mondo
sembrava concentrarsi in quell'incrocio di palmi e dita, in quelle
scariche elettriche che, Kaylie ne era sicura, non era l'unica a
percepire.
Erano giunti in un corridoio
deserto.
Liam si voltò finalmente verso Kaylie ed i loro occhi si
incrociarono. Non era la prima volta che i loro sguardi incappavano
l'uno nell'altro, ma in quel momento smisero di respirare entrambi:
era qualcosa di più profondo ed arcano che era entrato in
contatto.
Era il loro cuore che cominciava ad abituarsi al battito dell'altro.
Era quel sentimento che cominciava a dischiudersi come una rosa del
deserto nell'esatto istante in cui viene sfiorata dall'acqua.
Kaylie era appoggiata al muro
di
piastrelle fredde, ma nonostante questo le sembrava che la sua pelle
stesse andando a fuoco. Liam prese l'I-phone dalla tasca dei
pantaloni ed attaccò le cuffiette. Ne diede una a Kaylie e,
quando
le loro mani si sfiorarono ancora per un secondo, sentirono entrambi
un piccolo brivido correre lungo le loro schiene: sorrisero.
Normalmente Kaylie si sarebbe
sentita a
disagio standosene lì, in piedi, davanti un ragazzo, nel
silenzio
più completo, ma non con lui: era come se non ci fosse alcun
bisogno
di parole. Era tutto ancora da dire, ma non con le parole. Kaylie
sentì le prime note di Kiss
Me, di
Ed Sheeran... E Liam alzò la testa,
lasciando che entrambi
potessero perdersi negli occhi dell'altro. Le prese una mano, sempre
guardandola intensamente, profondamente. Quelle parole erano per
lei... Lui era così terribilmente vicino. Nessun pensiero,
nessuna
congettura. Nemmeno un briciolo di coscienza di sé stessa
era
rimasta in Kaylie: solo quegli occhi, quelle dita intrecciate alle
sue, quella canzone come sottofondo, quel respiro sul suo volto... E
l'irrefrenabile desiderio di baciare quelle labbra che erano a pochi
centimetri dalle sue. Poi avvenne. La mano che stava stringendo la
sua si liberò dalla presa, salì lentamente verso
il viso di Kaylie
e le prese delicatamente il mento. Bastò una leggera spinta
verso di
lui perché le loro labbra si toccassero. Rimasero
così, ad
assaporare quel primo contatto per qualche secondo che
sembrò durare
un'eternità... Poi Kaylie si mise in punta di piedi ed il
suo peso
fece sì che le loro bocche fossero sempre più
schiacciate l'una
all'altra... Liam le sorresse la schiena con la mano che reggeva
l'I-phone e la sollevò un poco da terra... Le mani di Kaylie
cercarono il volto di Liam e lo trovarono per affondare le dita nei
capelli appena diventati un po' più lunghi... Kiss
me like you wanna be loved... Wanna be loved... Wanna be loved...
La canzone era finita. Kaylie
lasciò
cadere lentamente le mani dalla sua nuca e con esse cadde anche il
suo sguardo.
“Che diamine ho
fatto? Questo non è da
me, non è da persone responsabili... Eppure sembra
così giusto...”.
Liam non le diede nemmeno il tempo di finire il pensiero,
perché
aveva intercettato le sue mani ed ora stava di nuovo alzandole il
volto. Kaylie seguì il movimento che quelle dita le
indicavano,
senza opporsi, perché erano così sicure...
Sorrideva. Liam le stava
sorridendo con quel suo sorriso, quello che ti mozzava il fiato anche
se sapevi che sarebbe arrivato. Ora era il momento delle parole.
Liam- I know that we have just
met, but
believe me when I say that you're the one... I mean: when I saw
there, standing in the crowd, and the camera arrived in front of you
and you just smiled... I don't know, something inside me has gone
right... Now you should think that I'm completely crazy... And you
could maybe be right...
-I felt the same...
Liam- What??
-When I saw you on stage,
looking at me,
it just felt right...
Liam- Kay, I don't know how to
say this,
but here, with you, it feels so perfect... And I don't want to miss
this...
-Liam... I'll rather prefer
that the
whole world knows about my secret passion for you, than to loose how
I'm feeling here, with you... But you are...
Liam- One of the One
Direction...
-Yes, you are... And I'm just
a girl that
has found her charming prince in the wrong person...
Ci fu un attimo di silenzio,
in cui
nessuno dei due poteva sopportare nemmeno l'idea di respirare la
stessa aria dell'altro se tanto, in meno di pochi minuti, si
sarebbero dovuti separare per sempre.
Liam- That's not right...
Maybe, we can
make this thing work out...
-Liam..
Kaylie lo vide fare una
smorfia quando
pronunciò il suo nome. Stava male tanto quanto lei... Forse
anche di
più..
-Liam it will never work
out... You know
that... I'm an anonymous Italian girl with big dreams and no chance
to realize them... We belong to two different worlds, even if we
belong to each other as individual...
Non ci riuscì...
Una lacrima le scese
lungo la guancia e si andò a posare sul palmo di Liam. Non
ce la
fece più... Doveva andarsene da lì o sarebbe
scoppiata a piangere,
senza riuscire a fermarsi...
-Just remember: I will hope
forever that
this hasn't be our last first kiss...
Gli diede un ultimo bacio
sulle labbra,
quelle labbra che pochi minuti prima le avevano mostrato che cosa
volesse dire vivere e amare veramente e completamente. Si
divincolò
dalle sue mani che non rinunciavano a smetter di accarezzarla e
tenerla vicino a lui e si diresse correndo verso il camerino da cui
erano usciti. Kaylie si ricordò che probabilmente i ragazzi
erano
ancora dentro, così decise di cercare un'altra strada per
tornare da
Mark e farsi accompagnare a casa. Ormai le lacrime scorrevano
ininterrotte lungo le sue guance, e quando scorse in lontananza la
figura massiccia dell'addetto alla sicurezza, si fermò
qualche
secondo per cercare di ricomporsi. Optò di nuovo per
l'espressione
del “sorriso neutro e sguardo schivo”, che se ci
fosse stata lì
sua madre non avrebbe mai funzionato. “Devo anche pensare a
che
cosa dire per giustificare la mia assenza...”.
Mark- Hey, dear!! How are you?
-Fine, thanks Mark. But now,
let's take
these little girls back home...
Carlotta-Allora?? Che
cos'è successo??
Cosa volevano da te i ragazzi?!?!
Isabella-Infatti:
perché ti hanno tenuto
dentro dieci minuti in più??!!
“Sono stati solo
dieci minuti? A me
sono sembrati un'eternità... Un'eternità che mi
porterò dentro per
tutta la vita...”
-Ma cos'è, m'avete
pure cronometrata?!
Comunque volevano solo dirmi che avevano visto il video della
coreografia di What Makes You
Beautiful e
che gli era piaciuto... Tutto qui...
Isabella:-E ci hanno messo
tutto questo
tempo?!
-Sì, ci hanno messo
tutto questo tempo
perché poi l'abbiamo anche guardato assieme... Ora possiamo
porre
fine all'interrogatorio? Grazie... Dai, ditemi che vi è
sembrato del
concerto!
Non aveva nessuna voglia di
pensare a
quanto era appena successo in quel corridoio da cui si stava
allontanando sempre più, perché così
si stava allontanando sempre
di più anche da lui...
Erano arrivate nel parcheggio
dell'Arena
e Kaylie vide che Marta era già lì ad aspettarle
con un sorriso
stampato in faccia: evidentemente la sua serata si era conclusa in
maniera alquanto positiva. Mark la salutò con un grande
abbraccio
che Kaylie fu felice di ricambiare e le disse qualcosa che, come
molti eventi di quella serata, non avrebbe più dimenticato
per il
resto della sua vita:- Remember: you
have
something special inside you... Just let it shine! Good luck,
darling!
Hi sweethearts!
Lo so: è presto per aggiornare... Il
capitolo è corto... Ma io dovevo pubblicarlo.
Perchè tutto è nato da questa scena
che ho sognato mentre tornavo dall'università, dopo
essermi addormentata in autobus, ormai quasi un anno fa, mentre "Last
First Kiss" si diffondeva dalle cuffiette... Non avrei mai immaginato
di arrivare a scivere tutto quello che poi ho buttato giù ed
ogni volta che la rileggo, mi vengo sempre i brividi come se fosse la
prima volta... *si chiede che cosa ve ne possa fregare*... L'unica cosa
che spero è di aver fatto venire anche a voi i brividi... Ci
spero veramente... Grazie per aver letto =) Ed ora vorrei tantissimo
sapere se vi è piaciuta almeno un pochino, se vi siete
sentite un po' Kaylie, se c'è qualcosa che cambiereste...
*vi vuole un mondo di bene anche se rimarrete silenziose*
Lots of Love <3
P.S. Se avete qualche
domanda, curiosità, dubbio o perplessità, mi
trovate su Twitter: @93ONED *-* Mi eclisso.... ^^
|
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Capitolo 6 *** Summer Love ***
Summer
Love
Quando salirono in macchina
non ci fu
nemmeno il tempo di partire, che già Carlotta e Isabella
avevano
cominciato a raccontare come fosse andato il concerto, di come Kaylie
avesse risposto alle domande dell'intervistatore, di come fosse stata
scelta per vedere i ragazzi da davanti il palco, di come le avesse
portate con lei facendo amicizia con Mark e di come fosse andato il
meet&greet... Urlarono talmente tanto quando raccontarono
dell'incontro che Marta dovette minacciarle di farle scendere dalla
macchina se non si fossero calmate. Raccontarono anche di come gli
One Direction avessero tenuto dentro Kaylie dieci minuti in
più di
tutte le altre fan e fu in quel momento che Kaylie vide la faccia
sconcertata di Marta voltarsi verso di lei, rischiando quasi di
andare addosso ad un tir che correva a pochi metri da loro in
autostrada. Kaylie ebbe solo la forza di fare un mezzo sorriso e di
dire:
-Ti spiegherò con
calma...
Lo sapeva che Marta aveva
lasciato cadere
il discorso solo perché era in macchina con le sue sorelle e
Max e
perché stava guidando, ma che appena si sarebbe svegliata il
giorno
dopo l'avrebbe subito chiamata per avere delle spiegazioni. Eppure
Kaylie non aveva alcuna voglia di dare spiegazioni. Si
appoggiò al
finestrino e si mise l'I-pod sulle orecchie, scegliendo la playlist
che sapeva contenere meno brani cantati da “loro” e
la sua
canzone preferita: Pyro,
dei
Kings Of Leon.
Guardando le luci
dei lampioni scorrerle accanto, Kaylie non poté far altro
che
lasciare la sua mente libera di tornare a quanto era appena successo.
Ma cos'era successo veramente poco più di un'ora prima? Non
lo
sapeva, o meglio, non poteva credere che significasse proprio quello:
aveva lasciato che dalle sue mani scivolasse via forse la sua unica
possibilità di essere realmente amata. Non voleva nemmeno
considerare che fosse accaduto questo, perché al sol
pensiero il suo
stomaco si contorceva, le lacrime si raggruppavano agli angoli degli
occhi, ma soprattutto, il suo cuore sembrava morire un poco ogni
volta. Era come se con quelle luci sfocate dei lampioni corresse via
anche quella piccola speranza di felicità che le sembrava di
aver
raggiunto. Quanto succedeva nella macchina era così distante
da lei:
Carlotta e Isabella che continuavano a raccontarsi le loro
impressioni sul concerto e a fare a gara a chi avesse gli autografi
migliori, Marta e Max che si scambiavano occhiate complici cercando
di non farsi vedere, celando un segreto che probabilmente altro non
era che un bacio. Tutto era lontano anni luci da Kaylie e da quanto
stava succedendo dentro di lei... Era cominciata Over Again e
pensò di cambiare canzone, ma non ce la fece... Non trovava
la forza
nemmeno per premere il tasto dell'I-pod, era come se tutto in lei
fosse bloccato, paralizzato dalla consapevolezza di quello che aveva
perso e che, ne era certa, mai avrebbe avuto indietro. Avrebbe voluto
tanto poter ricominciare tutto da capo, non essere mai scappata da
lui, ma cosa sarebbe successo se non l'avesse fatto? Lui
probabilmente il giorno dopo si sarebbe accorto di aver fatto
un'enorme sciocchezza e l'avrebbe fatta sentire una stupida per
averci creduto; oppure avrebbe provato a far funzionare la cosa, ma
appena qualche paparazzo l'avrebbe scoperto o fosse venuta fuori una
presunta sua relazione con qualche starlette tutto sarebbe crollato.
Lei non poteva essere la
ragazza di Liam
Payne ed essere andata via da lì era stata la scelta
più giusta.
“Ma allora, perché mi sento così
male?”.
Arrivate di fronte casa di
Kaylie, Marta
scese un attimo dalla macchina e le disse:
Marta- Kay, va tutto bene?
Sei...
Strana...
-Sì,
sì... Va tutto bene. Solo che il
fatto che abbiano apprezzato il mio video mi ha un pochino
destabilizzata. Mi sono sorte un po' di domande per la testa...
Niente di ché!
Marta- Va bene. Domani magari
ti chiamo
che mi racconti meglio. Grazie ancora per esserti portata via le due
bestioline! Sei veramente speciale! Buonanotte... Un bacio!
Era la seconda volta quella
sera che le
dicevano che aveva qualcosa di speciale. “Ma non abbastanza
per
realizzare i miei sogni e poter stare assieme a Liam...”.
Quando
sua madre vide la tristezza che aleggiava sul volto di Kaylie e che
aveva tentato inutilmente di dissimulare, la chiese che cosa fosse
successo. Kaylie cercò di dare una veloce spiegazione di
come fosse
andata la serata, eliminando la parte del bacio e dicendo fosse tutta
colpa di quei dubbi sul suo futuro che quei complimenti le avevano
suscitato. Si sentiva un po' in colpa a mentire a sua mamma, ma non
riusciva nemmeno a concepire l'idea di dover rivere tutto quello che
era successo da capo, rischiando di rovinarlo con le parole.
Perché,
benché non avesse mai sofferto così tanto quanto
in quel momento,
era stato un momento perfetto ed ogni singola parola sull'accaduto
l'avrebbe reso solo banale e squallido.
Si infilò sotto le
coperte senza nemmeno
struccarsi, abbracciando il suo inseparabile pupazzo. Quando le prime
lacrime cominciarono a cadere come macigni sul cuscino, macchiandolo,
Kaylie non si sorprese: le stava aspettando, come stava aspettando
anche quel freddo che la coprì pochi istanti dopo. Niente
sarebbe
più stato lo stesso. Non per pedanteria o perché
le piacesse
crogiolarsi nel suo dolore, ma quanto era accaduto l'aveva cambiata
dentro.
Le avevano sempre detto che
non si poteva
capire che cosa fosse l'amore, finché non lo si avesse
sperimentato
ma Kaylie aveva sempre pensato che anche le delusioni d'amore
potessero essere considerate come una valida esperienza per farti
capire che cosa fosse l'amore, solo negli aspetti più
negativi. Ora,
invece, capiva: quello che aveva sempre sentito lei non era altro che
un pallido riflesso di quello che l'amore vero potesse essere.
Sarebbe normale pensare che
sia
impossibile provare qualcosa del genere per un singolo bacio, per
quanto dato al proprio idolo, eppure Kaylie era certa di quella
sensazione di vuoto che ora provava e che era germogliata solo dopo
che aveva fatto il primo passo per allontanarsi da lui.
Ma cosa poteva fare lei, ora?
L'unica
possibilità che le si profilava davanti era quella di
cercare di
viverla come se fosse stata un'avventura estiva che ora, al termine
delle vacanze, doveva volgere al termine. “Anche se so
perfettamente che questa non è stata una storiella estiva,
ma la
notte più bella della mia vita...”.
Si addormentò solo
alle quattro di
mattina, unicamente perché i suoi occhi erano stremati
dall'incessante e silenzioso pianto che l'aveva accompagnata nelle
ore precedenti. Fu svegliata da Red Sky dei Lawson
che urlava
dal suo cellulare: era Marta che la chiamava.
-Pronto...
Marta- Ehi, donna!! Ma che
è, stavi
ancora dormendo??
-No, no...Stavo solo tenendo
gli occhi
chiusi, distesa sul letto, così... Per divertimento...
Marta- Senti Miss
Sarcasmo-di-prima-mattina, dopo andiamo a fare un giro così
ci
raccontiamo della serata di ieri??
Al solo ricordare gli
avvenimenti della
notte precedente a Kaylie venne voglia di tornare a nascondersi sotto
le coperte e di sperare che il mondo sparisse per sempre,
finché non
avesse cominciato a girare al contrario permettendole di stare
assieme a lui.
-Sì... Penso si
possa fare...
Marta- Bene, alle tre sono da
te! A
dopo!! Non sai che ti devo raccontare!! Un bacio.
Mise giù senza
nemmeno salutare Marta:
la sua felicità la irritava. Sapeva perfettamente che non
era colpa
della sua migliore amica se la sua vita funzionava, mentre quella di
Kaylie sembrava sprofondare sempre di più, ma non
riuscì a
trattenere quell'invidia e quell'irritazione crescenti dentro di lei.
Si alzò dal letto e decise che niente e nessuno l'avrebbe
distolta
dal suo proposito di rimane in tuta e struccata tutto il giorno. Quel
giorno sarebbe stato come se non l'avesse mai vissuto,
perché dire
di aver vissuto qualcosa dopo quanto le era accaduto era
assolutamente impossibile. Appena sua madre la vide, esclamò:
Liliana- Oh mio dio!! Ma che
ti è
successo?! Ti prego: almeno vestiti decentemente e truccati un po'...
E magari pettinati pure un attimo che abbiamo tua zia che viene a
pranzo.
“Fantastico, mi
mancava proprio un
interrogatorio su quanto la mia esistenza faccia schifo e una
conseguente predica sul fatto che bisogna aver più coraggio
nella
vita e viverla fino in fondo come fa lei...” pensò
Kaylie mentre
prendeva i jeans e la felpa che più si avvicinavano ad una
tuta.
Quando arrivò davanti lo specchio, per poco non si mise ad
urlare
per lo spavento. Era di fronte a quella che doveva essere la figura
di una ragazza di diciannove anni, ma c'era qualcosa che non
quadrava: gli occhi erano gonfi come due patate (colpa delle
lacrime), quel poco di mascara che le era rimasto addosso dopo il
primo pianto all'Arena (e il secondo in macchina) si era spiaccicato
per tutte le guance, i capelli erano completamente arruffati (a
riprova del fatto che aveva dormito quattro ore)... Ma quello che le
fece più orrore fu lo sguardo di quegli occhi che ora la
stavano
fissando dallo specchio: era triste, rancoroso, cupo, senza alcun
accenno di speranza. “Allora è questo il prezzo da
pagare per aver
sperimentato una sola volta l'Amore...Va bene, ora basta! Mi sembra
di essere la brutta copia di un libro di Virginia Woolf...”.
Fece
il meglio che poté per nascondere gonfiore ed occhiaie e
anche per
sistemare i capelli, ma quello sguardo non accennava ad abbandonarla.
Tornata in cucina, sua mamma
fece un
cenno di approvazione e le disse l'elenco completo delle faccende
domestiche che doveva svolgere. “Almeno così non
penserò a
niente...”. Voleva fare i lavori con la musica sulle
orecchie, ma
si ricordò che il suo I-pod era pieno zeppo di canzoni dei
ragazzi.,
così optò per accendere la radio. Le canzoni che
passavano erano
veramente terribili, ma almeno non le dicevano niente e non le
ricordavano niente. “Forse è per questo che la
gente ascolta la
musica house: per non sentire niente...”.
Quando arrivò sua
zia aveva già
cambiato stazione radio almeno un milione di volte, senza mai trovare
qualcosa che le piacesse.
Anita- Allora: come sta la mia
nipotina
paurosa?
Kaylie se lo sentiva: non
avrebbe
resistito tutto il pranzo con lei, le avrebbe risposto male molto
prima di arrivare al secondo.
-Bene,zia. Tutto perfettamente.
Anita- Beh, non si direbbe:
sembra che ti
abbiano strizzato come uno straccio bagnato!
-Grazie zia. Purtroppo no, non
sono uno
straccio... Anche se al momento vorrei tanto esserlo...
Anita- Su con la vita
nipotina. Ricorda:
l'importante è avere più coraggio della vita
stessa e viverla più
di quanto ti permetta!
-Questo è nuovo?
Anita- No, è solo
la versione migliore
del vecchio “vivi la vita con coraggio e fino in
fondo!”. Questa
suona meglio vero?
-Eh già, molto
meglio...
Anita- Allora:
dov'è la tua sorellina
alternativa?
Kaylie si era sempre chiesta
per quale
astrusa motivazione lei dovesse essere la “nipotina
paurosa”
mentre Alex la “sorellina alternativa”, non le
sembrava corretto.
Tutto era dovuto ad un enorme malinteso che l'aveva segnata a vita.
Un giorno, quando Kaylie aveva dieci anni, aveva chiesto ad Alex di
accompagnarla in cantina a prendere la torta di compleanno per la
loro mamma, quando, facendo il percorso inverso per tornare in casa,
saltò la luce. La torta era nelle mani di Alex che la fece
cadere e
disintegrare sui piedi di Kaylie. Quando la luce si riaccese, videro
le facce preoccupate della madre e di zia Anita, attonite, davanti a
loro. Kaylie non ebbe nemmeno il tempo di respirare che Alex stava
già dicendo:
-E' stata tutta colpa di Kay!!
Appena la
luce è andata via si è messa ad urlare ed ha
fatto cadere la
torta... Guardate: è tutta sui suoi piedi.
Kaylie poté solo
guardarsi i piedi pieni
di panna e glassa e chiedersi se quello avrebbe avuto conseguenze
sulla sua vita. Purtroppo le ebbe: le fece affibbiare quel terribile
appellativo di “nipotina paurosa” che dopo quasi
dieci anni
ancora si portava dietro.
Tentò per tutta la
durata del pranzo di
non ascoltare i commenti che sua zia si ostinava a fare a voce troppo
alta sui suoi capelli, lo “stato in cui era
ridotta” e i suoi
vacui progetti per il futuro. “Probabilmente sarò
ricompensata in
un'altra vita per tutto questo strazio...” stava pensando
Kaylie
quando una frase le arrivò alle orecchie e la
colpì come un pugno
nello stomaco:
Anita- Allora:
com'è andato il concerto
di ieri?? Perché prima ero su Internet e c'era un intero
articolo su
una presunta fidanzatina italiana di uno dei tipi che sei andata a
sentire...
Sua zia la stava fissando, in
attesa di
una risposta, ma Kaylie non riusciva a respirare: non poteva essere,
non l'aveva vista nessuno andare con lui in quel corridoio e men che
meno qualcuno li aveva visti baciarsi. Quindi, in teoria, poteva
stare tranquilla... Ma se non fosse stato così? Se ci fosse
stato
qualcuno? Ritrovando il dono della parola, Kaylie chiese alla
purtroppo tecnologica zia:
-Ma ci sono anche delle foto?
Alex:-Ma che te ne frega a
te?! Cos'è,
ti scateneresti su Twitter con tutte le altre bambinette per
piangervi addosso perché il vostro grande amore va a letto
con una??
-Non c'è andato a
letto!!
Cinque teste si voltarono di
scatto verso
Kaylie, comprese quelle di suo padre e dalla gatta che stava
mangiando tranquillamente dalla sua ciotola vicino al tavolo... Forse
aveva urlato un po' troppo. Kaylie si alzò repentinamente da
tavola,
facendo quasi cadere la sedia. Corse in camera e, benché il
suo
primo istinto fosse stato quello di gettarsi sul letto per piangere,
prese il portatile e lo accese: doveva a tutti i costi sapere che
cosa il mondo(e questa volta non stava usando un'iperbole,
trattandosi di una news riguardante i ragazzi) sapesse di quanto era
successo la sera prima, ma soprattutto, che cosa sapesse di lei.
Appena aprì la
pagina del sito di news
che di solito consultava per avere le ultime notizie sui Lawson, vide
comparire un' enorme foto di Liam a mano con quella che un tempo
doveva essere stata la sua ex-ragazza ma che ora era un corpo
pazzesco con un cerchio bianco al posto del volto, decorato da un
gigantesco punto di domanda oro glitterato e pulsante, addirittura.
Il titolo la lasciò sconcertata: “The unknown
keeper of Liam's heart!!”... Per non parlare
dell'articoletto che si sviluppava per le seguenti venti righe, da
cui saltavano agli occhi parole scritte in grassetto che
levavano sempre di
più la capacità di
respirare a Kaylie: Italian love; new
girlfriend;
spent the night together; first kiss; Who Is She??!!...
Lasciò li pc sulla
trapunta del letto,
mentre si sentiva cadere sulle ginocchia e toccare le piastrelle
fredde del pavimento. Quel freddo era uguale a ciò che si
stava
diffondendo dentro di lei... “Va bene.. Respira... Loro non
sanno
niente, hanno solo qualche supposizione... Non hanno la più
pallida
idea di chi tu sia... Si sgonfierà tutto già
entro sera...”.
Eppure, benché continuasse a ripetersi queste frasi, le
sembravano
assolutamente vuote e prive di significato: poteva solo sperare che
non arrivassero mai a lei. Sentì dei passi entrare in camera
e,
alzando la testa, vide la faccia preoccupata di sua mamma che la
stava fissando.
Liliana- Tutto bene, amore?
Kaylie la guardò
negli occhi e non
riuscì a trattenere le lacrime. Sua mamma si
accovacciò accanto a
lei e la racchiuse in un abbraccio che la fece sentire ancora
più in
colpa per non averle raccontato tutto subito.
Liliana- Cos'è
successo ieri sera?
-Mi dispiace... Volevo
raccontarti tutto,
ma poi ho pensato che era così infantile e stupido come mi
sentivo,
che non volevo sembrarti per l'ennesima volta una bambinetta
immatura...
Liliana- Kay, tu non sarai mai
una
bambinetta immatura... Non lo eri nemmeno quando avevi il diritto di
esserlo! E poi, vorrei ricordarti, che stai parlando con quella che
ha chiamato le sue figlie come due personaggi della sua telenovela
preferita degli anni Novanta, quindi...
Sua madre sapeva sempre come
strapparle
un sorriso, questo era innegabile. “E' giunto il momento di
raccontare tutto... Magari dopo, potrei sentirmi un po' meno
male...”.
Raccontò a sua
madre tutto quello che le
era successo la sera prima, ogni minima sensazione, da quel
sentimento che tutto fosse “così giusto”
all'impressione di star
a cadere in una voragine buia senza via d'uscita. Quando ebbe
terminato il racconto, si asciugò anche le ultime lacrime ed
attese
l'opinione della donna seduta accanto a lei, su quel pavimento
freddo.
Liliana- Tornerà...
-Cosa?
Liliana- Tornerà.
Ti cercherà in
qualche maniera... Quando un uomo, o un ragazzo, ti dicono cose come
quelle vuol dire che pure in loro è successo qualcosa
d'importante...
-E che cosa sarebbe questo
“qualcosa
d'importante”?
Liliana- Si sono innamorati,
Kay.
Esattamente come tu ti sei innamorata di lui.
-Ma dai... Come faccio ad
essermi
innamorata di un ragazzo che ho conosciuto per nemmeno un quarto
d'ora, appartenete ad un gruppo da milioni di fan in giro per tutto
il globo, che però ha il più bel sorriso che
abbia mai visto e le
mani più sicure che abbiano mai preso le mie?...
Sguardo più che
eloquente di sua madre.
-Va bene... Mi sono innamorata
di Liam
Payne... Ed ora che si fa? Rimango qui, di nuovo, come le ultime due
volte, a piangermi addosso per altri due anni? Non penso di potercela
fare...
Liliana- Non hai proprio modo
di
rintracciarlo? Con tutti questi social, o come diamine si chiamano,
non riesci a metterti in contatto con lui?
-Lui non ha una pagina
Facebook
personale, e non ha nemmeno Instagram, quindi... Aspetta,
c'è
Twitter, ma se lui non controlla le interazioni, non lo
vedrà mai...
Liliana- Beh, su questo tua
zia ha
ragione, tentar non nuoce...
Kaylie si alzò e
prese il pc tra le
mani, sedendosi sul letto.
Liliana- Penso che tu abbia
bisogno di
star sola e pensare a che cosa scrivergli...
Sua madre uscì
dalla stanza con un
sorriso sulle labbra, chiudendosi la porta alle spalle. Kaylie la
sentì dire ad Alex di non entrare in stanza per nessun
motivo, e la
ringraziò mentalmente: aveva bisogno di concentrarsi per
decidere
come avrebbe utilizzato quei 140 caratteri.
Le ci volle
un'eternità per capire cosa
fosse più opportuno dirgli, quello che voleva fargli
capire... Dopo
il ventesimo tweet che scriveva e cancellava, decise di fermarsi un
attimo. Chiuse gli occhi e ripensò alla serata precedente, a
quelle
sensazioni che l'avevano pervasa mentre lo seguiva nel corridoio
vuoto, mentre lui le prendeva la mano e la guardava, lasciando che
fosse la canzone a parlare per loro... A quel bacio
“così
giusto”... A quanto avesse desiderato che quello non fosse
l'ultimo... Riaprì gli occhi e scrisse: “ Just
remember: I will hope forever that this hasn't be our last first
kiss...”. Sessantaquattro caratteri che,
sperava, le
avrebbero fatto riavere quel barlume di speranza che aveva
stupidamente gettato via.
Hi sweethearts....
Non dovrei essere qui ad aggiornare,
perché è troppo presto e perché non
riesco a capire se la storia vi piaccia o meno, ma questo capitolo
rispecchia particolarmente il mio umore attuale: nero come la pece...
Quindi ho pensato di condividerlo con voi *che personcina gentile,
vero??^^*
Detto questo, mi dileguo e spero che qualcuno
di voi voglia dirmi un suo pensiero o una sua critica sulla storia,
anche in dieci parole... *-* P.S. Grazie per leggere =)
Lots Of Love <3
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Capitolo 7 *** Truly Madly Deeply ***
Truly
Madly Deeply
Marta
arrivò
stranamente puntuale, nel momento esatto in cui Kaylie
schiacciò il
tasto “Invio” sulla tastiera. Uscì di
casa senza praticamente
salutare: doveva allontanarsi il più possibile da quel
computer,
altrimenti sapeva che sarebbe impazzita nell'attesa di una quasi
impossibile risposta.
Marta- Ehi!! Come va oggi??
Meglio?
-Diciamo che ora va un pochino
meglio di
sta mattina... Te, invece? Che è successo ieri sera?
Marta- No, dai... Racconta
prima tu
Kay... Per una volta te lo concedo...
-Marta, meglio di no... Non
subito per lo
meno, perché devo ancora riprendermi dopo averlo raccontato
a mia
mamma. Avanti: sputa il rospo? Vi siete baciati?
Kaylie stava tentando di
raschiare le sue
riserve di buon umore per rendere giustizia al racconto dettagliato
della serata, che Marta si stava prodigando a farle. Dopo aver
lasciato Kaylie e le sue sorelle davanti l'arena, Marta non aveva
avuto nemmeno il tempo di chiedere a Max che cosa volesse fare, che
lui le aveva chiesto se le andasse di bere qualcosa in un locale che
lui conosceva... Solo loro due. La serata quindi era andata avanti
tranquillamente, con Max che si comportava in “maniera
strana”
(secondo Marta, in realtà ci stava solo provando e, sotto
consiglio
di Kaylie, si era comportato da vero galantuomo) e Marta che non
poteva credere ai propri occhi. Quando poi erano usciti dal locale,
Max aveva proposto di fare una passeggiata per le vie della
città e,
nelle vicinanze di un balcone di Romeo e Giulietta romanticamente
illuminato, si erano baciati. Marta aveva letteralmente gli occhi che
le brillavano mentre le raccontava quello che aveva provato e come
fosse stato molto meglio di come avesse mai potuto immaginare.
-Sono veramente felice per
te... Era ora
che un ragazzo si accorgesse di che meraviglia di persona sei e che
ti trattasse come si deve.
Marta- Guarda che mi ha
confessato che
sei stata tu a suggerirgli il locale, la passeggiata e il balcone...
-Va bene, un passo per
volta... Non
potevo pretendere che diventasse galante ed intelligente tutto in una
volta.
Marta- Scema... Ti devo
ringraziare,
invece, perché è stata una serata veramente
speciale... Forse una
delle più belle di tutta la mia vita!
-Caspita!! Vorrà
dire che aprirò
un'agenzia che organizza appuntamenti.
Marta- Beh, sarebbe
un'attività
piuttosto redditizia!!
Marta si mise a ridere, ma si
accorse che
Kaylie non le prestava praticamente attenzione e che, anzi, si era
incantata a guardare l'acqua del fiume lungo cui stavano camminando.
Aveva un'espressione tra il malinconico e l'assente, tanto che Marta
prese quasi paura.
Marta- Kay, va tutto bene??
-Come??... Ah, sì,
sì... Va tutto bene.
Marta- Kay, per favore,
vorresti essere
così gentile da dirmi che cosa diavolo è successo
ieri sera? Perché
non pensare che mi sia bevuta la storia dei complimenti al video e
delle domande esistenziali... Avanti: parla!
Si sedettero su una panchina,
in une
delle anse più belle del fiume, con i salici piangenti a far
lor
ombra dai raggi ormai sempre più caldi di quel sole di
metà maggio.
Kaylie fece un respiro profondo e cominciò...
-E' stata la notte
più bella della mia
vita... A dire il vero, mi sono sentita viva, per la prima volta
nella mia vita...
Le ci vollero più
di quaranta minuti per
raccontarle tutto quello che aveva vissuto, sperimentato, provato la
sera precedente. Sembrava che tutto fosse già diventato un
racconto,
una sorta di leggenda che si racconta alle bambine piccole per far
loro credere che il Principe Azzurro esista veramente, ma Kaylie
sapeva che non era solo un storia, sapeva che a casa c'era un
computer da cui sarebbe subito corsa per vedere se poteva ancora
essere realtà quel bel sogno.
Marta era senza parole, la
guardava e non
riusciva a formulare una frase che avesse senso, Kaylie poteva
leggere lo sgomento sulla faccia dell'amica: non riusciva a crederci.
Quando ebbe finito di parlare ci fu un silenzio innaturale che
durò
per quella che a Kaylie sembrò un'eternità: era
veramente così
surreale la sua storia? Anche lei sapeva che quanto le era accaduto
fosse piuttosto surreale, ma da causare anche mutismo in una persona
come Marta, che aveva qualcosa da dire su tutto, la
preoccupò non
poco.
-Marta, pensi di dire qualcosa
prima che
mi preoccupi seriamente per te e chiami qualcuno?
Marta- Scusa è
che...
-E' che, cosa?
Marta- E' che a confronto la
mia storia
sembra un film dell'orrore. Cioè: tu hai vissuto una vera e
propria
favola!! Kay è pazzesco!! Veramente, ti è
successo quello che ogni
ragazza sulla faccia della terra vorrebbe che le accadesse!!
Straordinario!! Ma ora veniamo ai rimproveri: per quale dannata
ragione te ne sei andata da lì, lasciando l'uomo dei tuoi
sogni al
suo destino?!?! Sei pazza?!
Forse la preferiva nella fase
mutismo.
-Marta, non è
così semplice...
Marta- Allora spiegamelo tu,
perché a me
sembra estremamente semplice.
-Tu hai vagamente presente
quello che
succede su Twitter (e faccio solo un esempio) ogni giorno?
Marta- No, illuminami.
-Ci sono milioni di fan che
scrivono
qualsiasi cosa sugli One Direction: commenti, pensieri, cattiverie,
insinuazioni, preferenze, giudizi... Di tutto, veramente...
Marta- E quindi?
-E quindi, avere a che fare,
anche solo
lontanamente, con uno di loro vuol dire avere gli occhi, non dico del
mondo, ma di un quarto di esso, puntati addosso.
Marta- Beh, questo potrebbe
far bene
anche ai tuoi progetti di poter lavorare nel mondo dello
spettacolo...
-Ma è proprio
questo che non voglio...
Le mie capacità sono quelle che devono farmi arrivare dove
voglio
io, non la mia relazione con Liam!
Kaylie si bloccò di
colpo: l'aveva
chiamato per nome per la prima volta da quando aveva sentito le sue
mani abbandonare le sue, la sera prima. Lo notò anche Marta.
Marta- L'hai chiamato per
nome... Oddio,
Kay! Ti si sono illuminati gli occhi quando hai detto Liam!! Sei
veramente innamorata di lui! Comunque, se proprio non volessi che la
vostra relazione intralciasse i tuoi progetti, potreste tenere la
cosa nascosta. Penso sia possibile...Lo fanno tante star...
-Marta, non hai visto
l'articolo che
apriva tutti i siti Internet del giorno?
Marta- No, perché?
-Dammi il tuo cellulare, per
favore...
Kaylie le fece vedere quanto
c'era
scritto e notò che le indiscrezioni al posto di diminuire,
aumentavano... Non volle nemmeno pensare a che cosa si fosse
scatenato sulle tendente mondiali di Twitter.
Marta- Va bene, ho capito,
forse non
riuscireste a tenerla nascosta per molto, ma scusa, se lui fosse
veramente il ragazzo giusto, ti faresti fermare da un po' di fan
starnazzanti?
-No... Cioè, non lo
so... So solo che
prima non riuscivo più a resistere e gli ho scritto su
Twitter...
Marta- Tu hai fatto cosa?!?!
Sì, Marta stava
letteralmente urlando,
tanto che due signore anziane che stavano passeggiando vicino a loro
si voltarono per guardarle, incuriosite.
-Se magari non urli, la gente
non penserà
che abbia ucciso qualcuno! Comunque gli ho scritto l'ultima frase che
gli ho detto prima di fare la più grande cavolata della mia
vita,
andandomene...
Marta scattò in
piedi e prese per un
braccio Kaylie, cominciando a saltare e a strattonarla come una
bambina piccola che fa i capricci.
Marta- Ma allora si
può sapere che
cavolo ci fai qui, seduta con me, invece di essere davanti al
computer a controllare se ti ha risposto?!?! Avanti: alzati!!
Dobbiamo controllare!!
Kaylie non ebbe il tempo di
ribattere,
che già lei e Marta stavano quasi correndo per tornare verso
casa.
Durante il tragitto la sua migliore amica (mai come in quel momento
era stata così consapevole di quanto Marta fosse importante
per lei)
continuò a bombardarla di domande circa il bacio,
l'atmosfera, gli
sguardi, il contatto con lui... A Kaylie sembrò addirittura
possibile sorridere ancora.
Arrivate
a casa, non salutarono neanche Liliana, ma si diressero correndo
verso la camera: il computer era in standby
quindi ci mise pochissimo a collegarsi. Quando cliccò sopra
l'icona
di Twitter, Kaylie sentì il suo stomaco contorcersi nella
familiare
morsa di nervosismo... La pagina si aprì e non dovette
nemmeno
andare nel suo profilo per vedere se le avesse risposto... Era
lì,
nella home,
davanti agli occhi dei suoi undici milioni di
follower...
“@KaysDream
Kiss me like you wanna be loved.. This feels like I've fallen in
love...Reeemember!”. Marta
lanciò un urlo, tanto che dopo dieci secondi la madre di
Kaylie fece
irruzione nella stanza, neanche fosse partito l'antifurto di una
macchina di lusso.
Liliana- Che cos'è
successo?!
Marta- Le ha risposto!! Le ha
risposto!!!!
Marta stava saltando per la
camera, sua
madre stava tentando di farsi spiegare che cosa ci fosse scritto
(dato che non capiva l'inglese) e Kaylie... Beh, Kaylie era
paralizzata davanti allo schermo. Nel senso che persino il computer
le stava cadendo dalle ginocchia dato che pure le sue mani erano
bloccate e non rispondevano ai comandi.
“Mi ha risposto...
Non mi sono sognata
tutto quello che è successo... Lui...Lui mi ama!!”
la mente di
Kaylie era attraversata da questo unico pensiero.
Liliana- Kaylie, amore mio,
vuoi tradurmi
che cosa ti ha risposto?!
Marta-
Le ha risposto che deve baciarlo come se volesse essere amata e che
la sensazione è quella di essere innamorato e che deve
ricordare!!!
Liliana- Oddio, va dritto al
punto il
ragazzo!! Ma cos'è che deve ricordare?
Marta- Penso quello che
è successo tra
di loro!!!
-Va bene, ora basta!
Kaylie si era risvegliata dal
torpore
romantico che l'aveva conquistata e si era resa conto di dover
bloccare le valanghe di sciocchezze che sua madre e Marta stavano
dicendo.
-Le prime due frasi sono due
versi della
canzone che mi ha fatto ascoltare... E quel ricorda è per la
frase
che io gli avevo detto prima di mollarlo là, in piedi, come
un
salame...
Marta- Kay, guarda quanti
retweet e
quanti preferiti ha ricevuto.
Erano
passati dieci minuti da quando Liam aveva postato quel tweet:
92'725 retweet e 72'863 aggiunti ai preferiti.
Liliana- Ma quelle sono
persone?!
-Sì, mamma: quelle
sono persone che
hanno letto quello che ha scritto e che l'hanno ri-postato sulla loro
bacheca o che l'hanno aggiunto alle cose che gli piacciono.
Kaylie spostò lo
sguardo sulla parte
sinistra della schermata...
-Oh porca vacca!!!
-Che succede?!
Chiesero
in coro sua mamma e Marta. “Cos'è successo?! Fino
a ieri i miei
follower
erano 44 ed ora sono 15'682!!!!” e come se non bastasse
continuavano ad aumentare a vista d'occhio.
-Guarda i miei follower...
Marta- Oh mamma mia!!! Ma
questo è
pazzesco!!! Sei diventata... Famosa!!
Liliana- Io vado a farmi,
anzi, a farci
una camomilla... Perché mi sta venendo un attimo di
tachicardia...
Mentre sua mamma si
allontanava, per la
sua salute, dal computer, Kaylie digitò sopra la prima
tendenza
mondiale che troneggiava in alto, sulla sinistra: #LiamItalianlove.
Ogni secondo altri duecento
tweet si
aggiungevano alle migliaia già scritti e Kaylie
cercò di leggere
solo quelli che catturavano la sua attenzione.
Arrivata al terzo non ce la
faceva già
più, ma si disse che doveva sapere. Voleva sapere quello che
il
mondo pensava di lei, ma forse non era la mossa più
intelligente da
fare: se si parte con un'autostima di base di per sé bassa,
o
addirittura tendente a meno infinito, allora non è per
niente
indicato leggere ciò che migliaia di fan scatenate scrivono
sul tuo
conto, senza nemmeno aver mai visto la tua faccia. Sentì,
per
l'ennesima volta nell'arco di due giorni, caderle pesanti lacrime
sulla mano che era appoggiata alla tastiera del computer. Marta si
sedette accanto a lei e le passò una mano attorno le spalle.
Marta- Kay non dovresti
nemmeno leggerle
quelle cose... Sono tutte stupidate!!! Guarda quella: ha scritto che
sicuramente la nuova ragazza di Liam sarà un'altra
sgualdrina cagata
da lui solo perché con un fisico da modella... Ma dico: non
ti ha
nemmeno mai vista in foto!
-Grazie Marta, questo
è molto d'aiuto...
Marta- Cosa? Oh, no, no!!! Non
intendevo
dire che tu fossi grassa... Dai, Kay, hai capito!!!
-Sì,
sì... Ho capito che ora sono
ufficialmente lo zimbello del web... E comunque hanno visto le foto
che ho caricato sul mio profilo... Quindi ora, ho anche una faccia:
la mia brutta faccia!
Marta- La vuoi piantare?! Sei
una bella
ragazza: sei castana, con i capelli lunghi e mossi, hai degli occhi
marroni con una meravigliosa forma leggermente a mandorla e una bocca
da far impazzire chiunque. Per quanto riguarda il fisico, sei una
normalissima taglia 42... E poi nessuno di loro ti ha mai vista
ballare!!
-Marta: tutto questo
è altamente
inquietante, ma grazie, apprezzo lo sforzo... Solo che non avrei mai
dovuto scrivergli su Twitter...
Marta- Posso farti notare che
è stato
lui a risponderti lì? Era pienamente consapevole che tutte
le fan
l'avrebbero visto...
-Aspetta un attimo... Magari
mi ha anche
mandato un messaggio diretto e io non l'ho letto!!
Marta- Esistono anche i
messaggi
diretti?!
-Marta, ma tu l'hai mai usato
seriamente
Twitter?
Kaylie era appena entrata
nella sua mail
che lo vide: era un messaggio del social
network che le segnalava che @Real_Liam_Payne le aveva
scritto.
- Vuoi che aspettiamo un altro
po' prima
di leggerlo?!
Disse Marta vedendo che Kaylie
si era
nuovamente bloccata davanti lo schermo, come fosse paralizzata.
Aprì
la piccola bustina gialla a lato e lesse:
“Hi Kay...Need to
hear you...Send me your e-mail or you Skype account...Miss you sooo
much!! With love xo xo...”
Era tutto vero: quel ragazzo
voleva
lei... Kaylie non sapeva se per conoscerla meglio, perché si
era
innamorato di lei al primo sguardo o per puro sfizio, ma non le
importava: le favole andavano vissute, correndo anche dei rischi.
Cenerentola aveva rischiato l'ira della matrigna e settimane di
lavori intensivi, pur di andare al ballo.
“Hi Liam... This is
my e-mail:
kayb@hotmail.com
and this is my
Skype account: kayb@skype.it...
Miss u!”
Non rilesse nemmeno quello che
aveva
scritto: voleva solamente sentirlo, vederlo in viso e sentirlo
parlare per decidere di abbandonarsi a vivere con tutta se stessa,
senza riserve, quell'avventura. Anche se si fosse scottata, o
addirittura, bruciata, non le importava: voleva vivere quella favola
fino in fondo, senza remore o lacci che la potessero trattenere...
Truly, madly, deeply
come
avrebbero cantato i ragazzi.
Kaylie accese l'accesso a
Skype e collegò la web
cam. Marta
la guardava aggirarsi per la stanza, come se stesse osservando un
animale leggendario.
Marta- Sei diversa...
-Cosa?
Marta- Sei diversa Kay. Sei...
Non so
come dire... Più bella. E' come se avessi dentro di te una
forza che
ti fa fare tutto in maniera differente. Come se ogni tuo gesto avesse
un suo preciso motivo d'essere.
Kaylie poté
solamente sorridere, perché
effettivamente si sentiva così: come se tutta la sua vita
avesse
improvvisamente assunto un significato, una direzione precisa...
Marta- Kay, è lui!
Ti sta chiamando!
Kaylie si precipitò
al computer, chiese
a gesti se fosse apposto e Marta le fece un “ok”
con la mano.
Accettò la
chiamata. Poi lo vide.
Il cuore di Kaylie si
fermò di nuovo, ma
questa volta come se non avesse più bisogno di battere per
permettere a tutto il corpo di Kaylie di concentrarsi sul volto del
ragazzo che le stava sorridendo, seduto in una stanza d'albergo.
C'era un sacco di gente che camminava e parlava alle sue spalle, ma
sembrava che lui non se ne curasse minimamente. Stava lì e
la
guardava come aveva fatto la sera precedente. Kaylie sì
sentì di
nuovo a casa.
Fu lui a rompere il silenzio
di quello
sguardo.
Liam- Hi Kay! It's so good to
see you!
I've been going crazy till you left me standing there last night...
-Guys, there's Kay on!!
Era la voce di Louis che
proveniva dalle
spalle di Liam. Dopo meno di cinque secondi comparvero gli One
Direction al completo sullo schermo davanti a Kaylie. La salutarono
in coro. Marta non riuscì a trattenersi e lanciò
un piccolo grido.
“Dovevo immaginarlo
che non sarebbe
stata pronta a questo...” pensò Kaylie.
Spostò di un poco lo
schermo di modo che anche i ragazzi potessero vedere Marta.
-Guys: this is Marta, my best
friend.
Marta these are: Niall, Zayn, Harry, Mr Louis and Liam...
Mano a mano che li presentava,
i ragazzi
sorridevano e salutavano tentando di dire “ciao”
nell'italiano
più corretto che gli riuscisse.
-Time
to rehearsal,
guys!!
Era una voce profonda e
perentoria
proveniente dalle spalle dei ragazzi: era Mark che gli ricordava i
loro doveri da super star internazionali.
Louis- We have to go. Good to
see you Mrs
Kay. Keep your eyes open with this little man!
Risate generali dei ragazzi
che,
salutando, si avviarono verso la porta. Marta, come se avesse
attivato la telepatia, si alzò dal letto e uscì
dalla camera, senza
nemmeno fiatare. Erano di nuovo solo loro. Kay e Liam.
-The One Direction needs
you... Go and
smash that stage!
Liam- We're going to finish in
three
hours. Time that I'll get to the hotel, and then I'll call you, okay?
I really want to talk a little bit with you.
-That's perfect... In the mid
time I
think I should explain something more to Marta. She's so upset with
all this thing of the concert, the kiss, my race away from you, your
tweet, your fans' tweet...
Liam- It's all right, Kay? I
know that
all this mess is not so easy to manage, but I think that we can make
it work out... Will you answer to my call tonight, won't you?
-Yes, of course I will. I make
a mistake
once, I won't repeat it again...
Liam- I have to go... See you
later...
Love you!
-Rock that stage! Love you too!
Non ebbe il tempo di chiudere
il
portatile che Marta era già rientrata in camera e aveva
cominciato a
sparare a raffica domande, commenti, considerazioni ed esclamazioni
d'incredulità. Dopo un intero minuto in cui parlò
talmente tanto
velocemente che Kaylie non capì una sola parola, si decise a
formulare una frase comprensibile:
Marta- Ti prego, dammi un
pizzicotto e
dimmi che è tutto vero e che non mi sono sognata nulla.
-No, non ti sei sognata nulla
e sì, è
tutto vero. Ma se vuoi posso darti lo stesso un pizzicotto.
Marta- No, non serve. Penso di
poterti
credere lo stesso. Ma quindi tu li conosci tutti... Dico: sei pappa e
ciccia con tutti e cinque.
-Macché pappa e
ciccia! Ho parlato e
scherzato un po' con tutti e penso di stargli abbastanza simpatica...
Marta- Simpatica?! Louis
ti ha chiamato Mrs Kay!!
Mi ci
vorranno secoli per riprendermi!!
-Aspetta un momento: hai
appena chiamato
uno di loro per nome? Oh mamma mia, questo è un miracolo!!
Marta- Io piuttosto direi che
tutto
quello che ti è successo sia un miracolo... Caspita Kay,
è
surreale, veramente. Tra la serata di ieri, il marasma che si
è
scatenato su Twitter ed ora la web cam
con
tutti gli One Direction, ti
assicuro che mi
hai sconvolta!!!
-Alle volte capitano anche a
me cose
straordinarie... Cioè, una sola volta a dir la
verità, ma mi sembra
abbastanza straordinaria.
Marta- Senti, mi dispiace
dirtelo, ma io
devo comunicarlo alle mie sorelle...
-Cosa?! Ma sei pazza?! Non lo
deve sapere
nessuno!!
Kaylie ebbe in risposta lo
sguardo più
scettico che un volto umano potesse formulare. Le venne pure un mezzo
sorriso, finché non le balenò in mente un
presagio tutt'altro che
positivo.
-Perez!!
Marta- Che?? Kay,
ti senti bene?
-Perez Hilton e il suo blog!!
Se ha scritto qualcosa sul suo sito con una mia foto sono
letteralmente fregata... Da lì tutto il mondo lo
saprà, arriverà
su Facebook e tutti, pure qui in questo paesello abbandonato dalla
vita sociale, sapranno... Devo controllare.
Marta- Dimmi Kay:
per caso Liam ti ha fatto un incantesimo per farti passare tutto il
senno che ti era stato donato?
Kaylie riprese in mano in
computer, tornò
dentro al suo account di Twitter ed ebbe la conferma che ogni suo
più
torbido presagio fosse diventato realtà: Perez aveva fatto
almeno
dieci tweet su Liam e
lei, tanto che alcuni
erano indirizzati direttamente a lei. (P.S. I suoi follower
erano saliti a più di 50'000). Aprì
un altra pagina ed entrò
sul suo profilo Facebook...
Marta- Kay,
respira
per favore...
Non ci riusciva. I suoi
polmoni non
rispondevano più al naturale istinto di inspirare ed
espirare. Il
suo profilo era invaso da domande, richieste, curiosità,
link con
Liam, prese in giro, esternazioni di incredulità. Per non
parlare
dei messaggi privati e delle infinite richieste d'amicizia che
lampeggiavano sulla barra in alto alla schermata. Chiuse di scatto il
computer e guardò Marta:
-Come farò a
sopportare tutto questo?
Marta- Non te ne curerai,
finché non ti
ci sarai abituata. Poi vi siete appena conosciuti, magari -non per
portarvi sfortuna- ma non funziona nemmeno. Anche se, sinceramente,
penso stiate benissimo assieme. Sembrate così persi nel
vostro mondo
quando vi guardate.
Già, quello
sguardo. Appena le tornò in
mente il viso di Liam, che le sorrideva mentre la salutava per andare
a provare con i ragazzi, si sentì meglio. Ne avrebbe parlato
con lui
quella sera stessa.
Marta- Senti, ora io devo
andare, ma
appena avrai schiacciato il tasto “chiudi” su
Skype, voglio che
mi chiami per raccontarmi tutto!!!
-Va bene, te lo prometto... Ci
sentiamo.
Grazie per tutto.
Marta- Se ci ripenso, ancora
non ci
credo... Pazzesco...
Kaylie la sentì
uscire di casa
continuando a dire “pazzesco”.
“Forse l'ho
veramente sconvolta... E
forse è giunto il momento che pure io mi fermi a pensare a
che cosa
diavolo mi sta succedendo...”.
Erano le sei di pomeriggio ed
esattamente
un giorno prima era in macchina con Marta, Max e due Directioners,
ascoltando le canzoni degli One Direction a un volume stratosferico,
e pensando alla serata che l'avrebbe attesa. Negli ultimi sei mesi
aveva avuto sempre costante l'impressione che qualcosa d'importante
sarebbe successo la sera del concerto, ma mai, mai avrebbe potuto
anche solo immaginare quello che aveva vissuto. Perché ora
che era
sola con sé stessa, poteva confessarlo: si era innamorata di
quel
ragazzo dal primo istante in cui aveva sentito la sua voce. Ma sapeva
che ogni singola fan di un qualsiasi gruppo o solista che mai abbia
calcato un palco, aveva provato e sperato esattamente quello che
aveva sentito lei, la prima volta. L'aveva fatto lei stessa anche con
il bassista del Lawson. Ma dal sognare nella propria camera, come una
piccola adolescente, che il proprio idolo si accorga della tua
esistenza, a vederlo scrivere su un solcial network davanti a tutto
il mondo che l'aveva baciata, beh... C'era decisamente una bella
differenza...
Hi
Sweethearts!!
Ebbene, dopo una settimana da dimenticare, il minimo che potesse fare
era pubblicare un capitolo che facesse tirare a tutti un respiro di
sollievo... Ed eccolo qui *.* Ora: parliamone un attimo...
Liam le ha risposto!!!! No, non le ha solo risposto, le ha tweettato di
modo che tutti sapessero... Ma Kaylie sarà pronta per quelle
che saranno le conseguenze?? Lo scoprirete nelle prossime puntate...
Cioè, capitoli =P
Per questo ci terrei un mondo a sapere che cosa ne pensiate e
vorreiringraziare chiunque abbia recensito finora, perché
non sapete quanto le vostre opinioni mi rendano felice... *-*
*vi manda un abbraccio enorme*
Mi eclisso... E grazie ancora <3
Lots Of Love <3
|
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Capitolo 8 *** Kiss You ***
Kiss
You
Liam- I
want you here
with me... (Ti voglio qui con me...)
-Liam, are you serious? I
mean, we met
just two weeks ago... And everybody is still talking about us. Have
you noticed how #Kiam is always trending worldwide? (Liam, sei serio?
Voglio dire, ci siamo incontrati solo due settimane fa... E tutti
stanno ancora parlando di noi. Hai notato come #Kiam sia sempre tra i
trend mondiali?)
Liam- Yes, I have... And I
think that
“Kiam” is pretty cool... Wait: Kay, what the hell
are you doing?! (Sì, l'ho visto... E credo che #Kiam sia
piuttosto figo... Aspetta: Kay, che cavolo stai facendo?!)
-What? Oh, sorry... Is that
I'm trying to
fix my account's image... But in anyone of them I look like an
idiot... Or an ugly idiot... (Cosa? Oh, scusa... E' che sto tentando di
sistimare l'immagine del mio account... Ma in ognuna sembro
un'idiota... O una brutta idiota...)
Liam- Oh,Kay... Shut up! You
are amazing!
And beautiful... In every single photo that I've seen till now. (Oh,
Kay.... Piantala!! Sei fantastica! E bellissima... In ogni foto che ho
visto finora.)
-Oh...Sweetheart... (Oh... Che
amore...)
Liam- Don't make funny of me!
(Non prendermi in giro!)
-Sorry... It's my sarcastic
spirit that
takes its part... (Scusa... E' il mio spirito sarcastico che si prende
la sua parte...)
Liam- Well: dear sarcastic
spirit inside
my girlfriend I want you to know that I love you too. (Allora: caro
spirito sarcastico dentro la mia ragazza, vorrei farti sapere che amo
anche te.)
-It loves you too... But not
as much as I
do. (Ti ama anche lui... Ma non tanto quanto me.)
Sorriso di Liam, proprio
quello sghembo,
quello da mozzare il fiato tanto bello e puro era. Kaylie sapeva che
sarebbe comparso ogni volta che lei gli avrebbe detto che lo amava,
quindi tentava di dirlo il più spesso possibile, sentendosi
anche un
po' stupida alle volte.
Liam- And that's for this
reason that I
want you to come to the London Charity Gala... (Ed è per
questo che voglio che tu venga al London Charity Gala...)
-But everyone in this crazy
world will
see us together... (Ma tutti, in questo mondo pazzo, ci vedranno
assieme...)
Kaylie non riusciva a trovare
le parole
per spiegare a Liam la motivazione per cui negli ultimi cinque giorni
aveva sempre rifiutato quell'invito. Aveva una terribile voglia di
vederlo e, perché no, anche di baciarlo.
Erano passate solo due
settimane,
quattordici giorni in cui si erano sentiti in ogni secondo che Liam
aveva avuto libero. Era capitato che si sentissero anche di notte,
mentre gli altri ragazzi dormivano in aereo, parlando sottovoce per
non disturbare. Eppure gli mancava terribilmente il contatto fisico,
le sue mani sicure che le sfioravano il mento e la schiena. Ogni
volta che ci pensava un brivido la percorreva dalla testa fino alla
punta delle dita. Purtroppo c'era un “ma”. No, non
era un “ma”
qualunque: aveva a che fare con la sua autostima. Non era mai stata
il suo forte e, diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare, da
quando aveva cominciato quel viaggio (come lo chiamavano loro, con un
velo d'ironia, dato che lei era sempre a casa e lui in giro per il
mondo), la sua considerazione di sé stessa era alquanto
diminuita.
Tutti i commenti delle fan che Liam in primis, e poi anche Marta e
sua mamma le dicevano di non leggere, la facevano sentire sempre
più
inadeguata, benché ci fossero schiere di Directioners
che la
difendevano e la sostenevano strenuamente. A loro, Kaylie era
profondamente grata ed era per loro che aveva speso il suo primo
tweet dopo tutto il trambusto dei primi giorni.
Semplicemente
Kaylie non si sentiva abbastanza per Liam, il famoso diciannovenne
inglese, desiderato da ragazze e bambine in tutto il mondo. Non
poteva dirlo però a lui, anche per il solo fatto di sentirsi
un'emerita stupida.
Liam- Kay,
that's
exactly what I want! I want the world to see us together as a couple!
More over, there will also be Eleanor, Perrie and Taylor... (Kay,
è esattamente quello che volgio! Voglio che il mondo ci veda
assieme come una coppia! Per di più, ci saranno anche
Eleanor., Perrie and Taylor...)
-Wait: you mean Taylor Swift,
Perrie
“Little Mix” and Eleanor “the Hollistar
model”?! (Aspetta: intendi Taylor Swift, Perrie "Little Mix"
e Eleanor "the Hollistar model"?!)
-Yes, Kay... The girlfriends
of the
guys... (Sì, Kay.... Le fidanzate dei ragazzi...)
“Non ci vado nemmeno
se entro sta
notte, per miracolo, mi reincarno in una fotomodella newyorkese...
Escluso a priori che mi metta a confronto con loro...”
Liam- Darling,
are you
ok? You're so pale... It's just a charity gala, nothing special...
(Tesoro, stai bene? Sei così pallida... E' solo un
galà di beneficenza, nulla di speciale...)
Già, non era niente
di speciale... Forse
per lui non era niente di speciale, per un ragazzo che faceva
concerti davanti a migliaia di fan, che ogni volta che usciva di casa
era assalito da ragazze urlanti, che stava girando sei continenti nel
giro di sei mesi... “Non è colpa sua se ha
realizzato il suo
sogno... E devo a lui tutto quello che ho provato nelle ultime due
settimane... Tutti quei brividi, quella sensazione di star a fare la
cosa giusta per la prima volta nella mia vita...”. Liam
sembrò
leggerle nella mente, perché le disse:
Liam- Kay,
I didn't
mean to say that this isn't important, especially for you... This
Charity Gala will be the last time to see each other for the next two
months and I really need to spend a little time with you... So,
please, speak plainly and tell me what's the matter. (Kay, non volevo
dire che non è importante, soprattutto per te... Questo
Galà di Beneficenza sarà l'ultima volta in cui ci
vedremo per i prossimi due mesi ed io ho seriamente bisogno di passare
un po' di tempo con te... Per cui, per favore, parla apertamente e
dimmi qual'è il problema.)
Kaylie fece un respiro
profondo a cui
Liam sorrise (di nuovo quel sorriso, prima o poi, lo sapeva, il suo
cuore avrebbe chiesto pietà...), raccolse tutto il coraggio
che
aveva in corpo, partendo dalle punte dei piedi ( diciamocelo: non era
mai stata una tipa molto coraggiosa) e gli disse che cosa continuava
a frullarle per la testa da cinque giorni a quella parte:
-Liam...
I have the
lowest self esteem a girl could ever had. And I'm pretty sure that I
will feel so uncomfortable behind your friends' girlfriends... I mean
they are: a top model, an amazing singer and a Grammy awarded singer
slash songwriter... And I? What am I? Just... (Liam... I ho la
più bassa autostima che una ragazza potrebbe mai avere. E
sono abbastanza sicura che mi sentirei tantissimo a disagio vicino alle
morose dei tuoi amici... Voglio dire sono: una top model, una cantante
fantastica e una cantante trattino autrice premiata con più
di un Grammy... Ed io? Io cosa sono? Solo...)
Liam- Just a marvellous, smart
and crazy
girl that I love as no other girl in the world... (Solo una
meravigliosa, intelligente e pazza ragazza che io amo come nessun'altra
al mondo...)
-Oh... You're going to make me
blush... (Oh... Mi farai arrossire...)
Liam- Kay, put behind your
sarcastic
spirit and talk with me. (Kay, metti da parte il tuo spirito sarcastico
e parla con me.)
-... In my life I've never had
the
feeling to belong to a place or to a group of people... I've always
been an outsider and I don't know anything about that sparkling world
you perfectly fit in... More over, I will look foolish near them,
just because I'm not beautiful enough... (... Nella mia vita non ho mai
sentito di appartenere ad un posto o ad un gruppo di persone... Mi sono
sempre sentita un'aoutsider e non so nulla del mondo sbrilluccicoso in
cui tu ti adatti perfettamente... Per di più, sembrerei una
stupida vicino a loro, perché non sono abbastanza bella...)
L'ultima parte l'aveva detta
sottovoce,
quasi in un sussurro, tanto si sentiva sciocca anche solo a pensarlo.
Eppure, nemmeno la consapevolezza di essere stata scelta da
Liam, di essere amata da Liam, riusciva a lenire quel senso di
inadeguatezza che continuava a tormentarla da tutta una vita.
Liam- Well, can I say
something? (Beh, posso dire una cosa?)
-Yes, of course....
(Sì, certo...)
Liam- Swear that you're not
going get mad
at me... (Giura che non ti arrabbierai con me...)
-You're scaring me, but I
swear... (Mi stai spaventando, ma lo giuro...)
Liam- First of all: I've never
fit in
this “sparkling world”, as you called it. I just
get the funny
side of all these things because it's part of my job... Second: you
will never look foolish even if you were standing near Miss
Universe... You're one of the most beautiful girl I've ever seen in
my life, not only for your body, but also for that light inside your
eyes... It's amazing... No, better, it's stunning!! More over (lo
disse imitando la voce di Kaylie, cosa che le strappò un
sorriso)
the girls are really kind and I think that you're gonna
get well with them! Sooo... Pleaseee: would you come to
the
London Charity Gala with me, the humble Liam Payne? ( Prima di tutto:
io non mi sono mai adattato perfettamente in questo "mondo
sbrilluccicoso", come l'hai chiamato te. I prendo solo il lato
divertente di tutte queste cose perché fanno parte del mio
lavoro... Secondo: tu non sembrerai mai una stupida, nemmeno se fossi
vicino a Miss Universo... Tu sei ona delle ragazze più belle
che io abbia mai visto in vita mia, non solo per il tuo copro, ma anche
per quella luce nei tuoi occhi... E' fantastica... No, meglio,
è stupenda!! Per di più [lo disse imitando la
voce di Kaylie, cosa che le strappò un sorriso] le ragazze
sono veramente gentili e credo che ti troverai bene con loro!
Quindiiiii... Per favoreeee: verresti al London Charity Gala
con me, l'umile Liam Payne?
-Well... Given the situation,
I think
that I have to come... Are you happy humble Mr Payne? (Beh... Vista la
situazione, credo che dovrò venire... Sei contento umile Mr
Payne?)
Liam- I'm the happiest person
in the
world right now! Thank you, Kay... I can't wait to keep you in my
arms! Now I have to go, because tomorrow we'll have two interviews
and the gig... I love you. Goodnight! (Sono la persona più
felice al mondo in questo momento! Grazie, Kay... Non vedo l'ora di
tenerti tra le mie braccia! Ora devo andare, perché domani
abbiamo due interviste e il concerto... Ti amo. Buonanotte!)
-Love you too... Goodnight!
(Ti amo anch'io... Buonanotte)
A quanto sembrava: sarebbe
andata a
Londra nel giro di due settimane, avrebbe partecipato ad una serata
di gala, avrebbe rivisto esibirsi i ragazzi, avrebbe incontrato le
ragazze degli One Direction e con loro sarebbe stata fotografata ed
intervistata... Ma, soprattutto, avrebbe riabbracciato Liam. Forse
non sarebbe andata così male.
Quando il giorno dopo dovette
parlarne
con sua madre, cercò di prendere il discorso più
alla larga che
poté: non le aveva dato il permesso di andare a Londra per
veder i
Lawson poco più di un anno prima e sinceramente non pensava
che le
cose fossero cambiate più di tanto. Ma questa volta non
avrebbe
desistito: voleva e doveva andare nella capitale inglese non solo per
Liam, ma anche per sé stessa, dato che era giunto il momento
di
fronteggiare il mondo.
“Sì, mi
sento abbastanza un'eroina di
un romanzo di Virginia Woolf... Non male come sensazione...”
pensò
Kaylie mentre si dirigeva verso il salotto dove sua mamma stava
correggendo dei compiti.
-Mammina...
Liliana- Cosa devi chiedermi
Kay?
-Perché pensi
sempre male? Che cosa ti
fa pensare che debba chiederti per forza qualcosa?
Liliana- Forse il fatto che
è da quando
avevi due anni, ovvero da quando hai cominciato a formulare frasi
articolate, che usi quel tono e quell'appellativo solo se devi
chiedermi qualcosa per cui sai già che ti dirò di
no. Ti conosco,
cara la mia pollastrella.
-Ecco, appunto... Allora, dato
che mi
conosci e che sai che ti voglio un mondo di bene, che ti considero la
mamma migliore del mondo, che se tu avessi bisogno io ci
sarò sempre
e...
Liliana- Aggiungi ancora
qualcos'altro e
giuro che ti dico di no a priori!
-Va bene, va bene... Allora
vado dritta
al punto... Respiro profondo, perché so che quello che
voglio
chiederti è abbastanza insolito e...
Liliana- Kay, ultima
possibilità...
-Okay,
messaggio
recepito... Liam mi ha chiesto se lo accompagno al London
Charity Gala che, come avrai intuito,
si svolge a
Londra...
L'aveva detto tutto d'un
fiato, tanto che
non era nemmeno sicura sua mamma avesse capito.
Liliana- Quando?
-Tra due settimane.
Liliana- Quanto tempo?
-Due giorni e una notte.
Silenzio da parte di sua madre.
-Quindi posso?
Liliana- Beh... La scorsa
estate non hai
lavorato per metterti via i soldi per andare a Londra? Non vedo dove
sia il problema...
-Stai scherzando?!?! O mamma
mia:
grazie!!! Veramente: grazie mille!!!!
Kaylie era saltata addosso a
sua mamma
per sommergerla di baci e farla annegare in un abbraccio senza
precedenti.
-Ma sul serio? Dico, mi lasci
andare
senza resistenze? Cioè, non che non vada bene, anzi... Ma mi
sembra
strano... E poi chi ci parla con papà?
Liliana- Con papà
ci parlo io, tu non ti
preoccupare... E, se proprio vuoi saperlo, ti lascio andare
perché
dopo due anni ti ho rivista sorridere e ricominciare a vivere e non
voglio di certo essere io la motivazione per cui tu possa perdere
tutto questo.
-Mamma è...
Kaylie non riuscì a
finire la frase
perché le lacrime cominciarono a scendere molto prima che
potesse
rendersene conto. Eppure, per una volta, era felice che scendessero
così copiose poiché erano lacrime di gioia.
Ebbene sì: era felice,
come mai lo era stata prima e come mai, negli ultimi due anni, si
sarebbe aspettata di poter essere. Ora voleva solo prendere
quell'aereo per andare a Londra e baciare Liam più che
poteva.
Mancavano due giorni alla
partenza e Liam
si ostinava a non rispondere ad un sacco di domande, continuando a
dire che sarebbe stata tutta una sorpresa.
-Liam,
please,
have pity on me and tell me if I have to buy a dress for the Gala and
how it should be! Please!! (Liam, per favore, abbi pietà di
me e dimmi se devo comprarmi il vestito per il Galà e come
dovrebbe essere! Per favore!!)
Liam- Kay, trust me: you don't
have to
worry about anything... Louise has planed everything, you just have
to arrive at the airport, with your suitcase, and put you trust in
me! (Kay, fidati di me: non ti devi preoccupare di niente... Louise ha
pianificato tutto, tu devi solo arrivare all'aeroporto, con la tua
valigia, e riporre la tua fiducia in me!)
-This unawareness is killing
me!!
Seriously! (Questa ignoranza mi sta uccidendo!! Sul serio!)
Liam- Sooo... You're one of
those girls
who have always to have everything under their control... (Quindiii...
Tu sei una di quelle ragazze che deve avere sempre tutto sotto
controllo...)
-No, I'm not! But, if you let
me say, not
knowing what I'm going to wear on a special event as the one we have
to attend, can make every type of girl freaking out!! (No, non lo sono!
Ma, se me lo lasci dire, non sapere che cosa mi dovrò
mettere per un'occasione speciale come quella a cui dobbiamo andare,
può far impazzire qualsiasi tipo di ragazza!!)
Liam- You know that I love
you? (Lo sai che ti amo?)
-Yes, but this doesn't make my
nerves
stress down... (Sì, ma questo non fa calmare i miei nervi...)
Liam- Just trust me: I will
never let the
girl I want to kiss so badly look like a fool... Promise. (Solo, fidati
di me: non lascerei mai che la ragazza che voglio baciare
così tanto sembri una sciocca...)
-I hope so... Anyway, I've
read about... (Lo spero... Comunque, ho letto di...)
Liam- About Harry and Taylor,
aren't you?
She won't be here... (Di Harry e Taylor, vero? Lei non ci
sarà...)
-But, how is Harry? Yesterday,
while you
were talking with Louise, he took the web cam just for saying hi, but
he looked so gloom... I didn't ask anything, but... ( Ma, come sta
Harry? Ieri, mentretu stavi parlando con Louise, lui ha preso la web
cam solo per salutarmi, ma sembrava così giù...
Non gli ho schiesto niente, però...)
Liam- Well, I think that we
can say he's
not so good, but not even too sad... He's really into the gigs right
now, so... (Beh, credo che potremmo dire che non stia benissimo, ma
nemmeno malissimo... Adesso è vermente preso dai concerti,
quindi...)
-Sorry, dear, but I have to
go... There's
a meeting for the summer camp... I'll be surrounded by questions
about you, you and me, me for the next three hours... I really can't
wait... (Scusa, amore, ma devo andare... C'è un incontro per
il campo estivo... Sarò sommersa da domande su di te, su te
e me, su me per le prossime tre ore... Non vedo proprio l'ora...)
Liam- Come on... You can take
it, I'm
sure... I love you, Kay... Can't see forward to have you here... I
want to kiss you so bad! (Avanti... Ce la farai, ne sono sicuro... Ti
amo, Kay... Non vedo l'ora di averti qui... Ti voglio baciare
così tanto!)
-Me too... Love you... Kisses!
(Anche io... Ti amo... Baci!)
Da
quando aveva
comprato il biglietto aereo (con i soldi che si era guadagnata
lavorando l'estate precedente e che le sarebbero dovuti servire per
andare al concerto del Lawson.... Ma poco importava, dato che al Gala
ci sarebbero stati anche loro e si
darebbero pure
esibiti, poco prima dei ragazzi e di Ed Sheeran)... Beh, da quando
aveva comprato quel biglietto Liam aveva fatto il misterioso su
tutto, dicendole che lui, o meglio, quella santa donna di Louise, si
sarebbe occupata di tutto: dall'hotel, ai trasporti, al vestito, al
trucco e all'acconciatura. Le era sfuggito il fatto se anche le altre
ragazze avrebbero subito lo stesso trattamento, poiché anche
su
questo aspetto Liam era stato abbastanza evasivo. Kaylie aveva
tentato di non preoccuparsi, ma la solita stretta allo stomaco aveva
cominciato a farsi sentire proprio dal momento in cui aveva stampato
il biglietto.
Ed
ora mancava un solo
giorno e poi sarebbe partita, il che implicava che fosse giunto il
momento di fermarsi (per l'ennesima volta da quando era cominciata
quella giostra) a pensare. Sarebbe stata seduta al tavolo con i
ragazzi, a fianco di Eleanor e Perrie, con cui avrebbe assistito alle
performance (per scoprire questo aveva dovuto bloccare Louis che
stava passando, cinque giorni prima, davanti alla web cam per caso e
supplicarlo di dirle qualcosa). Non ci si vedeva a stare seduta
vicino a loro due e sentirsi pure a proprio agio, solo per il fatto
che la sua autostima sotto terra glielo proibiva. E se l'avessero
presa in antipatia? In fondo era l'ultima arrivata, anzi, a dir la
verità, non era nemmeno arrivata: era una semplice
sconosciuta di
cui Liam si era innamorato. “Mamma mia, mi fa ancora strano
pensarlo... Non mi ci abituerò mai...”. Inoltre,
bisognava
aggiungere il fattore “gossip&paparazzi”.
Lo poteva pure
ammettere: aveva passato tutta la sua adolescenza a provare pose per
eventuali foto davanti ai fotografi (sono cose che si fanno nei
momenti più bui della propria vita o, anche, in quelli in
cui si
crede seriamente di poter realizzare i propri sogni). Ma da questo a
rispondere a domande circa la sua vita privata e far foto con un
abito di cui non sapeva ancora nulla, passava una bella differenza.
Differenza che era misurabile con lo stato d'ansia che andava
aumentando nell'animo di Kaylie, tanto che le due notti precedenti la
partenza furono completamente insonni.
-Questo è uno di
quei momenti in cui
l'eroina, che ha deciso di rischiare il tutto per tutto pur di vivere
la sua favola d'amore, si rende conto di aver commesso un'enorme
sciocchezza e prende seriamente in considerazione l'idea di scappare
in un'isola deserta... Sì, è decisamente uno di
quei momenti...
Marta- Kay, per favore,
piantala di
agitarti così tanto! Devi prendere un aereo, arrivare a
Londra,
farti truccare e pettinare, sorridere a tutti, che siano giornalisti,
fotografi o fan e tentare di non farti scappare la meraviglia di
ragazzo che ti sei trovata!!
Aveva il volo a mezzogiorno e
stare al
telefono con Marta era una buona metodologia per perdere tempo, dato
che era sveglia da almeno cinque ore.
-Marta, se vedessi la mia
faccia, ti
giuro che prenderesti paura... Hai presente com'ero presa il giorno
prima del concerto? Ecco: moltiplica quello schifo di aspetto per
centomila ed otterrai le mie condizioni attuali...
Marta- Quindi pure ora hai
“una
sensazione”?
-Sì: che
morirò entro breve se non mi
calmo un po'... Marta, non ce la posso fare... Veramente...
Marta- La vuoi smettere!! Ti
ha chiesto
lui di andare, quindi significa che vuole che il mondo vi veda
assieme! Per di più sarai sicuramente splendida, quindi non
potrai
mai sfigurare vicino alle altre ragazze... Credimi per una volta...
Sapeva che ormai nemmeno Marta
riusciva
più a sopportare il suo stress circa questo viaggio, quindi
cambiò
discorso:
-Te, invece? Com'è
andata l'uscita con
Max? Lo sai vero che voglio tutti i dettagli!
Marta- Kay, ma sei seria?!
Sono le sette
e mezza di mattina e sono al telefono con te solo perché
stai per
essere fotografata su un red carpet ad
una
serata di gala... Secondo te, ho voglia di parlare del mio
appuntamento con Max?!
-Sì, hai voglia
perché te lo impongo
io! Voglio che mi racconti tutto per filo e per segno... Soprattutto
perché voglio sapere se senza i miei consigli se
l'è cavata lo
stesso.
Così
cominciò un racconto dettagliato
di quanto fosse accaduto la sera precedente che fece distrarre Kaylie
per un'ora e mezza, ma il tempo scorreva ed alle dieci
arrivò in
aeroporto con una valigia e quattro certezze: era agitata come mai
prima in vita sua; aveva l'incarico di fare più foto che
poteva a
qualsiasi cosa vedesse (fasi del trucco comprese e vestiti delle
altre invitate) per ordire di Marta; aveva l'obbligo tassativo di
chiamare sua mamma appena scesa dall'aereo, appena arrivata in
albergo, appena salita in macchina per andare alla cena, appena
finita la cena ed altri centomila “appena” che
già non si
ricordava più. Ma, soprattutto, aveva la certezza che una
voglia
matta di baciare Liam la stava letteralmente facendo impazzire.
Hi sweethearts!!!
Ebbene
sì: stiamo piano, piano entrando nelle dinamiche di coppia
di Kay e Liam... Che ne pensate?? Come vi sembrano come coppia?? Voi vi
sareste fatte tutte quelle paranoie all'idea di dover essere messe a
confronto con quelle bellezze indiscusse?? *si chiede perché
vi stia tartassando di domande* Mi piacerebbe un sacco sapere
che cosa ne pensate voi di questa coppia e, soprattutto, di Kaylie...
Qui si cominciano a vedere le sue insicurezze e vi assicuro che
è solo l'inizio... Volevo ringraziare tantissimo le 6
persone che hanno aggiunto la storia alle preferite e le tre che
l'hanno messa tra le seguite... GRAZIE!! *vi manda un abbraccio
virtuale*
Mi eclisso
donzelle... e donzelli, non si sà mai... =)
P.S. Scusate per l'orario ^^
Lots Of Love
<3
|
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Capitolo 9 *** Magic ***
Magic
Appena
ebbe preso posto in aereo (fortunatamente era seduta vicino al
finestrino), prese l'I-pod dalla borsa e lo accese a volume minimo
(non voleva rischiare di perdere le indicazioni delle hostess...
Aveva decisamente un po' di paura a volare da sola). Scelse di
ascoltare quella play-list
che l'aveva accompagnata in tutta quella storia, che le aveva dato
forza nei momenti più difficili e che l'aveva incoraggiata a
credere
che i sogni ogni tanto si realizzavano anche per quelle come lei:
“I
love UK”. Ed
il primo brano non poteva essere che Magic.
Proprio
mentre sentiva l'ormai familiare voce di Liam diffondersi dagli
auricolari, si rese conto che erano arrivati i i suoi vicini di
viaggio. Per poco la mascella della giovane Directioner
non
si stacco dalla sua sede usuale tanto grande fu lo stupore che la
colse quando vide Kaylie che le sorrideva spostando la borsa che
aveva temporaneamente appoggiato sul sedile affianco a lei. Sua madre
dovette darle uno spintone per farla sedere, ma prima che potesse
aggiungere altro, la ragazzina le stava già parlando
concitatamente
all'orecchio chiarendole la situazione incredibile che si era appena
creata. La donna lanciò un occhiata a Kaylie e poi si
rivolse di
nuovo alla figlia dicendole a sua volta qualcosa all'orecchio. Kaylie
faceva finta di nulla, ma sapeva perfettamente che stavano parlando
di lei. Si chiese che cosa avrebbe dovuto fare “Forse
parlarle o
magari solo salutarla? Meglio che non faccia nulla altrimenti Louise
potrebbe
uccidermi...”, così continuò ad
ascoltare la musica, dopo aver
rivolto un breve sorriso a madre e figlia che continuavano a
bisbigliare. A quanto riusciva a capire la donna stava tentando di
convincere la figlia a fare qualcosa, ma Kaylie non riusciva a capire
che cosa. Le hostess cominciarono a fare le loro dimostrazioni e
Kaylie si tolse le cuffiette e fermò la canzone, cosa che
fece
illuminare lo schermo che subito attirò l'attenzione della
Directioner
che era seduta al suo fianco. La sua faccia si tramutò in
una
maschera di stupore che fece parecchio sorridere Kaylie.
“Almeno
Louise
non si potrà lamentare: ho fatto un po' di sana
pubblicità ai
ragazzi...”.
Quando le assistenti di volo
ebbero
finito di parlare, la ragazzina trovò il coraggio di
rivolgere la
parola a Kaylie, dopo un'ennesima gomitata sul fianco da parte della
madre:
-Scusami: posso farti una
domanda? Ma tu
sei Kaylie, la ragazza di Liam degli One Direction?!
Kaylie sentiva che la
ragazzina stava
trattenendo a stento l'emozione e quando si accorse che le stavano
brillando gli occhi, non poté che sentirsi fortunata.
“Al diavolo
anche l'ansia! Voglio viverla fino in fondo questa favola!”.
-Sì, sono
Kaylie...Piacere... E tu sei?
Le diede la mano per
presentarsi, ma
dovettero passare almeno trenta secondi prima che la ragazzina si
riprendesse dallo shock e gliela stringesse in risposta.
-Io sono Benedetta! Oddio! Non
ci posso
credere!! Tu sei la fidanzata di Liam!! Devo dire a tutte le mie
amiche che ti ho incontrato!!! Faresti una foto con me e un
autografo?!
Escludendo il fatto che
Benedetta stesse
letteralmente urlando, tanto che sua madre dovette dirle di abbassare
il tono di voce almeno tre volte, Kaylie era sconvolta: le stava
seriamente chiedendo di fare una foto con lei e di avere un suo
autografo?
“Ma che cosa se ne
farà?! In fondo io
non sono nessuno...Questo è assurdo!”. Ma a quanto
sembrava per
Kaylie era finito il tempo “dell'essere nessuno”:
ora era il
momento di essere qualcuno.
-Certo. Nessun problema.
La madre della ragazzina le
fece la foto
con quella piccola Directioner estasiata per
quella nuova ed
elettrizzante storia che aveva da raccontare alle sue amiche.
Benedetta- Potresti scrivere
“Con
affetto a Benedetta”, per favore?!
-Certamente... Anzi, posso
anche scrivere
così...
Kaylie guardò
quanto aveva appena
scritto su quella pagina di Smemoranda che le era stata offerta:
”Con
affetto a Benedetta, mia vicina di volo... Un bacio Kaylie
B.”. Un
sorriso enorme si stampò sul volto di Benedetta. Forse era
così che
ci si sentiva ad avere qualcuno che ti supportava anche se non ti
aveva mai parlato in vita sua: soddisfatti di aver potuto realizzare
il sogno di un altro essere umano.
Il volo trascorse tranquillo,
con la
musica sulle orecchie e le occhiate semi- nascoste di Benedetta.
Quando l'aereo
atterrò, Kaylie vide che
Benedetta era lì, lì per chiederle qualcosa, ma
che non sembrava
risolversi a farlo, così ruppe lei l'imbarazzo:
-Beh, è stato un
piacere conoscerti.
Divertiti a Londra. Buona giornata.
Benedetta- Ma viene Liam a
prenderti?!
Evidentemente aveva passato
tutto il
viaggio a fare congetture sul perché lei stesse andando a
Londra ed,
effettivamente, non era andata molto lontano dalla verità.
-No, viene qualcuno dello staff
a prendermi. Ma posso salutarlo da parte tua, se vuoi...
Benedetta- Sul serio lo
faresti?
Oddio!!!! Grazie!!! E potresti dire a Harry
che
è il mio preferito... No, dì a tutti che sono
fantastici e che io
li adoro tutti allo stesso modo!!!! E magari...
-Benedetta, penso che la
signorina abbia
capito... Forza, andiamo...
-Ciao Benedetta...
Riferirò tutto!
Mentre la guardava
allontanarsi lungo il
tunnel che le faceva accedere all'aeroporto, Kaylie sorrise: tutto
quello che le stava succedendo era semplicemente fantastico.
Fortunatamente
riuscì a trovare la
valigia quasi subito ed anche rintracciare l'uscita del gate
non fu difficile (alla faccia di sua mamma che le aveva detto di
chiedere sempre e comunque informazioni “Così non
ti perdi!”, le
aveva urlato mentre andava a fare il check in). Con la valigia in una
mano e la tracolla nell'altra, oltrepassò la folla che si
stava
assiepando appena fuori dall'uscita del tunnel, e cominciò a
cercare
Louise. Ma prima ancora di
aver la
possibilità di accorgersi dell'esile figura che le stava
venendo
incontro, fu intercettata da due robuste braccia che la stritolarono
in un soffocante e benevolo abbraccio: era Mark.
Louise- Oh
my gosh,
Mark!! She has to arrive safe at the party!!! (Om mio dio, Mark!! Deve
arrivare viva alla festa!!!)
Mark- Sorry, Louise, but I'm
so happy to
see my girl!!! (Scusa, Louise, ma sono così felice di vedere
la mia ragazza!!!)
-I'm happy too, Mark! Good
morning
Louise. (Sono felice anch'io, Mark! Buongiorno Louise.)
Louise- Oh, please Kay! Do you
also want
to call me Mrs?! You're one of us now, so... (Oh, per favore Kay! Vuoi
anche chiamarmi Signora?! Sei una di noi ora, quindi...)
-Sooo: Hi Louise! (Quindiii:
ciao Louise!)
Louise- Much better. Anyway,
we have to
go... Let me see... Right now! Take the luggage, Mark. (Molto meglio.
Comunque, dobbiamo andare... Fammi vedere... Proprio ora! Prendi la
valigia, Mark.)
-Oh no! I can bring it! (Oh
no! Riesco a portarla!)
Mark- Don't worry, darling!
It's a
pleasure! (Non ti preoccupare, cara! E' un piacere!)
Uscirono dall'aeroporto e
Kaylie vide che
ad attenderli c'era una macchina blu scuro. “Nemmeno fossi
una
super star internazionale...”. Poi le venne in mente
Benedetta.
-Louise...
Louise- Yes, Kay...
(Sì, Kay...)
Erano nel bel mezzo del
traffico
londinese e, benché fosse completamente frastornata da tutto
quel
pullulare di vita che le girava attorno, Kaylie sapeva che doveva
raccontare a Louise quanto era accaduto sull'aereo.
-I'm
not sure that
this little thing could ever catch your attention, but during my
flight... (Non sono sicura che questa cosuccia possa mai catturare la
tua attenzione, ma durante il volo...)
Louise- Yes, Kay...
(Sì, Kay...)
-Well,
during my
flight, a little Directioner
asked
me if I could make her an autograph and take a picture with me
because I was Liam's girlfriend... (Beh, durante il viaggio, una
piccola Directioner mi ha chiesto se potessi farle un autografo e
scattare una foto con me perché ero la ragazza di Liam...)
Louise- And you told her that
she was
right?! (E le hai detto che aveva ragione?!)
-Well... I didn't tell her
that I was his
girlfriend... I just gave her what she wanted... I've never mentioned
Liam or where I was going... More over, she caught me listening to
Take Me Home and maybe this would help the guys... (Beh... Non le ho
detto che ero la sua ragazza... Le ho solo dato quello che voleva...
Non ho mai nominato Liam o dove stavo andando... Inoltre, lei mi ha
beccato mentre ascoltavo Take Me Home e forse questo potrebbe aiutare i
ragazzi...)
Louise- You were really
listening to the
album and she saw you??!! (Stavi veramente ascoltando l'album e lei ti
ha visto??!!)
-Yes, I were... Is that so
bad? (Sì... E' così negativa la cosa?)
Louise- No, it's not!! Girl:
you are much
smarter than what I've already thought you were... And, just because
you get into this kind of matter... You know that tonight there will
be loads of photographers, journalists and magazine writers... Well
you just have to stay calm and smile! (No, non lo è!!
Ragazza: tu sei molto più intelligente di quanto
già pensavo fossi... E, giusto perché ti sei
inoltrata in questo tipo di questioni... Lo sai che stasera ci saranno
frotte di fotografi, giornalisti di quotidiani e riviste... Allora, tu
devi sono stare calma e sorridere!)
-Louise, are you serious?! You
won't tell
me what I have to say or something like that? (Louise, sei seria?! Tu
non mi dirai che cosa devo dire o cose del genere?)
Louise- Dear girl, I don't
think you need
that kind of advices... (Cara ragazza, non credo che tu abbia bisogno
di questo tipo di consigli...)
-So, I think that the only
thing I can
say is: thanks for the trust... (Quindi, credo che l'unica cosa che
posso dire sia: grazie per la fiducia....)
No, non era per niente sicura
di non aver
bisogno di quel tipo di consigli... In fin dei conti non aveva mai
avuto a che fare con persone che fossero interessate alla sua vita,
eccetto Marta e Denise e sua madre. E di solito non lo facevano
nemmeno tutte e tre contemporaneamente. Kaylie avrebbe veramente
voluto chiedere a Louise se poteva spiegarle almeno un po' meglio che
cosa l'avrebbe aspettata quella sera, ma sembrava che Liam avesse
costretto anche la sua manager a continuare quell'irritante gioco del
“fidati-di-me-è-tutto-una-sorpresa”.
“Ma forse
c'è qualcuno che mi
risponderà comunque...” pensò Kaylie, e
si sporse verso il sedile
del guidatore, dov'era seduto Mark.
-Mark,
please: can you
tell me something more?! No one wants to tell me what is going to
happen tonight and I'm really freaking out! (Mark, per favore: puoi
dirmi qualcosa in più?! Nessuno vuole dirmi che cosa
succerà sta sera e io sto veramente impazzendo!)
Mark- Sorry, darling, but Liam
made me
swear that I wouldn't tell you anything about tonight! (Scusa, cara, ma
Liam mi ha fatto promettere che non ti avrei detto nulla circa stasera!)
-Oh, c'mon!! That's so mean!!
(Oh, avanti!! Questo è così meschino!!)
Kaylie voleva a tutti i costi
sapere
qualcosa in più, tanto che era decisissima a tormentare Mark
finché
non avesse parlato, ma venne distratta da qualcosa oltre il
finestrino: stavano attraversando il Tamigi. Poteva vedere in tutto
il suo fulgente splendore Buckingham
Palace
e la Torre dell'orologio. Era semplicemente sbalordita.
Abbassò il
finestrino e respirò l'aria
fresca che le stava scompigliando i capelli: quell'aria era
così
diversa da quella che c'era nel suo piccolo paesino d'origine, era
così frizzante e piena di vita. Kaylie aveva sempre
considerato
Londra una città perfetta dove vivere e sviluppare la
propria arte,
ma non si sarebbe mai aspettata che un'energia tale potesse
percepirsi dalle sole molecole di ossigeno ed anidride carbonica che
le stavano accarezzando il viso. “E' così
perfetto...” pensò
Kaylie, ma ne ebbe la piena consapevolezza quando Mark fece fermare
la macchina davanti ad un edificio splendido che capì essere
il suo
albergo. Aveva un'entrata maestosa che la fece sentire veramente come
una principessa e, come se le avesse letto nel pensiero, Mark disse,
ridendo:
-This
is your castle,
my little princess! (Questo è il tuo castello, mia piccola
principessa!)
Quando entrarono nella hall
dell'hotel
Kaylie rimase senza fiato: era decisamente uno dei posti più
spettacolari che avesse mai visto in vita sua. Un'enorme scalinata si
apriva nel centro della hall, con corrimano scintillanti ed un
tappeto rosso che correva lungo tutta la loro lunghezza fino alla
maestosa vetrata che dava sulla strada. Tutto era in legno di mogano
e c'erano vetri Swarovsky dovunque: dai candelabri, ai lampadari, al
portapenne. Kaylie fece due volte il giro su sé stessa
(“Questo è
veramente un sogno, ma io non ho alcuna intenzione di
svegliarmi!”),
finché una voce familiare la richiamò alla
realtà.
-Kay,
we need you to
sing the check in card... (Kay, abbiamo bisogno che tu firmi la carta
del check in...)
Kaylie si diresse verso Louise
che la stava aspettando al lucidissimo bancone della reception con
una meravigliosa assistente che le stava dicendo qualcosa
all'orecchio. Firmò il foglio che Louise le porse e si
accorse che
davanti al suo nome e cognome c'era l'appellativo “Mrs”.
Sorrise. Quello era decisamente un sogno. Louise
le stava bisbigliando qualcosa all'orecchio.
Louise-
Kay,
your room will be next to Liam's one and... (Kay, la tua stanza
sarà vicino a quella di Liam e...)
-Wait!! Liam is here?!
(Aspetta!! Liam è qui?!)
Louise- Sssshhh!!! Don't
scream!! (Ssssshhh!!! Non urlare!!)
-Oh, sorry... I'll be more
careful... (Oh, scusa... Starò più attenta...)
Louise- Yes, he's here with
the other
guys, Eleanor and Perrie... You're all in the same floor.
(Sì, è qui con gli altri ragazzi, Eleanor e
Perrie... Siete tutti sullo stesso piano.)
-Get it... And, when can I..
(Capito... E quand'è che potrei...).
Louise- When you can see him?
In a few
minutes... (Quando potrai vederlo? Tra pochi minuti...)
Kaylie sentì di
nuovo quella familiare
stretta allo stomaco. Erano quattro settimane che aspettava di
poterlo rivedere, di poter sentire il suo profumo e, soprattutto, di
sentire quelle mani sicure prendere le sue e guidarla in un mondo di
cui lei non conosceva nulla. Presero l'ascensore e dieci piani non le
erano mai sembrati così lunghi. Mark la guardava sorridendo
e Kaylie
poteva intuirne la motivazione: quasi sicuramente aveva stampato in
faccia un sorriso che più ebete non si poteva. Eppure non
riusciva a
farne a meno: tutto le sembrava così assolutamente giusto.
Percorsero il corridoio dalle accoglienti pareti panna e dalla calda
moquette rosso carminio con intarsi oro ed arrivarono alla sua
camera: la numero 232. “Se questo non è un segno
del destino io
potrei benissimo essere un plumcake alla fragola...”.
Louise-
So,
this is your room and this is your magnetic key... If you need
something just call me, here's the number... I'll be here in an
hour... Bye!!! (Quindi, questa è la tua stanza e questa
è la tua chiave magnetica... Se avessi bisogno di qualcosa,
basta che mi chiami, questo è il numero.... Sarò
qui tra un'ora... Ciao!!!)
Mark- See you later, darling!!
(Ci vediamo dopo, cara!!)
Louise e Mark la lasciarono da
sola
davanti alla camera. Kaylie prese la tessera e la passò nel
lettore
ottico. La serratura scattò. Prese la valigia ed
aprì la porta con
il piede. Fece un passo dentro la stanza e... Lui era lì.
Liam era in piedi, in mezzo
alla stanza,
con un enorme mazzo di rose arancioni in mano e quel sorriso
mozzafiato stampato su quelle labbra da baciare. Kaylie
lasciò
cadere la valigia e gli corse letteralmente incontro. Liam la prese
in braccio al volo, lasciando cadere, a sua volta, le rose a terra.
Si guardarono per un istante: erano loro, solo Liam e Kay, come in
quel corridoio dell'arena, quattro settimane prima. Poi le loro
labbra si toccarono, si studiarono in ogni loro aspetto, come se non
avessero mai assaporato un momento come quello. E quel bacio
lunghissimo, dolcissimo ma al tempo stesso carico di passione, una
passione scaturita da settimane di attese e di speranze... Quel bacio
scoppiò come il primo fuoco d'artificio che invade il cielo
allo
scoccare della mezzanotte la notte di Capodanno, così
inaspettato e
spettacolare, carico di meraviglia e di paura... Paura che tutto
finisca troppo presto, ma non per loro... Liam e Kay avevano il tempo
ai loro piedi, o almeno così speravano.
Liam- I missed you so much!!!
(Mi sei mancata così tanto!!!)
Liam la stava ancora tenendo
in braccio e
la stava guardando dritto negli occhi, come se le parole non gli
bastassero, come se avesse la necessità di dirle
più di quanto
potesse esprimere a voce. Kaylie sentì che qualcosa non
andava, che
lui si stava trattenendo dal dirle qualcosa... “Sì
è pentito, me
lo sento... Non ha sentito più quello che ha provato la
prima
volta... Non gli piaccio più...”. Kaylie stava
impallidendo e
cominciava a sentirsi a disagio e probabilmente Liam se ne rese
conto, perché abbassò lo sguardo. Tornata con i
piedi a terra, gli
prese le mani e decise che, come si era ripromessa di vivere fino in
fondo quell'avventura, doveva anche parlare apertamente con lui:
-Liam,
do you feel
okay? (Liam, ti senti bene?)
Lui si ostinava a tenere lo
sguardo
puntato sulle rose che poco prima aveva fatto cadere a terra. Kaylie
gli prese il mento tra le mani, esattamente come lui aveva fatto
quella prima volta all'arena, in quel gesto così sicuro e
così
carico di attenzione e di desiderio. I loro sguardi si incrociarono
nuovamente e solo allora Kaylie capì che cosa quel ragazzo
in piedi
davanti a lei avesse: era spaventato.
-Why are you so scared, Liam?
(Perché sei così spaventato, Liam?)
Quando pronunciò il
suo nome, Liam ebbe
un sussulto e qualcosa dentro di lui sembrò risvegliarsi:
prese la
mano con cui Kaylie stava sorreggendo il suo mento e la
portò sulla
sua nuca, mentre con l'altra le avvicinava la schiena... Erano
talmente vicini che Kaylie poteva sentire l'Iphone nella sua tasca,
schiacciarsi sulla sua coscia. Ma, soprattutto, erano talmente vicini
che potevano entrambi sentire l'alzarsi e l'abbassarsi del petto
dell'altro, nell'incessante tentativo che i loro corpi stavano
facendo per trovare un po' d'aria in quella situazione che mozzava il
fiato. Il baciò che seguì fu semplicemente
travolgente. C'era
un'urgenza che entrambi sentivano che li riportava a seguire
unicamente il loro istinto, a lasciarsi trasportare in quello che era
un tornado di sensazioni confuse, dove si potevano percepire
chiaramente solo lampi di energia, come quando un temporale estivo
sopraggiunge improvviso ed illumina a giorno con le sue folgori un
cielo diventato plumbeo. C'era qualcosa di terribile e attraente in
quell'esigenza che lasciò Kaylie senza parole. Liam, invece,
sembrava aver trovato la forza per dire quello che l'aveva spaventato
dopo il loro primo bacio:
Liam- I love you... (Ti amo...)
Lo disse quasi sussurrando,
con la fronte
appoggiata a quella di lei. Kaylie si chiese se tutto quel trambusto
di emozioni che le stava turbinando dentro si potesse anche solo
vagamente intuire dall'esterno.
Liam- I mean: I really love
you... I've
never told this to any other girl... You're the first: my last first
kiss... (Voglio dire: ti amo veramente.... Non l'ho mai detto a
nessun'altra ragazza... Tu sei la prima: il mio ultimo primo bacio...)
Le sorrise: dolcemente,
teneramente ma
con un piccolo accenno di nervosismo. Stava aspettando la sua
risposta. Cosa si poteva rispondere al ragazzo dei propri sogni che
dichiarava di amarti? Evidentemente una cosa sola, anche se poteva
sembrare sempre la più banale:
-I love you too... As no one
before, as
my last first kiss... (Ti amo anch'io.... Come nessuno prima, come il
mio ultimo primo bacio....)
Risero entrambi. Tutto era
esattamente
come doveva essere.
-Now that we have discuss of
the less
important things, can we go to the important ones? For example: how
is my dress?? (Ora che abbiamo parlato delle cose meno importanti,
possiamo passare a quelle rilevanti? Per esempio: com'è il
mio vestito??)
Liam scoppiò in una
risata
incontenibile, tanto che finì disteso sul letto. Kaylie si
distese
vicino a lui e, dopo che si furono messi comodi, con Liam appoggiato
alla testiera del sontuosissimo letto e Kaylie accovacciata vicino a
lui, con la testa su suo petto ed il suo braccio a coccolarla,
cominciarono a chiacchierare di tutto quello che gli era successo
nelle ultime quattro settimane, di come le loro vite fossero state
stravolte da quel concerto...
Liam volle sapere come stava
andando con
tutta la storia delle fan e dei continui articoli che la
riguardavano. Kaylie pensò di far finta che tutto andasse
alla
meraviglia, ma non volle mentire, non aveva senso farlo. Gli disse
quindi come si fosse sentita a disagio i primi giorni, di come
tuttora le fosse difficile non prestare attenzione ai commenti che
leggeva e gli raccontò anche di come Marta le fosse stata
tremendamente d'aiuto.
Liam, allora, le
raccontò di come avesse
affrontato i primi periodi di popolarità, di come ancora,
ogni
tanto, benché avesse girato mezzo mondo facendo concerti
davanti a
migliaia di fan, si sentisse lo stesso un po' sopraffatto, ma che poi
pensasse a tutto ciò che quella popolarità gli
aveva permesso di
vivere e si sentisse meglio. Per di più le
confessò che avere i
ragazzi attorno lo aiutava parecchio...
Liam- You can't ever feel
alone... ( Non ti puoi mai sentire solo...)
“Ecco: ora
è tutto perfetto...”
pensò Kaylie mentre Liam le dava un dolce bacio sulla testa.
Quel
stare lì, abbracciati, parlando di loro, del mondo, di
quello che
gli stava succedendo era esattamente quello che Kaylie aveva sempre
immaginato dovesse essere l'amore. Ma in che modo strano l'aveva
incontrato quel tanto agognato sentimento?
Liam- Sooo...Are you ready for
tonight? (Quindiiii... Sei pronta per stasera?)
-Absolutely not!! And you know
why I'm
not ready? Because someone, guess who, doesn't want to tell me what
it's going to happen!!! (Assolutamente no!! E tu sai perché
non sono pronta? Perchè qualcuno, indovina chi, non mi vuole
dire che cosa succederà!!!)
Liam- Well, maybe because this
someone
wants his girlfriend to put her trust in him and don't always be so
scared of the unexpected... (Beh, forse perché questo
qualcuno vuole che la sua ragazza riponga le sua fiducia in lui e non
sia sempre così spaventata dell'inaspettato....)
-Oh, gosh!! What a great
philosopher!
Have you written any issue? (Oh dio!! Che grande filosofo! Hai
già scritto un saggio?)
Liam- No, but now that you let
me think,
it could be the next step... (No, ma ora che mi ci fai pensare,
potrebbe essere il prossimo passo....)
-It could be entitled
“Liam: the rules
that can make you brave!”... It sounds good! (Potrebbe
intitolarsi "Liam: le regole che ti rendono coraggioso!"... Suona bene!)
Liam- You're unbelievable!!
(Sei incredibile!!)
-I know... I'm pretty
special... (Lo so... Sono abbastanza speciale...)
Liam cominciò a
farle il solletico sui
fianchi, facendola quasi cadere dal letto, quando bussarono alla
porta. Senza smettere di farla ridere come una pazza, Liam chiese chi
fosse:
-Guess
who??? (Indovina chi???)
Louis stava imitando la voce
di una
bambina piccola, ma si sentivano un sacco di altre voci che stavano
parlando sottovoce, al di là della porta. A quanto sembrava
l'intera
truppa era pronta e in attesa di conoscere Kaylie... Ma Kaylie era
pronta per conoscere loro?
Liam andò ad aprire
la porta, mentre lei
cercava di sistemarsi i capelli che si erano tutti arruffati a causa
del solletico. Un'ondata di otto persone fece letteralmente irruzione
nella stanza, tra chiacchiere, esclamazioni e pacche sulle spalle.
Kaylie non si rese nemmeno conto di quanto accadde nei dieci minuti
successivi.
Louise- Okay, guys you had an
hour to
spend together, now it's time to get ready... (Okay, ragazzi avete
avuto un'ora da passare assieme, ora è tempo per
prepararsi...)
Louis- Oh, wait Lou!! We
haven't already
welcomed Kay in our special 1D way!! (Oh, aspetta Lou!! Non abbiamo
ancora accolto Kay nella nostra maniera speciale alla 1D!!)
Harry- Ready, set, go!!
(Pronti, partenza, via!!)
Kaylie fu soffocata da un
enorme
abbraccio formato da otto braccia appartenenti ai quattro quinti
degli One Direction. Si
sentì stritolare
dall'affetto, da quell'affetto che mai si era nemmeno sognata di
poter avere in vita sua, così genuino ed irruente. Non che
Marta e
Denise non le volessero bene, era solo che quello che le sue amiche
potevano darle era affetto basato su un'amicizia strutturata, mentre
questo era... “Non lo so che cosa sia, ma mi
piace...” pensò
Kaylie mentre i ragazzi la lasciavano respirare.
Zayn- What's up girl? (Come va
ragazza?)
Niall- How was the journey?
(Com'è stato il viaggio?)
Harry- Have you already seen
the orange
roses? Do you really like orange?! (Le hai già viste le rose
arancioni? Ti piace sul serio l'arancione?!)
Louis- Remember that we have a
loose end
about... (Ricordati che abbiamo un conto in sospeso noi....)
Liam- Guys: wait!! Let her
take a breath! (Ragazzi: apsettate!! Lasciatela respirare!)
Eleanor- Sorry if I barge
in... But
Perrie and I would have the chance to meet “The”
girl, so... Hi!
I'm Eleanor... Nice to meet you! (Scusate se mi intrometto... Ma Perrie
ed io vorremmo avere la possibilità di conoscere "La"
ragazza, quindi... Ciao! Io sono Eleanor.... Piacere di conoscerti!)
Perrie- And I'm Perrie! Nice
to meet you! (Ed io sono Perrie! Piacere di conoscerti!)
Due mani tese stavano
aspettando di
essere strette. Kaylie dovette concentrarsi parecchio per ricordarsi
come si facesse a dare la mano a qualcuno. Era assolutamente
scioccata. Quelle due ragazze erano meravigliose, non solo per la
bellezza esteriore (che era innegabile sotto ogni punto di vista) ma
anche per un'aurea di sicurezza che emanavano in maniera spontanea e
naturale.
-Hi!!
Nice to meet
both of you! Oh gush... That necklace! I got it! (Ciao!! Piacere mio di
conoscere tutte e due! Oddio... Quella collana! Ce l'ho anch'io!)
Eleanor- Really?! It's one my
favourite!
H&M is a holy ground... (Sul serio?! E' una delle mie
preferite! H&M è la mia terra santa...)
-I absolutely agree!
(Assolutamente d'accordo!)
Louis- I guess that we have
lost them...
Sorry Liam... (Credo che le abbiamo perse... Scusa Liam...)
Louise- Well, if Mr Louis
agree, we can
start to get ready! Guys immediately with Mark and Lou! Ladies come
with me! (Allora, se Mr Louis è d'accordo, possiamo
cominciare a prepararci! Ragazzi immediatamente con Mark e Lou! Ragazze
venite con me!)
Ogni frase che usciva dalla
bocca di
Louise suonava come un ordine, a cui nessuno sembrava avere il
coraggio di disobbedire.
Liam- See you later... Good
luck and
enjoy yourself!! (Ci vediamo dopo... Buona fortuna e divertiti!!)
Le diede un veloce bacio a
stampo e seguì
gli altri ragazzi che si stavano dirigendo verso una stanza in fondo
al corridoio, mentre Kaylie, Eleanor e Perrie seguivano Louise verso
l'ascensore. Lungo il tragitto, con immensa sorpresa di Kaylie, le
ragazze le parlavano in maniera molto amichevole e le chiedevano come
fosse andata tutta la storia tra lei e Liam, poiché come
disse
Eleanor:
-The gossip is not good as the
true
story, and we know something about that... How do you feel? Have you
found a way to handle with this mess?? (Il gossip non è
buono come la storia vera, e non ne sappiamo qualcosa a riguardi....
Come ti sneti? Hai trovato una maniera per maneggiare tutto questo
caos??)
Kaylie si sentiva stranamente
a suo agio:
aveva pensato che quelle ragazze non avrebbero mai trovato niente
d'interessante in una semplice ragazza italiana, ed invece erano
così
in sintonia che cominciò a raccontare tutto quello che aveva
provato
dalla comparsa del primo tweet di Liam.
Loro potevano capire
perfettamente quello
di cui stava parlando, poiché avevano provato lo stesso
sulla loro
pelle: in meno di cinque minuti di viaggio in ascensore le quattro
donne (avevano incluso nel discorso anche la ferrea manager) stavano
ridendo e scherzando sulle loro esperienze. Louise le condusse al
primo piano, davanti ad una porta panna con le maniglie dorate.
Appena la aprì, Kaylie rimase senza parole: dentro si
stavano
agitando nove persone attorno a tre postazioni dotate di specchio,
tavolino pieno zeppo di oggetti per il trucco e l'acconciatura, sedie
rosse imbottite. In fondo, appesi a tre specchi a tutta figura, tre
involucri contenenti i vestiti per il Gala. “No, non
è un sogno.
Questo è il paradiso...”. Kaylie sentì
la mano di Louise
spingerla avanti, verso la sedia al centro della stanza, dove si
sedette per non lasciare che le sue ginocchia tremanti potessero
farla cadere a terra.
Alzando la testa si accorse
che Eleanor
la stava guardando, sorridendo, e Kaylie non poté far altro
che
sfoderare il suo miglior sorriso ebete.
Eleanor- It all seams so
amazing, right?
Every time I feel always like a princess... And I just can't get used
to! (Sembra sempre così fantastico, vero? Ogni volta mi
sento come una principessa... E non riesco ad abituarmici!)
-Yes... Everything is... Gush,
I can't
even find the words!! (Sì... Tutto è... Oddio,
non riesco nemmeno a trovare le parole!!)
Kaylie si
specchiò
nella superficie riflettente che aveva davanti a sé, tutta
illuminata da brillanti lampadine che le ricordavano, come in un
sogno fatto tante volte nella sua adolescenza, le toilette dei teatri
d'epoca, della Hollywood degli anni Venti. Si guardò e
rimase
sorpresa: quella ragazza che la stava guardando dallo specchio era
esattamente il contrario di quella che le era comparsa davanti poco
più di quattro settimane prima, in una mattina di maggio,
all'indomani di un concerto che le aveva cambiato la vita. Si
ricordava perfettamente come la sua faccia sembrasse essere appena
uscita da una centrifuga, di come i suoi occhi sembrassero delle
patate a causa delle lacrime e i suoi capelli assomigliassero ad un
intrico di rovi. Ma, soprattutto, aveva impresso in mente lo sguardo
che quella ragazza aveva: rancoroso, amareggiato, triste,
praticamente senza speranza. Ed ora? Ora, Kaylie vedeva una giovane
donna di diciannove anni che le sorrideva in risposta, non solo con
la bocca, ma anche con gli occhi. In quello sguardo erano contenute
tutte le speranze che aveva cominciato a coltivare dopo quel primo
tweet, quelle emozioni inaspettate e travolgenti che aveva imparato a
vivere fino in fondo, senza riserve, quell'amore che non pensava
avrebbe mai avuto l'occasione di provare. Sorrise di nuovo tra
sé e
Perrie le chiese che cosa la facesse ridere. L'unica cosa che le
venne in mente fu la verità:
-I
just think
too much... (Niente: penso troppo....)
Louise,
dopo avere
parlato con Perrie ed Eleanor, si avvicinò a lei con tre
angeli
custodi dall'espressione più determinata che Kaylie avesse
mai
visto, che la seguivano come un'ombra: un hairstylist,
una make-up artist e una
beautician.
“Ho la netta impressione che se sopravvivo a loro tre,
l'avere a
che fare con intervistatori e fotografi sarà una
passeggiata...”.
Non le chiesero nulla:
seguirono
attentamente le indicazioni che Louise stava dando loro, toccandole
di volta in volta, capelli, viso, mani e piedi. Nel giro tre minuti
aveva addosso una mantellina arancione di plastica trasparente, i
piedi in una bacinella piena d'acqua calda che profumava di rosa ed i
capelli impacchettati in una maschera verdastra alle alghe di un
qualche mare disperso per il mondo. Guardando le ragazze, si accorse
che anche loro erano nelle sue stesse condizioni: insacchettate come
caramelle in mantelline colorate, messe a bagno come piante d'estate
e impiastricciate con sostanze sconosciute. “Diamine: dovevo
fare
foto di qualsiasi cosa vedessi per Marta!! Starà
già pensando a
come farmi fuori dato che devo ancora mandarle qualcosa!!”.
Prese
il cellulare dalla tasca e, proprio mentre stava tentando di scattare
una foto al suo riflesso nello specchio, senza che i presenti nella
stanza se ne accorgessero, fu platealmente scoperta da Eleanor.
Eleanor- Kay, c'mon!! (Kay,
avanti!!)
-Oh, I know... It sounds so
nerd, but... (Oh, lo so... E' così da nerd, ma...)
Eleanor- It's not
“so nerd”!! I
always take pictures when I take part to big event and they make me
up like this!!! I just want to say that you shouldn't take that
picture all alone!! Wait! Perrie, do you? (Non è
"così da nerd"!! Io faccio sempre foto quanto prendo parte a
eventi così importanti e loro mi conciano così!!!
Volevo solo dire che non dovresti farti quella foto da sola!! Aspetta!
Perrie, vieni?)
Perrie- Yes, of course! (Certo
che sì!)
Le ragazze tolsero i piedi
dalla
bacinella alle rose e si avvicinarono, gocciolando dappertutto, a
Kaylie per sistemarsi vicino a lei, di modo da poter entrare tutte
nel riflesso dello specchio. Con tutti i capelli impiastricciati si
appiccicarono l'una all'altra, tanto che si ritrovarono con maschera
per capelli sparsa per tutta la faccia. Kaylie scattò la
foto e nel
momento esatto in cui si sentì il
“click” dello scatto, fecero
tutte e tre una faccia buffa. Scoppiarono a ridere come matte. Perrie
prese il suo cellulare e cominciò a scattare a random,
suggerendo
pose ed espressioni sempre diverse e sempre più ilari. Ad un
certo
punto Eleanor disse:
-Which of these amazing and
super cool
pictures we want to send to the guys? (Quale di queste fantastiche e
super fighe foto vogliamo mandare ai ragazzi?)
Riguardarono tutte le foto e
ricominciarono a ridere a crepapelle, per poi decidere di mandare
quella dove facevano finta di assaggiare la maschera per capelli
delle altre. Era decisamente la più divertente. Kaylie la
mandò a
sua volta a Marta che le rispose con un messaggio semplicemente
sconvolto: “Tu stai scherzando??!! Sono così
felice che ti stia
divertendo! Quello è il tuo mondo!!”.
Era veramente quello il suo
mondo?
“Forse potrebbe non
esserlo, ma al
momento mi piace tantissimo...” pensò Kaylie
mentre una delle
beautician le richiamava
all'ordine per
finire la pedicure. Eleanor chiese se poteva mettere un po' di musica
per fare atmosfera e Kaylie le disse che quando c'era musica lei era
contenta, quindi sentì partire “Call me
maybe” a tutto
volume.
Perrie- Girls
look
at this!! (Ragazze, guardate qui!!)
Era appena arrivata la
risposta dei
ragazzi. Avevano mandato a loro volta una foto, solo che il tenore
della stessa non era proprio uguale a quella spedita dalle ragazze:
erano tutti e cinque davanti allo specchio della stanza dove si
stavano preparando, solo che erano in boxer e stavano imitando le
pose di Mister Universo. Quando la videro, cercarono in vano di
trattenersi dal ridere, ma Kaylie non resistette che per qualche
secondo. Dato il via libera le ragazze si stavano letteralmente
rotolando dalle risate. Ma era arrivato il momento del trucco e
dell'acconciatura. Kaylie non aveva la più pallida idea di
che cosa
avessero in mente per lei Louise (che era sparita ormai da mezzora) e
i suoi fidatissimi angeli della bellezza. Provò a chiederlo
all'
hairstylist che si occupava di lei, ma le rispose che non
le
poteva rivelare niente poiché doveva essere una sorpresa.
L'unica
informazione che riuscì ad ottenere fu quella che non
avevano alcuna
intenzione di tagliarle o colorarle i capelli, cosa che per altro era
alquanto scontata. Ci volle un'ora e quaranta minuti per pettinarla e
truccarla. Un'ora e quaranta minuti in cui Kaylie sentì
più mani
toccarle ogni singola parte del viso che in tutta la sua vita
(compresi i periodi in cui sua madre si era divertita a strizzarle le
guance, fase che era andata dai due ai dieci anni), in cui i suoi
capelli cambiarono più forme che se fosse stata in un
negozio di
parrucche e in cui chiacchierò senza interruzione con le
ragazze.
Scoprì così che Eleanor era veramente una ragazza
normale
(escludendo il coefficiente di bellezza straordinariamente elevato
che la caratterizzava): frequentava il college come Kaylie e
sì,
aveva fatto la modella, ma per lavorare come commessa da Hollistar.
Insomma: era una ragazza come Kaylie e la cosa non le fece mai
così
tanto piacere: era tornata, infatti, quella sensazione di sentirsi
finalmente a casa che aveva provato la prima volta che aveva messo
piede dentro il camerino dei ragazzi. “Forse è
questo mondo, fatto
di queste persone, che mi fa sentire a casa... Che mi fa sentire
accettata...”.
Perrie, invece, era realmente
famosa,
facendo parte di un gruppo tutto al femminile, ma ciò non
implicava
che non potesse essere una ragazza molto alla mano e socievole.
Intrattenne Kaylie ed Eleanor raccontando qualche aneddoto divertente
che le era successo mentre era in tour con il suo gruppo, senza
contare tutti gli imprevisti dovuti al suo continuo cambiare colore
di capelli, facendole ridere tantissimo e suscitando l'ira
(assolutamente scherzosa) delle make-up
artist
che stavano tentando di truccarle. Sembrava che le tre ragazze
avessero molte più cose in comune di quanto potessero mai
immaginare
e la cosa sorprese non poco Kaylie. Ma ciò che la sconvolse
di più
fu quando i tre angeli di Louise voltarono la sua sedia,
permettendole di specchiarsi nella superficie tutta illuminata. I
suoi occhi si stavano per riempire di lacrime, ma i tre angeli della
bellezza glielo proibirono. Non poteva credere ai propri occhi.
Eleanor e Perrie la stavano
guardando,
anche loro con una luce di stupore negli occhi. Era bellissima. Non
banalmente carina come si era sentita qualche volta nella sua vita,
era proprio bella: il trucco degli occhi, tutto basato sui colori del
blu scuro e dell'argento, non troppo calcato, faceva risaltare la
loro forma leggermente a mandorla; il blush
le dava una nota di freschezza sulle guance; il gloss
trasparente faceva sembrare le sue labbra ancora più
carnose; ma
soprattutto sembrava che tutte le imperfezioni del suo viso,
(“Diciamocelo tutti i miei fidatissimi brufoli...”)
fossero
spariti. “Oh mamma: guarda che capelli... Sembrano quelli dei
cataloghi che ti fanno vedere dal parrucchiere!!”. Si erano
trasformati in boccoli perfetti, lucenti e setosi ed erano raccolti
in un morbido chignon laterale
che le
lasciava cadere qualche ciocca di capelli per bilanciare il fluente
ciuffo che le incorniciava il lato destro del volto. Se mai le
avessero detto, prima di quel momento, che il suo viso sarebbe potuto
essere così vicino alla perfezione, non ci avrebbe mai
creduto.
-Thank you so much!!! It's
perfect!! You
are three miracle workers!! (Grazie mille!!! E' perfetto!! Siete tre
fautori di miracoli!!)
-No, we're not... You are
beautiful on
your own! (No, non lo siamo... Sei tu che sei bella di tuo!)
-Well: I think it's time for
taking a
picture!! (Beh: credo che sia il momento di fare una foto!!)
Era Eleanor a parlare, mentre
si
avvicinava per scattare. Questa volta, riguardando le foto,
concordarono tutte e tre sul fatto che fossero proprio belle.
L'autostima di Kaylie si sentiva stranamente solleticata: forse era
giunto anche il suo momento per rialzarsi dal fondo del pozzo in cui
si era cacciata, chissà quanti anni prima.
-Girls: it's time for dressing
up!!! Come
with me!! Oh, Kay: you look stunning! Eleanor, Perrie: marvellous as
usually! (Ragazze: è tempo di vestirsi!!! Venite cone me!!
Oh, Kay: sei spettacolare! Eleanor, Perrie: meravigliose come sempre!)
Louise era comparsa da un
punto non ben
precisato della lussuosa stanza ed ora stava scorrazzando da una
parte all'altra per sistemare tutto ciò che riteneva
essenziale per
la “vestizione” delle ragazze. Infine le condusse
davanti ai tre
specchi, sul fondo della sala, dove erano appesi gli involucri con i
vestiti per la serata.
Per primo, aprì
l'abito di Perrie: era
nero, lungo, con uno scollo a barchetta e delle maniche sopra il
gomito, impreziosito nella parte del corpetto da pietre e ricami
coloro oro. Aveva uno spacco impressionante lungo tutta la gamba
sinistra. “Se il mio ha uno spacco così
dovrò trovare un modo per
cucirlo...”. L'ansia di Kaylie cresceva sempre di
più e, a quanto
pareva, Louise voleva torturarla fino in fondo, poiché passo
a
mostrare a Eleanor il suo vestito. Era rosso fuoco, di un tessuto
leggero, stile impero: la parte superiore era tenuta ferma sulle
spalle da due piccole spille oro, mentre una sottile cintura
sottolineava l'arricciatura del vestito che cadeva morbido fino a
metà busto.
Era il suo turno. Toccava a
lei.
Louise la guadò con
uno sguardo tra il
soddisfatto, il misterioso e il “adesso-vedrai
-se-non-mi-cadi-come-una-patata-lessa-sul-pavimento”. Kaylie
avrebbe giurato sul suo cd dei Lawson che volesse dire tutte quelle
cose con un'occhiata: d'altra parte era la super manager degli One
Direction.
Mentre apriva lentamente la
zip
dell'involucro che conteneva il vestito, Kaylie cominciò a
sentire
il panico crescerle in ogni singolo meandro del suo corpo: “E
se
non mi si chiude e mi fa sembrare un insaccato? O se, peggio ancora,
mi sta troppo largo perché ho una retromarcia al posto di
una taglia
di reggiseno??”. Sì, Kaylie era terrorizzata
all'idea che
quell'abito non facesse per lei, non perché fosse una di
quelle che
si preoccupassero soltanto dell'apparenza e di essere sempre
all'ultima moda (portava ancora le stesse felpe che indossava in
prima superiore... era abbastanza sentimentale sui capi
d'abbigliamento). No, non era quello: aveva il terrore di non essere
“abbastanza” vicino a Liam. Di non renderlo
sufficientemente
orgoglioso di aver scelto lei. Allo stesso modo sapeva anche
perfettamente che lui la riteneva adattissima per lui.
Ed ora eccolo lì,
appeso allo specchio.
Era blu notte, come il cielo di una mezzanotte a metà
estate, con
una leggera striscia di tessuto che le faceva da spallina tenuta
ferma da una preziosa spilla in Swarowsky. L'abito, in chiffon, si
arricciava sul seno che veniva evidenziato da una scintillante e
sottile cintura, sempre in pietre preziose, per poi cadere lungo fino
a terra. Era uno degli abiti più belli ed eleganti che
Kaylie avesse
mai visto, persino tra tutti quelli che aveva studiato per anni sul
web e sulle riviste, sognando un giorno di poterli indossare.
Louise- Are you ready? (Sei
pronta?)
Louise le stava venendo
incontro con
l'abito in mano. Kaylie non riuscì a trovare la voce per
rispondere
e quindi fece un semplice cenno con la testa. Si tolse il vestito e
la giacca maniche corte di jeans che aveva addosso, sentendosi
più
impacciata del solito.
Lo indossò. Mise ai
piedi i meravigliosi
sandali argentati decorati di pietre dello stesso blu dell'abito che
uno degli assistenti le stava porgendo.
Alzò la testa e
osservò la sua immagine
riflessa nello specchio. La spallina si adagiava con estrema
leggerezza sulla sua spalla, mentre l'abito scivolava delicatamente
sui suoi fianchi che, benché non fossero mai stati
filiformi, in
quel momento sembravano perfetti. La piccola cintura di pietre
preziose sottolineava, assieme all'arricciatura dell'abito, il suo
misurato seno, facendolo apparire più florido.
“Sono
bellissima...”.
Per la prima volta in vita sua
Kaylie
Bella si vedeva ma, soprattutto, si sentiva bella. Era una sensazione
così nuova ed inaspettata che sentì sorgere di
nuovo delle lacrime
di gioia agli angoli degli occhi, ma le bloccò subito: quel
momento
non l'avrebbe più dimenticato. Quel momento, in cui stava
finalmente
capendo e prendendo coscienza di come anche lei potesse sentirsi bene
con sé stessa, l'avrebbe tenuto come un ricordo indelebile
di quel
viaggio , che fin dal principio, si era rivelato incredibile. Allo
specchio c'era una giovane donna di diciannove anni che guardava con
molta fiducia al futuro: “O per lo meno a questa serata...
Non vedo
l'ora di sapere che cosa ne pensa Liam di questa
trasformazione...”.
Eleanor- You look amazing,
Kay!! This
colour is perfect on you!! (Sei bellissima, Kay!! Questo colore
è perfetto su di te!!)
-Thanks Eleanor... You're also
look
stunning!! (Grazie Eleanor... Anche te sei spettacolare!!)
Perrie- Girls, what do you
think of
taking a picture?? Cause we are: marvellous! (Ragazze, che ne dite di
fare una foto?? Perché siamo: meravigliose!)
Dopo aver indossato un paio di
orecchini
con una pietra blu pendente, si misero in posa per fare la foto:
erano tutte e tre meravigliose, come aveva detto Perrie. E Kaylie si
sentiva a suo agio. Mandò la foto a Marta che le rispose con
una
foto della sua faccia sconvolta. Ne mandò una anche a sua
mamma.
Voleva che la vedesse prima di tutto il resto del mondo, che vedesse
che cosa le aveva dato l'opportunità di vivere dandole uno
dei suoi
preziosi consigli. “Mi raccomando... Sorridi!”.
Hi
sweethearts!!!
Allora diciamolo
subito: QUANTO PERFETTO E' IL VIDEO DI STORY OF MY LIFE?!?! <3
Scusate, ma ormai ho perso il conto di quante volte l'ho guardato...
Quelli del video sono cinque giovani uomini che hanno raggiunto i loro
sogni, ma che sanno perfettamente da dove vengono e chi li ha resi
ciò che sono.... Inutile dire che ho pianto un sacco... Come
quando ho scritto questo capitolo, estremamente lungo, ma anche
decisamente importante... Kay e Liam si sono riuniti!!! *batte le mani
felice* Io vi dico solo che le lacrime sono scese quando ho scritto la
parte di Kay davanti allo specchio... Chissà se anche per
voi sarà lo stesso??? Bene, mi eclisso e vado a vedere il
video quelle altre duecento volte... Grazie mille per aver letto e, se
volete, io non vedrei l'ora di leggere qualche vostro pensiero... *-*
Lots Of Love
<3
P.s. Andate a vedere Story Of My Life, che c'è un record da
battere!!!!!
|
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Capitolo 10 *** She's Not Afraid ***
She's
not afraid
Louise- Perrie, Eleanor, Kay:
ready to
go? (Perrie, Eleanor, Kay: pronte per andare?)
Perrie- Of course! (Certo!)
Eleanor- Sure! (Assolutamente!)
-I think yes... (Credo di
sì...)
Perrie-
C'mon, Kay!!!
Are you still nervous? Everything is gonna be alright... We're about
to have one of the funniest and craziest night of our life! And we'll
do it together!! Okay? (Avanti, Kay!!! Sei ancora nervosa?
Andrà tutto bene... Stiamo per passare una delle serate
più divertenti e pazze della nostra vita! E lo faremo
assieme! Okay?)
-Oh, damn!! Let's do this!!
(Oh, al diavolo!! Facciamolo!!)
Le ragazze uscirono dalla
stanza per
entrare immediatamente in ascensore, sollecitate dalle parole di
Louise che continuava a dire loro di sbrigarsi. Kaylie non riusciva a
capire perché avesse così tanta fretta di far
loro attraversare la
hall dell'albergo, quando poi li vide, proprio mentre le porte
dell'ascensore si chiudevano alle loro spalle: una schiera di
fotografi era appostata fuori dalle vetrate dell'hotel.
“Respira,
stai calma... Andrà tutto bene... Sei bella come mai in vita
tua,
devi solo respirare e sorridere... Voglio vedere Liam...”.
Kaylie
sentiva sempre più il bisogno di vederlo, di sapere che,
benché
dovesse esibirsi quella sera, sarebbe stato al suo fianco almeno
quando avrebbe fatto il primo passo in quel mondo nuovo e
completamente sconosciuto.
Arrivarono al decimo piano, le
porte si
aprirono e le ragazze, precedute da Louise e seguite dagli angeli
custodi della bellezza percorsero tutto il corridoio come fossero sul
set di “Sex & the City”. Ma a quanto
pareva, non era l'unica
ad avere quella sensazione da super diva.
Eleanor- Girls:
we
look like Carrie and friends by walking in this confident way,
wearing these incredible dresses!! (Ragazze: sembriamo Carrie e
compagne camminando in questa maniera così sicura,
indossando questi abiti incredibili!!)
-El: I was thinking the
same!!! (El: stavo pensando lo stesso!!!)
E mentre le tre giovani e
sicure donne
scoppiavano in una fresca e brillante risata, videro avanzare verso
di loro cinque splendidi ragazzi in smoking nero e papion.
Kaylie non aveva mai pensato che potessero essere così belli
tutti
assieme, uno vicino all'altro, mentre incedevano sicuri sistemandosi
chi la giacca, chi i polsini della camicia, chi i capelli.
Niall sembrava il perfetto
principe
azzurro, quello che ogni bambina di cinque anni (e ogni ragazza dai
dodici ai venticinque) sognava di veder arrivare sul cavallo bianco;
Harry aveva quel fascino un po' sbarazzino ed impacciato che,
accentuato dal braccialetto che spuntava dalla camicia, lo faceva
apparire ancor più desiderabile; Zayn sembrava uno di quei bad-boy
che si vestivano bene per far colpo sui genitori della
ragazza
di buona famiglia di cui si erano innamorati, mantenendo,
però,
quell'aria un po' maledetta; Louis era esattamente l'incarnazione
dell'uomo pieno di sorprese che, dietro quello sguardo furbo e
ammaliante, poteva celare allo stesso tempo un'identità da
agente
segreto della CIA o da insegnante dell'asilo.
Poi c'era lui. Liam.
Quando Kaylie lo vide avanzare
verso di
lei, sistemandosi i gemelli della camicia con fare disinvolto,
sentì
forte il desiderio che quelle mani fossero attorno ai suoi fianchi,
per stringerla a sé. Era semplicemente quanto ogni donna
potesse mai
volere: era sicuro, determinato, attento alle esigenze dalla persona
che aveva scelto come compagna e, perché no, terribilmente
dolce. Ma
al tempo stesso era intelligente, maturo, poco permaloso nonostante
tutte le battute sarcastiche che lei gli faceva continuamente.
“Se
questo non è l'uomo che più si avvicina alla
perfezione vuol dire
solo che la perfezione non esiste...”. Louise,
però, le stava
spingendo dentro la stanza di Kaylie, senza lasciar loro il tempo di
avvicinarsi ai ragazzi.
-But
Louise!! We want
to see them before the show!! (Ma Louise!! Vogliamo vederli prima dello
show!!)
Louise- And you're going to
see them...
In ten minutes! (E li vedrete... Tra dieci minuti!)
-What!? (Cosa?!)
Le ragazze fecero la stessa
domanda
contemporaneamente: volevano vedere i loro fidanzati prima di entrare
nella gabbia dei leoni, o meglio, prima di camminare in mezzo alle
fauci affamate di quei fotografi appostati fuori dall'hotel.
Soprattutto Kaylie aveva bisogno di parlare con lui dato che il
panico si stava per impossessare di lei.
Louise- Girls: they are one of
the most
famous boy band in the world at the moment. This means that
everything they do is under the worldwide spotlights! So we thought
that you might come down the stairs, spreading around you beauty,
just few minutes after the boys' appearance. In this way all the
flashes will be put on their shocked faces caused by your great
entrance!! (Ragazze: loro sono una delle boy band più famose
al mondo al momento. Questo significa che tutto quello che fanno
è sotto i riflettori mondiali! Quindi, abbiamo pensato che
voi potreste scendere le scale, diffondendo la vostra bellezza, giusto
alcuni minuti dopo l'apparizione dei ragazzi. In questo modo, tutti i
flash saranno puntati sulle loro facce scioccate a cuasa della vostra
entrata tronfale!!)
Doveva ammetterlo: era
geniale. Kaylie
non poteva far altro che pensare che almeno un quarto del successo
degli One Direction derivasse dall'intelligenza e dall'astuzia di
quella minuta donna in piedi davanti a lei. Ma ora c'era un altro
problema: chi le avrebbe assicurato che non sarebbe caduta,
ruzzolando giù per le scale come una palla da bowling, dopo
il primo
scalino? Ed eccola lì, di nuovo, quella stretta allo
stomaco: fedele
compagna di ogni momento critico, avvertimento di catastrofi
imminenti... O di cambi radicali di vita. In preda al panico, Kaylie
prese la sua borsa dal letto, dove l'aveva appoggiata appena
arrivata, catturò l'I-pod dal fondo e si mise le cuffiette
addosso.
Era una cosa assolutamente irrazionale, tanto che chiunque nella
stanza la stava guardando con una faccia altamente stupita, eppure
doveva affidarsi anche quella volta al suo infallibile metodo di
previsione. Premette il tasto “riproduzione
casuale” ed attese
che il fidato compagno di viaggio scegliesse la canzone per lei,
dicendole come sarebbe andata la serata.
She's
Not Afraid.
Era deciso dunque: quella era la sua serata e
non avrebbe
avuto paura di niente. Eleanor
le si
avvicinò e le chiese che cosa stesse facendo.
-Every time I feel a little
bit under
pressure and I want to know what is going to happen, I take my I-pod
and put it oh shuffle. The first song he picks is the one that can
describe my future. I know, it's weird and not mature, but till now
it has always worked.... (Ogni volta che mi sento un po' sotto
pressione e voglio sapere che cosa succederà, prendo il mio
I-pod e lo metto in riproduzione casuale. La prima canzone che sceglie
è quella che può descrivere il mio futuro. Lo so,
è strano e non tanto maturo, ma finora ha sempre
funzionato...)
Eleanor- I want to try!!
(Voglio provare!!)
Eleanor
prese
lo strumento della preveggenza e schiacciò play: per lei
scelse
Girls Just Wanna Have Fun di
Cyndi
Lauper. Dopo
due secondi
anche Perrie si avvicinò per provare ed il responso fu: We
are Young dei Fun.
Eleanor- Tonight is gonna be
an amazing
night!! (Stasera sarà una nottata fantastica!!)
Kaylie, nonostante fosse
ancora
terrorizzata dalla possibilità di fare il pupazzo di neve
che crolla
dalle scale, concordò pienamente con
Eleanor
: quella notte sarebbe stata fantastica.
Ed ora era tempo di andare,
affrontare il
mondo a testa alta, senza alcun timore e... “Va bene, questo
è
seriamente inquietante: nemmeno negli appunti mai conclusi di un
libro mai trovato di Jane Austen
qualcuno
penserebbe una cosa del genere...”.
Louise
aprì la
porta della camera e le ragazze uscirono, Kaylie in mezzo alle
già
note fidanzate degli One Direction.
Probabilmente, stava ragionando mentre scendeva fino al secondo piano
con l'ascensore, non sarebbe mai stata realmente pronta per
affrontare quanto l'aspettava fuori, quindi doveva seguire
quell'istinto che nell'ultimo anno era diventato la sua guida.
Arrivate al primo piano, si
aprirono
davanti a loro dieci metri di corridoio illuminato a giorno alla cui
metà, Kaylie lo sapeva bene, si sarebbero sviluppate le
tanto
scintillanti, quanto temute, scale.
Louise- Ladies, it's show
time!!! (Signore, è tempo di andare in scena!!!)
Kaylie sentì le sue
mani diventare
sempre più sudate, la testa cominciare a girarle e le gambe
iniziare
a tremarle.
Come sarebbe apparsa al mondo
che era lì
fuori ad attenderla? Nemmeno in quel momento, con quello splendido
abito addosso, i capelli impeccabili ed un trucco strabiliante
riusciva a sentirsi sicura. Forse non era proprio nata per essere
sicura di sé stessa. Forse non era fatta per stare sotto
l'attenzione di qualcuno che non fossero le persone a lei
più care.
Ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro: stava scendendo il
primo scalino dell'infinita scalinata con Eleanor alla sua destra e
Perrie alla sua sinistra. Le luci dorate della hall creavano
un'atmosfera da castello principesco pronto per l'arrivo della
principessa promessa al principe in attesa di accoglierla fra le sue
braccia al termine di quella discesa. Tutte le teste dei presenti si
voltarono verso le tre giovani donne che incedevano con passo sicuro
lungo quella sfarzosa scalinata. Kaylie sentiva il loro sguardo
misurarla in ogni particolare della sua persona, quasi riusciva a
percepirne il calore. Era come se l'intero universo fosse lì
per
giudicarla, per dire se sarebbe stata idonea o meno a scendere quelle
scale e, soprattutto, a vivere quel meraviglioso sogno iniziato
quattro settimane prima.
Sapeva perfettamente, nel
profondo del
suo cuore, che non era così, che non spettava a loro
decidere che
cosa meritasse di vivere o meno, ma fu l'unico pensiero che le
riempì
la testa nel momento esatto in cui una scarica di flash le
colpì.
Erano arrivate a
metà scala, dove c'era
un piccolo pianerottolo. Si fermarono ed i flash divennero
più
intensi. Kaylie guardò le due ragazze al suo fianco e le
vide
sorridere con una sicurezza così naturale, che si chiese,
per
l'ennesima volta, che cosa ci facesse lei lì.
Poi li vide. Erano quegli
occhi che
infondevano sicurezza al primo sguardo che erano incollati ai suoi.
Era quella mano tesa nel gesto di afferrarla qualsiasi cosa fosse
successa. Era Liam, nel suo smoking impeccabile, che le diceva
mutamente di fidarsi di lui, ma soprattutto di fidarsi di sé
stessa,
perché lui sapeva che ce l'avrebbe fatta, perché
lui l'amava
esattamente per quello. Sentì un sorriso spuntarle sulle
labbra
brillanti di gloss ed assunse una posa che più volte aveva
provato
da sola, davanti lo specchio di camera sua, immaginando di poter
vivere, un giorno, quello che stava vivendo in quel preciso istante.
Scesero l'ultima rampa della fiabesca scalinata e raggiunsero i
ragazzi. Kaylie accettò la mano che Liam le stava offrendo e
si
disposero con gli altri per le foto di rito. Harry,
Eleanor, Louis, Kaylie, Liam, Perrie, Zayn, Niall.
Eccoli lì, tutti in
posa per essere
sopraffatti dall'ondata di scatti, flash e domande che si
scatenò
nell'esatto momento in cui si furono stretti l'uno all'altra.
Guardandosi attorno, Kaylie pensò che fosse tutto
così surreale, ma
c'era la mano di Liam stretta alla sua, dietro la schiena di lei, a
ricordarle che tutto quello era assolutamente vero. Rimasero a
sorridere ai fotografi per qualcosa come cinque minuti, con Louis
che continuava a fare battute idiote a Liam circa Niall
che sembrava impallidire sempre di più a causa
dell'enorme
folla che si stava ammassando nella hall, mentre lei ed Eleanor
si guardavano con sguardi complici. Poi arrivò Louise
a dir loro che era giunto il momento di andare alle macchine per
raggiungere la location
della serata di
Gala. L'attraversare la porta fu una vera e propria impresa, tanto
che Kaylie temette per l'incolumità del suo vestito, ma per
fortuna
c'era Mark a liberare loro il passaggio, dopo averle urlato, sopra
tutto quel frastuono, che era bellissima. Cercò di
rispondergli con
un sorriso, ma non era sicura che l'avesse visto in mezzo a quella
folle situazione. Sentiva la mano sicura di Liam sulla sua schiena,
spingerla delicatamente avanti. Ad aspettarli c'era una limousine
nera con le portiere già aperte. Salirono tutti e si
sistemarono sui
comodi sedili di pelle nera. Il tragitto sarebbe durato circa un
quarto d'ora quindi i ragazzi si misero comodi, estraendo dal mini
bar qualcosa da bere. Liam avvicinò il viso all'orecchio di
Kaylie.
