Coming Back In A Full Circle.

di jaureguisvojce
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


CAPITOLO 1.
 
 P.O.V Selena.

7:45am.
Suona la sveglia. La stacco e resto distesa sul letto a fissare il soffitto per un po’, poi mi alzo controvoglia e mi dirigo verso il bagno. Mi faccio una doccia veloce, mi vesto e mi preparo. Alle 8:15 sono già in cucina a fare colazione.
L’inizio settimana è sempre molto duro, questa volta, però, più del solito. I manager hanno fissato un incontro con un’importante produttrice cinematografica che avrebbe l’intenzione di scritturarmi per un nuovo film. Non ho idea del contenuto di quest’ultimo o di chi siano gli altri attori. Secondo loro, questo non importa, saprò tutto al momento opportuno.
Alle 8:30, puntualissimo, Tom bussa alla porta. Prendo la borsa e gli vado incontro.
Saliamo in macchina e, in circa mezz’ora, arriviamo agli studi di Hollywood.
Ho passato praticamente tutta la mia adolescenza qui, e mi fa sempre uno strano effetto tornarci. Entriamo in uno studio diverso dagli abituali e camminiamo per un po’.
-Sei silenziosa stamattina. –dice Tom.
-Già.
-Che ti succede? Cerca di fare un bella impressione.
-Lo so.
-Convincila che sei tu la persona che stanno cercando per quel ruolo.
-Va bene.
-Selena, davvero, cosa c’è che non va?
-Niente, Tom, niente.
-Credo di conoscerti ormai. Non stai un minuto zitta quando siamo in macchina o andiamo da qualche parte. Sputa il rospo.
-Mi da fastidio il fatto che i manager non debbano mai informarmi abbastanza, ecco tutto.
-Ma non importa, conoscerai i dettagli al..
-..momento opportuno. Si, dite tutti così.
-Ti prego, Selena, non mandare tutto all’aria solo per un capriccio e..
-Non è un capriccio, cazzo. È la mia carriera e dovrei essere informata di tutto!
-Ti capisco, ma..
-No, non mi capisci. Se tutti voi mi capiste davvero, allora andrebbe tutto bene.
-Va bene, ti sei alzata con la luna storta questa mattina, eh? Mi raccomando..
-Si, ok, Tom. Puoi andare, da qui proseguo da sola.
-Sicura?
-Sicurissima. –affermai, e iniziai a camminare per conto mio.
Quando ero più piccola tutti mi dicevano che le decisioni venivano prese al mio posto ‘per il mio bene’. Adesso sono cresciuta e, mi pare, che le decisioni continui a non prenderle io. Che merda.
Arrivai davanti una porta con scritto ‘Ally McHobbis, Produttrice Cinematografica’. Bussai e, quando una voce rispose ‘avanti’, entrai.
-Oh, signorina Gomez, Selena, se posso darle del tu, salve! –mi salutò una sorridente donna di mezz’età.
-Certo che può darmi del tu, buongiorno. –risposi io.
-Come avrai già ben capito, sono Ally, la produttrice del film al quale vorrei tu prendessi parte. Oh, e dammi pure del tu, non sono ancora così vecchia, eh! –disse, sorridendo. Sorrisi a mia volta, quella donna sembrava così amichevole.
-Si. Beh, e allora?
-Prima di informarti, aspetterei la tua co-protagonista, sai, per non ripetere tutto due volte.  Sicuramente ti avranno detto di chi si tratta.
-Ehm, veramente no. Il mio management è un po’ troppo restrittivo nel dare le informazioni.
Ally ridacchiò.
-Quindi è tutta una ‘sorpresa’ per  te, giusto? –disse, sorridendo.
-Già. –risposi, leggermente seccata. Poi sorrisi.
-Nel frattempo, dimmi, com’è stato il tuo ritorno qui? Da quanto tempo non ci tornavi?
-Da un po’. Eh, fa uno strano effetto. Questo posto è stato un po’ come la mia seconda casa.
Bussarono alla porta.
-Avanti! –disse Ally.
Entrò un tale, probabilmente l’assistente di Ally. Le disse qualcosa a bassa voce e si allontanò leggermente.
-Oh, è qui? Benissimo, falla accomodare, allora!
-Si, signora McHobbis.
Uscì e richiuse la porta alle sue spalle.
-Ecco, la tua co-protagonista è appena arrivata. È strapiena di impegni ultimamente. È sia attrice che cantante, proprio come te.
-Davvero? –chiesi sorpresa. –E chi è?
-Beh, lo saprai… Adesso.
La porta si aprì ed entrò qualcuno. Io ero di spalle, non vedevo chi fosse.
-Ciao, carissima! –disse, Ally, sorridendo e salutando.
-Ciao, Ally, come va? –disse. Quella voce la conoscevo fin troppo bene. Non potevo, non volevo crederci. Rimasi paralizzata.
-Ecco, non c’è bisogno di presentazioni, credo. –disse Ally, ritornando a guardare me.
Mi alzai e girai lentamente. Incontrai i suoi occhi. Il sorriso le scomparve dalle labbra. Ci guardammo per un istante.
-Ciao, Selena, da quanto tempo. –disse, con voce neutra.
-Ciao, Demi.   

P.O.V Demi.

Entrai e salutai Ally. Vidi una ragazza seduta. Mi sembra.. No, non può essere, pensai.
Lei si girò lentamente e.. I miei sospetti erano fondati. Non potevo crederci.
-Ciao, Selena, da quanto tempo. –dissi, sforzandomi di restare indifferente.
-Ciao, Demi. –rispose lei, come se stesse cercando di fare esattamente la stessa cosa.
-Accomodati. –mi disse Ally.
Mi sedetti su una poltrona abbastanza vicina a quella di Selena. Lei evitava il mio sguardo. E meglio così.

Ally iniziò a parlare della trama del film: due ragazze che si odiano per vari motivi, che sono sempre state rivali, ma che sono accomunate da uno strano scherzo del destino. Con il tempo si ritrovano ad essere sempre più amiche. Poi, aggiunse altri dettagli che mi fecero capire come il film non fosse più, come dire, simile a ciò che avevo fatto in passato.
-Per quanto riguarda le altre ‘svolte’ nel film, ve le comunicheremo a tempo debito. –concluse, sorridendo.
-Va benissimo. –rispose Selena.
-Bene, adesso vorrei sentire.. –cominciò Ally.
Venne interrotta dal telefono che iniziò a squillare. Rispose e, dopo qualche scambio di battute con l’interlocutore, attaccò.
-Scusate, mi aspettano urgentemente in sala prove. Devo revisionare una cosa. Potete aspettarmi qui? Non ci metterò molto.
-Si. –dissi io, iniziando ad agitarmi.
-Sicuro. –rispose Selena.
Ally prese un mazzo di chiavi ed uscì dalla stanza, scusandosi ancora per l’interruzione.
Cadde un silenzio imbarazzante. Nessuno di noi parlava.

P.O.V Selena.

*Flashback*

Giravamo Programma Protezione Principesse. Avevamo circa 16 anni, ci divertivamo da matte e tutto andava bene. O meglio, quasi tutto.
Stavamo sempre insieme, dovunque andassimo, e tutti venivano contagiati dalla nostra felicità. Eravamo una cosa sola, eravamo invidiate.
Mi sentivo benissimo insieme a lei, potevo affrontare tutto e tutti, se solo ci fosse stata lei al mio fianco. Il sorriso non mancava mai se c’era lei. A volte litigavamo, è vero, ma facevamo pace subito dopo.
Le volevo un bene immenso, talmente immenso da farmi scoppiare il cuore ogni volta che lei era lì, ma non sapevo perché succedeva.
Dopo aver finito di riprendere, un giorno, io e Demi andammo a casa mia. Ci sedemmo sul divano e iniziammo a cambiare canale in tv, alla ricerca di qualcosa di interessante da vedere.
C’era qualcosa di strano in quel periodo, io mi sentivo strana e vedevo che anche Demi lo era.
La abbracciai, come facevo di solito, e lei sobbalzò leggermente. Sembrò trattenere il respiro per qualche secondo. Poi mi abbracciò anche lei. Restammo in quella posizione per un po’. Alla fine smisi di cambiare canale e mi fermai su un canale musicale, che, proprio in quel momento, trasmetteva ‘Fall For You’ dei Secondhand Serenade.
-Adoro questa canzone. –disse Demi. E iniziò a canticchiarla.


The best thing about tonight's that we're not fighting
Could it be that we have been this way before?
I know you don't think that I am trying
I know you're wearing thin down to the core


Continuai a cantare, dato che anch’io amavo quella canzone alla follia.

 
But hold your breath
Because tonight will be the night
That I will fall for you over again
Don't make me change my mind


Continuammo insieme, alzandoci e ballando per tutto il salone.

Or I won't live to see another day

I swear it's true
Because a girl like you's impossible to find
You're impossible to find

This is not what I intended
I always swore to you I'd never fall apart
You always thought that I was stronger
I may have failed, but I have loved you from the start


Ridevamo, ci prendevamo per mano e saltellavamo, correvamo in cerchio e cantavamo, cantavamo, cantavamo.

Ohh, but hold your breath

Because tonight will be the night
That I will fall for you over again
Don't make me change my mind

Or I won't live to see another day
I swear it's true
Because a girl like you's impossible to find
It's impossibile


Eravamo noi stesse, insieme.

So breathe in so deep

Breathe me in, I'm yours to keep
And hold on to your words 'cause talk is cheap
And remember me tonight when you're asleep


Io mi sedetti di nuovo e Demi si fiondò letteralmente su di me. Abbassai lo sguardo verso di lei, ridendo, i nostri sguardi si incrociarono e si incatenarono. I sorrisi scomparvero dalle nostre labbra. La canzone faceva da sottofondo.

‘..Because tonight will be the night

That I will fall for you over again
Don't make me change my mind

Or I won't live to see another day
I swear it's true
Because a girl like you's impossible to find..’


Non riuscivamo a muoverci, eravamo come paralizzate.
Il cuore mi stava letteralmente uscendo dalla gabbia toracica. Riuscii a spostare lo sguardo. Lo posai sulle sue labbra. Avrei voluto baciarla. COSA CAZZO PENSAVO? Era solamente la mia migliore amica. Le volevo bene, nient’altro. Ma.. Era davvero così? Forse era quello il motivo di quella strana sensazione che provavo da un po’?
Ritornai a guardarla negli occhi. E che occhi, Dio. Stupendi.
Senza rendercene conto, le nostre labbra si toccarono. Iniziammo a baciarci, con sempre più passione. Era come se stessi per morire. Ci staccammo dopo quelli che sembrarono secoli. Ci guardammo e sorridemmo. Restammo abbracciate e nessuno parlò per un po’, tutto era perfetto.


