Dopo la guerra

di Bazlo90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Davanti al fuoco ***
Capitolo 2: *** Ricostruzione ***
Capitolo 3: *** La fame del Lupo ***
Capitolo 4: *** Commiati (parte 1) ***
Capitolo 5: *** Commiati (parte 2) ***
Capitolo 6: *** La gioia dei piccoli problemi ***
Capitolo 7: *** Nuovo ufficio,nuove responsabilità ***
Capitolo 8: *** Zuppa di piselli per cena ***



Capitolo 1
*** Davanti al fuoco ***


Vista dall'alto la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts era davvero uno spettacolo desolante.Sul prato vicino al lago erano disseminate ovunque carcasse di ragni giganti,pezzi di armature e gargoyle del castello e qualche cadavere di Ghermidori.La rustica capanna di Hagrid era andata nuovamente a fuoco,completamente distrutta.Del campo delle zucche non rimaneva altro che un viscida fanghiglia arancione.Le serre d'Erbologia,miracolosamente integre,aspettavano invano l'arrivo di qualche studente. Davanti all'entrata principale c'erano parecchi corpi di giganti e Mangiamorte, ma soprattutto regnavano ovunque grossi blocchi di pietra. Intere porzioni del castello erano crollate a causa delle molte maledizioni lanciate quella notte.La torre d'Astronomia non esisteva più,tutte le vetrate della Sala Grande erano infrante e il tetto era letteralmente scoperchiato.
 
I tre ragazzi lasciarono lo studio del Preside in silenzio.
Era stato un anno molto duro per tutti, costellato da sangue,lacrime e morte.
Finalmente, Harry,Ron e Hermione raggiunsero la Sala Comune dei Grifondoro,stanchi e affamati come non mai.
Nonostante non sapessero la parola d'ordine, la Signora Grassa li fece entrare tranquillamente nella Sala,dicendo:"Mai più parole d'ordini per voi tre!Grazie mille."
"Beh.in fondo ce lo meritiamo" disse Ron,abbozzando un sorriso.
"Altrochè!"concordò Hermione,"Ma cerchiamo di non esaltarci troppo,va bene?"
Harry ridacchiò.
Furono molto contenti di ritrovarsi tra quelle mure famigliari e accoglienti,fortunatamente integre dopo la battaglia, e ricordi felici riafforano per tutti.
Automaticamente si sedettero sulle loro poltrone preferite,davanti al camino,e Hermione accese il fuoco con un leggero colpo di bacchetta.
"Che dite,chiamiamo Kreacher per un panino?"propose Harry.
I due amici annuirono.
"Kreacher!".
Con un sonoro crac, l'elfo domestico si materealizzò davanti a loro.Piccolo,col naso bitorzoluto e ciuffi di peli grigi che li spuntavano dalle orecchie,l'elfo accusava anche lui i recenti segni della battaglia:la spora tunica grigia era strappata in diversi punti, e aveva tagli ancora sanguinanti da braccia e gambe e il suo occhio sinistro raggiungeva più o meno le dimensioni di un melone.
Ma,nonostante fosse malconcio,rivolse enormi sorrisi ai ragazzi.
"Padroni!" gracchiò felice, e fece profondi inchini.
"Kreacher!"esclamò Harry."Come stai?Non ti sei ancora fatto curare?
"Stoico,il tipetto!" sghignazzò  sotto voce Ron,che assunse subito una faccia mortificata alla vista dello sguardio fulminante di Herminone.
"Vieni qui,Kreacher" disse la ragazza, "ti curo le ferite."
"Non si preoccupi,padroncina,Kreacher è fiero di aver contribuito a sconfiggere il Signore Oscuro,fiero di aver vendicato padron Regulus".
"Kreacher, sono molto contento dell'aiuto che c'hai dato,ma fatti curare,per piacere" disse Harry.
In poco tempo,Hermione aveva guarito tutti i tagli del vecchio elfo,che si profuse in profondi inchini.
"Flerula!",disse la ragazza, e candide bende si attorcigliarono dolcemente sulle ferite di Kreacher,dandogli un aspetto molto buffo,simile a una mummia.
Harry osservando il suo elfo,si ricordò dell'ultima volta che si erano visti, la loro ultima mattina a Grimmauld Place. E,vergognandosi,si accorse solo ora che non sapeva che cosa gli fosse capitato,dopo che praticamente aveva invitato a braccia aperte i Mangiamorte a casa del suo padrino,Sirius.
"Ehm, Kreacher" disse imbarazzato. "Che cosa ti è successo dall'ultima volta che ci siamo visti?".
E così,Kreacher raccontò loro, quello che gli era capitato da quando i tre ragazzi non erano più ritornati da lui a Grimmauld Place,dopo l'assalto al MInistero,ormai più di sei mesi prima.
"Kreacher preparava pranzo per padroncini,quando ha sentito entrare nella casa della vecchia padrona tanti uomini malvagi.Kreacher, ha tentato di madarli via ma erano tanti e loro hanno preso Kreacher e l'hanno portato dal signor Malfoy."A quel punto il piccolo elfo iniziò a singhiozzare.
Hermione,rabbrividì,forse intuendo quello che li era capitato.Harry e Ron,semplicemente lo fissavano rapiti.
"E p-poi è a-arriv-vata la signora Les-str-ran-g-ge e ha torturato il p-povero K-Kreacher.Ha c-chiesto dov-v'erano n-n-uov-vi padroncini ma K-Kreacher non ha detto niente,nè del fatto del medaglione di padron Regulus,nè dei piani p-per uccidere il Signore O-Oscuro"
Harry sentì un incredibile moto d'affetto per l'elfo. Chi l'avrebbe detto,che i sentimenti verso Kreacher sarebbero cambiati così drasticamente. Appena un anno prima lo detestava e lo disprezzava per la sua condotta.
"Ecco noi ti siamo eternamenti grati per quello che fatto per noi, Kreacher...grazie"
Hermione,con le lacrime agli occhi,abbraccio teneramente l'elfo,che a quella reazione così improvvisa indurì un pò il viso,ma dopo un pò sorrise.
"Kreacher è felice di quello che ha fatto, padroncini, ed è contento che stiate tutti bene"
Ron,che era anche lui un pò commosso, chiese:"E poi,come hai fatto a scappare da Villa Malfoy?".
Kreacher continuò il racconto.
"Kreacher è rimasto in cella con vecchio Olivander per diverse settimane, poi, un pomeriggio è arrivato il Signore Oscuro e vecchio Olivander portato da lui.Kreacher era molto spaventato,perchè magari poi anche lui torturato dal Signor Oscuro.Ma poi Kreacher è stato chiamato molto forte da Dobby e grazie a magia della chiamata Kreacher è scappato e si è ritrovato qui a Hogwarts,alla scuola dei suoi padroni!"
"Dobby ti ha chiamato?Perchè?"chiese sorpreso Harry.
"Dobby detto a Kreacher che è stato Severus Piton.E' stato il preside che mi ha salvato e poi ha detto che Kreacher doveva lavorare a scuola."Harry,Ron e Hermione si guardarono. 
Quanto dovevano a Piton!
Harry si odiò a morte per aver dubitato di lui per tutti quegli anni. Quante volte pensava che fosse dalla parte di Voldemort?
Ma non riusciva ancora a pensare lucidamente a Piton,non dopo quello che aveva visto nel Pensatoio.
Ron ruppe il silenzio.
"Kreacher,non è che per cortesia potresti portarci dei panini?"
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Ricostruzione ***


Dopo aver trangugiato qualche panino, insieme a un bel pò di Burrobirra,i tre amici decisero di riposare qualche ora,per poi scendere in Sala Grande, e ascoltare le direttive della professoressa McGranitt sul da farsi.
Harry fu lieto di ritrovare il suo vecchio letto a baldacchino,ma si accigliò nel constatare che sembrava tutto un pò spoglio senza il suo vecchio baule di scuola,la sua firebolt e tutti i suoi effetti personali.
Per un attimo, si chiese se erano rimasti a Priver Drive,ma di 
sicuro erano stati saccheggiati dai Mangiamorte,in cerca di informazioni su 
di lui.
"Sembra tutto un pò vuoto.Non credi Harry?",chiese Ron,dando voce ai suoi pensieri.
"Già"
Ron si buttò di peso sul suo letto e chiuse gli occhi.
"Sai,nonostante tutto,c'è una nota positiva,"disse.
"E sarebbe?"domandò incuriosito Harry,buttandosi anche lui sul letto.Si accorse che le orecchie dell'amico erano diventate di un bel rosso acceso.
"Beh, io e Hermione finalmente ci siamo ritrovati"
Harry,sorridendo,disse:"Amico,con il tuo interesse per gli elfi domestici, nel bel mezzo della battaglia, l'hai fatta sciogliere.Ed era anche ora,direi.Ci state girando intorno da parecchi anni."
"Già.Ma spero che tutto il resto torni alla normalità",disse Ron.
Harry non potè che concordare con l'amico.

Intanto,in Sala Grande. i festeggiamenti continuavano.Studenti,genitori e insegnanti erano ancora seduti e parlavano dei recenti avvenimenti.
Neville Paciock,con ancora in grembo la spada di Godric Grifondoro,raccontava di come avesse difeso il castello con incantesimi e 
piante magiche, e poi di come avesse ucciso il serpente di Tu-Sai-Chi. 
Vicino a lui,sua nonna,Augusta, lo guardava orgogliosa.Luna Lovegood, con aria sognante,racconto alle sue compagne di Corvonero la prigonia a Villa Malfoy, e di come Harry e i suoi amici l'avessero liberata,con l'aiuto anche dell'elfo Dobby.
La famiglia Weasley,era ancora sotto shock per la morte di Fred, ma d'altra parte erano anche felici per la vittoria e per il ritorno di Percy.
Molly e Arthur si tenevano per mano, e guardavano orgogliosi i loro figli,così giovani ma coraggiosi.
"Arthur,dove sono Harry,Ron e Hermione?",chiese con una punta di apprensione la signora Weasley.
"Molly cara,non preoccuparti. Saranno andati a riposare,stanchi com'erano" rispose paziente il signor Weasley.
Percy invece si stava ancora scusando con George e Bill.Evidentemente,si sentiva ancora in colpa per aver abbandonato la famiglia.
"Mio caro Perce" disse Bill," lo sapevamo che eri un pò tardo, ma ti vogliamo bene lo stesso". Fleur, seduta accanto al marito,scoppiò a ridere.George non rise alla battuta. Era ancora troppo... frastornato dalla morte di Fred.
Ginny,invece,non partecipava a nessuna conversazione.Fissava le clessidre delle Case,ridotte tutte in frantumi,pensando a Harry.