Poteva sentire il suo respiro sul collo, così leggero da
farle
venire i brividi lungo tutta la schiena. Aveva la mano sulla sua
gamba e le stava accarezzando il ginocchio. “Se non si ferma
subito
smetterò di respirare per sempre....”.
Liam- You're so sexy... You
looked
stunning out there... Wish we could be just me and you... (Sei
così sexy... Eri straordinaria lì fuori... Vorrei
tanto che fossimo solo io e te...)
Quei sussurri così
vicini e così pieni
di desiderio fecero provare a Kaylie una sensazione che mai aveva
sperimentato in vita sua: era un desiderio che partiva dal profondo
del suo essere e si estendeva in ogni singola particella del suo
corpo. Era un desiderio intollerabile di lui.
-I love you... (Ti amo...)
Riuscì a dire con
un filo di voce, per
non far trapelare quell'uragano di emozioni che la stava
sconvolgendo. Lui alzò la mano dal suo ginocchio e le prese
delicatamente il viso, facendola voltare leggermente, di modo che le
loro fronti si toccassero, che i loro nasi potessero incrociarsi e
che le loro labbra fossero ad un soffio di distanza.
Liam- I love you too... (Ti
amo anch'io...)
E poi arrivò: quel
bacio così
desiderato. Così semplicemente perfetto.
-Ohhh!!!!!
C'mon
guys!! Take a room!!! (Ohhh!!!!!
Avanti, ragazzi!! Prendetevi una camera!!!!)
Urlò Harry dal
sedile di fianco a quello di Liam.
Liam- And you will be there to
watch us??
Don't be jealous mate!! (E tu starai lì a guardarci?? Non
essere geloso, amico!!)
Harry- Oh: that's fun!!
Remember that I
will always be the cutest one! (Oh: questo è divertente!!
Ricordati che io sarò sempre il più carino!)
-Sorry, but I think that you
all should
be grateful for being in front of the hottest girls around
here!! (Scusatemi, ma credo che voi tutti dovreste essere grati di
essere di fronte alle ragazze più fighe del circondario!!)
Kaylie lo disse senza pensarci
troppo.
Scoppiarono tutti a ridere.
Eleanor- Kay is right!! We are
the real
attraction of the One Direction!! (Kay ha ragione!! Noi siamo la vera
attrazione degli One Direction!!)
Ormai lei ed Eleanor erano
sulla stessa
lunghezza d'onda: avevano troppe cose in comune per non andare
d'accordo.
Louis-Tonight, guys, we
haven't a chance
to win the game. They're too strong... (Stanotte, ragazzi, non abbiamo
possibilità di vittoria. Sono troppo forti...)
-No, we're too wit and
cleaver... (No, siamo troppo astute ed intelligenti...)
Louis- Okay. I'm done: the
crown is
yours. I resign!! (Okay. Mi arrendo: la corona è tua. Io
rassegno le dimissioni!!)
-I've been waiting for this
moment till
the first time we met! (Ho aspettato questo momento dalla prima volta
in cui ci siamo visti!)
Niall- Are you kidding me?
C'mon Louis!!!
You can't quit!!! (Stai scherzando? Avanti Louis!!! Non puoi
abbandonare ora!!!)
Louis- Have you heard her?? I
can't
compete!! (Ma l'hai sentita?? Non posso competere!!)
Harry- I guess that the
Kay-Eleanor combo
is the worst thing could ever happen to us! (Credo che la combo
Kay-Eleanor sia la peggior cosa che potesse capitarci!)
Le due ragazze si diedero un
cinque alto,
completato da una sventolata di capelli: non l'avevano mai provato
quel saluto ma venne naturale a tutte e due. Di nuovo ci furono
risate generali. Il vetro che li separava dal conducente si
abbassò
e l'autista elegantemente vestito gli avvisò che erano
arrivati al
luogo di destinazione.
-Guys let's get ready for the
hurly
burly! (Ragazzi, prepariamoci per il caos!)
E Zayn non aveva tutti i
torti: appena la
portiera della limousine si aprì un'ondata di urla
frastornanti si
diffuse nell'abitacolo accompagnata da una luce accecante causata
dalla scarica di flash che si era appena scatenata. Le indicazioni di
Louise erano state
precisissime: i ragazzi
sarebbero scesi per primi e poi gli avrebbero raggiunti le ragazze,
con cui avrebbero fatto tutta la passerella sul tappeto rosso,
immergendosi nei bagliori delle macchine fotografiche e nel roboante
rumore delle domande dei giornalisti. Appena Harry
mise il primo piede fuori dall'automobile si
scatenò il
finimondo. A ruota, sfoderando il loro sorriso migliore, scesero
anche gli altri: Niall, Louis,
Liam e Zayn. Lo sportello si richiuse per un secondo, un attimo che
permise a Kaylie di rendersi conto che il momento era arrivato e che
non poteva più tirarsi indietro. Eleanor
la guardò, le strinse la mano e le disse.
Eleanor-
It's
gonna be
alright... Don't
worry: you're so special!! (Andrà bene... Non ti
preoccupare: sei così speciale!!)
Quelle parole: per la terza
volta, nella
sua vita, qualcuno le diceva che era speciale. “Forse lo sono
veramente... Sicuramente lo sono per loro e questo è
abbastanza...”.
Aprirono lo sportello e dopo
che Perrie
ed Eleanor furono scese,
Kaylie appoggiò
il primo piede sul tappeto rosso. Tutto ciò che successe
dopo fu
come un sogno che rimane nella mente del dormiente per tutta la vita:
certe emozioni sono destinate a diventare storie da raccontare e
quanto accadde quella sera era destinato proprio a quello.
Appena tutto il suo corpo fu
fuori
dall'abitacolo, sentì chiudersi lo sportello alle sue spalle
e la
limousine partire... Ora non c'erano più vie di fuga se non
una
corsa disperata su dodici centimetri di tacco cosparso di pietre
preziose: decisamente non una possibilità da prendere in
considerazione. Ma non sarebbe potuta scappare comunque: Liam l'aveva
già agguantata, cingendo con il braccio sinistro la sua
schiena,
come se la volesse tenere stretta a sé per far capire che
era sua.
Kaylie sorrise a quel gesto così istintivo. Senza che se ne
rendesse
conto si stavano tutti sistemando per fare delle foto di gruppo in
cui lei cercò di sorridere il più naturalmente
possibile (“Mi
raccomando... Sorridi!!!” più passava il tempo
più quel consiglio
di sua madre diventava sempre più importante...), ma era
veramente
difficile farlo dato che era praticamente accecata dalla luce dei
flash. Poi vide Niall avanzare, sotto indicazione di Louise (comparsa
di nuovo miracolosamente da non si capiva bene dove), lungo quello
che a Kaylie sembrò un vero e proprio tracciato di marcia ad
ostacoli. Davanti a lei si stendeva per una lunghezza indefinita
(“Decisamente troppo lungo per i miei gusti”) un
enorme tappeto
rosso, circondato ai lati da fotografi impazziti, e disseminato di
postazioni in cui gruppi di due o tre persone (dipendeva tutto dal
fatto che ci fosse o meno il microfonista) attendevano al varco le
star. O le malcapitate che accompagnavano le celebrità, come
si
sentiva Kaylie in quel momento. Oltre a tutto quel trambusto si
aprivano le fastose porte dell'Hilton
Hotel
di Londra, più o meno la terra promessa che Kaylie sperava
di
ottenere senza troppe conseguenze negative.
- Are you ready? (Sei pronta?)
Era Liam che le sussurrava
all'orecchio,
continuando a mantenere il braccio dietro la schiena di Kaylie.
Annuì: qualsiasi cosa sarebbe successa, l'avrebbe affrontata
con la
sicurezza che una giovane donna poteva possedere.
Cominciarono a camminare lungo
quella
passerella rossa, tra le urla dei fotografi che chiedevano una sosta
per poterli fotografare meglio. Ad un cenno di Louise i due si
fermavano e si mettevano in posa: quella mano che le infondeva
sicurezza rimaneva agganciata al suo fianco, senza un minimo
d'incertezza. Kaylie si chiese se lo facesse perché avesse
paura che
potesse magari sbagliare qualcosa, ma ebbe la certezza che non fosse
così quando furono raggiunti dalla prima giornalista.
Sì presentò
come un'inviata di “Seventeen
Magazine”,
e cominciò con la domanda più scontata che si
potesse fare in
quell'occasione, ma d'altra parte anche la più probabile:
-Liam:
is she your new
girlfriend?! (Liam: è la tua nuova ragazza?!)
Liam- Yes, of course she is!
(Sì, certo che lo è!)
-Is it right that you have met
her during
your concert in Italy? ( E' vero che l'hai incontrata durante uno dei
vostri concerti in Italia?)
Liam- Well, I guess we can say
yes... I
saw her and I understood that she was the one... (Beh, credo che si
possa dire di sì... L'ho vista e ho capito subito che lei
fosse quella giusta...)
Liam si girò a
guardarla: i loro occhi
si persero gli uni negli altri, come se tutto quello che stesse
accadendo al di fuori della traiettoria di quello sguardo non
importasse, come se non ci fosse una giornalista a pochi centimetri
da loro, con un microfono puntato nella loro direzione ad attendere
una risposta... Ed in fatti tutti quelli che erano presenti sul red
carpet si voltarono per guardarli. Tutte le telecamere e
gli
obbiettivi delle macchine fotografiche si concentrarono in un unico
istante su di loro. Liam prese le mani di Kaylie tra le sue,
mantenendo quel legame visivo in cui niente sembrava potersi
intromettere, e , senza ormai più rispondere alla
giornalista, ma
rivolgendosi proprio a lei, disse:
Liam- The first time I saw her
I've
thought that she was the most amazing girl I've ever seen in my
life... I needed to know everything about her and her life, because I
just knew that she was the one who could make my life turn completely
right... Because till the moment I've seen your smile I knew that I
loved you like no one before... (La prima volta che l'ho vista, ho
pensato che fosse la ragazza più stupenda che avessi mai
visto in vita mia... Avevo bisogno di sapere tutto di lei e della sua
vita, perché sapevo che lei potesse essere quella che
avrebbe reso la mia vita del tutto giusta... Perché dal
momento esatto in cui ho visto il tuo sorriso, ero già
consapevole di amarti come mai nessuno prima...)
Kaylie era semplicemente
sconvolta: come
sarebbe possibile mantenere la facoltà di respirare e
parlare dopo
che il ragazzo che ti ha fatto conoscere che cosa sia l'amore, che
cosa significhi sentirsi pronti ad abbandonare qualsiasi sicurezza
pur di poter provare ancora quel brivido, ha dichiarato davanti al
mondo intero che tu sei l'unica ragazza che abbia mai amato?? No, non
era decisamente possibile.
Liam- And remember that you
will always
be my last first kiss... (E ricordati che tu sarai sempre il mio ultimo
primo bacio...)
Le prese il volto tra le mani
ed
illuminati da un fascio di luce dorata, su un tappetto rosso, con gli
occhi forse del mondo puntati addosso, la baciò.
La principessa, nel suo
favoloso abito
blu notte, dopo una prima sorpresa per l'arrivo così tanto
atteso e
altresì così inaspettato di quel principe
perfetto, portò le sue
mani sulla nuca di lui e ricambiò quel bacio che le stava
dicendo
finalmente come, nonostante non abitasse in un castello, non vivesse
segregata da un perfido drago e solitamente indossasse jeans e
magliette scolorite, i suoi sogni potessero diventare
realtà.
-How it feels like to be the
girlfriend
of one of the guys?! ( Come ci si sente ad essere la fidanzata di uno
dei ragazzi?!)
Era la voce della giornalista
che si
stagliava chiara sopra le urla di Harry
e Louis,
gli applausi scroscianti della folla di fan che circondava il red
carpet e i “click” delle macchine
fotografiche.
-It feels amazing... It's like
living a
dream, but even if he wasn't one of the guys it would be the same...
(E' fantatsico... E' come vivere un sogno, ma anche se lui non fosse
uno dei ragazzi, per me sarebbe lo stesso...)
Kaylie rispose con naturalezza
a quella
domanda, sorridendo cordialmente alla giornalista che continuava a
guardarli come se avesse davanti un'araba fenice nella fase di
combustione: forse apparivano profondamente e irreparabilmente
innamorati l'uno dell'altra.
Ogni giornalista che si
avvicinò a loro
in seguito a quel primo bacio cominciò a fare domande su
qualsiasi
ambito della loro vita, ma soprattutto iniziarono a fare
un'infinità
di domande a Kaylie: chi fosse, da dove venisse, se fosse una fan
degli One Direction, che
cosa facesse nella
vita, di chi fosse l'abito che indossava (Louise intervenne in suo
aiuto suggerendoglielo senza essere vista), che cosa pensasse degli
altri artisti presenti al Gala (fortuna che era una fan sfegatata dei
Lawson e di Ed Sheeran), come gestisse quella sua nuova
popolarità,
come si trovasse con le altre ragazze, se aveva intenzione di seguire
in tour i ragazzi o di trasferirsi a Londra... Qualsiasi cosa possa
mai passare per la mente di un essere umano le fu posta come domanda
( qualcuno le chiese addirittura se in Italia si mangiasse veramente
solo pasta e pizza... Non aveva mai sopportato i luoghi comuni...).
Kaylie rispose educatamente a tutto, lanciando sorrisi dolci ed
intriganti al tempo stesso in qualsiasi momento ce ne fosse bisogno,
lasciando Liam quasi frastornato ed orgoglioso di tutta
quell'abilità
comunicativa che dimostrava. Arrivati all'ultimo intervistatore
pensò
che il peggio fosse passato, ma a quanto pareva il bello doveva
ancora arrivare:
-Sorry
Kay, I'm Nick
for Hot English Magazine... I was wondering: would you ever like to
have a career in the showbiz?! 'Cause, now that you're the new Liam's
girlfriend there will be a lot of opportunities to knock at your
door, am I right?! (Scusami Kay, sono Nick di Hot English Magazine...
Mi stavo chiedendo: per caso ti piacerebbe avere una carriera nello
showbiz?! Perché, adesso che sei la nuova ragazza di Liam ci
saranno un sacco di opportunità che verranno a bussare alla
tua porta, ho ragione?!)
Non avevano mai parlato di
quello: Kaylie
gli aveva sempre detto che studiava cinema e spettacolo
all'università, ma non aveva mai nemmeno menzionato il fatto
di aver
postato coreografie su YouTube o di amare la recitazione ed i musical
più di qualsiasi altra cosa o anche di scrivere libri e racconti, sperando un giorno
di pubblicarli. Stava
accadendo esattamente quello che aveva voluto evitare dall'inizio di
tutta quella storia. Si stava realizzando il motivo per cui era
scappata da quel corridoio, dopo il loro primo meraviglioso bacio.
Non avrebbe mai potuto lavorare nel mondo dello spettacolo senza che
si pensasse che potesse farlo solo perché era
“la-ragazza-di” e
non perché ne avesse le capacità...
Liam- Well, why not?! Have you
seen her
choreography on YouTube? No?? Well you should!! And she's also an
incredible writer and actress... I'm serious: she's so talented!!
(Beh, perché no?! Hai visto le sue coreografie su
YouTube? No? Beh, dovresti!! Ed è anche un'incredibile
scrittrice e attrice... Sono serio: è veramente talentuosa!!)
“Aspettate un
attimo: come diamine fa a
sapere tutte queste cose?!”. Kaylie stava guardando con uno
sguardo
praticamente allibito Liam, quando si accorse che il giornalista
stava puntando il microfono e tutta la sua attenzione su di lei e che
Liam le stava facendo facce strane per farle capire che doveva dire
qualcosa.
-Oh well, as he said, you
should check
them out and than tell me what you think! Since I was three years old
I always dance... And sing... And act, obviously in my room... But by
growing up, I started to perform and I hope that in the future it
could be my job... In the meantime I write a lot, it's something that
I just can't get enough of... (Oh beh, come ha detto, dovresti dargli
un'occhiata e poi dirmi che ne pensi! E' da quando ho tre anni che
ballo... E canto... E recito, ovviamente nella mia camera... Ma
crescendo, ho cominciato ad esibirmi e a sperare che, in futuro, quello
potesse essere il mio lavoro... Ma, allo stesso tempo, scrivo molto ed
è una cosa di cui non riesco mai ad averne abbastanza...)
Liam le sorrise e, prendendola
per mano,
dopo aver salutato il giornalista, si diressero verso l'entrata, dove
gli altri ragazzi li stavano aspettando per fare le interviste di
gruppo e le ultime foto. Kaylie si avvicinò a Perrie ed Eleanor,
che avevano la sua stessa faccia stravolta, continuando a chiedersi
come facesse Liam a sapere tutte quelle cose su di lei e le sue
aspirazioni.
Eleanor- That was crazy!!! I
think that
I've never answered at such a huge number of strange questions!!
(Eì stato pazzesco!!! Credo di non aver mai risposto a un
così grande numero di domande strampalate!!)
Kaylie- They asked me if in
Italy we eat
just pasta and pizza!!! (Mi hanno chiesto se in Italia mangiamo solo
pasta e pizza!!!)
Eleanor- How are you? I heard
the last
question... A rude one... (E te come stai? Ho sentito l'ultima
domanda... Piuttosto scortese...)
Kaylie- Yes, a little bit...
And I'm
still wondering how Liam knows all those stuff... (Sì, un
pochino... E ancora mi chiedo come facesse Liam a sapere tutte quelle
cose...)
Eleanor- Oh, don't care about
that...
Because, I think that the most important thing now is: Kay you have
just received a worldwide love declaration!!! (Oh, non ti preoccupare
per quello... Perché, credo che la cosa più
importante ora sia: Kay hai appena ricevuto una dichiarazione d'amore
mondiale!!!)
Kaylie- Oh my gush... It was
unbelievable!! I'm still shaking!!! (Oh mio dio... E' stato
incredibile!! Sto ancora tremando!!!)
-Girls: a picture please!!
(Ragazze: una foto, per favore!!)
Le tre ragazze si misero in
posa:
Eleanor, Kaylie e Perrie.
Un terzetto
assolutamente ben assortito e a quanto sembrava non erano le uniche a
pensarlo.
-You
look amazing!! (Siete fantastiche!!)
-Out there, girls!!! (Di qua,
ragazze!!!)
-Here!! Here!! (Qui!! Qui!!)
Louise venne a recuperarle per
farle
finalmente entrare nel sontuosissimo hotel. Kaylie si voltò
verso
quel tappetto rosso che le era sembrato assolutamente invalicabile e
che ora la faceva solo sorridere. Prese il cellulare dalla pochette e
scattò una foto al red carpet tutto flash e domande, che ora
era
tutto concentrato sui Lawson, appena scesi dalla limousine.
Mandò la
foto a Marta ed entrò in quello che le sembrò il
Paese delle
Meraviglie.
L'entrata dell'albergo era
semplicemente
meravigliosa decorata tutta sui toni del celeste e del viola, con
delle splendide fioriere cariche di iris e violette ad indicare il
percorso da seguire. Liam la sorprese, raggiungendola da dietro e
dandole un bacio sull'incavo del collo.
Liam- There's a special
atmosphere
here... (C'è un'atmosfera speciale qui...)
-Yes, all these spectacular
flowers and
lights effect... (Sì, tutti questi fiori spettacolari e gli
effetti di luce....)
Liam- No: I mean that there's
a special
atmosphere because of you... (No: voglio dire che c'è
un'atmosfera speciale grazie a te...)
-Oh, thanks... I've always
known that me
and the iris have a special connection... (Oh, grazie... Ho sempre
saputo che io e gli iris avvessimo una connessione speciale...)
Liam- Here it is finally: I
was worried
'cause I haven't been hearing you saying something sarcastic since we
left the hotel!! (Ed eccolo qui finalmente: ero preoccupato
perché non ti ho sentita dire niente di sarcastico da quando
abbiamo lasciato l'hotel!!)
-Don't worry: my sarcastic
spirit is
always near me... So, about our last experience, I mean all those
interviews... How could you know all these things about me?! The
videos, the stories I wrote... (Non ti preoccupare: il mio spirito
sarcastico è sempre vicino a me... Quindi, a proposito della
nostra ultima esperienza, intendo, tutte quelle interviste... Come
facevi a sapere tutte quelle cose su di me?! I video, le storie che ho
scritto...)
Liam- Kay, did you really
think that,
before sending that tweet, I didn't do my research?? (Kay, pensavi
veramente che, prima di mandarti quel tweet, non abbia fatto le mie
ricerche??)
-So, you're telling me that
you search me
on the net?? (Quindi, mi stai didendo che ha fatto ricerche su di me in
rete??)
Liam- Yes... You know, I had
to discover
if you were one of those girls which try to hang out with a celebrity
just to exploit him... I'm one of the One Direction, I have to do
that... For me and for the boys... (Sì... Lo sai, dovevo
scoprire se eri una di quelle ragazze che tentano di uscire con una
celebrità solo per sfruttarla... Io sono uno degli One
Direction, dovevo farlo... Per me e per i ragazzi...)
Kaylie era concentrata a
guardare le
lampade di finto cristallo (come sperava fossero) davanti all'entrata
della sala dove si sarebbe tenuta la serata. Il suo cervello stava
pensando ad un milione di cose diverse, tanto che nessun pensiero
sembrava poter uscire vincente da quel gorgo che la stava trascinando
sempre più in confusione. Si ridestò da quel
torpore causato dalle
parole di Liam e si voltò a guardarlo: era lì, in
piedi davanti a
lei, con una mano appoggiata sul suo braccio, cercando
disperatamente di carpire che cosa stesse provando guardandola dritta
negli occhi. Era agitato, era a disagio e, per la seconda volta in
quella giornata, era spaventato questa volta non dei suoi sentimenti
per lei, ma per la seppur minima possibilità di perderla che
quel
silenzio di Kaylie gli faceva percepire.
-I should tell you who I was
from the
start... I'm a nineteen years old girl, born in a small town near the
see, in the north-east of the Italian shores... I always dream, till
I was a little three years old kid, to dance, act and sing in front
of someone... Doesn't matter who he or she was: I wanted to express
myself through the performing arts... Then I began to write stories
and to believe that someday they could be published by someone... And
yes, without the chance to dance, act or sing I would probably die...
Well, maybe just metaphorically, but I'm not so sure neither of
that... Do you like who I am?? (Avrei dovuto dirti chi ero sin
dall'inizio... Sono una ragazza di diciannove anni, nata in
un piccolo paese vicino al mare, nel nord-est delle coste italiane...
Ho sempre sogntao, sin da quando ero una piccola bimba di tre anni, di
ballare, recitare e ballare di fronte a qualcuno... Non importava chi
fosse lui o lei: io volevo solo esprimere me stessa attraverso le arti
performative... Poi ho cominciato a scrivere storie e a sperare che, un
giorno, potessero essere pubblicate da qualcuno... E sì,
senza la possibilità di ballare, recitare o cantare
probabilmente morirei... Beh, forse solo metaforicamente, ma non sono
molto sicura nemmeno di questo... Ti piace chi sono??)
Non aveva ragione di
prendersela con lui,
poiché aveva fatto ciò che un qualunque ragazzo
responsabile
avrebbe fatto nella sua situazione. Certo, non era entusiasta del
fatto che, pur dopo i sentimenti che avevano provato entrambi in quel
corridoio dell'arena, lui non si fosse fidato delle sue percezioni e
fosse andato a scavare nel suo passato senza darle la
possibilità di
raccontarglielo di persona, però lo capiva. D'altra parte
tutta la
loro relazione non era mai stata caratterizzata da un percorso
lineare, simile a quello di tutte le relazioni normali, ma era anche
vero che Liam non fosse un ragazzo normale ( dicono qualcosa le 290
milioni di visualizzazioni dei loro video musicali?) e nemmeno lei
era mai stata “normale”. Aveva sempre avuto sogni
troppo grandi
per la realtà in cui era nata e un'autostima troppo debole
per
cercare di realizzarli.
Liam- Oh gush, Kay!!! You
scare me!! Of
course I like who you are: that's exactly why I love you! (Oddio,
Kay!!! Mi ha spaventato!!! Certo che mi piace chi sei: è
esattamente per questo che ti amo!)
Sembrava che Liam avesse
appena
ricominciato a respirare dopo secoli di apnea e questo la fece
sentire importante: in fin dei conti, quel ragazzo aveva appena avuto
seriamente paura di poterla perdere e, benché sapesse che
non
bisognasse giocare con i sentimenti di nessuno (troppe volte avevano
giocato brutalmente con i suoi), quel lampo di panico nei suoi occhi
aveva incrementato di un poco la sua sicurezza.
Entrarono
nell'enorme
salone tutto decorato con panneggi bianchi che con uno strabiliante
gioco di luci, sembravano viola, blu, rosa e argento. In fondo alla
sala c'era un palco già pronto per le performance in
programma per
la serata e per l'asta di beneficenza. Lungo le pareti erano disposti
un numero impressionante di tavoli per il catering,
con un open bar giusto affianco alla porta, mentre il centro della
sala era occupato da sontuosi tavoli rotondi con centrotavola
floreali, sempre sulle tinte del blu e del viola. Raggiunsero gli
altri al tavolo che Louise gli stava indicando: prendendo posto,
Kaylie vide che gli altri ragazzi si stavano complimentando con Liam,
dandogli pacche sulle spalle ed abbracci fraterni, probabilmente per
la dichiarazione che le aveva fatto davanti i giornalisti. Eleanor
e Kaylie si sedettero vivine, cosicché Liam fu costretto a
sedersi
alla sinistra della sua appena annunciata ragazza, Louis alla
destra di Eleanor e
vicino ad Harry
(quei due erano veramente inseparabili) che volle avere Niall
al suo fianco per poterlo prendere in giro mentre avrebbe mangiato
ogni cosa gli si presentasse davanti, mentre Perrie fu felice di
potersi posizionare vicino a Liam, che sembrava fosse uno dei ragazzi
con cui si trovava meglio a parlare. Zayn dovette accontentarsi del
posto rimasto in mezzo a Perrie e a Niall,
cosa che non gli dispiacque per niente.
Louis- Kay c'mon!! It's
impossible that
you never heard about what's happened in Japan!! We tell the story
something like a million times!! (Kay, forza!! E' impossibile che tu
non abbia mai sentito che cosa è successo in Giappone!!
Abbiamo raccontato la storia qualcosa come un milione di volte!!)
-Sorry, Mr Louis but in that
period of my
life I was a little bit into my struggles caused by my brand new
passion for an English boy-band!! So, I didn't spend all my time
watching your interviews! (Scusa, Mr Louis ma in quel periodo della mia
vita ero un po' concentrata sulla mia lotta personale causata dalla mia
nuova passione per una boy-band inglese!! Quindi, non passavo tutto il
mio tempo guardando le vostre interviste!)
Louis- But you must!! It was
epic!! (Ma ti devi!!! E' stato epico!!)
-Please El: help me!!! (Per
favore, El: aiutami!!!)
Eleanor- Louis, dear, I nether
know what
you're talking about... (Louis, amore, nemmeno io so di che cosa tu
stia parlando...)
Louis- What?! It can't be!!
Are you
kidding me?! (Cosa?! Non può essere!! Mi stai prendendo in
giro?!)
-No, we're not. Maybe it's
just because
me and El aren't two crazy Directioners!! (No, non
lo stiamo facendo. Forse è solo perché io ed El
non siamo due pazze Directioners!!)
Louis- But you were at our
gig!! How
couldn't you be a Directioner?! (Ma eri al nostro
concerto!! Come potresti non essere una Directioner?!)
-Should
we tell
him the truth?? (Dovremmo dirgli la verità??)
El- Already? I was having
fun... Oh, if
you fell so big-hearted... (Di già? Io mi stavo
divertendo... Oh, se ti senti così generosa...)
-Louis we're kidding you!!!
You tell us
the “epic-story-happened-in-Japan” a trillion
times!! And we were
good at the second one... (Louis stiamo scherzando!! Tu ci hai detto
"l'epica-storia-successa-in-Giappone" un trilione di volte!! E stavamo
bene già alla seconda...)
E proprio mentre Louis cercava
le parole
per arrabbiarsi con la sua ragazza e Kaylie, che a quanto pareva si
divertivano da pazzi a prenderlo in giro, con l'aiuto di Harry e Liam
a cui non sembrava vero di potersi vendicare, entrarono loro. I
Lawson in persona stavano varcando la soglia di quella favolosa sala,
fasciati in eleganti completi da sera. Per poco Kaylie non
sentì la
sua mascella staccarsi dalla sua sede usuale, tanto fu il suo stupore
davanti a quella visione.
Liam-
Kay, are
you ok?? (Kay, stai bene??)
“Se sto bene?! Devo
solo un attimo controllare se il mio cuore batte ancora, poi potremmo
pure riparlarne...” pensò Kaylie senza trovare le
parole per
rispondergli. Insomma: aveva davanti la sua band preferita (non che
non le piacessero le canzoni dei ragazzi, anzi, le adorava ma questa
era tutta un'altra cosa...), in carne ed ossa che si dirigeva a due
tavoli di distanza da quello dove era seduta lei. In fin dei conti
era solo perché voleva a tutti i costi andare ad un loro
concerto
che aveva accettato di fare quella coreografia per le Directioners
del campeggio l'estate precedente, e di conseguenza, era solo per
merito loro se era venuta a conoscenza dell'esistenza degli One
Direction e tutta
quell'incredibile storia
era cominciata.
-Sorry??
There's someone inside?! (Scusa?? C'è qualcuno dentro?!)
Liam
le stava
rivolgendo la parola ma Kaylie fu ridestata da quel torpore idilliaco
solo dalle risate di Harry, Niall e Louis
che si stavano letteralmente piegando dalle risate.
-What??... Oh sorry... I was
just... (Cosa??... Oh scusa... Stavo solo...)
Harry- You were completely
starring at
them with sparkles in your eyes!!! (Li stavi letteralmente fissando con
gli occhi luccicanti!!!)
-No, I wasn't!!! (No, non
è vero!!!)
Niall- Yes, you were... Sorry
Kay, but it
was obvious!! (Sì, è vero... Scusa Kay, ma era
evidente!!)
-C'mon guys... I wasn't
starring at
them!! I was just looking at those amazing guys.... (Avanti ragazzi...
Non li stavo fissando!! Stavo solo guardando quei meravigliosi quattro
ragazzi...)
Louis- You are incredible!!
Did you
notice with who are you spending your time?! (Tu sei incredibile!! Hai
notato con chi stai trascorrendo il tuo tempo?!)
-I was joking!! They are
awesome... (Stavo scherzando! Sono straordinari...)
I ragazzi scoppiarono in
affermazioni di
sconcerto e “buu” che fecero ridere le tre ragazze
sedute al
tavolo. Tutti tranne Liam. Quando Kaylie se ne accorse gli chiese se
andasse tutto bene, ma la risposta che ricevette la lasciò
un poco
sconcertata:
Liam- Do you really like them?
(Ti piacciono davvero?)
-Yes, I do... They're one of
my favourite
band, their songs are amazing... But, Liam, why are you looking at me
in this way?? (Sì, certo... Sono una delle mie band
preferite, le loro canzoni sono grandiose... Ma, Liam,
perché mi stai guardando così??)
Liam- Nothing... (Niente...)
-Liam... Please... (Liam...
Per favore...)
Liam- It's just that... Oh,
gosh!! It's
just that you stared at him as if you really fancy him and... (E' solo
che.... Oddio!! E' solo che lo fissavi come se ti piacesse sul serio
e...)
-Wait, wait, wait!! Are you
talking about
Ryan?! Are you jealous of a guy, whom I've never had the chance to
talk with?? (Aspetta, aspetta, aspetta!! Stai parlando di Ryan?! Sei
geloso di un ragazzo, con cui non ho mai avuto la
possibilità di parlare??)
Liam- Well... Told in this
way, it sounds
weird... But, I guess that: yes, I'm jealous... (Beh... Detta
così, suona male... Ma, credo che: sì, sono
geloso...)
Un sorriso spuntò
sul volto di Kaylie
che ormai non poteva più credere ad una parola di quello che
le sue
orecchie sentivano. Quel ragazzo seduto affianco a lei, in una
sontuosissima sala di un hotel di Londra, preparata per un Gala di
beneficenza, con un'esibizione tra meno di un'ora ed un tour mondiale
ad aspettarlo l'indomani, era geloso di lei.
-Liam: you always told me,
from the first
time we met, that I had to put my trust in you... Now, I want to ask
you to do me a favour: put your trust in me. I will never cheat on
you, it's something I could never stand... (Liam: me l'hai sempre
detto, dal primo momento in cui ci siamo incontrati, che devo riporre
la mia fiducia in te... Ora, voglio chiederti di farmi un favore:
fidati di me. Io non ti tradirei mai, è qualcosa che non
potrei mai sopportare...)
Liam- More I get to know, more
I love
you... (Più ti conosco, più ti amo...)
Hi sweethearts!!
Scusate l'orario, ma
qui diventa sempre più difficile trovare il tempo per
tradurre e questo capitolo è infinito!!! *incrocia le cita
che non vi sia pesato troppo leggerlo tutto* Ma soprattutto: come vi
è sembrata la scena della discesa delle scale?! Per me
è fondamentale, perché questa è stata
la seconda immagine che mi ha spinto a scrivere questa storia... E poi:
il red carpet??? Verosimile per voi?? Io vorrei solo riuscire a farvi
sognare un pochino con questo racconto e mi piacerebbe sapere se ci
riesco o meno... ^^ Quindi, che dire. vi andrebbe di dirmi un parere,
anche minuscolo, sulla storia??
P.S. Si reiscono a
cogliere i titoli della canzoni dentro i capitoli (in questo
è piuttosto semplice =P)
P.P.S. Che ve ne pare
di Kaylie e Liam?? E di quella domanda circa i suoi sogni???
P.P.P.S. Grazie per
tutte coloro che seguono la storia e che recensiscono (MRS HORAN PAYNE
e I_Love_This_Is_Us vi adoro *-*)
Mi eclisso, che ho
rotto anche troppo... Notte donzelle <3
Lots of Love <3
|
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Capitolo 11 *** I Would ***
NOTA DELL'AUTRICE: anzi,
della stupidissima autrice che quando ha pubblicato il capitolo scorso
si è dimenticata di postare anche l'ultima pagina del
suddetto... -.-" Indi per cui, prima del capitolo 11
troverete la fine del 10... Insultatemi quanto volete: ne avete pieno
diritto... Mi eclisso e ci vediamo a fine capitolo (completo questa
volta ^^)... P.S. SCUSATEMI!!!! *chiede umilmemente perdono
inginocchiata su sassi appuntiti*
Kaylie
si avvicinò al viso di Liam e gli
diede un veloce bacio stampo, per non suscitare di nuovo qualche
battutina spinta di Harry,
il quale, però,
sembrava non aspettare altro:
Harry-
Ehm...
Sorry, this is a public space so... (Ehm... Scusate, questo
è uno spazio pubblico quindi...)
-Shut up, Harry!!! I can
always ask to
that aged waitress, who's starring at you since the very first time
you walked in, if she wants your phone number... I guess the answer
will be a passionate “yes!!” (Taci Harry!!! Posso
sempre chiedere a quella cameriera anziana, che ha cominciato a
fissarti dall'esatto istante in cui sei entrato, se vuole il tuo numero
di cellulare... Credo che la risposta sarebbe un appassionato
"sì!!")
Harry- You're so mean... (Sei
così cattiva...)
Liam, Louis,
Niall,
Eleanor e Perrie scoppiarono a ridere fragorosamente.
Zayn- What's happening??!!
(Che succede??!!)
Questo
fece sì che
tutti e tre i tavoli posizionati nelle vicinanze dei ragazzi si
voltassero per individuare la motivazione di così tanta
ilarità e,
non riuscendo a coglierne alcuna motivazione apparente, sfoggiarono
degli sguardi piuttosto confusi. Kaylie si accorse che pure i Lawson
li stavano guardando, ma soprattutto notò lo sguardo di Ryan,
il bassista, nei suoi confronti. “Va bene, questi sono
veramente
delle mie allucinazioni... Ora basta pensare a lui e concentrati su
quello che sta succedendo al tuo tavolo...”. Era infatti
arrivata
Louise per richiamare all'ordine, o meglio, ai loro doveri, i
ragazzi: era tempo che andassero a prepararsi per l'esibizione.
Avrebbero cantato due canzoni, entrambe in versione acustica, ma Liam
non le aveva voluto rivelare di quali canzoni si trattasse, sempre
per aumentare la frustrazione di Kaylie ed accrescere l'effetto
sorpresa. Si alzarono dal tavolo (Liam le diede un leggero bacio
sulla testa) e si diressero verso il fondo della sala, lasciando le
tre ragazze sedute sole. Per passare il tempo, Eleanor
propose di fare qualche foto che poi Kaylie avrebbe mandato a Marta,
e poi cominciarono a parlare dei presenti alla festa: erano infatti
all'interno di una stanza piena zeppa di giovani e meno giovani star
della musica e dello spettacolo, da artisti emergenti a
personalità
già affermate. Kaylie riuscì a riconoscere, oltre
a Ed Sheeran,
anche Conor Maynard, gli Union
J, Matt Cardle, Nick
Grimshaw, Rita Ora, i McFly per non parlare di Robert Pattinson che
parlava affabilmente con un'incantevole Emma Watson... E poi c'erano
loro: i Lawson. Non era che cercasse di rintracciare la loro presenza
a tutti costi, ma sembrava facessero di tutto per entrare nel suo
radar, o meglio, Ryan
faceva di tutto
affinché i loro sguardi si incrociassero. Fortunatamente non
erano
solo sue paranoie, poiché anche Eleanor
glielo fece notare. Il problema si presentò esattamente
quando il
presentatore della serata stava cominciando ad introdurre
l'esibizione dei ragazzi, dicendo che sarebbe cominciata in dieci
minuti, e Ryan si avvicinò al tavolo dove Kaylie e le altre
ragazze
erano sedute per parlarle. “Questo sì che
è un problema...Ed ora
cosa faccio?!”. Mai, nella sua intera esistenza, avrebbe
pensato di
fare quello che fece pochi minuti dopo.
I
Would
-What's up ladies?? I'm Ryan,
nice to
meet you... (Come va signore?? Io sono Ryan, piacere di conoscervi...)
Eleanor- Hi, Ryan... I'm
Eleanor... ( Ciao Ryan... Io sono Eleanor...)
Perrie- And I'm Perrie... Nice
to meet
you... (Ed io sono Perrie... Piacere di conoscerti...)
Ryan- And you are?? (E tu
sei??)
-I'm Kaylie... Nice to meet
you... (Sono Kaylie... Piacere di conoscerti...)
Ryan- So, I've already seen
these
wonderful girls before, but it's the first time that I have the
pleasure to meet you... (Dunque... Ho già incontrato queste
meravigliose ragazze prima, ma è la prima volta che ho il
piacere di incontrarti...)
-Well, it's the first time
that I get
here, in London... Instead, I know who you are... (Beh, è la
rima volta che vengo qui, a Londra... Invece, io so chi sei tu...)
Era stra-maledettamente bello
in quel
completo bordeaux traslucido, doveva ammetterlo, ma poteva benissimo
vedere la faccia di Liam che spuntava da dietro le quinte del palco,
in fondo la sala, diventare prima una maschera di sconcerto per la
mano che Ryan continuava a tenerle sulla spalla per poi trasformarsi
in un concentrato di rabbia fumante per il fatto che la guardasse con
“quello” sguardo. Come diavolo aveva fatto a
ritrovarsi in una
situazione del genere? Da quando in qua era passata dall'essere
un'anonima ragazza italiana di provincia, con all'attivo un solo
ragazzo in seconda superiore e tante cocenti delusioni, alla giovane
donna intrigante e cosmopolita che stava tentando di trovare una
scappatoia da una situazione surreale come quella di avere un ragazzo
appartenente alla boy band più famosa del momento e dover
tenere a
bada le avance di uno tra i bassisti più sexy che avesse mai
visto??
“Evidentemente mi è sfuggito qualche
passaggio...”. Ryan
continuava a parlarle e con ogni probabilità stava anche
giocando le
sue carte migliori per attirare la sua attenzione e poterla
interessare, ma a Kaylie passò per la testa un'unica domanda
a cui
voleva ottenere risposta. Tra gli sguardi sconcertati di Eleanor
e Perrie, disse:
-Can
I ask you
something? (Posso chiederti una cosa?)
Ryan- Sure!! You can do
everything you want
with me.... (Certo!! Puoi fare tutto quello che vuoi con me...)
-Yes... Why me?? Seriously,
why do you
pick me? There's a crowded room, with the highest level of beauties
I've ever had the chance to see in my entire life... So, why me?
(Sì... Perché me?? Seriamente, perché
hai scelto me? C'è una stanza affollata, con il
più alto livello di bellezze che io abbia mai avuto
l'occasione di vedere in tutta la mia vita... Quindi: perché
me?)
Mentre formulava la domanda,
lo sguardo
di Kaylie era rivolto in direzione di Liam: la stava fissando con
degli occhi indecifrabili per il quantitativo di emozioni che vi si
potevano scorgere dentro. Cos'erano quelle? Rabbia, delusione,
gelosia, voglia di ammazzare il ragazzo con cui stava parlando? Forse
un misto di tutto quello o forse semplicemente incredulità:
gli
aveva appena detto che non l'avrebbe mai tradito ed ora stava
chiacchierando amabilmente con il bassista della sua band preferita,
lasciando che lui le continuasse a sfiorare la spalla non coperta dal
vestito con il dorso della mano?
Ryan- Because you're one of
the most
beautiful women in this room... Well, certainly you're the one who
got my attention, and it doesn't happen so often... (Perché
sei una delle donne più belle presenti in questa stanza...
Beh, certamente sei quella che ha catturato la mia attenzione e non
succede molto spesso...)
Il
presentatore stava facendo salire sul palco i ragazzi: era il momento
dell'esibizione, ma con loro vennero presentati anche i McFly, tanto
che sul palco erano già preparati gli strumenti per la band.
La
faccia di Liam era una maschera indecifrabile che mai come in quel
momento fece sentire forte il desiderio a Kaylie di poter salire su
quel palco per abbracciarlo e dirgli che non gli avrebbe mai fatto
una cosa del genere, che lui era l'unico ragazzo di cui poteva
sostenere il contatto fisico. Quella mano che continuava a toccarle
la spalla la faceva sentire tremendamente a disagio, come se non solo
non fosse giusto, ma fosse anche una forzatura nei suoi confronti. Il
batterista diede il tempo e Kaylie sentì cominciare il riff
di
chitarra di I
Would.
Era la canzone che Danny Jones, Dougie Poynter e Tom Fletcher (ovvero
i McFly) avevano scritto per l'ultimo album dei ragazzi. Sembrava che
fosse caduta a pennello per quella situazione: la furia con cui Liam
cantò i primi versi della canzone lasciò
spiazzata per qualche
secondo non solo Kaylie, ma anche i ragazzi che erano sul palco con
lui. La guardava senza toglierle gli occhi di dosso.
-Well, thank you so much for
the
appreciations, but, you know,I have to do some fangirling for my
boyfriend... You see the guy in the middle of the stage? Yes, he's my
guy... So, it's been a pleasure to meet you, but now we have to go...
Girls... (Bene, grazie molte per i complimenti, ma sai, devo fare un
po' di tifo per il mio fidanzato... Lo vedi il ragazzo nel mezzo del
palco? Sì, luii è il mio ragazzo... Quindi,
è stato un piacere conoscerti, ma ora dobbiamo andare...
Ragazze...)
Kaylie,
Perrie ed Eleanor
(le ultime due ancora sconcertate dalle parole appena pronunciate da
quella ragazza italiana comparsa dal nulla, ma con un caratterino non
da poco) si alzarono dal tavolo e raggiunsero lo spiazzo che si era
creato davanti al palco, dopo che alcuni tavoli erano stati spostati.
Si misero giusto in mezzo alla pista e cominciarono a ballare e
saltare, proprio come se fossero ad un vero concerto degli One
Direction.
Kaylie riuscì a rintracciare uno sguardo interrogativo
lanciatole da
Liam e gli rispose con un sorriso sincero: non avrebbe permesso a
niente e nessuno di mettersi in mezzo a quel loro
“viaggio”
cominciato ormai più di quattro settimane prima. E con
questa
consapevolezza nel cuore, vide affollarsi sempre di più la
pista di
gente che ballava e si divertiva sulle note di I
Would,
come solo gli One Direction
sapevano far fare.
La mente di Kaylie continuava
a girare
frenetica da un pensiero all'altro, mentre il suo corpo si muoveva a
tempo di musica. Stava ballando con due ragazze simpaticissime, in
mezzo ad una sala gremita di personalità dello showbiz,
fasciata in
un abito che sembrava esser stato tagliato addosso a lei e che la
faceva sentire stupenda, mentre il suo ragazzo (“Mi vengono
ancora
i brividi al suolo pensiero...”), le sorrideva dal palco,
durante
una splendida nottata londinese. Quello che il destino o forse Dio le
stava riservando era assolutamente meraviglioso e lei non poteva che
ringraziare mentalmente e con tutto il cuore chiunque le avesse
permesso di vivere quel sogno. La sua vita non era mai stata
caratterizzata da eventi particolarmente drammatici, se non per la
morte della gatta che era cresciuta con lei, qualche anno prima, e
per il fatto di non aver mai conosciuto i suoi nonni, scomparsi tutti
prima che lei nascesse. Eppure, spesso, le era risultato difficile
sorridere a quella vita che le era stata affidata, alle volte le era
addirittura sembrato impossibile poter aprire gli occhi ed affrontare
un'altra giornata di quell'esistenza. Il problema era sempre stato
dentro di lei: quel sentirsi sempre inadeguata, quel non riuscire mai
a trovare un luogo da chiamare veramente “casa”,
quel continuo
pensare che mai quello che sognava potesse diventare realtà
per lei.
Era stata l'idea di arrivare sempre in ritardo rispetto al mondo, di
non riuscire a cogliere l'attimo, a farle perdere ogni sogno, o
meglio, a farle perdere la voglia di crederci ancora...
Perché quei
sogni erano sempre lì, pronti per essere tirati fuori dal
cassetto,
spolverati ed esposti alla luce del sole. Ma se fossero stati
mostrati alla luce del sole, Kaylie lo sapeva, l'aveva provato, tutti
avrebbero avuto la possibilità di giudicarli e di giudicarla
e lei
non era mai stata brava ad incassare le critiche, perché non
era mai
stata lei, la prima, a ritenersi abbastanza per quei grandi progetti.
La
canzone era finita ed ora tutta l'attenzione dei presenti era
concentrata sul palcoscenico: i McFly stavano salutando i ragazzi,
complimentandosi per quell'incredibile performance, mentre si stava
affacciando, dalle scalette che conducevano sul palco, un volto un
po' teso ma al tempo stesso determinato, contornato da un ammasso di
capelli rossicci: era Ed Sheeran con la sua inseparabile chitarra in
mano. La sala si fece improvvisamente silenziosa. Tutti gli occhi
erano puntati su quei sei ragazzi inglesi che si stavano accomodando
su altrettanti sgabelli per incantare ed emozionare quegli spettatori
per i seguenti quattro minuti... Ed, Louis,
Harry, Liam, Niall e Zayn
i microfoni in mano, le chitarre accordate, erano pronti per far
vibrare quella sala ed i cuori dei presenti di emozioni assolutamente
indimenticabili. Eleanor
e Perrie si strinsero vicino a Kaylie. Ecco i primi accordi... Niente
in quello spazio così vasto sembrava riuscire a togliere
l'attenzione che si era catalizzata su quel palco. Tutto vibrava
sulle stesse frequenze di quella canzone. Over
Again..
Liam
alzò la testa che aveva tenuto reclinata fino al momento di
dover
cantare i primi versi della canzone, come se stesse tentando di
raccogliere dentro di se un segreto difficile da rivelare ma che ora,
si sentiva pronto a manifestare al mondo intero. Con un'infinita
dolcezza. Con un'infinita sofferenza. I loro sguardi si intrecciarono
come in quel concerto a metà maggio, come in quella magica
notte che
li aveva fatti incontrare, come mai avrebbero smesso di fare. Kaylie
sentì quanto quelle parole avessero un significato profondo
per lui:
il sapere di avere perso una persona che solo tu potevi salvare, che
solo tu potevi amare veramente e quel desiderio implacabile di farle
capire che tu sei lì per aiutarla, per donarle tutto te
stesso
incondizionatamente, purché lei sia felice. Anche per Kaylie
quella
canzone aveva un'enorme importanza: era la prima canzone sua che
avesse ascoltato durante quel terribile viaggio in macchina, mentre
si allontanava da lui e la consapevolezza di aver appena gettato via
la sua unica possibilità di essere realmente amata, si
faceva spazio
dentro il suo cuore. Era quella canzone che più e
più volte l'aveva
consolata, o anche solo accompagnata, durante i lunghi pianti fatti
distesa sul suo letto, nel rifugio che era la sua camera, chiedendosi
quando mai le cose sarebbero andate per il verso giusto anche per
lei. Sentì una piccola lacrima affiorarle all'angolo
dell'occhio.
Cercò di fermarla, ma questa scese imperterrita lungo la sua
guancia, disperdendosi, chissà dove, nell'incavo del collo.
Liam le
sorrise, con quel suo sorriso un po' sghembo, che ogni volta la
faceva sentire immensamente fortunata ad esserne lei la causa. La
gente presente nella stanza cominciò ad applaudire ed
esplose in
grida di approvazione. Le tre ragazze erano sicuramente le
più
rumorose. Forse, come avevano appena finito di cantare i ragazzi,
alle volte bisognava lasciarsi accompagnare da qualcuno
nell'avventura della propria vita e ricominciare tutto da capo quando
si cadeva, che questo qualcuno fosse il tuo vicino di banco alle
elementari, o un cantante di una boy band inglese dal successo
mondiale.
I ragazzi le raggiunsero e
dopo che si
furono crogiolati a sufficienza nei loro complimenti, tornarono a
sedersi.
Liam non la lasciava un
attimo: appena
sceso dal palco le era praticamente corso incontro e l'aveva quasi
stritolata in un abbraccio, che poi si era concluso con un dolcissimo
bacio sulle labbra ed uno sulla testa. Mentre ora continuava a
tenerle la mano, come se non volesse farla scappare. “Non
potrei
mai farlo...” pensò Kylie, mentre sul palco si
stavano preparando
i Lawson per la loro esibizione. Si voltò per guardare
l'espressione
di Liam ma, al contrario di quanto si fosse aspettata, non c'era
traccia di irritazione o nervosismo: stava semplicemente attendendo
che cominciassero a suonare. Kaylie si chiese se stesse ripensando a
come si fosse comportato poco prima, se si stesse domandando se
avesse esagerato anche solo pensando che lei l'avrebbe potuto tradire
con un ragazzo qualsiasi. Ma la sua faccia era così
inespressiva che
le sembrava impossibile comprendere che cosa diamine gli passasse per
la testa.
-Liam, I was wondering if, for
some
unknown reasons, you could tell me what's going on in your mind...
(Liam, mi stavo chiedendo se, per qualche ragione sconosciuta, tu mi
postresti dire che cosa ti passa per la testa...)
Liam- Well, maybe I can reveal
something.... (Beh, forse potrei rivelarti qualcosa...)
-So... (Quindi...)
Liam- So, I'm fine... Here,
with you by
my side, I can almost say it's one of the most perfect night of my
entire life... (Quindi, sto bene... Qui, con te al mio fianco, posso
quasi dire che sia una della notti più perfette di tutta la
mia vita...)
La band cominciò a
suonare: era la
versione acustica di Learn To
Love Again.
Adorava quella canzone poiché era uno dei brani
più forti
dell'album, ma soprattutto aveva un testo che, da quando era
cominciata tutta quella favola, sembrava rispecchiare perfettamente
quanto era accaduto nella sua vita dal primo bacio di Liam. In fin
dei conti, era stato lui a insegnarle come si facesse ad amare
qualcuno, come si potesse superare tutte (o quasi) le
difficoltà,
che fossero fan scatenate o scalinate troppo ripide, pur di poter
stare con la persona amata. Kaylie stava per rispondergli, ma Liam le
posò un dito sulla bocca e la prese per mano, alzandosi
dalla sedia.
Si alzò anche lei e lo seguì, fidandosi come
quella prima sera del
tocco sicuro della sua mano, mai troppo forte, ma deciso nel suo
condurre. “Non mi sono mai fidata così di
qualcuno, ed ora mi
trovo a seguire questo ragazzo dovunque mi porti...”.
Arrivati nel
mezzo della sala, giusto davanti al palco, Liam le fece fare un giro
su stessa, cosicché il suo fantastico vestito di chiffon,
blu notte,
potesse profondersi in una nuvola di tessuto fluttuante. Poi la
recuperò mettendole il braccio dietro la schiena e
spingendola verso
di lui, di modo che i loro corpi aderissero l'uno all'altro. L'altro
braccio portò la mano di Kaylie a raggomitolarsi sul petto
di lui,
coperta dalla sua mano sicura. Poteva sentire il battito del suo
cuore farsi sempre più veloce, mentre lei appoggiava la
testa al suo
petto, giusto sull'incavo del collo. La guancia di Liam si
appoggiò
alla testa di Kaylie, dopo che l'ebbe baciata dolcemente sui capelli.
La canzone scorreva lenta, come quell'attimo che entrambi non
volevano finisse mai. Si accorsero a mala pena che anche Louis
ed Eleanor,
Zayn e Perrie ed anche
Harry e Niall con qualche
sconosciuta
donzella, si erano unti a loro in quel momento speciale.
Perché
quello altro non era che l'ennesimo istante di tempo di quella
giornata che sapeva sarebbe rimasto indelebile nella sua mente. Ogni
singola cellula del corpo di Kaylie era concentrata a prendere quanto
di meraviglioso ci fosse in quelle dita che delicatamente le
accarezzavano il dorso della mano, in quel alzarsi e abbassarsi del
suo petto che sembrava assecondare quello di lei, in quel braccio che
la sorreggeva e la teneva stretta al suo corpo. Il suo cuore
assaporava ed incamerava quanto più poteva di quel momento.
Anche
l'ultimo giro di accordi terminò di risuonare nell'aria, e
mentre la
sala applaudiva a quell'esibizione così emozionante, Kaylie
alzò il
volto dal petto di lui e gli disse semplicemente quello che sentiva:
-I love you... (Ti amo...)
-I love you too... (Ti amo
anch'io...)
Si guardarono per un istante,
carico di
significati che solo loro potevano comprendere, e poi applaudirono
assieme al resto degli invitati.
La serata continuava a
trascorrere
tranquilla, se per “tranquilla” si può
intendere un continuo
alternarsi di esibizioni da sogno, balli scatenati, sguardi dolci e
risate incontenibili. Kaylie ebbe l'occasione di ballare un lento sia
con Louis che con Harry,
mentre con Niall si
lanciò in una Macarena
senza precedenti. Zayn non volle rischiare di mettere in
pericolo
l'incolumità dei piedi né di Kaylie né
di Eleanor,
rifiutando quindi i loro inviti, ma senza risparmiarsi dal fare
battute sull'abilità di ballare dei compagni. Quei ragazzi
erano
veramente fantastici: ora riusciva a capire quanto Liam le avesse
detto ormai cinque ore prima, in camera, circa cosa volesse dire
avere il supporto e la compagnia di altre quattro persone in
quell'incredibile esperienza. Erano come inseparabili, l'uno non
poteva fare a meno dell'altro, come se riuscisse a trovare in ognuno
dei restanti quattro quinti di One Direction
un poco di sé stesso. Quella prima sensazione di sentirsi
terribilmente a casa, che aveva percepito nell'esatto momento in cui
aveva messo piede dentro il camerino dei ragazzi, si era rivelata
più
che corretta: era assolutamente impossibile sentirsi esclusi da tutto
quell'affetto, anche se non vi si aveva alcun diritto di farne parte.
Ma Kaylie, ormai, era diventata una di famiglia e non solo per quella
sensazione che provava...
-I really hope that you and
Liam will be
like this for a long time... You're a lovely couple! (Spero veramente
che tu e Liam rimaniate così per tanto, tanto tempo... Siete
una coppia adorabile!)
Louis si era seduto affianco a
lei per
riprendere fiato dopo aver ballato quattro pezzi di fila. Erano stati
seduti a guardare gli altri divertirsi in pista per qualche minuto,
con Kaylie che sorrideva notando come anche uno dei suoi desideri
più
segreti si fosse realizzato: aveva sempre sperato che il suo futuro
ragazzo fosse un ballerino, o che per lo meno se la cavasse a
muoversi a tempo, e su questo non poteva di certo lamentarsi dato che
Liam, non solo se la cavava parecchio bene, ma era
anche molto sexy quando
ballava.
-Well, thank you, Mr Louis....
(Beh, grazie, Mr Louis...)
Louis- You never put down your
sarcastic
spirit, aren't you?? (Non lo metti mai da parte il tuo spirito
sarcastico, vero??)
-Never... Unless I'm clearly
asked to... (Mai... A meno che non mi sia aspressamente richiesto...)
Louis- So, Mrs Kaylie, I'm
formally
asking you to put down that sarcastic spirit and to talk with me
heart to heart... (Quindi, Mrs Kaylie, le sto formalmente richiedendo
se può mettere da parte il suo spirito sarcastico e parlare
con me cuore a cuore...)
-All right... Spit it out! (Va
bene... Sputa il rospo!)
Louis- Do you love him? (Lo
ami?)
-Wow... You don't ring
around... Yes, I
love him like no one before and I guess no one then... (Wow... Tu non
ci giri attorno... Sì, lo amo come nessuno prima e credo
come nessuno dopo...)
Louis- I'm asking you this,
because
although I can appear as a jerk, I really care about the guys...
Especially Harry and Liam... ( Te lo sto chiedendo perché,
benché possa apparire come un cretino, mi interesso
veramente ai ragazzi... Specialmente Harry e Liam...)
-Harry and Liam... I've
noticed this the
first time we met. (Harry e Liam... L'ho notato la prima
volta che ci siamo incontrati.)
Louis- You're one of the
smartest girl
I've ever had the chance to meet... (Tu sei una delle ragazze
più intelligenti che abbia mai avuto l'occasione di
conoscere...)
-Thanks, Louis... I really
appreciate
what you do for Liam, and for the guys in general... It's obvious
that you are truly good friends and it's marvellous what you have!
(Grazie, Louis... Aprezzo sul serio quello che fai per Liam e per i
ragazzi in generale... E' ovvio che tu sei veramente un buon
amico ed è meraviglioso che quello che avete!)
Louis- Yes, it is. And that's
also the
reason why I want you to know that we all already care about you. I
were with him when the camera stopped in front of your beautiful
smile. He looked... I don't even know how to explain his face: it was
as if a bomb had just exploded in his breast. And when he told me
that he had just found “The” one, I've really tried
to make fun
of him but his look shocked me: Liam was in love with a stranger. But
then we got to meet you and you were...well you are... absolutely
amazing...You're funny and smart and every time he talks with you, he
becomes... I think, yes... He becomes happier and happier... Well, I
just want you to know that you're welcomed in our 1D crazy family!!
(Sì, lo è. Ed è anche il motivo per
cui voglio che tu sappia che tutti noi ci teniamo già a te.
Ero con lui quando la telecamera si è fermata davanti al tuo
bellissimo sorriso. Lui sembrava... Non so nemmeno come spiegare la sua
faccia: era come se una bomba fosse appena esplosa nel suo petto. E
quando mi ha detto che aveva appena trovato "quella giusta", ho
seriamente provato a prenderlo in giro ma il suo sguardo mi ha
scioccato: Liam era innamorato di una sconosciuta. Ma poi ti abbiamo
conosciuta e tu eri... Beh, sei... Assolutamente fantastica... Sei
divertente e intelligente e ogni volta che parla di te, lui diventa...
Sì, pernso di sì... Lui diventa sempre
più felice... Insomma, volevo solo che sapessi che sei la
benvenuta nella nostra pazza 1D family!!)
-Oh Gush... You make me
blush!! Even if I
realized that I was well received by the1D choking hug, thank you so
much Louis. This means a lot to me... Before I met Liam ,you guys,
Eleanor, Perrie and even Louise, well... I've never felt completely
appreciated and well integrated in none of the places or groups of
people I've ever known in my life. And that's one of the reasons why
I will never hurt Liam... And I hope he will ever do the
same!! (Oddio... Tu vuoi farmi arrossire!! Anche se aveva
capito di essere stata ben accolta dal quel soffocante abbraccio alla
1D, grazie mille Louis. Questo significa molto per me... Prima di
incontrare Liam, voi ragazzi, Eleanor, Perrie e persino Louise, beh...
Non mi ero mai sentita completamente apprezzata e ben integrata in
nessuno dei posti o dei gruppi di persone che ho conosciuto nella mia
vita. E questa è una delle ragioni per cui non farei mai del
male a Liam... E spero che lui faccia sempre lo stesso!!)
Louis- Oh, if he does, just
call me, and
I promise that I'll break his fancy legs! (Oh, se lo facesse, basta che
mi chiami e ti prometto che gli romperò quelle belle
gambette!)
Louis
fece il
gesto di rompere le gambe di un immaginario Liam con la sola forza
bruta delle sue braccia, cosa che fece parecchio ridere Kaylie dato
che non era assolutamente tipo da innescare una rissa, glielo si
leggeva in faccia. L'essere lì a parlare tranquillamente con
un
ragazzo, scherzando del più e del meno, le fece venire in
mente una
scena simile risalente a circa due anni prima: era uscita a prendere
una boccata d'aria fresca, era estate come ora, ma vicino a lei, a
tenerle compagnia parlando di sentimenti e di speranze, non c'era
Louis, bensì Daniel,
il suo migliore amico. O
almeno, quello che
doveva essere il suo migliore amico: da quando era uscito allo
scoperto il fatto che lei si frequentasse con Liam, o come il suo
vecchio mondo lo definiva, “uno di quei bambinetti degli One
Direction”, non si era più fatto sentire.
Né una chiamata, né un
messaggio... Nemmeno un piccione viaggiatore. Era stato veramente
difficile mantenere i rapporti con i suoi vecchi amici: ad eccezione
di Marta, tutti avevano cambiato atteggiamento nei suoi confronti.
Solo con Denise, dopo un primo momento di imbarazzo causato
dall'incertezza dell'amica circa il fatto che Kaylie potesse avere
ancora bisogno di lei, tutto era tornato alla normalità.
Soprattutto
dopo uno dei tanti momenti in cui si era sentita sopraffare da quanto
la gente scriveva su di lei sul web ed aveva pensato di aver fatto il
più grande sbaglio della sua vita mandandogli quel tweet.
Grazie a Denise aveva razionalizzato il tutto ed aveva superato la
crisi ed ora era diventata (con molto piacere) una sorta di
esperimento sociologico per l'amica: non doveva mandarle alcuna foto
o notizia dal Gala, perché lei avrebbe raccolto prima tutte
le
impressioni sul web e poi le avrebbe confrontate con il racconto di
Kaylie... Doveva servire per qualche teoria sull'influenza dei media,
ma non ne era molto sicura... Per il resto tutti si erano allontanati
o perché intimoriti da lei (“Il ché
è più che assurdo, dato che
non farei paura nemmeno ad una mosca e di certo non ho acquisito
poteri speciali baciano Liam...” aveva pensato Kaylie) oppure
avevano cominciato a parlare male di lei, forse per un'immotivata
invidia, o perché “non la riconoscevano
più”. Era vero: era
cambiata. Ma era cambiata in meglio: stava finalmente comprendendo
quali fossero le sue potenzialità e che era una cosa buona
fidarsi
del proprio istinto, senza essere ancorati al pensiero delle
conseguenze. Di certo, però, non era diventata la ragazza
superficiale e montata che loro descrivevano, altrimenti non avrebbe
ringraziato mentalmente la sua buona stella per averle donato la
possibilità di stare lì a parlare con Louis,
come se fossero a amici di vecchia data. No, lei era sempre la stessa
Kaylie, quella che si era ritrovata a ballare come una pazza in mezzo
alla sua stanza la prima volta che aveva ascoltato una canzone dei
ragazzi, solo con un po' più fiducia nel futuro.
Era tempo che cominciasse
l'asta di
beneficenza, quindi Kaylie e Louis
furono
interrotti dall'arrivo di tutti i loro compagni di tavolo. Liam,
sedendosi al suo fianco, le chiese se andasse tutto bene e cosa ne
pensasse delle sue mosse da ballerino provetto.
-I
think that they
make you look even sexier... (Penso che ti rendano ancora
più sexy...)
Liam le diede un bacio a
stampo, e poi si
voltò a seguire quanto accadeva sul palco: il battitore
dell'asta,
l'affascinante Hugh
Laurie, era pronto a
dar inizio alla raccolta di beneficenza. I ragazzi si contesero con
il resto degli invitati tutti i pezzi più strambi e colorati
di
design che potevano esistere sulla faccia della terra: Harry e Louis
erano decisi a riarredare i loro appartamenti e Niall voleva a tutti
i costi avere una lampada verde mela che avrebbe tenuto sveglio
chiunque fosse entrato nella sua stanza da quel momento in poi, tanto
aveva un colore acceso. Kaylie ed Eleanor continuavano a parlare
senza interrompersi un attimo. Parlarono di qualsiasi argomento due
ragazze di diciannove e vent'anni possano trovare interessante:
ciò
che rispettivamente studiavano al college, che cosa facessero nel
tempo libero, le loro passioni, come fossero le loro amiche , qualche
storia assurda che era capitata in una di quelle tipiche sere in cui
ti sembra che tutto possa accadere e che il mondo sia ai tuoi piedi,
senza contare che scoprirono di avere lo stesso gusto per trucchi e
accessori, che però, ammise Kaylie, non aveva mai trovato il
coraggio di indossare in Italia. Così approdarono anche a
discorsi
un poco più serie e personali, tanto che Eleanor le
raccontò come
fosse cominciata la sua storia con Louis e come, nemmeno per lei,
all'inizio, fosse stato semplice; Kaylie sapeva che lui aveva
lasciato la sua fidanzata storica proprio per stare assieme a lei, ma
non aveva mai preso in considerazione quello che aveva dovuto
sopportare la sua nuova fiamma: era stata attaccata da chiunque
seguisse gli One Direction, con fan scatenate che già
all'epoca si
sentivano in diritto di poter esprimere sentenze e giudizi su
chiunque avvicinasse i ragazzi. Le raccontò, anche, che
nonostante
tutto, non aveva mai pensato un solo istante di mandare all'aria
quella nuova relazione appena sbocciata per qualche commento acido e
qualche insulto su Twitter ed in quel momento Kaylie si
sentì a
disagio a dover confessare che invece, lei, quel pensiero di
rinunciare a tutto, l'aveva avuto più di una volta.
Eleanor- Kay, we haven't the
same
reactions... It would be impossible to react at the same way, because
it would also mean that we'd be all alike... I can't even imagine
something like that... So boring!! But, can I say you something?? (Kay,
non abbiamo tutti le stesse reazioni... Sarebbe impossibile reagire
alla stessa maniera, anche perché significherebbe pure che
saremmo tutti uguali... Non posso nemmeno immaginare qualcosa del
genere... Così noioso!! Ma, posso dirti una cosa??)
-Of course you can... (Certo
che puoi...)
Eleanor- I think that you're
changed... I
mean, the first time I met you, this afternoon, you were a pretty
nineteen years old girl, without any kind of self-esteem... When I
greeted, it took ages before you gave me your hand!! But now... Now
I'm talking with a confident young woman, who looks stunning in this
marvellous dress, and who isn't scared to shout out loud who she
is... Don't give up on this relationship, whatever it would happen...
You means so much to Liam, believe me... You're all the way too
special! (Credo che tu sia cambiata... Voglio
dire, la prima volta che ti ho incontrata, questo pomeriggio,
eri una diciannovenne carina, senza alcun tipo di autostima... Quando
mi sono presentata, ci sono voluti anni prima che mi dessi la
mano!! Ma ora... Ora sto parlando con una giovane donna sicura, che
è strepitosa in questo meraviglioso vestito e che non
è spaventata ad urlare forte chi sia... Non rinuniciare a
questa relazione, qualsiasi cosa possa succedere... Tu significhi
così tanto per Liam, credimi... Sei troppo speciale sotto
ogni punto di vista!)
-Oh my gush!! You want to make
me cry!!
El, really, right from the bottom of my heart, thanks for these
lovely words... I was scared that this change could be just a
sensation of mine, but if you tell me this... It must be real!! El
you also are all the way too special... This day has been one of the
best days of my life, and it's also because of you.... (Oh mio dio!! Tu
vuoi farmi piangere!! El, sul serio, dal pronfondo del mio cuore,
grazie per queste porole dolcissime... Ero spaventata che questo
cambiamento potesse essere solo una mia sensazione, ma se mi dice
questo... Deve per forza essere vero!! El anche te sei speciale sotto
ogni punto di vista... Questa giornata è stata uno dei
migliori giorni della mia vita ed è anche grazie a te...)
Eleanor- Now, you want to see
me cry!! (Ora se tu quella che vuole farmi piangere!!)
Liam- Girls, Niall gets his
apple-green
lamp... Look at him: he's on the seven heaven!! (Ragazze, Niall si
è aggiudicato la sua lampada verde mela... Guardatelo:
è al settimo cielo!!)
Liam le stava riportando alla
realtà,
dopo quella conversazione che con ogni probabilità aveva
dato avvio
ad un'amicizia che sarebbe andata ben oltre quella magica notte.
Ormai era giunto il momento di
abbandonare quella sala incantata (solo dopo aver fatto qualche foto
con Ed, i McFly, Conor ed anche i Lawson.... “Se Liam mi
stringe un
altro po' il fianco, va a finire che me lo spezza...”), con
Louise
che li scortava alla limousine. Kaylie diede un'ultima occhiata alla
stanza fiabesca che si stava lasciando alle spalle e di nuovo si rese
conto di star a vivere un sogno. Schiere di fotografi erano ancora
appostati fuori l'Hilton per immortalare gli artisti all'uscita dal
Gala, ma la strabiliante e super efficiente manager fece sì
che non
fossero di troppo disturbo per i ragazzi e le ragazze...
“Anche se
adesso non mi fanno poi più così tanta
paura...” pensò Kaylie
mentre calcava per la seconda volta quel tanto temuto tappeto rosso.
Salirono in macchina e al
posto di
perpetrare un normale silenzio dettato dalla stanchezza, i ragazzi
erano più che svegli ed attivi ed averli affianco fece
passare il
sonno anche a Kaylie. Fu Harry a tirare fuori il discorso:
Harry- So, Kay... You have
posted a video
on YouTube of you dancing Kiss You??!! (So, Kay...
Hai postato un video su YouTube di te che balli Kiss You??!!)
Louis e Niall –
What?! (Cosa?!)
Zayn- Did you do a
choreography of one of ours songs?? (Hai fatto una coreografia di una
delle nostre canzoni??)
Liam- Yes, she did... And it's
pretty
amazing!!! (Si, l'ha fatta... Ed è anche molto bella!!!)
Harry- I want to learn it!!!
(Voglio impararla!!!)
Eleanor- Me too!!! (Anche
io!!!)
Louis- Wait: I'm the dancer
here, so I
have to learn it for first!! (Aspettate: io sono il ballerino qui,
quindi devo impararla per primo!!)
-Guys c'mon... I don't think
it's a good
idea... I don't even know if I remember the steps! (Ragazzi, avanti...
Non credo sia una buona idea... Non so nemmeno se mi ricordo i passi!)
Niall- Should we beg you??
(Dovremmo pregarti??)
-Even if it would be fun, no,
you
shouldn't... All right, I'll teach you the moves!! (Anche se sarebbe
divertente, no, non dovete... Va bene, vi insegnerò i
passi!!)
Erano arrivati all'albergo e,
dopo avere
attraversato tutta la hall e preso l'ascensore facendo una confusione
pazzesca, tanto da suscitare l'ira (sempre troppo dolce) di Louise,
decisero di piazzarsi in corridoio per imparare la coreografia. Erano
ancora vestiti di tutto punto, ma subito i ragazzi cominciarono a
mettersi a proprio agio: si tolsero i papion,
posarono le giacche a terra e tirarono la camicia fuori dai
pantaloni. Harry e Louis addirittura slacciarono i primi bottoni.
Kayle, Eleanor e Perrie si tolsero le scarpe con i tacchi vertiginosi
che avevano indossato per tutta la serata e misero nella pochette
di Kaylie tutti i gioielli che avevano addosso. Erano pronti, in
posizione, quando Louis bloccò tutti:
-Wait:
we don't have
the music!! (Aspettate: non abbiamo la musica!!)
-Newbie... Look at this!!
(Novellino... Guarda qua!!)
Kaylie entrò nella
sua stanza, prese le
casse per l'I-pod che, assieme allo strumento della preveggenza,
viaggiavano sempre con lei e le attaccò alla presa elettrica
più
vicina. Selezionò il brano e disse:
-I'll show you all the routine
together
and then we're going to pick every single step by its own... Ready??
(Vi farò vedere tutta la coreografia e poi prenderemo ogni
singolo passo, un po' per volta... Pronti??)
Sette facce annuirono
all'unisono. La
musica partì e... Beh, era da tanto che non si sentiva
così, che
non provava quel brivido di ballare davanti a qualcuno, se poi
realizzava anche chi fosse quel qualcuno, il suo sangue sembrava
circolare più veloce nelle sue vene e il ritmo sembrava
impossessarsi di lei. Quando finì il balletto,
spostò una ciocca di
capelli da davanti gli occhi e vide uno spettacolo inaspettato
presentarsi alla sua vista: c'erano otto facce (contando quella di
Louise, che era appoggiata al muro del corridoio) assolutamente
sconvolte, correlate da cotanto di bocche aperte ed occhi sgranati.
“Faceva così tanto schifo?? A me non
sembrava....” questo fu il
primo pensiero che le passò per la testa, ma...
Louis- What the hell!!! It's
impossible
to learn!! (Che cavolo!!! E' impossibile da imparare!!)
Harry- Kay, this is amazing!!
You' re so
talented!!! (Kay, è fantastica!! Hai veramente talento!!!)
Niall- Girl, I'm speechless...
Really,
it's been unbelievable!!! (Ragazza, sono senza parole... Sul serio,
è stato incredibile!!!)
Eleanor- Damn, Kay: why didn't
you tell
me you were so good at dancing?! (Cavolo, Kay: perché non mi
ha detto che eri così brava a ballare?!)
Perrie- Really, Kay... That
moves are
pretty cool!!! (Davvero, Kay... Quelle mosse sono piuttosto fighe!!!)
Zayn- Maybe we can just learn
the chorus,
what do you think?? (Magari possiamo imparare solo il ritornello, che
ne dici??)
Louise la stava osservando con
una nuova
luce negli occhi, come se fosse interessata a lei, ma più di
tutti
quei commenti increduli e quelle occhiate sconvolte, ciò che
più
colpì Kaylie fu lo sguardo di Liam: era forse orgoglio
quello che
poteva scorgere nei suoi occhi, con magari un accenno di desiderio?
“Forse sto pensando troppo come al solito...”.
Seguendo il consiglio di Zayn,
cercò di
insegnargli solo i passi del ritornello, impresa che si
rivelò essere
molto più ardua del previsto: quei ragazzi erano
assolutamente
negati per il ballo. Per essere giusti nelle valutazioni bisognava
dividerli in due categorie: da una parte c'erano Eleanor, Perrie,
Louis e Liam che non se la cavavano per niente male, benché
più di
qualche volta Louis si ritrovò praticamente in braccio a
Liam nel
tentativo di fare una piroette; dall'altra parte c'erano i casi
disperati: Harry, Niall e Zayn erano assolutamente scoordinati e,
come se ciò non bastasse, Harry continuava a ridere come un
ossesso
per colpa di Louis che continuava a fare battutine circa quanto
sarebbe stato bene in calzamaglia e con in capelli tirati indietro
con il gel, mostrando il tutto sul corpo di Niall, utilizzato come
manichino. Dopo poco più di dieci minuti stavano tutti
ridendo a
crepapelle, senza riuscire più nemmeno ad alzarsi dal
pavimento del
corridoio su cui erano collassati a son di risate e rovinose
giravolte.
- This has been one of the
most amazing
and craziest night of my life!! ( Questa è stata una delle
serate più fantastiche e pazze della mia vita!!)
Era stato Harry a parlare, ma
sembrava
che tutti i presenti fossero d'accordo: quella nottata rientrava
sicuramente nella top five delle migliori esperienze che avessero
fatto.
Louis- And it's all due to
Kay! (Ed è tutto grazie a Kay!)
-Thanks Mr Louis!! And,
because this
moment feels so nostalgic, I want to thank everyone who's sitting
here with me: you made this night, the best night of my life... I
love you!! (Grazie Mr Louis!! E, dato che questo momento sa tanto da
nostalgia, voglio ringraziare ognuno di voi che è seduto qui
con me: avete reso questa notte la miglior norre di tutta la mia
vita... Vi voglio bene!!)
Harry- Wait, Liam could become
jealous!! (Aspetta, Liam potrebbe diventare geloso!!)
Harry vide volare una scarpa
con tacco
dodici a pochi centimetri dalla sua testa: non era stata Kaylie a
lanciargliela, bensì Liam, che lo guardava con una faccia
del tipo
“vedi-
che-ti-faccio-la-prossima-volta-che-ci-presenti-una”.
Ora, invece, era la voce di
Louise a
richiamare all'ordine i ragazzi ricordandogli che era giunto il tempo
di andare nelle camere, poiché la mattina dopo si sarebbero
dovuti
alzare presto, ma soprattutto perché dal corridoio
sottostante si
erano lamentati per la confusione. I ragazzi si salutarono,
augurandosi la buona notte ed Eleanor e Perrie si avvicinarono a
Kaylie per poterla abbracciare e dare due baci sulle guance. Dopo di
ché, mentre Harry e Niall si dirigevano in camera, le due
ragazze
furono intercettate dai rispettivi fidanzati per il “bacio
della
buonanotte”.
Kaylie sentì due
mani scivolarle sui
fianchi ed un respiro caldo sfiorarle il collo e l'orecchio...
-Do you want to come with me??
(Vuoi venire con me??)
“Perché
mi fa ancora questa domanda:
non ha capito che lo seguirei dovunque?”. Fece un leggero
cenno
d'assenso con il capo e vide Liam passarle accanto, prendendole nel
frattempo la mano. Di nuovo quel suo condurla con sicurezza verso
qualcosa di assolutamente sconosciuto e nuovo per lei, verso
l'inaspettato e l'imprevisto. Verso quello che aveva capito essere
l'amore: farsi guidare per quel corridoio dalle pareti panna,
dolcemente illuminate da piccoli lampadari dorati, senza aver paura
di quello che sarebbe potuto accadere, solo con un'indicibile voglia
di scoprire che cosa le avrebbe riservato il futuro. A questo stava
pensando Kaylie, a quanto le sembrasse impossibile fidarsi
così
tanto di qualcuno, mentre Liam chiudeva delicatamente la porta della
camera alle sue spalle.
Hi sweethearts!!!!
Rieccomi, in ritardo
di un giorno, con un tentativo di rimedio al disastro che ho combinato
l'altra volta e un capitolo un po' "movimentato" ^^ In caso non sapeste
chi sia Ryan Fletcher vi consiglio di andarvelo a cercare (Twitter,
Instagram, YouTube...) e visto che ci siete date un occhio -e un
orecchio- anche ai miei cari ed adorati Lawson...Learn To Love Again
è uno dei loro singoli... Sono una band inglese che merita
veramente!! =) *PromoTime part 1*
Ma arriviamo al
capitolo: che ne dite della reazione di Liam?? Esagerata?? E le parole
che El e Louis dicono a Kay?? A me sembrano molto dolci, ma
è ancora l'inizio... La scena dell'albergo speo che un po'
vi abbia fatto sorridere... *-*
Che cosa
succederà durante il resto di questa notte londinese?? Beh,
io vi dico solo che le cose si fanno interessanti per il resto dovrete
aspettare... <3 *incrocia le dita per evitare eventuali minacce*
Grazie a tutte per
leggere le pazzie che scrivo: siete speciali e -lo so che rompo
parecchio- ma pagherei per sapere che ne pensate della storia ^^
Detto questo, mi
ri-eclisso fino alla prossima puntata... =)
P.S. Se volete,
questo è il link per vedere la coreografia di Kiss You a cui
faccio riferimento
https://www.youtube.com/watch?v=G9psMO-W1vM *PromoTime part 2*
Lots Of Love
<3
|
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Capitolo 12 *** Little Things ***
Inutile dire che se
volete ascoltare Little Things mentre leggete,
renderete tutto
molto più speciale.... Buona lettura *-*
Little
Things
Appena il suono della
serratura giunse
alle orecchie di Kaylie qualcosa dentro di lei si smosse: era un
sentimento nascosto nei recessi più profondi del suo cuore,
un
sentimento che mai aveva provato a cercare la luce dal suo
nascondiglio ma che ora sembrava impossibile contenere nella sua
smania di poter occupare tutto il suo essere... Aveva un nome ben
preciso quella sensazione: si chiamava desiderio. Non un semplice
desiderio come quelli che si possono avere da bambini, quando si
vuole a tutti i costi l'ultimo giocattolo uscito in commercio, era
una vera e propria esigenza di lui. Era un'esigenza di Liam....
Kaylie era così
frastornata da quel
nuovo turbinio di emozioni che non si rese conto di quanto Liam si
fosse avvicinato a lei, ma soprattutto che le stesse sfiorando il
collo con le labbra. Lasciò cadere a terra i sandali di
pietre
preziose e la pochette che teneva in mano. Quel respiro caldo sulla
sua pelle le fece quasi girare la testa: com'era possibile che tutto
il suo universo fosse collassato in unico istante su quella
piccolissima zona del suo corpo che quella bocca stava dolcemente
baciando? Liam le mise un braccio attorno la vita, mentre con l'altro
le spostava una ciocca di capelli dalla guancia: Kaylie
voltò
leggermente la testa e si ritrovò a meno di un centimetro da
quegli
occhi profondi e ad un soffio da quelle labbra...
-I love you Kay... (Ti amo
Kay...)
Si chiese se ci fosse la
necessità di
dire con le parole quello che lei provava per lui, ma decise che
quella notte le parole sarebbero state bandite: ci sono momenti in
cui ci si rende conto che per vivere pienamente un istante bisogna
lasciare che avvenga, senza tentare di raccontarlo.
Liam- And I want you so
badly... Do you? (E ti voglio così tanto... E tu?)
Bastò un piccolo
cenno del capo per dare
il via a quello che, Kaylie lo sapeva bene, era uno dei momenti
più
importanti della sua vita, che avrebbe custodito gelosamente nella
sua memoria e nel suo cuore per tutta la sua esistenza su quel mondo,
che mai come in quell'ora, le sembrava perfetto.
Liam
si mise di fronte a lei e delicatamente fece scivolare la spallina
del vestito. Al contatto con quelle mani Kaylie sentì un
brivido
percorrerle la schiena. Le sue mani sicure ma premurose si spostarono
verso la cerniera del vestito, lungo il fianco, per farla scorrere
lentamente verso terra... Entro pochi secondi l'abito sarebbe
scivolato lungo il suo corpo, per raccogliersi a terra, e lui
l'avrebbe vista come nemmeno lei aveva mai avuto il coraggio di
guardarsi... Aveva sempre pensato che se mai fosse arrivato un
momento come quello si sarebbe sentita tremendamente a disagio, che
il suo stesso corpo si sarebbe rifiutato di esibirsi in quella
maniera così vulnerabile, poiché non si era mai
sentita bene con
quell'involucro che conteneva tutti i suoi sogni, le sue speranze e
le sue delusioni. Anzi, ci aveva sempre combattuto, sottilmente, alle
volte subdolamente, senza mai accanirvisi apertamente ma odiandolo
pacificamente. Ed ora che era lì e sentiva la stoffa leggera
del
vestito scivolarle velocemente di dosso sembrava che niente fosse
più
giusto di quanto le stesse accadendo. Alzò lentamente il
volto verso
quello di Liam e quanto vi scorse fece nascere in lei il desiderio di
poter ricambiare quel regalo che lui le stava facendo. Mai, in vita
sua, si era sentita più accettata come in quell'istante
guardando
dentro i suoi occhi. Lui l'accettava e l'amava esattamente com'era,
con tutti i suoi piccoli dettagli, per tutte quelle Little
Things...
Liam la stava guardando... No,
non la
stava semplicemente guardando, la stava letteralmente contemplando,
come se volesse catturare ogni minimo particolare di quella ragazza
venuta fuori da chissà dove e che aveva irrimediabilmente
sconvolto
il suo mondo. Alzando lo sguardo su quel ragazzo in piedi di fronte a
lei, Kaylie vide comparirgli un sorriso sghembo sulle labbra, e
rimase completamente senza fiato... “Come ho fatto a vivere
fino ad
adesso senza questo sorriso a farmi compagnia?...”. Non aveva
senso
rimproverarsi per quei pensieri così sdolcinati,
poiché in quella
camera di un lussuoso albergo londinese, in una calda notte d'estate,
niente le sembrava essere proibito, ma soprattutto nulla le pareva
impossibile da raggiungere. Tutti quei sogni sull'arrivo del
fantomatico Principe Azzurro, in sella ad un fiero destriero dalla
bianca criniera e con piuma celeste sul cappello non le sembravano
altro che sciocchezze in confronto a quello che aveva la fortuna di
provare con Liam. Il suo Liam...
Kaylie sentì le sue
mani muoversi
autonomamente, dirigersi verso la camicia già mezza aperta e
cominciare a sciogliere ogni bottone dalla sua asola, come se stesse
facendo un passo dopo l'altro per arrivare alla realizzazione di una
promessa che aveva atteso per secoli. Lentamente gli sfilò
la
camicia dalle braccia, facendo scorrere le mani su quei muscoli
carichi di energia, pronti a stringerla, sorreggerla e accompagnarla;
su quei tatuaggi carichi di significati che le avevano mostrato fin
da subito come lui potesse essere molto più vicino a lei di
qualunque altra persona nell'intero universo conosciuto; su quelle
spalle che ora stavano portando il suo peso in braccio... Liam,
infatti, l'aveva alzata da terra di modo che lei potesse agganciare
le gambe alla sua vita ed intrecciare le braccia attorno al suo
collo...
La condusse sul letto, dove la
posò
dolcemente come se stesse maneggiando un fiore rarissimo che sboccia
una notte sola all'anno e solo se gli si aveva dedicato tutto l'amore
e tutte le attenzioni di cui si era capaci. Kaylie si sentiva
esattamente così: come quel fiore nella mani di un
giardiniere che
aveva perso ore di sonno e, forse, istanti di vita per dedicarsi a
lei... “Sì, è lui... E questo
è il momento...” pensò Kaylie
mentre raggiungeva la consapevolezza che per diciannove anni di vita
aveva aspetto, mentre capiva che quel ragazzo disteso sopra di lei
doveva sapere quanto quell'amore, che le aveva dedicato, avesse
voluto dire per lei. La guardò negli occhi con un desiderio
di cui
aveva potuto scorgere solo una piccola scintilla qualche ora prima
nella limousine, come se avesse bisogno di lei più che
dell'aria per
respirare. Cominciò a baciarla con passione, con impeto
quasi, ma
aspettando sempre che lei seguisse i suoi movimenti, come se stessero
ballando un passo a due, un tango... Due corpi... Due anime... Un
unico amore...
Tutto quello che accadde
quella notte fu
semplicemente perfetto: i loro corpi sembravano essere forgiati per
stare assieme, per incrociarsi e scontarsi come se non avessero
atteso altro dal primo respiro di vita; quella pelle così
calda che
l'aveva condotta per quelle ore di vita, la faceva sentire protetta
e desiderosa di perdervisi dentro ancora di più; quelle mani
sicure
che la toccavano, la sfioravano, l'accarezzavano senza farle provare
un minimo di imbarazzo, parevano avere piena consapevolezza di
ciò
che il corpo, ma soprattutto, l'anima di Kaylie avesse bisogno. Le
labbra di Liam sondarono ogni centimetro dell'essere di Kaylie, alla
ricerca di un'imperfezione, di un particolare che solo loro potessero
conoscere e tenere come tacito segreto nella loro memoria... Non si
era mai sentita tanto bella come in quei momenti: niente in vita sua
le aveva mai fatto provare quella sensazione di essere voluta, di
essere desiderata in maniera così completa e travolgente.
Allo
stesso modo, con la stessa curiosità e voracità,
Kaylie non volle
tralasciare nulla di quel corpo: non poteva permettere ai suoi occhi,
alle sue mani, alle sue labbra di dimenticare anche un singolo
particolare di Liam. Imparò a memoria la forma dei muscoli
delle sue
braccia, l'inclinazione delle sue spalle, la curvatura dei suoi
fianchi... Avrebbe potuto tracciare a memoria con le dita la piccola
voglia che lui aveva sul collo...
Liam si era addormentato
tenendola
stretta tra le sue braccia. Il suo volto era così sereno,
con un
accenno di sorriso non solo sulle labbra ma anche negli occhi: poteva
vedere oltre le sue palpebre scorrere le immagini della notte appena
trascorsa insieme. Sembrava una statua del Canova, arrotolato nelle
candide lenzuola che gli cingevano la vita come un drappeggio, con i
muscoli rilassati in quell'abbraccio, ma attraversati da una forza
vitale che lei riusciva a percepire grazie al contatto con la sua
pelle. Delle piccole lamelle di luce, provenienti da un'alba di mezza
estate a Londra, filtravano attraverso le tapparelle lasciate
socchiuse ed illuminavano con un perfetto chiaroscuro le proporzioni
di quel fisico che fino a pochi istanti prima era stato completamente
e profondamente suo.
La
mente di Kaylie,
però, non riusciva a cedere il passo al sonno. Quanto era
cambiata
la sua vita nell'ultimo anno? Quanto era cambiata lei come persona da
quando aveva sentito per la prima volta la voce di Liam? Eleanor, la
sera prima, le aveva detto che era diventata un'altra persona
addirittura nell'arco di poche ore, ma lei sapeva bene che quel
cambiamento era cominciato molto, molto prima... “Forse tutto
ha
avuto inizio nel momento esatto in cui mi sono accorta che la persona
che ero non rispecchiava per nulla la vera Kaylie...”. Tutti
quegli
anni passati a mentire alle sue amiche, a sua madre, ma più
di
tutti, a sé stessa, non sarebbero più tornati
indietro: erano stati
istanti in cui aveva sprecato occasioni importanti, in cui, con ogni
probabilità, non aveva vissuto veramente la sua vita...
“Poi tutto
è cominciato a tremare e a barcollare per una semplice e
banale
canzone...”. Già, il suo castello di carte era
caduto durante il
primo ritornello di What Makes You Beautiful,
Kaylie lo sapeva bene, come se fosse stato attaccato
contemporaneamente da un terremoto e da un uragano. Dopo di quel
momento niente era più stato lo stesso: aveva scoperto
quanto fosse
importante per lei riuscire a fare delle sue passioni un lavoro, come
quella realtà dove era nata e cresciuta le stesse
così tanto
stretta da soffocarla, come avesse un disperato bisogno di scoprire
che cosa fosse l'amore e, al contempo, di sentirsi amata. Ma
più di
ogni altra cosa aveva finalmente compreso quanto grande fosse la sua
necessità di sentirsi accettata. Senza far troppo rumore e
cercando
di non svegliarlo, Kaylie si voltò per guardarlo di nuovo in
viso.
Si raggomitolò tra le sue braccia, con la testa appoggiata a
quel
petto caldo e rilassato e lasciò che la sua mente vagasse
libera. “E
poi è arrivato lui: Liam...”. Questo aveva segnato
il così detto “punto di non ritorno”,
dopo del primo sguardo che lui le aveva
rivolto durante quella prima canzone durante il concerto, nulla era
più stato lo stesso. Dal primo istante aveva avuto la
sottile
consapevolezza che lui fosse “quello giusto”. Una
volta, durante
un noiosissimo pomeriggio invernale, mentre stavano parlando del
solito momento fatidico in cui anche per loro sarebbe arrivato l'uomo
perfetto che le avrebbe fatte uscire dalla situazione di
“zitellaggine” in cui erano cadute e che mai le
avrebbe fatte
soffrire, Marta le riportò una metafora che sua zia le aveva
detto
qualche giorno prima per tirarla su di morale. La metafora consisteva
nel fatto che, come per trovare l'abito giusto e per capire che lo
era, bisognava prima provarne altri, allo stesso modo per
identificare l'uomo giusto c'era bisogno di provarne altri. Kaylie le
aveva risposto che era una teoria valida, se nel mentre si avevano
altri uomini “da provare”, ma che a loro mancavano
anche quelli.
Eppure, lì, accoccolata tra le braccia di quella
diciannovenne pop
star londinese, sentiva di aver trovato il suo
“vestito” e che
mai in vita sua avrebbe provato qualcosa del genere per qualcun
altro... “Liam è il mio vestito
perfetto...” pensò Kaylie
sentendo spuntare un dolce sorriso sulle proprie labbra.
Perché
dolce? Per il semplice motivo che tutto le sembrava perfetto,
benché
le avessero sempre detto che la perfezione non esisteva, che spesso
quello che sembrava giusto a prima vista poi si rivelava disastroso e
che, dunque, prima di fare qualsiasi cosa bisognava per lo meno
valutare tutti i pro e tutti i contro, razionalizzare il tutto... E
per la prima volta lei non l'aveva fatto: non aveva razionalizzato
nulla, non ci aveva pensato su due volte, si era semplicemente fidata
completamente di lui e quella sensazione di libertà non
poteva che
farle sorgere un sorriso di dolce soddisfazione sulle labbra...
Poi
arrivò. Quella
consapevolezza. Era l'alba di una nuova giornata della sua vita, ma
era anche il segnale che il tempo a loro disposizione stava per
scadere, un po' come il canto dell'allodola che aveva annunciato a
Romeo e Giulietta l'approssimarsi del momento dell'addio. Un addio
costretto dalle aspre lotte tra le due famiglie per l'onore, per la
vendetta, per degli sciocchi motivi assolutamente banali in confronto
al loro amore. Kaylie condivideva lo stesso destino di quel giovane
veronese: presto sarebbe stata costretta ad allontanarsi da Liam, non
per lotte di famiglia, ma perché lui doveva tornare al suo
mondo,
quello stesso mondo che per una sola notte l'aveva accolta... Lui
doveva tornare dalle sue fan, doveva mettere un intero oceano e
chilometri di terre emerse tra di loro per poter fare ciò
che amava
di più, cantare ed esibirsi, per riprendere il suo ruolo di
personaggio pubblico. Per quanto non l'avrebbe visto? Due mesi, tre?
O magari non lo avrebbe più rivisto fino alla fine del tour,
in fin
dei conti non poteva sapere quanto lui potesse desiderare di averla
vicino durante quei momenti così intensi, come immaginava
dovessero
i concerti. Si sarebbero sentiti via Skype, certo, ma che cosa
potevano essere degli sguardi filtrati da uno schermo del computer in
confronto a quelle braccia calde e rassicuranti che ora la stavano
tenendo ancora più stretta, come se avesse sentito il rumore
di
quella lacrima che stava solcando il volto di Kaylie.
“Qualsiasi
cosa accada questi momenti saranno per sempre i più begli
attimi di
vita che io abbia mai vissuto....”.
-I
love you,
Liam... (Ti amo Liam...)
Gliel'aveva detto
così, dando sfogo
ancora una volta a quello che le passava per la testa, pensando che
lui stesse dormendo, tanto che lo sussurrò contro il suo
petto,
raggomitolandosi ancora di più per catturare ogni istante di
quel
contatto. Ma Liam si era svegliato e le diede un bacio sulla testa
prima di risponderle:
-Good morning to you too,
Kay... (Buongiorno anche a te, Kay...)
Lei alzò la testa e
lo vide sorridere:
come poteva essere così dannatamente bello anche di prima
mattina?
Kaylie rimase senza fiato appena le venne in mente quanto, invece,
l'aveva trovato sexy la notte precedente. Lui le spostò una
ciocca
di capelli dal viso, mettendola delicatamente dietro l'orecchio per
poi carezzarle l'ovale del volto con le dita ed avvicinarla
abbastanza per darle un lungo bacio sulle labbra.
-Good
morning
Mr Payne... (Buongiorno Mr Payne...)
Liam-
How could
you look stunning so early in the morning? (Come fai ad essere
così bella anche di prima mattina?)
-That's
funny:
I was thinking the same thing... (Questo è divertente: stavo
pensando la stessa identica cosa...)
Risero entrambi per quella
connessione
che sembrava legarli anche nel pensiero.
-Can
I tell you
something, Liam? (Posso dirti una cosa, Liam?)
Liam-
Of course
you can... (Certo che puoi...)
-Tonight...
I
mean... It has been... Well... (Stanotte... Voglio dire... E' stata...
Beh...)
Liam-
The best
night ever... (La miglior notte di sempre...)
-What??
(Cosa??)
Liam-
Kay, you
were amazing... I've already knew you were the one, but tonight I had
the proof... (Kaye, sei stata fantastica... Sapevo già che
tu fossi quella giusta, ma stanotte ne ho avuto la prova...)
-Oh... I'm blown away by this
confession,
but I wanted to say you something else... But, thank you 'cause now
I'm a little bit less nervous... (Oh... Sono scioccata da questa
confessione, ma io volevo dirti un'altra cosa... Ma, grazie a te adesso
sono un pochino meno nervosa...)
Liam-
And
you're not just stunning so early in the morning, but your sarcastic
spirit is already at work... Anyway, tell me... (E tu non sei sono
bellissima di prima mattina, ma il tuo spirito sarcastico è
già al lavoro... Comunque, dimmi...)
-This
night,
for me, well... It was my first time... (Questa notte, per me, beh...
E' stata la mia prima volta...)
Si
era aspettata di
veder comparire una sorta di maschera mista di sorpresa, terrore e
preoccupazione sul volto di Liam, ma quello che vide la
lasciò
ancora più sconcertata: era assolutamente incredulo circa
quello che
le sue orecchie stavano sentendo. Istintivamente Kaylie volle
ritrarsi da quel contatto, da quel corpo nudo che era vicino al suo,
ma Liam la bloccò stringendola ancora di più,
tanto che il corpo
di lei non poteva compiere più alcun tipo di movimento. Non
avrebbe
dovuto dirlo, non avrebbe dovuto confessargli anche quel piccolo
segreto. Ora non riusciva a guardalo in faccia, sentiva che il suo
orgoglio era stato ferito nel profondo... “E rieccoci nel
fantastico mondo di Jane Austen... Ma almeno lì le ragazze
virtuose
erano considerate come le più appetibili... Ma che cosa sto
pensando: siamo nel ventunesimo secolo e penso di essere stata
l'unica diciannovenne ancora vergine sulla faccia della terra... Beh,
forse non proprio l'unica...”. Mentre lo sproloquio della
mente di
Kaylie continuava imperterrito, Liam stava cercando in tutti i modi
di alzarle il volto per vedere che cosa le stesse passando per la
testa ma soprattutto per dirle che cosa veramente pensasse.
Finalmente Kaylie si decise ad alzare lo sguardo su quel volto che
ora era sempre più preoccupato, cosicché lui ebbe
la possibilità
di parlarle:
Liam- Ehi, Kay! Look me in the
eyes! Oh,
please, this sad look is killing me... I didn't want to seam so
shocked by what you've said, but, girl, you took me out of guard! If
it really was your first time, can I ask you how it has been? (Ehi,
Kay! Guardami negl'occhi! Oh, per favore, questo sguardo triste mi sta
uccidendo... Non volevo sembrare così scioccato per quello
che mi hai detto, ma ragazza, mi hai preso alla sprovvista! Se
è stata veramente la tua prima volta, posso chiederti
com'è stata?)
Kaylie lo guardò
per qualche istante,
lasciando che un silenzio pesante cadesse tra di loro.
Benché avesse
appena avuto la riprova che certe cose era meglio tenerle segrete,
non riusciva a non pensare che lui fosse il ragazzo giusto e che
avrebbe capito qualsiasi cosa lei gli avesse raccontato, e quasi
sicuramente senza giudicarla.
-Perfect... (Perfetta...)
Liam-
Wow,
Kay... You've just made me the happiest man in the world... The fact
that you've never lied with anyone, I think... I think it's
marvellous... (Wow, Kay... Mi hai appena reso l'uomo più
felice al mondo... Il fatto che tu non abbia mai dormito con
qualcun'altro, penso... Penso sia meraviglioso....)
-I want you to know that I was
just
waiting the right guy... I mean, I know it can sound a little bit
mushy, but... (Voglio che tu sappia che stavo solo aspettando il
ragazzo giusto... Insomma, so che può suonare un pochino
sdolcinato, ma....)
Liam- It's not mushy!! It's
just another
reason why I love you this much... (Non è sdolcinato!! E'
solo un'altra motivazione per cui ti amo così tanto...)
La baciò di nuovo,
con lo stesso lampo
di passione che aveva visto la sera prima nella limousine, con la
stessa passione che quella notte l'aveva fatta sentire desiderata. Il
telefono della camera squillò e Liam si sporse dal letto per
recuperare il ricevitore dal comodino, con un piccolo accenno di
delusione negli occhi.
Liam- Hi, Louise!! Yes, I'm
up... Okay,
nine o'clock in the hallway... (Ciao, Louise!! Sì, sono
sveglio... Okay, nove in punto in corridoio...)
Liam guardò Kaylie
mentre si sistemava
le lenzuola sul corpo per coprirsi meglio.
Liam-
Ah,
Louise... Kay is here... (Ah, Louise... Kay è qui...)
Kaylie sentendo pronunciare il
suo nome
si voltò verso di lui, rimanendo distesa sul letto, di modo
da
potergli fare un sorriso complice che Liam subito ricambiò.
“Mamma
mia quanto è bello! Sarà anche banale, ma non mi
abituerò mai a
quel sorriso...”. Appena ebbe riagganciato, Liam si
lanciò
letteralmente sul tetto, tanto che Kaylie si ritrovò a
rimbalzare
come se fosse stata su un tappetto elastico e farlo senza niente a
coprirti se non un lenzuolo non era proprio il massimo... Ma Liam
sembrava divertirsi talmente tanto a sentirla ridere che
cominciò a
farle il solletico ed in meno di trenta secondi erano abbracciati
l'uno all'altra, intrecciati in un intrico di gambe e braccia che
fece sentire a Kaylie un brivido di emozione correrle per tutta la
schiena. Liam si bloccò di colpo e le accarezzò
la testa,
spostandole i capelli che le erano finiti sul viso durante quella
tenera battaglia. Poi la sorprese dicendole qualcosa che mai avrebbe
potuto cancellare dalla propria mente:
Liam- Tonight I learnt
everything about
you... (Stanotte ho imparato tutto di te...)
Le soggiunsero alla mente
piccoli attimi
di quella notte appena finita, le immagini di Liam che prendeva
confidenza con il suo corpo con avidità, cercando di
scoprirlo in
tutto il suo essere...
Liam- And now I'm pretty sure
that I love
you and all your little things, because each of them makes you
special like no one in this world... (E ora sono abbastanza sicuro di
amare te e tutte le tue piccole particolarità,
perché ognuna di esse ti rende speciale come nessun'altra in
questo mondo...)
Eccole lì quelle
parole: era di nuovo
speciale per qualcuno. Com'era possibile che tutte quelle persone la
considerassero una così bella persona e vedessero in lei
così tante
qualità e pregi che lei minimamente aveva mai nemmeno
sospettato di
avere?
Liam- I feel so blessed to
have you here
with me... I love you Kay... (Mi sento così fortunato ad
averti qui con me... Ti amo Kay...)
-I'm the one who should thanks
someone on
the high levels for this chance to be loved by you... Liam, you are
exactly what I was looking for and what I needed... I love you so
much... (Sono io quella che dovrebbe ringraziare qualcuno ai piani alti
per quest'occasione di essere amata da te... Liam, tu sei esattamente
quello che stavo cercando e quello di cui avevo bisogno... Ti amo
tantissimo...)
Si baciarono ancora una volta,
finché
Kaylie gli fece notare che il tempo stava passando e che dovevano
entrambi farsi una doccia. Liam le disse che poteva andare lei per
prima, mentre lui le sarebbe andato a prendere la valigia in camera
con tutti i vestiti dentro. Così, mentre si stava ancora
insaponando
i capelli sentì una cerniera aprirsi e il rumore di due mani
indagatrici che rovistavano nella sua valigia... Cercò di
urlargli
dalla doccia che doveva finirla di rovistare nei suoi effetti
personali, ma non ebbe il tempo di dirlo due volte che la porta del
bagno si aprì e Liam, con addosso solo i jeans, si fece
avanti con
ciò che di più privato avrebbe mai potuto scovare
nella sua
valigia: era Bradin. O meglio conosciuto come l'orsacchiotto di
peluches che le aveva
regalato Marta in
terza media e che da quel momento non l'aveva più
abbandonata in
nessuna notte, che l'avesse passata nel suo familiare letto italiano
o tra le lenzuola di un lussuoso albergo londinese. Anche il nome
aveva una sua precisa motivazione: all'epoca era il nome del
personaggio che Jesse McCartney interpretava in Summerland... E
sì,
Kaylie era stata una fan sfegatata di Jesse McCartney e non se ne era
mai vergognata, soprattutto perché all'epoca dei fatti aveva
tredici
anni. Ma vederlo ora lì, tra le mani robuste di un Liam a
petto nudo
in un bagno pieno di vapore acqueo, lo faceva sembrare tanto
infantile ed assolutamente fuori luogo.
Liam- What is this??!!
(Cos'è questo??!!)
-Put it down!! Now!! Why did
you sift
through my luggage?! (Mettilo giù!! Ora!! Perché
stai setacciando la mia valigia?!)
Liam- Kay, tell me who is he??
(Kay, dimmi chi è lui??)
Liam si stava letteralmente
per piegare
dalle risate, che a stento riusciva a contenere. “Va bene,
vuole
sapere tutto di me, allora che si prepari...”. Kaylie si
avvicinò
con fare minaccioso a Liam, benché risultasse evidente che
era
impossibile fargli alcun tipo di paura, non solo per i dieci
centimetri che li separavano in altezza, ma anche perché lei
indossava un succinto asciugamano che a stento le copriva il minimo
indispensabile... Lui continuava a tenere Bradin per l'esile braccino
di peluches, senza
smettere di
guardarla con aria di sfida. Kaylie gli si piantò a tre
centimetri
dalla faccia e puntò i suoi occhi a mandorla dentro quello
specchio
profondo che ormai conosceva bene.
-Listen
up, Mr I can
sift trough other people's luggage: this is my faithful mate Bradin,
called in honour of my teenage idol Jesse McCarney!! Any kind of
problem?? (Ascoltami bene, Mr io posso setacciare la valigia delle
altre persone: questo è il mio fedele compagno Bradin,
chiamato così in onore del mio idolo di quand'ero teenager
Jesse McCartney!! Qualche problema??)
Liam- You're telling me that
this is you
teddy-bear?! (Mi stai dicendo che questo è il tuo
orsacchiotto?!)
-Yes, he is... And if you
care, he has
been sleeping with me since I was thirteen!! (Sì, lo
è... E se ti interessa, lui ha dormito con me da quando
avevo tredici anni!!)
Liam- What the hell, he's the
luckiest
guy in the world!!! ( Che cavolo, è il ragazzo
più fortunato sulla faccia della terra!!!)
“Almeno a furia di
stare vicino a me ha
sviluppato uno spiccato senso dell'ironia...”
pensò Kaylie mentre
tentava invano di recuperare il pupazzo che Liam continuava a portare
sempre più fuori dalla sua portata, alzando il braccio.
Mentre si
esibiva nell'ennesimo salto per tentare un recupero senza speranze,
Liam la prese la volo con il braccio libero, cosicché lei si
trovò
ad dover appoggiare le mani sulle sue spalle per non cadere e ad
osservare il suo volto dall'alto. L'asciugamano si stava spostando
tutto ed i suoi capelli bagnati facevano cadere gocce profumate sul
petto di Liam. Piano, piano la fece scendere, rendendo ogni istante
di contatto tra i loro corpi una vera e propria tortura per Kaylie:
come si poteva resistere ad un ragazzo del genere? Il vapore acqueo
all'interno del bagno si faceva sempre più denso, tanto che
i
capelli ormai a spazzola di Liam si stavano bagnando completamente.
Le prese il viso con la mano libera da Bradin e lo portò
vicino alla
sua bocca: Kaylie non riusciva a capire se fosse per la troppa
umidità presente nella stanza o per quella vicinanza
così forte a
lui, che le mancasse il respiro. Ma lo ritrovò subito quando
la
baciò, come solo lui sapeva fare: sicuro e dolce al tempo
stesso.
Liam- If you stand in front of
me for
more than two seconds, wearing only this towel, we won't go out of
here in less than three hours!! Go!! (Se stai davanti a me per
più di altri due secondi, indossando solo quest'asciugamano,
non ce ne andremo fuori di qui in meno di tre ore!! Vai!!)
Soddisfatta per aver
riottenuto indietro
Bradin e per l'effetto che gli faceva, Kaylie andò a
vestirsi e
truccarsi in camera. Chiese a Liam se poteva prendere il suo Iphone
per mettere un po' di musica ed ottenuto il permesso, lo prese dalla
tasca dei pantaloni dello smoking. Scorse un po' la play-list
e non si sorprese di vedere che i loro gusti musicali non differivano
poi di molto. Scelse una canzone di
Passenger Let
Her Go.... L'aveva selezionata quasi senza farci
caso e
quando si accorse dell'ironia che la sorte sembrava riservarle
continuamente, Liam era già comparso sulla soglia della
porta del
bagno, con un asciugamano legato in vita ed uno sguardo che le fece
gelare il sangue nelle vene. La chitarra e la voce del cantante
proseguivano imperterriti la loro descrizione di quella che presto
sarebbe diventata l'immediata realtà: Kaylie sarebbe tornata
in
Italia tra meno di quattro ore e Liam sarebbe ripartito per il suo
tour mondiale quel pomeriggio stesso. L'avrebbe lasciata andare, che
lo volesse o no...
Una silenziosa e preziosissima
lacrima
stava scendendo lungo il volto di Liam, per disperdersi lungo quel
collo che più volte aveva baciato quella notte. Kaylie gli
si
avvicinò ed appena fu a portata di braccio, lui la
catturò e la
strinse con un impeto che non era dettato solo dall'amore che provava
per lei, ma soprattutto da quella che si sarebbe potuta chiamare
disperazione per la loro separazione.
-I will always be there for
you, even if
we'll be miles apart... (Sarò sempre lì con te,
anche se saremo a miglia di distanza...)
Liam- Come with me... (Vieni
con me...)
-What?? (Cosa??)
Liam- Come with us on tour...
I'll bear
all the costs and... (Vieni con noi in tour... Mi farò
carico io di tutti i costi e...)
-Liam, I have to come back to
the
University in two months and I will be a burden for you... (Liam, io
devo tornare all'università tra due mesi e sarei un peso per
te...)
Liam- Oh,
c'mon!!
Eleanor came last year, for a month, and she will be with us also in
August!! You will spend some time together, you get on well!! And I
won't go mad due to our distance... (Oh, avanti!! Eleanor è
venuta l'anno scorso, per un mese, e sarà con noi anche ad
Agosto!! Trascorrerete del tempo assieme, andare d'accordo!! Ed io non
impazzirei a causa della nostra distanza...)
-Well... You take me out of
guard, but I
think that I can consider the option... (Beh... Mi hai preso alla
sprovvista, ma credo che potrei considerare l'opzione...)
Liam la ribaciò e
le fece fare due giri
su sé stessa tanto era felice. In meno di dieci minuti erano
entrambi pronti nel corridoio, parlando con Louise, e aspettando che
arrivassero tutti i ragazzi: Zayn, come al solito, era in ritardo,
benché Perrie fosse già lì. Sembrava
che quei due fossero l'uno
l'opposto dell'altra e vedendoli assieme era difficile capire come
facessero a “prendersi”, ma Kaylie non ebbe il
tempo di chiedere
niente perché Eleanor la stava sovrastando con qualsiasi
genere di
domande su come fosse andata la nottata, non per essere indiscreta,
ma perché era seriamente interessata a sapere che cosa,
quella che
lei già considerava una sua nuova migliore amica, avesse
passato. Fu
costretta a raccontare che cosa fosse successo, riuscendo a
mantenersi però abbastanza sul vago, e poi venne messa al
corrente
di come fosse stata la prima volta delle altre due ragazze. Le fosse
capitato di dover sostenere una conversazione di quel tipo
tre-quattro settimane prima, probabilmente sarebbe morta al solo
sentire nominare l'argomento, figurarsi a poterne parlare
tranquillamente. Tutto ciò accadeva mentre scendevano in una
stanza
al primo piano dell'hotel adibita a sala colazioni solo per i
ragazzi, le loro ospiti e il loro entourage. Louis aveva cominciato a
tormentarla affinché gli rispiegasse un passo del balletto
della
sera precedente e non ci fu niente che riuscì a dissuaderlo
dal suo
intento, anche perché in breve arrivarono Niall e Harry a
dargli
manforte. Solo Louise riuscì a porre fine a quella tortura
annunciando ai ragazzi e alle ragazze che avevano due ore libere, da
passare come meglio credevano, in giro per la città, prima
di
trovarsi per un pranzo veloce ed infine dirigersi verso l'aeroporto.
All'udire quelle parole Kaylie
sentì
schiudersi un nuovo sentimento dentro il suo cuore. Che cosa fosse?
Semplice: era la consapevolezza di doversi separare da Liam che
cominciava a farsi largo e che le stava preannunciando come si
sarebbe sentita appena messo piede in aereo... Vuota, mancante di
qualcosa, forse addirittura, incapace di sentirsi più
sé stessa
senza di lui... “Ma ora devo solo concentrarmi sul presente e
vivere al meglio queste due ore che mi rimangono da trascorrere a
Londra...”. Si voltò verso Eleanor e le chiese che
cosa avessero
intenzione di fare lei e Louis.
Eleanor-We're
going to
spend some amazing time with you, Liam and everyone who wants to
follow us, that's easy!!! (Trascorreremo del fantastico tempo con te,
Liam e chiunque altro voglia seguirci, è semplice!!!)
Perrie- And girls, I just want
you to
remember that we might have five handsome guys which could carry our
shopping bags!!! (E ragazze, io vorrei solo ricordarvi che potremmo
avere cinque affascinanti giovani che potrebbero portare le nostre
borse piene di compere!!!)
Quelle due ragazze erano
pazzesche:
avevano una carica di energia e di solarità che risultava
contagiosa
per chiunque, anche per chi, come Kaylie, aveva qualche
difficoltà a
vedere sempre il lato positivo di ogni situazione. Louise
gli fece notare che andare in giro tutti e otto assieme sarebbe stato
come scatenare un uragano in centro città, ma i ragazzi non
vollero
sentire ragioni: Kaylie se ne sarebbe andata in meno di tre ore e
loro volevano farle conoscere Londra e farle capire (come se la sera
precedente non le fosse bastata) come si divertivano gli One
Direction. La cosa che la
stupì di più fu
l'irremovibilità di Niall e
Harry nel
volerle mostrare chi fossero veramente loro, al di là delle
fan, dei
concerti e della fama che costituivano gran parte della loro vita, ma
non tutta. Nel giro di dieci minuti erano nel corridoio che conduceva
alla porta sul retro dell'albergo, cercando di evitare i paparazzi
che erano appostati dalla prime ore dell'alba, fuori dalla hall.
Uscirono e si diressero verso la strada tutta dedicata allo shopping,
nel centro di Londra. Il sole brillava in un cielo limpido e gli
alberi erano mossi da una leggera e fresca brezza estiva: Louis
le disse che la loro città adottiva si stava mostrando in
tutto il
suo splendore solo per loro. Appena la gente attorno a loro si
accorse di avere la band al completo a portata di mano, si
avverò
quanto Louise gli aveva predetto (giustamente, nemmeno con una tuta
da astronauti sarebbero stati irriconoscibili, quindi figurarsi con
addosso solo degli occhiali da sole...). Orde di fan si
materializzarono da qualsiasi angolo della strada, correndo come se
se stessero cercando di ottenere dell'acqua dopo dieci giorni di
arsura nel deserto, e urlando per tentare di cogliere l'attenzione
dei ragazzi, instaurando invece delle conversazioni con i pipistrelli
dei tetti di Londra , tanto alti erano i loro decibel. Le tre ragazze
si guardarono attorno: i paparazzi (comparendo anche loro dal nulla),
ancora agitati per le foto della sera prima, volevano rubare qualche
altro scatto delle varie coppie e cominciarono a chiedere loro di
mettersi in posa. Liam e Harry avevano già ceduto alle prime
richieste di fare foto con le fan, mentre gli altri tre stavano
firmando autografi. Stranamente però,dopo un primo momento
di caos,
le ragazze (dato che certe probabilmente avevano anche qualche anno
in più di Kaylie) si erano messe in maniera ordinata ad
attendere il
loro turno, senza forzare o mettere fretta ai cinque cantanti.
-But the fans are always so
quiet?! (Ma sono sempre così tranquille?!)
Eleanor- Yes, they are. It's
something I
really like about them... (Sì, lo sono. E' qualcosa che
apprezzo veramente di loro...)
-Also with you, Perrie, and
the other
Little Mix? (Anche con te, Perrie e le altre Little Mix??)
Perrie- Yes, they are amazing,
really!! (Sì, sono fantastiche sul serio!!)
E come se si stesse avverando
una
profezia, le fan si accorsero della presenza delle tre fidanzate
degli One Direction. O
meglio, si accorsero
che avevano a pochi centimetri Perrie del gruppo tutto al femminile
delle Little Mix, la
leggendaria fashion
icon Eleanor e la new
entry Kaylie,
ovvero la diciannovenne italiana che aveva conquistato
Liam
Payne ad un concerto e che...
-Oh my goddesses!! You're
Kay!! I saw
your videos: they're great!!! (Oh mio dio!! Tu sei Kay!! Ho visto i
tuoi video: sono grandi!!!)
-I really love that
choreography!!! We
all love it!!! (Ho adorato quella coreografia!! Noi tutte l'adoriamo!!!)
Si stavano veramente
complimentando con
lei per i suoi video ed i suoi balletti? Delle ragazze londinesi, si
stavano complimentando con lei?? Forse il mondo aveva seriamente
cominciato a ruotare al contrario e per qualche inspiegabile
motivazione, ora, era lei ad essere quella
“giusta”...
-Oh, thank you so much!! It
was so kind
of you!! (Oh, grazie mille!! E' molto gentile da parte vostra!!)
-Can we take a picture with
all of you,
girls?? (Possiamo fare una foto con tutte voi, ragazze??)
Perrie- Of course, right Kay?
Eleanor?? (Certo, giusto Kay? Eleanor??)
Eleanor- Sure!!
Le tre giovani donne si
strinsero in un
abbraccio spontaneo con le fan dei ragazzi (e forse anche loro?) per
scattare la foto e poi le salutarono tutte con due baci sulle guance,
“alla maniera italiana”, disse una di loro a
Kaylie. Niall le
raggiunse per dir loro che potevano andare e che forse era il caso di
dirigersi direttamente al parco, evitando lo shopping. Arrivarono a
Hyde Park dopo circa venti
minuti di
camminata attraverso le strade londinesi, con Kaylie che si trovava
ad essere interpellata in ogni discorso, ogni battuta, ogni
riferimento che i ragazzi facevano. Niall, in particolare, sembrava
interessatissimo alla cucina italiana e quindi continuava a farle una
serie infinita di domande, tanto da non lasciarle quasi il tempo di
rispondergli.
“Questo posto sembra
appena uscito da
un cartone animato della Disney...”. Kaylie era semplicemente
sconvolta dalla bellezza così pura di quel posto, con gli
alberi
dalle rigogliose fronde, i prati ricoperti di un'erba soffice e di un
verde quasi accecante, un sole che donava ad ogni cosa un aspetto al
contempo più ieratico e più presente. Senza
accorgersene si era
bloccata in mezzo al sentiero, incantata da quella visione, tanto che
Liam dovette sfiorarle il braccio e prenderla per mano per farla
avanzare. I ragazzi stavano già giocando a pallone in mezzo
al
parco... “Da dove diamine era arrivato quel
pallone??” ma senza
nemmeno aver bisogno di formulare la domanda ad alta voce, ricevette
la risposta sperata:
Louis- Harry borrowed the ball
from those
little girls out there!! C'mon, Liam: what are you waiting for?! (Harry
ha preso in prestito la palla da quelle due bambine lì!!
Avanti, Liam: cosa stai aspettando?!)
Kaylie lo vide allontanarsi ed
andare a
decidere le squadre con gli altri quattro quinti della band, mentre
Eleanor e Perrie arrivarono alle sue spalle e la condussero alla
panchina più vicina, sotto un'ombrosa quercia secolare.
-They're really playing
football in a
public park on a sunny London day?? The next time Liam will tell me
that he hasn't got a normal life, I'll kill him... (Stanno seriamente
giocando a calcio in un parco pubblico, in una soleggiata giornata
londinese?? La prossima volta che Liam mi dirà che non ha
una vita normale, lo ucciderò...)
Eleanor- You're right... They
always
complain about the lack of “chilling” moments...
But, you've
never seen them on tour: they just goof off, sleep, eat and sometimes
sing! (Hai ragione... Si lamentano sempre per la mancanza di momenti di
"cazzeggio"... Ma tu non li hai mai visti in tour: perdono tempo,
dormono, mangiano e qualche volta cantano!)
Perrie- Oh, gush! You're so
right!! I was forgetting that
you joined them for a month last year! ( Oddio! Hai così
ragione!! Mi stavo diemnticando che tu l'anno scorso li hai raggiunti
in tour per un mese!)
-Did you?? (Sul serio??)
Eleanor- Yes: the freakiest
month of my
entire life!! (Sì: il mese più pazzo di tutta la
mia intera vita!!)
-And
you're
gonna join them also this
year? (E andrai con loro anche quest'anno?)
Eleanor- Yes, I am... But this
time I'll
spend with them whole August... Wait: Liam asked you something??
(Sì... Ma quest'anno starò con loro tutto
agosto... Aspetta: Liam ti ha chiesto qualcosa??)
-Defying
“something”... (Definisci "qualcosa"...)
Eleanor- Does he ask you to
join him on
tour?!? Tell me yes, tell me yes!!!! (Ti ha chiesto di raggiungerlo in
tour?!? Dimmi di sì, dimmi di sì!!!!)
-Yes, he does....
(Sì, l'ha fatto....)
Perrie- Oh, that's so sweet!!
(Oh, è così dolce!!)
Eleanor- I knew it!! (Lo
sapevo!!)
-What?? (Cosa??)
Eleanor- I said that I knew
it!
Yesterday, while you were dancing, I heard Liam talking to Louis and
asking him if this could be a good idea... So I had the suspect that
he was going to ask you to join them on tour... That's awesome, Kay!!
We'll have a lot of fun together!! Wish Perrie could come with us....
(Ho detto che lo sapevo! Ieri, mentre tu stavi ballando, ho sentito
Liam parlare con Louis e chiedergli se questa fosse una buona idea...
Quindi avevo il sospetto che ti stesse per chiedere di raggiungerli in
tour... E' fantastico, Kay!! Ci divertiremo un sacco assieme!! Vorrei
che anche Perrie potesse venire con noi...)
Perrie- Sorry, girls... But
tomorrow I
have to come back to my “Little Mixers” and my
other girls... (Scusate ragazze... Ma domani devo tornare alle mie
piccole Mixers e alle mie altre ragazze...)
-Wait! I still don't know if I
can come
on tour... It's just a possibility, El... (Aspettate! Io non so ancora
se posso venire in tour... E' solo una possibilità, El...)
Eleanor- So, it's your duty to
make this
possibility become reality... I want you on tour with me!! (Quindi,
sarà tuo dovere far diventare questa possibilità
una realtà... Voglio che tu venga in tour con me!!)
-We'll see... (Vedremo...)
Kaylie non ebbe modo di
concludere la
frase, che si vide piombare addosso a tutta velocità una
palla da
calcio... Era indirizzata giusta sulla sua faccia.... “Oddio,
non
sono mai stata un asso dello sport! Adesso mi si
spiaccicherà
addosso...”. Non seppe nemmeno come ebbe il tempo di produrre
quel
pensiero, dato che le sue mani stavano già schizzando in
aria per
afferrare il pallone al volo.
Louis- I want her in my team!!
(La voglio nella mia squadra!!)
Urlò il vecchietto
del gruppo puntandole
l'indice contro.
Zayn- That's not fair!! We
should draw
lots, 'cause I didn't know how good she was as a goalie!!! (Non
è giusto!! Dovremmo ritirare a sorte, perché non
sapevo quanto brava fosse come portiere!!!)
-Wait... Guys, I won't play
football with
you... Sorry... (Aspettate... Ragazzi, io non goicherò a
calcio con voi... Scusate...)
Harry- Scared to loose??
(Paura di perdere??)
-What did you say, Mr Styles??
I won't
play football with you just because I'd destroy you... (Cos'hai detto,
Mr Styles?? I non giocherò a calcio con voi solo
perché vi distruggerei....)
Niall- Wow... Hazza, sorry but
the girl
seams to be extremely serious... (Wow... Hazza, scusa ma la raagzza
sembra estremamente seria...)
Louis- C'mon, Kay!! Show me
how you
play!! (Avanti, Kay!! Fammi vedere come giochi!!)
Kaylie si alzò
dalla panchina e si
diresse verso Liam, che la stava guardando con uno sguardo di sfida,
dato che sarebbe stato nella squadra avversaria.
-Watch
carefully how
your girlfriend crushes your best mates... (Guarda attentamente come la
tua ragazza distrugge i tuoi migliori amici...)
Forse il suo outfit
non era proprio il più adatto per giocare a calcio, ma
tentò di
renderlo il più comodo possibile: si sfilò il gilet
di jeans che aveva sopra la canottiera arancione fosforescente e si
allacciò meglio che poté i sandali che aveva
indosso.
Fortunatamente quel giorno aveva optato per degli shorts
di jeans al posto di indossare il vestito che era in programma
secondo la tabella dei look che aveva fatto con Marta quattro giorni
prima di partire (“Se Marta sapesse che ho invertito gli
abbinamenti e sono andata in aereo con il vestito, probabilmente mi
ucciderebbe... Aspetta: lo sa già, le ho mandato le foto
dell'aereo...”). Entrò in campo e fu accolta da
una stretta di
mano amichevole dei suoi compagni di quadra: Louis
e Niall. Gli altri tre la stavano guardando con sguardo
truce.
Ci fu il fischio d'inizio, dato da una Perrie sempre più
calata nel
personaggio dell'arbitro di gioco e subito fu chiaro quali fossero le
sorti della partita. Eleanor,
logicamente,
tifava per la squadra di Louis,
ma non
tanto perché ci fosse lui a giocare, quanto
perché c'era Kaylie a
portare alto l'onore delle quote rosa. Riuscì a parare un
tiro di
Harry, che ci rimase malissimo, e quando Liam si avvicinò
alla porta
per tirare ebbe anche l'istinto di lasciare che segnasse, ma un
doppio sguardo omicida da parte dei suoi compagni di squadra le fece
capire che non doveva nemmeno provarci ad avere pietà per
loro. La
vittoria fu netta: 5 a 0 per il team Tomlinson.
Non aveva la minima idea che i ragazzi fossero così
competitivi tra
di loro, ma ebbe modo di constatarlo quando Harry cominciò a
dire
che le squadre non erano equilibrate e che avevano barato al
ché
Niall sembrò far resuscitare il suo spirito da uomo delle
caverne,
innescando una disputa senza fine, che ben presto si tramuto in una
baraonda formata da cinque ragazzi che si rincorrevano per un parco
soleggiato, lanciandosi dietro scarpe e quanto gli capitasse
sottomano. Kaylie era piegata in due dalle risate, tanto che solo
quando i cinque bambini troppo cresciuti si furono dati una calmata,
riuscì a chiedere a Eleanor
se fossero
sempre così.
Eleanor-
Oh,
no... They can be much worse... (Oh, no... Possono essere molto
peggio...)
Con le lacrime ancora agli
occhi per
tutto quel ridere, vide Liam avvicinarlesi, andare dietro le sue
spalle e allacciare le braccia sulla sua vita, come fosse un
orsacchiotto da coccolare. Lui appoggiò il mento sulla sua
spalla e
Kaylie cominciò ad accarezzargli i capelli. Avrebbe fermato
il tempo
lì, a quell'attimo di perfezione che stavano vivendo: l'uno
vicino
all'altra, con la consapevolezza di aver tra le mani un amore come
mai avrebbero avuto l'occasione di possedere ancora nella vita.
Louis andò a
sedersi vicino a Eleanor
sulla panchina, con Harry appoggiato alle sue gambe, seduto per
terra, mentre Zayn andò ad abbracciare Perrie che era seduta
all'altro capo della panca. Niall optò per prendere il
pallone e
sedervisi sopra, lasciando che la sua testa poggiasse tra le gambe di
Eleanor e Perrie. Kaylie si incantò a guardare quello
spettacolare e
stravagante quadretto familiare che si era appena composto.
“Questo
è esattamente quello che io intendo per sentirsi parte di
qualcosa... Questi ragazzi sono così legati tra loro che
sembrano
dei fratelli separati alla nascita... Sono convinta che darebbero la
vita per qualunque altro componente della band... E'
meraviglioso...”. Gli fece una foto: l'avrebbe mandata a
Marta.
-Would you come with me??
(Verresti con me??)
Liam non aveva ancora capito
che lei
l'avrebbe seguito anche in capo al mondo, pure con una benda sugli
occhi e nessuna possibilità di tornare indietro. Con lui
niente le
faceva più paura, che fossero imprevisti, contrattempi,
risvolti
negativi, niente la scalfiva più. O per lo meno, niente le
faceva
più pensare che non ce l'avrebbe fatta e che non era
all'altezza.
Si allontanarono dal delizioso
gruppetto,
camminando sull'erba fresca, sotto un sole accecante, mano nella
mano. Liam la fece fermare sul limitare di un laghetto al centro del
parco, sotto le fronde rigogliose di un splendido faggio. Le prese
entrambe le mani tra le sue e puntò quei suoi occhi
così pregni di
significati a lei ormai non più inaccessibili, senza
lasciarle
nemmeno la capacità di respirare. Era come se Kaylie si
fosse
risvegliata da un torpore durato diciannove anni in cui non aveva
fatto altro che mandare in giro per il mondo una pallida ombra di
quello che lei era veramente.
Liam- I can't even tell you
how much I
love you... It's just impossible... (Non posso nemmeno dirti quanto ti
amo... E' semplicemente impossibile...)
Kaylie si alzò in
punta di piedi (senza
i tacchi era notevolmente più bassa di lui, almeno un dodici
centimetri) e, facendo forza sulle loro mani intrecciate, lo
baciò.
Per la prima volta era lei ad avere l'esigenza di fargli capire
quanto desiderasse averlo tutto per sé, come lo sentisse in
un
qualche modo già eternamente suo. Una leggera brezza fece
svolazzare
i capelli e la canottiera di Kaylie. Se qualcuno li avesse osservati
dall'esterno avrebbe rivisto in quella scena una vignetta di quei
manga giapponesi dove i due innamorati si scambiano il primo bacio
immersi in una tempesta rosa di petali di pesco in fiore, con una
soffusa aura attorno alle loro figure per far percepire la magia di
quel momento... Se solo qualcuno avesse potuto sapere che cosa stava
accadendo dentro all'anima di Kaylie, avrebbe forse assistito ad uno
dei miracoli più belli che la natura potesse offrire: dei
delicati
boccioli di Speranza, Amore, Fiducia e Gioia stavano dolcemente
sbocciando in un'infinità di colori e forme, alimentati da
una calda
luce estiva donata da quel bacio meraviglioso. Quando si staccarono,
Liam aveva un sorriso che si stendeva su tutto il suo bellissimo
volto, come se la vita gli avesse appena rivelato che potesse essere
più felice di quanto non fosse già.
Poi arrivò quella
consapevolezza
accompagnata da un messaggio di Louise:
“It's
time to come back... xo”. Fra meno di due ore
si sarebbero
dovuti salutare per chissà quanto tempo, senza
possibilità di fuga
da quella situazione. Fu Liam a rompere quel silenzio così
innaturale e carico di significati:
Liam- You must to come back to
Italy, am
I right? (Tu devi per forza tornare in Italia, giusto?)
-Yes, I have to...
(Sì, devo...)
Lo sguardo di Kaylie si
spostò a terra:
come faceva ad affrontare quegli occhi da lei tanto amati, se la
lacrime si ostinavano ad offuscarle la vista?
Liam passò
leggermente due dita sulla
guancia di Kaylie, cercando di catturare più lacrime
possibili, ma
quelle non accennavano a fermarsi, continuando a scendere
imperterrite come un fiume in piena.
Liam- Kay, look at me: we're
never been
apart, okay? I will always be there for you, in every single little
second of your life! And... (Kay, guardami: noi non saremo mai
separati, okay? Io sarò sempre lì per te, in ogni
singolo piccolo secondo della tua vita! E...)
Non riuscì a
finirla quella farse perché
delle pesanti lacrime avevano cominciato la loro incessante corsa
lungo le pieghe di quel volto, ora, così triste. La prese
d'impeto
tra le sue braccia e la strinse più forte che poteva per non
farla
scivolare via, per non lasciarla volare via come le farfalle che
stavano volteggiando attorno a loro, per farle capire che senza di
lei, lui non respirava. Com'era possibile che quel viaggio cominciato
solo quattro settimane prima fosse già diventato la fonte
principale
del loro sorridere, la loro ragione per vivere? Forse, ogni tanto,
magari solo una singola volta su svariate miliardi, capita che
l'amore diventi il fulcro della propria vita. Le persone che hanno
questa fortuna hanno la possibilità di essere le
più felici sulla
superficie di questa terra alquanto imperfetta, ma hanno anche
l'incombenza di dover vivere ogni singolo istante della propria
esistenza come fosse l'ultimo e questo, spesso, può
comportare la
più profonda tristezza. Ogni addio deve suonare come
definitivo,
ogni incomprensione deve sembrare irreparabile, ogni perdita
assolutamente insostituibile... Essere innamorati così
profondamente
di un altro essere umano voleva dire per Kaylie, e per quei pochi
altri fortunati come lei, essere su un'altalena perenne di cui non si
ha il controllo e da cui non si vuole e non si può
scendere...
Rimasero legati in
quell'abbraccio
intenso finché Niall non li venne a chiamare. Vedendo la
faccia
sconvolta dell'amico, gli diede un'affettuosa pacca sulla spalla e
gli disse che sarebbe andato tutto bene. “Almeno ho la
certezza che
è circondato dall'amore anche se io non sono con
lui...” pensò
Kaylie mentre si avviava con il cuore pesante a trascorrere gli
ultimi minuti con i ragazzi.
Hi
sweethearts!!!!
Allora: capitoletto
intenso, eh?? Voglio ringraziare tutte coloro che hanno messo la storia
tra le preferite, le seguite e le ricordate, perché anche
solo così mi fate sapere che questo racconto ha una sua
motivazione per esistere... E a chi recensisce un enorme abbraccio:
siete preziosissime!!! <3
Vorrei sul serio un
parere sincero su questo capitolo, per almeno due motivazioni: 1)quando
ho scritto questa parte ho seriamente pensato di madare tutto all'aria
e che la mia ispirazione fosse andata a farsi benedire, tanto che c'ho
messo due infinite settimane per completarlo... 2)direi che accade
qualcosa di importante tra Liam e Kay... Pensiate sia stato troppo
presto?? Che non sarebbe dovuto succedere?? Che le condizioni
giustifichino la scelta di Kay?? Io mi sono fatta un mondo di paranoie
-.-" Voi cosa ne dite?? Basta, me ne vado... Cosa ne pensate di Kay??
*non riesce a smettere di fare domande e si scisa per questo*
E' tempo di
eclissarmi... P.S. -11 a Midnight Memories... *-*
Lots Of love <3
|
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Capitolo 13 *** Same Mistakes ***
Same
Mistakes
Arrivati in albergo Louise li
stava
aspettando nella stanza dove il pomeriggio precedente Kaylie si era
vista trasformare in una giovane affascinante donna e aveva
cominciato a capire quanto potenziale ci fosse in lei. C'erano dei
tavoli pieni zeppi di cibo al centro della stanza e non ebbero
nemmeno il tempo di mettere il primo piede dentro, che Niall si era
già fiondato sui piatti cercando di afferrare quante
più cose
possibili.
-Luckily there aren't the guys
of the
band, 'cause with Jon and Josh there's always a global war for the
food!!! ( Fortunatamente non ci sono i ragazzi della band, altrimenti
con Jon e Josh c'è sempre una guerra mondiale per il cibo!!!)
La voce possente e profonda di
Mark
risuonò alle spalle di Kaylie, avvisandola dell'enorme
abbraccio che
si sarebbe abbattuto su di lei nel giro di due secondi. La prese
praticamente in braccio e le fece fare due giri su sé
stessa,
suscitando le risate di tutti i presenti.
Louis- Be careful Big Mark,
although
Liam's anger will strike you down!!! (Stai attento Big Mark, altrimenti
la rabbia di Liam ti abbatterà!!!)
Mark- Oh, that's good!! Should
I remember
to Mr Payne that without me he wouldn't even met her??? (Oh, questa
è buona!! Dovrei ricordare a Mr Payne che senza di me lui
non l'avrebbe nemmeno conosciuta???)
Liam- Don't listen to Lou...
You can hug
her how much you want... I give you the permission... (Non ascoltare
Lou... Tu puoi abbracciarla quanto vuoi... Ti do il permesso...)
Mark- Oh, thanks Liam! Now
that I got
your permission, I feel a lot better!! (Oh, grazie Liam! Ora che ho il
tuo permesso, mi sento molto meglio!!)
-Sorry if I barge in but I'd
like to make
you notice that I'm here!!! (Scusate se mi intrometto ma vorrei farvi
notare che sono qui!!!)
Si misero tutti a ridere, di
nuovo, tutti
eccetto Niall che era
troppo impegnato a
mangiare. Tra una chiacchiera e l'altra passò anche quella
ultima
ora da trascorrere assieme: Louise chiese
a
Kaylie che cosa le fosse sembrato della serata di Gala; Harry
volle il suo cellulare per fare più foto possibili dato che
la
storia del reportage fotografico da mandare a Marta era diventata una
sorta di leggenda; Eleanor
e Perrie vollero
sapere tutto quello che non aveva ancora raccontato loro circa la sua
vita, come se le stessero facendo una vera e propria intervista...
Quei momenti le sarebbero mancati terribilmente, quella sensazione a
cui ormai si era affezionata di sentirsi sempre a casa, sempre
accettata l'avevano accompagnata per due sole giornate, che
però le
erano sembrate un'intera vita. Una nuova vita a cui lei non era
assolutamente pronta a rinunciare.
Louise-
Guys
it's time for packing up your luggages and land to the airport...
(Ragazzi è tempo di preparare le vostre valige ed andare
all'aeroporto...)
Era
dunque arrivato il
momento. Liam la prese per mano e, stretti nell'ascensore con gli
altri, salirono al loro piano dove si diressero verso la camera di
Kaylie. Qui Liam chiuse la porta alle sue spalle e quel rumore fece
tornare alla mente di entrambi le sensazioni della notte precedente.
No, non erano decisamente pronti a separarsi. Kaylie cercò
di tenere
impegnata la mente recuperando le poche cose che erano rimaste in
quella che sarebbe dovuta essere la sua camera, per poi trasferirsi,
senza dire neanche una parola, nella camera di Liam. Entrambi
continuarono a preparare le valigie in un rigoroso silenzio che
faceva percepire ad entrambi il rumore dei pensieri che stavano
turbinando nelle loro menti. Kaylie decise di porre fine a quella
tortura mettendo un po' di musica dall'I-phone di Liam, qualcosa che
potesse anche solo vagamente tirarli su di morale e far sembrare quei
momenti meno terribili. Quando uscì dal bagno, dopo aver
recuperato
il suo doccia-schiuma, Kaylie rimase come paralizzata davanti allo
spettacolo che si apriva davanti ai suoi occhi. Liam era in piedi in
mezzo alla stanza, una smorfia di nervosismo dipinta sul volto e una
piccola scatolina tra le mani tremanti. “Se questo non
è uno di
quei momenti in cui è legittimo svenire, non saprei proprio
quali
potrebbero essere...” pensò Kaylie mentre lo vide
avvicinarsi e
prenderle una mano tra le sue. Stava sperando con tutte le sue forze
che interrompesse quel silenzio al più presto,
perché la stava
letteralmente torturando.
Liam- Kay... Oh, I didn't
think it could
be so hard... (Kay... Oh, non pensavo sarebbe stato così
difficile...)
“Non ti preoccupare
Liam, non è
difficile solo per te... Se non ti spicci il mio cuore potrebbe
uscirmi dal petto e picchiarti per questa tortura....”
Liam- I mean... We have a lot
of memories
together, but I want to give something that can always remind you how
much I love you and that you're the only one for me...
(Voglio dire... Abbiamo un sacco di ricordi assieme, ma
voglio darti qualcosa che possa ricordati sempre quanto ti amo e che
sarai sempre la sola per me...)
Non l'aveva mai visto
così tanto
imbarazzato, emozionato e fragile. Sì, Liam Payne poteva
essere
fragile ma solo se quella che aveva appena definito come la donna
della sua vita si trovava davanti a lui ed aveva una mano
assolutamente tremante e sudaticcia tra le sue. Kaylie non aveva
più
molto controllo sul suo corpo, dato che le sue gambe stavano perdendo
solidità e il suo respiro si stava facendo sempre
più affrettato,
ma il peggio doveva ancora venire...
Liam aprì con mani
incerte il piccolo
cofanetto e mostrò a Kaylie il suo contenuto: era una
sottile
catenina in oro bianco con al centro un pendente che diceva
“L&K”.
-It stands for
Liam&Kay but also for
Last First Kiss... I thought it was good when I bought it, but now
I'm not so sure... Maybe it's too much.. (Sta per Liam&Kay ma
anche per Last First Kiss... Ho pensato che fosse carina quando l'ho
comprata, ma ora non ne sono molto sicuro... Forse è un po'
troppo...)
-Liam, Liam, wait!! This is
the sweetest
and most beautiful gift I've ever received in my life... Really, it's
just perfect... It sounds like us... (Liam, Liam, aspetta!! Questo
è il regalo più dolce e bello che io abbia mai
recevuto in vita mia... Veramente, è semplicemente
perfetto... Sa tanto da noi...)