Imparammo a mantenere tutto segreto, nessuno capì niente, mai. Sorprendente, ma vero.

*cambia la scena; novembre 2009*
 
-Devo baciare Joe. –disse Demi, guardando verso il basso.
-Tu.. Io.. Cosa? –dissi, sperando di aver capito male.
-Hai capito bene.. –rispose lei, sempre non guardandomi negli occhi.
-Ma.. È solo per Camp Rock, no? –chiesi.

-Ovvio, lo sai che amo solo te. –rispose lei, e mi baciò.
 
Andai con lei sul set di Camp Rock il giorno che dovevano filmare il bacio. Mi sedetti dietro le quinte e osservai la scena.
Si baciarono, poi si guardarono per qualche secondo. Mi prese una stretta allo stomaco e cercai di restare calma. Joe la guardò in un modo del tutto inappropriato per essere una finzione.
-Hai visto?Tutto è andato bene. –mi disse Demi.

-Si, si, tutto è ok.. –dissi, un po’ preoccupata.

* gennaio 2010*

 
-Cosa? Cioè, tu mi dai buca per uscire con quella? –sussurò Demi, arrabbiata, per non farsi sentire.
-Quella ha un nome: Taylor, ed è la mia migliore amica. –risposi.
-Pensavo di essere io la tua migliore amica.
-Sai che non è così, non farmelo ripetere per l’ennesima volta.
-Resta il fatto che tu mi abbia dato buca per stare con lei.
-Non è così, pensavo avresti dovuto provare con i Jonas per il tour. –risposi.
-Cazzate, Selena, cazzate.
-Beh, e tu che stai sempre con Joe, allora? Cosa dovrei dire io? –risposi,irritata.
-Siamo solo amici. –rispose Demi, abbassando lo sguardo.
-Abbi almeno il coraggio di guardarmi quando dici queste minchiate.
Demi non alzava lo sguardo, così le presi il mento e la costrinsi a guardarmi.
-Dimmi che siete solo amici e tutto tornerà a posto.
Demi non parlava.
-Dimmelo, Demi, dimmelo. –gli occhi iniziarono a riempirsi di lacrime.
-Dimmi che tu e Taylor siete solo amiche, allora. –rispose lei.
-Non mettere in mezzo Taylor.
-È lei la causa di tutto.
-Non dire questo, sai benissimo che non è lei. –dissi, iniziando ad arrabbiarmi seriamente.
-Senti, Selena, basta, ok? Basta. Non ce la faccio più. –sussurrò Demi, abbassando lo sgurdo nuovamente.
-Che significa? –chiesi, ormai con le lacrime che scendevano libere.
-Significa che tu ti trovi meglio con qualcun’altro e lo stesso vale per me. –rispose, abbassando ancora la voce.
-Va bene, mettiamola così, e allora vogliamo farla finita? Dopo tutto quello che abbiamo passato?
-Vorresti continuare a fingere di amarmi? –rispose lei, guardandomi.
-Io ti amo. Non fingo.
-Si, va bene, continua a dire quello che vuoi, dai.
-Vuoi farla finita? Va benissimo. Vai, corri da Joe ora che sei libera. Divertiti, datti alla pazza gioia, è l’unica cosa che vuoi veramente.
-Non azzardarti a dire così, non  è vero. –esclamò Demi, alzando la voce.
-Non alzare la voce, è inutile. Vai via, vai via. –le urlai.
-Si che vado via, non meriti altro tu. –urlò lei di rimando, e se ne andò.

*agosto 2010*

-Hai visto Demi ultimamente? –mi chiese Taylor.

-No, non le parlo da mesi. Perché? –dissi, sorpresa dalla domanda.
-Ho sentito che ha rotto con Joe.
-Cazzi suoi. –risposi. Ben le stava.

*ottobre 2010* 

Ero a casa di Taylor, stavamo cucinando e combinando casino, quando una notizia alla tv ci fece bloccare. Ci avvicinammo per sentire meglio.

‘..ed ecco alcune immagini dell’amatissima popstar Demi Lovato entrare nel centro di riabilitazione, nel quale starà alcuni mesi per curarsi. Siamo sicuri che ce la farai, Demi, sii forte’.
Mi cadde la forchetta di mano, cominciai a piangere e provai, inutilmente, a chiamare Demi. Scappai da casa di Taylor e andai immediatamente da Joe.

-Cosa cazzo è successo?
-Io.. Lei.. Sta male, molto male. –farfugliò Joe, piangendo.
-Cosa cazzo lei hai fatto? Stronzo!
-Io non le ho fatto proprio niente. Si tagliava, si tagliava sempre.
-Si tagl.. Cosa? No, non può essere.
-Si. E, a quanto pare, mangiava e vomitava. Io, non so, come ho fatto a non accorgermi di quanto male si facesse?
-Io.. Devo andare a trovarla.
-Vengo con te.
-No.
-Si.
-Fa come cazzo ti pare, basta che ti sbrighi. –urlai, e corremmo in macchina.
Arrivammo in quel centro e cercammo Demi.
I medici non volevano farci entrare, ma insistemmo e ci riuscimmo.
Arrivammo in una sala d’aspetto ed, eccola.

-Oh mio Dio. –sussurrai. Non l’avevo mai vista così. Scoppiai a piangere.
-Demi, mi dispiace, per tutto, dovevo starti vicina, dovevo capirlo, dovevo..
-Demi, ti prego, perdonami, so che non avrei dovuto farlo.. –mi interruppe Joe, piangendo.
Demi non disse nulla, ci guardò indifferentemente. Poi, gli occhi le si fecero a fessure.
-Non voglio visite, tranne i miei parenti e i miei migliori amici. –disse, con voce rauca, ad un medico.
-Va bene. Avete sentito? –disse il medico.
-Demi! DEMI! –urlò Joe, mentre veniva spinto fuori.
-Non puoi farci questo! –urlai io, piangendo sempre di più.
-Posso eccome, non voglio più vedervi. –disse, con le lacrime agli occhi. –Andate via.
 
*Fine Flashback*

Non la vedevo da allora e, sinceramente, non sapevo come comportarmi. Mi sentivo da schifo e avrei voluto scusarmi per tutto, ma non trovavo la forza per farlo.
 
*P.O.V Demi*

Quel silenzio stava diventando troppo pesante.
-Così.. Come vanno le cose? –le chiesi, guardandola veramente per la prima volta dopo tanto tempo.
Lei restò in silenzio ancora per qualche secondo.
-Bene, più o meno. E tu? Come stai? –chiese, cautamente.
-Benissimo, meglio di così non potrebbe andare. –risposi, un po’ troppo felicemente.
Calò di nuovo il silenzio.
Quel pomeriggio sarebbe stato davvero lungo.
 
 
*Spazio Autrice* Saaaaalve! :D Ho deciso di iniziare questa ff per sperimentare un po’ le mie capacità. È diversa dalle altre e spero che vi piaccia.
Vorrei precisare alcune cose: Tom sarebbe il bodyguard di Selena (personaggio inventato); Ally è anch’essa un personaggio inventato; non ho rispettato le date reali, quindi non correggetemi lol
Recensite in tanti, così saprò se dovrò continuare o meno. Lol
See you sooooooon, :)
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


 CAPITOLO 2.
 

P.O.V Selena.

Dopo circa dieci minuti di silenzio assolutamente imbarazzante, tornò Ally. Non ero mai stata così felice in vita mia.
-Scusate, problemi di lavoro. –ci disse.
-Non preoccuparti! –le rispose Demi.
-Prima di essere interrotte, avrei voluto tanto sentire i vostri pareri su una nostra idea. Diciamo che è strano per noi, dato che non abbiamo mai fatto niente di questo genere, ma avendo voi due come protagoniste sarebbe fantastico.
-Di che parli? –chiesi.
-Avevamo intenzione di fare una specie di film musicale. Mi spiego meglio e in poche parole: nel film dovreste cantare. Salterebbe fuori qualcosa di speciale, me lo sento. Non sarebbe niente di simile a quello che avete fatto in precedenza con la Disney. Quella era, senza offesa, roba per ragazzini.
-E chi si offende? –rispose Demi. Ally ridacchiò, io sorrisi.
-Allora, ci state?
Io ci pensai un attimo. Cantare. In un film. Con Demi.
-Ci sto. –risposi.
-Questo significa che passeremo più tempo a registrare e completare il tutto, lo sapete, no?
-Si.
-E tu, Demi, che ne pensi?
-Va bene. –rispose lei.
-GRANDIOSO! –urlò Ally, quasi saltando di gioia. –Questo film sarà un affare.
-Speriamo. –disse Demi, sorridendo.
-Benissimo, ragazze, grazie per avermi concesso il vostro tempo.
-Ma figurati. –risposi io.
-Ci vediamo presto. –disse Demi, alzandosi e salutando Ally. La salutai anch’io.
Mente stavamo uscendo dalla stanza, Ally ci disse che il Mercoledì successivo saremmo dovute ritornare lì. Noi annuimmo e andammo via.
Durante il tragitto verso l’uscita,  nessuno parlò, come era prevedibile. Demi prese il cellulare e si concentrò su quello, io non avevo idea di cosa fare.
Come ci eravamo ridotte in quel modo?
 
P.O.V Demi.
 
Questo silenzio è insopportabile. Come ci siamo arrivate a questo punto? Eravamo legatissime, anche troppo, e sappiamo perché. Ma, adesso? Cosa siamo? Niente, non siamo più niente. Non riusciamo nemmeno a guardarci negli occhi, a parlare normalmente. Come potremmo superare tutto questo? Non vedo nessuna via d’uscita, mi sembra impossibile. Sarà una “condanna” stare con lei, per tutto questo tempo. Se solo l’avessi saputo prima, probabilmente non avrei nemmeno accettato.
Ormai non sono più arrabbiata né con lei né con nessun altro. Ho chiuso con il passato, ho voltato pagina. Non me ne frega più niente. Vorrei solo ristabilire il rapporto che avevamo prima di.. Si, che avevamo prima. Non posso negare che le voglio ancora un mondo di bene, ma ormai qualcosa tra noi si è spezzata per sempre, e non si può riparare.
 
P.O.V Selena.

Devo rendermi conto che lavoreremo insieme per un sacco di tempo, non possiamo continuare così.
-Così, ho sentito che sarai super impegnata quest’anno. –dissi, con nonchalance, sperando nella nascita di una conversazione decente.
-Si, abbastanza. Sai, tra Glee, XFactor e il tour, ne avrò di lavoro da fare. –rispose lei, posando il cellulare.
 
P.O.V Demi.
 
Perfetto, adesso dobbiamo solo continuare a parlare.
 
P.O.V Selena.
 
