Edward appoggiò il
capo sul mio petto ascoltando i movimenti ,decisamente troppo
veloci, del mio cuore.
-Beh...almeno a ricominciato a
battere.-affermò togliendo l'orecchio e fissandomi con quei
suoi occhi dorati.
-Certo,va tutto molto meglio,
oltre al fatto che tra poco scoppierà.-Lui sorrise al mio
sarcasmo
-Allora?Perchè
ridevi?- chiese nuovamente. Mi morsi il labbro. Non avrei voluto
dirglielo, dopotutto non era una gran cosa
raccontare , lui morto e Jacob che mi sposava. Non dovevo
proprio. Lui, però, puntò i suoi occhi sui miei
non lasciandomi via di fuga e alla fine
cedetti.
-Ho avuto un
incubo.-bofonchiai distogliendo subito dopo lo sguardo per riprendere
fiato.
Lui rimase un attimo in
silenzio:-Un incubo...e ridi?-Mi guardò con aria
interrogativa.
Non sapevo se raccontargli
tutto ,anzi, non volevo, pensavo di liquidarlo con quell'unica risposta
che però era insensata vista
la sua domanda. I miei pensieri vennero interrotti da un suo
sospiro:-Non sai quanto sia snervante non sapere cosa
pensi, sei così difficile da interpretare,
preferisci una vita dannata ad una normale,non sopporti una gocciolina
di sangue ma non esiti ad incontrare un vampiro sadico e
adesso ridi anche se hai avuto un incubo!-
Mi decisi a spiegargli ogni cosa.
-Ridevo..-cominciai evitando di incrociare i suoi
occhi che avrebbero messo a dura prova la mia concentrazione-
perchè ho sognato che tu morivi...-
-Grazie, anch'io ti amo.- rise lui.
- Lasciami finire...-dissi guardandolo male-Ho
sognato che tu morivi ma svegliandomi ho capito che era un incubo e
così mi sono rilassata e mi sono messa a ridere...contento?-
Lui non rispose e si sedette sul letto con un
movimento aggraziato. Mi guardò pensieroso e poi mi
sussurrò all'orecchio:- Sai che in questo modo mi allunghi
la vita?Non che la cosa mi serva particolarmente ma comunque
è carino da parte tua.-
Lo colpì con il cuscino, ovviamente
è meglio dire che si lasciò colpire di sua
volontà, e cadde in maniera teatrale sul letto esclamando
scherzoso:-Mi hai fatto male.-
Sbuffai.Neanche se il mio cuscino fosse stato
d'acciaio e se glielo avesse lanciato Emmet in persona questo
avrebbe scalfito il suo corpo marmoreo.
-Certo come no.- bofonchiai, lui rideva ancora.
Sguscia fuori dalle coperte e mi avvicinai al suo
volto che , illuminato dal sorriso , era ancora più bello.
-Sei di buon umore oggi. Perchè mai?-
Lui si rimise a sedere e mi prese la testa fra le
mani:-Fra una settimana ti sposo è una ragione abbastanza
valida?-sussurrò sulle mie labbra. Mi avvicinai ancora di
più alle sue respirando il suo dolce profumo e risposi:
-Sì.-
Lui poggiò la sua bocca sulla mia
baciandomi delicatamente e lasciando che il suo fiato mi inebriasse del
tutto.Già su di giri cercai con le mie mani il suo viso e
feci scorrere le dita lungo la sua pelle marmorea fino ad incontrare le
ciocche ramate e fuori posto. Lui,però, piano piano, si
allontanò, lasciandomi solo un ricordo di quel dolce
profumo. Non ci badai più di tanto come invece facevo di
solito, stavo pensando ancora al mio incubo, ne volevo parlare con
Alice, le avrei chiesto di scrutare nel futuro di Edward.
Sì, era l'idea migliore, la cosa mi avrebbe di certo reso
più tranquilla. Forse.
E
questo è il secondo capitolo, faccio dei capitoli un
pò smilzi, vedrò di aggiornare il prima
possibile. Grazie Erikappa per il tuo commento , spero che
così vada meglio come scrittura. Un grazie grande poi a
tutti quelli che hanno deciso di leggere questo mio mediocre
lavoretto....ciao e ...al prossimo capitolo...