Ti amerò oltre l'immaginabile

di Sam Hutcherson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Coscienza ***
Capitolo 2: *** Svegliati Katniss ***
Capitolo 3: *** Colpe! ***
Capitolo 4: *** ti amo ti amo ti amo ***
Capitolo 5: *** IL discorso ***
Capitolo 6: *** casa ***
Capitolo 7: *** trasloco n°1 ***
Capitolo 8: *** Effie ***
Capitolo 9: *** ''S'' come ? ***
Capitolo 10: *** non ho idee per il titolo !mente vuota come il mio astuccio ***
Capitolo 11: *** SORPRESA! ***
Capitolo 12: *** buon compleanno Haymitch ***
Capitolo 13: *** buon compleanno Haymitch !!! ***
Capitolo 14: *** Se corri senza guardare dove metti i piedi, prima o poi inciampi ***
Capitolo 15: *** vetri rotti ***
Capitolo 16: *** Delly dai capelli biondi va ... ***
Capitolo 17: *** Gelosia ***
Capitolo 18: *** al lavoro Peeta ! sù sù ! ***
Capitolo 19: *** Gale torna : trauma :P ***
Capitolo 20: *** sonnolenza e principesse ***
Capitolo 21: *** bottiglie,navi e luci rosse! ***
Capitolo 22: *** cena ***
Capitolo 23: *** idee,compromessi e sfide. ***
Capitolo 24: *** scazzottate meritate ***
Capitolo 25: *** MMMBop ***
Capitolo 26: *** Preparativi? Prepariamoci.Preparatevi. ***
Capitolo 27: *** Sorpresa Effie...!!! ***
Capitolo 28: *** Labbra, cuori e gambe ***
Capitolo 29: *** Ali ***
Capitolo 30: *** Aurelius te mordus ***
Capitolo 31: *** Wiifi del cavolo ***
Capitolo 32: *** Tramonto ***
Capitolo 33: *** Si torna al 12 ***
Capitolo 34: *** Sciagura e Disperazione sul distretto 12 (con un probabile miglioramento per il Weekend) ***
Capitolo 35: *** Oche ***
Capitolo 36: *** Malata ***
Capitolo 37: *** Wifii del cavolo ! seconda parte ! La vendetta !!!! ***
Capitolo 38: *** Gale ***
Capitolo 39: *** Odore di Natale ***
Capitolo 40: *** Adamas ***
Capitolo 41: *** *titolo prevedibile per capitolo prevedibile* ***
Capitolo 42: *** Back!!! ***
Capitolo 43: *** Team Nemico-----------------KABOOOM ***
Capitolo 44: *** è difficile...trovare un titolo serio ***
Capitolo 45: *** La riunione dei poveri deficenti:/ ***
Capitolo 46: *** Siamo tutti alla ricerca di un Grande Forse ***
Capitolo 47: *** AVVISO...blablabla!!!! ***
Capitolo 48: *** Mamme e altri disastri. ***
Capitolo 49: *** Katniss non fare il capriolo strabico. ***
Capitolo 50: *** Mai dare troppo retta ai genitori;) ***
Capitolo 51: *** Bollenti spiriti e bambini spiritati ***
Capitolo 52: *** Natale ***
Capitolo 53: *** Malato:(....aiuto aiuto! dottore dottore!!!!!!!!!!!! ***
Capitolo 54: *** Capodanno ***
Capitolo 55: *** Addio ***
Capitolo 56: *** Muffin? ***
Capitolo 57: *** In treno verso Capita ... #lascuolamitoglielafantasia ***
Capitolo 58: *** This is Capitaaaaaaal ***
Capitolo 59: *** C'era una volta, una folla indemoniata... ***
Capitolo 60: *** Qualche suggerimento per il titolo? ***
Capitolo 61: *** Mi piacciono i treni di notte ***
Capitolo 62: *** Sono una torta! ***
Capitolo 63: *** è tardi ***
Capitolo 64: *** Galati, Notti e Zombie. ***
Capitolo 65: *** Il matrimonio ***



Capitolo 1
*** Coscienza ***


Ti amerò oltre l'immaginabile

1 Coscienza

Devo sembrare una pazza. Perché lo sono.
Si, sono una pazza e allora ? Anche Annie è pazza . Perchè devono rompere tutti a me?Il mondo mi rifiuta e io rifiuto il mondo.
Non ho più niente per qui vivere. Però mi sta bene. Me lo merito. Sono la distruzione. Sono Katniss Everdeen e ho distrutto tutto e tutti.
Non sono già spezzata abbastanza? No? Si, lo sono. Chi sono? Sono Delly.
Perchè ora ti è venuta in mente Delly? Perchè sono pazza, no?

Sono Katniss. Katniss. Katniss. Che nome aspro ,duro,freddo.
Proprio come me . Allora, che nome appropriato.
Si, la pazza Katniss. Si.Si mi piace. Da oggi tutti mi chiameranno sempre: la pazza Katniss.
Probabilmente è già così. Il mormorio di un mondo che parla di me si fa strada nelle mie orecchie.
Katniss, Katniss, Katniss. Ibridi. A centinaia, che mi attendono fuori dalla finestra.
Sono fuori da questa stanza, fuori da casa mia.
Li sento sussurrare "Katniss sei pazza".
Li sento sibilare il mio nome guidati da un istinto irrefrenabile che li costringe a lacerarmi.
"Katniss sei pazza".

Perchè lo sono. Oh, se lo sono! Sono una pazza . Come Haymitch è l'ubriacone, io sarò la pazza .
Come Effie è l'invasata, io sarò la pazza.
Come Peeta ...

Peeta.
Peeta. Peeta. Peeta. Che nome dolce, buono, armonioso, perfetto.
Proprio come Peeta.
Allora, che nome appropriato.
Apri gli occhi Katniss.
Obbedisco.
Sono al buio per terra. L'odore di polvere mi stuzzica il naso.
La camera è in ordine. Perchè la camera è in ordine? Pazza.

Ah già, Sae si prende cura di me, deve aver riordinato lei.
Perchè si prende cura di me? Ah già, sono pazza .
Perchè sono pazza? Ah già, Prim è morta .
Prim è morta. Prim. Prim. Prim. Che nome tenero ,spaurito e dolce .
Come un pulcino.

No, come una paperella.
Allora, che nome appropriato.
La mia paperella brucia.
La mia paperella invoca.
La mia paperella urla.
La mia paperella muore.
È finita, è morta.
È morta.
Le mie ali sono bruciate con me e non ho fatto in tempo a volare da lei e proteggerla.
Perché io non sono morta? Perché Peeta mi ha salvata.

Perché Peeta mi ha salvata? ....già... perché?
Mi ama? Mi odia?
Entrambe valide.
Una doppia promessa e solo lui sa qual è la vera .
Rumori ovattati da di sotto.
Passi che si avvicinano. Porte che si aprono.

-Katniss!- Sae.
Non rispondo, mi limito a guardarla .
-Katniss come mai sei a terra? -chiede Sae.
Buffo. Cambia espressione a una velocità impressionante.
Ora sembra spaventata.
Da chi? Da me. Non mi lavo, non mi pettino, non mangio più. Devo davvero far paura.
Ma la paura di Sae non sembra dovuta al mio aspetto.
-Katniss non guardarmi con quegli occhi -sussurrà Sae.
Gli occhi? I miei occhi? Gli fanno paura davvero i miei occhi? Così insignificanti e anonimi ?
Sì, proprio i miei occhi. Così li chiudo.
Chiudo gli occhi e mi accascio a terra, sperando di non dover mai più alzarmi.
Buonanotte Paperella.







Ok bellissimi ... questa è la mia nuova serie, spero di avervi incuriosito. La storia parlerà della "tranquillità"( più o meno ) del periodo dopo la fine della guerra ,ovvero :Katniss distrutta ,Peeta che torna ...insomma ... sempre la solita solfa .
La scrivo perchè AMO Peeta con tutta me stessa e questa FF la dedico a lui, che è stato per tutto il tempo un guerriero forte (secondo me il più forte di tutti ) ed è rimasto sempre in silenzio, in secondo piano, considerato come un debole che invece non è .
Il fatto che il suo cuore probabilmente lo spedirebbe a Tassorosso e per questo tutti lo considerano come un debole, mi fa infuriare.
Non solo tutte le case sono uguali, ma è un oscenità dire che Peeta è debole dopo tutto ciò che ha passato. Bene, mi sono sfogata . Scusate ma sono giorni che litigo su questo fatto e non perdo occasione di ripeterlo ....mmmm...rileggendo il mio commento ho notato che sono andata un tantino fuori tema ....Beh ....mi fa piacere che siate arrivati fin qui ...se ci arriverete ....ovviamente questo capitolo è il prologo. Conto di fare i prossimi capitoli molto più luminosi e ricchi di dialoghi. Allora ....se recensite sarò la vostra migliore amica !!
".... è controproducente spaventare i lettori nel commento Sam" ...zitta stupida coscienza .....al prossimo capitolo tribx
-Sam

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Capitolo 2
*** Svegliati Katniss ***


                              Ti amerò oltre l'immaginabile.

                                                                            Svegliati Katniss


Mi sveglio che il sole splende illuminando tutta la camera ...perchè mai il sole dovrebbe brillare su di me, che non faccio altro che bruciare tutto ciò che tocco ? Perchè ? Ma stamattina c'è qualche cosa di strano nell' aria ...molto strano ....
Una tenzione elettrica quasi di allegria.
Si sentono dei rumori. Rumori provenienti dal giardino, dal mio giardino. Chi è?

Cerco di alzarmi, ma le gambe non sembrano volermi obbedire, striscio fino alla finestra e mi aggrappo al davanzale per issarmi sù con le braccia.
La fatica che faccio è assurda nonostante io pesi ....beh non mangio da secoli quindi immagino di essere dimagrita .....

Riesco a sistemarmi sulle ginocchia e a scrutare da sopra il davanzale. Spalanco gli occhi sorpresa, sento un calore estraneo nel petto. Un calore che non sentivo da molto molto tempo e mi rendo conto di come il mio corpo sia stato freddo e sterile fino ad ora.
Ora che sento qualche cosa che si muove in me, vagamente famigliare alla vita.

Peeta. Peeta in tutta la sua bellezza. Peeta, con i capelli biondi che risplendono alla luce del sole. Con il volto sudato che brilla, con una maglia nera che attira i raggi del sole e i jeans larghi e sporchi di terra ....Peeta che pianta delle rose nel giardino di casa sua.
Rose?! ROSE!?!?!

No ...no Katniss deve esseci qualche cosa che ti sfugge: Peeta non ti farebbe mai qualchè cosa del genere. Non ti ferirebbe mai .
"Beh ha cercato di strangolarti...."
No, non era lui. Lui non mi farebbe mai del male. Mai.

Ma allora ....
No, Peeta ...Peeta. La sua dolcezza. No, non rose ... Primerose ....Prim.
Prim.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime, lacrime di gioia e di dolore .
Lacrime amare e dolci. Peeta, Prim .
Peeta e Prim.
Peeta e Prim.
Vorrei correre fuori abbracciarlo, baciarlo, saltargli addosso. Ma in un secondo arriva la consapevolezza che lui non mi ama più.
Mi amava forse, ma adesso non più. Non ricorda chi io sia. Mi vede come un mostro, un assassino...
Perchè? Non sono forse un mostro? Non sono forse un assassiono?

Non mi ama. Prim. Prim non mi ama !!!
Le lacrime sono quasi dolorose, portano ricordi passati insieme: sia brutti che belli, ma fanno comunque parte di noi. Della nostra storia. I ricordi felici ora sembrano quasi insopportabili rispetto a tutto questo vuoto, a tutta questa tristezza. Non torneranno non è vero? Non torneranno più.
Vengono e se ne vanno in pochi secondi sulla strada delle mie guancie e del mio dolore.
Le mie gambe cedono, mi lascio cadere, ormai sono senza forze.
Mi porto le gambe al petto per cercare di tenere nsieme i pezzi dilaniati, che io stessa mi strappo, del cuore. Pezzi di ricordi dolorosi che io stessa voglio rievocare.
é giusto che io soffra.
Lei è morta.
Nella mia mente ci sono solo loro: i pezzi migliori di me, che mi sono stati portati via, strappati brutalmente dal cuore e, per quanto io possa soffrire, non riavrò mai più indietro e non riuscirò mai a essere degna di loro.
Della loro infinita dolcezza. Della loro assoluta capacità di vedere in ogni tramonto una nuova alba.
Le mie stelle, i miei angeli caduti.
Peeta e Prim.
Entrambi ora sono così lontani da me.
-Ti prego Prim ho bisogno di te .-sussurro.
Prim è ancora in me.

"Prim... non mi ama più.. . L'ho perso ... Non lo riavrò mai più."
"Katniss!"
"Prim?!"
-Katniss -qualcuno mi squote come una maracas e mi chiama per nome, con voce preoccupata e dolce.
-Katniss ti prego rispondimi!-continua la voce sofferente.
Oh no, non devi soffrire. Non soffrire ti prego.

Lasciatemi morire .
Davanti ai miei occhi un paio di occhi grandi, sinceri e azzurri. Come il cielo.
Azzurri ....

Chi aveva gli occhi azzurri?
Sae li aveva castani.
Haymitch grigi.
Ma allora?
Peeta.
Mi tiro sù a sedere di scatto lasciandomi subito ricadere tra i cuscini per un giramento. Troppo di scatto, decisamente troppo di scatto.
-Katniss !? Che hai? Stai male?-chiede Peeta in ansia mettendomi una mano sulla fronte.
Mi limito a guardarlo, come se fosse l'unica fonte di luce nella mia triste vita .
E infatti lo è.
Lui è l'unica fonte di luce nella mia vita grigia.
Mi limito a guardarlo sperando che capisca, che capisca tutto ciò che non gli ho mai detto a parole.
Che capisca tutto ciò che le parole, forse, non possono nemmeno esprimere.
"
Katniss lui è qui  Non è un sogno, è qui per te! Avanti digli che lo ami."
Ma lui non mi vuole più! Non è più innamorato di me.
E allora ? Che importa ? Tu lo sei. Tu sei innamorata di Peeta Mellark. Lo sei. Lo eri. Lo sarai sempre. Inutile, pensare di dimenticarlo. Inutile. Per fortuna.
-Katniss ti prego rispondimi ...-sussurra Peeta . É preoccupato ,lo vedo dai suoi occhi che cercano continuamente di vedere nei miei qualche cosa che indichi che sto tornando come ero o che almeno, indichi che non voglio gettarmi dalla finestra.
Già gran bel affare ! La Katniss scostante ,indifferente ,acida e triste . Peeta, tesoro, mio sei sicuro che mi rivuoi indietro?
Il mio sguardo chissà come riesce a staccarsi dai suoi bellissimi occhi azzurri ,andando a posarsi sulla finestra aperta ,sulla luce del sole sull'azzurro del cielo...lo stesso azzurro degli occhi di Peeta.
-
é una bella giornata vero?-sussurro.
Lo sguardo di Peeta si accende di solievo, speranza. Il Ragazzo del pane stringe ancora di più la mia mano. Mi sta stringendo la mano. Mi sta stringendo la mano.
Il calore si diffonde come miele che cola sul mio corpo. Parte dalla mano e dalla fronte; dai punti dove Peeta mi ha toccato. É un calore che rigenera, salva, protegge, mi fa sentire meglio .Non è un calore che brucia .
Poi all'improvviso: una consapevolezza. Una sconvolgente consapevolezza.
Mi chiamo Katniss Everdeen ,sono stata la ghiandaia imitatrice dei ribelli. Prim è morta nella rivolta .Gale è al due . Peeta è qui . No, io intendo proprio qui ! Nel dodici ,nel villaggio dei vincitori ,a casa mia, sul mio letto, davanti a me ...e la prima cosa che gli ho detto è stata "è una bella giornata vero?"
"
è una bella giornata vero?Sei impazzita Katniss vero?"
Lui sembra capire il mio turbamento perchè soffoca una ristata .
Io mi tiro a sedere e un dolore lancinante alla testa mi fa scappare un gemito .
-Ti senti bene?-chiede Peeta preoccupato facendosi più vicino per osservare meglio i miei occhi .
-Mmm...si-mugugno
Peeta sorride -Non sai mentire -
Sbuffo. Ma bravo Peeta Mellark, questo è proprio il momento di scherzare.
Ride ancora. Che bello quando ride ...illumina la stanza, il distretto, Panem e il mondo ...
-Che ci fai qui ?- sussurrò tenendomi la testa.
"Oh ma brava Katniss. Ottima frase davvero! p.s. : quello era sarcasmo e tu sei un idiota."

Peeta mi lascia la mano e torna a sedersi dritto, guardando il bordo della t-shirt nera che si sta torturando con le mani.
Il calore che prima mi ha invaso ritorna piano fino al suo punto di origine, per poi scomparire completamente.
Sento freddo, tanto freddo.

-Fino a ieri ..non mi hanno lasciato tornare, dovevo fare delle visite, delle cure. Il dottor Aurelius continuerà a telefonarmi però ...ah e mi ha detto che non può continuare a fare finta di curarti devi rispondere al telefono Katniss.-
-Si beh ..tra poco non ce ne sarà più bisogno ...-
Gli occhi di Peeta diventano lucidi quando comprende il significato delle mie parole .
-Katniss smettila. Perché mi stai facendo questo? Perché ti stai facendo questo? Perchè ti stai lasciando morire?- dice Peeta alquanto contrariato...sta diventando di un colorito molto strano.
Sorrido -Peeta non c'è nessuno che ha bisogno di me. Non più. Perciò perchè restare?-
lo sguardo di Peeta mi sfiora dolce e mi guarda in un modo che non mi sembrava possibile, non più .
Ormai avevo perso le speranze di vedere quello sguardo negli occhi di Peeta. Quello sguardo è solo per me.
-Io si- sussurra facendosi vicino -Io ho bisogno di te -



Ciao tributi anche oggi per voi eccovi un nuovo capitolo ...beene mi fa sempre piacere ricevere criiche, complienti, insulti e lodi quindi fatevi avanti!! Sono di poche parole? Gnègnè!
Al prossimo capitolo tributi sciao!!!
-Sam

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Capitolo 3
*** Colpe! ***


                                        Ti amerò oltre l'immaginabile
                         
                                                     Colpe


 

Katniss chiudi quella bocca. Hai una faccia da deficente .
Oddio ....ha...ha proprio ....?
N
o stavolta no, stavolta non sarà lui quello che soffre per la mia indecisione. No, devo essere io a dirlo per prima. Glielo devo.
Devo dirgli che lo amo, senza che lui me lo chieda, senza esitazioni.

Devo dirglielo e basta. Si, devo assolutamente dirglielo. Senza aspettarmi niente in cambio. Senza aver paura di essere rifiutata. Sta volta devo dirgli la verità. Ora.
Mi perdo per qualche secondo a osservare i suoi occhi ,e sue labbra ...
Peeta. Il mio Peeta.
-Peeta io ...-
-Katniss non dire nente per favore, lasciami sperare per ancora qualche secondo ...-sussurra lui mesto.
Oh mio Dio. Perchè?! Perchè non mi vuole far parlare? Peeta Mellark fammi parlare!
-Peeta lasciami parlare !-
-D'accordo calma -dice Peeta stupito dalla mia improvvisa veemenza.
-Calma? Calma io !? Io sono calmissima Peeta!-urlo con una forza che davvero non so dove ho trovato.
-Oh si lo vedo!!!-urla Peeta di rimando con un sarcasmo pesante nella voce.
-Peeta Mellark !-
-Cosa c'è!?-urla lui
-Possibile che non ti puoi stare mai zitto un secondo?!-urlo io.
-Io!? Io posso stare zitto quanto voglio, ma in compagnia di una persona che non è capace di mettere in fila due parole di senso compiuto deve pur esserci qualcuno in grado di parlare! -urla lui
-Io sono capacssima di parlare, Peeta! -urlo io
-Non a un volume accettabile dalla razza umana -urla lui.
-E questo che significa ?-urlo io.
-Che probabilmmente le tue urla le possono sentire solo i pipistrelli, Katniss!-Urla lui.
-Come mai tu mi senti allora?-urlo io.
-Avrò preso una botta in testa !-urla lui.
-Questo è sicuro -urlo io.
-Vuoi dirmi qualche cosa ? Allora dilla !-urla lui.
-Naurale !-urlo io.
-Beh avanti dimmi!!!-urla lui.
-Ti amo -gli urlo
-Ti amo anche io -urla Peeta di rimando
-Questa è la prima volta che ce lo diciamo !– dico continuando a urlare arrabbiata. Ma di cosa poi? Peeta mi ama, sono la persona più felice del mondo.
-Lo so !-urla Peeta
-Lo so anche io !-Urlo io, crede che non lo sappia in questi giorni ho rivissuto tutti i ricordi da quando l' ho visto la prima volta!
-E adesso ti bacio !.-urla lui.
-E fai bene!-urlo.
Peeta che stava in piedi a gesticolare come un invasato si lancia sul letto, prendendomi la testa con le mani e baciandomi.
Nel momento stesso che le sue labbra toccano le mie mi sembra di rinascere. Mi sembra di prendere un grande respiro di aria fresca dopo minuti , ore, giorni, anni di apnea .
Mi sembra di tornare al primo giorno dell'arena, quando ha urtato il campo di forza, nell'istante in cui ho rivisto il suo torace riprendere a alzarsi e abbassarsi, quando ho risentito il battito del suo cuore, la sua voce .... ho sentito un solievo enorme, un senso di assoluta felicità, di rinascita. Proprio come ora.
Il suo bacio è delicato come se avesse paura di rompermi ,come se fosse finalmente arrivato a un traguardo e adesso non volesse perdersi nulla, ogni sfioramento è suo.
Mi bacia dolce poi dischiude le labbra trovando le mie già socchiuse per accogliere la sua lingua che assaggia dolcemente il mio labbro superiore e mi solletica il palato a quel punto anche io gli accarezzo il labbro e il palato abbracciando anche la sua lingua con la mia .
Sa di cannella e pane appena sfornato, sapeva di casa.
Mi sento intera, unica, speciale, felice. Credevo di non poter provare più una cosa del genere ....
S
ento solo la presa salda e delicata delle sue mani dietro la mia testa e il tocco delle sue labbra .
Le sue labbra, quelle labbra che sembrano fatte apposta per me .
Quando le sue braccia si spostano sulla mia schiena per attirarmi maggiormente a se, le mie mani vanno nei suoi capelli biondi ,morbidi e setosi ...
Un rumore di sotto, una porta che sbatte . Ci stacchiamo continuando a gardarci negli occhi .
Sta cercando qualche cosa nei miei occhi, forse qualcosa che gli dica che non è un sogno che è veamente successo . Forse invece sta cercando un tuo cedimento Katniss ,la prova che tutto quello che è successo è uno sbaglio, che tu non lo vuoi, che gli hai mentito ma non lo trova perchè io sono un libro aperto dopotutto ...
Mi da un ultimo dolce bacio e scende dal letto sbuffando.
-Haymitch è qui, credo ti voglia parlare, io vado a prepararti qualche cosa da mangiare –un sorriso mi si apre sul volto e lui mi sorride felice tanto che anche i suoi occhi blu sorridono.
-Hey Dolcezza -dice Haymitch entrando nella stanza e portando l'odore di alcol con se .
Quell' odore, in netto contrasto con l'odore del mio ragazzo del pane, mi fa arricciare il naso.
-Haymitch volevi parlarmi ? - chiedo restando a letto.
-Eccome Dolcezza ...eccome...-dice Haymitch
-Beh io ti vado a preparare qualche cosa ...-dice Peeta avviandosi verso la porta ma forse vede qualche cosa nel mio sguardo che lo fa fermare con la mano sul pomello.
Disperazione o forse paura, paura che lui possa scappare lontano da una pazza come me.
Torna indietro con un sospiro dicendo -Katniss va tutto bene, vado solo a cucinare torno presto.-poi si china su di me e mi stampa un bacio sulla fronte sussurrando -Ti faccio le focaccine al formaggio, le tue preferite – e regalandomi un ultimo sorriso tutto per me, chiude la porta portando via il suo odore, il suo calore e anche la luce perchè senza il suo sorriso sembra che la camera sia ripiombata nell' ombra .
-Wow dolcezza, è tornato oggi e già state così ?-ride Haymitch
M
i volto verso di lui irritata togliendo lo sguardo dal punto in cui Peeta è scomparso .
-Che vuoi Haymitch?-
-Oh Oh! la ragazza di fuco è un pò acida, dovresti farti dare delle lezioni di dolcezza dal tuo ragazzo -
-Haymitch ripeto: che vuoi?-
-Voglio parlare di te e di lui – dice facendosi serio
Rispondo col mio migliore sguardo interrogativo.
-Senti Katniss, io capisco tutto: capisco che hai partecipato alla guerra, che hai bisogno di affetto, che senza di lui i tuoi incubi tornano. Ma devi capire che anche lui ha sofferto molto, più di te e di me, forse più di tutti ,non ha più nessuno e non gli serve qualcuno che gli incasini la testa maggiormente, gli serve qualuno che lo ami, che lo ami davvero e che glielo dimostri ...quindi non lo usare, non lo illudere ...se... se in realtà non lo vuoi-
L
a mia espressione immagino che sia un misto tra lo stupore ,la rabbia ,la sorpresa...
-Haymitch non lo illudo. Io lo amo, lo amo per davvero-
Scorgo un luccichio soddisfatto negli occhi del mio mentore, ma sparisce in un secondo
-Ah si? e Gale ?- cosa vuole dire?
-Cosa Gale?-
-Oh andiamo Dolcezza. Lo sai benissimo quando è tornato chi è che lo ha abbandonato per andare con Gale ,quando lui aveva bisogno di te?-a queste parole qualche cosa dentro di me si spezza, si rompe la diga che tratteneva tutti i sensi di colpa miei nei confronti di Peeta si riversano sul mio cuore; la consapevolezza di tutta la sofferenza che gli ho provocato mi schiaccia e io esplodo .
-Credi che non me lo ripeta tutti i giorni ?!-urlo a un Haymitch alquanto sorpreso dalla mia reazione .
-Credi che non mi ripeta tutti i gorni che se lui sta così è solo colpa mia ? È colpa mia ! lo so ! Non vrei dovuto lasciarlo ! Lui non mi avrebbe mai abbandonato in quel modo, lo so !!! Ho sbagliato ! Ed è colpa mia anche se è stato depistato perchè lo hanno usato contro di me perchè lui mi amava ! Mi amava e sono stata la sua condanna ! -le lacrime cominciano a scendere copiose e non vogliono fermarsi .

-Credi che non lo sogni tutte le notti !? Credi che mi senta bene per quello che gli è successo? Io mi sento morire se solo ripenso a tutto ciò che ha passato per colpa mia!-
-Adesso smettila , non te ne è mai importato niente !-dice Haymitch
-Non è vero ! Non è vero ! NON é VERO!-
-Se tornasse Gale vuoi dirmi che non torneresti con lui? -
-Non ci tornerei mai ! Non farei mai qualcosa che possa ferire Peeta ! Mai più ! Neanche se lui fosse l'ultimo uomo sulla terra ! Morirei al posto di Peeta ! Ero pronta a farlo nell'arena o quando lo sapevo nelle mani di Capitol e lo sarei anche domani se tu me lo chiedessi!-
Nel momento in cui finisco quella frase la porta si apre e un Peeta preoccupato e molto contrariato compare sulla soglia di camera mia.
-Haymich lascia riposare Katniss, esci ti devo parlare -dice Peeta stranamente calmo .
Tiene aperta la porta a Haymich che lo supera e prima di uscire mi si avvicina per stamparmi un bacio sulla fronte sussurrando un -torno presto.-
Chiude la porta dietro di se e la stanza sembra ripiombare l'ennesima volta nell' ombra.
Un ombra che è dentro di me, che mi porto dietro sempre, ovunque vada , che è nei miei occhi che non mi lascia mai ...in effetti con un unica eccezione ...
Peeta rientra nella stanza dopo interminabili minuti con qualche cosa negli occhi che non gli ho mai visto....cosé? Fastidio? Rabbia? Non lo so ...
In effetti però è vero. Io non lo merito. Non l'ho mai meritato, l'ho fatto soffrire, l'ho usato ....
Faccio schifo!
Nei suoi occhi vedo quella luce . Sta per fare un lungo discorso ....


Tributi buona Pasqua !!! Cosa vi frulla nella testolina ?!?!?!? scrivete nella recenzione pure con una parola , mi basta sapere che ci siete !!!! oh che cuoreh che ho!!! blea si lo so ..... hahah al prossimo schifosissimo capitolo !
-Sam

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Capitolo 4
*** ti amo ti amo ti amo ***


                                               Ti amerò oltre l'immaginabile

                                                        Ti amo, ti amo, ti amo!

 

-Katniss io...-
-Ti prego Peeta lasciami ancora un pò in questa illusione meravigliosa ...-perchè lo so, mi dirà che ha parlato con Haymitch, che non mi vuole più vedere, che mi odia...me lo merito .
-Cosa? -dice lui stupito. Io sospiro.
-Faresti una cosa per me ? -chiedo torturando le lenzuola e con gli occhi bassi.
-Qualsiasi cosa-
-Potresti rimandare questo discorso ? E farmelo tra due giorni?.-
-Non resisto due giorni-dice lui sorridendo lievemente
-Domani ? -dico io
-Mattina ? -dice lui
-Sera?-propongo io
Ci guardiamo e diciamo insieme -a pranzo -
L
ui ride, io mi concedo un sorriso .
Mi resta poco tempo con Peeta e non voglio sprecarlo a pesare al modo in cui mi allontanerà..
Ma Katniss sei matta? Ti ha appena detto che ti ama!
Come fa ad amarmi?Così ? Dopo tutto quello che gli ho fatto...tutto il dolore che gli ho preocurato è impossbile che lui mi ami ancora !
"Cielo se sei stupida...Eppure lo vedi no? Non riesci a vederlo Katniss ? Quello sguardo ? Lo stesso sguardo che ti riscaldava dentro ,il suo sguardo Katniss!"
-Katniss?-mi chiama Peeta rivegliandomi dalla mia conversazione interna .
-Si ?-
-Lo sai che mi puoi parlare di tutto vero?-chiede Peeta guardandomi con quegli occhi . I suoi occhi....ohhh se continua a guardarmi mi scioglierò in brodo di giuggiole...
-Si Peeta ... lo so.-sussurro sorridendo perchè se ho una certezza è che la più completa fiducia la posso riporre solo in Peeta .
Ti amo Peeta.Ti amo tanto...
-Ma non ti preoccupare sono solo un pò stanca...-sa che sto mentendo, lo sa uno sguardo triste gli compare sul volto.
Oh no ...non penserà che io stia pensando a qualcosa o peggio a qualcuno ? Non penserà che io non mi fidi di lui ...? Oh Peeta, perchè mi fai questo.?
-Katniss...-
-Mi dispiace .-dico io interrompendolo -Mi dispiace tanto ....-sussurro mentre le lacrime cominciano a sgorgare come pioggia .
-Katniss ma cosa? ...-dice lui confuso prendendomi il volto tra le mani e scrutando avidamente i miei occhi .
-è colpa mia. Solo colpa mia. Tutta colpa mia. Ti ho fatto del male Peeta, tanto male e sono sicura che te ne farò ancora nonostante io ti ami nonostante io muoia ogni volta che ti vedo triste ...io ti faccio male perchè sono un disastro, sono un dannatissimo impiccio!-
-Katniss ! Ma che dici sei impazzita !? Tu non mi farai del male e anche se me ne farai io ti resterò accanto sempre, perchè non posso stare neanche un secondo senza di te, neanche un secondo ...-sussurra Peeta baciandomi le lacrime . Dio come farei se non ci fosse lui ?!
-Resterò qui sempre e comunque e continuerò ad amarti anche quando tu non mi vorrai più e poi anche io ti ho fatto soffrire tanto-
-Non dire sciocchezze-sbuffo -tu non mi faresti mai del male, neanche costretto, lo so ! L' ho visto....-
-Osservazione discutibile .-
-No non si discute .-
-Katniss io non ti lascerò mai, resterò sempre tra i piedi -
Rido. Rido ? Si rido ! Perchè Peeta è qui .Ma allora ....? Ma allora che discorso mi vorrà fare domani? ...oddio ...che mi vorra chiedere? "Katniss sei un idiota, perchè gli hai detto di ritardarlo?"-
Peeta ?-lo chiamo.

-Si Katniss?-
-Cos'è questo odore ? -chiedo annusando l ' aria .
Peeta fa una faccia buffissima quando viene raggiunto dalla più terribile consapevolezza
-Oh cielo le focaccine !!!- urla e salta sul letto precipitandosi giù per le scale .
Io rido come non ho mai riso in vita mia, rido fino alle lacrime rigirandomi tra le lenzuola nel letto pensando che probabilmente tra le cose di cui ha più paura Peeta c' è sicuramente bruciare un pezzo di pane .
Quando torna io sto ancora ridendo e lui mi guarda male -Signorinella la smetta di distrarmi mentre sto cucinando! - io mi metto una mano sulla bocca per frenare le mie risate, ma è mooolto più facile a dirsi che a farsi ...
-Ah si eh? Ridi Katniss !?-dice Peeta mentre si apre in un sorrisetto poggiando le focaccine su comodino -No ...-dico io perchè già ho intuito ciò che vuole fare ma continuo a ridere .
Lui si lancia sul letto dicendo :-Ora te lo do io un motivo per ridere – e comincia a farmi il solletico io mi piego cercando di sfuggire alle sue dita -Quando finalmente riesco a esalare un -Mi arrendo-
Scopro che lui praticamente è con le gambe a cavalcioni su di me ...e ovviamente arrossisco tutta .
Lui se ne accorge e mi lascia un bacio sulle labbra, talmente veloce che non ho il tempo di replicare e si porta a sedere sul letto accanto a me.
-Basta giocare devi mangiare ! -dice lui serio .
Spezzetta le focaccine e mi imbocca e io mi lascio imboccare, le focaccine sono buone come una volta o forse sono io che le trovo buone visto che non le mangio da secoli.
Sarebbe perfetto se Peeta smettesse di lamentarsi.

-Sono troppo cotte Katniss ...non vedi ?guarda qui!!-dice mostrandomi una focaccina e rigirandola tra le dita. Io non vedo niente .
-Peeta che dici? Sono buonissime !-
-No Katniss dici così solo per farmi piacere ...-sbuffa Peeta
Quando fa così mi sembra una donna che parla di un vestito.
-Quando fai così sembri Effie che para di un nuovo vestito-rido prendendolo in giro.
Lui mi fulmina -Sei ingiusta Katniss -dice abbassando lo sguardo sulla focaccina che si rigira tra le mani .
Ai miei occhi è l'immagine più tenera che abbia mai visto .
Mi avvcino soffiandogli un bacio sulla guancia lui alza lo sguardo .-Sei perfetto, ogni cosa che fai è perfetta -
Peeta è stupito ma poi accenna una risata -Allora è vero che mi ami-dice lui felice aprendosi in un sorriso .
Sono confusa ...ne dubitava forse ? Non ero convincente? -Perchè?- chiedo innarcando le sopracciglia.
-Perchè solo amandomi tanto quanto io amo te saresti stata capace di dire una cosa del genere -
Credo che la mia espressione si sia aperta in un sorriso enorme perchè lui mi bacia con trasporto finendo sopra di me sul letto, ma poi si rialza di scatto.
-No, no non ci pensare nemmeno -dice Peeta sorridendo -Ora tu mangi tutto, prima il dovere poi il piacere -annuisce più a se stesso che a me come per darsi la forza .
Io sbuffo ...non mi va di mangiare, non è quella la fame che voglio soddisfare adesso, ma Peeta è irremovibile e quando apro la bocca per protestare mi ficca in bocca anche l'ultima focaccina
-won ..efp mmsto fero...-(trad. Non è giusto però) .
Peeta ride.
-Coraggio dormi ...so che sei stanca...-dice Peeta e in effetti sono molto stanca, ma non voglio dargliela vinta -Non sono stanca-dico ma poi sbadiglio.
-Bugiarda – dice Peeta ride ....ride...amo la sua risata, amo avergliela preocurata io .
-Non voglio dormire-dico incrociando le braccia al petto come una ragazzina capricciosa ma almeno questa è la verità .
-Tu devi dormire Katniss-dice lui dolce andando a posare il vassoio sulla scrivania . Io lo seguo con lo sguardo .-No non devo per forza .-
-Come mai questa situazione mi ricorda qualche cosa?-dice Peeta con un sorrisetto ironico .
Io arrossisco e la mia mente viene portata a una grotta a un giorno di pioggia a una persona che ha dormito, ma non per sua volontà .
-Non ho sciroppo in casa – dico ma mento, Sae lo tiene sempre a portata di mano ...

-Non sai mentire Katniss- dice Peeta sorridendo
Sbuffo. Come cavolo fa? Peeta si avvicina alla finestra e la apre lasciando entrare un aria fresca e frizzante poi mi mette un altra coperta che scova nell'armadio ... Wow sa dove sono le cose in casa mia quando nemmeno io sapevo che ci fossero .
-Dormi Katniss resterò con te -
-Resti con me ? -sussurro speranzosa
-Sempre -dice lui e si stende nel letto vicino a me. Io mi metto a pancia in giù e incastro la testa tra la sua spalla e il suo mento, dove il suo profumo sembra più forte, e in pochi secondi mi addormento.



Acciderboli che fatica! Mie stelle Recensite!
Un bacio e al prossimo capitolo.
-Sam

 

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Capitolo 5
*** IL discorso ***


   Ti amerò oltre l'immaginabile


                                                                                                 Il discorso


Mi sveglio che il sole è appena spuntato; sono in un letto morbido, fa caldo qui sotto però.
Do un calcio a una coperta per liberarmi da questa trappola infernale e in quel momento mi accorgo di chi c'è al mio fianco. Il corpo caldo accanto a me mugugna al mio movimento da ''Unno all'attacco''.
Peeta ancora dorme con la testa leggermente piegata verso di me, ha i capelli scompigliati e le labbra rosse è talmente bello che fa male.Come può un angelo del genere amarmi ? Non lo saprò mai probabilmente. Non saprò mai perchè di tante ragazze che aveva dietro si è dovuta scegliere proprio quella peggio.
Peeta rabbrividisce dal freddo e mi stringe di più a se, mugugnando contrariato.
Prendo la coperta che avevo appena calciato e gliela poggio nuovamente addosso. Sospira leggero nell'aria del mattino.
Mi alzo per farmi una doccia e gli sistemo meglio le coperte. Lui muguga infastidito, ancora addormentato e si stringe il mio cuscino al petto, proprio dove un secondo prima ero io.
Arriccio il naso, chiedendomi se devo essere gelosa, ma poi con passo malfermo mi dirigo verso il bagno .
Mi infilo sotto la doccia cercando di non fare il minimo rumore. Dopo 20 minuti buoni riesco a sbrogliare l'inferno che sono diventati i miei capelli e durante quest' estenuante processo mi chiedo anche se non sia il caso di rasarseli tutti a zero, ma poi  Peeta non potrebbe più giocarci e a lui piace tanto farlo...
Mi lavo, mi vesto, mi pettino e quando mi guardo allo specchio mi sembro più bella della gatta spelacchiata che vedo di solito la mattina; sarà grazie al fatto che ho dormito finalmente. o grazie al cibo di ieri, ma quacosa mi dice che è quella strana cosa chiamata sorriso, che mi sta ben piazzato sulla faccia e che non accenna ad andarsene, che mi rende più bella.
Mi dirigo ancora in camera mia, ben decisa a buttare giù dal letto Peeta per prepararmi la colazione perchè stranamente ho davvero fame, ma lo trovo che ancora che dorme e non ho cuore a svegliarlo quado dorme così bene dopo tutte le notti insonni che abbiamo passato.
Scendo di sotto e trovo Sue a salutarmi-Hey Sue-la saluto forse con troppo entusiasmo, perchè lei lascia cadere il cucchiaio che aveva in mano e mi guarda sorpresa.
-Katniss-sussurra incredula, tanto che mi spaventa quasi.
-Ti senti bene Sue ? -credo seriamente che stia per avere uno svenimento.
Sae mi guarda fissa in fiso scrutandomi a fondo-Ehm .....si...tu ...stai bene ?-
-Benissimo -trillo-Sae ho un pò fame, non avresti qalche cosa da mangiare per colazione?-
-Si ehm ....ci sono dei biscotti che ha fatto Peeta ieri e delle focaccine credo siano al formaggio- Focaccine al formaggio? DOVE!? 
Trovo una scatola di Biscotti e una ciotola piena di focaccine al formaggio di colore un pò più scuro rispetto a quelle mangiate ieri; deve averle scartate Peeta ...
Io me le infilo due in bocca, poi dispongo i biscotti su un piatto e riscaldo il latte a Peeta, metto tutto su un vassoio e mi dirigo di nuovo in camera mia reggendo il vassoio di Peeta tra le mani e la ciotola colma delle mie focaccine in bocca reggendola per il bordo. Niente male per una che fino a un ora prima barcollava.Ottima prova di equilibrio .
Entrando trovo Peeta ancora addormentato, poggio il vassoglio sul mio comodino e mi siedo a gambe incrociate a guardarlo mentre continuo a mangiare focaccine dalla ciotola che ho poggiato sulle mie gambe incrociate . 
Dopo una mezzoretta di osservazione al volto di Peeta, finalmente si sveglia .
-Hey-sussurra stropicciandosi gli occhi e puntandoli su di me.
-Buongiorno bell'addormentato-dico io mordendo l'ennesima focaccina.
-Che ore sono? -chiede guardandosi attorno, quasi per riconoscere in quale stanza sia.
-Le dieci- rispondo osservandolo con un mezzo sorriso mentre si tira a sedere appoggiandosi alla spalliera .
Poi nota il vassoio sul comodino -Katniss mi hai preparato la colazione ? -dice Peeta esterrefatto 
-No quelli sono i tuoi biscotti, io li ho solo portati fin qua – rispondo scrollando le spalle. Non ho fatto niente.
Lui si allunga e mi bacia uno zigomo – Grazie- mi si apre un sorriso sul volto è davvero così facile farlo felice? 
Mentre mangia i biscotti con aria assorta nota il recipiente sulle mie gambe -Che stai mangiando tu?-
-Mh ? Niente ...-dico velocemente ma lui sembra riconoscere la ciotola.
-Katniss! Erano rovinate! Eran bruciate! Potresti sentirti male!-dice Peeta cercando di prendermi la ciotola .
-Non è vero! Erano buonissime, sei tu che sei un maniaco perfezionista ! -dico io abbracciando la ciotola e togliendogliela dalle mani.
-Katniss Everdeen ridammi la ciotola -Dice cercando di sembrare autoritario e intimidatorio.
Gli faccio una linguaccia-Mai!-
-Ma sono cattive !-si lamenta lui 
-L'unico cattivo qui sei tu che vuoi separarmi dalle mie focaccine ! -
-Katniss ti prometto che te le farò ogni volta che me le chiederai, se mi ridai quella ciotola -dice Peeta cercando di nuovo di arpionare la mia colazione .
-Lo giuri ? -dico io guardando indecisa prima Peeta e poi la ciotola nella quale sono rimaste due focaccine.
-Te lo giuro- dice lui serio 
-Ok -dico prendendo le ultime due focaccine dalla ciotola e ficcandomele in bocca gli passo il recipiente vuoto . 
Peeta mi guarda, guarda il mio viso che gli sta per scoppiare a ridere in faccia e riempirlo di briciole sbavate, con un espressione tra lo sconvolto, l'indignato e il divertito.
-Katniss Everdeen la mia vendetta sarà tremenda -sibilla alzandosi dal letto. Mi allontano un pò, pronta a scattare in caso di solletico, ma lui non ha intenzione di rincorrermi o altro, si limita a squadrarmi e io sono sicura che nella sua testolina sta architettando una vendetta con i controfiocchi .
Va in bagno a farsi una doccia e quando esce mi sembra rinato come me . 
-Come mai ti piacciono tanto quelle focaccine ? Non è che piacciano a molte persone.-dice sedendosi sul letto asciugandosi i capelli con un asciugamano . Io gli tolgo l'asciugamano dalle mani e mi inginocchio dietro la sua schiena, sul letto, asciugandogli i capelli .
-Beh ...prima di tutto sono fatte da te, poi a me piace il formaggio e poi sono sicura che piacciono anche alle altre persone solo che ci sono sempre io nei paraggi e me le mangio tutte ...-dico 
Lui ride -Questo è vero ...-perchè ride ?la mia era un osservazione seria !
-E poi mi piace pensare che quelle focaccine sono solo per me quindi a me non dispiace che gli altri non le mangino troppe-dico finendo di asciugare i suoi capelli biondi e lasciandogli un bacio sulla testa .
Lui sorride. 
Si gira e mi bacia prendendomi tra le braccia come se fossi una principessa.
Mi bacia . Mi bacia. Ancora e ancora e ancora ...fino che non si scosta con espressione corrucciata.
-Quante ne hai mangiate ? -chiede. Io lo guardo un pò senza capire poi sbuffo.-Mellark finiscila di assillarmi e baciami.-
-Agli ordini-dice lui riposando la bocca sulla mia .
Con le mani sul suo collo lo tengo ben attaccato alle mie labbra finchè qualcuno non ci spaventa .
-Katniss !-urla Sue .
-Che c'è? - chiedo io seccata e Peeta ride, per poi fiondarsi a baciare il mio collo.
-Oggi sarebbe meglio che tu vada a caccia se vuoi mangiare -urla ma io mi lascio distrarre da Peeta e non rispondo, beh.... l'unica risposta è un gemito soffocato sulla sua maglietta quando succhia un punto della mia pelle talmente forte che mi lascerà un segno di sicuro .
Riporta  le sue labbra sulle mie appena sentiamo la porta sbattere. Non so come ma mi ritrovo a cavalcioni su di lui . Gli bacio il viso, le labbra e mano a mano i baci diventano sempre meno delicati. Gli bacio il collo e gli riservo lo stesso trattamento che lui ha riservato al mio.
-Mmm...Katniss...-cerca di parlare tra un bacio e l'altro.
-Cosa?-sussurro tra le sue labbra .
-Katniss, tesoro, è mezzo giorno, io devo cucinare per pranzo ma non c'è niente ...-
-Posso resistere un pranzo senza mangiare .-dico cercando di riavvicinarmi alle sue labbra, ma lui si alza e si porta a sedere, mentre io rimango sulle sue ginocchia.
-Non pensarci nemmeno-
-Uffa Peeta è tardi per andare a cacciare -
-Allora andiamo dal macellaio-dice lui. Beh se mi accompagna è un altro discorso ...
-Ma io voglio continuare -mi lamento .
-Ci baciamo da ben due ore!-
Lo guardo maliziosa-Perchè? Se non ci fosse da farmi mangiare ti fermeresti?-
Il suo sguardo sorpreso e stranito mi fa quasi ridere -Tu chi sei ? Che ne hai fatto di Katniss?-
Io sbuffo ...-beh ?-
-Sai bene che non mi fermerei mai ...-dice lui guardando le mie labbra
-Neanche io-sorrido protendendomi ancora verso le sue labbra.
Le sue mani sulle mie spalle mi bloccano-...ma devo, mia piccola tentatrice – dice lui baciandomi una guancia e alzandosi .
Mentre lui va a casa sua a cambiarsi, io scendo di sotto sbuffando a ogni passo, mi infilo la giacca e esco; dopo qualche secondo Peeta mi raggiunge.
-Hai fatto presto-dico mentre lo prendo per mano, ma non basta...no !abbracciami Peeta già è tanto se sono uscita ....
Lui sembra leggermi nel pensiero perchè mi passa un braccio sopra le spalle .
Oh si ,qui si sta molto meglio . Quando passiamo la gente ci guarda Peeta saluta con sorrisi e saluti mentre io cerco di sprofondare nella sua camicia con il viso, non voglio che mi guardino.
Peeta ogni tanto mi lascia un bacio sui capelli e mi stringe di più, arriviamo dal macellaio e io compro dell'agnello .
Tornati a casa Peeta si mette a cucinare e lo guardo seduta sulla penisola della cucina .
-Che facciamo dopo? -chiede Peeta . Io sorrido automaticamente .-Io un idea ce l'avrei ...-
-Katniss...te l'ho già detto non possiamo stare sempre a baciarci! 
-Perchè no? Mi sembra un ottimo passatempo ....-dico io con aria annoiata .
-Tra poco arriva Sae ...potresti andare a chiamare Haymitch?-chiede lui.
-No.-dico io
-Perchè no? -dice alzando lo sguardo dalla padella.
-Prima mi devi fare il discorso di ieri ...-
-Oh già-dice abbassando lo sguardo e diventando rosso. Spegne il fuoco e si gira verso di me avvicinandosi al punto in cui siedo io.
-Katniss vedi ...io sono tornato solo da un giorno ...-ohoh ...non mi piace come comincia
-Eee non mi aspettavo che ci saremmo ritrovai a questo punto così in fretta. Pensavo che sarebbero dovuti passare anni prima che tu mi dicessi di amarmi ...pensavo che ...ehm vedi in ....in un giorno tu hai saltato tappe di anni e io ne sono... ne sono felicissimo ....credimi ....devvero, davvero felice ma ...ti volevo chiedere se tu ....si be se a te ti....piacerrebbevenireavivereconme-

....

che ha detto?
-Cosa?-
-Se ti piacerebbe venire a vivere con me -sussurra lui.abbassando lo sguardo .
Mi pizzicano gli occhi, sorrido, ma non esalo un respiro. Vuole vivere con me ...vuole vivere con me ! Non ci posso credere...
Vedendo che non rispondo, alza un poco quei suoi occhioni blu per scrutare il mio viso e ai suoi occhi, così timorosi della mia reazione, non resisto lo prendo per la maglietta e lo tiro a me catturando il suo bacino tra le mie gambe e baciandolo con trasporto.
Dire che è sorpreso è un eufemismo, ma ben presto risponde al mio bacio, chiudendo gli occhi e stringendo i miei fianchi con le dita.
Quando si scosta mormora: -Era un si?-
-Sisisisisisiisissisiississiiiiiiii milioni di volte si!-gli doco sorridente e di riflesso sorride 
anche lui .
-Ti amo - 
-Ti amo anche io -




Beeeeene....  forse sto affrettando troppo i tempi, ma dai! La vita è una e i nostri pupi qui sopra lo sanno bene perciò perchè non andare a vivere insieme ?!Che ne dite ? Siamo sempre più OOC....ma...è un male?
recensite recensiiiiiite .....ok sono fuori di testa ....emh come vedete qui c'è tanto fluff ....sono vomitevole, ma pultroppo questa ff è così dolce e mielata e non posso farci niente :P bien bien al prossimo capitolo!
-Sam


recensite recensiiiiiite .....ok sono fuori di testa ....emh come vedete qui c'è tanto fluff ....sono vomitevole ma pultroppo questa ff è così dolce e mielata e non posso farci niente :P bien bien al prossimo capitolo!

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Capitolo 6
*** casa ***


 

 

-wela che bellezza-una voce familiare ci fa girare di scatto. Sulla porta c'è Haymitch e dietro di lui Sue . Peeta si scioglie dalla morza in cui le mie gambe l'avevano catturato e si allontana rosso in viso anche io credo di essere rossa come un pomodoro ,quando le mani di Peeta mi sfiorano le ginocchia sento un brivido sulla spina dorsale .

-non vi abbiamo sentiti entrare -dice Peeta prendendo i piatti dal lavello .

-ci credo eravate impegnati...-dice Haymitch ricevendo una mia occhiataccia.

-...e credo che Katniss aveva ancor da fare -

io divento rossa e prendo i piatti dalle braccia di Peeta portandoli in salotto sul tavolo dove mangiamo di solito .

-non avete bisogno che cucini niente ?-chiede Sue

-no grazie Sue ho già cucinato io ,ti fermi a prranzo?-chiede Peeta

-perche no!? Si ok-dice sedendosi a tavola ben lieta di non dover cucinare .

Ci sediamo tutti a tavola aspettando che Peeta porti dalla cucina la carne quando sento rumore di padelle che sbattono col metallo e un -HAY!-

Mi alzo subito e in due secondi sono accanto a Peeta -che è successo?-chiedo allarmata.

Lui sembra stupito e lieto della mia reazone esageratamente preoccupata -ehm niente ho toccato la padella bollente -dice lui tenendosi la mano

-fa vedere -dico prendendola delicatamente ,la guardo non è una ferita grave ci soffio un pò sopra e lui sospira poi prendo uno straccio lo bagno e tampono la parte ustinata con la maggiore delicatezza che riesco a trovare ,quando sollevo lo sguardo lui è li che mi guarda con tanta dolcezza che mi sembra di poter vivere per anni nei suoi occhi .

-vai di la ci penso io qua -dico prendendo avvolgendo la sua mano nell' panno prendo la padella e seguendolo in sala da pranzo ma qando mi giro Haymitch è appoggiato allo stipite della porta e mi guarda con un sorrisetto soddisfatto mi fa sentire male quando mi guarda in quel modo come se dicesse "hai visto Katniss? Avevo ragione io"

lo supero non degnandolo di uno sguardo e per tutta il pranzo parlano quasi solo Haymitch ,Peeta e Sue io non parlo molto ...non saprei cosa dire mi limito a sorridere ( e non so neanche io il perchè) ogni volta che Peeta mi guarda ,o mi sfiora o parla semplicemente . Il che è molto ambiguo visto che non sta mai zitto quindi praticamente per tutto il pranzo ho sorriso come un idiota con lo sguardo sul mio piatto.

Quando Sue se ne va rimaniamo solo noi tre ...i vincitori del distretto 12 . Decidiamo di spostarci in salotto per parlare ...

-beh piccioncini ce l'avete fatta .-dice Haymitch io divento rossa cercando di mimetizzarmi con il divano .

-che intendi?-chiede Peeta

-Oh ragazzo la tua ragazza lo ha già capito guardala sembra un pomodoro-

mi riservo di dare una delle mie occhiate più cattive Haymitch .

Vengo salvata dal telefono che squilla .

-pronto ?-

-ciao Katniss !- mi dice una voce trillante .

-Effie ciao!-

-come stai tesoro -

-benissimo e tu? -

-oh io non mi lamento sai cara stavo pensando di venire ad abitare laggiù ...vedi qua a Capitol è ancora un tumulto e io non ho più un posto qui senza gli Hunger Games. Ma meglio così assolutamente !naturalmente il governo mi paga una lauta pensione ma ...pff...sai comè...-

-oh si ...lo so , sai anche io e Peeta cambieremo casa -

-davvero tesoro ?-

-si abbiamo deciso di andare a vivere insieme -

un urlo acutissimo mi fa sobbalzare e io perdo di mano la cornetta riprendendola prima che tocchi terra-oh amori come sono felice per voi ! Volevo chiederti non è che potrei venire a stare un pò da voi al massimo tre giorni per fare un sopraluogo?-

-Oh Effie puoi stare quanto vuoi-

-benissimo allora ci vediamo tra due giorni-dice

-ciao-

riattacco .

-tra poco viene Effie trovarci -dico entrando in sala

-tra quanto?-

-dopodomani-

-perchè viene ? -

-vuole trasferirsi qui-

-cosa?-di cono insieme Peeta e il mentore .

-già , a quanto pare Capitol non è messa tanto bene -

-Peeta gli ho detto che poteva stare da noi qualche giorno va bene ?

E fu così che Haymitch si strozzò con il liquido bianco che stava bevendo . Quando si riprese disse – DA VOI!?-

-ehm si ...Haymitch l'abbiamo deciso poco fa ...noi... noi andiamo a vivere insieme .-disse Peeta

Haymitch si rilassa lentamente contro lo schienale della poltrona con un sorrisino soddisfatto e si guarda intorno con l'aria di chi si sta chiedendo perchè non è saltato fuori Cesar Flickerman con un cappellino e una trombetta sparando coriandoli e consegnandogli una medaglia grande quanto una delle torte di Peeta .

-dove vivrete ?-chiede quando ha finito di firmare gli autografi dentro la sua testa.

Io e Peeta ci guardiamo -ehm non ne abbiamo parlato ..ci hai interrotti -

-oh non ci provare dolcezza quando vi ho interrotti voi non stavate parlando -dice con un sorrisetto .

Quella sera dopo che Haymitch se ne andato e Katniss è stata obbligata a mangiare un enorme piatto di pasta al sugo i due ragazzi si ritrovano abbracciati sul divano ...

-Peeta?- sussurra la ragazza

-si Katniss ?-

-dove andremo a vivere ? -

-come ?-

-si beh sai ...quando andremo a vivere insieme -

-non lo so tu dove vuoi vivere ?-dice lui

-mh ...a me piacerebbe ...si beh piacerebbe non vivere qua ...a casa mia intendo ,troppi ricordi...-sussurro mentre il mio sguardo si perde nel vuoto.

-Va bene Katniss potremmo vivere a casa mia ,oppure ...-

-oppure?.-

-oppure potremmo cambiare casa . Sai una casa nuova solo per noi due per ricominciare ...-sussura Peeta

-potremmo ricostruirla da zero ,e tu potresti progettarla e fare i disegni ,potremmo dipingerla insieme !!sussurro io estasiata

-si mi piacerebbe progettare casa nostra ...-

-sarà bellissimo-sussurro

-già-dice lui stringendomi di più a se .

 

 

Quella notte mi sveglio ,ma non per colpa di un incubo ma perchè il letto mi sembra troppo freddo .

Allungo una mano ma non c'è nessuno accanto a me . Dovè Peeta? A capitol ? No non posso averlo sognato ,non è possibile .

Mi alzo con gli occhi impastati dal sonno e guardo l'ora sono le due di notte.!Peeta me la pagherà.

Scendo le scale in silenzio e attirata da una flebile luce mi dirigo in salotto .il mio ragazzo del pane è li che scrive come un matto no non scrive disegna ...disegna .

-Peeta -sussurro sulla porta con voce assonnata

lui alza lo sguardo e mi sorride -che fai alzato sono le due di notte !-dico avvicinandomi e gettandomi a peso morto sull' posto accanto a lui .- ho avuto qualche idea per casa nostra -dice lui -e dovevo assolutamente disegnarla .-

-si mi pare ovvio -sussurro quasi nel sonno

lui sorride -vuoi dare un occhiata ?-mi chiede

-si dai tanto sono sveglia -dico io

-oddio Katniss in questo momento sei molte cose ma sveglia non direi ...-ride lui

-ridi ridi ragazzo del pane appena il mio cervello riprenderà a funzionare a dovere ti risponderò a tono-

lui ride . I disegli sono bellissimi anche quello che doveva essere un semlice progetto è diventato un opera d'arte ...-ho messo al piano di sotto la cucina con penisola e tavolo e pensavo di mettere anche un forno lievemente più grande ....accanto alla cucina ci sarebbe il salone da pranzo poi dall'altra parte il salotto mi piacerebbe avere il camino ... sarebbe fantastico . Poi qui un bagno abbastanza grande poi...al piano di sotto ho pensato di aggiungere una mia stanza per i disegni e la cantina con un piccolo bagno di servizio invece al piano superiore ci sarebbero le nostre stanze ognuna con un balconcino e la nostra avrebbe il bagno privato poi ho pensato di mettere tre altre camere da letto per gli ospiti e ...-

-tre?-

-non si sa mai Katniss-dice

io me lo guardo un pò qualche cosa mi dice che se fossi sveglia avrei trovato qualche cosa che non va in quelle tre camere da letto ma lascio correre .

-e poi uno studio e un altro bagno ...ah e sopra naturalmente ci sarebbe la soffitta .-

-è magnifica Peeta -

-ti piace ? Sul serio ? -

-siè bellissima – dico appoggiandomi con la testa sulle sue gambe e socchiudendo gli occhi. Qualche cosa mi dice che Peeta oggi non dormirà ...-di che colore ...?-

io sospiro ,si non dormirà è decisamente troppo agitato .

-verde ?è il tuo colore preferito vero ? Ti piacerebe dipingerla di verde ?-la sua voce mi raggiunge nel dormiveglia .

-No non verde ! Non si è mai vista una casa verde ! -riesco a dire

-e allora...?-

-arancione dico io e non ammetto repliche .

-come i capelli di Effie?-chiede lui

io sorrido -no un pò meno carico più come il tramonto -

ed è l'ultima cosa che mi immagino prima di ripiombare nell'incoscienza è casa nostra ...al tramonto .


Ma  ciao tributi ! mi dispiace di non aver aggiornato ieri ma sono stata tanto impegnata comunque che ne pensate ? vi piace ? no? e la nuova casa? e il colore ? il nuovo capitolo è già pronto domani aggiornerò !!! baci
Sam

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Capitolo 7
*** trasloco n°1 ***


Quando mi sveglio sono sul divano coperta da una trapunta pesante e la testa su un cuscino .

Do un calcio alla coperta e mi trascino fino in cucina guidata da un irresistibile odore di focaccine al formaggio . Peeta è girato di spalle e non mi vede e molto problabilmente non mi sente, prendo il recipiente contenente le focaccine e mi siedo sotto il tavolo .

Quando si gira lo vedo immobilizzarsi ..,cioè dalla mia posizione nascosta posso vedere solo le sue gambe che si fermano interdette , batte ritmicamente un piede a terra riesco a immaginarmi la sua espressione tra il divertito, l 'arrabbiato e l'esasperato trattengo a stento una risata ficcandomi tutto il pugno in bocca .

-Katniss Everdeen so che sei qui!-dice cominciando a ruotare intorno al tavolo tanto che credo che mi abbia scoperta ma lo vedo allontanarsi dalla cucina quando mi avvicino una focaccina alla bocca e la mordo :pessima mossa non so nemmeno come fa ma si gira e chinandosi si trova proprio davanti a me .

-ecco la ladra -dice lui

io gli faccio il più innocente dei miei sorrisi e gli porgo una focaccina -focaccina?-

lui ride ride con gli occhi, con la voce, con la bocca ...con tutto.
 Poi si porta in ginocchio e scivola sotto il tavolo mi prente il viso tra le mani e mi bacia.io sorrido sulle sue labbra non sono mai stata così felice ,sono completamente senza pensieri ...ah no aspetta ecco un pensiero.

-Peeta domani deve venire Effie ...-sussurro a fatica mentre lui ormai è sdraiato sopra di me con le sue labbra che mi baciano senza sosta il collo e l'orecchio è talmente impeganto che risponde un mugugno che mi fa sciogliere...

-Pe...ah...Peeta -dico arrossendo

-mmm...-

non so come cavolo faccio perchè il mio cervello è partito e è già sparito all orizzonte ma riesco a spostare le mie mani dai suoi capelli al suo petto ...poi di nuovo ai suoi capelli perchè davvero non ce la faccio. Lo voglio troppo. Non è mai abbastanza vicino ,non mi tocca mai abbastanza.

Lo amo ,lo amo ,lo amo .

Si stacca e poggia la sua fronte sulla mia ancora con gli chhi chiusi sorride e poi apre tanto i suoi begli occhi azzurri ,così grandi ,luminosi ...lo specchio della sua anima . Lo amo.

-ti amo -mi sussurra guardandomi negli occhi . Sembra un segreto ed è più bello così ,solo per noi due quelle due parole ...

-Ti amo anchio ,ti amo tanto ...-rispondo io sussurrando incapace di tenermi quel segreto così bello solo per me ,sempre e solo per me .

Questo momento mi sembra perfetto siamo qui, noi due , sotto al tavolo e ci amiamo .

-andiamo ...dobbiamo sistemare la camera di Effie che domani arriva.-dice baciandomi la punta del naso e sgusciando da sotto il tavolo , io sbuffo e lo seguo .

-beh dove la vogliamo sistemare -chiede Peeta .

-non lo so ...potrebbe metterci un pò quindi...cioè potrebbe restare un pò ,non mi sembra che a Capitol City si stia granchè bene quindi...-

-Hey potremmo portare qualche cosa delle tue cose a casa mia e lasciare che Effie occupi casa tua ! -

-si è una grande idea – dico baciandolo sulla guncia

-ti avverto che sono disordinato.-dice prendendomi per i fianchi e avvicinandosi a se .

-Ti amo lo stesso -dico baciandogli il petto.

-mi sopporterai?-

-ogni giorno-

-ma noi non dovevamo sistemare casa?-

-non è colpa mia sei te che continui a tentarmi -dice sorridendo

-io?!?! sei tu che mi tenti !-rido io

forza ci vuole molto per tasportare tutte e mie cose -dico prendendolo per mano e portandolo in camera mia doce comincio a mettere tutti i vestiti in una sacca.

-Katniss un pò di vestiti on potresti lasciarli qua?-dice Peeta inciampando sulla terza sacca che ho riempito dei miei vestiti.

-assolutamente no! E se poi mi viene voglia di indossare qualche cosa che ho lasciato qua? Eh? Eh? - dico io rovesciando un bellissimo vestito da sera blu creato da Cinna nella sacca .

-oltre ai vestiti che cosa vorresti portare ?-

-beh il nostro libro la giacca di mio padre gli stivali ...e poi il contenuto del comodino ...-

-comodino cosa c'è nel comodino ? -

-ricordi-dico io -se vuoi apri-

lui si avvicina e apre il cassetto del comodino ritrovandosi tra le mani il paracadute che avevo legato alla cintura nella seconda arena .

-perhè hai tenuto un paracadute ?-

-guarda dentro-lui lo apre e prede delicatamente tra le mani una cosa molto piccola: la mia perla,la sua perla.

-la mia perla-sussurra incantato da quell oggettino che riposa sul palm della sua mano tesa .-l'hai tenuta-dice spalancando gli occhi.

-quando ero nel distretto 13 ...sapendoti nelle mani di capital city ...ero morta ,considerata mentalmente instabile perchè io senza di te impazzisco!la notte però era peggio e quando avevo troppa paura per te ,o mi mancavi troppo tanto che non riuscivo a respirare me la portavo alle labbra nella speranza di rivederti ,di riabracciarti di riaverti per me ...non parlavo quasi con nessuno ;perchè avrei dovuto aiutarli ? Mi avevano ingannata tradita ,spezzata e mi avevano tolto l'unica cosa che era più importante di tutto ,di me ,della mia vita ,del mio dolore...te . Solo quando ti ho visto in Televisione ho accettato di essere la loro Ghiandaia Imitatrice e ovviamente tra le condizioni c'eri anche te ;non ti avrebbero toccato me l'avevano promesso ...-il mio monologo è stato piuttosto strano le parole escono da sole rivelandogi quello che avrei sempre voluto dirgli ...

lui si avvicina e mi sfiora le guance con le unte delle dita sussurrandonon piangere...-

sto piangendo non me ne sono neanche accorta ...piango .

Piove .

Io prendo la sua mano e me la premo forte sulla guancia . Lo voglio sentire voglio sentire che è qui ,che è reale, che è con me!!!

 




WEeeeeee bellissimi ,lo so lo so . Il capitolo è corto ma non è perchè mi manca l'ispirazione ,per adesso apolli ci ha fatto la grazia speriamo che continui ....vabbè allora come sempre Recensite ,recensite e recensite perchè a ogni recensione aumenta la voglia di continuare a scrivere ....non importa cosa dite mi basta sapere che ci siete <3 baci
Sam

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Capitolo 8
*** Effie ***


 

 

-Katniss? Katniss?-sussurra una voce dolce nel tentativo di antrare nei miei sogni.

-Katniss tra poco arriva Effie devo sistemare il letto ...-Peeta ....Peeta lasciami dormire...

-mmm-

-andiamo amore – Amore ? Amore?! Mi ha davvero chiamato amore !??

apro gli occhi di colpo ritrovandomi davanti due grandi occhi blu ...Peeta mi ha chiamata amore.

-su dai ...-

lo tiro per la t-shirt portandolo sopra di ma sul letto e lo bacio. Lui cede subito e io dimentico tutto ;gli Hunger ames ,Effie ...

-mh .....devo....fare ...il ...-cerca di dire Peeta ma viene interrotto dai miei baci e dalle mie labbra che non hanno nessuna intenzione di lasciare andare le sue ...

poi sono io a staccarmi ,ansimante-dillo ancora .-dico io

-dico cosa?-

-di amore ...-chiedo

-amore amore mio- dice li stringedomi forte e affondando il viso appena sotto il mio seno .

-amore ...dobbiamo alzarci .-dice lui riemergendo dal mio ventre e giuro che in questo momento mi sembra davvero il sole .

-ok...-dico io lasciandomi trasportare su per le mani .

Mi dirigo i bagno mi cambio e mi lavo e mentre faccio la doccia non posso evitare di pensare che questo è il mio ultimo giorno in questa casa .., credevo che avrei provato tristezza e invece trovo solo solievo.

Mi metto un paio di Jeans e una T-shirt e poi cambio le lenzuola del mio letto per Effie ...sistemo bagno ,camera e tutto il piano di sopra mentre Peeta ha già sistemato il piano di sotto e ora sta cuocendo ...qualche cosa . Ma come sempre sul tavlo c'è una ciotola piena delle mie focaccine ne prendo due e me le ficco in bocca.

-Katniss mastica .- mi ammonisce Peeta con un mezzo sorriso guardandomi mangiare .

-a che ora viene Effie ?-

-non lo so ,non l ' ha....-

-Salve salve salve!!!!-strilla una vocetta acuta da fuori ,è arrivata .

-sai credo sia già qui -dico a Peeta

-ma se...-

-Effie razza di cornacchia smettila di urlare !- strilla un altra voce da fuori .

Oh no .

Io e Peeta ci precipitiamo fuori appena intempo per vedere Effie che sta per dare in testa il suo ombrellino rosa a Haymitch

-ciao effie !!-urla Peeta per farsi vedere dalla donna che vedendoci cambia immediatamente espressione .

-Pargoli! Che bellezza rivedervi -pigola Effie che non ha ancora abbassato l'ombrellino.

Peeta gli va incontro e la abbraccia io gli do due bacetti sulle guance .

-Effie che bello rivederti stai benissimo.-dice Peeta

In effetti è vero ,ha i capelli biondo chiaro lisci e sciolti ma sempre molto curati il vestito è un normale vestitino estivo blu di pizzo che gli arriva fino alle ginocchia .

-oh grazie caro sei sempre molto gentile -dice mentre posa la sua mano sulla spalla di Peeta so che non dovrei perchè Effie è mia amica e non mi farebbe nulla di male e so che non è minimamnte interessata a Peeta ma non posso fare a meno di irrigidirmi mentre una fitta di paura ,terrore ,rabbia e frustraziobe mi attorciglia le viscere .

-Beh che stiamo facendo qua in mezzo alla strada come polli ? -dice Haymitch ,sembra turbato quanto me nella sua voce il suo solito srcasmo si nota appena sostituito da ...qualche cosa altro.

Quando viene l'ora di pranzo ce ne stiamo tutti seduti comodamente al tavolo della nuova casa di Effie .

Peeta ci serve e poi si siede con noi .

-Allora Effie,ci dici il perchè del tuo trasferimento?-

-beh a Capital e nei primi distretti le acque sono molto tumultuose ,ancora non siete molto amati lì e poi tutti sapevano che io ero la vostra Capitolina e ...beh ,insomma a volte non ero benvoluta ,come normale, ma ...non avevo neanche più un lavoro anche se non mi serviva visto che dai ribelli continuo a ricevere la mia penzioncina ma mi annoiavo trovo il distretto dodici pieno di cose interessanti ...-

Nelle sue parole mi sembra di cogliere continui riferimenti a Peeta ,ma alla parola interessante, mi strozzo .

-Kat stai bene ?-dice Peeta passandomi un bicchiere d'acqua e massaggiandomi la schiena con movimenti circolari . Al suo tocco mi rilasso .Forse l'unico modo di sopravvivere a questo pranzo è stargli accanto .così rifiuto di mangiare almeno per pranzo ...cioè provo a rifiutare di mangiare .

-Katniss non mangi più?chiede Effie .vedendo che non tocco cibo.

Peeta a quelle parole scatta su come un sergente .

-come non mangi più ?! Si che mangi! - dice lui ....Effie Spia ...!

-non ho più fame -so che non lo convincerò.

-ne abbiamo già parlato o sbaglio?-dice Peeta retorico io rispondo con uno sbuffo.

-ma non mi va più ! -dico e sembra che mi lagni come una bambina .

-la piccola Katniss fa i capricci?-chiede Haymitch ridendo

Io e Peeta lo fulminiamo ,forse per ragioni diverse ma almeno lui sta zitto!

-Katniss mangia-

io storco il naso ,so che non resisterò a lungo .

-se tu non mangi non mangio neanche io – dice lui spingendo il piatto un pò più su e incrociando le braccia sul petto .

-uffa !-dico riavvicinando il piatto e ricominciando a mangire ,non voglio che lui stia a digiuno per me perchè anche lui è dimagrito in qesti anni di guerra e non gli fa bene non mangiare ,però non è giusto chi mi manopoli in questo modo non è giusto che per lui sia così facile. Metto il broncio e ogni volta che infilzo un pezzo di carne faccio finta che sia Haynitch perchè quel cretino sta ancora ridendo sotto i baffi in questo momento .

Mi sto rendendo ridicola ,non so perc...

un tocco leggero sulla mia guancia ,come il battito di una farfalla ,è cosi leggero e delicato che mi si scioglie il cuore guardo affianco a me e cè lui che mi guarda con un sorrisetto timido e la mia mente si imposta sul momento in cui ce ne andremo perchè non vedo l'ora di saltargli addosso ,voglio quelle labbra .adesso .

Lui ha già finito e io mi costringo a mangiare in fretta . Quando tutti abbiamo finito Effie ci chiede se possiamo aspettare un quarto d'ora prima di mangiare il dolce .affermando che fa bene alla digestione .

Mentre i tre parlano io prendo la mano di Peeta e la stringo tra le me sul mio grembo gioco con le sue dita sfiornadole stringendole sento che anche lui mi stringe la mano forte e dice-è ora del dolce-

toglie la sua mano dalle mie e io mi sento strana ...triste .

Che cosa stupida.

Peeta torna subito e mi mette su piatto con una fetta di torta davanti al mio viso ,sembra squisita ma mi sento così piena ....poi però mi immagino la faccia che farebbe Peeta se non la mangiassi .

No meglio mangiarla senza fare storie .

Quando ho finito il mio premio è impagabile :uno dei più bei sorrisi dell'intero universo .

Peeta ,Effie e Haymitch hanno parlato per tutto il pranzo e sembra che non vogliano smettere infatti si portano in salotto per qulche cosa da bere ,a me sta venendo sonno l'unica cosa che vorrei è andare a dormire,perchè Peeta mi ha fatto mangiare così tanto ? Mi viene sempre sonno quando mangio così tanto .

Mi lascio guidare dalla mano di Peeta che mi porta in salotto e poi mi accoccolo al suo fianco abbracciando il suo braccio e chiudendo gli occhi mi lascio cullare dalle chiacchiere dei tre e dalle lievi arezze che Peeta mi lascia sul braccio qualche volta sento anche le sue labra baciarmi i capelli .

-credo sia meglio andare ,tu Effie sarai stanca e devi ancora sistemare le valigie ....-sento dire a Peeta

-qui l'unica stanca è la tua ragazza ma che fate la notte ?! Aspetta no! Non o voglio sapere !-ride Haymitch

-molto spiritoso Haymitch ,vabbe noi andiamo .-

sento Peeta alzarsi staccando il suo braccio dalla mia presa ,mi sento sollevare come una principessa e mugugno indispettita ,sento Haymitch soffocare una risata e porto le braccia dietro al collo di Peeta appoggiando la guancia sul suo petto .

-ciao ci vediamo dopo -dice Peeta .

-Ciao Peeta ,,Buonanotte Katniss -io apro un pò gli occhi solo per guardare Haymitch vorrei dirgli qualche cosa ma lo ignoro e nascondo il mio viso sul collo di Peeta .



Beeene qui vediamo come al solito molto Fluff ...é tornata Effie ! naturalmente non è interessata a Peeta ma Kat è gelosa lo stesso ...:D  e poiiiii qui vediamo pure un Haymitch geloso ..!!! hehehhe ! Peeta l'ha detto che quei due si somigliano no!? saranno pazzi allo stesso Livello ?  < ma una piccola vittora a Peeta andrà sin dal prossimo capitolo ,che è già pronto e che ci ho messo ore per scrivere perchè continuavo ad arrossire ...ehhh si ....è proprio quello che pensate ! nel prossimo capitolo la ghiandaia imitatrice di Kit Kat volerà via:p   spero di non esser caduta nel volgare e di non aver esagerato.... SONO STRACONTENTA DELLE VOSTRE RECENSIONI mi raccomando continuate a recensire perchè ogni recensione è un capitolo in più a questa storia ....!!! e per citare un grande uomo ( Paolo Ruffini )  "SE VI SIETE DIVERTITI ,FATECELO SENTIRE!!!!" Tnato amore tributi miei e ora volo via !
A domani !!!!Ciao!!!
Sam 

 

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Capitolo 9
*** ''S'' come ? ***


  
Attenzione Rating Rosso ...cioè non rosso

rosso ...una via di mezzo ...insomma se vi

sconvolgete quando aprite un libro di scienze

non leggete questo capitolo ...io vi ho

avvertiti!

Cià


 

 

 

 

Mi sveglio che il sole sta tramontando sono su un divano rosso ,morbido coperta da una coperta leggera . Mi alzo liberandomi delle coperte con un calcio ,sono stranamente lucida ,.

Vedo Peeta di spalle, sta sfogliando un libro seduto sul tavolo della cucina .

-Hey – dico posandogli un bacio sui capelli.

Lui si gira e mi porta a sedere sulle ginocchia .

-Hey sei ancora stanca?-mi chiede  Peeta

-no non sono affatto stanca-dico

-bene ,così possiamo andare a mangiare da Effie a cena ,ha detto che avrebbe cucinato lei ma io ho fatto lo stesso una torta ...-

-ci farai diventare tutti obbesi – gli dico io con un sorrisetto .

-nah che dici? !- ride lui spostandomi una ciocca di capelli dalla fronte e posandoci un bacio .

A quel contatto sospiro e mi accuccio di più contro di lui . Ho bisogno di lui, del suo calore,

a quel punto noto il libro che stava sfogliando ,-Hey questo è il nostro libro !-

-si , mi sono divertito molto a farlo ...e poi ho imparato un sacco di cose -

-sai potremmo scriverne un altro-dico io a un tratto

-si , mi sembra un ottima idea ,ma di che parlerebbe .?-

Parlerebbe di ciò che vale la pena ricordare ...o meglio di coloro -delle persone che abbiamo incontrato e perso in questi anni -

lui sorride triste e mi bacia una lacrima .

-è un ottima idea Kat.-sussurra

-grazie-

-possiamo iniziare domani ...-

-ma domani non dovremmo andare in paese ?-chiedo io con un sorriisetto

-perchè?-dice innarcando le sopracciglia

-Peeta Mellark te lo sei già dimenticato ? Sbaglio o ieri mi hai chiesto di vivere insieme ? E chi era quello che sta notte era sveglio a progettare casa nostra?-

-vuoi dire che dovremmo andare a chiedere il permesso in municipio per la costruzione? -chiede  pensandoci

-si chiedere il permesso ,trovare i muratori ,consegnare il progetto e vedere se va bene...dove la vorresti cotruire ?-

-io avevo pensato nel posto appena qua vicino ,sempre al Villaggio Vincitori ma si ...in uno di quegli spazzi che non sono ancora stati occupati , quello qua vicino.-

-d'accordo .-

-è ora . -dice lui guardando il tramonto che si è quasi consumato-di andare da Effie -

ma perchè devo andare da Effie? ,che pizza ! Sto tanto bene qua !

Peeta si veste in bagno e io in camera ...mmm...c'è qualche cosa che non va in me . Perchè solo al pensiero di Peeta .di la. nudo. che si veste .... :P : D : O : o____ :X : 3 ( in rapida successione tutte le espressioni di Katniss quando pensa a Peeta.di la. nudo. che si veste .)

Katniss svegliati! Non fissare la porta del bagno in questo modo ! Sembri una Portofila .

Ho lo stomaco in subbuglio ma mi costringo a pensare che sia colpa di tutto ciò che ho mangiato a pranzo ...rapidamente mi costringo a pensare a qualcos' altro ...ma cosa? Emmm... paperelle ? NO . Niente paperelle ... emmm...lo spazzolino da denti! SI ! La cosa meno eccitante di questo universo !

Mi asciugo la bava e mi vesto in fretta con un vestitino bianco .che caldo che fa... 

-Katniss sei vestita ?-chiede Peeta dal bagno .

Perchè sono così orribile ?! Non mi si può guardae senza vestiti ? Una voce nella mia testa mi insulta ma io la ignoro .

-si – dico

Peeta esce e io mi sciolgo ,ha una maglietta nera con sopra una felpa grigia e Jeans larghi ...e il suo solito sorriso timido . Dio santo gli salterei addosso. adesso .

-Katniss sei arrossita -dice lui con un mezzo sorriso

-ah ...ah si ..,ehh sarà....il caldo! Si ! Fa mooolto caldo qua ! Beh ..andiamo? -dico fiondandomi fuori dalla porta della camera .

-metti la giacca che piove-dice Peeta scendendo le scale con più calma .

-ma se non c'è una nuvola ! -

-si ma stanno per arrivare potrebbe piovere !- dice lui calmo

-non mi va di portare la giacca sento caldo! -oddio sembro una bambina

in effetti però sento molto caldo !

-Katniss...-mi ammonisce lui

-andiamo Peeta siamo a due passi di distanza non ci bagneremo !-

lui sospira poi da un ultima occhiata al cielo e mi apre la porta -ok andiamo -

Raggiungiamo la casa in due secondi e Effie ci viene incotro .-Oh cari questa casa è veramente stupenda !-

-oh ...emm...grazie -

-forza accomodatevi -mi sembra strano venire trattata da ospite in casa mia .

-Effie sembra tutto straordinario -dice Peeta entrando in sala dove è tutto imbandito e dove Haymitch molto più soprammobile che uomo che mostra ogni piatto come farebbe una modella di Capitol City e mi fa ridere .

-Haymitch finiscila di fare il cretino -lo ammonisce Effie lui le fa una smorfia appena si gira .

Non so perchè a non posso fare a meno di guardare Haymitch con una certa ammirazione ,so che Effie non è interesata a Peeta e che Peeta mi ama ma non posso fare a meno di provare un certo fastidio ogni volta che lo tocca .lui è mio . È meglio che lo capisca in fretta prima che io esploda .

MIO. MIO. SOLO MIO.

Chiaro?

Ma quando Haymitch la prende in giro non posso fare a meno di sorridere ,in fondo non sono solo io la matta possessiva, magari pure Haymitch è...è....oddio HAYMITCH è GELOSO DI EFFIE ?!?!

ahhh....ora capisco mooolte cose...

ma io non sono gelosa di Peeta .

''Ceeeerto Katniss come nooo.''...dice la voce nella mia testa

-è vero !-

"idiota" dice la voce

forse sono solo un pochettino gelosa . Forse.

Sento Peeta irrigidirsi al mio fianco dopo che ho riso all'ennesima battuta di Haymitch .

Mi volto e lo guardo ,sembra teso ma gli altri non se ne accorgono ...starà avendo un flashback ?no ...i suoi ochi sono Azzorri come il cielo .

Gli prendo una mano e la stringo tra le mie mentre lui si rilassa contro lo schienale della sedia mentre comincio a massaggiarla e accarezzarla .

E mi rilasso anche io .

La cena trascorre tranquilla e quando è il momento di andarcene ci accorgiamo che fuori piove

-...nooo Peeta non ti preoccupare ,non ci sono nuvole non ci serve l'ombrello non sta per piovere , dai siamo a due passi che vuoi che succeda ?-dice Scimmiottandomi e facendo ridere Haymitch

-ops-dico io . Peeta non m sembra molto contento , mi lancia uno sguardo esasperato poi si toglie la felpa e me la fa indossare sopra il mio leggero vestitino bianco . rimanendo solo con la maglia nera . Lo voglio , lo amo .

Peeta sospira mi prende la mano e corre fuori insieme a me . A fatica riesce a aprire la porta e entriamo tutti e due .

Sono FRACICA . Okok lo ammetto aveva raggione Peeta .

il mio vestito bianco che ormai è diventato trasparente mi si è appiccicato alla pelle e anche la sua maglietta è appiccicata a suo torace in un modo che non lascia molto all' immaginazione .

Ci guardiamo ansimanti per qualche secondo e poi... in realtà non so chi abbia preso l'iniziativa so solo che siamo appiccicati ,bagnati e continuiatmo a mangiarci a vicenda ,mi prende in braccio mentre io mi fiondo sul suo collo ,pensavo mi portasse in camera ma mi ritrovo sdragliata ulla morbida mochete rossa del salotto davanti al camino acceso che ci riscalda con il suo tepore .

Continuiamo a baciarci fino a che non mi viene voglia di strappargli la maglietta la prendo per il bordo e gliela tolgo gli carezzo il petto e lui sospira gettando la testa all'indietro .

Gli bacio le cicatrici ,i pettorali e tutto ciò che riesco a raggiungere fino al punto appena un centimetro sopra la sua cintura ,.

Lui mi toglie la felpa e mi bacia il collo le braccia percorrendo una linea nvisibile dal mio orecchio alla scollatura del mio regiseno.metre io mi occupo di levargli la cintura e sbottonargli i pantaloni . Odio i bottoni. Divento tutta rossa quando mi scappa un gemito perchè Peeta ha appena ragginto il mio seno . Sento gi sfioramento delle sue mani ...è così leggero ,così delicato .

Mi toglie il vestito finalmente e lo sento annaspare . -Kat ...sei ..sei bellissima- dice

io mi apro in un sorriso enorme ,arrossisco e lo faccio rotolare in modo che adesso sia io sopra di lui .

Gli bacio il petto sfiornadolo con dita delicate e gli mordicchio il lobo dell'orecchio riesco subito a togliergli i pantaloni gli bacio la pelle appena sopra l'elastico delle mutande tracciando il contorno co la lingua ( non mi chiedete dove ho preso il coraggio ) ,appena lo sento gemere riporto le mie labbra sulle sue baciandolo con intensità .

Sento qualche cosa di duro contro la mia coscia e qualche cosa mi attorcigliale viscere , perchè è vero che la cosa mi spaventa ma sono sicura che lo voglio fare solo con lui e voglio che succeda ora ,qui ...sul tappeto .

Si riporta sopra di me e mente mi bacia mi dice – Se ti faccio male dimmelo che smetto subito -

io gli sorrido e lo bacio .

Peeta mi slaccia il reggiseno e si concede qualche minuto per sfiorare ,baciare i miei capezzoli laciandomi in una dolce tortura .

Quando gli afferro i capelli per attirarlo pi più a me si solleva e mi lascia un altro bacio sulle labbra per poi andare a tracciare una scia di baci alle mia bocca passando tra i miei seni poi sul mio ventre fino ad arrivare all' elastico delle mie mutandine che scosta mano a mano che scopre un altro pezzo di pelle da baciare ,sento la sua lingua muoversu su di me dentro di me e non capisco più niente sto per impazzire ,sto realmente per impazzire .... non ce la faccio più ,non so co'è ma sono sicura che se continua così non resisterò a lungo io gli carezzo i capelli -Peet....ah ...Peeta ti prego – sussurro

lui ride e mi bacia ,e continua a baciarmi quando entra in me sento tanto dolore mentre il mio corpo si allarga pian piano...delicatamente ... continua a baciarmi mentre io gli infilo le dita tra i capelli attirandolo a me ,come è possiile ? Il dolore è sparito lasciando spazio al piacere mentre lui aumenta sempre di più il ritmo spalanco gli occhi e prendo un gran respiro. questa che respiro è aria nuova .

Lo sento toccare sempre nuovi punti...mi fa impazzire .

Poi scoppia dentro di me ,un piacere talmente grande che credo di non riuscire a contenerlo tutto,ance Peeta credo abbia raggiunto il culmine perchè si lascia andare sopra di me e riprende fiato .

Mi da un bacio sulla fronte mentre è ancora dentro di me e mi sposta ciocche di capelli dalla fronte sudata delicatamente ,cercando tracce del mio dolore ma io non sto provando dolore solo una completa e assurda felicità è un senzo di appagante soddisfazione .si gira appena e prende la coperta che ho lasciato li qualche ora prima, coprendomi .

Io sorrido ,sorrido come non ho mai sorriso quando si porta di fianco a me ,anche io mi sdraio di fianco in modo da guardarlo ...non dice niente ...miracolo ! Ma non servono parole ora . Gli lascio un bacio a stampo sulle labbra ,gli concedo un altro dei miei sorrisi e poi mi stringo a lui affondando il viso sul suo petto perchè ora che gli dono stata così vicina mi sembra impossibile riallontanarmi e l'ultima cosa che sento è lui che mi circonda con le sue forti braccia .


*Peeta entra in scena *
NON Uccidete la scrittrice che ha creato la Katniss dolce e amorevole ...
*la scrittrice esce dal suo nascondiglio*
Hey hey hey!!! come butta frutta?  che ve ne pare ? non uccidetemi non volevo scrivere niente di male ... recensite per favore ...ho bisogno di sapere che non mi odiate ...:P il prox capitolo è pronto ma non lo so se mi uscirà dalla mia testolina quello dopo ancora ....perchèèèè in questi prossimi due giorni di scuola hanno intenzione di uccidermi brutalmente ...quindi unitevi alla folla inferocita e recensite !!!
Grazie a tutti un Bisoux enoooorme
cià

 

 

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Capitolo 10
*** non ho idee per il titolo !mente vuota come il mio astuccio ***


ATTENZIOOOOOONE!!!!! FANNO ROBA PURE QUA!!!!!

Mi sveglio sentendo il calore del sole su di me ,sento un leggero dolore ovattato al centro della mia intimità ,mi concendo un sospiro che si va a infrangere i capelli chiari di Peeta . Lo sento sospirare . La conapevolezza della sera precedente arrva dolce facendomi sorridere e arrossire . PErcepisco tutto la coperta su di me il braccio di Peeta sul mio fianco i suoi capelli scompigliati che mi solleticano il seno nudo rimasto scoperto dalla coperta . Vorrei preparargli la colazione ma solo il pensiero di svegliarlo mi terrorizza ,non voglio che getti ombra su questo momento di pace ,non voglio che si svegli senza trovarmi accanto a se . Non voglio che si senta in colpa .di che cosa poi? Di niente naturalmente solo che conoscendolo si farà chissà quali film mentali sul fatto che mi ha fatto del male ieri ,il che è vero ma era un dolore sopportabile e voluto è l'unico dolore che riproverei volentieri se ce ne fosse bisogno.

Sto così bene qui per terra ,nuda sul tappeto cn Peeta che dorme con la testa sulla mia pancia appena sotto al mio seno .

Gl sfioro leggermente i capelli che si confondono con i raggi del sole e respiro ,voglio tenere questo momento impresso a fuoco nella mia mente voglio che sia sempre lì a ricordarmi del ragazzo del pane ,di quanto mi ama,di quanto lo amo . Sempre.

Prendo un altro bel respiro ,si . C'è decisamente un aria nuova .

Mi accorgo che una leggera carezza che sta solleticando il mio fianco e sorrido guardando i suoi occhi tremolare e poi aprirsi tanto... i sui grandi occhi azzurri .

-Hey -dice alzandomi quel tanto che basta per baciarmi dolcemente sulle labbra per poi tornare a premere il suo viso sulla mia pancia nuda .

-hey -rispondo carezzadogli i capelli ,e in quel timido sospiro ritrovo quella dolcezza che usavo solo con Prim .

-come stai ? Va tutto bene ?-chiede d'un tratto scrutando i miei occhi.

-benissimo -

-incubi ?-

-nemmeno l'ombra -

-eee...-

lo zitto con un bacio .

E poi un altro ...

e poi un altro ... ci ritroviamo a rotolare sul pavimento nudi fino a che dalla sua bocca raggiunge il mio collo ,poi passa al mio ventre e intanto la mia intimità che già sa cosa aspettarsi sembra non vedere l'ora e uno strano calore arrivare fino a giù . Le mie mani si stringono sui soi capelli e dopo che ha fnito di assaggarmi sopra e dentro riporta la bocca sulla mia che colgo l'opportunità e rotolo a terra finendo sopra di lui ,la sua erezione è ben visibile e pulsante e a questo punto mi viene un idea ...scivolo fino a giù fino a toccare con le labbra la sua intimità ,gli bacio le cosce avvicinandomi piano lo sento ansimare e sussurrare il mio nome e un fiotto di orgoglio si fa strada dentro di me dandomi la forza di baciargli l'intimità prima piano poi sempre più veloce fino a quando non sento -Kat ...Kat ...ti prego- io sorrido e mi posiziono sopra di lui ,stavolta sono io a portare e dopo quache minuto gemiamo entrambi e io cado sfinita sopra di lui .

-Kat...-mi chiama dopo qalche minuto

-si?-dico poggiando un gomito per squadrarlo meglio

-Ti amo -dice sorridendo

-ti amo anche io ,-rispondo e poi mi guardo in giro siamo ancora in salotto solo che adesso il fuoco è spento

-e mi piace anche questo salotto – dico

lui ride -mh...io qui ci gioco a scacchi con Haymitch a volte ...perdo sempre ma ora è sicuro non vincerò mai ,continuerò a ripensare a sta notte ...e a stamattina . eh...oh meno male che c'è anche lo studio, la cucina, la camera, da letto, la stanza dei dipinti... per giocare senza essere distratti ...-dice sovrappensiero

io sorrido maliziosa – ah si eh...ci sono tante stanze in questa casa ...toccherà farci una capatina ...-

lui spalanca gli occhi -sei forse stata pagata da Haymitch ?-

-no ma non si sa mai- dico sorridendo e alzandomi

lui mi guarda dall'alto in basso e io provo una punta di vergogna ma è davvero minuscola . Prendo la felpa grigia di Peeta e la indosso mi sta enorme ...mi copre un pò sotto il sedere .

-come sto? -chiedo

-benissimo ma ti preferivo prima -dice facendomi ridacchiare ...

-si lo immagino -replico inginocchiandomi accanto a lui e lasciandogli un bacio sulle labbra .

-Peeta? - chiamo

-mh?-

-immagino che tu non mi voglia costringere a preparare la colazione vero? Perchè non so se troveresti tutti i tuoi attrezzi in ordine alfabetico dopo...o se ritroveresti la cucina .-

Peeta scatta in piedi e si infila mutande e pantaloni dirigendosi in cucina ...

io lo seguo zampettante senza mai togliere gli occhi dalla sua schiena nuda e muscolosa .

Mentre lui cucina io mi arrampico su una delle sedie più alte .

Lo ossevo cucinare i silenzio ....benedettissimo silenzio.... mentre entra nel suo mondo .

Dopo qualche minuto vengo ridestata da una voce fin troppo familiare .

-O mio Dio!!!!-urla Haymitch vedendoci in abbigliamento un pò casual io scatto e mi nascondo dietro a Peeta che ha appena alzato gli occhi dall'impasto e che tra i due è il più coperto.

-Haymitch ma bussare mai?! -urlo io

-ci abbiamo provato ma non avete isposto pensavamo fosse accaduto qualche cosa -dice Effie che solo adesso mi accorgo della sua presenza accanto al mentore . Non starà indugindo troppo sul petto del MIO ragazzo la capitolina .?

-beh ormai il danno è fatto volete fare colazione? -dice Peeta

-colazione ?ragazzo è mezzogiorno e mezza è quasi ora di pranzo ! -

-oh ...emmm...non ce ne eravamo resi conto ...emmm...volete pranzare con qualche dolce ? -dice Peeta

-io ci stò -dice Haymitch

-anche io -

io che sono nascosta dietro a Peeta e che sono stata dimenticata da tutti a quanto pare ,mi porgo un quesito ...come farò a pranzare sanza mutande ?

Gli tiro leggermente i Jeans per attirare la sua attensione .- peeta devo andare a cambiarmi ...-

-emmm...ok...ti presto un grembiule ?- si se lo sogna che io mi metti quel coso ... in effetti vedermi con indosso solo il grembiule con cui sforna i dolci e cucina il pane deve essere il massimo delle fantasie erotiche di Peeta ...

Katniss ma che pensi ?! Dice quella stupida voce dentro la mia testa che sembra alquanto sconvolta dal mio pensiero oltraggioso .

-no ci penso io -dico

poi mi rivolgo ai due che sono ancora sull'uscio .-potreste chiudere gli occhi ?-

-ma certo dolcezza ! -dice e si coprono entrambi gli occhi .

Quando mi volto noto che anche Peeta ha gli occhi chiusi .gli do un pizzicotto dicendogli all' orecchio -tu aprili -lui sorride e mi osserva mentre io sgattaiolo di sopra per vestirmi .

Mi vesto alla velocità della luce con una maglietta e un paio di Jeans e scendendo acchiappo anche una maglietta per Peeta .

Quando scendo ,pettinata e vesita sono ancora tutti la ,Effie e Haymitch chiacchierano a banco seduti sulle grandi sedie e Peeta cucina .

-metti questa -dico porgendogli la maglia

lui sorride -perchè ?-

-perchè nessuna che non sia io può guardarti ,toccarti o fare quello che stavamo facendo prima con te – dico con il sorriso più angelico che riesco a tirare fuori ma la minaccia è palese ...

almeno spero.. oh beh se vogliono una dimostrazione la prima oca che si avvicina a Peeta gli spiaccico il naso contro il cranio !

Katniss controllati! Dice la vocina nella mia testa sempre più oltraggiata

che palle ho Effie anche dentro la testa ...

Peeta ride mi bacia la fronte e si infila la maglietta .Ottima scelta .

-perchè non possiamo andare in salone Peeta ? Queste sedie non sono così comode ...-dice Effie

io arrossisco ,lui arrossisce e dopo uno sguardo d'intesa io mi fiondo fuori dalla ucina diretta in salone dove i nostri vestiti giacciono a terra a ricordare la sera prima ...veloce come un fulmine li raccolgo e volo in bagno talmente veloce che non credo nemmeno che mi abbiano visto passare li stendo in cantina e metto a lavare la biancheria . Mi fa un pò effetto vedere i vestiti di Peeta stesi ma non più di tanto ,insomma l'ho appena visto nudo dovrà passare un bel pò di tempo prima che qualche cosa mi sconvolga al livello di peeta nudo (in senzo positivo naturalmente).

Quando torno trovo Peeta e Haymitch che per passare il tempo giocano a schacchi mentre Effie sfoglia una rivista .

-Hey Katniss come va?- mi chiede Effie

io sono un pò confusa ...perchè me lo chiede ?-bene -

ecco con quel bene mi sono fregata perchè Effie comincia più che altro a parlare da sola e io mi limito ad annuire di tanto in tanto ma il mio sguardo è puntato su Peeta che non riesce a tenere lo sguardo ben ancorato sulla scacchiera ,i suoi begli occhi blu schizzano dal tappeto alla scacchiera velocemente e di tanto in tanto quando pensa che io non lo stia guardando mi scuadra.

-Scacco matto ,hai perso ,Peeta ma dove hai la testa oggi non c'è gusto ! Sei peggio del solito !.-

Peeta si lascia distrarre da il mio corpo che gli passa accanto diretto in cucina a prendere un bicchiere d'acqua per Effie .

Mi piace questa cosa ! Peeta non mi toglie gli occhi di dosso .! Mi lancio in una danza di vittoria nella mia testa .

Mentre ritorno seto Haymitch fare un grosso .-ahhh ho capito !!!.-

Peeta diventa tutto rosso e abbassa lo sguardo sulla scacchiera poi mi ricordo dei dolci ,se bruciasse qualche cos'altra cosa perchè lo distraggo penso che quando cucinerà mi legherebbe a una sedia .

LI salvo appena in tempo e spengo il forno .

-Il pranzo è ponto -dico

peeta alle mie parole salta in aria ,

-Kat ! I dolci ! Me li sono ....-

-tesoro calmo ...ci ho pensato io!-dico guardandolo stranita ,possibile che ogni volta che si parla di dolci va in escandescenze?

Lui mi bacia la guancia -grazie !- e poi scatta di la ...dai suoi pargoli.

alzo gli occhi al cielo , è davvero irrecuperabile ....

comincio a apparecchiare quando noto il sorrisetto di Haymitch

-che c'è?-chiedo scocciata

-da quando lo chiami tesoro?-

-io lo chiamo come mi pare e piace -

-Haymitch fatti gli affari tuoi -dice Effie

-era una domanda legittima ...allora l'avete fatto?-

-cosa? -chiedo

non si apetterà che glielo dica?!

E come cavolo ha fatto a scoprirlo lui che è talmente ubriaco che nemmeno i muri vede ?!?!

-andiamo dillo al tuo vecchio mentore!-

-non ci penso nemmeno !-

-dai!-

-Haymitch ho un coltello in mano . Non mi provocare.-

-hoho la ragazzadi fuoco è nervosetta ! -

-non sai quanto !!!-

-ahaha!!! non riesci a smettere di sorridere nemmeno quando urli!-

-fatti i fatti tuoi Haymitch !-

-ok ok ...prima o poi lo scoprirò però...-dce scuadrndo Peeta .

-ecco quando lo scoprirai fammelo sapere – dico io neutra perchè se Peeta si lascia scappare qualche cosa con Haymitch Io . Lo . Mordo. ( dire Uccido o anche solo pensare di dire uccido rivolto verso di Peeta è inconcepibile ...povero lui non ha fatto niente ,solo che ha la parola facile)

Peeta ci guarda leggermente spaventato come se avesse capito che è appena scoppiata una guerra e che lui è in pieno fuoco aperto .

-Peeta oggi dobbiamo andare in comune ti ricordi ? - chiedo cercando di sviare il discorso .

-Si Kat ,appena finito andiamo -

-ok-

-dove andate ?-

-al comune a chiedere il permesso per la nuova casa -

-posso venire con voi?- chiede Effie -vorrei chiedere se ci sono casa da comprare -

-Oh si certo ,certo che puoi venire !-dice Peeta

-benissimo !! -

-Va bene io rimarrò quà con la mia amica fedele -dice Haymitch indicando la bottiglia che ha lasciato sul tavolinetto del salotto.

-No Haymitch tu devi Venire ,ti devo far vedere una cosa – dice Effie alzando il naso

-non puoi mostrarmela quando torni?-dice Haymitch alzando il naso Effie Stile ...

-No non posso -

-perché?

-Perchè si Haymitch-

-uffa ...va bene-dice Haymitch

Ohoh ...qui qualche cosa mi puzza!

E non sono le ciambelle di Peeta ...o forse si?

Che è ques?

Ma non l'ho sentita solo io perchè Peeta si è risvegliato dal trans (stava guardando le mie labbra imbambolato) Dio come lo amo ! Dicevo... Peeta risvegliato s è fiondato in cucina facendo scattare tutti .

Seriamente deve imparare a muoversi in modo più aggraziato se non i vuole far prendere un infarto ...ogni volta perdo dieci anni di vita .

-Kaaaaatnisss- mi chiama

come di norma ...

-e ti pareva ?!- dico io alzandomi

appena arrivo in cucina mi a segno di venirgli più vinino ...-Peeta che c'è le ciambelle...? -

-sono vive grazie a Dio ,no io ti ho piamato per dirti due cose : la prima ...- si avvicina e mi bacia intensamente sulle labbra .poi si stacca .

-...e la seconda è : sbaglio o Effie e Haymitch si comportano in modo strano ?!-

-allora non sono paranoica !!! l'ho notato anche io! -

insomma dai!! per un pezzo così a me avrebbe tirato giù una marea di frecciatine ..o mi avrebbe tirato una bottiglia . É diventato un agnellino ...

-dici che ...? -

-non lo so ,ma sarebbe stupendo !-

-non durerebbe ...-sbuffo io

-oh andiamo Kat chi avrebbe mai scommesso su di noi ? Solo Haymitch l ' ha fatto , glielo dobbiamo -

-oh Peeta secondo me è molto meglio starcene tranquilli ...lascia fare a loro...-dico perchè mi sembra anche troppo entusiata ..non vorrei che preparasse una torta con la scritta " Effie ,Haymich ha una cotta per te . Che ne dici a te piace?" no ...Haymitch lo ammazzerebbe .

si imbroncia -ma io voglio fare qualche cosa ! -si lagna

-se proprio vuoi aiutarlo non comportarti come lui si comportava con noi ...-dico sorridendo

lui sospira guarda la stanza dove stanno Haymitch e Effie e poi di nuovo me .

-lascio stare ? -dice lui incerto

-lascia stare -dico io mettendogli una mano sulla spalla .

-okma voglio un bacio -dice incrociando le braccia sul petto come un bambino capriccioso.

Io sorrido lo prendo per la maglia e la tiro a me dicendo -tutti quelli che vuoi -e lo bacio mentre sorrido .

-ahah ! Io lo sapevo che si erano infrattati da qualche parte !-urla Haymitch comparendo sulla porta

IO LO UCCIDO QUEST'UOMO!!!

-Haymitch sparisci !-

-Okkk ma evitate di consumare qua per terra -

-i proveremo... ora fila-

Haymitch sparisce dierto alla porta e io sospiro ,finirò per ammazzarlo.





ALALALALALLALAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.....
sorry ma dovevo trovare un modo per attirare l attenzione ....:)))) Beeeeh !?!?!? che ve ne pare !? spero di essere stata all'altezza ....non lo so ,non sono tanto convinta vomunque ....si qui non succede molto ...cioè fanno roba pure qui maaaaa ,bababbabab vabbe !
si vede che ho la mente vuota !!!? beeene come state ? come siete stati questo giorno seza di me ?
REcensiteeee per Odino !!!!
Un budino carino a tutti voi
Cià

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Capitolo 11
*** SORPRESA! ***


 

 

 

Nel pomeriggio usciamo tutti insieme , e sembra che abbiamo tutti una testa enorme perchè non fanno altro altro che guardarci e bisbigliare ... che cosa avete da bisbigliare stupide creature pettegole!?

Stringo forte la mano di Peeta ,lui sembra rilassato tiene gli occhi bassi e ha le labbra increspate da un leggero sorriso ...

Arriviamo in municipio e mi sembra di aver staccato la spina entrata il quel posto. Sul serio !

Ricordo solo..."bla bla bla ...le mie condoglianze...bla bla bla ....progetto per la casa....bla bla bla ...modulo di richiesta ....bla bla bla ....progetto fattibile ...bla bla bla ...operai disponibili ....blabla bla ....attenta al gradino ....bla bl...

-ahy!-

-Katniss tutto bene ? - chiede Peeta venendo in mio soccorso e alzandomi prendendomi come una bambina .

-AHAHAHAHHA o mio Dio Ohhhh ....!!!!hahahah hai ...Hai visto che volo ?!?perchè non mi prendo mai una telecamera in quest momenti -

avete presente i cartoni animati quando si arrabbiano !? Tipo fumo dalle orecchie ,rossi in faccia e occhi che sparano lampi .? Ecco io adesso sono esattamente come l'oro .....

HAYMITCH Brutto St****bbeeeep f****beeep DI P****BEEEEEEP!!!!

Mi lancio contro Haymitch con la grazia di un macaco impazzito e l'unica cosa che lo salva è Peeta che mi tiene sollevata da dietro abbracciandomi per la vita mentre io scalcio e mi dimeno !!!

-Peeeta lascia che lo uccidi !!!!!lasciami!-

-Katniss calma!-

-PEETA SMETTILA DI DIRMI DI CALMARMI ! IO SONO CALMISSIMA!!!-

e mentre Haymitch mure dalle risate rotolandosi per terra e Io scalcio per liberarmi e ucciderlo (cosa che ritengo decisamente giusta ) Peeta urla nel tentativo di calmarsi e Effie comincia a dare calcietti nelle costole a Haymitch

-Haymitch insomma !!! che modi!-

il tutto sotto gli occhi scioccati dell'l'impiegato del municipio

Quando viene riportata la calma io e Peeta siamo sfiniti ,Haymitch ha le lacrime agli occhi e effie ha mal di gola.

Sospiro ,vorrei essere ovunque tranne che qui .

Prendo la mano a Peeta e mi poto sotto il suo braccio che mi stringe immediatamente è bellissimo.

C'è qualche cosa che mi disturba ...ma cosè ? Mmm...è Peeta e le sue labbra . Sono in crisi di astinenza credo perchè lo voglio . Voglio le sue labbra morbide ,mi costringo a resistere beandomi della sua vicinanza e del suo odore di Pane e cannella ma sento che no resisterò a lungo.

Nah ....

Katniss sei una ninfomane !!!

Fatti i cazzi tuoi stupida voce!!!

Effie ci guida sotto il sole cocente verso la stazione ...la stazione .?

Haymitch è sempre più curioso e irritante -è una mongolfiera?-

-no-risponde Effie annoiata

-è un canguro?-

-no-

-Whisky?-

-no-

-una casa-

-no-

-un elefante-

-no -

-una modella spagnola ?-

-no no e no Haymitch!!!!-

-arrivati alla stazione vengo sommersa dai flashback e anche Peeta è costretto a fermarsi .

Un flashback accidenti.

Peeta si stacca da me e fa qualche passo indietro si prende le braccia tra le mani stringendo ,apre gli occhi di scatto sono neri ma non completamente mi faccio più vicina prendendogliil volto tra le mani ,Peeta si accuccia a terra e il dolore che sta provando traspare da tutto ,dai suoi occhi dal suo volto teso dai suoi muscoli tesi ...non voglio vederlo così ,non voglio e non posso .

Mi avvicino lentamente e lui mi punta gli occhi neri addosso con uno sguardo repentino.

No.NONonononoononooo amore resta .resta con me .

-Katniss-nemmeno mi sono accorta che Effie e Haymitch stanno a qualche passo di distanza Effie è terrorizzata Haymitch invece è pronto a scattare .

Non devono intromettersi ,lui è mio ,mi ama risolveremo tutto .

-Peeta -chiamo con la voce più dolce che posso usare . Lui nel sentire la mia voce scatta si stringe ancora di più le braccia al petto e chiude gli occhi strizzandoli .

-Peeta guardami-sussurro lui mi punta gli occhi furiosi addosso .

-Peeta io ti amo ti amo ti prego torna da me ....io sono qui solo per te ,sempre e solo per te -

i suoi occhi sembrano riconoscermi ma poi scuote la testa e riprende a fissarmi con odio .

.Peeta ...

-Peeta sono io , mi dispiace così tanto per ciò che ti hanno fatto- ho la vista appannata sto piangendo ,comincio a gattonare goffamente e lentamente fino a lui.- se potessi prenderei il tuo posto ora , preferirei mille torture piuttosto che vederti in questo stato -

arrivo vicino al suo viso e al suo sguardo confuso – ti amo più della mia vita Peeta .- dico fissandolo negli occhi occhi azzurri stanchi spaventati e disperati .

-Kat...-

-shhhh....-sussurro io accogliendo la sua testa sul mio seno carezzandogli piano i capelli mentre lui si concede qualche singhiozzo e mi abbraccia forte .

É lui ,è qui,per me.

Lo aiuto ad alzarsi e una volta su lo bacio ,per lui ma anche per me perchè non vorrei che gli balzasse qualche strana idea in mente . Mante contorta la sua ,sia con che senza depistaggio .quindi meglio andare sul sicuro .

Riprendiamo a camminare senza dire una parola ma Peeta in quella sua testa sta pensando chissà cosa ...uffa ma ti pare che devo fare tutto io !?

-che stai architettando ?!- chiedo io sospettosa .

-niente Katniss..-

-dimmi la verità – dico fermandomi e puntando i piedi a terra . Se spera di potermi spostare si sbaglia .io non mi muovo e se i prova con la forza lo mordo . Tanto facile .

-Penso solo a quanto ti amo ,a quanto devo essere insopportabile ,a quanto sono sbagliato ,a quanto sono malato ,a quan...-Non è colpa mia la mia mano sembra avere vita propria ,gli arriva un cazzotto sul braccio- ...Hay ...Kat !!!- dice massaggiandosi il braccio .

-sei un idiota !-gli dico ....beh è più un urlo ma se lo merita .

-Come ?-

-ho detto che sei un idiota ! Perchè dici certe cose di te stesso ? -

-perchè è vero!- dice tristemente

-non è affatto vero t sei forte e io ti amo e ti resterò sempre appiccicata come una sardina !!!chiaro? Perchè ti amo e non provare mai più a dire di te stesso una cosa del genere !-

-ma Kat...-

-no niente ma . Ora chiediti scusa .-dico cominciando a camminare furiosamente lui mi sta dietro

-come scusa ?-

-chiediti scusa -

-dovrei chiedere scusa a me stesso ?-

-si tu ti sei offeso ora tu ti scusi -

-eh?perchè dovrei farlo-

-perchè se non lo fai ,per il prossimo mese tu vai in bianco -

-okokok mi scuso-

-di che non lo fai mai più-

-non lo faccio più – dice realmente spaventato

-ok-

-Kat...?-chiese esitante

-si ?-

-ti amo-

io gli sorrido scuoto la testa e gli prendo la mano.

-Beh?- chiede Haymitch quando arriviamo alla stazione .

Effie si avvicina a un inserviente e chiede -sono Effie Trinket ciò che aspettavo è arrivato ? -

-si glielo porto.-

torna dopo qualche secondo con una enorme cosa quandrata posizionata su un carrellino per portarla più facilmente e coperta da un telo .

Ci scambiamo un occhiata di intesa e poi Effie trilla .- su togli il telo !!!-

-ok-dice Haymitch si avvicina e con un movimento secco scopre quella che si rivela essere una gabbia enorme piena di ....Oche.

Oche?

Oche!!!!HAHHAHAHAH!!!

-Oche ? -diciamo io ,Haymitch e Peeta insieme .

-Buon compleanno in anticipo Haymitch !!!-trilla Effie

Haymitch sbianca ,Peeta f un fischio di apprezzamento e io mi getto a terra e comincio a ridere rotolandomi a terra .

-ma...ma ...sono Oche.-dice Haymitch incredulo .

-si Haymitch questo lo abbiamo appurato -

-Effie perchè mi hai regalato delle oche ?-

-beh non sapevo che regalarti ...-

-quindi hai pensato bene di regalarmi un esercito di Oche -

-HAHAHAHAHAHA!!!!-

-si haha ridi ragazza in fiamme ridi pure .Addestrerò le mie Oche e le farò diventare il mio plotone personale ,saranno delle oche da guardia e da assalto e la mia prima vittima sarai te !-

io non replico perchè ogni volta che apro bocca comincio a ridere .

Haymitch sbuffa .

-oh andiamo non sarà così male – dice Peeta sulla strada er il ritorno .

-si si – lo liquida Haymitch facendomi scappare una risata camuffata da colpo di tosse .