-Cazzo, non hai tempo da perdere allora, eh! –dissi, sorridendo.
-Esatto. È stancate, ma il lavoro è ripagato. In tutti i sensi. –rispose, e ridacchiò. Io feci lo stesso. –Invece tu?
-Io ho finito di girare il film e ho anche terminato il tour. Adesso mi riposerò.
-Non proprio, dato che inizierai questo film.
-Già, è vero.
 
Arrivammo all’uscita.
 
-Adesso che farai? Hai qualche ripresa per Glee o chissà che? –chiesi.
-Perché? –rispose lei. Che cazzo le rispondo?
-Così, per sapere.
-Ah. Comunque no, niente di particolare, credo che andrò a casa.
-Ti sei trasferita, vero? –chiesi, ricordando di averlo sentito da qualche parte.
-Si, da qualche mese ormai.
-E com’è questa nuova casa? Come ti trovi?
-Bene, è.. Aspetta, non ti ho ancora invitata? –chiese Demi.
-Cosa? No..
-Figura di merda. Scusa, non c’ho pensato proprio.
-Ma non preoccuparti.
-Se ti va, e se non hai nulla da fare, puoi venire con me adesso.
-Si, va bene. –risposi. La guardai e le sorrisi, lei fece lo stesso, per la prima volta dopo tanto.
 
P.O.V Demi.
 
Non so dove trovai la forza di invitarla, ma dovevo pur fare qualcosa. E lei ha accettato. Benissimo.
-Dovrei avvisare Tom? –disse Selena, riportandomi fuori dai miei pensieri.
-Mh, si, dovresti. –risposi.
Selena chiamò Tom e lo informò.
-Fatto. –mi disse.
-Ok, andiamo –e mi incamminai verso la macchina.
-Guidi tu?
-Si, perché? –chiesi. –Non è la prima volta che sali in macchina con me.
-Si, lo so.
Salimmo in macchina e partimmo.
-Andrai ai Teen Choice Awards? –chiesi.
-Non ne ho la più pallida idea, ma vorrei andarci.
-Si, anche io.
-Mi piacerebbe rivedere qualcuno.
-Si, infatti, ad esempio Miley. È da più di un mese che non ci vediamo, e mi manca. E lo stesso vale per i Jonas.
-Si, anch’io vorrei rivedere i Jonas. E anche Taylor, non ci vediamo da un po’.
-Davvero? Siamo uscite insieme una settimana fa.
-Sei uscita con Taylor? –chiese lei, guardandomi sorpresa.
-Si, cosa c’è di strano? –dissi io, guardandola a mia volta.
-No, niente, è solo che.. Non andavate molto d’accordo. O sbaglio?
-Il tempo passa e le persone cambiano. –risposi io, fredda.
-Senza dubbio. –disse.

È sorpresa che io sia uscita con Taylor. E come biasimarla? Fu lei una delle cause per cui io e Selena ci lasciammo. Non so se Selena avesse mai rivelato a Taylor che io non ero stata una semplice migliore amica, ma qualcosa di più.  Beh, non importa. Io e Taylor siamo diventate “amiche” e ormai tutto è passato.

-Con chi andrai in tour? –chiese Selena, riportandomi fuori dai miei pensieri per la seconda volta.
-Con le Little Mix, le Fifth Harmony e Cher Lloyd.
-Wow, così tante persone?
-No, vabbè, si alterneranno! Cioè, sarebbe assurdo. 11 persone! Una squadra di calcio sul palco. –risposi. Scoppiammo a ridere.
-Magari verrò a vederti. –disse Selena, continuando a sorridere.
-Quando vuoi. Pretendo che tu stia nel backstage però.
-Uh, autoritaria! –rispose Selena, prendendomi in giro.
-Già, quanto basta. –e le lanciai, per scherzare, uno sguardo aggressivo.
Scoppiamo di nuovo a ridere. Continuammo a parlare e scherzare fin quando non arrivammo a casa mia.
-Wow! –esclamò Selena, entrando. –Stupenda!
Le feci fare un giro e le feci vedere tutte le varie stanze.
-Perché tieni un cavallo finto nel salone? –mi chiese, guardandomi stranita e divertita.
-È un’opera d’arte, baby. Al di sopra delle tue portate. –risposi, sghignazzando.
-Oh, mi scusi mia signoria! –disse, inchinandosi.
-Non fare la cogliona e muoviti, ti faccio vedere il giardino.
La spintonai fino al giardino, mentre lei continuava a ridacchiare.
-Uh, una piscina. Chissà a che ti serve. –disse, guardandomi maliziosamente e ridendo.
-Mi servirà per commettere un omicidio.
-Cioè?
-Ti affogo. –dissi, e cercai scherzosamente di spingerla in piscina. Però ci finì davvero.
-ODDIO. –urlai. Poi scoppiai a ridere. Selena riemerse dall’acqua.
-STRONZA! IO TI UCCIDO. DAMMI IL TEMPO DI USCIRE E LA PAGHERAI.
Stavo letteralmente scoppiando dalle risate. Dopo qualche secondo anche Selena iniziò a ridere.
-Si, vabbè, smettila di ridere e dammi una mano. –mi disse, porgendomi il braccio.
-Tranquilla. –mi avvicinai a lei. Le presi la mano e.. mi tirò giù in piscina.
Riemersi e vidi che stava ridendo a crepapelle.
-Sei una grandissima cogliona, dico sul serio.
-Che c’è? Chiamasi vendetta. E, come si suol dire, occhio per occhio, dente per dente.
-I denti te li spacco, io!
-Non fare l’aggressiva, non ti riesce, hai una faccia troppo dolce. –disse, sorridendomi. Mi sentii leggermente imbarazzata, ma sorrisi anch’io.
-Ok, forse è meglio che usciamo di qui, potremmo prenderci una polmonite. –e uscii dall’acqua.
-Non mi dai una mano? –chiese, facendo una faccia da cucciolo bastonato.
-Scordatelo, puoi restare lì per me. –dissi altezzosamente, e rientrando. Presi delle asciugamani e un phon e li portai in cucina, dove si trovava Selena.
-Tieni. –dissi, tirandole l’asciugamano.
-Sempre delicata. –rispose lei, sarcasticamente e ridacchiando.
-Oddio, hai cominciato con la ridarella. E ora non la finirai più. –dissi, alzando gli occhi al cielo.
-Non posso farci niente, è colpa tua e delle tue cazzate.
-Ma se non ho fatto niente!
Selena continuava a ridere.
-Giuro, sembri ubriaca. Tieni, asciugati i capelli e sistemati, che è meglio. Lì c’è il bagno, forza! –la spinsi fino al bagno e chiusi la porta.
Mi sistemai un po’ e poi tornò Selena.
-Guarda qui. –disse, mostrandomi una foto.
-Cos’è?
-Noi.
Rimasi un attimo a guardarla, poi ricordai. La scattammo circa un mese prima di lasciarci. Eravamo ad un parco giochi, abbracciate e sorridenti. Quando stavo con lei, io ero davvero felice.
-Dove l’hai presa?
-Era nel mio portafoglio.
-Perché la tieni nel portafoglio? –chiesi, sorpresa.
-Non lo so.
-Wow, interessante.
-Lo so. Però siamo bellissime, vero?
-Si, ovvio, due top model.
-Ma che dici? Siamo molto meglio delle top model.
Ricominciammo a ridere.
-Non riusciamo a restare serie nemmeno per un secondo, eh?
-Sai che è impossibile.
-Si. Si, lo so.
Ci guardammo e sorridemmo. 
Forse non sarebbe stato così difficile ricostruire un rapporto.
 
 
*Spazio Autrice*
Eccomi qui, ho aggiornato abbastanza presto (?). Btw, che ve ne pare del capitolo? Recensite in tanti, mi raccomando. See you soon :)x Bye!
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


CAPITOLO 3.

*P.O.V Demi*

Squilla il cellulare. Rispondo, ancora assonnata.
-Pronto? –chiesi.
-Non dirmi che stavi dormendo. Dai, Dems, sono quasi le dieci e mezzo. –mi disse Selena.
-È colpa tua.
-Colpa mia?
-Si, ieri sera mi hai fatto fare tardi e adesso ho sonno.
-Esagerata!
-Che vuoi? –chiesi, forse con un tono un po’ scorbutico per via del sonno.
-Che soavità.
-Dai, seriamente, dimmi.
-Ho bisogno di compagnia per fare dello shopping natalizio.
-E perché hai chiamato proprio me? –risposi, accantonando l’idea di continuare a dormire e sedendomi sul letto.
-Perché.. –non continuò.
-Perché? –chiesi, dirigendomi verso la cucina.
-Non lo so. –rispose ridacchiando. –Dai, vestiti che tra un quarto d’ora sono lì.
-E se io avessi altri impegni?
-Non ne hai.
-Come fai ad esserne così convinta?
-DEMI! Non farmi perdere tempo. Tra un quarto d’ora sono lì. Se non ti fai trovare pronta, ti prendo e ti vesto con la forza. MUOVITI! –urlò, spaccandomi quasi il timpano. Poi riattaccò.
‘Santo Dio, perché tutti gli idioti capitano a me?’ mormorai, ridacchiando.
Feci colazione e, quando ero sul punto di andare a prepararmi, bussarono alla porta.
Oh cazzo, pensai.
Aprii e mi trovai davanti Selena.
-Demi, and.. COSA CAZZO FAI? –urlò, entrando e chiudendo la porta.
-Che faccio?
-SEI IN PIGIAMA!
-E lo so, non mi hai dato il tempo di..
-NIENTE SCUSE! FORZA, ANDIAMO A VESTIRTI. –disse, e mi spinse su per le scale.
Aprì l’armadio e iniziò a lanciare vestiti in giro.
-Hey, hey, calma, che poi devo sistemare io qui! –le dissi, raccogliendoli.
-Ecco. Metti questi. –rispose, lanciandomi in mano dei vestiti. Poi restò ferma vicino l’armadio.
-Che c’è? –le chiesi.
-Aspetto che tu ti vesta. –rispose lei, tranquillamente.
-Si, e dovrei spogliarmi davanti a te?
-Oh, andiamo, come se non ti avessi mai vista nuda.. Cioè.. Si, vabbè, vado fuori. –disse, arrossendo e uscendo di corsa dalla stanza. Arrossii anch’io. Poi mi ripresi e mi vestii. Mi sistemai i capelli e mi truccai leggermente. Presi un berretto e lo indossai.
Uscii dalla stanza e trovai Selena davanti la porta.
-Ok, adesso che sei vestita, ANDIAMO. –urlò, come sempre. Prese la borsa e uscì di casa. Io la seguii. C’era Tom al volante, quindi io e Selena ci sedemmo dietro.

