Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana di Justice Gundam (/viewuser.php?uid=1338)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovi nomi nella leggenda ***
Capitolo 2: *** L'arrivo di Flappy e Choppy ***
Capitolo 3: *** La prima battaglia ***
Capitolo 4: *** Uno sguardo verso l'ignoto ***
Capitolo 5: *** Io sono Nanoha Takamachi! ***
Capitolo 6: *** Nuovi avversari ***
Capitolo 7: *** Maghi e Arcani ***
Capitolo 8: *** La prima battaglia di Nanoha ***
Capitolo 9: *** Di ritorno nel Giardino di Luce ***
Capitolo 10: *** Emergenza alla Verone Academy ***
Capitolo 11: *** Due generazioni di Pretty Cure ***
Capitolo 12: *** L'incontro con Nanoha ***
Capitolo 13: *** Nemici pericolosi, Parte 1 ***
Capitolo 14: *** Nemici pericolosi, Parte 2 ***
Capitolo 15: *** Addestramenti ***
Capitolo 16: *** Il Re dei Demoni ***
Capitolo 17: *** Occhi mortali ***
Capitolo 18: *** Vacanza alle terme ***
Capitolo 19: *** Battaglia su due fronti ***
Capitolo 20: *** Battaglia per il Jewel Seed ***
Capitolo 21: *** Buon compleanno, Honoka - Parte 1 ***
Capitolo 22: *** Buon compleanno Honoka, Parte 2 ***
Capitolo 23: *** Consiglio di guerra ***
Capitolo 24: *** Dark Fall all'attacco, Parte 1 ***
Capitolo 25: *** Dark Fall all'attacco, Parte 2 ***
Capitolo 26: *** Un genio alle elementari? ***
Capitolo 27: *** La battaglia della Tokyo Tower ***
Capitolo 28: *** La sfida della Maiden dell'Acqua ***
Capitolo 29: *** Tokyo Tower liberata! ***
Capitolo 30: *** Lavoro di squadra tra rivali ***
Capitolo 31: *** Oscure alleanze ***
Capitolo 1 *** Nuovi nomi nella leggenda ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-01
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure Max Heart / Splash Star, Magical Girl
Lyrical Nanoha & Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam
Ehilà, ragazzi! Eccomi qui, sono tornato!
Ma come, direte voi, mentre è ancora impegnato con le fanfiction di Digimon e
di MegaMan NT Warrior? E mentre stiamo ancora aspettando che prosegua quella
storia di Sonic X? Heheheee... che ci posso fare, se adoro scrivere fino a
questo punto? E' la mia passione più grande, il mio modo di mettere la mia
fantasia su carta. O, in questo caso, online! Scrivere permette di esprimere
pienamente i propri sentimenti e le proprie emozioni, permette di creare nuovi
mondi dal semplice pensiero...
Oh, cavolo, sto cominciando a fare un discorso filosofico... Meglio che mi
interrompa, prima di partire per la tangente!
Comunque, questa volta mi voglio cimentare con un crossover... e più
esattamente, si tratterà di un crossover tra alcune delle mie serie shoujo
preferite! Di cosa si tratta?
Innanzitutto, Pretty Cure! Ebbene sì, sono diventato un patito delle "eredi
spirituali" di Sailor Moon! Adoro a dismisura il coraggio e l'imbranataggine di
Nagisa, e la dolcezza di Honoka... e la terza stagione, Splash Star, da poco
andata in onda su Rai Due, non ha fatto altro che confermarmi come un fan di
questa serie, anche senza che ci fossero le Pretty Cure originali! Saki e Mai si
sono dimostrate delle degne sostitute, aiutate in questo anche dalle grandiose
Michiru e Kaoru! E poi, ci sono la quarta e la quinta serie ancora inedite, che
però mi ispirano molto... anche se hanno una formula più tradizionale, i
personaggi sono parecchio interessanti!
Pretty Cure: ovvero, quando Sailor Moon incontra Dragon Ball Z! E' uno dei
motivi principali per cui mi piace...
E poi, abbiamo il popolare (in Giappone) Magical Girl Lyrical Nanoha: sono
sicuro che i lettori italiani si affezioneranno a questa coraggiosa bambina che
lotta per il bene e la giustizia con un bizzarro connubio di magia e tecnologia.
E' un anime molto bello, colorato e avvincente, con una caratterizzazione dei
personaggi decisamente complessa: e ovviamente, ci sono dei combattimenti che
vanno visti per essere creduti, e dai quali, incredibile ma vero, nascono spesso
delle profonde amicizie! No, non sto scherzando! Pensate che, nel gergo dei fan
di questo anime, quando Nanoha sconfigge un avversario, si dice che ha "fatto
amicizia" con lui/lei! ^_^
E per finire, ma non certo ultimo, abbiamo Arcana Heart, uno spettacolare
videogioco di combattimento uno contro uno - in stile Street Fighter, tanto per
intenderci, ma più simile a Guilty Gear che altro - che vede come protagoniste
undici ragazze dotate di strani poteri magici, e capaci di controllare il potere
di misteriose creature magiche chiamate Arcani. Con l'aiuto di questi protettori
soprannaturali, la protagonista Heart e le sue amiche Saki, Maori, Lilica e
Ioriko cercano di impedire che si verifichi una catastrofe dimensionale...
Ma avrete modo di conoscere meglio questi personaggi e i mondi da cui
provengono man mano che leggerete la mia storia! Intanto, giusto per collocarvi
temporalmente, sappiate che la storia è ambientata poco dopo la conclusione di
Pretty Cure Max Heart, pochi mesi dopo che Nagisa, Honoka e Hikari hanno fatto
di Re Jyaku lo zimbello di tutti gli orrori cosmici! ^_^
(Seriamente, un essere come Re Jyaku, che rappresenta l'annientamento
totale... che perde TRE volte contro due scolarette? Abbiamo fissato un nuovo
record negativo, mi sa...)
Comunque, le nostre eroine si preparano ad affrontare il loro primo anno di
liceo... e per Nagisa, questa è una grande notizia, in quanto significa poter
vedere più spesso il suo amato sempai Fujipi! Nel frattempo, Hikari è passata in
seconda media... e conosceremo delle nuove arrivate all'accademia Verone! Nel
frattempo, forze misteriose si stanno avvicinando alla Terra... e nessuna di
esse ha intenzioni particolarmente buone nei nostri confronti...
In particolare, faremo la sgradita conoscenza dell'Impero del Male di Dark
Fall, guidato da un essere diabolico in grado di competere in potenza e crudeltà
con Re Jyaku: il terribile Lord Akudaikahn, deciso a distruggere tutto e tutti!
Le Pretty Cure, assieme a delle inaspettate alleate, dovranno fare fronte comune
contro questi pericolosi nemici... e già che ci sono, scoprire qualcosa di più
riguardo i Jewel Seed, il mai sentito prima Giardino degli Elementi, e la
misteriosa organizzazione chiamata Dipartimento Amministrativo Spazio-Temporale,
che già da tempo controlla gli eventi. C'è un bel pò di carne al fuoco, eh?
Meglio, questo vuol dire che si prepara un'altra lunga e (spero) avvincente
saga! Oh, e per chiunque fosse interessato... non preoccupatevi, più avanti
nella saga (non in questa storia ma nei seguiti) entreranno in scena anche le
Pretty Cure della quarta-quinta serie: Nozomi / Cure Dream e le sue allegre
compagne!
Insomma, si prospetta una simpatica riunione di Pretty Cure e di altre eroine
trasformabili!
Okay, fatta la prefazione, passiamo al disclaimer:
Pretty Cure e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà
della Toei Entertainment
Magical Girl Lyrical Nanoha e tutti i marchi registrati ad esso collegati
sono di proprietà della Sunrise
Arcana Heart e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà
della Examu e della Atlus. Sì, proprio quelli che hanno fatto la spettacolare
accoppiata di Trauma Center per Nintendo DS!
Tutti questi marchi sono stati usati senza scopo di lucro, a puro scopo
ricreativo. L'autore non trae alcun profitto da questa storia... se non, forse,
di allietare la giornata a qualche fan di anime!
Bene, detto questo... tuffiamoci nel mondo di queste grandiose eroine, e mi
raccomando... allacciatevi le cinture di sicurezza, perchè sarà sicuramente una
storia piena di azione ed emozioni!
Grazie mille della vostra gentile attesa... e buona lettura!
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Capitolo 1 - Nuovi nomi nella leggenda
Tokyo, la capitale del Giappone. Sinonimo di efficienza, affollamento, treni
della metropolitana che andavano e venivano, traffico... e di chissà quante
altre cose che normalmente si associano allo stile di vita giapponese! Una città
sempre piena di vita, sempre interessante e affascinante, in cui tradizione e
modernità convivono fianco a fianco.
Quel mattino di un giorno di primavera, la popolazione di Tokyo si era
svegliata come al solito, e aveva subito iniziato le proprie attività
quotidiane. In particolare, molti studenti e studentesse dell'accademia Verone,
una delle più conosciute scuole della grande metropoli, si stavano godendo
l'ultimo giorno di vacanza, prima che l'anno scolastico ricominciasse... e
questa, per gli ammessi al primo anno di liceo, era occasione di grande
emozione. Si apprestavano a vedere un nuovo mondo, ad affrontare nuove sfide...
e ad affrontare un anno più impegnativo, che avrebbe iniziato a plasmare il loro
futuro!
In quel momento, davanti all'ingresso del liceo Verone, stavano due figure
ben conosciute tra gli allievi dell'istituto... due ragazze che, quasi volessero
prepararsi psicologicamente per l'anno che stava per iniziare, si erano
incontrate vicino alla loro scuola, e stavano in quel momento guardando con
espressione emozionata le porte che il giorno dopo avrebbero varcato per la
prima volta!
"Ancora mi riesce difficile crederci... stiamo per iniziare il nostro primo
anno di liceo!" disse una bella ragazza dai lunghi e ben tenuti capelli blu
notte, con occhi dello stesso colore, vestita con una graziosa maglietta a
quadretti bianchi e verdi, una gonna dello stessocolore, e scarpe bianche. Dava
l'impressione di una ragazza dolce e affabile e di una studentessa
coscienziosa... e chiunque la conoscesse sapeva che l'impressione non era per
niente ingannevole! La quasi sedicenne Honoka Yukishiro, infatti, si era creata
la fama di piccolo genio tra e sue coetanee per la sua curiosità, la sua
prontezza di pensiero e il fatto che sembrava sapere sempre tutto, soprattutto
in fatto di scienze o di storia! E non era un caso che, alla fine del precedente
anno scolastico, si fosse diplomata a pieni voti! Come se non bastasse, era
anche popolare tra i ragazzi, grazie al suo fascino e alla sua gentilezza...
insomma, era per molti versi la studentessa più ammirata e invidiata
dell'accademia!
"Ne abbiamo fatta di strada da quando ci siamo conosciute, vero? A volte mi
sembra quasi ieri..." continuò Honoka, voltandosi verso la sua migliore amica,
che si trovava in piedi vicino a lei... e che rispose con uno dei suoi
contagiosi sorrisi, e un cenno affermativo!
Nagisa Misumi, la migliore amica di Honoka, era una ragazza più o meno della
sua stessa età... e le somiglianze tra le due finivano lì! Nagisa, infatti, non
era straordinariamente bella, con i suoi corti capelli biondo scuro-rossicci,
sempre un pò scompigliati, e i suoi occhi del colore dell'ambra... ma aveva
un'aria simpatica e carismatica che le permetteva comunque di spiccare in una
folla. Anche come carattere, le due erano le facce opposte della stessa
medaglia. Dove Honoka era calma e posata, Nagisa era sempre entusiasta, e
un'inguaribile ottimista. Dove Honoka era razionale, Nagisa era impulsiva. Dove
Honoka era appassionata di scienza, Nagisa lo era di sport (a dispetto del fatto
che non sapesse nuotare...). Ma, come aveva detto Honoka alla loro amica comune
Hikari durante la gita a Kyoto del precedente anno scolastico, i valori che
condividevano erano gli stessi... ed era anche per questo che ora, nonostante
all'inizio avessero avuto qualche problema ad intendersi, erano così grandi
amiche e passavano così tanto tempo assieme...
"Già... il tempo è proprio volato, Honoka!" rispose Nagisa, guardando i
cancelli del liceo. In quell'occasione, indossava una maglietta rosa a maniche
corte con i pantaloncini bianchi, e scarpe anch'esse bianche su calzini rosa,
tenendo fede alla sua fama di sportiva. "E dire che sono passati quasi due anni
dal giorno in cui ci siamo conosciute, e abbiamo fatto l'incontro che ha
cambiato la nostra vita..."
Un oggettino bianco dalle bordature azzurre che la ragazza dai capelli più
corti teneva appesa alla cintola si agitò improvvisamente, in risposta alle sue
parole. "Sì, hai ragione... ancora mi ricordo di quando ci siamo incontrati per
la prima volta, mepo!" disse una vocetta acuta che sembrava provenire dallo
strano oggetto simile ad un cellulare... prima che una testa tonda dai grandi
occhioni neri, lunghe orecchie simili a quelle di un cagnolino, e una corta
pelliccetta dorata con dei segni azzurri sulle guance e sugli occhi spuntasse
fuori dalla custodia, sorridendo come il gatto del Cheshire! "Tu eri là al
balcone di camera tua... e io ti sono caduto proprio in testa! Certo che come
incontro è stato abbastanza rocambolesco, vero, mepo?"
Nagisa alzò gli occhi al cielo, sorridendo con aria falsamente esasperata.
C'era da aspettarselo che Mepple, l'eroe del Giardino della Luce, avrebbe preso
parte a quella conversazione...
Già, Mepple e la sua amata Mipple... le creature provenienti dalla dimensione
parallela conosciuta come Giardino della Luce che avevano conferito loro i
poteri grazie ai quali, in due diverse occasioni, Nagisa e Honoka avevano
salvato il mondo, e forse l'universo intero, dalla distruzione totale! Erano
passati quasi due anni dal giorno in cui le due amiche avevano trovato le
custodie in cui i due esserini erano fuggiti dal Giardino della Luce, minacciato
dalle folli ambizioni di Re Jyaku, sovrano del mondo senza luce di Doutsuku, e
detentore del potere dell'annientamento... due anni dal giorno in cui si erano
trasformate per la prima volta nelle Pretty Cure, le guerriere leggendarie con
il compito di proteggere il Giardino della Luce e le Prism Stones dalle mani
delle forze del Male, e avevano affrontato Pissard, il primo dei servitori di Re
Jyaku! E fin da quel giorno, escludendo un breve periodo tra la fine della
seconda media e l'inizio della terza, Nagisa e Honoka avevano sempre vissuto
assieme ai loro amici dell'altra dimensione, mantenendone segreta l'esistenza.
Ora che Re Jyaku e la zona Doutsuku erano stati distrutti definitivamente, poi,
potevano godere della loro compagnia ogni giorno, senza timore che
all'improvviso le loro mascotte percepissero qualcosa di malvagio! E poi, non
erano certo venuti da soli, visto che i due piccoli principi del Giardino della
Luce, Pollun e Lulun, ora vivevano con Hikari...
"Già... certo, lo dici tu che è stato rocambolesco!" affermò Nagisa, ironica.
"Prova a immaginare io come mi sono sentita, a ritrovarmi con un peluche
parlante che mi diceva che ero una specie di supereroina che doveva salvare il
mondo da un tizio grosso e cattivo che voleva farci fuori tutti! Non ci potevo
credere, punto!"
Mepple storse il naso, e il suo grazioso musetto assunse un'espressione
offesa. "Hey, bada a come scegli le parole, tu! Io non sono un peluche, mepo!"
ribattè, accompagnando la frase con quello strano tic verbale che tutti gli
esserini della sua razza sembravano avere. Per quanto il tempo fosse passato,
Mepple continuava ad essere il solito, ironico, insostituibile brontolone e
ruffiano...
Honoka guardò verso la custodia che teneva con sè, e proprio allora Mipple,
la principessa della speranza, fece capolino da essa! Di aspetto, ricordava un
pò la sua controparte maschile, ma era rosa con delle decorazioni rosse, e le
orecchie avevano una forma molto diversa, oltre al fatto che aveva uno sguardo
più dolce e un aspetto meno iperattivo del suo compagno. "Posso dire che questi
che ho passato assieme ad Honoka sono stati i due anni più belli della mia vita,
mipo! Quando ci sono arrivata per la prima volta, non credevo che il Giardino
dell'Arcobaleno fosse un posto così bello, mipo! E invece, ho conosciuto delle
persone fantastiche come te, Honoka... e ho potuto stare assieme al mio caro
Mepple, mipo! Non so proprio come potremmo sdebitarci con voi, ragazze! Se non
fosse stato per voi, chissà come sarebbe andata! Mipo!" esclamò con la sua
vocetta simile al canto melodico di un usignolo.
"Heheee... addirittura, Mipple!" si schernì Honoka, sempre restìa ad
accettare lodi eccessive. "Io... ho semplicemente fatto quello che pensavo fosse
mio dovere... e poi, non potevamo certo non aiutarvi, visto che siete venuti da
noi a chiederci una mano, e noi eravamo le uniche che potevano darvela! Anzi, è
stato un piacere aiutarvi! Non c'è bisogno che voi ci ringraziate tanto!"
"Comunque, la mia Mipple ha ragione, mepo..." disse Mepple, guardando con
affetto la sua bella, che arrossì come una scolaretta al primo appuntamento. "E'
stato grazie a voi se tutto è andato a posto, alla fine... e anche se Nagisa
continua a svegliarsi tardi la mattina, e ad abbuffarsi regolarmente come un
aspirapolvere, posso dire che vi dobbiamo gratitudine, mepo!"
"Hahahaaa, di niente, Mepple, è stato..." iniziò a dire Nagisa, prima che il
senso di quello che Mepple aveva detto le apparisse chiaro... e il suo viso
assumesse improvvisamente un'espressione minacciosa! "HEY! Chi sarebbe quella
che si abbuffa come un aspirapolvere e dorme fino a tardi, di grazia? Tu SAI Che
sta rischiando grosso, vero?"
Mepple chiuse gli occhi e annuì con aria da saccente. "Heheee... non c'è
bisogno che te la prenda tanto, Nagisa; io sto solo dicendo la verità,
mepo!"
"Grrr... tu stai giocando col fuoco, Mepple, questo lo sai, vero?"
Mentre Nagisa guardava con comico furore il suo amichetto del Giardino della
Luce, Honoka fece un mezzo sorriso e chiuse gli occhi, una goccia di sudore che
le scendeva lungo i lisci capelli blu! "Eccoli, sono alle solite! Quei due non
riescono proprio ad andare d'accordo senza litigare..."
Mipple sospirò, abituata a vedere questo lato canzonatorio del suo eroico -
ed egocentrico - Mepple. "Già... ormai sono due anni che... mipo!"
Improvvisamente, la Principessa della Speranza si ritirò nella sua custodia,
sorprendendo Honoka... e anche Mepple, che stava per ribattere a Nagisa con una
delle sue battute sarcastiche, sobbalzò e si trasformò di nuovo in quella sorta
di cellulare. Nagisa sbattè gli occhi. Se Mepple e Mipple si erano zittiti così
rapidamente, voleva dire che stava arrivando qualcuno...
"Hey, Nagisa! Honoka! Salve, ragazze, che sorpresa vedervi qui!" esclamò una
vivace voce femminile al lato delle due ragazze. Voltatesi in quella direzione,
Nagisa e Honoka furono liete di vedere che si trattava di due delle loro
compagne di classe alle medie: Rina Takashimizu e Shiho Kubota, che fin dalla
prima media erano state le amiche e compagne di lacrosse di Nagisa, e che per
estensione avevano accettato subito anche Honoka nella loro cerchia - per
quanto, all'inizio, credessero che Honoka fosse una specie di computer vivente,
per l'enorme mole di conoscenza che il suo cervello riusciva a contenere!
"Hey, Rina! Shiho! Anche voi da queste parti?" le salutò Nagisa, mentre
Honoka faceva un educato inchino. Le sue compagne di classe erano vestite come
ci si potrebbe aspettare da delle giapponesi di quell'età, in maniera graziosa
ma non eccessivamente vistosa nè di cattivo gusto, e tutte e due portavano con
sè una carica di entusiasmo che sembravano aver preso dalla loro compagna...
"Eh, già... avevamo deciso di andare a fare una passeggiata assieme, per
goderci l'ultimo giorno di vacanza... e visto che c'eravamo, abbiamo fatto un
salto qui, alla nostra cara vecchia scuola!" affermò Rina, alta e castana, con i
capelli legati in due code laterali. "E per un incredibile caso, abbiamo
incontrato anche voi! Certo che, quando si dice la fortuna..."
"E' vero, è vero, è vero!" esclamò Shiho come una mitragliatrice. Per qualche
motivo, la ragazzina più bassa, dai capelli rossi a caschetto e appassionata di
cinema - al punto che aveva già deciso che da grande sarebbe diventata una
regista -, aveva l'abitudine di ripetere tre volte la stessa parola all'inizio
di un discorso. "Allora, Nagisa, Honoka, voi che dite? Come pensate che sarà il
nostro primo anno di liceo? Non vi sentite emozionate all'idea di entrare in un
periodo così importante della nostra vita?"
"Heheheee... in effetti, non ti posso nascondere che la cosa mi mette un pò
in ansia..." affermò Nagisa con una risatina nervosa e una mano dietro la nuca.
"Dopotutto, questo sarà un anno più difficile... però, in effetti, sono contenta
di iniziarlo! Credo che... sarà un anno molto interessante!"
A quella risposta, Shiho e Rina si guardarono entrambe negli occhi, con
l'aria di chi la sa più lunga... e, con grande sorpresa di Nagisa e Honoka,
sfoderarono un ghigno da furbette e si voltarono di nuovo, sghignazzando in
maniera buffa, verso di loro!
"Hm?" chiese Honoka, sbattendo gli occhi con espressione interrogatica. "Che
succede, ragazze? Abbiamo... detto qualcosa che non va?"
Rina ridacchiò tra sè. "Heheheee... no, no, niente, Honoka-san... è solo che
mi è venuto da pensare che forse... ci è venuto in mente un altro motivo per cui
a Nagisa piacerà molto quest'anno!" rispose, gettando un'occhiatina d'intesa
all'ex-capitano della squadra di lacrosse.
Nagisa storse il naso. quando le sue compagne iniziavano con quelle frasi
sibilline, voleva dire che stavano implicando qualcosa... "Ehm... voi due, cosa
state cercando di dire?" chiese, a metà tra l'imbarazzato e l'infastidito.
La risposta fu che Shiho indicò dietro di lei, con un sorrisetto malizioso
sulle labbra. "Beh... guarda un pò chi sta arrivando!"
Un pò confusa, Nagisa si voltò lentamente... e i suoi occhi si spalancarono
fino a diventare delle dimensioni di piattini da tè, con le pupille ridotte a
capocchie di spillo, il suo viso divenne più rosso dei capelli di Shiho, e il
suo cervello passò immediatamente alla modalità risparmio energetico! Quando
anche Honoka volse lo sguardo in quella direzione, il motivo della reazione
della sua amica le apparve subito chiaro!
"Oh, ma che combinazione! Non immaginavo di incontrarvi tutte qui!" affermò
un ragazzo di bell'aspetto, dai capelli castani scuri un pò lunghi e vestito
sportivamente, con tuta grigia e scarpe da ginnastica, mentre si avvicinava a
passo di jogging al gruppetto di ragazze. "Buongiorno, Honoka! Buongiorno,
Misumi-san... Kubota-san e Takashimizu-san! Come mai tutte qui?"
"Buongiorno, Shogo!" rispose Honoka. Lei e le altre ragazze fecero un breve
inchino, anche se quello di Nagisa sembrava piuttosto rigido. "Nessun motivo
particolare... eravamo qui, e volevamo dare un'occhiata, visto che la scuola
comincia domani!"
Ebbene sì, si trattava proprio del ragazzo che faceva battere il cuore a
Nagisa: Shogo Fujimura, Fujipi per gli amici, stella della squadra di calcio del
liceo Verone come Nagisa lo era della squadra di lacrosse delle medie. Un
ragazzo socievole e tranquillo, un bravo studente, e amico d'infanzia di Honoka.
Di recente, lui e Nagisa si erano avvicinati molto, ed erano in rapporti più
stretti... ma la ragazza non era mai arrivata a confessare apertamente i suoi
sentimenti, visto che ogni volta che lui si avvicinava, o comunque entrava nel
suo campo visivo, la ragazza aveva un vero e proprio blocco psichico che le
impediva di dire quello che doveva!
Accidenti, si disse Nagisa mentre giocherellava nervosamente con le dita
delle mani, sperando che non si vedesse l'imbarazzo che minacciava di straripare
da ogni poro della sua pelle... Era più che ovvio, e sul momento questo
particolare le era sfuggito... ma il fatto di andare in prima liceo significava
che avrebbe visto Fujipi più spesso, considerato che ora lui era in seconda!
"Capisco..." affermò Fujipi. Per un attimo, il suo sguardo si posò su Nagisa,
rendendo chiaro alle osservatrici più attente che era a lei che il ragazzo
riservava un'attenzione particolare. "Io stavo facendo un pò di jogging, giusto
per tenermi allenato, e sono passato da queste parti un pò per caso... comunque
mi fa piacere avervi incontrato, e vedo che siete già più o meno pronte per il
nuovo anno..."
"Già, e speriamo che sia un buon anno per tutti!" rispose Rina. "Non so te,
Fujimura-senpai, ma io sono un pò nervosa all'idea che adesso entrerò in un
mondo... beh, non proprio nuovo ma sicuramente diverso da quello che conoscevo!"
"Ehm... a... a questo proposito..." si azzardò Nagisa, sfruttando l'occasione
che la sua amica le aveva dato per iniziare un pò di conversazione e,
sperabilmente, togliersi di dosso l'onnipresente imbarazzo che la prendeva in
simili situazioni... "Fujipi-senpai... come è stato per te entrare al liceo,
l'anno scorso? E' stato... ehm... difficile adattarsi al nuovo ambiente?"
Fujipi ci riflettè su un secondo prima di rispondere. "No, non
particolarmente... certo, ci sono stati degli elementi diversi da come ero
abituato, ma alla fine... beh, credo di essermi adattato abbastanza velocemente!
Sono sicuro che anche per te andrà così, Misumi-san, visto che sei una ragazza
così in gamba!"
Nagisa ridacchiò nervosamente, e abbassò la testa di appena qualche grado.
"Ah... heheee... addirittura! Io... cerco solo di fare del mio meglio in ogni
cosa che faccio..."
Nascosto nel suo "cellulare", Mepple fece fatica a trattenere una risata.
"Hehee... sì, certo, tranne studiare! Mepo!" pensò tra sè.
Le quattro ragazze e il loro senpai rimasero là ancora qualche minuto, a
discutere delle ultime novità, e di come si auguravano che andasse il nuovo
anno, scambiandosi le opinioni del caso... poi, Fujipi si separò dal gruppo,
salutando educatamente. "Beh, è stato molto bello rivedervi. Ora però devo
proprio andare... allora ci vediamo domani a scuola, okay?" disse, per poi
rivolgersi a Nagisa. "Oh, e Misumi-san..."
"Er... sì?" chiese la ragazza, scattando sull'attenti come un soldato davanti
ad un suo superiore.
Shogo le fece uno dei suoi caldi sorrisi, mettendola più a suo agio. "Non ti
preoccupare... sono convinto che quest'anno sarà davvero indimenticabile, per
tutti noi!"
Il viso di Nagisa divenne, se possibile, ancora più rosso, e la ragazza cercò
le parole per qualche secondo prima di dare la sua risposta. "Beh... lo spero
anch'io, Fujipi-senpai... allora... ehm... ci vediamo domani, e buona giornata!"
disse, cercando di ignorare il fatto che, subito dietro di lei, Shiho stesse
ridendo sotto i baffi. Con quelle due avrebbe fatto i conti dopo...
"Va bene! Arrivederci, Honoka! Arrivederci, ragazze! Ci vediamo!" concluse
Shogo, iniziando ad allontanarsi a passo di jogging, e voltandosi ancora
indietro di tanto in tanto per salutare con la mano. Le ragazze ricambiarono il
saluto, e in particolare Nagisa restò a guardarlo, con espressione trasognata,
finchè il senpai non fu più visibile...
Nagisa sospirò, rilasciando un pò della tensione accumulata... e subito dopo,
la voce canzonatoria di Shiho attirò la sua attenzione!
"Ma guarda, guarda, guarda..." cinguettò la rossa, scambiandosi uno sguardo
di intesa con Rina. "Come hai detto tu, Rina, sembra che la nostra Nagisa abbia
trovato un ottimo motivo per farsi piacere il liceo!"
Rina assentì, imitando il sorrisetto malizioso dell'amica. "Ah, puoi dirlo
forte! Secondo me, l'incontro di oggi le ha dato proprio la carica che le
serviva... vero, Nagisa-saaaan?" chiese, sporgendosi poi leggermente verso
l'amica... la quale, abbastanza irritata dalle insinuazioni delle sue due
compagne, si voltò verso di loro, il sopracciglio destro che guizzava verso
l'alto come in un tic!
"Hey, voi due, che state insinuando?" chiese Nagisa, avvicinandosi alle sue
compagne con aria falsamente minacciosa. Per nulla impressionate, le sue due
compagne di classe proseguirono con la loro requisitoria!
"Oh, noi non stiamo insinuando niente..." rispose la ragazza più alta,
puntando l'indice verso la sua amica. "Stiamo solo dicendo la verità! Incontrare
il senpai Fujipi oggi è stato un buon auspicio per quest'anno, no? Ti si legge
in faccia, Nagisa-san, non cercare di negarlo!"
"Già! Non sei mai stata brava a dire le bugie!" continuò Shiho.
Una venuzza pulsante apparve sulla fronte di Nagisa, e i suoi occhi si
trasformarono in due comiche fessure senza pupille, indicando che la ragazza era
giunta al culmine dell'imbarazzo e dell'irritazione. "Shiho... Rina... voi state
rischiando grosso in questo momento, lo sapeteeee?" esclamò, prima di lanciarsi
contro le sue due compagne...
...e fermarsi a pochi centimetri, per poi scoppiare a ridere assieme a
loro!
"Hahahahaaa! Scusa, Nagisa-san, non volevamo offenderti!" si scusò Shiho.
"Era solo un modo di fare un pò di ironia!"
Nagisa strizzò un occhio, e rivolse alle sue amiche uno dei suoi classici
sorrisi a denti scoperti. "Tranquille, ragazze, non mi avete offeso per niente!"
dichiarò. "Però... sì, lo riconosco, mi ha fatto piacere rivedere
Fujipi-senpai!"
Honoka si mise una mano davanti alla bocca e sorrise educatamente. "E visto
che ora siamo al liceo come lui, avrai modo di rivederlo ogni giorno! Che dici,
Nagisa? Tra i tuoi propositi per quest'anno, c'è anche quello di...?" chiese, al
che Nagisa scattò in piedi, con aria determinata, e strinse un pugno davanti a
sè, con raggi di luce bianca e rossa che scaturivano da dietro di lei!
"Certo! Ormai è deciso!" esclamò la ragazza dai capelli corti. "Questo sarà
l'anno decisivo! Quest'anno, mi sono fatta il proposito di prendere il coraggio
a due mani, e dichiararmi a Fujipi-senpai! Sento che sarà la volta buona!"
"In questo caso..." affermò Rina. "In questo caso, tutto quello che posso
dirti, Nagisa-san... è buona fortuna! E speriamo che vada bene!"
Honoka chiuse gli occhi e sorrise. Lui era sicura che sarebbe andata bene.
Conosceva bene Shogo, e aveva intuito come i sentimenti suoi e di Nagisa si
fossero approfonditi nel corso dei due anni in cui si erano conosciuti. Certo,
magari Shogo non era ancora arrivati a quel punto... ma per quello che aveva
visto lei, non mancava molto! Chissà, magari Nagisa aveva ragione... e sarebbe
stato quello l'anno della svolta definitiva tra i due!
"In ogni caso, Nagisa, ti auguro anch'io buona fortuna!" pensò Honoka.
"E sono sicura anch'io che sarà un buon anno per tutti noi!"
"Mi fa piacere vedere che certe cose rimangono le stesse, anche se passa il
tempo, mipo!" commentò sottovoce Mipple dal "cellulare" di Honoka.
----------
Poco lontano, davanti alla sede delle scuole medie dell'accademia
Verone...
"Evvivaaaa! Ecco di nuovo la nostra scuola!" esclamò con palpabile gioia una
ragazzina sui quattordici anni, letteralmente piroettando davanti ai cancelli
dell'istituto! "Domani si ritorna a scuola... e sono sicura che sarà un anno
stupendo! Wow, non vedo l'ora!"
La ragazza in questione sarebbe immediatamente spiccata in mezzo ad una folla
non soltanto per la sua aria allegra ed entusiasta, per niente ingannevole a
giudicare dal suo comportamento, ma anche per i suoi capelli rosa a caschetto,
pettinati in frange disordinate, e caratterizzati da uno strano ciuffo ribelle
che saltava fuori dal centro della testa, sollevandosi per un pò prima di
ricadere giù... e assumere una peculiare forma a cuore! La ragazza indossava
l'uniforme rossa con il fiocco azzurro tipica delle medie della Verone Academy,
con calze bianche alte fin sopra il ginocchio, e scarpe da ginnastica blu, e il
suo volto dai grandi occhi castani e dalle graziose guance rotonde mostrava
chiaramente a tutto il mondo un sorriso contagioso e pieno di vita. L'unica
deviazione dall'abbigliamento standard delle studentesse dell'accademia era un
lungo nastro rosso legato attorno alla mano e al polso destri, che ondeggiava
liberamente con ogni movimento della sua proprietaria, sottolineandone
ulteriormente la vivacità!
Una sua coetanea vestita più o meno allo stesso modo, ma con lunghi capelli
azzurri tenuti fermi da un cerchietto giallo, e dall'aria molto più seria e
distinta, alzò verso il cielo i suoi occhi marroni mentre si avvicinava con
tutta calma ai cancelli delle scuole medie. "Tu sei l'unica persona che conosco,
Heart, ad essere così entusiasta per il fatto che ricomincia la scuola. Un
giorno mi dovrai spiegare dove trovi tutta quell'energia..."
La ragazzina dai capelli rosa di nome Heart piroettò un'altra volta su sè
stessa, fino a ritrovarsi faccia a faccia con l'amica che aveva appena parlato.
"Oh, ma è tutto molto semplice, Sa-Sa!" rispose, come se fosse la cosa più ovvia
di questo mondo! "L'amore dà una carica che tu non puoi credere! Ti rende in
grado di affrontare qualunque cosa con entusiasmo! Dovremmo tutti credere un pò
di più all'amore, così... saremmo tutti più contenti!"
Un sospiro. "Heart... ti ho detto tante volte che non mi piace essere
chiamata Sa-Sa..." affermò la ragazza dai capelli azzurri, con l'aria di chi ha
già detto la stessa cosa chissà quante volte. "Il mio nome è Saki Tsuzura... non
è più semplice e normale chiamarmi semplicemente Saki?"
"Owww... Ma è così banale!" replicò Heart, facendo gli occhioni da
cucciolotto indifeso. "Sa-Sa lo trovo più carino! E' per questo che, fin da
quando eravamo bambine, ti ho sempre chiamato così!"
"E poi, se mi è consentito dire la mia, trovo che l'abitudine di Heart-chan
di chiamarci con dei diminutivi sia indice dell'affetto che lei ha verso di noi,
che siamo le sue amiche..." si intromise, con tono formale, una graziosa ragazza
che rispondeva parecchio all'immagine tipica di una studentessa giapponese:
aveva lunghi e lucidi capelli neri, tenuti sciolti e ordinatamente pettinati in
modo che le scendessero lungo la schiena, e come le sue compagne indossava
l'uniforme dell'accademia, meticolosamente pulita e ben tenuta. L'unica,
lievissima concessione alla stravaganza erano due elastici gialli che tenevano
ferme due ciocche di capelli che le scendevano sulle clavicole, e a parte
questo, si portava con modestia e tranquillità. "Del resto, io trovo carino
essere chiamata Mao-Mao!"
"Se lo dici tu, Maori-san..." rispose Saki. "Comunque, fatto sta che a volte
trovo difficile capire come funzioni la mente della nostra amica..."
"E a proposito di amiche..." riflettè Heart, piazzandosi un indice sulla
guancia. "Che fine avranno fatto Lili e Iori-poo? Avevo provato a mandare loro
un messaggio, prima, ma non mi hanno risposto... Ragazze, voi ne sapete
qualcosa?"
Saki scosse la testa, tenendo le braccia incrociate sul petto, e Maori aprì
le braccia come per dire 'mi dispiace'. "No... non le abbiamo sentite,
Heart-chan..." rispose la ragazza mora. "Anche se, considerando che..."
"Pistaaaaaa! Fate largo!"
Una sorta di grido di battaglia fece fare un salto alle tre ragazze, e un
istante dopo, un rapidissimo lampo dai capelli biondi passò vicino a loro
sfiorandole a velocità folle prima di frenare di botto e fermarsi con un'agile
piroetta a breve distanza dal trio di amiche! Una testa bionda con due codini
laterali, sorrisone a cinquantaquattro denti incorporato con tanto di canini
superiori leggermente sporgenti, vivaci occhi violetti e l'uniforme della Verone
accompagnata da un paio di rollerblades grigi dall'aspetto quasi futuristico
alzò la mano e fece il segno di vittoria per salutare le sue compagne! Guardando
meglio, si sarebbe visto che la biondina aveva una caratteristica fisica un pò
strana... le sue orecchie erano a punta, come quelle di un elfo di un fantasy.
"Yo, ragazze! Come butta? Scusate il ritardo, ma c'era questa nuova strada che
volevo provare per arrivare qui..." esclamò, osservando le sue compagne con la
faccia tosta di chi non crede di aver nulla da farsi perdonare!
"Hey, Lili! Benarrivata!" la salutò allegramente Heart, completamente
dimentica del fatto che la sua amica bionda le aveva quasi travolte...
"Lilica-chan... sempre la solita!" la rimproverò bonariamente Maori, mentre
Saki si spazzolava la gonna con una mano, con nonchalance, e salutava con un
cenno della testa e un sorriso appena accennato. "Non dovresti andare così
veloce, rischi di andare addosso a qualcuno. E poi, scusa, ma esattamente che
'nuova strada' hai preso? Ho un pò paura della risposta..."
La biondina di nome Lilica si mise le mani dietro la nuca e sghignazzò.
"Heheheee... sempre con 'sta storia delle regole, eh, Maori-chan?" ridacchiò.
"Perchè ogni tanto non ti rilassi un pò? E comunque... mah, ti dirò, non era
nulla di particolare questa nuova strada. Ho semplicemente fatto un giro largo
per i giardini pubblici!"
"Dove, guarda caso, pattinare è proibito." commentò Saki scuotendo la testa.
"Lilica, dovresti smetterla con questi tuoi colpi di testa..."
"Appunto... che succede se poi ti prendono? Passeresti un bel guaio, lo sai?"
chiese Heart... senza riuscire a scuotere granchè la vivace biondina, che
accolse la prospettiva con una ironica risata a denti stretti.
"Heheheee... lo so che rischio di essere beccata! Ma è proprio lì il bello,
no?" affermò. "E poi... finchè ho ai piedi questi roller, figurati se mi
beccano! Sono la regina dei pattini in linea!"
Heart sospirò, soffocando a sua volta una risatina. Tipica di Lilica, una
risposta del genere... "Heheee... vai davvero fiera di quei rollerblades che tuo
padre ti ha regalato, vero? A proposito, Lili, non dovevi essere con Iori-poo?
Dov'è finita?" le chiese, guardando dietro la biondina, che storse il naso con
aria sorniona.
"Hmm... se parli di Ioriko-chan, dovrebbe essere qui a momenti... ah, eccola
lì, guarda caso!" rispose, guardando nella direzione da cui era venuta. Una
quinta ragazza con l'uniforme delle medie della Verone stava arrivando di corsa,
evidentemente lasciata dietro dalla scatenata Lilica e dai suoi pattini... e
dopo qualche secondo, frenò di botto davanti ad Heart e alle sue amiche e si
appoggiò le mani sulle ginocchia, riprendendo disperatamente fiato!
"Ioriko-san!" esclamò Maori, spalancando gli occhi. "Mamma mia, sei
completamente spompata..."
"Hanf... hanf... phew... wow... scu... scusate il ritardo... ragazze..."
ansimò la nuova arrivata davanti agli sguardi increduli di Heart, Saki e Maori.
Si trattava di una ragazzina piuttosto bassa (anche se Lilica, in effetti, era
più bassa di lei), con lunghi capelli rosso sfumato che teneva legati in una
grossa e buffa treccia lunga quasi fino a terra, e indossava un paio di occhali
dalle lenti spesse, dietro i quali si vedevano un paio di grandi occhioni
marroni, in quel momento chiusi mentre la loro proprietaria cercava di
introdurre nuovamente un pò di ossigeno nei suoi polmoni! A guardarla così, dava
l'impressione della classica studentessa diligente ma timida... e anche in
questo caso, per chi l'avesse conosciuta bene, le prime impressioni erano
accurate! "Uff... Lilica-chan si è messa a correre come una pazza... mentre
stavamo passando attraverso... phew... i giardini pubblici... ho fatto una
corsa... per raggiungerla..."
"Questo perchè non ti muovi mai, Ioriko-chan, lumaca che non sei altro!" la
prese bonariamente in giro Lilica, raggiungendo la ragazza occhialuta e dandole
una pacchetta sulla spalla. "Te lo dico sempre che devi fare un pò di moto, ma
ru niente! Sempre chiusa in casa a studiare! Finiranno per atrofizzarsi, quelle
tue articolazioni!"
Ora che aveva ripreso un pò di fiato, Ioriko si sollevò in piedi e si
aggiustò gli occhiali. "Phew... e io, Lilica-chan, ti dico sempre che non studi
abbastanza! Se devo essere sincera, mi chiedo come hai fatto ad essere promossa
quest'anno... visto che hai marinato chissà quante volte!" rispose con evidente
imbarazzo.
"Heheheee... la verità è che non possono fare a meno di me! Senza di me,
questo istituto sarebbe un mattone unico!" fu la risposta, decisa e convinta
della biondina.
Tutte risero, e anche la seria Saki sghignazzò a denti stretti... prima che
Heart guardasse di nuovo verso i cancelli dell'istituto Verone. "Beh, scherzi a
parte... domani ricominciano le lezioni, e io sinceramente non vedo l'ora!
Sapete, ragazze, sono convinta che questo sarà un anno indimenticabile per tutte
noi... sarà un anno pieno di gioia e di amore! Sììììì!" esclamò la ragazza dai
capelli rosa, prima di mettersi in posa drammatica e puntare l'indice verso il
sole! Maori e Ioriko rimasero un pò interdette, Lilica alzò gli occhi al cielo e
ridacchiò tra sè, e Saki rimase lì, con espressione totalmente neutrale e le
braccia incrociate!
"Magari se mi spieghi cosa c'entra l'amore, Heart, te ne sono grata."
commentò la ragazza dai capelli azzurri...
Al che, senza perdere il suo sorrisone scintillante, Heart si girò verso la
sua amica e diede la sua risposta. "Oh... L'amore c'entra sempre, Sa-Sa!"
"Sgrunt... di nuovo Sa-Sa..." brontolò la diretta interessata, tra le risate
del resto del gruppo...
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Nel frattempo, in un campo da softball vicino alla Verone Academy, c'era una
partita in pieno svolgimento... e la lanciatrice della squadra che stava
conducendo era appena salita sul diamante, pronta ad effettuare il lancio
decisivo. Dopo aver preso un bel respiro, e aver aggiustato il suo berretto
arancione col frontino sui suoi capelli biondo-rossicci, Saki Hyuuga guardò
attentamente l'avversaria che si apprestava alla battuta, come se volesse
calcolare la traiettoria che avrebbe dovuto imprimere alla palla.
Quattordici anni, stella della sua squadra di softball, Saki Hyuuga avrebbe
ricordato molto Nagisa, anche ad un attento osservatore: a parte il fatto che
Saki era un attimo più carina, i suoi capelli erano un pò meglio pettinati, e
ordinati in una frangia laterale che il berretto in quel momento nascondeva, e
la faccia un pò più tonda, le due erano simili in maniera quasi inquietante...
tuttavia, chi le avesse conosciute meglio probabilmente avrebbe detto che Saki
era un pò più aperta e un pò meno con la testa tra le nuvole... e soprattutto,
era chiaro che il suo sport preferito era un altro, rispetto alla neo-promossa
al liceo Verone! E in quel momento, mentre ci stava giocando, era chiaro che
Saki ci stava mettendo tutto il suo entusiasmo
Con un lieve sorriso, la giocatrice di softball tenne ancora un pò la palla
nel guantone... poi, fece girare il braccio un paio di volte, e lanciò! La palla
sfrecciò attraverso l'aria a velocità incredibile, e la ragazza alla battuta,
nonostante il suo tentativo, se la vide passare a pochi centimetri dalla mazza,
per poi concludere la sua corsa nel guantone della pitcher!
"Terzo strike! Battitore eliminato!" annunciò la giocatrice che stava dietro.
Con entusiasmo, Saki alzò il pugno in aria e lanciò un grido di vittoria!
"Sìììì! Sono la più forte!" esclamò con voce acuta, per poi rivolgere un
segno di vittoria ad un pubblico immaginario. "E con questo, siamo a nove
battitori di seguito eliminati! Ancora uno strike out e avrò diritto ad un
gelato!"
Con espressione perplessa, la giocatrice che aveva annunciato l'ultimo strike
out sbattè gli occhi. "Uh... scusa, Saki-san, ma chi ti aveva promesso un gelato
se..."
La pitcher si sollevò la maschera, rivelando il viso di una ragazza un pò
sovrappeso. "Ehm... chiedo scusa, Hitomi, sono stata io... " affermò, facendo un
sorrisetto imbarazzato. Indifferente alla discussione che si stava svolgendo
vicino a lei, Saki Hyuuga alzò di nuovo l'indice verso il cielo, e fece un
teatrale proclama ad alta voce!
"Sento che ce la farò! Coppa di gelato, aspettami!" esclamò Saki, per poi
aprire gli occhi e guardare verso il cielo terso, percorso soltanto da qualche
innocua nuvoletta bianca di passaggio. Sembrava quasi che il tempo atmosferico
riflettesse il carattere della ragazza... non fosse stato per il fatto che, un
istante dopo, Saki vide una strana ombra calare su di lei e sull'intero campo di
gioco!
Perplessa, Saki guardò meglio... e, per qualche attimo, vide qualcosa che
assomigliava ad un etereo sciame di insetti neri che si era spostato proprio
davanti al sole, volando tutti verso una certa direzione... ma prima che lei
potesse vedere altro, la visione scomparve così come era venuta, lasciando Saki
con l'impressione di essersi sognata tutto. Scosse la testa, e si concentrò di
nuovo sul gioco: aveva un ultimo battitore da far fuori, e un gelato da
vincere... e nulla le si sarebbe potuto opporre!
"Hey, Saki, va tutto bene?" le chiese la ragazza di nome Hitomi.
"All'improvviso, ti sei messa a guardare in alto..."
Il fatto che Hitomi e l'altra sua amica non avessero detto nulla dello strano
fenomeno atmosferico convinse ulteriormente Saki di aver avuto
un'allucinazione... così, l'asso del softball si scrollò di dosso la strana
sensazione che aveva provato un attimo prima, e si rimise in posizione. "No
problem, Hitomi! Forza, continuiamo pure! Che il prossimo battitore si faccia
avanti!"
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"Da quando siamo partiti, cinque anni fa, sembra proprio che non sia cambiato
niente, vero?" chiese un ragazzo moro sui diciotto anni, seduto sul sedile
posteriore di un'automobile che procedeva a moderata velocità lungo una strada
in leggera pendenza, diretta verso una zona residenziale. Era un giorno speciale
per la famiglia Mishou, che stava tornando a Tokyo dopo esserne rimasta lontana
per cinque anni... e per tutti loro, in particolare per la figlia minore che in
quel momento guardava con commossa eccitazione il panorama che le si presentava
davanti, era un momento di grande emozione!
"In effetti hai ragione, Kazuya..." rispose la signora Mishou, una donna
dall'aspetto ancora giovanile, con lunghi capelli blu e occhiali da vista,
vestita in maniera molto conservativa - come del resto anche gli altri membri
della sua famiglia - mentre guardava fuori dal finestrino, tenuto aperto in modo
da fornire un costante ricambio d'aria.
Il capofamiglia, al volante sul sedile anteriore di destra, disse la sua. "A
dire la verità, io ci sono nato, da queste parti... e neanche da allora sembra
cambiato nulla! Allora, Mai... te la ricordi un pò, la città?" chiese poi,
rivolto alla figlia minore.
Mai Mishou, una ragazzina di quattordici anni vestita di azzurro, che sarebbe
sembrata una perfetta copia di Honoka se non fosse stato per la pettinatura
leggermente diversa, con i capelli legati in una coda e di un vivace colore
viola, rispose prontamente. "Certo, papà... da qua comincio già a vedere la
nostra casa!" affermò, indicando una grande costruzione dai muri gialli, sulla
cui parte superiore spiccava un astrolabio a cupola, edificata sul versante di
una collinetta vicina. "Quanti bei ricordi..."
"Hey, Mai, guarda là!" la chiamò subito dopo Kazuya, indicando un'area verde
che si vedeva dai finestrini sul lato opposto. "Là in fondo... te lo
ricordi?"
Incuriosita, la piccola di casa Mishou spostò il suo sguardo nella direzione
che suo fratello maggiore le aveva indicato... e un sorriso le illuminò il volto
quando vide le fronde di un grande albero che svettava tra la vegetazione, come
un anziano saggio millenario. Un albero a cui erano legati molti dei suoi
ricordi...
"Finalmente a casa..." disse tra sè Mai, respirando un profumo nostalgico di
inizio primavera...
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Nel frattempo, ai giardini pubblici nei quali non si era ancora spenta l'eco
di una misteriosa pazza dai capelli biondi che era schizzata a razzo attraverso
la folla, una graziosa bambina di circa nove o dieci anni, da capelli
castano-rossicci pettinati in modo da formare due buffe forme ad anello dietro
la nuca, una a ciascun lato della testa, si alzò dalla panchina sulla quale si
era seduta, e si stiracchiò. Anche per lei, dopotutto, questo era l'ultimo
giorno di vacanza... e voleva essere sicura di goderselo fino in fondo!
In mezzo a tante persone, la piccola Nanoha Takamachi non sarebbe certo
spiccata: in effetti, aveva l'aspetto di una qualunque bambina di quell'età,
vestita di una maglia gialla scura dalle maniche ampie e lunghe, una graziosa
gonna arancione, e scarpette marroni con calze nere alte fin sopra il ginocchio,
e i suoi occhi blu scuro non erano in nulla diversi da quelli di una persona
normale, per quanto riflettessero una maturità ben maggiore di quella che ha di
solito una bambina di quell'età. In effetti, gli amici di Nanoha la conoscevano
come una ragazzina molto seria e responsabile, dai buoni risultati scolastici e
sempre pronta ad aiutare gli altri. Non che alla piccola Nanoha dispiacesse
sentire queste cose di lei, ma a volte le sembrava che chi le stava attorno la
stesse sopravvalutando. Lei, in fondo, non credeva di essere una persona tanto
speciale... e soprattutto, sentiva di non riuscire a trovare una cosa che sapeva
fare soltanto lei, qualcosa che sarebbe diventata il suo futuro. Forse era un pò
presto per iniziare ad arrovellarsi su qeste cose, però guardandosi attorno, e
vedendo che molte delle sue amiche avevano già le idee molto chiare in proposito
- come del resto accadeva abbastanza spesso tra i bambini giapponesi -, non
poteva fare a meno di provare un pò di invidia per chi aveva già le idee così
chiare...
"Oh, beh... forse non è il caso di stare qui a pensare a queste cose, proprio
oggi che è l'ultimo giorno delle vacanze invernali. E va bene..." disse tra sè
Nanoha, riflettendo un pò sulle opzioni a lei disponibili. "Vediamo un pò cosa
posso fare oggi pomeriggio... Accidenti, se solo ci fossero anche Arisa-chan e
Suzuka-chan, sarebbe più facile pensare a qualcosa..."
Nanoha non lo sapeva ancora, ma gli eventi che si sarebbero succeduti di lì a
pochi giorni le avrebbero fatto capire, anche se in maniera abbastanza brusca,
che lei era molto più speciale di quanto non potesse credere...
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Ma mentre sulla Terra ognuno continuava la sua vita, tra alti e bassi... in
un'altra dimensione, qualcun altro tramava per mettere fine per sempre ad ogni
singola vita sul nostro pianeta! In un luogo misterioso, perduto nello spazio e
nel tempo, un essere diabolico aveva messo gli occhi sulla Terra, l'ultimo
ostacolo che si interponeva tra lui e il suo obiettivo di distruzione totale...
e i suoi pensieri erano ancora più spaventosi del suo aspetto!
L'Impero del Male di Dark Fall: un posto orribile, dove regnano la morte e la
stagnazione. Questo era il luogo che questo essere malvagio chiamava il suo
regno; Lord Akudaikahn, un gigantesco umanoide tutto nero, avvolto da un
mantello dalle ampie falde, e con una orribile maschera da oni e un elmetto
simile a quello degli antichi samurai, ornato con la classica decorazione a
falce di luna calante, sedeva sul suo trono, con espressione illeggibile,
circondato da fiammelle blu che rimanevano innaturalmente sospese a mezz'aria,
nel bel mezzo di una immensa caverna dalle pareti di roccia blu... e in quel
momento, stava ricevendo il rapporto di uno dei suoi diretti servitori,
inginocchiato servilmente su un pontile che dava su un grande specchio d'acqua
chiara, posto proprio davanti al suo signore. L'atmosfera era gelida, e al tempo
stesso carica di tensione... riflettendo in pieno i sinistri pensieri delle
malvagie creature di Dark Fall.
"Lord Akudaikahn, vostra magnificenza..." disse il disgustoso esserino,
chinato su un ginocchio davanti al suo signore. "Tutti i preparativi sono stati
ultimati. Il Giardino dell'Arcobaleno, o meglio quel pianeta insignificante che
i suoi abitanti chiamano Terra, è in vista... e i due fuggitivi del Giardino
delle Sorgenti sono senz'altro qui, da qualche parte!". La creatura che aveva
appena parlato era un esserino basso, obeso e rivoltante, tutto coperto da una
porosa pellaccia verde e scivolosa come quella di un rospo, e vestito in una
maniera reminiscente di un daimyo o di un alto funzionario del Giappone d'altri
tempi: un vestito bianco di seta dalle ampie maniche e dal colletto esagerato,
con sopra una sorta di gilet nero, pantaloni viola estremamente abbondanti, e
sandali geta. La relativa raffinatezza del suo modo di vestire contrastava con
il suo aspetto disgustoso, che non si limitava soltanto alla pelle o alla sua
obesità: la sua testa porosa ricordava un'arachide, e la sua faccia,
perennemente contorta in un espressione mielata, era composta da due piccoli e
luccicanti occhietti rossi, un naso praticamente inesistente, e una bocca
esageratamente larga con la mascella inferiore sporgente. Tutto considerato,
dava l'idea del classico ruffiano che passa la maggior parte delle sue ore di
veglia a leccare i piedi al suo padrone, e si vantava della protezione di cui
godeva...
"Hm. Eccellente, Gooyan... finalmente, il nostro piano è ad un passo dal
compiersi del tutto!" rispose Lord Akudaikahn, la cui voce inquietante
riecheggiava tra i meandri della sua orrida spelonca come una cupa campana che
annunciava una sentenza di morte. "Avvisa i nostri uomini di tenersi
pronti... molto presto, i fuggitivi del Giardino delle Sorgenti cadranno nelle
nostre mani, e non avranno altra scelta che rivelarci l'ubicazione della
Sorgente del Sole!"
"Sarà fatto, mio sovrano!" rispose prontamente Gooyan. "Karehan, Moerumba,
Dorodoron, Shitataare e Kintolesky sono tutti già pronti... darò loro la notizia
che l'attacco decisivo sarà a momenti!"
"Ottimo..." ringhiò Akudaikahn, i cui occhi ricordavano molto due
fornaci ardenti, o due finestre ovali che davano sull'inferno stesso, tanta era
la rabbia e l'odio che si leggeva in essi. "Molto presto, tutto sarà
compiuto... e l'Impero del Male di Dark Fall potrà finalmente cancellare per
sempre quel repellente abominio che è la vita!"
----------
"Qual è la situazione delle barriere dimensionali?"
"Le analisi più recenti mostrano che si è creata una zona di instabilità
sopra Tokyo, in prossimità della zona di Ginza. Coordinate 69, 43, 55. Flusso
dimensionale in fase di modifica. Disturbo spazio-temporale debole ma
stabile."
