Per la libertà!

di Nezuchan Sketch
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


crossover

"C'è una missione per voi" Hayate esordì con queste parole, guardando seria le cinque ragazze davanti a se, ovvero i migliori enforcer della TSAB: Fate Testarossa, Nanoha Takamachi, Teana Lanster, Signum e Vita Yagami.

"La vostra missione consisterà nell'assistere gli abitanti del pianeta non amministrato 284 nella loro guerra contro i draghi. È da anni che questa va avanti, ma solo negli ultimi tempi la loro richiesta di entrare sotto la nostra amministrazione è stata presa in considerazione, soprattutto da quando hanno detto che i draghi stanno creando golem e chimere. Queste - con un tocco accese lo schermo dietro di se, dove iniziarono a comparire varie immagini - sono le prove dei laboratori che ci hanno inviato." Signum alzò la mano e Hayate annuì, dandole il permesso di parlare:

"Hai parlato di draghi, ma come mai gli umani sono ancora vivi? Da ciò che dice il rapporto la loro tecnologia non è avanzata come la nostra, quindi dovrebbero essere già periti contro i loro attacchi" la mora annuì, sorridendo a quella domanda. "Per questo ho chiesto di vedervi. I piani alti vi hanno incaricato di un altra missione: dovete scoprire i veri motivi di questa guerra, e cosa sta succedendo lì"

"Il vostro blocco non sarà sospeso, in quanto preferiamo evitare che la nostra tecnologia cada in mani sbagliate. Ogni settimana dovrete mandare un rapporto su come procede la missione. Avete domande da fare?"  Dato che nessuno le chiese niente sorrise, e continuò.

"Benissimo. Partirete tra due giorni, e a causa di alcuni problemi non potremmo teletrasportarvi direttamente nella loro capitale, ma verrete teletrasportati nei pressi di una montagna. Da li dovrete volare fino alla città. ma non preoccupatevi, prima di partire immetteremo le coordinate nei vostri device. I capitani di questa missione saranno Nanoha e Signum. - allo sguardo stupito delle ragazze, si affrettò ad aggiungere - Ordini dall'alto."

Le ragazze uscirono dalla sala poco dopo, leggendo ognuna i dettagli della missione dai file ricevuti.
Hayate sospirò poco dopo che uscirono, abbandonandosi sullo schienale della sedia. Poco dopo Reinforce Zwei entrò con una tazza di caffè, e glielo posò davanti.

"Ce la faranno" Disse, semplicemente, sedendosi vicino a lei.
"Lo so, ma questa volta la missione è diversa... Ho paura, Rein." Reinforce le sorrise, abbracciandola e facendola tranquillizzare un po' con quel gesto.

***due giorni dopo***

 

Il cielo notturno era senza nuvole quella notte, la quale era illuminata dalla luce della luna e delle stelle. Due figure femminili, una ragazza ed una donna, si muovevano nella pianura, tranquille ma attente a ciò che le circondava. La donna guardò la ragazza, la quale si chinò a prendere dei fiori bianchi da terra. "Ripetimi a cosa ti servono questi fiori" la sua voce non era dura, ma non era neanche gentile. I suoi capelli blu sembravano quasi neri sotto la luce della luna, ed i suoi occhi color sabbia brillavano quasi, mentre scrutavano l'altra.

La ragazza dai capelli argentei sospirò, guardandola con i suoi occhi verdi.

"Lavorati possono realizzare sia delle pozioni curative, che dei balsami curativi. Almeno saprò che hai più possibilità di sopravvivere quando combatti, Erathiel"

La donna alzò lo sguardo, guardando il cielo.

"Chiery, guarda"

La ragazza alzò lo sguardo e non ebbe necessità di chiedere cosa doveva guardare. Cinque scie di cinque colori diversi stavano solcando il cielo, visibili nel cielo notturno.

"Sarà meglio che andiamo ad avvisare gli altri"


 Note:  Questa fan fiction è nata perché ho immaginato un crossover tra la mia originale fantasy  Libertà e Nanoha.  L'ho immaginato nella mia mente e finalmente sta prendendo forma. E' ambientata nel mondo di libertà, ma i suoi personaggi sono caratterizzati in modo diverso. Anyway... Questo è tutto. Alla prossima^^

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


capitolo1

Fate e Vita arrivarono all'accampamento poco dopo l'alba, mentre le altre tre continuavano a viaggiare, dato che avevano diverse direttive: Nanoha e Teana erano dirette verso i laboratori, attese da una squadra per accompagnarle, mentre Signum era diretta verso la capitale, dato che i piani alti l'avevano scelta come diplomatica temporanea presso quel mondo.

I soldati di guardia, sapendo del loro arrivo, le salutarono con un cenno della testa e le scortarono presso la tenda dove il generale e i capitani stavano discutendo la strategia da adottare. Quando le due entrarono, nella tenda calò il silenzio, mentre gli uomini iniziarono a fissarle, squadrandole. Uno di loro si schiarì la voce, chiedendo: "Siete i rinforzi inviati dalla TSAB?"