*P.O.V Selena*


-Dove dovremmo andare? –mi chiese Demi.
-Non ne ho la più pallida idea. –risposi, guardando fuori dal finestrino.
-Cosa? Mi hai fatto preparare in fretta e furia e non sai nemmeno dove andare? Sei scema?
-Che vuoi? Andiamo in centro e poi scegliamo. –dissi, continuando a guardare fuori.
-Ma.. Cosa guardi?
-Qui fuori è stupendo. Guarda,  la gente che cammina allegramente con i regali appena comprati, i Babbo Natali che canticchiano canzoni natalizie, le decorazioni, le illuminazioni. Tutto è perfetto. E.. Oh, quei ragazzini, sprizzano gioia da tutti i pori. Sai, a volte vorrei tornare indietro nel tempo per poter provare ancora una volta quel senso di felicità che il Natale mi portava quand’ero più piccola. –dissi, con una voce malinconica che sorprese anche me stessa.
Calò il silenzio. Possibilmente anche Demi stava guardando fuori dal finestrino. 
-Si, ti capisco. Era tutto diverso quando eravamo più piccole, lo spirito Natalizio si sentiva di più. Adesso non è più lo stesso. E sai perché? Perché probabilmente, crescendo, ci siamo resi conto che la realtà è ben diversa da come la vedevamo prima. E poi, le situazioni non sono più le stesse: alcune persone sono andate via, altre sono arrivate, le nostre vite sono praticamente cambiate. Come potremmo ancora provare le stesse cose che provavamo anni fa? Sarebbe impossibile.
Mi girai verso di lei.
-Ti ricordi i Natali passati insieme?
-Si, come potrei dimenticarli? Eravamo tutti felici, più o meno. –rispose Demi, continuando a guardare il finestrino.
-Già. Davvero, non so cosa darei per rivivere almeno un giorno di quelli.
-Beh, stiamo andando a fare shopping insieme. Lo facevamo anche anni fa, quindi tecnicamente stai rivivendo un giorno di quelli. –rispose lei, guardandomi e ridendo.
-Non c’è lo stesso spirito però.
-Lo ricreeremo.
-Non si può.
-Lo dici tu. 
La guardai un attimo, stranita. Poi le sorrisi e mi avvicinai a lei.
-Ti conviene farmi passare la migliore giornata della mia vita, Demetria Devonne Lovato, o queste tue parole te le ficcherò dove dico io. –le dissi, ridacchiando.
-Non ti preoccupare, Selena Marie Gomez, ci riuscirò. –rispose lei, guardandomi con aria di sfida e, poi, sorridendo.
La abbracciai. Mi venne insintivo, non ci pensai nemmeno. Lei si irrigidì un momento, poi ricambiò l’abbraccio.
Provai una sensazione stranissima. Con Demi tra le braccia, mi sentii proprio come tanto tempo fa: completa. Il mio cuore batteva un po’ troppo velocemente.
‘Calmati, Selena, calmati. È un normalissimo abbraccio, non voglio un infarto. Cazzo’
 
*P.O.V Demi*

Avevo dentro di me un.. Come chiamarlo? Uragano? Si, uragano di emozioni. Non sapevo per quale motivo mi stesse accadendo, ma era strano e, boh, mi piaceva.
Mi erano mancati un sacco gli abbracci di Selena. Impulsivamente, appoggiai la testa sulla sua spalla. Ecco, sarei rimasta in quella posizione tipo per sempre.
Tom fermò la macchina.
-Ragazze, siamo in centro. –disse.
Io e Selena sbuffammo nello stesso momento. Ci guardammo sorprese e poi ridacchiammo. 
-Dovremmo scendere, Sel. –le dissi, sorridendo.
-Si, lo so. –rispose lei, continuando ad abbracciarmi.
-Eh, come facciamo a scendere se stiamo così?
-Bah, si, scusa. –disse, sciogliendo l’abbraccio.
Scendemmo dall’auto e ci incamminammo per le vie del centro.
 
 
*Spazio Autrice* Ok, so che non aggiorno da quasi un mese e che sicuramente mi odierete, ma scusatemi davvero, non ho avuto proprio tempo, la scuola mi ingombra troppo (?). Btw, domani è la Vigilia e quindi ho deciso di farvi questo ‘regalo di Natale’, lol Anche se a voi non frega niente, ahahah. Ma vabbè, per scrivere questo capitolo mi sono ispirata alla foto delle Delena che sono uscite insieme. (this:  ) Che ne pensate? Recensite e fatemi sapere, :) See you soon! xx  

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


CAPITOLO 4.

*P.O.V Selena*

Io e la mia famiglia stavamo tornando a Los Angeles dopo aver trascorso il Natale e il Capodanno nel mio amato Texas. Mi aveva fatto davvero tanto piacere tornare a visitare i luoghi che da bambina più amavo. Avevo preso una pausa e, adesso, stava per ricominciare la vita frenetica di ogni giorno. Che palle, pensai. Si, adoravo il mio lavoro, ma, nonostante il periodo di vacanza, continuavo ad essere stanca.
Arrivammo davanti casa di mamma e Brian e loro cominciarono a scaricare dalla macchina la nostra roba, io invece presi Gracie in braccio e la portai dentro. Che amore che era, si era addormentata.
-Sel! –mi sentii chiamare.
-Che c’è?
-Dammi Gracie, ci penso io. Vai a casa e riposati. Hai ancora pochi giorni per farlo, quindi ti conviene godertela. –mi disse mia madre.
-Non ho voglia di riposarmi in questo momento. –risposi, quasi mettendo il broncio.
-E quella faccia? Siamo tornati indietro nel tempo? –chiese, sorridendo.
Sorrisi anch’io.
-Dai, vado a fare un giro. –risposi.
-Va bene, sta attenta.
-Non preoccuparti, ti chiamo dopo. Salutami Gracie.
-Certo. E chiama quando torni a casa!
Annuii ed uscii. Non sapevo né dove andare né cosa fare.
Iniziai a camminare, pensando. Casa mia non era molto lontano da casa di mamma, però era decisamente in periferia. Mi piaceva stare lontano dal caos ogni tanto, soprattutto perché il caos ormai era la mia vita.
Mi arrivò un messaggio. Lo aprii.
 
      ‘Heyyy!!! Passate bene le vacanze in Texas? xx’

Era Demi. Sorrisi spontaneamente. Un’idea mi balenò in mente.
 
      ‘Hey! Si, più che bene. È stato un sollievo tornare lì. Senti, hai da fare? xxx’

La risposta non si fece attendere molto.
 
      ‘Non al momento. Motivo?’

Mi scrisse.

     ‘Volevo solo incontrarti, è da tanto che non ci vediamo!’

     ‘Chiama’

Non ci pensai due volte e la chiamai.
 
-Heyyyyy! –quasi urlai.
-Mi hai sfracassato il timpano. –rispose Demi.
-Si vabbè, che c’è?
-Sbaglio o sei tu che mi hai chiesto di uscire?
Arrossii leggermente. Menomale che non può vedermi, pensai.
-Io non ti ho chiesto di uscire. –le dissi.
-‘Volevo solo incontrarti, è da tanto che non ci vediamo!’ –rispose lei, recitando le parole scritte da me in precedenza.
-Si vabbè, dettagli.
La sentii ridacchiare.
-Comunque, hai ragione. Dieci giorni sono un’eternità! –affermò, continuando a ridacchiare.
-Scusa tanto, ma io non conto i giorni, a differenza di altra gente. –le risposi, cantando vittoria mentalmente.
-Soffoca, Gomez.
-Sempre gentile, Lovato.
-Dote di natura.
Scoppiammo a ridere sul serio e qualche passante mi guardò male.
-Mi hai appena fatto fare una figura di merda. Sono qui che passeggio da sola e la gente crede che io sia pazza.
-E non è così?
-Fanculo.
-Vittoria per me, AH-AH!
-Si, si, ti ho lasciato ‘vincere’.
-Tutte scuse. Comunque, dove sei? –mi chiese, ritornando seria.
-Sto tornando a casa mia. Tu dove sei?
-A Los Angeles.
-DAVVERO? Pensavo fossi in Ohio… DEMI!
-Che c’è? –rispose lei, ridacchiando.
-Ti ho detto di dirmi dove sei. Adesso.
-Non essere così prepotente, mi ferisci.
-Ma daaaaai!
-Aspetta un secondo, devo salutare un’amica. Ti richiamo dopo. –mi disse, e chiuse la chiamata.
Ci restai un po’ male, ma continuai a camminare.
Dopo un po’ qualcuno mi toccò la spalla. Mi girai e..
-DEMIIIII! –urlai, e le saltai addosso.
Boom. Di nuovo quell’uragano di emozioni dentro il mio stomaco. Le farfalle dovevano essere tutte morte. La strinsi di più. Lei ridacchiava, ma non accennava a sciogliere l’abbraccio. Dopo qualche minuto però ci staccammo.
Ci guardammo negli occhi per qualche secondo, poi sorridemmo e abbassammo lo sguardo, forse un po’ imbarazzate.
-Che cosa ci fai qui? Come hai fatto? –iniziai a tempestarla di domande.
-Hey, hey, riprendi fiato. Ti ricordo che casa mia e casa tua non sono così lontane, eh. –mi rispose lei.
-Oh, giusto.. –risposi io, un po’ delusa. Ma delusa da che, poi? Che pensavo? Sono un’idiota.
 