"E per quanto riguarda il passaggio di entità extradimensionali?"
"Confermata la creazione di un rift dimensionale sufficientemente grande.
Entro poche ore dovremmo vedere i primi risultati."
"Eccellente. Continuate ad osservare la situazione, e se ci sono
cambiamenti, fatene immediatamente rapporto a me."
"Sarà fatto. Può contare su di noi."
"Hm. Il fallimento non sarà accettato. Dobbiamo riuscire nel nostro
intento, in nome di un mondo nuovo e migliore."
CONTINUA...
Note dell'autore: Ed eccomi qua con la mia nuova storia! Pretty Cure, Arcana
Heart e Nanoha, tutti in un unico pacchetto che spero divertirà i fan dei
crossover, o anche di una qualsiasi di queste serie! Spero che la mia storia
riesca ad essere all'altezza di questi piccoli capolavori, e spero che il
capitolo introduttivo sia stato di vostro gradimento! Mi rendo conto che, almeno
per ora, mi sono concentrato sui personaggi di Pretty Cure Max Heart (non
preoccupatevi, Hikari ed altri appariranno nel prossimo capitolo!) e di Arcana
Heart, ma abbiate pazienza... tutti avranno il loro posto, in questo crossover!
Mi aspetto di scrivere una saga bella lunga, e mi auguro che sarà bene accetta
come le mie storie precedenti!
Oh, già, dimenticavo... mi sono accorto che ci sono due Saki nella mia
storia! La protagonista di Splash Star, e la co-protagonista di Arcana Heart...
vabbè, è un problema facilmente risolvibile! Dopotutto, le iniziali dei loro
cognomi sono diverse, e posso sempre usare quelle per distinguerle...
Questo è stato un capitolo introduttivo, quindi nulla di eclatante...
comunque, già da qui si vede che ci saranno un bel pò di misteri da risolvere!
In particolare, i misteriosi individui dell'ultimo paragrafo... cosa staranno
architettando? Quali saranno le loro intenzioni? E l'Impero di Dark Fall
riuscirà nei suoi intenti? Per saperlo, non vi resta che continuare a seguire la
mia fanfiction... che spero di aggiornare presto, anche se ad un ritmo più lento
rispetto ad altre!
Con questo, credo di aver finito. Saluto tutti i miei affezionati lettori, e
vi do appuntamento alla prossima volta! Grazie a tutti... e arrivederci!
Justice Gundam
(Piccolo spoiler)
Temo, invece, di dover deludere i fan dello shoujo-ai, anche conosciuto come
yuri: sinceramente, dopo essermi rivisto attentamente tutte e due le serie di
Pretty Cure, anche in lingua originale, non ho visto nulla che possa far pensare
ad un rapporto di quel tipo tra Nagisa e Honoka, o tra Saki e Mai... e
preferirei rispettare la caratterizzazione originale della Toei! Comunque,
prometto che mi rifarò... più avanti nella saga! Come? Lo vedrete... ho già
delle idee in mente! ^_^
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Capitolo 2 *** L'arrivo di Flappy e Choppy ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-02
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Bentornati, fan dei crossover! E soprattutto, fan di Pretty Cure e di Magical
Girls in generale... bentornati all'appuntamento, che spero diventerà consueto,
con la mia storia, di cui il primo capitolo ha iniziato a gettare le basi!
Abbiamo visto il ritorno delle eroine delle prime due serie di Pretty Cure
(tranne Hikari, ma non preoccupatevi... lei, Pollun e Lulun entreranno in scena
in questo capitolo!), e abbiamo assistito all'introduzione delle loro "eredi"
Saki Hyuuga e Mai Mishou, le protagoniste di Pretty Cure Splash Star. Abbiamo
dato un'occhiata di sfuggita ai personaggi di Arcana Heart e di Magical Girl
Lyrical Nanoha, le altre due serie coinvolte nel crossover... e ci siamo anche
tolti lo "sfizio" di assistere all'arrivo dei cattivi di Splash Star: l'Impero
del Male di Dark Fall, composto da Lord Akudaikahn, il suo spregevole leccapiedi
Gooyan, e i loro servitori! Ancora nessuna menzione di Michiru e Kaoru, ma non
preoccupatevi... non posso certo dimenticarmi di due personaggi così importanti
e interessanti!
Per non parlare del fatto che sembra esserci qualche altra minaccia senza
volto ad incombere sopra Tokyo e sopra la nostra Terra... ma di cosa si
tratterà? Le Pretty Cure ne avranno un piccolo assaggio in questo
capitolo...
Comunque sia, vedo che questa storia ha avuto un discreto successo, e la cosa
non può che rallegrarmi! Spero, in futuro, di fare ancora meglio, visto che, a
mio modesto parere, il mio primo capitolo è stato piuttosto sottotono! D'accordo
che dovevo introdurre la storia, ma a volte mi sembra di essere stato un pò
frettoloso... mah, ad ogni modo, lascio che siate voi i giudici della mia
creazione! Per adesso, rispondo alle vostre review... a proposito delle quali
ringrazio caldamente tutti coloro che hanno recensito!
KillKenny: E benvenuto alla mia nuova storia, che spero di portare avanti
il più possibile prima che cominci il periodo di studio! Sai, io sono convinto
che quando Cthulhu e gli altri Grandi Antichi di Lovecraft vogliano farsi due
risate, si leggano le "imprese" di Re Jyaku... Nell'ultimo episodio di Max
Heart, era diventato grande più o meno quanto la Terra, e le due eroine sono
riuscite lo stesso ad ucciderlo! E' vero che avevano la Regina dalla loro, ma il
grosso del lavoro lo hanno fatto personalmente... come hanno dato loro il colpo
di grazia!
Grazie ancora del voto, e prometto che si passerà all'azione molto
presto!
Kura92: Anche a te, benvenuta al mio crossover! Mi fa piacere che la
storia ti sembri interessante... e grazie per i complimenti sulle altre mie
storie! In ogni caso, non ti preoccupare se non conosci molto le altre due
serie, Nanoha e Arcana Heart... dal momento che sto riscrivendo dall'inizio
tutte le vicende di queste due serie, avrai modo di conoscere approfonditamente
i personaggi! Ti dico solo che Nanoha è uno dei migliori anime che io abbia mai
visto, con delle caratterizzazioni dei personaggi davvero brillanti! Come puoi
vedere, ho cercato di aggiornare il prima possibile, compatibilmente con i miei
impegni quotidiani e con le altre storie che sto portando avanti! Grazie ancora,
e spero che ti godrai anche questo capitolo!
Kari 89: Benvenuta, amica mia! Mi fa piacere che sia venuta a leggere
questa storia, che prevedo di fare molto lunga e abbastanza complessa! Grazie
dei complimenti, e stai tranquilla, perchè le coppie ci saranno! ^_^ Per adesso,
aspettiamo che la trama inizi ad ingranare... già in questo capitolo, le nostre
eroine se la vedranno con qualche imprevisto!
Bene, ora che ho risposto a tutte le recensioni, credo che sia il momento di
reimmergerci nel mondo del mio crossover... e soprattutto, di dare una prima
occhiata alle minacce che le Pretty Cure si troveranno ad affrontare! Molto
presto, toccherà anche ai personaggi di Arcana Heart e di Nanoha scendere in
campo... e allora sì che le cose inizieranno ad entrare nel vivo!
Si ricomincia!
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Capitolo 2 - L'arrivo di Flappy e Choppy
Il Giardino della Luce, sotto tutti i punti di vista, era quello che molti di
noi definirebbero un paradiso: un mondo immerso nella radianza e nel colore,
popolato da buffi animaletti - della cui razza Mepple e Mipple, gli 'spiritelli
guardiani' di Nagisa e Honoka, facevano parte - e cosparso di piccole ed
eleganti costruzioni, tutte dominate dal meraviglioso palazzo della Regina di
Luce, l'entità benevola che manteneva l'equilibrio in quel mondo parallelo. A
guardarlo così pieno di vita e gioia, sarebbe stato difficile immaginare che
soltanto pochi mesi fa, anche questo mondo era sul punto di scomparire per
sempre, come era già accaduto a tanti mondi travolti dall'immane potenza di
Doutsuku. Nonostante, più di un anno prima, le Pretty Cure fossero riuscite a
distruggere Re Jyaku per la seconda volta (dopo che gli Seeds of Darkness da lui
gettati, Yuna, Regine e Belzei, lo avevano tradito e avevano immerso Doutsuku in
una lotta intestina), l'antico terrore era riuscito, con il suo ultimo guizzo di
vita, a danneggiare seriamente la Regina, costringendola a scindere la sua forza
vitale e il suo stesso essere, e permettendo così al potere delle tenebre di
ripristinarsi man mano. La vita della Regina si era reincarnata sulla Terra (o,
per usare il nome datole nel Giardino di Luce, il Giardino dell'Arcobaleno),
sotto forma di una misteriosa ragazzina bionda di nome Hikari Kujou... mentre la
sua anima si era frammentata in varie parti, creando i dodici folletti chiamati
Heartiel, dei quali la piccola Seekun era stata quella che più di tutti gli
altri aveva aiutato le Pretty Cure nella loro ricerca.
Dopo una lunga ricerca, e innumerevoli battaglie con quattro nuovi soldati di
Doutsuku - Circulas, Biblis, Uraganos e Valdez - alla fine tutte le parti
dell'essenza della Regina erano state ritrovate... ma le Pretty Cure non avevano
fatto i conti con il fatto che anche Re Jyaku aveva preparato un piano di
emergenza molto simile, nascondendo la propria essenza all'interno di un bambino
inconsapevole, che era poi stato accuratamente tenuto d'occhio dai quattro
combattenti delle tenebre... e alla fine, il potentissimo Valdez si era rivelato
essere la reincarnazione di Re Jyaku, e dopo essersi riunito con la sua essenza,
aveva minacciato di distruggere l'universo! Ma, grazie anche al sacrificio
temporaneo di Hikari e alla loro pura e semplice determinazione, le Pretty Cure
erano finalmente riuscite ad annientare per sempre il loro antico nemico,
liberando il creato dalla sua cieca sete di distruzione!
E ora che tutto era tornato a posto, il Giardino di Luce aveva ripreso la sua
vita pacifica... come stavano constatando in quel momento due dei più fidati
attendenti della Regina, l'anziano Gran Consigliere e il Guardiano delle Prism
Stones Wisdom, impegnati in una delle loro interminabili partite a shougi sul
terrazzo dove, ancora tanto tempo prima, Nagisa e Honoka avevano piazzato il
Prism Hopeish, il contenitore delle prism Stones, per liberare il potere della
creazione. Ora quei giorni di caos e di tensione sembravano solo un ricordo
lontano, davanti alla serenità che regnava incontrastata...
E Wisdom aveva un motivo in più per sentirsi soddisfatto - quel giorno, per
la prima volta dopo tanto tempo, stava per battere il Gran Consigliere a shougi!
Gli bastavano solo poche mosse e...
"Ecco, Gran Consigliere, ho fatto la mia mossa!" affermò il Guardiano, un
buffo esserino umanoide con una lunga veste violetta, capelli verdi e gli occhi
quasi perennemente chiusi (tranne quando era sbalordito...), che aveva la
particolarità di tenere continuamente il Prism Hopeish incollato ai piedi, cosa
che gli dava un pò di problemi a muoversi. (anzi, a volte si chiedeva se non era
proprio possibile una sistemazione più comoda...) "Ora tocca a lei!"
L'anziano del Giardino della Luce era un vecchietto basso e buffo con una
barba bianca esageratamente folta che copriva quasi del tutto il suo viso,
capelli e baffi dello stesso colore, e una tunica di colore neutro addosso, che
portava sempre con sè un bastone da mago. Davanti al posizionamento delle pedine
sulla scacchiera, si sfregò la barba con le dita della mano destra, cercando di
pensare ad una strategia. "Hmmm. Un abile mossa, amico mio. Sei riuscito a
cogliermi impreparato. Tuttavia... l'abilità di un giocatore di shougi non si
misura soltanto da comeriesce a far funzionare una strategia che ha già
elaborato in precedenza."
Con tutta calma, il Gran Consigliere appoggiò il dito rugoso su una delle
pedine di legno... e la spostò avanti di qualche centimetro, in una posizione
tale che quella che all'inizio poteva sembrare una situazione di vantaggio per
Wisdom, si rivelò invece essere un pessimo posizionamento! Incredulo, il
Guardiano delle Prism Stones si fece cadere la mascella, e i suoi occhi
schizzarono comicamente fuori dalle orbite quando si rese conto della sua
posizione! Come aveva fatto ad essere così ingenuo da spostare le sue pedine in
uno schieramento tale che il suo avversario avrebbe potuto ribaltare la
situazione in una sola mossa?
"Aaaaaah... questo non l'avevo previsto! Ed ero così vicino, accidenti...
ehm... e va bene, adesso... vedo di rimediare... allora, vediamo un pò... cosa
posso muovere?" esclamò Wisdom, cercando frettolosamente un modo di rimediare al
suo grossolano errore... e facendone un altro, che l'anziano e più esperto Gran
Consigliere non mancò di sfruttare. Wisdom emise un gemito di disappunto quando
la pedina che l'anziano aveva mosso ne segnò l'ennesima vittoria consecutiva,
proprio quando era convinto di avere finalmente il gioco in mano.
"Mi dispiace, Wisdom. Scacco matto." affermò il consigliere con tutta calma.
"Come stavo dicendo, l'abilità di un giocatore di shougi deriva anche da come
riesce ad elaborare delle strategie al volo davanti ad una situazione
imprevista."
"Sigh... ha ragione, Gran Consigliere, temo di non essere ancora un giocatore
alla sua altezza..." affermò, per poi sfoderare uno dei suoi sorrisetti vivaci.
"Però... domani vorrei la rivincita! Questa volta sono sicuro di poterla
battere!"
Il vecchietto rise giovialmente, mentre raccoglieva i pezzi per il gioco.
"Hohohohoo... ma naturalmente, amico mio! Io sono sempre pronto! Soprattutto
considerando che non c'è molto da fare in questo periodo..." affermò, mentre
dava un'occhiata al cielo iridato che sovrastava le collinette coperte di fiori,
e le stradine affollate di animaletti vivaci. Era uno spettacolo che riusciva
sempre a mettere allegria, anche in considerazione della terribile crisi che
soltanto pochi mesi fa aveva minacciato di far scomparire ogni cosa nelle
tenebre eterne. "Questo mondo, e il Giardino dell'Arcobaleno, sono stati ad un
passo dalla distruzione totale, ed è bello vedere che adesso sono al sicuro.
Tutto grazie alle leggendarie guerriere... ehm... le leggendarie guerriere...
hmmmm, aspetta... com'è che si chiamavano? Le Fretty Cure, o mi sbaglio...?"
Wisdom alzò gli occhi al cielo. Aveva perso il conto di quante volte quella
scena si era ripetuta... "Uuuuugh... Gran Consigliere, non mi dica che dopo
tutto queto tempo ancora non se lo ricorda! Sono le leggendarie guerriere Pretty
Cure!" esclamò con un tocco di esasperazione.
Il vecchio saggio del Giardino della Luce alzò il dito indice, come se avesse
appena avuto un'epifania! "Ah, ma certo! Le leggendarie guerriere Pretty Cure,
come no! Le signorine Yoshiko e Keiko!" proclamò... al che Wisdom si afflosciò a
terra desolato!
"Sigh... io ci rinuncio..."
"Guardiano Wisdom! Gran Consigliere!" si sentirono chiamare i due attendenti
della Regina. Una piccola creatura, simile ad un procione dalla pelliccia dorata
a striscie nere, e con un paio di piccole e colorate ali da farfalla fluttuò
lentamente verso di loro, attirando l'attenzione su di sè con il movimento di
una delle sue piccole zampe. "Perdonate se vi disturbo..."
"Oh, nessun disturbo, Pastel... anzi, dicci pure, c'è qualcosa che volevi da
noi?" chiese il Gran Consigliere, voltandosi verso la creaturina alata... la
quale, a sua volta, scosse la testa come per dire no, e proseguì, con una voce
che ricordava molto i guaiti di un cagnolino.
"No, Gran Consigliere, non è per una cosa che volevo io che vi chiamo..."
rispose Pastel. "La nostra Regina vorrebbe parlare con voi... e sembra che sia
una cosa molto importante! Anche se non mi ha detto esattamente cosa..."
Delle espressioni dubbiose apparirono sui volti di Wisdom e del Consigliere.
La Regina li stava convocando... per una cosa molto importante? Era dalla
disfatta di Re Jyaku che non accadeva... e la cosa non poteva che sollevare
qualche sospetto nei due! C'era forse qualche nuovo pericolo in vista? Difficile
da credere, considerando che con la distruzione del Re delle Tenebre, tutto il
suo impero si era sfaldato, e gli Zakenna, i mostri che lui usava per portare la
distruzione, si erano dissolti nel nulla. Che altro pericolo ci poteva
essere?
Comunque, nè Wisdom nè il Gran Consigliere erano gente che si faceva
aspettare quando si parlava di un preciso ordine della Regina... e nel giro di
qualche minuto, i due varcarono l'enorme soglia che portava alla familiare sala
del trono avvolta nella luce...
La Regina della Luce apparve loro, come sempre, come una figura imponente,
perennemente avvolta in un'aura di purezza che la faceva risplendere di luce
propria, e in un lungo ed elegante abito impalpabile come la seta più soffice e
pura. Lunghi capelli biondi, leggermente mossi, circondavano un viso
dall'espressione stoica e al tempo stesso estatica, con unsorriso gentile e gli
occhi perennemente chiusi. Con i suoi almeno trenta metri di altezza, la Regina
riusciva ad incutere un senso di rispetto e soggezione anche stando seduta sul
suo trono.
Il Gran Consigliere e Wisdom si inchinarono con deferenza alla loro sovrana,
che fece loro cenno di alzarsi. "Grazie per avere risposto alla mia chiamata
con tanta solerzia, fedele Wisdom e saggio Gran Consigliere." disse, con una
voce melodica che non era in alcun modo intaccata dal fatto che le dimensioni la
facessero risuonare con eco maggiore sulle pareti in marmo splendente della sala
del trono. "Mi rincresce avervi convocato qui proprio adesso, nel momento in
cui il Giardino di Luce si sta godendo un periodo di pace dopo la crisi
provocata dalla Zona Doutsuku..."
"Nessun problema, mia regina!" affermò il Gran Consigliere. "Qualsiasi
problema che la preoccupi al punto di farci convocare direttamente, sicuramente
merita la nostra attenzione immediata! Ci dica, che cosa la tormenta?"
La Regina di Luce non rispose subito... ma sembrò quasi riflettere su quanto
stava per dire, il che non mise a loro agio i suoi due attendenti più fidati.
Wisdom e il Consigliere avevano sempre ritenuto la loro regina praticamente
onnisciente, e vederla esitare davanti ad un problema - che, tra l'altro, non
sapevano neanche esattamente cosa fosse - era... beh, abbastanza strano secondo
il loro punto di vista...
"R-regina?" chiese Wisdom con tono preoccupato.
"La verità, amici miei... è che nemmeno io so con esattezza di cosa si
tratti." affermò la Regina, con enorme sorpresa dei suoi due attendenti, le
cui mascelle cascarono all'unisono. "Questa nuova minaccia che incombe su di
noi... è qualcosa che io stessa non riesco a definire. Sono riuscita a percepire
che è in qualche modo correlata con Re Jyaku, ma ancora non so in che modo, nè
di cosa si tratti esattamente. Di sicuro, posso dirvi soltanto che ha preso di
mira il Giardino dell'Arcobaleno... e che molto probabilmente, i suoi agenti si
sono già messi in moto."
"C-cosa? Un potere... simile a quello della Zona Doutsuku?" esclamò il Gran
Consigliere. "Ma... ma è terribile! Noi... credevamo che con la distruzione di
Re Jyaku, il problema fosse stato risolto..."
"Purtroppo, a quanto sembra, eliminare Re Jyaku ha distrutto un sintomo
del Male che ci minacciava... ma non il Male stesso." rispose la sovrana del
Giardino di Luce, la sua preoccupazione palpabile nonostante il tono quasi
serafico con cui parlava. "E purtroppo, non è questo l'unico problema. Ho
anche cominciato ad avvertire qualcosa che ormai da ere non si verifica nel
nostro universo... il Giardino dell'Arcobaleno si sta avvicinando
pericolosamente ad un altro mondo, e se questo processo dovesse andare avanti,
finirebbe per scontrarsi con esso."
Questa volta, Wisdom aveva gli occhi fuori dalle orbite! "CHE COOOOOSAAAAAA?
A-aspetti un momento, mia Regina..." balbettò, quasi troppo incredulo per
formare frasi coerenti. "Sta... sta cercando di dirci... che sta per avvenire
una collisione dimensionale... e che un altro mondo sta per invadere lo spazio
del Giardino dell'Arcobaleno? Ma... ma è una cosa incredibile!"
"Le possibilità che una cosa del genere si verifichi naturalmente sono
talmente basse da essere praticamente nulle!" affermò il Gran Consigliere.
"Se... se davvero sta per avvenire una collisione di questo tipo... vuol dire
che qualcuno sta cercando deliberatamente di provocarla! Senza curarsi delle
conseguenze disastrose che questo potrebbe avere per gli abitanti dei due mondi
coinvolti!"
"E' proprio questo quello che temo, Consigliere..." proseguì la
Regina. "Qualcuno sta cercando di far collidere il Giardino dell'Arcobaleno
con un altro mondo, anche se purtroppo non sono ancora in grado di determinare
chi e per quale motivo. Posso solo dirvi per certo che ancora non è dotato di
abbastanza potere da forzare la collisione, ma che sta iniziando a lavorare per
provocarla... e che, una volta che avrà ottenuto il potere di cui ha bisogno,
non esiterà a smantellare i confini invisibili che separano i due Giardini...
con conseguenze che lascio alla vostra immaginazione!"
Wisdom represse un brivido. Certo che sapeva quali sarebbero state le
conseguenze di un gesto così criminalmente sconsiderato... e non aveva nessuna
voglia di assistervi! "Brrrr... non riesco a credere che tutto questo stia
accadendo... proprio al Giardino dell'Arcobaleno! E come se non bastasse... con
esso, è in pericolo anche il nostro Giardino della Luce... e tutti gli altri
mondi che ci circondano!"
"Infatti. Uno sconvolgimento di questa portata avrebbe gravissime
ripercussioni anche sul resto dell'universo, e verrebbe a mancare l'equilibrio
fondamentale tra le dimensioni." rispose la Regina. "Nel caso peggiore,
questo potrebbe portare alla distruzione totale che Re Jyaku e i soldati di
Doutsuku cercavano di ottenere, visto che la trama dell'universo potrebbe non
reggere a tali disastri..."
"Quindi, adesso è a questo che mirano, i seguaci delle Tenebre..." concluse
il Gran Consigliere... ma un gentile per quanto deciso movimento della testa da
parte della Regina contraddisse quella che sembrava essere l'ovvia
conclusione...
"E' questa la cosa più strana... non sono convinta che ci sia una
correlazione tra questo fenomeno, e l'arrivo di questa nuova forza delle
tenebre." rispose la sovrana. "Sembra che i due eventi siano scollegati
tra loro... o comunque, se anche c'è un legame tra essi, non è necessariamente
di causa ed effetto."
I due attendenti della Regina rimasero sbalorditi: quindi, in pratica,
c'erano due minacce contemporaneamente, e ognuna poteva addirittura essere
inconsapevole dell'esistenza dell'altra? Questo complicava le cose, senza
dubbio... E per risolvere la situazione, l'unica possibilità era, per quanto la
cosa li rammaricasse...
"Questo significa, temo... che si prospetta una nuova battaglia per le Pretty
Cure..." concluse Wisdom. "Proprio adesso che erano convinte di poter tornare ad
una vita normale... noi torniamo a chiedere loro di rischiare le loro vite per
opporsi a qualche forza del male sconosciuta... capisco che non abbiamo nessun
altro a cui poter affidare questa missione, però..."
La Regina annuì, comprendendo lo stato d'animo del Guardiano delle Prism
Stones. Dopo aver vissuto tanto a lungo con le Pretty Cure sulla Terra -
escludendo il periodo in cui era prigioniero di Belzei e dei suoi compagni - si
era molto affezionato alle due ragazze, e si preoccupava per la loro incolumità
ogni volta che dovevano affrontare un nuovo scontro con lo Zakenna di turno, o
dovevano sventare qualche altro piano malvagio. Anche il Gran Consigliere non
era molto contento di dover fare ricorso ancora una volta a quelle leggendarie
guerriere di cui lui sbagliava regolarmente il nome... potevano anche essere le
uniche ad essere in grado di opporsi alle forze delle tenebre, ma si sentiva
comunque in colpa per il fatto che questo avrebbe ancora una volta interferito
con le loro vite e le avrebbe messe in pericolo...
D'altronde, la verità era che non si poteva fare altro... soltanto sperare in
bene, e avere fiducia nelle ragazze che, soltanto pochi mesi prima, avevano
annientato Re Jyaku...
"Regina... posso farle una domanda, per curiosità?" chiese poi Wisdom,
alzando appena lo sguardo. Quando la sovrana della luce rispose con un cenno
affermativo, il Guardiano si schiarì la gola e proseguì. "Ehm... grazie, mia
Regina... lei sa per caso qual è il mondo che rischia di collidere con il
Giardino dell'Arcobaleno?"
"A questa domanda, almeno, posso dare una risposta sicura." affermò la
Regina. "Si tratta del Giardino degli Elementi... sono sicura che ne avete
sentito parlare anche voi..."
"Il Giardino degli Elementi?" si chiese tra sè Wisdom. "Accidenti, certo che
ne ho sentito parlare... ma non credevo che sarebbe tornato alla ribalta così...
e che il Giardino dell'Arcobaleno avrebbe di nuovo avuto a che fare con esso,
dopo gli eventi di quell'era arcaica..."
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Una passeggiata per le vie di Ginza non era completa, almeno dal punto di
vista di Nagisa Misumi, senza una fermata obbligatoria al Tako Cafè, il piccolo
locale ambulante gestito da una vecchia conoscenza delle due Pretty Cure - la
signorina Akane, l'energica ed estroversa proprietaria dello stand, conosciuta
da praticamente tutto il quartiere per i suoi deliziosi takoyaki (i dolcetti di
polpo per i quali Nagisa andava pazza) e per la sua disponibilità. Non solo
questo dava loro l'opportunità di un gratificante spuntino pomeridiano, cosa a
cui la più sportiva delle due amiche non avrebbe mai detto di no... ma anche la
possibilità di scambiare due chiacchiere con la loro confidente, e con l'amica
che avevano conosciuto l'anno passato, e con la quale avevano condiviso le
esperienze della loro seconda battaglia contro Doutsuku.
"Ecco qua, ragazze! E buon appetito!" le salutò, con un sorriso allegro,
Hikari Kujou. Bionda e minuta, con i capelli legati in una graziosa treccia
laterale e grandi occhi verde-dorato, Hikari aveva incontrato le due eroine
all'inizio del precedente anno scolastico. All'inizio, era sembrata una figura
misteriosa e distante, ma dopo essersi trasformata in Shiny Luminous, ed essere
stata un'indispensabile alleata nelle prime battaglie contro i nuovi soldati
delle tenebre, era entrata ufficialmente a far parte del giro di amicizie delle
Pretty Cure! Ben presto, si era rivelata essere niente altro che la
manifestazione dell'energia vitale della Regina di Luce, costretta in quella
forma dal colpo che Re Jyaku aveva indirizzato contro di lei dopo la sua seconda
sconfitta... e che sarebbe stato necessario riunirla con i dodici Heartiel e con
il - per riportare in vita la sovrana del Giardino di Luce. Inutile dirlo,
Valdes e i suoi scagnozzi si erano subito dati da fare per eliminarla ed
impedire il risveglio della regina... ma alla fine, le Pretty Cure erano
riuscite nella loro difficile missione, e Hikari - ormai consapevole del suo
destino - aveva scelto volontariamente di sacrificarsi per permettere alla
Regina di rinascere e alle Pretty Cure di sferrare il colpo di grazia all'orrore
ancestrale, ponendo fine per sempre alla minaccia di Doutsuku. Certo, era stato
molto triste doversi separare da un'amica... ma con grande gioia di Nagisa e
Honoka, non fu una separazione definitiva, visto che pochi giorni dopo Hikari si
era reincarnata sulla Terra, grazie alla rinata Regina della Luce che aveva così
voluto darle la possibilità di vivere al fianco delle sue amiche! A tutt'oggi,
Hikari aveva ripreso a lavorare con Akane al Tako Cafè, come aiuto ai tavoli e
nei necessari lavori di ogni giorno... e ora, le terribili battaglie di tanto
tempo fa, e la confusione di cercare di capire quale fosse il suo posto, che
significato avesse la sua esistenza, erano soltanto un triste ricordo del
passato, sostituito da un presente gioioso!
Hikari appoggiò una porzione di dolcetti di polpo, guarniti con la salsa
speciale del Tako Cafè, davanti a Nagisa e Honoka... e mentre la Pretty Cure più
studiosa ringraziò con un formale mezzo inchino, i lunghi capelli blu che
ondeggiavano appena per il movimento del suo corpo, la più sportiva delle due
reagì in maniera decisamente più vistosa e meno decorosa: le pupille degli occhi
di Nagisa si trasformarono in due stelline ambrate che brillavano per la gioia,
e un rivoletto di bava le scese dall'angolo della bocca alla vista di quelle
prelibatezze... che, come a questo punto è facile intuire, non ci misero molto a
svanire nelle sue fauci affamate!
"Yuhuuu! Grazie mille, Hikari... e buon appetito!" esclamò Nagisa, afferrando
i bastoncini e usandoli per infilarsi in bocca quattro polpette dolci tutte d'un
colpo, masticandole poi con le guance dilatate per la difficoltà di tenerle
tutte quante assieme in bocca! La più posata Honoka rise educatamente dei modi
non proprio femminili della sua migliore amica, poi afferrò un takoyaki con le
bacchette e, dopo aver ringraziato Hikari, se lo mise in bocca e iniziò a
masticarlo lentamente. Inutile dirlo, il gusto fu gradito ad entrambe, come del
resto era sempre stato, e dopo aver mandato giù il loro boccone (non senza un pò
di difficoltà nel caso di Nagisa...), entrambe le ragazze non fecero attendere
le congratulazioni!
"Aaaah! E' buonissimo come sempre! Soltanto Akane-san sa fare dei takoyaki
così buoni!" fu il complimento di Nagisa, mentre la signorina Akane, una donna
alta e slanciata dai capelli castani e con l'immancabile bandana rossa sulla
testa, usciva per un attimo dallo stand e andava a dare un saluto alle sue
clienti più affezionate.
Honoka guardò verso la proprietaria dello stand, con il vassoio dei takoyaki
in una mano e le bacchette nell'altra. "E' proprio vero, Akane-san! Sono sempre
buoni, ma... oggi le sono venuti particolarmente bene!"
"Oh, normale amministrazione! Posso fare anche di meglio!" rispose Akane,
facendo un occhiolino alle due ragazze più grandi, per poi rivolgersi alla sua
giovane collaboratrice. "A proposito, Hikari... se vuoi stare un pò con le tue
amiche, prenditi pure un pò di pausa! Ci penso io allo stand, okay?"
"Va bene, Akane-san... grazie mille!" rispose la biondina, con un cenno della
testa che indicava gratitudine e rispetto. Akane salutò con la mano e tornò ai
fornelli del suo chioschetto, e Hikari si sedette vicino alle sue due
amiche.
"Allora... come va il lavoro, Hikari?" chiese Nagisa prendendo fiato tra un
boccone e l'altro. "E Hikaru, Pollun e Lulun? Come se la passano qui sulla
Terra?"
La ragazzina bionda si mise un pò più comoda sul suo posto e rispose. "Beh,
non ci possiamo lamentare... per quanto riguarda il lavoro, siamo abbastanza
impegnate, ma prosegue molto bene! E il mio fratellino Hikaru, beh... heheh...
direi proprio che si diverte! Guardate un pò là!"
Con una risatina divertita, Hikari indicò uno spiazzo nascosto tra gli
alberi, all'imbocco di un sentierino che si addentrava nel parco... dove, ben
nascosti tra i cespugli, si trovavano un paffuto bambino biondo dagli occhi
viola, vestito un pò all'inglese con camicetta bianca, pantaloni beige e scarpe
marroni scure, e le strane creaturine con cui stava giocando - due esserini
simili a Mepple e Mipple, anche loro un maschio e una femmina, ma che davano
l'impressione di essere soltanto dei cuccioli, il maschio di colore verdino
vivace, e la femmina rosa sgargiante. Entrambi avevano delle piccole
decorazioni, uguali a quelle delle loro versioni più adulte, sul bordo degli
occhi, sulle orecchie e sulle guance, ed entrambi portavano una piccola corona
dorata, non più grande di un ditale, sulla testa. Il bambino biondo e questi due
esserini stavano giocando allegramente, nella maniera spensierata tipica dei
bambini... anche se la creaturina verde sembrava un pò esasperata dal fatto che
quella rosa cercava di stargli costantemente appiccicata, anche avvinghiandosi
alle sue lunghe orecchie se necessario!
"Uuuh..." mormorò l'animaletto verde, con l'aria di chi ha ripetuto la cosa
fin troppe volte. "Lulun, non è che potresti lasciarmi l'orecchio, per favore,
popo? Non riesco a correre se ci sei tu attaccata, popo..."
Come temeva, Lulun non lo ascoltò, e anzi si avvinghiò ancora di più a lui!
"Noooo! Io voglio stare assieme a Pollun, lulu!" esclamò con voce squillante. Il
bambino biondo rise di gusto della buffa scenetta, e poco dopo la loro allegra
gara a rimpiattino proseguì, con Pollun che cercava in qualche modo di correre
con la fin troppo affezionata Lulun attaccata a lui!
"Come potete vedere... anche a loro piace molto il Giardino dell'Arcobaleno!"
affermò Hikari, indicando il "fratellino" con lo sguardo. In effetti, anche quel
misterioso bambino aveva avuto un ruolo fondamentale nel corso delle vicende
dell'anno prima. Fin da quando era entrato in scena, era apparso chiaro che
c'era un legame molto importante tra lui e Hikari... e in seguito si era
scoperto che, come Hikari, anche lui ospitava in sè un'energia vitale molto
potente... solo che nel suo caso, si trattava dell'essenza di Re Jyaku, la cui
coscienza si era invece reincarnata in Valdes, il leader dei quattro soldati
demoniaci! E anche Hikaru, al momento dello scontro finale, sarebbe stato
destinato a scomparire per sempre una volta che l'entità che ospitava si fosse
reincarnata... ma anche nel suo caso la Regina di Luce aveva deciso di
concedergli un'esistenza sua e indipendente, in modo che potesse godere della
vita che fino a quel momento gli era stata negata, e del mondo che gli era stato
presentato solo tramite gli occhi dei guerrieri oscuri e dei maggiordomi Zakenna
che lo avevano allevato.
"Su, coraggio, Pollun! Lulun! Giochiamo ancora!" esclamò Hikaru,
ricominciando a correre dietro alle due creaturine del Giardino della Luce,
mentre Hikari e le sue compagne li ossservavano sorridendo. Anche soltanto
vedere quella scena così innocente serviva a ricordare loro quello che avevano
fatto, e cosa avrebbero perso se non fossero riuscite a fermare Re Jyaku... ma
non era quello il momento di pensare a ciò che avrebbe potuto essere e
deprimersi! Il mondo era stato salvato di nuovo, e quello che dovevano fare ora
era vivere la loro vita al massimo, senza doversi preoccupare di altri
pericoli!
"Già... vedo che si divertono un sacco!" affermò Honoka. "E la cosa non può
che farmi piacere..."
Vedendo che i due cuccioli erano impegnati nei loro giochi e che non c'era
nessun estraneo che potesse vederli, Mepple e Mipple decisero di approfittare
dell'occasione, e si materializzarono in uno sbuffo di fumo sul tavolo al quale
Nagisa, Honoka e Hikari si erano sedute, per poi abbracciarsi allegramente.
"Visto che i bambini stanno giocando, mia cara Mipple... perchè non ne
approfittiamo un pò anche noi per stare un pò assieme, mepo?" propose l'eroe del
Giardino di Luce, accoccolandosi assieme alla sua amata. Nagisa e Honoka furono
sicure di aver visto dei cuoricini rosa che svolazzavano in aria attorno a
loro...
"Mi fa sempre piacere poter passare un pò di tempo con te, mipo!" rispose
Mipple ricambiando il gesto di affetto. Nagisa rise a labbra strette e scosse la
testa. Erano ormai due anni che era abituata ad assistere alle loro
dimostrazioni di affetto piuttosto plateali, e ancora le faceva uno strano
effetto l'idea di avere come ospite in casa sua uno di quegli strani esserini...
ma in fondo, si disse, ormai Mipple, Mepple e gli altri abitanti del Giardino di
Luce erano membri a tutti gli effetti del giro di amicizie delle Pretty Cure, e
ormai era difficile immaginare la quotidianità senza di loro...
Mentre le tre amiche continuavano a chiacchierare tra loro, parlando dei loro
programmi per il nuovo anno, e Mepple e Mipple riprendevano a coccolarsi come
due fidanzatini al primo appuntamento, Hikaru e gli altri due esserini del
Giardino della Luce continuavano con il loro gioco, rincorrendosi nello spiazzo
nascosto tra gli alberi... almeno finchè Pollun non si bloccò di colpo,
inchiodando in mezzo alla strada come se si stesse fermando di fronte ad un
improvviso ostacolo ed emettendo un respiro strozzato dall'allarme. Lulun, che
gli stava dietro come un'ombra, non riuscì a frenare in tempo e andò a sbattere
contro la sua schiena, finendo seduta per terra... e Hikaru, a sua volta
sorpreso e confuso, rallentò la sua corsa fino a fermarsi e guardò verso l'alto,
i suoi occhi violetti che si perdevano nel cielo azzurro sopra di lui.
"Uuuuuh..." piagnucolò Lulun, facendo gli occhioni luccicanti. "Pollun,
perchè mi hai fatto cadere, lulu? Potevo farmi male, lulu lulu... Huh?"
Il suo faccino triste passò quasi subito alla curiosità quando vide che il
suo amichetto e Hikaru si erano fermati in mezzo alla strada, e stavano in piedi
con espressione svagata in mezzo alla strada, come affascinati da qualcosa di
misterioso che solo loro potevano vedere... e a loro volta, anche Nagisa, Honoka
e Hikari si erano accorte di qualcosa che non andava dal fatto che l'allegro
chiacchierare dei bambini si era improvvisamente arrestato. Desiderose di
saperne di più, e che i loro piccoli amici stessero bene, le ragazze si alzarono
dal loro posto, e andarono a vedere, seguite subito da Mepple e Mipple (anche se
il "valoroso eroe" del Giardino di Luce si lagnava del fatto che non si potesse
mai stare un secondo da soli con la propria ragazza a farsi un paio di
coccole...).
"Hikaru, Pollun, Lulun!" esclamò la ragazzina bionda, raggiungendo il
'fratellino' e i due animaletti più piccoli. "C'è... qualche problema? Non vi
abbiamo più sentiti..."
Con grande preoccupazione di Hikari, Hikaru non rispose subito, e anzi sembrò
non accorgersi nemmeno del fatto che erano arrivate lei e le sue amiche.
Continuò a guardare verso l'alto, verso qualcosa che lui solo poteva vedere... e
infine rispose, in una maniera sibillina che Nagisa e Honoka sapevano non voler
dire nulla di buono.
"Sta arrivando..." disse il bambino biondo. "Lo sento, è molto vicino..."
"Eh? Cosa? Cosa è molto vicino?" chiese un'allarmata Nagisa. Il suo istinto
le diceva che la risposta non le sarebbe piaciuta, e i pensieri di Honoka erano
più o meno gli stessi...
"Mipple... Pollun, Lulun, voi sentite qualcosa di strano?" chiese il piccolo
genio, tenendo d'occhio Hikaru. Come temeva, anche Mipple guardò verso l'alto...
e annuì silenziosamente.
"Sì, Honoka... sento qualcosa di strano..." affermò la Principessa della
Speranza. "Non è qualcosa che viene da Doutsuku, però, mipo!"
Nagisa tirò un sospiro di sollievo. "Uff... meno male, per un attimo ho avuto
paura che fosse qualcun altro di quei rompiscatole... ma aspetta un momento!"
aggiunse poi, rendendosi pienamente conto di quello che Mipple stava dicendo.
"Ma... ma se non viene da Doutsuku, allora di cosa si tratta?"
"Questo... non te lo so dire, mepo!" affermò Mepple, avvertendo anche lui la
strana sensazione. Non era come quello che sentiva quando qualche combattente di
Doutsuku si faceva vivo... non provava sconforto o paura, semplicemente
percepiva in maniera confusa qualcosa che incombeva come l'ombra di un
grattacielo... e non sapeva dire nemmeno lui con che cosa stavano avendo a che
fare! "Posso solo dirti che è qualcosa di insolito... non è nè buono, nè
malvagio... però è pericoloso, mepo!"
"Il cancello... si sta aprendo... due mondi... come uno..." affermò Pollun,
che fino a quel momento non aveva parlato, come se fosse stato in trance.
Anche Lulun era rimasta come ipnotizzata, e stava cominciando a dire cose che
apparentemente non avevano senso. "Luce e tenebra... destino e libero
arbitrio... quando la paura proverrà da oltre il cielo..."
"Due mondi... come uno? La paura... da oltre il cielo?" chiese una sempre più
stupefatta Hikari, le mani appoggiate sulle spalle di Hikaru. "Ma... ma che cosa
vuol dire?"
"Vorrei poterti dare una risposta, Hikari-san!" esclamò Nagisa a denti
stretti. Uno strano vento gelido iniziò a soffiare, colpendo Nagisa dritta nelle
ossa. "Ma quello che sta succedendo... mi lascia perplessa quanto te!"
"Non vorrei sembrare il classico uccello del malaugurio, ma temo che stia per
accadere qualcosa di molto brutto..." affermò Honoka, guardando le fronde degli
alberi che si agitavano scompostamente...
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"Condizione verde, signora! Disturbo dimensionale sotto controllo,
distorsione temporale stabile. Siamo riuscite ad amplificarla a
sufficienza!"
"Ottimo lavoro, sorelle! Orario previsto per l'emersione?"
"Stimato tra cinque minuti. Entità di basso-medio livello in avvicinamento
alla zona del disturbo."
"Tenetela d'occhio, e monitoratene gli spostamenti. Se diventa troppo
pericolosa, invertite il processo e rimandatela da dove è venuta."
"Ricevuto, signora. Siamo in contatto empatico con l'entità...
identificata come Elementale dell'Aria!"
"Prevedibile. Sono quelli più indisciplinati, e sono attratti per natura
dal Giardino dell'Arcobaleno..."
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Finalmente, per la famiglia Mishou da poco tornata nella casa in cui
abitavano, il trasloco era finito. Tutti i loro bagagli erano stati scaricati e
messi a posto, e la casa era in procinto di essere riassettata. Per fortuna, il
tempo e le famiglie che l'avevano presa in affitto durante la loro assenza erano
stati generosi con essa, e si era mantenuta più o meno come Mai, Kazuya e i loro
genitori la ricordavano. Una casa grande, spaziosa e ben arredata, che dava un
senso di affetto familiare e accoglienza. Dopo aver ringraziato l'addetto della
ditta di traslochi che aveva trasportato fin lì i loro bagagli ed effetti
personali, e aver guardato il camion che si allontanava con un sommesso rombo di
motore, i membri della famiglia Mishou restarono per qualche tempo in ammirata
contemplazione della loro dimora... poi, la signora Mishou congiunse le mani tra
loro, e richiamò l'attenzione a sè. "Bene... ora che ci siamo sistemati, che ne
direste di rilassarci un pò e prendere un bel tè caldo?" chiese.
"Sì... mi sembra un'ottima idea!" rispose il marito.
Tuttavia, la figlia minore aveva avuto un'altra idea. "A dire la verità,
mamma..." disse, con tono di cortese rifiuto. "Ti ringrazio, ma adesso volevo
uscire a fare una passeggiata. Giusto per riambientarmi in questa città... non
preoccupatevi, non starò via a lungo!"
"Una... passeggiata?" chiese Kazuya, il fratello maggiore, voltandosi
interrogativamente verso di lei. Mai si voltò verso di lui e gli sorrise,
annuendo ad occhi chiusi.
I genitori si guardarono, un pò confusi... poi, la signora Mishou alzò le
spalle. "Mah... va bene, Mai, come vuoi tu! Mi raccomando, però, stai attenta
per la strada!" si raccomandò. Mai, soddisfatta della risposta, annuì e iniziò a
correre a passo sostenuto lungo la strada che portava su per la collina lungo i
cui pendii sorgeva la sua casa, voltandosi per un attimo a salutare con la mano
la sua famiglia.
"D'accordo, mamma! Non preoccuparti... e grazie mille!" esclamò, per poi
riprendere la sua vivace corsa...
...senza minimamente sospettare che quella che era iniziata come una semplice
passeggiata si sarebbe presto trasformata nella più grande avventura della sua
vita!
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Mentre, vicino al Tako Cafè, le ragazze che avevano formato la squadra delle
Pretty Cure avevano a che fare con una situazione imprevista e potenzialmente
pericolosa... da tutt'altra parte di Tokyo, sotto le fronde di un gigantesco
albero millenario che ricordava un'elegante ed imponente quercia, qualcun altro
si stava godendo quell'assolata giornata di inizio primavera, l'ultima prima che
la scuola ricominciasse...
E nel caso di Saki Hyuuga, godersi una giornata di vacanza voleva dire
starsene seduta ai piedi di quel maestoso albero, a mangiare una barretta di
cioccolato bianco dopo aver fatto ben dieci strike out di seguito durante una
partita di softball!
"Wow! Oggi il cioccolato mi sembra ancora più buono del solito!" esclamò con
aria estasiata dopo essersi riempita la bocca e aver mandato giù. Un refolo di
brezza di inizio primavera le accarezzò i capelli, e Saki aprì gli occhi,
guardando le fronde del grandealbero che si muovevano gentilmente. "L'Albero del
Cielo... ogni volta che vengo qui, la brezza che soffia mi lascia incantata,
come se fosse la prima volta..."
Saki si alzò dal suo posto sulla grande radice nodosa dell'albero, e rimase
per un pò ad osservare le foglie mosse dal vento. Sembrava quasi di guardare un
grande mare verde che si muoveva placidamente sotto il soffio del vento, e il
fruscio ricordava molto il suono della risacca. Un'apertura scavata nel tronco
dell'albero, e tenuta chiusa da un cancelletto, dava l'impressione di un
ingresso verso qualche posto sconosciuto, e aumentava l'alonedi mistero che
aleggiava attorno alla pianta millenaria. Distrattamente, Saki si portò di nuovo
alla bocca la barretta di cioccolato bianco che stava mangiando...
E il suono di un rametto che si spezzava, proveniente da dietro di lei,
attirò la sua attenzione. Voltandosi, con ancora il boccone tra i denti, Saki
vide arrivare una ragazza della sua età, ma dall'aspetto completamente diverso,
vestita di azzurro con pantaloni lunghi e giacchetta a maniche lunghe su una
leggera maglietta gialla, scarpe bianche con il tacco un pò alzato, e lunghi
capelli viola legati in una coda dietro la schiena, accompagnati da grandi occhi
dello stesso colore che in quel momento la guardavano con curiosità,
apparentemente chiedendosi cosa ci stesse facendo lei in un posto del
genere...
E ora che Saki la guardava meglio, doveva ammettere che quella misteriosa
ragazza aveva qualcosa di familiare...
"Ciao..." disse la ragazza dai capelli viola, forse nel tentativo di fare un
pò di conversazione e interrompere quello strano silenzio che era sceso tra le
due. Saki staccò un pezzo di cioccolato con i denti e lo ingoiò rapidamente,
prima di rispondere alla nuova arrivata.
"Uhm... ciao! E' un pò raro vedere qualcuno da queste parti... devi essere
nuova di qui, suppongo!" affermò, continuando a guardare Mai. Ad ogni istante
che passava, aveva l'impressione di averla già vista... e questa impressione non
fece che rafforzarsi quando notò che anche Mai la stava guardando con occhio
indagatore.
"Beh... non esattamente. Io e la mia famiglia abbiamo abitato qui, fino a
qualche anno fa, e siamo tornati soltanto adesso..." affermò. "Tuttavia... ho
come l'impressione di averti già vista, da qualche parte..."
In effetti, anche Mai aveva qualche vago ricordo del volto tondo e vivace, e
dei capelli arancioni pettinati a frangetta, di Saki, ma non era sicura al cento
per cento di dove e quando li aveva visti. Le due ragazze continuavano a stare
all'ombra del grande albero, che Saki aveva chiamato Albero del Cielo (nome
appropriato, considerando che le fronde sembravano raggiungere la volta
celeste...), a guardarsi l'un l'altra, e a cercare di capire cosa avessero visto
di familiare nell'altra...
"In effetti, anch'io avevo questa impressione..." iniziò a dire Saki... ma
qualcosa di ancora più imprevedibile le impedì di proseguire il discorso!
"Le abbiamo trovate, lapiiiii!"
Una vocina squillante, simile a quella di un bambino piccolo, provenne dalle
fronde stesse dell'Albero del Cielo, sorprendendo Mai e facendo fare
letteralmente un salto in aria a Saki! Le due ragazze alzarono
contemporaneamente lo sguardo... e Saki strabuzzò comicamente gli occhi quando
si vide arrivare addosso una piccola sfera di luce verdolina, grande non più del
suo pugno! D'istinto, la ragazzina lanciò un grido d'allarme e si spostò,
facendo sì che la misteriosa sfera di luce si schiantasse per terra e vi
scavasse una piccola buca, con tanto di bordi anneriti e fumo grigio piombo che
si sollevava dalla superficie! Sempre più stupefatte, Saki e Mai attesero un
istante che il fumo di diradasse, e il rimbombo dello schianto cessasse, prima
di andare a vedere di cosa si trattava...
E quello che videro le lasciò senza parole! "E... E questo che cavolo è?"
esclamò Saki, quasi senza parole per lo stupore.
"Non ne ho idea..." mormorò Mai. "Credevo fosse una specie di meteorite,
ma... ma questo è..."
All'interno della buca, era disteso uno strano esserino non più alto di una
trentina di centimetri, che a Saki e Mai ricordò molto un coniglietto dalla
pelliccia verde-azzurrina, e con le orecchie arrotolate sulla testa in maniera
decisamente strana. Aveva dei piccoli segni azzurri sul bordo degli occhi e
sulla fronte, corte braccia e gambe, e una coda decisamente strana, lunga e
sottile, che terminava con un buffo ciuffetto a forma di cuore, e attorno al
collo portava un laccetto rosso con una perla di cristallo gialla sul petto.
Aveva un'aria stordita... e dopo il volo che aveva fatto, la cosa non stupiva di
certo!
"Uuuuugh... mi sa tanto che davo ancora migliorare l'atterraggio, lapi..."
mormorò, constatando l'ovvio. Saki e Mai continuavano a guardarlo a bocca
aperta, senza sapere cosa dire... ma le sorprese, per la giornata non erano
certo finite!
"Chopiiiii!" esclamò un'altra vocina, questa volta dal chiaro timbro
femminile... Le due ragazze si scansarono appena in tempo per evitare un'altra
strana sfera di luce, questa volta di colore giallo, che scese giù dal cielo...
e cadde esattamente sul punto dove si era schiantato lo strano coniglietto
azzurro, che ancora non era riuscito a spostarsi! Riuscì appena a spalancare gli
occhioni neri con aria sbalordita, prima che la seconda sfera di luce gli
atterrasse addosso e provocasse un'altra piccola esplosione... dopo la quale, le
ragazze videro comparire, proprio sopra l'ancora più stordito esserino, una
creatura molto simile! Le differenze erano il colore della pelliccia, giallo
chiaro con segnetti rosa a forma di farfalla sul bordo degli occhi e sulla
fronte; le orecchie per la maggior parte srotolate, ma comunque raccolte in due
rotolini verso la fine... e la perla che portava allacciata al collo, che era di
uno sbiadito colore verde. La sua espressione era decisamente più arzilla di
quella del primo arrivato... che, in effetti, se ne stava disteso sotto di lei,
con gli occhi trasformati in comiche spirali!
"Almeno io ho fatto un atterraggio morbido, chopi!" affermò la seconda
creatura.
"Ma... stiamo avendo le allucinazioni?" esclamò Saki. "Questi... questi cosi
parlano! Non sono animaletti di peluche!"
Mai sbattè gli occhi. "In effetti... sembrano proprio veri! Non stiamo
sognando..." affermò, sempre più sbalordita. E la sua confusione non diminuì
certo quando i due esserini si rialzarono di colpo - anche quello azzurrino che
sembrava il più stordito dall'arrivo precipitoso - e cominciarono a fare una
sorta di vivace danza di vittoria, saltellando qua e là per l'erba fresca e
bagnata di rugiada! "E adesso che fanno? Sembra una specie di danza..."
"Le abbiamo trovate, chopi!" esclamò la creaturina gialla.
"Le abbiamo trovate, lapi!" fece eco la creatura azzurra. Ancora per un pò, i
due esserini continuarono a ballare davanti alle sbalordite ragazze... poi, si
fermarono di colpo e fecero le presentazioni, di punto in bianco! A Saki e Mai
sembrava tutto così irreale che stavano cominciando a chiedersi se non stessero
sognando tutte assieme...
"Il mio nome è Flappy, ragazze!" esclamò l'esserino azzurro, alzando
vivacemente un braccio in aria. "Provengo dal Giardino delle Sorgenti, e sono lo
Spirito della Terra! Piacere di conoscervi, lapi!"
"Ed ora tocca a me presentarmi!" continuò la femminuccia. "Io mi chiamo
Choppy, anch'io vengo dal Giardino delle Sorgenti, e sono lo Spirito del Cielo!
Molto onorata, chopi!". Entrambi avevano una strana cadenza verbale che
inserivano alla fine di ogni frase, in maniera simile agli abitanti del Giardino
di Luce...
Saki e Mai si chinarono un pò verso i due esserini. Più si andava avanti,
meno ci capivano, di tutta quella confusione... "Avete detto... lo Spirito della
Terra...?" chiese Saki, interrompendosi a metà.
"E lo Spirito del Cielo? E venite dal... Giardino delle Sorgenti?" concluse
Mai. L'intera situazione ricordava tanto uno di quegli shoujo anime in cui le
eroine erano delle ragazze di tutti i giorni chiamate a salvare il mondo da
qualche catastrofe... e quello che Flappy disse poco dopo, continuando il
discorso interrotto, non fece altro che rafforzare questa impressione.
"Sì! Siamo venuti fin qui perchè abbiamo bisogno del vostro potere! E' una
cosa molto importante, lapi!" affermò Flappy, con un'espressione che
improvvisamente si era fatta molto più seria di quanto era stata finora.
Choppy continuò a spiegare tutto per lui. "Noi siamo fuggiti dal Giardino
delle Sorgenti, e siamo arrivati qui sul Giardino dell'Arcobaleno... proprio per
trovare le leggendarie guerriere Pretty Cure, e per farci aiutare contro
l'Impero del Male di Dark Fall, chopi!"
Animaletti parlanti, Giardini delle Sorgenti, leggendarie guerriere... e
adesso anche un Impero del Male? Saki stava cominciando a covare un feroce mal
di testa...
"Ehm... un... un momento, gente! Time out!" esclamò, mettendo le mani a T e
assumendo una buffa espressione di frustrazione. "Non... non riesco neanche a
seguirvi! Che vuol dire che avete bisogno del nostro potere? E... cosa sono il
Giardino delle Sorgenti e il Giardino dell'Arcobaleno? E l'Impero del Male di...
di come-si-chiama? Il mio cervello non riesce a gestire questo sovraccarico di
informazioni!"
"Effettivamente, noi non sappiamo nulla di quello che ci state dicendo..."
continuò Mai, più tranquilla ma altrettanto confusa. "Non abbiamo mai sentito
parlare di queste cose... e, se è per quello, non abbiamo mai visto neanche
creature come voi..."
Flappy sospirò. Come immaginava, le spiegazioni erano di rito... "Sigh...
okay, okay, forse abbiamo corso un pò troppo, lapi!" affermò. "Allora... dovete
sapere che questo pianeta su cui voi vivete, che voi credo chiamiate Terra, è
conosciuto altrove come Giardino dell'Arcobaleno... e il Giardino delle Sorgenti
altro non è che una... dimensione parallela... se così la vogliamo chiamare,
come ne esistono infinite altre nell'universo! Il Giardino di Luce, il Giardino
degli Elementi... ce ne sono un'infinità, lapi!"
"Dimensioni parallele?" chiese retoricamente Mai, mentre gli occhi di Saki
sembravano sul punto di schizzare fuori dalle orbite! "Credevo che fossero pura
fantascienza..."