Minerva McGranitt, seduta accanto alla professoressa Sprite, discuteva con Kingley,appena nominato Ministro della Magia *ad interim.*
"Dovremmo subito mandare a casa studenti e genitori,Ministro.Credo che si siano guadagnati questo diritto. E poi dovremmo mandare i feriti più gravi 
al San Mungo"
"Hai ragione Minerva. Sto già predisponendo diverse Passaporte per l'ospedale. E la squadra di Maghi-Operai sta già arrivando. La riparazione del castello deve iniziare il prima possibile. E ho già ordinato ai pochi Auror rimasti di cercare e catturare tutti i Mangiamorte rimasti" disse Kingsley,con la sua voce rassicurante.
La professoressa McGranitt annui,riconoscente.
"E per...i morti?"chiese poi, con voce tremula.
"Daremo una mano ai parenti,per portare le salme a casa. Credo che tutti 
vogliano un funerale privato..."
Tirando su col naso, la Neo Preside,si alzò.
"*Sonorus"*,mormorò con la bacchetta, e la sua voce rimbombò alta nella Sala.
"Un attimo di attenzione,per favore" disse,ottenendo subito il silenzio da parte di tutti."Inanzitutto,voglio ringraziare ognuno di voi. Grazie.Grazie infinite,per 
l'aiuto che c'avete dato nel difendere Hogwarts e tutti i suoi studenti da Voldemort."Ci furono applausi e urla di approvazione.
"So che ognun..." riprese Minerva,ma fu interotta da un cervo d'argento che corse verso di lei. Poi il Patronus di Harry parlò:
"Scusi professoressa,io.Ron e Hermione siamo nei dormitori.Riposiamo qualche ora e poi saremo disponibili per tutto quello che serve".Detto 
questo,il patronus sparì.
"Beh,suppongo che qualche ora gliela possiamo concedere no?"disse sorridendo MInerva,rivolta alla Sala.
Tutti risero a acclamarono a gran voce Harry e "Esercito di Silente",
"Dicevo,"continuò la McGranitt,"che ognuno di voi ha dato molto per questa scuola e vi giuro che non sarà mai dimenticato. Tra non molto arriveranno Guaritori dal San Mungo per aiutare a portare via i feriti. La Squadra di Riparazione magica inizierà oggi stesso a ricostruire il castello, e vi prometto che entro settembre Hogwarts sarà ritornata come nuova, e sarà pronta per accogliervi tutti."Ci furono altri scrosci di applausi.
"Ora però,ricostruite le vostre vite, siate felici,perchè il Signore Oscuro è caduto e noi ci siamo riguadagnati il diritto di essere liberi!Grazie,di nuovo a tutti voi!"

Poco dopo erano tutti in movimento.
La Squadra di Riparazione Magica era già all'opera,e stava riscotruendo parte della torre d'Astronomia.Kingsley stava parlando con gli Auror,appena arrivati, e stava ordinando di portare ad Azkaban,in attesa di processo,tutti i Mangiamorte catturati 
durante la battaglia.
"E poi voglio che inizino subito le ricerche dei Mangiamorte restanti. E nessuno deve scamparla" tuonò aspramente.
Neville,Luna,Ginny,Seamus e tutto il resto dell'Esercito di Silente stavano aiutando i Guaritori a portare al San Mungo i feriti.
Aberforth Silente stava ancora discutendo con Horace Lumacorno della battaglia,entrambi orgogliosi del successo di Potter.
"Sempre detto che quel ragazzo ce l'avrebbe fatta" disse Lumacorno,con le lacrime agli occhi.
"Si,ma non dimenticare che è grazie al mio aiuto che sono entrati ad Hogwarts,sia Potter che tutto l'Ordine." ribattè Silente.
Hagrid,nei prati,stava seppellendo i corpi dei ragni e dei Giganti,triste che tante belle creature fossero un pò...selvatiche. Grop,il suo fratellastro,intanto giocava con Thor,che gli abbaiava contro minaccioso.
Il professor Vitious,invece,stava ricomponendo tutte le armature di pietra spezzate, e con la magia le riportava nel castello.

La Neopreside era appena uscita dal suo studio.
Aveva appena avuto un lungo colloquio con il ritratto di Albus Silente.
"Incredibile",pensò."E pensare che come tutti,anch'io ho creduto ciecamente al tradimento di Piton!"
Si asciugò una lacrima con fare dignitoso.Era infuriata con il vecchio Preside,per il fatto che avesse taciuto sulla 
missione affidata ad Harry.Dopo un battibecco,finalmente Silente gli aveva rivelato ogni cosa.
Come ha potuto,mandare Harry a caccia di Horcrux?Aveva le sue buone ragioni,ma,odiava che l'avesse tenuta all'oscuro di tutto.E soprattutto rieneva esagerate le responsabilità che erano gravate sul Prescelto,e inoltre ha dovuto farsi uccidere!Ricordava,poche ore prima,la fredda voce di Voldemort che si dichiarava vincitore buttando ai suoi piedi il corpo senza vita di Harry.Minerva,aveva sentito il mondo crollarle addosso,e per un attimo,pensò d'inchinarsi al cospetto del Signore Oscuro,ma quando vide Paciock affrontare l'ira di Voldemort,noncurante della sua vita,sentì rinascere la speranza e la forza che l'avevano caratterizzata per tutta la sua esistenza.
Con passo frettoloso uscì dal castello,ignorando chiunque la chiamasse.Quello che doveva fare era di sicuro molto più importante.
Raggiunse il Platano Picchiatore.Con un piccolo incantesimo,lo immobilizzò e si addentrò nello stretto passaggio.
Poichè era abbastanza alta, dovette sdraiarsi e strisciare attraverso il cunicolo, e ignorando le fitte alla schiena e alle gambe,detestava essere vecchia, proseguì fino alla fine del tunnel,e sbucò nella Stamberga Strillante.
La casa era ormai molto vecchia,polverosa e con i muri a pezzi.
Ancora ricordava,quando i Malandrini venivano qua a sfogare i loro problemi.Sorrise,al ricordo dei suoi vecchi studenti.
Giunse in un vecchio salotto,e finalmente trovò quello che cercava.
Il corpo di Severus Piton era in mezzo alla stanza,coperto di sangue.
Aveva ancora gli occhi aperti.Minerva si accucciò accanto al corpo e lo osservò.
La veste nera era tutta impolverata, e imbevuta di sangue.Gli occhi erano ancora aperti,coperti di lacrime oramai secche.
Aveva un lungo squarcio sul collo,dove i segni dei denti di Nagini avevano infierito.
Questa volta non si preoccupò di ricacciare indietro le lacrime,ma pianse.Pianse di riconoscenza davanti all'uomo che, più di ogni altro, aveva sacrificato tutto per sconfiggere il Signore Oscuro.
Pianse di rabbia verso se stessa,per averlo odiato e disprezzato in quell'anno,nel quale occupava il posto di Preside.
Stette a vegliare il corpo per un tempo indefinito, e desiderò di star lì per sempre.
Ma quando le lacrime finirono si avvicinò al viso di Piton.Appoggiò le sue labbra alla fronte ormai fredda di Severus,poi li chiuse gli occhi,
"Grazie per tutto,Severus"sussurrò al corpo morto.


Nota dell'autore: Il capitolo mi è venuto istantaneo,l'avevo già scritto più o meno in testa.
Non so con che frequenza posterò nuovi capitoli...spero in un lasso di tempo ragionevole..Intanto,amici,vi auguro BUONA PASQUA
 

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Capitolo 3
*** La fame del Lupo ***


Era appostato vicino ad un'abitazione di maghi.
Se n'era accorto quando aveva visto materializzarsi un mago corpulento,con un buffo impermeabile giallo, e aveva annunciato a squarciagola la morte del Signore Oscuro.
Era entrato in casa e subito era scoppiate risate di gioia.
Lui rimase per tutto il tempo immobile.Studiava la casa,il numero di finestre,le possibile uscite; e teneva d'occhio i suoi abitanti, Quando vide una piccola bambina,uscire di casa,svuotare nell'erba il pesante calderone che reggeva con fatica,il brontolio del suo stomaco aumentò.
Ma,attese.
Nonostante avesse voglia di carne fresca e giovane,Fenrir Greyback non attaccò.Sapeva essere paziente. Avrebbe agito,di notte,con calma.
Adorava i momenti di caccia,anche da umano, Lo distraeva dalla brutta situazione in cui era, e gli permetteva di concentrarsi solamente sulle vittime.Ignorava anche il dolore delle botte e degli schiantesimi subiti nella battaglia,perfino il mal di schiena lancinante che si era procurato contro una balaustra del castello.
Una volta che avrebbe cacciato,si sarebbe concentrato sulla fuga.e sulla sua vendetta,perchè sì,doveva vendicarsi.Ma ora doveva farsi un pasto come si deve.
Si tolse la bacchetta da un tasca interna della veste nera.
Nonostante non fosse un mago particolarmente capace,nell'ultimo anno aveva imparato parecchi trucchetti utili: per provocare dolore, annebbiare la mente e anche uccidere sul colpo.
Ovviamente,avrebbe ucciso il mago. Greyback dedusse che ci fosse anche una strega,quando sentì la bambina dire;"Mamma,c'è ancora un pò di torta?".
Leccandosi i baffi,decise che avrebbe tenuto la donna come dessert.
Decisamente,preferiva uccidere quando era umano,per ricordarsi nei minimi particolari l'eccitazione della caccia.Non che odiasse cacciare da lupo,anzi era particolarmente eccittante dopo essere tornato umano verificare quante persone avesse contagiato e ucciso, e ormai,onestamente,aveva perso il conto.
L'importante era...cacciare.
 
