From riches to rags.. or maybe not?

di PrimPrime
(/viewuser.php?uid=308674)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


FROM RICHES TO RAGS.. OR MAYBE NOT?

1.


Mi chiamo Eris, e suono in una band.
Studio il basso da quando riesco a ricordare, e all'età di 15 anni mi sono decisa: ho aperto un canale su youtube e ci ho caricato qualche cover. Sono stata apprezzata subito, e ogni mese i miei iscritti aumentavano di centinaia.
Non riuscivo a credere che quello che stavo facendo piacesse a qualcuno, oltre a me.

Il mio sogno diventò quello di suonare in una band, ma c'era un piccolo problema: nei video avevo sempre messo delle immagini o foto della band che aveva suonato la canzone originale, non mi ero mai fatta vedere per vergogna. Se mi vergognavo a mostrarmi su youtube, come avrei fatto su un palco?

All'età di 20 anni, poco dopo aver caricato un nuovo video, andai a controllare i messaggi ricevuti e ne trovai uno alquanto strano.
Veniva da un utente che non avevo mai sentito nominare, e il testo era abbastanza lungo. In poche parole diceva di avere una proposta per me e di volermi incontrare. Mi diede appuntamento in una zona poco frequentata di Los Angeles, che era abbastanza vicina a dove abitavo.
Lo presi per uno scherzo, cliccai sul nome dell'utente aspettandomi un canale vuoto e spoglio, e invece mi ritrovai in una specie di canale Vevo delle band emergenti. Il numero degli iscritti e delle visualizzazioni era esorbitante.

Il mio stupore era a mille.
Mi affrettai a ritrovare il messaggio e risposi che ci sarei stata.




Il giorno dopo mi presentai puntuale nel luogo prestabilito, mi sedetti su una panchina e aspettai.
Avevo con me il mio basso, nel caso avrei dovuto suonare qualcosa.
Dopo un paio di minuti mi si avvicinò un uomo in giacca e cravatta, che teneva in mano una valigetta. Era lui.

Mi sorrise e ci presentammo, dopodiché si sedette affianco a me e mi fece la proposta.
"come avrai potuto notare, il mio lavoro è quello di dare "una spintarella" alle band emergenti, e immagino che ti piacerebbe far parte di una di esse. Ho una proposta per te. Sono appena diventato manager di una band a cui manca il bassista, e mi hanno chiesto di trovarne uno. Ti piacerebbe farne parte?"
"certo" risposi senza esitare.

Non potevo rifiutare l'occasione della mia vita.
"devo dirti alcune cose importanti prima che tu accetti"
Aprì la valigetta e ne estrasse del documenti.
"il nome della band è "bone's crashers", e sono loro"
Mi consegnò una busta con delle foto. Le guardai.

"suonano travestiti da mostri, e prendono la cosa molto sul serio" continuò.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo da quelle foto. Faticavo a credere che dietro a quelle maschere da demoni ci fossero delle persone.
Alzai lo sguardo e fissai il manager senza proferir parola.
"se accetti di entrare in questa band dovrai mascherarti anche tu, dovrai trovarti un nuovo nome e non potrai mai farti vedere da loro o dai fan senza maschera. Non potrai dire a nessuno che la band in cui suoni è questa, nemmeno a parenti o amici. TI sto chiedendo la massima privacy"

"..ho bisogno di pensarci" sussurrai.
"certo, lo capisco" mi consegnò un cd "questo è per te"
Mi salutò, prese la sue cose e veloce come era arrivato se ne andò.



La sera stessa avevo tra le mani quel cd, con l'intenzione di ascoltarlo. C'era la scritta Bone's Crashers e sopra ad essa una foto dei membri della band.
Lo inserii nello stereo, non potevo resistere.

Appena la prima canzone iniziò, mi innamorai della loro musica. Aveva un qualcosa di lugubre che non riuscivo a spiegarmi, e la voce del cantante era così bassa e graffiante da farmi venire i brividi.
A loro mancava qualcosa, però. Di sicuro con il suono di un basso sarebbe suonato tutto meglio. Il suono del mio basso.

Non potei fare a meno di immaginarmi tra quel tre demoni, a suonare con loro su un palco.
Chiamai il manager e gli dissi che accettavo.



Questo fu l'inizio della mia storia.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


2.


Mi chiamo Eris, e sono bassista in una band.
A dire il vero questo era il mio nome d'arte. La mia band si chiamava Bone's Crashers, e suonavo con loro da circa cinque anni.
Era stato difficile accettare di crearmi una nuova identità, ma mi ero ormai abituata a questo.  Non avevo idea di quale fosse il vero nome degli altri membri della band, o di come fosse il loro viso, ma non mi interessava molto.

Quel giorno c'era l'ultima tappa del tour per il nostro terzo album. Eravamo diventati molto famosi negli ultimi anni, ed era anche merito mio e del mio basso.
Dopo aver indossato il costume, essermi messa accuratamente la maschera che ormai da cinque anni era il mio volto, uscii dalla mia stanza e raggiunsi l'ingresso dell'hotel, dove mi aspettavano gli altri.

Il solito pullman ci portò dove si sarebbe tenuto il concerto. Salimmo sul palco.
La folla era in delirio, tutti urlarono vedendoci  e sentendo che iniziavamo a suonare.
Era un concerto all'aperto e faceva un po' freddo, ma dentro quel costume avevo quasi caldo.
Dovevamo suonare 14 canzoni, prima dell'ultima ci fermammo. Il cantante doveva fare un annuncio, e sapevo cosa stava per dire. Noi lo sapevamo già all'inizio del tour.

Il pubblico si fece silenzioso quando iniziò a parlare. Disse che avrei lasciato la band, che avevano trovato un'altro bassista per sostituirmi. Disse anche che avevo ricevuto proposte da altri manager, ma questo non era vero. Lo disse per tranquillizzare il pubblico.

Vidi che alcuni piangevano, rimasi molto sorpresa. Non sapevo cosa dire, cosa fare.
Ma purtroppo era la verità. Noi non eravamo una famiglia, quasi non eravamo neanche amici. Avevano trovato un bassista migliore di me e avevano colto l'occasione al volo.
Qualcuno si lamentava, altri piangevano. Erano tutti tristi per me. Gli occhi mi facevano male, avrei voluto piangere anche io.

Suonammo l'ultima canzone. La mia ultima canzone su un palco.
Insieme al vocalist, tutto il pubblico cantava. Io suonai mettendoci il cuore, impegnandomi più del solito. Fu il momento più bello della mia vita, ma anche quello più triste.

Dopo il concerto ci fermammo a fare degli autografi, come sempre. Vidi molte ragazze con il trucco sciolto, altre che continuavano a piangere. Mi sforzai di sorridere anche se dentro stavo morendo.
Di solito la maggior parte degli autografi venivano chiesti al cantante, questa volta invece li chiedevano a me. Feci anche delle foto con alcuni fan, cosa che a me era capitata raramente.


 
 
Appena tornati in hotel salutai i ragazzi.
Li abbracciai uno alla volta, erano tristi anche se erano stati loro a scegliere di sostituirmi.
Per ultimo salutai il chitarrista, Dagger. Era quello a cui ero legata di più. Confesso che delle volte mi sono chiesta che aspetto avesse senza quella maschera, e ho desiderato baciare le sue labbra da demone.
Forse ne ero innamorata.

Ma niente aveva più importanza, non lo avrei più rivisto. Non avrei rivisto nessuno di loro.
Quella notte, quando tutti ancora dormivano, presi le mie cose e lasciai l'hotel.
Tornai a Los Angeles con il primo volo.






___spazio autrice
salve a tutti :) spero che nessuno abbia voglia di uccidermi dopo questo salto temporale di 5 anni >.< 
sta sera o domani metto il prossimo capitolo, e spero che vi piacerà u.u
baci xx



 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


AVVISO: con questo capitolo si entra nel vivo della storia, e so che dopo averlo letto avrete voglia di uccidermi.. ma spero che mi risparmierete per conoscere il resto >.<

3.



Elettra Sanders aveva ripreso possesso della sua vita reale.
Elettra, questo era il mio vero nome. Eris non esisteva più.

Tornata a casa, disfai le valigie e mi buttai sul letto a fissare il soffitto. Non sapevo che avrei dovuto fare della mia vita. Ero velocemente  passata dall'essere nessuno al suonare con una band per cinque anni, diventare famosa e conosciuta. Ma l'amara verità era che, scesa da quel palco, io non ero nessuno.
Ero tornata alla mia vita schifosa e monotona, ed ero disoccupata. Dalle stelle alle stalle.

Accesi il pc ed entrai su youtube. Non avevo più utilizzato il mio canale, e mi aspettavo di trovarlo deserto. Nell'ultimo video che avevo lasciato, cinque anni fa, annunciavo che avrei tentato la fortuna con una band. Mi accorsi di aver salvato qualche cover non ancora pubblicata, e le caricai subito. Volevo vedere se i miei video interessavano ancora a qualcuno.



Fu così che ripresi a pubblicare cover. Per un paio di mesi feci solo quello, e i miei iscritti continuavano ad aumentare.
Suonando con i Bone's Crashers avevo guadagnato un bel po' di soldi, e non ne avevo spesi neanche la metà. Questo mi consentiva di vivere senza lavorare, almeno per un po'.
Non avevo avuto tempo di spenderli quando suonavo con loro, e a dire il vero non avevo avuto tempo per niente che non fosse suonare, registrare, provare, e andare in tour.

Ripensando a quei tempi mi accorsi che non ero io a suonare, era un personaggio totalmente inventato. Era come se la mia carriera musicale non fosse mai decollata, ero solo una youtuber che aveva ripreso a pubblicare dopo cinque anni di assenza.

Non sapevo come avrei dovuto fare per formare una band e farmi conoscere da più persone.


 


_nel frattempo, dall'altra parte della città..



 
"rissa fuori da un bar, celebrità arrestate per aggressione"

Questo e altri titoli scorrevano sul piccolo televisore collocato in alto, in un angolo della sala d'aspetto.
Jinxx abbassò lo sguardo, portandolo dalla tv al viso di Andy.

"che c'è?" chiese il vocalist, facendo il finto tonto.

"questo ci porterà un bel po' di pubblicità negativa, lo sai bene"

"lo so Jinxx, eravamo ubriachi.." sospirò.

"ho pagato la cauzione per entrambi, quindi mi regalerete una chitarra. Andremo in un negozio di musica e comprerete la più costosa che ci sia e.."

Andy lo interruppe: "certo, quello che vuoi. Sei un amico, te lo meriti"

Una porta poco lontana da dove erano seduti si aprì e ne uscì Ashley accompagnato dal medico.
"allora, tutto bene?" chiese il vocalist, avvicinandosi insieme al chitarrista.

Ashley rimase in silenzio e abbassò lo sguardo.
"ha il polso rotto, dovrà stare a riposo per un po'" spiegò il medico.

I due rimasero scioccati. Il mese dopo sarebbero dovuti partire per un tour, e il loro bassista non poteva suonare.

"si riprenderà entro un mese, vero?" chiese Jinxx.

"vedete.. se si fosse rotto il braccio, nel giro di quattro o cinque mesi sarebbe stato in grado di suonare, ma per il polso ci vuole di più." continuò il dottore.
Jinxx sospirò. Non sapeva proprio come avrebbero dovuto fare con il tour.

Salutarono il medico e scesero le scale, diretti all'auto del chitarrista.
"Ashley, sei un deficiente" gli disse, prima di sedersi al posto di guida.

"non è colpa mia, non sapevo che quella ragazza era impegnata"

"ah, è successo tutto per una ragazza.. ora capisco"

"Jinxx, calmati. Troveremo una soluzione"


"no Andy, è impossibile! non dovevate andare in quel bar, non dovevate ubriacarvi e Ashley non doveva provarci con nessuna! così non sareste stati coinvolti in una rissa!"

Mise in moto e sfrecciò verso casa. I due compagni di band non aggiunsero altro, sapevano che l'amico aveva ragione.
Entrati in casa, trovarono CC e Jake ad aspettarli in salotto. Subito notarono che il bassista aveva il polso ingessato e capirono tutto.

"oh cazzo, e adesso cosa si fa?" chiese Jake.

"non possiamo posticipare il tour un'altra volta, dobbiamo trovare qualcuno che ti sostituisca.." propose Andy.

"cosa?" esclamò Ash, incredulo.