"E invece, come puoi vedere, non lo è, lapi!" concluse l'esserino azzurro.
"Ad ogni modo, quello che dovete sapere è che..."
Improvvisamente, Flappy si interruppe, e sia lui che Choppy cominciarono a
guardarsi attorno con espressione spaurita e confusa. Sia Saki che Mai si
alzarono un pò, allarmate, quando un vento insolitamente gelido per l'inizio
della primavera iniziò a soffiare loro nelle ossa, e alcune foglie cadute ai
piedi dell'Albero del Cielo iniziarono a muoversi in maniera strana, seguendo
dei percorsi ad avvitamento attorno ad un asse invisibile...
"Attenti, chopi!" esclamò Choppy, cercando di proteggersi come poteva con le
sue grandi orecchie. "Ho... ho un brutto presentimento! Qualcosa sta arrivando,
chopi!"
Il cielo sembrò rannuvolarsi all'improvviso, e il chiarore del sole venne
offuscato di punto in bianco da una strana cappa d'ombra... mentre le foglie
turbinanti si raccoglievano attorno ad un unico punto, sul quale gli sguardi
delle sempre più sorprese Saki e Mai andò a convergere. "Ma... ma cosa...? E
adesso, cosa ci dobbiamo aspettare?" esclamò la campionessa di softball,
reprimendo un brivido di freddo e paura.
"Nulla di buono, lapi..." rispose Flappy, teso come una corda di violino.
"Sta arrivando... uno di Dark Fall..."
Le foglie che si erano riunite turbinarono ancora più velocemente, creando un
vero e proprio vortice frusciante... e un istante dopo, il vento cessò, per far
apparire in quel punto un essere come Saki e Mai non avevano mai visto prima! Al
contrario di Flappy e Choppy, il nuovo arrivato sembrava un essere umano, ad
un'occhiata distratta... ma a guardarlo un attimo meglio, si sarebbe subito
capito che così non era! Alto e slanciato, dal fisico da atleta, era vestito di
una tuta intera verde spento che sembrava fatta di foglie morte ancora umide,
con delle venature giallognole sul torace... e le sue spalle erano decorate con
dei mazzi di grandi foglie viola. Le sue mani erano bianche e artigliate, e
sembravano abbastanza robuste da stritolare il collo di un uomo in un attimo...
mentre la metà superiore del volto era celata da una maschera di foglie secche,
anch'esse di colore viola, che faceva vedere soltanto la bocca dalle labbra
sottili, le orecchie a punta, le guance bianco-azzurrine con dei segni violetti
appena visibili, e i grandi occhi a mandorla, gialli e senza pupille! I capelli
erano biondi, pettinati verso l'alto in maniera molto strana, anche se alcune
ciocche scendevano sulle spalle, assieme ad un paio di treccine laterali... ma
per il resto, il suo aspetto era estremamente selvaggio e crudele. Non si faceva
fatica a credere che quel tizio provenisse da un luogo conosciuto come l'Impero
del Male!
Con un ghigno sulle labbra, l'essere malefico fece un passo in avanti... e
nel punto in cui poggiò il piede, l'erba sembrò contorcersi e rinsecchire, come
se la natura stessa si ribellasse alla sua presenza!
"E... E... e tu chi sei? Cosa vuoi da noi?" esclamò Saki, cercando di
prendere il coraggio a due mani. L'individuo vestito di foglie la ignorò
completamente, volgendo invece lo sguardo ai terrorizzati Flappy e Choppy...
"Il mio nome è Karehan." si presentò. "E sono qui per farmi dire da voi
due... dov'è la Sorgente del Sole!"
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Il momento era di grande tensione per Nagisa, Honoka, i fratellini Kujou e i
loro amici del Giardino della Luce... sapevano che stava per accadere qualcosa,
ma non avevano la più pallida idea di cosa dovevano aspettarsi, nè tantomeno
cosa dovevano fare. L'unica cosa di cui Nagisa e Honoka erano sicure era un
senso di oppressione, e il timore che le battaglie che speravano di essersi
lasciati alle spalle stessero per ricominciare. Perchè, nella peggiore delle
ipotesi, era questo che avrebbero dovuto fare... tornare ad essere le Pretty
Cure...
"Guardate!" esclamò all'improvviso Hikari, puntando gli occhi spalancati
davanti a sè. "Sta succedendo qualcosa, là davanti!"
Non c'era bisogno che Hikari lo facesse notare. La ragazzina bionda non aveva
ancora finito di parlare, che una sorta di varco si aprì nell'aria a qualche
metro davanti a loro: uno strano buco multicolore, che risplendeva di tutti i
colori dell'iride e proiettava la sua luce in tutti i dintorni, colorando le
fronde degli alberi e la strada... e uno stridio acuto, appartenente ad una
forma oscura che si stava facendo strada nel passaggio dimensionale, raggiunse i
timpani delle ragazze!
"Qualcosa sta arrivando, purtroppo..." mormorò Nagisa, guardando con
trepidazione il cancello dimensionale... e il mostro che ne stava
emergendo...
CONTINUA...
Note dell'autore: Il secondo capitolo è completato! E così, Saki e Mai
incontrano Flappy e Choppy... e le vicende di Pretty Cure Splash Star si mettono
in moto! Oh, e le nostre amiche di Max Heart stanno per fare la conoscenza di
qualcosa che sicuramente non gli piacerà... che questo voglia dire che anche le
vecchie Pretty Cure dovranno scendere di nuovo in campo? Proprio ora che si
erano illuse di poter condurre una vita normale? Oh, e non dimentichiamo i
personaggi di Arcana Heart e Nanoha... in questo capitolo non sono apparsi, ma
più avanti avranno un ruolo sempre più importante! Ci sono molti elementi dietro
le quinte, e molti misteri da svelare... e già dal prossimo capitolo, avremo un
piccolo assaggio di cosa ci aspetta più avanti!
Non ho molto da dire, per adesso... spero che vi sia piaciuto questo
capitolo, e vi prometto che nel prossimo comincerà l'azione! Alla prossima!
Justice Gundam
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Capitolo 3 *** La prima battaglia ***
Pretty Cure lyrical Arcana-03
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Bentornati! Dopo un pò di pausa, la mia fanfiction crossover comincia ad
ingranare... e anzi, già alla fine dello scorso capitolo, abbiamo visto che le
Pretty Cure di Max Heart e di Splash Star stanno per entrare in azione! Non
solo, ma in questo capitolo inizieremo a vedere i personaggi di Arcana Heart e
di Nanoha che assumono un ruolo più importante! Come rimarranno coinvolti nella
vicenda? Cosa c'è dietro l'arrivo di una misteriosa e mostruosa creatura, che
ora Nagisa e Honoka si trovano a dover affrontare, sulla Terra? E cosa vuole da
Flappy e Choppy quell'essere malefico proveniente da Dark Fall, Karehan?
Per essere soltanto all'inizio, questa storia ne pone già un bel pò, di
domande! E le risposte... beh, non necessariamente arriveranno tutte subito,
altrimenti che fanfiction sarebbe?
Il solo problema, con questa fanfiction, è che a causa dei miei impegni,
forse non riuscirò a dedicare ad essa tanto tempo quanto vorrei... Aggiungete a
questo il fatto che in questo periodo non mi sono sentito molto bene - mali di
stagione e tutto questo genere di cose -, e avete un quadro più o meno completo
della situazione. In ogni caso, farò del mio meglio per proseguire, magari più
lentamente del solito... ma mi sono gettato in questa impresa, e adesso non
voglio tirarmi indietro! Non vi preoccupate per me, e pensate soltanto a godervi
questa storia!
Allora, passiamo a rispondere alle recensioni... che è sempre una delle mie
attività preferite!
KillKenny: Hmmm... vediamo un pò... forse, per sicurezza, dovresti
assumere qualcun altro! Sai com'è, stiamo parlando di minacce soprannaturali
provenienti da altri mondi, e non si è mai troppo al sicuro, con queste cose!
L'hai detto, non credo che Re Jyaku sia mai riuscito a fare quello che poi è
successo negli ultimi episodi di Splash Star... comunque, prenditi pure i
pop-corn, perchè in questo episodio ci sarà un pò di pestaggio! Grazie del
voto!
Kura92: Salve! Heheheee... quello di lasciare le cose sul più bello è un
metodo di narrazione chiamato cliffhanger, in voga da che mondo è mondo! Ti
invoglia a leggere il continuo, giusto? Considerando cosa sta dietro alle
vicende della storia, credo proprio che il tempo sia proprio la prima cosa che
manca a Flappy e Choppy... ma del resto, anche Nagisa e Honoka si sono trovate
inghiottite nelle vicende senza avere il tempo di capire del tutto cosa stava
accadendo! Credo che anche Saki e Mai se la caveranno altrettanto bene!
Kari89: Huhuhuuu... come ho detto, è una questione di mantenere un pò di
suspence! Era necessario, poi, che Mai e Saki incontrassero Choppy e Flappy
adesso, in modo da poterle far entrare in azione fin da subito! Heheee, e
ovviamente non potevo tacere della partecipazione di Hikari in questa storia!
Per vederla indossare di nuovo i panni di Shiny Luminous, però, dovrai aspettare
un pochino... per il momento, spero che ti accontenterai di vedere Nagisa e
Honoka scendere di nuovo in campo!
Allora, vediamo un pò... mi sembra che ci siano tutti! Non resta che
cominciare a narrare... e assistere al primo vero e proprio combattimento della
serie!
Buona lettura!
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Capitolo 3 - La prima battaglia
Nagisa deglutì, mentre osservava la grande figura che avanzava verso di lei e
verso i suoi amici: un essere quadrupede, a giudicare dalla forma, grande come
un cavallo e dotato di un paio di grandi ali piumate che gli spuntavano dalle
scapole. Honoka tratteneva il respiro, non sapendo lei stessa cosa aspettarsi.
L'unica cosa che le due amiche per la pelle sapevano, mentre si ponevano di
fronte al gruppo in modo da proteggere i fratellini Kujou e le creature del
Giardino della Luce, era che la pace che credevano di aver faticosamente
conquistato, molto probabilmente stava per essere infranta di nuovo... e che
nonostante la sconfitta di Re Jyaku, avrebbero loro malgrado dovuto vestire di
nuovo i panni delle leggendarie guerriere Pretty Cure... per combattere contro
una minaccia completamente sconosciuta...
"Eccolo, sta uscendo! Mepo!" esclamò Mepple... per poi sgranare gli occhi
incredulo quando l'essere presa forma davanti agli occhi dei presenti! "E...
ragazzi, non ho mai visto niente del genere! Mepo!"
In effetti, contrariamente a quanto Nagisa e Honoka si erano aspettate,
l'essere uscito dalla porta dimensionale - che si richiuse subito dopo il suo
passaggio con un lieve ronzìo - non aveva l'aspetto goffo, ingombrante o
spaventoso che erano solite associare ad uno Zakenna... e anzi, appariva regale
e maestoso, per quanto animalesco! Grande all'incirca come un elefante, aveva il
corpo di uno splendido leone dalla pelliccia bruno-dorata, con tanto di coda con
il ciuffo che si muoveva frustando l'aria dietro di lui... ma la sua
particolarità più notevole era che la testa e le zampe anteriori erano quelle di
un'aquila, con il piumaggio marrone scuro impeccabilmente liscio, gli occhi
azzurri come il cielo più puro, scintillanti ed acuti, e becco ed artigli
ricurvi, affilati come pugnali, che brillavano alla luce del sole! Un paio di
ali piumate, dello stesso colore marrone scuro della testa, spuntavano oltre le
zampe anteriori, acuendo il suo aspetto da predatore, e in quel momento erano
spalancate, facendo sembrare lo strano essere ancora più grande di quanto non
fosse in realtà. Mentre si avvicinava alle sbalordite ragazze, le sue unghie
ticchettavano in maniera inquietante sul terreno, grattando l'asfalto e
staccandone dei frammenti... a ulteriore prova di quanto fossero letali!
"Non credo ai miei occhi..." esclamò Honoka, guardando con stupore la strana
creatura. "Quello... quello è un grifone!"
Nagisa, decisamente meno ferrata in fatto di mitologia greca, passò dalla
tensione ad una vaga curiosità. "Un... un grifone?" chiese. "E... che cosa
sarebbe?"
"Secondo... secondo la mitologia, i grifoni erano le creature che trainavano
il carro di Apollo, il dio del sole!" spiegò la geniale ragazza dai capelli blu.
"Anche se... stando a quanto vedo in questo momento... non si tratta più di una
leggenda! Questa... questa creatura è vera come lo siamo tu od io!"
Il grifone stesso non sembrava molto interessato a dibattiti culturali,
mitologici, o di qualsiasi altro tipo. Aprendo ancora un pò le sue magnifiche
ali, la creatura aprì il becco e lanciò un verso acutissimo e stridente, che
penetrava spietatamente nelle orecchie delle ragazze e dei loro amici! Nagisa e
Honoka furono costrette a coprirsi le orecchie per un istante, tanto era acuto
il suo stridio... poi, quando lo straziante suono cessò, il maestoso animale
leggendario si acquattò sulle zampe anteriori, e cominciò a guardare con
bramosia le ragazze. Ancora una volta, Nagisa deglutì... e fece un sorrisetto
nervoso quando il grifone iniziò a muoversi verso di lei!
"Ehm... non conosco la mitologia bene quanto te, Honoka... e non so molto dei
grifoni..." commentò. "Ma... da come ci sta guardando, credo di aver scoperto
qual è il suo cibo preferito... hehehee..."
"Temo di doverti dare ragione..." mormorò Honoka con un gocciolone di sudore
sulla testa. Il grifone continuava ad avanzare con decisione, gli artigli
sfoderati e pronti a colpire...
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La giornata non sarebbe potuta proseguire meglio per Heart Aino: una
passeggiata per Ginza con le amiche, una visita alla loro scuola, quattro
chiacchiere in compagnia, il tutto in una bella giornata di marzo, con il sole
brillante e il profumo della primavera che già aleggiava nell'aria.
A questo punto, molti potrebbero pensare che Heart Aino era una ragazza di
ben poche pretese, e in effetti le cose stavano così! Lasciatele le sue amiche e
la possibilità di cucinare, fantasticare e immergersi nel suo mondo, e la
scolaretta dai morbidi capelli rosa è la persona più felice del mondo. Alcune
delle sue amiche forse la consideravano un pò stravagante... ma apprezzavano il
suo modo di godersi appieno ogni piccola cosa, di sorridere per delle piccolezze
e di vivere la sua vita con tanto entusiasmo. Tutto questo, ovviamente,
comportava doversi sorbire certi suoi discorsi appassionati sull'amore e sul
fatto che esso fosse la cosa più forte del mondo... ma era un inconveniente che
si poteva sopportare, anche soltanto per la gioia di vedere come scintillavano
gli occhioni azzurri di Heart quando ne parlava!
E in quel momento, non c'era proprio nulla che potesse guastare la giornata
di Heart. Poco prima, dopo la loro passeggiata, aveva salutato le sue amiche, e
adesso si stava dirigendo con passo saltellante verso casa sua... e, per
estensione, verso la pasticceria che sua mamma gestiva, la famosa (almeno, in
quella zona del quartiere Ginza) Aino Sweet Tooth, un posto allegro e colorato
come Heart amava vedere la vita, e meta abituale di molti ragazzi e ragazze dei
dintorni. Muovendosi a zig-zag, evitando agilmente le persone che incrociavano
la sua strada (anche se non riusciva ad evitare i loro sguardi stupiti, nè
qualche domanda sussurrata di qualcuno che si chiedeva se era del tutto sana di
mente...), Heart canticchiava un motivetto tra sè...
Un momento!
Heart inchiodò in mezzo al marciapiedi, quasi andando a sbattere contro un
impiegato in giacca e cravatta che stava procedendo in senso opposto. Ignorando
i brontolii dell'uomo, che si lamentava di quanto i giovani d'oggi non guardano
mai dove mettono i piedi, la ragazzina dai capelli rosa si appartò al lato del
marciapiede, mettendosi quasi rasente al muro... e rallentò misteriosamente il
passo, facendo una faccia che tradiva un pò di ansietà Stranamente, nonostante
non sembrasse cambiato nulla nell'atmosfera di quella giornata, Heart sentiva
qualcosa di molto inusuale nell'aria... come se dovesse piovere da un momento
all'altro, senza che nel cielo ci fosse una sola nuvola! Aveva come
l'impressione di sentire un fischio lontano che diventava una sorta di melodia
eterea, di sentire uno strano profumo di acqua piovana... che le tinte del cielo
stessero diventando in qualche modo più vivaci, e le sensazioni più
vivide...
Ma fu un attimo. Subito dopo, le cose tornarono alla normalità, lasciando
Heart confusa e stupita...
"Piccola Heart..."
Heart sobbalzò. Una voce calda, materna, che per certi versi le ricordava
quella di sua madre, risuonò nella sua mente, dandole un'idea di cosa fosse
successo...
"Piccola Heart... riesci a sentirmi? Riesci a sentire la mia voce con il
tuo cuore?"
La ragazzina dai capelli rosa, che non sembrava per nulla sorpresa da quella
strana voce, come se fosse un evento di tutti i giorni, pensò quello che voleva
rispondere, e riuscì a sentire i propri pensieri come se li pronunciasse ad alta
voce, mentre conversava telepaticamente con la misteriosa (almeno, dal punto di
vista di un estraneo) entità che l'aveva contattata. "Partinias? Partinias,
sei tu? L'hai sentito, vero? E' successo... qualcosa di strano... non so cosa,
ma... mi ha dato una sensazione molto piacevole, e al tempo stesso mi ha fatto
capire che qualcosa non andava..."
"E' naturale, mia piccola Heart..." disse la voce femminile,
appartenente all'entità che Heart aveva chiamato Partinias. "Quello che hai
sentito era qualcosa che di solito non avviene in natura... due dimensioni che
si sono avvicinate, e che per un istante sono entrate in comunicazione,
permettendo ad una creatura dell'altro mondo di arrivare nel nostro. Tu... sai
bene che queste potrebbero essere le avvisaglie di... vero?"
Per la prima volta in quella giornata, Heart deglutì e provò un brivido di
paura. Certo che sapeva di COSA erano le avvisaglie, e la cosa non le piaceva
per niente...
"Se le cose stanno così, Partinias..." pensò la ragazzina, mentre si
legava ancora più strettamente il nastro rosso attorno alla mano destra.
"Allora non ho più tempo da perdere! Devo andare là e sistemare la
situazione, prima che degeneri! Partinias... è la prima volta che lo faccio,
ma... potresti prestarmi il tuo potere, per un pò... giusto il tempo di
respingere questa creatura?"
Riuscì quasi a sentire il sorriso gentile dell'entità senza corpo.
"Ovviamente, mia piccola Heart... è per questo che sono diventata il tuo
Arcano, non è forse così? So che adesso che hai raggiunto l'età giusta... sei
più che qualificata per proteggere il Giardino dell'Arcobaleno da qualsiasi
nemico! Comunque, piccola Heart, stai attenta, te ne prego... abbi cura di
te!"
Heart sorrise... questa volta, un sorriso tinto da un pizzico di orgoglio.
"Non ti preoccupare, Partinias... non vedo l'ora di cominciare!" esclamò
telepaticamente, prima di correre nella direzione da cui proveniva quella
sensazione...
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Anche Saki Tsuzura, in quel momento ferma sotto un albero per conto suo,
aveva avuto la sensazione di qualcosa che non andava... ma la sua reazione era
stata decisamente più preoccupata di quella di Heart! Non appena aveva percepito
quei leggeri, ma inconfondibili segni che qualcosa stava cambiando... che
qualcosa stava arrivando da chissà dove... la ragazza dai lunghi capelli azzurri
era scattata all'erta, guardando verso il cielo che, almeno dal suo punto di
vista, aveva assunto per un istante colori più forti e vividi. Gli occhi castani
di Saki si spalancarono leggermente, e la sua bocca si torse in una breve
espressione ansiosa, prima che la sua percezione tornasse normale... ma la
consapevolezza che stava per accadere qualcosa di terribile era già radicata, e
quello non lo si poteva cambiare...
"Questa sensazione..." mormorò la ragazza, la sua aria imperturbabile messa
da parte per un momento. "E'... è la stessa dell'altra volta..."
"Purtroppo sì, Saki..." mormorò una voce femminile forte e decisa, che
riecheggiò nella mente della giovane. "Come quando ci siamo incontrate... e
purtroppo, in questo caso non si tratta di un evento naturale..."
"Bhanri..." rispose telepaticamente Saki dopo un attimo di
sbalordimento. Era un pò di tempo che non sentiva più quella voce, e sapeva che
quando il suo Arcano non le parlava per diverso tempo, era il segno che qualcosa
stava andando male... "A-Aspetta un momento! Stai... stai cercando di
dirmi... che c'è qualcuno che sta facendo avvicinare le nostre due
dimensioni?"
"Purtroppo, non ho altra spiegazione plausibile..." rispose l'entità
misteriosa. "L'incidente di due anni fa... era stato provocato da un
intervento esterno, e adesso chiunque lo abbia scatenato... adesso ha intenzione
di ripetere la cosa su vasta scala... le conseguenze potrebbero essere
disastrose!"
Saki Tsuzura si strinse una mano vicino al cuore, sentendo un rivoletto di
freddo sudore colarle lungo la tempia. "Oh, no... Questo vuol dire che... che
anche Heart rischia di..."
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Il tempio shintoista sotto la tutela della famiglia Kasuga, vicino al centro
di Ginza, era un luogo molto popolare tra gli abitanti di uno dei quartieri di
Tokyo più tranquilli e pittoreschi, che spesso si fermavano a rendere omaggio
agli spiriti o a farsi fare dalle miko le previsioni per il futuro. Il che
voleva dire che, per gli addetti al tempio, era un obbligo tenerlo in ordine e
pulito, in modo che mantenesse la sua tipica atmosfera sacrale e austera, e al
tempo stesso fosse attraente per i turisti. Tale compito, in quel momento, era
espletato dalle figlie maggiori della famiglia - ovvero, Maori e sua sorella
maggiore Tsuzune, una ragazza alta e dal fisico atletico con corti capelli
blu-azzurrino, che dava l'idea, al contrario della più calma sorella minore, di
essere un tipo dinamico e dal polso fermo, ma altrettanto gentile. In quel
momento, le due ragazze, vestite con i tradizionali abiti bianchi con larghi
pantaloni rossi, calzini bianchi e sandali infradito delle sacerdotte
shintoiste, erano impegnate a spazzare via foglie e altre tracce naturali
dall'ingresso del santuario, al ritmo della musichetta che Tsuzune stava
canticchiando tra sè. L'unica differenza di abbigliamento stava nel fatto che
gli abiti di Tsuzune non avevano le maniche, e delle fasce bianche erano legate
attorno ai polsi e agli avambracci della miko più grande, lasciando la parte
superiore del braccio visibile.
"Aaaaah... niente di meglio, per passare un fresco pomeriggio di inizio
primavera, che fare un pò di lavoretti!" esclamò allegramente la maggiore delle
sorelle Kasuga, interrompendo per un istante la sua canzone, e usando quel breve
momento per sgranchirsi un pò il braccio sinistro. "Un pò di attività all'aria
aperta non può che fare bene... non sei d'accordo anche tu, sorellina
Maori?"
La giovane miko chiuse gli occhi e annuì, sorridendo educatamente. Sapeva che
probabilmente, ai pochi visitatori che erano lì in quel momento, stavano dando
l'impressione di essere un pò all'antica... ma del resto, il Giappone è
conosciuto per essere il paese in cui tradizione e modernità si intrecciano
tanto strettamente, e a qualcuno - in questo caso particolare, la famiglia
Kasuga - spettava pure il compito di far proseguire le prime! E poi, Maori
trovava molto affascinante il suo compito di miko... anche perchè permetteva a
lei e alle sue sorelle di fare qualcosa di utile per tutti. Qualcosa che andava
ben oltre il semplice servizio turistico...
"Anche a me piace molto, Tsuzune-neesan... queste giornate di primavera ti
danno davvero una sensazione di calma e serenità." affermò la ragazzina dai
lunghi capelli neri, tenendo la scopa con entrambe le mani. "Adesso credo che
qui posso fare da sola..."
"Tsuzune-neesan! Maori-neesan!" si sentirono chiamare all'improvviso da un
paio di vocine che parlavano all'unisono. Due bambine praticamente identiche,
senza dubbio gemelle, vestite allo stesso modo delle loro sorelle maggiori e con
i capelli blu-verdini che fluivano lungo la schiena, ricadendo anche sulle
spalle in due striscie ben pettinate, arrivarono all'improvviso dal cortile
interno e si fermarono a riprendere un pò di fiato, prima di alzare lo sguardo
verso le due sorelle maggiori. "Tsuzune-neesan, Maori-neesan, venite a vedere!"
esclamò la prima indicando la strada da cui provenivano.
"E' successa una cosa incredibile! Davvero!" proseguì l'altra, eseguendo lo
stesso gesto e completando la frase della gemella.
"Ma... Kouta-chan, Koito-chan!" esclamò Maori, con affettata severità. "Vi
dico sempre che dovete mantenere un certo contegno nel tempio. Ci sono delle
regole, dopotutto... e non è molto decoroso correre, per una miko..."
"E dai, sorellina, adesso non facciamola tanto lunga..." affermò Tsuzune,
agitando la mano davanti a sè e facendo un sorrisetto. "Se Koito-chan e
Kouta-chan sono venute di corsa, vuol dire che probabilmente avevano qualcosa di
importante da dire! Allora, piccole, diteci pure... che cosa è successo di tanto
incredibile?"
Tsuzune e Maori si aspettavano probabilmente che le due gemelline
rispondessero qualcosa di semplice, una scoperta come un animaletto selvatico
rimasto nel tempio, o un fiore strano e inusuale cresciuto nel giardino. Una di
quelle cose che ai bambini sembra così meravigliosa e incredibile... e la
risposta che invece le due sorelline diedero fu qualcosa di davvero
allarmante!
"E' la statua di Otsuchi-sama!" esclamò Kouta, togliendosi una ciocca di
capelli dagli occhi. "L'abbiamo vista muoversi!"
L'espressione tranquilla delle due sorelle maggiori lasciò immediatamente
posto all'allarme. Quello che le due gemelle avevano detto, in effetti, era
davvero allarmante... e Maori non poteva dare loro torto per essersi affrettate
a comunicare loro quella notizia! "Cosa? Volete dire... che la statua di
Otsuchi-sama si è mossa? L'ultima volta che questo è accaduto... è stato
trecento anni fa, più o meno! E in quel caso... la confusione e la distruzione
che si sarebbero potuti scatenare, sarebbero stati terribili! Se la Protettrice
Millenaria non fosse intervenuta..." esclamò Tsuzune, stringendo il manico della
scopa.
"Non posso crederci..." affermò Maori, guardando verso il terreno prima, e
poi verso le sue sorelline. "Ascoltatemi, Kouta-chan, Koito-chan... cominciate a
preparare il necessario per la divinazione, per favore? Dobbiamo iniziare a
prendere dei provvedimenti... la situazione potrebbe essere già molto
grave!"
"Subito, sorellona Maori!" esclamarono all'unisono le due ragazzine più
piccole, facendo un cenno con la testa ed incamminandosi poi verso l'interno del
santuario. Maori sospirò mentre osservava le sue sorelle più piccole che si
allontanavano, chiedendosi cosa sarebbe successo in futuro.
"Otsuchi-sama..." pensò tra sè. "Di cosa vuole avvisarci questa
volta? A quale rischio va incontro la nostra Terra?"
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"Hm? E questo che cos'era?" si chiese Lilica Felchenrow, facendo una figura
ad otto sui suoi pattini tenendo le mani dietro la nuca, e poi fermandosi di
botto vicino ad un ciliegio sul punto di fiorire, appoggiando la schiena sul
grande tronco rugoso. La ragazzina bionda aveva percepito la stessa, peculiare
sensazione che anche le sue amiche Heart e Saki avevano sentito... ma al
contrario di loro, la sua reazione era stata molto più contenuta e tranquilla.
Qualcosa a metà tra la curiosità e l'indifferenza, se una cosa del genere poteva
esistere...
"Mah... per un attimo, mi è sembrato che fosse successo qualcosa... Hey,
Tempestas, tu cosa ne dici? Era così, o sono io che la devo smettere con tutti
quei dolcetti prima di andare a letto la sera?" si chiese, parlando a voce così
bassa che lei stessa faceva fatica a sentire le sue stesse parole.
A risponderle, fu una strana voce sibilante che ricordava il vento che
spirava tra gli alberi, in qualche modo modulato in modo da formare delle
parole, e che le risuonava nella mente come una lontana eco. "Non ti è
sembrato, Lilica-chan... il tuo sesto senso aveva ragione, quello che hai appena
sentito è dovuto ad un breve varco che si è aperto tra il Giardino degli
Elementi e il Giardino dell'Arcobaleno. E' un evento molto raro... e quando
avviene, le creature di una dimensione si possono riversare nell'altra e
viceversa. Come avrai capito, si tratta di un problema serio per tutti
noi..."
"Mah... sarà, però da parte mia..." rispose Lilica, facendo un sorrisetto che
scoprì un pò i suoi maliziosi canini appuntiti. "Da parte mia, penso che questo
posto, tra non molto, diventerà molto più divertente! Creature del Giardino
degli Elementi, dici? Wow, questo sì che darà una scossa a questo mortorio!".
Con queste parole, la ragazzina bionda scattò a tutta velocità verso il punto da
cui proveniva quella strana sensazione, i pattini in linea che quasi sollevavano
le scintille per la velocità con cui si muovevano. "Reggetevi forte tutti
quanti! La sottoscritta Lilica Felchenrow entra in scena... e non e ne andrà
finchè non si sarà divertita abbastanza!"
Tempestas sospirò con l'aria di chi aveva già visto quella scena dozzine di
volte. "Sigh... spero che ci andrà piano... non vorrei essere nei panni degli
Elementali che si troverà davanti..."
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E nello stesso momento, seduta alla scrivania della sua camera, al piano di
mezzo di un condominio in una zona residenziale di Ginza, Ioriko Yasuzumi levò
istintivamente la testa dal libro che stava leggendo, le pagine illuminate dalla
calda luce della lampada da tavolo. Chi avesse potuto essere presente in quel
momento, si sarebbe accorto che la ragazzina occhialuta aveva sott'occhio un
libro di occulto, le cui pagine erano alternativamente decorate con stelle a
cinque punte, strane e complesse rune, e altri simboli magici in stile
occidentale.
Tuttavia, quello che Ioriko aveva percepito in quel momento era qualcosa di
più di un simbolo apparentemente insensato, o una serie di parole in greco o
latino scritta su un foglio ingiallito... era qualcosa di più reale, di più
tangibile... e al tempo stesso più misterioso, come se avesse sentito di colpo
uno spruzzo di acqua gelida sul viso, e in quel momento se ne riscuotesse.
"Ah! E... e questo cosa... Cos'era questa strana sensazione che ho sentito?"
si chiese la ragazzina con gli occhiali, in un misto di curiosità e paura. Le
pareva quasi che, dal libro che stava leggendo, avesse potuto uscire qualcosa.
Certo, era una supposizione priva di fondamento... ma per una tipa
impressionabile come Ioriko, l'idea faceva abbastanza impressione.
Per un pò, la ragazzina continuò a guardarsi attorno, cercando di capire cosa
potesse essere successo... e quando non vide niente attorno a sè, tirò un
sospiro di sollievo, si rilassò, e riprese a leggere il suo libro. "Uff... meno
male, era soltanto una mia impressione! Accidenti, ora riesco anche a farmi
paura da sola... forse devo chiedere a Lilica-chan di smetterla di raccontarmi
tutte quelle storie horror!"
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Il grifone continuava ad avanzare rabbiosamente, a testa alta, contro le
ragazze che gli stavano davanti, schierate a muro nel tentativo di proteggere
Hikari, Hikaru e le creature del Giardino della Luce. Del tutto indifferente, lo
strano mostro ibrido, sbattè le ali una volta... e si fermò a pochi metri dalle
ragazze, quasi avesse voluto avvertirle di non tentare nulla di strano. A Nagisa
e Honoka, che erano più vicine ai suoi occhi azzurri che brillavano come
zaffiri, sembrava che la creatura stesse dicendo loro che non avevano più
scampo, e che sarebbero diventate la sua cena!
La campionessa di lacrosse e la studentessa modello arretrarono di un passo,
probabilmente cercando di prendere tempo... ma era chiaro anche a loro che non
stavano facendo che prolungare la snervante attesa. Non avevano nulla con cui
opporsi all'animale mitologico... senza la possibilità di trasformarsi nelle
Pretty Cure, loro due erano niente più che delle comuni studentesse liceali, e
Hikari non ea più in grado di richiamare a sè il potere della luce, ora che era
un'entità separata rispetto alla Regina.
Mepple e Mipple continuarono per qualche istante a guardare il grifone che si
avvicinava famelico alle loro amiche del cuore... e la paura che provavano
lasciò gradualmente il posto ad un sentimento di decisione. Dovevano proteggere
Nagisa e Honoka, e impedire a quello strano essere di fare danni al Giardino
dell'Arcobaleno... il che, ovviamente, poteva voler dire una sola cosa...
"Mipple..." affermò l'eroe del Giardino di Luce, voltandosi verso la sua
fidanzatina. Non ci fu nessun altro scambio di parole. Mepple e Mipple si
guardarono negli occhi, leggendo nel volto dell'altro la stessa determinazione a
proteggere le ragazze che avevano fatto tanto per loro. E per farlo, l'unico
modo era...
"E va bene, Mepple... mipo!" cinguettò la Principessa della Speranza. "Così
sia!"
I due esserini si concentrarono per un attimo, prendendosi per mano... e
sotto gli occhi stupiti di Hikari, Hikaru, Pollun e Lulun, si trasformarono in
due scie di luce, una gialla e una rosa, che volarono verso le ragazze,
atterrando nelle loro mani e trasformandosi nei dispositivi bianchi simili a
cellulari che Nagisa e Honoka usavano portare con sè per celare la presenza dei
due esserini nel loro mondo! Le due amiche per la pelle sobbalzarono, emettendo
un breve grido di sorpresa quando sentirono il calore della luce nei palmi delle
loro mani!
"M-Mepple!" esclamò Nagisa, mentre il grifone si ritirava con un gracchio di
stupore simile al verso di un corvo. L'istante dopo, Mepple e Mipple erano nelle
loro mani, trasformati nei loro 'cellulari'... e confermando alle ragazze che,
con grande rammarico di tutti, era giunto il momento di trasformarsi di
nuovo!
"Non ho idea da dove sia venuto questo scafandro volante, mepo!" esclamò
Mepple, indicando il grifone con lo sguardo. "Ma... temo che l'unico modo di
fermarlo sia quello di trasformarsi e combatterlo... anche se chiedervi di fare
una cosa del genere non mi fa per niente piacere, mepo..."
Nagisa strinse i denti con un brivido, più di disappunto che di rabbia... e
il grifone strinse gli occhi, emettendo un verso che ora ricordava molto il
chiocciare di un gallo. Quasi l'animale mitologico volesse comunicare che si
stava arrabbiando...
"Honoka, ascoltami, mipo..." affermò Mipple, chiaramente costernata. "So
che... vi stiamo chiedendo molto, e che non abbiamo il diritto di fare una cosa
del genere dopo tutto quello che avete fatto per noi... ma questa creatura viene
da un altro mondo, e potrebbe essere estremamente pericolosa per chiunque abiti
nel vostro, mipo! Honoka, amica mia... mi rendo conto che speravate di non dover
più combattere, e lo stesso vale per noi..."
"Ma non abbiamo altra scelta, se vogliamo fermare questo animale... lo so,
Mipple..." mormorò il piccolo genio, annuendo con espressione decisa.
"Tranquilla, Mipple... non ce l'abbiamo con voi! Dobbiamo fare... quello che è
necessario per proteggere la nostra Terra!"
Annuendo tra sè, Honoka si preparò ad attivare la trasformazione... e si
voltò verso Nagisa, ancora in piedi al suo fianco. "Va bene, allora... io sono
pronta! Nagisa, dobbiamo trasformarci di nuovo, se vogliamo fermare questo
animale!" esclamò, per poi fermarsi un istante ad osservare l'espressione cupa
della sua migliore amica. "N-Nagisa?"
Per un pò, la più sportiva delle Pretty Cure non disse nulla, e Mepple
trattenne il fiato, temendo che volesse rifiutare...
"Quando abbiamo annientato Re Jyaku..." disse Nagisa, guardando davanti a sè.
"Speravo che finalmente sarebbe finito tutto. Speravo che avrei potuto tornare
ad essere una ragazza normale, che avrei potuto riprendere la vita di una
volta... senza preoccuparmi di altri nemici che sarebbero potuti venire a
turbare la pace..."
"Nagisa..." affermò con rammarico Mepple... ma, una volta di più, il
maschiaccio lo colse di sorpresa, sfoderando un sorrisetto a mezza bocca! Il
sorriso fermo, determinato, che il piccolo guerriero della luce era solito
vedere sul volto della ragazza quando questa aveva preso una decisione!
"Ma immagino... di aver già rinunciato alla mia vita normale il giorno in cui
io e Mepple ci siamo conosciuti. Io sono una Pretty Cure, e ho dei doveri ben
precisi." proseguì. "E va bene, Honoka... visto che dobbiamo farlo, allora
cerchiamo di darci da fare! Sei con me, giusto?"
Il viso di Honoka si illuminò, e il piccolo genio tese la mano alla sua
migliore amica. "Certamente, Nagisa..."
"Grazie, Nagisa... sapevo di poter contare su di te, mepo!" esclamò Mepple,
con un radioso sorriso di gratitudine.
Le mani delle due amiche si congiunsero... e prima di iniziare la
trasformazione, Nagisa guardò verso Hikari, Hikaru e i cuccioli del Giardino di
Luce, che restavano ad una certa distanza ad osservare con evidente timore.
"Hikari! Tu porta al sicuro Hikaru, Pollun e Lulun! Noi pensiamo a questo
cucciolotto!" esclamò, per poi gettare uno sguardo di sfida al grifone, che
continuava a guardarle, non del tutto sicuro di quello che volevano fare. La
ragazzina bionda, riscuotendosi dal suo stupore, annuì, e cominciò a guidare il
fratellino e i due cuccioli verso un luogo in cui non rimanessero coinvolti
nella battaglia, e in cui sfuggissero agli sguardi qualche passante.
"Va... va bene!" assentì la 'vita' della Regina di Luce. "Nagisa-san,
Honoka-san... mi raccomando, state attente!"
"Fate del vostro meglio, popo!" si raccomandò Pollun.
"E tornate sane e salve, lulu lulu!" proseguì la piccola Lulun, stringendosi
forte ad una delle lunghe orecchie di Pollun.
Le due ragazze annuirono con sicurezza, e rimasero a guardare mentre Hikari e
i suoi compagni si allontanavano, per scomparire alla vista un istante dopo...
poi, si girarono l'una verso l'altra e si scambiarono un cenno di assenso...
Con un semplice gesto del braccio, Nagisa e Honoka strisciarono le loro carte
magiche negli appositi slot dei rispettivi 'cellulari', e alzarono poi la mano
verso il cielo, esclamando in contemporanea la formula che dava inizio alla
trasformazione!
"Dual Aurora Wave!"
Una colonna di luce iridata scaturì di colpo dal terreno attorno alle due
ragazze, inghiottendole in un tripudio di effetti cromatici e cogliendo di
sorpresa il grifone, che lanciò un acuto stridio e usò una delle sue zampe
anteriori per coprirsi gli occhi! All'interno del vortice di colori, Nagisa e
Honoka iniziarono a fluttuare senza peso, percorse dall'ormai familiare scarica
di energia che sentivano ogni volta che si trasformavano nelle guerriere
leggendarie... e i loro vestiti mutarono rapidamente, diventando le loro ormai
consuete tenute da combattimento...
Dopo qualche secondo, gli effetti di luce cessarono, e Nagisa e Honoka
atterrarono agilmente sul terreno, completamente cambiate rispetto a come erano
prima! Ora erano di qualche centimetro più alte, e si sentivano anche molto più
forti fisicamente, con dentro un'energia che non aspettava altro che di essere
liberata!
Nagisa ora era quasi del tutto vestita di nero e rosa, una strana
combinazione di colori apparentemente opposti che le dava un aspetto decisamente
suggestivo: il suo top nero, simile ad un uniforme scolastica, si fermava allo
stomaco, che veniva così lasciato scoperto, e aveva un grosso fiocco bianco-rosa
legato all'altezza dello sterno, con un fermaglio a forma di cuore a tenerlo
fermo, e presentava delle spalliere anch'esse nere, con il bordo orlato di fine
seta rosa. Anche la gonna che portava era nera, fissata in vita con una cintura
rosa dalla fibbia dorata a forma di cuore, e sotto di essa si vedevano di
sfuggita un paio di pantaloncini neri aderenti, che bene si addicevano al
carattere sportivo di Nagisa. La Cure nera indossava degli scaldamuscoli neri
sugli avambracci e sui polpacci, anch'essi decorati con dei gioielli simili a
cuori rosa, dei guanti neri che lasciavano scoperte le dita delle mani, e delle
scarpe rosse scure, senza lacci, portava un paio di orecchini dorati sui lobi
delle orecchie, e i suoi capelli erano un attimo più lunghi, pettinati in una
frangetta che le dava un aspetto molto più ordinato dell'arruffato caschetto
biondo-rossiccio in cui di solito li portava. Infine, il cellulare in cui Mepple
si era trasformato era appeso al fianco destro...
Honoka era vestita in manera simile... eppure, per certi elementi,
completamente diversa! Il suo vestito era bianco, un bianco talmente puro e
splendente da diventare addirittura azzurrino in certi punti, ed era intero,
ricoprendo completamente il corpo della ragazza senza far vedere molta pelle. La
gonna era decisamente più lunga, con il bordo decorato da una striscia di
elegante stoffa azzurra che pareva risplendere di luce propria, mentre il fiocco
legato sul davanti era bianco, fissato con una fibbia azzurra, anch'essa a
cuore, e indossava degli scaldamuscoli bianchi sulle braccia e sulle gambe,
decorati con dei cuori azzurri sulle ginocchia e sul dorso delle mani. Le sue
scarpe erano simili come forma a quelle di Nagisa, ma erano bianche... e i suoi
capelli blu notte erano legati in una folta, elegante coda tramite una striscia
di stoffa bianco-azzurrina, fissata in un grande fiocco. Portava degli orecchini
bianchi, e il cellulare-Mepple appeso alla vita sul fianco sinistro...
Con una spettacolare evoluzione, le due amiche atterrarono sull'asfalto
davanti al grifone, e si esibirono nella loro presentazione!
"Emissaria della Luce, Cure Black!" esclamò Nagisa.
"Emissaria della Luce, Cure White!" fece eco Honoka.
"Noi due siamo... le Pretty Cure!" esclamarono in contemporanea,
mettendosi in posa, prima che Cure White puntasse un indice contro il
grifone!
"Servitori del potere oscuro!"
Cure Black concluse il tutto imitando il gesto dell'amica. "Tornate nelle
tenebre da cui siete venuti!"
Per un istante, le ragazze rimasero in posizione, con gli indici puntati
verso l'animale mitologico saltato fuori dal nulla, che continuava a guardarle
stupito... poi, le due ragazze rovinarono la tensione drammatica della
situazione voltandosi l'una verso l'altra e sorridendo goffamente! "Heheheee...
certo che dà un pò di nostalgia, trasfomarsi dopo tanto tempo e ripetere la
nostra presentazione! Sono passati solo pochi mesi, e mi sembra già di non farlo
più da una vita!" esclamò Cure Black.
"E' vero..." replicò Cure White... per poi essere richiamata alla situazione
attuale da un acuto stridio di rabbia, quasi il grifone si sentisse dimenticato
e volesse ricordare alle due eroine che dovevano prima pensare a lui! "Però...
adesso abbiamo una questione un pò più urgente da sbrigare!"
"Puoi dirlo forte!" rispose Cure Black, mettendosi in posizione di guardia.
"Okay, pennuto da strapazzo, fatti sotto! Nessuno viene sulla nostra Terra a
fare quello che vuole senza risponderne a noi!"
Il grifone chiocciò inferocito, e si acquattò sul terreno, iniziando a
camminare attorno alle ragazze per attaccarle non appena avessero abbassato la
guardia...
----------
Era un momento di grande tensione per Saki, Mai... e anche per i due
animaletti di nome Flappy e Choppy che erano piombati loro addosso dai rami
dell'Albero del Cielo. Davanti ai loro occhi, quasi dal nulla, era comparso
all'improvviso quello strano, minaccioso essere di nome Karehan, che in quel
momento stava avanzando verso di loro, il suo aspetto selvaggio magnificato
dalla sua altezza e dalla sua impressionante muscolatura. Le due ragazze, che
ora cominciavano ad essere davvero spaventate - per quando la spavalda Saki
Hyuuga cercasse di non darlo a vedere - vedevano la creatura misteriosa
avvicinarsi, i muscoli che guizzavano agili sotto il suo vestito intero di
foglie secche, gli occhi gialli e senza pupille che scintillavano di un feroce
desiderio omicida. Non solo, ma la strana aura che circondava il suo corpo,
un'energia fredda e crudele che sembrava nemica di ogni forma di vita, lasciava
pochi dubbi sul fatto che quell'essere spaventoso provenisse dal luogo che
Flappy e Choppy avevano chiamato "L'Impero del Male di Dark Fall"!
Karehan avanzò ancora di qualche passo, lasciando dietro di sè impronte
circondate da erba rinsecchita e avvizzita... poi, ignorando del tutto le due
ragazze, guardò verso Flappy e Choppy. Mentre l'esserino azzurro cercava in
qualche modo di mostrarsi coraggioso, tenendo i pugni alzati davanti a sè,
Choppy sembrava davvero spaventata, e teneva persino le lunghe orecchie
attaccate al corpo, quasi volesse cercare disperatamente di coprirsi.
"Ma bene... a quanto vedo, oggi è la mia giornata fortunata!" esclamò
Karehan, fissando Flappy e Choppy con espressione da predatore. Aveva una voce
stentorea, distintamente fredda e crudele... e sembrava quasi un falco pronto a
scendere in picchiata, e ghermire i due esserini indifesi nei suoi artigli.
"Lord Akudaikahn sarà molto soddisfatto, quando mi presenterò da lui con i
fuggitivi del Giardino delle Sorgenti, e l'ubicazione della Sorgente del
Sole!"
"Che cosa...? Lord Akudaikahn?" mormorò Mai, ricordando il nome che i due
animaletti avevano menzionato. "Tu... sei uno dei suoi uomini, non è vero?"
Se Karehan aveva sentito la domanda, comunque non degnò la ragazzina neanche
di uno sguardo. Evidentemente, dal suo punto di vista, due esseri umani erano
del tutto trascurabili... e la sua attenzione era tutta rivolta ai due esserini
del Giardino delle Sorgenti. "Bene... ora, mi dite dove si trova la Sorgente del
Sole con le buone, o devo ricorrere a dei metodi un pò più... come dire...
convincenti?" chiese, anche se più che una domanda sembrava un ordine.
"Scordatelo! Noi non ti diremo niente, lapi!" gli rispose coraggiosamente
Flappy. "Primo perchè non ne sappiamo nulla, e secondo, perchè anche se lo
sapessimo, non aiuteremmo mai un essere malvagio come te e il tuo padrone!
Lapi!"
L'espressione di Karehan non cambiò molto... tranne che per il fatto che
l'angolo della sua bocca si sollevò di qualche grado, accennando ad un ghigno
malefico. "Huh... ma guarda un pò, esserini così piccoli che vogliono tentare di
opporsi a me... e all'infinito potere di Dark Fall!" esclamò, con sprezzante
divertimento. "I vostri assurdi tentativi di resistenza sono divertenti, ma non
sono certo qui per assistere ad uno spettacolo comico. Quindi, adesso voi mi
date una risposta che io reputi più soddisfacente, altrimenti... lascio spazio
alla vostra immaginazione, per quanto riguarda le conseguenze!"
"Aspettate un momento! Qualcuno mi spiega cosa sta succedendo, qui?" esclamò
Saki di punto in bianco. Evidentemente, la tensione doveva averla resa più
audace, visto che, senza stare tanto a pensarci su, aveva fatto un passo in
avanti, quasi volesse sfidare l'essere malvagio vestito di foglie. "Cosa sarebbe
questa Sorgente del Sole di cui parlate? Chi è Lord Akudaikahn? E cosa volete...
voi di Dark Fall da Flappy e Choppy? In ogni caso, non ti permetterò di fare
loro del male, grosso prepotente! Mi sono sempre stati antipatici, i bulli come
te!"
Flappy voltò lo sguardo verso la ragazza dai capelli aranciati, con
espressione grata e quasi commossa. Per quanto non si conoscessero che da
qualche minuto, Saki era stata pronta a difenderlo senza esitare... quello era
un segno distintivo della nobiltà d'animo delle leggendarie guerriere!
"Saki..." mormorò Mai, per poi prendere fiato e farsi avanti a sua volta.
"Saki ha ragione! Perchè minacci Flappy e Choppy? Non provi neanche un pò di
vergogna a prendertela con chi non può difendersi?"
Choppy guardò Mai con la stessa espressione riconoscente di Flappy... ma
Karehan sembrò più irritato che altro dal discorso delle due ragazze, e reagì
alzando un braccio e muovendolo in un arco davanti a sè, con rapidità tale che
Saki e Mai non riuscirono quasi a seguire il movimento! Un colpo di vento
gelido, violentissimo, investì le due ragazze una frazione di secondo dopo, con
una tale foga che Saki e Mai vennero sollevate da terra e scagliate, con un
grido di paura e sorpresa, sul tappeto erboso dietro di loro, dove rotolarono
per un breve tratto prima di fermarsi stordite.
"No! Saki, Mai!" esclamò Flappy.
"Stupide ragazzine... non vi ha mai insegnato nessuno a non impicciarvi degli
affari degli altri?" tuonò Karehan, guardando le due che iniziavano a rialzarsi,
macchiate di erba e polvere, come fossero state due formiche da schiacciare. "Ed
ora, voi del Giardino delle Sorgenti... torniamo al nostro discorso! Mi dite
dove si trova la Sorgente del Sole, ora che vi ho dato un assaggio dei miei
poteri... o devo ricorrere agli stessi metodi che ho usato sulle vostre amiche?"
"Ti abbiamo detto che non ne sappiamo niente, chopi!" esclamò Choppy. "Noi
siamo venuti qui per cercare le Pretty Cure, le leggendarie guerriere... e non
sappiamo dove si trova la Sorgente del Sole, chopi!"
"Choppy..." mormorò Mai. Anche se l'aveva conosciuta solo da poco tempo, si
stava già affezionando alla creaturina del Giardino delle Sorgenti, e non poteva
stare là a guardare mentre Karehan minacciava lei e il suo amico.
Karehan voltò la testa quel tanto che bastava per guardare Saki e Mai, che si
erano appena rialzata. "Huh... e quelle due mocciose sarebbero le famose Pretty
Cure? Assurdo! Non sono assolutamente niente in confronto a me... e sperate che
possano salvare il vostro ridicolo Giardino? Che idiozia!" affermò
spocchiosamente. "Sono così deboli che potrei distruggerle in un attimo, con un
solo gesto della mano..."
Mentre Saki e Mai si fermavano spaventate, e il crudele individuo si voltava
verso di loro con studiata lentezza e crudeltà... Flappy e Choppy, tutt'a un
tratto, si trasformarono di nuovo nelle sferette di luce che Saki e Mai si erano
viste cadere addosso dall'alto, e sfrecciarono verso il guerriero di Dark Fall a
tutta velocità, cercando di distrarlo. Ma il loro eroico tentativo ebbe lo
stesso effetto che tentare di abbattere un carro armato con una fionda. Karehan
si girò di nuovo con uno scatto quasi felino, e afferrò le sferette di luce tra
le dita, come se fossero stati due giocattolini da schiacciare. Le due ragazze
spalancarono gli occhi di fronte ad una tale crudeltà... soprattutto quando
Karehan iniziò attivamente a stringere, mozzando loro il respiro!
"Volete proprio fare i duri con me? Vi accontento subito, miserabili
creaturine!" esclamò il demone di Dark Fall. Soppesò Flappy e Choppy tra le mani
per un attimo, poi li scagliò con brutale violenza contro il terreno, dove
atterrarono con un breve grido di dolore e un impressionante schianto che
sollevò una nuvola di polvere in aria! Saki spalancò gli occhi per l'orrore... e
Mai, per un attimo, fu costretta a volgere lo sguardo altrove...
Poi, quando la polvere si fu un pò diradata, le due ragazze corsero verso il
piccolo cratere che Karehan aveva creato nel terreno vicino al grande albero, e
vi si chinarono sopra per vedere come stavano i due simpatici esserini. Entrambi
sembravano storditi e piuttosto suonati, ed erano coperti di polvere... ma
nonostante il dolore, cercavano comunque di rialzarsi e proteggere le due
ragazze da quell'essere spregevole che continuava ad avvicinarsi a grandi passi.
"Ed ora mi direte dov'è la Sorgente del Sole, volenti o nolenti." affermò
Karehan. "O la prossima volta non sarò così clemente..."
Saki sentì il sangue andarle alla testa. Con quale coraggio quel diabolico
individuo poteva trattare così delle creature così piccole ed indifese? Come
faceva a non provare neanche un pò di vergogna? L'idea che Karehan potesse
continuare a prendersela con Flappy e Choppy per una cosa che loro stessi non
sapevano le faceva ribollire il sangue...
"Hey, Flappy!" esclamò la campionessa di softball, chinandosi sull'esserino
azzurro e raccogliendolo tra le mani con estrema attenzione, come se stesse
prendendo in braccio un gattino indifeso. Sentendo il tocco gentile delle mani
di Saki, Flappy sembrò riprendersi un pò, e riaprì gli occhi scuotendo la testa
per liberarsi delle vertigini. Nello stesso momento, anche Mai stava facendo la
stessa cosa con Choppy, accarezzandole la testa con un indice. "Flappy, stai
bene, vero? Dì qualcosa!"
"Uuuugh..." mormorò Flappy, finalmente rialzandosi. "Saki, Mai... voi non
dovreste restare qui! Siete... siete le Pretty Cure, dovete sopravvivere, lapi!
Se... se moriste, non ci sarebbe più nessuno a..."
"Non diciamo sciocchezze!" esclamò la ragazzina dai capelli aranciati. "Non
vi lasceremo in balia di questa canaglia!"
"Choppy, ascoltami..." mormorò Mai, rivolta alla piccola creatura rosa che si
era appena rialzata, e che adesso lei teneva affettuosamente nei palmi delle
mani. "Io... non so molto di questa storia del Giardino delle Sorgenti, della
Sorgente del Sole, e delle Pretty Cure... però, se posso in qualche modo evitare
che questo individuo vi faccia del male... io sono pronta a fare qualsiasi cosa!
Dimmi soltanto... cosa devo fare!"
"Lo stesso vale per me, Flappy!" esclamò Saki. "Anche se ancora non ci
capisco molto... sono pronta a fare il possibile!"
"Saki... Mai..." mormorò Choppy, con un tono di stupore... poi, con un breve
sorriso, si voltò verso Flappy, che la rassicurò con un cenno del capo.
"E va bene, lapi!" esclamò il folletto azzurrino. "Allora, tenetevi forte!
Lapiiii!"
Flappy si concentrò per un brevissimo istante, come fece anche Choppy... e i
gioielli simili a perle che portavano al collo si illuminarono brevemente,
cogliendo di sorpresa sia le due ragazze che Karehan, che fece un passo indietro
con un grugnito di disappunto. Mai e Saki sentirono per qualche secondo un
confortante calore nei palmi delle loro mani, e percepirono qualcosa di simile a
piccoli pezzi di carta che appariva su di essi, mentre i due animaletti del
Giardino delle Sorgenti cambiavano forma... e quando la luce si smorzò, le
ragazze si ritrovarono con tra le mani una sorta di stranissimo cellulare bianco
dai bordi rotondi, impreziosito da delle decorazioni floreali e orlato di
azzurro per Saki e di rosa per Mai... che si aprì di scatto, rivelando i volti
di Flappy e Choppy là dove doveva esserci lo schermo! E la sensazione di avere
dei pezzi di carta tra le mani derivava proprio dal fatto che, vicino a quei
piccoli cellulari, si trovavano dei piccoli cartoncini a forma di diamante, dal
bordo rosato, su ognuno dei quali erano incisi degli strani disegni...
"Un... un telefono cellulare?" si chiese Saki ad occhi sgranati. Questa era
una rivelazione abbastanza anticlimatica, considerata la situazione... "Ma... ma
come avete fatto a..."