Fate annuì, rispondendo: "Si. Io sono l'enforcer Fate Testarossa, mentre lei è il cavaliere del martello d'acciaio, Vita Yagami" Vita ricambiò gli sguardi degli uomini con durezza, mentre Fate manteneva un sorriso gentile.

"Siete... solo voi due?" Chiese uno dei capitani, che subito si accorse dell'errore che aveva fatto. Nella sua voce c'era una piccola speranza che avessero un battaglione da qualche parte.

"Si, signore" - questa volta fu la ragazzina dai capelli rossi a rispondere, guardando l'uomo e notando la delusione nei suoi occhi. Capiva perfettamente quel sentimento, lei era stata più volte in guerra e sapeva l'importanza di avere dei rinforzi, e loro due non si potevano definire tali.

Il generale le guardò, prima di annuire tristemente. "D'accordo. Avvicinatevi, così vi spiegherò tutto"

*****

Non era neanche passata un'ora da quando erano iniziate le spiegazioni, che arrivò un messaggero. Il soldato sembrava allarmato e disse, con voce affannata dalla corsa: "Comandante, le truppe nemiche sono state avvistate a nord di qui, e si avvicinano. In meno di un ora ci raggiungeranno!" Il generale guardò Fate e Vita, e sorrise mestamente. "A quanto pare, scoprirete tutto sulla vostra pelle."

Fate fu assegnata all'ala sinistra del battaglione, e Vita a quella destra. I due agenti non comandavano nessuna truppa e ciò era ragionevole, gli uomini al comando di quella piccola unità non potevano ancora fidarsi così tanto delle due donne da affidare loro le vite dei loro soldati. "Vedi di fare del tuo meglio, Testarossa" disse Vita, mentre si dirigeva verso la sua posizione.

Quando furono poco distanti, videro le chimere. Tutte erano dotate di una sorta di pelle scagliata, il cui colore variava da individuo ad individuo, ma Fate riuscì a vedere che la maggior parte aveva le scaglie dorate, rosse o nere. Inoltre, notò anche che alcune chimere avevano le ali, e si avvicinavano in volo.

"Bardiche, raccogli delle foto da inviare alla TSAB" mormorò l'enforcer, ricevendo una risposta affermativa dalla sua arma. L'enforcer guardò i soldati, avevano paura, ma erano lì con i fucili tra le mani per proteggere la loro patria. 'chissà quanti di loro sopravvivranno a questa giornata.' pensò Fate, notando come tremavano.

I soldati impugnarono meglio le armi, mentre si scontravano con le chimere dei draghi. Fate riuscì a ferirne un paio, ma capiva perché avevano avuto difficoltà a combattere: lo stesso device dell'enforcer stava avendo problemi a penetrare fino in fondo nelle scaglie delle chimere. Inoltre erano estremamente forti, sebbene alcuni di loro erano lenti, un fattore che andava a vantaggio degli umani.

Si alzò in volo per avere una migliore visuale della situazione, quando notò un fulmine piombare dal cielo,  finendo dritto sulle truppe degli umani. Si avvicinò, vedendo che i soldati sopravvissuti scappavano impauriti, senza dare le spalle al nemico.

Il  terrore che provavano era causato da una donna dai capelli blu e occhi color sabbia, che aveva un mantello che le copriva la schiena e degli artigli blu al posto delle mani. Quando questa la notò ghignò, e l'enforcer dai capelli biondi poté notare che i suoi denti erano particolarmente aguzzi.

Iniziò ad avvicinarsi a lei, e Fate guardò la sua falce.

"Bardiche" non c'era bisogno di dire altro, erano compagni da così tanto tempo che ormai la falce conosceva i suoi ordini.

[Yes, sir] disse l'arma, mentre attorno a lei si creavano delle sfere di elettricità.

"Fuoco" Le sfere furono lanciate verso la donna istantaneamente, colpendola in pieno e alzando una nube di polvere che ostacolò la vista all'enforcer.

"E' a terra?" Per un attimo scese il silenzio, mentre il device analizzava la situazione. Nell'attesa Fate si guardava attorno alla ricerca di movimenti sospetti.

[No, sir. She is alive] Poco dopo che la falce disse con la sua voce metallica quelle parole, vide la nube di polvere venire spazzata via. La donna era a malapena ferita, anzi: l'unica cosa che aveva subito danni era il mantello che, bruciacchiato, rivelava due grandi ali blu simili a quelle dei draghi delle illustrazioni che Fate aveva trovato in biblioteca.

Si alzò in volo per un breve tratto, fino ad arrivare a pochi metri dalla bionda.

"Non ricordavo di aver mai dato il permesso a voi umani di usare a vostro piacimento il potere dell'elettricità. Si vede che dovrò rimediare a questo tuo oltraggio" Fate guardò la sua avversaria e nei suoi occhi vi leggeva divertimento, curiosità e brama di sangue che l'enforcer aveva già visto in altri occhi.