Il sole iniziava a tramontare, e i rumori nella casa pian piano scemarono.
Fenrir sentì accelerare i battiti del suo cuore;si passò la lingua sulla bocca,eccitato,assaporando il sapore del sangue che presto avrebbe bevuto e della carne che presto avrebbe mangiato.Quando,solo l'oscurità e il silenzio regnavano attorno a lui,Greyback si avvicinò con cautela alla casa dei maghi.Col passare degli anni,aveva imparato ad essere silenzioso e invisibile come un'ombra,furtivo nel buio della notte.
Arrivato di fronte alla porta d'ingresso, ascoltò eventuali rumori provenienti dall'abitazione. Soddisfatto del silenzio,mormorò "Alohomora!",e la porta si aprì con un leggero cigolio. Ma non entro subito,prima tese le orecchie,Tutto taceva;con un luccichio negli occhi, varcò la soglia.
Fenrir,non aveva mai amato le case,sia quelle dei maghi,che quelle dei Babbani.Erano troppo strette,senz'aria,così dannatamente civili e ordinarie.
Questa non era da meno. Un ridicolo salotto,con un ridicolo mobilio.Una piccola cucina con un fornello,troppo pulito.
Greyback notò una scala che conduceva al primo piano,dove probabilmente dormiva l'allegra famigliola.
Sempre in silenzio,salì la scala.
Trovò subito la camera da letto della bambina. Dormiva tranquillamente nel lettino,stringendo una vecchia bambola piena di toppe.Si avvicinò lentamente per vederla meglio. Aveva una lunga chioma di capelli nera,che le copriva parte del viso.Fenrir la osservò respirare per qualche minuto,pregustando il momento in cui le avrebbe sbrindellato a morsi il suo dolce visino.
Poi,uscì dalla cameretta della piccola e si diresse verso la camera dei genitori.I due maghi dormivano abbracciati,inconsapevoli del fatto che sarebbero morti da lì a poco.
Il Lupo Mannaro,notò che la strega aveva la stessa bella chioma scura della figlia,Aveva un volto carino,leggermente rovinato da una cicatrice sotto la bocca.Il marito si mosse nel sonno.Fenrir trattenne il respiro. Falso allarme.
Si avvicino al mago con la bacchetta puntata.Era ora di divertirsi.
"Petrificus Totalus" urlò.Il mago si svegliò di colpo e rimase paralizzato dall'incantesimo.La moglie aprì gli occhi,infastidita dal rumore, e quando vide Greyback il terrore la pervase.
Sghignazzando,Fenrir,urlò"Incarceramus!", e subito apparvero delle bende che legarono la donna,immobilizando braccia e gambe.
Sempre ridendo, disse alla donna:"Non puoi andare da nessuna parte mia cara!"."Chi sei?Ti prego,non farci del male!" implorò la strega.
Il Lupo la ignorò e si diresse verso la camera della bambina,sordo agli urli di disperazione.
"Scappa Jessica!Corri!"gridò la donna.
La bambina era seduta sul letto.Quando vide chi era entrato in camera sua. sbiancò in viso, e ne fu talmente spaventata che, Fenrir notò, aveva bagnato il pigiama.
"Ciao Jessica" le disse,con sguardo famelico.
"Io sono lo zio Fenrir!".La prese per mano,e la condusse in camera dei genitori.
Il mago,ancora paralizzato lo fissava,impotente di impedire quello che accadeva.La madre,vedendo la bambina scoppiò in lacrime e farfugliò inutili suppliche. 
"Ora,mia cara Jessica, sta ferma!"le disse l'aguzzino.Poi,indeciso, guardò uno a uno i membri della famiglia,indeciso su chi uccidere prima.
"Donna,chi vuoi che uccida per primo?"le chiese in tono sereno.La strega,scosse la testa,implorante.
"Ti prego,ti daremo tutto quello che vuoi.Guarda sotto il letto.C-C'è una b-borsa piena di galeoni.P-Prendila,è t-tua!Ma,ti scongiuro,l-lasciaci andare".
Fenrir finse di stare al gioco,era da un pò che non si divertiva così.Guardò sotto il letto e trovo la borsa piena zeppa di monete d'oro.
"Grazie" disse poi alla donna.
Un barlume di speranza illuminò il volto della strega.
"O-Ora ti prego,lasciaci andare"
"Mia cara, non credo proprio che sia possibile" disse calmo. "Sai chi sono?"La donna scosse la testa. "No,n-non so chi s-sei e non v-voglio saperlo.Ti prego l-lasciaci andare".
Fenrir la ignorò e si avvicinò al marito."Mi sa che ho deciso" disse,come se stesse scegliendo una portata da un menù.
Prese la testa del mago e con un colpo secco gli ruppe l'osso del collo,ponendo fine alla sua inutile vita.
La piccola Jessica e la madre urlavano e piangevano,consapevoli forse che ormai era finita.
Fenrir non potè non essere d'accordo.

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Capitolo 4
*** Commiati (parte 1) ***


Tutto sommato era una giornata perfetta per i funerali: soleggiata e con una piacevole brezza.
Kingsley,ormai confermato Ministro della Magia,aveva mandato una lettera atutti i parenti delle vittime morte in battaglia,esprimendo le più sentite
condoglianze da parte di tutto il Mondo Magico, avvisando di celebrare,sepossibile,le esequie al 5 maggio,che da quell'anno sarebbe diventata giornata di lutto nazionale.
Per l'occasione erano stati nominati numerosi Frati Ufficianti,per farfronte a tutte le celebrazioni di quel giorno.
Il Ministro,inoltre, aveva consentito che venissero celebrati i funerali anche per i Mangiamorte caduti, "che questo gesto consenta l'inizio di un lungo periodo di pace,all'insegna della fratellanza e unione tra maghi,di qualunque discendenza" spiegò ai giornalisti del Profeta. La notizia fece scalpore e suscitò parecchie critiche negative,ma il Ministro fu inflessibile.
Ordinò poi,che il corpo di Voldemort venisse bruciato,e che venissero fatte Evanescere le ceneri.Se ne occupò il nuovo Capo Auror John Dwalish,in forma privata,senza alcun celebrante.
La Gazzetta del Profeta,aveva pubblicato un numero speciale due giorni prima,che spiegava nei minimi dettagli la battaglia di Hogwarts,la caduta di Voldemort e  la parte avuta da Piton durante laguerra,quindi chiunque l'avesse letta era ormai a conoscenza dell'eroismo dell'ex Mangiamorte.
Anche Harry l'aveva letta, e per una volta fu soddisfatto dalla veridicità del giornale,che finalmente rendeva onore a una persona che se lo meritava.
Ad Hogwarts,quel giorno,tutti i lavori di riparazione vennero interrotti.
In soli due giorni,la Squadra di Riparazione Magica aveva fatto passi da gigante e in poche settimane il castello sarebbe stato completamente riparato.
Harry,Ron e Hermione dopo aver fatto colazione in Sala Grande,ormai quasi del tutto ristrutturata,si diressero verso il Lago Nero,per assistere al funerale di Severus Piton.
Il parco di Hogwarts era stato liberato dalle macerie in fretta e furia per consentire la celebrazione.Erano state preparate parecchie sedie,disposte su più file.
Le file più avanti erano occupate dal Ministro d dalla maggior parte dei membri del Wizengamot. Subito dietro,sedeva l'intero corpo docente di Hogwarts,compresi i fantasmi e,notò con stupore Harry,erano presenti anche i ritratti di Silette e Phineas Nigellus.
Videro anche molti membri dell'Ordine,ormai sciolto,tra cui Dedalus Lux col solito cappello,Hestia Jones e Aberforth Silente,che fissava con curiosità il ritratto del fratello.
Nelle file dietro,sedevano tutti gli studenti di Hogwarts.Molti erano arrivati all'alba con il treno, e finita la funzione sarebbero rientrati a casa.
Harry,Ron,Hermione raggiunserò la famiglia Weasley,che occupava l'ultima fila. Concluso il funerale di Piton,sarebbo andati subito alla Tana per assistere a quello di Fred, e in serata sarebbero andati ai funerali di Lupin e Tonks.
Harry si mise in parte a Ginny,che per l'occasione,sfoggiava un abito giallo smanicato."Sei stupenda" le sussurrò.Lei sorrise di rimando e gli sussurrò all'orecchio: "Stasera dobbiamo parlare".Harry annuì serio guardandola intensamente.
Quando tutti furono arrivati,il Frate Ufficiante,lo stesso che aveva celebrato il funerale di Silente e il matrimonio di Bill e Fleur,si schiari la voce e iniziò a parlare:
"Siamo qui oggi per...",ma Harry non lo ascoltò. Era convinto che Piton non avrebbe gradito tutta quella gente al suo funerale, e soprattutto tutto quel ciancare inutile. Si immaginava piuttosto,che avrebbe preferito essere impagliato e messo davanti all'aula di Pozioni nei sotteranei, così poteva guardare freddamente tutti gli studenti che entravano.Riferì quell'immagine a Ron,che scoppiò a ridere di gusto beccandosi parecchie occhiate seccate.
"Idiota" le sussurrò Ginny,guardandolo torva.
"Scusa,è solo un modo per alleggerire la tensione".
Ed era sincero. Non voleva esternare agli altri i suoi lancinanti sensi di colpa. In fondo era stato lui la causa di tutte quelle morti. Ne aveva parlato con Ron, la sera prima.
"Non dire scemenze Harry! Come potevi impedire la morte di Fred? O quella di Lupin e Tonks?"gli disse serio.
"Ma se non venivano a combattere sicuramente sarebbero ancora vivi"protestò Harry.
"Forse,ma sarebbero morti centinaia di studenti probabilente. Tu-Sai-Chi avrebbe attaccato comunque il castello,visto che noi eravamo allegramente a caccia di Horcrux.Quindi,amico mio,fattene una ragione.Non dimenticare che non soffri solo tu. Io ho un perso un fratello,e mamma e papà un figlio.Mentre il piccolo Teddy ha perso entrambi i genitori. "
Ovviamente Ron aveva ragione, e Harry seriamente cercava di farsene una ragione, ma forse l'amore per le persone morte era troppo grande.Ormai aveva visto e sofferto talmente tanto che il dolore non si conteneva più.
Il Frate finì il discorso, e Harry notò Kingsley passare in mezzo alla folla col corpo di Piton,per poi posarlo nella tomba di pietra,accanto a quella di Silente.
"Come mai il Ministro porta il corpo di Piton?"domandò a bassa voce Harry.
"E' una tradizione magica" disse il signor Weasley,"Si usa per rendere onore al deceduto.Viene condotto alla tomba dal Ministro corrente,come segno di rispetto e modello da imitare"
"Perchè non fu usata anche per Silente?"
"Perchè se ben ricordi, Rufus non portava molto rispetto a Silente, o a te, quindi fu in segno di spregio nei suoi confronti che non rispettò quest'usanza" spiegò il signor Weasley.
Non ci furono particolari tributi per Piton e Harry se ne risentì un po'; ricordava che al funerale di Silente sia i centauri che le sirene avevano reso omaggio.
Ci fu un nervoso brusio tra la folla. Harry si guardò intorno e vide Grop,il gigante fratellestro di Hagrid,avvicinarsi al corpo di Piton.
Era vestito con pantaloni verdi,messi insieme da numerose tende,e una camicia quadrettata,formata da almeno sei tovaglie cucite insieme. 
"Ma che diavolo fa!" sussurrò Hermione,tesa.
Una volta arrivato davanti al corpo,Grop, allungò il braccione e moltò dolcemente accarezzò la testa di Piton e disse con la sua voce gutturale:
"Grazie". Poi si allontanò,con tutta la gente che lo fissava sorpresa.
La professoressa McGranitt,che di solito teneva al decoro e alla rispettabilità,iniziò ad applaudire.Fu seguita da Kingsley,poi dall'intero Wizengamot e infine da tutta la folla.
 