Quando torniamo troviamo nel giardino d Haymitch una recinsione e degli scatoloni pieni di mangime per Oche .

Liberiamo le oche e una ce ne scappa è un oca scura che corre veloce ma Peeta riesce ad acchiapparla in tempo ricevendo un morso tra le dita .

-che caratterino -commenta Peeta

-già una simile testa dura ce l'ha solo Katniss-dice Haymitch facendomi una smorfia ma poi si illumina -ecco il primo nome !!! Katniss ! -

l'oca Katniss viene regittata nella recinsione e viene subito affiancata da un altra oca che inciampe nel tentativo di stargli dietro -e Peeta .- dice Haymitch guardando l'oca rialzarsi .

Peeta mi affianca e mi passa un braccio attorno alle spalle ,io mi stringo a lui respirando il suo profumo .

-andiamo a casa ?-mi chiede

-si...si andiamo a casa -.

 

 

CIAO ! hey carini Kat e Peeta eh? e le oche !!? vi piasa l'idea ? eh? eh? EEEEHHH macarena! spero di riuscire ad aggiornare domani . spero .
CIAAAAO TRIBUTI ah e sorry per eventuali errori
BISOUX

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Capitolo 12
*** buon compleanno Haymitch ***


 

Mi sveglio nel letto di Peeta ,per la prima volta.... e si sta davvero bene, nudi, qui sotto con un ragazzo fantastico a fianco.

-Kat-dice cercando di distrarmi dalle sue labbra .

-mh?-non ci riesce... a malapena lo sento....hehe.!

-dovremmo alzarci lo sai-

che guastafeste!!!

-altri cinque minuti -

-lo hai detto cinque minuti fa -

-uffa -

-devo fare la torta -dice cercando di uscire dal letto .io mi aggrappo stile Koala se vuole andarsene dovrà portarmi con se .

-Kat,lasciami andare ...ti preparo la colazione ,focaccine al formaggio!-

-ok-

-hey non credevo sarebbe stato così facile -

-deluso ?-

-un pò -dice infilandosi la maglietta io approfitto della sua cechità per alzarmi sul letto e circondargli il collo con le braccia ,il suo sguardo vaga per tutto il mio corpo .

-stai tentando di sedurmi ? -chiede innarcando un sopracciglio

-perchè?- Chiedo maliziosa – sei seducibile ?-

-no – dice baciandomi la punta del naso -sono fidanzato -ammicca e poi sparisce dalla porta prima che possa tirargli un cuscino o saltargli di nuovo addosso .

Uffa io mi stavo divertendo . Ma in effetti un Peeta frettoloso è insopportabile .

Sospiro e mi lascio cadere santemente sul letto mi vesto con un paio di Jeans e una camicia a quadri rossi ,lasciandola un pò sbottonata sul davanti e lascio i capelli sciolti .

Peeta impazzirà . Almeno spero ....oddio .

Scendo di sotto nervosa ,e se non reaggisce minimamnte? ...mmm...

appena mi vede apre la bocca e lacia cadere il cucchiaio che aveva in mano .

SIIII Altro che Pietrificus Totalus! Fate spazio a katniss la bomba del sesso !!!

non starai esagerando ? dice la voce nella mia testa

Asssssssolutamente no.

Invasata .

Petulante

superficiale

scocciatrice .

Faccio finta di niente e prendo un bicchiere riempiendolo di latte .

Due braccia forti mi avvolgono da dietro e le sue labbra mi baciano il collo .

-non sei seducibile eh?-dico beffarda

-assolutamente no . Non vedo altro che te -

io rido .

Peeta mi gira e mi bacia intensamente portando le sue braccia a stringermi ,sono parte di lui .

 

Mezzora dopo...

 

 

-accidenti Kat ,dove sta la mia camicia ? -chiede Peeta agitato rovistando nell'armadio .

Io mi lascio cadere sui cuscini... solo qualche minuto fa ho toccato il paradiso e ora sono all'inferno.

Si Peeta è decisamente insopportabile quando è frettoloso .

-lascia ci penso io ,tu va di sotto a controllare che sia tutto apposto -

-ho già controllato -dice lui.

-sicuro di non voler ricontrollare ?-

lui ci pensa per due secondi poi scatta giù.

Io sorrido ,è facile .

Trovo la camicia di Peeta ,in due secondi e gliela porto prima che vada nel panico .

Io mi metto un paio di Jeans e una camicia e lascio i capelli sciolti .tanto per far contento Peeta .

Quando scendo trovo Peeta che sta ri -ispezionando tutto ciò che ha cucinato ...che basterebbe per tutto il distretto . Uff...mangerò avanzi per settimane ...

-Eccoti la camicia – dico porgendogliela

-grazie Kat ,dove era? L'ho cercata dappertutto!-

-hai provato nell'armadio?-

-come c' è finita la camicia nell'armadio?-

-si ...in effetti sembra strano anche a me- perchè di solito le camice si tengono appese al lampadario o in forno ...si chissà come mi è venuta l'idea di cercarla nel armadio .

-kat ? Come ti sembra ? Dice accennando alla tavola imbandita-

-Peeta è bellissima sei un genio -

-sul serio ? Non lo dici solo per farmi piacere ?-io sbuffo

-no non lo dico solo per farti piacere – dico aggiustandogli la cravatta storta .

-non ti sembra che ti sia vesito un pò troppo elegante ?-dico guardandolo .

-Perchè ? Non ti piaccio vestito così?-chiede guardandosi

-Oh no .si che mi piaci .sei bellissimo tesoro ,davvero ma non ti sembra di avere esagerato ?-

se si veste così elegante anche io mi devo vestire elegante e non mi va . Primo non credo che con un vestito possa indossare delle scarpe sportive se non voglio far prendere un colpo a Effie e ritrovarmela distesa sul pavimento della cucina . Secondo: indossando un vestito non riesco a dare i calci con la dovuta forza a Haymitch .

Terzo ....non mi va di mettere un vestito . Oh.

-No ho detto già a Haymitch che è un occasione elegante -dice lui tranquillo .

Sbuffo . Me le tira proprio fuori eh!? -lo so Peeta . Ma credi davvero che Haymitch si vestirà elegante ?-Ti prego non dirlo ,non dirlo ,non dirlo .

-si Kat sa che io ci tengo molto -l'ha detto . BOOOM ! May day may day!!! stiamo precipitando! stiamo precipitando .!

Kaboom.

MI trascino fino alla mia camera da letto e mi infilo un vestito arancione che arriva a mezza gamba mi pettino e mi trucco e mi infilo anche un paio di trampoli arancioni che mi fanno assomigliare vagamente a uno struzzo .

Quando scendo trovo Peeta a sistemare le ultime cose ma quando mi vede sussurra solo -Kat-

aprendo la bocca come un pesciolino tramortito .

Promemoria per il futuro : tenere a portata di mano una bomboletta a ossigeno .

Suonano alla porta e io vado ad aprire perchè Peeta non da segno di poter muoversi ,o respirare .

-Salve a tutti – trilla Effie trascinandosi dietro un Haymitch infilato a forza in un completo Beje .

-Hey dolcezza vuoi rimediare sa sera? - dice Haymitch

-Haymitch auguri un altro anno più vecchio ,più brutto , più acido e antipatico- dico candida

-Haymitch smetti di torturarti la cravatta -lo ammonisce Effie

-questo vestito non mi piace – si lagna lui , come ti capisco fratello mio !

-quello che avevi messo era troppo vecchio-

-ma prude - Amen  Hallelwia fratello!

-Il piccolo Haymitch fa i capricci ? - chiedo io sorridendo e lui in risposta mi fulmina .

-Ciao ragazzi ,auguri Haymitch-dice Peeta quando li accompagno in sala .

-hey ragazzo come mai la tua ragazza è così allegra? -chiede Haymitch squandrando il mio sorriso permanente.

-perchè ...boh.-

-mmm secondo me sta notte l'hai fatta divertire -dice Haymitch .

-Haymitch!-strilla Effie .

Io arrossisco è vero.Peeta sta notte mi ha fatto divertire due volte ...mh a pensarci sto perdendo un sacco di ore di sonno.

-è vero ,è vero .! -esclama Haymitch – guarda è arrossita !-dice indicandomi

-Peeta mi si accosta e mi abbraccia passandomi un braccio sulle spalle e dice -sei paranoico Haymitch.-

-sisi-dice Haymitch

Mangiamo e mangiamo e mangiamo e mangiamo fino a che non ci sentiamo scoppiare .

Praticamente passiamo tutto il pomerggio a mangiare e a chiacchierare fino a che non ci spostiamo sul divano ma io trascino Peeta lontano dal salotto con una scusa .

Per dare il mio regalo personale a Haymitch e per prendermi il mio di regalo .

Spingo Peeta contro la parete e gli assaggio voracemente le labbra , lui dischiude subito le labbra per permettere alla mia lingua di unirsi alla sua mentre insieme si accarezzano decise e a contempo dolci e finalmente felici di essere di nuovo insieme .

Sa di Pane... di pane e di vino... e io lo amo vorrei essere sempre con lui .

Non so quanto tempo passa ma appena mi stacco noto che è una buona mezzora che siamo qua ...si saranno chiesti dove siamo finiti ...

non immagino le battute ...ma invece appena torniamo in salone troviamo Effie e Haymitch distesi sul mio divano ....lo stesso divano dove ...mh no . I dispiace ma quel divano deve rimanere mio e di Peeta insomma io ci vivo qua non posso mica evitare il mio divano perchè Effie e Haymitch ci hanno consumato sopra ...così senza farmi notare da Peeta marco bene i miei passi verso il salone dove appena arrivo troco Effie e Haymitch molto accaldati ma almeno divisi .

Ho già la battuta pronta , la mia vendetta personale , ma appena apro bocca un occhiata di Peeta mi ferma ...sbuffo e mi accoccolo accanto a lui . Sta avendo una cattiva influenza su di me . Quando mai sono stata così buona io!? . Vabbè gli lascerò godere il momento per ora...



buon compleanno  Haymitch !!!!  Peperepeeee! bien bien sorry per il ritardo ma ho avuto solo un oretta per scrivere oggi ....mh  ....non voglio tornare a scuola!!! facciamo una manifestazione ! in quanto all'odio per i vestiti eleganti di Katniss concordo, Dio mio avete mai provato a mettere un vestito di lana a contatto con la pelle? cioè potrebbe essere un idea per un nuovo metodo di tortura!!! brrr ho i bribidabadibidi solo a pensarci ....beeene come vi sembra i capitolo ? noioso ? spero di no ! cioè non fate i timidi recensite ! recensite con passione ! con il corazon !!!!
cià tribw

 

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Capitolo 13
*** buon compleanno Haymitch !!! ***


 

Mi sveglio nel letto di Peeta ,per la prima volta.... e si sta davvero bene, nudi, qui sotto con un ragazzo fantastico a fianco.

-Kat-dice cercando di distrarmi dalle sue labbra .

-mh?-non ci riesce... a malapena lo sento....hehe.!

-dovremmo alzarci lo sai-

che guastafeste!!!

-altri cinque minuti -

-lo hai detto cinque minuti fa -

-uffa -

-devo fare la torta -dice cercando di uscire dal letto .io mi aggrappo stile Koala se vuole andarsene dovrà portarmi con se .

-Kat,lasciami andare ...ti preparo la colazione ,focaccine al formaggio!-

-ok-

-hey non credevo sarebbe stato così facile -

-deluso ?-

-un pò -dice infilandosi la maglietta io approfitto della sua cechità per alzarmi sul letto e circondargli il collo con le braccia ,il suo sguardo vaga per tutto il mio corpo .

-stai tentando di sedurmi ? -chiede innarcando un sopracciglio

-perchè?- Chiedo maliziosa – sei seducibile ?-

-no – dice baciandomi la punta del naso -sono fidanzato -ammicca e poi sparisce dalla porta prima che possa tirargli un cuscino o saltargli di nuovo addosso .

Uffa io mi stavo divertendo . Ma in effetti un Peeta frettoloso è insopportabile .

Sospiro e mi lascio cadere santemente sul letto mi vesto con un paio di Jeans e una camicia a quadri rossi ,lasciandola un pò sbottonata sul davanti e lascio i capelli sciolti .

Peeta impazzirà . Almeno spero ....oddio .

Scendo di sotto nervosa ,e se non reaggisce minimamnte? ...mmm...

appena mi vede apre la bocca e lacia cadere il cucchiaio che aveva in mano .

SIIII Altro che Pietrificus Totalus! Fate spazio a katniss la bomba del sesso !!!

non starai esagerando ? dice la voce nella mia testa

Asssssssolutamente no.

Invasata .

Petulante

superficiale

scocciatrice .

Faccio finta di niente e prendo un bicchiere riempiendolo di latte .

Due braccia forti mi avvolgono da dietro e le sue labbra mi baciano il collo .

-non sei seducibile eh?-dico beffarda

-assolutamente no . Non vedo altro che te -

io rido .

Peeta mi gira e mi bacia intensamente portando le sue braccia a stringermi ,sono parte di lui .

 

Mezzora dopo...

 

 

-accidenti Kat ,dove sta la mia camicia ? -chiede Peeta agitato rovistando nell'armadio .

Io mi lascio cadere sui cuscini... solo qualche minuto fa ho toccato il paradiso e ora sono all'inferno.

Si Peeta è decisamente insopportabile quando è frettoloso .

-lascia ci penso io ,tu va di sotto a controllare che sia tutto apposto -

-ho già controllato -dice lui.

-sicuro di non voler ricontrollare ?-

lui ci pensa per due secondi poi scatta giù.

Io sorrido ,è facile .

Trovo la camicia di Peeta ,in due secondi e gliela porto prima che vada nel panico .

Io mi metto un paio di Jeans e una camicia e lascio i capelli sciolti .tanto per far contento Peeta .

Quando scendo trovo Peeta che sta ri -ispezionando tutto ciò che ha cucinato ...che basterebbe per tutto il distretto . Uff...mangerò avanzi per settimane ...

-Eccoti la camicia – dico porgendogliela

-grazie Kat ,dove era? L'ho cercata dappertutto!-

-hai provato nell'armadio?-

-come c' è finita la camicia nell'armadio?-

-si ...in effetti sembra strano anche a me- perchè di solito le camice si tengono appese al lampadario o in forno ...si chissà come mi è venuta l'idea di cercarla nel armadio .

-kat ? Come ti sembra ? Dice accennando alla tavola imbandita-

-Peeta è bellissima sei un genio -

-sul serio ? Non lo dici solo per farmi piacere ?-io sbuffo

-no non lo dico solo per farti piacere – dico aggiustandogli la cravatta storta .

-non ti sembra che ti sia vesito un pò troppo elegante ?-dico guardandolo .

-Perchè ? Non ti piaccio vestito così?-chiede guardandosi

-Oh no .si che mi piaci .sei bellissimo tesoro ,davvero ma non ti sembra di avere esagerato ?-

se si veste così elegante anche io mi devo vestire elegante e non mi va . Primo non credo che con un vestito possa indossare delle scarpe sportive se non voglio far prendere un colpo a Effie e ritrovarmela distesa sul pavimento della cucina . Secondo: indossando un vestito non riesco a dare i calci con la dovuta forza a Haymitch .

Terzo ....non mi va di mettere un vestito . Oh.

-No ho detto già a Haymitch che è un occasione elegante -dice lui tranquillo .

Sbuffo . Me le tira proprio fuori eh!? -lo so Peeta . Ma credi davvero che Haymitch si vestirà elegante ?-Ti prego non dirlo ,non dirlo ,non dirlo .

-si Kat sa che io ci tengo molto -l'ha detto . BOOOM ! May day may day!!! stiamo precipitando! stiamo precipitando .!

Kaboom.

MI trascino fino alla mia camera da letto e mi infilo un vestito arancione che arriva a mezza gamba mi pettino e mi trucco e mi infilo anche un paio di trampoli arancioni che mi fanno assomigliare vagamente a uno struzzo .

Quando scendo trovo Peeta a sistemare le ultime cose ma quando mi vede sussurra solo -Kat-

aprendo la bocca come un pesciolino tramortito .

Promemoria per il futuro : tenere a portata di mano una bomboletta a ossigeno .

Suonano alla porta e io vado ad aprire perchè Peeta non da segno di poter muoversi ,o respirare .

-Salve a tutti – trilla Effie trascinandosi dietro un Haymitch infilato a forza in un completo Beje .

-Hey dolcezza vuoi rimediare sa sera? - dice Haymitch

-Haymitch auguri un altro anno più vecchio ,più brutto , più acido e antipatico- dico candida

-Haymitch smetti di torturarti la cravatta -lo ammonisce Effie

-questo vestito non mi piace – si lagna lui , come ti capisco fratello mio !

-quello che avevi messo era troppo vecchio-

-ma prude - Amen  Hallelwia fratello!

-Il piccolo Haymitch fa i capricci ? - chiedo io sorridendo e lui in risposta mi fulmina .

-Ciao ragazzi ,auguri Haymitch-dice Peeta quando li accompagno in sala .

-hey ragazzo come mai la tua ragazza è così allegra? -chiede Haymitch squandrando il mio sorriso permanente.

-perchè ...boh.-

-mmm secondo me sta notte l'hai fatta divertire -dice Haymitch .

-Haymitch!-strilla Effie .

Io arrossisco è vero.Peeta sta notte mi ha fatto divertire due volte ...mh a pensarci sto perdendo un sacco di ore di sonno.

-è vero ,è vero .! -esclama Haymitch – guarda è arrossita !-dice indicandomi

-Peeta mi si accosta e mi abbraccia passandomi un braccio sulle spalle e dice -sei paranoico Haymitch.-

-sisi-dice Haymitch

Mangiamo e mangiamo e mangiamo e mangiamo fino a che non ci sentiamo scoppiare .

Praticamente passiamo tutto il pomerggio a mangiare e a chiacchierare fino a che non ci spostiamo sul divano ma io trascino Peeta lontano dal salotto con una scusa .

Per dare il mio regalo personale a Haymitch e per prendermi il mio di regalo .

Spingo Peeta contro la parete e gli assaggio voracemente le labbra , lui dischiude subito le labbra per permettere alla mia lingua di unirsi alla sua mentre insieme si accarezzano decise e a contempo dolci e finalmente felici di essere di nuovo insieme .

Sa di Pane... di pane e di vino... e io lo amo vorrei essere sempre con lui .

Non so quanto tempo passa ma appena mi stacco noto che è una buona mezzora che siamo qua ...si saranno chiesti dove siamo finiti ...

non immagino le battute ...ma invece appena torniamo in salone troviamo Effie e Haymitch distesi sul mio divano ....lo stesso divano dove ...mh no . I dispiace ma quel divano deve rimanere mio e di Peeta insomma io ci vivo qua non posso mica evitare il mio divano perchè Effie e Haymitch ci hanno consumato sopra ...così senza farmi notare da Peeta marco bene i miei passi verso il salone dove appena arrivo troco Effie e Haymitch molto accaldati ma almeno divisi .

Ho già la battuta pronta , la mia vendetta personale , ma appena apro bocca un occhiata di Peeta mi ferma ...sbuffo e mi accoccolo accanto a lui . Sta avendo una cattiva influenza su di me . Quando mai sono stata così buona io!? . Vabbè gli lascerò godere il momento per ora...



buon compleanno  Haymitch !!!!  Peperepeeee! bien bien sorry per il ritardo ma ho avuto solo un oretta per scrivere oggi ....mh  ....non voglio tornare a scuola!!! facciamo una manifestazione ! in quanto all'odio per i vestiti eleganti di Katniss concordo, Dio mio avete mai provato a mettere un vestito di lana a contatto con la pelle? cioè potrebbe essere un idea per un nuovo metodo di tortura!!! brrr ho i bribidabadibidi solo a pensarci ....beeene come vi sembra i capitolo ? noioso ? spero di no ! cioè non fate i timidi recensite ! recensite con passione ! con il corazon !!!!
cià tribw

 

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Capitolo 14
*** Se corri senza guardare dove metti i piedi, prima o poi inciampi ***


 

Ti amerò oltre l'immaginabile

Il giorno dopo Peeta è stranamente nervoso.
Effie se n'è andata, non ha voluto nè me nè Peeta ad accompagnarla, solo Haymitch...si beh...questo mi avrebbe insospettito, se non li avessi beccati a pomicare sul mio divano la sera prima ...
Ma ora ho ben altro a cui pensare: 
Peeta nervoso mi spaventa di più del Peeta depistato e non mi piace ,non mi piace per niente, sta cucinando da ore .
Sospiro alzandomi dalla poltrona del soggiorno da dove lo stavo osservando, acciambellata come una chioccia ansiosa,gli vado incontro, ma non so bene cosa farò .
P
icchietto sulla sua spalla, attirando la sua attenzione-Dimmi cos'hai -
Sembra molto sorpreso in apparenza, ma non è così: Lui sa che io so che sta male.
-Cosa? Che dici Katniss?-chiede.

-è tutto il giorno che sei strano, sei nervoso qualche cosa ti preoccupa dimmi il perchè .-
Lui abbassa gli occhi e se prima potevo pensare di sbaglairmi ora sono sicura che qui c'è puzza di bruciato.
''Ti sei fatta la doccia sta mattina ragazza in fiamme?''
-No ma che dici Katniss ...va tutto bene – sussurra

Torna a impastare, tenendo gli occhi bassi. Mi fa venire la rabbia quando fa così! Perchè non mi parla !? È ovvio che c'è qualche cosa che non va, mi ha preso per una cretina ? Mi viene voglia di dargli una padellata in facca e chiedergli:" Beh Peeta? Va ancora tutto bene ?"
Magari centro io, magari si è stancato di me e ...Nah ...Peeta non si stancherabbe mai di me...vero?
Accidenti a te Peeta .
-Bugiardo -sibilo a voce bassissima
L
ui mi ha sentito- Kat...-sussurra quasi come una preghiera un lamento che dice " ti prego Katniss lascia stare'' Bene! Benissimo direi! Si !
Affronta tutto da solo stupido babbano !
Giro i tacchi e mi fiondo in camera mia...nostra veramente, indosso gli stivali e la giacca di mio padre, afferro l'arco e mi dirigo verso la porta, vedo a malapena Peeta che ha smesso di impastare e rimane impalato a guardarmi passare da dietro il bancone .
Andiamo bene ...
C
orro fino al bosco e sento le lacrime che mi scendono dagl occhi .
È strano litigare con Peeta così...niente urla, niente rabbia solo una completa e frustrante angoscia che mi prende dal profondo, se fosse stata una cosa stupida avremmo litigato, spaccato qualche piatto magari, più che altro li avrei rotti io, ma questa è una cosa grossa, una grossa più grande di lui, una cosa più grande di me, ma non può essere più grande di noi.
È impossibile.
Se non so come aiutarlo a che servo io ?
Mi viene da strapparmi i capelli .
Giro i tacchi e torno a passo di marcia di nuovo verso casa mia .
Guardo dalla finestra della casa che da sulla cucina e vedo Peeta chinato sul tavolo, i pugni chiusi sulla fronte mentre si tira leggermente i ricci.
Sospiro...deve dirmi che succede.
Entro in casa in silenzio e con passo felpato mi avvicino a Peeta toccandogli una spalla per avvertirlo della mia presenza .
Al mio tocco sento i suoi muscoli tendersi, mentre lui scatta all' indietro e vedendomi si morde il labbro inferiore.
Io sospiro e mi siedo sulle sue gambe, mentre lui chiude gli occhi e appoggia la sua fronte sulla mia, facendomi sentire tutto il suo profumo .
È bello stare così ... se non fosse per il fatto che non mi vuole parlare...ma almeno sa che gli resterò vicina ...beh, da adesso almeno si .
Porto la mia mano dietro la sua nuca e gli carezzo piano i corti riccioli biondi che vi crescono, lo sento sospirare e stringermi di più, appoggiando la sua testa sulla mia spalla .
Gli bacio piano i capelli che mi solleticano la guancia e comincio a cantare, non so neanche da quant'è che non canto e non so neanche perchè sto cantando, ma mi ritrovo a intonare quasi in un sussurro una canzone che cantavo a Prim, è una canzone dolce, ma dal ritmo serrato, sembra quasi che lo stia carezzando con la mia voce da quanto canto piano, ma so che lui mi sente .
Il mio respiro va a infrangersi contro i suoi capelli biondi, mentre ci si perdono anche le note .
Quando finisco di cantare rimaniamo ancora lì abbracciati, finchè lui non alza piano la testa e mi inchioda con quei suoi bellissimi occhi azzurri.
Mi sento sussurrare-Ti amo -.
Peeta fa un sorrisetto triste .-Anche io- risponde
Io torno ad accarezzargli i capelli dietro la nuca- Mi dispiace- gli sussurro
L
ui spalanca gli occhi e scuote la testa con foga per poi abbracciarmi .
Fuori comincia a infuriare il vento, sento il suo fischio tra le fronde degli alberi. Uno sbattere di finestra mi spaventa e spaventa anche lui, ma quello che mi spaventa ancora di più è il suo sguardo quando torno a guardarlo .
Nero, grande, ceco.
Mi alzo di scatto e mi do subito dell' idiota . Movimenti bruschi ...una cosa non dovevo fare!
N
on dovevo fare movimenti bruschi. Stupida, stupida Katniss.
Lo vedo alzarsi lentamente e venirmi incontro, ma non riesco a parlare ! Perchè non riesco a parlare?
-Che ci fai te qui !?- mi sussurra Peeta rabbioso.
-Peeta io ci abito qui !-
-Non è vero, questa è casa mia, come osi entrare in casa mia dopo quello che hai fatto?!.-
-Io non ho fatto niente ! Ricordati Peeta, ricorda chi sono davvero! Sono Katniss! Sono io!.-
-Lo vedo che sei tu brutta stronza!-Ah allora le cose stanno così é!? Bene, anche se non è colpa sua quello che dice, appena torna in se gli faccio un bello scherzo...
''Katniss ma sei scema !!!??? Pensa a Peeta!''
Oh si giusto.
-Peeta ti prego- ho smesso di indietreggiare e ora lui è a pochi centimetri da me, mi prende il polso e con un movimento velocissimo me lo porta dietro alle spalle .
Io mi rigiro in fretta e lui mi lascia andare facendomi cadere col sedere sul tappeto .
Sono spiazzata ma lui lo è più di me, i suoi occhi di nuovo azzurri, mi guardano con un misto di supplia di tristezza ,di paura e di rabbia ma non rivolta verso di me. Verso se stesso.
Scatta in un secondo fuori dalla porta e io gli sono subito dietro, entra in casa di Haymitch e si richiude la porta alle spalle .
-Peeta!Peeta! Haymitch apri questa porta! Peeta apri la porta! Apri la porta!-gli urlo prendendo la porta a calci e a pugni. La porta si apre di scatto e un Haymitch piuttosto sorpreso mi apre, facendosi subito da parte e indicando le scale con un dito. Mi ci fiondo subito e raggiungo la porta che ho appena visto chiudersi che deve essere la stanza degli ospiti di Haymitch e mi ci scaravento sopra nella speranza che si apra, ma è chiusa da dentro .
-Maledizione Peeta apri !-urlo prendendo a pugni la porta .
-Katniss vattene-dice lui.
-Non ci penso nemmeno -
-Em potrei sapere che succede ? -chiede Haymitch comparendo sulle scale .
Io lancio un occhiataccia alla porta che rimane chiusa e poi rispondo- Ha avuto un Flash, ma non mi sono fatta niente e poi è corso qui-
-Fatta niente ? Fatta niente !? Katniss eri a terra quando sono rinsavito non mentirmi!-dice la porta .
-Tu ! Stupido imbecille! Non mi hai fatto niente! Non ho nemmeno un segno!- urlo
-Non significa che non ti abbia fatto del male -
Se mai riuscirò ad aprire questa porta io lo ammazzo !
-Peeta perchè dovrei mentirti ?-che domanda stupida che ho fatto .
-Perchè mi ami e non vuoi che io mi senta in colpa- risponde subito Peeta. Ignoro Haymitch che alla parola "ami " ha spalancato gli occhi .
-Ma tu non ne hai colpa ! -
-Non è vero- io sbuffo e poi mi rivolgo a Haymitch -Hai per caso del tritolo ? -
-Ehh...no-
-Peccato-
-Kat vattene – dice Peeta
-Non ci penso nemmeno, io resto qua pure per giorni, fino a quando non uscirai. Mi hai sentito li dentro ? - chiedo.
-Katniss vattene non voglio più vederti . - Ah che male ...mi ha pugnalato, una fitta dolorosa mi squarcia il petto, so che lo dice solo per farmi andare via, ma non posso fare a meno di portarmi una mano al cuore, perchè quelle parole le ho sentite così tante volte nei miei peggiori incubi .

Faccio le scale facendo più rumore possibile, apro la porta e la richiudo sbattendola per poi ristrisciare di nuovo sulle scale verso la camera dove sta Peeta, mi accuccio contro la sua porta, tenendomi le gambe con le braccia .Haymitch se ne torna al piano di sotto con un mezzo sorriso .Non importa se lui non mi vuole, io ci sarò sempre 

 


Ecco qui un altro capitolo ...state calmi, volevo solo smuovere un pò le acque, torneranno vomitevoli prima che voi abbiate il tempo di dire "fucile Ak 44"
Se mi volete bene recensite, se avete letto la storia e vi è piaciuta recensite, se non vi è piaciuta recensite, se state respirando recensite, se siete tributi recensite !!!
ciàììììììììììì
-Sam

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Capitolo 15
*** vetri rotti ***


 

un rumore mi sveglia all'improvviso . Sento dei rumori provenire della stanza di Peeta : un vetro che si infrange ,un tonfo sordo un gemito ....

Allora le opsioni sono due : o sta avendo un altro episodio ,o sta ballando una macarena selvaggia .

In efetti non è la persona più aggraziata della terra .

Un altro tonfo ...ma che cavolo?!?

Oddio devo entrare subito .ora. In questo istante .

okok ...mh servono misure di emergenza ...ma non posso entrare ora non mi perdonerebbe mai ...

che paziensa che ci vuole .

Potrei ...mh ...allora potrei prendere una scala abbastanza alta e salirci sopra.

E dove la trovi una scala alta ? Chiede la voce nel mio cervello

hai mai visto una scala bassa ?

E va bene ,allora dove la trovi una scala .?

Nel mondo delle scale . Rispondo sarcastica

ah.ah senti Peeta ti ucciderà se entri mentre sai che sta avendo un episodio ...

questo lo so bene ma se non entro si farà male.

Aspetta almeno che si addormenti .

Odio questa stupida voce . Rimane comunque il fatto che io devo entrare perchè lui non mi aprirà mai ...

potrei trovare una scala da Thom o da qualcuno in paese .

Già mi vedo travestita di nero ,agile e veloce come un ombra che penetra nelle case e ruba le scale ..emm ...volevo dire prende in prestito .

A meno che ... Ma certo ! Che stupida che sono a non averci pensato prima !

Concordo . Dice la voce nella mia testa .

Sta zitta te .

Potrei salire sull'albero che cresce nel giardino di Haymitch e potrei arrampicarmi fino a su per poi entrare dalla finestra .

Scommetto che la finestra è aperta ,Peeta dorme sempre con la finestra aperta, anche a costo di morire congelato.

Corro a casa mia in un secondo senza fare rumore.

Preparo in fretta uno zaino con una coperta una maglia nuova e una felpa di Peeta poi ci infilo dentro il Kit di pronto soccorso e delle pinsette ,delle bende del disinfettante .afferro pure due panini dalla cucina e poi mi ritrovo nel giardino di Haymitch .

La luce è spenta e la camera silenziosa . Comincio a arrimpicarmi piano e senza fare rumore .

Quando arrivo davanti alla finestra della camera mi concedo qualche secondo non vedo Peeta ,dove è finito ? Entro nella camera con passo felpato e rimango di sasso .la camera è completamente distrutta ci sono vetri ovunque e le coperte sono strappate ...sento odore di senzo di colpa .

Stupido .

Evitando i vetri mi faccio avanti verso la porta ,la apro e tolgo la chiave mettendome in tasca .

Non voglio più rimanere fuori .

A un tratto lo vedo ,sta dormendo avvolto dall' ombra sembra che stia facendo un sogno tormentato .

Ha un braccio e le mani sanguinanti e noto solo ora che su qualche coperta c'è un segno rosso vivo .

Non posso svegliarlo potrebbe avere un altro attacco ,ma non posso neanche abbandonarlo all' incubo .

Mi inginocchio di fronte a lui e gli appoggio delicatamente le labbra sulle sue che sanno un pò di sangue , deve essersi morso troppo il labbro inferiore come fa sempre quando è nervoso .

Lo sento rabbrividire e rispondere al bacio tenendo gli occhi chiusi ma poi piano piano li apre come se fosse in un sogno .

-sto sognando vero ?- sussurra Peeta nella quiete della notte.

-no – dico io sulle sue labbra .

-come è possibile la porta era chiusa -

-la finestra – dico scostandomi e guardandolo meglio in faccia . Ha qualche taglio sul viso e la sua magletta è rotta.

Come fa a non avere freddo solo in maniche corte ?

Lo aiuto ad alzarsi e lo faccio sedere sul letto mentre lui continua a guardarmi.

-non dovresti essere qui- dice lui

-si invece , il mio posto è proprio qui- dico io rigida

-no Kat ...-

-zitto . Sono troppo arrabbiata con te per discutere di questo adesso- gli dico .

E scopro che è davvero così . Sono davvero arrabbiata con lui ma adesso non voglio pensarci , non dopo la paura che mi ha fatto prendere

Mi alzo e gli tolgo la maglietta a maniche corte che getto sul pavimento .

Gli controllo il taglio e a ogni sfioramento sento un brivido che mi percorre la schiena .

Pulisco delicatamente la ferita e la bendo senza guardarlo anche se percepisco il suo sguardo sul volto.

poi gli porgo la maglietta che gli ho portato e cerco di non fissare troppo a lungo il suo torace nudo ....

che bugiarda...

non lo sto fissando ...lo sto esaminando . In caso avesse qualche ferita sul torace sai comè....

Lui si infila la maglietta scompigliandosi i capelli .

-mi dispiace – sussurra lui con lo sguardo fisso sulle bende .

Io sospiro . Perchè fa così ?! Non resisto proprio e gli stampo un bacio sulla fronte facendogli alzare lo sguardo .

-giura che no lo rifarai mai più- dico incatenando i miei occhi ai suoi .

-lo giuro- dice lui .

Finisco di fasciargli le mani e gli passo la felpa carezzandogli piano i capelli lo porto a stendersi sul letto mentre lo copro con la coperta che ho portato . Vorrei dare una sistemata ma Peeta non mi lascia la mano costringendomi a sdraiarmi accanto a lui che appoggia la testa sulla mia pancia e si addormenta quasi subito ,gli carezzo piano i capelli mentre mi perdo a guardarlo ,quanto è vero che lo amo domani riuscirò ad arrabbiarmi con lui.




so sad questo capitolo:((( non mi piace avrei voluto scriverlo meglio ma boh , spero di essere riuscita a farvi ridere anche con questa sottospecie di capitolo .
bien bien .... se ti piace il capitolo e tu lo sai recensisci ,
se hai letto il capitolo e tu lo sai recensisci ,
se non ti piace il capitolo e tu lo sai e insultarmi tu vorrai
recensisci ,
recensisci,
recensiiiiiiii( e qui si rompono tutti i vetri )iiiiiisciiiiiiiiiiiiiiiii!!!!

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Capitolo 16
*** Delly dai capelli biondi va ... ***


 

 

Sono in piedi da un ora e faccio su e giù per la stanza . Ho spazzato i vetri rotti e ho campiato le coperte strappate mentre Peeta ancora dorme abbracciato al cuscino che ho usato io .

Mi ha spaventato a morte ieri sera . Credo proprio che gli farò una bella lavata di capo appena si sveglia ... e credo che accadrà presto perchè sta lentamente aprendo gli occhi .

Mi piazzo davanti a lui con le braccia incrociate e la espressione stile "professoressa quando sei alla lavagna e fai scena muta " ( credetemi ormai questa espressione mi è entrata nel cervello)

appena mi mette a fuoco accenna a un sorrisetto, non mi freghi bel musetto tu ora sarai interrogato...ehm volevo dire sgridato .

-amore buon...-tenta lui ma io lo interrompo .

-Tu !!!! essere immondo ! Hai idea di quanto mi sono preoccupata ieri sera !?-

-ah tu ti saresti preoccupata ?!! sei entrata quando avrei potuto essere sotto un episodio !-

-non dirmi che non dovevo farlo . Ti saresti potuto fare male !-

-no io non mi faccio male sei tu quella in pericolo -

-ah si certo io sono quella in pericolo ! Peeta stavi sanguinando quando ti ho trovato . SA-NGU-I-NA-NDO. Ed era sangue non succo di pomodoro . San-gue !!!-

-ho capito che era sangue ! Ma tu potevi morire !-

-Peeta falla finita non mi hai fatto niente -

-non è vero eri a terra – dice lui alzandosi dal letto .

-Ero a terra ma non mi sono fatta niente -

-e questo che vorrebbe dire che non sono pericoloso-

-tu non sei pericoloso Peeta -

-falla finita Kat . Sai che succederebbe se ti facessi del male? IO MORIREI . Perchè non lo capisci ! Perchè non lo capisci accidenti!?! -

-non mi fari mai del male ! -

-Ah no !? E all...-

non lo lascio finire . So che dovrei litigarci ma sul serio non riesco a non baciarlo con foga con foga e disperazione , come se domani dovessi morire , tutto ciò che voglio è stargli accanto .

Risponde al bacio con altrettanta foga mentre io mi siedo sulle sue ginocchia .

-io- lo bacio-ti- lo acio-amo-

-NO vi prego non sotto il mio tetto !!!- ops .

Mi stacco velocemente da Peeta e lo prendo per mano.

-ok ci vediamo a pranzo a casa nostra Haymitch ...- gli dico passandogli davanti e trascinandomi Peeta dietro.

-ok – sento rispondere a Haymitch .

Quando usciamo vediamo una figura davanti alla porta di casa nostra.

-Hey Delly- gli dice Peeta gioviale .

-Hey Peeta – dice lei aprendosi in un gran sorriso che si spegne appena mi vede .-ciao Katniss-dice mi semba fredda molto ...molto fredda ...che problemi ha?

-ciao Delly -le ripondo -ti serve qualche cosa ? - chiedo candida .

-sono venuta solo per vedere come stava Peeta , sono tornata oggi e volevo vedere come stavi -

-oh ehm bene ...si più o meno , vuoi entrare ? - chiede Peeta accennando alla porta .

-oh si grazie-dice lei .

Peeta si tasta le tasche dei pantaloni – o Dio le chiavi ..! Kat tesoro ...-

-si ce l'ho io – dico passando avanti a Delly che mi guarda come se volesse fulminarmi , e aprendo la porta , evidetemente la bionda non è molto contenta dei nostri progressi.

-fa come se fossi a casa tua – dico con un sorrisetto lasciandola entrare , .

Non è casa tua biondina chiaro ?! È casa mia .mia mia mia ....e di Peeta.

Peeta entra e va in cucina dicendo – Kat io preparo qualche cosa tu fa accomodare Delly -

-certo – La porto in salone dove la faccio accomodare su una poltrona .

Peeta torna quasi subito ,con un recipientre pieno dei dolcetti e muffin e uno pieno delle mie focaccine .

-focaccina ?- dice porgendo il recipiente a Delly e guadagnandosi un occhiataccia , Peeta si accorge di quello che ha appena fatto e del mio sguardo omicida e si irrigidisce ma il suo volto si distende sollevato quando Delly rifiuta le focaccine .

Peeta si siede accanto a me sul divano e passandomi un braccio sulle spalle mi porge il recipiente che io abbraccio possessiva cominciando a mangiare . Ieri non ho mangiato niente e nemmeno Peeta questo pensiero mi folgora e gli porgo una focaccina che lui afferra con la bocca ammiccando e facendomi ridere .

Quando Peeta finisce di masticare si rivolge verso Delly che ci sta studiando freddamente .

-quando sei arrivata Delly ? -chiede Peeta gentile .

-Oh da poco sono arrivata questa mattina presto e sono subito corsa qua mi sei mancato – dice Delly ammiccante . Ok ...cos'era quello ? Giuro che se quest' oca mi vuole rubbare il io ragazzo la ammazzo .Ho bisogno di una sega ,un coltello, il mio arco e....

-Mi sei mancata anche tu , cosa farai adesso? - ...tante tantissime frecce. Peeta attento a te .

-mh ...non lo so , pensavo di aprire una tavola calda con Sue ...-

-davvero? Sarebbe fantastico -risponde lui .

-si e stavo pensando ...ti va di venire a fare il pane da noi ? A cucinare un po? -

IO mi irrigidisco subito e Peeta se ne accorge e comincia a disegnare spirali leggere sul mio braccio .

Mi rilasso subito ,ma rimango comunque attenta .

-Ehm ...Delly non lo so ...devo pensarci e poi devo parlarne con Kat ...-

-Oh si certo ma Peeta non ti lasciar influenzare ,scegli solo ciò che vuoi .-

-io non lo influenzo – dico secca .

-Oh Katniss stai tranquilla non volevo offenderti – dice Delly .

Sento Peeta che mi stringe di più a se come per impedirmi di ucciderla ...mentre io valuto gli oggetti accuminati che si potrebbero utilizzare per decapitare Delly nella stanza.

-comunque Peeta ,sono così contenta di vederti , magari potremmo fare una cena o un pranzo insieme uno di questi giorni ....-

Peeta si illumina – si certo perchè non ti fermi a pranzo qua ?-

-Oh ok si va bene –

-Perfetto ma io devo cucinare ...ti dispiace aspettare un pò da sola ? Ci metto poco .-

-oh no figurati -

-ok allora – si gira verso di me – Kat dovrei andare a cambiarmi resti tu a fare compagnia a Delly?-

dice Peeta timoroso . Io sollevo un pò le sopracciglia e gli mostro uno dei miei più bei sorrisi sgembri.Già ho davanti agli occhi tutto ciò che potrei fare a Delly senza Peeta fra i piedi , potrei pizzicarla , decapitarla , morderla , legarla e tirargli quei bellissimi capelli biondi

.-Pessima idea vero ?- sussurra Peeta

-già- rispondo io

-non vi preoccupate per me ,posso rimanere da sola per un pò – dice Delly .

-Ok grazie Delly torniamo presto – dice Peeta spingendomi verso le scale .

Quando entriamo in camera lui si ferma -Kat cos' hai ? - chiede

-niente -rispondo , non voglio parlare di questo .

-non mentirmi ti si legge in faccia -

-non è vero sei paranoico – gli dico aprendo l'armadio e lanciandogli una maglia e una felpa.

-ah si ? A te sta antipatica Delly non è vero ?-

-cosa te lo fa pensare ? - chiedo sarcastica

-Oh per favore non hai fatto che figurartela senza capelli da quando è comparsa , vero? -

-può essere- rispondo mentre lui ricompare dalla maglietta che si è appena sfilato .

-Non capisco perchè? è una così cara ragazza -

-si carissima ...- dico sarcastica cercando qualcosa di molto corto e attillato per torturare un pò Peeta .

-o mio Dio- dice a un tratto Peeta fissandomi con un mezzo sorriso .

-che c'è ?!-chiedo seccata .

Lui si apre in un sorriso enorme e comincia uno strano balletto intonando a tormentone la frase – TUU mi ami,mi trovi bello seeei gelooosa ...-

io arrossisco e sbuffo -non dire assurdità Peeta -

-non dico assurdità ma pure verità – dice abbracciandomi per i fianchi .

-Ahah ...ok non sarà il caso di tornare da Miss. Capelli perfetti ? Io mi devo vestire.-

-OH andiamo ...non dirmi che ti vergogni -

-no che non mi vergogno ma se tu continui a rompere non troverò mai qualche cosa da mettere . -

-Kat?-

-mh?-

-ti amo tanto - io alzo lo sguardo e trovo i suoi occhi che mi osservano adoranti .

Mi posa dolcemente le sue labbra sulle mie .- Peeta ?- sussurro sulle sue labbra

-mh?

-io non sono gelosa -

lui ride sulle mie labbra e sussurra – si che lo sei -

no non lo sono .

Si che lo sei

no

si

falla finita

pfui

-ok forse lo sono ma poco -dico io pizzicandogli il sedere .

Peeta si stacca e esce aggrazziatamente dalla stanza atteggiandosi come una principessa o una ballerina dicendo – io sono la bellissima farfalla che è riuscita a far ingelosire Katniss Everdeen – io rido e gli lancio un cuscino che lui mi rilancia .- muoviti Kat non riesco a stare troppo senza di te .-

io arrossisco e mi fiondo verso l'armadio dove prendo il vestito bianco che avevo la sera che l'abbiamo fatto la prima volta e la felpa di Peeta grande e calda .

Quando scendo trovo Delly seduta su una delle sedie davanti al bancone in cucina intenta a parlare con Peeta e a osservarlo cucinare .

Quando mi vede vestita con la felpa di Peeta si irrigidisce .hehe non sai che abbiamo a fatto in questa felpa . Trovo anche Haymitch al tavolo .- Hey dolcezza-

Peeta si volta e mi vede e arrossisce tutto . Io sorrido compiaciuta e mi metto a preparare l'insalata accanto a Peeta che quando è sicuro che Delly non ci stia ascoltando mi sussurra all'orecchio -giochi sporco -

o sorrido -in guerra e in amore tutto è concesso ....e questi sono tempi un pò di tutti e due-

( cit. Harry Potter i doni della morte ) dico lasciando che i miei occhi gli scivolino addosso .

Mi rigiro e ricomincio a tagliare l'insalata .sento un bacio sulla tempia e sorrido senza alzare lo sguardo .

-Blea siete disgustosi ....- dice Haymitch . Alzo lo sguardo e trovo sia Haymitch che Delly che ci fissano .

-fatti i fatti tuoi Haymitch – dico acida

-mhhh ...non hai preso niente dalla dolcezza del tuo ragazzo . Oh a certo lei è dolce solo e sempre con lui -

-a proposito di baci Haymitch ....-dico con un sorrisetto .

-Kaaaat ....- mi dice Peeta ammonitore

-uffa-

-visto ? Con lui sei sempre dolce – dice Haymitch con una risata

-senti un pò ...- comincio io andando verso di lui ma Peeta mi tiene stretta per la felpa .

-Kat niente risse in casa -dice Peeta

-ma mi istiga -dico indicandolo .

-niente risse – ripete lui . Baciandomi la testa ..io sbuffo , e va bene ma appena Haymitch mette un piede fuori casa è fritto.

Katniss forse dovresti andare a un corso per gestire la rabbia ...

ma non rompere tu

apri i chakra .....innnnspira ...e esssspira....

ma che....?

innnnspira ed essssssspira ....

sisi

e mentre nella mia testa la mia coscenza si da allo Yoga ,sento Delly che si rivolge a Peeta .

-Peeta ti andrebbe se dopo pranzo andassimo solo io e te a fare una passeggiata in paese ?-

-emmm....non...non lo so Delly ...non penso di potere .-dice guardandomi

poi esitante chiede -posso? -

-perchè devi chiederlo a lei ? Chiede Delly

io gli faccio uno dei miei classici sorrsi assassini e mi sento muovere stretta al  fianco di Peeta.

-Ehm biondina ...io non la provocherei è pericolosa ...-dice Haymitch metà preoccupato metà divertito .

-tu puoi fare quello che ti pare – dico brusca a Peeta staccandomi dal suo fianco .

Peeta salta come un sergente e si rivolge a Delly – mi dispiace Delly non posso -

-oh....ok -

-non sei costretto a farlo per me ...-dico a Peeta

-non lo faccio per te – mente spudoratamente .

ma un sorrisino mi increspa subito le labbra .

E vedo Haymitch scuotere la testa sorridendo .

Ci mettiamo seduti a tavola mentre io faccio avanti e indietro per portare le portate .

Ho calcolato 15 modi per uccidere Delly . Non vorrei essere così gelosa probabilmente Peeta mi ucciderebbe se torcessi un capelli alla biondina .

Sospiro . Faccio schifo lei non mi ha fatto niente e io sto qui a insultarla .

Come non ha fatto niente ?! Ci sta chiaramente provando con Peeta!

Nah forse è solo una mia impressione , magari sono paranoica ...

Delly tutto sommato...

Katniss Katniss guarda ! Guarda! Gli sta toccando un braccio ! Gli sta toccando un braccio ! UUUUIIII UUUUIIII allarme ! ALLARME!!!

delly sta sussurrando qualcosa a Peeta che ha lo sguardo fisso avanti a se e un mezzo sorriso sulle labbra .

Quello che mi da fastidio è che lui sembra così a suo agio con lei ,non si accorge minimamente della tenzione che hanno i miei movimenti o delle scosse elettriche che mi escono dalle orecchie ,manco fossi Pikatchu !

Sembra così sereno e rilassato , lo è anche con me ? Ha anche con me quello sguardo pacato e tranquillo ? Lo ha mai avuto ? Magari si sta ricordando tutte le cose belle e divertenti che hanno fatto insieme . Sembra che lei sappia tutto di lui ...o almeno si comporta come se lo sapesse ,come se non ci fosse altra persona al mondo che lo capisse meglio ,come se io fossi una cosa che è costretta a sopportare per un pò senza considerarmi una vera minaccia , come d'altronde deve aver fatto quando Peeta aveva delle ragazze ...magari lo spera ,magari ne è sicura ,magari è così ...come se io fossi soltanto acqua che scivola e non lascia traccia su una roccia solo un altro intoppo da lasciar passare prima che lui si accorga he lei le muore dietro ...

sento un rumore di vetri rotti e quasi subito qualcosa mi cola come miele sulla mano sento male e qualche fitta più acut in alcuni punti .

Vedo Peeta alzare lo sguardo allarmato ,alzarsi di scatto e venire accanto a me .

-accidenti che stretta -commenta Haymitch

-sta zitto Haymitch -risponde secco Peeta

io mi porto subito una mano in grambo per non rovinare il cibo ma vicino al mio piatto giacciono i pezzi di vetro e qalche goccia del mio sangue ha macchiato la tovaglia .

Lei lo ama. Glielo dirà . Sceglierà lei . Non penso a nient altro ,non riesco a pensare a nient altro ,me lo ripeto come un Mantra ,mi si è fissato nella testa queto pensiero . Credo di aere l'espressione vota perchè vedo il volto di Peeta senza vederlo davvero , ne sentirlo , tutto mi appare ovattato .

Vedendo che non rispondo Peeta si agita ancora di più .

-Kat !? Kat!!! rispondi ,tesoro che è successo ?! - dice Peeta carezzandomi il viso con una mano .

-Peeta ...-dico in un sussurro risvegliandomi dal mio torpore -...mi dispiace per il tuo pranzo -

sento una lacrima che scende lentamente sulla mia guancia -mi dispiace- sussurro di nuovo ma questa volta non è per il pranzo . È per il fatto che per una volta lui stava bene ,ricordando tutti i bei momenti con Delly e io ho rovinato tutto . L'ho rifatto preoccupare . Sono un egoista .

E lui lo capisce, cioè ha capito che il secondo mi dispiace è riferito a qualcos'altro .

-non dispiacerti è stato un incidente .-dice lui scrutando ansioso il mio sguardo che però non riesce a guardarlo negli occhi .

-Ragazzo forse noi è meglio che ce ne andiamo – dice Haymitch

-se volete potete restare – dice Peeta però sta guardando me e la mia mano insanguinata .

-non preoccuparti ci vediamo Peeta-

Haymitch esce seguito da Delly e Peeta mi guarda ansioso .

-Parlami Katniss-dice


bien che finale triste vabboh sono di poche parole oggi perchè c'è un canguro in camera mia ...ciao ah recensite eeeeeee

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Capitolo 17
*** Gelosia ***




 

CaY CaY ...l'ammmoreeee  sprizza gioioso ! i'm so Hippy ! cmnq quì il ratings è un pò rosso quindi attenzione al più divertente dei peccati capitali .....si.... mi riferisco alla gola:)))



 

Mi luccicano gli occhi ne sono sicura perchè sento le lacrime che non accennano a smettere di sgorgare come pioggia dal cielo plumbeo dei miei occhi .

Mi sento così vuota ,senza forze...

Peeta corre a prendere delle pinzette ,si china accanto a me e comincia a togliere le schegge di vetro dalla mia mano.

-Kat ...?-sussurra lui facendomi alzare lo sguardo sul suo volto. -Kat che è successo ? -

-lei ti vuole.- sussurro lasciando che il mio sguardo vaghi nel vuoto.

-lei chi?-dice Peeta sorpreso.

Io sbuffo,come fa a non vederlo ? Sarebbe stato più evidente solo se Delly fosse salita sul tavolo intonandogli una ballata d'amore... ma magari anche con un cartello al collo grosso come un transatlantico con scritto sopra " PEETA TU MI PIACI SESSUALMENTE PARLANDO"a caratteri cubitali non avrebbe capito.

-Delly Peeta!!! DELLY ! Tu gli piaci ! E lei è perfetta , con quella faccetta candida e innocente e la sua camminata da angioletto, i suoi capelli biondi sempre perfetti e in ordine , é perfetta ! In più è buona quanto te ...e sicuramente lei riuscirebbe con un grosso impegno anche a meritarti ma io no, non ce la farò mai . Sono un completo disastro!-

Peeta ha la faccia piuttosto sbalordita -ma...Kat che dici ? Lei è solo un amica. -

-forse per te è così ma di sicuro non per lei.- dico secca.

-per questo hai spaccato un bicchiere ? - chiede con un mezzo sorriso che non fa che aumentare la mia voglia di dargli una capocciata.

-non l'ho fatto apposta è stato un incidente- dico abbassando lo sguardo.

-lo so,sembravi veramente dispiaciuta come se avessi per sbaglio fatto esplodere la cucina.-

-è che ... tu sembravi così tranquillo con lei mentre le parlavi , così sereno ...così felice...-

-non è lei quella che mi rende felice . In effetti erano cose felici quelle a cui stavo pensando ma non sono i mei ricordi o la presenza di Delly che mi ha reso felice in quel modo. La consapevolezza che tu mi ami , che sei nella mia stessa stanza e che ...beh ...che sei anche gelosa . Questo è quello che mi rende felice . -

io alzo gli occhi al cielo-sei felice perchè sono gelosa?-

-è una sensazione piuttosto piacevole devo dire..-

seee....piacevolissima...

Peeta mi fascia la mano delicatamente e quando finisce ci poggia un bacio sopra .

-ecco qua- dice con un mezzo sorriso .

Io gli sorrido e scendo dalla sedia mettendomi in ginocchio davanti a lui che m guarda spaesato .

Gli poggio le mani sul collo e lo bacio lentamente e profondamente . Lo vedo chiudere gli occhi lentamente e gemere contro le mie labbra .

Si porta sopra di me lentamente tenendomi stretta con un braccio e portando l'altro a sostenerci entrambi mentre mi sdraia sl pavimento,ora lui è a cavalcioni sopra di me tenendosi sollevato leggermente per non pesarmi addosso .

Le mie mani, dal suo collo, salgono fino a i suoi capelli biondi e setosi e le mie dita giocano con le ciocche più corte sulla nuca .

Le sue labbra mi sfiorano il collo baciandomelo con lentezza estenuante. Lo sento succhiare di più nel punto tra il collo e la spalla. Un altro succhiotto...non so cos'è che lo diverte di più farli o vedermi che mi arrabbio perchè non riesco a coprirli.

Le mie mani dai suoi capelli scivolano all'orlo della sua maglietta e gliela sfilano.

Rimango qualche secondo a osservarlo dopo che gli ho tolto la maglietta ,ha le labbra rosse per i troppi baci , i capelli biondi scompigliati e gli occhi accesi per il desiderio ....poi se ci mettiamo che è pure mezzo nudo è bellissimo.

Mi fa togliere la felpa e il vestito mentre io mi occupo dei suoi pantaloni .

Mi abbraccia stretta e mi bacia l'incavo tra i seni per poi slacciare il reggiseno e cominciare ad assaggiarmi lentamente scende tracciando una scia di baci attraverso il mio ventre arriva alla mia intimità che viene baciata dentro e fuori facendomi perdere la cognizione di quello che succede attorno a me ,potrebbe esserci anche Haymitch e il suo esercito di oche a guardarci e io non me ne accorgerei .

Peeta entra in me dolcemente prima per poi aumentare il ritmo senza mai smettere di baciarmi .

Quando gemiamo insieme abbandonandoci l'uno a l'altra io gli poggio la testa sul petto ascoltando il rumore più bello di tutti ,il rumore del suo cuore che batte . Lo stesso cuore che mi ha fatto quel brutto scherzo nell'arena.

Il ricordo è quasi doloroso ,ricordo tutto di quegli istanti ,la paura soprattutto la paura che lui fosse realmente morto ..se non ci fosse stato Finnik ...

scuoto la testa nella speranza di liberarmi da quei pensieri e mi asciugo velocemente una lacrima .

Peeta se ne accorge e il suo sguardo diventa tutto a un tratto terrorizzato -Kat !? Katniss che succede ? Perchè piangi ? Ti ho fatto ..-

-no ...-dico io in un sussurro- ...non mi hai fatto male ! - dico con enfesi .

-e allora perchè piangi ? -sussurra lui sfiorandomi leggermente con le dita la guancia umida .

-brutti ricordi ...-dico ma lui fa uno sguardo confuso -...non so come farei senza di te- spiego per poi posargli un bacio sul petto nel punto dove il suo cuore batte.

Il suo sguardo diviene comprensivo – Oh Kat ...non mi perderai . È tutto finito . Ti rimarrò sempre accanto – sussurra per poi stringermi a se.

 

Qualche ora dopo io sto leggendo un libro in giardino e di tanto in tanto osservo Peeta che con lo sguardo illuminato e eccitato sta gesticolando come un matto di fronte al capo – mastro che costruirà la mia nuova casa . Sono entrambi in piedi di fronte a un tavolino sul quale sono posati i progetti ,la cartina della casa , le informazioni sul terreno eccetera ...

L'uomo indossa un caschetto giallo e guarda Peeta trà l'ammirato , il curioso e il divertito .

Beh in effetti è piuttosto divertente , quando ha dovuto illustrare i suoi progetti sul salone ha fatto una giravolta su se stesso ed è quasi inciampato e ogni volta che deve mostrare la posizione del , camino del forno o dell'angolo cottura indica come se gli oggetti fossero già lì .

Il capo-masto annuisce e sorride .

Haymitch ha dato da mangiare alle oche e ora le sta ricontando per poi rientrare i casa.

Mi ri-immergo nel mio libro ma dopo qualche minuto una voce mi fa alzare la testa di scatto.

-Katniss sai dov'è Peeta ? - è Delly si è cambiata e pettinata indossa un grazioso abito celeste come il colore dei suoi ochi e i capelli le ricadono morbidi e setosi sulle spalle ha un sorriso angelisìco che sembra brillare di luce propria .

Mi lascio sfuggire una smorfia e gli indico il punto dove sta il mio ragazzo .

-grazie -trilla per poi dirigersi saltellante verso di lui .

Mi costringo a restare ferma e calma con il naso nel mio libro mentre Delly conversa amabilmente con Peeta.

"andiamo dagli un pò di fiducia ...lui ti ama ...."

"questo lo so"

Haymitch con in mano un oca mi si avvicina.

-sai dovresti seriamente fare un corso per la rabbia -dice lui beffardo.

-cosa vorresti dire ?-

-dal tuo sguardo mi sorprendo che la testa di quella ragazza sia ancora attaccata al suo collo-

-si vero? Anche io -

-tieni-dice Haymitch porgendomi l'oca

-che ci dovrei fare ? -

-ti distrai un pò questa non è un oca qualsiasi , questa è Peeta-

-uff...se la tengo te ne vai?- chiedo seccata

  • si se la tieni me ne vado, ma non la fare scappare-

-ok.-sbuffo poggiando il libro a terra e prendendo L'oca tra le braccia che si accoccola sulle mie gambe incrociate e poggia la testa sul mio ginocchio.

Io gli carezzo distrattamente la testa mentre mi perdo nei miei pensieri.

-Kat-mi ridesta la voce di Peeta -tutto a posto ?- chiede

-si non preoccuparti -

dico alzandomi e facendo starnazzare Peeta indispettito.

-Peeta sta buono- dico

-ma io non ho fatto niente -dice Peeta alzando lievemente le sopracciglia.

Io rido-non te Peeta ,l'oca Peeta-

-mhh...ci si può confondere ...-mormora Peeta

-si in effetti ti devo confessare che quando lo facevamo e dicevo"Peeta" mi stavo riferendo all'oca.-

-ahhh capisco , quindi mi tradisci con un oca- dice Peeta falsamente sconvolto .

-non avrei voluto che lo venissi a sapere così – dico tranquilla.

-Bene Kat ora anche io ho qualcuno di qui essere geloso – dice incrociando le braccia sul petto .

Io rido e mi sporgo per baciarlo -d'accordo ti riserverò un posto speciale-dico sulle sue labbra.

Lui sorride -non chiedo altro-

continuiamo a scambiarci lievi baci con l'oca Peeta tra di noi che dopo un pò si stufa e becca Peeta sulla mano -Ahy , a quanto pare anche lui è geloso-

-io direi che deve tornare dalla sua Katniss-dico io riposando Peeta nella gabbia dove viene subito affiancato dall'oca che porta il mio nome .

-non si può separare Peeta e Katniss-sussurra Peeta abbracciandomi da dietro.

-nessuno ci riuscirebbe,tanti ci hanno provato e tanti hanno fallito- dico io appoggiandomi al suo petto e strofinando dolcemente la mia guancia contro la sua.


carramba tributi come state ? bene ? Male? così così?così cosa? okok baaaaaaaaaaaaaaaasta spero vi piaccia questo nuovo capitolo e spero che continuate a recensire perchè quando recensite il mio piccolo cuoricino palpita <3 che cuore<3 tanto fluff e tanto sexxx in questo capitolo ....siamo un pò pervy oggi ...hehehe
è la primavera non ci posso fare niente <3
tanto love 4 U
cià

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Capitolo 18
*** al lavoro Peeta ! sù sù ! ***


 

 

Sono sdraiata sul letto disfatto con i pantaloncini corti e una t-shirt rossa mentre guardo il soffitto abbastanza contrariata . Stupido soffitto.

"che ti ha fatto il soffitto?"

"esiste, proprio come te"

"ok miss.acidità"

Peeta mi gira attorno alla ricerca di una sua maglietta bianca a maniche corte ,indossa dei Jeans larghi e sbiaditi.

-ma perchè !?-

Peeta si ferma e mi lancia uno sguardo esasperato-te l'ho detto Kat più gente c'è meglio è , e poi Thom mi ha chiesto di dargli una mano non potevo rifiutarmi e poi è anche una cosa bella che io aiuti a costruire la casa in cui vivremo,no?-

-uffa ma starai via tanto tempo !!-dico rotolando sulla bancia .

-nah che dici sarò sempre qui vicino ...-sento un leggero bacio sulla testa.

-e io che faccio mentre tu lavori ? -mugugno contro le coperte.

-che ne dici di andare a caccia?-

-si ma...-

-Kat la mia cinta ? - dice lui rovistando in un cassetto.

-nei pantaloni di ieri – dico-

-di sotto ? - chiede infilandosi la maglietta bianca .

-si- beh a volte capita che non raggiungiamo la camera da letto ..che vi devo dire ? Siamo molto impulsivi.

Peeta si lancia correndo per le scale e io o seguo più lentamente.

Sono passate due settimane dal giorno in cui Peeta ha mostrato al capo-costruttore i progetti per la casa e i muratori hanno iniziato subito a scavare le fondamenta e da oggi dovrebbero cominciare a innalzare le mura ...o roba del genere...vai a capire che significa...

-aha!-dice Peeta trionfante sfilando la cinta dai pantaloni e tentando di infilanrsela.

-lascia faccio io ,hai saltato un passante-dico avvicinandomi a Peeta e armeggiando con la sua cinta .

-sei molto più brava di me – dice Peeta osservandomi con un mezzo sorriso.

-Ho una certa esperienza nel combattere con le cinte .soprattutto le tue. - dico stringendola e tirandolo verso di me .

Lo bacio e poi lo lascio andare .

Lui mi sorride e si fionda verso la porta con me che gli cammino a fianco.quando ha raggiunto la porta si gira mi prende il viso tra le mani e mi bacia intensamente poi si stacca e mi poggia un bacio sulla fronte.

-andrà tutto bene- sussurra.

-immagino che dovrò abituarmi- dico abbassando lo sguardo.

Lui sorride e mi solleva il viso con due dita.-ti amo-sussurra.

-anche io.- apro la porta e lascio che esca inghiottito dalla luce del sole.

E mo ...? che faccio ?

Mi siedo a fare colazione e qualche cosa salta agile sul tavolo della cucina . Ranuncolo.

Sono secoli che non vedo quella sottospecie di palla di pelo, è davvero una creatura diabolica,guarda chè muso sadico e crudele e dispettoso.

"è solo un gatto Katniss, non la reincarnazione di Snow"

"e tu che ne sai ?"

-sei tornato, che hai combinato tutto questo tempo?" ranuncolo miagola e guarda famelico le mie focaccine.

-Hai fame?Vieni che ti d'ho da mangiare- scendo dalla sedia e gli metto in un piattino gli avanzi della carne di ieri.

Osservo Ranuncolo mangiare ,mentre mastico una focaccina.

-ti piace vero?-

"dove pensi sia stato?"

" ma che ne so io?! Mi hai percaso visto pedinare questo gatto?"

"senti dolcezza non te la prendere con me se stai impazzendo"

"io non sto affatto impazzendo"

"ah no? Stai parlando con la voce che hai in testa e con ranuncolo"

"Oh sta zitta ..."

è vero le mie ultime conversazioni non sono state mlto normali ...e Peeta è via da dieci minuti , alla fine della giornata starò parlando con l'attaccapanni .

" oh che bello"

"zitta te"

Mi alzo e mi metto ai fornelli, devo preparare il pranzo a Peeta .

Decido di cucinare una delle poche cose che so fare senza mandare in orbita la cucina.

La frittata.

Ci vuole poco e gli preparo dei panini al formaggio e frittata e carne. Infilo nel recipiente trasparente i panini,tre focaccine al formaggio,un muffin e una mela già lavata,sbucciata e tagliata. Ci infilo anche uno stuzzicadenti per non prendere la mela con le mani sporche e prendo anche una bottiglia d'acqua.

Spero che gli piaccia...

manca ancora un ora all'ora di pranzo perchiò mi dedico un pò a pulire la casa e a sistemare tutti i vestiti, che Peetalascia in giro per la nostra camera da letto.

Mi stupisco della capacità di Peeta di lanciare i vestiti nei luoghi più strani. Sotto il letto, sotto il materasso,sopra l'armadio....bah....

quando ho finito mi preparo per andare a cacciare, mi metto gli stivali e la giacca di mio padre afferro l'arco e faccio giusto in tempo a intrecciare i miei capelli nella solita treccia che sento un uomo gridare da fuori- pausa pranzo!!!-

afferro il pranzo di Peeta ed esco di casa.

Il sole è cocente e fa molto caldo, non mi sorprendo di vedere tutti i nuratori in canottiera o senza maglietta,ma solo uno mi fa arrossire, c'è anche qualche moglie che ha portato il pranzo al marito.

Qualche ragazza che porta il pranzo al padre.

Osservano tutte di sottecchi Peeta che per me lì è il più bello di tutti, con i capelli spettinati senza maglietta e tutto sudato. Quando mi vede si apre in un sorriso enorme e io aumento un pò l'andatura per raggiungerlo e gettargli le braccia al collo e poi baciarlo.

Lui rimane un attimo stupito ma poi mi stringe anche lui- cosè tutto quest'affetto ?-

-un piccolo accorgimento per rimanere sempre tra i tuoi pensieri-

-non hai bisogno di accorgimenti tu sei sempre tra i miei pensieri.-

-ed è anche un piccolo promemoria per queste ochette che ti guardano estasiate-

-ehh lo so la mia esagerata bellazza può divenire un fardello-

-mai quanto la tua modestia-dico io attirandolo a me per un altro bacio. Qualcuno ci guarda ma non è che mi importi tanto. Mi stacco e porgo l'acqua a Peeta che beve assetato.

-Domani te la porti da subito , pensavo l'avessi presa l'acqua ....potevi chiamarmi-

-nah non ce n'è stato bisogno- dice li con una scrollata di spalle.

-il tuo pranzo ! Tadaaaa!- dico io porgendogli il recipiente.

-cos'è ?-

-panini con: carne ,formaggio e frittata...-

-frittata ? Kat...hai cucinato?-

-si perchè?-

-emh ...no niente amore ma ...-

-ho chiuso il gas, ho lavato le pentole e il cucchiaio e non ho distrutto la tua adorata cucina-sbuffo io anticipandolo.

-perfetto- sorride lui per poi posarmi un bacio sulla fronte.

-ora mangia o non farai in tempo io vado a cacciare un pò -

-cacciare? Non resti con me ?-

-nah vai con gli altri a scambiarti storielle da uomini e a fare disgusose gare-

-ah vuoi dire come...-io gli tappo la bocca.

-no grazie,non ci tengo,preferisco rimanere nell'ignoranza-dico con un mezzo sorriso.

-se proprio ci tieni, ma mi sei mancata!-si lagna lui forse un pò troppo forte perchè una ragazza mora con una coda di cavallo a qualche metro a noi si gira a guardarci.

-ah così impari ...-dico io , mi sono annoiata a morte oggi senza di lui.

Lo bacio un ultima volta ma non riesco proprio ad andarmene...lui lo vede e ride.

-ah ah anche io ti sono mancato.-cantilena.

Io alzo il naso-no ti sbagli,ho avuto un interesantissima conversazione con l'attacca panni.-

lui ride e io mi imbroncio- che ti ridi? Domani vedrai chiederò a Haymitch di prestarmi Peeta e non faremo altro che ridere di te che sei andato a faticare invece di rimanere con una donzella amabile come me-

-è proprio una carogna Peeta .-dice lui.

-quale dei due?-

-Kat!!- dice fingendosi oltraggiato . Io rido e poggio di nuovo le sue labbra sulle mie .

-mangia tutto- dico prima di girarmi e dirigermi verso il bosco velocemente per poi scomparire tra gli alberi.

IL bosco è fresco e accogliente ,sa di casa.

Faccio un giro delle vecchie trappole che usavo con Gale ,alcune sono ancora la e con qualche piccolo lavoretto riesco a rifarle funzionare correttamente, quando sono nel cuore del bosco bi sento parte del bosco, mi muovo leggera, silenziosa e letale. Abbatto due faggiani e una manciata di scogliattoli . Bel bottino. Faccio un salto in paese per lasciare a Sue uno dei faggiani .

-Hey Katniss-mi saluta sempre gioviale.

-Hey sue sono venuta a portarti un faggiano -

-oh grazie Katniss,vuoi entrare ?-

-si perchè no ?-manca ancora un ora al rientro di Peeta e voglio che mi trovi a casa ,sarà satnchissimo.

Sue mi offre un the e io le chiedo qualche ricetta semplice da preparare che potrei fare anche io,

-allora Katniss ,la carne è una delle cose pù semplici da cucinare basta mettere un pò d'olio mettere la carne e poi del sale,puoi preparare dei panni con il tonno , oppure con il formaggio ,puoi usare tutto anche inzuppare una fetta di pane nella salsa di pomodro e poi infilarla con il tonno e la maionese...-

quando torno a casa preparo l'acqua per il bagno di Peeta, rifaccio il letto e poi scrivo anche. Scrivo di Finnik scrivo tutto ciò che mi ricordo di lui. Qualsiasi cosa . Mi scende pure qualche lacrima ma la ricaccio indietro lui non vorrebbe vedermi piangere.

Sento la porta che sbatte e mi precipito di sotto volando tra le braccia di Peeta.

-sei stanco ? -chiedo scrutando i suoi occhi.

-morto-dice lui con un sorriso.

-vieni ti ho preparato l'acqua del bagno .-dico trascinandolo con me su per le scale.

-grazie-

-figurati-

mentre Peeta si fa il bagno io continuo a scrivere .

La prima pagina del libro è su Finnik.


....haha ...l'oca Peeta ha un piano diabolico ...naaaahhh... okok spero vi sia piaciuto anche questo capitolo , nel prox torna Gale ...cosa succederà ? hehe state a vedere ...un bisoux a tutti ...ma proprio tutti tutti !<3
Recensite se avete letto la storia che a me fa tanto piacere vedere che i tribut sono uniti <3 Panem oggi, Panem domani , Panem per sempre....insomma panem quotidianem

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Capitolo 19
*** Gale torna : trauma :P ***


 

                                             AVVERTENZE:

Mie care lettrici , vi voglio ricordare che questa FF è Evelark al 200% quindi le rappresentanti del team Gale se non voliono avere brutte sorprese...beh raga non leggete e basta ...so quanto è brutto scoprire che una ff non è Evelark(o nel vostro caso del Team Gale) ...brrr...ho i bribidabadibidi...sono dovuta andare in terapia dopo...mh... devo ancora riprendermi,è stato veramente un trauma ...vabboh..Ah e per le mie solite lettrici scusate se non è il solito carattere ma ho fatto un casino e non sono capace di rimetterlo apposto...haha ...BUona lettura<3    -Sam
 

 

 

Il giorno dopo mi sveglio sentendo dei piccoli tonfi accanto a me . Apro gli occhi e mi rigiro nel leto infastidita dal sole che mi picchia in viso e riesco a vedere Peeta che saltella per la stanza ercando di infilarsi una scarpa.

-Peeta...- biascio piano stropicciandomi gli occhi assonnata e mettendomi a sedere sul letto.

-hey – sussurra lui salendo sul letto e posandomi un bacio sulle labbra.-torna a letto è presto-

-no , mi alzo ti voglio salutare ...-

-non importa...io...-

-Peeta zitto io mi alzo.-

-ok- dice con un sorrisetto.

Mi infilo la vestaglia da notte e lo seguo giù per le scale di casa...

-ci vediamo dopo ?oggi finisco a mezzo giorno .-

-davvero?!- urlo contenta ...Kat controllati...

-ehm cioè...volevo dire ..davvero?-dico con molta più calma.

Peeta ride.-si, poi possiamo andare a fare una passeggiata ...-

-d'accordo ...si !-dico contenta

-ora dovrei ...-

-noooo-mi lagno abbracciandolo stretto- non andare via-

-Kat...devo andare,torno presto-

-ma come faccio io senza di te ...-mugugno affondando il viso nella sua maglietta.

Lui mi stringe – ma non hai detto che non ti sono mancato per niente ?-dice prendendomi in giro.

Io gli lancio un occhiata truce che lo fa ridere- Ho mentito ok?! Mi sei mancato da morire-

-sù dai ...vai a prendere Peeta così ti senti meno sola-

-non andare...-

-tornerò presto-

-lo giuri?-

-si lo giuro -

-ok- sbuffo baciandolo appassionatamente prima che lui esca dalla porta.

Osservo Peeta dirigersi verso il cantiere dalla finestra ,stringendomi leggermente la vestaglia addosso.La mattinata trascorre leta mentre io mi vesto e scivo un pò di Mags,di come si è sacrificata per Peeta, di come era affezionata a Finnik, di come lavorava e costruiva esche velocemente.

Quando finisco di scrivere delle mie lacrime riposano sul foglio scritto. Sospiro e vado a preparare il pranzo a Peeta con una delle ricette che Sue mi ha insegnato il giorno prima.

Oddio, questo è solo il secondo giorno ...non ce la farò mai ...impazzirò prima ne sono sicura.

"sei già pazza"

"nessuno ti ha interpellato,torn nel tuo buco"

"io sono nel mio buco! Un buco vuoto che è la tua testa!"

-Pausa pranzo !-

Mi precipito fuori quasi correndo. Attorno al cantiere c'è sempre quel gruppetto di ragazze che porta da mangiare e lancia sguardi languidi a Peeta , stranamente oggi mi sembrano di più ...che cavolo stanno architettando!?

Peeta mi vede e mi sorride, io gli corro incontro e i ci getto letteralmente sopra facendolo quasi cadele mentre lui mi trattiene con le braccia , le mie gambe intrecciate attorno ai suoi fianchi il suo cuore che batte contro il mio e le mie labbra che si muovono sopra le sue.

-Kat....sono tutto sudato....-sussurra Peeta sulle mie labbra.

Meglio Peeta molto meglio ..... :O____

"Katniss!"

"Oh sta zitta e lasciami fare pensieri sconci"

-non mi importa – mormoro stringendolo ancora di più.

Peeta ride sulle mie labbra...

-Kat...-

-mhh-

-stiamo dando spettacolo -

-domani gli facciamo comprare il biglietto- sussurro ricominciandolo a baciare mentre ride.

Peeta mi poggia terra troppo presto e si infila la maglietta.

Io gli porgo il pranzo e lui lo mangia con una velocità inpressionante .

-fame?- chiedo ridendo e togliendogli un pezzo di tonno che gli è rimasto sul mento con un leggero bacio.

-attenta ragazza di fuoco,potrei mangiare anche te- dice tirandomi a se.

-ma prima dovresti prendermi- dico sgusciando via dal suo abbraccio.

 

Io e Peeta stiamo passeggiando mano nella mano per il distretto , abbiamo fatto la spesa e ora stiamo tornando a casa accarezzati dalla luce rosata del tramonto.

Peeta disegna cerchi immaginari sul palmo della mia mano e nell'altra tiene una busta della spesa.

Mi giro a quardarlo sorridente , non sono mai stata così felice.

Un auto nera parcheggiata accanto al villaggio vincitori ci blocca, è un auto nera e grande e anche molto lussuosa.

La portiera si apre e una figura familiare esce.

Gale. Che cazzo ci fa Gale qua !!!?? Perchè è qua cosa vuole da me ? Ce vuole ancora da me !!!

comincio a respirare affannosamente, la vista mi si appanna...

-ciao Cantip-dice Gale che evidentemente non si è accorto del mio turbamento.Ma Peeta si.

Peeta se ne accorge sempre. Soffre lui,soffro anche io. Soffro io,soffre anche lui.

Poggia la borsa a terra e sui gira verso di me prendendomi il volto tra le mani.

-Katniss amore ...-mi chiama lui dolce e allo stesso tempo preoccupato- ...Kat . Guardami . Sono qui ,per te non ti lascio. Sono qui. Katniss amore resta con me- sussurra

il mio respiro da affannato che era si calma sempre di più mentre mi concentro su quegli occhi blu.

Alla fine faccio un sospiro esausto e gli afferro le manichhe stringendole con forza nel mio pugno attirandolo a me.

Seppellisco il mio volto nella sua camicia,inspirando forte il su odore di pane e cannella.

-sta bene? Che le succede?-sento chiedere alla voce di Gale che ora avverto un pò più vicina.

Mi stringo ancora di più a Peeta lasciandomi scappare un singhiozzo. Tornano .

Tornano tutte le ansie,le paure,la tristezza ...che in questi giorni con Peeta pensavo di aver superato.

Tornano insieme e più forti. Mi sento male, mi gira la testa. Ho un attacco di panico.

"Te l'avevo detto di prendere lezioni di yoga!"

"non mi pare questo il momento"

Peeta mi si stacca e prende la mia mano portandosela sul petto dove batte il suo cuore .

-Katniss senti il mio cuore ,respira Katniss ,Respira.-

quando il mio respiro si stabilizza, mi abbandono alle braccia di Peeta che mi sorrege.

-devo portarla a casa- dice Peeta,credo che stia parlando più con se stesso che con Gale. Gale.

-vuoi che la porti io?- chiede la voce di Gale.

-No. Dice Peeta secco- tu porta la busta-

sento Peeta che mi stringe e io affondo il viso sul suo petto mentre lui mi solleva come una principessa.

-Katniss vedrai andrà tutto bene. Io resto con te. Io resterò sempre qui con te.-

-ti amo- gli sussurro , non so se lui mi abba sentito perchè era poco più di un sospiro ma crdo proprio di si perchè mi stringe più forte e mi bacia i capelli.

I miei incubi mi portano nel buio

 

......

 

Mi risveglio tra le braccia di Peeta. Mi stringono come per non lasciarmi andare. Sciocco non me ne andrò mai.

Mi giro e lo trovo a guardarmi-tutto bene?-

-dimmi che era un incubo- sussurro.

Lui scuote leggermente la testa per poi permettere al mio volto di ascondersi nella sua camicia.

-Katniss ...gli ho parlato-sussurra lui ma vedendo che non accenno a uscire dal mio nascondiglio continua a parlare in tono sommesso- Dice che vorrebbe fare la pace, dice che gli dispiace molto per Prim, dice che gli manchi molto e che sai che non riuscirai a perdonarlo subito ma che lui vuole tantare di farsi perdonare-

io rimango in silenzio, non mi fa ne aldo ne freddo- kat...forse dovresti ...provare a perdonarlo...-

io alzo la testa di scatto- è quello che vuoi?-

-io voglio solo che tu sia felice. Voglio vederti sempre felice no mi importa con chi.-

Mi alzo e gli tiro un cazzotto sul braccio- sei matto? "non mi importa con chi ?" Come se io potessi anche solo pensare di stare con qualcuno che non sia te . IO TI AMO. Fattelo entrare in quella tua stupida testaccia e non ti lascerò mai. MAI. -

-ti amo Kat-dice lui- ma tu dovresti superare questa cosa . Prova a perdonarlo.-

-non ci riuscirò mai.-

lui mi guarda in silenzio . So che lo fa per me. Perchè non vuole che io abbia rimorsi e forse in futuro rimpiangerò di non aver perdonato Gale.

-e va bene ...ci proverò ...-sbotto.

-solo se vuoi,sussurra Peeta.

-lo faccio solo per te- dico baciandolo con dolcezza.

-Ora dov'è?-

-credo sia andato a trovare sua madre .-

-ho fame-dico sorridendo a Peeta che contraccambia e si alza dal letto.

-va bene andiamo a sfamare l'affamata.-dice lui.

-Peeta...-chiamo , mi sta sorgendo un sospetto ...-si Kat?-chiede quasi timoroso.

-hai invitato Gale a cena vero?-

-beh ...pensavo che fosse scortese non farlo. -

-e hai già cucinato vero?-

-hai dormito tanto- dice alzando le spalle con aria innocente.

Io sospiro...non cambierà mai. Per fortuna.

Ecco perchè non mette mai lo zucchero nel suo the , è già abbastanza dolce di suo.

-bene allora chiamiamo pure Haymitch-

-mh sarà una serata interessante-

Io e Peeta usciamo per andare a chiamare Haymitch e incontriamo Gale.

-Cantip-dice Gale sorpreso

-ciao Gale-ho fa voce fredda , ma non ci posso fare niente .

-come stai?- chiede lui esitante.

-bene ...si sto molto bene-dico stringendo di più la mano a Peeta e so che un leggero sorriso gli è sbocciato sul volto.

-Puoi perdonarmi?.chiede Gale fissando i suoi occhi grigi nei miei. Va subito al sodo eh?

Stringo di più la mano a Peeta che ricambia la stretta infondandomi coraggio- Gale ...io ...non dimenticherò ciò che hai fatto ma ...sono disposta a perdonarti...-

-quindi non mi hai ancora perdonato...-Lui più che deluso sembra leggermente arrabbiato...dovrebbe prendere lezioni di Yoga dalla mia coscenza...magari la posizione del maiale in curva gli piace ...

-direi che già è tanto il fatto che sia disposta- dice Peeta con uno sbuffo irritato e questo mi stupisce ...non era lui quello che voleva che facessimo pace? Si ma allora...non l'ha fatto per Gale ,per fargli un favore...no ...lui l'ha fatto per me...

-si , riuscirò a farmi perdonare- dice e sembra più una minaccia per Peeta che una semplice frase.

Io socchiudo gli occhi -sarà arduo- sibilo. chi  si crede di essere per venire qui a fare lo stronzo.?

Lui mi guarda e sorride candido. - si ma non mi arrenderò , resterò tutto il tempo che ci vuole.-e anche questa frase mi sembra in qualche modo rivolta a Peeta.

-Katniss posso rimanere da te? Non ho un posto dove stare.-dice con un sorrisetto.
non ha un posto dove stare ? E sua madre?Bah.

-oh si senza problemi...-dico tanto ho la casa vuota per ora...

-grazie-mormora con un sorrisetto sarcastico guardando Peeta.

Peeta si irrigidisce al mio fianco.

Soffre lui , soffro anche io.

-...avrai la casa tutta per te.-

-come sarebbe?-dice lui innarcando le sopracciglia.

-...io e Peeta viviamo insieme. Non lo sapevi? Tua madre non te l'ha mai detto?-OHO t'ho  chiuso Gale...!!!

-no non me l'ha detto.-

-ah vabbe ora lo sai- sono crudele?

Nah.

Io e Peeta andiamo a chiamare Haymitch e gli raccontiamo che Gale è tornato.

-uuu sta sera ci si diverte!-dice Haymitch che è già fuori come un balcone.

Io non mi stacco neanche un sacondo da Peeta.ho bisogno di sentirlo vicino, qui con me. Per sempre.



Ave a tutti quanti. come state ? tutto bene ...? si lo so....dai che è sabato ! OHOH!!! okok Gale torna e secondo me non ha ancora abbandonato l'idea di far separare Kat e Peeta...secondo voi dovrei dargli una seconda possibilità nei prossimi capitoli? mh...naaah...
Vabbe allorra per le rappresentanti del Team Gale . I'm sorry baby , ma questa ff è al' 200% Evelark quindi fuori dagli zebedei ...( senza offesa...HAhaha no ....Kat ha detto REAL ! pappappero!!alla facciaccia tua Gale) i'm skerzing naturalment  ...vabbuiò ...questo capitolo non me piasa un granchè forse lo modificherò ma la vedo dura ...perdonate eventuali errori non mi funziona il correttore automatico( no Delly non è quello dei trucchi) bien ...ditemi che ne pensate prometto di fare più battute la prossima volta ...ma questo è un capitolo nooooioso ....blea ..come fate a continuare a leggere e a sopportarmi non lo so proprio...ok io vi mando una pagnotta  per risarcirvi appena possibile ...magari uso Peeta per le consegne. anzi no sarebbe troppo pericoloso ...un aitante fornaio alla vostra porta ( un bisoux a noi che siamo piccole molestatrici di fornai ..) ah non oso pensare....Dio vi avrò ammorbato già abbastanza .
bye Trib.
Sam

 

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Capitolo 20
*** sonnolenza e principesse ***


 

A cena, la conversazione è riservata agli uomini. Io sinceramente non so cosa dire, non so cosa pensare...Gale che torna. È stato un buon amico per molto tempo, ma sarebbe una debolezza perdonargli tutto solo perchè lo conosco da tempo.

In più non è più il ragazzo che cacciava con me nei boschi. Lui ora è assassino, assassino di bambini.

Peeta è seduto vicinissimo a me e mi lascia giocare con le sue dita ,con le sue mani che riposano sul mio grembo.

-Allora cacciatore, cosa ti porta da queste parti?- dice Haymitch con voce impastata dall' alcol.

-sono qui per Katniss...per farmi perdonare.-dice Gale puntandomi uno sguardo deciso addosso. sono tentata di dirgli "minkia guardi?!" ma immagino sarebbe troppo ...ehm...scortese.

-aha un altra preda allora- ridacchiaa Haymitch facendomi arrossire dalla rabbia.

-peccato che è già stata rivendicata- continua Haymitch ridacchiando.

Mi spunta un sorrisetto spontaneo perchè nonostante Haymitch sia un idiota porco e sia praticamente diventato una bottiglietta di liquore,ha colto l'essenza,la verità,è vero, io ormai sono di Peeta.

Un Peeta che è arrossito. Gale punta uno sguardo truce su di lui e il volto di Peeta da imbarazzato torna normale, quasi all'erta.haha il mio ragazzo non sifà intimorire.
ok ora sto sfiorando il redicolo.
"sfiorando?Katniss tu sei immersa fino al collo nel redicolo"
"stupida presenza"qualcuno mi presti un ascia per spaccarmi la testa ...dov'è Johanna quando serve?

Quando arriviamo al dolce io proprio non ce la faccio più riesco a malapena a tenere gli occhi aperti. Haymitch sembra più arzillo che mai invece e continua a fare battutine inopportune. Gale mi sembra che stia studiando me e Peeta , ma forse è solo una mia impressione...Peeta è rilassato contro lo schienale,tiene lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.

-domani tornerà Effie ..-squittisce Haymitch.-mi ricorda tanto uno scogliattolo...mi piacciono gli scogliattoli! -

poi comincia a disegnare un muso di scogliattolo sulla sua fetta di torta con la forchetta. l'abbiamo ufficialmente perso.

Io con un sospiro appoggio la testa contro la spalla di Peeta e chiudo gli occhi,sfiorando con il naso il suo collo.

Lui mi bacia la fronte voltandosi leggermente.

Gale sembra turbato.
"ma dai!? incredibile ! Katniss come sei perspicace!un genio proprio!" dice l'idiota nella mia testa sarcastica.
"aha"

-Sei stanca Kat?-sussurra lui con le labbra ancora vicino alla mia fronte circondandomi con un braccio mentre io mi accoccolo di più contro al suo petto.

-no-mugugno. Che bugiarda.

Lui ride- dai andiamo a letto-

-andate a letto furbetti ? Che fate eh?-ride Haymitch

noi lo ignoriamo alla stragrande.

-eh...puoi lasciarla a dormire qui, a casa sua-dice Gale. Gale sta zitto, vaffangiro.

-questa non è più casa mia casa mia è a 20 passi di distanza-aha attaccati. doh sono troppo cattiva ....ricorda che devi perdonarlo. pare facile...

Peeta ride-ok principessa andiamo-dice prendendomi tra le braccia.

Io mugugno-voglio andare a letto-sento lo sguardo di Gale e Haymtch addosso.

-si ora ci arriviamo-risponde Peeta dolcemente,poi si rivolge a Gale-Gale le coperte sono nell'armadio,il frigorifero è pieno Buona notte-

-ciao-dico io.

-ma sei davvero stanchissima – dice strusciando il suo naso contro il mio mentre stiamo per uscire dalla porta.

Io sospiro e gli bacio ripetutamente una guancia per poi posare delicatamente le mie labbra sulle sue in un leggero bacio a stampo mentre l'aria fresca della sera mi da quasi fastidio agli occhi e mi immergo nell' collo di Peeta .

È così profumato , la pelle liscia e invitante del collo,respiro forte il suo odore salendo fino all' orecchio sul quale poggio un delicato bacio per poi sussurrargli-ti amo-

lui ridacchia e il suo sguardo si illumina- dovrò abituarmici-dice lui nella quiete della sera.

-a cosa ?- chiedo posando di nuovo le mie labbra sul suo collo.

-a sentirmelo ripetere spesso – dice lui tranquillo.

Io innarco le sopracciglia – ti da fastidio?-

lui spalanca gli occhi allarmato- no Kat ! Assolutamente no! È come se ti dicessi che mi da fastidio baciarti..è...è qualcosa di impossibile da assolutamente impossibile ...insomma ...io ...ogni volta che tu i dici "Ti amo" io rinasco, mi sento leggero e felice assurdamente felice...potrei sentirlo cento volte senza mai stancarmi -

-mh stai tenendo il conto?-

lui mi sfiora con uno sguardo dolce. Dolce come lui.

-non mi stancherei mai-sussurra lui di nuovo entrando in casa.

Io gli stringo forte le braccia attorno al collo- ti amo, ti amo, ti amo!!!-

Peeta ride e mi coduce in braccio fino alla camera da letto dove mi posa delicatamente sul letto e comincia a togliermi le scarpe tenendole sopra le sue ginocchia con lui seduto sul letto.

Poi una volta con la tuta con cui dormo mi copre con le coperte e io sento il sonno che veloce sta arrivando ma mi costringo a tenere gli occhi aperti fino a quando Peeta non si infila nel letto con me .

Si avvicina e mi da un profondo bacio sulle labbra,poi uno sul naso e poi uno sulla fronte per poi tornare alla mie labbra.

-buona notte Amore mio-sussurra e io lo tengo stretto affondando il viso nel suo collo e posando la mia testa sul suo braccio.

Si addormenta mentre mi guarda.

 

 

Il giorno dopo vengo svegliata da un lieve bussare alla porta. Mi alzo in fretta cercando di non svegliare Peeta. Prima di scendere lo ricopro per bene e gli poggio un bacio sulla fronte.

Mi dirigo assonnata verso la porta e scendendo le scale e stringendomi la vestaglia addosso.

Se non è una questione di vita o di morte ucciderò chiunque sia dall'altra parte della porta ...e coì diventerà una questione di vita o di morte no? Beh...più di morte.

Apro la porta e mi ritrovo il viso sorridente'' di Gale davanti, è un sorriso davvero molto poco convinvente quasi si fosse tirato la pelle dietro alle orecchie per mostrare quel sorriso tiratissimo.

-Gale...sono le sei ...che succede...?-dico assonnata tenendolo sulla porta.

-Devo parlarti...possiamo uscire?-

-ma che sei pazzo? Fa un freddo cane !-

-Kat voglio parlarti-

io sospiro- e va bene entra, ma fai piano , Peeta dorme- non voglio che si svegli.

Gale si rabbuia- d'accordo, allora è vero che dormite insieme!-dice lui quasi con tono accusatore.

-non sono affari tuoi,comunque si ,dormiamo insieme.-

-ci sei andata a letto?- MA CHE CAZZO!?!?!? che gliene frega a lui!?sono tentata di dirgli"Beh si e allora Gale?! SI IO CI FACCIO SESSO lo facciamo continuamente. come conigli !"

-che ti frega a te? Chi ti da il diritto di venire qua a farmi l'interrogatorio ? - dico infevorata.

Lui sembra voler controbattere per le rime, ma poi ci ripensa- hai raggione Katniss scusa, non so che mi sia preso.-Eh lo so io, lo so.

-ok allora di cosa volevi parlarmi?-

-Sta notte un gatto spelacchiato è entrato in casa e ha rotto un pò di piatti è tuo ?-

-magari è Ranuncolo-dico io.

-quel coso è Ranuncolo !?-

-ehm già...c'è altro ?-

sta per rispondere quando sento un rumore su per le scale, mi volto e vedo Peeta che scende strofinandosi gli occhi arrossati- Kat...che succede? Torna a letto sono solo le sei- poi appena scende l'ultimo scalino fissa Gale e lo mette a fuoco.

-ah ciao, che succede?-

-Gale ha visto Ranuncolo e si è spaventato, non l'ha riconosciuto e mi ha chiesto se era mio.-

dico passando accanto a Peeta e baciandogli un braccio.

-alle sei del mattino ? Uff ...Ranuncolo deve essere proprio brutto...-io rido.

-scusa se ti ho svegliato ...-dico a Peeta.-avevi bisogno di dormire-

-Hey non preoccuparti possiamo sempre tornare a letto ...-dice stropicciandosi per l'ennesima volta gli occhi.

-ok-dico prendendolo per mano .

-ciao gale-



Si Ciao ciao Gale....hahahaha....aha....MUHAHAHHAHAH.
*si gira e vi vede*
Oh ciao tribx del mio corazon ...siete qui...mh....da quanto siete qui?    em stavo solo ...avevo si...qualche cosa incastrato in gola...sarà stato un pò di odio in eccesso.
bando alle ciambelle, questo capitolo è molto corto ma a me piace parecchio...devo dire più degli altri.(si ok l'ammetto adoro il fatto che Peeta ha chiamato Kat Principessa e allora? magari io...) e a voi ?recensite ! sarò la vostra migliore amica !!!:-*****hahahhah I skerz
a domani tribx .
un bisoux.... 
-Sam  

 

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Capitolo 21
*** bottiglie,navi e luci rosse! ***











A pranzo ci ritroviamo tutti a mangiare a casa mia e di Peeta, Effie è tornata e Haymitch per l'occasione si è tenuto quasi sobrio..mmm...quasi eh.

Peeta ha preparato una cosa in grande per il ritorno di Effie, ha cucinato moltissima roba da mangiare, manco fossimo a Natale, C'è Sue, Haymitch Gale e Effie mente io sono seduta accanto a Peeta loro cominciano a parlare appena lui porta la prima portata.

-Effie che bello che sei di nuovo qui, ti fermerai ancora vero?-chiede Sue mettendosi in bocca la forchetta.

-beh...si ...si pensavo di rimanere qua-ma se Effie rimane ? Dove rimane? Scusate ma non c'è Gale a casa mia ? Ohhoh magari questi due pomicioni fanno il grande passo e vanno a vivere insieme. Già me lo immagino, Haymitch con i capelli dritti, Effie che si lamenta ...sarebbe fantastico...sai che ridere? Quello è mogano! Quello è cristallo! Quello è cedro! Quello è ciliegio!

Hayitch andrà fuori di testa ...! magari la prenderà a moganate sulla testa !

Dio che crudeltà.

D'altro canto per amore si sopportano tante cose...io non prendo mica a magliettate Peeta, quando lascia la robba per terra, però devo dire che a forza di chinarmi mi stanno vedendo gli addominali.

E lui non mi prende a padellate quando lascio i piatti sul tavolo o quando brucio qualche cosa.

Anche se l'altro giorno quando la cucina era immersa in una nuvola di fumo credo che una mezza idea di bloccarmi fuori dalla cucina ce l'abbia avuta...insomma magari è troppo presto per loro. Magari è solo attrazione fisica e non amore ...chi lo sa? Io no di certo anche perchè non capisco come può una persona normale, con il cervello funzionante stare con Haymitch . Io non lo sopporto e lo vedo solo una volta al giorno. Bah , i misteri della vita...

-splendido davvero,splendido -risponde Sue .

-grazie-

-già eh ...Effie un uccellino mi ha detto dhe tra poco sarà il tuo di compleanno ...-sorride Haymitch con una faccia tutt'altro che rassicurante.

-si...il 1 settembre per la precisione-sono sicura che si vendicherà.

-oh Effie ti va di fare una festa?-chiede Sue

-SI sarebbe una cosa fantastica- dice Peeta entusiasta ...oh-oh...non mi piace ...non mi piace per niente quell'espressione. Dio Peeta è bravissimo a preparare le feste ma è isopportabile. Perfortuna dopo un pò si calma ma i veri momenti del terrore sono i minuti prima che il campanello suona . Dio semra quasi radioattivo da quanto corre per la casa per preparare tutto.

-si Peeta tu potresti fare la torta, io potrei cucinare e Katniss ...beh Katniss potrebbe provare a sorridere...- dice Sue. Sue ti voglio bene ma sta notte verrò a tirare le uova sulla tua casa.

Haymitch ride- tranquilla Sue Katniss da un pò non fa altro che sorridere-mi serviranno tante uova.

io sbuffo -ma che scemenze dici?-

-ahah Katniss a me non la dai a bere ...-dice alzando il bicchiere come per brindare.

-perchè dovrei sorridere?-

"non lo stai chiedendo sul serio, vero?"

"TACI"

-non lo so ...magari la vicinanza di qualcuno...-sto per tirargli un coltello quando Peeta me lo toglie velocemente di mano.

-niente omicidi in casa Kat...-

-ridammelo voglio solo tagliare la carne- mi lagno io sporgendomi sopra di lui cercando di prendergli il coltello ma Peeta si tira indietro allungado il braccio oltre la sua testa.

-Peeta...-mi lagno.

Lui ride e mi bacia la punta del naso facendomi accorgere che io sono praticamente sdraiata su di lui e che le nostre labbra sono vicinissime...le sue bellissime,rosee,morbide,invitanti labbra ...sono così vicine che ....

-Blea trovategli una camera- dice Haymitch ridendo. mi volto e gli lancio una mela.

-tutto può diventare un arma con Katniss Everdeen nei paraggi-

Peeta sospira e io rido.

-Visto che ridi sempre?- dice Haymitch indicando il mio sorriso. - ben fatto ragazzo- dice Haymitch ammiccando a Peeta che diventa tutto rosso e scivola un pò più giù sulla sedia.

Oh Peeta...

-per l'amor del cielo lascia stare...-dice Effie metà divertita metà contrariata.

-ohhh ma dai! Già mi hai impedito di fare quel discorso sulla verginità.-qualche cosa mi dice che non voglio sapere di che sta parlando.

-ma figurati se qui qualcuno vuole fare con te quello stupido gioco...-brava Effie combatti!!!

-che gioco ?- dice Gale a un tratto interessato. E te pareva...

-un gioco sullo scambio di storielle sulla prima volta ...- E te pareva...ancora.

-Haymitch da te non potevo aspettarmi niente di diverso...-sbuffo io.

-allora giochiamo?- dice tutto allegro Haymitch.

-non mi sembra sia una buona idea - dice Peeta prendendo dalle mie mani i piatti sporchi appena raccolti .

-perchè Peeta hai paura?- chiede Gale con un sorrisetto che mi fa storcere il naso.

-no che non ha paura, ok giochiamo se proprio insistete-dico io.

-insistiamo- dice Gale.ho tanta tanta voglia di tirargli qualche cosa.

-va bene ci sto anche io- dice Effie con un sorriso.

Quando Peeta torna cominciamo a giocare.

-okok utilizziamo la mia fidata bottiglia - dice Haymitch poggiando su un lato la bottiglia sul tavolo e facendola ruotare .

La bottiglia gira...gira e gira ...e ogni volta che si avvicina a me e Peeta io mi irrigidisco, ma alla fine la bottiglia sceglie Sue.

-la mia nave la prima volta è partita ...con un bel marinaio del quattro in visita ...mh come era bello, e come ci sapeva fare...non so se mi spiego...aveva due occhi azzurri come il mare , amavo quello sguardo era così dolce protettivo e limpido...mi ero innamorata di quello sguardo.

-come ci si può innamorare di uno sguardo?-chiede Haymitch con un mezzo sorriso.

-è strano forte...-dice Gale dubbioso.

-Oh si può ve lo assicuro...-dico carezzando il bordo del mio bicchiere assorta nell'immagine della mia mente, uno sguardo azzurro, limpido come il cielo...quando alzo lo sguardo noto che mi stanno tutti guardando tranne Peeta che sorride con lo sguardo basso sul suo dolce con un leggero sorriso che gli increspa le labbra e con le guance chiazzate di rosso.

-che c'è?- chiedo seccata.

-oh niente Katniss...-dice Haymitch con quello stupido sorrisetto stampato sulla faccia.

-ok a chi tocca ?- chiede Effie facendo ruotare la bottiglia che stavolta si posa su Haymitch .

-io la prima volta l'ho fatto dietro al vecchio forno con una ragazza di due anni più grande di me e molto più esperta...-dice Haymitch malizioso.

La bottiglia ricomincia a girare e io ho paura di scoprire se Peeta l'ha fato primadi farlo con me, in fondo lui è stato così bravo, magari aveva esperienza...

sospiro di solievo quando vedo che la bottiglia indica Effie -okok io la prima volta l'ho fatto con il mio fidanzatino delle medie anche se avevo finito la scuola ci riincontrammo qualche anno dopo e puff...la mia nave è salpata.- sembra che stiamo proggettando una crociera.

MI si ferma il cuore quando vedo che il prossimo è Gale che mi lancia un sorrisetto quasi di sfida o forse era per Peeta- io la prima volta l'ho fatto con Susan quella ragazza del giacimento con i capelli sempre sciolti...-

rimaniamo solo io e Peeta e ora c'è una tenzione nell' aria che potrebbe friggere qualsiasi zanzara si azzardi a entrare in questa stanza.

Trattengo il fiato mentre la bottiglia rallenta e va a posarsi su .........me.

Oddio. Questa bottiglia è in combutta con Haymitch io lo so ... l'ha plagiata!

Okok Katniss respira , e non mostrarti nervosa perchè se ti agiti Peeta pensa che tu l'abbia fatto con chissà chi che in questo momento mi guarda senza assolutamente celare la sua tenzione.

Gale fa un sorrisetto a Peeta il quale si irigidisce al mio fianco.

-eh...emh...-

Gale ride – Oh Katniss non devi vergognarti se sei ancora vergine , magari stai ancora aspettando quello giusto-e dicendo questo sorride a Peeta che sembra un pò sollevato e molto arrabbiato a quelle parole.io gli prendo una mano sul tavolo.

-no Gale io l'ho già trovato, la mia nave è salpata grazie all'unico uomo che avrà mai il permesso di salirci a bordo ...ho perso la verginità con Peeta ,a casa nostra , mentre pioveva...sul...ehm ...Tappeto.-sento Peeta bisbigliare un -grazie signore.-insieme a un sospiro di solievo

Haymitch e Effie sembrano colti da un improvvisa rivelazione.

-ohhh ecco perchè non potevamo andare in salotto ...-dice ricordando Effie.

-e perchè Peeta non si concentrava a scacchi...-

-e perchè continuavate a guardarvi...ma...hey quante volte l'avete fatto sul tappeto non lo sapevate che esistono i letti...?-

-tre ...-dico io con nonchalanse.-...a volte al letto è difficile arrivarci-perchè dovrei vergognarmi tutti hanno raccontato come se stessero dicendo la lista della spesa e io dovrei andare in escandescenze? Nah...Però sembro aver sorpreso tutti...Peeta è tutto rosso.

Lui è nervoso,molto molto nervoso e anche io lo sono...accidenti lui ha detto di aver conosciuto altre ragazze ma che nessuna gli aveva lasciato un segno suraturo si ma ...ma quanto affondo le ha conosciute?Dio se è Delly la prossima volta che la vedo la ammazzo!

.-La mia prima volta è stata ...a casa mia,mentre pioveva ,con te Kat- solievo ...felicità !!!Hallelwia grazie signore.

Ovviamente non sarebbe cambiato niente, ma è bello sapere che lui appartiene solo a me e io solo a lui. Non riesco a resistere e gli getto le braccia al collo. Sento che anche lui mi stringe. Poi sospiro sollevata e lui ride.

Ci stanno guardando tutti sorridenti tranne Gale che è rosso per la rabbia .

Dovrebbe rilassarsi gli verranno le rughe.

Non voglio che soffra ma se devo rinunciare a Peeta per nn farlo soffrire non lo farò .




.............................................................come è bello far l'amore da trieste in giù!


ok miei tibx del corazon ve piasa sto capitolo?  mh a me non tanto ....a voi? recensite oggi sono di poche arole vero? eh lo so ...ho 4 verifiche questa settimana...e poi dicono ch gli Hunger Gaes non esistono...e la scuola?! non l'hanno contata ? Bah sti matti !!!.......
kiss
-Sam

 

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Capitolo 22
*** cena ***


 

 

 

Le giornate si susseguono quasi tutte uguali , io caccio ,Peeta la matina va a lavorare al cantiere e mi manca ogni giorno sempre di più. Vorrei tenerlo stretto a me sempre o almeno vorrei rimanergli sempre accanto. Tutto a un tratto invidio le sardine in scatola...

 

Gale invece da quando ha saputo che Peeta lavorava nel cantiere vicino casa nostra sembra ben intenzionato ad aiutarli e si è messo anche lui a lavorare.

 

Non capisco il perchè ...probabilmente non lo sa che quella non è una normale casa , ma è la casa che condividerò con Peeta.dovrei dirglielo?
nah ...
lo scoprirà prima o poi se non è cieco e sordo.
 Un pensiero strusciante in questi giorni si è insinuato nella mia capoccetta bacata...io e Peeta sembriamo sempre di più una coppietta di giovani sposi, mi sembra piuttosto facile non è pauroso come sembra anche se qualche volta Peeta si arrabbia (per quanto si può arrabbiare Peeta) quando lo distraggo e lui brucia il pane. Ma non è colpa mia ! Insomma dai io non ho fatto niente è lui che mi provoca,lui e ...:O____

 

ok meglio cambiare argomento.

 

"sinceramente non ho mai pensato che tu fossi una persona da vita di coppia"

 

" lo so che non lo hai pensato. Se non l'ho pensato io che cosa ne puoi sapere tu?"

 

"io sono il tuo subconscio e sono qui per insultarti"

 

"bene -.-'' continua pure"

 

"ok"

 

comunque ho preparato il pranzo a Peeta e mi sto vestendo per uscire, oggi non mi va di andare a caccia quindi ho indossato un paio di pantaloncini rossi e una canotiera bianca , fa veramente caldo in questo periodo , non oso pensare a quanto stia sudando Peeta...:O____

 

"fai un pò troppi pensieri sconci in questo periodo eh? Due in cinque minuti"

 

"mi manca Peeta, prenditela con lui è colpa sua "

 

"aha"

 

ho lasciato i capelli sciolti,oggi Finiscono di lavorare a mezzo giorno quindi immagino che posso resistere per qualche altro minuto.

 

Ormai ho preso il via e è difficile smettere sa? Quando Peeta torna a casa troppo tardi è stanchissimo quindi devo aspettare il martedì e il venerdì per farlo e poi naturalmente la domenica non lavora quindi ci rifacciamo , ma il giorno dopo la mia voglia di lui torna più forte e più impaziente di prima.

 

"3 in sette minuti"

 

" tieni il conto aperto"

 

"okok ma non saltargli subito addosso ok ? Lascialo mangiare,farsi una doccia e magari se aspetti anche di entrare in casa prima di sbottonargli i pantaloni sarebbe meglio..."

 

-vedrò ciò che posso fare"

 

ormai sono diventata anche abbastanza brava a fargli i panini grazie ai consigli di Sue anche se continuo a essere un disastro a cucinare qualsiasi cosa che non sia un uovo.

 

Ma sopravviverò fino a quando Peeta non torna a casa...spero.

 

Qundo sento la voce potente di Thom che urla-pausa pranzo!- mi precipito fuori da casa neanche fosse il segnale di partenza per una gara automobilistica.

 

C'è sempre il"gruppetto" di ragazze che osserva Peeta e se ne è formato pure un altro che osserva Gale.

 

In questo momento Peeta è vicino a una biondina che gli sta parlando e c'è anche Gale che ascolta a qualche passo di distanza ...noto che ha in mano un fagotto...eh no !? Che cazzo vuoi fare !? È il MIO uomo solo IO posso nutrirlo!!!!

 

mi avvicino a enormi passi velocemente Peeta mi vede e spalanca gli occhi ...ah già . Sono in pantaloncini e canottiera beh meglio così ... Kat:1 Oca bionda:0

 

fa un enorme sorriso e sembra che non stia neanche a sentire quell' idiota di Delly che continua a sproloquiare finchè non segue lo sguardo di Peeta insieme a Gale e mi vede.

 

Io mi avvicino sorridente e non guardo neanche per un secondo gli altri due,che mi stanno gardando avanzare. Mi getto tre le sue braccia e lo bacio accarezzando il suo collo sudato per portarlo ancora più vicino a me. Sento la sua lingua che rientra subito in confidenza con la mia come se non si fossero mai lasciate.

 

Mi stacca tenendomi ancora abracciata per la vita e mi guarda con un sorriso- ti sono mancato?.ride lui.

 

Io mi sollevo sulle punte e gli poggio un altro bacio sulle labbra.mi sono mancate così tanto...

 

-non sai quanto-

 

mi gira tenendomi un braccio intorno alla vita e io mi aggrappo alla sua vita sollevando un braccio

 

gli porgo il pranzo.

 

-Pranzo- gli dico sollevandomi a baciargli una guancia. Lui sorride e prende il pranzo.

 

Vedo Delly che si irrigidisce e poi passa il sacchetto dietro la schiena.

 

-hey Peeta c'è una festa in paese domani ,ti va di venire?-

 

-certo- dice lui.

 

-bene allora...-Hem...hem...Peeta vuoi morire?

 

-a che ora dobbiamo arrivare ?- chiede lui.Ecco bravo. O è troppo innocente o è stupido.

 

-oh....ehm...alle ...nove. Mangiamo ci ubriachiamo e poi chissà.-dice Delly maliziosa ammiccando. IO la ammazzo . La uccido . Per piacere qualcuno mi passi un martello.

 

"io la tengo ferma e tu la picchi"

 

" come faresti a tenerla ferma?! Con la forza del pensiero? Che sei uno Jedy per caso?"

 

"no ma ho visto star Wars!"

 

"è bello?"

 

"non l'hai mai visto?"

 

"Non l'ho finito"

 

"Leyla è la sorella di Luke"

 

" MA IO TI UCCIDO!!!"

 

"ahah ...così t'impari...ancora non capisco perchè mi sei toccata te come recipiente"

 

"bene neanche io sloggia creatura immonda"

 

"non ci penso nemmeno!"

 

"idiota!"

 

"deficente"

 

"scema"

 

"cretina"

 

-ok- dice Peeta sorridente.Intenerrompendo la rissa che stava prendendo una brutta piega dentro di me, ancora qualche secondo e avrei preso una padella dandomela in testa per far uscire questa voce fastidiosa.

 

"se.... così diventi ancora più stupida"

 

"io non sono stupida"

 

"vuoi scherzare?io ci vivo dentro la tua testa e sembra la valle della morte. Hai un solo neurone che molto probabilmente morirà di solitudine."

 

Delly si gira verso Gale.-puoi venire anche tu Gale ...-

 

-oh ...ehm...si ci proverò-

 

-oh so che verrai- dice lanciandomi un occhiata molto significativa,io innarco le sopracciglia e mi stringo di più a Peeta che si è irrigidito.

 

-non vedo il perchè?! Che per caso ti piace Gale?.-dico suadente.-sareste un ottima coppia ...così saremmo tutti fidanzati.-dico lanciandogli un sorrisetto sarcastico .

 

Lei arriccia il noaso e borbotta -ma che dici Katniss-facendo ridere Peeta.

 

Io faccio un gesto infastidito e poggio il volto sulla sua maglietta respirando il suo odore.

 

Noto che molte persone , molti muratori mi stanno guardando e lo nota anche Peeta che si irrigidisce e fa una buffissima faccia corrucciata per poi stringermi verso di se. Anche Gale mi sta guardando , mi guarda come un predatore affamato guarda la sua preda.

 

Peeta mi tira a se per un altro profondo bacio.

 

-andiamo a casa?- chiede dopo che ha mangiato.

 

-non rimanete qui con noi?-chiede quella sottospecie di gallina.

 

-no abbiamo un impegno molto urgente...-dico io facendo scivolare lentamente la mano sulla schiena di Peeta.

 

-Peeta sei arrossito-dice Delly squadrandolo.

 

-no eh...è che fa moolto caldo qui ...-aha questa scusa non mi è nuova...

 

io trattengo una risata. - beh noi andiamo- dico con urgenza trascinando Peeta verso casa nostra.

 

-ciao ciao-dico verso Delly e Gale che ci guardano.

