That Summer Evening...

di Paddy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** That Summer Evening...-1 ***
Capitolo 2: *** That Summer Evening...-2 ***
Capitolo 3: *** That Summer Evening...-3 ***
Capitolo 4: *** That Summer Evening...-4 ***
Capitolo 5: *** That Summer Evening...-5 ***
Capitolo 6: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** That Summer Evening...-1 ***


THAT SUMMER EVENING...-1

Di nuovo. Lo sta per fare di nuovo. Prego perchè stia zitto, non posso proprio rispondere...ma, inevitabilmente, la domada arriva.
-Hermione...sai, solo per sapere!, la pianta che richiede questo esercizio di pozioni è la florilla, giusto?-
Sospiro posando la penna. Ron ha di nuovo bisogno d'aiuto.
-Certo che sei uno sfacciato!- esclamo. -Dì esplicitamente che non lo sai fare e hai bisogno di me, invece di ingarbugliarti in spiegazioni traballanti!-
-Non lo so fare e ho bisogno di te.-
Scuoto la testa. Ron sa sempre come stupirmi. Ma stranamente, o almeno così mi sembra adesso, la frase 'ho bisogno di te' mi fa rabbirividire di piacere...sebbene il senso sia tutt'altro di quello che ho in mente io. -Non è la Florilla, ma la Pegonia Ponita.-
-Grazie Hermione!- Ron si china e scrive qualcosa, ma non sulla pergamena di testo, su un foglietto bianco lì da prima che mi chiedesse spiegazioni.
-Ehy ragazzi! Che si fa qui?- Harry entra nella Sala Comune dei Grifondoro a braccetto con Lavanda.
Da quando si è messo con lei, fa il pomposo e il grand'uomo in un modo irritante, anche se Ron mi ha raccontato dei pianti che si fa di notte.
E il motivo non è difficile da capire. Sirius.
-Bah!- la voce di Ron mi distoglie dai miei pensieri.- Ho appena risolto l'esercizio di Piton. Era roba facile! La Pegonia Ponita...uno scherzo, un gioco da ragazzi!- e detto questo lancia uno sguardo ammiccante a Lavanda, che sorride mielosa.
Ron è un farabutto! Non poteva risparmiarselo?
-Ron, sei proprio svitato- esclamo ad alta voce -la soluzione è Florilla.-
-Ma che dici?Tu...- deglutisce. Non può dire che sono stata io a risolverglielo. O meglio, non intende dirlo davanti a Lavanda.- E' Pegonia Ponita!-
-Scommetti?-
Ron non sa cosa dire. Non avendo studiato, non è completamente sicuro. Che ne sa, magari gli ho giocato un tiro mancino!
-Che la soluzione sia la Florilla è vero come è vero che l'esercizio l'hai risolto da solo!-
Ron boccheggia, non sa che dire. Allora Harry, imbarazzato porta via Lavanda, ma prima la bacia con ardore. Qui, davanti a noi! E' proprio cambiato.
Appena Harry sparisce con Lavanda, parte la sfuriata.

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Capitolo 2
*** That Summer Evening...-2 ***


THAT SUMMER EVENING...-2

Ron scoppia, rosso di rabbia e vergogna.

-Ma grazie Hermione! Non potevi fare a meno di far la superiore?-

-Tu, piuttosto!- esclamo di rimando. -A che scopo dire quella bugia sfacciata, inoltre davanti a me? Ah, certo...tu dovevi farti bello agli occhi di Lavanda...-

-Questo non è vero!-dice Ron arrossendo -Volevo solo farle una bella impressione, in fondo ora lei sta con Harry e deve pensare a noi come...beh, deve pensare bene di lui e delle sue amicizie!-

-Giusto!- mi giro, non mi ero accorta che Harry era entrato. Stravaccato su una poltrona, fino ad un momento fa leggeva Manuale di Quidditch: 86 tattiche per la vittoria, ma adesso l'ha chiuso con un botto e mi guarda furioso.