Con fare ora un poco
più sicuro, Liam
estrasse la catenina dall'involucro e, dopo essersi messo alle sue
spalle, le spostò delicatamente i capelli, le diede un bacio
sulla
nuca che le fece venire la pelle d'oca su tutto il corpo e le mise
addosso la loro collanina. Prendendole le spalle, la condusse davanti
lo specchio perché potesse ammirare come quel regalo fosse
semplicemente perfetto su di lei. Kaylie non faceva altro che
sfiorare quell'oggetto carico di significati e di sentimenti: era il
simbolo di ciò che li legava, di ciò che li
faceva sentire al
settimo cielo ogni volta che i loro sguardi si incrociavano e i loro
corpi si toccavano. Rimase a guardare il riflesso che lo specchio le
rimandava di loro due, cercando di catturare ogni singolo particolare
per poter avere sempre presente come ci si sentiva ad essere amati
profondamente. Liam era più alto di una dozzina di
centimetri,
quindi quando l'abbracciava doveva sempre chinarsi un po' per potersi
avvicinare alle testa di Kaylie, il che faceva sembrare quegli
abbracci come dei tentativi di proteggerla da quanto di negativo ci
fosse nel mondo; le sue braccia sembravano fatte apposta per
circondare il suo fisico non proprio longilineo, con quei fianchi un
po' a clessidra, che lui le aveva assicurato essere perfetti; i loro
volti accostati sembravano completarsi a vicenda con quelle guance un
po' paffute di lei e quegli zigomi alti di lui, quegli occhi sempre
sorridenti a causa della presenza dell'altro; e poi l'energia che
emanavano quando erano insieme... Gliel'aveva detto anche Louise,
mentre stavano mangiando pochi minuti prima, che quando entravano
assieme in una stanza sembrava che questa si illuminasse di una luce
nuova, come se i loro sentimenti potessero far cambiare l'atmosfera
che li circondava. “Sarà pure esagerato, ma
è esattamente ciò
che vedo...” pensò Kaylie mentre si voltava verso
Liam per
baciarlo.
-Thank you so much... I won't
ever take
this off... (Grazie mille... Non la leverò mai...)
Liam- I've already told you
that I love
you?? (Ti ho già detto che ti amo??)
-I guess something like a
million times,
but I can't get enough, so... (Credo qualcosa come un milione di volte,
ma non riesco mai ad averne abbastanza, quindi...)
Liam- I love you, I love you,
I love you,
I love you... I'll keep saying this until you stop me.... I love you,
I... (Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo... Posso continuare a dirlo
finché non mi fermi... Ti amo, ti...)
-Okay,
I get
it!! I get it!! I love you too Mr “I love you”
Payne... (Okay, ho capito!! Ho capito!! Ti amo anche io Mr "ti amo"
Payne...)
Dopo essere scoppiati a
ridere, entrambi
ripresero a preparare le valigie. Nell'arco di venti minuti erano
nella hall dell'albergo con tutti gli altri. Eleanor
e il suo occhio clinico furono
“stranamente” i primi ad
accorgersi della catenina, che quindi diventò il centro
dell'interesse di tutti i presenti.
Sinceramente ormai si era
abituata ad
essere al centro dell'attenzione dei ragazzi, era come se fosse in un
gruppo di amici con cui era cresciuta e che conosceva dai tempi
dell'asilo.
Eleanor- Liam, would you do me
a favour??
Could you teach Louis how to court a girlfriend?? (Liam, mi faresti un
favore?? Potresti insegnare a Louis come si corteggia una ragazza??)
Louis- Sorry, what should I
learn from Mr golden-heart Payne?? (Scusa, cosa dovrei imparare io da
Mr Cuore D'Oro Payne??)
Eleanor- To be more romantic,
Louis!! (Ad essere più romantico, Louis!!)
-C'mon, El... Don't be so rude
with Mr
Louis... He's not a romantic type... You should know that he's a jerk
one!! (Dai, El... Non essere così scortese con Mr louis...
Non è un tipo romantico... Dovresti saperlo che è
più il tipo rompiscatole!!)
Louis- Oh, that's great!!
Thanks Mrs
Kay!! But I'd like you to remember that there are thousands of girls
just waiting for me outside... Just so you know... (Oh, fantastico!!
Grazie Mrs Kay!! Ma io vorrei ricordatri che ci sono migliaia di
ragazze che stanno solo aspettando me, là fuori... Giusto
perché tu lo sappia...)
-El,
is it me,
or Mr Louis is just a little bit too much stuck
up?? (El, sono io, o Mr Louis si sta gasando un po'
troppo??)
Harry- Welcome into the
“Mr Louis' one
man show”!! (Benvenuta nel "Mr Louis' one man show"!!)
Niall- Man, that's the end...
(Amico, questa è la fine...)
Niall
diede una
pacca sulla spalla ad un maltratto Louis,
che non sapeva più che cosa rispondere: se anche Harry
era passato dalla parte del nemico, la sua battaglia era finita.
Louise- Boys and girls: it's
time to go
to the airport and take your flights.... (Ragazzi e ragazze:
è tempo di andare all'aeroporto e prendere i vostri voli...)
I fotografi erano appostati
giusto fuori
le porte dell'albergo, ma stranamente Kaylie non si era nemmeno resa
conto della loro presenza, benché avessero cominciato a
fotografarli
nell'istante stesso in cui erano arrivati nella hall. Liam la prese
per mano e, dopo aver indossato gli occhiali da sole come tutti gli
altri ragazzi e ragazze, si avviarono attraverso la folla di persone
che li stavano aspettando al varco. C'erano anche delle fan che
speravano di poter fare delle foto con i ragazzi, purtroppo
però
erano già in ritardo, quindi non si poterono fermare. Ma
ciò non
bloccò Niall
dal dire loro che non era per
cattiveria che non si fermavano, ma solo perché avevano i
tempi
troppo stretti per poterle accontentare. “Sicuramente questa
frase
finirà su Twitter, seguita da un'infinità di
commenti adoranti nei
suoi confronti...”. Già, chissà che
cosa aveva detto e stava
dicendo il web di lei, di quanto era accaduto la sera precedente,
della dichiarazione che Liam le aveva fatto, delle foto che aveva
scattato con le loro fan, di quelle di cui probabilmente non si era
nemmeno accorta l'avessero immortalata... Anzi, ad essere sinceri, si
stupì addirittura di non averci pensato prima, tanto che
quando uno
dei fotografi le chiese se era stato Liam a regalarle la collana che
aveva al collo, la prima reazione che ebbe fu quella di sorridere:
sì, il mondo stava parlando di lei ma se lo faceva
perché aveva la
fortuna di stare assieme a Liam, allora le andava bene. Salirono nel
furgoncino a dieci posti che Louise
aveva
prenotato per loro e , come al solito, cominciò la
prevedibile lotta
per i posti: alle volte le sembrava che avessero cinque anni e non
venti, dato che dovevano sempre star vicino al loro compagno di
giochi preferito, ma questo la divertiva da pazzi.
Quella Londra soleggiata,
vista dal
finestrino di un furgoncino, con il braccio di Liam attorno alle sue
spalle e una mano a tenere la sua, fece sembrare quel tragitto un po'
meno doloroso, come se la loro destinazione non fosse un aeroporto da
cui avrebbero preso due aerei differenti che li avrebbero tenuti
lontani per almeno due mesi.
L'aeroporto era circondato da
paparazzi e
fan, tanto che Mark e
gli altri ragazzi
della sicurezza dovettero faticare parecchio per farli arrivare al
terminal di Kaylie, mentre Louise
si
occupava del check in suo e dei ragazzi.
Era quindi giunto il momento
dei saluti.
L'aereo sarebbe partito in meno di venti minuti. I primi a salutarla
furono Mark (con un
abbraccio soffocante
che le fece venire la prima lacrima) e gli altri ragazzi della
sicurezza, che poi si diressero verso le schiere di fan e fotografi
che erano riusciti a seguirli anche lì. Seguirono poi i tre
angeli
della bellezza che si erano occupati di lei la sera precedente,
facendole vedere quale potesse essere la versione migliore di
sé
stessa e che presto sarebbero tornati ad occuparsi dei ragazzi
durante il tour. Kaylie li ringraziò mille e più
volte per il
miracolo che avevano compiuto su di lei, facendo ridere sia Eleanor
che Perrie che ancora non capivano come lei avesse così poca
autostima. Fu il turno per Louise
di
salutarla che, dopo averla abbracciata, le disse qualcosa di molto
strano:
Louise- Kay, I want to give
you this
advice: don't stop believing... Try with all your heart to reach your
dream, 'cause I see something in you, trust me... Anyway, it's been a
pleasure to meet you, really... Hope to see you as soon as
possible... This is my number, is case you might find some
difficulties to call Liam... (Kay, voglio darti un consiglio:
non smettere di crederci... Provaci con tutto il cuore ad afferrare il
tuo sogno, perché io vedo qualcosa in te, fidati...
Comunque, è stato un piacere conoscerti, veramente... Spero
di vederti il prima possibile... Questo è il mio numero, in
casotrovassi qualche difficoltà a chiamare Liam...)
-Thank you, Louise... You have
been so
kind to me, really... I can't thank you enough for these two amazing
days... (Grazie a te, Louise... Tu sei stata così gentile
con me, sul serio... Non posso ringraziarti abbastanza per queste due
fantastiche giornate...)
Ed ecco che arrivava la parte
più
difficile: se due giorni prima le avessero detto che avrebbe
conosciuto delle persone così fantastiche e si sarebbe
affezionata
così tanto, non ci avrebbe mai creduto. Ma ora, vederli
lì, uno
vicino all'altro in attesa di salutarla, le fece sentire una
sensazione di vuoto al cuore che, solo dopo avrebbe capito, non
l'avrebbe mai abbandonata. Le lacrime cominciarono a scendere quando
ricevette il primo abbraccio di Perrie.
Perrie- Kay... Oh my gush!!
I'm gonna
cry too if you don't stop!! It's been a pleasure to meet you... Write
me sometimes, okay? I want to keep in touch.... Have a good
journey... (Kay... Oh mio dio!! Piangerò anche io se non la
smetti!! E' stato un piacere conoscerti... Scrivimi ogni tanto, okay?
Voglio che ci teniamo in contatto... Fai buon viaggio...)
-Thank you so much, Perrie,
for...
Everything, really... I promise that I'm gonna
write you... (Grazie mille Perrie, per... Per tutto, davvero...
Prometto che ti scriverò...)
Quando
Eleanor si
avvicinò per salutarla, Kaylie scoppiò
letteralmente a piangere
senza ritegno: quella ragazza era stata semplicemente fantastica con
lei, così come lo era stata Perrie.
Eleanor- Please, stop this
torture!!
We're about to flood the airport!! (Per favore, blocca questa tortura!!
Stiamo per allagare l'aeroporto!!)
-Yes, you're right... And it
wouldn't be
okay even just because Zayn isn't able to swim... (Sì, hai
ragione... E non sarebbe una cosa buona, dato che Zayn non sa
nuotare...)
Zayn- I'm here, if you didn't
notice... (Sono qui, se non l'avessi notato...)
Eleanor- Anyway, Kay I want
you to write
me as much as you can, okay?? You are amazing, really... I didn't
even think that I could find a new friend, when Louis told me of the
Gala... But it happened and I'm so happy of that!!! And I will use
that secret method with the I-pod every time I want to foresee the
future... (Comunque, Kay voglio che tu mi scriva più che
puoi, okay?? Sei fantastica, veramente... Non avrei mai pensato di
poter trovare una nuova amica, quando Louis mi ha parlato del Gala...
Ma è successo e sono così felice di questo!!! E
userò quel metodo segreto con l'I-pod ogni volta che
vorrò prevedere come sarà il futuro...)
Louis- Wait, what is
this?? (Aspetta, che cos'è questo??)
Eleanor- A little secret
between Kay,
Perrie and me... (Un piccolo segreto tra Kay, Perrie e me...)
Louis- Sometimes I really
don't
understand the women... (Alle volte veramente non le capisco le
donne...)
-You can also take off the
“sometimes”,
Mr Louis... But, above all, El I really want to thank you for the
support you gave me in my “critical” moments...
You've been such
a good friend to me and it's amazing the connection we created in
such a short time... I promise that I will tell you all the reactions
Marta will have... (Puoi anche levare quel "alle volte", Mr Louis...
Ma, soprattutto, El voglio ringraziarti sul serio per il supporto che
mi hai dato nei miei momenti "critici"... Sei stata una così
brava amica ed è straordinaria la connessione che abbiamo
creato in così poco tempo... Prometto che ti dirò
tutte le reazioni che avrà Marta...)
Kaylie cercò di
fare un sorriso per
alleggerire quei saluti, ma il risultato fu alquanto deludente: le
lacrime continuavano a scendere imperterrite, senza lasciarle alcuna
possibilità di mantenere un pur minimo contegno. Ma tanto,
con quei
ragazzi, era impossibile fingere, sarebbe stato come mentire
nuovamente a sé stessa e se c'era una cosa che aveva
imparato in
quei due giorni, era certamente che non valeva la pena nascondere
ciò
che si provava veramente per paura del mondo. Eleanor
l'abbracciò un'altra volta e poi lasciò che
avesse inizio la
processione: uno alla volta, i ragazzi si avvicinarono a Kaylie per
salutarla e per augurarle buon viaggio, ma ognuno a modo suo
perché,
benché fossero un gruppo di inseparabili amici, rimanevano
comunque
degli individui incredibili.
Il primo fu Zayn:
-What's happing, girl?? (Che
succede, ragazza??)
Risate sommesse di tutti per
quel suo
modo stranissimo di dirlo, che ormai era diventato un tormentone.
L'abbracciò forte e le disse che era felice che avesse
trascorso
quei due giorni con loro, anche perché era riuscita a far
imparare
una coreografia pure a lui. Kaylie si era sentita osservata tutto il
tempo dai suoi occhi scrutatori, ma non le sembrava il momento per
fare domande: sapeva perfettamente che avesse valutato se lei fosse
la ragazza giusta per il suo migliore amico.
-You're much better than what
they tell
you... Just keep practising and you will be good enough for dancing
in the next video! (Sei molto meglio di quello che ti dicono... Solo
continua ad esercitarti e sarai bravo abbastanza per ballare nel
prossimo video!9
Niall si avvicinò
con passo indeciso e,
prima di abbracciarla, le disse:
-Thanks for everything,
girl... I had a
lot of fun with you, also because you're the first person who keeps
up with Louis, except for El... (Grazie per tutto, ragazza... Mi sono
divertito tantissimo con te, anche perché sei la prima
persona che tiene testa a Louis, eccetto ad El...)
Louis- What?! She can't keep
up with... (Cosa?! Lei non mi tiene tes...)
Niall- Shut up, Lou!! Wait
your turn!!
Anyway, the next time we see I'd love to eat some real pasta, made by
a true Italian girl... (Stai zitto, Lou!! Aspetta il tuo turno!!
Comunque, la prossima volta che ci vediamo vorrei mangiare della vera
pasta, fatta da una vera ragazza italiana...)
-Got it, Niall... Next time
there will be
pasta for everyone!! Thank you so much for everything... (Ho capito,
Niall... La prossima volta ci sarà pasta per tutti!! Grazie
mille per tutto...)
Abbraccio fraterno con Niall
e poi ecco il momento di Harry:
più la
fila si accorciava, più diventava difficile anche solo
ascoltare
quello che le veniva detto.
Il bel capellone le diede un
enorme
abbraccio e, guardandola dritta negli occhi con quello sguardo da
ragazzo conscio del suo potere sulle donne, le disse:
Harry- Kay, these two days
have been
amazing and, I won't ever stop to say this, it's all due to you...
Thank you so much... And I swear that the next time I will beat you,
best female goalie! (Kay, questi due giorni sono stati fantastici e,
non smetterò mai di dirtelo, è tutto merito
tuo... Grazie mille... E ti prometto che la prossima volta ti
batterò, miglior portiere femmina!)
Prima ancora che avesse il
tempo di
rispondergli, Harry le schioccò un altro bacio sulla guancia
e le
fece un enorme sorriso, facendo comparire proprio quelle fossette che
le sue fan tanto adoravano.
-Thank
you, Harry...
I'm glad you still believe that you can beat me... I can just say:
we'll see... Thanks for every single moment.. (Grazie, Harry... Sono
contenta che tu creda ancora di potermi battere... Ti posso solo dire:
vedremo... Grazie per ogni singolo momento...).
Si abbracciarono di nuovo e
poi fu il
turno di...
Louis-
I'm
not so sure I want to say goodbye to this little... (Non so se voglio
salutare questa piccola...)
Louis
non ebbe
modo di finire l'appellativo sarcastico che sicuramente le stava per
affibbiare, che uno scappellotto sul collo gli arrivò
direttamente
dalla mano destra di Kaylie.
Louis- Liam!!! She hits me!!
(Liam!!! Mi ha colpito!!)
El- She's right... (Ha
ragione...)
Louis- What the hell?! It's a
conspiracy!! ( Ma che cavolo?! E' una cospirazione!!)
-No, it's just that I've been
holding
back to do this for too long... But I still care about you... ( No,
è solo che mi sono trattenuta dal farlo per troppo tempo...
Ma ci tengo ancora a te...)
Louis- Kay... Gush!! I'm gonna
miss you so much!! (Kay... Cavolo!! Mi mancherai così
tanto!!)
Già: Louis le
aveva appena detto che le sarebbe mancata ed ora la stava
letteralmente stritolando in un abbraccio togli respiro, che fece
piangere Kaylie ancora più forte. Prima di liberarla da
quella
stretta, le disse sottovoce:
Louis- I'll take care of him
for you...
Promise... (Mi prenderò cura di lui per te... Promesso...)
-Thank you for everything,
Louis...
You're a really good friend, not just for Liam... (Grazie di tutto
Louis... Sei veramente un buon amico, non solo per Liam...)
Le lanciò un ultimo
sorriso e poi si
andò a posizionare vicino a Eleanor.
Come
se tutto fosse già stato deciso (e forse Liam gliel'aveva
proprio
chiesto...), i ragazzi, Eleanor,
Perrie e
Louise si allontanarono da
quella ragazza
con le lacrime agli occhi che si stava per imbarcare su un aereo che
l'avrebbe condotta a miglia di distanza dal giovane uomo incapace di
fare un singolo gesto, che si trovava vicino a lei. Se ne andarono
continuando a salutarla con la mano e urlandole che la volevano
vedere al più presto e che doveva farsi sentire ogni tanto (Eleanor
e Perrie si erano veramente fissate).
Kaylie continuò a
far ondeggiare il
braccio, finché non sentì una mano posarsi sul
suo fianco. Si
bloccò immediatamente: sapeva benissimo che, se si fosse
voltata
verso di lui, sarebbe cominciato quel rituale di saluti che avrebbe
reso definitiva la loro separazione e lei sentiva di non poterlo
semplicemente sopportare. Così Liam fu costretto a girarla
quasi di
peso, ma appena si trovarono l'uno di fronte all'altra non
resistettero un solo secondo in più... Kaylie si
rifugiò tra le
braccia voraci di Liam, che la cercavano per poterla incatenare per
sempre a lui. Le carezzava la testa per calmare quei singhiozzi che
ormai le toglievano il respiro ma al tempo stesso sentiva anche lui
il bisogno di stringere quella mano di Kaylie attorno la sua
maglietta, per riuscire a rimanere lì con lei e non perdersi
in quel
sentimento di vuoto che si stava già facendo strada nel suo
cuore.
La voce suonò come soffocata da un'indicibile malinconia
quando
parlò:
Liam- Kay, whatever will
happen, whatever
the world will say, just remember that I love you endlessly... (Kay,
qualsiasi cosa succeda, qualsiasi cosa il mondo dirà, tu
ricordati che io ti amo infinitamente...)
Kaylie alzò gli
occhi arrossati e lasciò
che tutta la sua anima si perdesse in quel pezzo di lei che se ne
stava per volare a miglia e miglia di distanza. Asciugando una
piccola goccia di tristezza scendergli lungo la guancia,
sussurrò:
-Just remember: that you will
always
be... (Solo ricorda: sarai sempre...)
Liam e Kaylie- My last first
kiss... (Il mio ultimo primo bacio...)
Poi arrivò. Di
nuovo. Come fosse il
primo, ma come se non dovesse mai essere l'ultimo. Quel bacio aveva
un gusto salato: per le loro lacrime, per quel suo significato di
arrivederci, ma non di addio, per quel suo essere suggello di una
separazione che feriva entrambi, ma che era necessaria...
La voce all'altoparlante
annunciò la
seconda chiamata per il volo di Kaylie. Liam prese l'I-phone dalla
tasca dei jeans e, dandole un dolce bacio sulle labbra ancora umide
di lacrime, scattò una foto. Dopodiché la sciolse
dalle sue braccia
rassicuranti e le diede la sua valigia.
La voce annunciò
l'ultima chiamata per
il volo di Kaylie. Si voltò e si incamminò verso
l'entrata del
tunnel... Arrivata dagli assistenti di viaggio, consegnò
loro i
documenti ma, senza aspettare di averli indietro, lasciò
lì il suo
bagaglio e corse indietro saltando addosso a Liam e dandogli un
ultimo bacio. Vide comparire quel sorriso sghembo che la faceva
impazzire...
-I wanted to see you laughing
for the
last time... (Volevo vederti sorridere per l'ultima volta...)
Tornata con i piedi a terra,
si incamminò
verso gli assistenti di volo che la stavano guardando con
un'espressione del tipo
“capiamola-è-giovane-ed-innamorata”, ma
non le importava granché: si voltò e saluto
un'ultima volta Liam
che ricambiò con un cenno della mano, per poi ficcarle
entrambe
nelle tasche davanti dei jeans come era solito fare quando era a
disagio. Probabilmente fare quel corridoio fu una delle cose
più
difficili che Kaylie avesse mai dovuto fare in tutta la sua vita: il
suo corpo, la sua mente, il suo cuore lottavano per tornare indietro,
ma la realtà ed un biglietto aereo la spingevano avanti.
L'aveva
capito: lei e i corridoi non avevano un gran bel rapporto,
né con
quelli delle arene né con quelli degli aeroporti.
Preso posto in aereo, si
sentì un po'
sollevata vedendo che i suoi vicini di viaggio sarebbero stati
un'amabile vecchietta e un manager in carriera, nessuno dei due a
conoscenza della sua “situazione”.
Kaylie non aspettò
nemmeno di sentire le
indicazioni delle hostess, ma si mise subito addosso le cuffiette ed
accese l'I-pod... Era ancora in riproduzione casuale dalla sera
precedente, con Girls Just
Wanna Have Fun a
tutto volume, la canzone che aveva scelto per Perrie. Un sorriso le
sorse spontaneo sulle labbra. Mise su la “sua”
playlist, I love
UK, e aspettò che la prima canzone di Ed si diffondesse...
Prese il
cellulare, volendo riguardare tutte le foto che aveva fatto in quei
due giorni, ma non ne ebbe il tempo, poiché aveva un
messaggio su
What's up che lampeggiava
sulla schermata.
Lo aprì e sentì una stretta allo stomaco farsi
sempre più forte,
tanto da bloccarle il respiro, ed una lacrima caderle sulla mano che
stava reggendo il cellulare: era di Liam. Era la foto di loro due che
aveva appena scattato con sotto tre lettere: L&K. Kaylie si
slacciò la catenina e, mettendola contro il finestrino
inondato da
un'accecante luce di un primo pomeriggio di metà estate,
scattò una
foto alla collana e al cielo azzurro a farle da sfondo. Gliela
inviò
e ricevette un “I LOVE U” scritto a lettere
cubitali.
Il viaggio passò
tranquillo tra qualche
lacrima e qualche sorriso, con persino uno o due accenni di risata,
causati dalle foto che aveva collezionato. Erano veramente
meravigliose, non sapeva tanto se per il fatto che ad ogni immagine
lei potesse ricollegare qualche fatto, qualche espressione o qualche
gesto che aveva provato oppure se fossero proprio belle. Certo era
che almeno la metà di quegli scatti, Kaylie non si ricordava
di
averli fatti, anche perché lei ne era la protagonista per la
maggior
parte delle volte. Non solo quelle del pranzo che aveva fatto Harry,
ma evidentemente i ragazzi le avevano preso il telefono anche durante
la serata di Gala, perché c'erano un sacco di foto di lei
che si
scatenava con Eleanor e
Perrie, di lei che
ballava un lento con Liam, della faccia sfiancata di Louis
che tentava di imporsi in una discussione con lei, di Zayn che tenta
di ficcare un intero muffin in bocca a Niall,
rischiando di soffocarlo, di lei che dormiva coperta solo dalle
lenzuola di un letto matrimoniale, con una luce soffusa a definire i
contorni del suo corpo rilassato... “Aspetta: quando l'ha
scattata
questa?! Pensavo di non essermi mai addormentata...”. Sarebbe
stata
la prima cosa che gli avrebbe chiesto la sera stessa, via Skype.
Sempre se ci fosse arrivata a fine giornata...
L'aereo era atterrato da
quindici minuti
ormai e, recuperata la propria valigia, Kaylie si stava dirigendo,
ancora con la musica sulle orecchie, verso l'uscita del gate. Poi la
vide: un'orda scalpitante di circa cinquanta paparazzi, cinque
telecamere, almeno venti giornalisti e una trentina di ragazzine
urlanti, la stava aspettando al varco. Fu letteralmente sovrastata da
domande, flash, richieste di autografi e foto, confessioni in
esclusiva, proposte di ospitate in televisione, curiosità su
Liam,
la loro relazione, cosa avessero fatto in quei due giorni, come si
sentisse ad essere “la ragazza di”...
Sentì
un'infinità di mani strattonarla
da tutte le parti, non riusciva a trovare l'aria per respirare dato
che tutti le si accalcavano addosso senza un minimo di attenzione...
“Questa non è di certo Londra...” fu
l'unico pensiero coerente
che le riuscì di formulare, fin quando non sentì
due mani morbide
ma, soprattutto, familiari prendere le sue e cominciare a farle
spazio attorno. Era sua mamma, accompagnata da altre quattro voci
familiari: quella di Alex, di Marta, di Denise e di suo padre.
Per quanto tentassero di farle
spazio, la
ressa sembrava non voler desistere, così Kaylie decise di
fare
quello che Louise le aveva insegnato a fare: respirare, sorridere e
tutto sarebbe andato per il meglio. Si bloccò, sotto lo
sguardo
attonito di sua mamma, e si rivolse all'intervistatrice più
vicina,
che oltre ad averle puntato un microfono praticamente in gola, la
stava sommergendo di domande idiote.
-Non mi aspettavo di avere
tutta questa
accoglienza, vi ringrazio tutti... Ma ora, se mi lasciate il
permesso, vorrei salutare quelle ragazzine che sono venute fin qui
per potermi dire “ciao” e che voi state
scaraventando da una
parte all'altra e poi gradirei molto andare a riposarmi... Grazie
ancora...
La mandria imbestialita si era
ammutolita
nell'esatto istante in cui aveva aperto bocca, ma ora che aveva
terminato di parlare, aveva ricominciato a muggire come mai prima.
Kaylie si diresse verso un gruppo di dodicenni che la stava salutando
e fece una foto con loro, firmando anche un paio di autografi. Poi,
raggiunta dalla sua famiglia e dalle sue migliori amiche, si diresse
velocemente verso la macchina. Fortuna che era da sette posti.
Marta- Dimmi che non
è sempre stato
così!!!???
La faccia di Marta, seduta
alla sua
destra, e quella di Denise alla sua sinistra, le fecero capire quanto
tutto quello le avesse sconvolte. Ma a quanto sembrava, non erano le
uniche: sua mamma non la smetteva più di blaterare circa il
fatto
che “quella non era educazione!”, “che
sua figlia non era un
fenomeno da baraccone!” e che “solo
perché lei è buona non
dovevano approfittarsene!!”. La adorava ancora di
più quando
diventava mamma-chioccia: la faceva sentire ancora una bambina
piccola e la cosa, al momento, non le dispiaceva per niente.
-No, state tranquille...
Lì è tutto
diverso... Ci sono anche lì dappertutto paparazzi e fan che
cercano
di farti qualche foto o di ottenere qualche autografo, ma sono molto
più tranquilli... Per lo meno, non fanno tutta questa
confusione....
Ma chi se ne frega di quei fotografi: ragazze mi siete mancate
così
tanto!!!
Kaylie cercò di
abbracciarle tutte e due
contemporaneamente, riuscendo solo ad incastrarsi quasi
irrimediabilmente con le cinture e le borse.
-Allora: come state??
Marta- Come stiamo noi?!?! Ma
dico:
l'irlandese ti ha fatto ubriacare prima di farti salire in aereo?!
Come stai tu?!!! Insomma: com'è stato? Ti sei divertita?!
Hai
conosciuto tanta gente famosa?! Le foto che mi hai mandato mi avranno
fatto venire almeno dieci infarti!!! Vuoi parlare?!!!
Denise- Kay, sinceramente,
penso ti
convenga parlare, altrimenti a Marta parte un embolo e ce la
giochiamo definitivamente....
Kaylie sorrise vedendo come
tutta quella
storia avesse fatto avvicinare molto le sue due migliori amiche.
Aveva sempre sperato che andassero d'accordo ma vederle, ora, che
davano chiari segni di essersi conosciute un po' meglio e di essersi
pure trovate bene assieme, la riempiva d'orgoglio.
-Va bene, va bene!! Facciamo
così: io vi
racconto tutto se voi non mi interrompete e vi fermate a dormire da
me sta notte... Altrimenti niente!
Marta- I nostri pigiami sono
già sopra
il tuo letto... Quanto al non fermarti mentre racconti, prometto di
impegnarmi a non farlo...
Denise- Sottoscrivo...
Così Kaylie si
trovò a ripercorrere con
le parole quelle due giornate assolutamente indescrivibili: le
sembrava sempre di non usare abbastanza aggettivi, di non rendere
bene l'idea, di dimenticare qualche dettaglio essenziale. “Ci
vorrà
tutta la notte per raccontargli tutto quello che mi è
capitato e
tutto quello che ho provato...” pensò quando
svoltarono nella
stradina che conduceva a casa sua.
Ma subito la sua mente fu
attirata da
qualcosa al di fuori della macchina: almeno quattro fotografi ed un
gruppo di venti ragazzine era appostato fuori dal portone, in attesa
che lei scendesse. Sentiva già lo spirito protettivo di sua
madre
montare a neve, come si fa con le uova quando si preparano i dolci,
così decise di dare alcune semplici indicazioni a tutti per
rendere
la discesa il meno rovinosa possibile:
-Ok... Facciamo
così: Alex tu vai ad
aprire la porta; papà tu prendi i bagagli; mamma cerca di
separare
le ragazze portandole vicino alla porta; Marta e Denise state vicino
a me, perché probabilmente avrò bisogno di
qualcuno che scatti le
foto per quelle ragazze... Tutto chiaro?? Perfetto... E, beh...
Grazie mille per tutta la pazienza che portate, non volevo foste
costretti a sopportare tutto questo....
Denise le mise una mano sulla
gamba e le
fece mutamente capire che per loro non sarebbe mai stato un problema
se questo era il prezzo da pagare per vederla felice: sì,
quelle
erano le migliori amiche che una qualsiasi ragazza potesse mai
desiderare.
Tutto filò liscio
come l'olio: i
fotografi si limitarono a seguire i suoi movimenti e le ragazze
(“Oddio, ma queste le ho viste mille e più volte
in paese!!”...
Forse a questo non si sarebbe mai abituata....) si ritennero
soddisfatte con qualche foto.
Quando mise piede nella sua
camera,
Kaylie sentì una fitta allo stomaco, quella familiare,
quella che
l'aveva avvertita, ormai un anno prima, della rivoluzione che si
stava per abbattere sulla sua vita. Come poteva sentirsi
così
diversa in quel luogo rispetto solo ad una notte prima? Denise, da
brava futura psicologa qual'era, sembrò capire
immediatamente che
qualcosa non andava:
Denise-
Kay,
va tutto bene?? Hai una faccia strana....
-Sì... E' solo
che....
Non riuscì a finire
la frase, perché le
lacrime avevano ricominciato a rigarle il viso, come poche ore prima,
in aeroporto. Ce l'avrebbe fatta a portare la giovane donna sicura
che aveva scoperto di poter essere in Inghilterra, anche dentro
quelle quattro mura così piccole?? Oppure sarebbe tornata ad
essere
la ragazzina insicura che non rischiava nulla per poter diventare chi
fosse veramente destinata ad essere??
Sentì le mani di
Marta e Denise condurla
su quel letto su cui aveva versato così tante lacrime, e
vide le due
amiche sedersi l'una di fianco a lei e l'altra per terra, ai suoi
piedi.
Denise-
Kay, va
tutto bene... Respira a fondo: vedrai che qualunque cosa sia
passerà... Quando vorrai noi saremo qui per ascoltarti...
Ora pensa
solo a respirare profondamente....
Marta- Forza... Inspiro...
Espiro....Ancora: inspiro... Espiro....
-Guardate che sto piangendo,
non sto per
avere un bambino!!!
Marta guardò Denise
negli occhi e poi
disse:
-Sta pure tranquilla, che
questa sta
benissimo!! Finché trova il fiato di fare battute
così sarcastiche,
stai pur certa che non sta per morire....
Le tre ragazze si scambiarono
delle
occhiate complici che le fecero scoppiare a ridere a crepa pelle in
meno di qualche secondo. Quando, finalmente, si furono riprese,
Kaylie trovò la forza di spiegare loro che cosa le stesse
succedendo:
-Allora... Quando sono
scappata da quel
corridoio la prima volta era perché non volevo che una
possibile
relazione con Liam potesse compromettere le mie, seppur minime,
possibilità di diventare qualcuno nel mondo dello
spettacolo... E
quando sono andata lì e quell'intervistatore ha parlato
delle
occasioni che sicuramente mi sarebbero giunte tra le mani, mi sono
sentita malissimo: eppure Liam sapeva già tutto ed, anzi, mi
ha dato
man forte e mi ha aiutato... Sta mattina delle fan dei ragazzi hanno
voluto fare delle foto con me, Eleanor
e
Perrie, non tanto perché fossimo le “ragazze
di”, ma perché gli
erano piaciute le mie coreografie!! Poi arrivo qui e l'unico motivo
per cui sono riconosciuta è perché sono
“la ragazza di”... Non
è giusto!!
Un'altra pesante lacrima era
caduta sul
lenzuolo di New York, aggiungendosi alle altre del passato.
-Sapete quante persone mi
hanno detto che
ho qualcosa di speciale lì?? Che ho talento?? Tutti... Non
lo dico
per vantarmi o cosa, non è da me... Ma lì mi
sembrava finalmente di
aver trovato il luogo giusto, il mio posto... Mentre quando sono
entrata in questa camera mi è tornato in mente com'era
vivere qui...
Qui non mi sento nessuno e come faccio a sopportarlo dopo aver capito
che posso essere quel qualcuno che ho sempre sognato?
Kaylie sapeva di averle
lasciate senza
parole, sapeva che quanto aveva appena confessato loro era molto
forte, ma quella mattina, svegliandosi accanto a Liam, si era
ripromessa di non mentire mai più a sé stessa e
nemmeno alle
persone che le volevano bene.
-E se proprio volete che mi
rovino di
confessioni: mi manca terribilmente Liam!!!!
Marta- Va bene, questo mi fa
tirare un
sospiro di sollievo... Sei ancora normale, perché dopo il
discorso
di prima mi stava venendo il dubbio di non avere più
un'amica di
vent'anni, ma una di ottanta con un'intera vita alle spalle!!!
-Beh, se ti può
consolare, non mi sono
mai sentita così tanto giovane come ora!!
Denise- Sai, Kay:
sei maturata tantissimo... E' impressionante, sembra che tu abbia
veramente vissuto un'altra vita in questi due giorni... Deve essere
successo di tutto!!
-Beh... Diciamo che una cosa
è
successa...
Marta- Aspetta, aspetta... Che
diavolo
è.... Oddio!!! Oddio!!
Stava di nuovo saltellando per
la stanza,
come quando Liam aveva risposto al primo tweet
di Kaylie: quella ragazza aveva qualche serio problema a contenere
l'euforia, ma l'adorava esattamente per questo.
Denise- Quindi, tu e Liam...
-Sì, io e Liam
abbiamo fatto l'amore...
E non guardatemi con quelle due facce da pesce lesso!! Lo dico
così
apertamente per il semplice fatto che ho già dovuto
raccontarlo a El
e Perrie, quindi, la cosa non mi imbarazza più di tanto...
Marta- Oh porca di quella
miseria!!!! E
com'è stato?!
-Marta, mi hai seriamente
fatto questa
domanda??
Marta- Senti, sei stata tu a
dire che non
ti imbarazzavi a parlarne!! E poi, noi cosa siamo?? Amiche di
scorta?! Sputa io rospo!!
-Denise: bloccala!!
Denise- Scusa, ma la ragazza
ha ragione:
ora devi raccontare tutto!!
Eccola quindi a raccontare,
per la
seconda volta in una giornata, quella notte trascorsa con Liam.
“Prometto di non dire mai più che solo i ragazzi
sono fissati con
il sesso...” pensò Kaylie guardando le espressioni
delle due
amiche. Terminato anche quel racconto poco usuale, le venne in mente
che doveva ancora scrivere alle ragazze ed ai ragazzi da quando era
atterrata. Prese il computer in mano, per scrivere loro qualche
tweet, ma si
bloccò. Non aveva aperto
volontariamente nessuno dei suoi social
network per tutta la durata del viaggio ed aveva evitato anche di
andare in Internet per non sapere che cosa la gente dicesse di lei.
Per prepararsi psicologicamente decise che fosse meglio prima
chiedere a Denise che cosa fosse successo in rete (le aveva lasciato
tutte le sue password)
mentre lei aveva
bellamente fatto finta che quel diabolico strumento, che in passato
l'aveva salvata dal non rivedere mai più il ragazzo che
amava, non
esistesse.
-Beh, diciamo che ne sono
successe di
cose... Ecco... Magari è meglio se ce la prendiamo un po'
con calma,
che ne dici??
Quando Denise suggeriva di
“prendersela
un po' con calma” era come se stesse dicendo
“lì fuori c'è la
fine del mondo, ma non ti preoccupare, andrà tutto
bene”: una
tragedia insomma.
-Denise Celeste Rotondi: dimmi
immediatamente che cosa dicono di me sul web altrimenti potrei
cominciare ad uscire di testa e ad urlare come una pazza!!! Ora!!!
Denise- Chiamami ancora con
tutto il mio
nome per esteso e giuro che non solo non ti dico nulla, ma ti
sequestro pure il computer, così non saprai niente di
niente!!
-Per favore, Denise, per
favore: poni
fine alla mia agonia e dimmi tutto quello che hai scoperto...
Marta- Dai, facciamola
smettere di
soffrire... Mi sembra un cagnolino abbandonato sul ciglio di
un'autostrada....
-Grazie Marta... Non fossi
così
concentrata su altro, ti avrei già picchiata per il
complimento che
mi hai appena fatto....
Denise- Allora... Partiamo da
Twitter...
Prese in mano il portatile di
Kaylie ed
entrò nel suo profilo. Quello che si presentò ai
suoi occhi fu
semplicemente sconvolgente: ormai aveva un milione di follower,
la sua casella dei messaggi privati stava scoppiando, come anche la
sua time-line di sue
immagini con chiunque
avesse visto in quei due giorni, postate da tutti gli account di news
sui ragazzi. La sentì montare da un angolo remoto della sua
anima:
quella sensazione di inadeguatezza, di non riuscire ad affrontare
tutte quelle opinioni che il mondo aveva su di lei, ma
riuscì a
tenerla temporaneamente a bada.
Passarono quindi a Facebook e
poi ai siti
di gossip. Lessero anche
tutte le
interviste che le avevano fatto quella sera sul red
carpet, aggiungendoci pure quelle che aveva fatto Liam e
tutta
la band. Ormai erano le undici passate quando finirono di spulciare
anche l'ultima più banale domanda su di lei o su cui lei
aveva
espresso un'opinione ed erano assolutamente esauste. Kaylie era
decisamente stanca e quella sensazione che era riuscita a tenere a
bada, ora stava divampando dentro di lei come un incendio e nessuna
parola di consolazione delle due ragazze sedute vicino a lei,
l'avrebbe fatta sentire meglio. “Dov'è finita la
sicurezza che
avevo scoperto dentro di me a Londra? Dov'è finita quella
giovane
donna fiduciosa e pronta ad affrontare il mondo??...” Erano
le
uniche due domande che la sua mente sembrava contemplare, come se si
fosse trasformata in un disco rotto che continuava ad incepparsi.
Ancora una volta stava tornando a fare sempre gli stessi errori, come
se ci fossero degli schemi appesi alle pareti della sua testa che le
impedivano di vedersi in maniera diversa, di rendersi conto, anche in
quel luogo che avrebbe dovuto chiamare “casa”, la
donna che aveva
intravisto con Liam. Già: Liam. Rileggendo le parole che le
aveva
detto, riguardando la dichiarazione che le aveva fatto sul tappeto
rosso, Kaylie si era sentita un po' sollevata, perché aveva
ricordato come tutto quello che aveva provato non fosse stato solo un
sogno, ma la più bella notte della sua vita. Eppure, quando
aveva
scovato l'intervista che aveva fatto ad entrambi il settimanale Hot
English Magazine , si era sentita di nuovo
persa perché
le parole che il suo ragazzo aveva usato per descriverla, le sembrava
si riferissero a qualcun altro che non fosse lei, ad una ragazza con
cui non si sentiva di avere niente in comune. Per aggiungere
ulteriori insicurezze, Kaylie aveva voluto a tutti i costi leggere
che cosa le fan avessero scritto su di lei durante quel bombardamento
di foto che le erano state fatte. Ogni singolo scatto era stato
correlato in giro per il web da centinaia di commenti, la maggior
parte dei quali la riteneva una ragazza stupenda e rinviava tutte gli
altri giudici a guardare i suoi video su YouTube per capire quanto
fosse anche talentuosa, mentre una minoranza non proprio esigua, la
giudicava come una ragazza “normale e senza tante
pretese”. Forse
non era esattamente la tragedia che si era prefigurata nella sua
testa, ma quel senso di inadeguatezza continuava a tormentarla ma,
fortunatamente, la sua buona stella non aveva smesso di seguirla e
dallo schermo del pc si diffuse per tutta la stanza il rumore della
richiesta di chiamata di Skype: era Liam. Kaylie guardò le
due
amiche sedute sul letto con lei e fece loro segno di avvicinarsi, per
poter entrare nell'inquadratura. Pochi secondo dopo cinque facce
stanche e sorridenti comparvero sullo schermo.
-Hi guys!! (Ehi ragazzi!!)
Tutti- Hi Kay!!! (Ciao Kay!!!)
-Are you still on the plain??
(Siete ancora in aereo??)
Zayn- Yes... We have to come
back to the
US, so it's quite a long journey... (Sì... Dobbiamo tornare
negli Stati Uniti, il viaggio è parecchio lungo...)
Niall- I think she knows it...
How are you?? How was your journey
home?? (Credo che lo sappia... Come stai tu?? Com'è andato
il tuo viaggio di ritorno a casa??)
-Now I'm quite fine, but when
I landed at
the airport there was a complete chaos waiting for me!! Paparazzi,
journalists, fans, manager... Luckily there were my two girls...
Well, you've already known Marta... (Ora sto abbastanza bene, ma quando
sono atterrata all'aeroporto c'era un vero e proprio caos che mi
aspettava!! Paparazzi, giornalisti, fan, manager... Fortunatamente
c'erano le mie due ragazze... Beh, conoscete già Marta...)
Tutti- Hi, Marta!! (Ciao,
Marta!!)
Marta- Hi, everybody!! (Ciao a
tutti!!)
-And now, let me introduce you
Denise,
the other Bff... (Ed ora lasciate che vi presenti Denise, la mia altra
migliore amica...)
Denise- Hello, guys! (Ciao
ragazzi!)
Tutti- Hi, Denise!! (Ciao
Denise!!)
-Guys, you sound like a group
of support,
please!! (Ragazzi sembrate tanto un gruppo di supporto, per favore!!)
Louis- I was waiting for you
to criticize
us!! (Stavo aspettando che ci criticassi!!)
-Lou, shut up!! You're the one
who needs
a group of support: in order to learn how to take care of a
girlfriend... (Lou, stai zitto!! Tu sei l'unico che ha bisogno di un
gruppo di supporto: per imparare a prenderti cura della tua ragazza...)
Kaylie fece la linguaccia a Louis,
che le rispose con dei versacci incomprensibili.
Harry- I was already missing
all these
little fights between both of you... Thanks Kay for remanding me why
I don't have a girlfriend... (Mi stavano già mancando tutte
queste piccole lotte tra voi due... Grazie Kay per ricordarmi
perché non ho una ragazza...)
-You don't have a real
girlfriend just
because you're a playboy, Harry... (Tu non hai una vera ragazza solo
perché sei un playboy, Harry...)
Harry- Yes, she's right...
(Sì, ha ragione...)
Niall- And why I do not have a
girlfriend?? I'm not a playboy... (Ed io perchè non ho una
ragazza?? Io non sono un playboy...)
-But you're too much like the
Charming
Prince, Niall... And for the moment, women prefers the jerks... But
then, they will all come to you... (Ma tu assomigli troppo al Principe
Azzurro, Niall... E al momento, le donne preferiscono i cretini... Ma
alla fine, verranno tutte da te...)
Niall- Thanks, Kay... Now, I
feel much
better... (Grazie Kay... Ora mi sento molto meglio...)
Louis- Why do you have kind
words for
everybody, except for me?? (Ma perché hai parole gentili per
tutti, eccetto che per me??)
-Because I heard El and she
told me that
you didn't buy her a gift, before you left!! (Perché ho
sentito El e mi ha detto che non le hai comprato nemmeno un regalo,
prima di partire!!)
Louis- That's not true!! I
give her all
my love and.... (Questo non è vero!! Le ho dato tutto il mio
amore e...)
-Lou!!! Giving her all your
love and
“something else” it's just not enough... Be more
romantic!!! (Lou!!! Darle tutto il tuo amore e "qualcos'altro" non
è abbastanza... Sii più romantico!!!)
Liam- Sorry if I barge in, but
if you
guys are good enough with all the love advices Kay gave you, I really
like to talk with my girlfriend for a while... (Scusate se mi
intrometto, ma se voi ragazzi siete soddisfatti con tutti i consigli di
cuore che Kay vi ha dato, vorrei veramente parlare con la mia ragazza
per un attimo...)
Niall- C'mon, she's not
yours!!! (Avanti, non è tua!!!)
Un'occhiataccia di Liam li
fece
allontanare tutti, con la promessa di ritornare dopo. Essendo dotate
di un intuito che molto si avvicinava alla telepatia, Marta e Denise
dissero che sarebbero andate a preparare uno spuntino di mezzanotte,
lasciando così Liam e Kaylie da soli, l'uno di fronte
all'altra.
Liam- Kay, are you okay??
(Kay, stai bene??)
-What?! Oh, yes, I'm fine...
And you?? (Cosa?! Oh, sì, sto bene... E tu??)
Liam- Kay... Don't even try to
change the
subject!! What's going on, babe?? (Kay... Non provarci nemmeno a
cambiare argomento!! Che cosa succede, babe??)
-I'm not so sure that I'm
ready to manage
all these things... (Non son molto sicura di essere pronta a gestire
tutte queste cose...)
Liam- Which
“things”? (Quali "cose"?)
-The paparazzi, the
interviews, the
fans... Liam, I have some fans!!! That's ridiculous!! I shouldn't
have fans just because I'm your girlfriend.... (I paparazzi, le
interviste, le fan... Liam, ho delle fan!!!! Questo è
ridicolo!! I non dovrei avere della fan solo perché sono la
tua ragazza...)
Liam- You don't have them just
because
you're my girlfriend... I read some articles, during the travel, and
also some tweets that fans sent me in these two days... They love you
because you're an amazing dancer, a marvellous person and a beautiful
woman... (Tu non le hai solo perchè sei la mia ragazza... Ho
letto alcuni articoli, durante il viaggio, e anche qualche tweet che le
fan mi hanno mandato in questi due giorni... Loro ti amano
perché sei una fantastica ballerina, una persona
meravigliosa e una bellissima donna...)
-Liam, when you will stop
making me
blush, tell me and I'll tell you which is the truth... (Liam, quando
hai finito di farmi arrossire, dimmelo così ti
dirò qual'è la verità...)
Liam- Light my mind....
(Illuminami la mente...)
-I'm so proud of myself: your
irony keeps
getting better!! Anyway, the matter is: when I was there with you and
the guys, everything seamed to be so easy and right. I also thought
to have understand what could be my project of life... But now that
I'm here, on my own, with you miles away from me, I just feel like a
stupid child who still believes in fairytale... (Sono così
fiera di me stessa: la tua ironia continua a migliorare!! Comunque, il
problema è: quando ero con te e i ragazzi, tutto sembrava
essere così semplice e giusto. Ho anche pensato di aver
capito quale potesse essere il mio progetto di vita.... Ma ora che sono
qui, da sola, con te a miglia di distanza da me, mi sento solo una
stupida bambina che crede ancora nelle favole....)
Liam- Kay, the girl I saw
here, till this
morning, is the same girl is standing in front of me right now!! You
just have to wait that also the real world understands this... Time
will tell us who you're destined to be... But, till that moment,
believe me: you're incredible and I already miss you... (Kay, la
ragazza che ho visto qui, questa mattina, è la stessa
ragazza che è di fronte a me proprio ora!! Tu devi sono
aspettare che anche il mondo reale lo capisca... Il tempo ci
dirà cosa sei destinata ad essere... Ma, fino a quel
momento, credimi: tu sei incredibile e mi manchi già...)
-I miss you too... Liam, I'm
not so sure
of how can I fall asleep tonight... (Mi manchi anche tu... Liam, non
sono sicura di riuscire a dormire stanotte...)
Liam- Well, you have Marta and
Denise
with you... Wish I could be there too.... Sorry, babe, but I have to
go now: Louise is going to explain our next three days timetable....
The Sergeant is calling... (Beh, hai Marta e Denise con te... Vorrei
essere lì anche io... Scusa, babe, ma devo andare adesso:
Louise: ci deve spiegare la nostra scaletta dei prossimi tre giorni...
Il Sergente sta chiamando...)
Dall'altro lato del jet
privato, si
sentiva la voce della ferrea manager che disponeva tutto per una
veloce riunione della squadra ma, sentendosi chiamata in causa, si
avvicinò allo schermo del computer, facendo comparire il suo
volto
dall'espressione attenta:
Louise- Hi, dear!!! How are
you? I'm
gonna call you, maybe tomorrow, okay?? See you... Liam, c'mon!! Louis,
please stop playing Fifa and come here!! (Ciao, cara!! Come stai?? Ti
chiamerò, magari domani, okay?? Ci vediamo... Liam, forza!!
Louis, per favore, smettila di giocare a Fifa e vieni qui!!)
-I think it's better if you go
now... I
love you... See you soon!! (Credo che sia meglio se tu vada ora... Ti
amo... Ci vediamo presto!!)
Liam- Love you too... I'll
call you!!! (Ti amo anch'io... Ti chiamo!!!)
Poi il rassicurante volto di
Liam
scomparve dallo schermo e Kaylie sentì una fitta allo
stomaco:
questa volta non era per quella familiare sensazione che qualcosa
stesse per accadere, quanto perché sentiva che le mancava
qualcosa,
o meglio, qualcuno. Se solo avesse imparato a convivere con quel
sentimento di costante assenza, l'avrebbe considerato come un
traguardo enorme. Ma ce l'avrebbe fatta: era stanca di sentirsi
sempre inadeguata, di dover mettere in discussione sempre sé
stessa
prima che tutti gli altri, di non credere che anche lei potesse un
giorno guardarsi allo specchio e vedere riflessa l'immagine che aveva
intravisto in quella magica notte londinese, che era ormai a
ventiquattro ore di distanza da lei.
Raggiunse Marta e Denise in
salotto e si
mise a guardare una puntata vecchissima di “The
O.C.”, che aveva
visto almeno altre cinque volte: quella consapevolezza nel suo cuore
era tornata a far capolino e quella normalità, per una volta
tanto
in vita sua, non le sembrò soffocarla, ma anzi, la fece
sentire un
poco più in pace con la sua voglia scalpitante di vivere.
Hi Sweetheart!!!
Cominciamo con
un: AVETE SENTITO MIDNIGHT MEMORIES?!?! Lo so, non è molto
carino il fatto che sia stato messo in circolazione prima della data
prefissata, ma io l'ho già pre-ordinato, quindi ascoltarlo
ora o tra una settimana non cambia molto, l'impotante è
comprarlo!! E sinceramente credo di non aver mai fatto acquisto
migliore, dato che senza ogni ombra di dubbio è uno dei
migliori album di sempre... Ma non solo perché è
loro (benché questo potrebbe essere suffciente *-*) ma anche
per i testi più maturi, le sonorità
più ricercate e le collaborazioni che hanno fatto.... Una
parola: PERFETTO <3 (ho pianto come una cretina mentre ascoltavo
le canzoni, con i birvidi su tutto il corpo... Assurdo O.o")
Detto questo, che
ne pensate del capitolo?? Io non ne ho la più pallida idea,
eppure darei non so cosa per sapere che cosa passa per la vostra
impegnatissima e interessantissima testolina quando leggete ^^ Eccetto
il momento un po' lacrimoso degli addii, qui si comincia a
vedere come la vita di Kaylie stia cambiando, ma finiranno qui gli
sconvolgimenti?? E lei riuscirà a portare quelle certezze
londinesi anche in Italia?? Mah... Chi lo sà.. Voi che
dite???
Grazie mille per
leggere... Siete speciali anche solo per questo <3
Lots Of Love
<3
|
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Capitolo 14 *** C'mon C'mon ***
C'mon,
C'mon
Quando Louise
le aveva detto che l'avrebbe richiamata il giorno dopo, Kaylie non
aveva pensato stesse dicendo seriamente, fino a quando non vide
comparire sullo schermo del suo cellulare il nome “Louise-the
Sergeant” e una canzone, che non aveva impostato
lei,
partire come suoneria. Era la colonna sonora di Profondo Rosso e
sicuramente era stata una delle tante aggiunte e regali che Harry le
aveva lasciato disseminati nel cellulare, dopo averlo tenuto in mano
per meno di un'ora.
“Dovrò
ricordarmelo per il futuro: mai
dare il proprio telefono in mano ad uno dei ragazzi se non
c'è
nessuno a supervisionarli...”. Infatti si era trovata a
scorrere
fotografie di chiunque fosse passato per la stanza dove avevano
pranzato il mezzogiorno precedente, di qualunque cosa avesse
catturato la sua attenzione durante la serata di Gala ma,
soprattutto, un book
fotografico di facce
da idioti di Harry, Louis e Niall.
Senza
contare il fatto che avesse cambiato tutte le suonerie di ogni
componente della band, cosicché, se mai avesse ricevuto una
chiamata
di Harry, sarebbe partita
a palla “I'm
sexy and I know it”.
Kaylie si riscosse dai suoi
pensieri e
rispose alla chiamata, anche solo per far terminare quella melodia
piuttosto inquietante.
Louise- What's up, lady???
(Come va, signorina???)
-Hi, Louise... I'm quite
fine... I
already miss the guys, but I'm fine... And you?? (Ciao, Louise... Sto
abbastanza bene... Mi mancano già i ragazzi, ma sto bene...
E tu??)
Louise- Oh, if you miss them
so much I
can always send them back to you by now... Louis, stop playing that
stupid game and rehearse!!! (Oh, se ti mancano così tanto
potrei sempre mandarteli indietro anche ora... Louis, smettila di
giocare con quel stupido gioco e vai a provare!!!)
-He's still so into Fifa 13??
(E' ancora tutto preso da Fifa 13??)
Louise- Gosh, they're gonna
make me
mad!!... (Oddio, mi faranno impazzire!!...)
A quanto sembrava non era
concepito nel
vocabolario della ferrea manager la vaga possibilità di
rispondere
ad anche una sola delle domande che Kaylie le poneva, ma ormai aveva
capito che non era per cattiveria, ma proprio perché la sua
mente
viaggiava ad una velocità così elevata che non
percepiva le domande
banali che si potrebbero fare per portare avanti una normalissima
conversazione. D'altra parte, quelle con Louise
non erano mai conversazioni normali e quella che stavano per avere
avrebbe solo confermato i sospetti di Kaylie.
Louise- Anyway... Wait a
second, so I can
get out of the studio... Okay, Kay... Let's talk!! (Comunque... Aspetta
un secondo, così posso uscire dallo studio... Okay, Kay...
Parliamo un po'!!)
Ecco, quando Louise
diceva che bisognava parlare era più o meno
come quando
Denise diceva che bisognasse prendere la situazione “con
calma”:
si potevano già vedersi profilare i contorni di una
catastrofe
imminente.
-Tell me everything, Louise...
(Dimmi tutto, Louise...)
Louise- I was wondering if you
have
already received any kind of job offer... Because I have a friend of
mine who will be very happy to become your manager and find you some
interesting work as a professional dancer.... (Mi stavo chiedendo se
avessi già ricevuto qualche tipo di offerta lavorativa...
Perché ho un mio amico che sarebbe veramente felice di
diventare il tuo manager e trovarti qualche interessante lavoro come
ballerina professionista...)
-Wait... What?! (Aspetta...
Cosa?!)
Louise- His name is Paul
Higgins... He's
one of the best, literally!! I think he's already got some ideas for
you and... (Il suo nome è Paul Higgins... E' uno dei
migliori, letteralmente!! Credi che abbia già alcune idee
per te e...)
Quella donna doveva odiare
seriamente
anche il solo pensiero di dare risposta ad una domanda, così
Kaylie
fu costretta a cambiare strategia per sperare di veder risolto almeno
un decimo dei dubbi amletici che si stavano dibattendo dentro di lei.
-So,
you're telling me
that there's someone interested in being my manager... And that
should mean that I can finally try to realize my dreams... Wow... I
think my heart has just stopped beating... (Quindi, tu mi stai dicendo
che c'è qualcuno interessato ad essere il mio manager... E
questo dovrebbe significare che i potrei finalmente cercare di
realizzare i miei sogni... Wow... Credo che il mio cuore abbia appena
smesso di battere...)
Louise- Kay, dear?? Are you
okay? I don't
hear very well... (Kay, cara?? Tutto apposto? Non ti sento molto
bene...)
“Forse dirle che
stavo per avere un
infarto ha funzionato...” pensò Kaylie, sentendo
affiorare un
sorriso sulle sue labbra: tutto quello che aveva sempre sognato di
fare, poter esibirsi su un palco, davanti a migliaia di persone,
facendo ciò che più amava al mondo, ovvero
ballare, stava forse per
diventare realtà... “Spero solo che nessuno mi
venga a
svegliare...”.
-Yes!! I'm fine... No, I'm not
just
fine... I'm on cloud nine!!! So what should I do now, Louise??
(Sì!! Sto bene... No, non sto solo bene... Sono al settimo
cielo!!! Quindi cosa dovrei fare ora, Louise??)
Louise- Oh, I'm so happy that
you
accepted this huge opportunity... I was scared you would reject the
offer just because it came from me, Liam's manager, but I also knew
you were a wise girl!! So, now you just have to sign the contract and
than have faith... But, first of all you have to see and talk with
Paul!! I'll give you his number and... (Oh, sono così felice
che tu abbia accettato questa enorme opportunità... Avevo
paura che potessi rifiutare l'offera solo perché veniva da
me, la manager di Liam, ma sapevo anche che tu fossi una ragazza
intelligente!! Quindi, ora devi solo firmare il contratto e poi avere
fede... Ma, prima di tutto, devi vedere e parlare con Paul!! Ti
darò il suo numero e...)
Kaylie passò al
telefono con Louise
i seguenti trentacinque minuti, facendosi sommergere da numeri di
telefono, indirizzi email, indicazioni di argomenti da trattare
quando avrebbe chiamato, informazioni “essenziali”
per entrare a
far parte del duro mondo dello spettacolo ed un quantitativo
indefinito di parole che si riversarono su di lei come una valanga di
neve fresca. Come avrebbe fatto ora?? Quella mattina, quando si era
svegliata ed aveva aperto i balconi della sua camera, si era trovata
davanti uno spettacolo inquietante: tre paparazzi erano appostati
davanti il portone di casa sua, già con le macchinette
pronte a
scattare nell'esatto momento in cui avrebbe messo piede oltre la
soglia. Dalla sera precedente aveva ricevuto almeno sei telefonate di
uffici stampa che le chiedevano un'intervista esclusiva ed almeno
dieci email di giornali di gossip
per avere
la possibilità di fare qualche copertina con lei e, magari,
con Liam. Quindi, quando era arrivata la chiamata di Louise,
si era sentita vagamente sollevata in quanto era decisa a chiedere a
lei come si sarebbe dovuta comportare e che avrebbe potuto risolvere
tutto in men che non si dica. Ma ora che aveva scoperto la vera
motivazione della chiamata della manager, non era più molto
sicura
che tutto sarebbe mai tornato alla normalità e non era
nemmeno
sicura di esserne così dispiaciuta. Non perché le
piacesse essere
inseguita dai paparazzi, ma perché sapeva che quello sarebbe
stato
il prezzo da pagare per inseguire i suoi sogni. Quando chiese alla
manager cosa dovesse rispondere a tutte quelle richieste (sempre
usando uno stratagemma come una battuta casuale sul fatto che un
fotografo stesse cercando di arrampicarsi sul muro di casa sua...),
si sentì rispondere che avrebbe risolto tutto Paul
e che, proprio per questo, doveva chiamarlo il prima possibile, tanto
che le fece giurare che si sarebbe fatta viva con lui entro sera.
Dopo aver ottenuto un giuramento solenne da Kaylie, Louise
le disse che doveva assolutamente tornare dai ragazzi, dato che
stavano facendo tutto fuorché prepararsi per il concerto...
-Louise, can you say hi for me
to the
guys?? I miss them so much.... But what are they doing?? There's so
much noise!! (Louise, potresti salutare i ragazzi da parte mia?? Mi
mancano tantissimo... Ma cosa stanno facendo?? C'è una
confusione terribile!!)
Louise- Liam is putting on
Louis' head a
pile of cups for tee, while Harry is reading an up-side-down
newspaper and Niall and Zayn are playing football... I swear I'm
gonna kill them all today!! (Liam sta mettendo una pila di tazze di
thé sulla testa di Louis, mentre Harry legge un giornale al
contrario e Niall e Zayn stanno giocando a calcio... I giuro che oggi
li uccido tutti!!)
-Please, Louise, don't!! You
know that
they're like five years old boys... You have to feel with them... (Per
favore Louise, non lo fare!! Lo sai che sono come dei bambini di cinque
anni... Devi comprenderli...)
Louise- Guys, stop!!! C'mon,
this
rehearsal is becoming a circus!!! (Ragazzi, basta!!! Avanti, queste
prove stanno diventando un circo!!!)
-Louise, I'm still up... Put
the phone
away from your mouth.... (Louise, io sono ancora in linea.... Metti il
telefono lontano dalla tua bocca...)
Liam- It's Kay on?!
(C'è Kay?!)
Louise- Oh, sorry dear!! Yes,
she is but
now you have to go rehearsal, so you will talk with her later... See
you soon, Kay... Kisses... (Oh, scusa cara!! Sì,
è lei ma tu ora devi andare a provare, quindi parlerai con
lei dopo... Ci vediamo presto, Kay... Baci...)
-Hi guys!! I miss you!! Good
luck for the
show!!! See you soon, Louise... Kisses... (Ciao ragazzi!! Mi mancate!!
Buona fortuna per lo show!! Ci vediamo presto, Louise... Baci...)
Sì, l'ultima frase
l'aveva urlata
sperando che i ragazzi potessero sentirla e non rimase delusa: dopo
un primo momento di dubbio se avessero capito bene, Kaylie
sentì
cinque voci squillanti che la salutavano di ramando, riuscendo,
così,
a conquistarsi una grido di frustrazione da far venire la pelle d'oca
da parte della povera Louise.
Dopo di che,
la linea cadde.
Dirigendosi verso il salotto,
si ritrovò
a fronteggiare due facce sconcertate sulla soglia della porta, dato
che Marta e Denise si erano piazzate in mezzo al suo cammino come due
sfingi egizie.
Marta- Ora tu mi dici per filo
e per
segno che cosa ti ha detto Louise
per
tenerti al telefono quasi un'ora!!
Denise- E per la cronaca, non
vogliamo
omissioni di alcun tipo, dato che le ultime hanno fatto si che ci
ritrovassimo a dover affrontare una folla imbufalita di fotografi e
fan all'aeroporto, solo perché ci avevi detto che forse
avevi
ricevuto “un po'” più
visibilità di quanta ti fossi
immaginata!!
-Va bene, va bene... Prometto
che non
limiterò più le proporzioni di tutto questo caos,
dato che ormai ne
siete pienamente coinvolte.... Louise voleva dirmi che uno dei
migliori manager di tutta la Gran Bretagna e dell'Irlanda vorrebbe
farmi firmare un contratto con lui per potermi trasformare in una
ballerina professionista!!!
Marta e Denise- Che cosa?!?!
Denise- Stai scherzando?! Ma
è
fantastico, Kay!!!
Marta- Oddio,
diventerò veramente la tua
portaborse!!! Questo è fantastico!!! Cosa ha detto Liam??
Doveva aspettarselo. Quando
mai nella sua
vita, Kaylie aveva visto un suo piano filare tutto liscio senza
intoppi??
-Io, a dire il vero, non
gliel'ho ancora
detto... Cioè, non ne ho avuto l'occasione, ma sta sera
sarà la
prima cosa che gli dirò!! Lo giuro!!!
Non sapeva bene
perché si sentisse così
in colpa per quell'occasione che le era capitata tra le mani. La
stessa Louise le aveva detto che aveva avuto paura rifiutasse per il
fatto che quella possibilità le fosse fruttata
perché ora era la
ragazza di uno degli One Direction e questo l'aveva fatta sentire
ancora peggio. In fin dei conti, era scappata da quel corridoio
esattamente perché voleva farcela da sola, voleva che fosse
solo il
suo talento a condurla tra l'Olimpo delle stelle dello spettacolo...
Eppure, anche rifiutare quel regalo che il destino o i piani alti le
avevano fatto, le appariva come un errore grande tanto quanto quello
che aveva commesso quella notte di ormai tre mesi prima. Ma
l'opinione di Liam era tutt'altra cosa. La sua opinione contava
più
di qualsiasi altra, non perché ormai Kaylie avesse perso la
sua
identità in quella di lui e volesse a tutti i costi entrare
a far
parte del suo mondo, dimenticando quello da cui lei proveniva, ma
perché era stato lui a farle capire cosa potesse fare della
sua
vita, quali potenzialità stava sprecando vivendo
così, tanto per
fare. No, Liam l'avrebbe supportata, ne era sicura, o per lo meno, lo
sperava con tutto il suo cuore.
-Secondo voi si
arrabbierà?
Erano sedute sul divano,
davanti
all'ennesima cantante che si presentava con l'ennesimo pezzo urlato
davanti ai giudici di X Factor, mentre immergevano i cucchiai in
abbondati porzioni di gelato alla stracciatella.
Denise- Sinceramente penso che
ti
supporterebbe anche se decidessi di conquistare il mondo
rimbambendolo con dei video di te che balli la Macarena...
-Ma si può sapere
da dove ti sbucano
fuori certe idee?? Io sono sconvolta...
Denise- Solo perché
non capisci il mio
genio, non vuol dire che non sia valido... Comunque credo che non
solo ti supporterà, ma ti dirà che ce la farai
sicuramente... Cosa
di cui sono convinta pure io....
Marta- Concordo con il genio
incompreso... Farai faville ai provini!!
Tra l'annuncio alle ragazze e
quella
conversazione davanti a quintali di gelato, Kaylie aveva avuto il
permesso di sua mamma per poter avere un agente e provare seriamente
ad inseguire i suoi sogni. Così, aveva preso in mano il
telefono e
chiamato il fantomatico Paul Higgins,
il
super manager che l'avrebbe introdotta nello sfavillante e difficile
mondo dello spettacolo. Quell'uomo era assolutamente pazzesco: alla
chiamata aveva risposto con un entusiasmo smodato (evidentemente
Louise gli aveva già dato il numero di Kyalie), che per poco
non le
fece cadere il cellulare dalle mani, e poi si era lanciato a
presentarle un'infinita lista di progetti che aveva per lei... Il
book fotografico non serviva che lo facesse perché avevano
preso
delle foto dalla serata di gala ed alcune dal suo profilo su
Facebook... Aveva già trovato delle audizioni da farle fare,
la
prima sarebbe stata di lì a cinque giorni, a Londra, per
ottenere un
ingaggio come ballerina di supporto durante il tour di Olly Murs...
Per il biglietto e l'albergo c'avrebbe pensato lui, lei sarebbe
dovuta arrivare lì, un giorno prima, con tanta voglia di
mettersi in
gioco, ma soprattutto , con una forza di volontà
inossidabile per
poter portare a casa quel posto... Quando Kaylie aveva sentito il
nome di Olly Murs per poco non si era messa a gridare contro il
cellulare, benché non si fosse riuscita a trattenere dal
fare una
balletto idiota per esprimere tutta la sua euforia alle due ragazze
sedute di fronte a lei. La telefonata con quel grand'uomo di Paul
era durata più di un'ora (“Mia madre mi
ucciderà per tutte le
ricariche che sto facendo fuori a forza di chiamare numeri in
Inghilterra...”) e per festeggiare, le ragazze si erano
regalate
quelle enormi coppe di gelato che, a forza di parlare del luminoso
futuro di Kaylie e delle disastrose audizioni dei concorrenti di X
Factor, si erano presto consumate. Le sue due meravigliose migliori
amiche quella notte l'avrebbero passata nei rispettivi letti,
lasciando sola Kaylie per la prima volta da quando era tornata. Aveva
trascorso in casa tutto il giorno, chiacchierando e spettegolando con
loro, per evitare di essere assalite dai paparazzi che le aspettavano
al varco e che si erano finalmente allontanati grazie ad un fortuito
temporale estivo. Paul le
aveva detto di
evitare qualsiasi tipo di intervista o ospitata televisiva
finché
non si fossero visti di persona per le sue audizioni, di modo da
poter mettere appunto un accurato “piano d'azione”,
terminologia
che aveva inquietato parecchio Kaylie e le due ragazze che erano con
lei, dato che si ritrovavano invischiate nella faccenda tanto quanto
la neo fidanzata di un membro della boy-band più famosa del
momento.
Finita la puntata Marta e
Denise
prepararono armi e bagagli per ritornare alle loro dimore, lasciando
quindi a Kaylie l'ingrato compito di dire al suo super famoso ragazzo
che stava per tentare la via del successo, nonostante questo avrebbe
sconvolto ulteriormente le loro vite.
Marta- Andrà tutto
bene... Semplicemente
fagli capire quanto questo sia importante per te, ma sono certa che
lo sappia già... La vuoi sapere una cosa??
-Dimmi tutto, donna....
Marta- Sono un po' invidiosa
di quello
che hai...
-Marta, non per fare la
montata e
vantarmi, ma penso che tu non sia l'unica ad invidiare quello che sto
vivendo io adesso...
Marta- Cretina!!! Intendevo
dire che sono
invidiosa del fatto che tu abbia un ragazzo che ti ama così
tanto e
che sappia perfettamente quali siano le tue aspirazioni, tanto da far
di tutto perché tu possa realizzarle...
-Mi stai per caso dicendo che
le cose tra
te e Max non vanno bene??
Denise- Ragazze, penso che voi
abbiate
bisogno di un momento solo per voi due... Io vado, che sento
già
bruciare dentro di me l'ispirazione per scrivere il mio saggio sulla
relazione tra uomo e Internet... Ci sentiamo Kay, così mi
racconti
com'è andata la tua “pericolosa
confessione” con Liam... Ti
voglio bene....
L'ultima parte l'aveva
aggiunta dandole
un enorme abbraccio che Kaylie non poteva essere più felice
di
ricambiare.
-Ti voglio bene anch'io...
Grazie per
tutto quello che hai fatto per me!!! Ci sentiamo...
Marta e Kaylie si sedettero
sulle scale
che conducevano all'appartamento dove viveva, dato che l'afa che
imperversava fuori, sembrava non avere alcun effetto su quella
porzione di casa. Era da quando si conoscevano che ogni qual volta
dovessero parlare di questioni di estrema importanza si rifugiavano
sempre sullo stesso angolo di scale, come fosse una sorta di luogo
sacro destinato alle confessioni importanti di quella coppia di
inseparabili amiche.
-Allora, dov'è il
problema?
Marta- Non penso che mi ami,
Kay... Non
dico che non ci tenga a me, ma non mi ama....
-Marta, magari per lui
è una situazione
nuova... Non ha mai avuto una ragazza per più di due
settimane,
mentre con te sta provando qualcosa di nuovo... Forse gli ci vuole
più tempo per rendersi conto di quanto profondi siano i suoi
sentimenti per te...
Marta- Kay, scusa, ma non
penso sia
così... Quando ho visto le foto che mi hai mandato di voi
due
assieme o quando vedo Liam che ti guarda attraverso lo schermo del
computer... Beh, è semplicemente diverso... Diverso rispetto
a
quello che io ho con Max... Sembra sempre che Liam abbia bisogno di
te per respirare, come se fosse dipendente dalla tua presenza!!!
-Ok, questo è
inquietante!! E
preoccupante, perché vorrebbe dire che adesso starebbe
morendo
agonizzante per mancanza d'aria, come un pesce fuor d'acqua... Che
brutta immagine!!
Marta- Scema!! Hai capito cosa
intendevo...
-Sì, l'ho capito...
E purtroppo non
penso che tu ti stia sbagliando più di tanto... Forse, Max,
non è
proprio capace di amare...
Marta- Ma è mai
possibile che quelli
complicati capitino tutti a me?! Sembra che c'abbia una calamita per
i casi disperati....
-Secondo me, il problema
è che ci stai
pensando troppo... Intendo al fatto di dover trovare l'uomo giusto a
tutti i costi... Se c'è una cosa che ho imparato da tutta
questa
storia è che il fantomatico principe azzurro non arriva mai
in
groppa ad un cavallo bianco, vestito in livrea... Più
probabilmente
arriverà in una macchina di seconda mano e indossando delle
All Star
ai piedi...
Marta- Sei pazzesca!!... Lo
sai? Pensavo
che con tutta questa faccenda di Liam , degli One Direction, del
successo non avresti più avuto tempo per me... Non per
cattiveria,
ma perché il tuo mondo sarebbe completamente cambiato...
Invece sei
sempre tu, la mia Kay!!
-Non cambierò mai,
Marta!! Non con
voi... Te e Denise siete le due persone che mi conoscono di
più
sulla faccia dell'universo... Beh, eccetto mia mamma ed ora Liam...
Ma rimane il fatto che per voi ci sarò sempre, anche fossi a
chilometri di distanza, è una promessa solenne...
Kaylie fece
“giurin-giurello” come ai
tempi dell'asilo e Marta fece lo stesso. Benché potesse
sembrare una
gesto infantile, sapevano entrambe che aveva un significato
più
importante: qualsiasi cosa sarebbe successa da quel momento in avanti
non avrebbe mai influito sulla loro amicizia, perché quello
era uno
dei pochi punti fermi della loro esistenza e per niente al mondo vi
avrebbero rinunciato. Senza una parola si abbracciarono per circa
cinque minuti, finché il cellulare di Kaylie non
suonò avvertendola
dell'arrivo di un messaggio: era Liam che le chiedeva di andare su
Skype.
-E' l'ora della
verità... Se non hai mie
notizie entro domani a mezzogiorno, chiama mia mamma e dille che come
colonna sonora al mio funerale voglio I
Dreamed
I Dream cantata da Anne Hathaway...
Marta- Tu sei pazza!! Oltre
che
un'emerita idiota!!! Ma è per questo che ti voglio un mondo
di bene...
-Lo so... Sono fantastica!
Scherzo... Ci
sentiamo domani.... Se ci arrivo...
Fece una linguaccia ad una
Marta,
finalmente, sorridente ed entrò in casa. La richiesta di
chiamata di
Skype già lampeggiava sullo schermo, ormai sempre acceso,
del
computer. Si chiuse la porta della camera alle spalle e si diresse
con il pc in mano verso il letto, dove si accomodò con un
cuscino in
grembo e Bradin a tenerle compagnia. Schiacciò
“accetta”.
Liam- Finally!!!! I've been
waiting for
ages!!! (Finalmente!!!! Ti ho apettato per secoli!!!)
-Hi, Liam... Good to hear you,
too... (Ciao Liam... E' bello sentire anche te....)
Liam- Sorry, Kay... But Louise
has
literally freaked out today... (Scusa, Kay... Ma Louise mi ha veramente
fatto impazire oggi...)
-I know... She seamed to be so
stressed
out when she called me, this morning.... (Lo so... Sembrava essere
veramente stressata quando mi ha chiamato, questa mattina...)
Liam- Exactly!! Let's talk
about that
call... No, wait... Who's there with you?? (Esattamente!! A proprosito,
parliamo di quella chiamata... No, aspetta... Chi c'è
lì con te??)
-Oh, at the end!! Say
“hi” to
Bradin.... Hi, Liam!! (Oh, alla fine!! Dì "ciao" a Bradin..
Ciao, Liam!!)
Kaylie
fece muovere la
zampina di peluches del
pupazzo, imitando una vocina infantile, per salutare il ragazzo
dall'altra parte dello schermo, che ricambiò il saluto con
una finta
espressione di insofferenza. Con lui non riusciva mai a sentirsi a
disagio, nemmeno quando dava il meglio di sé regredendo
all'età di
cinque anni, facendo parlare Bradin con una vocina idiota,
sfruttandolo come barriera tra lei e Liam pur di evitare il momento
del fatidico “discorso”.
Liam- Hi, little hideous
Bradin... (Ciao, piccolo odioso Bradin...)
-Liam, please!! Don't hate me
just
because I can hug Kay as much as I want, while you're miles away....
(Liam, per favore!! Non odiarmi solo perché posso
abbracciare Kay quanto voglio, mentre te sei a miglia di distanza...)
Liam- But you won't ever do
with her what
I did last night... (Ma tu non farai mai con lei quello che ho fatto io
l'altra notte...)
-You don't know it... (Tu non
lo sai...)
Liam- Oh, that's disgusting!!!
Give me
back my innocent girlfriend!! (Oh, è disgustoso!!! Ridammi
la mia innocente fidanzata!!)
-Oh, I've never been innocent
and pure in
my whole life... (Oh, io non sono mai stata innocente e pura in tutta
la mia vita...)
Kaylie aveva abbassato Bradin
da davanti
la sua faccia, avendo così modo di vedere la faccia di Liam
mutare
da un'espressione di
“per-quanto-tempo-vuoi-ancora-giocare-con-me”
ad una che sembrava urlare
“ti-prego-dimmi-che-stai-scherzando-e-
non-mi-hai-mentito-per- tutto-questo- tempo”.
“Devo ancora capire
come faccia a fare
delle facce che vogliono dire così tante cose
contemporaneamente...
Nemmeno fra cent'anni di esercizio ce la farei...”
pensò Kaylie,
prima di accorgersi che forse era giunto il caso di fargli capire che
stava assolutamente scherzando.
-Liam,
c'mon!!! I was
kidding!! (Liam, dai!!! Stavo scherzando!!)
Liam- Sometimes I have the
impression
that your biggest desire is to kill me... (Alle volte ho come
l'impressione che il tuo più grande desiderio sia di
uccidermi...)
-Never and ever... Also
because I will
probably die with you... That sounds sticky... (Mai e poi mai... Anche
perché probabilmente morirei con te... Questo suona un po'
smielato...)
Liam- No... It sounds sweet
and it's not
so bad to be sweet sometimes... Anyway... Let's go back to the start
and talk about your call with Louise... (No... Suona dolce e non
è male essere dolci ogni tanto... Comunque... Torniamo
all'inizio e parliamo della tua chiamata con Louise...)
-Talking of going back to the
start, I've
just watched how many views my videos get in the last two days...
Liam it's unbelievable!! They're about 2 millions views!!! (Parlando di
tornare all'inizio, ho appena guardato quantevisualizzazioni hanno
ricevuto i miei video negli ultimi due giorni... Liam è
incredibile!! Sono circa due milioni di visite!!!)
Liam- Wow, Kay!!! I told you
that you
were amazing!!! But now, can we talk... (Wow, Kay!!! Te l'avevo detto
che eri fantastica!!! Ma ora, possimao parlare...)
-But
not just the Kiss
You choreography,
also What
Makes You Beautiful and...
(Ma non solo la coreografia di
Kiss You, anche What
Makes You Beautiful e...)
Liam- Kay, stop!!! Do you
really believe
that I don't get how you're trying to avoid the matter?! Why you
don't want to talk about what Louise told you?? Is something so
scandalous?? Because she seamed to be satisfied at the end of your
chat, before started yelling at us... (Kay, smettila!!! Credi veramente
che non abbia capito che stai tentando di evitare l'argomento?"
Perché non vuoi parlare di quello che Louise ti ha detto??
E' qualcosa di così scandaloso?? Perché lei
sembrava soddisfatta alla fine della vostra chiacchierata, prima di
cominciare ad urlaci dietro....)
-Where are the other guys??
(Dove sono gli altri ragazzi??)
Liam- Kay!!!! (Kay!!!!)
Sì, il
diciannovenne inglese
appartenente alla boy band da disco al primo posto in classifica dopo
una settimana, nonché suo fidanzato da qualcosa come ormai
tre mesi,
stava letteralmente urlando il suo nome pur di farla smettere. E
sì,
la diciannovenne italiana più insicura sulla faccia della
terra ma
con una stella fortunata che la guardava dall'alto, stava tentando in
tutti i modi di evitare “quel” discorso.
Liam- What's the matter with
you?! (Qual'è il tuo problema?!)
-Okay, you really want to know
the
subject of my call with Louise?! She told me that one of the most
important manager of the UK wants me to sign a contract with him, in
order to become a professional dancer. She also told me to call him
immediately, so I did it and he said to me that everything will be
amazing and that in five days I will have my first audition in London
for the Olly Murs' tour of this year!! (Okay, vuoi veramente sapere
l'oggetto della mia chiamata con Louise?! Mi ha detto che uno dei
più importanto manager del Regno Unito vuole farmi firmare
un contratto con lui, per farmi diventare una ballerian professionista.
Mi ha anche detto di chiamarlo immediatamente, così io l'ho
fatto e lui mi ha detto che tutto sarà fantastico e che in
cinque giorni di tempo avrò la mia prima audizione a Londra
per il tour di Olly Murs di quest'anno!!)
Lo disse tutto d'un fiato,
tanto che si
chiese come avesse fatto a non inciamparsi con l'inglese, lasciando
Liam semplicemente senza parole... Erano lì, uno di fronte
all'altra, lei nella sua fidata camera da letto, dove aveva cresciuto
faticosamente i suoi sogni per tutti quegli anni e lui nell'ennesima
stanza d'albergo, in qualche parte del mondo, dove soggiornava per
non più di una notte per poter vivere il proprio di sogno.
“Ora
penserà che sto con lui solo per
poter avere delle possibilità di fare successo...
Vorrà rimangiarsi
tutto quello che ha detto alla serata di Gala... Mi dirà che
sono
cambiata e che non sono più la stessa ragazza di cui si era
innamorato e che...”.
Liam- Hold your mind back,
Kay... I can
feel it spinning around in order to find a million of reasons for
blaming yourself.... (Trattieni la tua mente, Kay... Posso sentirla
correre dovunque per trovare un milioni di ragioni per incolparti...)
Aveva parlato dopo tre
interminabili
minuti di completo ed assordante silenzio. Quel ragazzo comparso dal
nulla la conosceva più di chiunque altro, forse
più di sé stessa,
e mai come in quel momento avrebbe voluto averlo vicino, per potersi
perdere nelle sue braccia sicure e sapere che tutto sarebbe andato
bene...
Liam- Kay, why you didn't tell
me about
this right away?? (Kay, perché non me l'hai detto subito??
Che cosa gli avrebbe detto? La
verità.
L'aveva deciso durante quel volo che l'aveva condotta a Londra due
giorni prima: doveva e voleva essere assolutamente sincera con lui.
-Because I was scared of your
reaction...
Because I was scared you may think I was fake... Because I was scared
you didn't like the idea of me in the showbiz... Because...
(Perché avevo paura della tua reazione... Perché
avevo paura che tu potessi pensare che fossi finta... Perché
avevo paura che potesse non piacerti l'idea di me nello showbiz...
Perché...)
Liam- I think I get it... And
I also
think that you're a massive idiot!! (Credo di aver capito... E credo
anche che tu sia un'enorme cretina!!)
-Great...
You're the
second person who tells me that I'm an idiot today... I'm gonna start
to believe it... (Grande... Tu sei la seconda persona che mi dice che
sono un'idiota oggi... Sto cominciando a crederci...)
Liam- Seriously, Kay... Did
you really
think I might ever even put in doubt our love just because you get a
deserved opportunity of a life?? (Seriamente Kay... Hai seriamente
pensato che potessi mai anche solo mettere in discussione il nostro
amore solo perché tu hai ottenuto una meritata
opportunità di una vita??)
-Yes... I'm an idiot...
(Sì... Sono un'idiota...)
Liam- Sorry, dear, but you
are... (Scusa, amore, ma lo sei...)
-But what they 're gonna say??
I mean...
Everyone in this world will think that I use you to reach my dream
and... (Ma che cosa diranno?? Voglio dire... Tutti a questo mondo
penseranno che ti ho usato per raggiungere il mio sogno e....)
Liam- Kay, let them talk...
When I saw
you dancing at the Gala, I was like...”What the hell: who's
that
girl?! She's so confident and.. Damn!!... So hot!! Please come a
little closer, right now!!”... That's what was going on in my
mind... (Kay, lasciami parlare... Quando ti ho vista ballare al Gala,
ero come... "Che diavolo: chi è quella ragazza?" E'
così sicura e... Diamine!!... Così figa!! Per
favore vieni un poco più vicino, ora!!"... Questo
è quello che mi girava per la testa...)
-So, you're not upset??
(Quindi, non sei arrabbiato??)
Liam- No!!! I'm the happiest
person in
the world!! It hurts a little bit that you will be in London without
me, but it's gonna be great... You will smash it out!! (No!!! Sono la
persona più felice di questo mondo!! Mi fa un po' male
sapere che tu sarai a Londra senza di me, ma sarà
fantastico... Farai fuori tutti!!)
-I love you, Liam... (Ti amo
Liam...)
Liam- I love you too, my
little dancer... (Ti amo anch'io, mia piccola ballerina...)
Erano passati quattro giorni
dalla
chiamata di Louise e
dalla prima
chiacchierata con Paul,
il suo nuovo
agente. Aveva evitato di uscire di casa il più possibile,
così i
suoi unici contatti con il mondo esterno si erano limitati al
computer, a Marta e Denise che erano venute a trovarla di continuo, a
Liam ( benché anche lui potesse rientrare nella categoria
“computer”) e a quel sant'uomo che aveva deciso di
invischiarsi
in un pericoloso affare, offrendole un contratto con la sua agenzia.
Come minimo l'aveva chiamato ventisette volte al giorno per
domandargli qualsiasi cosa, anche la più banale, tanto che
ad un
certo punto, Paul le
aveva chiesto se
volesse che gli spiegasse anche come doveva respirare. “Per
lo meno
ha senso dell'umorismo... Se non passerò il provino ci
rideremo
su...” aveva pensato Kaylie, già in panico per il
primo incontro
con lui e per quell'occasione che un tempo le era sembrata
fantastica, ma che ora la terrorizzava come non mai.
Dopo un faticoso tragitto fino
all'aeroporto (avevano dovuto sorpassare alcune file di paparazzi e
di giornalisti che le avevano chiesto se stesse raggiungendo Liam, i
quali rimasero molto sorpresi dalla risposta, progettata a tavolino
con Paul, che faceva
riferimento ad “un
viaggio di lavoro”), ora erano in attesa che Kaylie facesse
il
check in, cercando di limitare gli sguardi dei curiosi, con una
barriera umana fatta da sua mamma, Marta e Denise. Che cosa avrebbe
fatto senza quelle tre donne?
Liliana- Ricordati di mandarmi
un
messaggio appena atterri, poi uno quando...
-Quando sono in albergo, uno
quando sto
mangiando, uno quando vado a letto e uno quando riparto... Se poi
voglio aggiungerne altri a piacere, ben venga... Ho dimenticato
qualcosa, mamy?
Liliana- No... Hai detto
tutto... Non ci
posso ancora credere che tu vada a Londra per fare un'audizione come
ballerina... Mi sembra pazzesco... Non perché non pensassi
che tu
potessi fare grandi cose, ma diamine... E' cambiato tutto
così in
fretta...
Eccole lì: erano
lacrime di orgoglio
quelle che si stavano formando agli angoli degli occhi della madre di
Kaylie e niente o nessuno le avrebbe fermate.
-Mamma, per favore... Io
capisco tutto,
ma così al posto di passare inosservate, la gente
comincerà a
chiederci se ti stiamo girando una di quelle terribili telenovelas
argentine... E direi che quelle hanno già fatto abbastanza
danni...
Finalmente un sorriso comparve
sul volto
di Liliana Bella, il sorriso di una madre pienamente orgogliosa della
giovane donna che aveva davanti a lei con le mani incrociate alle
sue, come molte volte aveva fatto lei quando Kaylie non era altro che
uno scricciolo pieno di energia e grandi sorrisi.
La coda al check in si era
dissolta e
Denise si offrì di occuparsi dell'incombenza. Kaylie si
girò verso
Marta per cominciare i saluti. Era ufficiale: lei odiava gli
aeroporti e quegli strazianti saluti che si portavano dietro, che
sembravano fatti apposta per far scioglierle il trucco.
-Sentimi bene tu:
starò via quattro
giorni, vedi di non fare disastri nel mentre e chiamami via Skype...
Marta- Ma ti sei portata via
il
computer?! Ecco perché pesava così tanto la
borsa... Tu sei pazza!!
-Senti non riuscirei a stare
quattro
giorni senza vedere voi e Liam e a mia madre prenderebbe un attacco
di panico... Per di più, così saprò
subito che cosa il mondo
pensa...
Marta- Di te... Senti,
facciamo un patto:
io cerco di non combinare disastri e tu cerchi di non farti troppe
paranoie su qualsiasi cosa esca su Internet, che ti riguardi o no...
Ci stai?
-Fatta!
Fecero di nuovo
“giurin-giurello”: a
quanto sembrava la fase regressione era in piena attività e
non
accennava ad arrestarsi. Intanto Denise era tornata trionfante dalla
sua esperienza al check in e, dopo averle consegnato tutte le carte,
l'avvolse in un abbraccio inaspettato che lasciò Kaylie
senza
parole. Quando si staccarono, Denise aveva deciso di recuperare tutto
il tempo in cui non si erano parlate, subito dopo la storia del
bacio, cominciando a sommergerla di parole:
Denise- Senti: io lo so che
all'inizio
non ti sono stata molto vicina e che tu hai seriamente pensato che ti
avessi abbandonato per tutta la storia di Liam... E non
finirò mai
di ringraziarti per avermi dato un'altra possibilità di
esserti
amica, perché tu sei stata e sei una delle persone
più importanti
che io abbia e quella che probabilmente mi è stata
più vicina in
tutta la mia vita... Quindi, mi dispiace se alle volte sembra che non
sia al tuo fianco, ma lo sai anche te quanto sono restia al mondo in
generale, figurarsi allo star system,
ma
ciò non implica che non ti supporterò sempre e
comunque e che se
mai avrai bisogno io ci sarò e...
-Denise: respira!! Ti prego!!
Se mi muori
qui per asfissia a chi racconterò i miei sogni e le mie
paturnie nei
prossimi anni di vita?? Ti voglio un mondo di bene, Denise... E
sapevo da subito che saresti tornata dopo il “caso
Liam”...
Denise- E come lo sapevi??
-Perché mi vuoi
troppo bene...
Si abbracciarono di nuovo e
Kaylie
sussurrò al suo orecchio:
-Prenditi cura di Marta, per
favore...
Denise- Fidati di me...
Salutò di nuovo
tutte e tre e, carica di
armi e bagagli, si diresse verso il suo terminal. L'ansia
cominciò a
salire dalle punte dei suoi piedi nell'esatto momento in cui
varcò
il metal detector e sembrò radicarsi nel suo cuore in
maniera
indissolubile. Aspettò il volo e quando si fu seduta si rese
conto
di avere come compagni di viaggio due manager dall'aria alquanto
stressata “Speriamo solo che non ci siano fan
sull'aereo...”, ma
non fece a tempo a terminare il pensiero che due ragazze, sui sedici
anni, la stavano fotografando, mentre ridacchiavano tra di loro.
Quando finalmente il volo era decollato e Kaylie aveva già
sistemato
il volume dell'I-pod, le due Directioner trovarono
il coraggio
di alzarsi dal loro posto e dirigersi verso di lei per quella che
sperava fosse solo una semplice richiesta per una fotografia.
-Possiamo chiederti una cosa??
-Certo... Ditemi pure...
-Sei la ragazza di Liam?!
I due manager al suo fianco
stavano
cominciando a lanciarle occhiate omicide per aver condotto da loro
quelli che dovevano sembrargli “due esseri
urlanti”. Cercando di
mantenere un sorriso neutro, Kaylie cercò di rispondere:
-Ehm... Sì, sono
io... E voi siete??
-Oddio, siamo due grandissime
fan dei
ragazzi!!! Tu e Liam siete bellissimi assieme!! Comunque sono
Giulia!!
-Ed io sono Greta!! Comunque
sul serio...
Cioè, forse siete anche più perfetti di Eleanor
e Louis!!
Giulia- Possiamo avere un tuo
autografo??
E potresti seguirci su Twitter e chiedere anche a Liam se potrebbe??
Greta- Ti prego!!! Vorrebbe
dire
tantissimo per noi!!!
-Ok... Allora, per l'autografo
direi che
possiamo risolvere subito... per quanto riguarda il following,
lasciatemi i vostri account e vedrò cosa posso fare... Va
bene??
Greta- Sei fantastica, Kay!!
Sappi che noi siamo delle Kiam shipper!!
Giulia- Assolutamente!!!
Faresti anche
una foto?!
-Certamente... Venite qui...
Le ragazze si avvicinarono a
Kaylie per
scattare la fotografia (fortunatamente aveva il posto verso il
corridoio, altrimenti i due ultra impegnati manager l'avrebbero
seriamente soffocata con la sciarpa che aveva al collo) per poi
ringraziarla altre mille volte e tornare al proprio posto, non prima
di averle lasciato un bigliettino con i loro account di Twitter.
Atterrata a Londra,
sperò di vedere una
minuta figura venirle incontro con una camminata nervosa,
accompagnata magari da una montagna d'uomo dal sorriso contagioso.
Invece trovò qualcun altro ad aspettarla: un omone di
qualche taglia
più piccolo di Mark, con un enorme sorriso stampato in
faccia ed un
telefono, verso cui stava letteralmente urlando, in mano. Le stava
facendo segno di dirigersi verso di lui: così quello era il
famigerato Paul.
“Sì,
quest'uomo mi ispira simpatia e
fiducia... Speriamo bene...” pensò Kaylie mentre
una mano forte e
amichevole stava stritolando la sua, per darle il benvenuto nella sua
nuova vita londinese.
Paul- Hi, Kay!! It's such a
pleasure to
finally meet you!!! (Ciao Kay!! E' un tale piacere incontrarti
finalmente!!!)
-Hi, Paul!! Nice to meet you,
too... (Ciao, Paul!! Piacere mio...)
Paul- How was the journey??
(Com'è stato il viaggio??)
-Fine, thanks... But are
they...? (Tranquillo, grazie... Ma loro sono...?)
Paul- Yes, they are... I
really don't
have any idea on how they come to know that you were landing today,
right now!! (Sì, lo sono... Non ho minimamente idea di come
abbiamo fatto a sapere che saresti arrivata oggi e a quest'ora!!)
C'erano tre fotografi
appostati a pochi
metri da loro e alcune fan stavano decidendo se arrischiarsi ad
avvicinarsi oppure a limitarsi a delle foto a distanza.
-I
guess it's due to
the Italian magazines... Sorry, but they were uncontrollable... I
tried to keep everything hidden, but... (Credo che sia colpa dei
giornali italiani... Scusa, ma erano incontrollabili... Ho provato a
tenere tutto nascosto, ma....)
Paul- Don't mind, Kay... Their
just a
bunch of fans... Do as you did till now... I saw your pictures with
the fans, last week... You can handle this... (Non ti preoccupare
Kay... Sono solo un gruppo di fan... Fai come hai fatto finora... Ho
visto le tue foto con le fan, settimana scorsa... Puoi farcela...)
Le diede quella che doveva
essere una
pacca rassicurante sulla spalla e la spinse dolcemente verso l'uscita
dell'aeroporto. Le ragazze avevano preso il coraggio a quattro mani e
si stavano avvicinando a loro per chiedere autografi e foto, mentre i
paparazzi continuavano a scattare senza fine. Paul l'accompagnava da
dietro, stando al suo fianco, ma senza essere invadente: non sapeva
come fosse possibile, ma avere quella presenza a coprirle le spalle,
la faceva sentire molto più tranquilla. Sorrise, appose la
sua firma
e qualche dedica su foglietti svolazzanti, si mise in posa,
scambiò
qualche abbraccio. Tutto quello le sembrava assurdo, semplicemente
assurdo. Paul sembrava essersene accorto, dato che, saliti nella
macchina nera che li stava aspettando giusto fuori dall'aeroporto, le
disse:
Paul-
You're
not used to this mess, aren't you?? (Non sei abituata a questo caos,
vero??)
-Actually, no... I'm not used
to and I
think that I will never become... But I can manage it... I hope...
(Obbiettivamente, no... Non ci sono abituata e non credo che mi ci
abituerò mai... Ma posso gestirlo... Lo spero...)
Paul- Of course you can!! You
didn't die
at your first red carpet, this must means something!! (Cero che puoi!!
Non sei morta al tuo primo red carpet, questo dovrà pur
significare qualcosa!!
-Oh,
thank you, Paul... Now I feel much
better... (Oh, grazie Paul... Ora mi sento molto meglio...)
Paul- Irony, I like it!! But
how can you
be with Liam...?? You know, he's not exactly the type of guy who gets
on well with irony and sarcasm... (Ironia, mi piace!! Ma come fai a
stare con Liam...?? Insomma, non è proprio il tipo di
ragazzo che va d'accordo con l'ironia e il sarcasmo...)
-Oh, you haven't known this
yet, Paul,
but I'm a miracle worker... Liam is getting better and better with
his sarcastic skills every day... (Oh, forse non lo sai ancora,Paul, ma
io faccio i miracoli... Liam sta migliorando con le sue
abilità sarcastiche ogni giorno...)
Paul- But I know how you can
keep up with
Lou... (Ma so che sai tenere testa a Lou...)
-What the hell?! This thing is
becoming a
legend! How did you know that?? (Ma che cavolo?! Questa cosa sta
diventando una leggenda! Come fai a saperlo??)
Paul- I had a little intensive
chat with
Louise... It's one of the reason why I decided to offer you a
contract... I know pretty well the guys and Louise and I also have a
great nose for talented people, so when I heard them talking about
you, I've already known that you had all the credits to become a
star... (Ho avuto una piccola chiacchierata intensiva con Louise... E'
una delle ragioni per cui ho deciso di offrirti un contratto... Conosco
bene i ragazzi e Louise e ho anche un grande fiuto per le persone con
talento, quindi quando li ho sentiti parlare di te, sapevo
già che tu avevi tutte le carte apposto per diventare una
star...)
Doveva aspettarselo che quella
non
sarebbe stata una vacanza di piacere, ma che anzi, le avrebbe
sconvolto la vita ancora più di quanto non lo fosse
già. Eppure
sentirsi dire da quello che praticamente non era che un estraneo che
lei aveva tutte le carte in regola per diventare qualcuno e per
realizzare i propri sogni la fece sentire euforica, come se fosse
invincibile, e il primo istinto fu quello di prendere il cellulare e
chiamare Liam per condividere con lui quel momento. Poi si
ricordò
che da lui, in America, con ogni probabilità, era notte
inoltrata e
quindi optò per mandargli un messaggio... “I
have a good feeling...Paul is an amazing guy... This seams to be MY
time!! I own everything to you... Love U!! L&K
<3”.
Forse le avrebbe risposto solo
in tarda
serata, ma in quel momento le bastava sapere che lui era a conoscenza
di quanto gli fosse grata per tutto quello e di come fosse
elettrizzata all'idea che stesse capitando tutto a lei. Paul la fece
scendere davanti ad un albergo molto carino, vicino a Piccadilly
Circus, e le disse che in serata sarebbe andato a
recuperarla
per farle fare un giro turistico di un'incantevole Londra notturna.
Kaylie si sistemò nella sua stanza, pensando a come le
sembrasse
tutto pazzesco (il ragazzo che l'aveva aiutata a portare la valigia,
l'aveva riconosciuta e le aveva chiesto un autografo per la sua
fidanzata!!) e a come avrebbe pagato oro per poter condividere tutte
quelle emozioni con Denise e Marta. Così prese il pc e si
collegò a
Skype. Dopo un'ora di chiacchiere e mezz'ora di doccia, Kaylie
indossò una canottiera bianca ed una gonna corta e colorata,
pronta
per un tour da tipica turista per le strade di una calda Londra.
Quando Paul la vide, fece una faccia strana che la fece preoccupare
parecchio:
-There's
something
wrong with me? (C'è qualcosa che non va con me?)
Paul- No, no!! It's just that
you're
beautiful and so “typical”... Everybody will
recognize you... But
it won't be so bad... So, let's go!! (No, no!! E' solo che sei carina e
così "tipica"... Tutti ti riconosceranno... Ma non
sarà così male... Dai, andiamo!!)
Paul aveva ragione: era
veramente
riconoscibile, perché furono costretti ad interrompere il
loro
itinerario più e più volte per permettere alle
fan di abbracciarla
o di parlarle, ma ciò non fermò il suo
infallibile manager dal
farle provare il tanto amato (soprattutto da Niall)
“Nandos” e di
farle fare qualche foto idiota con le guardie della regina. La vista
sul Tamigi era semplicemente mozzafiato, con quel bianco perla della
luna ad illuminare ogni cosa e quell'acqua che scorreva serena ed
indisturbata. Kaylie controllò per la decima volta il
cellulare:
erano passate più di cinque ore da quando aveva mandato il
messaggio
a Liam, ma non aveva ancora ricevuto alcun tipo di risposta...
“Forse
è semplicemente troppo impegnato con le prove...”,
ma più Kaylie
continuava a ripetersi questa frase, più le suonava tanto
come una
banale scusa che non poteva stare in piedi... E poi eccola
lì, era
tornata: quella stretta allo stomaco, quella sensazione che qualcosa
non andasse... Alle volte, un messaggio, poteva significare
più di
quanto potesse sembrare, soprattutto se era l'unico mezzo per tenere
in piedi una relazione come la loro.
Kaylie diede un'ultima
occhiata a quel
meraviglioso panorama notturno, rimise il cellulare nella borsa, e
disse a Paul che forse era il caso di rientrare in albergo, di modo
che potesse riposarsi per la giornata seguente... “La
più
importante della mia vita...” pensò, mentre si
infilava sotto le
coperte, appoggiando il cellulare sul cuscino accanto al suo e
stringendo con una mano la catenina che aveva al collo.
Hi sweethearts!!!
Manca meno di mezz'ora al 1Dday ed io... Beh, io non ci sto
più capendo nulla... Ma seriamente.... *-* Si preannuncia
una lunga nottata... ^^ Comunque: tadaaaan!!! Capitoletto lungo e a dir
poco importante... Ebbene sì, Kaylie riceve la sua
proposta?? Che cosa ne pensate?? Ha fatto bene ad accettare?? Ce la
farà??? Io non so come ringraziarvi per continuare a leggere
questa storia: siete speciali <3 Mi piacerebbe un
mondo sapere qualche vostra opinione sulla storia o sui personaggi...
*sì, è un modo carino per chiedervi di lasciare
una recensioncina... Un parere piccolo, piccolo... Due parole...
Pleeeese...*
Basta, me ne vado perché non so nemmeno io quello che sto
scrivendo... Mi sa che non reggerò tutta la notte -.-"
Lots Of Love <3
|
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Capitolo 15 *** They Don't Know About Us ***
They
Don't Know About Us
Quando Taking
Over
Me partì a tutto volume dal suo
cellulare, per informarla
che era tempo di cominciare quella giornata che poteva trasformarsi
nella più memorabile di tutta la sua vita, Kaylie era
già sveglia
da qualcosa come due ore. A dire il vero, non aveva praticamente
chiuso occhio, continuando a rigirarsi nel letto ed alzandosi
periodicamente per guardare fuori dalla finestra. Alle quattro di
mattina si era trovata addirittura ad aprire la porta finestra di
fronte al suo letto e a sedersi in terrazza, guardando quella Londra
in una notte di mezza estate, che sembrava non avere alcuna
intenzione di abbandonarsi alle braccia di Morfeo. Liam non le aveva
ancora risposto, non le aveva nemmeno mandato un messaggio per
augurarle la buona notte e questo non aveva aiutato per nulla a
calmare i suoi nervi, già, abbastanza iperattivi.
Così, quando si
diresse verso lo specchio del bagno, sapeva già
perfettamente cosa
aspettarsi: due occhiaie catastrofiche, stile
“piccoli-panda-crescono” , che nemmeno con una
passata di malta
sarebbe riuscita a nascondere, quindi figurarsi con un banale
fondotinta. Cercò di fare il meglio che le
riuscì, impegnandosi
anche più del normale, dato che sapeva quanto importante
fosse
quella giornata e proprio per questo motivo si fermò, un
attimo, in
piedi nel mezzo della stanza, benché Paul la stesse
aspettando nella
hall. Si voltò verso lo specchio a tutta figura che c'era
affianco
alla porta, sorretto da un'imponente cornice dorata finemente
intarsiata, e guardò la figura che le si presentava davanti.
“Va bene, Kay:
questo è il momento...
Questo è il tuo momento! Non ci sono scusanti, non ci sono
motivazioni per tirarsi indietro e per non dare il massimo... E' ora
o mai più!! Non importa se Liam non si fa sentire da ormai
dodici
ore, qui ci sei tu e tutto quello che hai sognato per un'intera
vita... Ok... Magari basta parlare in terza persona, ma veramente:
devo dare il massimo, come mai prima d'ora... Forse potrei vedere
ripagate tutte le lacrime che ho visto cadere negli ultimi sei
anni... Vai e sii quello che sei destinata ad essere!!”.
Forse era
l'aria di Londra, ma uscendo dall'albergo con Paul, Kaylie
sentì che
poteva seriamente farcela, che quell'occasione non l'avrebbe sprecata
come tutte le altre volte e a sostegno di questa sua teoria
sentì la
familiare stretta allo stomaco farsi sempre più presente...
Quello
era decisamente un momento da “sta-
per-succedere-qualcosa-di-importante”.
Arrivarono allo studio, nell' East
London, dove si sarebbero tenute le audizioni: fuori dalla
porta c'erano almeno altre cento cinquanta persone, tra ballerini,
ballerine e qualche manager. Solo in quel momento Kaylie si rese
conto che probabilmente lei sarebbe stata l'unica ad avere un
manager, famoso come Paul, al suo fianco: questo non l'avrebbe di
certo aiutata a sentirsi una delle tante.
Paul- Kay, don't worry... I
won't be
there, so it will be all up to you, okay?? And, just so you know, if
this thing shouldn't work out, I have a lot of other offers for
you.... But, I'm pretty sure that it's gonna be all right!!! Did you
hear Liam?? (Kay, non ti preoccupare... Io non sarò
lì, quindi dipenderà tutto da te, okay?? E, solo
perché tu lo sappia, se questa cosa non dovesse funzionare,
ho già un sacco di altre offerte per te... Ma, sono
abbastanza sicuro che andrà tutto bene!!! Hai sentito Liam??)
-No... He didn't write me...
(No... Non mi ha scritto...)
Paul- Oh, he might be too much
busy...
Don't think about that, now... It's your time! (Oh, magari
sarà solo tanto impegnato... Non pensarci adesso.... E' il
tuo momento!)
Forse Paul si era accorto di
non aver
toccato un tasto felice, perché finito di dirle questo le
diede un
abbraccio enorme che la fece sentire un pochino più
tranquilla.
Mentre il suo manager
consegnava il book
e tutto quello che serviva per iscriversi alle audizioni, Kaylie si
mise in fila con tutti gli altri ed in men che non si dica una
ragazza le si avvicinò per parlarle. Era veramente una delle
ragazze
più belle che avesse mai visto: fluenti capelli biondi, che
le
ricadevano in boccoli definitissimi ad incorniciare due occhi
celesti, evidenziati da una spessa linea di eye-liner,
e una bocca a cuore rosso fuoco, aperta in un sorriso da mozzare il
fiato. “Se questa non è la ragazza più
bella che io abbia mai
visto, potrei benissimo trasformarmi in una nacchera in questo
preciso istante!” pensò Kaylie, mentre la ragazza
le porgeva la
mano per presentarsi.
-Hi!!
I'm Amelia!! You
should be Kay, Liam's member
of the One Direction, Italian girlfriend!! (Ciao!! Sono Amelia!! Tu
dovresti essere Kay, la fidanzata italiana di Liam, membro degli One
Direction!!)
No, non ce l'avrebbe fatta...
Non poteva
pensare di dover sopportare che tutti le ricordassero che era
lì
solo perché era “la ragazza di”... Si
costrinse a sfoderare
comunque uno dei suoi sorrisi migliori e a stringerle amichevolmente
la mano, dato che ormai si era formato attorno a loro un nutrito
gruppo di persone.
-Yes,
I am... Nice to
meet you, Amelia! (Sì, lo sono... Piacere di conoscerti,
Amelia!)
-Is she the Italian girl?? (E'
lei la ragazza italiana??)
Era stato un ragazzo piuttosto
attraente
a parlare, sbucando da dietro le spalle della perfetta Amelia. Se mai
Kaylie avesse avuto qualche dubbio su come un hypster dovesse
sembrare, sarebbe sparito immediatamente dando un'occhiata alla gente
che aveva attorno: se stavano cercando di dirle che lei, lì,
non
centrava niente, beh il messaggio era arrivato forte e chiaro.
Amelia- Yes, she is... Ah,
what a rude
person I am, let me introduce you my best friend... He's Ethan...
(Sì, è lei... Ah, che persona maleducata che
sono, lascia che ti introduca al mio migliore amico... Lui è
Ethan...)
-Nice to meet you.... (Piacere
di conoscerti...)
A quanto sembrava, Ethan non
era dotato
di comuni occhi umani, ma di due raggi laser, dato che prima di
stringerle la mano, le fece una radiografia da testa a piedi.
“Non
ce la farò mai...” e quando Kaylie giunse a questa
consapevolezza,
Amelia sembrò voler intavolare a tutti i costi una
conversazione con
lei.
Amelia-
So... Are you
going to do the audition, Kay?? (Quindi... Farai anche te l'audizione,
Kay??)
-Yes, I am... And I guess that
you two
are here for the same reason... (Sì... E credo che anche voi
due siate qui per la stessa ragione...)
Ethan- Of course, we are...
(Certo che lo siamo...)
Quel ragazzo sarà
stato pure uno dei
ragazzi più belli che lei avesse mai visto (sembrava un mash-up
dei ragazzi: aveva gli occhi di Louis,
i
capelli di Niall, i
tatuaggi di Zayn e il
sorriso di Harry... una
cosa pazzesca!!),
ma era anche uno dei più perfidi che avesse mai avuto
l'occasione di
conoscere, lo si capiva anche solo dal tono di voce.
Ethan- But are you a
professional
dancer?? Because I've never seen you before... You know, in this
milieu everyone knows everybody... (Ma tu sei una
ballerina professionista?? Perché non ti ho mai vista
prima... Sai com'è, in questo ambiente tutti conoscono
tutti...)
-No... You're right: it's the
first time
I attempt an audition, but, you know, nobody can tell... (No... Hai
ragione: è la prima volta che prova a fare un'audizione, ma,
sai com'è, non si può mai dire....)
Se c'era una cosa che aveva
imparato in
tutti quegli anni che aveva passato a difendere le sue
“stravaganti
idee” sul suo futuro dalle malelingue del suo piccolo paesino
natio
era proprio quella: per sopravvivere bisognava rispondere a tono, ma
con il tono dell'ironia e dell'intelligenza, non di certo
abbassandosi al loro livello.
Amelia- Kay is right... Maybe
she's the
best dancer we've ever seen in our lives and she's gonna kick our
ass... Or maybe not... We'll see... (Kay ha ragione... Forse lei
è la migliore ballerina che potremmo aver mai visto nella
nostra vita e ci farà il sedere.... O forse no... Vedremo...)
“Fantastico!... Come
se l'ansia per il provino non fosse già abbastanza... Mi
serviva
proprio un po' di sana competizione con la reginetta della danza,
stile bambine dell'asilo, ne sentivo la mancanza....” si
ritrovò a
pensare Kaylie, mentre prendevano posto all'interno dello
spogliatoio. Cercò di tenersi il più lontano
possibile da Amelia,
ma non voleva nemmeno fare la figura dell'associale, quindi, appena
le fu possibile, instaurò una conversazione di circostanza
con la
ragazza che le era seduta a fianco... Il problema era che questa
sembrava voler evitare a tutti i costi di parlare con lei,
così come
anche le altre tre ragazze con cui cercò d'instaurare un
contatto.
Quando ormai aveva perso le speranze, una figura magra e aggraziata,
dagli occhi da cerbiatta, si avvicinò a lei mentre stava
tentando di
sistemarsi i capelli, chiedendole se per caso avesse una forcina...
-By
the way,
I'm Kate... (Comunque, sono Kate...)
-And
I'm Kay,
nice to meet you... Why you're not scared to talk to me, as the other
girls?? Have I something wrong? (Ed io sono Kay, piacere di
conoscerti... Perché tu non sei spaventata di parlare con
me, come le altre ragazze?? Ho qualcosa di sbagliato?)
Kate- It's not you... It's
her...
Everybody in this room is just waiting for Amelia's judgement about
you... If she likes you, it will be okay to talk to you... But if she
doesn't... Well, you could always talk to the mirror... (Non sei tu...
E' lei... Tutti in quetsa stanza stanno solo aspettando il giudizio di
Amelia su di te... Se le paicerai, sandrà bene venirti a
parlare... Ma se non le piacerai... Beh, potrai sempre parlare con lo
specchio...)
-Wow...
It
sounds like a nursery school's law... Is she the
“queen”? (Wow... Suona tanto come una legge
dell'asilo... Lei è la "regina"?)
Kate- More or less... She's
not a mean
girl, but she's one of the most talented and popular dancer in the
entire UK, so... She has the power... (Più o meno... Lei non
è una cattiva ragazza, ma è una delle
ballerine più talentuose e popolari nell'intero
Regno Unito, quindi... Lei ha il potere...)
-Well, I will keep my fingers
crossed and beg for mercy... (Bene, terrò le dita incrociate
e implorerò pietà...)
Kate- You know, Kay... You're
fun! Just
hope that the queen will like you... C'mon, let's go!! (Lo sai Kay? Sei
divertente! Spero solo che tu piaccia alla regina... Avanti, andiamo!!)
Entrarono nella sala dove si
sarebbero
tenute le audizioni. Kaylie non aveva mai visto una sala
così ampia
dove poter ballare e nemmeno così tanti ballerini tutti
assieme
(considerando che il programma che facevano su MTV quando era piccola
su Jennipher Lopez che cercava ballerini per il suo tour, non faceva
testo...). Ci saranno state almeno duecento persone nella stanza, chi
faceva riscaldamento, chi salutava colleghi trovati a chissà
quanti
altri provini, chi cercava di trovare la posizione perfetta per farsi
notare dal coreografo, chi semplicemente risplendeva per la sicurezza
che sprigionava da ogni poro della pelle... E, senza tanto stupirsi
del fatto, tra questi fortunati, la più splendente era lei:
Amelia.
“Diamine, mi sembra seriamente di essere tornata alle medie,
quando
quelle come me cercavano a tutti i costi di assomigliare alla tipa
cool della scuola, risultando invece solo una sua brutta copia vista
tra la nebbia...”. Kaylie vide ricomparire Kate al fianco di
Amelia
e cominciare a parlarci tranquillamente, fatto che implicava solo una
cosa: era pure caduta nel primo tranello della regina, senza nemmeno
averne il più piccolo sospetto. Amelia aveva mandato la
più
apparentemente innocua delle sue amiche per sondare il terreno e
cogliere notizie su di lei: quella a Kaylie suonava tanto come una
sfida. In quel momento, sotto un sorriso agghiacciante di Amelia,
Kaylie si accorse che Olly Murs era entrato nella sala prove
accompagnato da un team di circa sette persone ed aveva preso posto
davanti alla mandria di ballerini in attesa. Kaylie se ne era accorta
unicamente perché aveva sentito l'intera stanza ammutolirsi,
non
perché fosse riuscita a vederlo fisicamente: come sempre
aveva fatto
nella sua vita era in fondo, in penultima fila, ovvero praticamente
invisibile a qualunque occhio umano.
-Hi everybody!! (Ciao a
tutti!!)
Tutti-
Hi!!! (Ciao!!!)
-I'm Kevin, your choreographer
for today
and, for those who's gonna have the fortune to be chosen, for the
next months!!... And here we have the only and incredible man who
will be the main attraction for the next three months: Mr Olly Murs!!
(Io sono Kevin, il vostro coreografo per oggi e, per quelli che avranno
la fortuna di essere scelti, per i prossimi quattro mesi!!... E qui
abbiamo l'unico e incredibile uomo che sarà l'attrazione
principale dei prossimi tre mesi: Mr Olly Murs!!)
Applausi scroscianti da ogni
dove. Kaylie
sentì una scarica di adrenalina percorrerle tutto il corpo.
Olly- Thank you so much to
everyone of
you which has come here today maybe wondering if he or she could join
me in this incredible journey!! I want to say that, if it was up to
me, I'll pick all of you, but maybe Kevin wouldn't be very happy...
(Grazie mille a tutti quelli che sono venuti qui oggi, magari
chiedendosi se lui o lei potrebbero seguirmi in questo incredibile
viaggio!! Voglio dirvi che, se fosse per me, vi sceglierei tutti, ma
forse Kevin non ne sarebbe molto contento...)
Risate generali. Altra scarica
di
adrenalina che risvegliò ogni cellula di Kaylie da capo a
piedi.
Olly- So... Good luck to
everybody and
show me what you got!!! (Quindi... Buona fortuna a tutti e fatemi
vedere che sapete fare!!!)
Kevin passò ad
elencare la scaletta
della giornata: avrebbero fatto tutti una prima prova assieme,
imparando cinque otto di una coreografia, di modo da poter fare la
prima scrematura; successivamente, quando sarebbero rimasti solo in
cinquanta, avrebbero fatto un'ulteriore selezione, dividendoli a
gruppi e facendoli fare dell'improvvisazione su alcune canzoni di
Olly; arrivati a quindici candidati, li avrebbero visti ballare i
loro “cavalli di battaglia”, per scegliere i sei
ballerini che
avrebbero affrontato il tour, tre maschi e tre femmine. “Se
sopravvivo a questa giornata giuro che non dubiterò mai
più della
mia resistenza fisica...”.
Riuscire a vedere i passi
della
coreografia era praticamente impossibile, ma Kaylie non si diede per
vinta e sfruttò quelle capacità che aveva
affinato per tutta una
vita: copiare chi sembrava avere capito come funzionasse il mondo.
Ovvero Amelia.
Gli assistenti continuavano ad
aggirarsi
per le file, osservando ogni passo, ogni respiro, ogni dito in
estensione o meno, ma soprattutto toccando sulla spalla chi, secondo
loro, non andava bene.
Era passata un'ora e mezza in
cui Kaylie
non si era mai fermata, ma soprattutto, non aveva sentito alcuna mano
toccarle la spalla. Le sembrava tutto così pazzesco. Kevin
decise
che per determinare gli ultimi cinquanta, fosse bene fare un po' di
cambio file, tanto che Kaylie si trovò esattamente davanti
ad un
sorridente Olly Murs che la guardava interessato: non era proprio un
bel vedere, considerate le gocce di sudore che sicuramente le
imperlavano il volto e il colorito rossastro che con ogni
probabilità
le decorava le guance. Eppure lui le fece un cenno del tipo
“vai-avanti-così-che-hai-delle-possibilità”.
No, non se l'era
immaginato, sapeva seriamente leggere le espressioni della gente,
riusciva a farlo da sempre e raramente si sbagliava.
Ripeterono la coreografia
più e più
volte, e dopo un'altra mezz'ora buona, Kaylie era tra i cinquanta
ballerini rimasti.
“Questo è
fantastico....” stava
pensando, mentre si metteva in fila per essere smistata nei vari
gruppi d'improvvisazione, quando si accorse che con lei c'erano anche
Amelia, Kate e Ethan. “Già, fantastico...
perché non tengo mai la
bocca e la mente fermi ogni tanto?!”.
Il loro era il quarto gruppo:
dei tre
prima, rimasero solo due ballerini per gruppo. Arrivò il
loro turno.
Kaylie vide la sua personale giuria sistemarsi ai suoi lati, Amelia e
Kate a destra, Ethan a sinistra. Olly, il suo team e Kevin, il
coreografo, seduti davanti a lei.
Sentì quello che
sapeva già essere un
attacco di panico impossessarsi di lei, sentì le gambe non
rispondere ai suoi comandi, la testa girarle troppo velocemente, il
cuore galoppare come un cavallo imbizzarrito... Poi un lampo: vide
sé
stessa, riflessa nello specchio della camera d'albergo che l'aveva
ospitata una settimana prima, circondata dalle braccia sicure di Liam
che la stava abbracciando dopo averle agganciato la loro collanina al
collo... Sentì la sicurezza che aveva provato in quel
momento
tornare a scorrere nel suo corpo bloccato dal terrore...
Sfiorò la
catenina e lasciò che la musica prendesse il sopravvento
sulla sua
mente, sul suo cuore e su ogni particella del suo essere.
Non aveva percezione di niente
se non
delle note che si diffondevano nell'aria e dei suoi movimenti.
Ballò
per quindici minuti senza mai voltarsi verso i suoi giudici, verso
Amelia, Kate o Ethan. Nulla importava se non ballare con tutta la sua
anima.
Non sentì nemmeno
gli applausi e quando Kevin fermò la musica si rese conto
che erano tutti concentrati a fissare loro quattro: lei e la regina con
seguito. “So che non
dovrei nemmeno pensare qualcosa, ma... Porca vacca, sono arrivata
alle selezioni finali!!!”.
Ora serviva un ultimo sforzo
per poter
vedere il proprio sogno realizzarsi, sforzo che avrebbero affrontato
dopo pranzo. Paul l'aveva raggiunta e l'aveva portata a mangiare in
un bar vicino allo studio. Aveva una voglia matta di scrivere a Liam
e raccontargli quanto fosse appena successo e di come, grazie a lui,
fosse riuscita a riprendersi da quel momento di puro terrore, ma lui
non le aveva ancora risposto e la cosa la irritava parecchio, dato
che non c'era alcun tipo di problema che glielo impedisse. Infatti
aveva twettato tutta la mattina (fino a notte fonda da lui) ed aveva
pure seguito qualche fan. Non riusciva a capire perché mai
non le
rispondesse, perché non si facesse sentire benché
fosse cosciente
di quanto quel provino fosse importante per lei. Era vero che doveva
essere lei ad essere grata per avere Liam Payne come fidanzato, ma,
insomma, era pur sempre una ragazza e di fare lo zerbino di qualcuno
non ne aveva alcuna voglia. Magari era solo lo stress per l'audizione
che le faceva fare certi pensieri, ma sperava seriamente di trovare
un suo segno di vita al termine della giornata, comunque essa si
sarebbe conclusa.
Tornati in sala (dopo che Paul
le disse
che era già orgoglioso di lei e che sì, sapeva
che lei fosse brava,
ma non si sarebbe mai aspettato “così”
brava... Kaylie arrossì
talmente tanto che dovette nascondere la faccia con le mani...),
Kevin decise che era giunto il momento di conoscere un po' meglio i
candidati:
Kevin-
Guys...
I want to congratulate with all of you, cause you arrived at the last
phase of selections... (Ragazzi... Volevo congratularmi con tutti voi,
perché siete arrivati alla fase finale delle selezioni...)
Applauso dei presenti. Sguardo
di Amelia,
accompagnato da sorriso, in direzione di Kaylie, solo che questa
volta il sorriso sembrava sincero.
Kevin- Now, each of you will
come forward
and introduce himself to us and to the other dancers, then you will
perform... That's okay??... Anyone who wants to take the lead and
start... We're ready!! (Ora, ognuno di voi farà un paso
avanti e si presenterà a noi e agli atri ballerini, poi vi
esibirete... Va bene??... Qualcuno che vuole prendere il comando ed
inizire... Noi siamo pronti!!)
Neanche a farlo apposta, la
prima che si
alzò da terra per affrontare la fossa dei leoni fu Amelia.
Quella
ragazza non solo era estremamente bella, ma aveva un'autostima da
fare invidia, supportata logicamente di capacità da
ballerina
assolutamente straordinarie. Non poteva credere a ciò che
stava
vedendo: la sua sola presenza al centro della sala era riuscita a
catturare l'attenzione di tutti i presenti, come se avesse una
calamita attira sguardi, ed era semplicemente ferma, aspettando che
la musica partisse. I successivi due minuti lasciarono Kaylie senza
parole dato che quanto i suoi occhi videro fu una delle cose
più
belle su cui avessero mai avuto occasione di posarsi: ne aveva viste,
in vita sua, di ballerine talentuose, ma lei apparteneva ad un'altra
specie, non era umana. Quando terminò uno scroscio di
applausi la
riscosse dal torpore incantato in cui era caduta “Quanto
vorrei
essere lei...”.
Non c'era niente da fare:
l'autostima di
Kaylie era sempre pronta a nascondersi in qualche recondito meandro
del suo essere, giusto per complicare un poco le cose. Ma i problemi
arrivarono quando Kevin chiese chi volesse
“arrischiarsi” ad
andare dopo Amelia e tutti gli sguardi si riversarono su di lei. A
quanto sembrava il mondo della danza o per lo meno la sua
rappresentanza presente nella sala delle audizioni, voleva vedere se
Kaylie Bella sarebbe stata capace di tenere anche solo il passo con
la regina dell'autostima.
“E va bene... La
vogliamo mettere
così?? Al diavolo l'insicurezza!! E' tempo di rischiare
qualcosa...
Fosse anche il mio possibile posto nel tour e quel poco di autostima
che mi è rimasta...”.
Mentre Kaylie si alzava dal
suo posto, in
fondo la stanza, sentendo tutti gli sguardi puntati su di lei, come a
volerla trapassare da una parte all'altra, sapeva perfettamente che
se quella prova fosse stata un completo disastro non avrebbe
più
avuto la forza di riprovarci. Avrebbe detto addio a tutta quella
storia della ballerina professionista e sarebbe tornata alla sua vita
da universitaria senza futuro lavorativo.
-Hi
everybody! I'm Kaylie Bella, I'm an Italian nineteen years old student
and I just hope to make you understand who I really am through my
dance... (Ciao a tutti! Sono Kaylie Bella, sono una studentessa
italiana di diciannove anni e spero che possiate capire chi sono
veramente tramite la mia danza...)
Si mise al centro della sala e
fece segno
di far partire la musica : era Use
Somebody
dei Kings of Lion, ovvero
la prima canzone
di cui si fosse mai innamorata. L'aveva scelta perché
significava
più di qualcosa per lei, rappresentava il suo amore per la
musica e
per la danza... Non era mai stata capace di
“sfruttare” nessuno
in vita sua se non la musica e la danza: le aveva maltrattate, le
aveva amate, le aveva usate per esprimersi, le aveva fatte diventare
parte integrante della propria vita... Le note si diffusero nell'aria
polverosa resa visibile dai raggi di un caldo sole londinese di
metà
pomeriggio, proveniente dalle ampie finestre. Non vide più
le facce
attente degli altri ballerini, lo sguardo interessato di Amelia, il
sorriso che Olly Murs le stava rivolgendo... Vedeva solo le note
farsi materia davanti a lei e il suo corpo cercare di coglierle
attraverso un movimento fluido, potente, sicuro... Non aveva mai
pensato che la sua anima e il suo corpo potessero sentirsi
così in
sintonia come in quel momento: si sentiva a proprio agio...
Quando la musica
finì, Kaylie aveva nel
cuore una nuova consapevolezza: qualsiasi cosa sarebbe successa dopo,
quella era la sua strada, la danza.
Una serie di applausi e urla
di
approvazione la riportarono sulla terra ferma e le ricordarono dove
fosse. A quanto sembrava era andata bene, o forse, più che
bene dato
che, tornata a sedersi al suo posto, dopo aver ringraziato tutti un
poco imbarazzata, vide Amelia avvicinarsi a lei.
Amelia- I was wrong... You're
not Liam's,
member of the One Direction, girlfriend... You're a great dancer...
Can we start all over again? (Mi sono sbagliata... Tu non sei la
ragazza di Liam, membro degli One Direction... Tu sei una grande
ballerina... Possiamo cominciare da capo?)
-I think yes... (Penso di
sì...)
Amelia- Hi! You should be Kay,
the new
Italian dancer, the one who has got two million views on YouTube...
I'm Amelia... (Ciao! Tu devi essere Kay, la nuova ballerina italiana,
che ha due milioni di visualizzazioni su YouTube.... Io sono Amelia...)
Amelia le sorrise, questa
volta con un
sorriso spontaneo e sincero, e le porse nuovamente la mano. Kaylie la
strinse decisa e le disse:
-Yes,
I am... But I'm
also Liam's, member of the One Direction, girlfriend... Nice to meet
you, Amelia... (Sì, sono io... Ma sono anche la fidanzata di
Liam, membro degli One Direction.... Piacere di conoscerti Amelia...)
Entrambe scoppiarono a ridere,
tanto che
alcuni ragazzi attorno a loro si voltarono a guardarle un po'
sconcertati. Guardarono gli assoli degli atri candidati assieme,
commentando quanto bravi fossero tutti (soprattutto Ethan e Kate...
“Ora capisco perché li chiamano la triade... Sono
tutti e tre
pazzeschi!!”), ma non trattenendosi dal fare qualche critica
costruttiva. Quando tutti si furono esibiti, Kevin li fece uscire
dalla sala, per lasciare il tempo a Olly e al suo team di scegliere i
sei fortunati che avrebbero preso parte al tour. Mentre stava
lasciando la stanza con Amelia al suo fianco, furono raggiunte da uno
spumeggiante Ethan e da una sorridente Kate.
Ethan- I have a great feeling
for this
audition... And, Kay... You sparkled out there... Good job!! (Ho una
fantastica sensazione per quest'audizione.... E Kay... Hai brillato
là fuori... Bel lavoro!!)
Kate- Yes!! You were
incredible!! (Sì!! Sei stata incredibile!!)
-Thanks, guys... This means so
much to
me... Thanks! (Grazie, ragazzi... Questo significa tantissimo per me...
Grazie!)
Amelia- We will all be picked
up.... All
four... (Saremo scelti tutti... Tutti e quattro...)
Forse era solo
perché l'aveva detto con
quel tono così sicuro e perché, in fin dei conti,
era la regina
della danza, ma Kaylie le credette: sentiva anche lei che con ogni
probabilità quell'avventura l'avrebbero intrapresa tutti e
quattro
assieme, e il suo stomaco sembrava confermare, tanto le faceva male.
Ethan- Well, if you're so
sure, we should
already choose where we're gonna celebrate tonight!! (Beh, se ne sei
così sicura, dovremmo già scegliere dove andremo
a festeggiare stanotte!!)
Amelia- There's a party at the
Goucho
Club... We could go there... (C'è una festa al Goucho
Club... Potremmo andare lì...)
Kate- Isn't the club where
Harry Styles
had his nineteenth birthday party?? (Ma non è il club sove
Harry Styles ha festeggiato i suo diciannove anni??)
Amelia- Yes, it is... It's the
perfect
place for having some fun! Would you come with us, Kay??
(Sì, è quello.... E' il posto perfetto per
divertirsi un po'! Verrai con noi, Kay??
-Yes, of course!! It will be
cool seeing
this lovely city by night... (Certo che sì! Sarà
forte vedere quest'adorabile città di notte...)
Era appena passata da
“non conosco
nessuno in questa città e, per giunta, mi sono
già messa contro la
regina della gerarchia dei ballerini di Londra” a
“sta sera
uscirò con tre ragazzi che hanno la mia stessa passione in
uno dei
locali più alla moda di Londra”. Se questo non era
vedere la
propria vita sconvolta, Kaylie doveva aspettare solo qualche secondo
in più per averne la certezza.
Kevin li richiamò
tutti in sala e li
fece disporre in fila: Amelia, Kaylie, Ethan e Kate al centro.
Kevin- It's been one of the
hardest
decision of my whole life... Maybe, more difficult than the moment
when I had to choose the “Dancing with star”
finalists.... (E' stata una delle decisioni più difficili di
tutta la mia vita... Forse, più difficile del momento in cui
ho dovuto decidere i finalisti di "Ballando con le stelle"...)
Risate generali: tutti
sapevano che aveva
quasi tentato di far valere un pari-merito per il primo posto.
Kevin- I want to thank
everyone of you,
who comes here today and gives his or her best... But now, Olly...
It's time to reveal the lucky six... (Voglio ringraziare tutti voi, per
essere venuti qui oggi e aver dato il proprio meglio... Ma ora, Olly...
E' giunto il momento di rivelare i sei fortunati...)
Olly- The names that I'm gonna
call are
the ones who will be with me on tour... I ask you to do a step
forward... Thomas... (I nomi che chiamerò sono quelli che
verranno con me in tour... Vi chiedo di fare un passo avanti...
Thomas...)
Applausi...
Olly- Amelia...
Applausi ed abbracci...
Olly- Ethan...
Abbracci ed applausi...
Olly- Kate...
Applausi ed abbracci...
Olly-
Andy...
Thanks to all the male dancers... Now there's just one place left...
(Andy... Grazie a tutti i ballerini maschi... Ora c'è solo
un posto rimasto....)
Applausi... Mancava un solo
posto ed era
per una ballerina... Kaylie incrociò tutte e venti le dita
che
possedeva, sperando con tutta sé stessa di sentire
pronunciare il
suo nome... “Fai che sia io... Fai che sia io... Fai che sia
io...”.
Olly-
The last
female dancer is... (L'ultima ballerina donna è...)
Era la stessa sensazione che
aveva
provato tre mesi prima al concerto dei ragazzi: il conto alla
rovescia, il riflettore che scorreva sulle gradinate, la luce puntata
su di lei e migliaia di occhi a fissarla... Ora c'erano solo quelli
di Olly Murs a guardarla, sorridendole...
Olly- Kaylie!
Ce l'aveva fatta... Era sulla
strada per
realizzare il suo sogno... In poco più di un mese sarebbe
stata su
un palco, davanti a migliaia di persone, a fare quello che per cui
era nata: ballare.
Sentì le braccia di
Amelia, Ethan e Kate
ricoprirla per abbracciarla e una piccola lacrima di gioia le scese
lungo la guancia.
“Ce l'ho
fatta!!!” solo questo
riusciva a pensare mentre Olly, Kevin e lo staff si complimentavano
con loro.
Nemmeno quando
salutò i ragazzi e fu
investita dalle congratulazioni di Paul riuscì a riportare
la sua
mente sulla terra. Era come se finalmente la sua vita avesse
cominciato a girare per il verso giusto, come se ogni lacrima che
aveva versato da sola, nella sua piccola camera, fosse stata ripagata
nel esatto momento in cui Olly aveva pronunciato il suo nome...
Doveva mandare subito un messaggio a Liam, che sicuramente le aveva
risposto... Già, sicuramente...
Paul- Is everything alright,
Kay?? Why you're not jumping all around the street?! (Va tutto bene,
Kay?? Perché non stai saltellando in giro per la strada?!)
-Yes!! I'm fine... Paul... Did
you hear
one of the guys today?? Or maybe Louise? (Sì!! Sto bene...
Paul... Hai sentito uno dei ragazzi oggi?? O magari Louise?)
Paul- Yes, I did... Harry
wrote me twice,
because he wanted to show me what I was missing for not being their
manager... So annoying: I love them, but I'd probably kill them if I
was their manager!! Why are you asking me this?? (Sì...
Harry mi ha scritto due volte, perché voleva farmi vedere
che cosa mi sto perdendo a non essere il loro manager...
Così pesante: io voglio bene a loro, ma probabilmente li
ucciderei se fossi il loro manager!! Perché me lo stai
chiedendo??)
-Nothing special... Anyway,
tonight the
guys asked me if I join them to a party... In order to celebrate, you
know... Can I?? (Nulla di speciale... Comunque, i ragazzi mi hanno
chiesto se stasera li raggiungo ad una festa... Per festeggiare, sai
com'è... Posso??)
Paul- Well... I don't know...
There will
be loads of paparazzi out there and... (Beh... Non saprei... Ci saranno
un sacco di paparazzi là fuori e...)
-Pauly... Please... I'll be
careful and I
won't do anything that you wouldn't do!! (Pauly... Per favore...
Starò attenta e non farò niente che tu non
faresti!!)
Paul- Oh gush, this doesn't
make me much
more relaxed... (Oddio, questo non mi fa stare molto tranquillo...)
-C'mon... I'm a good girl...
And I really
need to stressed myself out!!! So... (Avanti... Sono una brava
ragazza... E ho veramente bisogno di rilassarmi!!! Quindi...)
Paul- Okay... Go and have
fun!!! (Okay... Vai e divertiti!!!)
La faceva stare male sapere
che Liam non
si fosse minimamente interessato a sapere come fosse andata
l'audizione più importante della vita di quella che doveva
essere la
sua ragazza, ma non aveva alcuna intenzione di non godersi quei due
giorni che le rimanevano da trascorrere a Londra, e soprattutto,
quella serata. In fin dei conti sarebbe stato lui a doversi
preoccupare di sapere se Kaylie stesse bene: e se il provino fosse
andato male e lei ora fosse stata in lacrime, distesa sul letto di un
albergo lontano da casa, assalita da un'inconsolabile tristezza?? Lui
dove sarebbe stato?? Non riusciva a trovare una spiegazione anche
lontanamente plausibile per quello che stava succedendo tra di loro,
dato che fino alla sera prima della sua partenza tutto sembrava
essere assolutamente perfetto...
La sua mente girava
incessantemente in
tondo, mentre cercava non solo di darsi delle risposte, ma anche di
prepararsi per la serata che l'aspettava. Aveva svuotato l'intera
valigia sopra il letto e, dopo un quarto d'ora di attenta
contemplazione, non aveva ancora intravisto alcun abbinamento che la
soddisfacesse o le desse almeno l'apparenza di essere decente.
Benedisse mentalmente il momento in cui aveva deciso di portarsi via
il computer e, sapendo benissimo che le due migliori donne sulla
faccia della terra, sarebbero state online, accese Skype per chiedere
loro il consiglio che l'avrebbe portata fuori da quel tunnel formato
di dubbi su Liam e su che cosa si sarebbe messa.
Marta- Era ora!!! Sei
passata?!?!
Denise- Ciao!!! Allora,
com'è andata?!
Con tutte quelle paranoie sul
suo ultra
conosciuto ragazzo e l'eccitazione per la serata aveva a mala pena
mandato un messaggio a sua mamma, quindi figurarsi se aveva detto
loro cosa fosse successo...
-Sono orgogliosa di
annunciarvi che avete
di fronte a voi una delle ballerine che accompagneranno Olly Murs nel
suo tour nel Regno Unito e in Irlanda!!!
Se l'audio del computer non
avesse avuto
un limite di sopportazione così alto, sarebbe esploso in
meno di due
secondi tanto urlarono le due ragazze dall'altra parte dello schermo.
Denise- Oddio!!! Sono troppo
felice per
te!!!
Marta- Porca miseria... porca
miseria...
Porca miseria!!! Kay sono sconvolta!!! Complimenti!!!
Denise- Ehi, ehi... Fermi
tutti: perché
stai indossando la tua faccia da
“ho-la-testa-piena-di-pensieri”??
-Diciamo che sono successe
alcune cose...
Le ci vollero dieci minuti
buoni (che si
sottrassero al già poco tempo a disposizione per prepararsi)
per
fare un piccolo bignami alle due ragazze che, terminato il racconto,
le dissero:
Marta- Si sarà
addormentato... Oppure
Louis l'avrà fatto fuori con una delle sue mosse di danza...
-E tu come fai a saperle tutte
queste
cose?!
Marta-
Ti ricordo che
ho due Directioners
per casa e che tu sei la fidanzata di uno di loro... Mi sembra il
minimo che sia informata!!
Denise- Comunque,
sinceramente, lo dico
per te... Vai fuori e divertiti!! Preoccupati domani mattina di tutte
le possibili ragioni per cui Liam non ti abbia scritto e scatenati
come non mai perché... Stai per ballare di fronte a migliaia
di
persone in meno di un mese!!!
-Forse hai ragione... Quindi,
giungiamo
al motivo della mia chiamata... Cosa mi metto?!?!
Marta- Tu ci hai chiamato per
questo?!?!
Tu sei pazza.... Anzi, sei un'idiota!!!
-Sempre molto gentile...
Marta- Un'idiota a cui
vogliamo bene e
che ora ci mostrerà tutto quello che ha in valigia per fare
la
grande scelta...
Dopo venti minuti era pronta,
in piedi
davanti le facce piene di approvazione di Marta e Denise. Aveva
addosso: una canottiera bianca a spalle larghe, una morbida gonna blu
con dei fiori verde chiaro a vita alta, un po' svolazzante, un paio
di scarpe in camoscio arancione con tacco 14cm e plateau,
in coordinato con qualche bracciale ed una una collana lunga. I
capelli erano spostati tutti verso destra e sembravano un mare in
tempesta, tanto erano spumeggianti. Un velo di matita a sottolineare
la forma a mandorla dei suoi occhi, con un'abbondante dose di mascara
e un tocco di rossetto rosso, per definire le sue labbra a cuore.