 

Entro in casa e appena sbatto la porta mi fiondo a baciare le labbra di Peeta voracemente. Lui mi risponde subito abbracciandomi stretta . Dio quanto mi è mancato. Gli circondo il collo con le braccia e mi lascio sollevare da Peeta per poi circondare il suo bacino con le gambe mentre lui mi sostiene. Lascio che le mie labbra scendano fino al suo collo per baciarglielo voracemente.

 

Le mie mani sono tra i suoi capelli mentre la sua testa è leggermente piegata all' indietro per permettermi di baciare il suo collo. Quando torno a fissarlo negli occhi i soi occhi sono grandi, uminosi, e pieni di me.

 

Lui mi bacia e muove qualche passo verso le scale . Mi bacia il collo e mi scappa un gemito soffocato. - Dio quanto mi sei mancato...-dico

 

lui sorride sulle mie labbra e apre tanto i suoi begli occhi azzurri.

 

gli tolgo la maglietta quando ormai siamo davanti la porta della nostra camera da letto .

 

-preferisci che mi faccia una doccia prima? Sono tutto sudato-dice peeta .

 

Ma che cavolo? Ti pare che adesso tu ti fai una doccia?! Non pensarci nemmeno!

 

-Peeta Mellark se provi a staccarti ti giuro che ti uccido!-

 

lui ride e mi trascina fino al letto dove ci fa cadere entrambi mentre riprendiamo a baciarci.

 

 

 

.............

 

Mezz'ora dopo siamo sul letto abbracciati. Io lascio scivolere delicatamente la mano sul suo torace e i risultati si cominciano a vedere....

-Kat sei irrecuperabile- dice Peeta ridendo e portandosi di nuovo sopra di me per baciarmi.

Ho appena il tempo di lanciargli un sorrisetto malizioso che la sua bocca è ancora sulla mia.

 

..............

 

l'abbiamo fatto in tutto 5 volte. Ora siamo esauti ma io conTinuuo a tenere gli occhi aperti , Peeta invece è crollato cinque minuti fa. Dorme tranquillamente con la testa sulla mia pancia abbracciandomi.gli carezzo distrattamente i capelli mentre penso a tutto quello che sta succedendo...a quanto pare ancore Delly e Gale non sono riusciti a dividerci ma sono comunque preocupata ...

Peeta si muove e mugugna per poi tornare a rilassarsi quando riporto la mia mano sui suoi capelli. Sorrido automaicamente: che capriccioso che è...

averlo accanto è la cosa più bella che potrei mai immaginare e non lascerò che qualuno me lo porti via che sia Delly, Gale ,Snow, o Capitol nessuno ci dividerà. MAI.

Sento qualcuno che bussa alla porta. Ma che cavolo. chi è ?

MI alzo lentamente attenta a non svegliare Peeta, gli poggio un cuscino vicino che lui abbraccia indispettito si gira e mugugna . Lo copro meglio con il lenzuolo prima di scendere. Arrivata alla soglia della mia camera mi accorgo che sono nuda afferro i Pantalondini rossi e una maglia di Peeta dall'Armadio mi sta lunga e copre quasi tutti i pantaloncini.

Scendo le scale e apro la porta,passando davanti alla finestra noto che è sera e ho fame, deve essere l'ora di cena. Sorpasso incurante la mia canotta bianca che Peeta mi ha tolto mentre salivamo.

Arrivo davanti alla porta maledicendo chiunque osi disturbare il mio sonno.

I volti di cinque persone mi osservano : c'è chi ride chi mi lancia suardi maliziosi e c'è hi spalanca gli occhi e chi arrossisce digrignando i denti.

Effie,Haymitch,Sue,Delly e Gale mi guardano.

-hey che succede?-chiedo con una puntina di imbarazzo.

-Katniss oggi dovevamo essere tutti a cena qua hai dimenticato?- chiede Effie.

Io aggrotto le sopracciglia è vero ma Delly e Gale che cavolo ci fanno qua...?

-si in effetti ce lo siamo dimenticati ma entrate- dico facendomi da parte.

Entran tutti e Haymitch chiede – sbaglio o quella è una canottiera?-dice indicando le scale.

Io lo ignoro e mi dirigo in cucina. e mi seguono in cucina- ehm...non so se Peeta ha cucinato...-dico

-non ti preoccupare Katniss posso cucinare io adesso...ci metto due secondi-dice Sue sorridente.

-che stavate facendo ?- chiede Haymitch con un sorisetto.

-che ti frega?!- chiedo acida.

-beh lo posso immaginae visto che indossi una sua maglietta...-ride sguainatamente Haymitch.

-zitto- gli dico colpendolo sul braccio- Peeta dorme-

-è stanco eh?-ride Haymitch.

-Haymitch sta zitto-lo rimprovera Effie andando a prendere i piatti in dispenza.

Gale e Delly sembra che siano caduti in un brutto incubo .

Cominciamo a chiacchierare tutti in cucina io mi arrampico su una delle sedie e taglio i pomodori. Delly ha lo sguardo assente e sembra che stia cercando disperatamente un modo per accoltellarmi . Gale invece spiccica solo poche parole,sembra molto arrabbiato con me ma io lo ignoro.

-Hey...-dice una voce assonnata entrando dalla cucina.

Peeta ha ancora i capelli spettinati e gli occhi assonnati, indossa un paio di Jeans larghi e una t-shirt .

-Peeta dormito bene?- chiede Haymitch con un sorrisetto. Ma Peeta non sembra abbastanza lucido per cogliere il sarcasmo.

-falla finita Haymitch- dico avvelenata mi alzo e lascio che Peeta si sieda perchè mi sembra davvero davvero stanco . Sto per andare a prendere un altra sedia in salone ma Peeta mi tiene un polso e mi porta delicatamente a sedere sulle sue ginocchia.Probabilmente non si è nemmeno accorto che Gale è qui...e che lo sta ficcando...e che lo sta fissando con molto molto odio.

Mentre aspettiamo la cena Haymitch tira fuori le carte e ci mettiamo a giocare sul tavolo della cucina.

Peeta ha appoggiato la testa sul pomello della sedia e riposa con gli occhi socchiusi tenendomi abbracciata per la vita lasciandomi le sue mani in grembo. Delly allunga una mano verso la fronte di Peeta sfiorandogli i capelli prima che io possa staccarle la mano a morzi.

Improvvisamente mi sembra che tutti si siano immobilizzati attendendo una mia reazione , Peeta ha aperto gli occhi al tocco di Delly e ora si guarda intorno confuso.

Sento il mio corpo che si muove quasi da solo mentre cerco di alzarmi per andarla a uccidere ma trovo le braccia di Peeta che mi stringono forte e non hanno la minima intenzione di lasciarmi andare . Mi poggia la guancia sulla schiena usandomi come cuscino e io sospiro.

La prossima volta non se la caverà così quella deficente.

Se si avvicina un' altra volta io la ammazzo.

Quando infine Sue annuncia che il pranzo è pronto ci dirigiamo tutti quantiverso la sala da pranzo.

-tesoro se sei stanco vai sul divano ti porto io da mangiare- dico preocupata a Peeta che è davvero tanto tanto stanco . Non per niente ma ho paura che crolli con la faccia dentro al piatto e magari poi si ceca pure con la forchetta. Che sfiga.

Meglio tenerlo d'occhio comunque.

-allora Effie hai deciso cosa farai per il tuo compleanno.-

-si penso di fare una cosa intima , anche perchè non conosco molte persone al 12 per adesso-

-io ti ho già scelto il regalo-gongola Haymitch. Cavolo dobbiamo fare il regalo a Effie . Magari una libbreria in mogano?

-bene, le cose intime sono sempre le migliori-

-eccome...-dice Haymitch enfatizzando il doppio senzo e ricevando uno schiaffetto sulla nuca da Effie.

-Delly non hai detto una parola da quando sei entrata, v tutto bene?-

delly distoglie lo sguardo da me e Peeta. Io sono appoggiata allo schienale della sedia e Peeta sta in una fase di semi-coscenza conla testa appoggiata sulla mia spalla.

-mh...? si-risponde la biondina.

-Gale come sta tua madre?-

-abbastanza bene .-dice Gale tornando a fissarmi.

-wow che loquacità...mh lo sapete cosa scioglie le lingue? L'alcol! Chi viene in salone per un brendy?-

io accetto solo perchè voglio far arrivare Peeta al divano.

Lo prendo per mano conducendolo evitando di farlo sbattere troppe volte al muro.

Ringraziando il cielo utilizzano tutti le varie poltrone sparse per il slone lasciand a me e a Peeta il divano. Lo faccio sdraiare delicatamente,facendogli posare la testa sulle mie gambe.

-Peeta sei fra noi?!-dice Haymitch quasi urlando. Io prendo il primo cuscino che mi capita e glielo tiro. Stupido ubriacone.

Peeta mugugna e si gira su un fianco nascondendo il volto nella mia pancia, mi concedo di accarezzargli i capelli biondi e ancora spettinati.

Quando rialzo lo sguardo trovo Sue, Haymitch e Effie che ci guardano con tenerezza e Delly e Gale con odio.

Un pò di Yoga gli farebbe davvero bene .

-mi ricordo quando anche io avevo un ragazzo così che mi amava così tanto e che amavo così tanto...-dice Sue con un ezzo sorriso.

-e che è accaduto?.-chiede Delly

-è diventato mio marito.-dice con semplicità Sue. Delly storce il naso non era la risposta che si aspettava ...neanche io però , non sapero che Sue avesse avuto un marito.

-io ci avrei scommesso che sareste finiti inzieme- dice Effie entusiasta.

-ma infatti ci abbiamo scommesso Effie. Ricordi?-chiede Haymitch.

-già e a quanto pare ho vinto io.-

-tu avevi detto che sarebbero stati insieme ma che Katniss non avrebbe ammesso di amarlo.-la contraddice Haymitch.

Io divento tutta rossa e mi concentro sul fissare il volto di Peeta- e infatti non l'ha detto.-

-si che l'ha detto. Lo dice sempre. Ci manca solo che si metta a saltellare per il distretto spargendo fiori e cantando"io amo Peeta Mellark"...-

-wow Katniss-dice-non lo sapevo-

-potremmo smettere di parlae di questo?- dico seccata,posando l'ennesima carezza tra i capelli di Peeta.

-Katniss credi che domani potremmo andare a caccia insieme?-chiede Gale.

-mh...ehm...non lo so devo chiedere-dico a disagio.

  • a chi devi chiedere? Non hai mai chiesto nemmeno a tua madre se potevi andare ...-

-ora è diverso. Prima era una necessità.-

-a chi devi chiedere?-

-a Peeta-

-Cosa?-chiede Gale scioccato.

-cosa?cosa?lo devo chiedere a Peeta-

-Kat mi vuoi dire che sei una specie di schiava?-

-no è che,voglio parlarne con lui. Anche lui i dice sempre tutto.-

-ma per piacere...-

-Gale non insistere. Devo chiederlo a Peeta prima. -

-chiedermi cosa?-biascia la testa poggiata sulle mie gambe.

Io sorrido e gli poggio un bacio tra i capelli- niente torna a dormire te lo dico dopo.-

-mh ok-sussurra Peeta sistemandosi megliosulle mie gambe.

-blea-commenta Haymitch..siete disgustosi- ah hai capito ?noi siamo disgustosi .? Se non avessi paura di svegliare Peeta lo avrei già ucciso.

" ok se quasta non è rabbia maniacale ..."

"non è rabbia, è solo ..."

"rabbia"

"zitta"

"no è solo che non oglio mentire a Peeta."

" e allora non farlo"

"grazie per il tuo consiglio illuminane"

"sempre a disposizione"

continuiamo a chiacchierare finchè Peeta non si sveglia.

Si alza lentamente. -Hey ...-dice vedendomi ma poi si accorge del nostro beneamato publico e diventa rosso – quanto ho dormito?-

-un ora e mezza, non hai mangiato quasi per niente hai fame?-

lui si abbandona contro lo schienale- si un pò-

Sue si sta alzando ma io gli faccio segno di rimanere comoda-lascia , ci penso io-

vado in cucina e scaldo l'agnello per Peeta con un bicchiere d'acqua e un pezzo di Pane riscaldanto .

Poggio il tutto su un vassoio e poi torno in salone dove è iniziata una discussione sulle case del distretto.

-Grazie Kat- dice Peeta regalandomi uno dei più bei sorrisi dell'intero universo...

-prego mangia tutto che ha pranzo non hai mangiato quasi nulla-

-che dici Kat ? Sei bravissima!-

-tutto merito mio.- gongola Sue facendo ridere Peeta..

-si Sue!-

-sisi-

dopo un pò i nostri cari scocciatori se ne tornano a casa loro e io e Peeta ci ritroviamo abbracciati e addormentati sul divano.



Ragazzi scusate ho potuto ricontrollare solo la metà del racconto perchè mia madre rompe. se ci sono errori non me lo fate presente perchè me lo aspetto, comunque ... ma quanto può essere irritante tua madre che urla - AMOOOORE é PROOOOOONTOOOO!!!!- dio che strazzio.
se non vado subito rischio la pelle, commentate e recensite se vi è piaciuto o anche se non vi è piaciuto ....<3
aaaaaaaaa si arrivo!!!!!
bye
-SAm

 

 

 

 

 

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Capitolo 23
*** idee,compromessi e sfide. ***


 

 

Tra due giorni è il compleanno di Effie e per miracolo Peeta non è esploso.

Per l'occasione le abbiamo regalato un intero set di cucchiaini d'argento , ce ne sono di tutte le grandezze: da uno grosso quanto un braccio a uno talmente piccolo che potrebbe sembrare uno stuzzicadenti. Qualcuno mi spiega l'utilizzo di queste cose? Bah.

Non le capirò mai.

Io sto sorseggiando una tazza di te e osservo da mezz'ora Peeta che davanti a me cerca di tirare fuori dalla sua testa un idea per la torta di Effie, con scarsi risultati .

Batte impaziente con la matita sul foglio mordicchiandosi il labbro inferiore. Questa immagine si ripete nella mia mente sempre più lentamente e in modo sempre più sexy milioni di volte .
"Che pervertita"
"Ma tu una vita sociale no!?e esci  qualche volta!"

Si mordicchia il labbro impaziente e sbuffa sollevando una piccola ciocca bionda, che gli era caduta sulla fronte.

-mhhh...- si lamenta poggiando la fronte sul foglio.

Io sorrido, sembra un bambino quando fa così,chissà come sarebbero i nostri figli se io li volessi avere...sono sicura che vorrei al cento per cento che assomiglino in tutto e per tutto a Peeta.

-vedrai che andrà bene ...hai solo un blocco, niente di preoccupante.-dico alzandomi e posando la mia tazza nel lavello.

-invece è una tragedia Katniss! Non so la forma , i colori , e decorazioni i gusti ..non ho ancora deciso niente!-mugugna con la fronte sul tavolo.

-beh ti basterà pensare a Effie per trovare i gusti giusti...quando vedi Effie che cosa ti viene in mente?-chiedo sedendomi vicina a lui.

Lui sbuffa sollevando di nuovo il ciuffo ribelle. -mi vengono in mente solo i frutti...-dice alzondo lo sguardo in aria forse nella speranza che un idea piombi dal cielo.

-che frutti?-

lui ci pensa un attimo-beh ...la fragola e le pere...-

-bene fai una torta formaggio fragola e pere ...-dico fin troppo entusiasta di aver trovato una soluzione.

-si...Kat questa è una grande idea!- dice spalancando gli occhi.

-bene allora ...-

-allora faremo una torta alta tre pani completamente ricoperta di glassa ma non glassa normale doevo prepare una glassa speciale magari co la cannella , la faremo di tre piani non troppo alta e nemmeno troppo bassa , ah e la scritta...-Questo si chiama "inguaiarsi da sola"

-beh...-tento di dire ma lui mi interrompe.

-ah già possiamo scrivere " tanti auguri Effie"-

-si beh di solito sulle torte si scrive "tanti auguri" non "passami il trapano" ...-

-mh di che colore posso farla ...che ne dici di verde-secondo me non mi ascolta ...uuuu Peeta mi stai ascoltando?

-sai Peeta io ti tradisco-questo deve funzionare!!

-oppure giallo sai non mi è mai sembrato che Effie fosse da questi colori spenti come il blu o il nero...-no non mi sta assolutamente ascoltando.

-sai scapperò con il macellaio , l'altro giorno le nostre mani si sono posate su un trancio di carne e i nostri sguardi si sono icontrati...-ok...

-dici che gli piacerà il colore arancione per la scritta? Ci starebe bene l'arancione.- è un complotto.

-ho tirato un tacchino morto sopra il tetto-andiamo è impossibile che...

-oppure rossa? Nahè meglio arancione magari faremo le decorazioni rosse, in più devo trovare qualche cosa da mettere . Mah dove sarà il coompleto che ho indossato nel quattro...oh devo chiamare Johanna e Annie per il compleanno di Effie. Kat per favore ci pensi tu? Io devo ancoa decidere con Sue il menu per il pranzo , secondo me Sue è un ottima cuoca ma è fissata con l'agnello? Stufato di agnello.polpette di agnello,braciola d'agnello,spiedini di agnello...tutto d'agnello. Quindi io avevo pensato di lasciare che le si sbizzarrisca con la seconda portata in modo da farla contenta ma per primo avevo pensato a una lasagna o a un piatto di spaghetti al sugo .

Invece per..-...no è possibile.

E da qui ho smesso di ascoltare. Per carità lo amo con tutta me stessa ma certe volte bisogna solamente smettere di ascoltare per non farsi eplodere la testa o sanguinare le orecchie.

Mi alzo dalla sedia lasciando che lui mi segui per continuare a parlarmi e mi dirigo verso il telefono.

-pronto ?-

-Johanna sono Katniss-

-hey sei sempre matta?- ma che gentile.

-no grazie ora sto un pò meglio -dico giocando con il filo del telefono-vi volevo invitare qui er il compleanno di Effie ...-

-oh che bello, emh non lo so devo parlarne con Annie-

-va bene, il compleanno è tra due giorni , potreste usare le camere rimaste a casa mia o una può stare nella camera degli ospiti di Peeta ma a casa mia una camera è occupata da Gale e credo una da Effie credo ...-

-mo vedo poi ti richiamo-

-d'accordo-

sento il telefono che sbatte e così attacco anche io.

-che hanno detto?- chiede Peeta comparendo sulla porta con indosso un grambiule bianco

-devono pensarci , ci richiameranno – dico tranquillamente.

-ok-annuisce e risparisce in cucina.

Mi torna in mente all' improvviso la proposta di Gale di andare a cacciare insieme...magari srebbe divertente ... magari riuscirò a liberarmi di tutto questo risentimento , magari riusciremmo a capirci...

però ho paura di rimanere da sola con lui,ho paura di cosa mi dirà.

-Peeta ?- chiamo mentre lui sta preparando l'impasto.

-si ?- chiede senza alzare lo sguardo. Le sue ciglia lunghissime creano un arco d'ombra sui suoi zigomi.

-ieri Gale mi ha chiesto se volevo andare a fare un giro con lui nel bosco uno di questi giorni .-

lui alza lo aguardo all' improvviso ma noni sembra arrabbiato o contrariato solo sorpreso-vuoi andarci?-chiede guardandomi negli occhi.

-io...non lo so.-dico gettandomi a peso morto su una delle sedie della cucina.

-beh ...che gli hai risposto?-chiede riprendendo lentamente ad impastare.

-gli ho detto che dovevo chiedere a te-mormoro con lo, sguardo basso slle venature del legno del tavolo.

-perchè? Kat non ti serve il mio permesso.-

-io...non lo so mi sembra sbagliato decidere da sola ..date le circostanze.-

Peeta ride-vuoi dire che ora che stiamo insieme?-

io arriccio il naso e gli ancio uno sguardo torvo che lo fa sghignazzare.

-oh andiamo Kat sto scherzando. Se vuoi andare vai.-

-certo. Sei il mio fidanzato ho degli obbrlighi verso di te...-dico ma soprattutto voglio che anche lui mi dica sempre tutto. Sono subdola ma è l'unico modo.

-ma non sono tu padre- mh mi sembra che il discorzo sia un pò al contrario non dovrei essere io quella a dire "tu non sei mio padre?"

-si ma comunque non voglio tenerti segreto il mio possibile incontro con Gale.-

Lui mi guarda e si apre in un gran sorriso- e immagino che se io vedessi Delly...-

-dovresti assolutamente e immediatamente dirmelo-forze ci ho messo troppa enfasi.

-aha lo sapevo che questo discorso aveva due senzi ...- dice pulendosi le mani.

-niente affatto è solo che voglio saperlo.-mi pare legittimo no?!

-lo saprai sta tranquilla-

-ma per te andrebbe bene ?-

-non sarò geloso...come una certa persona...-dice gongolando.

io socchiudo gli occhi. Ah quindi qui l'unica pazza gelosa sono io!? No no ci sto.

-vuoi dire che tu non sei mai geloso?-chiedo con un sorrisetto.

Io suo sguardo mi lancia un occhiata di sfida che io accetto subito- no mai-.

Ah si eh?! Bene sfida accettata.però proprio oggi che dobbiamo incontrare sia Delly che Gale alla festa ...oddio devo riuscire a rimanere concentrata e a non uccidere quella stupida gallina.

Gli lancio un sorrisetto che lui contraccambia.

Bene- dico alzandomi in piedi e porgendogli una mano tesa .

Lui socchiude gli occhi fa un sorrisetto e me la stringe .

Non ha idea del pasticcio in cui si è cacciato.


 

Già ...neanche io ....bene angeli miei come state? . Non volevo aggiornare oggi ma Jess mi ha spaventata a morte . Secondo me mi avrebbe trovato fin sulla Luna se non avessi aggiornato entro oggi . Quindi mentre mi vedo Penelope su Italia uno aggiorno questo capitolo...come vi sembra ? 
è un capitolo molto corto, ma serve solamente a  tenermi addosso la pellaccia ...ah no scherzo. Ho adorato scriverlo come adorerò leggere le vostre recenzioni ...grazie
Sam

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Capitolo 24
*** scazzottate meritate ***


 

Sono ore che sto in bagno. MI sono lavata, asciugata i capelli, depilata, vestita , profumata, trucata e ora sto davanti a questo dannato specchio ad osservarmi.

Ho i capelli perfettamente arricciati in morbidi e setosi boccoli. Ho richiato tre volte di bruciarmi tutti i capelli ma li ho salvati in tempo. MI sono truccata contornandomi i miei occhi grigi di nero con la matita per poi aggiungere ombretto arancione e grigio a richiamare il colore dei miei occhi.

Indosso un vestito senza spalline che si tiene sollevato magicamente grazie alle mie tette ,senza reggiseno naturalmente non voglio fare la redicola facendo vedere da un vestito senza spalline le spalline di un reggiseno. Tanto sarò già ridicola di mio ...oddio e se qalcuno mi ferma e mi dice: " Katniss Everdeen sparisci,sei ridicola!"!?

"gli conficchi una freccia nel cuore. Tanto facile..."

"mi sembra legittimo"

Il mio vestito è arancione, il bustino è aderente e la gonna è di seta che cade morbida i balze arancioni che finiscono appena sopra il ginocchio.
Indosso un paio di scarpe con i tacchi sulle quali è meglio non soffermarsi.( trappola mortale)mi sento così ridicola per voler sembrare carina ...

Ma come ha fatto Peeta a innamorarsi di me ? Guarda che disastro che sono...

" falla finita e scendi che sennò farete tardi"

Dai Katniss, ce la puoi fare.

Respira Katniss, respira.

Peeta è già alla porta, indossa un vestito nero con una cravatta blu. È bellissimo.

Mi si ferma il fiato, è mio, solo mio, sempre mio.

Oh-oh non sarà facile vincere la sfida.

Quando mi vede Peeta spalanca gli occhi- Kat sei bellissima-sussurra.

Accidenti devo smettere di pensare a lui. Smettila , smettila, smettila.

-anche tu- gli dico sorridendo e avvicinandomi ( non senza problemi)

mi aggrappo al braccio di Peeta per non cadere con questi cosi dannati.

-sei bellissima- sussurra di nuovo quando siamo fuori nella quiete della notte.

-l'hai già detto-

-sei talmente bella che dirlo una volta sola mi semra un insulto-

Io sorrido e mi stringo di più al suo braccio.lo sento sfiorarmi l'anima con ogni suo sorriso, con ogni suo sguardo mi scalda , mi scioglie sempre di più, sono sua. Ormai sono sua.

-ci credi che non vedo l'ora di tornare a casa ?- chiedo.

Sento le sue labbra baciarmi i capelli- ci credo-io sospiro e mi lascio trasportare dolcemente dalle mie gambe verso una casa. Credo sia casa di Delly è più piccola della mia ma comunque più grande di una normale casa del giacimento.

-Peeta ! Sei arrivato!-dice una Delly saltellante lanciandosi ad abbracciare Peeta e scostandomi da una parte.

Devo stare calma,devo stare calma,devo stare cama.

Calma Katniss fai dei bei respiri profondi.

-hey Delly che bella festa-

-si vero? Ci sono tutti i nostri vecchi amici. Vieni a salutarli.-

Peeta mi afferra la mano prima di essere trascinato da Delly.

-Peeta ti ricordi di Jace ? -squittisce Delli saltellando come una pazza ...una bella mazzata sulle gambe e risolviamo tutto.

-oh si certo come stai?-chiede Peeta alzando un braccio a circondarmi la vita.

-Peeta Mellark! Wow che onore !-

-co...cosa?- chiede Peeta confuso.

-beh...-sta per rispondere il ragazzo ma Delly lo interrompe.

-niente, è cambiato il mio Peeta, Jace?-

Qualcuno mi fermi. Il mio Peeta ? Peeta sarebbe suo? Ma io l'ammazzo.

-no non è cambiato per niente- rise Lui.
 Dopo aver fatto tanti di quei giri che mi gira la testa a salutare tutti queli che Peeta conosceva ( e non sono pochi ve lo assicuro) ci imbattiamo in Gale.

-Hey Gale ti stai divertendo?- chiede Delly.

Gale la guarda come se fosse pazza. In effetti non è proprio una persona da feste e pacche sulla spalla.

-sisi-borbotta squadrandomi.

-Gale che sguardo non la spogliare con gli occhi!.-sghignazza Delly sento Peeta che si irrigidisce al mio fianco ...chi è quello che non era geloso?!

-Katniss mi concedi questo ballo?-mi chiede Gale porgendomi una mano. Il mio sguardo va subito a Peeta che guarda Gale con astio,mi scappa un sorrisetto...Peeta ha ragione è picevole...

-ah devi chiedere a Peeta ?!-chiede Gale facendo un sorrisetto.

Io stringo gli occhi , questa cosa del chiedere a Peeta non l''ha presa bene ...ma dopotutto Peeta ha detto che non è geloso ?

Gale mi trascina fino al centro della pista dove comincia a farmi ondeggiare leggermente tenendomi rigida come un pezzo di legno ma comunque troppo vicina per i miei gusti.

-lo sai Kat mi sei mancata...-comincia lui. No non lo voglio sentire.Non lo voglio sentire cavolo.

-mh...-

-mi è mancato tutto di te. Sei la persona più importante della mia vita.-si e alla persona più imparte gli fai esplodere la sorella? Oddio e allora a quella che odi che gli fai!?

-Gale ti prego ...-riesco a dire.-è già strano non incominciare-

Mi stringe il polso più forte e mi fa quasi male – no Kat devi capire che...-

ma pultroppo non finì la frase perchè la canzone cambiò e Peeta si materializo con un tempismo inquietante come il genio della lampada proprio accanto a noi.

-Ok bene il ballo è finito- dice con urgenza.

Gale si scolla subito e io vengo riaccolta a casa tra le braccia di Peeta. Veniamo raggiunti subito da Delly la quale è seguita da una ragazza Bionda e alta.

-Peeta ma dov'eri finito ? Sunday ti voleva conoscere-

-piacere il famoso Peeta Mellark.-dice la civetta.

-no io sono solo Peeta-

-haahhahaha ma è quello che intendevo, beh non si può dire che tu sia una persona comune...

tutto Panem ti conosce ...chissà quante fidanzatine hai- dice mostrando un sorrisetto.

Ma che cavolo?! Oggi me le tirano proprio fuori eh?!

-UNA- dico io secca facendo voltare tutti nella mia direzione.

-e tu sei ?-

-Katniss Everdeen la mia fidanzata- dice Peeta tutto gongolante...

-Oh beh ...ma tu non stai con il gigante la?-dice indicando Gale.

Ora è Peeta a socchiudere gli occhi e a parlare duramente -c'è stata un pò di oscillazione in passato ma ora si è stabbilizzato-

-assolutamente-dico io.

-senza alcun dubbio-dice Peeta.

Delly trasporta Peeta fino a un omaccione alto che avrà quindici anni più di noi, ha i capelli scuri e gli occhi verdi .

-Mellark!-

-Thompos che piacere rivederti- dice Peeta formale.

-piacere mio ragazzo-e poi mi vede.

-è questa super-bellezza al suo fianco?- chiede puntandomi uno sguardo magnetico addosso che mi fa sentire stranamente vulnerabile.

Delly fa per parlare ma io sono più veloce-Katniss Everdeen piacere-dico porgendogli la mano.

Lui la osserva e la stringe tra le sue mani carezzandola dolcemente con il pollice poi la stringe al petto e vi posa sopra un bacio.dio che schifo ho i brividi , mi è sembrato quel contatto così sbagliato e terribilmente disgustoso.

-incantato-sussurra lui.faccio un passo indietro entrando a contatto con il torace rigido di Peeta, anche se è teso non posso fare a meno di essere sollevata da questa vicinanza.

Prendo posto sopra il cuore di Peeta,lo sento che batte forte contro la mia schiena.

-Peeta posso rubarti questa bellezza per un ballo ?- chiede l'omone. Io trasalisco e Peeta si irriggidisce.

Delly invece batte le mani-oh si che fantastica idea Thompos -.

Peeta prima che possa dire niente viene staccato da me e io mi ritrovo a volteggiare tra le braccia di un altro uomo.

Le sue mani sulla mia schiena mi sembra che prudano,che mi facciano irritazione mentre mi spingono sempre di più verso di lui.

Sono così vicina che posso sentire il suo alito nauseabondo.

-non così vicina-riesco a dire io.

Lui fa un sorriso-ma così non riesco a vedere i tuoi bellissimi occhi -dice guardando due punti che sicuramente non sono i miei occhi,in mezzo alla mia scollatura.

Io mi tiro indietro bruscamente- mi spiace ma sono riservati a chi li sa apprezzare-

Mi volto per andarmene ma una mano mi afferra un braccio e mi fa voltare di scatto mentre l'altra mi arpiona la spalla per tenermi ferma.

Siamo in un punto abbastanza buio e isolato non vedo più neanche Peeta.

-saprò apprezzare te lo assicuro-

-lasciami sono fidanzata-dico liberando la spalla al suo tocco.

Lui sembra sorpreso-e con chi...?-ma non risce a finire la frase perchè una mano chiusa in un pugno gli si infrange contro la mascella facendolo rotolare a terra.

Alcune persone si sono fermate per osservare la scena.

Vedo Peeta che adesso sta davanti a me rivolto verso l'uomo.

-toccala un altra volta e sei morto-dice con un voce che non gli ho mai sentito. È arrabbiato è molto arrabbiato .

L'uomo si rilza in piedi e fronteggia Peeta.Tutto a un tratto ho paura per lui che sembra uno scricciolo in confronto a quell'omone.

L'uomo gli prende i risolti della giacca con forza e tira indietro un pugno alzato pronto a colpire. Mi getto sul suo braccio tenendoglielo fermo indietro -non lo toccare !-ma lui mi scrolla come se fossi una piuma eio cado a terra .

Vedo Peeta dare un cazzotto all'omone che mentre si rialza viene portato per le braccia da tre ragazzi che lo portano fuori dalla porta.

Peeta si china su di me mentre io concepisco quello che è appena successo. Peeta ha perso.

"Ma ti pare ? Come fai a essere così sciocca!?"

"sto scherzando!"

Mi aiuta a riettermi in piedi e mentre io mi rassetto il vestito lisciando le piege borbottando un -tutto a posto , stai tranquillo-

Lui mi alza il mento con un dito- mi dispiace- sussurra.

Io spalanco gli occhi stupita- e di cosa?-

-non avrei dovuto perderti d'occhio-

-ma che dici?! Dispiace a me !-

-perchè?-

-perchè per colpa mia stavi per rovinare il tuo bel musetto- dico sorridendo come un impertinente.

Lui sorride e scuote la testa.

Io lo bacio sollevandomi sulle punte.E sulle sue labbra sussurro-ti amo. Sei il mio eroe -

Lui sorride raggiante poi si piega e mi prende per la vita facendomi volteggiare.

-E tu la mia principessa- dice riavicinandomi a se per baciarmi.

E io mi perdo in quel bacio, sento la sua bocca che si schiude leggermente contro le mie labbra e assaggia lentamente,sento le sue braccia che si stringono contro la mia schiena e porto le mie mani a accarezzargli il collo .

Schiudo le labbra lasciando che la sua lingua venga in contatto con la mia.

Quando ci stacchiamo mi sembra che il suo volto emette luce propria . Sorrido e mi stringo a lui infilando la testa tra la spalla e il suo collo mentre lui ci poggia il mento sopra.

-Kat?-

-si?-chiedo alzando lo sguardo.

-è vero sono geloso- io sorrido.

-lo so- dico sringendolo.

Peeta strofina le labbra sulla mia tempia e mi sussurra – ti amo-.

 

 

Abbiamo ballato in continuazione e poi io ho bevuto un pò ma niente di che , l'unico problema è che sto letteralmente per crollare a terra dal sonno .

Peeta mi tiene ferma per la vita impedendomi di cadere a terra. Siamo in piedi a un lato della pista e io sono appoggiata al suo petto beandomi del profumo che emana e dalla sensazione piacevole che provo nel sentirlo così vicino.

Peeta non mi ha più lasciato un secondo da sola da quando mi ha riacchiappata.

-davvero sei geloso ?- chiedo abbandonando la mia testa sul suo petto.

Lui sospira e mi abbraccia – si-

-hai raggione è piacevole- dico sorridendogli.

Lui contraccambia il sorriso e mi bacia il collo.

-andiamo a casa?- chiede.

Io sorrico accocolandomi al suo petto, si andiamo a casa.


buona domenica tribx. sto letteralmente morendo di sonno , sono rimasta fino alle 2 a scrivere questo dannato capitolo. spero che almeno ne sia valsa la pena ...ma questo ditemelo voi,  recensite please mi serve un tiramisù in questa settimana del cavolo. in alto le bacchette   chi non vede l'ora che finisca la scuola <3
arggg...la pazzia dei fandom, come potete notare  ho ricabiato nome. almeno così sono nutrale, non mi devo sentire in colpa verso tutti i miei fandom <3sono la svizzera<3
un bisoux grande grande Re-Ce-Nsi-TE
-Sam

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Capitolo 25
*** MMMBop ***


 

Sono cullata dal movimento ondeggiante del passo di Peeta,mentre mi tiene tra le sue braccia.

Credo di essermi addormentata e di essere rimasta in una specie di dormiveglia,ho sentito Peeta chiamarmi per poi prendermi delicatamente tra le braccia mentre io alzavo le braccia intorno al suo collo,quasi in un movimento involontario.

Ho sentito Peeta saluare Delly e dirle che ora doveva proprio andare.

Ho sentito l'aria fresca della sera che mi pizzicava in naso.

Ora sento solo il rumore dei passi di Peeta nel silenzio della sera e quello del suo cuore.

Sento le sue labbra sui miei capelli,il suo sguardo sul mio viso e il suo odore sulla mia pelle.

Peeta apre la porta e mi porta nel tepore di casa nostra. Sale le scale in silenzio e mi adagia sul letto togliendomi scarpe e vestito per poi coprirmi con la trapunta.

Dopo un pò lo sento infilarsi a letto e abbracciarmi stretta mentre io prendo il mio solito posto sul suo cuore.

La mattina sopo mi sveglio sentendo un leggero soffio di vento che mi sfiora la guancia.

Il respiro di Peeta mi carezza lievemente mentre lui dorme beato. Gli sfioro le labbra con un dito e poi con le mie. Dovrei lasciarlo dormire ma è più forte di me.

Gli concedo il bacio più dolce che abbia mai dato,è delcato come un battido d'ali di una farfalla.

Gli tremano le palpebre e apre gli occhi mettendomi a fuoco e sorridendo.

-Che bel risveglio.-sussurra con voce ancora impastata dal sonno.

Io sorrido e lo bacio ancora. E ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora.

E ancora.

 

Ho la testa completamente svuotata da ogni pensiero,sento solo le mani di Peeta sulla mia pelle nuda e le sue labbra sulle mie,mentre ci rigiriamo tra le lenzuola.

Passo leggera le mie dita sulle sue braccia forti,sul suo torace e tra i suoi capelli.

Mi sembra di fondermi con lui. Io sono con lui.

-Katniss!!!-un urlo dal piano di sotto mi risveglia dallo stato di trans in cui ero caduta. Ma perchè devono urlare sempre nei momenti meno opportuni?

-Peeeeta!?!?! Ci siete?- è una voce familiare. Troppo familiare. Spaventosamente familiare.

Peeta si stacca e mi lancia una sua felpa e un paio di pantaloncini miei,prima di infilarsi i Jeans e una t-shirt rossa.

-Credo sia arrivata Johanna- dice Peeta sollevando la zip della mia felpa per coprire i seni coperti solo dal reggiseno.

Io sbuffo perchè doveva arrivare proprio adesso ?!

Peeta mi passa le scarpe mentre gli sistemo il bottone dei pantaloni.

Ci precipitiamo giù per le scale e ciò che vediamo è un plotone di persone che ci fissano nell'ingresso. Ci sono Hymitch, Effie , Johanna,Annie e Gale e poi in braccio a Johanna c'è un fagottino che si agita.

Peeta va subito a salutare le ragazze con un abbraccio. Io le saluto con un bacio sulla guancia.

-Hey Katniss non ti starà grandina quella felpa?- dice Johanna con un sorrisetto malizioso.

-no cioè si...ehm..-

-Jo ma quella è la felpa di Peeta- dic Haymitch complice con un occhiata significativa.

Ecco questi due insieme sono una coppia esplosiva.

-Ohh capisco e io che volevo approfittare di questa vacanza per mangirmi questo bocconcino- dice Johanna carezzando un braccio a Peeta.

Mi muovo verso di lei quasi d'istinto ma mi sento trattenuta per la felpa da dietro.

-Lascia stare Kat vuole soltanto provocarti- mi dice Peeta posandomi un braccio sulle spalle.

-Hahaha si Ragazza di fuoco, non voglio una freccia tra gli occhi. No grazie non ci tengo.-

Annie ride facendo agitare ancora di più il fagotto tra le sue braccia. Peeta le si avvicina guardando estasiato il bambino roseo tra le braccia di Annie.

-Annie è bellissimo.-dice Peeta rapito.

Annie gli sorride- Grazie Peeta, vorresti tenerlo in braccio?-

Peeta sorride raggiante e prende in braccio il bambino dalle braccia di Annie.

-Come si chiama?- chiedo guardando rapita Peeta che guarda rapito il figlio di Finnick.

-si chiama Finnick.-dice Annie sorridendo.

-Wow i bambini sono una macchiana per rimorchiare-commenta Haymitch.

-Già Peeta stai attento che Katniss potrebbe saltarti addosso da un momento all'altro.-

Peeta guarda prima loro poi me ridendo .

-ma voi non dovevate arrivare domani?-chiedo sbuffando.

-Cambio di programma- dice solo Johanna.

Fantastico.

-Dove stiamo noi?-chiede Annie.

-Nella mia vecchia casa, ci son abbastaza stanze per tutti – dico.

-A casa tua ci sono solo tre stanze Katniss-dice Johanna – e con me, Te, Annie,Gale e Effie siamo decisamente in troppi.

-Io sto da Haymitch- dice Effie raggiante- non preoccupatevi per la mia stanza-mh deve essre stata una conquista piuttosto difficile.

-Ah si eh?-chiede Johanna con un sorrisetto-Mi tocchera approfondire questa questione,comunque,sempre troppi siamo-

-No invece, io vivo qui quindi potete tranquillamente stare a casa mia-

-Ah si !? Hai fatto il grande salto piccola deficente?- chiede Johanna ridendo. Ma che carina...è sempre bello averla qui.

"io la blocco e tu la picchi"

"ri-ecco il pesce che voleva volare"

"ingiusta"

-Avete fame ragazze ?- chiede Peeta sorridendo.

-No dobbiamo ancora portare su le valige-

-ci vediamo dopo-

Annie si riprende Finnik e esce con Johanna rimaniamo solo:Io,Peeta,Gale,Haymitch e Effie.

-Ci avete dato dentro sta mattina?-chiede Haymitch.

Io sbuffo e mi giro verso Peeta.

-Che vuoi preparare?-

-Ti va la zuppa dell'altro ieri?-chiede Peeta.

-Quella di funghi ?-

-Proprio quella-

-Ok si, era buona- dico andando in cucina seguita dagli altri.

-Tutto ciò che cucino io è buono- dice Peeta .

-Già si. Ma voglio la colazione.-

-Ma Katniss mangerai tra poco il pranzo!- dice Gale.

Ok forse non ci siamo capiti: io voglio le mie focaccine al formaggio.

-Lascia stare Gale è inutile- dice Peeta ridendo.- Non salterebbe mai la colazione-

Peeta sotto lo sguardo sconcertato dei presenti mi porge il mio recipiente,sul quale Peeta ha scritto a caratteri eleganti "Katniss's Brekfast"e alberi e focaccine che sembrano cadere dal cielo,pieno di profumate focaccine al formaggio.

-Tutti i giorni la stessa colazione non ti stanchi Kat?-

-No.Peeta ci ha pure provato a darmi qualche cos'altro ...-

-...ma lei non mangia altro che le focaccine al formaggio a colazione- continua Peeta.

-Quando le prepari?-chiede Gale a un tratto.

-La mattina presto mi sveglio e le preparo la colazione.-

-Oh che carino! Haymitch perchè tu non fai così?-dice Effie squadrando il nostro mentore,accusatoria.

-EFFIE!!!-grida Haymitch. HAHA SGAMATI.

Io sorrido -oh sta tranquillo Haymitch già lo sapevamo.-

-Lo ...lo sapevate?-balbetta Effie. E da quando?-

-Dal tuo compleanno- risponde Peeta.

-Beh su regazza sbizzarrisciti.-mi dice Haymitch .

Per un attimo l'idea mi alletta però poi so che deluderei Peeta quindi dico solo-e perchè ? Io non sono te. Non mi diverte affatto tormentare gli altri- Mi è percaso cresciuto il naso? perchè sento la scritta "BUGIARDA" sulla mia fronte.

Haymitch mi guarda e ride- siii e Peeta non ti ha detto niente in proposito-dice sarcastico.

-Ora smettila Haymitch- dice Peeta secco si avvicina a me e mi poggia le labbra sulla fronte in un bacio.-Sono fiero si te- sussurra

Io dimentico Haymitch e mi ficco un altra focaccina in bocca.

Peeta si mette ai fornelli e Haymitch comincia a parlare con Gale della situazione a Capital.

Suona il telefono e io mi precipito a rispondere.

-Pronto casa Mellark?-chiedo.

-Salve sono il Dott. Aurelius potrei parlare con Peeta Mellark?-dice la voce all'altro capo del telefono.

-Salve dottore, si certo glielo chiamo subito,aspetti un secondo.-

Torno in cucina dove Peeta sta girando la crema di funghi in padella.

-Amore c'è il Dottor Aurelius vuole parlare con te-mormoro

-Con me?ma la zuppa?-chiede indicando la padella.

-Ci penso io,ci vorrà solo un secondo- dico prendendo il suo posto e Peeta dietro di me guida il mio braccio indicandomi il movimento. Poi mi poggia un bacio veloce sul capelli e dicendo:-grazie tesoro torno subito- e scatta di la.

Alle mie spalle sento Haymitch dire -"Amore"?"Tesoro"?Bah!- sto per tirargli padella, cucchiaio e funghi quando Effie dice- Ma finiscila! sono adorabili!-

-Lui è adorabile. Non lei.-

-Haymitch sei un cafone!-

-Cosa? Qui l'unico che può essere definito adorabile è Peeta.-

-HAYMITCH!- non capisco perchè Effie se la prenda tanto è vero qui l'unico adorabile è Peeta. Può darsi che io lo sono un pò, ma comunque solo con lui, non con gli altri.

-che succede ?-chiede Peeta rientrando.

-Si discute di quanto puoi essere adorabile- dico con una dolcezza assurda che mi trapela dalla voce.

Peeta ride-mh allora sarà una discussione lunga.-dice affiancandomi.

Io mi volto e ridevo un dolce bacio a stampo sulle labbra-Potrebbe anche essere infinita-

Lascio di nuovo il posto a Peeta .

-Che voleva Il Dottore?-chiedo sedendomi sul piano cottura accanto ai fornelli(Peeta di solito si arrabbia quando mi siedo li ma io sono una ribelle).

-Voleva sapere se avevamo progetti importanti questa settmana, solo questo -

Mah sarà un altra delle sue fisse.

Peeta spegne il fuoco e prende un mezzo cucchiaio di crema di funghi,ci sofia sopra e la assaggia.

-Decente- dice lui.

Io scuoto la testa e sorrido. Poi gli faccio segno di farmela assaggiare. Lui mi avvicina il cucchiaio e mi imbocca.

È buonissima come sempre.

-Buonissima- dico facendolo sorridere.

-Tu sei diparte – dice lui

io mi fingo oltraggiata- Niente affatto! Ricordi quando hai provato a suonare il sassofono?!-

-Si, eccome e mi hai detto che ero sexy!-

-Beh che centra? Eri stonato come una campana,ma avevi un certo fascino come saxofonista.-

-Si certo- ride lui

Io gli lancio un sorrisetto malizioso- Mi sembra di avertelo dimostrato dopo...-

-Dimmi se non ti viene da vomitare!-dice la voce di Haymitch.

-Niente affatto sono bellissimi!-ribatte Effie.

-O MIO DIO-dice Haymitch incredulo.

Noi ci voltiamo e vediamo Effie e Haymitch e Gale che ci fissano.

-Cosa c'è?- chiedo.

Effie sorride- Ve lo meritate tutto questo-

Mi si scioglie il cuore, sento un pezzo di me che si stacca lasciandomi inspiegabilmente leggera e felice. Scendo velocemente dal piano cottura e mi avvicino velocemente a Effie che nel frattempo si è alzata anche lei venendo verso di me.

La abbraccio stretta e lascio che tutto il risentimento verso di lei si sciolga, lascio che tutto ciò che posso,in qualche modo aver celato verso di lei in quanto Capitolina, si sciolga,vega spazzata via dalle lacrime che mi cominciano a scendere tracciando line irragolari sulle guancie . Anche lei piange – mi dispiace-sussurra.-mi dispiace-.

Io la stringo più forte -Va tutto bene – sussurro come sussurrerei a una bambina con un incubo,come sussurravo a mia sorella quando ne aveva uno- Va tutto bene-restiamo abbracciate sotto lo sguardo stupito di tutti i presenti fino a quando non ci stacchiamo.

Effie si rifugia sotto l'ala di Haymitch,che le passa un fazzoletto con il quale lei si asciuga le lacrime, mentre io vengo catturata da Peeta che mi prende il volto tra le mani e scuta preoccupato i miei occhi arrossati di pianto.

-Kat va tutto bene?-

io sorrido tra le lacrime -Si va tutto bene-.

Peeta mi bacia ogni singola lacrima e poi mi solleva facendomi risedere sul piano cottura accanto ai fornelli. Probabilmene non vuole perdermi di vista. E ha ragione ...probabilmente siamo sembrate delle pazze. Ma sia io che lei sappiamo,che questo è il primo passo verso una nuova amicizia, oggi abbiamo gettato le fndamenta, abbiamo abbattuto le fondamenta marce del nostro rapporto per costruirle di nuove. Perche io serbavo ancora nel cuore il ricordo di tutti i tributi del mio distretto,che Effie ha condotto,indifferentemente e magari indirettamente,alla morte. Ma il risentimento restava ...come restava il ricordo di tutti gi sguardi di disprezzo,che le ho riservato e di tutte le risposte taglienti che le ho lanciato contro.

Ma io sono cambiata e lei è cambiata.

Samo diverse.
Forse migliori.



..............beeeene quì vediamo l'arrivo di quella scassa boccini che è Johanna,di Annie e il piccolo Finnick ...!!! che belle Kat e Effie che si sfogano eh?
vabbeh ...recensite perchè sto veramente per cadere in depressione, insomma non recensisce più nessuno? HEY!!! voi che leggete io sono sempre qui! e come il mio piccolo cuoricino palpita quando leggo una recensione diventa duro e freddo come cacca di criceto quando vedo che non recensite più...sarà la primavera?! Bah!
comunque ringrazio le seguite/recensite/visualizzate e  Capperi vari. Un grande dinosauro a tutti voi!
Sam

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Capitolo 26
*** Preparativi? Prepariamoci.Preparatevi. ***


Sono già pronta da un ora. Ho messo un vestito rosso a mezze maniche e ho legato i capelli nella mia treccia aggiungendoci un nastro rosso e tenendola ferma con un altro nastro rosso.

Ho scoperto che sto abbastanza bene in rosso e anche Peeta sembra gradire dato che è rimasto cinque minuti buoni a baciarmi, nonostate dovesse sistemare la tavola.

Abbiamo deciso di festeggiare il compleanno di Effie in giardono, infatti abbiamo messo un tavolo e Peeta ci si è sbizzarrito.

Peeta indossa una camicia e un gilet nero che lo rende assolutamente bellissimo. Si è tirato su le maniche fino al gomito ora ha quel classico fascino di uomo in divisa che....gnam!

-Amore,amore,amore,amore!- chiama Peeta di fuori. Ha corso così tanto che ora ha i capelli un pò spettinati.-Che c'è ?-chiedo affacciandomi alla finestra.

Peeta si gira- Dov'è lo stappa.-tappi?-

-L'hai lasciato sul tavolo te lo porto.-

Dire che Peeta va nel panico quando c'è una festa, è dire poco. Si preoccupa di tutto e il problema è ,che alla fine è tutto perfetto!!!!

Esco in giardino per portargli lo stappa-tappi. Ha portato una grande tavola fuori e l'ha decorata con nastri e fiocchi di tutti i colori, ci sono posati sopra piatti di porcellana, che non abbiamo mai usato e posate di argento trovate chissà dove in cantina. Io sinceramente mi ero dimenticata anche di averle.

Peeta si gira per l'ennesima volta nervoso verso l'uscio della casa di Haymitch.

Haymitch ci ha assicurato che terrà impegnata Effie fino all'ora prestabilita, non voglio neanche pensare a come la sta tenendo impegnata....devo pensare ad altro.

-Allora come ti sembra?- chiede Peeta spostando di mezzo centimetro un tovagliolo.

-é perfetta Peeta come tutto ciò che fai...-

-Sei sempre la solita esegerata- sbuffa lui ridendo.

Io gli do una spintarella-Bene allora non me lo chiedere se non lo vuoi sapere-.

-Andiamo Kat...-mi dice lui, ma viene interrotto da una figura che si avvicina velocemente.

Gale è vestito normalmente e mi viene incontro sorridendo.

Si blocca di fronte a me e prima di iniziare a parlare mi poggia un veloce bacio su una guancia.

Aspetta...CHE?!

-Cantip ti va di venire nei boschi ?-

-Gale non posso, tra poco comincia il compleanno di Effie, ma tu non vieni?-

-ma..non lo so Kat...posso sedermi vicino a te?-Mi sta prendendo in giro?

-non siamo all' asilo: tu puoi sederti dove vuoi-dico piuttosto scocciata.

-Bene allora verrò...ma solo perchè voglio stare di più con te cara la mia cacciatrice-dice e poi si dirige verso la casa accanto alla mia.SUA?

Mi giro ancora stupita da quanto è appena successo e trovo Peeta di schiena.

Ha i muscoli tesi e ho paura che stia avendo un episodio.

Mi avvicino lentamente facendo strusciare i miei piedi nell'erba e gli poggio una mano sulla schiena facendolo sussultare. Continuo e lascio scivolare il palmo della mia mano sul suo fianco per poi ricongiungerla alla destra, che ha fatto il medesimo percorso, sul suo addome.

Mi ritrovo a abbracciarlo da dietro sentendo la seta del suo gilet sulla mia guancia.

-Hey bell'uomo-sussurro.

Lui sospira e rilassa i muscoli, carezzando con una mano le mie mani intrecciate sul suo addome.

Restiamo così per un pò finchè lui non si gira guardandomi negli occhi .

-Hey- sussurra.

-tutto a posto ?-domando, carezzandogli la guancia liscia.

-si, era solo un lieve episodio dovuto a una grande preoccupazione-

-a una grande preoccupazione irrazionale.-

mi concede un sorrisetto timido-forse-

io aggrotto le sopracciglia-no sicuramente-

-lo so KAT...- sospira lui- scusami-

-hey andrà tutto bene...siamo insieme,no? Cosa vuoi che accada?-

Lui sorride-lo sai che succede sempre qualche cosa di brutto quando si dice questa frase?-

-Non capisco.Perchè dovrebbe succedere ? Io ho te e tu hai me.-

Qualche cosa di potene attraversa lo sguardo di Peeta,qualcosa di nascosto.

Mi sta nascondendo qualche cosa. Ma non ho tempo di chiedergli cosa perchè lui posa voracemente le sue labbra sulle mie.

Mi attira a se, tenendomi stretta, quasi avesse paura che sappi via.
-Hey voi due !basta pomiciare! -ci urla Johanna comparendo sull'uscio della mia vecchia casa,seguita da Gele e Annie con in braccio Finnick.

Mi giro di nuovo verso Peeta e gli lancio un ultimo avvertimento.

-Sai che prima o poi me lo dirai, vero?-

Lui mi guarda serio-lo so,ma non oggi. Oggi è un giorno di festa-

-non sarà mai un giorno di festa con te triste-gli sussurro.

Lui sorride e poi mi gira verso i nuovi arrivati tenendomi per mano.

Resta con me. Peeta, resta con me.

-Resta con me- sussurro.

-Sempre- dice stringendo più forte la mia mano.

Peeta hai promesso.

Sempre.

lo so. Lo so. Il capitolo è corto, è orribile,eccetera. Ma è difficile scrivere con una mano sola. Si bene mi sono fratturata il polso e devo tenere il gesso per 15 giorni. inutile dire  che ho già tentato di staccarmi il braccio a morsi. questo cavolo di gesso prude! ci ho messo 3 ore per scrivere questo capitolo ieri perchè non voglio abbandonarvi, poveri tribx.
comunque...sdsdkllfwhujiqewqd delpfpehui8u9ejeioeubiq73io huweewe ...
Sorry c'era un ragno sulla tastiera. Recensite una povera ragazza con un braccio mezzo monco...datemi una mano!come si suol dire...
Recensite miei cuori e ci vedremo al prox capitolo.
baci
-Sam

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Capitolo 27
*** Sorpresa Effie...!!! ***


                                      Ti amerò oltre l'immaginabile


Ho rifatto un casino con il carattere ....sorry tribx prima o poi imparerò come si usa...:P



 

Nonostante le tenzione iniziale il compleanno inizia in armonia.

Siamo tutti in giardino pronti a gridare -Sorpresa!!!!- quando Effie uscirà . Non sono mai stata a un compleanno a sorpresa, veramente non sono mai stata a un compleanno così grande nonostante ci siamo solo noi 8 ...mi sento agitata. Penso che sto per perdere il controllo...e credo che i piaccia(cit. Josh*sonoperfettoeloso*Hutcherson)

-Kat sei agitata?- chiede Peeta guardandomi con un sorriso.

Ah ma senti chi parla Mr. Tranquillità!

-Non son abituata ai compleanni – dico sfiorando ancora con lo sguardo la bellissima tavola di Peeta.

Peeta mi prende una mano e comincia a disegnare sul suo dorso linee leggere e invisibili. Io mi rilasso all'istante-Quando eri piccola non li festeggiavate?-mi chiede.

-Non così ...mio padre mi dava un bacio e mi regalava un mazzolino di fiori di campo e un pezzo di formaggio-Non è mai stato un compleanno particolarente sfarsoso, ma io lo attendevo sempre con ansia. Ricordo che quando cominciava il mese in cui sono nata mi agitavo e immaginavo quella giornata che mi appariva sempre così perfetta come sarebbe stata. Dopo la morte di mio padre non è stata più la stassa però.

-Va meglio?-chiede Peeta, portandosi la mano al petto.

Io la dischiudo sul suo cuore che batte e sorrido.

-Va molto meglio.-

Peeta mi stringe a se facendomi sentire quell' odore così familiare che adesso associo sempre a "Casa".

Vedo Gale storcere il naso e poi puntarlo verso Peeta con aria di sufficenza.-Sai Peeta molti di noi non potevano concedersi chissà quali lussi e ci accontentavamo di un abbraccio, ma forse questo ti è difficile da capire.- dice Gale con una voce lenta e strusciante.

Cosa vuole insinuare? Dopo tutto ciò che Peeta fa per lui ? Dopo che mi ha convinto a perdonarlo? Ancora?Dove vuole arrivare?

Mi volto verso Gale lanciandogli uno dei miei sguardi congelatori.

-Te l'ho detto Gale, dovresti rilassarti. Che non lo sai? La guerra è finita.- e non solo quella per la libertà mio caro. Ho selto lui,lui e lui solo.

-Magari era solo una battaglia...non si sa mai.-dice con un sorrisetto.

Afferro la mano di Peeta e la stringo forte, facendolo sorridere. È strano come solo con le mie piccole premure riesca a farlo sorridere così.

Haymitch conduce un Effie bendata fuori dall' ingresso e poi le toglie la benda.

-SORPRESA!-Urliamo in coro.

Effie si porta le mani alla bocca- Oh cari non dovevate è bellissimo- sembra seriamente che stia per svenire, eppure credevo che lei fosse abituata a feste ben più sfarsose.

-Noi non abbiamo fatto niente. Ha fatto tutto Peeta.- dico scrollando le spalle. Perchè è vero io l'ho solo sopportato.

-ma che dici Kat ? Mi sei stata molto utile- ride lui.

-Si dolcezza l'hai supportato spiritualmente- ride Haymitch. "Supportato"... "sopportato" cambia poco...

-E non solo quello Haymitch, non solo quello...-dice Johanna con l'aria di chi la sa lunga

-Quando siamo arrivati stavano sperimentando la respirazione bocca a bocca.-

Ma i capperi propri non se li fa nessuno?

-Ancora? Ma ci riuscite a stare cinque minutii senza baciarvi?- chiede Haymitch.

E tu ci riesci a stare cinque minuti senza respirare Haymitch?

-Okok basta, Effie buon compleanno, daì vieni siediti oggi hai il posto d'onore- dice Peeta facendola accomodare.

Cominciamo a mangiare mentre Peeta fa avanti e indietro dal tavolo alla casa, solo che dimentica sempre qualche cosa quindi sta diventando di un colorito preoccupante.

Quando dice -ok arriva il seondo-ho sul serio paura che crolli a terra da quanto a corso.

Fa per alzarsi ma io lo ritiro giù per la manica.

-Fermo dove sei, vado io.-dico. Mi alzo prima che lui dica qualche cosa e passandogli accanto gli lascio una lieve carezza tra i capelli, scompigliandolo un pò.

Ha già fatto abbastanza per Effie, ha cucinato, preparato la tavola, scelto il regalo, decorato il giardino.

Adesso basta.

Afferro il secondo e in due minuti sono già fuori in giardino, camminando verso la tavolata.

Peeta mi sta guardando e anche Gale e anche Haymitch lancia sguardi da me a Peeta a Gale.

-Ecco qua- dico posando la teglia sulla tavola.

-Grazie- mormora Peeta con un dolce sorriso sulle labbra.

-Peeta wow ha un aspetto delizioso- dice Annie.

-é stata Kat a cacciarlo-

-E tu a cucinarlo quindi shh.-dico senza ammettere repliche.

Peeta si allunga, ridendo, verso di me posandomi un bacio sulla guancia.

Haymitch si copre gli occhi come se fosse stato bruciato con dell acido.

-Ah i miei occhi!! i miei poveri occhi!-

-Eeee... siete disgustosi- dice ohanna .

Peeta sorride e appoggiandosi allo schienale, porta la mia mano sul suo grembo mentre traccia spirali immaginarie sul suo dorso.

-Haymitch e tu devi sopportare ogni giorno tutto questo?Quando mai Kat è diventata così mielata?- chiede Johanna.

E Haymitch con molto garbo risponde...-da quando gliel'ha data-Haymitch !!!MUORI, MUORI, MUORI!!!!

-Cosa?! Ci hai fatto sesso??? bel colpo Peeta-

Io mi strozzo con l'acqua e comincio a tossire mentre Peeta mi massaggia la schiena.

Mi nascondo nel fianco di Peeta per la vergogna, mentre lui mi carezza pianno la testa per tranquillizzarmi. Vorrei letterarlmente ammazzare Haymitch.

-Kat sta tranquilla va tutto bene- mi sussurra Peeta.

Io lo stringo di più;non esiste che io esca da qui.

Quando arriviamo ai regali siamo tutti pieni.

Effie ogni volta che scarta un regalo escama un O con la voce e con la bocca.

:o

Tipica espressione da pesce lesso.

Quando vede il nostro regalo batte le mani e corre a abbracciarci entusiata .

Mi avvicino a Peeta prendendogli una mano – Bravo-

-Cosa?-dice lui aggrottando le sopracciglia.

-Sei stato bravissimo a organizzare questo compleanno, Effie è felicissima-dico infilandomi soto una sua spalla.

-Grazie Amore.-dice baciandomi la testa.

-Ora tocca a me.! Ora tocca a me!-grida Haymitch. Sembra una ragazzina iper-attiva(o come si chiamano più comunemente nei giorni di oggi: Fangirls)

Corre in casa sua e porta a Effie un grosso pacco posandoglielo di fronte sul tavolo.

-Sù apri, -la incoraggia haymitch impaziente...troppo impaziente a dire la verità.

-Haymitch ma cosa?-chiede Effie lasciando la domanda in sospeso...

Effie apre il pacco e alla vista compare un muso bianco e grigio e molto molto peloso.

-Oh ma è un cucciolo!!!- esclama Annie contenta.

-Haymitch è un ...cane...-sussurra Effie sbiancata.

È proprio un cane. È grigio e bianco molto peloso ha la lingua penzoloni e si vede che è ancora un cucciolo anche se è già di una stazza poco più piccola di un cane di taglia media.

Senza dubbio crescerà a dismisura...Mia cara Effie ti aspettano scarpe distrutte e cacche da raccogliere....

-Si ho visto che ti piacciono gli animali...- Siamo 1 a 1 signori e signore !!!

-Ma...ma...-balbetta Effie.

-Non devi ringraziarmi, è un bel cane di razza uno di quelli belli grossi- disse con un sorriso sornione.Bene quindi ...questo vuol dire:peli dappertutto. Non mi stupirei di vedere Effie che domani parte per la Francia...o la Cambogia...o la Luna

Ma che bella vendetta Haymitch.

Nascondo il viso nella camicia di Peeta. Per evitare di ridere in faccia a Effie.

Anche lui nasconde il viso nei miei capelli stringendomi a se.

Effie passa da stupita a scioccata a arrabbiata, ora ha un oscura determinazione che le illumina il volto...qualche cosa mi dice che questo è solo il primo Raund...

-Bene Haymitch grazie -dice Effie.

-Hey come lo chiamerai ?- chiede Peeta riemergendo dai miei capelli.

-cosa?- chiede Effie scioccata come se dare un nome a quella macchina distruggi scarpe e divani sia una pazzia. ODDIO non voglio immaginare quando si mangiucchierà la gamba del tavolo in mogano...Mhh potrebbe chiamare così il cane:"Mogano". Almeno aiutarebbe Effie ad amarlo...quantomeno a sopportarlo...

-Come lo chiamerai ?- ripete Peeta avvicinandosi al cucciolo e carezzandoli piano la testa.

-Mh ...Che ne dici di Haymitch?- chiedo io.

-Si !!! è un ottimo nome!- dice Effie. Così tutte le volte che il cane combinerà qualche cosa non perderà tempo a ripetere due volte gli insulti...

-ma...- chiede Haymitch.

Mi sembra giusto tutti abbiamo il nostro nome su un oca ora tocca a lui.

Io gli sorrido guardado Peeta che carezza Haymitch.

-Bene allora-dice Johanna che si sta Letteralmente trattenendo dal ridere in faccia a tutti quanti.

Benvenuto Haymitch.



Hahahaha ....non so perchè ma questa  del cane che si chiama Haymitch di Effie mi sembra una cosa troppo giusta per non metterla nel capitolo...
A Proposito del capitolo...ho fatto tardi e mi dispiace ma è difficile scrivere e poi mi sembra un capitolo che poteva dare molto di più quindi...non so ...non mi piace granchè...inoltre è corto e questa cosa proprio non mi piace ...Nah ! Come sempre ditemi che ne pensate mie piccole cimbelle <3
Al prossimo capitolo.AH !!!! Ho modificato i primi due capitoli aggiustandoli e aggiungendoci qualche altro pezzo quindi chi ha tempo può andare a riguardarseli se ne ha voglia...
Ciao. ah conto di far presto ritornare la vocina di Kat ma è difficile perchè io prendeo ispirazione dalla vocina nella mia testa e questa si è zittita ...cioè rompe sempre e mo si zittisce ?! ma allora sei bitch! Comunque, ora provo a dare una craniata al muro e vediamo se ne esce qualche cosa...!

 

 

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Capitolo 28
*** Labbra, cuori e gambe ***


                                                    Ti amerò oltre l'immaginabile

 

Il sole entra timidamente dalla finestra aperta insieme alla leggera brezza fredda che porta l'autunno . Percepisco chiaramente, il sole che batte sulle mie palpebre e mi impone di svegliarmi.

Sento il leggero tessuto delle lenzuola che mi sfora legero la pelle, due braccia forti e calde mi circondano dolcemente. Sento il suo respiro che mi si infrange sulla fronte, sento la sua mano leggera posata, in un abbraccio protettivo, sul mio fianco nudo.

Apro lentamente gli occhi, pronta a ricevere il buon giorno dal mio sole personale.

Peeta dorme beatamente con la testa rivolta verso di me, i capelli biondi scompigliati dal sonno, le labbra un pò rosse e leggermente dischiuse come a ricevere un bacio. Un tacito invito che mi porge perfino mentre sogna.

Sospiro, poggiando la guancia di nuovo sul suo braccio e continuando a gardarlo con quell'aria trasognata che mi viene rimproverata tante volte, ma che proprio non riesco a controllare.

Lui sente il mio movimento e la sua espressione serena, per un momento, si irrgidisce. Mugugna indispettito nel sonno per poi stringermi pi più a se e tornare sereno.

Mi scappa un sorriso divertito ma allo stesso tempo intenerito dall'immagine che mi ritrovo davanti.

Sistemo le coperte in modo da coprirlo dal sole; non voglio che si svegli.

E mi perdo a guardarlo...

....

 

Peeta sospira; le sue palpebre tremano, si aprono e i suoi occhi mi mettono a fuoco.

Sorride. -Buongiorno- sussurra tirandomi verso di se per un bacio. Fa scontrare le nostre labbra dolcemente, si piegano e si muovono come onde irraquiete.

Quando mi lascia andare anche io sussurro-Buongiorno- Mi porto sopra di lui a cavalcioni e avvicino i nostri volti, lasciando che le labbra e le punte dei nasi si sfiorino. Ha gli occhi incatenati ai miei, per sempre.

-Katniss Everdeen, ti ho per caso sorpreso a fissarmi?- sussurra sorridendo a un millimetro dalle mie labbra.

Anche io sorrido e non so il perchè. -Parlerò solo in presenza del mio avvocato-

-Lo sai che potrei estorcerti qualsiasi verità, vero?-Dice lui facendo risalire le punte delle dita a sfiorarmi delicatamente il braccio.

-Ah si? Devo avere paura?-chiedo.

Lui sorride e fa leva su un braccio per arrivare alla mia altezza mentre con l'altro mi tiene improvvisamente stretta a se per la vita, a un centimetro dal mio volto sussurra- non direi-

Porta le sue labbra vicinissime alle mie, indugando per qualche secondo, poi risale sul mio zigomo e vi lascia un dolce bacio a stampo, continua a salire fino al mio orecchio che sfiora con il naso e poi scende fino al collo cominciano a posarci piccoli baci a stampo, poi piccoli morsi e piccoli baci mentre le sue labbra si chiudono sulla mia pelle.

È delicato; i baci sono leggeri come battiti d'ali di farfalla, le sue labra si aprono sulla mia pelle come un fiore che sboccia.

Getto istintivamente indietro la testa lasciando che Peeta si dedichi al mio collo. Mi scappano piccoli ansiti eccitati quando lui succhia più forte.Le mie mani scivolano sul suo petto per poi intrecciarsi tra i suoi capelli.Peeta, dopo che ha finito la sua opera d'arte sul mio collo, si blocca e porta le sue labbra davati alle mie. Non ce la faccio proprio a stargli così vicina senza baciarlo, mi sporgo ma lui evita le mie labbra velocemente facendomi lamentare di frustrazione.

-Allora...-mormora lui-... lo ammetti che mi stavi fissando?-chiede malizioso e scaltro.

Io spalanco gli occhi. NO.nonononono...così proprio non va...sono fottuta..

"Hahaha ti ha fregato"

"Non c'è niente da ridere: io scoppio così"

"Piccola ochetta arrapata"

"Zitta mummia"

Io mi mordo il labbro cercando di resistere. È un bisogno più grande di me, ogni briciolo di razziocinio o di lucidità ha abbandonato il mio cervello.

"Come se ci fosse mai stato..."

Ci penso per altri cinque secondi cercando di resistere, ma Peeta non ne vuole sapere di aspettare una risposta:alza un sopracciglio e sorride per poi leccarsi le labbra.

Lo fa apposta. Lo fa apposta! Vuole torturarmi, lo sta facendo apposta!

-E va bene ti stavo fissando ok?!- dico io ad alta voce scocciata, frustrata e desiderosa delle sue labbra.

-Perchè...sono irresistibile?-dice lui con uno sguardo giocoso mordendosi il labbro.

Io arriccio il naso-No...-gli dico io- Perchè sei modesto-sorrido poi gli affero la testa e lo bacio di slancio.

Lui, dopo un attimo di sorpresa, risponde al bacio riportando i nostri corpi a stendersi sul letto.

Le sue mani mi scorrono sulla pelle levigandomi e modellandomi.

I suoi baci diventano sempre più profondi e passionali e io perdo sempre di più il senzo della realtà....toc toc...

Qualcuno ha bussato. Non alla porta principale, ma alla porta della camera.

-Hey siete presentabili?!-urla la voce di Haymitch fuori dalla porta.

-Un attimo- urla Peeta.

Io salto sul letto e mi infilo veloce un paio di jeans,una mia maglietta e la felpa grigia di Peeta. Mi piace indossare i suoi vestiti, mi sembra che mi stia sempre abbracciando...

Peeta si infila i pantaloni ma mentre si infila la maglietta la porta si apre e compaiono Haymitch e Gale....un Gale al quale probabilmente stanno per scoppiare le vene del collo.

-Haymitch!!-urlo.

Il vecchio sbuffa- Ci mettete un secolo a vestirvi?Dai non fare quella faccia tu sei vestita e il ragazzo non ci interessa a noi. Vero cacciatore?-

-Non vedo come...sono talmente affascinante...-dice Peeta sarcastico.

-Beh comunque non mi piace il genere ragazzo...- ride Haymitch.

Ok è un festino in camera mia?- Haymitch che vuoi?-chiedo acida, si insomma...questo è il mio regno! Se la cucina è il regno di Peeta, allora questa camera è il mio regno...perchè c'è il letto!

-Il cacciatore qui non poteva aspettare nel chiederti una cosa...-

-beh cosa?-chiedo senza guardarlo volgendo un occhiata a Peeta che sta cercando la cinta ...come tutte le mattine...alzo gli occhi al cielo. Un radar per cinte gli regalo per natale.

Sento la voce di Gale dire – ehm ...te lo dico dopo-

-Ok, sei sicuro ?Puoi pure dirmelo adesso. Tanto ormai...-

Mi avvicino al comodino e prendo la cinta che gli ho sfilato ieri sera.

-Oh grazie Kat-dice Peeta cercando di mettersi la cinta ma salta un passatne e io mi avvicino a lui bloccandogli le mani.

-Hai saltato un passante...- dico, mentre gli sistemo la cintura, assorta.

Lui aprofitta della mia vicinanza per liberare i capelli che mi erano rimasti sotto la felpa quando l'ho infilata.

-Ora si vestono anche tra di loro...beh se si svestono è bene anche che si rivestano..-dice Haymitch ridacchiando.

Io e Peeta lo ingnoriamo e Gale dice- No, te lo dico dopo...-

-Ok-

-Che ore sono?- chiede Peeta.

-Le nove piccioncini-dice Haymitch.

Io guardo Peeta impaziente. Suuuu che ho fame.

-Si Kat-dice lui uscendo dalla stanza. Io lo seguo trotterellando.

Haymitch innarca le soracciglia- si cosa ?-.

Bene siamo anche telepatici.

-Niente, Kat recllama la sua colazione-dice Peeta tranquillo con una mezza risata.

-Volete unirvi a noi per colazione?-chiede Peeta.

-Ok-rispondono Haymitch e Gale.

Perchè deve essere sempre così buono?!PERCHé!^!

Mi accoccolo sul ripiano vicino ai fornelli, tanto deve solo usare il forno.

Peeta prende una tazza e comincia a preparare il the per tutti, tranne per me perchè io la mattina bevo il latte.

Accende il forno e versa il the.

-Gale zucchero?-chiede.

Gale lo guarda stranito poi fa- si due zollette-

Haymitch?-

-una- dice avvicinando la tazza a se.

Il telefono squilla e io vado a rispondere saltando giù dal ripiano.

-Pronto, casa Mellark?-

-Salve sono il dottor Aurelius, potrei parlare con Peeta?-

-Subito-dico e poi mettendo la mano sul microfono del telefono, urlo- AMOOOORE!!!-

Peeta compare quasi immediatamente sullo stipite della porta-Kat, mi hai fatto prendere un colpo! Che succede?-chiede .

-è per te-mormoro.

Peeta mi guarda a metà tra il divertito e lo sconcertato.

-Donna terribile-borbotta prendendo il telefono dalle mie mani.

Io sussurro- Fai presto- e gli poggio un bacio tra le scapole, facendolo sorridere.

Torno di la e dopo un pò Peeta mi segue.

È troppo serio, preoccupato quasi...anche dopo l'ultima telefonata di Aurelius era preoccupato.

Allora quella cosa che voleva dirmi rigudava il dottore? Il depistaggio? La mia sanità mentale?Cosa?COSA?!

"Non urlare io ne so quanto te"

"Ma perchè non me lo dice?"

Peeta mi guarda serio e io contraccambio lo sguardo, poi scuoto leggermente il capo per fargli capire che non voglio aspettare. Devo sapere. Adesso .

A passo di carica supero Peeta che mi segue mormorando un "Torniamo subito" ai nostri ospiti.

Vado nello studio al pian terreno e quando Peeta entra si richiude la porta alle spalle.

-Beh?- dico io incrociando le braccia sul petto.

Peeta sospira e mi si avvicina-Era Aurelius al telefono-

-questo lo so...-

-Mi ha chiesto se...se potevo tornare a Capital per qualche giorno- sussurra.

Mi casca il mondo addosso. Peeta. Capital. Qualche giorno.

-Perchè?-riesco a sussurrare.

Peeta mi sfiora una guancia con le punte delle dita.-Per delle analisi-sussurra.

-Perchè?!-chiedo spalancando gli occhi.

-Per controllare che nella mia testa non stia avendo una ricaduta credo...-

-Ma tu stai bene! È a Capital che ti sentirai male, potresti avere una ricaduta proprio andando a Capital!-

-Il dottore crede che non importa il luogo-dice carezzando assorto la mia treccia.

-Il dottore è un cretino!-dico secca. Lo è. È un emerito idiota. Mai fidarsi dei dottori.

-Fatto sta, che devo andare...-dice lui.

-Per quanto?-chiedo.

-Ha detto solo qualche giorno...-

-Si certo quando sarai li non importerà più quello che ti ha detto per telefono il dottore-

Lui sospira-Kat...non ho scelta...-

Non lo lascerò andare da solo-io vengo con te-

-No staresti troppo male...-

-Io vengo con te-

-No Kat ho detto di no!--dice facendo un passo indietro.

-Non puoi costringermi-non può.

-Te lo prometto tornerò da te, chiaro?-

-Chiaro-sbuffo.

Se crede che non lo seguirò si sbaglia di grosso.

-Bene-dice avvicinandosi e premendomi un bacio sulla fronte -Partirò dopodomani-

-E quando tornerai?-

-Martedì sera- dice.

Tre giorni. Tre fottutissimi giorni...

-Peeta...-tento io in un sussurro ma lui mi zittisce, baciandomi di slancio e facendomi andare a sbattere contro la scrivania dello studio.

Mi solleva e mi ci fa sedere sopra. Dovrei digli tante cose ma invece continuo a baciarlo.

Ma in fondo quello che gli serve di sapere già lo sa e questo è il metodo per dimostrarglielo.


Due giorni per scrivere un capitolo....Non è possibile...ok tribx come state? Io benissimo tra tre giorni finisce la scuola!!!!
YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! come vi sembra questo capitolo? Lo so, mi volete uccidere ...ma dai! Ci voleva una bella scossa! tranqui baby non è niente di grave.......o forse si? eheheh ...no I skerz. Ho cominciato a leggere "la colpa è nelle stelle"
(io sono già innamorata di Peeta,però devo dire che anche Augustus è un bel bocconcino...-
P-HeY!!!!-
-Calmati amore sei sempre il mio preferito<3)
Mmm forse ho una fissazione per quelli senza una gamba...qualcuno l'ha letto ? Come vi sembra? Niente spoiler però . fiuuu ...beneeee...ricordatevi di recensire e ricordatevi che vi amo<3  CHI é FELICE DELLA FINE DELLA SCUOLA RECENSISCA!!!
hahaha sono crudele. Un bacio tribx e tenete duro che mancano solo tre giorni. IN alto i calici!

 

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Capitolo 29
*** Ali ***



 

                                                                     Ti amerò oltre l'immaginabile



Il sole splende ma la finestra è chiusa.Oh-ho.

La finestra è chiusa.

Peeta.

Panico.

Mi alzo svelta dal letto e mi dirigo quasi correndo giù per le scale.

-Peeta!!!-urlo.

Solo il silenzio mi risponde. Un silenzio che urla.

Peeta.

Cè troppo silenzio. C'è troppo silenzio.

-Peeta!!-urlo.

Nessuno risponde. Ho la vista offuscata e mi accorgo di stare piangendo quando urto un tavolino.

Peeta. Ingnoro il dolore e controllo in tutte le stanze.

Niente. Non c'è.

Non può essersene andato. Non può...

Peeta.

Sento le guancie bagnate.

Peeta.

Un singhiozzo mi scuote il petto.

Peeta.

Sto cadendo nel vuoto.

PEETA!!

-KAT! Katniss! Katniss!? Apri gli occhi! Apri gli occhi! Sono qui!!!-

Apro gli occhi di scatto e mi ritrovo a fissare tra le lacrime, che non accennano a volersi fermare, il volto di Peeta.

Mi preme forte le labbra contro le sue e poi si stacca carezzandomi la testa agitato.

-Oh Kat-dice, mentre io comincio finalmente a realizzare che quello era soltanto un incubo.

Mi stampa baci su tutti gli angoli della faccia. Sulle guance, sulle tempie , sulla fronte, sulle palpebre, sul naso.

-Sei qui- sussurro mettendomi in ginocchio sul letto e afferrandogli il viso tra le mani.

-Sono qui Kat, sempre-

Io faccio un profondo respiro, carico di ansia e preoccupazione e gli stringo le braccia al collo.

-Kat va tutto bene, che hai sognato?- chiede lui abbraciandomi stretta.

-Che non c'eri più, che non ti trovavo più...-sussurro contro il suo collo.

-Nell'arena?-chiede.

-No qui a casa-dico.

Sento lui che mi abbraccia più stretta e mi porta sulle mie ginocchia.

-Ci sarò Kat, non andrò da nessuna parte-dice e io vorrei davvero tanto credergli.

Mi bacia con foga, quasi fosse: "o ora o mai più."

Mi bacia e a ogni bacio, a ogni sfioramento, si prende sempre una parte più grande di me .

Ormai siamo una cosa sola, abbiamo un anima in comune: soffre lui soffro anche io.

Nessuno ci può separare. Nessuno ci deve separare. Nessuno ci riuscirà.

Affondo le mie dita nei suoi capelli biondi e spettinati.

Le nostre fronti si toccano, gli occhi chiusi, una promessa che aleggia tra di noi, i nostri respiri nell'aria.

-Ti amo- sussurra lui con gli occhi chiusi.

Io spingo la sua testa di più contro la mia – Ti amo anche io-sussurro.

Lui domani partirà.

Ed io...?

 

.....

 

Peeta cucina da ore di sotto come sempre quando è nervoso. Io sono in camera, gli ho detto di avere sonno ma non sono mai stata così sveglia. Attenta a non dimenticare niente e ficcando: vestiti, mutande, calse e tutto ciò che mi serve, nella borza; Mentre l'odore del pranzo arriva fino al mio naso e mi da il segnale che Peeta sta per venire a chiamarmi.

Si lo so...sarò stupida,ansiosa, possessiva, invadente o quello che volete ma io non mi stacco da lui, per mandarlo a Capital City poi...ah! Figuriamoci! IO non faccio due volte lo stesso errore. Capital me l'ha portato via già una volta, non gli darò la possibilità su un piatto di argento...

é come quella notte, la sento nell'aria, rivivo i miei ricordi, No, non di nuovo.

Ficco lo spazzolino nella borsa e la chiudo con un colpo secco.

"Faccio appena in tempo a ficcarla sotto il letto, che la porta si apre.

-Tesoro che c'è è già pronto?- chiedo fingendo di sistemare innocentemente le lenzuola del letto, senza guardare la porta.

-No, non è ancora pronto Tesoro...-dice una voce che non è quella di Peeta, è ruvida e fastidiosamente familiare...

Alzo lo sguardo. Gale.

Il mio ex migliore amico stà in piedi, teso come un tronco, davanti alla porta che si è appena richiuso alle sue spalle .

-Gale...che ci fai qua sù?-Chiedo io sorpresa, piegando un paio di pantaloni di Peeta e infilandoli dentro l'armadio.

-"Tesoro"? Sul serio Cantip? Non ti facevo così...-

-Così come?-Chiedo seccata.

-Così frivola...li abbiamo sempre presi in giro quelli come voi...-

-Gelosia immagino e poi si cambia Gale.- Mormoro, stò cominciando a innervosirmi. Non mi piace, non mi piace per niente.

-Bah..- dice lui.

-Devi dirmi qualche cosa?- chiedo fissando Gale, mentre arrotolo una cinta.

-Solo che domani, se vuoi, ce lo potremmo fare quel giro di qui abbiamo parlato...sai... visto che non avrai niente da fare e Peeta sarà fuori per un pò...-

hay capito Gale ... non perde tempo eh...!

-Devo dirlo a Peeta-dico.

Lui alza gli cchi al cielo- Andiamo bene...sei cambiata eh? Un tempo neanche una dittatura riusciva a incuterti questo timore-

-Non è timore è amore e rispetto.-

-tzh...amore...-borbotta Gale.

-Hai altro da dirmi?- chiedo seccata.

-Si, ti senti ancora in colpa Katniss?- chiede.

-Che vuoi dire?- chiedo.

Lui sorride enigmatico- Sei sicura che non sia una dittatura Cantip? Perchè lui a chiesto a me e all'ubbriacone di tenerti d'occhio domani mattina.-

Tzs me lo aspettavo, stupido altruista che non è altro...Stupido lui e stupidi Haymitch e Gale che credono di potermi fregare...

So perchè l'ha fatto e so perchè Gale me lo sta dicendo...e so quale reazione Gale si aspetta da me.

"Sai possiamo ancora ri-girare la situazione a nostro favore..."dice la voce nella mia testa.

"E come..."

"OMIODIO sei davero così stupida ? Andiamo ! Sei una donna, molto nel profondo ma lo sei, usa la furbizia"

"Oh...una volta tanto mi sei utile"

"Sempre a disposizione"

Guardo Gale con un cipiglio contrariato, - Ah così ha detto eh? Beh non preoccuparti, domani non seguirò Peeta...sono impegnata in una battuta di caccia con un mio amico – gli dico con un sorrisetto.Lui sorride vittoriosa.

-Bene ora scendiamo- dice lui.

Quando scendo, Peeta sta apparecchiando e mangiamo in silenzio.

 

 

Sento un leggero tocco sulla fronte ma resto ferma. Mi sono assicurata di imparare a simulare il mio respiro mentre dormo per ingannare Peeta,spero d esserci riuscita.

Sento i suoi passi che si allontanano, che scendono le scale, che si chiudono la porta alle spalle. Lo scattare della serratura.

Mi alzo di scatto mi infilo in due secondi i vestiti che mi ero preparata ieri, mi faccio la treccia e poi scendo correndo al piano di sotto. Il tempo che ho impiegato a vestirmi elui dovrebbe essersi allontanato. Provo ad aprire la porta ma è chiusa a chiave dall' esterno, me lo immaginavo.

Non provo neanche a cercare il mio mazzo di chiavi, tanto lo so che sarebbe tempo sprecato.

Risalgo al piano di sopra e scrivo un biglietto che lascio sul letto per Haymitch e Gale.

 

 

                                   "é inutile chudere le porte e lasciare le finestre aperte, le Ghiandaie Imitatrici hanno le ali"

 

Getto la borsa dalla finestra e aggrappandomi alla grondaia e ai vari tubi che corrono sul lato della casa, in pochi secondi sono a terra. Mi copro la testa col cappuccio della felpa grigia di Peeta e mi isso la borza in spalla.

In due secondi sto correndo furtivamente per le case del Villaggio Dei Vincitori e poi fuori fino alla stazione.

L'orologio segna Le sei meno cinque; mi precipito alla biglietteria.

-Posso avere un biglietto per questo treno?-chiedo ansimante.

-Certo...ma si è svegliata proprio all'ultimo minuto eh?- chiede l'uomo mentre mi porge l biglietto prendendo il mio denaro.

Io lo ingnoro e salgo in fretta sul treno che appena salgo comincia a muoversi velocemente.

Sospiro di solievo e trovo posto più lontano possibile dai primi posti...ma non troppo lontano.

Infatti lo vedo che sta in uno scopartimento con la valgia a fianco e che fa cordialmente conversazione con un oca dai capelli rossi.

Passo davanti al suo vagone e lo supero senza voltarmi, spiandolo senza farmi notare con la coda dell'occhio. Peeta si ferma un attimo e aggrotta le sopracciglia poi squote la testa .

Non credo che mi abbia vista, ma noi ci ritroviamo sempre tra la folla.

Vorrei andare nel vagone accanto a prendere quella squinzia rossa per i capelli per catapultarla fuori dal finestrino ...ma forse non sarebbe cortese.

"Non puoi! Non devi farti scoprire finchè non sarai a Capital..."

"Già"

Il resto del viaggio lo passo chiedendomi che sta facendo Peeta nel vagone accanto al mio. Quando il treno si ferma io scendo di corsa perchè Peeta è già sceso e io l'ho perso di vista.

Tutte quelle persone che salgono e scendono...e poi lo vedo. Di spalle a una cinquantina di metri da me, ha una postura rigida, lo sguardo rivolto verso Capital City e una mano stretta in un pugno, la valigia abbandonata ai suoi piedi e le spalle che gli tremano .

Mi avvicino lentamente per non spaventarlo, da dietro gli afferro la mano delicatamente facendolo voltareverso di me.

Lui non sembra stupito, forse un pò contrariato, forse un pò preoccupato, forse sollevato...ma non stupito.

Lo guardo seria -Andiamo?- chiedo.

Lui sospira stringe la mia mano s china a prendere la valigia e risponde-Andiamo.-




Spero veramente ce vi piaccia ... io voglio solo togliermi questo gesso...uff...beh io direi che ...che mi diverto proprio a scrivere e a leggere i vostri commenti <3
Ditemi che ne pensate per favore questo capitolo è importante per me. un bacione<3
Ringrazio tutte le fantastiche anime che hanno inserito questa storia tra i preferiti/seguiti/ricordati<3 e  contenta di comunicarvi che abbiamo superato le 100 recensioni 3<3<3<3 MA VI SI AMA TRIBX<3 Continuate a recensire mi raccomando <3 vi aspetto<3 un bisoux<3 

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Capitolo 30
*** Aurelius te mordus ***


 

                                            Ti amerò oltre l'immaginabile



ATTENZIONE CAPITOLO HARD; HOT;RATINGS ROSSO....Insomma ...ci siamo capiti....
 


 

Capital City è diversa da come la ricordavo, probabilmente è sempre stata la stessa ma non sono abituata a muovermi a piedi per questa citta. Bizzarre persone con bizzarri vestiti ci camminano ondeggianti attorno. Credo che si veda che noi non siamo di Capital City. Io indosso dei Jeans e la grande felpa di Peeta che ha ora il suo odore. Peeta invece indossa una giacca grigio polvere e un paio di Jeans scuri. Beh scusate se non ho mutande di piume, scusate tanto ! Vorrei urlare.

"Mutande di piume? Non saranno un pò scomode?."

"Nooo ma che dici? Sono il must dell'anno! Il problema è soltanto ritrovarle la sera..."

"Katniss !!! come fai a essere così volgare?!"

"Ah boh..."

"Te le metti in testa? Voglio vedere come mi stanno."

"contaci"

Peeta è silenzioso...troppo silenzioso. Non è mai stato silenzioso, nemmeno quando lo vuole.

Questo silenzio mi innervosisce.Lo tengo stretto per mano e traccio disegni immaginari sul dorso della sua mano. Arriviamo fino all'istituto di salute psicologica e mentale. Peeta si ferma all' imporovviso con lo sguardo fisso sull'edificio.

-è qui- sussurra. Dall' espressione non mi stupirei se me lo ritrovassi disteso per terra.

Io lo guardo per qualche secondo e poi gli prendo la testa tra le mani.

Lo guardo negli occhi, quei suoi bellissimi occhi azzurri-Hey-sussurro- Sono qui con te e ti amo, non ti lascerò mai andare, chiaro? Non mi importa quante persone ci sono li dentro; nessuno riuscirà a staccarmi da te.-dico. Saremo sempre appiccicati come sardine, Peeta.

"Molto romantica, una dichiarazione che puzza di pesce"

-Non voglio staccarmi da te- risponde lui.

-Tu prova solo a pensarci- gli dico strappandogli un mezzo sorriso.

-Ti amo. Ricordalo quando sarai la dentro e vedrai immagini di me non del tutto fantastiche...-sussurra lui abbassando lo sguardo.

Io gli do un piccolo bacio sulle labbra e catturando di nuovo il suo sguardo.

Gli sorrido- Ti amo. Ricordalo quando sarai la dentro e vedrai immagini di me non del tutto fantastiche...-gli rispondo io.

-Restami vicino-sussurra.

-Nessuno mi separerà da te-mormoro

Mi sollevo sulle punte e lo bacio con lentezza, attenta a comunicargli tutto l'amore che non esprimo.

Sento le sue braccia stringermi forte la vita e attirarmi a se mentre continuiamo a baciarci.

Quando finalmente ci stacchiamo noto che abbiamo attirato gli sguardi dei Capitolini, che cincischiano tra loro.

-Non si fanno queste cose in pubblico- Mi dice Peeta con un sorriso malizioso, mentre per un secondo la preoccupazione lascia i suoi occhi.

-Non mi sembra che tu abbia esposto questa grande resistenza.- anche perchè se avesse esposto resistenza probabilmente lo avrei picchiato. Non c'è peggior nemico al mondo di una donna rifiutata.

-Non sono così stupito...-

-Neanche io...-

Gli prendo una mano e gli bacio il palmo, per poi stringerla alla mia mentre superiamo l'entrata.

È un edificio arido, bianco e con uno strano odore che mi fa arricciare il naso, manco fosse Ranuncolo.

Ci avviciniamo a un bancone completamente bianco, come quello degli ospedali, dove dietro una donna sui trent' anni scrive a un computer. Mi sta antipatica.

-Posso aiutarvi?- ci disse con ua voce cordiale.Mi sta molto antipatica.

-Ehm...sono Peeta Mellark, ho un appuntamento con il Dottor Aurelius- dice Peeta.

-Si la sta aspettando, studio 3 da quella parte- dice la donna indicando un corridoio bianco- Lei se vuole può aspettarlo nella sala d'attesa signorina..?-Ok no scherzo io la odio proprio.

-Everdeen, Katniss Everdeen-

La donna spalanca un pò di più i suoi occhi a palla e solleva le sopracciglia.

-Vuole aspettarlo qui?-Una freccia che vola ....

Io le sorrido-No-

-Okay...Terza porta sulla sinistra-

Io le scocco un ultima occhiata e poi vengo trascinata da Peeta davanti a una porta bianca.

Sono pronta a prendere a cazzotti chiunque.

Il bianco è dappertutto in quell'edificio e anche questo ufficio è bianco.

-Salve- Ci dice il Dott. Aurelius da dietro la sua grande scrivania.Mi sta antipatico.

-Peeta Mellark che piacere rivederti...!-

Peeta sorride e gli stringe la mano..già non sarebbe stato convincente dire "anche per me è un piacere" nah ...

-E la signorina Everdeen, che piacere- dice l'uomo porgendomi la mano che io afferro e stritolo.

-Che ci fa lei qui?-mi chiede il Dottore muovendo le dita per riprendere sensibiità.

-Sono scappata di casa- dico scrollando le spalle.

-Il signor Mellark mi ha comunicato che lei sarebbe rimasta a casa sotto il controllo di due uomini adulti...-

-Due stupidi uomini adulti- correggo io.

-touche- dice il dottore con una risata. Posso dargli un morzo in testa?

"Non si mordono le persone"

-Allora...- dico- di che esame si tratta ?-

-Ah dobbiamo solamente fare qualche osservazione e controllare se il soggetto sa veramente riprendersi da un episodio-

Peeta si irrigidisce e sbianca. Cosa? Non erano solo dei test del sangue o roba così ? Vogliono vedere le sue reazioni? Certo Peeta si è sempre risvegliato da un episodio, ma e se questa volta non accadesse?Che succederebbe a Peeta? Oh-oh, istinto omicida in arrivo...

-E come avete intenzione di provocargli un episodio?-chiedo velenosa.

-Con una serie di immagini chiave...-dice tranquillamente il dottore-...beh l'episodio che provchiamo noi sarà un episodio molto forte, ma se davvero riesce a contenersi ce la farà...-

-NON POTETE FARLO!-urlo ma Peeta mi prende per un braccio e mi tira dietro di se mentre lui fa un passo avanti verso la scrivania del dottore.

-Cosa succederà se reagisco male?- dice con un filo di voce.

-Beh mio caro Peeta...- -Ho paura che dovrai stare qui per un pò più di tre giorni-

Usciamo da quello studio che sempriamo due cadaveri, con la promessa di tornare il giorno dopo per il primo test.

Peeta si siede a peso morto su una delle sedie bianche che corrono per i due angoli dell edificio e si prende la testa tra le mani.

-Peeta Hey...Peeta?-sussurro accovacciandomi accanto a lui e spostandogli le mani dal volto, ritrovandomi a fissare quei grandi occhi celesti e pieni di disperazione. Vederlo così mi fa venire vogli di rientrare in quell'ufficio e spaccare un fermacarte sulla testa di Aurelius-Hey Peeta, vedrai che andrà tutto bene, ce la farai...io ho fiducia in te-mormoro

-Ma come fai ad avere fiducia in un Pazzo!!!-dice lui.

Porto una mano a accarezzargi i capelli biondi che crescono sulla nuca.

-Tu non sei pazzo. Sei solo ferito, come tutti.-

Lui mi guarda e solo guardandomi mi spezza il cuore-Non ti avranno Peeta-dico

-Fosse l'ultima cosa che faccio.-

Peeta ed io alloggiamo in un grande e costoso albergo che ci è stato genitilmente offerto dal governo.

La stanza è grande e completa di bagno e un grande letto matrimoniale.

-Vuoi cenare?- chiedo a Peeta ma lui scuote il capo lentamente.

-Ho soltanto sonno- mormora.

-Anche io- dico sorridendgli.

Si mete il pigiama, che consiste in un paio di pantaloni della tuta e in una maglietta a maniche corte e si infila nel letto, io lo seguo subito rimanendo appoggiata alla perte superiore del letto con la schiena.

Peeta si sistema lontano da me e io gli scocco un occhiataccia. Paranoico.
 Mi metto a leggere  un libro perchè proprio non ho sonno.

Lo vedo addormentarsi subito e risvegliarsi dopo dieci minuti in preda a un incubo.

-Hey...Peeta guarda. Sono qui. Non è successo niente.-dico tentando di rassicurarlo carezzandogli i capelli.

Peeta dopo un paio di minuti smette di ansimare e si accuccia contro il mio fianco senza abbracciarmi.

Io lo guardo esasperata, possibile che la sua paura di ferirmi non crolli mai?Butto il libro a terra e mi porto più giù all' altezza del suo viso.

Lo guardo negli occhi carezzando piano i suoi capelli biondi, lisciandoli all'indietro.

Non è mai stato zitto tanto a lungo se non quando dorme. Pensavo che un pò di pacee tranquillità dalla bocca di Peeta mi sarebe piaciuta, ma mi sbagliavo, non so cosa darei per sentirlo sproloquiare su cibi e colori un altra volta.

Mi avvicino piano alle sue labbra iniziando a baciarlo prima con dolcezza per poi aumentare sempre di più il ritmo. Peeta mi bacia di rimando con gli occhi spalancati fino a che l'intensità dei nostri baci non glieli chiude.

Non so come mi ci sono ritrovata ma ora sono sopra di lui che mi stacco dalle sue labbra solo per togliermi la maglietta. Le sue mani scorrono sulla mia schiena nuda e mi provocano brividi di piacere irreale.

Riesco a togliergli la sua, di maglietta e comincio a tracciare il profilo delle sue cicatrici e dei suoi muscoli con dita delicate.Peeta prende a baciarmi l'incavo tra i seni e sento che anche il reggiseno sta per essere lanciato sul pavimento.

Con la bocca comincio a scendere fino al bordo dei suoi pantaloni che slaccio e gli sfilo con urgenza. Comincio a baciarlo proprio a centro della sua intimità ormai senza più vergogna alcuna, mentre lui si morde le labbra ber soffocare i gemiti. Oddio mio.

Appena prende il controllo di se Peeta mi porta sotto di lui e dopo avermi baciato ovunque lo sento entrare in me. È mio. Non me lo porterete via.

Mi aggrapo alle sue spalle forti e raggiungo l'orgasmo qalche secondo prima di lui .

Esce da me delicatamente prendendomi tra le sue braccia.

-Kat accidenti a te e ai tuoi diabolici piani...-sussurra Peeta.

Io mi sollevo e lo guado sorridendo-Sei tornato.- Gli do un bacio sulle labbra e tutto ricomincia.

Quando abbiamo finito(almento credo) io ansimo.- E ....meno male...che eri stanco...-

Lui sorride e mi abbraccia stretta – Ma come si può dir di no a Katniss Everdeen?-

-Non si può...-


DADADADAAAAAAAAN!!!!! Allora questo capitolo èèèè....boh non ne ho idea, ditemelo voi come vi sembra?! La mia manina è libera!!!!! GIOITE GIOIE GIOIOSE MIE !!!Gioite!!!! EEEEEEE recensite!!!! Vai col conto alla rovescia....4...5....2....5....q.....t....0!!!!!!

 

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Capitolo 31
*** Wiifi del cavolo ***


 

 

Sono nell ospedale, o istituto medico psichiatrico per cervelli bacati, come lo chiama Peeta.

Quest odore mi sta dando sui nervi, è tipo pipì di gatto ricoperta di profumo al limone. Il bianco è ovunque: sui medici, sui muri, sulle cartelle, sulle scrivanie...ovunque.

Adesso io mi trovo in una stanza con un equipé di medici che mi lavorano attorno, premendo strani bottoncini colorati e dicendo cose assolutamente incomprensibili. Peeta è dall'altra parte della stanza, da solo, separato da me e dai medici con uno specchio che per ora gli permette di vedermi, ma quando comincerà il test, non glielo permetterà più e questo più che rassicurarmi mi preoccupa.

Peeta è nervoso, lo capisco da come si mordicchia il labbro inferiore e da come i suoi occhi sono rimasti fissi sul mio viso, quasi volesse impremerselo bene nel cervello.

Mi avvicino al vetro e ci poggio la mano sopra delicatamente, come ho fatto nell'arena.

Quando anche lui poggia la sua mano sulla mia io gli mimo con le labbra-Ti amo- so che può sembrare banale e ripetitivo ma mi è sembrata la cosa più opportuna da dire.

E probabilmente anche la più vera.

"Andrà tutto bene", "Ce la farai",  "Presto torneremo a casa" ...Potenziali bugie.

Invece, "Ti amo" è una verità assoluta che non si  esaurirà nel tempo.

Lui sorride appena, ma i suoi occhi rimangono tesi e preoccupati – Anche io- mima.

In un paio di secondi Lo sguardo di Peeta diventa tutto a un tratto spaesato e capisco che non mi vede più, un moto di panico mi assale ma devo rimanere lucida. Devo rimanere lucida.

Prendo un bel respiro e spero con tutto il mio cuore in Peeta. Ti prego Peeta, puoi farcela. Mi ripeto come un tormentone. Ti prego,ti prego, ti prego...

Una proiezione compare all'improvviso davanti agli occhi di Peeta, è ferma e inquietante di fronte al suo sgurado, come un fantasma che aleggia nell'attesa di colpirlo.

L'aria sta diventando pesante qui, la preoccupazione mi stringe il petto come una corda troppo stretta, che non mi permette di respirare, lagata attorno al torace.

Respira Katniss.

Una voce metallica sta contando alla rovescia e man mano che i numeri si riducono la mia peoccupazione aumenta.

5....

Puoi farcela.

4...

Ti prego...

3....

Mi fido di te.

2....

Ti amo...

1

...Peeta.

Lo schermo davanti agli occhi di Peeta si riempie di immagini che si susseuguono frenetiche, una dopo l'altra, una dopo l'altra ...talmente veloce che è quasi impossibile catturarne l'essenza.

Snow. Io. Bombe e un arco. Solo questo colgo nelle innumerevoli immagini che scorrono davanti agi occhi di Peeta.

Dopo circa due minuti di osservazione Peeta stringe forte gli occhi e barcolla all' indietro.

Lo vedo mentre annaspa alla ricerca di un ricordo vero a cui aggrapparsi, si afferra le braccia e si conficca le unghie nella pelle fino a che dei rivoletti di sangue non gli colano sulle braccia.

Stringe forte gli occhi e cade a terra sbattendo la testa ovunque trova qualche cosa di duro per ferirsi.

Succede tutto così in fretta. Non controllo i miei movimenti, corro verso la porta che mi separa da Peeta, ma una volta che la mia mano è sulla maniglia qualcuno mi afferra da dietro e mi tiene sollevata mentre io scalcio come un ossessa psicopatica.

Agitandomi tiro indietro la testa e colpisco con forza il dottore che mi tratteneva che e mi lascia andare e si porta una mano al naso .

Apro la porta e la richiudo alle mie spalle. Mi getto a terra, sto piangendo copiosamente.

Esito per trovare tra le lacrime Peeta e poi mi avvicino gattonando verso di lui che si ritira spaventato.

-Peeta-sussurro e lui scatta, quasi mi riconoscesse, al suono della mia voce.

Ansima come se cercasse di uscire dall' acqua che non gli permette di respirare.

Ansima quasi cercando aria nuova.

Un singhiozzo mi scuote. Non posso vederlo così, non ce la faccio.

-Amore-sussurro.

Lui mi guarda confuso, sconcertato.

-Ti ricordi quando mi hai chiamata "Amore" per la prima volta Peeta?-sussurro.

Lui innarca le sopracciglia e poi annuisce sempre più confuso.

Questi sono i nostri nuovi ricordi, della nostra nuova vita, Capital non li ha mai toccati, sono ancora li.

-è stato bellissimo vero?-sussurro- è così Peeta, noi possiamo ricominciare-dico

-e ricomincieremo, Te lo prometto. Ricomincieremo insieme.-

-Quella felpa è mia- dice Peeta guardando la felpa che indosso.

-Si Peeta-dico- é tua, ricordi cosa è successo? Ricordi perchè la indosso io?-

-Si...noi, abbiamo fatto ses...no....noi abbiamo fatto l'amore quel giorno ...pioveva...e io indossavo la felpa grigia-

-Si Peeta-dico sorridendo mentre osservo lentamente le sue iridi tornare azzurre.

-E ..e ...poi tu te la sei messa...il giono dopo...a colazione-dice

-Si-

-Beh, in effetti avevi solo la felpa...-dice mentre le iridi diventano completamente azzurre e lui mi sorride.

Io faccio un grande respiro e gli butto le braccia al collo stringendolo forte a me e cadendo sopra di lui.

-Oh Peeta-dico tempestandolo di baci ovunque, sul viso, sul petto sulla fronte- O mio Dio Peeta-dico

-Oh ti amo, ti amo, ti amo. Sapevo che ce la potevi fare!-

-Non ti ho fatto del male?-chiede squadrandomi.

-Oh no! Peeta non mi ha fatto niente.-

-Sicura? neanche un graffio?-

-A proposio di questo, tu invece stai sanguinando!- dico ad un tratto tirandomi indietro e esaminandogli un braccio.

-Dobbiamo andare subito in infermeria- dico tentando di alzarmi ma lui mi tiene- Non provare a muoverti- dice con un sorriso.

-Peeta non so quanto te ne possa importare ma c'è un intera equipé di medici che ci guarda da quel vetro.-

-Hey ma tu che ci fai qui, non dovresti essere oltre il vetro?-chiede Peeta colto da un improvvisa illuminazione.

-Ehm ... a proposito di questo, diciamo che ho un pò sclerato quando ho visto che cominciavi a dare capocciate ovunque e credo di aver rotto il naso a un dottore...-dico

-Kat!- esclama Peeta sconvolto.

-Oh Peeta non ricominciare.-

-Mi spieghi perchè gli hai rotto il naso?-

-Non voleva lasciarmi entrare...-

Peeta alza gli occhi al cielo.-Oddio Kat-

-Te l'ho detto, nessuno mi dividerà da te ...-

-Ma stavo bene!- dice Peeta

-Ehhh... Proprio il ritratto della salute-alzo gli occhi al cielo.

-Sarei stato male solo se ti avessi fatto qualche cosa...-

-Ma non l'hai fatto, quindi non parliamone-

-Ok parliamo del fatto che hai raccontato la nostra prima volta a un intera squadra di medici...?-Spalanco gli occhi.

-OMIODIO- mi giro verso il vetro ancora oscurato lentamente.

Peeta ride per poi baciarmi con trasporto.

Ma io dopo qualche secondo...beh dopo qualche minuto mi stacco.

-Non è il caso di renderli partecipi di altre cose intime tra noi, che dici?-

-Ah già, siamo in un ospedale...già forse hai ragione.-

Io rido e mi alzo trascinandolo con me.

Lo specchio ridiventa trasparente e i medici ci guardano seri tranne uno che mi sguarda con astio con un fazzoletto rosso tra le mani.

Aurelius si avvicina al microfono- Nonostante le complicazioni il soggetto si è comportato positivamente, contiamo che con la creazione di nuovi ricordi felici, gli episodi diventeranno sempre più rari e un giorno forse potrebbero scomparire. Per ora potete andare.-

Io faccio un saltello e scatto verso la porta andando ad abbracciare Aurelius che un pò scioccato dal mio comportamento ricambia l'abbraccio debolmente. Passando vicino a quello a cui ho spaccato il naso biascio un "mi scusi" davvero poco convincente. Anche perchè non riesco a smettere di sorridere.

Lui mi fa un segno con la mano di andare senza preoccuparmi e io torno da Peeta gettandomici letteralmente sopra.

Salutiamo velocemente il Dottor Aurelius con la mano e una volta fuori cominciamo a correre per i corridoi bianchi mano nella mano come due pazzi (anche se non siamo molto veloci a causa della protesi di Peeta) ma a me sembra comunque di volare.

Una volta fuori dall'grande edificio ci fermiamo di botto e ammiriamo il mondo in tutto il suo splendore. Mi perdo nella bellezza del cielo,sereno e azzurro come gli occhi di Peeta in questo momento.

Mi sento afferrare per la vita e sollevare come una principessa, Peeta comincia a girare su se stesso tenendomi in braccio e facendomi ridere.

Rallenta sempre di più con gli occhi incatenati ai miei, che mi scrutano avidi tutto il volto .

Anche io sono persa a guardarlo, ha gli occhi aperti e felici e magnientici, la bocca socchiusa e i capelli scompigliati.

Mi fa tornare delicatamente con i piedi per terra mentre le sue braccia vanno a stringermi la vita.

Le mie gli carezzano delicatamente il collo.

Senza smettere di fissarmi Peeta si china a baciarmi.. Fa scontrare le nostre labbra assaggiandomi il labbro superiore e il palato con la lingua.

Io mi sollevo sulle punte e gli mordicchio il labbro superiore per poi far scontrare le nostre lingue intensamente, non con foga ma neanche con troppa dolcezza.

Mi bacia da: "Ti amo,sei mia."


Faticaccia...non tanto per scrivere il capitolo ma perchè fino ad adesso il Wiifi mi stava letteralmente prendendo per i fondelli! Cioè, ma vi pare che io devo combattere anche con il Wiifi?? Arrrrg. Dedico questo noiosissimo capitolo a Jess perchè a causa del mio Wiifi del cavolo non ho potuto parlarle anche se glielo avevo promesso!!! Ti prego non mi uccidere!!!  Questo capitolo è un pò più serio ma spero comunque che vi piaccia, anche per che a me non fa totalmente schifo:))) Recensite mi raccomando<3<3 e che la forza sia con voi<3

 

 

 

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Capitolo 32
*** Tramonto ***


 

 

Siamo nel bagno della nostra stanza di hotel. Peeta si è seduto sul bordo della vasca da bagno mentre io gli disinfetto le ferite.

-Guarda che hai combinato- dico tentando di scrostare il sangue dalla ferita a mezza luna.

Peeta stringe le labbra e alza le spalle.

Io alzo gli occhi al cielo.

-Katniss visto che abbiamo finito, vuoi andartene domani mattina?- chiede Peeta mentre io gli tampono delicatamente le ferite.

-Se vuoi possiamo rimarere qui un altro pò...tipo possiamo visitare Capital. Qualche cosa di divertente da fare lo troveremo.-

Lui si avvicina e mi bacia il collo, mentre io butto il cotone striato di sangue nell' cestino.

Sento Peeta che mi abbraccia da dietro, scostandomi delicatamente i capelli da una parte per baciarmi il collo.

-Mh...ma noi siamo bravi a divertirci comunque, no?...-

Mi giro e lo bacio ma nella mia testa un idea mi sta già solleticando il cervello.

"Quale cervello?"
"Eccola puntuale come la morte!"
"O la prova costume"

 

 

 

è mattina presto e io sono sveglia da ore mentre Peeta dorme sereno sul nostro letto abbracciando il mio coscino coperto solo da un leggero lenzuolo. E sorride nel sonno. Quanto è bello quando sorride.

Ho progettato tutta la giornata, mostre d'arte, pasticcerie eleganti,sarà una giornata tutta dedicata a Peeta. Sono sempre stata indifferente a questo genere di cose:compleanni, feste, aniversari...ma questa volta voglio solo...ringraziarlo, dimostrargli che gli sono grata per tutto quello che fa per me.
 Ho lasciato i capelli sciolti.
"Che c'entra adesso che hai lasciato i capelli sciolti?"
"scusa stavo parlando con te?Non mi sembra."
"Ti verranno le rughe fa un pò di Yoga! Inspiiiiiiiraaa e essspiraaaa"
"Ci risiamo"
"Inspiiiiira e esss..."
"BASTA"

Gli ho ordinato la sua colazione preferita: Cappuccino, biscotti al cioccolato, tost alle fragole.(autrice pov. Ok, lo ammetto: Non so bene quale è la colazione preferita di Peeta, ma visto che siamo mooolto simili gli ho ordinato la mia colazione preferita!)

In effetti è pazzesco che un pasticcere elaborato come lui preferisca queste cose così semplici e banali a qualche cosa di spettacolare.(Vero?)

Ma Peeta è così.

Si muove nel letto e apre gli occhi.

-Hey-sussurro portandogli il vassoio e posandogli un bacio sulle labbra .

-Kat? Ma che ?-

-Buon aniversario!- trillo io.

-Mi hai preparato la colazione?- dice spalancando gli occhi.

-Non fare quella faccia; non ho resuscitato un uomo.-

-ma...Kat...-

-sh...sono passati 4 anni da quando mi hai salvato la prima volta. Buon aniversario amore-sussurro

Lui mi afferra delicatamente la testa tra le mani e mi da uno dei baci più appassionati che abbia mai ricevuto.

-Grazie-

Io gli sorrido e gli faccio segno di mangiare.

Quando ha finito, mi alzo dal letto e gli dico.- Vestiti ho una sorpresa per te-mormoro.

Peeta indossa un paio di Jeans e una maglietta azzurra che richiama il colore dei suoi occhi.

-Beh che facciamo?-chiede curioso.

-Oggi la giornata l'ho organizzata io, quindi seguimi-Gl prendo la mano e insieme usciamo sotto il sole di Capital City.

Lo trascino per le grandi vie della citta fino a bloccarlo all'inizio di una via.

-Chiudi gli occhi e non sbirciare.-gli dico e lui strizza forte gli occhi per dimostrarmi che sono veramente chiusi.

Lo trascino fino al centro della strada dove un immenso edificio si erge imponente in tutta la sua grandezza. Ho chiesto in giro questa mattina e mi sono fatta dire il nome del più grande e importante museo di Capital City. Completo di: quadri statue, dipinti di tutti i generi. Insomma dovrebbe piacergli.

-Aprili- sussurro.

Peeta apre gli occhi e dopo essersi abituato alla luce del sole li spalanca.