-Ron ha fatto bene...al contrario di te, Hermione!-
Non devo rispondere, non lo pensa davvero, non devo...

-E allora Victor cosa deve pensare di voi?-

Bingo.

Cala un silenzio di tomba. D'un tratto Ron, rossissimo, getta a terra il foglietto su cui a scritto poco fa e se ne va sbattendo la porta.

Prima, però, urla:-Non ti sopporto più! Harry..?-
Harry si è alzato per seguirlo.
Ora sono sola.
Mi chino, prendo il biglietto che Ron ha lanciato a terra.
L'ha strappato in due, ma riesco a leggerne una parte...

Hermione, sei davvero un'amica speciale e ti ringrazio per questo ennesimo aiuto...mi impegnerò di più...perchè io...

E' interrotto bruscamente. Cerco l'altra metà ma non la trovo. Faccio spallucce, non importa.
In fondo, cosa doveva esserci scritto di così importante?
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Capitolo 3
*** That Summer Evening...-3 ***


THAT SUMMER EVENING...-3

E' tardi, molto tardi. Troppo tardi.
L'orologio ticchetta. Sono ancora seduta sulla poltrona a finire i miei esercizi. Questo silenzio mi fa impazzire. Dove sono quei due, insomma?? Spero che Harry non si si offeso davvero. Ron...oh, di lui non me ne frega proprio. Ha chiuso con me, dopo stasera. Ha toccato il fondo.

Guardo fuori dalla finestra. Il buio ha inghiottito i giardini di Hogwarts. D'improvviso ho paura. Davvero tanta paura. Cos'aveva detto Silente, poco tempo fa...?

-Ricordate tutti. I mangiamorte di Voldemort cercano Harry. Non si farebbero alcuno scrupolo ad attaccare Hogwarts. Ne bastano pochi...stavano per uccidervi, al Ministero. Un po' di più e siete finiti. Quindi ricordate:mai...uscire...dal castello...dopo il tramonto. Ho aumentato le sorveglianze, ma... non si sa mai.-

Tremo. Harry e Ron sono due sconsiderati. E' ovvio che sono usciti. Li conosco bene, io. Comunque, per capirlo devo solo usare il nuovo incantesimo insegnatoci che permette di scoprire dove sono le persone che cerchiamo. Un po' come la Mappa del Malandrino che Harry ci ha mostrato poco tempo fa.
-Filler...Harry! Filler...Ron!-

Compare sulla punta della bacchetta una luce rossa. Si alza nel vuoto e sfreccia fuori dalla Sala Comune. La seguo, non c'è altra scelta: capirò dove sono finiti i miei amici. Passo per i corridoi, per La Sala Grande...ma mi blocco quando vedo che la luce attraversa il Portone e si infila tra gli alberi della Foresta Proibita.

E se adesso il gelo mi attanaglia, la sua morsa si fa più stretta quando sento un urlo provenire dal bosco.

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Capitolo 4
*** That Summer Evening...-4 ***


THAT SUMMER EVENING...-4

Hermione, non entrare. Hermione, l'hai promesso! Non si può uscire! Sei un prefetto, Hermione, non devi uscire! I Mangiamorte!!

Quel grido...i Mangiamorte...
Io devo andare!

-Alohomora!- urlo. Di sicuro c'è un incantesimo sul portone, non riuscirò ad aprirlo con una magia da quattro soldi.

E invece il portone si spalanca. Che sia stata la forza e la disperazione del mio grido?, non lo so. Ora non mi importa.
Corro verso la foresta. Un altro urlo. Stavolta riconosco la voce.