*P.O.V Demi*
 
Una cazzata più grossa non avrei potuto spararla. Non ero lì per caso, merda, ero lì per lei. Ma, ovviamente, non avrei potuto dirglielo.. mai.
-Così.. Dove mi porti? –le chiesi.
-Ovunque tu voglia andare. –disse, sorridendomi maliziosamente.
Inarcai le sopracciglia.
-Davvero? –dissi, ridacchiando. Lei ritornò seria. Anch’io. Poi scoppiammo a ridere, ancora.
-Dai, seriamente. –ripresi.
-Tu dove vorresti andare?
-Mmh.. STARBUCKS!
-C’avrei scommesso qualunque cosa! Comunque okay. –rispose Selena.
-Andiamo a piedi? Tanto ce n’è uno qui vicino.
-Va bene.
Ci incamminammo e iniziammo a parlare. Selena mi raccontò delle sue vacanze in Texas e io delle mie. Dopo un po’ arrivammo allo Starbucks ed entrammo.
Ci sedemmo l’una di fronte all’altra in un tavolo appartato, lontano dalle occhiate indiscrete e.. dagli eventuali paparazzi. Ordinammo entrambe un frappuccino e continuammo a parlare.
-Tra un po’ dovrò ricominciare a lavorare un casino, oddio. –mi disse.
-Non ti stancare troppo, eh.
-Perché?
-Perché io ti voglio bene. –le dissi, senza nemmeno pensarci. CAZZO, CAZZO, CAZZO.
Selena mi guardò un momento, poi sorrise in un modo dolcissimo.
-Aw, Dems, anche io te ne voglio. Tanto. –rispose.
Le sorrisi anch’io. Lei si alzò e si sedette accanto a me.
-E siccome ti voglio troppo bene, adesso farò una cosa. –mi disse.
Restai sorpresa.
-Cosa?
-Hai un pennarello?
-Un.. Che?
-Un pennarello. Sai, si usa per scrivere.
-Non sei divertente. Perché dovrei avere un pennarello?
-Aspetta!
Si alzò e andò dalla cassiera. Poi tornò.
-Ecco, questo è un pennarello. –mi disse, come se stesse parlando con una bambina.
-Idiota. –le dissi, sorridendo. –Che devi farci?
Scrisse il suo nome sul tavolo.
-Ma che fai? La cameriera sembra uno scaricatore di porto, potrebbe buttarci fuori senza troppa fatica se ti vedesse.
Selena rise.
-Siamo due celebrità, baby, ricordi?
-Oh, beh, in tal caso fai pure.
Mi passò il pennarello.
-Che dovrei fare?
-Scrivi il tuo nome.
Scrissi il mio nome, poi Selena mi tolse il pennarello di mano e circondò i nostri nomi con un cuore. Sentii una strana sensazione dentro di me, e sorrisi. Ripresi il pennarello e disegnai qualche altro cuore attorno a quello ‘principale’.
-I cuori non sono mai abbastanza. –mi disse, sorridendomi di nuovo.
-Già. –le risposi, sorridendole a mia volta. Ci guardammo per un po’.
-Facciamo una foto a questo capolavoro. –disse, poi. E scattò una foto alla scritta.
-Ben fatto.
-In questa scritta è racchiuso tutto… tutto il bene che ci vogliamo.. E durerà fin quando..
-..non puliranno il tavolo. –conclusi io.
-Fai schifo, avevo un attimo di dolcezza e tu l’hai rovinato. –disse, dandomi una specie di schiaffetto.
-Ma dai, scherzavo. –le risposi, e l’abbracciai. Lei fece lo stesso e appoggiò la testa sulla mia spalla. Avrei voluto che quel momento non finisse mai.
 
 
*Angolo Autrice*
Scusatemi tanto, ho ritardato un poooochino nel pubblicare il capitolo. Sono stata impegnata, quindi non ho avuto tempo. lol Btw, cosa ne pensate del capitolo? Fatemi sapere, eh! :D Ah, per scriverlo mi sono ispirata a questa foto, tanto per cambiare: https://pbs.twimg.com/media/Bds7y7XCIAALENa.jpg:large. Si, Selena e Demi sono veramente andate da Starbucks insieme. Jsdghsjkgh Alla faccia di chi diceva che le Delena fossero roba vecchia. Bitchez please, cominciate a ricredervi.
See you soon! :)x 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


CAPITOLO 5.

*P.O.V Selena*

Ero a casa da sola e non avevo nulla da fare, stranamente, così iniziai a girovagare su internet. Odiavo i siti di gossip, non facevano che spalare merda su chiunque. Notai un articolo su Demi. Lo aprii e vidi che era incentrato su un tweet che lei stessa aveva scritto qualche giorno fa.
“Demi Lovato annuncia che cambierà il colore di capelli ancora una volta. ‘Changing my hair again............ #NEONLIGHTSTOUR’, ha scritto, infatti, su twitter. Chissà che colore sceglierà questa volta. Saranno di nuovo ‘neon’? Ahaha! Staremo a vedere!”.
Vuole cambiare di nuovo il colore dei capelli? Che pazza!, pensai. Dovrei chiamarla, tanto per tenermi informata. Beh, in verità non avrei dovuto farlo. Dopo l’ultima volta che eravamo uscite, lei non si era fatta più sentire. Le avevo persino mandato qualche messaggio, ma non mi aveva risposto. Non sapevo perché si stesse comportando in questo modo, insomma, prima andava tutto bene e poi... Nonostante ciò, dopo alcuni attimi di riflessione, decisi di chiamarla.
-Questa è l’ultima volta che provo a parlarle. –mi dissi.
Squillava, ma non rispondeva.
-Sel! –rispose, proprio prima che chiudessi la chiamata.
-Hey. –dissi, non nascondendo la mia irritazione.
-Tutto bene? –chiese.
-Si, e tu?
-Si.
C’era una sorta di tensione tra di noi.
-C’è qualche motivo per cui mi hai chiamato? –continuò, dato che io non parlavo.
-Si.
-Eh.. Cioè?
-Hai cambiato di nuovo il colore dei capelli? –chiesi, immaginando quanto potessi sembrare stupida a chiederle una cosa del genere dopo due settimane che non ci sentivamo.
-Oh, beh, si. –disse, allegra.
-Wow. –dissi solamente. Avrei voluto chiederle mille cose, ma doveva capire perché ero arrabbiata.
-C’è qualche problema? –mi chiese, abbassando la voce.
-Non ti sei fatta più sentire. –le dissi, fredda.
-Lo so, io.. Beh, scusami. –farfugliò.
-Vabbè. –risposi io.
-Senti, sono stata impegnata e.. Non ho avuto tempo per..
-Chiamarmi? Mandarmi uno stupido messaggio? Farti viva? Oh, si, capisco, è tutto ok adesso.
 
*P.O.V Demi*
 
Come cazzo potevo spiegarlo? Dovevo starle lontana, il più possibile. Lo stavo facendo per il nostro bene. Era necessario evitarla, indispensabile, perché sapevo che avrei potuto ricominciare a provare quei sentimenti che provavo per lei tempo fa. Pensavo che con il passare del tempo avrei smesso, invece non era stato proprio così facile. D’altro canto, lei era arrabbiata con me, e io non volevo che accadesse.
-Scusami, scusami davvero, Sel.. È che.. Non puoi capire. –le dissi, piano.
-Non posso capire cosa? –chiese, irritata.
-Lascia perdere.
-Certo, Demi, bisogna sempre lasciare perdere secondo te. Va bene, è tutto ok.
-No, Sel, io..
-No, davvero, è tutto ok. Senti, ti ha chiamato Ally?
-Cosa?
-Ally, la produttrice del film.
-Ah, si, mi ha chiamato. Mi ha detto che vuole vedermi domani.
-Anche a me.
-E quando hai intenzione di andarci tu?
-Penso domani pomeriggio, tu?
-Non lo so, vedremo. –rispose, distaccata.
-Hai da fare ora? –le chiesi, e mi maledissi mentalmente.
-Cosa? No. –rispose lei, forse un po’ sorpresa.
-Sto venendo a casa tua. –dissi, e chiusi la chiamata.
-MA CHE CAZZO FAI? –urlai a me stessa. Probabilmente, se ci fosse stato qualcuno, mi avrebbe preso per pazza. Presi le chiavi e la giacca, e uscii di casa. Dopo neanche dieci minuti ero davanti casa di Selena.
Bussai e mi trovai davanti Selena. Sembrava irritata, poi vide i miei capelli e sorrise.
-Woooow. Fucsia, assurdo! Potrei scambiarti per un evidenziatore! –disse, ridacchiando.
-Quanto sei spiritosa, Gomez, proprio tanto. Vuoi farmi entrare o resto qui?
-Forse dovrei lasciarti qui, hai ragione. –disse, e mi chiuse la porta in faccia.
-Ma che cazzo fai? –chiesi, sorpresa. Lei riaprì la porta, con sguardo di sfida.
-Pensi davvero di meritare l’ingresso in questa casa meravigliosa?
-Si, lo penso.
Lei non accennava a muoversi, così cercai di spostarla, posando le mani sui suoi fianchi. Lei si attaccò, per così dire, alla porta, ridendo.
-Non passerai, è inutile che ci provi. –disse, facendo forza.
Io iniziai a ridere.
-La vedremo. Sbaglio o tu soffri il solletico? –gli chiesi, con uno sguardo maligno.
-Non ti azzardare! –mi minacciò.
Iniziai a farle il solletico e lei si spostò di botto, cercando di scappare.
-Smettila, smett.. –disse, ridendo. Io la lasciai e lei scappò. Entrai in casa e chiusi la porta.
-Ti ho fatto entrare solo perché mi facevi pena. –urlò dalla cucina.
-No, mi hai fatto entrare perché stavi morendo. –le dissi, ridacchiando.
-Probabile. –mi rispose.
Entrai in cucina e la vidi seduta sul bancone con un bicchiere d’acqua in mano. Mi avvicinai.
-Ma che fai? –le chiesi, perplessa.
-Cerco di riprendermi dal quasi infarto che mi stavi causando. –disse, come se fosse ovvio.
-Che esagerazione!
-No. Vieni qui. –mi disse, posando il bicchiere.
Inarcai le sopracciglia.
-Cosa non capisci? Vieni qui, ho detto.
-Se voglio. –dissi io.
-Ti do tre secondi.
Sbuffai e mi avvicinai. Mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lei. Sentii mancarmi il respiro per una frazione di secondo.
-Che fai? –le chiesi. Lei mi guardò velocemente e abbassò lo sguardo.
-Mi sei mancata, sai? –disse, a bassa voce. Il mio cuore iniziò a battere più velocemente.
-Ti sono mancata?
-Già. –rispose, continuando a guardare per terra e a tenermi stretta. Io sorrisi. Dopo di che, passai le braccia intorno al suo collo e l’abbracciai.
 