Marta- Sei fantastica!!!
Denise- Assolutamente
approvato!!
-Bene ragazze, ci sentiamo
domani... Vado
a fare un po' di sana vita notturna londinese per festeggiare il mio
primo contratto come ballerina professionista... Scusate, ma mi piace
troppo dirlo!!
Marta- Vai e divertiti come
non mai!!!
Denise- Ma non fare cavolate!!!
Forse non le avrebbe fatte
volontariamente le “cavolate”, ma qualcosa le
diceva che doveva
aspettarsi una seratina tutt'altro che tranquilla.
La stavano aspettando fuori
dall'albergo,
già seduti in taxi. Quando la videro salire a bordo, Ethan
sembrò
impazzire:
Ethan- This outfit is just
amazing!!
You're gorgeous!! (Questo abbinamento è fantastico!! Sei
bellissima!!)
Kate- I love that skirt!! (Mi
piace la gonna!!)
Amelia-
And I
love the shoes!! And the necklace... I love everything!! (Ed io adoro
le scarpe!! E la collana... Amo tutto!!)
-Oh thanks!! Girls you're both
amazing,
as usual... Ethan you're one of the hottest guy I've ever met! (Oh
grazie!! Ragazze siete entrambe fantastiche, come al solito... Ethan tu
sei uno dei ragazzi più fighi che abbia mai incontrato!)
Ethan- Don't lie sweetie...
You hang out
with the One Direction... There's no challenge... (Non mentire
dolcezza... Tu esci con gli One Direction... Non c'è
sfida...)
-I
swear that
you can compete with the four-fifths of them... (Giuro che tu puoi
competere con quattro quinti di loro...)
Amelia- Who knows why just the
four-fifths and not the whole guys... (Chissà
perché solo i quattro quinti e non tutti i ragazzi...)
Scoppiarono
a ridere
tutti e quattro, proprio mentre arrivavano davanti al club. C'erano
fotografi dovunque e celebrities
in ogni
angolo di strada...
No, non sarebbe decisamente
stata una
serata tranquilla.
Ethan- Girls: let's get the
party
started!!! (Ragazze: facciamo cominciare la festa!!!)
Uscirono dal taxi e furono
investiti da
una scarica di flash, tanto che a Kaylie sembrò di essere
tornata
sul red carpet, solo che
al suo fianco non
c'era Liam, ma tre ragazzi londinesi assolutamente fantastici. Kaylie
non riuscì a sentire bene che cosa quei fotografi le
stessero
urlando, dato che Ethan
la stava spingendo
verso l'ingresso assieme a Kate, ma captò qualcosa come
“audition”
e “Does Liam know about...?”.
“Forse
avranno saputo del provino... Va bé... Non c'è
niente di male in
questo...” pensò Kaylie mentre Amelia le faceva
segno di entrare
dietro di lei, dato che il buttafuori all'entrata, avendola
riconosciuta, stava facendo saltare loro tutta la coda.
-How did you do that?? (Come
hai fatto??)
Amelia- Oh, the boss of this
club is one
of my father's best mate!! (Oh, il proprietario di questo club
è uno dei migliori amici di mio padre!!)
Più passavano i
minuti, più Kaylie
capiva perché tutti la chiamassero “the
queen”: quella ragazza
era la regina non solo della danza, ma anche della vita sociale
londinese...
Amelia- Kay, come here!! I
want to
introduce you to some friends of mine!!! (Kay, vieni qui!! Voglio
presentarti alcuni miei amici!!!)
E a quanto sembrava aveva
decretato lei
come sua futura legittima erede.
In men che non si dica, Kaylie
si ritrovò
a parlare con alcune delle personalità più in
vista della parte che
contava di Londra, almeno per quanto riguardava la vita notturna:
Nick Grimshaw le disse che
era felicissimo
di avere la possibilità di incontrare finalmente il nuovo
membro
della famiglia 1D, anche perché Harry gli aveva parlato
tantissimo
di lei; Rita Ora la salutò con molta curiosità e
le disse che era
felice di conoscere qualcuno che non avesse “quell'irritante
accento inglese”, facendo ridere tutti; c'era persino Alexa
Chang a cui Kaylie non poté fare a meno di chiedere di fare
una foto
assieme (ci sono occasioni che non si possono sprecare solo per non
fare la figura della fan sfegatata); Cara Delavigne non solo le
strinse la mano, ma le diede anche due baci sulle guance per dirle
che adorava la sua gonna e le sue scarpe... Nel giro di cinque minuti
stava ballando come una pazza in pista con Ethan,
Amelia e Kate, con in mano un cocktail mai assaggiato
prima e
dal contenuto sconosciuto, che Nick
le
aveva offerto, sorridendo a chiunque le chiedesse di fare una foto
assieme. L'alcool stava cominciando a fare effetto dato che a Kaylie
non sfiorò nemmeno lontanamente l'idea che tutte quelle foto
sarebbero presto finite in Internet: ma, d'altra parte, che cosa
stava facendo di male? Era maggiorenne già da un pezzo e si
stava
semplicemente godendo una serata fuori con i suoi nuovi amici...
Forse la sua concezione di “serata con gli amici”
era sempre
stata un poco diversa dalla situazione in cui si trovava in quel
momento, ma ciò non implicava che fosse una cosa cattiva.
Per di
più, fortunatamente, riusciva a reggere l'alcool piuttosto
bene
(constatazione che aveva fatto nelle due volte che aveva bevuto in
vita sua), cosa che l'aiutò parecchio con Grimmy, come le
aveva
detto di chiamarlo Nick, dato che continuava ad offrire da bere a
tutti e quattro. Ethan era abbastanza brillo per trovare il coraggio
di andare a invitare un ragazzo che lo stava fissando dall'inizio
della serata a ballare con loro... Kate non riusciva più a
smettere
di ridere per ogni sciocchezza, cosa che la faceva sembrare ancora
più adorabile agli occhi degli innumerevoli uomini single
all'interno del locale... Mentre Kaylie ed Amelia (molto lucide, ma
alquanto divertite e rilassate) cercarono di tenere Grimmy e Ethan
nei dintorni, di modo che gli stessi famelici adulatori di Kate
stessero alla larga da loro due, dato che erano entrambe impegnate.
Kaylie non si era mai
divertita così
tanto quanto stava facendo quella sera, non solo perché
aveva
l'euforia dell'audizione ancora in corpo, quanto perché
quelle
persone erano assolutamente fantastiche! Più trascorreva del
tempo a
Londra, più si rendeva conto che l'amava alla follia e che
la
sentiva sempre più come “casa sua”...
Era un sentimento che non
aveva mai provato in Italia e sapeva che era dovuto anche al fatto
che quella era la patria di Liam... Chissà se finalmente le
aveva risposto... Controllò il cellulare, Twitter,
addirittura la sua
email, ma niente: di Liam non c'era traccia....
Uscirono dal Goucho Club alle
tre e mezza
di notte e, dopo un'altra scarica di flash e un tassista molto
loquace, Ethan, Amelia e Kate lasciarono una Kaylie stanchissima ma
felicissima davanti le porte dell'albergo. Accortasi di due fotografi
al lato della strada, sorrise nella loro direzione, conquistandosi
anche dei cenni di approvazione, per poi fiondarsi in camera,
direzione letto.
“Questa è
la vita che voglio vivere...
Questa dev'essere quella che tutti chiamano:
felicità...” e con
questo pensiero in testa e un sorriso sulle labbra si
addormentò.
Quando la mattina dopo
sentì la sveglia
suonare, ebbe l'irresistibile sensazione di spegnerla e girarsi
dall'altra parte, per tentare di far passare quel mal di testa che
sapeva non le avrebbe dato tregua per tutta la giornata, ma si
ricordò di aver promesso ai suoi tre nuovi amici che si
sarebbe
trovata con loro per una sessione di shopping londinese. Quindi si
alzò a sedere sul letto e, spenta la sveglia,
riuscì anche a
mettere a fuoco quanto lampeggiava sullo schermo: c'erano tre
messaggi e cinque chiamate perse... “Ma che
diavolo...??”.
Un messaggio era di Paul che
le diceva di
controllare immediatamente il suo account Twitter.
Gli altri due erano di Liam,
come anche
le chiamate...
Uno diceva: “Thanks
for let me know the big news through an interviewer... He took me out
of guard...Oh, and the pictures of the last night party were
amazing... Can't believe it...”. ("Grazie per avermi fatto
sapere la grande notizia attraverso un'intervistatore... Mi ha preso
alla sprovvista... Oh, e le fotografie della festa dell'altra notte
sono fantastiche... Non ci posso credere...")
Il secondo diceva: “Look
at this when you will finally wake up...” ("Guarda
quando ti sarai finalmente svegliata...") a cui seguiva un
link di YouTube. Le ci vollero dieci secondi per capire bene quello
che avesse letto e quando finalmente quelle parole si impressero a
fuoco nella sua mente sentì un peso enorme cadere sul suo
cuore:
com'era possibile che Liam le scrivesse una cosa del genere?? Che
diamine era successo mentre lei dormiva??.
Si alzò dal letto
per accendere il
computer, e mentre questo si avviava, rilesse altre dieci volte i
messaggi che aveva ricevuto. Quando finalmente si accese,
andò a
cercare il link che Liam le aveva mandato e si ritrovò
davanti ad
un'intervista dei ragazzi ad un programma sconosciuto della
televisione americana. Perché mai doveva guardare una loro
intervista?? Schiacciò play e quello che sentì e
vide per i
successivi cinque minuti fu ciò che di più
straziante e doloroso
avrebbe mai potuto sperimentare nella sua vita.
Intervistatore-
So guys, let's talk about some spice news... (Quindi ragazzi, parliamo
di qualche news piccante....)
I ragazzi sfoderarono i loro
tipici
sorrisi da “forza, fai l'ennesima domanda privata a cui non
risponderemo” che Louise
li aveva
addestrati a fare ed il termine addestrati non era per nulla
esagerato (Liam le aveva raccontato che gliel'aveva fatti provare per
un'ora intera davanti lo specchio... Assurdo!!).
Intervistatore- Let's
talk about you, Liam... Because everyone already knows that you have
a brand new Italian girlfriend, who seams to be such a lovely girl...
(Parliamo di te, Liam... Perchè tutti già sanno
che hai una nuova fidanzata italiana, che sembra essere una ragazza
molto dolce...)
Liam- Yes, she is...
(Sì, lo è...)
“Com'è
bello quando ha quel sorriso
orgoglioso ed imbarazzato sulle labbra...” pensò
Kaylie,
sentendosi fortunata come poche ragazze al mondo, in quel momento...
Intervistatore- And we
just get to know that she's just signed her first contract in order
to attend Olly Murs' English tour as a supporting dancer!!! The girl
is already making her own way!!! (E abbiamo appena scoperto che ha
firmato il suo primo contratto per diventare una ballerina di supporto
nel tuor inglese di olly Murs!!! La ragazza si sta
già facendo la sua strada!!!)
L'espressione che si fece
largo sulla
faccia di Liam fu qualcosa che Kaylie non avrebbe mai dimenticato:
c'era sorpresa, rabbia, gioia ma, soprattutto, delusione... Quegli
occhi che fino a poco prima si erano illuminati a solo sentir
nominare il suo nome, ora erano colmi di un'ombra che sembrava
oscurarli completamente...
“Dimmi che cosa stai
pensando... Dimmi
che cosa ti passa per la testa!!” Kaylie voleva urlarlo allo
schermo che aveva davanti, attraverso le lacrime che si stavano
facendo largo sui residui del trucco del giorno prima... Ma il peggio
doveva ancora arrivare...
Intervistatore- Is
everything alright,
Liam? Didn't she tell you about this big news?? (Va tutto bene, Liam?
Non ti aveva detto della grande notizia??)
“Perché
glielo chiede?! Perché vuole
metterlo in difficoltà?! Dì qualcosa, Liam...
Dì qualcosa!!!”.
Kaylie sembrava essersi
completamente
dimenticata che quello era un video, che tutto ciò che le
stava
bombardando l'anima era già successo e che non c'era modo di
tornare
indietro...
Louis- Yes, he's fine! We
didn't know
about the big news because we've been so busy in the last two days,
so they didn't have even time to text each other... But we're so
happy for Kay... She deserves it! (Sì, sta bene! Non abbiamo
avuto la grande notizia perché siamo stati molto impegnati
negli ultimi due giorni, quindi loro due non hanno avuto nemmeno il
tempo di scriversi... Ma siamo molto felici per Kay... Se lo merita!)
Louis diede una pacca sulla
spalla
dell'amico che il mondo poteva anche scambiare per un gesto
amichevole, ma che voleva dire tutt'altro:
reagisci-immediatamente-o-siamo-fregati.
“Grazie,
Louis...”.
Intervistatore- Oh...
Yes, it could be... So you might want to know Liam where did your
girlfriend spend her celebration night out and with who?? Here we
have some new pictures straight from Twitter... (Oh... Sì,
può essere... Quindi, Liam, potresti voler sapere dove la
tua fidanzata ha trascorso la sua nottata di festeggiamenti e con chi??
Qui abbiamo alcune nuove foto direttamente da Twitter...)
Il seguente minuto fu un
susseguirsi di
inquadrature alternate dei volti dei ragazzi, delle espressioni di
Liam e delle foto della notte appena trascorsa, che a quanto pareva
stavano invadendo la rete....
C'era lei con Amelia, Ethan
e Kate che entravano nel locale; lei che salutava tutte
quelle
persone famose; lei che accettava da bere da Nick;
lei che ballava senza alcun pensiero ad offuscarle il sorriso,
circondata da ragazzi; lei che salutava i fotografi di ritorno dal
locale, alle tre e mezza della mattina... Perché su tutte
quelle
foto sembrava così disinibita e superficiale??
Ma al contempo c'erano
Harry che sembrava chiedersi che diamine ci facesse Nick
lì e perché fosse in tutte le foto dove era
presente la ragazza del
suo migliore amico; Niall
che aveva la
faccia di uno che non sapeva assolutamente che cosa pensare; Zayn,
invece, che sembrava non solo sapere fin troppo bene che cosa
avrebbero implicato quelle foto, ma anche avere una voglia matta di
prendere a calci quell'intervistatore; Louis che era la
rappresentazione della preoccupazione, per Liam, per Kayile, per
tutto ciò che di bello c'era tra di loro e che quelle foto
stavano
mettendo in pericolo... E poi c'era lui...
Non stava più
ascoltando nessuna delle
insinuazioni che l'intervistatore continuava a rivolgergli, era tutto
concentrato ad osservare quelle maledettissime foto...
Poi Kaylie lo riconobbe: era
quello
sguardo che le aveva lanciato la sera del Gala, quando Rayn ci aveva
provato con lei... Era lo sguardo che le aveva fatto temere di
perderlo e che ora glielo mostrava così lontano da lei, come
se a
dividerli non ci fossero solo un oceano ed un schermo, ma una
distanza incommensurabile che nemmeno l'amore più solido e
sincero
avrebbe potuto colmare...
Kaylie seppe solamente che una
voragine
si stava aprendo nel suo petto, che non riusciva più a
respirare e
che Liam stava dicendo:
-She
just had fun...
That's cool... (Si stava solo divertendo... Va bene...)
“L'ho tradito... Ho
tradito la sua
fiducia... Dovevo dirglielo subito, anche se lui non mi aveva
risposto... Perché l'ho dato per scontato??... Chi sono
diventata
per permettermi di dare per scontato l'amore di una persona, l'amore
di Liam?!?!...”.
Il suo mondo non si reggeva
più in
piedi, non per esagerazione, ma perché la sua forza di
reggersi in
piedi era volata via dalle sue gambe, che ora stavano cedendo sotto
il peso di quel corpo morto...
Il video terminò
sulla faccia sconvolta
di Liam...
Vedeva solo i cassetti del
mobile che
aveva davanti... No, non li vedeva... Sapeva che c'erano, ma le
lacrime coprivano qualsiasi immagine, qualsiasi rumore, qualsiasi
sentimento... Non c'era più niente dentro di lei: alcuna
esigenza
vitale, alcuna sensazione di dolore o di rabbia, alcuna
volontà...
Solo un enorme nulla che stava rapidamente divorando tutto quello che
trovava sulla sua strada...
“L'ho perso... L'ho
perso... L'ho
perso...”.
Scivolò lentamente
sul morbido tappeto
della stanza di quell'albergo che fino a pochi istanti prima le era
sembrato familiare come casa sua. Rimase così, raggomitolata
su sé
stessa, con la testa attaccata alle ginocchia, un braccio a coprirle
il volto e una mano a stringere la catenina che aveva al collo... La
stringeva con così tanta forza da sentire il metallo che
penetrava
nella carne della mano... Le lacrime cadevano senza sosta, calde, in
singhiozzi sempre più forti, che le toglievano il respiro
fino a
farle male ai polmoni... Ma Kaylie non sentiva nulla se non che
stesse lentamente perdendo sé stessa, questa volta per
sempre...
Sentì il cellulare
suonare più e più
volte... Era Paul, era Marta, era Denise, era sua mamma... Era di
nuovo Paul, di nuovo Marta, di nuovo Denise, di nuovo sua mamma....
Li riconosceva dalle suonerie che sentiva arrivare attutite alle sue
orecchie, ovattate dal morbido nulla in cui era caduta...
Poi le prime note di Last
First Kiss risuonarono nell'aria calda della
stanza.
Era lui, era la sua
suoneria... Ma allora
perché non riusciva ad alzarsi? Perché il suo
corpo non rispondeva
ai comandi? Perché non aveva la volontà di
alzarsi da quel
pavimento??.
La porta della camera si
aprì di scatto
e Paul fece irruzione nella stanza, fiondandosi sul corpo ancora
scosso da violenti singhiozzi di Kaylie. Cercò di alzarla,
la chiamò
per nome, cercò di guardarla negli occhi, ma lei sembrava
non volere
o non riuscire a reagire. Sì alzò, lasciandola
ancora distesa a
terra, a coprirsi il volto con le braccia, per rispondere a quel
maledetto cellulare che continuava a squillare...
Paul- Liam!!! Yes, I've just
found her!!
She's lying on the floor of her bedroom... She's sobbing so hard!!
She's... I don't know... She's absent... I don't know what to do!!!
(Liam!!! Sì, l'ho appena trovata!! E' distesa sul pavimento
della sua stanza.. Sta piangendo così forte!! Lei
è... Non lo so... E' assente... Non so che fare!!!)
Lo spaventatissimo manager si
avvicinò a
Kaylie e, dopo aver messo il telefono in vivavoce, come probabilmente
Liam gli aveva detto di fare, lo appoggiò vicino alla testa
di
Kaylie, per poi dirigersi verso la porta e accostarla alle sue
spalle.
Ci furono due minuti di
interminabile
silenzio, in cui gli unici rumori erano quel singhiozzare scomposto e
doloroso di Kaylie e il respiro pesante di Liam dall'altra parte del
mondo. Poi la sua voce dolce, calda, lenitiva si diffuse
dall'apparecchio, dritta fino al cuore svuotato della ragazza distesa
sul pavimento.
Liam- Kay...
Cos'era quella? Speranza,
forse? Un
barlume di vita che si riaccendeva in lei?? Non era certa, ma sentiva
la mano attorno la catenina farsi sempre più presente, come
se
l'oggetto stesse bruciando dentro quella stretta.
Liam- Kay, please... Answer...
Let me
hear you voice... (Kay, per favore... Rispondimi... Fammi sentire la
tua voce...)
La sua voce? Dov'era finita la
sua voce?
L'aveva persa dopo i primi dieci secondi di quella tremenda
intervista.
Liam- Dear... Let me know
you're fine...
You're scaring me! Don't mind about that interview... I shouldn't
send you that massages, they were too much!! Please, give me an
answer!! (Amore... Dimmi che stai bene... Mi stai spaventando! Non
pensare a quell'intervista... Non avrei dovuto mandarti quei
messaggi, erano veramente troppo!! Per favore, dammi una risposta!!)
“Mi sta seriamente
dicendo che non devo
preoccuparmi per l'intervista?? Perché non mi sta dicendo
che è
tutto finito??”. Allora riusciva ancora a pensare...
Liam- Kay, I'm begging you!!
I'm not
angry for those stupid pictures and neither because you didn't tell
me that you got the job... They don't know about us!!! But please,
give me an answer!!! I'm freaking out!! (Kay, ti sto scongiurando!! Non
sono arrabbiato per quelle stupide foto e nemmeno perché non
mi avevi detto che hai ottenuto il lavoro... Loro non sanno niente di
noi!! Ma per favore, dammi una risposta!!! Sto impazzendo!!)
-You're still here... (Sei
ancora qui...)
Liam- Oh, thanks God!! Of
course I'm
here, Kay... Where should I be??!! (Oh, grazie a Dio!! Certo che sono
qui, Kay... Dove dovrei essere??!!)
-Far away from me... (Lontano
da me...)
Liam- Babe, please... Don't
even say
these craps!! I promised that I would always be here for you and I
want to keep the promise!! ( Babe, per favore... Non dirle nemmeno ste
stupidate!! Ho promesso che sarei sempre stato qui per te e voglio
mantenere la promessa!!)
Sentire la sua voce aveva
fatto sì che
Kaylie riprendesse coscienza di sé stessa: lui non se ne era
andato... Lui era lì. Ma sentirlo dire che lui voleva
mantenere la
promessa di essere sempre presente per lei, le fece tornare in mente
che lui non c'era stato per le ultime ventiquattro ore, lasciandola
da sola in uno dei momenti più importanti della sua vita...
-You've already broken that
promise,
Liam... (L'hai già infranta quella promessa, Liam...)
Liam- What?? What do you mean,
Kay? (Cosa?? Cosa intendi, Kay?)
Kaylie trovò
finalmente la forza di
prendere il telefono in mano, togliere il vivavoce e sedersi con la
schiena appoggiata al letto. Dalla finestra poteva scorgere una
Londra uggiosa farsi largo verso l'orizzonte.
-You weren't here when I
needed you..
Where have you been for the last forty hours?? (Non eri qui quando ho
avuto bisogno di te... Dove sei stato nelle ultime quaranta ore??)
Liam- Gush... Kay... I'm not
gonna lie...
I wasn't there for you... And I feel incredibly guilty!! But I was
mad at you, 'cause you were in London, living your dream, sending me
that massage and I was stuck here, doing some stupid rehearsal!! I
can't even say how much sorry I am now, but... I don't know... I
thought you were forgetting me just because your dreams were becoming
true... (Oddio... Kay... Non mentirò... Non ero
lì per te... E mi sento incredibilmente in colpa!! Ma era
così arrabbiato con te, perché eri a Londra, che
vivevi il tuo sogno, mandandomi quei messaggi ed io ero bloccato qui, a
fare delle stupide prove!! Non posso nemmeno dirti quanto dispiaciuto
sia ora, ma... Non lo so... Ho pensato che ti stessi dimenticando di me
solo perché i tuoi sogni stavano diventando
realtà....)
-You're a jerk, Liam... (Sei
un'idiota, Liam...)
Liam- But Kay!!! (Ma Kay!!!)
-No, you're a jerk!! How could
you even
take into something like that?! What kind of person do you think I
am?! The one those magazines keep going on to describe?! (No, sei
un'idiota!! Come hai anche solo potuto pensare una cosa del genere?!
Che persona credi che io sia?! Quella che i giornali continuano a
descrivere?!)
Liam- You're right: I'm a
jerk!! I'm so
sorry, Kay... You're one of the best thing has ever happened in my
life... So, would you ever consider to forgive this complete jerk,
who's begging you, standing on his knees?? (Hai ragione: sono
un'idiota!! Mi dispiace così tanto Kay... Tu sei una delle
cose migliori che mi siano mai capitate nella vita... Quindi, potresti
prendere in considerazione l'idea di perdonare questo completo cretino,
che ti ta pregando, stando dulle sue ginicchia??)
“Cos'è
questa? Ironia?? Oh mamma mia,
come diavolo faccio a resistergli? Non riesco ancora a capire come
riesca a farmi tutto questo... Mi sta distruggendo...”.
Liam- Before
you
answer... Kay, I want you to know that they don't know anything about
us, okay?? When I saw those pictures I knew you weren't doing
anything wrong, cause I trust you... But I want you to do the same,
because they're gonna write and say a lot of bullshit about us, even
if we would be the perfect couple!! So... Can you trust me, Kay??
(Prima che tu risponda... Kay, voglio che tu sappia che loro non sanno
nulla di noi, okay?? Quando ho visto quelle foto, sapevo che tu non
stavi facendo niente di male, perché mi fido di te... Ma
voglio che tu faccia lo stesso, perché loro scriveranno e
diranno un sacco di balle su di noi, anche se fossimo la coppia
perfetta!! Allora... puoi fidarti di me, Kay??)
Si poteva fidare di lui? In
fin dei conti
non era sparito dopo il primo ostacolo che aveva incontrato, forse
l'aveva delusa un poco per quella storia del non farsi sentire per
più di un giorno, ma era grazie a lui se aveva superato
l'attacco di
panico ed aveva ottenuto il contratto, quindi, magari, era giunto il
momento di fidarsi completamente di qualcuno. Il mondo avrebbe
comunque parlato di loro, ma che cosa potevano sapere tutte quelle
persone là fuori di ciò che loro erano veramente,
nel profondo
delle loro anime?
-Yes,
I trust you... (Sì, mi fido...)
Liam- I love you, Kay... (Ti
amo Kay...)
-These are the most wonderful
words I've
heard till I woke up this morning... (Queste sono le più
belle parole che ho sentito da quando mi sono svegliata sta mattina...)
Liam- So, maybe you could also
say it
back... Or not?? (Quindi, potresti forse dirmelo anche tu... O no??)
-I might... (Potrei...)
Liam- Kay!!!
-I love you, Liam and you'll
always be... (Ti amo Liam e sarai sempre...)
Tutti e due- My last first
kiss... (Il mio ultimo primo bacio...)
Risero entrambi e cominciarono
a
raccontarsi quanto si erano persi vicendevolmente della vita
dell'altro. Le audizioni, la serata fuori con i ragazzi (che Kaylie
aveva scoperto, Liam conosceva benissimo), l'intervista, le reazione
dei ragazzi (che Liam le disse stavano sicuramente origliando la loro
conversazione attraverso la porta), le infinite chiamate a Paul
perché lei non rispondeva alle telefonate di nessuno...
Kaylie
scoprì che Liam aveva addirittura chiamato Marta e Denise
per sapere
se avessero sue notizie.
“Oh mio dio... Gli
sarà venuto un
infarto a quelle due...” pensò lei mentre Liam le
raccontava
quelle conversazioni senza capo ne coda. Stettero al telefono per
più
di un'ora, fino a quando, guardando distrattamente l'orologio, Kaylie
non si rese conto che in meno di dieci minuti si sarebbe dovuta
trovare con i ragazzi.
-Liam, I have to go now, cause
I'm late
and the girls and Ethan are probably waiting for me... I'll call you
later, okay?? (Liam, devo andare adesso perchè sono in
ritardo e le ragazze e Ethan mi staranno probabilmente aspettando... Ti
chiamo dopo, okay??)
Liam- Sure... And don't worry
about
anything you're gonna read, okay?? (Certo... E non ti preoccupare di
nulla di quello che leggerai, okay??)
Stavano parlando esattamente
di quello,
quando Kaylie si era accorta di essere estremamente in ritardo.
-I will fix it... Promise... I
love
Liam!! (Sistemerò tutto.... Promesso.... Ti amo Liam!!)
Liam- I love you too... And I
miss you...
Enjoy your London shopping!! (Ti amo anch'io... E mi manchi... Godito
il tuo shopping londinese!!)
Lanciò il telefono
sul letto: non era
mai stata così piena di energia come in quel momento. Ora
aveva
capito che cosa poteva fare l'amore e, sinceramente, ne aveva
parecchia paura eppure non vedeva l'ora di abbandonarsi completamente
a quella nuova avventura. Andò verso il computer e
entrò su
Twitter: l'account era
pieno zeppo di foto
in cui era stata menzionata, la maggior parte erano di Nick.
La prossima volta che l'avrebbe visto, l'avrebbe con ogni
probabilità
ucciso, ma per il momento si limitò a rispondere con qualche
battuta
e ringraziando tutti per la serata fantastica. Poi scrisse un tweet,
che voleva vedessero tutti suoi oltre due milioni di
followers (“Come diavolo è possibile
tutto questo?!”).
“@Real_Liam_Payne
calling: as if we haven't been talking for ages!!My ears ask for
pity... #TheyDontKnowAboutUs” ("@Real_Liam_Payne chiamata:
come se non ci fossimo parlati per secoli!! Il mio orecchio chiede
pietà... #TheyDontKnowAboutUs"). Forse quello
non avrebbe
fermato tutte le supposizioni e le bugie che stavano girando in rete,
ma voleva che le sue fan (perché doveva ammetterlo, quelle
ragazze
supportavano lei tanto quanto sostenevano i ragazzi) sapessero come
stessero realmente le cose.
Dopo di ché, si
preparò in fretta e,
salutando Paul con un
veloce bacio sulla
guancia, si diresse con il cuore sereno verso un eccitante pomeriggio
di shopping con tre amici e ballerini fantastici. Varcata la porta
dell'albergo, fu investita da un caldo raggio di sole: Londra la
stava richiamando alla vita.
Hi sweethearts!!!
Capitolo lungo...
No, lunghissimissimo ma doveva rimanere così com'era nato...
Volevo spezzarlo, ma non avrebbe avuto la stessa resa,
perchè così spero si capisca come la vita di Kay
si sia trasformata in una vera e propria giostra in pochissimo tempo...
Non so voi, ma io, rileggendolo anche a mesi e mesi di distanza, ho
pianto ancora... Forse perché è un capitolo a cui
sono particolarmente legata, quindi ve lo affido e spero che ne abbiate
cura... Che possiate rivedere in quel momento di buio di Kay ogni
vostro momento di difficoltà... E spero che anche voi
abbiate trovato quel qualcuno o quel qualcosa che vi abbia aiutato ad
uscirne... Fosse anche solo per un giorno... In fondo, ognuno di noi ha
un suo lato debole che spesso prende il sopravvento... L'importante
è che non lo si lasci vincere...
Vorrei veramente
sapere che cosa ne pensate della storia, perché non sono
molto sicura che vi piaccia... Anzi, proprio per nulla -.-"
Basta: mi eclisso
che credo abbiate già letto troppo!! Un grazie infinito per
essere arrivate fino a qui *-*
Lots Of Love
<3
|
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Capitolo 16 *** Stole My Heart ***
Stole
My Heart
Era appena tornata in albergo
dopo
un'estenuante pomeriggio di spese pazze con Amelia, Ethan e Kate e
sentiva le sue gambe urlarle pietà mentre si dirigeva verso
l'ascensore, dato che avevano percorso qualsiasi strada di Londra
presentasse qualche vetrina, ovvero tutte!! Aveva una voglia matta di
farsi una doccia, mettersi una tuta ed aspettare, stravaccata sul
letto, che Liam la chiamasse o che Paul le facesse qualche proposta
per la serata, poiché i ragazzi
(“Fortunatamente...”) erano già
impegnati. Non che non amasse la loro compagnia, ma aveva la netta
sensazione che una serata senza alcool e paparazzi nei dintorni
avrebbe fatto solo che bene .
Ma appena mise piede in
camera, sentì il
suo cellulare vibrare e avvisarla che le era arrivato un messaggio su
WhatsApp. “Forse Liam ha già finito...”
pensò speranzosa Kaylie,
fino a che non vide chi le aveva scritto...
Benché non fosse il
suo meraviglioso
ragazzo impegnato in un tour mondiale, Kaylie non fu più
felice di
vedere che a scriverle era stata Eleanor. Il messaggio diceva
qualcosa come “se non mi raggiungi immediatamente per una
serata
solo donne giuro che ti faccio fuori!!”, correlato da una
serie di
altre minacce e di richieste di spiegazione circa il perché
non le
avesse detto che era a Londra. In compenso si concludeva con un
cuoricino e un “See U at
Starbucks 129-133
Charing Cross!”. “A quanto pare i miei
piani di una serata
tutta pigiama e film strappalacrime in lingua originale è
appena
andata in frantumi...” pensò Kaylie mentre si
metteva un leggero
vestito a fiori ed un paio di sandali bassi, ovvero le cose
più
comode che aveva in valigia.
Mandò un messaggio
a Paul per renderlo
partecipe dei suoi piani per l'imminente futuro: il manager si
allarmò parecchio quando gli disse che voleva uscire, ma si
rasserenò immediatamente appena seppe con chi usciva e dove
andava... Sua mamma poteva stare tranquilla: quell'uomo era peggio di
una guardia carceraria. Poi prese la metro e si diresse verso il
luogo dell'incontro. Appena sbucò fuori dal tunnel vide una
figura
slanciata e sorridente venirle incontro e sopraffarla con un
abbraccio.
-Hi, El!! Good to see you!!!
(Ciao El!! Che bello vederti!!!)
Eleanor- Oh, Kay!! Sorry, but
I'm so
happy to see you!!! So, let's get in and start to talk!! (Oh, Kay!!
Scusa, ma sono così felice di vederti!!! Quindi, andiamo
dentro e parliamo!!)
Era semplicemente bellissima:
più la
guardava e più se ne rendeva conto. Kaylie sentì
il rumore di
alcuni scatti alle sue spalle e quando si voltò vide delle
ragazzine
con l'Iphone in mano che le stavano fotografando. Entrambe salutarono
e, sorridendo complici, entrarono nel locale.
Qualche ragazza le riconobbe,
così
dovettero fare alcune foto, ma il fatto non pesava a nessuna delle
due, tanto che cominciarono subito a decidere quante calorie avevano
intenzione di ingurgitare il quel tramonto aranciato che si vedeva
oltre le vetrate. Il quesito di vitale importanza era: panna o non
panna??
Eleanor- Absolutely with it!!!
We have to
celebrate!!! (Assolutamente con!!! Dobbiamo festeggiare!!!)
-Girl: you've never been so
right!! (Ragazza: non hai mai avuto così tanto ragione!!)
Presero un frappuccino con
doppia dose di
panna e si sedettero al tavolino più lontano dalle vetrate e
dalla
calca dell'entrata. Sapevano entrambe che erano lì non solo
per
festeggiare il contratto di Kaylie, ma per parlare anche di qualcosa
un pochino più personale: tutto quello che era successo
nelle ultime
quarantotto ore tra lei e Liam. E sinceramente, Kaylie aveva proprio
bisogno di parlare con qualcuno che potesse capirla: non
perché
Marta e Denise non la comprendessero, ma Eleanor era nella sua stessa
situazione e, forse, era capitato anche a lei qualcosa di simile a
quanto aveva vissuto lei negli ultimi due giorni.
Eleanor- Kay... I called you
because,
first of all, I want you to know that I'm so proud of you!! You really
deserve that chance and you got it!! It's amazing!! (Kay... Ti ho
chiamato perché, prima di tutto, volevo che sapessi che sono
così orgogliosa di te!! Ti sei veramente meritata questa
opportunitàe ce l'hai fatta!! E' fantastico!!)
-Thank you so much, El!! I
haven't
realized what's happened yet... But I think it's quite unreal!! (Grazie
mille, El!! Non mi sono ancora resa conto di quello che è
successo... Ma credo che sua abbasta surreale!!)
Eleanor- Of course it is!! And
that's why
we're gonna make a toast with this two amazing frappucino!! (Certo che
lo è!! Ed è per questo che faremo un brindisi con
i nostri due fantastici frappuccini!!)
Ridendo alla bellezza della
vita, fecero
scontrare i loro due bicchieri di cartone e bevvero il primo sorso,
rischiando entrambe di bruciarsi la lingua.
Eleanor- So... Let's talk
about the
second reason why I called you here, tonight... What's happening,
Kay?! Last night I got a call by a furious and worried Liam, asking
me if I knew where you were... Then, this morning I saw all those
pictures on Twitter and the interview's link, that Louis texted me...
I don't want you to excuse yourself with me, cause I'm not your
judge, but I thought it would help you, maybe, talking with someone
who has been through the same thing.... (Quindi... Parliamo della
seconda motivazione per cui ti ho chiamato qui, stasera... Che sta
succedendo, Kay?! L'altra notte ho ricevuto una chiamata da un Liam
furioso e preoccupato, chiedendomi se sapessi dove tu fossi... Poi,
questa mattina, ho visto tutte quelle foto su Twitter e il link
dell'intervista, che Louis mi ha mandato per messaggio... Non voglio
che tu ti giustifichi con me, perché non sono il tuo
giudice, ma ho pensato che potesse aiutarti, magari, parlare con
qualcuno che è passato per la stassa identica situazione...)
-Do you want to know what's
happened in
the last two days?? I really don't know, El... I'm serious... The
moment before I was just having fun with some friends in a club and
the second after I was the selfish and superficial Italian girl who
was manipulating her famous boyfriend in front of the entire world...
(Vuoi sapere che cos'è successo negli ultimi due giorni??
Io, davvero, non lo so El... Sono seria... Un momento prima mi stavo
solo divertendo con alcuni amici in un club e il secondo dopo ero
l'egoista e superficiale ragazza italiana che stava manipolando il suo
fidanzato famoso davanti al mondo intero...)
Kaylie sentì che le
lacrime si stavano
facendo largo agli angoli dei suoi occhi, ma era consapevole di non
potersi permettere il lusso di piangere in quel momento,
così fece
finta di soffiarsi il naso per asciugarle, di nascosto.
Eleanor- Kay, I've already
told you about
all the critics and the bullshits the world threw against me when I
began dating Louis... You just have to be sure of what you got with
him... Don't care about the rest! (Kay, ti ho già parlato di
tutte le critiche e le menzogne che il mondo mi ha gettato addosso
quando ho cominciato a frequentare Louis... Devi solo essere sicura di
quello che hai con lui... Non ti preoccupare del resto!)
-Yes, I know that... But this
is not the
point... This time the one who put everything in doubt was Liam... He
told me that he was jealous of me, because I was living my dream
without him, and that he was scared of the possibility I could forget
him... He didn't send me a message for something like forty hours!!!
Neither to give me the good luck for the audition or to ask me how it
had been... (Sì, lo so... Ma non è questo il
punto... Questa volta, quello che ha messo tutto in discussione,
è stato Liam... Mi ha detto che era geloso di me,
perché io stavo vivendo il mio sogno senza di lui e che
aveva paura dell'eventualità che io mi potessi dimenticare
di lui... Non mi ha mandato un messaggio per qualcosa come quaranta
ore!!!)
Lo sguardo di Kaylie fece
capire alla
bella ragazza londinese che quella situazione le aveva provocato una
ferita molto più profonda di quanto desse a vedere, dal
momento che
i suoi occhi si erano oscurati di un'ombra che non vi aveva mai
scorto prima.
Eleanor- Kay, now I'm gonna
tell you
something that no one knows, okay?? I know I can completely trust
you, but promise me that you'll never tell anyone about this...
Please... (Kay, adesso ti racconterò qualcosa che nessuno
sa, okay?? So che posso fidarmi di te completamente, ma promettimi che
non parlerai a nessuno di questo... Per favore...)
-I'll be dumb... Promise....
(Sarei una stupida... Lo prometto...)
Eleanor- Just three weeks
after me and
Louis started to seeing each other, people get to know about us...
That was the start of the craziest period of my life: everyone in the
whole world wanted to know who I was and every single details of my
private life with Louis... The fans began giving me a lot of
attentions and so did magazines and photographs... Each person on
this earth pretended to know who I was and what I thought... My
followers, from 257 they were, increased to 1 million in less than
two days... Everything was so crazy and amazing... Cause, of course,
it was also amazing!! But one night, we were having a romantic dinner
out, when two fans stopped at our table and asked if they might take
a picture with “me and Louis”... You should have
seen his
face... When we left the restaurant, he just brought me home and
then, without even giving me a goodnight kiss, he went away... He
didn't call me, text me or even answer to my call for a week... Seven
long days, during which I really thought that everything was over...
I had to go straight to their studio, where they were rehearsing, and
literally bumped into him!! We talked for three hours and, only after
that talk, I understood which was the problem... (Appena tre settimane
dopo che io e Louis avevamo cominciato a vederci, le persone vennero a
sapere di noi... Quello è stato l'inizio del periodo
più pazzo della mia vita: chiunque in tutto il mondo voleva
sapere chi fossi io e ogni singolo dettaglio della mia vita privata con
Louis... Le fan cominciarono a darmi un sacco di attenzioni e anche i
giornali ed i fotografi... Ogni singola persona su questa terra
pretendeva di sapere chi fossi io e che cosa pensassi... I miei
follower, da 257 che erano, aumentaro fino a 1 milione in meno di due
giorni... Tutto era così pazzesco e fantastico...
Perché, certo, era anche fantastico!! Ma una sera, eravamo
fuori per una cenetta romantica, quando due fa si sono fermate al
nostro tavolo e ci hanno chiesto se potessero fare una foto con "me e
Louis"... Avresti dovuto vedere la sua faccia... Quando abbiamo
lasciato il ristorante, mi ha semplicemente portata a casa e dopo,
senza nemmeno darmi il bacio della buonanotte, se ne è
andato... Non mi ha chiamato, mandato messaggi o anche solo risposto ad
una mia chiamata per una settimana... Sette lunghi giorni, durante i
quali, ho seriamente pensato che fosse finita... Sono divuta andare
dritta al loro studio, dove stavano provando, e letteralmente andargli
addosso!! Abbiamo parlato per tre ore e, solo dopo quella
conversazione, ho capito quale fosse il problema...)
Kaylie aveva un'espressione
sconvolta
dipinta sul volto: che cosa avrebbe fatto lei, se fosse stato Liam a
non farsi sentire per un'intera settimana?! Dopo meno di due giorni
lei era praticamente arrivata molto vicina al baratro, non poteva, e
non voleva, nemmeno immaginare quello che Eleanor dovesse aver
provato.
Eleanor- C'mon, Kay!! It's all
right
now!! It has been tough, but we fixed it... The real problem is that
for the guys we are one of the last things they can consider
“normal”
or “usual”...
It's not easy for them to
remember that they can still have a normal life and the fact that we
also become “famous” makes them really insecure...
It's like if
the world is trying to take away from them their only connection with
their normality... They just want to protect us and take care of us,
nothing else... Do you understand?? (Forza, Kay!! Va tutto bene ora!!
E' stata dura, ma abbiamo sistemato tutto... Il vero problema
è che per il ragazzi noi siamo una delle ultime cose che
possono considerare "normale" o "usuale"... Non è facile per
loro ricordarsi che possono ancora avere una vita normale e il fatto
che anche noi diventiamo "famose" li fa diventare molto insicuri... E'
come se il mondo stesse tentando di portargli via l'unica connessione
con la loro normalità... Vogliono solo proteggerci e
prendersi cura di noi, niente di più... Hai capito??)
-Yes... Now, everything is so
clear...
So, should I guess that a magic advice came to Liam through Louis??
(Sì... Ora tutto è più chiaro...
Quindi, dovrei presupporre che il magico consiglio sia arrivato a Liam
attraverso Louis??)
Eleanor- Well... Maybe...
Someone...
Probably... Called Louis and asked him to talk with his best mate...
But: maybe... (Beh... Forse... Qualcuno... Probabilmente... Ha chiamato
Louis e gli ha chiesto di parlare con il suo migliore amico... Ma:
forse...)
Le ragazze, con sguardo
complice, bevvero
un altro sorso della bevanda bollente e si scambiarono un sorriso
consapevole: aver condiviso quei loro personali momenti di vita, in
cui erano state vulnerabili, in cui avevano sofferto, ma che ora
sapevano, non essere state le uniche ad averli affrontati. Questo,
era innegabile, non solo le faceva sentire meglio ma le legava ancora
di più...
-I don't want to get
emotional, more than
what we already are, but I really want to thank you El for... Well, I
guess for everything... You're one of the most beautiful person I've
ever met in my life and you've been an amazing good friend to me...
But maybe, I'm going to much further... (Non voglio diventare
sentimentale, più di quello che siamo già, ma
voglio veramente ringraziarti El per... Beh, immagino per tutto... Tu
sei una delle più belle persone che io abbia mai incontrato
nella mia vita e sei stata un'amica fantastica per me... Ma, forse, sto
andando troppo oltre...)
Eleanor- Kay: I've just told
you
something that no one knows so I think that you can be considered as
one of my closest friends... Without any doubt!! (Kay: ti ho appena
detto qualcosa che nessuno sa, per cui credo che tu possa essere
considerata come una delle mie amiche più vicine... Senza
alcun dubbio!!)
-Cheers to us: two new best
friends!!! (A noi: due nuove migliori amiche!!!)
Brindarono nuovamente a quella
fantastica
e sincera amicizia e poi mandarono una foto di loro due assieme ai
ragazzi, che subito risposero con un'immagine di Louis
che faceva finta di decorare la testa di Liam come una
torta
di matrimonio con zuccherini e decorazioni che aveva trovato
chissà
dove. Sullo sfondo si vedevano Niall e
Harry
che stavano probabilmente giocando a Fifa13.
A quanto sembrava,
però, le sorprese di
quel viaggio londinese non erano ancora finite ed, anzi, sembrava
fosse proprio Eleanor a riservarle un colpo di scena di tutto
rispetto...
Eleanor- Well, Kay... Now that
you're
here... This morning I had an idea and... (Bene, Kay... Dato che sei
qui... Questa mattina mi è venuta un'idea e...)
-El, you are the worst liar in
the entire
world... (El, sei la peggior bugiarda sulla faccia della terra...)
Eleanor- Oh gush!! Liam will
kill me...
That's the truth: he called me this afternoon and asked me if I could
arrange a meeting between you and... (Oddio!! Liam mi
ucciderà... Questa è la verità: mi ha
chiamato oggi pomeriggio e mi ha chiesto se potevo organizzare un
incontro tra te e...)
-Us!!! (Noi!!!)
Kaylie girò la
testa di scatto verso la
fonte di quel “us”, tanto che per poco non si
rovesciò quel che
era rimasto del caffè sul vestito, e rimase paralizzata di
fronte
alla visione che le si presentò davanti: c'erano due ragazze
bionde
e sorridenti in piedi e un ragazzo estremamente alto, dietro la sua
sedia, che aspettavano di abbracciarla. Ci mancava solamente
Raffaella Carrà che dicesse “Carramba che
sorpresa!!” e il
quadretto sarebbe stato assolutamente perfetto: lo shock c'era, il
pubblico c'era e le sorelle e il migliore amico del fidanzato erano
presenti...
“Ora
svengo...” pensò Kaylie, ma non
ebbe il tempo materiale per farlo, dato che Eleanor, che ora aveva
capito essere la più grande bugiarda al mondo,
tentò di salvarla da
quella situazione di paralisi alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a
lei per presentarle le sue... No, non ce la faceva a pensare a quel
termine... “Cognate”, proprio no... Meglio
“sorelle di Liam”.
Eleanor- Kay, I have the
pleasure to
introduce you Nicola and Ruth... Girls she's... (Kay ho l'onore di
presentarti Nicola e Ruth... Ragazze lei è...)
-Kay!! Nice to meet you!!! I'm
Nicola!! (Kay!! Piacere di conoscerti!!! Io sono Nicola!!)
-And I'm Ruth!! Good to see
you!! (Ed io sono Ruth!! Che piacere vederti!!)
Kaylie era paralizzata in
piedi tra le
due ragazze che la guardavano sorridenti, aspettando che lei
ricambiasse il saluto ed un ragazzo che aspettava ancora di essere
presentato... Ma come diamine faceva a riprendersi? “Dico...
Capisco conoscere i ragazzi... Capisco incontrare e fare amicizia con
le loro ragazze ed i loro amici... Ma le sorelle e il migliore
amico?!?! Io... Io non ero pronta...”.
Eleanor- Kay?? Are you okay??
(Kay?? Stai bene??)
“Kaylie: questo è
il momento di riprendersi...Ora!!!”.
-Yes...
Yes,
I'm fine!! Hi, nice to meet you Nicola... Ruth, it's a pleasure get
to know you!! (Sì... Sì, sto bene!! Ciao, piacere
di conoscerti Nicola... Ruth, è un onore conoscerti!!)
Ricambiò
l'abbraccio che le ragazze
erano impazienti di darle e poi si accorse che Andy era rimasto in
piedi come una patata lessa vicino al tavolo, un po' in imbarazzo,
forse perché non abituato a quelle scene di isterismo
femminile (e
si che era solito uscire con gli One Direction), così fu lei
a
prendere l'iniziativa per una volta.
-And you should be Andy,
right?? (E tu dovresti essere Andy, giusto??)
Andy- Yes, I am!! Finally I
know you!!
Gosh: Liam was right... You're beautiful!! (Sì, lo sono!!
Finalmente ti conosco!! Oddio: Liam aveva ragione... Sei bellissima!!)
-You're gonna make me blush...
So, do you
want to sit down with us?? (Mi farai arrossire... Allora, volete
sedervi con noi??)
Ruth- Of course!! (Certo!!)
-Sorry if it took me ages to
come back to
reality, but someone didn't tell me the real pursue of the her call...
You took me out of guard! (Scusate se mi ci sono voluti anni prima di
tornare alla realtà, ma qualcuno non mi aveva detto il vero
scopo della sua chiamata... Mi avete preso alla sprovvista!)
Eleanor- Sorry, but Liam made
me promised
that it would be a surprise.... (Scusa, ma Liam mi ha fatto promettere
che sarebbe stata una sorpresa...)
-Well... It has been a big
one... But I'm
really happy to get along with someone who knows Liam from his
childhood... So... First of all, tell me something about you!! (Beh...
E' stata una grande sorpresa... Ma sono così felice di avere
a che fare con qualcuno che conosce Liam dalla sua infanzia...
Quindi... Prima di tutto, ditemi qualcosa di voi!!)
Nicola- I'm the eldest sister,
I'm 23 and
I'm the one who taught him how to court a woman... (Io sono la sorella
più vecchia, ho 23 anni e sono quella che gli ha insegnato
come corteggiare una donna...)
-This means that he owns all
to you...
You made him the amazing gentleman he is with me... Well: thank you,
Nicola... (Questo vuol dire che ti deve tutto... L'hai trasformato nel
meraviglioso gentleman che è con me... Beh: grazie Nicola...)
“Ha lo stesso
sorriso spettacolare e
spontaneo di Liam...” pensò Kaylie, cominciando a
ridere entrambe.
Ruth- Okay... Now, it's my
turn... I'm the
middle one and I'm 21... And I was the first person Liam called when
he first met you... (Okay... Ora, è il mio turno... Io sono
quella di mezzo e ho 21 anni... E sono la prima persona che Liam ha
chiamato quando ti ha incontrato per la prima volta...)
Andy- Really?! I thought it
was me!!! Oh,
he's gonna see the next time he will ask me a favour... (Sul serio?!
Pensavo fossi io!!! Oh, vedrà la prossima volta che mi
chiede un favore...)
Kaylie
non ci aveva
mai pensato, ma anche per Liam tutta quella storia del concerto
doveva essere stata tutto fuorché normale. Aveva sempre
osservato la
faccenda dal suo punto di vista, senza mai porsi il problema di come
dovesse essere stato per lui rendersi conto di sentire un legame
potentissimo per una delle milioni di fan che avevano in giro per il
mondo... Per una sconosciuta, praticamente... Le venne una voglia
pazzesca di sapere tutto di quella notte, tutto quello che lei non
avrebbe mai potuto sapere se non da lui o da chi gli era stato
vicino.
-Ruth... I was wondering if
you could
ever tell me what he said to you during that call... If it's not a
“sibling-secret”, obviously... (Ruth... Mi stavo
chiedendo se tu magari potessi dirmi che cosa ti ha detto durante
quella chiamata... Se non un "segreto-tra-fratelli", ovviamente....)
Ruth- You know... Probably he
would kill
me if he gets to know that I told you everything, but if no one is
gonna open his mouth.. (Lo sai... Probabilmente mi potrebbe uccidere se
venisse a sapere che ti ho detto tutto, ma se nessuno aprirà
la sua bocca...).
Inutile dire che quattro visi
più che
eloquenti si voltarono in direzione del povero Andy, che fu costretto
alla resa, ma non senza condizioni.
Andy- Okay.. That's fine, but
only if
then I can explain my version... (Okay... Va bene, ma solo che poi
posso dire la mia versione...)
-I grant you will have your
chance to
speak... (Ti garantisco che avrai la possibilità di
parlare...)
Andy- Thanks, Kay... (Grazie,
Kay...)
Kaylie gli lanciò
un sorriso
accondiscendente che fece ridere le tre ragazze, per poi rivolgere
tutta la sua attenzione su Ruth: era il momento della
verità. O
almeno della verità di Liam.
-I'm all for you, Ruth... Tell
me
everything!! (Sono tutta per te, Ruth... Dimmi tutto!!)
Quello
che le sue
orecchie ebbero modo di ascoltare fu uno dei racconti più
dolci che
avesse mai sentito, più o meno come in uno di quei film
americani
dove il ragazzo si accorgeva di come lei fosse quella giusta, ma ci
fossero sempre degli impedimenti di mezzo, che non li facevano mai
avvicinare abbastanza, fino a quando lui non riceveva il consiglio
giusto e tutto si risolveva... Ecco: le sarebbe sembrato un soggetto
perfetto per un film, se non per il fatto che quella era la sua
storia. Era la storia dei suoi ultimi quattro mesi di vita, vista con
gli occhi di Liam.
Scoprì
così che la
sera del concerto, i ragazzi si trovavano per caso vicino ai monitor
delle telecamere che facevano le riprese del concerto da inserire nel
film, e che Liam si era letteralmente bloccato a fissare lo schermo
quando vi era apparso per tre secondi di numero il volto di Kaylie.
Louis, vedendolo imbambolato lì davanti, gli aveva chiesto
se
andasse tutto bene e l'unica risposta che aveva ricevuto era stata
“she's the one”
(mentre Ruth glielo
raccontava imitando la voce del fratello più piccolo, aveva
ancora
gli occhi che le brillavano per l'incredulità, come quando
gliel'aveva detto al telefono quella notte stessa). Era
stato, quindi, Louis a prendere in mano la situazione e a convincere
Louise, non solo a scegliere lei, ma anche ad ottenere la
possibilità
di un Meet&Greet, di modo che potessero conoscersi. Quando poi
l'aveva vista in prima fila ed i loro occhi si erano incrociati tutto
era diventato più sensato per Liam, tanto da decidere
proprio in
quel momento tutta la sorpresa della canzone romantica e del bacio
rubato. Ruth tentò di spiegarle quello che il fratello le
aveva
raccontato di aver provato quando si erano baciati (cosa che la fece
sentire un poco in imbarazzo), ma a Kaylie non servivano quelle
parole: era pienamente consapevole del fatto che lui avesse sentito
esattamente le stesse travolgenti emozioni che avevano sconvolto il
corpo e l'anima di Kaylie. Fino a quel punto, il racconto si era
rivelato piuttosto vicino a quanto la ragazza avesse immaginato in
quei cinque mesi di “viaggio”, ma ciò
che non era mai riuscita
ad ipotizzare era quanto fosse accaduto dopo il concerto, dopo che
lei l'aveva abbandonato da solo lungo quel corridoio.
In
quel momento prese
la parola Andy che, con molta meno eleganza, ma forse più
semplicità
e sincerità, le raccontò quanto accadde. Gli
c'erano voluti cinque
“fottutissimi” minuti per riprendersi dall'immagine
di lei che
correva via lungo quel corridoio e dal sentimento di vuoto che aveva
provato nell'esatto istante in cui si erano separati.
Dopo di ché era
tornato dai ragazzi i
quali, vedendo la sua faccia, non ebbero il coraggio di chiedergli
nulla... Aveva subito preso il telefono e chiamato Andy... Questo
secondo l'amico, perché secondo Ruth, la prima persona che
aveva
chiamato, era stata lei... I due cominciarono a battibeccare...
“Qui
c'è qualcosa che non mi quadra... Mi sa che c'è
un certo interesse
tra i due...” pensò divertita Kaylie, mentre una
ormai
curiosissima Eleanor diceva:
-Just stop it!! I want to know
the end of
the story... Now!!! (Smettila!! Voglio sapere la fine della storia...
Ora!!!)
Quella ragazza era
semplicemente una
meraviglia, un portento della natura.
Il miglior amico del suo
attuale
super-famoso e super-fantastico ragazzo, continuò il suo
resoconto
su quella notte di quattro mesi prima, lasciando Kaylie sempre
più
senza parole. Liam gli aveva detto che non sapeva più cosa
fare, che
non gli era mai capitato di sentirsi così “confuso
e sconvolto”,
ma che di una cosa era assolutamente certo: quella ragazza era
“la”
ragazza, quella giusta. Aveva tenuto svegli amico e sorella fino allo
sfinimento, per poi cadere tra le braccia consolatorie di Louis e di
Zayn. Ora era Elaenor a raccontarle quanto Louis le avesse detto di
quella notte in bus. Per tutto il tragitto fino a Milano, Liam aveva
parlato con il suo inseparabile amico e il suo compagno di band, di
Kaylie, di come non riuscisse a dimenticarsi le parole che lei gli
aveva detto, le sensazioni che aveva provato baciandola, la voglia
irrefrenabile di tenerla stretta fra le braccia per vederla sorridere
ancora una volta...
Solo in quel momento Kaylie
capì perché
era lì a sentirsi raccontare da persone molto vicine a Liam,
tutte
quelle cose: lui voleva che capisse quanto importante fosse per la
sua vita, per la sua stessa esistenza e che niente e nessuno li
avrebbe separati.
Nicola- If I can say
something... Oh
gush, it's impossible to talk if they are both around... Anyway, I
understood how much big this thing was when Liam said to me, after
your tweet, that you stole his heart... His eyes were just
sparkling... (Se posso dire qualcosa... Oddio, è impossibile
parlare se sono entrambi nei dintorni... Comunque, io ho capito quanto
grande fosse questa cosa quando Liam mi ha detto, dopo il tuo tweet,
che gli avevi rubato il cuore... I suoi occhi stavano semplicemente
brillando...)
-Oh... Guys, you can't even
imagine how
much this means to me... I think that Liam told you something about
what happened last night and this morning, so I really appreciate the
fact that you're here... (Oh... Ragazzi, voi non potete neanche
immaginare quanto questo significhi per me... Credo che Liam vi abbia
detto qualcosa su che cosa sia successo l'altra notte e questa mattina,
quindi apprezzo veramente il fatto che siate qui...)
Ruth- When we saw the
interview, we just
thought about how he was... And then we realized that you also
wouldn't be okay with all that mess... It took us a lot of time to
learn how this world goes around, but when you finally get it,
everything becomes easier... (Quando abbiamo visto l'intervista,
abbiamo solo pensato a come stesse lui... E poi abbiamo realizzato che
anche te non saresti stata bene per tutto quel casino... Ci
è servito un sacco di tempo per imparare come girasse questo
mondo, ma quando finalmente lo capisci, tutto diventa più
semplice...)
Nicola- And, above all, we
want to meet
you so badly that Liam finally gave us the
“permission”... (E, soprattutto, volevamo
conoscerti così tanto che Liam finalmente ci ha dato il
"permesso"...)
Andy- So, this means I'm the
only one
here who had to pray for his permission?! That's sucks!! Quindi, questo
significa che io sono l'unico, qui, che ha dovuto pregare per avere il
suo permesso?! Che schifo!!)
Eleanor- Maybe because you're
a playboy,
Andy... But I didn't say anything... (Forse perché sei un
playboy, Andy... Ma io non ho detto nulla....)
Le ragazze scoppiarono a
ridere solo per
la faccia che il ventunenne fece: era un misto tra l'indignato, lo
sconvolto e il risentito...
-She's making fun of you,
Andy!! C'mon!!
Liam trust you like no one else... (Ti sta prendendo in giro, Andy!!
Avanti!! Liam si fida di te come di nessun altro...)
Andy- Oh, gush!! Girls, I'm
done... You
made me doubting about my best mate... That's not kind!! (Offio!!
Ragazze, io chiudo... Mi avete fatto dubitare del mio migliore amico...
Questo non è gentile!!)
Nicola- At what time is your
flight
tomorrow?? (A che ora è il tuo volo domani??)
-Midday... That means I should
be at the
airport around ten am... (Mezzogiorno... Questo significa che devo
assere all'aeroporto per le dieci di mattina...)
Ruth- Oh... We can't make
it... We have
to come back to Wolverhampton at eight in the morning, so we need to
go to sleep, right now!! (Oh... Non ce la facciamo... Dobbiamo tornare
a Wolverhampton alle otto della mattina, quindi dobbiamo andare a
dormire, proprio ora!!)
Senza
accorgersene era
arrivata la mezzanotte e Kaylie era veramente sfinita dopo quella
giornata distruttiva. Salutò le sorelle del suo ragazzo con
due baci
e un abbraccio che mai si sarebbe aspettata di ricevere: era come se
facesse già parte della famiglia, anzi, si sentiva parte
anche di
quella famiglia. Ruth le disse che se avessero potuto sarebbero
venuti anche i loro genitori, perché non vedevano l'ora di
conoscerla, entrambi per motivazioni differenti: il padre per sapere
come fosse questa famosa ragazza che aveva incantato il figlio con un
solo sorriso; la madre perché voleva a tutti i costi poter
abbracciare quella donna che, non solo aveva fatto ricomparire
“un
sorriso vero e sincero” sulle labbra del figlio prediletto,
ma che
anche ballava così bene.
Ruth- Liam sent us the link of
your
videos.... You're amazing, really!! I'm so happy that you got the
contract!! (Liam ci ha mandato il link per i tuoi video... Sono
fantastici, sul serio!! Sono così felice che tu abbia
ottenuto il contratto!!)
Kaylie le ringraziò
ancora per la
bellissima sorpresa, chiedendo di salutare i loro genitori da parte
sua e dicendo che anche lei non vedeva l'ora di conoscerli. Poi fu il
turno di salutare Andy. Un abbraccio le sembrava adatto, visti i due
fotografi appostati fuori dalle vetrine del locale... Ma
l'affascinante ragazzo volle a tutti i costi avere una foto con lei,
di modo che le sue follower potessero aumentare ancora vedendo che
conosceva la ragazza di Liam. Ci pensò un po' prima di
accettare,
considerando se dopo tutto il caos che era successo con le ultime
foto che aveva scattato fosse il caso di dare al web altro di cui
sparlare, ma uno sguardo rassicurante di Eleanor la convinse.
Andy- Thank you so much,
Kay.... I'll
reach 60'000 with this one!!! (Grazie mille Kay...
Raggiungerò i 60'000 con questa!!!)
Quando furono rimaste sole,
nel bel mezzo
di un affollatissima strada londinese (quella città sembrava
non
aver mai voglia di smettere di sprigionare tutta quell'energia
vitale... Era per questo che Kaylie l'amava sempre di
più...),
decisero di dirigersi assieme verso l'hotel di Kaylie. Eleanor la
seguì in camera, con l'idea di trascorrere una notte
“solo
ragazze”, guardando film che aveva già noleggiato
e tirando fuori
il pigiama che si era già portata dietro... Qui c'era
veramente
qualcosa che non quadrava...
-El, I'm the happiest person
on earth to
spend the night watching movies and eating filthy food with you, but
it sounds a little bit premeditated... (El, io sono la persona
più felice sulla terra di passare la notte guardando film e
mangiando cibo poco salutare con te, ma sa tanto da cosa un po'
premeditata....)
Lanciò ad Eleanor
uno sguardo eloquente
che la fece bloccare a metà nell'impresa di aprire un
sacchetto di
M&M's senza farle schizzare in giro per tutta la stanza.
Eleanor- Damn!... It's the
second time
you discover my secret plans!!! I told him I'm not a good liar...
Well, he asked me if I could spend as much time as I can with you,
till you were in London... Because your best friends are not here...
But, I want to underline that it was my idea to spend the night
together, by watching romantic commedies and by eating filthy, but,
delicious food.... So... (Dannazione!... E' la seconda volta che scopri
i miei piani segreti!!! Gli avevo detto che non sono una gran
bugiarda... Allora: mi ha chiesto se potevo passare con te
più tempo che potevo, dal momento che tu eri a Londra...
Perché le tue migliori amiche non sono qui... Ma, volgio
sottolineare che è stata una mia idea quella di passare la
notte assieme, guardando commedie romantiche e mangiando cibo poco
salutare, ma delizioso... Quindi...)
-So let's open that
M&M's and push
play on the DVD!!! (Quindi apri quegli M&M's e schiaccia play
sul lettore DVD!!!)
Eleanor apparve evidentemente
sollevata
da come Kaylie avesse preso la notizia che il suo ragazzo era a tal
punto preoccupato per lei da, non solo farle incontrare le sue
sorelle ed il suo migliore amico, ma anche da chiedere alla morosa
del suo compagno di band di starle più vicino possibile.
Mentre Eleanor era tutta
indaffarata a
cercare, con scarsi risultati, di aprire quella confezione di
cioccolatini, la mente di Kaylie si perse per alcuni secondi a
girovagare per le strade della Regina, che intravvedeva dal balcone
semi-aperto. Il fatto che Liam avesse pensato a tutte quelle cose per
lei, le faceva provare una sensazione mai avuta prima in quasi
vent'anni di esistenza su quella terra. Che fosse sicurezza? Non
riusciva a descrivere quel calore che poteva percepire diffondersi
dal proprio cuore in ogni nervo del suo corpo, in ogni angolo della
sua anima... Era come se il solo pensare a Liam la facesse sentire
protetta, al sicuro da qualsiasi cosa, addirittura al sicuro da
sé
stessa. Quando quella mattina aveva riprovato, dopo ormai
più di sei
mesi, quello che per anni aveva caratterizzato intere notti della sua
vita, la sensazione di non poterne più uscire era stata
assolutamente chiara... Quel sentimento di non essere più
capace di
riprendere fiato, di non avere più la possibilità
di alzarsi in
piedi e cercare di uscire da quel pozzo senza fine, in cui era
caduta. Poi però la sua voce l'aveva svegliata.... Era come
se
avesse acceso una luce in mezzo a quel buio che l'aveva circondata e
che la stava facendo sparire, per condurla lontano da tutto quel
dolore, da tutto quel nulla assordante che l'aveva inghiottita. Era
stata la voce di Liam a farla respirare di nuovo... Era stato l'amore
di Liam a mostrarle come ci si potesse sempre riprendere da qualsiasi
caduta, che nulla se non lei stessa, poteva gettare definitivamente
tutto all'aria... Ma ora, guardando le luci che facevano brillare la
sua nuova casa, si rendeva conto che non doveva temere nemmeno
più
sé stessa, perché Liam sarebbe stato sempre al
suo fianco
(fisicamente, mentalmente, attraverso altre persone, non aveva
importanza) a proteggerla da quella parte di lei che voleva
distruggerla e farla cadere nel nulla.... Kaylie aveva finalmente
capito che quel nulla non avrebbe più fatto parte della sua
vita...
La sua vita era tutto...
Eleanor- Kay!!! Come back to
reality and
help me with the movie!!! Which of these: When Harry Met
Sally...
Breakfast At Tiffany's... Or, last but not least... Pretty
Woman?? (Kay!!! Torna alla realtà e aiutami con il
film!! Quale di questi: Harry
Ti Presento Sally... Colazione
Da Tiffany... O, ultimo ma non meno importante, Pretty Woman??
La voce di Eleanor la
riportò con i
piedi per terra ed illuminata da un sorriso di pura
felicità, fece
la sua scelta:
-All
of them!! We have
a whole night to fill up!!! (Tutti assieme!! Abbiamo una lunga notte da
riempire!!!)
Schiacciarono
“play” e diedero inizio
a quella serata di “sole donne/fidanzate di componenti degli
One
Direction”, sentendo anche la mancanza di Perrie...
Prima di cadere addormentata
alle cinque
di mattina, mentre i titoli di coda di Pretty
Woman scorrevano silenziosamente sullo schermo
del
televisore, Kaylie spostò il braccio di una Eleanor
addormentata
verso la sua parte di letto e, prendendo il cellulare, mandò
un
messaggio a Liam.
Voleva dirgli quanto avesse
apprezzato
tutto ciò che lui aveva fatto per lei non solo quel giorno,
ma negli
ultimi quattro mesi. Cercò di concentrarsi per trovare le
parole che
potessero esprimere al meglio quello che provava, ma il sonno non le
permetteva di concentrarsi a tal punto, quindi optò per un
semplice
“I love you so much... Thanks
for everything...
Your sisters are amazing, and also Andy... Eleanor and I spent the
night together... You stole my heart... L&K
<3”. ("Ti amo tanto... Grazie di tutto.... Le tue
sorelle sono fantastiche e anche Andy... Eleanor ed io passiamo la
nottata assieme... Mi hai rubato il cuore... L&K <3").
Appena ebbe schiacciato
“invio” sentì
il cellulare caderle di mano e la sua testa abbandonarsi al mondo dei
sogni.
Hi Sweethearts!!
Eccomi qui, una
settimana dopo, con un nuovo capitolo un pochino, anzi, molto
più leggero... Ecco a voi: le sorelle Payne e il mitico Andy
(oggettivamente: quanto bellino è pure lui?? *-*)...
Comunque, ho pensato che fosse carino che Kay scoprisse anche come
fosse la versione del loro primo incontro, vista con gli occhi di Liam,
ma farla raccontare da lui sarebbe stato troppo semplice... *si sfrega
le mani per la sua mente contorta*
Che ne pensate di
questa Eleanor ner panni della migliore amica?? Per me è un
valido supporto di cui Kay ha seriamente bisogno in questo momento... E
le motivazioni che ha portato come scusanti del comportamento di Liam??
Sono valide?? Io pagherei oro per sapere che cosa pensiate di questa
storia, perchè io, veramente, non riesco a capire se vi
intrighi, appassioni o anche solo interessi o se proprio non vi piace
^^ Quindi magari, anche un pensierino veloce, potreste lasciarmelo *fa
gli occhioni da cucciolo di pinguino*...
Detto questo mi
eclisso, dopo aver urlato al mondo che quando ho visto la performance
live di Through The Dark al SNL pensavo di mettermi a piangere... Adoro
quella canzone... *si scusa per gli schizzi di pazzia*
P.S. Se sei
arrivata/o a leggere fino a qui: GRAZIE!! Già
questo, per me, è straordinario...
Lots Of Love
<3
|
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Capitolo 17 *** I Wish ***
I
Wish
Quando il giorno dopo si
svegliò, trovò
il televisore ancora acceso ed un quantitativo indefinito di
M&M's
sparsi per tutto il letto: sembrava che ci fosse stata una festa
folle in quella stanza, mentre l'unica cosa che era avvenuta era
stato l'incontro di due ventenni assolutamente fuori di testa.
Eleanor stava ancora dormendo
accanto a
lei e Kaylie si rese conto che se non voleva farsi maledire dalla
bella inglesina, le sarebbe convenuto spegnere la sveglia del
telefono che continuava a strillare. “Fortuna che sono i
Lawson...”
pensò mentre leggeva il messaggio che Liam le aveva mandato
in
risposta. Quel ragazzo era una delle persone più dolci che
lei
avesse mai avuto la possibilità di conoscere e,
benché non fosse
mai stata una grande fan delle smancerie, le parole che lui le diceva
suonavano sempre più vere e sentite, nonostante sembrassero
appena
tirare fuori da un Bacio Perugina. Le aveva scritto che, dopo aver
sentito come stava la mattina, aveva pensato di farle capire quanto
lui le fosse comunque vicino: con la sua famiglia, i suoi amici,
anche con il solo pensiero; voleva che lei si sentisse sicura sempre
e comunque, anche se le sue braccia non potevano essere lì a
circondarla dolcemente, come avrebbe voluto fare “in ogni
momento
in cui respiro”... Come si faceva a dire che era troppo??
Kaylie
non ne avrebbe mai avuto abbastanza di quelle parole ma, soprattutto,
di quelle rassicurazioni.
Sentì le lenzuola
vicino a lei muoversi
e vide comparire la faccia assonnata di un'Eleanor piuttosto
spettinata che la salutò con il suo sorriso contagioso.
Eleanor- Good morning, Kay!!
We should
get up, right? (Buongiorno Kay!! Dovremmo alzarci, giusto?)
-Good morning, El! Yes, we
have... Also
because I must find Bradin in the middle of this chocolate mess...
(Buongiorno El! Sì, dobbiamo... Anche perché devo
trovare Bradin in mezzo a tutto questo caos di cioccolato...)
Eleanor- Oh gush!! What the
hell happened
here?! (Oddio!! Ma che cavolo è successo qui?!)
-No idea... (Non ne ho idea...)
Le ragazze si scambiarono uno
sguardo
complice che, ben presto, proruppe in una risata incontrollabile:
sapevano entrambe perfettamente che cosa fosse successo, dato che
erano state loro due a lanciarsi contro le caramelle mentre
litigavano su chi avesse il ballerino migliore come fidanzato. Erano
velocemente giunte alla conclusione che nessuno dei due potesse anche
solo definirsi un “ballerino”, figurarsi a trovare
chi fosse il
migliore.
Si alzarono dal letto e
cominciarono a
prepararsi: Eleanor andò in bagno, mentre Kaylie cercava in
vano di
preparare la valigia. Solo allora si ricordò che aveva
promesso di
salutare Amelia, Ethan e Kate prima di partire per l'aeroporto. Ci
mise ancora meno a prepararsi, mettendo fretta anche alla povera
ragazza che le aveva fatto compagnia in quella nottata che altrimenti
sarebbe stata quasi sicuramente difficile. Scesero nella hall
dell'albergo, dove Paul le stava aspettando con un sorriso enorme
stampato in faccia: quell'uomo era uno degli esseri più
genuini che
Kaylie avesse mai incontrato in vita sua.
Paul- Dear ladies, good
morning!!! (Care donzelle, buongiorno!!!)
Eleanor- Hi Paul... Good to
see you!! (Ciao Paul... Che bello vederti!!)
-Wait a second: do you know
each other?? (Aspettate un secondo: voi vi conoscete??)
Paul-
I've been
working with Louise and the guys for a little time last year... And
also, now, if she needs some help... Didn't I tell you this?? (Ho
lavorato con Louise e i ragazzi per un po' l'anno scorso.... Ed anche
ora, se ha bisogno di un po' di aiuto... Non te l'avevo detto??)
-No, you didn't!! Anyway, I
have to ask
you a favour... Shall we say goodbye to the guys, before I leave??
(Non, non l'hai fatto!! Comunque, devo chiederti un favore... Potremmo
salutare i ragazzi, prima che me ne vada??)
Paul- Yes, of course... We
have some
spare time before going to the airport... Ladies, if you'd like to
follow me... (Sì, certo... Abbiamo un po' di tempo libero
prima di andare all'aeroporto... Donzelle, se volete seguirmi...)
Aprì loro la porta
e, dopo aver
controllato che non ci fossero paparazzi nelle immediate vicinanze,
la fece uscire e dirigere verso la macchina. Quando furono a bordo,
Paul le portò davanti a Topshop, dove Kaylie aveva
l'appuntamento
con le ragazze e Ethan, bombardandole di chiacchiere sulla sua
famiglia, i suoi bambini e la sua splendida moglie. Quell'uomo si
riteneva l'essere umano più fortunato sulla faccia della
terra e
probabilmente, guardandolo in viso, non si poteva far altro che
concordare con lui: continuava imperterrito a sfoderare quel suo
sorriso contagioso mentre le aspettava fuori dal negozio. Entrando,
sia Kaylie che Eleanor ebbero la sensazione di essere fissate da
tutti coloro che si trovavano all'interno del negozio, commesse
comprese, ma fecero finta di niente e si diressero verso l'unico
ragazzo che poteva lamentarsi per come un paio di jeans
attillatissimi non gli mettessero abbastanza in risalto il sedere.
Ethan- I really don't
understand how they
can call this “skinny”... They're more like
“baggy” one!! (I non riesco veramente a capire come
possano chiamare questi "skinny"... Sono più del tipo
"baggy"!!)
Kate- Oh, please!!! If you
keep going on
like this, the costumer will bring you some leggins to try on!!! (Oh,
per favore!!! Se vai avanti così, la commessa ti
porterà un paio di leggins da provare!!!)
-Your booty looks amazing,
Ethan... I
swear!! (Il tuo sedere sembra meraviglioso, Ethan... Lo giuro!!)
Ethan- The Italian lady is
here!! Hi,
dear: how are you?! I saw the interview... (La ragazza italiana
è qui!! Ciao, cara: come stai?! Ho visto l'intervista...)
-I'm fine, thanks... And you??
What's
going on?? (Sto bene, grazie... E voi?? Che succede??)
Amelia- We're on a typical
Ethan crisis,
when he doesn't find the right jeans... Every single time... And
you??? Hi Eleanor!! It's been ages since the last time I saw you!!
(Siamo dentro ad una delle tipiche crisi di Ethan, quando non trova i
jeans adatti... Ogni singola volta... E voi??? Ciao Eleanor!!
Sono passati anni dall'ultima volta che ti ho vista!!)
Kaylie si chiese per la
seconda volta da
quando si era svegliata quella mattina perché, dopo tutto
quel
tempo, ancora si stupisse che tutti conoscessero tutti, ma,
più di
tutto, che chiunque conoscesse Eleanor. Doveva averlo capito ormai
che lei era come la sesta colonna della band, un po' come Perrie,
Louise, Mark e chiunque stesse nei dintorni dei ragazzi: quella non
era una band, era una famiglia.
Eleanor- Hi, Amelia!! He still
hasn't
understand that every kind of jeans he puts on will always fit him
perfectly?? (Ciao, Amelia!! Non ha ancora capito che ogni singolo tipo
di jeans che si metta gli starà perfettamente??)
Kate- No, he hasn't! And I'm
freaking
out! Hi, Eleanor, by the way... (No, non l'ha capito! E sto impazzendo!
Comunque, ciao Eleanor..)
Ethan- You always so sweet,
Eleanor... I
love you girl.... (Sei sempre così dolce, Eleanor... Ti
voglio bene ragazza...)
Eleanor- I love you too, but
buy that
jeans and end the suffers of this lovable girl... (Ti voglio bene
anch'io, ma compra quei jeans e poni fine alle sofferenze di questa
dolcissima ragazza...)
Ethan- Just for you... You
should thank
Eleanor, Kate... (Solo per te... Dovresti ringraziare Eleanor, Kate...)
-Guys, sorry If I interrupt
your lovely
conversations, but I have to go to the airport, well, right now...
So... (Ragazzi, scusate se interrompo le vostre amorevoli
conversazioni, ma io devo andare all'aeroporto, beh, proprio ora...
Quindi...)
Amelia- We're gonna keep in
touch okay??
And rehearsal starts in less than a month, so... It's gonna be
great!! (Ci terremo in contatto okay?? E le prove cominciano tra meno
di un mese, quindi... Sarà fantastico!!)
Ethan- Not just great: it's
gonna be
epic!! (Non solo fantastico: sarà epico!!)
Kate- Absolutely!!
(Assolutamente!!)
Diede due baci a tutti e, dopo
aver
rassicurato ancora Ethan circa il fatto che quei pantaloni fossero
fatti apposta per lui, uscì con Eleanor dal negozio.
“Sì, quelle
commesse ci stavano decisamente fissando....”, non aveva
potuto
fare a meno di pensarlo, dato che si era sentita squadrata,
soppesata, analizzata in ogni minimo particolare da due paia di occhi
scrutatori. Eleanor sembrò leggerle il pensiero,
perché disse:
-They
were just trying
to catch your style in order to create some outfits inspired to the
way you dress... It's something they do all the time a new girl come
in one of their shops... They're trained to do that!! (Stavano solo
cercando di cogliere il tuo stile per creare alcuni outfit ispirati al
modo in cui ti vesti... E' qualcosa che fanno tutte le volte che una
nuova ragazza entra nei loro negozi... Sono allenati per farlo!!)
Con un sorriso sulle labbra
dovuto alla
battuta di Eleanor, Kaylie salì nella macchina con lo
sportello
aperto, che le stava aspettando. Quella era la situazione giusta per
pensare a che cosa sarebbe stato di lei da quel momento in avanti,
come si sarebbe dovuta comportare una volta tornata in Italia,
perché, indubbiamente, lì le cose sarebbero state
alquanto diverse.
Più complicate.
-Paul, can I ask you
something?? (Paul, posso chiederti una cosa??)
Paul- Sure, darling... Tell
me... (Certo, dolcezza... Dimmi...)
-What shall I do if someone
will ask for
an interview or something like that?? Or if someone will ask me about
my new job, Liam or the guys in general?? (Cosa dovrei fare se qualcuno
mi chiede un'intervista o qualcosa del genere?? O se qualcuno mi
farà delle domande sul mio nuovo lavoro, su Liam o sui
ragazzi in generale??)
Paul- Oh, that's a good
question... Well:
usually, the girlfriends of the guys shouldn't release interviews, but
you
live in Italy and, out there, the situation is a little bit more
complicated... They'll probably want to know everything and if they
don't get something, they'll make up some bullshits, for sure... Maybe,
just one interview, okay?? We'll
decide with whom... And, of course, you can talk about your job!!! (Oh,
questa è una buona domanda... Beh: di solito, le fidanzate
dei ragazzi non dovrebbero rilasciare interviste, ma tu vivi in Italia
e, laggiù, la situazione è un pochino
più complicata... Probabilmente vorranno sapere tutto e se
non ottengono qualcosa, inventeranno delle balle, di sicuro... Magari
solo un'intervista, okay?? Decideremo con chi... E, certo che puoi
parlare del tuo lavoro!!!)
Un'intervista. Va bene, forse
quello
poteva affrontarlo. Forse non sarebbe stato così male come
si stava
immaginando ormai da quando tutto quel trambusto era cominciato.
Finché non c'era stata nessuna uscita ufficiale le cose
erano andate
avanti piuttosto tranquillamente, dato che solo le fan dei ragazzi
sapevano chi lei fosse. Ma dopo i primi incontri con i giornalisti
sul red carpet del Gala, anche i media italiani si erano accorti
della sua esistenza e già solo quello che era successo in
aeroporto,
al suo ritorno, bastava per far capire come tutto fosse diventato
più
“grande”. Inoltre sicuramente la situazione era
peggiorata dopo
le foto della festa e l'intervista di Liam: tutti stavano parlando di
lei e Kaylie non aveva alcuna voglia di parlare con loro, eppure
doveva farlo non solo per cercare di chiarire la situazione, per le
fan e per Liam... Doveva farlo soprattutto per sé stessa.
Arrivarono in aeroporto con
solo dieci
minuti di anticipo rispetto l'apertura del check in, che Paul si
offrì gentilmente di andare a fare al posto suo, di modo che
le
ragazze avessero tempo per salutarsi.
Eleanor-
I don't want
to cry anymore,
okay?? We're gonna see each other sooner than what we can even
expect... Am I right?? (Non voglio piangere ancora, okay?? Ci vedremo
prima di quanto potremmo mai aspettarci... Giusto??)
Benché si fosse
appena ripromessa di non
piangere, Kaylie vide comparire agli angoli degli occhi della ragazza
delle piccole lacrime, che minacciavano di scendere da un minuto
all'altro: era veramente stressante non sapere mai quando si
sarebbero riviste ancora. Kaylie circondò Eleanor con un
abbraccio
soffocante che fece piangere pire lei. Mai si sarebbe aspettata, in
vita sua, di poter avere la fortuna di trovare una terza migliore
amica, figurarsi di scovarla nella meravigliosa capitale inglese e
fidanzata ad uno dei migliori amici del suo ragazzo super famoso.
Quella stella che da sopra la sua testa le stava facendo capitare
tutto quello doveva essere veramente splendente, perché a
Kaylie
sembrava di vivere in un sogno.
Prima di staccarsi da
quell'abbraccio
carico di affetto reciproco, Kaylie disse:
-Thanks
for
everything, El... I mean: without you, I'd probably be still lying on
that floor, thinking about what I did wrong... (Grazie di tutto, El...
Voglio dire: senza di te, probabilmente sarei ancora distesa su quel
pavimento, pensando a che cosa avevo fatto di sbaglaito....)
Eleanor- No... I'd probably be
there,
with you, lying on that floor and thinking about how much we love our
boyfriends... You're a special person, Kay...And the only one who
knows that secret... I trust you... Take care of yourself and remember
that
no one, except for you and Liam, knows what is going on... I'll call
you, okay?? (No.... Probabilmente sare lì, con te, distesa
su quel pavimento e pensando a quanto amiamo i nostri fidanzati... Sei
una persona speciale, Kay... E l'unica a sapere quel segreto... Mi fido
di te... Prenditi cura di te stessa e ricordati che nessuno, eccetto tu
e Liam, sa che cosa sta succedendo... Ti chiamo, okay??)
-Yes... I love you... And
thanks again!! (Sì... Ti voglio bene... E grazie ancora!!)
Eleanor- I love you too... (Ti
voglio bene anch'io...)
Paul- Kay, it's your call...
I'll text
you all the news about the tour in the next few days... See you soon,
darling... Take care of yourself!! (Kay, è la tua
chiamata... Ti manderò un messaggio con tutte le
novità sul tour nei prossimi giorni... Ci vediamo presto,
dolcezza... Prenditi cura di te!!)
Adorava gli abbracci poderosi
e
frastornanti di quell'uomo. Si voltò un'ultima volta per
salutarli e
per individuare un paparazzo che stava fotografando la scena: no,
non si sarebbe mai abituata al fatto che a qualcuno potesse
interessare la sua vita, ma d'altra parte, non aveva mai nemmeno
preso in considerazione l'idea che una popstar internazionale potesse
innamorarsi di lei.
Il viaggio fu tranquillo e
l'arrivo in
aeroporto molto meno travagliato del precedente, solo qualche
paparazzo e qualche fan con cui si fermò volentieri a fare
qualche
foto, e alla domanda se avesse intenzione di rilasciare interviste,
rispose che prima o poi l'avrebbe fatto. Ad accoglierla c'era il
solito comitato: mamma Liliana, Marta e Denise. Vedendole
pensò che
probabilmente sapessero tutto di quanto fosse accaduto, ma non
sapevano di certo la sua versione, dato che nell'ultimo giorno e
mezzo, non si era fatta viva con loro. Si sentì
tremendamente in
colpa: che stesse dimenticando le cose importanti? Che stesse
cambiando in peggio??
-Mi dispiace non avervi detto
niente e
non aver risposto alle vostre chiamate, mi sento una schifezza...
Anzi: lo sono!! Ma è stato tutto un delirio... Le foto,
l'intervista, la mia crisi, Laim che mi chiama, Eleanor che mi
presenta le sorelle di Liam e Andy... Io, io...
Non sapeva perché,
ma le lacrime stavano
cominciando a rigarle il volto già abbastanza provato dalle
poche
ore di sonno delle tre notti precedenti, e non riusciva a fermarle in
alcuna maniera. Sentì tre paia di braccia avvolgerla
affettuosamente, cercando di infonderle tutto il loro amore nei suoi
confronti, come a farle capire che tutto andasse bene, che non c'era
niente di cui dovesse preoccuparsi. La stavano proteggendo dal mondo
e solo allora Kaylie capì il perché di quelle
lacrime: era tutta la
tensione che aveva accumulato durante le quattro interminabili
giornate che aveva trascorso a Londra, tutta la pressione che l'aveva
sopraffatta... Perché il mondo voleva sapere,
perché il mondo
voleva essere al suo posto e sembrava essere assolutamente sicuro che
lei non fosse quella giusta per Liam, per avere quel contratto, per
poter anche solo sognare di diventare quello che sentiva di poter
essere. Le vennero in mente le parole di I
Wish... Loro volevano essere lei,
perché al suo posto
avrebbero fatto meglio...
Liliana- Va tutto bene... Liam
ha
chiamato Marta e le ha spiegato tutto... Nessuno sa chi sei veramente
Kaylie, ma noi sì e lui pure... E' l'unica cosa che conta
per
davvero...
Era per quello che sapeva che
senza sua
mamma non sarebbe riuscita a vivere: quella donna meravigliosa sapeva
sempre perfettamente che cosa stesse succedendo e come risolvere
tutto, di qualsiasi cosa si trattasse.
Strinse a sé
più forte quelle tre donne
spettacolari e ringraziò di nuovo per la fortuna che le era
capitata. Poi prese una decisione: quella sera avrebbe fatto
conoscere sua mamma a Liam.
Mentre si stava facendo una
doccia fredda
per poter smaltire tutto quell'ammasso di emozioni, sentì un
messaggio arrivarle sul cellulare. Chiuse l'acqua e, asciugatasi, una
mano, lesse il messaggio che Paul le aveva mandato: dopo due giorni
sarebbe andata a Milano per fare l'intervista di cui avevano parlato
in macchina durante uno dei programmi più seguiti del
pomeriggio
della televisione italiana e poi, a metà agosto si sarebbe
dovuta
stabilire in maniera definitiva a Londra per cominciare le prove del
tour. Il primo concerto sarebbe stato agli inizi di settembre.
“Ancora tre
settimane e cominceremo le
prove... Oddio... Allora è tutto vero... Mi
trasferirò a Londra...
Oh mamma!!”. Uscì dalla doccia, con solo un
asciugamano in dosso,
ed ancora gocciolante raggiunse la madre in terrazza mentre stendeva
la biancheria: fortuna che era fine luglio, altrimenti si sarebbe
presa una bronco-polmonite.
Liliana- Ma sei pazza?! Che ci
fai qui
fuori?!
-Mamma è tutto
vero!!! Vado a Londra!!
Vado a Londra tra tre settimane per le prove del tour!!! Vado a
Londra!!! Vado a L-O-N-D-R-A per il T-O-U-R!!!
Liliana- Oh santa pazienza, mi
sembra di
essere tornata indietro di qualche mese, quando ti sono arrivati i
biglietti per il concerto... Avevi lo stesso sorriso...
Non ci aveva quasi fatto caso,
ma ormai
era passato quasi un anno da quando Marta le aveva detto che sarebbe
andata al concerto, eppure a lei sembrava passata un'intera vita.
Disse alla madre dell'intervista e questa le chiese se volesse
un'accompagnatrice, qualcuno che le dicesse se stava sorridendo
troppo alla telecamera.
-Ma c'era bisogno di
chiederlo?! Ho già
detto a Paul che tu saresti stata la mia “bodyguard”
personale... Le ragazze capiranno: voglio avere te vicino in questa
nuova avventura che mi terrorizza, non sai quanto... E poi,
così,
sarà la volta buona che ti porto a vedere Milano!!!
Liliana- L'hai detto a Liam??
-Non ancora... Adesso gli
mando un
messaggio.... A proposito: sta sera vedi di sistemarti un pochino
perché ho intenzione di fartelo conoscere...
Liliana- Mi stai dicendo che
in tuta e
con i capelli scompigliati, stile casalinga disperata, non andrei
bene?! Ti vergogni di tua madre, ecco cosa... Brava, brava... Una
fatica una vita intera per tirare su una figlia e questo è
il
trattamento che riceve...”Vedi di sistemarti un
pochino”... Ma
che roba!!
-Mamma, piantala!!! Sei
bellissima anche
così, ma siccome ti conosco abbastanza, so che se non ti
avessi
avvertita mi avresti fatto una testa tanta sul fatto che non eri
preparata e su chissà quale impressione Liam si sarebbe
fatto di
te...
Liliana- Ma da quando in qua
mi conosci
più di quanto io conosca me stessa?? Sei cresciuta
così tanto,
Kay... Non sto scherzando: stai diventando una donna favolosa... E
penso che i vicini se ne stiano accorgendo dato che non ti levano gli
occhi di dosso da dieci minuti... Meglio che entriamo, va'...
Aveva appena detto a Liam
dell'intervista, quando sua mamma passò “per
caso” in camera sua
dove stava parlando via Skype con lui e con i ragazzi, che l'avevano
assalita con un quantitativo indefinito di domande per poi sparire
nel nulla dopo un'occhiataccia eloquente di Liam.
-Liam... There's someone I
want to
introduce you...
Fece un cenno a Liliana di
avvicinarsi
allo schermo del computer che era appoggiato alla scrivania. La
faccia di Liam quando riconobbe la madre di Kaylie fu una di quelle
cose che non si sarebbe dimenticata per nulla al mondo: un mix
perfetto di sorpresa, nervosismo, impreparazione e puro terrore.
Kaylie gli avrebbe volentieri fatto una foto per mandarla ai ragazzi,
ma seppe subito che loro erano ancora nei dintorni, quando, non
sentendolo parlare e vedendolo diventare bianco come un cencio, si
avvicinarono anche loro alla webcam.
Sua mamma fu assalita da
un'ondata di
urla e di schiamazzi che le fecero spuntare un meraviglioso sorriso
sul volto: era da lei che aveva ereditato quel sorriso spontaneo e
contagioso... Era una delle tante cose per cui le era grata.
-Guys: she's my lovely mum,
Liliana!! (Ragazzi: lei è la mia dolcissima mamma, Liliana!!)
-Good evening, Mrs Bella!!
(Buona sera, Signora Bella!!)
Niall- Wait: what time is it,
out there?! (Aspetta: che ore sono, lì?!)
Harry- It's evening, idiot!!!
They are
seven hours forward!! (E' sera, idiota!!! Sono sei ore avanti!!)
Louis- What the hell: how do
you know
that?! (Ma che cavolo: come fai a saperlo?!)
Harry- Have you ever used your
I-phone
for doing something else than playing?! (Hai mai usato il tuo Iphone
per qualcos'altro che non sia giocare?!)
Louis- Just because you're
able to use
your time zone app, doesn't mean you're smart, cupcake!! (Solo
perché tu sei capace di usare la tua app con i fusi orari,
non significa che tu sia intelligente, cupcake!!)
Zayn- Oh, no!! He's also able
to use the
Ruzzle one!! (Oh, no!! Sa usare anche quella di Ruzzle!!)
Liam- Guys! Guys!! Shut up!!
Excuse them,
Mrs Bella... They're about to leave... (Ragazzi! Ragazzi!! Piantatela!!
Li scusi, Signora Bella... Se ne stavano per andare...)
Il meraviglioso ragazzo dagli
occhi
nocciola, lanciò un'occhiataccia ai compagni di band che
compresero
subito il messaggio e, salutata nuovamente la madre di Kaylie, si
dileguarono nella stanza adiacente.
Erano ancora in albergo, ma a
breve se ne
sarebbero dovuti andare nell'arena di turno per fare il sound-check
e poi il concerto. Avevano poco tempo per parlare ma
Kaylie
voleva a tutti i costi che le due persone più importanti
della sua
vita si conoscessero.
Liam- It's a pleasure to meet
you, Mrs
Bella... Now I understand from whom Kaylie has taken all her
beauty... And her wonderful smile... (E' un piacere conoscerla, Signora
Bella... Ora capisco da chi abbia preso tutta la sua bellezza Kaylie...
E il suo meraviglioso sorriso...)
“Io glielo avevo
detto di frequentare
un corso base d'inglese!!”. Sua madre stava guardando lo
schermo un
po' confusa, non capendo assolutamente nulla di quello che Liam le
stesse dicendo, il che voleva dire soltanto una cosa: Kaylie avrebbe
dovuto fare da interprete per tutta la conversazione.
-Ti ha detto che è
felice di conoscerti
e che ora ha capito da dove ho preso tutta la mia bellezza ed il mio
sorriso meraviglioso... Could please
stop saying
these kinda of things, cause it's a little bit embarrassing to
translate!!
Liliana- Ed ora che gli hai
detto??
-Niente!!
Allora, facciamo così: parlate voi due ed io farò
finta di non
esserci, va bene?? I'm gonna translate
everything
you will say, and I promise that I won't omit anything...
(Tradurrò tutto quello che dirai e prometto che non
ometterò nulla....)
Liam- Great!! So tell her that
I promise
to take care of you in every single moment of your life and that I'm
so proud of your new job... Translate it now!! (Fantastico!! Allora
dille che prometto di prendermi cura di te in ogni singolo momento
della tua vita e che sono così orgoglioso del tuo nuovo
lavoro.... Traducilo ora!!)
-Okay, okay... You're so
mean.... (Okay, okay... Sei così meschino...)
Liliana- Ehm... Allora??
comunque dopo
digli che sono veramente felice che stiate assieme, perché
mi sembra
un ragazzo speciale e che ti vuole un gran bene...
Kaylie stava seriamente
pensando di
essere molto prossima all'esaurimento nervoso dato che non solo
doveva riportare ogni singola parola che sua madre ed il suo ragazzo
si stavano scambiando, ma anche tutti i commenti, le considerazioni
sdolcinate e i complimenti che la riguardassero. Pensava di scoppiare
da un momento all'altro per l'imbarazzo. Boom!! Poi, finalmente, Liam
dovette andare via, ponendo fine a quella scioccante disquisizione:
erano finiti a parlare di quanto fosse carino il fatto che Kaylie
arricciasse il naso ogni volta che rideva. “Maledetta me!!
Che cosa
mi ha fatto venire in mente di farli conoscere questi due?!”
e
mentre pensava questo sentì ciò che le sue
orecchie non avrebbero
mai neanche immaginato di sentire:
Liam- I
just want you
to know that I love your daughter much more then my life... (Voglio
solo che sappia che amo sua figlia più della mia stessa
vita...)
Liliana- Thank you, Liam...
(Grazie Liam...)
Kaylie era bloccata dalla
sensazione che
stava provando in quel momento: le due persone che più amava
al
mondo erano lì, davanti a lei, e stavano parlando di come
lei stessa
fosse la cosa più preziosa che possedevano nella loro vita.
E quella
che Kaylie provò era pura e semplice felicità.
I due giorni seguenti
passarono in un
soffio di vita e Kaylie era arrivata a Milano giusto quella mattina,
accompagnata da una madre sempre più eccitata: le avevano
fermate
alcune ragazze per chiedere autografi e fotografie e, vedendo la
faccia della madre, Kaylie non poteva far altro che sorridere. Tutto
sembrava assolutamente perfetto, eppure una persistente stretta allo
stomaco continuava ad avvertirla che qualcosa sarebbe successo. In
fin dei conti non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che stesse
per andare a fare un'intervista in un programma televisivo che
milioni di casalinghe, donne in carriera, giovani sognatrici e figlie
costrette dalle madri, avrebbero guardato il pomeriggio successivo...
Ma soprattutto non riusciva ancora a comprendere come la gente
potesse anche solo essere vagamente interessata a sapere qualcosa
della sua vita.
Gli studi televisivi di
Cologno Monzese
erano enormi e l'ansia di Kaylie doveva cominciare a farsi evidente,
dato che sua madre la prese per mano e le disse con uno sguardo che
tutto sarebbe andato per il meglio.
Paul l'aveva chiamata la sera
precedente
per farle le ultime raccomandazioni: non farsi assolutamente truccare
e vestire da loro, poiché avrebbero solo cercato di
cambiarla; non
rispondere ad alcuna domanda circa questioni di contratti o soldi che
i ragazzi o lei avrebbero preso per concerti o tour (a dir la
verità
sarebbe stato impossibile rispondere ad una richiesta del genere: non
ne aveva la più pallida idea!!); ma più di tutto
doveva cercare di
essere sé stessa al cento per cento, perché era
quella la cosa che
più interessava a lui e alle fan che l'avrebbero guardata...
Già:
le fan che l'avrebbero guardata. Aveva delle fan e già
questo le
sembrava assurdo, ma il fatto che in migliaia le avessero twittato
per farle sapere che l'avrebbero guardata e che non vedevano l'ora di
sapere qualcosa in più di lei, l'aveva fatta sentire su un
altro
pianeta: quello in cui i tuoi sogni diventano realtà.
-Benvenuti negli studio di Pomeriggio
con Barbara... Tu devi essere Kaylie?? E lei deve essere la
madre, giusto?? E' un piacere avervi qui...
Una voce alle loro spalle
aveva colto di
sorpresa le due donne, tanto che si scambiarono uno sguardo
sconcertato entrambe: sì, una responsabile di uno studio
televisivo
sapeva chi fossero e stava aspettando proprio loro.
-Io mi chiamo Deborah e mi
occuperò di
voi per oggi!! Posso chiederti un favore Kaylie?? Le mie due nipotine
sono due grandi fan dei ragazzi e quando hanno saputo che saresti
venuta qui mi hanno subito chiesto se potevi fargli un autografo...
Doveva ficcarselo in testa una
volta per
tutte: le manager super impegnate non aspettavano mai di ricevere
risposta, le loro erano solo domande retoriche.
-Certamente! Come si chiamano??
Deborah- Michela e Alice... E
se volete
seguirmi, ti mostro il tuo camerino...
Appena entrarono nella stanza
imbiancata
di recente, con un grande specchio tutto illuminato sopra ad un
reparto trucchi da fare invidia alla settimana della moda, Liliana si
girò verso la figlia e la guardò sistemarsi
tranquillamente i
capelli.
Liliana- Mi dispiace che
continuino a
ricordarti sempre che sei qui solo perché sei la ragazza di
Liam,
perché sappiamo entrambe che non è per questo...
Vero??
-Sì, mamma... Lo
so... Infatti non mi
preoccupa più il fatto... Ho avuto la mia occasione per
mostrare
quello che sono capace di fare ed è andata
meravigliosamente: tra
poco più di un mese sarò in tour per tutto il
Regno Unito, come
ballerina di supporto per uno dei cantanti emergenti più
famosi al
momento... In fin dei conti hanno ragione pure loro: sono la ragazza
italiana di uno degli One Direction... Va bene così!!
Liliana- Sono così
orgogliosa di te...
Sei bellissima...
Liliana sapeva perfettamente
che aveva
detto alla figlia quanto orgogliosa fosse di lei almeno un milione di
volte dal suo primo viaggio a Londra, ma non riusciva a smettere di
ripeterglielo: aveva sempre paura che potesse perdere quella
sicurezza in sé stessa che sembrava aver acquisito stando
vicino a
Liam e non voleva che ciò accadesse, per alcun motivo al
mondo.
Inoltre, guardarla muoversi sicura, in quel camerino di uno show
televisivo, le stava mostrando quanto sua figlia fosse terribilmente
cresciuta e quanto fosse diventata bella: aveva indosso una gonna in
chiffon più corta davanti e lunga dietro, a vita alta e
panna, a
cui aveva abbinato una canottiera dello stesso materiale, nera, con
una collana sottile e dei bracciali oro. Aveva dei sandali anch'essi
dorati con un tacco moderato, che le slanciavano la figura. Kaylie si
rese conto che sua mamma la stava osservando di nuovo, ma non le
chiese nulla, sapendo già il perché di
quell'attenzione: anche lei
si sentiva diversa, come se finalmente ogni suo gesto avesse assunto
un significato, un motivo per essere portato avanti. Gliel'aveva
detto anche Marta il giorno dopo il concerto, il giorno in cui Liam
era entrato nella sua vita...
Deborah- Kaylie è
tempo di andare...
Signora, se vuole venire con noi, può assistere da dietro le
quinte...
Né lei
né sua mamma si erano accorte
che lo show fosse iniziato: Kaylie era semplicemente terrorizzata. Il
suo stomaco stava praticamente ballando la samba, facendo salire
ancora di più l'agitazione che la stava invadendo in ogni
angolo del
suo corpo... Non era così nervosa dalla discesa della
terribile
scalinata in albergo, due settimane prima, ma in quell'occasione
aveva le parole premurose di Eleanor a confortarla e le mani sicure
di Liam ad attenderla alla fine di quella tortura, pronte a
raccoglierla qualsiasi cosa fosse successa... Invece lì
c'erano solo
delle luci accecanti che si stavano puntando tutte su di lei, una
mano (forse quella di Deborah) che le dava una leggera spinta per
farla avanzare lungo i quattro scalini che doveva fare per andare
incontro alla conduttrice e una sigla assurda che avrebbe dovuto
accompagnare la sua trionfale entrata...
Quello che scorreva nelle vene
di Kaylie
era puro panico... Poi le venne in mente quello che sua madre le
aveva detto ormai più di quattro mesi prima “Mi
raccomando...
Sorridi!!”... Prese un profondo respiro ed entrò
in quello studio
televisivo.
Fortunatamente, da dov'era
seduta poteva
vedere Liliana e l'espressione tesa che aveva dipinta sul volto. Da
quando la conduttrice, una donna molto giovanile sulla cinquantina di
nome Barbara, aveva cominciato a farle domande, sembrava che il tempo
in quel luogo si fosse fermato e che la via d'uscita da quel
labirinto di insinuazioni, allusioni e tentativi di estorcerle
qualche confessione, fosse ancora indicibilmente lontana. E fino ad
allora si era limitata a chiederle di raccontare della sua vita prima
“della grande rivoluzione”. Ma sapevano tutti
benissimo che ben
presto la conversazione avrebbe virato su altri argomenti, anzi,
proprio sul quella “grande rivoluzione”.
Barbara- Allora, Kaylie:
è arrivato il
momento che tutte le ragazze e le fan sedute a casa che ci guardano,
stavano aspettando... Raccontaci un po' del tuo primo incontro con
Liam!!
-Beh.. E' stato quello che
tutte le
ragazze che sono fan di un gruppo o di un cantante possono sognare...
Ero ad un loro concerto per accompagnare le sorelle di una mia amica
e dovevano scegliere qualcuno che dalle file in fondo avesse la
possibilità di andare giusto davanti al palco e poi ad
incontrare i
ragazzi in un meet&greet... Ed io fui scelta, proprio da
Liam...
“Ti prego:
accontentati questo... Ti
prego...” ma Kaylie non fece a tempo a creare questa vana
speranza
che...
Barbara- E com'è
scattata l'attrazione
tra di voi?? Cos'ha fatto Liam per farti capire il suo interesse e
per conquistarti?? Sono sicura che tutte le fan stanno impazzendo per
scoprire come la loro stella della musica pop corteggia la sua
ragazza!!!
“Respiro profondo...
Andrà tutto
bene... Te l'ha detto anche Liam...”.
-Finito l'incontro con tutti i
ragazzi,
mi ha chiesto se mi andava di seguirlo... Penso che nessuna ragazza
sana di mente avrebbe detto di no, ma non tanto perché lui
fosse
Liam degli One Direction, quanto perché la sensazione di
sicurezza
che trasmetteva in quel momento, mi diceva che era la cosa giusta da
fare...
Barbara- Eh...
Cos'è successo dopo?!
-Mi ha portato in un corridoio
deserto e
mi ha fatto ascoltare una canzone che aveva per entrambi,
straordinariamente, un significato importante... E poi mi ha
baciata...
Kaylie sfiorò
istintivamente la collana
che aveva al collo, al sol pensiero di quella notte e di tutte le
emozioni che aveva provato durante quel bacio, durante il contatto
con le sue mani sicure e delicate... Purtroppo non era da sola in
quello studio a rivivere quelle emozioni troppo forti per essere
raccontate, con lei c'erano gli occhi di duecento persone del
pubblico, quattro telecamere puntate su quel gesto istintivo e una
donna pagata per scavare a fondo nella sua vita privata e scovarne
qualche dettaglio inedito.
Barbara- Oh, ma che dolce!! E
ti ha
regalato lui quella collana??
-Esatto... Prima che
ripartissi per
l'Italia...
Barbara- Ed immagino che abbia
un
significato particolare... Ti va di dirci qual'è??
“No che non mi va...
Dovremmo saperlo
solo io e Liam...” ma la faccia di sua mamma le
ricordò che certe
volte bisognava sacrificare qualcosa per ottenere ciò che
più si
desiderava: ma Kaylie era assolutamente decisa a non rinunciare a
quel qualcosa che era solo “loro”. A tutto, ma non
a quello.
-Sono le lettere dei nostri
nomi...
Legate per sempre da quel “and” al centro...
Sorrise in camera cercando di
far capire
a Liam che mai avrebbe permesso al mondo di scoprire il loro piccolo
segreto. Nessuno avrebbe saputo del loro primo, ultimo bacio.
Non capiva perché
fosse così gelosa di
quel dettaglio della loro storia ma sentiva semplicemente che non
fosse giusto rivelarlo al mondo intero.
Barbara- Questo ragazzo si
rivela sempre
più adorabile... Lo si legge nei tuoi occhi che sei
innamorata...
Eppure, proprio pochi giorni fa, le fan e l'intero web si sono
scatenati sostenendo l'esatto opposto, dopo aver visto delle foto di
te, a Londra, che ti divertivi con quelli che, presumo, fossero dei
tuoi amici...
Kaylie avrebbe tanto voluto
bloccare
subito quella sequela di bugie che stava uscendo dalla bocca della
maliziosa conduttrice, ma sapeva che era meglio farla finire, anche
solo per capire dove volesse andare a parare con quel discorso, detto
con faccia contrita e comprensiva: no, non l'aveva mai sopportata,
nemmeno quando la guardava da casa.
Barbara- Si è
subito detto che tu avessi
usato la sua popolarità per ottenere un contratto di lavoro
come
ballerina... Migliaia di fan hanno twittato che loro non avrebbero
mai fatto una cosa del genere e che tu non meriti di stare assieme ad
un ragazzo così meraviglioso... Addirittura, qualcuno ha
scritto che
l'intera reputazione della band fosse stata messa a repentaglio, dato
che le foto sono state mandate in diretta durante un'intervista in un
programma televisivo americano, tanto che tutti hanno visto la faccia
di Liam contrarsi per il dolore di vedere la sua ragazza
così... Tu
cosa vuoi rispondere a tutto questo?? Non deve essere facile
sopportare tutte queste interferenze, senza poter mai ribattere...
Dimmi pure Kaylie...
“Allora era a questo
che volevi
arrivare?? Volevi vedermi piangere per tutte le cattiverie, i
malintesi, le angosce che una normale ragazza deve sopportare se si
innamora di una superstar?! Volevi in esclusiva le mie lacrime per
far salire i tuoi stupidissimi ascolti?!”. Sì, a
Kaylie veniva
terribilmente da piangere, sentiva il suo stomaco contorcersi
dall'ansia e i suoi occhi cercare il volto rassicurante della madre,
che però era più agitata di lei. Ma non avrebbe
mai dato quella
soddisfazione a tutti coloro che erano convinti lei fosse solo la
“ragazza-della-porta-accanto-assieme-alla- popstar
-famosa-in-tutto-il-mondo”... Sapeva perfettamente di essere
molto
di più: di essere speciale. Gliel'aveva detto Liam;
gliel'aveva
detto Louise; gliel'aveva
detto Mark;
gliel'avevano detto Eleanor e Louis.
Ma
soprattutto, per una volta in quella strana esistenza che le era
capitato di vivere, era il suo cuore a dirglielo: lei era speciale.
Non importava se gli altri
desiderassero
essere al suo posto e pensassero di essere più adatti di lei
ad
avere ciò che la sua buona stella le aveva finalmente
concesso, non
avrebbe permesso a nessuno di dirle che non se lo fosse guadagnato.
Poteva contare sulle dita di una mano le persone che sapevano
esattamente tutto quello che aveva passato per arrivare, anche solo,
a pensare di potersi meritare un'occasione del genere...
Avrebbe voluto avere le mani
forti e
calde di Liam a stringere le sue, in quel momento, ma sorrise di
nuovo alla telecamera e alla donna in attesa di risposta davanti a
lei, cominciando a dare finalmente la sua versione dei fatti. Ora si
cominciava a giocare secondo le sue regole.
-Ti ringrazio per darmi la
possibilità
di parlarne, perché tutto quello che è successo
non è stato per
niente semplice da affrontare... Quando quelle foto sono uscite e
l'intervistatore le ha mostrate a Liam, ho pensato che non fosse
giusto: chi era lui per sapere veramente che cosa fosse successo e
per fare delle insinuazioni?? Un giornalista, mi sono risposta...
Faceva solo il suo lavoro. Però ciò che ha fatto
più male è stato
leggere tutto quello che subito dopo è stato scritto sul
web, senza
che nessuno avesse la minima idea di quella che fosse la
realtà. E'
vero: ero fuori, in un locale di Londra, con dei miei amici... Ma
stavamo festeggiando perché tutti e quattro avevamo ottenuto
un
contratto per fare da ballerini di supporto durante il tour inglese
di Olly Murs, una vera e propria fortuna!! Specialmente per me, che
alla mia prima audizione, ero riuscita ad ottenere un ingaggio!
Barbara- Appunto per questo
tutti hanno
insinuato che fosse stato merito solo del fatto che tu sia la ragazza
di Liam....
-Lo so, ma vi posso assicurare
che non è
stato così... Louise, la manager dei ragazzi è
stata contattata da
uno dei più bravi del suo settore, che gli ha chiesto se
poteva
propormi di lavorare con lui, perché aveva visto le mie
coreografie
su YouTube e pensava avessi talento... Certo, se non avessi
conosciuto Liam, non avrei conosciuto nemmeno la sua manager, ma sono
stati quei video a dare avvio al tutto... Per di più, mi
sono
presentata alle audizioni come qualsiasi altra ballerina: saremmo
stati più di duecento... Ho ballato, ho sudato, ho messo
l'anima in
ogni singolo passo per ore e, alla fine, ce l'ho fatta... E come me
anche i tre ragazzi della foto!!
Barbara- Immagino quanto ti
sia sentita
ferita, quando le fan continuavano a scrivere che tu non eri quella
giusta, che non dovevi accettare quel lavoro, che lo usavi e basta...
Di nuovo la faccia contrita e
comprensiva
per indurre Kaylie alle lacrime, ma la ragazza era decisissima a non
lasciare cadere nemmeno una piccola perla di tristezza o amarezza sul
suo viso.
-Vorrei dire una cosa, che
sono convinta
di non dire mai abbastanza: le fan dei ragazzi sono semplicemente
meravigliose!! Non per fare le sviolinate a nessuno, anche
perché il
violino non lo so suonare...
Il pubblico rise...
“Alla faccia delle
lacrime, cara la mia Barbarella!!!”.
-Ma voglio che tutte e tutti
loro
sappiano che sono speciali e che per me, il loro sostegno, significa
tantissimo... E' vero: c'è stato chi ha scritto delle
cattiverie su
di me o sulle mie scelte, ma è altrettanto vero che ho
ricevuto
migliaia di tweet di supporto ed affetto, che non mi sarei mai
aspettata di avere... Per quanto riguarda il fatto che io non avrei
dovuto accettare il lavoro eccetera, beh... Posso dirvi che io e Liam
ne abbia parlato parecchio e, ad essere sincera, avevo qualche
riserva nell'imbarcarmi in quest'avventura, ma è stato lui
stesso a
dirmi che dovevo a tutti i costi provarci... In fin dei conti era il
sogno per cui avevo faticato una vita, sarei stata una stupida a
rinunciare...
Scrosci di applausi. La gente
aveva
capito. “Mi dispiace Barbara, ma le lacrime le rimandiamo ad
un'altra volta, ok??”. Ma, come Kaylie aveva imparato
più volte
sulla sua stessa pelle, non era bene gioire prima che tutto fosse
finito, perché il pericolo era sempre dietro l'angolo.
Barbara- Assolutamente
sì!! Quindi mi
stai dicendo che tu e Liam avete parlato e valutato assieme questa
proposta... Vi parlate proprio di tutto insomma...
Che cosa volevano dire quelle
parole??
Perché Kaylie poteva scorgere un guizzo di
malignità e di
soddisfazione nello sguardo dell'esperta conduttrice??
-Sì... Beh,
è una delle persone più
importanti della mia vita...
Barbara- Oh... Se mi dici
così, mi metti
anche in difficoltà nel mostrati quello che sto per farti
vedere...
Forse non è il caso... Dimmi tu, Kaylie se vuoi sapere
oppure no...
“Che diamine sta
dicendo questa qui?!
Cos'è che dovrei sapere??!! Cosa diavolo deve
mostrarmi?!?!”. La
stretta allo stomaco si fece quasi insopportabile tanto che dovette
concentrarsi per non fare alcun tipo di faccia sofferente.
-Ma certo... Se riguarda Liam
è logico
che voglia sapere...
Barbara- Proprio prima che tu
entrassi in
studio, sono comparse sul web queste immagini di Liam... Per favore,
dalla regia, potete mandarmele??
Gli occhi di Kaylie si
spostarono dal
volto sottilmente trionfante della presentatrice all'enorme schermo
che aveva davanti a lei: Liam che usciva da un albergo con una
ragazza... Liam che ballava con questa ragazza... Liam che si metteva
in posa per fare una foto con quella ragazza, cingendole i fianchi
con un braccio...
Era semplicemente mozzafiato.
La ragazza
era una delle più belle donne che Kaylie avesse mai visto:
alta,
slanciata, con lunghi capelli castani che le ricadevano sulle spalle,
fasciata in un vestito molto corto e molto aderente...
Il vuoto... Di nuovo il
vuoto... Dentro
di lei solo il vuoto...
Il suo Liam?? Era veramente
lui?? Erano
lacrime quelle che sentiva raggrupparsi agli angoli dei suoi occhi a
mandorla??
They
Don't Know About Us...
Chissà perché le era venuta in mente proprio
quella canzone... Poi
si ricordò che era stato Liam stesso a dirle quelle parole
per
convincerla che niente li avrebbe mai separati e che tutta la storia
delle foto era una sciocchezza. “Loro non sanno niente di
noi...”.
Si costrinse a guardare meglio le foto, mentre l'intero studio e
probabilmente i milioni di spettatori davanti alla televisione
stavano aspettando una sua reazione...
Nella prima foto vide un
braccio
protendersi verso la ragazza, appartenente a qualcuno che era ancora
dentro l'albergo; nella seconda c'era una maglia bianca che ballava
vicino a loro, ma che era stata tagliata; nella terza si scorgeva un
ciuffo biondo appoggiato alla spalla della ragazza, ma senza testa,
che era stata volontariamente omessa dalla foto. Quello era senza
ombra di dubbio Niall. Solo allora venne in mente a Kaylie dove le
sembrava di aver già visto quella ragazza: era Amy, la
studentessa
che il bell'irlandese aveva frequentato per un periodo l'inverno
precedente. Aveva visto qualche foto di loro due su Google.
Evidentemente le cose tra i due si erano sistemate e lei li aveva
raggiunti in tour.
Probabilmente non si sarebbe
sentita più
leggera di come si sentiva in quel momento, nemmeno se fosse
dimagrita di quattordici chili tutti in una volta. Il suo volto si
aprì in un sorriso che spiazzò tutti, la
mefistofelica conduttrice
compresa.
Barbara- Tutto bene Kaylie??
Vuoi che ne
parliamo magari dopo la pubblicità??
-No, no... Va tutto bene...
Anzi, va
benissimo, specialmente perché ho appena scoperto che il mio
adorato
Niall ha deciso di seguire i miei consigli...
Barbara- Che cosa vorresti
dire?? Non
vedi che le foto ritraggono il tuo ragazzo con una bella
sconosciuta?!
-Lo vedo... Ma la bella
sconosciuta, che
è veramente bella e di questo dovrò parlarne con
il diretto
interessato, è la ragazza che interessa a uno degli altri
componenti
della band... Quello di cui si vedono il braccio, la maglietta e il
ciuffo...
Il suo non era un tono venato
di vittoria
o di soddisfazione, ma solo di stanchezza: perché tutti
dovevano
sempre pensare che uno dei due tradisse l'altro??.
Si voltò verso sua
mamma e vide
comparire un'espressione di comprensione sul suo viso, come se
volesse dirle di tener duro ancora per pochi minuti, dopo di
ché,
tutto quello strazio sarebbe finito.
Si rigirò verso
Barbara e si accorse di
averla messa in difficoltà: non sapeva più che
dire, dato che la
sua speranza di far piangere la fidanzatina italiana ed ottenere uno
scoop in anteprima si era appena sgretolata tra le sue dita laccate
di rosso. Kaylie sentì montare dentro di lei una specie di
pena e di
pietà che non la fecero per niente sentire migliore, ma che
la
costrinsero a cercare una soluzione a quella situazione in cui aveva
cacciato la conduttrice.
-Sta di fatto che è
difficile avere a
che fare con tutto questo mondo: sembra sempre che l'universo sappia
meglio di me e lui quello che accade tra di noi... Come se ogni
persona pensasse di poter far meglio di quello che noi facciamo,
l'uno per l'altra... Ti voglio confessare un piccolo segreto,
Barbara...
Kaylie vide gli occhi della
conduttrice
riaccendersi d'interesse e diventare estremamente attenti...
“Ricordati che lo stai facendo per una buona motivazione e
che è
il tuo spirito caritatevole a spingerti a farlo: salva lo share di
questa donna...”, pensò, mentre continuava quel
discorso troppo
personale per i suoi gusti.
-Dopo quel primo bacio, che
Liam mi rubò
finito il concerto, io scappai via... Sì, sì...
Corsi letteralmente
via da lui e da tutte le conseguenze che l'avere, anche solo, a che
fare con un cantante famoso come lui avrebbe implicato... Volevo a
tutti i costi realizzare i miei sogni, poter far diventare la danza
il mio lavoro, ma non volevo assolutamente che ciò avvenisse
perché
ero diventata “la ragazza di...”. Non riuscivo a
sopportarlo...
Poi, fortunatamente, ci sono state delle persone che mi hanno fatto
capire come stessero le cose, che mi hanno aiutato a comprendere che
un sentimento come quello che avevamo provato io e Liam era
difficile, se non impossibile, da trovare in un'intera esistenza...
Non potevo lasciarmelo sfuggire... Stare con lui era più
importante
anche del mio sogno... Potrà sembrare sdolcinato ma era come
se,
lasciandolo andare, avessi la certezza di non poter più
essere
felice come ero stata in quel corridoio...
Kaylie si guardò
attorno: la donna, che
fino a pochi istanti prima avrebbe preso volentieri a schiaffi, stava
ora cercando di trattenere due lacrimoni carichi di mascara, che
minacciavano di rigarle le guance; i cameraman avevano puntato tutte
le telecamere su di lei e la stavano guardando al di fuori
dell'obbiettivo, come per assicurarsi che quella ragazza seduta al
centro dello studio televisivo fosse reale; il pubblico era raccolto
in un silenzio assorto e carico di emozione che ogni tanto si
esprimeva con qualche leggero singhiozzo soffocato; sua madre la
stava guardando con uno sguardo carico di amore, orgoglio e dolcezza
che si apriva in un meraviglioso sorriso... Sentiva il calore delle
luci sulla sua pelle... Le mancava Liam... Le mancava il suo tocco
sicuro e caldo, delicato e deciso al tempo stesso... Le mancava il
suo profumo che le ricordava una candida spiaggia caraibica, lambita
da un oceano limpido e profondo ed inondata da un sole caldo e
luminoso, che tramonta... Le mancavano le sue labbra sulle sue,
quella sensazione di perfezione che solo con quel contatto riusciva a
credere possibile in un mondo così imperfetto... Voleva
sentire le
sue braccia stringerle la schiena e sorreggerla, per dirle
tacitamente che loro sarebbero sempre state lì con lei, in
qualunque
momento...
Il pubblico stava applaudendo,
Barbara si
era alzata per avvicinarsi allo sgabello su cui Kaylie era seduta e
le stava dicendo:
-Le parole che hai detto
Kaylie sono
state meravigliose... Era da tanto che non vedevo un amore
così
sincero e vero!! Grazie veramente per aver condiviso con me e con il
mio pubblico questi tuoi bellissimi sentimenti... Grazie ancora!!! A
presto Kaylie!!! Ed ora un po' di pubblicità... Ma rimanete
con noi
perché dopo parleremo di come perdere cinque chili in una
sola
settimana!!
Le telecamere si spensero, il
pubblicò
si alzò e la conduttrice fu circondata da truccatori ed
acconciatori. Kaylie sentì delle mani afferrarla per fare
delle foto
e vide dei foglietti svolazzarle davanti per degli autografi. Fece
tutto, ma senza rendersi realmente conto delle sue azioni: voleva
solo uscire da quello studio, stare sola e piangere.
Quando non sentì
più nessuno chiamarla,
si diresse verso i camerini, togliendosi distrattamente il microfono,
mentre il microfonista, Deborah e sua mamma la seguivano preoccupati,
come dei cagnolini. Prese l'I-pod dalla borsa ed uscì,
percorrendo
quasi di corsa i corridoi che la separavano dal giardino soleggiato
che si trovava al di fuori dello studio televisivo. Si diresse verso
l'albero più lontano dall'ingresso dell'edificio e vi si
appoggiò
con la schiena. Era ruvido, duro ma non le importava: voleva solo
piangere. Accese il fidato compagno di viaggio e sentì i
primi
accordi di chitarra farsi strada dagli auricolari dritti fino al suo
cuore... Come Back...
Be Here di
Taylor Swift. (*ascoltatela se
vi va.... )
Le gambe non la ressero
più e le sentì
cedere sotto il peso del suo corpo e di tutta quella stanchezza che
l'aveva invasa. Si sedette a terra, con la schiena ancora sorretta
dal possente tronco che aveva scelto come rifugio. Le lacrime
cominciarono a bagnarle la gonna molto prima che avesse il tempo
anche solo di coprirsi il volto con le mani: le mancava così
tanto
ed era così stanca di non poter sentire il suo respiro caldo
sul suo
volto quando le diceva che l'amava...
Tra le pesanti lacrime,
intravide sua
madre avvicinarsi a lei, ma decidere poi di tornare sui propri passi,
intuendo come la figlia avesse seriamente bisogno di stare da sola.
Con ogni
probabilità c'era qualche
fotografo appostato da qualche parte, non tanto perché lei
fosse
paranoica, ma perché gliel'aveva detto Deborah, quando erano
entrate
nello studio televisivo, ma la cosa non la toccava minimamente:
voleva solo restare un po' da sola.
Poteva sentire il suo cuore
battere
sempre più forte mentre il desiderio di rivedere Liam si
faceva
sempre più presente nella sua testa e nelle sue vene.
Da quando tutto quel viaggio
era
cominciato si erano visti solo per due giorni e due notti contando
pure la sera del concerto, ed era assolutamente inconcepibile che un
amore a tal punto potente e avvolgente, come il loro, potesse
sopravvivere con così poco contatto fisico.
Forse, per la prima volta da
quando aveva
avuto la fortuna di poter godere del tocco di quelle mani sicure, di
quel petto caldo e di quelle labbra delicate, sentiva la
necessità
vitale di riaverle per sé, come se senza di esse non
riuscisse
nemmeno a respirare, come se dovesse annegare da un momento
all'altro, perdendo ogni possibilità di ritornare alla vita.
Sì, era decisamente
stanca e desiderava
con tutta sé stessa potersi riposare nell'abbraccio
accogliente di
Liam.
Sentì dei passi
avvicinarsi a lei ed una
mano porgerle il suo cellulare: Liliana le stava sorridendo, stando
in piedi davanti a lei. Kaylie si tolse le cuffiette e prese il
telefono che continuava a cantare Last
First
Kiss, vide allontanarsi la madre, e rispose.
Liam- You know
that I love you as my own life?! (Lo sai che ti amo come la mia stessa
vita?!)
-Yes, I know... And I love you
too... (Sì, lo so... E ti amo anch'io...)
Liam-
Why are you
crying, Kay?? Is everything alright?? (Perché stai piangendo Kay?? Va
tutto bene??)
-Yes, I'm fine... It's just
that... I
don't know... I'm a little bit tired... I miss you so much, Liam...
(Sì, sto bene... E' solo che... Non lo so... Sono un pochino
stanca... Mi manchi così tanto, Liam...)
Liam- I miss you too... I miss
your hair
on my face, your fingertips on my neck, your lips on mine... I wish I
was there, next to you... (Mi manchi anche tu... Mi mancano i tuoi
capelli sul mio viso, le punte delle tue dita sul mio collo, le tue
labbra sulle mie... Vorrei essere lì, vicino a te...)
Kaylie non riuscì a
trattenersi oltre e
un singhiozzo più forte la scosse da capo a piedi, facendo
diventare
anche la voce di Liam meno ferma:
Liam- Kay...
Babe...
Please, don't cry... You kill me this way... (Kay... Babe... Per
favore, non piangere.... Mi uccidi in questa maniera...)
-Sorry... It's that...
Sorry... (Scusa... E' che... Scusa...)
Liam- Okay, let's talk about
something
else like how good have you been on that interview!!! (Okay, parliamo
di qualcos'altro tipo quanto sei stata brava durante l'intervista!!!)
-Have you already seen it??
(L'hai già vista??)
Liam- Of course I have!!! I
watched it in
streaming with the guys and Alberto, one of the staff's guys, who can
speak a little bit of Italian... You were amazing!! Stunning as
usually but also you're ability with the answers was crazy!! And I
hope that you didn't believe to those pictures for even a second...
Right?? (Certo che sì!!! L'ho guardata in streaming con i
ragazzi e Alberto, uno dei ragazzi dello staff, che parla un po' di
italiano... Sei stata fantastica!! Splendida come sempre ma anche la
tua abilità con le risposte era pazzesca!! E spero che tu
non abbia creduto a quelle foto nemmeno per un secondo... Vero??)
-Oh... Well... They took me
out of guard,
but then I remembered what you said to me “that”
day... They
don't know about us... So I watched them better and I saw that she
was Barbara and that Niall was been cut out... (Oh.... Beh... Mi hanno
colto alla sprovvista, ma poi mi sono ricordata quello che mi ha detoo
"quel" giorno... Loro non sanno di noi... Quindi ho guardato meglio e
ho visto che lei era Barbara e che Niall era stato tagliato
fuori...)
Liam- Oh, thanks God, you're
such a smart
girl!! Sorry Kay, but Louise is calling me back to the studio... I
have to go... I'll call you later!! The guys told me to say hi and
also Louise, who also said that you've been amazing with that awful
interviewer!! (Oh, grazie a Dio, tu si che sei una ragazza
intelligente!! Scusa Kay, ma Louise mi sta chimamando in studio... Devo
andare... Ti chiamo dopo!! I ragazzi mi hanno detto di salutarti e
anche Louis, che mi ha anche detto che sei stata fantastica con quella
tremenda intervistatrice!!)
-Hail them all, especially
Louise!! I
love you...!! ( Salutali tutti, soprattutto Louise!! Ti amo...!!)
Liam- I love you too!! (Ti amo
anch'io!!)
Appena ebbe messo
giù, il cuore (e non
più le mani) di Kaylie cominciò a cercare in
rubrica il numero di
Elenaor... Doveva vederlo a tutti i costi... Voleva, per una volta,
essere lei a sorprenderlo... “Hi
sweetie!! I
was wondering if you'd like to have some good company during your
journey with the guys, on tour... Because if the answer is yes, I'm
here waiting just to leave for America
!! xo xo Kay”. ("Ehi
dolcezza!! Mi stavo chiedendo se ti piacerebbe avere un po' di buona
compagnia durante il tuo soggiorno con i ragazzi, in tour...
Perché se la risposta è sì, io sto
aspettando di partire per l'America!! xo xo Kay")
L'avrebbe riabbracciato...
Avrebbe
sentito di nuovo quel suo meraviglioso profumo... Avrebbe riprovato
quei brividi che le percorrevano la schiena ogni volta che le loro
labbra si scontravano.
Hi sweethearts!!
Lo so,
è passato un po' di tempo ma volevo vedere se aggiornando un
pochino più tardi, sarebbe arrivata qualche altra
recensione... Ma purtroppo non è stato
così ed io, non avendo altro tempo per postare, mi sono
ridotta a farlo a quest'ora tarda... Scusate... ^^
Detto questo: che
ne pensate di questa mirabolante intervista, molto, molto italiana???
*ogni riferimento a Barbara D'Urso è puramente voluto e
progettato =P* Che la nostra Kay si stia finalmente facendo le ossa?? E
del crollo che ha avuto dopo??? Penso che sia normale non riuscire a
sopportare una pressione del genere... *sì, adoro quella
canzone di Taylor... Piango sostanzialemte ogni volta che la
sento...-.-"*
E poi, altro fatto
importante: presentazione di Liam con Liliana, la mamma... Che
dolciosi, no??
Ormai sono
arrivata a chiedermi perché continuo a postare, poi mi dico
che un impegno è un impegno e quindi ogni tanto pubblico
qualcosa... Solo che vorrei sapere sul serio se vi fa schifo o cosa...
^^ Le critiche sono bene accette... =)
P.S. La Barbara
nominata nelle foto è proprio lei: Barbara Palvin... Che ne
pensate di una sua fantomatica relazione con il nostro irlandesino??
Per me sarebbero carucci *-* *fine del momento gossip*
P.P.S. In caso non
riuscissi a postare prima di Natale... beh... BUON NATALE!!! <3
P.P.P.S. Ehi,
tu... Sì, proprio tu... Lettrice silenziosa: grazie mille
per essere arrivata fin qui <3 <3
Lots Of Love
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Capitolo 18 *** One Way Or Another ***
One
Way Or Another
La risposta di Eleanor era
arrivata pochi
minuti dopo, dicendole che non vedeva l'ora di averla al suo fianco
per due settimane di pura vacanza e divertimento. Ora doveva solo
dirlo a sua mamma. Entrò in camerino, dove la donna stava
premurosamente raccogliendo le cose della figlia, di modo che
potessero lasciare quel posto il prima possibile, e le si
avvicinò
per lasciarle un bacio leggero sulla guancia e circondarle la schiena
con le braccia.
Liliana- Cosa devi chiedermi,
Kay??
-Ma si può sapere
per quale motivazione
ogni volta che mi avvicino per abbracciarti o anche solo per
dimostrati il mio immenso affetto nei tuoi confronti, devi sempre
sospettare che voglia chiederti qualcosa??!!
Liliana- Per esperienza
comprovata da
prove statistiche: ogni volta che sei giù di morale e poi ti
chiama
Liam, va sempre a finire che devi chiedermi qualche favore....
Sbaglio??
-Benché mi ritenga
offesa per questa tua
insinuazione che basti una chiamata di Liam per sistemare tutto...
Liliana- Vorresti dirmi che
non è così?!
Sua madre si era sganciata
dalla sua
presa e la stava guardando con un'espressione tra lo scettico, il
divertito e il “lo stai veramente dicendo?!”. Non
ce la faceva:
quella donna la conosceva troppo bene e sapeva a memoria tutte le
sue tattiche per ottenere qualcosa. Fortunatamente erano scarse
già
di loro.
-Va bene... Mi arrendo!! Liam
è capace
di farmi cambiare umore come il vento con una banderuola, ma prometto
che questa cosa prima o poi passerà... Spero, almeno...
Passerà,
vero?!
Liliana- Sinceramente?? A
guardarvi
sembrerebbe proprio una malattia incurabile, da cui nessuno dei due
si riprenderà mai... Ma i miracoli possono sempre accadere...
-Grazie, madre... L'ho sempre
saputo che
tu ci volevi divisi, altro ché “non
sarò di certo io ad impedirti
di essere felice...”... Sì, sì...
Grazie tante...
Liliana- Ma come fa a
sopportarti quel
ragazzo?? Deve essere un santo!!!
-Potrebbe essere.... Comunque,
a
proposito di santi... Tu non vorresti vedere la tua adorabile
figliola, di cui sei estremamente orgogliosa e che mai...
Liliana- Di nuovo, Kay?! Vai
al sodo...
-Ho capito: appendo la
retorica e il mio
affetto per te, al chiodo e te lo dico brutalmente... Voglio andare
due settimane in tour con i ragazzi, in America.
La faccia di sua madre era la
perfetta
rappresentazione della sorpresa e dello sconcerto. Nemmeno un bambino
di quattro anni mentre scarta i regali il giorno di Natale poteva
avere anche solo lontanamente l'espressione che Liliana aveva
stampata sul volto.
-Sei stata tu a volere la
verità nuda e
cruda, senza marshmallow
attorno!!!
Liliana- In America... Per due
settimane... Con gli One Direction...
“Ha imparato a
dirlo!!! Pazzesco...
Quasi, quasi comincio a credere che potrebbe anche dirmi di
sì...”
pensò Kaylie, mentre vedeva sua mamma cominciare a ragionare
su
qualcosa che le sembrava essere una questione di vita o di morte. Ma,
in fin dei conti, per lei lo era veramente: se non avesse visto Liam
a breve sarebbe potuta impazzire.
Liliana- Ma dovresti fare
tutto quel
viaggio da sola??
-No, viene anche El... E' per
questo che
vado nelle prime due settimane di agosto: perché
c'è pure lei e
perché dopo comincerò le prove per il tour e non
avrò più
tempo...
Liliana- Ma agosto comincia
tra cinque
giorni... E quindi, tu, tornata dall'America, ripartiresti subito per
l'Inghilterra...
Kaylie non ci aveva pensato;
era stata
così tanto concentrata sulla sua travolgente voglia di
rivedere Liam
e da tutta l'euforia di poter vivere la sua vita londinese di nuovo
per preparare il tour, che non aveva minimamente preso in
considerazione che nell'ultimo mese era stata a casa veramente poco e
che, anche quando era presente con il corpo, la sua mente era
comunque oltre Manica.
La faccia di Liliana e tutte
quelle
ritrosie a dirle di sì le fecero intuire quanto fosse
mancata a sua
mamma la sua presenza a casa, la sua instancabile parlantina e il suo
affetto. Erano sempre state molto legate, eppure solo in quel momento
Kaylie si rese conto di quanto potesse essere stata dura per sua
mamma vederla crescere, maturare ed abbandonare il suo
“nido” in
un così breve arco di tempo.
-Mamy... Non me ne sto andando
per
sempre... Saranno circa due mesi tra viaggio in America, prove e
tour... Poi ci vedremmo comunque tutti i giorni su Skype!! E potrei
tornare per qualche giorno ogni tanto...
L'ultima parte non era molto
sicura
potesse realizzarsi seriamente, ma l'aveva detta per tranquillizzarla
e per farle capire che non l'avrebbe mai lasciata da sola.
-Lo sai vero che se sono
diventata quello
che sono ora, lo devo anche a te??
Liliana si avvicinò
a Kaylie e la
strinse in uno di quegli abbracci che non hanno bisogno di
spiegazioni, di parole per essere descritti: accadono perché
c'è la
necessità di far sentire all'altro tutto l'affetto che si
prova,
tutto l'orgoglio che si sente nei loro confronti.
Quando si lasciarono, Kaylie
aveva gli
occhi lucidi, mentre sua mamma con un sorriso le disse:
-Vai e divertiti... Lo so che
non mi
dimentichi... Anche perché ora so pure parlare un po'
d'inglese,
quindi posso sempre chiedere a Liam come ti comporti!!!
“Questo è
decisamente inquietante...
Ma non importa: tra cinque giorni vedo Liam!!!”.
Quando finalmente arrivarono a
casa, dopo
le due ore di treno e un'ora di macchina per tornare da Milano,
Kaylie cominciò a pianificare il viaggio e quanto le sarebbe
servito
per far sì che Liam non sapesse niente dei suoi propositi.
C'era una
sola persona che potesse aiutarla nella sua impresa: Louise.
Digitò il numero
della manager e, come
si aspettava, rispose al primo squillo: quella donna viveva con il
cellulare appeso all'orecchio.
Louise-
Hi
Kay!! How... (Ciao Kay!! Come...)
Non la fece finire di parlare:
non poteva
rischiare che qualcuno sospettasse che stesse parlando con lei.
“Mi
sento molto un'agente segreto di sua maestà al momento... Mi
piace!!”.
-Shhh!!
Louise go out
of the room you're in!! Now!!! Don't ask anything.... Are you alone??
(Shhh!! Louise vai fuori dalla stanza dove sei!! Ora!!! Non chiedere
nulla... Sei da sola??)
Louise- Yes, I am.... Kay,
what's going
on?! (Sì, sì... Kay, che succede?!)
-I need your help!! (Ho
bisogno del tuo aiuto!!)
Louise- Okay... I'm gonna help
you de... (Okay... Ti aiuterò deci...)
-Louise!! Can you let me speak
without
being interrupted?? (Louise!! Puoi lasciarmi parlare senza
interrompermi??)
Louise- Oh, sorry dear!!! I'm
used to...
C'mon, tell me!!! (Oh, scusami cara!!! E' un'abitudine... Forza,
dimmi!!!)
-I'd like to come on tour with
Eleanor next
week... I'll be around just for two weeks, because then I have
rehearsal... I can pay everything, I hope, but I need your help in
order to book the hotels and the flights... Please, tell me that I
can come... Please, please, please!!! (Vorrei venire in tour con
Eleanor la prossima settimana... Starò lì solo
per due settimane, perché poi ho le prove... Posso pagare
ogni cosa, spero, ma ho bisogno del tuo aiuto per prenotare gli hotel e
i voli... Per favore, dimmi che posso venire... Per favore, per favore,
per favore!!!)
Perché non le
rispondeva?? Perché non
le diceva semplicemente “Certo Kay!! Puoi
venire!!”?? Non le
aveva chiesto la luna, voleva solo poter sentire ancora quel profumo
inebriante che sapeva di straniero e di casa allo stesso tempo...
Louise- Gush, Kay!! I thought
it was
something really important!! (Oddio, Kay!! Pensavo fosse qualcosa di
realmente importante!!)
-But this is important!! For
me... (Ma questo è importante!! Per me...)
Louise- Sorry, girl... I keep
forgetting
that you don't see him every single day... Anyway: I'm the happiest
person to hear you say this!!! (Scusami, ragazza... Continuo a
dimenticarmi che tu non lo vedi ogni singolo giorno... Comunque: sono
la persona più felice di sentirti dire questo!!!)
-This should sound like a
yes??? (Dovrebbe suonare come un sì???)
Louise- Of course it is!!! I
was the
first one to tell you to come with us for a little while and enjoy
this amazing crew of fools!!! (Certo che lo è!!! Sono stata
la prima a dirti di venire con noi per un po' e goderti questa
incredibile compagnia di pazzi!!!)
-They're driving you insane,
aren't
they?? (Ti stanno facendo impazzire, vero??)
Louise- Yes dear, but I'm
still fine...
But now the most important thing is that... (Si, cara, ma sto ancora
bene... Ma ora la cosa più importante è che...)
-Louise, can you tell me where
are my... (Louise, puoi dirmi dove sono i miei...)
Louise- Go away Tomlinson!!!
Now!! (Vattene Tomlinson!!! Ora!!)
-Louis, right?? (Louis, vero??)
Louise- Yes... Girl around
here is
getting a little bit too crowded... I'll call you back... And, just
so you know, I will organize everything for you... Don't think about
that... See you soon... Bye!! (Sì... Ragazza, qui attorno si
sta facendo un po' troppo affollato... Ti richiamo... E, giusto
perché tu lo sappia, organizzerò tutti io per
te... Non ti preoccupare di quello... A presto... Ciao!!)
-Thanks Louise: you're an
angel... Bye!!! (Grazie Louise: sei un angelo... Ciao!!)