Fate si mosse contro la donna, iniziando il combattimento. La sua avversaria non era una stupida, e non era neanche lenta come si aspettava. Più volte furono entrambe sul punto di colpirsi, senza riuscirci.

"Piccola umana, non sai fare di meglio?" Disse la donna, ridacchiando, ma Fate la ignorò rivolgendosi alla falce.

"Bardiche, Sonic form!"

[Yes, sir] I vestiti di Fate cambiarono forma, permettendole di essere più veloce, ma al tempo stesso più scoperta agli attacchi. Questa volta la sua avversaria ebbe più difficoltà a parare i colpi, iniziando a subire delle ferite, nessuna di esse gravi, per quanto Fate attaccasse i suoi punti vitali.

La donna sapeva difendersi e riusciva a malapena a contrattaccare a causa della velocità dell'altra, ma i suoi artigli avevano segnato il braccio dell'enforcer, la quale era stata fortunata che non fosse riuscita ad afferrarla.

[Sir, please, return to the Lightning form]

"No. Possiamo farcela. Non è veloce." mormorò a bassa voce Fate, allontanandosi dall'avversaria, senza darle le spalle. La bionda notò che questa non la seguì subito e sorrise, allungando la mano per lanciare il Lightning Blind. La donna fu bloccata e la guardò per un secondo sorpresa, prima di vedere l'enforcer sparire davanti ai suoi occhi.

La sua avversaria chiuse gli occhi, e Fate pensò che si fosse ormai rassegnata al fatto che dovesse morire.

Le comparve davanti pronta a colpirla con la falce, ma l'altra si mosse fermando l'arma con un artiglio, prima che Fate la guardasse aprire bocca ed emettere un ruggito che la terrorizzò.

'Devo scappare! Io devo...' La donna la afferrò per la gola con la mano libera, mentre stringeva il metallo di Bardiche, quasi per distruggerlo.

"Hai ragione, non sono veloce. Sono solo più intelligente di te" detto questo, una forte scarica elettrica attraversò il corpo di Fate, facendola svenire.

*******

Chiery stava aspettando Erathiel, preoccupata.  Ci stava mettendo troppo a tornare, e la cosa non la tranquillizzava. Lei era una delle poche ad avere le ali, quindi non avrebbe dovuto metterci così tanto tempo.

Le aveva ordinato di restare lontana dai combattimenti, assieme ad altri guaritori, in un posto raggiungibile da tutti gli altri. Odiava restare così, senza combattere e senza nulla da fare. Quelli che erano scesi in campo erano pochi, e quasi tutti erano in grado di proteggersi con le loro abilità.

"Chiery" - un uomo dai capelli ramati la chiamo, indicando con la testa qualcosa nel cielo.

Si voltò, sorridendo quando notò i capelli e le ali blu di Erathiel. Era incredibile come si fosse tolta un peso dal cuore semplicemente vedendola.

Quando si avvicinò, notò la ragazza dai capelli biondi che teneva tra le braccia e si allarmò.

"E' una di Kinien?" chiese subito, quando atterrò. Erathiel scosse la testa, rispondendole:

"No. E' un nemico. Sapeva volare, quindi presuppongo che sia una di quelli arrivati nella nottata. Mi serve un altro guaritore che si occupi di lei... tu! - la donna si rivolse ad una giovane che non stava facendo nulla - Cambia questa prigioniera e poi incatenala. Lei torna con noi in città" - la giovane prese la prigioniera, poggiandola a terra poco lontano dalle due e iniziando a eseguire gli ordini. Nessuno aveva mai disobbedito ad un ordine diretto di Erathiel, dato che era conosciuta la sua abitudine a punire coloro che non rispettavano il suo volere.

Erathiel si sedette su una pietra, lasciando che Chiery la curasse. "Ha penetrato le tue scaglie...- mormorò la ragazza, guardando la spalla, dove tra le scaglie c'era un taglio profondo. - Per un po' non portai scendere in battaglia. Dovrai restare a riposo... Per ferirti così, doveva essere forte" La donna rise, alzando il viso di Chiery con gli artigli.

"Se mi terrai compagnia, penso che farò in modo di godermi per bene il riposo - ghignò quando vide il suo viso avvampare - Comunque non era forte. Era solo veloce, oltre che stupida. Pensava davvero di poter usare il mio stesso potere contro di me, il capo dei draghi blu"


Eccoci qui con il primo capitolo. Ringrazio Kaninchen per aver fatto da beta per questo capitolo u.u
Volevo avvisare gli eventuali lettori di Libertà che qui Erathiel è meno... pazza sadica che nell'originale. Il rapporto tra lei e Chiery sarà più esplicito. Spero che vi sia piaciuto e che non ci siano errori grammaticali. Alla prossima^^

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