Il silenzio calò nella stanza.
"Andy ha ragione" sussurrò Jinxx, pensieroso.

"state scherzando spero? i fan vogliono vedere me su quel palco, non un bassista qualunque. Siete diventati matti."

"Ashley, ragiona. Il tour non possiamo posticiparlo. Dobbiamo trovare un bassista che prenda il tuo posto per un po', e tu partirai con noi per il tour. Prima di ogni concerto salirai sul palco a salutare i fan, e alla fine farai delle foto con loro." disse Jake.

Quella sembrò l'idea migliore, anche se Ash non voleva ammettere che avessero ragione. Non poteva accettare che qualcuno suonasse al suo posto.




Il giorno successivo, i cinque si presentarono nell'ufficio del manager. Lo avevano avvisato della loro decisione, e volevano discuterne con lui.

"se ho capito bene, mi state chiedendo di trovare un bassista che sostituisca Ashley. è così?"

"esatto" confermò Andy.

"mmh, penso che non ci siano alternative. Avete fatto bene ad avvisarmi subito, ho qualcosa da farvi ascoltare"

Smanettò per qualche secondo sulla tastiera del pc, dopodiché il ruotò verso di loro.
Era la cover di una canzone, suonata con il basso.
L'espressione scocciata di Ashley svanì e diventò concentrato.

Il bassista che stava suonando era davvero bravo, se ne era accorto anche lui.
Restarono tutti senza parole.
A fine canzone, il manager rimise a posto il pc e li osservò uno ad uno.

"che ne dite? è una bassista emergente, la tengo d'occhio da un po' di tempo. La trovo molto brava, e sostituire Ashley la lancerà nel mondo della musica."

"è.. bravissima" ammise Ash, senza rendersi conto di aver pensato ad alta voce.

I cinque si voltarono verso di lui, increduli per quello che aveva appena detto.
"allora è deciso. Devo solo rintracciarla così posso andare a parlarci."

"lascia stare, quando la rintracci ce lo fai sapere così andiamo noi a parlarci, voglio sentirla suonare di persona" disse Ashley.

"d'accordo"







___spazio autrice
coff coff.. *tossisce imbarazzata e si nasconde dietro al pc*
che ne dite del capitolo? spero che me lo farete sapere.. e che non mi ucciderete >.<
alla prossima :)



 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


4.



Mi svegliai presto quella mattina. Aprii l'armadio e cercai qualcosa da mettere.
Subito vidi il mio vecchio costume, era nella sua custodia. Mi veniva un nodo alla gola se pensavo che non l'avrei mai più indossato.
Cercai di non pensarci troppo e mi vestii in fretta.

In quei due mesi ero riuscita ad evitare il pensiero della mia vecchia band, i ricordi mi facevano male.
Mi truccai velocemente e decisi di uscire. Mi diressi in un negozio di abbigliamento alternativo per dare un'occhiata a qualche maglia e comprare dei bracciali borchiati. Solitamente mi vestivo di nero e con qualcosa di borchiato, quindi quello per me era il paradiso.

Dopo una mezz'oretta buona uscii con dei nuovi bracciali indosso e raggiunsi casa mia. Il mio stomaco iniziò a brontolare, e di voglia di cucinare non ne avevo. E poi, la dispensa era quasi del tutto vuota.
Sarei andata a far colazione in un bar, e poi a fare un po' di spesa.

Presi la giacca di pelle, intenzionata ad uscire di nuovo, e appena misi la mano sulla maniglia qualcuno suonò al campanello.
Mi chiesi chi potesse essere. I miei genitori vivevano dall'altra parte del paese e non ero in buoni rapporti con loro, e di amici non ne avevo.
Aprii la porta con un po' di esitazione e mi ritrovai davanti cinque ragazzi vestiti di nero. Rimasi senza parole.

"ehm, si?"

"sei Elettra Sanders?"
chiese il più alto di loro.

"si, sono io"

"abbiamo sentito le tue cover e vorremmo parlarti"


Granai gli occhi.
Li feci entrare in casa e accomodare in salotto, quindi mi sedetti anche io.

"ditemi"

"noi siamo una band abbastanza famosa, i Black Veil Brides, probabilmente avrai sentito qualche nostra canzone"

Feci no con la testa.

"okay.. comunque, il nostro bassista si è rotto il polso e ci chiedevamo se vorresti sostituirlo per venire il tour con noi"

La loro proposta mi lasciò del tutto sorpresa.

"beh, si può fare" sussurrai.

"fantastico" sorrise il bassista.
Lo riconobbi perché aveva il polso ingessato.

"prima però volevamo sentirti suonare" continuò.

"veramente.. stavo per uscire a far colazione" confessai, mettendomi una mano sullo stomaco.

"allora prendi il basso, andiamo a mangiare tutti insieme e poi ci suoni qualcosa"



 
Uscimmo e ci dirigemmo insieme ad un bar lì vicino, e durante il tragitto si presentarono e mi raccontarono quello che era successo al bassista.
Erano ragazzi molto simpatici, e si vedeva che erano grandi amici.

Arrivammo e ordinammo dei caffè con brioches.

"parlaci un po' di te" mi chiese Jake, il chitarrista

"vediamo.. si può dire che suono il basso da sempre, e ho scoperto di saperci fare solo quando ho iniziato a pubblicare cover su youtube. Avevo smesso di farlo, ma ora ho ricominciato ed eccomi qui, non c'è altro da dire" risposi vaga.

"abbiamo dato un'occhiata a qualche tuo video, e in uno di essi hai detto che eri entrata in una band. Volevamo sapere com'è andata. Era la tua prima esperienza in una band quindi ci sembra importante saperlo"

"beh.. non è andata molto bene, sono stata con loro per cinque anni e abbiamo dato qualche concerto nella zona, ma non siamo mai diventati famosi e ho mollato.."
mentii.
Capirono che non mi andava di parlarne, e non mi chiesero più niente sull'argomento.



Dopo colazione mi condussero alla loro sala prove, dove mi diedero degli spartiti e mi chiesero di provare a suonare. Erano loro canzoni, davvero molto belle.

Diedi il meglio di me, e quando ebbi finito si complimentarono.

Ci raggiunse il loro manager, che mi mostrò un contratto. "mi basta una firma e sei a bordo"
Sorrisi e firmai.

Mi era capitata un'occasione fantastica, non potevo rifiutare.

I ragazzi mi diedero altri spartiti, dicendo di tenerli e imparare quelle canzoni.

"si parte per il tour fra un mese, e queste sono le canzoni che suoneremo. Spero che riuscirai ad impararle in fretta."

"ce la metterò tutta, grazie ragazzi!"

 







___spazio autrice
beeene, eccovi il capitolo :) spero di non avervi deluso >.<


 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


5.


Mi impegnai molto sulle canzoni dei Black Veil Brides, e nel giro di due settimane le conoscevo a memoria tutte.
Telefonai ad Andy e lo avvisai che ero già pronta.
"davvero non mi aspettavo che avresti fatto così in fretta! che ne dici di provare con noi oggi pomeriggio verso le quattro?"
"fantastico, ci vediamo oggi allora"
Chiusi la chiamata.
I ragazzi erano stati gentili con me, mi avevano anche lasciato i loro numeri di telefono. Ero contenta di rivederli quel pomeriggio.
Provai un po' da sola, e quando si fece l'ora uscii e andai alla loro sala prove.
Aprii la porta e li trovai già lì, appena mi videro mi accolsero sorridenti.
"vieni, mettiamoci subito al lavoro" disse Jinxx.
Ognuno prese il proprio strumento, e Ashley si sedette su un divanetto infondo alla stanza.
Solo in quel momento mi accorsi che era un po' come se gli avessi rubato il posto, e mi dispiacque per lui. Doveva essere dura vedermi a suonare con la sua band, quando lui se ne stava in disparte. Ashley però non lo dava a vedere, sorrideva sempre  e mi trattava bene.
Come prima cosa suonammo In The End. Nei giorni passati avevo visto alcuni loro video, tra cui quello di questa canzone, ed ero certa di non poter essere all'altezza di Ashley.
Comunque diedi il massimo.
Suonammo altre canzoni, in ordine secondo la scaletta che mi avevano dato insieme agli spartiti, e alla quarta canzone notai che il bassista mi stava fissando.
Gli sorrisi e lui ricambiò.


Erano ormai le sette quando decidemmo di mettere a posto gli strumenti e fermarci.
"che ne dite di andare a mangiare una pizza tutti assieme? sto morendo di fame" propose CC.
"ci sto" annunciò Jake, seguito da tutti noi.
Ci dirigemmo ad una pizzeria poco distante da lì, e prendemmo posto.
Ordinammo e presto iniziammo a mangiare. Era davvero un bel posto ed era la prima volta che andavo lì. Le pareti erano rosse, così come le tovaglie, e qua e là erano appesi dei quadri. Il tutto era molto accogliente, ti faceva sentire a casa.
La pizza era deliziosa e molto grande, non riuscii a finirla tutta. Al contrario, CC ne ordinò due e riuscì a mangiare entrambe. Mi spiegarono che lui aveva sempre fame.
Quando ebbero finito, se ne andarono quasi tutti dicendo che avevano delle cose importanti da fare prima del giorno successivo.
Restai da sola con Ashley, ad aspettare il dolce. Finalmente avrei avuto un momento per parlargli.
"Ash, penso di doverti delle scuse.."
"per cosa?"
chiese, perplesso.
"beh, è come se avessi preso il tuo posto nella band.."
"tranquilla, non c'è bisogno che ti scusi. Il tour dobbiamo farlo per forza, con o senza di me.. non possiamo far aspettare i fan"
Sorrisi.


 
"Ti accompagno a casa?"
"no, tranquillo. Mi va di camminare"
"allora camminiamo"
"va bene"
accettai.
"hai mai scritto qualcosa o hai sempre fatto cover e basta?" chiese.
La domanda mi lasciò sorpresa.
"ho aiutato a scrivere musica per la mia vecchia band" risposi "ma solo ogni tanto, la maggior parte delle canzoni erano del vocalist e del chitarrista"
"mi piacerebbe sentire qualcosa della tua vecchia band" disse.
Forse non avrei dovuto nominare la mia vecchia band.
"un giorno forse.." sussurrai.
Abbassai lo sguardo e rallentai il passo.
"che succede?" mi chiese, fermandosi.
"niente, non devi preoccuparti.."
"invece si che devo. Fai parte della band ora, è come se tu fossi di famiglia"
Famiglia. Quella parola quasi mi fece commuovere. La mia vecchia band non l'aveva mai usata in questo senso. Con loro ero una conoscente, anche se questo era inesatto dato che a dire il vero non ci conoscevamo realmente. Con i Black Veil Brides, invece, era tutto diverso. Ero nella band solo temporaneamente, avrei suonato al posto di Ashley finché non si sarebbe rimesso e basta, eppure ero già diventata una di famiglia.
"grazie.. è da tanto che nessuno mi considera parte della sua famiglia.."
Restai un attimo zitta, esaminando con cura le parole. Non dovevo parlare troppo in fretta rischiando di dire troppe cose sul mio passato.
"il fatto è che ho tanti ricordi che vorrei cancellare, ma non ci riesco. Scusa, non mi va di parlarne.."
Annuì.


 
 
_quella sera, a casa dei Black Veil Brides.