Nota dell'autore: Salve a tutti! Essendo il capitolo abbastanza lungo l'ho diviso in due parti,il prossimo lo posterò nei prossimi giorni!
                               Onestamente non sono molto soddisfatto di questa parte,voi che ne dite?
                               Beh,grazie delle visite! A presto.
 

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Capitolo 5
*** Commiati (parte 2) ***


Concluso il funerale di Piton, arrivarono alla Tana con la Metropolvere.
"Ma perchè non ci siamo smaterializzati?" chiese Ron,sbucando nel camino del salotto e togliendosi la polvere  dagli abiti.
"Perchè Ginny deve ancora fare l'esame,ecco perchè!" replicò secca la signora Weasley.
Ron sbuffò risentito,ma non disse niente.
Harry fu felice di ritornare alla Tana,seppur in tristi circostanze, era come una seconda casa per lui; notò che l'orologio della signora Weasley era ritornato al suo posto,appeso al muro.
Nessuna lancetta dei membri della famiglia era su "pericolo mortale",ma vide che quella di Fred era svanita.Harry distolse subito lo sguardo.
"Bill,Percy,sareste così gentili da preparare i tavoli da pranzo fuori in giardino?" chiese Molly.
I due figli annuirono e uscirono,  George li seguì,silenzioso.
"Molì,io, Ginì e Hermiòne ti aiutamo per il pranso?" propose Fleur,desiderosa di rendersi utile coinvolgendo le altre ragazze. Ginny la incenerì con lo sguardo.
"Dai,andiamo fuori Harry,prima che si scateni l'inferno" disse Ron.
"Allora,chi dovrebbe arrivare per pranzo?"chiese Harry,mentre aiutava gli altri a preparare la tavolata.
"Arriverà zia Muriel insieme a qualche cugino Weasley" disse Bill,mentre stendeva sui tavoli due grosse tovaglie scure.
"Dei vecchi compagni invece?" s'informò Percy.
" Dovrebbero arrivare Lee,Angelina,Katie,Oliver,Alicia, e forse anche Verity,la nostra aiutante del negozio" disse George.
"E ci sono notizie di Charlie?"chiese Ron.
Il secondogenito dei Weasley era dovuto tornare in Romania subito dopo la battaglia, su ordine di Kingsley e da allora non si era più visto.
"Ha mandato un gufo stamattina" dissa ad alta voce il signor Weasley,alle prese con la disinfestazione dei gnomi da giardino "Ha detto che arriverà subito dopo pranzo".
 
Il pranzo fu abbastanza allegro,viste le circostanze. La signora Weasley aveva preparato la sua sublime zuppa di cipolle,la preferita di Harry,ma nonostante sorridesse e scherzò con Hermione,come se niente fosse, Harry notò che era distrutta. Si ricordò,con angoscia,del Molliccio a Grimmauld Place con le fattezze di Fred morto, e subito allontanò il piatto,disgustato.
Con l'arrivo del suo migliore amico e dei vecchi compagni di squadra di Quidditch, George riprese un pò del suo vecchio buonumore.
"Ti ricordi dei discorsi pallosi di Baston,George? Le lezioni del professor Ruf erano più interessanti!" disse ridendo Katie Bell.
"Ehi,guarda che sono qui!" la rimbeccò Oliver.
"Attenzione,lo scaldatore ufficiale delle panchine del Puddlemere United è arrabbiato."urlò George a mò di annunciatore.
Tutti scoppiarono a ridere.
"Signor Weasley, cosa farà del negozio?Lo terrà aperto,vero?" chiese Verity a George.
"Certamente dolcezza! E io gli darò una mano!" intervenne Lee Jordan.
"Ben detto amico!"disse George,assestandogli un pugno sulla spalla.
Dopo pranzo arrivò Charlie,scusandosi per il ritardo,e con grande sorpresa di Harry arrivò anche Hagrid,vestito col suo buffo completo da cerimonia.
"Salve a tutti!",disse,tirando pacche dolorose ai presenti sulla schiena.
"Ah, ecco Charlie!Come sta la mia piccola Norberta?"
"Ho ottime notizie su quel fronte.Kingsley ha deciso di cacciare i Dissennatori da Azkaban.Pare che non li voglia attorno."
"E ha ragione!"disse il signor Weasley indignato. "Sapete,il Profeta non l'ha detto,ma quando sovreintendevano gli interrogatori dei Nati Babbani, al MInistero,hanno baciato diverse persone,prima ancora  che venissero accusa te di alcunchè,e quella megera della Umbridge non ha mosso un dito."
"E cosa ha in mente di fare per difendere i confini di Azkaban?" chiese Bill
"Qui entro in gioco io" disse Charlie. "Kinglsey mi ha chiesto di portare alcuni draghi,quelli più addomesticati,per far la guardia alla prigione. E per la tua gioia Hagrid,porterò anche Norberta!".
Il mezzogigante scoppiò a piangere e abbracciò Charlie.
Tutti sorrisero.
"Beh sempre meglio degli Schiopodi" borbottò Hermione,che però sorrideva anche lei.
 
Poco dopo arrivò il Frate Ufficiante, e tutti si ricomposero per la funzione.
Avrebbero seppelito Fred,nel cimitero di famiglia,poco lontano dalla Tana, dove erano seppelliti i fratelli della signora Weasley,Fabian e Gideon Prewett.
Harry fu di nuovo sorpreso dal fatto che Ginny,nonostante la tristezza sul viso, non versò una lacrima. Era davvero di una tempra formidabile.
Ron singhiozzò tra le braccia di Hermione per tutto il tempo, i signori Weasley abbracciati, erano distrutti dl dolore. George, stretto da Angelina, sembrava incredulo a quello che stava succedendo.
Quando il celebrante concluse l'omelia,Harry tirò un respiro di sollievo; non ne poteva più di ascoltare quei discorsi d'addio,come se i defunti se ne fossero andati per sempre. Ora iniziava a comprendere le parole di Luna, che gli aveva rivolto qualche anno prima "i morti non ci lasciano mai per davvero". Fred,Piton,Silente,i suoi genitori e tutte quelle persone che erano morte sarebbero continuate a esistere nel ricordo di chi li amava.
"Ora inizio a capire quello che hai passato,Harry" gli disse Ginny.
Harry la guardò.
"Sai,io ho perso un fratello e mi sento morire,anche se non lo do a vedere.Ma tu,che hai perso tutti i tuoi cari, come fai a sopportare il dolore?" 
"Fred vivrà ancora nei nostri ricordi Ginny.Me ne sto accorgendo solo ora. Sì,possiamo crogiolarci a vita nella disperazione, ma lui non l'avrebbe voluto.Nemmeno i miei,Sirius,Moody o Tonks. Tutti si sono battuti per la felicità del Mondo Magico e  il modo migliore pe ricordarli è quello di essere felici,per loro". 
Non si era reso conto che aveva parlato ad alta voce,e che quindi  tutti i presenti lo avevano sentito.
"Scusate" mormorò imbarazzato.
Per un momento si sentì solo lo strombazzare di Hagrid nel suo fazzoletto a pois.
"No,hai ragione Harry!" intervenì Percy,ancora con gli occhi lucidi.
"Non sarà facile,ma glielo dobbiamo. Dobbiamo provare a vivere anche per loro, in fondo è quello che avrebbero voluto."
"Ben detto Perce!" disse Charlie,scompigliandogli i capelli.
Il signor Weasley sorrise,estrasse la bacchetta,ed evocò una bottigliona di Whisky Incendiario con i bicchieri per ognuno dei presenti.
"A Fred!" brindarono tutti insieme.
 