-Kat! Ma ...Ma...è...è...-balbetta lui.( Per capirci: Ha più o meno la stessa reazione di una Fangirl davanti al suo attore preferito..:.aaaahhhhh!!!!OMG!OMG!)

Io rido e lo afferro per la mano cominciando a trascinarlo verso il museo.

-Si è proprio lui-

-O mio Dio.-

Per tutta la mattina vengo trascinata da Peeta da un piano all' altro del museo, da un quadro all'altro mentre lui inchioda oni volta che vede un quadro. Quindi praticamente sempre e io rischio sempre di andare a sbatterci contro. A ogni quadro descrive lo stile e i punti luce il colore o roba del genere.

Dopo il quindicesimo quadro ho adottato la tecnica del sorridere e annuire.

Sono contenta di averlo reso così felice per una volta; questa è una cosa solo per lui e se la merita.

È agitato e eccitato come un bambino e gli occhi sono spalancati per la meraviglia e l'eccitazione e sembrano diventare sempre più grandi ad ogni sala in cui entra.

Le stanza sono o piene zeppe di statue di forme e colori strani e vivaci, oppure completamente spoglie con Decine e decine di quadri che corrono sui muri.

Davanti a ogni quadro c'è un bigliettino con l'autore e le spiegazioni del quadro.

Io non lo leggo tanto ci pensa Peeta a leggere, commentare, riassumere e valutare.

Mentre Peeta osserva i "Magnifici passaggi di colore" io mi perdo a guardare una bambina con la mano chiusa in quella del padre che deve rimanere un pò piegato per stringerla.

La bambina indica saltellando un dipinto colorato che rappresenta il mare.

Saltando fa si che i suoi boccoli biondi si muovano come delle molle su e giù.

È adorabile.

Ma che mi prende? Io non voglio figli. Si. Cioè no.

Sono troppo incasinata per un figlio.

-Kat?-Mi chiama Peeta.

IO mi rigiro staccando lo sguardo dlla bambina bionda che saltella e trovo Peeta che mi guarda interrogativo. Mi ero legermente incantata.-Kat ti stai annoiando?-chiede avvicinandosi e prendendomi la mano.

Gli sorrido-No tranquillo, cosa dicevi?.-

La mattinata trascorre tranquilla e io mi beo della vicinanza e della felicità di Peeta.

Quando Peeta ha visto tutte le opere d'arte due volte è giunto il momento di andare a pranzo.

-Katniss posso scegliere io il posto?- mi chiede Peeta mentre camminiamo alla ricerca di un ristorante per le strade affollate di Capital City. Io mi fermo e innarco le sopracciglia.

-Certo. Avevi in mente un posto in particolare?-chiedo.

Lui alza un braccio per indicarmi la direzione e io mi lascio guidare da Peeta.

-Non sapevo che conoscessi così bene le strade di Capital-

Lui senza gardarmi afferma- Beh dopo che tu sei sata rimandata nel tredici io sono stato trattenuto qui, quindi ho avuto modo di imparare.-

-E come fai a conoscere questo ristorante?-chiedo cercando di nascondere dal mio tono di voce il sospetto. Non so perchè ma il fatto che Peeta sia andato in un ristorante romantico mentre io ero lontana, mi fa montare dentro un turbamento che ormai conosco fin troppo bene.

Lui mi guarda forse allarmato dal mio tono teso- Ehm...è uno dei migliori di Capital.Perchè?-

Mh sarà...e se ci fosse andato con una ragazza? Una ragazza capitolina? Una ragazza capitolina che ridacchia con una voce squillante? Riesco a immaginarli fin troppo bene, mentre camminano a braccetto visitando mostre d'arte e ristoranti romantici.

-No niente- rispondo io evitando il suo sguardo.

-Kat dai dimmelo...-dice fermandosi e guardandomi negli occhi.

Io abbasso lo sguado perchè davvero nn riesco a mentire con gli occhi di Peeta che mi scrutano curiosi e indagatori.-Non ti preoccupare...non è...niente di importante.-dico.

Lui ha capito glielo leggo negli occhi, sorride sotto i baffi e mi guarda tra il giocoso e il dolce.

Io sbuffo e squoto la testa lanciandogli un occhiata esasperata.

Non si trattiene e ride al mio comportamento per poi accogliermi sotto il suo braccio e stamparmi un bacio sulla tempia ma non dice niente. Per fortuna. Ha un buon instinto di sopravvivenza Peeta...

Arriviamo in un ristorantino piccolo e buio ricoperto di candele per fare luce, ci sono tanti balconcini sulle pareti che contengono coppie che mangiano e si guardano negli occhi in modo davvero vomitevole.

Do una gomitata a Peeta e gli indico una coppia che si guarda come se volesse leggersi nel pensiero.

-Noi siamo così disgustosi?-

Peeta fa spallucce- spero di no-

Ci fanno accomodare in un balconcino basso che quasi tocca terra.

Peeta si assenta un attimo per andare al bagno e io rimango a studiare il menù alla fine scelgo un semplice piatto di pasta al sugo.

Dopo una decina di minuti Peeta torna.Ma che c'è caduto dentro?

-Come mai ci hai messo tanto?- chiedo.

-C'era la fila.- dice lui sorridendomi.

Rimaniamo tutto il tempo a chiacchierare de più e del meno e a prendere in giro le altre coppie.

Quando usciamo ci mettiamo a camminare lentamente mano nella mano mentre attorno a noi Capital City rallenta e viene immersa nel'aria frizzante della sera.

Ci riroviamo a tramonto su una panchina davanti alla passeggiata. Un leggero venticello scompigia i capelli a Peeta che mi sorride. Mi appoggio alla sua spalla mentre lui mi passa un braccio sopra le spalle e io mi accoccolo di più a lui, poggiando le mie gambe sulla sua gamba sinistra e lasciandole penzolare.

-è stata una giornata Bellissima- sussurra Peeta nel silenzio.

-Già-confermo io.

-Non posso credere che hai fatto tutto questo...-

-Non è poi un granchè- dico affondando il volto sul suo collo.

-Non è vero è stata perfetta,Buon aniversario amore-sussurra Peeta e mi para davanti agli occhi una scatoletta argentata.

Io spalanco un pò di più gli occhi- Peeta ma cosa...?-

-Apri- dice lui.

Io la prendo tra le mani e con delicatezza sciolgo il nastro argentato e sollevo il coperchio.

Una catenina argentata con al centro una perla grigia che brilla ai riflessi del tramonto.

-O mio Dio. Sussurro- è bellissima-

Peeta mi sorride- Ti piace?-

-Certo che mi piace! Peeta ma è la mia...?-

-Si è la stessa-

-Grazie-sussurro e poi lo bacio intensamente per poi staccarmi.

-Mettimela-dico a Peeta porgendogli la collana.

Peeta mi scosta delicatamente i calpelli da una parte e mi bacia il collo per poi agganciarmi la catenina al collo. É semplice come me ed è bellissima.

La sfioro un ultima volta con le dita e torno a poggiare la testa sulla spalla di Peeta che mi abbraccia e mi bacia i capelli.


Quanto è bello poter usare tutte e due le mani!!! Allora Bimbi miei, so che siete stanchi e siete in vacanza ma dai lasciate un commentino ! Devo sapere che ci siete, devo sapere se vi è piaciuto o no ! Devo sapere perchè non vi è piaciuto ! DEVO SAPERE!!!
Calmati. ...........Ok sono calma...ragazzi io non sono tutta questa bellezza, se non mi recensite mi fate preoccupare. Se mi fate preoccupare mi vegono le rughe e io NON POSSO AVERE LE RUGHE A QUINDICI ANNI!!! quindi recensite<3 E daaaaaaiiiii recensite fate un atto di carità perchè sto leggermente impazzendo...ci tenete alla mia salute mentale? Probabilente è già sparita all'orizzonte la mia salute mentale ma non è il caso di peggiorare la situazione...
Allora oltre a questo sclero time che spero mi perdonerete commentiamo il capitolo ...allora il capitolo...è ...boh.
Vi amo tribx con tutto il mio cuore.
-Sam

 

 

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Capitolo 33
*** Si torna al 12 ***


 

-Ma dove la posso aver messa?- borbotta Peeta correndo in giro per la stanza.

Come tutte le mattine, si è perso la cinta. Ok, non se l'è persa. Gliel'ho nascosta io. Perchè?

Boh. Sicuramente nel mio cervello c'è una spiegazione razionale sul perchè mi diverte vedere Peeta correre come un matto da una parte all'altra della stanza, ma a quanto pare, il mio cervello non vuole condividerla con me. Peeta sale sul letto e controlla tra e lenzuola per poi sporgersi e guardare sotto il letto. Che bella vista...Ok, ho trovato la spiegazione che cercavo.

Mentre lui controlla sotto il letto io afferro la cinta che avevo nascosto nella mia sacca.

-Peeta.-lo chiamo facendo oscillare tra le dita la cinta- eccola qui-ammetto cercando di non ridere della sua espressione.

-Ce l'avevi te vero?- dice Peeta squadrandomi sospettoso.

Io evito il suo sguardo cristallino girandomi per chiudere la mia sacca.-Noo Peeta, non dire sciocchezze.-ma quando mi giro il suo viso è a un palmo dal mio che mi squadra con gli occhi socchiusi.

-Katniss...-

-Ho diritto a un avvocato.-dico.

-AHA! Beccata!- Alzo gli occhi al cielo, come cavolo fa?

-Paranoico. Finiremo per far tardi.-

-Se magari tu non mi nascondessi le cose, forse faremmo prima.-

Usciamo dall' Hotel velocemente e ci dirigiamo verso la stazione.

Prendiamo il treno e io durante il tragitto mi lascio sopraffare dalla stanchezza. Non ricordavo di essere così stanca, ma le palpebre mi si chiudono una volta che io e Peeta ci siamo seduti in uno scompartimento insieme a delle ragazze all' incirca diciottenni e a una mamma con il suo bambino, la testa, poco dopo che il treno parte, mi abbandona cadendo pesantemente sulla spalla di Peeta.

Rimango per tutto il viaggio in una terra di mezzo tra il sonno e la veglia, mentre ascolto Peeta che conversa amabilmente con le due ragazze capitoline. La sua voce mi culla e mi rilassa, mentre la sua mano disegna leggere spirali slla mia spalla. A metà del viaggio all'incirca Peeta tace, come le ragazze che probabilmente hanno esaurito gli aromenti.

Sento la testa di Peeta che si appoggia delictamente alla mia sulla sua spalla e piano piano anche il suo respiro diventa più leggero.

Mentre riposiamo sento una delle due ragazze sussurrare all'altra:- Anche io voglio un ragazzo come quello.-

Dovrei stare zitta ma con un sussurro, che credo che nemmeno abbiano sentito,dico-Mettiti in fila-

Ok, magari loro non mi hanno sentito, ma Peeta si Perchè si gira quel tanto che basta per strofinare le sue labbra sulla mia tempia.

Quando uscirono dal treno l'aria frizzante e fresca del dodici ci accolglie. Casa.

Ritroviamo casa, nei volti dei conoscenti e passanti che accennano talvolta a un saluto quando ci riconoscevano.

Peeta porta le valigie su per le scale in camera da letto lasciando che io faccia un giro per aprire porte e finestre lasciando andare l'aria consumata.

-Andiamo a vedere se Haymitch è sopravvissuto a questi giorni senza di noi?- chiese Peeta entrando nella stanza.

-D'accordo. -

Arrivarono davanti alla porta di Haymitch e bussiamo .

-Avanti- trilla Effie .

-Siamo Tronaaaaati-annuncio io, entrando.

-Oh cari che bello e come è andata?-

-tutto bene.-

Come un fulmine Haymitch comparve sulla porta indicandomi.

-Tuuuu!!!!-

-Io?- rispondo sfoderando la mia impressione più innocente.

-TU mi hai lasciato qui con quell'idiota di Gale-

-Haymitch insomma smettila di urlare!- dice Effie molto scioccata dal comportamento disdicevole del vecchio mentore.

-Smettila di urlare? Sono stato giorni a cercare di fermare Gale, che voleva andare a Capital e riportarti a casa. Si, lo sapevo che sarebbe scappata ne ero certo! E Peeta ragazzo mio, tu sei soltanto un idiota se credi che io e quel cacciatore avremmo potuto trattenere qui questa canaglia.!- dice puntandomi addosso un dito.- è scappata dalla finestra la principessa! Ma non solo! Oltre al danno, anche la beffa!- tira fuori dalla tasca un foglietto e io riconosco quello che gli ho lasciato sul letto.

Lo apre e lo legge. - è inutile chiudere le porte e lasciare aperte le finestre, le Ghiandaie imitatrici hanno le ali-

Peeta mi scocca un occhiata tra il contrariato e il divertito e io gli faccio uno dei miei sorrisi più innocenti e scrollando le spalle.

-Beh Haymitch allora è colpa di Peeta perchè se non ti avesse chiesto di sorvegliarmi tu non saresti rimasto con Gale-dico.

-Hey, io cercavo di proteggerti. Poi il fatto che tu sia dipendente da me è un altra storia.-dice Peeta incrociando le braccia al petto.

-Non ho bisogno di protezione e poi tu lo sapevi che sarei venuta con te-mormoro

-certo che lo sapevo! Fai sempre di testa tua anche nella grotta l'hai fatto.-

-Peeta Mellark non tirare fuori questa storia...-comicio io ma sotto Haymitch ormai sta sclerando con noi anche se non lo ascoltiamo.

-....Il fatto che mi hanno costretto ha fare da baby sitter anche dopo la fine dei giochi non vi giustifica....-urla Haymitch.

-...Saresti morto se non l'avessi fatto...-

-Tu potevi morire! Magari con il tempo...-

-Ah, Quando Haymitch mi ha mandato quello sciroppo...-

-...insomma, dovrò fare da baby sitter anche ai vostri figli? io sono vecchio...-

-...Haymitch doveva portarci in salvo entrambi e rischiare la tua vita non è stato affatto

producente...-dice lui.

-Insomma non mi sono fatta niente...-dico io esasperata.

-E mi spiegate il perchè devo vivere così vicino a voi due!?!?!-

-Fatta niente?!!! Oh si Katniss un taglio sulla fronte è niente-

-Ero nell'arena Peeta!!!-

-Non vi sopporto più...!!-dice Haymitch.

-Te l'avevo detto che volevo venire!-dico.

-Saresti stata male!-dice, alzando gli occhi al cielo.

-Si perchè tu da solo saresti stato benissimo!!!-Controbatto.

-Qualcuno mi ascolta almeno?-ulula Haymitch.

-ci sono già rimasto da solo a Capital!-dice Peeta.

-Approposito di questo! Con chi andavi in quel ristorante, eh?!-urlo io.

-Io vi diseredero!-urla Haymitch.

Continuiamo a discutere ma io praticamente sto urlando cose a caso contro Peeta contro Gale e contro Haymitch e non sento neanche quello che stanno urlando gli altri due. Sembra, in effetti che nessuno stia ascoltando una parola di quello che esce dalla bocca dell'altro.

Effie che ci guarda distate due passi da quello che sembra il triangolo delle bermuda e trilla- Penso che mi farò un the.- dice per poi lasciare ticchettante la stanza verso la cucina.

Quando le cose si fanno sempre più drastiche e Haymitch afferra un pezzo di legno muovendolo a destra e a manca, Peeta si sposta davanti a me,per poi girarsi e piegarsi a circondarmi la vita con un braccio sollevandomi.Saluta Haymitch e Effie urlando un -Ci vediamo!.-

Mentre Peeta sorpassa l'uscio io continuo a agitare le braccia verso Haymitch enfatizzando le graziose parole che rivolgo a Hayitch.

Peeta con una mano si richiude la porta alle spalle, soffocando gli strepiti di Haymitch mentre con l'altra continua a tenermi sollevata come una bambola di pezza.

-è incredibile quanto possa essere sempre...-dico cercando di trovare una parola abbastanza brutta per descrivere Haymitch.

-Haymitch?- ride Peeta.

-Già- grugnisco io.

-Pee sto morendo di sonno. Tu hai sonno?-

-Un pò, ma non puoi andare a dormire adesso Kat. Altrimetti sta notte non dormi.-

Io mi ritrovo all'improvviso ad avere una tantastica inquadratura del sedere di Peeta, che gli pizzico.

-E chi vuole dormire?-

Peeta ride e apre la porta di casa per poi depositarmi sul divano.

Mi lascia con la promessa delle mie focaccine e si dirige in cucina.

Mi lascio trasportare nell' buio fino a che non sento qualche cosa che i sfiora i capelli.

Apro gli occhi e trovo Peeta che accucciato davanti al mio viso con un vassoio tra le mani mi guarda sorridendo.

-Hey, andiamo Dolcezza non hai mangiato niente oggi. Devi mangiare qualche cosa.-

Peeta si siede vicino a me sul divano permettendomi di poggiare il viso sulla sua spalla . Mi passa un braccio sulle spalle stringendomi a se mentre il suo profumo mi riempie le narici. Sentirlo così mi vicino mi fa sentire sempre dei brividi di piacere sulla pelle. Un qualche cosa oltre alla fame mi si muove nello stomaco. Mi sento completa, non ho bisogno di nient' altro per sentirmi felice, solo che mi stia sempre vicino.

Peeta mi imbocca ma io dopo due focaccine, crollo addormentata.

Argggg sono un completo disastro!!!!! scommetto che la litigata non è venuta per niente bene...uffa...vabbeh voi ditemi che ne pensate e casomai se vi sembra troppo orribile modificherò il capitolo. Insomma io vi adoro<3 Recensite sempre mi raccomando perchè aggiorno prima. Per esempio questo capitolo doveva uscire domani! Ma ho visto che quello precedente è piaciuto a molti quindi l'ho postato subito!!(ricordatevi che nel prossimo capitolo incontrano Gale)
un bacio!
-Sam

 

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Capitolo 34
*** Sciagura e Disperazione sul distretto 12 (con un probabile miglioramento per il Weekend) ***


 

Mi risveglio qualche ora dopo nella medesima posizione. Peeta mi guarda con quegli occhi azzurri e mi stampa un bacio sulla fronte.La luce del tardo pomeriggio entra dalla finestra, inondando tutta la stanza.Ho  muscoli tutti intorpiditi. Mi stiracchio un pò e poi torno ad accoccolarmi al petto di Peeta. Lui mi carezza delicatamente i capelli sciolti e mi sorride.

-Ben svegliata principessa.-mi sussurra.

Gli passo una mano sul volto, accarezzando la pelle liscia della guancia di Peeta e avvicino i nostri volti fino a far toccare delicatamente le nostre labbra. Gli catturo il labbro inferiore assaggiandolo tra le mie labbra.-mh... quanto ho dormito?-chiedo, appena le sue labbra dalle mie passano sul mio collo, lasciando una scia di baci umidi...

-Troppo, ma siamo a cena da Haymitch ed Effie.-

-Mh..io volevo restare qui con te.- dico tirandomi in ginocchio a cavalcioni sul suo bacino.

Sul volto di Peeta compare il sorrisetto malizioso che mi fa venire quella voglia di averlo sempre vicino, più vicino.

Mi avvento famelica sulle sue labbra mentre lui mi carezza la schiena, sollevando la canottiera che indosso.Gli immergo le dita tra i capelli tirandolo ancora di più a me. Più vicino.

Appena le sue labbra mi scendono sulla scollatura il suono del campanello fa sobbalzare.Ma io dico? Possibile che non posso passare cinque dannati minuti con il mio ragazzo senza che qualcuno bussi alla porta?O faccia irruzione in casa mia?

-Che scocciatori...-sbuffo alzandomi e andando ad aprire.

Effie e Haymitch sulla porta mi squadrano dalla testa ai piedi.Vi ODIO.

-Hey ragazzi- dico io- entrate!- Sparite!

-Oh cara, grazie. Solo un secondino perchè ho il souffle in forno.-mi comunica Effie.
Meglio che Peeta non lo sappia che Effie ha lasciato un Souffle, solo soletto, in forno altrimenti la prende a padellate e non le rivolge mai più la parola...Ok, forse non lo farebbe...ma potrei farlo io per lui!

Ci dirigiamo tutti insieme verso il salone dove Peeta è ancora sul divano.

-Hey a che dobbiamo l'onore?- dice gioviale. Io avrei detto: Perchè rompete?

-Volevamo solo ricordarvi che oggi siete a cena da noi!...Oh e spero non vi dispiacerà se ho invitato anche Gale e Delly...sono semre insieme da un pò di tempo e quando li ho inconrati, Delly ha fatto una tale sviolinata che non potevo non invitarla, e con lei Gale, sarebbe stata maleducazione.!-

Effie io il bon-ton te lo faccio ingoiare!

Io non parlo perchè in questo momento vorrei picchiare Effie. Già è tanto che io oggi non possa rimanere sola con Peeta, ora devo anche sorbirmi le scemenze di Delly?

-Non preoccuparti- dice Peeta ma sento dal suo tono che neanche lui è entusiata della cosa.

-Oh mio Dio!- dice Effie saltando in aria- Il mio Souffle!.-e scatta verso la porta con Hamitch che mi segue barcollante.

Mi giro verso Peeta che scopro a guardarmi ad occhi spalancati.

-Peeta che succede?-chiedo aggrottando le sopracciglia, starà avendo un episodio?

Lui mi dice- Non muoverti- poi si alza e corre fuori dalla stanza.

In due secondi è di ritorno e io gli chiedo- Che succede?-

-In questo momento Katniss sei la cosa più bella che io abbia mai visto. Ora resta ferma.-

Io arrossisco per il complimento, ma appena colgo il concetto delle parole mi irrigidisco.Non era un episodio, ma un raptus artistico.

Come ferma? Perchè?! Ecco di solito sembro sempre una statua, rigida zitta e muta come sono, ma appena qualcuno mi chiede di stare ferma mi viene da grattarmi il naso e mi fanno male le gambe.

Posso grattarmi il naso?Io non glielo chiedo è troppo imbarazzante!Non sono neanche in una posizione chissà quanto paricolare: sono in piedi con le braccia dietro la schiena e sto leggermente piegata verso la finestra.

Ah, mi prude il naso!

Guardo con la coda dell'occhio Peeta che disegna sul suo enorme blocco di fogli.

-Ti prego, poso muovermi?-chiedo.

Peeta mi guarda sorpreso come se si stupisse di trovarmi là.

-Oh si certo Katniss, scusa me ne ero di menticato.-
Se ne era dimenticato?!-Te ne eri dimenticato?Se non te lo avessi chiesto quanto tempo mi avresti lasciato là in posa?-chiedo sbloccandomi(e grattandomi il naso).

-Ehm ....fino a che non finivo?Mi dispiace ma quando disegno non capisco pi niente.-

-Si l'ho notato.-dico con un mezzo sorriso gli passo dietro dal divano-Ci sono pochi momenti in cui ti isoli in questo modo e non capisci più niente:- accenno al blocco di fogli-quando disegni...quando cucini...e....-mi chino sul suo collo cominciando a baciarglielo...gli sfilo rapida il blocco dalle mani e corro via.-E quando ti fai fregare da Katniss Everdeen!- annuncio vittoriosa schizzando in un altra stanza mentre lui è già in piedi alle mie calcagna.

-Katniss! Ridammi il disegno!-dice lui correndomi dietro.

-Vieni a prenderlo!-urlo io, sfuggendogli per un pelo.

-Katniss Everdeen vedrai quando ti prendo!-

Rido e scappo di nuovo andando in salone mi riparo con il tavolo. Peeta è dall'altro lato, si muove lui mi muovo anche io. Siamo a un punto morto.

Solo che mi scappa uno sguardo sul disegno. Anche se ancora in bianco e nero è bellissimo: Io sembro bellissima, leggera e senza pensieri...sono molto più bella della realtà.

Il disegno viene sottratto velocemente da sotto i miei occhi.

-Aha! Preso !- esulta Peeta.

Io sorrido- Non vale, la bellezza del tuo disegno mi ha distratta.-

Lui arriccià il naso- è ancora in bianco e nero: nn è affatto bello.-

-Si lo è e io non sono così bella come mi hai dipinto.-

-Si lo sei-dice tranquillamente Peeta.

-No non lo sono.-dico io sbuffando.

-Si lo sei.-continueremo per molto? Ah, non sarò io a smettere.

-No non...-Le sue labbra mi zittiscono.

-Lo sei- sussurra staccandosi per poi ritornare immediatamente alle mie labbra.

                                                                                                                             ...

Quando usciamo quella sera per andare da Effie e Haymitch ci ritroviamo davanti Gale, che si dirige a grandi falcate verso casa nostra.

-Katniss ma sei impazzita?!-urla- che ti è saltato in mente? Ti avrebbe potuto fare del male.!-

Si avvicina e mi afferra il braccio saldamente. Io mi scrollo subito liberandomi dalla sua presa.

-Intanto ti calmi Gale!-dico io stringendo più forte la mano di Peeta tra le mie.

"Già coso, intanto ti calmi!"

"-.-''"

"che c'è?!"

-Che vai farneticando? Non correvo alcun pericolo. E comunque non sono affari tuoi ciò che faccio.-rispondo mettendomi tra Peeta e Gale quasi involontariamente.

-Ah non sono affari miei Katniss? Invece lo sono e come, tu mi riguardi!-urla lui.

-Io non ti riguardo affatto! Io ho la mia vita!-

-Sei impazzita? Non puoi stare con lui! È pazzo!-dice indicando Peeta che mantiene una calma glaciale attento e all'erta quasi fosse di nuovo nell'arena.

Io non posso vantare la stessa calma. Mi stacco da Peeta e sollevo la mano chiusa in un pugno per poi infrengerla sul muso contorto e rabbioso di quel idiota(per non dire altro) di Gale.

Lui non fa in tempo a pararsi che la mia mano ha già assestato il colpo e sarebbe stata subito ricaricata e pronta al'attacco se Peeta non mi avesse afferrata da dietro mentre io scalciavo come una pazza indemoniata nel vano tentativo di uccidere Gale.

-Non gli parlare così!-tuono io mentre scalcio-Non sai ciò che dici. Qui l'unico pazzo sei tu-dico

Con mio grande ramarico noto che non l'ho colpito al naso quindi non gli è uscita neanche una goccia di sangue e quando si toglie la mano l'unica cosa che rimane del mio attacco è un livido che sta fiornendo sulla mascella pronunciata di Gale.

Non sembra fare caso al mio attacco-Ma è impossibile era stato da...-fa per dire, ma poi si blocca e torna a squadrarmi.

-Non saresti dovuta andare comunque.-dice tornando a un tono di voce normale.
Anche io mi calmo e Peeta mi rimette giù, senza smettere di tenermi abbracciata a se con un braccio sulla vita.

-Gale tu non sei mio padre, ne il mio fidanzato e mi dispiace dirti che mi è difficile vederti come u vero amico, dato il tuo comportamento-

-Ah però a lui lo ascolti!- dice indicando Peeta.

-Non quando vuole tenermi lontana e Gale dimentichi il fatto, che lui è il mio fidanzato!-

Gale sembra furioso ma poi una qualche consapevolezza lo raggiune e lo calma . Ma è una calma glaciale e subdola come di un serpente che si prepara ad attaccare.

-Hai raggione Katniss perdonami è che mi sono agitato quando non ti ho più trovata.-

Faccio segno a Gale di andare e lui fa dietro front verso la casa del mentore.

Mi giro e Peeta è ancora qui vicino a me che guarda impassibile il punto in qui Gale è scomparso.

Gli prendo il volto tra le mani- Non ascoltarlo. Non ascoltare nessuno. Ascolta solo me. Credi solo a me.-

Peeta mi guarda e mi sorride- Okay-risponde.

Durante la cena il mio sguardo è sempre su Peeta, ho paura che le parole velenose di Gale possano avergli causato un turbamento. Ho paura che lo ascolti sul serio, ma Peeta sembra tranquillo: come al solito si rivela un ospite perfetto: con la sua conversazione brillante, il suo sorriso contagioso e il suo essere sempre così dannatamente sexy...ok forse questo lo noto solo io.

Delly non fa che cercare di attirare l'attenzione di Peeta ripescando, da quella nocciolina che ha al posto del cervello, un ricordo dopo l'altro.

-Oh Peeta, ricordi il nostro primo giorno di scuola? Non ti staccavi dalla mia mano!-

-Io ricordo che te la sei fatta sotto quando Jennifer Sesiel ti ha fatto buu!-dico io senza pensare.

Delly mi guarda stranita- Beh io almeno gli amici li avevo. All' asilo Gale non c'era e tu eri sempre da sola. In più cercavi ogni scusa per farti notare come il primo giorno.-

-Quando ha cantato ?- chiede Effie.

Peeta sorride e mi bacia una tempia- La più bella voce del mondo-sussurra.

-Blea-dice Haymitch.

-Non ti ho mai sentito cantare.-dice Gale innarcando le sopracciglia.

-Un vero peccato amico-dice Peeta passandomi un braccio sopra le spalle.

-Anche io cantavo. Te lo ricordi Peeta?- chiede Delly.

-Si lo ricordo.-dice lui ma sta guardando me che gli sorrido.

-Neanche noi ti abbiamo mai sentito cantare.-dice Effie.

-Oh, Peeta perchè hai aperto questo argomento?-chiedo immergendomi nella sua spalla.

-Scusa- sussurra lui.

-Un giorno ti voglio sentire.-

-Ma non sono niente di che ...-sbuffo io.

Peeta fa per ribattere ma io gli tappo la bocca-Zitto tu.-dico.

-Canterai per noi.-dice Effie- a Natale. È deciso.-


NON MI UCCIDETE è STATO PIù FORTE DI ME.
Ma buon giorno coccoli! Io mi sono appena svegliata(sono mattiniera)! Bando alle bubbole, come vi pare il capitolox? Bruttolox?Bellolox?Schifosissimolox?
Insommax ditemix cosax nex pensatex!!!Ringrazio tutte le anime gioiosolex che mi seguonox e mi recensisconox!!!! Vi amox!
Un Baxxino baxxeto a tutte voix!!
Recensitex piccolix recensitex!!!Siamo latinix oggix!Vi ho fatto un bellox scherxetto con il titolo eh? NOn Uccidetemi.
-Sam

 

 

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Capitolo 35
*** Oche ***


 

 

Peeta è tornato al cantiere. Ogni  mattina e ogni pomeriggio sta sempre fuori a lavorare. I lavori stanno per finire: stanno alzando i muri secondari e ci sono travi e cemento dappertutto.

Ora mi sto dirigendo a passo lento e pacato verso il cantiere dato che non hanno ancora annunciato la pausa pranzo. Nonostante questo, già ci sono una sfilza di ragazze in gonnella ai lati del cantiere. Abbastanza lontane per non intranciare il lavoro degli operai ma troppo vicine per i miei gusti.
"Si perchè se fosse per te qualsiasi ragazza dovrebbe stare a 100 metri da Peeta"
"Non necessariamente, se stanno a 150 metri mi va bene lo stesso. Potrei creare un permesso speciale per Sue e forze per Effie..."
"Maniaca"
"Io preferisco 'prudente' "

Peeta oggi ha tenuto la camicia perchè sta cominciando a fare freddo, infatti io ho un cappotto lungo, che ha disegnato Cinna marrone e che mi arriva fino a metà coscia e una maglietta a maniche lunghe. Direi che il caldo estivo ormai è sparito fino al nuovo anno.

Ho i capelli sciolti e pettinati. Appena Peeta verrà richiamato dalla pausa pranzo io dovrò andare a fare la spesa perchè a casa non è rimasto quasi niente.

Mi appoggio alla sbarra di ferro che utilizzano per separare il cantiere dalle ochette arrapate e inspiro forte l'aria polverosa del cantiere.
A qualche metro da me un gruppo di ochette ridacchia poi si gira a guardare Peeta o Gale, poi si rigira e arrossisce e ricomincia a ridere. Io le guardo allucinata, possibile che possano esistere delle creature tando cretine? Sento una risata potente davanti a me, mi giro e c'è Thom che mi guarda e ride, poi da un colpetto sulla spalla di Peeta indicandomi.

Peeta si gira a guardarmi e io facciò per salutarlo con la mano, quando un gridolino mi fa sobbalsare.

Proviene dal gruppetto a quallche metro da me che si è fatto scoppiare le ovaie quando Peeta si è girato. Lancio un occhiataccia omicida a quel gruppo di oche.Perchè non ho arco e frecce con me? Perchè?

Sento anche la risata di Peeta e mi giro giusto in tempo per vederlo unirsi a Thom che continua a ridere.

Arriccio il naso e gli faccio una linguaccia, lui però mi rimanda un bacio.

Gli sorrido e poi mi accorgo che c'è troppo silenzio dal gruppo di oche vicino a me, infatti mi giro e le trovo a fissarmi inorridite. Ok, ora ho paura. L'arena non è niente a confronto. Perchè non ho arco e frecce?

Sento Thom dire- Pausa Praaaaanzo|!!!!- Giusto in tempo. Magari si è accorto della difficile situazione in cui mi trovavo e ha voluto salvarmi la pelle.

Peeta mi viene incontro sorridente e quando mi raggiunge mi bacia abbracciandomi stretta.

Gli getto le braccia al collo innarcando la schiena allindietro per baciaro meglio.

Quando mi lascia respirare siamo entrambi ansimanti.

-Wow.-dico.

Peeta ride e riprende a baciarmi.

Dopo un pò io mi stacco.-Hey, devi mangiare! Non puoi stare semre a baciarmi!.-dico prendendolo in giro e ripetendo le stesse parole che lui disse a me uno dei primi giorni del suo ritorno al 12.

Lui si imbroncia e con una vocetta stridula, che dovrebbe essere una patetica imitazone della mia voce dice-Perchè no? Mi sembra un ottimo passatempo.-

Io scoppio a ridere dangdogli un colpetto sul fianco.-Io non parlo così.-

Lui ride e mi riavvicina a se ma io metto veloce il pranzo tra di noi.

-Ah no, devi mangiare altrimenti non hai forze e mi svieni per terra mentre lavori.-dico.

Peeta sbuffa- Noi uomini duri non sveniamo, noi riposiamo solo un pò gli occhi.-

-Si tesoro, certo.-dico poco convinta.

Osservo Peeta mangiare e intanto lancio sguardi preoccupati al gruppo di ragazze accanto a noi.

-Non credevo ci fossero così tante ragazze nel distretto.-dico.Potrebbero moltiplicarsi...

Peeta fa una mezza risata.-La bellezza degli uomini che lavorano e sudano non ha prezzo. Potrebbero venire da altri distretti.-

-Si, ma io non credo che siano qui per tutti quanti.-

-Sei preoccupata che il tuo aitante ragazzo possa venire rapito?.-chiede Peeta.Si ridi Peeta ma vedrai che succede se ti si appioppa un altra di queste creature insopportabili...già ho Delly tra i piedi e evitare di ucciderla non è affatto facile.

-Che? Ah, no io parlavo di Thom..-dico prendendolo in giro.

Peeta da un morzo al panino e mugugna-Donna crudele.-

-...perchè tu hai un ottima guardia del corpo.-continuo io.

-E chi sarebbe?-

-Io-dico tranquilla.

-Tu sei la mia guardia del corpo?.-dice mentre inghiotte l'ultimo boccone.

-Si.-

-E allora vieni qui- dice lui attirandomi per la cinta del cappotto e riominciando a baciarmi.

Sta volta non mi stacco anzi, se possibile gli vado sempre più vicina, affondando le dita nei suoi capelli biondi .

 

Dopo che finalmente Peeta decide di lasciarmi andare io vado a fare la spesa.Peeta ci ha messo un intera serata per compilare la lista delle cose che ci servono a casa e sono venuti fuori due interi fogli di lista della spesa.

Osservo di nuovo la lista e sbuffo mentre quasi vado a sbattere con una ragazza, che deve avere più o meno trent anni, ma mi sembra molto più vecchia.

-Oh scusa non ti avevo vista-dico scostandomi e lasciandola passare.

Lei mi scruta prima con sufficienza poi con curiosità e poi con stupore.-Sei Katniss Everdeen?-

-Si sono io piacere. Tu sei?-chiedo.

-Elsa.-dice lei stringendo la mia mano tesa.

-Piacere.-

-stai con il fornaio? Peeta Mellark? - chiede di botto lei. Oh che bello un altra rottura...ma che ha tutto il genere femminile oggi?

-Ehm....si...è il mio ragazzo perchè?.-Chiaro? MIO ragazzo! MIO RAGAZZO!

-Vi sposerete?- ....che?

-Ehm...non...non lo so...-dico e sento che sto per diventare rossa.

-Se lui te lo ri-chiederà che gli dirai?.- Ma questa per caso è  Aurelius travestito...certo i baffi però doveva toglierseli...uhm...sono crudele.

-Perchè me lo chiedi?-

-Perchè rispondi a ogni mia domanda con una domanda?-

-Perchè non dovrei?-

Quando mi riesco a liberare da quella sottospecie di polipo e raggiungo il mercati mi metto a ricercare (non senza problemi) tutto ciò che Peeta ha scritto nella lista.

Quando finisco è sera ormai e Peeta dovrebbe avere già finito.

Barcollante mi dirigo verso casa.

Arrivo al villaggio vincitori che ormai è sera e Peeta sta tornando a casa.

Vedendomi con tre buste della spesa in mano, il mio cavaliere dal'armatura splendente mi viene incontro.E mi prende due delle buste.

-Grazie mille.-dico sollevandomi sulle punte per un leggero bacio a stampo.

Ci incamminiamo verso casa e io apro la porta per poi andare a posare le buste in cucina.

Peeta si mette a sistemare ttutto con il suo metodo da pazzo maniaco.e marmellate su, le creme qua, impasto là, latte li...un casino assurdo...

-Che ne dici di invitare Annie e Johanna per Natale?-Chiedo io a un tratto.

-Ottima idea! Restano a dormire qua?-dice lui.

-Casa sarà pronta per Natale?-chiedo.

-Direi di si, giusto in tempo-

-Allora quando faremo il trasloco?-dico giocando con la perla attaccata al mio collo. Mi riscopro impaziente di veder arrivare il Natale.

-Verso la seconda settimana di Diciembre direi, così faremo giusto in tempo.-

-Vabene-

Il capitolo è corto e orrendo. Lo SO! comunque dovevo postare qualche cosa oggi perchè domani andrò a Roma per una settimana e non  so quanto posso scrivere e aggiornare. Quindi dovevo darvi questo piccolo antipasto...Natale è alle porte! IO ADORO IL NATALE!!!!
Bene anche se è piccolo recensite e inspiratemi miei amori dolciosi e io in cambio cercherò in tutti modi possibili sulla terra di postare il capitolo anche in questa settimana...vi amo tanto tanto.
Un bacio e recensite
-Sam

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Capitolo 36
*** Malata ***


 

                                                                  Ti amerò oltre l'immaginabile


 

Fa troppo caldo qua sotto, non riesco a respirare.Sono all' inferno per caso? Do un calcio alla coperta per liberarmi e apro gli occhi mettendo a fuoco la stanza attorno a me. Tutto normale, ma continuo a sentire caldo...

"Menopausa anticipata?"

"Perchè non ti ficchi la lingua tra i denti e te la mastichi?!"

Peeta non è accanto a me, deve essere già sceso a lavorare. L'orologio sulla parete segna le 11:45...Cavolo...il pranzo di Peeta.

Mi alzo e mi infilo un paio di Jeans e una maglia a caso, ficcandoci sopra la felpa di Peeta. Fa tranamente troppo freddo, eppure prima stavo morendo dal caldo...strano...

Devo essere ancora stanca perchè mi si chiudono gli occhi, ma mi costringo a preparare il pranzo a Peeta. Mi gira la testa devo aver dormito poco.

Sento:- Pausa pranzo!- e esco con calma verso quello che mi sembra il cantiere.

Peeta sta parlando con Thom e Delly, che gli sta troppo vicina. Mi avvicino e noto che anche Gale si è avvicinato. Delly ha il palmo della mano sul braccio di Peeta, ha le unghie laccate di rosa e le mani lunghe ed eleganti, davvero delle bellissime mani, mi viene voglia di staccargli a morzi tutte le dita.

"Chi è Hannibal De Cannibal!?"

Mi avvicino e Delly ha la premura di staccare quella mano dal mio ragazzo prima che gliela tagli.

-Hey-sussurro a Peeta posandogli un bacio a stampo sulle labbra e porgendogli il pranzo. Ok, ho esaurito le mie energie.

Peeta mi sorride-Hey-poi innarca le sopracciglia vedendomi e mi afferra il viso tra le mani scrutando i miei occhi-tutto bene?-

-Si, sono solo un pò stanca-sussurro io.

-Hai un aspetto orribile-squittisce Delly.

-Si in effetti Katniss ti sei vista allo specchio?-

-Qualcuno mi passi arco e frecce.-sussurro appoggiandomi a Peeta. Sto veramente per addormentarmi.

Peeta mi sorregge con un braccio intorno alla vita e mi posa un bacio sui capelli, poi squote la testa e innarca le sopracciglia.

Porge il pranzo a Thom dicendo.- Thom me lo terresti un attimo?-

Si gira verso di e afferrandomi delicatamente il viso tra le mani,

Mi osserva con aria preoccupata e mi sfiora una guancia con il pollice. Poggia le sue labbra sulla mia fronte e le tiene per un paio di secondi.-Amore tu scotti!-sbotta lui. Shh Peeta non urlare...

-No...è impossibile...-poi mi accorgo che Peeta è rimasto vicinissimo a me-Da quand'è che sei così bello?-chiedo e sembro davvero un ubriaca.

Peeta sbuffa, poi si rivolge a Thom- Devo andare, mi dispiace.-

Vedo Thom squotere la testa-Non preoccuparti, vai.-

Peeta mi prende in braccio e mi riaccompagna a casa.

-Dove stiamo andando?-chiedo quando sento che in effetti i miei piedi non toccano più terra.

-A casa.- mi dice lui. Perchè? Io voglio stare qua.

-Perchè?- mi lagno.

-Perchè hai la febbre.-dice Peeta esasperato.

-E allora? Voglio andrare nel bosco-dico e sul serio, mi sembra una proposta molto ragionevole.

-Scordatelo- dice lui con una mezza risata.

-Peeeeetaaa!- mi lamento io come un povero alce ferito

Mi porta in braccio fino alla nostra camera da letto.Sento il suo odore delizioso così vicina al suo petto e mi ci raggomitolo contro.

-Stavi male quando ti sei alzata?-mi chiede.

Io apro gli occhi solo per vederlo che mi squadra e mi poggia sul letto.

-Forse- rispondo.

Peeta sbuffa e alza gli occhi al cielo, per poi dedicarsi a togliermi le scarpe.

-Non saresti dovuta uscire se stavi male.- Sembra agitato, troppo agitato.

-Non stavo male.-Dico mettendomi a sedere.Mi lancia un occhiataccia.

-Bugiarda.-

-Ok forse stavo male, ma poco.-dico ricadendo, sbuffando tra i cuscini.

-Si certo, non ti reggevi in piedi...-

-Hey, ho solo sonno-

-Certo Kat, certo....-mi dice, ma non sembra che mi stia ascoltando.

-Vai a mangiare che poi ti senti male.- dico ricordandomi che non ha mangiato niente.

Mi lascia tutta la mattina nel letto e mi porta il pranzo a letto.

Brodo di pollo. Blea.

Arriccio il naso.

-Hey non lamentarti e mangia tutto, altrimenti quel naso te lo mordo.- dice avvicinando le labbra al mio naso, ma posandoci un bacio invece di un morzo.

Mangio quattro cucchiai e poi....

-Non mi va più.-dico puntando il naso in aria come una bambina.

-Kat mangia!-

-Ma non mi va!-

-Se non mangi non guarisci-dice prendendo la ciotola piena di brodo prima che io possa lanciarla con un abile calcio dall'altra parte della stanza.

Io lo guardo per qualche secondo e poi...-No- e mi sotterro sotto le coperte.

Peeta sbuffa esasperato poi sedendosi accanto a me mi dice- Ti andrebbe un gioco?-

-Che gioco?- mugugno da sotto le operte.

-Il gioco del un bacio per n cucchiaio di minestra.- mh interessante.

-Continua...-

-è un gioco molto semplice. Un cucchiaio un bacio di 3 secondi, due cucchiai sei secondi. Tutta la minestra tre minuti.-

Salto sul letto riemergendo da sotto le coperte e strappo la ciotola di mano a Peeta. Ce mi guarda ridendo.

In un minuto ho finito tutta la minestra più il pollo.

Afferro Peeta per la camicia e lo tiro a me.-Ho mangiato anche il pollo-

-Ok vedrò che si potrà fare...-

Prendo a baciarlo tirandolo su di me sul letto. Lo abbraccio forte per non lasciarlo andare.Si preme contro di me tenndosi sulle braccia per non pesarmi addosso.

Dischiudo le labbra permettendo alla sua lingua di invadere la mia bocca accarezzandomi il palato e la lingua. Ma aspetta un attimo...io non ho la febbre?

Lo spingo via velocemente -Hey ! Così ti ammali.-

-Oh andiamo Kat...- si lagna lui e devo dire che con questo suo brillante discorso mi ha quasi convinta a ricominciare a baciarlo. Perchè non c'è niente di più bello al mondo di baciare Peeta, ma lui farebbe così con me e io non voglio farlo ammalare.

-No, non finchè non guarisco mister.-

Peeta si lascia cadere accanto a me sbuffando e sollevando il ciuffo ribelle che gli riposa sulla fronte. Mi appoggio al gomito sollevandomi e posizionandomi di fianco per poterlo guardare meglio. Sorrido a vederlo così scocciato, mi fa tenerezza. Appoggio la guancia sulla mano osservandolo col mio solito sguardo adorante. Con le dita disegno dei ghirigori sul suo petto delicatamente. Al mio tocco Peeta si gira, squadrandomi con quei suoi occhioni azzurri.

Mi chino per posargli un bacio sul petto, sopra la maglia. Salgo con le labbra a un centimetro dal suo petto delicatamente fino ad arrivare al collo. Gli poggio un bacio a stampo sulla pelle delicata tra la cavicola e il collo, catturando delicatmente la sua pelle tra le mie labbra.

Lo sento fremere sotto di me e sorrido all'effetto che gli faccio.

Riporto il viso davanti a quello di Peeta sorridendo.-Vedrai che guarirò presto...-sussurro carezzandogli all'indietro delicatamente i capelli biondi.

-Lo spero. Ti do due giorni per guarire, poi basta. Con o senza febbre ti bacierò chiaro?-

Sorrido – Ok-

Peeta si alza sui gomiti fino a far scontrare nostri nasi che strofina delicatamente.

-Ti annoi? Vuoi che ti porti un libro ? La tv?-chiede lui abbracciandomi stretta al suo petto.

-Vuoi portare la tv fino a qua? Scherzi?-chiedo sollevandomi per squadrarlo.

-No assolutamente no. Tu stai male, quindi ...oggi tutte le attenzioni vanno a te.-

-Non mi strarai viziando troppo?- chiedo ridendo.

Peeta arriccia il naso- Me l'ha detto pure Haymitch, ma no, non ti sto affatto viziando.-

-No, non voglio la Tv.-

-Vuoi un dolce? Una cioccolata calda?-

-No Pe...-

-L'arco? Il libro? Quello che stiamo scrivendo?-

-Peet...-

-Focaccine? Stufato alle prugne?.-

-Peeta! Zitto!- dico tappandgli la bocca.

-mhhh...-

-Voglio solo te.-dico appoggiandomi a lui e togliendo la mano dalla bocca di Peeta.

Le braccia di Peeta mi attirando dolcemente mentre io gli poggio la testa sul petto.

-Questo mi rimane facile...-dice lui baciandomi la tempia.

 

Ok tribx CIAOOOOO !!!!! mi siete mancati così tanto in questa dannata settimana ! Ma tanto tanto taaaaaaaaanto !!!!!!!!!!!!!!!!! Spero di riuscire a farmi perdonare per l'assenza con questo capitolo...beh che ne pensate? ditemelo mi sono mancate le vostre recensioni! Lasiate un commento, una recensione, un insulto, una minaccia. Non importa ma Tribx amorosi fatevi sentire io vivo di voi!!! E io ? Vi sono mancata?? Un bacio grosso grosso !!!! e recensite !
Hey nei commenti possiamo pure insultare la lionsgate per il dannato trailer di Mickinjay ! LO CHIAMANO TRAILER QUELLA SPECIE DI AMBULATORIO MEDICO CON SNOW CHE PARLA???? PANEM OGGI
, PANEM DOMANI, PANEM PER SEMPRE! MA VAAAA????  però Peeta è bellissimo mi sembra un angielo vestito di bianco con qela faccina<3<3<3 ahhh i miei feeelsssss!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! UN bacio recensite!!!!!
-Sam

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Capitolo 37
*** Wifii del cavolo ! seconda parte ! La vendetta !!!! ***


                                                                 Ti amerò oltre l'immaginabile              

 Faiga sta scrittura <3:)

 



Sono a letto da quasi due giorni ormai e sto comiciando a stufarmi di stare qua.

Voglio alzarmi, fare colazione normalmente seduta in cucina, voglio salutare Peeta al mattino con un bacio e controllare Delly, voglio uscire da questo letto!Chiedo troppo? Non mi pare, insomma, ho la febbre! Non mi hanno sparato!

Peeta si sta comportando da infermiere perfetto se non fosse che è un pò troppo apprensivo.Troppo, decisamente troppo apprensivo.

Come se io non fossi sopravvissuta a due arene...

Sento profumo di focaccine che proviene dalla cucina.Questa è una tortura!
 Basta, io mi alzo. Non importa quello che dirà Peeta, io mi alzo. Sento delle voci che provengono da di sotto, devono essere Haymitch e Effie.

Mi infilo la vestaglia sopra il pigiama e scendo le scale cercando di fare il minimo rumore possibile.

A quanto pare, ci riesco perchè nessuno si accorge di me. Haymitch e Effie siedono al bancone della cucina, Peeta sta armeggiando ai forneli e c'è anche Delly che chiacchiera amabilmente di capelli con Effie. Sembra una tipa così dolce, così amabile....vorrei staccarle la testa. Che diavolo ci fa in casa mia!?

Haymitch annoiato con la guancia sulla mano fa vagare i suo sguardo per la stanza in cerca di qualche cosa con cui distrarsi quando vede me, che sbircio la stanza da dietro lo stipite della porta.

Fa un grande sorriso e urla- Ohoh!!!-.

Stupido ubriacone. Così mi farà scoprire! Gli faccio segno di tacere in tutti i modi che conosco, ma lui non mi da retta.

-Peeta guarda un pò chi abbiamo qua..- dice Haymitch guardandomi divertito.

Stupida creatura.

Peeta si gira, come tutte le persone presenti nella stanza. Io adotto l'espressione più innocente che possiedo e esco dal mio nascondiglio.

-Katniss ! Che ci fai qua! Torna a letto!- dice Peeta venendo verso di me.

Io mi allontano di un passo- Non voglio tornare a letto!Voglio stare qui con te!- mi lagno prendendogi una mano.

-Io sto arrivando.-dice Peeta spintonandomi delicatamente verso le scale.

-No, eddai Peeta ti prego.- dico aggrappandomi al suo braccio e senza alcuna intenzione di lasciare la mia preda.

-Se non ti riposi! Ti ammali ancora di più- dice Peeta scostandomi con una dolce carezza una ciocca di capelli e sistemandomela dietro l'orecchio.

-Sono stata a letto due giorni, non sono stanca!-mugugno affondando il volto nel suo braccio.

-Andiamo Peeta, falla restare ha la febbre non sta per morire.-dice Haymitch.

-Si Peeta sei troppo apprensivo.-dice Effie.

Peeta scocca un occhiataccia dietro di se e poi torna a fissare me.

Sospira e si avvicina a me poggiando le sue labbra sulla mia fronte. Quel semplice conatto mi provoca un brivido di piacere e mi fa chiudere gli occhi. Ahy i due giorni di astinenza cominciano a farsi sentire...Quando si stacca poggia le sue labbra sulla mia guancia destra.

Sospira.-D'accordo, ma non voglio sentire storie per quanto riguarda il cibo e che domani non vi salti in mente di farla unscire di casa.- dice rivolto a Effie e Hayitch.

Io lo abbraccio stretto e lui mi bacia una tempia.

-E tu restami vicino-sussurra

Io gli sorrido e mi lascio condurre da Peeta sul bancone.

Lo osservo cucinare cullata dalle stupide chiacchiere di Effie e Delly. Ogni tanto Peeta mi sfiora un ginochio per prendere qualche ingrediente, mi lancia sorrisi maliziosi e mi fa 'occhiolino facendomi arrossire.

Tira fuori un vassoio di focaccine al formaggio e le poggia sul banco.Ne sceglie una e ci soffia sopra delicatamente per poi avvicinarmela alle labbra.

Io ne mordo un pezzo e Peeta quello che rimane. Si piega per baciarmi dolcemente una guancia e io vorrei solo che tutto il mondo sparisse.

-Awww...-dice Effie.

-Blea-invece Hayitch.

Peeta continua il suo lavoro ignoranoli.

Delly sembra pensierosa.

Afferro una focaccina sovrappensiero e sfiornado la teglia mi brucio.

-Ah!-dico con un tono di voce leggermente più alto lasciando cadere la focaccina.

-Kat! - dice Peeta accorrendo accanto a me.

-Stai tranquillo Peeta-dico. Fantastico, ci mancava solo questa...adesso si che mi metterà sotto una campana di vetro.

-Accidenti Kat, che ti sei fatta?-chiede Peeta prendendomi una mano  esaminandola.

-Mi sono solo scottata una mano stai tranquillo.-

Non ha la minima intenzione di tranquillizzarsi.-Fa vedere-
-No finchè non ti tranquillizzi-
-Sono calmo, Ok ? Dammi quella mano!-

Gli porglo al mano destra e lui si squadra la punta dell'indice dove sta la ferita-

Mi aiuta a passare il dito sotto l'acqua fredda del lavandino(perchè naturalmente non potevo farlo da solaavrei potuto tagliarmi con l'acqua) e poi mi rimette sul bancone come se non pesassi niente. Cattura di nuovo il mio dito e ci poggia un dolce bacio. Non mi fa più male.Beh direi che vale la pena di accontentare Peeta nei suoi assurdi metodi protettivi se va  sempre a finire con un bacio.

-Passato?-

-si.- dico sorridendogli.

Peeta toglie il vassoio da vicino a me e lo poggia più lontano borbottando un -Non si sa mai-.Io mugugno infastidita.

-Effie come sta andando con Haymitch?- chiede Peeta a Effie che si distrae dalla conversazione con Delly e poi fa un sospiro sconzolato- è davvero un terremoto! Ho dovuto mettere tutte le mie scarpe dentro l'armadio.-

Peeta ride- io in verità intendevo con Haymitch l'uomo.-dice Peeta, mettendo le mie focaccine dentro la mia ciotola della colazione con scritto sopra"Katniss's Breckfast".

-Oh beh...bene...si va tutto bene.-

-Ancora non ho capito come fai.- borbotto io.

Peeta mi si avvicina a me e mi passa la mia ciotola che abbraccio stretta. Mi poggia un bacio sul naso sussurrando- Sono ancora calde aspetta un attimo.-per poi andare verso il forno di nuovo.

-Ah-a ragazza, anche io non ho ancora capito come fa Peeta.-dice Haymitch.

Effie e Peeta si scambiano un occhiata molto significativa che non sfugge a me e Haymitch che insieme diiamo- HEY!- facendo scoppiare a ridere Effie e Peeta.

-Beh per amore si superano tante cose.-dice Effie carezzando un braccio a Haymitch e all'improvviso comprendo cosa voleva dire Haymitch. Arriccio il naso. Blea!

-Ci sono tanti pregi quanti difetti!- continua Effie.

-Qual'è il pregio che preferisci di Haymitch?- chede Effie.

-Oh ...ehm...che è un uomo forte e mi sostiene sempre.-dice Effie e poi si rivolge a me.

-E tu Katniss?-chiede.

-Io cosa?-chiedo sollevando le sopracciglia.

-Cosa preferisci di Peeta ? -Mi irrigidisco e punto lo sguardo sulle focaccine, arrossendo.

Io innarco le sopracciglia-Beh è Peeta!-dico con enfasi.Cavolo aspetta...non parlare sta zitta! Zitta non stai pensando, non stai pensando!

-Mi sarebbe impossibile non amarlo. Lui è...è lui...con ...con il suo sorriso, che fa sorridere anche me. E -....e i suoi occhi....e ....la...sua bontà ...lui ...è ...perfetto...io...non ...potrei...non amarlo.-dico con lo sguardo sue focaccine e le guance rosse che mi bruciano sento che lo sguardo di tutti è immobile su di me.Sono fregata.

Sento qualcuno che mi solleva delicatamente ma con decisione la testa e ho appena il tempo di vedere un paio di occhi celesti e delle morbide labba si posano sulle mie. Mi bacia intensamente ma con dolcezza carezzando i miei capelli mentre io ho spalancato gli occhi per la sorpresa. Sinceramente non mi frega niente di Haymitch, Effie e Delly...niente.

Quando si stacca punta i suoi occhi nei miei e sussurra a un centimetro dalle mie labbra.

-Due giorni sono passati.-Sorrido e annuisco.

-Wow le mgliori dichiarazioni le fate davanti a una folla voi due eh?- Dice Haymitch

Arrossisco immediatamente portando il mio volto a nascondersi sul petto di Peeta.

-Haymitch!- urla Effie.

-Cosa?- dice lui.

Effie comincia a sproloquiare su buone maniere, bon ton, toni di voce eccetera. Ma io non la sto più ascoltando. Un capogiro mi sbilancia un pò e io chiudo gli occhi appoggiando la mia fronte al petto di Peeta.

-Kat?-mi chiede- tutto a posto?- dice mentre mi sostiene tenendomi per le spalle.

-si...no...non lo so...-sussurro.

Peeta si avvicina di più a me facendomi divaricare le gambe e premendo il suo petto contro il mio.

Io Gli circondo la vita con le gambe e le spalle con le braccia posando la testa sulla mia spalla.

Mi tiene stretta così e mi trasporta fino al divano.

Non dice una parola mi bacia la fronte e poi torna di la in un secondo. Io mi rigiro sul divano mentre una fitta alla testa mi fa mugolare.

Peeta torna e mi copre con una coperta, poi mi sistema un cuscino dietro la testa e risparisce.

Lo sento parlare con Haymitch e Effie. Sento la porta che sbatte. E poi Peeta che parla al telefono.

Torna in salone con il recipiente delle focaccine e mi fa poggiare la testa sulle sue gambe.

Comincia a carezzarmi delicatamente i capelli mentre io piano piano vengo imboccata con le focaccine al formaggio. Dopo un po mi addormento e vengo svegliata da un fracasso infernale.

-Haymitch!-urla Effie seguendo Haymitch in salotto.

-Che ho fatto adesso!?-

-Ti pare il modo di entrare in una casa?-

-Non mi importa come ci entro l'importante è che ci entro!Ragazzo abbiamo chiamato un dottore, sarà qui appena possibile.-Dottore???

-Grazie Haymitch.-

-Non voglio un dottore.- dico stringendomi a lui e affondando il volto nel suo ventre.

-Kat senza dottore non guarisci!-dice.

-Si invece, non voglio un dottore non voglio nessuno!.-

-Andiamo Katniss...fallo per me.-dice Peeta lasciandomi un bacio sui capelli.

Gioca sporco.

Sbuffo e contro la sua maglietta mugugno.-Vabene.-

-Grazie Kat.-

-Prego- borbotto scocciata.

-Uuuuu non si mette bene per il nostro ragazzo del pane- dice Haymitch ridendo- Bene io e la signora ce ne andiamo, non rompete nulla-

Schiodano finalmente e io mi porto le gambe al petto abbracciandomele.

-Io li odio i dottori- piagnucolo facendo ridere Peeta.

-Lo so ma stai tranquilla non mi staccherò!-


CHE FATICA!!! Stramaledetto stramealededburfieufiukroò WIfiii!!!! TI ODIO !!!!
Ok calmiamoci. Ciao tribx!!!! come state eh?!?! Io sono esaurita.  bEEENE Il Prossimo capitolo è già in lavorazionem quindi non preoccupatevi. Allora...che altro dovevo dirvi? Odio il Wifii, sono esaurita, mi piacciono le torte, capitolo in lavorazione ...ah già RECENSITE?! recenite? Recensite! Recensiteeeeee'''''???? Recensiteeeeex!
....direi che è tutto ....se il capitolo non vi è piaciuto...Magnama.
Però ditemelo lo stesso in una recensione<3
-Sam

 

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Capitolo 38
*** Gale ***



 

 


 

Alla fine il dottore è arrivato, ma io sono guarita lo stesso senza l'aiuto di quella specie di idiota...l'idiota ha detto che era un malore passeggero che sono sana come un pesce adesso...

Sono passate settimane dal giorno in cui tornammo a casa da Capital e tutto procede con una calma e placida tranquillità che di certo non appartiene al distretto 12, ne tantomeno al villaggio vincitori.

È auntunno innoltrato e casa mia è quasi pronta. È bellissima arancione tenue ma deciso proprio come piace a Peeta ( che per altro mi ha fatto penare molto con la scelta della tonalità perfetta del colore)

Ma va tutto bene, tranne che Gale è diventato molto irrequieto e Delly praticamente si getta tra le braccia di Peeta ogni volta che lo vede.

Arrivo al cantiere qualche minuto rima della pausa pranzo perchè IO posso guardare il mio ragazzo che lavora esibendo tutti i suoi muscoli.

La casa è bellissima, solo un pò più grande delle normali case del giacimento, ma è comunque stupenda.

A appena qualche casa di distanza si sente Effie che strilla contro Haymitch(il cane) -NO ! La pipì non si fa in casa si fa fuori! CHIARO!?- uuu...esaurimento nervoso in arrivo.

Torno a esaminare il fondoschiena del mio ragazzo quando dopo un pò una voce mi fa sobbalzare.

Mi sento affiancare da qualcuno.-Ciao Cantip- mi giro vero la voce e trovo Gale che mi fissa e mi sorride sbilenco.

-Hey mi hai fatto prendere un colpo!Ciao- rispondo.Lui fa una risatina acusìta e mi si avvicina di un passo.

-Sei bellissima oggi.- Aspetta... che ?Ha qualcosa di strano nella voce.

-Ehm...graze?-chiedo.

Lui ridacchia-Lo so che non sei un tipo da complimenti.-è ubriaco?

-No...cioè si..-Tento io, perchè non so come comportarmi assolutamente. Non mi è mai capitato prima..insomma non c'è un manuale che dice come comportarsi quando il tuo ex-migliore amico che ha ucciso(Indirettamente) tua sorella e al quale tu piaci e che è geloso del ragazzo che ami e che è per altro pure ubbriaco ti fa delle Avances.(Traddotto:Cerca di rimorchiarti)

"Tanto anche se ci fosse stato, non lo avresti mai letto"

-Però sei ingiusta.-Dice con decisione.Si è ubriaco, riesco a sentire l'odore d'alcol, lo stesso odore che a causa di Haymitch mi accopagna tutti i giorni da due anni, ma al quale io proprio non riesco ad abituarmi.

-Come scusa?-Chiedo indetreggiando.

-Io dovevo sposarti, io dovevo stare con te, ero io. Anzi no sono io.-Dice poggiandomi le mani sulle spalle.Il suo tocco pesa di un fastidio innegabile sulle mie spalle, Sono mani estranee sul mio corpo.

Sono mani toppo grandi, troppo dure e troppo tese per poter anche assomigliare vagaente alle mani che mi provocano brividi di piacere sul corpo. Ma queste mani anche se il tocco è a malappena sulle mie spalle mi provocano solo brividi di paura.

-Gale ma che ...-cerco di dire per convincerlo a lasciarmi andare.

La stretta sulle spalle si fa sempre più salda e il mio senso di malessere sempre più forte.-Non dire che non è così Katniss!-quasi urla.

Io rimango in silenzio, non so che dire, non so che fare.

-IO sono quello giusto ! Devi scegliere me!-Dice avvicinandomi al suo corpo con un piccolo strattone e facendo un passo avanti.

Metto le mani sul suo petto per allontanarmi.-IO HO Già SCELTO ! E NON SEI TU!-

-Perchè?-Chiede protendendosi verso di me e tenendomi ferma.

-Perchè lo amo!-Urlo.

-NON è VERO!-Ripete lui.

Le mani sulle sue spalle mi sembrano di piombo mi stringono con forza e sono quasi sicura he mi stia lasciando un segno. Comincio a divincolarmi. Non voglio segni da lui. Non voglio le sue mani sul mio corpo!

 

Peeta Pov

L'odore di vernice fresca mi riempie le narici. Casa mia... Casa mia e di Katniss...

-Peeta ci sei ?- mi chiede Thom.Già posso immaginarlo:il mio futuro. Certo non ci sono bambini, ne parenti a Natale, ne nipoti ma ci sarebbe lei e questo mi basta.

_eh?...Oh si scusa mi ero distratto.-

Thom ride – a pensare a Katniss.-

-si..cioè no...-balbetto facendo ridere Thom.

Sbuffo- Dov'è Gale?Non l'ho visto per tutta la giornata-chiedo cercando di condurre il discorso lontano da me e dai miei sentimentalismi.

-Oggi ha il giorno libero.-

-Oh Ok.-dico con una scollata di spalle.

Afferro due secchi di vernice trasportandoli sull'altro lato del cantiere.

-Peeta?-mi chiama Thom dopo circa cinque minuti.

-Si?-

-Guarda un pò la- mi dice indicandomi un punto dietro alle mie spalle. IO mi giro ma ho un pessimo presentimento.

Ci metto pochi secondi a individuare quello che Thom sta indicando.

Katniss che parla con Gale. Ha le sue mani sulle spalle, è rigida.

Stringo i pugni e i denti perchè davanti ai miei occhi mille immagini di Baci tra Gale e Katniss mi passano davanti. Loro che ridono di me, mentre io soffro nei labboratori di Capital City.

Loro che si baciano su una spiaggia. In una grotta...lui che le porge una perla grigia...

apetta un secondo...quella pietra non è di Gale. È mia. Gliela ho regalata io. Come ero io quello che la faceva rabbrividire in quella grotta. Come ero io quello che le offriva la sua vita su quella spiaggia.

Ed era lei che baciava quella perla per tenermi vicino.

Apro gli occhi e quell'immagine ancora brucia davanti ai miei occhi.

Ma Katniss è spaventata, è testa e si agita con le mani sul petto di Gale come a tenerlo lontano.

La sento urlare- IO HO Già Scelto e non sei tu !-poi lui si protende verso di lei e le sussurra qualhe cosa che le fa spalancare gli occhi. Sto già correndo a passo svelto verso quella scena che stanno guardando tutti senza aiutarla. Figli di Puttana Bastardi. Katnisss urla: -Perchè lo amo.-Sono qui amore mio resisti. Sono qui. Una smorfia di dolore sul volto. Dolore? Gale ha solo il tempo di dire :-NON è Vero!!!-Sono qui.

Scatto immediatamente verso di loro e in un secondo che sono arrivato. Gale è a terra.

PoV Katniss

 

Tengo le mani sul Petto di Gale mentre lui mi tiene sempre più forte artigliandomi le spalle.Vedo i suoi occhi che luccicano di una luce nuova dolorosa. Si china verso di me. Io chiudo gli occhi e allontano le mie labbra girando per quanto mi è possibile la testa.Gale mi tiene il mento con una mano e io serro le labbra e stringo forte gli occhi,

pronta a sentire la pressione di quelle labbra ormai estranee sulle mie, ma invece sento solo che la stretta sulle mie spalle è sparita. Apro gli occhi sorpresa e trovo Gale a terra e Peeta davanti a me.

Gale in due secondi è in piedi e ha già tirato un cazzotto sulla mascielladi Peeta che risponde ma Gale lo prende per la camicia e lo getta a terra. Tira un calcio alla sabbia sul terreno facendola finire negli occhi di Peeta che si porta una mano agli occhi. Accecato.

Gale gli si getta sopra e io sopra di lui lo afferro per un braccio cercando di staccarlo da Peeta accecato ma lui tra indietro il braccio e mi colpisce in pieno viso facendomi rovinare a terra lontano dai due.

Peeta si porta sopra Gale e poi non so bene che sccede perchè mi sta uscendo il sangue dall'labbro ma sento Peeta dire con quella voce minacciosa che è raro sentirgli dire.-NON ti avvicinare mai più a lei!.-

Mi sento sollevare di peso da Peeta che ignora la folla che si è creata a godersi lo spettacolo e mi porta dentro casa.

Non parla. Io non parlo. Dovrei parlare ? Non lo so...e che gli dico?

"Finiscila"

"Finiscila? Ma ti pare che gli direi finiscila? Di fare che poi?"

"Non finiscila lui, finiscila te ! Mi dai sui nervi"

"Adesso non posso più neanche pensare?!"

"Lo chiami pensare quello?"

Mi porta in bagno poggiandomi delicatamente a sedere sul bordo della vasca da bagno. A lui non esce il sangue o almeno non credo ma non posso fare a meno di guardarlo apprensiva.

Lui nota il mio sgurdo e sbuffa.-Sto bene io-

Faccio spalluccie e accenno a un sorriso- controllavo...-

Lui mi sorride ma poi torna serio – Non dovevi intrometterti ti saresti potuta fare male per davvero.-

-Non mi sarei intromessa se quell'idiota non ti avesse accecato. Eri svantaggiato, lo so che il tuo orgoglio maschile ne è stato ferito probabilmente ma anche io ho l'istinto di proteggerti ricordi? E non è facile reprimere i miei istinti.-

-Si lo so sei molto instintiva.-Dice cosandomi un bacio vicino alle labbra.

Più a destra...

Beh ...adesso mi è più facile essere instintiva devo dire.Con le labbra di Peeta vicino è molto difficile sentirsi tristi per qualche cosa.

"Vuoi dire ora che nn sei più come se avessi un tocco di legno nel..."

"Grazie si, ho afferrato il concetto"

-Poteva succedere di peggio...potevo essere io a farti de male...-

-Non pensarci neanche Peeta.-dico, non voglio che ricominci a tirare fuori le sue paranoie.

-Potrebbe succedere.-

-No che non potrebbe e se succede a me non importa perchè anche i medici ...Oh basta ! Non voglio parlare di questo adesso.-

-Mhh...lo sai che ho paura di vedere che ti ha fatto?...-chiede fissando il punto coperto dalla maglietta dove si sono posate le mani di Gale.

Io non rispondo e Peeta mi scosta delicatamente la maglia facendomela scendere sulle spalle.

Avevo sperato che non mi avesse lasciato segni, invece la forma delle mani di Gale sulle mie spalle compare nitida e da rossa che era sulla mia pelle pallida si sta scurendo sempre di più.

Peeta fa un sospiro tremante.-Mi dispiace.-

Si inginocchia di fronte a me e avvicina le labbra al mio collo.Continua a sussurrare -Mi dispiace.-

mentre poggia delicati baci a sampo sul mio collo e sulle mie ferite sulle spalle.

Passa da una spalla all'altra inspirando il mio profumo e riservando a tutti e due i lividi, lo stesso trattamento.Gli carezzo delicatamente i capelli e gli sussurro.

-Non puoi stare sempre a proteggermi.-

Lui mi fissa per un paio di secondi in silenzio per poi baciarmi la fronte e dire-Ma posso provarci.-Si alza e si dirige verso l' armadio delle medicine.

-E infatti ci sei riuscito.-dico mentre lui è ancora di spalle.

-Non come speravo.-dice lui voltandosi con il tubetto dell'acqua ossigenata in mano.

-Non dirmi che credi sia stata colpa tua!-dico mentre lui tampona delicatamente le mie ferite.

-Sono un pò paranoico?-chiede mentre finisce di curarmi e butta l'ovatta nel cestino.

-Solo un pò-rido io.

-Scusa è che ti amo troppo.-si china e mi da un bacio al quale io rispondo subito.

-Io di più-



QUesto capitolo fa veramente schifo. Non merita niente. Ci ho messo secoli per finirlo e mi sembra sempre più orribile. UFFA!!!
Come sempre ditemi ciò che ne pensate. Non sono per niente convinta ... sarà che sono di cattivo umore perchè sono stanchissima....
Lanciatemi un osso a cui aggrapparmi Please...
-Sam

 

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Capitolo 39
*** Odore di Natale ***


                                                        
                                                                Ti amerò oltre l'immaginabile


 

Il freddo mi punge la pelle che è rimasta scoperta dalla sciarpa di lana che mi ha regalato Effie qualche giorno fa. Ha insistito tanto per comprarmi l'ultima uscita della moda Capitolina, che dopo due giorni di discussione gliel' ho data vinta, anche perchè me l'avrebbe comprata lo stesso. Ma devo dire che ha fatto proprio in tempo perchè la temperatura è scesa in modo esponenziale nel giro di pochi giorni. Sembra già Gennaio quando siamo solo a metà Novembre. Il villaggio Vincitori è deserto, non che è così popolato in genere, ma tutto questo silenzio mi risulta estraneo.

A farmi compagnia solo il vento e il rumore delle foglie secche che calpesto mentre mi dirigo verso casa mia , con la busta della spesa tra le mani. Il tempo ormai nn permette più di cacciare grandi prede, ne di rimanere troppo a lungo nei boschi, tuttavia gli scogliattoli sono sempre li, sempre ben disposti a farsi beccare in pieno in un occhio. Ormai io e l'intero distretto viviamo fondamentalmente di scogliattoli e tacchini. Ma è meglio di niente. Sae è sempre contenta come una pasqua ogni volta che mi vede con la sacca piena. Passo davanti alla mia vecchia casa, sempre perfetta, sempre simmetrica, così irrimediabilmente piena di ricordi e di rimpianti. La stessa casa dove la mia Paperella studiava, la stessa dove dormiva, la stessa casa dove mangiava, la stessa casa dove cresceva...sarebbe potuta crescere così bene. E invece no. Dovevo arrivare io. Paperella quanto mi manchi. Tu non hai idea di quanto mi manchi. Sono passati sette mesi e mezzo, eppure riesco a rivivere quei momenti senza nessuno sforzo. A te non piaceva la neve paperella, a te piaceva il sole e il caldo e il poter uscire e sorridere. Quindi perchè penso a te proprio adesso Paperella mia? Non è l'aniversario della tua morte, non è un giorno particolarmente triste, non ero triste qualche secondo fa, la neve non ti appartiene e la casa...è la casa? No, passo tutti i santi giorni davanti a questa casa e non l'associo a te. A te associo la mia felicità Paperella, ora sono in salute, avvolta in una bella sciarpa, l'amore della mia vita è in casa al caldo e al sicuro che mi aspetta chiedendosi perchè tardo tanto, la mia casa è finita. Sono felice come lo sono stata solo con te Paperella. Mi manchi Prim.

Ora si che questa casa è vuota. Gale dopo l'episodio di qualche settimana fa ha insistito per andare a vivere da sua madre e si è scusato per il suo comportamento mille volte, sia con me, che con Peeta.

Non so bene il perchè ma l'ho perdonato. L'ho perdonato veramente. Anche per la morte di Prim l'ho perdonato. Non so il perchè, mi sono alzata un girno e ho capito che non c'era più rabbia nel mio cuore, solo una grande perdita e un amara tristezza che combatto ogni giorno. Peeta non l'ha perdonato per quello che è successo, però lo comprende e non lo incolpa. Quando gli ho chiesto il perchè mi ha risposto che: "a ognuno sta combattere le proprie debolezze." Sorrido al pensiero di Peeta che mi liquida con un sorriso e torna al suo ricettario mentre io lo fisso. Peeta già sente l'odore del Natale.

Una notte stavo dormendo accoccolata sulla sua spalla, nella mia mente aleggiava un sogno strano, non propriamente un incubo, solo strano che mi provocava un senso di disagio come un sapore amaro sulla lingua che no riesci a mandar via.Mi sono sentita squotere delicatamente una spalla e con un paio di tentativi mi sono svegliata, aprendo gli occhi ancora intontita dal sonno, ho trovato Peeta con la giacca sopra la tuta pesante con qui dorme e le scarpe.

Non capivo. Non era sconvolto da un incubo o da un episodio, stava sorridendo in un modo capace solo a lui.

-Peeta...-sussurrai cercando di afferrare il senso di quello che stava accedendo.

-Kat svegliati e vestiti ti devo far vedere una cosa.-mi sussurrò lui aiutandomi ad alzarmi.

-Peeta ...sono le tre di notte.-mi lagnai io quando, mettendomi seduta con il suo aiuto, l'occhio mi cadde sulla sveglia sul mio comodino.

-Lo so tesoro, ma non posso aspettare devo farti vedere una cosa.-

Io sbuffai alzando le braccia per infilare la giacca pesante che Peeta mi stava aiutando a mettere.

-Cosa mi devi far vedere alle tre di notte?-sussurrai sbadigliando.

-Vedrai.-disse lui e anche se non lo stavo guardando  perchè si chinò ad allacciarmi una scarpa, seppi che stava sorridendo.

-Io non ci conterei...non riesco a tenere gli occhi aperti.-borbottai stropicciadomi gli occhi.

Lui rise poi mi afferrò una mano e mi condusse velocemente giù dalle scale.-Credo che stia per nevicare.-sussurrò Peeta estasiato.

-Cosa?-chiesi io.

-Sento odore di Natale.-spiegò lui a voce più alta.

-Peeta ma è assurdo.-dissi quando finalmente mi fermò all'ingresso -Abbiamo visto il meteo di Capital City ,ricordi? E le previsioni dicono: niente neve fino a Dicembre e noi siamo all'inizio di Novembre...l'ha detto pure...mh...com'è che si chiama? Lerry Coleman quello con i baffi da cane che la neve non è prevista...- mi infilò un cappello invernale sistemandomi il ciuffo delicatemente e una sciarpa attorno al collo mentre io continuavo a sproloquiare sulle previsioni.

-Shhh...non spaventarla.-mi disse mentre stiamo per uscire. Alzo gli occhi al cielo.

Peeta aprì la porta e mi condusse fuori, in balia dell'aria fredda e pungente della notte.

Mi strinsi la giacca attorno al corpo, faceva davvero freddo.

Peeta teneva stretta la mia mano e fissava il cielo buio e apparentemente senza neanche una nuvola, come un bambino che sta aspettando Babbo Natale. Attorno a noi c'era il silenzio più assoluto e io non osavo muovere un muscolo. Non so quanto aspettammo li, fatto sta che io rimasi in piedi a fianco a Peeta per aspettare la neve. Dopo un pò notai che la stretta di Peeta si era fatta più debole e che una luce di insicurezza aveva cominciato a scurire i suoi occhi.

Presi la sua mano e condussi il suo braccio a posarsi sulle mie spalle, stringendomi forte a lui.

Si girò sfiorandomi con uno sguardo dolce, impaziente, commosso e sorrise posandomi un bacio sulla tempia. Continuammo a fissare il cielo in attesa, fino a che un silenzio magico arrivò a sfiorarci il naso, i primi fiocchi della prima nevicata ci danzarono davanti agli occhi, leggeri e aggraziati.

Peeta mi strinse di più e io appoggiai la testa sulla sua spalla mentre continuavamo a fissare quella magia. Un silenzio assoluto ci avvolse, come se stessimo in una boccia di vetro piena d'acqua.

Quando un fiocco di neve mi si posò sul naso starnutii facendo ridere Peeta.

-Forza torniamo dentro.-disse lui.

Io puntai i piedi- aspetta ancora un pò.-sussurrai rapita dalla bellezza di quella scena. Non sentivo più neanche il freddo.

-D'accordo.-disse Peeta muovendo un pò la mano sul mio braccio come per scaldarmi. Basta che tu stia con me per scaldarmi Peeta.

-è bellissima-sussurrai.

-Già.-disse Peeta baciandomi la fronte.

-Peeta?-sussurrai.

Lui rispose-Si?-

-Larry Coleman è un idiota.-

-Katniss?-sussurrò lui.

-Si?-

Peeta si girò di fronte a me mentre la neve scendeva a fiocchi attorno a noi e mi sorrise.

Aveva una luce magnetica negli occhi.

Mi Prese le mani e mi fissò intensamente negli occhi.

-Io ti amo, ti ho sempre amata, ti amerò per sempre. Ti amo con tutti i tuoi pregi e difetti. Ti amo. Ti dico solo questo. Ti amo. Sei il mio faro, la mia speranza e la mia salvezza. Sei la parte migliore di me Katniss.Sei la parte migliore di questo mondo.-Liberaòla mano destra dalla mia mano sinistra e la infilò in tasca estraendone una scatolina di velluto grigio perla.Mi immobilizai.

L'aprì con un leggero schiocco e mi sorrise.-Katniss Everdeen vorresti concedermi l'onore di diventare mia moglie?-

Non pensai, non pensai a niente. Pensai solo a Peeta che mi voleva accanto a se per l'eternità.

-Si Peeta Mellark, Si. Voglio essere tua moglie.-sussurrai scoprendo che stavo piangendo.

Feci una mezza risata per l'imbarazzo, mi asciugai le lacrime con una mano e poi saltai addosso a un Peeta che era rimasto totalmente di sasso dalla mia risposta.

Gli buttai le braccia al collo e lo strinsi forte. Io mio uomo, il mio ragazzo, mio marito.

Anche lui mi strinse, sollevandomi da terra mi fece fare un giro completo ruotando su se stesso. Poi mi mise giù e mi afferrò la mano sinistra, ci poggiò un bacio sopra e poi mi mise all'anulare l'anello.

È semplice ha un diamantino trasparente al centro e una montatura d'oro bianco. È bellissimo.

Si chinò a baciarmi, e ci baciammo formando tutte le promesse di una vita insieme, fata di gioie e di dolori, di difficolta e di problemi ma saremo insieme e questo ci basta.

Mi staccai perche dovevo assolutamente ripeterglielo- Ti amo.-dissi carezzando i capelli biondi del mio fidanzato.

-Anche io-sussurrò lui per poi riprendere a baciarmi sotto la neve.

 

Si, Peeta lo sente proprio l'odore del Natale. Mi stringo nella mia sciarpa aracione e azzurra cercando di non sprofondare con gli stivali nelle pozzanghere di neve sciolta.

Afferro le chiavi di casa e le infilo nella serratura aprendo la porta.

-Amoree sono a casa!-urlo a Peeta. Sento un rumore di padelle che cadono. Perfetto è in cucina.

-In cucina Kat!-

Mi tolgo gli stivali bagnati il cappello, la sciarpa e la giacca e vado in cucina.

Dove trovo una sfilza di persone. Come al solito, ma tutti gli alri una casa non ce l'hanno?

-Ciao a tutti.-dico entrando in cucina dove un odore squisito di carne mi invade le narici ci sono Haymitch ed Effie, e Delly e Gale e Thom...

-Ciao Katniss.-dicono chi qua,chi la.

Mi avvicino a Peeta tutto impegnato ai fornelli e gli rubo una focaccina mentre lui si sporge per farsi baciare una giancia senza farmi rischiare una scottatura.

-Katniss ,spero che non ti dispiaccia se mi sono fermato a pranzo, Peeta mi ha detto che andava bene se restavo-

-Ma certo che mi va bene. Che domande Thom...!-dico Prendendo dallo scaffale in alto i piatti per tutti.

Sistemo la tavola mentre i miei ospiti cincischiano tra loro. Quando torno di là squilla il telefono e io mi catapulto in salone.

-Si pronto, Casa Mellark?-

-Kaaaatnisss vecchia Pazza come stai!?-

-Intanto chiariamo che non sono ne vecchia ne pazza e grazie sto benissimo. -

-Bene bene, ci fa tanto piacere. Ora potresti passarmi Peeta?.-chiede Johanna.

-Peeta?-di solito sono io a parlare quando chiamano.

-SI Peeta! Il tuo ragazzo, alto, biondo, bel sedere, bel faccino...-

-Grazie si, ho afferrato...-dico scocciata.

Appoggio la cornetta al tavolino e torno in cucina.

-Tesoro è Johanna....cerca te.-

-Johanna! Si, ehm...certo...mi doveva far parlare con Finn...-

-Peeta, Finn ha pochi mesi ancora non parla.-gli faccio notare.

-Beh ma...ha incominciato a dire qualche suono...è un grande passo...-

Io stringo gli occhi-aha...-

Peeta sorride e mi piazza davanti alla padella guidando il mio braccio in movimenti ampi e rotatori.

Lasciandomi un bacio sulla testa da dietro, scatta di là verso il telefono.

Mhhh chissà che devono dirsi, lui e Johanna...

Continuo placidamente a girare la salsa mentre dietro di me Thom mi informa che casa mia è pronta per essere abitata.

-Sul serio?-chiedo girandomi appena.-Ma è fantastico!-

-Potrete passare il Natale li.-

-mhh...si certo!.-Ma non stavo ascoltando.

Io e Peeta avremmo dovuto comunicare il nostro fidanzamento da li a poco solo che non sapevo se dirlo oggi. La presenza di Gale e Delly complica tutto, accidenti, perchè non potevano starsene a casa? Tanto prima o poi lo scoprirebbero, ma penso sia meglio non farlo a casa mia, nella mia cucina, così vicini ai coltelli.E poi vorrei che ci fossero anche Johanna e Annie quando lo annuncerò ...

Ancora non ci posso credere che sarò la signora Mellark, che lui sarà per sempre mio, che nessuno me lo porterà via. Alcuni dicono che il matrimonio è la fine della passione. Sarà veramente così? No , non ci posso credere non è possibile. Siamo io e Peeta, siamo noi e continueremo ad esserlo anche dopo sposati.E poi mia madre...Cavolo! Mia madre! Non le è mai piaciuto Peeta, almeno non come le piaceva Gale, come farò a dirglielo?!Hey...aspetta un secondo...lei non ha più diritto di parola sulle mie decisioni, lei non merita niente dopo avermi abbandonato quando avevo più bisogno di lei. Forse non la inviterò neanche al mio matrimonio...no, Probabilmente la inviterò. Peeta non mi permetterebbe mai di non invitare mia madre al mio matrimonio. Questa è un ingiustizia. E dovrei anche chiamarla per dirglielo immagino...uffa.

Sento Peeta tornare in cucina e qualche secondo dopo mi sento abbracciare da dietro.

-Andra tutto bene.-mi sussurra all'orecchio e io non posso fare a meno di sorridergli. Come mi capisce lui non mi capisce nessuno.

Mi sposto per lasciare che lui riprenda la sua postazione ai fornelli e accompagno i miei ospiti in salone dove tutti prendono posto.

-Ops, ho dimenticato i bicchieri..-dico e torno svelta in cucina trovando Peeta, che ancora ai fornelli si gira per vedere chi è entrato.

-Tutto bene?-mi chiede vedendo che sono un pò agitata.

-Peeta quando glielo diciamo che ci sposiamo?-chiedo avvicinandomi.

-ehm...vuoi dirglielo oggi?-chiede Peeta.

Io sbuffo e mi appoggio al bancone-Non lo so...non so se dirlo con Delly e Gale qui...-ammetto.

Peeta chiude il fuoco e si pulisce le mani con uno straccio-Prima o poi lo scoprirebbero Kat.-dice lui.

-Si lo so...allora che facciamo glielo diciamo?-chiedo.

-credo che...non lo so.Dovremmo dirlo anche a Johanna e a Annie.-

-Ma se lo diciamo prima a loro Johanna chiamerà Haymitch e glielo dirà prima che glielo diciamo noi.-

-E se lo diciamo prima a Haymitch chiamerà subito Johanna per dirglielo.-

-In entrambi i casi...-comincio io.

-...qualcuno si offenderà.-continua lui.

-A meno che...-dice Peeta pensieroso.

-A meno che ...?-chiedo io.

-A meno che non aspettiamo per dirlo fino a Natale quando saremo tutti insieme...-

-Mh...ma potrebbero vedere l'anello.-dico sventolandogli la mano sotto il naso.

Lui la blocca e me la bacia.-Potresti...-comincia lui, ma io lo blocco.

-Scordatelo, non toglierò quest' anello per nulla al mondo. Rimarrà sempre al mio dito.-dico io con enfasi, facendolo sorridere.

-D'accordo, allora speriamo che non lo vedano e se lo vedono io placcherò subito Haymitch e tu correrai a chiamare Annie e Jahanna. In qualsiasi momento.-

-Ci sto-dico io.

Portiamo il cibo di la e troviamo una bella sorpresa. I nostri cari amici si sono sistemati in modo modo molto sospetto. Gli unici posti liberi sono vicino a Gale e uno vicino a Delly. Haymitch e Effie non sembrano essersene accorti, l'unico che sembra a disagio è Thom che ci giarda quasi a chiedere scusa per l'diozia dei suoi amici.

Io gli sorrido rassicurandolo e poi scambio un occhiata di intesa a Peeta che ha capito ciò che voglio fare e trattiene una risata. Poggio il recipiente pieno di pasta sul tavolo cominciando a serire e una volta finito io mi siedo accanto a Delly e Peeta si siede accanto a Gale. Sta per scoppiare a ridere, io gli sorrido coplice e noto che Gale sta guardando da me a Peeta. Mi giro verso Delly e quasi mi spavendo a vedere lo sguardo assassino con il quale mi guarda.

-Hey dolcezza non dovresti dirmi qualche cosa?-chiede Haymitch a metà del pranzo facendomi sbiancare. Anche Peeta si strozza con una polpetta e io mi alzo prima di tutti per andarlo ad aiutare.

Gli riempo un bicchiere d'acqua e gli batto piano sulla schiena con la mano. Dopo un pò si riprende leggermente più rosso in viso.Gli passo una carezza tra i capelli, ansiosa e gli sussurro-stai bene?-

Lui annuisce e mi stringe la mano per poi baciarmela in una forma di ringraziamento.

Mi ha fatto prendere una paura. Rimango in piedi li vicino a Peeta continuando a carezzargli i capelli. Haymitch ci scocca un occhiata tra il divertito, il felice e l'esasperato. Che cavolo non pensavo che lo notasse così in fretta,insomma lui è un maschio, non dovrebbe notarle queste cose!

-Andiamo ...vi siete comportati in modo strano tutto oggi.-dice Haymitch con una mezza risata.

Effie poggia la forchetta e guarda Haymitch stranita-Strano?che stai dicendo Haymitch?.-

Il mentore aza gli occhi al cielo e sbuffa-Ma dai è ovvio che ci stanno nascondendo qualche cosa.-

-Ragazzi? Che ci nasondete?-

 

Che fatica faticosa...intanto il frashback è stata la cosa più faticosa ma almeno stanno per sposarsi. Immagino che qualcuno di voi mi vorrà uccidere per aver utilizzato l flashback per una parte così importante della Fanfiction, ma ragazzi, cercate di capirmi! Mi serviva una certa serietà e l'uso del passato ( che è stato una piaga per me, che sono abituata a scrivere al presente) mi sembrava cadesse a pennello. Allora dovete sapere su di me( Credo che lo abbiate già capito leggendo la mia ff diabetica) che sono una persona molto dolce e romantica( anche se il mio obbiettivo è anche quello di farvi ridere. Cosa che,spero di essere riuscita a fare anche in questo capitolo.) e la proposta che Peeta fa a Katniss è la mia proposta ideale( credetemi se vi dico che io faccio davvero paura in questo genere di cose considerando che ho già organizzato il mio matrimonio, la mia casa, eccetera ...so anche il colore della mochette della mia seconda figlia((Rosso)) Non sono pazza. solo un pò sognatrice.)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, sia la proposta, che la riflessione di Katniss su Prim, sia il pranzo eccetera...dato che questo capitolo è mooolto lungo ( Guai a chi dice il contrario che mi so venuti i calli alle dita...)vi voglio porre una domanda che mi frulla in testa da un pò...
*Rullo di tamburi*
Quale parte del capitolo vi è piaciuto pi più? Qual'è il vostro capitolo preferito? e quale quello che vi ha fatto più ridere?
Recensite numerosi che oggi ho fatto la brava: ho scritto il capitolo velocemente, l'ho riletto 7 volte per evitare errori, e mi sono anche lavata i denti. Quindi direi che un premio me lo merito, che dite?Recensite !
Un bacio Tribx
-Sam

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 40
*** Adamas ***


                                                 Ti amerò oltre l'immaginabile

 

-Perchè pensi che nascondiamo qualche cosa?- chiedo a Haymitch.

-Vi comportate in modo molto strano!-Fiuuu...non ha visto l'anello.(Nota autrice: Lol, vi ho trollato tutti eh, miei tribx del cuoricino ?)

-Sei paranoico Haymitch-dice Peeta.

Mi accorgo che sto torturando un lembo della mia maglia e questo non va bene, non va bene per niente...

"Sembra che hai qualche cosa da nascondere!-

"Ma io ho qualche cosa da nascondere."

" Che deficente...si questo lo so anche io ma così l' insospettisci no ?"

"Giusto"

Porto la mia mano di nuovo a carezzare i capeli di Peeta come per rassicurarlo, ma qui l'unica da rassicurare, che non sa mentire, sono io.

-A me sembrano normali.-dice Effie.

-No dolcezza, guarda Katniss quanto è nervosa.-dice indicandomi e sorridendo impertinente. Ho tanta voglia di morderlo.

-Non sono nervosa.-dico con calma disegnado spirali leggere sulla nuca di Peeta.

-A me non mi freghi ragazza di fuoco...sei incinta per caso?-

Effie fa un versetto oltraggiato.

Thom soffoca una risata.

Delly progetta la mia morte.

Gale per poco non sviene.

E Peeta ride-No Haymitch non è incinta-

Si rilassano tutti e io mi concedo un sorrisetto anche se sono arrossita.

-Allora perchè fate così ?- insiste Haymitch

-Vi comportate in modo felice...come se aveste toccato il culmine della felicità.-

-Magari è così Haymitch.-Dice Thom.

-Si ok ,ma perchè siete felici?-

-Ma che domande fai Haymitch!?-Chiede Effie...allora io non le capisco sempre queste sue uscite da pazza isterica, sembra che abbia un timer e ogni volta che scatta Effie debba rimproverare qualcuno...(Ma noi l'amiamo lo stesso)

-Che c'è ?è una domanda legittima!-

-Ma perchè devi sempre farti i fatti loro?-

-Perchè mi annoio e poi se non li controlli a questi due chissà cosa ti combinano...-

Peeta soffoca una risata e io mi ficco la mano con l'anello nella tasca dei Jeans.

-Andiamo Peetuccio-uccio dillo al tuo vecchio mentore perchè la tua ragazza sorride come un idiota.
"Togliti quel sorriso dalla faccia, Idiota!"
"Fuori dalla mia testa, cretina!"

-Non ne ho idea Haymitch.-

Haymitch sbuffa e borbotta-Tanto prima o poi lo scoprirò.-

Si certo, auguri Haymitch.

 

Mi sveglio a causa di un rumore forte di qualche cosa che cade a terra. Apro gli occhi di scatto e mi metto a sedere sul letto inquadrando con qualche difficoltà la figura che mi saltella davanti.

-Peeta-dico con voce impastata dal sonno.

Lui alza la testa di scatto e mi sorride vedendomi sveglia.

"...beh più o meno sveglia"

Salta sul letto facendo cigolare le molle e mi cattura le labbra con le sue.

-Buongiorno principessa.-dice tutto contento...qualche cosa mi sfugge, perchè è così contento?

-Mi sono persa qualche cosa?-

-Nono stai tranquilla il trasloco non scappa.-sorride lui.

Cavolo! IL trasloco...

Mi lamento al pensiero della faticosa giornata che mi aspetta e ricasco tra i cuscini, mugolando.

Peeta ride e si lascia cadere accanto a me.

-Suuu...facciamo presto Haymitch, Thom e qualche altro del distretto ci daranno una mano...-

Mi abbraccia da dietro mentre io mi accoccolo a riccio contro il suo torace.

-Facciamo presto?-chiedo come una bambina che ha paura di una puntura.

-Facciamo prestissimo- dice lui baciandomi una spalla.

-Mh...ok.-

Peeta si alza e mi aiuta anche a me.

Mi piazzo davanti all' armadio e quasi urlo- Che mi metto?!-

Peeta ride -La cosa meno provocante e più comoda che hai, ci saranno tanti uomini ... troppi per i miei gusti-

Io gli sorrido e poi scelgo un paio di vecchi jean chiari a sigaretta e una canottiera scollata nera con sopra una felpa stretta.

Appena arrivo in cucina Peeta mi squadra da capo a piedi.

-Ti avevo detto niente di provocante.-dice lui sconsolato.

Io mi guardo-Questo non è provocante-

-Aha ...si certo...-

-Perchè non lo dici a Delly di coprirsi un pò? Io sono apposto.-gi rico.

-Perchè Delly non è la mia ragazza e non è bella quanto te.-risponde lui con semplicità.

Io sbuffo-Ora stai proprio esagerando, va bene che sei di parte, ma dire che io sono più bella di Delly non sta ne in cielo ne in terra, con quelle gambe lunghe e quegli stupidi capelli sempre perfetti e poi lei è sempre dolce gentile... stupida come un oca, certo, ma...-

Vengo interrotta da un bacio.

-Stai per caso cercando di liberarti di me?-chiede Peeta, abbraciandomi stretta

Io spalanco gli occhi- Scherzi? Sarà pure più bella di me ma io so usare l'arco e non rinuncio al mio futuro maritino...-

Mi bacia stringendomi stretta e sulle mie labbra sussurra -Il fururo maritino non va da nessuna parte.-

Ricomincio a baciarlo ma dopo un pò lui si stacca.

-E comunque sei più bella tu.-

Faccio colazione con le mie focaccine al formaggio e nel mentre, cominciano ad arrivare una caterba di persone a casa mia.

-C'è nessuno?-chiede la voce di Sae.

-Qui Sae!-urlo.

Ma insieme a Sae compaiono una sfilza di persone (Heymitch, Effie, Thom e Delly).

-Qui Sae?- mi chiede Effie scioccata.-Signorina, non ti ho insegnato niente?-

Haymitch sbuffa- Grazie al cielo, no-

-Haymitch ! - Urla Effie.

-Effie, se tu fossi riuscita a entrare nella testa di Katniss sarebbe diventata matta! Me lo immagino nell'arena: Non si corre, non ci si avvicina senza salutare, non si uccide Katniss..- gli fa il verso Haymitch.

-Ti prego non qui davanti ai ragazzi- dice Effie indicandoci. Che bello ho di nuovo tre anni.

Io e Peeta ci scambiamo un occhiata divertita e Haymitch grugnisce.

Volete qualche cosa da mangiare ragazzi- offre Peeta.

-Nah..-dice Thom ma a un occhiata di Effie deglutisce e si corregge- No grazie, Peeta-

Io scoppio a ridere assieme a Peeta.

Appena finisco le mie foccaccine Peeta prende la mia ciotola posadomi un bacio sulla fronte.

-Possiamo iniziare allora.-

 

Cominciamo a impacchettare tutta la mia roba e quella di Peeta mentre alcuni abitanti del distretto con Peeta e Thom esibiscono in bella mostra tutti i loro muscoli sforzati al massimo.

Delly in pantaloncini corti ,nonostante sia Novembre, che gironzola sempre attorno a Peeta. Gli vorrei ficcare il mio anello di fidanzamento nell'occhio e urlarle-Lo vedi questo?Lui è mio!-

Per fortuna Peeta mi guarda in continuazione teso come una corda tesa,

"Mi stupisco sempre dei brillanti paragoni che partorisce il tuo cervello..." 
"Zitta te"
non capisco il perchè però...
"La novità era se capiva qualche cosa..."
"Non mi stupisco mai della tua idiozia."
"Strano....a te stupisce anche come si fa il ghiaccio..."

Io dopo aver finito di chiudere tutte le scatole con lo scotch vado in cucina a dare una mano a Sae e a Effie che stanno preparando il polpettone a palate per tutti i nostri uomini.

Aspetta un attimo...Peeta il polpettone lo detesta...

Mi metto ai fornelli per cercare di fare qualche cosa che non riguardi il polpettone e riesco a preparargli un pò di pasta al formaggio riponendola poi in un recipiente chiuso per tenerla calda.

Devo dire che tutti questi pranzi senza Peeta mi sono serviti a imparare a cucinare...beh... quantomeno le cose basilari.

Quando alla fine i lavoratori che hanno fatto tutto il giorno avanti e indietro tra le due case si rilassano sedendosi ovunque per pranzare, Delly saltella mostrando tutta la sua merce di qua e di la e porgendo piatti pieni di polpettone ovunque.

Quando si ferma davanti a Peeta offrendogli il piatto di polpettone fumante quasi scoppio a ridere alla faccia di Peeta.

Non è mai stato molto convinto del polpettone. Dallo stipite della porta gli faccio segno di avvicinarsi e dopo che mi vede mi sorride e mi si avvicina.lo porto nell'altra stanza e gli sfilo il piatto dalle mani mettendogli il recipiente davanti agli occhi.

Lui da uno sguardo e si apre in un bel sorriso.-Grazie Kat.-

-Figurati-dico mettendomi in bocca un cucchiaio pieno di polpettone.

Pranziamo insieme in silenzio nello studio dove ormai è rimasta solo la grande scrivania dove mi siedo sopra a gambe incrociate e Peeta si appoggia.

-Come mai eri così nervoso prima?- gli chiedo ricordando i suoi sguardi su di me.

-Mh...niente...-dice fissando il suo piatto.Non mi convince per niente...

Comincio a fissarlo e poi alla fine lui cede.

-Oh e vabene, Edward ci prova con te, ok?-

Io innarco le sopracciglia-Edward ? E chi sarebbe?Com'è fatto? è messo bene?-

-Kat!- dice lui spalancando gli occhi.

La sua espressione è talmente sconvolta che non posso fare a meno di scoppiare a ridere.

-Oh Peeta, ma figurati se ci penso sul serio!-

Lui sbuffa-Non è divertente.-

-No sai cos'è che non è divertente? Il fatto che tra poco ci sarà un grande scontro tra me e quell'oca della tua migliore amica.-

-Sempre gelosa?-

-Io non sono gelosa. Sono "Prudente".-dico finendo di mangiare.

Lui ha già finito e io scendo dal tavolo prendendolo per mano.

Ci dirigiamo verso il salone quando Peeta viene investito da una Delly in pantaloncini che gli salta in braccio e lo stringe forte.

La prendo per un braccio e la stacco con quanta meno delicatezza dispongo dal mio ragazzo.

-Delly ma che...?-comincia Peeta.

E io continuo.-...cazzo ti fumi?-ricevendo uno sguardo divetito da Haymitch e uno preoccupato da Peeta.

Delly mi ignora.-Ohh Peeta ho visto un ragno ce l'avevo sul braccio...dice facendo un passo di nuovo verso Peeta e abbracciandosi le braccia magre.

-Era Nero e grosso più o meno così.?.-dico facendo un cerchietto tra il pollice e l'indice e mostrandoglielo.

Delly punta il naso in aria e annuisce.

Io le sorrido- Ce l'hai tra i capelli.-

Delly fa un salto in aria e poi schizza da una parte all'altra della casa urlando-Toglimelo di dosso!Toglimelo di dosso!!.-

Io scoppio a ridere insieme a tutti gli altri nella stanza e Peeta mi scocca uno sguardo di rimprovero,.
Io faccio spallucce- che c'è?-chiedo.
-Se l'avesse fatto Gale mi vuoi dire che non l'avresti fatto anche tu?-

Lui squote le spalle-è diverso-

-Non lo è. Lo sai che non lo è.-

Peeta sbuffa e poi scocca uno sguardo preccupato poi accenna a un sorriso- Gale non si sarebbe mai spaventato per un ragnetto...-

Io imito la vocetta fastidiosa di DellY e alargo le braccia- Ma era un ragno enoooorme-.

 

 

Arrivata la sera tutti i mobili sono disposti e montati nella casa nuova, che è più grande della vecchia, quindi mi appare un pò vuota...ma a questo penseremo in futuro.

Abbiamo salutato e ringraziato mille volte tutti coloro che sono venuti ad aiutarci, Peeta ha offerto loro anche una paga ma hanno rifiutato tutti. Peeta si è stupito un pò, ma io no: probabilmente hanno la mia stessa percezione fastidiosa nell'avere un debito verso qualcuno.

Appena anche Haymitch e gli altri spariscono torno in salone trovando Peeta mezzo morto sul divano.

-Sono distrutto...-si lamenta lui lasciando cadere pesantemente la testa indietro sul divano.

Mi getto accanto a lui sdraiandomi mentre lui si porta delicatamente i miei piedi sulle sue gambe.

-A chi lo dici.-rispondo con lo stesso tono.

-Dovremmo raggiungere la camera da letto in un modo o nell'altro.-mugugna Peeta.

-Io aspetto che inventino il teletrasporto.-

Peeta fa una mezza risata e poi mi chiede-Ce la fai ad alzarti.?-

-No-

-Voglio uccidere Edward...-

-Chi?-

-Edward quell'idiota di cui ti ho parlato prima, non la smettefa di fissarti...-

Sembriamo due drogati per come parliamo a mugugni e a sospiri causati dalla stanchezza.

-mh...dovrai aspettare domani...-

-è troppo.-

-Beh se riesci ad alzarti prima porta me a letto e poi vai a ucciderlo.-

-No tu porta me...-

-Certo tesoro, non vedo l'ora...-dico sarcastica.

Sento che il respiro di Peeta sta diventando sempre più pesante e mi costingo ad alzarmi e a prenderlo per le mani aiutandolo ad alzarsi.

Peeta si lamenta ma non oppone resistenza, ansi mi aiuta.

-Sù sù...domani sarà una grande grande grande giornata, Dobbiamo aprire gli scatoloni sistemare gl oggetti, io devo andare a caccia, tu devi uccidere Edward...-

Lo tengo per mano mentre saliamo su per le scale e una volta arrivati in camera noto con piacere che Sae ha rifatto il letto ed è pronto per essere disfatto...Nota: Fare una statuetta di Adamas* a Sae e venerarla ogni giovedì...


*Per tutti i mondani che non sanno cos'è l'adamas: è il metallo angelico Donato dall'angelo Raziel a Jonatan Shadowhunter...consiglio : Leggete Shadowhunter e amatelo.

Allora miei piccoli amori pucioccolosi....Dio faccio schifo...
ehm ehm....Bella a tutti ragazzi io sono Fav...No...sa di già sentito.
Ave popolo! Si questa mi piace è molto originale!
Dicevo...Ave Popolo! Come avrete notato si sono trasferiti nella nuova casa e sono molto contenta di questo passo perchè questo è il secondo passo verso la pucciosità assoluta degli Evelarkini ( il primo è stata la proposta *congela dita dei piedi* Di Peetuccio).
Io sono morta. Scusate se vi ho trollato riguardo alla comunicazione della proposta di matrionio al pubblico, ma Apollo non collaborava...sul serio non mi usciva niente dal buco nero che mi ritrovo in testa...ho un livido grosso quanto l'idiozia di Katniss sulla fronte a forza di dare testate al muro.Quindi ho dovuto ripiegare in ritirata...
Vi ringrazio a tutti per avermi lasciato le recensioni e per le preferite/seg.. eccetera...
Come sempre se avete riso comunicatemelo, se avete pasta insultatemi, se avete carne tenetela lontano da me che sono vegetariana:)
Come sono triste...:,) Sorry ragazzi ma mi dovete sopportare....
Un bacio
-Sam

 

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Capitolo 41
*** *titolo prevedibile per capitolo prevedibile* ***


 

                                  Ti amerò oltre l'immaginabile
 


 

Contenuti Hot (ma non troppo) per la gioia di quelle pervy di Orangelikethesunset e Ilaria_2309  <3

 

Mi sveglio accecata da un raggio di sole che di tutto lo spazio che cera in camera mia si è andato a posare proprio sul mio viso. È un complotto non c'è niente da fare...

Io e Peeta ci siamo addormentati senza neanche alzare le coperte. Andora vestiti con gli abiti di ieri.

Mi faccio leva su un braccio per alzarmi dalla mia posizione rannicchiata contro il fianco di Peeta.

Devo assolutamente farmi una doccia. Mi alzo e lascio che Peeta abbracci il mio cuscino al mio posto. Gli poggio un bacio sullo zigomo e poi vado alla ricerca della sacca dove ho infilato le cose del bagno.

Faccio una doccia veloce e mi cambio.Nonostante ieri sia stata una giornata davvero stancante non posso fare a meno di sentirmi stranamente piena di energie...sarà la prospettiva di una giornata da sola con Peeta...

"Da sola dici?"

"Perchè non vai a comprarti un bel gelato?"

"Guarda che non mi riferivo a me... anche se, devo dire, che un gelato mi andrebbe...mi riferifo alla tua truppa di scocciatori :Haymitch,Delly, Gale...EFfie..."

"Caccerò tutti fuori a pedate "

"Mh?Vedremo..."

Quando torno in camera da letto trovo Peeta ancora profondamente addormentato. Accosto le tende in modo che il sole maledetto non gli faccia lo stesso scherzo che ha fatto a me.

Gli lascio una carezza tra i capelli e gli tolgo le scarpe(che ovviamente non si era tolto il giorno prima) per poi coprirlo con una coperta.

Ritrovo la scatola in cui aveva riposto tutti i biscotti che erano in cucina e sistemo qualche biscotto su un vassoio per poi preparargli il the, senza zucchero. Poggio tutto sul comodino e prendo arco frecce e giacca di mio padre e gli poso l'ennesimo bacio a stampo sulla fronte.

Credo che il mio uomo dormirà ancora a lungo.Scendo le scale e in un secondo sono fuori che corro verso i boschi per poi fermarmi e diventare in un secondo la Katniss silenziosa e letali che tutti hanno imparato a temere e ad amare.

                                                                                                                                 ...

 

Dopo aver lasciato a Sae un tacchino enorme torno a casa in fretta. Cammino sulla strada ancora silenziosa del villaggio vincitori con la sacca della selveggina che sbatte sulla mia schiena al ritmo dei miei passi.

Quando arrivo a casa noto che c'è troppo silenzio. Non c'è nè il rumore delle padelle che tintinnato nè il gettto della doccia.

Abbandono la sacca a terra davanti all' entrata e mi precipito su. Quello che trovo mi fa bloccare un istante. Peeta ancora dorme abbracciato al mio cuscino. È quasi mezzo giorno.

Mi tolgo gli stivali gettandoli in un angolo e riprendo il mio posto tra le braccia di Peeta.

Rimango a fissarlo per un pò finchè i suoi occhi tramolano e si aprono...

-Hey...-biascia Peeta ancora insonnoltito.

-Hey dormiglione.-

-Mh...?che ore sono?-

-è quasi ora di pranzo...-

-Cosa?-disse Peeta scattando a sedere sorpreso.-ora di pranzo?....-

-Nah...sono le undici..-

-Le undici?Wow non ho mai dormito così tanto....-poi mi lancia uno sguardo-...a parte quando mi drogano.-corresse.

Sorrido e scatto in piedi.

-Coraggio dobbiamo sistemare tutte le scatole-

Peeta sbuffa e si lascia cadere tra i cuscini...-uffa-

-Beh, se non ti va posso sempre pensarci io a sistemare tutti i tuoi delicati cosi in cucina.-

-No- scatta lui sul letto-okok mi alzo.-

Passiamo la maggior parte della giornata a sistemare tutto negli armadi e nei cassetti e verso le cinque abbiamo finalmente finito.

Mi siedo sul bancone della cucina e mi sciolgo la treccia pettinandomi i capelli con le dita.

-Finalmente ce l'abbiamo fatta.-dico lasciando penzorare i piedi nel vuoto.

-Già...devo dire che è stato abbastanza facile...-

-Quanto trovare Haymitch sobrio.-dco io e Peeta ride.

Mi si infila tra le gambe poggiando le mani sulle mie ginocchia e mi fissa.

-Sei bellissima-

Peeta pov

-Sei bellissima-sussurro. Perchè lo è. È la cosa più bella di questo mondo: leggermente sudata, mentre mi fissa sorridendomi. I suoi occhi che mi scrutano dentro l'anima, le sue mani delicate e svelte che sfiorano i capelli scuri lasciati sciolti mentre il diamante sull'anello brilla, in contrasto con i capelli scuri di Katniss.

Arrossisce lievemente e mi rimanda un sorriso timido e uno sguardo giocoso, mentre io non posso fare a meno di sorriderle a mia volta e baciarla.

Mi avvicino sempre di più al suo corpo mentre il bacio, che prima si era limitato solo a un lieve assaggio di labbra, diventa più profondo e passionale.

Porto le mie mani a stringerle delicatamente i fianchi e a attirarla di più a me, facendo scontrare le nostre intimità e unendo i nostri corpi. Sento le sue mani che salgono ad accarezzarmi i capelli e a stringerli delicatamente portando la mia testa e le mie labbra a premere sempre di più contro le sue, le sue gambe mi circondano il bacino portandomi sempre più vicino.

La sua bocca scende piano seguendo la linea della mascella fino ad arrivare al collo dove comincia a assaggiarmi prima delicatamente per poi aumentare sempre più l'intensità tanto che mi sembra di impazzire. Impazzire...impazzire...

O cielo.

Delicatamente le sfilo la maglia e mi avvento sul suo collo per poi scendere tra l'incavo tra i seni ancora coperti dall'reggiseno e inspiro a pieni polmoni il profumo di quella pelle proibita a tutti tranne che a me. Un privilegio, un onore...Katniss getta la testa all'indietro e innarca la schiena sotto i miei sfioramenti continuando a carezzarmi i capelli e a tenermi sempre vicino al suo cuore.

Con la punta del naso scendo fino al bordo del suo reggiseno che scosto delicatamente con il naso per poi assaggiarle delicatamente quella pelle delicata.

Scendo sempre più giù andando a tracciare una delicata scia di baci umidi sul suo ventre.

Lei si risquote all'improvviso e mi toglie svelta la maglietta gettandola ai nostri piedi.

Mi sfiora e bacia ogni cicatrice e io non posso fare a meno di stringerla a me in un abbraccio protettivo. La prendo in braccio e cerco di arrivare alle scale per poi andare in camera nostra ma davo accontentarmi del salone perchè non è che ho un grande senso dell'orientamento con Katniss che mi bacia in questo .

La adagio piano sul tappeto e le sfilo delicatamente i pantaloni. Katniss sospira e appena torno a baciarle i seni ancora fastidiosamente potetti dall'reggiseno, con uno slancio si porta sopra di me sfiorandomi delicata con la punta delle dita forme dei muscoli delle braccia e dell'addome.

Scende fino alla lampo dei miei pantaloni che sbottona e mi toglie delicatamente .

Le afferro la testa dandole un lungo bacio e lei intanto mi lascia scivolare dentro di lei.

Comincia a muoversi sempre più veloce sopra di me e stuzzicandomi con leggeri movimenti rotatori.

MI sollevo per arrivare alla sua altezza e la bacio ovunque stringendola a me. Lei è mia.