La porta si aprì, era tornato Ashley.
"ehi Ash, dove sei stato per tutto questo tempo?" chiese Andy, alzandosi dal divano.
"ho accompagnato Elettra a casa" rispose sorridente.
I ragazzi lo guardarono in silenzio. "che c'è?"
"l'hai trattata bene almeno? sei ancora arrabbiato perché non suonerai con noi durante il tour?" gli chiese Jinxx, un po' preoccupato.
"l'ho trattata benissimo e non sono arrabbiato." sospirò. "so che è colpa mia se ho il polso rotto e non posso suonare, non posso dare la colpa a lei per questo. Ed è brava a suonare quasi quanto me, si merita il mio rispetto"
Lasciò tutti stupiti.
Dopo quelle parole si ritirò in camera sua, aveva bisogno di stare solo.
Si stese sul letto a guardare il soffitto, e pensò alle ultime cose che gli aveva detto Elettra. Aveva detto di aver tanti ricordi che voleva cancellare, chissà di che tipo erano quei ricordi. Forse erano ricordi spiacevoli, dolorosi.
Si sentì il cigolio della porta, il bassista infortunato alzò lo sguardo e notò che Andy era entrato senza chiedere il permesso.
"ehm, avanti" disse ironicamente.
"Ash, posso parlarti?"
Il bassista si mise seduto.
"dimmi tutto"
"oggi, durante le prove, ho notato che tenevi lo sguardo fisso su Elettra. Non è che stai iniziando a provare qualcosa per lei? ti vedo diverso.. insomma, il modo in cui ti comporti, le cose che hai detto prima su di lei.. è tutto così strano da parte tua."
Ashley sbiancò.
"io non.. cioè, la fissavo perché penso che sia brava e che sia già pronta per il tour, tutto qui"
Andy lo osservò in silenzio, quella risposta non gli bastava.
"mi arrendo. Sai bene che non è il mio tipo, ma c'è qualcosa in lei che mi attira.. Poco fa era triste e ho sentito che dovevo proteggerla. Non avevo mai provato una cosa del genere in vita mia.. quindi non lo so, sono confuso."
Il vocalist rimase a bocca aperta.
"allora avevo ragione! beh, sarebbe fantastico se finalmente facessi coppia fissa con qualcuno, io ti consiglio di provare ad uscirci e vedere se lei prova qualcosa per te.. ma stai attento perché è meglio non creare attriti nella band" consigliò.
"Andy, ti ho appena detto che sono confuso. Non so nemmeno se provo qualcosa io per lei, quindi preferisco aspettare a chiederle di uscire. Prima devo capire cosa provo."
"certo, mi sembra giusto. Ma se provandoci con lei creerai attrito nella band ti friggo e ti do in pasto a CC, non scherzo!"
"lo so, starò attento.."
Andy ridacchiò. "è strano che sia io a dare dei consigli al donnaiolo della band."







___spazio autrice
ma salve :3 spero che il capitolo vi sia piaciuto :)
mi scuso per eventuali errori, ho riletto alla svelta..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


6.




Mi svegliai più tardi del solito, ero stanchissima e avevo fatto fatica ad addormentarmi. I ricordi mi tormentavano.
Presi il cellulare e mi accorsi di avere un messaggio. Era di Ashley.
Mi chiedeva se mi sarebbe andato di trovarci alle 9 fuori da casa mia.

"cazzo, sono già le 10!" esclamai guardando l'ora.

Gli scrissi velocemente che mi scusavo e che prima stavo dormendo, e gli chiesi se potevamo vederci tra una mezz'oretta.
Velocemente mi vestii e mi preparai, quindi uscii di casa.

Lo trovai lì fuori ad aspettarmi.
"non dirmi che sei qui dalle 9.."

"allora non te lo dirò"
 sorrise.

"scherzi? potevi suonare"

"non volevo disturbare mentre dormivi" 

"non avresti disturbato. Allora, dove si va?" gli chiesi.
Ci eravamo messi in cammino verso una meta imprecisata.

"nel negozio di musica più grande della città" esclamò felice. "ci vorrà un po' per arrivarci, ma vedrai che ne vale la pena"

Dopo una buona mezz'ora non eravamo ancora arrivati, ma in compenso stavamo parlando molto e stavamo quindi facendo conoscenza.



 
__Ashley

"scusa se torno sull'argomento" sussurrai. "ma questa domanda mi ha tormentato tutta notte.."
Vidi che si faceva pensierosa.

"che genere di ricordi ti ha lasciato la tua vecchia band? è successo qualcosa di brutto?"

"n-no.." balbettò. "al contrario, ho solo bei ricordi. Ed è per questo che voglio dimenticare." rispose. Si fece triste.
Non riuscivo a comprenderla.

"allora perché hai lasciato la band?"

Sospirò. "ho dovuto, hanno trovato un bassista migliore di me. Non ho avuto scelta"
Non riuscivo a crederci, avevano fatto una cosa orribile.

Abbassò lo sguardo e si fermò. Mi fermai anche io, e mi misi di fronte a lei.
"ehi, va tutto bene" sussurrai accarezzandole delicatamente il viso. "ci hanno perso loro, non tu."

Le presi la mano e riprendemmo a camminare senza dirci altro.
Quel gesto era così insolito per me, mi era venuto d'istinto.



 
__Elettra

Non riuscivo a crederci. Era da almeno 15 anni che nessuno mi teneva la mano.

Ero arrossita e il cuore mi batteva forte.

Dopo qualche minuto arrivammo a destinazione.
Il negozio era davvero grande, restai a bocca aperta. C'era di tutto, non avevo mai visto un posto così.
C'era un reparto intero di accessori borchiati, solo a vederli mi sentivo mancare.

Ashley mi trascinò in un reparto dove c'erano le magliette delle band.

"voglio farti un regalo" mi disse.

"Ash, non devi"

"si invece"
 si guardò intorno un attimo e trovò quello che cercava. Era una canotta della loro band.

"devi assolutamente avere qualcosa di nostro. Voglio che la provi"

"ehm, okay" sussurrai ed entrai nel camerino.

La indossai e uscii, mi vergognavo un po' perché lui era lì fuori e voleva sapere come mi stava.

"ti sta benissimo" sorrise.

Me la tolsi e lui andò ad appoggiarla alla cassa, mentre io davo un'occhiata alle altre magliette. Era un negozio di musica rock e sottogeneri, e c'era davvero di tutto.
Lessi i nomi sulle varie maglie e molti mi erano sconosciuti, mentre altri li conoscevo bene.

Infondo allo scaffale vidi una maglietta che mi sembrava familiare, quindi mi ci avvicinai. Subito mi pentii di quello che avevo fatto, era la maglia dei Bone's Crashers. Sul davanti, avvolto dalle fiamme, campeggiava il nome della band e dietro di esso c'era una foto dei tempi in cui ancora suonavo con loro.
Osservai uno ad uno i membri. Era come se fossero di nuovo davanti a me, in carne ed ossa.

Arrivai con lo sguardo su di me, ero così diversa.. Irriconoscibile con quel costume addosso.
Ricordai il mio ultimo giorno sul palco, quando molti fan erano sono messi a piangere. Di nuovo gli occhi presero a fare male, e questa volta ne scesero delle lacrime. Non riuscivo a smettere di piangere ed ero paralizzata. Stringevo il lembo di tessuto dove si trovava la mia foto, e non riuscivo a reagire.

Sobbalzai sentendo che qualcuno mi abbracciava da dietro.
Mi voltai appena, era Ash.

"perché piangi?" sussurrò quando se ne accorse, e mi asciugò le lacrime.

"niente" dissi.

Mi voltai mettendomi davanti alla maglietta per coprirla, non volevo che la vedesse. Era pur sempre parte della causa delle mie sofferenze.
Gli presi la mano e lo condussi via da quel reparto.

"davvero, che succede?"

Feci un respiro profondo, fermandomi, e per fortuna le lacrime smisero di scendere.
"niente ho detto.."

"va bene"
 sussurrò, poco convinto.

Andammo alla cassa dove mi comprò la canotta e uscimmo.
Camminammo verso casa mia e questa volta non riuscii ad aprir bocca.



"eccoci arrivati" dissi.

Ashley si era fatto triste lungo il tragitto. Era certamente per via del mio comportamento.
Ogni volta che mi faceva una domanda rispondevo in modo vago o non rispondevo affatto, doveva essere per quello.

"scusa Ash.." mi avvicinai e lo abbracciai.

Dopo qualche secondo sentii che aveva appoggiato le mani sulla mia schiena e ricambiava l'abbraccio.

"vuoi entrare?" gli chiesi, sciogliendo l'abbraccio. "cucino qualcosa e mangiamo insieme"
Annuì.

Entrammo in casa e io mi diressi subito in cucina, mentre lui si guardava intorno.
"di solito se una ragazza mi invita ad entrare non è per pranzare insieme" disse scherzosamente.

"lo so, mi sono informata. Ormai so tutto dei fantastici Black Veil Brides"

"fantastici?" chiese incredulo, raggiungendomi in cucina.

"si, mi piacete molto" sorrisi.

Misi l'acqua a bollire e presi una confezione di spaghetti dalla dispensa, quindi l'appoggiai sul bancone.

"non riesco a credere che fra poco sarò in tour con voi, che suonerò di nuovo su un palco.. Già il pensiero mi toglie il fiato" sussurrai, appoggiandomi al muro.

Lui si avvicinò lentamente guardandomi negli occhi, e rigirò tra le dita una ciocca dei miei capelli neri.
"tu mi togli il fiato.."
Rimasi senza parole.

Mi spostai di lato e gli diedi le spalle, restando in silenzio per una manciata di secondi.

"scusami, non volevo.." sussurrò.

"non devi scusarti, non hai fatto niente di male" gli dissi.

Sapevo che era meglio se stavo lì ferma e lasciavo che succedesse ciò che doveva succedere, il guaio l'avevo combinato spostandomi. Il nostro rapporto sarebbe cambiato radicalmente per quel mio errore, e io non volevo.

Mi voltai e lo abbracciai, di nuovo. Questa volta rimase rigido.

"io non ho mai avuto un ragazzo, non ho mai baciato né altro.. per questo non posso fare sesso con te ora.."

"cosa?" mi staccò da sé spingendomi delicatamente dalle spalle.
Rimasi interdetta.

"non intendevo quello, con te non è come con le altre ragazze. Penso di.. provare qualcosa per te"

Arrossii. Che figura di merda avevo fatto.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


7.



Il fatidico giorno era arrivato. Presi le valigie e le caricai sul nostro pullman facendomi aiutare dai ragazzi. Quella sera avremmo suonato proprio lì, a Los Angeles, per poi partire.

Mi sedetti affianco ad Ashley e il pullman partì, diretto al luogo del concerto.

Con Ashley avevo un buon rapporto di amicizia e nient'altro, ma non dimenticavo le parole che mi aveva detto qualche giorno prima.
Direi che con tutti loro avevo un buon rapporto d'amicizia. Finalmente potevo dire di aver degli amici.

Raggiungemmo in fretta la discoteca in cui ci saremmo esibiti, entrammo e lo staff ci accolse.

"ehi, Jim!" Andy strinse la mano al capo dello staff.

"Andy, come va? e questa ragazza chi è?"

Mi avvicinai e gli strinsi la mano. "piacere di conoscerla, mi chiamo Elettra Sanders e sostituisco momentaneamente Ashley"

"piacere mio, ma in che senso lo sostituisci? Ashley! che hai fatto?"
lo chiamò.

Il bassista sbucò da dietro di me.
"ehi, amico.. mi sono cacciato nei guai" sorrise con espressione colpevole e alzò il braccio per mostrargli il gesso.



Seguimmo Jim in un corridoio che portava dietro al palco, lì ci aspettavano i camerini.

"Elettra, puoi cambiarti qui. Voi ragazzi qui, come sempre" indicò due stanze, l'una davanti all'altra. "e quando siete pronti andate al trucco e parrucco" indicò un'altra stanza infondo al corridoio.
Mi fece pensare a un'hostess che indica le uscite di sicurezza.

Entrai portando con me i vestiti che mi avevano fatto comprare i ragazzi per l'occasione. C'erano pantaloni neri attillati e strappati sulle ginocchia, la loro canotta regalatami da Ash, una giacca di pelle e anfibi. Mi cambiai, come tocco finale infilai nei passanti dei pantaloni una cintura borchiata.

Uscii e andai al trucco e parrucco, gli altri erano già lì.
Una signora gentilmente mi piastrò i capelli e ci mise della lacca, poi mi truccarono un po' gli occhi. Erano cose che potevo benissimo fare da sola, ma così c'era più gusto.

Mancava ancora un poco alla nostra entrata in scena e i fan erano già tutti arrivati. Stava suonando la nostra band di supporto, ancora una canzone e toccava a noi. Non potevo fare a meno di preoccuparmi per la reazione che avrebbero avuto vedendomi.

Quando fu il momento, i ragazzi salirono sul palco e la folla andò in delirio. Io aspettai ad entrare, rimasi in disparte infondo al palco e osservai con attenzione la scena. Mi aspettavo il peggio.

Andy stringeva tra le mani il microfono e gli altri erano pronti con i loro strumenti. Tutti tranne Ashley, in piedi accanto al vocalist. Qualche fan notò il gesso, e a poco a poco l'entusiasmo si smorzò. Dei sussurri preoccupati si propagarono per tutto il locale, 

"prima di iniziare, Ashley ha un annuncio da farvi" prese parola il vocalist, che subito passò il microfono all'amico.