Harry,Ron,Hermione e Ginny andarono a casa dei Tonks,per i funerali di Lupin e Ninfadora.
Il resto della famiglia Weasley non venne. George prese un pò troppo alla lettera il discorso di Harry, e dopo la funzione somministrò un potente Filtro d'Amore alla prozia Muriel,che passò il resto della serata a rincorrere Hagrid farneticando frasi d'amore tipo "dobbiamo stare insieme orsacchiotto mio!" o anche "su,mio bel tenerone,fammi ancora ardere di passione",causando un'ondata d'ilarità da parte di tutti. Effettivamente vedere un Hagrid imbarazzato inseguito da una vecchietta centenaria risollevò l'animo generale.Persino,Percy,di solito troppo serio per gli scherzi, aveva dovuto bere due Pozioni Calmanti.
"Siamo arrivati" disse Harry quando furono in vista della casa dei Tonks.
L'ultima volta che l'aveva vista,Harry,non l'aveva osservata con attenzione; ora notò che era una piacevole villetta su due piani,tipicamente Babbana, con un bellissimo giardino da far invidia a zio Vernon.
Andromeda Tonks, d'aspetto molto simile alla sorella Mangiamorte Bellatrix, accolse tutti con gioia. Aveva un'aria stanca e triste, ma Harry vide nei suoi occhi una forza d'animo incredibile. 
"Salve signora Tonks!" dissero i ragazzi quando entrarono in casa.
"Vi prego,chiamatemi Andromeda. Entrate,entrate.Grazie per essere venuti,Sapete,Dora e Remus non avevano molti amici,è un onore avervi qui".
Dopo aversi fatto le rispettive condoglianze,la signora Tonks si rivolse a Harry.
"So che Remus ti ha chiesto di essere il padrino del piccolo Teddy,vero?"
"Esatto,spero che non sia un problema per lei" disse un po' teso Harry.
"No,no mi hai fraintesa.Sono felicissima della scelta, e ancor di più del fatto che tu abbia accettato.Sia Remus che mia figlia tenevano molto a te,e ti rispettavano;qualche giorno fa ho capito il perchè" spiegò sorridendo." Vedi io sono la madrina di Teddy, non so se lo sai,e se per te non è un problema proporrei di tenerlo qui,almeno fino a quando, sì insomma..." continuò imbarazzata.
"Fino a quando sarò più grande" concluse Harry per lei.
"Esatto",
Harry sospettava che Andromeda avrebbe preso in mano la faccenda, e a lui andava bene,anche perchè non si sentiva ancora abbastanza maturo per accudire un bambino.
"Andromeda,non si preoccupi,E' la scelta più giusta per Teddy,ed è questo l'importante.A proposito,dov'è?" chiese guardandosi intorno.
"E' nella sua cameretta,volete vederlo?" 
"Sì,grazie mille" disse Ginny,per lui.
Teddy era un bambino bellissimo e sembrava la coppia sputata dei suoi genitori.
Aveva il naso di Lupin, e anche la stessa bocca; mentre gli occhi erano di Tonks. E ovviamente era un metamorfomagus, come la madre.Cambiò almeno tre volte il colore dei capelli.
"E' bellissimo" disse Hermione, guardandolo giocare con il ciuccio.
"Per essere un marmocchio non è male,in effetti" ammise Ron,attirandosi uno sguardo velenoso da Ginny.
"Teddy,non ascoltare lo zio Ronald,è solo uno stupidone" disse la ragazza prendendo in braccio il bambino.
Andromeda sembrava tesa,nel vedere Teddy sballottato dai ragazzi. 
Harry la capiva,ora era lui la sua unica famiglia, e difficilmente l'avrebbe lasciato solo.
Per la funzione venne poca gente. Harry riconobbe qualche Auror che conosceva di vista e vide un uomo abbastanza giovane dall'aria trasandata. Aveva una faccia famigliare.
Furono sepolti dietro la villetta,sulla riva di un piccolo stagno, vicino alla tomba del marito di Andromeda,Ted.
Quando la cerimonia finì salutarono la signora Tonks,assicurandole che sarebbero venuti a trovere Teddy molto spesso; lei sorrise e ringraziò di cuore i ragazzi.
Finalmente quella lunga giornata volgeva al termine.
 
 
 
Nota dell'autore: onestamente,mi piace questa parte.Ho fatto fatica,ma ne sono felice.Attenzione che qui è appena entrato un nuovo personaggio.... per i nerd nerd come me, forse hanno capito a chi mi riferisco...quindi in teoria non è proprio nuovo..beh...anch'io mi perdo nella semantica ahaha.Grazie per la sopportazione!
 
 

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Capitolo 6
*** La gioia dei piccoli problemi ***


"Bene,ora che sono finiti i funerali e non dovremo ritornare ad Hogwarts fino a settembre,posso andare a cercare i miei genitori in Australia" annunciò Hermione.
Si erano appena smaterializzati alla Tana (Ginny promise di non farne parola con la madre).Ormai era notte inoltrata,ed erano tutti piuttosto stanchi e provati da quella lunga giornata.
"Quando pensi di partire?" domandò Ron,speranzoso che fosse il più tardi possibile.
"Non lo so,fra qualche giorno,credo" disse nervosa.
Ron sospirò deluso.
"Poverino il fratellino,ti mancherà il tuo amorino?" lo prese in giro Ginny.
"Sta zitta!" esclamarono accigliati Ron e Hermione; erano ancora piuttosto suscettibili alle battute scaturite dal fatto che stavano insieme. George,quando l'aveva saputo aveva proposto un internamento per Hermione al San Mungo, e a Ron un giro con Alisecco. La coppia ce l'aveva ancora con lui per la battuta.
"Scusa Ron,ma perchè non ci vai anche tu?.Così rimanete insieme, e probabilmente ci impiegherete meno tempo a cercare i genitori di Hermione" propose Harry.
All'amico gli si illuminò il viso.
"Non ti dispiacerebbe,vero?" chiese a Hermione, guardandola attentamente. La ragazza arrossì vistosamente, e Ginny capì al volo la situazione.
"Vi lasciamo da soli a discuterne" disse,facendo un occhiolino all'amica.
"Buonanotte ragazzi" disse Harry.
Harry e Ginny entrarono in casa,facendo meno rumore possibile.
"Ti andrebbe di salire un attimo in camera mia?" chiese Ginny,leggermente imbarazzata. Harry fu all'improvviso contento che erano ancora al buio,altrimenti Ginny lo avrebbe visto arrossire.
"Emh...sì", rispose,col cuore che gli batteva forte,come se fosse pronto ad esplodere da un momento all'altro.
Ginny prese Harry per mano,e in silenzio salirono le scale,fino ad arrivare nella stanza della ragazza.Harry tremò,al pensiero che qualcuno lo scoprisse entrare in camera di Ginny,di notte,e quando entrarono in camera si affrettò a chiudere la porta,controllando che non ci fosse nessuno in giro.
Si girò verso Ginny e vide che lo fissava sorridendo.
"Se ben ricordi,dovevamo parlare"disse lei.
"Già" balbettò Harry,troppo teso per formulare due parole insieme.
"Ecco...mentre tu eri via con mio fratello ed Hermione, mi sono domandata molte volte di cosa ne sarebbe stato di noi due,se tu fossi riuscito a sconfiggere Voldemort."
"Sì,anch'io me lo sono chiesto tante volte.Mi sei mancata da morire Ginny.Moltissime sere ti spiavavo sulla Mappa del Malandrino,augurandomi che stessi bene e che...si insomma,non ti fossi messa con qualcun'altro",disse Harry.
"Sul serio mi spiavi?" disse Ginny con un tono a metà tra l'irritato e il lusingato.
"Perdonami ti prego,ma ripeto... mi sei mancata da morire. E mi rassicurava vederti,anche se eri solo un puntino su una mappa" sussurrò Harry,avvicindandosi a lei.
La temperatura nella stanza sembrò aumentare di parecchie centinaia di gradi.Harry sudava.
"Anche tu mi sei mancato Harry,E  quando ti ho visto tra le braccia di Hagrid,morto, io mi sono sentita andare in pezzi, in modo diverso dalla morte di Fred;ogni cosa aveva perso valore e mi sono detta che non sarei mai stata felice,non senza te".Una lacrima solitaria le rigò il viso.Harry la fissò scendere sul volto di Ginny,poi la prese con un dito.
"Prima che Voldemort mi colpisse con l'Anatema,nella Foresta, ho ripensato al tuo viso e alla prima volta che ti ho baciato e mi sei stata d'aiuto prima che lui...".
Harry finalmente trovò il coraggio di guardarla negli occhi.Non l'aveva mai vista così bella,con gli occhi un po' lucidi,le guancie arrossate e le sue labbra sottili impegnate in un flebile sorriso.
Si mossero insieme e si ritrovarono abbracciati.Lui le prese il viso tra le mani e la baciò, lei rispose stringendolo più forte,Le loro bocche finalmente si ritrovarono e si gustarono avidamente; Ginny socchiuse le labbra,Harry fece altrettanto e le loro lingue si sfiorarono,prima lentamente,poi si riconobberò e  si intrecciarono.Harry non seppe dire per quanto si baciarono, non che gli importasse;sarebbe stato attaccato a lei per sempre.
Quando la porta d'ingresso,cigolò al piano di sotto,le loro labbra si lasciarono con un buffo schiocco.
"Cavolo,sono Ron e Hermione" esclamò Ginny.
"E' meglio che me ne vada.Se Ron mi becca saranno guai" disse Harry.Mentalemente si disse che non gli importava molto,neanche se Ron gli avesse colti avvinghiati,ma era meglio rimandare discussioni e litigi a un'altra volta.
"Hai intenzione di parlarci,vero?" chiese Ginny,con le mani sui fianchi,"Perchè se non lo fai tu,lo farò io; e non sarà una cosa molto piacevole."
Harry sorrise al pensiero di Ginny che litigava con Ron.Quando voleva Ginny assumeva la severità della madre,ed era divertente vederla mentre teneva testa a qualcuno.
"Non preoccparti. Domani gli parlerò.Ora scappo" disse,uscendo dalla porta,
"Notte!",le sussurrò Ginny.Harry si girò verso di lei,poteva sentire Ron e Hermione che iniziavano a salire le scale.
"Ti amo!",disse,e prima che lei potesse rispondere,chiuse la porta della sua camera, e corse il più velocemente possibile in quella di Ron,
Ebbe giusto il tempo di ficcarsi sotto le coperte ancora vestito,quando il suo amico entrò.
Trattenendosi dal ridere,iniziò a russare in modo abbastanza credibile.
Dopotutto la giornata è finita meglio di quanto credessi,pensò Harry,assaporando il profumo di Ginny sulle sue labbra.