"Noi siamo gli Spiriti del Cielo e della Terra, chopi..." spiegò Choppy,
senza perdere la sua espressione quasi serafica, mentre davanti a loro Karehan
grugniva di rabbia. "Uno dei nostri poteri è quello di trasformarci in qualunque
oggetto del periodo storico che visitiamo, chopi! E questi... cellulari vi
serviranno a trasformarvi e a diventare le Pretty Cure! Chopi!"
"Non dovete fare altro che inserire le prime due Diamond Cards, lapi! Quelle
che avete in mano!" precisò Flappy. "Il resto verrà da solo! Forza, ragazze, non
c'è più tempo da perdere! Quel tizio, là davanti a voi, non aspetterà che voi vi
riprendiate dalla sorpresa! Lapi!"
Saki e Mai guardarono rapidamente davanti a sè, verso Karehan che continuava
ad avanzare furiosamente, rinsecchendo l'erba ovunque poggiasse i piedi. Poi, le
ragazze guardarono di nuovo i dispositivi di trasformazione in cui Flappy e
choppy si erano trasformati... e infine si guardarono negli occhi, facendosi la
stesa, silenziosa domanda. Alla quale risposero con un cenno affermativo, dato
in contemporanea! Era vero, si erano trovate invischiate in quella strana storia
senza avere il tempo di capire cosa stesse accadendo... ma se volevano
proteggere Flappy e Choppy, e sopravvivere abbastanza a lungo da sbrogliare
quell'intricata matassa, dovevano tentare quell'impresa apparentemente
folle!
"Sei pronta?" mormorò la piccola artista, con già le Diamond Cards di cui
aveva parlato Choppy tra le dita.
La sua nuova amica, a sua volta, alzò le sue Diamond Cards. "Sì!
Andiamo!"
Quello che accadde dopo, Saki e Mai lo videro quasi come se fossero
spettatrici esterne. Con rapidità, le due ragazze inserirono le due Diamond
Cards in uno scomparto apposito, posto in cima ai loro cellulari... E
attivarono, per la prima volta, la loro trasformazione!
"Dual Spiritual Power!"
Le due ragazze disegnarono un semicerchio in aria con i loro 'nuovi
cellulari', tracciando una scia di stelline luccicanti con il movimento del
braccio... e immediatamente dopo, una sfera di energia iridata si sprigionò
dagli apparecchi e avvolse le due ragazze, cogliendo di sorpresa Karehan, che fu
costretto ad indietreggiare con un verso di disappunto. La sfera iridescente si
sollevò in aria, portando con sè le due ragazze... e un istante dopo, si
infranse in una nube di scintille luminose, facendo uscire Saki e Mai avvolte in
un paio di bozzoli di luce! Le due nuove amiche si stavano ancora tenendo per
mano, mentre fluttuavano verso il terreno e nuovi vestiti apparivano per magia
sui loro corpi, sostituendo quelli che avevano addosso!
"Un fiore sboccia sulla terra!" esclamò Saki. Sul suo corpo stava già
apparendo un elegante vestito di sgargianti coloro rossi e gialli...
"Le ali si aprono nel cielo!" proseguì Mai, il cui vestito da Pretty Cure,
già da quel poco che si vedeva, sembrava essere bianco e azzurrino come quello
di Cure White. Ancora per un pò, la trasformazione, andò avanti... e quando Saki
e Mai atterrarono di fronte ad uno sbalordito Karehan, il loro aspetto era
completamente diverso rispetto a quando erano arrivate!
I capelli di Saki si erano fatti più folti, più lunghi e più splendenti, con
delle frangettine sulla fronte e un diadema dorato, decorato con una gemma
rossa, che li teneva fermi dietro la testa. Il suo vestito dagli ampi risvolti
era rosso fucsia, un rosso così sgargiante da sembrare risplendere di luce
propria, completo di una corta gonna dello stesso colore, e accentuato da dei
merletti gialli frastagliati e zigzaganti attorno al colletto, oltre che delle
striscie di stoffa gialla ad ornarle la gonna. Indossava un paio di spalliere
ornate con un orlo giallo che dava l'impressione dei petali di un fiore, degli
scaldamuscoli rosa sgargiante sulle braccia e sulle gambe, con una gemma rossa
intagliata come un fiore stilizzato sopra i dorsi delle mani e le ginocchia, dei
guanti da combattimento che lasciavano scoperte le dita e le sue scarpe erano di
colore rosso scuro... ma forse, gli elementi più visibili erano il grande fiocco
rosa che portava sul colletto, e la cintura gialla con la fibbia rosa a forma di
cuore legata in vita. Saki, o la guerriera nella quale si era trasformata, puntò
il palmo della mano davanti a sè, e un grande girasole apparve dietro di lei,
quasi a coronare la sua trasformazione!
"Fiore dorato splendente, Cure Bloom!" si presentò.
Mai, a sua volta, aveva un aspetto molto più elegante e sgargiante. Il suo
vestito, che ricordava un pò un abito da sposa, era bianco e azzurro, con una
gonna un pò più lunga di quella di Cure Bloom... ma per il resto, assomigliava
abbastanza a quello della sua nuova amica: la cintura azzurra era meno visibile
di quella di Saki, e non indossava i guanti da combattimento... inoltre, le
gemme incastonate sulle ginocchiere e sulla parte finale degli scaldamuscoli
delle braccia erano azzurre splendenti, come il cielo sereno, e a forma di
farfalla. I capelli viola di Mai erano diventati molto più lunghi, e una fascia
di stoffa bianca, legata in un fiocco tenuto fermo da una spilla azzurra, li
teneva legati in una folta ed elegante coda. Mettendosi di profilo, Mai puntò un
braccio verso l'alto e uno verso il terreno, tenendo le mani aperte come ali...
e al tempo stesso, una grande ala bianca e piumata apparve dietro di lei!
"Scintillante ala d'argento, Cure Egret!" annunciò a sua volta.
Le due ragazze si misero infine schiena contro schiena, e si misero in
posizione di combattimento! "Noi due siamo... le Pretty Cure!"
"A coloro che vogliono contaminare le Sette Sorgenti!" esclamò Cure Egret,
risultando quasi minacciosa se non fosse stato per il suo aspetto angelico e
puntando un indice contro Karehan.
"Che i tuoi atti malvagi si fermino qui!" concluse Cure Bloom, completando la
trasformazione.
Per qualche secondo, le due nuove Pretty Cure restarono ferme al loro posto,
con gli indici puntati verso Karehan, che le guardava sbalordito e infuriato...
poi, quasi si fossero svegliate da una trance, si guardarono confuse,
chiedendosi da dove venissero quegli strani vestiti che indossavano, e cosa
stessero facendo messe così!
"Aaaargh! A-Aspettate un momento! Da quando mi metto a dire delle cose così
strane?" esclamò, per poi guardare negli occhi l'altrettanto confusa Cure Egret,
forse in cerca di una risposta...
"Non chiederlo a me... anch'io mi sono messa a dire le prime cose che mi
venivano in mente!" rispose con evidente imbarazzo.
A non divertirsi per niente era, logicamente, Karehan... la cui rabbia
raggiunse il culmine nel momento in cui le due ragazze smisero di farsi domande
sulla loro trasformazione, e si misero in guardia, affrontandolo con coraggio!
"Beh, penseremo dopo a queste cose!" esclamò Cure Bloom. "Ora dobbiamo pensare a
difendere Flappy e Choppy... uh, a proposito, dove sono finiti?"
"Proprio qui! Lapi!" esclamò la voce soffocata dell'esserino del Giardino
delle Sorgenti... e Saki e Mai abbassarono lo sguardo verso le loro cinture,
accorgendosi solo in quel momento che i loro cellulari erano appesi lì, e si
muovevano quasi a saltelli, in accordo con la voce degli strani animaletti. "Ce
l'avete fatta! Vi siete trasformate, come immaginavamo! Lapi!"
"Siete grandi, chopi! Eravamo sicuri che voi foste le leggendarie Pretty
Cure! Chopi!" fece eco Choppy.
"Tsk..." grugnì Karehan, iniziando a fiutare che le cose non stavano andando
per il verso giusto. "E così... voi due siete davvero le leggendarie Pretty Cure
del Giardino delle Sorgenti, eh? Beh, poco male... due ragazzine inesperte come
voi non potranno fermare l'infinito potere dell'Impero di Dark Fall!"
Con queste parole, Karehan alzò un braccio in aria e aprì la mano... evocando
una cappa di minacciosa oscurità che oscurò il cielo come una coltre di nebbia
nera.
"Vieni a me, Uzaina!" ringhiò il guerriero di Dark Fall, e l'oscurità scese
con un ululato mostruoso...
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Il grifone continuò a muoversi in cerchio attorno a Cure Black e Cure White,
continuando ad emettere, di tanto in tanto, un sommesso stridio di fame
rabbiosa, mentre le sue grandi ali si muovevano con maestosa lentezza, come due
vele piumate dietro la sua schiena. Le due amiche per la pelle restavano in
guardia, osservando i movimenti dell'animale mitologico per cogliere anche il
minimo cenno che sarebbe partito all'attacco... e nello stesso tempo, cercando
un punto debole in quel muscoloso corpo felino che sembrava creato apposta per
combattere! Sentivano i suoi artigli grattare il terreno polveroso, i suoi
potenti muscoli spezzare i rametti dei cespugli circostanti man mano che si
spostava... e un malcelato nervosismo strisciava nei loro cuori... nervosismo
per il fatto che era da un pò di tempo che non combattevano, ed temevano che la
loro abilità si fosse arrugginita.
Ma... sapevano che non potevano restare a preoccuparsene. Quello che dovevano
fare ora, era impedire a quella strana bestia di vagare libera per il Giardino
dell'Arcobaleno! Chissà quali avrebbero potuto essere le conseguenze se un
essere proveniente da un altro mondo fosse stato libero di fare quello che
voleva... e poi, se fino ad ora erano riuscite a respingere Zakenna di tutti i
tipi, demoni e streghe... perchè non dovevano essere in grado di fare la stessa
cosa con quel grifone? In fondo, per quanto impressionante fosse il suo aspetto,
non poteva essere più potente di un Evil Seed...
"Black..." mormorò Cure White, avvicinandosi alla sua migliore amica.
"Lasciamo che sia lui a fare la prima mossa, in modo da renderci conto di cosa
può fare... e poi contrattacchiamo!"
"Ricevuto, White..." rispose Cure Black...
E proprio in quel momento, evidentemente credendo che le due ragazze si
fossero distratte, il grifone si piegò sulle zampe anteriori e scattò in avanti
come un fulmine! Le Pretty Cure videro le sue zampe scattare in avanti, ed
estrarre una serie di artigli affilati come rasoi che brillavano alla luce del
sole... ma erano troppo esperte per farsi cogliere impreparate da un attacco
così diretto e brutale, e si scansarono in tempo. La zampa del grifone fendette
l'aria al loro fianco, e le due paladine della giustizia sentirono dietro a
quelle unghie ricurve una forza terrificante... ma non si fecero intimorire, e
Nagisa per prima rispose all'attacco! Con un grido di battaglia, la Cure nera
strinse il pugno destro e sferrò un diretto micidiale nelle costole del
gigantesco animale mitologico, che strillò per l'improvviso dolore e venne
scagliato di lato, finendo a terra tra due baffi di polvere! Si rialzò un attimo
dopo, agitando le sue magnifiche ali e cercando di prendere quota... ma Cure
White non gli permise di farlo, e dopo aver spiccato un agile balzo, ridiscese
in picchiata su di lui, tendendo una gamba in avanti e piroettando su sè stessa.
Il grifone venne raggiunto da un calcio sullo sterno, e barcollò nuovamente,
mentre la Cure bianca faceva un salto mortale all'indietro e atterrava vicino
alla sua compagna di mille avventure.
Le ragazze si guardarono per un attimo e annuirono allegramente, vedendo che
il combattimento era iniziato bene e che la loro abilità non era venuta meno con
il tempo... ma il grifone le richiamò all'ordine con un altro acuto strillo,
prima di spiccare il volo con un unico colpo d'ali!
"Accidenti... ne ha di forza, in quelle ali, per alzarsi così rapidamente!"
commentò Cure White mentre si rimetteva in guardia. "Credo che non sarà tanto
facile tenere il passo con lui..."
"E' quello che vedremo!" rispose Cure Black, determinata come al solito.
"Avanti, pennuto! Fatti sotto, che aspetti? Io sono qui!"
Il grifone non se lo fece ripetere... e si gettò in picchiata contro la Cure
nera, che lo aspettava a piè fermo, decisa a schivare l'attacco all'ultimo
momento e a colpirlo come aveva fatto prima. Ma questa volta, l'invasore fece
una cosa che le due ragazze non si erano aspettate: anzichè gettarsi
direttamente contro di loro, la bestia aumentò la velocità fino a diventare una
sorta di proiettile armato di becco e artigli... e quando Cure Black era ormai
pronta a scattare di lato per evitarlo, il grifone si sollevò nuovamente in
volo, creando una poderosa folata di vento che si abbattè sulle due ragazze con
la violenza di un'onda oceanica! Le Pretty Cure gridarono per la sorpresa, e la
forza immane del vento le fece cadere entrambe sulla schiena, mentre il grifone
saliva di nuovo di quota, e preparava un altro assalto. Con straordinario
tempismo, Cure Black e Cure White si alzarono con un colpo di reni, e si misero
di nuovo in guardia... ma il grifone, prevedendo la loro mossa, iniziò a
volteggiare sopra le loro teste, descrivendo dei cerchi nell'aria e ritardando
il suo assalto.
"Sta cercando di tenerci sulle spine..." affermò Cure White, tenendo
costantemente d'occhio il grifone mentre il vento che si era scatenato le
scompigliava i lunghi capelli blu. "Rimane in aria, e ritarda il suo attacco, in
modo da non rendersi prevedibile. E' decisamente più intelligente di qualsiasi
Zakenna abbiamo affrontato finora..."
"Già... se non altro, un pò di tattica la usa..." commentò con un certo
fastidio Cure Black. "Comunque, dobbiamo cercare di sbarazzarcene in fretta,
prima che accada qualcosa... o qualcuno si accorga di questa battaglia!"
Cure White annuì. Quello era un fattore con cui non erano abituate ad avere a
che fare, e costituiva una minaccia in più... "Anche questo è vero... Quando
combattevamo gli Zakenna, era come se il resto del mondo si fermasse intanto che
lo scontro andava avanti, e riprendesse a scorrere quando vincevamo. Ma questa
volta non è così... se non lo eliminiamo in fretta, si scatenerà il pandemonio
qua attorno!"
"Eccolo! Sta scendendo, mepo!" esclamò Mepple dalla tasca di Cure Black... e
immediatamente, le due guerriere si misero in guardia. La bestia stridette di
nuovo ed eseguì un'altra, spettacolare picchiata, tendendo i suoi artigli da
aquila contro le Pretty Cure e tenendo le ali spalancate in modo da rallentare
almeno un pò la sua caduta. Cure Black e Cure White attesero, cercando di
indovinare quale sarebbe stata la sua prossima mossa...
E quando il grifone fu sceso ad una certa altitudine, le due ragazze
scattarono una da una parte e una dall'altra, in modo da confondere il predatore
alato! Cure Black scattò in avanti e si portò esattamente sotto l'enorme corpo
della bestia mitologica... mentre Cure White eseguì uno spettacolare salto che
la portò sopra il grifone, e scese giù con un altro calcio volante, centrando la
bestia alata sulla schiena per poi balzare via prima che questa potesse
contrattaccare! Eseguì uno spettacolare volteggio a mezz'aria e puntò i piedi
contro il tronco di un albero vicino, per poi darsi di nuovo lo slancio verso il
nemico, colpendolo con un altro calcio mentre questo cercava di riprendere
quota! Nello stesso istante, Cure Black spiccò un salto altissimo, ed estese un
pugno contro il grifone, cercando di colpirlo al ventre...
Ma la bestia non si fece cogliere di sorpresa, e usò le sue zampe per
afferrare la Cure nera, mentre con un rapido colpo d'ala sbatteva via Cure
White, facendola atterrare tra i cespugli con un breve grido di dolore! Per un
pelo, Cure Black riuscì ad evitare di essere ferita dagli artigli ricurvi simili
a pugnali... ma si ritrovò comunque bloccata nella sua presa micidiale!
"Aaaaargh!" esclamò con un grido di rabbia. "Hey, lasciami andare, scafandro
volante! Non sono cibo per uccellacci! Grrrr... E mollami! Mollami, ho
detto!"
Cure Black fece appello a tutte le sue forze, e spinse con entrambe le
braccia per costringere il grifone a mollare la presa letale. Per un pò, la
ragazza rimase bloccata... ma finalmente, la sua forza sovrumana ebbe la meglio,
e il grifone fu costretto ad allentare la presa quel tanto che bastò a Cure
Black per liberare un braccio e afferrarsi salda alla pelliccia dell'animale
mitologico! Con un altro, piccolo sforzo, Cure Black si aggrappò anche con
l'altra mano e iniziò a scalare letteralmente la zampa del grifone, raggiungendo
la sua schiena nonostante la bestia si agitasse freneticamente per buttarla
giù... e nello stesso momento, Cure White si riprese e tornò all'attacco,
balzando verso la groppa dell'invasore!
Con uno strillo indignato, il grifone si inclinò da una parte, cercando di
nuovo di far perdere l'equilibrio a Cure Black... ma la guerriera si resse
saldamente e, nonostante lo sballottamento, riuscì a restare aggrappata alla
schiena dell'essere, mentre Cure White lo raggiungeva e lo colpiva con un
micidiale doppio calcio volante! Il grifone stridette di nuovo, e fu costretto a
riprendere l'assetto di volo più stabile che aveva prima... il che permise a
Cure Black di raggiungere la testa del mostro, mentre la sua compagna
volteggiava abilmente in aria e si aggrappava al ramo di un albero vicino,
frenando la propria caduta con un paio di acrobazie degne di una stella del
circo.
"Grazie, White! Ora ci penso io!" ringraziò Cure Black... poi, con un grido
di battaglia, si inginocchiò sulla nuca del grifone, congiunse le mani sopra la
testa... e le abbattè con forza sulla testa del mostro, sferrandogli uno
spettacolare colpo! Con un grido strozzato, il grifone perse improvvisamente
quota e pprecipitò, andandosi a schiantare contro il tronco di un albero per poi
scivolare a terra stordito... e Cure Black scese dalla sua groppa con un balzo
acrobatico, nello stesso momento in cui anche Cure White toccava di nuovo
terra.
"Ottimo lavoro di squadra, Black!" si complimentò White raggiungendo la sua
amica. Dopo aver ricevuto da Cure Black il segno dell'okay, la Cure bianca si
voltò verso l'avversario finito a terra... e lo vide rialzarsi a fatica,
evidentemente stordito e con le ali raccolte contro il corpo. Era evidente che
il grifone stava perdendo le forze... "Che dici... credi che sia il
momento?"
"Hmm..." rispose Black, osservando il mostro mitologico che cercava di
rimettersi in piedi. "Sì, direi che adesso è cotto a puntino!"
Le Pretty Cure si prepararono al colpo di grazia, tenendosi di nuovo per
mano, e ripetendo la sequenza che erano ormai solite fare al momento di
distruggere uno Zakenna...
"Black Thunder!" esclamò Cure Black, puntando una mano davanti a
sè.
"White Thunder!" continuò Cure White, un braccio sollevato in aria. Un
paio di scariche elettriche, una nera e una bianca, scesero giù dal cielo e
raggiunsero le mani delle due guerriere, i cui corpi iniziarono a risplendere di
tutti i colori dell'iride! Una scarica elettrica di due colori le circondò e
creò una sorta di aura attorno a loro, mentre si concentravano per sferrare il
loro attacco finale...
"Le anime splendenti delle Pretty Cure..." esclamò Cure White.
"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!" fece eco Black... poi,
entrambe le ragazze puntarono le mani davanti a sè, ed esclamarono in
contemporanea il nome del loro attacco combinato!
"Pretty Cure Marble Screw... MAX!"
Ognuna delle due strinse a pugno la mano libera, creando una scarica
elettrica attorno ad esso per un istante... poi, con tutta la forza di cui erano
capaci, portarono le mani in avanti... e spararono un enorme fascio di
risplendente energia bianca e nera, che volò verso il grifone con potenza
inaudita, e lo travolse in pieno mentre questo cercava di librarsi di nuovo in
volo! Il grifone lanciò un ultimo, acuto strillo... e finalmente, il suo corpo
si dissolse in una pioggia di luci colorate che turbinarono verso l'alto e si
dispersero nel cielo mentre la luminosità del Marble Screw svaniva, immergendo
di nuovo il parco nella calma! Quando le due guerriere tornarono a vedere, la
fiera dalla testa d'aquila e dal corpo di leone era completamente scomparsa,
lasciando dietro di sè solo delle lucette iridate che ben presto scomparvero a
loro volta.
"Uff... ce l'abbiamo fatta!" commentò Cure Black con un sospiro di sollievo,
abbandonando finalmente la posizione di guardia. Un istante dopo, per massima
sicurezza, le due amiche sciolsero la trasformazione e tornarono in abiti
civili. "Accidenti... ma da dove veniva, quella cosa? Non era di Doutsuku,
questo è certo..."
"No, assolutamente! Mepo!" commentò Mepple dal suo nascondiglio. "Altrimenti,
sono sicuro che l'avrei percepito! Quel grifone proveniva da un'altra dimensione
ancora, mepo!"
Honoka sbattè gli occhi, un pò confusa. "Un'altra dimensione...? Quindi... un
posto di cui non sappiamo ancora niente, immagino..."
"Temo di no, mipo..." rispose Mipple, scuotendo la testolina. "Ci sono un
sacco di posti che non conosciamo... e persino la Regina di Luce non sa tutto di
tutte le dimensioni che esistono. Anzi, ce ne sono alcune che lei stessa non
conosce neanche, mipo..."
"Questo... è un problema." affermò Honoa. "Ma adesso, credo che sia il caso
di tornare al Tako Cafè. Akane-san... avrà visto sicuramente le luci che
provenivano da qui, e non è il caso di insospettirla oltre..."
"Certo, capisco... dobbiamo inventarci qualcosa, cavolo..." mormorò Nagisa,
iniziando a pensare a qualcosa da dire alla loro amica mentre le due amiche e i
loro spiritelli si affrettavano verso lo stand del Tako Cafè...
Senza vedere la misteriosa ragazzina dai capelli rosa, con il ciuffo a forma
di cuore, che per tutto quel tempo le aveva osservate ben nascosta tra i
cespugli e un grande albero lì vicino!
Heart Aino si ritirò ancora di più dietro il tronco del suo nascondiglio,
cercando di sembrare il meno sospettosa possibile - senza riuscirci molto bene!
Aveva... aveva visto bene? Quelle due ragazze si erano trasformate in guerriere
magiche, come accadeva nei suoi anime preferiti... e avevano sconfitto
quell'enorme grifone con quell'attacco spettacolare in perfetto stile Dragonball
Z? E senza che lei e Partinias avessero modo di intervenire, tra l'altro! Ma...
che cosa stava succedendo, là attorno? Chi erano quelle due... e da dove
venivano? La ragazzina dai capelli rosa era ancora talmente incredula, e aveva
così tante domande che le frullavano per la testa, che per un pò non riuscì a
muoversi, sopraffatta dalla meraviglia...
"P-Partinias?" chiese telepaticamente. "Le... le hai viste anche
tu, vero? Chi... chi erano, ne sai qualcosa? Mi... mi sembrava che fossero molto
esperte, nel trattare con quel grifone... Lo hanno sconfitto senza
problemi!"
Anche Partinias, la misteriosa creatura che accompagnava Heart, era
chiaramente stupita. "Piccola Heart... io... certo che conosco quelle due
guerriere, ne ho sentito parlare molto spesso quando ancora ero nel Giardino
degli Elementi! Erano le guerriere leggendarie, le Pretty Cure del Giardino
della Luce!" affermò la voce femminile senza corpo.
Heart corrugò la fronte. "Le... Pretty Cure... del Giardino della
Luce?"
"Sì... narra una leggenda, che in tempi di grave pericolo, alcune ragazze
del Giardino dell'Arcobaleno verranno scelte da spiriti del Bene provenienti da
altri mondi per diventare le Pretty Cure, le guerriere preposte alla difesa
dell'universo... ho sentito dire che ce ne sono almeno dieci... ma non so altro.
Non so chi sia stato scelto, e dove si trovi... almeno, non lo sapevo fino ad
adesso!" rispose la misteriosa donna fatata.
"Già... adesso sappiamo che due di loro sono la sempai Misumi e la sempai
Yukishiro..." rispose Heart. Difficile, per un'iscritta alla Verone Academy,
non conoscere i nomi dell'ex-capitano della squadra di lacrosse e
dell'ex-presidentessa del club di scienze... "Sai, Partinias... ho come
l'impressione che quel grifone fosse soltanto... come si dice... la punta del
ghiacciolo!"
"Presumo tu voglia dire iceberg, Heart-chan..." la corresse Partinias.
Heart scosse la testa, rimproverandosi lo scivolone verbale.
"Ehm, quello che è... quello che voglio dire, Partinias, è che credo che
ci aspettino tempi duri..."
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"Signora! Il segnale dell'Elementale dell'Aria è sparito! Qualcuno lo ha
soppresso!"
"Cosa? Ne siete sicure, sorelle? Controllate meglio! Non è possibile che
degli esseri umani comuni riescano a distruggere un Elementale..."
"Sì, signora... ma direi che i risultati non lasciano dubbi! Due emissioni di
energia extraplanare molto potenti sono apparse nella stessa zona in cui
l'Elementale è approdato, e lo hanno distrutto!"
"Energie extraplanari, eh? Interessante... adesso sì che si spiega
tutto..."
"Dobbiamo mandare un'equipe sul posto, signora? Potremmo dover prendere
provvedimenti contro chi ha interferito..."
"Per rischiare di farci scoprire? No... gli esseri umani non sono ancora
pronti ad accettare che il loro mondo diventerà un paradiso. Se ci esponessimo
troppo, potrebbero sapere del nostro progetto, e cercare di mandarlo all'aria.
No, limitatevi a raccogliere i dati su quelle due emissioni misteriose, e
mantenete stabile la distorsione spazio-temporale. Dobbiamo agire a piccoli
passi, se vogliamo che arrivi la nuova era."
"Certamente, signora... lo faremo senz'altro..."
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L'ombra nera che Karehan aveva evocato scese giù, immergendo la zona per un
istante in una inquietante penombra... e ala fine venne assorbita da un albero
vicino, che cominciò immediatamente a scurire sotto lo sguardo compiaciuto del
guerriero vestito di foglie. Cure Bloom e Cure Egret si ritirarono di un passo,
dubbiose, quando videro l'albero colpito iniziare a cambiare forma sotto i loro
occhi e venire avvolto da una strana ed inquietante luce...
"Cosa? E adesso che sta succedendo?" chiese Cure Bloom, non sapendo più cosa
aspettarsi. Stavano succedendo così tante cose assurde nel corso di una sola
giornata, che la giovanissima campionessa di softball non sapeva proprio più
cosa pensare...
"Karehan ha evocato il potere di Uzaina, lapi!" spiegò Flappy dalla sua
tasca. "E' un'entità catastrofica che quelli di Dark Fall usano per seminare la
distruzione... e può impadronirsi degli oggetti per trasformarli in mostri,
lapi!"
"State attente, chopi... Gli Uzaina sono molto pericolosi!" avvertì
Choppy.
Nel frattempo, l'albero che era stato avvolto dall'ombra evocata da Karehan
si era letteralmente sradicato dalla sua sede.... ed ora, dopo che la luce che
lo avvolgeva si era smorzata, aveva rivelato il suo nuovo aspetto! Si era
trasformato in un enorme gigante di legno, alto almeno dieci metri... e i suoi
rami si erano fusi in un paio di grosse braccia nodose, terminanti in tozze mani
a tre dita! Le sue radici ora facevano da gambe, terminanti con grossi piedi di
legno squadrati, e foglie e rametti spuntavano qua e là dal suo corpo legnoso...
ma la caratteristica più notevole erano il suo volto, contorto in una smorfia
quasi esagerata di rabbia e odio, con una mascella inferiore ipersviluppata dai
denti triangolari ed affilati, gli occhi gialli e senza pupille, e uno strano
segno sulla fronte, che ricordava molto delle vene emerse a fior di pelle per il
nervoso! La creatura maligna si erse in tutta la sua ragguardevole statura, e
lanciò un poderoso ruggito di battaglia, pronta ad affrontare le nuove Pretty
Cure!
"UUUUUZAAAAINAAAAAA!"
"AH! Accidenti, che mostro!" esclamò Cure Egret. "E... e come facciamo ad
affrontare quella... quella cosa?"
"Adesso, Uzaina!" esclamò Karehan. "Attaccale senza pietà! Distruggile!"
L'essere malvagio non se lo fece ripetere due volte, e obbedì con gioia
sadica. Una delle sue enormi braccia-rami scattò in avanti, verso le due
ragazze... e lo Uzaina iniziò a bombardarle con una raffica di foglie affilate
come coltelli che si misero a sfrecciare attorno alle Pretty Cure come un
violento scroscio! Con un grido di paura, Cure Bloom alzò la mano, in un
tentativo apparentemente inutile di proteggersi...
...e uno schermo di luce arancione apparve dal nulla attorno a lei e a Cure
Egret, intercettando tutte le foglie taglienti che sfrecciavano contro di loro,
e distruggendole prime che queste potessero ferirle! Karehan spalancò gli occhi
con disappunto... e la Cure della Terra li aprì con estrema esitazione, restando
a sua volta sbalordita da quello che stava facendo! Stava... stava bloccando
tutti quei dardi letali con un solo gesto della mano!
"Che... che mi sta succedendo?" esclamò. "Cos'è... cos'è questo potere?"
Fu Flappy, come prima, a far luce sulla questione. "Quella è la luce degli
Spiriti, lapi!"
Con un grugnito frustrato, lo Uzaina-albero cessò l'attacco... poi, prendendo
di mira Cure Egret, tirò indietro il pugno e sferrò un potente diretto davanti a
sè, cercando di schiacciare al suolo la Cure del Cielo... che però reagì
prontamente, spiccando un salto talmente alto che sembrò librarsi in aria senza
peso, mentre il pugno del mostro di Karehan frantumava un'intera zolla di
terra!
"Ma... ma cosa succede? Sto... sto volando!" esclamò Cure Egret, sbalordita
lei stessa dalla facilità con cui riusciva a controllare movimenti che, fino a
pochi minuti prima, lei avrebbe creduto impossibili.
"Stai imparando ad usare il tuo potere, chopi!" rispose Choppy dalla sua
tasca, mentre Cure Egret atterrava con l'eleganza di un airone pochi metri
dietro a Cure Bloom. Lo Uzaina, arrabbiato, si alzò di nuovo e si precipitò di
nuovo alla carica, scuotendo la terra con il suo immane peso... e questa volta,
il pugno che sferrò fu troppo rapido perchè le Pretty Cure potessero evitarlo!
Cure Bloom e Cure Egret riuscirono appena a lanciare un'esclamazione di paura
quando videro il gigantesco pugno nodoso e coperto di foglie scendere
rapidamente verso di loro... e abbattersi su di loro con tale violenza da
scuotere la terra!
"Tsk!" commentò Karehan con un ghigno malvagio. "Una missione così facile, da
offendermi quasi! Le ho battute senza il minimo sforzo..."
Il ghigno di trionfo gli morì sulle labbra quando un bagliore dorato respinse
il pugno del suo Uzaina-albero... e le Pretty Cure ricomparvero, completamente
illese, sotto la cappa protettiva dello scudo di Cure Bloom! La Pretty Cure
della Terra teneva i denti stretti mentre spingeva via il pugno dell'enorme
mostro, affaticata ma chiaramente determinata!
"COSA?" esclamò Karehan, incredulo. "E... e come potete voi, stupide
mocciose, resistere alla forza del mio Uzaina?"
Cure Bloom si concentrò ancora di più, e riuscì a spingere indietro lo Uzaina
ancora di più. "L'ho promesso... ho promesso a Flappy e Choppy che li avrei
protetti... ed è quello che farò!" rispose.
"Giusto! Non dobbiamo arrenderci!" proseguì una speranzosa Cure Egret. La
Cure del Cielo corrugò la fronte, e alzò una mano, usando il suo potere per
rafforzare lo scudo della sua compagna! "Dobbiamo mantenere la nostra
promessa... e non sarai tu ad impedircelo!"
"Lapi..." mormorò commosso lo Spirito della Terra.
"Chopi..." gli fece eco lo Spirito del Cielo, altrettanto toccata e con le
lacrimucce agli occhi.
Inutile dirlo, Karehan non era altrettanto ben disposto nei confronti del
loro coraggio. Il guerriero di Dark Fall lanciò un ringhio di rabbia, e mosse un
braccio verso lo Uzaina-albero, gridando a squarciagola! "Ne ho abbastanza di
tutto questo! Uzaina, che aspetti? Schiacciale! Voglio vedere il loro
sangue!"
Con un ululato, lo Uzaina cercò di fare ancra più pressione sulle due
neo-eroine... ma queste ultime rafforzarono ancora di più il loro scudo, tenendo
il pugno del mostro a distanza di sicurezza, con immensa frustrazione sia sua
che di Karehan!
"Hai fatto male i calcoli, brutto mostro!" gli gridò dietro Cure Bloom.
"Noi proteggeremo Flappy e Choppy... ad ogni costo! HA!" esclamò Cure
Egret... per poi rilasciare la sua energia in una potente scarica davanti a sè!
L'attacco combinato delle due eroine fu sufficientemente potente da far perdere
la presa al mostro e farlo scivolare per diversi metri all'indietro, prima che
le Pretty Cure, con un sincronismo perfetto, balzassero verso il suo orribile
volto! Cure Bloom e Cure Egret, con un breve grido, appoggiarono le mani sul
volto dello Uzaina... e rilasciarono un'altra scarica di energia, e questa volta
la potenza fu tale che lo Uzaina-albero si ribaltò letteralmente, finendo lungo
disteso sul terreno in un caotico vortice di luce e foglie morte che volavano da
ogni parte! Le Pretty Cure eseguirono uno spettacolare salto mortale
all'indietro, per poi atterrare con estrema agilità sull'erba rinsecchita... e,
con un certo stupore, quasi non riuscissero a credere di essere state loro a
fare un simile miracolo, guardarono per qualche istante l'enorme Uzaina disteso
al suolo!
"Wow... non posso crederci!" esclamò Cure Bloom. "Siamo... siamo davvero
state noi ad abbattere quel colosso?"
"Avete visto di cosa è capace il potere degli Spiriti, lapi?" esclamò Flappy.
"Ma non restate a congratularvi troppo a lungo! Quello Uzaina si rialzerà tra
poco! Dovete distruggerlo adesso, mentre ne avete la possibilità!"
"Distruggerlo? E... e come facciamo? Abbiamo delle mosse che ci consentano di
farlo?" chiese Cure Egret, con un moto di stupore.
Fu Choppy a rispondere. "Certamente! Dovete invocare il Twin Stream Splash
delle Pretty Cure, e inondarlo con l'energia degli Spiriti, chopi! Solo così
potrete salvare... gli spiriti che sono imprigionati dentro di lui! Chopi!"
"Stringetevi la mano, e fidatevi! Capirete da sole come fare, lapi!" concluse
Flappy.
Cure Bloom strabuzzò nuovamente gli occhi, e fece una faccia confusa.
"Uuuugh... ci capisco sempre meno..."
Ma non ebbe il tempo di pensarci su. In effetti, lo Uzaina sembrava essersi
ripreso dallo stupore e dal tremendo colpo ricevuto, e stava cercando di
rialzarsi per riprendere l'attacco. Cure Bloom e Cure Egret dovevano eliminarlo
subito!
"Okay... credo proprio che non abbiamo altra scelta che tentare!" affermò la
Cure del Cielo. "Cure Bloom, sei pronta?"
La sua compagna annuì, "Certamente, Cure Egret. Dimmi tu quando..."
Le due guerriere si misero l'una a fianco dell'altra, e si presero per mano,
circondate da un piccolo sciame di fuochi fatui arancioni e argentati che si
erano messi a fluttuare attorno ai loro corpi... e subito dopo, Cure Bloom alzò
il braccio libero davanti a sè, mentre Cure Egret lo puntava verso il cielo.
"Spiriti della Terra..." invocò Cure Bloom.
"Spiriti del Cielo..." proseguì Cure Egret... e un istante dopo, le luci
colorate si fecero più fitte, e si condensarono sulle mani delle due
neo-guerriere, che aprirono di scatto gli occhi!
"Ora, assieme alle Pretty Cure..." esclamò Cure Egret.
"Mostrate il potere di un miracolo!" continuò Cure Bloom, prima che le
due ragazze congiungessero per un istante anche le mani libere, e poi le
facessero ruotare in aria davanti a sè, disegnando due cerchi di luce, uno
arancione e uno azzurro!
"Pretty Cure Twin Stream... SPLASH!"
In contemporanea, le nuove Pretty Cure portarono le mani in avanti, e dai
loro palmi scaturirono due grossi raggi di energia simili a torrenti che
fluttuavano a mezz'aria, dello stesso colore della Pretty Cure corrispondente!
In uno spettacolare turbinio arancio e azzurro, i due raggi si fusero avanzarono
verso il mostro di Dark Fall, che non potè fare altro che guardare impotente,
emanando solo un ululato di disappunto! Il Twin Stream Splash si avvolse attorno
al suo corpo, avviluppandolo in una crisalide di due colori sgargianti... e un
istante dopo, un'ombra verde scura, con la stessa espressione crudele che aveva
avuto l'albero mentre era posseduto, si materializzò!
"UUUUUUZAAAAAAINAAAAAAA!" gorgogliò l'ombra, il volto contorto dalla rabbia e
dall'orrore... prima di esplodere letteralmente, come un palloncino gonfiato
troppo! Il suo corpo si trasformò in una miriade di gocce smeraldine, che un
istante dopo si rivelarono essere dei piccoli esseri a forma di goccia, con i
volti sorridenti e delle minuscole ali ai lati del corpo!
"Graziegraziegraziegraziegrazie..." cinguettarono in coro i piccoli esseri,
mentre svolazzavano in direzioni diverse... e ben presto, lo sciame si disperse
del tutto, volando allegramente attorno alle nuove Pretty Cure, che osservavano
con stupore il risultato del loro lavoro.
"E... e questi chi sono?" chiese Cure Bloom, stupita di fronte ai graziosi
spiritelli che le passavano a pochi centimetri dal naso, e continuavano a
ringraziare con le loro vocine squillanti. "Erano... erano dentro a quello...
ehm... Uzaina..."
"Esatto! Quelli sono gli Spiriti degli Alberi che tornano alla libertà,
lapi!" rispose Flappy. "Ora che avete distrutto lo Uzaina, loro sono liberi di
tornare da dove provengono!"
La Pretty Cure associata alla Terra continuò a guardare gli spiritelli
fluttuanti per un pò... poi, tornando alla realtà, si ricordò che c'era ancora
una minaccia da affrontare. "Ehm... beh, siete voi gli esperti, quindi... mi
fido della vostra parola! Ora, però, credo che ci sia un altro problema... e
cioè quel Karehan!"
Il combattente di Dark Fall, che aveva assistito allo scontro delle Pretty
Cure con il suo Uzaina da distanza di sicurezza, non sembrava però avere voglia
di combattere: teneva infatti le braccia incrociate sul petto, e guardava con
disdegno le due ragazze, chiaramente seccato del fatto che il suo mostro avesse
perso. Le Pretty Cure iniziarono, sia pure con un pò di esitazione, ad
avvicinarsi a lui... ma il guerriero vestito di foglie non fece una piega, e si
sollevò in aria di qualche centimetro.
"Tsk..." commentò. "Non credevo che le Pretty Cure fossero così forti... Lord
Akudaikahn non sarà contento..."
Poi, il suo corpo si trasformò in un vortice di foglie secche, che scomparve
turbinando nel vento... e la piccola radura nella quale Saki e Mai si erano
trovate, sulla quale iniziava ormai a calare la luce del crepuscolo, tornò
normale: persino l'albero infettato dallo Uzaina era tornato al suo posto, e
nulla faceva pensare che, pochi attimi prima, vi si fosse svolta una furiosa
battaglia con un essere sovrannaturale!
Le due Pretty Cure, quasi automaticamente, sciolsero la trasformazione... e
al loro posto riapparvero Saki e Mai, ancora molto confuse e non del tutto
sicure di quanto fosse successo. Le due ragazze spesero un istante per
guardarsi, come se i pochi minuti che avevano passato nei panni di Cure Bloom e
Cure Egret fossero stati sufficienti a far loro perdere familiarità con le loro
normali identità... poi, mentre gli ultimi spiriti degli alberi scomparivano in
lontananza, si accorsero che Flappy e Choppy avevano ripreso la loro forma
normale davanti a loro, e stavano festeggiando la loro vittoria!
"Ce l'avete fatta, lapi!" esclamò lo Spirito della Terra. "Io lo sapevo! Lo
sapevo che voi due eravate delle persone speciali! Siete diventate le Pretty
Cure... e avete liberato quegli spiriti dalla schiavitù di Dark Fall! Dovete
essere orgogliose di voi stesse, lapi!"
"E' vero, chopi!" esclamò Choppy, in perfetto accordo. "Sarà grazie a voi che
potremo liberare le Sette Sorgenti e salvare tutti i Giardini! Rappresentate la
nostra più grande speranza, chopi!"
Saki non si era mai sentita così confusa, e al tempo stesso frustrata! Prima
due strani esserini che le piombavano sulla testa, e si mettevano a fare una
strana danza... poi un pazzoide vestito di foglie che si metteva a fare il
prepotente, poi loro due... lei e quella sua nuova amica dall'aspetto
familiare...che si trasformavano in due supereroine in stile Magical Girls, un
mostro enorme che dovevano affrontare... e adesso, questa storia delle Pretty
Cure e delle Sette Sorgenti? Le cose stavano accadendo più rapidamente di quanto
a lei piacesse... mentre invece Mai, pur essendo altrettanto stupita, sembrava
aver preso le cose con più calma.
"Aaaaargh! Non ci capisco più niente!" esclamò Saki, con una buffa
espressione frustrata sul viso. "Qui è tutto così complicato!"
Flappy sorrise, come un gatto del Cheshire. "Non preoccupatevi, vedrete che
col tempo vi sarà tutto molto più chiaro, lapi!"
"Voi siete le prescelte, chopi!" proseguì la sua compagna. "E noi vi
aiuteremo con ogni nostro mezzo! Assieme, riusciremo a salvare il Giardino delle
Sorgenti e quello dell'Arcobaleno! Chopi!"
Con queste parole, i due esserini si trasformarono di nuovo in cellulari...
e, in uno sbuffo di vapore azzurro e rosa, tornarono nelle tasche della felpa di
Saki e dei jeans di Mai. Dopo qualche istante di stupito silenzio, le ragazze si
voltarono l'una verso l'altra, sbattendo le palpebre.
"Ehm... tu, per caso, ci hai capito qualcosa di più?" chiese la ragazza dai
capelli arancioni.
La sua nuova amica scosse la testa. "In realtà... non credo di capirci molto
più di te... però, ormai siamo coinvolte, no? Non credo che, a questo punto,
possiamo tirarci indietro..."
"Sigh... temevo che l'avresti detto..." sospirò Saki, abbassando la testa.
"E' proprio come negli anime che guardo io..."
----------
Nel frattempo, nella parte più interna del santuario shintoista di proprietà
della famiglia Kasuga, le quattro sorelle miko erano inginocchiate davanti ad un
piccolo altare, sul quale spiccava una grossa statua di terracotta che
rappresentava quella che pareva essere una figura mitologica buddista,
dall'espressione tranquilla e stoica, ma dall'aspetto maestoso. Con l'unica
differenza che, in quel momento, gli occhi del suo volto da oni erano accesi di
una luce verde innaturale... e, guardando con un minimo di attenzione, si poteva
vedere che la statua si stava lentamente muovendo, emettendo un rombo sordo...
quasi il bodisattva che rappresentava volesse avvertire i fedeli di un pericolo
imminente!
Per persone legate al mondo spirituale come Maori Kasuga e le sue sorelle,
tuttavia, non si trattava semplicemente di un fenomeno strano... era un vero e
proprio segno di allarme, e voleva dire che l'equilibrio tra il Giardino
dell'Arcobaleno e gli altri mondi, al di là delle barriere dimensionali... era
stato sconvolto!
"Koito-chan, Kouta-chan... avete fatto bene ad avvertirci." disse Tsuzune
alle sorelle più piccole, che chinarono il capo con modestia. "Quello che state
vedendo adesso è un brutto segno... Ohtsuchi-sama ci sta avvertendo di una
catastrofe imminente, e come membri della famiglia Kasuga, è nostro dovere
risalire alla causa di questo squilibrio, e risolverla."
"Purtroppo, non abbiamo praticamente nulla in mano..." ricordò Maori, mentre
la statua della figura sacra di nome Ohtsuchi rallentava gradualmente i suoi
movimenti, fino ad arrestarsi del tutto. "Se... se solo sapessimo da dove
iniziare a cercare, allora forse avremmo una possibilità..."
"In ogni caso, non dobbiamo perdere tempo." rispose Tsuzune, mentre le
quattro sorelle, dopo aver fatto un ultimo, rispettoso inchino ad Ohtsuchi,
tornavano verso il giardino. "Dobbiamo parlare immediatamente al Ministero di
questi fatti, e magari cercare di sentire anche l'ammiraglio Graham. Se lasciamo
che il problema si incancrenisca, molte persone potrebbero perdere la
vita..."
"E ancora di più scomparirebbero nel Giardino degli Elementi... non è così,
Maori-san?" chiese una voce femminile, dal tono deciso ma al tempo stesso
sofferente, mentre le quattro sorelle uscivano in giardino. Maori per prima alzò
lo sguardo, trovandosi di fronte, appoggiata con la schiena all'elegante
ciliegio piantato al centro del giardino, una ragazza dai lunghi capelli azzurri
che fluttuavano delicatamente nel vento di primavera, e i cui occhi marroni
guardavano verso le sorelle Kasuga con ansia, ma anche con il desiderio di
sapere cosa stava succedendo.
"Saki-san..." mormorò la giovanissima miko, mentre Saki Tsuzura chinava
leggermente il capo, e le due sorelle più piccole si fermavano dietro Maori e
salutavano con un inchino.
Saki sorrise amaramente. "Sono venuta non appena Bhanri mi ha avvertito... e
immagino che anche Ohtsuchi si sia risvegliato, vero?"
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Hanf... hanf...
La foresta, attorno a lui, scorreva con fluidità innaturale, quasi non
esistesse neppure... e i colori si erano ridotti a delle fugaci ombre nere e
rosse che si avvicendavano rapidamente, senza soluzioni di continuità. Si
sentiva sempre più debole e dolorante, soprattutto a causa della ferita alla
spalla sinistra che in quel momento si stava comprimendo con la mano opposta, e
che gli faceva scorrere fra le dita e sulla mantellina beige che indossava
piccoli rivoletti di sangue caldo. Tuttavia, per quanto la stanchezza e il
dolore si facessero sentire, sapeva che non poteva farsi fermare adesso... se
fosse accaduto, se quel potere fosse finito nelle mani sbagliate... sarebbe
stata la fine, per tutti!
Si guardò alle spalle, per maggiore sicurezza... e le sue orecchie sensibili
colsero senza possibilità di sbagliare il suo frusciante delle foglie che si
spostavano, per far passare un'ombra minacciosa dagli occhi rossi che puntava
dritto verso di lui! Senza esitare, nonostante la ferita che lo rallentava,
estrasse da una tasca della sua mantellina un piccolo gioiello rosso e sferico,
e lo puntò contro l'essere malvagio che guadagnava terreno... e immediatamente,
dei cerchi concentrici e delle strane rune apparvero a mezz'aria, formando una
sorta di pentacolo verde brillante davanti a lui!
"Ethereal Echo... convertiti in luce!" esclamò, mentre il mostro, dopo aver
spalancato gli occhi per lo stupore, continuava per la sua strada,
apparentemente incapace di provare paura! "Mostruosa entità... entra in questo
sigillo! Jewel Seed, sigillo!"
In quel momento, la bestia, poco più che un grosso ammasso di pelliccia nera
con gli occhi fiammeggianti e due tentacoli prensili, schizzò verso di lui... ed
entrò nel pentacolo, che reagì con violenza e la scagliò via in un lampo di luce
rossa e azzurra! Il mostro gorgogliò orrendamente mentre il suo corpo si
schiantava al suolo, perdendo frammenti di materiale rossastro e disgustoso...
poi, strisciò via verso la salvezza, mentre il ragazzino dai corti capelli
biondi restava in posizione di lancio per un pò, prima di cadere in ginocchio,
vittima dell'esaustione. La fatica e lo sforzo gli avevano riaperto la ferita,
che ora sanguinava copiosamente, e le forze gli vennero a mancare del
tutto...
"M-Maledizione... mi è sfuggito..." mormorò, mentre il mostro che si
dileguava, lasciandosi dietro un'orrida scia di bava purpurea, gli appariva
sempre più sfocato. "Devo... inseguirlo..."
Ma i suoi propositi furono vani. Il ragazzino biondo si afflosciò al suolo
senza più energia, facendo rotolare il gioiello circolare davanti a sè, e mentre
perdeva i sensi ebbe appena il tempo di formulare un ultimo pensiero...
"Qualcuno... per favore... ascolti la mia voce... Mi... mi presti... la
sua... forza..." implorò tra sè Yuuno Scrya, prima che la notte si chiudesse
su di lui...
CONTINUA...
Note dell'autore: Che dire... un bel pò di misteri! Spero che questi due
combattimenti vi abbiano soddisfatto, anche se, inevitabilmente, erano un pò
brevi! Non preoccupatevi, le Pretty Cure affronteranno ben di peggio, in futuro!
Questi... erano soltanto dei piccoli esercizi di riscaldamento! E come potete
vedere, c'è ancora molta strada da fare, e molti segreti da svelare!
Chi sarà il misterioso ragazzino apparso alla fine, e di cosa stava parlando?
E Maori e Saki... sanno qualcosa che le loro compagne non sanno? E poi... adesso
Heart è a conoscenza del segreto delle Pretty Cure! La prima in assoluto a
scoprirlo! Direi che ci sono tutti gli elementi per sperare in sviluppi
eccitanti, da adesso in poi!
Non mi dilungo troppo, perchè adesso è tardi, e devo andare a dormire. Domani
mi aspetta una giornata lunga... comunque, non preoccupatevi! L'appuntamento è
sempre qui su EFP, con il mio crossover! Fatemi sapere come vi è sembrato questo
capitolo... e alla prossima!
Justice Gundam
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Capitolo 4 *** Uno sguardo verso l'ignoto ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-04
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Salve a tutti, amici fan dei crossover!
Beh, credo sia passato un pò di tempo dall'ultimo capitolo che ho
pubblicato... e ho avuto modo di vedere che anche questa storia sta ricevendo
una buona accoglienza, nonostante riguardi serie che non sono esattamente il
massimo della popolarità! Questo, come potete immaginare, mi fa molto piacere...
e come potete vedere, mi sprona a scrivere ancora di più! E anche le mie
attività quotidiane, che stanno riprendendo a pieno ritmo, stanno interferendo
con le mie fanfiction... ma non preoccupatevi, suddividendo bene la mia
giornata, posso trovare il tempo di fare tutto!
Allora, come eravamo rimasti, l'ultima volta...? Ah, sì, le nostre eroine
hanno avuto i loro primi contatti con gli invasori provenienti dal Giardino
degli Elementi, e con quelli dell'Impero di Dark Fall. Per non parlare del fatto
che qualcun altro, a loro insaputa, sta seguendo la situazione con estremo
interesse... ma per quali ragioni? Cosa sanno le giovani Maori e Saki di quanto
sta accadendo? E come ne sono rimaste coinvolte Heart, Lilica e Ioriko?
Inoltre... chi è quel misterioso biondino, Yuuno, che abbiamo visto alla fine
dello scorso capitolo in una posizione niente affatto buona? La storia è appena
iniziata, e già prevedo grossi, ma grossi guai!
In ogni caso... non aspettatevi grossi avvenimenti, nei prossimi due capitoli
(questo compreso). Infatti, adesso dovrò mostrare qualche altro retroscena della
trama principale... e introdurre decentemente le eroine di Arcana Heart e di
Nanoha! Inoltre, Flappy e Choppy dovranno pur spiegare a Saki e a Mai cosa sta
succedendo esattamente, e Nagisa e Honoka dovranno venire a patti con la loro
nuova incombenza... che per certi versi, si preannuncia ancora più difficile
della lotta contro Doutsuku! Spero che ai fan dell'azione questo non dispiaccia
troppo... Vi chiedo solo di avere pazienza, e aspettare lo svolgersi degli
eventi!
Intanto, vediamo cosa avete da dirmi in proposito dell'ultimo capitolo...
KillKenny: Guarda... credo sia proprio una buona idea! Il resto delle
ragazze del Mahora non ci starebbero male, tutto considerato... ma lascio a te
le conclusioni! Per il resto... beh, sì, ovviamente questi sono solo i primi
KO... le Pretty Cure, vecchie e nuove, hanno solo vinto una battaglia, ma la
guerra che le attende sarà molto più lunga ed aspra! Come si suol dire, hanno
solo grattato la superficie!
Kura92: Ciao! Spero che l'attesa non sia stata troppo lunga per te... e
mi auguro che ti godrai altrettanto anche questo capitolo, nonostante la
mancanza di azione. Mi fa piacere che tu ti sia goduta i combattimenti dello
scorso capitolo... e ti garantisco che quelli che vedrai più avanti saranno
ancora più eccitanti! Il nemico - chiunque o qualsiasi cosa egli sia - ha
numerosi assi nella manica! La tua suspence non sarà delusa!
Kari89: Heheheee... leggere i capitoli delle mie fanfiction preferite
prendendo a scrocco i PC dell'università è una cosa che faccio anch'io! Quindi,
abbiamo qualcosa in comune! Heheheee... A parte questo... grazie per la tua
recensione, e cercherò di fare sì che i prossimi combattimenti siano ancora
meglio! Intanto, credo che Karehan dovrà rassegnarsi a sentirsene dire quattro
dal suo capo...
SmartGirl: Benvenuta a questa fanfiction! Heheheee... sì, devo dire, per
essere del tutto sincero, che Pretty Cure è una delle mie serie maho shoujo
preferite! Mi piace decisamente più di Sailor Moon, che pure dovrebbe esserne la
fonte di ispirazione... Comunque... grazie dei complimenti, e vedrò di fare dei
combattimenti ancora migliori in futuro! In effetti, anch'io spero di arrivare
presto all'incontro tra le eroine... anche se, conoscendola, credo che Nagisa si
lamenterebbe del plagio! ^_^
Sì, hai letto bene! Dieci Pretty Cure in tutto, contando anche Shiny
Luminous! Le altre cinque, tuttavia, sono quelle della quarta-quinta serie,
"Yes! Precure 5!", e in questa storia non appariranno se non come una rapida
menzione. In ogni caso... più avanti nella saga vedrai anche loro! Per il
resto... beh, in effetti ci sei andata abbastanza vicina, per quanto riguarda
gli Arcani! Se volessi mandarmi un PM con il tuo indirizzo e-mail, potrei anche
mandarti una piccola scheda su Arcana Heart, uno dei videogiochi giapponesi di
maggior successo! E per quanto riguarda il ragazzino biondo... heheheee, per lui
credo che le risposte dovranno attendere un pò, ma vedrai qualche retroscena già
da questo capitolo!
Okay... direi che l'azione può riprendere! O meglio, l'esplorazione della
trama... beh, spero comunque che sarete soddisfatti! Buona lettura!
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Capitolo 4 - Uno sguardo verso l'ignoto
Se c'era una costante che Nagisa Misumi aveva notato negli innumerevoli
Zakenna che lei e Honoka avevano affrontato, pur in tutte le loro forme e
dimensioni, era il fatto che il resto del mondo "si bloccava", per così dire,
finchè la battaglia non era finita, in modo che le Pretty Cure potessero
combattere indisturbate e senza mettere dei passanti in pericolo; il fatto che
nessuno Zakenna brillava per particolare acutezza; e soprattutto, il fatto che
sconfiggerli dava sempre un certo senso di soddisfazione. Adesso, mentre le due
ragazze tornavano verso il chioschetto di Akane e andavano a vedere se Hikari,
Hikaru, Pollun e Lulun stavano bene, dovevano riconoscere che nessuno di quegli
elementi era stato presente nella loro battaglia con il grifone: già avevano
notato che il tempo non si era fermato, e il mondo continuava il suo corso
mentre il combattimento andava avanti... e poi, altra cosa che avevano notato,
mentre gli Zakenna erano soltanto capaci di usare la forza bruta, il grifone
aveva impiegato un minimo di tattica e di buon senso. Fin lì, c'erano già delle
sostanziali differenze.