"penso che tutti abbiate saputo che io e Andy siamo stati coinvolti in una rissa.. Mi hanno rotto il polso, quindi non posso suonare"

I fan bisbigliarono qualcos'altro tra di loro, tristi. Qualcuno si lamentava un po' più rumorosamente, urlando il nome del bassista.

"ma niente paura, per questo tour mi sostituirà la mia grande amica Elettra Sanders" esclamò.

A quel punto salii sul palco, già pronta con il mio basso.
La folla urlò alla mia entrata in scena, erano tutti sorpresi ma ero certa di non poter piacere ai fan quanto Ashley. Appena vidi gli occhi di tutti puntati su di me mi sentii a casa. Pensavo che avrei avuto paura, che mi sarei vergognata, e invece niente. Magicamente tutti i sentimenti negativi erano spariti, c'eravamo solo io, i Black Veil Brides, e la nostra musica.




Suonammo ininterrottamente per un'ora e mezza, fu una serata indimenticabile.

Sudati e stanchi, ci addormentammo nel pullman senza nemmeno cambiarci. Eravamo a pezzi.

La parte di pullman adibita a "zona letti" era già abbastanza piccola per cinque persone, e noi eravamo in sei. Dovevamo accontentarci.



La mattina dopo, quando mi svegliai, Andy era alla guida del pullman e stava chiacchierando con CC.
Ero così stanca che non riuscivo ad aprire gli occhi, ma mi sforzai di farlo e li strizzai un paio di volte prima di riuscire a vedere nitido.

Mi accorsi che ero sdraiata sopra ad Ashley e lo stavo abbracciando, mentre lui dormiva beatamente. Mi tirai su piano piano cercando di non svegliare né lui né Jinxx e Jake, che erano di fianco a me, e riuscii ad andare da Andy e CC.

"buongiorno" salutai sbadigliando.

"buongiorno a te"

"ieri sera sei stata grande" si complimentò Andy, senza distogliere lo sguardo dalla strada.

"grazie, ma di certo i fan non sono contenti di vedere me al posto di Ashley. Soprattutto le fan"

"beh, Ashley si fa vedere comunque, e a fine concerto fa foto e firma autografi quindi non è poi un grande problema. E dopo i primi concerti la voce si spargerà e tutti sapranno di te già prima che ci esibiremo, e vedrai che ti apprezzeranno di più." continuò il vocalist.

"spero che tu abbia ragione"






___spazio autrice
salve :3 spero che il capitolo vi sia piaciuto!
mi scuso per il ritardo a pubblicare, e vi anticipo che anche per il prossimo capitolo ci vorrà un po'.. 
non è il tempo per scrivere che mi manca, anzi. Ho già qualche capitolo pronto, ma non ho tempo per pubblicarli.. appena riesco metto il prossimo!
nel frattempo, se vi va passate qui, è un'altra mia storia sui Black Veil Brides: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2086315&i=1



 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


8.



Dopo un mese di concerti avevamo finalmente un attimo di pausa. Eravamo in aereo diretti a Londra, dove ci aspettava una comoda stanza d'hotel.
Niente più notti in pullman a dormire uno sopra l'altro, finalmente avremmo avuto un po' più di spazio.

Io ero seduta accanto ad Ashley, dalla parte del finestrino, Jinxx accanto a Jake e CC con Andy.

"è la prima volta che prendi l'aereo?" mi chiese il bassista.

"no, ma ti confesso che mi fa sempre un po' di paura.."

Il ragazzo mi prese la mano, che fino a poco prima era stretta a pugno e appoggiata sulla mia gamba.

"tranquilla, ci sono io"

Tra tutti i membri della band, lui era quello con cui avevo legato di più. Era sempre così dolce e gentile con me, e ogni tanto mi dava qualche dritta nel suonare il basso. Insomma, era perfetto.

L'aereo decollò e presto ci ritrovammo a sorvolare l'Atlantico. Con la mano libera presi il cellulare per controllare su internet le tappe che ancora ci mancavano, e notai che a Londra ci saremmo rimasti per ben 2 settimane.

"come mai stiamo così tanto a Londra?" chiesi al bassista.

"perché lì si terrà una battaglia tra band, mi sarebbe piaciuto tantissimo parteciparvi" si intristì. "farò il tifo per te."
Sorrisi.

"non so se sono pronta per una battaglia tra band, qualsiasi cosa sia" ammisi.

"io invece penso che tu sia pronta"



 
Sei ore dopo l'aereo atterrò. Ci dirigemmo all'hotel e venni a sapere da Jake che non era un hotel qualunque.

"è il più grande e lussuoso di tutta Londra, e per queste due settimane ospita soltanto le band che si sfideranno. è anche abbastanza vicino allo stadio dove si svolgerà il tutto."

Entrammo e rimasi a bocca aperta. La Hall era bellissima, sul soffitto c'era un enorme lampadario scintillante e tutto era molto elegante.
Pensavo fossimo stati tra i primi ad arrivare, dato che in giro non si vedeva nessuno.

Le nostre stanze erano al quarto piano, prendemmo l'ascensore e ognuno si precipitò nella sua.

Era tardo pomeriggio, due ore dopo in una stanza apposita si sarebbe svolta una specie di festa. Doveva essere qualcosa di calmo, giusto per presentare le band che si sarebbero sfidate.

Decisi che avrei indossato l'unico vestito che mi ero portata, pensando anche che fosse adatto per l'occasione. Era totalmente nero, la parte sopra era un corsetto con dei nastri decorativi sul davanti e una cerniera sul retro, ben nascosta dal tessuto. La parte inferiore era così lunga che se non avessi indossato delle scarpe alte avrebbe toccato il pavimento.

La scelta fu breve, ma la preparazione no, tantoché due ore dopo ero ancora chiusa nella mia stanza a prepararmi.

Sapevo che i ragazzi erano già scesi alla festa per bere qualcosa e cercavo di sbrigarmi per raggiungerli al più presto, ma non mi sentivo mai a posto.

Bussarono alla porta, aprii e vidi che era Ashley.

"entra, sto finendo di prepararmi"

Dopo che fu entrato richiusi la porta e tornai davanti allo specchio.

"sei bellissima.." mi disse.

"grazie" sussurrai imbarazzata, fermandomi a guardarlo. "anche tu lo sei"

Indossava uno smoking con camicia nera e alla giacca erano state tagliate le maniche, aveva anche la cravatta. Non lo avevo mai visto così elegante.

Senza aggiungere altro mi si avvicinò. Io indietreggiai fino a toccare il muro con la schiena.

"che intendi fare, Ash?" chiesi con tono calmo, guardandolo negli occhi.

"voglio baciare la ragazza più bella che io abbia mai visto.."

Mi lasciò senza parole.
Le nostre labbra si unirono in un dolce bacio, che subito diventò passionale.
Poggiò le mani sulla mia schiena e mi tenne vicino a lui il più possibile, poi sentii che stava cercando di tirar giù la cerniera al vestito.

"Ash" sussurrai, discostandomi di poco. "mi sono appena vestita, non puoi spogliarmi"
Sorrisi e lo fece anche lui.

"hai ragione.. vogliamo andare?"




Il salone dell'hotel era enorme. Le pareti erano grigie e su due lati si trovava un buffet, mentre il resto dello spazio era occupato da tavoli. Su un lato c'era una specie di palchetto con un microfono.

Insieme ad Ashley raggiunsi gli altri quattro, che nel frattempo avevano incontrato il nostro manager e ci stavano parlando.
Ashley prese due bicchieri di vino dal vassoio di un cameriere e me ne porse uno, lo ringraziai. Guardando in giro vedevo un sacco di facce note, erano tutte band di livello pari o poco differente dal nostro.

"come funziona questa battaglia?" chiesi al manager.
Ancora non ne sapevo niente.

"è molto semplice, in questi giorni ogni band si esibirà con una canzone, verranno fatti dei video che finiranno su internet così che chiunque voglia li possa vedere. Dopo che tutti si saranno esibiti ci sarà una votazione su internet, chi riceve più voti vince. Verrà stilata una classifica e ci sarà una premiazione, dopodiché ripartirete per il tour" rispose.

"e adesso cosa dobbiamo fare?"

"per ora soltanto divertirvi, fra un po' chiameranno una per volta le band, vi presenteranno e vi faranno una foto che sarà usata per indicarvi nella votazione su internet"


"okay, grazie mille della spiegazione" ringraziai sorridendo.

Diedi le spalle al manager per tornare affianco ad Ashley, che come me poco prima si stava guardando intorno.
"vedi qualcuno che conosci?" gli chiesi.

"quasi tutti"

"pensi che abbiamo possibilità di vincere?"
chiesi ancora.

"certo che si" si voltò verso di me e mi diede un bacio a stampo. "e penso di amarti.."
Arrossii di colpo.

"ehi amico!" una voce familiare alle mie spalle mi distrasse, mi voltai e vidi che il nostro manager stava salutando qualcuno con un abbraccio caloroso.
Guardai meglio quell'uomo e mi si gelò il sangue nelle vene quando mi accorsi di chi fosse.

Per mia sfortuna quando alzò lo sguardo mi riconobbe e mi venne incontro.

"Eris, sei proprio tu?"

"signor Finch, che sorpresa vederla qui.." risposi abbastanza imbarazzata.

Come faceva il manager dei Bone's Crashers a riconoscermi ancora dopo il nostro primo incontro, cinque anni prima? quello era stato l'unico momento in cui mi aveva vista senza costume.
E soprattutto, perché era lì?

"Elettra sostituisce Ashley, il bassista" spiegò il nostro manager. "com'è che voi due vi conoscete già?"

"lunga storia!" tagliò corto Finch. "magari domani i tuoi ragazzi e i miei ragazzi possono pranzare insieme, per conoscersi. Dopotutto, veniamo entrambi da Los Angeles e al di fuori di questa competizione potremmo essere amici"

Sperai con tutto il cuore che rifiutasse. "certo, ottima idea!"

Ashley mi prese la mano, distraendomi da quella conversazione.

"tutto okay? chi è quel tizio?" mi chiese.

"nessuno, lasciamo stare" cercai di chiudere il discorso.

"allora perché ti ha chiamato Eris?"

"ti prego, non mi va di parlarne. Forse un giorno te lo dirò"






___spazio autrice
salve a tutti, dopo un bel po' di tempo sono tornata! 
mi scuso infinitamente per il ritardo, prometto che quando avrò meno verifiche ricomincerò a pubblicare costantemente, e questo vale anche per la mia altra storia sui Black Veil Brides (Here, on this empty bench).
alla prossima xx

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


9.



 
Improvvisamente qualcuno parlò al microfono della sala, catturando l'attenzione di tutti.

"benvenuti! iniziamo subito con la presentazione della band!"

Chiamarono tutti in ordine alfabetico. Quando fu il nostro momento salimmo sul palco e ci fecero la foto.
Quella serata non era niente di che, era solo una piccola formalità.

Dopo di noi chiamarono due o tre band, dopodiché pronunciarono un nome che non avrei voluto sentire.

"Bone's Crashers"

I quattro salirono sul palco, come sempre con indosso i loro costumi imponenti, e gli fecero la foto.
Mi accorsi subito di chi era il bassista che mi sostituiva, era una tipa dal capelli biondi. Chissà se era davvero così brava quanto dicevano..


 
I BC scesero dal palchetto e raggiunsero il loro manager che casualmente era affianco al nostro, e quindi vicino a noi. Mi sentii sprofondare.

"ed eccoli qui i miei ragazzi" esclamò Finch, orgoglioso, dando una pacca sulla spalla al vocalist.

"domani pranzerete insieme ai Black Veil Brides" continuò guardandoci.

"Piacere di conoscervi" disse cordialmente Moody, il vocalist.

"piacere nostro" rispose Andy, facendosi avanti.

Ashley era affianco a me e mi teneva un braccio attorno alla vita.
Senza rendermene conto li guardai male, e dopo un po' distolsi lo sguardo fingendo di ignorarli e guardare in giro.
Speravo che fosse tutto un brutto sogno, che non stesse accadendo davvero.

Riportai lo sguardo su di loro e mi accorsi che Dagger mi fissava con i suoi occhi rossi da demone. Finsi di non essermene accorta e feci di tutto per non incrociare quello sguardo.

Mi chiesi perché lo stesse facendo, ma quei pensieri durarono ben poco. Non potevo stare lì un minuto di più.  Dissi ad Ashley che non mi sentivo bene e che sarei tornata in camera.