Già dal giorno dopo,le vita alla Tana sembrò tornare alla normalità.
Il signor Weasley andò,di buon ora,al lavoro al Ministero, entusiasta perchè aveva sentito aria di promozione.
Charlie, era tornato in Romania,per organizzare il trasporto dei draghi che avrebbero fatto la guardia ad Azkaban; Hagrid andò con lui,felice come non mai.
Bill e Fleur fecero ritorno a Villa Conchiglia,George riaprì i "Tiri Vispi Weasley" e con l'aiuto di Lee,si buttò a capofitto nel lavoro,desideroso di inventare nuovi dolci e oggetti esilranti, e Percy andò a parlare con Kingsley, per chiedere di riprendere il suo vecchio posto di Assistente del Ministro.
Ginny e Hermione erano scese a far colazione presto e parlavano a bassa voce emettendo bassi risolini; la signora Weasley le guardava sospettosa.
Dalla camera letto ragazzi, invece,provenivano le voci di Harry e Ron,impegnati in una discussione.
"Dai Ron, che t'aspettavi?Abbiamo sconfitto Voldemort,siamo vivi.Ora abbiamo una vita davanti.Abbiamo la possibilità di costruirci un futuro insieme!" disse serio Harry.
Ancora rosso in volto l'amico disse: "Allora, prima ci stai insieme,poi la molli,poi vi scopro incollati come colla al tuo compleanno,poi mi hai giurato che era finita lì, e ora mi dici che siete ritornati insieme?Capisci che anch'io sono un tantino confuso!"
"Non dico che non hai ragione, solo che onestamente non ho mai avuto intenzione di lasciarla.L'ho fatto solo perchè andavamo a caccia di Horcrux e temevo per lei, e per noi.Vedi il fatto è...che l'amo" disse con un certo imbarazzo.
Ormai era un' ora che ne stavano discutendo, e Harry voleva finirla lì al più presto,l'aveva sempre messo a disagio discutere di queste cose con l'amico.
I due ragazzi evitavano di guardarsi negli occhi. La discussione era imbarazzante per entrambi.
"Harry,ascoltami bene. Se la farai ancora soffrire ti giuro che..."riprese Ron, con tono ostile.
"Lo so!" tagliò corto Harry. "Sulla mia vita Ron, ti giuro che non la farò mai più soffrire.Non ne ho la minima intenzione,credimi".
Dopo un momento di silenzio l'amico lo guardo negli occhi e sussurò un "va bene",impaziente anche lui di concludere quella conversazione.
Harry esultò e lo cinse velocemente con un braccio,entrambi non erano abituati a pratiche dimostrazione d'affetto.
"Su col morale amico! A proposito,come è andata ieri sera con Hermione? Vai anche tu con lei?" chiese,cercando di cambiare argomento.
Un sorriso comparve sul volto di Ron.
"Ha detto che ne sarebbe felice.Purchè e cito testualmente "non rompi le tu-sai-cosa per la mia cucina, e non lasci in giro calzini puzzolenti". L'unico ostacolo ora è mia madre"
"Già.Più facile andare in cerca di Horcrux,vero?"
"L'hai detto.Ma per stare con Hermione questo ed altro. Che ne dici di fare un regalo a mia madre? Magari così si ammorbidisce un pò" chiese Ron.
"Ottima idea! Anche perchè dovrò dirle che sto con Ginny".
Scesero a far colazione,discutendo se la signora Weasley avrebbe preferito un costosissimo profumo o un giradischi incantanto,che  trasmettesse solo canzoni di Celestina Warbeck; alla fine optarono per entrambi.
Entrarono in cucina, salutando Hermione e Ginny.
Hermione si fiondò subito tra le braccia di Ron, Harry sbuffò divertito e si sedette a tavola,dopo aver accarezzato amorevolmente il viso di Ginny.
"Buongiorno Harry",disse la signora Weasley,sbucando dal giardino. Aveva un'espressione seria.
"Dormito bene?Spero di sì.Che programmi hai per oggi? A proposito, se non tratti bene mia figlia ti affattur,spezzale il cuore e ti do in pasto agli gnomi da giardino. Tu Ron? Cosa vuoi per colazione? Pane tostato? A proposito, non pensare di andare in Australia con Hermione per fare il dispensatore di figli. Se ci vai,stanze separate e mani legate. Perchè se noto,al vostro ritorno,che Hermione è ingrassata anche solo di mezzo chilo, giuro Ron,che perderai la tua virilità. Tutto chiaro,miei cari?".In cucina scese il più assoluto silenzio. La signora Weasley guardava minacciosa i due ragazzi.Hermione,rossa in viso, lanciava sguardi spaventati a Ron e alla signora Wealey. Ginny,rimase seduta tranquilla e fissava Harry sorridendo.
Harry e Ron si guardarono. Harry fu stupito dalla velocità di diffusione delle ultime novità. Le donne non sono fatte per conservare segreti, pensò rivolgendo uno sguardo seccato a Ginny e a Hermione.
"Si,signora Weasley,è stata molto chiara",rispose Harry. "Come ho appena detto a Ron, ora che Tu-sai-chi è morto, voglio solo costrurmi una vita, e mi piacerebbe farlo con Ginny al mio fianco". Harry fu stupito del suo stesso coraggio nell'esternare i suoi sentimenti davanti a tutti,ma in fondo,si disse,era meglio essere chiari fin dall'inizio.
L'espressione della signora Weasley si ammorbidì e abbracciò goffamente Harry.
"Oh Harry,sapevo che eri un caro ragazzo".Ginny sembrava si stesse trattenendo dal ridere.
Ron era di un pallore preoccupante. La signora Weasley lo guardò.
"Ron,devi dirmi qualcosa?"
Il ragazzo,fece un respiro profondo, e disse:" Mamma,ti assicuro che non vado con Hermione per fare... beh quello che hai detto tu. Semplicemente voglio aiutarla a ritrovare i suoi genitori,in fondo è più sicuro se andiamo in due". Hermione tirò un sospiro di sollievo,ma Harry pensò che come motivazioni erano un po' deboli.Ron non sapeva essere molto convinciente.
"Mmh!" grugnì la signora Wealey.Per un minuto squadrò il figlio attentamente, Ron sembrava che stesse per vomitare.Finalmente la signora Weasley sospirò e sorrise
"Cosa volete per colazione? Bacon?Thè?"
"Solo pane tostato,grazie!" dissero Harry e Ron.
Dopo un momento tutti scoppiarono a ridere.
"Se tutti i problemi si risolvessero così" sussurrò Harry a Ron,mentre si servivano la colazione.
"Almeno abbiamo risparmiato i soldi per i regali", rispose Ron,controllando che la signora Weasley non fosse in ascolto.
 
La partenza di Hermione e Ron fu programmata per il giorno dopo. Si sarebbero smaterializzati direttamente nella capitale dell'Australia,Canberra, e da lì avrebbero cominciato la ricerca.
"Quando gli ho spediti in Australia, ho fatto in modo che desiderassero di visitare le principali città del Paese. Ma ho preferito essere vaga,perchè in caso mi avessero torturato,non sarei stata in grado di fornire un indicazione precisa" spiegò Hermione. Erano in camera dei ragazzi, seduti sui letti; Ron stava ancora  finendo di preparare lo zaino.
"E come farai a trovarli,se non sai dove sono?",chiese incuriosita Ginny,con la testa appoggiata sulle gambe di Harry.
"Credo che dovrò cercarli alla maniera babbana,ovvero andando in motel e chiedere se hanno avuto ospiti di nome Wendell e Monica Wilkins; a  meno che esista un particolare incantesimo di Localizzazione,ma fin ora non ho trovato niente di utile".
"Hai ancora la tenda di Bill,vero?" domandò Ron, "perchè non voglio stare in posti puzzolenti e squallidi,e cosa più importante dovremo fare scorta di cibo,tanto cibo".
Harry rise. Ron non era tipo da magri pasti, ricordava che,quando erano in viaggio, era il primo a lamentarsi se per cena c'erano solamentre funghi amari e piccoli.
Hermione alzò gli occhi al cielo.
"Voi piuttosto,cosa farete?" domandò ad Harry e Ginny.
"Credo che andrò a trovare i miei a Godric's Hollow, e prima di rimettere la Bacchetta di Sambuco nella tomba di Silente,volevo provare a riparare la casa dei miei genitori.
Se c'è ancora qualche residuo di Magia Oscura lo farò sparire, così dovrei riuscire a ripararla senza problemi".
Era già da qualche giorno che ci pensava. Gli sarebbe piaciuto tornare a vivere nella casa in cui abitava una volta con la sua famiglia. "Casa mia", poterlo pronunciarle lo riempiva di felicità. Magari non nell'immediato futuro,ma di sicuro un giorno si sarebbe stabilito lì.
"Perchè,ti trovi male qui da noi?" disse ironicamente Ginny.
Harry sbuffò,dandogli una pacca dolce sulla fronte.
"Dai,sai cosa voglio dire. Piuttosto,ti piacerebbe venire con me?"
"Certo" rispose, accarezzandogli la mano.
"Mi raccomando però state attenti" disse Hermione severa. "I residui di Magia Oscura di solito non sono volontariamente ostili,ma ricordatevi che è sempre di un incantesimo di Voldemort quello di cui stiamo parlando!"
"Hermione,hanno la Bacchetta di Sambuco, andrà tutto bene" la rassicurò Ron.
"Invece,cosa più importante,sei proprio sicuro di non voler tenere la Bacchetta? In fondo,te la sei meritata" disse Ron,con una punta d'invidia.
"Sono sicuro.Quella Bacchetta crea più guai di quanto valga,credimi.Ricordate la fiaba di Beda?"
"Harry ha ragione, nessuno dovrebbe avere tutto quel potere" assentì Hermione,reprimendo uno sbadiglio.
"Ora è meglio che vada a dormire. Vale anche per te Ron.Domani partiamo presto, e non voglio perdere un'ora perchè tu sei ancora troppo addormentato per capire come si allacciano le scarpe".
"E' successo sola una volta!" si difese Ron.
"Ad ogni modo,vai a dormire che è meglio". Baciò Ron,salutò gli altri e andò a dormire.Dopo un momento di silenzio,Ginny si alzò dal letto di Harry
"Vado anch'io, ho un regalino da dare a Hermione" disse.
"Che tipo di regalo?" chiese Ron sospettoso,mentre finalmente chiudeva lo zaino.
"Non sono affari tuoi,Ronnie". 
"Tu sai che cosa gli ha regalato?" chiese Ron a Harry,quando la ragazza se ne andò.
"Emh...sì!" rispose cauto Harry. "Ma ho promesso di non dirti niente"
"Avanti. Conoscendo mia sorella avrà regalato a Hermione una pozione rimbeccilente da somministrarmi mentre dormo".
Harry rise.
"Sbagliato amico.Non preoccuparti,non è niente di pericoloso"
"Basta che non sia niente d'imbarazzante.George,quando ha saputo che partivo con Hermione,mi ha regalato un manuale d'accoppiamento tra draghi,con tanto di foto.
Per fortuna che mamma non l'ha visto".
"Niente d'imbarazzante.Promesso" mentì Harry,ripensando all'intimo femminile in pizzo che aveva visto in mano a Ginny quel pomeriggio.
"Meglio così" disse più tranquillo Ron.
Poco dopo andarono a letto anche loro, tutti e due felici al pensiero di cosa gli riservava il futuro.
 
 
Nota dell'Autore:
Salve a tutti. In questo capitolo non capitano grandissimi avvenimenti,ma,piccoli,piacevoli problemi.Spero vi sia piaciuto,anche perchè non sono abituato a scrivere situazioni particolarmente intime.
Se avete consigli da darmi, ditemelo pure. Alla fine migliorerò anche grazie a voi.
Grazie della lettura e dell'eventuale recensione.
Buona serata.