-Vedo Liam!!! Vedo Liam!!!
VEDO LIAM!!!!
Lo stava urlando seriamente
questa volta
e non lo stava solo pensando, e questo era un chiaro segno di
squilibrio mentale o di innamoramento folle. Kaylie non era molto
sicura ci fosse una grande differenza tra le due cose.
Alex- Lo sai vero che sei una
cretina?
Sua sorella era entrata in
camera senza
bussare come al solito e la stava guardando come si osservano dei
pesci viscidi e purulenti all'acquario: disgustata.
-Cretina sarai tu!! La
sottoscritta se ne
va in tour, per due settimane, in America con la band più
famosa del
momento in tutto il mondo conosciuto e che contiene, guarda caso,
anche il suo meraviglioso ragazzo!!
Alex- L'hai finita di
tirartela??
-Sei gelosa per caso?? Ma loro
non erano
quei cinque bambinetti che avevano altrettante bambinette idiote che
li ascoltavano? Cos'è: hai per caso cambiato idea Alex?
Alex- Ma vai a quel paese,
Kay!!
-Siamo due a zero per me...
Giusto per la
cronaca!
Questa ultima risposta
gliel'aveva
praticamente urlata dietro, dato che Alex si era diretta verso il suo
studio, sbattendo rumorosamente la porta. Non era che si divertisse
più di tanto a litigare con sua sorella maggiore, ma alle
volte le
dava soddisfazione poterla aver vinta in qualche discussione, giusto
per ricordarle che non era più la piccola adolescente
insicura che
cercava a tutti i costi di imitarla e di essere alla sua altezza.
Il cellulare si
illuminò e un messaggio
di Denise comparve sul desplay: doveva ancora dire alle ragazze che
sarebbe partita. Una leggera sensazione di nostalgia le
attanagliò
lo stomaco. Infatti, benché fosse consapevole che nessuna di
loro
tre stesse per partire per la guerra e che la tecnologia, come aveva
già dato loro dimostrazione, poteva collegarle in qualunque
momento
e a qualsiasi distanza, non riusciva a pensarsi due mesi senza di
loro. Ma, d'altra parte, non poteva più nemmeno immaginarsi
un
singolo istante senza Liam, quindi... Disse loro di andare su Skype
perché aveva un annuncio importante da fare.
Marta- Dicci tutto donna!!
Denise- Siamo tutt'orecchi...
-Parto...
Marta- Bene!!! E dove vai?! Di
nuovo a
Londra?? Ma non dovevi andarci a metà agosto?
-Parto prima di andare a
Londra...
Marta- E quanto stai via??
Qualche
giorno??
Denise- Penso ci voglia dire
che
raggiunge i ragazzi in tour in quelle due settimane prima delle prove
a Londra e prima del suo tour... Ci ho preso?!
-Perfettamente, come al solito
mia
attenta psicologa!
Denise- Hai visto?? Le mie
abilità di
capire al volo le persone migliorano a vista d'occhio!! Ogni tanto mi
viene il dubbio che tra un po' saprò pure leggere nel
pensiero...
Comunque sono felice che tu vada a passare un po' di tempo con
Liam... Ti manca vero?
-Si vede così
tanto?!
Denise- Diciamo che quando ho
solo
pronunciato il suo nome ti si sono illuminati gli occhi neanche
contenessero dei fuochi d'artificio...
-Mi sto vergognando... Mi sto
scavando la
fossa... Mi sto ficcando nella fossa...
Denise- Scema, piantala!! E'
normale...
Per i primi due mesi, poi se continua, diventa patologia... Da
quant'è che state assieme voi??
Scoppiarono entrambe a ridere
e solo
allora, non sentendo alcuna risata stridula provenire dalla parte
destra dello schermo, Kaylie si rese conto che Marta era imbambolata
davanti la telecamera, in silenzio da più di cinque minuti.
-Marta?? Tutto bene??
Marta- Sì,
sì... Tutto apposto...
-Marta... Capisco che ho
fuochi
d'artificio negli occhi, ma non sono cieca! Che succede??
Perché
quella faccia abbattuta?
Marta- Perché te ne
vai... Di nuovo!! Se
parti ora, vorrà dire che per due mesi, o forse
più, noi non ci
vedremo!!
-Ma mica vi abbandono!! Lo sai
che potete
chiamarmi in qualunque momento e per qualsiasi cosa, anche se hai
comprato il colore di smalto perfetto per intonarsi con i tuoi occhi
o se hai trovato l'uomo della tua vita...
Quando Kaylie
pronunciò le parole “uomo
della tua vita” vide la sua migliore amica scoppiare in
singhiozzi
incontrollabili e strazianti che lasciarono basita non solo lei, ma
anche Denise.
-Marta!! Che succede?!
Perché piangi?!
Ehi!!! Calmati!! Dimmi che succede!!??
Marta- Mi ha lasciato...
Max... Mi ha
lasciata...
-Due minuti e sono da te!!
Denise comprese subito la
gravità del
fatto e si scollegò dal collegamento; Kaylie chiuse il
computer e,
presa la macchina (cosa che faceva solamente in caso di gravissime
circostanze, dato che odiava guidare), in meno di due minuti stava
già parcheggiando davanti casa della ragazza appena lasciata
dall'idiota di turno.
Trascorse la serata e la notte
a casa di
Marta, tra vaschette di gelato, sedute dolorose e divertenti di
segreti-consigli fra amiche e la registrazione della sua intervista,
che aveva rilasciato quello stesso pomeriggio, questo solo quando la
ragazza si era ripresa abbastanza per poter ridere alle facce che la
conduttrice aveva fatto ascoltando le risposte di Kaylie.
La mattina dopo, a seguito di
un'accurata
scansione del caso clinico della sua paziente, che sembrava stare
molto meglio, tornò a casa: doveva stilare una lista di
tutto quello
che le occorreva per il viaggio, doveva chiamare Eleanor per mettersi
d'accordo su dove si sarebbero trovate e che cosa si sarebbero
portate via, ma soprattutto, doveva fare un attimo di mente locale
sulla sua vita. Varcata la soglia di casa, si diresse verso il suo
fidato nascondiglio, si gettò a pancia all'aria sul letto ed
accese
l'Ipod: che cosa avrebbe fatto ora??
Erano passati quasi quattro
mesi da
quando Liam era entrato nella sua vita, sconvolgendola, circa dieci
mesi da quando Marta le aveva detto che sarebbe andata al concerto
degli One Direction e un anno giusto dalla prima volta che aveva
ascoltato una loro canzone... All'epoca lavorava in un campeggio come
animatrice ed era stato per aiutare delle ragazzine e per avere i
soldi per il concerto dei Lawson, che aveva scoperto i ragazzi. A
Londra c'era andata ed aveva pure visto una delle sue band preferite
(uno di loro c'aveva persino provato con lei!!), ma non di certo come
se lo fosse immaginato lei: era atterrata in suolo inglese come la
ragazza di uno dei componenti della boy-band più famosa
sulla faccia
della terra e ci era ritornata per portarsi a casa un contratto come
ballerina che l'avrebbe vista impegnata per tutto il mese di
Settembre... Quello era periodo di esami nella sua
Università...
Già, la sua università. Non ci aveva praticamente
più pensato da
quando la relazione con Liam si era fatta più seria, ovvero
dal
preciso istante in cui avevano avuto la loro prima chiamata su Skype,
ed ora era giunto il momento di chiedersi che cosa dovesse fare sul
quel versante.
Era riuscita a dare solo un
esame durante
la sessione di Giugno e, di conseguenza, ora ne avrebbe avuti in
programma altri tre nel giro di meno di un mese... Poi a Ottobre le
lezioni sarebbero ricominciate e ci sarebbe stata la rata da
pagare... Poteva ancora farcela a dare quei tre esami nella sessione
straordinaria di Novembre, ma dove avrebbe trovato i soldi per pagare
la rata, con la consapevolezza che forse non avrebbe nemmeno
frequentato?? Aveva speso praticamente tutti i soldi guadagnati con
il lavoro della stagione precedente per fare i due soggiorni a
Londra, per il viaggio in treno fino a Milano e per il biglietto
aereo con destinazione Stati Uniti. I suoi non avrebbero avuto alcuna
obbiezione nell'aiutarla a pagare la retta, il problema era che lei
non sapeva se voleva veramente continuare a frequentare. Il tour
sarebbe finito quasi in coincidenza con l'inizio delle lezioni e,
come le aveva confessato Eleanor qualche notte prima, non sarebbe
stato facile all'inizio continuare a frequentare con tutti i
paparazzi sulle sue tracce e le fan scatenate che avrebbero fatto di
tutto pur di avere anche una sola possibilità di essere
notate dai
ragazzi, ma poi tutto si sarebbe normalizzato...
“Il problema vero
sono io!! Sono io che
sin dall'inizio sono andata in quest'università solo per
ripiego ed
ora, che i miei sogni potrebbero finalmente realizzarsi, vorrei tanto
mollare tutto... Ma se le cose andassero male?? Se finito il tour non
ricevessi altre proposte di lavoro, cosa farei qui, in Italia, senza
una laurea?... Forse dovrei continuare comunque, ma questo vorrebbe
dire rinunciare alla danza o fare un percorso universitario a
metà,
con il tempo che mi rimarrebbe dagli altri impegni... Senza contare
che non avrei più così tante occasioni per vedere
Liam... Ed in tal
caso diventerei una piccola ameba ambulante come ero prima di lui...
Forse sono destinata a vegetare su questo piccolo lembo di terra che
il destino mi ha affidato oppure dovrei staccare le mie radici da
questo terreno arido e volare libera verso il “magico
mondo” di
cui il mio ragazzo fa parte... Oddio, perché non potrei
semplicemente avere il coraggio di Eleanor o di Perrie e vivere la
mia vita come viene, senza farmi tutte queste paranoie e senza avere
una mente così iperattiva?!”. A salvare Kaylie da
quel delirio di
dubbi che le stava torturando il cervello ci pensò il suo
computer:
Liam la stava chiamando su Skype. Aveva cercato di evitarlo per tutto
il giorno precedente ed aveva intenzione di farlo anche per i giorni
che ancora la separavano dalla sua partenza: non era mai stata capace
di dire delle bugie volontariamente, avrebbe capito tutto solo
guardandola negli occhi.
Quando però accetto
la richiesta di
chiamata rimase sufficientemente sorpresa e sollevata nel vedere un
fluente ciuffo biondo e due occhi celesti sorriderle dallo schermo.
“Deve essere qualcosa d'importante se mi chiama a quest'ora
della
mattina: quel ragazzo non si schioda dal letto nemmeno con le
cannonate!... Aspetta: ma lì è notte fonda...
Odio i fusi orari!!”.
Niall- Hi dear!! How are you?!
(Ciao bellezza!! Come stai?!)
-Hi, Nialler!! I'm quite fine,
thanks...
Just a lot of thoughts stuck in my mind... What about you?! Why are
you still awake?? Is everybody okay?! (Ciao Nialler!! Sto abbastanza
bene, grazie... Solo un bel po' di persieri bloccati in testa... Che mi
dici di te?! Perché sei ancora sveglio?? Stanno tutti bene?!)
Niall- Wait, wait nanny!!!
We're all
good... Well almost all... (Aspetta, aspetta tata!!! Stiamo tutti
bene... Beh, più o meno tutti...)
-Niall... What's the matter??
Tell to
this amazing life and love consultant everything is going on in your
Irish mind... (Niall... Qual'è il problema?? Dì a
questa fantastica conculente di vita e amore tutto quello che sta
girando per la tua testolina irlandese....)
Niall- How do you understand
that I was
the problem?! (Come hai fatto a capire che ero io il problema?!)
-Sixth sense, dear... I'm
kidding... Last
time we talked you were a little bit low and today you call me
exactly one day after my interview with those pictures of you and
Barbara... C'mon, tell me... (Sesto senso, caro... Sto scherzando....
L'ultima volta che abbiamo parlato eri un po' giù e oggi mi
chiami esattamente un giorno dopo la mia intervista con quelle foto di
te e Barbara... Avanti, dimmi...)
Niall- I don't know what's
wrong with
me... Really... I tried to be just me, but it seams that isn't always
enough... (Non so che cosa ci sia di sbagliato in me... Sul serio... Ho
provato as essere solo me stesso, ma sembra che non sia mai
abbastanza...)
-Wait: are you saying that
Barbara told you
weren't good enough?? (Aspetta: stai dicendo che Barbara di ha detto
che non sei abbastanza??)
Niall- Yes... Well no!! Oh,
gush: I don't
know!!!... (Sì... Cioè, no!! Oddio: non lo
so!!!...)
Kaylie sentì dei
rumori di sottofondo ed
una voce femminile che, urlando, gli diceva di muoversi a scendere
poiché il computer serviva a lei per organizzare
l'intervista del
giorno dopo. Louise e la sua proverbiale pazienza: non ne conosceva
l'esistenza e non ne sentiva assolutamente la mancanza.
Niall- I have to go... Sorry
if I
overwhelmed you with my problems.... Just forget about it... Thanks,
Kay... (Devo andare.... Scusa se ti ho sommersa con i miei problemi...
Dimenticateli... Grazie Kay...)
-Wait a second my dear fake
blond Irish!!
I want to talk about this love affairs with you again, but face to
face next time!! I'll tell you a secret, but you have to swear that
Liam will never know about this!! Swear!! (Aspetta una attimo mio
piccolo irlandese finto biondo!! Voglio parlare ancora di questi affari
di cuore con te, ma faccia a faccia la prossima volta!! Ti
dirò un segreto, ma devi giurare che Liam non ne
saprà mai nulla!! Giura!!)
Niall- I promise, but just
because I
trust you and I know you won't ever cheat on him... Tell me!! (Lo
prometto, ma solo perché mi fido di te e so che non lo
tradiresti mai... Dimmi!!)
-I'll be in the USA in less
than four
days, with El!!! But don't say a word with Liam!! It's a surprise!!
(Sarò negli Stati Uniti tra meno di quattro giorni, con
El!!! Ma non dire una parola a Liam!! E' una sorpresa!!)
Niall- I won't say anything!!
I'm so
happy for you to come over here!! He's missing you so much... (Io non
dirò nulla!! Sono così felice che tu venga qui!!
Gli manchi così tanto...)
-But remember that we have a
little chat
waiting to be ended... See you Niall!! Have a nice day!! I mean: good
night! (Ma ricordati che noi abbiamo una piccola conversazione che deve
essere portata a termine... Ci vediamo Niall!! Buona giornata!! Voglio
dire: buona notte!)
Niall- You're amazing Kay!!
Can't wait to
have you here!! Bye!! (Sei fantastica Kay!! Non vedo l'ora di averti
qui!! Ciao!!)
Il
suo desktop con
Broadway ricomparve
davanti ai suoi occhi
al posto di quella faccia d'angelo che fino a qualche secondo prima
le stava parlando di sé stesso e dei suoi problemi di cuore.
In quel
momento si rese conto che non le mancava terribilmente solo Liam ma
anche tutti gli altri ragazzi: le risate di Harry,
la gentilezza di Niall, i
timidi sorrisi di
Zayn e pure le stupide battute di Louis. Il
ragazzo irlandese aveva deciso, tra tutte le persone che conosceva,
di rivolgersi proprio a a lei, di chiedere consiglio a quella che
fino a poco tempo prima non era che una comunissima ragazza italiana,
ma che ora cominciava a capire come non fosse solo lei a sentirsi
“a
casa” qualora fosse con loro. Kaylie faceva parte di quella
famiglia tanto quanto uno qualunque di loro.
Con il fatto che Niall fosse
al corrente
del suo imminente arrivo, Kaylie riuscì a sapere come Liam
stesse
prendendo quel suo improvviso distacco. Infatti, negli ultimi quattro
giorni, aveva risposto a malapena a due sue chiamate e a qualche
messaggio, giusto per non sparire del tutto, ma sempre sembrando
distante e fredda e lui sembrava struggersi come un pazzo per
riuscire a trovare anche un'insignificante motivazione che potesse
spiegargli il comportamento “della sua Kaylie”.
Inoltre era
riuscita a coinvolgere addirittura Eleanor in tutta quella messa in
scena, tanto che anche la ragazza inglese aveva fatto credere ad un
impazientissimo Louis che forse non l'avrebbe potuto raggiungere per
quei dieci giorni di tour a causa di qualche imprevisto con
l'Università. Nelle ore che avevano trascorso su Skype, le
due
giovani donne avevano riso come matte pensando a Louis e Liam che si
piangevano l'uno sulla spalla dell'altro, compatendosi per un
“destino così ingiusto” (testuali parole
riportate da Niall),
finendo poi per giocare a Fifa 13. Ci avevano messo
un'eternità per
fare la valigia, ma alle dieci di sera, ora italiana, del trentuno di
Agosto Kaylie era pronta per partire per gli Stati Uniti.
Era semplicemente un'intera
vita che
sognava di andarci e mai avrebbe pensato di poter vivere quel viaggio
tanto desiderato in tour con dei ragazzi fantastici che riempivano
arene con la loro voce e la ragazza di uno di loro, nonché
sua nuova
migliore amica. Quello doveva a tutti i costi essere un sogno, non
solo quella notte insonne che stava passando sdraiata sul letto di
camera sua con la musica sulle orecchie, ma tutta la sua vita.
Come era arrivata ad essere
quella
persona che stava per affrontare un intero oceano pur di rivedere il
proprio ragazzo?? Come era possibile che lei, la ragazza più
insicura sulla faccia del pianeta terra, fosse invece così
sicura
dell'amore di un ragazzo per lei?? No, non di un ragazzo qualsiasi ma
di Liam Payne! Perché, se solo ci pensava un attimo, sarebbe
stato
pazzesco anche se lui non fosse stato una pop star internazionale,
anche se non avesse avuto milioni di fan in giro per il mondo e non
viaggiasse su un jet privato per spostarsi da un luogo all'altro...
Lui sarebbe sempre stato “troppo” per lei: troppo
dolce, troppo
comprensivo, troppo attraente, troppo intelligente, alle volte troppo
idiota, troppo affascinante... Insomma: troppo perfetto. Eppure,
grazie a lui, in quei quattro mesi aveva imparato a non dubitare
più
dei suoi sentimenti per lei, non perché li desse per
scontati, ma
perché sapeva che se le cose fossero mai cambiate se lo
sarebbero
detti subito, senza fingere che tutto andasse bene comunque. Inoltre
l'amore che Kaylie sentiva di provare per lui era un qualcosa che
andava al di là delle parole, che non poteva definirsi come
un
semplice legame tra due persone, ma che a tutti i costi doveva
entrare nella categoria delle forze fondamentali che tenevano in vita
il mondo: perché il loro amore teneva in vita sia Kaylie che
Liam,
entrambi i loro mondi all'apparenza così distanti.
L'alba
sorprese Kaylie
ancora sveglia. “Dormirò in aereo...”
pensò, mentre si vestiva
per dirigersi di buonora all'aeroporto accompagnata da sua mamma e
dalle due donne della sua vita. Un'ora di volo da sola fino a Londra
e poi altre tredici ore di viaggio con Eleanor per atterrare a Las
Vegas.
Il vestito lungo e molto gipsy
che aveva
addosso continuava a svolazzare nella leggera brezza che sfiorava il
parcheggio dell'aeroporto: quella volta non voleva che
l'accompagnassero dentro, altrimenti sarebbe stato ancora
più
difficile gestire i paparazzi che la stavano già aspettando
alle
porte dell'edificio.
Liliana- Mi raccomando, non mi
interessa
di che ore siano, se sia notte o giorno, ma chiamami più che
puoi,
chiaro??
Non aveva mai visto sua mamma
così tanto
preoccupata, forse era solo l'idea che sua figlia andasse ad un
oceano e un continente di distanza che la terrorizzavano tanto, ma
doveva farci l'abitudine: se tutto fosse andato come Kaylie sperava
quella presto sarebbe diventata la sua vita quotidiana.
Marta- Voglio sapere che fai
ancora prima
che qualche account di update abbia il tempo di dirmelo, hai capito?!
Niente scusanti!! Voglio sapere tutto e in tempo reale!!
Denise- E non dimenticarti di
mandarmi
più informazioni possibili su come si sviluppano le
informazioni di
gossip in America! Mi servono per il mio studio... Ci conto!!
-Bene... Ricapitolando dovrei
chiamare
mia mamma ogni due minuti, mandare a Marta tutte le news in tempo
reale e occuparmi di tutto il gossip americano per Denise... In
definitiva fai a meno di partire perché non farai altro che
stare
attaccata al telefono e al computer....
Marta- Esagerata come
sempre... Diciamo
che ti conviene tenerlo a portata di mano!!
-Me lo incollerò,
va bene?? Forse Liam
non sarà molto felice quando dovrò abbracciarlo,
ma d'altra parte
mica vado fino in America solo per lui...
Le quattro donne si liberarono
della
tensione di quel temporaneo addio con una leggera risata: era tempo
di andare e Kaylie doveva riuscire a sorpassare indenne la barriera
di fotografi in sua attesa.
-Donne vi voglio un mondo di
bene...
Prendetevi cura l'una dell'altra e non esitate a chiamarmi per
qualsiasi cosa: un oceano per noi è nulla! Mamy vedi di non
piangere
troppo e magari ogni tanto vai a farti qualche passeggiata in
spiaggia: hai bisogno di rilassarti pure te!! Vi voglio bene!!
Un ultimo abbraccio e poi via,
verso quel
terminal che l'avrebbe portata in poco più di un'ora un
passo più
vicina a Liam.
Arrivata all'aeroporto di
Londra non ebbe
difficoltà a trovare Eleanor: quella ragazza era veramente
troppo
bella per confondersi con il resto della gente, più o meno
come la
Venere di Botticelli che avanza sorvolando le acque a bordo di una
conchiglia, lei stava procedendo regalmente verso di lei con un
sorriso mozzafiato dipinto sul volto.
Eleanor- Hi sweetheart!! (Ciao
dolcezza!!)
-Hi wonderful!! How can you be
always so
perfect?! (Ciao meraviglia!! Come fai ad essere sempre così
perfetta?!)
Eleanor- It's a gift... (E' un
dono...)
-El...
Eleanor- Kidding!! I can
honestly say
that I have a tight relationship with my mirror... (Scherzo!! Posso
dire onestamente che ho una stretta relazione con il mio specchio...)
-I guess it... So, I think
that we have
to go... Right now!!! (Lo immaginavo... Quindi, credo che dovremmo
andare... Proprio ora!!!)
La solita voce metallica, che
ormai
Kaylie conosceva bene come quella delle sue migliori amiche (dato che
negli ultimi tempi aveva trascorso più tempo in
quell'aeroporto che
altrove), stava chiamando il loro volo. Le due giovani donne si
diressero verso il loro terminal e, dopo aver dato tutti i documenti,
salirono a bordo per prendere posto.
Kaylie non ci aveva
minimamente pensato,
ma forse il fatto che due delle tre ragazze degli One Direction
viaggiassero assieme su un aereo di linea poteva creare qualche
problema di “quiete pubblica”. I suoi timori furono
confermati
dalle urla che provenivano da due sedili più avanti dei loro
e che
fecero sobbalzare, non solo le due ragazze, ma l'intera schiera di
passeggeri che era appena salita a bordo.
-OH!! MY!! GOD!! There are El
and Kay!!! (OH!! MIO!! DIO!! Sono El e Kay!!!)
Una delle due
Directioner era
praticamente in piedi sul sedile e continuava a saltellarci sopra
come una piccola scimmietta impazzita, incitata da un'altra
ragazzina, di poco più grande di lei, che continuava a
cercare
freneticamente il cellulare nella borsa che sua madre non voleva
decidersi a lasciarle. Eleanor e Kaylie si guardarono negli occhi e,
senza dirsi nulla, con un semplice cenno del capo, si alzarono
contemporaneamente per dirigersi verso le due fan. Le facce stupite
degli altri passeggeri fecero sentire Kaylie leggermente a disagio
ma, d'altra parte, se volevano preservare il loro udito e la loro
sanità mentale per le seguenti tredici ore di viaggio gli
conveniva
fidarsi di loro e, magari, ringraziarle anche.
-Oh!!
That's
amazing!!! You girls are so cool!!! And LUCKY!!! (Oh!! E' fantastico!!!
Ragazze siete così forti!!! E FORTUNATE!!!)
“Di una cosa sono
assolutamente certa:
i decibel che le Directioners sono capici di
raggiungere
quando riguarda la band sono gli stessi in tutti i paesi del mondo:
sovrumani!! Se penso alle ragazzine del campeggio quando ho detto
loro che non sapevo chi fossero gli One Direction, mi viene ancora
male alla testa... Deve far parte dell'addestramento per diventare
una vera fan....”. Benché si potesse definire pure
lei una
Directioner ( forse anche con qualche motivazione in più di
tutte le
altre ragazze in giro per il globo), le risultava ancora difficile
abituarsi a tutte quelle scene di pazzia collettiva che seguivano i
ragazzi dovunque andassero... O dovunque fossero anche solo nominati.
-Hi
ladies!! What do
you think if we take a picture all together?? And then you might give
us your Twitter nickname so we, and maybe the guys, will follow you
back?? (Ciao donzelle!! Che ne dite se facciamo una foto tutte
assieme?? E poi potresti darci i vostri nickname di Twitter
così noi, e magari i rgazzi, potremmo seguirvi??)
Se c'era una cosa che Eleanor
sapeva
gestire perfettamente era proprio quella di avere a che fare con le
fan: le avrebbe chiesto ripetizioni.
-Yes!!!OH
MY GOD!!!
You're so kind!!! (Sì!!! OH MIO DIO!!! Siete così
gentili!!!)
-What's your name, girls??
(Qual'è il vostro nome, ragazze??)
Kaylie, in compenso, aveva
sempre in
testa l'idea di conoscere il più possibile quelle ragazze
così
fedeli e dedicate che formavano il fanbase della band: in fin dei
conti pure loro erano parte della grande famiglia 1D.
-I'm Brianna... (Io sono
Brianna...)
-And I'm Ashley... These are
our Twitter
nickname!!! Thank you so much!!! (E io sono Ashley... Questi sono i
nostri nickname su Twitter!!! Grazie mille!!!)
Ashley
, la più
grande delle due, tirò fuori un bigliettino dalla tasca dei
jeans
attillati che indossava, nonostante fosse piena estate, con scritti
sopra in penna rosa i loro nickname. Kaylie non si stupì
più di
tanto nel vederle così organizzate, ma non si poteva dire lo
stesso
di Eleanor che, appena tornatesi a sedere al loro posto, disse:
Eleanor- Those girls are
getting more and
more organized!! That's pretty scared the fact that they had a paper
with their Twitter nicknames written on!! (Quelle ragazze stanno
diventando sempre più organizzate!! Fa abbastanza paura il
fatto che abbiano un foglio con i loro nickname di Twitter scritti
sopra!!)
-Oh, no... It's not... (Oh
no... Non lo è...)
Eleanor- Really you don't find
a little
bit crazy the fact that they are always ready to meet the boys
wherever they are?! (Veramente non trovi un po' pazzesco il
fatto che siano sempre pronte per incontrare i ragazzi dovunque essi
siano?!)
-I did the same.... (Io ho
fatto lo stesso...)
La faccia di Eleanor era tra
lo scioccato
e il “sto per scoppiare a riderti in faccia quindi
giustificati in
maniera credibile il prima possibile”.
-I mean: when I was working in
the summer
camp, last summer, I used to go around with a piece of paper with my
references written on... It's stupid, I know... But who knows?? Maybe
I could be hit by a flying stone and don't remember who I was...
(Voglio dire: quando stavo lavorando nel campeggio estivo, la scorsa
estate, ero solita andare in giro con un pezzo di carta con le mie
referenze scritte sopra... E' stupido, lo so... Ma chi lo sa?? Magari
sarei potuta essere colpita da una roccia volante e non ricordarmi chi
fossi...)
Eleanor- Yes... A flying
stone...
Sorry... (Sì.. Una roccia volante... Scusa...)
Eleanor le era sostanzialmente
scoppiata
a ridere in faccia, senza alcun ritegno, facendo così tanta
confusione da svegliare lo stressatissimo signore in giacca e
cravatta che era seduto dall'altra parte del corridoio. Non riusciva
nemmeno a parlare tanto stava ridendo, senza considerare che doveva
tenersi la pancia perché le facevano male gli addominali e
che stava
piangendo. Le ci vollero cinque interi minuti per tornare in
sé e
per dirle.
Eleanor- Sorry Kay... But you
are too
hilarious!!... A flying stone.... Oh gush... (Scusa Kay... Ma sei
troppo divertente!!... Una roccia volante... Oddio...)
-Laugh, laugh till you won't
be hit by a
flying stone thrown by me!!! (Ridi, ridi finché non sarai
colpita da una roccia volante lanciata da me!!!)
Lo sguardo che la ragazza
inglese le
lanciò era inequivocabile: le stava chiedendo se poteva
ridere
ancora. Questa volta scoppiarono entrambe a sogghignare in maniera
scomposta, dato che altrimenti l'uomo stressatissimo le avrebbe fatte
fuori lui, ma non con una pietre volante, bensì con
qualsiasi
oggetto contundente gli fosse capitato tra le mani.
Trascorsero quelle tredici
(interminabili) ore parlando di loro, dei ragazzi, di Louise e di
come fosse sempre super indaffarata ma non per questo meno attenta ai
bisogni di tutti, di come Kaylie avrebbe dovuto conoscere un
quantitativo enorme di gente che seguiva la band in tour, di come si
sarebbero dedicate ad almeno un'ora di shopping al giorno in
qualsiasi città si fossero trovate... Kaylie
scoprì anche che,
quasi al cento per cento, per due giorni le avrebbe raggiunte anche
Perrie e che questa era una loro sorpresa per lei. Quella ragazza dai
capelli mezzi fucsia (aveva cambiato ancora acconciatura e colore) le
mancava veramente tanto: era un concentrato di energia che sembrava
sempre pronto ad esplodere da un momento all'altro.
Si concedettero anche qualche
ora di
sonno che Kaylie doveva recuperare dalla nottata insonne che aveva
passato. Quando si svegliò rimase a lungo a guardare le
nuvole
scorrere accanto a loro, lasciando la mente libera di volare, questa
volta letteralmente. Aveva fatto lo stesso sogno che l'aveva
accompagnata per quei cinque mesi di attesa in vista del concerto...
C'era Liam sul palco.... C'erano le note di Last
First Kiss che si diffondevano, mescolandosi con
le
particelle d'aria, di profumo e di elettricità che
componevano
l'atmosfera attorno a loro... Ma soprattutto c'erano quei due occhi
nocciola, così profondi per la loro sicurezza,
così chiari per la
loro infinita dolcezza che le incatenavano il cuore... Poi,
però,
aveva sognato qualcosa di nuovo: Liam le porgeva una mano, quella
mano che ispirava fiducia oltre ogni ragionevole dubbio, e la faceva
salire sul palco. Tutto scompariva e rimanevano solo loro due, su un
palco deserto, con un fascio di luce sfavillante ad illuminarli e
tutto quell'amore che scorreva nelle loro vene a farli risplendere
come due diamanti al chiaro di luna... Non riusciva a scrollarsi di
dosso quella sensazione di benessere che quella visione le aveva dato
e le soffici nuvole accanto a lei non facevano che ricordarle quanto
poco ormai mancasse per potersi fiondare di nuovo tra le sue braccia.
Eleanor- We're almost arrived,
Kay...
Wake up, darling!! (Siamo quasi arrivate, Kay... Svegliati, cara!!)
Kaylie prese il cellulare e
controllò
che una delle ragazze non avesse cominciato già a scriverle
per
sapere come stesse andando: sarebbe stata costretta a fare dei video
diary per tenerle aggiornate se avessero già cominciato a
tartassarla di domande. A lampeggiare, però, c'era un
messaggio di
Niall.
-El:
look at this...
Niall wrote me... (El: guarda qui... Niall mi ha scritto...)
Eleanor- What did he say??
(Cosa ti ha detto??)
-That Liam and Louis are
completely
freaking out just because we didn't write or call them for the last
two days... (Che Liam e Louis stanno completamente impazzendo solo
perché non gli abbiamo scritto o non li abbiamo chiamati
negli ultimi due giorni...)
Eleanor- Kay... I have an
idea... (Kay.... Ho un'idea...)
Ecco: quando Eleanor J Calder
diceva di
“avere un'idea” c'era seriamente di che
preoccuparsi. Il piano
era molto semplice e consisteva nel chiedere ai due ragazzi che
avevano notato all'inizio del corridoio, appena salite in aereo, se
acconsentivano a fare una foto con loro per poi mandarla a Niall,
dicendogli di mostrarla ai ragazzi e di far finta di averla vista su
Twitter... I due poveri sciagurati che avevano deciso di imbarcarsi
in una relazione sentimentale con quelle due si sarebbero
probabilmente arrabbiati come iene, ma mancavano solo due ore prima
che Eleanor e Kaylie potessero riabbracciarli, quindi perché
non
divertirsi ancora un pochino??
Con due sorrisi della bella
inglese e
qualche battuta ammiccante in italiano di Kaylie (avevano avuto anche
la fortuna di trovare gli unici due italiani su tutto l'aereo oltre a
lei), riuscirono ad ottenere quello che vollero, il problema fu
invece staccarseli di dosso. Ma la dichiarazione di essere le
“ragazze di...” e gli sguardi omicidi delle due Directioners
li fecero desistere quasi subito.
Niall
rispose
dicendo che il loro piano stava procedendo per il meglio e che, se
Louise non li avesse
costretti a
consegnarle i telefoni con una scusa assolutamente non plausibile, si
sarebbero già trovate sommerse di chiamate e messaggi.
Nel frattempo l'aereo stava
atterrando al
McCarran, ovvero all'aeroporto della fantastica e super patinata Las
Vegas. Appena uscirono dal loro terminal furono sommerse
da
due enormi e forzute braccia che le inglobarono entrambe in un
affettuosissimo abbraccio: tipico benarrivato di Mark.
Se c'era una cosa che quel
titanico omone
sapeva fare era suscitare un sorriso spontaneo sulle labbra di
chiunque gli stesse accanto, persino su quelle di Louise
di cui portava loro i saluti.
Mark-
And
she also told me that I should bring you to the boys as fast as I
can, because she didn't stand them anymore...
And neither I... So let's go ladies!!! (E mi ha anche detto che dovrei
portarvi dai rigazzi il più velocemente possibile,
perché lei non li sopporta più... E nemmeno io...
Quindi andiamo donzelle!!!)
Fortunatamente c'era
così tanta gente in
quel luogo che nessuno si accorse della loro presenza e questo diede
la possibilità a Kaylie di godersi quello che si aggirava
attorno a
lei, tutto quello che accadeva nelle sue vicinanze e la faceva
sentire estremamente euforica. Gente che correva da ogni parte, taxi
gialli che scorrazzavano in mezzo ad un traffico che più
caotico non
si poteva, insegne luminose che catturavano a turno lo sguardo
dell'ignaro turista di turno, personaggi vestiti nelle più
varie e
strambe mise che
invitavano i passanti a
strabilianti spettacoli di magia o a tavoli fortunatissimi in cui
ottenere la vincita di una vita... Tutto era così veloce che
le ci
volle qualche secondo per rendersi conto che erano arrivati
all'albergo dove alloggiavano i ragazzi: una struttura a dir poco
imponente e sfarzosa che aveva poco a che fare con l'elegante
maestosità dei palazzi inglesi. L'afa era tremenda, tanto
che,
voltandosi verso Mark che stava scaricando le loro valigie, si rese
conto che stava letteralmente annegando nel suo sudore. Entrambe si
offrirono di aiutarlo ma l'unica risposta che ottennero fu quella di
doversi sbrigare, invece, a raggiungere quelle due anime in pena che
le stavano aspettando all'ultimo piano.
Finalmente, dopo
più di tre settimane,
un'audizione per un tour, una crisi di nervi, una sorpresa
inaspettata come la conoscenza delle sue sorelle e del suo migliore
amico, un'intervista alla televisione italiana e una serie infinita
di peripezie, l'avrebbe rivisto. In un modo o nell'altro era riuscita
a tornare da lui e dalle sue braccia rassicuranti. Era il pensiero di
quell'abbraccio che l'avrebbe accolta in meno di qualche minuto a
farla scalpitare mentre le porte dell'ascensore si aprivano nel vasto
corridoio dell'ultimo piano.
Eleanor, al suo fianco,
sembrava
impaziente quanto lei e fu lei a bussare insistentemente sulla porta
della stanza dove si stavano rilassando i ragazzi.
Sentirono la voce roca di
Harry dire:
-Who's
now?? (Chi è ora??)
-I'll go for it... Maybe it's
the room
service... (Vado io... Forse è il servizio in camera...)
Il suono dell'inconfondibile
voce di
Niall si faceva sempre più vicino alla porta e, dopo pochi
secondi,
la sua splendida testa bionda fece capolino sulla soglia. Si
aprì in
un sorriso sincero appena vide le due ragazze e con tono un po'
più
alto del normale, per farsi sentire da tutti i presenti, disse:
Niall- Even if it's not the
room service,
I can almost say that it's anyway a pleasant surprise!! (Anche se non
è il servizio in camera, posso dire che è
comunque una piacevole sorpresa!!)
Si
spostò dallo
stipite della porta, lasciando modo alle ragazze di entrare nella
stanza: Harry e Zayn erano seduti sul divano a giocare con qualche
videogioco e, dopo aver sentito urlare Naill, avevano messo in pausa
la partita e stavano guardando a bocca aperta le sue giovani donne;
Louis, che fino a pochi secondi prima stava tranquillamente
palleggiando con una pallina di gomma, si bloccò nell'esatto
istante
in cui vide Eleanor e le corse in contro, colpendola con un bacio
degno di un tornado che si abbatte su uno scoglio: aveva bisogno di
lei e lo si poteva capire da una distanza di miglia e miglia.
Poi lo sguardo di Kaylie si
posò su quel
ragazzo di spalle, che guardava assorto fuori dall'enorme vetrata che
illuminava l'intera stanza, verso quella città che si
perdeva a
vista d'occhio e che sembrava perdersi con i suoi pensieri...
Che dovesse chiamarlo?? Che
dovesse
attirare la sua attenzione?? Perché non si era voltato con
tutto il
frastuono che Louis aveva fatto per catapultarsi da Eleanor?? Che non
sentisse la sua presenza nella stanza?? Kaylie, lo sapeva bene: anche
se fosse stata bendata e con le orecchie tappate sarebbe comunque
stata capace di percepire la sua presenza, sarebbe stata la sua aurea
di sicurezza a rivelargliela. Cominciava a sentire un senso di
preoccupazione farsi largo nel suo cuore... Perché non si
voltava?
Incurante di quanto stesse
succedendo
all'interno di quella camera, Kaylie si diresse verso di lui e,
arrivata a pochi centimetri da quelle spalle splendidamente fasciate
dalla sua maglietta blu preferita, si fermò.
-Liam...
Lo vide socchiudere gli occhi,
come se
stesse assaporando il suono di quelle parole uscire dalla bocca di
Kaylie, come se il suo nome, pronunciato da lei, potesse diventare il
più bel nome del mondo.
Non ebbe modo di rendersene
conto: Liam
l'aveva racchiusa tra le sue braccia, aspirando a grandi boccate il
profumo dei suoi capelli, accarezzandole delicatamente, ma con
desiderio la schiena, come se da ogni istante di quel contatto
dipendesse la sua sopravvivenza, come se fosse l'unica fonte di
energia per poter anche solo continuare a respirare. Kaylie
sentì
delle lacrime calde salirle agli occhi e non provò nemmeno a
fermarle perché sapeva bene che erano l'espressione di quel
sentimento di agonia che aveva provato nell'esatto istante in cui
aveva abbandonato quelle braccia per prendere un aereo che l'avrebbe
riportata a casa e che non l'aveva abbandonata un singolo istante,
nelle ultime tre settimane. Si rifugiò con il volto nel
petto caldo
di Liam, che si abbassava e si alzava in maniera irregolare, per
l'emozione di averla lì con lui. Il battito del suo cuore le
faceva
sentire come nessuna di tutte quelle paure che continuavano a
minacciarla da dentro, che continuavano a farle dubitare di
sé
stessa, avrebbero potuto fare nulla se con lei c'era lui... Lui era
la sua roccia, il suo porto sicuro a cui far ritorno, il faro che
l'avrebbe guidata oltre ogni tempesta...
Solo
quando il respiro
di Liam si fu regolarizzato e le lacrime di Kaylie si furono fermate,
entrambi ebbero il coraggio di slacciarsi da quelle dolci catene per
guardarsi negli occhi. Nessun sogno avrebbe potuto riprodurre anche
solo una pallida copia di ciò che in quel momento i due
ragazzi
stavano provando... Erano lì, a pochi soffi di distanza:
quelle
labbra calde, che ormai quasi cinque mesi prima, le avevano fatto
capire in un singolo istante che cosa fosse l'amore e quanto potesse
essere forte... Kaylie cancellò quella brevissima distanza
alzandosi
leggermente sulle punte dei piedi ed appoggiando il suo peso sul
petto di Liam.
“Esattamente
come le ricordavo...”
pensò Kaylie mentre tutte le emozioni che aveva provato la
prima
volta tornavano ad invaderla, come se nulla fosse cambiato, come se
fossero sempre e solo Liam&Kay.
Hi Sweethearts!!
Come avete passato il
Natele?? Io sto rotolando per quanto ho mangiato, però ho
ricevuto un regalo che aspettavo da un po'... E' in una boccetta
sfacciatamente rosa, con un'imbarazzante coroncina sopra ma
è semplicemente perfetto... Altrimenti detto: Our Moment!!
Credo di aver intossicato l'intera famiglia con quel profumo =D
Domani parto per
Roma, quindi non ci saranno aggiornamenti almeno fino al 3 di
Gennaio... *sente già la vostra mancanza*
Allora: prima di
tutto volevo ringraziare le persone che negli ultimi capitoli mi hanno
fatto sapere che cosa ne pesano della storia... Siete veramente
importanti =) (Specialemente I_love_This_is_us che recensisce
ogni singolo capitolo <3)
Secondo: cosa ne
pensate di questa Kay che comincia a -passatemi il termine- tirare
fuori le palle?? Finalmente sono di nuovo una tra le braccia
dell'altro... Chissà cosa gli riserveranno queste due
settimane di tour... *-*
Grazie infinite per
seguire questa storia... Siete speciali <3
P.S. BUON 2014!!!
Spero che quest'anno sia meraviglioso per ognuna di voi...
P.P.S. Divento sempre
più prolissa.... -.-"
Lots Of Love <3
|
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Capitolo 19 *** Moments ***
Capitolo
lungo ma giustificato: siamo a più di metà
storia...
P.S.
Spero ascoltiate la loro "Moments" quando ci sarà
l'asterisco...
Buona
lettura
Moments
-I
love you... (Ti amo...)
Aveva
veramente importanza
chi l'avesse detto a chi?? Non contava solo il fatto che entrambi si
amassero e che finalmente fossero di nuovo assieme?? Ad ogni modo fu
Liam a dirlo per primo a Kaylie, sfiorando dolcemente la collanina
che lei aveva al collo. Un brivido le percorse la schiena: non si
sarebbe mai abituata al suo tocco e questo, Liam, lo sapeva benissimo
dato che la stava guardando con un sorriso malizioso sulle labbra
perfette.
-That's
not fair... Why I'm always the one who doesn't have the control of
the situation?? (Questo non è giusto... Perchè
devo essere sempre
io quela che non ha il controllo della situazione??)
Liam-
I
wouldn't say this... When you said my name, before, I felt a shiver
through my veins... (Io non direi così... Quando hai detto
il mio
nome, prima, ho sentito un brivido nelle mie vene...)
“E'
imbarazzato nel dirmelo... Diamine quanto mi è mancato il
contatto
fisico con lui...”. Non avrebbe mai pensato di poter sentire
una
così forte necessità di un tocco, un bacio, un
braccio attorno alla
schiena, ma con lui era semplicemente così: una richiesta
incessante
del suo corpo di poter stare il più vicino possibile a
quello di
Liam.
-Sorry,
but I really think that it's time to share the girl, Liam!! (Scusa,
ma credo sia veramente giunto il momento di condividere la ragazza,
Liam!!)
La
voce sempre più profonda
di Harry aveva fortunatamente fatto esplodere quella bolla di sapone
e amore che si era creata attorno a Kaylie e Liam, altrimenti
sarebbero potuti rimanere così, a bearsi della vicinanza
dell'altro
per interi giorni o addirittura anni.
Liam-
Remember that I have
the boyfriend prerogative, okay?? (Ricordati che io ho la prerogativa
del fidanzato, okay??)
Zayn-.
Oh, oh!! Watch
out mates: Liam James Payne is getting ready to defend her girl...
Batman is back, guys!! (Oh, oh!! Attenzione ragazzi: Liam James Payne
si sta preparando per difendere la sua ragazza... Batman è
tronato,
ragazzi!!)
Forse
era solo una sua
impressione, ma a Kaylie sembrava veramente che il ragazzo di
Bradford fosse molto più felice dell'ultima volta che
l'aveva visto
di persona, come se stesse aspettando impaziente l'arrivo di
qualcosa, o di qualcuno. Poi le venne in mente che Perrie li avrebbe
raggiunti per un weekend entro qualche giorno e questo
spiegò il
sorriso contagioso e assolutamente affascinante che continuava a
decorare quel viso ambrato. “Se c'è una cosa che
di certo non
manca in questa band è sicuramente l'amore... Potrei vedere
coniglietti rosa saltellanti dovunque...”.
Niall-
C'mon man!! Don't be
so jealous!! She's one of us... Like Eleanor!! (Forza, amico!! Non
essere geloso!! Lei è una di noi... Come Eleanor!!)
Louis-
Wait a minute: when
did she become a public property?! (Aspettate un minuto: lei
quand'è
diventata proprietà pubblica?!)
Harry-
When she told me that
I could kiss her every time I wanted.... (Quando mi ha detto che
potevo baciarla ogni volta che volevo...)
Eleanor-
Oh, c'mon Hazza!! I
made you promise that you wouldn't tell to anyone!! (Oh, dai Hazza!!
Ti avevo fatto promettere che non l'avresti detto a nessuno!!)
Harry-
Sorry dear... But I
couldn't keep this secret any more... It was too heavy for my little
heart... (Scusa cara... Ma non potevo più tenere per me
questo
segreto... Era troppo pesante per il mio piccolo cuore...)
Probabilmente
se non avesse
aggiunto quel “era troppo pesante per il mio piccolo
cuore”
qualcuno, come Niall che
credeva
praticamente a tutto quello che gli si diceva, avrebbe puro potuto
crederci, ma quella frase aveva rovinata tutto. Il primo a scoppiare
a ridere fu Zayn ma subito, a ruota, seguirono tutti gli altri, in
una sinfonia di risate che avrebbe potuto far pensare ad una visone
del paradiso tanta felicità e serenità si poteva
respirare in
quella stanza.
Mentre
stavano ancora
tentando di riaversi dalla battuta di Harry,
Kaylie venne strappata dalle braccia di Liam, per essere avvolta
prima in quelle di Zayn, poi in quelle di Louis,
che come al solito, la salutò con un “Hi, Mrs
Kaylie!!” facendola sorridere per quel piccolo
rito che si
era creato tra di loro, per infine cadere in quelle grandi e
affettuose di Harry. Se
c'era una cosa che
non poteva fare a meno di pensare ogni volta che vedeva quel ragazzo
era che emanava una dolcezza ed una
“coccolosità” oltre ogni
limite umanamente comprensibile, tanto che nemmeno tutti i tatuaggi
con cui si era ricoperto il corpo e la sua fama da playboy avrebbero
mai potuto indebolire quelle sue adorabili caratteristiche.
Finalmente
arrivò il turno
per il biondino irlandese di salutarla come si addiceva a due persone
che, in maniera quasi incomprensibile, stavano diventando molto
amiche. Le si avvicinò con le braccia spalancate e la
raccolse in un
abbraccio che, visto forse dall'esterno, sarebbe potuto sembrare
molto ambiguo, ma che tutti sapevano trattarsi solamente di amicizia.
Mentre la teneva stretta al petto sempre più muscoloso, le
disse ad
un orecchio:
Niall-
And remember that we
have a pending chat waiting for us... (E ricorda che abbiamo una
conversazione sospesa che ci aspetta...)
-
I know it... Whenever you
want, I'm here... (Lo so... Quando vorrai, io sono qui...)
Si
staccarono l'uno
dall'altra e Kaylie si accorse del sorriso sollevato che si stava
aprendo sul volto del ragazzo. “Sì, ha decisamente
bisogno di
parlare con qualcuno... Spero solo che il mio terzo occhio
specializzato in questioni d'amore possa essergli d'aiuto...”.
In
quel preciso istante fece
letteralmente irruzione nella stanza la minuta e scattante figura
della super manager degli One Direction: Louise in persona stava
sbraitando ordini a destra e a manca circa qualche intervista che i
ragazzi avrebbero dovuto fare di dì a mezz'ora, su dei
problemi da
risolvere con gli abiti di Niall per il concerto di quella sera e sul
fatto che Louis dovesse tagliarsi quei “quattro pelucchi che
si
ritrovava sul viso” ad ogni costo.
Kaylie
non riuscì a
trattenere un sorriso, perché ogni volta che la vedeva
capiva quanto
quel concentrato di energia di donna fosse affezionata ai ragazzi e
ci tenesse in maniera particolare al loro bene, come se fosse una
loro seconda mamma. E forse non lo era solo per loro.
Louise-
Oh my gush!! They
arrived and no one told me this?! I'm so happy to see you girls!! How
are you?! El: tell me that you bring me what I asked! (Oh mio dio!!
Sono arrivate e nessuno me l'ha detto?! Sono così felice di
vedervi
ragazze!! Come state?! El: dimmi che mi hai portato quello che ti ho
chiesto!)
Eleanor-
Of course... Here
it is your favourite shampoo!! (Certo... Eccoti il tuo shampoo
preferito!!)
Louise-
Thank you, darling!
And Kay... Wow!!! You look stunning!!! (Grazie mille, dolcezza! E
Kay... Wow!!! Sei bellissima!!!)
-Thanks
Louise!! You also
look good... You hide really well the fact that they make you
crazy!!! (Grazie Louise!! Anche tu stai bene... Nascondi
perfettamente il fatto che ti facciano impazzire!!!)
Harry-
Oh, that's funny!! We
are five little sweet angels... (Oh, questo è divertente!!
Noi siamo
cinque piccoli dolci angioletti...)
-Mr
Louis, it's just in my
opinion, or Mr Harry little dimples Styles is trying to steal our
crown?? (Mr louis, è solo una mia opinione o Mr Harry
piccole
fossette Styles sta tentando di rubarci la nostra corona??)
Louis-
I think yes!! We have
to make a deal and fight against him together... Are you in?? (Credo
di sì!! Dobbiamo fare un patto e combattere assieme contro
di lui...
Ci stai??)
-Absolutely!!
(Assolutamente!!)
Louise-
Sorry guys, but we
have to go... You're on in less than twenty minutes!! Then you will
have all the time that you desire to project how to kill Harry...
(Scusate ragazzi, ma dobbiamo andare... Siete in onda tra meno di
venti minuti!! Poi avrete tutto il tempo che desiderate per
progettare come uccidere Harry...)
Harry-What?!
That's not
fair!! Why when I try to be a nice guy everyone wants to attempt to
my life?! (Cosa?! Questo non è giusto!! Perché
quando provo io ad
essere un ragazzo gentile tutto vogliono attentare alla mia vita?!)
Zayn-
Cause you're
everything except a nice guy... You are the dark, attractive and
bastard one... (Perché tu sei tutto fuorché un
ragazzo gentile...
Tu sei quello oscuro, attraente e bastardo...)
-Exactly
as in the
fan-fictions!! (Esattamente come nelle fan-fictions!!)
Niall-
Do you read them??
(Le leggi??)
Louis-
Do you like them?!
(Ti piacciono?!)
Eleanor-
Do you?? Me
too!!... Sometimes... (Lo fai?? Anche io!!... Qualche volta...)
Harry-
Have you also read
“Dark”?! (Hai anche letto "Dark"?!)
Ecco
perché amava quella
sua seconda famiglia: avevano l'adorabile vizio di parlare tutti
assieme, si contraddicevano di continuo e non c'era un singolo
istante in cui fossero tutti seri. Una sorta di circo ambulante... O
una gabbia di matti, la differenza era veramente sottile.
-Of
course I read them... I still read some of them because they're
pretty good... And , El I'm gonna show you one that I found like four
days ago... It's also about you! And yes, Harry: I actually read
“Dark”... (Certo che le leggevo... Certe le leggo
ancora adesso
perché sono molto valide... Ed El, ti mostrerò
una che ho trovato
tipo quattro giorni fa... E' anche su di te! E sì, Harry: ho
letto
davvero "Dark"...)
-What?!?!
(Cosa?!?!)
Questa
volta era stato un
più che sconcertato Liam a parlare, staccando il caldo
abbraccio con
cui l'aveva avvolta fino a quel momento, e mettendosi di fronte a
lei. I suoi occhi erano incatenati a quelli di Kaylie, come se stesse
tentando di scovare dentro al sua anima qualche segreto nascosto o
qualche passione inconfessabile. Le sue mani strinsero leggermente la
presa lungo i fianchi di Kaylie: aveva i palmi bollenti.
-C'mon,
I'm a fan of
yours... Everybody was talking about this story and I became
curious!! (Avanti, sono una vostra fan... Tutti parlavano di quella
stosria ed io mi sono incuriosita!!)
Harry-
I know that it can
sound a little bit strange by me, but I still feel uncomfortable when
I think about that story... (So che suonerà un po' strano
detto da
me, ma mi sento ancora a disagio quando penso a quella storia...)
Liam-
Did you really read
that story?? And did you like it?? (L'ha letta seriamente quella
storia?? E ti è piaciuta??)
Non
c'era alcun dubbio circa
il fatto che la voce di solito così dolce di Liam fosse
stata
percorsa da più di una nota di rabbia e gelosia nel
pronunciare
quelle parole, tanto che Louis, l'unico abbastanza vicino da sentire
la loro conversazione, stava ora lanciando a Kaylie uno sguardo del
tipo “perdonalo-non-lo-pensa-veramente”. Lo sapeva
bene che
quelle domande erano dettate più che altro dalla mancanza
che
probabilmente Liam aveva provato nei suoi confronti, soprattutto dopo
la storia delle foto, eppure Kaylie era decisa a farglielo ammettere.
-Yes,
I liked it... But just
the part where the subject of the writing was the growth of their
love... Is this a big deal?? (Sì, mi è
piaciuta... Ma solo la prte
dove il soggetto della scrittura era la crestita del loro amore....
E' un problema così grande??)
Liam-
I mean... My
girlfriend has just said that she read a kinky fan-fiction about one
of my best mate and that she also liked it... Shouldn't this be a big
deal?! (Insomma... La mia ragazza ha appena detto che ha letto una
perversa fanfiction su uno dei miei migliori amici e che le
è anche
piaciuta... Non dovrebbe essere un grande problema?!)
-Just
if you admit that
you're jealous... (Solo se ammetti che sei geloso...)
Lo
sguardo che Liam le
lanciò cambiò rapidamente da un misto di stupore
e imbarazzo ad una
commistione di consapevolezza e di amore che fece perdere a Kaylie la
percezione di tutto quello che non fossero le sue iridi nocciola. Ma
ciò che realmente le fece capire come quel ragazzo potesse
portarla
in un mondo tutto loro, dove niente e nessuno poteva toccarli, fu
quella presa solida sui suoi fianchi che, in un batter d'occhio, fece
cozzare il suo petto contro quello muscoloso di lui, facendole
sentire il suo cuore battere all'impazzata a quel contatto. Liam le
alzò la testa delicatamente, ponendole una mano sotto il
mento, per
poi portare le sue dolci e calde labbra a pochi soffi di distanza
dalle quelle di Kaylie.
Liam-
I'm
jealous of you... I'm crazy for you... And I want you... (Sono geloso
di te... Sono pazzo di te... E ti voglio...)
Le
aveva sussurrate quelle
parole ma per Kaylie era come se le avesse urlate dalla cima di una
montagna, facendo sì che l'eco potesse portarle ai massimi
confini
del mondo, di modo che tutti sapessero come lei fosse sua e di nessun
altro. Quando la sua bocca toccò quella di lei, Kaylie ebbe
la
certezza che era lei stessa a voler essere solo sua, per potersi
perdere in ogni singolo momento della sua vita in quel brivido che la
stava scuotendo da capo a piedi, in quella sensazione che solo lui le
poteva dare.
Quel
turbine di beatitudine
e di passione fu interrotto dalla voce acuta di Louise che li
avvisava dell'imminente partenza, aggiungendo che, se volevano, le
ragazze li avrebbero potute accompagnare.
Salirono
tutti nel
furgoncino nove posti con i vetri oscurati e, scorrazzando per le vie
di Las Vegas, con un iper gioioso Mark al volante, si diressero verso
gli studi di un programma locale, logicamente all'interno di un
fastosissimo hotel. Era metà mattina, il sole brillava
cocente sulla
pelle abbronzata di Kaylie e Liam, mentre scendevano dal veicolo, e
nemmeno la scarica di flash che li aspettava all'entrata
dell'edificio e le fan assiepate lì fuori da
chissà quanto
avrebbero potuto intimorirli: in quel momento, con i ragazzi al loro
fianco con cui ridere e scherzare, sembrava ad entrambi di avere il
mondo ai loro piedi. Non per presunzione, ma perché tutto
ciò di
cui sentivano di avere veramente bisogno era lì con loro o
fisicamente (le dita intrecciate le une alle altre, i sorrisi degli
amici e delle fan) o nel loro cuore (gli affetti lasciati a casa, nel
vecchio continente).
Furono
accompagnati tutti in
un camerino non abbastanza grande per far sì che la folla si
disperdesse e che i ragazzi, da grandi bambinoni quali erano, non
cominciassero a stuzzicarsi a vicenda, coinvolgendo anche Eleanor e
Kaylie. Fu in quel momento che la ragazza ebbe modo di notare una
figura che spiccava tra la confusione per la massa di capelli
tendenti al lilla che le ricopriva meta volto: era Lou Teasdale, la
truccatrice che rendeva sempre più perfetti (alle volte
facendo
miracoli, considerate le sbronze che quei cinque si prendevano di
tanto in tanto) i ragazzi.
Si
stava dirigendo verso
Eleanor, che la salutò con un affettuoso abbraccio per poi
voltarsi
verso Kaylie.
-So,
you should be Kay?! Can
I call you like that?! Oh... Come here!! It's so nice to finally meet
you!! (Quindi, tu dovresti essere Kay?! Posso chiamarti
così?! Oh...
Vieni qui!! E' un tale piacere conoscerti finalmente!!)
Quella
giovane e bellissima
donna la stava già racchiudendo in un abbraccio non meno
caloroso di
quello che aveva riservato alla sua nuova migliore amica, lasciandola
quindi un po' stordita. Le ci vollero cinque secondi per riprendersi
e per ricambiare la stretta, riuscendo quindi anche a formulare una
frase di senso compiuto che le permettesse di presentarsi. Ma subito
la truccatrice e parrucchiera fu afferrata da due braccia possenti
che la racchiusero in un abbraccio genuino: Harry
le era praticamente saltato addosso. Quella combriccola era
decisamente la famiglia più strana che avesse mai visto in
vita sua
ma era proprio per quello che li adorava. Louise
entrò per annunciare che dovevano dirigersi verso lo studio
per
registrare l'intervista.
Eleanor
e Kaylie furono fatte accomodare poco dietro le telecamere, vicino ad
una sorridente Lou ed una sempre più agitata Louise.
Dopo le prime domande di circostanza, l'intervistatore non ci mise
molto per arrivare alle notizie che a lui interessava veramente
ottenere: era vero che le fidanzate di Liam e Louis
erano con loro in tour??
“Ma
con tutte le cose che potrebbero domandargli, proprio questa??...
Penso che alle fan interesserebbe molto di più sapere se
alla
mattina tengono lo spazzolino con la mano destra o con la
sinistra...” pensò Kaylie, e si accorse solo
grazie ad un
pizzicotto sul fianco di Eleanor che la telecamera dietro cui si
erano nascoste era ora girata verso di loro.
-Yes!!
They're here... Exactly out there... (Sì!! Sono qui...
Esattamente
lì dietro...)
Se
la macchina da presa
avesse avuto la capacità di leggere i pensieri di Kaylie in
quel
preciso momento vi avrebbe scorto una sequela infinita di metodologie
per eliminare Louis
Tomlinson dalla faccia
della terra senza sporcare troppo. Fortunatamente non ce l'aveva e
tutto ciò che il pubblico vide, furono due bellissime
ragazze che
salutavano sorridendo. A quanto sembrava il presentatore non aveva
ancora soddisfatto la sua sete di scoop e così chiese ai due
ragazzi, ormai abituati a tutte quelle intrusioni nella loro vita
personale, cosa significasse per loro averle affianco durante il
tour. Questa volta a rispondere fu Liam, solo però dopo aver
puntato
i suoi meravigliosi occhi che ispiravano fiducia non verso la
telecamera, ma verso Kaylie.
Liam
-It
makes you feel complete... (Ti fa sentire completo...)
Quelle
parole caddero
dolcemente sul cuore di Kaylie, cancellando le ultime insicurezze che
potevano esserle rimaste circa il loro rapporto: lui si sentiva
“completo” solo aveva lei vicino e per Kaylie non
poteva che
essere lo stesso, dato che aveva attraversato un oceano e mosso mari
e monti pur di potersi fiondare di nuovo tra le sue braccia forti e
passare con lui dieci miseri giorni.
-You
must really have
something special inside you, 'cause I've never seen him so in love
with someone... (Devi avere veramente qualcosa di speciale dentro di
te, perchè non l'ho mai visto così innamorato di
qualcuna...)
Lou
le stava parlando
all'orecchio di modo che nessuno potesse sentirla mentre faceva
quella confidenza che a Kaylie fece venire la pelle d'oca, dato che
fu accompagnata da un sorriso pieno d'amore di Liam, a cui non
poté
far altro che rispondere.
-I'm a
lucky girl... (Sono una ragazza fortunata...)
Sì:
Kaylie in quel momento
si sentiva estremamente fortunata.
Ci
vollero altri quindici
minuti perché l'intervista finisse e, dopo aver riaffrontato
la
folla di fan fuori dallo studio ed essere saliti in macchina, Liam si
avvicinò pericolosamente all'orecchio di Kaylie, facendole
provare
quegli stessi brividi che l'avevano percorsa un mese prima, nella
limousine che li aveva accompagnati alla serata di gala. L'aria calda
di metà pomeriggio a Las Vegas non la aiutava per niente a
mantenere
la testa concentrata su quello che stesse accadendo e non su quei
brividi.
Liam-
Tonight you will just
be mine, okay?? You, me and a romantic dinner... Dress up...
(Stanotte sarai solo mia, okay?? Tu, io e una cenetta romantica...
Vestiti elegante...)
-Yes,
Sir!! (Agli ordini,
Signore!!)
Liam
soffocò una leggera
risata sul suo collo, per poi lasciarle un leggero bacio proprio dove
l'orecchio trovava la sua naturale continuazione nella mascella.
Brividi, brividi e solo brividi. Kaylie non sentiva altro.
Quando
arrivarono all'hotel,
le ragazze si diressero verso le loro camere, che si trovavano l'una
di fronte all'altra e, dopo essersi salutate, si chiusero dentro per
cominciare i preparativi per la serata.
Kaylie
aprì la valigia,
felice per una volta che Liam le avesse detto di vestirsi elegante:
aveva comprato un vestito a Londra apposta per un'occasione come
quella. Voleva che Liam la vedesse bella come mai prima d'ora, dato
che era più di un mese che non passavano del tempo assieme,
potendosi tenere la mano e non solo osservandosi attraverso lo
schermo di un computer. Ora che ci pensava quello era il suo primo
vero appuntamento con Liam e questa consapevolezza non fece che
aumentare la sua ansia. Non era mai stata brava con i primi
appuntamenti, a dir la verità non era mai stata brava con il
suo
unico primo appuntamento, che si era rivelato un completo disastro:
una mezza lite per chi avrebbe pagato il conto della cena; un regalo
imbarazzante da parte di lui che Kaylie non era riuscita nemmeno a
fingere che le piacesse; un bacio dato giusto per gentilezza sua di
lei nei confronti del povero malcapitato che, altrimenti, non avrebbe
avuto nulla da raccontare ai suoi amici il giorno dopo. Il tutto
risaliva alla seconda superiore, ovvero a qualcosa come un'era
geologica nell'ottica di Kaylie. Il fatto che il ragazzo in questione
fosse Liam, che ormai si conoscessero da cinque mesi e che avessero
anche fatto l'amore assieme, non aiutava per niente a far diminuire
il terrore che le stava tormentando lo stomaco. L'umica cosa che
permetteva ai suoi nervi di non scoppiare da un momento all'altro era
la consapevolezza che lui l'amava e l'avrebbe amata qualsiasi casino
avrebbe combinato quella sera. Uscita dalla doccia si
asciugò i
capelli che lasciò ricadere sulle spalle, tenendo fermi con
due
forcine solo i ciuffi che le ricadevano davanti agli occhi.
Optò per
un trucco molto sobrio: eye-liner,
mascara,
lucidalabbra e un pizzico di blush.
Indossò
il vestito che aveva appoggiato sul letto per non farlo stropicciare:
era bianco panna, lungo fino ai piedi, con delle spalline fine che si
incrociavano sulla schiena. Era praticamente diviso in due parti: una
specie di top largo plissettato che arrivava fino a metà
torace e la
gonna, plissettata alla stessa maniera. Le cadeva perfettamente sul
corpo non proprio filiforme , ma più tonico di un tempo
facendola
sembrare una dea greca, almeno secondo la commessa che gliel'aveva
venduto. Si infilò i sandali dorati con il tacco che adorava
ed
aggiunse al tutto alcuni bracciali dorati. La collana di Liam
risaltava sopra il candore del vestito a contrasto con l'abbronzatura
che era riuscita a conquistarsi con qualche giorno di spiaggia.
Sentì
bussare alla porta e, spento l'Ipod che aveva precedentemente
collegato per far passare più veloce il tempo, prese la
pochette,
pronta ad uscire dalla camera. Si fermò un attimo davanti lo
specchio che c'era dietro la porta.
“Respira
a fondo... E' solo un appuntamento con Liam... Respira a fondo... Ti
amerà lo stesso anche se gli macchierai la camicia nuova di
vino non
appena vi sarete seduti al tavolo...”. Forse doveva solo
smetterla
di pensare a cose negative ed uscire da quella stanza.
Appena
aprì la porta si
trovò davanti un Liam in giacca nera con risvolto in raso,
camicia
bianca a fasciargli i muscoli del petto, infilata dentro i pantaloni
dal taglio aderente, anch'essi neri. Le maniche della giacca erano
arrotolate fino al gomito, mettendo in mostra i suoi tatuaggi. Era
appoggiato allo stipite della porta e Kaylie dovette concentrarsi a
fondo per ricordarsi come si respirava: non aveva mai visto niente di
più bello in vita sua. Quello non era un ragazzo, ma una
divinità
scesa su quella fredda terra per riscaldarle il cuore con in suoi
affascinanti e mozzafiato sorrisi. Esattamente come stava facendo in
quel momento. A quanto sembrava non era l'unica ad aver dimenticato
come si inspirasse ed espirasse, dato che il ragazzo di fronte a lei
rimase con la bocca spalancata per qualcosa come cinque secondi,
prima di chiuderla e darle un bacio sul dorso della mano.
“Ricordati
solo di respirare...”.
-You
are the most beautiful
thing I've ever seen in my life... (Sei la cosa più bella
che io
abbia mai visto in vita mia...)
Mentre
le sussurrava quelle
parole, Liam si era fatto incredibilmente vicino, tanto da
sovrastarla con la sua altezza, nonostante i dieci centimetri di
tacco che Kaylie aveva sotto i piedi. La ragazza sentì le
gambe
sempre più molli e sapeva, che se si fosse avvicinato ancora
di
qualche centimetro, sarebbe letteralmente crollata tra le sue
braccia, prospettiva che, a dirla tutta, non le sarebbe per nulla
dispiaciuta.
In
quel momento, però,
furono interrotti da un colpo di tosse imbarazzato proveniente dalla
porta di fronte a quella della camera di Kaylie: Louis era in piedi a
pochi metri da loro ed aveva assistito a tutta la scena. Era vestito
anche lui in maniera elegante e quando, dopo pochi secondi, la porta
al suo fianco si aprì, rivelando una Eleanor fasciata in un
lungo
abito nero senza spalline, tutto divenne più chiaro: tutte e
due le
coppie avevano progettato una romantica serata a lume di candela. Si
guardarono per un attimo tutti e quattro... I primi a scoppiare a
ridere furono Louis e Kaylie a cui subito si unirono Liam e Eleanor:
nemmeno se si fossero messi d'accordo, il tempismo sarebbe stato
così
perfetto.
Louis-
Just tell me that we
won't go to the same restaurant... Please!! (Ti prego dimmi solo che
non andremo nello stesso ristorante... Per favore!!)
Liam-
Which one?? (Quale??)
Louis-
Bellagio... And you??
(Bellagio... E tu??)
Liam-
Not yours... That's
perfect!! (Non il tuo... E' perfetto!!)
Louis-
Oh... It's a
surprise... Well, wish you a fabulous night, guys... See you!! (Oh...
E' una sorpresa... Beh, vi auguro una splendida serata, raagzzi... Ci
vediamo!!)
Liam-
Take care of him, El!!
(Prendititi cura di lui, El!!)
Eleanor-
I'll do...
Promise... And you surprise that lovely girl!! (Lo farò...
Promesso... E tu sorprendi quella dolcissima ragazza!!)
Liam-
As always! (Come
sempre!)
-El,
you know what we're
gonna do tomorrow, do you?? (El, lo sai che cosa faremo noi domani,
vero??)
Eleanor-
Of course.... Chat,
chat and chat... See you!! (Certo... Parlare, parlare e parlare... Ci
vediamo!!)
-See
you, guys!! (Ci vediamo
ragazzi!!)
Eleanor
e Louis si diressero
verso l'ascensore a destra del corridoio, mentre Liam, prendendo tra
il suo sicuro tocco la mano congelata dall'emozione di Kaylie, la
condusse verso la parte opposta. Quando furono dentro l'ascensore,
Kaylie sentì tutto il nervosismo che fino a quel momento era
riuscita a tenere a bada farsi strada dentro di lei, tanto che le
sembrò che il suo stomaco si stesse contraendo in maniera
irreversibile. Fortunatamente, però, aveva al suo fianco
l'uomo di
cui era follemente (niente le permetteva di dire il contrario)
innamorata, che sembrò notare al volo la sua ansia crescente.
-Kay,
just breath!! It's me,
Liam... I promise that this will be the most wonderful night of your
life... (Kay, respira!! Sono io, Liam... Ti prometto che questa
sarà
la serata più straordinaria della tua vita...)
I
fianchi di Kaylie furono
avvolti da due forti braccia, che delicatamente l'attirarono verso la
figura che si stagliava imponente davanti di lei. Il contatto con il
suo corpo caldo e rassicurante fece rilassare immediatamente il suo
stomaco e quando le dolci labbra di Liam si posarono a darle un bacio
sulla fronte, Kaylie pensò di potersi perdere in quel
contatto per
sempre.
-Thank
you... (Grazie...)
Furono
le uniche parole che
la sua mente riuscì a trovare mentre si beava di quella
sensazione
ma ebbero l'effetto sperato, dato che sentì le labbra
appoggiate
sulla sua fronte aprirsi in quello che sapeva essere un meraviglioso
sorriso.
Quando
le porte
dell'ascensore si aprirono, Liam, cingendole i fianchi con un
braccio, la scortò verso l'uscita, facendola poi salire per
prima
sull'elegante macchina nera che li stava attendendo: era come se
volesse proteggerla dagli sguardi indiscreti dei fotografi appostati
fuori dalle porte dell'hotel, come se volesse nasconderla al mondo
per tenerla solo per lui. Quando lo sportello si richiuse alle sue
spalle, l'affascinante ragazzo si sedette vicino a lei, una mano
poggiata su suo ginocchio e l'altra appoggiata sul sedile dietro la
testa di Kaylie. I suoi occhi si incatenarono in quelli dalla
sfumatura più profonda di lei, come se volesse farle capire
quanto
quel momento dovesse essere importante e quanto l'avesse atteso...
“Non
mi ha mai tenuta così tanto vicina a lui... E' come se
avesse paura
di perdermi...”, Kaylie non riusciva a togliersi quel
pensiero
mentre Liam le raccontava di come lui e Louis avessero rischiato di
impazzire nell'ultima settimana a causa loro e della loro freddezza:
lo faceva ridendo, ma nei suoi occhi vi si poteva scorgere un piccolo
accenno di apprensione, come se pensasse veramente che lei lo avrebbe
potuto lasciare da un momento all'altro. Kaylie non riuscì a
tenere
a freno la curiosità, così gli disse:
-Liam...
Is just me, or
you're a little bit more overprotective today?? Is everything all
right? (Liam... Sono io, o sei un pochino più iperprotettivo
oggi??
Va tutto bene?)
Era
sicura di volerla sapere
la risposta: e se le avesse detto che no, non andava tutto bene, che
c'era no dei problemi tra di loro, che non era ancora riuscito a
superare la storia delle foto... “Perché diamine
quelle
maledettissime foto devono sempre tornarmi in mente?! Forse
perché
quella è stata con ogni probabilità l'unica volta
in cui ho
seriamente pensato di averlo perso per sempre...”.
Ma
come sempre era lei
l'unico problema, o meglio, l'unico problema era che pensava
esageratamente troppo e la risposta di Liam ne fu la prova.
Liam-
Yes!! I've never felt better in my life!! It's just that I
miss you so much that... I don't know... It's as if I can be complete
only when you're in my arms... Your hands in mine... (Sì!!
Non sono
mai stato meglio in vita mia!! E' solo che mi sei mancata
così
tanto... Non lo so... E' come se potessi sentirmi completo solo
quando sei tra le mie braccia... Le tue mani nelle mie...)
Liam
prese una mano di
Kaylie, facendo intrecciare le loro dita come le fibre di un cuore
pulsante... Una scarica di calore si diffuse da quel tocco fino al
cuore di Kaylie, troncandole quasi il respiro. Liam continuava a
parlarle con voce bassa, avvicinandosi sempre di più alle
labbra di
lei...
Liam-
They
just make my heart skip a beat... And when our lips touch... (Fanno
semplicemente saltare un battito al mio cuore... E quando le nostre
labbra si toccano...)
L'unica
cosa che non la
faceva annegare dentro quello sguardo così profondo,
ammaliante e
rassicurante, era il suo pollice che delicatamente accarezzava il
dorso della mano di Kaylie, tracciando dei piccoli cuori... La
distanza tra le loro labbra non era che un soffio...
Liam-
I
won't ever let them stop.. (Non le lascerai fermarsi mai...).
Il
bacio che seguì fu pieno
di quell'esigenza che entrambi sentivano, di una passione che ormai
non riuscivano più a nascondere e Kaylie non si vergognava
più a
provare.
Le
sembrò di essere tornata
a quel bacio che si erano scambiati, ormai un mese prima, nella sua
stanza d'albergo... Le fece impressione constatare come,
però, le
sue sensazioni non fossero le stesse di quella mattina, ma fossero
amplificate almeno del triplo: non poteva più fare a meno di
quel
ragazzo... Era tutto: la sua voce, la sua vita, la sua ragione di
esistere. Quella consapevolezza la fece sorridere, ancora con la
bocca incollata a quella di Liam, il quale in risposta le
sussurrò a
fior di labbra:
-I
love you... (Ti amo...)
Non
attese la risposta:
forse perché la conosceva già o perché
la macchina si era fermata
davanti allo loro destinazione. Liam scese e le porse la mano per
aiutarla. Quando Kaylie alzò gli occhi verso la loro meta,
si rese
conti che l'imponente e sfavillante edificio che si stagliava di
fronte a loro altro non era che il lussuosissimo The
Venetian. La sua espressione doveva somigliare molto a
quella
della bambina del video che mandavano durante i cambi d'abito dei
ragazzi che, dopo aver dato un abbraccio ad un omaccione tutta ciccia
e stranezze, si era trovata davanti un Louis Tomlinson a caso che la
circondava con le sue braccia affettuose. Praticamente la
rappresentazione della sorpresa. Liam dovette accorgersene,
perché
le fece una leggera pressione sulla schiena con una sua grande mano
calda, affinché procedesse verso l'interno del favoloso
edificio.
Dopo
aver salutato con un
cenno del capo l'uomo che si trovava alla reception, che gli rispose
con un formale ma dal tono amichevole:
-Good
evening Mr Payne... Mrs... (Buona sera Signor Payne... Signorina...)
Liam
si diresse verso
l'imponente ascensore di vetro che si trovava al centro della
lussuosissima hall dell'hotel, facendo entrare per prima Kaylie, come
un vero gentiluomo.
“Sarà
anche tutto fantastico, ma a me le altezze non hanno mai fatto
impazzire... Oh, ma ti sembra il momento di fare la sofistica?!
Guarda che in che meraviglia di posto ti ha portato, vedi di rovinare
tutto per qualche metro di altezza in più... Oh mamma, sento
già le
gambe tremarmi... Maledetti tacchi dieci!!...”.
Mentre
pensava a tutto
questo, Kaylie sentiva già le mani cominciare a sudarle in
maniera
imbarazzante, come se avessero intenzione di trasformarsi in una
cascata nell'arco di pochi secondi e le gambe cercare di arrotolarsi
su sé stesse some fossero caramello fuso... Poi
sentì due due
braccia forti sorreggerla, posandosi sui suoi fianchi, circondandola
tutta, tanto che il suo corpo si trovò del tutto appoggiato
alla
figura rassicurante che era in piedi di fronte a lei, illuminata
dalle luci blu e bianche del fondo della cabina: sembrava un angelo.
A Kaylie sembrò di poter scorgere anche delle ali uscire da
quelle
scapole così definite che un notte di qualche mese prima
aveva
studiato e accarezzato come fossero parte di una splendida scultura
in marmo.
Liam-
It's
gonna be all right... I'm here with you... I'll never let you fall...
(Andrà tutto bene... Sono qui con te... Non ti
lascerò mai
cadere...)
Quel
respiro caldo sulla sua
testa, quel cuore che batteva regolarmente contro il suo petto,
quelle mani che disegnavano cerchi immaginari sulla sua schiena
fecero sì che il corpo di Kaylie si liberasse da ogni
tossina di
agitazione e di ansia, che ogni singola particella di terrore
lasciasse le sue vene... Ma furono quelle parole a far sì
che la
mente di Kaylie fosse abbandonata da qualsiasi tipo di timore: lui
non l'avrebbe mai lasciata cadere. Ma non solo da qualche spaventosa
altezza, ma anche dal baratro in cui molte, troppe, volte si era
trovata a camminare. Lui sarebbe stato lì a salvarla, come
aveva
fatto con quel giornalista sul red carpet, come aveva fatto durante
l'audizione, come aveva fatto con la sua ultima crisi sul pavimento
di quella stanza d'albergo, quando il pensiero di averlo perso per
sempre si era impossessato di lei... E lei aveva bisogno che lui ci
fosse. Sempre.
Erano
arrivati sulla sommità
del mastodontico edificio: un'enorme terrazza si apriva davanti agli
occhi lucidi dall'emozione di Kaylie. Tutto era decorato in stile
palazzo veneziano del Trecento, sulle tinte dell'oro e del porpora:
una piattaforma rialzata e coperta da un baldacchino di piante e
drappi intrecciati si ergeva al centro dello spiazzo. A condurli sul
tavolo elegantemente preparato sopra la piattaforma c'era una corsia
di tappeto rosso, delimitata da delicate candele ai lati.
Tutt'attorno c'erano fiaccole dorate che illuminavano dolcemente
l'ambiente. L'aria profumava di essenza di sandalo, probabilmente
sprigionata dalle piccole fonti luminose, e trasportata fino ai sensi
di Kaylie dalla leggera brezza proveniente dal deserto che soffiava a
quella straordinaria altezza. Kaylie sentì una scossa
percorrerle
tutto il corpo: quel luogo era semplicemente una piccola riproduzione
del Paradiso.
Liam
la condusse stringendo
con sicurezza la sua mano lungo quel regale camminamento, sorpassando
però il baldacchino e dirigendosi invece verso la balaustra
che
circondava la terrazza. Erano a più di 145m dal suolo ed una
città
magnificamente illuminata si apriva davanti ai loro occhi: come se
fosse uno spettacolo creato solo per loro e a cui loro potevano dare
il proprio personale tocco di magia.
Kaylie
sentì il mento di
Liam appoggiarsi sulla sua spalla e le sue braccia circondarle la
vita. D'istinto le ricoprì con le sue, come se non volesse
rischiare
di perdere quel ragazzo stretto a lei, poiché più
passavano i
secondi più era sicura che fosse un angelo.
Liam-
I know that you are
afraid of heights, but I really want you to trust me and to look down
here... Remember that I'm right here, with you...(Lo so che hai paura
delle altezze, ma voglio veramente che tu ti fidi di me e che dia
un'occhiata sotto... Ricordati che sono proprio qui, con te...)
“Perché
vuole che guardi giù se sa che soffro di vertigini?! Basta:
mi ha
chiesto di fidarmi di lui e lo farò... E' giunto il momento
di
buttare all'aria qualsiasi remora...”
Kaylie
posò con riluttanza
lo sguardo verso quanto si estendeva sotto i loro piedi e rimase
assolutamente senza parole: una Venezia in scala quasi reale era
stata ricreata a più di un oceano di distanza da quella
originale e
si sviluppava in una serie di canali, calli e monumenti tipici come
la provincia della sua città natale faceva. Un campanile di
San
Marco simile in tutto e per tutto a quello che scoccava le ore a
parecchi chilometri di distanza si innalzava al centro.
-Liam:
this is
unbelievable!!! I just... (Liam: è incredibile!!! Io...)
Liam-
When I saw you this
morning, walking towards the door, I thought that it was amazing and
I really wished to do something good enough to surprise you even half
much as you did... Then I realized that we never had a true date in
four month of relationship so... I wanted our first official date to
be, as much as possible, the most special and romantic... But also,
all I wanted was to share it with you in your own city, because you
always fly to me and I've never come to you....So, it came out, that
this was the easier way to make it work... (Quando ti ho vista questa
mattina, camminare attraverso la porta, ho pensato che fosse pazzesco
e ho desiderato veramente di fare qualcosa bello abbastanza da
sorprenderti anche solo la metà di quello che avevi fatto
tu... Poi
mi sono reso conto che non avevami mai avuto un vero appuntamento in
quattro mesi di relazione quindi... Volevo che il nostro primo
appuntamento ufficiale, fosse, per quanto possibile, il più
speciale
e romantico... Ma anche, tutto quello che volevo era condividerlo con
te nella tua città, perché tu sei sempre volata
fino da me ed io
non sono mai venuto da te... Quindi, è saltato fuori che
questo
fosse il modo più semplice per far funzionare entrambe le
cose...)
-Someone
has ever told you
that you are the most long-winded person living on this Earth?? But
that's exactly why I love you... For this reason and because you
brought me to the most beautiful place I've ever seen in my whole
life.... That's just amazing... And I really appreciate the fact you
thought about me and my roots... This city is not just one of the
most magical place in the world, but it also means a lot to me... And
experience it with with you will be absolutely unforgettable...
(Qualcuno ti ha mai detto che sei la persona più prolissa
vivente su
questa Terra?? Ma è esattamente per questo che ti amo... Per
questa
ragione e perché mi hai portato nel posto più
bello che abbia mai
visto in tutta la mia vita... E' semplicemente fantastico... E
apprezzo davvero il fatto che tu abbia pensato a me e alle mie
radici... Questa città non è solo uno dei posti
più magici al
mondo, ma significa anche tanto per me... E sperimentarla con te
sarà
assolutamente indimenticabile...)
Liam
l'aveva voltata verso
di lui, intrecciando le sue mani sulla schiena di Kaylie, di modo che
i loro occhi potessero incrociarsi e scontrarsi come erano soliti
fare, ed ora stava giocando con i loro nasi, facendoli collidere in
maniera giocosa e sensuale allo stesso tempo. Il respiro di Kaylie
divenne più corto.
Liam-
I think we have the
same problem, my dear long-winded girlfriend, but I guess we can fix
it doing something like this... (Credo che abbiamo lo stesso problema
mia prolissa fidanzata, ma credo si possa risolvere con qualcosa del
genere...)
Quel
bacio era semplicemente
da togliere il fiato: l'odore da spiaggia deserta lambita da una
leggera brezza oceanica di Liam riempì le narici di Kaylie,
facendo
andare in estasi ogni songolo neurone del suo cervello. Per la
seconda volta quella giornata a Kaylie sembrò di avere il
mondo ai
loro piedi e, forse, in quel momento, non era mai stata così
tanto
vicina alla verità.
Quando
si staccarono, Kaylie
sentì un sorriso imbarazzato aprirsi sul suo viso, che
velocemente
si era voltato verso il pavimento: benché ormai dopo quattro
mesi
dovesse essersi abituata al contatto con quel meraviglioso ragazzo,
percepiva comunque una piccola scossa di vergogna ogni volta che si
separavano. Eppure sembrava che Liam la conoscesse talmente tanto in
profondità che non si stupì minimamente di quel
cambio di
atteggiamento, ma anzi, le sollevò il mento con una mano,
dandole un
leggero bacio sul naso per poi aprirsi in uno di quei suoi adorabili
sorrisi sghembi.
La
condusse verso il tavolo
imbandito e, dopo averle scostato la sedia per farla accomodare, si
sedette di fronte a lei, raccogliendo una sua mano tra le sue.
“Quest'uomo
non è un uomo comune... E' il mio principe azzurro...
“.
Trascorsero
le due ore
successive mangiando cibi prelibati e parlando di qualsiasi cosa
passasse loro per la testa: Liam ancora la prendeva in giro per il
suo accento italiano, benché non fosse poi più
così evidente dopo
tutti quei mesi passati a parlare prevalentemente in inglese. Kaylie
si accorse che non avevano mai avuto la possibilità di
parlare così
tanto tempo solo loro due, di persona e non attraverso lo schermo di
un computer, senza impegni a mettere loro fretta o interruzioni per
autografi o foto. Le sembrava di vivere in una favola, scoprendo di
avere molte più esperienze in comune di quante potessero mai
immaginare, di avere delle famiglie strane ma adorabili allo stesso
tempo, che le loro mamme sarebbero sicuramente andate d'accordo e
anche le loro sorelle, arrivando persino a progettare un mirabolante
piano per poter far incontrare quei pezzi così fondamentali
delle
loro vite. Discuterono anche di tutto quello che era successo ai loro
amici negli ultimi tempi, dei ragazzi ma anche di Marta e Denise e
pure di Amelia, Kate e Eathan... Lui le raccontò delle
angherie che
aveva subito da dei bulli, quando ancora andava a scuola e come li
avesse “sconfitti”, mentre lei gli fece un rapido
elenco di come
più volte le persone avessero richiesto la sua amicizia solo
per
poter ottenere un po' di conforto e di come, dopo, erano sempre
sparite... Si confrontarono poi su quelli che sarebbero stati i loro
impegni futuri, su quello che avrebbe fatto Kaylie una volta tornata
dall'America con loro....
-Well,
I'll have two weeks and an half of rehearsal for the tour, in London
and then I'll be up with the shows... (Beh, avrò due
settimane e
mezzo di prove per il tour, a Londra e poi sarò in giro con
i
concerti...)
Liam-
About that Kay... I
was wondering... (Riguardo a questo Kay... Mi stavo chiedendo...)
-Yes,
Liam... (Sì Liam...)
Liam-
Well... I was thinking that I'll be in London till the 22th
of September... Yes, I'll be abroad for
some times
but, just for few days, in order to promote the movie...
And you are going to stay there for rehearsal... And maybe you should
also stay in a small flat or in a hotel room...So... (Beh... Stavo
pensando che io sarò a Londra fino a 22 di Settembre...
Sì, sarò
all'estero per qualche tempo ma solo per pochi giorni, per promuovere
il film... E tu starai lì per le prove... E forse dovresti
stare in
un piccolo appartamento o in una stanza d'albergo...)
-So...
C'mon, Liam... Just
tell me what's going on in your mind... (Quindi... Avanti Liam...
Dimmi solo cosa ti sta passando per la testa...)
Liam-
Would you like to move
to my house and live together?? (Vorresti trasferirti a casa mia e
vivere assieme??)
Lo
disse tutto d'un fiato.
Niente pause o incertezze. Sputò fuori quella proposta come
Guglielmo Tell scagliò la freccia dritta alla mela posta
sulla testa
di quel povero disgraziato costretto a far da porta bersaglio.
Kaylie
sentì nettamente il
suo cuore perdere almeno due battiti, oltre quello che normalmente
perdeva per il leggero soffio che aveva dalla nascita. Pregò
con
tutta sé stessa che il suo organo principale non decidesse
di
abbandonarla in quel momento, dato che Liam James Payne, membro della
boyband più famosa al mondo, ragazzo da milioni di sterline
di
fatturato all'anno, osannato da altrettanti milioni di ragazzine
urlanti in giro per ogni recondita parte dell'Universo conosciuto ,
nonché suo ragazzo da qualcosa come quattro mesi e di cui
lei era
perdutamente innamorata, le stava chiedendo di andare a vivere
assieme.
Quello
era uno dei quegli
istanti che si impressionano nella memoria dell'uomo come una
diapositiva, lasciando un segno indelebile sullo scorrere di
quell'unica vita di cui è donato.
-Yes...
I'd really like to live with you... (Sì... Mi piacerebbe
tantissimo
vivere con te...)
Liam
si alzò di scatto
dalla sedia, prendendo al volo la sua giacca, tanto che per poco i
bicchieri sul tavolo non si rovesciarono a terra. Catturò la
mano di
Kaylie in un secondo e, correndo come un pazzo e cercando comunque di
non far cadere lei dai sandali con il tacco, di diresse vero
l'ascensore che prenotò impazientemente.
Per
tutto il tragitto non
disse niente, ma strinse in maniera sempre più bisognosa la
mano di
Kaylie, tanto che nemmeno le domande di lei su dove stessero andando
riuscirono a farlo parlare.
“Ma
che diavolo gli prende?! Forse si è pentito della proposta
che mi ha
fatto?? Ma perché mai me l'avrebbe fatta se si fosse
aspettato di
ricevere un no come risposta??... Mamma mia che freddo...”
Liam
si accorse del brivido
che la percorse non appena furono usciti dalla hall dell'hotel, e si
ritrovarono all'aria aperta; poggiò, finalmente in maniera
delicata,
la sua giacca sulle spalle di Kaylie, per poi dirigersi, in maniera
più calma, verso la riproduzione del Ponte dei Sospiri che
si
sviluppava sopra un cristallino Canal Grande.
Stranamente,
Kaylie notò
che non c'era nessun altro visitatore a camminare tra quelle calli
magicamente illuminate e si chiese se anche quello facesse parte
della sorpresa, ma non ebbe il tempo di porsi altre domande
perché
Liam si era fermato al centro del ponte ed aveva tirato fuori dalle
tasche dei pantaloni scuri il suo I-phone e le cuffiette.
Kayile
sentì una familiare
stretta allo stomaco farsi sempre più presente: quello era
decisamente un momento speciale.
Liam
appoggiò una cuffietta
sull'orecchio di Kaylie e, dopo aver rimesso il cellulare in tasca,
prese tra le sue mani quelle di lei, avvolgendole con le sue dita e
cominciando a disegnare figure strane sui suoi dorsi. Era
così
perfetto mentre era concentrato ad osservare quell'intreccio pieno di
amore ed energia.
Poi
alzò lo sguardo, come
se si fosse riavuto da un bellissimo sogno, e lo fissò in
quello di
una sempre più emozionata e frastornata Kaylie.
Liam-
We've
been trough so many hard times in the last two months... And the fact
that I couldn't see you and hold you in my arms made me going
crazy... Seriously, I thought you would leave me and you would have
all your good reasons to do it... I was an asshole
to get mad with you for the audition
and not
writing to you has been the worst thing I've ever done in my life...
I thought so many times about which would be the best words to say
how much I love you, but I didn't find the one that could really
describe what I feel when I'm near you... When your arms are around
my neck... When your fingers play with my hairs... When your lips
crush on mine... When your mouth tell my names with that lovely
accent and that sensual tone... When a little tear falls down your
cheek just because you're too insecure... (Abbiamo affrontato un
sacco di momenti difficili negli ultimi due mesi... E il fatto che
non potessi vederti e stringerti tra le mie braccia mi ha fatto
impazzire... Seriamente, ho pensato che mi avresti lasciato ed
avresti avuto tutte le tue buone motivazioni per farlo... Sono stato
un coglione ad arrabbiarmi con te per le audizioni e non scriverti
è
stato la peggior cosa che abbia mai fatto in vita mia... Ho pensato
così tante volte a quali potessero essere le parole migliori
per
dirti quanto ti amo, ma non riuscivo mai a trovare quelle che
descrivessero sul serio come mi sento quando sono vicino a te...
Quando le tue braccia sono attorno al mio collo... Quando le tue dita
giocano con i miei capelli... Quando le tue labbra si scontrano con
le mie... Quando la tua bocca dice il mio nome con quell'adorabile
accento e quel tono sensuale... Quando una piccola lacrima scende
lungo la tua guancia solo perchè sei troppo insicura...)
Il
pollice caldo di Liam
raccolse quella piccola lacrima che stava scendendo lungo le gote di
Kaylie, come a dimostrazione che tutto quello che lui aveva detto
fino a quel momento fosse assolutamente vero....
Liam-
So I thought that a
song could explain all those things better than my words... (Quindi
ho pensato che una canzone potesse spiegare tutte queste cose meglio
delle mie parole...)
*
Schiacciò play e
lasciò che la canzone riempisse l'atmosfera elettrizzante
che si
poteva percepire, coprendo il rilassante mormorio dell'acqua sotto di
loro.
Shut
the door... Turn the lights off... I wanna be with you... I wanna
feel your love... I wanna lay beside you...
Era
la sua voce. Calda.
Seducente. Sicura. Era una delle canzoni che ancora, dopo tutte
quelle volte in cui l'aveva ascoltata, la faceva ancora piangere. Per
quella necessità che si sprigionava da quelle parole, per
quella
preghiera formulata da un amore troppo grande per essere descritto
che poteva dilaniare qualsiasi cuore, anche il più coriaceo
e
restio.
Hearts
beat harder... Times escapes me... Trembling hands touch skin...
Quel contatto tra di loro stava diventando sempre più
bruciante,
perché ad essere in fiamme erano le loro anime, che si erano
incontrate per caso in una serata tra tante in due vite a chilometri
di distanza l'una dall'altra, ma che da quel momento non avevano mai
smesso di consumarsi l'una per l'altra.
You
know I'll be.... Your life, your voice your reason to be... My love,
my heart is breathing for this... Moment in time... I'll find the
words to say... Before you leave me today....
La
fronte di Liam si
premette contro quella di Kaylie e le loro mani furono portate
all'altezza delle loro bocche: cominciò a ricoprire di dolci
e
febbricitanti baci quell'intreccio di dita, senza, togliere un attimo
gli occhi da quelli di lei, come a volerla tenere ferma lì,
con lui.
“Ha
paura di perdermi... Liam ha paura di perdermi...”.
Kaylie
l'aveva capitolo solo
in quel momento ciò che il ragazzo dal dolce sorriso le
stava
tentando di dire: aveva paura di perderla non solo perché
lei ora
stava per realizzare il suo sogno, ma soprattutto perché
aveva paura
di non essere abbastanza per lei, di non poterle dare tutte quelle
attenzioni che la sua parte più fragile richiedeva, di non
poterla
proteggere sempre e comunque da sé stessa. Liam non aveva
capito
come per Kaylie la sua sola presenza poteva far sparire qualsiasi
insicurezza dal suo cuore, come il solo averlo vicino potesse farla
sentire la donna più potente e sicura sulla faccia della
terra. Era
stato grazie a lui se aveva scoperto quanta forza ci fosse dentro di
lei e come avesse tutte le carte in regola per poter affrontare il
mondo.
La
canzone terminò ed in
quello stesso istante una luce accecante investì i due
giovani
amanti, cogliendoli di sorpresa: sfavillanti fuochi d'artificio
stavano ora tingendo il cielo stellato di Las Vegas di miliardi di
colori, riflettendosi ed ampliando la loro magnificenza sullo
specchio d'acqua sotto i loro piedi. Figure in vestiti d'epoca
invasero le calli, le piazze e i canali di quella Venezia in
miniatura, creando un suggestivo ballo sulle note di un minuetto che
si diffondeva nell'aria. Ma Kaylie era troppo concentrata a
contemplare quella figura così vicina a lei da sincronizzare
il suo
battito cardiaco con il suo. Non aveva più dubbi: quello era
un
angelo che il cielo le aveva donato perché si prendesse cura
di lei,
ma che si era immischiato troppo, per la sua infinita dolcezza, negli
affari umani ed ora rischiava di rimanerne soffocato. Aveva paura di
perderla. L'avrebbe aiutato lei. Si sarebbe presa cura lei di quella
meravigliosa creatura, come lui aveva fatto con lei. E la maniera
migliore per cominciare a farlo era una sola...
-I
love you, Liam... And I will never leave you, even if you want me to
do... I'll take care of you... (Ti amo Liam... E non ti
lascerò mai,
anche se vorrai che io lo faccia... Mi prenderò cura di
te...)
Una
piccola lacrima scese
sulla sua guancia angelica. Kaylie la fermò con un leggero
bacio.
Liam
le prese il volto tra
le mani.
Liam-
I love you Kay... My
last first kiss... (Ti amo Kay... Il mio ultimo primo bacio...)
Il
mondo scomparve. I fuochi
d'artificio si fecero silenziosi. Le figure mascherate divennero
eteree. Tutto quello che al mondo contava era il contatto tra quelle
labbra, tra quelle anime, tra quei cuori ardenti.
Tutto
ciò che realmente
contava era l'amore che c'era tra quell'angelo così sicuro e
la sua
unica debolezza, quella ragazza che lui stesso aveva salvato e che
ora stava salvando lui.
Hi
Sweethearts!!
Non
so voi, ma io ho i brividi... E sto tentando di raccogliere una
lacrima che è sfuggita, nonostante mi fossi messa d'impegno
per non
piangere... Forse questo è uno dei pochissimi capitoli , tra
tutte
le pagine che ho scritto, che mi piaccia sul serio... Forse
perchè
una cosa del genere credo la sogni chiunque con un minimo di cuore...
Forse per la canzone che rimarrà sempre tra le mie
preferite...
Forse sto scrivendo troppi forse... *è tutta colpa della mia
emotività, perdonatemi*
Detto
questo: BUON ANNO!! Spero che questo 2014 sia cominciato bene per
ognuna di voi che è arrivata a leggere fino a qui... Lo so
che il
capitolo è abbastanza lungo, ma siamo a più di
metà storia e Liam
e Kay si meritavano un momento di puro romanticismo *il mio dentista
ringrazia per le carie che mi sono venute scrivendolo*
Come
sempre pagherei oro per sapere che cosa passa per la vostra testa
quando leggete i miei vaneggiamenti (sarà anche arrivato
l'anno
nuovo, ma io sono sempre la stessa rompi balle ^^)...
Ad
ogni modo, se qualcuno non ve l'ha ancora detto oggi, ve lo dico io:
siete speciali <3
Lots Of Love <3
|
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Capitolo 20 *** One Thing ***
One
Thing
Quando si staccarono da quel
bacio senza
precedenti, le figure mascherate attorno a loro stavano ancora
danzando quel soave minuetto e i fuochi d'artificio continuavano a
risplendere nel cielo di Las Vegas. Un sorriso di assoluta
felicità
si fece largo sul volto ancora accaldato di Kaylie e subito un suo
riflesso si dipinse sul quello del meraviglioso ragazzo che la stava
tenendo stretta a sé.
Un guizzo divertito si fece
largo tra le
iridi colme d'amore di Liam e Kaylie si chiese che cosa avesse in
mente.
Liam- Can
I have this
dance?? (Mi concede questo ballo??)
Liam fece un leggero inchino,
porgendo
alla ragazza in abito bianco la sua mano calda da afferrare, con
quella che sembrava un'intenzione di divertirsi come mai prima di
quel momento. Appena Kaylie accettò quell'invito, poggiando
il palmo
della sua mano sopra quello di Liam, si ritrovò a
volteggiare per
tutto il ponte, rischiando di investire tutte le comparse che, a
differenza loro, sapevano perfettamente che passi fare. Ma non
importava a nessuno dei due se visti da fuori potessero sembrare dei
pazzi, le risate che si stavano liberando dalle loro gole erano
espressione di una gioia pura, che nessuno gli avrebbe potuto levare.
Kaylie stava ancora cercando di recuperare l'equilibrio per una
piroetta che Liam le aveva appena fatto fare, quando sentì
il bel
ragazzo trascinarla giù dal ponte, avventurandosi lungo la
stretta
calle che si sviluppava vicino alla perfetta riproduzione del Canal
Grande.
I figuranti continuavano a
danzare,
ridendo sornionamente per quella coppia di giovani innamorati. Liam
l'attirò nuovamente a sé, stringendola al petto
come si poteva fare
con un tesoro prezioso che non si vuole perdere per nessuna ragione
al mondo, facendole dare le spalle all'acqua trasparente che scorreva
vicino a loro. Una luce speciale, che Kaylie non aveva mai visto, si
stava facendo largo nel suo sguardo.
Liam- Do you know that this
channel is
less deep than the real one?? (Lo sai che questo canale è
meno
profondo di quello reale??)
-I don't know why but I could
guess it...
(Non so perché ma l'avevo immaginato...)
Liam- Can you swim?? (Sai
nuotare??)
-Liam... Of course that I
can...Wait...
What?!... No... No, no, no... LIAM!!!! (Liam... Certo che so
nuotare... Aspetta... Cosa?!... No... No, no, no... LIAM!!!!)
La domanda le era sembrata
abbastanza
strana. Perché mai le aveva chiesto se sapesse nuotare??
“Logico
che so nuotare!! Casa mia è a cinque minuti dal mare... E
poi che
centra il fatto che questo canale è meno profondo di quello
vero??... Non vorrà mica...” Kaylie era riuscita a
pensare a tutte
queste cosa solo per la velocità straordinaria a cui la sua
mente
era abituata a lavorare, dato che nell'esatto momento in cui aveva
dato conferma a Liam di saper nuotare, lui l'aveva presa in braccio,
sorreggendo con un braccio le sue gambe e con l'altro la sua schiena.
Kaylie si era aggrappata al suo collo con entrambe le braccia ed
aveva cominciato ad urlare e ridere come una pazza: Liam sia stava
guardando fisso davanti a sé, dove una massa di acqua
cristallina
scorreva indisturbata.
Tre... Liam fece alcuni passi
verso la
pozza celeste... Due... Le rivolse un sorriso malizioso avvicinandosi
ancora di più... Uno... Acqua. Kaylie sentiva solamente il
brivido
dell'acqua che le bagnava il vestito, i capelli, il corpo, mentre
affondava verso il fondo di quel Canal Grande in miniatura. Poi due
mani sicure l'afferrarono per i fianchi, fasciati nel vestito
appiccicatolesi addosso, e la tirarono fuori dall'acqua,
accompagnandola verso il corpo caldo del ragazzo che si era lanciato
con lei. Avevano entrambi il fiato corto per il tuffo inaspettato, ma
ciò che realmente fece perdere a Kaylie ogni
possibilità di ripresa
fu lo sguardo che Liam le dedicò: nulla di più
profondo, sensuale
ed attraente era mai entrato nella visuale della giovane ragazza in
tutta la sua vita. I capelli della folta cresta che Lou continuava a
tagliare in maniera impeccabile, erano ora schiacciati sulla fronte
abbronzata e delle delicate goccioline si stavano facendo strada
dalle sue tempie per scendere dolcemente lungo tutto il suo profilo,
fino ad imperlare l'incavo del collo e quell'adorabile voglia che lo
caratterizzava. Liam si doveva essere accorto di come Kaylie lo
stesse guardando assorta, tanto da essersi completamente dimenticata
di essere immersa in un metro e mezzo d'acqua. Il ragazzo
sfruttò
quel momento di debolezza di Kaylie per cominciare a schizzarla in
faccia... Ben presto ricevette in risposta lo stesso trattamento,
dando avvio ad uno di quei momenti di pura spensieratezza che erano
terribilmente mancati ad entrambi. Proprio mentre Kaylie tentava di
buttare sott'acqua il suo affascinante fidanzato, Liam le
bloccò le
braccia, con una salda presa sui suoi polsi, portandole così
ad
intrecciarsi dietro il suo collo. Appoggiò la fronte a
quella di
Kaylie e quando fu sicura che lei fosse agganciata a lui con il suo
abbraccio, spostò una mano per poter afferrare una delle sue
gambe e
portarla ad agganciarsi, anch'esse al suo corpo muscoloso,
all'altezza del bacino. Il vestito di Kaylie galleggiava
svogliatamente sulla superficie dello specchio d'acqua che li
racchiudeva, assieme ai suoi lunghi capelli, che si stavano spargendo
dovunque seguendo le onde prodotte dall'alzarsi e dall'abbassarsi dei
loro petti.
Liam teneva una mano ancorata
sulla gamba
sinistra di Kaylie, mentre con la destra andava a descrivere
lentamente la curvatura del braccio della ragazza, dalla sua nuca,
dove aveva intrecciato le dita con i capelli, fino alla spalla
bagnata e lasciata scoperta dal vestito.
Il naso di Kaylie continuava a
tracciare
il profilo di quella mascella leggermente pronunciata, lasciando alle
volte dei piccoli baci, come a voler porre delle pietre miliari in
quel percorso che la conduceva verso la bellezza delle sue labbra
rosee e calde.
Non riusciva ancora a
spiegarsi come
facesse ad essere così audace e a suo agio quando si trovava
con
Liam. Aveva sempre avuto parecchie difficoltà a lasciarsi
andare a
qualsiasi dimostrazione d'affetto, specialmente se si trattava di
ragazzi, eppure con quella specie di angelo caduto dal cielo le
risultava estremamente naturale abbracciarlo e baciarlo, e potersi
perdere nella scoperta di ogni suo piccolo dettaglio. Nemmeno il
fatto di essere bagnata da capo a piedi e con indosso un vestito
bianco diventato altrettanto trasparente riusciva a farla sentire a
disagio, se vicino a lei, a coprirla e contemplarla c'era Liam.
“Solo
lui riesce a farmi provare questi brividi...”
pensò Kaylie mentre
Liam si avvicinava al suo orecchio per sussurrarle qualcosa.
Liam- I can't stand this anymore....
I need you... (Non posso sopportarlo più... Ho bisogno di
te...)
-Liam... Can we go?? (Liam....
Possiamo
andare??)
Come il ragazzo incatenato a
lei, anche
Kaylie sentiva la necessità di poter unire completamente le
loro
anime ed i loro corpi, come ormai più di un mese prima
avevano avuto
l'opportunità di fare. Sempre tenendola protetta nel suo
abbraccio,
Liam fece uscire Kaylie dall'acqua, per poi dirigersi, completamente
fradici, verso l'entrata dell'hotel. Dopo avere accettato due
accappatoi che un gentilissimo cameriere offrì loro (Liam
aveva
seriamente pensato a qualsiasi evenienza...), si diressero verso la
suite che il ragazzo aveva prenotato solo per loro...
Liam- I thought that it would
be easier
than to come back to the hotel where the paps will be waiting for
us... (Ho pensato che sarebbe stato più semplice che tornare
al nostro hotel dove i paparazzi ci staranno aspettando...)
-I always knew you were a
smart guy... (L'ho sempre saputo che eri un ragazzo intelligente...)
Liam le lasciò un
leggero pizzicotto sul
fianco, facendola ridere, prima di intrappolare quel sorriso con un
bacio. Ormai era un dato di fatto: Liam aveva capito che cosa fosse
l'ironia ed aveva cominciato ad apprezzarla tanto da farne un'arma
personale.
Quella che si diffondeva
attorno ai due
giovani era un'aurea di elettricità, che nemmeno milioni di
turbine
sollecitate dalle cascate del Niagara avrebbero potuto produrre. Era
esattamente come se le particelle di aria attorno a loro
cominciassero a far correre i loro elettroni in maniera forsennata
per potersi adattare all'energia che i due corpi sempre più
ardenti
emettevano.
Arrivati alla porta, Liam la
aprì
delicatamente, ma appena furono entrati entrambi, tutta
quell'accortezza sparì dalle sue mani, che fecero richiudere
la
soglia in legno bianco con un tonfo sordo. Era impaziente.
Kaylie si era diretta verso
gli scalini
che l'avrebbero condotta al letto, ma a metà strada, fu
afferrata da
due braccia muscolose che avevano perso tutta la freschezza
dell'acqua per diventare due fornaci ardenti: l'avrebbero potuta
sciogliere da un momento all'altro se anche lei non fosso stata alla
loro stessa temperatura. Si voltò verso quell'angelo che era
a pochi
centimetri dalla sua bocca e che le stava facendo scivolare lungo le
spalle il pesante accappatoio. Le mani di Kaylie si mossero in
simbiosi con quelle di Liam, che ben presto si ritrovò solo
con la
camicia bianca bagnata, attaccata al petto muscoloso.
Le vennero in mente le
immagini di quel
corpo arrotolato a delle lenzuola candide ed illuminato unicamente da
alcuni soffici raggi di sole che ne mostravano ogni sfaccettatura.
Gli era sembrato una statua del Canova, ma averlo davanti a lei in
quel momento, con il tessuto ormai trasparente attaccato a quei
pettorali definiti, a quella pancia piatta, a quelle spalle possenti
le fece quasi girare la testa: era la perfezione e nulla di meno. Le
loro fronti si toccarono, quando Liam cominciò a solleticare
con il
suo naso quello di lei... Rimase praticamente senza fiato quando
Kaylie iniziò a sbottonare ogni singola asola della camicia,
dando
leggeri baci alla pelle che piano, piano cominciava a scoprirsi
sempre di più. Arrivata all'ultimo bottone Liam la
aiutò a sfilare
l'indumento bagnato, che cadde pesantemente a terra. Le braccia di
Liam non allentavano la sua presa sulla schiena di Kaylie ma ora
stavano armeggiando con la cerniera del vestito, che sembrava essersi
bloccata a causa dell'acqua.
Le mani della ragazza si
posarono
delicatamente su quelle della sua fonte di sicurezza e le guidarono
lungo tutta la lunghezza della sua schiena, fino a che il tessuto non
iniziò a scendere sulle sue spalle, lasciando alla luce
della luna
che entrava dalle ampie vetrate la pelle del suo petto su cui
brillare.
Il contatto delle dita
bollenti di Liam
sul suo ventre ancora umido per il tuffo nel Canal Grande, fecero
provare a Kaylie una sensazione di benessere che non aveva avuto
l'occasione di provare da quella magica notte di metà estate
a
Londra. Era come se quel semplice coincidere di epidermidi potesse
farla sentire la donna più amata e desiderata dell'intero
universo,
facendo crescere nel suo cuore la convinzione che tutto potesse
accadere e che un'amore come quello non poteva far altro che aprirti
le parte del Paradiso. Lei poteva far accadere ogni cosa, ma al suo
fianco ci doveva essere quell'angelo che aveva le chiavi della
felicità e che, dopo averla salvata dal mondo e da
sé stessa, ora
le stava mostrando la parte migliore della vita.
-Liam...
Pronunciare il suo nome per
Kaylie era
come un confermare a sé stessa che lui fosse reale, che
fosse
veramente al suo fianco, per amarla, per proteggerla, per farla
sentire la donna più fortunata di questo Universo... E il
sentir
pronunciare il suo nome dalle labbra carnose e a forma di cuore di
quella ragazza italiana che gli aveva fatto comprendere che cosa
volesse dire “amare e avere bisogno di qualcuno”
per vivere,
aveva in Liam lo stesso effetto che la campanella della fine delle
lezioni dell'ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze estive,
aveva sugli alunni: si rianimava di una vita che non pensava di poter
contenere dentro il suo cuore, scoppiava di energia che voleva a
tutti i costi spendere per far felice lei. Aveva amato altre persone
nella sua vita: sua madre, suo padre, le sue sorelle.... Ma questo
era un sentimento diverso... Lo faceva bruciare dentro, ma senza mai
consumarlo, facendolo invece diventare sempre più forte e
pieno di
energia. Voleva amarla completamente e non poteva più
aspettare.
Kaylie sentì le sue
gambe nude
sollevarsi da terra, sorrette da due braccia forti, che le fecero
intrecciare dietro la schiena del ragazzo che la stava incatenando a
lui con il suo sguardo: così profondo, quasi indecifrabile
tanto era
il desiderio, ma comunque sicuro e carico di amore e attenzione.
Mentre camminava verso il
letto, le gambe
di Liam urtarono il basso tavolino posto al centro della stanza:
“E'
impaziente...”. Questo pensiero non fece minimamente
imbarazzare
Kaylie, ma anzi, la fece sentire desiderata come mai prima ed un
sorriso si aprì sul suo viso accaldato, prima di posarsi
sulle
labbra ardenti del ragazzo che la stava sorreggendo.
Liam l'appoggio delicatamente
sul letto,
dato che la sua dolcezza era connaturata alla sua anima e nemmeno
quando il desiderio avrebbe potuto sovrastare tutto, quella parte del
suo meraviglioso carattere veniva messa da parte. Sentì il
suo
respiro caldo posarsi sul suo collo, lasciandole baci bollenti lungo
tutto la pelle, salendo verso le sue labbra... Dei brividi percorsero
la schiena di Kaylie, cominciando a far volare la sua mente verso
lidi sconosciuti.
Quando un mese prima si era
donata
completamente a Liam aveva pensato che quanto avesse provato fossero
le più belle sensazioni che un essere umano avesse la
possibilità
di provare nella propria vita. Ma quella notte, in una lussuosissima
suite di uno degli hotel più prestigiosi come lo era il The
Venetian, scelto perché legato alla loro stessa
storia, in
una città magica come Las Vegas, Kaylie si rese conto che
ogni
singolo istante di quella loro unione sarebbe stato migliore del
precedente... Che se anche tutto quel frastuono attorno a loro, tutta
quella vita all'insegna del “vivi il tuo sogno giorno dopo
giorno”,
fosse scemato o, addirittura, finito, per lei sarebbe stato comunque
meglio di ciò che aveva provato il giorno prima...
Perché la vera
motivazione per cui ogni cosa le sembrava sempre più bella,
più
completa e più significativa era lui, era il ragazzo quasi
ventenne
che le stava donando tutto sé stesso, che non lasciava mai
il suo
fianco, nemmeno quando l'intero mondo fosse stato contro di loro, che
l'aveva amata come nessun altro era riuscito a fare e come nessun
altro sarebbe ma riuscito a fare.
Quando il giorno dopo Kaylie
aprì gli
occhi, trovò una mano calda sfiorarle i capelli, e due
labbra
morbide baciarle la fronte... I loro corpi erano ancora intrecciati,
come se da quella vicinanza potesse dipendere non solo la loro vita,
ma la felicità di ogni singolo essere vivente presente sulla
faccia
della terra.
-Good
morning,
lovely... (Buongiorno, dolcezza...)
-Hi my angel... (Ciao mio
angelo...)
Un sorriso mozzafiato comparve
sul volto
di Liam: durante la notte speciale e magica che avevano condiviso
assieme, assaporandone ogni singolo istante, Kaylie l'aveva
più
volte chiamato “mio angelo” ed era stato sempre
come se quelle
parole risvegliassero qualcosa di profondo nel cuore del ragazzo.
-What
time is it?? (Che ore sono??)
Liam- It's eleven o'clock...
(Sono le undici in punto...)
-Liam!! We have to go!! Louise
will be
probably freaking out!! (Liam!! Dobbiamo andare!! Louise
starà probabilmente impazzendo!!)
Kaylie aveva tentato di
alzarsi in
maniera repentina dal morbido letto, sentendo una fitta al cuore
appena il suo petto si stacco da quello caldo e rassicurante di Liam,
ma il giovane uomo la bloccò, trattenendola per la vita e
facendola
ricadere pesantemente sul morbido tessuto, per poi portarsi sopra di
lei, sorreggendosi a pochi soffi dalla sua bocca con le sue braccia
muscolose.
Liam- Kay...
Kay...
Kay... Don't worry... We have all the time that we want... I advised
Louise yesterday about my plan... (Kay... Kay... Kay... Non ti
preoccupare... Abbiamo tutto il tempo che vogliamo... Ho avvisato ieri
Louise del mio piano...)
-Oh... And which should be
this plan?? (Oh.... E quale dovrebbe essere questo piano??)
Liam- Well... I don't know...
Probably to
spend as much time as I can with my wonderful and attractive
girlfriend... (Beh... Non so... Probabilmente passare più
tempo che posso con la mia meravigliosa ed attraente fidanzata...)
Appoggiò le sue
labbra su quelle di
Kaylie, per farle combaciare perfettamente, come solo quelle di due
amanti potevano fare e premette con forza sempre maggiore
finché lei
non si lasciò andare a quel bacio passionale.
-It
sounds good... But
tonight you have a gig and I don't wanna
be
the reason why you might fall asleep on stage... (Suona bene... Ma
stanotte tu hai un concerto e non voglio essere la ragione per cui
potresti cadere addormentato sul palco...)
Liam- If I was you I didn't
mind about
this... You didn't tire me enough... (Se lo fossi non dovresti
preoccupartene... Non mi hai stancato abbastanza...)
-That should mean I wasn't
enough for the
amazing Mr Payne?? (Questo dovrebbe significare che non sono stata
abbastanza per il fantastico Mr Payne??)
Liam sorrise facendo uscire
sottile
sbuffi di fiato a pochi centimetri dalle labbra di Kaylie: le si
scaldò improvvisamente il sangue nelle vene, come se quel
respiro
fosse una sorta di benzina che andasse ad alimentare l'amore che la
percorreva in ogni vena.
Liam- No... It just means that
I will
need you tonight, tomorrow and the days after... (No... Significa solo
che avrò bisogno di te stanotte, donami e i giorni a
seguire...)
-Just say it: you want to see
me blush!!
Let's go Mr Unsatisfied... (Allora dillo: vuoi farmi arrossire!!
Andiamo Mr Insoddisfatto...)
Dopo un altro veloce bacio,
Kaylie riuscì
a sfuggire dalla gabbia che le braccia di Liam avevano creato attorno
al suo corpo, per dirigersi verso il bagno e farsi una doccia. Quando
uscì, trovò un paio di shorts beige ed una
canottiera larga blu
appoggiati sul letto ed un paio di sandali bassi per terra: quegli
abiti non erano suoi.
Liam- I bought something for
you from the
shop down here... Hope you don't mind... (Ti ho comprato qualcosa dal
negozio qui giù... Spero non ti dispiaccia...)
-Oh... Well... I'd prefer
something more
colourful, but I will be content with this... (Oh... Beh... Avrei
preferito qualcosa di un po' più colorato, ma mi
accontenterò di questo...)
Avesse detto una frase del
genere qualche
mese prima, Liam si sarebbe subito preoccupato di aver sbagliato
tutto ed avrebbe cominciato ad escogitare mille maniere per rimediare
all'epocale sbaglio... Invece se lo ritrovò a darle uno
schiaffo sul
sedere, scuotendo platealmente la testa, con un ghigno soddisfatto
sulle labbra, prima di fiondarsi anche lui in doccia.
“Quanto
lo amo.... Penso di non rendermene conto nemmeno io,
veramente...”.
Si vestirono e prepararono con
tutta la
calma che una vita da star poteva concedere loro: entro mezzogiorno e
mezzo dovevano tornare dai ragazzi, in albergo, per potersi
organizzare con i programmi per la giornata. Dopo una breve sosta
alla reception per qualche foto di Liam con il personale ed una
all'esterno con qualche fan, arrivarono con solo dieci minuti di
ritardo nella sala adibita a buffet, solo per il loro team. Tanto,
come al solito, Zayn era più in ritardo di loro.
Kaylie ebbe finalmente la
possibilità di
conoscere anche i cinque australiani che faceva da band di supporto
durante i loro concerti. Ashton,
Calum, Michael e
Luke erano le persone più divertenti che
Kaylie avesse mai
incontrato in tutta la sua vita( dopo gli One Direction,
logicamente): se c'era qualcosa di cui non si preoccupavano
minimamente era del giudizio di chiunque non fosse un loro amico. Si
erano fatti strada da soli e non avevano alcuna intenzione di
rinunciare ad essere sé stessi per poter piacere a
più persone, ma
d'altra parte, non ne avevano bisogno, perché bastava
guardarli per
capire che erano innamorati di quello che facevano e che si
divertivano come dei matti ogni volta.
Quando Louise ebbe finito di
dare
indicazioni a tutti, Kaylie si sentì sfiorare la spalla da
una mani
che sapeva non essere quella di Liam. Si voltò e gli
occhioni
celesti di Niall si puntarono dritti su di lei con uno sguardo che,
stranamente, Kaylie non riuscì a decifrare.
Niall- Would you come with me
to do some
shopping this afternoon?? Karen needs to find me some new clothes for
the show!! (Ti andrebbe di venire con me a fare un po' di compere oggi
pomeriggio?? Karen ha bisogno di trovarmi qualche nuovo vestito per lo
show!!)
-But you shouldn't go to
rehearsal with
the guys?? (Ma non dovresti andare a fare le prove con i ragazzi??)
Niall- Oh... Well... You
know... (Oh... Beh... Sai com'è...)
“Cos'è
quella faccia colpevole Niall?? Perché sta cercando
disperatamente
l'aiuto di qualcuno?? Che diavolo succede qui?!”
pensò Kaylie
vedendo il ragazzo annaspare nel cercare una risposta, ma fu bloccata
nel suo tentativo di scoprire qualcosa in più da un Louis
sbucato
fuori da chissà dove.
Louis- Oh, no!! He must to buy
those new
clothes, because he... He broke the others... And he has to try them
on... More over we have been practising for the last six months!! (Oh
no!! Lui deve comprarsi dei vestiti nuovi, perché...
Perché ha rotto gli altri... E deve provarseli... E per di
più abbiamo passato gli ultimi sei mesi ad esercitarci!!)
Kaylie vide Niall strabuzzare
gli occhi
alle parole del compagno di band, ma tirò un sospiro di
sollievo
quando la sentì dire che andava bene e l'avrebbe
accompagnato
volentieri.
“Questa
è una balla grande come una casa, ma non mi sembrano
intenzionati a
dirmi la verità, quindi facciamo finta di crederci,
va'...”.
Dopo aver salutato tutti, Eleanor
compresa a cui non era stato dato il permesso di andare
con
loro per qualche strana ragione che fece crescere ancora più
sospetti nella mente sempre e comunque iperattiva di Kaylie, si
diressero verso una macchina nera che aspettava lei e Niall,
appena fuori dall'hotel. Ad accompagnarli c'erano Karen, la
costumista, Mark e un
uomo che Kaylie ebbe
l'impressione di averlo già visto da qualche parte, ma
proprio non
le riusciva di capire dove. I suoi pensieri vennero interrotti da un
Niall sempre
più impaziente di andare a
fare compere che, appena ebbe appoggiato un piede sul marciapiede
illuminato da un sole cocente, fu assalito da un gruppo di fan,
facendole urlare come la sirena di un'ambulanza. Kaylie si chiese se
fosse il caso di scendere, ma a risolvere tutte le sue incertezze,
come se avesse capito che cosa le stesse passando per la testa, ci
pensò un cenno di assenso di una testolina bionda che
spiccava tra
tutte le altre.
Appena ebbe richiuso alle sue
spalle lo
sportello dell'auto, aiutata da Mark,
Kaylie si ritrovò gli occhi di otto Directioners puntati
su
di lei.
“Perché
penso sempre che vogliano sbranarmi da un momento all'altro?? Stai
tranquilla... Sorridi e sii te stessa... Come sempre...”. Non
era
di certo la prima volta che si trovava ad avere a che fare con le fan
dei ragazzi o con le sue, eppure un senso di disagio lo provava
ancora, come se quelle ragazze potessero veramente dire chi lei fosse
e se quanto stava facendo fosse giusto. Sapeva perfettamente che non
era così, ma quell'idea era ancora dentro di lei,
soprattutto dopo i
racconti che aveva ascoltato da Eleanor
o dallo stesso Liam.
Fan 1-Oh
my gosh!!
She's Kay!! (Oh mio dio!! E' Kay!!)
Fan 2-Why is she with Niall?!
(Perché è con Niall?!)
Fan 3-Are you together, guys?!
(Siete assieme, ragazzi?!)
Fan 4-She cheated on Liam!!!
Why?! (Ha tradito Liam!!! Perché?!)
Fan 3-You don't deserve him!!
He's one of
his pals!! How could you?! (Tu non lo meriti!! E' uno dei suoi migliori
amici!! Come hai potuto?!)
“Oddio!!!
Non avevo minimamente preso in considerazione l'idea che vedendomi
con lui avrebbero pensato ad una cosa del genere?! Ma che genere di
persona mi reputano?! E adesso!?!?
Niall- Wait, wait, girls!! I
needs her
help for some good style advices... She's a friend of mine!! (Ferme,
ferme, ragazze!! Ho bisogno del suo aiuto per acuni validi consigli di
stile... E' una mia amica!!)
-You know: it's time to reach
the next
step...Something more captivating... Do you agree?? (Sapete:
è giunto il momento per arrivare allo step successivo...
Qualcosa di più accattivante... Non credete??)
Fan 5-You
mean that
you can make him hotter than what he already is?! (Stai dicendo che lo
puoi rendere più figo di quello che è
già?!)
-Let's see what can I do...
(Vediamo che cosa posso fare...)
Le ragazze le sorrisero e
scattarono
anche alcune foto con entrambi. Appena entrarono nel negozio, Kaylie
si accorse che Niall la stava guardando con un sorriso indefinibile
sulle labbra rosee.
-Why
are you smiling?? (Perché stai sorridendo??)
Niall- Because of how you get
through
that awkward situation... You're stronger than what you could ever
imagine... Sometimes it can be really tough... I mean manage all
those crazy and amazing fans, while the only thing you really want to
do is living you relationship as a normal guy... (Per come te la sei
cavata con quella imbarazzante situazione... Sei molto più
forte di quanto tu possa mai immaginare... Alle volte può
essere veramente difficile... Intendo gestire tutte quelle pazze e
fantastiche fan, mentre l'unica cosa che vorresti fare sul serio
è vivere una relazione sentimentale con un ragazzo
normale...)
-Niall...
We're not
speaking about me anymore,
aren't we?? (Niall... Non stiamo più parlando di me, vero??)
Ora aveva capito per quale
motivazione le
avesse chiesto di accompagnarlo a fare compere e perché non
avesse
voluto che Eleanor li seguisse: aveva un impellente bisogno di
continuare quella conversazione lasciata in sospeso qualche giorno
prima e di sfogarsi con qualcuno. No, non con qualcuno qualsiasi, con
lei.
Karen- Nialler, would you mind
to try
these on, while I'm looking for something else?? (Nialler, ti
dispiacerebbe provarti questi, mentre io cerco qualcos'altro??)
Niall- Of course not!! (Certo
che no!!)
“Sorride
sempre... Eppure se lo si guarda meglio si capisce che,
benché si
senta l'uomo più fortunato sulla faccia dell'intero pianeta,
c'è
qualcosa che vena i suoi meravigliosi occhi di tristezza... Non
è
giusto...” pensò Kaylie vedendolo sparire dietro
la tenda del
camerino, con una catasta di vestiti tra le braccia. Si rese conto di
non aveva mai accompagnato un ragazzo a fare shopping in tutta la sua
vita: quella nuova e strampalata famiglia le stava facendo
sperimentare un'infinità di “prime
volte”.
Niall- What do you think about
this?? (Che ne dici di questo??)
Se non fosse bastata la faccia
disgustata
del ragazzo, ci si mise anche una risata smodata di Kaylie a rendere
subito evidente come quell'abbinamento fosse il più brutto
mai visto
sulla della terra: aveva addosso una maglietta viola con degli
strappi sul lato e un paio di bermuda color cachi. Karen non si
fermò
nemmeno a guardarlo e lo rispedì in camerino, brontolando
qualcosa
sull'incapacità della commessa che l'aveva aiutata e sul
fatto che
dovesse essere per lo meno daltonica.
Kaylie decise che quello era
il momento
adatto per tirare fuori l'argomento, dato che Mark e l'altro uomo
misterioso tenevano a debita distanza le fan e i curiosi che si erano
accorti della presenza nel negozio di uno degli One Direction in
compagnia della fidanzata di un altro componente della band.
-Anyway... What do you think
to continue
our chat, Nialler?? You know... I didn't forget it... (Comunque... Che
ne dic di continuare la nostra chiacchierata, Nialler?? Sai... Non me
ne sono dimenticata...)
Niall- What you think about
that?? (Che ne dici di questo??)
Era uscito dal camerino un po'
titubante,
ma appena vide la reazione di Kaylie, la sua espressione fu
trapassata da una risata che proruppe rumorosamente per tutto
l'ambiente circostante, facendo voltare ancora più teste di
quelle
che già erano puntate su di loro. Kaylie non
riuscì a resistere a
quella risata così contagiosa tanto che a stento
trovò le forze per
formulare una frase si senso compiuto:
-You look like Harry's illicit
brother...
Oh my gush... I just can't stop laughing... (Sembri il fratello
illegittimo di Harry... Oddio... Non posso smettere di ridere...)
L'improbabile hipster si
sedette vicino a
lei, sul divanetto che era posto davanti i camerini, e si fece
improvvisamente serio: aveva deciso di aprirsi con qualcuno e Kaylie
non poteva essere più felice.
Niall- Kay... I think... Yes,
I think I
did everything wrong... (Kay... Credo... Sì, credo di aver
sbagliato tutto...)
Il sorriso era sparito dal suo
volto ed
era stato sostituito da un'espressione di concentrazione, forse per
non far scendere le lacrime che sembravano essersi raggruppate agli
angoli di quegli occhi così profondi e gentili. Si guardava
le mani
che continuava a tormentare, come se in esse fosse contenuto il
segreto per risolvere tutto il marasma di dubbi ed emozioni che, con
ogni probabilità, lo stavano tormentando da un po'.
-What did it go so wrong??
(Che cos'è andato così male??)
Niall- Every single
relationship I had in
this fucking life... (Ogni singola relaziuone che ho avuto in questa
fottuta vita...)
Era frustrato da quella
situazione,
glielo si poteva facilmente leggere in faccia, ma ciò che
lasciò
Kaylie senza parole fu la tristezza che era andata a riempire ogni
pigmento di quelle iridi blu ed ogni cellula che componeva la pelle
di quelle labbra solitamente sempre curvate in un sorriso: era triste
e non l'aveva mai fatto vedere a nessuno.
-Nialler... You might
think that it's as you said, but I'm pretty sure it's not so bad...
(Nialler... Potrai anche pensare che sia come hai detto, ma sono
abbastanza sicura che non sia così male...)
Niall- How?? How do you know
that?? (Come?? Come lo sai??)
-Do me a favour... Just for a
moment,
look at yourself with someone else's eyes... Try... What do you see??
(Fammi un favore... Solo per un momento, guardati attraverso gli occhi
di qualcun'altro... Prova... Cosa vedi??)
Niall- An Irish dude, always
smiling, who
eats a lot and talks even more, sometimes too much... Someone funny
and outgoing, who realized his biggest dream with other four adorable
idiots... Yes... That's it... (Un ragazzo irlandese, sempre sorridente,
che mangia un sacco e parla anche di più, alle volte
troppo... Qualcuno divertente ed estroverso, che ha realizzato il suo
più grande sogno con altri quattro adorabili idioti...
Sì... Questo è quanto...)
-Only this?? Niall are you
freaking
kidding me?! (Solo questo?? Niall mi stai prendendo in giro, per caso?!)
Niall- No... I mean: what else
should
they see??... I'm a quite simple guy... (No... Insomma: che cos'altro
dovrei vedere??... Sono un ragazzo abbastanza semplice...)
-That's exactly what makes you
special!!
When someone has the chance to look right into your eyes the first
thing they'll see, will be the light... You have a shining light
inside your eyes that makes everyone feels immediately better... You
can make people smile with a word or even with a look... I saw how do
you take care of the guys... You're always worried about what's going
on in their minds if they're not smiling... And that's amazing...I
think that's a special gift you got... (E' esattamente questo che ti
rende speciale!! Quando qualcuno ha la possibilità di
guardarti dritto negli occhi la prima cosa che vedranno sarà
la luce... Tu hai una luce brillante dentro i tuoi occhi che fa sentire
tutti immediatamente meglio... Sai far sorridere le persone con una
parola o con uno sgurado... Ho visto come ti prendi cura dei ragazzi...
Tu sei sempre preoccupato di che cosa stia passando per la loro testa
se non stanno sorridendo... Ed è fantastico... Credo sia un
dono speciale che hai...)
Niall- Well, thanks Kay... But
I don't
see you this could help me with my relationship... (Beh, grazie Kay...
Ma non vedo come questo possa aiutarmi con la mia relazione...)
-Someday you will find the
girl who has
the intelligence but, above all, a loving heart to catch this light
and make it just her... At that time you won't anyone else to look at
you because you'll want to keep that light just for her... (Un giorno
troverai una ragazza che avrà l'intelligenza e, soprattutto,
un cuore capace di amare, che sarà in grado di cogliere
quella luce e farla solo sua... E in quel momento tu non vorrai che
qualcun'altro ti guardi, perché vorrai tenere quella luce
solo per lei...)
Niall- Do you really think I'm
so
special?? (Pensi veramente che sia così speciale??)
-Absolutely!! You've got that
one thing
which makes you a perfect man... The one that every smart girl on
this planet should be looking for...And I also think that all those
girls just weren't good enough for you... But maybe I'm not so
impartial as I should be... You're too much kind and sweet and also
hot to be so sad... You really don't deserve this... (Assolutamente!!
Tu hai quel qualcosa che ti rende un uomo perfetto... Quello che ogni
ragazza intelligente su questo pianeta dovrebbe cercare... E credo
anche che tutte quelle ragazze non fossero abbastanza per te... Ma
forse io non sono tanto imparziale quanto dovrei essere... Tu sei
troppo gentile e dolce ed anche figo per essere triste... Non te lo
meriti proprio...)
Niall- Oh gosh!! Thanks for
called me
“hot”!! Sometimes I'm scared people just seeing me
as a
Teddy-bear!! (Oddio!! Grazie per avermi chiamato "figo"!! Alle volte ho
paura che le persone mi vedano solo come un orsacchiotto!!)
“L'ho
fatto sorridere... Così va molto meglio...”
pensò Kaylie mentre
sentiva le braccia di un affettuosissimo Niall Horan attorno alle sue
spalle: probabilmente non avrebbero dovuto scambiarsi effusioni in
pubblico, ma in quel momento non erano altro che due amici che si
stavano confidando l'uno con l'altra e nemmeno i paparazzi avrebbero
potuto rovinare quel momento. Kaylie si perse nel profumo e nel
calore che il corpo del ragazzo emanavano, pensando che non sarebbe
riuscita a fare a meno di nessuno di quei ragazzi perché il
legame
che la legava a loro era più forte di quanto avesse mai
potuto anche
solo immaginare.
Niall- Thanks Kay... For
everything... (Grazie Kay... Per tutto...)
-Whenever you want or need...
I'll be
right here... (In qualsiasi momento tu voglia o abbia bisogno... Io
sarò qui...)
Si erano parlati sottovoce,
vicino
all'orecchio dell'altro, di modo che solo loro potessero sentire:
alle volte, due amici, preferiscono che quelle confessioni rimangano
tra di loro, come un piccolo segreto.
Quando si staccarono, si
trovarono
davanti una Karen con le
braccia cariche di
vestiti che fece rovinosamente cadere sopra Niall,
senza lasciargli quasi la possibilità di vedere dove
mettesse i
piedi, mentre si dirigeva verso il camerino.
Dopo un'infinità di
cambi, riuscirono a
trovare l'outfit prefetto
per il bel
irlandese: un paio di jeans baggy
ed una
canottiera, bianca e scollata come la precedente che aveva distrutto
durante un cambio di chitarra (per la gioia delle fan presenti al
concerto) solo con una stampa molto più californiana e
colorata. Il
celeste delle figure metteva in risalto i suoi spettacolari occhi:
non c'erano dubbi circa il fatto che fosse un bellissimo ragazzo,
considerazione che nemmeno Kaylie poté fare a meno di
pensare.
Riaccompagnarono Kaylie in
albergo, per
poi dirigersi verso il Mandalay Bay
Events Center,
dove si sarebbe tenuto il concerto la sera. Dopo essersi
quasi
persa per l'infinito albergo, Kaylie riuscì a ritrovare la
sua
stanza ma prima di entrarvi, bussò alla porta di Eleanor
sperando di
trovare un po' di compagnia per l'attesa. Mentre riprovava a bussare
per la terza volta, senza ancora ottenere risposta, vide arrivare dal
fondo del corridoio Lou con un'adorabile bambina in braccio: doveva
essere sua figlia Lux. Quando si accorse che Kaylie era in piedi
davanti alla porta della camera della ragazza inglese, le si
avvicinò
e le disse:
Lou- She's at the arena with
the boys... (E' all'arena con i ragazzi...)
-Oh... She didn't tell me...
Like Liam
didn't tell me why I couldn't go with them at the arena... (Oh... Non
me l'aveva detto... Come Liam non mi ha detto perché non
potevo andare con loro all'arena...)
Lou- I'm sure he has a good
reason...
Anyway... (Sono sicura che abbia una buona ragione... Comunque...)
Lux- Mummy... Ta-ta-ta...
Una manina candida e
morbidissima si
stava tendendo verso Kaylie per poter toccare i lunghi capelli che
ormai le ricadevano, arricciandosi in morbide onde, sulle spalle.
Prese tra le sue quelle
piccole e minute
dita, sorridendole con una dolcezza che solo i bambini e Liam erano
mai riusciti a suscitare in lei e subito dopo, senza che nemmeno che
avesse avuto il tempo di realizzarlo, si ritrovò con Lux tra
le sue
braccia, che giocava con la sua catenina.
Lou- Would you like to spend a
little
time with us?? Until the boys and El don't come back!! I think that
Lux agrees too... (Ti andrebbe di passare un po' di tempo con noi??
Finché i ragazzi ed El non tornano!! Credo che Lux sia
d'accordo...)
La bimba rivolse a Kaylie un
sorriso
strepitoso che non poté aver altro risultato che quello di
farle
accettare la proposta di Lou, la quale, dopo averla fatta accomodare
nella sua stanza, che si trovava alla fine del piano su cui c'erano
le camere dei ragazzi, la costrinse a sedersi su una sedia per
sottoporsi “ad alcuni esperimenti”.
Se non fosse stata sicura che
quella
donna dai capelli lilla fosse stata la parrucchiera dei ragazzi,
avrebbe sicuramente avuto qualche remora a farla avvicinare ai suoi
amati capelli, ma si fidò delle sue mani esperte che
volevano a
tutti i costi “creare qualcosa di speciale” per il
concerto di
quella sera. Nel frattempo, Kaylie ricambiava il favore facendo da
baby-sitter all'angioletto che era seduto sulle sue ginocchia e che
continuava a fare delle faccette buffissime.
Kaylie scoprì
così alcuni aneddoti
divertenti sui ragazzi, specialmente su tutte le sciagure che
capitavano ogni volta che Niall doveva rifarsi la tinta, oppure di
come Zayn facesse sempre un sacco di storie per avere i capelli fatti
per primo, di modo da poterli sistemare poi all'ultimo, prima di
salire sul palco o, ancora, di come di divertisse da matti a
strapazzare la folta chioma di Louis...
Lou- He always wants to be
perfect...
Sometimes I think that it's just because he's the most insecure, but
then I remember he's Dj Malik so he's just vain... (Vuole sempre essere
perfetto... Alle volte credo che sua solo perché
è il più insicuro, ma poi ricordo che lui
è Dj Malik e che è solo vanitoso...)
Lou le sorrise dallo specchio,
da cui
Kaylie poteva vedere mentre le intrecciava ed arricciava i capelli
con molta delicatezza ed attenzione.
Venne a sapere che sicuramente
i capelli
che più la mettevano in difficoltà erano quelli
di Harry e che, più
di tutto, le sarebbe piaciuto tantissimo lavorare come acconciatrice
per qualche grande cantante o per qualche gruppo al femminile,
perché
era stanca di fare solo creste e leccate di mucca, utilizzando
quintali di gel. Logicamente parlarono anche di quel tesoro di
bambina che ora si era addormentata appoggiata al petto di Kaylie,
facendole provare una sensazione inaspettata ed assolutamente nuova.
“Mi
sento a mio agio... Come se fossi stata fatta per tenere tra le
braccia un bambino addormentato... Si fidano così tanto di
tutti, i
bambini...”. Aveva sempre trovato semplice avere a che fare
con i
bambini ed i ragazzini, ma ora, con Lux accoccolata su di lei, le
sembrava veramente che nella sua vita ci fosse spazio anche per
quello, per diventare madre... Non riuscì a trattenere la
sua mente
dal formulare quel pensiero:
“Vorrei
tanto che fosse Liam il padre dei miei figli... Oddio, ma che cosa
sto pensando?! Direi che è decisamente troppo
presto!!”.
Benché non avesse
parlato ad alta voce,
Lou sembrò capire che cosa le stesse passando per la testa,
dato che
le disse:
Lou-
I think you're
gonna be a really
good mum... She doesn't fall asleep with everyone... Only with me,
Valerie and Harry... You have something special, I told you!! Oh...
Liam answered!! (Penso sarai una buona mamma... Non si addormenta con
chiunque... Solo con me, Valerie e Harry... Devi avere qualcosa di
speciale, te l'ho detto!! Oh... Liam ha risposto!!)
-Answered to what??? (Risposto
a cosa???)
Lou- I sent him a picture of
you and
Lux... He wrote:”Two of the most marvellous creatures on
Earth...Tell her I love her!!xx “... He has already posted it
on
Twitter.... I wanted to do that for first!! (Gli ho mandato una foto di
te e Lux... Ha scritto: "Due delle più meravigliose creature
sulla Terra... Dille che l'amo!!xx"... L'ha già postata su
Twitter... Volevo farlo io per prima!!)