Senza salutare gli altri me ne andai, ansiosa di buttarmi sul letto e riposare un po'. Speranzosa di dimenticare quella giornata.



Nel giro di dieci minuti bussarono alla porta. Era Ash. Gli aprii e feci appena in tempo a chiudere la porta che mi saltò addosso.

Baciandomi mi spinse sul letto, dove cercò la cerniera del vestito per tirarla giù. Dopo una manciata di secondi riuscì finalmente a trovarla e a tirarla giù fino alla fine, quindi mi tolse il vestito lasciandomi in intimo.

Io ero abbastanza agitata per quello che stava per succedere, dato che non ne avevo per niente esperienza, e non sapevo che fare. Inoltre, non ero certa di cosa provavo per lui. Ero abbastanza confusa.

"Ash, aspetta"

"si?" 

"sei ubriaco?"
gli chiesi.

"sono ubriaco di te" tolse la giacca e slacciò la camicia, mentre toglieva anche questa mi baciò con passione.

Si fermò soltanto quando sentì che stavano bussando alla porta.

"vado ad aprire, torno subito" sussurrai e lui si spostò da sopra di me, quindi mi alzai dal letto.

Sentivo di non essere pronta per passare la notte con Ashley, e chiunque avesse bussato mi aveva in un certo senso salvata.
Presi velocemente un accappatoio dal bagno e lo infilai, poi aprii sperando di essere almeno un po' presentabile.

Quasi urlai dallo spavento accorgendomi che alla porta c'era Dagger. Anche se in un certo senso mi aveva salvata, in un certo senso stavo andando verso morte sicura.

Feci un passo avanti uscendo dalla stanza e chiusi la porta alle mie spalle, così da non far sentire niente ad Ashley.

Restai in silenzio aspettando che il chitarrista parlasse, e non smisi di fissarlo nemmeno per un secondo. Forse sembrai impaurita.

"ho interrotto qualcosa?" non aspettò la risposta e proseguì. "non ci siamo presentati" intimò, porgendomi la mano. "mi chiamo Dagger e suono la chitarra nei BC"

Stringere la sua mano mi riportò alla mente tanti ricordi, uno dei quali fu il giorno in cui ci eravamo conosciuti.
Avevano già preparato un costume per me, l'avevo indossato ed ero andata ad incontrare i miei compagni di band. Strinsi la mano a tutti, presentandomi con il nome di "Eris". Serviva un nome d'arte, e non sapendo quale scegliere optai per il nome della dea della discordia. Ogni membro della band si presentò a sua volta, e quello che mi colpì di più fu proprio Dagger. Fui subito certa che, sotto quel costume spaventoso, ci fosse una brava persona.

"Elettra, bassista" risposi con tono scontroso, e in cuor mio sperai che non riconoscesse la voce. "perché sei qui?"

"dato che domani saremo a cena insieme, volevo chiederti se adesso hai voglia di bere qualcosa. Così, per far conoscenza"

Non sapevo che rispondere. "a bere qualcosa.. con te?"

"posso capire che sembri strano anche solo parlare con un demone, ma ti assicuro che c'è un uomo sotto questa maschera" rispose con fare scherzoso.

"non è questo il problema.. riparliamone domani, perché il mio ragazzo è mezzo nudo che mi aspetta, buonanotte" Tagliai corto e tornai nella stanza, senza aspettare un'ulteriore risposta da parte sua. Chiusi la porta.

Sospirai, abbassando lo sguardo.

Quando lo rialzai vidi che Ashley era sotto le coperte e mi fissava. Sorrisi e tornai da lui, sdraiandomi al suo fianco.

"e così, io sarei il tuo ragazzo.."

"hai sentito tutto?" chiesi incredula.

"puoi dirlo forte"

"e che avresti fatto se io avessi accettato il suo invito?"
domandai.

"non lo avresti mai fatto, perché infondo provi qualcosa per me"

Sorrisi. "è assolutamente vero"
Il problema era che provavo qualcosa anche per Dagger.

Sospirò. "Ho capito che non ti senti pronta e ti rispetto, adesso vestiamoci che fra 10 minuti dobbiamo essere tutti nella stanza di Andy."
 
 


Non sapevamo perché Andy avesse voluto vederci, eravamo tutti lì in attesa che parlasse.

"ragazzi, forse i BC sono gli avversari più temibili di queste sfida" annunciò il vocalist.

"perché dici questo?" chiese Jinxx, ripensando all'incontro con loro di poco prima.

"avete sentito la voce del loro vocalist? sono davvero curioso di sentirlo cantare.. e anche di sentire gli altri suonare"
Senza esitare prese il pc e aprì youtube, quindi digitò il loro nome e aprì il primo video che c'era.

Era l'ultimo che avevano girato, l'ultimo con me.

Restammo tutti in silenzio ad ascoltare la canzone.
Ripensai subito a quando lo avevamo girato e mi commossi. Non eravamo mai diventati amici, io e gli altri membri dei BC, ma tenevo a loro comunque e quando suonavamo ci divertivamo insieme. Presto i miei occhi si riempirono di lacrime senza che io me ne accorgessi.

"sono bravi.." commentò Jake, a fine canzone.

"secondo me potete farcela. Elettra è molto più brava della loro bassista" disse Ashley, voltandosi verso di me.

Chiusi gli occhi e delle grosse lacrime mi bagnarono le guance.

"Elettra, che succede?" mi chiese Ash.

Mi coprii il viso con le mani. "scusate.." sussurrai.

"non devi scusarti" mi tranquillizzò CC.

Mi asciugai le guance e presi un bel respiro, sperando di riuscire a smettere di piangere.

"ragazzi, è il momento di dirvi tutta la verità.."






___spazio autrice
salve lettori, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
che ne dite di quello che sta succedendo? mi piacerebbe ricevere qualche recensione con il vostro parere >.<
baci xx



 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


10.



Nella stanza di Andy era calato il silenzio.
"la bassista del video non è quella di adesso, l'hanno sostituita tre mesi fa. Quella del video.. sono io.."
Spalancarono la bocca, increduli. Erano senza parole.

"non potevo dirvelo, il contratto con loro richiedeva la massima privacy.."

"e perché oggi non ti hanno detto niente? si sono comportati come se non ti conoscessero" chiese Andy.

"perché in un certo senso è così, loro non conoscono il mio vero nome e non sanno com'é il mio viso. L'unico a riconoscermi è stato il manager, che mi ha visto solo una volta cinque anni fa.."

"per questo ti ha chiamata Eris.." aggiunse Ashley.

"già.. se voi pensate che i quattro ragazzi del video siano bravi, contate che adesso lo sono ancora di più con la nuova bassista"

Restarono in silenzio, pensierosi.

"quello che vi ho appena rivelato, non lo deve sapere nessuno. Intesi?"
Annuirono.

"comunque, anche se non l'ho mai sentita suonare, non credo che sia più brava di te. Già sei brava, e in questi mesi sei sicuramente migliorata suonando con noi in tour.."

"grazie Jinxx, spero che tu abbia ragione"

 



Avevo chiesto ad Ashley di dormire con me quella notte, e lui aveva accettato. Restammo accoccolati per un po', dopodiché mi misi seduta e lo guardai nei suoi splendidi occhi scuri.

"provi ancora qualcosa per me, dopo quello che vi ho detto prima?" chiesi

"certo che si, perché non dovrei?" sorrise.

"non so, forse perché ti ho tenuto nascosto un grosso segreto del mio passato"

"beh, non potevi dirlo a nessuno quindi ti capisco. E poi, con quel costume eri sexy.."

"cosa?!"
non riuscivo a credere che fosse serio. "al massimo spaventosa"

"no no. Hai sentito cosa ho detto"

Sorrisi, ma il mio umore cambiò subito.

"ho un'altra cosa da dirti"
Si mise seduto anche lui.

"durante i cinque anni in cui ho fatto parte della loro band, ho provato qualcosa per Dagger, il chitarrista.. e forse non ho mai smesso.."

"mi stai lasciando?"

"Ash, non stiamo insieme.. l'ho detto per mandare via Dagger"
replicai.

"e averlo mandato via significa che hai scelto me"

"si, penso di si.."
sussurrai.

"lo pensi o lo sai?" dalla voce mi accorsi che era leggermente alterato.

"ti prego Ashley, ho bisogno di tempo per capire cosa provo"

"tranquilla, hai tutta la notte per riflettere"


Si alzò e senza aggiungere altro uscì, lasciandomi interdetta. Scoppiai a piangere e andai avanti così per un'ora buona.

Decisi che ero stanca di piangere, non facevo altro ormai. Mi diedi una sistemata e scesi al bar dell'hotel per bere qualcosa.
Si era fatta l'una di notte, ero stanchissima.

Ordinai un caffè e girai ripetutamente il cucchiaino nella tazza, senza mai smettere. Il mio proposito di non piangere stava andando a farsi fottere, presto avrei ricominciato. Sospirai rumorosamente.

Sentii una mano appoggiarsi delicatamente sulla mia spalla, pensai subito che fosse il mio adorato bassista.
"Ashley" sussurrai alzando il viso dalla tazza.

Non era lui.

"qualcosa non è andato come speravi?" mi chiese Dagger, sedendosi accanto a me.

"lasciamo stare, non è serata" tornai con lo sguardo basso.

Svuotai la mente e abbandonai il tono scontroso che avevo usato con lui poco prima, mi lasciai andare.

"con me puoi parlare" continuò.

"sai che non è così, si può dire che siamo due sconosciuti"

Restò un attimo in silenzio senza fare altro che fissarmi.
"a volte è più facile confidarsi con un estraneo piuttosto che con qualcuno che si conosce"

Sorrisi.

Ordinò un caffè anche per sé.
"prima hai rifiutato di bere qualcosa con me, eppure siamo qui insieme a bere un caffè"

Era vero. Ironia della sorte.
"già.." sussurrai.

"prima hai detto che il problema non era il mio aspetto, intendevi dire che era il tuo ragazzo?"

"ehm, si"

"quindi il tuo ragazzo è un problema?"
mi chiese.

"no, non volevo dire questo"

A quell'ora certi ragionamenti mi facevano venire il mai di testa. Dovevo cambiare argomento alla svelta.
"com'è il tuo aspetto senza costume?"

Ok, forse la prima cosa che mi era venuta in mente non era un argomento abbastanza intelligente da tenerci occupati per tutta la durata del discorso, ma me lo chiedevo da così tanto tempo. Speravo che non si rifiutasse di rispondere.

"beh, per iniziare non ho questa cresta" rispose, indicando la cresta color castano di media lunghezza che aveva in testa.
"ma tornando all'argomento di prima, il tuo ragazzo è un problema o c'é dell'altro?"

Oddio no, pensai di essere fregata. Sarei rimasta intrappolata in quel discorso per l'eternità.

"sono stanca, scusa ma ho bisogno di dormire"

Feci per alzarmi ma mi afferrò per la schiena impedendomelo e mi baciò.
Chiusi gli occhi e mi abbandonai a quel fantastico bacio che aspettavo da cinque anni. Fu un momento veloce, ma per me durò un'infinità.
Quel bacio mi aprì gli occhi. Capii che per lui provavo solo attrazione, e ormai neanche più quella. Al contrario, provavo qualcosa di forte per Ashley.
Prima di allora non ero riuscita a capirlo, ma adesso lo sapevo per certo.

"devo andare" dissi staccandomi da lui.

Mi precipitai nel corridoio e raggiunsi le scale. Dovevo parlare con Ash.




-Ashley

Ero nella mia stanza e i pensieri non smettevano di tormentarmi.
Non erano passati neanche dieci minuti da quando ero uscito dalla stanza di Elettra, e già me ne ero pentito. Non dovevo trattarla male e non dovevo andarmene così.

Uscii, volevo parlarle al più presto e scusarmi. Mi aveva detto che forse provava qualcosa per quel tizio quando so che prova qualcosa per me. Ma soprattutto, io non riesco a stare senza di lei.

Bussai ripetutamente alla porta della sua stanza e provai anche a chiamarla, ma non ricevetti risposta. Decisi che l'avrei cercata al bar, forse era scesa per fare quattro passi.. e in qualunque caso, avevo bisogno di bere.

Appena entrato al bar, feci un passo indietro. Era lì, e non era sola.

Non riuscivo a credere che subito dopo aver discusso con me fosse andata a cercare Dagger.