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Capitolo 7
*** Nuovo ufficio,nuove responsabilità ***


Kingsley non si sarebbe mai adattato alla sua nuova sede. Era abituato al piccolo ufficio nel Quartier Generale degli Auror,un piano più sotto,con arredamenti semplici, molto più consoni al suo modo di essere.
L'ufficio del Ministro invece,era... maestoso.
Sul soffiitto era appeso un lampadario di vetro in stile gotico, con ben sei candele che illuminavano l'ambiente,ogni braccio era delicatemente intarsiato con animali fantastici.
Le pareti erano in marmo bianco, una piena di dipinti raffiguranti i vecchi Ministri impegnati a dormire,l'altra occupata da una gigantesca libreria alta fino al soffitto,piena zeppa di ogni genere di volumi. Accanto alla libreria c'era un costosossimo divano in tela rossa, e in parte stava un tavolino su cui, ogni ora, compariva magicamente un vassoio con thè e biscotti.
La scrivania,invece,era di legno di noce, di un perfetto stile inglese,con uno sportello e diverse cassettiere.
Dietro la scrivania c'era uno splendido camino in pietra, col fuoco scoppiettante,pronto per essere usato. Accanto al camino,  una grande vetrata che dava sull'Atrium, rendeva ancora più ricco l'ambiente.
Il nuovo Ministro aveva appena finito di parlare con Percy Weasley, e ora si stava passando una mano attorno la bocca,gesto che faceva sempre quando era pensieroso.
Aveva appena ridato il posto di Assistente a Weasley, ma non era del tutto sicuro di quella scelta. Non è che non si fidasse di lui,ma da quello che gli aveva detto Arthur e in parte aveva visto lui stesso,il ragazzo era troppo ambizioso, al punto da scavalcare la sua bella famiglia per un bel posto. Kingsley sperava che fosse davvero rinsavito. 
Accantonò Weasley dalla testa,e si dedicò al rapporto di Dwalish,nuovo capo Auror,che aveva davanti a sè:
 
RAPPORTO SULLA  CATTURA DEI  MANGIAMORTE E SOSTENITORI DI VOI-SAPETE-CHI
Dopo attente indagini,possiamo affermare di aver arrestato la maggior parte dei Mangiamorte noti,essi sono rinchiusi nella prigione di Azkaban,in attesa del processo.
Tuttavia, con rammarico la  devo informare che alcuni sostenitori di Lei-sa-chi,sono riusciti a sfuggire alla cattura e al momento sono latitanti.
Tra i fuggittivi vi sono: Amycus e Alecto Carrow,Antonin Dolohov e Fenrir Greyback. La nostra priorità,ovviamente, è rintracciarli e abbiamo impiegato i migliori Auror nella cattura.
Inoltre,sono spiacente di informarla, che ci è giunta una segnalazione,nei dintorni di Hoghsmeade. Una famiglia di maghi,composta da un uomo,una donna e una bambina piccola è stata trovata morta. I Medimaghi che hanno esaminato i corpi,hanno confermato che sono stati uccisi quattro giorni fa,ovvero subito dopo la battaglia a Hogwarts. Inoltre, sulla bambina sono stati trovati morsi umani, segno che probabilmente l'assassino è il neofuggitivo Greyback. Nessuno ha informato il Profeta,per evitare immediati allarmismi. 
Le comunico,inoltre,che abbiamo anche arrestato alcuni membri del Ministero,che senza essere sottomessi a nessun incantesimo,hanno deliberatamente contribuito alla campagna sui Mezzosangue,sostenuta da Lei-sa-chi. Tra gli arrestati figurano Dolores Jane Umbridge e Albert.P.Runcorn.
Abbiamo anche un problema riguardo la famiglia Malfoy.Noi, abbiamo arrestato tutti i membri, ma ci sono giunte testimonianze favorevoli  nei confronti del figlio, e della signora Malfoy. 
Secondo la nostra fonte,sarebbe il caso d'informare il Sig.Potter sul loro arresto e sul processo,in quanto potrebbe testimoniare in loro favore. 
Con i migliori auguri per il Vostro operato
John.L.Dwalish
 
Kingsley rimase a fissare il rapporto per un tempo indefinito.
Una famiglia trucidata,per la barba di Merlino. Prima Dwalish avrebbe trovato Greyback e prima avrebbe potuto dormire tranquillo.Fenrir Greyback era la peggiore feccia con cui aveva avuto a che fare. Un mostro,che non si faceva scrupoli ad uccidere una bambina solo per potersi diverire. Kingsley non aveva pregiudizi di nessun tipo sui Lupi Mannari o su nessun'altra creatura magica. Infatti uno dei migliori uomini che avesse conosciuto era un Lupo Mannaro. Ma Greyback...  Quell'animale si appostava volontariamente davanti alle persone,così da trasformarle, e infettare tutti con la sua maledizione.
Avrebbe voluto dargli la caccia personalmente. Ma questioni altresì importanti richiedevano la sua attenzione.
Come ad esempio, lo scarso numero di membri che attualmente il Ministero possedeva. Alcuni erano morti,altri sono fuggiti e alcuni erano addirittura ad Azkaban.
Si passò una mano sulla bocca. Inoltre c'era anche il problema dei Malfoy.
Era appena stato nominato Ministro della Magia, e aveva già problemi con criminali assassini, fuggitivi, testimonianze di vario genere,oltre ovviamente,la normale amministrazione. Solo ora capiva in parte Caramell, che ogni giorno mandava richieste d'aiuto a Silente.
Sospirò, nervoso da quelle cattive notizie arrivate di prima mattina.
"Weasley" chiamò il Ministro,
Dopo qualche secondo,la porta dell'ufficio si aprì ed entro il suo nuovo assistente,
"Dica,MInistro" disse il giovane,entusiasta per aver riottenuto il lavoro.
"Fammi il prima possibile un censimento di tutti i maghi che lavorano qui dentro. Voglio sapere con esattezza quanto personale manca e chi possiamo assumere come rimpiazzo.
Poi,manda subito una lettera a Harry Potter,comunicandogli che l'15 maggio ci sarà il processo alla famiglia Malfoy, e se lo desidera può testimoniare in loro favore. Sottolinea il fatto che non è tenuto a testimoniare, ma se lo desidera, è un suo diritto.
Informati inoltre,sui progressi di tuo fratello Charlie nel trasferimento dei draghi. Il Primo Ministro della Romania ha già mandato un gufo col permesso di trasferimento,quindi che faccia il più presto possibile".
Percy prendeva appunti velocemente, scarabocchiando freneticamente su una pergamena.
"E' tutto Signore?",disse quando ebbe finito.
"E' tutto,grazie.Puoi andare!"
Quando Weasley fu uscito, Kingsley si abbandonò alla sua poltrona. 
"Tempi duri Ministro?" disse una voce.
Kingsley alzò lo sguardo e vide che il ritratto di Rufus Scrimgeour era sveglio. Fu sorpreso,di solito i ritratti dormivano tutto il giorno e raramente gli rivolgevano la parola.
"Ha detto bene" rispose Kingsley
"Faccia del suo meglio, non demorda. Nuovo ufficio,nuove responsabilita. Le dò solo un consiglio: non commetta i miei stessi errori" spiegò il ritratto.
"Ma alla fine ha fatto la cosa giusta, Non ha tradito Harry,e ha lavorato per il bene della nazione".
"Il mio più grande rimpianto è non averne fatte di più. Faccia sempre la cosa giusta,Ministro."
"La ringrazio Rufus",disse riconoscente il Ministro.
Il ritratto annuì e tornò a sonnecchiare.
Si alzò dalla poltrona e andò alla vetrata. Osservò il via vai nell'Atrium, i dipendenti andavano e venivano impegnati dai loro incarichi, e tutti dipendevano da lui. Non sono loro,tutto il Mondo Magico guardava a lui come guida, aiuto nei tempi difficili. Era tutto più complicato ora. Essere Ministro richiedeva una capacità di guida e giudizio che lui non era sicuro di avere; non si sentiva ancora pronto a sostenere la vita di migliaia di maghi. Ma come aveva osservato Scrimgeour: nuovo ufficio,nuove responsabilità.
"Weasley!",chiamò di nuovo.
Percy entrò trafelato. "Cosa desidera Ministro?". 
"Trovami Dwalish!Subito!"
 
Nota dell'autore: Breve scorcio sulle noie di Kingsley... capitolo cortino lo so,ma serviva  da base per i prossimi capitoli e le prossime opportunità di Harry.
Come sempre...grazie perchè ci siete!
Alla prossima!

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Capitolo 8
*** Zuppa di piselli per cena ***


Dopo la partenza di Ron e Hermione,Harry passo parecchio tempo con Ginny.Fecero lunghe passeggiate sulle colline,oppure sedevano sotto un pesco appena fiorito,subito dopo i confini della Tana.
Parlarono moltissimo,si raccontarono le rispettiva avventure nei terribili fatti accaduti qualche mese prima.
Harry gli raccontò degli Horcrux, degli immensi sforzi per trovarli e distruggerli.
Gli raccontò dei dubbi che l'avevano tormentato su Silente,edi come l'avesse incontrato, dopo la maledizione di Voldemort, e si fossero chiariti.
Ginny,invece,le raccontò dell'anno trascorso a Hogwarts sotto la direzione di Piton.
"Credimi, è stato un anno terribile.I due Carrow erano perversi oltre ogni limite; non esitavano a Cruciare i bambini del primo anno, e a volte obbligavano noi studenti a farlo. E se ti rifiutavi... beh,l'hai vista anche tu la faccia di Neville. Dovevamo fare qualcosa Harry,non potevamo starcene con le mani in mano,soprattutto noi dell'Esercito di Silente. Il tentativo di rubare la Spada è stato un gesto simbolico; volevamo che tutti capissero che non si possono rinchiudere tutti gli animi,nessuno può annientare lo spirito di Grifondoro. Peccato che  il furto non è riuscito".
"Ma Piton,vi ha solo mandato da Hagrid, vero? Per fortuna non dovevate essere puniti dai Carrow", intervenne Harry.
"Già", affermò Ginny,"la punizione con Hagrid fu un giretto nella Foresta a trovare Gropy. In effetti, ora quadra, no? E' chiaro che se Piton fosse stato malvagio ci avrebbe ucciso personalmente".
"Sai,non posso fare a meno di sentirmi in colpa per averlo sempre odiato. Quell'uomo ha passato sette anni della sua vita a proteggere il figlio della donna che amava,nonostante non facesse nulla per celare l'odio che provava verso di me. Eppure,credo che ogni volta che mi guardasse negli occhi, vedesse mia madre, quindi forse una parte di lui non mi disprezzava completamente".
Era una cosa a cui pensava spesso. 
Severus Piton, in passato,non era stato una bravissima persona,ma l'amore l'aveva cambiato a tal punto, che successivamente cercò sempre occasioni per redimersi, servendo Silente e mettendo a rischio la sua vita. 
"Sì,ma non credo che sareste mai stati amiconi,non credi?" disse Ginny, riscuotendolo dai suoi pensieri.
"Forse no, ma mi sarebbe piaciuto conoscerlo meglio.Il brutto è che me ne sto accorgendo solo ora".
 