-Ron!-
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Ron Weasley aveva accettato senza pensarci due volte la supplica di Harry. Sapeva che in quel periodo l'amico voleva provare l'ebrezza della trasgressione: Sirius era morto e Harry stava uscendo di senno. Era un dolore troppo grande. Così, ricordandogli di Sirius, il mago aveva costretto Ron ad accettare.
Ma non era solo per quello...aveva cercato di dire ad Hermione qualcosa di importante seppur attraverso lo scritto, ma lei lo aveva sfiduciato. Perciò, che gusto c'era nel far qualcosa che la ragazza non avrebbe approvato!
Quindi lui faceva la guardia mentre Harry, entrando nella Foresta Proibita, mostrava a Lavanda i Thestral.
Peccato che il gesto fosse troppo sconsiderato: come pensava di attirarli?
Ron stava riflettendo proprio su questo quando la figura lo attaccò.
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Un altro urlo. Ho la pelle d'oca.

-Resistete...resisti Ron...-

Non riesco a pensare a nulla: perchè sono nella Foresta Proibita, cosa sta succedendo, se sono ancora arrabbiata con Ron. Nella mia mente risuona solo quel grido...il grido di Ron. Non posso permettermi che gli accada qualcosa. Sarebbe colpa mia.

Un altro urlo. Ma questo è diverso. Più acuto, più doloroso. Poi il silenzio.
Solo silenzio.

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Capitolo 5
*** That Summer Evening...-5 ***


THAT SUMMER EVENING...-5

Fu tutto molto veloce. Vidi quattro persone incappucciate lottare contro i miei due amici. Lavanda era svenuta in un angolo e il sangue le scorreva sulla fronte.

Harry stringeva la bacchetta urlando gli incantesimi più terribili che conosceva, "Crucio","Imperio" e "Avada Kedavra". Il primo ebbe effetto su un Mangiamorte, che per qualche secondo tremò violentemente. Gli altri furono probabilmente respinti. Cercai con gli occhi Ron, perchè era di lui che mi importava più di ogni altro in quel momento, e lo trovai.

Era accasciato al suolo, poco distante da Lavanda. La bacchetta la teneva fra le dita, ed era spezzata in due. A lui si avvicinò un Mangiamorte. Si vedeva che aveva lottato con Ron, perchè aveva la veste strappata e lo fissava con odio, ansimando. Poi tentò di attaccarlo, ma io fui più veloce.

-Avada Kedavra!- urlai con tutta la forza che avevo. Non doveva toccare Ron. Il Mangiamorte cadde a terra. Lo avevo ucciso. Lo avevo ucciso.
Corsi verso il rosso, oddio, non poteva lasciarmi... Gli tenni sollevata la testa con una mano. Sentivo il sangue scorrermi fra le dita.

-Ron...- mormorai. Lui aprì gli occhi. -Hermione...io, io...-

-Sssh, non affannarti..- piangevo. -No, io...il biglietto...il resto, devi leggere il resto...-
Aprì la mano. Aveva un pezzo di carta in mano, macchiato di sangue. Fu allora che sentii la vita abbandonarlo.

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Capitolo 6
*** Epilogo ***


EPILOGO

Non seppi mai cosa c'era scritto sul biglietto che Ron mi diede. Posso solo fare congetture. Era illeggibile; le macchie di sangue lo coprivano e, quando feci un incantesimo per scioglierle, la scrittura era ormai sbiadita. Quella terribile sera d'estate, Silente accorse in tempo e salvò Harry per un pelo. Io e lui vivemmo un orribile trauma per la morte di Ron, ma un trauma che seppe unirci di più. Io gli confessai che amavo il rosso; lui promise di non fare più sciocchezze come quella sera, perchè si era reso conto del male che ci aveva fatto. Vivemmo la vita con più giudizio; in seguito ci separammo un po', ognuno di noi ebbe la propria vita; ma ogni anno, il giorno della morte di Ron, vado sulla sua tomba portandogli una rosa rossa. Perchè sappia che io lo amo e lo amerò sempre e comunque.

Hermione, sei davvero un'amica speciale e ti ringrazio per questo ennesimo aiuto...mi impegnerò di più...perchè io...

...perchè io ti amo, e anche se ti sembrerà strano e assurdo, sappi che io ti amo e che ti amerò sempre e comunque.

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