*P.O.V Selena*
 
-Anche tu mi sei mancata. –mi sussurrò all’orecchio, e mi provocò migliaia di brividi. Sarei potuta morire tra le sue braccia da un momento all’altro. La strinsi di più.
-Mi vuoi dire che cosa ti è preso? –le chiesi, chiudendo gli occhi e appoggiando la testa sulla sua spalla.
-Cosa? –chiese lei.
-Perché mi hai evitata in questo periodo.
-Ti prego, Sel, non chiedermelo. –rispose, sospirando.
-Devo. Devo chiedertelo.
-Non lo so, non c’è un motivo. –disse, risultando poco convincente.
-Non mentirmi. Ti conosco, e lo capisco quando lo fai.
-Non ti sto mentendo..
-Davvero? –le dissi, allontanandomi. Lei mi guardò male per un secondo, poi si allontanò a sua volta.
-Senti, è troppo difficile da spiegare e ci impiegherei troppo tempo.. –iniziò.
-Io sono qui, posso ascoltarti per ore e ore, ce la faccio! –risposi, sorridendo.
-Ripeto, lascia perdere.. Piuttosto, perché questi attacchi di dolcezza improvvisi? –mi chiese.
-Non era un attacco di dolcezza, ti ho semplicemente dimostrato che mi sei mancata. –risposi.
-Era sempre una cosa dolce.
-Ma ovvio, io sono dolce.
-Non sai quanto. –rispose lei, sarcasticamente.
-Senti, Lovato, vai via, devo prepararmi e non ho tempo da perdere con te e le tue stupidaggini. –dissi, scendendo dal bancone.
-Cosa? –chiese lei, confusa dal repentino cambio di argomento.
-Ho un appuntamento. –dissi, scherzando.
-Con chi? –chiese lei, seria.
-Affari miei. –risposi, guardandola con aria di sfida.
Lei mi guardò male.
-Ci sono problemi? –le chiesi.
-Si.
-Quali?
-Non puoi cacciarmi da casa tua solo perché hai un appuntamento.
-Mi stai dicendo che dovrei cancellarlo solo per te?
-Esattamente.
-Quindi.. Quindi non vuoi che io vada a questo appuntamento? –le chiesi.
Lei esitò.
-Non ho detto questo.. Io.. Tu.. Decidi tu, la vita è tua. Intendevo dire che, insomma, sarebbe scortese mandarmi via, ecco. Niente, lascia perdere, vado via! Ci sentiamo! –disse, uscendo velocemente dalla stanza. Io la seguii e la bloccai prima che potesse uscire di casa.
-Sei scema? –le chiesi, guardandola.
-No, non lo sono.
-Non devi andare da nessuna parte. –dissi, prendendole la mano e trascinandola nel salone.
-Ma.. E l’appuntamento?
-Ma io scherzavo, idiota.
-Ma vaffanculo! –urlò. Io scoppiai a ridere. Ci sedemmo sul divano, l’una di fronte all’altra.
-Però eri infastidita.. –le dissi, sorridendo di sghembo.
-Per te? Pf, mai. –rispose.
-Ammettilo! La gelosia ti sta uccidendo! –affermai, con fare provocatorio.
-Pensi che io sia gelosa di te? –chiese, fingendosi scandalizzata.
-Si. E sai perché?
-Perché?
-Perché capita la stessa cosa a me. –risposi, senza neanche pensarci. Mi guardò sorpresa per qualche momento, poi sorrise e si avvicinò a me.
-Davvero?
-Davvero. –confermai. Lei continuò a sorridermi.
-Comunque ti stanno bene i capelli, anche se sembri un evidenziatore. –dissi, cambiando discorso.
-Questa volta lo prendo per un complimento. –rispose, ridacchiando.
-Andiamo a cenare fuori? –le chiesi. Ormai parlavo senza pensare.
-Proprio non riesci a stare senza di me, eh? –mi disse, maliziosamente.
-Non ce la faccio, già. Muoviti, che altrimenti troviamo confusione. –dissi alzandomi. Lei mi seguì.
Andammo a cena nel ristorante dove eravamo solite andare in passato. Ci divertimmo un mondo. Passai la serata fantasticamente, non avrei potuto chiedere di meglio.
Uscimmo dal ristorante e, come prevedibile, c’erano i paparazzi. Io e Demi ci separammo, per evitarli appunto, poi, però, la vidi tornare indietro.
-Puoi spostarti? –disse ad un uomo. Lo sorpassò e venne da me. Mi abbracciò ed io abbracciai lei.
-Love you. –le sussurrai all’orecchio.
-I love you. –rispose lei.
-Ogni giorno. –le dissi, accarezzandole i capelli. La vidi sorridere con la coda dell’occhio. Poi ci staccammo e ci allontanammo, prendendo strade diverse.
Avevo in faccia un sorriso da ebete, e ci sarebbe voluto molto tempo per cancellarlo.
 
*Spazio Autrice* Saaaaaaaalve! Eccomi qui con un nuovo capitolo. Non è il massimo, lo so, scusatemi. cc
Come di consueto, mi sono ispirata ad un’immagine per questo capitolo, ovvero: http://wjngsvato.tumblr.com/post/74945046565/aw-i-love-them-so-much-omg. Ho voluto lasciare ‘love you’ e ‘I love you’ dato che significano sia ‘ti voglio bene’ che ‘ti amo’ e che, quindi, nel contesto della ff rendono meglio di quanto possano farlo da tradotti. lol Quanto ho sclerato per quell’uscita e quelle foto! Non potete immaginarlo! rido Le mie Delena, aw, le amo troppo. Btw, che ne pensate del capitolo? Fatemi sapere e recensite in taaaanti. Alla prossima! :)x

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


CAPITOLO 6.
 
*P.O.V. Demi*
 
Ormai non vedevo Selena da un po’ di giorni a causa delle prove giornaliere per il Neon Lights Tour. Il primo concerto sarebbe stato l’indomani. Ero eccitatissima, mi sentivo davvero in forma e non vedevo l’ora di cominciarlo.
Avevo appena finito di provare e mi ero fiondata sul divano della stanzetta adiacente al luogo dove svolgevo le prove. Ero insieme alle Fifth Harmony, le quali avevano provato prima di me.
-Allora, che farete stasera? –chiesi loro.
-Party hard! Discoteche, clubs, musica a palla.. –cominciò Camila.
-Si, in teoria. E in pratica, beh, leggeremo qualche libro. –terminò Lauren.
Io scoppiai a ridere. Adoravo quelle ragazze, troppo.
-Interessante. –dissi, sorridendo.
-Loro due sono delle nerd, non preoccuparti, non siamo tutte così. –mi disse Normani.
Ridacchiai.
-Siamo delle nerd solo perché leggiamo? –chiese Camila, inarcando un sopracciglio.
-I libri sono fighi! –protestò Lauren.
-Esatto! –urlò Camila, e diede il cinque a Lauren.
-ZITTI! –urlò Dinah, e sussultai un momento, sorpresa.
-Devo ascoltare Beyoncé, non disturbatemi. –disse, come se fosse ovvio. Io scoppiai a ridere.
-Oddio, come ti capisco! –le dissi.
-Ecco, tu si che sei una brava ragazza. –mi rispose, col pollice in su.
-Grazie, detto da te significa molto. –le risposi, sorridendo divertita.
-Beyoncé è la perfezione. –disse Dinah, ammirando probabilmente una sua foto.
-È più che perfetta. –dissi io, sedendomi vicino a lei e guardando le foto.
-Si, davvero..
-Potrà essere anche perfetta, ma non sarà mai vostra. Abbandonate le speranze. –disse Normani.
-Non sarà neanche tua, se vogliamo dirla tutta. –dissi io, fingendo di fare il broncio.
-Esatto! –concordò Dinah.
-Questo è da vedere. –protestò Normani.
-Se non la smetti, ti tiro Ally! –la minacciò Dinah.
-Hey, non ti azzardare! –esclamò Ally, che fino a quel momento navigava su internet tranquillamente.
Scoppiai a ridere di nuovo.
-Ma ridi sempre? –chiese Lauren, divertita.
-È colpa vostra. –risposi, seria.
-Demi, volevo chiederti una cosa! –disse, interrompendo la conversazione, Camila.
-Dimmi.
-L’ho dimenticata. –ammise, sorridendo.
-E ti pareva! –risposi, divertita.
-Lo so io cosa voleva chiederti! Porterai Nick J con te durante tutto il tour? –chiese Lauren.
-Non credo proprio. Cioè, mi ha detto che sarà presente solo in alcune serate, magari le prime, poi chi lo sa.
-Bah, avrei voluto vedervi cantare insieme. –disse Dinah, triste.
-Chi ha detto che non succederà? –dissi, sorridendo.
-DAVVERO? ODDIO, ODDIO, IO ADORAVO QUANDO TI ESIBIVI CON I JONAS! –urlò Camila.
-Si, lo so Mila, me l’hai detto tantissime volte. –dissi, ridendo.
-SO CHE NON SARA’ LO STESSO, MA ALMENO TI ESIBIRAI CON 1/3 DI LORO! –continuò, felice.
-Fangirl mode on, stai attenta. –mi avvisò Lauren, ridacchiando.
-CIOE’ VI HO SEMPRE AMATO.. –riprese Camila.
-..SIN DA CAMP ROCK, SI! ANCHE IO! –continuò Dinah, eccitata.
-Oh mio Dio, ragazze, non fangirlizzate, vi prego. –disse Ally, cercando di calmarle. Io, Lauren e Normani stavamo letteralmente piangendo dal ridere. Scleravano per me.. di fronte a me. Era per questo che le adoravo. Erano delle teenagers (beh, apparte Ally, ma vabbè) come tutte le altre, ma che avevano una carriera fuori dal comune. E poi sono mie fans, perfette proprio, pensai, sorridendo.
-E invece, per quanto riguarda Selena? –chiese Ally, dopo aver fatto calmare le altre due.
-Che intendi? –chiesi, un po’ nervosa.
-Siete uscite insieme l’altra sera. Uscite molto spesso, in questo periodo, in realtà. Era da tanto che non succedeva. E poi, avete fatto sclerare tutte le Delena shippers, sai?
-Davvero? –risposi, sorridendo.
-Si, compresa me. –disse Ally, per poi scoppiare a ridere. –Ho sempre ammirato la vostra amicizia.
-Già, beh.. Le voglio molto bene. –dissi, senza sapere cosa aggiungere. Se solo avessero saputo la verità… pensai.
-E si vede! –aggiunse Normani. –Voglio dire, ci siete sempre l’una per l’altra.
-È questo che fanno le amiche, no? –risposi.
-Certo, ma la vostra amicizia è un po’ diversa dalle altre, comunque. –disse Ally.
-Si, si, lo so. Ne abbiamo passate tante insieme. –confermai.
-Tempo fa eravate molto più legate. –disse, riflettendo, Normani.
-Si, è vero, ma poi ci siamo allontanate perché.. Le nostre carriere avevano preso strade diverse e ci.. Impegnavano troppo! Quindi non trovavamo più il tempo per vederci. –mentii, dicendo la prima cosa che mi venne in mente.
Dinah trascinò Normani ed Ally in una conversazione su un panino al formaggio. Si, si distraevano molto facilmente. Io, stranamente, iniziai a girovagare su Tumblr e notai un post che mi fece riflettere. Alzai gli occhi verso Camila e Lauren, le quali guardavano qualcosa sul cellulare e ridevano.
-Ragazze.. –cominciai. Loro rivolsero la loro attenzione a me. –Beh.. Ehm, sapete cos’è Camren?
Camila arrossì leggermente, Lauren non disse nulla. Alla fine, fu Camila a parlare.
-Beh, si, è tipo la nostra relazione. –disse, indicando Lauren.
-E.. Insomma, non vi da fastidio che le fans ne parlino?
-Alla fine, loro supportano vivamente le loro idee, quindi no, non ci da fastidio. –disse Camila.
-Concordo. –rispose Lauren.
Non avevo capito molto bene, la risposta era un po’ contorta. Inarcai le sopracciglia.
-Cioè, non sto dicendo che.. Insomma.. –continuò Camila, vedendo la mia espressione.
-Chissà come fanno a shipparci insieme.. Cioè, non ci sono motivi.. Non.. –disse Lauren, poi si interruppe.
-No? –dissi divertita. –Dovreste vedervi mentre fate le interviste o cose simili. Per non parlare dei tweet che vi mandate, o meglio, mandavate.
-Che intendi? –chiese Lauren.
-Lasciamo perdere, dai. –dissi, evitando di metterle ancor più in imbarazzo.
Le guardai tornare a parlottare tra loro. Non potei fare a meno di pensare a quanto fossero carine.
-Mi ricordate molto me e Selena quando eravamo più piccole. –dissi loro, senza pensarci.
Mi guardarono confuse. Io gli sorrisi.
-Comunque ho fame, vado a comprare qualcosa. Voi volete niente? –chiesi, alzandomi.
-No, grazie. –risposero le altre.
-Allora a dopo! –dissi, e uscii dalla stanza.
Stavo per uscire dall’edificio, quando qualcuno mi chiamò.
-Demi! –urlò Edward, un tizio che faceva parte della sicurezza.
-Dimmi. –gli risposi, raggiungendolo.
-C’è qualcuno che vorrebbe vederti. –disse, indicandomi un’altra stanza.
-Chi? –chiesi, curiosa.
-Vedrai. –rispose, e andò via.
Sono in Canada, chi mai vorrebbe vedermi? mi chiesi. Entrai nella stanza indicatami. Diedi uno sguardo veloce, ma non vidi nessuno.
-Mi sta prendendo in giro? –mi chiesi, a bassa voce.
-Oddio, hai preso a parlare da sola? Brutto segno. –disse qualcuno, divertito.
Mi girai e, vicino la porta, vidi..
-NON CI CREDO, SEL! –urlai, e le corsi incontro. Lei mi strinse forte e io feci lo stesso. Rimanemmo lì per qualche minuto, poi ci staccammo.
-Tu sei pazza. –le dissi, mentre ci sedevamo.
-Non lo sono. Mi trovavo qui e ho deciso di venire a trovarti. –disse, noncurante.
-Ti trovavi qui? E, dimmi Gomez, cosa ci fai in Canada?
-Beh.. Non.. È lungo da spiegare. –concluse, infine.
-Davvero? –dissi, divertita.
-Se proprio lo vuoi sapere, sono qui per un photoshoot.. Per.. La Neo Label, già. –rispose, infine.
-Ma che strano.. –dissi io, fingendomi pensierosa.
-Cosa? –chiese lei.
-Sei qui per rifare lo stesso photoshoot che hai fatto circa una settimana fa a Los Angeles? –chiesi, ridacchiando.
-Oh Dio, e va bene, sono venuta in Canada per te. Contenta? –ammise, infine. Io sorrisi e la abbracciai.
-Ammettilo che non puoi stare senza di me. –le dissi, provocandola, con un sorriso malizioso.
-No, mai. –rispose lei, sorridendo a sua volta.
-Beh, non importa, me ne rendo conto da sola. –risposi, facendole l’occhiolino.
-Quanto sei idiota.. –mi disse, spingendomi lievemente.
-Comunque, dato che sei qui, pretendo che domani sera ti esibisca con me durante il concerto. –le dissi, convinta.
-Cosa? Neanche per sogno. –rispose, sorpresa.
 