Le lascio un segno appena sotto il collo. Mia.

 

Katniss Pov

Mi sveglio a causa di un improvviso movimento accanto a me metto a fuco e trovo Peeta con gli occhi spalancati che mi stringe a se disegnando spirali leggere sulla mia schiena nuda.

-Ciao.-

Mi viene da ridere ma non so il perchè. Lo so invce. Sono felice.

Peeta mi sorride, splendente.

-Mh...dobbiamo farla finita di farlo sui tappeti...-dico dopo un rapido sguardo all'ambiente attorno a me.

-Perchè ?-

-Perchè ci verrà mal di schiena.-

Peeta ride e mi porta più vicina a se-Se tu non mi saltassi addosso sempre quando siamo al piano di sotto sarebbe più facile raggiungere il letto.-

-Ah quindi sarei io che ti sono saltata addosso..?-dico portandomi a cavalcioni sopra di lui.

MI guarda spenzierato incociando le braccia sotto la testa, dolorosamente lontano dalle mie labbra.

-LO vedi?Lo stai rifacendo...-

Mi porto a un centimetro dalle sue labbra facendo risalire piano le mie dita sul suo petto, lacio che il mio seno sfiori delicatamente il suo petto mentre gli scivolo sopra.
-Non mi sembravi molto contrariato.-sussurro.
-Sarebbe impossibile esserlo.-

 

Qualche ora dopo stiamo rivestiti e io sto leggendo un libro sdraiata sul divano mentre Peeta disegna alcuni schizzi su un taccuino tenendo in grembo le mie gambe.

Sentiamo il telefono che squilla e Peeta risponde immediatamente dato che abbiamo sistemato un telefono su un tavolino proprio vicino al divano.

-Casa Mellark-Everdeen?-

Io gli do un piccolo calcetto senza togliere lo sguardo dal mio libro e noto che Peeta mi ha scoccato un occhiataccia, ma poi si corregge-Casa Mellark?-dice con un sospiro esasperato.

Io sorrido vittoriosa tra me e me. Credevo che sarebbe stato strano prendere il cognome di qualcun altro ma non mi da fastidio il pensiero che tra poco avrò il cognome di Peeta, ansi mi da un certo senso di felicità..saremo una cosa sola, indivisibile, con un unico cognome...credevo che se mi fossi mai sposata non avrei mai adottato il cognome di mio marito. Ma mi sono ritrovata impaziente di sposare Peeta e mi sono ritrovata impaziente di ricomincire una vita con lui. Senza dimenticare nessuno di quelli che se ne sono andati.

Devo ammettere che la paura di perderlo (in tutti i sensi) ha cambiato molto la mia visione del mondo e del matrimonio.

IO e Peeta ci sposeremo il quattro marzo, abbastanza lontano per avere il tempo per preparare il matrimonio.

Ci sposeremo quì nel dodici, credo che il matrimonio si terrà in comune..o forse nella piazza principale del distretto dove da quando è finita la guerra si sono tenuti tutti i metrimoni.

Vorrei indossare un abito creato da Cinna, lui ha sempre creduto in me e Peeta e gi avrebbe fatto tanto piacere creare il vestito...quindi credo che indsserò uno dei vestiti che ha creato lui, ovviamente non quello che va a fuoco. È finito il tempo in cui bruciavo.

Peeta riattacca la cornetta e torna ai suoi schizzi. Wow non ho sentito una parola a causa delle mie fantasticherie, forse ho un probblema di attenzione.

-Chi era?- chiedo io.

Peeta alza lo sguardo dal suo schizzo e mi punta i suoi occhi azzurri sul volto. I miei figli dovranno avere i suoi occhi. Io non voglio dei figli mettitelo in testa!

-Ehm...era Plutarch....-dice Peeta evasivo.

Io stringo gli occhi -e che voleva Plutarch?-

-Ma niente...-

-Peeta...-

-D'accordo, voleva sapere se andavamo a Capital City per un intervista con Finkelman...-
Rimango in silenzio.
-...ma forse è meglio se non ci andiamo.-continua lui notando la sua espressione.
-Perchè dovremmo andarci?-
-Ci sarà un "Tributo" a tutte le vittime degli Hunger Games, le interviste ai sopravvissuti, una festa a casa della Playor...-
-e basta?-
-Si.-
-D'accordo, andiamoci un ultima volta.-dico chiudendo il libro.
-Per loro.-
-Per loro.-

Allora questo capitolo è un incognita enorme sopra la mia testa. Ditemelo voi com'è venuto...Voglio avvertire che questa settimana sarò al mare e non so se potrò portare il computer...comunque m'impegnerò a scrivere con l'umie carta e penna e appena torno posterò tutto. Diamine scriverò anche con il sangue se sarà necessario!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Vi chiedo di farmi un favore...so che questo capitolo non è un granchè ma vi chiedo di lasciarmi comunque un commento. Sono così contenta che il capitolo precedente è arrivato a nove recensioni<3 ce la facciamo a tenere queso record almeno per un pò? Grazie di tutto tributi<3
Riformulo ok....VI si ama tribx<3
-Sam

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Capitolo 42
*** Back!!! ***


                                                           Ti amerò oltre l'immaginabile
 



Sono in un bosco. In un bosco che sa di casa. Sento la vita intorno a me che pulsa come un cuore che batte. Pulsa e pompa il sangue nelle vene della vegetazione. Della natura. Mi carica di adrenalina e di vita.

Percepisco i rumori accanto a me come se fossero ancora amplificati dal silenzio e dalla calma della vegetazione, che di silenzioso e di calmo non ha proprio niente.

La mia adrenalnina si tasforma rapida in frenesia, poi in agitazione,  in ansia, in paura, in terrore.

E velocemente la foresta non è più casa, è una trappola, è un arena. Tic Tac, sono dentro un orologio.

Tic Tac, Tic Tac, Tic Tac.

Non commetteranno mai lo stesso errore.

Tic Tac, Tic Tac.

Siamo rimasti solo due.

Tic, Tac.

Peeta è a terra.

Tic...

Con una freccia nel cuore.

...tac.

 

-Peeta!-

Scatto a sedere sul letto. Ho le lenzuola fastidiosamente aggrovigliate tra le gambe, la fronte sudata e i capelli attaccati alla nuca. Sento il viso bagnato di lacrime e di sudore. Mi passo il lenzuolo sul viso per asciugarmi e riuscire a vedere meglio tra le lacrime. Con un calcio riesco a liberarmi delle lenzuola.

Peeta non è accanto a me. No. È morto. L'ho ucciso io.

"No, è l piano di sotto che t prepara la colazione"dice una voce annoiata nella mia testa.

No, l'ho bruciato. Io brucio tutto.

"Se si tratta di cibo si"

No,no,no...

Continuo a piangere e mi alzo velocemente dal letto. Ancora scalza esco dalla stanza e mi precipito giù per le scale, con la treccia sfatta che mi batte sulla spalla.

Fa che non sia morto.

Arrivo in cucina e mi ritrovo Peeta che mi sta venendo incontro, dal bancone su cui stava preparado la colazione, con un espressione preoccupata sul volto.

-Kat?- dice lui innarcando le sopracciglia.

Io non rallento vedendolo salvo e mi getto letteralmente supra di lui, abbracciandolo stretto a me.

Gli circondo la viva con le braccia e scoppio a piangere, con dei assurdi singhiozzi isterici, sul suo petto. Sento le sue braccia stringersi intorno a me e mi sento meglio.

Mi escono quegli orribili suoni strozzati e non posso fare a meno di stringere forte la maglietta di Peeta e seppellirci il mio viso piangendo come una pazza. Gli inzuppo in poco tempo tutta la maglietta e Peeta continua a tenermi stretta in silenzio, carezzandomi la schiena e lasciandomi dei baci sui capelli.

-Kat...-

Io squoto la testa. Non voglio parlarne, non voglio pensarci. Vorrei soltanto farmi scivolare addosso tutti questi incubi che mi tormentano. Vorrei soltanto che sparissero, o che almeno mi passassero accanto senza danneggiarmi e senza colpirmi.

Invece continuo a vederli, continuo a vedere l'immagine di Peeta a terra.

Peeta sospira e le sue mani mi scivolano sui fianchi sollevandomi quanto basta per prendermi in braccio come fossi una bambina che si è sbucciata il ginocchio cadendo.

Come farebbe con i nostri...basta.

Gli circondo la vita e il collo con braccia e gambe, come una naufraga che si tiene stretta l'ultimo scoglio che le è rimasto.

Lo sento muoversi con me in braccio e sedersi su una sedia in salone, credo.

Incastro la testa tra la sua spalla e il suo collo e Peeta mi poggia le labbra sulla fronte.

I singhiozzi pian piano scemano sempre di più fino a diventare respiri spezzati e poi a scomparire sulla pelle di Peeta.

La sua mano traccia delicata il percorso sulla mia spina dorsale e le sue labbra mi baciando lelacrime.

-Vorrei poterci fare qualche cosa...-sussurra lui quasi a se stesso.

Io sollevo la testa e lo squadro intenerita. Come può un uomo de genere volere me?

Gli carezzo piano i capelli e gli sfioro una guancia per far tornare i suoi occhi nei miei.

-Ma tu lo fai.-sussurro io in risposta-Lo fai sul serio. Grazie.-

Mi avicino per lasciargli un dolce bacio sulle labbra.

Peeta mi sorride scostandomi i capelli dalla fronte. Mi poggia un bacio sul naso e dice:

-Facciamo i biscotti?-

Io rido e annuisco.

 

Qualche minuto dopo sono seduta sul bancone della cucina a osservare Peeta che accanto a me impasta, sbatte, stende e inforna senza pietà.

Io che ormai dopo una buona mezzora passata nell'abbraccio di Peeta mi sono calmata, rimango appollaiata a fissare dall'alto le mani di Peeta che con una maestria e una decisione mai viste prima, sembrano essere dotate di una specie di magia. Come se Peeta fosse l'unico al mondo in grado di prepararle. Perchè ci mente tanta passione che mi sembra impossibile pensare di poter vivere senza quelle mani che mi sfiorano, mi carezzano, mi sfamano, mi confortano e mi amano così tanto.

Per adesso non mi devo preoccupare per il viaggio a Capital City visto che Peeta ha detto che ci sarà i primi di febbraio, per adesso sono più preoccupata e più ansiosa per il Natale che mi aspetterà. Tra qualche giorno saranno qua le ragazze e io non ho idea di come dirlo a tutti.

Non so come dirlo a mia madre.

Non so come dirlo a Gale...

Ho paura che facciano delle scenate.

-Amore?-chiedo quasi senza rendermene conto, dando voce a i mei pensieri.

-Mh?-

-Secondo te come reaggiranno al nostro matrimonio?-

Peeta infila l'annesima teglia di biscotti in forno e si volta a guardarmi innarcando un sopracciglio.

-Perchè me lo chiedi?-dice avvicinandosi a me.

Io mi torturo con un dito una ciocca di capelli.-Sono in ansia.-ammetto.

Lui mi guarda confuso e m viene subito da aggiungere-Non per il nostro matrimonio è chiaro...sono in ansia perchè ho paura di quello che potrebbero dire mia madre, i distretti, Gale...naturalmente non è che mi importa qualche cosa, ma mi farebbe piacere sapere che mia madre è felice per me.-ammetto abbassando lo sguardo.

Peeta mi toglie una ciocca di capelli dalla guancia e me la posa delicatamente dietro l'orecchio.

-Sono sicuro che lei vuole solo la tua felicità...qualsiasi cosa farà o dirà...lei pensa solo a te e al tuo bene o a quello che crede sia il tuo bene.-

-ma io so quale è il mio bene.-

-Magari lei non è della stessa opinione.-

-Non mi importa.-

Peeta sorride-Non è vero.-ride.

-Comunque non credo d riuscire più a renderla fiera di me.-sussurro. IO dovevo proteggere Prim.

Ho fallito. Come potrebbe mai essere fiera di me?

-IO sono fiero di te.-dice Peeta sfiorandomi con uno sguado dolce.

Alzo lo sguardo e mi lascio scappare un sorriso timido.

-lo so- dico intrecciando le mie dita alle sue.-anche io sono fiera di te.Perchè dei due, è lui che ha impegnato tutto se stesso per tirarci fuori dalla tristezza in cui stavamo. Ha avuto la forza di continuare a vivere e di tornare da me.

Un leggero bussare ci ridesta dai nostri pensieri.

-Ohhh Peeeetaaaa?!-strilla una vocetta acuta.

Che cazzo vuole Delly adesso?

Peeta si irrigidisce e mi lancia un occhiata preoccupata.

-Che ci fa Delly qua?-chiedo candida.

-Non lo so-dice Peeta scrollando le spalle e mettendomi le mani sui fianchi aiutandomi a scendere dal bacone.

Io scatto di la ma Peeta mi tira per la maglietta per riportarmi accanto a se, mi da un bacio sulla fronte e mi dice in tono ammonitore- Fai la brava-

-Tranquillo-dico per poi scattare di nuovo verso la porta, questa volta senza essere fermata.

Sono ancora in pigiama, con i pantaloncini corti e una maglia di Peeta, ma non me ne frega niente. Ansi, tanto meglio. Così almeno quell'oca imparerà che Peeta è mio e che non si prova a rubare i ragazzi alle altre.

Apro la porta con un sorriso candido trovando davanti a me Delly quasi saltellante che sorride con i boccoli biondi perfettamente piegati. Dietro di lei noto anche Thom che è rosso come un pomodoro probabilmente imbarazzato dal comportamento di Delly, o forse dal mio abbigliamento.

Accanto a Thom c'è un ragazzo con dei capelli biondo rossicci pettinati e impomatati su un lato e un sorriso enigmatico sul volto.

-Buongiorno ragazzi, qual buon vento vi porta?.-dico come un ottima donnina di casa, ma forse non sono molto convincente.

-Oh ciao Katniss...-dice Delly quasi non si aspettasse di vedermi.Io abito qui. Idiota.-...volevamo vedere come stava Peeta e poi Thom voleva chiedervi come vi trovate nella nuova casa...-

-Ciao a tutti.-dice Peeta sbucando da dietro di me e sorridendo ai nuovi arrivati. Il suo sguardo si indurisce quando si posa sul ragazzo sconosciuto e sento una sua mano che mi si posa sul fianco.

-Ciao Peeta-trilla Delly tutta emozinata dalla comparsa del soggetto delle sue fantasie erotiche.

-Ragazzi entrate, che fate sulla porta?-

-Grazie Peeta-dice Thom a un tratto più rilassato dalla comparsa di Peeta.

-Io sono Edward.-dice il biondo da porgendomi una mano.

Ahhhhhhh...

-Ahhh....Ok piacere, ho sentito parlare di te.-dico stringendo una mano al ragazzo che deve avere più o meno la mia età.Peeta mi lancia un occhiataccia.

-Tutte cose brutte vero? Io ho molti nemici.-

Io rido.Non ti immagini neanche quanti....-Si l'ho sentito.-

-Ho aiutato a fare il trasloco.-dice Edward adottando un atteggiamento pomposo.

-Lo so, grazie mille.-dico riprendendomi la mia mano e posandola su quella di Peeta che la afferra e la stringe forte.

-Ma figurati è stato un piacere...-dice viscido lasciando scivolare lo sguardo sulle mie gambe nude.

Credo che Peeta prima o poi lo ucciderà sul serio.

Li accompagnamo in salotto dove si accomodano sul divano e si guardano attorno.

Peeta è sempre più teso e io mi alzo per andarmi a cambiare perche se continua così romperà un vaso sulla testa di Edward.Passo dietro Peeta che mi segue con lo sguardo e gli carezzo piano i capelli in un muto"Torno subito"ma sono sicura che l'ho capito io, l'ha capito Peeta, l'ha capito Thom...quello non era un semplice "torno subito" Quello era un "Torno subito da Te.".

-Dove va?-chiede Edward.

-A cambiarsi-risponde Peeta.

Qundo torno di sotto trovo i quattro impegnati a rievocare divertenti ricordi e incidenti avvenuti in cantiere.

-Si...-dice infine Peeta.-Sono stati dei bei momenti...peccato che siano finiti.-

-Beh, magari qualche volta potremmo fare una festa, o una cena per salutarci come si deve dopo averne passate tante insieme...-

-Sarebbe una cosa fantastica!-dice Peeta all'improvviso.

Oh-Oh...

-Beh potremmo farlo qui!-dice Delly entusiasta

Vedo l'eccitazione negli occhi di Peeta scemare lentamente e si gira a guardarmi implorante.

Io non sopporto le persone, il rumore, il disordine, Peeta mentre organizza una festa, dovermi vestire elegante...ma se Peeta è felice.

Annuisco e Peeta mi tira delictamente un braccio per costringermi a chinarmi alla sua altezza, per potermi baciare.

Ciao bellezze bellissime blille mille bolle balbettanti . I'm BACK!!! Sono tornata nella nuova versione riveduta e corretta di Sam 3.0! Sono stata così triste senza di voi in vacanza piccoli cicci <3 Allora lettori e lettrici, Letti e lattanti, liturgici e lottatori....che ne pensate di questo capitolo? Lasciatemi un commento qua sotto e non a sopra che è pieno d babbuini illetterati...je stava pensando...a me la storia non annoia, spero neanche a voi ma se vi sempbro troppo prolissa fatemelo sapere naturalmente. comunicatemi ogni disagio, ogni critica ogni minimo cambiamento di opinione sulla mia storia...beh ...che altro dire? Secondo voi i capitoli sono troppo diebetici? che ne pensate di Edward?è un personaggio azzeccato secondo voi?
Una buona vacanza a tutti voi<3
-Sam

 

 

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Capitolo 43
*** Team Nemico-----------------KABOOOM ***


                                           Ti amerò oltre l'immaginabile
 

 L'ammmmorre sprizza gioioso, scena piccante pimpih<3  
 

 

Ok mi sono inguaiata da sola. Peeta è ....Peeta. Ha già preparato la festa che si terrà questa sera a casa nostra, per l'appunto. Sono stati invitati tutti i ragazzi,gli amici, i muratori del distretto dodici. Per fortuna qui siamo ancora in pochi e la nostra nuova casa è molto grande ma io non voglio immagniare cosa sarebbe successo se gli abitanti del distretto fossero stati di più. Probabilmente mi sarei ritrovata la casa piena zeppa di gente dato che Peeta si preoccupa sempre che qualcuno, se non venisse invitato si potrebbe offendere quindi quella che era una semplice cena tra vecchi colleghi sarà praticamente una festa di paese. Completa di cibo(al quale pensa Peeta), Alcolici(al quale pensa Haymtch)Fantastici addobbi(ai quali pensa Effie)una valanga di squinzie in gonnella (al quale provvede Delly). Io invece mi occuperò di fare il servizio di guardia a Peeta e di provare a divertirmi. Lo faccio solo per Peeta. Solo per lui, dannazione, con quegli occhi da cucciolo riuscirebbe a farmi fare qualsiasi cosa. Sto tagliando la carne a fettine per gli involtini di sta sera,sotto ordine di Peeta, mentre tutto intorno a me casa mia è stata presa d'assalto da tutti per i preparativi. Haymitch ha insistito per mettere in un angolo un tavolo che servirà da Bar e ora sta scaricando casse su casse di alcolici. Effie svolazza allegra di avere qualche cosa da fare, finalmente. Peeta ha cucinato tutta la mattina e si è messo ad aiutare Haymitch a scaricare le casse. Anche Delly è qui, con mio sommo dispiacere, si è auto incaricata addetta alla musica perciò mi sembra ovvio che debba controllare l'acustica e che quindi debbe piazzarsi in casa mia per tutta la mattinata.

Sento qualcuno che mi stringe le braccia intorno ai fianchi e sorrido come un idiota.

-Chi sono?-chiede.

-Mh...fammi pensare...:sei Edward?-

Le labbra di Peeta corrono a baciarmi il collo assaggiando piano la mia pelle.

-Crudele, crudele, crudele...-mi sussurra lui sulla pelle.

Sorrido della sua gelosia e rabbrividisco quando le sue mani scendono lentamente dal mio ventre alle mie gambe, avvicinandosi pericolosamente alla mia intimità.

-Mh....Peeta...-gemo quando sento una sua mano scendere sulla mia gamba e carezzarla dolcemete per poi tornare dolorosamente e meravigliosamente vicino alla mia intimità.

Le sue labbra che mi hanno baciato vunque il collo si separano quanto basta dalla mia pelle perchè lui possa sussurrare,-allora lo sai chi sono...-con un sorriso nella voce.

-Pe...ah...Peeta smettila...-tento di dire, contorcendomi sotto il suo tocco.

-Perchè?-

-Non lo faremo in cucina, quando ho un coltello in mano e sto tagliando la carne e poi insomma ci sono tre persone di la...-

-Perchè non in cucina? Un altro motivo per adorare questa stanza...-

-E chi taglia la carne?-

-Kaat...-mugugna contro la mia spalla.-...va bene. Appena cambierai idea dimmelo-

Dice staccandosi da me. Un orribie senso di vuoto mi assale appena esce dalla stanza, e non mi piace.

Mollo il coltello e il mio lavoro e lo raggiungo superandolo in corridoio e trascinandomelo dietro fino a una stanza a caso.

Lui mi guarda divertito-Hai cambiato idea?-Noto che siamo nello studio...

Lo spingo contro la scrivania in un impeto di passione -Zitto e baciami.-sento che sorride contro le mie labbra mentre mi mordcchia pigramente il labbro superiore -Quanta impazienza.-

Lascio che le mie mani scorrano sotto la sua maglietta accarezzado il suo petto e il suo addome con i muscoli appena accennati.Gli tolgo frenetica la maglietta e rimango a fissare quella meravigia, gelosamente innamorata anche del suo fisico. Non voglio altro.

Peeta si lacia cadere con la schiena sulla scrivania e io salgo in ginocchio sul mobile, a cavalcioni sul suo bacino. Le mani di Peeta si spostano sui miei fianchi premendo il mio corpo contro il suo e mi scappa un piccolo gemito di piacere nel sentire la sua eccitazione pulsare sotto di me.

Mi muovo con movimenti circolari sul suo bacino e Peeta deve mordersi un labbro per soffocare i gemiti, le sue mani sono salde sui miei fianchi e mi modellano come modellano il pane plasmandomi sotto i suoi tocchi.

Mi piego per baciargli il collo, per poi scendere sul suo petto e andare a baciare una a una le sue cicatrici.

Peeta approfitta della mia vicinanza per togliermi la maglietta e gettarla a terra.

Le sue mani mi scorrono sulla schiena e sento il reggiseno divenare leggero quando Peeta me lo slaccia. Me lo tolgo in fretta e lo lancio a terra, per poi tornare sulle labbra smaniose di Peeta.

Mi asaggia delicato e passionale alternando baci luinghi e profondi a brevi assaggi di pelle mentre mi bacia i seni.

Si gira sulla scrivania, in modo da sovrastarmi completamente e si dedica interamente a me mentre io innarco la schiena per il piacere, cercando di ritornare in superfice.

Quando entra in me dopo qualche minuto mi lascio trascinare dalla piacevole sensazione di sentirlo mio, completamente. Corpo e anima sempre e solo mio. Si prende sempre una parte più grande di me a ogni spinta, aogni affondo sento le mie paranoie che si mettono da parte autonomamente per permettermi di donarmi tutta a lui. Solo a lui. Mi aggrappo alle sue spalle mentre gli affondi divenatano sempre più profondi e passionali e devo seppellire il viso sulla sua spalla per non urlare di piacere. Quando raggiungo l'apice mi annullo copletamente donandomi a lui. Sono sua, sempre. Come lui è mio.

 

Dopo esserci rivestiti, usciamo circospetti tenendoci per mano.

-Via libera-sussurro a Peeta che sorride divertito dal mio improvviso comportamento da spia.

Quando arriviamo vicino alla cucina mi giro e lo prendo per la maglietta baciandolo sorridente.

-Fai il bravo adesso.-dico prima di posare le mie labbra sulle sue.

-Non hai idea dell'effotto che mi fai...-

-No, tu non hai idea dell'effetto che mi fai.-dico mordicchiadogli un labbro.

Riprendiamo a baciarci e nessuno sembra volere mollare per primo anche a costo di morire soffocato.

Mi stacco e gli punto un dito ammonitore contro.-Fai il bravo.-

-Posso avere un altro bacio?-

-No-dico secca ma poi lo attraggo a me baciandolo.

-Accidenti-ruggisco, contrariata dalla mia scarsa spina dorsale.

Peeta ride-Non è colpa tua, è che sono irresistibile.-dice Peeta giocoso.

Io sbuffo.-Ecco bravo ripetimelo prprio ora che sta per cominciare la festa -

-Oh non preoccuparti sono sicuro che chiunque cerchi di avvicinarsi a me farà una brutta fine.-

-Dici?-chiedo innoqua.

-Dico.-conferma lui.

Torniamo nell' altra stanza trovando Effie e Hamymitch seduti sulle sedie della cucina che parano tra loro fitto fitto...

-Che state nascondendo?-chiedo facendoli sussultare.

Haymitch mi lancia un occhiataccia.-Niente, e voi dove eravate?-

-Da nessuna parte.-Mi affretto a rispondere.

Haymitch lancia uno sguardo di intesa a Peeta.-L'hai fatta divertire eh?-

Divento tutta rossa di rabbia e imbarazzo e Peeta sembra farsi sempre più piccolo e mi lancia sguardi preoccupati.

-Ragazzo come mai hai la maglia nei pantaloni?-chiede Haymitch.

Peeta si affretta a sistemare la maglia e poi torna a fissare interessatissimo il pavimento.

Peeta mannaggia a te, sei una pessima spia.

Haymitch ride e nello stesso momento entra Delly.

-Oh Peeta ma dov'eri?-chiede candida.

Haymitch ride -Era a lavoro biondina, se vuoi dopo potrebbe farti una visitina anche a te...-

Mi scaglio su Haymitch ma Peeta mi ha già bloccato sollevandomi e prendendomi in spalla.

Mi porta fuori mentre tutto quello che voglio è andare da Haymitch e strappargli gli occhi.

-Kat...Kat! È ubriaco!-

-é un idiota!-

-Questo è risaputo.-dice lui prendendomi una mano sulla guancia per costringermi fissarlo.

-Lo odio.-

-Non è vero.-

-Si invece.-

-è ubriaco, non se lo ricorderà nemmano tra cinque minuti.-

-Non mi interessa voglio ugualmente ucciderlo.-

Peeta sospira e squote la testa.

-Andiamo tanto crollerà tra poco...-

-...se non ci pensa l'alcol ci penserò io.-dico facendolo ridere.

 

Effie mi ha aiutato a vestirmi e a truccarmi per tutto il pomeriggio e ora sono bloccata di fronte all'armadio mentre mi osservo cinica.

Effie mi ha acconciato i capelli lasciandoli sciolti e mi ricadono morbidi sulle spalle terminando in boccoli alla fine delle punte. Mi sento nuda, sono leggermente truccata e indosso un vestito rosso con le maniche a tre quarti con una gonna scambanata che mi arriva un pò sopra il ginocchio.

Sono nervosa. Dio santo se sono nervosa. All' improvviso sento il peso delle aspettative di tutti che mi premono addosso. Cosa penseranno tutti quanti se mi vedono vestita così? E Peeta? Sarà l'abbigliamento giusto per una festa del genere? O cielo. Io e le feste non andiamo molto daccordo. E neanche io e i vestiti, o i trucchi, o le persone....ma perchè ho acconsentito a questa stupida festa?

"Per Peeta, razza di deficente."

"Si..giusto.Peeta,Ok."

Faccio un respiro profondo e mi dirigo verso le scale, cercando disperatamente di non cadere con questi trampoli che mi ha infilato Effie. Ma io dico, non ho già rishiato a morte abbastanza?!Perchè devo sempre andarmele a cercare? Al quinto gradino mi sbilancio e devo reggermi al corrimano per non cadere dalle scale e rovinare a terra. Ohhh, morirò giovane di questo passo, me lo sento.

Faccio un passettino alla volta, sempre aggrappata al corrimano, in un modo che mi sembra tutto tranne che elegante. Sembro uno struzzo con i pattini che cerca di rimanere in piedi.

La porta si apre e io mi pietrifico. Non ci voleva...

Ringrazziando il cielo è solo Effie che mi guarda per un secondo spalancando gli occhi.

Io la guardo.

Insomma ci guardiamo...

"Wow, Katniss, non l'avevo capito."

Cerco di pensare a quello che dovrei fare in una situazione del genere. A)Cadere a terra e fingermi morta. B) togliermi le scarpe e andare in giro scalza. C) Togliermi un tacco e tirarlo a Effie tramortendola in modo che non possa raccontare a nessuno la mia disavventura.

Effie sale di corsa le scale e mi afferra un braccio portandomi di nuovo in camera mia e senza dire una parola mi spinge sul letto e mi sfila i tacchi per poi sostituirli con un paio di zeppe nere.

Sempre alte, ma camminarci è più facile.

Mi riporta dove mi aveva preso e come un fulmine sparisce...

Mi sono immaginata tutto? Mh, siamo un pò strani...

Ringraziando il cielo ora è più facile camminare.In salone sento delle voci e quando arrivo trovo Delly ( naturalmente) Haymitch, Effie e un altra decina di persone tra uomini e donne che chiacchierano tra loro, sembrano divertirsi.

Il campanello suona e vado ad aprire. Mi ritrovo davanti qualche giovane ragazzo più o meno sui vent' anni con qualche ragazza...sono quasi tutte bionde e tra loro intravedo anche Sunday, la biondona che ho conosciuto alla festa di Delly.

-Hey Katniss.-mi dice Edward entusiasta.

-Ciao a tutti, ehm...accomodatevi.-dico facendomi di lato per farli entrare.

Entrano tutti quanti e si dirgono in salotto.

Solo Edward rimane indietro-Sai sarebbe bello passare un pò di tempo insieme.-dice lui con nonchalanse mentre io seguo gli altri.

-Beh ...ehm...-

-Che c'è, ti ho stupita?-

-No, in verità no.-

-Beh io sono un tipo molto molto diretto, sai le belle donne mi colpiscono subito.-dice facendo un passo avanti verso di me.

-A proposito di cose che colpiscono...sai il mio ragazzo è un tipo molto molto geloso...-Dico un pò divertita.

-Beh...comunque non si sa mai no?-

Io arriccio il naso-No non direi...-

Lui ride chissà per cosa -Ci vediamo bellissima- dice allontanandosi a passi grandi e lenti per andare verso un gruppo di bionde che cincischiano. Mi scappa una smorfia.

Ma dove cavolo è Peeta quando serve?

In salone non c'è così provo in cucina dove sono sicura di trovarlo, infatti è li che sta sistemando il cibo sui vassoi. È di spalle inpegnato e concentrato con il suo lavoro e non mi ha sentita entrare.

Sospiro silensiosamente e mi avvicino a lui poggiandogli la fronte sulla schiena. Peeta si blocca e si gira verso di me con un sorriso che gli si congela in viso.

Innarco le sopracciglia stupita del suo improvviso cambio di espressione perchè ora ha la bocca leggermente aperta e mi squadra dalla testa ai piedi.

Gli poggio una mano sul petto.-Tutto bene?-chiedo.

Lui squote la testa e mi fissa-Sei bellissima-sussurra.

Sorrido lusingata al suo complimento e arrossisco.

-Anche tu.-dico mangiandomelo con gli occhi. Insossa una camicia nera e dei Jeans scuri.

Peeta mi afferra delicatamente la testa e si china a baciarmi.

Il bacio diventa sempre più intenso mentre io mi stringo sempre di più a lui circondandogli il collo con le braccia.

-Che diamine state facendo?-dice una voce alle mie spalle.

Mi giro e vedo Haymitch e Effie che ci guardano. La mano di Peeta è ancora sul mio ventre e la mia schiena aderisce al suo petto.

-C'è una festa di la, e io ho fame!-dice Haymitch.

-Ci credo che hai fame ! Ti sei bevuto litri e litri di alcol.-

-Si beh, questo non importa. Quel che importa è che io ci ho messo un intero pomeriggio a truccare e a vestire Katniss e non permetterò che si rovini il trucco ancora prima che la festa cominci!-dice Effie risoluta.

-La festa non è ancora cominciata?!-chiede Haymitch voltandosi verso di lei- Oddio sarà una serata lunghissima...-prende Effie per il braccio e la trascina via dicendo- Vieni andiamo a pomiciare da qualche parte.-

Effie ha solo il tempo di urlare- Attento a te Peeta!- che sparisce dalla nostra visuale.

-Non sul nostro letto!- urlo, ma i due sono già spariti.

Sbuffo e torno a guardare Peeta che a stento trattiene le risate.

Mi siedo su una sedia accanto a lui e lo guardo mentre finisce di sistemare il cibo. Sento di la che Delly ha già messo la musica e che il rumore delle chiacchiere sale man mano che le persone arrivano.

Quando Peeta ha finito di sistemare si guarda circospeto intorno e poi si china a darmi un bacio veloce.

-Andiamo a buttarci nella mischia?-chiede e si alza tenendo tra le mani in vassoio.

Io mi aggrappo a un passante dei suoi pantaloni.

-Andiamo.-

La festa comincia a farsi sempre più animata e le persone sono sempre più brille soprattutto Haymitch che dopo aver cantato, ballato e rotto tre vasi è collassato sul divano. Peeta sta sul divano circondato da un gruppo parlottante di persone ancora abbastanza sobrie, Delly gli sta vicina e Thom davanti.

-é davvero una festa fantastica.-commenta Thom facendo brillare gli occhi di Peeta.

Mi siedo sul bracciolo del divano accanto a Peeta, che comincia a disegnarmi spirali leggere sulla schiena.

Sento solo voci ovattate distratta dalla carezza di Peeta su di me.

Un altro tocco all'improvviso mi distrae e mi ritrovo Edward vicino.

-Potresti indicarmi dov'è il bagno?-mi chiede.

Io rimango un pò senza capire cosa mi sta chiedendo, la carezza di Peeta si è arrestata sulla mia schiena.

Mi alzo e lo porto in corridoio dove gli mostro il bagno.

-Seconda porta a desta.-dico neutra.

Faccio per andarmene ma mi trattiene per un braccio.

-Katniss grazie per avermi invitato.-

io gli sorrido-ringrazia Peeta, non me.-e me ne vado.

Comincia a essere scocciante.

Torno di la in tempo record e riprendo il mio posto sul bracciolo del divano. Sento la mano di Peeta che mi carezza a schiena per poi fermarsi su un fianco. Mi fa scivolare dal bracciolo alla sua gamba destra circondandomi la vita con un braccio e finalmente mi rilasso sotto il suo tocco.



Fatica..................................................................................gnegne!!!!
Ciao Tribx come state voi? Todo bien? io sono cotta. Ieri mi sono divorata Pandora il nuovo libro della troisi che ho finito in un pomeriggio...sono malata si lo so...commmmunque è un libro bellissimox lo adorox<3<3 Voi che state leggendo adesso? Io ho cominciato l'eleganza del riccio oggi<3 allora allora...come vi sembra il capitolox? Bello? Brutto?Faschifononsipuòguardare? Edward quanto mi sta dui boccini Edward ....arggggg!!! Che dite lo faccio morire schiacciato da un piano forte? Allora...capiamoci, dobbiamo metterci daccordo. Dovete assolutamente dirmi se la storia vi piace così com'è (e cioè lunghissima) oppure volete che l'accorci. Se per voi sta diventando troppo pesante dovete solo darmi le vostre opnioni e io poi le valuterò. Non mi sono arrivate lamentele ma non si sa mai:)
Pimpih spero che recensiate :) Ah, dimenticavo...:in alto le bacchette per quelle che sono capitate a leggere per sbaglio una ff del team Gale p di un un qualsiasi Team nemico...se volete raccontatemi le vostre drammatiche esperienze e non preoccupatevi è successo a tutte, basta che restiamo uninte. In alto i cuori Team Peeta!!!
-Sam

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Capitolo 44
*** è difficile...trovare un titolo serio ***


                                                        Ti amerò oltre l'immaginabile

Katniss Pov.

La neve ormai ha attecchito per bene al suolo, lasciando un teppeto bianco ovunque nel distretto. Il freddo mi punge il naso coperto dalla  sciarpa. Ho lasciato Peeta a fare compagnia alle ragazze mentre io andavo a fare un pò di spesa in centro.Sono arrivate stamattina, puntuali come sempre. Con gli stivali ho rischiato di scivolare ben tre vole, una volta sono finita distesa proprio davanti al macellaio che è scoppiato a ridere provocandomi uno sguardo truce. Che cavolo si ride? Da quando ha cominciato a nevicare così tanto è impossibile tornare nei boschi, un pò sono impossibilitata dalla neve che ostacola ogni mio passo, un pò dal fatto che sarebbe uno sforzo inutile dato che gli animali di sicuro non rimangono a congelarsi il deretano per poi farsi ifilzare da una freccia e un pò perchè Peeta è preoccupato che con la neve possa accadere qualche cosa...tipo che la terra si possa aprire e risucchiarmi dento. Paranoie dico io, ma Peeta non ha voluto saperne di darmi retta anzi è stato irrimovibile.
Quindi le mie visite dal macellaio diventano sempre più frequenti dato che ora si sono aggunte tre bocche da sfamare. Ha cominciato di nuovo a nevicare attorno a me e mi si stanno bagnando pian piano i capelli. Meglio che mi sbrighi a tornare da Peeta.

 

Peeta pov.

Sto facendo avanti e indietro in soggiorno da un ora ormai.Devo avere anche scavato un solco sul tappeto per tutte le volte che c'ho camminato avanti e indietro, come un pazzo. Ma quanto cavolo ci mette Katniss a tornare?Sbuffo guardando l'orologio appeso al muro. Non so perchè ma sto diventando sempre più ansioso, e questo tempo non giova affatto. Sono paranoico, lo so, qui nessuno evita di farmelo notare ogni secondo.

-Peeta, insomma basta! Sta bene! È soravvissuta agli Hunger Games un pò di neve non le farà niente...-sbotta Effie che sta leggendo sul divano, alzando lo sguardo per lanciarmi un occhiata esasperata.

-Lo so,lo so. Ma perchè ci mette tanto?!-mi lamento.

Haymitch si lamenta-Dio sembri una vecchia chioccia ansiosa.-

Gli lancio un occhiataccia- Saresti ansioso anche tu.-

-Ma dai è solo mezz'ora che è fuori! Non ha mica i razzi ai piedi, povera ragazza.-

-No, Sono due ore e diciassette minuti che è fuori.-dico io secco.

-Due ore?-chiede Haymitch guardando Annie come in cerca di una conferma-Sul serio?Wow questa roba è forte!-dice infine rivolto al bicchiere che ha in mano.

Annie squote la testa mesta mentre torna a imboccare Finnick.

Johanna sbuffa.-Sa cavarsela...-

Sbuffo e lancio un altra occhiata all'orologio.

La porta di ingresso si apre e una voce annuncia-Sono a casa!-

Faccio un sospiro di sollievo e mi dirigo svelto all'ingresso.

-Ti rendi conto di quanto mi hai fatto preoccupare?-dico rima di abbracciarla stretta al mio petto.

Ha tutti i capelli e la giacca bagnati.Dio Everdeen, che devo fare con te?

Katniss mi sorride.-Scusa, sono caduta di fronte al macellaio e per un pò mi faceva male la caviglia ma ora sto bene.-dice lei spensierata.-Ho fatto la spesa.-dice porgendomi la busta che io lascio a terra.

-La caviglia? Ti fa male? Come hai fatto? Sicura di stare bene?.-

Katniss ride e poi mi dice:-Si,no,sono scivolata su una lastra di ghiaccio,si.-

Alzo gli occhi al cielo e la aiuto a togliere la giacca, la siarpa e il cappello.

La porto di la facendola sedere su una poltrona accanto al fuoco.

-Katniss tutto bene?- le chiede Annie.

-Si tutto bene, solo che Peeta è ansioso.-dice lei provocandomi un occhiataccia che la fa ridere.

Nonostante sia bagnata come un pulcino sembra felice, accanto ai suoi amici, così, senza pensieri.

Johanna sbuffa.-Ma dai? Le ultime due ore e ventidue minuti non ce ne eravamo accorte.-dice facendo ridere tutti.

 

 

Katniss pov.

 

Peeta alza gli occhi al cielo alla battuta di Johanna e io mi sento sciogliere il cuore. Era preoccupato per me...scompare nell altra stanza velocemente e ritorna con un paio di asciugamani e di calse asciutte.

Senza guardarmi si china ad asciugarmi i piedi e me li massaggia fino a che non ritorno a percepirli alla fine delle mie gambe.Mi infila le calse e scatta di nuovo di la.Ritorna con un vassoio pieno di cioccolate calde per tutti e me ne porge una. Tengo i miei occhi nei suoi, catturandoli quando mi sfiorano il viso con uno sguaro apprensivo e dolce.

Sensa dire una parola si siede sul bracciolo della poltrona e con l'asciugamano comincia a tamponarrmi delicatamente i capelli.

Intanto che io mi godo le mie coccole, nella stanza la discussione sta prendendo una piega politica.

-Si naturalmente ci andremo pure noi, e che cosa potremmo fare? -sta dicendo Johanna che già si prepara a un altra guerra, armandosi di tutto punto.

Haymitch si gira a sistemare un cuscino dietro la sua schiena e con semplicità risponde:-Beh, in teoria non siamo obbligati.-

-Si in teoria.-sbuffa Johanna.

-Johanna guarda che la dittatura è finita, cosa vuoi? Un anarchia assoluta adesso?-chiede Annie, alla quale la presidentessa in carica sta bene a quanto pare.

-Mi sento come costretta.-dice lamentandosi.

-Non lo sei affatto.-dice Haymitch. E se lo dice Haymitch vuol dire che è vero.(autrice Pov. Tre cose dicono sempre la verità: I bambini, gli ubriachi e i leggins.)

-Certo certo...-ammette Johanna lasciando cadere l'agomento.

Mi rilasso sotto il tocco di Peeta, che continua a accarezzarmi i capelli dolcemente, quasi fossi una ambina che ha paura di un incubo e mi abbandono contro lo schienale, inspirando forte l'odore della cioccolata calda che ormai si è sparso per tutta la casa.

Mi lascio cullare dalle chiacchiere mormorate a bassa voce per paura di svegliare Finn che dorme in braccio a Effie quando in particolare una frase attira la mia attenzione, momentaneamente...

"Si certo come no...."

...assente.

"Questo Natale si preannuncia il più bello di sempre."squittisce Effie culando Finn"Siamo tutti insieme, gli Hunger Games sono finiti e ...Katniss canterà per noi."

Per poco non mi ustiono con la cioccolata calda(che Peeta mi toglie subito dalle mani per battermi leggermente sulla schiena).

Cantare.

Non ho più cantato dal giorno in cui Peeta ha avuto quell'episodio, due mesi fa...

Cantare, davanti a tutti. Non credo di esserne capace...

Johanna ride.-Cosa di cui, Katniss è molto entusiasta...-

-Oh sono sicura che andrà benissimo, alcune persone hanno dei doni.-

-Si beh, io sono molto ansioso di sentire qualche nota soave fuoriuscire da quella bocca.-Dice Haymitch.Natale...devo cantare. No, non ora. Ora devo fare qualche cosa che deve essere fatto al più presto. Una cosa che mi preme dentro come qualche cosa di incompiuto.

Un qualche cosa che mi segnala la sua presenza al mio dito.Un qualche cosa che va fatto al più presto. Devo annunciare a tutti che sarò la futura moglie di Peeta Mellark. Devo annunciare a tutti che io, la ghiandaia Imitatrice, Katniss Everdeen la ragazza di fuoco, ha fatto la sua scelta. Ha scelto di continuare a vivere, ha scelto di sollevarsi dalla polvere, a scelto di provare a essere felice, a scelto di rinunciare a l'odio che le premeva dentro, ha scelto Peeta Mellark. Per sempre. E soprattutto ho scelto di continuare a scegliere lui. Mi spaventa. Mi spaventa a morte. Mi spaventa dover affrotare i miei amici, le chiacchiere di paese, Gale, mia madre, e tutti coloro che avranno qualche cosa da dire a proposito del mio matrimonio. In effetti mi stupisce non poco che nessuno abbia ancora notato il mio anello, ma alla fortuna non chiedi spiegazioni no? Comunque è inutile rimandare. Inutile. Sento un movimento di Peeta accanto a me che mi distrae dai miei raggionamenti.

Incrocio il suo sguardo per un attimo, cercando di comunicargli con gli occhi i miei pensieri, ma Peeta non ha bisogno di stratagemmi per capirmi. Mi sorride e con un movimento fluido si alza dirigendosi in cucina. Dopo qualche secondo mi alzo e lo seguo.

Lo trovo con lo sguardo fisso sul tavolo mentre sta seduto e fa rotolare una penna, a malapena cosciente dei suoi movimenti.

-Peeta...-lo chiamo sedendomi vicino a lui. Alza lo sguardo e mi sorride sereno, rassicurandomi con solo la sua vicinanza.

-è il momento?-mi chiede prendendomi una mano e portandosela delicatamente alla bocca.

Mi mordo il labbro.-cre...credo di si...per te va bene?- chiedo mentre uno strano silenzio si impossessa della casa, immergendola in una calma che mi fa ripensare a quella notte. Deve stare nevicando...bene, incredibilmente ironico come la neve non voglia perdersi nessuna delle tappe del mio matrimonio.

-Non aspettavo altro io.-dice Peeta alzandosi in piedi e portando anche me ad affiancarlo.

Una strana ansia mi assale e stingo più forte la mano di Peeta.

-Coraggio Kat.-mormora Peeta voltandosi verso di me.-andrà tutto bene, io ho te e tu hai me.-

-Sempre?-chiedo perdendomi nei suoi occhi, mentre un piccolo sorriso consapevole mi sboccia sul volto.

Io sposerò Peeta Mellark.

-Sempre- risponde deciso Peeta annuendo..

Non ho bisogno d'altro da sapere. Ci dirigiamo verso il salone uno affianco all'altro, Peeta con il suo normale portamento disinvolto e se...vabbeh...e io che sembra che sto per svenire probabilmente, perchè mi aggrappo a un passante dei Jeans di Peeta, come faccio sempre quando sono intimorita da qualche cosa, e lo seguo in silenzio.

Notano tutti subito che c'è qualche cosa di strano in noi, in me più che altro, dato che sembro una bambina che sta per assicurarsi assieme al padre che effettivamente sotto il letto non c'è niente.

Lo sguardo di Haymitch diventa attento, consapevole che qualche cosa di importante aleggia su me e Peeta. In effetti Haymitch sembra l'unico ad aver capito qualche cosa, e questo piuttosto di stupirmi mi rende felice.

Nella sala cala una lieve tenzione e mi sembra che i capelli di Effie stiando diventando un pò elettrici.

-Dobiamo dirvi una cosa molto importante.-Dice Peeta catturando la mia mano tra le sue e portandomi a fianco a lui. Cerco di mostrarmi sicura e non terrorizzata...non vorrei dare l'impressione sbagliata. L'unica cosa che mi fa paura adesso è la loro reazione.

-Io e Katnisss ci sposiamo.-Annuncia Peeta tranquillamente. Lancia questa granata in mezzo al salotto e per un secondo prima che tocchi terra tutti rimangono immobili a assimilare quelle parole.

L'informazione arriva al cervello, la consapevolezza invade le membra e in un secondo tutti si preparano alla loro prossima mossa che sia un commento sarcastico, una battuta divertente, delle congratulazioni e figli maschi o degli stupidi consigli sui fiori.

BOOOM. La bomba esplode.

E la prima che riesce a dira qualche cosa è Annie che squittisce-Ma è meraviglioso!.-si alza dalla poltrona su cui stava seduta e si avvicina con un sorriso incoraggiante a noi.

-Oh sono così felice per voi!-continua abbracciando prima me e poi Peeta.

Sono sicura che ho un espressione idiota sul volto. Pensavo a chissà cosa e invece è stato facile.

Certo, io praticamente non ho fatto niente, ma almeno non sono svenuta o scappata, che è peggio.

Haymitch ride-Finalmente! Non ci speravamo più che quella testaccia di Katniss ti dicesse di si, ragazzo.-Gli lancio un occhiataccia.

-Sta zitto Haymitch.-dico.

Johanna ride.-Finalmente faranno qualche cosa di buono.-

-Johanna!-la ammonisce, poi si alza anche lei venendoci a abbracciare.-Sarai una sposa bellissima-sussurra.

Haymitch ride a alza il suo bicchiere.

-Brindiamo, a Peeta e Katniss due pazzi che si ritrovano sempre tra le folle.-

                                                                                                                                 .....

Mi sto preparando per uscire. Andrò da Gale a comunicarclielo di persona. Preferisco evitare scenate in pubblico o insulti nei confronti di Peeta. Andrò a casa sua, forse lo porterò nei boschi e gli dirò che sto per diventare la futura signora Mellark.Si, è proprio questo che farò. L'ho già detto a Peeta e lui mi ha detto che andrà da Delly a dirglielo.Credo sia meglio così, eppure non posso evitare di farmi prendere da una strana agitazione.

Prendo la mia giacca e mi paro davanti a Peeta, che si sta infilando anche lui la giacca per andare da Delly.-Allora...-

Peeta alza lo sguardo e sorride -Katniss stai tranquilla, andrà tutto bene...-

Io sbuffo.-Lo so, lo so...ma...e se non andasse tutto bene?-chiedo io retorica.

Peeta mi abbottona a uno a uno i bottoni che corrono sulla stoffa pesante del cappotto.-Vuoi dire se lei riuscisse a sedurmi saltandomi addosso e io incantato e stregato da un improvvisa passione nata dalla tua lontananza mi rendessi conto che in verità è lei, Delly, la mia ex migliore amica e rivale in amore della mia ragazza, che voglio sposare e non te, la ragazza che ho amato da quando avevo cinque anni e ho continuato ad amare nonostante mi era stato imposto di odiarti e di ucciderti per ben tre volte?Superando per altro enormi ostacoli per impedire che ci separassero? Intendi questo?-

-Beh...si. Potrebbe anche essere possibile.-

-Certo e teoricamente la terra potrebbe aprirsi in questo esatto istante, lasciando me e te separati in eterno ...-

Gl scocco un occhiataccia.

Lui mi sorride e mi carezza una guancia con il dorso della mano.-Tesoro mio, ci sono cose troppo improbabili per prendersi anche la pena di pensarci.-

Mi sorride rassicurante e mi bacia una guancia.

Sospiro, cercando di darmi forza. Sistemo il bavvero della giacca a Peeta davanti alla porta e prima di uscire nel freddo invernale Peeta mi prende sottobraccio.

 


SONo ariternata gente !!!!!!!!!!!!Ma quanto mi siete mancati! Allora allora, questo capitolo è stato atteso da molte persone, lo attendevate tutti con ansia ....e ora eccolo qua.Bene, come i è sembrato questo capitolo tanto atteso? Vi è piaciuto?Non vi è piaciuto? Allora signori e signore secondo voi...come reagiranno Delly e Gale alla notizia del matrimonio? Io avevo una piccola lurida idea che mi ha trapassato la mia mente sadica....che ne dite di un pò di Wrestling tra ragazze nel prossimo capitolo?Vi va?Tribx se vi va commentate con quello che pensate potrebbe succedere nel prossimo capitolo...come la prenderà Delly?E Gale?Non avete idea di quanto sia difficile scrivere del Natale quando è estate. Oggi mi sono vista tutti i cartoni Disney riguardanti il Natale per Immedesimarmi. Bambini per sempre!YE!
Sono un ingaibile amante della neve (per chi non lo avesse capito nel capitolo della proposta congeladitadeipiedi di Peeta) quindi la neve EveryWhere!!!LOl!!Viva la neve! Ora non c'è bisogno che vi dica di commentare ver0?Ma certo che ce n'è bisogno!!! rmai è una tradizione quindi per coloro che vorrebbero tanto scoccare una freccia nel cuore della babbana di turno che al mare fa la sfilata anche per andare a vomitare Recensite!!!Siate Hippy and Happy!!
un bacio,
-Sam

 

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Capitolo 45
*** La riunione dei poveri deficenti:/ ***


                                                       Ti amerò oltre l'immaginabile

Cammino così abbracciata a Peeta,  la neve  scricchiola leggera sotto i nostri passi mentre usciamo dal villaggio Vincitori.Le persone si affaccendano intorno a noi anche se è domenica: c'è chi si sbriga a trasportare legna decca dentro le case, c'è chi si prepara a un the in veranda a chiacchierare con le amiche. I ragazzini del distretto corrono saltellanti come conigli tra la neve. Quasi mi fa male quell'immagine di tutta quella normalità mentre noi, una coppia decisamente poco normale, ci camminiamo in mezzo.
Dopo qualche tranquillo minuto di camminata con me aggrappata al braccio di Peeta e lui che di tanto in tanto mi lanciava occhiatine felici arriviamo alla piazza dove dobbiamo separarci. Delly e Gale vivono entrambi nel distretto adesso, ma da due parti opposte.

Peeta si mordicchia il labro e io non smetto di torturare una ciocca dei miei capelli.

-è ora.-dice lui ma rimane comunque accanto a me.Gli lancio un occhiata nervosa che lui contraccambia.

-Già-rispondo io.

-Dovremmo...-comincia lui.

-Già-

-ma non vogliamo.-

-Già-

-Ma dobbiamo.-

-già.-

Peeta si gira con improvvisa enfasi.-Prima o poi dobbiamo pur dirglielo, e poi lo verrebbero comunque a sapere...-chissà perchè ho l'impressione che vuole convincersi lui.

Io sospiro.-Già.-

Peeta mi prende le mani e le stringe forte.

-Ok, dai su! -Mi bacia la fronte e mi incita ad allontanarmi per prima.Ci  scambiamo un occhiata d'intesa, una di quelle che dice: andrà tutto bene.Mi giro e Sbuffo cominciando a camminare a passi veloci nella direzione verso la nuova casa di Gale che è comunque nel villaggio ma dalla parte opposta del paese a quella di Delly.L'avevo già detto...?
"Si scema..."

Muovo con attenzione i passi sulla neve evitando di spezzarmi la spina dorsale a meno di quattro mesi dal mio matrimonio, durante il quale Effie pretende che io mi metta un paio di tacchi dodici.

Se lo sogna.

Non metterò mai un paio di tacchi al mio matrimonio. Primo perchè non voglio morire.secondo perchè sarebbe scomodo e di cattivo gusto uccidere delle persone al mio matrimonio, perchè se cado credo che farò una strage di tutti coloro che oseranno ridere.

Non ci penso nemmeno.

Arrivo a quella che dovrebbe essere la nuova casa di Gale e della sua famigia e per un pò rimango impalata nella neve ad osservarla.

È una casa piccola in legno, comunque modesta ma di certo è una casa che si può definire"Casa".

Ha tutto ciò che una casa dovrebbe avere perciò: ha un tetto, una porta e a quanto pare anche le pareti quindi è una bella casa.

Salgo con cautela i gradini in legno che portano al portico davanti alla casa, gelati dall'ultima nevicata che ha fatto.

MI ritrovo davanti alla porta e busso leggermente. Nello stesso istante mi maledico: e mo che gli dico a Gale?NOn mi sono preparata nessun discorso geniale alla Peeta, ne una valanga di cartoncini alla Effie ne tanto meno dispongo della totale noncuranza dei sentimenti altrui dovuti a parole prive di tatto alla Haymitch...sono io e le mie parole. Sono fottuta.

"Ma no, vedrai che Gale riuscirà a comprenderti, dopotutto, fino a poco tempo fa era il tuo migliore amico. Lui...vuole solo il tuo bene, o vuole solo te?"

"questo è quello che stavo tentando di capire grazie"

"Mh...allora immagino che andrà per le lunghe o sbaglio?"

"Taci"

La porta si apre e davanti a me ben presto appare il volto segnato dalla vecchiaia, ma tuttavia ancora con quel distinto sguardo di chi non si è mai lasciata andare alla povertà, della madre di Gale.

Con un espressione stupita mi fissa in volto-Katniss? Sei tu?-

Ecco questo proprio non me lo aspettavo. Cioè, no...che sono cambiata?
"A me sembri sempre la solita deficente"

-Si signora, sono io. Buongiorno, come sta?-chiedo educatamente.

La donna fa un rapido gesto con la mano.-IO bene!perchè non entri ad accomdarti?-

-Oh, ehm...si,grazie-

Mi fa accomodare nella piccola stanza che è il salone, su un bel divando blu, piccolo ma confortevole.-Allora Katniss come stai?-

-Bene grazie non c'è male.-

-Mi fa piacere, stai sempre con...?-

-Si, sto sempre con Peeta.-dico un pò imbarazzata dalla noncuranza con cui parla della mia relazione con i mio ragazzo, che dovrebbe essere un tabù in questa casa invece la donna sembra completamente a suo agio.

-è davvero un bravo ragazzo.-

-Si lo è...ehm...Gale invece è in casa?-

-Oh, scusa...si Gale è in casa te lo chiamo.-

Sparisce in un altra stanza e ricompare poco dopo insieme a un Gale che attento e rigido scruta la stanza come alla ricerca di una preda .

-Katniss.-mi dice salutandomi.

IO mi alzo.

-Ciao Gale, dovrei parlarti...puoi...possiamo uscire un momento?.-chiedo.

-Si certo.-dice per poi prendere la giacca e infilarsela.

M rivolgo a sua madre-è stato un piacere riincontrarla, arrivederci.-

Lei mi sorride-arrivederci Katniss.-

Esco con Gale sul portico e successivamnete giù dalle scale e quasi sensa pensarci cominciamo a camminare verso il bosco.

-Mi dovevi dire qualche cosa di importante?-chiede Gale dopo qualche passo in silenzio.

È fatto così: non gli piace aspettare, ne perdere tempo.

-Si.-dico solo.

" SI , ok...mhmh...ok....diglielo!!!-

"Ora glielo dico"

Gale mi guarda.-Ho sempre pensato di poter, ansi di dover essere io il tuo ragazzo. Tuo marito. IO ero con te da prima dell'inizio, ti sono sempre rimasto accanto. Dovevo essere io.-

-Forse sarebbe stato così se...-dico.

-Se?.-chiede lui.

Sospiro- Se non avessi tenuto conto di una variabile che non avevo considerato, forse sarebbe stato meglio, sarebbe stato più facile con te invece che con lui ma non avevo tenuto conto dell'amore che mi spinge a scegliere lui anche se non è stato, non è e non sarà facile, anche se ci remeranno tutti contro.Perchè io lo amo. Lo amo davvero, e non è una cotta o una cosa passeggera...è una cosa più potente di qualsiasi altra entità su questo mondo. Io non ti amo Gale, non ti ho mai amato e...e non ti amerò mai...ma sappi che ti ho voluto bene.-
"Direi che hai imparato a essere priva di tatto alla Haymitch Katniss."
"Io...io non volevo dirglielo in questo modo..."
" e come ? Con una canzone?Una poesia?Un Rap!? Dai su Katniss facci un Rap!"

Gale si fermò, le mani nelle tasche, lo sguardo basso.Come fulminato...mi fa un pò pena...

-Perchè me lo dici adesso?-

La bomba che arriva e brucia, brucia tutto ciò che è stato che è e che sarà...

-Mi sposerò tra qualche mese. Con Peeta...-

Lo vedo stringere i denti.

La calma gelida con cui parlò dopo mi fece quasi paura.

-Perchè me lo dici adesso Katniss?Perchè?-

-Ehm...perchè...prima non lo sapevo neanche io?-chiedo incerta.
-Sei sicura che sia quello giusto?-chiede e in questo momento perun attimo vedo di nuovo Gale che ci tiene a me, ci tiene come un fratello.
-Si, si Gale , sono sicura...-
E poi torna ad essere il Gale che pensa solo a se stesso.-Ma tu non volevi sposarti! Me l'avevi detto tante volte, tu non volevi sposarti e avere figli...-
-Beh non credere che non ne sia sorpresa anche io Gale!Insomma...fino a poco tempo fa, ero decisa a non sposarmi a non avere legami a non avere bisogno di nessuno ...ma, io ...io lo amo sul serio e ...e non riesco a immaginare una vita dove lui non ci sia.-
Torna Gale buono.-Wow Katniss...-
-Già...wow.-dico io portando il mio sguardo sl bosco.
-e perchè io non ti vado bene!?-e ecco il Gale cattivo.
Comincia a girarmi la testa.
-Quante volte te lo devo dire Gale?LO AMO!-ficcatelo in quella testaccia dura!

-Allora è tutto finito?siamo giunti alla fine di questa storia.-dice tornando il Gale Buono.

-Già-

-Allora...addio Katniss.-Disse e poi si girò e si ridiresse verso casa .Verso il bosco.

-Gale!.-lo chiamai in un ultima disperata supplica di comprensione.

Gale si girò nessuna traccia di rabbia, solo un fitto dolore che non si combatteva.

Gale fece uno di quei suoi rari sorrisi-arrivederci Cantip.-

 

 

 

Peeta Pov.

-Delly ti prego ascoltami...-dico cercando fermare il fiume di parole che Delly riesce a far uscire alla sua bocca.

-NO Peeta tu ascoltami! È chiaro come il sole che quella quellla....quella...Katniss ti sta chiaramente usando e che non gliene frega nulla di te! A lei importa solo di...di quel Gale! Tu sei destinato a me ! Come fai a non vederlo? Guardami ? Ti sembra per caso che Katiss sia migliore o più bella di me? Con me potrai avere dei figli, lei è pazza non può di ...-e qui non l'ho più sopportata.

-Non parlare di lei in quetso modo!!!! Io la amo! La amo e me la sposo.-dico prima di sbattere la porta di casa di Delly e precipitarmi giù verso la piazza dove ho appuntamento con Katniss.

Sento la voce di Delly dietro di me che mi chiama affannandosi per raggiungermi.

-Peeta aspetta!-

Ormai sono arrivato alla piazza.

-Che vuoi Delly!?-dico girandomi.

-Non lo vedi che io sono perfetta per te?Ti conosco da una vita !-

-Appunto perchè mi conosci da una vita dovresti sapere che Io l'ho sempre amata la amo e la amerò per sempre!-

-Lei ti fa solo stare male Peeeta! È lei che ti provoca tuoi episcodi senza di lei potresti stare meglio! Senza il timore di fare del male a qualcuno!-.

Mi blocco -Non è vero, non è vero, non è vero- urlo, perchè quelle parole sono troppo per me.

Delly mi si avvicina e mi mette una mano sul braccio per poi arrivare ai miei capelli.

-Sentimi Peeta, io sono qui, pronta!-

KATNISS POV(Ma va?)

Ma guarda un pò sta troia!!!
Penso mentre mi avvicino velocemente al centro della piazza dove ho visto prima Delly e Peeta litigare e poi lei avvicinarglisi.

IL rosso della rabbia cresce a ogni passo che mi avvicino, lui è mio! Nessuno deve anche solo pensare di portarmelo via! Non riesco a pensare ad altro che a insulti verso Delly.

Insulti molto coloriti, Johanna sarebbe fiera di me.

Quando mi avvicino abbastanza riesco a sentire Delly che sensuale sussurra a Peeta-Sentimi Peeta, io sono qui, pronta!-

Ma io la ammazzo. Ancora qualche passo e mi ritrovo vicino a Peeta e Delly.

-Giù le mani dal mio ragazzo stronza.-dico annunciando il mio arrivo con uno stile davvero ad effetto.

Delly e Peeta si girano verso di me. Peeta è preoccupato, Delly è furiosa.

-Il Tuo ragazzo?Ahah! Ma non farmi ridere! Dov'eri dopo il depistaggio quando stava male e tu te la facevi con Gale!?-

-Io non me la facevo proprio con nessuno. E comunque non devo giustificarmi di certo con te oca daficente, chiaro? E ora togli quella mano da li se non vuoi che te la spezzi!-

-Oh Katniss, tu non mi fai paura chiaro?Guarda l'effetto che fa una vera donna!-dice e lentamente fa sorrere la mano sul suo torace di Peeta diretta verso una terra che non vedrà mai ne tantomeno toccherà.

Afferro la mano smaltata di Delly, prima che arrivi a destinazione, le stingo il polso e la getto lontano quasi disgustata.

Delly si riavvicina in fretta e credo proprio che voglia colpirmi invece afferra tra le unghie la mascella di Peeta girandola con forza verso di se.Non do ne a Delly ne a Peeta la possbilità di fare una qualsiasi mossa che mi porto avanti spingendola via da Peeta.

Delly finisce a sedere a terra e si rialza subito, ululando.-Ma come osi!!!???-

noto che gli si è avvicinato un ragazzo che ho conosciuto alla festa, mi pare si chiamasse Kevin?

-Come osi te brutta oca secca! Lui ama me! È mio, chiaro?! Non ti avvicinare mai più a lui!-

Mi scaglio in avanti nello stesso momento in cui Delly si scaglia verso di me.

Siamo come due meteore in collisione....e l'unica cosa a cui riesco a pensare è che vorrei staccare la testa a quella stronza di Delly.

ma la collisione non arriva, mi sento afferrare per la vita da un paio di forti braccia che mi tengono sollevata da dietro mentre io scalcio come una matta per liberarmi e strappare la testa dal collo di Delly.

Vedo che anche Delly è stata fermata, ma lei è a terra con le braccia immobilizzate contro i fianchi mentre io sono con braccia e gambe libere e sollevata per la vita.

-Peeta lasciami!-urlo nella sprìeranza vana che mi dia retta.

Peeta come risposta mi stringe ancora più stretta al suo petto.

-Kat calmati.-

-Mai!-urlo scagliandomi di nuovo in direzione di Delly la salama, che sta lottando per liberarsi anche lei.

-Kat...amore....Kat ti prego calmati, andiamo a casa.-cerca di dire Peeta ma io non mi calmo, no che non mi calmo!

Peeta mi trascina per un pò per le vie del distretto dirigendosi verso il villaggio vincitori.

Peeta mi mette a terra e afferrandomi la testa mi bacia.

Quando si stacca dalle mie labbra, mi sento la testa talmente leggera che non ricordo quasi quella brutta zocc..

"Meno male che non la ricordava"

Peeta mi squadra con i suoi occhi azzurri, cercando qualche cosa nei miei occhi che ancora non ho afferrato.-Ti giuro che non ho fatto nulla, ha fatto tutto da sola.-

-Un altro motivo per detestarla.-

-Katniss...andiamo a casa.-.

È triste, lo sono anche io.Pensavamo che le amicizie durassero in eterno, ma non è stato così...almeno per Peeta, che anche oggi ha perso molto più di me.

Gli stringo la mano, tenendola riparata dal freddo nella sua tasca.

-Mi dispiace, Peeta.-sussurro.

Peeta mi sorride tristemente.-No, doveva andare così.-ormai siamo davanti a casa nostra.

Dopo tutto ciò che ha perso...

-Peeta io...-mi blocco nella neve cercando le parole.-...io non ce la faccio a vederti così, io ti amo...voglio il meglio per te e forse è vero quello che ha detto Delly: probabilmente sono io che ti faccio stare male, perciò se ci....se...-

Peeta mi alza lo sguardo delicatamente con una mano e mi ritrovo le sue labbra bramose incollate alle mie. Mi spinge verso la casa e non ho più la possibilità di parlare.

 

Questo capitolo era nato in principio come qualche cosa che doveva essere divertente poi però si è intristito sempre di più sto stronzo....comunquem spero di avervi fatto almeno un pò divertire e spero di aggiornare moooooooooooooooooolto presto.
Scusate per il ritardo ma questo capitolo è stato come partorire un marmocchio con la testa enorme( non mi insultate per la battuta tristeh)
Eporcosnow!!! *tossetta imbarazzata* non riesco più a togliere questo stile .... bene....benissimo direi....anche il computer si prende gioco di me!
BimBIh bellih ! Abbiate pietà di una deficente cronica e recensite ! Perlomeno per la mia sanità mentale....
-Sam

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Capitolo 46
*** Siamo tutti alla ricerca di un Grande Forse ***


                                                      Ti amerò oltre l'immaginabile


 

Sento freddo, tanto freddo. Un freddo pungente mi penetra nelle ossa quando la coperta a un mio minuscolo movimento si sposta come se fosse stata calciata da un elefante.Mi rigiro nel letto, mugugando infastidita per l'improvvisa fuga della coperta. Stavo facendo un sogno meraviglioso, c'era una barca...

"Che barba..."

Cerco, senza aprire gli occhi, di ritrovare la coperta che solo Dio sa dove si è cacciata.
Il mio sogno sta navigando sempre più lontano mentre io raggiungo le sabbie della coscenza, altresi chiamate "Spiaggia Svegliati Katniss"...Ci sono momenti in cui dobbiamo decidere nella vita: o un bel sogno o il caldo della coperta.

La mia mano non incontra resistenza alcuna, ne tantomeno alcuna coperta e mi ritrovo a dover constatare che Peeta non è qui vicino a me.

Mi sveglio, cercando di aprire gli occhi ma il sonno sembra non voler lascirmi andare questa mattina. Mi alzo, trasinandomi verso il bagno per darmi una lavata alla faccia nella speranza che l'acqua fredda mi dia una svegliata.
Guardo ancora un pò tramortita il mio riflesso allo specchio, Beh ...sono ancora mezza addormentata ma almeno non sembro uno zombie...mi faccio la treccia e ancora in pigiama: ovvero maglietta di Peeta e tuta larga scendo di sotto in cucina.

Appena entro in cucina trovo una scenetta che farebbe ridere chiunque:

Peeta sta servendo la colazione( che comprende qualsiasi dolce nell'intero universo probabilmente): caffe, latte, the, eccetera ;mentre Haymitch, Johanna e Annie sono chini sulle loro tazze ancora mezzi addormentati. Finn intanto, che ha imparato a correre da poco sgambetta per la cucina pieno di energie con Effie che, anche lei piuttosto sveglia per gli standard del Villaggio Vincitori, gli sta alle calcagna.

Mi lascio cedere su una delle sedie alte della cucina accanto a Annie.

-Buongiorno Kat, Colazione?.-dice Peeta sempre allegro e entusiasta.

Mugugno quello che dovrebbe essere un assenzo e lascio che la mia testa cada sulla mia mano giusto per non lasciarla finire nella mia ciotola.Sarebbe a dir poco imbarazzante finire affogata nella mia colazione.

Peeta si sporge oltre il bancone della cucina per lasciarmi un veloce bacio sulle labbra, che stranamente non riceve alcun commento ne attenzione. Ma i tre esseri accanto a me non mi sembrano molto svegli, quindi direi che non vale.

"Ha parlato Miss Mattiniera"

-Buongiorno- riesco a sospirare quasi stessi per ripiombare in un sonno profondo.

Sento a malapena Annie sussurrare-Buon...-

Johanna continuare-Gior..-

e infine Haymitch-...no.-

Peeta ride e mi mette sotto il naso una tazza di fumante cioccolata calda. Amo quest'uomo.

-Come mai vi siete svegliati così presto ragazzi? Di solito a quest'ora solo io sono sveglio-

-Perchè che ore sono?- chiede Effie.

Peeta ride-Le otto.-

Sento la voce squillante di Effie mormorare.-Ma non è un orario così tremendo.-

-Beh, io non so loro, ma Kat prima delle dieci non si sveglia.-

-Le dieci?-Chiede scioccata Effie e per quanto le voglia bene adesso darei tutta la mia cioccolata calda per poterle infilare uno dei giocattoli di Finn in bocca.

-A proposito...come mai già in piedi?.-chiede Peeta.

Comincio io che sono la prima della fila-Faceva freddo.-

-Finn si è svegliato-mormora Annie.

-Idem.-dice Johanna.

-Effie.-biascia Haymitch.

Dopo due lunghi sorsi di cioccolata calda riesco a tenere gli occhi aperti.

Mi ritrovo Peeta, che posiziona bicchieroni colmi di liquido scuro sotto i nasi dei miei amici ancora addormentati, davanti .

Ha una falpa nera aperta sul davanti che lascia in risalto la t-shirt azzurra che porta sotto, mettendo in risalto il colore dei suoi occhi e i Jeans scuri. I capelli biondi come al solito spettinati che gli ricadono sulla fronte .Che bel risveglio.

Mi ficco una focaccina in bocca mentre lo osservo che si da da fare in cucina e mi scappa un sorrisetto compiaciuto qando mi rendo conto che sono la prima che riesce a tenere gli occhi aperti.

Peeta alza lo sguardo e quando mi ritrova a fissarlo si apre in un bel sorriso.

-Ben svegliata principessa.-sussurra sporgendosi di nuovo verso di me sopra il bancone.

Preme le sue labbra sulle mie con tanta dolcezza e intensità che quasi mi dimentico che ho Annie, Johanna e Haymitch in fila di fianco.

Le mie mani vanno a afferrare le estremità della sua felpa nera impedendogli di scappare via da me.

-Oddio che brutto risveglio.-mugugna Johanna che ha appena aperto gli occhi.

Peeta si stacca e io cerco di darmi un contegno facendo sbollire le mie guancie.

Appena finisco di mangiare noto che siamo rimasti solo io, Annie e Johanna in pigiama, quindi mi dirigo pigramente verso la mia camera da letto, seguita a ruota da Annie e Johanna.

Dopo essermi lavata vestita e pettinata torno di sotto trovando solo Peeta che sta lavando i piatti.

Mi avvicino in silenzio e da dietro lo circondo con le braccia.Abbracciandogli la vita.

-che vuoi fare oggi?-

Peeta si asciuga le mani con uno straccio e si gira verso di me sorridente.

Lo circondo di nuovo con le braccia mentre lui mi carezza i capelli.

-Tu che vuoi fare?-mi chiede.

Sorrido e le sue mani scendono lentamente sulla mia schiena, provocandomi brividi lungo tutta la spina dorsale.

-Dove sono le ragazze?.-chiedo ricordandomi all'improvviso della folla che ha invaso casa mia.

-Ehm.....-

-Hey che state combinando?-

Mi giro di scatto trovando Haymitch che ci fissa con un sorrisetto ironico dallo stipite della porta.

-Haymitch che vuoi?-chiedo acida.

Haymitch ride-Uuu ragazza in fiamme è meglio se ti dai una calmata altrimenti Babbo Natale non ti porterà altro che carbone come regalo...-

....Oh...

Oh no.
Oh, nonononononononononononononononooooooooooooooooooooooooooooo!
I regali. Il regalo per Peeta! Non ho pensato a un regalo per Peeta!NO! E adesso?!
"Scappa finchè le acque non si saranno calmate"
"Scherzi?"
"No con me ha funzionato! IN Perù ancora mi cercano..."
"Non voglio  sapere altro"
Devo trovare una soluzione...
"...
"Che non comporti una fuga clandestina!Grazie."
Cosa potrebbe desiderare un ragazzo? Cosa potrebbe desiderare Peeta Mellark, che ha tutto e può permettersi di  comprarsi tutto?
Mancano pochissimi giorni a Natale e io non ho pensato a un regalo.
Haymitch cambia espressione e mi scruta in volto un pò preoccupato.
-Hey Katniss, tranquilla, guarda che scherzavo...-
Un bussare alla porta mi distrae e quasi senza accorgermene vado ad aprire.
Mi ritrovo Thom davanti-Katniss!-
-Thom che è successo?-rispondo.
Thom entra in casa quando mi scosto per lasciarlo passare.
-Il treno che trrasporta la carne è rimasto bloccato nella neve, le rotaie sono Ghiacciate, non arriverà prima di due giorni e il macellaio è preoccupato perchè gli rimane poco e niente...-
-Thom rilassati e respira, cosa si può fare...?-
-Ci stanno dei Tacchini nel bosco ancora, quindi abbiamo deciso di fare una battuta di caccia...tu ci stai?-
Sorrido -Si!-una giornata nel bosco è proprio quello che mi ci vuole per riuscire a pensare e magari rieco a trovare un idea per il regalo di Peeta ...magari mi viene anche un idea su come dire a mia madre che mi sposo.
Poi mi ricordo di Peeta-Oh...ehm...devo chiedere a Peeta.-
Thom innarca le sopracciglia-Problemi?-
Io rido.-No, è che è terribilmente ansioso...-
-Va bene poi fammi sapere, partiamo alle quattro dalla piazza del distretto.-Dice mentre prende la porta.
-Ok-
Giro i tacchi e emetto un respiro pesante cercando di pensare a un piano per convincere Peeta.
Non mi lascerà mai andare a cacciare, d'inverno, insieme a un gruppo di maschi...
Devo assolutamente trovare una soluzione...
-Kat chi era?- chiede Peeta dalla cucina.
...e in fretta anche.
Torno in cucina dove trovo anche Johanna, Annie, Effie e Haymitch.
-Era Thom, il treno con la carne è rimasto bloccato sul ghiaccio e non arriverà prima di due giorni.-Spiego io.
Effie fa un gridolino- E come faranno tutti?-
Haymitch sbuffa-Il macellaio qualche cosa ha...-
-In verità no. Per questo Thom era così agitato sta facendo il giro del distretto in cerca di cacciatori.-
Annie mormora-E perchè è venuto proprio qui?-
Ecco. Ci è arrivato.
Peeta spalanca gli occhi, si gira e mi  inchioda a terra con lo sguardo.
-No.-dice.
E  lo dice con una tale sicurezza che Johanna dice-No cosa?-
Peeta la ignora.
-No Katniss, non pensarci neanche.-
Mi faccio avanti-Oh Peeta ti prego!-
Peeta innarca un sopracciglio.-Non ti lascerò andare nel bosco d'inverno.-
-Ma tesoro, non sarò da sola!-dico anche se credo che questo non mi pare un buon argomento da trarre in campo per convincere Peeta.
Infatti Peeta sbuffa e alza gli occhi al cielo.-Peggio mi sento, un gruppo di uomini.!Ah!-
-è per il bene del distretto!.-
-Possono cacciare benissimo senza di te.-
-Peeta...-
-Sai quanto sarei in ansia se solo ritardassi si un minuto?-
-Ma ci sarà Thom! Ti prometto che non mi allontanerò!-rispondo facendo un altro passo avanti verso di lui.
Peeta sbuffa-Potrebbe comunque accaderti qualsiasi cosa....Kat...-
-Hey in quel bosco ci ho vissuto insomma!.-
-...LO so ma...-sta cedendo, sta cedendo.
-Amore per piacere...-non può resistere quando lo chiamo more.
-Oh Peeta sù...-lo esorta Johanna.
Annie annuisce-vedrai che non le succederà niente.-
-A casa per le otto.-sospira Peeta.
-Certo a casa alle nove.-dico già eccitata.
-Alle otto Kat.-
-Otto e mezza, si. E io che ho detto?-
-Kat...
-Ci vediamo alle otto e un quarto amore.- 
Peeta sbuffa e io mi avvicino posando le sue labbra sulle mie.
-Non ti allontanare da Thom.-dice quando mi scosto.
-Certo.-

                                                                                                                        ..........

Abbiamo passato la mattinata a decorare la casa sotto lo sguardo vigile di Effie che indicava qua e la dove mettere i festoni, le luci, l'albero...
Ho avuto il compito di sistemare le palline colorate sull albero, Annie e Johanna si sono occupate dei fili, Peeta mi passava la roba da mettere sull'albero e Haymitch invece ha messo il broncio per tutta la mattina perchè a lui è toccato liberare il groviglio di lucette che si era formato dal Natale scorso.-Questa cosa non è possibile.-continuava a ripetere e a un certo punto abbiamo dovuto quasi placcarlo perchè aveva preso un coltello della cucina ben deciso a terminare il filo di luci.
Il compito di mettere la stella l'abbiamo lasciato a Peeta, colui che sicuramente ha il maggiore spirito natalizio di tutti, che si è aperto in un gran sorriso e ha posizionato la stella sull'albero.
Ho spento le luci e infilato la spina lasciando che il salone risplendesse come una stella.
Finn batte le mani in braccio a Annie affiancata da Johanna. Haymitch e Effie si tengono per mano con lo sguardo rivolto all'albero. 
C'è un emozione speciale nell'aria, che ci lega come un filo di seta sospeso sopra le nostre teste.
Peeta mi si avvicina e il suo sorriso alle luci del Natale mi sembra ancora più bello.
Allarga le braccia in un muto invito e io mi rifugio sotto il suo braccio, abbracciandolo stretto per la vita e rivolgendo il mio sguardo all'albero.Il tepore del corpo di Peeta e le luci che illuminano i volti di chi rimane, un calore che scalda il petto e un piccolo sorriso pieno di amore sul viso di Peeta.
Il mio primo Natale.
                                                                                                                      .........

MI infilo uno stivale infilando con un pò di difficoltà il pantalone dentro la scarpa, in modo che non si bagni. Appena riesco a vincere questa battaglia, mi infilo la giacca di mio padre e prendo il mio arco, ritrovandomi a sorridere allo specchio dell'ingresso. 
Le ragazze e Finn sono andate a fare una passeggiata per il distretto, costrette da Finn che ha trovato nella neve la sua ragione di vita.
Haymitch e Effie sono andati a fare qualche cosa che non voglio immaginare a casa loro.
A casa siamo rimasti solo io e Peeta. Lo vedo dappertutto e mi viene da sorridere come una stupida. Ovunque noto le piccole tracce della presenza di Peeta, il suo cappotto accanto al mio, i cappelli, la sciarpa di Peeta che è troppo lunga e quasi tocca terra.
Una piccola fitta di senso di colpa mi assale quando mi raggiunge il pensiero che Peeta rimarrà da solo a casa. 
Forse è meglio che non vada dopotutto, insomma ...c'è tanta gente che caccia no? E ci sono anche dei cacciatori molto bravi, quindi se io vado o non vado non cambierà niente.
No?
-Kat?-
Peeta scende per le scale quasi di corsa, facedo un fracasso davvero infernale.
-Peeta che c'è?-Gli chedo andandogli incontro.
Mi si avvicina posandomi le mani sui fianchi-Ti accompagno...vuoi?-chiede accennando un sorriso.
-Certo.-rispondo io.
Usciamo al freddo tenendoci per mano, ma dopo un pò mi rifugio sotto il braccio di Peeta.
Dopo qualche minuto di camminata silenziosa non psso fare a meno di chiederglielo.
-Sei sicuro che starai bene da solo ?-chiedo voltandomi a guardarlo.
Peeta sorride e mi stringe di più a se-O si Katniss non preoccuparti per me e poi ta poco torneranno le ragazze.-
-Già...-ammetto io.
-Tu piuttosto mi raccomando.-dice lui.
Sbuffo-Starò bene e tornerò presto.-
-Quanto presto?-dice lui con un sorrisetto malizioso sul volto.
rido.-Non avrai nemmeno il tempo di sentire la mia mancanza.-
-ne dubito,.-
Rimaniamo  in silenzio per un pò e poi un pensiero mi trapassa la testa.
"Miracolo divino."
-Peeta ancora non ho detto a mia madre che ci sposiamo!.-
LO vedo battere le palpebre-Come intendi dirglielo?-
-La chiamo?-
-Mh, se vuoi.-
-Oppure gli mando una lettera...oppure...-
-perchè invece non la inviti qui? Così potrai dirgli del matrimonio tranquillamente, lei potrebbe stare a casa tua...-
-Si potrebbe essere una buona idea....-dico pensierosa.
Anche se non è che mi entusiasmi molto...
-...ma tanto non accetterebbe mai.-
-Questo non puoi saperlo...-
-Va bene, glielo chiederò.-
Siamo arrivati in piazza e il gruppo si sta formando piano piano, mano a mano che arriva la gente.
Qualcuno mi guarda e nella folla noto che ci sono anche Edward e alcuni ragazzi che hanno aiutato con il trasloco.
-Diamine.-Borbotta Peeta-c'è Edward-
-Sempre geloso?-
Peeta si china su di me facendo scontrare le nostre labbra, schiudo subito la bocca permettendo alle nostre lingue di incontrarsi.
Sento le mani di Peeta che mi scivolando sulla schiena attirandomi a se.
Quando si scosta per riprendere fiato gli lascio un bacio sul petto, proprio sopra il cuore.
-A dopo.-
Peeta mi afferra la testa donandomi un ultimo bacio.
-A dopo amore io.-

                                                                                                          .........
Sto correndo verso casa mia. Non sono ferita, non è successo nulla, è stata una giornata meravigliosa, ma non voglio che Peeta si preoccupi. 
E si, forse non è mlto saggio correre sulla neve con degli stivali vecchi e consumati.
Forse sono troppo ansiosa, paranoica o spezzata, ma devo dire che se ci fosse stato Peeta la fuori nel mondo da solo e avesse ritardato sarei andata nel panico. Avrei sul serio dato di matto.
Forse dobbiamo imparare a lasciarci un pò più di corda, ma non oggi.
La treccia mi sbatte sulla spalla a ogni nuovo passo e il peso della sacca con la carne è fastidioso mentre corro ma non ci bado e supero l'entrata del Villaggio Vincitori e dopo, l'entrata di casa mia.
-Sono a Casa!-urlo appena entro.
Vengo subito raggiunto da Peeta con un enorme sorriso in volto e gli occhi che dicono "Ben tornata"
Mi lascio abbracciare.-è andata bene. Hai visto?-Chiedo alzando lo sguardo.
Peeta ridacchia ma non risponde.
Mi alzo sulle punte e poggio le mie labbra sulle sue.
Mi aiuta a togliere la giacca e prendendomi la mano mormora-Vieni a mangiare.-



sclero time:
Ho seriamente bisogno di un ingnizione di autostima...stradannato capitolo. Hey gente avete presente quei capitoli che vi viene da rileggerli tremila volte? Bene. Questo capitolo non sarà uno di quelli. Ma quanto amore nell'aria è Natale! Ma che bello!
La mamma di Kat ...Dandandandannnnnnnn!!!!!!!!!!!!NOn è Natale senza un bel dramma familiare, eh? Che ne dite? 
Dovrei spedirla al 12 a fare un pò di casino o preferite un tranquillo Natale in famiglia? Ossignoremiosalvami! Il regalo per Peeta! Il regalo per Peeta!!!!*scoppia a piangere sulla tastiera* Non ho idea di cosa regalare a Peeta. E non ho idea di cosa regalare a Katniss! 
Volevo fare qualche cosa di strappalacrime come nel Natale di Topolino quando Minnie da via l'orologio per comprare a Topolino un astuccio per la sua fisarmonica e Topolino da via la fisarmonica per comprare la catenina all'orologio di MInnie.
Molto toccante, si . Ma non è possibile. Sapete perchè? Perchè questi due sono  due Dannati settimanacorta! 
Quindi miei tribx per chi arriverà a leggere fino a qua il quesito è questo: Regali. Quali regali ai nostri bei fiocchetti di neve!? 
Per quelle tre persone che stavano leggendo questo capitolo e io gliel'ho cancellato da sotto il naso: Vi prego perdonatemi, non è colpa mia! è colpa del capitolo che fuga dalla pagina! Se continua a fugare mi dispiace...
OK, mi pare che vi ho detto tutto. Ho già detto che John Green è un Sadico del cavolo? Ma scrive benissimo ammettiamolo...
Quando ieri lessi la parte più triste del libro "Cercando Alaska"(L'avete letto?)
 Pensai: Oh no.
Pensai:Dannato Green.
Pensai: Ora non sarò mai più felice.
Pensai: Cos'ho fatto per meritarmi questo?
Pensai:Non leggerò mai più un libro di Green. (Bugia)
Pensai: e ora che ne sarà della mia vita?
Pensai:Ho bisogno di un dolce.
Questo Capitolo lo dedico al Colonnello, che non esiste, eppure è il mio migliore amico.
Tribx anche oggi siamo arrivati alla fine di questo capitolo. Spero di avervi fatto divertire almeno un pò o di avervi almeno strappato un sorriso. Se vi sono piaciuti i miei scleri non esitate a recensire....Ok no ...Recensite!!!
Un bacio e al prossimo capitolo
-Sam

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Capitolo 47
*** AVVISO...blablabla!!!! ***


                                                                    Ti amerò oltre l'immaginabile

Corre veloce e delicato sulla mia schiena un toco gentile. Vengo riportata dolcemente alla realtà, mentre le mie palpebre si inondano di luce e il mio respiro si fa leggero. Quel tocco che mi fa venire i brividi ancora corre sulla mia schiena.Mi scappa un piccolo sorrisetto anche se mi ero ripromessa di fingere di continuare a dormire.
Sento Peeta muoversi leggermente accanto a me e poi  un bacio leggero mi sfiora uno zigomo.
-Allora sei sveglia.-dice dolcemente la voce di Peeta.
Il mio sorriso si allarga spontaneamente ma tengo gli occhi chiusi.-No.-rispondo.
Anche se non lo vedo so che sta sorridendo.
Peeta.
Una leggera pressione sulla mia schiena mi sposta delicatamente di qualche centimetro facendomi avvicinare ancora di pù al corpo caldo e pulzante di Peeta. Lo sento vivo accanto a me: Percepisco il suo sorriso, la serenità che mi rasmette anche solo entrando nella mia stessa stanza, il suo respiro tiepido che si infrange sulla mia fronte. Un altra pressione delicata sul mio corpo, questa volta sulla mia fronte che viene baciata delicatamente, come se anche quel minuscolo e leggero contatto potesse rompermi. Mi accuccio di più contro il suo petto assimilando tutto il suo tepore e apro gli occhi..Peeta mi guarda sorridente con uno sguardo giocoso e allo stesso tempo malizioso e dolce.
-Buongiorno.-mormora baciandomi il naso.
Mi stringo di più a lui, intrecciando le mie gambe con la sua. Strofino delicatamente  il mio naso contro il suo petto, coperto dalla maglia del pigiama.
Peeta con un piccolo movimento finisce sopra di me. I nostri corpi a contatto e i nostri cuori che battono insieme Più forte di qualsiasi altro rumore nella stanza e nel distretto.
-Come mai sei ancora li?-gli chiedo quando proprio non ce la faccio più e lo voglio sopra di me.
Il sorriso di Peeta si allarga per poi diventare ironico,-Stavo vedendo quanto tempo resistevi .-
-Ah si?.-chiedo ostentando una candida innocenza che di certo non mi caratterizza.
MI tiro indietro appoggiando la schiena alla testiera del letto, interrompendo così gni contatto tra i nostri corpi e arrivando alla sua altezza.
-Si.-risponde lui, ma il suo sguardo già è calato sulle rotondità dal mio seno appena accennate nascoste da una maglia di Peeta che mi sta decisamente troppo grande.
Le mie dita si posano sul suo braccio, risalendo piano tutta la struttura muscolare e sfiornado delicatamente quella pelle calda che mi chiama.
Salgo con le dita finoal suo collo che carezzo dolcemente e sussurro.-Ma allora sei un pianta grane...- 
Mi spogo verso di lui mentre le mie mani passano dal suo collo al suo petto lentamente. Afferro delicatamente tra i denti la pelle bianca del collo, la bacio lentamente e quando mi scosto trovo Peeta che mi guarda con gli occhi pieni di desiderio, con i denti si tortura il labbro cercando di non gemere. Le sue mani mi afferrano per i fianchi e mi ritrovo di nuovo sotto di lui, la sua eccitazione che pulsa contro la mia intimità e finalmente, le sue labbra che premono contro le mie. Le nostre lingue si ritrovano e le mie mani stanno quasi per sfilare la maglia di Peeta quando una voce penetra attravero la porta e ci fa sobbalsare.
-Hey voi due arrapati cronici !- Peeta scatta indietro dalla sorpresa e all'improvviso sento freddo.
La voce di Haymitch da  dietro la porta seguita dalle risatine di Johanna sono la cosa più fastidiosa che possa esistere nell'intero universo.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo facendo ridacchiare Peeta.
-Dai su muovetevi!-urla Haymitch.
Rido e mi sporgo verso Peeta unendo di nuovo le nostre labbra e fregandmene alla grande di quegli scocciatori. Gli tengo delicatamente la testa contro le mie labbra e Peeta, dopo un attimo di sorpresa, contraccambia il bacio, ridacchiando.
-Peeta hai avuto tutta la notte!-urla Haymitch di la.
Ridacchio prima che Peeta riposi le sue labbra sulle mie zittendomi. 
Ho appena il tempo di sentire-Ok basta-che la porta si apre e entrano Haymitch, Johanna ed Effie.
-Haymitch non è modo di comportarsi questo.-lo rimprovera Effie mentre Haymitch entra senza problemi in camera.
Mi sollevo da Peeta rimanendo seduta sul suo bacino.-Che vuoi Haymitch?.-chiedo sgorbutica.
Nessuno deve permettersi di interrompere la mia seduta di coccole mattutine.
-Voglio mangiare, quindi dacci il ragazzo.-dice Haymitch incrociando le braccia sul petto.
Gli scocco un occhiataccia- Sta per caso per sposare te? No. Quindi vai di sotto e arrangiati finchè non scendiamo..-
Haymitch sbuffa e uscendo borbotta-Ma guarda te questi due...-
Appena la porta si richiude riprendo la mia sessione di coccole che finisce con un finale davvero spumeggiante.


Scendo di sotto questa volta vestita, lavata e con un sorriso idiota sulle labbra.
Tengo per mano Peeta che sembra illuminare la stanza con il suo sorriso. Appena prima di entrare in cucina Peeta mi tira delicatamente un polso facendomi fermare e risponde al mio sguardo interrogativo con un sorriso scintellante per poi chinarsi a baciarmi delicatamente in un rapido assaggio di labbra, molto diverso dai baci roventi che ci siamo scambiati in camera da letto.
-Bene bene bene...avete finito adesso?-chiede Haymitch.
Divento tutta rossa di rabbia, potrei staccare la testa a Haymitch in questo stesso momento.
Sento la mano di Peeta che mi carezza delicatamente la schiena facendomi rilassare.
-Avevano da fare Haymitch, chissà da quanto Katniss non gliela da...-mormora Johanna.
-Ragazzi basta!-dice Effie e tutti per un secondo sembra a tutti che si sia arrabbiata sul serio.
Come una madre che rimprovera i suoi bamnìbini.
Una madre...
-Peeta!Mia madre...-dico all'improvviso ricordandomi di ciò che dovevo fare.
Peeta innarca le sopracciglia-ora?-
-Si.-dico e scatto di la verso il telefono.
Devo farlo ora. Devo farlo ora o non riuscirò a farlo mai più. Velocemente e senza pensare. Dritto e Veloce. 
Alzo la cornetta e compongo il numero senza pensare a niente.
-Pronto?- è la sua voce, è proprio lei.
Emetto un respiro spezzato cercando di far uscire qualche cosa dalla mia bocca.Ma non esce niente.Perchè non parlo?
-Pronto?-ripete la voce. Mamma mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace è colpa mia.
Attacco e scatto verso la cucina ma Peeta già è quà e mi sta guardando preoccupato dallo stipite della  porta.
Un secondo e comprende. Capisce tutto. Apre le braccia e io mi ci tuffo dentro lasciandomi stringere forte lasciando che i pezzi tornino al loro posto.
Peeta sei tutto ciò che mi spinge avanti.
Tremo tra le sue braccia, è morta ed è solo colpa mia. Solo mia.
Comincio a fare dei suoni strozzati.
Chi sono?Mi chiamo...mi chiamo...
-Kat.-dice Peeta lasciandomi un bacio sui capelli-Kat va tutto bene, ci sono io con te. Coraggio amore mio.- Inspiro forte il suo odore e capisco. Devo andare avanti, devo trovare la forza di andare avanti. Mi rigiro e Peeta mi lascia andare ma sento comunque il calore del suo corpo che mi protegge, è pronto a custodire me, il mio cuore e le mie paure.
Le  mani mi tremano e rendono difficile la composizione del numero che però, dopo vari tentativi, va a buon fine.
Il telefono squilla e dopo qualche secondo la voce di prima esce dall'auricolare.
Passa dal mio orecchio, alla mia mente fino ad arrivare al mio cuore.
Mi dispiace.
-Pronto?-
Mi dispiace così tanto.
Ti prego perdonami.
Sento le braccia forti di Peeta che mi circondano delicatamente e un pezzo dentro di me si spezza.
-Pronto?-
-Mamma?-riesco a dire, ma non mi sembra vero. Potrei anche non averlo detto.
Silenzio.
-Katniss.-dice. Pronuncia il mio nome. Il mio nome.
Nella sua voce riesco a percepire sorpresa, tristezza, rancore e amore. 
-S...si mamma sono io...-sussurro.
-Come stai?-chiede.
Male mamma, sto male...non riesco nemmeno ad alzare una dannata cornetta per parlarti.
Ma c'è Peeta qui accanto a me. Lui c'è sempre.
Perciò sto..-Bene. Sto bene.-dico alzando lievemente la voce e smettendo di sussurrare.
-Oh...-dice mia madre dall'altra parte della cornetta.-Bene.-
-Bene.-ripeto io, poi ridestandomi chiedo.-Tu come stai?-
-Io bene Katniss, sono un infermiera all'ospedale del 4...-
Ha il tempo di prendersi cura di tutti, tranne che di me.
Faccio aderire di più la mia schiena al torace di Peeta. 
-Bene io...ti ho chiamato perchè sai...è...è Natale e ...e a me e a Peeta farebbe piacere che tu venissi un pò qui al dodici a stare con noi. Avrai ...avrai casa mia libera, tutta per te.-
Qualcuno trattiene il fiato-Da te e a Peeta?State insieme adesso?-chiede mia madre tesa.
-Si stiamo insieme.-dico la prima frase senza balbettare.
Mia madre continua con lo stesso tono teso.-Vivete insieme?-
-Si...-
-A me ....Katniss io...mi farebbe piacere stare un pò con te, ma...ma ho molto lavoro da fare e poi...non sono più stata in una casa da sola da molto tempo...ora vivo con una mia collega.-
dice.
-Non devi per forza rimanere fino a Natale, puoi anche rimanere fino a un paio di giorni e poi non preoccuparti puoi stare a casa con noi. C'è spazio. Io credevo che avresti preferito ...comunque puoi stare nella stanza degli ospiti...-
-Katniss io....-e forse per il mio tono, forse perchè le ho chiuso tutte le vie di fuga ma dice.-Potrei venire domani e rimanere per un paio di giorni...-
Stringo la mano a Peeta-Perfetto.-
-D'accordo...allora...a domani Katniss.-
-Ciao.-dico e metto giù.
Emetto un lungo sospiro e mi giro per abbracciare Peeta.
-Ce l'ho fatta!.-dico.
Ride- bravissima amore, allora quando viene?-
-Domani pomeriggio-rispondo-ma rimarrà solo un paio di giorni-
Fa un piccolo sorrisetto-Bene.-dice.
Bene?
"Si bene...che ti aspettavi che si mettesse a ballare."
"Oh, ma guarda sei ancora qui..."
"Si sono ancora qui!Sempre pronta per le tue idiozie."
"Bene"
"Bene"
"Bene!"
-Tutto apposto Peeta?- chiedo guardandolo negli occhi.
-Si certo Kat...-dice poco convinto.
IO sospiro.-Peeta...-
-Oh e va bene...-sbuffa Peeta- è...è che ...Kat io...sono così ...furioso con tua madre. Io ..io so che non dovrei esserlo perchè insomma...insomma io non ho alcun diritto di essere arrabbiato con lei, ma non posso fare a meno di pensare al giorno in cui sono tornato...io...sono entrato in camera e tu eri svenuta, a terra, tanto magra che non pesavi niente...non posso fare a meno di pensare che lei sarebbe dovuta stare li. Doveva essere lì a prendersi cura di te...io sono stato via un mese, se avessi ritardato anche di una settimana io avrei potuto perderti Kat.
Tu sei riuscita a perdonarla Kat...e sono così fiero di te per questo ma ...-
Non lo lascio finire, le mie labbra vanno a zittirlo in un bacio intenso vorrei comunicargli con solo un bacio tutto l'amore che provo per lui.
Ma credo sia impossibile.Le sue mani sono sui miei fianchi e mi sostengono mentre le mie sono tra i suoi capelli, carezzandoli e scompigliandoli.
Quando ci stacchiamo per riprendere aria siamo entrambi affannatti, le fronti che ti toccano e gli occhi che si parlano.
Carezzo dolcemente la sua nuca e i capelli che lì vi crescono.
-Ti amo, ti amo da impazzire...-


Venti minuti dopo siamo fuori, davanti a un recinto di starnazzanti creature a congelarci il deretano.
Naturalmente Haymitch non poteva aspettare a mostrare tutte le sue oche e le loro strabilianti qualità a Annie, Johanna e Finnik. Manco fossero dei bambini prodigio.
Soprattutto Finnik che ha scoperto il mondo delle starnazzanti creature che non si portano a casa perchè potrebbero cavarti un occhio...:Animali fastidiosi, dove trovarli. Ovvero: Oche e cortile della casa di Nonno Haymitch. Si. Proprio così. Haymitch è nonno! Johanna l'ha presentato così a Finnik, e quindi lui ora è nonno a differenza di tutti noi che siamo zii.
Gli unici interessati alle spiegazioni sul mangime e la cacca di uccelli sono Finnik e Peeta che sorride guardando Haymitch che gesticola come un pazzo e stringendo la mia mano.
Jahanna è tra la recinsione e Annie e lancia occhiate annoiate e infastidite a Haymitch e occhiate di rimpianto e nostalgia alla mia casa calda. 
Effie dondola pigramente sui piedi guardandosi le punte delle scarpe: Prima il destro, poi il sinistro e oscilla tanto che sembra un pendolo.
Annie è interessatissima a mangiarsi un unghia e io con la mano in quella di Peeta e appoggiata al suo braccio destro lascio che il mio sguardo vaghi nelle lande della noia più totale.
Quando Johanna si stufa di essere paziente e urla- CE la facciamo prima di notte Haymitch?-
Haymitch si gira e dice-Che c'è? Sei stanca? che hai fatto sta notte?-
Johanna ride-Io? Chiedilo a Katniss che non si rege in piedi.-
MI raddrizzo.-Io mi reggo in piedi benissimo...!-
Iniziamo a incamminarci verso la casa e ormai siamo nel giardino quando Johanna ride.-Si beh...tanto Kat lo sappiamo che tu...-ma Johanna non potè finire la sua battutaccia cattiva, perchè una palla di neve la colpisce in piena faccia.
Scoppio a ridere vedendo Johanna che scocciata, sputa la neve e si guarda intorno alla ricerca del colpevole.
Mi giro a guardare il mio salvatore e trovo Peeta che si dondola sui talloni con aria innocente.
-Peeta!-Urla Johanna raccogliendo una manciata  di neve e tirandola a Peeta.
Lui però si abbassà alla svelta e la neve va a colpire Effie che, in equilibrio precario sui tacchi, fila lunga distesa a terra seguita immediatamente da Haymitch che scoppia a ridere di gusto, rotolandosi nella neve. 
Effie si alza pronta a vendicarsi e così ha inizio la più pazza guerra a palle di neve del distretto 
Io per conto mio continuo a godermi lo spettacolo da un lato del campo di battaglia fino a che non mi sento afferrare per la vita e subito dopo qualcuno mi bagna tutti i capelli scompigliandoli con della neve fresca.
Mi vengono i brividi quando il ghiaccio incontra la mia pelle e scivola per tutto il percorso della mia spinadorsale.
Peeta ride ,correndo alla svelta via da me e io mi armo subito riuscendo a colpirlo sul braccio. 
Faccio per esultare ma una palla di neve di Haymitch mi colpisce in pieno.
Sento Peeta che ride e per un secondo mi fermo a godermi quel momento, dimenticando la mia vendetta.


Ce l'ho fatta!!!! I'M THE CAMPION!!!!!!!!!!!!!! Ciao tribx! Come vediamo in questo capitolo ...beh succede tanta di quella roba che mi annoierebbe raccontarvela ...e poi se siete arrivate/i fin qua vuol dire che avete letto il capitolo quindi che sapete cosa succede nel capitolo...in teoria dovrebbe essere così...Comunquam il mio avviso ai lettori è: IO ODIO I CUCCHIAI!!!!Muhahahahahhhahahahahaha!
(I scherz naturelment<3)
Bene! Dopo questo avviso importante vi chiedo di RECENSIRE (in grande per enfatizzare) e di comunicarmi tutti i vostri sogni più reconditi e le vostre ambizioni per il futuro nelle recensioni...e se volete anche un commento al capitolo e alla storia! Tipo: Blea e BLeableablea!Un bacio....
-Sam

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Capitolo 48
*** Mamme e altri disastri. ***


                                             Ti amerò oltre l'immaginabile


È notte ormai, quasi non distinguo più le sagome dei mobili per quanto è buio.Nel silenzio il freddo sembra ancora più pungente.Sono  avvolta dalle braccia di Peeta già  profondamente addormentato.
Naturalmente sono più sveglia di un grillo. Non posso dormire, mia madre arriverà tra meno di dodici ore e io ...ho paura. Ho paura di rivederla. Ho paura di impazzire come ieri al telefono.
Ho paura di quello che dirà. Ho paura perchè i genitori hanno questo vantaggio su noi figli, vogliamo disperatamente credere in loro.
Mi scosto leggermente per guardare Peeta che dorme con la testa leggermente piegata verso di me, la bocca socchiusa, i capelli spettinati che gli ricadono leggeri sulla fronte e mi scappa un sospiro.
Mi libero delicatamente dalla presa delle sue braccia  e mi alzo dal letto. Gli sistemo le coperte che avevo spostato con un mio movimento e gli bacio una guancia.
Sorride nel sonno e sorrido anche io, ringraziando di averlo qua.Percorro in silenzio il corridoio per paura di svegliare qualcuno.
Piano nel buio riesco ad arrivare alla camera dove dormirà mia madre: è grande, come tutte le altre camere della casa, c'è un letto matrimoniale con la trapunta arancione. L'ha scelta Peeta quella trapunta, la luna illumina la stanza grazie alla sua luce che filtra dalla finestra.Mi siedo sul bordo del letto carezzando quelle coltri morbide e familiari.
E mi lascio andare ai miei incubi senza chiudere occhio.
Non so bene quanto tempo rimango li, seduta sul letto a pensare ma dopo quelli che mi sembrano secoli sento una voce alle mie spalle.
-Hey...-dice una voce assonnata. Mi giro sorpresa e trovo Peeta che mi squadra dalla soglia della stanza mezzo addormentato.
Gli sorrido automaticamente-Hey...-
Squadra la stanza come se avesse paura di entrare. Pensa che voglia stare da sola.
-Tutto apposto?-chiede.
Io gli sorrido cercando di essere rassicurante e tendo una mano verso di lui.
Peeta sorride e velocemente si avvicina a me sedendosi sul letto.
Apre le braccia e io mi accoccolo contro di lui con la testa sulla sua spalla e le gambe che dondolano tra le sue gambe.
-Sei in ansia per tua madre?-chiede stringendomi e posando il suo mento sulla mia testa.
-Si-sussurro.
Peeta mi bacia la fronte e rimane in silenzio.
-e tu?- chiedo.
Lui mi sorride.- Solo un pò...ma vedrai che andrà bene..-
Sospiro, rilassandomi contro di lui.Chiudo gli occhi inalando il suo profumo di Pane e Cannella.
Sento lo sguardo di Peeta sul mio volto.Si stende, ancora abbracciato a me e mi posa un bacio sulla fronte.Mi allungo arrivando alla trapunta ben piegata sulla cassa-panca ai piedi del letto e ci copro entrambi, dato che questa sera si gela.
-Non vedo l'ora di sposarti.-

Mi sveglio di scatto e all'improvviso del tutto lucida. La luce del sole, ormai, ha completamente illuminato la stanza Un leggero odore di fiori proviene dal davanzale della finestra aperta, fa molto freddo, nonostante ci siamo coperti.
Non sono nel mio letto, ma Peeta è accanto a me. Mi guardo attorno e ricordo ciò che è successo ieri...o oggi...non ne sono  del tutto sicura. La coperta si è scostata leggermente da Peeta che rabbrividisce tra le mie braccia. Lo copro bene carezzando i suoi capelli biondi e spettinati.
Il mio sguardo si posa sull'orolorio e salto in aria.Sono le undici!
Alle due dovrebbe arrivare mia madre!Deposito carezze e baci sulla sua testa e sul viso di Peeta, nella speranza di riuscire a svegliarlo.
Mi porto sopra Peeta baciando a raffica il suo viso, il suo petto le sue spalle e la sua fronte.
-Tesoro, tesoro svegliati!-mormoro a un Peeta che non vuole svegliarsi.
-Mhhh...-
Passo alla pelle del collo che dovrebbe essere più sensibile e comincio a baciarla lentamente.
-Kat...-Mormora Peeta ancora non del tutto sveglio.
Sbuffo. Ok, qui serve una misura di emergenza. Mi siedo a cavalcioni sul suo bacino, portando le mie mani sul suo collo per poi scendere lentamente sul suo petto.Dopo tante notti con Peeta so perfettamente quali sono i suoi punti deboli. Infatti Peeta mugugna e si passa una mano sogli occhi stropicciandoseli. Bacio delicatamente le sue palpebre ancora chiuse 
-Peeta è quasi mezzogiorno.-gli sussurro all'orecchio.
-No è impossibile.-sospira Peeta.
Ok è quasi sveglio.
Gli succhio delicatamente il lobo dell'orecchio destro per poi mordicchiarlo delicatamente.
-Si è possibile, sei un dormiglione tesoro accettalo.-
Peeta geme e le sue mani familiari vanno a posarsi sui miei fianchi, premendomi contro il suo corpo.Poggio le mie labbra sulle sue in un leggero bacio a stampo e Peeta apre gli occhi finalmente.
Mi scosto per guardarlo meglio negli occhi e sorridergli.-Buon giorno tesoro.-mormoro.
Peeta sorride e io mi avvicino per posargli un bacio a stampo sulle labbra. Missione compiuta.
Peeta sbadiglia e mormora.-Come mai non ci hanno svegliati?.-Si guarda intorno mettendo a fuoco la stanza.
Arriccio il naso contrariata-Perchè non ti piacciono i miei risvegli?-chiedo drizzandomi con la schiena ritta sul suo bacino.
Poggia le mani sui miei fianchi e alza gli occhi al cielo.-Mi piacciono eccome...anzi..No, non mi piacciono...perchè ogni volta che mi svegli te devo correre a farmi una doccia fredda.-
Io rido e mi piego arrivando al suo volto e sussurrando.-Anche se fa così freddo non perdi l'abitudine, eh Mellark?-chiedo maliziosa.
-Vuoi una dimostrazione?-chiede.
Mi mordo il labbro.-Non di certo sul letto dove dormirà mia madre, caro.-Mi alzo in fretta attenta a non fargli male e prendendolo per le mani lo faccio alzare.
Mentre io risistemo il letto Peeta chiude la finestra.-Sul serio però: Come mai non ci hanno svegliati?A quest'ora mi stupisco che un paio di Overcraft non abbiano già sfondato il tetto...-
-Magari non ci hanno trovato.-ipotizzo io.
-Magari non volevano disturbarci...-
Mi fermo  e anche Peeta si ferma voltandosi verso di me. Ci squadriamo con la stessa espressione seria per un paio di secondi e poi...scoppiamo a ridere.
Ridiamo come bambini. Ridiamo e ridiamo, sorreggendoci tra di noi o tenendoci al corrimano delle scale cercando di non cadere a terra per le troppo ridere. Sembriamo due iene impazzite, rosse in faccia e con le lacrime agli occhi. 
Quando mi fa male la pancia finalmente riesco a smetteredi ridere.
-No hai ragione...-dice Peeta asciugandosi le lacrime.-...Non ci hanno trovato.-
Dopo aver fermato i nostri continui attacchi di risate riusciamo ad entrare in cucina senza scoppiare a ridere in faccia alla prima persona che ci si para davanti.
La cucina oggi è stranamente rumorosa. Entriamo e troviamo tutti attorno a una Annie che si affanna attorno ai fornelli preparando pancakes. 
-Dove cazz...- Effie lancia un occhiataccia-arola eravate? Vi abbiamo cercato ovunque!-
Johanna ride-Lo sapevo che si erano infrattati da qualche parte!-dice indicando le nostre mani unite.
Poi si alza e ruba un dolce a Annie dando il via a una specie da duello di scherma tra il cucchiaio pieno di impasto di Annie e La forchetta di Johanna.(FORCHETTA!)
-Eravamo nella camera deglio ospiti.-dice Peeta affiancando Annie per andarla ad aiutare.
La rossa sorride riconoscente e gli cede il posto. Peeta  comincia a cucinare entrando nel suo mondo.
-Nella camera degli ospiti?!-Tuona Johanna.
-Effie!-dicono  tutti insieme voltanosi verso la capitolina che se la stava leggermente dando a gambe.
Effie si gira e sorride innocentemente.
-Dovevi cercare tu lì!-tuona Johanna con uno sguardo malefico negli occhi.Ha appena trovato una nuova preda. Effie sorride innocente e mi si avvicina-Oh scusate...-comincia rivolta a tutti.
-...ma erano così carini mentre dormivano abbracciati, che non ho avuto cuore di svegliarli.-
termina dandomi un buffetto sulla guancia.
I miei vasi sanguigni ovviamente decidono che sono troppo bianca e il mio sangue si riunisce come api sul miele sulle mie guancie. 
Abbasso lo sguardo imbarazzata, ma riesco comunque a notare il sorisetto compiaciuto alla mia reazione di Peeta. 
Haymitch finge di asciugarsi le lacrime in perfetto stile capitolino.-Ohh poveri tesori, che carini si abbracciano.-
Johanna ingoia un pancake intero e scoppia a ridere.
La mia occhiataccia parte spontanea e cala proprio immezzo agli occhi di Haymitch e Johanna dove proprio nel punto dove, ora nella mia mente, sono conficcate due freccie.
-Spero che vi vada di traverso.-borbotto sedendomi.
Un piatto pieno di Pancackes  mi si para davanti insieme a un bacio sulla testa e a un bicchiere di latte.
Faccio colazione/ pranzo dato che subito dopo Peeta arriva in sala da pranzo con una minestra.
-Ma ho appena mangiato!.-dico quando vedo un altro piatto davanti al mio naso. Non che non abbia un odore invitante, ma io non mangio molto.
Effie che ha già iniziato a mangiare mi lancia un occhiata per poi alzare gli occhi al cielo.
Da quando è nel dodici è molto meno sensibile all'argomento "Dieta".
Cosa di cui sono veramente contenta dato che ogni mattina mi svegliavo con un urlo nel treno per il tour della vittoria a causa del fatidico incontro Effie-Bilancia.E puntualmente ogni mattina Effie era nervosa come una biscia.
Peeta riavvicina il piatto che avevo allontanato verso di me.-é una giornata importante e sei anche nervosa, hai bisogno di cibo.-
-Per te ho sempre bisogno di cibo.-borbotto contrariata, ma afferro il cucchiaio e comincio a mangiare.
Haymitch beve rumorosamente il suo brodo-Ha ragione dolcezza !Metti un pò di ciccia su quelle quattro ossa, magari diventi più guardabile.-
-Haymitch!-Tuonano Effie e Peeta. So bene di non essere una persona attraente come Peeta, o Delly, o Annie...
-Non dire idiozie Haymitch e non metterle in testa certe idee.-dice Peeta teso verso il nostro mentore, poi si gira verso di me baciandomi una guancia.-Sei bellissima amore.-
-Aww.-Fa Effie mentre Haymitch fa una smorfia.
Mi lascio scappare un sorrisetto compiaciuto verso di Haymitch. Che importa se non piaccio? Basta che Peeta rimanga sempre dello stesso parere.E poi piacevo a Gale e a Edward...e Peeta puntualmente era geloso quindi non mi considero proprio inguardaile.
Storco il naso e comincio a bere il mio brodo e come sempre il mio premio mi si siede accanto.
Riesco a berne solo metà perchè mi si chiude lo stomaco. Sono nervosa, terribilmente nervosa. Non faccio altro che immaginarmi la scena di mia madre che entra dalla  porta. Entra e comincia a urlare o a piangere o sviene.
"Aspetta? Lei sviene?."
"Si sviene.-
"Beh...allora vatti a lavare i denti.-
"Non è divertente.-
Inizio a giocare con le posate e a mordermi il labbro superiore.
Dovrebbe arrivare tra poco, ansi dovrebbe già essere qui.
Peeta mi prende una mano e se la porta alla bocca baciandola teneramente. 
-Stai tranquilla Kat, andrà bene.-mormora rassicrante al mio orecchio.
Ho appena il tempo di lanciare uno sguardo preoccupato all'orologgio che il campanello suona.
Rimango incantata e Peeta mi bacia la guancia.
-Coraggio amore.-
Mi alzo quasi fossi un robot da tavola e mi dirigo a passo sostenuto verso la porta che apro immediatamente.
-Katniss.-
Riesco a sorridere, è così innegabilmente somigliante a Prim con i suoi capelli buoindi e la sua carnaggione pallida.Probabilmente Prim sarebbe diventata il ritratto di mia madre.
-Ciao Mamma!- dico con forse più gioia del dovuto.
Mia madre mi concede un sorrisetto-Ciao, come stai bambina?-chiede squadrandomi da capo a piedi.
-Bene Mamma... entra-dico spostandomi e facendola entrare.
Le prendo il cappotto appoggiandolo all'appendi abiti e porto la valigia in casa lasciandola nell'ingresso.
-Che bella casa.-dice mia madre vagando con lo sguardo sulle pareti e sui mobili.
-Grazie...-
-è molto ben arredata.-continua mia madre.
Le sorrido.-Già, i quadri sono di Peeta.-
Si acciglia un pò ma comunque commenta:-Sono molto belli, ha veramente un dono.-
Rido-Si ma è talmente testardo che non lo ammetterebbe mai...dopo ti mostro il resto della casa, intanto vieni a conoscere i miei amici.-
-D'accordo.-dice mentre la conduco verso il salone.
Sono tutti seduti sulle varie poltrone e i vari divani e quando entriamo il primo ad alzarsi per saltare mia madre è Peeta.
-Buon Pomeriggio-dice mia madre entrando.
-Buon pomeriggio signora Everdeen .- dice Peeta tendendo la mano a mia madre. È rispettoso ma un pò teso.
Mi viene quasi da ridere.Il che è folle.
-Salve Peeta come stai?- chiede mia madre.
Lui sorride cordiale.-Benissimo direi,  lei come sta?-
-Bene bene, ti sei preso bene cura di Katniss. La trovo in forma, magra ma in forma-dice mia madre squadrandomi.
Ecco ci mancava un altra che si mette a ingozzarmi manco fossi un maiale.
Peeta mi scocca un occhiata divertita.-Bisogna forzarla per farla mangiare.-
Sbuffo. A turno si alzano tutti per salutare mia madre che risponde garbatamente, ma senza mai avviare una conversazione.
-La casa è meravigliosa, complimenti.-dice mia madre.
Peeta sorride imbarazzato.-Oh beh...grazie ...non ho fatto tutto io...-dice Peeta abbassando lo sguardo sul pavimento.
Alzo gli occhi al cielo.-No certo, l'hai disegnata, progettata, costruita, montato i mobili, dipinto e stanze, attaccato i quadri....-inizio io.
Mia madre ride-L'hai costruita tu?-
Peeta si gratta la testa, arrossendo.-Ovviamente non da solo...-dice mentre giocherella con il bordo della maglia. È strano vedere Peeta che arrossisce, lui che è sempre così sicuro di se e che sa sempre cosa dire, cosa fare, come comportarsi. È riuscito a tornare da me dopo il depistaggio, mi ha salvata nelle arene, mi ha riportata alla vita, ha avuto la forza di amarmi dopo che neanche io riuscivo più a sopportarmi. Come può dubitare anche per un istante delle sue capacità? O dell'amore che provo per lui? Sembra quasi impossibile, eppure a volte lo sento: sento che Peeta non  si considera abbastanza, quasi fosse insicuro delle sue capacità e del suo valore. Come se ci potesse essere sempre qualcuno che lo surclassi.Come se ci potessere realmente essere qualcuno migliore di lui. Non c'è. Ma per me è sempre il primo e il migliore. 
-Beh...Katniss, dovrai essere davvero fiera di lui.-mormora mia madre lasciando che il suo sguardo vaghi per la casa e per la stanza.
Le sorrido.-Lo sono.-
Sento lo sguardo penetrante di Peeta sul mio viso e contraccambio con lo sguardo  impassibile, per dare sicurezza alle mie parole.
Mia madre mi scruta un pò indagatrice come se cercasse di leggere qualche cosa in me -Katniss, vorrei farmi una doccia se posso.-mi dice.
Sposto lo sguardo su di lei-Oh si certo, vieni seguimi.-dico prendendole la borsa.
Pesa parecchio ma ce la faccio.
-Lascia Kat ci penso io.-dice Peeta prendendomi il borsone dalle mani.
Seguiamo Peeta fino alla camera dove dormirà mia madre in silenzio. La casa sembra vuota e silenziosa.Sicuramente c'è tensione nell'aria, anche se ho cercato di essere più cordiale possibile.
Peeta poggia la borsa sulla cassa-panca ai piedi del letto e con un ultimo sorriso sparisce dalla porta.
-Allora...ti lascio riposare. A dopo.-dico cercando di sorriderle.
Esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle e lasciandomi sfuggire un sospiro di solievo.
È andato tutto bene no?
Alzo lo sguardo e trovo Peeta poggiato al muro a qualche passo di distanza.
Mi guarda preoccupato. Come se stessi per scoppiare a piangere. Ma sto bene. Sto bene sul serio.
Peeta lo capisce e mi sorride.


