Tragedia in famiglia

di Kidman71
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo capitolo ***
Capitolo 2: *** capitolo secondo ***



Capitolo 1
*** primo capitolo ***


Tragedia in famiglia

Tragedia in famiglia

 

Capitolo primo

 

 

Nicole Done, era una di quelle signore molto semplici dal carattere simpatico ed estroverso. Il suo animo gentile di certo ti faceva capire che persona generosa potesse essere. Anche se in realtà era quello che voleva credere lei. Il suo carattere non si poteva mica paragonare ad una tigre selvaggia, ma nemmeno ad una felice e dolce coniglietta, forse l’animale che si poteva più paragonare a lei era una un’insopportabile iena, la quale non smette mai di ridere, neanche contro la tristezza. Sua figlia Camilla, infatti, rispose così ad un test scolastico, la domanda era:

 

La cosa che vostra madre non potrebbe mai lasciare?

 

Camilla rispose:

 

I soldi

 

In effetti, quella non era la domanda che la sua insegnante si aspettava, essa, infatti, credeva che la sola cosa che una madre non potrebbe mai lasciare è la propria famiglia, ma ovviamente per Nicole Done non era così.

Nicole Done scriveva romanzi drammatici, e in uno di essi usò suo marito come protagonista. Suo marito era Steven Peys, un bravo giornalista di cronache nere, ma ovviamente la sua scelta per questo tipo di cronache non riguardava ovviamente il suo carattere. Steven era del tutto diverso dalla moglie, sensibile, paziente e timido. Forse Daniel, il loro secondo figlio aveva preso tutto dal padre. Ecco perché un giorno disse a tutta la famiglia che era gay.

L’ultima figlia, si chiamava Lucy, non aveva preso né dalla madre, né dal padre, forse dalla nonna, anche se quest’ultima era spregevole con tutti, specialmente con i bambini. Si chiamava Mafalda Gux, ed era la madre di Nicole Done. Lucy un giorno dichiarò all’anziana signora tutto ciò che pensava di lei, dopo poche ore Mafalda si ritrovò in ospedale ad aspettare che la povera Lucy si risvegliasse, dopo che la nonna le provocò un occhio nero.

Credo che questa sia l’intera famiglia, un po’ strana ma semplicemente anormale.    

 

 

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Capitolo 2
*** capitolo secondo ***


Capitolo secondo

Capitolo secondo

 

 

 

Era una giornata tranquilla, il sole emanava quel calore rilassante, le nuvole nel cielo erano pacifiche, e l’aria fresca trapassava i corpi caldi e silenziosi.

Nicole Done stava preparando la colazione per i figli e il marito, i quali stavano scendendo dal piano superiore:

-        stiamo arrivando – urlò Steven Peys sistemandosi quell’orribile cravattino viola, mentre Nicole dal viso depresso si toccò la fronte

-        siamo qui mamma – disse con calma Lucy, seguita da Daniel e da Camilla

-        sedetevi tesori – fece la madre – intanto vado a prendermi un super – alcolico, tanto per rinfrescarmi –

I tre figli, del tutto sbalorditi si sedettero, aspettando i genitori. Quando l’intera famiglia si riunì Nicole prese a parlare:

-        bene, credo che oggi Camilla debba cercarsi un lavoro serio, e non uno di quegli stupidi lavoretti nel giardino dei vicini –

-        ma mamma – protestò Camilla – anche Daniel non si sta impegnando, e guardalo è come se fosse una principessina cinese –

-        preferisco egiziana – la corresse il fratello, con un tono del tutto indifferente – e poi ho cercato di fare il baby sitter, ma mi hanno detto che ho un carattere troppo tetro – ribatté

-        ci credo – si aggiunse Lucy – il primo giorno li hai minacciati con un coltello –

-        era solo per farli giocare a nascondino – si autodifese Daniel – e poi non ho voglia di discutere con una ragazzina di dodici anni –

-        non interrompetemi – alzò la voce Nicole mentre il marito sorseggiava una tazzina di caffè – Camilla, oggi andrai da Ryan il quale ti darà un lavoretto –

-        mi mandi da Ryan soltanto perché ha un bar – disse Camilla piagnucolando – e così tu potrai prendere tutti gli alcolici che vuoi –

-        non ti premetto di rispondermi così – alzò ancora di più la voce – tesoro di qualcosa –

-        Camilla – la implorò il padre – non dire parolacce –

La moglie si mise una mano sul petto:

-        prima o poi creperò su questo tavolo, sola e amareggiata con una bottiglia di brandy in mano –

-        tanto per cambiare – mormorò Daniel

-        alle quattro e mezzo signorina – si alzò dalla sedia Nicole – andrai da Ryan, punto e basta -    

 

 

 

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