Ma quello che dava più da pensare alle due amiche, mentre si incamminavano
verso il Tako Cafè sotto il sole di quel tramonto di primavera, era il fatto che
sconfiggere quella creatura non aveva dato loro la soddisfazione di aver fatto
il loro lavoro. Era fin troppo chiaro che quell'essere non era altro che un
sintomo di qualcosa di ancora più grande, e che altre battaglie, sicuramente più
difficili, avrebbero atteso le Pretty Cure in un futuro alquanto prossimo...
tanto più che neppure Mepple e Mipple sembravano sapere cosa stava accadendo! Le
due amiche camminavano l'una a fianco dell'altra, senza dire una parola, e
cercando invece di pensare ad Hikari e al resto dei loro amici del Giardino
della Luce. Tuttavia, data la situazione, non era facile... tra le Pretty Cure e
le loro mascotte era sceso un silenzio poco confortante, rotto solo dal fruscio
delle foglie e dal soffio del vento.
Tanto erano assorte nei loro pensieri, che quasi non si accorsero della
ragazzina bionda, del suo "fratellino", e di Pollun e Lulun che facevano
capolino da dietro un cespuglio vicino, con espressioni piuttosto sorprese.
Vedere, dopo un istante di stupore, che tutti loro sembravano stare bene diede
un pò di sollievo alle due amiche, che riuscirono a togliersi di dosso quella
pesante cappa di inquietudine, e a parlare di nuovo, quasi come niente fosse
successo.
"Hikari-chan! Hikaru-chan!" esclamò Nagisa. "State tutti bene?"
"Pollun! Lulun! Meno male, sembra che non sia successo niente di male..."
commentò Honoka, mentre lei e la sua amica si avvicinavano al gruppetto dei loro
amici. Anche Mepple e Mipple, tornati delle loro sembianze normali, andarono a
vedere di Pollun e Lulun, che li tranquillizzarono subito dicendo che non era
successo niente... e in effetti, i due bambini del Giardino della Luce
sembravano avere soltanto avuto molta paura, e basta.
"Sì... noi stiamo bene!" rispose Hikari con un lieve sorriso. "Voi,
piuttosto... siete riuscite a battere quel mostro molto velocemente!"
Nagisa ridacchiò e fece con la mano il gesto di schermirsi. "Heheheee... non
per vantarci, Hikari-chan, ma tutti quegli Zakenna che abbiamo fatto fuori in
due anni di onorato servizio sono pur serviti a qualcosa!" si vantò
scherzosamente... per poi farsi più seria. "Piuttosto, temo che qualcuno abbia
visto il grifone e abbia sentito tutto quel trambusto che abbiamo fatto..."
Hikari sbattè gli occhi, come se non capisse quello che la ragazza più grande
voleva dire... e Hikaru, con grande sorpresa di entrambe le Pretty Cure, scosse
la testa. "Ma... davvero, siete state velocissime! La mia sorellina mi ha detto
che ci avete messo meno di un minuto..." disse, candidamente.
Honoka sgranò gli occhi. Meno di un minuto? Com'era possibile? Era sicura che
la battaglia fosse andata avanti per molto più tempo... almeno una decina di
minuti! Eppure, quando il piccolo genio guardò il suo orologio, si rese conto
che quello che diceva il bambino biondo era verissimo... non erano passati
nemmeno due minuti dall'inizio dello scontro con la strana creatura aliena!
"Oh, mamma mia, è vero!" esclamò Honoka, mentre anche Nagisa dava un'occhiata
al suo orologio e restava spiazzata. "E' passato pochissimo tempo... eppure ci è
sembrato che la battaglia fosse andata avanti molto più a lungo! Che sarà
successo? Non ho visto nessuna distorsione del paesaggio... almeno, non come
accadeva con gli Zakenna!"
"Ugh... non so cosa risponderti, Honoka!" ribattè Nagisa, sempre più confusa.
"Questa storia sta facendo girare la testa anche a me! Non è che magari Mepple e
Mipple ne sanno qualcosa?"
"Temo di no, mipo..." rispose la principessa della speranza. "Io e Mepple...
non abbiamo percepito nulla di strano! Eppure, a quanto sembra, si è verificata
una distorsione spazio-temporale... come abbiamo fatto a non sentirla, è un
mistero! Mipo!"
La piccola Lulun scosse la testa. "Anche io e Pollun non abbiamo sentito
niente, lulu..."
"Hmmm... tutto questo è molto strano. E se posso dare la mia opinione, non mi
piace per niente." affermò Honoka, con aria molto seria. "Purtroppo, non abbiamo
la minima idea di dove cercare... e nessun indizio su cosa stia accadendo, o
come potremmo fermarlo. Temo che a questo punto, tutto quello che possiamo fare
sia..."
"Nagisa, Honoka! Hikari, Hikaru!" li chiamò improvvisamente la voce della
signorina Akane. I quattro esserini del Giardino della Luce scattarono per la
sorpresa e, appena in tempo, si trasformarono di nuovo nei cellulari o nei
computer portatili che usavano per non farsi notare nel mondo umano. A loro
volta, le ragazze e il bambino biondo cercarono di sembrare il più normali
possibile, e si diressero verso la voce, incontrando la giovane donna con la
bandana proprio all'uscita dalla piccola macchia di alberi.
"Oh, eccovi qui!" disse Akane, non senza un pò di sollievo. "Ragazzi, ma dove
eravate finiti? Ho sentito dei rumori provenire dagli alberi, come di rami
spezzati... e ho temuto che vi fosse successo qualcosa..."
Nagisa e Honoka capirono da quelle parole che, nonostante tutto, la battaglia
non era passata del tutto inosservata agli esterni... quindi, decisero di
raccontare una rapida bugia. "Ah... ehm... beh, Hikaru-chan voleva farci vedere
un nuovo gioco che si era inventato..." spiegò Honoka con un sorriso
imbarazzato. "E mentre eravamo lì che guardavamo... beh... non sappiamo
esattamente cosa sia successo, ma dei rami si sono rotti, e sono caduti! Per
fortuna, eravamo abbastanza lontani... non si preoccupi, Akane-san, non ci è
successo niente!"
"E' così, Akane-san, stia tranquilla!" la rassicurò Hikari, tenendo le mani
sulle spalle di Hikaru. "Abbiamo solo preso un pò di paura, ma non è successo
niente! Vero, fratellino?"
Il bambino biondo, con un'espressione un pò stupita, annuì. "Ehm... sì, è
vero!"
"Beh, se lo dite voi..." rispose Akane, pur non del tutto convinta, mentre il
gruppo tornava verso il chioschetto di takoyaki di sua proprietà. Più di una
volta aveva avuto l'impressione che Nagisa, Honoka ed Hikari si comportassero in
maniera strana, e questa era una di quelle occasioni... "Comunque... beh, adesso
è quasi ora di chiudere! Vieni a darmi una mano a raccogliere le nostre cose,
Hikari?"
"Sì, Akane-san! Vengo subito!" rispose la ragazzina bionda, per poi fare una
gentile carezza sulla testa al fratellino. "Ora, Hikaru, resta qui con
Nagisa-san e Honoka-san! Io e Akane-san finiamo in un attimo, poi torniamo a
casa, okay?"
"Ehm... certamente..." fu la risposta di Hikaru, che continuava a mantenere
un'espressione un pò stupita. "Ma... scusa, sorellina Hikari, non è una bugia
quella che abbiamo detto alla signorina Akane?"
Hikari sospirò. In effetti, la logica del suo fratellino non faceva una
piega, e lei gli aveva sempre insegnato che le bugie non vanno dette... "Sigh...
sì, purtroppo sì, Hikaru, ma... in questo caso era necessario dirla! Vedi... gli
abitanti della Terra non dovrebbero sapere delle Pretty Cure..." rispose. "In
questo caso, è necessario dire una bugia per evitare qualcosa di peggio... mi
spiego?"
"Hmmm... sì, credo di sì..." rispose il bambino biondo, ancora un pò
dubbioso. Hikari gli diede un bacetto sulla fronte, con affetto fraterno, poi
seguì Akane nel piccolo locale, per iniziare il lavoro. "D'accordo, Hikaru-chan!
Allora, come ho detto, io faccio in un attimo! Abbi un pò di pazienza,
okay?"
Hikaru annuì, e Hikari agitò la mano verso Nagisa e Honoka, che ricambiarono
con un sorriso... prima che la loro amica bionda tornasse al lavoro.
Ancora una volta, un silenzio poco confortante calò sulle due prescelte, e
questa volta non ci furono neanche le vocette allegre di Mepple, Mipple, Pollun
o Lulun ad infrangere quella pesante cappa. Sia Nagisa che Honoka non sapevano
cosa pensare di quell'improvvisa emergenza, nè cosa fare... soltanto che la loro
missione di proteggere la Terra, e forse l'universo intero, stava per
ricominciare...
"Se almeno sapessimo cosa dobbiamo affrontare, forse la situazione non ci
sembrerebbe così difficile..." riflettè cupamente Nagisa. "Sgrunt... bel
modo questo, di concludere l'ultimo giorno di vacanza! E va bene... credo
proprio che l'unica cosa da fare sia aspettare e vedere cosa succede. In fondo,
nemmeno Mepple e Mipple sembrano sapere qualcosa..."
Lei e Honoka si voltarono l'una verso l'altra, e lessero nei rispettivi occhi
la stessa ansia. Ancora una volta erano chiamate al loro overe... e questa
volta, le Pretty Cure avevano davanti quello che sembrava essere un totale
mistero!
----------
Nello stesso tempo, poco lontano dal luogo in cui Cure Black e Cure White,
avevano affrontato il grifone, una familiare ragazza dai capelli rosa, con un
ciuffo ribelle a forma di cuore, si stava allontanando furtivamente, guardandosi
nervosamente attorno come se temesse di essere scoperta da chissà chi. Heart
Aino era ancora su di giri per quanto aveva visto poco prima... ed ora, sembrava
quasi voler a tutti i costi evitare di incontrare qualsiasi sconosciuto. Forse
era una paura irrazionale, ma non poteva fare a meno di pensare che, prima o
poi, si sarebbe imbattuta in qualche agente del governo che avrebbe iniziato a
farle il terzo grado sugli strani eventi accaduti al parco. Oh, sì, certo, come
se le autorità avessero già potuto organizzarsi e dare inizio alla caccia...
però, questo pensiero non riusciva a toglierselo dalla testa!
"Hey, dopotutto, nei manga e negli anime di solito vanno così le cose... o
no?" si chiese a bassa voce la ragazzina, appassionata di quel genere di
fiction. Stava cominciando a pensare che forse avrebbe dovuto parlare alle
sempai Misumi e Yukishiro di quella loro incredibile trasformazione... quando
qualcosa di piccolo, veloce e dai capelli biondi non la urtò, sbucando
all'improvviso da un vicoletto laterale!
"Ow!" esclamò Heart, perdendo l'equilibrio e appoggiandosi ad un lampione
vicino per non cadere a terra... mentre la colpevole di quello scontro faceva
una buffa smorfia di sorpresa e iniziava ad agitare le braccia in aria, nel
tentativo di mantenere l'equilibrio! Ci riuscì per un pelo, ed eseguì un'agile
manovra con i roller-blades che indossava, arrivando vicino ad Heart per vedere
se per caso non le avesse fatto del male.
"Ah! Cavolo, Heart, bel modo questo di trovarti sulla mia strada mentre sto
pattinando tranquillamente a tutta velocità! Potevo farti male, lo sai?" chiese
Lilica, con quel suo solito tono scherzoso con il quale diceva praticamente ogni
cosa. "Allora, tutto okay?"
"Phew... Lili-chan, sempre con questa fissa della velocità!" esclamò Heart,
spazzandosi la polvere dai vestiti. "Comunque, sì, nessun problema! Mi hai
solo... ehm... un pò colto di sorpresa! Heheheeee... allora, Lili-chan, cosa ti
porta da queste parti? E scusa il bisticcio verbale..."
Lilica storse il naso, cercando di esprimere noia. "Hmmm... non avevo niente
di meglio da fare, e allora... eccomi qui!" rispose. "Tu, piuttosto... come mai
da queste parti? Di solito non bazzichi molto questo parco... o sbaglio?"
"Questo... er..." iniziò a dire la ragazzina dai capelli rosa. Non si era
aspettata quella domanda... e adesso, doveva inventarsi un modo per sfuggire
all'interrogatorio di Lilica senza destare troppi sospetti. "Beh... er... sai
com'è... heheheheee... fa sempre bene fare una passeggiata all'ombra degli
alberi, no? Ora... ehm... scusa se ti lascio, ma credo che la mamma potrebbe
avere bisogno di me in negozio! Ci vediamo, Lili-chan... e buona pattinata!"
Dopo aver sparato come una mitragliatrice una parola dietro l'altra, non
riuscendo tra l'altro a convincere Lilica nemmeno un pò, Heart scattò via come
una centometrista e cominciò a marciare verso casa a passo svelto. La ragazzina
bionda la guardò andare via... e sorrise tra sè come una monella, lasciando
intravedere uno dei suoi canini appuntiti dietro il labbro superiore.
"Mia cara Heart-chan..." disse tra sè Lilica. "Non sei mai stata brava a
raccontare le bugie... tu hai visto qualcosa, questo mi sembra chiaro, e io -
Lilica Felchenrow - scoprirò che cosa! Mi spiace, ma non ci si può liberare di
me tanto facilmente!"
"Hey, Lilica!" si sentì chiamare telepaticamente dal suo Arcano,
Tempestas. "Lilica! Mi senti? Qui c'è qualcosa che non va!"
La ragazzina bionda alzò gli occhi al cielo. Certe volte, Tempestas era
troppo bramoso di attenzione... "Sì, Tempestas, guarda che lo so! Me l'hai già
detto prima che c'era un disturbo... e ora vuoi dirmi che è scomparso! Guarda
che l'ho già percepito anch'io! E' sparito nel nulla poco prima che arrivassimo,
guarda un pò te!"
Riuscì quasi a percepire l'espressione poco convinta del suo spirito
protettore. "Ehm... e non ti dà da pensare il fatto che sia scomparso senza
alcuna traccia... e per opera di qualcun altro?" chiese... al che la
giovanissima fanatica di roller-blades scrollò le spalle.
"No, in effetti la cosa non mi dà nessuna preoccupazione, se devo dire la
verità." disse, con indifferenza. "Vuol semplicemente dire che, per questa
volta, qualcuno ha fatto il nostro lavoro al nostro posto, e io posso tornare a
fare la mia pattinata in santa pace. Tutto qui."
Tempestas grugnì esasperato, un suono che suonò a Lilica come un tuono
lontano. "Sigh... perchè mi dovevo aspettare che avresti risposto così,
Lilica? Bah, non importa... quello che volevo dire, in effetti, era tutt'altra
cosa! E cioè... che appena adesso ho percepito, in quella tua amica di nome
Heart, la presenza del potere di un Arcano!"
Questo risvegliò la curiosità di Lilica, e la ragazzina bionda spalancò un pò
gli occhi. "Huh? Cosa? Vuoi dire che anche Heart-chan... sarebbe una Maiden come
me, Saki-chan o Maori-chan?" chiese.
"Precisamente." rispose l'Arcano. "Tuttavia, non è stata lei a
sconfiggere l'Elementale dell'Aria apparso in questo Giardino. Qualcunm altro lo
ha fatto prima che lei arrivasse... qualcuno dotato di un'energia che, adesso
come adesso, non riesco ad identificare... C'è qualcun altro che sta lavorando a
questo strano caso, e non saprei dirti con esattezza di cosa si
tratta..."
Lilica rimase per un pò a riflettere sulle parole del suo Arcano, sfregandosi
il mento con un indice... poi, sorrise astutamente, eccitata al pensiero che,
finalmente, qualcosa di davvero avventuroso stesse per spezzare la quotidianità
della sua vita! "Hmmm... comunque, Tempy, quello che mi dici è mooooolto
interessante!" affermò, e percepì l'Arcano fare un verso di confusione davanti
allo strano nomignolo che la ragazzina gli aveva appioppato! "Questo Elementale
che è apparso all'improvviso... vuol dire che ne seguiranno altri, no? E
quindi... prima di venire a capo di questo mistero, ci saranno un bel pò di
battaglie e avventure! Bene, bene... non vedo l'ora di cominciare!"
Se avesse potuto, Tempestas avrebbe alzato gli occhi al cielo... e anche
così, nulla gli impediva di fare una breve risatina divertita. La sua compagna
non era tipo da prendere molte cose sul serio... e infatti, sembrava molto più
interessata alla confusione e alle stranezze che quegli eventi avrebbero
comportato, che non al potenziale pericolo per il Giardino dell'Arcobaleno...
----------
Poco tempo dopo, sul marciapiede di una stradina che portava alla periferia
di Ginza, due ragazze che, a loro insaputa, avevano ricevuto per seconde il
gravoso incarico di Pretty Cure camminavano affiancate, ascoltando quello che
Flappy e Choppy, i due strani esserini che avevano conosciuto solo qualche ora
prima, avevano da dire. Per spiegare loro la situazione senza attirare sguardi
troppo curiosi, i due abitanti del Giardino delle Sorgenti avevano assunto di
nuovo l'aspetto di cellulari, in modo che sembrasse a tutti che Saki e Mai
stessero usando un telefonino o un videogioco... ma in ogni caso, le ragazze e i
folletti discutevano a voce bassa, cercando di non farsi notare troppo.
"O... Okay, aspetta un momento, e vediamo se ho capito!" disse ad un certo
punto Saki, rivolta a Flappy. "Allora, voi ci state dicendo... che esistono
altri mondi oltre al nostro... che voi chiamate Giardino dell'Arcobaleno, se non
sbaglio... e che voi provenite da uno di questi. Il Giardino delle Sorgenti,
giusto?" Quando Flappy annuì, Saki prese un pò di fiato e continuò. "Okay... fin
qui ci siamo. E... nel vostro Giardino, esistono sette luoghi chiamati Sorgenti
che mantengono l'equilibrio sia del vostro mondo che del nostro. Questo... Lord
Akudaikahn, il capo dell'Impero di Datk Fall, ha già distrutto sei delle sette
Sorgenti, e ora vuole trovare l'ultima, quella del Sole, per distruggere anche
quella. Vediamo... ho fatto un riassunto decente?"
"Esatto, Saki! Hai proprio centrato il punto, lapi!" rispose il folletto
azzurro, alzando la voce un pò più di quanto avrebbe dovuto. Allarmate, Saki e
Mai gli fecero cenno di tenere la voce bassa, mettendosi un indice davanti alla
bocca... e Flappy, dopo essersi tappato la bocca con una delle sue lunghe
orecchie, riprese il discorso. "Lord Akudaikahn e i suoi scagnozzi hanno
prosciugato sei delle sette Sorgenti, rendendone schiavi gli spiriti
guardiani... come avete visto, li usano per creare i loro mostri, gli Uzaina
come quello che avete affrontato, lapi..."
"Capisco..." affermò Mai, ripensando con un brivido di orrore a quello che
era successo. L'idea che tutti quegli spiritelli inoffensivi fossero stati usati
per creare una simile mostruosità, contro il loro volere, era francamente
terrificante. "Ma... ditemi, cosa se ne fa questo Lord Akudaikahn delle
Sorgenti? Per quale motivo le sta prosciugando?"
Choppy esitò un istante prima di rispondere. "Distruzione totale. Lord
Akudaikahn vuole distruggere l'universo, chopi..."
La risposta piombò nel silenzio, un silenzio che durò qualche istante...
prima che Saki, incredula, proseguisse il discorso, gli occhi diventati enormi
con la pupilla come una capocchia di spillo! "Che... CHE COSA? Questo pazzoide
vorrebbe... un... un momento, ragazzi!" esclamò la campionessa di softball.
"Ma... a lui cosa gliene viene? Per quale motivo vuole distruggere..."
Flappy scosse la testa, con espressione estremamente contrita. "Purtroppo non
serve andare a cercare tante spiegazioni, lapi... è nella sua natura, molto
semplicemente. Lord Akudaikahn rappresenta la distruzione, la morte, il destino
che attende ogni essere vivente... e cancellare ogni forma di vita è,
semplicemente, la sua funzione, lapi..." spiegò.
"E quindi..." proseguì Mai, dopo aver represso un brivido di orrore. "Quando
avrà trovato la Sorgente del Sole di cui parlate, potrà realizzare il suo
piano..."
"Purtroppo si, chopi." rispose Choppy. "E' per questo che abbiamo bisogno del
vostro aiuto... solo se riusciremo a proteggere la Sorgente del Sole, a non far
scoprire all'Impero di Dark Fall dove si trova, e a ripristinare le altre
Sorgenti, potremo impedire a Lord Akudaikahn di realizzare il suo piano... e voi
siete le sole che possano farlo, chopi..."
Le due ragazze restarono ancora un pò in silenzio... prima che Saki
riprendesse a parlare. "Beh... abbiamo già detto che faremo del nostro meglio
per aiutarvi, quindi non preoccupatevi! Per quanto mi riguarda, io sono disposta
a tentare! Anche se non so ancora bene cosa dovremo fare per riportare alla vita
queste Sorgenti..." affermò, e Mai si disse d'accordo.
"Sì, anch'io... e poi, ormai credo che in ogni caso siamo coinvolte, e non
possiamo tirarci indietro, giusto?" chiese retoricamente, facendo un breve
sorriso alla fine. Dopo che Flappy e Choppy ebbero risposto con un gesto di
incoraggiamento e gratitudine, la ragazzina dai capelli viola si voltò verso la
sua amica. "A proposito, non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami! Sai, in tutto
quel trambusto..."
"Ah! Già, è vero! Ce ne siamo completamente scordate! Heheheee..." rise Saki
con aria imbarazzata, prima di schiarirsi la gola e presentarsi alla sua nuova
amica. "Comunque, io mi chiamo Saki Hyuuga, ho quattordici anni, e frequenterò,
a partire da domani, la seconda media all'Accademia Verone! Vivo con i miei
genitori, quella peste della mia sorellina Minoru, e il mio gatto Korone... e i
miei hobby preferiti sono il softball, e dare una mano nel negozio dei miei
genitori!"
"L'Accademia Verone? E' quella a cui mi sono trasferita io, guarda che
coincidenza!" rispose Mai. "Comunque, dicevi... i tuoi genitori hanno un
negozio?"
"Sì! Una panetteria abbastanza popolare da queste parti! Eccola, è quella
lì!" rispose Saki, indicando un negozio a poca distanza da loro. Si trattava di
una piccola casa su due piani, il cui piano terreno era adibito a negozio con
tanto di appariscente insegna in katakana sulla quale c'era scritto il nome del
negozio, Pan Paka Pan "Un giorno dovrò fartelo assaggiare! Il pane che prepara
mio papà è il migliore che si possa assaggiare in tutta Tokyo!".
Mai, si coprì la bocca con due dita. L'estroversa Saki Hyuuga, si stava
rendendo conto, era una persona con cui era impossibile non trovarsi a proprio
agio.. anche se continuava ad avere l'impressione di averla già vista da qualche
parte... "Heheheee... va bene, Saki-san, se vorrai, per me sarà un vero onore
assaggiarlo!"
"Aaaah... lascia perdere le formalità!" si schermì Saki, agitando una mano
davanti a sè. "Se mi chiami Saki e basta, mi va più che bene...!"
"D'accordo, allora... Saki!" rispose Mai. "Beh, adesso tocca a me fare le
presentazioni! Il mio nome è Mai Mishou, ho quattordici anni... e come ti ho
detto, frequenterò la Verone Academy a partire da domani!"
"Forte! Questo vuol dire che magari saremo anche in classe assieme!" rispose
Saki, interrompendo per un attimo la presentazione.
"Non sarebbe male..." commentò Mai. "Comunque, come stavo dicendo, la mia
famiglia è composta da me, i miei genitori e mio fratello maggiore Kazuya! Mio
padre è un astronomo, mentre mia madre è un'archeologa... quindi, sono cresciuta
in mezzo ad un bel pò di libri! Oh, e i miei hobby preferiti sono
l'astronomia... questa è una passione che credo proprio di aver ereditato dal
mio papà... e soprattutto, il disegno! Disegnare è una vera gioia, per me!"
Saki annuì. Nonostante, a prima vista, le due ragazze sembrassero così
diverse, entrambe sentivano che c'era già una certa intesa tra di loro. "Beh...
è un vero piacere conoscerti, Mai... e spero che ci rivedremo presto a scuola!
Ora... ti chiedo scusa, ma vedo che comincia a farsi tardi, e devo tornare a
casa!" disse. "Allora... ci vediamo a scuola!"
"Certamente!" rispose Mai, tranquilla. "E non preoccuparti, in fondo anch'io
dovrò tornare a casa tra poco... Grazie ancora, Saki... e a domani, spero!"
Anche i due folletti, Flappy e Choppy, si salutarono... per poi scambiarsi
un'occhiata interrogativa. "Hey, Flappy... tu quanto credi che ci metteranno
Saki e Mai per ricordarsene, chopi?" chiese la creaturina rosa.
Flappy storse il naso... o meglio, lo avrebbe fatto, se ne avesse avuto uno!
"Non ne ho idea, lapi... speriamo non troppo!"
Dopo essersi salutate un'ultima volta, e aver permesso ai loro nuovi amici
del Giardino delle Sorgenti di fare lo stesso, le due ragazze si separarono e
iniziarono ad incamminarsi verso casa, rimuginando sugli eventi della giornata e
sull'inconsueta missione nella quale si erano imbarcate. Certo, non capitava
tutti i giorni di incontrare due esserini provenienti da un altro mondo, e
diventare le prescelte che avrebbero salvato il mondo da una calamità, però...
con i poteri che avevano come Pretty Cure, forse non sarebbe stata un'impresa
titanica come a prima vista poteva sembrare! In ogni caso, ora come ora, Saki
doveva risolvere una questione un pò più urgente... ovvero, cercare di non far
scoprire il suo segreto alla sua famiglia!
Cercando di sembrare il più normale possibile, Saki si sistemò i capelli,
controllò che Flappy fosse in forma di cellulare e ben nascosto nella tasca
della sua felpa... e finalmente, dopo essersi assicurata che fosse tutto a
posto, raggiunse la porta di casa sua e la spalancò con entusiasmo, giusto
mentre i suoi genitori stavano mettendo a posto il negozio per la sera.
Il Pan Paka Pan, in effetti, era un negozietto rustico, un pò all'antica, con
scaffali di legno sul quale erano messi in mostra i prodotti in vendita... e
tuttavia, aveva un aspetto così rassicurante nella sua normalità che non c'era
da stupirsi del fatto che fosse così popolare. Certo, il modo affabile dei due
gestori del negozio, i genitori di Saki, era parte del motivo per cui aveva
avuto così tanto successo...
"Ta-daaaan! Eccomi di ritorno!" esclamò la ragazzina, facendo la sua solita
facciona sorridente mentre gettava di lato la porta scorrevole. "Ciao, mamma!
Ciao, papà! Come va la vita?"
"Saki! Bentornata!" la accolse sua madre, una donna sulla quarantina d'anni
ma dall'aspetto ancora giovanile, con una bandana legata sulla testa, e vestita
di larghi abiti da panettiera. "Sei stata fuori un bel pò, oggi..."
"Hey, tesoro! Oggi mi sembri ancora più entusiasta del solito!" rispose il
signor Hyuuga, un uomo robusto, dall'aspetto da bonaccione, con radi capelli
neri un pò scompigliati e vestito con il completo e il gembiule infarinato che
Saki gli aveva visto molte volte addosso. "Allora, com'è andata la partita di
softball?"
Saki fece un segno di vittoria. "Alla grande, papà! Pensa che ho segnato ben
dieci strike out! E' il mio record!" esclamò, mentre entrava e si toglieva le
scarpe per infilarsi le ciabatte da casa. "E a voi, com'è andata la giornata?
Tutto a posto? Minoru-chan non ha fatto storie?"
"Come al solito..." rispose la signora Hyuuga, con un sorriso materno. "A
proposito, Saki, ben dieci strike out? Sei davvero brava!"
Saki si mise una mano dietro la testa, e sfoderò il suo ormai classico
sorriso a cinquantaquattro denti. "Heheheee... che posso dire? Modestamente...
ci so fare in questo sport! Oh, e poi ho conosciuto una nuova amica! Ci siamo
incontrate lì all'albero del cielo, così, per caso... e abbiam cominciato a
parlarci! Si chiama Mai Mishou, e la sua famiglia è appena tornata a vivere qui
a Tokyo, dopo essere stata qualche anno fuori... comunque, è una ragazza molto
simpatica, e da domani frequenterà la mia stessa classe all'Accademia
Verone!"
Il signor Hyuuga stava per rispondere, quando la testa dai capelli castani
scuri di una bambina di sette-otto anni vestita di rosa fece capolino dal
corridoio che portava all'abitazione vera e propria. "Hey, sorellona Saki!
Bentornata! Ho sentito che hai fatto una partita fantastica, complimenti!"
"Ciao, Minoru-chan!" esclamò Saki, voltandosi verso la sorella minore. "Com'è
andata, la giornata?"
Minoru ridacchiò quando la sorella maggiore le mise una mano sulla testa,
scompigliandole un pò i capelli. "Heheheee... tutto benissimo, sorellona Saki!
Però... ecco... volevo chiederti se mi potevi dare una mano, dopo cena, con i
compiti di matematica! Sai com'è, sono un pò difficili..."
Saki alzò leggermente gli occhi al cielo, continuando a sorridere. Era un pò
un'abitudine, per la sua sorellina, chiedere a lei aiuto per i compiti...
"Sigh... e va bene, Minoru-chan, dopo ti dò una mano!" affermò. "Intanto,
però... devo andare a mettere giù il mio zaino e le mie cose! Torno subito,
okay?"
"Va bene, sorellona!" rispose Minoru, strizzando un occhio. "Dopo, mi dovrai
raccontare anche della partita di softball di oggi! Ho sentito che ne hai
eliminati dieci, di battitori!"
"Hahahaaa! Contaci pure!" rispose Saki mentre saliva di corsa le scale e
arrivava nella sua camera da letto. Era una cameretta abbastanza spaziosa, per
una casa tutto sommato modesta come era l'abitazione della famiglia Hyuuga... ed
era arredata in maniera abbastanza semplice, con una scrivania al lato opposto,
subito a fianco del letto, e diversi scaffali su cui erano posti i libri di
scuola, e altre cose che ci si poteva aspettare di trovare nella stanza di una
quattordicenne giapponese. Nel momento in cui entrò, Saki si accorse che sul suo
letto si era accomodato Korone, il gatto di casa, un grosso gatto dal lungo pelo
grigio e bianco che portava molto bene i suoi sette-otto anni... e che in quel
momento, era impegnato nella sua attività preferita: starsene acciambellato in
un luogo caldo e morbido, e dormire, emettendo delle fusa talmente forti che
Saki le poteva sentire anche dalla sua posizione!
La ragazzina si tolse lo zaino di spalla e lo appoggiò vicino alla sua
scrivania, attrando per un attimo l'attenzione del felino. Korone aprì un
occhio, che parve una lanterna azzurra... ma subito dopo lo richiuse, tornando
al suo sonno del giusto, e Saki, dopo essersi assicurata che nessuno arrivasse
all'improvviso, estrasse di tasca il cellulare nel quale Flappy si era
trasformato, e lo aprì, rivolgendosi di nuovo alla creaturina del Giardino delle
Sorgenti, che iniziò a guardarsi attorno con evidente curiosità.
"E così, Saki, tu vivi qui? E' un posto interessante, lapi!" commentò Flappy,
affascinato dai dintorni. Era completamente diverso da qualsiasi cosa lui avesse
mai visto nel suo mondo... In effetti, era talmente entusiasta che per un attimo
si dimenticò che doveva tenere la voce bassa, e Saki glielo ricordò mettendosi
un dito davanti alla bocca.
"Ssssh! Non alzare troppo la voce, Flappy!" si raccomandò. "L'hai detto tu,
non dovete farvi scoprire finchè siete qui... Comunque... sì, e immagino che
finchè io e Mai-san saremo le Pretty Cure, questa sarà la tua nuova dimora!
Spero che la gradirai, e intanto... ti do il benvenuto!" Concluse la frase con
un sorriso smagliante e chiudendo gli occhi, il che fece sembrare ancora più
tondo il suo grazioso viso!
Con un cenno della testa, Flappy accettò gentilmente l'ospitalità. "Grazie
mille, Saki, lapi! Cercherò di aiutarti quanto più possibile in questo
compito!"
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Nello stesso tempo, anche Mai era tornata a casa sua... e si era trovata a
dover spiegare ad una mamma abbastanza apprensiva cosa era successo nel periodo
di tempo in cui era stata fuori (tralasciando ovviamente l'incontro con Flappy e
Choppy, la trasformazione in Pretty Cure, e lo scontro con Karehan e il suo
Uzaina). Dopotutto, aveva detto che sarebbe tornata presto... e invece,
cominciava già a fare buio, e la famiglia Mishou non aveva neanche preso il tè
che la mamma di Mai si era preposta di fare per festeggiare il ritorno a
casa!
"Mi dispiace, mamma..." affermò la ragazzina dai capelli viola, in tono
apologetico. "Come ti ho detto, volevo tornare a casa subito, ma... poi ho
incontrato questa ragazza, ci siamo fermate a parlare, e ho perso la cognizione
del tempo. Avrei dovuto avvertirvi..."
"Vabbè, non fa niente." concluse la signora Mishou, seduta su una poltrona
dell'ampio, elegante soggiorno. "Anzi... se devo dire la verità, siamo contenti
che tu abbia trovato già un'amica da queste parti! Ti aiuterà a riambientarti
più rapidamente... e in ogni caso, è sempre una buona cosa avere un amico in
più! A proposito, Mai, come si chiama questa ragazza?"
"Saki Hyuuga." rispose Mai, facendo un sorriso. "E' una ragazza molto diversa
da me, per quanto ho potuto vedere... però, è piacevole stare con lei! E' una
compagnia molto allegra! Non abita neanche molto lontano... i suoi genitori
hanno un panificio poco distante da qui, e sembra essere anche un posto
popolare! Tra l'altro, so già che sarà in classe con me alla Verone
Academy!"
"Oh, molto interessante..." commentò il signor Hyuuga. "Questo vuol dire che
domani la rivedrai, e potrete conoscervi meglio nel corso dell'anno!"
"Esatto, e ne sono molto contenta..." rispose Mai con un cenno affermativo e
uno dei suoi sorrisi discreti... poi, con educazione, si alzò dalla poltrona e
chiese ai suoi genitori e al fratello maggiore il permesso di congedarsi.
"Ehm... scusate, ma dovrei tornare un secondo in camera mia! Devo... devo ancora
controllare di avere tutto pronto per la scuola, domani mattina..."
"Va bene... non c'è neanche bisogno di chiedere il permesso!" rispose Kazuya.
"Solo, ricordati che tra poco si cena, okay?"
Mai ringraziò, facendo cenno con la testa che sarebbe tornata subito, e andò
in camera sua, estraendo il cellulare-Choppy dalla tasca quando fu sicura di non
attirare più attenzioni importune. Con una piccola spinta, aprì la porta della
sua camera ed entrò silenziosamente in una graziosa stanzina arredata nella
stessa maniera sobria, e al tempo stesso formale, che caratterizzava il resto di
casa Mishou. Sulla scrivania della sua camera, posta vicino ad un paio di tende
azzurre meticolosamente pulite ed ordinate, si trovavano fogli e strumenti da
disegno, assieme ad una scatola di pastelli e ad un righello millimetrato,
evidenti prove di quale fosse la più grande passione di Mai...
"Ecco, Choppy!" disse Mai con un sorriso. "Questa è la mia camera... e questa
è la casa dove abito io! Immagino... che sia un pò diversa dal Giardino delle
Sorgenti, ma spero... spero che ti piacerà ugualmente!"
La creaturina rosa chiuse gli occhi e ridacchiò, per poi ammirare l'ambiente
sconosciuto che la circondava. Era vero, in quelle condizioni si sentiva un pò
come un pesce fuori dall'acqua... però doveva ammettere che era un bel posto, e
poi era assieme alla sua nuova amica, quindi... sì, per essere lontana da casa,
il suo periodo di soggiorno nel Giardino dell'Arcobaleno prometteva bene!
"Grazie, Mai! Sono sicura che mi troverò bene, chopi!"
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Nagisa si distese sul suo letto con un sospiro, intrecciando le mani dietro
la nuca mentre guardava con espressione persa la lampada da soffitto che
illuminava la sua camera da letto. Mepple, ancora in forma di cellulare, era
appoggiato sul comodino vicino al letto, e aveva la stessa aria stanca e
pensierosa della sua amica del Giardino dell'Arcobaleno. Lei, Honoka ed Hikari
si erano salutate appena un'ora prima, dopo essersi accordate di incontrarsi a
scuola il giorno dopo, per discutere di quello che era accaduto con maggior
calma. C'erano troppo pochi elementi, al momento, per muoversi con sicurezza...
"Hey, Nagisa!" la chiamò all'improvviso una conosciuta voce di ragazzino.
"Nagisa! Ci sei? Posso entrare?"
La ragazza dai capelli rossicci sospirò e si alzò dal letto con un colpo di
reni, rimettendosi a posto i vestiti, e Mepple si richiuse, tornando a sembrare
un semplice telefonino dalle strane decorazioni. "Uff... okay, Ryota, entra
pure! Cosa c'è?" chiese, con l'aria di essere già passata per questa trafila già
parecchie volte. C'era solo da sperare che Ryota, il suo rompiscatole fratellino
minore, non la scocciasse troppo...
La porta della camera si aprì di scatto, e il ragazzino dai corti capelli
nero-castani, rimasto più o meno lo stesso anche ora che aveva compiuto dodici
anni, entrò, tenendosi comunque vicino alla soglia. "Niente, Nagisa... volevo
solo avvisarti che la cena è quasi pronta, e quindi, se vuoi venire..."
"Ah... grazie, Ryota, arrivo subito." rispose lei, sfregandosi il viso con
una mano. Questa strana svogliatezza non passò inosservata al ragazzino, che
sapeva bene quanto la sorella maggiore amasse mangiare...
"Hmm? Hey, Nagisa, sei sicura di stare bene?" chiese Ryota, sospettoso.
Quando la ragazza lo guardò, come a chiedergli cosa volesse dire, il minore dei
fratelli Misumi alzò le spalle e proseguì. "Beh, la mia era solo una domanda...
mamma e papà hanno visto che sembravi un pò stanca, e che te ne sei andata in
camera senza dire nulla... non è che c'è qualcosa che non va, vero?" Senza
lasciare a Nagisa il tempo di rispondere, Ryota sfoderò poi uno dei ghigni di
presa in giro, quelli che usava sempre quando voleva dare fastidio a Nagisa! "O
magari... heheheee... non è che stai pensando a quel ragazzo? Al tuo caro
Fujipi-sempai? Ti h finalmente dato un appuntamento? Questo vuol dire che domani
il Fujiyama erutterà..."
L'espressione di Nagisa passò immediatamente dalla stanchezza
all'irritazionem e una venuzza pulsante stilizzata le apparve sulla fronte! "Hm?
Hey, bada a come parli, moscerino! E fatti gli affaracci tuoi, una volta ogni
tanto!" sbottò... prima di sghignazzare tra sè, e uscirsene fuori con la
risposta perfetta! "E poi... heheheee... tu sei proprio l'ultimo che dovrebbe
parlare di cronaca rosa! Non sei tu quello che ha una cotta per la mia migliore
amica, eeeeeh?"
Ryota diventò scarlatto all'istante... e con grande soddisfazione di Nagisa,
il suo viso espresse imbarazzo e frustrazione! "Cos... Nagisa! Questo è un colpo
basso! Non lo dovevi fare!" esclamò.
Nagisa passò vicino a lui, sempre con le mani sulla nuca, e si diresse verso
la cucina. "Heheheee... mio caro fratellino, tutto è valido in lite e in amore!"
spiegò... al che la signora Misumi, dalla cucina, sospirò e corresse con aria
stanca.
"Si dice, tutto è valido in guerra e in amore, Nagisa..." mormorò. La
figlia maggiore aveva un modo tutto suo di storpiare i modi di dire...
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Honoka, dopo aver dato un'ultima occhiata alle strade ora meno trafficate di
Ginza, varcò il cancello di legno di casa sua... e immediatamente, corse ad
accoglierla Chuutaro, il grosso e amichevole cane dal mantello dorato di casa
Yukishiro, che corse dalla sua padroncina dimenendo allegramente la coda! La
geniale ragazzina, con un candido sorriso, si chinò e accarezzò il suo amico a
quattro zampe, ringraziandolo come sempre per la calorosa accoglienza.
"Ehilà, Chuutaro!" esclamò, chinata in ginocchio, accarezzando il folto
mantello del suo cane per qualche secondo prima di dirigersi verso l'ingresso di
casa sua... vicino al quale la ragazzina vide un'esile vecchietta in kimono
verde erba, che stava arrivando da un'altra parte della casa. "Allora, come va?
Hai fatto il bravo mentre ero via, eh? Oh, ciao, nonna! Come è andata oggi
pomeriggio? Tutto bene?"
La signora Sanae Yukishiro, una simpatica vecchietta dall'aria saggia e
materna, che per qualche motivo teneva quasi sempre gli occhi chiusi, accolse la
nipotina con un breve inchino, mentre quest'ultima si avvicinava accompagnata
dal fedele Chuutaro. In effetti, casa Yukishiro era tutt'altro che un
appartamentino di dimensioni ridotte: era una grande ed elegante casa in stile
tradizionale, con un rigoglioso giardino interno e un laghetto di koi colorate
che ricreavano ulteriormente l'atmosfera orientaleggiante. Honoka stava
camminando su uno stretto sentierino di ciottoli, che scricchiolavano
gentilmente sotto le suole delle sue scarpe.
"Bentornata, Honoka." rispose nonna Sanae. "Allora, ti senti pronta per
ricominciare la scuola domani?"
"Certamente, nonna!" rispose con allegria la ragazza dai capelli blu, dando
un'ultima carezza a Chuutaro prima di togliersi le scarpe e salire sui gradini
di casa. "Io e Nagisa-san siamo andate a dare un'occhiata alla nostra nuova
scuola, e devo ammettere che sono curiosa di vedere come sarà il nostro primo
anno di liceo!"
"Heheheee... immagino!" rispose Sanae, accarezzando i capelli alla nipote.
"Comunque, Honoka, se adesso vuoi andare a fare la doccia e metterti comoda, io
intanto comincio a preparare la cena. Dopo mi racconti con tutta calma,
okay?"
"Va bene, nonna! Grazie!" rispose Honoka, per poi dirigersi in camera sua.
Aprì la porta scorrevole, entrando in una stanzetta meticolosamente pulita e
ordinata, con numerosi libri disposti sugli scaffali, e una piccola scrivania a
fianco dello spazioso letto bianco... e tirò fuori dalla tasca il cellulare rosa
in cui Mipple era solita trasformarsi, per poi appoggiarlo sul tavolo. Quando
Honoka richiuse la porta dietro di sè, il piccolo congegno si aprì lentamente,
mostrando il grazioso musetto della Principessa della Speranza, che incrociò
malinconicamente lo sguardo della sua amica umana.
"Mi dispiace tanto, Honoka, che sia successo tutto quello, mipo..." si scusò.
"Davvero, io e Mepple speravamo che fosse tutto finito, e invece..."
Honoka, con una piccola carezza data con l'indice e il medio, le fece capire
che non aveva niente di cui scusarsi. "Non è certo colpa vostra, dopo tutto...
avete detto anche voi che è un problema di cui non sapete nulla, no? Non
preoccuparti, in qualche modo... troveremo una soluzione!" affermò.
"Grazie, Honoka, mipo..." rispose Mipple, facendo un sorriso un pò forzato.
Honoka le fece un'altra carezza, cercando di non dare a vedere che era in ansia
anche lei...
"Sigh... è in questi momenti che mi piacerebbe avere un pò dell'ottimismo
di Nagisa-san..." pensò tra sè, immaginando che la sua più irrequieta
compagna fosse un attimo più tranquilla circa la situazione. "E va bene... in
ogni caso, aspettiamo di vedere cosa accadrà più avanti, e speriamo di avere
delle risposte..."
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Nello stesso tempo, a casa di Akane, Hikari era appogiata al muro di camera
sua, vicino alla finestra, i lunghi capelli biondi sciolti dalla treccia nella
quale di solito erano raccolti... e guardava assorta verso il cielo che iniziava
a lasciare posto ai colori della notte. Anche lei, Pollun e Lulun erano molto
preoccupati, e non sapevano cosa pensare di quegli strani avvenimenti... se solo
Hikari avesse potuto trasformarsi ancora in Shiny Luminous, come faceva per
aiutare Nagisa e Honoka contro Valdez e i suoi scagnozzi... ma il suo potere era
scomparso quando la Regina di Luce l'aveva riportata in vita, ed ora non era
niente di più e niente di meno che una comune studentessa delle medie... come
avrebbe fatto a rendersi utile?
"Hey, Pollun..." disse Lulun, rompendo l'imbarazzante silenzio e
aggrappandosi ad una delle lunghe orecchie del principino. "Cosa credi che
fosse... quella creatura che è apparsa oggi, lulu?"
Pollun tirò un sospiro. Ora, le soffocanti attenzioni di Lulun si erano fatte
più tollerabili, e la principessina non gli stava più appiccicata 24 ore su
24... però, in una situazione come quella, il principino sentiva quasi la
mancanza di quelle plateali dimostrazioni d'affetto. Se non altro, avrebbero
ravvivato l'atmosfera... "Non ne ho proprio idea, popo... Se solo la Regina
potesse dirci qualcosa di più, popo..."
Alla fine, Hikari si staccò dalla finestra e, dopo essersi rimessa a posto i
vestiti, iniziò a dirigersi verso la porta della sua camera...
"Sigh... credo che sia inutile arrovellarsi tanto..." affermò, per poi
girarsi verso i due piccoli abitanti del Giardino di Luce e strizzare
amichevolmente un occhio. "Cercherò di tenermi occupata, e vedo se Akane-san ha
bisogno di aiuto in cucina! Allora, Pollun, Lulun... voi restate qui e fare i
bravi, okay? Dopo vi porto qualche caramella, di quelle che vi piacciono!"
"Sì! Grazie, Hikari, lulu!" cinguettò Lulun, tornata improvvisamente del suo
umore migliore. Hikari ridacchiò tra sè, il morale un pò sollevato, e socchiuse
la porta, per poi dirigersi verso la cucina da cui già proveniva l'allegro
canticchiare di Akane...
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Impero di Dark Fall, nello stesso momento...
"SEI UN BUONO A NULLA!"
Karehan strinse i denti quando la voce tonante del suo signore e padrone
assalì i suoi timpani. Come aveva previsto, Lord Akudaikahn non aveva preso
molto bene il fatto che uno dei suoi guerrieri scelti fosse tornato a mani
vuote... e il governatore di Dark Fall era conosciuto per il suo modo quantomeno
brusco di esprimere il suo dissenso. Cercando di minimizzare il danno, l'alto
guerriero vestito di foglie si inchinò umilmente davanti all'enorme trono
immerso nell'oscurità, appoggiando le mani sul legno della passerella e tenendo
la testa bassa.
"Sono... sono mortificato, vostra Magnificenza Lord Akudaikahn..." mormorò
con evidente timore. "Ero... ero convinto di avere in pugno i due fuggitivi del
Giardino delle Sorgenti, e stavo per avere le informazioni che volevamo sulla
Sorgente del Sole... quando si sono verificati degli inconvenienti!"
"Ahi, ahi, ahi... ma che peccato!" sghignazzò Gooyan per niente dispiaciuto,
sfregandosi le mani con evidente soddisfazione. "Ci sono stati degli imprevisti,
Karehan? Mi sembrava che tu avessi detto che la situazione era sotto controllo,
e che avresti completato la missione senza problemi! Cosa può essere accaduto di
tanto imprevedibile, mi domando..."
Karehan gettò un'occhiataccia al basso e disgustoso attendente di Lord
Akudaikahn. Non gli era mai piaciuto quel suo modo di atteggiarsi... pur essendo
considerato il più debole dei comandanti di Dark Fall, Gooyan si avvantaggiava
spudoratamente della sua posizione! Nello stesso tempo, anche i compagni di
Karehan, nascosti nelle ombre della caverna dietro di lui, cominciarono a
mormorare.
"Non avrei mai creduto che Karehan avrebbe fallito la missione..." disse una
voce bassa che sembrava appartenere ad un gigante enorme, ingombrante e
muscoloso. Dal tono e dalla lentezza con cui parlava, si sarebbe detto che il
suo proprietario non fosse granchè intelligente. "E' uno dei migliori guerrieri
di Dark Fall..."
Un'acuta, spocchiosa voce femminile, appartenente ad una figura più esile
avvolta in un elegante kimono, rispose al commento. "Heheheee... e cosa ti
aspettavi, da un individuo così rozzo e privo di fascino? Ero sicura che non
sarebbe riuscita a portare a termine l'incarico!"
"Ciò nonostante, questo ci dovrebbe mettere in allarme." affermò una terza
figura nascosta nell'oscurità, che teneva le braccia conserte sul petto. Pur
essendo anche lui alto e robusto, era più agile e longilineo del primo che aveva
parlato, e anche la sua voce era più chiara. "Credevamo che il Giardino
dell'Arcobaleno non avesse difese contro noi di Dark Fall, ma ci sbagliavamo.
Dobbiamo stare in guardia."
Gli altri due, e un quarto individuo nascosto nelle tenebre, annuirono... e
Karehan storse il naso con chiaro disgusto prima di tornare a parlare con il suo
signore. "Il... il problema, mio signore, è che due ragazzine del Giardino
dell'Arcobaleno hanno interferito, e..."
"Due ragazzine?" tuonò il terribile demone, con le fiamme che si
accendevano nelle orbite della sua maschera da oni. "E tu, uno dei più
potenti guerrieri dell'Impero di Dark Fall... ti sei fatto fermare da due
insignificanti ragazzine umane? Come spieghi questo fallimento, Karehan? Mi
auguro per te che tu abbia una giustificazione plausibile..."
Se Karehan avesse avuto sangue nelle vene, in quel momento si sarebbe
probabilmente congelato del tutto. Il combattente di Dark Fall fece appello a
tutto il suo autocontrollo per impedirsi di mostrare paura - cosa che
probabilmente gli sarebbe valsa l'annientamento istantaneo: Lord Akudaikahn non
tollerava dimostrazioni di debolezza nei suoi uomini - e diede la sua risposta.
"Ecco... il fatto è che quelle due mocciose... beh... hanno... hanno ricevuto
dei poteri dai due fuggitivi che stavamo cercando..." rispose. "E... un attimo
dopo, hanno pronunciato una formula, e si sono trasformate in due guerriere! Due
guerriere che si facevano chiamare Pretty Cure, per l'esattezza!"
Lord Akudaikahn corrugò la fronte... e anche l'espressione sardonica di
Gooyan lasciò spazio ad un cipiglio dubbioso. "COSA? Stai parlando delle
Leggendarie Guerriere Pretty Cure, le protettrici del Giardino delle
Sorgenti?" ringhiò. "Vuoi dire che si sono materializzate davanti ai tuoi
occhi?"
"Precisamente, mio signore..." confermò Karehan. "Hanno sconfitto uno dei
miei Uzaina alla loro prima battaglia. I loro poteri sono notevoli..."
"Hmmm... questo non lo avevamo previsto..." riflettè Gooyan, grattandosi il
mento con una delle sue piccole mani membranose. Nonostante il tono serio,
continuava a mantenere quel suo tipico sorrisetto maligno. "E così, due delle
Pretty Cure della leggenda sono qui, nel Giardino dell'Arcobaleno. Chi l'avrebbe
mai detto? Lord Akudaikahn, mio signore, credo che questo volia dire che, da
questo momento in poi, dovremo intensificare i nostri sforzi. Se quello che si
dice di loro è vero, abbiamo di fronte delle avversarie pericolose..."
Il demone ammantato annuì. "Hm. Corretto, Gooyan. Le leggendarie guerriere
non vanno sottovalutate... soprattutto adesso che ci manca solo la Sorgente del
Sole per portare a termine i nostri piani, non possiamo permetterci errori."
commentò. "Molto bene, Karehan. Alzati pure. Sei libero di andare."
Karehan accolse con sollievo la notizia che non sarebbe stato punito, ed
espirò tutto d'un fiato l'aria che aveva nei polmoni... ma subito dopo, mentre
iniziava a rialzarsi, assunse un'aria interrogativa. "Ehm... mi... mi perdoni,
mio signore... se vuole che io torni nel Giardino dell'Arcobaleno ed elimini le
Pretty Cure, posso farlo anche adesso..." si offrì, evidentemente cercando di
recuperare qualche punto con il suo signore dopo quel fallimento.
Sfortunatamente per lui, Lord Akudaikahn sembrava avere altre idee. Senza
muoversi di un dito dal suo trono, il governatore di Dark Fall ripetè l'ordine.
"Non hai sentito quello che ho detto, Karehan? Non amo ripetermi... ritirati
e attendi nuovi ordini! Qualcun altro, per adesso, si ocuperà delle Pretty
Cure... qualcuno sperabilmente più competente! Allora, chi è il prossimo ad
offrirsi per questa missione?" chiese poi, con tono imperativo, rivolgendosi
alle quattro figure ombreggiate. Una di esse, un tizio alto e snello che fino a
quel momento non aveva fatto alcun commento, si fece avanti con una breve
risata, uscendo man mano dall'oscurità.
"Se permette, Lord Akudaikahn, vorrei occuparmi io di questa faccenda!"
affermò, mentre il suo aspetto si svelava alla debole luce della caverna. Il
nuovo individuo aveva un aspetto tanto vivace e sgargiante quanto Karehan era
piatto: vestito di una tuta aderente intera di colore rosso cremisi, che
ricordava il brillìo delle fiamme crepitanti, con delle complesse decorazioni
verdi a forma di fiamma sugli avambracci, sulle ginocchia, sulle caviglie e su
tutto il torso, era chiaramente un uomo, ma aveva qualcosa di femmineo nei gesti
e nel modo di portarsi: folti capelli biondo-arancioni formavano una sorta di
grande fiamata sopra la sua testa, e quel poco che si poteva vedere della sua
pelle era di un colore violetto chiaro, quasi bianco, con occhi scarlatti senza
pupille, orecchie a punta e labbra viola sghignazzanti. Portava inoltre un paio
di stivali dal tacco alto, e mentre avanzava, delle fiammelle bianche
accompagnavano ogni suo movimento. In effetti, gran parte dell'aspetto di quello
strano individuo sembrava legato al fuoco...
"Oh, oooh... vedo che abbiamo un volontario abbastanza desideroso di mettersi
alla prova..." commentò Gooyan, guardando con un certo occhio indagatore il
nuovo arrivato. Karehan, da parte sua, si mosse di un pò, ma continuò a restare
sulla passerella, fissando il suo 'collega' con antipatia.
"Tu? E cosa ti fa pensare di essere più qualificato di me per questa
missione, ballerino da strapazzo?" lo apostrofò, senza ricevere da lui la
risposta furiosa che sperava. Invece, il tizio vestito di rosso si limitò a
sogghignare e a volgere appena la testa verso Karehan.
"Molto semplice, amigo..." rispose, infilando una parola di spagnolo
nel discorso. "Il fatto che tu sia stato battuto significa che NON sei
qualificato per questa missione! E... i commenti sardonici di chi non comprende
la mia arte non mi fanno nè caldo nè freddo! Ed ora fatti da parte, foglia
secca... è il mio turno!"
Una grossa vena pulsante apparve sulla fronte di Karehan quando il suo
collega lo fece scansare con un gesto indifferente ella mano. "COSA? Foglia
secca a chi?"
Il tizio vestito di rosso lo ignorò completamente e si inchinò di fronte a
Lord Akudaikahn, che per parte sua osservò attentamente il suo seguace, prima di
fare un cenno di assenso. "Hm. E va bene... affido a te questo incarico. Non
credo che ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni, vero?" chiese infine...
facendo sì che il suo seguace alzasse leggermente la testa, pur restando
rispettosamente chinato.
"Può contare su di me, Lord Akudaikahn." rispose. "Io, Moerumba, sconfiggerò
le Pretty Cure e tornerò da lei con l'ubicazione della Sorgente del Sole!"
Un discorso decisamente convincente, e fatto con la giusta carica ed
intonazione... se non fosse stato per il fatto che il tizio di nome Moerumba lo
concluse alzandosi di scatto, e rovinando la tensione drammatica con un breve
ballo, e puntando l'indice e il medio della mano destra davanti a sè.
"Cha-cha-cha!" concluse, mettendosi in una posa da ballerino di tip-tap che
fece scendere una grossa goccia di sudore dalla laga fronte di Gooyan.
"Ehm... beh... discorso molto ad effetto, Moerumba..." commentò il braccio
destro di Lord Akudaikahn. "Spero solo che tu sappia quello che stai
facendo..."
