Morning Run

di WarriorGirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Morning run ***
Capitolo 2: *** II capitolo ***



Capitolo 1
*** Morning run ***




Regina Mills era una persona mattiniera e neppure le maledizioni le avevano fatto perdere le sue abitudini ma da quando erano rientrati dall'anno nella foresta incantata una nuova abitudine era entrata nella sua routine: guardare Emma Swan mentre faceva la sua corsa.
Era iniziato per caso, era una bella mattinata e così aveva deciso di fare colazione in giardino e mentre era immersa tra le pagine del giornale nel suo campo visivo erano entrati dei capelli biondi e una figura che non avrebbe potuto non riconoscere e così giorno dopo giorno il sindaco Mills si ritrovava alla finestra con la sua tazza di caffè tra le mani a guardare la Salvatrice correre. Doveva ammettere che le era mancata quasi quanto le era mancato Henry perchè per quanto il loro rapporto fosse piuttosto difficile, Emma c'era sempre stata, era stata l'unica a credere in lei e ora inconsciamente aveva quell'appuntamento con lei ogni mattina.
Quella mattina Regina come ogni mattina ormai era alla finestra quando Emma mentre correva prese una storta,la mora senza neanche pensarci lasciò il suo caffè e si diresse in strada.
-Miss Swan!- disse andando verso la bionda
-Regina ..cosa?!.... Porco***!- disse Emma imprecando per il dolore alla caviglia
Regina la guardò malamente e poi tirarla su con difficoltà stringendola per il fianco per poi sparire in una nuvola di fumo viola e ricomparire in casa
-L'avrebbero potuta investire!- disse Regina preoccupata del fatto che era nel bel mezzo della strada
-Sto bene,è solo una storta – disse Emma con il viso dolorante massaggiandosi la caviglia
Regina spostò malamente le mani di Emma dalla caviglia e curò la storta con la magia.
-Oh.. Grazie!- disse sorpresa la bionda
-Sappi che l'ho fatto solo perchè non è prudente che tu sia ferita mentre la Wiched Wich è in giro!- rispose Regina cercando di sembrare il più sincera possibile
-OK,ok ma come hai fatto ad assistermi così rapidamente...insomma mi stavi spiando?- disse Emma guardando incuriosita Regina mentre era ancora avvolta nella sua vestaglia
-Signorina Swan ho di meglio da fare che guardarla correre tutte le mattine- disse risoluta il sindaco
-Tutte le mattine?- disse Emma guardando Regina ridacchiando – Regina tu mi spii mentre corro!- continuò punzecchiandola
Regina sospirò sconfitta- Almeno non la guardo con lo sguardo da cucciolo bastonato come quel pirata !- le rispose cercando di discolparsi.



 

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Capitolo 2
*** II capitolo ***


-Regina Mills è gelosa?!- chiese Emma ironica cercando di punzecchiare la mora che le rivolse uno sguardo piuttosto infastidito

-Io non sono affatto gelosa! Forse lo è lei signorina Swan?- le rispose in una sorta di sfida

-E di chi? Dovrei essere gelosa.... di Robin Hood?- le disse allora Emma a cui in realtà quel ladruncolo che ultimamente stava un po' troppo vicino a Regina, le dava abbastanza fastidio, anche se cercava di non darlo a vedere.

-Non sono affatto interessata a lui, dear- le rispose allora Regina a un palmo di naso.

-E... c'è qualcuno che ti interessa?- le chiese la bionda in un soffio rivolgendo lo sguardo dai suoi occhi alle labbra rosse.
Erano così vicine che il suo profumo la incatenava inevitabilmente a Regina che non rispose ma che forse involontariamente non pote fare a meno di leccarsi le labbra nel vedere come la Salvatrice si stava torturando il labbro, pochi attimi prima che quelle stesse labbra finissero sulle sue, per poi ritrovarsi tra il corpo della Salvatrice e il muro.

-Corro davanti a casa tua solo per la speranza di intravederti dietro le tende mentre mi spii- disse Emma lasciando le labbra rosse di Regina e dedicandosi al suo collo

-Io...non la...spio- le rispose ostinata la mora per poi capovolgere la situazione e spingere Emma contro il muro – stai un po' zitta- le rispose prendendole la nuca e baciarla.
Regina le morse il labbro – io non la spio- disse tirandole le braccia al muro cercando di bloccarla ma sfortunatamente o fortunatamente Emma era decisamente più forte del sindaco e si liberò dalla presa per poi portarla al muro.

-shh- le sussurrò a fior di labbra scendendo tra baci e morsi per la linea del suo collo fino ad arrivare alla scollatura della vestaglia che velocemente fu buttata a terra lasciando Regina in intimo. Emma si fermò un attimo, fissò i suoi occhi in quelli di Regina e le rivolse un sorriso che fu ricambiato e poi continuò il suo percorso di baci mentre con le dita andava a stuzzicare i capezzoli ormai turgidi della mora che spingeva la testa della Salvatrice più giù in cerca di attenzioni. Emma allora si tirò su e la baciò con passione mentre constatava quanto fosse pronta e bagnata, massaggiò il clitoride e poi la penetrò lasciando che il sindaco si aggrappasse a lei per non cadere; la mora  era quasi al limite quando Emma aggiunse un secondo dito che la portò all'orgasmo.
Passarono alcuni minuti, Regina sorrise beffarda e spinse la Salvatrice sul divano. 

- Lo ammetto ti stavo spiando- ammise facendo sorridere Emma, per poi raggiungerla.

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