Mi chiesi cosa si stessero dicendo, non riuscivo a sentire. Mi sporsi un poco per vedere che facessero, e la vidi sorridere.
Strinsi i pugni. Quel tipo mi faceva imbestialire.
Lei era mia, non avrebbe dovuto nemmeno avvicinarsi. Solo io potevo farla sorridere.

Quei pensieri mi distrassero per un attimo e quando tornai alla realtà vidi qualcosa che non sarebbe mai dovuto succedere. Si stavano baciando.





___spazio autrice
ma salve lettrici, sono ancora qui!
spero che il capitolo non vi abbia deluso, e che mi darete un vostro parare nelle recensioni u.u

ci vediamo fra qualche giorno con il prossimo capitolo, baci xx



 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


11.





Non ero riuscita a trovare Ashley. Avevo passato una nottata da schifo, senza chiudere occhio.

Verso le 8 mi alzai dal letto e andai a bussare alla sua camera, ma fu tutto inutile.

"ehi Elettra" mi salutò Andy, che passava per di lì. "buongiorno"

"buongiorno anche a te" risposi al saluto. "sai per caso che fine ha fatto Ashley?"

"l'ultima volta che l'ho visto è stato ieri notte, verso l'una"
Feci due calcoli, avevamo litigato poco prima dell'una.

"ti ha detto qualcosa su di me?" gli chiesi.

Il vocalist sospirò. "lui soffre per te, sente di essere invisibile ai tuoi occhi. Lo sai con che ragazze usciva prima di te? erano tutte storie di una notte, tu l'hai cambiato.."

"io.. non è invisibile per me, anzi.. Andy, ho un gran bisogno di parlargli e non so come fare"

"beh, penso che stare davanti alla sua porta sia inutile. Io e gli altri andiamo a farci un giro, vieni con noi?"




Andammo a fare una passeggiata intorno all'hotel, e restammo via per un'oretta. Ci fermammo a far colazione in un bar, entrammo in qualche negozio,.. fu un'oretta piacevole.

Appena tornati, ci fermammo un attimo nel giardinetto che circondava l'hotel. Non mi ero mai soffermata ad osservarlo nei particolari, era pieno di cespugli e alberi fioriti.
In un angolo notai due persone, ma erano troppo lontane per capire chi fossero. Qualcosa però mi diceva di non distogliere lo sguardo, e in poco capii il perché.

"oh cazzo" esclamai.

Mi alzai dalla panchina dove ero seduta e velocemente mi precipitai da loro. Erano Ashley e Dagger, stavano per picchiarsi.

"Ashley!" esclamai.

Cercai di fermarlo mettendomi davanti a lui e prendendogli le mani, chiuse a pugno, ma mi spinse di lato.

"non immischiarti, vi ho visti l'altra sera"

Il sangue mi si gelò nelle vene.

"non fare cazzate, hai un polso rotto" provai di nuovo a fermarlo, questa volta con le parole.
Mi ignorò.

"e tu, non azzardarti a toccarla mai più" urlò e fece per scagliarsi su di lui.

Mi misi in mezzo e presi un pugno sullo zigomo al suo posto. Finii a terra.
Ashley restò scioccato.

Dagger si avvicinò per aiutarmi a tornare in piedi, ma Ash lo spinse via. "ti ho detto di starle lontano" si limitò a dire.
Il chitarrista alzò le mani in segno di resta.

Mi aiutò a mettermi seduta e si inginocchiò davanti a me. Mi accarezzò lo zigomo e io mi ritrassi per il dolore.

"perché l'hai fatto..?" sussurrò.

"perché non ha senso picchiarlo, non ha colpa.. è solo colpa mia, dovevo capire subito ciò che provo per te"

"..ciò che provi per me? io vi ho visti ieri sera" ribatté.

"quel bacio mi ha aperto gli occhi.."

Ci fu un attimo di silenzio.

"scusa per il pugno, non volevo" mi baciò sullo zigomo.

"tranquillo, basterà un po' di trucco per nasconderlo"



 
Ashley chiese del ghiaccio ai camerieri dell'hotel e mi accompagnò alla mia stanza.
Mi stesi sul letto e lasciai che lui premesse leggermente il ghiaccio su quello che ormai era quasi diventato un livido.

"posso farlo da sola" gli dissi.

"io lo faccio meglio"
Risi.

"vuoi essere la mia ragazza?"
La sua domanda mi lasciò spiazzata.

"si" sussurrai.
Mi baciò con passione.
 


Ci presentammo a pranzo con mezz'ora di ritardo, ma non ce ne importò molto.

Il nostro manager e il signor Finch discutevano animatamente, come se fossero amici di vecchia data. Mi chiesi da quanto tempo si conoscessero.
Andy stava parlando di qualcosa con Moody e sembrava un discorso appassionante.

Presi posto tra il nostro vocalist e Ashley e il tempo sembrò non passare mai.
Non feci altro che restare in silenzio e sperare che nessuno mi chiedesse di parlare. Fino ad ora non avevano riconosciuto la mia voce e questo non doveva accadere per nulla al mondo.

Per fortuna la discussione tra i due manager non terminò, così non rischiai che Finch mi chiamasse Eris per l'ennesima volta.

Parlai soltanto con Ash e lo feci a bassa voce, tanto per sicurezza.

All'una e mezza ci alzammo da tavola e Dagger si avvicinò a me e ad Ashley.
"penso di dovervi delle scuse" disse.

"no, tranquillo. Mi scuso io, non dovevo aggredirti sta mattina" disse Ash, e gli porse la mano. "è tutto a posto tra noi?"

"a posto" rispose, e si strinsero la mano.

"è stato bello rivederti" sorrisi.

"rivedermi?"
Sbiancai

"cioè, volevo dire conoscerti" mi venne una strana risatina imbarazzata.

Che figure.

"oh, certo. Anche per me è stato bello"








 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


ehm.. salve..
vi chiederete perché ho aggiunto questo capitolo subito, senza lasciarvi abbastanza tempo per leggere quello che ho messo ieri..
beh, il fatto è che questa storia avrei dovuto completarla (secondo i miei piani, almeno) entro la fine della scuola, e come potete notare non ci sono riuscita xD
quindi metterò un capitolo al giorno.. credo.. perché voglio assolutamente terminarla prima di settimana prossima!
detto questo, vi auguro buona lettura u.u




12.



Il giorno della battaglia tra band era arrivato.
Eravamo tutti pronti e radunati in una grande sala, dove degli schermi trasmettevano quello che stava accadendo sul palco.

Chiamarono in ordine alfabetico e presto toccò a noi. Ashley mi diede un bacio di buona fortuna e salimmo sul palco.
Avevamo deciso di suonare In The End. Diedi il massimo.

Sarebbe stato bello vincere, ma soprattutto sarebbe stato bello battere i BC. Quello mi avrebbe dimostrato che ero migliorata nel suonare il basso e che la loro nuova bassista, considerata più brava di me, non lo era affatto.

Il pubblico davanti a noi urlava e cantava insieme ad Andy, e tutti si accalcavano sul palco cercando di toccare le gambe dei chitarristi e del vocalist. Forse si erano abituati alla mia presenza nella band.

A fine canzone tutti e cinque eravamo soddisfatti.

Quando fu il turno dei BC prestai la massima attenzione, non tolsi neanche per un attimo lo sguardo dallo schermo. Dovevo ammettere che la loro bassista era brava, ma in lei non vedevo nulla di speciale.
Dopotutto, avevamo buone possibilità di superarli.

Il verdetto finale lo avrebbero deciso i fan.



 
Era l'ultima settimana che passavamo a Londra, ancora qualche giorno e si sarebbero saputi i risultati della battaglia tra band.

Prima, però, avevamo un concerto. Lo avremmo tenuto il giorno successivo, quindi andammo a provare proprio nella discoteca dove ci saremmo esibiti.
Ero sul palco e ammiravo il posto, era davvero grande. Forse anche più grande di ogni locale in cui mi ero esibita con loro.

Ashley si avvicinò a me e alzò il cellulare all'altezza dei nostri visi.

"un bel sorriso"

Un flash mi accecò prima che potessi capire cosa stesse facendo.

Smanettò un paio di volte con il cellulare, ignorando il mio sguardo assassino puntato su di lui.

Alzò finalmente lo sguardo.

"perché la foto?" chiesi.

"per twitter"

Mi mostrò il suo ultimo tweet, era la nostra foto, ero venuta con un'espressione da demente. Il tweet diceva "io e la mia ragazza"

"Ash, le vostre fan mi uccideranno.."

 
 
Il giorno successivo ero al bar dell'hotel con i ragazzi. CC entrò felice nella stanza e ci mostrò una rivista appena comprata. Era una rivista settimanale di musica rock, ed era abbastanza nota.

"ci sono notizie sulla battaglia tra band, sentite qua" aprì una delle prime pagine e lesse ad alta voce. "abbiamo intervistato alcuni tra gli organizzatori e ci hanno comunicato che il risultato finale è quasi certo. Il titolo di vincitore è conteso da 5 band, ma non ci è stato detto chi siano. Possiamo solo sperare che al più presto i risultati vengano pubblicati sul loro sito ufficiale, dove ancora adesso si sta svolgendo la votazione"

"forse siamo una di quelle band.." disse Andy.

"speriamo" aggiunse Jake.

"oh, c'è un articolo su di noi!" esclamò il batterista.

Andy gli tolse la rivista di mano e lesse. "tra i concorrenti della battaglia tra band ci sono gli ormai noti Black Veil Brides, che hanno interrotto momentaneamente il loro tour per fermarsi a Londra, dove la battaglia ha avuto luogo. Abbiamo intervistato alcuni ragazzi che li hanno visti esibirsi dal vivo e molti di essi scommettono sulla loro vittoria. La loro performance sembra essere piaciuta davvero a molti.
Per chi non avesse ancora visto la performance online, vi confermiamo che si sono esibiti al fianco di un nuovo membro della band. Si chiama Elettra Sanders e sostituisce nel tour il loro bassista, Ashley Purdy, che si è rotto il polso in una rissa poco più di un mese fa.
Ieri un tweet del bassista ci ha rivelato che Elettra non è una musicista qualunque, ma è la sua ragazza. Tutti ci stiamo chiedendo come reagiranno le fan dei Black Veil Brides nei suoi confronti dopo aver saputo questa notizia."


Andy si interruppe un attimo. "beh, Elettra ti conviene stare attenta.."

"almeno sappiamo di aver buone possibilità di vincere" disse Ashley.


 

Quella sera, dopo esserci vestiti e truccati, salimmo sul palco del locale di Londra dove avevamo provato il giorno prima.

Ero seriamente preoccupata per la mia incolumità, dato che le fan erano abituate all'Ashley donnaiolo.
Dopo la prima canzone, però, mi lasciai andare e mi concentrai soltanto sulla musica. Tutto filò liscio come sperato.

A fine concerto passammo a salutare lo staff, e tutti si congratularono con noi.

Ci augurarono buona fortuna per la battaglia tra band e dissero di aver votato per noi.

Quando uscimmo dal locale si era fatta l'una di notte e non riuscivo a reggermi in piedi dalla stanchezza. Camminavo sorreggendomi ad Ashley e speravo che la strada verso l'hotel fosse più corta di quanto mi ricordassi.

Raggiungemmo il nostro pullman parcheggiato lì fuori e trovammo una folla di fan ad accoglierci. Saranno state una ventina, tutte ragazze. Improvvisamente riacquistai le forze e mi scollai dal bassista.

Chiesero degli autografi ai ragazzi e vollero fare delle foto con loro. Le accontentarono senza obbiettare.

Io non fui cagata di striscio, e questo mi diede un po' fastidio ma compresi perfettamente il perché. Nei concerti precedenti qualcuno mi aveva chiesto l'autografo, ora che sapevano della mia relazione con Ash ero solo una bassista che suonava al suo posto e presto se ne sarebbe andata. Non ero degna di attenzione.

Beh, sempre meglio questo che un'aggressione.

Salutammo le fan e salimmo sul pullman, che ci condusse sani e salvi in hotel.



 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


13.




Eravamo tutti raccolti nel grande salone dell'hotel e aspettavamo che annunciassero il vincitore. Per la sala giravano alcuni giornalisti e l'evento veniva trasmesso in diretta.
Nella sala erano stati posizionati tanti tavoli quanti le band partecipanti e ognuno aveva il suo posto prenotato. Il palco, prima piccolo e insignificante, era stato in qualche modo reso più ampio e alto.
Su di esso il solito organizzatore introduceva la premiazione, filmato dalle telecamere.