----------
"Ammiraglio Graham, abbiamo i risultati delle analisi che lei ci aveva
chiesto."
Una mano passò una sottile risma di fogli stampati alla figura di un uomo di
considerevole età e carisma seduto ad una scrivania, che iniziò immediatamente a
visionarli con espressione critica, alla luce della lampada che illuminava il
suo luogo di lavoro. Dopo qualche decina di secondi di attenta lettura, l'uomo,
che indossava un'uniforme con numerose decorazioni di stampo militare, annuì
seriamente. Si vedeva, anche nella modesta illuminazione di quel luogo, che
quanto aveva letto lo aveva messo in stato di allerta.
"Hmmm..." commentò, dopo aver fatto una breve pausa per organizzarsi il
discorso. "In effetti, quello che leggo qui non lascia molti dubbi. Il fatto che
i confini dimensionali tra il Giardino dell'Arcobaleno e il Giardino degli
Elementi stiano iniziando a fluttuare in questa maniera, non lascia che la
possibilità che ci sia qualcuno che agisce su di essi in maniera da indebolirli.
Questo può rappresentare un grave pericolo per tutti noi... se dovessero cedere,
le conseguenze sarebbero inimmaginabili."
"Purtroppo è vero..." ammise il suo assistente, che si era posto a fianco
della scrivania dell'ammiraglio Graham in maniera rispettosa. "E purtroppo, le
cattive notizie non finiscono qui. Abbiamo riscontrato delle elevate
concentrazioni di energia negativa nelle immediate vicinanze spazio-temporali
del Giardino dell'Arcobaleno, e il diagramma d'onda corrisponde
all'organizzazione identificata come Impero del Male di Dark Fall."
Graham guardò le carte ancora per qualche secondo, poi proseguì. "Certo...
purtroppo, me lo ricordo bene." affermò, con un lento movimento della testa. "Il
suo leader, Lord Akudaikahn, è classificato come un criminale di categoria S, e
una minaccia a livello Universale. Purtroppo, fino a questo momento, non siamo
stati in grado di precludergli l'accesso a sei delle sette Sorgenti... e gli
manca soltanto la Sorgente del Sole per portare a termine i suoi piani.
Tuttavia, sembrava essere entrato in uno stato quiescente, negli ultimi tempi...
e adesso, pensa di trovare la Sorgente del Sole nel Giardino dell'Arcobaleno.
Hmmm... sì, in effetti la cosa sarebbe anche plausibile..."
"Tuttavia, sappiamo per certo che non ha la minima idea di dove si trovi... e
questo ci conferisce un certo vantaggio su di lui." continuò l'assistente.
"Inoltre, in seguito all'apparizione di un Elementale nel Giardino
dell'Arcobaleno, e all'incursione di un membro dell'Impero del Male di Dark Fall
nella stessa zona, la sezione di monitoraggio ha identificato la presenza di
quattro sorgenti energetiche di alto livello, riconducibili al Giardino della
Luce e a quello delle Sorgenti."
Non fu difficile per l'anziano ammiraglio giungere alla logica concusione.
"Le Pretty Cure, indubbiamente... Nella sfortuna, questa è una buona notizia. Il
loro potere sarà indispensabile per respingere l'attacco di Dark Fall e degli
Elementali ribelli. A proposito... il distorsore spazio-temporale è riuscito a
nascondere la loro presenza?"
"Dato l'improvviso sorgere di questa emergenza, abbiamo fatto quello che
potevamo..." fu la risposta. "Siamo riusciti ad isolare temporalmente la zona in
cui le Pretty Cure hanno affrontato l'Elementale dell'Aria, e quella in cui le
altre due hanno avuto a che fare con gli uomini di Lord Akudaikahn... ma temiamo
che comunque qualcuno si sia accorto di qualcosa che non andava..."
Graham sospirò. "Hmm... immagino che fosse inevitabile, data la situazione.
Non importa. Per adesso, abbiamo faccende più importanti a cui pensare. Avete
comunque fatto un ottimo lavoro."
"La ringrazio. A questo proposito, ammiraglio Graham..." chiese l'assistente,
che doveva essere un ragazzo di non più di dodici anni. "Lei crede che sia
necessario coinvolgere anche le Pretty Cure del Giardino dei Sogni? So che in
questo momento sono impegnate a combattere contro il Nightmare Group di Lady
Despariah, ma... il loro contributo potrebbe essere utile."
"Nozomi Yumehara e le sue compagne?" chiese retoricamente Graham. "Hmmm, no,
meglio di no, almeno per il momento... la rilocazione provocherebbe dei seri
disguidi, e credo che, per quanto possibile, sia meglio cercare di circoscrivere
l'emergenza il più possibile. Non dimenticare, Chrono, che le Pretty Cure del
Giardino dei Sogni si trovano in Europa... per noi della Time-Space
Administration Bureau, queste distanze sono relativamente brevi, ma per loro...
non altrettanto. Per adesso, le Pretty Cure e le Maiden locate in Giappone
dovranno cercare di risolvere il problema con le loro forze."
"Capisco, ammiraglio Graham." rispose il giovane di nome Chrono. "D'accordo.
In questo caso, cercheremo di farci bastare quello che abbiamo. Per quanto
riguarda la locazione di Yuuno Scrya..."
L'anziano ammiraglio fece un cenno di assenso, sperando tra sè che Chrono
portasse buone notizie. "Sì... avete trovato qualcosa?"
Chrono storse il naso, ripensando a quanto gli strumenti avevano riportato
sulla locazione del giovane mago. "Purtroppo... è difficile dire in che
condizioni si trovi in questo momento, ammiraglio." rispose. "Dai nostri ultimi
rilevamenti, pare che la sua energia magica abbia subito un brusco calo. E prima
di perdere completamente le sue tracce, siamo riusciti a localizzarlo nei pressi
di un portale per il Giardino dell'Arcobaleno. Ma... a parte questo, non
sappiamo nulla delle sue condizioni. E' sperabile che sia ancora vivo, nel qual
caso... cercheremo di recuperarlo con ogni mezzo."
Graham appoggiò i fogli sulla sua scrivania, e sospirò. Le cose stavano
prendendo una brutta piega, con il recente avvicinamento dei due Giardini, il
Nightmare Group attivo in Europa, e la minaccia di Dark Fall... ed ora, la
scomparsa di uno dei loro maghi più abili arrivava a metterli ancora più in
difficoltà. Tuttavia, si rendeva conto che gli addetti della Time-Space
Administration Bureau stavano facendo del loro meglio, date le circostanze... e
che non avrebbero risparmiato nessuno sforzo per giungere al capo di quella
complessa situazione.
"Capisco..." concluse infine. "Comunque, continuate le operazioni di ricerca
come avete fatto finora, e avvertitemi se ci sono aggiornamenti sulla
situazione. Conto sul buon lavoro di tutti voi... e mi attiverò anch'io per
cercare di venirne a capo. Puoi andare, Chrono. Per adesso può bastare."
"Sì, signore!" concluse il ragazzo, facendo un rispettoso saluto, e
allontanandosi con educazione, per poi uscire dall'ufficio, e lasciare Graham
solo con i suoi pensieri. Ancora una volta, il suo pianeta natale, il Giardino
dell'Arcobaleno, era minacciato... e questa volta, era probabile che le Pretty
Cure non sarebbero state sufficienti a combattere l'Impero di Dark Fall e
la mano misteriosa che stava provocando il collasso dei confini dimensionali...
In più, con la scomparsa di Yuuno e le notizie che gli erano giunte da Tokyo -
tramite un messaggio telepatico di Maori Kasuga, una delle Maiden più potenti di
cui il Time-Space Administration Bureau avesse notizia - la situazione si stava
facendo drammatica.
"Gli Arcani si stanno risvegliando, e già Bhanri e Ohtsuchi hanno
avvertito le loro Maiden del pericolo..." riflettè tra sè. "In più,
quello che sta succedendo, e il problema dei Jewel Seeds... mi chiedo chi
potrebbe essere interessato a demolire i confini dimensionali... pur sapendo a
quale disastro sta andando incontro..."
----------
Il mattino dopo, una piccola casa in centro a Ginza...
I primi raggi di sole filtrarono gentilmente attraverso le tende della
piccola camera da letto, illuminando la figura di una bambina di nove-dieci anni
dai capelli castani chiari, un pò lunghetti, che in quel momento era
placidamente distesa sul fianco destro sul suo letto e avvolta dalle ampie
coperte rosa, con l'aria assolutamente innocente della sua infanzia. Lentamente,
la luce naturale si spostò fino a toccarle lo zigomo sinistro, e il lieve calore
e luce la costrinsero ad aprire, dapprima leggermente, poi del tutto, i suoi
grandi occhi viola ancora impastati dal sonno. Con tutta calma, la ragazzina si
svegliò del tutto e si mise a sedere sul materasso, sfregandosi gli occhi e
soffocando un ultimo sbadiglio... per poi stiracchiarsi e togliersi di dosso
l'intorpidimento della notte. Si rimise a posto il pigiama arancione che
indossava, e finalmente scese dal letto e si infilò le pantofole, pronta ad
affrontare una nuova giornata!
"Hmmm... bene! Oggi è il primo giorno di scuola!" affermò tra sè, con voce
aggraziata. "Vediamo di cominciare bene l'anno..."
"Ciao! Immagino che voi non mi conosciate... in tal caso, mi presento
subito! Allora... il mio nome è Nanoha Takamachi, ho nove anni, e sono una
bambina giapponese come tante, che vive in una famiglia come potrebbe essere
quella di uno qualunque di voi! Oggi, per me, è l'inizio del nuovo anno
scolastico... beh, come lo è per tutti i ragazzi giapponesi, più o meno... e mi
sto preparando ad affrontarlo! Non ho ancora idea di come andrà... però ho come
la sensazione che sarà indimenticabile! Non chiedetemi perchè, ma ho questo
presentimento... E ciò nonostante, continuo ad avere questo pensiero
ricorrente..."
"Milioni di persone vivono sotto questo cielo infinito... e tutte loro
hanno un gran numero di sentimenti e di desideri! Desideri che a volte si
incontrano e si scontrano con quelli di altre persone... Certo, io non faccio
eccezione, però... non so ancora esattamente cosa vorrei fare della mia vita! Lo
so, lo so, forse è troppo presto per pensare a come andrà quando sarò grande...
però, ecco... sto cercando di trovare qualcosa di particolare. Qualcosa che solo
io posso fare... anche se non credo di avere alcun talento
particolare..."
"Ehm, scusate, temo di essermi fatta trascinare! Comunque, una storia
intensa, fatta di desideri e sentimenti, sta per cominciare! Se volete saperne
di più... continuate a seguirmi!"
"Ciao, alla prossima!"
CONTINUA...
Note dell'autore: Ebbene, finalmente anche questo paragrafo è completato! Non
chiedetemi perchè, ma non riuscivo mai a mettermi dell'umore giusto per
scrivere! Comunque, come avete visto, questo è stato un capitolo di transito, e
forse anche il prossimo non sarà troppo ricco di azione. Comunque, intanto
abbiamo visto un pò di retroscena... e quelli di Dark Fall cominciano, pian
piano, a mostrare le loro facce! Intanto, il nostro ballerino di rumba preferito
ha fatto il suo ingresso in scena... e se è lui a suonare il ritmo, potete stare
certe che per le Pretty Cure ci sarà da ballare!
Ebbene sì, visto che in questa storia ci sono più supereroine in giro... ho
pensato che sarebbe stato giusto, per equilibrare un pò le cose, far entrare
subito in scena tutta la "squadra dei miniboss" di Dark Fall...
Avrete notato che ho citato le Pretty Cure della quarta serie, "Yes! PreCure
5!". Molti di voi, comunque, saranno rimasti un pò perplessi di leggere che si
trovano in Europa. Ebbene, una motivazione c'è... il fatto è che in quella
serie, le vicende sembrano proprio ambientate in Europa... anche se non viene
MAI detto esattamente dove. E' un pò strano, considerando che le Pretty Cure di
quella serie hanno comunque nomi giapponesi (Nozomi Yumehara, Rin Natsuki, Urara
Kasugano, Komachi Akimoto e Karen Minazuki)... ma, in fondo, si tratta pur
sempre di un'anime! Anche Splash Star, se ci pensate, non rende mai chiaro dove
si svolgono le vicende... non credo di aver mai visto la Tokyo Tower una sola
volta!
Oh, e finalmente, entra definitivamente in scena Nanoha! So che è un pò
strano sentire una bambina di nove anni parlare in quel modo, ma... dovevo pur
attenermi all'anime, no? In effetti, ho notato anch'io che Nanoha-chan sembra
estremamente matura, da un punto di vista mentale, per la sua età...
Bene, credo di non avere altro da dire! Mi raccomando, lettori, aspetto le
vostre opinioni!
Justice Gundam
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Capitolo 5 *** Io sono Nanoha Takamachi! ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-05
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Arcana Heart - Magical Girl Lyrical
Nanoha) scritta da: Justice Gundam
Bentornati a tutti i fan dei crossover. Puntuali come sempre per il consueto
appuntamento con il mio crossover! Vedo che, in questo periodo, sta avendo un
discreto successo. Non tanto quanto altre mie storie, in particolare di Digimon,
ma abbastanza da darmi la giusta carica per proseguirlo! Spero di continuare su
questa strada...
Uff... Allora, che c'è da dire? Intanto, che forse tra non molto potrò dare
la laurea, nella speranza che questi ultimi esami mi vadano bene (Comunque
saranno a fine gennaio... ho ancora il mio bravo tempo per prepararmi!), e che
sto arrivando ad un traguardo decisamente importante nella mia vita... Cavolo,
certo che il tempo passa in fretta! Mi sembra ancora ieri quando ho pubblicato
il primo capitolo della mia trilogia di Digimon Adventure! E invece, sono
passati più di tre anni da allora!
Hmm... a parte questo, non credo di avere altri aggiornamenti sulla mia vita
privata da darvi... le giornate si susseguono sempre come al solito, un pò
monotone...
...
Ehm... okay, la smetto, prima di iniziare a disperdermi in pensieri di cui a
nessuno credo interessi molto! Quello per cui voi siete qui adesso... è
conoscere il prosieguo del mio crossover, giusto? E allora... sarò lieto di
farvelo leggere! In questo capitolo, vedremo il primo giorno di scuola delle
nostre eroine... e soprattutto, conosceremo meglio la piccola Nanoha, una delle
maho shojo più amate dai giapponesi! Sì, probabilmente nemmeno questo capitolo
avrà molta azione, ma... vi chiedo di avere pazienza! Gli eventi si
velocizzeranno da qui in poi, e sia l'Impero di Dark Fall che gli invasori
misteriosi cominceranno a sferrare attacchi sempre più violenti! Ora che sanno
che qualcuno, nel Giardino dell'Arcobaleno, è in grado di opporsi a loro...
Ooookay, allora... diciamo che questo sarà un altro capitolo di
ambientamento, e dopo inizierà l'azione vera e propria! C'è un certo focoso
ballerino di rumba che non vede l'ora di far danzare un pò Saki e Mai...
Ma prima, le recensioni!
Kari 89: Ciao, e bentornata! Purtroppo, con l'intensificarsi dei miei
impegni, ho dovuto iniziare a gestire in modo diverso il mio tempo, ed è per
questo che di recente aggiorno con un ritmo diverso... comunque, grazie come
sempre per i complimenti! E... grazie anche per avermi chiarito quel mistero su
dove si svolgevano gli eventi di "Yes! Precure 5". Non viene mai reso molto
chiaro nel corso della serie, e gli autori si sono presi un pò di licenze
poetiche... Poi, per il resto: ovviamente Nagisa e Honoka incontreranno Saki e
Mai... solo che ci vorrà un pò di tempo prima che sappiano di non essere più le
uniche Pretty Cure in circolazione! E Nanoha... beh, inizia le sue avventure in
questo capitolo!
Oh, già... i battibecchi tra Nagisa e il suo fratellino fanno sempre morire
dal ridere... soprattutto quando Nagisa fa provare a Ryota la sua 'morsa del
cobra'!
KillKenny: Heheheee... puoi dirlo, che i casini continuano! E prima che
questa storia finisca, ne accadranno un bel pò... già Moerumba non sarà un
avversario facile! Comunque... aspetta un pò, e vedrai anche la grande riunione
di eroine! Oh, e poi... Starlight Breaker? Ma hai idea di quanto quella cosa
faccia MALE? O_O. Non vorrei essere nei panni di chi se lo prenderà in
faccia...
Kura92: Bene, bene... mi fa piacere che anche a te sia piaciuto l'ultimo
capitolo! Ho cercato, appunto, di dare un'idea di quanto fosse vasto il problema
che le nostre si trovano ad affrontare... e a quanto vedo ci sono riuscito!
Lilica è, guarda caso, il mio personaggio preferito di Arcana Heart... e ti
anticipo subito che non hai ancora visto tutto di lei! Ha un pò di sorpresine in
serbo... e per quanto riguarda Mai, dico solo che sarebbe il mio sogno saper
disegnare come lei! Oh, beh...
Per quanto riguarda Nanoha... beh, del resto si tratta di una ragazzina
cresciuta - come vedrai - in un ambiente familiare molto sereno, ma che le ha
anche mostrato l'importanza delle proprie responsabilità e della cortesia verso
il prossimo, quindi... probabile che sia anche questo! E poi, per certe cose, i
bambini sanno essere molto acuti, questo è vero! ^_^
SmartGirl: Bene, anche tu hai avuto il primo assaggio di Nanoha, anime di
successo che spero arrivi in Italia un giorno o l'altro! Sì, sì, come ho
detto... Nanoha spesso fa dei discorsi che i bambini di quell'età neanche si
sognano! Soprattutto nella seconda serie... Comunque, una volta che passi sopra
a questo particolare, è una serie estremamente godibile! Poi, per il resto...
eh, sì, le serie di Pretty Cure sono davvero così tante! Le prime due serie con
Nagisa e Honoka, la serie Splash Star, e le due serie Yes!, che hanno
praticamente permesso a Pretty Cure di vivere una seconda giovinezza! Oh, e poi
ho sentito dire che l'anno prossimo inizierà una sesta serie... cavolo, Sailor
Moon, che può essere considerato il prototipo di Pretty Cure e di un sacco di
altri anime di Magical Girls, è arrivata a cinque! Comunque, se volessi mandarmi
un PM, potrei darti più informazioni sulle varie serie! Credimi, quello di
Pretty Cure è un expanded universe davvero vasto! Digimon Zero riprenderà stasera, e spero di fare un buon lavoro anche lì!
Bene, direi che ci siamo tutti. Quindi, ancora una volta, vi auguro buona
lettura! Le vicende di Mahou Shoujo Lyrical Nanoha stanno per incominciare!
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Capitolo 5 - Io sono Nanoha Takamachi!
Il risveglio era stato buono per la piccola Nanoha Takamachi... ed ora,
mentre si preparava al suo primo giorno di scuola, pettinandosi ordinatamente i
lunghi capelli castani in un paio di codini semicircolari ai lati della testa,
intonava tra sè un motivetto allegro, controllando anche la sua bianca unifirme
scolastica per vedere se era a posto. Soddisfatta, Nanoha si sistemò i nastrini
verdi che le tenevano i capelli e andò a raccogliere il suo zainetto,
controllando che tutti i suoi accessori per la scuola fossero al loro posto... e
finalmente, se lo mise in spalla, accingendosi a scendere.
"Okay, ora sì che sono a posto!" disse tra sè, con una vocetta melodica e
tranquilla. "Bene... come ho già detto, vediamo di iniziare bene la giornata!
Non vedo l'ora di rivedere Arisa-chan e Suzuka-chan!"
"Allora, credo di essermi già presentata, vero? Comunque, per chi lo volesse,
mi presento di nuovo. Il mio nome è Nanoha Takamachi, e sono una studentessa
della scuola elementare Seishou Auxiliary. Nella famiglia Takamachi, sono la più
piccola di tre figli..."
Con passo spedito, Nanoha discese le scale e arrivò nel salotto di casa, dove
i suoi genitori stavano già preparando la colazione... e salutò con un gesto
della mano mentre si avvicinava alla madre. "Mamma, papà, buongiorno!"
"Oh, Nanoha-chan! Buongiorno!" la salutò la madre, una sorta di versione
adulta della sua figlia più piccola, con i capelli più lunghi e vestita con un
maglione giallo e una corta gonna violetta, con sopra un grembiule da cucina
nero. Alzò gli occhi dalla colazione che stava preparando, e accolse Nanoha con
una carezza sulla testa, stando bene attenta a non scompigliarle troppo i
capelli.
A sua volta, il padre - un uomo sulla prima quarantina dai corti capelli
grigi e vestito di una camicia bianca, pantaloni lunghi blu e calze bianche con
pantofole da casa - mise da parte il giornale e rispose al saluto della figlia
più piccola. "Buongiorno, Nanoha! Vedo che ti sei svegliata da sola,
stamattina... Sono ammirato!" disse, facendole un sorriso scherzoso, mentre la
bambina riceveva dalla madre un vassoio da portare in tavola. I signori
Takamachi, nonostante fossero già di una certa età, avevano ancora un aspetto
abbastanza giovanile, e davano l'impressione di due persone socievoli e di
mentalità aperta. Nanoha avrebbe detto che, nonostante fossero sposati da più di
vent'anni, si comportavano ancora come due fidanzatini al primo
appuntamento...
"Questi sono la mia mamma e il mio papà. Mio papà, Shiro Takamachi, è il
proprietario di una caffetteria di fronte alla stazione ferroviaria Midoriya...
e si può dire che sia il pilastro centrale della nostra famiglia! E la mia
mamma, Momoko Takamachi, è la persona incaricata della vendita dei dolci a
Midoriya. E, come potete vedere, è una persona bella e gentile!"
"La colazione sarà pronta tra qualche minuto." avvertì Momoko, voltandosi
verso il tavolo a cui il marito e la figlia erano già seduti. "Nanoha-chan, non
è che potresti andare a chiamare Kyouya e Miyuki? Credo che siano ancora nel
dojo a fare pratica..."
"Va bene!" rispose la bambina, scendendo dalla sua sedia, e poi marciando
allegramente verso il giardino interno della casa. Percorso un breve porticato,
raggiunse la porta del dojo, separato dal resto della casa, e la scostò
leggermente di lato. Proprio come immaginava, i suoi fratelli maggiori Kyouya e
Miyuki erano al centro della grande sala vuota e, vestiti con delle tute azzurre
dai pantaloni lunghi, stavano eseguendo dei fendenti di allenamento con delle
bokken. Nanoha fece capolino dalla porta d'ingresso e li chiamò, attirando la
loro attenzione.
"Onii-san, onee-san, buongiorno!" disse gentilmente. "La mamma mi manda a
dirvi che la colazione è pronta!"
Kyouya, un ragazzo sui diciannove anni che sembrava il ritratto del signor
Takamachi da giovane, con l'unica differenza che aveva i capelli castani, si
voltò per primo verso la porta... seguito subito dopo da Miyuki, una graziosa
ragazza di diciassette anni dai lunghi capelli grigio piombo legati in una
treccia che le scendeva lungo la schiena, e tenuti fermi da un gosso fiocco
giallo.
"Ah, ciao, Nanoha-chan!" dissero, quasi all'unisono, mentre la sorella minore
entrava nel dojo agitando la mano, afferrava un piccolo asciugamano, e lo
lanciava verso di loro. Miyuki, pronta di riflessi, lo afferrò al volo, fece un
occhiolino e si asciugò un pò i capelli, ringraziando.
"Va bene, Miyuki, credo che per stamattina possiamo fermarci qui." affermò
Kyouya, rimettendo a posto la sua spada di legno. La sorella mediana fece la
stessa cosa, dopo essersi messa l'asciugamano sulla spalla.
"D'accordo." rispose. "Magari continueremo un pò quando torno da scuola,
okay?"
"E questi, come avrete visto, sono il mio fratellone e la mia sorellona.
Kyouya Takamachi, il più grande di noi tre fratelli, è una matricola
all'università, ed è il successore di mio padre nella sua scuola di kendo.
Adesso è il sensei di mia sorella Miyuki, che frequenta il secondo anno di
liceo."
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Pochi minuti dopo, l'intera famiglia Takamachi era riunita attorno al tavolo
della colazione, gustando le deliziose specialità per cui mamma Momoko era
conosciuta! Come ogni mattina, la gentile signora si era data da fare... come
testimoniavano le uova strapazzate, le insalate e il sushi che ogni membro della
famiglia aveva davanti e stava mangiando!
"Aaaah, una colazione buonissima, mamma!" si complimentò Nanoha, dopo aver
mandato giù un pezzo di omelette. "Soprattutto queste uova strapazzate!"
"Davvero?" chiese Momoko, lusingata. "Beh, sai, Nanoha-chan, ho voluto
sperimentare un pò. Ci ho aggiunto pomodoro, formaggio e basilico per farne
risaltare il sapore..."
"Immagino che i nostri ragazzi siano molto contenti di avere una mamma che è
così brava a cucinare!" affermò il signor Takamachi... al che Kyouya annuì,
dando uno sguardo alle sorelle minori.
"Infatti lo siamo tutti..." affermò Miyuki, ora vestita con la divisa
scolastica grigia dal fiocco giallo del suo istituto, e con un paio di grandi
occhiali da vista... mentre Momoko si sporgeva verso il marito e gli toccava una
guancia con l'indice!
"Oooh, ma insomma, tesoro!" rise la signora Takamachi. "Tu mi lusinghi
sempre!". I due coniugi risero tra sè come due ragazzini, mentre Kyouya
rimetteva a posto il fiocco dell'uniforme di Miyuki, che si era un pò
strapazzato. Nanoha, intanto, osservava la sua famiglia, contenta di farne
parte...
"Papà e mamma, a volte, sembrano ancora dei ragazzi al loro primo
appuntamento... stanno tanto tempo assieme, e si vogliono un mondo di bene! E i
miei fratelli maggiori vanno molto d'accordo! Sì, la mia è davvero una famiglia
in cui si riesce a percepire l'amore... e nonostante ciò, a volte io mi sento
distante... come se avessi qualcosa di diverso dal resto della mia famiglia! Non
chiedetemi perchè... beh, adesso credo di dovermi sbrigare! Scusate se mi
interrompo qui, ma tra non molto, passerà lo scuolabus..."
Finita la colazione, Nanoha salutò la sua famiglia e augurò loro buona
giornata, ricambiata quasi subito, prima di raccogliere il suo zainetto da sotto
il tavolo, infilarsi le scarpe da esterno, ed uscire dalla porta d'ingresso dopo
un ultimo saluto! Fece una piccola corsa fino alla fermata degli autobus, a
circa una decina di metri di distanza, e arrivò poco prima che lo scuolabus si
facesse vedere in lontananza. Con un cenno del braccio, la bambina fece cenno al
conducente di fermarsi per prenderla su, e il piccolo autobus bianco e blu
rallentò gradualmente, fino a fermarsi davanti a lei. Le porte si aprirono con
un leggero sbuffo, e Nanoha, dopo aver salutato il conducente, salì a bordo,
cercando con lo sguardo le sue amiche tra i già numerosi bambini che si erano
accomodati sui sedili...
"Hey, Nanoha-chan! Siamo qui!" si sentì chiamare dai sedili posteriori.
Sedute nell'ultima fila, l'una a fianco dell'altra, si trovavano due ragazzine
della stessa età di Nanoha: una biondina con due simpatici codini ai lati della
testa, e una ragazzina più alta, dai capelli di un bel violetto brillante.
Entrambe indossavano, come del resto tutte le bambine sedute sull'autobus, un
grembiule bianco uguale a quello di Nanoha, e stavano facendo cenno alla loro
amica di venire a sedersi nel posto in mezzo a loro che le avevano appositamente
tenuto.
"Arisa-chan! Suzuka-chan! Buongiorno!" disse Nanoha, avvicinandosi alle sue
amiche. "Allora, come sono andate le vacanze? Spero bene!"
"Heheheee... siediti, che mentre andiamo a scuola abbiamo tutto il tempo di
parlarne!" la esortò la biondina, che sembrava la più vivace delle due, mentre
la ragazzina dai capelli violetti la invitava ad accomodarsi con un gesto della
mano...
"Oh, già, quasi mi dimenticavo... queste sono le mie migliori amiche, Arisa
Bannings - la bambina con i capelli biondi - e Suzuka Tsukimura - che è quella
con i capelli viola! Arisa-chan è figlia di due dirigenti d'azienda, e la sua
famiglia è molto ricca. Lei è un pò... l'anima della festa, nel nostro terzetto
di amiche! Suzuka-chan, invece, è la più tranquilla di noi... a meno che,
ovviamente, non stia giocando a qualche sport, nel qual caso diventa davvero
competitiva! Siamo state amche fin da quando eravamo in prima elementare...
anche se all'epoca Arisa era un pò più irrequieta, diciamo così... e anche
quest'anno saremo in classe assieme! Non vedo l'ora di ricominciare! Chissà cosa
accadrà quest'anno..."
Mentre l'autobus riprendeva velocità, Nanoha si sedette in mezzo ad Arisa e a
Suzuka, e assieme incominciarono a parlare e a ridere tra loro, come stavano
facendo un pò tutti i piccoli passeggeri dello scuolabus...
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Il primo giorno di scuola preannunciava un buon anno scolastico per
l'accademia Verone - sia per le classi di scuola media che per quelle del liceo,
i cui studenti si stavano raccogliendo vicino ai cancelli di ingresso. Numerosi
alunni, vestiti della tradizionale uniforme rosso pallido con il fiocco azzurro
e la gonna blu, passavano in quel momento lungo il viale di ingresso,
colorandolo di innumerevoli voci mentre parlavano di questa o di quella cosa, e
la vivacità della scena era messa in risalto dalla splendida giornata di sole.
In effetti, il mese di Marzo era stato particolarmente soleggiato, per
quell'anno... e dava l'idea di voler continuare così ancora a lungo!
Mentre gli alunni si incamminavano ordinatamente verso gli ingressi della
scuola, due uomini di una certa età li osservavano con evidente soddisfazione,
affacciati alla finestra dell'ufficio del preside. In effetti, si trattava
proprio del preside del Verone e del suo vice, che come era loro abitudine
all'inizio di ogni anno, stavano guardando la enorme mole di studenti che si
riversava con compostezza dai cancelli, e passava vicino alla Statua del Domani,
in pratica il simbolo di quell'accademia.
"Aaaah, è sempre un piacere vedere tutta questa gioventù così allegra!"
affermò il preside, un ometto basso e un pò sovrappeso, con dei corti baffetti
neri e la testa tonda come una palla da biliardo, con soltanto dei radi cespugli
di capelli neri ai lati della testa, mentre si aggiustava gli occhiali da vista.
Era vestito di un completo di colore scuro, quasi nero, sopra una camicia
bianca, con scarpe dello stesso colore e una cravatta rossa. "E' proprio in
questi momenti che apprezzo di più il mio lavoro, e mi sento onorato di essere
preside di una scuola così prestigiosa!"
Il vicepreside, che gli stava a fianco con espressione leggermente leziosa,
era molto diverso da lui: alto e magro, con addosso un completo giallo neutro e
scarpe marroni, teneva le mani congiunte in maniera complimentosa davanti al
petto, e il suo volto smunto, sul quale risaltavano gli zigomi prominenti,
mostrava un sorrisone ossequioso che andava da un orecchio all'altro. Pur non
avendo molti anni più del preside, non portava altrettanto bene la sua età, e i
suoi capelli erano già diventati grigi. Sfortunatamente, non stava proprio
mostrando il livello di maturità che ci si sarebbe potuti aspettare da una
persona nella sua posizione...
"E' vero, signor preside! Lei ha assolutamente ragione, se posso esprimere il
mio modestissimo parere!" esclamò, sempre mantenendo quel sorriso piuttosto
stupido. "E come personale didattico dell'Accademia Verone, noi siamo qui per
fare in modo che il suo lavoro dia i frutti desiderati! Disciplina e istruzione
per questi ragazzi, prima di tutto... e poi, ovviamente, tenere alta la
reputazione dell'istituto!" Concluse il suo discorso rizzandosi come un palo,
mettendo una mano dietro la schiena e indicando verso l'alto con l'indice della
mano opposta... evidentemente, nel tentativo non troppo riuscito di darsi un
tono!
Non esattamente impressionato da quella teatrale sceneggiata, il preside si
voltò verso il suo vice, guardandolo con espressione dubbiosa e una piccola
goccia di sudore sulla testa calva! "Ehm... beh, certo, non nego che queste cose
siano importanti..." affermò. "Però... io credo che quello che conti di più sia
formare questi ragazzi, e aiutarli a scegliere la loro strada, dando loro i
giusti requisiti per farlo..."
Come volevasi dimostrare, il vicepreside assunse nuovamente la sua
espressione ossequiosa, si schiarì la gola, e cercò di rimediare a quella che,
dal suo punto di vista, era un gaffe colossale! "Ah... Ehm... ma... ma certo!
Ovviamente, signor preside! Era giusto quello che volevo aggiungere io! A questi
giovani serve la giusta guida per scegliere il loro futuro, e noi siamo qui per
dargliela! Non è così? Ovvio... che stavo per aggiungere questo!"
Il preside sospirò e scosse la testa. Certe persone non cambiavano proprio
mai... "Sigh... e va bene, non stiamo a cercare il pelo nell'uovo..." disse,
cercando di cambiare discorso. "Piuttosto, vicepreside, ha controllato la classi
per quest'anno? Pare che ci sia una nuova alunna nella classe della signora
Yoshimi-san... una certa Mai Mishou, trasferitasi a Tokyo con la sua famiglia
soltanto ieri."
"Hmmm? Ah, sì, certo..." rispose il vicepreside, aggiustandosi i grossi e
sottili occhiali da vista che portava. Dopo aver raccolto una risma di fogli di
carta, l'uomo li sfogliò rapidamente, fino a giungere al documento che gli
interessava. "Eccola qui, infatti... Mai Mishou, 14 anni, assegnata alla classe
2-B. Sì, è proprio una delle classi della signora Yoshimi-san..." Si ricordò di
aggiungere l'onorifico giusto davanti al cognome della professoressa, che si era
da poco sposata. "Hmmm... a leggere la sua scheda, pare che sia un'ottima
studentessa. C'è solo da sperare che non combini troppi guai come una certa
signorina Misumi di mia conoscenza..."
Il vicepreside terminò la frase guardando fuori dalla finestra con la coda
dell'occhio, con espressione piuttosto irritata...
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"ET-CHUUUUUM!"
...e nello stesso momento, appena fuori dai cancelli, Nagisa si portò le mani
davanti alla bocca e starnutì fragorosamente!
"Salute!" augurarono in contemporanea Honoka ed Hikari, mentre la ragazza dai
capelli rossicci si sfregava il naso e ringraziava. Honoka, comunque, volle
essere sicura che andasse tutto bene, e si inclinò leggermente verso la sua
amica. "Nagisa, sicura che vada tutto bene? Non vorrei che fosse un'allergia di
stagione, o cose di questo tipo..."
"Tranquilla, Honoka, nessuna allergia..." rispose Nagisa, guardando verso il
secondo piano del complesso scolastico mentre si puliva le mani con un
fazzoletto. "E' solo che ho avuto come la sensazione che qualcuno stesse
parlando male di me... Oh, beh, eccoci arrivate! Hikari-chan, noi ci separiamo
qui! Le nostre classi sono da quella parte... ci vediamo all'uscita, okay?"
La ragazzina bionda annuì, tenendo la cartella con entrambe le mani, mentre
Nagisa indicava un edificio scolastico più lontano, verso cui si stavano
dirigendo i ragazzi più grandi. "Va bene, Nagisa-san! Ci vediamo dopo... buona
giornata!" augurò, salutando le sue amiche con la mano. Nagisa e Honoka
ricambiarono il gesto e il saluto, prima di dirigersi verso l'entrata del liceo,
dove ad attenderle c'erano già, oltre alle sempre presenti Shiho e Rina, anche
delle altre vecchie conoscenze... in particolare, Yuriko, una ragazza dai
capelli verdi scuro a caschetto, con grossi occhiali da vista, che era stata la
presidentessa del club di scienze prima di Honoka, e il cui esperimento con
l'elettricità, due anni prima, era ancora ricordato come uno dei più grandi
successi della Verone Academy nella gara regionale di scienze.
Hikari guardò le sue amiche più grandi allontanarsi e salutarla un'ultima
volta, prima di incamminarsi verso la sua classe, la 2-B. Non le ci volle molto
a trovarla, visto che era abbastanza vicina alla classe che frequentava l'anno
prima... e come si immaginava, già sedute sui loro banchi e in attesa del suono
della campanella, c'erano le sue amiche Nao e Moe, che andarono subito ad
accoglierla.
"Ehilà, Hikari-chan!" esclamò Nao, una morettina dai capelli corti, mentre
correva incontro alla ragazzina bionda. "Che bello rivederti dopo tanto tempo!
Allora, come sono andate le vacanze? Le hai passate bene?"
"Certamente!" rispose Hikari, accogliendo con affetto quelle che erano state
le sue prime amiche in quella classe. Guardandosi un pò in giro, la biondina
vide anche, seduta ad un banco con espressione annoiata, la campionessa del club
di softball Saki Hyuuga - che conosceva di sfuggita, e che aveva notato più che
altro per la sua grande somiglianza con Nagisa - e diversi altri volti noti...
da una parte, c'era Kenta Hoshino, un ragazzino dai capelli neri e con un
sorriso sardonico perennemente stampato sul volto, conosciuto nella classe per
la sua abitudine a dire giochi di parole di dubbio senso; in quel momento, era
intento a sottoporne uno alla malcapitata Hyuuga! Poi, vicino a Saki, c'erano le
sue amiche del club di softball, la slanciata Hitomi e la più grassottella
Yuuko, che probabilmente, in quel momento, stavano discutendo tra loro,
ridendosela sotto i baffi, del 'crudele destino' capitato a Saki - la vittima
designata dei discutibili bisticci verbali di Kenta! E poi, qualche banco più in
là, ecco la timida e occhialuta Ioriko Yasuzumi, piccolo genio della scienza e -
stranamente - fanatica di occulto; la bionda e scapestrata Lilica Felchenrow,
che aveva tutta l'aria di essere lì solo perchè non voleva essere assente il
primo giorno di scuola... e infine, la mora Maori Kasuga, che Hikari sapeva
essere una miko di un tempio shintoista vicino alla periferia di Ginza. Queste
ultime tre non le conosceva molto bene, se non per il fatto che, fin dal primo
anno di scuola media, erano sempre state assieme e avevano formato un pò un
'terzetto dinamico'.
"Comunque... vedo che ci sono già quasi tutti!" affermò Hikari, andandosi a
sedere ad un banco vicino alle sue amiche. "E a quanto sembra, Hoshino-kun dà
ancora il tormento a Hyuuga-kun, come faceva l'anno scorso!"
Nao e Moe ridacchiarono brevemente. "Heheheee... sì, è vero! A quanto pare,
certe cose non cambiano mai!" disse Moe, castana e più alta delle altre due, ma
a parte questo dall'aspetto talmente normale che sarebbe potuta passare
inosservata in qualsiasi folla. A quanto pare, le ragazze non avevano parlato a
voce abbastanza bassa, dal momento che il diretto interessato, con espressione
falsamente offesa, si girò verso di loro e storse il naso...
"Hey, ragazze... guardate che non state esattamente parlando sottovoce!"
commentò Kenta, mentre cercava di rimettersi a posto i capelli neri... che, come
avessero volontà propria, si ostinavano a starsene scompigliati sulla testa!
"Non è molto carino fare questi apprezzamenti sui miei giochi di parole, lo
sapete? Anche perchè... in fondo, potrei sempre fare di peggio, no?". Concluse
la frase riprendendo il suo sorriso contagioso... e facendo spuntare un grosso
punto interrogativo sulle teste delle ragazze... comprese Ioriko e Lilica, che
stavano prestando orecchio alla conversazione!
"E in che modo, Kenta-kun, me lo spieghi?" chiese Saki, reggendosi la testa
con l'espressione di chi non si aspetta niente di nuovo...
Kenta strizzò un occhio e ghignò in maniera volutamente drammatica, rivolto
alla sua amica dalla faccia tonda. "Beh, se non altro faccio giochi di parole e
non giochi di mano... che come dice il vecchio proverbio, sono sempre giochi da
villano! Hahahahaaa! Questa era carina! Vero che non era male?
Heheheheeee..."
Con un lungo sospiro di esasperazione, Saki toccò il banco con la fronte
mentre Kenta rideva della sua stessa battuta... e in effetti, non era il solo,
visto che anche Moe, Nao, Ioriko, Maori e qualche altro studente emisero qualche
risatina... anche se era difficile capire se lo facessero per cortesia o perchè
le battute di Kenta erano, in effetti, divertenti nella loro assurdità! Persino
Hikari dovette coprirsi la bocca per un attimo... e Lilica, dal canto suo, si
appoggiò le mani dietro la nuca e scosse la testa con espressione annoiata.
"Guarda, Hoshino-kun, voglio essere sincera con te..." affermò la biondina
maestra di roller-blades. "Il suggerimento che ti posso dare per migliorare le
tue battute è... di non farle e basta!"
"Heheheee... tutta invidia, cara la mia Felchenrow!" rispose lo specialista
di giochi di parole, facendosi scivolare addosso la critica come acqua sulle
piume di un'anatra. "Aspetta e vedrai... quando, in futuro, vedrai il mio
spettacolo comico in televisione, vedrai quanto ti sbagliavi!"
"Sì, certo, come no... quando gli asini voleranno!" bisbigliò Saki, con gli
occhi trasformati in due segmenti orizzontali! Mai una volta che Kenta non si
vantasse del suo presunto talento di comico... chissà dove aveva preso, poi,
questa passione per le battute, considerando che i suoi genitori erano
pescatori...
Dopo aver riso tra sè della scenetta buffa, Hikari e le sue due amiche
ripresero a parlare di questioni più immediate... e Nao, per prima, decise che
era il caso di parlare di una voce che si era diffusa negli ultimi minuti tra
gli studenti di quella classe. "A proposito, ragazzi... ho sentito dire che oggi
conosceremo una nuova compagna di classe! E' una ragazza che si è appena
trasferita qui..."
"Sì, è vero... ho sentito anch'io una cosa del genere." intervenne con
educazione Maori. "Yoshimi-sensei dovrebbe presentarcela oggi, prima che le
lezioni ricomincino, ma non ne so altro."
Sentire le sue compagne cambiare discorso in questo senso risvegliò
l'interesse di Saki, che si alzò dal suo banco e sfoderò il suo classico
sorrisone vivace! "Beh... io l'ho incontrata ieri, questa nuova alunna! Si
chiama Mai Mishou, ed è una ragazza veramente in gamba! Vedrete, sono sicura che
vi piacerà!" affermò. Avrebbe anche continuato il discorso, non fosse stato che
per il suono della campana che annunciava l'inizio della prima lezione
dell'anno... e immediatamente, tutte le ragazze sfrecciarono ai loro posti, in
disciplinata attesa dell'arrivo dell'insegnante.
Puntuale come un orologio svizzero, la professoressa aprì la porta ed entrò,
subito accolta dal saluto di rito guidato dalla capoclasse Kayo Andou, una
ragazza castana con gli occhiali da vista, che diede al resto degli alunni il
segnale di alzarsi e fare l'inchino. Dopo aver appoggiato sulla cattedra il
registro e tutto il necessario, la signora Yoshimi - che, fino all'anno
precedente, era stata anche l'insegnante di Nagisa e Honoka - si rivolse alla
classe e ricambiò l'inchino.
"Buongiorno, ragazzi." esordì la giovane insegnante, una donna ben vestita
dai lunghi capelli castani scuri, e dall'espressione gentile, anche se forse un
pò ingenua. "Spero che abbiate passato tutti un buon periodo di vacanza, e mi
auguro che questo nuovo anno scolastico sia anche migliore del precedente. Ora,
sedetevi pure e mettetevi comodi. Ho una notizia molto interessante da
comunicarvi."
Con un suono appena udibile di sedie che si spostavano, gli alunni tornarono
ai loro posti... e la signora Yoshimi si sedette alla cattedra, con tutta
l'eleganza discreta che le era ormai tipica. "Bene, ragazzi... da quest'anno,
avremo una nuova alunna in classe con noi. La sua famiglia si è appena
trasferita qui a Tokyo, dopo essere stata lontana per diversi anni... e quindi,
avranno bisogno di un pò di tempo per riambientarsi. Quindi... spero che la
farete sentire a suo agio, e che potrete presto diventare sue amiche!" disse.
Dopo aver ricevuto i segni di assenso dei suoi allievi, la professoressa si
voltò verso la porta, che era rimasta aperta durante tutto il discorso... e fece
cenno alla nuova studentessa di entrare. "Prego, entra pure! Presentati ai tuoi
nuovi compagni."
"Certamente, Yoshimi-sensei... con piacere!" disse, un pò timidamente, la
nuova arrivata... che in quel momento si rivelò essere nient'altri che Mai! Saki
sorrise di nuovo vedendo la sua nuova amica varcare la soglia della classe, e le
inviò un breve saluto con la mano, che Mai ricambiò con un cenno della testa
prima di andare alla lavagna, prendere il gesso, e scrivere il suo nome in
eleganti kanji.
"Il mio nome è Mai Mishou... piacere di conoscervi! Spero... che andremo
d'accordo!" si presentò, facendo un inchino a tutta la classe. Ancora una volta,
gli alunni si alzarono dai loro banchi e si inchinarono, prima che la signora
Yoshimi indicasse a Mai un posto vuoto, proprio davanti a Saki!
"Molto bene, Mishou... il tuo posto è quel banco vuoto, davanti a Hyuuga. Ho
visto che voi due già vi conoscete un pò, quindi... credo che vi farà piacere
stare vicine in classe. Va bene?" chiese la professoressa, sorridendo
gentilmente alla sua nuova alunna... che, a sua volta, annuì tenendo gli occhi
chiusi e le labbra incurvate leggermente, con espressione candida e
tranquilla.
"Certamente, Yoshimi-sensei! La ringrazio!" concluse. Si inchinò un'altra
volta davanti all'insegnante, e si diresse verso il banco che le era stato
assegnato, venendo accolta da Saki e da alcuni dei suoi compagni vicini.
"Buongiorno, Saki-san!"
"Buongiorno a te, Mai!" rispose la campionessa di softball, agitando la mano.
"Quindi, a quanto vedo, saremo compagne di classe... e anche vicine di banco!
Questa sì che è una bella sorpresa! Dopo ti farò conoscere i miei amici...
comunque, loro sono Yuuko e Hitomi, e il ragazzo con i capelli neri seduto qui
vicino è Kenta!"
Le due ragazze salutarono Mai con un cenno delle mani, e Kenta fece uno dei
suoi sorrisoni smaglianti e un segno di vittoria rivolto a Mai. "E' un
piacere!"
"Beh, Mishou... vedo che ti stai già ambientando!" disse la professoressa
Yoshimi, guardando la scena delle due amiche che si saluavano. "Questa è già una
buona cosa... comunque, adesso, credo che sia il momento di iniziare la lezione!
Quindi, prendete i vostri quaderni, e cominciamo!"
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Nella classe 2-D, poco lontano, Heart Aino stava guardando fuori dalla
finestra con espressione pensierosa, seduta al suo banco mentre attendeva la
fatidica sequenza di rintocchi. La sua mente, in quel momento, era lontana mille
miglia dall'istituto Verone... e stava ripensando all'incredibile incontro del
giorno prima, quando aveva visto per caso le sempai Nagisa e Honoka, considerate
due stelle dell'accademia, nella loro identità segreta di Pretty Cure! Come era
facile immaginare, la ragazzina dai capelli rosa prova tutta una serie di
emozioni contrastanti a riguardo... da un lato, era felice di aver visto con i
suoi stessi occhi due supereroine come quelle degli anime che lei amava
guardare... e la cosa che rendeva il tutto più emozionante, era proprio il fatto
che si trattava di due celebrità locali... ma dall'altro, ripensando a tutto
quello che il suo Arcano Partinias le aveva detto, sapeva che stava accadendo
qualcosa di molto grave. Qualcosa contro cui, molto presto, lei stessa avrebbe
dovuto probabilmente combattere. Il grifone uscito da quel passaggio
dimensionale non era altro che un primo sintomo del vero male che era
all'opera... e sicuramente, più avanti nel tempo, sarebbe venuto fuori qualcosa
di molto più potente!
"Senti, Partinias..." disse telepaticamente al suo Arcano, mentre
grattava con le dita sul banco. "Hai detto che... c'è questo disturbo nei
confini dimensionali tra il nostro Giardino dell'Arcobaleno, e il Giardino degli
Elementi in cui vivono quelle strane creature. Questo vuol dire che ce ne
saranno altre che entreranno nel nostro mondo, giusto? E quel grifone non poteva
certo essere una delle più potenti..."
La voce gentile e materna del suo Arcano riecheggiò nella sua mente.
"Purtroppo, è proprio come pensi tu... per adesso, l'anomalia dimensionale è
contenuta, e quindi non è potuto passare un Elementale più grande o più potente
di quello. Ma col tempo, questi disturbi cresceranno sia in dimensioni che in
quantità, e gli abitanti del Giardino degli Elementi potrebbero apparire in
altre zone, in numero molto maggiore... e soprattutto, potranno emergere degli
Elementali molto più forti. Temo... che per quanto possano essere potenti, le
Pretty Cure non saranno in grado di tenere testa da sole a questa invasione.
Heart, tu e le altre ragazze dotate del potere degli Arcani dovete cercare di
dare loro una mano il più possibile..."
"Heart! Hey, Heart!" si sentì chiamare improvvisamente. La ragazzina dai
capelli rosa scattò in piedi per la sorpresa, e per poco non sbattè un ginocchio
contro lo spigolo del banco... poi si voltò, sperando di non aver sollevato
troppi sospetti. Per sua fortuna, si trattava solamente della sua amica Saki,
che sembrava voler sapere se stava bene...
"Oh! Ah... scusa, Sa-Sa! Stavo pensando... ehm... ah, sì, stavo pensando al
nuovo anno scolastico, e mi sono persa un pò... heheheee... Sai, sono ancora
molto eccitata per l'inizio delle lezioni! Heheheee..." rispose, ridacchiando
goffamente. Per un attimo, temette irrazionalmente che Saki avesse in realtà
capito cosa stava pensando, e cominciasse a farle domande poco opportune... ma,
per fortuna, l'espressione della sua amica dai lunghi capelli blu rimase
neutrale.
"Pensavi ancora al nuovo anno scolastico?" si chiese Saki, per poi alzare le
spalle con espressione indifferente. "Mah... mi sembra un modo di fare un pò
masochista, soprattutto considerando che i tuoi voti non sono neanche questo
granchè, ma lasciamo perdere... Comunque, vedo che non hai problemi, quindi...
niente, davvero, volevo solo assicurarmi!"
"Grazie, Sa-Sa! Sei davvero una grande amica!" rispose Heart, con il suo
sorrisone smagliante che le tagliava praticamente in due la faccia! La sua
espressione si fece più normale un istante dopo (con grande sollievo di Tsuzura,
che in certe occasioni si sentiva un pò ridicola ad accompagnarsi ad una che
mostrava le sue emozioni così platealmente...), e Heart rivolse una domanda alla
sua migliore amica. "Ehm... senti, Sa-Sa... non è che per caso posso farti una
domanda?"
"Nessun problema... a parte il fatto che continui ad affibbiarmi quel
nomignolo, ma lasciamo perdere..." mormorò la ragazza dai capelli blu,
aggiustandosi il cerchietto sulla testa. "Allora, Heart-chan, spara pure..."
"Ecco..." Heart si mise un indice sul mento, cercando di pensare al modo
giusto di porre la domanda... poi, decisa e lapidaria, tagliò la testa al toro.
"Tu che cosa faresti se incontrassi delle eroine di un anime... e scoprissi
di avere anche tu dei poteri?"
La domanda finì con Heart che guardava dritto negli occhi di Saki, e
quest'ultima che si ritirava di qualchecentimetro, con gli occhi trasformati in
puntini castani per la confusione!
Restarono così ancora per qualche istante, nel mezzo della classe che si
stava riempiendo... poi, la tensione del momento completamente scemata, Heart si
fece scendere una grossa goccia di sudore lungo la nuca e fece rapidamente
marcia indietro, agitando una mano davanti a sè come per dire che aveva fatto
una domanda stupida! "Ha... ehm... Hahahahahaaaa! Ma tu guarda che razza di
domande che vado a fare! Heheheheee... come se una cosa del genere potesse
accadere!" rise goffamente. "Hehehee... non ti preoccupare di questa domanda,
Saki-chan! Ignorala pure, era soltanto una mia sciocca idea!"
Saki Tsuzura alzò le spalle, abituata alle stranezze della sua amica.
"Ooookay, Heart-chan, come vuoi tu..." affermò mentre ritornava al suo banco -
per ironia del destino, molto vicino a quello di Heart! - "Ora però, vedi di
concentrarti sulla lezione, okay? L'anno scorso hai avuto problemi per la tua
mancanza di attenzione, e non ti conviene perderti nelle tue fantasie come fai
di solito..."
"Va bene, Sa-Sa! Va bene!" rispose ridendo Heart, proprio quando la
malcapitata ragazza dai capelli azzurri aveva osato iniziare a sperare che
quell'odiato nomignolo non si facesse più sentire! Saki grugnì con espressione
rassegnata e si sedette sul suo banco, prendendosi solo un attimo di tempo per
rimettersi a posto i lunghi capelli. Non che Saki fosse vanitosa, ma essendo
cresciuta in una famiglia di alta levatura sociale, le era stato insegnato fin
da bambina ad avere un bel portamento, e ci teneva a fare una buona figura con
gli insegnanti. Dopodichè, diede un'altra occhiata agli accessori ordinati sul
suo banco, in modo da essere sicura di non aver dimenticato nulla (in perfetto
contrasto con Heart che, come al solito, si era messa a cercare freneticamente
in cartella, all'ultimo secondo, quello che le serviva...), e si mise comoda,
gettando di tanto in tanto qualche sguardo alla sua amica.
Heart non poteva certo sapere che Saki era già al corrente della faccenda
degli Elementali... e quella domanda che Saki si era sentita fare un attimo
prima non aveva fatto altro che farle suonare un campanello d'allarme nella
testa. Il Giardino degli Elementi e il Giardino dell'Arcobaleno si avvicinano...
e Heart si mette a chiedere cosa avrebbe fatto lei se avesse avuto i poteri di
un eroina di un anime? Se quella era una coincidenza...
"Saki... Saki..." La ragazza non si sorprese quando si sentì chiamare
telepaticamente dal suo Arcano, Bhanri... per qualche motivo, Saki immaginava
già cosa volesse dirle.
"Sì, Bhanri... ti sto ascoltando! Dimmi pure, di cosa si tratta?"
rispose. Fu convinta di aver sentito l'Arcano prendere fiato per organizzare il
discorso.
"Avverto la presenza di un potere simile al mio... il potere di un Arcano
decisamente potente! E' molto vicino... riesco a percepirlo chiaramente!"
affermò Bhanri. "E... la cosa che forse ti lascerà più sorpresa è che molto
probabilmente si tratta della tua amica, Heart... non posso esserne sicuro,
perchè ci sono molti alunni in quest'aula... ma mi sembra che sia proprio lei ad
emanare questa strana aura che percepisco..."
Saki non rimase così stupita come Bhanri aveva immaginato. Anzi, il sentirsi
confermata l'ipotesi che la sua amica fosse in qualche modo coinvolta in quanto
stava accadendo lasciò la ragazza dai capelli blu abbastanza tranquilla. Il
fatto che Heart fosse dotata del potere di un Arcano, e fosse quindi una Maiden
come lei, se non altro le dava la possibilità di difendersi nel caso qualche
creatura del Giardino degli Elementi le fosse apparsa davanti... E forse, le
avrebbe impedito di fare la stessa fine che aveva fatto...
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La mattina era volata, e dal momento che era il primo giorno di scuola, le
lezioni erano state abbastanza rilassanti... ma questo non aveva impedito agli
insegnanti della scuola elementare di Nanoha di sbizzarrirsi con i primi
compiti! E infatti, soltanto un'ora prima che iniziasse la pausa pranzo, i
piccoli alunni avevano già ricevuto il compito - in sè banale, ma per molti
abbastanza seccante - di scrivere un breve tema su uno degli argomento forse più
scontati nella storia dell'educazione.
Che genere di lavoro vorresti fare in futuro?
Sì, esatto... di tante tematiche che l'insegnante avrebbe potuto usare per
trarre uno spunto interessante, era andata a pescare una delle più scontate e
strausate! Certo, iniziare a pensarci già a quell'età non era una cattiva idea,
soprattutto in una società competitiva come quella giapponese, però Nanoha e le
sue compagne si aspettavano qualcosa di un pò meno prevedibile... e in quel
momento, durante la pausa pranzo, ne stavano parlando sedute su una panchina sul
tetto della scuola, attorniate da decine di altri bambini della loro età che
chiaccheravano, mangiavano e facevano un pò di allegra confusione!