Una sera,tre giorni dopo la partenza di Ron e Hermione, il signor Weasley tornò a casa esaltato.
"Sono stato prmosso!" gridò a mò di saluto.
Alla Tana c'erano Harry,Ginny e la signora Weasley. Percy,per comodità e,probabilmente, per stare con la sua nuova fiamma,era tornato nel suo appartamento a Londra. George,invece,visto che aveva riaperto i "I Tiri Vispi Weasley" era tornato a vivere nella sua casetta sopra il negozio.
"Caro! Complimenti.Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Finalmente ti apprezzano per le tue qualità!" esclamò radiosa la signora Weasley intenta a preparare la cena.
"In che reparto sei adesso?" chiese Ginny,mentre apparecchiava la tavola.
"Comitato scuse ai Babbani,sono il nuovo direttore",disse il signor Weasley gongolante.
"E quale sarebbe il suo compito?" chiese incuriosito Harry.
"Innanzittutto dovrò supervisionare i dipendenti, Poi,ovviamente, starò a stretto contatto con i Babbani laddove sospettino della presenza di noi maghi,o per situazioni di incantesimi non troppo evidentid davanti a loro,sai non è sempre necessario chiamare la Squadra degli Obliatori,anche perchè troppi incantesimi di Memoria non sono un tonico della salute", spiegò il signor Weasley.
"La cena è pronta!" annunciò la signora Weasley, servendo a ciascuno un piatto di zuppa di piselli. 
Inziarono a mangiare quando, uno stridio annunciò un gufo in arrivo.
Harry si guardò intorno per cercare la fonte del verso,quando un gufo arrivò veloccisimo verso di lui. Harry si abbassò per schivarlo e l'animale finì dritto nella sua zuppa.
"Oh cielo! Ma è Errol!"esclamò sopreso il signor Weasley.
Harry tolse il gufo dal piatto e lo scrollò pulendolo alla meglio.Poi tolse la lettera dalla zampa.
"Signor Potter,cucina della Tana,Ottery St Catchpole"
"E' per me!",disse Harry sopreso,aprendola subito.
"Caro Signor Potter,
la avvisiamo che il 15 maggio di quest'anno in sede del MInistero della Magia,
avranno luogo i processi ai Mangiamorte,attualmente rinchiusi nella prigione di Azkaban, catturati in seguito alla battaglia di Hogwarts.
Tra gli arrestati figurano anche i membri della famiglia Malfoy.
Se lo desidera, e se lo ritene eticamente corretto, può presentarsi al processo della famiglia arrestata,in qualità di testimone a favore degli imputati.
Scusi, se la richiesta le suona strana,ma abbiamo ricevuto, da una fonte anonima, la notizia che probabilmente avrebbe gradito parteciparvi.
Il Ministro della Magia,Kingsley Shacklebolt, desidera avvisarla che la sua testimonianza non è obbligatoria,pertanto può anche rifiutare di presentarsi,senza alcuna conseguenza di carattere legale nei suoi confronti.
Sperando che lei stia bene,
Percy Weasley,Assistente del Ministro della Magia.
 
P.S. 
Scusa per i toni formali della lettera, Harry, ma sono ordini diretti da Kingsley e io in quanto assistente devo eseguirli. 
Saluta la famiglia da parte mia.
Percy
 
"Allora,cosa dice la lettera?" chiese Ginny,curiosa.
Harry gliela porse senza dire niente.
"Che cosa?", esclamò ad alta voce."Come puoi testimoniare per loro?Dopo che hanno cercato di ucciderti?Dopo che hanno torturato Hermione?Non avrai intenzione di andarci,vero?"
Prima che Harry potesse dire qualcosa,la signora Weasley intervenì,dicendo: "Volete dirmi cosa succede?Perchè Percy ha scritto a Harry? E perchè state parlando di processi?"
"Il Ministero ha chiesto a Harry di testimoniare in favore della famiglia Malfoy!" disse subito Ginny
"Cosa hai detto?" gridò il signor Weasley sputacchiando zuppa di piselli ovunque. "Stai scherzando?"
"Ho paura di no,Guardi" disse Harry porgendogli la lettera. Mentre la stava leggendo Harry vide che la faccia del signor Weasley cambiava via via colore,da rosa a rossa e da rossa a un verde vomito. 
"Come osano? Quei maledetti fetenti traditori!" urlò scandalizzato,quando finì di leggere.
"ARTHUR WEASLEY!" esplose la signora Weasley "USA ANCORA QUEI TERMINI DAVANTI A GINEVRA E TI AFFOGO NEL PIATTO!"
Il signor Weasley guardò imbarazzato la moglie.
"Scusa tesoro" disse più tranquillo, "mi sono lasciato trasportare da vecchi rancori". L'espressione furiosa della della signora Weasley si affievolì.
"Per essere precisi",fece notare Harry, "I Malfoy,probabilmente non sapranno neanche che mi hanno chiesto di testimoniare. La lettera di Percy parla di una fonte anonima".
"Dai non essere ingenuo",disse GInny,"E' ovvio che è stato qualcuno che conoscono. Hanno amicizia ovunque".
"Appunto.Ecco perchè credo che loro non ne sappiano niente.E' ovvio che potrebbero usare qualcun'altro come testimone,qualcuno che magari hanno comprato con un bel sacco di galeoni. Quello che è certo, è che non verrebbero a chiedere aiuto proprio a Potter lo Sfregiato che ha ucciso il Signore Oscuro. I Malfoy,come saprete meglio di me,sono molto orgogliosi"
Ginny aprì la bocca per ribattere, ma la richiuse subito,probabilemtne non avendo trovato valide argomentazioni.
"Sono d'accordo con te, Harry",disse il signor Weasley, facendo Evanscere la zuppa di piselli sparsa sulla tavola. 
"La fonte dev'essere sconosciuta ai Malfoy. Comunque ribadisco, quei traditori non meritano la grazia, Lucius Malfoy se l'è gia cavata l'ultima volta,ora dovrebbe pagare per i suoi crimini; lui e tutta la sua famiglia".
Sarebbe stato facile per Harry starsene zitto,continuare a mangiare la cena e fregarsene dei Malfoy. In fondo non era uno dei loro più grandi fan, e neanche a lora andava a genio.
Ma Harry non avrebbe mai dimenticato l'espressione di Draco sulla torre di Astronomia, la notte della morte di Silente, e si sarebbe ricordato per sempre la voce della signora Malfoy nella Foresta,o il suo tocco gentile mentre gli sentiva il cuore.
"Premettendo che non andremo mai d'accordo", disse Harry ai Weasley, "ci sarebbero due o tre cose in favore,che in tutta onestà andrebbero riconosciute. E' vero che sono tutti e tre Mangiamorte,ma... Vedete, hanno sempre vissuto nella paura di Voldemort. Quando Silente stava per essere ucciso,prima dell'arrivo di Piton e degli altri, Draco stava abbassando la bacchetta. Aveva ricevuto l'ordine di uccidere Silente,ma non ne sarebbe mai stato capace, ricordo benissimo in che stato era quell'anno: malaticcio,più pallido del solito,indeciso,terrorizzato. E anche Lucius, quando lo vedevo nella mente di Voldemort era semplicemente spaventato, preoccupato per la sua famiglia. Non dico che sono brave persone, ma secondo me non sono neanche cattivi come noi crediamo. Quindi sì,testimonierò in loro favore. Poi sarà il Wizengamot a decidere, ma almeno avranno saputo tutta la verità. Un solo Barty Crouch è bastato, è meglio sotterrare il terrore e il disprezzo. In fondo è per quello che abbiamo combattuto,no?"
 
Nessuno parlò molto quella sera. Il signor Weasley era ancora convinto che i Malfoy non meritassero perdono e passò tutta serata a borbottare nervoso, la signora Weasley,che era d'accordo con Harry,tentava di tranquillizzarlo.
Harry, che riteneva di fare la cosa più giusta, era in giardino con Ginny,
"Sei sicuro di volerlo fare Harry? Se lo fai non aspettarti di ricevere molti ringraziamenti, nemmeno dai Malfoy"
"Non lo faccio per la loro gratitudine, ma perchè è giusto farlo" disse risoluto Harry.
Ginny non disse niente, ma appoggiò la testa sulla spalla di Harry. Il ragazzo le accarezzò distrattamente la chioma rossa.
"Ti va di andare a Godric's Hollow?" chiese
"Adesso?",domandò Ginny sorpresa.
"Sì.Non so tu,ma io ho voglia di fare quattro passi. Non ho voglia di stare inattivo. Avevo in mente di fare una partita a Quidditch, ma è buio, e siamo solo in due".
"Già, si sente che è più vuota la casa, senza Ron,Hermione e George", disse Ginny,staccandosi da Harry. "Vado a dire a mamma che usciamo a fare una camminata. Meglio non dirgli che stiamo andando a spezzare una vecchia maledizione di Voldemort; dubito che approverebbe. Devi rientrare a prendere la Bacchetta di Sambuco?"
"No,ce l'ho sempre al collo,nel Mokessino di Hagrid. Vai pure,ti aspetto qui".
Harry osservò Ginny che rientrava in casa, e pensò che pian piano la felicità stava arrivando. Il peso allo stomaco si allentava ogni giorno di più, e credeva che in gran parte fosse merito di GInny.
Pensò a Ron e Hermione e si sorprese accorgendosi quanto gli mancavano,nonostante fossero via da pochi giorni. Avrebbe voluto condividere la sua felicità anche con loro. 
Ginny ritornò correndo, con una borsetta e la bacchetta.
"Pronta?" chiese Harry.
"Andiamo" rispose lei,radiosa.

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