L'arrivo di mia madre ha, in qualche modo, innervosito tutti. Sono più o meno fuggiti tutti quanti in un battito di ciglia, chi doveva fare le spese Natalizie, chi nutrire animali, chi rimorchiare...Insomma, a casa siamo rimasti solo io e Peeta.
Peeta che combatte il nervosismo cucinando e io che combatto il nervosismo guardando Peeta cucinare in silenzio. 
Lo facciamo spesso quando c'è qualche cosa che ci preoccupa, o quando lui è preoccupato o nervoso e io mi preoccupo perchè lui è preoccupato o nervoso, o quando io sono preoccupata e Peeta cucina perchè sa che guardarlo cucinare è una delle poche cose che mi calma. 
Ma oggi io sono peoccupata perchè devo dire a mia madre che sto per sposare Peeta, devo dirle che sto per andare avanti. Le sento le parole che usciranno dalla bocca di mia madre, le sento già e mi spaventano: Come ti permetti tu. Tu che avevi il compito di proteggerla, di provare a essere felice? Come ti permetti di vivere, quando lei non ha nemmeno avuto un luogo per essere sepolta. 
Quando lei è bruciata a causa tua. Come ti permetti? Lei non potrà mai più essere felice a causa tua e adesso tu pretendi serenità, felicità e speranza quando tutto ciò che sei e che ti spetta è rabbia, tristezza e rimorso.
Le sento, mi rimbombano nella testa e provare a scappare è inutile. E come potrò, allora, andare avanti quando queste parole avranno una voce? Mi concentro sui movimenti di Peeta, sul suo braccio che si piega e si contrae a seconda delle necessita, sui suoi muscoli che si tendono e si gonfiano....lui è preoccupato perchè io sono preoccupata, ed è preoccupato perchè in teoria non dovrei essere preoccupata. 
Mi alzo con un movimento lento quasi a rellentatore. In silenzio mi avvicino alla mia preda che si spalle non mi vede e non mi aspetta. I mio sguardo cala sulle sue spalle larghe e sorrido.
Gli arrivo alle spalle mentre lui sta stendendo la pasta per fare non so cosa e gli circondo la vita con le braccia, stringendo leggermente. Peeta si immobilizza sorpreso ma poi sotto il mio tocco sento i suoi muscoli rilassarsi e le sue mani vanno sopra le mie, quasi dicesse: Non lasciarmi andare.
Sorrido e abbandono la mia fronte sulla sua schiena, lo sento sospirare leggermente e stringere piano la mia mano sul suo addome.
Non so per quanto tempo rimaniamo così abbracciati, so solo che finalmente sono in pace adesso, tranquillizzata dalla vicinanza di Peeta.
Dopo qualche tempo sento un leggero rumore che proviene dallo stipite della porta: qualcuno che, con un colpo di tosse, reclama la nostra attenzione.
Mi giro di  scatto trovando mia madre che ci guarda ancora abbracciati dallo stipite della porta.
Sono sicura che anche Peeta si è voltato per controllare chi fosse, eppure non scioglie l'abbraccio ne accenna a parlare.
-Mamma...-sussurro.
Lei si liscia una piega della gonna continuando a guardarci impassibile.-Katniss, faresti una passeggiata on me?-dice fredda.
Io annuisco una volta e poi mi riggiro verso Peeta che si è scostato per lasciarmi andare e ha chinato la testa.
Mi alzo sulle punte alzando con una carezza il suo volto. 
-Torno presto ok?.-dico a Peeta alzandomi sulle punte.
Lui annuisce e io poggio le mie labbra sulle sue. É una preghiera, una rassicurazione e una promessa questo bacio. È un bacio veloce ma che segna un confine. Io ti appartengo.
 
Mi ritrovo a passeggiare per le vie del sistretto insieme a mia madre, non abbiamo detto una parola da uando siamo uscite di casa, rimaniamo semplicemente in silenzio, un silenzio colmo di cose non dette. Io guardo il vialetto e mia madre le case del dodici, deve avere molta nostalgia di questo posto ...
-Katniss...-comincia lei...
-Cosa?-Sbatto le palpebre e mi volto verso di lei. Il silenzio intorno a noi gela.
-Volevo dirti che...che mi dispiace di essere scappata al 2 quando te avevi bisogno di me. Lo so, lo comprendo che tu sia arrabbiata con me. Ma...non sono mai stata brava ad accettare le perdite e la morte di Prim...mi ha sconvolta.-dice guardando il tramonto che sta tingendo il dodici di arancione, il colore preferito di Peeta.
-Anche io ero a pezzi. Ero a pezzi e non c'era nessuno quando avevo bisogno.Beh ...a parte Peeta naturalmente, ma ...-
-Ma avevi bisogno di me, lo so Katniss. Credimi mi dispiace così tanto per quello che ti ho fatto, mi dispiace. Sarò una madre migliore, voglio starti accanto.-
Mi scappa un grande sorriso- Anche io vorrei starti accanto Mamma e non sono arrabbiata con te.-
Mia madre contraccambia il sorriso, all'improvviso sollevata.
Mi prende a braccettto e io la lascio fare seppur leggermente sorpresa dal suo gesto.
-Allora come va da queste parti? Hai riviso Gale? Hazel mi ha detto che è ancora qui.-dice mia madre con tranquillità.
Io scrollo le spalle indifferente al discorso.-Si è ancora qui. è stato a casa mia per un pò...-
Mia madre mi sorride maliziosa ammiccando.-Ah Katniss eravate nella stessa casa eh? Che grande sacrifcio deve essere stato...-
Non vorrei che mia madre si facesse un idea sbagliata ma d'altronde se l'è già fatta.
-No mamma, io ero a casa di Peeta per tutto il tempo, non farti idee sbagliate Gale e io ormai non ci parliamo quasi più...-
-Peeta?-dice mia madre corrucciata. Ma scusate non ha visto che gli sono rimasta appiccicata per tutto il tempo?
"Tu ti appiccichi sempre a chiunque"
"Questa poi!"
"Questa poi cosa? Ti appiccichi e passi da una persona all'altra sembri un polipo: Gale, Prim, Finnik, Peeta..." 
"Taci essere inutile"
"Tecnicamente io non sto parlando"
-Si mamma Peeta, io vivo con lui.-dico.
Mia madre innarca le sopracciglia.-Katniss cara, basta.-dice con una nota compassionevole nella voce.
-Basta cosa mamma.?-
Mia madre mi carezza una guancia rapidamente- Non devi più recitare Katniss, sei libera ora. Non dovresti sentirti in colpa nei confronti di Peeta, con il tuo gioco l'hai salvato. Ora puoi vivere la tua vita in pace.-
Rido-Mamma ma scherzi? Io non mi sento affatto in colpa, sto con Peeta. È il mio ragazzo.-
alza le sopracciglia improvvisamente sorpresa.-IL tuo ragazzo?-poi scoppia a ridere.
-Ho capito cosa è successo.-dice- Tu hai litigato con Gale e lo vuoi far ingelosire con Peeta. Katniss cara sei proprio una rubacuri.-
-Mamma no! Io amo Peeta.-dico. È scema o cosa? Non le entra in testa?!
"Beh è tua madre..."
"e questo che significherebbe?"
"che geneticamente parlando è portata a essere un idiota"
"Taci."
-Katniss non dire idiozie tu ami Gale. Devi amarlo dopo tutto quello che ha fatto per noi quando tu non c'eri.-Alza un pò la voce come se finalmente si rendesse conto che io non sto scherzando.
-Non lo amo. Non provo niente per lui differente dalla semplie amicizia.-
Mia madre trova un espressione stizzita-Ti comporti da sciocca Katniss. Lui non è per te, lui on ti conosce come ti conosco io o Gale.-
-Lui conosce tutto di me. Lui mi ama.-dico
Mia madre alza gli occhi al cielo come se stesse parlando con una babina-Katniss come potrebbe amarti? È stato depistato, lui ti odia e ti farà del male.-
Mi stacco da lei disgustata.-Non dire mai più una cosa del genere.-sibilo.
-Katniss!-
-Lui è buono, mi ama. Lo amo.-
-Ma Kat, nel 2 non potrai più vederlo.-dice mia madre ma poi si ritrae come se si fosse lasciata scappare qualche cosa di importante.
-cosa?-
-Si. Ti volevo chiedere se vuoi venire a vivere con me nel due...potremmo ricominciare insieme Katniss.-ammette sorridendomi incoraggiante.
Non  ci posso credere.-Tu sei matta!-
-No Katniss pensaci!-dice.
-No! Io sposerò Peeta Mellark il quattro marzo!-
-Tu ...cosa?Hai detto che non ti sareti mai sposata.-
-Mi hanno fatto cambiare idea, volevo che tu fossi parte delle nostre vite che per una volta potresti essere fiera di me. Che potessi essere felice per me! Ma se non ci riesci ad accettare Peeta mi dispiace ma non avrai neanche me.-urlo e comincio a correre lasciandola li, in mezzo al distretto sbalordita, confusa e -lo spero-pentita.


Sono in ritardo...siloso. Qualcuno di voi vorrà uccidermi...siloso. Le caramelle sanno saltare...siloso.
Ma scusatemi sono a Roma con i miei genitori che qualche giorno fa hanno avuto un raptus culturale e gliè presa che volevano vedere Colosseo,fori Romani, Tombe di gente morta da duemila anni e cose così. Insomma una tortura. Eqquindi h avuto al giorno 10 minuti al giorno per scrivere. Spero di riuscire a farmi perdonare con questo capitolo che è molto lungo e con il prossimo. In cui Katniss ci sorprenderà e non andrà a gettarsi tra le braccia di Peeta piangendo come una disperata come volti di voi immaginano.
Mancano tre giorni a Natale . Ce la faranno i nostri eroi a vivere il loro primo natale da coppia vomitevole e non da seriar Killer in carriera?TanTAnTAn! Lo scopriremo nel prossimo capitolo! Come sempre. Recensite ! OLEOLE! RECENSITE!olaola!Commentate! Lalallala! Linciate! Insultate! Mangiate! Leggete! eeee....
-Sam

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Capitolo 49
*** Katniss non fare il capriolo strabico. ***


                                   Ti amerò oltre l'immaginabile
Katniss Pov

Sto correndo e non so nemmeno da quanto tempo. Sto correndo nel bosco. Corro come se dovessi scappare da qualcosa o da qualcuno. Corro come nell'arena. E mi sembra proprio di essere tornata nell'arena. Le fronde degli alberi non mi sono mai risultate così estranee. Le loro forme imponenti che mi sovrastano non sono mai state così opprimenti, sono come in una gabbia. Il bosco mi rifiuta.
I rumori attorno a me mi agitano ancorà di più, portandomi a una frenesia da qui non si può fuggire perchè è dentro di me. È dentro di me.
L'odore del muschio e della linfa mi soffoca. Non riesco a respirare ne a vedere. Tra le lacrime scorgo a malapena i contorni degli alberi quanto basta per non andarci a sbattere contro.
Comuncio a singhiozzare come una disperata mentre mi appoggio al tronco di un albero.
Peeta dove sei?
Perchè per una volta non poteva andare tutto bene? Perchè?
Perchè Peeta non è qui?
Perchè devo sempre rovinare tutto?
Mi accuccio sulla neve contro il tronco dell' albero, abbracciandomi le gambe con le braccia e seppellendo il mio viso sulle ginocchia, e mi abbandono al pianto.

                                                                                                                           .............

La zuppa ha cominciato a bollire davanti a me e ad avere un orribile colorito marrone, che non caratterizza di certo la zuppa al pomodoro, eppure non mi importa. 
Continuo a fissare la mia orribile zuppa marrone senza riuscire veramente a vederla, continuo a girare monotamente il cucchiaio con movimenti ampi e circolari. Sempre in senso orario.
Tutte le ragioni per cui io e Katniss non saremmo dovuti stare insieme mi aleggiavano davanti agli occhi. E la madre lo sapeva, doveva per forza essere preoccupata per la figlia, la figlia che vive con un mostro. Probabilmente se lo avessi detto a voce alta Katniss si sarebbe infuriata con me, spaccadomi anche qualche patto in testa, ma a volte non riesco a fare a meno di pensare che forse non tornerò mai completamente come ero prima, che resterò così con i miei incubi e i miei episodi, anche se si stanno affievolendo.
Qualcuno bussa alla porta e io rapido spengo il fuoco, dirigendomi a passo sostenuto verso la porta.
Mi ritrovo la madre di Katniss davanti.
Lo sguardo vacuo, i capelli leggermente elettrici e scompigliati e la fronte tesa.
Battei un paio di volte gli occhi e innarcai le sopracciglia"Dov'è Katniss?" 
-Signora Everdeen!-Dissi sorpreso.-Dov'è Katniss?-
La donna batte due volte le palpebre e mi guarda interdetta.-Non è tornata?-
-Perchè dovrebbe essere tornata senza di lei?-chiedo retorico e vagamente preoccupato.
-Noi...abbiamo litigato e lei...è corsa via.-balbetta la donna abbassando lo sguardo.
Spalanco gli occhi e, quasi come un automa, supero la donna fuori prendendo il cappotto e lasciando la porta di casa aperta.
La madre di Katniss si affretta dietro di me continuando a parlare.-Era sconvolta...lei ...lei non voleva capire che...-
Mi giro di scatto verso la donna che al mio movimento si ferma.-Signora Everdeen.-Dico freddo e teso.-Non mi interessa sapere cosa le ha detto o perchè abbiate litigato. Voglio ritrovare la mia fidanzata adesso.-dico e rigirandomi entro senza bussare in casa di Haymitch.
A passi svelti mi dirigo in salone dove trovo Effie che legge e Haymitch che gioca una partita a scacchi da solo.
Entrambi alzano lo sguardo su di me interrogativi.
-Non so dov'è Katniss, probabile nel bosco. Vado a cercarla.-Ho solo il tempo di vedere Haymitch che si alza e mi rifiondo fuori dalla porta.
Non può essere che là. Si è sempre sentita bene nel bosco. È la che andrebbe se volesse nascondersi o pensare o se volesse rimanere sola.
La sua vecchia casa è piena di ricordi e adesso lei vorrebbe solo dimenticare tutto, anche il suo nome. Forse anche me.
Non sarebbe mai andata nel bosco se non fosse sconvolta, non mi farebbe mai una cosa del genere. Sa che mi preoccupo.
Ha bisogno di me.
Entro nel bosco e sento la temperatura diventare più umida. Avrei dovuto prendere un giacchetto per lei o una coperta ma voglio assolutamente trovarla il prima possibile.
 Non ci posso credere. Non credo di stare bene, il mio cuore sembra pietra ma batte all'impazzata stretto in una morsa dolorosa.
Mi pulsano le tempie, non riesco a pensare coerentemente.
Non so da quanto esattamente stiamo camminando nel bosco a vuoto, ma all'improvviso sentiamo il rumore di qualcuno che si avvicina. Sento rumore di scarponi pesanti e continui tonfi sulla neve, deve per forza essere un gruppo. Magari qualcuno che va a caccia.
Dalle fronde degli alberi sbucano un gruppo di uomini: c'è Thom, Kevin, Gale e Edward.
-E voi che ci fate qua?-chiede Haymitch vedendoli.
-Ci ha avvertiti la madre di Katniss, siamo qui per cercarla. Proprio come voi.- risponde Gale.
Arriccio il naso anche se tutto vorrei oltre che stare con Edward e Gale, più siamo e meglio è e noi non siamo proprio esperti di natura e boschi. 
-Va bene.-dico io all'occhiata di Haymitch.
Thom mi affianca dandomi una pacca sulla spalla.-Vedrai che la troveremo.-
Non rispondo.-Abbiamo già setacciato quella metà del bosco. Rimane solo questa.-dice Gale indicando alla mia destra.
Senza un altra parola ci incamminiamo.
La neve scricciola piano sotto i miei passi e cerco disperatamente un segno, un impronta una prova che Katniss sia passata di li. Ma ha ricominciato a nevicare e davanti a me si stende un enorme tappeto bianco. Non posso far altro che affidarmi al mio istinto e alle mie capacità di fidanzato. 
Perchè io so quando ha bisogno di me. E lei adesso ha bisogno di me.
Sento Haymitch che mi cammina affianco e non posso fare a  meno di essergli grato per quello che fa per noi. 
Camminiamo per il bosco tutto il pomeriggio e quando ormai sta per giungere la sera sono disperato.
Faccio appello a tutte le mie capacità di vincitore. Tutte le nozioni che so sulle trappole, sulle impronte, sul mimetismo e su Katniss. Spremo la mia mente ben deciso a trovare una soluzione, un piccolo dettaglio che mi sfugge e che necessaramente va a combaciare con tutto questo disastro.
Fa sempre più buio e Edward comincia a diventare sempre più teso dietro di me.
Lo sento prendere fiato e poi trattenerlo come se volesse dirmi qualche cosa e poi ci avesse ripensato.
Sospira-Peeta...-
-No.-dico risoluto, so già dove vuole andare a parare, ma non me ne importa niente. Perchè non mi importa se lei sia la più forte, la più coraggiosa, la più in gamba ragazza del paese. Non mi importa che sia stata due volte negli Hnger Games, non mi importa se ha vissuto e combattuto in una guerra.
Qui e ora il mio corpo si rifiuta di lasciare che se la cavi da sola, si rifiuta di abbandonarla, si rifiuta di stare fermo ad aspettare che sia lei a tornare da me perchè è lei che ora a bisogno di me e io la riporterò indietro come lei riporta indietro me ogni volta. Non posso abbandonarla.
-Peeta...è quasi buio e io...-
-Shh!.-dico.
-Peeta ...-
-Zitto Edward.-dico tendendo l'orecchio e restando in silenzio.
Non so cos'è...ho quasi l'impressione di aver udito un singhiozzo e il mio nome.
-Senti?-sussurro a Haymitch che resta in silenzio.
Si immobilizzano tutti tendendo l'orecchio in ascolto.
-Io non sento niente.-dice Haymitch in un sussurro.
Ma lo riesento. 
Mi dirigo verso il rumore con Haymitch che mi cammina sicuro dietro e postando un ramo basso lo risento.
-Peeta.-questa volta è più vicino e anche Haymitch alza la testa guardandosi intorno e so che anche lui lo ha sentito.Guardano tutti me e mi incammino senza dire una parola 
Mi sembra di tornare sotto Capital City mentre ci hanno attaccato gli ibridi, ma questo non è come il richiamo di quegli ibridi: è un invocazione una preghiera, un richiamo inconsapevole.
-Peeta.-è un sussurro così fioco, così debole che mi si stringe il cuore.
Avanto con disperata frenesia e la vedo: la mia Katniss.
Che rabbrividisce accovacciata contro un albero, che trema abbracciandosi le gambe con le braccia magre e che mi chiama, in preda a un incubo forse.
Mi lancio accanto a lei con urgenza, accovacciandomi accanto a lei in ginocchio.
Katniss apre gli occhi al rumore che faccio, uscendo da quel tormentato dormiveglia in cui era entrata, credo , più per combattere il freddo che per stanchezza.
Mi guarda sbalordita spalancando gli occhi come se fossi una qualche apparizione meravigliosa.
-Peeta-sussurra.-Io...mi dispiace...-
Finalmente riesco a respirare.La abbraccio stretta a me in una morza soffocante, carezzandole freneticamente i capelli umidi, cercando di confortarla.
-Sta  tranquilla. Sta tranquilla. Vaa tutto bene, va tutto bene.-Ripeto, mentre lacrime continuano a scendere sulle sue guance pallide.
Gli bacio freneticamente le lacrime- Non piangere amore non piangere, ci sono io adesso andrà tutto bene.-dico cercando di essere rassicurante.
Katniss mi stringe le braccia al collo e io rabbrividisco quando le sue labbra congelate sfiorano il mio collo ma continuo a stringerla forte a me.
Mi sorge un dubbio e afferrandola per le spalle riesco a squadrarla bene.-Stai bene? Sei ferita?- chiedo.
-No-mormora lei e io sospiro di sollievo.
Mi tolgo la giacca alla svelta e gliela faccio infilare, chiudendogliela bene.
Katniss mi stringe le braccia attorno al collo aggrappandosi alle mie spalle e permettendomi di prenderla in braccio facendole allacciare le gambe intorno alla sua vita.
Cominciamo a camminare verso quella che dovrebbe essere l'uscita del bosco, con Haymitch che ci indica la strada davanti e gli altri che ci guardano dietro.
Katniss mi poggia la testa sulla spalla chiudendo gli occhi. Le bacio la fronte e il naso freddo e la stringo di più a me premendo il suo corpo contro il mio.
-Avrei voluto che fosse felice per me.-sussurra quando stiamo quasi al limitare del bosco.
Mi giro leggermente verso di lei, per tutto il tragitto non aveva detto una parola e io mi ero limitato a assorbire tutto il solievo che provavo nell'averla di nuovo tra le mie braccia.
Anche Haymitch alza lo sguardo su di noi ma poi lo riporta sulla neve.
Affondo il viso nei suoi capelli umidi e le deposito un bacio sulla tempia. -Volevo davvero vederla felice.Volevo che fosse fiera di me.-continua.
-Mi dispiace tesoro, per quel poco che vale io sono fiero di te.-le sussurro piano tra i capelli.
Sorride con gli occhi chiusi e sussurra.-Lo so, anche io sono fiera di te.-
Alza la testa dalla mia spalla e mi squadra con quegli occhioni grigi pieni di dispiacere.
-Ti sei preoccupato tanto vero? Mi dispiace...-
faccio un sorrisetto triste.-Ora sto bene.-sussurro.
Mi carezza la nuca muocendo piano le dita e lisciandomi i capelli che li vi crescono.
-Hai avuto paura?-chiede e rischiude gli occhi.
-Come mai nella vita.-mi lascio sfuggire.
Ma forse lei si è già addormentata.

La notte è immersa in un silenzio assoluto, così come il dstretto. Cammino verso casa mia, ansioso di portare Katniss al caldo.
Gale e gli altri sono andati via. Li ho ringraziati per essere venuti come ho potuto, dato che con Katniss addormentata tra le braccia che dorme come una bambina è difficile stringere la mano a una persona.
Haymitch ci segue fino alla porta di casa nostra e mi tiene la porta aperta per permettermi di passare.
-Grazie Haymitch.-dico passandogli accanto.
Noto all'improvviso che le luci del salone sono accese, lo dico a Haymitch che si chiude la porta alle spalle e mi segue.
Stringo di più Katniss al mio petto e la sento mugolare nel sonno.
-Peeta!- dice Effie venendomi incontro, forse per abbracciarmi, ma quando vede Katniss si blocca e le scosta delicatamente una ciocca di capelli dal viso, poggiandola dietro l'orecchio.
-Come sta?-chiede la signora Everdeen alzandosi.
La squadro, vorrei dirle tante cose non esattamente da dire alla donna che sta per diventare tua suocera.Na sono troppo stanco per discutere adesso-Bene. Sta bene, credo. Ma è infreddolita.- dico e mi avvicino al divano.
Appoggio piano Katniss che dorme sul divano, staccando delicatamente le sue braccia dalle mie spalle.
-Annie per favore puoi andarmi a prendere due asciugamani  e il pigiama di Katniss per favore? È sul nostro letto-dico alla rossa.
Annie annuisce e scatta  per le scale. 
Sento Haymitch sbadigliare e poi dire-Ragazzo noi allora andiamo, ci vediamo domani ok?-
MI alzo andandogli inconto e lo stringo in un abbraccio che lo sorprende-Grazie di tutto Haymitch.-mi da due pacche sulle spalle.-Di niente ragazzo...-
-Peeta vuoi che rimanga?- chiede Effie afferrandomi una mano.Le sorrido cercando di essere rassicurante.-Non preoccuparti Effie, credo che il peggio sia passato.-
Mi stringe la mano e con un ultimo sguardo apprensivo a Katniss segue il mentore verso l'uscita.
Sono rimasto solo con la madre di Katniss, sento il suo sguardo penetrante tra le mie scapole, che mi studia.
Mi giro impassibile al suo sguardo e torno da Katniss che adesso dorme profondamente sul divano.
Delicatamente la prendo per le spalle raddrizzandola per toglierle la mia giacca bagnata.
Le sta talmente grande che sembra un materasso addosso a lei.
La lascio cadere vicino al fuoco e tolgo anche il giacchetto di Katniss anche quello tutto bagnato.
Sento i passi leggeri della madre di Katniss avvicinarsi al divano.
Prende le giacche  e le poggia viccino al fuoco.
Mentre tolgo le scarpe a Katniss sento la donna dietro di me che trattiene il fiato e poi:-Mi ...dispiace. Io non volevo, pensavo che fosse meglio per lei. Ma io e mia figlia non ci siamo mai veramente intese. Credevo che fosse ancora confusa, non volevo che facesse stupidagini.-dice. 
Non mi volto, ma sul mio volto compare un sorrisetto amaro. Allungo la mano per sciogliera delicatamente la treccia umida di Katniss che comincio a pettinare con le dita.
-Non si deve scusare con me.-dico ma non è assolutamente vero.
La donna sbuffa.-Mia figlia è sempre stata confusa su i rapporti amorosi e non volevo che facesse sciocchezze, credevo che avesse bisogno di un consiglio, di una spinta. Ma l'ho trovata molto sicura nella decisione di sposarti e dopo avervi visto...aver visto il suo amore nei tuoi confronti mi sono resa conto di aver sbagliato.
Io sono stata molto felice con mio marito nonostante anche io abbia dovuto scegliere e credevo che lei fosse come me.-
Finalmente alzo lo sguardo sulla donna e noto qualche lacrima che le ha rigato una guancia.
-Ma mi sbagliavo...-sussurra-...lei non è come me. Grazie al cielo.-
-Una parte di lei lo è.-dico.
La donna tira su con il naso.-Beh comunque domani partirò e non vi disturberò più, state tranquilli.-
Si gira ma io mi alzo in piedi mettendogli una mano sulla spalla.
Non lascerò certo che dopo tutto ciò che ha perso Katniss perda anche sua madre. 
-Non se ne vada senza aver fatto pace con Katniss. Lei vuole solo vederla felice.-
La donna ride leggermente tra le lacrime e mi stringe delicatamente una mano.-Non credo sarà più possibile.-sussurra.
Prim.
 Piccola Prim che vuoto che hai lasciato dietro di te.
Katniss si rigira mugolando qualche cosa che somiglia vagamente al mio nome, sul divano e entrambi ci giriamo a guardarla con un sorrisetto sul volto.
-Sono felice che finalmente abbia trovato quello che cercava. Nonostante tutto. D'accordo domani le parlerò- e con queste ultime parole esce dalla stanza.
La sento salire la scale e Annie sbuca da dietro la porta con asciugamani e pigiama, con un sorrisetto sul volto.


Ciao! Cominciamo col dire che questo capitolo è molto molto Boh eh! Bene! Ho notato con piacere che tutte nessuna esclusa hanno amato molto la madre di Katniss nello scorso capitolo! Che carine!<3 le vostre minacce di morte sono molto fantasiose: soprattutto una che parlava di cruda decapitazione che ha avuto un effetto molto effettivamente effettivo su di me. Sto pensando all'idea di fare un album di tutte le recensioni che contengono la parola Muori! Oppure : Muori brutta stronza! Vi adoro ragazze/i (Sex revolution) Siete così dolci!
No sul serio se potessi vi sposerei tutte<3
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, vi abbia strappato un pò di feels oppure la dannata lacrimuccia. Non ve lo aspettavate eh che Kat andava a fare il capriolo strabico nel bosco eh?
Vi è piaciuto Peety versione superman?
2 giorni a Natale e un altro gorno con la mamy dolcy di Kat. Cosa succederà? 
Boh. Chi lo sa? Io no di certo.
Recensite per la gioia di tutti i caprioli strabici nel mondo che saltellano felici come Heidi a ogni vostra recensione.
Cucchiaio for president a tutti voi.
-Sam

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Capitolo 50
*** Mai dare troppo retta ai genitori;) ***



 
                   Ti amerò oltre l'immaginabile



Mi rigiro nel letto cercando il corpo caldo di Peeta sotto le coperte, ma non lo trovo.
Le lenzuola sono vuote senza il suo corpo caldo  che mi protegge dagli incubi e da me stessa, ma non sono fredde, ansi si sta molto bene qui sotto rispetto alla temperatura fuori dal letto.
Apro un occhio cercando di ricordare qualche cosa che esige di essere ricordato. Sta mattina la finestra  è chiusa, strano. Perchè mai la finestra dovrebbe essere chiusa? Non è mai chiusa.
Perchè dovrebbe essere chiusa?
"Quanto puoi essere deficente..."mormora annoiata la voce nella mia testa.
"Ti ricordo che tu sei la mia mente, quindi è tutta colpa tua se sono deficente"
"Io no sono la tua mente idiota, io sono la tua coscenza." 
"bene coscienza, allora dimmi perchè la finestra è chiusa."
"No, ricordalo da sola. Non parlo con gli stupidi"
E nella mia testa finalmente la mia coscenza(Che è una ciarlatana dato che non è verde e non salta) tace.
Poi ricordo: il freddo, la paura, il senso di smarrimento e di ineguatezza, gli incubi, Peeta.
-Peeta-Mormoro a me stessa ricordando ciò che è successo ieri.
Oh no, ora mi ucciderà nel peggiore dei casi e nel migliore mi farà passare tutto il Natale sotto le coperte. No, non posso ammalarmi. Non posso. Non a Natale. Non quando Peeta ci tiene così tanto. Perchè devo sempre essere così stupida? Perchè sono andata in quel bosco?Sicuramente sta mattina mi arriverà una bella lavata di capo o da Peeta o da Haymitch.
Oppure da mia madre. Solo il pensiero ...
No, mia madre non ha il diritto di farmi alcuna lavata di capo. Sono io quella che dovrebbe essere arrabbiata. Mi accorgo che ho il pigiama e i miei capelli sono asciutti e pettinati e sorrido: Peeta, come farei senza di te?
Ho appena il tempo di formulare il pensiero che la porta si apre.
Peeta entra di schiena aprendo la porta con il suo corpo perchè ha le mani impegnate a tenere un vassoio colmo di cibo.
Mi giro velocemente nel letto su un fianco cercando di fingere di dormire e a quanto pare ci riesco perchè sento Peeta che poggia il vassoio sul mio comodino e si china a darmi un bacio sulla guancia.
Peeta; Il mio dolce, bellissimo, perfetto futuro marito...forse un pò apprensivo ma ci si può convivere.
-So che sei sveglia.-mi sussurra all'orecchio.
Sgamata. E io che credevo di essere diventata tanto brava.
Apro un occhio guardando Peeta che mi sorride dall' alto, di  traverso.
- E invece no-dico richiudendo gli occhi e portandomi la coperta sopra la testa a nascondendomi.
Peeta ride e sento il suo peso che muove leggermente il letto quando si siede.
Mi domando quando vorrà affrontare l'argomento "Katniss-l'irresponsabile-che-scappa-nei-boschi"; di certo non sarò io a aprire il discorso, più tardi ne parliamo meglio sarà per me.
La schiena di Peeta aderisce al mio ventre sotto le coperte e all'improvviso gli strati tra di noi mi sembrano troppi.
-E mi spieghi come mai non ti vuoi svegliare?-chiede Peeta.
-Nessun motivo.-mento io. 
-Dai Katniss esci di li.-
-No.-dico io.
-Non sono arrabbiato.-dice lui esasperato.
Esco da sotto le coperte solo con gli occhi per guardarlo in faccia e scoprire se è sincero.
-Non lo sei?-chiedo incerta.
-No non lo sono.-mi assicura lui con un sorrisetto. E i suoi occhi sono limpidi, sinceri; il suo sorriso è rassicurante. Non è arrabbiato. Perchè non è arrabbiato?
-Sicuro?-chiedo ancora restia a  uscire da sotto le coperte.
-Si, sicuro...ieri mi hai fatto morire, ma per fortuna sono riuscito a trovarti in tempo.-
-Perchè a me dispiace, lo sai?-chiedo.
Peeta sbuffa- Si lo so, ora per piacere vieni qua così ti bacio?-
Sorrido e mi avvicino alle sue labbra, posandoci un bacio, poi un altro e un altro ancora fino a quando Peeta si ritrova sopra di me, mentre si tiene con braccia e gambe per non pesarmi addosso.
Le labbra di Peeta mi distraggono troppo per riuscire a formulare un pensero coerente, ma un dubbio si insinua prepotentemente nella mia mente.
Mi scosto leggermente dalla labbra di Peeta e guardandolo negli occhi sussurro-Chi me la farà la predica allora?-
Peeta sorride divertito -Sai credo nessuno. So che per te è stato un istinto quello di rifugiarti nei boschi e non un atto di egoismo e lo sanno anche gli altri.-dice.-Quindi niente prediche oggi. Anche perchè credo che Haymitch si sia molto impegnato sulle battute sulla tua fuga, quindi non credo che abbia avuto il tempo di prepararsi una ramanzina.-mormora Peeta prima di tornare con le labbra sul mio collo.
Innarco le sopracciglia.-Battute? C'era anche Haymitch?-Chiedo, portando la mia mano sui suoi capelli e accarezzandoglieli distrattamente mentre lui si dedica al mio collo.
-Già-soffia sulla mia pelle, facendomi venire brividi di piacere lungo la spina dorsale.
Lo sento passare languidamente su ogni centimetro di pelle e mi rimane difficile formulare un pensiero coerente.
-E basta?- chiedo passando la mia mano sotto la sua maglia e accarezzandogli i muscoli del fianco e dell addome. Quando la sua bocca si chiude sul lobo del mio orecchio destro, succhiando debolmente mi scappa un gemito  e le mie mani automaticamente stringono i suoi riccioli biondi.
-Non ricordi niente?-chiede Peeta squadrandomi preoccupato, forse pensa che abbia battuto la testa e che abbia un amnesia.
Ci penso un attimo.-Ricordo te.- Ma certo, ricordo lui: Ricordo la paura e il sollievo nei suoi occhi quando mi ha trovata, ricordo la sua bocca disperata sulla mia, ricordo il tepore del suo corpo e la sicurezza delle sue braccia. Ricordo il mio senso di colpa e le sue carezze rassicuranti. I suoi "andrà tutto bene" che mi rimombano ancora nella testa, come un mantra o un tormentone da ripetere quando stai per impazzire e devi ancorarti stretto alla relatà. Peeta mi tiene a riva con tutte le sue forze, mentre io non combatto neanche un pò per oppomi alla corrente. Non mi lascerà andare.
Peeta sorride e in un attimo torna sopra di me, facendo aderire i nostri corpi affamati, ogni sfioramento provoca un fiotto di calore immenso nelle mie membra, calore che è perfettamente complementare al freddo dell'inverno fuori da questo letto.
La bocca di Peeta scende sulla mia scollatura, un pò impacciato a causa della maglia che ancora indosso; le mie mani corrono subito al suo maglione invece cercando di sfilarglielo ma prima di riuscirci mi blocco all'improvviso. 
-Peeta e mia madre?-dico tirandomi indietro. Non so esattamente cos'è, il mio corpo si immobilizza, in attesa di una risposta; quando in effetti, mi accorgo che qualunque risposta mi venisse data, qualunque verità ascoltassi, sarebbe un problema.
Peeta si scosta per lasciarmi appoggiare alla testiera del letto con la schiena, lasciando la sua mano a riposare sul mio grembo mentre io disegno spirali immaginarie sul suo palmo.
Sorride incoraggiante-Si è alzata da parecchio, vuole parlarti. Ieri ci ho parlato sai?-chiede Peeta come se nulla fosse.
Mi tiro indietro poggiandogli le mani sulle spalle- Ci hai parlato? Cosa ti ha detto?-
-Che ti vuole bene e che le dispiace.-dice lui.
Socchiudo gi occhi.-Bugiardo.- sibilo.
Peeta sorride semplicemente.-Si beh, ma è così.-mormora alzandosi e mettendosi seduto.
Alzo gli occhi al cielo, arresa ormai alla mania di Peeta di vedere sempre del buono in tutto e in tutti.
-Colazione?-chiede indicando il vassoio sul mio comodino.
Io annuisco e igorando il muffin e il cornetto mi infilo in bocca due focaccine.
Mentre mastico chiedo a Peeta- Ma non dovevo scendere per fare colazione?-
-Ho voluto evitare di farti avvicinare a Haymitch quando non è ancora sbronzo.-dice semplicemente.
Gli scoco un bacio sulla guancia.-Sei adorabile, grazie.-
Peeta ride-Beh io ci tengo alla mia cucina.-dice mentre io gli lancio uno sguardo truce che lo fa ridere ancora più forte.
-Beh...io scendo di sotto altrimenti saliranno loro, e non credo che tu voglia questo per quanto tu voglia che rimanga. Quindi raggiungimi quando hai fini...-
Ma non gli do il tempo di muoversi che gli afferro forte la mano.-Non mi importa! Ho l'arco nell'armadio, resta qui.-dico abbracciando il suo braccio.
-Saresti disposta a affrontare Haymitch?-La verità è che rimanere sola nella stanza mi terrorizza perchè potrebbe arrivare mia madre e io voglio posticipare il più possibile questo discorso.
Annuisco con decisione.
-Certo, basta che non mi lasci. Ci metto due secondi a vestirmi.-dico e mi lancio verso l'armadio.
Non ci posso pensare che lei sta aspettando di parlarmi. Pensarà che io sia una ragazzina capricciosa che si vuole sposare presto solo perchè ha incontrato il primo amore. Ma dovrebbe sapere che io non passerei mai alla leggera su una cosa del genere, non mi sposerei mai se non fossi sicura al cento per cento di Peeta.
-Katniss, lo sai vero che prima o poi dovrai parlarci con tua madre, vero?-chiede prendendomi alla sprovvista. Mi sono addolcita molto in questo anno, ma Peeta non è stupido.
-Non so di cosa parli.-mormoro continuando a cercare nel mio armadio. 
-Aha...-dice tra l' accondiscendente e il sarcastico.
Peeta rimane qualche secondo in silenzio ad osservarmi, quando a un tratto geme come ferito facendomi girare allarmata.
-Peeta tutto a posto?-chiedo.
Lui sbuffa.-No Katniss, No che non è tutto a posto. Non metterti asslutamente quel maglione.-dice.
Guardo il maglione azzurro chiaro che ho tra le mani spaesata.-Credevo che ti piacesse...-mormoro.
-Certo che mi piace, mi piace troppo e visto che oggi tua madre sarà quasi sempre con noi non voglio sembrare un maniaco...-
-Ah si eh?-chiedo sorridendo maliziosa. Mi è venuta in mente un ideuzza molto caruzza...
Nelle coppie sposate manca la scintilla della passione? Vedremo sta notte se sarà così anche per noi.
Mi avvicino lentamente alla sedia a dondolo nell'angolo, mentre lo sguardo di Peeta mi segue ipnotizzato.
Senza staccare gli occhi da quelli azzurri di Peeta mi tolgo a maglia che utilizzo per dormire lentamente. Appena riemergo gli sorrido maliziosa, passo le mie dita sulla mia schiena e Peeta sembra ridestarsi all'improvviso- No Kat. Eddai non farmi questo...-dice ma i suoi occhi dicono il contrario.
Sgangio il gancetto del reggiseno, che cade lento sulle mie braccia e mi libero di quell'inutile pezzo di stoffa.
Mi infilo il maglione sorridendo maliziosa a Peeta i quali occhi sono diventati di azzurro liquido.
Mi guardo allo specchio sperando che non si veda molto che sono senza reggiseno e infatti non si nota affatto, sorrido quando incontro lo sguardo di Peeta allo specchio e noto un arrossamento circolare proprio dietro al collo che un pò si vede, nonostante il maglione a collo alto si vede un pochino. Sbuffo e sciolgo i capelli lasciandoli ricadere ondulati sulle spalle.
Mi giro verso Peeta che ancora mi guarda come se volesse mangiarmi e gli sorrido mentre mi avvicino sedendomi accanto a lui. Gli sistemo il maglione che gli avevo alzato io, lisciandoglielo un poco per evitare che si rialzi.
Mi guarda con uno sguardo accusatore, ma io rimango tranquilla e mi allungo per posargli un leggero bacio sulla guancia.
-Questo è per il succhiotto sul collo.-dico toccandomi la parte arrossata.
Lo sguardo di Peeta diventa prima imbarazzato per essere stato sgamato e poi divertito.
Sorride complice-Touchè mia cara.-
Sorrido e prendendolo per mano usciamo dalla camera pronti ad affrontare chiunque ci sarà da affrontare.

Arriviamo in cucina già assalita dal gruppo di affamati che ha invaso casa mia, che chiacchierano e ridono e scherzano. Sembra quasi una famiglia normale. Beh...non proprio, ma va bene lo stesso.
Ci sediamo al  tavolo con gli altri nonostante abbiamo già mangiato.
Haymitch alza lo sguardo e mi fa un sorrisetto ironico.-Hai il raffreddore Katniss?-chiede mordendo un cornetto. Gli scocco un occhiataccia, so dove vuole andare a parare.
Peeta alza gli occhi al cielo.-Haymitch smettila, lasciala stare.-
-Ma certo! Laciamo che Katniss saltelli allegra nei boshi durante le bufere di neve, tanto ha già fatto la ragazza in fiamme e voleva farti diventare il ragazzo ghiacciolo! Haha...-ulula sventolando una forchetta.
Sbuffo, sicura di essere rossa di rabbia e sto quasi per scagliarmi su di lui quando sento una voce che mi chiama. Una voce familiare.
Si voltano tutti verso mia madre che sta ferma all'entrata della stanza.Tesa come una corda di violino.
-Katniss.-ripete lei, quasi non riuscisse a dire altro.
Impassibile contraccambio lo sguardo e lei sembra imbarazzata perchè arrossisce e abbassa lo sguardo. Aspetto che mi dica qualcos'altro, ma a quanto pare mia madre non è molto loquace oggi.
Scambio una rapida occhiata con Peeta e sospiro. Lo so ciò che pensa. È inutile portare rancore, si lo so, ma perchè è così dannatamente difficile dimenticare?
-Si?-chiedo cercando di essere più gentile possibile.
Le dispiace e mi vuole bene. Le dispiace e mi vuole bene. Le dispiace e mi vuole bene.
Mia madre alza lo sguardo e accenna a un sorrisetto.- Posso parlarti? In...in privato?-
-Certo.-dico e spinta da un ultimo sguardo incoraggiante di Peeta. Mi costringo a seguirla.
La conduco nello studio dove Peeta tiene i libri, le carte e i documenti. E una stanza molto essenzaiale sebbene non manchino i dipinti di Peeta appesi alle pareti e qualche nostra foto.
Peeta dice sempre che questa stanza è uno scrigno. Ma ancora non ho capito cosa vuole dire.
Mia madre si guarda attorno meravigliata e passa un dito sul legno scuro della libreria studiandone le venature.
Alza lo sguardo e mi sorride mentre aspetto che cominci a parlare.
Prende un grosso respiro e mormora.-Questa stanza è molto bella.-
Accenno a un sorriso.-Grazie.-
-Si molto bella, sa di voi.-
-Mamma...-
-Katniss, io voglio scusarmi con te: non avrei dovuto dirti quelle cose, ne tanto meno avrei dvuto dirtele in quel modo. Mi dispiace, non ho il diritto di decidere della tua vita, nè di dubitare di te.-mormora facendosi più avanti e prendendomi le mani tra le sue.
Mi scappa un sospiro spezzato a quel gesto.
-Sei stata una figlia fantastica Katniss, hai sempre saputo quale era la cosa giusta da fare. Hai portato avanti la famiglia quando io non riuscivo neanche a alzarmi. Hai accudito Prim.
Sei stata come una madre per lei. Mi dispiace per tutte le responsabilità  che ti ho lasciato.
Meritavi un infanzia più felice. Avevi troppo peso sulle tue fragili spalle.-
Rimango in silenzio ipnotizzata mentre le parole prendono un senso nella mia mente e le lacrime cominciano a pungere gli occhi.
Anche lei sta per piangere.-Mi dispiace per ieri, io credevo che fossi confusa e fosse la cosa più giusta ma tu sai decidere da sola. Non ti posso assicurare una vita felice con Peeta come te la potevo assicurare con Gale...-ecco ti pareva...
-Io sono felice quando amo. Peeta è l'unica persona che riesce a rendermi felice davvero. Senza trucchi ne illusioni.-
Mia mamma squote la testa.-Sei grande, puoi fare le tue scelte. Ti augoro di fare quelle giuste.-
-Grazie.-Con un ultima stretta di mano mia madre esce dalla stanza.
Appena sento la porta chiudersi alle mie spalle mi accascio sulla poltrona con un sospiro profondo.
Rimango a fissare il vuoto per un tempo che mi semba infinito.
Vengo ridestata dal rumore della porta che si apre, lasciando comparire Peeta che si guarda intorno e vedendomi accenna a un sorrisetto; mi tende la mano e con un sospiro mi alzo e gli vado in contro, stringendo forte la mia mano mi conduce in cucina.


Nel pomeriggio sto seduta sulla poltrona a leggere un libro scaldata dal tepore del fuoco.
Mia madre se n'è andata da poco, non ha voluto neanche che la accompagnassi alla stazione, ma quando è arrivato il momento di salutare Peeta l'ha abbracciato quindi penso che non sia stata una completa tragedia questa visita, Peeta le ha dato l'invito che ha preparato lui per il mio matrimonio, credo che verrà.
Magari con il tempo riuscirà anche a accettare Peeta. Johanna e Haymitch stanno giocando a scacchi, Annie sta scrivendo una lettera approfittando del riposino pomeridiano di Finnik e Peeta invece traffica per casa.
Chiudo il libro di scatto e mi alzo diretta verso lo studio, attirando qualche sguardo indagatore su di me. Entro velocemente e con un dito scorro i titoli nella libreria, trovo il libro che cercavo e sfogliandolo riesco a trovare ciò che mi interessava.
Uscendo nascondo il libro dietro la schiena cercando di sgattaiolare al piano di sotto verso la cantina, ma mi scontro con Peeta che sta uscendo circospetto dalla cucina.
Stringo forte il mio libro tra le mani dietro la schiena mentre lui mi riconosce.
-Katniss.-dice neutro squadrandomi e soffermandosi sul mio petto coperto dal maglione.
Stringo gli occhi e con lo stesso  tono freddo e diffidente mormoro.-Peeta.-
Peeta mi squadra indagatore, ma il suo sguardo mi accende comunque-Che stai facendo?-
Cerco di non dare a vedere come in questo momento vorrei saltargli addosso.-Io? Niente, tu piuttosto che stai facendo?-
Lui fa qualche passo indietro tenendo le mani dietro la schiena e anche io arretro.
-Niente di niente.-risponde lui.
Arretro ancora di qualche passo.
-Katniss?-dice lui freddo.
-Si.-
-Sta notte te la faccio pagare.-dice squadrando il mio maglione.
-Non vedo l'ora Mellark.-dico senza il minimo di malizia.
Scendo in cantina e quando finalmente mi ritrovo la porta alle spalle  faccio un sospiro di sollievo guardando il libro che stringo tra le mani. Mi scappa un sorrisetto, finalmente so che regalere a Peeta Mellark "Il ragazzo che ha tutto".



Salve gente! So ce volete cavarmi gli occhi e mangiarveli a colazione per il mio ritardo...perdonatemi tanto ma proprio non riuscivo a farmi uscire niente( Il cielo sa quante testate ho dato al mio computer) Bene....spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia strappato un sorriso. La madre di Kat è stupida raga non possiamo farci niente <3 Finalmente Kat ( Io) ho capito cosa regalare a Peeta! Giusto n tempo direi visto che domani è Natale? Domani è Natale? OMMIOCIELO! DOMANI é NATALE!?!?!? esatto si domani è Natale...maaaaaa....prima  dobbiamo vedere il round di Wrestrling(si scrive così?) tra Peeta e Kat, che mi sa tanto che occuperà tutto un capitolo perciò preparatevi a un capitolo bello rosso!!! TATARATATATATAAAAAAAAAAAAAAAA! Bene io non sono molto esperta in queste cose quindi se oltre a qualche insulto e minaccia(Che sono splendidi da leggere e tornano sempre utili((finiranno nell'album)) 
mi volete scrivere anche qualche consiglio e spunto ve ne sarei grata. OVVIAMENTE RECENSITE! che è Natale e anche io voglio il mio regalo<3 Mi è venuta un idea ! Ognuno di voi dica una cosa da non fare MAI ! Dai che è divertente!
Siete fantastici tutti quanti e vi adoro( Il prossimo capitolo sarà il mio regalo di Natale, leggermente anticipato, solo per voi)
Chi deve ancora cominciare i compiti per le vacanze ha tutte le mie condoglianze( Ci sono anche io che devo ristudiarmi tutto Latino e non so niente!!! EVVIVA!!!)
-Sam

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Capitolo 51
*** Bollenti spiriti e bambini spiritati ***


                                 Ti amerò oltre l'immaginabile

C'è una strana tenzione nell' aria; l'aria frizzante della sera ha invaso la casa grazie a Peeta e alla sua mania di tenere le finestre aperte e mi punge il naso,  facendomelo arricciare ogni tanto, sta per succedere qualche cosa.
Sto lavando i piatti che abbiamo usato oggi a cena. Sembrano infiniti. Piatto dopo piatto i miei movimenti diventano sempre più rapidi, insapono sciacquo, insapono  e sciacquo...E maledico quei mangioni che appena c'è da fare un minimo di sforzo si rifugiano nelle loro camere e case. Mi verrebbe da tirarglieli dietro i piatti, facciamo il lancio del piatto: Colpisci il vincitore e comincia a correre! Sbuffo, insapono e sciacquo.
 Ha dell' incredibile come siano cambiati i rapporti tra di noi, se solo ripenso a un anno fa quando ancora la guerra non era finita e Peeta mi odiava mi si stringe il cuore. 
Peeta mi odiava e di conseguenza io odiavo tutti. Tutti tranne Prim ovviamente.
Odiavo anche Peeta, perchè l'amavo troppo e non ne avevo più il diritto; era così doloroso amarlo in quel modo ma non avevo più il diritto di amarlo ed era solo colpa mia. 
Odiavo tutti si. Ma soprattutto odiavo me stessa, io dovevo proteggerlo, era il mio compito; perchè è questo che facciamo noi, ci proteggiamo a vicanda, non ci sono riuscita come speravo... ansi non ci sono riuscita, punto. Insapono, sciacquo... Scaccio questi pensieri che mi tormentano e sono sempre familiari nei momenti più felici della mia vita, quando bussano alla porta e come un promemoria mi ricordano il passato, come se mi ricordassero che io non merito veramente questa felicità.
Il passato si fa sentire, ogni giorno. 
Ma Peeta adesso è qui, che gironzola per casa eccitato per domani e che mi lancia occhiatine maliziose.  Il mio dolce Peeta. Il mio dolce e tremendo Peeta. Il mio tremendo Peeta che mi ingozza e che mi vizzia, che mi ama e mi sopporta.0
Ci ha permesso, dopo una lunga discussione sul fabisogno giornaliero di calorie per un adulto,  di mangiare poco a pranzo e a cena oggi, ma solo con la promessa che domani sarà libero di rimpinzarci. E ti pareva...
 Già mi sento male...La casa è piena di festoni e odora di dolci, ma non è dovuta a questi la strana atmosfera che percepisco, è come se il mondo rallentasse consapevole che questo è un momento magico. È la vigilia di Natale.
C'è una strana elettricità nell' aria e il silenzio della casa è così irreale rispetto al fracasso di questi giorni. Si sono rifuggiati tutti in camera, stanchi per la giornata impegnativa e faticosa, tranne Finn che si è aggrappato a una poltrona e non voleva assolutamente allontanarsi dal caminetto; ma quando Johanna dopo aver provato più volte a tramortirlo l'ha minacciato che Babbo Natale non sarebbe sceso se fosse rimasto sveglio. Ho solo sentito lo spostamento d'aria di Finn che si precipitava in camera di corsa e da allora nessuna notizia dal marmocchio che fino a poco prima aveva declamato i suoi diritti di cittadino libero urlandoli a tutto volume, arpionato a una poltrona del salotto.
Sorrido, sta crescendo troppo in fretta.
Sobbalso sorpresa quando sento un  tocco gentile ma saldo sui miei fianchi. Ero talmente assorta nei miei pensieri che non l'ho nemmeno sentito avvicinarsi.
Mi sento afferrare per la vita saldamente e le mani di Peeta scivolano languidamente sull'mio ventre abbracciandomi stretta da dietro.
Sorrido, si comincia.
Mi giro velocemente verso Peeta e il suo sorrisetto malizioso, sento la presa forte delle sue mani sulla mia schiena e il desiderio di averlo con me diventa sempre più forte e urgente.
I suoi occhi brillano, fissi nei miei di una strana luce giocosa.
Poggio una mano sul petto di Peeta sentendo i battiti irregolari del suo cuore e comincio a camminare spingendolo delicatamente indietro; lui si lascia spingere indietro fino a quando la sua schiena non va a sbattere contro la penisola della cucina.
Peeta sorride malizioso- e ora che vorresti fare?-
Io sorrido maliziosa senza rispondergli e lascio che la mia mano scivoli via dal suo petto interrompendo ogn contatto con i nostri corpi.
Fingo un sbadiglio e mi stiracchio, innarcando la schiena all'indietro come un gatto.
Sento Peeta che mi afferra per la cinta del pantaloni e mi attira verso di se facendomi scontrare contro il suo petto.
-La smetti?-chiede Peeta a un centimetro dal mio viso.
Io gli sorrido impertinente ma subito adotto un espressione innocente-Di fare cosa?-
-Bene l'hai voluto te.- Si porta davanti a me incastrandomi tra il suo corpo e la penisola della cucina appoggiandosi al ripiano in modo che io non possa fuggire.
Percepisco il calore del suo colpo che mi attira a lui come una forza invisibile.
Si porta più vicino a me premendo il suo corpo contro il mio e schiacciandomi contro la superfice fredda dietro di me. Il suo sguardo limpido mi scuta impaziente e in un secondo le sue labbra sono sulle mie con urgenza, con voracità; non c'è traccia della dolcezza della nostra prima volta o dei baci che ci scambiamo alla luce del giorno. Qui è tutto nostro, questi baci sanno di noi tanto quanto i baci dolci del risveglio, sanno della parte di noi che non può fare a meno dell'alro, che ha bisogno dell'energia vitale dell'altro per sopravvivere. Sento la lingua di Peeta che danza a conatto con la mia.Le mie mani strigono i suoi capelli in una morza possessiva. Sei mio. Mi stacco leggermente assaggiando il suo labbro inferiore e lo mordicchio facendogli schiudere le labbra. 
Le mie mani sui suoi capelli lo spingono ancora di più contro le mie labbra, le sue mani dietro la mia schiena che mi spingono con urgenza contro di lui mi fanno impazzire, sento la sua eccitazione che pulza a contatto con la mia. I suoi capelli mi sfiorano la fronte e apro gli occhi un secondo per guardarlo più da vicino, le sue sopracciglia chiare e  lunghe sfiorano quasi lo zigomo. Gli bacio una guancia passando dal lato della bocca allo zigomo alla mascella e infine arrivo a baciargli il collo mentre il suo respiro caldo mi solletica una guancia. Siamo veri, questi siamo noi che alterniamo momenti in cui siamo talmente fragili che un soffio ci potrebbe sbriciolare a momenti in cui siamo implacabili e potremmo sbriciolare chiunque e qualsiasi cosa con un respiro.
Le mani di Peeta sulle mie gambe e in un secondo mi ritrovo sulla penisola dove Peeta lavora il pane, tengo la sua testa tra le man baciandogli il viso e la fronte e passando all'altro lato del collo e al lobo dell'orecchio. Lo voglio tutto e non mi importa che in qualsiasi momento potrebbe entrare in cucina Haymitch, Johanna o Babbo Natale. 
Con un bacio sulle mie labbra Peeta mi sfila il mio maglione azzurro tuffandosi sul mio seno senza reggiseno. Mi bacia completamente e senza timore di farmi male; le sue carezze sui miei fianchi nudi mi accendono mentre io tengo la sua testa e gioco con i suoi capelli posandogli qualche leggero bacio. 
Quando Peeta succhia forte il mio seno innarco la schiena e mia lascio scappare  un gemito soffocato, stringendo tra le dita i suoi capelli biondi senza fargli male le mie cosce si serrano sui suoi fianchi e lo spingono contro di me facendo in modo che la sua intimità si scontri contro la mia; gemo.
Sorrido piano quando Peeta mi prende in braccio senza separare la sua bocca dal mio seno e io ho la premura di portarmi dietro il maglione onde evitare grida a svegliarmi domani mattina.
Peeta ride quando per poco non cadiamo a terra e si decide a riportare lo sguardo in alto mentre saliamo le scale cercando di fare mero rumore possibile, ma con scarsi risultati.
Quando i miei baci lo distraggono e Peeta si deve tenere al corrimano per non farci ruzzolare entrambi a terra soffoco anche io una risata premendo le mie labbra sul suo maglione. Sarebbe a dir poco imbarazzante svegliare tutta la casa
Ci fermiamo per baciarci varie volte facendo scontrare le nostre labbra con passionale urgenza.
Mi sento sbattere alla porta con la schiena mentre Peeta a tentoni cerca la maniglia con la mano; non mi ha fatto male, i nostri corpi sempre più uniti mi impediscono di soffermarmi su qualsiasi altro tocco che non sia da Peeta.
Quando finalmente riesce ad aprire la porta quasi cadiamo dentro la nostra camera.
-Aspetta, aspetta...-mormoro ma le mie mani lo tengono stretto non permettendogli di fuggire.
È tutto così naturale. Ormai non ho più vergogna alcuna del mio corpo o di quello di Peeta, sarebbe sciocco dopo tutto ciò che ci è successo.
Le mie mani sono sotto il suo maglione carezzando i contorni delle sue cicatrici che anche se non le vedo adesso conosco perfino meglio delle mie. Le labbra di Peeta si dedicano a baciare languidamente ogni centimetro del mio collo e del mio orecchio e io mi stringo di più a lui. Perdendomi i lui e in tutto ciò che, solo lui, riesce a farmi provare.
Le sue mani mi scorrono lentamente sulla schiena stringendomi sempre di più al suo corpo.
Mi riscquoto e con impazienza cerco di togliergli il maglione. Peeta alza le braccia agevolandomi il compito; lancio il maglione di Peeta alle sue spalle e mi avvento sul suo collo. Bacio ogni centimetro della sua pelle tracciando una linea umida dal suo collo al suo petto, scendo sempre di più mentre contorno il suo ombellico di baci. Torno languidamente al suo petto e lo spingo leggermente contro il letto facendolo cadere e ridacchiare. 
Gli afferro il viso tra le mani mentre ancora sono in piedi chinata su d lui e mi perdo un secondo nei suoi occhi, così azzurri e limpidi che potrei rimanere a fissarli per ore.
Mi bacia il naso e mi porta su di se per poi rotolare e tornare sopra di me. Mi slaccio svelta i pantaloni e Peeta me li toglie con un unico movimento tornando a baciarmi.
Sono completamente in balia di lui, che si è fatto strada nel mio cuore dolcemente eppure non ho potuto far niente per impedirgli di farmi innamorare di lui.
E ora mi sembra impossibile pensare che avrei potuto scegliere un altra strada, un altra vita o un altro uomo. Amo troppo la mia vita, la mia strada e il mio uomo. Lo so, è giusto. Siamo imperfetti e fatti di ferite, ricordi e rimorsi, abbiamo strati di dolore e fitte di terrore, siamo rotti dentro ma siamo forti insieme, più forti di chiunque altro.
Stringo forte Peeta tra le mie braccia e non posso far a meno di pensare che non posso fare altrimenti e che sta proprio bene qui, tra le mie braccia.
Sussulto quando la sua mano dal mio ventre scende fino alla mia intimità, carezzandola delicatamente. Mi scappa un gemito auto che mi fa allarmare. Spero che nessuno mi abbia sentito; premo le mie labbra sulla spalla di Peeta e stringo gli occhi per evitare di gemere mi aggrappo alle sue spalle.
Peeta continua la sua  dolce tortura su di me studiando tutte le mie espressioni negli occhi; mi squadra come se fossi la cosa più bella del mondo, come se volesse imprimersi nella memoria ogni parte di me. Lo vedo nei suoi occhi bramosi, per lui(non si sa come) io sono la cosa più bella del mondo. Come d'altronde lui è per me; per me ora lui è la cosa più bella del mondo, ha la bocca rossa per i troppi baci, i capelli biondi che gli sfiorano disordinati la fronte e gli occhi azzurri come il cielo che mi bramano, mi desiderano. Mi sento così piena, così completa sotto i suoi tocchi, sotto il suo sguardo. Il cuore mi batte forte contro il suo e mi sembra quasi che stia per scoppiare.
Annaspo in cerca d'aria quando sento un suo dito che mi accarezza da dentro la mia intimità, gli stringo le spalle con le braccia forte, credo anche di avergli graffiato un pò la schiena ma per il momento il mio cervello non contempla l'opzione"senso di colpa".
Lo voglio mio. È l'unica cosa a qui riesco a pensare, è l'unica cosa che importa ora.
Le mie mani gli scivolano sui fianchi andando a togliergli impacciatamente e lentamente i pantaloni.
Peeta mi lasca fare per poi tornare su di me.  Mi prende i fianchi, sento la sua urgenza, la sua voglia di me; riempio il suo petto di baci. Si dedica a me completamente mentre io sul letto annaspo in cerca d'aria; Peeta mi guarda sorridendo maliziosamente e io gli mordicchio il collo facendolo gemere e premendo la sua intimità calda e pronta per me con la mia. quando entra in me non riesco a non sobbalzare per poi sciogliermi come il ghiaccio al sole tra le sue mani. 
La luce della luna illumina il centro della stanza, permettendomi di riconoscere le forme appena accennate dei mobili, in legno scuro, della nostra camera da letto. 
Sono stretta nell'abbraccio protettivo di Peeta, coperta dal pesante piumone invernale con la finestra aperta.
Per fortuna che ho messo le tende.
Non vorrei che il distretto organizzasse uno spettacolo all'aperto per maggiorenni senza dirmelo. E magari io lo verrei a sapere solo sul letto di morte perchè troppo presa dal biondino che mi stringe come se fossi la cosa più preziosa, che nessuno gli strapperà dalle braccia.
Non consiglio a nessuno di tentare di portarmi via dalle braccia di Peeta mentre dorme, ho paura anche io la mattina quando devo andare in bagno.
La voce di Peeta rompe i silenzio della camera-Dormi?-chiede sussurrando al mio orecchio dolcemente.
Sorrido e mi accoccolo di più a lui premendo la mia schiena sul suo petto.
Fa una mezza risata-No non dormi.-dice lui con un sorriso nella voce.
Il suo respiro mi solletica l'orecchio e mi fa accucciare ancora di più contro di lui.
-Lo sai che ti amo?-chiede nella notte.
Sorrido, certo che lo so ma non mi stanco mai di sentirmelo ripetere.
-Si lo so.-sussurro leggera nell'aria fredda della notte.
-Lo sai quanto ti amo?-chiede nello stesso tono.
-Certo, la metà di quanto io amo te.-rispondo semplicemente.
-Non è possibile...io ti amo di più.-mormora
Innarco le sopracciglia contrariata-No te lo assicuro.-
Peeta sbuffa- Vogliamo realmente aprire una discussione su chi ama di più l'altro?-
Mi riggiro tra le sue braccia squadrandolo torva-Tu hai introdotto l'argomento "Chi ama di più chi" quindi non lamentarti... comunque ti amo di più io.-
-Katniss?-mi dice lui serio.
-Mh?-sbuffo ancora irritata.
-Vuoi sposarmi?.-chiede con uno sguardo serio.
Innarco le sopracciglia.-Peeta io già ti sto per sposare....-gli sussurro.
Peeta si stringe nelle spalle con semplicità-Si lo so  ma è bello richiederlo ogni tanto.-
Mi scappa una risata-Tu sei matto.-
-Però ti amo.-mormora lui stringendomi forte a se.
Mi abbandono al suo abbraccio lasciando che i miei pensieri sfuggano alla mia mente: -Ti amo anche io tesoro mio-



Io odio questo capitolo! Lo so lo so...non dovrei denigrare le mie creazioni ma non ci posso fare niente. Obbiettivamente parlando questo stupido capitolo non merita niente. Inoltre è un capitolo davvero odioso! Ci ho messo secoli per scriverlo ed è comunque una schifezza! In più è....vabbeh...le critiche le lascio a voi<3 Allora questo orribile capitolo è metà del mio regalo per voi ( Ci ho ripensato) l'altra metà arriverà con il prossimo capitolo( In quale non si vedranno scenette pervy quindi fatevi bastare questa "Cosa")che sarà più....beh...più da me. Come avete visto ho scoperto il punto e virgola! E sono contenta di dirvi che ci sono entrata in fissa..ergo...prevedo lancio dei piatti colpisci la scrittrice... Salutiamo il nostro caro amico punto e virgola: *fa ciao-ciao con la manina* Ciaaaao punto e virgola!
Spero che il capitolo abbia frenato(almeno per un pò) i vostri bollenti spiriti e che vi sia piaciuto(almeno un pò).
Vi chiedo comunque di scrivermi una recensione tanto per non farmi entrare in depressione e evitarmi di ingrassare duemila Kg...
Spero si noti che la mia testa in questo capitolo non comunicava con le mie dita, quindi non immagino neanche ciò che è uscito fuori.
Donate una recensione a una povera deficente<3 
Cosa risolleva il capitolo? Ma il piccolo Finn che si diverte a solkerare Babbo Natale(ammettetelo anche voi eravate dei piccoli stalker alla sua età....ma la vera domanda è...chi lo è ancora? IO SI!)OVVIamenTE!!!OVVITE miei giuoie OVVITE con me!
Al prossimo natalissimo capitolo ( che vedrà il ritorno di un personaggio che non si vede da un pò...volete sapere chi? Sapete cosa fare!!)
-Sam

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Capitolo 52
*** Natale ***



 
                                 Ti amerò oltre l'immaginabile


Mi sveglio di colpo, focalizzando il pochi secondi la situazione intorno a me. È mattina e di sotto cominciano già a sentirsi i rumori di cinque ingombranti ospiti.
Le loro risate mi arrivano chiare alle orecchie, un profumo invitante arriva al mio naso, una tenzione strana nell'aria, una leggerezza d'animo nel cuore... 
E poi me ne rendo conto: è Natale! 
Mi tiro su a sedere sul letto lasciando che le coperte cadano a terra. Spero di non aver fatto tardi, non voglio sprecare neanche un secondo di questa giornata con Peeta; getto uno sguardo alla sveglia e leggo con sollievo che sono le 8:15, ma un altra cosa cattura il mio sguardo: sul mio comodino riposa un foglietto bianco leggermente piegato.Sento il cuore più leggero nel petto. Lo afferro squadrandolo bene tra le mani, riconosco la scrittura corsiva e leggermente disordinata di Peeta: "Per Katniss".
Apro il foglietto sorridendo come un idiota, con la stessa grafia c'è scritto: 

                                                     "Buon Natale amore mio,  
                                       avrei voluto essere al tuo fianco sta mattina
                                   ma cause di forza maggiore me l'hanno impedito
                                              ti aspetto di sotto con la truppa,
                                     ansioso di rendere il nostro primo Natale insieme 
                                                       il più bello di sempre.
                                                                  Ti amo
                                                                    Peeta"

Sorrido ripiegando il biglietto e mettendolo nel mio cassetto del comodino lontano da Haymitch.
In fretta mi alzo e infilo un vestito rosso pesante dato che continua a far molto freddo, mi do una spazzolata veloce squadrando il mio riflesso e mi dirigo a chiudere la finestra sporgendomi leggermente ad ammirare il distretto innevato e le nuvole bianche che ricoprono il cielo e lasciando cadere delicati fiocchi di neve sulle nostre case. 
Sta ancora nevicando e sono talmente felice che mi ritrovo a sorridere al cielo.
Scendo le scale di fretta sorridendo, con la perla che sbatte sotto il mio collo, l'anello che brilla al mio dito e la consapevolezza di una vita che continua.
Arrivo in cucina che stranamente è silenziosa,  credo che oggi Peeta abbia deciso di far fare colazione in sala da pranzo; infatti arrivo in cucina e trovo solo Peeta che sta ai fornelli di schiena mentre si da da fare. Non  posso fare a meno di inclinare lievemente la testa per squardare bene Peeta: è bellissimo, indossa una camicia bianca che mette in risalto la muscolatura delle spalle, con sotto un paio di Jeans scuri che mettono in risalto ...qualcos'altro.
Mi avvicino piano a lui e gli poggio le mani sui fianchi baciandogli il punto in mezzo alle scapole.
-Buon Natale tesoro.-mormoro gioiosa.
Peeta sobbalza e si gira verso di me sorridente, quasi mi si blocca il cuore, gli occhi azzurri sono così limpidi e felici come non li vedevo da tempo.
Mi poggia una mano sui fianchi, inumidendosi le labbra e si apre in un bel sorriso che io contraccambio immediatamente. Gli poggio una mano sul cuore e mi porto in punta di piedi per arrivare alle sue labbra dove poggio un delicato bacio semplice e dolce come un lieve assaggio di labbra.
-Buon Natale.-risponde Peeta prima di tornare sulle mie labbra.
-Mi aiuti?- chiede indicando un vassoio pieno di cioccolate calde sullla penisola della cucina.
Annuisco e afferro il vassoglio seguendo Peeta in cucina.
L'odore di biscotti ha invaso il salotto e la casa facendomi brontolare lo stomaco; le luci dell'albero sono accese e risplendono gioiose, alternandosi e facendo impazzire Ranuncolo che le guarda difidente seguendo il percorso della lucetta rossa. 
Le finestre sono aperte illuminando la stanza della luce mattiniera e permettendo perciò anche a una fresca arietta di entrare, per fortuna i riscaldmenti sono al massimo e non si sente affatto il freddo. 
La neve cade lenta fuori dalla finestra e mi ritrovo a pensare che il fatto di lasciare le finestre aperte non è poi così male. Peeta ha acceso anche il camino che scoppietta allegro davanti a Haymitch (il cane) che sonnecchia al tepore del caminetto, cercando di ignorare Finnick che lo squote come una maracas, tentando di convincerlo a giocare con lui.
Haymitch con un sorrisetto sul volto squadra Johanna che annuisce paziente a una Effie che le sta raccontando qualche cosa. 
-Buon Natale a tutti!- dico entrando e poggiando il vassoio colmo di cioccolata sul tavolo.
-Buon Natale Katniss!- mi rispondono a turno.
Peeta mi sorride mentre rispondo all'abbraccio di Annie e battendo una volta le mani annuncia- è pronto!-
Sto per sedermi quando vengo distratta da una presa delicata sulla mia gamba, guardo in basso e noto Finn che con una mano in bocca e un braccio che cinge la mia gamba, mi guarda dll'alto e esibendo il suo sorriso sdentato mormora.-Buon Natale Zia Katis.-
Gli sorrido automaticamente e mi abbasso per prenderlo in braccio. Finnick mi cinge il collo con le braccia e mi sorride – Buon Natale Finnick!-rispondo.
Peeta mi mette nel piatto qualche biscotto e io mangio tenendo in braccio Finnick cullata dalle chiacchere animate dei miei amici.
Quando Finnick decide di scendere per andare ad aprire i suoi regali sotto l'albero, Peeta mi prende la mano sotto il tavolo e qualche cosa nel suo sguardo che mi guarda estasiato mi dice che mi stava osservando già da un pò.
MI bacia la guancia delicato lasciando che io mi appoggi leggermente alla sua spalla; mi concedo qualche minuto di relax tutto per me, ignorando le parole che continuano a aleggiare nella stanza e rinunciando a prendere parte alla conversazione. Non sono brava con le parole, tantomeno con le persone; non come Peeta almeno, che riesce a sentirsi a suo agio  in qualsiasi situazione. Si destreggia come un prestigiatore particolarmente empatico tra le emozioni e i toni di voce e crea castelli immaginari con poche parole. Mentre io per sentirmi a mio agio ho bisogno di una notevole quantità di fattori non modificabili, in primo luogo: la vicinanza di Peeta.
Effie dopo aver staccato la testa a un biscotto allo zenzero si rivolge a me -Allora Katniss quando canterai per noi?.-chiede con la sua solita vocetta squillante.
Tutta la sala sembra girarsi verso di me quasi a ricordarsi che ci sono anche io.
Batto un paio di volte gli occhi, riemergendo dallo stato di torpore dove mi aveva portato la carezza leggera di Peeta sul mio fianco.-Cosa?- rispondo drizzando la schiena e interrompendo il contatto con Peeta. Vedo Haymitch sorridere sotto i baffi.
-Eri distratta Dolcezza?-chiede malizioso.
Non vedo il perchè debba essere sempre io quella da prendere in giro. Ci stanno tate persone nel mondo che tirano una porta dove c'è scritto spingere, perchè devo essere sempre io quella che viene presa in giro?!
Innarco le sopraccigia, infastidita-Sto bene.- rispondo scoccandogli un occhiataccia che lo fa ridacchiare.
Rivolgo la mia attenzione a Effie ignorando le risatine di Haymitch.-Dicevi Effie?-
-Ti ricordi che avevi promesso di cantare Katniss?-mi chiede.
Io veramente non avevo promesso proprio niente, tuttavia...-Si Effie, tranquilla, lo ricordo.- 
-Sul serio?- chiede Peeta sorridendomi eccitato.
Ho fatto proprio bene il mio regalo.
-Si.-rispondo semplicemente lasciando che Peeta mi stringa un fianco baciandomi una guancia.
Sento un leggero bussare alla porta e mi alzo andando ad aprire; Thom mi sorride entusiasta quando apro la porta baciandomi una guancia e abbracciandomi.
-Thom!Che sorpresa, entra! Buon Natale!- dico ricambiando l'abbraccio.
Lacio che Thom entri dicendo-Buon Natale Katniss!-
-Vuoi fermarti a mangiare un pò?- chiedo tra una proposta e una supplica-Peeta ha preparato tonnallate di biscotti e diventerò una botte se devo finirli io.-rispondo alla sua occhiata interrogativa.
Thom scoppia a ridere- No grazie devo scappare, sono venuto ad augurarvi Buon Natale e a invitarvi alla festa di stasera.- 
Uh-wou, time-out festa? Che festa?
-Aspetta...vieni di la.-gli dico conducendolo in salone.
Arrivo in salone che sono ancora tutti seduti attorno al tavolo ancora pieno di cibo.
-Peeta, guarda chi c'è...-mormoro entrando.
Peeta si gira sorridente e il suo sorriso di allarga quando nota Thom che un pò imbarazzato per l'intrusione, credo, mormora.- Salve, Buon Natale a tutti, scusate il disturbo.-
Peeta si alza e gli stringe la mano.-Thom! Che piacere vederti!-
-Hey!- Grida Johanna da dietro le spalle di Peeta.-Il primo pezzo di carne disponibile senza che mi arrivi una freccia tra gli occhi e non me lo presentate?-
Peeta ride.-Non so quanto sia sicuro per il povero Thom...-
-Mellark...-
-Okay- dice Peeta girandosi ad affrontare Johanna.
-Thom lei è Johanna, attento alle spalle quando ce l'hai dietro.-Johanna gli fa l'occhiolino leccandosi le labbra come una fiera feroce che ha appena trovato la sua nuova preda. Thom deglutisce e fa un piccolo passo indietro, da brava preda con un istinto di sopravvivenza che funziona.
-Lei è Annie, Effie e Haymitch già li conosci e lì c'è Finn.-dice accennando a Finnick che è a malapena visibile sotto l'albero.
-Buon Natale.-mormora Thom.
Peeta gli sorride -Thom, perchè non resti con noi? C'è tanto cibo.-
-Pure troppo.-borbotto io ricevendo un occhiataccia da Peeta.
-Non dire sciocchezze, non è affatto troppo.-
-Andiamo ammettilo che hai esaggerato! Ci sfameresti l'intero distretto con tutto questo cibo! Non si può quasi più entrare in cucina! Poi non venire a lamentarti quando sarò una balena!-
Peeta sbuffa e poi si rivolge a Thom.-Lo vedi con chi devo combattere?-chiede giocoso afferrandomi per un fianco e portandomi verso di se.
Metto automaticamente la mia mano sulla sua, chiudendo il nostro abbraccio.
Thom ride.-Mi dispiace ma non posso restare, ci sarà una festa in paese questa sera dato che molte persone non possono ancora permettersi un Natale,  glielo offriamo noi. Ero venuto per invitarvi...magari vi avrebbe fatto piacere venire...-
-Oh che bello una festa di Natale!.- squittisce Annie contenta.
-Vi va?- chiede Peeta al gruppo che accetta subito l'idea; poi si volta verso di me con un sorrisetto speranzoso. Io annuisco contenta, almeno riuscirò a liberarmi da tutti questi dolci.
-D'accordo Thom, ci saremo!-
-Oh bene! Fantastico! Vedrete che non ve ne pentirete, ci saranno: balli, canti, un grande albero al centro della piazza e tanta roba da mangiare...-
-Possiamo portare qualche cosa?-chiedo supplicandolo quasi, tanto che Peeta alza gli occhi al cielo sbuffando.
Thom ride.-Ma certo, più roba c'è meglio è.-
                
                                                                                                 ....

Alle sette di pomeriggio ha già fatto buio e io, Peeta e la truppa ci stiamo avviando verso il centro del distretto. Questa idea della festa è stata una cosa fantastica da una parte, dato che molte persone potranno avere il Natale che meritano, ma tremenda dall'altra dato che sarà molto più imbarazzante dare il mio regalo a Peeta. Cammino nella neve infagottata nel cappotto lungo creato da Cinna e con le braccia colme di buste dove abbiamo messo la maggior parte degli avanzi del pranzo di Natale e chili e chili di biscotti di tutti i tipi.
Ognuno di noi ha almeno una busta o un vassoio, tuttavia a casa è comunque rimasto un cesto di biscotti.
Arriviamo in paese che sembra che abbiano già finito di  sistemare tutto e alcune persone stanno cominciando a radunarsi al cantro della piazza, parlando ra loro amichevolmente e scambiandosi sorrisi e "Buon Natale!". La piazza non è mai stata così bella, illuminata a festa e decorata con ghirlande e festoni. Su un lato è stato messo un pino, probabilmente tagliato dal bosco, tutto decorato dai bambini, sui suoi rami infatti assieme ai festoni tradizionali  si riescono a vedere i disegni fatti dalle loro piccole mani.
Ci avviciniamo alla lunga tavolata che hanno sistemato al lato della piazza e poggiamo il cibo, riconosco Sae la Zozza che sta sistemando i vari vassoi e le faccio un segno che lei coglie al volo.
Si avvicina a me e mi toglie il vassoio dalle mani per poi abbracciarmi. Sono un pò sorpresa ma rispondo all'abbraccio.
-Buon Natale Katniss, sono così felice per te.-mormora Sae al mio orecchio.
Riesco solo a sussurrare.-Grazie.-
Aiuto a sistemare assieme a Sae e a altre donne volontarie, il cibo sulla tavola. In teoria io non sono una volontaria, ma una costretta. Non mi ci sento proprio in mezzo a tutte quelle donne e ragazze di ogni età. Alcune non mi guardano appositamente o mi lanciano occhiate curiose e persino timorose e me ne accorgo, ma non me ne curo più di tanto; di certo non quando ho il sorriso di Peeta che ogni volta che incontro il suo sguardo mi ricorda quanto può essere bella la mia vita. Indipendentemente dal passato e quanto amore sono ancora capace di donare. E poi la serata sta cominciando a diventare frizzante, una festosa musica natalizia comincia a risuonare per il distretto mentre i bambini corrono in mezzo alla piazza. 
Quando mi danno la libertà, mi allontano per cercare il mio gruppo che si è allontanato per parlare con non so chi e ora non si trova più. Alcune coppie stanno cominciando a ballare sullo sfondo festivo della piazza, non sono certo i ballerini più bravi di Panem, ma quei sorrisi che si concedono sotto le stelle non hanno prezzo.
Mi faccio strada tra la gente che chiacchiera e mangia ai confini della pista da ballo per evitare di essere investito da qualche aitante coppia che è troppo impegnata a guardarsi negli occhi per capire dove va. I bambini corrono incuranti del pericolo di essere calpestati per la piazza e tra questi riesco a intravedere anche Finn che ha subito fatto amicizia.
Distratta da Finnick sono andata a sbattere contro qualcuno di molto alto che si stava servendo del pollo arrosto, questo si gira per vedere chi l'ha tamponato e rimango a bocca aperta.
-Gale.-Dico sorpresa di vederlo qui. Che ci fa qui? Lui odia le feste. È sempre lo stesso solo che oggi indossa un completo marrone scuro con una camicia verde, tanto che mi sembra un albero.
La forza del conformismo.
-Katniss.-mormora lui sorpreso.
-Cosa ci fai qui?-chiedo realmente interessata: se Gale può andare a una festa di sua spontanea iniziativa io posso mettere un tutù.
Lui storce la bocca.-Sono stato costretto a accompagnare Posy.-disse indicando una scia indistinta e ridacchiante che correva come una matta su e giù per la piazza.
Sorrisi, nel mio prossimo futuro non vedo alcun tutù.
Vedo Peeta che mi cerca facendosi spazio tra la folla-Devo andare.-dico tenendo lo sguardo sul ciuffo biondo che si gira e si rigira affannato.
-Certo ciao Katniss.-dice lui.
-Buon Natale.-gli sorrido.
-Anche a te.-
Quando arrivo dietro a Peeta che ancora non mi ha visto gli afferro un passante dei Jeans trattenendolo vicino a me. Peeta si gira e quando mi vede si apre in un bel sorriso.
Fa un piccolo inchino con la testa e si piega per un bacia mano.
-Buona serata bellezza posso avere l'onore di questo ballo?-
Sorrido maliziosa, non sarò certo io che mi tiro indietro.-Certamente, ma facciamo presto prima che il mio ragazzo ci veda.-
Peeta mi scocca un occhiataccia ma si riprende subito sussurrando malizioso.-Mh, deve essere davvero tremendo...-
Sorrido.-E geloso! Non dimentichi geloso!-
-Chi è geloso?-dice una voce dietro di noi che ci fa voltare.
Ci ritroviamo di fronte Edward e Della...mh volevo dire Delly. Lui la stringe possessivamente per il fianco magro e lei ha una mano che arpiona la gamba dei suoi pantaloni. Quasi usandolo come antistress...
Stanno insieme ora? Mh, non farebbero un soldo di danno.
Peeta sorride.-Io, sono molto geloso della mia ragazza.-
-Ah si? Beh cazzi vostri. Come state? È da un pò che non ci si sente.-mormora Edward squandrandomi avidamente tanto che Delly se ne accorge e stringe di più i suoi artigli da arpia sulla sua gamba. 
-Bene, benissimo  direi. Voi?-mormora Peeta prendendo la mia mano.
Edward sorride.-Bene ora stiamo insieme...-dice stringendo il fianco di Delly.
-Fantastico!-dice Peeta forse con troppa enfasi, tanto che mi ritrovo a sorridergli bonariamente.
-Katniss tu si che sei uno schianto.-dice Edward guardando le mie gambe. Se continua così quella gamba non se la ritroverà più attaccata al corpo, o magari gli artigli di Delly rimarranno incastrati nella sua...ehw, che schifo! Non voglio pensarci.
-Su lo sguardo amico.-mormora Peeta.-Ora dobbiamo andare.-
-Ok a dopo.-
-A dopo.-dice Peeta liquidandoli in fretta e trascinandomi verso la pista.
Peeta mi trascina in punta di piedi sulle  note dolci di una canzone e io mi abbandono complemente al suo corpo, lasciandomi trasportare dalla musica e dai movimenti di Peeta che mi guidano come se dovesse essere sempre pronto a riprendermi tra le sue braccia. Intreccio le dita dietro la sua nuca, muovendomi piano e guidata da lui come ci hanno insegnato prima del nostro tour della vittoria.
I suoi occhi mi scrutano dolci per poi spingere le sue mani sulla mia schiena ad avvicinarmi di più a lui. Noto che anche Haymitch ed Effie hanno cominciato a ballare, forse un pò meglio di noi e meno attaccati ma non mi importa, sono tra le braccia di Peeta dopotutto. Anche Johanna sta sorridendo amabilmente, cosa stranissima, mentre parla con Thom. Magari l'abbiamo accasata?
Annie invece sta parlando con Sae vicino al bancone e intanto mangia. Stanno tutti bene, Va tutto bene. Peeta è qui tra le mie braccia. Va tutto bene.
Abbandono la testa sulla spalla di Peeta che mi carezza piano i capelli. 
Ad un tratto però qualche cosa cambia, la gente ci guarda e ridacchia oppure mi guarda con occhiatine maliziose. Anche Peeta se n'è accorto e si stacca leggermente da me per capire cosa sta succedendo. 
La voce del sindaco ci arriva chiara e scherzosa.- Ecco le ostre Prime vittime! Ragazzi prego guardate in alto.-
Alziamo entrambi lo sguardo fino a notare un ramoscello di vischio che ci dondola lievemente sopra la testa, attaccato al filo di una canna da pesca. Sappiamo entrambi cosa significa...
Benvenuti nel dodici: con le tradizioni più strambe dell'intero universo.
Peeta mi guarda esitante, forse timoroso che io non lo voglia baciare in pubblico.
-Coraggio Peeta! Baciala!-urla qualcuno dalla folla.
Mi scappa una risata e faccio in tempo solo a fare un sorriso malizioso a  Peeta, che le mie mani si muovono verso di lui, serrando la presa sul bavero del suo cappotto e lo tirano verso di me, facendo incontrare le nostre labbra. Il nostro bacio è un esplosione di corpi celesti acclamata con fischi e applausi da tutti coloro che ci stanno guardando.
Non so quanto passa quando Peeta si scosta prendendomi per i fianchi per guardarmi in faccia e poi le sue braccia mi cingono stretta la vita attirandomi a lui in un caldo abbraccio.
Attorno a noi la musica ricomincia festosa, fermandosi ogni tanto solo per sorprendere qualche altra coppietta.
La cantante sul palco sta cantando da ore e mi dico se fore non sia meglio dare il  mio regalo a Peeta adesso prima che la festa finisca.
Devo farlo. Per Peeta...e ...e non importa se ci sono così tante persone che mi fisseranno. Questo è il mio regalo e voglio che sia perfetto per lui. 
Mi scosto leggermente da Peeta guardandolo negli occhi.
-Mi ami?-chiedo sebbene sappia fin troppo bene la risposta.
Peeta sorride splendente.-Si.-Mormora cercando di riavvicinarmi, ma io gli metto la mani sulle spalle per continuare a guardarlo.
-La faresti una cosa per me?-
-Qualsiasi cosa.-risponde guardandomi attentamente.
-Ma non devi chiedere il perchè ne niente devi solo fidarti.-dico io.
Peeta innarca le sopracciglia, ma poi sospira.-D'accordo.-
Gli do un piccolo bacio a stampo sulle labbra-Resta qui.-dico.
Lo lascio sulla pista andando dal sindaco al lato del palco e dopo un rapido scambio di accordi posso salire sul palco.
La cantante mi lascia il posto con un "Buona fortuna" di incoraggiamento e la musica si ferma.
La piazza sembra tutta guardare me che arrossisco come un peperone probabilmente e mi costringo a muovere un passo dopo l'altro verso il microfono.
Mi stanno tutti guardando!
"Che ti aspettavi? Sei su un palco in mezzo a una piazza! È ovvio che ti guardano!"
Oddio, chi me l'ha fatto fare?
"Gesù perdonala perchè è stupida! E non è del tutto colpa sua."
Aiuto. Devo scendere da questo dannato palco.
"Già bella cosa...la vincitrice che si lancia dal palco e comincia a scavare perchè si vergogna troppo." 
Trovo gli occhi sorpresi di Peeta tra la folla e il suo sorriso. Devo farlo.
Con una mano mi torturo l'anello mentre con l'altra mi avvicino al microfono quasi tremante.
Do un piccolo segno all'orchestra che comincia a suonare l'introduione della canzone che ho scelto. 
Tengo lo sguardo su Peeta lasciandomi trasportare sai miei sentimenti, dato che sembra essere l'unico modo per non fare figuracce e le note escono da sole dalla mia bocca.

*l'orchestra comincia a suonare la canzone scelta da Katniss( All I Want for Christmas is you)*

I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you.

I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I don't need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won't make me happy
With a toy on Christmas day
I just want you for for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
You baby

I won't ask for much this Christmas
I won't even wish for snow
I'm just gonna keep on waiting
Underneath the mistletoe
I won't make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick
I won't even stay awake to
Hear those magic reindeer click
'Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do
Baby all I want for Christmas is you
You

All the lights are shining
So brightly everywhere
And the sound of children's
Laughter fills the air
And everyone is singing
I hear those sleigh bells ringing
Santa won't you bring me the one I really need
Won't you please bring my baby to me

Oh, I don't want a lot for Christmas
This is all I'm asking for
I just want to see my baby
Standing right outside my door
Oh I just want him for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Baby all I want for Christmas is
You

All I want for Christmas is you baby
All I want for Christmas is you baby

Canto come in una bolla, estranea a tutto ciò che accade fuori, con gli occhi fissi su Peeta.
In un secondo la mia bolla scoppia e io ritorno a sentire i rumori ridestandomi come da un incantesimo. Gli applausi arrivano da ogni parte e io mi ritrovo a sorridere al pubblico.
-Uhm...grazie mille!-dico al pubblico ancora sbalordita per la loro reazione alla mia canzone.
Poi il mio sguardo trova quella di Peeta e mi ricordo che c'è un ultima cosa che devo dire prima di scendere da questo palco. 
Mando un bacio con la mano a Peeta 
- Buon Natale tesoro mio!-dico sorridendogli.
Scendo dal palco in fretta e tra pacche sulle spalle e sorrisi raggiungo Peeta dove l'avevo lasciato .
Mi viene incontro abbracciandomi stretta sollevandomi da terra e io ricambio l'abbraccio stringendogli le braccia al collo.
Peeta poggia le sue labbra sulle mie baciandomi dolcemente.
-Grazie.-mormora contro la mia pelle.
MI trascina via dalla pista da ballo incollando le sue labbra alle mie; prende la mia mano conducendomi a passo sostenuto via dalla piazza. Noto che siamo in prossimità della scuola dove andavamo,  dove ci siamo incontrati la prima volta. Peeta si ferma all'improvviso e mi cattura le labbra con le sue, baciandomi intensamente, con le mani dietro la mia nuca per potermi baciare bene.
Mi sento  scivolare contro di lui, sciogliere contro i suo tocco mentre le mie palpebre si chiudono per l'intensità del bacio. 
Il suo corpo preme contro il mio e posso sentirlo reale qui accanto a me; i suoi capelli mi sfiorano la fronte facendomi irraginabilmente sorridere contro le sue labbra. Non so come riuscire a gestire tutto questo, tutto questo che mi sta facendo provare Peeta adesso, ogni volta è meglio di quella precedente, non c'è un bacio che mi fa desiderare di fermarmi. Ogni sfioramento riporta in me quella fame che ho scoperto anni fa.
Il tempo si ferma per noi, mentre nevica  e la luce del lampione ci illumina dall'alto, tanto che mi serve qualche secondo per ritornare nel mondo quando Peeta si ferma.
-Andiamo a casa?-chiede con una strana luce negli occhi.
-Ma Annie, Haymitch e gli altri?-chiedo scombussolata lasciandomi condurre dolcemente dal braccio di Peeta posato sulla mia schiena verso l'entrata del villaggio vincitori.
-Immagino siano tornati già da un bel pò, la festa è finita.-dice Peeta passandomi un braccio sopra le spalle.
Effettivamente quando ripassiamo per la piazza, non è rimasto nessuno; solo il grande albero che protegge il distretto e continua a brillare.
Quanto siamo rimasti a baciarci?
Percorriamo in silenzio la strada per Casa nostra superando il cancello che divide il distretto dal villaggio vincitori, ma che ormai è sempre aperto.
Mi ritrovo dentro  casa al calduccio mentre Peeta mi toglie il cappotto. La casa è silenziosa e avvolta in un silenzio quasi irreale.
-Vieni- sussurra conducendomi in salotto, il fuoco ancora scoppiettante e vivo illumina la stanza dall'angolo e la avvolge in un tepore speciale.
Al centro del salotto  un cavalletto con un quadro sopra coperto da un telo.
-Io...io non sapevo cosa regalarti e così...-lascia la frase cadere con un sospiro e toglie il telo dal cavalletto.
Rimango senza parole. È il Villaggio Vincitori  mentre la prima neve cominciava a cadere sopra di noi; illuminati dalla luce fioca di un lampione ci siamo noi che guardiamo il cielo, Peeta ha un braccio sulla mia spalla e la guancia contro la mia fronte mentre entrambi guardiamo il cielo avvolti dagli stessi cappelli, sciarpe e vestiti che portavamo quella notte, e un anello che brilla al mio dito.
Mi avvicino sorridendo al dipinto.-é bellissimo.- mormoro.
Peeta alza la testa-Sul serio?-
Lo guardo un pò stranita, come può dubìtarne?-Si sul serio. È stupendo.-Mi alzo sulla punta dei piedi baciandogli una guancia. 
-Lo mettiamo sopra il caminetto?- chiedo tenendolo tra le mani estasiata sorridendo ancora.
Peeta sorride.-Dove vuoi tu.-
Mentre Peeta appende subito il quadro, noto che sotto l'albero c'è ancora un pacchetto. Mi avvicino per vedere di chi sia; ed è nostro!(sorprendente vero?:)
-Peeta ci hanno lasciato un altro regalo...-mormoro prendendo il pacchetto tra le mani.
-Lo apriamo?-chiede affiancandomi.
-Certo!.-mormoro io troppo curiosa.
Peeta ride dandomi un bacio sulla testa, a differenza dei regali di questo pomeriggio questo è per tutti e due.
Lo scarto e ci troviamo dentro una strana cosa tipo quelle che usavano i capitolini. Peeta la prende in mano.-Oh è una macchina fotografica!.-
Nella busta è rimasto qualche cos'altro.
Una cornice con davanti un biglietto che leggo a voce alta.- Per Katniss e Peeta, per catturare per sempre i vostri momenti più dolci.-
Tolgo il biglietto e osservo bene la foto nella cornice: ci siamo io e Peeta, io sono seduta con la testa su un cuscino e Peeta è sdraiato con la testa sulle mie gambe, un libro che probabilmente stava leggendo sul petto  e lo sguardo rivolto a me mentre sorride, una sa mano gioca con un mio boccolo dolcemente;  anche io sto sorridendo a Peeta dall' alto mentre con una mano gli carezzo piano i capelli.
-è bellissima.-sussurro mentre mi asciugo una lacrima con la punta delle dita.-Dovremmo ringraziarli.-
Peeta mi  abbraccia il fianco baciandomi una tempia.- Domani lo faremo, per adesso andiamo a letto.-
Sorrido e annuisco seguendo Peeta in camera nostra.
Metto la cornice sul mio comodino e mi spoglio in fretta infilandomi il pigiama e aspettando Peeta che è in bagno.
Quando esce io sono mezza addormentta ma riesco comunque a sentirlo alzare le coperte e infilarsi accanto a me abbracciandomi da dietro.
Sento le sue labbra dietro all' orecchio e mi accoccolo di più al suo corpo.
-Buon Natale Kat.-dice dolcemente posandomi un bacio sulla pelle delicata dietro all'orecchio.
-Buon Natale Peeta.-mormoro stringendo di più la sua mano contro il mio ventre.



Ce l'ho fatta ! Signori e signore...sono Lieta di presentarvi il capitolo di Natale Della fanfiction....*rullo di tamburi*: Ti amerò oltre l'immaginabile!!!!
"Ma che ti presenti, l'hanno già letto se stanno leggendo queste note. Idiota"
"Taci Babbuina!"
Siore e siori! 8 pagine! 8 pagine di capitolo! Questo è un vero record! Ovviamente 8 pagine di capitolo che spero vi siano piaciute !Non vorrei aver scritto 8 pagine di cacca di mosche...!Ma ditemelo voi se vi sembra cacca o no. Come vi è sembrato il Natale a casa Mellark?
Piaciuto? Se vi è piaciuto lasciatemi senza problemi una recensione e prendete un biscotto! (Peeta ha cucinato troppi biscotti e sono ingrassata 3 Kg...se lo prendo...! Vi pare possibile che uno soffre la dieta tutta l'estate e quando arriva a una settimana prima dell'inizio della scuola riprende tutto?!)No sul serio senza problemi eh...io e le recensioni siamo molto amiche e ci vogliamo molto bene e assolutamente non mi disturbate se recensite... Quindi recensite e noi devolveremo tutto il ricavato alla causa dei cammelli che volano.(No sul serio è una cosa preoccupante...tzt questi malati mangiatori di elio...) 
Disintossichiamo i cammelli! Perchè insieme si può! Taoli vera ff per veri tributi!
Tribz!!! Che carine che siete !!!!! Vi mangerei tutte! Gnam!Gnam!
Arrivati a questo capitolo, che è anche un pò triste perchè dopo 52 capitoli ci si accorge che ci stiamo avvicinando a..ARG!!!! Non voglio pensarci!
Non pensiamoci per adesso, si? Comunquam oggi con questo capitolo che è un pò la special edition di Natale anche se siamo a Agosto(dettagli) volevo ringraziare tutti! Ma proprio tutti, tutti. Da tutti quelli che mi seguono a quelli che recensiscono e quelli che ricornano, seguono e preferisco. Ringrazio mia madre che ancora non ha preteso che gli mostrassi nessun capitolo nonostante qualche volta io salti per aria senza preavviso a causa di una recensione Positiva che mi fa drizzare i capelli! Ma ancora non ha chiesto spiegazioni e(Cosa più importante) non mi ha spedito dallo psicologo! (per ora) Vi amo tutti! Anche alle creatrici di critiche negative!
*abbraccio collettivo*
Tanto amore per tutti!
a parte  quel signore che quando avevo sei anni mi ha superato in gelateria: Lei signore è uno stronzo!
Un bacio,
-Sam
                                          

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Capitolo 53
*** Malato:(....aiuto aiuto! dottore dottore!!!!!!!!!!!! ***



 
                Ti amerò oltre l'immaginabile



È l'alba, credo. Il sole illumina debolmente la mia camera  da letto, scaldando la brazza mattutina di Dicembre. Sono coperta dalla trapunta pesante che mi pesa addosso, neanche fosse di piombo; Mi giro leggermente nel letto trovando Peeta che rabbrividisce accanto a me nonostante sia coperto. Strano oggi non è neanche una giornata poi così fredda. Mi alzo in fretta andando a chiudere la finestra spalancata. Magari ha fatto troppo freddo questa notte.
Mi infilo la vestaglia andando in bagno. Il mio riflesso spettinato allo specchio ancora mi sorride al ricordo di questa notte.
Questa notte...
"Avanti non tenermi sulle spine che avete fatto questa notte eh?"
"Ma che vuoi tu!? C'eri pure!"
"No che non c'ero!"
"Abbiamo giocato a dama contanta?"
"Giocato a dama?"
"Giocato a dama."
"Non ci credo nemmeno se lo vedo"
"Taci"
"Perchè ogni nostra conversazione finisce con te che mi zittisci?"
"Perchè qui comando io quindi taci"
"Stupida treccina."
"Ho detto taci sgorbio!"
Perchè non ho una mente normale che non mi insulta? Perchè?!
Sospiro e Pettino lentamente i miei capelli facendo scorrere le dita tra le ciocche scure, mi ritrovo ad essere sorprendentemente rilassata mentre canticchio ancora la canzone che ho cantato ieri per Peeta.Non posso crederci di essere riuscita davvero a cantare in pubblico, al solo pensiero ancora sorrido. 
Quando torno di là Peeta è ancora tra le coperte  che riposa un pò tremante. Come può avere ancora freddo? Aggiungo un altra coperta e mi siedo accanto a lui mentre ancora dorme, mi appoggio alla testiera del letto con la schiena mentre Peeta si muove automaticamente e mi cinge la vita con un braccio, con la testa sul cuscino accanto a me.
Le mie dita giocano con i suoi  capelli, carezzandoglieli all'indietro come nei sotterranei di Capital, ma questa volta le mie mani si muovono automaticamente più dolcemente tra i suoi capelli, senza paura, solo con tenerezza. Lui non si irrigidisce, sorride nel sonno, va tutto bene.
Dopo qualche minuto Peeta si sveglia abbracciandomi più stretta.-Buongiorno.-mormoro, continuando le mie carezze sulla sua testa.
Peeta mugugna.-Buongiorno.-
-Sei ancora stanco? Torna a dormire.- Mormoro notando le sue occhiaie.
-No non sono stanco.-dice tirandosi su e posandomi un leggero bacio sulle labbra.
Sorrido contro la sua pelle quando si porta a cavalcioni su di me stringendomi per i fianchi.
-Lo sai vero che presto verranno a svegliarci?- chiedo con un sorrisetto.
Peeta sbuffa.-Sei una guasta feste.-
Solo perchè non voglio che metà dei sopravvissuti agli Hunger Games ci trovino avvinghiati nel nostro letto.
-E tu sei senza pudore.-gli dico mentre le mie mani scivolano sotto la sua maglia carezzandogli gli addominali.
-Hai avuto incubi sta notte?-chiedo all'improvviso ricordando le sue occhiaie.
Peeta si ferma sedendosi accanto a me e innarca le sopracciglia.-No, perchè tu si?-
Squoto la testa e gli sfioro l'ombra violacea sotto gli occhi con un dito che lui  cattura e si preme la mia mano contro la guancia.
La pelle di Peeta scotta contro la mia pelle fresca. Innarco le sorpacciglia e mi avvicino velocemente a lui premendo di più la mia mano sulla sua guancia.
-Kat cosa...?-
-Shh.-dico zittendolo e posando anche la mia mano destra sulla sua guancia.
Mi avvicino posando le mie labbra sulla sua fronte per averne la conterma e rimango con qualche secondo per constatare che effettivamente ...-Hai la febbre.-dico scostandomi con le mani sulle sue spalle.
-No è impossibile come può essere successo?-dice tirandosi un pò indietro squadrandomi.
-Non lo so e non mi interessa, ora importa solo che tu hai la febbre e devi guarire.-Dico alzandomi velocemente e andando a prendere il termometro in bagno.
Sento Peeta che mi chiama da di là-Kat...-chiede con tono incerto
-Mh?-rispondo frugando nell'armadietto del bagno.
-Sei tranquilla vero?-chiede con lo stesso tono
-Eccerto! Perchè non dovrei esserlo?!-rispondo forse un pò troppo velocemente e con una voce troppo squillante perchè Peeta sbuca dalla porta squadrandomi allarmato.
 Un altro ricordo avanza nella mia memoria, un altra febbre, un altro luogo.
-Sicura?-chiede affacciandosi dalla porta del bagno
Mi giro lanciandogli un occhiata allucinata-Peeta Mellark! Torna subito a letto! Tu non ti muovi finchè non so quanto hai!-urlo autoritaria a un Peeta che scappa subito di la tra le coperte, probabilmente non voleva che il pacco degli assorbenti gli arrivasse dritto in faccia.
 E Non avrei esitato a farlo! Ho anche il ciclo quindi nessuno può osare sfidarmi oggi.
"Alla faccia della tranquillità."
Cerco il termometro nell'armadio specchio freneticamente, cercando di concentrarmi su quello che sto facendo. Come diavolo ha fatto ad ammalarsi? 
Quando ritorno nella nostra camera mi siedo velocemente sul bordo del letto dove Peeta è sdraiato e ben sotterrato sotto tutte le coperte.
-Metti  questo.-dico porgendogli il termometro che lui prende infilandoselo sotto il pigiama.
-Katniss sto bene. Sarà solo un pò di alterazione.-dice guardando il termometro.
Stringo gli occhi.-Me-ti-lo.- sillabo minacciosa.
Peeta si infila il termometro senza togliergli gli occhi di dosso.
Quando lo toglie lo guarda un pò, forse per decidere se è il caso di mostrarmelo.
Glielo sfilo dalle mani: 37. Non è molto ma è sempre febbre.
Mi alzo andando verso l'armadio e cominciando a vestirmi.
-Tu oggi non esci.-dico mentre cerco qualche cosa da mettere nell'armadio.
-Ma devo accompagnare le ragazze alla stazione!-dice Peeta da dietro di me.
Oh già le ragazze, oggi vanno via...
Una fitta di tristezza mi trapassa quando realizzo che il tempo è passato tanto velocemente che quasi non me  ne sono accorta.
Sbuffo.-Puoi anche startene a casa per qualche ora che dici?-
-Ma voglio salutarle.-
si lagna Peeta dal letto
-Puoi benissimo salutarle anche da casa e io le accompagno.-dico e lui mette il broncio. 
Sbuffo-Se non sbaglio io ero segregata nel letto quando avevo la febbre.-
-Ma tu avevi 38.9 io ho  37 a malapena.-
-Vuoi dire che mi avresti lasciata scorrazzare in giro se avessi avuto 37?-chiedo retorica. Ma figuriamoci! Non potevo neanche arrivare fino alla cucina.
-Kat andiamo!-
Sbuffo, non è giusto; mi faccio convincere troppo facilmente, insomma gli basta guardami e io mi sciolgo e gli faccio fare tutto quello che gli pare. Perchè io non ci riesco con lui?
"Perchè lui è Peeta Mellark; l'essere più perfetto della terra e tu sei Katniss Everdeen una stupida gallina ambulante."
"Primo: 'Più perfetto'non si dice, secondo: ho eliminato Delly non costringermi a fare altrettanto con te"
 -D'accordo- dico con un sorrisetto- Ma ti infagotterai per bene.-dico porgendogli una mano tesa.
Peeta spalanca gli occhi e ci pansa un attimo, annuisce e mi stringe la mano tesa.
-Okay.-
Scendo dal letto in fretta.
-Vado a preparare la colazione.-dico mentre lui si alza.
Si blocca e mi guarda dubbioso.-Come scusa?- 
stringo gli occhi parlando con una voce lenta e sensuale( o almeno dovrebbe essere lenta e sensuale)
"Parla serpentese!"
"Taci mostro"
-Tu oggi non cucini ne lavori.-dico avvicinandomi e posando i palmi aperti sul suo petto.
-Ah no? E come faresti a impedirmelo?-chiede Peeta sorridendo malizioso.
Il mio sorriso si allarga e mi alzo sulle punte dei piedi facendomi leva sul suo petto fino ad arrivare al suo orecchio – Tu provaci, ho ancora una buona mira sai?-
Peeta alza gli occhi al cielo sbuffando.-Sei impossibile.-
Mi separo dal suo corpo, andando verso l'armadio dove ormai si sono mischiati i vestiti miei e di Peeta e tiro fuori un maglione e una maglietta a maniche lunghe.
Peeta sbuffa ma poi si infila la maglietta e il maglione chiudendolo bene.
-Ora che sembro un salame posso uscire della camera?-mi chiede provocatorio.
Io annuisco e prendo la sua mano che lui stringe, usciamo dalla camera e stiamo per fare il primo gradino che sento il movimento leggero di Peeta; porta la mia mano alla sua bocca baciandogli il palmo e posandosela sulla guancia. Sorrido a Peeta che chiude gli occhi sotto il tocco del mio pollice che si muove e carezza delicatamente la sua guancia.
Mi sembrava così intimo quando i miei genitori  lo facevano, più intimo di un bacio, più intimo di qualsiasi altra cosa, perchè certi sguardi sono così profondi che ti senti immediatamente di troppo e magari mi veniva voglia di scomparire o di uscire dalla stanza. Ora capisco cosa tirava su mia madre ogni giorno e cosa l'ha fatta crollare a quel modo. Papà. Era l'unica cosa che la aiutasse a superare le sue giornate, aveva una forza, una luce che lei a quanto pare non ha mai visto in me.
L'amore per mio padre era la sua aria ogni giorno . Senza mio padre, non riusciva a respirare. 
Ma ora sono qui e sono al centro dell'universo mentre guardo rapita Peeta che preme la mia mano sulla sua guancia. Ho trovato il mio posto.
-Ew...Finitela con queste sdolcinatezze, quando sarò andata via potrete fare ciò che vi pare, ma fino ad allora siate persone normali.- Dice Johanna con una faccia disgustata mentre esce dalla sua stanza.
"Finita la magia"
Tolgo la mia mano dalla guancia di Peeta arrossendo un attimo prima che mi prenda la mano e mi tiri dolcemente veso le scale subito dietro Johanna che le sta scendendo due a due.
In cucina hanno già cominciato a mangiare biscotti dal primo cesto di dolci per colazione.
Perfetto così Peeta non dovrà cucinare. Non è magnifico?
Sorrido a Peeta e lui mi lancia un occhiataccia sedendosi accanto a me.
Mangio qualche biscotto per poi preparare un the caldo per Peeta che di solito a colazione bave latte freddo.
Quando posiziono la tazza davanti a Peeta togliendogli la tazza che si era appena versato da davanti arriccia il naso contrariato.
Incrocio le braccia sul petto, tentando di mantenere un espressione severa alla sua smorfia disgustata.-Bevi.-ordino con tono autoritario. 
Peeta sbuffa e si porta la tazza alla bocca.
Haymitch ci guarda stranito.-E adesso che vi succede?-
-Peeta ha la febbre.-mormoro neutra.
-Ohhh capisco e ora tu sei diventata la maniaca iperpreoccupata di turno vero?-chiede  Haymitch ignorando lo squittio di Effie
-Povero caro!-
-Che vuoi dire?-chiede Annie.
Haymtch ride.-AH ! Avreste dovuto vedere Peeta quando Katniss era malata, al confronto Dolcezza è un agnellino.-
Peeta sbuffa-Lei aveva la febbre altra, io no!-
-Non potevo nemmeno scendere dal letto!-dico.
-Ma cos'è? Una congiura!?-dice Peeta esasperato.-Ti ricordo che quando stavo male nell'arena mi hai costretto ad addormentarmi.-
-Perchè tiri sempre fuori questa storia? È lui che mi ha mandato lo sciroppo prenditela con lui!.-dico indicando Haymitch.
-Vi ho tirato fuori da due...-comincia Haymitch ma poi si blocca scambiando uno sguardo con me.
Io lo guardo impassibile. No, non ci ha tirato fuori da due arene, non tutti e due. 
Peeta non si è accorto della tenzione che corre da me a Haymitch mentre pensiamo le stesse cose, nè dell' interruzione di Haymitch, continua la sua arringa proclamando la sua innocenza spedito.
-...ed è per questo che io sono innocente.-conclude Peeta.
Quanto sono fortunata ad averlo qui con me, ora non se ne andrà mai più.
Sorrido e mi alzo prendendo i piatti sporchi dal tavolo.
-Bene visto che Peeta si è ammalato e Katniss è pazza e non possiamo uscire che facciamo?- chiede Johanna annoiata.
Con tempismo perfetto entra Annie nella stanza saltellante ( non mi ero nemmeno accorta che era uscita) e con una scatola tra le mani.
Solleva la grande scatola sopra la testa e grida -Scarabeo!-


Dopo ore passate a giocare a scarabeo, Finnik ha inghiottito tre tessere, Haymitch solo una, pranziamo con gli avanzi riscaldati del giorno prima e li finiamo! Grazie Signore!
Ci godiamo le ultime ore che ci restano da stare insieme in tranquillità, Finnik si è addormentato e noi siamo avvolti dal piacevole tepore del soggiorno.
Ad un tratto l'imminente partenza genera una strana atmosfera nell'aria quando Peeta finisce di portare al piano di sotto le ultime valigie di Johanna e Annie e si lascia cadere sul divano accanto a me che comincio a carezzargli i capelli all'indietro.
Povero lui ha dovuto trasportare tutte quelle valigie...dato che Annie e Johanna si sono portate due valigie a testa neanche dovessero restare un mese.
Peeta sospira lasciando ricadere la testa all'indietro e io gli carezzo la fronte ma non ha la febbre.
-Non avresti dovuto affaticarti tanto.-gli sussurro mentre il dscorso tra i grandi sta sviando sull'argoento"Ritorno a Capitol"
Lui mi stringe la mano sorridendomi-Non preoccuparti.-
-Immagino che la prossima volta che ci vedremo sarà a Capital.-Mormora Johanna guardando il vuoto.
Annie sospira.-Un ultimo sforzo Jo, guarda avanti e si forte, lo faremo.-
-Per loro.-



Ho infagottato Peeta come un salame arrotolandogli la sciarpa tanto stretta che probabilmente non riesce a respirare, ma non osa allentarla, e fa bene. La mie capacità sfuttate per gli Hunger Games sono decisamente riciclabili in caso di necessità.
Cammino velocemente in testa al gruppo tenendo la mano di Peeta stretta dentro la sua tasca per proteggerla dal freddo mentre lui trascina il trolley di Annie con l'altra.
Arriviamo alla stazione in pochi minuti e io mi piego ad abbracciare Finnik che saltella per farsi prendere in braccio.
-Ci vediamo presto Finnik fai il bravo eh!.-dico passandolo a Peeta che lo stringe forte e andando a salutare Johanna abbracciandola.
-Hey quanto affetto, Ok basta sono pur sempre io!- dice Johanna sciogliendo il mio abbraccio e dandomi un pugno sul braccio.
Mi fa ridere mentre Annie mi stringe in un abbraccio soffocante.-Ci vediamo presto Katniss, promesso.-dice sorridendo e riprendendosi Finnik che ha fatto il giro tra le braccia di tutti.
-A presto.-dico mentre loro salgono sul treno.
E per un pò rimaniamo solamente lì a guardare un altro treno che si allontana.