"Il futuro, eh?" si chiese Nanoha, infilzando un polipetto intagliato e
mettendoselo in bocca. Lo masticò un pò, con espressione assorta, prima di
mandarlo giù e di rivolgersi alle sue amiche, sedute al suo fianco sinistro con
il bento sulle ginocchia. "Arisa-chan, Suzuka-chan... voi che cosa avete deciso
di fare? Se avete già deciso qualcosa, ovviamente..."
"Hmmm... Nella mia famiglia, sia mio padre che mia madre sono dirigenti
d'azienda..." rispose Arisa, dopo averci pensato su un momento. Anche lei, come
Nanoha, sembrava aver preso abbastanza a cuore l'argomento, ma al contrario
della sua amica, pareva avere le idee molto più chiare. "Quindi, se mi impegnerò
e studierò duramente, sarò la loro erede. O almeno, questo è il progetto che mi
sono fatta io... e tu, Suzuka-chan? Ci hai già pensato?"
"Effettivamente sì..." rispose la bambina dai capelli viola, appoggiando
l'onigiri che stava per portarsi alla bocca. "A me piacciono molto le macchine,
quindi... penso che studierò per diventare ingegnere."
Nanoha mosse la testa su e giù. "Capisco..." rispose. "Un pò vi invidio,
ragazze... voi avete già le idee così chiare..."
"Perchè dici così, Nanoha-chan?" chiese Arisa, un pò perplessa. "Tu... non
prenderai in gestione la caffetteria dei tuoi genitori?"
La ragazzina dai capelli castani sospirò, e guardò verso il pavimento, grando
pensierosamente le bacchette nel suo pranzo in scatola. Magari le risposte
fossero sempre state così semplici... "Beh... in effetti, sì, questa sarebbe una
possibilità... ma, vedete, io sento che sono altre le cose che vorrei fare. Solo
che adesso come adesso, non ho proprio idea di cosa potrebbero essere. Il fatto
è che non ho nessuna particolare qualità o abilità..."
Non appena ebbe completato la frase, la bambina venne colta di sorpresa da
una fetta di limone che le si spiaccicò sulla faccia! Un pensierino da parte di
una Arisa Bannings decisamente irritata, il cui caratterino dinamico era stato
solleticato dall'ultima affermazione della sua compagna!
"Scema!" le gridò dietro Arisa, mentre Nanoha guardava stupefatta la
ragazzina bionda che si alzava, con una venuzza pulsante sulla fronte e le mani
strette a pugno. "Non devi dire queste cose di te, è chiaro?"
Pur non assumendo lo stesso atteggiamento aggressivo di Arisa, Suzuka prese
le parti della biondina. "Arisa-chan ha ragione, Nanoha-chan..." commentò
gentilmente. "Io... sono sicura che ci sono delle cose che soltanto tu puoi
fare, Nanoha-chan..."
Nanoha, ancora sbalordita, indietreggiò di qualche centimetro quando Arisa,
in maniera abbastanza impropria per un giapponese, le puntò contro un indice...
e la fettina di limone che aveva sulla guancia scivolò a terra quasi desolata!
"E poi, i tuoi voti sono migliori dei miei!" esclamò Arisa, il cui viso si stava
trasformando sempre più in una buffa smorfia di indignazione. "Quindi, se dici
che tu non hai nessuna qualità speciale... di me cosa si dovrebbe dire,
eh? Me lo spieghi?"
Tuttavia, Arisa non attese che Nanoha le rispondesse... e, con grande
sbalordimento di Suzuka (i cui occhi, per l'occasione, si spalancarono e
divennero del tutto bianchi, con un grosso cerchio nero tutt'attorno!), andò
davanti alla ragazzina castana e iniziò ad allargarle la bocca!
"Ahia... ahiaaaaa..." si lamentò Nanoha, mentre Arisa le tirava le guance in
direzioni opposte, e Suzuka restava là a guardarle sbalordita! "Ma io non shi
haprei hahe home hirehhrihe d'ahienha... e hon ho hahe hahohi hon he mahhine...
Ahiaaaaa... mi hai mahe, Ahiha-haaan!"
(Traduzione: "Ahia... ahiaaaaa... Ma io non ci saprei fare come direttrice
d'azienda... e non so fare lavori con le macchine... Ahiaaaaa... mi fai male,
Arisa-chaaan!")
Suzuka si guardò attorno freneticamente... e notò la folla di bambini che si
era riunita là attorno per ammirare la lotta impari tra la dinamica Arisa e la
tranquilla Nanoha! "Voi... voi due!" esclamò la ragazzina dai capelli violetti,
agitando le braccia così velocemente che se ne vedevano soltanto le scie!
"Smettetela! Non dovete fare queste cose..."
"Avanti, dillo, Nanoha-chan!" continuava imperterrita Arisa, mantenendo la
sua morsa d'acciaio sulle guance di Nanoha. "Dillo, cosa volevi insinuare, con
quel tuo discorso?"
"Hienhe... ahhhohuhamenhe hienhe! Ahio... bahhta, hi ahhenhooooh!"
("Niente... assolutamente niente! Ahio... basta, mi arrendooo!")
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Un primo giorno di liceo... passato senza che si verificassero strani
eventi.
Ecco come Nagisa, Honoka ed Hikari avrebbero potuto riassumere la loro
giornata, mentre camminavano per una piccola via della periferia di Ginza
accompagnate da Shiho e Rina. Per fortuna, il ritorno a scuola era stato
tranquillo, e anche il fatto di essere passate ad una classe superiore non
sembrava aver avuto un grande effetto sul normale svolgersi della giornata. Non
solo, ma le misteriose creature che avevano attaccato il giorno prima non si
erano fatte nemmeno vedere, e visto che ormai si stava avvicinando la sera, le
tre amiche potevano sperare che almeno per quel giorno non ci fossero strani
incidenti.
"Devo ammettere che sono un pò preoccupata per il programma di algebra..."
ammise Rina, mentre la conversazione andava avanti. "Sembra che quest'anno
inizieremo a studiare dei concetti abbastanza difficili... derivate ed
integrali!"
"Sono delle cose che anch'io non ho mai studiato, però devono essere
interessanti!" commentò la sempre studiosa Honoka. "Per il resto, comunque, mi
sembra che quest'anno non sia poi tanto male... Nagisa, tu cosa ne pensi?"
"Ehm... in effetti, non posso dire di pensarla allo stesso modo... però come
primo impatto, il liceo non mi sembra tanto male!" rispose Nagisa, aggiundendo
tra sè. "E poi, da oggi in poi, potrò vedere Fujipi-sempai praticamente tutti
i giorni... è un altro bel vantaggio dell'essere in una nuova classe!" Il
pensiero si concluse con uno dei suoi ghigni soddisfatti... e un leggero rossore
che le colorò le guance!
Shiho gettò un'occhiata laterale alla sua amica e sorrise con aria saccente,
ma decise di non dire nulla. "E poi... sono curiosa di vedere come saranno le
attività!" affermò la ragazzina dai capelli rossi. "I club e i circoli
dovrebbero iniziare la prossima settimana, e io non vedo l'ora di provare quello
di recitazione... e ovviamente quello di lacrosse!"
"Heheheee... per quello, anche io e Rina siamo ansiose di provarlo!" commentò
Nagisa, scambiandosi uno sguardo di intesa con la ragazza più alta. "E Rina
stava pensando di dare un'occhiata a quello di biologia. E... per quanto
riguarda te, Hikari-chan? E' andato bene il primo giorno di scuola?"
"Certamente!" rispose la biondina, sistemandosi un pò la treccia. "Oggi ho
rivisto le mie compagne di classe... in particolare Nao, Miu e Saki... ho di
nuovo sentito le battute di Kenta-kun..." E a questo punto, sia Hikari che
Nagisa ridacchiarono un pò, ben consapevoli della fama che si era fatto Kenta
Hoshino. "Oh, e poi, è arrivata una nuova compagna di classe! Si chiama Mai
Mishou, è appassionata di disegno, e la sua famiglia si è appena trasferita qui.
In effetti, se non ricordo male, sono arrivati proprio ieri!"
"Però, interessante!" disse Honoka. In effetti, nelle classi giapponesi,
l'arrivo di un nuovo alunno è sempre qualcosa di abbastanza eccezionale. "E
dimmi, Hikari-chan... che ti è sembrato di lei?"
"E' una ragazza in gamba, questo te lo posso dire subito!" rispose Hikari.
"In effetti, Honoka-san, ti assomiglia molto! Un giorno ve la dovrò presentare,
perchè credo che potreste diventare molto amiche!"
"Hey, che coincidenza... Se non ricordo male, mi avevi detto una volta che
quell'altra tua compagna di classe, Saki Hyuuga, assomigliava molto a me!"
proseguì Nagisa. "A parte il fatto che a lei piace il softball..."
Shiho e Rina si fermarono ad una strada laterale, e il gruppo arrestò la sua
lenta marcia. "Beh, io e Rina siamo arrivate!" disse la rossa, dopo aver dato
un'occhiata al suo orologio da polso. Le cinque e mezza. "Nagisa, Honoka,
Hikari-chan... ci salutiamo qui, e ci vediamo domani a scuola, va bene?"
"D'accordo, ragazze! Buona serata!" le salutò Nagisa, agitando la mano verso
di loro mentre le sue due amiche delle elementari si allontanavano in quella
direzione, ricambiando il gesto. Anche Honoka e Hikari salutarono, per poi
rivolgersi a Nagisa non appena Shiho e Rina ebbero girato l'angolo e furono
scomparse alla loro vista. "Beh, direi che a questo punto, possiamo tornare a
casa anche..."
"Attenzione! Ragazze, c'è qualcosa che non va, mepo!"
Nagisa gridò e fece un salto in aria per lo spavento quando Mepple la chiamò
dalla cartella! L'espressione rilassata di Honoka si fece immediatamente più
tesa, mentre la sua amica pescava il 'cellulare' e lo apriva. Come volevasi
dimostrare, l'eroe del Giardino di Luce stava chiamando le guerriere prescelte,
e sembrava anche abbastanza agitato! "Qui c'è qualcosa che non va! C'è qualcosa
di malvagio che si stava avvicinando, mepo!"
"E' vero, lo sento anch'io, mipo! E' molto potente!" esclamò Mipple, mentre
Honoka la tirava fuori dalla cartella... e, di sfuggita, entrambe le ragazze
riuscivano a vedere i contorni del paesaggio che sfarfallavano, come immagini
disturbate su uno schermo televisivo. L'anomalia durò soltanto un secondo, ma fu
sufficiente a mettere tutti in allarme e a far capire loro che stava accadendo
qualcosa di veramente pericoloso! "E si sta avvicinando sempre più, mipo!"
"Mepple, mi hai fatto venire un accidente!" esclamò Nagisa. "Lo sai che non
devi metterti ad urlare in mezzo alla strada... bah, lasciamo perdere! Avete
detto... che c'è qualche nemico che sta arrivando?"
"Esatto! Lo sento chiaramente, è un'energia negativa simile a quella della
Zona Doutsuku, mepo!" rispose Mepple, con crescente allarme. "Anche se... ancora
non riesco a capire da dove..."
"Guardate lassù! C'è qualcosa su quel lampione!" li avvertì Hikari, puntando
l'indice verso un palo della luce a pochi metri da loro. Immediatamente, le
altre due ragazze e le loro mascotte si voltarono da quella parte... e un
istante dopo, una fiamma scarlatta si accese a mezz'aria proprio sopra il
lampione, con uno sbuffo di fumo nero! Nagisa, Honoka e Hikari indietreggiarono
di un passo, e le ragazze più grandi si piazzarono davanti alla loro amica per
proteggerla... mentre la fiamma si espandeva, come se stesse bruciando l'aria
stessa, e assumeva forma umanoide: una forma snella e slanciata, che nondimeno
irradiava una palpabile aura di minaccia...
"Moooo-eeeeee-rumbaaaaaa!" esclamò una voce giovanile proveniente dalla massa
di fuoco, che si espanse un istante dopo, e lasciò al suo posto un essere
umanoide dai voluminosi capelli biondi e rossi, con addosso un aderente custome
rosso, e delle decorazioni gialle e verdi che sembravano fiamme accese! Si era
messo in una posa da divo, in piedi sul lampione con un braccio alzato verso il
cielo e un altro posto trasversalmente sul petto, e l'espressione sul suo viso
era di divertimento misto a cupa decisione! Non c'erano dubbi! Quello strano
individuo... doveva essere uno dei responsabili dell'attacco del grifone,
soltanto il giorno prima! E dire che Nagisa, Honoka e Hikari si erano già illuse
di poter tornare a casa senza ulteriori complicazioni...
Moerumba, perchè di lui si trattava, rimase nella sua posizione e guardò
verso il basso, incontrando le espressioni altrettanto decise di Nagisa e
Honoka, che si stavano già preparando a trasformarsi... e il sorriso di trionfo
che gli solcava il viso si fece più pronunciato!
"Bueeeeenas tardes, senoritas!" esordì il focoso guerriero di Dark
Fall, in perfetto spagnolo. "Ma tu guarda che fortuna... vengo per la prima
volta oggi in questa città, e già ho l'onore di conoscere le famose guerriere
leggendarie, le Pretty Cure! Mi presento, io sono Moerumba, il miglior ballerino
di cui l'Impero del Male di Dark Fall possa farsi vanto!"
Nagisa e le sue amiche passarono da una fredda determinazione ad un vago
sbalordimento quando Moerumba si esibì in un breve numero di danza
latino-americana in cima al lampione, terminando con un paio di rapidi passi sul
posto, e puntando contro di loro l'indice e il medio di una mano! "Cha-cha-cha!
Bene, bene... così, voi siete quelle che hanno sconfitto Karehan, non è vero?
Non male, come esordio... ma sfortunatamente per voi, io sono tutt'altra cosa
rispetto a lui!"
Okay, ora la situazione si faceva poco chiara. Prima quello strano individuo
si metteva a ballare davanti a loro... e poi, tirava fuori quel nome che non
avevano mai sentito prima! A parte il grifone del giorno prima... che non aveva
detto una parola... non avevano ancora affrontato nessuno dei nuovi nemici! E,
per qualche motivo, le ragazze dubitavano che Karehan fosse il nome del grifone!
Honoka per prima assunse un'espressione interrogativa, e chiese spiegazioni.
"Kare... han? Di cosa stai parlando? Io... non ho mai sentito di nessuno che
avesse questo nome! Piuttosto, voi non siete quelli che hanno liberato quel
grifone in centro a Ginza?" chiese la geniale ragazza dai capelli blu, con
quella grinta che tirava fuori ogni volta che c'era da fare sul serio.
Questa volta, fu Moerumba a restare perplesso, anche se mantenne il suo
sorrisetto perfido. "Hmmm? Di cosa stai parlando, senorita? Quale
grifone? Noi dell'Impero del Male di Dark Fall non usiamo nessun grifone,
abbiamo di meglio! E non cercate di fare le finte tonte, perchè con il
sottoscritto non attacca! Vi ho riconosciuto dall'aspetto, Karehan mi ha
descritto bene come erano le Pretty Cure che lo hanno sconfitto!"
Nagisa e Honoka, questa volta, rimasero senza parole. C'era veramente
qualcosa di poco chiaro, in quella situazione. Non soltanto quel tizio di nome
Moerumba sembrava non sapere dell'attacco del grifone del giorno prima... e
aveva parlato di un certo Karehan come se le due ragazze lo avessero già
incontrato in precedenza... Tuttavia, Moerumba non sembrò disposto a spiegare la
situazione. Senza dare tempo alle ragazze nemmeno di proferire parola, il
guerriero di Dark Fall alzò un braccio verso il cielo, che subito iniziò a
coprirsi di nubi minacciose...
"E comunque, non credo che potrete permettervi di fare le finte tonte
adesso!" concluse, schioccando le dita. "Vieni a me, Uzaina! E' ora di
scaldare un pò l'ambiente!"
"Guardate lassù! Le nubi stanno..." esclamò Hikari, indicando il cielo
rannuvolatosi all'improvviso. I nembi cominciarono a turbinare in maniera
innaturale, creando un vortice di vapore nero dai riflessi violacei... che
subito dopo, con un ringhìo innaturale, scese verso il terreno e si infilò in
un'automobile rossa parcheggiata poco distante! Immediatamente, l'auto venne
avvolta da una cupa aura violacea... e i suoi fari anteriori si accesero di
rosso, mentre il suo cofano si spalancava e si trasformava in una orribile bocca
piena di denti triangolari simili a quelli di uno squalo! Mossa da un potere
ultraterreno, l'automobile si sollevò sulle ruote posteriori, e il suo tubo di
scarico si allungò di colpo, avvolgendosi come un serpente attorno al
bagagliaio, per poi puntare contro le due ragazze, a mò di cannone. Delle vene
pulsanti apparvero, contro ogni logica, sul parabrezza dell'auto... e i suoi
vetri laterali si infransero senza apparente motivo, frantumandosi in migliaia
di piccole schegge che presero subito ad orbitare attorno al corpo del mostro!
Nagisa, Honoka e Hikari si voltarono nella direzione dello Uzaina, mettendosi in
guardia non appena la macchina posseduta si sollevò in tutta la sua statura e
iniziò a ringhiare loro contro!
"UZAAAAINAAAAAAAA!"
"Oh, santi numi..." borbottò Nagisa. "La versione riveduta e corretta di uno
Zakenna..."
Moerumba scoppiò in una risata a metà tra il gioviale e il crudele.
"Hahahahahaaa! Siete sorprese? Questa... simpatica creaturina fa parte del mio
programma di intrattenimento... programma di cui, modestia a parte, io sono
l'elemento principale!"
Honoka sbattè gli occhi. "L'elemento... principale? Che stai dicendo?"
"Oh, nulla di speciale, chica..." rispose Moerumba, mettendosi a
braccia conserte sul lampione... prima di estendere il braccio destro davanti a
sè, e creare una fiamma nel palmo della mano aperta.
"Semplicemente, che io non sono come quell'incompetente di Karehan... Voi
siete avversarie pericolose, e perciò ho tutta l'intenzione di combattere
anch'io, al fianco del mio Uzaina!"
Nagisa e Honoka feero cenno ad Hikari di andare a ripararsi da qualche parte,
mentre si apprestavano a trasformarsi. Si preannunciava uno scontro difficile...
oltre al fatto che i punti oscuri, invece di diminuire, aumentavano...
----------
Ma a centinaia di metri di distanza da lì, beatamente inconsapevoli di quanto
stava accadendo, Nanoha e le sue compagne stavano camminando tranquillamente
attraverso un parco, discutendo della giornata... e, in particolare, di una
partita di dodgeball che avevano giocato durante l'ora di educazione fisica.
Nulla faceva presagire che, soltanto a qualche isolato di distanza, due
supereroine si apprestassero a combattere una dura battaglia contro un invasore
proveniente da Dark Fall e uno dei mostri che aveva evocato: l'atmosfera era
estremamente tranquilla, grazie anche al colorito arancione che il sole al
tramonto iniziava a gettare sulla città, e al fatto che fossero poche le persone
che si incrociavano percorrendo quella strada. L'unico disturbo alla quiete era
stato un petulante cagnolino vicino al quale le tre bambine erano passate appena
qualche minuto prima: si era messo ad abbaiare in maniera irritante contro di
loro... solo per essere prontamente zittito da un 'Be quiet!' strillato
da Arisa in perfetto inglese!
"Heheheee... certo che oggi Suzuka-chan è stata davvero incredibile durante
la partita di dodgeball, vero?" chiese Nanoha, mentre le tre amiche svoltavano
un passaggio e si ritrovavano in una sorta di piccola macchia.
Arisa sghignazzò con soddisfazione. "Beh, del resto cosa ti aspetti?
Suzuka-chan sarà anche tranquilla e gentile, ma quando si mette a fare sport...
non vorrei mai essere nella squadra avversaria!"
"Andiamo, ragazze... davvero sono stata così forte?" chiese la modesta
bambina dai capelli viola. Sembrava non avere idea di quanta decisione ci
mettesse quando si trattava delle sue attività preferite. Le tre bambine risero
allegramente, mentre continuavano ad addentrarsi nel piccolo bosco, senza nulla
sospettare...
Almeno finchè Nanoha non inchiodò all'improvviso, iniziando a sentire uno
strano suono, come di campanelli, nella propria testa. Era un suono strano, che
sembrava essere venuto fuori dal nulla, senza che nei paraggi ci fosse qualcosa
che lo potesse produrre... e la bambina castana ne fu sbalordita. Non sapeva
bene come lo avrebbe spiegato a qualcuno che eventualmente glielo avesse
chiesto... ma si sentiva come se quel suono la stesse chiamando...
"Hey, Nanoha-chan? Tutto okay?" chiese Arisa, fermandosi in mezzo alla strada
e voltandosi verso di lei. Come riscossa da un profondo sonno, la bambina
castana scosse la testa e sbattè gli occhi meravigliata, guardando le sue amiche
che si erano fermate ad aspettarla.
"Ah? Ehm... scusate, ragazze... mi era sembrato di sentire una voce!" si
scusò Nanoha, affrettandosi a raggiungere Arisa e Suzuka. "Ma... va tutto bene!
Probabilmente era solo una mia impressione..."
"Ne sei sicura, Nanoha-chan?" chiese Suzuka. "Per un attimo mi è sembrato che
non stessi bene..."
"Tranquilla, Suzuka-chan... sto benissimo!" affermò Nanoha, muovendo una mano
davanti a sè per dire che era tutto a posto. "E' solo che..."
"Aiutatemi..."
Eh, no! Questa non poteva essere un'impressione! Questa volta, la voce
risuonò chiara e netta nelle orecchie di Nanoha! Era una voce maschile, di un
ragazzino che doveva avere più o meno la sua età, o magari un pò più grande... e
soprattutto, sembrava davvero avere bisogno di aiuto, dal modo in cui parlava:
rapidamente, quasi senza riprendere fiato, come se si sentisse male o fosse in
pericolo... no, non c'era modi di sbagliarsi: quello era davvero un grido di
aiuto!
Dopo un attimo di esitazione, che fece preoccupare nuovamente Arisa e Suzuka,
Nanoha si portò una mano all'orecchio. "E' solo che... non avete sentito
qualcosa anche voi?" chiese, inclinando un pò la testa nella direzione da cui le
sembrava provenisse la voce. "Come... una voce che chiedeva aiuto..."
Arisa e Suzuka si guardarono, un pò spiazzate. "Ehm... veramente no..."
rispose la bambina bionda. "Spero di non avere qualche problema di udito..."
"Non credo, Arisa-chan, perchè non ho sentito nulla nemmeno io..." proseguì
Suzuka. "Hai detto... una voce, Nanoha-chan?"
"Sì... ero sicura che venisse da quella parte..." spiegò Nanoha, indicando un
sentierino che si addentrava nel piccolo bosco. Eppure, dando un'occhiata, non
sembrava che ci fosse nessuno... la strada era deserta, come lo era quella che
le ragazzine stavano percorrendo in quel momento...
"Aiutatemi..."
La voce! Questa volta Nanoha era sicura al cento per cento di averla sentita!
No, non era una sua impressione, c'era davvero qualcuno che la stava chiamando.
Dopo essersi scusata, la bambina passò oltre le sue amiche e corse lungo la
stradina deserta, seguita a breve distanza dai richiami di Arisa e Suzuka. C'era
qualcuno in pericolo, da quelle parti...
"Nanoha-chan! Dove stai andando?" esclamò Suzuka, mentre lei si allontanava.
Senza voltarsi, Nanoha continuò a correre in quella direzione, girandosi ora da
una parte, ora dall'altra nel tentativo di vedere chi l'avesse chiamata in
quello strano modo... eppure, sembrava non esserci davvero nessuno, e tra
l'altro Nanoha non sentiva alcun rumore strano... ma com'era possibile?
Eppure... quella voce era così reale... lei l'aveva sentita chiaramente! Non era
un'impressione, ne era convintissima! E ciò nonostante, non si vedeva
nessuno...
Nanoha proseguì la sua corsa ancora per qualche metro... poi, quando
finalmente vide qualcosa sulla strada, rallentò gradualmente: in mezzo alla
stradina si trovava un animaletto dalla corta pelliccia beige chiara, che se ne
stava raggomitolato come a cercare di proteggersi dal freddo! Sembrava in
difficoltà, e Nanoha si fermò vicino a lui per vedere come stava...
"Un... un furetto?" disse tra sè, una volta che fu arrivata abbastanza vicino
da vedere che animale era. Nanoha non sapeva molto di furetti, ma ebbe comunque
il buon senso di avvicinarsi lentamente, in modo da non spaventarlo e non
provocare reazioni imprevedibili... e il piccolo animale alzò la testa,
rivelando un musetto dall'espressione intelligente con grandi occhi neri che
guardavano con curiosità la bambina. L'espressione del furetto aveva qualcosa di
quasi umano... al punto che Nanoha quasi si aspettava che, da un momento
all'altro, quello le parlasse!
Quando Nanoha si inginocchiò vicino a lui, notò un altro particolare -
l'animaletto era ferito. Aveva un taglio abbastanza profondo su una spalla, dal
quale stillava ancora qualche goccia di sangue. Per fortuna l'emorragia sembrava
in procinto di arrestarsi spontaneamente, ma era altamente probabile che il
taglio si fosse infettato, e Nanoha non aveva idea di cosa fare per dargli una
mano...
Indecisa sul da farsi, la bambina allungò timidamente una mano, sperando che
l'animaletto ferito non reagisse in maniera violenta... e proprio in quel
momento, mentre il furetto iniziava ad annusarle i polpastrelli delle dita, la
bambina vide un piccolo gioiello sferico di colore rosso, grande appena come una
moneta, nascosto dal corpo flessuoso dell'animaletto, che iniziò in quel momento
a leccarle le dita...
Che strano. Quel furetto... era tutto ciò che si trovava lungo quella
stradina. Non c'era nessun altro, e Nanoha non sentiva più la voce che la
chiamava. Quindi... chi poteva essere stato a chiamarla se non...
"Sei... sei stato tu... a chiamarmi?"
CONTINUA...
Note dell'autore: Uff... eccomi di ritorno! Scusate ancora il ritardo... gli
impegni quotidiani e il blocco dello scrittore - che spero se ne vada presto,
accidenti! - mi impediscono di andare troppo avanti! E poi, adesso sto cercando
di scrivere una one-shot di Drakengard... Comunque, come potete vedere, gli
eventi di Nanoha si sono avviati, e la nostra piccola eroina sta per fare
l'incontro che le cambierà per sempre la vita! E Nagisa e Honoka... beh, loro
avranno il loro bel da fare con Moerumba, che sembra averle scambiate per le
loro 'eredi'... beh, questa sarà un'occasione per vedere cosa sanno fare le
nostre contro gli scagnozzi di Lord Akudaikahn.
Hikari, invece, non ha ancora recuperato i suoi poteri... non vi preoccupate,
tra non molto toccherà anche a lei! Cercherò di non dimenticarmi nessuno per la
strada... oh, e poi, tra non molto, faranno il loro esordio anche le ragazze di
Arcana Heart! Come vedete, c'è ancora molto che bolle in pentola... e ci vorrà
un pò di tempo prima che tutti gli elementi si svelino! Spero che, nonostante mi
sembri di essere un pò calato in qualità ultimamente, questo capitolo sia
comunque ben accetto! Cercherò di pubblicare il prossimo il prima possibile...
nonostante io debba razionare un pò il mio tempo!
Grazie ancora a tutti voi... e ci vediamo al prossimo capitolo!
Justice Gundam
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Capitolo 6 *** Nuovi avversari ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-06
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Salve a tutti, amici... e bentornati al consueto appuntamento con il mio
crossover! Immagino che sia già passato un pò di tempo dall'ultima volta che ho
aggiornato, e molti di voi, probabilmente, non vedevano l'ora che lo facessi!
Bene, l'attesa è finita! Il capitolo 6 di questa storia epica è qui,
sperabilmente per il vostro piacere di leggerlo!
In effetti, la volta scorsa, ci eravamo fermati in un momento un pò cruciale.
Nanoha, la piccola protagonista che ho introdotto definitivamente nel capitolo
5, ha trovato un misterioso furetto che sembrava averla chiamata in qualche
modo... Mai è entrata a far parte della classe di Saki, Hikari e di tre delle
ragazze di Arcana Heart... e non solo, Nagisa e Honoka sono state aggredite da
uno degli uomini di fiducia di Lord Akudaikahn, il focoso ballerino Moerumba,
che ha scatenato la potenza del suo Uzaina contro di loro! La cosa più
peculiare, ovviamente, è che Moerumba sembra averle scambiate per Saki e Mai (e
come biasimarlo, dirà qualcuno di voi...), mentre le nostre due eroine credono
che siano stati lui e i suoi colleghi a far apparire l'Elementale che loro hanno
sconfitto il giorno prima... Questa confusione, tuttavia, servirà a far scoprire
nuovi retroscena sia alle nostre eroine che a quelli di Dark Fall...
Bene, bene... con queste premesse, ci apprestiamo a dare inizio al capitolo!
A molti di voi, forse, farà piacere sapere che, a partire da questo episodio, le
ragazze di Arcana Heart saranno coinvolte nella storyline molto più di quanto
non lo siano state finora... e già nel prossimo, le vedremo dare prova di sè! E
anche Nanoha, molto presto, dovrà iniziare a combattere. La combinazione di
nemici che si apprestano ad affrontare, tra l'Impero del Male di Dark Fall, e la
misteriosa donna che sembra essere dietro all'apparizione degli Elementali nel
Giardino della Luce... hehehehee, credo che qualunque Magical Girl avrebbe le
mani piene!
Comunque, prima di fare questo, seguiremo la prima battaglia di Cure Black e
Cure White contro gli uomini di Dark Fall. Riusciranno a raffreddare i bollenti
spiriti di Moerumba e del suo Uzaina, o saranno costrette a ballare al loro
ritmo? La risposta a molto presto... prima, devo rispondere ad un pò di
recensioni!
KillKenny: Stai pur certo che vedrai uno Starlight Breaker usato contro
alcuni dei personaggi più spregevoli mai visti in un anime! E sarà una bella
soddisfazione, te lo garantisco io che già mi sto preparando la scenetta...
heheheheee...
Per quanto riguarda Moerumba, beh... ho voluto un pò giocare sull'estrema
somiglianza che c'è tra le Pretty Cure delle prime due serie, e quelle della
terza! E il nostro ballerino di rumba preferito ha finito con il beccare quelle
sbagliate! Vediamo se sarà così facile fermarlo, o se Moerumba si rivelerà un
avversario all'altezza delle veterane! Nanoha-chan entrerà in azione a partire
dal prossimo capitolo, quindi... preparati per i fuochi d'artificio!
SmartGirl: Il fatto che in questi giorni non possa più dedicare il tempo
che vorrei alla scrittura influisce un pò anche sul mio modo di stendere i
capitoli... per non parlare del fatto che sono appena uscito da un periodo in
cui non riuscivo a trovare molta voglia di scrivere! Pubblicare la mia one-shot
di Drakengard, comunque, mi ha aiutato a tirarmi fuori da questo periodo, e
adesso credo di essere un pò più concentrato! A proposito, riguardo la mia
offerta di scambio di informazioni... beh, ho cercato di rispondere il prima
possibile, e spero di esserti stato utile! Nagisa e Fujipi? Hehehee... per loro
due, temo che bisognerà attendere ancora un pò! Sai com'è, Nagisa può affrontare
anche lo Zakenna più feroce, ma quando si tratta di dichiararsi...
Moerumba può sembrare strano, ma... ti garantisco che quando c'è da fare sul
serio, sa essere MOLTO pericoloso! In effetti, più o meno tutti i membri della
'squadra dei miniboss' di Dark Fall, nonostante possano sembrare ridicoli, sono
degli avversari di tutto rispetto! Aspetta di vedere in azione la signorina
Shitataare... ^_^
Comunque, grazie della recensione! Farò in modo che questo capitolo non ti
deluda!
Kari 89: Nessun problema, ognuno recensisce quando può! ^_^
Nanoha è un anime molto spettacolare, anche se secondo me gli scontri finali
non sono proprio all'altezza del resto... bah, non stiamo a guardare le minuzie!
Questo che stai per leggere sarà un episodio di... preparazione, per così
dire... e Nanoha inizierà ad entrare in azione nel prossimo! Spero comunque che
tu gradisca questo cap... e soprattutto, che ti piaccia lo scontro tra le Pretty
Cure originali e Moerumba!
Bene, direi che ci siamo! Cominciamo pure con il capitolo 6... e vediamo come
se la caveranno Nagi & Hono nella loro prima battaglia contro quelli di Dark
Fall!
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Capitolo 6 - Nuovi avversari
"Nanoha-chan! Nanoha-chan!"
La voce delle sue amiche che la chiamavano ricordò a Nanoha che se le era
lasciate dietro in tutta fretta, correndo nella direzione dalla quale era
provenuta quella strana voce che solo lei riusciva a sentire... e la bambina si
girò per vedere Arisa e Suzuka che correvano nella sua direzione, curiose di
sapere cosa fosse preso alla loro compagna di classe. Suzuka fu la prima a
raggiungerla, e dovette fermarsi per qualche secondo a riprendere fiato, mentre
Nanoha teneva tra le braccia il furetto ferito che aveva trovato.
"Nanoha-chan, che succede?" chiese la bambina dai capelli viola. "Sei
scappata all'improvviso, e pensavamo di averti persa di vista!"
"Si può sapere che ti è preso all'improvviso? Non è da te fare così!" le fece
eco Arisa. "E poi ci dici di queste strane voci... noi non abbiamo sentito
nulla!"
Dispiaciuta per aver piantato in asso le sue amiche, Nanoha abbassò un pò la
testa. "Ehm... avete ragione, ragazze, vi chiedo scusa..." rispose. "Il fatto è
che... davvero, mi era sembrato di sentire qualcuno che mi chiamava... e sono
corsa di qua! Guardate chi ho trovato, poi..."
Arisa e Suzuka si chinarono per vedere cosa Nanoha aveva raccolto... e
rimasero entrambe stupite di vedere la piccola creatura dalla morbida pelliccia
bruno-dorata che alzava il musetto appuntito verso di loro, e annusava l'aria,
evidentemente incuriosito. Poi, gli occhi di Suzuka iniziarono a luccicare come
decorazioni di Natale, e delle stelline dorate si accesero attorno a lei, al
punto che Arisa ne rimase abbagliata e fu costretta a retrocedere! "Oh, mamma
mia, ma è così carino!" esclamò la bambina dai capelli viola, il cui tono di
voce salì improvvisamente di qualche ottava! "E'... è un furetto! Nanoha... ma
l'hai trovato qui, sulla strada?"
La ragazzina castana annuì. "Sì, Suzuka-chan... era qui sulla strada,
rannicchiato, e mi sembrava in difficoltà... anzi, in effetti, è un pò in
difficoltà. Guardategli la zampa..." affermò, indicando una spalla del piccolo
animale. Arisa avvicinò un pò lo sguardo, e si rese conto del taglio che tingeva
leggermente di rosso la pelliccetta dell'animale. Sembrava un graffio che si era
fatto in una lotta con qualche altro animale, ma le bambine non potevano esserne
sicure...
Quello di cui erano sicure, invece, era che quel furetto aveva bisogno di
essere medicato, e alla svelta, prima che il taglio si infettasse. Fu Arisa, la
più decisa del gruppo, a richiamare l'attenzione delle sue compagne su questa
necessità. "Beh... comunque ci occuperemo dopo di dove viene. Per adesso, è più
importante portarlo da un veterinario per farlo medicare! Suzuka-chan! Tu non
sai per caso se ce n'è uno, da queste parti?"
"Ehm..." disse la bambina dai capelli viola, esitando per un istante mentre
cercava di ricordare. "Sì, in effetti, ci dovrebbe essere uno studio a non più
di qualche minuto da qui... aspettate, chiamo a casa e chiedo!"
"Fai più in fretta che puoi, Suzuka-chan!" la pregò Nanoha... mentre il
furetto, tenendo stretta tra le zampe quella strana perla rossa con la quale la
bambina castana lo aveva trovato, si accoccolava tra i palmi delle sue mani.
Suzuka tirò fuori il suo cellulare e iniziò a comporre il numero di casa sua,
mentre Nanoha si rivolgeva al piccolo animale cercando di rassicurarlo. "Stai
tranquillo, piccolo... non è niente, vedrai che adesso ti portiamo da un bravo
medico, e ti rimetterà a posto!"
Il furetto alzò il muso appuntito verso la gentile bambina, come se avesse
capito per istinto le sue parole... e mentre Nanoha inclinava la testa da un
lato e gli sorrideva tenendo gli occhi chiusi, il gioiello rosso risplendette
per un attimo di una strana luce purpurea, che durò soltanto un batter di ciglia
prima di spegnersi.
Se Nanoha avesse guardato bene (ma in quel momento, la sua preoccupazione non
andava certo a quello che sembrava soltanto un ninnolo ornamentale...) avrebbe
potuto vedere, oltre a questo, che l'espressione dell'animaletto si era fatta
stranamente pensierosa, come se qualcosa, nella sua salvatrice, avesse attirato
la sua attenzione...
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Il momento era critico. Nagisa e Honoka, strette attorno all'indifesa Hikari
e messe schiena contro schiena, si stavano preparando a combattere contro lo
stravagante ma pericoloso emissario di Dark Fall, Moerumba, e contro il mostro
di nome Uzaina che lui aveva evocato, e che si era impossessato di un'automobile
parcheggiata là vicino. Il loro nuovo e misterioso avversario era sempre in
piedi sul lampione, in una posa plastica che rievocava un ballerino di danza
latino-americana (cosa che, tra l'altro, andava a braccetto con l'abitudine
dello strano individuo di mischiare ai suoi discorsi qualche parola in
spagnolo...), e lo Uzaina, in piedi sulle ruote posteriori trasormate in zampe
improvvisate, continuava a camminare in cerchio attorno al terzetto di ragazze,
aspettando il momento giusto per lanciarsi all'attacco.
Tra l'altro, non era certo il solo fatto di essere state attaccate a
preoccuparle. Dopotutto, di buffoni appariscenti come quel Moerumba, le due
amiche ne avevano visti a bizzeffe durante le loro battaglie con gli abitanti
della Zona Doutsuku! Era piuttosto il fatto che avevano più o meno capito che
non erano lui e i suoi superiori i responsabili dell'attacco di quel grifone...
il che voleva dire, molto probabilmente, che c'era qualcun altro dietro! Due
minacce in una volta sola! E poi, aveva parlato di quel suo 'collega' di nome
Karehan che, a suo dire, era stato sconfitto proprio dalle Pretty Cure... ma
com'era possibile? Loro non avevano incontrato nessuno di nome Karehan...
Le riflessioni avrebbero dovuto attendere: Moerumba spezzò improvvisamente la
sua posa e spiccò un agile salto giù dal lampione, eseguendo una spettacolare
piroetta a mezz'aria per poi atterrare con incredibile eleganza sull'asfalto. Si
rimise in piedi senza alcun problema e schioccò le dita di entrambe le mani,
facendo apparire un paio di fiammelle rosse direttamente nell'aria. "Allora, mie
care Pretty Cure, vogliamo cominciare a ballare?" le esortò, senza mai perdere
quel tono vivace e sopra le righe. "Sapete, se non c'è movimento, io mi
annoio... quindi, cercate di non deludermi, e mostratemi i vostri passi di danza
migliori! Vamos, Uzaina!"
"UUUUZAAAINAAAAA!" ringhiò il mostro-automobile, aprendo le ruote anteriori
trasformate in mani rudimentali, e spalancando ancora di più la bocca-cofano,
mentre un misto di gas nocivi e puzzolenti usciva da vari tubi di scappamento
che punteggiavano il suo corpo metallico. Nagisa, la più vicina alla mostruosa
creatura, si portò una mano davanti alla bocca, disgustata dall'odore degli
scarichi che già le arrivava in faccia.
"Non abbiamo altra scelta! Dovete trasformarvi e combattere, mepo!" esclamò
Mepple. "Anche se non ho idea di chi sia questo strano tipo e da dove venga...
Siete pronte, ragazze?"
"Quando vuoi!" rispose Nagisa, decisa come sempre.
Honoka annuì senza dire una parola, e si rivolse ad Hikari, esortandola a
mettersi al sicuro. "Hikari-chan! Tu mettiti al riparo, ci pensiamo noi a questi
due!"
"Va... va bene..." rispose la biondina, iniziando a separarsi dalle sue
amiche con un pò di esitazione. "Ma state attente, mi raccomando!"
"Tranquilla, abbiamo affrontato gente più dura di una sottospecie di
ballerino di salsa e merengue!" rispose Nagisa. "Non preoccuparti per noi,
mettiti al sicuro... e goditi lo spettacolo!"
Hikari, dopo un secondo di esitazione, annuì e corse verso l'angolo della
strada, in modo da allontanarsi il più possibile dalla scena dell'imminente
combattimento... e Moerumba e il suo Uzaina, non sapendo chi fosse in realtà e
non ritenendola un elemento importante, decisero di lasciarla fare. Nagisa e
Honoka la guardarono per un istante, in modo da assicurarsi che la loro amica
bionda fosse al sicuro... poi, si guardarono negli occhi e si scambiarono un
segno di intesa, per poi prendersi per mano e iniziare la sequenza di
trasformazione a cui erano ormai abituate!
"Dual Aurora Wave!"
"Emissaria della Luce, Cure Black!"
"Emissaria della Luce, Cure White!"
"Noi due siamo... le Pretty Cure!"
"Servitori dell'oscuro potere!"
"Tornate nelle tenebre da cui siete venuti!"
Qualche secondo e un caleidoscopio di luce iridata dopo, le Pretty Cure del
Giardino della Luce si materializzarono davanti al fiammante ballerino
dell'esercito di Dark Fall... che, al canto suo, aveva perso un pò la sua
espressione strafottente, e sembrava anzi piuttosto perplesso! Quelle... quelle
non erano le Pretty Cure che gli aveva descritto Karehan, ne era sicuro! Aveva
sentito che si chiamavano Cure Bloom e Cure Egret, e anche le frasi che
pronunciavano prima di iniziare il combattimento erano diverse! Eppure... eppure
a guardarle così, in abiti civili... rispondevano in maniera impressionante alla
descrizione che aveva sentito!
"Un... un momento, chicas, voi sareste le famose Pretty Cure?" chiese
Moerumba, indicando le due ragazze che si erano messe in guardia, schiena contro
schiena. Cure White sembrava essersi preparata a combattere lo Uzaina, che
ancora continuava a camminare in circolo attorno a loro, aspettando il momento
buono per attaccare... mentre Cure Black, con i pugni alzati davanti al viso,
aveva selezionato come bersaglio Moerumba stesso. "Hey, qui i conti non mi
tornano! Cure Black e Cue White? Karehan mi aveva fatto degli altri nomi!"
Benchè la situazione fosse di pericolo imminente, Cure Black e Cure White si
ritrovarono a chiedersi, ancora una volta, di cosa stesse parlando il loro
avversario. Adesso menzionava delle altre Pretty Cure, oltre a loro? Ma com'era
possibile? Le Pretty Cure, le leggendarie guerriere del Giardino della Luce,
erano loro e Shiny Luminous... o almeno, così era stato loro detto! Ed ora...
venivano a scoprire che qualche collega di quel Moerumba aveva affrontato delle
altre Pretty Cure? Questa no che non se l'aspettavano...
"Cosa, cosa, cosa?" esclamò Cure Black, sentendosi improvvisamente come la
sua amica Shiho. "Come sarebbe a dire che il tuo amico ti aveva fatto
altri..."
"Karehan mi aveva detto che le Pretty Cure si chiamavano Cure Bloom e Cure
Egret... e adesso, invece, io mi ritrovo con Cure Black e Cure White!" rispose
Moerumba, corrugando leggermente la fronte, ma senza perdere il suo ghigno
sardonico. "Il che può voler dire solo due cose... o che Karehan ha raccontato
una frottola colossale, il che sinceramente mi sembra improbabile... oppure, in
alternativa, che ci sono altre Pretty Cure in giro, per quanto la cosa possa
sembrare improbabile. Avevamo sentito parlare delle Pretty Cure del Giardino
delle Sorgenti, ma a quanto pare ne esistono altre... e noi non lo
sapevamo!"
Giardino delle Sorgenti? Cure Bloom? Cure Egret? La situazione si faceva
sempre più complicata ad ogni istante che passava, e le Pretty Cure del Giardino
della Luce rimasero per un attimo impalate là dove si trovavano, troppo stupite
per fare un qualsiasi commento. Ma Moerumba e il suo Uzaina non sembravano
altrettanto perplessi... o se lo erano, non diedero segno di esserlo, visto che
il fiammeggiante guerriero di Dark Fall schioccò le dita, estinguendo una delle
fiammelle che danzavano magicamente sopra di essa, e rivolse alle guerriere
della luce un ghigno di superiorità. "Oh, beh... in ogni caso, non importa!
Quello che noi di Dark Fall vogliamo... è sapere dove si trova la Sorgente del
Sole. Se me lo dite, potrei... dimenticarmi di avervi incontrato, richiamare il
mio Uzaina e lasciarvi andare! Allora, che ne dite?"
"A parte il fatto che fino ad adesso non avevamo neanche sentito parlare di
questa... Sorgente del Sole, come la chiami tu..." gli rispose Cure White,
voltando lo sguardo verso Moerumba quel tanto che bastava per non perdere di
vista lo Uzaina. "Anche se sapessimo dove si trova, non lo diremmo certo ad uno
come te!"
Moerumba alzò le spalle, con estrema nonchalance. "Oh, beh... la mia era solo
una pregunta! Ma visto che la vogliamo mettere su questo piano... allora,
vamos!" esclamò. In una frazione di secondo, puntò l'indice e il medio
della mano sinistra contro Cure Black, e dalle punte delle dita scaturì una
fiamma scarlatta che si diresse a tutta velocità contro la più mascolina delle
due amiche! Con un grido d'allarme, Cure Black e Cure White si separarono, in
modo che la fiammata passasse in mezzo a loro senza ferirle... ma subito dopo,
lo Uzaina-automobile caricò Cure White, usando una delle sue braccia-ruote per
sferrarle un manrovescio e gettarla sulla strada con un breve strillo di
dolore!
"White!" esclamò Black... prima di essere colta di sorpresa da Moerumba, che
le arrivò davanti ad una velocità incredibile e, con un movimento che sembrava
davvero un passo di capoeira, le sferrò un calcio in pieno stomaco, che la fece
piegare in due e le tolse il fiato. Le Cure nera cadde in ginocchio
sull'asfalto, e Moerumba ne approfittò per colpirla di nuovo, questa volta con
un calcio alla testa che la fece cadere a terra in malo modo! Cure Black grugnì
di dolore, e si rialzò un istante dopo, passandosi il dorso della mano sul
labbro inferiore. Quel tizio poteva anche sembrare strano, ma come combattente
ci sapeva fare...
Le Pretty Cure si alzarono in breve tempo, e Cure Black passò al
contrattacco, sferrando una rapidissima raffica di pugni contro l'emissario di
Dark Fall... che però, per nulla impressionato, sorrise come se fosse stato
divertito e cominciò ad evitare gli attacchi della Cure nera con estrema
agilità. Frustata, Cure Black intensificò ulteriormente l'attacco... e questa
volta, Moerumba fu costretto a mettersi in difesa e parare i colpi, assumendo
un'espressione più concentrata. Ora che le Pretty Cure veterane stavano facendo
sul serio, aveva capito che non era il caso di abbassare la guardia...
"Che cosa siete, voi di Dark Fall, eh? Da dove venite? E cosa diamine è
questa Sorgente del Sole di cui parli? E soprattutto... cosa significa che ci
sono delle altre Pretty Cure e che voi non c'entrate niente con la bestiaccia
che abbiamo sconfitto ieri?" esclamò la Cure nera, gettando di tanto in tanto
un'occhiata a Cure White per vedere come se la cavava. La sua amica più
femminile sembrava aver preso le misure dello Uzaina, e ora i suoi attacchi
erano più potenti e precisi, anche se la Cure bianca cercava di non esporsi
troppo e di non dare all'essere malefico la possibilità di coglierla con la
guardia abbassata.
Moerumba bloccò un diretto sferrato dalla mano destra di Cure Black, ma la
violenza del colpo riuscì comunque ad intorpidirgli le braccia per qualche
istante... ma prima che Cure Black potesse approfittare di questo momento, il
combattente di Dark Fall retrocedette con un'agile piroetta e si portò a
distanza di sicurezza, sferrando un calcio acrobatico attorno a sè per impedire
alla sua avversaria di avvicinarsi troppo... poi, senza mai perdere quell'aria
sardonica, rispose alla domanda che gli era stata posta.
"Hmmm... siamo un pò impazienti, eh? No hay problema, risponderò a
tutte le tue domande!" esclamò. "Noi veniamo dalla dimensione scura di Dark
Fall, e il nostro scopo è quello di dominare questo mondo, e tutto ciò che
esiste! Per fare questo, ci serve l'energia delle Sette Sorgenti... e di queste,
già sei sono nelle nostre mani! Non ci rimane che quella del Sole per completare
l'opera! Dopodichè, il vostro mondo scomparirà nel nulla come è destino di tutto
ciò che vive!"
"Ah, sì? Non se prima ve lo impediamo noi!" rispose all'istante Cure Black.
Dopo aver preso una breve rincora, la ragazza spiccò un salto altissimo e
ridiscese su Moerumba cercando di colpirlo con un calcio volante, che il
guerriero di Dark Fall appassionato di ballo evitò con una piroetta...
Lo Uzaina-automobile ringhiò tutta la sua rabbia e spalancò la sua
bocca-cofano, per poi sparare contro Cure White una potente raffica di pezzi di
metallo... ma l'agilità della Cure bianca la salvò da un duro colpo: la ragazza
balzò via dal punto dove si trovava e, con un salto mortale, si portò a distanza
di sicurezza per poi scattare verso il mostro di Dark Fall e attaccarne il
ventre, in quel momento scoperto. Cure White fece un balzo e colpì il suo
avversario con un poderoso calcio che ammaccò la sua armatura e lo fece
barcollare, con un assordante clangore di lamiere piegate... e per un attimo,
Cure White si permise di prendere fiato...
Ma fu un errore. Non appena la vide atterrare dall'attacco, lo Uzaina si
rimise in piedi, apparentemente illeso... e uno sbuffo di fumo nero, denso e
puzzolente uscì dai numerosi tubi di scarico sparsi sul suo corpo corazzato. In
breve tempo, l'allarmata Cure White si ritrovò immersa in una nube di nero gas
velenoso e fu costretta a coprirsi il naso e la bocca con le braccia per non
respirare il micidiale monossido di carbonio. Indietreggiò, tossendo senza
potersi controllare, e lo Uzaina cercò di attaccarla estendendo di nuovo una
delle sue braccia-ruote e cercando di schiacciarla contro l'asfalto! Per
fortuna, Cure White si accorse in tempo del pericolo, anche attraverso la
soffocante nube nera, e riuscì a portarsi lontano quel tanto che bastava per
ridurre l'effetto del colpo e respirare normalmente... ma l'impatto del pugno
dello Uzaina fu sufficiente a farle perdere la presa e sbalzarla via, facendola
atterrare di schiena sul duro asfalto. Cure White lanciò un breve grido di
dolore, ma per fortuna il colpo non era stato molto forte, e riuscì a rialzarsi
in breve tempo.
"Questo tipo di mostri è più forte degli Zakenna che usavano quelli di Dark
Fall..." disse tra sè il piccolo genio. "E' meglio stare attenti... e non fare
la prima mossa!" Quando lo Uzaina tirò di nuovo indietro il braccio e poi scattò
in avanti, nel tentativo di centrarla con un altro pugno, la Pretty Cure bianca
evitò il colpo con un salto altissimo e ridiscese sul mostro, sferrandogli un
doppio calcio volante che lo colpì in pieno cofano e lo costrinse a richiudere
la bocca con un pesante tonfo! Lo Uzaina indietreggiò con un gorgoglìo di rabbia
e sorpresa, mentre Cure White eseguiva una spettacolare capriola in aria ed
atterrava in piedi vicino allo stesso punto da cui era partita!
"Comunque, sembra che le stesse strategie funzionino, più o meno..." affermò
tra sè, guardando lo Uzaina che barcollava davanti a lei. Il mostro, tuttavia,
si riprese in breve tempo e le puntò di nuovo gli occhi contro, illuminandoli in
maniera inquietante. Capendo che la battaglia era appena cominciata, Cure White
si rimise in guardia e si mise ad attendere l'attacco successivo, tendendo i
sensi al massimo in modo da evitare di essere colta impreparata...
Nel frattempo, lo scontro tra Cure Black e Moerumba stava proseguendo, con
esito alquanto incerto. Per quanto la Pretty Cure nera fosse forte ed esperta,
il focoso ballerino di rumba non sembrava essere da meno, e quello che perdeva
in forza fisica, lo recuperava in velocità e prontezza di riflessi... al punto
che nessuno dei due riusciva a sferrare un colpo come si deve all'altro.
Sembravano bilanciarsi alla perfezione... e tuttavia, in quanto a pazienza,
erano su due livelli completamente diversi, nel senso che quella situazione di
stallo dava non poco fastidio a Cure Black!
"Adesso smettila con i tuoi balletti!" esclamò Cure Black, atterrando dopo un
calcio volante che Moerumba aveva evitato senza tanti problemi. "Combatti
seriamente, o non combattere affatto!"
Il combattente di Dark Fall sghignazzò con espressione di superiorità.
"Huhuhuuu... siamo un pò di cattivo umore stasera, eh? Non lo sai che ballare
allontana ogni pensiero e aiuta a rilassarsi? Comunque, vedo che ti sei un pò
stancata di questo giochetto del gatto col topo... e detto in tutta franchezza,
lo stesso vale per me! Quindi, vediamo di imporre a questo ballo un ritmo
diverso! Vamos!"
Moerumba mosse un braccio davanti a sè... e Cure Black gridò allarmata quando
delle lingue di fuoco scarlatto apparvero dal nulla e saettarono verso di lei
con un sibilo, cercando di coglierla da varie angolazioni diverse! La ragazza fu
costretta ad un ubriacante slalom, piegandosi in diverse direzioni per evitare
le fiammate che le passavano vicine, facendole sentire delle vampate di
soffocante calore. Quanto a Moerumba, la danza improvvisa a cui aveva costretto
Cure Black gli era sembrata molto coreografica!
"Hahahaaaa! Te l'avevo detto, no? Ballare è divertente e allontana i
pensieri! Baila, senorita!" esclamò nuovamente, questa volta muovendo
entrambe le braccia davanti a sè e creando delle spirali di fuoco che
volteggiarono verso una Cure Black sempre più sotto pressione. La Cure nera
strinse i denti e spalancò gli occhi per la paura... poi, con una serie di passi
acrobatici che si era inventata sul momento - e che in effetti sembravano più
ridicoli che altro - evitò l'attacco, solo per vedersi arrivare addosso ancora
più prioettili infuocati!
"Hahahaaa! Che succede, non ti piace il mio ritmo?" esclamò Moerumba, con il
suo solito tono allegro e quasi festoso. "Se non ti piace la mia rumba, possiamo
sempre cambiare! Che ne dici di una samba, una conga o un tamurè?"
Cure Black evitò un'altra scarica di fuoco... poi, eseguendo un agile salto
con una capriola all'indietro, si allontanò dal potente getto infuocato che
Moerumba aveva cercato di spararle contro dalla punta degli indici, e atterrò
appoggiando una mano a terra e riprendendo fiato per qualche istante. Quel
frenetico dribbling la stava mettendo a dura prova, e cominciava a sentire i
primi segni di stanchezza... il che voleva dire che ben presto, Moerumba sarebbe
stato in vantaggio!
"Hanf... hanf..." ansimò Cure Black, rialzandosi e rimettendosi in guardia.
"Se devo proprio essere sincera... di questo passo, credo che finirò per
preferire un lento!"
Moerumba fece finta di essere offeso da quel commento. "Oooow... ma andiamo,
senorita, non dirmi che non apprezzi il pensiero! Oh, beh... visto che la
mettiamo su questo piano, vorrà dire che dovrò essere un pò meno galante!
Vediamo come eviti questo!"
Il ballerino di rumba congiunse di nuovo le mani e sparò una grossa palla di
fuoco dalle punte dei suoi indici connessi, mirando direttamente alla guerriera
del Giardino della Luce, che riuscì a rimettersi in piedi in tempo ed evitò
l'attacco con uno scarto laterale... ma Moerumba se l'era aspettato, e con un
elegante gesto aprì le braccia e scagliò un paio di alte fiammate rosse dai
palmi delle sue mani, facendo in modo che seguissero una traiettoria arcuata e
prendessero l'eroina da entrambi i lati mentre questa atterrava dalla sua
schivata! Vistasi presa tra due fuochi, nel vero senso della parola, Cure Black
spalancò gli occhi allarmata... poi, in un impeto di determinazione, strinse i
denti e si scagliò a tutta velocità contro il suo avversario, cercando di
passare in mezzo alle fiammate prima che queste si avvicinassero troppo. Il
calore e le lingue di fuoco rendevano difficile mettere a fuoco ciò che le stava
davanti, ma la coraggiosa guerriera della luce si limitò a stringere un pò gli
occhi e ad accelerare il passo...