*P.O.V Selena*
 
Mi aveva chiesto di cantare con lei. Era inaccettabile.
-Perché? –chiese, con una faccia da cucciolo.
-Non fare quella faccia, è inutile. E comunque non abbiamo provato nessuna canzone. –risposi.
-Da quando, io e te, per cantare insieme, abbiamo bisogno di provare?
-Demi, non abbiamo mai cantato insieme, non su un palco perlomeno. –affermai.
-C’è sempre una prima volta, no? –chiese lei.
-Oddio.. Ma.. E la canzone? Non.. –farfugliai io.
-Abbiamo collaborato insieme per una canzone, Sel. Non pensavo avessi la memoria così corta. –rispose, ridacchiando.
-One And The Same? –chiesi, sorpresa.
-Esatto.
-Ma.. Sei sicura? Voglio dire.. –cominciai.
-C’è qualche motivo per cui tu non voglia cantarla? –mi chiese, seria.
-No, no.. È solo che.. –dissi, abbassando lo sguardo. Sentivo che mi osservava. –Va bene, facciamolo. –conclusi.
-Sii più precisa, Sel. Facciamo cosa? La gente potrebbe fraintendere. –mi disse, in modo malizioso.
-E che fraintendano. –risposi, sorridendole e alzandomi. Demi mi fissò per un momento, poi sorrise.
-Dovremmo provare, sai? –disse.
-Avevi detto che non ne avevamo bisogno, o sbaglio? –chiesi, inarcando un sopracciglio.
-Beh, sai, non ricordo molto bene la canzone.. Le parole.. –disse, vaga.
-Fai schifo! Non le ricordi? Vergogna! –le dissi, fingendomi offesa.
-Scherzo. –disse, avviandosi verso la porta e facendomi cenno di seguirla. Poi si fermò improvvisamente vicino a me. -Come farei a dimenticarla? –mi sussurrò all’orecchio, provocandomi mille brividi. Mi sfiorò la mano e uscì dalla stanza. Ero rimasta come se fossi stata pietrificata, ma mi ripresi velocemente e la seguii.
 
*Spazio Autrice* Rieccomiii! È iniziato il Neon Lights Tour ed è.. FANTASTICO! No, di più! Davvero, Demi sta spaccando di brutto. E poi, le esibizioni con Nick sono la P E R F E Z  I O N E. Li amo troppo insieme, non c’è niente da fare. Comunque, ho deciso di far ‘entrare in scena’ le Fifth Harmony perché sono una Harmonizer, quindi le amo da morire. lol (E poi, forse si è capito, shippo Camren, quindi mi piace pensare anche a Demi come una loro shipper, rido). Ritornando al discorso, spero davvero tanto che Demi inviti una sera anche Selena. Sarebbe meraviglioso!
Che ne pensate del capitolo? Fatemi sapere e recensite in tanti!
Alla prossima! :)x  

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


CAPITOLO 7.
 
*P.O.V. Demi*

Non potevo assolutamente crederci. Selena era venuta in Canada per me, solo per me. C’era una sola domanda che risuonava nella mia testa: “perché?”. Già, perché l’aveva fatto? Ci saremmo riviste a Los Angeles tra qualche giorno, avrebbe potuto incontrarmi senza sforzarsi più di tanto. Invece era arrivata fin qui solo per me.
Stavamo scendendo le scale per raggiungere il luogo adibito alle prove. Lei era dietro di me, silenziosa.
-Allora, sarà la prima volta che canteremo insieme questa canzone dal vivo, eh? –chiese lei, rompendo il silenzio.
-Direi che sarà proprio la prima volta che canteremo insieme dal vivo.
-È vero.. Come mai non ci abbiamo pensato prima?
-A far che?
-Ad esibirci insieme.. Insomma, dopo quasi 15 anni che ci conosciamo ci sarebbe dovuto venire in mente!
-Non pensarci, l’importante è che lo faremo. Anche dopo tutto questo tempo.
-Già.. –concluse lei. Sembrava pensierosa.
-Che succede? –le chiesi, mentre aprivo la cassa che conteneva i microfoni.
-Che intendi? –chiese lei, con un tono indecifrabile.
-Sembri strana.
-Non è niente, è solo che ho un presentimento.. Non so..
-Che presentimento? –chiesi, porgendole il microfono. Lei lo prese.
-Non so neanche spiegarlo. È come se stesse per succedere qualcosa.
-Cosa?
-Eh, Dems, ti ho già detto che non lo so. Boh, non pensarci, sarà impressione mia.
-Come vuoi.. Bene, andiamo sul palco. –dissi, lei mi seguì.
 
*P.O.V Selena*

Avevo questo presentimento che mi “tormentava”. Avrei voluto che sparisse, non riuscivo a sopportarlo.
Salimmo sul palco e Demi sussurrò qualcosa alla band, probabilmente li informò della canzone da suonare. Dopo qualche minuto di preparazione, la band ci fece cenno e capimmo che potevamo iniziare a cantare.
-Sel, che ne dici di provare a cambiarla un po’ e magari renderla in versione acustica? –chiese Demi, prima di cominciare.
-Si, dai, proviamoci. –concordai.
Ci sedemmo su due sgabelli, l’una di fronte all’altra.
La band iniziò a suonare, noi a cantare.
 
*instrumental*
 
S: You come from here
I come from there

D: You rock out in your room
I rock a world premiere

S&D: We're more alike than anybody could ever tell
 
Sorridemmo entrambe cantando quel verso.
 
D: Friday we're cool
Monday we're freaks
S: Sometimes we rule
Sometime we can't even speak
D&S: But we can get up, let loose and lol
 
S: It may seem cliché
For me to wanna say

That you're not alone

Demi abbassò lo sguardo.

D: And you can call me uncool
But it's a simple fact
I've got your back

Ritornò a guardarmi e cominciammo il ritornello.

S&D: Cuz we're one and the same
We're anything but ordinary
One and the same
I think we're almost legendary
You and me, the perfect team
Chasing down the dream
We're one and the same
 
*instrumental*
 
La versione acustica era completamente diversa dall’originale. Rendeva la canzone più, per così dire, seria. Eravamo lì, che cantavamo, guardandoci negli occhi, quando l’unica cosa che avrei voluto fare era baciarla.
Eravamo così vicine, eppure così lontane, e sapevo che avrei rovinato tutto un’altra volta se l’avessi fatto.
 
D: I'm kinda like you
You're kinda like me
 
Continuò Demi, facendomi l’occhiolino e ridacchiando. Io sorrisi.
 
S: We write the same song in a different key
D&S: It's got a rhythm you and me can get along
 
Le diedi uno schiaffetto per scherzare, ma lei mi prese la mano e la intrecciò alla sua. Rimasi sorpresa per un secondo, ma continuai a cantare.
 
S: And it may seem cliche
For me to wanna say

That you're not alone

D: And you can call me uncool
But it's a simple fact
I've still got your back
 
D&S: Cuz we're one and the same
We're anything but ordinary
One and the same
I think we're almost legendary
You and me, the perfect team
Shaking up the scene
We're one and the same

Demi mi tirò verso di lei. Eravamo così vicine che avrei potuto contare le sue lentiggini.

S: Cuz we're one and the same
D: We're anything but ordinary
S: One and the same
 
Non cantai questo verso, lo sussurrai praticamente. Eravamo talmente vicine che mi mancava il respiro.