“Marta
mi ucciderà...!!” il pensiero di Kaylie corse alla
sua migliore
amica che si sarebbe trovata una sua foto postata davanti a milioni
di occhi indiscreti di lei con una bambina in braccio, con Liam che
ci scriveva sopra che erano due tra le più meravigliose
creature
sulla terra... Sì, l'avrebbe uccisa per non averla avvisata
in
anticipo.
Eppure Kaylie non riusciva a
smettere di
sorridere: era come se la sua vita, procedendo di giorno in giorno,
acquisisse sempre più significato e lei potesse scoprire
sempre più
carte che il destino le aveva riservato per farla crescere come
donna.
Perché,
oggettivamente, solo cinque mesi
prima non avrebbe mai pensato di poter considerare sé stessa
come
una futura madre, come una possibile ballerina professionista e,
soprattutto, come la morosa di un ragazzo tanto meraviglioso, quanto
lo era Liam, e di aver poter esserne innamorata a tal punto da
sentirsi addirittura meglio con sé stessa, per la sicurezza
che lui
le trasmetteva.
In quel momento
entrò dalla porta una
raggiante Eleanor che
rimase a bocca aperta
di fronte alla scena che le si presentava di fronte:
Eleanor- You're so beautiful,
Kay... That
hairstyles is amazing, Lou!!! I love it!! (Sei così bella,
Kay... Quell'acconciatura è fantastica, Lou!!! La adoro!!)
Kaylie non si era nemmeno resa
conto del
lavoro magnifico che l'abilissima hairstylist
aveva effettuato su di lei: una morbida treccia scompigliata che
cadeva delicatamente sulla sua spalla sinistra, lasciando alcuni
boccoli liberi di svolazzare in giro.
In quel momento Lux si
svegliò,
cominciando a piangere per il frastuono che c'era in camera, dato che
Mark, che aveva
accompagnato lì Eleanor,
aveva fatto irruzione nella stanza urlando che dovevano prepararsi
tutte e tre per il concerto e che lui le avrebbe aspettate nella hall
dell'albergo.
Le due ragazze si diressero
nelle
rispettive camere per sistemarsi: benché fosse solo un
concerto,
Kaylie ci teneva particolarmente a sembrare per lo meno carina, dato
che sarebbe stato il primo dall'inizio di tutto quell'incredibile
viaggio. Una sorta di piccolo anniversario. Il solo pensiero di
risentire la “loro” canzone cantata dal vivo, in
un'arena enorme
e colma di gente, con le luci ad illuminare il bellissimo volto di
Liam e l'emozione che sempre si provava nel vedere qualcuno
realizzare i propri sogni, come facevano loro cinque quando salivano
su un palco, le fecero venire i brividi a fior di pelle.
Optò per una
camicia senza maniche
bianca, con il colletto nero, un paio di pantaloncini neri a vita
alta e dei sandali argentati come la pochette. Come sempre, la
catenina che Liam le aveva regalato faceva bella mostra di
sé sul
candore del tessuto, armonizzandosi con il suo color oro alla tinta
dorata che aveva assunto la sua pelle con tutte quelle ore di sole.
Sentì il suo stomaco stringersi nella ormai familiare morsa
di
nervosismo, ma non se ne preoccupò più di tanto,
dato che sapeva
fosse dovuta unicamente per l'emozione di quanto l'aspettava
all'arena.
In macchina, Eleanor e Kaylie
parlarono
delle serata precedente e di come avessero trascorso quelle ore: per
entrambe era stata una nottata indimenticabile, che aveva lasciato
loro la consapevolezza di avere due fidanzati assolutamente
magnifici, ma che soprattutto le trattavano in maniera a dir poco
speciale. Nonostante avessero i loro difetti. L'unica cosa che Kaylie
non riuscì a carpire da quella chiacchierata fu il motivo
per cui
quel pomeriggio non era potuta andare con loro alle prove, dato che
l'unica risposta che ricevette fu:
Eleanor- You know, Kay...
Sometimes
you're too much curious... Just let it go... (Lo sai, Kay... Alle volte
sei troppo curiosa... Lascia andare....)
“Ma
che diavolo di risposta è mai questa??? Lascia perdere?! Non
hanno
ancora capito che più mi si dice di lasciar perdere
più io mi
impunto sul voler sapere di che si tratta?! Adesso è una
questione
di principio....” pensò Kaylie mentre,
raggiungendo l'entrata
dell'arena, sentivano una scroscio di flash fotografici colpirle da
lontano. Salutarono educatamente ed entrarono, non dopo aver udito le
urla di impazienza delle fan, già in coda per prendere parte
al
concerto di quella sera.
Salutarono i ragazzi, tanto
che Kaylie
ebbe modo di incontrare, molto velocemente, anche i componenti della
band che li accompagnavano in tour ormai da tre anni: Josh,
Jon, Sandy e Dan. Aveva come l'impressione che avrebbe
avuto
più di qualche momento per conoscersi meglio durante i
giorni
seguenti e la cosa non le dispiaceva per nulla: adorava scoprire
segreti inconfessabili e figuracce che riguardavano i ragazzi e Liam,
in particolare. Era un po' come sfogliare un album di famiglia:
ognuno di loro aggiungeva dei ricordi in più alla storia di
quella
strana famiglia che si stava creando nella mente di Kaylie.
Louise
le
accompagnò vicino ad una delle postazioni luci e audio, di
modo che
potessero seguire tranquille il concerto. Lou era già
lì e le stava
aspettando con un sorriso stampato in volto come sempre.
Quando I
5 Seconds Of
Summer salirono sul palco le fan cominciarono ad urlare
come
pazze e subito la mente di Kaylie fu catapultata a quel 19 Maggio, in
cui aveva solo immaginato che cosa potesse significare avere venti
mila paia di occhi puntati addosso: a lei sarebbe capitato lo stesso
nel giro di un mese. L'adrenalina cominciò a scorrere
copiosa nelle
sue vene, facendole provare un'euforia che la lasciò quasi
senza
fiato. Che riuscisse ad affrontare tutta quella pressione??
Hi Sweethearts!!!
Ebbene
sì, sto già aggiornando e con un capitoletto...
Beh, direi che definire dolce e passionale sia azzeccato =) Spero non
stiano diventando troppo lunghi e pesanti da leggere i capitoli, in tal
caso ditemelo pure... Magari li potrei dividere... **
Ma torniamo a
noi!! Partendo dal presupposto che i commenti li lascio a voi
meravigliose donzelle, ci terrei a sottolinenare alcune
cosucce...
1)Il pezzo Kiam
è a dir poco pieno di passione... O almeno lo era nella mia
testa ^^
2)Quest'oggi Kay
ha una piacevole chiacchierata con Niall ma, tranquille, che ce ne sono
per tutti i gusti, perché avrà modo di parlare
singolarmente con ognuno dei ragazzi *smette di fare spoiler tra
3...2...1...*
3)
Quant'è dolce il momento con Lux??? Per poco venivano i
brividi a me... **
P.S. Da adesso in
poi potrebbero esserci delle scene che poi sono avvenute anche nella
realtà... Vi posso assicurare che la storia è
stata scritta molto prima e che mi sono chiesta più volte se
non fossi una veggente ^^ *tranquille, per il prossimo aggiornamento
sarò tornata in me*
P.P.S. Come state
lettrici?? Grazie per essere arrivate fino a qui... Siete speciali
<3
P.P.P.S. TANTI AUGURI (in ritardo) ZAYN sono troppo bravo e bello per
essere vero MALIK!!! *-*
Lots Of love
<3
|
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Capitolo 21 *** Back For You ***
Back
For You
Il flusso dei suoi pensieri fu
interrotto
dal battere ritmico e potente della batteria di Calum: quei ragazzi
erano veramente un portento.
Dopo venti minuti la folla
cominciò a
diventare sempre più rumorosa, le luci si abbassarono e
tutto sembrò
essere tornato a quel primo concerto a Verona. Il conto alla
rovescia, le luci sulla platea, le urla delle fan, i primi accordi di
Up All Night che
si diffondevano
nell'aria... Le facce di quei cinque ragazzi qualunque, trasformati
in star, sui maxi schermi... E poi eccola: la sua inconfondibile
voce. Quelle tonalità calde, profonde e dolci anche nelle
canzoni
più leggere. I primi versi erano quasi sempre i suoi.
Si muoveva sicuro su quel
palco così
grande, incurante di tutto quello che poteva accadeva al di fuori di
quell'arena: in quel momento c'erano solo lui,
Niall, Louis, Harry, Zayn e le loro incredibili fan.
Niente
altro.
Kaylie non poté far
altro che tornare
per un momento ad essere quella che era quattro mesi prima: una
semplice fan come tante altre, che finalmente e contro ogni
ragionevole speranza era riuscita a vedere i suoi idoli... I brividi,
l'adrenalina che sale nelle vene, la voglia di divertirsi che diventa
l'unico imperativo presente nella mente...
Poi, però, si
guardò attorno e si rese
conto che non era più solo quello: era a Las Vegas, stava
ballando
con Eleanor Calder,
faceva battute con Lou
Taesdale, aveva un bodyguard come
Mark
a preoccuparsi della sua incolumità e circa un centinaio di
telefonini che ogni tanto si spostavano su di lei per scattarle
qualche foto... E tutti quei brividi, quell'adrenalina, quella voglia
di divertirsi si moltiplicarono all'infinito, facendola sentire al
settimo cielo...
Sì, le cose erano
decisamente cambiate,
mentre a Kaylie sembrava di essere sempre la stessa. Anzi, no... Non
era più la stessa: era la versione migliore di quella
ragazza
italiana di diciannove anni che aveva mentito a tutte le persone che
conosceva, dicendo che a quel concerto degli One Direction
ci andava unicamente per accompagnare le sorelle della sua migliore
amica, che finalmente aveva ricevuto la sua grande occasione e che
per una volta non se l'era fatta sfuggire, che appena aveva messo
piede in quel camerino si era sentita a casa, come mai prima di
allora, che mai nella vita aveva creduto di poter realizzare i propri
sogni...
Sì, era decisamente
la versione
“migliore” di quella ragazza, ma non per questo era
tanto diversa
da lei.
Kaylie ne ebbe la conferma
quando Eleanor
attirò la sua attenzione: i ragazzi stavano salendo sulla
piattaforma che li faceva volare sopra le fan e raggiungere la pedana
al centro dell'arena. Quello voleva dire solo una cosa: Last
First Kiss.
Il cuore di Kaylie
cominciò a battere
all'impazzata, come se volesse uscirle dal petto per poter
raggiungere il suo completamento, fondendosi con quello del ragazzo
sospeso sopra migliaia di fan adoranti.
Poi ecco quelle dolci parole,
uscite
dalla sua bocca sottile e delicata, intonate come solo la voce degli
angeli poteva essere... Tutto sparì e l'unica cosa che
Kaylie riuscì
a percepire furono i due occhi nocciola, venati di piccole
screziature ambrate, che si volsero per un singolo istante verso di
lei... La incatenarono lì, dov'era, lasciando che una scia
prepotente e travolgente di emozioni la sommergesse, quasi
lasciandola senza respiro... Le stava mutamente dicendo che quella
canzone era per lei, anzi, per loro... Per quel piccolo segreto che
li legava e che nessun altro conosceva...
Liam si sfiorò
leggermente il punto in
cui le scapole si incrociavano, giusto alla fine del collo e la mano
di Kaylie corse alla catenina che era appoggiata al suo petto... Le
stava dicendo che l'amava... Che era sua e di nessun altro... Che
sarebbero stati per sempre, l'uno per l'altra, the
last first kiss....
Kaylie sentì una
mano poggiarsi sulla
sua spalla e un volto tra il preoccupato e il comprensivo farsi largo
nella sua visuale.
Lou- Hey, dear... It's all
right?? (Ehi,
cara... Va tutto bene??)
-Yes... Yes... It's just that
this song
means so much for us... (Sì... Sì... E' solo che
questa canzone
significa così tanto per noi...)
Lou- I noticed it... He sang
it just for
you... (L'ho notato... L'ha cantata solo per te...)
Kaylie le rispose con un
timido ma
genuino sorriso: sapeva che la giovane donna avrebbe capito.
Poi tutto diventò
luminoso. Un po'
troppo luminoso per i gusti di Kaylie. Tutta quella luce poteva
significare solamente una cosa: che almeno la metà dei
riflettori
dell'arena era puntata su di lei...
Eleanor- Kay... I think we got
a
problem... (Kay... Credo che abbiamo un problema...)
Stranamente, la frase di
Eleanor non
stupì per nulla Kaylie, soprattutto dopo aver visto le facce
sorridenti e sornione di Liam e Louis.
Avevano appena detto che le
loro due
ragazze erano entrambe presenti al concerto, aggingendo anche:
Louis- We want to dedicate the
next song
to those marvellous women!!! (Vogliamo dedicare la prossima canzone a
quelle due meravigliose donne!!!)
Urla e flash. Eleanor e Kaylie
furono
investite e travolte definitivamente da un'ondata di richiami
ancestrali e luci abbaglianti, che fecero dubitare entrambe di aver
qualche possibilità di sopravvivenza.
I ragazzi cominciarono a
cantare Back
For You, e Kaylie sentì una lacrima
di gioia rigarle il
volto, che raccolse velocemente tra le sue dita per non mostrarla al
mondo intero. Eleanor le strinse la mano, sempre più forte,
per
poter condividere quel momento spettacolare con lei, poiché
ciò che
quelle parole significavano realmente, lo potevano capire solo loro.
A Kaylie vennero in mente
tutte le volte
in cui lei e Liam si erano dovuti salutare senza sapere bene quando
si sarebbero potuti perdere nuovamente nell'abbraccio dell'altro,
godendo del profumo che solo la pelle della persona amata
può
emanare, e si rese conto che ogni volta era stato sempre più
difficile, dato che alla tristezza della separazione, si aggiungeva
anche l'ansia di non poter condividere i momenti importanti che
sarebbero potuti accadere durante quel periodo di lontananza.
Inoltre, per Kaylie, ogni addio diventava ancora più
complicato in
quanto, non avendo mai posseduto una forte autostima, si lambiccava
il cervello con un'infinità di domande sul perché
Liam dovesse
continuare a scegliere proprio lei tra tutte le meravigliose ragazze
in giro per il mondo, con cui entrava in contatto ogni giorno.
Eppure, era stato proprio Liam
a
insegnarle ad avere fiducia nel prossimo e, soprattutto, in lui:
Kaylie gli aveva affidato la sua mente, la sua anima, il suo cuore...
La sua intera vita era nelle mani dello straordinario ragazzo che
stava cantando per lei davanti a ventimila persone, e l'unica cosa
che Kaylie si sentiva legittimata a fare era ringraziare la sua buona
stella e sperare che lui non decidesse mai di batterle, quelle mani,
schiacciandola per sempre...
Non l'avrebbe sopportato, ne
ebbe la
certezza mentre le note continuavano a rimbombare nell'arena e dentro
il suo cuore. Se mai Liam avesse deciso di lasciarla, Kaylie ne era
certa, non avrebbe mai più riprovato quelle stesse
sensazioni, ma
solo un pallido riflesso di esse perché era assolutamente
sicura del
fatto che unicamente con lui avrebbe mai potuto sperimentare il vero
amore... Quello che ti permette di respirare nonostante il mondo
attorno sia in apnea; quello che ti fa vedere l'altro come la
creatura più perfetta dell'intero universo,
benché se ne conoscano
tutti i difetti; quello che ti faceva venir voglia di tornare a casa
sempre e comunque, perché nulla poteva eguagliare quelle
braccia
strette in un abbraccio che, nella sua semplicità, poteva
dare tutto
ciò di cui si aveva bisogno per vivere e non solo per
sopravvivere...
Quando anche quella canzone
terminò, le
due ragazze cominciarono ad urlare ed applaudire, come solo due fan
sfegatate potevano fare: in fin dei conti, Eleanor
e Kaylie altro non erano che le loro fan numero uno, con qualche
privilegio in più e qualche onere (decisamente irrisorio
rispetto ai
piaceri) da sopportare.
Louis
mandò un
bacio volante alla meravigliosa ragazza inglese che ancora le
stringeva la mano, mentre Liam si limitò a lanciarle un
sorriso di
quelli che solo lui sapeva fare: rassicuranti, affascinanti e
assolutamente magnetici.
I brani successivi si
susseguivano senza
sosta tra risate, lacrime, battute ma soprattutto tanto, tantissimo
divertimento... Specialmente quando Niall
ebbe la brillante idea di saltare sulle spalle di Louis senza
avvisarlo, facendo sì che entrambi ruzzolassero per terra
come due
pesanti sacchi di patate, scoppiando a ridere a crepapelle... O come
quando Harry, concentrato
a cantare uno dei
suoi assoli, senza sospettare assolutamente nulla, si
ritrovò nel
giro di qualche secondo, con i strettissimi pantaloni tirati
giù,
fino a metà gambe... Liam, autore del misfatto, era talmente
preso
dalle risate che si era accasciato a terra, tenendosi la pancia, per
poi essere “giocosamente” preso a calci da quel
povero
disgraziato rimasto, letteralmente, in mutande... Senza contare il
momento, durante la sessione di domande di Twitter, in cui una fan
aveva chiesto loro di fare il miglior passo di break-dance
che non li facesse sfigurare durante un'eventuale sfida di ballo.
Escludendo il fatto che Zayn si oppose, dicendo che tra tutti quelli
che conosceva, l'unica a poter affrontare degnamente quella sfida,
senza sembrare un'idiota, era unicamente Kaylie (per poco non
sentì
le guance sciogliersi sotto il calore che le percorse), quando i
cinque provarono a fare del loro meglio, le sole cose che ottennero
furono: tante risate e almeno un migliaio di video che sarebbero
stati postati su YouTube, facendoli vergognare per il resto della
loro vita.
Niall per poco non
spiaccicò la sua
dolcissima faccia da angelo sul palco, facendo una sottospecie di
verticale; Harry rischiò di mettere a repentaglio
l'incolumità dei
suoi gioielli di famiglia facendo un movimento che con ogni
probabilità doveva assomigliare all'incedere di un serpente,
ma che
sembrò molto più simile a quello di un budino
lasciato al sole per
troppo tempo; Louis si cimentò in una capriola, durante la
quale
Eleanor temette seriamente di trovarsi single nell'arco di qualche
secondo; Liam si esibì in un'impressionate giravolta sulla
schiena,
con le gambe raccolte a uovo, che doveva essere un passo molto
“cool”, ma probabilmente solo se era fatto da un
vero ballerino e
non da quel meraviglioso ma poco aggraziato ragazzo, dato che il
risultato fu quello di un cimice girato sotto sopra che si muoveva in
preda al panico... Poi venne il turno di Zayn che lasciò
tutti i
presenti, da Louise, a Eleanor e Lou, passando per le fan e Mark,
assolutamente senza parole: sostenendosi sulle braccia muscolose,
fece girare le sue gambe come fossero un mulinello, per ben tre
volte. Dopo due secondi di silenzio attonito, l'intera arena fu
pervasa da un boato assordante di urla e il ragazzo di origini
pakistane venne sommerso da un intrico di braccia e gambe, quando i
suoi compagni di band gli saltarono addosso.
Era la terza volta che Kaylie
aveva la
possibilità di vederli esibirsi dal vivo ed ogni volta era
un'emozione nuova, non perché le situazioni fossero diverse
o loro
si sforzassero di più, ma per il semplice fatto che lei non
aveva
mai visto qualcuno divertirsi così tanto, in vita sua.
Quell'ora e
mezza di concerto era un concentrato di allegria, spensieratezza e
gioia di vivere che chiunque, anche il più scettico tra i
critici
musicali o il più accanito contestatore del loro successo,
si
sarebbe fatto prendere da tutta quell'euforia che i cinque ragazzi
trasudavano da ogni poro della pelle. Persino nei momenti di maggior
“allarme lacrima”, quando anche per loro diventava
difficile
trattenere le emozioni che magari si erano annidate nei loro cuori e
che le parole delle loro stesse canzoni liberavano involontariamente,
c'era un'atmosfera di amore che aleggiava dovunque: se a Niall
si rompeva la voce nel suo assolo di Little
Things, Harry
era subito pronto
a cantare la sua parte; se Zayn non riusciva a trattenere l'emozione
durante Summer Love,
Louis
si alzava per dargli una pacca sulla spalla e fargli sapere che loro
erano lì per lui; se Louis aveva
qualche
difficoltà con il testo della canzone, Liam era subito
pronto per
cantare i suoi versi...
Una verità era
palese a chiunque
guardasse quei cinque ragazzi saltellare in giro per un palco di
dimensioni mastodontiche: qualsiasi cosa potesse accadere loro
sarebbero stati lì, l'uno per l'altro, senza riserve, sempre
e
comunque. Erano arrivati fino a lì tutti e cinque assieme,
erano
stati trasformati da anonimi adolescenti inglesi (e irlandesi) con
grandi sogni, in uomini più o meno maturi che realizzavano i
sogni
di migliaia di persone in giro per il mondo. Calcavano i palchi delle
arene più famose sul pianeta; viaggiavano per ogni angolo
raggiungibile dei sei continenti; avevano venduto milioni di copie
dei loro album, salendo in vetta a qualsiasi classifica e battendo
quasi tutti i record della storia della musica; vedevano realizzarsi
il loro sogno, giorno dopo giorno... Ma niente avrebbe mai fatto
dimenticare loro come tutto fosse cominciato e come fossero ancora
quei cinque ragazzini che un giorno di tre anni prima cantarono una
versione acustica di Torn...
Louis,
Zayn, Niall,
Liam e Harry erano esattamente gli stessi scalmanati di
un
tempo, con lo stesso desiderio incontenibile di dare ogni singola
goccia di energia, contenuta nelle loro vene, sul palco di turno, per
regalare un'emozione unica alle persone che li ascoltavano... Che
fossero Simon e la sua vocal
coach o una folla di oltre ventimila persone...
Ormai mancavano poche canzoni
per la
conclusione del concerto e Kaylie si ritrovò a sorridere tra
sé e
sé sentendo le parole di ringraziamento che Liam stava
facendo, come
da scaletta: nulla di quello che diceva, però, suonava anche
solo
vagamente scontato, banale o forzato. Ogni grazie proveniva dal
profondo del loro cuore, dato che era grazie a quelle migliaia di
ragazze, ragazzi, padre e madri, zii e parenti vari, presenti al
concerto e a tutti quelli sparsi per il resto delle terre emerse, se
loro avevano l'opportunità di stare lì sopra. I
suoi occhi
brillavano esattamente come quando Kaylie lo scopriva ad osservarla
di nascosto, magari mentre lei era impegnata in qualche altra
faccenda... Solo in quel momento si rese conto pienamente di quanto
Liam amasse la sue fan: non era solo riconoscenza, quello era vero e
proprio amore, fatto di aspettative e speranze, promesse e impegni,
sorrisi e lacrime.
“A quanto pare
dovrò condividerlo per
sempre con altri indefiniti milioni di persone... Ma mi va
più che
bene, perché so che ognuna di esse ci tiene a lui e alla sua
felicità tanto quanto me...” pensò
Kaylie mentre i ragazzi si
lanciavano nella parte più movimentata dell'esibizione.
La prima volta che aveva visto
un loro
video, ormai quasi un anno prima, Kaylie aveva pensato che fossero
delle vere e proprie cavallette, dato che avevano la naturale
tendenza a saltellare per ogni parte del palco, avanti ed indietro
(alle volte anche sul posto se si contavano le acrobazie improvvisate
di Niall) pur di raggiungere il maggior numero possibile di fan.
E quando le note di Kiss
You cominciarono a diffondersi negli impianti
di
amplificazione della gigantesca arena, la ragazzi se li
ritrovò a
correre di qua e di là, come fossero seriamente impazzati.
La folla
era completamente in delirio.
-Take a look at what they
made!! (Guarda
un po' che cos'hanno creato!!)
Eleanor le stava letteralmente
urlando
nell'orecchio per cercare di sovrastare il frastuono che riempiva
l'atmosfera e Kaylie, dopo averci impiegato qualche secondo a capire
che cosa le stesse dicendo, la guardò con faccia alquanto
stupita,
non riuscendo a comprendere che cosa dovesse guardare e chi avesse
fatto cosa. Così, dopo aver alzato gli occhi al cielo a
causa della
poca perspicacia dell'amica italiana, Eleanor le indicò il
palco su
cui si stavano esibendo i ragazzi.
Fu allora che si accorse di
come,
arrivati a cantare il ritornello del loro terzo singolo, i suoi
cinque idioti preferiti stessero facendo, con tutti gli errori del
caso, ma anche con un impegno evidentissimi, la coreografia che lei
stessa aveva creato per quella canzone e postato su YouTube, ormai
secoli prima.
Si rivide lungo un luminoso
corridoio di
un lussuosissimo hotel di Londra, a notte inoltrata, con la musica a
palla e sette persone a cui insegnare quei passi che aveva pensato
giusto perché quella canzone gli metteva, ogni volta che
l'ascoltava, un'allegria istantanea. Ed ora erano lì,
riuniti nella
band più famosa sul pianeta, a cercare di riprodurre quei
passi che
lei stessa aveva messo insieme con un Niall e un Louis in primissima
fila, concentrati a dare l'input giusto agli altri componenti per non
perdere la sequenza dei passi, affiancati da un Liam sempre
più
divertito nel guardare le performance di Harry, posto vicino a lui.
Il riccio sembrava assolutamente determinato a non sbagliare neanche
una mossa, non fosse stato per la sua naturale scoordinazione
braccia-gambe che lo impediva parecchio nel suo intento. Infine,
c'era lui: l'uomo che amava ballare tanto quanto un acaro di polvere
potesse amare un panno Swiffer. Glielo si leggeva in faccia che stava
facendo la più grande fatica di tutta la sua vita,
soprattutto
perché non poteva nemmeno fare finta di niente ed
allontanarsi dal
gruppo, dato che migliaia di Directioners lo stavano guardando...
Eppure Zayn sembrava comunque stranamente felice di star a ballare
davanti al suo pubblico...
“Per quale dannata
motivazione Zayn
sorride mentre balla?! Ma soprattutto: perché diamine stanno
facendo
una versione semplificata della mia coreografia?!?!”.
Come se avesse capito che cosa
le stesse
passando per la testa, Lou le si avvicinò all'orecchio e le
urlò:
-Today
El helped them
to learn it!! That's why you couldn't come with them!!! (Oggi El li
ha aiutati ad impararla!! E' per questo che non potevi venire con
loro!!!)
Kaylie si voltò
verso Eleanor e la vide
ballicchiare, tutta concentrata sui ragazzi, per controllare che
facessero i passi corretti, fin quando non si accorse di essere
osservata e, voltatasi, le rivolse un sorriso mozzafiato di pura
gioia e soddisfazione.
Louise la stava salutando dal
lato destro
del palco, facendole cenni di approvazione. Mark e Lou continuavano a
ridere, contemplando che cosa, una ragazza sbucata fuori dal nulla,
avesse fatto su quei cantanti di fama mondiale.
Tornata a guardare i cinque
ragazzi che,
arrivati al secondo ritornello della canzone, avevano ripreso a
mostrare al mondo i loro passi di danza, Kaylie poté
percepire una
piccola goccia di felicità farsi spazio sulla sua guancia.
Perché altro non
poteva essere che
quello: una lacrima di felicità.
Per un'intera vita aveva
cercato di
appartenere a qualcosa, aveva provato ad individuare quale fosse la
sua vera casa, aveva tentato di identificare con l'etichetta di quale
gruppo potesse essere classificata... E in quasi vent'anni di vita,
non aveva mai trovato niente di tutto ciò, arrivando quasi a
pensare
che per lei non ci fosse posto su quel pianeta, o per lo meno, che
non ci fosse un posto giusto per lei...
Mentre, ora, stava osservando
in uno
stato di stupore quasi catatonico la sua nuova e vera famiglia:
avevano imparato i passi di quel balletto solo per lei, per fare una
sorpresa a lei. Che stesse pensando troppo in grande?? Decisamente
no, dato che ebbe la conferma ai suoi sospetti quando, terminato il
pezzo, Harry urlò al microfono:
-This is for you Kay!! Look
what you
did!!! (Questo è per te Kay!! Guarda che hai fatto!!!)
La salutarono tutti con la
mano e poi via
con un altro pezzo. Ma la mente i Kaylie era paralizzata su quanto
fosse appena accaduto e su che cosa significasse per lei.
“Sono a casa... Sono
finalmente a
casa...” questo pensiero si fece largo nella mente in
subbuglio
della giovane, facendole capire come si fosse sbagliata, all'inizio
di tutta quella straordinaria avventura, quando aveva pensato che
Londra fosse “casa sua”... Infatti, non era la
capitale inglese
ad averle fatto provare quel calore e quella sensazione di sentirsi a
proprio agio, che solitamente ti danno l'idea di aver trovato un
luogo da poter chiamare “casa”, bensì le
persone che vi
abitavano e che aveva avuto la possibilità d'incontrare.
Erano
Eleanor, Niall, Louis, Harry, Zayn,
Perrie...
Ma anche Louise, Mark, Amelia, Ethan,
Kate, Lou e,
soprattutto, Liam... Erano tutti coloro che le erano stati accanto
donandole un pezzo della loro vita da condividere e che non si erano
mai tirati indietro dal volerle bene, nonostante venisse da
chissà
dove e avesse chissà quale storia alle spalle. Erano loro ad
essere
diventati la sua nuova casa e dovunque ci fosse stata una di quelle
straordinarie persone, Kaylie ne aveva la certezza, si sarebbe
sentita accettata e amata.
Come quando sua madre, da
piccola, la
racchiudeva in un amorevole abbraccio, prima di lasciarle il bacio
della buona notte. Già, sua madre. Era così
lontana eppure non
l'aveva mai sentita così vicina come in quel momento: se era
giunta
a quella consapevolezza era stato solo ed unicamente grazie agli
insegnamenti di sua madre. Era stata quella donna straordinaria a
dirle come bisognasse non solo fidarsi del prossimo, dando la
possibilità a chiunque di stupirci ed anche di ferirci, a
volte, ma
soprattutto come fosse essenziale prestare attenzione alle persone
che ci circondavano, preoccupandosi anche dei loro sentimenti e
bisogni. Quando Kaylie ballava non lo faceva solo per sé
stessa,
anzi, il più delle volte pensava di stare a regalare quei
movimenti
e quelle emozioni che provava a chi la guardava, fossero state le sue
amiche o una platea di trecento persone... Lei voleva poter donare
loro tre minuti, mezz'ora, un'ora intera di serenità, una
sorta di
micro mondo in cui ogni preoccupazione, affanno, sofferenza, problema
potesse essere messo in angolo remoto della propria mente. Quando
aveva sentito per la prima volta la voce di Liam aveva pensato che
fosse la voce di un ragazzo che aveva ottenuto tutto dalla vita ma
che ancora sentisse la mancanza di qualcosa ed inizialmente non era
riuscita a capire bene di che cosa si trattasse. C'era riuscita solo
quando aveva scritto quel tweet: lei aveva bisogno di lui per essere
felice, ma lui aveva bisogno di lei per essere sereno...
Perché la
felicità, il più delle volte, è come
le montagne russe: instabile,
vorticosa e per nulla definitiva. Quindi spesso, il cuore, ha bisogno
di un po' di serenità per potersi riprendere da tutte quelle
emozioni forti ed essere pronto a sopportarne di maggiori, come una
sorta di porto sicuro a cui tornare... Ecco: Kaylie si sentiva e
sperava di essere il porto sicuro di Liam.
Sorrise quando le
lanciò un bacio,
sparendo in uno dei buchi in mezzo al palco, terminando così
il loro
concerto nell'affollatissima arena.
Mark le raggiunse per portarle
in
camerino dai ragazzi e, dopo qualche breve sosta per fare un paio di
foto, le due giovani donne arrivarono nel corridoio dove alcune fan
stavano aspettando il meet&greet.
Kaylie sorrise, ripensando a
quando, tra
quelle ragazze, c'era anche lei... Un'ondata di brividi la percorse
da capo a piedi.
-Kay...
Come in... It
will take a little while... (Kay... Entra... Ci vorrà un
pochino...)
Mark le fece cenno di entrare
in una
stanza adiacente al camerino dei ragazzi dato che l'incontro con le
fan avrebbe richiesto un po' di tempo. Solo allora Kaylie si accorse
che con loro c'era anche l'uomo misterioso che nel pomeriggio aveva
accompagnato lei, Niall e la costumista Karen a fare shopping.
“Io sono sicura:
questo tipo l'ho già
visto da qualche parte... Ma, allora, perché diamine non mi
ricordo
dove!!”. La ragazza si accorse di stare a fissare l'uomo
quando lui
le sorrisi bonariamente, conscio di essere sottoposto ad una
radiografia a raggi x. Kaylie abbassò lo sguardo,
imbarazzata, fino
a che non vide comparire un paio di scarpe scure davanti ai suoi
sandali, che occuparono tutta la sua visuale.
-Yes, you know me...
(Sì, mi conosci...)
Kaylie alzò la
testa, grata che
quell'uomo non le stesse dando della maleducata per averlo analizzato
da capo a piedi almeno venti volte con ben poca discrezione e che
avesse capito immediatamente quale fosse il problema.
-Nice to meet you again... I'm
Ben... Ben
Winston... We met each other last summer... You were working on a
holiday village, when I asked you for your references and about your
choreography on What Makes You Beautiful !! (Che
piacere
incontrarti di nuovo... Sono Ben... Ben Winston... Ci siamo
incontrati la scorsa estate... Tu lavoravi in un villaggio vacanze,
quando ti ho chiesto le tue referenze e della tua coreografia su
What Makes You Beautiful!!)
Kaylie ebbe la netta
impressione di star
per soffocarsi con la sua stessa saliva, tanto fu lo stupore quando
sentì le parole dell'uomo in piedi, davanti a lei. Ora
ricordava
tutto!!
“Lui è
quello che mi ha chiesto se
c'erano delle registrazioni della coreografia che avevo creato per le
Directioners del campeggio, per la serata del talent
show!! E
a cui ho dato uno di quei stupidissimi fogli su cui avevo scritto
nome, cognome e data di nascita!!! Ed io che avevo pensato fosse un
insegnate di scuole superiori, responsabile del club di
emarginati/amanti del teatro o un giornalista di qualche piccolo
giornale inglese... Oh mamma mia!! Ma quanto idiota ero?! E quanto lo
sono ancora: voglio decidermi a rispondergli??!!”.
Scosse la testa, per scacciare
il caos
che sembrava ronzarle incessantemente in testa, e porgendo la mano
all'uomo che le stava sorridendo, disse:
-Nice to see you again, Ben!!
I felt like
I've already seen your face, but I wasn't sure enough to talk to
you... Sorry... How are you? (Piacere di rivederti, Ben!! Mi sembrava
di aver già visto la tua faccia, ma non ero sicura
abbastanza per
parlarti... Scusa... Come stai?)
Ben- Quite fine, thanks... We
almost
finish the cut up, cause the movie will be out in less then three
weeks... So, I'm pretty excited!! (Piuttosto bene, grazie... Abbiamo
quasi finito il cut up, perché il film sarà fuori
in meno di tre
settimane... Quindi, sono molto emozionato!!)
-I'm sure it will be amazing!!
(Sono
sicura che sarà fantastico!!)
Ben- Yes, but we have to make
one last
scene to complete it... (Sì, ma dobbiamo fare ancora
un'ultima scena
per completarlo...)
-Which scene, if I can ask??
(Che scena,
se posso chiedere??)
Ben- Yours!! (La tua!!)
Le sensazioni che la pervasero
in quel
momento si potevano benissimo paragonare a quelle che aveva provato
quando aveva aperto Twitter dopo il primo contatto pubblico con Liam,
a quando aveva affrontato il red carpet del gala, a quando erano
uscite quelle foto assurde: terrore puro.
Perché diamine
doveva comparire anche
lei nel film?? Era entrata da poco più di quattro mesi nella
vita di
quella famiglia, non poteva rientrare in un progetto importante come
quello del film. Riguardava la loro vita negli ultimi tre anni e
mezzo, cosa poteva centrare lei con tutto ciò?!
Come se avesse letto nel suo
pensiero
(cosa che le fece sorgere il dubbio di essere veramente un libro
aperto per chiunque), Ben le disse:
-We want you to be in the
movie because
you are part of this family as much as any other of us!! And also
Liam wants you to be interviewed, so the world will understand
“how
much I care about her!!”... That's what he said... C'mon:
you're
moving on with him!! (Vogliamo che ci sia anche tu nel film
perché
fai parte di questa famiglia tanto quanto uno qualsiasi di noi!! E
anche Liam vuole che tu sia intervistata, così il mondo
capirà
“quanto tengo a lei!!”... Questo è
quello che ha detto...
Avanti: stai per andare a convivere con lui!!)
“Per quale astrusa
motivazione persino
il regista del film dove mio moroso è uno dei protagonisti
sa che
andremo a vivere assieme?? Giusto: questa è una famiglia ed
in
quanto tale tutti sanno tutto di tutti... Fortuna che sta mattina ho
trovato il tempo di chiamare mia madre, Marta e Denise per
aggiornarle, altrimenti chi sa che cosa mi avrebbero detto se lo
avessero scoperto per caso... Oh, ma che cavolo: sto veramente per
fare un'intervista per un film perché il mio ragazzo vuole
far
vedere al mondo quanto ci tiene a me?!?! Non penso di potercela
fare....”.
Kaylie ebbe la sensazione che
presto
sarebbe scoppiata, ma quello non era decisamente il momento giusto.
Poi le venne in mente un piccolo particolare di vitale importanza:
con ogni probabilità lei era già nel film.
-Ben...
Can I ask you
something?? (Ben... Posso chiederti una cosa??)
Ben- Of course you can...
(Certo che
puoi...)
-Did you film also during the
concert the
boys did in Verona?? (Avete girato anche durante il concerto che i
ragazzi hanno fatto a Verona??)
Ben- Yes, we did...
(Sì, certo...)
-And you also filmed some
interviews with
the fans outside the arena, didn't you?? (E avete anche filmato
alcune interviste con delle fan fuori dall'arena, vero??)
Ben- Yes... I'm not sure I'm
still
following you, Kay... (Sì... Non sicuro di star ancora a
seguirti
Kay...)
-I already am in the movie...
(Sono già
nel film...)
Ben- Wait: what?! Why should
you be
already in the movie?? (Aspetta: cosa?! Perché mai dovresti
già
essere nel film??)
-I was one of the fans which
were
interviewed that day... (Io ero una delle fan che sono state
intervistate quel giorno...)
Ben- Wait a minute... (Aspetta
un
minuto...)
Il regista si diresse verso
una poltrona
dalla parte opposta della stanza e, preso quello che Kaylie riconobbe
come un Mac, tornò a sedersi al suo fianco. Vedendo la
faccia tra il
preoccupato e il sorpreso dell'uomo sia Eleanor che Lou si erano
avvicinate ai due per poter capire che cosa stesse succedendo.
Lou- What's going on here?!
(Che sta
succedendo qui?!)
Eleanor- Kay, what's
happening?? (Kay,
che succede??)
Ben- Just wait a few
seconds...
(Aspettate solo qualche secondo...)
Dopo due minuti di
interminabile
silenzio, Ben proruppe in un'esclamazione di sconcerto talmente forte
che per poco Kaylie non tirò una testata in piena faccia a
Lou, che
si era seduta sul bracciolo del divano, accanto a lei.
Ben- What the hell!!! It's
really you!!!!
(Che diamine!!! Sei veramente tu!!!!)
-I told you.... (Te l'avevo
detto...)
Lou- What's happened?! Someone
can tell
me?! (Che è successo?! Qualcuno me lo può dire?!)
Ben-
Kay is one of the
fans that my crew interviewed outside the arena, in Verona!!! Wow....
That's pretty awesome!!!
(Kay è una delle fan che la mia crew ha intervistato fuori
dall'arena, a Verona!!! Wow... Questo è piuttosto
incredibile!!!)
Eleanor- This is what I call
destiny...
Kay, it's so romantic... (Questo è quello che io chiamo
destino...
Kay, è così romantico...)
Lou- So... You're gonna put
into the film
which of the two versions: Kay the anonymous Italian fan or Kay the
professional dancer, in a relationship with Liam, from One
Direction?? (Quindi... Che versione metterai nel film: Kay l'anonima
fan italiana o Kay la ballerina professionista, fidanzata con Liam
degli One Direction??)
Ben- I don't know... I think
that I'll
have to discuss with Louise and Paul about this... (Non lo so...
Credo che ne dovrò parlare con Louise e Paul...)
Già: per che cosa
voleva essere
ricordata? La testa di Kaylie cominciò a girare leggermente,
forse
per il caldo soffocante che aleggiava nella stanza troppo affollata o
magari per la sensazione che il punto di rottura fosse troppo vicino
e lei non riuscisse a trovare una via di fuga praticabile.
“Perché
sembra che le due cose debbano
per forza andare in direzioni opposte? Per quale maledetta ragione
non riescono a capire che io mi sento contemporaneamente entrambe le
cose?! Non ho mai smesso di essere quell'anonima ragazza italiana,
che ha dovuto nascondere e difendere le sua passione per una boy-band
inglese da tutti quelli che continuavano a criticarla!!
Sono
fiera di quello che ho fatto e non lo cambierei per niente al mondo
anche perché senza tutta quella fatica non avrei mai
conosciuto
Liam... E sì, sono anche una futura (tenendo le dita
incrociate)
ballerina professionista, ma questo non cambia nulla!!....”.
Kaylie
avrebbe tanto voluto urlare quelle parole per esprimere il caos
interiore che le era scoppiato dentro, ma sembrava che la sua bocca
si fosse fossilizzata, come per sopprimere quell'ondata di pensieri.
Come aveva però
avuto modo di constatare
negli ultimi due mesi, non era sola ad affrontare tutto
quell'incredibile viaggio e quindi non si sorprese più di
tanto
sentendo le parole di Eleanor:
-I
think that there
should be both the two aspects... I mean: Kay is the Italian fan of
the One Direction and the professional dancer and girlfriend of Liam
Payne... At the same time... They are parts of the same marvellous
person... (Penso che ci dovrebbero essere entrambi gli aspetti...
Voglio dire: Kay è la fan italiana degli One Direction e la
ballerina professionista, fidanzata di Liam Payne... Allo stesso
tempo... Sono parti della stessa meravigliosa persona...)
Le rivolse uno dei suoi
sorrisi carichi
di affetto e comprensione. Kaylie la ringraziò mimandole un thank
you con le labbra, chiudendo a chiave nel suo
cuore quelle
parole che le erano appena state rivolte.
Fortunatamente anche Ben
sembrò
convincersi della validità della teoria di Eleanor e,
rivolgendosi
di nuovo a Kaylie, sorridendole, le disse:
Ben -I think we can make it
work... Maybe
you could talk about that experience during our interview... Also
saying what has changed in your life in just five months... Yes, I
like it!!! Paul will be happy with that... (Credo che potremmo far
funzionare la cosa... Magari potresti parlare di quell'esperienza
durante l'intervista... Dicendo anche che cosa sia cambiato nella tua
vita in soli cinque mesi... Sì, mi piace!!! Paul ne
sarà felice...)
Benché il nodo allo
stomaco non
accennasse a sciogliersi, Kaylie prestò un po'
più di attenzione
alle parole dell'uomo seduto vicino a lei e si rese finalmente conto
di quello che aveva appena detto: lui conosceva Paul.
-Ben, do you know Paul?! (Ben,
conosci
Paul?!)
Ben- Of course, I do!!! He has
been
working with guys last year, while we were filming the first DVD...
(Beh, certo che sì!!! Lui ha lavorato con I ragazzi l'anno
scorso,
mentre filmavamo il primo DVD...)
“Domanda idiota
Kaylie, domanda
estremamente idiota!! Ma dico: hai il cervello in vacanza alle
Bahamas?!”.
-Yes... Sure... I mean, did
you talk
about me with him in the last... Well, in the last five
months??(Sì... Certo... Intendo, hai parlato di me con lui
negli
ultimi... Beh, negli ultimi cinque mesi??)
Ben- Okay... You got me!! I'm
the one who
talked to Paul about you... I told him about how good your
choreographies were, immediately after my holiday, but you lived in
Italy and it would be really tough to work with you from there... But
then you came to England and you were Liam's new girlfriend... Much
more easier!! (Okay... Mi hai scoperto!! Io sono quello che ha
parlato a Paul di te.... Gli go detto di quanto buone fossero le tue
coreografie, immediatamente dopo le mie vacanze, ma tu vivevi in
Italia e sarebbe stato difficile lavorare con te da lì... Ma
poi sei
venuta in Inghilterra ed eri la nuova ragazza di Liam... Molto
più
semplice!!)
La stretta allo stomaco si
fece
insopportabile, tanto da renderle difficile addirittura respirare, ma
di certo non poteva permettersi di scoppiare lì davanti a
tutti.
Voleva terribilmente che le braccia di Liam la stringessero come se
dovessero proteggerla dal mondo per farle capire che non sarebbe
annegata in quel mare di emozioni che la stavano sommergendo.
Non poteva farcela a
sopportare tutto
quel destino che sembrava volerle mostrate a tutti i costi quanto
nulla fosse dipeso da lei. Era come se il mondo le stesse dicendo che
tutto era già stato scritto e che nulla di quanto lei era
riuscita
ad ottenere le fosse arrivato per merito suo. D'altra parte non era
l'unica a pensarla così: tutte quelle ragazze là
fuori che
continuavano, imperterrite, a farle presente su Twitter, Tumblr,
YouTube e qualsiasi blog e sito presente su Internet che lei era
lì
solo in quanto “morosa di Liam James Payne” e non
di certo per
qualche qualità e qualche dono particolare, che lei poteva
possedere.
“Forse
hanno ragione loro... Io non lo
merito...”.
Hi
Sweethearts!!
Sono qui a postare questo capitolo, dopo
aver festeggiato il mio primo anno su EFP (vedere avatar che sono
finalmente riuscita ad impostare e prossima os che
pubblicherò nella
mia raccolta **)!!
Ma torniamo a noi: è un capitolo che si
può definire di alti e bassi... Da un lato tutto quel
fantastico
concerto, le attenzioni dei ragazzi, le parole di Eleanor e Lou... Ma
dall'altra parte i suoi demoni sono sempre ponti a tornare a galla
*sì, sono abbastanza fissata con Demons degli Imagine
Dragons *
So che alle volte potrebbe sembrare che
Kay sia un po' pesante e debole, ma penso che ognuna di noi dentro
abbia qualche paura, qualche insicurezza che sono così
radicate
nella nostra anima da diventare quasi impossibili da estirpare... Ma
ce la si fa, prima o poi... Bisogna solo continuare a combattere...
Spero che il capitolo vi abbia anche solo
fatto passere un quarto d'ora in tranquillità... Grazie per
aver
letto e per aver scelto questa storia... Siete speciali <3
P.S. * Si lambicca il cervello
domandandosi che cosa ne pensiate della storia e spera in una
recensione*
Lots Of Love <3
|
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Capitolo 22 *** Rock Me ***
Rock
Me
Era da così tanto
tempo che quel
pensiero non le sfiorava più la mente che quando le
balenò davanti
agli occhi, nella sua lampante veridicità, le fece male come
la
prima volta, tanto da toglierle il fiato.
Non riusciva più a
vedere quello che le
accadeva attorno, dato che uno spesso strato di lacrime stava andando
ad offuscare la sua visuale. Percepì in maniera lontana ed
ovattata
il tocco di una mano calda ed ambrata che si posava sulla sua spalla
e l'indagare di due occhi castani con venature dorate sul suo viso.
Le parole di Zayn sembravano essere attutite da una bolla di sapone.
Era tutto così
irrazionale: il
sentimento di oppressione che le comprimeva il petto; il pensiero di
non meritare nulla di tutto quello che aveva, dal lavoro dei suoi
sogni alle emozioni speciali che i ragazzi le avevano regalato; le
lacrime che si ostinavano a scendere sulle sue guance... Non sarebbe
dovuto succedere nulla di tutto quello, non le avrebbe dovute provare
quelle sensazioni, Kaylie lo sapeva bene, ma quando quella parte
insicura di lei tornava a galla per affondarla, tutto diventava
così
difficile... Non aveva importanza che ci fossero le persone migliori
al mondo al suo fianco, ad assicurarle che tutto sarebbe andato bene
e che loro ci sarebbero sempre stati... Sembrava non bastare mai,
nemmeno quello...
Zayn- I came in and I saw her
like
this... I don't know what's happened, I just run over you... (Sono
entrato e l'ho vista così... Non so che cosa sia successo,
ma solo
corso da te...)
Liam- Thanks Zy... She'll be
okay... Call
me Mark... (Grazie Zy... Starà bene... Chiamami Mark...)
“Perché
Liam sei così sicuro che
andrà tutto bene?? Anche io pensavo sarebbe andato tutto
apposto
dopo la storia delle foto ed invece?? Eccomi qui, di nuovo, a
piangere per colpa della mia parte insicura... A distruggere tutto
come al solito....”.
Liam- Don't leave me Kay...
I'm here....
Just: don't let yourself go... Stay with me... (Non lasciarmi Kay...
Sono qui... Solo: non ti lasciar andare... Stai con me...)
Le mise un braccio attorno le
spalle e,
dopo essersi rivolto ad un Mark appena arrivato di corsa, dicendogli
di non far avvicinare nessuno a loro due, si diresse, sorreggendola,
verso un corridoio deserto.
“Perché
Liam??... Perché??”. Kaylie
non trovava la forza per esprimerla a voce quella domanda, come se
quel buio avesse inghiottito anche le sue corde vocali. Stava
annegando e lo percepiva perfettamente... Forse nemmeno Liam
l'avrebbe salvata quella volta.
Il ragazzo si
appoggiò con la schiena
sulle fredde pareti bianche del corridoio, lasciando che il corpo
apparentemente privo di vita di Kaylie si adagiasse sul suo petto
ampio, coperto da una semplice maglietta bianca. Le braccia a
sorreggerle la schiena, intrecciate come il nodo dell'ancora di una
nave in mezzo ad un mare in tempesta: non poteva lasciarla andare,
lei doveva rimane con lui.
Kaylie aveva le braccia inermi
lungo il
corpo, la guancia destra giusto sopra il cuore palpitante di Liam, le
lacrime a rigare silenziose e micidiali il volto, per poi impregnarsi
nel tessuto leggero.
Continuava incessantemente ad
accarezzarle la schiena e a darle decisi e preoccupati baci sui
capelli.
Liam-
I'm here
Kay... I'm here with you... Just don't leave me, please... (Sono qui
Kay... Sono qui con te... Ma non mi lasciare, ti prego...)
Cos'era quella nota nella sua
voce??
Apprensione?? Ansia?? Non era forse lui quello che aveva paura di
perderla? Come poteva allora stare assieme a lei che rischiava di
essergli portata via da sé stessa, da quella parte che mai
l'avrebbe
abbandonata e che lei odiava con tutto il suo cuore... Quella parte
da cui lui le aveva promesso l'avrebbe difesa...
Liam- The
words you
whispered, I will always believe... You told me you'd be my last
first kiss... Stay here with me and keep the promise... (Le parole
che hai sussurrato, io ci crederò per sempre... Mi hai detto
che
saresti stata il mio ultimo primo bacio... Stai con me e mantieni la
promessa...)
Sicurezza.
Kaylie sentì
un'ondata di sicurezza
propagarsi come un uragano all'interno del suo corpo, dalle punte dei
piedi fino alle catene di insicurezza che impedivano al suo cuore di
amare liberamente non solo l'uomo spettacolare che la stava cullando
tra le sue braccia, ma anche sé stessa.
-My
last first kiss...
You will always be my last first kiss... (Il mio ultimo primo
bacio... Tu sarai sempre il mio ultimo primo bacio...).
L'aveva sussurrato, ma sapeva
sarebbe
bastato.
Liam-
Oh gush!! You're
here!! I love you Kay!! (Oddio!! Sei qui!! Ti amo Kay!!)
Non le lasciò il
tempo di rispondere che
le sue labbra sottili erano già poggiate a quelle carnose di
Kaylie,
mentre le mani a cui aveva affidato la sua intera vita, andavano a
incorniciarle il volto, come fosse un tesoro raro e prezioso.
“Come ho potuto
dubitare di lui, anche
solo per un singolo istante??... Lui ha la mia vita tra le mani e non
farà mai nulla per distruggerla...”.
Ci fu qualcosa in quel bacio
che lo rese
diverso da tutti quelli che si erano scambiati fino a quel momento:
era intenso non solo fisicamente, ma a livello di significato... Come
se le loro anime si stessero scegliendo ancora, come la prima volta,
rinnovando quella promessa che si erano fatte più di cinque
mesi
prima...
Fu allora che Kaylie si rese
conto di
essere in un corridoio di un'arena, dopo un concerto degli One
Direction, tra le braccia dello stesso ragazzo... Tutto come quando
il loro viaggio era incominciato, tutto come quando la sua vita era
letteralmente cambiata.
Sorrise sulle labbra di Liam,
il quale,
alzandole delicatamente il viso per far collidere le loro iridi
castane, la avvolse in uno sguardo carico d'amore che le fece
trattenete il respiro: tutte quelle ombre sembravano essersi nascoste
di fronte a tanta perfezione.
Liam- We I saw you with Lux,
this
afternoon, I thought you were the best thing has ever happened in my
life, besides meeting the guys... (Quando ti ho vista con Lux, oggi
pomeriggio, ho pensato che fossi la cosa più bella che mi
sia mai
capitata nella vita, assieme ad aver incontrato I ragazzi...)
Sparite.
Tutte quelle ombre che per
vent'anni di
vita avevano occupato una parte sempre più ampia del suo
cuore erano
completamente sparite all'udire le meravigliose parole di Liam. Lui
era il suo porto sicuro, lo scoglio a cui poteva sorreggersi durante
le tempeste, la persona che l'avrebbe ricondotta alla luce, sempre e
comunque...
-I
love you Liam... I
love you because you're the reason why I started to appreciate who I
really am... You're the one who loves me no matter what I do or
say... Liam you're the one I gave all my heart and I'll never regret
it... I don't care about what other people may say about me, cause
the only thing I really care is to have you here with me... Thank
you, Liam... Thank you for making me the aware woman I am now... (Ti
amo Liam... Ti amo perché sei la ragione per cui ho
cominciato ad
apprezzare chi sono veramente... Sei quello che mi ama
indipendentemente da quello che faccia o dica... Liamtu sei quello a
cui ho dato tutto il mio cuore e non me ne pentirò mai...
Non mi
interessa di quello che le altre persone possano dire di me,
perchè
l'unica cosa di cui mi importa veramente è averti qui con
me...
Grazie Liam.. Grazie per avermi reso la donna consapevole che sono
ora...)
Lo vide sorridere, appoggiando
la sua
fronte a quella di lei, assaporando il profumo dolce ed estivo che le
impregnava la pelle, e un pensiero che mai aveva attraversato la
mente di Kaylie in tutta la sua vita, la colpì con la sua
evidenza:
“Me lo merito... Mi
merito questo
ragazzo favoloso.. Mi merito le sue attenzioni speciali... Mi merito
il lavoro che mi sono conquistata con anni di fatica e di lacrime...
Mi merito un po' di felicità anche io...”.
Kaylie sentì il
cuore farsi più
leggero, come se avesse ricomposto anche gli ultimi pezzi che erano
sfuggiti alle amorevoli cure di Liam, per tornare ad essere quello di
quando era piccola, colmo di ottimismo e di amore da donare al mondo.
Si accorse, con la coda
dell'occhio, che
un ciuffo fluente di capelli corvini si stava affacciando all'inizio
del corridoio, cercando di attirare la loro attenzione.
-Ehi, Zayn....
Liam si voltò verso
di lui alle parole
della ragazza e, cingendo con una braccio muscoloso il fianco di
Kaylie, si diresse verso l'amico, che sembrava avere stampata sul
volto la stessa faccia preoccupata che aveva quando si era accorto
della situazione di crisi che si stava sviluppando sotto i suoi
occhi, pochi minuti prima.
Zayn- We'd like to go to a
club and have
some fun... Just to chill out... You're in?? (Ci piacerebbe andare in
un club e divertirci un po'... Giusto per rilassarci... Ci state??)
Liam guardò Kaylie
per un secondo, come
se volesse essere sicuro al mille per cento che stesse bene: adorava
tutte quelle attenzioni, benché non fosse mai stata una tipa
molto
sdolcinata e nemmeno dipendente da qualcuno. Ma tra l'essere
dipendenti da qualcuno ed amare una persona, Kaylie aveva scoperto
esserci un'abissale differenza, e lei si riteneva fortunata per aver
la possibilità di sperimentare la seconda.
Kaylie- We're in... Let's
dance all night
long!!(Ci stiamo... Balliamo tutta la notte allora!!)
Liam si diresse verso
l'allegra
combriccola che li stava aspettando davanti la porta del camerino,
mentre Kaylie rimase indietro con Zayn: doveva dirgli qualcosa che
sapeva essere giusto dire il prima possibile.
-Zy... I just want to thank
you... You
know... For what you did before... (Zy... Volevo solo ringraziarti...
Sai... Per quello che hai fatto prima...)
Zayn- Don't mind about it,
Kay...
Whenever you need, I'm here... (Non ci pensare Kay... In qualsiasi
momento hai bisogno, io sono qui...)
Si chiese come potessero
essere tutti
così tremendamente belli, probabilmente non era nemmeno
umanamente
possibile e forse neppure permesso dalla legge, eppure quel sorriso
timido ma sincero che Zayn le lanciò, la lasciò
senza parole.
Raggiunsero gli altri e,
subito sentì le
mani di Niall sulle sue spalle, mentre le chiedeva all'orecchio se
andasse tutto bene, domanda a cui Kaylie rispose con un cenno
affermativo della testa.
Si diressero al locale
sovraffollato
dove, dopo qualche attimo di scompiglio, riuscirono a raggiungere il
privé per dare avvio a quella serata di puro relax e
divertimento.
Niall e Louis, benché il secondo fosse controllato a vista
da
Eleanor, diventarono allegri dopo appena due cocktail, cominciando a
ballare in un modo alquanto scomposto e altamente divertente,
costringendo spesso la povera ragazza inglese a fare il ripieno di un
panino umano, formato dai due amici. Il riccio era a pochi passi da
loro, impegnato con una ragazza che sembrava non veder l'ora di poter
urlare al mondo di essersi strusciata sul corpo quasi perfetto di
Harry Styles. I loro sguardi si incrociarono per una frazione di
secondo e Kaylie vi scorse qualcosa che la lasciò perplessa:
che
fosse frustrazione quella??
Un Zayn, in trepidante attesa
dell'arrivo
della sua amata bomba di energia, meglio conosciuta con il nome di
Perrie, previsto per l'indomani, era impegnato nel tentativo di
tenersi alla larga dalla miriade di modelle presenti nell'area
riservata, che sembravano seriamente intenzionate a mangiarselo in un
sol boccone con gli occhi e non solo. Fu proprio quando una di queste
si avvicinò pericolosamente alla bocca del ragazzo ormai
sfiancato
da tutte quelle insistenze, che Liam si congedò da Kaylie
per
poterlo andare a salvare, dato che nemmeno la tattica del
“non-ti-degno-di-uno-sguardo-evapora-all'istante”
sembrava
funzionare.
Era concentrata a guardare
quel
salvataggio in diretta, quando due mani grandi ed avvolgenti si
allacciarono davanti al suo mento, non dopo che un paio di braccia
muscolose e tatuate si furono appoggiate pesantemente sulle sue
spalle. Se solo fosse stata un poco più mingherlina, con
ogni
probabilità Kaylie avrebbe ceduto sotto quel peso morto che
le era
piombato addosso, ma fortunatamente Madre Natura l'aveva dotata di un
apparato scheletrico piuttosto robusto.
Non aveva bisogno di altro per
capire a
chi appartenessero quelle braccia, ma si sentì
più sicura quando,
alla fioca luce del locale, riuscì a scorgere uno dei
tatuaggi: era
una piccola croce sull'incavo tra pollice e indice.
“Un giorno o l'altro
dovrò chiederli
il significato di tutti questi chilometri di inchiostro che ha sul
corpo...”.
Harry-
Hey,
Kay...
Era indubbiamente ubriaco e il
fatto che
non si decidesse a spostarsi da quella posizione piuttosto scomoda,
dati gli svariati centimetri di altezza che li differenziavano, rese
palese anche il fatto che non riuscisse più nemmeno a
sorreggersi
stabilmente sulle sue stesse gambe magre. Kaylie decise di essere lei
a voltarsi verso quel ragazzo che la incuriosiva parecchio. Si era
sempre chiesta che cosa passasse veramente nella testa di Harry ogni
volta che si fermava a contemplare qualcosa o qualcuno, gesto che gli
aveva visto fare più e più volte da quando
l'aveva conosciuto.
Persino quando rispondeva non solo alle domande degli intervistatori,
ma anche a quelle dei suoi amici, le sembrava sempre che ci mettesse
un'eternità, come se la sua attenzione fosse focalizzata su
altro
invece che sulle parole che stava dicendo.
-Hey, Harry... Are you okay??
(Hey,
Harry... Stai bene??)
Doveva praticamente urlargli
nell'orecchio, mentre con le braccia tentava di sorreggerlo, meglio
che poteva, per la schiena. Lui sembrava non voler togliere le
braccia da attorno il collo di Kaylie.
Quando si allontanò
di un poco per
guardarlo negli occhi si rese immediatamente conto che qualcosa non
andava: perché le sembrava di scorgervi delle tracce di quel
dolore
che lei ben conosceva e che quella stessa sera aveva fatto bella
mostra di sé con tutti loro??
Harry non riusciva a parlare,
forse
perché troppo brillo o perché quanto avrebbe
voluto dire gli
risultava troppo difficile da confessare.
Decise di lasciare da parte le
parole per
quella sera e di concentrarsi sui fatti: spostò le sue mani
sulle
scapole dell'imponente ragazzo di fronte a lei e lo strinse in un
abbraccio che sapeva di comprensione, di fiducia e di affetto
incondizionato. Kaylie sentì la testa di Harry cadergli
pesante
sulla spalla e le braccia tatuate stringere ancora di più le
sue
spalle. Forse avrebbe pianto se non fossero arrivati Liam e Zayn
trionfanti, dalla loro operazione di depistaggio-modella-molesta.
Liam chiese se andasse tutto
bene e, dopo
che il ragazzo riccio si fu slacciato da quell'abbraccio
inaspettatamente profondo, Kaylie disse:
-Yes!! I wanna dance!! Who
comes?! (Sì!!
Io ho voglia di ballare!! Chi viene?!)
Harry
le
rivolse un timido sorriso, che fece appena intravvedere quelle
fossette su cui il mondo intero sembrava concentrarsi ogni qual volta
lo vedesse ridere.
“Qui c'è
decisamente qualcosa che non
mi convince... Non mi sfuggirai Mr Styles... “. Per Kaylie
era
diventata una sorta di sfida capire che cosa diamine passasse per
quella mente misteriosa, come lo era stato con Denise agli inizi,
quando ancora doveva conquistarsi la piena fiducia della ragazza, e
per ottenere una confidenza ci volevano almeno due estenuanti giorni
di chiacchierate intensive.
Trascorsero il resto della
nottata a
ballare come matti, dato che anche il panino ambulante formato da
Louis, Eleanor e Niall si aggiunse in breve tempo. Per la seconda
volta da quando aveva scoperto i ragazzi, Kaylie ebbe modo di vedere
le spettacolari mosse di danza di Zayn, che a dire il vero, se non
c'era nessuno a curarsi più di tanto di quello che lui stava
facendo, risultava essere piuttosto sciolto nei movimenti.
Rientrarono in albergo alle
tre di notte,
il che implicava solo una cosa: le quattro ore di autobus che li
aspettavano l'indomani mattina, le avrebbero trascorse tutti dormendo
come ghiri. Kaylie già si immaginava Niall che minacciava di
morte
Zayn, che sicuramente avrebbe voluto aprire le tendine dei finestrini
per fare entrare un po' di luce, maledicendo il giorno in cui il
pakistano aveva assunto l'abitudine di diventare una persona
mattiniera.
Liam non le lasciò
il permesso di
dormire da sola così, dopo una doccia veloce,
tornò in camera del
ragazzo per affondare il corpo stanco tra quelle braccia accoglienti.
Tutte le emozioni della giornata si facevano sentire in ogni singola
cellula del suo corpo, che desiderava con tutta sé stessa di
abbandonarsi alle braccia di Morfeo. Accoccolata contro quel petto
marmoreo, le mani di Liam a tracciare linee immaginarie sulla sua
schiena coperta da una leggera canottiera e la sua voce calda a
cantare dolcemente qualche canzone che non riuscì ad
identificare,
Kaylie si lasciò andare ad un sonno pieno di sogni, che si
rese
conto, non potevano superare in alcun modo la bellezza della
realtà
che lei stava vivendo.
Il mattino dopo furono
svegliati da
Taking Over Me dei
Lawson
:poteva anche essere diventata la ragazza di uno
dei quasi
ventenni più famosi sul pianeta, ma la sua sveglia non si
cambiava.
Lei e gli acuti di Andy Brown
di prima
mattina andavano più che d'accordo. Forse non si poteva dire
lo
stesso di Liam, che dopo la serata di Gala aveva qualche riserva nei
confronti della band inglese, ma la cosa non la preoccupava
più di
tanto, dato che su quel punto era assolutamente irremovibile. Si
preparano in fretta per poter fare colazione con tutti i ragazzi e
poi partire alla volta di Chula Vista.
Quando però uscirono dalla camera sentirono dei
rumori
provenire dal fondo del corridoio, vicino alla stanza di Lou. Non
ebbero il tempo di chiedersi che cosa fosse tutto quel trambusto di
prima mattina, che una fluente chioma biondo platino fece la sua
comparsa da dietro la porta della parrucchiera, cominciando ad urlare
a squarciagola. Per poco a Kaylie non si bloccò il respiro
in gola:
quella meraviglia di donna, portatrice sana di felicità, che
avevano
battezzato con il nome di Perrie, le stava letteralmente correndo
incontro per poterla soffocare in un abbraccio da record.
Perrie- Kay!!!
-Perrie!!!
Perrie- Oh my God!! You look
so good!!!
How are you?! (Oh mio Dio!! Stai benissimo!!! Come va?!)
-I'm fine, thanks!! Wow: you
become more
and more beautiful every time I see you!! (Sto bene, grazie!! Wow: tu
diventi sempre più bella ogni volta che ti vedo!!)
Perrie stava per ribattere a
quel
complimento ma fu interrotta dallo sbattere di una porta e da due
braccia che sommersero entrambe le ragazze, lasciando loro ben poca
possibilità di respirare.
Eleanor- You're here!! (Sei
qui!!)
Eleanor era sostanzialmente
corsa fuori
dalla stanza e si era gettata su di loro, facendo ridere tutti i
presenti per quella scena di isterismo femminile. Louis era
praticamente spanciato a terra che rideva assieme a Niall, il quale
probabilmente non pensava che tre soli esemplari di sesso femminile
potessero fare tutto quel caos.
“E si che fanno le
pop star in giro per
mezzo mondo...” pensò Kaylie mentre si liberavano
da
quell'intreccio di braccia ed affetto. Con la coda dell'occhio
poté
vedere Zayn contenere a stento un sorriso di pura felicità:
era
indubbio il fatto che quel ragazzo si sentisse leggermente perso
senza Perrie al suo fianco, come se la motivazione per sorridere in
maniera sincera fosse troppo lontana da lui, per permettergli di
farlo. Non che non scherzasse con gli altri ragazzi o non si godesse
quell'immensa fortuna che si erano guadagnati, ma lo faceva con il
pensiero sempre rivolto a quella ragazza che era riuscita a
conquistarlo con il suo lato estroverso e le sue buffe vocine.
In quel momento furono
interrotti dalla
voce squillante di Louise che li avvertiva dell'imminente partenza:
quel viaggio sarebbe stato un vero incubo, considerato che l'autobus
avrebbe ospitato i ragazzi e le tre ragazze. “Praticamente
una
squadra di calcio a cinque con riserve...”. Quel pensiero
fece
ridere Kaylie tra sé e sé ripensando a quando
aveva giocato a
calcio con loro in un soleggiatissimo parco londinese.
Liam- Why are you smiling??
(Perché stai
sorridendo??)
-Cause I'm feeling like the
luckiest
person in the world at the moment... (Perché mi sento come
la
persona più fortunata del mondo al momento...)
Liam le scoccò un
bacio sulla fronte,
stringendola forte a sé, per dirigersi poi verso l'imponente
vettura
che li avrebbe accompagnati nella seguente tappa di quel tour
mondiale.
Kaylie non ebbe il tempo di
sedersi
affianco a Eleanor e Perrie per fare qualche chiacchiera assieme, che
Ben la intercettò dicendole che dovevano fare l'intervista
esattamente in quel momento, poiché altrimenti non ce
l'avrebbero
fatta con i tempi di montaggio per l'uscita del film. La ragazza
avrebbe avuto qualcosa da obbiettare, dato che non era assolutamente
pronta per fare quell'intervista, a maggior ragione perché
era
vestita nella maniera più normale possibile e i suoi
capelli, quella
mattina, avevano scelto l'opzione “random”. Ma la
faccia
apprensiva e implorante del regista le fecero dimenticare qualsiasi
preoccupazione estetica, tanto che in meno di cinque secondi si era
creato il silenzio attorno a loro, mentre una telecamera ed un
microfono si erano posizionati a pochi centimetri dal suo volto.
Nel bus c'era un'atmosfera
irreale: tutti
sembravano essere in attesa di sapere che cosa avrebbe risposto
l'ultima arrivata alle domande circa quella strampalata famiglia.
Erano tutti lì,
seduti attorno a lei, in
piedi dietro la telecamera, gli occhi puntati su di lei. Eppure
Kaylie non si sentiva minimamente sotto pressione, anzi, stare sotto
quegli sguardi la faceva sentire apprezzata e importante, come se le
stessero ribadendo ancora una volta come lei fosse la benvenuta. Ben
le fece qualche domanda su come avesse conosciuto Liam e già
questo
avrebbe fatto sognare e piangere più di qualche Directioner
al cinema, lo sapevano tutti, dato che le stesse Eleanor e Perrie
sfoderarono degli occhioni lucidi da far invidia a Mortino di
Madagascar.
Poi passò a
chiederle come fosse
cambiata la sua vita da quando tutto quello era cominciato, dicendo
che avrebbero visto l'intervista che lei stessa aveva rilasciato
quella sera, prima del fatidico concerto. Kaylie si rese conto che
nessuno, eccetto Ben, le due ragazze e Lou, sapeva della storia
dell'intervista che aveva fatto fuori dall'Arena di Verona, e quello
che scorse negli occhi di Liam fu uno stato di confusione ed
eccitazione che mai prima gli aveva visto: anche lui stava prendendo
coscienza di come il destino avesse letteralmente giocato con loro. O
di come la loro buona stella li avesse aiutati all'inverosimile. Ben
stava aspettando una risposta: che cosa avrebbe risposto a quella
domanda?? Com'era cambiata la sua vita dall'inizio di quel viaggio??
Le parole uscirono da sole, come l'acqua da una sorgente di montagna:
le bastava guardare quei volti per sapere esattamente che cosa dire.
-My
life has become
marvellous... I mean: really, really close to be perfect... Not just
because now I have the possibility to travel all over the world, see
them live much more than before or experience Jason's driving... (La
mia vita è diventata meravigliosa... Voglio dire: veramente,
veramente vicina all'essere perfetta... Non solo perché ora
ho la
possibilità di viaggiare per tutto il mondo, vederli live
molto più
di prima o sperimentare la guida di Jason...)
Ci furono delle risate di
sottofondo, che
Ben avrebbe volentieri soffocato con le sue stesse mani, e Kaylie
abbassò per una attimo il volto, sentendo quello che le
parve
imbarazzo, salirle alle guance.
“Grazie al cielo non
arrossisco...
Grazie!!” pensò, per poi alzare di nuovo la testa
ed incrociare il
suo sguardo prima con quello di Liam, poi di
Louis, di Eleanor,
di Perrie, di
Niall, di Zayn, di Louise,
di Lou, di Mark
ed infine quello di Harry...
Sì, ora stava
parlando per lui...
-I feel the luckiest person on
this
planet because I've had the chance to meet them... These incredible
five guys, with all their weirdness and overwhelming energy... With
their deep and sincere love for each other... And all the people
around them, such as Louise, Mark, El, Perrie, Lou.. This has been my
greatest chance... They made me understand that in this world there
will always be someone to talk to and to relay on... It's just
impossible to feel alone when someone of them is around... They
accepted me as if I were here from the beginning... They made my life
full of love... Thank you guys... ( Mi sento la persona più
fortunata su questo pianeta perché ho avuto la
possibilità di
conoscere loro... Questi cinque ragazzi incredibili, con tutte le
loro stranezze e la loro travolgente energia... Con il loro profondo
e sincero affetto l'uno per l'altro... E per tutte le persone che gli
stanno attorno, come Louise, Mark, El, Perrie, Lou... Questa
è stata
la mia più grande occasione... Loro mi hanno fatto capire
che in
questo mondo ci sarà sempre qualcuno con cui parlare e su
cui
contare... E' semplicemente impossibile sentirsi soli quando uno di
loro è nei paraggi... Mi hanno accettato come se fossi stata
qui
dagli inizi... Hanno reso la mia vita piena di amore... Grazie
ragazzi...)
Non ce l'aveva fatta: delle
pesanti
lacrime si stavano ammassando agli angoli dei suoi occhi e vedere lo
sguardo pieno di orgoglio e di amore che si era stampato sul
meraviglioso volto di Liam, non l'aiutava per niente.
Fortunatamente, a risolvere il
problema
del rischio inondazione, ci pensò Louis,
che all'urlo di:
-Group's hug!!!!! (Abbraccio
di
gruppo!!!!!)
Fece scatenare l'inferno.
Tutti i ragazzi
si alzarono improvvisamente da dove erano seduti e si lanciarono
letteralmente su Kaylie, seguiti a ruota da Eleanor
e Perrie, rischiando di far schiantare a terra i poveri malcapitati
del cameraman e del microfonista. Lo spazio, all'interno del bus, era
veramente ristretto ma questo non li bloccò minimamente
dall'ammucchiarsi sopra Kaylie, cercando di fagocitarla in un
abbraccio che non avrebbe mai dimenticato in vita sua.
Erano degli idioti??
Sì, con ogni
probabilità sì, ma erano indubbiamente i suoi
idioti preferiti.
Il resto del viaggio trascorse
relativamente tranquillo: le ragazze ciaccolarono del più e
del
meno, di come fossero trascorsi quegli ultimi periodi in cui erano
state lontane; Niall, dopo una
rumorosa
penichella, tartassò di domande quel
pover'uomo di Jason,
mentre era alla guida (“Seriamente: quel ragazzo è
interessato
troppo alla vita degli altri e poco alla sua...”); Liam
rispose a
qualche centinaio di fan su Twitter;
Louis
tentò invano di spiegare a Zayn come funzionasse l'ultima
app che si
era scaricato sull'Iphone, che a sua detta era “una figata
pazzesca”... Harry,
invece, guardò fuori
dal finestrino tutto il tempo, cuffiette sulle orecchie e RayBan a
coprirgli i meravigliosi occhi.
Seguendo le indicazioni di Louise,
Kaylie, Eleanor e Perrie furono lasciate in hotel, con lo
staff che si sarebbe occupato delle valige dei ragazzi, Lou,
Lux e Tom. Degli
intervistatori
impazienti li stavano aspettando agli studi della radio locale,
così
come schiere celesti di fan li stavano sicuramente attendendo sotto
quel cocente sole californiano.
Lasciate al loro destino, le
tre giovani
donne decisero di dedicarsi a qualche trattamento di bellezza che
rimediarono nel bagno del lussuosissimo albergo, finendo per
rievocare nella mente di Kaylie le scene di allegria incontenibile
che aveva vissuto con loro due mesi prima, mentre gli angeli della
bellezza di Louise si preoccupavano di farla diventare una donna
dall'aspetto impeccabile. Stavano tranquillamente parlando di
argomenti scottanti, come “quanti ragazzi hai avuto in tutta
la tua
vita??” e “qual'è il miglior bacio mai
dato??”, quando
Eleanor fece un'affermazione che attivò i
radar da psicologa
mancata di Kaylie.
Eleanor- Probably Hazza would
answer that
the best kisser of all times was his mum!! (Probabilmente Hazza
risponderebbe che la miglior baciatrice di tutti i
tempi è sua mamma!!)
-And why?? (E
perché??)
Eleanor- Because every time we
bump into
this kinda of talks he always says the same thing: his true love is
just his mum, Anne... (Perchè ogni volta che ci imbattiamo
in questo
tipo di conversazioni, lui dice sempre la stessa cosa: il suo vero
amore è sua mamma Anne...)
Perrie- It's a little bit
strange... I
mean I also love my dad like no other man on this Earth, but it's
different... My best kiss is absolutely the first one with Zayn, not
the one my dad gave me before falling asleep!! (E' un pochino
strano... Intendiamoci, io anche amo mio papà come nessun
altro uomo
sulla terra, ma è diverso... Il mio bacio migliore
è sicuramente il
primo con Zayn, non quello che mio papà mi dava prima di
addormentarmi!!)
-Oh... Sweetie!! The best was
the first
with her actual boyfriend... C'mon Perrie: you know you don't have to
lie with us!!! (Oh... Che dolce!! Il migliore è stato quello
con il
suo attuale fidanzato... Avanti Perrie: lo sai che non devi mentire
con noi!!)
Perrie- But it's true!!! It
was so
undercover and passionate... (Ma è la verità!!!
E' stato così
nascosto e passionale...)
Eleanor- Oh yes!! You were Eva
Kant and
he was Diabolik... (Oh sì!! Tu eri Eva Kant e lui
Diabolik....)
Perrie lanciò un
cuscino in piena faccia
ad Eleanor, che si
sporcò
irrimediabilmente di crema verdastra per il viso: risero senza
ritegno per i successivi cinque minuti abbondanti. Solo quando Kaylie
riuscì a smettere di piangere per le troppe risate, disse:
-Did you notice something
wrong with him,
lately?? With Harry, I mean... (Avete notato qualcosa di sbagliato
con lui, ultimamente?? Con Harry, intendo...)
Eleanor- Well... Maybe the
fact that he
didn't kiss anyone last night at the club made me think, but maybe
he's just tired... (Beh... Forse il fatto che non abbia baciato
nessuna l'altra notte al club mi ha fatto pensare, ma forse era solo
stanco...)
-Yes... Maybe... Anyway: now
you made me
too curious... Tell me everything about that first unbelievable kiss
with DJ Malik!!! (Sì... Forse... Comunque: ora mi hai
incuriosito...
Dimmi tutto sul tuo primo ed incredibile bacio con Dj Malik!!!)
Quando uscì dalla
camera di Eleanor era
ormai quasi tempo di prepararsi per il concerto: quella sera era il
turno di Perrie per vedere in azione il suo meraviglioso e timido
fidanzato, che sicuramente avrebbe cantato ogni singola nota solo per
lei.
Appena si fu chiusa la porta
alle spalle,
l'attenzione di Kaylie fu catturata da dei movimenti verso la
metà
del lunghissimo corridoio che conteneva tutte le loro camere.
Seduto
sulla moquette
a fantasia rossa e panna, con le imponenti spalle appoggiate al muro
chiaro e le gambe distese ad occupare tutto il passaggio, c'era
Harry. Ma non era da solo:
giusto sopra le
sue ginocchia era seduta una sorridentissima Lux, vestita con un paio
di pantaloncini fucsia ed una magliettina bianca piena di strass
dello stesso colore dei pantaloni. Due splendidi codini biondi
sobbalzavano ad ogni salto che Harry
le
faceva fare per suscitare maggiormente quella risata così
cristallina.
Kaylie
si bloccò a
poca distanza da loro, come rapita da quella scena: era possibile che
quel ragazzo così premuroso e sereno fosse lo stesso che la
sera
prima l'aveva guardata con uno sguardo colmo di un dolore che lei
conosceva fin troppo bene?? Voleva capire, anzi no, doveva capire che
cosa stesse succedendo a quel ragazzo solitamente solare, per lo meno
in apparenza, ma che sembrava sempre celare una qualche
verità
nascosta, che nessuno pareva avere il diritto di carpire.
Si avvicinò a
quella visione quali
celestiale, dato che entrambi i due protagonisti di quella scena
erano di una bellezza strabiliante, ed aspettò che lui si
accorgesse
della sua presenza. Quando lo fece, le rivolse un semplice sorriso,
come se sapesse che prima o poi sarebbe arrivata, e le disse:
Harry-
Would you like to play with us?? (Ti andrebbe di giocare con noi??)
-I'd love to... (Mi piacerebbe
tanto...)
Kaylie si sedette dalla parte
opposta
dell'ampio corridoio, anche la sua schiena appoggiata al muro fresco
e le la gambe incrociate davanti a lei. Lux si precipitò da
lei,
sedendosi in braccio suo, con il pupazzetto con cui stava giocando:
era un'adorabile zucca arancione.
Harry- A Dutch fan gave it to
Louis...
(Una fan danese l'ha regalata a Louis...)
Kaylie si chiese per quale
motivazione
glielo stesse dicendo, ma vederlo lì seduto, con le braccia
appoggiate stancamente sulle lunghe gambe, giocando distrattamente
con alcuni braccialetti, le fece capire che la cosa giusta da fare
era stare lì ad ascoltare semplicemente qualsiasi confidenza
o
banalità sarebbe uscita da quelle labbra carnose.
Si sistemò i
capelli non più ricci
ancora una volta, prima di convincersi a parlare di nuovo. Nel
frattempo la bimba continuava a ridere e a giocare con la sua zucca,
mettendole in testa i lunghi capelli di Kaylie, per farla diventare
una femminuccia “like me”, come continuava a
ripetere con la sua
vocina squillante.
Harry- Isn't she beautiful??
(Non è
bellissima??)
-Yes, she is so sweet...
(Sì, è così
dolce...)
Harry- I mean: she can't
lie... She's too
young to know the need to lie... Cause sometimes you need to lie, or
not?? (Voglio dire: lei non può mentire... E' troppo giovane
per
conoscere la necessità di mentire... Perché
qualche volta hai
bisogno di mentire o no??)
Non rispose, perché
sapeva che Harry non
stava cercando delle risposte in quel momento, ma solo un paio di
buone orecchie capaci di ascoltare quanto avesse da dire e non solo
di sentirlo.
Harry- Lately I found myself
thinking
about how many times I lied in the last three years and a half...
They're so many times, Kay... How is it possible??... (Ultimamente mi
sono ritrovato a pensare quante volte io abbia mentito negli ultimi
tre anni e mezzo... Sono così tante volte, Kay...
Com'è
possibile??...)
Come se avesse capito che il
suo amico
grande avesse bisogno di lei, Lux si alzò dalle gambe di
Kaylie e,
con in braccio la sua zucca arancione, si diresse verso le braccia
aperte di Harry, che la fece rannicchiare sul suo petto accogliente.
Rimasero in silenzio per cinque minuti buoni, dove il solo rumore a
dare segno della loro presenza era lo sfregarsi della mano di Harry
sulla testolina bionda di Lux, i baci che ogni tanto le lascia sulla
fronte e il respiro che si faceva sempre più pesante della
bambina.
Quando il più giovane dei ragazzi parlò di nuovo,
lo fece con un
piccolo angioletto beatamente addormentato in un caldo abbraccio.
Harry- Sometimes it feels like
it's all
false... I mean how other people think I am... And, at the end, I
almost start to believe to what they say... That I'm the womanizer,
the one who changes girlfriend as his underwear, the one
who
is the most romantic and the most flirty of the band, at the same
time...The one who should be in love with Louis and have a
relationship with a random-girl of the moment... C'mon... I'm none of
those things... But they're so sure, that sometimes I guess it's
really all my fault if they think that stuffs about me... Maybe I
accidentally lied for my entire life... And look at her: she still
trusts me, so much to fall asleep in my arms... (Alle volte sembra
che sia tutto finto... Intendo come le altre persone pensano io
sia... E, alla fine, io comincio quasi a credere a quello che
dicono... Che sono uno sciupafemmine, quello che cambia ragazza cone
la sua biancheria intima, quello che è il più
romantico e il più
piacione della band, allo stesso tempo... Avanti... Io non sono
nessuna di queste cose... Ma loro ne sono così sicuri, che
alle
volte credo sia sul serio tutta colpa mia se pensano queste cose su
di me... Forse ho accidentalmente mentito per tutta la mia vita... E
guarda lei: lei si fida ancora di me, così tanto da
addormentarsi
tra le mie braccia...)
“Allora è
questo il problema... Non sa
più nemmeno lui chi è...”.
-You know what's the cutest
things kids
can do?? (Sai qual'è la cosa più bella che I
bambini possono
fare??)
Il verde degli occhi di Harry
si riversò
su di lei, mostrandole solo tanta amarezza e stanchezza per tutta
quella situazione. Eppure sembrava seriamente interessato a sapere
che cosa ne pensasse Kaylie.
-They can understand whom to
put they
trust to with just one look... Because they're so pure and without
any kind of prejudices... And she trusts you, Harry... (Loro possono
capire di chi fidarsi solo con uno sguardo... Perché sono
così puri
e senza alcun tipo di pregiudizio... E lei si fida di te, Harry...)
Harry- But world isn't made
all of little
kids... (Ma il mondo non è fatto tutto di bambini piccoli...)
-No... But if one little kid
believes in
you, I think it's enough... People outside can say everything they
want... Maybe I'm the latest person who can teach you this, but
remember that there's just one thing which is really important: you
have to know who you are... A singer, a good-looking guy, a careful
son and brother, a faithful friend... A devoted and loving future
father... (No... Ma se un solo bambino piccolo crede in te, penso sia
abbastanza... Le persone fuori possono dire tutto quello che
vogliono... Forse io sono l'ultima persona che può
insegnarti
questo, ma ricordati che c'è una sola cosa che è
veramente
importante: tu devi sapere chi sei... Un cantante, un bellissimo
ragazzo, un figlio e un fratello attento, un amico fidato... Un
devoto e amorevole futuro padre...)
Sapeva perfettamente di aver
toccato un
tasto molto delicato per Harry, ma Kaylie voleva a tutti i costi
fargli capire come le maschere che il mondo gli aveva affibbiato non
dovevano in alcun modo minacciare la meravigliosa persona che lui era
veramente. Voleva fargli capire che le persone che gli stavano vicine
sapevano perfettamente chi lui fosse, potevano vedere e apprezzare
pregi e difetti, debolezze e punti di forza e Kaylie si sentiva
fortunata per aver avuto quella possibilità.
Harry la guardava con
un'espressione
indecifrabile dipinta sul volto: che avesse osato troppo??
Harry -Liam is a lucky guy...
You know
always what to say... How do you know that I'm gonna be a good
father?? (Liam è un ragazzo fortunato... Tu sai sempre che
cosa
dire... Come fai a sapere che sarò un buon padre??)
-Guys why do you keep asking
me how I
know all those things about you?! They're so obvious for everybody
except for yourselves!! You got a lot of love to give away Harry, but
you still have to find the right way to do it... And maybe also the
right person to give it to... (Ragazzi, perché continuate a
chiedermi come so tutte queste cose su di voi?! Sono così
ovvie per
chiunque eccetto che per voi stessi!! Hai un sacco di amore da donare
Harry, ma devi ancora trovare il giusto modo per farlo... E forse
anche la giusta persona a cui donarlo...)
Gli sorrise e lo vide
ricambiare quel
semplice gesto. Aveva ragione di nuovo sua mamma: un sorriso
può
veramente far cambiare non solo la giornata ma anche la vita di
qualcuno, l'importante era farlo con il cuore, con l'anima, con la
parte migliore di sé stessi.
Harry- You're a special
person, Kay...
Thank you.... (Sei una persona speciale, Kay... Grazie...)
-You're welcome... Thank you
for letting
me see the “real” Harry Edward Styles... (Di
nulla... Grazie per
avermi lasciato vedere il “vero” Harry Edward
Styles...)
Il ragazzo scosse la testa,
nascondendo
un ghigno soddisfatto, ma la testa di Kaylie era già da
un'altra
parte.
“Sono una persona
speciale...”. Non
era la prima persona che glielo diceva, anzi, negli ultimi cinque
mesi se l'era sentito dire più volte che in tutta la sua
intera
vita, ma stranamente in quel momento non sorse spontanea nella sua
mente la risposta “Sì... Come no...” che
solitamente le balenava
in testa.
Per la prima volta in
vent'anni di
esistenza su quella superficie per tre quarti liquida e per un quarto
solida, Kaylie si sentiva straordinariamente degna di
quell'aggettivo.
Possibile che le sue
prospettive fossero
cambiate così radicalmente in così poco tempo?
Possibile che cinque
ragazzi avessero avuto la capacità di portare un tale
sconvolgimento
nella sua vita?? Sì, era più che possibile, ma
non perché fossero
la boy band più famosa del momento, ma per le straordinarie
persone
che erano... Delle persone che le avevano messo davanti agli occhi
quelle che erano le sue qualità, le sue
possibilità, le sue doti
innate che per anni aveva cercato di nascondere sotto un pesante
strato di insicurezze e di paure, senza permettere loro di brillare
come ora stavano finalmente facendo. Non solo con la danza, ma anche
come persona: mai, un anno prima, si sarebbe immaginata a parlare di
paternità e relazioni affettive con un ragazzo inglese
(“Va
bene... Forse non è solo un semplice ragazzo inglese...
Magari è
pure il diciannovenne più desiderato del pianeta, ma questi
sono
dettagli al momento...”)e che questo la ringraziasse per la
persona
“speciale” che era.
Daniel non l'aveva mai fatto.
Non le aveva mai detto grazie
per tutti i
consigli sentimentali che gli aveva dato in quattro lunghissimi anni
di amicizia, non gli aveva mai sentito pronunciare la parola
“speciale” se non vicino al risultato di qualche
partita di
calcio o in seguito ad una serata con la sua ragazza.
La mente di Kaylie fu distolta
temporaneamente dai suoi pensieri, quando vide Harry alzarsi e dirle
che avrebbe accompagnato Lux da Lou e che poi sarebbe andato a
prepararsi per raggiungere l'arena in cui quella sera la magia si
sarebbe verificata. Kaylie gli disse che sarebbe arrivata di
lì a
poco e che dicesse a Lou di tenersi una mezzoretta libera, dato che
le ragazze volevano avere tutte la stessa acconciatura per quella
serata.
Rimasta insolitamente sola,
nel bel mezzo
di quel lunghissimo corridoio, Kaylie riprese il filo dei suoi
pensieri e si rese conto che non aveva più avuto notizie di
Daniel e
ne di nessun altro della sua vecchia compagnia da quando era entrata
a far parte di quella scapestrata famiglia. Aveva cercato di
spiegargli come stessero le cose, come lei non fosse assolutamente
cambiata rispetto alla migliore amica a cui lui confessava tutti i
suoi pensieri più nascosti... Ma non c'era stato verso di
renderlo
partecipe di quella sua nuova vita: era come se l'arrivo di Liam
avesse decretato la fine di ogni legame che c'era stato tra loro,
come se avessero reciso un fiore dalla terra, all'altezza della
corolla... La loro amicizia era morta alla stessa maniera. Ma era
stato lui a ragionare secondo banali pregiudizi, ancora un anno
prima, quando Kaylie aveva scoperto i ragazzi e li ascoltava di
nascosto in camera sua...
“Che sciocca che
ero... Nascondere ciò
che mi piaceva solo per paura del giudizio degli altri... Ora capisco
perché lo sguardo di Harry mi sembrava così
familiare: ero lo
stesso che avevo io prima di quel fatidico concerto....”.
Probabilmente aveva perso
qualcosa lungo
quel viaggio intrapreso con Liam: certe persone, alcuni legami, parte
della sua normalità, tutta la sua insicurezza cronica... Ma
aveva
acquistato ben altro: un'amore vero e profondo come pochi se ne
incontrano nell'arco di una vita, delle amicizie straordinarie capaci
di ricordarle che cosa volesse dire sentirsi apprezzati ed utili in
ogni singolo momento, delle esperienze che avevano reso la sua vita
assolutamente degna di essere vissuta.
Si alzò da terra e
si diresse verso la
camera di Lou: avevano un concerto a cui assistere che stava
aspettando solo loro.
Hi
sweethearts!!
Sono
qui per
aggiornare di nuovo e spero che questo capitolo vi sia piaciuto
almeno un decimo di quanto mi sono divertita a scriverlo io... Voi vi
direte: che cacchio ci trova di divertente in un capitolo del
genere?? Valida obbiezione a cui posso solo dire una cosa: non vedevo
l'ora che Kay parlasse da sola con Harry ** Non so cosa pensiate di
lui, ma per me ci sono stati dei momenti in cui si sentiva un po'
ingabbiato nelle etichette che il mondo continua, tuttora, ad
affibbiarli... E Lux, come avrete capito, mi piace da morire metterla
un po' dovunque... Quella bimba è adorabile...**
Che
altro dire, ah
sì... Sto incrociando le dita, sperando che non abbiate
trovato
banale né la parte di Kay e Liam nel corridoio né
la parte
dell'intervista... Me lo fareste sapere?? *per favore, per favore,
per favore.... =D *
P.S.
La settimana
dopo che io scrissi questo capitolo, vennero fuori le foto di Harry
in piscina con Lux e il video su Vine di lui seduto in mezzo ad un
corridoio identico a quello che io avevo descritto.... Ho preso paura
per le coincidenze, dico solo questo ^^
P.P.S
Grazie per
essere arrivate a leggere fino a qui e per
seguire/ricordare/preferire questa storia: siete speciali ** (non
solo per questo, logicamente =S)
Lots
Of Love <3
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Capitolo 23 *** Forever Young ***
Forever
Young
Erano
a Los Angeles da
due giorni. Il sole sembrava non aver intenzione di abbandonare quel
lembo di terra che si affacciava sull'Oceano Pacifico, come volesse
far risaltare l'oro di quelle spiagge il più a lungo
possibile, di
modo da lasciare un ricordo indelebile nella mente di Kaylie. Perrie
aveva deciso di rimanere con loro ancora per qualche giorno, con
immensa gioia di tutti, in maniera particolare di Zayn a cui sembrava
di vivere in un sogno: era palese che, alla fine, sarebbe tornata in
Inghilterra con loro. I ragazzi sembravano prendere tutto con molta
più vivacità ed energia del solito, come se tutte
quelle belle
ragazze in bichini, i locali super affollati in cui festeggiare e le
amicizie che stavano ritrovando dopo un anno di assenza, facessero
provare loro delle emozioni sempre nuove e travolgenti. Logicamente
questa cosa non valeva unicamente per i suoi cinque idioti preferiti,
ma anche per gli altri quattro pazzi che aprivano i loro concerti,
per la band che li accompagnava e per tutto lo staff che, dopo quasi
sette mesi di tour, aveva quasi completamente perso il senso della
realtà. Ogni giornata diventava un terno all'otto nel senso
che
nessuno di loro sapeva che cosa aspettarsi da quelle ore passate
assieme: scherzi, prese in giro, imprevisti, stranezze, giochi
infantili che si trasformavano in vere e proprie competizioni... Era
come vivere in un circo. E Kaylie aveva sempre amato i circhi. Erano
nomadi, senza fissa dimora, con la possibilità di conoscere
ogni
giorno un luogo nuovo, persone estranee con esperienze simili e
diverse dalle proprie, nuove concezioni di vita... Ma soprattutto
erano l'esempio perfetto dell'amore familiare. Non avendo radici
fissate in un posto preciso del mondo, chi ne faceva parte creava i
propri legami con chi condivideva quella sua stessa vita, in un
intrico di affetti solidi ed indistruttibili come un diamante
grezzo... E Kaylie, di legami forti come pietre preziose, ne aveva
costruiti parecchi in quella sua nuova famiglia. Anche con i ragazzi
che aveva conosciuto solo raggiungendo la band in tour. Era per
quello che ora si trovava nascosta dietro un muro dello Staples
Center, con in mano un enorme gavettone pieno d'acqua, Ashton,
Michael, Luke, Calum dietro di lei,
anch'essi
armati, e Josh che gli
diceva di tenersi
pronti e fare silenzio, con gesti di dubbia utilità e
chiarezza.
L'entrata all'arena era a pochi metri da loro e di lì a
qualche
secondo sarebbe stata solcata dai piedi enormi di Mr Louis
Tommo Tomlinson, completamente ignaro di quanto gli stesse per
accadere. L'obbiettivo era uno solo: vendicarsi del signorino per
tutte le volte in cui si era preso gioco di loro e fargli capire che,
ormai, aveva perso il suo status di “Pranker della 1D family”.
E, logicamente, bagnarlo come mai prima in vita sua.
L'unico a sapere del loro
piano era Zayn, ovvero la sola persona all'interno di quella band che
riuscisse
a mentire senza essere scoperto subito, come invece accadeva ogni
volta con Niall. Quel piccolo irlandese tinto non era capace di dire
una bugia nemmeno con la promessa di fargli mangiare
ininterrottamente a pranzo e a cena, per venti giorni, cibo
proveniente dal quello che lui si ostinava a chiamare
“ristorante”:
Nando's.
La
porta si aprì
leggermente, facendo uscire uno Zayn piuttosto tranquillo che
palleggiava con un pallone da calcio: meritava l'Oscar come migliore
attore protagonista per la sua perfetta interpretazione del ragazzo
rilassato. Si girò verso l'angolo dietro cui erano nascosti
lei e i
ragazzi, gli fece un cenno con la testa e si diresse vero la parte
opposta dello spiazzo, facendo finta di rincorrere il pallone. In
quel preciso istante, un paio di Vans nere comparvero sul cemento
antistante lo Staples Center, seguite da un paio di gambe nascoste
dentro delle bermuda informi nere e da un torace tutto tatuato,
appena celato da una canottiera bianca, ma ciò che rese
più felice
Kaylie fu vedere che, nonostante ci fossero trenta gradi all'ombra,
il piccolo Louis aveva indosso il suo adorato cappello di lana
bordeaux.
“Ci farà
a cubetti come la mortadella
appena l'acqua toccherà quel suo preziosissimo cappellino...
No,
aspetta: che Lou sappia che cosa sia la mortadella??”. I
pensieri
alquanto profondi di Kaylie furono interrotti dall'urlo di guerra di
Josh che stava letteralmente andando alla carica seguito a ruota
dagli altri, in perfetto stile “mandria di bisonti alla
riscossa/invasione delle scimmie assassine di Odissea nello
Spazio”.
Kaylie li seguì in quell'impresa da valorosi giustizieri
dell'orgoglio ferito, e quando si accorse che nessuno dei gavettoni,
che gli altri avevano lanciato, era riuscito a centrare il bersaglio,
che ormai sgambettava a velocità della luce per tutto lo
spiazzo
davanti l'arena, decise che quello era il suo momento.
Non aveva mai avuto una mira
nemmeno
vagamente decente, tanto che alle superiori veniva sempre scelta per
ultima quando si formavano le squadre, qualsiasi fosse lo sport in
questione, ma la cosa non l'aveva mai interessata particolarmente:
nessuno dei suoi compagni era mai stato anche lontanamente capace di
fare una spaccata, quindi erano sostanzialmente pari. Ora,
però, si
pentiva di non essersi impegnata di più durante le ore di
basket:
cercare di fare canestro avrebbe di certo migliorato la sua
precisione nel lancio. Eppure doveva provarci a tutti i costi e non
deludere i ragazzi che la stavano guardando con uno sguardo pieno di
speranza: era la loro unica possibilità.
Si
spostò verso Zayn
che teneva fermo il pallone con un piede dalla parte opposta rispetto
alla porta e ai ragazzi che avevano appena lanciato le munizioni. Si
mise alle sue spalle, facendogli cenno di fare finta di nulla e, come
se fossero legati da una connessione wireless,
il ragazzo si rivolse a Louis e gli fece segno di avvicinarsi per
stare al sicuro.
Nell'esatto istante in cui il
soggetto
dell'agguato fu abbastanza vicino, Kaylie sbucò da dietro la
figura
slanciata di Zayn e lanciò il suo gavettone arancione...
Nemmeno se avesse avuto un
mirino avrebbe
potuto fare di meglio: il palloncino era arrivato giusto sulla testa
di Louis e si era sfracellato in tutta la sua maestosa
liquidità sul
cappello e sulla faccia del ragazzo. Le goccioline cadevano
tranquille dalla sua barba incolta. Era semplicemente fradicio.
Ashton- Go girl!!! (Vai
così,
ragazza!!!)
Calum- Wow!!! That hurts!!!
(Wow!!!
Questo fa male!!!)
Josh- Go Kay!!! That's what I
mean!! (Vai
Kay!!! Questo è quello che intendevo!!)
Zayn rideva come un pazzo,
tendendosi la
pancia, mentre Kaylie faceva dei piccoli inchini di fronte alla folla
che la stava osannando, fino a quando...
-Kaylie Bella you better start
to run!!!!
(Kaylie Bella ti conviene cominciare a correre!!!!!)
Louis la stava guardando con
uno sguardo
omicida ed un ghigno maligno dipinto sulle labbra sottili: doveva
aspettarselo che la vendetta non sarebbe tardata ad arrivare.
Lo vide slanciarsi verso di
lei e Kaylie
ebbe appena il tempo di scansarsi prima che la mano grande del
ragazzo afferrasse per un soffio la sua camicetta senza maniche,
bianca.
Corse a per di fiato,
ringraziando
mentalmente Liam che l'aveva costretta a cominciare a fare un po' di
palestra non solo in vista del suo tour ma anche per reggere i ritmi
delle eventuali fughe da frotte di fan scatenate.
Nel frattempo erano usciti
anche Eleanor,
Perrie, Liam, Harry e Niall. Kaylie cercò di
individuare con
un'occhiata disperata chi potesse aiutarla in quella sua fuga ed una
sola persona era quella giusta: Niall.
Si fiondò alle
spalle del biondino che
la coprì con il suo metro e settantatré di
altezza e dolcezza.
Louis- Get out of my way,
Nialler... It's
between me and Mrs Kay!!! (Levati dalla mia strada, Nialler... E' tra
me e Mrs Kay!!!)
Niall- I can't... She helped
me with my
style... (Non posso... Mi ha aiutato con il mio stile...)
Louis- C'mon man!!! I'll let
you win the
next dance battle on stage!! (Avanti amico!!! Ti lascio vincere la
prossima sfida di ballo sul palco!!)
Niall- Mmm... Not enough...
(Mmm... Non
abbastanza...)
-Niall: you can't sell me this
way!!
(Niall: non puoi vendermi in questa maniera!!)
Louis- Okay... I'll give you
all my
sweeties and edible things fans are gonna give us!! (Okay... Ti
darò
tutte le mie caramelle e le cose commestibili che le fan ci
daranno!!)
Niall- I'm in!... Tickling??
(Ci sto!...
Solletico??)
Louis- Absolutely!!
(Assolutamente!!)
Kaylie ci provò ad
allontanarsi dalla
schiena di quel traditore che si era appena fatto comprare con
qualche banale caramella da Louis, ma le mani di Niall le strinsero i
fianchi facendola finire tra lui ed il ragazzo tutto bagnato dal sua
gavettone. Quattro mani cominciarono a farle il solletico facendola
dimenare come un lombrico in agonia sul vetrino di uno scienziato
pazzo. Le sue risate ed i suoi tentativi di ribellione non facevano
che aumentare il divertimento di quei due e l'intensità di
quella
tortura.
“Sì...
Questi due idioti non hanno
vent'anni, ne hanno quattro se tutto va bene!!”
pensò Kaylie
mentre finalmente riusciva a liberarsi dalla presa dei due bambini
troppo cresciuti e a rifugiarsi tra le braccia di Liam, che rideva
come un matto.
-Seriously: I can't understand
why you
get mad just with me and not with the others guys!! (Seriamente: non
capisco perché tu ti sia arrabbiato solo con me e non con
gli altri
ragazzi!!)
Louis- Because to tickle on of
them would
be a little bit strange... (Perché fare il solletico a uno
di loro
sarebbe stato un po' strano...)
Ashton- I'm offended, Louis...
(Mi sono
offeso, Louis...)
Luke- Me too... (Anche io...)
Louis
li guardò
e prima che potessero accorgersene si ritrovarono sommersi in un
abbraccio di quelli coccolosi, stile “Tommo in vena di
carinerie
verso il mondo”, cosa che non accadeva di certo di rado.
Ormai
persino Kaylie si era abituata a ricevere qualche abbraccio
inaspettato dal ragazzo , così, come se nulla fosse: alle
volte
sembrava seriamente dimenticarsi di essere uno dei ragazzi
più
desiderati sulla faccia del pianeta.
Ma questa era una cosa che
accomunava
tutti e cinque i componenti della band, tanto che, il giorno seguente
decisero di andare a fare un giro in yacht, lungo le coste della
penisola Californiana. Fortunatamente erano agevolati dalla
città in
cui si trovavano: Los Angeles ed i suoi abitanti erano abituati ad
avere a che fare con star internazionali, quindi il pericolo di
assalti incontrollabili di fan era relativamente basso. Era come se
stessero facendo una gita fuori porta in un giorno di festa: avevano
cibo e da bere a volontà, il sole e il vento dalla loro
parte, ma
soprattutto potevano godere della propria reciproca compagnia. A
Kaylie vennero in mente quelle innumerevoli feste di Ferragosto che
aveva trascorso in spiaggia oppure in un campo soleggiato, attorno ad
un falò, giocando a giochi idioti e guardando dei suggestivi
fuochi
d'artificio. Già: i suoi amici. Quelli che non si erano
più fatti
sentire dopo l'inizio della sua conoscenza con i ragazzi.
“Ci sto pensando un
po' troppo in
questi gironi... E' solo che mi sembra assolutamente incomprensibile
che qualcuno possa dirti cose come ti-voglio-bene,
sei-importante-per-me, la-tua-opinione-conta-più-di-tutte e
poi
sparire nel nulla più assoluto, neanche fosse caduto nel
Triangolo
delle Bermuda...”.
-Ehi, Kay?? Are you okay??
(Ehi Kay??
Stai bene??)
Zayn le era affianco e la
guardava con un
punto interrogativo stampato sulla faccia: era rimasta l'unica in
piedi, in mezzo alla barca, con ancora tutti i vestiti addosso.
Kaylie si riscosse dalla miriade di pensieri che continuavano a
ronzarle per la testa da dopo la chiacchierata con Harry e, dopo
essersi messa in costume (cosa che solo l'estate precedente l'avrebbe
messa in uno stato di panico ed agitazione da record considerati i
cinque meravigliosi pezzi di uomini che le giravano attorno e le due
fotomodelle mancate che li accompagnavano), si distese
sull'asciugamano vicino a Liam, con Eleanor alla sua destra, e Perrie
che faceva capolino oltre la sua spalla. Niall non era riuscito a
resistere più di tre secondi sotto il sole cocente della
California
ed era già seduto sotto un piccolo ombrellone, con la crema
protettiva spalmata su tutta la faccia: sembrava un enorme
marshmallow umano.
Louis aveva già una
birra in mano e
stava tentando di convincere a tutti i costi Harry a fare un tuffo
nel blu dell'oceano, ottenendo come risposta unicamente dei grugniti
di diniego da parte di un sacco di patate disteso su un asciugamano a
poca distanza da Liam, impegnato con il suo adorato Iphone.
Probabilmente se solo si fosse
degnato di
formulare una frase di senso compiuto non avrebbe dato il via libera
alla mente vendicativa di Mr Louis che, tra le cose che più
non
sopportava in assoluto, c'era sicuramente il fatto di non essere al
centro dell'attenzione. Dopo meno di cinque secondi, tanto che Kaylie
si chiese come avesse fatto a pensare una cosa del genere in
così
poco tempo, Harry era sommerso da una cascata di birra che gli colava
copiosamente sulla schiena. Si alzò di scatto imprecando
contro
qualsiasi cosa gli capitasse sott'occhio ed arretrò verso la
balaustra dello yacht. Louis continuava a minacciarlo con la
bottiglia, ormai mezza vuota, andandogli incontro con un ghigno
minaccioso sul volto. Liam capì le intenzioni di Louis e si
fece
consegnare l'iphone da Harry, che lo guardò un attimo
confuso.
Quando anche gli altri si accorsero di che fine avrebbe fatto il
signor ex riccioli d'oro e fossette da capogiro, cominciarono a
sogghignare sotto i baffi.
-Three... Two... One... Wet
Harry!!!
(Tre... Due... Uno... Harri bagnato!!!)
Zayn aveva fatto coincidere il
suo conto
alla rovescia con la rovinosa, nonché spettacolare, caduta
di Harry
fuori dallo yacht nel bel mezzo delle profondità dell'Oceano
Pacifico.
Louis non perse tempo e si
lanciò a sua
volta, facendo un tuffo da medaglia d'oro alle Olimpiadi, se mai
qualcuno avesse deciso di inserire la categoria “Tuffo
Più
Sgraziato”, rischiando peraltro di finire giusto sopra un
Harry
ancora sconvolto e boccheggiante. In meno di due secondi netti Niall
era uscito dal suo rifugio a prova di raggi ultravioletti e con
ancora la maglia addosso aveva preso la rincorsa per lanciarsi di
tutta fretta in acqua, sperando di dare un po' di sollievo alla sua
pelle già arrossata dal sole, ma Liam lo aveva acchiappato
per il
bordo della maglia, rischiando di farlo cadere di faccia, per tirarsi
su e batterlo sul tempo, buttandosi in acqua prima di lui.
Kaylie lo vide prendere lo
slancio e
tendere tutti muscoli per potersi inabissare nelle calde acque
facendo meno schizzi possibile. Quella pelle leggermente abbronzata,
così vicina al colore dell'ambra, i capelli sempre
più lunghi che
si scompigliavano leggermente con la fresca brezza che soffiava, quel
sorriso furbo e genuinamente divertito che lo rendeva così
simile ad
uno di quei principi delle fiabe Disney.
“Non mi
abituerò mai a quanto bello
sia... E se fosse tutto un sogno??? No... Decisamente no...
Altrimenti non vedrei questo...”.
Kaylie stava assistendo ad una
scena che
le parole avrebbero difficilmente potuto descrivere: Zayn, dopo aver
preso di peso un ancora shoccato Niall,
si
era gettato in mare con un urlo disumano, degno di Tarzan nei momenti
più selvaggi, finendo poi per giocare a schizzarsi e a
buttarsi
sott'acqua con gli altri quattro esseri, che comunemente venivano
definiti come “uomini”. In quel momento non
sembravano altro che
cinque bambini di quattro anni intrappolati nel corpo di cinque
ventenni. Si stavano divertendo come dei pazzi e le loro risate
risuonavano cristalline e spensierate nelle orecchie e nel cuore di
Kaylie, ma sapeva che non era l'unica ad essere affascinata da quella
scena di pura felicità: Eleanor
e Perrie,
in piedi accanto a lei, davanti la balaustra, avevano lo stesso
sguardo sognante.
Non poteva farci nulla: Louis,
Niall, Harry, Zayn e Liam erano la sua dose quotidiana di
gioia. Poteva suonare piuttosto banale, ma era come se ognuno di loro
avesse una caratteristica, un'attenzione, un sorriso, una parola
capaci di trasformare anche la giornata più cupa in
ventiquattr'ore
da vivere al massimo delle proprie possibilità... Rimanendo per
sempre giovani...
Louis- C'mon girls!! Come in!!
(Forza
ragazze!! Venite dentro!!)
Liam- Kay I know that you
want!! Jump
in!! (Kay so che lo vuoi!! Salta!!)
Niall- That was pretty
ambiguous, Liam...
(Questo era abbastanza ambiguo, Liam...)
Liam- Shut up Nialler!! I'm
not you!!!
(Ma taci Nialler!! Non sono mica te!!!)
Niall- What do you mean?! (Che
intendi?!)
Liam- This!!! (Questo!!!)
Liam saltò sulle
spalle del povero
irlandese facendolo inabissare nelle profondità delle acque
pacifiche, rischiando seriamente di rendere il mitico quintetto un
quartetto mancante del biondino di ordinanza.
Kaylie si voltò
verso le ragazze e, dopo
uno sguardo complice con Perrie, a cui seguì uno di terrore
di
Eleanor, prese per mano le sue meraviglie che erano al suo fianco e
con una breve rincorsa si ritrovarono sulla soglia della balaustra,
pronte a sfidare l'aria.
“Questa è
la felicità!!!” pensò
Kaylie mentre l'aria salmastra di Los Angeles le riempiva i polmoni e
l'acqua salata le bagnava la pelle, facendole provare dei brividi
incredibili...
Quando riemerse, due mani
calde la
presero per i fianchi e la condussero vicino a due labbra tutte da
baciare, cosa che Kaylie stava tranquillamente per fare fino a
quando...
Louis- Put her down!!!
(Buttiamola
giù!!!)
Due mani le schiacciarono le
spalle,
sobbarcandole con tutto il peso del corpo di uno dei ragazzi. No, non
di uno dei ragazzi, il corpo era quello di Harry,
il quale era tutto fuorché un fuscello, considerati i
muscoli che si
ritrovava. Gli occhi di Kaylie passarono dal vedere due labbra
sottili e rosee che la aspettavano ad un intrico di capelli (suoi),
mani (di Harry e Liam) e
addominali (di non
si sa chi) che si muovevano davanti a lei. Appena riuscì a
tirare la
testa fuori dall'acqua uno sguardo assassino colpì Harry
in tutta la sua ricciolosità bagnata, cosa che lo fece
fuggire a
nascondersi dietro a Niall,
il quale guardò
Kaylie piuttosto preoccupato per poi scambiare con lei un'occhiata
complice che voleva dire una sola cosa: Harry
è
finito.
Niall si girò e lo
blocco, prendendolo
per la schiena, mentre Kaylie, Liam e il resto dell'allegra brigata
continuava a schizzarlo, finché non fu costretto a chiedere
pietà.
-Zayn!! May I help you??
(Posso
aiutarti??)
Zayn si voltò verso
Kaylie: era appena
entrata sotto coperta, dove lui si era rifugiato ufficialmente per
prendere qualcosa da bere, ma sicuramente era lì per
nascondersi da
tutto il caos che c'era fuori. Kaylie non aveva mai capito molto di
quel ragazzo, cosa alquanto strana considerato che solitamente le
bastava uno sguardo per poter inquadrare le persone, eppure lui
sembrava un muro contro cui nemmeno un paio di occhiali con i raggi x
avrebbero potuto fare qualcosa, molto peggio di Harry.
Certo era che le sue parole di due giorni prima, ma soprattutto, il
suo aver capito prima di tutti che stava male e che l'unica cosa di
cui avesse realmente bisogno fosse Liam, l'avevano lasciata con un
domanda nella testa: chi era veramente Zayn Malik??
Zayn- Oh... Yes, thank you...
(Oh... Sì,
grazie...)
Si voltò nella sua
direzione
rivolgendole un sorriso splendido, per la sua semplicità e
per il
suo essere un vero e proprio regalo, che non veniva donato a
chiunque. Non perché sorridesse poco, ma perché
lo faceva solo con
determinate categorie di persone: Perrie, gli amici che conosceva da
una vita, quelli che conosceva da tre anni e mezzo e le fan.
Già, le
fan: non erano forse loro quelle che su ogni fanfiction
scrivevano che lui non sapeva nuotare??
-Zayn... Can you swim?? I
mean: before
you plunged into the sea so easily... (Zayn... Sai nuotare?? Intendo:
prima ti sei lanciato in mare così facilmente...)
Il ragazzo la
guardò prima un po'
stranito per la domanda con cui se ne era uscita, così
all'improvviso, mentre stavano tentando di soddisfare tutte le
richieste degli altri, poi rise, forse più tra sé
e sé che con
Kaylie, ma a lei non diede minimamente fastidio: era così
raro
vederlo a suo agio con qualcuno che non conoscesse.
Zayn- Yes, I can swim... Well
I manage to
tread water, but I think it's better than nothing... (Sì, so
nuotare... Beh me la cavo a galleggiare, ma credo che sia meglio di
nulla...)
-Absolutely...
(Assolutamente...)
“Devo trovare un
modo per farlo
parlare... O forse dovrei solo smetterla di volerlo far aprire con me
a tutti i costi unicamente per soddisfare la mia curiosità
morbosa
verso il mondo...”.
Zayn- Kay?? Are you okay??
There's
something you want to ask me?? (Kay?? Stai bene?? C'è
qualcosa che
vorresti chiedermi??)
“Basta, è
ufficiale: io sono un libro
aperto... Anzi, un libro illustrato per bambini di tre anni, quelli
gommosi... Più facili da capire di quelli non c'è
nulla...!!”.
Kaylie abbassò lo
sguardo verso il
bicchiere di succo all'ananas che stava riempiendo e, cercando di non
essere troppo brusca, diede libero sfogo alla sua curiosità.
-Zayn... How did you
understand that I
wasn't feeling fine, that day?? (Zayn... Come hai fatto a capire che
non mi sentivo bene, quel giorno??)
Il ragazzo dal ciuffo fluente
la guardò
per un attimo poi, riprendendo a riempire i bicchieri, le rispose
tranquillamente.
Zayn- You know: I didn't have
the chance
to talk a lot with you... Also because I'm not a very talkative
guy... But I saw how do you take care of Liam and the boys, but also
of Eleanor and Perrie... (Lo sai: non ho avuto la
possibilità di
parlare tanto con te... Anche perché non sono un ragazzo
molto
loquace... Ma ho visto come ti prendi cura di Liam e dei ragazzi, ma
anche di Eleanor e di Perrie...)
Al solo pronunciare il suo
nome, il volto
di Zayn si illuminò: quei due erano esattamente l'uno
l'opposto
dell'altra (per lo meno ad un occhio esterno), ma per questo erano
altrettanto perfetti assieme e l'amore che lui provava nei suoi
confronti si leggeva in ogni minimo gesto che le dedicava.
Zayn- And that day your gaze
was saying
that you were the one who need someone to take care of you... And
Liam was that someone... (E quel giorno il tuo sguardo stava dicendo
che eri tu quella che aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura
di te... E Liam era quel qualcuno...)
Forse
quel ragazzo non
parlava molto, forse valutava sempre attentamente le persone prima di
potersi fidare di loro, forse aveva tutto un mondo dentro che ci
teneva a riservare solo per coloro a cui teneva veramente, ma ora
Kaylie aveva capito perché Liam tenesse così
tanto all'amicizia di
quel bellissimo ragazzo di Bradford: ogni
suo attimo di silenzio era un attimo usato per prestare attenzione
agli altri.
Kaylie stava per ringraziarlo
di nuovo
per quanto aveva fatto, quando lo vide voltarsi verso di lei e
guardarla con uno sguardo serio negli occhi.
Zayn- I think that Liam is a
lucky guy...
You're a special person, Kay... In a good way, of course!! Take care
of him and if you need someone to talk to, I'm here... (Credo che
Liam sia un ragazzo fortunato... Sei una persona speciale, Kay... In
modo positivo, certo!! Prenditi cura di lui e se avessi bisogno di
qualcuno con cui parlare, io sono qui...)
-Thank you Zayn, I promise
that I will...
And you love as nobody before that lovely bunch of energy out
there... (Grazie Zayn, prometto di farlo... E tu ama come nessuno
prima quell'adorabile accumulo di energia là fuori...)
Zayn le sorrise in quel suo
modo tutto
speciale, con la lingua che spuntava dai denti candidi, per poi
abbassare la testa sulla birra che aveva appena stappato.
Appoggiò
entrambe le mani sul bordo del pianale di marmo e prese un profondo
respiro: sembrava stesse meditando su qualcosa di importante, come se
dovesse prendere una decisione radicale.
Zayn- I'm gonna propose to
her... (Le
chiederò di sposarmi...)
L'inglese non sarà
stata la lingua madre
di Kay, ma quella frase era assolutamente impossibile da travisare:
Zayn le aveva appena detto che avrebbe proposto a Perrie di sposarlo.
Kaylie si perse ad osservare
quegli occhi
profondi e pieni di sentimenti, che la stavano scrutando alla ricerca
di una qualche reazione.
Zayn- I've alredy told it to
the guys...
(L'ho già detto ai ragazzi....)
Si accorse di come quel
ragazzo non
avesse bisogno di alcun tipo di raccomandazione o di rassicurazione,
perché Zayn era fieramente e profondamente convinto di
quello che
stava facendo perché era altrettanto sicuro dell'amore che
provava
per Perrie. E Kaylie non poté che dire:
-Do you know that you're all
going to
wear pink and violet ties, right?? (Lo sai che indosserete tutti
delle cravatte rosa e violetto, vero??)
Entrambi si misero a ridere,
incuranti
dei bicchieri pronti sul bancone, fino a che uno stranamente
impaziente Niall non venne a reclamare il suo spuntino.
Quando si ridistese vicino a
Liam, sentì
una mano intrecciarsi con la sua, così girò il
volto verso quella
statua greca che stava risplendendo vicino a lei sotto il sole
californiano, sorrise vedendolo strofinare i loro nasi dolcemente,
per poi lasciarsi andare al sonno, sentendosi amata come mai prima in
vita sua.
Mancavano
due giorni
per tornare a Londra, così Liam e Kaylie decisero di
trascorrere
assieme più tempo possibile in quella città che
lei aveva sempre
sognato ma che mai avrebbe immaginato di poter visitare, soprattutto
mano nella mano con un ragazzo come lui. Ed era esattamente quello
che stavano facendo quel pomeriggio: Liam aveva appena finito
un'intervista ad una radio con gli altri quattro, ma alla mattina
aveva promesso a Kaylie che sarebbero andati a fare una passeggiata
lungo la Walk Of Fame, e poi
a cena “in
un posto speciale”. Si vedeva lontano anni luce che il
ragazzo
voleva a tutti i costi farle ricordare ogni singolo attimo della loro
relazione come un momento indimenticabile ed irripetibile, dato che
una volta, parlando, Kaylie gli aveva confessato che una delle sue
più grandi paure era quella che, quando fosse arrivato il
momento di
guardarsi indietro e di fare un resoconto della propria vita, non
avesse visto altro che rimpianti per parole non dette ed esperienze
non fatte... “Un po come i miei primi diciannove anni di
vita...”.
Si erano aggiunti anche
Eleanor, Louis e
Niall, dato che Harry sarebbe andato a trovare degli amici che non
vedeva da troppo tempo e Zayn aveva deciso di far compagnia a Perrie,
che finalmente era riuscita a decidere di che colore tingersi i
capelli, consigliata da una felicissima Lou, che finalmente poteva
usare qualche tinta che non fosse il biondo dell'irlandese.
Erano
scesi da pochi
minuti dalla macchina che li aveva accompagnati lì, con Mark,
Alberto e Mr Bread, ovvero altri due
ragazzoni
della sicurezza, a fargli compagnia, quando degli scatti incessanti
di macchine fotografiche, a pochi passi da loro, li fece voltare
tutti nella stessa direzione. Mark lanciò un'occhiata ai
ragazzi per
capire se gli desse fastidio, ma Niall fece cenno di no con la testa,
esprimendo il pensiero di tutti: in fin dei conti, quello faceva
parte della loro vita, del loro potersi esibire su un palco ogni sera
in una città diversa, davanti a migliaia di persone nuove
che
adoravano la loro musica e gli volevano bene.
Cominciarono a fare qualche
foto con
alcune delle stelle che Kaylie aveva sempre sperato di poter toccare
con mano: Michael Jackson, Etta James, Christina Aguilera... Le
sembrava di essere in paradiso. C'erano delle bancarelle ai lati di
Hollywood Boulevard su cui era esposta la merce più varia e
stravagante che avesse mai visto, così, quando Niall
comparve con
degli strepitosi occhiali da sole verde mela a forma di stella,
decisero ognuno di comprarne un paio. La gente si fermava a guardarli
incuriosita, ma non perché fossero i tre quarti degli One
Direction,
bensì perché stavano facendo delle foto assurde e
strampalate, con
degli occhiali adatti ai clown del circo, in mezzo ad una strada
gremita di persone. Se fossero stati i protagonisti di una tela di un
pittore del Cinquecento, probabilmente il quadro si sarebbe
intitolato “La Felicità: forme, colori e
sorrisi”.
“Sì:
sarebbe il titolo perfetto per
noi...” pensò Kaylie mentre aspettava con Eleanor
che i ragazzi
finissero di firmare degli autografi per un gruppo di ragazze molto
carine. Doveva ammetterlo le fan della band erano, nella maggior
parte dei casi, estremamente belle o comunque ben sopra la soglia
della categoria “carine”, ma nonostante questo la
sua attenzione
ricadeva costantemente sulle attenzioni e sui sorrisi che Liam
dedicava a loro: erano sempre pieni di gioia, di affetto e di
riconoscenza. Se c'era una cosa che nessuno di loro aveva dimenticato
era che tutto quello che avevano ottenuto lo dovevano solo ed
esclusivamente alla straordinaria dedizione delle loro fan ed il
fatto di ringraziarle in continuazione aveva ben poco a che fare con
le imposizioni dei manager (anche perché Kaylie avrebbe
proprio
voluto vedere Louise che tentava di imporsi su quei cinque
scapestrati), ma si rifaceva al profondo affetto che loro provavano
per quelle ragazze e bambine.
Le raggiunsero davanti un
locale molto
dimesso di Hollywood Boulevard che le ragazze avevano deciso come
luogo destinato per la loro cena, ma Liam stupì tutti,
scambiandosi
uno sguardo complice con Louis, dicendo:
-Sorry
girls,
but tonight it's all up to us... We're going to have dinner on the
beach... Zayn and Perrie are on their way, and Harry is already there
with some friends and the crew... (Scusate ragazze, ma stasera
decidiamo noi... Ceneremo sulla spiaggia... Zayn e Perrie stanno
arrivando, e Harry è già lì con alcuni
amici e lo staff...)
Quella meraviglia di uomo, che
era anche
il suo ragazzo, le lanciò uno sorriso divertito leggendo lo
stupore
sul volto di Kaylie: doveva tenerlo a mente più spesso che
se Liam
James Payne decideva di farti vivere ogni singolo istante della tua
vita come fosse l'ultimo, non c'era da star tranquilli.
La prese per mano e si
diressero, con gli
altri, verso la spiaggia, dove avevano organizzato una specie di
gazebo con tavoli coperti da tovaglie bianche, stracolme di vivande,
circondato da torce ancora spente.
Il sole stava scendendo lungo
la linea
d'orizzonte giusto quando furono arrivati tutti e Harry ebbe finito
il giro di presentazioni. Senza dire niente, Liam legò le
sue
braccia attorno la pancia di Kaylie, e la spinse avanti verso
l'oceano e quella distesa arancione in cui si stava tramutando il
cielo sopra la penisola californiana.
Quando l'acqua fresca
toccò i piedi di
entrambi, arrestò quella loro avanzata ed
appoggiò la testa sulla
spalla di lei: sentire il suo respiro profondo sul collo le dava gli
stessi brividi della prima volta, la stessa sensazione di aver
trovato il proprio posto nel mondo... Che fosse nel corridoio di
un'arena, lungo un red carpet, in una stanza d'albergo o su una
spiaggia californiana... Non aveva importanza: dovunque ci fosse
stato lui, lei sarebbe stata a casa.
-It's
perfect... (E' perfetto...)
Kaylie non aveva bisogno di
chiedergli
che cosa fosse perfetto: lo sapeva. Sapeva che si stava riferendo a
quel tramonto mozzafiato che si stava dipingendo davanti ai loro
occhi innamorati, tramutando ogni riflesso d'acqua in una cascata
dorata; al rumore smorzato delle chiacchiere e delle risate delle
persone a cui volevano bene, a pochi passi da loro; a quella leggera
brezza che faceva volare dolcemente i lunghi capelli castani di
Kaylie lontano dal suo collo, di modo che Liam potesse lasciarle dei
dolci baci sulla pelle nuda; a quel loro amore che sembrava diventare
ogni secondo più forte e coinvolgente, come se potesse
trasformarsi
nella fiamma stessa della loro vita... Ma forse, lo era già
diventato...
Liam-
I love
you... (Ti amo...)
-I
love you
too... (Ti amo anch'io...)
Liam- Are you still scared to
get old??
(Sei ancora spaventata di invecchiare??)
-No, if I can grow up with
you... (No, se
posso crescere con te...)
Liam- Don't worry, Kay...
We'll be
forever young... (Non ti preoccupare Kay... Saremo per sempre
giovani...)
Sì: sarebbero stati
giovani per
sempre... O almeno lo sarebbe stato il loro amore... E se anche i
loro corpi fossero invecchiati, si fossero raggrinziti e si fossero
poi spenti, nulla avrebbe impedito a quelle due anime gemelle di
amarsi ancora, fino alla fine del tempo...
Il giorno dopo era la loro
ultima
occasione di vedere la città di Los Angeles in tutto il suo
splendore, così decisero di dirigersi tutti e otto,
accompagnati da
Mark e altri ragazzi della sicurezza, su quella che era il simbolo di
quella città sempre viva: la collina su cui si stagliava la
maestosa
scritta “Hollywood”.
Dopo aver fatto qualche foto
alla vista
mozzafiato, che sicuramente sarebbe stata postata su Instagram da
Harry nel giro di due minuti netti, accettarono di buon grado la
proposta di Perrie: fare una foto tutti assieme su una delle lettere
dell'enorme struttura, con uno squarcio di quella città
speciale.
Salirono, aiutandosi l'un
l'altro, sulla
prima “O” e si misero in posa. Kaylie aveva
consegnato la
polaroid che aveva comprato appena arrivata a Los Angeles a Mark, di
modo che potesse scattargli una foto che diventasse immediatamente un
ricordo tangibile.
-Three... Two... One... Say
cheese!!!!
(Tre... Due... Uno... Formaggio!!!!!)
Erano sul loro aereo privato,
di ritorno
a Londra. Kaylie continuava a contemplare quel piccolo pezzo
incastonato di felicità, mentre con una mano accarezzava i
capelli
sempre più folti di Liam, che si era addormentato sulla sue
gambe,
aiutato dalla comodità esagerata di quelle sedute.
Non riusciva a fare a meno di
curvare le
labbra in un sorriso genuino, guardando quella foto: Zayn aveva in
spalla Perrie; Harry era seduto per terra, con le lunghe gambe a
penzoloni, giusto davanti le gambe di Kaylie, Liam sbucava tra la sua
testa e quella di Niall che era in piedi vicino a lei; Eleanor e
Louis erano seduti, con le schiene appoggiate alle ampie spalle di
Harry. E sorridevano... Sorridevano tutti...
-We're so freaking perfect,
aren't we??
(Siamo terribilmente perfetti, vero??)
Harry era sbucato alle sue
spalle e le
stava regalando quelle sue fossette speciali: finalmente lo vedeva un
po' più sereno. Fece un cenno di assenso e poco dopo lo vide
tirare
fuori l'Iphone per scattare una foto a Liam che dormiva beatamente su
di lei. Cercò di bloccarlo, ma tentare di fermare Harry
Styles
quando era colto da uno dei suoi attacchi di
“Instagrammite”
acuta era come cercare di contenere la felicità che Kaylie
provava
in quel momento: assolutamente impossibile.
Hi sweethearts!!
Lo
so: sto
aggiornando ad un orario improponibile, ma sono appena tornata a casa
dal cinema (P.S. Il Lato Positivo e Jennifer Lawrence sono
spettacolari **) e questo capitoletto era qui, bello pronto... Non
potevo non postarlo ^^ Non so bene cosa sia... O meglio, so che con
ogni probabilità è un ammasso di melassa e
coniglietti rosa, ma
credo che Liam e Kay meritino di avere dei bei ricordi da
condividere... Insomma: sono giovani, innamorati e più o
meno
famosi... Almeno qui, lasciatemi sognare un po' **
Detto
questo, è
doveroso un ringraziamento a tutte quelle che hanno preferito, scelto
o ricordato questa storia: avete una pazienza infinita a leggere e ve
ne sono altamente grata =D
Ora
mancherebbe
solo scoprire che cosa ne pensate del capitolo o della storia, ma
questo spetta a voi e alle vostre recensioni.... Forza, dai...
Compare persino un miracoloso Zayn Malik che parla e si confida...
-non avete idea della fatica per immaginare come possa essere avere
una conversazione con lui... Quel ragazzo mi stressa >.<-
Mi
dileguo...
P.S.
Se non ve l'ha
ancora detto nessuno in questa nottata/giornata: ricordatevi che
siete SPECIALI!!
Lots
Of Love <3
|
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Capitolo 24 *** Irresistible ***
Irresistible
Mentre Kaylie appoggiava il
primo piede
sul suolo londinese, si chiese che cosa avrebbe dovuto fare in quel
momento: avrebbe dovuto affittare una camera finché Liam non
fosse
stato pronto per accoglierla in casa sua? Tornare almeno un paio di
giorni in Italia, anche solo per salutare sua mamma e le ragazze e
prendere le cose che le sarebbero servite? Domandare al diretto
interessato se era ancora convinto della proposta che le aveva fatto,
dato che non ne avevano più parlato da quella sera sul tetto
del The
Venetian?
“Ma soprattutto: per
quale diamine di
motivazione il mio cervello non la smette di correre da una parte
all'altra come fosse impazzito??”. Sentì la mano
di Liam
intrecciarsi con la sua ed avvisarla che ad aspettarli fuori dal
gate, c'erano almeno cinquanta fan impazienti di rivedere i loro
idoli dopo due mesi di assenza da casa. Sentendo probabilmente il
tocco insicuro di Kaylie, la voltò verso di sé e,
guardandola negli
occhi, le disse con voce sicura:
-You
come with me... I
have to introduce you to my wonderful house!! (Tu vieni con me...
Devo introdurti alla mia meravigliosa casa!!)
Quello era decisamente un modo
stravagante per farle sapere che da quel momento in poi lei avrebbe
cominciato la sua relazione anche con “casa Payne”.
Le diede un
bacio veloce ma dolce sulle labbra e poi si diressero verso l'uscita,
dove le loro dita si sciolsero ma solo per permettere a Liam di
tornare tra le braccia delle uniche ragazze a cui Kaylie avrebbe mai
permesso di avvicinarsi: le sue fan. Ovvero quella parte del suo
lavoro che più lo faceva stare bene assieme al poter cantare
ogni
sera su un palco diverso. Eleanor e Kaylie si diressero verso la
macchina che le stava aspettando, dato che i ragazzi ne avrebbero
avuto per un bel pezzo, perdendosi ad osservare quel caos che stava
accadendo fuori dai finestrini oscurati. A Kaylie tornarono in mente
le Directioners italiane nei due giorni in cui la
band era nel
suo paese d'origine ed improvvisamente capì per quale
motivazione i
ragazzi ne fossero rimasti così impressionati: la dedizione
con cui
quelle bambine, adolescenti e giovani donne si “prendevano
cura”
dei loro idoli era assoluta e senza limiti. Ogni loro gesto, ogni
loro espressione, ogni loro parola era causa di sorrisi, lacrime e
sospiri che difficilmente qualche altro fandom avrebbe potuto
imitare. In quel momento Kaylie si sentì stranamente
orgogliosa di
essere italiana e avrebbe potuto giurare sulla sua collezione di
bigiotteria che era una cosa alquanto strana e per nulla usuale.
Sentì le porte dell'auto aprirsi e un Liam sorridente come
non mai
entrare in macchina, seguito da un Louis altrettanto emozionato.
Liam- It's so good to be
home!! And I
can't wait you to see my little paradise's corner.... (E'
così bello
essere a casa!! E non vedo l'ora che tu possa vedere il mio piccolo
angolo di paradiso....)
Dire che il termine utilizzato
da Liam
per descrivere il suo appartamento fosse alquanto riduttivo era dire
poco: quel posto non era solo un angolo di paradiso, quello era il
paradiso.
Era un enorme appartamento
open space con
pavimenti in parquet, mobili bianchi luminosissimi, una scala a
chiocciola in marmo che conduceva a due maestose camere da letto, una
sala da pranzo ampia abbastanza da farci mangiare tutti i ragazzi,
con rispettive fidanzate, amici e parenti. Ma ciò che
più colpì il
cuore di Kaylie, facendola innamorare all'istante di quel luogo,
furono le vetrate di proporzioni gigantesche che componevano tutta la
parete a sud del salotto, dando accesso ad una terrazza enorme e che
si affacciavano su una vista mozzafiato di una magica Londra al
tramonto e il piccolo giardinetto pensile che si sviluppava sopra il
tetto, dove Kaylie si immaginava già a scrivere e creare
coreografie, senza essere disturbata da nessuno.
“Oh mamma mia, la
mia immaginazione sta
galoppando un po' troppo.... Ma questo posto è
fantastico!!!”.
Kaylie non riusciva a smettere di fare giravolte su sé
stessa, nel
bel mezzo del salotto illuminato dalla luce aranciata di quel sole
che stava calando dietro le vicine case londinesi. Forse poteva
sembrava un'idiota, ma la cosa le importava ben poco: quel posto era
l'appartamento dei suoi sogni e nemmeno se avesse lavorato una vita
e, soprattutto, cercato per una vita, sarebbe riuscita a trovarne uno
di altrettanto perfetto.
Solo quando sentì
una risatina soffocata
provenire dalle sue spalle, si rese conto di un Liam appoggiato al
muro della cucina, con le braccia conserte, che la studiava con uno
sguardo diverso dal solito negli occhi.
Kaylie-
Why are you
laughing?! This place is awesome!!
You'd do the same if you always lived in a flat that was a quarter of
this!!! (Perchè stai ridendo?! Questo posto è
fantastico!! Tu
faresti lo stesso se avessi sempre vissuto in un appartamento che era
un quarto di questo!!!)
Liam- I was just wondering how
lucky I
am... (Stavo solo pensando a quanto fortunato sono...)
Sciolse le braccia muscolose
da quella
posizione da duro e, dopo essersi avvicinato a lei, in mezzo alla
stanza, le intrecciò attorno alla schiena di Kaylie,
portandola più
vicino a sé. Kaylie si chiese come fosse possibile che dopo
cinque
mesi sentisse ancora gli stessi brividi e lo stesso senso di
sicurezza che aveva provato in quel corridoio dell'arena, dato che
aveva sempre pensato che prima o poi quelle sensazioni sarebbero
sparite... Magari con il semplice scorrere del tempo... Ma niente:
quelle rimanevano lì a sorprenderla ogni qualvolta Liam la
sfiorasse. Forse era merito di quello straordinario ragazzo o, forse,
non era mai stata innamorata veramente prima di allora.
Liam- Looking at you, here, in
my flat...
Going around like a little girl at her birthday's party... In all
your beauty, your curiosity and your love for life... Made me
think... I saw you growing up so fast in the last five months and I'm
so proud of you Kay... I mean, when we first started all this mess I
didn't know anything about you, but that smile on your face... The
one I've just seen when you came in.... That made me believe you were
the one, who could bring a further smile in my life... Who could
complete it... So thank you, Kay for being the amazing girl you
are... And for being here with me... (Guardarti qui, nel mio
appartamento... Andare in giro come una piccola bimba alla sua festa
di compleanno... In tutta la tua bellezza, la tua curiosità
e il tuo
amore per la vita... Mi ha fatto pensare... Ti ho vista crescere
così
in fretta negli ultimi cinque mesi e sono così orgoglioso di
te
Kay... Voglio dire, quando abbiamo cominciato tutto questo casino,
non sapevo nulla di te, ma quel sorriso sul tuo viso... Quello che ho
appena visto quando sei entrata... Quello mi ha fatto credere che tu
fossi quella giusta, quella che poteva portarmi un ulteriore sorriso
nella mia vita... Che poteva completarmi... Quindi grazie Kay, per
essere la meravigliosa ragazza che sei... E per essere qui con me...)
Se un medico le avesse fatto
un
elettrocardiogramma in quel preciso istante avrebbe benissimo potuto
constatare il decesso di Kaylie già alle parole
“quanto fortunato
sono”. Tutto quello che era successo dopo, l'aveva vissuto
come
un'esperienza extra-corporea.
Guardava quel giovane uomo che
la stava
stringendo sempre più stretta a sé, dicendole che
era la causa del
suo “ulteriore sorriso” quotidiano, che l'aveva
vista crescere in
quei pochi mesi, che era orgoglioso di lei, che la ringraziava per
essere la quasi ventenne insicura e spaventata dalla vita che stava
vivendo in un sogno.... Ma la verità era che doveva essere
lei a
ringraziarlo per tutto quello che aveva fatto in quei cinque
indimenticabili mesi, per le esperienze che le aveva permesso di
vivere, per le piccole e grandi confessioni che le aveva concesso,
per gli abbracci e i baci che l'avevano salvata da sé stessa
nei
momenti più bui...
Per il fatto di amarla
così tanto...
Per essere semplicemente Liam
James Payne
.
Avrebbe voluto parlargli e
confessargli
tutta la marea di motivazioni per cui lo ringraziava, ma l'unica cosa
che il suo cuore le permise di fare fu quella di abbandonarsi
completamente alla stretta di quelle braccia sicure e di appoggiare
le sue labbra su quelle dolcissime di Liam
Anche quella volta, come ogni
singola
volta, fu un bacio speciale, unico ed assolutamente irripetibile.
Il fatto di vivere con Liam si
aggiungeva
ad una serie infinita di novità che andarono, piano, piano,
a
formare una nuova routine per Kaylie: la mattina si svegliava,
scopriva di avere l'uomo dei suoi sogni disteso al suo fianco, si
stupiva della sua fortuna,;scopriva in quale parte del mondo sarebbe
andato quel giorno o a che programma avrebbe partecipato, o che video
avrebbe registrato; si preparava per andare a lavoro ed affrontava
quelle sei ore di prove di danza con l'esuberante compagnia di Ethan,
Amelia e Kate; tornava a casa e scopriva chi avrebbero visto quella
sera: se qualcuno della band o Andy, Eleanor o Perrie, o magari
qualche amico non ancora conosciuto di Liam.
Quella sera era il turno di
Andy che
aveva deciso, stranamente, di andare al Funky Budha: quei due ormai
avevano la residenza come seconda casa in quel locale. A dire la
verità avevano le loro buone motivazioni per trascorrere
lì le loro
serate, dato che l'atmosfera era carina, la musica molto ballabile,
le ragazze non facevano tanto caos per la presenza di due dei
più
bei ragazzi dell'intero Regno Unito ed il proprietario era un
personaggio più unico che raro, ma non per questo meno
affabile e
divertente. Fin dalla prima volta che ci aveva messo piede era subito
stata accolta in maniera più che calorosa da tutti, non solo
perché
era la ragazza di Liam, anzi, con ogni probabilità ci
tenevano alla
sua presenza più per il fatto che fosse italiana, che per
altro.