Scusate scusate scusate!!!!!!!!!!! Lo so voi mi volete uccidere e mi odiate ma io vi voglio bene !!!! Mi volete ancora bene vero? Vero?
:((((((((((( Per favore siate buone ditemi che mi perdonate per questo orribile, orribile, ritardo!
MI DIsPIAAAAAAAAAAAAAAAAAACE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
*Piange disperata* Non avevo ispirazione !!!! NOn potevo rifilarfi una schifezza! Lo special di Natale mi ha stremato! Mi è morto un peluches! Ho dovuto ripassare Latino!Mi è caduta una lampadina sulla testa(True story)!!!! Mi sono rimbambita! La settimana è passata super iper velocemente! TRa una settimana inizia la scuola e io non ho fatto niente per tutte le vacanze! (another true story) Devo leggermi un libro sulla psicologgia adolescenziale(due boccini...) che tra l'altro mia madre mi ha anche rubbato...
ma vabehhh....mi perdonate!?
Ho tentato di spremermi il cervello il più possibile per farvi ridere e migliorarvi l'umore prima delle recensioni per evitare gli insulti ma sono sicura che qualche cosa scapperà lo stesso! Ma VOI DOVETE insultarmi! Non merito niente sono da esiliare!
Allora in questo periodo io sono molto strana (e lunatica) come Katniss in questo capitolo se lo avete notato...volete sapere la ragione?
è la stessa per tutte e due ! CHi la indovina? è scritta nel capitolo vediamo chi ci arriva!
DIamo il via alle recensioni?! Allora miei bellissimissimi Tribx se mi volete ancoa una briciola di bene e vi è paciuto il capitolo! Recensite! Almeno mi convico a fare il seguito di Taoli...lo volete il seguito?ehhhhh?
Recensite selvaggiamente come banane gialle!
Muhahahhahahahahahahahahhahahahahah!
Un bacio e un abbraccio 
baci e abbracci
Kiss and Hug
-Sam

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Capitolo 54
*** Capodanno ***


                                       Ti amerò oltre l'immaginabile


-Allora Katniss hai capito?-cantilena Effie per la tremillesima volta. 
No, non ci ho capito un cazzo.
Non me ne frega niente. Per me posso sposare Peeta anche in pantaloncini e maglietta o in pigiama magari. Non mi interessano  tutte queste cose sul merletto, i fiori, gli inviti, gli invitati.
Perchè!? Io sono solo una ragazza innocente che vuole sposarsi in santa pace e magari sarebbe comodo, anche senza farsi venire un eneurisma.
Non ho fatto niente di male! Non ho ucciso nessuno!
...
beh...
Non nell'ultimo anno almeno...
Comunque non merito tutto questo!
E Peeta?! Oh Peeta se l'è svignata con la prima scusa! Lasciandomi qui con questa pazza psicopatica di Effie che mi ha inchiodata a una poltrona del salone e non mi lascia andare!
Peeta io ti ucciderò!
Ranuncolo sta sulle mie ginocchia quardando il pon-pon del maglione di Effie che dondola ai suoi movimenti e mi tiene compagnia mentre sono occupata a fissare leggermente spaventata Effie.
Non ho mai immaginato che un matrimonio fosse così complicato.
Io mi sto stancando solo ascoltando Effie che blatera.Il fuoco scoppietta nel camino ricercando la mia attenzione, ma sinceramente ho un pò paura di distogliere lo sguardo da Effie, potrebbe esplodergli la testa.
Non è possibile, non posso farcela. Perchè non le fa Peeta queste cose? È lui l'artista tra i due, io che ne posso sapere di decorazioni floreali?
Eppure Effie sembra effettivamente convinta che io a stia a sentire, ma fino a che non vengo chiamata in causa mi sta bene.
Peeta e Haymitch rientrano in casa dopo essere andati a fare una passeggiata...già...e credono davvero che io ci creda. Tanto lo so che se la sono svignata da Effie e dalle sue stupide chiacchere.
-Come va signore?-chiede Haymitch tutto arzillo entrando.
Mi viene spontaneo lanciargli un occhiataccia omicida.
Mi hanno lasciata qua con Effie, non meritano alcuna pietà.
Sento il tocco delle labbra di Peeta fra i miei capelli, delicato, ma rimango ferma carezzando Ranuncolo.
-Mi dispiace Effie ma devo rubarti Katniss, si deve preparare.-mormora Peeta alla Capitolina la quale fa una faccia dispiaciuta.
-Oh beh, allora parleremo un altra volta Katniss.-dice Effie.
Questa giornata va sempre peggio. Avevo dimenticato della festa di capodanno che ci sarà sta sera.
Thom è piombato qua tutto arzillo qualche giorno fa bussando allegro alla porta. Io non volevo aprirgli, perchè  ormai ho imparato che quando Thom si fa vedere io mi ritrovo infilata a forza in un paio di scarpe scomode, ma Peeta mi ha obbligato.
Festa di capodanno. Adesso che è sta cosa? Non staremo festeggiando un pò troppo? 
Spuntano feste come funghi. 
Mi lamento sprofondando tra i cuscini.
-Su dolcezza ti diverti.-dice Haymitch divertito.
Sbuffo.-Perchè non ci vai te?-
Haymitch ride-Ah no, è una cosa da giovani io sono vecchio.
                                                                                                       ....
Qualche minuto dopo sono davanti all' armadio che lo fisso minacciosa, se non esce fuori qualche cosa da mettere nel giro di cinque minuti questo armadio farà una brutta fine.
Peeta è al piano inferiore già pronto e lindo per fare strage. La farò io la strage oggi se qualcuna gli si avvicina, cosa molto probabile. Ha una camicia nera e un paio di Jeans neri che risaltano con a sua carnaggone chiara e i suoi capelli biondi.
Io risulterei guardabile solo con Cinna come stilista.
Aspetta un attimo...
Cinna!
 Come ho fatto a non pensarci prima?In punta di piedi arrivo alla stanza dove ho sistemato tutti i vestiti di Cinna e apro l'armadio.
I vestiti traboccano di tutte le stoffe e colori e non riesco quasi a capire dove finisca uno e dove inizi l'altro. Ma Cinna lavorava anche di notte? Non ci posso credere ci sono dei vestiti che avevo quasi dimenticato, altri invece che mi riportano alla memoria bei momenti nonostante tutto.
 I bei momenti che mi regalava il mio stilista. Quanto ti devo Cinna; Qualche lacrima silenziosa scende lenta sulla mia guancia ma la asciugo in fretta, non devo essere triste.
Dopo quelle che sembrano ora di indecisione e un tentativo (fallito) di Peeta di entrare nella stanza per vedere come mai ci mettessi tanto riesco a scegliere un vestito rosso che mi arriva a mezza coscia, quindi è anche piuttosto giovanile. Ha una scollatura larga ma non volgare e un nastro nero che me lo tiene stretto in vita. Nel complesso però non mi sembro adeguata a una festa di capodanno.
 Ma in fondo? Come ci si veste per una festa di capodanno?
Lascio che i miei capelli mi ricadano morbidi sulle spalle arricciandosi in boccoli naturali arrivati alle punte; sciolti senza alcun sostegno nè molletta, lasciando che mi sfiorino il viso e il collo.
Opto per un paio di ballerine nere e sono pronta!
Peeta mi aspetta in soggiorno, sta controllando un libro che ha coprato l'altro giorno.
È ora di avviare la prova "Peeta" anche per questo vestito.
Ogni volta che un vestito è davvero bello Peeta mi guarda in quel modo strano  che mi fa venire voglia di saltargli addosso, come se non capitasse sempre...-Sono pronta.-dico annunciando la mia presenza nella stanza.
Peeta alza lo sguardo e sorride. Ha quella luce negli occhi, ma sul serio non saprei come descriverla.
Prova Peeta superata con successo.
-Sei bellissima.-mormora venendomi incontro e porgendomi la sua mano che io stringo subito.
Peeta mi aiuta a infilare il cappotto invernale e poi infila anche il suo lasciando la mia mano stretta nella sua al riparo dal freddo dentro la sua tasca; disegno ghirigori annoiati mentre camminiamo verso la casa di Thom, dove si terrà la festa. Sulle case del distretto è già calata la luce oscura della notte, circonda il silenzio abbracciando il freddo secco e intenso di Dicembre.
Credo che sia proprio casa di Thom quella dove arriviamo poco dopo.
Ha un piccolo gardinetto che sembra ancora più piccolo pieno zeppo di ragazzi più o meno della nostra età; hanno tutti in mano un bicchiere colmi di liquido rosso e sembrano tutti piuttosto allegri, come se tutte le pressioni e le perdite della guerra e della crisi non li toccassero. Non sta notte.
Riconosco tra la piccola folla molti volti conosciuti. Peeta saluta tutti io solo quelli di cui mi ricordo.
Noto Delly che chiacchiera con tono acuto a un lato del giardino, finchè resta lì non è pericolosa.
-Peeta!-urla una voce maschile e potente che fa girare il biondino accanto a me.
Mi giro anche io come tutte le persone nel raggio di un Kilometro immagino, per vedere chi ha urlato.
Thom ci viene incontro con due bicchieri in mano, sorridendo allegramente. Oggi sembrano tutti allegri ed entusiasti. Tranne me ovviamente, sono la campionessa di essere di cattivo umore quando sono tutti felici e contenti. Ma grazie al cielo sono anche una brava attrice, posso sopportare una festa ogni tanto, almeno per far felice Peeta.
Thom stringe la mano a Peeta che si è subito lasciato contagiare dal clima festoso attorno a noi e gliela stringe immediatamente.
Ci porge i bicchieri e ci spinge verso la casa che mi accorgo solo ora emette uno strano rumore. Mi accorgo che è musica, cioè sembra musica...ma in realtà è più un ammasso di suoni indistinti che assomiglia vagamente a quando ho fatto cadere tutte le padelle dallo scaffale.
Credo di aver rimosso la reazione di Peeta...
In casa ci sono un sacco di persone sui divani o sulle sedie che parlano o che ballano in salone. No quello non è ballare quello è...il mimo del rito di accoppiamento tra due anguille! Non può essere definito ballare. Insomma io nn sono certo un esperta e tantomeno un appassionata del ballo, ma sono stata il tempo necessario con Effie per poter constatare che questo non è ballare e che queste cose non si fanno in pubblico.
Peeta comincia subito a parlare con dei suoi vecchi amici e io rimango al suo fianco silenziosa mentre studio il contenuto del mio bicchiere. Ho notato che Peeta ha mllato il suo ancora pieno sul primo tavolino che ha visto; è rosso e leggermente trasparente, di certo non emette un odore invitante, eppure neanche sgradevole. 
Non so come è successo ma il mio bicchiere è vuoto! Insomma! Wow! 
Peeta è sempre accanto a me e continua a parlare e a parlare e a parlare, sembra non esaurire mai gli argomenti, mentre io fatico anche a dire ciao.
Mando giù anche quello di Peeta e la musica sembra diventare leggermente più sopportabile, l'atmosfera più rilassata, le persone quasi simpatiche.
Peeta è sempre più bello, il che è quasi impossibile insomma...mi viene voglia di saltargli addosso.
Anzi forse lo faccio.
Ma che dico? Queste cose non sono da me. C'è qualche cosa che non va.
"Tipa, non saranno i due bicchieri che hai mandato giù a fati un effetto strano?"
"No ma dai io l'alcol lo reggo benissimo!"
"Eh infatti vedo..."
No non sono ubriaca. È impossibile, ma... perchè  le luci sono così lucenti?
Ohhhh non ho mai visto luci così belle! Posso toccarle?
"No"
"E perchè no?"
"Perchè quella è una stufa"
"Non mi sembra un argomento valido"
"Non mi stupisce"
 Faccio un passo verso Thom ma mi ritrovo ad aggrapparmi al braccio di Peeta che mi sostiene per non finire a terra.
-Kat tutto a posto?-chiede Peeta.
Gli sorrido.-Ma ceeeerto tesoro! Mai stata meglio!-dico con una voce troppo squillante.
Oh no.
-Oh no.-mormora Peeta squadrandomi bene.
"Oh si"
Peeta si gira verso Thom.-Che c'era nel ponch?-chiede.
Thom ride, anche lui non deve essere proprio sobrio.-Non ne ho idea!Alcol credo, perchè ci sono due te che mi guardano male in questo momento, e non mi piace! Smettetela di fissarmi!-
Peeta torna accanto a me mi fissa negli occhi.-Quanti me vedi in questo momento?-
-Uno ! Un bellissimo te...-mormoro abbracciandogli la vita.
Peeta sospira e lascia ricadere la testa all' indietro-Non toccare più il Ponch okay?-mi chiede scostandomi un pò per le spalle.
-Agli ordini!-dico mettendomi sull'attenti e facendo sbuffare Peeta divertito.
-Non ti staccare da me.-dice tornando serio.
-Questo mi rimane facile-dico tuffandomi a riabbracciare il suo bacino.
Peeta mi trascina vicino al tavolo dove c'è il cibo e mi ficca in bocca un tramezzino al prosciutto cotto e formaggio.
-Manda giù, aiuterà a far passare la sbronza.-dice Peeta.
Innarco le sopraccigia-Io non sono ubriaca.-ammetto.
-No certo amore sei solo un pò allegra- dice squadrando la prossima cosa che mi vuole ficcare in bocca.
-Allegra!-urlo io subito compresa dagli altri nella sala che alzano il loro bicchiere e gridano-Allegra!.- a loro volta.
La festa è sempre più bella e Peeta non mi perde mai di vista da quando ho rotto un vaso enorme che per poco non mi cadeva addosso.
Si comincia a contare alla rovescia mentre siamo tutti pronti a scattare e a fare qualche cosa che adesso non ricordo bene.
6...5...4...3...2...1...
Buon Anno! Le labbra di Peeta sono sulle mie, le mie braccia gli circondano il collo e le sue mi tengono stretta. Il suo calore mi attira e non potrei amarlo di più.
Ottimo modo di iniziare il nuovo anno.


A proposito di nuovo anno tribx!! Casca a pennello non credete? Beh dobbiamo accetarlo. Non possiamo fuggire il Canada solo perchè...perchè...oddio non ce la faccio. Chi ha finito i compiti? Non io. Ringrazio mille e mille volte le mie fantastiche lettrici e vi mando un bacio grande grande. Vi avviso: siamo vicini. Mi dispiace ma  è inevitabile. Spero anche oggi di ricevere le vostre recensioni.
Un bacio,
-Sam

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Capitolo 55
*** Addio ***


                                         Ti amerò oltre l'immaginabile


-Kaaaaaaaaaaaaaaatniiiisss! Forza pigrona alzati!-Una voce mi trapassa la testa lasciandomi una fitta tremenda alla tempia. 
Una luce mi trapassa le palpebre. O mio Dio. Cosa succede? Mi stanno attaccando gli Unni?
Mi giro nel letto affondando la faccia nel cuscino e ostruendo anche le mie vie respiratorie, ma adesso non è il primo dei miei problemi. Il mio probema ora è che ho una creatura urlante in camera e la mia testa si sta spaccando in due!
La testa mi scoppia, gemo dal dolore coprendomi con le coperte tentando di riappropriarmi della mia ellissima oscurità.
Quacuno sbuffa.-Andiamo Katniss! Sarà una grande, grande, grande giornata!-Effie.
Effie io ti uccido. 
Promemoria per il futuro: Dormire sempre con l'arco accanto al letto.
Mi esce un altro mugolio a causa del dolore lancinante alla testa. Sto morendo? O mio Dio, non dovevo bere così tanto.
-Forza Katniss! Non poltrire!-Sento dire alla vocetta acuta di Effie prima che la coperta venga strappata brutalmente dal mio corpo.
Mi porto le gambe al petto lasciando che mi scappi un urletto.
Ma che è matta!? Non si leva a una ragazza la sua coperta! Soprattutto se siamo in pieno inverno!
-Effie!-Urlo magari nella speranza che qualcuno noti il pericolo e se la porti via prima che io la trapassi con la lampada.
-Katniss!-Mi fa il verso.-Muoviti! Forza siamo tutti pronti per la colazione, su sù!-
Mi costringe a uscire dal letto e mi passa la vestaglia con  un espressione corrucciata.
Ma guarda un pò: ora è lei quella altarata, eppure pensavo di essere o quella che è appena stata svegliata da una donna che ha la delicatezza di un capocannoniere con una voce simile al lamento di una cornacchia, in più mentre sto sotto i postumi della sbornia e ogni rumore è amplificato cento volte. Chi è il genio che ha spedito Effie a svegliarmi? Chiunque sia morirà, non importa se lo amo.
Effie mi trascina borbottando fuori dalla stanza, poi giù per le scale e in cucina dove  Peeta e Haymitch sono seduti a fare colazione.
-Oho che splendore dolcezza!-urla Haymitch quando mi vede.
Non immagino neanche che mostro sono in questo momento, con i capelli spettinati in una treccia sfatta, la vestaglia allacciata male e non riesco nemmeno a tenere gli occhi aperti. Probabilmente ho un bellissimo colorito verde vomito e delle orribili occhiaie rosse. 
Le parole di Haymitch mi penetrano nel cervello causandomi l'ennesima fitta alla tempia che viene, ovviamente, subito seguita dall'ennesimo gemito.
-Bevuto troppo  dolcezza?-continua Haymitch mentre io mi getto di peso sulla sedia accanto a Peeta , mi sta scoppiando la testa, non è possibile che Haymitch si senti sempre così, morirebbe!
Lascio che la mia testa ricada sulla superfice del tavolo con un piccolo lamento.
Credo che potrei riaddormantarmi direttamente qua se il rumore delle stovaglie che cozzano fra loro non mi spezzasse le tempie ogni secondo. 
La mano di Peeta che si intreccia alla mia sotto il tavolo e io la stringo forte.
 Naturalmente nessuno ha pietà di una povera alcolizata e continuano a parlare. Soprattutto Effie.
Dopo qualche minuto il rumore delle sedie che strusciano a terra mi a alzare la testa di scatto. Brutti idioti, sollevarle le sedie no? 
-Noi andiamo, ci vediamo dopo.-
-Okay-risponde Peeta.
Appena sento la porta chiudersi mi abbandono alle braccia di Peeta che mi stringono forte.
Gli occhi mi si chiudono contro la sua maglietta e strofino il mio naso freddo sul mio collo, ringraziando di questo momento con il ragazzo del pane. Ci voleva proprio in una giornata come questa un pò di calore, senza dubbio avrei preferito essere svegliata dai baci di Peeta invece che dalle urla di Effie. Mi lascio cullare dolcemente dalle sue carezze lungo la mia spina dorsale. Le sue labbra premono sulla mia fronte in un tenero bacio a stampo, nonostante sia passato un anno la sua delicatezza nei miei confronti ancora mi stupisce, come se io non fossi sopravvissuta e non avessi combattuto la morte così tante volte, come se fossi un essere delicato.
Forse però lo sono davvero quell'essere delicato solo con lui perchè lui ora è l'unico in grado di ferirmi davvero, perchè lui adesso è il solo di cui mi importi.
-Come stai?-mormora Peeta piano.
Incastro la mia fronte sul suo collo inspirando il suo profumo di aneto, lasciandomi stringere più forte dalle sue braccia .
-Quado dormivo stavo meglio...-mugugno.
 Non faccio neanche in tempo a finire la frase che Peeta mi solleva dalla sedia portandomi  in braccio fino al divano, dove mi deposita dolcemente e si siede accanto a me, lasciandomi usare le sue gambe come cuscino.
Sospiro accomodandomi meglio sul divano e chiudo gli occhi cercando di estraniarmi dal dolore alla testa. Peeta inizia a carezzarmi la tempia e i capelli e mi rilasso leggermente sotto il suo tocco.
-Che vuoi fare oggi ?-Chiede Peeta continuando a carezzarmi dolcemente i capelli.
Mi giro stendendomi sulla schiena per guardarlo negli occhi.-Niente?-mormoro speranzosa.
Non sono proprio nelle condizioni di fare qualche cosa oggi, voglio solo dedicarmi al caro ozio, ma conoscendo Peeta non permetterà di appantofolarmi.
Peeta mi carezza la fronte delicatamente con un dito mentre mi scruta intensamente negli occhi, quasi mi perdo all'intensità di quello sguardo, pofondo e pieno d'amore.
-Va bene Kat.-mormora baciandomi la fronte.-Riposa.-
Mi riggiro su un fianco fissando il caminetto acceso e beandomi dei tocchi leggeri di Peeta.
Oggi sarà un giorno senza preoccupazioni almeno.
Lentamente cado in un sonno leggero lasciandomi trasportare incosciente dai barlumi di pensieri di incubi e di sogni che mi sfilano davanti.
Quando mi risveglio sono ancora con la testa appoggiata alle gambe di Peeta. Mi riggiro cercando il suo sguardo e lo strovo tutto impeganto a scrivere qualche cosa su un foglietto di carta.
Non credo nemmeno che mi abbia visto, è talmente concentrato che non vedrebbe neanche un overcraft che sta per schiaccarlo.
Glielo sfilo dalle mani veloce girandomi a pancia in sotto e allungando le braccia di fronte a me per evitargli di riprenderlo.
Peeta rimane un attimo sorpreso.-Kat ridammelo!.-dice quando si rende conto di ciò che è successo.
-No.-rispondo ridacchiando.
Peeta approfitta della sua posizione per farmi il solletico e farmi ripiegare a riccio sotto di lui.
-Così impari a rubarmi i foglietti.-dice riprendendoselo.
Mi sollevo in ginocchio e mi metto a cavalcioni sulle sue gambe, gli poggio le braccia sulle spalle giocherellando con i capelli corti che crescono sulla nuca di Peeta.
 Ora sto moolto meglio, il dolore alla testa è quasi passato grazie al mio pisolino.
Il suo sorrisetto diventa malizioso mentre io avvicino le nostre labbra fino a sfiorarle.
-Eddai...fammi vedere...-gli sussurro sulle labbra.
Lui sorride.-Voglio un bacio prima.-mormora sulla mia guancia.
Porto le mie labbra sulle sue tirandogli leggermente i capelli sulla nuca; Spingo la sua testa contro la mia per far incontrare le nostre labbra intensamente; Sento le sue mani che mi massaggiano la schiena sollevando la maglietta del pigiama e provocandmi brividi di piacere luingo la spina dorsale, tanto che credo mi sia venuta anche la pelle d'oca.
Peeta mi mordicchia il labbro inferiore facendomi ridacchiare contro le sue labbra e spalancare gli occhi.
Non avevo mai tenuto gli occhi aperti durante un bacio, cosa mi perdevo...: Le ciglia lunghissime di Peeta si abbassano sullo zigomo creando un ombra alla luce del caminetto, i capelli biondi gli ricadono morbidi sulla fronte, ha le guance rosse e il naso all'insù...è così bello.
Mi scosto leggermente appoggiando la mia fronte sulla sua, il suo respiro mi culla e mi sorge un sorriso. Gli carezzo i capelli dolcemente all'indietro e Peeta apre gli occhi, fissandoli nei miei.
Non posso resistere al colore di quegli occhi, sono così profondi, pieni d'amore, pieni di me.
-Sei così bello-mormoro piegando leggermente la testa come per ammirarlo meglio.
Peeta abbozza un sorrisetto.-Tu sei bella.-mormora passandomi un dito sulle labbra.
Chiudo le mie labbra attorno al suo dito, sa ancora di cioccolata calda, è sempre dolce. Lo sguardo di Peeta diventa di un celeste magnetico e magnifico che mi attira come fossimo due calamite. È così bello, sono così fortunata. 
Percepisco in tutte le sue sfaccettature l'atmosfera quasi magica che si crea intorno a noi, i nostri respiri scandscono lenti lo scorrere di questi attimi di tenzione.
Voglio godere di tutto ciò che questa vita mi da a pieno, voglio ritrovare la felicità nelle piccole cose, voglio solo gli occhi di Peeta sempre costanti nel mio futuro. 
No non lo voglio, io ne ho bisogno. Non posso più credere in un mondo che non merita di essere salvato, non posso più concedermi di gioire delle mie azioni passate, non posso stare senza Peeta. Non posso vivere senza di lui come non posso  guardarmi indietro e vedere una vittoria invece di una scia di sangue e vittime. 
Ma non posso neanche permettere che il mio passato si riversi su di me impedendomi di avere un futuro, non posso permettere che la mia tristezza e i miei ricordi rovinino questo momento.
Devo concentrarmi solo su Peeta, non è poi così difficile. 
Sorride estraendo dolcemente il suo indice dalle mie labbra con lo sguardo fisso sui miei occhi.
Porta la sua mano a catturare una ciocca scura di capelli e posarla dietro l'orecchio per poi carezzarmi una guancia con dita delicate. Mi poggio alla sua mano inspirandone l'odore di pane e cioccolata e quasi non mi accorgo di avergliela afferrata per studiarla è grande e leggermente rovinata . Me la riggiro tra le mani carezzandone le linee e seguendone il percorso assorta, la stringo forte, sembra così grande ta le mie piccole mani. Eppure l'apparenza inganna, perchè le mie piccole mani assassine non potranno mai competere con quelle di Peeta, che creano sempre e non distruggono niente.
Noto che Peeta mi sta guardando rapito, forse sarà questo il suo prossimo quadro.
Le stringo ancora carezzando dolcemente il dorso con il pollice e potandomele alla bocca. Bacio ogni suo dito e quando ho finito ripoggio la sua mano sulla mia guacia. Lo sguardo di Peeta ora è infinitivamente dolce e io mi sciolgo dentro i suoi occhi. 
Mi afferra delicatamente la testa dietro la nuca avvicinandosi con le labbra alle mie. Mi bacia dolcemente e lentamente, questo momento è tutto nostro, è solo nostro resterà per sempre tra queste mura, su questo divano in questa casa. Nei notri cuori. E la bellezza si percepirà, anche a distanza di tanti anni, chi entrerà in questa casa sentirà che qui è successo qualche cosa di forte, di importante, che qui abbiamo dato inizio al nostro lieto fine, che questo è un posto dove l'amore è impregnato nelle mura e la tenerazza nell'aria. Qui è il posto dove Peeta Mellark tutti i giorni mi salva la vita.
Nel mio cuore resterà ogni tocco, ogni sguardo, ogni bacio, ogni sfioramento. Custodirò preziosamente tutto dentro di me e lo terrò con me fino alla vera fine e stringerò la mano di Peeta forte, proprio come adesso.
Mi cade una lacrima a questi pensieri, una lacrima solitaria che fa il percorso della mia guancia e sfiora il naso di Peeta che si scosta dalle mie labbra e cattura la lacrima con un dito asciugandola e baciandomi la guancia teneramente proprio sul punto dove la lacrima si era fermata.Che sciocca che sono a fare questi pensieri tristi, ma ce mi prende?
-Perchè piangi amore mio?-mormora dolcemete continuando a carezzarmi con il pollice la mia guancia e scrutandomi.
Io sorrido mentre un altra lacrima mi cade lagli occhi e Peeta raccoglie, bacia e asciuga come ha fatto con la gemella.-Non lo so, io ho...io...-balbetto.
-Stai bene? Vuoi che chiami un medico?-chiede Peeta afferrandomi la testa con entrambe le mani.
Io rido tra le lacrime, un medico per due lacrime, quanto ti amo Peeta Mellark?
-No, sto bene.-mormoro scivolando sul suo petto e appoggiandogli una guancia a una spalla.
Le braccia di Peeta mi stringono forte a se.-Va bene ma non essere più triste, andrà tutto bene ci sono io con te.-
Rido, già Peeta, meno male che ci sei.
-Lo so, tu sei il mio eroe.-mormoro baciandogli la mascella.
-Kat?-mormora Peeta dopo qualche secondo di silenzio.
-Mh?-
-Ti amo talmente tanto.-sussurra nel silenzio.
sorrido contro la sua pelle.-Ti amo talmente tanto anche io.-


NON VOGLIO TORNARE A SCUOLA! VI PREEEEEGO!!!! VI PREEEEEGO!!!! LASCIATEMI A CASA!
Ragazzi e ragazze, tibuti di tutto il mondo, domani... saranno ufficialmente finite le vacanze. E noi siamo tristi si. 
Perchè non potremmo più fangirlare come prima. Dovremo stare a sentire le cavolate da quei babbani di  nostri compagni di classe, la scuola ci ucciderà, le professoresse ci caricheranno di compiti, la macchinetta delle merendine sarà sempre fuori servizio e molto probabilmente molti di noi finiranno al primo banco. Cosa dire? Condoglianze a tutti noi. NOI SIAMO VERI TRIBUTI!
Noi possiamo farcela insieme. Perchè siamo un fandom, e il fandom è come una famiglia. Quindi vi dico questo miei lettori e mie lettrici, non scoraggiatevi, non intristriteti perchè siamo diversi. Noi siamo speciali, siamo tributi, maghi, semidei, siamo lettori e sognatori. Quelli che osservano il mondo con gli occhi di un Fan. Noi siamo forti, più forti della scuola, dei bulli, delle squinzie, dei professori, dei compiti e delle interrogazioni e dell' intero corpo insegnati messi insieme. Quindi poco importa se stiamo per tornare nell'arena perchè si tornerà tra i propri simili dopo. Si tornerà con il naso in un libro a sognare ad occhi aperti o a chiudere gli occhi per cercare di non piangere a un film infinitamente troppo triste.
Le Vacanze sono finite e noi le salutiamo. Ci vediamo a Giugno Vacanze! Per ingannare l'attesa recensite? Grazie.
Inauguriamo questo capitolo come un tributo alle vacanze e a Tfios. (Che ho visto ieri piangendo tutte le mie lacrime)
Sono Sam Hutcherson e sono le 23.39( e io dovrei andare a letto se no domani chi si sveglia) e ho un ultima cosa da dirvi: Serrate i ranghi, restate forti e credete in voi stessi perchè nessuno può abbattere la personalità rosa e sfavillante di una Fangirl con cattiverie, polvere di gesso e voti bassi.
-Sam

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Capitolo 56
*** Muffin? ***


 
                    Ti amerò oltre l'immaginabile

Solo il mio respiro interrompe il silenzio armonioso della casa questa mattina, sono le cinque del mattino, il freddo  pungente dell'inverno mi carezza il naso e mi fa rabbrividire, nonostante io sia avvolta dal morbido maglione rosso di lana di Peeta.
Porto le maniche a coprirmi le mani per sfuggire al freddo e le sfrego tra loro. Fa veramente freddo, molto più freddo rispetto a questo Natale. 
Inspiro forte l'odore di Peeta che mischiato all'odore di bosco umido che ha portato la pioggia sta mattina e  riconosco come l'odore di casa.
Peeta ancora dorme ben coperto da tre strati di coperte, i suoi incubi ancora non sono venuti a tormentarlo e di questo non posso che esserne felice. Invece oggi, i miei di incubi, non mi hanno lasciato dormire per più di qualche ora e verso le quattro e mezza ho rinunciato a prendere sonno e mi sono alzata dal letto. Fuori dalla finestra il rumore della pioggia batte ritmicamente sul vetro trasparente e sul tetto della casa, ma oggi neanche la pioggia riesce a rasserenarmi completamente. Gli incubi sono forti, più forti del solito oggi e il sonno mi ha abbandonato, ma forse è meglio così. Non importa, dormirò sul treno. Sospiro piegando una mia maglia e infilandola nella mia valigia. Il viaggio per Capital City è imminente e siamo tutti nervosi: Haymitch non si fa vedere da giorni, Effie lo giustifica con un leggero mal di testa, ma noi sappiamo il perchè, gli incubi si fanno più forti via via che Capital si avvicina e diventa sempre più difficile distinguere la finzione dalla verità.
Ma noi ci siamo, non andiamo via, ci siamo e ci sorreggiamo a vicenda.
Ormai è metà Gennaio e la neve non è più soffice come a Dicembre, ora è ghiacciata e Peeta rischia spesso di scivolarci sopra, quando succede si rabbuia per qualche ora, combattendo contro il suo mostro personale, ma torna sempre da me il mio ragazzo del pane e il suo dolce sorriso. Un tuono squarcia il rumore ritrmico della pioggia mentre subito dopo un lampo illumina per qualche secondo il cielo.
Come le macchine dei Capitolini. 
Non ho un particolare amore per le macchine fotografiche, soprattutto quelle di Capital City, ma quella mia e di Peeta la adoro; La utiliziamo spesso, per immortalare qualche momento indimenticabile come Haymitch e le sue oche o Effie che guarda il cielo, o qualche volta la utilizzo per fotografare Peeta quando cucina assorto nel suo mondo tanto che a volte nemmeno se ne accorge; poi ci sono le foto che ritraggono noi, centinaia di foto che ritraggono noi, mentre ci baciamo mentre ci riposiamo, mentre facciamo facce buffe. Le adoro tutte, adoro le foto, non mi stanco mai di guardarle e sorridere come un idiota ricordando, ma la mia preferita rimane quella che ci hanno regalato a Natale. Ne ho fatta fare una copia da portare con me,perchè a volte mi  viene voglia di guardarla senza motivo e nei momenti più strani: al macellaio, nei boschi, mentre passeggio per il distretto...non voglio prendere l'originale perchè non voglio rovinarla e poi è bello vederla quando mi sveglio.
In questo momento quella copia è nella mia tasca dei pantaloni e mi sento più protetta se la porto addoso.
Un altro lampo illumina il cielo per qualche secondo seguito da un tuono che mi fa rabbrividire; i miei pensieri tornano a qualche anno fa, a un altra notte piovosa, a altre mura, a un altra Katniss, a un altro Peeta. Ma una cosa è rimasta costante e non cambierà mai: quando il ragazzo del pane dorme vicino a me non ho bisogno di nient'altro.
Peeta resta.
Un altro tuono più forte del precedente mi fa sobbalzare ancora e insieme a me, anche Peeta che scatta seduto sul letto nel groviglio di lenzuola creato dal suo sonno agitato.
 non mi ero neanche accorta del suo sonno agitato tanto ero presa a pensare. Stupida stupida Katniss!
-Katniss!-Grida Peeta con gli occhi sbarrati dal terrore, la fronte sudata, il volto pallido e le mani che stringono forte le coperte artigliando qualche cosa che non esiste.
Mi lancio accanto a lui incurante del fatto che potrebbe essere nel bel mezzo di un episodio.
-Peeta tranquillo, sono qua.-mormoro salendo sul letto e avvicinandomi a lui gattonando.
Peeta mi stringe forte tra le braccia, conspargendomi il viso di baci.
-Oddio Grazie.-Mormora Peeta al cielo, carezzandomi freneticamente la guancia con il pollice. - Oddio sei qui, sei qui. Stai bene.- continua a ripetere. 
-Stai bene. Buongiorno. No, Ti amo.-dice cercando di dire qualche cosa di sensato.
Rido e non so perchè stringendo la testa di Peeta a me e abbracciandolo stretto  contro il mio petto.
Oh Peeta, vedrai che andrà tutto bene.
Le braccia di Peeta mi stringono quasi disperatamente mentre io gli bacio i capelli cercando di rassicurarlo.-Shh, Peeta vedrai che andrà tutto bene, ci sono io con te, siamo insieme, ricordi?-
Tutto ciò che lui riesce a rispondermi è – Kat, ti amo.-mormorato contro il mio(suo) maglione.
Lo costringo ad alzare lo sguardo con una mano sotto il suo mento, portando i suo occhi nei miei.
Poggio le mie labbra sulle sue in un piccolo assaggio di labbra.
-Colazione?-chiedo baciandogli una guancia.
-Colazione.-risponde Peeta.


Siamo tutti pronti per partire, le nostre valige sono già sul treno che aspetta a pochi metri da noi mentre, non c'è nessuno a salutarci oggi ma rimaniamo comunque fuori a assistere alla vita del distretto che continua nonostante la nostra partenza, nonostante la guerra, nonostante tutto.
Peeta sbuffa mordicchiandosi il labbro inferiore e provocandomi uno sguardo malizioso che non passa inosservato. Infatti mi fa l'occhiolino quando il suo sguardo passa dall'ansioso al malizioso per qualche secondo per poi tornare all'ansioso.
Controlla l'ora per la decima volta nel giro di cinque minuti e io alzo gli occhi al cielo, infilando la mano nel sacchetto di carta pieno di focaccine al formaggio.
Effie e Haymitch ci raggiungono quasi correndo e si fermano accanto a noi, ansimanti e sudati.
-Ce l'abbiamo fatta?-chiede Haymitch mentre un facchino prende le loro valige e le porta sul treno.
-Questo è un treno privato, vi avrebbe aspettato comunque.-mormoro stringendo la mano di Peeta.
Haymitch sbuffa dando un calcetto a un pezzo di ghiaccio a terra-Ma voi no vero?-chiede Haymitch.
Ingnoriamo la sua domanda e Peeta mi prende per mano e mi conduce sul treno che attende.
 -Te l'avevo detto di partire prima.-squilla Effie inacidita dietro di noi.
Capital City ci ha fatto l'immenso onore di avere un treno tutto per noi, privato, che farà il giro di tutti i distretti fino ad arrivare a Capital City, giusto perchè non era già abbastanza difficile per noi tornare a Capital, dobbiamo anche prolungare il più possibile questo viaggio infernale.
Vedere Peeta così nervoso mi innervosisce, si tortura le mani forse in un irrefrenabile istinto di cucinare, dipingere o strangolare  qualcuno.
Siamo seduti sui morbidi divanetti azzurri nel piccolo salottino, davanti a un tavolino pieno di dolci e bevande per noi.
Haymitch allunga una mano e si ficca un bignè alla crema in bocca sotto lo sguardo sconcertato di Effie che si apre subito in un elegante arringa sul preservare sempre le buone manire, ma io non la sto ascoltando, fisso le mani di Peeta che non stanno mai ferme, stringendosi tra di loro quasi a volersi fermare a vicenda.
Poggio una mia mano sulle sue lasciando che me la stringa forte con entrambe le mani, sembra così piccola la mia mano in confronto alle sue. 
Ha delle belle mani, larghe ma non grasse, con le unghie in un perfetto arco trasparente. Carezzo le sue unghie con i miei polpastrelli, giocandoci nervosa. L'umore di Peeta mi influenza e il mio umore influenza lui, un circolo vizioso dal quale è difficile tirarsi fuori, ma cosa posso fare io?
Lo sguardo di Peeta è fisso sulle nostre mani intrecciate assorto, mentre chissà quali pensieri gli affollano la mente. Non lo alza neanche per salutare Haymitch e Effie che dopo assersi liquidati velocemente, escono dal salone senza un altra parola.
Quando la porta si chiude alle loro spalle mi è impossibile far finta di niente; mi avvicino a Peeta spostandomi più vicino sul divano, facendo si che i nostri fianchi quasi si tocchino.
Emetto un lieve sospiro mentre la mia mano finisce ancora tra i suoi capelli biondi carezzandoli dolcemente cercando di rassicurarlo. 
-Peeta...-mormoro piano sperando che mi guardi e che parli con me. Se le sue parole a volte mi sfiniscono, i suoi silenzi mi spaventano, perchè non è mai sicuro ciò che questa testaccia bionda è capace di macchinare quando rimane da solo con i suoi pensieri. Pensieri pieni di impotenza, di sensi di colpa e di separazioni impensabili.
Arriccio un suo ricciolo biondo intorno al mio indice giocherellandoci un pò.
-Andrà tutto bene.-mormoro cercando di essere convincente mentre con una mano porto il vuo viso delicatamente alla mia altezza, fissando i suoi occhi azzurri e tormentati nei miei grigi.
Anche con lo sguardo sono sicura di ciò che dico, sono assolutamente fiduciosa nelle capacità di Peeta, ci sarò io accanto a lui, nessuno potrà portarmelo via. Mai più.
-Ne sono certa.-Continuo sicura.- Lo abbiamo già passato, ricordi Peeta? Ce l'hai fatta. Non c'è motivo di preoccuparsi, andrà tutto bene, mi credi?-chiedo continuando a carezzare i suoi capelli.
Peeta sospira profondamente, chiudendo per qualche istante gli occhi sotto il mio tocco.
-Grazie- mormora Peeta.
Sorrido accoccolandomi sotto il suo braccio.
-Non hai fame?-chiede Peeta carezzando lentamente con un dito la mia spalla e accennando  con la testa al tavolo davanti a noi colmo di cibo.
-Non hai mangiato niente tutto il giorno. Dovresti mangiare qualche cosa.-mormora neutro. Questo è il tono che usa quando dovrei fare qualche cosa in teoria, ma la situazione non è ancora così drastica da legarmi a una sedia e costringermi a mangiare.
Mugugno irritata da tutto quel cibo davanti a me, non mi piace, non l'ha cucinato Peeta, Non sono state le sue mani a prepararlo. Prendo tra le mani svogliata il bordo della camicia di Peeta, è ruvida e calda tra i miei polpastrelli. 
-Non mi va.-dico continuando a fissere la stoffa.Non mi importa affatto di mangiare in questo momento, ne tantomeno ne ho voglia, non voglio mangiare qualche cosa che non ha cucinato Peeta, ma se non lo faccio morirò di fame...no, in teoria no. In teoria si può sopravvivere un mese senza mangiare. Peeta mi ucciderebbe se scoprisse cosa sto pensando in questo momento, se scoprisse che progetto il digiuno solo perchè non è stato Peeta a cucinare. Tanto non me lo permetterebbe mai. 
Peeta mi bacia la fronte ridendo.-Perchè mai?-dice baciandomi una guancia.
Poggio le mie gambe sulle sue stringendomi di più al suo corpo, che si piega sotto il mio tocco e rimaniamo incastrati come tasselli di un puzzle.
Sincerità o mensogna che verrà scoperta e costretta a rivelarsi?
-A che pensi?-mormora Peeta piano, mentre il treno continua veloce con il suo ronzio di sottofondo.
Incastro la la testa sotto la sua mascella con la fronte che preme sul suo collo.
-Mi sembra strano mangiare qualche cosa che non hai cucinato tu.-mormoro piano.
Peeta si scosta guardandomi negli occhi intensamente e squotendo la testa mestamente.
-Beh...-dice allungandosi verso il tavolinetto.-...sono sicuro che saranno molto più buoni di quelli che faccio io.-Afferra un muffin al cioccolato e si riappoggia allo schienale stringendoi a se.
Gli lancio un occhiataccia.-Ne dubito fortemente.-dico seccata, e se sono veramente più buoni non li mangerò mai. Ho deciso.
-Tu sei di parte Kat.-dice Peeta guardandomi dolcemente.
Rriccio il naso contrariata.-Non è vero.-
Peeta ride.-Oh si invece.-
Sbuffo, è talmente testa dura!-Il fatto che io sia innamorata di te annullerebbe il mio spirito critico?- dico seccata.
-Si più o meno è così.-dice Peeta ridendo.
Si rigira il Muffin tra le dita squadrandolo con sospetto e esaminandolo da ogni angolazione.
-Sembra buono.- mormora.-Tu che dici?-mi chiede porgendomi il Muffin. 
Gli scocco un occhiataccia- Mangialo e basta!-
Gli rubo il Muffin dalle mani e ne stacco una parte.-Apri la bocca.-dico autoritaria a Peeta.
Lui obbedisce e io lo imbocco, poi lui inbocca me lanciandomi sguardi maliziosi.
Quando abbiamo finito tutto il muffin mormoro.-Sono molto meglio i tuoi.-.
Peeta ride e con un ultimo sguardo malizioso si porta su di me mentre sulla bocca ha ancora il sapore del cioccolato.




acciderboli!  Salve, salve, saaaalve! come state voooi? 
-BOOM BABY!- 
è iniziata la scuola! Dandandaaaaaan *musica drammatica*
spero che non sia stato un trauma troppo doloroso cari tribx del cuoricino! Bien....questo capitolox è stato mui difficile da scrivere dati gli impegni scolastici, le mie nuove materie, il Latino(Dramma da affrontare con calma), i nuovi professori, il Krafmagha! E Il mio odioso Wifii che odio e che mi odia, ma che anche amo e che lui mi ...no mi odia uguale!
Bene! Allora...cosa direm? Vi è piasato il capitolox? spero che non ci siano errori ma se ci sono perdonatemi che non ho potuto riguardarlo tante volte che devo uscire e volevo assolutamente aggiornare! è passato così tanto! Veramente no ma è sempre meglio aggiornare ogni volta che il Wifi permette. 
Sentitevi liberi di tirarmi su il morale con le vostre recensioni dato che a scuola mi deprimo talmente tanto che mi serve un tirami sù. Andiamo ragazze sono messa male...non ho fatto i compiti, le mie compagne mi considerano pazza e la mia cotta non mi vedrebbe neanche se pesassi tremila chili e stessi rotolando verso di lui con un tutù fosforescente ! Ma hey! Sono una Fangirl, sono i rischi del mestiere!;)
-Sam

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Capitolo 57
*** In treno verso Capita ... #lascuolamitoglielafantasia ***


                                    Ti amerò oltre l'immaginabile
 



Lo sferragliare del treno risuona nella notte; non è più un rumore fastidioso, ansi lo trovo vagamente rilassante, come il ronzare delle api in estate. È un rumore che concilia il sonno e gli incubi.
Ma oggi è già domani e il tempo sta passando molto più velocemente di quanto mi aspettassi. Questa notte è passata abbastanza tranquilla, almeno per me, non ho avuto incubi e se ne ho avuti non ne ho ricordo.Si comincia a sentire il rumore di passi in corridoio. Muovo leggermete una gamba nuda sotto le copere incanstrandola con quella di Peeta e sospiro leggermente, inspirando l'aria fresca del mattino. Si sta bene al calduccio, sotto il piumone, al riparo dal freddo invernale, tra le braccia di Peeta. Attraverso le palpebre socchiuse riesco a vedere che la luce mattutina ha già invaso per buona parte la nostra stanza. Durante la notte   dovremmo aver raccolto la maggior parte dei tributi restanti che deve dirigersi a Capital City e che saranno sicuramente nelle loro cabine in questo momento.
Sento le dita di Peeta che giocherellano con le mie strette  insieme poggiate sopra alle coperte e capisco che è sveglio. Il suo respiro è regolare, ma non profondo, mi sfiora tiepido l'orecchio facendomi il solletico. È un risveglio lento e dolce, mentre le sue mani  mi sfiorano leggere e il mio corpo si avvicina sempre di più al suo.
Porto la sua mano sul mio ventre, fanendomi abbracciare e Peeta per tutta risposta mi stringe, facendo aderire la mia schiena al suo petto.
Mi accoccolo contro di lui sempre di più, incastrando i nostri corpi e muovendomi ai suoi tocchi, sento le labbra di Peeta sul mio collo che mi fanno il solletico e mi procurano autentici brividi di piacere.
Quando mi giro verso di lui con una risatina mi ritrovo a un palmo dal suo viso, meravigliosamente vicino alle sue labbra, che sono bellissime, leggermente screpolate dal freddo e sorridenti sempre.
Mi stringo a lui abbracciandogli il torace e affondando il volto nella sua spalla.
-Buon giorno.-sussurra Peeta nel silenzio della camera.
Sorrido contro la sua pelle e mi scosto da lui per poterlo guardare nei suoi occhi grandi e azzurri; mi fissa sorridente, leggermente giocoso mentre mi bacia la punta del naso e poi strofina il suo naso contro il mio.
-Hai il naso congelato.-ride Peeta mentre gli scosto una ciocca di capelli dalla fronte.
Sorrido divertita-Ha parlato! Sei tutto spettinato, sembri un pulcino.-dico scompigliandogli ancora di più i capelli biondi.
-Vuoi la guerra Everdeen?-dice Peeta minaccioso.
Sfoggio il mio migliore sorrisetto sarcastico -Fammi vedere che sai fare Mellark.-
Un secondo dopo mi arriva una cuscinata sulla faccia, non me l'aspettavo proprio e Peeta ride della mia espressione stupita. Ride lui eh?
Afferro il mio cuscino riuscendo a colpire a mia volta Peeta sulla faccia e frenando la sua risata.
Peeta si riprende subito tirandomi un altra coscinata sulla faccia. Comincio a colpirlo ripetutamente e le piume cominciano a volare per la stanza così come le nostre risate.
Quando Peeta per poco non cade dal letto rido talmente forte che ho quasi timore di svegliare tutto il treno.
Mi metto in ginocchio continuando a colpirlo ovunque il mio cucino arriva.
-Katniss sei spacciata ormai!.-urla Peeta afferrandomi per la vita e intrappolandomi sotto il suo corpo sdraiata sul materasso ricoperto di piume. Le braccia di Peeta sono ai lati della mia testa mentre in secondo piano, dietro di lui, noto le piume csndide che continuano a cadere leggere sul pavimento.
Ha i capelli tutti pieni di piume e mi scappa una risata.-Ora si che sempri un pulcino.-
Gli scompiglio i capelli, liberando la maggior parte delle piume e gli afferro delicatamente le ciocche dietro la testa spingendola verso le mie labbra.
Peeta rotola sulla schiena e mi trascina sul suo Petto, tenendomi saldamente per la vita-Hai fame?-
mormora sotto di me giocando con un mio ricciolo.
Sorrido senza pensarci.-Un pò-
Mi alzo portandolo con me e mi infilo l'unico paio di Jeans che Effie mi ha permesso di potare in valigia e un maglione bianco con scollatura a V. Davanti allo specchio comincio a spazzolare ritmicamente i miei capelli scuri in netto contrasto con il colore del meglione che indosso. Rido sotto i baffi quando noto Peeta, riflesso nello specchio, che si danna l'anima per cercare la sua cinta in giro per la stanza.
-Sotto il letto.-dico fissando Peeta attraverso lo spechio che mi sorride e controlla sotto il letto, trovando effettivamente la cinta.
Usciamo che sono all'incirca le undici di mattina e nella sala della colazione troviamo Haymitch e Johanna entrambi con delle occhiaie violacee che gli risaltano da sotto gli occhi.
-Ciao gentaglia.-mormora Johanna come saluto con tono lugubre.
Io e Peeta prendiamo posto al loro tavolo.-Ragazzi tutto bene?-mormoro preoccupata fissando i loro volti stanchi.
-Si tranquilla Dolcezza, solo incubi.-mormora Haymitch mentre si porta la tazza alla bocca.
Peeta mi riempie il piatto per la colazione e mi versa il the posandolo poi davanti a me.
-Mi dispiace.-mormoro.
Johanna fa un gesto con la mano come per dire che non importa o per scacciare una mosca.-Ci siamo abituati ormai, voi piuttosto, come mai siete freschi come rose?-chiede con un sorrisetto malizioso.
Haymitch ride.-Perchè loro dormono abbracciati Johanna...-dice con uno sguardo di cmpicià verso la mora.
Gli scocco un occhiataccia scocciata.-Sei geloso Haymitch?- dice Peeta sorridendo.
Haymitch gli scocca un occhiataccia-No, Effie è parecchio scomoda. Preferisco stargli lontano la notte.-sbuffa Haymitch facendo ridere Peeta.
-Anche la ragazza in fiamme è scomoda?-chiede Johanna con un sorrisetto.
Peeta ride-Veramente sono io il cuscino quasi sempre.-
-Ma non sempre.-dico prontamente io sulla difensiva.
-No non sempre.-ride Peeta sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Comunque andrà meglio quando torneremo a casa.-mormora Johanna punzecchiando il suo cornetto con la forchetta.
Un pensiero mi traversa la mente facendomi sbattere più volte le palpebre confusa.
-Dove siamo? Tra quanto arriviamo a Capital?-Chiedo innarcando le sopracciglia lasciandomi cogliere da un nervosismo che avevo dimenticato fino a qualche momento fa sotto i tocchi di Peeta, ma che torna e si fa sentire ancor più prepotentemente.
I presenti alzano lo sguardo dalla loro colazione, allarmati forse dal mio tono strano o dalla tenzione del mio corpo. La mano di Peeta stringe la mia con dolce impazienza e tenzione, e ancora una volta per ricordarmi di chi ho la fortuna di avere accanto.
Haymitch mi fissa negli occhi mentre mi risponde- Siamo quasi arrivati, verso le tre del pomeriggio dovremmo essere li.- dice.
Johanna sbuffa tesa infilzando crudelmente un uovo con la forchetta-Giuro se non si sbrigano finirò per ammazzare Enobaria.-mormora scocciata.
Peeta si irrigidisce scoccandomi un occhiata preoccupata per la mia reazione forse. La sua mano è tesa nella mia, troppo tesa. No, non è possibile.
Il suo respiro diventa irregolare e la sua mano fugge dalla mia, stringendosi sulla sua gamba, affondando le unghie nella sua carne. Mi porto velocemente in ginocchio  sulla sedia, afferrandogli il volto e contringendolo a grarsi verso di me ma i suoi muscoli sono tesi e le sue vene sul collo sono troppo gonfie. Tiene gli occhi serrati fuggendo alla sua mente tormentata.
Il rumore di porta che si apre alle mie spalle indica che è entrato qualcuno.
-Katniss allontanati.-dice una voce maschile ma non è Haymitch ne Peeta.
Una voce familiare, molto familiare.
Peeta al suono del mio nome geme resistendo a chissà quale impulso.
-Taci Beete, lasciala fare.-dice Haymitch duro e all'erta.
La voce di Beete ora è sconvolta.-Haymitch sei impazzito? La ucciderà.-
-Ho detto taci Beete!-urla Haymitch.
Il respiro di Peeta è irregolare e affannato mentre cerca di controllarsi.
Gli carezzo delicatamente una guancia e mi alzo dalla mia sedia sedendomi sulle sue gambe tese e rigide.
-Peeta tesoro...-mormoro cercando di ignorare le chiacchiere dietro di me di altre perosne che sono entrate.-Amore mio, va tutto bene. Stai bene, sei con me.-mormoro dolcemente carezzando il suo viso e i suoi capelli.
-Ti amo tanto Peeta, ti amo così tanto. Resta con me.-mormoro.
Le chiacchiere si sono fermate dietro di me, ma nel silenzio capisco che sono ancora tutti qui, pronti a scattare. Mi accoccolo contro il suo petto mentre percepisco i muscoli che piano piano di rilassano sempre di più.
-Bacio dolcemente le sue labbra dure e fredde.-Peeta, amore...-mormoro carezzandogli i capelli.
Appoggio la mia fronte alla sua continuando a carezzargli i capelli.
-Apri gli occhi Peeta.-sussurro a un palmo dal suo naso.
Le palpebre di Peeta tremulano e lui apre gli occhi . Riesco a vedere il cielo che sta prendendo di nuovo il sopravvento nei suoi occhi e sorrido.
-Bentornato amore mio.-sussurro quando finalmente l'azzurro torna incontrastato nei suoi grandi occhi tristi.
Peeta mi abbraccia disperatamente stringendomi forte a se e io continuo a lasciargli baci candidi sulla testa.
-Ve tutto bene...-sussurro piano tra i suoi capelli, inspiro il suo odore così confortevole e rassicurante anche adesso. Percepisco i respiri spezzati delle persone dietro di noi, ma continuo a stringere Peeta a me.
Quando finalmente mi separo da Peeta e mi giro verso il nostro pubblico li trovo tutti che ci guardano esitanti, leggermente imbarazzati...
-Dolcezza tu si che hai il rimedio...-dice Haymitch con il tentativo di sdrammatizzare e ci riesce per quanto è possibile perchè qualcuno ride e anche io emetto una mezza risata.
-Sta zitto Haymitch...-mormoro sbuffando ma non voglio realmente che stia zitto.
Haymitch ride e spezza il muro di persone immobili che ci fissano venendosi a sedere accato a Peeta.-No sul serio, ora capisco perchè gli altri metodi non funzionavano...-dormora seriamente prendendo un dolce dal vassoio.
-Peeta mi dispiace dirtelo ma... sei vizziato.-dice Haymitch in tono drammatico.
Peeta scoppia a ridere contagiando subito tutti gli altri apparte Beete e Enobaria che rimangono quasi impassibili. 

Rimango sempre con Peeta tutta la mattinata, non mi allontano mai; ma non perchè temo un episodio, sono io che ho bisogno di lui. E non mi importa degli sguardi di disapprovazione del assistente di Enobaria, nè delle occhiate di scherno di Enobaria, nè dello sguardo di Beete che mi studia intensamente e evita il mio sguardo ogni qual volta io tenti di incontrare il suo.
Forse non riesce a sopportare il peso delle mie accuse, o non vuole portarlo sulle sue spalle.
Infondo che ci vuole a spingere un bottone? A dire una parola sbagliata? A prendere una decisione sbagliata? Niente. Un secondo. Un piccolo infinito.
Non ci vuole niente, ma cambia tutto. Il mondo si frantuma, le bombe esplodono e le persone muoiono.
Ho lo sguardo fisso nel vuoto ma puntato in un punto imprecisato sul tappeto di stoffe costose. La mia testa è abbandonata sulla spalla di Peeta il quale intanto legge un libro tenendolo con una mano, mentre con l'altra mi circonda le spalle stringendomi a se.
Il mondo rallenta in questi momenti e poco importa dell'intera popolazione di Capitol City che sarà già pronta d giorni in attesa del nostro arrivo.
Beete poggia il suo bicchiere sul tavolino e con il sottofondo di Johanna che insulta la regina bianca di Haymitch  nella mia mente risuona un sussurro che vorrei gridare.
Si insinua nella mia mente viscido e subdolo: Assassino.
È quasi doloroso.
Ma va tutto bene. Va tutto bene, per Peeta lui merita di andare avanti e io sono stanca del mio odio.
Il mio odio verso Beete che ha distrutto coloro a cui tenevo di più deve finire perchè non si può andare avanti con un cuore colmo d'odio. Non si può costruire una vita. L'odio provoca altro odio, la vendetta altra vendetta.
Quanto mi ci è voluto? Quanto è passato dal momento in cui quel serpente strisciava dentro la mia mente a questo momento? Niente. Un secondo. Un piccolo infinito.
Non ci vuole niente ma cambia tutto. E Beete è stato perdonato dal mio cuore malato, che può ancora perdonare e lasciare le persone a combattere i propri demoni, mentre io ne ho appena sconfitto uno dei miei.
Alzo leggermente la  testa risvegliandomi dal mio stato di semi-incoscienza e poggio un piccolo bacio sul collo di Peeta strofinandoci poi il mio naso freddo.
Peeta poggia il libro che stava leggendo sul mio ginocchio che ho sulla sua gamba e si gira verso di me stringendomi ancora di più e baciandomi teneramente la fronte per poi appoggiarci la sua guancia.
Inspiro il suo profumo profondamente facendomelo entrare bene nella testa. Giocherello pigramente con l'anello che porto al dito; percepisco lo sguardo di Beete sul diamante. Che stupida, come ho fatto a non pensarci? è ovvio che se n'è accorto.
Come se ne accorgerà l'intera Capital City.
Effie entra come un tornado su tacchi dodici battendo le mani velocemente.
-Forza, forza gente! Tutti a prepararsi ! Tra mezz'ora siamo a Capital, non voglio ritardi ne piagnistei questa volta! Johanna? Katniss? Sto parlando con voi, sù sù in piedi!- squilla entrando.
Sbuffo gettando la testa all'indietro sulla spalla di Peeta. Non voglio andare a cambiarmi, non voglio!
-Katniss forza non fare i capricci, va a vestirti.-dice Effie puntellandosi con le mani sui fianchi.
Il suo sguardo torvo mi fa quasi paura. Quasi.
Haymitch ride quando Johanna cerca di fuggire ma viene richiamata da uno strillo di Effie.
-Non ridere Haymitch anche te devi andare a vestirti.-gli trilla Effie.
Haymitch smette immediatamente di ridere e si alza per andarsi a vestire.
Penso di averla quasi scampata quando Effie si gira verso di noi con uno sguardo veramente assassino inchiodandomi alla poltrona.
-Signorina muoversi! Le telecamere non aspettano. Staccati da Peeta e vatti a vestire! Avete tutta la vita per stare insieme una mezzoretta separati non vi farà niente, sùsù!-
Pare facile staccarsi da Peeta! Effie non ha provato il suo abbraccio, non sa che significa. È diffilile!
Sbuffo e mi alzo scambiando, prima di uscire trascinata da Effie, un occhiata con Peeta che mi sorride divertito.
-Anche tu Peeta!-urla Effie prima di uscire.

Sono stata improfumata, vestita e pettinata in 30 minuti contati. Per fortuna i miei preparatori hanno scelto dei vestiti abbastanza semplici e caldi infilandomi sopra un lungo cappotto bianco e lasciando i capelli sciolti.
Peeta non è ancora arrivato e io sono in attesa dell'arrivo in una stanza assieme a tutti gli altri che si lanciano sguardi tesi. Cosa troveremo a Capital?
Effie entra in sala seguita da Peeta che è bellissimo anche se anche lui non è elegante.
Mi alzo prendendo la mano che mi tende con entrambe le mani stringendola forte tra le mie.
Peeta si avvicina posando una mano sulla mia uancia e posa dolcemente le labbra sulla mia fronte.
Sospiro pesantemente quando il treno si ferma ingoiato dagli strilli acuti e entusiasti dei capitolini.
Un bel respiro. La mano di Peeta stretta nella mia, con la consapevolezza che non dovrò mai più lasciarla.



Ciao sono Sam,
lo so che voi sapete chi sono io ma io so chi sono io e se so chi sono io forse non so chi siete voi ma se non so chi siete voi allora non so chi sono io perchè se non sapessi io che voi siete voi allora non sarei realemente io perchè io so chi siete voi quindi voi non sareste voi perchè voi sapete chi sono io e io so chi sono io. 
ATTENZIONE: QUESTA NON é UNA TATTICA FINALIZZATA A CONFONDERE QUALCUNO NE ME, NE VOI.
Allora tribx, superata la mia piccola crisi di identità ci ritroviamo qua! Come sempre in un altra mirabolante avventura. In questo capitolo succedono parecchie cose che in teoria dovremmo analizzare per comprendere a pieno tutto questo casino...ma visto che siamo pigri, reduci dalla scuola e per di più dobbiamo fare i compiti e invece siamo qua su internet distratti dalla possibilità di fare qualsiasi cosa invece che i compiti( Perchè ammettiamolo: Quando dobbiamo fare i compiti qualsiasi cosa sembra il paradiso in confronto: dal massaggio shazuuu(si scrive così?) alla classificazione per ordine cromatico di tutto il tuo armadio.) Boom Baby siamo giovani e belli ce lo possiamo permettere? Macertochesi icompitipossofarlianchedopo? Bene allora vi do un altra scusa per evitare di fare quegli orribili compiti e tenervi comunque impegnati: recensite che fa bene alla salute. Alla mia, alla tua, alla vostra! chiunque io sia, chiunque tu sia, chiunque voi siate....!
Miei fedeli lettori Sam chiude.



....

Chavete creduto eh?
-Sam
 

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Capitolo 58
*** This is Capitaaaaaaal ***






 
                                     Ti amerò oltre l'immaginabile

 
I flash delle macchine fotografiche ci investono appena usciamo dal treno, accecandoci per qualche secondo. Un lungo tappeto rosso si stende sotto ai nostri piedi. Mi viene quasi da sorridere: che onore.
Peeta è accanto a me. È accanto a me.
C'è troppa gente che urla,che sviene, che grida il mio nome. Come se effettivamente volessero davvero chiamarmi. Urlano il mio nome disperati quasi, ma è tutta scena, è solo finsione, non mi amano veramente. Gli ho portato via i loro agi, le loro comodità, la loro via. Gli ho portato via i distretti a cui appoggiarsi per vivere una vita agiata e senza preoccupazioni e comunque sono tutti qua a urlare il mio nome, come prima dei giochi. Ma adesso per cosa urlano? Prima, d'accordo, ero un tributo. Potevo spezzargli il cuore o farli sentire meglio per qualche secondo e poi sarebbero tornati incuranti alle loro vite e a pensare all'anno successivo dove qualcun' altro gli avrebbe spezzato il cuore, avrebbe mutato per qualche secondo quei sentimenti di plastica. Così ostentati dai capitolini come i loro buffi cappelli e i loro animali da compagnia tinti per ogni occasione. Solo per farli sentire vivi qualche secondo, regalargli emozioni che non conoscono e trascinarli con me in un finto vortice di interesse reciproco.
Non sanno fare altro, ecco perchè sono qui a urlare come pazzi per attirare la mia attenzione.
Non sanno fare altro.
Ma va tutto bene. Non mi importa di loro. Peeta è accanto a me.
La sua mano nella mia mi tiene ancorata alla realtà. Senza di lui, sarei già sprofondata nei meandri della terra o volata in  aria come un palloncino che non ha più ragione di essere legato a qualcuno, e che ricerca la solitudine, fino a quando non scoppierà, solo e stanco.
Dei militari in divisa sono ai lati delle transenne che hanno messo tra noi e i capitolini, preoccupandosi di tenere a bada la folla che spinge.
I miei compagni non sono messi meglio di me, ma loro almeno fanno qualche cosa invece di rimanere fermi a fissare le transenne che oscillano e sembra che stiano quasi per rompersi sotto il peso di quelle urla. Qualcuno saluta con sorrisi tirati e sarcastici, solo Effie è tutta contenta di trovarsi al centro di quelle attenzioni. Saluta, manda baci e sorride. 
Se solo mi amaste veramente non sareste qui.
Ma in fondo va tutto bene. Peeta è qui accanto a me. La mia mano stretta ancora nella sua.
Sembra che Capital mi legga nel pensiero perchè qualcuno sviene persino vedendo le nostre dita intrecciate portandosi il dorso della mano alla fronte in un gesto molto teatrale che ha molto poco in comune con un vero svenimento.
Ah già, loro non sapevano che io e Peeta stiamo insieme. Nessuna telecaera ha avuto il coraggio di avvicinarsi al dodici, o forse gliel'hanno proibito.
Non oso immaginare cosa faranno quando vedranno l'anello.
Ci scortano velocemente all'interno di un edificio e io non posso essere più felice di essere lontano da quell'orribile folla urlante. Mi manca quasi il respiro, sono certa di essere tutta rossa perchè sento le guance in fiamme e la testa che pulsa dolorsamete premendo sulle tempie.
Corrugo la fronte avvicinandomi a Peeta e aggrappandomi al suo braccio per sorreggermi con entambe le mani.
Ho paura di non sopportarlo, ho paura che sia troppo; è stupido in questo momento ma ho ancora paura di farmi vedere fragile da Capital.
Ho ancora paura di loro. Stringo di più il braccio di Peeta poggiando la fronte sulla sua spalla, come posso rivedere questi posti e rimanere incurante al passato?
Non dimenticherò, questo è certo. Se c'è una cosa che mai potrò fare è dimenticare tutto ciò che è successo: I giochi, le bombe, un cappottino giallo vuoto.
Le labbra di Peeta sulla mia fronte mi provocano un brivido, riportando bruscamente alla memoria questo anno insieme a lui. Ci siamo ricostruiti a vicenda, ci siamo aggiustati. Siamo più forti di prima, ora siamo insieme, niente potrà più spezzarci. Porteremo le nostre cicatrici con orgoglio in ricordo del loro coraggio, e i nostri ricordi ben segreti custoditi nei meandri della nostra mente, a testimoniare l'amore che c'è stato ed ha lasciato una traccia indelebile in ognuno di noi, nel mondo. È dentro la terra e quando ce ne sarà bisogno salirà in superfice per riportare la speranza a chi non ne vede più.
Andrà tutto bene, andrà tutto bene.
Una donna impettita infilata in un tailleur grigio ci arriva davati, riservandoci un sorriso composto e leggermente compiaciuto. Quasi mi prende un colpo quando la riconosco. La presidentessa non è cambiata per niente in questo anno fisicamente, ma d'altrocanto è anche copletamente cambiata.
Un alone di autorità e potere orbita attorno a lei rendendola molto più distaccata di quando l'ho vista la prima volta.
Con un cenno del capo e una stretta di mano sfila davanti a tutti noi, che noto solo ora, quasi in un riflesso involontario ci siamo schierati in fila tesi.
Ci saluta rispettosa e distaccata, quando arriva a me mormora.-Come stà signorina Everdeen?-
La mia mano stringe più forte quella di Peeta.-Bene. Sto bene.-mormoro piano con lo sguardo puntato nel suo.
Nei suoi occhi noto una luce quasi sofferente davanti a questa patina di compostezza che la intrappola nel suo tilleur grigio.
Ma forse mi sto sbagliando...
-A quando le nozze?- mormora stringendo la mia mano sinistra e avvicinandola al viso per squadrare l'anello.
Mi abbraccio la vita con un braccio leggermente imbarazzata.-Quattro marzo.-mormoro.
La Playor mi sorride.-Auguri allora.-dice lasciandomi la mano e sorridendomi rassicurante.
Contraccambio un pò impacciata.
-è invitata se le fa piacere.-mormoro imbarazzata.-appena cominceremo a organizzare gli arriverà anche l'invito...-scambio una veloce occhiata con Peeta che annuisce sorridendomi rassicurante.
-Ancora non avete iniziato? Vi conviene muovervi.-dice divertita.
Effie ci si avvicina a suo agio.-Non si preoccupi presidentessa sono in buone mani. Ci penso io.-dice entusiasta.
Fisso Effie orripilata: che cavolo vuole fare al mio matrimonio?
La Playor ride.-Ma sempre su consenso della sposa Effie, mi raccomando.-
Effie viene ridestata dallla visione magnifica di una me vestita come una pomposa meringa, che entro al distretto su un elefante. Mi guarda come se s iaccorgesse solo ora di me e del mio sguardo preoccupato. Magari pensava che le avrei permesso di giocare alla stramba al mio matrimonio. 
La risposta si legge nei miei occhi: Se lo scorda.
-Oh ma certo, ci tengo alle penne io!-ride squillante Effie ma il suo sguardo mi guarda un pò preoccupato.
-Bene, abbiamo rotto il ghiaccio.-mormora la Playor a tutti noi.-I vostri alloggi sono di sopra. Mi dispiace informarvi che la ricostruzione di Capital non è affatto a buon punto e che pultroppo dovrete abitare tutti insieme. Ognuno avrà la sua camera naturalmente ma lo spazio è questo. Mi rincresce molto. Sono 300 metri quadri di appartamento, spero che vi bastino. Vi prego di evitare litigate e antichi rancori, cerchiamo di ristabilire la pace non di affogare ancora di più nell'odio che ha invaso il nostro paese, chiaro? E ho bisogno che voi siate degli esempi. La vera guerra è questa miei cari.-
Passa il suo sguardo autoritario  su tutti noi e continua.-Domani ci saranno le interviste, per rassicurare le persone, domani sera vi aspetto tutti alla festa in onore dei tributi e Dopodomani ci sarà la commemorazione. Sarà tutto molto veloce e indolore. Tornerete nei vostri distretti presto, intanto vi ringrazio molto per essere qui. A presto.- Detto questo si volatilizza.
Ci scortano nel nostro alloggio e successivamente nelle nostre camere.
L'appartamento è molto grande e per fortuna a Beete e Enobaria sono state assegnate quelle dall'altra parte della casa, che è molto lontana e ha anche una sala da pranzo tutta per se.
Quando rimaniamo gli ultimi a cui devono venire assegnate le stanze la cameriere si gira davanti a una porta bianca e con un sorrisetto ammiccante a Peeta pigola.-Signor Mellark, la sua stanza. Per qualsiasi cosa mi chiami.-
Gli scocco un occhiataccia e mi faccio avanti stringendo forte la mano che la ragazza stava porgendo a Peeta-SI, grazie ma non ci serve niente, a presto.-borbotto io tirandomi dietro Peeta e chiudendo la porta lasciando tutto il mondo fuori.
Peeta sorride sotto i baffi, sedendosi sul letto.
Sbuffo-Quanto è difficile essere la tua fidanzata Mellark.-
Peeta mi fa un sorrisetto furbo e si stringe nelle  spalle con aria innocente, battendo due volte sul letto accanto a lui per invitarmi a sedere accanto a lui.
Sospiro stancamente gettando un occhiata alle nostre borse, portate qui da qualche facchino e che dovrei sistemare, nell'angolo ad aspettarmi.
Dopo una rapida valutazione mi avvicino a Peeta sedendomi stancamente in braccio a lui e incastrando la sua testa sul suo collo tra il mento e le spalla.
-Sei stanca Kat?-mormora Peeta baciandomi la fronte teneramente.
Mugugno.-Sono frustrata, che facciamo adesso? Siamo chiusi qua come topi! Fuori è pieno di Capitolini impazziti.-Drizzo la schiena infastidita, non mi è mai piaciuto stare negli spazzi stretti e continua a non piacermi. C'era un motivo per il quale prediligevo stare nel bosco anche dopo aver cacciato.
Peeta ride scostandomi una ciocca di capelli dalla  fronte-Possiamo anche uscire...-
Innarco le sopracciglia.-Per andare dove?-
La terrazza sul tetto. Come l'altra volta rubiamo una coperta e un sacco di cibo, rifugiandoci dove nessuno sale mai.
Adesso il campo di forza non c'è più ma i fiori sono rimasti e si sta bene al freschetto così in alto.
Stendo la coperta a terra e Peeta ci poggia il cesto con il cibo gettandovicisi sopra.
Sorrido e mi inginocchio accanto alla sua testa, frugando nel cestino di vimini.
A giudicare dalla posizione del sole dovrebbero essere più o meno le cinque di pomeriggio ma non mi importa del tempo. Importa solo del presente adesso.
Mi siedo a gambe incrociate accanto a Peeta assorto a fissare il cielo.
Il suo sguardo si confonde con quello del cielo, che gli rimanda l'occhiata pacata e tranquilla come quella di Peeta.
Peeta si gira facendosi leva sul braccio per girarsi e trovarsi con la testa sulle mie gambe intrecciate. 
-Ci avresti mai pansato?-mormora. Forse lo sta chiedendo a se stesso, forse a me, forse al cielo, ma io squoto la testa lo stesso sorridendo.
-Non speravo tanto.-sussurro fissando le dita di Peeta che giocano con la mia mano.
Lo sguardo di Peeta mi guarda dal basso e provo quell'irrefrenabile instinto, di premere le sue labbra sulle mie, che mi assale in questi momenti in qui lui è così semplicemente Peeta che me ne innamoro altre dieci volte.
Con un dito mi fa segno di avvicinarmi al suo viso e io mi abbasso tenendo le mani tra i suoi capelli, poggio le mie labbra sulle sue con il suo naso che mi sfiora il mento e mi viene da sorridere sulla sua pelle.
Mi raddrizzo  portando le mie dita tra i suoi capelli, lisciandoli all'indietro.
-Sai...- dice Peeta tenendo lo sguardo verso le nuvole.-Forse davvero dovremmo muoverci a organizzare il nostro matrimonio, insomma...la gente ci mette quasi un anno a quanto ho sentito e noi abbiamo poco più di un mese.-
-Stai tranquillo, Effie non ci permetterà di sgarrare. Vedrai che quando torneremo a casa ci metterà entrambi a lavorare.-mormoro.-Hai fame?-chiedo a Peeta sporgendomi un pò sopra la sua testa per entrare nel suo campo visivo.
Lui annuisce e sorride. 
Mi allungo veso il cestino riuscendo a prenderlo senza dare troppo fastidio a Peeta e tiro fuori un grappolo d'uva. 
-Vorresti sposarti in municipio?-chiede Peeta lasciando che io lo imbocchi con l'uva.
Innarco le sopracciglia.-No non vorrei è umido e grigio e triste, tanto triste. Preferirei...nella piazza del paese, dove c'è stata la festa di Natale, ricordi?-
-Certo che ricordo! Come potrei dimenticarmene? È perfetta, hai ragione.-
Mi porto un chicco d'uva alla bocca.-Così almeno per un pò Effie se ne strarà tranquilla. Anche se mi preoccupa il vestito, non voglio sposarmi con un vestito colorato. Io voglio sposarmi in bianco! L'altro giornò però Effie parlava del verde, che è dventato il nuovo colore delle spose a Capital City.-borbotto porgendo un altro chicco d'uva a Peeta.
Lui sbuffa.-Io sposo te non Effie, e tutto dovrà essere esattamente come lo deciderai tu.-
-Ma mi aiuterai vero?-chiedo squadrandolo.
Peeta mi sorride rassicurante.-Ma certo che ti aiuterò Kat, ma non per il vestito quello deve essere una tua scelta. E poi io non posso vederlo.-
Sbuffo scocciata.
-Dovremmo iniziare anche a preparare la lista e i biglietti. Dobbiamo ancora spedire tutti i biglietti!-mormoro sconcertata dall'immensità della cosa. Oh Peeta e se non facciamo in tempo?.-Chiedo ad un tratto allarmata.
Peeta mi squadra.-Kat non  dirmi che stai già entrando in ansia! Rilassati andrà tutto bene, ci sono io con te! Ce la faremo. Ma se può farti sentire meglio possiamo iniziate a buttare giù la lista degli invitati.-
Peeta tira fuori un foglio dal blocco di disegni che si porta sempre dietro, soprattutto quando siamo fuori casa e una matita. In bella caligrafia comincia a scrivere allìinizio del foglio lindo "Invitati al matrimonio di Kat e Peeta."
Si stende a pancia in sotto e io mi distendo affianco a lui.
-Effie, Johanna, Haymitch, Effie, Junior, Thom, Alex, e praticamente tutto il distretto...-dico quando noto lo sguardo di Peeta che come sempre se non invita un sacco di gente non è contento.
Peeta sorride baciandomi il naso.
-La Playor?-chiedo.
-Si?-
-Si ok.-acconsentisco io.
-Gale?-chiede Peeta 
-No.-dico e Peeta non replica.
I manca solo Gale al mio matrimonio...
-Tua madre?-
Sospiro rassegnata.-Si.-
Finiamo di fare la lista includendo molte persone sia di Capital che dei distretti e quando ormai il sole sta calando oltre l'orizzonte ci ritroviamo come un anno fa ad ammirare il tramonto insieme. 
Sorrido, appoggiandomi alla spalla di Peeta e fissando il colore intenso di questo tramonto mi ritrovo a pensare alla mia casa che non è fatta di mura e calce, ma di carne e ossa.


Ommiocielo che stanchezza! Ragazzi chi è già stanco della scuola? IO Si! E non hanno ancora iniziato a interrogare da me! 
Non posso pensarci... quanto stress dobbiamo accumulare ogni giorno che andiamo a scuola? Quanto???? Poi ci vengono le rughe e i brufoli e ingrassiamo perchè mangiamo per l'ansia! Insoma in poche parole: La scuola è NO-CI-VA! Quindi mi raccomando ragazzi attenzione! Non dimenticate mai di leggere qualche bella ff per uscire dalla  sindrome da depressione scolastica! Esiste! (forse) Ma è molto probabile! Bene dopo che vi ho comunicato le mie imperdibili perle di saggezza passiamo a cose leggermente più noiose.
Sono arrivati a Capital finalmente ! Evviva! Per la giuoioa di tutti sono tornati sulla terrazza! Evviva! 
Come sempre comunicate la vostra croce e delizia(Una new entry nei tormentoni della mia nuova di zecca proffy di italiano)
con una recensione! Che sia corta o lunga non ce ne importa ! Un nichelino per un vostro parere e poi mangiamo formaggio con le pere, ma al contandino non farlo sapere...(?)
*piccola crisi pazzoide*
Bien! Siamo eccitati? Siamo annoiati!? Sù dolcezze che nel prox capitolox incontriamo Caesar ? Ve gusta il bata?
Abbraccio di solidarietà a tutte le pimpeh come me che devono combattere ogni giorno con i propri capelli! Capelli demoniaci! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRFGGGGGGGGGGGGGGGG!!!
*pausa the per ristabilire il livello di zuccheri nel sangue*
Un bacio e... restate vivi!
-Sam

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Capitolo 59
*** C'era una volta, una folla indemoniata... ***



 
                                    Ti amerò oltre l'immaginabile

Il sole picchia forte su Capital City questa mattina, rende più vero il suo buongiorno e nonostante il freddo, il sole sembra lo stesso che batte sull'erba verde del dodici a primavera.
Prendo un sorso del mio the, avvicinandomi alle labbra la tazza di porcellana bianca e riservo l'ennesimo sguardo all'ambiente intorno a me. In questi momenti mi sembra di capire cosa vede Peeta con i suoi occhi, che comunque trovano sempre il bello di ogni cosa, persino in una giornata come questa.
Forse sto guarendo dalla mia mania di punirmi e colpevolizzarmi perchè in fondo, questo mondo non è poi così male sta mattina. Nonostante tutto ci sono ancora dei ritagli di vita che vorrei incorniciare e  tenere custoditi per sempre. Guardo Capital, dall'alto della mia finestra, che comincia la sua giornata. Come tante formichine camminano zampettanti da una parte all' altra delle vie camminando velocemente: I bambini vanno a scuola, i grandi a lavoro o a fare compere, ma sono certa che a mezzo giorno saranno tutti ben piantati davanti alla tv per ascoltare l'intervista inedita ai sopravvissuti agli Hunger Games. Tutti incollati alla tv: Capital e distretti, proprio come prima della rivolta, con l'unica differenza che ora è una loro scelta.
Dubito, comunque, fortemente, che qualcuno si perderà questa specialissima e imperdibile intervista, solo per vedere cosa è rimasto di chi non è morto.
Giro annoiata il cucchiaino nella tazza spostando la sottile schiuma biancha che si è formata in superfice e con un ultimo respiro profondo torno nella mia camera da letto, percorrendo i pochi metri che superno la cucina dalla mia stanza.
Mi richiudo la porta alle spalle e girandomi noto Peeta che si rotola tra le lenzuola appena sveglio.
Quando si accorge che non sono accanto a lui fa leva su un braccio alzando la testa  e scrutando la stanza illuminata dalla luce mattutina; mi nota stropicciandosi gli occhi con la mano stretta in pugno e sorride. 
-Hey...-mormora con voce leggermente assonnata mentre si passa una mano tra i capelli scompigliandoli ancora di più.
Stiracchio un sorrisetto, vedendolo così disordinato e impacciato dalle lenzuola strette al suo corpo.
-Hey...-mormoro in risposta.
Si districa dalle coperte candide sedendosi con la schiena appoggiata alla tastiera del letto e si ricopre  svelto la gamba stirandosi con fare causale il lenzuolo sulle cosce.
Mi avvicino sedendomi sul letto e porgendogli la mia tazza di tè. La afferra con un sorriso, sfiorando le mie dita e ne prende un sorso per poi riporgermela.
-Da quanto sei sveglia?-chiede Peeta alzandosi dall'altro lato del letto e infilandosi velocemente la protesi sotto il pigiama.
Mi giro per poterlo squadrare leggermente e mi siedo a gambe incrociate mormorando-Da circa le sette.-
Peeta va verso l'armadio e ne prende una maglia e un paio di pantaloni.
-E che ore sono?-chiede rovistando alla ricerca di una felpa.
Mi risveglio leggermente dal trans in cui ero caduta mentre fissavo i muscoli della schiena nuda di Peeta.-Mh...eh? Oh, Ehm...le ...le dieci.-balbetto sbattendo le palpebre velocemente e prendendo un sorso del the che ormai sta dventando freddo e nascondendomi dietro la tazza.
So di essere arrossita perciò prendo un lungo sorso di thè sperando che Peeta non se ne sia accorto.
Speranza vana dato che quando riemergo Peeta è in piedi con una felpa rossa tra le mani che mi fissa con un sorrisetto sarcastico sul volto e il sopracciglio destro innarcato, cosa che lo fa apparire dieci volte più invitante del normale.
-Mi stavi fissando bellezza?-chiede con voce sudatne e maliziosa.
Sostengo il suo sguardo nonostante il mio primo istinto fosse stato quello di rituffarmi nella mia tazza e arrossire, -Perchè è un reato adesso?-chiedo sarcastica e ironica, alzando il mento quasi in segno di sfida.
Nello sguardo di Peeta una luce divertita brilla per qualche attimo e si fonde con i miei occhi per poi tornare al magnetico contatto che mi fa venire i brividi.
-Fai pure, tutta questa bellezza...-mormora indicando il suo petto nudo e scolpito.-...sarebbe sprecata per una sola donna.-dice scappando verso il bagno al mio movimento, ma riesco comunque a colpirlo con un cuscino sulla schiena.
Mi lascio cadere sospirando sul letto per qualche secondo poi però mi torna in mente che probabilmente Effie si sveglierà presto e ci metterà sotto tortura, quindi se voglio riuscire a fare una colazione decente è meglio  che mi sbrighi.
Peeta esce dal bagno quando io sono già vestita e mi sto squadrando allo specchio torva perchè sono sicura che abbigliamento leggings stretti stivali pesanti e felpa di Peeta non è esattamente ciò che Effie approverebbe, comunque mi piaccio circondata dal profumo di Peeta. 
Sono ancora girata verso lo specchio mentre sento i suoi passi pesanti dietro di me.
-Diamine mi sono dimenticato di fare una cosa importantissima!-borbotta Peeta a voce alta. 
Ha lo sguardo corrucciato e la fronte tesa, i suoi occhi scattano su di me quando girandomi gli chiedo.-Cosa?-
Con tre passi mi arriva vicino e fermando la mia testa con una presta forte ma al contempo delicata si china su di me e una volta a qualche centimetro dalle mie labbra mormora.-Questo.-
                                                                
                                                                          ***

-Le interviste saranno in diretta nazionale quindi non fate niente di drastico...tipo uccidere o mutilare gravemente una persona. Chiaro? Johanna?-trilla Effie mentre imburra la sua fetta di pane e marmellata squadrando torva una Johanna ghignante.
La mora stacca con un morzo un pezzo di cornetto e lancia uno sguardo accondiscendente a Effie.
-Ci proverò Effie, ma non prometto nulla.-dice.
Con una forchetta stacco un pezzo di pancakes dal piatto di Peeta e me lo porto alla bocca prima che Effie mi veda.
Mi è stato severamente proibito di mangiare altro che un pezzo di pane e marmellata e ora sto morendo di fame. A quanto pare mangiare troppo prima di un intervista ti gonfia la pancia e le caviglie, questa mi mancava! Effie oggi monitorizza la situazione con il suo occhio esperto, mettendoci tutti sotto torchio. Soprattutto me e Haymitch.
Si gira mentre sto masticando e mi lancia un occhiata fulminante.-Signorina! Stai mangiando per caso?- 
Squoto velocemente in capo con la bocca ancora piena.-Katniss te l'ho già detto! Non mangiare, potrai mangiare sta sera alla cena della Playor!.-mormora Effie con quel tono che usa quando mi deve costringere a fare qualche cosa.
Sbuffo spostando lo sguardo sul vassoio pieno di dolci posizionato proprio davanti a me.
-Ma perchè possono mangiare tutti tranne me?-chiedo incrociando le braccia al petto.-Non mi va di vedervi mangiare mentre  io me ne sto qua che muoio di fame a girarmi i pollici!-borbotto.
-Muore di fame!Ah, Katniss tu non hai fame! Tu sei solo in ansia e io non ti permetterò di rovinare la tua linea perfetta con i dolci!-dice indicando il vassoio.
-Se proprio non ce la fai a stare qua comincia a infilarti nella vasca da bagno, che sicuramente i tuoi preparatori ti staranno aspettando.-dice accondiscendente.
Mi scappa l'ennesimo sbuffo e mi alzo strusciando rumorosamente la sedia a terra, giusto per far irritare Effie.
Tutti gli occhi sono su di me fino a quando Haymitch si alza velocemente per andare verso la cucina attirando l'attenzione di Effie e prima che lei possa fermarlo il mio adorato, adoratissimo mentore apre la credenza e con un fluido movimento dato da anni di esperienza stappa la bottiglia e se la porta alla bocca.
Effie lo raggiunge ticchettante sui suoi trampoli gridando.-Haymitch no! Sta volta non devi vomitare!- 
Approfitto del momento di distrazione e afferro una ciambella sotto lo sguardo ridacchiante delle persone attorno al tavolo scappo veloce verso l'altra stanza.
So che non dovrei ma ho davvero davvero fame, il che è strano dato che io in genere sono abituata a mangiare molto poco. Sarà l'ansia a rendermi così affamata?
Entro velocemente nella mia stanza chiudendomi la porta alle spalle. 
-Katniss!-trilla una voce e faccio un salto dalla sorpresa Venia e Octavia dal centro della stanza mi guardano come se avessero appena visto un apparizione.
-O mio Dio! Tesoro!-fecero in tempo a dire prima di gettarmisi sopra abbracciandomi stratta.
Octavia si scosta da me e quando nota la mia ciambella mi lancia un occhiataccia.
-Non ci pensare neanche Katniss.-borbotta a un tratto severa e mi sfila la ciambella dalle mani per buttarla nel cestino.
La mia lista nera si allunga sempre di più.

                                                                         ***

Dato che ho cominciato a prepararmi prima di tutti sono in compagnia solamente di Effie che mi lancia senza sosta direttive e consigli sul parlare in pubblico o argomenti da affrontare se non mi rimane niente da dire. Tutte cose che inevitabilmente ho già sentito milioni volte 
-...ma sono sicura che con Cesar non ci saranno punti morti. Quell'uomo è un vero genio.-
Ho appena il tempo di recepire l'informazione indiretta che Effie mi ha appena comunicato, che la capitolina riparte con un altra serie di consigli.
Sta volta niente cartoncini. Sarà vero, un intervista vera. Beh più o meno dato che sembro bellissima.
Sono fasciata in un vestito stretto ed elegante che ricade morbido di fianchi e color oro con dei complicati ricami a spirale sul corsetto e sulla parte destra della gonna, i miei capelli sono acconciati in morbidi boccoli.
Giocherello nervosamente con le mie unghie laccate di fresco tentando di togliere almeno un pò di quella vernice dalle mie mani.
Non posso neanche sedermi per non sgualcire il vestito!
Haymitch, Johanna e Annie entrano insieme conversando a grugniti. Siamo tutti molto entusiasti. Nessuno ha molta voglia di fare questa cosa.
Sono tutti bellissimi, i loro preparatori si sono superati.
Annie indossa un vestito argentato lungo ed elegante che in contrasto con i suoi capelli rosso scuro la fa apparire bellissima, Haymitch è  infilato in un completo blu scuro con una cravatta grigia leggermente allentata. Johanna invece esibisce tutta la lunghezza delle sue gambe in un mini abitino aderente verde scuro che fa risaltare la sua pelle abbronzata.
-Oh ragazze siete splendide!-squittisce Effie.
-Grazie Effie anche tu.-dice Annie.
Haymitch sbuffa.-E a me nessuno dice niente?-
Effie ride e gli si avvicina sistemandogli la cravatta.-Anche te sei splendido  mormora prima di posare le sue labbra su quelle di Haymitch.
All' improvviso ho l'allettante idea di pulirmi gli occhi con l'acido.
Ewww, che schifo. Mi viene voglia di vomitare.
Per fortuna dopo un pò arriva Peeta, scusandosi per il ritardo e torturando uno dei gemelli sul suo polsino.
È vestito elegantissimo con un completo nero e bianco che fa risaltare i suoi capelli biondi.
Appena mi arriva abbastanza vicino gli afferro la mano intrecciando le mie dita alle sue e stringendo forte.

                                                                          ***

Compaiono all'improvviso nel piccolo schermo dietro le quinte l'inno e lo stemma della repubblica di Panem. Risuonano gravi le note della cansone di Rue: il nuovo inno per la nuova Panem.
Ma non è adatto, riporta alla memoria troppi ricordi e troppe perdite. 
Le poche note che compongono l'inno si affievoliscono lasciando il posto a una sala piena zeppa di persone che applaudono entusiaste. Un sipario si apre e sulle scena compare la fiura troppo familiare di Caesar Flickerman, infilato in un elegantissimo abito verde speranza con una cravatta arancione che risalta su tutto quel verde e lo fa assomigliare a una carota.
Qualcuno mi prende la mano stringendo le mie dita in un tocco delicato ma che sa di conforto.
Non ho neanche bisogno di abassare lo sguardo per sapere chi sia, continuo a fissare con la testa leggermente reclinata all'indiero, il piccolo monitor che adesso è colmo della carismatica voce di Caesar.
Ha i capelli di un rosa acceso che decisamente non sta bene con il vestito che indossa, almeno per i dogmi di qualsiasi persona proveniente da uno qualsiasi dei distretti, ma qui, a Capital, non crea alcun turbamento.
-Signiore e Signori! Buona serata!- urla e il mio cuore perde un battito, sembra quasi che non sia passato neanche un secondo.
La stretta sulla mia mano si fa più calda mentre le mie dita si aprono,  forse per lo sgomento, e mi offrono qualche cosa a cui aggrapparmi. O meglio qualcuno.
Il piccolo Caesar nello schermo prende a camminare avanti e indietro soppesando ogni passo e non riesco a staccare gli occhi dalla sua figura, paralizzata.
-Dopo un anno dalla liberazione di Panem da parte dei ribbeli siamo qua con un intervita straordinariamente unica. Un intervista che racchiude il senso della mia carriera e della mia vita.-
Ammette serio.
-Tutti coloro che vedrete su questo palco oggi sono i sopravvissuti agli Hunger Games e devo dire, che credevo assolutamente di avergli fatto l'ultima intervista, a tutti loro. Ma per fortuna sono ancora qui! -
Per prima entra Johanna acclamata dalla folla a gran voce.
È sempre la solita Johanna e nonostante le raccomandazioni di Effie non evita di usare il suo solito sarcasmo e qualche parolaccia. Iniziando dal saluto al povero Caesar che si aspettava forse un pigolante -Ohh Caesar che bello rivederti.-e invece ottiene solo un – Ciao, pezzo di merda!-
Tuttavia l'intervista fila abbastanza liscia grazie a Caesar che mantiene il suo temperamento pacato e il suo sangue freddo fino alla fine, ma quando il timer ha segnalato la fine del tempo previsto mi è sembrato piuttosto sollevato.
Sembrano passare solo pochi minuti da quando è iniziato l show, tutti si susseguono velocemente e ben presto tocca anche a me...a noi.
Peeta mi passa una mano su un fianco attirandomi a se e posandomi un bacio sulla testa.
-Tutto apposto?-sussurro posando le mani sulle sue spalle.
Gli occhi di Peeta sono azzurri e limpidi come il cielo d'estate ma molto preoccupati.
-Si, sto bene.-mi rassicura.
Caesar ci richiama per la seconda volta e con un grande respiro ci mostriamo a Capital.
L'esplosione è enorme, c'è chi sviene, chi urla chi graida il mio nome, chi piange disperata e la cosa va avanti per un bel pò finchè Caesar riesce a zittire i suo pubblico.
Ci abbraccia stretti entrambi e ci fa accomodare sul divanetto che è stato posizionato lì apposta per noi.
-Finalmente qui!-esulta Caesar alzando entrambe le mani al cielo.
Peeta si apre in un bel sorriso, si sente più a suo agio davanti a un pubblico.
-Peeta avanti! Raccontami tutto, anzi no! Chiariamo prima una cosa: tu sei il ragazzo più fortunato dell'intera Panem! Sul serio! Sei qui! Vivo!-Torturo i bordi del mio vestito, nervosamente. Certo! È vivo ma non grazie a te. Devo sforzarmi per ricordare che non è colpa di Caesar, non è stata colpa sua.
Peeta ride.-Sono molto vivo Caesar.-
Caesar ride e si sporge sulla sedia per poi riabandonarsi al suo schienale -Peeta lo vedo! Ti trovo molto bene, molto in forma! Cosa c'è? Vuoi metterti a fare il rubacuori?-
Peeta mi lancia un occhiata fulmienea per poi riposare il suo sguardo su Caesar.-Non credo che mi convenga Caesar.-
Caesar ride.-Oh Peeta non vorrai dirmi che hai trovato la ragazza.-chiede sarcastico e incredulo.
Peeta ride.-Oh Caesar molto di più...-
-a come sei misterioso oggi...Oh stiamo ignorando Katniss povera stella.-
-Katniss sei splendida! Come stai?-mi chiede Caesar sporgendosi un pò verso di me.
Arrossisco e mi stringo le mani in grembo, nervosa. -Grazie. Sto bene Caesar.-dico cercando di apparire il  più cordiale possibile.
Al suono della mia voce molti sospirano agitandosi sulle sedie.
-Come vanno le  cose li al 12?-
-Bene, Il distretto si sta risollevando piano piano, molti si dedicano all'agricoltura e stanno raprendo vari negozzi, certo le perdite si sentono ma ce la stiamo mettendo tutta per andare avanti.-dice Peeta con voce ferma.
Sento il bisogno impellente di stringere la sua mano. Una strana attrazzione, come una forza mi spinge verso il uo corpo. Un impellente istinto di proteggerlo, di fargli scudo con il mio corpo. Ma da cosa? Nessuno vuole ucciderlo. Sta bene.
-Hai qualche progetto per il futuro?- chiede Cesar.
-Oh si molti, ma sono ancora quasi tutti dei sogni Caesar...-dice Peeta spolverando la gamba del pantalone già linda con la mano.
-Come la vedi la situazione adesso Peeta? Può andare?- chiede Caesar ridendo.
I due si aprono in un lungo discorso sulla situazione politica, alternando l'argomento pesante con delle sagaci battute o cose più leggere.
Mi isolo un pochino, dimenticando per qualche minuto di essere sopra un palco, ascoltando solo di sfuggita i discorsi di Peeta e Caesar.
-Katniss tu invece hai qualche progetto futuro?- chiede Caesar.
Mi ridesto sorpresa da quell'improvisa domanda. Avrei preferito continuare a fissare le mie mani, fingendo di non esistere.
Mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio e in poco l'agitazione investe la stanza.
Apro la bocca per replicare anche se non ho assolutamente idea di cosa farò o dirò, un urlo supera tutti gli altri.-é fidanzata!-
Lo  sguardo di tutti preme sul mio anello infilato all'anulare che all' improvviso mi sembra così pesante...
In pochi secondi scoppia il  caos e l'anello sembra quasi una bomba che sta per esplodere. Da lanciare il più lontano possibile.
-Se volete capirci qualche cosa dovete tacere!-urla Caesar all'pubblico che si zittisce all'istante.
Il presenatatore si passa un fazzoletto sulla fronte asciugando il sudore e mi squadra intensamente rimettendosi seduto.
-Katniss, quell'anello che porti.- dice indicando l'anello che porto al dito.-è un anello di fidanzamento?-
Ormai lo sanno. Tanto vale dire tutto.
- Si- dico risoluta con un leggero sorrisetto, tanto per far contenta Effie.
Molti trattengono il respiro tra il pubblico.-Ma è fantastico!- ulula Caesar venendomi ad abbracciare -La nostra Katniss si sposa!- urla gioioso menre io contraccambio l'abbraccio debolmente.
Quando si scosta da me ha gli occhi un pò rossi.
-Chi è il fortunato Katniss? Lo conosciamo?-chiede.
Io sorrido. Oh, eccome se lo conoscete.-Si.-
-E chi è Katniss!?-è strano che non ci siano ancora arrivati. Devono aver saputo del depistaggio di Peeta, probabilmente pensano che ci parliamo a malapena. Questa intervista sarebbe dovuta essere un pò più significativa? Non lo so. Qual'è il suo scopo? Perchè diamine mi hanno portato qui se volevano sapere solo i gossip degli sfortunati amanti? È così che ci amano?
Dalla rabbia passo alla rassegnazione. Capital domani vedrà e ascolterà, si piegherà in ginocchio schiacciata dal senso di colpa di anni e anni di sfruttamento e morti. Ma per adesso...
Con un dito indico picchiettando verso Peeta accanto a me.
Stranamente ora c'è silenzio.
-Tu?-chiede incerto Caesar che ha una faccia da *decisamente troppe emozioni tutte insieme*
Peeta sorride-Io.-risponde semplicemente.
Per enfatizzare e far finalmente capire il messaggio a questi qua, mi appoggio alla spalla di Peeta mentre lui di riflesso mi poggia un braccio sulle spalle stringendomi a se.
-O ma è fantastico!.-urla superando il vociare confuso – Chi l'avrebbe detto!- 
Già, chi l'avrebbe detto?


Ego te absolvo in nomine patris et fili et spiriritum sancti?
Siamo qui riuniti oggi per la decapitazione della scrittrice Sam Hutcherson da parte delle sue adorate e bellissime lettrici.
La condannata è accusata di: aver ritardato immensamente la stesura del capitolo, aver spremuto il suo cervello fino a farlo diventare un arachide, essersi lasciata scappare l'ispirazione. 
*Drama time*
*rullo di temburi*

..........


ZAC!
morta.


Nope ci sono ancora! Fiuuuu per fortuna! Nah...? Prima di continuare vi voglio ricordare che la violenza non è mai  una soluzione. Mai!
Allora miei supersplendidi unicorni rosa.... come state voi? Io sono tutta attappata ! Evviva!
Mi dispiace immensamente per il mio ritardo, lo so voi ora mi volete uccidere. Ma pensateci! Non dovete uccidere me ma i miei professori che mi fanno passare l'ispirazione! C'è solo un rimedio a questa malattia...LE RECENSIONI! So che sembra patetico e anche un pò  ripetitivo (?! WTF?!) Comunquam non c' è niente di meglio che leggere una recensione per ricordarmi che voi siete li! Col fucile spianato sul mio collo perchè io scrivo un altro capitolo! e a ogni minaccia che mi arriva vi amo sempre di più!!!!!!Dimostratemi che ci siete! So che siete stanche e annoiate di questa stupida scuola o magari del vostro stupido lavoro, o magari del vostro stupido vicino, o magari del vostro stupido gatto, o magari dei vostri stupidi capelli!!!!!Battete il sistema! Schiaffeggiate la faccia gonfia e pustolosa della scuola(Lavoro, vicino, gatto, capelli) statale scrivendo una recensione! So che ci siete! Fatevi sentire!
...
Mi sono leggermente lasciata prendere la mano....(?) Si...ops...scusate... 
Comunquam io vi aspetto! E vi ricordo che tra molto meno di un mese nascerà un cucciolo oltre l'immaginabile.
Nella recensione( se la scriverete) vi prego di rispondere al mio quesito: Qual'è la cosa più odiosa della vostra giornata abituale? Chi prendereste a pugni?
Un bacio, un abbraccio e un calamaro fritto.
-Sam

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Capitolo 60
*** Qualche suggerimento per il titolo? ***


                                   Ti amerò oltre l'immaginabile



La musica riempie la grande sala, sbatte e scivola contro i muri in pietra, si infratta negli angoli e sorpassa svelta le arcate di marmo. Il brano classico e melodioso rende l'atmosfera leggermente più rilassata, quella che doveva essere una cena si è rivelato un ballo al quale partecipano tutte le persone più importanti del attuale governo. Di certo non è il mio genere di "Bella serata". 
 Non posso fare a meno di confrontare questa festa con quella che annunciava il fidanzamento mio e di Peeta al mondo, durante il tour della vittoria.
Le decorazioni sono molto modeste, qualche fiore qua e la e di sicuro il cibo non manca anche se non è abbondante come in quella dell'anno scorso. Ma oggi non è in programma che nessuno vomiti, forse solo Haymitch.
Il clima è molto più teso, ma forse è perchè siamo solo all'inizio della serata. Con lo sguardo, cerco Peeta tra la folla. Non posso fare a meno di essere leggermente ansiosa, ci sono  troppi volti a cui non associo un nome ma che so di conoscere. Quando individuo un ciuffo biondo che si muove  come per cercare qualcuno mi avvicino. Gli afferro il polso tirandolo a me leggermente.
Peeta si gira con uno sguardo teso negli occhi che però si rilassa quando mi riconosce.
Mi tira a se facendomi accostare di più al suo petto.-Eccoti, non ti trovavo più.-dice baciandomi la testa.
Forzo un sorriso accostandomi ancora di più al suo corpo.-Scusa, ero andata a prendere da bere. Poi non ti ho più visto.-
-Dove sono gli altri?- chiede Peeta .
Mi giro tenendo la sua mano sul mio stomaco e sollevandomi sulla punta dei piedi.-Non lo so...-mormoro soppesando i volti attorno a me cercando qualcuno di familiare.
Il calore del petto di Peeta mi conforta in quell'ambiente estremamente freddo e rigido.
Intreccio le mie dita alle sue sulla mia pancia e mi accoccolo ancora di più contro il suo corpo.
Attiriamo qualche sguardo curioso e interrogativo che si sofferma sulle nostre mani intrecciate.
Molte persone mi hanno raggiunto nel corso della serata per congratularsi con me, non erano fastidiosi solo troppo irrimediabilmente freddi. Mi sono limiata a concedergli un ringraziamento altrettanto freddo e un sorriso composto.
L'unica persona che non sembra poi così fredda li dentro è la Playor, la quale anche se fa di tutto per nasconderlo, sembra irrimediabilmente triste per tutto quel composto grigiore nei suoi occhi.
Mi rigiro verso Peeta-Io non vedo nessuno.-
-Chissà dove si saranno cacciati.-mormora con le labbra sulla mia testa.
Sospiro abbandoandomi contro di lui-Vuoi ballare?-domando tenendo lo sguardo fisso sulle coppie eleganti che scivolano elegantemente tra una nota e l'altra.
Le braccia di Peeta mi stringono di più al suo petto mentre lui si china su di me per lasciarmi un bacio sullo zigomo.
-Sicuro Dolcezza.-mormora baciandomi il collo.
Lo trascino fino al centro della pista da ballo attirandolo  a me. Siamo molto più vicini di quanto dovremmo essere ma non me ne curo un granchè.
Mi stringo al suo petto scandendo il ritmo della mucica con i battiti del suo cuore.
Peeta inspira il mio odore stringendomi a se e io poggio la guancia sul suo petto lasciandomi cullare, il sonno mi sta letamente trascinando tra le sue spire e non ho ne voglia ne forza di comatterlo. Ora come ora voglio solo addormentarmi tra le braccia del ragazzo del Pane, mentre tutto intorno a me i suoni si fanno più confusi, ovattati e sfiornano senza disturbare la mia bolla di sapone.
-Che ore sono?-chiedo a Peeta mugolando  contro la sua camicia.
Controlla velocemente l'orologio che ha al polso per poi tornare a stringermi.-Mh...quasi le undici.-
Mi appisolo appoggiandomi al suo petto e Mugugnando di frustrazione.
Il rumore fastidioso di un microfono che si accende mi costringe a scostarmi da Peeta quanto basta per notare la Playor in piedi sul palco. Trasuda sicurezza in tutta la sua persona. È decisa, rigida e seria e anchè triste.
Dal tono della voce sembra che stia dicendo cose importanti, gli occhi di tutti sono su di lei mentre continua a parlare con volume moderato. Quando scende dal palco accompagnata da un grande e composto applauso, mi rendo conto di non aver ascoltato una parola di ciò che ha detto. Infondo ne ho già sentiti abbastanza di discorsi-
Peeta mi stringe un fianco indicando davanti a noi al tavolo del cibo e mormorando qualche cosa al mio orecchio. Davanti al tavolo Johanna e Annie mangiucchiano chiacchierando e Haymitch si guarda in giro piuttosto confuso o brillo.
Vengo trascinata dolcemente verso il tavolo.
-Vi divertite?-Chiede Peeta lasciandomi scappare verso il cibo. Nessuna Effie in vista per fortuna.
Johanna lo guarda ironicamente.-Si è uno spasso.-
Annie ridacchia-Non è poi così male, guarda quanti vestiti stupendi...-dice guardando sognante i vestiti delle signore della sala che svolazzano a tempo di musica.
Afferro un pezzo di formaggio e me lo ficco in bocca, al sollievo per avere del cibo in bocca si sostituisce subito il disgusto mentre un sapore acre mi invade la bocca.
Afferro svelta un fazzolettino e ci sputo dentro il formaggio.
Alla mia faccia schifata Johanna mi chiede-Tutto bene?-
Getto il fazzoletto svelta e torno assieme al gruppo,-Cosa? Oh, si ma non mangiate il formaggio, è disgustoso.-dico liquidando la cosa con un gesto della mano.
Johanna fa spallucce e torna a rivolgersi a Annie.-Annie io non ho esattamente i tuoi interessi e qui c'è più che altro gente vecchia e bel faccino, che però è intoccabile.-dice svelta lanciandomi un occhiata.
Non nego  ne confermo, lascio che sia il silenzio a parlare per me.
-Io non sono vecchio.-borbotta Haymitch confermando i miei sospetti: è ubriaco.
Lo sguardo di sufficenza di Johanna mi fa quasi ridere-Si che lo sei, sei un vecchio, antipatico e ubriacone.- dice quasi seccata.
Haymitch continua a borbottare ficcandosi in bocca un pezzo di formaggio e lanciando il resto a Johanna.
-Haymitch Abernaty !-sibila secca una voce. Effie viene verso di noi con sguardo talmente arrabbiato e severo che non mi stupisco che Haymitch faccia un passo indietro.
-Ti ho appena visto lanciare del cibo?!- sibila a pochi centimetri da Haymitch.
Il quale sbuffa e rispode annoiato-Forse che si, forse che no...-
Prevedo guai e perciò quando Peeta mi chiede se ho sete annuisco e mi defilo velocemente insieme a lui.
Johanna ci raggiunge dopo un pò con lo sguardo fisso dietro le mie spalle.
-Mh dolcezza, mi sa che ho trovato quello che ci vuole...di Katniss non ti dispiace vero?-chiede sovrappensiero.
Mi giro e dopo un pò trovo quello che Johanna ha puntanto. Gale, per la prima volta nella sua vita, vestito in un elegantissimo e costoso  frak nero sta discorrendo con la Playor di quelli che almeno per sta sera, non sembrano essere argomenti di guerra.
-Fa pure Johanna.-dico fissando Peeta che squarda duramente la sagoma di Gale.-Ma non ti piaceva Thom?-chedo aggrappandomi al braccio di Peeta cercando di distrarlo da Gale.
-Mh...chi? Oh...si beh, è carino certo ed ha un sedere da urlo quasi bello come quello di bel faccino, ma cara troppo zucchero mi stavano venendo le carie.-
Alzo gli occhi al cielo e quasi dimentico di notare anche il riferimento al MIO bel faccino.
Johanna scappa via e quasi ho paura per il povero Gale. Quando sollevo lo sguardo noto che Peeta ora mi guarda gongolante.
-Non gngolare troppo bel faccino che te la faccio pagare.-sbuffo irritata.
Peeta scoppia a ridere e poi gira la testa come a  guardrsi il sedere.-Mh, davvero ho un bel sedere?-
-Si il più bello che abbia mai visto...-dico girandomi e versandomi un aranciata.
Sembra molto soddisfatto di questa sua nuova scoperta.-Grazie. Non sapevo di avere questa qualità.-
-Hey aspetta un attimo...quanti sederi hai visto?-chiede Peeta innarcando le sopracciglia.
Mi scappa una risata alla sua espressione sconcertata.
-Beh mia madre fà l'infermiera, ne ho visti abbastanza....-dico vaga.
-E il mio è il più bello?-chiede come se fosse un bambino che chiede un parere su un suo disegno.
-è il mio preferito in assoluto.- dico abbracciandogli i fianchi.
-Hai mai visto il sedere di Gale?-
-Beh....non essere geloso ma una volta nel bosco, ne ho visto per sbaglio un pò....-ammetto rossa in faccia.
Peeta cambia umore all'improvviso e mormora un -E...?-
-E non c'è competizione, hai il sedere più bello dell'intero universo, ora però smettiamo di parlare di questo?-
Lo sguardo di Peeta pare soddisfatto. Deve essere stata una bella dose di autostima.
-Okay.-ammette Peeta.