Dopo che ebbe finito di introdurre l'evento ci fu una breve pausa.

Vidi che una giornalista si era avvicinata ad Andy per fargli delle domande.

"Andy, che ne dici della competizione? pensi che tu e la tua band potreste essere i vincitori?"

"più che pensarlo lo spero. Vorremmo esserci classificati nella top ten almeno" rispose.

Dopo un altro paio di domande si avvicinò ad Ashley.

"Ashley, hai la fama di essere un donnaiolo eppure adesso hai la ragazza. Come mai questo cambiamento?"

Pensavo che fosse qui per farci domande sulla competizione..

"beh, non l'ho voluto io. è stata una scelta dettata dal cuore" rispose.

Non potei fare a meno di sorridere.

"ed eccola qui la diretta interessata"
La sua attenzione si spostò su di me, ero così imbarazzata da non saper cosa dire.

"com'é essere la ragazza di Ashley Purdy?"

"uhm, è come essere la ragazza di qualcuno che si ama.."
Vidi gli occhi di Ash che si illuminavano.

La pausa finì e le telecamere ripresero a registrare. Per fortuna, non pensavo che sarei riuscita a rispondere ad un'altra domanda.


 
Era arrivato il momento della premiazione.

"al terzo posto si sono classificati.." l'uomo aprì una busta. "i Black Tears!"

"e il terzo posto è andato" disse Andy, sospirando.

Cinque ragazzi di cui non avevo mai sentito parlare prima di quella competizione salirono sul palco a ritirare la loro statuetta di bronzo e rimasero lì, alle spalle dell'organizzatore, aspettando di sentire il nome del vincitore.

"al secondo posto.. i Bone's Crashers!"

A tutti noi scappò un sospiro di sollievo, ma soltanto il primo posto era libero e poteva anche non essere nostro. Sarebbe stato fantastico vincere..

Salirono sul palco, applauditi da tutti i presenti, e al vocalist venne consegnata una statuetta di bronzo. 

"e i vincitori di questa battaglia tra band sono.." aprì un'altra busta. "i Black Veil Brides!"

Esultammo dalla gioia e velocemente salimmo sul palco.

L'organizzatore ci strinse la mano e consegnò al vocalist la statuetta d'oro.

Era un omino che suonava la chitarra e sulla base era incisa un'iscrizione:

"Black Veil Brides
Londra 2013"
 

Passammo la serata a festeggiare e a rispondere alle domande dei giornalisti, che per fortuna non vennero rivolte a me.

L'unica domanda che mi fecero fu "come ci si sente a suonare con una band famosa come i Black Veil Brides?"

Io risposi che era per me un grande onore e che sarebbe stata un'esperienza indimenticabile.



Festeggiammo fino a tardi e di conseguenza passammo la mattina seguente a dormire.

Nel pomeriggio sistemammo tutte le nostre cose in valigia e ci preparammo a lasciare l'hotel. Avevamo un tour da continuare.
Saremmo partiti quella sera per l'Italia dove ci aspettavano 3 concerti.

Dopo cena andammo a salutare il nostro manager che di lì a poco sarebbe ripartito per Los Angeles. Con lui c'era l'immancabile signor Finch, che venne presto raggiunto dai BC.

"congratulazioni per il premio" ci disse l'uomo, dopodiché portò lo sguardo su di me. "e buona fortuna per la tua carriera di musicista, Eris"
Per fortuna parlò a bassa voce e solo io lo sentii.

"mi chiamo Elettra, signore. La ringrazio"



Lasciammo l'hotel e salimmo sul primo aereo per Milano. Ci aspettavano circa due ore di volo che trascorsi chiacchierando con Ashley.

"a proposito delle interviste.." mi disse il bassista. "cosa hai risposto a quella giornalista?"

"quale?"

"non fingere di non ricordare. Ti ha chiesto come ci si sente ad essere la mia ragazza" sorrise.

"ah, quella.. ho detto che mi sento come chi sta con la persona che ama" parlai a bassa voce e arrossii.

"e così sei innamorata di me.."

"ehm, si.."
arrossii ancora di più.

"anche io sono innamorato di te"

Le nostre labbra si unirono senza lasciarmi il tempo di dirgli altro.
 


Nei minuti successivi mi creai un account su twitter, cosa che fino a quel momento non avevo mai pensato di fare.

Ashley mi spiò silenziosamente e pensò bene di avvisare tutti sul suo account. Improvvisamente mi ritrovai un sacco di follower.

Mi girai verso di lui, che fingeva che non fosse successo niente.

"Ashley, come mai ho tutti questi follower?"

"ti avranno riconosciuta, ormai suoni con noi da un po'"

Alzai un sopracciglio.

"ehi, che c'é di male? avere tanti follower è la prova che la BvB Army non ti odia"








 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


14.




Mi guardai intorno e inspirai profondamente.
Si respirava un'aria diversa, anche il clima era diverso.

La prima cosa che notai fu il cielo, limpido e cristallino, con un bel sole che illuminava e riscaldava la pista di atterraggio. L'Italia era davvero molto diversa dall'Inghilterra, e anche da Los Angeles, me ne accorgevo già da quel primo impatto.

Dopo aver recuperato i nostri bagagli, ci guardammo intorno in cerca dell'uscita. Per fortuna c'erano dei cartelli scritti in inglese che ci diedero una mano, e presto fummo sulla strada giusta.

Mentre camminavamo, intorno a me notai persone di ogni provenienza.
Alla mia destra, una famiglia che sembrava venire dall'est Europa si guardava intorno alla ricerca di qualcuno che probabilmente li stava aspettando per portarli da qualche parte.
Più avanti, un gruppo di turisti orientali muniti di macchina fotografica compravano delle mappe della città da un venditore.
C'era anche un gruppo di adolescenti di diversa nazionalità, probabilmente lì per qualche programma di studio all'estero.

Appena prima di raggiungere la porta d'uscita, tre ragazze vestite totalmente di nero ci si pararono davanti con un po' di riluttanza e guardandoci quasi a bocca aperta. Una di loro, con voce tremolante e un accento strano, ci chiese una foto.

Ci stringemmo tutti attorno alle tre ragazze, emozionate come mai, mentre un passante gentile ci scattava la foto. Le ragazze ci ringraziarono in coro, e aggiunsero che le avremmo sicuramente riviste al concerto.


 
Appena usciti dall'aeroporto, chiamammo un taxi che ci portò in giro tra le vie di Milano, fino a raggiungere il nostro hotel. Più che un hotel, era un bed and breackfast. Tanto ci saremmo rimasti solo per dormire, e solo per due notti.

Andammo nelle nostre stanze a posare i bagagli, e pochi minuti dopo ci ritrovammo nel giardinetto davanti all'entrata muniti di strumenti. Camminammo fino al locale dove la sera successiva avremmo dovuto suonare, che era a 10 minuti da lì, e passammo il resto del pomeriggio a provare.
 

 

Quattro giorni più tardi eravamo a Roma per la terza e ultima tappa italiana.

Suonavamo ormai da un'ora e mancavano soltanto 3 canzoni, dopodiché avremmo firmato autografi e fatto foto.

Presto arrivò il momento di suonare In The End, che segnava la fine del concerto.

Ma la notte era ancora giovane.

Dopo esserci tolti di dosso i vestiti sudati per indossarne di puliti, lo staff del locale ci invitò a bere qualcosa tutti assieme. E noi che pensavamo di salutare i Fallen Angels e filare a dormire.
Accettammo l'invito senza un briciolo di riluttanza, e passammo le successive tre ore a festeggiare.

Mentre i ragazzi si davano alla pazza gioia - o quasi, avevamo pur sempre dei fan fuori ad aspettarci e presentarci da loro ubriachi non sarebbe stato molto carino - io restai seduta con Ashley su un divanetto, a chiacchierare.

"ci conosciamo solo da qualche mese, e già stiamo insieme e ci amiamo. E ne abbiamo anche passate tante assieme"

Mi sorrise con un'espressione che sembrava dire "curioso, no?"

Annuii, ricambiando il sorriso.

"forse eravamo predestinati. Dopotutto, non è stato il destino a farvi scegliere me come bassista?"

Ash fece una risatina. "no, è stato il nostro manager" esordì.

Risi anche io.

"poteva benissimo interessarsi a qualcun altro, magari un ragazzo. Io stono in mezzo a voi, come unico membro femmina del gruppo"

"naah" fece lui. "non è vero. E nemmeno secondo la BvB Army è così, ti apprezzano. Hai visto come sono stati calorosi questa sera? Io l'ho visto, da dietro il palco. Ho visto come si avvicinavano a te e agli altri nel tentativo frenetico di sfiorarvi. La folla ti adora"

Sorrisi di nuovo, ripensando a quello che era successo poco prima.

In effetti era vero, ogni volta che io, Andy, Jake o Jinxx ci avvicinavamo al bordo del palco, i ragazzi si accalcavano sempre di più e cercavano di avvicinarsi più che potevano per toccarci. Qualcuno ci era anche riuscito, ma soprattutto con gli altri.

Per me quello era nuovo, mi era successo solo suonando affianco al Black Veil Brides, e nemmeno da subito. Avevo dovuto aspettare che si abituassero alla mia presenza prima.

"a proposito della folla" il bassista la distrasse dai suoi pensieri. "dovevamo essere fuori di qui almeno due ore fa"

Quelle parole richiamarono l'attenzione dei compagni di band, che dopo essersi resi conto di quale fosse effettivamente l'ora, decisero che era meglio andare.

Salutammo lo staff del locale che ci aveva fatto passare quella fantastica serata, e ci dirigemmo al pullman con cui avremmo raggiunto le altre tappe del tour europeo.

Con nostro grande stupore, davanti al pullman trovammo un bel gruppetto di Fallen Angels che ci aspettavano.
Erano quasi le 2 di notte, eppure non erano stanchi. Erano lì solo per noi, solo per incontrarci.

Dopo qualche foto tutti assieme e aver firmato qualche autografo, mi meravigliai di sentirmi chiedere da ragazzi e ragazze di fare una foto da sola con loro. Ovviamente accettai, e in quel momento mi sentii veramente parte di qualcosa.

I Black Veil Brides mi avevano offerto un'occasione incredibile, che mi aveva letteralmente cambiato la vita.

Dopo che tutti ebbero fatto foto con tutti, salutammo i ragazzi e salimmo sul pullman.



 
Qualche ora dopo, tutti tranne io e Ashley uscirono dal pullman per prendere una boccata d'aria, e casualmente incontrarono lo staff che li invitò a festeggiare ancora, ma in un altro locale poco lontano da lì. Pensai che stessero iniziando ad adorarci.

Io e Ash restammo seduti nella zona letti, io suonavo il basso e lui mi osservava in silenzio.

Suonai una canzone che avevo aiutato a scrivere con i BC. Mentre suonavo capii che il tempo passato con loro era ormai un ricordo, un ricordo lontano e piacevole.

Certo, mi avevano pur sempre sostituita o meglio "abbandonata" a me stessa, ma se non fosse successo non avrei incontrato i Black Veil Brides.
Non avrei incontrato Ashley.

Senza preavviso, neanche un secondo dopo aver suonato l'ultima nota, mi avvicinai velocemente al ragazzo e gli diedi un bacio a stampo.

Appoggiai il basso accanto a me, e mi sdraiai accanto ad Ash.

"ti amo.." gli sussurrai.

"anche io" rispose e mi si avvicinò di più. "che ne dici se.."
Vidi che gli si illuminavano gli occhi.

"stai per dire quello che penso io? qui, adesso?"

"non lo saprà nessuno, faremo tutto prima che i ragazzi siano di ritorno" si affrettò a rispondere, con gli occhi da cucciolo.

"Ashley, non lo so.." abbassai lo sguardo.

Ma non aveva senso ritardare quel momento, sapevo bene che prima o poi sarebbe arrivato.

Mentre "valutavo" la situazione mi accorsi che mi stava lasciando una scia di baci sulla scapola, e stava salendo verso il collo. Lì fece lo stesso, passando al mento e poi subito alla bocca, che baciò con passione.

Non potevo resistergli, non ci riuscivo. Lo amavo troppo per resistergli.
 

 
Eravamo distesi l'uno accanto all'altra, con indosso soltanto gli indumenti intimi. Fissavamo il soffitto del pullman, come se attraverso di esso riuscissimo a vedere il cielo stellato, e oltre ad esso l'infinito.