Quando arrivò a casa loro (Kaylie stava ancora combattendo
con il
suo cuore per cercare di non farlo morire ogni volta che quel
pensiero le attraversava la mente: le sembrava tutto così
surreale...), Andy era piuttosto strano, come se ci fosse stato
qualcosa a turbarlo o ad innervosirlo, eppure alla sua richiesta di
spiegazioni, Liam le rispose con una scrollata di spalle, facendo
finta di non essersi accorto di nulla.
“Pensi veramente di
potermi mentire
Liam James Payne?? Va bene... Stiamo al vostro gioco, cari i miei due
guerrieri ninja...”. Kaylie aveva cominciato a dormire con
una
delle magliette che i due ragazzi pubblicizzavano su internet.
Arrivati al locale furono
accolti come al
solito, come se fossero arrivati il Rober De Niro e l'Al Pacino della
situazione, tanto che Kaylie si ritrovò a pensare che cose
avrebbero
fatto quei due se un giorno tutto quello sfarzo e quella fama fossero
finiti, poi però li guardò in faccia e si accorse
che anche in quel
caso il loro sorriso e la loro sfacciataggine sarebbero rimasti
sempre lì, pronti ad affascinare qualsiasi malcapitata
incappasse su
di loro. Erano due ragazzi di venti anni che godevano di ciò
che la
vita aveva da offrirgli, che fossero serate folli nel loro club
privato o bevute colossali nel pub di fiducia. E lei si sentiva
stranamente a proprio agio, ma lo fu ancora di più quando
finalmente
capì la causa di tutto quel nervosismo da parte di Andy e
tutta
quella vaghezza nelle risposte di Liam: ad attenderli, dentro il
locale, c'erano Ruth, Nicola ed una nuova ragazza. Appena le sorelle
Payne la videro le andarono incontro, incuranti della folla che si
stava ammassando attorno al fratello, e le saltarono letteralmente
addosso per poterla abbracciare degnamente... Come una di famiglia.
Kaylie dovette concentrarsi parecchio per non permettere a quelle due
piccole lacrime che si erano formate agli angoli degli occhi di farle
colare la matita lungo tutte le guance.
Ruth- Kay!!! How are you,
sweetie?!
(Kay!!! Come stai, dolcezza?!)
-I'm good!! Really good... And
you?! (Sto
bene!! Veramente bene... E voi?!)
Nicola- Gush you look
stunning... And
much happier than the last time... Anyway we're good... Well, Ruth
and I are good... Because, tonight, someone is a little bit too much
nervous for some unknown reasons... Let me introduce you to my friend
Daisy... (Oddio sei stupenda... E molto più felice
dell'ultima
volta... Comunque noi stiamo bene... Beh io e Ruth stiamo bene...
Perché, stanotte, qualcuno è un pochino troppo
nervoso per qualche
ragione sconosciuta... Lascia che ti presenti la mia amica Daisy...)
Daisy- Nice to meet you Kay!
(Piacere di
conoscerti Kay!)
Kaylie rimase un attimo
stupita dal fatto
che quella ragazza conoscesse il suo nome, poi le venne in mente che
non era più un'anonima ragazza della provincia italiana,
così
ricambiò la stretta di mano e dovette constatare come fosse
estremamente bella: capelli e occhi castani, un viso dolce e sottile
che la rendevano simpatica al primo sguardo. Eppure sembrava
estremamente nervosa e questo attirò l'attenzione di Kaylie,
forse
più del dovuto.
-Nice to meet you, too Daisy!!
(Piacere
mio Daisy!!)
Nicola le fece un occhiolino e
indicò
con la testa l'amica che aveva già spostato la sua
attenzione
sull'attraente ragazzo con barba e ciuffo fluente immerso in un
nugolo di ragazze adoranti, nonché migliore amico del suo
piccolo
fratellino cantante, che a sua volta si voltò un secondo per
regalarle uno sguardo fugace.
-Andy??
Nicola- Yep!!
-Why they don't just speak
clearly about
whatever is going on between them?! (Perché non parlano
apertamente
di qualsiasi cosa stia succedendo tra di loro?!)
Ruth- Because this would mean
to use
their brains and it's not so easy as it can seam... (Perché
significherebbe usare I loro cervelli e non è
così semplice come
possa sembrare...)
Daisy- What are you saying
about my
brain?! (Che cosa stai dicendo sul mio cervello?!)
Ruth- That you don't use...
(Che non lo
usi...)
-Nothing!! She wasn't saying
anything...
Am I right, Ruth?? (Nulla!! Non stava dicendo nulla... Giusto,
Ruth??)
Liam- What's going on, here?!
(Che
succede qui?!)
Nicola- Ruth was saying that
Daisy
doesn't use her brain when it would be very useful if she did...
(Ruth stava dicendo che Daisy non usa il suo cervello quando sarebbe
molto utile che lo facesse...)
Daisy- What?! Are you kidding
me?! You
are the one... (Cosa?! Mi stai prendendo in giro?! Sei tu quella
che...)
Liam- Okay, okay... Stop it
now!! Andy is
looking for someone to dance with, 'cause no one of the ladies out
there turn him on... So... Who's in?? (Okay, okay... Ora basta!! Andy
sta cercando qualcuno con cui ballare, perché nessuna delle
signorine lì fuori lo garba abbastanza... Quindi... Chi va??)
Nicola, Kaylie e Ruth- Daisy!!
Daisy- No!! I won't ever...
(No!! Io
non...)
Liam- Go!! Now!! (Vai!! Ora!!)
La videro allontanarsi con uno
sguardo
omicida stampato sul viso e un leggero rossore sulle guance dovuto
alla prospettiva di offrirsi volontaria per ballare con il ragazzo
per cui si vedeva, lontano mille miglia, avesse una cotta.
Liam- She will kill you... (Vi
ucciderà...)
-Probably, but it was the
right thing to
do... (Probabilmente, ma era la cosa giusta da fare...)
Kaylie scambiò uno
sguardo complice con
Nicola e Ruth, poi si voltò verso Liam: rimase senza fiato
vedendo
quanto bello potesse essere in ogni singolo e dannatissimo istante
della giornata. I capelli che Lou continuava a tagliargli a spazzola
la facevano impazzire sempre di più, e quella sera, stretto
nella
sua camicia blu notte, infilata dentro ad un paio di jeans neri
stretti, sembrava avere come unico obbiettivo farla innamorare ancora
di più di lui, come fosse anche solo possibile.
Non riuscì a
trattenersi dal gettargli
le braccia al collo e avvicinare abbastanza i loro visi per sentire
il suo respiro alla menta sulle sue labbra: delle decine di ragazze
che senza tanti problemi la stavano maledicendo mentalmente a pochi
passi da loro non gliene importava assolutamente nulla. Quella
meraviglia di uomo era suo e di nessun'altra.
-You know that you're mine?? I
mean: only
and completely mine... (Lo sai che sei mio?? Insomma: solo e
completamente mio...)
Liam- Absolutely.... And I
wouldn't be of
anyone else... (Assolutamente... E non vorrei essere di nessun
altro...)
Le mani di Kaylie si
intrecciarono a quei
capelli che la mandavano al settimo cielo, lasciando che lui si
prendesse la sua ricompensa, baciandola come solo Liam sapeva fare, e
nemmeno quando il vestito verde acqua, già corto, che Kaylie
aveva
indosso cominciò a salire, quel contatto sembrò
diminuire di
intensità: Liam lo riportò gentilmente al suo
posto, continuando a
mandare il povero cuore di Kaylie sulle Montagne Russe.
“E' anche per queste
sue piccole
attenzioni che lo amo...” pensò Kaylie, mentre
prendeva la mano di
quella statua greca che aveva come ragazzo e si dirigeva verso la
pista, abbastanza affollata, dove Andy, Daisy, Ruth, Nicola e Nick,
il suo ragazzo appena arrivato al locale e a cui Kaylie fu subito
introdotta, stavano ballando come matti.
Se
c'era un motivo
ulteriore da aggiungere alla lista delle “Motivazioni per cui
amare
alla follia Liam James
Payne”, Kaylie
avrebbe sicuramente aggiunto le strabilianti capacità da
ballerino
che il ragazzo possedeva. Il fatto che fosse tremendamente sexy
quando ballava era fuori discussione, ma il fatto che i movimenti gli
venissero così naturali e così tanto bene, faceva
sì che la
ragazza ringraziasse mentalmente la sua buona stella per averle fatto
quel dono ulteriore. Da quando aveva smesso di credere che l'uomo dei
suoi sogni sarebbe arrivato seriamente su un cavallo bianco con la
piuma celeste, la calzamaglia e una spada al fianco, ovvero
più o
meno in terza superiore, aveva sempre sperato che la persona che le
sarebbe stata vicina fosse un ballerino, o per lo meno qualcuno che
se la sapesse cavare andando a ritmo. E poi era arrivato lui:
cantante di fama mondiale dalla voce angelica e versatile (Kaylie
adorava quando faceva beat-boxing),
con un fisico da sportivo mancato, ma soprattutto che sapeva ballare
con una ragazza nel modo più intrigante che qualsiasi
iscritta al
genere femminile avrebbe mai potuto immaginare.
Certo,
il fatto che
poi non riuscisse a rimanere rilassato per più di cinque
minuti
senza trovare qualche problema da risolvere “al
più presto
possibile” poteva diventare parecchio difficile da gestire,
ma per
quello ci pensavano Andy e Louis,
che erano
le due persone più calme sulla faccia della terra: prima che
un
problema attirasse seriamente la loro attenzione, doveva per lo meno
trattarsi di un meteorite di proporzioni gigantesche e trovarsi
almeno a un metro dal loro naso.
Le sorelle di Liam erano
veramente
speciali, come lo era lui d'altra parte, e Kaylie sapeva
perfettamente che era stato proprio lui a farle venire a Londra
perché potessero trascorrere del tempo assieme, dato che la
prima
volta che le aveva conosciute lui si trovava ad un oceano di distanza
e a fare le presentazioni ci aveva pensato Eleanor. Ma ben presto,
scoprì che erano state anche le due stesse ragazze ad
insistere per
vedere Kaylie il prima possibile, poiché avevano un
“affare
importante e di massima riservatezza” di cui discutere.
Nicola- You know what will
happen on the
29th of August...? (Lo sai che cosa
succederà il 29 di
Agosto...?)
-Well... “This is
us” will be out in
something like fifteen countries, United Kingdom included... (Beh...
“This is us” uscirà in qualcosa come
quindici paesi, Regno Unito
compreso...)
Facce scioccate la guardarono
per
qualcosa come cinque interminabili secondi, fino a che Kaylie non si
decise a porre fine a quella loro paralisi facciale, aggiungendo:
-Girls,
c'mon:
it's Liam's birthday!!! (Ragazze, dai: è il compleanno di
Liam!!!)
Sospiri sollevati la fecero
ridere di
gusto.
-What do you have I mind??
(Cosa avete in
mente??)
Ruth- We know that he will be
at the
movie's premiere that
night, but we want
also to celebrate with all our family and also with you, because our
mom is going crazy, given
that she hasn't
met you yet!! (Sappiamo che sarà alla premiere del film
quella sera,
ma vogliamo festeggiare lo stesso con tutta la nostra famiglia e
anche con te, perché nostra mamma sta impazzendo, dato che
non ti ha
ancora incontrata!!)
Nicola- So we were thinking
about a
little party, there, in Wolverhampton, but we don't know how to make
this as a surprise... So, that's where we need your help!! (Quindi
stavamo pensando ad una piccola festiggiola, lì, a
Wolverhampton, ma
non sappiamo come far sì che sia una sorpresa... E qui
è dove
abbiamo bisogno del tuo aiuto!!)
-When it will be?? (Quando
sarebbe??)
Nicola- On the 27th...
You're
in?? (Il 27... Ci stai??)
-Don't worry... Trust me: you
will have
your little brother in Wolverhampton in all his glory but without
knowing why he will be there!! (Non vi preoccupate... Fidatevi di me:
avrete il vostro fratellino in Wolverhampton in tutta la sua gloria
ma senza sapere perché sarà là!!)
Era deciso: quell'anno Liam
avrebbe avuto
un compleanno da ricordare, dato che il giorno prima Harry l'aveva
chiamata per accordarsi su che cosa organizzare per la serata del
ventinove, quando la premiere sarebbe finita. Insomma: stavano o non
stavano parlando degli One Direction?? Come minimo ci voleva una
festa con i fiocchi ed Harry era decisamente la persona più
indicata
per pensare a tutto, aiutato logicamente da quell'animale da party
che era Andy.
L'idea di star per incontrare
i genitori
di Liam l'aveva messa in agitazione più del previsto, ma
aveva fatto
finta di niente affinché lui non intuisse niente, d'altra
parte
aveva ancora una quindicina di giorni per pensarci.
Ora rimaneva un unico
problema: che cosa
gli avrebbe regalato?? Era da quando aveva messo un piede
giù
dall'enorme letto matrimoniale di Liam che ci pensava, ed anche ora,
durante quelle infinite e divertenti prove per il tour, con un Olly
Murs tutto sudato che cercava di farsi spiegare un passo parecchio
complicato da Ethan, la mente di Kaylie non riusciva a levarsi quel
pensiero di torno. Non voleva assolutamente rischiare che fosse
qualcosa di banale, dato che: primo,quella era la prima festa
ufficiale che avrebbero passato assieme come coppia; secondo, dopo
tutto quello che Liam aveva fatto per lei in quei cinque mesi, come
minimo doveva trovare qualcosa che fosse almeno speciale; terzo, fare
regali particolari e che potessero lasciare senza parole le persone a
cui teneva era sempre stato un cruccio di Kaylie. Ogni volta che
doveva fare un regalo ad una delle sue migliori amiche o a sua mamma
cominciava a spremersi le meningi almeno due mesi prima.
Vide una figura snella e
leggera sedersi
al suo fianco ed appoggiare la schiena al muro fresco della sala
prove in cui era rinchiusa da non sapeva nemmeno più quante
ore.
-Are
you okay??
(Stai bene??)
Kate le sorrise con quella sua
dolcezza
disarmante a cui si aggiunse la bellezza folgorante di un Amelia
impeccabile, nonostante le innumerevoli ore di danza, che si sedette
di fronte alle due ragazze.
Amelia- Yes, Kay... What's
going on?? You
didn't even notice the greatest slip ever that Olly has just done!!
(Sì Kay... Che succede?? Non hai nemmeno notato il
più grande
scivolone di sempre che Olly ha appena fatto!!)
Kaylie vide un dolorante Olly
Murs
alzarsi dal parquet della sala, aiutato da un Ethan che si stava
letteralmente piegando in due dalle risate: fortunatamente quel
ragazzo dall'ugola d'oro era tutto fuorché permaloso.
Lavorare con
lui e il fantastico coreografo che lo accompagnava, si stava
rivelando una delle esperienze più divertenti e formative
che Kaylie
avesse mai fatto.
-I'll regret this for all my
life!!
Anyway: I have a problem.... A huge, cosmic and insurmountable
problem called Present for Mr Payne!! (Me ne pentirò per
tutta la
vita!! Comunque: ho un problema... Un grosso, cosmico ed
insommortabile problema chiamato Regalo per Mr Payne!!)
Vide Kate accasciarsi al suolo
ridendo
come una pazza, tanto che Ethan si avvicinò alle tre ragazze
per
scoprire la causa di tanta ilarità. Kaylie la
guardò sconvolta,
mentre Amelia, con un sorrisetto sornione, faceva un veloce bignami a
Ethan.
Kate- Are you kidding me?!?!
He's a man!!
Spend the night with him and you will made him the happiest guy on
the planet!! (Ma mi staio prendendo in giro?!?! E' un uomo!! Passa la
notte con lui e lo farai il ragazzo più felice del pianeta!!)
-Kate!! What's wrong with
you?! (Kate!!
Che c'è di sbagliato in te?!)
Amelia- Nothing, dear... She's
just
saying the hard truth... (Nulla, cara... Sta solo dicendo la dura
verità...)
Ethan- Girls: you make me
blush!! I'm a
sensible guy, you can't talk like that about men if I'm here...
(Ragazze: mi fate arrossire!! Io sono un ragazzo sensibile, non
potete parlare in questo modo degli uomini, se io sono qui...)
Amelia- Sorry Et... You will
make him the
happiest guy on the planet, if he's not Ethan!! (Scusa Et... Lo
faresti il ragazzo più felice del pianeta, a meno che non
sia
Ethan!!)
Kaylie scoppiò a
ridere guardando
l'espressione offesa che Ethan aveva assunto sentendo la presa in
giro delle sue migliori amiche.
Etham- By the way... You don't
even have
any idea?? (Comunque... Non hai proprio nessuna idea??)
-I've been spending the last
three days
just thinking about something, but it was just a waste of time!! (Ho
passato gli ultimi tre giorni pensando a qualcosa, ma è
stata solo
una perdita di tempo!!)
Kate- Maybe a nice shirt...
(Magari una
maglia carina...)
Amelia- Or a shaver... (O un
rasoio...)
Ethan- Or a bubble bath's
composition...
(O una composizione di bagnoschiuma...)
Kate- Liam is not your
boyfriend, Et!!
(Liam non è il tuo ragazzo, Et!!)
Ethan- No, but he's still a
guy really
into the body care!! (No, ma è lo stesso un ragazzo molto
attento
alla cura del corpo!!)
-Girls... Et... No! These are
all very
good ideas, but not for him... Maybe it should be something more
personal... (Ragazze... Et... No! Sono tutte idee molto valide, ma
non per lui... Magari dovrebbe essere qualcosa di più
personale...)
Amelia- Can I suggest
something?? (Posso
suggerire una cosa??)
-Yes... I'm quite near to
despair..
(Sì... Sono abbastanza vicina all disperazione...)
Amelia- Think about you... I
mean you and
Liam... Together... Give him something that has a meaning for both of
you...I guess this will be the best present ever... (Pensa a voi...
Intendo: a te e a Liam... Assieme... Dagli qualcosa che abbia un
significato per entrambi... Credo che questo sia il miglior regalo di
sempre...)
Ethan- Kay, you've just done
the miracle:
make Amelia talk like a sensible and romantic lady...(Kay, hai appena
compiuto un miracolo: far parlare Amelia come una sensibile e
romantica donzella...)
Amelia- You're an idiot!! (Sei
un'idiota!!)
Ethan- And here we are... (Ed
eccola di
nuovo...)
Le loro risate furono
interrotte dalla
voce di Kevin che li richiamava al lavoro: dovevano ancora preparare
metà delle coreografie per le canzoni che Olly avrebbe fatto
durante
i concerti, quindi alzarono immediatamente i sederi da terra, senza
lamentarsi tanto.
“Quella di Amelia
non sembra una
cattiva idea...Devo pensare a qualcosa che sia importante per me e
lui... Qualcosa che parli di noi...”.
Era seduta in macchina con
Paul, che la
stava accompagnando in centro, dove doveva incontrarsi con Eleanor
non solo per sistemare la questione del regalo per Liam, ma anche per
andare a comprare un vestito adatto alla prima del film che sarebbe
stata di lì ad una settimana. E chi meglio di Eleanor J
Calder per
fare un po' di sano shopping molto glamour e in pieno stile
londinese?
Paul- So, you're getting on
very well
with the guys... Right?? (Quindi, vai molto d'accordo con I
ragazzi... Giusto??)
-Yes!! Absolutely... They're
just
amazing... I couldn't ask for more... (Sì!! Assolutamente...
Loro
sono semplicemente fantastici... Non avrei potuto chiedere di
più...)
A dire il vero Kaylie qualcosa
da
chiedere in più ce l'avrebbe avuta, ma le sembrava veramente
di
sputare sulle enormi fortune che le erano capitate negli ultimi mesi,
quindi non aveva nemmeno il coraggio di pensarlo, figurarsi di
chiederlo.
Paul- Yes... Everything is
going well...
I mean: your career, your friendships, your relationship with Liam...
(Sì.... Va tutto bene... Intendo: la tua carriera, le tue
amicizie,
la tua relazione con Liam...)
Se c'era una cosa che proprio
non
riusciva a sopportare era parlare dei suoi affari di cuore con Paul,
ovvero con colui che aveva preso le veci di suo padre: la metteva
tremendamente in imbarazzo, tanto che per poco non si
strozzò con
l'acqua che stava bevendo da una bottiglietta che, sotto suggerimento
di Perrie, aveva cominciato a portarsi sempre dietro. “Per
evitare
la ritenzione idrica...”. Rise, a quel pensiero idiota.
-Yep! Everything is fine...
Paul, did you
get a call from my mum?? (Yep! Va tutto bene... Paul, hai ricevuto
una chiamata da mia mamma??)
Paul- No!! Should I?? (No!!
Dovrei??)
-No, but all these questions
are making
me a little bit suspicious... (No, ma tutte queste domande mi stanno
facendo diventare un po' sospettosa...)
Paul- What?? Ah, no!! I won't
make a
report to your mum about how is going your life... I've already done
it... (Cosa?? Ah, no!! Non farò un rapporto a tua mamma di
come sta
andando la tua vita... L'ho già fatto...)
Kaylie rischiò di
soffocarsi per la
seconda volta nell'arco di cinque minuti con l'acqua: doveva
aspettarselo che sua madre avrebbe trovato delle spie anche
lì per
tenerla sotto stretto controllo, solo si chiedeva come avesse fatto a
mettersi d'accordo... Poi le venne in mente che un pomeriggio aveva
lasciato Liam davanti al computer con sua madre in linea su Skype e
Marco, il ragazzo italiano che si occupava delle conferenze stampa e
che Kaylie aveva conosciuto solo quando era andata in America, nei
paraggi. Sicuramente Liliana aveva chiesto a Liam di domandare a Paul
se poteva farle da “occhio”, stile Grande Fratello,
per
controllare la sua dolce figlioletta di quasi vent'anni di cui ancora
non si fidava completamente.
“Ma se non
è per questo, perché
diamine mi sta facendo tutte ste domande?”.
-Anyway... Why are you asking
me if
everything is going right?? (Ad ogni modo... Perché mi stai
chiedendo se va tutto bene??)
Paul- Because I heard you
talking with
your Italian friends yesterday, and I saw you little bit down when
the call finished... (Perché ti ho sentita parlare con le
tue amiche
italiane ieri, e ti ho vista un poì giù quando
è finita la
chiamata...)
-Well... I'll lie if I say
that I don't
miss them so much, but I'm living my dream at the moment and I know
they will love me even if I'm miles away... (Beh... Mentirei se
dicessi che non mi mancano un sacco, ma sto vivendo il mio sogno al
momento e so che mi vorranno bene anche se fossi a chilometri di
distanza...)
La verità era che
Marta e Denise le
mancavano terribilmente, benché cercasse di sentirle il
più
possibile sfruttando tutta la tecnologia che il genio umano avesse
inventato in millenni di evoluzione. Era quasi un mese che non le
abbracciava e sapeva perfettamente di non averle lasciate in due
situazioni molto felici: Marta abbandonata da quell'essere con un
cervello dall'attività inferiore a quella di un'ameba e
Denise in
preda alla frenesia e all'ansia per lo studio che stava svolgendo per
ottenere crediti extra all'università. Eppure sapeva in cuor
suo che
quella di lasciarle l'Italia fosse stata la scelta giusta per
entrambe, anche perché altrimenti se ne sarebbe pentita
amaramente
per tutta la sua vita, ma la voglia di averle al suo fianco in quel
momento speciale che stava vivendo era comunque forte.
Paul- Would you like to have
them here,
with you?? (Le vorresti avere qui con te??)
-It will be a dream to see
them, standing
in the crowd, at my very first show... (Sarebbe un sogno vederle al
mio primissimo spettacolo, in mezzo alla folla...)
Paul- So let's make this dream
comes
true!! (E allora facciamo realizzare questo sogno!!)
-Wait:what?! (Aspetta: cosa?!)
Paul- I'll organize everything
for
them... I promise that you will have your best friends by your side
at your very first show!! (Organizzerò tutto io per loro...
Ti
prometto che avrai le tue migliori amiche al tuo fianco per il tuo
primissimo spettacolo!!)
-Have I ever told you that you
are my
personal hero?!?! (Te l'ho mai detto che sei il mio eroe
personale?!?!)
Paul- Quite a few times...
(Qualche
volta, sì...)
Dopo aver abbracciato
quell'angelo di
uomo che le era toccato per manager, si diresse verso la ragazza
sorridente che l'aspettava davanti ad un centro commerciale di
proporzioni galattiche, pronta per svaligiare qualsiasi negozio
avesse qualche capo di loro gusto.
Era esattamente per questo che
ringraziava mentalmente, tutte le sere, chiunque avesse reso
possibile tutto quello: Kaylie stava vivendo in una favola.
Eleanor- Darling, we have to
find
something special... No, not just special... Epic!! (Carissima,
dobbiamo trovare qualcosa di speciale... No, non solo speciale...
Epico!!)
-Is that the new addicted
word?? (E' la
nuova parola-ossessione??)
Eleanor- Yep! Let's go...
Now!! (Yep!
Andiamo... Ora!!)
La ragazza la
trascinò dentro quello che
Kaylie pensò essere il più grande centro
commerciale che avesse mai
visto nella sua misera vita confinata in un misero paesino sulle
coste dell'Italia settentrionale. Erano appena entrate nel paradiso
di Westfield London e
davanti ai loro occhi
si stagliavano luminose ed invitanti le vetrine di centinaia di
negozi delle più prestigiose firme della moda
internazionale. Cinque
piani di scintillante paradiso della moda che stavano aspettando solo
lei e quella pazza schizzata di Eleanor, che era già a
metà della
scala mobile che conduceva alla prima tappa del suo “piano
d'azione”, come l'aveva chiamato lei, per un pomeriggio che
si
presentava come infinito.
Quello era senza ombra di
dubbio il
ventiseiesimo vestito che provava nell'arco delle due ore che avevano
già trascorso lì dentro: Kaylie non era
più molto sicura che
quello fosse il paradiso, cominciava seriamente a credere che dovesse
essere più una sorta di trappola mortale per la
sanità dei suoi
piedi e del suo equilibrio psicologico.
Si era rifiutata di provare
ancora
qualcosa, quindi era comodamente seduta su un divanetto in pelle
rossa, davanti ai camerini dell'ennesimo negozio di lusso in cui
erano entrate, aspettando che Eleanor resuscitasse da quelle tende
dorate con il centesimo vestito che le sarebbe stato d'incanto, ma
che non la convinceva mai “pienamente”.
-El... Can I ask you
something?? (El...
Posso chiederti una cosa??)
Eleanor- Of course, dear!!
(Certo cara!!)
Eccola lì: appena
uscita da un camerino
illuminato a giorno, era riuscita a far sembrare l'ambiente che la
circondava ancora più splendente grazie alla sua folgorante
bellezza
ed un vestito color avorio che la faceva sembrare una dea. Era corto,
con un corpetto in pizzo e perline dalle maniche corte e lo scollo a
barchetta, che arrivava fino a metà busto, per poi aprirsi
in una
gonna a campana ondulata, che le copriva le gambe magrissime fino a
metà coscia.
-How do you do?? (Come fai??)
Eleanor- What? (Cosa?)
-Being so damn perfect... (Ad
essere cosi
dannatamente perfetta...)
Eleanor- Kay: you're an
idiot!! You
know?! (Kay: sei un'idiota!! Lo sai?!)
-Thanks, but you're still
remain my
fashion icon... (Grazie, ma tu rimani comunque la mia icona
fashion...)
Eleanor- Okay, I guess this is
the right
one... But now let's find yours!! In the mid time, ask me what you
need... (Okay, credo che questo sia quello giusto... Ma ora troviamo
il tuo!! Nel frattempo, chiedimi quello di cui hai bisogno...)
Con ancora quel vestito
splendido addosso
che la faceva sembrare appena uscita da una rivista patinata, si
avvicinò all'assistente che le stava seguendo dal preciso
istante in
cui avevano messo piede in quel lussuosissimo negozio e le disse
qualcosa all'orecchio che Kaylie non riuscì a sentire. Poi
si
diresse verso di lei e le si sedette accanto, pronta ad affrontare
qualsiasi confessione: quando assumeva quell'atteggiamento voleva
dire che era pronta anche a sentirsi dire che il suo interlocutore
aveva ammazzato qualcuno. Questo si aggiungeva alla lista delle
innumerevoli motivazioni per cui le voleva una bene dell'anima.
-I don't know what to give
Liam as a
gift... (Non so cosa fare come regalo a Liam...)
Eleanor- Oh... That's quite a
huge
problem... But his birthday is in less then seven days, why you
didn't think about that before?! (Oh... Questo è un problema
abbastanza grosso... Ma il suo compleanno è in meno di sette
giorni,
perché non c'hai pensato prima?!)
-El, do you really think that
I didn't
spent the last two weeks melting my brain in order to find something
good enough?? (El, credi sul serio che non abbia passato le ultime
due settimane sciogliendo il mio cervello per trovare qualcosa che
fosse abbastanza valido??)
Eleanor- No, I don't... But I
have to
admit that it's not an easy situation to work out... (No, non
credo... Ma devo ammettere che non è una situazione semplice
da
risolvere...)
-I was thinking that it should
be
something personal... Something that talks about us... (Stavo
pensando che dovrebbe essere qualcosa di personale... Qualcosa che
parli di noi...)
Eleanor- It will be perfect!!
But what??
(Sarebbe perfetto!! Ma cosa??)
In quel momento
arrivò l'assistente che
porse a Kaylie un vestito nero, la quale lo prese guardando confusa
una Eleanor sempre
più impaziente di
vederla con indosso l'abito che aveva scelto per lei.
Non ebbe il coraggio di
guardarsi nello
specchio che era dentro il camerino e quasi uscì con gli
occhi
chiusi, non volendo vedere l'ennesima faccia delusa dipingersi sul
viso dell'amica e delle troppo pazienti assistenti, ma fu costretta
ad aprirli quando sentì Eleanor esclamare:
-Oh my gosh!! You look
stunning!! That's
the one!! (Oh mio dio!! Sei favolosa!! E' quello giusto!!)
Kaylie ammirò
finalmente il suo riflesso
nello specchio. Il vestito era formato da un corpetto in chiffon nero
senza spalline, con alcune pietre ad impreziosirlo, che si arricciava
sotto il seno, sottolineato da una fine treccia di materiale dorato
che cadeva lungo il fianco a mo di cintura, per poi aprirsi in una
gonna plissettata lunga fino a metà gamba, nella parte
dietro, e
fino a metà coscia davanti.
Si sentiva bella e quella era
una
sensazione che solitamente riusciva a provare solo quando Liam la
teneva stretta tra le braccia e le diceva quanto per lui fosse
importante. Eppure, in quel momento, con gli occhi di Eleanor, delle
assistenti e di alcune ragazze e donne curiose che si erano fermate
fuori dal negozio, tutti puntati su di lei, riusciva lo stesso a
sentirsi bella, immaginando lo sguardo con cui Liam l'avrebbe
accarezzata non appena l'avesse vista vestita in quel modo. Le
vennero i brividi al solo pensiero.
Eleanor- Can I say that this
dress is
quite a good gift for him?? (Posso dire che questo vestito è
decisamente un bel regalo per lui??)
-I guess yes... (Credo di
sì...)
Ma la mente di Kaylie stava
già pensando
a qualcos'altro.
“Ora so
perfettamente che cosa fargli
come regalo... Ci vorrà un po' di tempo, ma sono sicura che
gli
piacerà...”.
Mancava precisamente un solo
giorno alla
festa a sorpresa che avevano organizzato per Liam a Wolverhampton,
così Kaylie si stava chiedendo se tutto fosse pronto o se,
come al
solito quando c'era qualcosa che riguardava lei, ci fossero
complicazioni all'orizzonte. La scusa con cui farlo andare fino al
paese natio l'aveva escogitata con Ruth il giorno prima: avrebbero
fatto finta che “fosse decisamente il caso” di far
conoscere il
suo labrador Brit con il nuovo cagnolino che Liam aveva voluto
prendere con sé una settimana prima: l'aveva chiamato Loki.
Kaylie
stava ancora ridendo pensando alla faccia che aveva fatto e all'urlo
che aveva lanciato quando,sette giorni prima, tornando a casa da
un'intera giornata di prove per il tour, aprendo la porta
dell'appartamento, si era trovata un esserino pelosissimo che le
saltava in braccio per cominciare a leccarle tutta la faccia, senza
lasciarla respirare. Liam aveva riso talmente tanto che si era
accasciato a terra in preda ai crampi, così lei ed il nuovo
coinquilino ne avevano approfittato per saltargli addosso e fare un
po' di sana lotta.
Il suo cellulare
squillò ed una notifica
di Twitter le balenò sullo schermo: aveva delle nuove
interazioni.
Quando aprì la pagina si trovò a fissare un tweet
di Nicola dove
era menzionata anche Ruth che diceva che non vedeva l'ora arrivasse
“il momento x”. Da quando la sua storia con Liam
era stata
ufficializzata, ormai tre mesi prima, dopo la serata di Gala, Kaylie
aveva completamente cambiato rapporto con i social network: ogni sua
parola era soppesata e vagliata almeno dieci volte prima di essere
postata, perché non poteva permettersi di creare malintesi,
soprattutto se si trattava di qualcosa che avesse a che fare con i
ragazzi. Quindi si limitava a scriversi ogni tanto con Eleanor e
Perrie, quando erano distanti, e a rispondere a qualche messaggio
carino che le fan ogni tanto le mandavano. Il loro supporto era
enormemente aumentato e la cosa non poteva che farle piacere, dato
che era pienamente cosciente di quanto il fandom fosse importante per
la band.
Ora le mancava solo una cosa
da fare:
preparare il suo regalo.
Tolse dall'imballaggio lo
specchio
rotondo che aveva comprato in un mercatino dell'antiquariato: era a
mezza figura, ovale, con una cornice in legno piuttosto antica, ma
più di tutto, ricordava tremendamente lo specchio che c'era
nella
loro camera a Londra, dove Kaylie si vide riflessa per la prima volta
con quella che era sempre più certa essere la sua
metà della mela.
Lo appoggiò sul
tavolo della cucina e si
mise a riordinare, in ordine cronologico, facendo una sorta di
percorso sulla superficie riflettente, tutte le loro foto che aveva
raccolto il giorno precedente. Partì con quella del
meet&greet e
per poco non le scese una lacrima al solo ricordo di come tutto fosse
cominciato: le sembrava passata una vita ed invece erano solo cinque
mesi. Eppure Kaylie lo sapeva bene che aveva vissuto più in
quei
duecentotrenta giorni che in vent'anni di esistenza su quella terra.
Vicino vi scrisse “Kiss
me like you wanna be
loved: the moment when I understand that someone could love
me”
(Kiss me like you wanna be loved:il momento in cui ho capito che
qualcuno poteva amarmi). Poi prese la seconda
foto: li
ritraeva sul red carpet, fasciati nei loro meravigliosi abiti
eleganti, simili a due star del cinema. Tracciò le seguenti
parole:”She's so
afraid to falling in love: I
was afraid of everything, but with you I learnt to face every single
obstacle” (She's so afraid to falling in love: avevo paura di
tutto, ma con te ho imparato ad affrontare ogni singolo ostacolo).
A seguire ci mise la foto che lui le aveva scattato mentre
dormiva, con la luce ad illuminarle il corpo nascosto solo da un
lenzuolo :”Beneath
your beautiful: you
make me understand that I'm beautiful just being myself”
(Beneath
your beautiful: mi hai fatto capire che sono bella essendo
semplicemente me stessa). Era il turno di quella
che Paul
le aveva scattato sul Tamigi, la sera prima delle sue audizioni. Era
vero, Liam non c'era stato in quel momento, ma era grazie a lui se
era riuscita a sconfiggere il panico che l'aveva colta quando doveva
fare il suo assolo, quindi era come se lui fosse stato lì
presente,
a rassicurarla. Scrisse: “Make It
Happen: because even when the fight gets harder, you taught me how to
fight against all odds” (Make It Happen: perché
anche quando la
battaglia si fa più dura, tu mi hai insegnato a combattere
sfidando
ogni probabilità) . Poi ecco lo
scatto più difficile da
mettere in quel puzzle di ricordi che si stava formando davanti i
suoi occhi: era lo screen-shot
di un
articolo sul web che parlava del suo presunto tradimento, con cotanto
di faccia scioccata di Liam durante l'intervista. Avrebbe potuto non
metterlo, ma era stato anche grazie a quella dura prova che aveva
potuto comprendere fino in fondo quanto quel ragazzo fosse essenziale
per lei, per salvarla da sé stessa. Le parole da tracciare
le aveva
praticamente scelte lui, quel giorno, al telefono: “They
don't know about us: you asked me if I could put my trust on you...
I'll never regret to do that... You saved me from myself.”
(They
don't know about us: mi hai chiesto se potevo mettere tutta la mia
fiducia in te... Non mi pentirò mai di averlo fatto... Mi
hai
salvato da me stessa). Dopo di quella era il
turno di una
fotografia che Kaylie non gli aveva mai mostrato, ma che una delle
maschere che erano state ingaggiate per rendere ancora più
magica
quella notte al The Venetian, aveva
fatto
loro di nascosto, per poi mandargliela gentilmente via Twitter. Erano
loro due abbracciati, con le stelle di Las Vegas ad illuminarli,
immersi in un riflesso azzurrino donato dall'acqua dei canali che
scorrevano sotto di loro, mentre ascoltavano
“quella” canzone.
Kaylie sapeva perfettamente che cosa scrivere vicino: “Moments:
the one I understood how much you need me and you showed me how to
take care of you...The one I felt that I found my angel”
(Moments:
quello in cui ho capito quanto tu avessi bisogni di me e mi hai
mostrato come prendermi cura di te... Quello in cui ho capito di aver
trovato il mio angelo). Poi attaccò
tutte le foto che
aveva fatto in quei indimenticabili giorni a Los Angeles, scrivendo
le piccole scoperte che aveva fatto, le incredibili verità
che le si
erano palesate davanti agli occhi. La penultima foto che mise fu
quella di tutti loro assieme, seduti sulla lettera
“O” della
scritta più famosa al mondo. Aveva ragione Harry: erano
perfetti. E
le parole non potevano che essere queste: “We'll
always be forever young: cause you teach me that fairy tale does
really exist and it won't ever come to an end” (We'll always
be
forever young: perché mi hai insegnato che la favola esiste
veramente e non avrà mai fine) .
Eccola lì, l'ultima
foto che avrebbe completato quel piccolo percorso nella loro breve ma
straordinaria storia assieme: era Liam, che guardava fuori dalle
enorme vetrate del salotto, durante un tramonto mozzafiato di una
Londra di fine estate. Gliel'aveva scattata senza che lui se ne
accorgesse, appena tornata da una sessione di prove per il tour,
quella settimana. Loki era al suo fianco, come volesse accompagnare
il suo padrone in quella contemplazione, e fu solo alzando lo sguardo
dal cucciolo verso la mano che Liam teneva nella tasca, che Kaylie si
era accorta di un particolare che non aveva notato prima di quel
momento. Sul dorso della mano del ragazzo, tra il pollice e l'indice,
compariva una piccola “K” in corsivo. Era ancora
arrossata,segno
che era un tatuaggio fresco. Con mani remanti aveva preso il
cellulare ed aveva scattato, prima di dirigersi verso di lui e
circondarlo con le sue braccia.
Quel lungo serpente di parole
e foto
aveva quasi riempito l'intero specchio, ma al centro c'era ancora
posto per il riflesso di due persone. Kaylie prese il pennarello
viola e scrisse “It's
in your lips and in
your kiss... It's in your touch and your fingertips... And it's in
all the things and other things... That make you who you are and your
eyes irresistible... Thank you for being the amazing man you are, for
being MY man... I love U... My Last First Kiss L&K”.
Nascose il regalo sul fondo
della parte
di armadio che le spettava e per cui aveva dovuto lottare parecchio,
dato che Liam aveva un quantitativo indicibile di vestiti,
benché
Kaylie fosse più che convinta che i cinque avessero un
guardaroba in
comune.
Sentì la porta di
casa chiudersi e una
voce calda salutarla dal salotto: quella sera li aspettava la
mirabolante impresa di fare il bagno a Loki, per prepararlo al grande
incontro con Brit previsto per l'indomani.
-Liam, just give a good reason
why you're
wearing a tracksuit... Please... (Liam dammi solo una buona
motivazione per cui hai addosso una tuta... Per favore...)
Liam -C'mon Kay!! It's just my
parents
and my sisters... (Dai Kay!! Sono solo I miei genitori e le mie
sorelle...)
-Go upstairs and put on at
least a pair
of jeans.... Now!! I don't want that your mum might think I let you
go around the streets worn as a bum!! (Vai di sopra e mettiti almeno
un paio di jeans... Ora!! Non voglio che tua mamma possa pensare che
ti lascia andare in giro per strada vestito come un senza tetto!!)
Lo
vide salire le
scale sbuffando e borbottando qualcosa che Kaylie non capì,
dato che
era troppo concentrata a sistemarsi il semplice vestito blu che aveva
addosso e a pensare a quanto fosse stata brava a non far capirgli
capire che cosa stesse realmente per accadere. Ci vollero poco
più
di due ore e mezza per raggiungere la sua casa natale a
Wolverhampton: era una
cittadina
tipicamente inglese che, proprio per questo, entrò subito
nel cuore
di Kaylie. Mano a mano che passavano di fronte agli edifici che
avevano fatto parte della sua infanzia, Liam le raccontava degli
aneddoti divertenti che li riguardavano, delle esperienze che avevano
formato l'uomo che era ora, delle persone che l'avevano accompagnato
durante la sua crescita. E Kaylie si rese conto di non averlo mai
visto così felice.
Era vero: aveva visto i suoi
occhi
brillare ogni volta che si esibiva davanti alle sue fan; aveva
osservato la sua bocca incurvarsi in un sorriso ogni volta che lei
gli diceva di amarlo; aveva costatato come si lasciasse andare ad una
risata cristallina ogni qualvolta ci fossero i ragazzi o Andy nei
paraggi. Ma vedere il suo sguardo velato dal ricordo le fece capire
quanto gli fosse mancato essere a “casa”, quella
vera, quella che
si concretizza nell'abbraccio di sua mamma, nelle parole sincere di
suo papà, nel sorriso delle sue sorelle. E vedendolo
così, Kaylie
si sentì stranamente felice: ormai i sentimenti dell'uno
diventavano
le emozioni dell'altra e viceversa.
Arrivati davanti la porta di
casa Payne,
Kaylie sentì la fin troppo familiare stretta allo stomaco.
“E se lui non
volesse veramente
presentarmi ai suoi genitori.... In fin dei conti è vero che
ha
accettato la proposta delle sorelle di venire qui e che quindi era
implicito che io avrei conosciuto i genitori, però non ne
abbiamo
minimamente parlato... Oddio, ma che diamine mi è saltato in
mente
di presentarmi la sera della festa del suo ventesimo compleanno?! E
se non gli piacessi?! Gli rovinerei la festa e...”.
-Kay, stop your overactive
brain... (Kay, ferma il tuo cervello iperattivo...)
Si girò verso di
lei e le prese le mani
tra le sue: dopo cinque mesi facevano ancora lo stesso identico
effetto, la calmavano e la facevano sentire in paradiso allo stesso
tempo. Appoggiò la sua fronte su quella di Kaylie e fisso i
suoi
occhi nocciola, che per lei erano diventati due porti sicuri in cui
rifugiarsi, dentro ai suoi.
-You are a very special
person... They
will love you as I do... (Sei una persona davvero speciale... Ti
ameranno come faccio io...)
Le lasciò un bacio
dolce sulle labbra e
si voltò a suonare il campanello. Dopo quel rumore netto
tutto
diventò puro e semplice caos e trambusto.
Furono accolti da una marea di
voci che
urlarono contemporaneamente:
-Happy
Birthday
Liam!!! (Buon compleanno Liam!!!)
Per poi trasformarsi in un
turbinio di
braccia che si intrecciavano attorno a quel che le riusciva di vedere
del corpo del suo ragazzo, correlato da una marea di baci e carezze
che avrebbero stordito anche un elefante. Kaylie rimase a godersi
quella scena tremendamente dolce e divertente in un angolo
dell'entrata, convinta di non avere alcun titolo per prendere parte a
quel rituale di famiglia. Ma come aveva imparato in quei mesi, le
persone potevano stupire in ogni singolo istante della propria vita,
bastava solo dargliene la possibilità. Quindi non
poté far altro
che aprirsi in un sorriso genuino quando Nicola le si
avvicinò e,
dopo averla salutata con due baci e averla presa sottobraccio, la
condusse nel bel mezzo della mischia di parenti e amici di famiglia,
dove subito fu investita dagli sguardi interessati di tutti i
presenti. Doveva aspettarselo: era la fidanzata del festeggiato, che
loro non avevano mai avuto la possibilità di conoscere di
persona ma
che aveva fatto parlare di sé in tutto il mondo, e che per
giunta
era pure italiana. Una sorta di mash up esplosivo per il pettegolezzo
di ogni sana famiglia numerosa.
Poi li vide. Erano in piedi
vicino ad un
Liam ancora sconvolto da quella sorpresa e che sorrideva felice, come
mai prima di allora, racchiuso tra le loro braccia protettive. Sua
madre era di una bellezza semplice, ma non per questo meno dolce e
suo padre ispirava fiducia con un solo sguardo. Kaylie si rese conto
che Liam aveva ereditato da quelle due meravigliose persone non solo
alcune caratteristica fisiche, come potevano essere il naso un po' a
patata o le labbra sottili, ma anche un'estrema dolcezza dello
sguardo, una sincerità nella risata, un'attenzione
particolare per
il prossimo. Ne ebbe immediatamente prova quando sua madre,
dirigendosi vero una sempre più nervosa Kaylie, disse al
figlio:
-Liam
did you forget
all the good manners I thought you?! You haven't introduced us to
this lovely girl yet... C'mon!!
(Liam ti sei dimenticato tutte le buone maniere che ti ho insegnato?!
Non ci hai ancora presentato quest'adorabile ragazza... Forza!!)
Liam-
Mom
she's Kaylie, my wonderful girlfriend... Kay she's my amazing mom,
Karen... (Mamma, lei è Kaylie, la mia meravigliosa
ragazza... Kay,
lei è la mia fantastica mamma, Karen...)
Kaylie vide la signora Payne
avvicinarsi
a lei: erano più o meno alte uguali, così che si
ritrovarono a
guardarsi dritte negli occhi. Ma non c'era ne astio, ne
rivalità o
spirito di diffidenza, semplicemente tanta curiosità di
scoprire, da
una parte, quell'altra donna che era entrata a far parte della vita
di quel ragazzo e dall'altra, quella che lo aveva cresciuto,
rendendolo l'uomo che era.
Karen- It's a pleasure finally
get to
meet you, Kay!!! Can I call you like that? (E' un piacere riuscire
finalmente a conoscerti Kay!!! Posso chiamarti così?)
La diede due baci sulle
guance, segno che
si era informata dalle figlie su come si salutasse in Italia, e poi
la strinse in un abbraccio che le sembrò quasi materno. In
quel
momento avrebbe tanto voluto che sua madre fosse lì con lei
a
contemplare quella scena.
-Of course you can, Mrs
Payne... I'm so
glad to have the chance to talk to the woman whom grew up this
handsome guy... (Certo che può, signora Payne... Sono
così felice
di avere la possibilità di parlare con la donna che ha
cresciuto
questo bellissimo ragazzo...)
Karen- Oh... He would be more
gorgeous
without all those horrible tattoos on... (Oh... Sarebbe molto
più
bello senza tutti quegli orribili tatuaggi addosso...)
-Oh gosh... I think it's also
my fault...
I mean the last one he got is because of me... (Oddio... Penso sia
anche colpa mia... Insomma, l'ultimo che ha fatto è stato a
causa
mia...)
Karen- What did he get?? (Che
cosa si è
fatto??)
C'era una nota di leggero
allarme nella
voce della donna e Kaylie lo trovò estremamente tenera come
cosa:
aveva perso gli anni di crescita del suo piccolo ed, ora, se lo
ritrovava già uomo e pieno di tatuaggi. La poteva capire.
Liam- This one... (Questo
qui...)
Si avvicinò per
mostrare la piccola “K”
che si era fatto incidere in maniera indelebile sulla mano e Karen
non riuscì a trattenere un'espressione di puro stupore, che
fece
temere a Kaylie di essersi giocata la simpatia della mamma del suo
ragazzo. Eppure il suo istinto le diceva tutt'altro e infatti, poco
dopo, quasi con gli occhi lucidi dall'emozione, la signora Payne
disse:
Karen- That's so sweet,
Liam... I like
this one... Thank you Kay: you just make me say that I like a
tattoo.... It's quite a miracle!! (E' così dolce, Liam...
Questo mi
piace... Grazie Kay: mi hai appena fatto dire che mi piace un
tatuaggio... E' quasi un miracolo!!)
Scoppiarono tutti a ridere e
la ragazza
riuscì finalmente a far giungere delle particelle di
ossigeno ai
suoi polmoni, che ne avevano patito la mancanza per gli ultimi cinque
minuti di conversazione.
Fu solo allora che Kaylie si
accorse
dell'uomo sulla cinquantina abbondante che si stava avvicinando
nuovamente al figlio e gli batteva leggermente la mano sulla spalla
per farlo voltare verso di lui: voleva essere presentato anche lui
all'ultima arrivata nella famiglia di cui lui era il
“capo”
indiscusso.
Liam- Kay: this is my dad,
Geoff... Dad,
she's... (Kay: questo è mio papà, Geoff...
Papà, lei è...)
Geoff- She's adorable!! Nice
to meet you,
Kay!! (Lei è adorabile!! Piacere di conoscerti Kay!!)
L'uomo le diede due baci sulle
guance e
le la strinse in un breve abbraccio, che fece commuovere Kaylie
più
del dovuto. Lei con suo padre non aveva mai avuto un bel rapporto,
con ogni probabilità si poteva anche dire che non fosse mai
riuscita
ad instaurare anche solo qualcosa di simile ad una relazione con lui.
Non era mai stato capace di dimostrarle l'affetto che forse provava
nei suoi confronti, lasciando spazio solo a critiche e rimproveri per
qualsiasi scelta lei avesse deciso di prendere. Mai un complimento,
mai un “sono orgoglioso di te”, mai un minimo di
appoggio nel suo
sogno di poter diventare una ballerina professionista. Mai un
abbraccio a dirle che tutto sarebbe andato bene, che c'era lui a
proteggerla da tutto ciò che l'avrebbe potuta ferire nel
mondo. Era
per questo che il riuscire a fidarsi di Liam così
istantaneamente
era stata un'esperienza nuova e sconvolgente per Kaylie, ed era per
quello stesso motivo che sentire quelle parole gentili e quel calore
paterno sul suo corpo le faceva nascere una piccola lacrima
all'angolo delle iridi nocciola. Geoff la guardò
sorridendole alla
stessa maniera di Liam, arcuando maggiormente le labbra a sinistra,
in una maniera tutta particolare che rendeva quel sorriso ogni volta
più speciale.
-I'm so happy to meet you, Mr
Payne...
(Sono così felice di conoscerla, signor Payne...)
Geoff- Oh, dear!! Just call me
Geoff...
It's enough!! So... (Oh cara!! Chiamami solo Geoff... E' abbastanza!!
Allora...)
In quel momento l'altro nuovo
membro
della famiglia Payne volle la sua parte di attenzione, cominciando ad
abbaiare come un forsennato. Kaylie prese in braccio Loki e lo
mostrò
a tutti i presenti, dicendo:
-Ladies and gentlemen, this is
our new
entry: Loki Payne!! (Signore e signori, questa è la nostra
new
entry: Loki Payne!!)
In quel momento
sembrò che l'intera
stanza volesse avventarsi sul piccolo cucciolo che Kaylie teneva tra
le braccia e che sicuramente si stava pentendo di aver richiesto la
sua eclatante presentazione. Liam le si avvicinò, facendosi
largo
tra i parenti, e, circondandole la vita con un braccio e carezzando
con l'altro un terrorizzato Loki, fece le presentazioni con tutti i
convenuti.
La serata trascorse
tranquilla, tra una
fetta di dolce fatto da Ruth e un brindisi sempre più
strampalato
degli zii di Liam (l'alcol cominciava decisamente a far vedere i suoi
effetti). Nemmeno la parte che Kaylie aveva più temuto,
ovvero
quella della chiacchierata mamma-nuova fidanzata, altrimenti nota
come “interrogatorio di terzo grado per vedere se meriti
seriamente
mio figlio”, fu così terribile come aveva temuto.
Avevano ragione
Ruth e Nicola, quando le avevano assicurato che Karen l'adorava
già,
ma ne ebbe la piena conferma quando si ritrovò a parlare con
lei,
seduta comodamente sul divano, con Liam vicino a lei sul poggiolo,
che tracciava leggeri disegni sul dorso della sua mano, per farle
capire che lui era lì e che non l'avrebbe lasciata per nulla
al
mondo.
Karen le aveva chiesto
anzitutto da dove
fosse di preciso, che lavoro facessero i suoi genitori, che cosa
aveva detto sua madre di tutta quella storia e se si trovava bene a
Londra, con Liam. Quando Kaylie le aveva risposto che non si era mai
trovata a proprio agio come nella capitale inglese, ma che le
mancavano un po' sua mamma e le sue amiche, nonostante le sentisse
quasi tutti i giorni via Skype, Karen la stupì con una frase
che lei
non si sarebbe mai aspettata di sentirsi dire nemmeno nelle sue
più
rosee previsioni circa quell'incontro.
Karen- If you ever need a
mummy advice,
just pick up the phone, okay?? Whatever you need, I'm here... Every
time Liam or the girls are abroad I always hope they could
find someone whom relief on, so I can really understand your mum...
(Se mai avessi bisogno di un consiglio da mamma, prendi il telefono e
chiama, okay?? Di qualsiasi cosa tu abbia bisogno, io sono qui...
Ogni volta che Liam o le ragazze sono all'estero io spero sempre che
possano trovare qualcuno su cui contare, quindi posso benissimo
capire tua mamma...)
Si chiese se si meritasse
davvero tutto
quell'affetto incondizionato da parte di quelle meravigliose persone
che l'avevano accolta nella loro vita solo perché il loro
figlio, o
fratello o nipote aveva deciso di fare di lei la persona con cui
condividere il suo cammino. Quanto a lungo, era tutto ancora da
vedere, ma Kaylie aveva quasi la certezza che sarebbe stato per molto
tempo...
“Forse non me lo
merito, ma sono loro a
donarmelo ed io sarei una sciocca a non accettarlo e a non farne
tesoro... Loro sono una parte importante per Liam e penso che sapere
che mi abbiano accettato così bene non possa che renderlo
felice...
E, magari, tutto questo affetto è per ricompensarmi di
quello che
non ho avuto da qualcun altro...”.
Guardò il volto
sorridente della donna
seduta vicino a lei e capì che la dolcezza di Liam derivava
tutta da
lei e dalla sua innata propensione per voler bene a chiunque si
avvicinasse abbastanza per poter essere sfiorato dai loro occhi
sinceri.
-Thank you so much, Karen...
It means a
lot to me and it will reassure my mum a little bit!! Maybe she'll
start calling just one time per day, rather than three times...
(Grazie mille Karen... Significa molto per me e rassicurerà
un poco
mia mamma!! Forse potrebbe anche cominciare a chiamarmi solo una
volta al giorno, invece che tre...)
Liam- Don't complain about
your mum's
calls!! I love to chat with her!! (Non ti lamentare delle chiamate di
tua mamma!! Io adoro chiacchierare con lei!!)
-I noticed that... Sometimes
I'm scared
she calls us just to talk with him, instead of knowing if I'm still
alive!! (L'ho notato... Alle volte ho paura che ci chiami solo per
parlare con lui, invece che per sapere se sono ancora viva!!)
Karen rise
assieme ai
due ragazzi e questo fece sentire Kaylie pienamente e completamente
parte di quella meravigliosa famiglia che il suo amore per Liam le
aveva permesso di conoscere, anche se la certezza la ebbe solo quando
vide Brit e Loki giocare come due amici di vecchia data, mostrando
come i nuovi arrivati fossero sempre i benvenuti.
Dopo che tutti i parenti se ne
furono
andati e dopo che ebbero dato una mano a sistemare le prove di quella
baraonda che era stata presente nel salotto di casa Payne fino a
qualche ora prima, Liam e Kaylie si congedarono per tornare a Londra,
dato che entrambi, la mattina dopo, si sarebbero dovuti alzare
presto. Scambiò un abbraccio sentito con tutti i componenti
di
quella meravigliosa famiglia, ma quello che fece emozionare Kaylie
quasi fino alle lacrime, fu vedere Liam salutare sua madre. Quella
donna aveva visto il figlio non ancora diciassettenne lasciare casa
per diventare un cantante di fama mondiale che poteva partire un
lunedì qualsiasi del mese e non tornare più tra
le sue braccia
protettive per più di quattro mesi. Aveva sempre saputo che
per
quelle cinque madri la realizzazione dei sogni dei propri figli era
al contempo una gioia indescrivibile ma anche la causa di un enorme
vuoto nelle loro vite, eppure solo in quel momento si rese conto che
la sua non era altro che un vago riflesso di ciò che
realmente
quelle cinque donne provavano. Lo sguardo di Karen esprimeva tutto il
suo orgoglio, mentre abbracciava il figlio e gli sussurrava qualche
parola all'orecchio, ma appena lui si sciolse da
quell'abbracciò
diventò improvvisamente triste e velato da qualche lacrima,
che, ne
era certa, non avrebbe voluto mostrare.
Liam la baciò sulla
fronte, come
cercasse in tutte le maniere di rassicurarla che sarebbe stato bene,
che non gli sarebbe successo nulla, che lei sarebbe rimasta sempre in
cima ai suoi pensieri, ma soprattutto, in un posto speciale del suo
cuore. Ma lo stesso non doveva essere facile per il padre, che appena
lasciò andare le spalle robuste del figlio, fu costretto ad
asciugare malamente, con il dorso della grande mano, una lacrima che
si era ostinata a fuggire. Liam promise loro che sarebbe andato a
trovarli presto, prima di quanto potessero immaginare, dato che fino
a metà settembre gli impegni di lavoro glielo avrebbero
permesso.
Ruth e Nicola fecero promettere a Kaylie che avrebbe procurato loro
due biglietti per il suo primo concerto come ballerina di supporto,
anche perché entrambe adoravano Olly. Le fece strano sentire
che
chiedessero a lei due biglietti per assistere ad un concerto, quando
il loro adorato fratellino/star internazionale avrebbe potuto
procurarglieli con un semplice cenno del capo, ma quella volta ci
sarebbe stata lei su quel palco e non lui. Kaylie provò la
ormai
tanto familiare stretta allo stomaco: mancava veramente poco al suo
debutto in uno show degno di essere chiamato tale... Si stava per
avverare tutto ciò per cui aveva versato lacrime e per cui
aveva
sognato ogni singolo giorno nei suoi ultimi vent'anni di vita.
Hi
sweethearts!!!
Lo so, lo so, lo
so... Sono in un ritardo che definire cosmico sarebbe un eufemismo
-.-” Scusatemi immensamente ma sono stati dei giorni
abbastanza
difficili, tra università e problemi vari ed eventuali.
Scusate
ancora, spero che la lunghezza eterna del capitolo possa aiutarmi a
farmi perdonare ^^
Prima di tutto
volevo ringraziare tutte le ragazze che hanno recensito, anche solo
una volta, questa storia: siete meravigliose, sul serio, e senza i
vostri pareri probabilmente avrei smesso di pubblicare un sacco di
tempo fa, dato che rileggendola, questa storia, non mi piace quasi
per nulla **
In secondo luogo:
ma che capitolo è, questo?! Succedono un sacco di cose, tra
la
routine che Kay comincia a vivere a Londra con Liam, la creazione del
regalo (confesso che ho pianto un sacco quando ho scritto quella
parte e che mi è venuta in mente mentre passeggiavo con una
mia
amica in spiaggia, tanto che la poveretta ha pure preso paura per il
mio grido improvviso ^^) e poi, beh, c'è il fatidico
incontro con i
genitori!! Okay, ammetto che un parere sarebbe più che ben
accetto, soprattutto se viene da voi... Detto questo, evaporo...
P.S. Siete Speciali
<3
P.P.S. Per: essere
aggiornate, fare domande, proporre suggerimenti o lanciarmi
maledizioni potete seguire me e kikka_93 su Twitter a @93ONED
(ricambiamo sempre il follow perché: vedere P.S.)
Lots Of Love <3
|
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Capitolo 25 *** Up All Night (part 1) ***
Up
All Night
-Are
you ready, Kay?? 'Cause
tomorrow will be a day to remember... Almost according to Hazza...
(Sei pronta Kay?? Perché domani sarà un giorno da
ricordare...
Almeno secondo Hazza...)
Eleanor
la stava guardando con quella tipica faccia da “non sai cosa
ti
aspetta, ma io sì” che le aveva rivolto qualcosa
come diecimila
volte negli ultimi tre mesi. Ed ogni volta era successo qualcosa di
molto importante o sconvolgente o terrificante. Le
possibilità erano
le più svariate ed il fatto che di mezzo ci fosse la prima
di un
film, il compleanno di una pop-star internazionale da festeggiare e
Harry
Edward Styles
non rassicurava in alcuna maniera Kaylie, che cercò di non
soffocarsi con il cappuccino alle nocciole che aveva appena preso con
Eleanor,
in uno dei tanti Starbucks di Londra.
Si
stavano dirigendo verso
casa di quest'ultima, dato che Perrie le avrebbe raggiunte a breve e
farsi vedere tutte e tre assieme in giro per il centro della
città
non era proprio una grande idea, se volevano avere almeno qualche
briciolo di possibilità di riuscire a parlare.
Si
sedettero nel comodo
divano di casa Calder e Kaylie ebbe come un deja-vù: lei
seduta per
terra sul meraviglioso tappeto del salotto di Marta, con lei
accoccolata sul sofà morbido, un cuscino tra le gambe,
mentre le
raccontava dei suoi problemi con Max.
Da
quanto tempo non vedeva
la sua migliore amica?? E da quanto non chiedeva a Denise come stesse
procedendo il suo progetto?? Decisamente troppo tempo. Ogni volta che
si sentivano via Skype l'argomento ricadeva inevitabilmente su di lei
e le ultime esperienze che aveva vissuto, su come fosse stato vivere
a Los Angeles, su come si trovasse a Londra... Ormai non le
chiedevano nemmeno più come stava, perché la
risposta era sempre
quella: bene, anzi, benissimo. Ma loro?? Come andava la loro vita?
Non gliene parlavano mai, sostenendo che fosse noiosa e banale, ma a
lei interessava. Doveva organizzare qualcosa per loro, per
ringraziarle per essere state sempre al suo fianco nonostante lei
avesse “trascurato” la loro amicizia.
Eleanor-
Are you okay??
(Stai bene??)
-What?!
Oh... Yes, I'm
fine... (Cosa?! Oh... Sì, sto bene...)
Eleanor-
What were you
thinking about?? (A che cosa stavi pensando??)
Kaylie
guardò negli occhi
quella ragazza che era seduta vicino a lei, sorseggiando il miscuglio
indefinito che si ostinava a chiamare caffè, e
capì che veramente
aveva trovato un'altra migliore amica. Certo, Eleanor aveva la sua
vita a Londra e a Manchester, aveva le sue amicizie al college e le
sue migliori amiche (che tra l'altro erano delle ragazze veramente
squisite), ma lo stesso valeva per lei. Ad ogni modo, entrambe
sapevano di potersi fidare dell'altra in caso di bisogno o di una
seduta improvvisata di shopping.
“Con
lei posso parlare di
tutto... Forse capirà anche perché mi sembra
sempre di star a
sbagliare...”.
-I
was thinking about my
best friends, Marta and Denise... Sometimes it feels like I
completely forget about them, but it's not!! I mean: I'm still so
into their lives, but it seams like they're scared to bore me with
they're stories, and maybe it's my fault... Maybe I'm not able to
make them understand I really care about what they have to tell!!
(Stavo pensando alle mie migliori amiche, Marta e Denise... Alle
volte sembra che mi dimentichi completamente di loro, ma non
è
così!! Insomma: sono ancora interessata alle loro vite, ma
sembra
che loro siano impaurite dal potermi annoiare con le loro storie, e
forse è colpa mia... Forse non sono capace di fargli capire
che mi
interessa veramente quello che hanno da dirmi!!)
Il
campanello suonò e la
signora Calder andò ad aprire per loro, facendo irrompere
una sempre
più colorata Perrie. Aveva una sciarpa talmente tanto
colorata da
riuscire ad illuminare un'intera stanza a giorno, di conseguenza
nemmeno la mamma di Eleanor riuscì a trattenersi dal farle
un
complimento per tutta quella vivacità.
Perrie-
Ladies: where is my
cup of coffee?! (Signore: dov'è la mia tazza di
caffè?!)
Eleanor-
Good morning to
you, Perrie... (Buongiorno anche a te, Perrie...)
Perrie-
Oh, sorry girls...
But I still have to swallow my daily dose of caffeine... Anyway, good
morning sweeties! (Oh, scusate raagzze... Ma devo ancora ingerire la
mia dose quotidiana di caffeina... Comunque, buongiorno dolcezze!)
Kaylie
la vide lanciarsi
sulla poltrona accanto a loro, come se avesse appena sostenuto
l'intero peso del mondo sulle spalle per un tempo indefinito e non
poté fare a meno di reprimere un sorriso. Da quando, quattro
giorni
prima, Zayn le aveva chiesto di sposarla si era trasformata
nell'incarnazione vivente della felicità ed averla attorno
era come
una cura a qualsiasi tipo di brutta giornata. Lei e quell'anello
incantevole che aveva al dito.
Perrie-
Wait: why is Kay so
quite?? What's going on, dear?? (Un attimo: perchè Kay
è così
silenziosa?? Che succede, cara??)
“Ma
è veramente così
evidente quando ho qualcosa che non va?! E pensare che fino a maggio
ero pienamente convinta di non far trapelare nulla di quello che mi
succedeva dentro... Forse era solo perché mi circondavo
delle
persone sbagliate...”.
-Nothing...
(Nulla...)
Perrie-
Kaylie Bella don't
try to hide something with me!! (Kaylie Bella non provare a
nascondere qualcosa con me!!)
-Or??
(Oppure??)
Perrie-
Or you gonna know
what the “Perrie Edwards' revenge” is!! (Oppure
conoscerai che
cosa sia “La vendetta di Perrie Edwards!!”)
-Oh...
I'm shaking future
Mrs Malik!! (Oh... Sto tremando futura Signora Malik!!)
Non
era che non volesse
parlare con lei, ma vederla arrabbiata faceva ancora più
ridere del
solito e Kaylie aveva bisogno di ridere. Certo, se solo avesse saputo
in che cosa consisteva la vendetta di Perrie, non avrebbe mai corso
il rischio di incapparvici, dato che la ragazza cominciò a
prenderla
a cuscinate a più non posso, incurante del caffè
che teneva in
mano.
Eleanor-
Girls: stop it!! I
want my sofa to be white for quite a long time!! (Ragazze: basta!!
Vorrei che il mio divano rimanesse bianco ancora per un bel po'!!)
Perrie
si rigettò sulla
poltrona come se non avesse appena cercato di uccidere a suon di
colpi di cuscino Kaylie, la quale la stava guardando sconvolta,
cercando di sistemare il fienile che le si era creato in testa.
Eleanor-
Anyway, the problem is that Kay doesn't think to be a good friend
anymore...
(Comunque, il problema è che Kay non pensa di essere
più una buona
amica...)
Perrie-
Wait: what?! Are you
kidding me?! (Aspetta: cosa?! Ma stai scherzando?!)
Lo
sguardo sconcertato che
si prese dalla bionda lasciò Kaylie un attimo interdetta:
che fosse
veramente lei la sola a farsi tutti quei problemi?
Perrie-
Kay, you are a
really good friend!! It's not just because you found some new friends
that you don't take care of the old one... We've all been through the
same situation at first... (Kay, tu sei una buonissima amica!! Non
è
che solo perché hai trovato dei nuovi amici allora non ti
interessa
più di quelli vecchi... Ci siamo passati tutti in questa
stessa
situazione, all'inizio...)
Eleanor-
Perrie is right...
You know... The day before we were just normal teenagers and then we
turn to be something like V.I.P.... And it's okay that even your
closest friends take their time to work out what's going on...
(Perrie ha ragione... Sai... Il giorno prima eravamo solo dei normali
ragazzi e dopo siamo diventati qualcosa come dei V.I.P.... E va bene
se anche le tue amcche più strette si prendono il tempo per
capire
che cosa stia succedendo...)
Perrie-
Moreover, I'm sure
that Denise and Marta understand you and this complete mess in which
you have been putting through!! (Per di più, sono convinta
che
Denise e Marta capiscano te e questo completo caos in cui sei stata
messa dentro!!)
-Have
I ever told that you
are amazing?! I love you girls!! (Vi ho mai detto che siete
fantastiche?! Vi voglio bene ragazze!!)
Perrie-
Ah... How cute she
is... (Ah... Quanto carina che è...)
Non
fece nemmeno in tempo ad
intuire che cosa passasse per la testa di quelle due che se le
ritrovò addosso, per soffocarla in un abbraccio pieno di
affetto e
di amicizia che era sinceramente mancato a Kaylie nell'ultimo mese di
assenza da casa.
Eleanor-
You should done
something sweet for them... Something like the “old
times”, when
you were just a normal Italian girl... (Dovresti fare qualcosa di
dolce per loro... Qualcosa come “i vecchi tempi”,
quando eri una
normale ragazza Italiana...)
-Yes...
You're right... And
maybe I just have a great idea!! (Sì... Hai ragione... E
forse mi è
appena venuta un'idea!!)
Perrie-
Really good!! And
now, let's talk about important matters: what is gonna happen
tomorrow night?? (Molto bene!! Ed ora, parliamo di cosa importanti:
che cosa succederà domani notte??)
-The
only thing I know is
that Harry organises everything... (L'unica cosa che so è
che Harry
sta organizzando tutto...)
Perrie-
Oh...
-What??
C'mon girls: can you
please stop being so mysterious?! What's wrong with Harry and this
birthday?? (Cosa?? Forza ragazze: potete per favore smetterla di
essere così misteriose?! Che cosa c'è di
sbagliato con Harry e il
compleanno??)
Inquietante
sguardo d'intesa
tra le sue ragazze.
Eleanor-
You're gonna see...
(Lo vedrai...)
Lo
avrebbe visto?? Avrebbe
visto cosa?? Passò tutta la giornata chiedendosi che diavolo
avesse
in mente quel diciannovenne ex riccioluto e molto tatuato, ma dovette
mettere da parte tutte le sue preoccupazioni per concentrarsi sulle
ultime prove per le coreografie e sulla prova costumi definitiva.
Quando
arrivò in sala
prove, trovò una Kate in crisi di panico per un body che
sembrava
non andarle bene perché troppo abbondante sul seno e un
Ethan che
rideva come un matto, seguendola dovunque.
Amelia
le si avvicinò con
una tutina in latex dorata che avrebbe sottolineato le forme anche ad
una tavola da surf, tanto era attillata.
-Please:
tell me that we're not gonna wear that leotard... Please!! (Per
favore: dimmi che non dovremmo metterci quella tutina... Ti prego!!)
Amelia-
Relax, miss “I'm
not thin enough to wear stretch clothes”, even if it's not
true...
I told Darren that this is out of our choices... (Rilassati, miss
“non sono magra abbastanza per mettermi vestiti
attillati”, anche
se non è vero... Ho detto a Darren che questa è
fuori dalle nostre
scelte...)
-Thank
you... You've just
made my day... (Grazie... Mi hai appena reso migliore la mia
giornata...)
Amelia-
But the one that
Kate is wearing is for the opening act... Sorry girl... (Ma quella
che sta indossando Kate è per l'apertura... Mi dispiace
piccola...)
Era
vero: la sua autostima
era aumentata da quando stava assieme a Liam (benché ci
volesse
veramente poco considerato il livello di partenza), ma il rapporto
con il suo corpo, quello, era decisamente un capitolo a parte. Per
quanti complimenti potesse farle in ogni momento della giornata
quello splendore di ragazzo, non si capacitava a vedersi con i suoi
occhi, che secondo lei erano coperti di cuoricini che gliela facevano
apparire bellissima. In fin dei conti, per quanto le ore di danza che
aveva affrontato nelle ultime settimane l'avessero rassodata
parecchio, le sue curve mediterranee arano ancora tutte presenti,
mettendo sempre in evidenza i suoi fianchi formosi e le gambe toniche
ma non longilinee. Inoltre la sua seconda scarsa, di cui andava
terribilmente fiera, non aiutava a riproporzionare le sue forme.
“Qualcuno
mi spiega come
diavolo farò a ballare con quel body addosso?!
Sarà già tanto se
riuscirò ad uscire dal camerino senza tentare di scavarmi
una fossa
in cui nascondermi...”.
Amelia
le passò una mano
davanti agli occhi per distoglierla dai suoi pensieri e le
lanciò
quello che a Kaylie sembrò uno strumento di tortura per la
sua
autostima.
Dovette
farsi pregare
quattro volte da Ethan prima di convincersi ad uscire dallo
spogliatoio con indosso il costume di scena e quando giunse nel bel
mezzo della sala prove sentì qualcosa come venti paia di
occhi
puntarsi su di lei. Non era mai arrossita in vita sua, ma in quel
momento le sembrò che i suoi geni stessero mutando per farla
diventare un enorme pomodoro ambulante.
Ethan-
I'm seriously
thinking about changing my sexual preferences!! (Sto seriamente
pensando di cambiare le mie preferenze sessuali!!)
-Should
it be something like
a compliment?? (Dovrebbe essere qualcosa come un complimento??)
Ethan-
Oh gush: yes!! It
is!! You look stunning with that outfit and absolutely hot! (Oddio:
sì!! Lo è!! Sei straordinaria con quell'outfit e
assolutamente
hot!)
Kaylie
intercetto gli
sguardi di Amelia e Kate che sembravano approvare la teoria del loro
amico, così si decise a voltare la testa verso uno dei tanti
specchi
che tappezzavano le pareti della sala.
Ciò
che vide la lasciò
senza fiato. Non era che non si fosse mai guardata allo specchio
nell'ultimo periodo, ma forse non si era seriamente soffermata ad
osservarsi. La giovane donna che aveva di fronte aveva ben poco a che
fare con la ragazza impacciata che si vergognava a mettersi in
pantaloncini corti quando usciva con quella filiforme di Marta. Quel
body nero, sgambato, che sul davanti imitava le forme di uno smoking,
con una fila di bottoni sul tessuto bianco, un colletto inamidato e
un papion attaccato, aiutato da un paio di tacchi dieci, la faceva
sembrare estremamente attraente e, perché no, anche
sensuale.
“Ecco...
Se c'era un
aggettivo che mai avrei pensato di potermi appiccicare addosso, era
proprio questo: sensuale... Forse dovrei cominciare a credere
più
spesso alle parole di Liam...”.
Si
formo un sorriso
spontaneo sulle labbra a cuore pensando alla faccia che Liam avrebbe
fatto non appena l'avesse vista con quel costume addosso. Con ogni
probabilità avrebbe deciso di metterle Mark al seguito per
placare
eventuali bollenti spiriti.
In
quel preciso istante
sentì Ethan lanciare un urlo e, quando si voltò
per vedere che cosa
diamine stesse succedendo, si ritrovò a fissare una scena a
dir poco
comica: quella meraviglia di ragazzo con una fissazione patologica
per i jeans skinny stava correndo dovunque, davanti a un Liam sempre
più divertito. Il fatto strano era che tutto quel trambusto
non era
dovuto tanto alla presenza del cantante super famoso e super
attraente, quanto a quella del suo accompagnatore peloso: Liam si era
portato dietro anche Loki.
Ethan-
What the hell is
this?!?! Take him away from me!! Now!! (Che diavolo è sta
cosa?!?!
Portatelo via da me!! Ora!!)
L'unico
problema era che il
ballerino odiava i cani tanto quanto non poteva sopportare la vista
di un paio di pantaloni con una forma normale.
Liam-
C'mon, Ethan!! He's
just a dog! And he's really nice... Go Loki... Say hi to him!!
(Avanti Ethan!! E' solo un cane! Ed è molto gentile... Vai
Loki...
Digli ciao!!)
Liam
liberò dal guinzaglio
quel cucciolo, che ormai di cucciolo aveva decisamente ben poco, e lo
incitò a correre verso un sempre più agitato
Ethan, che si andò a
nascondere dietro di lei.
Kaylie
si ritrovò ad
accarezzare quella palla di pelo che si era distesa ai suoi piedi,
mentre tentava di convincere l'amico a toccarlo.
Ethan-
He won't bite me??
(Non mi morderà??)
-No,
he won't... He's
already eaten... And your legs are too thin... (No, non lo
farà...
Ha già mangiato... E le tue gambe sono troppo magre...)
Mentre
le faceva una
linguaccia, lo vide accucciarsi a fianco a lei e avvicinare la mano
tremante alla testa di Loki, il quale si rilasso ancora di
più
quando un'ulteriore dose di coccole si riversò su di lui.
Ethan-
I love this dog!! (Io
amo questo cane!!)
“Bene:
fatta anche anche
la mia buona azione quotidiana per aiutare l'umanità, direi
che
posso pure concentrarmi su quella visione divina che mi sta
osservando da dieci minuti sorridendo come un cretino...”.
Si
avvicinò a Liam che,
dopo averle appoggiato le mani sui fianchi, la tenne a distanza per
poterla squadrare da testa a piedi almeno una decina di volte.
-What
do you think? (Che ne
pensi?)
Liam-
You're beautiful
babe... But can we go home now?? You know: this outfit is begging me
to be taken off... (Sei bellissima, piccola... Ma possiamo andare a
casa ora?? Sai: questo vestito mi sta pregando di essere tolto...)
L'ultima
parte della frase
gliel'aveva sussurrata all'orecchio, ma nonostante questo Kaylie gli
tirò lo stesso un pugno sul braccio, sentendosi lusingata
per
l'effetto che riusciva ad avere su di lui.
-Anyway:
why are you here
with puppy?? (Comunque: perché sei qui con il cucciolo??)
Liam-
First of all I wanted
to scare Ethan... Second: I want to see you rehearsing... You saw me
thousand times and moreover I've never seen you dancing seriously
before... So we're here!! (Per prima
cosa volevo
spaventare Ethan... Secondo: volevo vederti fare le prove... Tu mi
hai visto migliaia di volte e, per di più, non ti ho mai
vista
ballare seriamente prima... Quindi: eccoci qui!!)
Poteva
sperarci quanto
voleva, ma a quel sorriso dolce e a quelle attenzioni preziose non ci
avrebbe mai fatto l'abitudine.
Quando
finalmente riuscirono
a togliere Loki dalle grinfie premurose di Ethan che sembrava essersi
riconciliato con la specie canina, provarono tutto lo spettacolo,
cercando di capire quali fossero i costumi di scena migliori e se ci
fossero delle modifiche da apportare alle coreografie. Liam la
seguiva passo dopo passo, senza staccare per un solo attimo gli occhi
da lei, come se la stesse studiando, come se volesse dipingere nella
sua mente l'immagine di lei che faceva ciò che le veniva
meglio:
ballare.
Mancavano
esattamente sei
giorni al suo primo spettacolo e l'agitazione di Kaylie era a tal
punto palpabile che, una volta usciti dalle prove e tornati a casa,
Liam le disse:
-Kay, you
know that it's gonna be alright,
do you? I mean: you are so talented and... Wow... Today you
absolutely smashed those choreographies... And they were just
rehearsal... I can't even imagine what it will be like to watch you
on the O2 stage...You will be amazing, babe!! (Kay, lo sai che
andrà
tutto bene, vero? Voglio dire: hai così tanto talento e...
Wow...
Oggi hai assolutamente spaccato con quelle coreografie... Ed erano
solo le prove... Non posso nemmeno immaginare come sarà
guardarti
sul palco dell'O2... Sarai fantastica, piccola!!)
Non
riusciva a spiegarsi
come, ma con quelle semplici parole Liam aveva trovato il modo di
calmarla, di far sì, per l'ennesima volta, che la sua
fiducia in sé
stessa crescesse di un altro piccolo mattoncino. Ora ne era sicura:
il regalo che gli aveva fatto sarebbe stato perfetto.
Il
giorno dopo Kaylie fece
di tutto per riuscire a fare una sorpresa a Liam, svegliandosi prima
e facendogli trovare lo specchio appoggiato sul comò che
avevano
davanti al letto, coperto da un foulard, ma l'impresa fu resa
particolarmente ardua da un Loki troppo agitato per essere solo le
sette e mezza di mattina. Così, dopo essere riuscita a
sedarlo con
un paio dei suoi croccantini preferiti, si diresse nel suo armadio
per recuperare lo specchio e posizionarlo. Voleva che fosse la prima
cosa che avrebbe visto al suo risveglio, così vi
attaccò un post-it
sopra, dove scrisse “Open <3”,
uscì dalla camera
socchiudendosi la porta alle spalle, e fece squillare il suo
cellulare mandandogli un messaggio.
Sentì
il rumore delle
lenzuola scivolare via dal suo corpo tonico e lo vide recuperare a
fatica il cellulare dal comodino, per controllare chi avesse deciso
di disturbarlo così presto, il giorno del suo ventesimo
compleanno.
Quando si accorse di chi fosse il messaggio sorrise, guardandosi
intorno per cercarla. Non trovandola però, lesse il testo
che gli
diceva di guardare davanti a sé e di seguire le indicazioni.
Lo
osservò alzarsi dal
letto con solo un paio di bermuda della tuta blu, il petto che si
alzava e si abbassava assecondando il ritmo del suo cuore. Come
quella volta a Londra, era illuminato dalla sola luce che entrava dal
balcone lasciato semi aperto e questo lo faceva somigliare
terribilmente a un miraggio nel deserto: bellissimo ed
irraggiungibile. Tolse il foulard di Kaylie dallo specchio e, dopo
averlo annusato per assaporare quel profumo che lui adorava, si
concentrò a guardare quello che aveva davanti.
I
suoi occhi si riempirono
di stupore notando le foto che ripercorrevano la loro storia appese a
quello specchio. Gli mandò un altro messaggio dicendogli di
leggere
ad alta voce quel piccolo riassunto della loro storia, visto con gli
occhi della sua “babe”,
come la
chiamava ultimamente. Non aveva mai amato particolarmente i
nomignoli, ma detto da lui aveva un ché di particolare che
la faceva
impazzire.
Lo
sentì pronunciare
lentamente quelle parole che aveva scritto con tutto l'amore di cui
era capace, piangendo mentre ne tracciava i contorni e ripensava ai
ricordi a cui fossero legate. Voleva solo che lui capisse quanto
tutto ciò che lei era riuscita ad ottenere fosse arrivato
grazie a
lui e alla fiducia che aveva riposto in lei e nelle sue
capacità.
Quando
lesse la seconda
frase la sua voce si incrinò pericolosamente, tanto che una
dolce e
preziosissima lacrima scivolò silenziosa lungo la sua
guancia,
intrecciandosi con quel filo di barba che si era lasciato crescere.
Kaylie
non ce la fece a
restare a guardare ed entrò nella loro camera da letto con
passo
leggero, scontrandosi con la perfezione che quel ragazzo
rappresentava per lei. Gli si avvicinò in silenzio e lui la
racchiuse in un abbraccio, allacciando le sue forti e sicure braccia
sulla sua pancia ed appoggiando la testa sulla sua spalla. Erano
entrambi di fronte lo specchio. Aveva ragione: lo spazio rimasto era
perfetto per contenere le loro due figure.
Liam
continuò a leggere
quelle confessioni che lei gli stava dedicando attraverso quelle
parole e quelle foto che parlavano di loro. Più volte fu
costretto a
fermarsi perché le lacrime sembravano voler prendere il
sopravvento,
ma bastava una carezza di Kaylie o un suo delicato bacio sulla
guancia per rassicurarlo.
Sapeva
che quelle lacrime
erano un'espressione di gioia e niente altro.
Quando
lesse anche l'ultima
frase, rimasero entrambi in silenzio a contemplare le due figure che
si stavano riflettendo su quella superficie magica.
Kaylie
si rese conto, in
quel preciso istante, che non sarebbe mai più riuscita ad
immaginare
la sua vita senza quel ragazzo al suo fianco.
Era
spaventata da quella
nuova consapevolezza, ma non si era mai sentita “a
casa” come in
quel momento, stretta nell'abbraccio protettivo e rassicurante
dell'uomo che era riuscito a spazzare via le sue infinite
insicurezze, che era riuscito a farle vedere ciò che di
buono e
speciale c'era in lei, che era riuscito a mostrarle che cosa fosse il
vero amore e come anche lei, come chiunque sulla superficie di
quell'enorme pianeta chiamato Terra, lo meritasse.
Fu
lei a rompere il silenzio
per prima.
-What do
you see?? (Che cosa vedi??)
Liam-
I see the most perfect
girl I've ever met and I will ever have the chance to meet in my
whole life, nestled in my arms... And this make me the happiest man
on this planet... I see a girl turned into a young and confident
woman... I see the person with whom I want to share ever single time
of this crazy and unbelievable life I'm living, the one who makes me
feel complete and who can still surprise every day a little more...
And you? What do you see?? (Vedo la ragazza più perfetta che
abbia
mai incontrato e che mai avrò la possibilità
d'incontrare in tutta
la mia vita, accoccolata tra le mie braccia... E questo mi rende
l'uomo più felice del pianeta... Vedo una ragazza diventata
una
giovane e sicura donna... Vedo la persona con cui voglio condividere
ogni singolo momento di questa assurda ed incredibile vita che sto
vivendo, quella che mi fa sentire completo e che mi continua a
sorprendere ogni giorno di più... E tu? Tu che cosa vedi??)
Kaylie
si prese tutto il
tempo per rispondere: voleva incamerare ogni singola parola che Liam
aveva appena detto, fissandola in maniera indelebile nella sua
memoria, come aveva fatto con ogni istante trascorso con lui.
Contemplò per quello che le parve un tempo infinito il loro
riflesso
e poi rispose semplicemente:
-My
future... (Il mio
futuro...)
Era
così: Kaylie ci vedeva
il suo futuro in quei due giovani allo specchio e avrebbe fatto di
tutto perché quel riflesso continuasse ad essere la sua
realtà.
Liam
alzò il cellulare che
aveva in mano e scattò una foto allo specchio: c'era la loro
storia,
c'erano loro e c'era il loro riflesso. Il passato, il presente ed il
futuro.
Kaylie
si voltò per
perdersi definitivamente in quegli occhi dolci, rassicuranti e svegli
di cui non poteva fare più a meno.
Liam-
This is the best
present I've ever had... Thank you, Kay... You can't even imagine how
much I love you... And don't you think that I didn't notice that the
mirror is similar to the one of the hotel in London... (Questo
è il
più bel regalo che abbia mai ricevuto... Grazie Kay... Non
puoi
neanche immaginare quanti ti ami... E non pensare che non abbia
notato che lo specchio è simile a quello dell'hotel a
Londra...)
Le
sorrise, sollevando un
po' di più le labbra a destra, come era suo solito fare,
soddisfatto
di aver notato un particolare così sottile.
-I
didn't even think about
it... I was sure you would get it, Mr Perfection... I love you,
too... (Non ci avevo nemmeno pensato... Ero sicura che l'avresti
capito, Mr Perfezione... Ti amo anch'io...)
Si
baciarono con
delicatezza, assaporando quel contatto come fosse zucchero filato, ma
il loro idillio fu interrotto da un Loki sempre più agitato
che
entrò in camera abbaiando come un pazzo e cominciando a
saltare sul
letto. Quello era il cane più egocentrico che Kaylie avesse
mai
visto eppure era anche il più adorabile. Cercarono di
acchiapparlo
finendo per rincorrersi in giro per tutto l'appartamento e rischiando
di rompere anche la testa a grandezza naturale di Iron Man che Liam
si era comprato prima di partire per gli Stati Uniti e che era a dir
poco inquietante.
Liam
impiegò la mattinata a
firmare autografi e fare foto assieme ai ragazzi, in una Londra
completamente blindata in occasione del signing
previsto per l'uscita del libro ufficiale, che avevano
deciso
di far coincidere con la prima apparizione, sui grandi schermi, del
loro film. Kaylie, dal canto suo, era impegnatissima in sala prove
per gli ultimi ritocchi, soprattutto perché avevano scoperto
solo il
giorno prima che il palco sarebbe stato di dimensioni decisamente
maggiori rispetto a quelle che si erano aspettati, cosa che implicava
delle modifiche sostanziali alle coreografie.
Hi
sweethearts!!
faccio
subitissimo una precisazione: ovvero che questa è solo
metà del
capitolo... Questo perché: 1)sarebbe stata un'impresa per
voi
leggerlo tutto 2)ormai la fine si sta avvicinando ed io comincio
già
a sentire la mancanza di questa storia **... 3)per la prima volta,
dopo un sacco, mi sono trovata IO a piangere per qualcosa che ho
scritto tempo fa... Un miracolo, praticamente... Quindi non volevo
far succedere troppe cose tutte in una volta^^
Direi
che la consegna del regalo sia la parte clou del capitolo, ma anche
l'autostima di Kay che cresce non è da sottovalutare =)
E
scusate per l'orario improponibile in cui ho aggiornato, ma era
l'unico momento libero ^^
Detto
questo, è tempo per ringraziare infinitamente tutte coloro
che hanno
preferito, scelto o ricordato questa storia, che la leggono e che,
magari, recensiscono: GRAZIE! **
Mi
eclisso e vi faccio un piccolo invito: se volete leggere qualche One
Shot su Harry, Niall, Zayn, Liam o Louis (giuro che sono messi a caso
e non in ordine di preferenza >.<) potete passare dalla
mia
raccolta =) Si intitola Midnight Cup Of Tea **
P.S.
Sempre su Twitter @93ONED
Lots
Of Love <3
|
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Capitolo 26 *** Up All Night (part 2) ***
Up All Night
(part 2)
Il pomeriggio, Liam decise
di andare a fare un po' di compere con Andy, per consigliarlo su un
“outfit adatto alla serata”, secondo le parole
dell'amico di
vecchia data. In realtà cercava solo uno scusa per portarsi
in giro
l'amico e vedere qualche ragazza nuova girargli attorno: non si era
ancora arreso all'idea di provare qualcosa di più per quella
meraviglia di Daisy.
Kaylie
invece aveva un
intero pomeriggio per dedicarsi al complicatissimo rituale di
preparazione che la stava aspettando in una Spa del centro, in vista
della serata sotto i riflettori, organizzato da una onnipresente
Louise. Quella donna non aveva preso un attimo di respiro da quando
era diventata la manager principale dei ragazzi, il che implicava che
fossero almeno dodici mesi che quel cervello artificiale inglobato in
un corpo minuscolo non vedeva qualcosa che assomigliasse vagamente ad
un giorno di vacanza. Per questo, Kaylie e Eleanor avevano deciso di
regalarle quelle tre ore di coccole e relax in loro compagnia,
convincendola a lasciare quelle poche cose, che ancora non aveva
organizzato per la serata, nelle capacissime mani di Paul. Quando
Eleanor arrivò a prenderla, Kaylie scoprì che
all'allegra
combriccola si sarebbe aggiunta anche Lou. Logicamente, i capelli li
avrebbe fatti lei a tutte e quattro.
-The
guys can also wait...
(I ragazzi possono anche aspettare...)
Aveva
detto Lou, mentre i
loro piedi si lessavano dentro a bacinelle di ogni colore e forma.
Stavano tranquillamente parlando del più e del meno, di come
stessero andando le prove di Kaylie, di come si sarebbe svolta la
serata della prima e, addirittura, di come Lux si sporcasse anche i
capelli ogni volta che mangiava un panino con la marmellata di
fragole, quando videro dei flash entrare dalle vetrate del salone.
Quella che Kaylie presuppose essere la proprietaria, si
avvicinò a
passo svelto verso di loro e, con faccia contrita, disse:
-I'm
so sorry, ladies... But
we can't send them away, because they're on the public soil... (Mi
dispiace, signore... Ma non possiamo mandarli via, perché
sono sul
suolo pubblico...)
Lou-
Don't worry... It's all
right... Thank you... (Non si preoccupi... Va tutto bene...
Grazie...)
Guardò
di nuovo fuori le
vetrate e sorrise timidamente ad uno di quegli obbiettivi
stratosferici e poi ad uno dei tanti Iphone che nascondevano la
faccia di qualche ragazzina, tutta contenta per aver trovato due
terzi delle ragazze degli One Direction, assieme alla manager dalla
band e alla parrucchiera, nonché amica di uno di loro, nello
stesso
posto.
“E'
semplicemente
pazzesco... Non siamo noi quelle famose... Sono i ragazzi ad esserlo,
eppure sembra che anche le nostre vite siano interessanti... Non so
se mi abituerò mai a tutta questa attenzione... “.
Lou-
Kay, what's happening??
You seam to be deep in thought... (Kay, che sta succedendo?? Sembri
persa nei tuoi pensieri...)
Kaylie
si riscosse dalle sue
congetture mentali, rendendosi conto di essere osservata dalle tre
donne.
-Yep!!
I'm fine! I was just
wondering why the fans want to know something about us, but then I
remember that I did the same when I was one of them... But I'm pretty
sure that I'll never get used to this... (Yep!! Sto bene! Mi stavo
solo chiedendo perché le fan vogliano sapere qualcosa di
noi, ma poi
mi ricordo che io facevo lo stesso quando ero una di loro... Ma sono
abbastanza sicura che non mi abituerò mai a questo...)
Lou-
You know… At first I asked myself why the fans were so
interested
in what we do, what we say, even how we took the tea… But
then I
realised it was just to be closer to the boys… Even if
it’s still
crazy that Lux recives thoudsand of presents every birthday…
(Sai... All'inizio mi sono chiesta perché le fan fossero
così
interessate in quello che facessimo, dicessimo o anche come
prendessimo il tea... Ma poi ho realizzato che era solo per essere
più vicini ai ragazzi... Anche se è ancora
assurdo che Lux riceva
migliaia di regali ogni compleanno...)
Eleanor-
Moreover, Kay you’re gonna be a famous dancer… How
is going with
your fans on Twitter?? (Per di più, Kay, tu stai diventando
una
ballerina famosa... Come va con le tue fan su Twitter??)
Louise-
Yesterday, Paul told me that you’ve already had three support
acconuts, one update account on Twitter and a fan page on
Facebook…
That’s
cool!! (Ieri Paul
mi ha detto che hai già tre account di supporto, uno di
update su
Twitter e una fan page su Facebook... E' forte!!)
-Yes!!
I mean: I’d never expected something like this…
When we were in
London, chilling around after the Gala, a group of fans stopped the
boys, but then they came our way and asked me, El and Perrie for a
photograph and an autograph… Do you remember??
(Sì!! Insomma: non
mi sarei mai aspettata qualcosa del genere... Quando eravamo a
Londra, rilassandoci dopo il Gala, un gruppo di fan aveva fermato I
ragazzi, ma poi sono venute dalla nostra parte e hanno chiesto a me,
El e Perrie per una foto e un autografo... Ti ricordi??)
Eleanor-
Of course I do: you were like “Oh gush!! But
it’s all true?! They really like my
choreographies?!”…You were
completely shocked!! (Certo che sì: tu eri tipo
“Oddio!! Ma è
tutto vero?! Gli piacciono sul serio le mie coreografie?!”...
Eri
completamente scioccata!!)
-But
I really was!! It was so surreal that someone was asking me for a
picture just because she loved how I dance!! (Ma lo ero sul serio!!
Era così surreale che qualcuno mi chiedesse una foto solo
perché
adorava come ballassi!!)
Lou-
Kay you are so lovely! (Kay, sei così adorabile!)
-Ehm…
Thank you..But: why?? (Ehm... Grazie... Ma: perché??)
Lou-
Because you still look surprise every single time someone pays you a
compliment!! (Perchè sembri ancora sorpresa ogni singola
volta che
qualcuno ti fa un compleanno!!)
-Well…
Maybe it’s due to the lowest self-esteem on the surface of
this
planet… (Beh... Forse è dovuta alla
più bassa autostima sulla
faccia di questo pianeta...)
Eleanor-
Due to what was the lowest self-esteem on the surface of this
planet…
Am I right? (Dovuta a quella che era la più bassa autostina
sulla
faccia di questo pianeta... Ho ragione?)
La
ragazza le stava facendo
l’occhiolino: sapevano entrambe che cosa Kaylie avesse
regalato a
Liam ed anche che significato avesse quel dono per lei. Come darle
torto: Eleanor era di certo una delle persone che più le
erano state
vicine da quando quel sogno era cominciato, soprattutto per quanto
riguardava la sua “carriera” da ballerina.
In
fine dei conti era stata
al suo fianco quando le avevano chiesto di firmare il primo
autografo; c’era stata anche lei quando aveva festeggiato per
essere stata scelta per il tour; era lei quella che la sopportava
ogni volta che finiva le prove prima e voleva tirarsi su di morale
per magari una sequenza di passi che l'aveva fatta impazzire. Era lei
uno dei motivi per cui aveva capito come tutto quello che riguardava
la fama dei ragazzi e le conseguenze che aveva sulla vita delle
persone che gli stavano vicine, non aveva nulla a che fare con la sua
relazione con Liam. In quel frangente c'erano solo lui e lei. Nessuno
altro.
Dopo
essere passate tutte
per casa di Lou ed essersi fatte acconciare i capelli, impiegando
quasi mezzora per sistemare quelli di Kaylie, dato che i boccoli non
volevano restare tutti sulla sua spalla destra, rientrò in
quell'appartamento che aveva imparato a chiamare
“casa”, pensando
di trovarvici solo Loki. Quando, invece, aprì la porta,
appoggiando
le chiavi sul mobiletto a forma di frigorifero che Liam aveva voluto
compare a tutti i costi qualche giorno prima, si ritrovò a
contemplare una visione celestiale nel bel mezzo del salotto. Liam
stava camminando a piedi scalzi sul morbido tappeto bianco, mentre
si allacciava i pantaloni dello smoking, senza nulla a coprirgli il
petto sempre più muscoloso. Quei mesi in tour in America, a
furia di
sessioni si allenamenti con Zayn e Harry e di nuotate in mezzo
all'Oceano, avevano accentuato maggiormente i suo pettorali e reso
ancora più toniche le braccia e le spalle.
“Un
giorno di questi farò
un infarto e dovranno sostituirmi durante il tour... Ma dico:
è
lecito possedere tanta bellezza in un solo corpo?!... Ed ora cos'ha
da guardare con quel sorrisino compiaciuto stampato in faccia??
Adesso ti faccio veder io caro il mio Mr Liam Sono Un Bronzo Di Riace
Payne di che cosa è capace la sottoscritta...”.
Liam
la stava osservando,
consapevole dell'effetto che continuava ad avere su di lei e sul suo
autocontrollo, così fece per avvicinarsi, ma la vide
dirigersi
frettolosamente su per le scale, che conducevano alla loro camera,
con uno sguardo di sfida che dardeggiava nei suoi occhi.
Kaylie
tirò fuori il
vestito che aveva comprato assieme a Eleanor una settimana prima e
che aveva gelosamente tenuto nascosto a quella popstar neo-ventenne
che si stava preparando al piano di sotto. Lo infilò con
estrema
cautela, onde evitare di perdere qualche pietra del corpetto, per poi
dedicarsi al trucco che, seguendo le indicazioni di Lou, fece il
più
fresco e naturale possibile: un accenno di ombretto perlato per
illuminare, un po' di rimmel e di matita, qualche tocco di blush ed,
infine, una passata di lucidalabbra. Dopo essere salita sui sandali
argentati che la commessa le aveva consigliato, prese la pochette, e,
sistemata un'ultima volta la catenina che Liam le aveva regalato,
scese lentamente le scale, per giungere al piano inferiore.
Sentendo
il rumore dei
tacchi, Liam si doveva essere accorto della sua imminente
apparizione, dato che quando raggiunse il piccolo pianerottolo, lo
trovò rivolto verso la rampa di scale, vestito di tutto
punto,
mentre si sistemava le maniche della camicia, sotto la giacca di
pelle, attività che però interruppe
immediatamente.
Era
paralizzato davanti a
Kaylie. Come se la stesse vedendo per la prima volta. Come se si
stesse accorgendo solo in quel preciso istante di chi fosse veramente
Kaylie, la ragazza che aveva scelto di avere al suo fianco.
Il
primo istinto fu quello
di abbassare lo sguardo, imbarazzata da quelle attenzioni adoranti e
da quell'occhiata indagatrice che lui le stava rivolgendo...
“No...
Non devo
vergognarmi più di me stessa... Non davanti a
lui...” pensò
Kaylie mentre rialzava la testa per incatenare i suoi occhi a quelli
di Liam e sorrise. Come quella prima volta all'arena.
Fece
qualche altro scalino,
ma subito dopo si sentì sollevare da terra da due braccia
rassicuranti che la fecero roteare come fosse la scena di un vecchio
film in bianco e nero, quando i due protagonisti si ritrovano dopo
tanto tempo e si confessano il loro eterno amore. Rise ancora di
più,
pensando a quanto pazzo fosse quel ragazzo e a quanto lo amasse per
questa sua genuina follia.
Liam-
You look so
different... (Sembri così diversa...)
Kaylie
non seppe se prendere
quell'affermazione come un complimento o come una critica: era sempre
stata una delle sue più grandi paure quella di cambiare,
diventando
qualcuno che non era. Forse Liam si rese conto della sua
preoccupazione, dato che la lasciò in mezzo al salotto per
andare a
recuperare qualcosa dal bancone della cucina. Tornò con in
mano un
album fotografico arancione e viola con sopra i loro nomi e dentro
tutte le foto che i paparazzi e Harry gli avevano scattato in quei
mesi.
Liam-
A girl gave me this as
a birthday present, this morning... Look at you, just four month ago,
at the Gala... You seamed to be so scared to standing there, even
just in front of us... And look at us, tonight... (Una ragazza me
l'ha dato come regalo di compleanno, questa mattina... Guardati, solo
quattro mesi fa, al Galà... Sembravi così
spaventata di stare lì,
anche solo di fronte a noi... E guarda noi due, stasera...)
Erano
di nuovo davanti lo
specchio che Kaylie gli aveva regalato per il compleanno e che Liam
aveva voluto a tutti i costi appendere in salotto, nella parete
opposta alle vetrate, di modo che, qualora si fossero specchiati,
avrebbero avuto Londra a far loro da sfondo.
Kaylie
osservò di nuovo
quella coppia di giovani individui che le sorridevano di rimando e si
rese conto di non essersi mai sentita così sicura di
sé stessa come
in quel momento. Era cambiata, aveva ragione Liam, ma era cambiata in
meglio perché grazie a lui era riuscita a far emergere
quella parte
della sua personalità che per anni aveva celato al mondo
intero.
Aveva
fatto venire a galla
quella sicurezza che raramente era trapelata nei suoi primi
diciannove anni di vita, aveva fatto sbocciare la consapevolezza di
una forza che per troppo tempo era rimasta rintanata nel suo cuore,
come in gabbia. Era lì, in piedi, al fianco del ragazzo che
amava
alla follia, in un meraviglioso appartamento in centro a Londra che
era diventato anche la sua casa, fasciata in un vestito che metteva
in mostra le sue curve, valorizzando quelli che lei aveva sempre
considerato come dei difetti, pronta per affrontare la prima di un
film e un tour come ballerina di supporto nelle maggiori arene del
Regno Unito... E si sentiva a sua agio... Si sentiva bene con
sé
stessa. Realizzata.
Si
voltò all'interno
dell'abbraccio di Liam, fino a trovarsi con il viso a pochi
centimetri dal suo.
-Thank
you Liam... For making me realize how strong was the power I had
inside... I changed outside just because my own heart has changed...
And it's all because of you... I love you... And happy birthday daddy
direction... (Grazie Liam... Per avermi fatto capire quanto potente
fosse la forza che avevo dentro... Sono cambiata fuori solo
perché
il mio cuore è cambiato... Ed è tutto merito
tuo... Ti amo... E
buon compleanno daddy direction...)
Lo
vide alzare gli occhi al
cielo, per poi avventarsi su di lei cercando di morderla e di farle
il solletico dovunque: sapeva perfettamente quanto fastidio gli desse
essere chiamato così, perché diceva che lo faceva
sentire vecchio,
benché, oggettivamente, fosse il più responsabile
di tutti.
La
macchina era già
arrivata e Alberto, il bodyguard di
Liam,
li stava aspettando al suo interno. Louise
aveva dato indicazioni precise: i ragazzi sarebbero arrivati sulla
croisette solo dopo che
tutti gli altri
“coprotagonisti” del film-documentario, o per
meglio dire, tutti
i parenti vari ed eventuali, avessero calcato il tappeto rosso.
Kaylie
raggiunse Eleanor
e Perrie con cui avrebbe dovuto affrontare la folla oceanica di
Directioners, fotografi, giornalisti, telecamere,
addetti del
settore e curiosi che si era assiepata fuori all'Empire Cinema di
Londra. Le fan che erano state intervistate avevano già
fatto la
loro passerella, incredule di quanto gli stesse accadendo.
Vide
Paul
sfilare con tutti gli altri manager che si erano occupati di loro, ad
eccezione di Simon che
sarebbe arrivato, a
seguire, con i ragazzi; poi fu il turno dei 5 Seconds
Of Summer, a cui non sembrava vero di essere strizzati in
sfavillanti completi eleganti e di solcare un vero e proprio red
carpet; seguirono poi Lou
e Tom con
una dolcissima Lux a mano della mamma, infiocchettata in un vestitino
rosa e bianco, che la faceva somigliare ad un piccolissimo e
golosissimo cup-cake; gli
amici di sempre
che non riuscivano a capacitarsi appieno del perché fossero
lì,
dato che “l'unica cosa” che avevano fatto era stata
essere dei
compagni di merende formidabili; poi fu il loro turno. Precedevano
solo le famiglie dei ragazzi che per l'occasione si erano riunite
tutte assieme come una vera e propria unica famiglia allargata.
A
Kaylie sembrò di stare in
paradiso: conobbe i genitori degli altri ragazzi, ebbe modo di far
conoscenza con Gemma, tutte le donne di casa Malik, le spumeggianti
Anne e Johanna e le
sorelle di Mr
Louis, che erano belle tanto quanto il fratello.
Era
come essere a bordo di
una giostra e incrociare le dita affinché questa non cadesse
giù.
Le montagne russe erano nulla in confronto a quel su e giù
di
emozioni che provava Kaylie.
Tutta
l'allegra brigata era
in piedi sul lunghissimo tappeto rosso, mentre ondate di flash li
illuminavano a giorno e raffiche di domande bombardavano le loro
orecchie, in attesa del loro arrivo. E poi eccoli.
La
scena, agli occhi di
Kaylie, ma probabilmente di tutti i presenti, si stava svolgendo al
rallentatore.
“No...
Aspetta un
attimo... Ma stanno seriamente scendendo dall'auto a rallentatore!!
Ma quanto idioti sono?! Quei cinque non cambieranno mai...”.
-I
bet my last album of the
Lawson that this is an idea made by the perverse mind of Louis- I'm
21 but I act like a 5 years old boy -Tomlinson... (Scommetto il mio
ultimo album dei Lawson che questa è stata un'idea della
mente
perversa di Louis- Ho 21 anni ma mi comporto come un bambino di 5-
Tomlinson...)
Eleanor-
I guess you're
unfortunately right... (Credo tu abbia sfortunatamente ragione...)
Quando
finalmente furono
usciti tutti dalla macchina, Simon li raggiunse per assumere, quella
che Louise aveva definito come “la formazione”: Niall,
Louis, Zayn, Harry e Liam, ovvero la posizione che
avevano
quando fu scattata la loro prima foro come concorrenti ufficiali di X
Factor UK, quel fatidico 23 Luglio del 2010 alle otto e ventidue
minuti di un venerdì sera spagnolo. Non l'avevano
concordata,
semplicemente era successo ma a tutti era subito venuta in mentre la
bizzarra coincidenza.
Kaylie
sentì dei brividi
percorrerle la schiena, mentre li osservava bearsi di tutto quello
che quei tre incredibili anni li avevano portati ad ottenere. Ebbe la
certezza che quel brivido non fosse altro che un incontenibile
orgoglio per l'incredibile strada che quei cinque adolescenti
sconosciuti erano riusciti a percorrere grazie alle loro voci e alle
loro personalità, così diverse e così
tremendamente complementari,
semplicemente fatte per fondersi assieme.
Erano
arrivati a traguardi
che altri artisti avrebbero solo sognato di raggiungere per tutta una
vita eppure, se anche tutto quello fosse sparito di colpo, loro
sarebbero rimaste le incredibili persone che erano: veri fino in
fondo, fedeli a sé stessi e al loro sogno, stretti da un
legame
indissolubile, fatto di ricordi indimenticabili e di momenti
difficili superati assieme.
Non
poteva farci nulla: era
orgogliosa di loro e quelle lacrime che si ostinavano a scendere
imperterrite sul suo blush ne erano un'innegabile conferma.
Fortunatamente
non era
l'unica, dato che tutti i presenti avevano le iridi lucide o
addirittura dei fazzoletti accuratamente sistemati agli angoli degli
occhi, pronti a raccogliere delle lacrime fuggitive.
Vide
Karen piangere come non
mai, ma con ogni probabilità non aveva mai realmente smesso
da quel
primo provino di Liam, quando ottenne quattro sì, compreso
quello
tanto sospirato di Simon, che poi lo lasciò andare ad un
passo dalla
vetta, ma che non se lo fece sfuggire due volte.
Stavano
solcando quel
tappeto rosso come se fosse stato creato solamente per loro, come se
fossero nati per stare al centro dell'attenzione di un quarto di
mondo, sotto le accecanti luci dei riflettori, con un microfono in
mano... E forse era proprio così: erano nati per diventare
delle
star.
Erano
nati per essere una
delle maggiori boy band della storia della musica.
Erano
nati per realizzare il
proprio sogno.
Camminavano
con passo
sicuro, belli come non mai, ognuno con qualche accenno diverso, con
una peculiarità propria che li rendeva unici: Harry con
quella mano
che continuava a torturare incessantemente il ciuffo fluente; Zayn
con lo sguardo sfuggente, per cercare di essere sempre pronto a
qualsiasi scatto e per nascondere quell'accenno di timidezza che
faceva parte di lui; Niall che a stento riusciva a trattenersi dal
saltare come un capretto per tutta la passerella, che camminava un
passo avanti agli altri; Louis che tentava di sfoggiare la sua
espressione da uomo vissuto e sciupa-femmine con la faccia da
angioletto, per poter ammaliare chiunque fosse nei paraggi; Liam con
la mano destra nella tasca dei pantaloni ed un sorriso felice e
compiaciuto stampato sulle labbra sottili, messo apposta per mostrare
a tutti dove fosse riuscito ad arrivare, con quello scintillio magico
negli occhi, che ancora si stupivano di tutto.
Raggiunsero
i parenti e gli
amici che li avevano accompagnati in quegli ultimi straordinari
dodici mesi e si misero in posa con loro per le foto di rito. Liam si
voltò verso di lei e le sorrise, facendole l'occhiolino:
Kaylie era
quasi certa di non averlo mai visto così felice in vita sua.
Gli
sorrise di rimando e
poi, ad un segnale di Louise, si diressero verso l'interno del
cinema, mentre Liam la raggiungeva per intrecciare le sue dita lunghe
con quelle di lei.
Si
sedettero vicini, con
Liam alla sua destra, vicino a Niall, Zayn e Perrie, mentre Eleanor
era alla sua sinistra, con Louis e Harry nei posti affianco. Guardare
quel film documentario le fece venire non solo dei brividi
strepitosi, ma anche un'inondazione di lacrime che non
riuscì a
trattenere in nessuna maniera, suscitando le battutine di Louis e le
risate di Niall.
Erano
loro. Le loro vite e
il loro sogno. Semplicemente ed unicamente loro cinque.
Quando
il film finì, le
interviste e le presentazioni di rito furono affrontate da tutti con
un sorriso a trentadue denti, che nemmeno una gomma di proporzioni
gigantesche avrebbe potuto cancellare dai loro volti, ma quello che,
in realtà, tutti stavano aspettando non era altro che
l'after party,
ovvero la festa per i vent'anni di Liam.
Quando
finalmente Andy
disse:
-Are
you ready to go crazy?!
Let's stay up all night!!! (Siete pronti per impazzire?! Staremo
svegli tutta la notte!!!)
Si
alzò un boato
nell'enorme salone che li stava ospitando, segno che ogni singolo
invitato non vedeva l'ora di potersi divertire e rilassare dopo tutte
quelle emozioni, sorvolando persino sulla citazione alquanto scontata
di un Andy decisamente euforico. Salutati i parenti e i manager, con
la band, i ragazzi dei 5 Seconds Of
Summer,
gli amici di sempre e i fratelli acquisiti e le sorelle naturali, si
diressero verso il mitico Funky Buddha. A quanto sembrava, almeno
sulla scelta del locale, sembrava averla avuta vinta Andy,
ma appena raggiunsero il posto ebbero modo di constatare come il
resto della nottata fosse stato lasciato nelle famigerate mani di
Harry-Genio-Delle-Feste-Styles. Il locale era pieno di gente, ma il
privé era
riservato tutto a loro, anche se
comunque i ragazzi furono scortati dai loro bodyguard,
che solo dopo qualche bicchierino di champagne riuscirono a far
rilassare un poco.
Ben
presto si ritrovarono a
ballare come se non avessero mai dovuto vedere l'alba del nuovo
giorno, bevendo tutto quello che Louis
e Niall si
ostinavano ad ordinare, neanche fossero delle idrovore, sprizzando
gioia ed amore da ogni poro della pelle. Benché riuscisse a
reggere
parecchio bene l'alcol, Kaylie fece fatica a rendersi conto che con
ogni probabilità, quelli che stava fissando baciarsi
appassionatamente, nel bel mezzo della pista, non erano altro che
Andy e Daisy, quindi dovette fidarsi della risata che Liam le riverso
sull'orecchio, appena lei glieli indicò.
“Giuro
che Tomlinson e
Nialler ubriachi sono una delle cose più esilaranti che io
abbia mai
visto in vita mia, fortuna che non bevono seriamente sul palco...
Altrimenti diventerebbe uno spettacolo di cabaret più che un
concerto... Non che Harry, Josh, Sandy
e Ashton
siano presi molto meglio...” pensò Kaylie mentre
vedeva i primi
due cercare di fare la presa ad angelo di Dirty
Dancing e gli altri quattro incitarli con un tifo da
stadio.
Quella notte se la sarebbero ricordata tutti. O forse no.
Quando
fu il turno del
regalo, non poté fare a meno di pensare che se c'era una
cosa che
quei cinque giovani uomini, almeno secondo l'anagrafe, non riuscivano
proprio a fare, era crescere e ringraziò il cielo che fosse
così,
altrimenti non avrebbe mai visto la faccia estasiata che assunse
Liam quando scartò il gigantesco pacco che Paul e
Alberto gli avevano consegnato, mostrandogli un Buzz
Lightyear a grandezza naturale, che Kaylie sapeva
già,
sarebbe finito a far compagnia all'inquietantissima testa di Iron
Man, nel salotto di casa loro.
Quando
fu il momento della
torta, introdotta da un rullo di tamburi alquanto improvvisato e
roboante di Ashton e Josh sui tavolini impiastricciati di cocktail,
l'allegra brigata si profuse in un “Happy
Birthday” alquanto stonato e molto simile al
verso di un
branco di capre urlatrici, a riprova del fatto che avere nella
propria cerchia di amici due boy band non assicurava una canzone di
buon compleanno degna di essere ascoltata. Sopra alla torta, di
proporzioni veramente notevoli, erano appoggiati, oltre che dei
piccoli fuochi d'artificio che stavano allegramente scoppiettando,
anche due figurine in cioccolato plastico che ben presto Kaylie si
rese conto essere un Iron Man e un Woody intenti a stringersi la
mano.
“Oh
mamma mia... Neanche
fossimo ad un matrimonio!!..” pensò Kaylie, prima
di essere
interrotta da un Zayn super contento della faccia estatica
dell'amico, che disse:
-That's
the perfect
marriage!!! (Questo è il matrimonio perfetto!!!)
Kaylie
lanciò uno sguardo
comprensivo a Perrie che non poté fare a meno di mettersi a
ridere,
seguita a ruota da tutti gli altri.
La
nottata trascorse nel
migliore dei modi possibili, tra giochi stupidi che i ragazzi si
misero a fare per scommessa (sembrava che Andy si fosse preparato per
quel compleanno almeno con dieci mesi di anticipo, tanto era
euforico) e battute idiote, suscitate dall'ora tarda e dai fumi
dell'alcol.
Quando
Liam e Kaylie
riuscirono a raggiungere la porta di casa loro erano quasi le cinque
del mattino, tanto che un timido sole cominciava a sorgere lungo la
linea di palazzi che si apriva davanti a loro, dalle ampie vetrate
del salotto. Kaylie aveva in mano le scarpe con il tacco che era
miracolosamente riuscita ad indossare per tutta la notte,
benché le
avessero sostanzialmente fatto perdere l'utilizzo di tutte e cinque
le dita dei piedi e le lanciò molto poco delicatamente a
terra,
assieme alla pochette.
Liam
le sorrise divertito,
prima di circondarla con le sue braccia, stringendo la schiena di
Kaylie al suo petto, per poi sussurrarle all'orecchio.
-Be
careful... There's a new
pair of eyes watching over you... (Stai attenta... C'è un
nuovo paio
d'occhi a controllarti...)
Indicando
con un dito la
statua di Buzz che era magicamente comparsa nell'angolo della stanza.
-I'll
pay more attention
when I'll eat my chocolate cookies on your couch... (Farò
più
attenzione quando mangerò i
miei biscotti al
cioccolato sul tuo divano...)
Lo
sentì irrigidirsi
leggermente. Kaylie sapeva quanto odiasse trovare briciole di cibo
sul divano, soprattutto perché Loki, che in quel momento
comparve
nella stanza scodinzolando, sarebbe sicuramente andato a mangiarle,
ma subito cambiò atteggiamento e, mettendosi a ridere
sommessamente,
cominciò a farle il solletico. La prese in braccio e
finirono per
ruzzolare sul divano, ridendo a crepapelle, mentre la bestiola
cercava a tutti i costi un modo per prendere parte anche lei a quella
piccola lotta.
Dopo
cinque minuti buoni di
durissimo scontro, crollarono entrambi sfiniti sui soffici cuscini
arancioni e bianchi, che Liam aveva comprato per farla contenta.
Kaylie si accoccolò meglio con la schiena contro il petto di
Liam,
lasciando che lui la cingesse per i fianchi, accarezzando
delicatamente il suo braccio. Poteva sentire il respiro caldo e dolce
di Liam sfiorarle i capelli, mentre si faceva sempre più
pesante e
regolare.
Loki
li guardava impaziente
dal tappeto, in attesa di un cenno affermativo per salire ed
addormentarsi con loro. Kaylie gli fece un piccolo cenno con il dito
e lui si rannicchiò, con un balzo, ai piedi del divano, con
la testa
sui suoi polpacci.
Osservando
quell'alba
straordinaria fare capolino, Kaylie non poté trattenersi dal
pensare
quanto tutto quello che le fosse accaduto negli ultimi mesi e tutto
quello che ancora stava vivendo le sembrasse sempre più un
sogno. E
si sentì fortunata, come mai si era sentita prima in vita
sua, per
quello spettacolo che stava osservando, per quel respiro rassicurante
che le diceva come Liam fosse sempre lì per lei, per quelle
amicizie
splendide che aveva creato, per quella passione che stava diventando
il suo lavoro quotidiano.
Lo
disse senza pensarci
troppo, come se le parole volessero uscire da sole.
-I
love you, Liam...
-I love
you too, Kay...
Quel
sussurro la sorprese,
dato che era convinta che Liam stesse beatamente dormendo, ma ben
presto sul viso di Kaylie si formò un sorriso sincero, con
cui si
fece accompagnare in mondo dove nemmeno i sogni più dorati
avrebbero
potuto fare a gara con la spettacolare realtà che lei stava
vivendo.
Quando
Kaylie riaprì gli
occhi fu solo perché Loki aveva deciso di reclamare la sua
passeggiata quotidiana ed effettivamente, osservando l'orologio della
cucina, non poté dargli torto: erano le undici e mezza
passate. Si
alzò dal divano, spostando delicatamente il braccio di Liam,
che
ancora le stringeva la vita e, dopo aver messo sul fuoco il bollitore
per il tea, si fece una doccia: quella non era decisamente una
giornata qualsiasi.
Doveva
solo aspettare fino
alle sette di quella nuvolosa ma calda giornata londinese per poter
riabbracciare gli altri due terzi della sua vita, dato che Marta e
Denise sarebbero atterrate circa a quell'ora.
Sentì
un paio di labbra
soffici lasciare un leggero bacio sulla sua guancia destra e,
voltatasi, vide Liam versare il liquido bollente nelle loro tazze
personalizzate: quella di Batman e quella arancione con i pinguini.
-So...
Today I'll finally meet le ragazze...
(Quindi... Oggi
incontrerò finalmente le ragazze...)
Kaylie
rise sentendolo
chiamare le sue amiche con l'appellativo con cui le nominava sempre
lei, ma non si stupì più di tanto: ormai sapeva
più parole in
italiano lui che il vocabolario che lei gli aveva regalato dopo la
prima conversazione con sua madre su Skype. Solo allora si rese conto
di quello che Liam avesse seriamente detto.
“Oh
mamma: ma questa sarà
la prima volta che le due pazze lo conosceranno di persona!!! Saranno
cinque giorni decisamente lunghi....”.
Hi
sweethearts,
prima cosa: BUONA FESTA
DELLA DONNA!!! Ricordatevi che siete speciali, ognuna a modo proprio,
e che nulla e nessuno dovrà mai impedirvi di mostrarlo al
mondo <3
Detto questo, mi dispiace
che la prima parte di questo capitolo non abbia ricevuto nessuna
recensione, soprattutto perché la fine si avvicina
(così suona un
po' tragico, effettivamente ^^) e ci terrei a capire cosa ne pensiate
della storia... So che anche questa parte è corta e che, con
ogni
probabilità, non vi dirà nulla, per cui vi
anticipo già che in
settimana riceverete un altro aggiornamento...
Mi spiace sul serio non
sentire più i vostri pareri, ma vi posso capire...
Più la rileggo e
più mi sorgono dubbi sulla bontà della mia
scrittura e sulla
validità del contenuto... #Sad
Bene, mi dileguo,
ringraziando tutte le gentili donzelle che sono arrivate a leggere
fino a qui e che hanno ricordato/preferito/scelto questa storia **
Un abbraccio =)
P.S. Twitter @93ONED
Lots Of Love <3
|
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Capitolo 27 *** Everything About You ***
Everything
About You
Arrivò
all'aeroporto con
mezz'ora di anticipo, facendosi accompagnare in macchina da Paul, che
per quella sera si era offerto di darle un passaggio pur di conoscere
le due ragazze di cui aveva sentito parlare per mesi.
Erano
in piedi davanti al
terminal e stavano parlando dell'ultimo arrivato di casa Higgins,
quel bellissimo maschietto nato all'inizio della stagione e che stava
rendendo Paul l'uomo più felice sulla faccia della terra. In
quel
momento un flusso indefinito di persone cominciò ad uscire
dal
terminal, attirando l'attenzione di Kaylie, che cominciò a
cercare
dovunque una massa di capelli ricci castani e un caschetto rosso.
Vedeva uomini in giacca e cravatta, con la ventiquattrore alla mano,
donne in tailleur che parlavano al telefono, famiglie cariche di
valige che cercavano di non perdersi i figli per strada, coppie
impazienti di godersi il loro soggiorno nella capitale e poi...
-Kay!!!
Kaylie
vide due ragazze
sbracciarsi in mezzo alla folla e cominciare a correrle incontro.
Incurante del fatto che metà delle persone presenti si fosse
fermata
per osservare quella scena in perfetto stile film degli anni trenta
in bianco e nero, si ritrovò pure lei a correre nella loro
stessa
direzione, tanto che in due secondi sentì quattro braccia
stritolarla come se non la vedessero da secoli. E pensandoci bene,
Kaylie si rese conto di quanto le fossero mancate tremendamente le
sue due migliori amiche, le donne più stravaganti e
meravigliose che
avesse mai incontrato nella sua vita.
Marta-
Oh mamma mia!! Ma sei
uno schianto!!!
-Grazie...
Anche voi siete
splendide ragazze!! Denise ma sei ancora più rossa del
solito o
sbaglio??
Denise-
E' bello vedere
anche te, Kay... Comunque sì, mia madre ha avuto la
brillante idea
di controllare l'ora su due orologi diversi mentre mi faceva la
tinta, così l'henè è rimasto troppo in
posa ed ora sembro la
sorella illegittima di Rossana...
-Cretina:
stai benissimo
invece!!
Marta-
Non sai quanto mi...
Cioè, ci sei mancata...
-Anche
voi... Ve lo giuro...
Qui sono successe così tante cose, ma raccontarvele via
Skype non
era lo stesso che potervele dire face to face...
Marta-
Sentila: adesso fa
pure finta di sapere l'inglese...
Scoppiarono
tutte e tre a
ridere. Non riuscivano a lasciare le loro mani che si erano
intrecciate le une alle altre, tanto da formare una piccolo cerchio
su cui la figura imponente di Paul fece ombra, avvicinandosi a loro
per le presentazioni.
-Ragazze
sono felicissima di
presentarvi Paul: il mio manager, nonché uomo preferito
sulla faccia
della terra e grande amante della cucina italiana...
Mark-
Ladies.... It's a
pleasure finally meeting you, about whom I heard a lot about...
(Signore... E' un piacere finalmente incontrare voi, di cui ho
sentito molto parlare...)
Marta-
Oh, I'm so curious to
know what Kay told you about us... Anyway, nice to meet you Paul...
I'm Marta... (Oh, sono così curiosa di sapere che cosa Kay
le abbia
detto su di noi... Comunque, piacere di conoscerla Paul.. Io sono
Marta...)
“Eccola
là: la solita
intraprendente che non si ferma di fronte a nulla... Questa
è una
cosa che ho sempre ammirato in lei, perché sono sicura che
la sua
caparbietà e il suo coraggio la porteranno molto
lontano...”.
Denise-
And I'm Denise...
It's a pleasure to meet you, Paul 'cause Kay always tell us how
patience you are with her... And thank you for taking care of our
best friend in the last few months... (Ed io sono Denise... E' un
piacere conoscerla, Paul, perché Kay ci dice sempre quanto
sia
paziente con lei... E grazie per essersi preso cura della nostra
migliore amica negli ultimi mesi...)
“Questa
deve essersela
scritta prima di partire, dati i suoi proverbiali problemi con
l'inglese... Non c'è niente da fare: Denise si deve sempre
prendere
cura di tutti, nessuno escluso... E' per questo che è
così speciale
ed indispensabile...”. Kaylie non poteva sentirsi
più orgogliosa
delle sue migliori amiche, ma un'unica preoccupazione continuava a
tormentarla da quella mattina: che diamine sarebbe successo una volta
che si sarebbero trovate davanti a Liam??
Ebbe
modo di scoprirlo molto
in fretta dato che, dopo averle accompagnate in albergo per far loro
appoggiare i bagagli e cambiarsi per la serata (com'era prevedibile,
Paul disse che la lentezza nel prepararsi era comune a tutte le
donne... Italiane comprese), risalirono in macchina per andare a casa
Payne.
Beh,
a casa Payne- Bella e
questo era un piccolo particolare di cui non aveva ancora discusso
con nessuna delle due... Non che non avesse detto loro di abitare da
Liam, ma forse non gli aveva proprio spiegato che con ogni
probabilità si sarebbe fermata lì per un po'
più del dovuto...
Denise-
Aspetta: tu mi stai
dicendo che convivete?! Voglio dire: tu rimarrai a vivere qui anche
dopo la fine del tour... Tu ti trasferirai definitivamente a Londra?!
Quella
che aveva sempre
ritenuto una delle persone più comprensive e pacate sulla
faccia
della terra stava praticamente dando di matto davanti al portone di
casa sua, con una Marta quasi piegata in due dalle risate. Kaylie si
voltò verso Paul che stava cercando una scusa per evaporare
da
quella situazione di isteria femminile, e dandogli un bacio sulla
guancia, gli disse:
-Thank
you so much for
bringing me my best friends... I really need them... (Grazie mille
per avermi portato le mie migliori amiche... Avevo davvero bisogno di
loro...)
Paul-
I don't mind... See
you tomorrow Kay... Goodnight ladies!!! (Non è nulla... Ci
vediamo
domani Kay... Buonanotte donzelle!!!)
Kaylie
tornò a concentrarsi
su Denise, le mise le mani sulle spalle e, guardandola negli occhi,
disse seria:
-Denise:
ho detto che
forse... E sottolineo il forse.... Mi fermo a vivere da Liam anche
dopo la fine dei concerti... Non ti ho comunicato la mia decisione di
voler scalare l'Everest senza ossigeno e con le infradito... Non
ancora per lo meno!
Sentì
una schiaffo colpirle
la spalla.
Denise-
Ma quanto cretina
sei?! Io non so come faccia a sopportarti Liam...
-Ehi:
insultiamo ora?! Vi
ricordo che lui è stato ammaliato dal mio celestiale sorriso
e...
Marta-
Certo, perché se ti
avesse conosciuto prima di essere “ammaliato” dal
tuo sorriso,
sarebbe scappato via a gambe levate!!
-Ma
qui la simpatia la
facciamo sgorgare a fiotti, eh?! Mi sono quasi pentita di aver fatto
tutta questa fatica per farvi arrivare fin qui...
Marta-
Neanche avessi mosso
un dito!!
-Basta!!
Voi due mi avete
stufato: siete due ingrate!! Vedrete che cosa vi aspetta domani: vi
farò camminare tanto ma tanto, in giro per negozi, che mi
chiederete
pietà!! E vi avverto che io ho Eleanor dalla mia parte!!
Denise-
Ora sì che sono
spaventata... Sta sfoderando la ragazza di un amico di suo moroso...
Terrificante!!!
Kaylie
stava per ribattere,
quando sentì la serratura della porta alle sue spalle
scattare e una
faccia sorridente far capolino: si era praticamente dimenticata di
dove fosse, per un attimo le era sembrato di essere tornata davanti
al portone di casa sua, in una delle tante sedute
“psicanalitiche”
che faceva durante le serate d'estate con le ragazze, pensando a come
sarebbe stato realizzare i propri sogni ed avere un ragazzo perfetto
al proprio fianco.
In
quel momento sentì un
braccio allacciarsi alla sua vita e le facce delle sue due migliori
amiche diventare l'espressione dello stupore: sembravano due statue
greche tanto erano perfette ed immobili.
-Marta...
Denise... Vi
presento Liam!
-Ladies...
I so happy to
finally meet you!! (Signore... Sono così felice di
conoscervi
finalmente!!)
Non
riusciva a capire cosa
fosse: orgoglio? Gioia? Soddisfazione? Felicità? Non aveva
importanza, perché quella stretta allo stomaco che
l'attanagliava
sempre nei momenti importanti era lì a farle compagnia.
Quello era
il segno che ogni cosa stesse andando al posto giusto, che Liam si
stesse affezionando alle sue migliori amiche e che Marta e Denise si
stessero innamorando di lui. Le tre parti fondamentali della sua vita
si stavano conoscendo, per riformare il puzzle che era diventato il
suo cuore.
Kaylie
vide Liam con quella
faccia buffa, dove alzava il sopracciglio destro e metteva le labbra
come se fosse un bambino piccolo sul punto di piangere... Il problema
era: perché aveva quell'espressione?
Liam-
Kay, I think I've just
discovered my super power: I can immobilize people! (Kay penso di
aver appena scoperto il mio super potere: posso immobilizzare le
persone!)
-You're
right... I've never seen them so quite and speechless...
Maybe we can leave them here and have an intimate dinner... (Hai
ragione... Non le ho mai viste così tranquille e senza
parole...
Magari possiamo lasciarle qui e fare una cenetta intima...)
Marta-
Cosa?! Ma senti questa! I
mean... What are
you saying?! (… Voglio dire... Cosa stai dicendo?!)
-Oh,
gush... She found her
voice again... (Oddio... Ha ritrovato la voce...)
Marta-
Very, very funny...
Without my voice you shouldn't be... (Molto, molto divertente...
Senza la mia voce tu non saresti...)
Denise-
Liam, you're the
only one that can stop this stupid chat, so... (Liam, tu sei il solo
che potrebbe bloccare questa stupida chiacchierata, quindi...)
Liam-
You should be Denise,
am I right? (Tu devi essere Denise, ho ragione?)
Denise-
Yes, I am... (Sì,
sono io...)
Liam-
Are you hungry? Cause
I am.... So, come in... They will follow us if they want to eat...
(Sei affamata? Perché io sì... Quindi, vieni
dentro... Loro ci
seguiranno se vogliono mangiare...)
-I
want to eat!! (Io voglio
mangiare!!)
Liam-
As I was saying...
Sometimes I think you'd be Niall's girlfriend, instead of mine...
(Come stavo dicendo... Qualche volta penso che dovresti essere la
ragazza di Niall, invece che la mia...)
Kaylie
gli rivolse una
linguaccia, per poi dirigersi, con Marta sottobraccio, verso la sua
nuova casa acquisita che, come aveva previsto, fece rimanere a bocca
aperta tutte e due le ragazze.
Quando
finalmente si
sedettero a tavola, Kaylie pensò che il peggio fosse
passato: le
presentazioni erano state fatte, Denise aveva notevolmente migliorato
il suo inglese tanto da riuscire a capire quello che diceva Liam
(cosa non semplice, dato che alle volte non si capiva nemmeno lui) e
Marta era troppo concentrata ad osservare l'arredamento bizzarro
dell'appartamento e lo specchio di Kaylie, da non aprire più
bocca.
Ma quella era solo la quiete prima della tempesta, poiché,
quando
Liam ebbe la brillante idea di chiedere a quelle due lingue lunghe
delle migliori amiche di Kaylie di parlare un po' della sua ragazza
“prima del fatidico concerto”, si
scatenò un inarrestabile fiume
di episodi imbarazzanti e frasi celebri che la riguardavano.
Non
tralasciarono nulla:
dalle extension rosa che
aveva in terza
media, alla cotta colossale che si era presa per un ragazzo della sua
scuola su cui era letteralmente inciampata, mentre tentava di
avvicinarlo; passando per la volta in cui era finita con il sedere
all'aria davanti a tutta la scuola, dopo essere scivolata su una
lastra di ghiaccio e per quella in cui si era lamentata per un intero
pomeriggio di come gli unici due ragazzi che avesse mai baciato,
fossero dei pessimi baciatori, non volendo sentire ragioni circa il
fatto che lei non avesse dei metri di paragone validi. Logicamente
non sorvolarono nemmeno su tutte le lamentele che Kaylie aveva
propinato alle loro povere orecchie all'inizio di quella strana
passione per quella boy band inglese a causa di un gruppetto di
bambine in campeggio.
Marta-
She kept going on saying “It's for the money... It's just for
the
money!! I can't stand those little girls anymore!!”...
But everyone could see that she was falling in love with your music!
(Continuava a dire “E' solo per i soldi... E' solo per i
soldi!! I
non le riesco più a sopportare quelle
ragazzine!!”... Ma chiunque
poteva vedere che si stava innamorando della vostra musica!)
Liam-
With our music, ah??
(Della nostra musica, eh??)
Marta-
Well... Not only with
your music... Also for the Louis Tomlinson's bum.... (Beh... Non solo
della vostra musica... Anche per il sedere di Louis Tomlinson...)
Liam-
What?! You really like
Louis' ass?! Oh, c'mon!! (Cosa?! Ti piaceva sul serio il culo di
Louis?! Oh, avanti!!)
Ormai
Kaylie aveva smesso di
cercare di dare spiegazioni e giustificazioni da circa un'ora a
quella parte, tanto la sua posizione non sarebbe migliorata di un
solo millimetro, ma quella era decisamente un'insinuazione a dir poco
scorretta e soprattutto la faccia di Liam non era mai stata
così
tanto indignata.
-Okay,
okay... I have
something to say in my defence...At first, I fancied a little bit the
remarkable gifts of Louis' body, but then I really fell in love
with... (Okay, okay... Devo dire qualcosa in mia difesa...
All'inizio, mi piaceva un pochino il notevole dono del corpo di
Louis, ma poi mi sono innamorata sul serio di...)
Liam-
With?? (Di??)
Marta-
Yes: with what?? (Sì:
di cosa??)
“Se
la vita fosse sempre
giusta nei confronti delle persone, io ora avrei del raggi laser al
posto degli occhi e potrei incenerire seduta stante quella
simpaticona che è seduta davanti di me...”.
-With
your voice.... (Della
tua voce...)
Kaylie
lo disse in direzione
di Liam, sbattendo le palpebre e ringraziando di essersi messa almeno
tre passate di mascara di modo che l'effetto “occhioni da
cucciolo
adorante” fosse amplificato all'ennesima potenza, per poi
voltarsi
verso Marta e farle la linguaccia.
Liam-
Don't worry Kay... I
also fell in love with you for your smile, definitely not for your
sense of humour... (Non ti preoccupare Kay... Anche io mi sono
innamorato di te per il tuo sorriso, decisamente non per il tuo senso
dell'umorismo...)
Si
alzò dalla sedia per
darle un bacio sulla guancia a cui Kaylie rispose con uno schiaffo
indignato sulla spalla di un Liam sempre più divertito, che
si stava
dirigendo al piano superiore per cambiarsi e andare da Andy.
-Non
avrei decisamente
dovuto insegnarli il sarcasmo e l'ironia... Ora li usa meglio di me!!
Lo
disse mentre incrociava
le braccia al petto e metteva su il broncio, ottenendo come unico
risultato delle risate incontenibili da parte delle due megere sedute
al tavolo con lei.
Denise-
Sei pazzesca, lo
sai??
-Oddio!!
Da quant'era che
non me lo sentivo dire... Mi mancava proprio....
Marta
stava probabilmente
per ribattere con qualche commento acido, quando Liam ricomparve,
bello come non mai, sulla soglia della cucina, annunciando che doveva
lasciarle per quella sera, ma che non vedeva l'ora di poter tortura
Kaylie ancora un po' in loro compagnia.
Kaylie
fu quasi certa di
aver visto arrossire Denise quando Liam la salutò con un
bacio sulla
guancia: ora sarebbero state solo loro tre, come ai vecchi tempi.
Dopo
essersi spaparanzate
sul meraviglioso divano bianco ed aver afferrato un cuscino arancione
a testa (con conseguenti scontate battutine sul fatto che avesse
fatto arrendere anche quel povero ragazzo alla convivenza con quel
colore sgargiante), arrivò la tanto fatidica domanda:
Denise-
Allora... Come stai?
“Già:
come sto??” si
chiese Kaylie seriamente, forse per la prima volta dopo mesi.
-Sinceramente?
Bene...
Non
riusciva a capire
nemmeno lei da dove uscissero quelle frasi così sicure, ma
sentiva
che stava dicendo solo ed unicamente la verità ed era una
sensazione
indescrivibile, perché finalmente era sincera in tutto e per
tutto.
-Sì:
sto bene... Certo,
sono assolutamente e irrimediabilmente terrorizzata per la prima
performance che dovrò affrontare nell'arco di quattro
giorni,
davanti a qualcosa come ventimila persone... Sono in paranoia
completa per i costumi di scena che dovrò indossare, dato
che
assomigliano più a dei fazzoletti per soffiarsi il naso che
a dei
veri e proprio indumenti... E con ogni probabilità credo di
essere
entrata in piena crisi da “mi sono accorta di non poter
vivere
senza il mio ragazzo”... Eppure sto decisamente bene....
Insomma:
ho le mie due migliori amiche al mio fianco, in una delle
città più
belle che io abbia mai visto e che profuma di casa come nessun altro
luogo al mondo, sono circondata da persone strepitose come Eleanor e
Perrie, senza cui mi sentirei persa, ho acquistato quattro fantastici
amici maschi che non averi mai neanche lontanamente sperato di poter
avere, lavoro con degli individui strepitosi e talentuosi come Paul,
Amelia, Kate e Ethan.... Per di più sto per vedere il mio
più
grande sogno diventare realtà e condivido un fiabesco
appartamento
in pieno centro città con un ragazzo meraviglioso e che
credo essere
l'amore della mia vita, quindi... Sì, direi che sto
più che bene e
che sono anche felice....
Kaylie
riportò il suo
sguardo sulle due giovani donne al suo fianco, lasciando che
un'illuminatissima ed irrequieta Londra continuasse la sua frenetica
vita, senza essere controllata dal suo occhio curioso.
Marta
stava letteralmente
piangendo, cercando di non diventare un panda a causa dell'abbondante
dose di mascara che aveva messo, mentre Denise le stava rivolgendo
uno sguardo orgoglioso con quelle sue splendide iridi color ghiaccio.
Loro sapevano perfettamente che cosa Kaylie avesse affrontato nella
sua adolescenza e, soprattutto, in quegli ultimi anni di scuola
superiore e di università... Tutte le lotte con
sé stessa per
capire dove risiedesse la causa del suo malessere, del suo non
sentirsi mai adeguata, quella costante voglia di scappare da tutto e
da tutti, senza lasciare mai che qualcuno si avvicinasse abbastanza
per capire che cosa ci fosse veramente sotto quell'apparenza di
ragazza felice; tutte quelle infinite discussioni per farle vedere,
attraverso gli occhi degli altri, che persona piena di
qualità lei
fosse in realtà, andando finalmente a smontare la barriera
di
insicurezze che la ricopriva interamente; tutte le cotte che aveva
represso o nascosto perché incapace di lasciarsi andare con
un
ragazzo, impaurita dalla possibilità di farsi ferire ancora
di più
di quanto non si sentisse già...