D: We're something more than momentary

Disse Demi. Mi lasciò la mano e rimasi momentaneamente delusa. Invece, la poggiò sul mio viso e l’accarezzò. Chiusi gli occhi a quel contatto.

S: Cuz we're one

Canticchiai, sperando di calmarmi.
 
D: We're anything but ordinary

Continuò lei. Potevo sentire il suo respiro.
 
S&D: You and me, the perfect team
Chasing down the dream
Oh, you and me, the perfect team
Shaking up the scene
 
D: Are we still one and the same?
 
Demi terminò cambiando l’ultima frase. Aprii gli occhi. Ci guardammo per qualche secondo, poi la sua espressione cambiò e si allontanò di scatto.
 
-Bene, benissimo, andava bene. Non credo ci sia più bisogno di provarla. –disse, in fretta.
Mi schiarii la gola.
-Si, hai ragione, ma.. –cominciai.
La band era già uscita e Demi si stava affrettando a seguirli. La rincorsi.
-Che c’è che non va? –le chiesi. Lei non mi guardava e continuava a camminare.
-Niente. –rispose, continuando a tenere lo sguardo basso.
 
*P.O.V Demi*
 
Non riuscivo a crederci. Come cavolo mi era venuto in mente di.. comportarmi con lei in quel modo?
Probabilmente era stata la canzone ad influenzarmi.
Ma basta, chi volevo prendere in giro?
 -Sicura? E perché stai scappando? –mi chiese, prendendomi per il polso e bloccandomi. Non risposi.
-Guardami. –continuò. Non riuscivo a farlo.
-Guardami. –ripeté. Mi lasciò il polso e mi sollevò il viso.
-Che c’è? –le risposi finalmente, guardandola negli occhi, forse un po’ più brusca di quanto avessi voluto.
-Perché.. perché fai così? –chiese, con una strana voce.
-Così come?
-Ti comporti in questo modo.. –stavolta fu lei ad abbassare lo sguardo.
Non lo sapevo nemmeno io il perché di questo mio comportamento, come avrei potuto risponderle?
Rimasi zitta, ancora una volta.
-Insomma, prima fai.. E poi.. –balbettò lei, dato che io non rispondevo.
Fu più forte di me, non ci pensai due volte. La cinsi per i fianchi e l’attirai a me. La strinsi forte, come se non avessi più voluto farla andare via. Lei si immobilizzò per un attimo, chiaramente sorpresa, poi ricambiò l’abbracciò e nascose il viso nell’incavo del mio collo.
Chiusi gli occhi, respiravo a fondo il suo profumo.
Sentivo il suo cuore che batteva sempre più forte, così proprio come il mio.
-Non puoi fare così, proprio no.. –mi sussurrò Selena.
-Come? –le chiesi, non capendo realmente.
-Io.. Io credo di poter avere un infarto.
-No, cara, questo lo dico io. –dissi, sorridendo. Lei ridacchiò.
-Beh, non posso negarlo però.
-Me lo dicono tutti, già. –dissi, maliziosamente.
Selena si allontanò in modo brusco.
-Che fai? –chiesi, quasi mettendo il broncio.
-Te lo dicono tutti, eh? Allora vai ad abbracciare altra gente, vai. –disse, gesticolando con la mano.
-Cosa? –esclamai, divertita.
-Vai. –ripeté.
-Stai scherzando, spero.
-Vai. –ripeté una terza volta. Si avviò verso l’uscita.
-Oh mio Dio, Sel. –dissi, andandole dietro. Lei non si fermava. La presi nuovamente per i fianchi e l’abbracciai da dietro.
-Potrei incontrare chiunque, sai? Ma l’unica cosa che mi interessa, adesso, sei tu. –le dissi, piano.
Lei tirò un profondo respiro.
-Davvero? –chiese.
-Davvero. –confermai.
-Beh, è buffo, perché per me è esattamente lo stesso. –mi rispose, girandosi. I nostri volti erano troppo vicini, per la seconda volta. Non credevo di poter resistere ancora.
 Lei si staccò da me e scappò via.
-Muoviti, che abbiamo altre cose da fare. –disse ridacchiando allegramente, e corse via.
L’avrei uccisa sul momento, però, poi, sorrisi.
È sempre la stessa, pensai tra me e me. E voglio che resti così per sempre.
Forse era quello il presentimento a cui Selena alludeva prima. Perché qualcosa stava rinascendo tra noi due, era impossibile negarlo.
 
*Spazio Autrice*
Saaaalve, rieccomi con un nuovo capitolo. Recensite in tanti e fatemi sapere cosa ne pensate. ;) Alla prossima! x

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


CAPITOLO 8.
 

*P.O.V. Selena*


Era arrivata la “big night”, come mi piaceva definirla.
Io e Demi ci saremmo esibite insieme dal vivo per la prima volta, all’insaputa di tutti.
Ero agitatissima, senza nemmeno saperne il motivo.

Ero talmente immersa nei miei pensieri che non mi accorsi dell’arrivo di Demi, che pensò bene di gettarsi su di me con tutta la forza possibile.
 
-Demi, cazzo, vuoi uccidermi prima dell’esibizione? –urlai.
-Può darsi. –disse, spostandosi e ridendo.
-Che c’è da ridere?
-Niente. Boh, sono felice stasera. –rispose, sorridendo in modo adorabile. Fece sorridere anche me.
-Mancano cinque minuti all’inizio del concerto, non dovresti prepararti? –le chiesi.
-Sono già pronta. Aaaallora, coordiniamoci. –disse, indicando un orologio inesistente al polso.
-Ma tu stai m..
-HO DETTO COORDINIAMOCI. CONTROLLA IL TUO OROLOGIO. –rispose, indicando il mio polso.
-Non ho un orolog…
-CONTROLLALO! –urlò.
-Okay, okay. Lo sto controllando. Ecco. E adesso? –risposi, quasi divertita.
-Non appena avrò finito di cantare Don’t Forget, ti annuncerò e tu verrai accanto a me.
-No, guarda, pensavo che sarei dovuta scappare via.
-Sii seria. E dopo questo, inizieremo a cantare.
-Va bene. –risposi.
-Va bene. –disse lei. –Adesso vado, ci vediamo dopo, babe.
Mi abbracciò e mi diede un leggero baciò sulla guancia. Sorrisi come un’ebete.
-A dopo.. –sussurrai. La guardai allontanarsi e, poi, mi sistemai così da avere una migliore visuale del c… del concerto di Demi, si.


*P.O.V Demi*


Selena era così agitata, che carina.
Non vedevo l’ora di cantare con lei, sarebbe stato fantastico.
-Demi, preparati, stiamo per spararti fuori. –mi disse il tecnico.
-Sai che non mi piace questa parola, mi fa paura.
-Ok, allora stiamo per MANDARTI fuori. Va meglio?
-Molto. –risposi, sorridendo.
Mi posizionai sulla pedana e sentii le urla dei fans farsi sempre più alte.
Il video che era stato mandato prima del mio arrivo doveva essere finito, perché i fans adesso erano completamente in delirio.
Sentii partire la base di Heart Attack e, subito dopo, saltai fuori.
I fans erano completamente impazziti.
-BUONASERAAAAAAA! –urlai, ed iniziai a cantare HA.
Tutti cantavano con me. Era un’emozione sempre diversa, mi rendeva troppo felice.
Proseguii con le altre canzoni in scaletta, poi arrivò il turno di Don’t Forget.
-Adesso, ragazzi, canterò una canzone che ha significato molto per me. Dopo questa, ci sarà una grandissima sorpresa per voi, e.. volete sapere di cosa si tratta? No, non ve lo dico. Dovrete aspettare.
I fans urlarono.
-Ok, ok. –dissi, ridacchiando. –E adesso… Did you forget, that I was even alive?...
Iniziai a cantare e mi divertii a suonare la chitarra e a scuotere la mia folta chioma. (Scherzo, se non la smetterò di tingermi i capelli, probabilmente diverrò pelata entro i 30 anni).
E anche quella canzone finì.
Ero emozionatissima.
-Ora, ragazzi, come vi avevo promesso, vi svelerò la sorpresa. Ma, dato che sono una bad girl, voglio farvi stare ancora sulle spine. –dissi, ridendo.  I fans urlarono.
-Sono nel mondo dello spettacolo da tanto ormai. –ripresi. –E, come ben sapete, trovare dei VERI amici è molto difficile. Non sai mai di chi fidarti e viceversa. Più di 14 anni fa, circa, conobbi una bambina. Mi sembrò simpatica sin dal primo momento in cui la vidi. Dopo qualche giorno eravamo già migliori amiche. –mi fermai, la folla iniziò ad urlare forse intuendo a chi mi riferissi.
-Beh, negli anni ho continuato a considerarla tale. Certo, ci sono stati vari.. ostacoli.. che abbiamo dovuto superare, ma nonostante tutto, alla faccia di chi ci vuole male, noi siamo ancora qui. Insieme. E continueremo ad esserci, sempre. Quindi, vi chiedo di applaudire e di urlare più forte che potete, perché stasera è qui con noi.. SELENA GOMEZ! –urlai. E la folla esplose, letteralmente.
 
 
*P.O.V Selena*


Il discorso di Demi mi aveva emozionato.
Io mi chiedo, come si possa odiare una persona come lei, pensai. Avrei voluto saltarle addosso e dimostrarle tutto il bene che le volevo, ma non potevo farlo.
Così corsi sul palco, seguita dalle urla di tutti.
Andai dritta da Demi e la abbracciai.
-Omg, I love you so much… -le sussurrai all’orecchio.
-Ma non quanto me. –rispose lei, sorridendo impercettibilmente. La strinsi ancora di più.
Demi sembrò rendersi conto che c’erano migliaia di persone ad assistere alla scena, quindi si staccò velocemente e arrossì un po’.
-Bene, ecco, stasera canteremo One And The Same. La ricordate? –chiese.
La folla urlò ancora.
-Cantate con noi! –urlai io.
Iniziammo a cantare.
Ci divertimmo un mondo, saltellando sul palco, correndo come delle bambine e ridendo a mai finire. I fans praticamente erano impazziti. C’era chi urlava “Delena”, chi piangeva e chi saltava.
Alla fine della canzone ci abbracciammo nuovamente, salutai tutti e andai via.
Demi continuò il concerto e io rimasi lì a guardarla.
Era stata una serata memorabile.
 
 
*Spazio Autrice*
Eccomi con un nuovo capitolo. Scusate per la lunga attesa, ma sono stata impegnatissima.
Comunque, come già è successo altre volte, ho scritto una frase in inglese perché rende meglio che in italiano. lol
Recensite in tanti! Spero di aggiornare presto! Alla prossima! :)x

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