"posso darti un consiglio" disse, rompendo il silenzio.

Io mi voltai verso di lui, che aveva ancora lo sguardo perso puntato verso l'alto.

"riguardo ai concerti" continuò.

Mi sembrò strano che pensasse ai concerti proprio in quel momento.

"certo" gli risposi.

"dovresti scioglierti di più, provare ad essere più spontanea. Ti ho vista ancora un po' rigida e credo che anche i fan se ne accorgano"
Si voltò su un lato e mi guardò negli occhi, sorridendo.

"faccio così perché ero abituata ad esibirmi con un costume, credo. Forse è per quello. Comunque ci proverò, ce la metterò tutta"


 
 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


15.



Australia, Melbourne.
Era qui che ci aspettava il nostro ultimo concerto, ma prima ci meritavamo una bella settimana di pausa.

Mentre testavo la comodità del letto dell'hotel con Ashley, il suo cellulare vibrò.

Il ragazzo lo prese e lesse ad alta voce il messaggio che gli aveva scritto Andy: "oggi pomeriggio arrivano due persone importanti che vogliono conoscere Elettra". Spostò lo sguardo su di me.

"chi possono essere?" gli chiesi, curiosa.

"Ella e Juliet, ci scommetto il polso sano."

 
 
Due ore dopo, la band al completo era seduta sui divanetti in vimini del giardino dell'hotel, in silenzio. Io ero un po' agitata per l'incontro che stavo per fare, ma cercai di rilassarmi e aspettai pazientemente.

In pochi minuti due ragazze attraversarono il cancello dirette alla hall, ma subito si fermarono e si voltarono alla loro destra, quindi ci videro.

"Andy!" esclamò la prima, togliendosi gli occhiali da sole.

Il ragazzo sobbalzò sentendo quella voce che tanto gli era mancata durante tutta la durata del tour, e subito le corse incontro.

Anche Jake si alzò, correndo incontro ad Ella.

Sembravano davvero carine e simpatiche, più di quando potessi immaginare guardando le loro foto o ascoltando i rispettivi ragazzi che ne parlavano.

"e tu devi essere Elettra" Juliet, dopo aver salutato Andy con un abbraccio e un bacio appassionato, mi si avvicinò e mi porse la mano per salutarmi cordialmente.
Io scattai in piedi e gliela strinsi, sorridendo.

"piacere di conoscerti" le dissi.

Lo stesso dissi ad Ella, stringendo anche la sua mano poco dopo.
 

 
Dopo aver cenato tutti assieme, mi ritrovai con le due ragazze seduta sul balconcino della mia stanza. Il resto della band aveva deciso di andare a divertirsi un po' in qualche locale, lasciandoci sole.

"non ce la faccio a stare qui con le mani in mano" annunciò Ella, alzandosi dalla sedia in vimini. "andiamo a fare un giro anche noi"

"dai, siamo in una città fantastica e non ha senso stare chiuse qui.. tu che ne dici Elettra?" mi chiese Juliet.

"concordo con voi. Forza, usciamo di qui"

Camminammo per le strade di Melbourne per un paio di minuti, dopodiché le due mi trascinarono in un negozio che sembrava vendere bella roba a prezzi bassi.
Per bella roba si intende cose carine che io non avrei mai messo in vita mia.

"provalo, ti starebbe benissimo" mi disse Juliet, mostrandomi un vestitino rosso decorato con del pizzo.

"no no, non è proprio il mio genere" mi opposi.

"devi solo provarlo, non sei obbligata a comprarlo" si intromise Ella.

Mi lasciai convincere e provai il vestito. Mi stupii di come mi stava e quando uscii dal camerino per avere un loro parere mi consigliarono di prenderlo.

Di certo un capo rosso tra tutti gli altri neri che avevo non avrebbe fatto poi così male. Il problema era che era abbastanza corto e provocante, non era una cosa che avrei messo in pubblico.

"mi vergognerei ad andare in giro così.." ammisi, dando un'altra occhiata alla mia immagine riflessa nello specchio, all'interno del camerino.

"prendilo lo stesso, lo metti quando sei sola con Ashley" disse Juliet, con uno strano sorriso che alludeva ad altro.

Le mandai un'occhiataccia, scherzosamente, e decisi che avrei accettato il suo consiglio.

 
 
Tornate in hotel, stanche per il peso dell'innumerevole quantità di borse di vestiti che avevano comprato, le ragazze mi diedero la buonanotte e ognuno si diresse nella propria stanza.

Io appoggiai sul letto l'unica mia borsa con all'interno il vestito rosso e andai a farmi una doccia.

Appena uscita dal bagno, con indosso soltanto l'accappatoio, tirai fuori il vestito dalla borsa e me lo rigirai tra le mani, studiandolo con lo sguardo. Alla fine decisi di indossarlo, dopodiché mi asciugai i capelli con il phon.

Neanche dieci minuti dopo, sentii il rumore della chiave che girava nella serratura della porta. Misi via il phon e aspettai che quella si aprisse, per riabbracciare Ashley.
Appena la porta si aprì, il mio ragazzo entrò con l'aria stanca e la richiuse subito alle sue spalle.

Si voltò e vedendomi sembrò che avesse di colpo riacquistato le forze.
"ma cosa.." sorrise a mezza bocca e mi osservò dalla testa ai piedi, pochi istanti prima che io mi avvicinassi per baciarlo con passione.
 






 
___spazio autrice
cari lettori, che ci crediate o no questo è il penultimo capitolo.. cosa succederà nel prossimo? vorrei tanto sapere le vostre aspettative u.u
comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere!

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


16.



Ero sul palco insieme ai Black Veil Brides. Quello sarebbe stato il mio ultimo concerto con loro, ma al momento non ci pensavo molto. Volevo solo godermi la serata, divertirmi.

Ripensai a tutta l'esperienza fatta con loro. Ai primi concerti, a quando i fan si erano abituati alla mia presenza sul palco, e a quegli ultimi momenti con loro.

Mi avevano dato un'occasione grandissima, grazie a loro avevo riacquistato la fama che avevo un tempo, anzi ancora di più. Grazie a loro avevo la speranza di trovare qualche altra band che cercasse una bassista, e continuare a suonare con loro.

Inoltre, era grazie a loro che avevo conosciuto Ashley e me ne ero innamorata. Mi avevano fatto conoscere il ragazzo della mia vita.

Insomma, mi avevano cambiato la vita.

In me avevano acceso una scintilla di speranza quando ormai non ne avevo più.




La fine del tour con loro non sarebbe stata come la fine della carriera con i BC. Quello era un "punto a capo" nella mia vita, che necessitava un nuovo inizio. E il tutto era stato doloroso.

Con i Black Veil Brides, invece, non ci sarebbe stato nessun cambiamento radicale, nessun nuovo inizio, perché grazie a loro ero diventata abbastanza nota nel campo musicale e avrei anche continuato a frequentarli. Ovviamente mi sarebbe mancato moltissimo suonare al loro fianco su un palco, ma non sarebbe stato un "addio per sempre", come con i BC.

 


 
Dopo il tour tornammo insieme ad LA, dove a loro aspettava un po' di meritata pausa e a me la ricerca di un nuovo impiego. Ashley, con il polso ormai funzionante, aveva ricominciato ad esercitarsi con il basso per riuscire presto a suonare come un tempo.

E questo era tutto, nient'altro accadde in quel breve periodo post tour.



Tre mesi dopo ero in un centro commerciale insieme ad Ash, e ripensavo ai tempi passati. Era stato bellissimo suonare assieme, una cosa che non avrei mai dimenticato.

Il centro commerciale in cui ci trovavamo era stato aperto da poco, e non essendoci mai stati prima di allora faticavamo ad orientarci. Avevamo saputo dal resto della band che lì si trovava un bel negozio di dischi, ma ancora non eravamo riusciti a trovarlo.

Decidemmo di bere qualcosa in un bar e subito dopo ricominciare la ricerca, quindi entrammo e ci dirigemmo al bancone.

"cosa prendete?" ci chiese il barista.

"due birre" Ashley rispose anche per me, e aspettammo che l'uomo ci porgesse la nostra ordinazione.
Ash intanto prese dal portafoglio i soldi che gli doveva.

"chissà dove si trova questo benedetto negozio di dischi" pensai ad alta voce, facendo mente locale dei negozi già visitati quel pomeriggio.

"al primo piano" dissee una voce alla mia destra, interrompendo i miei pensieri.

Mi voltai appena e vidi che a parlare era stato un ragazzo di qualche anno più grande di me, seduto davanti al bancone, proprio accanto a me.

"come?"

"il negozio di dischi. Primo piano, è l'ultimo negozio infondo a destra." ripetè.

"oh, grazie" sorrisi.

"di niente" continuò il ragazzo, voltandosi per bere il suo caffè.

Dopo aver sentito quelle ultime due parole, mi accorsi che la sua voce non mi era nuova. L'avevo già sentita, ne ero certa. Ma dove?

Lo studiai con lo sguardo, per capire dove l'avevo già incontrato.

Era biondo, aveva una leggera barba, la pelle molto chiara e un viso gentile. Gli occhi erano azzurri.

Per un attimo la mia mente visualizzò in modo automatico l'immagine dei suoi occhi di colore rosso, e mi resi conto di chi avessi davanti.

Non riuscii a crederci.

"non.. ci credo" sussurrai.

Il ragazzo tornò a voltarsi verso di me, leggermente allarmato.

"sei proprio tu?"

Mi fissò senza rispondere e fingendo di non sapere di che stavo parlando. Forse si stava anche chiedendo come avessi fatto a riconoscerlo.

"Dagger.."

Sgranò gli occhi. Decisamente non si aspettava che io pronunciassi il suo nome d'arte lì, in quel momento.

Ashley mi sentì, si spostò per guardare oltre la mia testa, guardò il ragazzo e restò senza parole.

"come hai fatto a riconoscermi?" sussurrò, abbassandosi di poco la visiera del cappellino nero che aveva in testa.

"per gli occhi.. li ho visti troppo spesso per dimenticarmeli.." sussurrai in risposta.

Per un attimo mi guardò interrogativo, senza capire.
Io abbassai lo sguardo, ormai non aveva senso stare in silenzio.

"sono Eris"

Il ragazzo sgranò gli occhi per una seconda volta, ancora più stupito di quanto lo fosse prima.



Io, lui e Ashley ci dirigemmo fuori dal bar e ci fermammo su una panchina.

"Eris.. mi sei mancata" ammise sorridendomi.

Guardando il suo viso che dava l'idea che fosse un ragazzo gentile, mi accorsi di quanto ci avevo visto bene in passato. Ci avrei scommesso che sotto alla maschera si trovava un ragazzo gentile, di viso e di fatto.

"anche tu mi sei mancato, mi siete mancati tutti"

Sospirò. "ai tempi non capivo cosa potesse significare per te essere costretta a lasciare la band, ma ora lo capisco fin troppo bene"

"non starai dicendo che.." non mi lasciò terminare la frase.

"si, sono stato buttato fuori anche io"

Tra di noi calò il silenzio per qualche secondo, interrotto solo dai miei pensieri confusi.

"Dag, è da tanto che vorrei formare una band tutta mia, e in questi ultimi mesi sono rimasta con le mani in mano.. non è che anche tu stai cercando una band di cui fare parte?"

Il suo sguardo si illuminò.

"si, è da un po' che cerco ma senza nessun successo" mi disse.

Sorrisi. "allora è deciso"


 
Nei giorni successivi al nostro incontro, grazie anche all'aiuto dei Black Veil Brides, affiggemmo per tutta LA dei manifesti in cui annunciamo che la nostra band stava cercando un cantante e un batterista.
Avevamo tante ambizioni e speravamo che il futuro avrebbe avuto in servo ancora qualcosa per noi..
 

 





___spazio autrice
ma ciauuuu lettori fantastici che siete arrivati fino a questo punto!
eh si, purtroppo è la fine.. devo ringraziarvi per tutte le recensioni e i commenti positivi, grazie davvero.
comunque intendo fare una precisazione: la fan fiction è così corta perché sin dall'inizio l'ho vista come una storia che sarebbe durata poco.
Vi invito a dare un'occhiata alle mie altre storie, ma vi avviso che probabilmente non scriverò altro.. intendo terminare quello che ho in corso e poi basta.. almeno per un po'.
Grazie di nuovo a tutti, spero che vi farete sentire in qualche altra recensione!
baci xx




 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2562250