Poi,
però, era arrivato
lui... Era arrivato Liam ed aveva sconvolto tutto: i suoi piani, le
sue difese, le sue insicurezze. Un bacio ed ogni cosa aveva assunto
un significato diverso, perché ora, ogni gesto era fatto per
far
vivere e crescere un sentimento, quello che loro condividevano, e che
Kaylie aveva scoperto passare anche attraverso l'amore e la cura per
sé stessi.
-Sapete
che cosa ho imparato
da Liam?? Che per amare veramente qualcuno devi per forza prima amare
te stesso, perché altrimenti sei capace di dare all'altro
solo una
copia sbiadita della persona che potresti essere, facendo un torto ad
entrambi... E' per questo e per un'estrema fortuna, lo devo
ammettere, che ho cominciato seriamente a pensare di avere anche io
qualcosa di positivo da poter donare e di meritare anche io il mio
posto qui... Rimane solo una piccola enorme paura...
Denise-
Quale?
-Che
sia tutto un sogno...
Che domani mattina mi possa svegliare e ritrovare nella mia camera
dal colore indefinito, circondata dai poster di un'adolescenza mai
del tutto superata, con l'Ipod sotto il cuscino ancora acceso ed una
vita piena di rimpianti e occasioni perse ad aspettarmi...
Sentì
i loro occhi pesare
sulla sua pelle nel vano tentativo di capire se mai la loro migliore
amica sarebbe stata completamente e sinceramente felice e forse
furono proprio quegli sguardi preoccupati delle due persone che
più
le erano state vicine nei momenti difficili a farle capire che
sì:
era decisamente arrivato il momento di essere felice. Felice e basta.
-Poi,
però, sento le mani
avvolgenti di Liam stringermi i fianchi e so che è tutto
vero... Che
finalmente è arrivato il mio momento!
Sorrise
a Denise, che la
racchiuse di slancio in un abbraccio tanto familiare e sospirato, a
cui si aggiunse subito anche Marta, e Kaylie non poté far
altro che
lasciar cadere le lacrime, trattenute per troppo tempo.
Delle
lacrime che dopo
vent'anni di vita Kaylie era felice di sentir cadere sulle sue
guance, perché altro non erano che lo specchio di una serie
di
emozioni talmente potenti e belle che esprimerle a parole sarebbe
stato semplicemente impossibile.
Quando
si sciolsero da quel
momento così toccante e si furono asciugate tutte e tre
quelle
rivoletti di gioia e affetto diluiti, Kaylie si sentì in
dovere di
rovinare tutta quell'atmosfera dicendo:
-Bene...
Dopo il momento
“Bautiful”, direi che sia il turno di un
quantitativo esagerato
di gelato accompagnato da un resoconto dettagliato della vostra vita
nell'ultimo mese... Con cotanto di dettagli piccanti, cara mia,
perché non credere che mi sia sfuggito il tuo velato
riferimento ad
un certo Andrea, dagli addominali scolpiti e l'abbronzatura
perfetta!!
Marta-
Ma non ti sfugge
niente, eh?! Vai a prendere i chili di gelato che mi hai promesso e,
forse, poi, otterrai qualche confessione...
“Mamma
mia quanto mi sono
mancate....” probabilmente era la ventesima volta che lo
pensava,
ma d'altra parte era la pura e semplice verità: se non fosse
stato
per loro non sarebbe arrivata dove era in quel momento, dato che
erano state solo ed unicamente Marta e Denise a mantenere vivo un
piccolo barlume di speranza nel suo cuore.
La
serata trascorse molto
più velocemente del previsto e quando Liam tornò
a casa, le trovò
ancora concentrate a chiacchierare di tutta la gente che conoscevano
e ad abbuffarsi di gelato. Kaylie le salutò dicendo loro che
il
giorno dopo si sarebbero dovute tenere pronte dato che ad attenderle
ci sarebbe stata una giornata a dir poco
“impegnativa”.
Avendole
avvisate Kaylie non
si sentì minimamente in colpa nel bussare alla porta della
loro
stanza d'albergo alle sette e mezza di mattina per farle svegliare e
preparare: alle otto e mezza doveva essere in sala prove per la
consegna dei costumi con le modifiche apportate e per gli infiniti
tentativi di trucco e acconciature che Kevin aveva in serbo per loro.
Quando Denise aprì la porta della stanza, Kaylie mise in
mezzo tra
lei e l'amica assolutamente furibonda un sacchetto di carta dal
profumo delizioso, contenente i migliori muffin e cupcake dell'intera
città di Londra.
-Questa
si chiama offerta di
pace e se non la accettate siete delle pazze, perché sono
assolutamente deliziosi!!
Denise
finalmente si aprì
in un sorriso e la fece entrare, per introdurla all'imbarazzante
spettacolo di una Marta completamente attorcigliata nel lenzuolo ocra
dell'hotel, con i capelli completamente arruffati e la bocca aperta,
spiaccicata sul cuscino. Sembrava Zayn in uno dei suoi tanti attacchi
di narcolessia acuta, in cui si addormentava dovunque poggiasse il
sedere.
Senza
pensarci troppo,
Kaylie si mise a saltare sul letto e in men che non si dica, si
ritrovò soffocata da un cuscino, tenuto premuto con un
chiaro
intento omicida da una Marta ora fin troppo sveglia. Dopo esser
riuscite a far colazione e averle costrette a prepararsi nel minor
tempo possibile (che con Marta non poteva essere al di sotto dei
trenta minuti abbondanti), arrivarono in sala prove, dove Kaylie
potè
introdurre le sue due migliori amiche a quei tre londinesi impazziti
, altrimenti noti come Amelia, Ethan e Kate. Neanche a farlo apposta,
Marta si mise subito a chiacchierare amabilmente con Ethan, dando a
tutti l'impressione di aver appena trovato la sua anima gemella per
shopping e gusti in fatto di ragazzi.
Si
integrarono talmente bene
con il resto dello staff che riuscirono ad avere voce in capitolo
anche per quanto riguardava la scelta del trucco di scena e
dell'acconciatura e, con somma gioia di Kaylie, optarono per una
linea marcata di eyeliner, su sfondo dorato, un rossetto lucido della
tinta delle labbra e delle fluenti chiome boccolose. Per dirlo con le
parole di Mr Louis “Simple
but effective!”.
Dopo
una mattinata trascorsa
tra trucchi e forcine per capelli, Kaylie decise di far prendere un
po' d'aria a Marta e Denise, che sembravano appena scese da dodici
giri consecutivi sull'otto-volante, portandole a pranzare con un
panino in Hyde Park.
Stavano
tranquillamente chiacchierando dei costumi di scena che Kaylie
avrebbe dovuto indossare di lì a tre giorni, quando una voce
squillante catturò la loro attenzione, facendola balzare in
piedi.
-I've
finally found you!! (Vi ho trovate finalmente!!)
Eleanor
si stava precipitando con la sua grazia innata e sempre
sconvolgente verso di loro, con in mano quello che Kaylie riconobbe
come il suo solito frappuccino di Starbucks.
Si
lanciò nelle braccia
dell'amica inglese, per poi dedicarsi alle presentazioni, forse
più
importanti, della sua intera vita, come una sorta di scontro tra
titani solo con tre migliori amiche da far girare la testa.
-Ragazze:
questa è Eleanor,
la morosa di Louis... El, they are
Marta and
Denise, my other two best friends... (… El, loro sono Marta
e
Denise, le mie altre due migliori amiche...)
Kaylie
si accorse di aver
trattenuto il fiato per tutto il tempo in cui i tre contendenti si
studiarono in ogni minimo particolare, tentando forse di capire se ci
fosse qualche motivazione valida per non fidarsi dell'altro, fino a
che non vide Eleanor aprirsi in un sorriso e tendere la mano verso
una Marta sempre più rilassata: solo ora capiva che
l'osservazione
non era altro che un tentativo malcelato di capire di che stilista
fosse il vestito leggero che la ragazza inglese stava indossando.
Eleanor-
Nice to meet you,
girls... Kay told me about you so many times that I feel like I've
already known you!! (Piacere di conoscervi ragazze... Ksy mi ha
parlato di voi così tante volte che mi sembra già
di conoscervi!!)
Marta-
Oh my gosh!! You're
much more beautiful live than in pictures!! Sorry, I've just
understood how does a worm feel when he's beside a butterfly... (Oh
mio dio!! Tu sei molto più bella dal vivo che nelle foto!!
Scusa, ho
appena capito come si sente un vermetto vicino ad una farfalla...)
Kaylie
non poté trattenersi
dal ridere per l'affermazione sincera e assolutamente priva di un
anche solo vago fondo di verità di Marta, soprattutto
accorgendosi
che era quasi riuscita a far arrossire Eleanor, impresa tutt'altro
che semplice. Quella ragazza aveva seriamente bisogno di una dose
massiccia di autostima, ma sicuramente il pomeriggio di shopping che
le attendeva avrebbe di certo migliorato la situazione, dato che
Eleanor era capace di trovare l'abito adatto a chiunque.
“Riuscirebbe
a far sentire
attraente anche un manico di scopa... Non so seriamente come
faccia... Speriamo solo non mi sconvolga Denise con qualche
abbinamento troppo colorato!”.
Quando
finalmente rimise
piede nel suo modernissimo appartamento, Kaylie faceva ancora fatica
a credere di aver appena trascorso un pomeriggio dove il suo unico
pensiero fosse stato quello di bloccare Marta dal comprare l'intero
reparto di borse di Harrods. Non si erano fermate un attimo, tanto
che Denise ad un certo punto aveva pure minacciato che se non
avessero rallentato il ritmo le avrebbe denunciate per
“rapimento e
tortura di una povera innocente che non aveva mia visto così
tanti
vestiti in vita sua”. Neanche a dirlo sia lei che Marta si
erano
letteralmente innamorate di Eleanor e lo stesso era avvenuto per la
bellissima ragazza inglese, che aveva addirittura chiesto alla riccia
di farle sapere come si sarebbe conclusa la sua serata con Andrea,
una volta che l'avesse vista con il vestito super colorato e ultra
aderente che avevano scelto assieme.
Trovò
Loki impegnato in
un'interessantissima litigata con la nappa del ferma tenda, che a
quanto pareva non aveva intenzione di cedere sotto i suoi artigli per
finire dritta nelle sue fauci fameliche. Dopo averlo distratto con
uno dei suoi costosissimi biscottini dietetici che Liam si ostinava a
comprargli, si sedette tranquillamente sul divano, accendendo il
computer per poter controllare gli ultimi aggiornamenti nelle
fanfiction che stava leggendo. Lo sapeva perfettamente che non
avrebbe dovuto tenere quell'account attivo e che se qualche fan
l'avesse scoperta sarebbe stata la fine, ma certe storie erano ancora
capaci di farla commuovere e non voleva smettere di recensirle per
qualche piccolo cambiamento di “status”. Inoltre,
si dilettava a
pubblicare ancora qualche storia originale di tanto in tanto: tutti
quegli avvenimenti avevano fatto sì che la sua testa
diventasse più
iperattiva del solito, facendo lavorare la sua immaginazione a
più
non posso, creando un sacco di nuovi racconti. Ad essere sinceri,
Louise sapeva perfettamente dell'account e le aveva semplicemente
fatto promettere che non avrebbe pubblicato più nulla che
riguardasse i ragazzi, ma quello sarebbe stato lo stesso difficile:
come poteva scrivere storie su di loro se ormai aveva la fortuna di
conoscere le loro vere storie?
Era
immersa in queste
sognati considerazioni, quando i suoi occhi furono coperti da due
mani grandi e calde che cercavano di non farle sbirciare chi si
celasse dietro di lei.
-I
should know this: you
bought that dog just because you knew he would be by your side in
every moment... He's a betrayer!! (L'avrei dovuto sapere: hai
comprato quel cane solo perché sapevi che sarebbe stato
dalla tua
parte in ogni momento... E' un traditore!!)
Liam-
Can you please explain
me how did you do this? (Puoi speigarmi per favore come hai fatto a
farlo?)
-What??
(Cosa??)
Liam-
Understand that it was me!! (Capire che ero io!!)
“Alle
volte mi chiedo se
lo faccia apposta o se sia così ingenuo di suo... Purtroppo
penso
sia la seconda...”.
-Dear...
The first thing I
get to know about you, after your stunning eyes, were your hands...
The ones that made me shiver in front of 20'000 people... The ones
that reliably guided me to a desert corridor... The ones that touched
lightly mine when you gave me your headphone and an entire world of
emotions exploded inside my heart... (Amore... La prima cosa che ho
conosciuto di te, dopo I tuoi meravigliosi occhi, sono state le tue
mani... Quelle che mi hanno fatto rabbrividire davanti a 20'000
persone... Quelle che mi hanno guidato in maniera affidabile in un
corridoio deserto... Quelle che hanno toccato delicatamente le mie
quando mi hai dato le tue cuffiette e un intero mondo di emozioni
sono esplose dentro il mio cuore...)
Liam-
The ones that caught
your hands when you realized that we couldn't be together... How far
we come, Kay?? (Quelle che hanno raccolto le tue mani quando hai
realizzato che non saremmo potuti stare assieme... Quanto lontano
siamo arrivati, Kay??)
Già:
quanta strada avevano
percorso da quel corridoio anonimo dell'Arena di Verona? Quante lotte
avevano affrontato per essere dove erano ora, accoccolati sul divano
del loro appartamento, con il loro cane a scodinzolare felice sul
loro tappeto, vivendo appieno il loro amore?
“E
pensare che stavo per
lasciare che tutto questo mi sfuggisse ancora una volta dalle mani...
Quanto vorrei che la giovane donna che sono ora potesse tornare
indietro e dire a quella ragazzina troppo insicura, anche solo per
sperare che qualcosa di positivo potesse capitare proprio a lei, che
nella vita alle volta bisogna buttarsi seguendo le emozioni e che
alla fine tutto si sarebbe risolto per il meglio...”.
-Far
enough to have the
courage to say you that I love you... (Lontano abbastanza per avere
il coraggio di dirti che ti amo...)
Lo
vide sorridere
increspando le sue labbra sottili sul lato sinistro, come era solito
fare quando la causa della sua felicità era anche motivo di
un moto
di dolcezza che gli pervadeva gli occhi nocciola. Kaylie adorava
quando le regalava quel genere di sorrisi.
Andò
a dormire con il cuore
più leggero perché finalmente, dopo la
chiacchierata con Marta e
Denise e dopo quei sentimenti irrefrenabili che si era accorta di
provare ancora, dopo cinque mesi, nei confronti di Liam, aveva capito
che: no, non sarebbe mai tornata a fare la vita di prima. Non avrebbe
più lasciato scorrere la vita dalle sue mani, facendo
disperdere
istanti preziosi in cui avrebbe semplicemente potuto cercare di
essere felice.
Non
avrebbe forse più
frequentato l'università in maniera
“consueta”, con ogni
probabilità avrebbe fatto tutto via internet e gli esami li
avrebbe
dati quando gli impegni di quello che sperava sarebbe diventato il
suo lavoro, glielo avrebbero concesso.
Non
avrebbe più permesso ad
alcuno di dirle ciò che poteva e non poteva diventare,
poiché ora
era certa che l'unica persona a poter decidere del suo futuro fosse
lei e la sua buona stella che la proteggeva.
Quando
si svegliò, la
mattina successiva, aveva ancora un sorriso ebete stampato sul volto
e nemmeno quando, guardando il calendario di New York che aveva
appeso in camera, si accorse che mancavano solamente tre giorni alla
data “x” riuscì a far sparire
quell'espressione beota che le si
era stampata addosso. Quel giorno aveva in programma di incontrarsi
con le ragazze solo per il pranzo, dato che sarebbe stata alla O2
tutto il giorno per provare l'intero show, con cambi di costumi e
intramezzi musicali della band, di modo da calcolare l'effettiva
durata del concerto.
Quando
a l'una e mezza
passata, riuscì finalmente a varcare la porta di casa, si
chiese
come avesse fatto a sopravvivere ad un mese scarso di prove con quel
gruppo di psicopatici. Erano riusciti a far impazzire quel povero
ragazzo di Olly, che ad un certo punto, all'ennesimo cambio di
posizioni sul palco, si era lasciato cadere di peso sulla passerella
che sarebbe finita in mezzo ai fan in delirio, protestando per tutta
la confusione che gli stavano facendo nella sua piccola testolina
inglese. Il problema era che si trattava solamente del terzo pezzo in
scaletta e questo voleva dire che nessuno avrebbe rivisto la luce del
sole fino a chissà quale ora tarda della notte.
Così Kaylie voleva
cercare di godersi quell'ora e mezza scarsa di pausa che aveva,
sperando che le due comari si fossero almeno degnate di preparare
qualcosa da mangiare, ma appena mise piede in casa sentì
più voci
del dovuto.
“Aspetta:
Liam è con il
suo personal trainer che
si allena...
Questa è la voce di Denise... E questa è la
risatina nervosa di
Marta... Un momento: risatina nervosa?? Ma per quale diamine di
motivazione ha la risatina nervosa...”.
-So
you come all the way
down from Italy, just to see her first show? That's so sweet, babe...
(Quindi, tu sei venuta direttamente dall'Italia, solo per vedere il
suo primo spettacolo? Questo è molto dolce, bebe...)
“Ah,
va bene... Mr
Harry -Voce Profonda e Sorriso Smagliante- Styles
mi sembra una buona motivazione per una risatina
nervosa...
Ora rimane solo da capire perché diamine di motivo sia in
casa mia a
ciarlare con le mie migliori amiche...”.
-What's
going on here??
Don't even try to seduce my girls Styles.... I warned them! (Che sta
succedendo qui?? Non provarci nemmeno a sedurre le mie ragazze
Styles... Le ho avvertite!)
Harry-
I'm innocent! I
didn't do anything! They tried to flirt with me, but I said them that
you would be able to kill me!! (Sono innocente! Non ho fatto nulla!
Loro hanno tentato di flirtare con me, ma ho detto loro che saresti
stata capace di uccidermi!!)
-Sometimes
I really ask
myself if it's true that Louis is the most stupid, cause... You
know... You can seriously beat him... (Alle volte mi chiedo
seriamente se sia vero che sia Louis il più stupido,
perché...
Sai... Tu potresti seriamente batterlo...)
Un
energumeno di un metro e ottanta abbondanti, con le gambe
più magre
che un essere umano di sesso maschile potesse mai avere, si
avventò
su di lei rischiando seriamente di soffocarla in un abbraccio a dir
poco avvolgente. Quando finalmente si staccò da Kaylie,
lasciando
però che un suo braccio le circondasse le spalle e quello di
lei gli
cingesse i fianchi asciutti, si resero entrambi conto di avere
piazzate davanti due statue di sale che li guardavano come se fossero
degli esseri verdi e ricoperti di pustole. Come suo solito, Harry si
aprì in un sorriso mozzafiato che non aiutò di
molto le due povere
ragazze in piedi davanti a loro.
“Non
voglio pensare quando
vedranno Zayn e Niall... Gli piglierà un coccolone a
queste...”.
-So...
After your lovely
idea to shock my bffs, would you like to tell me why did you come??
(Quindi... Dopo la tua adorabile idea di scioccare le mie migliori
amiche, ti dispiacerebbe dirmi perché sei venuto qui??)
Harry-
Can I say: just
because I miss you and your house was on my way?(Posso dire: solo
perché mi mancavi e casa tua era sulla mia strada?)
-No,
you can't... First of
all because Liam will kill you and second because you will cause an
heart attack to these two poor girls... (No, non puoi... Prima di
tutto perché Liam ti ucciderebbe e secondo perché
causeresti un
attacco di cuore a queste due povere ragazze...)
Harry-
Okay, okay... I'm
here just because I leave today for LA and I wanted to say you a
“break a leg” before the show... I'm so sorry that
I won't be
there, but I promise that I'm gonna keep you in my mind all the time!
And I'm also here because I landed Liam my other battery charge in LA
but now I lost mine, so... (Okay, okay... Sono qui solo
perché parto
oggi per LA e volevo dirti un “in bocca al lupo”
prima dello
show... Mi dispiace di non poterci essere, ma prometto che ti
terrò
nella mia mente tutto il tempo! E sono anche qui perché ho
prestato
a Liam il mio altro carica batterie a LA, ma ora ho perso il mio,
quindi...)
-Yep!
I saw it yesterday...
It should be on his night table, upstairs... (Yep! L'ho visto ieri...
Dovrebbe essere sul suo comodino, di sopra...)
Mentre
Harry si dirigeva al
piano superiore alla disperata ricerca del suo carica batterie senza
cui non avrebbe potuto tweettare e postare nulla su Instagram, Kaylie
cercò di far tornare al mondo dei vivi Marta e Denise, che
erano
ancora imbambolate nel bel mezzo della cucina, con Loki che le
guardava con un musetto alquanto perplesso.
-Posso
farvi una domanda:
avete intenzione di avere una reazione del genere ogni volta che ne
vedrete uno di persona? Perché, sapete, siete solo a due
quinti
della band, ora della fine vi toccherà andare in giro con il
defibrillatore portatile...
Come
previsto, la prima a
riprendersi fu Marta.
Marta-
Senti tu, non fare
tanto la donna vissuta solo perché li tratti come fossero
tuoi
fratelli!! Io non ci sono mica abituata a ritrovarmi davanti dei tipi
che di solito vedo su poster photoshoppatissimi appesi sui muri della
camera delle due bestiole...
-Non
chiamare così Carlotta
e Isabella!! Io devo la vita a quelle ragazzine...
Marta-
Esagerata come
sempre...
-Disse
quella che ha appena
fissato per cinque minuti buoni Harry con un'espressione da triglia
lessa stampata sulla faccia...
Marta-
Adesso questa me la
paghi!
Come
suo solito, sfruttando
i dieci centimetri di altezza che le separavano, Marta si
avventò
sui fianchi di Kaylie, facendole il peggior solletico di sempre.
Denise-
Non per
interrompervi, ma c'è la divinità greca che
sogghigna appoggiata al
muro della cucina...
Quando
Kaylie alzò la
testa, vide un bellissimo Harry Edward Styles sorridere per quella
scena, mentre portava in mano trionfante la sua preda. Le disse che
se ne stava andando ma che voleva dirle una cosa “in
privato”,
così Kaylie lo seguì fino al portoncino di casa.
Harry-
I'm so sorry that I
won't be there to see you shine, but these are the only days off
we'll have for a long time, so... (Mi dispiace tantissimo di non
poter essere lì per vederti brillare, ma questi sono gli
unici
giorni liberi che avremo per un bel po' di tempo, quindi...)
-Hazza,
c'mon!! I don't mind
if you won't be physically there... Really... You'll always be my
favourite... (Hazza, avanti!! Non è un problema se non sarai
fisicamente lì... Veramente... Tu sarai sempre il mio
favorito...)
Harry-
But it wasn't Lou
your favourite? (Ma non era Lou il tuo preferito?)
-Yes...
And also Niall...
And Zayn... Oh, damn! It's impossible to choose... (Sì... E
anche
Niall... E Zayn... Oh, diamine!! E' impossibile scegliere...)
Harry-
You should know we're
all too much adorable! (Lo dovresti sapere che siamo tutti troppo
adorabili!)
Scoppiarono
tutti e due a
ridere sapendo quanto quella frase fosse dannatamente poco
verosimile: loro erano tutto, fuorché
“adorabili”.
“Forse
fantastici li
descriverebbe meglio...”.
-Anyway,
what did you need
to tell me? (Comunque, che cosa avevi bisogno di dirmi?)
Kaylie
lo vide quasi farsi
imbarazzato, scompigliando la massa di capelli che un tempo erano
ricci mentre ora stavano cambiando, come lui d'altra parte. Sembrava
che volesse dirle qualcosa di veramente importante, ma che non
trovasse il coraggio o la “sfacciataggine” per
buttare fuori
quelle parole che dovevano avere un certo peso. Lo sapeva bene:
Harry, all'apparenza, poteva passare per un ragazzo sicuro di
sé
stesso e del mondo intorno a lui, ma la verità era che aveva
un'incredibile bisogno di avere sempre accanto le poche persone di
cui si fidava e che sapeva gli volevano veramente bene, per essere
rassicurato e incoraggiato.
-Harry,
at least you don't
have to tell me that you hate me or that I'm gonna die in just one
week, well... Just spit it out! (Harry, a meno che tu non debba dirmi
che mi odi o che morirò tra una settimana, beh... Sputa il
rospo!)
Trasse
un profondo respiro
e, dopo essersi inumidito le labbra per la milionesima volta, facendo
scontrare le sue sincere iridi verdi nelle sue nocciola, le
aprì una
piccola parte del suo cuore.
Harry-
The words you said
when we were in LA... I really appreciate them... I mean... I don't
even understand how, but you came into Liam's life all of a sudden
and then also into ours... And you get on well with all of us... Well
I was talking about that last night with Nialler... I don't know how
to say it... (Le parole che hai detto quando eravamo a LA... Le ho
apprezzate davvero... Voglio dire... Non ho capito neanche come, ma
tu sei arrivata nella vita di Liam tutto ad un tratto e anche dentro
le nostre... E ti sei trovata bene con tutti noi... Beh, ne stavo
parlando la scorsa notte con Nialler... Non so come dirlo...)
-Harry,
what do you think about just set your mouth free to talk, without
over thinking?? (Harry, che ne dici di lasciare la tua bocca libera
di parlare, senza pensarci troppo??)
Harry-
That's exactly what I
was talking about! You just say things as they are, you always treat
us as five normal guys and that's just so good to us... Seriously....
You're so special... (Questo è esattamente quello di cui
stavo
parlando! Tu dici semplicemente le cose come sono, ci hai sempre
trattati come cinque ragazzi normali e questo per noi è
fantastico... Seriamente... Sei così speciale...)
Forse
non era normale, anzi,
scoppiare a piangere senza alcun motivo apparente, davanti ad uno dei
migliori amici del proprio ragazzo, soprattutto se è uno dei
diciannovenni più sognati da qualsiasi essere di sesso
femminile e
non solo sulla faccia della terra, era decisamente qualcosa di poco
adeguato. Eppure Kaylie non riuscì a trattenersi e quando
sentì due
braccia forti circondarla e un petto caldo avvicinarsi a lei, non
poté fare a meno di rifugiarvisi contro.
“Io
devo tutto a questi
ragazzi... E' solo grazie a loro se sono riuscita a capire che pure
io potevo avere qualcosa da dare al mondo... Qualcosa che nessun
altro aveva... Qualcosa che mi rende speciale...”.
Harry-
Babe... It's
alright... I mean: I
didn't want to make
you cry... (Babe... Va tutto bene... Insomma: non volevo farti
piangere...)
-I'm
fine Hazza... It's just
that I should be the one who thank you and not you... (Sto bene
Hazza... E' solo che dovrei essere io quella che ti ringrazia e non
tu...)
Harry-
No... You're the one
that made Liam happy, so... (No... Tu sei quella che fa felice Liam,
quindi...)
-So...
Just stop it now!!
I'm turning into a panda right now!! And you shouldn't take a plan?!
(Quindi.... Smettila, ora!! Mi sto trasformando in un panda adesso!!
E tu non dovresti prendere un aereo?!)
Harry-
Yep babe!! And I'm
also late... Again break a leg and thanks for everything Kay... I'll
call you! (Yep, babe!! E sono pure in ritardo... Di nuovo in bocca al
lupo e grazie per tutto Kay... Ti chiamerò!)
-Just
don't break too many
hearts Harry Styles!! (Solo non infrangermi troppi cuori Harry
Styles!!)
Sentì
la sua risata roca
risuonare dal vialetto e rientrò in casa scuotendo la testa
per
quella conversazione assolutamente assurda e toccante che aveva
appena avuto con Harry.
Come
previsto le due
perpetue che aveva lasciato in cucina vollero sapere ogni minimo
particolare di quella breve chiacchierata e non poté fare a
meno di
dedicare quella mezz'ora di tempo che le era rimasta per pranzare a
raccontare a Marta e Denise come fosse cresciuta la sua amicizia con
il presunto rubacuori della band: in realtà li rubava solo
per il
suo animo buono e in armonia con chiunque incontrasse.
Sembrava
seriamente che
quelle giornate facessero di tutto per passare in fretta, tanto che
quando si svegliò con la famosa Taking Over Me a rimbombarle
nelle
orecchie, si chiese come potesse mancare solo un giorno prima del
concerto: l'indomani sera si sarebbe trovata di fronte a ventimila
persone in un body nero a dir poco provocante. Ma Liam aveva detto
che era bellissima con quel costume addosso, quindi Kaylie non poteva
far altro che sperare che avesse ragione e maledirsi per non avere
l'autostima di Eleanor o di Perrie. Fu in quel preciso istante che si
rese conto che non aveva la minima idea di chi sarebbe andata a
vederla l'indomani.
Sapeva
che le sorelle di
Liam, Ruth e Nicola, sarebbero arrivate nel pomeriggio per poter
assistere al concerto e che anche Andy aveva insistito parecchio per
poter avere un biglietto: a quanto sembrava voleva convincere Olly a
diventare una sorta di testimonial per la sua nuova linea di
magliette.
Eleanor
aveva dato conferma
nell'esatto momento in cui aveva saputo che Kaylie aveva ottenuto il
lavoro, quindi almeno su di lei non c'erano dubbi, come nemmeno per
quanto riguardasse Marta e Denise, che l'avevano raggiunta solo per
quello.
“E
per conoscere i
ragazzi.... Ma facciamogli credere che non mi sia accorta che sia
questo il vero motivo della loro visita...”.
Chi
altro sarebbe dovuto
venire? Perrie non sarebbe stata presente al primo concerto a causa
di alcuni impegni lavorativi, promettendole però che avrebbe
portato
gli altri tre quarti delle Little Mix alla seconda serata del tour;
Niall aveva persino fatto la faccia indignata quando gli aveva
chiesto conferma, due giorni prima, dicendole che da lei non si
sarebbe mai aspettato una “tale mancanza di
fiducia” nei suoi
confronti; Paul avrebbe preso parte per forza alla serata,
accompagnato anche dalla moglie, in occasione del loro anniversario
di matrimonio, tanto che i biglietti glieli aveva pagati Kaylie come
regalo, dato che a quell'uomo doveva la possibilità di
vivere quel
sogno; persino Louise aveva dato conferma della sua presenza, ma,
anche lei, non per la prima serata, ma per la terza... Dovevano
essere tutti.
Ma
allora perché le
sembrava che mancasse qualcuno??
-Cavolo:
Zayn!!! Mi sono
dimenticata di Zayn!!
Liam
si divincolò
leggermente dall'intrico di lenzuola in cui si era avvolto al fine di
capire per quale motivazione la sua ragazza stava urlando, seduta in
mezzo al letto, il nome del suo migliore amico, per giunta battendosi
ripetutamente una mano sulla fronte.
Liam-
Babe... What's wrong?
Why are you calling Zayn? (Babe... Che c'è di sbagliato?
Perché
stai chiamando Zayn?)
-Did
you ask him if he
wanted to come to the show tomorrow?! (Gli hai chiesto se voleva
venire allo spettacolo domani?!)
Liam-
Which show, babe?
(Quale spettacolo, babe?)
-I
won't punch you in the
face just because it's too early in the morning and I need my hands
to be functional for my first performance as a background dancer on a
national tour with Olly Murs!! (Non ti tiro un pugno in faccia solo
perché è mattina presto e perché ho
bisogno che le mie mani sia
funzionali per la mia prima performance come ballerina di supporto
nel tour nazionale con Olly Murs!!)
La
sua voce era cresciuta in
intensità man mano che la testa formulava quella frase per
descrivere ciò che realmente l'aspettava il giorno dopo ed
una
stretta allo stomaco piuttosto familiare e fastidiosa arrivò
a fare
la sua comparsa. Kaylie, però, decise di ignorarla
poiché aveva ben
altri grattacapi da risolvere al momento, che un po' di sana ansia
pre-esibizione, e tra questi rientrava decisamente al primo posto il
fatto di non aver chiesto al migliore amico del suo ragazzo se gli
sarebbe piaciuto andare al concerto, l'indomani. Non che Liam avesse
un preferito tra i quattro pazzi che si portava dietro e con cui
condivideva la sua vita da ormai più di tre anni, solo che
con Zayn
aveva un rapporto speciale, determinato forse dal fatto che fossero
così simili per certi lati del loro carattere.
Entrambi
avrebbero dato la
vita per le persone a cui tenevano, entrambi spendevano ogni singolo
istante della loro giornata per far felici chi stava loro attorno ed
entrambi sapevano perfettamente che cosa volesse dire soffrire e non
avere un modo per esprimerlo, perché troppo insicuri
(com'era stato
per Liam) o troppo timidi (com'era tutt'ora per Zayn).
Kaylie
si rese conto che non
avrebbe ottenuto alcun aiuto dalla mummia che si era pacificamente
riaddormentata al suo fianco, quindi decise di vestirsi e di
risolvere la situazione alla maniera della “nuova
Kaylie”:
prendere in mano il telefono e chiamare direttamente Malik, sperando
che si fosse già svegliato.
Mentre
usciva dalla camera,
sentì Liam lamentarsi, dicendo qualcosa su quanto fosse
iperattiva e
nevrotica alle volte, ma anche in questo caso decise di lasciar
correre: gliela avrebbe fatta pagare a tempo debito, magari
nascondendogli il pupazzo di Woody che aveva sul comodino.
Nonostante
avesse passato
più di dieci giorni fianco a fianco con quei ragazzi, non
aveva
ancora il numero di tutti o meglio, aveva il numero di tutti eccetto
di Zayn. Non sapeva nemmeno lei perché, semplicemente non le
era
sembrata la scelta migliore chiedergli il numero. Forse
perché era
sempre così difficile trovare le parole giuste da dirgli o
forse
perché quegli occhi molto simili all'ambra la facevano
spesso
sentire tremendamente sotto giudizio. “O forse
perché io mi faccio
troppe paranoie e perdo un sacco di tempo utile, come in questo
momento!!” pensò Kaylie mentre si distraeva dalla
tazza di tea che
si era versata e scriveva un messaggio a Louise per farsi dire il
numero, dato che chiedere a Liam dove fosse il suo cellulare era una
causa persa, considerato che lo dimenticava dovunque eccetto che nei
luoghi più normali in cui lasciare un cellulare.
La
risposta arrivò dopo
quindici secondi netti. Quella donna era sempre efficiente e
disponibile, anche quando non era con i ragazzi, tanto che seriamente
Kaylie prese in considerazione l'idea che fosse un androide
travestito da minuta donna in carriera dotata di sorriso smagliante.
Prese
un respiro profondo e
si chiese per quale dannata motivazione fosse così agitata.
“Neanche
dovesse decidere
del mio destino... Però è il migliore amico di
Liam e il suo parere
è quasi sacro... E se magari si è arrabbiato....
Che gli dico per
scusarmi? E se...”.
Zayn-
Hello... Who's
calling? (Pronto... Chi è?)
“Respira...
Respira...
Respira... E' solo Zayn... La stessa persona con cui hai avuto
un'amichevole conversazione qualche settimana fa e che ti sei
dimenticata di invitare alla tua prima esibizione... E
basta!!”.
Zayn-
Hello?? (Pronto??)
-Hey,
Zayn... It's Kay
here...What's up? (Hey, Zayn... Sono Kay... Come va?)
Zayn-
I'm fine, thanks...
But why are you calling me at eight am?? (Sto bene, grazie... Ma
perché mi stai chiamando alle otto di mattina??)
“Ma
deve essere sempre
così diretto?! Calma... Ringrazia il cielo che non stesse
dormendo e
che non ti abbia mandato a quel paese... Non ancora
almeno...”.
-Well...
I was wondering if you were in the city today... Or tomorrow... Yes,
tomorrow would be definitely better.... (Beh... Mi stavo chiedendo se
fossi in città oggi... O domani... Sì, domani
sarebbe decisamente
meglio...)
Zayn-
Kay I don't get it...
(Kay, non capisco...)
-I
mean: are you in London
tomorrow?? (Intendo: sei a Londra domani??)
Zayn-
Of course I am, Kay...
(Certo che sì, Kay...)
-Cause,
you know... It will
mean a lot to me if... Wait: “of course” you'll be
here??
(Perché, vedi... Significherebbe molto per me se... Aspetta:
“certo
che sì” sarai qui??)
Zayn-
Yes, there's the show
tomorrow night... I'll come with the lads... Are you sure to feel
okay? (Sì, c'è lo show domani sera...
Verrò con
i ragazzi... Sei sicura di stare bene?)
Forse
non era propriamente
il momento per porsi una domanda del genere, ma Kaylie si rese conto
che no, non stava per niente bene e che aveva una terribile esigenza
di parlare con qualcuno che fosse pienamente sincero e che non le
avrebbe mai detto che tutto sarebbe andato bene, se veramente non
fosse stato così.
-Where
are you Zayn? (Dove
sei Zayn?)
Zayn-
I'm in London right
now, but what's happening Kay?? (Sono a Londra ora, ma che sta
succedendo Kay??)
-Have
you already had your
breakfast? (Hai già fatto colazione?)
Zayn-
No...
-I
know it might sound a
little bit strange, but would you like to come with me? (So che
potrebbe suonarti un po' strano, ma ti andrebbe di venire con me?)
Se
ci avesse messo più di
cinque secondi per rispondere, Kaylie si sarebbe data della cretina
per almeno una settimana intera, lo sapeva già, ma
fortunatamente
Zayn ebbe la risposta più che pronta.
Zayn-
Yeah! I'll pick you up...I'll be there in ten minutes...
(Yeah! Ti passo a prendere... Sarò lì in dieci
minuti...)
Kaylie
si ritrovò a fissare
lo schermo del cellulare che segnava la fine della chiamata e si
chiese se seriamente avesse appena fatto una cosa del genere, poi la
consapevolezza di avere meno di dieci minuti per prepararsi la fece
riscuotere e correre in camera, dove Liam continuava tranquillamente
a sognare di salvare il mondo nel suo costume da Batman.
Quando
il campanello suonò,
di minuti ne erano passati venti, ma la cosa non la stupì
più di
tanto: in fin dei conti stavano pur sempre parlando di Zayn Jawaad
Malik, il ragazzo che era arrivato in ritardo anche al primo
appuntamento con la sua attuale santa ragazza, accampando come scusa
il fatto che il gel non voleva saperne di uscire dal tubetto (quello
gliel'aveva raccontato Perrie in una delle loro infinite sessioni di
chiacchiere tra donne durante i sound-check
dei
ragazzi).
Salì
in macchina e, dopo un
saluto frettoloso da parte di entrambi, si diressero verso uno dei
tanti Starbucks del centro. Ordinarono e poi, dopo qualche foto che
Zayn concesse, nonostante l'ora, alle fan che temerarie si erano
avvicinate, uscirono dal locale per nascondersi tra le fronde del St
James Park che era giusto a pochi passi da loro.
Camminarono
per qualcosa
come cinque minuti in completo silenzio e osservando l'espressione
rilassata che Zayn aveva dipinta sul volto, Kaylie poté
capire
facilmente come l'assenza di parole fosse una delle condizioni
preferite del ragazzo. Quello e la sigaretta che stava estraendo
lentamente dal pacchetto chiedendole con un cenno del capo se le
desse fastidio. L'unico problema era che Kaylie non sopportava in
alcuna maniera il silenzio, tanto meno se in presenza di una persona
che la metteva in soggezione. Nemmeno quando era da sola c'era
seriamente silenzio nella sua testa, dato che una miriade di pensieri
si rincorreva da una parte all'altra, senza sosta, esattamente come
stavano facendo in quel momento.
-Thanks
for coming Zayn....
(Grazie per essere venuto Zayn...)
Zayn-
You're welcome...
(Prego...)
“Alle
volte vorrei che la
sua capacità di osservare e capire le persone fosse dentro
la testa
di Louis... Con la sua parlantina sarebbe tutto molto più
semplice....”.
Zayn-
What's going on Kay? I
mean: what made you call me so early in the morning and ask me if
I
could take you out? (Che
succede Kay? Voglio dire: che cosa ti ha spinto a chiamarmi
così
presto, la mattina, e chiedermi se potessi portarti fuori?)
“No,
non gli serve
decisamente la parlantina di Louis... Lui arriva dritto al
punto...”.
-I'm
terrified, Zayn...
(Sono terrorizzata, Zayn....)
Ecco:
l'aveva detto. Era
assolutamente, completamente ed irrimediabilmente terrorizzata. Aveva
fatto di tutto nell'ultima settimana per far finta di nulla e
l'arrivo di Marta e Denise, le uscite, gli impegni lavorativi, erano
anche quasi riusciti a distrarla per davvero. Ma quando quella
mattina aveva detto a Liam che cosa l'aspettasse il giorno dopo, si
era accorta che in realtà quel terrore l'aveva accompagnata
per
tutta la settimana senza lasciarla un solo momento e che nemmeno le
rassicurazioni di sua madre, delle ragazze, persino quelle di Liam,
potevano qualcosa contro quello stato d'animo che le faceva
contorcere lo stomaco.
Era
vero: era una ragazza
più sicura ora, aveva compreso quali potessero essere le sue
potenzialità, ma chi le poteva assicurare che quelle
capacità in
itinere non si rivelassero, invece, delle splendenti ma effimere
bolle di sapone? Chi le poteva giurare che tutto quello in cui aveva
cominciato a credere da cinque mesi a quella parte non svanisse in un
attimo, appena salita sul palco l'indomani?
Fece
uscire una boccata di
fumo da quelle labbra sottili, scrutandola con quegli occhi
intelligenti.
Zayn-
I was terrified the
first time I went on the X Factor stage... You know, I never sing in
front of someone else except my family and, I guess, you understand
how much shy I was... I didn't speak to much during the interviews
and the Twitter questions, during the tour, always scare me... But it
comes a time when you have to grow up and accept the fact that
sometimes you have to face also your deepest fears and get through
them... Look at me: I also answer some questions now and try to
dance! All because I understood that it was absolutely impossible for
me to stay away from a mic for more than a week... I need to sing
more than to breath... (Io ero terrorizzato la prima volta che sono
salito sul palco di X Factor... Sai, non avevo mai cantato davanti a
qualcuno che non fosse la mia famiglia e, credo, tu possa capire
quanto timido fossi... Non parlavo molto durante le interviste e le
Twitter questions, durante il tour, mi hanno sempre spaventato... Ma
arriva un momento in cui devi crescere e accettare il fatto che alle
volte devi affrontare anche le tue paure più profonde e
superarle...
Guarda me: ora rispondo anche a qualche domanda e provo a ballare!
Tutto perchè ho capito che era assolutamente impossibile per
me
stare lontano da un microfono per più di una settimana... Io
ho più
bisogno di cantare che di respirare...)
Si
era fermato nel bel mezzo
del sentiero di ciottoli per dire quelle parole che sicuramente gli
erano costate non poca fatica, ma che ora lo stavano facendo
sorridere. E doveva ammetterlo: quando Zayn Malik sorrideva sembrava
che il mondo fosse un posto migliore, degno anche di
quell'espressione così sincera e trasparente.
Kaylie
si rese conto che
Zayn aveva perfettamente ragione: alle volte, arriva un momento in
cui bisogna crescere ed affrontare le proprie paure per poter fare
quello che per sé stessi è tanto essenziale
quanto respirare. In
fin dei conti lei aveva sempre sognato solo quello: poter fare della
sua più grande passione e del suo migliore strumento di
espressione
il suo lavoro e se persino Zayn
-non-so-ballare-e-mi-vergogno-di-tutto riusciva a trovare il lato
positivo anche in quella piccola tortura, allora pure lei avrebbe
affrontato la paura del fallimento e ci avrebbe messo tutta
sé
stessa.
-Thank
you Zayn... Thank you
for remember me why I have to go on that stage and smash it...
(Grazie Zayn... Grazie per avermi ricordato perché devo
andare su
quel palco e spaccare...)
Zayn-
You're welcome Kay...
I was the one who told you, you could me whenever you need me, so...
(Prego Kay... Sono stato io a dirtelo che potevi venire da me in
qualsiasi momento ne avessi bisogno, quindi...)
-Are
you breaking the
promise?! (Stai rompendo la promessa?!)
Zayn-
Never! I'm a man of my
word! (Mai! Sono un uomo di parola!)
Kaylie
sorrise per
quell'affermazione, dato che con ogni probabilità lui era
seriamente
l'uomo più di parola che avesse mai conosciuto, secondo,
forse, solo
a quel ragazzo che in un corridoio vuoto di un'arena le aveva
promesso che ci avrebbero provato a far crescere quel sentimento che
entrambi sentivano, e non si poteva di certo dire che non avesse
mantenuto la promessa.
-So
can I hope to see you
standing in the crowd tomorrow night? (Quindi posso sperare di
vederti in mezzo alla folla domani notte?)
Zayn-
I'll never miss it for
any reason in the world! (Non me lo perderei per nessuna ragione al
mondo!)
Altro
sorriso mozzafiato.
Altra consapevolezza nel cuore di Kaylie.
“Ed
ecco che magicamente
mi ritrovo ad avere un altra persona a cui potrei affidare la mia
vita ad occhi chiusi... Forse è valsa la pena aspettare
così tanto
per veder arrivare il mio momento...”.
Quando
arrivò a casa, Liam
non c'era ma le aveva lasciato un post-it con scritto che era uscito
a fare una passeggiata con Loki, il quale aveva lasciato il suo
placet al bigliettino sbavandoci un pochino sopra. Doveva cercare
qualcosa da fare per tenere impegnata la mente e dato che le pulizie
con la musica a palla erano sempre state la sua passione, non si rese
nemmeno conto di quando la porta d'entrata si aprì di scatto
facendo
entrare due furie e un pazzo che rideva: rispettivamente Eleanor,
Loki e Liam. La ragazza cominciò a urlarle contro che non
poteva
tenere la musica così alta, se poi non sentiva nemmeno
campanello e
cellulare, dato che lei era stata fuori ad aspettare che le aprisse
per venti minuti; Loki iniziò a scorrazzare agitato per la
casa,
alla disperata ricerca della sua ciotola con il mangiare che Kaylie
aveva momentaneamente spostato; Liam che non ce la faceva
più ad
asciugarsi le lacrime causate dalla visione che gli si presentava
davanti: una Kaylie in pantaloncini corti celesti, con sopra una sua
maglia di Batman, un paio di imbarazzanti calzini con le pecore, i
capelli arruffati e tenuti assieme da una matita ed un meraviglioso
spolverino fucsia in mano, che si era chiesta seriamente che cosa ci
facesse in casa di un ventenne single, fino a prima del suo arrivo.
-Why
are you laughing at
me?! (Perchè stai ridendo di me?!)
Liam-
Cause it's just
everything about you that makes me love you... But I really mean
everything... (Perché ogni tuo aspetto che mi fa essere
innamorato di
te... Ma intendo seriamente ogni tuo aspetto...)
E con
una mano indicò la frenesia e la pazzia che Kaylie era
riuscita a
portare nel suo mondo, già abbastanza movimentato.
Hi
sweethearts!!
Allora,
partirei col dire che mi vengono i lacrimoni al sol pensiero che
questo sia il terzultimo capitolo... Ebbene sì: ancora due
capitoli
e poi sarà tempo di salutarsi... *firma l'assegno che ha
dovuto fare
per pagare tutti i pacchetti di fazzoletti che le serviranno *
Comunque,
torniamo a noi: arrivano le due donzelle dall'Italia e con loro un
po' di sano scompiglio =D
Inoltre
qui abbiamo i primi addii. Insomma, non potevo mica far finire il
racconto, senza che tutti salutassero Kay ^^ Quindi eccoci alle prese
con Harry (mamma mia, quanto mi piace scrivere di lui... Forse
perché
è il più semplice da
“inquadrare”) e poi con Zayn (un'impresa a
dir poco titanica per scrivere quattro righe... Lui sembra un muro
impenetrabile ai miei occhi e non so mai se sto scrivendo delle
stupidate, quando parlo di lui -.-”).
E sì,
ci stava anche il piccolo momento di panico di Kay: in fin dei conti,
chiunque lo sarebbe se si dovesse esibire davanti a ventimila persone
*pagherebbe mille mila dollari per avere questa possibilità
sul
serio ^^ *.
Detto
questo, ci terrei veramente ad avere un vostro parere su quanto
accade, dato che ci avviamo verso la fine e di molte di voi, non ho
mai sentito la voce... Un po' mi dispiace ^^
Ora
evaporo, precisando che, essendo questo capitolo infinito ed essendo
io sommersa di impegni, credo che non aggiornerò prima di
due
settimane... Sorry >.<
P.S.
Se volete che passi a leggere le vostre storie e, magari, a
recensirle basta che me lo diciate nelle recensioni o per
messaggio... =)
P.P.S.
Twitter @93ONED
Lots
Of Love <3
|
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Capitolo 28 *** Best Song Ever ***
Best
Song Ever
Sapere
che cosa ci facesse
Eleanor, da lei, all'ora di pranzo, era un mistero, che però
fu
facilmente svelato quando la moretta decise di calmarsi ed annunciare
a Kaylie che aveva già programmato il loro intero
pomeriggio, dato
che Kevin aveva dato ai ballerini la giornata libera. Pensò
anche di
dover chiamare Marta e Denise, ma la prima le aveva mandato un
messaggio la sera precedente per comunicarle la sua intenzione di
fare il guardaroba nuovo alla seconda, la quale a sua volta si era
imposta, costringendo Marta a visitare almeno due dei più
famosi
musei d'arte londinesi, e tutto ciò implicava solo una cosa:
sarebbe
stata tra le grinfie di Eleanor finché lei non si fosse
stancata
della sua compagnia, ovvero fino a che il mondo non sarebbe cascato o
Liam non avesse reclamato le sue quota dovuta di attenzioni in
qualità di fidanzato.
Si
cambiò in fretta
cercando di non uccidere Liam che aveva deciso di far scorrazzare un
Loki completamente imbrattato di terra sui pavimenti da lei appena
puliti, ed uscì con quella copia esatta di una copertina di
Vogue
UK. Ormai la conosceva da qualcosa come quattro mesi e ancora non si
era abituata a quella bellezza stupefacente che la
contraddistingueva, come se non si rendesse veramente conto di quanto
madre natura fosse stata generosa con lei.
Eleanor-
Even if you made me
wait for you something like forty minutes, I'll bring you anyway with
me into my personal paradise... (Anche se mi hai fatto aspettare per
qualcosa come quaranta minuti, ti porterò lo stesso nel mio
paradiso
personale...)
Kaylie
si distrasse da quei
pensieri sulla ragazza accanto a lei, che senza ombra di dubbio, se non
fosse stata una delle sue migliori amiche, si sarebbero
trasformati in piccoli concentrati di invidia pura. Si rese
finalmente conto di dove l'avesse portata: Covent Garden, altrimenti
noto come il più famoso centro del benessere e della
bellezza di
tutta Londra. Qualsiasi vetrina di quel luogo ispirava relax e
serenità, un toccasana per i nervi a fior di pelle di
Kaylie, che
per l'ennesima volta dall'inizio di quella giornata sentì il
suo
stomaco contorcersi come se volesse auto-stritolarsi.
Entrarono
in una spa
dall'aria elegante e costosa, che mise subito in allarme Kaylie: non
aveva alcuna intenzione di far spendere a Eleanor chissà
quanti
soldi per qualche massaggio e qualche trattamento ai fanghi.
Eleanor-
I don't wanna hear
a word, okay?! That's my personal present to wish you good luck for
tomorrow... So, the only thing you have to care about is to relax and
let them clean your face as never before.... (Non voglio sentire una
parola, okay?! Questo è il mio regalo personale per
augurarti buona
fortuna per domani... Quindi, l'unica cosa di cui ti devi preoccupare
è di rilassarti e di lasciare che loro puliscano la tua
faccia come
mai prima di allora...)
Kaylie
fece la faccia
offesa: sapeva perfettamente quanto Eleanor odiasse i fastidiosissimi
brufoletti che si continuavano ad intravedere sulla sua pelle,
benché
il periodo della sua adolescenza fosse finito da una pezzo, ma ormai
lei c'aveva fatto l'abitudine: quelle imperfezioni facevano parte di
lei. La perfezione preferiva lasciarla a qualcun altro.
Sentì
un esile braccio
agganciarsi alle sue spalle e spingerla mica tanto amorevolmente
verso le grinfie dell'estetista che la stava aspettando con
un'inquietante mantellina celeste in mano.
“Questo
sarà un
pomeriggio di torture, altro che di relax...”. Ma Kaylie
dovette
ricredersi quando, dopo una dolorosissima pulizia del viso,
finalmente arrivò il turno di un inebriante massaggio alla
schiena.
Sdraiate a pancia in giù, sui due lettini, Kaylie ed Eleanor
diedero
lentamente inizio alla loro usale sessione di chiacchiere tra donne,
lasciandosi cullare dai dolci movimenti delle due massaggiatrici.
Eleanor-
Are you excited??
(Sei emozionata??)
-Yes...
I mean: I'm quite
terrified, but this morning I talked to Zayn and he calmed me down...
(Sì... Insomma: sono abbastanza terrorizzata, ma questa
mattina ho
parlato con Zayn e mi ha calmato... )
Eleanor-
You talked to
Zayn?! Just you and him?! (Hai parlato con Zayn?! Solo tu e lui?!)
-...
Yes... What's the
matter? (… Sì... Qual'è il problema?)
Eleanor-
Nothing... Just...
Till when Perrie came into his life he completely changed... Have you
seen him on the Best Song Ever video?! He was the one who decided to
be Veronica, the sexy secretary!! He always been a funny guy, but
just with people he knew very well and now, look at him... (Nulla...
Solo... Da quando Perrie è entrata nella sua vita, lui
è
completamente cambiato... L'hai visto nel video di Best Song Ever?!
E' stato lui a decidere di fare Veronica, la sexy segretaria!!E'
sempre stato un ragazzo divertente, ma solo con le persone che
conosceva bene e ora, guardalo...)
-You
know what? I agree... I
saw him changing as the weeks went by... And I think that the person
I spoke to earlier today, is the best version of Zayn... (Sai una
cosa? Sono d'accordo... L'ho visto cambiare nel corso delle
settimane... E credo che la persona con cui ho parlato stamattina,
sia la migliore versione di Zayn...)
Eleanor-
Yes!! And I can
mostly say the same for Liam... (Sì!! E posso quasi dire la
stessa
cosa per Liam...)
Benché
avesse la faccia
spiaccicata contro il morbido lettino bianco, Kaylie poté
chiaramente distinguere un'espressione maliziosa ed allusiva
comparire sul volto di Eleanor. “Questa ragazza non
cambierà mai:
quando si mette in testa una cosa non gliela toglie più
nessuno...
Neanche fossi un angelo sceso dal cielo, destinato a salvare Liam da
chissà quali pene dell'inferno...”. Kaylie non
rispose, ma
evidentemente la sua faccia scettica parlava da sé,
perché Eleanor
sbottò dicendole:
Eleanor-
Oh c'mon!!! Stop it
Kay!! Really!! Unless you were blind, you shouldn't look at me that
way!! Till the moment he met you, he just seamed to have find his own
reason to live, besides singing of course and his family.... I don't
tell you this just because you're a good friend of mine or because I
want to be sticky.... I really mean it... I told you from the very
first time that you are special, and the past few months just proved
me right... (Oh, avanti!!! Smettila Kay!! Sul serio!! A meno che tu
non sia cieca, non dovresti guardarmi in quella maniera!! Dal momento
in cui ti ha incontrata, sembra aver trovato la sua ragione per
vivere, assieme a cantare e alla sua famiglia logicamente... Non te
lo dico perché sei una buona amica per me o
perché voglio essere
sdolcinata... Lo penso sul serio... Te l'ho detto dalla primissima
volta che tu sei speciale e gli ultimi mesi mi hanno confermato che
avevo ragione...)
“Beh...
Se ne è convinta
lei, chi sono io per contraddirla??”. Forse non era solamente
l'espressione sicura con cui Eleanor stesse dicendo quelle cose a
rendere l'idea di essere stata veramente importante per Liam, negli
ultimi mesi, plausibile per Kaylie. Forse erano anche i momenti in
cui lui si addormentava abbracciato a lei, lasciando che le sue mani
gli accarezzassero i capelli, come si fa con i bambini piccoli quando
li si vuole far calmare; o gli istanti in cui doveva prendere una
decisione, fosse anche la più insignificante, e si voltava
sempre un
secondo per ottenere un cenno d'incoraggiamento o di assenso da lei;
oppure quando gli intervistatori e le fan gli chiedevano se fosse
fidanzato e i suoi occhi cominciavano a brillare leggermente nel dire
quella risposta affermativa, alle volte esclamata anche a voce un po'
troppo alta. Sì erano decisamente queste le cose che
potevano far
credere a Kaylie di essere importante per qualcuno.
“Cavolo:
ho appena pensato
di essere importante per qualcuno?? Ma cosa mi sta
succedendo?!”.
Eleanor-
Kay, the thing
you're feeling inside your heart is called self-esteem and you
finally have one! (Kay, la cosa che stai provando dentro il tuo cuore
è chiamata autostima e tu, finalmente, ne hai una!)
Risero
entrambe per quella constatazione, dato che per capire finalmente
quanto valesse (“Oddio mi sembro quella della
pubblicità della
Maybeline New York....”), le ci erano voluti solo un
fidanzato
attento e amorevole, delle nuove amicizie straordinarie e capaci di
far valorizzare le sue doti, un manager con la pazienza di un eremita
in attesa della rivelazione divina e un'offerta di lavoro per cui
ogni ballerina sulla faccia della terra avrebbe sbavato. Quel momento
di idilliaca presa di coscienza fu interrotto dal squillante inizio
di Best Song
Ever direttamente
dal suo cellulare.
-Che
cosa vorrà Niall da
me??
Aveva
messo l'ultimo
successo dei ragazzi come suoneria dell'irlandese perché per
tutte
le due settimane precedenti l'uscita del video non aveva fatto altro
che tartassarla dicendole come fosse fantastica la sua performance da
attore, come sarebbe dovuto diventare un imitatore per professione,
che era un ragazzo pieno di talenti nascosti e che dopo aver visto la
clip, si sarebbe sicuramente innamorata di lui. Come minimo era stata
costretta a mettere la canzone come sua suoneria personale.
La
massaggiatrice le porse
gentilmente il cellulare che non smetteva di cantare e
troncò giusto
la voce di Liam quando pronunciava il nome di Georgia Rose.
Niall-
I need to see you!
(Ho bisogno di vederti!)
-Good
afternoon to you,
Nialler... Why do you need to see me? (Buon pomeriggio anche a te,
Nialler... Perché hai bisogno di vedermi?)
Eleanor
trattenne malamente
una risatina, dato che la sapeva lunga circa le chiamate improvvise
dell'uomo all'altro capo del telefono, ma preferì non
indagare e
concentrarsi, invece, sulla raffica di parole che provenivano
dall'apparecchio.
Niall-
You promised me more
than four months ago, that you would make me a real plate of pasta,
and I haven't seen it yet!! (Tu mi hai promesso, più di
quattro mesi
fa, che mi avresti fatto un vero piatto di pasta e io non l'ho ancora
visto!!)
-Are
you really calling me,
just to demand a plate of pasta?! (Mi stai seriamente chiamando solo
per reclamare un piatto di pasta?!)
Fortuna
che le due ragazze
che stavano coccolando Eleanor e Kaylie erano uscite dalla stanza
appena la chiamata era cominciata, perché altrimenti si
sarebbero
ritrovate piegate in due dal ridere come stava facendo poco
elegantemente l'inglesina al suo fianco.
Niall-
Of course I am!! And
also because tomorrow will be absolutely impossible to talk to you,
cause you're surely going to freaking out, so I thought it would be
nice to have a little chat tonight, better in front of a marvellous
Italian dinner... (Certo che sì!! E anche perché
domani sarà
assolutamente impossibile parlarti, perché starai
sicuramente
impazzendo, quindi ho pensato che sarebbe stato carino fare una
chiacchieratina stasera, meglio ancora davanti una meravigliosa cena
italiana...)
“L'ho
mai detto che amo
questo ragazzo? La sua naturalezza ancora mi stupisce alle volte...
Sembra seriamente che non sia cambiato di una virgola
dall'adolescente che rideva ad ogni singola parola di Louis...
Eccetto per il fatto che il suo ego sia cresciuto a dismisura, ma
questa è un'altra storia....”.
-Okay...
I got me... You're officially invited at dinner with me and Liam
tonight... And probably Marta and Denise... (Okay... Mi hai
convinto... Sei ufficialmente invitato a cena con me e Liam,
stasera... E probabilmente Marta e Denise...)
Niall-
Yeah buddy!! I can't
wait!! I'm wondering how these two girls are... (Yeah buddy!! Non
vedo l'ora!! Mi sto chiedendo come possano essere queste due
ragazze...)
-Little
Irish leprechaun
don't even think about making a pass at them!! (Piccolo lepricauno
irlandese non pensarci nemmeno di provarci con loro!!)
Niall-
I've never thought
something like that! (Non ho mai pensato a nulla del genere!)
-Okay...
And I am a
delicious strawberry cupcake... (Okay... E io sono un delizioso
cupcake alle fragole...)
Poté
percepire
distintamente la sua risata cristallina dall'altra parte del
cellulare e di contro, quasi spontaneamente, un sorriso si dipinse
sul suo volto e le venne in mente quando, qualcosa come otto mesi
prima aveva riso fino alle lacrime guardando tre minuti di video
contenenti unicamente sequenze di Niall che rideva. “E sta
sera gli
preparerò la cena... Speriamo solo che il mio pessimo
rapporto con
il sale da cucina migliori nelle prossime tre ore, altrimenti
sarà
costretto a mangiare la pasta più insipida mai vista sulla
faccia
della terra...”.
Salutò
l'irlandese “che
faceva impazzire il mondo” come lo avevano definito Carlotta
e
Isabella ai tempi che furono e comunicò ad Eleanor che la
loro
seduta di relax doveva essere interrotta immediatamente in quanto
incombeva su di loro un'emergenza di proporzioni cosmiche: fare la
spesa per sfamare Niall James Horan.
Uscirono
dal centro
benessere e si diressero verso uno dei negozi dove era solita
comprare qualche prodotto tipico italiano e di cui sapeva potersi
fidare: quando avevano scoperto che era originaria di Venezia e di
chi fosse la ragazza, per poco non le avevano steso un tappeto rosso
per terra. La famiglia che gestiva quel piccolo negozietto in Covent
Garden era di origini bolognesi e, nonostante fossero a Londra da
parecchie generazioni, si chiamavano ancora tutti con nomi
italianissimi (a differenza sua) e sapevano anche parlare
discretamente la lingua di derivazione neolatina.
Eleanor
rimase stupita di
tutte quelle delizie e le fece promettere che una sera avrebbe
cucinato anche per lei qualcosa, dato che quella sera aveva un altro
impegno. Mentre pagava la spesa composta da pasta, ricotta fresca,
salsa di pomodoro, parmigiano, piadine e prosciutto crudo di Parma,
mandò un messaggio alle due comari per avvertirle della
serata,
precisando a Denise che se solo avesse osato farsi prendere da un
attacco di isterismo per la visione celestiale del bel irlandese
l'avrebbe sbattuta fuori di casa. Per risposta ricevette un bel dito
medio, smaltato di verde speranza, grazie ad una foto via WhatsApp.
Salutò
Eleanor che la
rassicurò sarebbe passata a salutarla prima del concerto
l'indomani
e che le disse per la milionesima volta di stare calma dato che tutto
sarebbe andato per il meglio, dirigendosi poi verso casa.
Liam
osservò curioso le
borse stracariche di cibo che Kaylie reggeva tra le braccia e, prima
che potesse dire anche solo mezza parola, lo informò sui
piani per
la serata: se c'era una cosa che non gli dispiaceva era avere Niall
che gironzolava per l'appartamento.
Le
ci vollero tutta la sua
buona volontà e più di qualche messaggio a sua
mamma per far si che
la cena fosse per lo meno presentabile, per quanto riguardava il
sapore sarebbe stato tutto al giudizio delle allenatissime papille
gustative di Niall, che proprio in quel momento fece il suo ingresso
dalla porta di casa.
Niall-
Oh gush! It smells so
good!!! (Oddio! Profuma così di buono!!!)
Lo
disse fiondandosi con un pezzo di pane dentro la pentola dove si stava
cucinando il sugo,
meritandosi però uno schiaffo sulla mano da parte di Kaylie,
nell'esatto istante in cui suonava di nuovo il campanello.
“Perché
ho la netta
sensazione che sarà una serata parecchio caotica ed
impegnativa?”.
Forse perché, nonostante Denise fosse la più
pacifica e assennata
nel loro terzetto, da quando aveva visto Niall in video chat, per la
prima volta, sembrava che il suo buon senso fosse andato in vacanza
all'estero e non avesse intenzione di tornare e il fatto che ora ci
fosse la sua chioma corta e ramata che faceva irruzione in cucina
come un tornado, non migliorava di certo la situazione.
Kaylie
ebbe quasi paura che
gli saltasse al collo, ma evidentemente la vera Denise stava in quel
momento tornando a galla, perché la ragazza rimase
pietrificata
davanti alla figura di un irlandese in canottiera e bermuda che si
ingozzava di pane e sugo per la pasta. “Aspetta, ma
cos'è quello??
Ma sta seriamente arrossendo?! Oh mamma mia che carina... Questa
finisce sul suo papiro di laurea, altroché se ci
finisce...”.
-Denise,
Marta: he's Niall... Nialler they are Denise and Marta, my two best
friends... (Denise, Marta: lui è Niall... Nialler loro sono
Denise e
Marta, le mie due migliori amiche...)
Niall-
Buonasera!! Nice to
meet you! (Buonasera!! Piacere di conoscervi!)
Dopo
essersi pulito la mano
sui pantaloni, la porse educatamente ad entrambe e sorridendo come
solo lui sapeva fare, le salutò sfoggiando quel poco di
italiano che
aveva imparato. Kaylie avrebbe giurato di aver visto Denise
raggiungere in volto un colore molto simile a quello dei suoi
capelli.
Finalmente
si sedettero a
tavola e, serviti i piatti, Kaylie si mise ad attendere con ansia il
verdetto.
Una
forchettata. Due
forchettate. Tre forchettate... Okay, non ce la faceva più:
odiava
l'attesa. Di qualsiasi cosa fosse.
-C'mon
Niall!! Just say
something!! (Avanti Niall!! Dì qualcosa!!)
Niall-
Oh... You were
waiting for my opinion?? Kay, you should know that if I don't speak
it's just because what I'm eating is much more interesting! (Oh...
Stavi aspettando la mia opinione?? Kay, lo dovresti sapere che non
parlo è perché quello che sto mangiando
è molto più
interessante!)
Liam
scoppiò a ridere e
Kaylie non poté far altro che dare uno scappellotto a Niall,
che per
poco non si soffocò con la spaghettata enorme che si era
appena
infilato in bocca. “Queste sono le soddisfazioni della vita:
poter
prendere a sberle Niall Horan, l'unico componente biondo della band
che ha battuto ogni record di visualizzazioni su You Tube con
qualcosa come 12 milioni e 300 mila di visite in ventiquattro ore...
Va bene, sto degenerando... Maledetto nervosismo...”.
La
cena trascorse
tranquilla, tanto che persino Denise riuscì a formulare
qualche
frase di senso compiuto nei confronti dell'irlandese, senza tornare
ad essere del colore dei suoi capelli, ma c'erano ancora parecchie
sorprese ad attendere Kaylie quella sera.
La
prima arrivò quando, a
cena conclusa, Niall si offrì di aiutarla a sparecchiare,
mentre gli
altri tre si dirigevano in soggiorno a cercare qualche film da
guardare.
Poteva
percepire chiaramente
la volontà del ragazzo di dirle qualcosa, ma sembrava
trattenersi e
Kaylie si chiese se fosse una caratteristica dei componenti di quella
band non dire assolutamente nulla se non sotto tortura o costretti
con minacce psicologiche.
-Nialler,
please, just speak
out what's going on your mind... And, just so you know, Hazza told me
you talked about me... (Nialler, per favore, dì
semplicemente quello
che ti sta passando per la testa... E, giusto perché tu lo
sappia,
Hazza mi ha detto che avete parlato di me...)
Lo
vide sorridere e
arrossire leggermente per essere stato in qualche modo colto sul
fatto, perché, in fin dei conti, quel giovane uomo biondo e
con gli
occhi azzurri, così simile al principe azzurro della favole,
era
ancora il ragazzino insicuro che scriveva a matita sulla sua
scrivania che non doveva mollare mai, perché prima o poi i
suoi
sogni si sarebbero realizzati. Non c'era nulla da fare: era una
persona stupenda.
Niall-
It's incredible how
people can think that Louis and I are the yammerer ones... The curly
has a... (E' incredibile come le persone possano pensare che io e
Louis siamo quelli logorroici... Il
riccio ha...)
-Please,
don't say dirty
mouth... Please... (Per favore, non dire dirty mouth... Per
favore...)
Rise.
Come al solito.
Niall-
Okay, okay... Liam
told me about the ringtone... You're so sweet... Anyway, I just
wanted to say thank you... (Okay, okay... Liam mi ha detto della
suoneria... Sei così dolce... Comunque, volevo solo dirti
grazie...)
-Thank
you?? For what?!
(Grazie?? Per cosa?!)
Niall-
For becoming my
personal stylist... No, I'm kidding, even if your help was amazing...
I want to say thank you because you were here when I needed someone
to talk to and you understood me so easily... I really appreciate
that... And I want to give you something... (Per essere diventata la
mia stilista personale... No, sto scherzando, anche se il tuo aiuto
è
stato incredibile... Volevo dirti grazie perché eri qui
quando ho
avuto bisogno di qualcuno con cui parlare e mi hai capito
così
facilmente... L'ho apprezzato tanto... E volevo darti una cosa...)
Estrasse
dalla tasca un
piccolo ciondolo di argento a forma di quadrifoglio, con i colori
della bandiera irlandese sopra.
Niall-
It's a good-luck
charm... I hope you like it... (E' un ciondolo porta-fortuna... Spero
ti piaccia...)
Fu
come sulla soglia del
portoncino con Harry, come con Zayn quella mattina al parco, non
riuscì semplicemente a trattenersi. Di lancio si
fiondò su Niall
per buttargli le braccia al collo e stringerlo come mai aveva fatto
prima di quel momento, nemmeno quando si erano salutati la prima
volta, all'aeroporto di Londra, perché voleva fargli capire
che per
lei erano diventati tutti e cinque importanti. Perché era
grazie a
loro se aveva capito che cosa significasse sentirsi a casa, da quel
primo istante dentro il loro camerino. Sentì il petto
dell'irlandese sobbalzare per una risata che la fece staccare da lui
e aggregarsi a quel suono limpido e contagioso. Appese il ciondolo al
braccialetto in oro bianco che portava dalla seconda media e,
prendendolo a braccetto, con un sorriso complice, condusse Niall in
salotto dove tutti gli altri li stavano aspettando.
Era
mezzanotte e mezza e le
ragazze con Niall se ne erano andati già da un pezzo.
L'appartamento
era immerso
nel silenzio ed illuminato dalla dolce luce della luna che filtrava
dalle enormi vetrate del soggiorno. Kaylie scese piano le scale, per
vedere se un bicchiere di acqua e un po' di aria fresca le avrebbero
calmato la tempesta di pensieri ed emozioni che si agitava dentro di
lei. Si sedette a gambe incrociate sullo sdraio in legno che c'era
nel giardinetto pensile di cui si era subito innamorata, appena messo
piede in casa di Liam, e compose il numero di sua mamma con il
cellulare. Era sicura che fosse ancora sveglia nonostante l'orario.
E
infatti rispose al terzo
squillo. Poté udire il russare di suo padre farsi sempre
più fioco,
segno che Liliana stava cambiando stanza per parlare più
tranquillamente con sua figlia.
-
Ehi, Kay... Tutto bene??
-Domanda
di riserva??
-Scusa
amore, ma questa è
l'unica che mi interessa veramente, però se vuoi intanto
posso
chiederti come sta Liam e se Marta e Denise hanno già dato
di matto
conoscendo il resto dei tuoi nuovi amici...
Se
c'era una cosa che
Liliana non era mai riuscita a metabolizzare era che i suoi
cosiddetti “nuovi amici” erano dei cantanti dalla
fama mondiale
che avevano all'attivo un quantitativo indefinito di premi, record,
esibizioni, senza contare un tour negli stadi che li attendeva l'anno
seguente e un film su di loro campione di incassi al botteghino solo
nella prima settimana dalla sua uscita.
Per
lei erano solamente gli
amici del fidanzato di sua figlia, quattro ventenni che si godevano
quello che la vita gli stava offrendo e che, questo sì
l'aveva
capito subito, avevano reso la vita della sua secondogenita migliore.
-Okay,
a questo posso
rispondere... Marta è euforica come non mai e penso che
abbia già
speso tre quarti del suo stipendio facendo shopping, mentre Denise
è
stata costretta a subire un restyling completo del suo guardaroba...
E poi le avresti dovute vedere quando hanno conosciuto Harry e Niall:
sembravano due statue di cera, te lo giuro... Erano ipnotizzate!!
Persino Marta aveva perso tutta la sua parlantina... Niall ha persino
detto che la mia pasta era deliziosa... Un miracolo praticamente!!
Per il resto, Liam sta bene.... Dovrebbe essere di sopra a dormire...
Almeno lui ci riesce...
-Bene...
Ora che mi ha fatto
un bignami della tua vita, vuoi rispondere alla domanda della tua
dolce mamma, preoccupatissima per te??
-Lo
sai che stai usando le
mie personali e collaudatissime tecniche per ottenere qualcosa?
-Sì,
ma se serve per farmi
dire la verità, mi abbasserò a questi livelli...
-Grazie
mami... Tranquilla,
insultami quanto vuoi...
-Dai
sciocca! Dimmi come
stai...
-Sto...
Sto bene, dai...
-Kayilie:
ricordati sempre
che io ti ho messa al mondo ed io ti distruggo... Hai la voce tesa...
Sei nervosa per domani?
-Diciamo
che con ogni
probabilità un fascio di fili elettrici sarebbe meno
pericoloso...
-Kay-Kay:
lo sai che andrà
tutto bene... E prima che tu mi dica che non è questo quello
che
vuoi sentirti dire, fammi finire di parlare... Sai, ancora mi ricordo
la tua espressione alla fine della prima lezione di danza della tua
vita: avevi ematomi dovunque ma eri raggiante... Non ti avevo mai
visto sorridere così tanto, fino al momento in cui non ti ho
vista
ballare su un palco... Stavi semplicemente risplendendo, come una
stella... Ho cercato in tutte le maniere, negli ultimi sette anni, di
farti cambiare idea, di dirti che dovevi cercare la tua strada
rimanendo con i piedi ben piantati a terra, ma dentro di me lo sapevo
sin da quel primo saggio che tu, la tua strada, l'avevi già
trovata... Ed era proprio sopra quel palco...
Le
percepì scendere
silenziose e calde lungo le sue guance, quelle lacrime, bagnando
anche lo schermo del cellulare che in quel momento era l'unico modo
che aveva per sentire le parole che per un'intera vita aveva
aspettato di udire. Sapeva quanto sua madre le volesse bene, sapeva
che l'avrebbe supportata qualunque strada avesse scelto di percorre,
ma sentirle dire apertamente che vedeva in lei la
possibilità di
realizzare il suo vero sogno non poteva che farla sentire finalmente
pronta. Pronta per affrontare quei riflettori, quel palco, quelle
ventimila paia di occhi che l'attendevano l'indomani.
Perché
dopo vent'anni,
anche sua madre si era accorta di come dentro di lei ci fosse una
Kaylie non diversa, ma sicuramente, migliore, pronta per uscire allo
scoperto e brillare come mai prima d'ora. E non poteva far altro che
ringraziarla per tutto quello che aveva fatto: per averle permesso di
seguire quella pazzia che consisteva nel perdersi dietro ad una boy
band quando i suoi coetanei pensavano a cercare lavoro; per averla
incoraggiata ad avere fiducia nell'amore, dicendole che se fosse
stato destino, Liam sarebbe tornato da lei prima o poi; per averle
permesso di andare a Londra da quello che per lei era uno
sconosciuto, nonostante la sua paura che rimanesse ferita nuovamente,
nel cuore; per aver accettato la sua decisione di accantonare
l'università, almeno temporaneamente, per seguire quel nuovo
progetto... Ed infine per averle detto, quel 19 maggio,
mentre
usciva dalla porta di
casa, “Mi raccomando... Sorridi!”.
-Kaylie,
va tutto bene??
Poté
sentire che anche la
sua voce era incrinata da un pianto trattenuto, che sapeva sarebbe
esploso alla fine della chiamata.
-Sì,
mami... Ora va tutto
bene... Grazie per tutto... Veramente... Lo sai che ti voglio bene,
vero?
-Certo
che lo so, ma ogni
tanto è bello sentirselo dire comunque... Cerca di andare a
riposarti ora, che domani sarà una giornata piuttosto
impegnativa...
Ti voglio bene anche io, Kaylie... Buona fortuna... Vai e mostra a
tutti chi è la mia bambina!
-Buona
notte mami! Farò del
mio meglio...
Chiuse
la telefonata e
trasse un profondo respiro: sembrava che una leggera brezza si fosse
alzata solo per poterle permettere di ispirare a fondo l'energia che
quella città, che ormai sentiva come casa sua, sprigionava.
Il
cielo era limpido ed una
miriade di stelle faceva capolino dal tappeto scuro su cui erano
intarsiate, nonostante le luci frenetiche di quella Londra
assolutamente instancabile continuassero a vibrare sotto di esse.
Chiuse
gli occhi e lasciò
che i capelli andassero dovunque il vento volesse portarli, che il
suo corpo rabbrividisse per quel leggero solletico, che la sua mente
si liberasse finalmente di ogni pensiero.
L'appoggiarsi
di un peso sul
cuscino che era sopra la sedia in legno, le fece intuire che qualcuno
si era seduto dietro di lei....Due braccia calde le strinsero la
vita, conducendola verso un torso scoperto da qualsiasi tessuto, ma
non per questo meno bollente, per appoggiarvisi sopra... Una guancia
delicata e coperta da un accenno di barba incolta andò a
combaciare
con la sua, tanto che sentì due labbra dolci nascondersi
nell'incavo
del suo collo... Quando quella voce arrivò alle sue
orecchie,
soffice, profonda, carezzevole, non riuscì a trattenere un
brivido:
quello era il suo balsamo, la sua cura, la sua miglior canzone di
sempre.
Liam-
You'll be amazing...
(Sarai fantastica...)
“Perché
se lo dice lui
suona sempre così vero??”.
Non
servivano altre parole,
perché tra Liam e Kaylie era sempre stato così:
il silenzio per
loro era eloquente come un'intera composizione di poesie d'amore. Sin
dal primo momento, sin da quel primo incontro nel corridoio
dell'arena, dove per loro avevano parlato i versi di Ed, i loro
sguardi, il loro primo bacio. Con la promessa di quelle braccia
rassicuranti ad attenderla, Kaylie sapeva di poter sfidare anche il
mondo, sapeva che anche la tempesta più forte non l'avrebbe
abbattuta, ma solo scalfita, perché lui l'amava,
così com'era, con
i suoi difetti e i suoi pregi, con le sue leggendarie insicurezze e i
suoi momenti di estrema saggezza. Kaylie sapeva di essere un
equilibrista sospeso su un filo molto sottile, a svariate centinaia
di metri d'altezza, ma Liam era il suo bilanciere e per nessuna
motivazione al mondo l'avrebbe lasciata cadere nel vuoto.
Si
addormentarono
contemplando le stelle, Liam carezzandole in modo ipnotico il braccio
e Kaylie giocando stancamente con i suoi capelli, finché non
sentì
un leggero lenzuolo coprirla e un corpo familiare accoccolarsi al suo
fianco in quello che era diventato il loro letto, nella loro casa
londinese, in una notte della loro vita assieme.
Hi
sweethearts!!!!
Ebbene
sì: ci siamo... Ecco a voi il penultimo capitolo di Just
Smile... Lo
so che è breve rispetto agli altri, ma un motivo
c'è: ormai Kay ha
salutato tutti quelli che doveva salutare (vedi Horan che ormai
è
diventato come una piccola scimmietta da compagnia **), chi doveva
essere al suo fianco in un momento così importante
è arrivato e lei
sembra essere giunta alla consapevolezza di quello che è e
che ha
ottenuto... Eleanor, Marta e Denise sono con lei per supportarla, ma
rimaneva comunque solo una la persona che poteva seriamente darle la
fiducia che le mancava (oltre a quella meraviglia di Liam, s'intende
=P), quindi ecco che ricompare Liliana... Ho pensato che ci volesse
un piccolo momento mamma-figlia, anche considerando che tutto
è
cominciato solo per un consiglio, dato per caso, proprio di
Liliana... *cerca di asciugare le lacrime che stanno inondando la
tastiera del pc *
Io vi
giuro che non so come farò senza questa storia... Senza Liam
e Kay,
ma soprattutto, senza di voi, che anche silenziosamente mi avete reso
la persona più felice di questa terra facendo aumentare le
letture
di ogni capitolo... Siete speciali... Ve lo dico dal profondo del
cuore, chiunque voi siate e qualsiasi insicurezza voi abbiate...
Siete semplicemente speciali e credo che dobbiate sentirvelo dire
almeno una volta al giorno, anche da una pazza come me <3
Spero
di sentire un vostro piccolo parere su questo capitolo o sull'ultimo
* il pc sta fondendo per colpa delle lacrime* e spero di avervi
lasciato qualcosa... Anche solo un sorriso o un sogno in cui
rifugiarvi... * fine momento tristezza*
P.S.
Prossimo aggiornamento tra due settimane =)
Lots
Of Love <3
|
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Capitolo 29 *** What Makes You Beautiful ***
Dedicato
a tutte voi, che siete speciali,
anche se non ve ne rendete conto...
What
Makes You Beautiful
La
sveglia suonò come ogni
mattina, ma a Kaylie sembrò di essere tornata indietro di
cinque
mesi, a quel 19 maggio, quando alzandosi dal letto, aveva sentito il
suo stomaco stringersi come mai prima di allora e suggerirle che
qualcosa di grande sarebbe successo quel giorno. Ma quella mattina,
Kaylie sapeva a che cosa fosse dovuto quel contorcersi così
feroce:
sarebbe salita su un palco tra i più famosi al mondo in meno
di
tredici ore.
Vide
un biglietto appoggiato
sul cuscino accanto al suo e scoprì a malincuore che Liam
era andato
a fare una corsa mattutina con Loki e che poi si sarebbe fermato da
Zayn per il pranzo: in quel momento sentiva un'intollerabile esigenza
di sentire la sua voce dirle che sarebbe andato tutto bene. Ma ormai
gliel'avevano detto così tante persone che sarebbe stata una
stupida
a non crederci.
Con
la casa tutta per sé,
si alzò dal letto e si diresse verso la cucina dove una
tazza di tea
la stava aspettando assieme ad un muffin alle gocce di cioccolato che
quella perfezione di uomo aveva già preparato sul bancone di
marmo
nero. Li prese e si diresse in salotto, sedendosi sul divano candido,
per controllare sul cellulare come stessero andando le cose in giro
per il mondo. Appena entrò su Twitter ebbe la netta
sensazione che
un'ondata incontenibile di affetto l'avesse appena colpita, dato che
le sue interazioni stavano letteralmente esplodendo per tutti i
messaggi di “in bocca al lupo” e di
“buona fortuna” che le
stavano arrivando da ogni parte di quel globo di terra e acqua che
continuava a sorprenderla continuamente.
Fin
dal primo tweet che Liam
le aveva mandato, la sua vita suoi social network era completamente
cambiata, spesso con conseguenze pesanti da sopportare, altre volte
con sorprese molto piacevoli. Non erano stati rari i messaggi
minatori, quelli di una cattiveria inaudita, quelli che sputavano
sentenze su cose di cui non sapevano assolutamente nulla, ma
altrettanto presenti erano stati i pensieri carini, quelli che
contenevano la felicità delle fan per vedere un Liam
più sereno e
gioioso, magari attraverso un disegno o una foto.
Kaylie
aveva imparato a
relazionarsi con tutta quell'attenzione mediatica, anche
perché ben
presto tra i suoi follower erano comparse persone che la seguivano
per le sue doti di ballerina e non perché fosse
“la ragazza
di...”. Le ci era voluto del tempo per entrare nell'ottica
che ci
fosse seriamente della gente interessata alla sua vita, a quello che
faceva tutti i giorni, a quelle che fossero le sue preferenze e le
sue opinioni, che fosse interessata semplicemente a lei. Ma ora
ringraziava ogni giorno la sua buona stella per quelle fantastiche
persone che la sostenevano utilizzando il loro tempo e le loro
energie per lei (teneva nel computer tutti i video con i remix o i
rifacimenti delle sue coreografie che le fan le avevano mandato sul
suo canale di YouTube), e le sembrava il minimo rispondere a quanti
più messaggi le fosse possibile, seguire quanta
più gente
riuscisse, benché le sembrasse di non fare mai abbastanza.
Così,
quella mattina, decise di scrivere un tweet per tutte quelle
meravigliose persone che la facevano sentire apprezzata, che le
mostravano come anche lei avesse qualcosa da donare al mondo, fosse
anche solo un sorriso sincero.
“To
all the amazing people out there: I wanna say thank you for being the
perfect persons you are! Love you all! #Fingerscrossed
#ShowTime”.
(A tutte le fantastiche persone lì fuori: volevo
dirvi grazie per
essere le persone perfette che siete! Vi voglio bene!!
#DitaIncrociate #ShowTime ).
Meno
di tre secondi dopo che
il tweet era stato reso pubblico agli oltre due milioni di persone
che la seguivano, le sue interazioni e le sue menzioni esplosero di
nuovo, facendole sapere quanto la sua frase fosse stata retweettata,
aggiunta ai preferiti o citata con qualche commento. Sorrise a tutta
quella pazzia che le girava attorno, mentre un messaggio lampeggiava
sulla schermata del cellulare: era di Louise.
Le faceva un enorme in bocca al lupo per quella sera e con lei anche
tutto lo staff che lavorava incessantemente per i ragazzi.
Tutto
quell'affetto
l'avrebbe lasciata spiazzata fino ad un anno prima, l'avrebbe quasi
fatta sentire a disagio, perché lei, nonostante tutto, non
amava
stare al centro delle attenzioni, a meno che non stesse ballando,
leggendo un suo racconto o semplicemente dando qualche consiglio.
Mentre ora, tutto sembrava così diverso: era il centro della
vita di
una persona come Liam, aveva gli occhi di migliaia di persone puntati
su di lei, non poteva uscire di casa senza che qualcuno lo sapesse.
Insomma, se avesse voluto Kaylie non sarebbe mai stata capace di
fuggire, di scomparire nel nulla.
Aveva
sempre desiderato
farlo, distesa sul letto della sua tanto fidata camera da letto,
dentro quelle quattro pareti che le erano sempre sembrate l'unico
porto sicuro in cui rifugiarsi quando il mondo attorno a lei la
feriva. E lì sognava di scappare, di andarsene lontano da
tutto e da
tutti, abbandonare qualsiasi cosa la tenesse legata a quel posto per
essere finalmente sé stessa.
“Ed
invece, ora, mi
ritrovo legata ad un posto, a delle persone, a delle emozioni con la
paura di perderle per sempre...”.
Ed
era veramente così.
Kaylie
non voleva più
scappare, perché quella giovane donna che si stava vestendo
davanti
lo specchio, pronta per un'ultima sessione di prove in arena, era
esattamente quello che lei aveva sempre sperato di diventare o,
forse, anche di più. Perché Kaylie non avrebbe
mai pensato di poter
vedere un sorriso di quel genere comparire sul suo volto, non avrebbe
mai nemmeno immaginato che quella sua tanto odiata stretta allo
stomaco potesse comparire per un'esibizione davanti a migliaia di
persone ma, soprattutto, non avrebbe men che meno sperato di poter
essere così tanto fortunata da conoscere la
felicità.
Quando
arrivò alla O2,
Amelia, Kate e Ethan erano già pronti nei camerini e stavano
ripassando alcuni passaggi della coreografia d'apertura. Quando la
videro entrare dalla porta con sopra scritto
“Dancers” per poco
non le saltarono addosso: che cosa si era persa??
Amelia-
Can I tell her?!
(Posso dirglielo?!)
Kate-
No!! We can't... Paul
told us to be quite until he'll arrive... (No!! Non possiamo... Paul
c'ha detto che dobbiamo stare zitti finché non
arriverà lui...)
Ethan-
Oh, c'mon!! I want
her to know the biggest news ever!!! (Oh, ma dai!! Io voglio dirle la
più grande notizia di sempre!!!)
Amelia
e Kate- No!!!
-Guys...
Guys... Guys!!!!
(Ragazzi... Ragazzi... Ragazzi!!!!)
Fu
costretta ad urlare sopra
tutta la confusione del soundceck e degli schiamazzi di quei tre
pazzi che le stavano mettendo un'ansia incredibile addosso: di che
diavolo di grande notizia stavano parlando? E perché Paul
aveva
detto loro di aspettare il suo arrivo per dirgliela?
Non
ebbe modo di fare alcuna
domanda, in quanto la porta si spalancò di nuovo per lasciar
scorgere la figura monumentale di Paul che indossava uno dei sorrisi
più smaglianti che gli avesse mai visto fare. “Va
bene... Ora ho
seriamente paura...”.
Paul-
Hi guys!! Oh, Kay...
You're already here... Great... I have something to tell you... (Ciao
ragazzi!! Oh, Kay... Sei già qui... Bene... Ho qualcosa da
dirti...)
Paura.
Panico. Salivazione
azzerata. “Non posso morire ora... Sono troppo giovane e non
ho
ancora festeggiato un mio compleanno con Liam!”.
Paul-
Kay, I'm proud to tell
you that.... (Kay, sono orgoglioso di annunciarti che...)
Kaylie
aveva sempre odiato
le pause per creare suspance. Odiava proprio la suspance in generale.
Era come una tortura legalizzata, un modo meschino per vedere fino a
che punto il cuore umano potesse reggere.
Paul-
That you and the guys
are going to follow Olly on the European leg of his tour!! (Che tu e
I ragazzi seguirete Olly nel suo tour europeo!!)
Sbam!!
Ecco una notizia che
avrebbe fatto tremare anche le gambe di Arnold Schwarzenegger come un
budino al cioccolato.
Esibizioni
tutte le sere
davanti a folle oceaniche di gente appartenente ai più
svariati
paesi europei... Aerei da prendere con costanza, alle volte senza
riuscire nemmeno a ricordarsi quale sarebbe stata la tappa
successiva... Mesi di distanza da casa... Giorni interi, ore,
infiniti secondi di lontananza da Liam... Eppure perché
stava
saltando dalla gioia per tutto il camerino, abbracciando chiunque le
capitasse a portata di mano? La motivazione ormai se l'era data
così
tante volte che sorse spontanea dal profondo del suo cuore:
perché
finalmente stava realizzando il suo sogno e perché sapeva
che Liam
non sarebbe stato che estremamente felice per lei. Certo, sarebbe
anche stato più difficile vedersi, avrebbero dovuto fare un
piano a
tavolino per poter progettare i loro impegni di modo da potersi
ricavare degli spazi per loro, con ogni probabilità
avrebbero anche
dovuto fare qualche rinuncia e avrebbero sentito spesso la mancanza
dell'altro, ma erano forti loro... Ce l'avrebbero fatta, ormai Kaylie
non aveva più dubbi.
Era
sul palco a provare la
quarta canzone della scaletta, quando Paul le si avvicinò
con il suo
cellulare in mano e le disse che c'era Liam dall'altra parte della
linea.
Decise
che fosse il caso di
dirlo subito, di non aspettare che la manna scendesse dal cielo come
aveva poco saggiamente optato di fare la prima volta che una proposta
di lavoro le era giunta.
-We're
going to follow Olly
on his European leg of the tour!! (Seguiremo Olly nel suo tour
europeo!!)
Silenzio
per uno, due, tre,
quattro, cinque... Per quale dannatissima motivazione non si decideva
ad aprire bocca? Per quale motivo, dopo dieci secondi di nulla
sentì
un urlo traforarle i timpani come se tutte le Directioners
del
mondo si fossero concentrate dentro il suo cellulare?
Liam-
What?!?!
But that amazing babe!!!! Oh my gush!! I'm so happy for you... No,
I'm much more than happy... I'm over the moon, I'm flying on a g6,
I'm... (Cosa?!?! Ma è fantastico babe!!!! Oddio!! Sono
così felice
per te... No, sono molto più che felice... Sono oltre la
luna, sono
al settimo cielo, sono...)
-Okay,
okay, okay... I get
it! You're happier than me! (Okay, okay, okay... Ho capito! Sei
più
felice di me!)
Liam-
I'm not saying this,
but... (Non sto dicendo questo, ma...)
-Liam
I was kidding...
Except for this incredible, shocking breaking news, why did you call
me?? (Stavo scherzando... Eccetto che per questa incredibile,
scioccante notizia dell'utima ora, perché mi hai chiamata??)
Liam-
I wanted to tell that
Nicola and Ruth will be there for lunch... So, what do you think
about going out together and celebrate the great news? (Volevo dirti
che Nicola e Ruth saranno qui per pranzo... Quindi, che ne dici di
andare fuori assieme e festeggiare la grande notizia?)
Kaylie
chiese a Paul
se fosse possibile avere due ore libere per il pranzo ed ottenne
esattamente la risposta che sperava: prima delle cinque di quel
pomeriggio non avrebbero ricominciato.
Si
mise d'accordo con Liam
sull'orario in cui sarebbero andati a prenderla e tornò a
sentire
urlare un Kevin sempre
più agitato,
neanche fossero un branco di persone dotate di soli piedi sinistri.
Stava
sistemando le sue cose
nella borsa quando una voce familiare chiese di poter entrare dalla
porta del camerino e quando si voltò, si ritrovò
ad osservare il
volto raggiante di Ruth.
Andò
ad abbracciarla e
quando sentì le sue braccia ricambiare la stretta si rese
conto di
una cosa: la famiglia Payne era accomunata non solo dall'infinita
dolcezza ma anche dallo stesso particolare modo di abbracciare le
persone. Aveva sempre amato quella maniera strana che Liam aveva di
racchiuderla tra le sue braccia, come se volesse farle capire quanto
ci tenesse a lei, ma senza soffocarla. Sorrise a quel pensiero e,
quando si staccò dal corpo di Ruth, vide sorridere anche
lei. Non
sapeva cosa fosse, ma quelle due ragazze le erano state simpatiche
sin dal primo momento e non poteva fare a meno di pensare che anche
loro la trovassero una persona piacevole.
Ruth-
Liam told us the big
news! I'm so happy for you! And also our mum ask me to congratulate
you! (Liam ci ha detto la grande notizia! Sono così contenta
per te!
E anche nostra mamma mi ha chiesto di congraturlci con te da parte
sua!)
-Wait:
your mum already
knows about the European tour?! (Aspetta: vostra mamma sa
già del
tour europeo?!)
Ruth-
The three of us just
don't hug in the same way... We also speak all the way to much...
(Noi tre non solo abbracciamo allo stesso modo.... Parliamo anche
tutti troppo...)
Risero
entrambe e si
diressero verso la macchina che le stava aspettando con a bordo Liam,
Nicola e Alberto, alla guida. Quando scesero, dovettero farlo
scaglionati, perché altrimenti le fan che erano, non si sa
come, nei
paraggi sarebbero impazzite e il rischio di incidenti era troppo
alto, essendo l'ora di punta. Così, dopo Nicola e Kaylie,
scesero
anche Liam e Ruth, potendo finalmente sedersi al loro tavolo. Non
aveva mai pranzato solo con la parte “giovane”
della famiglia
Payne al completo e la cosa la metteva ora un poco a disagio: loro
erano fratelli e si conoscevano da una vita, avevano un sacco i
ricordi in comune e non si sarebbe stupita se l'avessero esclusa
dalla conversazione per qualche momento, dato che lei era
letteralmente l'ultima arrivata. Ma, come al solito, la mente di
Kaylie viaggiava ad una velocità decisamente sopra quella
consentita
e quindi nessuna delle sue paure si concretizzò durante il
pranzo:
mai, in un singolo istante, ebbe la possibilità di sentirsi
tagliata
fuori da quei tre fratelli connessi da un legame invidiabile che, per
un momento, le fece sentire la mancanza di Alex. “Magari dopo
potrei chiamarla”.
Le
raccontarono un sacco di
fatti buffi che erano accaduti durante la loro infanzia a
Wolverhampton a partire da quella volta in cui, in un momento di
stizza nei confronti del fratello, Nicola gli aveva detto che se
anche Woody fosse stato vero non sarebbe mai diventato suo amico,
perché non sapeva ballare come un vero cowboy. Neanche a
dirlo, il
piccolo Liam James Payne aveva passato la settimana seguente a girare
per casa facendo assurdi passi di danza, fino a quando quella santa
donna di Karen non aveva detto basta dopo che il figlio aveva
rischiato di rompersi una caviglia per fare una piroette. Nemmeno
Liam si tirò indietro dal mettere in imbarazzo le sorelle e
le
imprese semi-epiche che erano narrate a quel tavolo fecero sentire
Kaylie seriamente parte della famiglia.
Dopo
aver brindato alla
nuova ed emozionante notizia sulla carriera lavorativa di Kaylie, si
salutarono, lasciando che Ruth e Nicola andassero a fare un giro per
Londra in completa tranquillità, senza che stormi di fan
potessero
seguirle. Kaylie chiese a Liam se potevano andare a casa,
perché
doveva fare una telefonata importante.
Liam-
Your sister? (Tua
sorella?)
-Yes...
You know... Standing
there, between you and your sisters made me realize that it's ages
that I don't call mine... We never got on well, but she's always my
sister... I don't know... (Sì... Sai... Stare qui, in mezzo
a te e
alle tue sorelle mi ha fatto realizzare che sono secoli che non
chiamo la mia... Non siamo mai andate d'accordo, ma è
comunque
sempre mia sorella... Non so...)
Liam-
I'm sure she's
wondering the same thing at the moment... Call her and talk to her...
You're a different person now... Maybe the new Kay could get along
with her old sister... (Sono sicuro che lei stia pensando la stessa
cosa al momento... Chiamala e parlale... Sei una persona diversa
ora... Forse la nuova Kay potrebbe andare d'accordo con la sua
vecchia sorella...)
-Yes...
I definitely got a
wise boyfriend... (Sì... Ho decisamente un ragazzo saggio...)
Liam-
And I definitely got
an ironic girlfriend... (Ed io ho decisamente una ragazza ironica...)
Si
era avvicinato così
tanto da sentire il suo fiato sulle sue labbra, le mani a sorreggerle
la schiena e una voglia matta di baciarlo, ma erano in pubblico, con
i paparazzi a pochi passi da loro e non era decisamente il momento di
dare spettacolo.
Salirono
in macchina e,
arrivati a casa, Liam decise di dedicarsi un po' alle sue fan e alla
Play-Station, mentre Kaylie uscì nel loro piccolo giardino
personale
e, raccogliendo un coraggio che non pensava nemmeno di avere e che
soprattutto non pensava le sarebbe servito per fare una chiamata del
genere, selezionò il contatto e premette la cornetta verde.
Alex-
Dimmi che è qualcosa
d'importante...
-Buon
pomeriggio anche a te,
Alex... E comunque se parlare con tua sorella che non senti da tre
settimane non è considerabile come importante, allora puoi
pure
riagganciare...
Alex-
Cavolo... L'aria
londinese ti ha reso ancora più acida del solito...
-E
a te l'aria veneziana ha
bruciato le ultime briciole di empatia che erano rimaste nel cuore!
Alex-
Ma sentila! Cos'è,
adesso comincerai anche ad inoltrare le pratiche per diventare santa,
dato che ora predichi pure?!
Liliana-
Finiscila Alex! Ti
ha chiamata perché voleva parlare con te, cerca di fare la
persona
matura per una volta!
Kaylie
ringraziò
mentalmente sua madre per il provvidenziale intervento, mentre
sentiva una porta sbattere all'altro capo del telefono e un peso
cadere su una sedia: sua sorella si era appena rifugiata nello
“studio”, ovvero la sua personale caverna dove
nascondersi quando
anche lei voleva scappare dal mondo. Sì, qualcosa in comune
ce
l'avevano pure loro.
Alex-
Allora: si può sapere
perché mi hai chiamata? Stavo guardando una puntata di
“Criminal
Minds” che non avevo ancora visto...
-Alex,
possiamo parlare
seriamente??
La
sentì trattenere il
respiro per qualche secondo: Kaylie era pienamente cosciente di
averla stupita ed era esattamente ciò che voleva ottenere.
Alex-
Ehm... Certo... Dimmi
tutto...
-Prima
ero a pranzo con Liam
e le sue sorelle... E beh, loro erano così affiatati,
avevano così
tanti ricordi assieme, si vedeva lontano un miglio che avrebbero dato
la vita per l'altro... E noi?... Insomma non ci siamo mandate nemmeno
un messaggio nelle ultime tre settimane! Eccetto per quello in cui mi
dicevi che ero una stronza perché mi ero portata via la
piastra
piccola... Che poi: te ne sei seriamente accorta solo ora?? Comunque
non è questo il punto... Il punto è che, insomma,
tu...
Alex-
Mi stai chiedendo se
ti voglio bene??
Kaylie
non era mai stata
sicura se il fatto che sua sorella fosse estremamente intelligente
potesse essere considerato come un vantaggio o no, ma in quel momento
le sembrò una benedizione.
-Beh...
Sinceramente? Sì,
te lo sto chiedendo...
Ed
ecco di nuovo orde di
silenzio che avanzavano minacciose all'orizzonte, facendole temere
che nel giro di pochi secondi sua sorella si sarebbe messa a ridere
di lei, dicendole che era una stupida... Più o meno come si
sentiva
Kaylie in quel momento: una cretina per aver fatto quella domanda. Ma
questa volta, a sorprenderla, fu proprio Alex.
Alex-
Quel messaggio era per
sapere se eri ancora viva... E sì, anche per dirti che
comunque un
po' a te ci penso... Insomma, il giorno prima saltelli per casa come
una bambina di dieci anni che va al concerto dei suoi idoli tutti
colletti inamidati e faccini sbarbati, ed il giorno dopo vivi a
Londra con il tuo famosissimo e tatuatissimo ragazzo, sei su
qualsiasi sito di gossip del mondo e stai per cominciare un tour come
ballerina per un tipo che a quanto pare è parecchio
famoso... Cosa
avrei dovuto fare io?
Non
ci aveva mai pensato.
Sapeva
quanto quel cambio
radicale di vita per lei, avesse comportato anche per le persone che
le stavano accanto un notevole scombussolamento, le era bastato il
suo arrivo in aeroporto dopo il week-end londinese per tastarlo con
mano. Ed era vero: aveva pensato a sua mamma, a suo padre, a Marta e
Denise, ma mai ad Alex.
Forse
perché credeva che
non le interessasse granché, che non le importasse quasi
nulla della
vita della sua sorellina più piccola ed insicura con cui non
aveva
mai avuto molto in comune. Solo ora si rendeva conto di essersi
terribilmente sbagliata.
-Scusami
Alex...
Sapeva
bene che quelle
parole non potevano in alcun modo rimpiazzare il tempo che avevano
perso, ma forse avrebbero potuto far cambiare le cose da quel momento
in avanti.
Alex-
Non ti devi scusare...
Tu stai facendo diventare il tuo sogno realtà ed
è giusto che non
ti preoccupi per me... Insomma, tra le due sono io quella
più
vecchia... E' solo che mi mancano le nostre litigate, il mio
prenderti in giro per ogni cosa, il farti sentire inadeguata quando
invece ammiro con tutta me stessa il tuo coraggio di essere solo
ciò
che sei veramente...
Aveva
pianto uno svariato
numero di volte a causa delle parole di Alex, ma mai in vita sua per
l'emozione che esse le avevano procurato: per la prima volta, in
vent'anni di vita Kaylie e Alex stavano parlando con il cuore in
mano, senza maschere o pregiudizi, solamente due sorelle che avevano
trovato il coraggio di esporsi.
Ma
Kaylie non era l'unica in
preda ai singhiozzi, dato che dall'altro capo del telefono Alex non
sembrava avere molto più controllo sui suoi condotti
lacrimali.
Alex-
Sappi che tutto questo
è accaduto solo oggi e non succederà mai
più, chiaro??
Sapeva
perfettamente che con
ogni probabilità non avrebbero parlato ancora in quella
maniera per
parecchio tempo, ma Kaylie era altrettanto certa che le cose tra di
loro fossero cambiate per il meglio. Ora sapeva che, qualunque cosa
fosse successa, poteva contare sul supporto, seppur silenzioso, di
sua sorella e questa consapevolezza la fece sentire leggermente
più
tranquilla.
-Va
bene, va bene... Torna
alla tua puntata di “Criminal Minds”, va'... Che
non vorrei
costringerti a guardarla di nuovo perché non hai scoperto
chi è
l'assassino.... Ah, Alex: ti voglio bene...
Lo
aveva detto con un tono
di voce ancora incrinato dalle lacrime appena versate, ma Kaylie era
piuttosto sicura di quella specie di dichiarazione e se non avesse
conosciuto bene sua sorella se la sarebbe anche potuta prendere per
la risposta che ricevette.
Alex-
Prenderò in
considerazione l'idea di dire di nuovo in giro che sei mia sorella...
Ma non sperarci troppo... Tuo moroso fa pur sempre parte di una
boyband!
Kaylie
alzò gli occhi al
cielo, contenta di poter sentire ancora le battute piccate di Alex:
le erano terribilmente mancate.
-Bene,
io vado... Ci
sentiamo allora...
Alex-
Buona fortuna Kay... E
ti voglio bene anch'io...
Non
seppe se rimase più
shoccata per le parole della sorella o per il fatto che, dopo averle
dette, le aveva praticamente sbattuto il telefono in faccia. Si
riprese solo sentendo Liam urlare dal salotto: sicuramente stava
perdendo a Fifa ed il fatto che stesse giocando da solo non gli
faceva di certo onore.
Scrutò
il cielo di Londra e
si rese conto che da quando era andata ad abitarci era stato quasi
sempre estremamente sereno e soleggiato, come se la città le
stesse
facendo un regalo di benvenuto. La cosa la fece sorridere, prima di
decidere di rientrare per impiegare quel poco tempo libero che le era
rimasto per stracciare definitivamente Liam alla Play-Station.
Quando
arrivò l'ora di
tornare in arena, Kaylie preparò il suo borsone e vi mise
dentro
tutto ciò di cui avrebbe avuto bisogno quella sera: dai
vestiti di
scena, alle salviette struccanti, dalle scarpe alle gomme da
masticare per smorzare l'ansia. Si premurò di indossare il
ciondolo
portafortuna che Niall le aveva regalato il giorno prima e,
soprattutto, la catenina che Liam le aveva regalato, quella che
racchiudeva tutta la loro storia.
Salutò
Loki e si diresse in
macchina verso la O2, con Liam al suo fianco. Durante il tragitto le
vennero in mente le immagini del suo primo viaggio in automobile per
le vie londinesi, qualche mese prima, e si rese conto di come tutto
fosse cambiato ma di come ogni cosa, solo in quel momento, le
sembrasse essere andata finalmente al proprio posto.
Liam
guardava fuori dal
finestrino quegli stessi edifici, quelle stesse strade, quelle stesse
vetrine che le erano sembrate semplicemente spettacolari e che ancora
le facevano venire la pelle d'oca al solo vederli. Abbassò
il
finestrino e respirò a fondo: quella era l'aria frizzante e
carica
di energia che le aveva fatto pensare, la prima volta che l'aveva
percepita sulla sua pelle, che tutto fosse perfetto, e Kaylie non
poté darsi torto a distanza di tre mesi, perché
tutto era
assolutamente perfetto. Arrivati a destinazione, Liam le prese una
mano tra le sue e, guardandola negli occhi come se volesse
incatenarla per sempre a lui, non consapevole forse di averlo
già
fatto, le disse:
-Just
remember: you're born
to shine!! Just be yourself and you're gonna light up the world like
nobody else... (Ricordati solo questo: sei nata per brillare!! Sii
solo te stessa ed illuminerai il mondo come nessun altro...)
Voleva
dire così tante
cose, ringraziarlo di nuovo e all'infinito per quello che faceva per
lei, fargli capire quanto ci tenesse a lui, ma ogni pensiero si perse
in quello che, forse, fu il bacio più dolce che Kaylie
avesse mai
ricevuto.
Più
di quello dell'arena.
Più
di quello quando si
erano ritrovati dopo un mese, a Londra.
Più
di quello in limousine.
Più
di quello all'ombra di
un faggio a Hyde Park.
Più
di quello sotto i
fuochi d'artificio a Las Vegas.
Più
di quello sul tramonto
a Los Angeles.
Più
di quello datole dopo
aver visto il regalo di compleanno.
Quel
bacio era più dolce di
tutti gli altri per un semplice ma essenziale motivo: Kaylie e Liam
si appartenevano e avevano la certezza che l'unica cosa a contare
fosse l'amore che provavano per l'altro. Quella voglia di far parte
della vita dell'altra persona per sempre... Quella passione nel
seguire tutti i passi e gli errori che il proprio compagno faceva
lungo il suo cammino di crescita... Quel desiderio di poter ritrovare
ogni mattina la mano dell'altro ad intrecciarsi con la propria...
Quella consapevolezza che in ogni momento di dubbio, di paura, di
smarrimento la propria ragione di vita sia sempre lì, nel
suo
sorriso, nei suoi abbracci, nel suo sussurrare a fior di labbra un
tenero...
-I
love you... (Ti amo...)
Kaylie
lasciò che tutto in
lei si perdesse nelle profondità di quegli occhi accoglienti
che la
stavano scrutando, indagando, accarezzando. Quel ragazzo era tutto
per lei, era la sua vita e capì che un'esistenza senza di
lui
sarebbe stata solo una pallida brutta copia a due dimensioni, come
quella che conduceva fino ad un anno prima.
Scese
dalla macchina, con la
promessa che si sarebbero visti alla fine del concerto, ed
entrò
nell'ampio spazio dell'arena, ora occupato da un imponente palco, con
un desiderio dirompente di ballare.
Fecero
ancora qualche prova
e, quando tutti se ne andarono a mangiare qualcosa prima di
cominciare i preparativi per la serata, Kaylie sentì il nodo
allo
stomaco farsi sempre più presente e optò per
prendersi qualche
attimo di pausa, da sola.
Rimase
nell'arena deserta,
in contemplazione di quell'enorme palcoscenico su cui si sarebbe
esibita in meno di quattro ore.
Lasciò
che lo sguardo
vagasse libero tra tutte quelle poltroncine vuote, su quel vastissimo
parterre che in breve
tempo sarebbe stato
gremito di persone, su quelle luci ora spente, ma che tra poco
l'avrebbero illuminata, mostrandola al mondo intero. Perché
a Kaylie
sembrava proprio che quella sua prima esibizione fosse una sorta di
presentazione della nuova sé stessa al mondo, come se una
crisalide
avesse finalmente deciso di far nascere la meravigliosa farfalla che
aveva tenuta nascosta troppo a lungo.
La
sua attenzione cadde
sopra un foglio per terra: era la scaletta del concerto, con in alto
a destra, stampata in grassetto, la data... Era il tre settembre...
“E'
passato un anno...”.
Era
passato praticamente un
anno da quando tutto era cominciato, da quando quel gruppo di
ragazzine, che all'epoca le erano sembrate delle piccole pazze, le
aveva chiesto di creare una coreografia per una canzone di un gruppo
di cui non sapeva assolutamente nulla... Era passato un anno da
quando aveva digitato sulla barra di YouTube il titolo di quella
canzone ed era rimasta sbalordita da quante visualizzazioni avesse
accumulato... Era passato un anno da quando si era ritrovata a
ballare come una matta per camera sua sulle note di una canzone
cantata da quattro ragazzi inglesi ed un irlandese... Un anno dalla
fatica fatta per nascondere a tutti il suo Ipod con le loro canzoni
messe in perenne ripetizione... Un anno da quella strana e
provvidenziale conversazione con Marta, quando avevano deciso che
sarebbe stata Kaylie ad accompagnare Isabella e Carlotta al concerto
degli One Direction...
Le
vennero i brividi al sol
pensiero di come tutto, la sua vita, le sue relazioni, ma soprattutto
lei, fosse cambiato in un solo anno.
Dodici
mesi ed era passata
dal creare una coreografia per un gruppo di ragazzine a esibirsi come
ballerina professionista per il tour, ora europeo, di uno dei
cantanti più in voga del momento.
Sentì
le mani sudare come
se fosse a quaranta metri d'altezza, le gambe diventare dei
leggerissimi fogli di carta e la stretta allo stomaco farsi quasi
insopportabile...
-It
seams to become bigger
and bigger the more you look at it!! (Più lo guardi,
più sembra che
si ingrandisca sempre di più!!)
Kaylie
sobbalzò al suono di
quella voce acuta, pensando di essere la sola all'interno dell'arena,
ma si aprì immediatamente in un sorriso quando
poté associare un
volto, altrettanto sorridente, a quelle parole.
Louis
William Tomlinson stava camminando verso di lei dal fondo
della vastissima platea, con una delle sue canottiere slabbrate che
facevano vedere i tatuaggi sempre più stravaganti. Non gli
aveva mai
chiesto perché proprio un'alce con un cuore tra le corna,
forse un
giorno l'avrebbe fatto, ma non in quel momento. Anche lui era
indubbiamente cambiato, forse tra tutti e cinque i ragazzi, era
quello che aveva quasi subito una trasformazione, come se tutte le
possibilità che gli erano capitate e che si era sudato
assieme agli
altri, gli avessero dato il privilegio di diventare un'altra persona.
Magari quella che lui aveva sempre desiderato essere.
Louis-
I'm serious... The
more a stared at the Madison Square Garden's capacity, the more I
thought we wouldn't be able to do that... But now we're here and we
have a stadium tour, already with some sold out venue... It's
ridiculous! (Sono serio... Più stavo lì a fissare
la capacità del
Madison Square Garden, più pensavo che non ce l'avremmo mai
fatta...
Ma ora siamo qui e abbiamo un tour negli stadi, con anche qualche
data sold out... E' assurdo!)
Kaylie
si girò per
osservare meglio quella figura che si era piazzata al suo fianco e si
rese conto che stava guardando esattamente lo stesso diciottenne che
si era presentato sul palco di X Factor tre anni prima, per stupire
tutti con la sua dolcissima versione di Hey
There Delilah ,
guadagnandosi,
così, la possibilità di passare dalle recite
scolastiche ai palchi
di mezzo mondo, nonostante continuasse a rinnegare quella
performance. Louis era cambiato solo esteriormente, certo era anche
maturato e le esperienze della vita l'avevano reso ormai un uomo, ma
la genuinità e la bellezza del suo sorriso erano ancora
tutte lì,
pronte a donarsi al prossimo.
-Did
you feel like a Smurf
when you were standing there?? Because it's exactly how I feel now...
Well maybe, I'm not blue but the concept is the same... (Ti sentivi
come un Puffo quando te ne stavi lì?? Perché
è esattamente come mi
sento io,ora... Beh, forse non sono blu ma il concetto è
quello...)
Louis-
If you're interested,
your ears are slowly turn into a strange shade of light-blue... (Se
ti può interessare, le tue orecchie stanno assumendo una
strana
sfumatura di celeste...)
-Tomlinson
you're not
funny... (Tomlinson non sei divertente...)
“Va
bene: ora c'è
decisamente qualcosa che non quadra...” pensò
Kaylie mentre il
braccio destro di Louis le cingeva le spalle, stringendo lievemente,
in quello che era senza ombra di dubbio un abbraccio.
Louis-
You're saying this
just because you are nervous, but you shouldn't... I mean: I saw you
dance and I'm pretty sure you'll be amazing! You got something
special, I told you this the first time we met, at the Gala, and I'm
not going to stop repeating... (Lo stai dicendo solo perché
sei
nervosa, ma non dovresti... Insomma: ti ho vista ballare e sono
piuttosto sicuro che sarai fantastica! Tu hai qualcosa di speciale,
te l'ho detto la prima volta che ci siamo incontrati, al Gala, e non
smetterò di ripetertelo...)
-You
know what? That night,
at the Gala, when you sat down near me and talked to me
“heart to
heart” I remembered a chat I had with the one who was my best
friend, before this massive change of life, and it was just because I
felt as if you were someone I could really trust in... (La sai una
cosa? Quella sera, al Gala, quando ti sei seduto vicino a me e mi hai
parlato “a cuore aperto”, mi sono ricordata di una
conversazione
che avevo avuto con quello che era il mio migliore amico, prima di
questo enorme cambiamento di vita, ed è stato
perché mi sembrava
seriamente che tu fossi qualcuno di cui potessi fidarmi...)
Louis-
Whatever this guys
was, I wasn't good enough if he let you go... But, in return for his
loss, you came to get five of us! (Chiunque fosse questo ragazzo, non
era abbastanza se ti ha lasciata andare... Ma, oin cambio della sua
perdita, hai ottenuto cinque di noi!)
Avrebbe
tanto voluto
rispondergli con una battuta sarcastica e probabilmente Louis se la
stava anche aspettando, perché rimase piacevolmente stupito
da
quelle che invece furono le parole di una sempre più
sorridente
Kaylie.
-I
guess you're right, Mr
Louis!! I'm the one who gain the most... (Credo che tu abbia ragione,
Mr Louis!! Io sono quella che c'ha guadagnato di più...)
Era
confermato: l'intero
gruppo degli One Direction era stato impossessato dallo spirito
dell'Orso-Abbraccia-Tutti, dato che negli ultimi tre giorni aveva
ricevuto espressioni di affetto da tutti e cinque, e dato che ora
pure Louis la stava letteralmente stritolando tra le braccia
immancabilmente muscolose.
“Dovrei
parlare con Mark,
il loro personal trainer, e dirgli di smetterla di pomparli
così
tanto, perché una volta o l'altra stritoleranno una fan... O
magari
la sottoscritta in un altro attacco di affetto compulsivo nei
confronti della “piccola di casa”... Che poi Perrie
ha la mia
età, ma mica la trattano come se fosse una bambina da
proteggere,
cosa che invece fanno con me...”. I comportamenti
iperprotettivi
non le erano mai andati molto a genio, benché dovesse
ammettere che
da quando quei cinque erano entrati a far parte della sua vita, la
sua insofferenza nei confronti di abbracci, domande e attenzioni
particolari era leggermente diminuita. Non c'era niente da fare: le
avevano sconvolto l'esistenza.
Quando
Louis si decise a
liberarla da quella presa d'acciaio, si scambiarono un altro sorriso
complice e, per far tornare tutto alla normalità, Kaylie gli
fece la
domanda più ovvia per una situazione come quella:
-Louis:
what are you doing
here?? I'm sure you didn't come here just to talk to me... (Louis:
che ci fai tu qui?? Sono sicura che tu non sia venuto solo per
parlare con me...)
Louis-
In fact I was here
just because the last time we had a show I forgot one of my favourite
beanie, so I'm looking for it... But it's been a pleasure talking to
you, Mrs Kay!! You looked so lost, standing here, all alone... (A
dire il vero ero qui solo perché l'ultima volta che abbiamo
fatto
uno show ho dimenticato uno dei miei beanie preferiti, così
lo sto
cercando... Ma è stato un piacere parlare con te, Mrs Kay!!
Sembravi
così persa, qui in piedi, tutta da sola...)
-No,
Louis... I'm not
alone... I finally get it... (No, Louis... Non sono da sola...
Finalmente l'ho capito...)
Louis
sorrise di nuovo e scuotendo quella zazzera di capelli che aveva in
testa si avviò dalla parte opposta da dove era entrato, per
poi
voltarsi poco prima di varcare la soglia e urlarle senza ritegno:
-Good
luck, Mrs I got
Payne!!! (Buona fortuna, Mrs Ho Capito Payne!!!)
Kaylie
ruotò gli occhi
esasperata, sapendo che quello sarebbe stato l'ennesimo soprannome
che Mr Sorriso Smagliante e Battuta Pronta le avrebbe affibbiato per
le seguenti settimane.
Sentì
una voce profonda
chiamare il suo nome e si rese conto che Paul le stava facendo cenno
di avviarsi verso i camerini per cominciare a prepararsi: il momento
si stava avvicinando sempre di più e trucco ed acconciatura
non
potevano più aspettare.
Entrando
nella stanza
affollata di gente si sedette su l'unica sedia libera che era
rimasta, in mezzo a Kate ed
Amelia,
posizionata di fronte ad una serie di specchi contornati da accecanti
lucette, come in ogni camerino che si rispetti. Aveva già
affrontato
parecchi spettacoli in vita sua, ma mai nessuno sarebbe stato
paragonabile a quello che l'attendeva in poco più di due
ore.
Sentì
le mani esperte di
Rachel, la loro
parrucchiera e truccatrice,
avvicendarsi sui suoi capelli e sul suo viso, cercando di ottenere il
look che avevano già scelto per le ballerine. A Kaylie
sembrò di
essere tornata indietro nel tempo, a quando
Louise
l'aveva lasciata in mano ai tre angeli della bellezza, come li aveva
soprannominati, per farla risplendere di luce propria nel momento in
cui avrebbe affrontato la tanto temuta scalinata e quel fatidico red
carpet. Solo che questa volta non c'erano Eleanor
e Perrie a tenerle compagnia, ma un Ethan
che continuava a correre da una parte all'altra della stanza in
preda, forse, ad un attacco di panico. Ma soprattutto, quella sera di
qualche mese prima doveva “semplicemente”
presentarsi al mondo
come la nuova ragazza di Liam Payne degli One Direction,
mentre ora si stava per giocare la sua intera reputazione e possibile
carriera: doveva mostrare a chiunque quanto lei valesse, quanto tutti
quegli anni di delusioni, esercizi e passione avessero forgiato una
ballerina capace e comunicativa.
Si
metteva in gioco lei,
senza paracadute questa volta.
Il
camerino era sempre più
affollato e caotico: c'erano Amelia, Kate,
Ethan,
Thomas e Andy che si stavano preparando,
Paul che continuava a parlare al telefono, Rachel
e le altre truccatrici che tentavano di continuare il loro lavoro
nonostante il poco spazio, Kevin
che dava
ordini astrusi a destra e a manca, Olly che entrava ed usciva dalla
stanza in continuazione come se stesse cercando il suo scopo nella
vita, frotte di tecnici del suono e delle luci che correvano da una
parte all'altra tentando di prevedere ogni possibile intoppo, gente
che non aveva mai visto che parlava ad un volume troppo alto per
potersi sentire l'uno con l'altro e, in tutto questo, la testa di
Kaylie cominciò a girare...
Si
era appena infilata il
body che aveva fatto letteralmente impazzire Liam e si
guardò
un'ultima volta allo specchio osservando come fosse diventata
incredibilmente pallida, nonostante il rossetto rosso, le ciglia
raddoppiate di volume e lunghezza a causa del mascara, lo sguardo
allungato dall'eye-liner e il blush che
le
avevano messo sulle guance...
Sapeva
che cosa le stesse
succedendo, non era la prima volta ed era sicura che non sarebbe
stata nemmeno l'ultima: come durante il viaggio in macchina di
ritorno da Verona, come quando era tornata nella sua piccola
cameretta dopo il suo primo week-end a Londra, come dopo aver visto
l'espressione di Liam durante l'intervista con tutte le foto dei suoi
festeggiamenti per il lavoro ottenuto, come quando tutto era
diventato sfocato nel backstage a Los Angeles mentre Ben le parlava
del film... Ma c'era sempre stato qualcuno, c'erano stati sua mamma,
Marta e Denise, Liam e Eleanor, addirittura Zayn... Ed ora era sola
in un corridoio sconosciuto e deserto, con il suono del suo respiro a
riempirle le orecchie e a farle presente quanto il suo cuore stesse
correndo, le gambe che non la riuscivano più a reggere,
tanto da
farla accasciare contro la parete più vicina, sulla moquette
grigia
che ricopriva il pavimento. Appoggiò i gomiti alle ginocchia
che
aveva avvicinato al petto e si prese la testa tra le mani: era sola
con le sue insicurezze, ancora ed ancora.
Le
lacrime stavano per farsi
largo, rovinando tutto il lavoro che era stato fatto per renderla
bella, ma il problema era che lei stessa non si sentiva affatto bella
e non pensava assolutamente di meritarsi tutto quello.
Qualcosa
le colpì il viso e
si rese conto di avere l'Ipod chiuso nella mano destra, con le
cuffiette a penzoloni. Non si era nemmeno resa conto di averlo
afferrato al volo dalla sua borsa, prima di scampare dal caos che
regnava nel camerino.
Cercando
di fare un respiro
profondo, si mise su le cuffiette arancioni e osservò lo
schermo
illuminarsi. Quello era il momento perfetto per affidarsi alla sua
più grande amica, la musica, e sperare che fosse lei ad
aiutarla in
quel momento di totale confusione.
Schiacciò
su “Riproduzione
Casuale” e lasciò che la canzone cominciasse,
lenendo i suoi nervi
a fior di pelle e quell'uragano di incertezze che si stava abbattendo
sul suo cuore, per l'ennesima volta.
...You're
insecure... Don't know what for... You're turning heads... When you
walked through the door...
Non
poteva crederci. Tra
quasi seicento canzoni che c'erano lì dentro, era capitata
proprio
quella... Erano capitati quei versi che per primi l'avevano fatta
innamorare di quel gruppo di cinque ragazzi normali trasformati in
super star internazionali... Era andato in riproduzione esattamente
quel riff che l'aveva fatta balzare su dalla sedia su cui era seduta
per farla ballare come una pazza in mezzo alla stanza, ormai
più di
un anno prima... Quelle prime parole che aveva sentito pronunciate da
Liam e che, per qualcosa che solo dopo aveva capito essere destino,
le avevano fatto provare delle emozioni speciali, come se stesse
cantando proprio per lei... Perché in quel preciso istante
quel
testo parlava di lei, era scritto per lei, serviva a lei come
l'ossigeno.
Liam,
Louis, Niall, Zayn e
Harry stavano cantando per lei, per
aiutarla
ancora come avevano fatto in ogni singolo secondo dell'ultimo anno e
Kaylie si sentì esattamente come una qualsiasi ragazza che
abitava
quel pianeta e che doveva una buona parte dei propri sorrisi ad un
gruppo musicale. Sì, si sentiva una Directioner
e non se ne vergognava, perché questo voleva dire non essere
mai
soli: una volta entrati nella stravagante e meravigliosa 1D family
non se ne poteva più uscire, Liam l'aveva avvertita. Ma
soprattutto
non c'erano spazio per insicurezze, incertezze, dubbi,
perché la
vita andava vissuta, ma vissuta veramente, fino all'ultima goccia,
fino all'ultimo respiro...
...Baby
you light up my world like nobody else... The way that you flip your
hair gets me overwhelmed... But when you smile at the ground it ain't
hard to tell... You don't know... Oh oh... You don't know you're
beautiful... If only you saw what I can see... You'll understand why
I want you so desperately... Right now I'm looking at you and I can't
believe you don't know... Oh oh... You don't know you're beautiful...
Oh oh... That's what makes you beautiful...
“Ma
cosa diavolo sto
pensando?! Come ho potuto permettere che tutte queste stupide
insicurezze prendessero il sopravvento anche solo per un secondo? Io
non sono come loro credono... Io posso fare qualcosa... Io ho
qualcosa da dare agli altri, al mondo... Io ho delle persone che mi
vogliono bene, che mi amano per quello che sono... Ed ora so anche io
cosa sono: una bella persona!”.
Kaylie
si sentiva forte,
come mai prima in vita sua, come mai si sarebbe aspettata di poter
essere e decise di alzarsi da quel pavimento, e le sembrò di
alzarsi
dalle macerie che aveva sempre visto attorno a lei per dirigersi
verso la sua vita, quella che era cominciata proprio un anno prima
con quella canzone.
Rientrò
nel camerino dove
la situazione sembrava essersi calmata, un po' come la sua mente, e
trovò Amelia davanti ad un enorme mazzo di girasoli e
orchidee
bianche, che troneggiava al centro del tavolo in mezzo alla stanza.
-Who's
the lucky girls whom
receives these wonderful flowers?? (Chi è la fortunata
ragazza che
ha ricevuto quei fiori meravigliosi??)
Ethan-
Darling they're
waiting for you! (Carissima, stanno aspettando solo te!)
Kaylie
si voltò a guardare
con un'espressione confusa un Ethan decisamente euforico, e
riuscì a
darsi una spiegazione a tutti quei cuoricini che gli vedeva
svolazzare attorno, solo quando Amelia si decise a parlare.
Amelia-
Paul just brought
them in... He said they're from Liam... (Paul li ha appena portati
dentro... Ha detto che sono da parte di Liam...)
Cos'era
quel pizzicore che
sentiva agli occhi? Non potevano essere lacrime, si era impegnata
così tanto per trattenerle negli ultimi venti minuti, non
poteva
cedere proprio in quel momento.
Prese
il bigliettino che
campeggiava sulla stoffa arancione che li conteneva e lo lesse a
mente, facendo parecchia fatica a causa del tremore incontrollabile
delle sue mani.
“The
Sunflowers symbolize
an adoring love and for me also happiness... The Orchids represent
elegance, passion and sensuality... I found these five things with
you... With my Last First Kiss... Good luck, babeee!!! I love U
<3
Liam”. (“I Girasoli simboleggiano un amore adorante
e per me
anche la felicità... Le Orchidee rappresentano l'eleganza,
la
passione e la sensualità... I ho trovato queste cinque cose
con
te... Con il mio Ultimo Primo Bacio... Buona fortuna, babeee!!! Ti
amo <3 Liam”.)
Rachel
l'avrebbe sicuramente uccisa, ma le lacrime non volevano sentire
ragioni e stavano rigando le sue guance. Ringraziò la
saggezza della
truccatrice che aveva optato per un mascara waterproof
e cercò di limitare i danni con un fazzolettino
che Kate le
stava gentilmente passando. Finito lo show avrebbe sicuramente
pensato ad un modo per far pagare a quella perfezione di ragazzo
tutte quelle lacrime di gioia che le aveva fatto versare, intanto
però doveva concentrarsi sulla voce metallica che, dagli
altoparlanti della stanza, stava comunicando loro che il gruppo di
supporto avrebbe cominciato ad esibirsi tra cinque minuti.
Kaylie
posò il biglietto
dentro la borsa e si accorse che il cellulare stava segnando un
messaggio non letto.
“Chi
potrebbe essere ora??
Harry mi ha scritto prima,
dicendomi che
avrei spaccato tutto e che dovevo stare attenta alle macchine del
fumo “per esperienza personale”... Mamma e Alex le
ho sentite sta
mattina... Denise e Marta sono già sedute con El,
Louis, Zayn e Niall... Chissà se Denise
riuscirà ancora a
respirare con l'irlandese al suo fianco??... Perrie mi ha mandato un
tweet... Chi diavolo
potrebbe essere?”.
Quando
vide il nome affianco
alla busta che indicava il messaggio per poco il cuore non smise di
pompare sangue nelle vene. Come poteva essere? Quanto tempo era
passato? Sei mesi, o forse anche di più? Per quale assurda
motivazione Daniel le aveva mandato un messaggio, proprio in uno dei
giorni più importanti della sua vita? Dove era finito per
tutto quel
tempo, quando lei aveva avuto bisogno del suo migliore amico e al
posto suo aveva trovato solo un vuoto nel suo cuore, lasciato da
qualcuno che aveva deciso di non ascoltare nemmeno quello che aveva
da dire?...
Avrebbe
voluto e forse anche
preferito non leggere quello che le aveva scritto, ma si era appena
detta di essere una donna forte, conscia di quello che era e che
poteva fare e non sarebbe stato di certo un messaggio, seppur di
quella determinata persona, a far cadere quello che con fatica aveva
costruito.
Aprì
il messaggio e lo
lesse, lasciando che quei caratteri penetrassero nella sua pelle
arrivando dritti fino al cuore, come la canzone dei ragazzi aveva
fatto poco prima.
“Sono
Daniel (in caso
tu abbia giustamente cancellato il mio numero)... Ho sbagliato e lo
riconosco... Ti ho detto di volerti bene, che ci tenevo a te, quella
che c'è sempre stata per me nonostante tutto, quella che ha
messo da
parte anche sé stessa per la mia felicità e poi,
quando era il tuo
turno di prenderti ciò che ti spettava, sono sparito... Ho
fatto una
cazzata e se non mi perdonerai, ti capirò, io farei lo
stesso... Ti
avrei dovuto ascoltare e capire che quel ragazzo era la tua
felicità... Ma ero geloso, lo ammetto, perché tu
stavi vivendo
tutto quello senza di me, sembravi felice anche se io non ero con
te... E mi sono allontanato, sbagliando... Ti scrivo oggi
perché so
che per te è una giornata importante e volevo farne parte:
io voglio
ancora far parte della tua vita! Buona fortuna Kay, splendi come solo
tu sai fare... Ti voglio bene...”.
Era
esattamente quello di
cui era sempre stata terrorizzata: affezionarsi alle persone e poi
rimanere scottata irrimediabilmente. Ma solo ora si rendeva conto che
quello era l'inevitabile pedaggio che bisognava pagare per poter
avere accesso alla giostra che aveva capito essere la vita.
Per
vivere appieno era
necessario lasciarsi andare, alle gioie, alle sofferenze, alla
sorpresa, alle ammissioni di colpevolezza... Bisognava vivere tutto,
senza avere rimorsi per non aver sviscerato un'emozione fino
all'osso. Kaylie l'aveva cominciato a fare assecondando il suo
istinto e seguendo Liam lungo quel corridoio deserto e lo avrebbe
fatto anche finito il concerto rispondendo a quel messaggio di
Daniel. Tutti meritavano una seconda possibilità: lei se
l'era
concessa sei mesi prima e non se ne sarebbe mai pentita.
-C'mon
guys!! Come here and
make a circle!! (Forza ragazzi!! Venite qui e fate un cerchio!!)
La
voce di Olly la raggiunse
nella bolla di sapone in cui si era rinchiusa e, rimesso in borsa il
cellulare, andò a stringersi tra Amelia e Ethan, in un
cerchio fatto
di corpi, anime e cuori pronti a dare il meglio di loro per
intrattenere la platea che li stava attendendo oltre le mura di quel
camerino.
Olly-
I'm not gonna say too
much... I just wanna thank you every single one of you for putting
all your heart and your energies in this project... I really
appreciate it, whatever the result will be... So let's go out there
and take the roof down of this amazing place!!! At my three: Right
Place Right Time! One... Two... Three... (Non
dirò molto...
Voglio solo ringraziare ognuno di voi per aver messo tutto il vostro
cuore e le vostre energie in questo progetto... Lo apprezzo tanto,
qualsiasi sarà il risultato... Quindi andiamo lì
fuori e facciamo
cadere il tetto di questo incredibile posto!!! Al mio tre: Right
Place Right Time! Uno... Due... Tre...)
-Right
Place Right
Time!!!
Le
mani si alzarono tutte
assieme e cominciò una sequela di abbracci e pacche sulle
spalle di
incoraggiamento, con la voce metallica di sottofondo ad informarli
che mancavano cinque minuti all'inizio dello show. Mai come in quel
momento il titolo dell'album e del tour di Olly le sembrò
provvidenziale: si sentiva esattamente nel posto giusto al momento
giusto.
Si
spostarono verso il retro
del palco e tutti loro si scambiarono uno sguardo più che
eloquente:
le urla della folla che li stava attendendo erano assolutamente
straordinarie, avrebbero potuto facilmente far crollare il soffitto
della O2 senza esitazione.
Una
scarica di adrenalina
percorse Kaylie da capo a piedi, riempiendo ogni vena del suo corpo
non più di ossigeno ma di eccitazione, ansia e impazienza.
Poteva
vedere i tecnici
preparare tutto il necessario su un palco in penombra, che ora le
sembrava essersi fatto decisamente più grande... Le tribune
e la
platea non erano più vuote e silenziose, ma rilucevano di
tanti
piccoli punti di luce dovuti a cellulari, macchinette fotografiche,
telecamere che le facevano sembrare un cielo stellato. Un cielo verso
cui lei stava per volare.
Vide
la band posizionarsi,
le prime note farsi materia, vibrando nell'arena come se fossero un
rischiamo ancestrale e la folla esplodere in un boato assordante.
Ci
sono momenti in cui ci si
accorge che quello per cui si è lottato una vita intera
è
finalmente arrivato... Ci sono momenti in cui si capisce che in tre
anni o solo in dodici mesi la propria vita è cambiata... Ci
sono
momenti in cui ogni lacrima versata viene ripagata con una goccia di
felicità... Ci sono momenti, come quello che Kaylie stava
vivendo,
in cui si hanno i riflettori di un'intera arena puntati addosso, gli
sguardi di ventimila spettatori ad osservare ogni singolo passo,
l'attenzione delle persone per cui daresti la vita ad accompagnarti,
l'amore della propria anima gemella a riempirti il cuore... E non si
può far altro che lanciarsi, lasciando che la vita possa
continuare
a stupire...
Solo
sei mesi prima pensava
a quanto sarebbe stato terrificante e magnifico potersi esibire
davanti ad una platea di quelle proporzioni ed ora stava per
affrontarla con tutta la determinazione di cui era capace... Solo un
anno prima sognava nella sua camera, in un anonimo paesino italiano,
di poter trovare una persona da amare con tutta sé stessa e
di poter
diventare una ballerina professionista ed ora stava per far decollare
la propria carriera, avendo al suo fianco Liam James Payne, ovvero il
ragazzo più perfetto che avrebbe mai potuto incontrare...
Almeno per
lei e per altri indefiniti milioni di fan in giro per il globo
terrestre.
Amelia
e Kate erano appena
entrate in scena...
“Ora
tocca a me!” pensò
Kaylie.
Percepì
il calore dei
riflettori infiammarle il volto, le luci far brillare la pelle
lasciata scoperta dal body che indossava, i capelli svolazzare
leggeri per l'impeto del suo passo e la musica trasportare il suo
cuore su un altra dimensione.
Kaylie
ne ebbe la certezza:
c'era anche per lei un pezzetto di felicità e la stava
attendendo
proprio su quel palco. E sorrise.
The
End
(or
the Beginning)
Hi
sweethearts!!!
*cambia
il secchio con cui sta raccogliendo le lacrime che continua a versare
incessantemente *
Vi
avverto che sarà una cosa lunga e dolorosa, quindi meglio
che
cominci subito ^^
Per
prima cosa voglio ringraziare queste persone (cercatevi pure,
perché
ci siete sicuramente =]): April94,
Ari_F99,
Camy_99,
carotina98,
Dany_Payne,
darkfly,
elelelina88,
elenafiore,
GiuliaArca,
HeleneOneD69,
Iki2087,
I_
love_ This_is_ us,
kikka_93,
learntoyourmistake,
marialaura
carannante,
MRS
HORAN PAYNE,
Pink4321,
sandy_oned,
Sharon13,
tecmessa,
toffola97,
tottynasmolder,
Ve
C,
AcquaMarina_Horan,
Aeryn,
Alexi_xx,
Annina
P,
antigonesofos,
BeMe,
chiara__1D,
dreamdesi,
elenelli,
exep,
E_98,
fabisweetheart,
heartstyles,
Ibivale,
ImDreamingYou,
Joey24,
KatherinePayne,
katlyn,
kiaraaaaa,
kristalkoro,
lorrainelala,
maristella_armstrong,
Mrs__Styles94,
musicandbackstageaddicted,
Now_kiss_me_you_fool,
OnlyThem,
rowellacastro,
SgMab,
sonotrasgry,
WeLove_always1D,
_RuannaDela,
_sofy1D_,
LauLife,
reby_mar_dami,
_Elisewin_ siete
state assolutamente SPECIALI, non solo per essere le persone
meravigliose che sicuramente sarete, ma anche per essere arrivate a
leggere fino alla fine di questa storia, sbucata fuori da un sogno e
diventata uno dei pochi motivi per cui arrivare a fine giornata.
Ho
cominciato a scriverla per mettere su carta quello che la mia
fantasia iperattiva aveva immaginato durante un infinito tragitto
verso l'università, ormai quasi un anno e mezzo fa, poi,
però, si è
trasformata in qualcosa di più. Una roccia a cui ancorarsi.
Una
speranza da curare e far crescere.
Quando
poi ho iniziato a postarla, speravo solo di poter regalare anche
dieci banali minuti di serenità e di emozioni a chiunque si
ritrovasse a leggere le mie righe, quindi non posso che essere grata
a MRS HORAN PAYNE, Camy_99, heartstyles, tottynasmolder, Sharon13 e
I_Love_This_is_us per avermi fatto sapere se fossi riuscita o meno
nel mio intento: le vostre recensioni sono state importantissime per
me, non potete nemmeno immaginare quanto ** Vi abbraccio fortissimo
<3 *cambia stanza, perché sta annegando nelle lacrime
*
Un
ringraziamento specialissimo va a kikka_93, che ha letto tutta la
storia mentre ancora era in fase di stesura e che mi ha iniziato a
questo sito, facendomi perdere quel poco di sanità mentale
che mi
era rimasta: grazie per ogni singolo parere e per ogni preziosissima
parola di incoraggiamento <3
Vorrei
dirvi solo un'ultima cosa: credete in voi stesse. Sempre.
Kay,
con il passare del tempo, è diventata una donna forte,
indipendente,
conscia di quello che è capace di fare ed orgogliosa di
quello che
è. Non dimenticatevi mai di essere esattamente come siete e
di dare
tutte voi stesse per essere la vostra “versione
migliore”, perché
solo così potrete essere felici e trovare chi vi ami e vi
rispetti,
come Liam ha fatto con Kay. E non abbiate mai paura di chiedere aiuto
e consiglio a chi vi sta attorno: in questo modo non vi sentirete mai
sole, perché non lo siete.
Basta,
mi sono dilungata anche troppo. Vi chiedo solo un ultimo,
piccolissimo favore: sarei felicissima, emozionatissima e decisamente
euforica se mi lasciaste anche solo un messaggio per dirmi che cosa
ne pensiate della storia, se vi abbia lasciato qualcosa, se vorreste
leggere altro, se avreste cambiato qualcosa o tutto... Aspetto di
sentire la vostra voce <3
P.S.
Se volete, la raccolta di One Shot è sempre a
disposizione... Si
intitola Midnight Cup Of Tea =)
Per
l'ultima volta, da Kay & Liam, mentre ascoltano Last First Kiss,
Lots
Of Love <3
Rebecca_Daniels
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