Okay gente. Salve a tutti quanti. Spero che il capitolo di oggi vi sia piaciuto (è stat un pò drammatico ma lo perdoniamo) Perchè? Perchè diciamocelo che l'argomento principale in questo capitolo è il sedere di Peeta. Ops mi sono lasciata n pò andare. Comunque spero che vi abbia divertito almeno un pò. Lasciate un commentino? Ino ino ino?
Allora qual'è il dramma di Sam di questa settimana....(?) Scommetto che ve lo state chiedendo....No? Chi se lo stava chiedendo? Il dramma di questa settimana sono: Le gonne. Io  adoro portare le gonne o comunque vestirmi come cavolo mi pare, i pantaloni mi innervosiscono(Vado in giro nuda piuttosto) e in più sembro un salame con i Jeans. E anche se sono un pò una pagnotta io indosso le gonne. A scuola. Si. 
Mi sono stufata di dover sempre sottostare ai paramentri della moda giovanile. Fa schifo la moda giovanile! Io mi voglio esprimere per quello che sono. La gonna è il simbolo della mia libertà dalla massa. Credo che un pò mi conosciate no? Sapete che io sono una tutta sweet and sweet. E io mi vesto come mi pare. Voi che ne pensate? Vi prego datemi il vostro parere e magari recensite anche U.U
Un bacio e al prossimo capitolo!
-Sam

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Capitolo 61
*** Mi piacciono i treni di notte ***


Ti amerò oltre l'immaginabile

 
Rimbombano pesanti i nostri passi sul pavimento marmoreo dell'edificio. Mi guardo attorno nervosa dalla sterilità artistica delle pareti e  ancora turbata dalla parte finale della serata. Verso mezza notte la Playor ha mandato un video, riflettendolo sulle tende bianche dietro al palco. Ci siamo girati tutti attirati dalla grandezza e dalla luminosità dello schermo, decine e decine di teste alzate verso quello schermo, così orribilmente somigliante a quello che usavano durante la dittatura. L'inno della republica di Panem fischiava nelle mie orecchie mentre rimbalzava sul marmo bianco della sala. Il mio cuore batteva forte quasi sapesse che adesso doveva fare i conti con il passato, i ricordi e la mia mente. Sono sfilate decine su decine, centinaia su centinaia di foto, di filmati, di discorsi ...tutti i volti dei ragazzi morti negli anni, le interviste più significative, le scene più strazianti riportate in un unico video dall'inizio degli Hunger Games fino alla fine della dittatura. Ovviamente non potevamo mancare noi. Prima hanno mostrato Haymitch, il primo che ha realmente sfidato il sistema. La sua vittoria. Il suo castigo: le foto dei suoi parenti, della sua ragazza. Morti. Non si vergognano neanche un pò a mostrarlo così, a usarci ancora così in questo modo. Questa è la politica. Con un pò di sforzo posso comprendere che l'hanno fatto solo per far capire finalmente a tutta la popolazione di Panem l'orrore degli Hunger Games, ma il mio cervello non raggiunge il mio cuore adesso. Ringrazio solo il cielo che quando arrivano al punto dove mostrano la famiglia di Haymitch lui se n'è già andato. E così vorrei fare io, ma rimango immobile a fissare negli occhi quelle vittime che si trasformavano in carnefici ogni minuto che passavano nell'arena. Una scelta tra conservare la propria umanità o la propria vita. Una guerra che pochi hanno vinto. 
Non so quanto tampo passai li davanti. Ero come intrappolata da quegli sguardi imprigionati. Ma quando cominciò il nostro turno, le riprese delle nostre edizioni della memoria cominciarono a sfilarci davanti in disordine cronologico, La prima mietitura, la seconda, Peeta e l'intervista mi sentii tirare per un braccio e poi sollevare da terra. L'odore di Peeta mi circondò rassicurandomi nonostante la tenzione dei suoi muscoli. Mi portò via, lontano.
Mi giro verso Peeta che cammina ritto affianco a me con lo sguardo puntato nel vuoto.
Ho paura dei suoi silenzi. Gli stringo forte una mano,  giusto per ricordargi che sono con lui. 
Peeta tiene lo sguardo dritto avanti a se, la sua mano è debole nella mia e questa cosa mi spaventa, mi spaventa più di qualsiasi altra cosa al mondo. Seguo i suoi passi come un automa, ma il mio respiro diventa sempre più superficiale e veloce. Un peso mi preme sullo sterno e mi fa mancare l'aria mentre una fitta alla testa mi fa gemere. Come posso farcela senza Peeta?
Sento la mia mano che scivola da quella di Peeta e me la porto agli occhi perchè non vedo più.  La mia vista è confusa, oscurata, appannata da un velo di lacrime che, solo ora mi accorgo,mi hanno bagnato completamente le guancie. Un dolore profondo e silenzioso di cui nessuno se ne era accorto. Nemmeno io. Sto rimanendo sempre più indietro, respirare è sempre più difficile. Quando arriviamo davanti alla porta della nostra camera, quella stanza mi appare troppo piccola per le mie colpe.
Peeta si fionda in bagno per cambiarsi e struccarsi lasciandomi sola. Non so come mi ritrovo seduta sul letto. Un peso enorme mi schiaccia le spalle. Non so cos'è che mi turba di più, il silenzio di Peeta, il video di Capital o forse tutto quanto: Il passato, il presente. Un infinita lista di variabili che mi schiacciano, non riesco a smettere di piangere, piango tutte le mie lacrime e non so neanche il perchè. Per tutto forse, o forse per nulla. Perchè non riesco a spiegarmi questo fiume di lacrime che bagnano il mio volto. E mi fanno paura e mi spaventano, perchè l'ultima volta che ho pianto così è quando lei se n'è andata. Ma nessuno se n'è andato no? Peeta è ancora qui. Sento l'acqua che scorre, è nell' altra stanza. E allora perchè mi sono sentita cos'ì terribilmente svuotata. Perchè mi sono sentita così persa quando la sua mano è scivolata lontano dalla mia? Io ho bisogno del ragazzo del pane, mi terrorizza il fatto che potrebbe andarsene da un momento all'altro.
Perchè dovrebbe rimanere infondo? Sono semplicemente una pazza assassina che ha fatto troppo male per potersi aspettare qualche cosa di buono.
Ma io ho già tutto quello che di buono voglio dal mondo. Peeta è con me, mi ama.
Sicura? Sicura che ti ama?
Si, lui mi ama. Perchè non dovrebbe? Me l'ha detto tante volte!
Dovrei chiedarmi invece perchè dovrebbe amarmi. I miei singhiozzi si sono fatti sempre più rumorosi e nascondo il viso nelle mie mani per coprirli. Non voglio far preoccupare Peeta.
Perchè dovrebbe preoccuparsi?
Sono troppo stupida. Da dove viene questo assurdo pianto irrazionale? Questo soffocamento?
Cos'ho che non va?
Era solo un video. Peeta sarà solo turbato dal video, va tutto bene. Perchè diamine non smetto di piangere?
-Kat?-mi chiama la voce di Peeta preoccupata, come se stesse parlando a una matta suicida.
Affondo il viso nelle mie mani ancora di più. Non voglio mostrare ancora al mondo quanto posso essere stupida.
"Lo mettiamo nella lista dei buoni propositi per l'anno nuovo."
Peeta mi cammina attorno e lo sento fermarsi davanti a me.
Le sue mani mi costringono delicate a spostare le mani dal mio volto .
Il mio sguardo corre subito a terra. 
-Kat!-mormora Peeta carezzandomi le guancie spazzando via le lacrime.-Kat, cos'hai?-
Scuoto la testa e tiro su con il naso asciugandomi le guance con la manica della mia giacca.
Peeta mi prende il mento tra le mani e sospira mentre mi costringe a guardarlo.-Hey va tutto bene. Torniamo a casa tra poco. Pensa alle cose belle Kat dimentica quel video, chiaro?-mi dice Peeta restando accovacciato accanto a me. 
Il mio respiro si regolarizza mentre il colore degli occhi di Peeta prende il sopravvento sui miei pensieri.
La sua mano mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mentre le sue labbra mi sorrdono dolci.
-Pensa alle focaccine Kat, appena saremo a casa te ne sfornerò quante ne vorrai e potrai mangiarne tutto il giorno.-mi dice con voce calcante e suadente mentre mi tira delicatamente per le braccia e mi guida verso il bagno. Riempie la vasca di acqua calda tenendomi sulle ginocchia mentre la vasca si riempie. Mi lascia baci candidi dietro all'orecchio, circondandomi con le sue braccia e sporgendsi in dietro a volte per controllare l'acqua. 
Mi lascio spogliare e calare nell'acqua calda del bagno, che mi avvolge in un caldo abraccio. Quando le dita di Peeta vanno fra i miei capelli, liberandoli dalle forcine sospiro di sollievo e chiudo gli occhi, appoggiando la testa contro la superficie dura della vasca.
Peeta rimane sempre accanto a me, insaponandomi i capelli con delicatezza. Vorrei tirarlo a me e farlo entrare nella vasca, anche se è ancora vestito, vorrei solo sentirlo completamente contro di me. Sentire le sue risate sulla mia pelle, il suo sguardo famelico sul mio corpo, ma tutto ciò che riesco a fare è rimanere in questa vasca ammirando le bolle trasparenti che si creano ai miei movimenti.
Sento Peeta che mi tira fuori dall'acqua.-Basta Kat, io ti riporto a casa.-dice avvolgendomi nell'morbido accappatoio bianco.
-A casa?-chiedo come risvegliandomi da un sonno profondo. Peeta sorride e portandomi in braccio fino alla camera da letto mi sussurra.-Si Kat, andiamo a casa.-
Mi asciugo velocemente e Peeta mi passa dei vestiti da mettere. Mentre io mi vesto lui esce per fare non so cosa dicendomi di preparare la valigia. Quando  ritorna dopo venti minuti, lo sto aspettando seduta sul letto e un pò dubbiosa.Che vorrà fare?
-Abbiamo  avvertito la Playor, ha dato il suo permesso. Andiamo Kat.-Dice baciandomi la fronte e chinandosi a sollevare le valigie. 
La Playor? Come...?
Lo seguo ancora confusa aggrappandomi a un passante dei suoi pantaloni, quando arrivo in salone trovo tutti con la rispettiva valigia tra le mani.
Johanna sbffa.-Ce ne hai messo Fiammifero...-
Haymitch aiuta Peeta a portare le valigie fuori dall'edificio. Mi sembra tutto così irreale mentre ci infiliamo in una macchina enorme, che potrebbe benissimo essere più grande di un salotto di una casa da giacimento. Capital ci tratta bene. Mi  sembra di essere in una specie di trans, fisso le luci che diventano striscie luminose dal finestrino con occhi vacui. Tutto il mio lato destro è appoggiato al lato sinistro di Peeta che mi circonda con un braccio. Sento il peso che mi aveva angosciato in questi giorni, scivolare via piano piano mano a mano che ci allontaniamo da Capital City,. La mia mano è nell'abbraccio caldo delle mani di Peeta che continua a fissare le nostre mani intrecciate, disegnando spirali con il pollice sul dorso della mia mano.
Appoggio la testa sulla sua spalla lasciandomi circondare dal suo odore così familiare e di cui non mi stanco mai. Peeta mi cacia la fronte stringendomi più a se. 
Ha mosso mari e monti per portarmi via, per portarci via, per farmi stare bene. Non posso credere alla fortuna che ho. Non ha esitato un momento. Ma questo è Peeta, è stupido continuare a soprendersi. 
Mi sento la testa estremamente pesante, ora che l'ansia è  andata via mi è rimasta la stanchezza le persone accanto a me invece sono molto arzilli, l'allontanamento daCapital li ha resi molto entusiasti.
Johanna sicuramente è la più entusiasta di tutti.-Ci pensate che faccia farà la Playor quando saprà che siamo scappati?-chiede saltando euforica sul sedile e guardando il finestrno quasi si aspettasse un auto di pacificatori a inseguirci.
Apre il finestrino e infila fuori la testa guardando dietro. Rabbrividisco al vento freddo della notte e mi stringo di più a Peeta, che mi sistema il mio cappello sulle orecchie e chiudendomi bene il cappotto. Lancia un occhiata distratta a Johanna e mormora.-Mh...Jo guarda che la Pl...-gli do un pizzicotto interrompendolo a metà della frase.-Lascia che si diverta.-sussurro accennando con la testa a Johanna che continua a tirare la testa fuori dal finestrino come un cane. Peeta ride e annuisce strofinando il naso contro il mio e poi posandoci un bacio sopra. Incastro la mia fronte sul suo collo. Arriviamo alla stazione publica di Capital City e Peeta si separa da me per aiutare i pochi facchini notturni a sistemare i nostri bagagli. 
Annie rabbrividisce infilandosi le mani nelle tasche del cappotto.-Non vedo l'ora di essere a casa, voglio rivedere mio figlio.-mormora a tutti e a nessuno in particolare. Mi viene da sorridere a questa frase che, pur essendo così semplice, riesce a far breccia nel mio cuore.
Johanna sbuffa.-Si, An lo sai che starà benissimo con Sae, lo vizierà peggio di quel pezzo di pane di Peeta e lui sarà ancora più insopportabile.-
-Mio figlio non è insopportabile.-
Effie pigola.-Oh no Annie solo un pò vivace ma è adoabile come tutti i bambini non dare ascolto a Johanna.-
Peeta torna leggermente affaticato e allunga subito la mano veso di me, lasciando che io mi aggrappi al suo braccio come un Koala.
Johanna sbuffa guardandomi male.-Che pazienza che ha Mellark.-
La ignoro e mi lascio condurre sul treno da Peeta. Il treno è silenzioso, i vagoni sono quasi tutti chiusi e pochissimi sono illuminati. Troviamo uno scompartimento vuoto e ci accomodiamo, io sono vicino al finestrino e sbadigliando appoggio le mie gambe su quella di Peeta appoggiandomi alla sua spalla e lasciandomi circondare dal braccio di Peeta. Chiudo gli occhi mentre tutti gli altri nello scompartimento sembrano arzilli e pronti per conversare fino al dodici, io mi assopisco un pò sulla spalla di Peeta, lasciandomi cullare e baciare di tanto in tanto.
Le voci dominano la mia mente, cominciano a farsi più insistenti più crudeli, più rabbiose. Tutte le persone che ho ucciso, a cui ho rovinato la vita torneranno per me. 
Il sogno sfoca è veloce...qualcuno mi insegue e dei lampi rossi mi esplodono sotto ai piedi, sto bruciando. Qualche cosa salta e mi arriva addosso. Cado ma non sento l'impatto, una luce bianca mi acceca e mi ritrovo in una stanza vuota, una sola grande sedia di metallo al centro della stanza e Peeta con la testa abbandonata e ciondolante, seduto e legato a questa sedia. Ha i vestiti tutti sporchi e insanguinati. Veloci entrano e lo svegliano e lo picchiano. Le sue urla mi straziano il cuore. Mi strappano l'anima.
 No, non fategli del male. Non lo toccate. Non lo toccate, lui è mio! Non fategli del male!
 Non posso andare da nessuna parte sono legata al muro. Peeta urla mentre con una scossa lo svegliano. Non gli fate del male. 
L'ago di una siringa brilla nella penombra della stanza e Peeta innarca la schiena contro il metallo freddo, gli occhi spalancati ora ignettati di sangue, che ora vedono solo ombre.
L'ultima cosa che sento è la sua voce che urla.-Katniss!-
E finalmente anche io riesco a urlare:-Peeta!-
-Katniss! Katniss! Amore svegliati, svegliati!-la voce allarmata di Peeta mi riporta in superficie e con un respiro profondo riesco a uscire dal mio sogno. Lacrime amare mi pungono gli occhi e mi scivolano velocemente sulle  guance. Apro gli occhi e mi ritrovo i miei occhi preferiti davanti azzurri e cristallini, particolarmente preoccupati.
Gli stringo forte le braccia al collo, nascondendo il mio viso sulla sua maglia.
Peeta espira rumorosamente e comincia a accarezzarmi i capelli cercando di tranquillizzarmi. 
-Va tutto bene. Va tutto bene...-mi sussurra all'orecchio, cantilenante.
Le immagini del mio sogno sono ancora vivide nella mia mente, continuo a vedere Peeta che si contorce su quella sedia e io.... Io non ho fatto nulla!
Mi scappa un singhiozzo quasi isterico dalla bocca che si infrange contro la maglia di Peeta.
Afferrandomi per le spalle, mi scosta da lui delicatamente per potermi guardare in viso. Le sue mani mi asciugano le lacrime che mi hanno bagnato le guance velocemente. Mi guarda  con quella dolcezza ansiosa e tormentata tipica di Peeta, Peeta che farebbe qualsiasi cosa per me. E che soffre quando soffro, come anche io soffro per lui.
Sento gli sguardi di tutti che mi trapassano la schiena, che vedono in me ciò che sono diventati anche loro: dei tormentati dal passato. Ma ognuno di noi ora ha qualcuno di conforto, in qualche modo supereremo anche i nostri ricordi.
-Mi dispiace tanto Peeta.-dico a metà tra un sussurro e un singhiozzo, ma nel silenzio dello scompartimento la mia frase risuona come se l'avessi urlata.-è colpa mia.-dico abbassando lo sguardo perchè non posso mantenere troppo a lungo quel contatto che non fa altro che ricordarmi che io l'ho abbandonato.
Peeta scuote la testa lentamente.-Non lo pensare neanche Katniss.-dice prima di attrarmi di nuovo stretta al suo petto.
Lascia che io mi risistemi contro di lui e cullata dai suoi baci sulle mie labbra, sulla mia tempia e sulla mia fronte, mi addormento.

Mi sento scuotere leggermente mentre una cascata di baci delicati di infrange contro il mio viso, forse nella speranza di farmi svegliare. Mugugno infastidita quando qualcuno comincia a punzecchiarmi il fianco. La voce esasperata di Peeta arriva al mio cervallo semi cosciente.
-Johanna non farla innervosire di prima mattina, che poi è di cattivo umore per tutta la giornata.-sbuffa.
La risatina di Johanna mi trapana le orecchie.-Mellark non  ho intenzione di rimanere qui perchè questa pigrona dorme troppo bene tra le tue braccia. Cielo! Non è una bambina è una vincitrice! Una vincitrice che si dovrebbe alzare se non vuole ritrovarsi a Capital!- Urla verso di me.
Apro gli occhi dopo qualche tentativo e la prima cosa che riesco a fare è lanciare un occhiataccia a Johanna. 
-Oh Johanna smettila di urlare non hai una voce propriamente melodiosa.-borbotta Haymitch mentre esce. Mi alzo in piedi stirandomi i vestiti e liberando Peeta che si alza subito dopo di me.
Mi stiracchio innarcando la schiena e approfittando del fatto che Effie è già fuori e non può sconvolgersi per le mie cattive maniere. Peeta aspetta che Johanna esca sbuffando e mi carezza la spina dorsale come se fossi un gatto.-Stai bene? Altri incubi?-chiede.
Sorrido e nego con la testa-E tu?-chiedo prendendolo per mano.
-No nessuno.-sorride.
Scendiamo dal treno lasciadoci confortare dalla fresca aria mattutina del distretto dodici che ancora non si è svegliato. Non c'è praticamente nessuno in giro e per me è molto meglio. Inspiro a pieni polmoni quell'aria che sa di casa e di bosco e mi incammino con Peeta verso casa.



Buon giorno tribx del mio corazon! Come state bene!? Spero di si! Da me è settimana di verifiche...Evviva!
In queste note sarò breve perchè mia madra mi reclama per pranzo: Come al solito mi scuso per avevri fatto aspettare così tanto. Non merito pietà. Allora spero che ....il capitolo vi sia piaciuto e confido in voi per risollevarmi la giornata di oggi(3 quasi certo nel compito di Scienze! Evviva!) Ricordatevi di RECENSIRE! So che non me lo merito ma abbiate pietà...
Volevo spiegare una piccola cosa che potrebbe creare confusione: le voci nella testa di Kat sono diventate due, una è quella che conosciamo da parecchio quella che la insulta sempre e è divertente(indicata con le "virgolette") e un altra ( che fa la sua apparizione per la prima volta in questo cpitolo) è la bastarda del libro piena di senzi di colpa e di pensieri malsani.(che è scritta in corsivo!)
Okay detto questo devo scappare e vi ricordo che.....aspettate me lo sono dimenticato ve lo dico al prossimo capitolo!
-Sam

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Capitolo 62
*** Sono una torta! ***


 

                   Ti amerò oltre l'immaginabile


 

Non mi sono mai considerata una persona nervosa. Sono sempre pacata, riflessiva, attenta e pronta a scattare, ma sono rare le volte in cui mi lascio prendere  dal nervosismo. Almeno fino a qualche giorno fa, quando sono ufficialmente iniziati i preparativi per il mio matrimonio. 
Capital ormai è un ricordo lontano e Annie e Johanna sono tornate a casa loro di corsa quando hanno capito che aria tirava in casa.
Siamo tutti nervosi, una nube di elettricità statica aleggia sopra a casa mia ed è tastabile nell' aria. Non solo nel villaggio vincitori, infatti anche il distretto ormai cerca di tenersi più lontano possibile dallo stupido cancello che in qualche modo protegge il distretto dalla follia indomita dei preparativi.
Sebbene tutti si siano tenuti a distanza dalla  casa arancione ( Che Peeta ha soprannominato Sunsety Villa...si lo so, è un nome stupido.) e dai preparativi per il matrimonio del secolo, come lo chiama Capital, il ''matrimonio del secolo'' non si è tenuto lontano dal distretto. Ogni mattina o pomeriggio io e Peeta scendiamo al distretto per un ordine o l'altro. 
Per fortuna la maggior parte dei preparativi è concluso, ma rimane ancora la torta e parecchi altri dettagli. Peeta e Effie insieme sono insopportabili, non credo che riuscirò a uscire viva da questo matrimonio. Sbuffo frustrata spostando l'ennesimo cuscino. Dove diavolo ha messo le chiavi Peeta!? Con un gesto nervoso mi scaravento la  treccia sulla  spalla.
Sono giorni che passo giornate come queste e mi stanno venendo i capelli dritti! Peeta è stato messo in esilio da Effie che porta avanti la sua battaglia: Lo sposo deve fare poco o niente del matrimonio. Deve fare tutto la sposa. 
Peeta Naturalmente, maniaco del perfezionismo e difensore delle sue capacità artistiche e organizzative, ha obbiettato a piè pari, ma Effie non ne ha voluto sapere. Sono giorni che continuo a ripeterle che non posso fare tutto da sola, che ho bisogno di Peeta. Anche psicologicamente parlando perchè Effie è difficile da digerire e sopportare giorni su giorni su giorni.
Quando ormai il divano è ridotto a una montagna di cuscini disordinati, mi accorgo delle chiavi sul tavolo. Sbuffo scocciata spostandomi il ciuffo da davanti agli occhi con un gesto scocciato della mano.
Bene, benissimo direi. Si prospetta una magnifica giornata.
Afferro le mie chiavi proprio quando la porta di casa si apre. Sento Peeta che attacca il suo cappotto all'appendiabiti all'ingresso; quando entra in salone con la busta della spesa tra le mani e il suo splendido sorriso sul volto, il suo sguardo sfreccia velocemente dal divano martoriato alle mie mani che giocherellano nervose con le chiavi e infine ai miei occhi, che sono sicura: lo stanno fulminando.
Accenna a un sorriso cauto.-Hey amore...tutto apposto?- 
Lo incendio con lo sguardo.-Certo che è tutto apposto. Perchè non  dovrebbe essere tutto apposto?
 è tutto apposto!- dico velocemente dirigendomi in cucina.
Peeta mi segue con lo sguardo mentre io comincio a cercare di aprire gli scopartimenti a cui Effie ha messo un lucchetto. 'Te l'ho già detto Katniss! Non rovinerai la tua linea perfetta con la fame da nervosismo prematrimoniale, chiaro?'
Io la ammazzo. Se continua così non vedrà mai il giorno del mio matrimonio.
Peeta mi guarda preoccupato mentre rinuncio alla mia impresa dopo aver quasi scardinato l'anta del mobile e mi scaravento su una delle sedie alte della penisola della cucina.
Con uno  sbuffo appoggio la mia fronte sulle mie braccia.
-Vuoi lo stufato a pranzo...?-tenta Peeta sedendosi di fronte a me.
Alzo la testa di scatto  fulminandolo con lo sguardo.-Fai quello che ti pare.-dico con voce acida e scocciata, una voce che non ho mai  usato con Peeta. Mi fa quasi paura.
Peeta ritira impercettibilmente la sua mano verso di se e stringe le labbra guardandomi spaesato, dispiaciuto, forse un pò ferito. 
Ed è quest'espressione che mi sblocca, che scioglie il groviglio di nervi che si è formato dentro di me.Sono una stupida, una completa idiota, riverso il mio nervosismo su di lui che non c'entra niente.
-Oh Peeta, mi dispiace.-mormoro addolcendo il mio sguardo e alzandomi per andarmi a sedere sulle sue gambe. Ha il capo chino e le labbra rivolte verso il basso, come se fosse lui ad aver fatto qualche cosa di male.
Tiene lo sguardo basso giocando con un filo dei suoi pantaloni.
Gli afferro il volto tra le mani, delicatamente e lo sollevo fino a puntare i suoi occhi nei miei, gli poggio un bacio sul naso, poi sulla fronte e poi sulla bocca dove rimango qualche secondo prima di scostarmi per fissarlo negli occhi.-Mi dispiace...- dico di nuovo.-... è che sono nervosa, Effie mi sta facendo impazzire, quasi nessuno ha ancora risposto agli inviti, non posso neanche mangiare e mi manchi tanto!-concludo con un gesto esasperato della mano. Verissimo, mi manca talmente tanto. Non lo vedo quasi mai tutto il giorno dato che passo la maggior parte del mio tempo con Effie.
Peeta accenna a un sorrisetto incerto sul quale poggio un bacio intenso,, che mi fa ciudere gli occhi, mentre le mie mani finiscono tra i suoi capelli.  Mi scosto leggermente, continuando a carezzargli i capelli.
Lo sguardo di Peeta è tornato quello allegro e pieno di vita  di sempre e mi sorride gioviale.
-Beh, oggi dobbiamo decidere la torta, quindi direi che ci sarò anche io, staremo tutto il giorno insieme, ci pesersò io a tenere a bada Effie e riguardo alla fame...-fruga  nella busta della spesa e ne tira fuori un sacchettino di carta che ha un odore davvero fantastico.
-Ecco qui amore....-dice porgendomelo.

Questa parte dei preparativi mi diverte un sacco. Non solo posso mangiare quanto e come voglio, ma sono anche sfuggita a Effie almeno per oggi, infatti si è precipitata a causa di una controversia con l'orcherstra. Grazie al cielo, qui ci sono solo Peeta e Haymitch di guardia alla mia linea su comando di Effie che però è crollato addormentato  su una poltrona in salotto. Ma che peccato....
-Assaggia questa.-dice Peeta porgendomi un cucchiaino pieno di crema rosa.
-Buona.-dico dopo aver leccato il cucchiaino sotto lo sguardo attento di Peeta che si è messo in testa di studiare tutte le mie espressioni facciali per vedere se effettivamente mi piace una determinata cosa. È da pazzi, lui è pazzo, ma il cielo sa quanto lo amo, soprattutto quando mi nutre.
Peeta strorce il naso in modo adorabile e mi passa un altro cucchiaino.
Non riesce proprio a comprendere che sono tutte buonissime.
-Peeta! Era buonissima!-dico cercando di riprendere la ciotola ma lui la tiene con la mano, tenendola sopra la testa.
-No, non lo è. Non abbastanza, non abbastanza per il nostro matrimonio.-
Dice lui voltandosi, le spalle sono tese lo sguardo duro.
Scendo dal ripiano della cucina dove mi trovavo e con passo felpato mi avvicino alla schiena di Peeta, circondandogli i fianchi con le braccia. Quando lo capirà che lui è abbastanza? Che tutto ciò che fa è assolutamente un perfetto successo? Che sono io qui quella fortunata ad averlo e non il contrario.
-Sono sicura che ce la farai, sei bravissimo smettila di sottovalutarti.-mormoro baciando il punto tra le sue scapole.
-No Kat, sono in totale panico. Una cosa dovevo fare e non riesco a combinare nulla!-sospira frustrato appoggiandosi al tavolo avanti a se.
Sospiro e le mie mani salgono e scendono dalla sua schiena alle sue spalle nel tentativo di rassicurarlo.-Io ho fiducia in te, stai tranquillo ci sono qui io, ti posso aiutare?-
Peeta si gira e alza le braccia esasperato -No perchè tanto non riuscirei comunque a combinare nulla.-
Okay ha bisogno di essere distratto. Mi alzo sulle punte dei piedi tenendo le mani sul suo collo per tenerlo fermo e mi avvento su di lui, che si è appoggiato al tavolo dietro di se per non perdere l'equilibrio e ha spalancato gli occhi sorpreso per poi ricambiare il bacio attirandomi a se con le mani sulla mia schiena. Quando mi scosto Peeta mi guarda di sottecchi.-E questo per cos'era?-chiede sospettoso.
-Per farti tacere.-rispondo secca.
-Peeta andrà tutto bene, stai tranquillo! Forza scegliamo questa danata crema.-
Peeta sospira – Va bene, quale ti piaceva più di tutte?-
-Cioccolato.-rispondo sorridendo.
Peeta mi lancia un sorrisetto di scherno.-Questa si che è una sorpresa.-
-E more.-aggiungo.
-No quella alle more non è venuta bene e poi non puoi mettere il cioccolato con le more.-
Sbuffo squadrandolo male.-Oh Peeta andiamo! Non ti mettere a fare Effie.-
-Katniss quetsta è  l'unica cosa che mi è concessa di fare e non la farò in modo mediocre o superficiale, e ora assaggia.-dice autoritario porgendomi un altra ciotolina.
Emetto un grugnito di protesta mentre Peeta incrocia le braccia al petto e mi squadra male.
-è inutile che mi guardi così.-dice dopo qualche minuto passato a fissarci in cagnesco.
-Bene, allora mi lascerò ingozzare fino allo stremo da te, perfettino sotuttoio e diventerò una balena e tu dovrai attaccarti dato che saremo sposati e non avrai più  via di scampo, dovrai tenerti una moglie che arromiglierà a una mongolfiera!- sbotto leggermente divertita.
Peeta sorride con sfida.-Dolcezza, io ti vorrei anche se fossi grande quanto tutto il distretto, basta che assaggi queste dannatissime creme.-dice Peeta.
-Ma allora vuoi proprio rischiare la moglie mongolfiera!-
-Vada per la moglie-Mongolfiera, ora però assaggia questa.-dice Peeta ficcandomi in bocca un cucchiaio pieno di crema. Oddio è buonissima.
-Buonissima come tutte le altre!-quasi urlo alzando le braccia in aria esasperata.
Peeta sbuffa- Katniss così non mi aiuti, mi serve una graduatoria! Non deve essere solo buona, deve essere perfetta!-
-Okay mister perfettino, perchè non te le assaggi te!- sul serio non mi dispiace assaggiare le creme ma stava diventando troppo monotono e poi ...e se non entrassi nel vestito? Effie mi ammazzerebbe!
-Mi serve  un parere neutro!-
-Peeta lei va a letto con te! Come diavolo fa ad essere neutra!? Sia che su sia un capo o una schiappa, sarà coinvolta!-dice Haymitch mezzo addormentato sulla sedia, strofinandosi stancamente gli occhi.
-Ha ragione!-dice Peeta spalancando gli occhi travolto da un insana rivelazione.-Sei emotivamente coinvolta!-dice Peeta scquadrandomi allucinato per poi girarsi verso di Haymitch e dire:
-E a proposito io a letto non sono affatto una schiappa, non è vero amore?-chiede girandosi verso di me.
Cielo quanto odio quando mi fanno queste domande a doppia uscita. 
Ma rispetto a sembrare una pervertita e preservare l'orgoglio maschile del mio ragazzo deficente...
-Decisamente no.-dico arrossendo e abbassando lo sguardo.
Riesco comunque a vedere il sorrisetto soddisfatto di Peeta verso Haymitch. -Visto?-Sento sussurrare il ragazzo del pane.
Haymitch sbuffa.-Se fossi davvero così  bravo non sareste così nervosi, da quant'è che non glielo dai?-chiede Haymitch e io vorrei solamente prendere una pala e cominciare a scavare proprio su questo preciso punto per fermarmi soltanto una volta arrivata dall'altra parte del mondo.
-Haymitch!-trilla Effie con voce scioccata.-Che stai dicendo ai ragazzi!? Ti avevo detto che il discorsetto sulla prima notte di nozze glielo avresti dovuto fare insieme a me sta sera!-
Haymitch alza gli occhi al cielo chiedendosi, forse, come ha fatto a capitare in questo posto di matti.
-Effie cara, lascia che te lo spieghi cordialmente e gentilemente: questi qua trombano alla grande!-
Oddio vi prego, vi prego uccidetemi. Ma aspettate...Effie non lo sapeva già?
Beh, svampita come è se lo sarà dimenticato.
Effie spalanca la bocca e comincia a ridere.-Hahahah Haymitch che dici!?-

                                                              ***

Mancano solo quattro gorni, quattro giorni e io sarò la signora Mellark. Katniss Mellark, non suona male.
Sfoglio pigramente il libro che tengo tra le mani mordendomi il labbro; sono troppo distratta avrò letto si e no quindici volte la stessa riga.Katniss Mellark.
Sembra incredibile, impossibile....e invece è successo, sta per succedere. 
Ripensamenti? 
Con Peeta?
Ma scherziamo? Lo amo, voglio che sia felice. E anche io voglio esserlo.
Basta rimpianti, rimorsi, vendette...solo io e Peeta contro il mondo.
Sprofondo un pò di più nei cuscini nel vano tentativo di sfuggire al freddo ma i miei pensieri mi trasportano lontano, almeno fino a quando dei passi pesanti, che dovrebbero'' essere silenziosi, interrompono il flusso dei miei pensieri.
Un tocco delicato mi circonda da dietro, mentre sento il peso delle braccia di Peeta che si appoggiano alle mie spalle, mentre il suo respiro caldo e profumato mi solletica l'orecchio.
-A che stai pensando?-mi chiede con voce morbida e calda senza traccia di malizia solo con sana e genuina curiosità. Mi appoggio con la testa al cuscino dietro di me avvicinando ancora di più le nostre teste , tanto che ora le sue labbra sfiorano delicatamente la mia guancia posandoci un dolce bacio.
Io sospiro e mi giro leggermente verso di lui, incrociando il suo sguardo cristallino.-A te.-
rispondo semplicemente.
Peeta spalanca leggermente gli occhi non so se compiaciuto o allarmato.-Perchè?-
-Perchè ti amo e ti voglio sempre nei miei pensieri.-
Peeta spalanca gli occhi.-Sai non credevo che l'avresti mai detto.-
-Ma se non faccio altro che ripetertelo!-sbuffo lanciando il libro lontano.
-Lo so, ma ogni volta mi  sento rinato, sento un calore enorme nel petto che si prende sempre una parte più grande di me.-dice con semplicità e franchezza. Una franchezza che ormai non mi sorprende più.
-Ti amo.-gli ripeto e Peeta sorride felice mentre i suoi occhi brillano nella penombra della sera. Con lo sguardo accarezzo i suoi lineamenti. C'è  silenzio, calma, sembra che io e Peeta siamo  sott'acqua, nessun rumore intorno a noi, niente che può turbare la nostra pace. Ci sono così tante cose che ancora vorrei dirgli, così tanti momenti davanti a noi, tanti di quei ricordi da creare. Prenderò la cosa con calma, ricorderò ogni singolo istante con il ragazzo del pane, non ho fretta perchè ho tutto il tempo del mondo adesso. Ho tutto il tempo per dimostrargli quanto lo amo.



Salve salvino! No okay...no. Pessiomo inizio. Bene, ora mi viene da fare una tesi di laurea sul perchè i Simposon erano molto meglio prima quando c'erano le voci origniali...Mi manca Lui! *Piange disperatamente*
Ottimo modo per spaventare le persone.
Comunquam...Hey guys whatsup? Siamo qui riuniti oggi per parlare del capitolo che avete appena letto...ma che c'è da dire? Peety è sempre Peety(con le sue solite manie..) Katniss è sempre più OOC ma who cares? Che ne dite vi piace questa Katniss sweet and candy? Beh...potevo chiedervelo prima di arrivare al 62 capitolo che ne pensate?  .....Sii...forse si...
Come sempre mi siete mancate! Se anche io vi sono mancata comunicatemi le vostre speranze e ambizioni in una recensione! LA domanda di oggi è: Ma sono l'unica che conta il tempo in cansoni? Per esempio: Wow ci ho messo solo due canzoni a farmi la doccia! Ditemi che non sono l'unica!
Avete qualche strana mania come me? 
Siamo serie...
No scherzavo. 
One love superwoman!
E ricoratevi che i panini al prosciutto sono una leggenda.
Io credo nelle fate lo giuro lo giuro.
Si ....Wtf ho scritto nelle ultime 5 righe? 
Al prossimo capitolo
-Sam

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Capitolo 63
*** è tardi ***




        
Ti amerò oltre l'immaginabile



Due giorni al matrimonio ed è quasi tutto pronto, gli invitati hanno risposto tutti agli inviti, il mio vestito è stato nascosto da Effie in un armadio di casa mia, ovviamente mi è stato proibito di vedere dove lo metteva, ma ho il forte sospetto che sia nell'armadio della seconda camera degli ospiti, quella dove ha dormito mia madre, ho trovato le lensuola tutte sgualcite, non oso immaginare cosa possano avere fatto su quel letto, naturalmente quindi è toccato a Peeta cambiarle; Ha perso a sasso, carta, forbici.
Devo ammettere che in queste settimane Effie mi ha portato al limite della pazzia psicotica, ma non ce l'avrei   fatta senza di lei; con puntualità inquietante ed efficenza mi ha trascinato attraverso la preparazione di questo matrimonio. 
Finalmente posso godermi una mattinata tutta per me, niente compere, niente tessuti, colori, riviste, gusti...niente di niente, siamo solo io, le mie focaccine e il mio thè...e chi chiede di più?
La luce del mattino comincia a illuminare cucina, mi sembra quasi che questa pace e tranquillità sia entrata anhe nel mio animo. Inspiro a pieni polmoni l'aria fresca del mattino che entra dalla finestra lasciata aperta e mi permette di avere una visione parziale del giardino davanti a casa mia, le primule che Peeta aveva piantato ora sono state trapiantate nel mio nuovo giardino da quello vecchio, mi calmano, mi ricordano lei.
La vorrei qui con me, quanto mi manca... Li vorrei tutti con me. 
Ranuncolo salta sulla sedia accanto alla mia, quasi avesse sentito i miei pensieri, ma lui sa. Lui la conosceva come la conoscevo io, l'amava anche lui, manca anche a lui.
Gli gratto distrattamente la testa, continuando a guadare quei fiori.
 Sto bene Prim, sto finalmente bene.
Le mie labbra si tendono in un sorriso quando mi raggiunge il rumore dei pesanti passi di Peeta, mentre scende le scale. Riesco a figurarmelo al mattino, mezzo addormentato, con i capelli scompigliati, che sarebbe volentieri rimasto a dormire un altra ora, dato che oggi non abbiamo niente da fare e nessun appuntamento e sono solo le sette di mattina, ma non mi ha trovata al suo risveglio e come fa sempre mi viene a cercare, credendo forse che io stia male, ma io sto bene, dovevo semplicemente parlare con Prim.
"Okay...."
Come mi aspettavo un Peeta spettinato e assonnato entra nella stanza stropicciandosi gli occhi, con la maglia mezza sollevata e i pantaloni leggermente storti a causa dei suoi movimenti nel sonno.
-Hey...-mormora assonnato.
-Hey.-Gli sorrido, anche se non riesce a vedermi probabilmente e gli scosto una sedia in modo che lui ci si possa sedere sopra. Peeta si abbandona sulla sedia e appoggia la tempia al pomello chiudendo gli occhi e sospirando. Con una mano gli verso un pò di latte in una tazza, mentre il mi sguardo rimane fisso sul suo viso sereno.
-Che ore sono?-biascia socchiudendo gli occhi.
-Le sette.-rispondo mentre aggiungo un pò di caffè nel latte e gli porgo la ciotola dei biscotti posandogliela davanti.
-Le sette? È presto.-
-Lo so, puoi dormire quanto vuoi oggi, torna a letto.-
- Tu non vieni?-
-Devo andare a caccia tra qualche ora.-
-No allora non vado.-borbotta con voce impastata.
Sorrido e lo prendo per mano portandomelo fino in salone dove lo deposito sul divano, facendolo sdraiare, ma non mi sembra molto convinto.
-Dormi, ieri hai fatto tardi..-mormoro, carezzando i capelli spettinati.
Peeta sorride e chiude gli occhi.-Okay, ma tu torna presto.- 
Passano pochi minuti perchè Peeta si addormenti, gli lascio la sua tazza di caffe-latte accanto al divano e un piattino con qualche biscotto e lo copro con una trapunta, afferro la mia sacca e la giacca di mio padre infilandomela e prima di uscire, ripassando per il salone dove ormai Peeta dorme alla grossa, gli lascio un bacio sulla fronte.

I fruscii e i rumori della natura agiscono sul mio corpo, riportano alla memoria i brividi della prima volta che ho superato quella rete, la paura,l'adranalina, la mia rinascita tra le fronde degli alberi.
L'umidità sulla pelle mi risveglia, mi riporta a quei giorni, alla sensazione di un tiro che colpisce il suo bersaglio, agli sguardi di intesa che mi scambiavo con Gale, i miei piedi silensionsi che si muovono sull'erba. Riimparo in pochi minuti quello che ho impiegato anni ad imparare, è così automatico che quasi fa paura. 
Il bosco è parte di me e io sono parte del bosco, ovuonque sento il suo richiamo, mi muovo senza pensarci, come un animale selvaggio, preciso e letale. Mossa dall' istinto scocco una freccia dopo l'altra, mentre lascio una scia di morte dieto di me; i pensieri di questa settimana, tutte le preoccupazioni e le ansie , spariscono come se non ci fossero mai state. 
Proprio di questo avevo bisogno, del bosco.  Non penso più, le voci nella mia testa sono silenziose, posso finalmente concedermi di staccare la spina per un pò. Riscopro una parte di me.
Con gesti meccanici faccio il giro delle trappole, raccolgo le mie prede e le infilo nella mia sacca. Il rumore silenzioso dei miei passi ormai fa parte dei rumori del bosco, il vento tra i rami mi provoca un brivido mentre io tiro fuori la mela che ho portato da casa e mi abbandono contro il tronco di un albero, chiudendo gli occhi e lasciandomi scivolare fino a terra.
Un pettirosso mi si posa proprio davanti e saltella un poco prima di riprendere il volo.
Siamo parte di lui.
Socchiudo gli occhi giocando con le luci e le ombre sul terreno, con i palmi delle mani aperti verso il basso carezzo delicatamente il tappeto di erba primaverile che sta ricrescendo dopo aver superato l'inverno.
Quanto mi è mancato questo posto? Quanto mi è mancato?
Mi devo concedere un secondo per realizzare che o mi sto per addormentare o mi sono già addormentata.
A svegliarmi non è il sole questa volta, ne il vento che sfiora delicatamente i miei capelli,  a svegliarmi in effetti è l'orribile percesione di qualche cosa che mi cammina addosso indisturbato.
Non mi è mai piaciuto essere la passerella di un ragno fanatico, socchiudo gli occhi e appena riprendo il controllo dei miei movimenti con un gesto stizzito scaravento il ragno a circa mezzo metro di distanza. Lui si alza, come se nulla fosse, e muove le sue gambette secche lontano da me, fortunatamente.
Con un movimento, che non ha assolutamente nulla di agraziato, mi alzo e prendo a camminare per quella che dovrebbe essere la direzione verso casa. Il sole è alto nel cielo, deve essere passato mezzogiorno. Mi affretto a tornare a casa pestando i piedi sul terreno irregolare che separa il bosco dal distretto e entro pochi minuti raggiungo casa di Sae dove sbigativamente lascio un tacchino e un coniglio, tenendo per me altri due conigli. La carne del tacchino sarebbe stata sprecata solo per noi e si sarebbe sicuramente rovinata. 
Cammino velocemente senza avere il tempo di godermi il leggero tepore che si comincia a sentire nonostante il  venticello fresco e primaverile.
Salgo i pochi gradini che conducono al portico ed entro velocemente, lasciando la sacca della carne cadere a terra e sfilando la  giacca di mio padre.
Entro in cucina ben sapendo che Peeta è sicuramente lì.
Infatti è davanti ai fornelli mentre controlla la carne che avevo comprato qualche giorno prima, indossa una camicia azzurra con un pull-over grigio, con le maniche arrotolate fino all'avambraccio e i Jeans neri che gli danno un aria da "Bravo ragazzo". È così dolce mentre si muove automaticamente con quei movimenti familiari e quell'espressione concentrata sul volto.
Posso amare il bosco quanto voglio, ma non c'è niente come la sensazione che provo quando penso che c'è qualcuno che mi aspetta a casa, che Peeta mi aspetta a casa.
-Hey...-mormoro entrando.
Peeta  sobbalza girandosi verso di me. Quando poi mi vede, si tranquillizza-Hey,-dice gioviale-...mi hai fatto prendere un colpo, sei andata nei boschi?-chiede tenendo la padella con una mano e facendomi segno con l'altra di avvicinarmi, cosa che io faccio immediatamente.
La mano di Peeta mi sfiora la mandibola, tenendo ferma la mia testa per potermi baciare bene.
Peeta si scosta quasi subito per tornare al pranzo, ma io ho avuto comunque il tempo di perdermi in quel bacio. Mi risveglio squotendo la testa e cercando qualche cosa da fare in cucina.
-Come mai Effie ed Haymitch non sono qui?-chiedo tagliando a  fettine sottili le carote sulla penisola della cucina.
-Mh...Effie prima è passata, mi ha finalmente ridato le chiavi dei lucchetti così ho di nuovo la nostra cucina, anche se ha portato via tutto il cibo spazzatura, mi dispiace Kat.-alzo lo sguardo, è vero, non ne è rimasto uno di quei cosi. Sbuffo, furba Effie...
-Dice che ora deve dare una bella ripulita ad Haymitch e occuparsi delle modifiche al suo vestito, saranno al distretto tutto il giorno.-mormora un pò sovrappensiero.
Mi blocco alle sue parole. Tutto il giorno?
-Tutto il giorno?-chiedo.
-Peeta mi risponde sovrappensiero-Mh, si perchè?-chiede girandosi e spegnendo il fuoco.
Ha appena tempo di girarsi che le mie labbra sono sulle sue e mi è persino passata la fame.
Lo sorprendo con il mio bacio e si appoggia al piano cottura della cucina spalancando gli occhi per un secondo prima di chiuderli a causa della pressione delle sue labbra sulle mie.
Mi stringo a lui, mentre le mie mani sfiorano frenetiche il suo corpo impacciate dai troppi strati tra di noi.


è una delle poche volte in cui abbiamo raggiunto la camera da letto, è un ottimo traguardo per noi.
Credo che Peeta si sia addormentato, sento il suo torace alzarsi e abassarsi regolarmente contro la mia schiena, le sue braccia mi circondano, stringendomi a se mentre io seguo le pieghe del lenzuolo spiegazzato con la punta delle dita di una mano, mentre l'altra è posata sulla mano di Peeta e chiude il nostro abraccio.
In naso freddo di Peeta si rifugia tra i miei capelli inspirandone il profumo, le sue braccia mi stringono leggermente più forte al suo petto, mentre il suo respiro diventa meno pesante. Mi volto verso di lui, stringendomi al suo petto-Sveglio?-chedo con voce morbida a un Peeta che sta tentando di aprire gli occhi.
-In un certo senso...-mormora lui.
Sorrido e con una leggera spintarella lo faccio sdraiare supino e mi porto sul suo petto nudo, appoggiando il mento sul suo torace.
Un leggero colpo di  porta che si chiude ci fa sobbalzare e saltare in piedi, mi infilo in fretta un paio di pantaloni e un maglione con delle fantasie colorate a portata di mano, che mi ricade addosso morbido e largo, di sicuro non è un mio maglione. Peeta si infila in fretta i pantaloni neri e la sua camicia e esce svelto dalla camera, con me al seguito.
Davanti alla porta ancora aperta volti familiari mi squadrano dal basso verso l'altro, ma è Johanna che spezza il silenzio, alzando le braccia in alto.-Un flashback!-urla, facendo ridere tutti, o forse sono le nostre espressioni che scatenano l'ilarità generale.
-Che cosa ci fate qui?-riesco a spiccicare.
Annie sbuffa lasciando la mano di Junior che scatta nell'altra stanza a  cercare ranuncolo- Ma come cosa ci facciamo qui? Tra due giorni vi sposate!-
-Ma dovevate arrivare domani!-mormora Peeta abbracciando Annie, che ricambia l'abbraccio stringendolo forte a se.
Johanna mi stritola.-Volevo assicurarmi che il fiammifero qui non facesse sciocchezze.-
Sbuffo e la ignoro, andando ad abbracciare Annie.
-Le abbiamo trovate che gironzolavano per il distretto.-scherza Haymitch dando una pacca sulla spalla a Johanna che se lo scrolla di dosso e gli da un pugno sul braccio.
-Possibile che ogni volta che arriviamo siete sempre in camera da letto?-chiede Johanna con un sorrisetto. Prevedo una conversazione scomoda e imbarazzante, perciò mi defilo prendendo Finnick in brccio e andando in salone mentre effie trilla-Avranno approfittato della giorata libera per rilassarsi e riposare.-
Sento Haymitch sghignazzare e Johanna che dice in tono malizioso.-è così Peeta? Vi siete rilassati?-
-Ehm...-balbetta Peeta e io decido di  arrivare in soccorso.
Dall'altra stanza urlo.-Tesoro? Puoi venire un attimo?-
-Arrivo Kat.-mi urla in risposta.
Finnick mi tira i capelli e ci gioca con le manine.-Zia Katniss, dov'è Hay?-chiede guardandosi intorno.
-A casa di zia Effie vedrai che lo porterà sta sera.- faccio in tempo a dire prima che Peeta spunti da dietro la porta.
-Ti amo lo sai questo vero?-mi dice venendomi incontro.
-Lo so Mellark, ma mi devi un favore.-porgo Finnick a Peeta che lo prende subito aprendo le braccia, lasciando che Finnick giochi con il suo orecchio.
-Lo vuoi un biscotto Fin?-sussurra Peeta con fare conspiratorio all'orecchio di Finnick, che spalanca gli occhi e annuisce contento.
-Peeta non lo viziare, tra poco si cena.-sbuffo. Non per niente eh, solo che quando Fin è pieno comincia a giocare con il cibo e fa innervosire Effie, che fa innervosire Haymitch che fa innervosire me.
-Ohh Kat andiamo solo uno!-dice Peeta facendo quello sguardo da cucciolo.
-Solo uno...-gli fa eco Fin. 
Io sospiro e poi sbuffo un – E va bene-per poi recarmi da Johanna e Annie per vedere se hanno bisogno di qualche cosa.
Sono  già salite a sistemare i bagagli nella stanza di sopra, fortunatamente è  in ordine e le lenzuola sono cambiate.
Quando entro trovo Johanna che con la testa infilata nella sua valigia cerca chissà cosa, ho questo insano instinto  di chiudere la valigia accidentalmente, ma probabilmente poi mi arriverebbe un colpo d'ascia proprio in mezzo al petto e io non posso morire proprio oggi, Effie non me lo permetterebbe mai.
-Vi serve qualche cosa?-chiedo appoggiandomi allo stipite della porta.
Annie solleva il suo sguardo perso e terrbilmente dolce e squote la testa. -No grazie Katniss, la casa è stupenda come al solito.-
Sorrido alla rossa.-Grazie.-
Johanna grugnisce per lo sforzo di richiudere la valigia.-Se, se...quand'è che si mangia?-
Alzo gli occhi al cielo mentre gratto distrattamente lo stipite della porta- Tra poco, credo che Peeta stia preparando..-
Johanna mi supera con la grazia di un diavolo della tazmania bobottando.-Bene sono affamata.-
Annie ridacchia.-Sai che novità-sussurra con fare conspiratorio avvicinandosi.
-Ti ho sentito Annie.-urla Johanna già dal piano di sotto.
Annie ridacchia e scende con calma insiema a me.
Veniamo quasi investite da Finn e Hay che corrono facendo lo slalom tra le gambe di Haymitch.
Si sente urlare Johanna, ma non è una novità-Haymitch non ci provare quel pane è mio!.-
Appena entriamo in cucina  un odore delizioso di carne ci investe e il sorriso divertito di Peeta mi contagia.


Ciao a tutti, sono in ritardo devo andare a scuola ricordatevi di recensire vi voglio bene ma come mai il cielo è così blu ? CIAOAOOOOAOAOOAOAOAOOAOAOAOOAOAOO  é tardiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 64
*** Galati, Notti e Zombie. ***


Ti amerò oltre l'immaginabile


 


-Assolutamente no!- Voi due non dormirete insieme la notte prima di sposarvi.-Dice Effie con voce modulata, mentre taglia una fetta di pane. Siamo tutti attorno al tavolo grande del salone, questa mattina abbiamo ufficialmente finito tutto. Tutto pronto, tutto organizzato. Domani mi sposo.
-Effie non le sembra un pò eccessivo? In fondo sono anni che dormono nello stesso letto!-
dice Annie portandosi la forchetta alla bocca.
-Anni?-chiede mia madre leggermente sorpresa. È arrivata questa mattina, si è subito sistemata nella sua stanza, non ha creato danni, nè problemi. Sembra realmente intenzionata a seppellire l'ascia di guerra. Nessuno strano riferimento a Gale, niente di niente.
Perfect.
Annuisco leggermente imbarazzata distogliendo lo sguardo.
-Effie tanto hanno già dormito insieme!-sbotta Haymitch.
-No. Non provarci, è la tradizione e va rispettata. Oggi Peeta dormirà da Hay e Io rimarrò qua.-
-Quindi oggi sono a secco!-dice Haymitch spalancando gli occhi.
Effie diventa tutta rossa-Haymitch, ti prego non davanti ai ragazzi!-
-Ragazzi...? Questi ne sanno una più del diavolo!-sbotta Haymitch divertito.,
Stringo la mano di Peeta tra le mie, sporgendomi sul tavolo per fissare bene Effie negli occhi.
-Effie non riuscirò a dormire senza Peeta!-dico con tono quasi disperato. Quasi? Io sono disperata!
La mia voce è stridula e rispecchia perfettamente la morsa di ansia che sento dentro di me, non solo per me, ma anche per Peeta.
-Avrò gli incubi e non dormirò e avrò delle occhiaie oscene.-Dico, cercando di spostare l'argomento sulla bellezza, cosa che a quanto pare le sta molto più a cuore della mia sanità mentale.
Effie arriccia il naso e stringe le labbra come se fossi una fastidiosissima ape che minaccia di entrargli nel bicchiere-Esiste il trucco!-trilla irremovibile.
-Effie per favore!-dice Peeta supportandomi. Cioè, il re dei discorsi convincenti si limita a un ''Effie Per favore?'' ma per favore tu Peeta!
Sbuffo scocciata.
Mi sto innervosendo, mi stò terribilmente innervosendo, e si sa che quando io mi innervosisco le cose poi precipitano, potrei  far scoppiare una ribellione in sala da pranzo contro la dittatura di Effie.
Il tocco leggero di una mano che mi si posa su una spalla, mi calma leggermente.
-Haymitch...-mi lamento  rivolgendomi a lui in un ultima disperata richiesta d'aiuto.
Haymitch stringe le labbra, indeciso sul da farsi, ma quando afferro il coltello si affretta a rivolgersi ad Effie.-Effie andiamo, questi ragazzi sono talmente innamorati, che non posso fare a meno dell' altro. Sono pateticamente diabetici, fanno schifo in pratica.- Grazie che bella questa descrizione della mia relazione con Peeta.
-Pensa come staranno tristi domani, devono essere felici è il loro matrimonio!-
Effie sbuffa come se stessimo ignorando una cosa talmente ovvia e fossimo tutti dei completi deficenti, cosa che non siamo, è lei che è psicolabile.
-Ma è ovvio no?.-chiede con un tono petulante e lamentoso che mi fa venire voglia di schiaffeggiarla.-Cosa è ovvio?-sibilo stufa dell'atteggiamento di Effie. Sto realmente per perdere il controllo. Peeta si alza dalla sedia posizionandosi  proprio dietro di me e mi poggia le mani sulle spalle, nel tentativo di calmarmi e devo dire che un pò ci riesce pure, ma la tenzione secca e carica negativamente che aleggia sopra la mia testa è palpabile.
Effie sorride genuina.-Pensa all'espressione felice che avrete quando finalmente vi vedrete all' altare! Deve essere un espressione di pura felicità!-Sadica torturatrice.
-Sposerò Peeta Mellark! Cosa potrebbe rendermi più...-mi blocco all' improvviso accorgendomi che sono in una stanza piena di persone che non vogliono sicuramente sapere la portata del mio amore folle per Peeta.
Continuando a massaggiarmi le spalle Peeta mi lascia un bacio sui capelli, intuendo la fine della mia frase.
-Effie ti ricordo che questi due vanno nel panico se non si vedono per più di tre ore, come speri di fermare Katniss quando ti legerà al letto e fuggirà dalla finestra alla ricerca del biondino qui?.-
Ottima osservazione.
Effie sbuffa.-Non dire sciocchezze Haymitch.-
-Te ne accorgerai.- borbotta Haymitch.
Eccome se se ne accorgerà.

Effie è andata a controllare al distretto che gli addobbi siano stati montati e che sia tutto pronto, è sparita all'orizzonte sui suoi tacchetti alti, decisamente poco adatti al distretto 12, trasciandosi Haymitch con se.
Johanna e Annie sono fuori a fare chissà cosa e Finnik sta giocando nell'altra stanza sotto lo sguardo attento di mia madre. 
Mi ritaglio cinque minuti di pace nel trambusto che è stato quest' ultimo mese.
Trovo Peeta che legge un libro seduto sul divano, con sguardo concentrato; sfoglia le pagine con attenzione, quasi avesse timore di ciò che potrebbe esserci dietro.
Sorrido silenziosamente mi avvicino alle sue spalle. Carezzo piano i suoi capelli morbidi tra le mie dita, finendo fino alle ciocche più corte che gli crescono dietro la nuca. Adoro i suoi capelli.
Peeta non si gira, ma piega leggermente la testa all'indietro contro le mie mani; mi piego in avanti circondando delicatamente il suo collo con le braccia.
Gli bacio la guancia sbarbata, sussurrando-Che fai?-
-Fingo di leggere.-dice girandosi leggermente verso di me e strofinando il suo naso contro il mio.
Spalanco gli occhi, ritrovandomi così vicina alle sue labbra, con un assurda voglia di mordergliele.
-Ti faccio compagnia?-chiedo nel dubbio che lui voglia stare solo con  il suo pesante libro di ricette, senza essere distratto dai miei ormoni.
Niente di tutto ciò, Peeta sorride dolce e rassicurante e batte leggermente sul posto accanto a se con la mano per invitarmi a sedere.
Mi lascio cadere accanto a Peeta che poggia la testa sulla mia spalla poggiando il libro sulle gambe, afferrandomi delicatamente una mano e giocando con le mie dita.
-Sei preoccupato per domani?-chiedo poggiando la testa sui suoi capelli biondi e morbidi.
Peeta squote la testa, con lo sguardo fisso sulle nostre mani intrecciate.-No, figurati, anche se non mi avete fatto fare niente, mi fido di Effie.-
Arriccio il naso pensando alla pazzia psicotica di Effie che si è mostrata in tutto il suo splendore nel corso di questo matrimonio.
-Ti giuro che avrei preferito che te ne occupassi tu.-borbotto con le labbra tra i suoi riccioli.
-E stata dura?-
-Sopportare Effie si!-squillo, ricordando tutti i momenti in cui avrei voluto dargli una bastonata sulle ginocchia.
La risata di Peeta risuona morbida nel salone, calda e dolce.-Ma poi avresti dovuto sopportare me.-
mi fa presente sogghignando.
Sbuffo.-Tu sei privileggiato.-dico giocherellando con le sue unghie e alzando gli occhi al cielo.
Come se io non dovessi, costantemente, sopportarlo...
Peeta ride.-E perchè mai?-
-Perchè tu sei sexy.-ammetto e divento immediatamente rossa. 
Se c'era una parola che non mi sarei mai aspettata di dire ad alta voce, quella era la paola''Sexy'', a parte naturalmente la parola ''orgasmo''...
Peeta ride.-Hai gusti parecchio particolari...-
-Anche tu,...-mormoro stringendomi a lui. Il suo calore mi rigenera, mi fa sentire protetta, come non mi sono mai sentita e i miei pensieri vanno a questa sera, quando non avrò  quel calore attorno a me,
quando non avrò quelle braccia tra le quali morirei per lui, non avrò quel sorriso, domani mattina, con il quale mi sono svegliata ogni singolo giorno da due anni a questa parte.  Sta notte quando non sarà accanto a me ansimerò alla ricerca dell'ossigeno che non troverò più.
Non avrò i suoi capelli da accarezzare quando i pensieri si faranno troppo forti nella mia mente.
Lui non ci sarà.
Mi sembra impossibile da immaginare; lui non sarà accanto a me.
Peeta però sembra così tranquillo all'idea di dormire senza di me per una notte, mi sento così stupida. Sono assolutamente dipendente da lui. Io, che non avrei voluto mai dipendere da nessuno, vado nel panico per una notte senza Peeta. Il pensiero che sarebbe anche ora di entrare nel panico perchè domani finalmente sposerò Peeta Mellark, mi fa accigliare un pò, ma adesso non ho tempo per questo. Prima devo prepararmi psicologicamente a questa notte.
Devo solo calmarmi, una notte senza Peeta, non è la fine del mondo infondo, no?
Respira Katniss.


La mia agitazione ormai è palpabile nell' aria all' ora di cena, siamo tutti riuniti attorno al grande tavolo del salone. I miei ospiti chiacchierano, mangiando incuranti del mio umore, le deliziose pietanze cucinate da Peeta, ma io non tocco cibo, il mio stomaco è chiuso da quando il sole ha lasciato questa terra facendo spazio alla notte, che oggi odio, perchè mi porterà via Peeta, anche solo per poche ore, quando ho più bisogno di lui.
-Katniss non mangi nulla?- mi chiede Annie con sguardo apprensivo.
-No...io non ho molta  fame.-mormoro.
Sento la comprensione nella vicinanza di Peeta e mi abbandono a lui, mi passa un braccio attorno alle spalle attirandomi a se e io mi accoccolo di riflesso contro il suo fianco, appoggiando le mie gambe sopra la sua gamba sana e inspirando il suo profumo.
Effie mi squadra un pò scocciata, ma per fortuna non dice nulla, perchè non avrei potuto controllare le mie  azioni se fosse stato il contrario.
Quando la cena finisce Haymitch mi sorride incoraggiante.-Coraggio dolcezza solo otto ore e potrai riavere il tuo biondino.-
Sospiro profondamente.
Sulla porta mentre Haymitche e Peeta si vestono io li guardo con gli occhi sbarrati.
Peeta come al solito si è messo male la sciarpa. 
Sorrido triste e mi faccio avanti mormorando un:-L'hai messa male.- gli sistemo la sciarpa e il bavero del cappotto, per poi lisciarglielo sul suo petto.
Mi staranno ancora sicuramente tutti guardando, ma non me ne curo mentre attiro Peeta a me tirandolo per le maniche. Le sue mani sono posate saldamente sotto il mio collo e mi tengono ferma la testa dolcemente, mentre le mie stringono il tessuto marrone e caldo del cappotto invernale di Peeta.
-Uffa!- sbuffa Effie.-Sembra che stiate andando a morire! Andiamo! Non fatemi sentire in colpa.-dice con voce melenza. Le voglio bene, quasi sempre, ma lei non può capire. Non può capire gli incubi, quindi dovrebbe solo tacere.
Non è la mia voce che zittisce Effie.-Non sono i tuoi sensi di colpa il problema adesso.-dice Johanna.
Effie sta per dire qualche cosa ma io alzo una mano, per zittirla.-No, va bene...-
Mi sollevo sulle punte, inspirando l'odore di Peeta quasi dovessi farne una scorta per respirare queste sette ore e venticinque minuti.
-Ricordati che ti amo.-mi sussurra Peeta all'orecchio. 
-Anche tu.-




Sul serio. Ci ho provato sul serio a dormire senza Peeta, ma inutile dire che ho miseramente fallito.
Fisso il soffitto nel buio della mia camera con gli occhi sgranati, nella speranza di dimenticare l'ultimo incubo che mi ha svegliata. Il tempo è scandito dai profondi respiri di Effie che si alternano qualche volta a un gorgoglio profondo che non avrei mai immagnato poterre uscire da un essere umano. Ne tantomeno da un essere umano di così piccole dimenzioni. Sbava leggermente mentre respira ma per fortuna si è portata il suo cuscino da casa.
Sospiro e mi alzo dal letto infilando la vestaglia sopra i vestiti. Effie russa profondamente, non credo che potrei svegliare un sonno così profondo con qualche rumorino di fondo.
Decido comunque di concentrare tutte le mie capacità di cacciatrice e la mia furtività nel muovermi.
Dato che sono Katniss Everdeen, per ora, e sono così fortunata, un mio passo fà rumore quanto un elefante su una tavola di legno tarlato.
Benissimo direi. Scruto ansiosa la figura sbavante di Effie controllando che non si sia svegliata ma sembra tutto a posto. Non si è svegliata.
Do uno sguardo alla finestra chiusa, scrutando la notte scura al di là del vetro. Effie ha insistito per chiuderla, diceva che mi sarei potuta ammalare. Ecco un altro segnale che mi ricorda che Peeta non è qui con me. Come se potessi dimenticarlo.
Ed è inutile tentare di sostituirlo stringendo spasmodicamente il suo cuscino al petto, ancora deliziosamente impregnato nel suo provumo. Mi manca...
Controllo l'ora segnata dalla sveglia sul comodino: le due e venti.
Peeta sicuramente starà dormendo.
Sospiro e mi allaccio la vestaglia, uscendo furtivamente dalla porta e attraversando il corridoio.
Scendo le scale lentamente fino ad  arrivare davanti all'ingresso.
La porta mi tenta. Dovrei solo fare due passi abbassare la maniglia e uscire fuori di casa, e potrei tornare con lui.
Sospirando e con un ultimo sguardo tentato alla porta mi  dirigo in cucina per prepararmi una tazza di camomilla, magari così riuscirò a dormire.
La notte è silenziosa, non un rumore.
Mentre faccio il giro della penisola della cucina, qualche cosa attira la mia attenzione.
La luce a casa di Haymitch è accesa. Perchè è accesa alle due e venti? 
Peeta  sta male? Ha avuto un episodio? Un incubo?
Abbandono la mia camomilla sul bancone della cucina e ancora in pantofole esco di casa, esponendomi al freddo gelido di una notte di marzo. La luce del salone di Haymitch filtra attraverso le orribili tendine sistemate li da Effie.
Con pochi passi mi ritrovo a salire i gradini per il suo portico, ma quando sto per bussare mi blocco, presa dall' indecisione.
Smettila, Peeta potrebbe stare male, bussa.
E così busso, pianissimo, ma nel silenzio della notte mi sembra un colpo di cannone, seguito da un silenzio teso e ansioso, il silezio dell' attesa, fino a quado un differente rumore di passi che si avvicinano alla porta con ritmo sostenuto mi salvano da quel terribile silenzio, permettendomi di ricominciare a respirare.
La porta si apre rivelando il volto di Peeta che mi sorride.
Indossa il pigiama ed è tutto spettinato, sorrido anche io, di riflesso.
-Ce ne hai messo di tempo.-mormora nel silenzio.
Il mio sorriso si allarga più di quanto pensassi fosse fisicamente possibile, gli vado incontro con due passi concisi e mi getto tra le sue braccia, stringendogli le braccia al collo e premo le mie labbra sulle sue, lasciandomi circondare dalle sue braccia.
Quando il tonfo attutito della porta mi arriva alle orecchie, mi scosto continuando a carezzare le ciocche bionde che crescono sulla nuca di Peeta.
-Non riuscivi a dormire?-mi chiede attirandomi ancora di più a se.
Nego con la testa-No e tu?- rispondo.
Peeta sorride trascinandomi verso il salone.-No.-
Si siede accanto a me, continuando a carezzarmi i capelli fino a quando non sbadiglio rilassata dai suoi tocchi delicati. Le palpebre cominciano ad appesantirsi e il mio corpo supplica per qualche ora di sonno.
Prende una coperta poggiata su un bracciolo del divano e mi fa distendere, coprendomi poi con la trapunta morbida. 
-Resta qui.-mormoro nel sonno.
-Sono qui tesoro.-sento rispondere.
Peeta si infila sotto la coperta, intrecciando le sue gambe con le mie e accogliendomi tra le sue braccia stingendomi al suo petto. 
Sento un bacio sui miei capelli prima che il suo respiro si regolarizzi e finalmente anche io posso lasciarmi accogliere dal sonno, ora che sono a casa.



Sono un cojote.  Un cojote molto stanco in quanto ho riscritto questo capitolo circa 3 volte e mi sta venendo la nausea. Non mi ci avvicinerò neanche più a questo capitolo.
Allora bimbi belli! Come state? Mi siete mancati! 
Allora allora...cosa vi sembra di questo capitolo? Volevo per forza aggiornare oggi...così battevo il mio record..
Hey aspettate....ho battuto il mio record... MITICO!
Vi voglio bene... okay...non mi rinchiudete sono sana. Sono un cojote sano!
Volevo ricordarvi anche di Recensire, perchè io ho gli occhi rossi e tanto sonno e ho fatto un attentato al mio compiuter dopo la 3 volta che ha cancellato l'intero capitolo.
La domanda di oggi è: Qual'è il vostro gusto di gelato preferito? Il mio è...decisamente il Cheescake. (Ho una gelateria strana nella mia città paragonabile solo a un laboratorio del male...)
IMPORTANTE: Potete dirmi se il capitolo vi va oltre la pagina del deckstop please?Grazie.djnqdjkeqdkeqj
Recensite e vi aspetto al prossimo capitolo...ma per adesso...recensite...tanto che dovete fare? Studiare? Pfui.
hahahah skerzing studiare fa bene alle cervella! In modo che gli zombie quando saremo tutti cervelloni possano mangiare di più. 
Un bacio!
-Sam


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Capitolo 65
*** Il matrimonio ***



 
Ti amerò oltre l'immaginabile


Troverò le parole, troverò le parole per lui. Mi lascerò guidare dalla luce, mi farò trasportare dal vento, solo il mio cuore parlerà. Lo sento nel petto, sento il suo battito frenetico che accompagna, il battito di Peeta, sento la sua vita che rumorosamente si fa sentire. Perchè non esisto, senza di lui io non vivo.
Volteggio in un luogo che ancora non riconosco, ma è familiare, è tutto così tremendamente familiare. Un tiepido calore mi conforta, sono in un bel posto, non vorrei andarmene. Eppure devo, io so che devo andarmene da questa oscura pace. È qui però che trovo le parole, che definisco ciò che provo, è qui che la mia mente chiede ciò che realmente vuole. Vorrei urlarle, scriverle ovunque, vorrei potermele imprimere a fuoco nella mente, perchè io so che le dimenticherò. Eppure resteranno sempre dentro di me, parole timide e fragili, in attesa che cuore e mente concordino su qualche cosa, ma dubito che accadrà mai, invece sento che potrebbe accadere. 
Un tocco sulla spalla mi scuote con urgenza, senza la benchè minima grazia. 
Ma il cuore di Peeta batte quindi va tutto bene, batte forte contro il mio quasi la sua vita  dipendesse da me.
-Katniss!-Mi chiama una voce fastidiosa.
Qualcuno mi scuote la spalla, delicatamente ma con una certa urgenza. Le mie palpebre vengono inondate di luce quando qualcuno, qualcuno che farà meglio a scappare appena mi alzerò, scosta le tende e lascia entrare questo terribile sole.
Il calore di Peeta stretto a me mi conforta, non se n'è andato, è rimasto qui.
Mi stringo ancora di più a lui, accucciandomi contro il suo torace. Peeta mugugna qualche cosa e mi stringe di più a se. Sento uno sbuffo provenire dall'alto.
-Sentite per me potreste rimanere a dormire anche tutto il giorno, ma appena Effie si accorgerà che Dolcezza non è nel suo letto con chi se la prenderà? Ve lo dico io, farà una strage immane! Di dimensioni colossali. Mi ucciderà! Non ve ne frega assolutamente  niente vero?-
Haymitch sbraita come una vecchietta da sopra di noi, tentando di ricevere una minima reazione.
Peeta attaccato al mio corpo sbadiglia e rabbrividisce dal freddo scostandosi un pò dal mio corpo. Il divano si muove sotto i suoi movimenti, così capisco che si è alzato. Socchiudo le palpebre assonnata stropicciandomi gli occhi e rigirandomi sul divano, dando la schiena al calore di Peeta.
Non sono ancora psicologicamente pronta per svegliarmi. 
-Si, si mi sveglio...-mormora la voce assonnata da sopra di me.
Uno scoppio ci fa sussultare tutti e io mi ritrovo con gli occhi spalancati seduta sul divano mentre analizzo l'ambiente circostante alla ricerca del pericolo. Sento il benessere del dormiveglia che scivola lontano da me portando con se anche i pensieri che mi facevano sorridere nel sonno.
Ho solo il tempo di incrociare lo sguardo di Haymitch che uno strillo arriva fino a noi.
-Dove diamine è?-
Mi alzo in fretta  aggiustandomi la vestaglia e mettendomi dietro le spalle di Peeta che anche si è alzato e con un sorrisetto sul volto lascia che io lo usi da scudo umano.
Un Effie rossa in viso compare come un lampo sulla porta, ancora nella sua vestaglia talmente stretta che  non so come faccia a respirare. È assurdo, è completamente assurdo il fatto che qui e ora , con Effie che mi squadra minacciosa pronta a lanciare insulti alla tonalità degli ultrasuoni, io sorridi. Sorrido senza preavviso, semplicemente per il fatto che oggi è oggi.
Oggi è oggi, è il giorno più bello della mia vita. Non importa cosa succederà, oggi io mi sposerò con Peeta Mellark, sarò ufficialmente la signora Mellark e resterò tale per tutta la vita.
E lo so per certo, adorerò ogni secondo, della vita con Peeta. Ringrazierò sempre che lui sia tornato da me, perchè senza di lui io non esisto.
So anche che sarò una pessima moglie e che lui avrà pazienza, tanta pazienza e che mi amerà sempre e che io lo amerò sempre. 
Perchè è una vita bella, è una vita che vale la pena vivere se Peeta è con me. 
È una vita che mi fa sorridere. Sono equamente felice e terrorizzata, ma va bene così, finchè c'è Peeta.
Sorrido sostenendo lo sguardo lancia fiamme di Effie e le mie braccia cingono il torace di Peeta lasciandogli un bacio sulle scapole.
Supero Peeta e sfilo davanti allo sguardo infuriato di Effie uscendo dal salone, e dalla casa.
Cammino a testa alta sull'erba ghiacciata di marzo, le oche di Haymitch starnazzano al mio passaggio, Johanna chiude la tenda dalla quale mi stava sbirciando e Effie mi segue senza dire una parola, perchè ''non c'è tempo per arrabbiarsi''.
È strana da descrivere la felicità, ma non la felicità normale, questa ansia felice e euforica. Questa sensazione che non vedi l'ora che succeda eppure sei terrorizzata, sei così meravigliosamente terrorizzata...ma poi penso a Peeta.
Effie mi fa sedere su uno sgabello davanti allo specchio della mia camera, mentre Annie e Johanna le gravitano attorno.
Non riesco a smettere di mordermi il labbro ma i miei occhi luccicano e lacrimano perchè ora sono qui, con Effie e la sua espressione corrucciata e Johanna che si innervosisce e Annie che si mastica i capelli, e ringrazio perchè io sono qui.
Effie mi spinge fino alla mia camera da letto dove ho solo il tempo di notare che l'involucro in cui il mio costosissimo abito è stato infilato per proteggerlo dalle dita sempre sporche di marmellata di Finnick, prima di venire spinta in bagno dove la mia vasca è piena di acqua calda e sapone.
-Forza Katniss, mettiti dentro, non abbiamo tempo.-
Slaccio la vestaglia e  mi tolgo il pigiama lasciando che Effie mi prenda i vestiti e li porti nell' altra stanza, mentre io mi infilo nella vasca. È veramente molto rilassante, vorrei che Effie mi preparasse la vasca tutti i giorni, potrei restare ore ammollo qui dentro. Chissà Peeta che sta facendo? Mi starà pensando? Sarà in ansia?
Sfortunatamente ho solo due minuti di relax prima che Effie entri insieme a Flavius, Octavia e Venia entrano e senza neanche salutarmi si mettono al lavoro.
Uno mi insapona la testa mentre Flavius e Venia mi fanno le unghie e Octavia mi depila, facendomi urlare quando un lembo di pelle ancora sensibile mi viene tirato.
Non sono esattamente in una posizione comoda...è finito il relax, ma poteva andare peggio. Poteva esserci Johanna a prendermi in giro.
Dopo l'ennesima ciocca di capelli che mi viene tirata e il mio gemito chiedo a Effie dove siano Johanna e Annie e lei mi risponde che si stanno preparando dato che sono già le dieci e il mio matrimonio comincia a mezzogiorno. Una fitta allo stomaco mi ricorda che sarebbe anche ora che io entri in panico cominciando a spaccare tutto, ma rinvio la mia voglia di distruzione per concentrarmi sul dolore alla pancia. Devo avere fame, d'altronde è da ieri sera che non  mangio nulla.-Effie?-tento.-Potrei mangiare qualche cosa? Sto morendo di fame.-
Effie mi guarda come se fossi pazza  e come se avessi sporcato un vestito di marca col Katchup.-Assolutamente no Katniss, potrai mangiare al buffet.-
Sbuffo e scivolo un pò di più sotto l'acqua. Mi manca Peeta, a quest' ora lui sicuramente mi avrebbe già nutrito.
Una volta uscita dalla vasca, ancora nuda come un verme, vengo asciugata e lucidata.
Sembra che i miei meticolosi preparatori  stiano costruendo una casa per la precisione e la concentrazione che ci stanno mettendo. 
Una volta infilata la sottoveste mi fanno sedere sullo sgabello davanti allo specchio e cominciano ad acconciarmi i capelli. 
No, i capelli no.
-Fermi.-dico risoluta e convinta. A Peeta piacciono sciolti, perchè ci può  giocare. Basta cose complicate, siamo solo io e Peeta. Solo io e lui. Basta Capitol. Solo io e lui.
-Lasciateli sciolti per favore.- mormoro sorridendo al mio riflesso nello specchio, ho gli occhi lucidi, sembrano più grandi, ma sono felici.
Effie sobbalza-Cosa? Katniss, non dire sciocchezze abbiamo preparato tutto nei minimi dettagli.-
-No Effie. Lasciate i miei capelli sciolti. È il mio matrimonio, decido io.-
Stavolta no.
Forse è per il tono nella mia voce, o per lo sguardo nei miei occhi ma fanno come dico, senza obiettare, lasciano i miei capelli scuri cadere sulla vestaglia bianca, spazzolandoli dolcemente mentre si arricciano in boccoli naturali.
-E se proprio dovete truccarmi, fatelo con un trucco naturale per favore.-chiedo più dolcemente e incredibile loro lo fanno, mi truccano leggermente e in modo naturale.
Mi faccio infilare il vestito bianco, Effie mi abbottona la lunga fila di bottoni di seta bianca che corrono sulla mia schiena l'unico ornamento del vestito.
È un vestito sobrio, bianco stretto in vita e in petto che mi si apre sui fianchi e ricade morbido in un corto strascico.
Sù volere di Effie però il mio vestito non ha le maniche ne le spalline è tenuto sù solo dalla mia seconda scarsa, cosa non del tutto rassicurante.
Effie mi sistema un copri-spalle di seta per proteggermi dal freddo di marzo e mi fa specchiare.
Il contrasto dell'abito candido con i miei capelli è impressionante, è bellissimo Effie mi ha consigliato davvero bene.
Da fuori la porta qualcuno urla.-Possiamo entrare? Vogliamo vedere la sposa!-
Senza attendere risposta la porta si spalanca  e Johanna ed Annie entrano, già infilate nei loro vestiti.
Sono bellissime: Annie indossa un vestito color pesca lungo fino al ginocchio e Johanna un miniabito rosso fuoco e tremendamente attillato con i capelli stretti in una crocchia alta sulla testa.
Annie sospira.-Wow Katniss, sei bellissima!-
Arrossisco abbassando lo sguardo e mormorando un timido – Grazie Annie anche tu.-
-Oh ecco quello che ci voleva su quelle guance pallide. Un pò di colore! Ragazza stai per sposarti non per andare al patibolo.-abbaia Johanna divertita.
-Johanna! È soltanto nervosa.-mi difende Annie.
-Qui non c'è spazio per il nervosismo. Questo è un matrimonio.-dice Effie dura, piazzandosi davanti a me e mettendomi le mani sulle spalle.
Quel contatto mi tiene ancorata alla realtà, ora che mi sento all' improvviso volare via come un palloncino. Qualcuno di sotto urla.- è arrivato Haymitch! Dobbiamo andare!- e il mio respiro si fa sempre più veloce e superficiale.
-Katniss.-mi chiama Effie guardandomi negli occhi.-Katniss, pensa a Peeta. È lì che ti aspetta, pensa a lui.-
Peeta, Peeta mi aspetta.
Mi aspetta sempre.
-Peeta, si. Okay, andiamo.-dico sollevando il vestito per non inciampare e dirigendomi verso l'uscio.

Peeta 

-Haymitch! Dobbiamo andare.-
-No io devo andare, tu devi calmarti.-mi risponde con fare esasperato, lanciandomi un occhiataccia.
-Non posso calmarmi, sto per sposarmi e tu non sei pronto!-Esclamo, mi prudono le mani dalla voglia di strozzarlo che sto avendo.
Haymitch mi guarda come se stessi per esplodere.-E allora? Mica devi sposare me.-mormora con quello sguardo giocoso e beffardo. Seguo con lo sguardo i suoi movimenti mentre si infila la camicia bianca dentro la cintura dei pantaloni, allacciandosela.
Bloccare le sue vie respiratorie fino a quando non respira più.
-Haymitch!-urlo.
Haymitch si gira al mio urlo, sempre con quel sorrisetto insopportabile, si avvicina a me poggiandomi le mani sulle spalle, questo contatto mi tiene ancorato alla realtà ora che mi sento talmente agitato che basterebbe un soffio a farmi perdere il controllo.-Hey ragazzo stai calmo, stai diventando tutto rosso, Effie mi uccide se nelle foto vieni male.-scherza Haymitch ma il suo sguardo è leggermente più serio. Inspiro lentamente, una, due, tre volte.
Ha ragione, devo stare calmo. Devo stare calmo, andrà tutto bene, Katniss mi ama, staremo insieme per sempre, il nostro sarà un matrimonio felice. Andrà tutto bene.
Non scapperà più, non mi lascerà mai più.
Respira Peeta, respira.
Katniss, Katniss mi aspetta.
-Okay, sono calmo.-sospiro sciogliendo la tensione nei muscoli del collo e delle spalle e aprendo gli occhi che non mi ero neanche accorto di aver chiuso. 
Haymitch stiracchia un sorriso e mi da una pacca sulla spalla.-Bene!-dice secco per poi dirigersi verso la sedia, dove ha appoggiato la cravatta di seta nera rigorosamente in tinta con l'abito scuro che indossa.
Respiro profondamente passando lo sguardo sui mobili tirati a lucido della casa di Haymitch che adesso odora di disinfettante e non più di vomito, è comunque un odore disgustoso, ma è un miglioramento.
-Uff...come si mette questa trappola infernale?-Si lamenta Haymitch cercando di annodarsi la cravatta attorno al collo.
Io sbuffo squadrandolo dubbioso.-Io lo faccio sempre fare a Katniss, lei è bravissima.-
-Si si lo sappiamo...-
Alla fine tra me e Haymitch riusciamo a fare un nodo alla cravatta.
-Non lo dire a Effie ma tu sei molto più delicato di lei.-mormora Haymitch infilandosi la giacca.
-Non lo dire a Katniss, ma tu sei molto meno testardo di lei quando si tratta di vestirsi elegantemente.-mormoro spolverando la mia giacca.
-Anni di esperiesa mio caro.-dice Haymitch con un sorrisetto mentre si specchia.
Anche io mi rifletto nel grande specchio dell' ingresso di Haymitch, non mi sono impomatato i capelli, ne truccato, sono come sono tutti i giorni, solo che i miei occhi sembrano più grandi. Pieni di ricordi, pieni di speranze, promesse, pieni di futuro e passato. Meravigliosamente pieni di Katniss. Vedo solo lei, mentre sorrido al mio riflesso.
Andra bene Peeta. Andrà tutto bene.
È la voce di Haymitch che mi distrae.-Bene ragazzo, vado a prendere tua moglie. Tu vai al distretto e non fare tardi che ti ritrovi una freccia in fronte e un tacco dodici in un occhio.-



Katniss

Mi appoggio al braccio di Haymitch, mentre mi aiuta a salire sul carro che mi trasporterà fino alla piazza principale del distretto, sono già tutti lì, in trepida attesa. Immagino Effie che con la sua efficiente precisione e puntualità impartisce gli ultimi ordini, assegna i posti e si assicura che tutto, come sempre, sia semplicemente perfetto. Immagino mia madre, seduta in una delle prime file seduta compostamente che sorride ai volti conosciuti e si stringe le mani, nervosa e impacciata, e si sente, come sempre, fuori luogo. Immagino Johanna che si guarda attorno leccandosi le labbra e ammiccando a un uomo si e a uno no, mentre sorride al nervosismo di Annie perchè lei è certa che io non darò di matto. Questa volta no.
Immagino anche Annie che si mordicchia le unghie e squadra ogni due minuti verso l'angolo dove dovremmo spuntare noi, per poi ridestarsi e riprendere Finnick che aveva avuto il tempo di allontanarsi alla distrazione della madre.
Alla fine immagino Peeta, in piedi accanto all' altare che si mordicchia il labbro inferiore e mi pensa, mi pensa forte.
Il carro decorato con nastri di seta bianca si muove trainato da un cavallo dal pelo marrone che non ha la minima idea di ciò che sta per succedere, e sicuramente neanche è interessato a saperlo.
Haymitch e io ci scambiamo qualche sguardo di incoraggiamento, mentre il movimento un pò instabile del carretto fa dondolare le nostre teste come molle.
Quasi mi verrebbe da vomitare se avessi mangiato qualche cosa.
Grazie Effie.
Haymitch e io rimaniamo in silenzio, ma non c'è imbarazzo. Siamo solo io e lui, e noi non parliamo molto, perchè non ne abbiamo bisogno. Effie ha insistito molto sullo scegliere una damigella, ma io ho rifiutato, perchè l'unica che volevo come damigella non c'è, e non può essere sostituita, le c'è stata e ha lasciato un segno, come il mio dolore. Ma solo lei può farmi da damigella e se non posso averla non voglio nessuno.
Sospiro lisciando le pieghe sulla gonna e squadrando il terriccio sotto le ruote del carro.
Il percorso che faccio quasi tutti i giorni per andare dal macellaio mi sembra così diverso:  le case usciti dal villaggio Vincitori che si susseguono tutte simili mi sembrano così vuote, eppure piene di vita. Ci stiamo rialzando, ce la stiamo facendo. È nella nostra natura. 
Soffriamo,  piangiamo, ci disperiamo ma poi torna il sole, piano piano e ci rialziamo, ricominciamo a vivere richiamati dall' unica cosa che è più forte del dolore, della paura, che è più forte di tutto: la speranza. Finchè Peeta sarà al mio fianco, finchè mi aspetterà nervoso accanto a un altare, finchè mi verrà a cercare, allora per me ci sarà speranza. 
Ho speranza in questa vita.
Nonostante tutto e nonostante tutti, perchè c'è Peeta. 
Il carretto si ferma e Haymitch scende per primo porgendomi la mano e aiutandomi a scendere.
Siamo proprio dietro un angolo dal quale dobbiamo sbucare, un tappeto rosso porta da qui fino all'altare, fino a Peeta.
Mi aspetta proprio dietro questo angolo, c'è solo questo muro a dividerci.
Mi aggrappo al braccio di Haymitch, ed è così naturale. Perchè io mi aggrappo sempre al braccio di Haymitch, e va bene. Va bene perchè lui è il mio mentore. Non mi lascerà, sarà sempre qui, pronto a dirmi quando sono un idiota, pronto a mostrarmi ciò che i miei occhi non vedono, pronto a prendermi in giro e a irritarmi, pronto a guidarmi.
E lui non mi farà cadere.
-Pronta?-mi chiede quando vede Effie che ci fa un cenno.
Prendo un grosso respiro e butto fuori l'aria.-Pronta.-rispondo.
Haymitch comincia a camminare adagio portandomi con se, la musica accompagna i nostri passi e scandisce i secondi, i giorni, gli anni, i secoli.
Avanzo con lo sguardo a terra, concentrandomi sui miei piedi. Ma poi mi ricordo che probabilmente un fotografo sta scattando fotografie su fotografie in questo momento perciò mi costringo a sollevare lo sguardo, sono tutti in piedi e mi fissano.
Non mi piace essere fissata.
''Si beh, miss Simpatia cerca di comprendere che tu sei la sposa, è normale che ti fissino!''
"Non mi piace ugualmente."
"è senza speranza io ci  rinuncio."
Come un magnete il mio sguardo trova il suo sguardo. Il mio triste grigio si fonde con quel sereno azzurro cristallino. Peeta mi guarda ad occhi spalancati, come incantato. E anche io, che finalmente ho trovato dove guardare, lo guardo ed è come se i miei occhi si nutrissero della sua bellezza, della sua postura, del suo sorriso.
Io vivo di lui.
Non mi accorgo neanche del tempo che passa e mi ritrovo all'altare davanti a Peeta che mi sorride radioso. Haymitch fa incontrare le nostre mani e io mi ci aggrappo, intreccio le mie dita con quelle di Peeta come se fossero una cosa sola, separata troppo a lungo.
Haymitch mi da  un leggero bacio sulla guancia e mi lascia nelle mani di Peeta. Nelle prime file, sento Effie e mia madre che hanno iniziato a singhiozzare da quando sono arrivata all'altare.
Non mi stupisco a trovare lo sguardo di tutti sul mio volto, mentre studiano la mia espressione, forse cercando qualche segno di cedimento.
Quando riporto il mio sguardo su Peeta vengo quasi abbagliata dalla sua bellezza oggi, i capelli biondi che si confondono con i raggi del sole gli incorniciano il viso, gli occhi azzurri sono grandi e lucidi, felici.
È felice.
Non mi sorprendo a pensare che vorrei essere lontano da tutti ora, solo per poterlo baciare e amare fino allo sfinimento, per l'eternità.
Il sindaco inizia la funzione e mi perdo negli occhi di Peeta, nella felicità di Peeta, perchè oggi tutto si ferma a Peeta, è il mio inizio e la mia fine e io non posso fare a meno di perdermi in lui, così che quando arriva il turno di Peeta di parlare, quasi sobbalzo nel sentire la sua voce.
-Ho fatto una promessa a me stesso Katniss.-mormora a mezza voce, guardando prima le mie labbra per poi passare ai miei occhi. La sua voce è limpida sincera, probabilmente a chiunque sembrerà anche seria, ma non posso fare a meno di notare una punta di divertimento dentro un mare di sincerità.
-Ho promesso di non provare a parlare del perchè del mio amore per te oggi. Lo so tesoro, io sono il re dei discorsi, me lo ripeti sempre, ma non voglio provare a convincere te o chicchessia che ti amo. Io ti amo e questo mi basta. Non voglio aggiungere altro a queste due parole, non posso spiegare il perché del mio amore per te, sono troppo geloso amore, e ho troppa paura di perderti. Si innamorerebbero tutti di te e io non voglio doverti dividere con nessuno. Voglio solo farti capire come mi sento la mattina quando mi baci o il pomeriggi quando ritorni a casa portando con te l'odore del bosco, o quando ti ho vista venire verso di me, pochi secondi fa. Sono tremendamente completo, il mio mondo è in te, è grazie a te che io sono vivo. Senza accorgermene se non ti vedo ti cerco tra la folla, misuro ogni tono di voce sul tuo timbro, se non trovo i tuoi occhi in cui perdermi mi sento perso, se non ho la tua mano a cui aggrapparmi scivolerei via. Ti amo da quando avevo cinque anni, di un amore che ha subito ogni genere di torture, che ha dovuto soffrire e che mi  ha fatto soffrire, ma quell' amore è la parte più importante di me. Per Peeta Mellark è impossibile non amare Katniss Everdeen, perché se apro gli occhi e vedo te, tutto acquista un senso e io ho un senso solo con te.-
conclude e io riprendo contatto con il mondo attorno a me, percepisco di nuovo la stretta di Peeta sulle mie mani, il mio cuore che batte frenetico nel petto, il rumore dei singhiozzi commossi provenienti dalla folla. Ero completamente persa tra le sue parole tanto da non accorgermi che ho iniziato a piangere, per fortuna il poco trucco che ho è impermeabile.
Con una mezza risata imbarazzata mi asciugo velocemente le lacrime con il dorso della mano, qualche risatina proviene dal pubblico alla mia reazione ma non me ne curo, perché ora tocca a me parlare.
-Ecco...dovevo iniziare io, ora non riesco più a parlare...-dico con la voce ancora rotta dalla commozione facendo ridere Peeta, il sindaco e molti tra i miei invitati.
Prendo un respiro profondo.-Lo sai che non sono brava a parlare, nè tantomeno a parlare dei miei sentimenti, ma infondo siamo solo io e te...-mormoro come se non ci fosse una mandria di invitati che mi fissa e ascolta avida ogni parola che esce dalla mia bocca. Ma mi sforzo...mi sforzo di ignorarli di estraniarmi in una bolla di sapone dove esistiamo solo io e Peeta. Solo io e lui.
-Ogni volta che tu sorridi, sorrido anche io, perché se tu sei felice io sono felice. Vorrei proteggerti dal mondo, ti ho sempre voluto proteggere da tutti e da tutto, ero e sono tuttora terrorizzata dall'idea di non poterti più abbracciare, di non vedere più il tuo sorriso, di non sentire più i tuoi sbuffi la mattina perché non trovi la cintura. Sono terrorizzata dall'idea di non sentire più il tuo profumo per casa, di non sentire il baccano che fai quando torni e sali le scale, sono terrorizzata di non trovare più le tue magliette che semini per casa. Sei il mio migliore amico, il mio alleato, il mio amante e l'altra metà di me. Non vorrei nessun altro con cui condividere la mia vita.Ti amo Peeta, amo ogni cosa di te, amo i tuoi occhi, il tuo sorriso, le tue lentiggini, i tuoi difetti, il tuo entusiasmo, il canino un pò storto che mi fa il solletico quando ti bacio..io ti amo Peeta, e il mondo dovrà uccidermi se vuole separarmi da te perché io non ti lascerò mai, mi batterò fino alla morte l'importante è che tu sia felice.-concludo.
Peeta sorride con gli occhi lucidi e so che non vede l'ora di baciarmi e di stringermi perché anche io non vedo l'ora.
Al mio fianco sento il sindaco che tira sù con il naso commosso e con una voce un pò strana, tipica di chi trattiene le lacrime, annuncia:
-Peeta Mellark, vuoi tu prendere Katniss Everdeen come tua legittima sposa e amarla e onorarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?-
-Lo voglio.-dice Peeta sicuro.
-Katniss Everdeen vuoi tu prendere il qui presente Peeta Mellark, come tuo legittimo sposo e amarlo e onorarlo, in salute e in malattia in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?-
-Lo voglio.-sussurro tra le lacrime.
-Con i poteri conferitomi dalla repubblica di Panem io vi dichiaro marito e moglie. Peeta puoi baciare la sposa.-
Peeta mi sorride radioso e poggiando le mani sui fianchi mi attira a se lentamente, mentre io con molta meno pazienza lo tiro per il bavero della giacca baciandolo con intensa dolcezza. Chiudo subito gli occhi lasciandomi trasportare dalle sensazioni che stanno ribollendo in tutto il mio corpo , allaccio le mie braccia al suo collo possessivamente, mentre mi lascio accogliere dalle sue braccia che mi circondano la vita.
 La pelle di Peeta è morbida sotto le mie dita mentre gli accarezzo le guance tenendo il suo viso vicino al mio. Gli applausi riescono a bucare la nostra bolla e Peeta si scosta, ricordandosi che abbiamo un pubblico e mi attira a se per un fianco baciandomi la testa.
-Signori e Signore Il signore e la signora Mellark.-annuncia il sindaco del 12 allargando le braccia.
Vengo catturata da un infinità di braccia commosse, tante che non riconosco più i proprietari.
Mia madre, Effie e Annie piangono a dirotto soffiandosi il naso e io mi lascio abbracciare da quelle tre fontane mentre l'altare di legno viene facilmente spostato da qualche invitato e da Peeta.
I camerieri assunti da Effie in pochi secondi imbandiscono la lunga tavolata e posizionano il cibo sui tavoli, dietro ciascun tavolo vi è un cameriere pronto a servire chiunque avesse bisogno di un aiuto.
La banda comincia a suonare un lento e Peeta mi spunta subito accanto.
Tutti gli occhi sono su di lui quando mi fa una riverenza baciando la mia mano e mormora.
-Posso avere l'onore di questo ballo signora Mellark?-
Ridacchio spensierata.-Ma certo signor Mellark.-
Peeta mi conduce dolcemente al centro della piazza mentre uno dei musicisti annuncia al microfono: -Ed ecco a voi, per la prima volta..Il signore e la Signora Mellark!- 
Volteggio aggraziatamente al centro della piazza mentre lo seguo, i passi de balli sono ancora impressi nella mia mente e non faccio fatica a ricordarli. Peeta mi sorride e mi bacia ogni volta che ne ha la possibilità mi fa volteggiare.
Dopo un pò anche Effie e Haymitch si uniscono al nostro ballo insieme a molte coppie del distretto, mentre io continuo a ballare e gioco con i suoi riccioli dietro la nuca e lo bacio, lo bacio tanto.
Le sue labbra cercano le mie avidamente ogni volta che i miei occhi incontrano i suoi. Sono la signora Mellark, sono la signora Mellark.
Dopo il primo ballo mi sento picchiettare sulla spalla da qualcuno. 
-Hey ragazzo mi lasci dolcezza per un ballo?- chiede Haymitch con un sorrisetto ironico.
Peeta si scosta da me e gli sorride.-Certo! Ma solo uno.-dice facendomi l'occhiolino e il mio sorriso si allarga.
Dopo aver ballato con Haymitch, con Thom, con Jace, con Alex e anche con Edward, Peeta mi rispunta al fianco.
-Okay ora basta- Mormora stringendomi al suo corpo e facendomi dondolare dolcemente.
-Ora sei solo mia.-dice sulla mia pelle facendomi venire i brividi.
Alzo lo sguardo sul suo  volto e con un sorrisetto timido gli lascio un casto bacio sulle labbra.
-Io sono sempre stata tua.- mormoro.-Dal primo momento...ero tua.- I miei occhi pizzicano e so che sto per piangere di nuovo, così mi butto sul collo di Peeta sperando che non si accorga dei miei occhi lucidi.
Mi carezza la testa, giocherellando con le ciocche del miei capelli e circondandomi la vita con l'altro braccio.-Non piangere amore, non piangere.-mormora e io alzo lo sguardo incontrando il suo tra le lacrime e gli sorrido, perché è mio, perché sono così fortunata.
Molti dei miei concittadini mi fanno gli auguri quando smetto di ballare. Sono tutti gentili, persino la Playor è venuta ma è tornata alla Capitale subito dopo il termine della funzione. Plutarch però è rimasto e si sta facendo odiare da tutti nel distretto a causa delle sue stupide battute, ma non sembra accorgersene perciò lo lasciamo nella sua ignoranza.
Quando arriva il momento di tagliare la bellissima torta cucinata da Peeta rimangono tutti sconcertati dalla bellezza del dolce.
Come da tradizione il taglio della prima fetta spetta a noi e Peeta mi prende la mano da dietro e taglia la torta con me. Quando lo imbocco faccio un disastro sporcandogli il naso e l'angolo della bocca di crema, ma è tremendamente buffo così, tanto che ridono tutti e Peeta storce gli occhi per vedere che cos'ha sul naso. Rido sporgendomi in avanti e gli bacio il naso e l'angolo della bocca per poi passare alle sue labbra. Qualche cosa mi colpisce sulla spalla facendomi scostare dal ragazzo del pane. Johanna mi ha tirato una nocciolina-Insomma un pò di pudore Katniss!-urla facendomi diventare tutta rossa.
Vengo presto raggiunta da mia madre che mi abbraccia stretta.-Katniss bambina mia congratulazioni!-dice entusiasta.
Le sorrido riconoscente e la abbraccio stretta anche io talmente è l'emozione di questo momento.
-Grazie mamma.-mormoro mentre ancora la tengo abbracciata.
-Siete bellissimi, io purtroppo devo andare ma tornerò presto il mio regalo è a casa  vostra che vi aspetta-dice baciandomi le guance.
-Mamma non dovevi!-dico.
-Oh si che dovevo e adesso zitta e fammi salutare il mio genero.-
Verso le sette di sera, dopo ben sette ore di cibo e balli, ancora la gente del distretto ha la forza di trascinarsi in giro e di mangiare, il mio matrimonio sembra un enorme festa di paese e non potrebbe essere più riuscito.
Effie ci raggiunge e ci abbraccia- Andate pure a casa, qui ci penso io.-dice.
-Ma le ragazze? Non hanno le chiavi!-dice Peeta.
-Ci siamo già organizzati, hanno spostato tutta la loro roba nella vostra vecchia casa, siete liberi.-
Spalanco gli occhi – Effie...-
-Sh non dite niente, sparite.- ci dice indicandola via che porta al villaggio vincitori.
La abbraccio stretta a me.-Grazie Effie.-
-Prego, ma ora andate.-
Dopo aver salutato i nostri invitati Peeta mi aiuta a salire sul carro, salendo dietro di me. 
Casa nostra sembra il sole al tramonto vista da così, mentre avanziamo verso il nostro orizzonte.
Dopo che Peeta ha salutato il carrettiere mi raggiunge e mi prende per mano conducendomi verso il portone. Proprio davanti alla porta c'è un martello e qualche chiodo e accanto un pacco incartato con carta dorata.
Peeta si china e prende il pacchetto studiandolo, c'è un biglietto a terra.
Mi chino e aprendolo lo leggo:


                                                                                                       Cari Peeta e Katniss
                                                                         prima di fare sesso trovate il tempo per il nostro regalo
                                                                                          vedrete che poi ci ringrazierete.
                                                                                                               Con amore,
                                                                                                     Haymitch e Johanna.
                                                                                         P.S. Peeta "Sunsety Villa" è il nome
                                                                                                 più stupido che una casa
                                                                                                               possa avere.


Peeta sbuffa divertito e apre il regalo scartando la carta. È una targa d'oro da attaccare alla porta e in bella ed elegante scrittura corsiva c'è scritto:  Mr. e Mrs. Mellark. Sunsety Villa. n. 4 Victors Village.
Senza dire una parola Peeta mi prende il martello dalle mani e comincia a battere sulla porta senza romperla e in pochi minuti la targa dorata fa bella mostra sul portone di casa mia.
Devo proprio dire che ci sta bene. Mi sento abbracciare dolcemente la vita prima di essere sollevata da terra come se niente fosse. Emetto un urletto di sorpresa aggrappandomi al collo di Peeta e ridendo.-Sei così bella signora Mellark, sei così bella.-sussurra sul mio collo mentre i suoi baci viziano la mia pelle. Intreccio le dita alle ciocche bionde dei capelli di Peeta e lo tiro a me stringendogli le braccia al collo e posando la sua bocca sulla mia.
Vengo delicatamente adagiata sul tappeto rosso che abbiamo sistemato accanto al camino.
-Torno subito.-mormora Peeta prima di uscire dalla stanza. 
Il tepore di un fuoco già acceso mi riscalda mentre sto seduta come una bambina e accarezzo la stoffa morbida e bianca del mio vestito ipnotizzata dalla bellezza del fuoco che danza davanti ai miei occhi. Come ci sono arrivata qui? Come sono arrivata al punto dove sono? Come posso ammettere a Peeta che lo amo con tanta scioltezza? Dove sono finite tutte le mie barriere? Tutte quelle barriere che i proteggevano dall' amore e dal dolore che esso provoca si sono distrutte, sgretolate sotto i  miei occhi, eppure io non me ne accorgevo, oppure non volevo accorgermene.
Si è preso sempre una parte più grande di me e ora io non esisto senza lui. Non ha ragioni, il mio sentimento non ha ragioni ne spiegazioni, è talmente illogico che mi viene da ridere. Come nell'arena quando mi sentivo tremendamente al sicuro tra le sue braccia, anche se era ferito, ma ero certa che fino al momento in cui ci fosse stato lui, niente avrebbe mai potuto farmi del male.
Peeta non si fa attendere troppo, torna dopo qualche minuto con un vassoio con sopra del pane profumato e si siede accanto a me. Mi sporgo verso di lui lasciandogli un bacio sulla guancia e appoggiandomi al suo fianco sinistro con il mio fianco destro, mentre mi circonda con un braccio sulle mie spalle attirandomi a se e lasciandomi un bacio tra i capelli.
Posizioniamo il pane in modo che si tosti bene e nel mentre che aspettiamo io poggio la testa sulla spalla di Peeta, guardando quell'ultimo simbolo che completerà la nostra unione eterna.
-è stata una giornata bellissima.-mormora Peeta poggiando un bacio sui miei capelli.
Mi stringo di più a lui.-Si lo è stata, soprattutto quando Haymitch si è ubriacato e Effie era talmente arrabbiata che stava per strozzarlo.-mormoro ridendo.
Peeta ride.-Sembrava stesse per esplodere.-
Incastro la testa tra la sua spalla e la sua mascella sorridendo.
Quando il pane è pronto lo tiriamo via dal fuoco per non farlo bruciare. Il profumo si spande in tutto il salone e mi fa sentire a casa.
Ci imbocchiamo a vicenda, lanciandoci sguardi adoranti, maliziosi, sguardi per i quali morirei.
Quando abbiamo finito le nostre fette di pane mi porto in ginocchio davanti a Peeta baciandogli le labbra per pulirlo dalle molliche di pane che vi erano rimaste.
Peeta mi bacia adorante facendomi dimenticare tutto e desiderare di essermi già liberata di questo stupido vestito che ora ci divide, perché sono troppi gli strati tra di noi.
Peeta però mi scosta poggiando le mani sulle mie spalle e allontanandosi. 
-Ti amo, ti amerò per sempre.-mormoro cercando di riacchiappare le mie labbra, ma non me lo permette allontanandomi di qualche centimetro e sembra che il tempo si ferma mentre mormora:-Anche io ti amo, e ti amerò per sempre. Ti amerò oltre l'immaginabile.-

                      The End




Ehhh si...Ti amerò oltre l'immaginabile è giunta alla sua fine...NON UCCIDETEMI ...Eccoci qua, il matrimonio! I nostri pargoli si sono finalmente sposati dopo ben 65 capitoli, direi che era ora eh?  Non vi ho dato nessun avviso e mi dispiace ma credetemi che Sam Hutcherson sul fandom di HG si farà rivedere<3
Questa è la mia prima vera Fanfiction e ho adorato ogni secondo. Sono passati otto mesi dall' primo capitolo...non riesco ancora a crederci... Mi avete aiutato tanto durante questo percorso e so che devo molto a voi. Mi avete sempre aiutato e mi siete rimaste vicine e... e io sto per scoppiare a piangere...
Okay okay...calmati Sam.
Quando l'ho cominciata, non mi aspettavo che avrei incontrato delle lettrici così appassionate e così dedite alla mia storia come voi, sono stata così fortunata. Vi voglio ringraziare tutti, dal primo all'ultimo...si credo proprio che lo farò Perciò...
attenzione! Dopo la lista continuo a blaterare!
 a chi mi ha seguito:



1 - 5_shells_ 
2 - alaska_waters 
3 - Alebooks 
4 - Alex995 
5 - Amandasnow 
6 - amolefossette 
7 - angel1992 
8 - annie lily potter 

9 - april87 
10 - Artic3
11 - arymiky89 
12 - astrosara 
13 - Aury_Tribute
14 - Bailando_con_elfuego 
15 - Bata00 
16 - bellissimaparsona 
17 - bestrong00 
18 - Camy_Love00 
19 - caterina_99 
20 - Crucio_ 
21 - danip 
22 - DeHoran98 
23 - dislyjess 
24 - elenaeccher 
25 - elenri
26 - ERISd 
27 - ever_lark 

28 - GaladriellePeriwinkle 
29 - Gio25 
30 - Gio_2397 
31 - Giulss92 
32 - Giuly serpeverde 2000 
33 - giuyoipoi77 
34 - HeidiMellark 
35 - hexleviosa 
36 - ilaria_2309 
37 - invierno90 
38 - iriss 
39 - joshiferNali 
40 - Just_Always_ 
41 - katniss93 
42 - krys 
43 - kyoko79 
44 - La Bibliotecaria 
45 - Lily_Ginny 
46 - lovefor_hg 
47 - luce_lu 
48 - Lun4 
49 - marty2212 
50 - MaryJC4ever
51 - miridream 
52 - Miss_Skywalker
53 - Mockingjay_00 
54 - mukka maggy 
55 - Mylark 
56 - nana93li 
57 - Peter_Pan 
58 - piano 
59 - piccola_maia 
60 - Potterhead_oned87 
61 - Ramosetta 
62 - raw_199 
63 - rosy0704 
64 - Sabry1989 
65 - sayuri74 
66 - SemplicementeNoi 
67 - Sil24_05 
68 - Sofia Hutcherson 
69 - stars92
70 - Stefy95
71 - the moon in the sky 
72 - The punishers 
73 - The_girl on_fire 
74 - Torma 
75 - ziofra21758 
76 - _Hermione_00 
77 - _katniss_13 
78 - _Safira_ 


Seguito....

 1 5_shells_ 
2 - Acchiappasogni_ 
3 - alaska_waters 
4 - Alegioppi 
5 - alessandra1214 
6 - alexhoran 
7 - AlexisVictorie 
8 - Alex_3 
9 - Allyhope94 
10 - Always19 
11 - AnninaCB 
12 - Anthea1000 
13 - Anto_Joshifer 4ever 
14 - ariagelida 
15 - arianna2000 
16 - a_lways 
17 - Bea28 
18 - benna06 
19 - Biaa 
20 - chiara_riga 
21 - chicca_10 
22 - cica99 
23 - cinzia98 
24 - clacetribute 
25 - Crucio_ 
26 - danip 
27 - dislyjess 
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77 - _Suomi_ 

 
  GRAZIE MILLE!!!


Siete stati fantastici. Molto probabilmente scriverò un seguito di Ti amerò oltre l'immaginabile, quindi tenete gli occhi aperti e se vi interessa vedere gli aggiornamenti di Sam Hutcherson (che sarei io per chi ancora non se n'è reso conto) potete tranquillamente mettermi tra i preferiti o chiedermi l'amicizia su FB al misterioso profilo di Sam Efp, invece per Twitter e We heart it troverete i link nella mia pagina iniziale....Oddio mi mancherete, mi mancherete tanto ma la FF stava diventando troppo lunga(65 capitolix tribx del mio corazon ci rendiamo conto?) Perciò ho deciso di dividerla...e magari farci una serie...che dite? Buona idea? Lasciatemi una recensione please (giusto per evitarmi la terapia ) ma stavolta la domanda o la risosta decidetela voi...un bacio e... alla prossima ff.
-Sam


 

 

 

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