Le fiamme di Moerumba si scontrarono a pochi metri dalla sua schiena,
provocando una potente esplosione la cui onda d'urto colpì la ragazza alla
schiena, scagliandola in avanti anche sotto la spinta della rincorsa che lei
stessa aveva preso. Una vampata di calore le provocò qualche scottatura sulle
parti esposte della schiena, ma Cure Black ignorò il dolore e tirò indietro il
pugno, pronta a sferrare un colpo tremendo a Moerumba, la cui espressione si era
fatta improvvisamente più seria vedendo che la sua avversaria era riuscita a
rivoltargli contro la sua stessa tecnica! Storcendo il naso per la frustrazione,
il guerriero di Dark Fall si preparò ad accogliere la Pretty Cure nera quando
questa fosse arrivata a tiro... ma Cure Black, andando contro ogni sua
previsione, atterrò a pochi metri da lui anzichè andargli direttamente contro!
Spiazzato, Moerumba ebbe un istante di esitazione che determinò il ribaltamento
della situazione: infatti, con una rapidissima manovra a sorpresa, Cure Black
scivolò alle sue spalle e lo afferrò, congendogli la vita con entrambe le
braccia e stringendo con tutta la forza di cui era capace! Al guerriero di Dark
Fall mancò il fiato per un istante... poi iniziò a dibattersi nel tentativo di
liberarsi, ma la forza fisica della Cure nera era al di là di ogni sua
previsione, e la guerriera mantenne salda la presa nonostante i colpi che
Moerumba le sferrava!
"Ugh..." grugnì Moerumba. "Accidenti, mi hai giocato! Mollami! Mollami, ti
dico! Che hai intenzione di fare, eh?"
Dopo aver assorbito senza troppi problemi alcuni colpi del suo avversario,
Cure Black sfoderò un ghigno sicuro che non lo lasciò presumere per il meglio.
"Ma come, non lo sai? E sì che sei tu l'esperto di ballo!" esclamò... per poi
spiccare un balzo enorme, con Moerumba ancora saldamente bloccato! Senza che il
suo avversario potesse fare nulla per fermarla, la guerriera nera eseguì una
capriola all'indietro a mezz'aria, proprio nel momento in cui toccò l'apice del
suo salto... e ridiscese come un proiettile, completando la frase che aveva
prima iniziato!
"Il ballo finisce col caschè! Yaaaaaah!"
Con un grido di battaglia, Cure Black ritornò al suolo ed eseguì una
spettacolare quanto devastante suplex, aiutandosi con la velocità che aveva
preso durante la discesa, e si piegò all'indietro con un'elasticità da fare
invidia ad una ginnasta, sempre tenendo Moerumba nella sua presa d'acciaio! Il
combattente di Dark Fall fece appena in tempo a vedere il mondo ridursi ad un
confuso marasma di colori rossi e grigi... prima di essere mandato a sbattere
con la testa contro l'asfalto, con una tale forza da aprirvi una crepa e da
sollevare in aria pezzi di carreggiata!
"Aaaaargh!" Moerumba ringhiò di dolore mentre Cure Black lo teneva in quella
scomoda e dolorosa posizione capovolta, poi, quando la guerriera della Luce
mollò la presa, si afflosciò a terra stordito, e Cure Black si rimise in piedi
con un colpo di reni e riprese fiato, restando per un attimo ad osservare il suo
avversario atterrato.
"Hanf... hanf... sembra che questo balletto che volevi offrirmi... sia stato
un fiasco completo!" ribattè con sarcasmo la Pretty Cure nera. "Beh, non è colpa
mia se sono negata per la danza! E la prossima ricordati che QUESTO è quello che
capita a chi mi fa arrabbiare! Beh, tu sei sistemato! Adesso vediamo di dare una
mano a White..."
Per fortuna, non sembrava che Cure White avesse davvero bisogno di una mano.
Ormai, la più razionale delle due paladine della giustizia aveva preso le misure
dell'avversario, ed era riuscita a rendersi conto dei suoi punti deboli, al
punto che il combattimento, che prima era sembrato alquanto incerto, ora pendeva
decisamente a favore di White! Con un ringhìo frustrato, lo Uzaina prese un
altro bel respiro e spalancò la bocca-cofano, sparando contro la sua avversaria
pezzi di ferro e bulloni, fitti come una raffica di mitragliatrice... ma Cure
White evitò l'attacco con agilità, e tutti quei velocissimi pezzi di metallo
colpirono l'asfalto, aprendoci dei buchi di notevoli dimensioni! Cogliendo il
momento giusto, la guerriera bianca si spostò in una zona che lo
Uzaina-automobile non poteva raggiungere con il suo attacco e balzò verso il
ventre della malvagia creatura, tempestandolo di una raffica di calci volanti
che riuscì a farlo piegare in due e a togliergli il fiato! Per qualche secondo,
che allo Uzaina probabilmente sembrò non dover finire mai, la ragazza continuò
l'assalto, martellando le parti più vulnerabili del suo avversario... per poi
concludere con un potente calcio sferrato con entrambe le gambe, che servì allo
scopo di far perdere del tutto l'equilibrio al mostro e farlo ribaltare con un
ululato di disappunto! Un tremendo clangore di acciaio ammaccato e di vetro
rotto accompagnò l'impatto dello Uzaina, e Cure White eseguì un paio di capriole
a mezz'aria in modo da amortizzare la caduta. Finalmente, toccò terra con i
piedi e si rimise in guardia, proprio mentre la sua compagna arrivava di corsa
ad assicurarsi che andasse tutto bene.
"Cure Black! Sei riuscita a sconfiggere quello strano tipo?" chiese la
geniale ragazza, a sua volta preoccupata per la sua amica.
In risposta, Cure Black annuì energicamente. "Tranquilla! Gliele ho suonate
come si deve... ma non credo resterà a terra ancora a lungo!" rispose, gettando
uno sguardo dietro di sè e vedendo che Moerumba, pur con qualche difficoltà per
la potenza del colpo preso, stava iniziando a rialzarsi. "Dobbiamo approfittarne
adesso, e far fuori questo rottame ambulante prima che il suo capo si unisca di
nuovo alla festa!"
"E allora, non perdiamo altro tempo!" rispose prontamente Cure White,
tendendo la mano verso la sua migliore amica. Cure Black non aveva bisogno di
farselo ripetere, e un attimo dopo, le loro mani erano congiunte, e le due
paladine della giustizia erano pronte ad eseguire il loro attacco decisivo!
"Black Thunder!"
"White Thunder!"
"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."
"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"
"PRETTY CURE MARBLE SCREW... MAX!"
Un accecante raggio di energa bianca, solcato da venature e scariche
elettriche nere, partì dai palmi delle mani delle ragazze e investì in pieno lo
Uzaina mentre questo si stava rialzando, inghiottendolo in un caotico barbaglio
di luci di colori opposti! La creatura del Male lanciò un ruggito terrificante,
e il suo corpo cambiò per un istante di colore, passando ad un rosso-arancione
acceso... prima che lo spirito maligno che si era impossessato del veicolo
uscisse, il volto contorto dall'orrore e le grandi mani che afferravano
inutilmente l'aria, come se questo avesse potuto salvarlo...
"UUUUUZAAAAAINAAAAAA!" fece in tempo a gemere lo spirito del male, prima di
gonfiarsi ed esplodere letteralmente! Il suo corpo si scisse in centinaia di
piccole creaturine alate a forma di goccia, dello stesso colore rosso-arancione
dello Uzaina e con delle fiammelle ai lati del corpo a fare da ali improvvisate.
In un attimo, le creaturine iniziarono a disperdersi, volando tutte in direzioni
diverse e creando degli spettacolari motivi rossi fluttuanti per qualche
istante.
"Graziegraziegraziegraziegrazie..." esclamarono in continuazione le piccole
creature, mentre si disperdevano davanti agli sguardi di Cure Black, ure White e
di Hikari, che aveva assistito alla battaglia da una posizione di sicurezza. Era
molto diverso da quello che di solito accadeva con gli Zakenna, che si
frammentavano in piccoli esseri neri a forma di stella che scappavano via
chiedendo profusamente scusa...
In breve tempo, riempiendo l'aria delle loro vocette squillanti, le
creaturine a forma di goccia volarono via... e nello stesso momento, le due
ragazze videro, talmente di sfuggita da non essere sicure che fosse vero, una
strana distorsione apparire e poi sparire nel cielo. Nessuna delle due sapeva
esattamente cosa fossesuccesso... comunque, lo Uzaina, o come si chiamava era
stato eliminato, e ora restava soltanto il guerriero di Dark Fall...
Il quale, dimostrando di essere più robusto di quanto non lasciasse intendere
il suo fisico agile e longilineo, si era già ripreso dalla proiezione di Cure
Black e si stava rialzando, massaggiandosi la testa nel punto in cui aveva
colpito il terreno... Cure Black e Cure White si voltarono di scatto verso di
lui, pronte a combattere di nuovo nel caso fosse stato necessario.
"Owww... Certo che il vostro concetto di spettacolo è un pò diverso dal mio,
senoritas..." commentò Moerumba. "Non credevo sareste riuscite a
sconfiggere il mio Uzaina in questo modo! Non siete le Pretty Cure di cui
parlava Karehan... ma siete comunque delle avversarie pericolose!"
"Tsk..." disse Cure Black, per niente lusingata. "Nel caso tu non ne sia
abbastanza convinto, possiamo concederti il bis... tanto per usare un termine
legato alla danza!"
Moerumba incrociò le braccia sul petto e sghignazzò, non sembrando troppo
turbato dalla sua sconfitta. "Huhuhuhuuu... temo che non succederà, visto che
per adesso mi ritiro... ma non temete, perchè avete visto soltanto un assaggio
di quello di cui siamo capaci noi di Dark Fall! Vi lascio con questa promessa,
sentirete ancora parlare del sottoscritto! Hasta luego, senoritas!"
Detto questo, Moerumba scomparve in una fiammata che avvolse il suo corpo per
un attimo prima di dissolversi nel nulla, e le due ragazze rimasero sole in
mezzo alla strada. Sciolsero la loro trasformazione, tornando normali, e
guardarono il punto in cui il guerriero di Dark Fall era scomparso, sul quale si
vedeva un'inequivocabile ammaccatura, a testimonianza della potenza del colpo di
Nagisa. La lotta era stata breve, ma violenta... e soprattutto, non aveva
risposto nemmeno un pò alle molte domande che ancora aleggiavano nelle menti
delle due amiche per la pelle...
Dopo essersi assicurata che tutto fosse tornato sotto controllo, Hikari uscì
dal suo nascondiglio e corse verso le sue amiche, sincerandosi che stessero
bene. "Nagisa-san! Honoka-san! Come va, tutto a posto?" chiese la biondina.
"Quel tipo, e il mostro che evocato..."
Honoka annuì e sorrise gentilmente. "Non ti preoccupare, Hikari-chan...
stiamo bene, e siamo riusciti asistemarli tutti e due! Quello che ci preoccupa,
però, è che non sappiamo assolutamente niente di chi sia, e soprattutto di chi
siano i suoi superiori..."
"Per non parlare del fatto che, a quanto pare, non ci sono solo questi nuovi
nemici... Dark Fall, se non ricordo male..." proseguì Nagisa. "Pare che loro non
avessero nulla a che fare col pennuto di ieri... così ora abbiamo due minacce di
cui preoccuparci, anzichè una sola!"
"E poi, c'è questa storia... delle nuove Pretty Cure!" disse Honoka, non
riuscendo a nascondere una certa perplessità. "Quel Moerumba ha detto che...
erano altre le Pretty Cure che il suo 'collega' ha affrontato, e si chiamavano
Cure Bloom e Cure Egret. Solo che noi non abbiamo mai sentito parlare di queste
due! Mipple, tu per caso... non ne sai qualcosa?"
Dalla custodia-cellulare nella tasca di Honoka, la principessa delòla
speranza scosse la testa. "Mi dispiace, mipo... anche a me e a Mepple giungono
nuovi, questi nomi!" rispose. "Pensavo che voi... foste le uniche Pretty Cure
esistenti, mipo!"
"E questo significa che ci sono elementi, nella leggenda delle Pretty Cure,
di cui persino noi del Giardino della Luce non siamo a conoscenza, mepo..."
disse Mepple, a metà tra il pensieroso e l'irritato. All'eroe del Giardino della
Luce dava non poco fastidio essere l'ultimo a sapere le cose. "Temo che non ci
sia nient'altro da fare, dobbiamo aspettare e sperare che la Regina ci
ricontatti... forse lei ne sa qualcosa più di noi, mepo!"
Nagisa storse il naso, visibilmente infastidita. Ancora una volta, le loro
mascotte che pure in passato erano state di aiuto, si ritrovavano del tutto
impreparati davanti a quell'inaspettata situazione... e la risoluzione dei già
numerosi misteri si faceva sempre più un miraggio! "Accidenti, non posso
crederci... Se anche Mepple e Mipple non ne sanno niente... e va bene, vorrà
dire che aspetteremo! Sperando di non dover aspettare troppo tempo per avere una
risposta..." borbottò la campionessa di lacrosse. "Bah, a questo punto... credo
che non abbiamo più niente da fare qui! Forza, Honoka, Hikari, riprendiamo il
cammino. Meglio che..."
Nagisa stava per aggiungere qualcosa... quando, voltandosi verso la strada,
lei, le sue amiche, e gli animaletti del Giardino della Luce videro che
l'automobile in precedenza posseduta dallo Uzaina di Moerumba non era tornata
esattamente normale come accadeva di solito con gli Zakenna: il veicolo era
rimasto ribaltato, con le ruote rivolte verso l'alto, i finestrini sfondati, le
portiere ammaccate... e il cofano semiaperto dal quale uscivano fuori
inquietanti nuvole di vapore nero! Per qualche motivo, i colpi presi durante la
battaglia e il Pretty Cure Marble Screw finale avevano avuto ripercussioni
sull'oggetto posseduto...
"Ehm..." propose Honoka dopo un istante di scioccato silenzio. "Forse... è
meglio che ci allontaniamo di qui il prima possibile! Temo... che il
proprietario di quell'auto non sarà spiritoso come quel Moerumba, quando la
troverà in questo stato!"
"Sono... perfettamente d'accordo con te, Honoka!" affermò Nagisa, mentre le
tre amiche iniziavano a marciare alla massima velocità possibile lontano dal
luogo del combattimento.
"Allora siamo in tre..." concluse Hikari, seguendo le sue compagne. Tre
minuti e una corsa a ritmo sostenuto dopo, le ragazze erano finalmente arrivate
vicino alla casa della signorina Akane, e si apprestavano a salutare Hikari e
darle appuntamento per il giorno dopo...
Quando sentirono l'urlo disumano che riecheggiò per tutto il quartiere!
"AAAAAAAAARGH! LA MIA POVERA MACCHINAAAAAAAA!!!!"
"Ohi, ohi, ohi..." mormorò Nagisa, afferrandosi la fronte e facendosi
scappare un gocciolone di sudore da dietro la nuca. "Già... meno male che non
eravamo lì..."
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Poco più in là, nella sala d'aspetto del veterinario da cui avevano portato
quel furetto trovato per strada, Nanoha, Arisa e Suzuka stavano aspettando
notizie, e nessuna delle tre faceva mistero di una certa ansia. Certo, quando lo
avevano trovato sembrava in condizioni abbastanza buone, a parte quella ferita
sulla spalla, ma non si poteva mai sapere, con gli animali. Le tre bambine
potevano, a quel punto, soltanto attendere notizie da parte della dottoressa e
sperare che fossero buone...
Il silenzio della sala d'attesa venne bruscamente interrotto dal suono di una
porta che si apriva... e le tre bambine si girarono verso di essa, vedendo la
dottoressa che usciva dalla sala operatoria, pulendosi le mani con un
asciugamano. Nanoha per prima si alzò dal suo posto per andare a chiedere come
stava il piccolo animale. "Oh, dottoressa... ha finito? Allora... come sta quel
furetto?"
Il sorriso della veterinaria tranquillizzò le tre ragazzine, prima ancora di
sentire la risposta. "Non vi preoccupate, ragazze, se la caverà." rispose la
giovane donna, vestita del classico camice bianco da dottore, e con i capelli
biondi a caschetto. "La ferita non è grave, anche se lo ha indebolito
abbastanza... è probabile che sia rimasto da solo per molto tempo."
Nanoha e le sue amiche tirarono un sospiro di sollievo. "Meno male... per un
attimo, ho avuto paura per lui, lo ammetto!" rispose la ragazzina castana.
"Dottoressa, la dobbiamo ringraziare!"
"Giusto... grazie di cuore!" rispose Suzuka, facendo un breve inchino,
imitata poco dopo da Arisa. La veterinaria chiuse gli occhi e sorrise in
risposta.
"Di niente, prego... anzi, se volete venire a vederlo..." propose, indicando
la sala più interna, appena dietro la porta che era rimasta aperta. Le ragazze,
ovviamente, risposero tutte di sì, e la dottoressa le fece entrare nella stanza,
permettendo loro di riunirsi attorno alla brandina sulla quale era disteso il
piccolo paziente, ancora sedato e con una fasciatura sulla spalla a coprire la
ferita. Nanoha, Arisa e Suzuka lo guardarono per un pò, come a volersi
assicurare che stesse davvero bene... e infine la ragazzina bionda alzò lo
sguardo e fece una domanda.
"Dottoressa... questo è un furetto, giusto?" chiese. "Secondo lei, è un
animale domestico?"
La veterinaria si avvicinò a sua volta alla brandina, e guardò il piccolo
animale con espressione leggermente incerta. "Hmmm... A guardarlo così, si
direbbe un furetto dai piedi neri... però, se lo è, è sicuramente unico! Ha
diverse caratteristiche che non corrispondono alla specie... per non parlare del
fatto che il furetto dai piedi neri è praticamente estinto allo stato selvatico!
E anche questa perla rossa che gli stava vicino..."
La giovane donna indicò lo strano gioiello rosso semitrasparente che Nanoha e
le sue compagne avevano trovato assieme al furetto... e di cui ancora non si era
capita la funzione! Di certo non poteva essere molto prezioso... anzi, sembrava
proprio fatto di niente più che vetro colorato! "Guardandolo così, sembrerebbe
un rnamento di qualche tipo..." proseguì la dottoressa, avvicinando una mano al
furetto...
...che prontamente si svegliò e aprì gli occhi, alzando la testa come
allarmato!
"Ah! Si è svegliato!" esclamò Suzuka, facendo un piccolo salto per la
sorpresa. Anche la dottoressa rimase un pò stupita, davanti a quell'inaspettata
reazione del paziente. Era convinta che sarebbe rimasto privo di sensi ancora un
pò, e invece si era ripreso dalla medicazione con rapidità...
"Strano... ero convinta che per un pò non si sarebbe svegliato..." disse tra
sè, mentre il piccolo animale la guardava per qualche istante, muovendo
delicatamente le vibrisse che ornavano il suo musetto appuntito... poi si voltò
verso Nanoha e le sue compagne, trovandosi di fronte prima l'espressione allegra
di Arisa... poi quella adorante di Suzuka, che era stata completamente rapita
dall'aspetto carino del piccolo animale!
Infine, dopo un istante di esitazione, il furetto passò a guardare Nanoha,
che manteneva un'espressione un pò confusa. Per qualche motivo, la bambina
castana provava una sensazione simile a quella che aveva percepito poco prima,
quando aveva seguito quella strana voce che l'aveva portata al furetto... e
adesso, mentre il piccolo animale la guardava, con una tale intensità da fare
addirittura pensare che fosse dotato di intelligenza, Nanoha sentiva qualcosa di
simile... come se la graziosa bestiolina la stesse chiamando...
"Hm? Hey, Nanoha-chan!" le fece notare Arisa. "Sembra che ti stia fissando...
e tu lo stai fissando a tua volta!"
"Ehm..." rispose la ragazzina castana, colta di sorpresa. Non si era nemmeno
resa conto di cosa stesse facendo, finchè la sua amica non glielo fece notare.
"Ecco... mi era sembrato che... beh..."
Con un pò di esitazione, Nanoha avvicinò un dito al muso del furetto... che,
dopo averla annusata per un istante, sembrò quasi sorridere e cominciò a
leccarle il polpastrello con aria affettuosa, come se l'avesse riconosciuta come
la sua padroncina! L'espressione della bambina si fece raggiante, mentre la
misteriosa creaturina continuava con la sua piccola dimostrazione di affetto...
e alla fine, dopo aver mandato a Nanoha quello che sembrava essere uno sguardo
di intesa, si adagiò di nuovo sul lettino, le zampe ben strette attorno al
piccolo gioiello rosso che portava con sè.
"Forse è meglio lasciarlo qui a riposare per un pò... perchè non lasciate che
ve lo guardi io, almeno fino a domani?" chiese la giovane donna, accarezzando il
furetto con un indice mentre parlava alle sue piccole amiche. "Se volete, domani
potete venire a vedere come sta!"
Le ragazze si guardarono a vicenda, e si dissero d'accordo. "Beh... sì,
grazie, dottoressa! Le saremmo molto grate!" affermò Suzuka. "Ora, dobbiamo
proprio andare... e non credo proprio potremmo portare a casa un furetto così,
di punto in bianco!"
"La ringraziamo, ancora, dottoressa!" conclusero le tre ragazze in
simultanea, mentre si avviavano verso l'uscita dopo aver fatto un inchino. La
dottoressa le salutò con un gesto della mano, mentre si allontanavano per
tornare a casa...
Sfortunatamente, mentre le tre amiche si incamminavano discutendo tra sè
della inusuale situazione, si rendevano conto che, effettivamente, era un pò più
complicata di quanto sembrasse all'inizio. Per quella sera, il loro piccolo
amico sarebbe stato al sicuro, ma poi? La dottoressa, con tutti gli animali
feriti o malati che aveva ogni giorno per le mani, non avrebbe potuto tenerlo
per molto tempo... e sia Arisa che Suzuka avevano i loro problemini...
"A casa mia abbiamo diversi cani, quindi... non sarebbe il benvenuto, di
sicuro!" affermò Arisa, dopo aver riflettuto un attimo.
"E io ho un gatto... quindi, temo di non poter essere d'aiuto..." rispose
Suzuka. "Mi sa tanto che sei tu l'unica a poterlo tenere, Nanoha-chan...
Oltretutto, mi sembra che si sia anche affezionato a te..."
"Già... ma i miei genitori hanno una caffetteria, quindi..." riflettè la
bambina castana ad alta voce, mettendosi le mani dietro la nuca. "Mah, non lo
so, ragazze... devo chiedere a loro..."
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Un paio d'ore più tardi, la famiglia si era riunita per la cena, e la
piccolina di casa Takamachi aveva pensato che quello fosse il momento ideale per
parlare ai suoi genitori di quanto era successo quel giorno.
"E così, papà... visto che la situazione è questa..." spiegò Nanoha,
giocherellando nervosamente con le mani e guardando con una certa apprensione il
piatto mezzo pieno davanti a lei. "Mi chiedevo se... insomma... se non potevo
tenere io, quel furetto... Ovviamente, papà, sempre che tu sia d'accordo..."
Shiro Takamachi attese che la figlia più piccola terminasse la sua
spiegazione... poi, dopo essersi schiarito la gola, incrociò le braccia davanti
a sè, dando l'impressione di stare riflettendoci su molto seriamente. Nanoha non
aveva nessun elemento per tentare di indovinare quale avrebbe potuto essere la
risposta...
"Hmmm... un furetto, eh?" ripetè il signor Takamachi. Per un attimo, rimase
in silenzio, facendo salire un pò la tensione - al punto che anche Kyouya e
Miyuki, seduti a fianco della sorella minore, trattennero involontariamente il
fiato - poi...
"Già che ci troviamo, che cos'è un furetto?" chiese Shiro, con tutta la
serietà di questo mondo! Nanoha sbattè una testata sul tavolo per il
disappunto...
I fratelli maggiori ridacchiarono brevemente, prima che Kyouya rispondesse.
"E dai, papà, non dirmi che non lo sai!" disse, con tono di amichevole presa in
giro, mentre allargava le mani in modo da far vedere le dimensioni dell'animale
di cui si parlava. "E' un animaletto della stessa famiglia della faina o del
tasso, grande più o meno così... ed erano molto richiesti come animali
domestici, almeno fino a un pò di tempo fa!"
Mamma Takamachi si avvicinò al tavolo, portando una pietanza. "Un furetto è
un animale abbastanza piccolo, giusto?" chiese gentilmente. "Beh, Nanoha-chan...
non vedo perchè no! Se lo tieni in una gabbietta e ci stai attenta... non
dovrebbe esserci un problema! Kyouya, Miyuki... voi che cosa ne dite?"
"Non ci vedo nulla di strano." rispose la ragazza con gli occhiali. "E tu,
Kyouya-niisan?"
Il ragazzo più grande scosse la testa. "Nemmeno io... ricordati però,
sorellina, che un animale domestico non è un giocattolo. Devi prendertene
cura... anche se un pò ti aiuteremo noi!"
Anche papà Takamachi ne fu convinto. "Okay, allora..." concluse. "Va bene,
Nanoha-chan, hai il nostro permesso!"
La bambina sorrise allegramente e annuì un paio di volte. "Grazie, papà!
Grazie mille!"
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"Allora, vediamo un pò... se non sbaglio, Sa-Sa e Mao-Mao mi hanno dato
appuntamento qui..." riflettè ad alta voce Heart Aino, guardandosi intorno
mentre scendeva dalla sua bicicletta e la incatenava ad un lampione acceso.
Nonostante l'ora tarda - erano quasi le otto e mezza - e il buio della notte,
c'era ancora un discreto numero di persone per le strade di Ginza, cosa che non
stupiva se si considerava che, in effetti, Tokyo è una delle metropoli con il
tasso di criminalità più basso del mondo, e la gente si fidava ad uscire anche a
quell'ora. Dopo aver messo a posto la sua bicicletta, Heart guardò verso i
cancelli della scuola... e lì, proprio come immaginava, si trovavano le sue
amiche, Saki e Maori, in piedi vicino al cancello, evidentemente in attesa che
lei arrivasse...
Heart agitò una mano verso di loro mentre le raggiungeva. "Hey, Sa-Sa!
Mao-Mao! Come va, ragazze? E' una serata adorabile per fare un giretto fuori,
ma... come mai mi avete chiesto di incontrarci qui, e in questo momento?"
chiese, sempre con quell'aria allegra ed ingenua che la caratterizzava. "Ve lo
chiedo perchè ho dovuto promettere a mia mamma che l'avrei aiutata a fare le
pulizie del negozio, in questo weekend, prima che lei si convincesse a farmi
uscire!"
"Buonasera, Heart-chan!" rispose gentilmente Maori, con un inchino da
perfetta Yamato-Nadeshiko. "Hai ragione, in effetti non è proprio il nostro
solito orario, per incontrarci... ma credo che Saki-san potrà spiegarti le cose
più nel dettaglio..."
Heart notò che il tono della giovane miko si era fatto in qualche modo più
ansioso, come se ci fosse un problema di cui voleva disperatamente parlare... ma
prima che potesse chiedere cosa c'era che non andava, Saki prese la parola, non
prima di essersi schiarita la voce.
"Beh... intanto, buonasera anche a te, Heart-chan..." esordì la ragazzina dai
capelli azzurri. "Come diceva Maori-san, questo è in effetti un orario un pò
strano per incontrarci... e in effetti, non avrei fissato proprio questo orario,
se non fosse stato per il fatto che... beh, c'è un problema urgente di cui non
potevamo parlare davanti a tutti."
Heart sbattè gli occhi, cominciando a preoccuparsi. Cosa poteva esserci di
tanto grave da costringere le sue amiche a parlargliene così, in privato?
"Ehm... non... non so se ho capito benissimo, Sa-Sa... però, se mi dici che hai
un problema, io sono sempre pronta a darti una mano! Che è successo? Hai avuto
problemi con dei bulli, ti sei fatta male da qualche parte, o i tuoi voti sono
diminuiti? Dimmi, Sa-Sa... di qualunque cosa si tratti!"
Nonostante tutto, Saki Tsuzura non potè impedirsi di sorridere. Era pur
sempre la solita, ingenua e generosa Heart che lei conosceva fin da quando erano
bambine... "Heheee... no, no, Heart-chan, non è questo il problema..." rispose.
"E'... qualcosa di un attimo più complicato... E non saprei esattamente come
iniziare il discorso..."
"Beh..." Heart esitò un istante. "Dillo con parole tue! Di cosa si
tratta?"
Saki-T prese un leggero respiro e si organizzò il discorso... poi fece una
domanda, a bruciapelo.
"Heart-chan... hai anche tu un Arcano, vero? Sei una Maiden, giusto?"
Gli occhi di Heart si spalancarono ancora più di quanto Saki e Maori
avrebbero ritenuto possibile, e persino il ricciolo ribelle a forma di cuore dei
suoi capelli si spiegazzò leggermente per sottolineare la sorpresa della sua
proprietaria. Per qualche istante, Heart rimase a bocca aperta, non riuscendo a
trovare le parole per rispondere...
"Sa... Sa... Saki-chan? Maori-... chan?" sussurrò la ragazzina dai capelli
rosa. "Voi... come... come fate a sapere che ho un Arcano? Voi... per caso
siete..."
"Ci dispiace di non avertelo detto subito, Heart-chan..." rispose Maori,
evidentemente dispiaciuta. "Ma... sì, la verità è questa... anche se mi chiedo
come mai tu il tuo Arcano non abbia ancora percepito la presenza dei nostri...
sì, noi... noi siamo delle Maiden. Anche noi abbiamo degli Arcani, come te!
Ora... ti mostro cosa vogliamo dire..."
Mentre Heart continuava a guarare stupita le sue due amiche, queste ultime
chiusero gli occhi e iniziarono a concentrarsi... e ben presto, delle strane
scintille luminose apparvero attorno ai loro corpi e iniziarono a danzare loro
attorno, per poi condensarsi e formare delle figure eteree ed evanescenti vicino
a loro. Accanto a Saki-T, si materializzò una figura spigolosa, dall'aspetto
femmineo, quasi del tutto coperta da un'armatura di cristalli blu dalle venature
azzurre, che risplendeva come una debole lampada al neon ed era percorsa da
piccole scariche elettriche del colore degli zaffiri! Il suo volto era sereno, e
guardava Heart con intensità... al punto che alla ragazzina dai capelli rosa
sembrava quasi di perdersi nel blu intenso delle sue iridi...
Invece, l'Arcano di Maori assomigliava molto ad un incrocio tra una statuetta
Shakko, con gli occhi enormi e la bocca ferma in un'espressione di assoluta
calma... e un robot gigante come quelli degli anime che Heart amava guardare!
Alto come due persone poste l'una sulle spalle dell'altra, scolpito in un unico
blocco di pietra nera, l'essere aveva un torace muscoloso e perfettamente
levigato, con decorazioni a linee curve azzurre che decoravano i pettorali e
delineavano le costole, e portava una collana di perle nere. La figura scolpita
indossava soltanto un paio di pantaloni lunghi da monaco, tenuti fermi in vita
da una corda che faceva da cintura, e i suoi enormi pugni sembravano in grado di
stritolare un uomo in pochi secondi... e tuttavia, irradiava una sensazione di
calma e gentilezza che contrastava con il suo aspetto battagliero.
"Ecco, Heart-chan... questi che vedi sono i nostri Arcani..." disse Saki-T...
prima che la figura lampeggiante al suo fianco prendesse la parola!
"Dunque, Saki... questa è la tua amica di cui mi parli spesso."
affermò. Quando la ragazza dai capelli azzurri annuì, l'evanescente donna in
armatura blu annuì e si rivolse alla stupita Heart. "In tal caso... piacere
di conoscerti, Heart. Il mio nome è Bhanri, e sono l'Arcano protettore della tua
amica Saki. Il mio elemento è il Fulmine."
"PER QUANTO RIGUARDA ME, INVECE..." esordì il gigante di pietra, la
cui voce era potente e rimbombava come un tuono. "IO SONO OHTSUCHI, ARCANO
DELLA TERRA. HO SERVITO LA FAMIGLIA KASUGA PER GENERAZIONI, E MAORI E' LA NUOVA
MAIDEN CHE E' MIO COMPITO PROTEGGERE."
Heart non sapeva cosa dire, davanti a quell'inaspettato colpo di scena.
Quindi... anche le sue amiche avevano degli Arcani... e probabilmente
conoscevano il suo segreto da più tempo di quanto lei non immaginasse! Tuttavia,
la sua emozione durò solo pochi secondi, prima che l'entusiasmo che la ragazzina
metteva in tutte le cose tornasse a farla da padrone!
"Ehm... beh... oh, cavolo, cosa si dice in casi del genere?" mormorò Heart,
cercando di trattenersi per non scoppiare a ridere di gioia. "Pi... Piacere di
conoscervi, Bhanri e Ohtsuchi... heheheheee... e così... anche le mie amiche
sono delle Maiden! Sono... estremamente onorata di conoscervi, e... e...
ehm..."
La ragazzina si bloccò, cercando di pensare a cosa doveva fare dopo... e, per
fortuna, ci pensò Partinias, l'Arcano a lei associato, a venire in suo soccorso,
facendo sentire la propria voce nella mente della sua Maiden.
"Beh, Heart... visto che ci siamo, una cosa che potresti fare è
permettermi di prestarmi alle tue compagne, no?" chiese gentilmente.
"Dopotutto, visto che ora avete un segreto in comune... tanto vale spartirlo,
non è così?"
Heart si diede un pugnetto sulla testa e tirò fuori la lingua, criticando la
propria sbadataggine davanti alle stupite Saki-T e Maori. "Heheheheee...
giusto, Partinias, hai perfettamente ragione! E va bene..." disse
telepaticamente, prima di concentrarsi come avevano fatto le sue compagne poco
prima. Dopo un breve susseguirsi di effetti speciali, l'Arcano di Heart si
manifestò, prendendo la forma di una donna angelica dai capelli biondi e vestita
di una toga bianca immacolata, con un paio di ali piumate che si spiegavano
magnificamente dietro la sua schiena, e un copricapo blu dai cui lati spuntavano
altre due ali da angelo in miniatura. Aveva un'aria da guerriera, ma la sua
espressione serena, calda e quasi materna lasciava ben pochi dubbi circa il
fatto che si trattasse di una creatura del Bene.
"Quello... è l'Arcano di Heart-chan?" si domandò Maori, guardando con
interesse la donna angelica che appariva davanti ai suoi occhi. "E' davvero
stupendo..."
Partinias aspettò di aver preso completamente forma prima di aprire gli
occhi, rivelando un paio di pupille verdi dallo sguardo puro e cristallino, e
iniziare a parlare. "E' un onore per me conoscervi. Io sono Partinias, Arcano
dell'Amore... e Heart è, come già sapete, la Maiden a cui sono legata. Voi siete
le sue amiche Saki e Maori, vero? Heart mi ha parlato molto bene di
voi..."
"Partinias..." rispose Bhanri. "Avevo sentito parlare molto di lei,
ma non credevo che ci saremmo incontrati in questo modo. Sono estremamente
lusingata."
"I MIEI OMAGGI, LADY PARTINIAS." rispose a sua volta Ohtsuchi,
chinandosi davanti alla donna angelica, che si schermì con un gesto della mano.
Mentre gli Arcani riprendevano la loro posizione, Heart sorrise e si rivolse di
nuovo alle sue compagne di scuola.
"Heheheee... sembra che i nostri Arcani abbiano già fatto amicizia!"
ridacchiò. "Comunque, Sa-Sa... Mao-Mao... era per questo che volevate che io
venissi? Volevate... dirmi che anche voi siete delle Maiden, giusto?"
Maori sospirò. Finora, le cose erano andate bene, ma ora veniva la parte più
difficile... "Ehm... in realta, Heart-chan, il problema è un attimo più
complicato di così..." affermò Maori, suscitando un'espressione confusa da parte
della Maiden dai capelli rosa. "Vedi... c'è qualcosa di più dietro a..."
"ASPETTATE." tuonò improvvisamente Ohtsuchi, voltandosi di scatto
verso la propria destra, e verso un gruppo di alberi. "C'E' UN DISTURBO
DIMENSIONALE... LO PERCEPISCO CHIARAMENTE! QUALCHE ELEMENTALE... ELEMENTALI
DELLA TERRA... STA CERCANDO DI EMERGERE NEL GIARDINO DELL'ARCOBALENO!"
"Cosa? Elementali della Terra?" esclamò Saki-T, mettendosi in guardia come
per riflesso condizionato. Nello stesso momento, un suono vibrante, come quello
di una corda di chitarra che veniva pizzicata, iniziò a farsi sentire, e il
paesaggio si distorse leggermente sotto gli occhi delle tre ragazze.
"Maledizione... questa non ci voleva proprio! Heart-chan! Stai attenta, gli
Elementli della Terra non sono gente che scherza, quando c'è da combattere! Se
non sei sicura di farcela, riparati dietro di noi!"
"Neanche per sogno, Sa-Sa!" esclamò Heart. "Io vi do una mano, e non si
discute! Non preoccupatevi... io e Partinias ce la faremo!"
"Ne sei convinta, Heart-chan?" chiese Maori, mentre i tre Arcani si
smaterializzavano, tornando ad essere piccole sfere di luce che fluttuarono
nell'aria per un istante, danzando come lucciole, prima di rientrare nei corpi
delle rispettive Maiden. "Hai... già combattuto contro degli Elementali? Sai
come vincolare il tuo Arcano a te stessa e usarlo per combattere?"
Heart strinse le mani a pugno e tenne le braccia in una posizione di guardia
che suggeriva che non fosse per niente estranea alle arti marziali. "Beh... in
realtà, non ho mai combattuto contro un Elementale, Mao-Mao... ma ho una cintura
arancione di karatè, vorrà pur dire qualcosa, no? E per quanto riguarda
vincolare il mio Arcano... non preoccuparti, Partinias mi ha già spiegato come
fare!" rispose.
"E va bene, Heart... se proprio ne sei convinta, allora puoi restare a darci
una mano!" terminò Saki-T. In quello stesso momento, un cancello dimensionale si
aprì dal nulla, a pochi metri da loro... e dei grugniti feroci provenirono dalle
sue profondità oscure, come voci spettrali che riecheggiavano in una buia
catacomba... "Ma stai attenta... non voglio che tu rischi la pelle, okay? Se
vedi che sono troppo forti, scappa, e non pensare a noi!"
Mentre parlava, Saki-T sentì un brivido correrle lungo la spina dorsale.
Heart non avrebbe ascoltato quel consiglio... sarebbe rimasta a dare loro una
mano anche a costo di morire! Le sue amiche potevano solo sperare che la fortuna
fosse dalla sua parte, e che lei e Partinias se la sapessero cavare...
"Bhanri..." disse telepaticamente la ragazza dai capelli blu. "So
che ti sto chiedendo un grosso favore, ma... per favore, cerca di fare del tuo
meglio! Più di quanto tu non faccia di solito! Questa volta... voglio proteggere
anche Heart, oltre a tutto il resto!"
Percepì il suo Arcano che faceva un segno di assenso con la testa, mentre
ombre minacciose si profilavano già all'interno del passaggio dimensionale.
"Certamente, Saki... farò tutto il possibile per proteggere te e le tue
amiche, compresa Heart! Non voglio che ti accada la stessa cosa di due anni
fa..."
"MAORI... IO SARO' AL TUO FIANCO! FAI DEL TUO MEGLIO, COME SEMPRE... E NON
PREOCCUPARTI PER ME! PROTEGGERO' TE E LE TUE AMICHE AL MEGLIO DELLE MIE
POSSIBILITA'!" tuonò Ohtsuchi.
La giovanissima miko chinò leggermente il capo e sorrise. "Grazie,
Ohtsuchi-sama!"
"Okay, piccola Heart... adesso dovrai dare prova di quello che sai
fare!" affermò Partinias. "Io sarò al tuo fianco, ti concederò il mio
potere, e combatterò con te... ma sarai tu ad essere sulla linea di fuoco,
quindi... stai molto attenta!"
"Nessun problema, Partinias... è la prima volta che affronto degli
Elementali, ma sono sicura di farcela!" rispose Heart. "Heheheee...
dopotutto, noi usiamo la forza dell'Amore, no? E l'Amore vince sempre!"
Le tre ragazze si misero in guardia... e un istante dopo, con un tremendo
ruggito, un arto muscoloso e grosso come il tronco di un piccolo albero emerse
dal portale, seguito da un corpo enorme e muscoloso, e da altre creature più
piccole, ma dall'aspetto altrettanto brutale...
----------
Nel frattempo, a casa Takamachi... e più esattamente, nella cameretta di
Nanoha...
"E così, alla fine, abbiamo deciso di tenere noi il furetto!" disse Nanoha,
parlando al cellulare con Arisa. "I miei genitori mi hanno detto che dovrò
prendermene cura, e che dovrò starci attenta... ma a parte questo non dovrebbero
esserci problemi!"
"Oooh, very good!" esclamò la biondina dall'altro capo della chiamata.
"Allora, Nanoha-chan... che ne dici se domani andiamo a prenderlo tutte
assieme dopo la scuola?"
"Hm, hmmm! Sì, Arisa-chan, è un'ottima idea!" rispoose Nanoha. "Adesso chiamo
Suzuka-chan e le dico tutto! Allora... noi ci vediamo domani, Arisa-chan!"
"All right, Nanoha-chan! A domani, ciao!"
"Ciao, Arisa-chan! A domani!"
Nanoha interruppe la chiamata, e stava accingendosi a comporre il numero del
telefonino di Suzuka... quando una strana sensazione la prese, manifestandosi
come uno strano brivido che, partendo dalla nuca, le si diffondeva in tutto il
torace come una minuscola scarica elettrica. Stupita, la bambina castana si
fermò con le dita sui tasti del telefonino... e chiuse gli occhi, guidata da una
sorta di istinto che nemmeno lei sapeva definire... Le sembrò, per un attimo, di
stare osservando le proprie azioni standosene fuori dal proprio corpo... poi,
uno strano reticolo di linee diagonali verdi che si intersecavano si illuminò
per un istante, seguito a breve da una serie di cerchi concentrici rossi
scuri...
"Riesci... a sentirmi? Riesci a sentire... la mia voce?"
Nanoha trasalì, e quando aprì gli occhi, si ritrovò immersa in un vuoto senza
fine, in piedi sopra un pavimento di luce bianco-rosata e circondata da un
paesaggio di cupe luci verdi smeraldo...
"Un... un momento!" esclamò la bambina, la cui voce si perse in lontananza.
"Questa... è la stessa voce che ho sentito oggi pomeriggio! Chi... chi sei? Che
cosa... stai cercando di dirmi?"
"Ti prego, ascoltami... Tu che puoi sentire la mia voce... Ti prego!
Donami un pò della tua forza... Ti prego, Nanoha... vieni da me! Oggi
pomeriggio... quando ci siamo incontrati... ho percepito la tua forza! Tu sei
l'unica... che possa aiutarmi in questo momento... l'unica!"
Nanoha spalancò gli occhi a quella rivelazione. Aveva avuto quella strana
sensazione, ma l'aveva considerata troppo fantasiosa per darci retta... ma
adesso, era l'unica che risultava plausibile!
"Tu... tu sei... il furetto che ho incontrato oggi?" chiese incredula.
"Ti prego, vieni da me... Il tempo che ci è rimasto... il pericolo... è
già... troppo tardi..."
Senza alcun preavviso, il contatto telepatico si interruppe, il paesaggio
innaturale svanì sotto gli occhi di Nanoha... e la bambina si ritrovò nella sua
stanza, con ancora il suo cellulare rosa in mano, e la sensazione che stesse per
accadere qualcosa di terribile!
"Che... che cosa... sta succedendo?"
CONTINUA...
Note dell'autore: Beh, ci ho messo un pò di tempo... ma per fortuna, sono
riuscito ad aggiornare! Chiedo scusa per il ritardo, ma in questi tempi non
riesco proprio a scrivere tanto quanto vorrei! Beh, adesso... tocca alla mia
storia di Digimon Frontier e Savers, quindi mi concentrerò su quella finchè non
avrò pubblicato il prossimo capitolo! E poi, tocca a Digimon Tamers... comunque,
non vi preoccupate, perchè con l'inizio delle vacanze di Natale, dovrei essere
in grado di lavorare di più alle mie storie... almeno spero! Sigh, la vita reale
è davvero una padrona inflessibile...
Nagisa e Honoka hanno avuto il loro primo assaggio del potere di Dark Fall, e
lo scatenato Moerumba si è rivelato un avversario piuttosto valido... ma le
nostre amiche sono riuscite a sconfiggerlo, almeno per stavolta! Oh, e
finalmente sembra che le ragazze di Arcana Heart faranno mostra dei loro poteri!
Chissà come andrà contro gli Elementali della Terra... e chissà cosa accadrà
alla piccola Nanoha, che finalmente sta per fare il suo ingresso definitivo in
scena! Oh, avrete notato che ho deciso, per distinguere tra le due Saki (quella
di Arcana Heart e quella di Pretty Cure Splash Star), di designarle con
l'iniziale del loro cognome... è un modo come un altro per tenere il segno di
quella di cui sto parlando, che tornerà utile quando i personaggi appariranno
assieme!
Attendete con pazienza il prossimo episodio, in cui le eroine di Arcana Heart
e Nanoha affronteranno il loro primo combattimento... e mi raccomando, attendo
le vostre opinioni!
Justice Gundam
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Capitolo 7 *** Maghi e Arcani ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-07
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Eccomi di ritorno, amici lettori!
Allora, come vanno le cose? Per quello che mi riguarda, non mi posso
lamentare... queste vacanze di Natale erano proprio quello che serviva per
ricaricarsi, in vista degli esami di fine Gennaio... e per continuare con le mie
storie, tra cui questo crossover che ormai mi ha preso! E come avete potuto
leggere voi stessi, gli eventi stanno prendendo una brutta piega! Ora la Terra è
sotto assedio sia da parte dei malvagi di Dark Fall che da parte degli
Elementali...
E di questi ultimi, tra l'altro, non sappiamo assolutamente nulla, se non che
qualcuno non meglio identificato sta facendo sì che si riversino sulla Terra,
provocando un bel pò di caos! Nello scorso capitolo, abbiamo visto che alcuni di
loro stanno per arrivare, proprio nel punto in cui si trovano Heart, Saki e
Maori! Il che significa che per le nostre amiche sarà presto il momento di
mettersi all'opera! Molto bene... questo vuol dire che i personaggi di Arcana
Heart entrano in azione, una volta per tutte, e cominciano a rivestire un ruolo
più importante nella saga!
Anche Nanoha, ovviamente, sta per ricevere i suoi poteri... e state pur certi
che, come nell'anime a lei dedicato, farà scintille! O, come dicono i fan
dell'anime, farà amicizie a suon di colpi energetici e gigantesche esplosioni!
Oh, se non capite di cosa sto parlando... aspettate e vedrete, lo scoprirete col
tempo! Mentre, dal canto loro, anche le Pretty Cure - sia le vecchie che le
nuove - hanno le loro brave gatte da pelare. Ora Nagisa e Honoka sanno
dell'esistenza di Cure Bloom e Cure Egret... anche se non delle loro vere
identità... e quelli di Dark Fall, anche se grazie ad un equivoco da parte di
Moerumba, verranno presto a sapere che ci sono quattro Pretty Cure e non due,
come avevano ipotizzato...
Una miscela altamente esplosiva, se permettete un mio commento!
Bene, bene... allora, rispondiamo alle vostre recensioni, e poi vediamo di
seguire le vicende delle nostre amiche mentre cercano di fermare gli Elementali!
Allora, vediamo un pò cosa mi dicono i miei lettori:
KillKenny: Hehehee... già, il povero Moerumba non sapeva affatto con chi
aveva a che fare... e ha imparato a sue spese! Sfortunatamente, questo vuol dire
che adesso quelli di Dark Fall sanno di avere per le mani qualcosa in più di
quello che credevano, e si regoleranno di conseguenza! E poi, se le nostre
eroine credono che Karehan e Moerumba abbiano già fatto vedere il massimo di cui
sono capaci... beh, temo che avranno una dolorosa delusione! In ogni caso...
spero che il pestaggio con gli Elementali non si sia fatto attendere troppo... e
soprattutto, goditelo!
SmartGirl: Eccomi di nuovo, e scusa se ti ho fatto aspettare a lungo!
Beh, in effetti, Moerumba non è stato esattamente all'altezza delle ragazze...
ma come ho detto, non ha ancora dato il meglio di sè! Per quanto riguarda le
Maiden... beh, sì, ci hai azzeccato abbastanza, ma le Maiden, come le Pretty
Cure, combattono più sul piano fisico che altro... comunque, Heart, Saki e Maori
sosterranno presto il loro primo combattimento, e avrai modo di renderti conto
delle loro capacità! E Nanoha... beh, non è esattamente un anime per bambini,
nonostante le apparenze, quindi è ovvio che certe parti appaiano inquietanti!
Comunque, preparati, perchè adesso vedrai anche lei in azione!
Kura92: Heheheee... grazie mille, troppo gentile! Davvero, questo è
l'unico punto un pò a sfavore dell'anime di Nanoha... la protagonista (e, se è
per quello, anche le sue amichette) non si comporta esattamente da bambina di
nove anni, a volte sembra quasi un'adulta! Ma vedrai che saprà farsi apprezzare
anche per questo! E Heart, Saki e Maori... beh, le vedrai in azione già adesso!
Oh, e ovviamente Nagi & Hono... dovevano pur fare la loro figura! E c'è
andato di mezzo il ballerino...
Okay, direi che ci siamo tutti... e allora, riprendiamo! Credo proprio che
questo capitolo sarà molto interessante, per chi entra adesso per la prima volta
in contatto con il mondo di Arcana Heart e di Nanoha!
Buona lettura!
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Capitolo 7 - Maghi e Arcani
"Molto bene, sorelle... qual è la situazione? Gli Elementali... stanno
arrivando nel Giardino dell'Arcobaleno?"
"Affermativo, signora. Al momento, abbiamo rilevato un Elementale della Terra
di livello medio-basso, e quattro di livello basso... e stanno tutti per
emergere nella zona in cui abbiamo isolato le tre Maiden."
"Perfetto. Gli Elementali della Terra sono proprio quello che ci voleva per
mettere alla prova quelle ragazze. Mantenete stabile la distorsione
dimensionale, in modo che gli Elementali possano approdare senza ulteriori
disturbi. Voglio proprio vedere di cosa sono capaci queste Maiden... potrebbero
essere molto utili per i nostri scopi!"
"Ricevuto, signora. Gli strumenti sono già tutti pronti... e la Maiden stanno
chiamando a sè i loro Arcani! Il combattimento sta per iniziare!"
La 'signora' si permise un lieve sorriso, che rimase celato dalle ombre nella
quale la donna misteriosa era avvolta. "Bene, molto bene... per adesso, sta
andando tutto come previsto..."
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Con crescente tensione, Heart, Saki-T e Maori osservavano il varco
dimensionale che si stava aprendo dinnanzi a loro... e, in particolare, le
muscolose creature ringhianti che si apprestavano ad attraversarlo, emettendo
dei ruggiti di rabbia e bramosia. Quei misteriosi e massicci esseri non vedevano
l'ora di combattere... e loro tre sarebbero state le prime creature sulle quali
gli Elementali della Terra avrebbero posato lo sguardo!
"Sa-Sa... Mao-Mao..." mormorò Heart, alzando un pò la guardia. "Eccoli,
stanno arrivando! Oh, mamma mia, quello è davvero un colosso! Guardate che
roba!"
Con un grugnito, il primo degli Elementali della Terra uscì dal portale e
appoggiò un piede... o meglio, uno zoccolo duro come l'acciaio... sul terreno,
sbriciolando un sasso che si trovava proprio in quel punto, con la stessa
facilità che avrebbe incontrato un rullo compressore... e un istante dopo, il
gigante emerse del tutto, e le tre ragazze si trovarono davanti uno spaventoso
essere umanoide alto non meno di quattro metri, con il corpo umano e la testa di
toro, che stringeva tra le mani una terrificante ascia bipenne in stile cretese!
Indossava una consunta armatura di cuoio che riusciva a malapena a trattenere i
suoi terrificanti muscoli pettorali, e uno strano gonnellino simile a quello dei
guerrieri minoici del secondo millennio avanti Cristo, mentre la sua testa dalle
affilate corna lunate, e le sue robuste braccia e gambe erano coperte da una
corta ed ispida peluria bruna. Le poche parti del suo volto non coperte dalla
pelliccia, vicino al naso e alle orecchie a sventola, erano di un colore
rosato... e portava al naso un grosso anello dorato, che acuiva il suo aspetto
selvaggio! Tuttavia, nonostante la sua aria di bruto senza cervello, nei suoi
occhi rossastri brillava un terrificante lampo di intelligenza... e da come si
guardava attorno, in parte spaesato per il viaggio dimensionale, in parte
bramoso di lottare, si poteva capire che stava studiando attentamente la
situazione, prima di lanciarsi all'attacco!
Dietro di lui, arrancavano degli esseri mostruosi simili a dei rettili con il
portamento di un gorilla, alti poco più di un essere umano ma molto più
muscolosi, con le braccia esageratamente lunghe i cui artigli uncinati
grattavano sul terreno. Non indossavano nulla se non degli stracci attorno ai
fianchi, e l'espressione dei loro volti scimmieschi e schiacciati era di ferocia
e stupidità, con le bocche ghignanti che perdevano abbondante saliva e gli occhi
completamente neri e luccicanti di odio! Uno alla volta, i terribili umanoidi si
riversarono fuori dal passaggio dimensionale biascicando frasi
incomprensibili... e si schierarono, obbedienti, dietro all'uomo dalla testa di
toro, che ghignò con aria soddisfatta e soppesò tra le mani la sua spaventosa
ascia, mostrandone il filo alle tre ragazze che gli stavano di fronte! Con un
breve gemito di timore, Heart deglutì e indietreggiò di un passo...
"Hmmmm..." grugnì il mostro dalla testa di toro, parlando in maniera
sorprendentemente fluente. "Bene, bene... e così, questo sarebbe il Giardino
dell'Arcobaleno, eh? Devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di meglio, dopo
tutto... e che cosa vedo, qui? Tre ragazzine umane che pensano di poterci
ostacolare? Andatevene a casa prima di farvi male, piccolette!"
La voce dell'essere era profonda e roca, e suonava come un tuono lontano,
quasi facendo vibrare la terra sotto i piedi delle tre Maiden... che comunque,
mantennero la loro posizione, nonostante Heart fosse abbastanza impaurita da
quel colosso animalesco che la sovrastava di più di due volte! Di fronte a
quell'essere, i suoi pugni sarebbero sembrati massaggi inoffensivi...
Maori eseguì un fluido movimento con le braccia e cambiò posizione, per poi
rivolgersi alle sue amiche e spiegare esattamente con che cosa avevano a che
fare. "Okay, ragazze... come ha detto Ohtsuchi-sama, questi sono Elementali
della Terra! Il tipo che eccelle in forza fisica!" spiegò, mentre i quattro
esseri verdi continuavano a sghignazzare e a biascicare frasi smozzicate da
dietro il gigante dalla testa di toro, a malapena tenuti a freno dall'ascia
lucciante del loro leader. "Un minotauro... e quattro goblin! Non sono
particolarmente potenti, ma... non fatevi agguantare, e cercate di mantenere le
distanze!"
"Elementali della Terra, eh? Proprio quello che volevo per concludere bene la
giornata." affermò Saki-T con sarcasmo. il suo Arcano, basato sull'elettricità,
non sarebbe stato particolarmente utile contro quel tipo di Elementali...
avrebbe dovuto affidarsi più alla sua agilità e alla sua prontezza di pensiero
per avere la meglio su quei mostri! "Bah, a questo punto, inutile recriminare...
e diamoci da fare? Heart-chan, sei pronta?"
La ragazzina dai capelli rosa deglutì, mandando via l'apprensione che si era
sentita addosso da quando si era resa conto che il minotauro aveva rivolto la
sua attenzione soprattutto a lei! Tuttavia, si ricordò delle parole che il suo
Arcano, Partinias, le aveva detto un attimo prima che l'emersione avesse luogo,
e prese coraggio. Toccava a lei e alle sue amiche impedire a quei bruti di fare
troppi danni... non potevano permettersi di avere paura o di tentennare!
"Certo, Sa-Sa... sono prontissima!" esclamò Heart, il nastro rosso legato
attorno alla mano che volteggiava fieramente nella brezza serale. "Adesso...
ehm... dobbiamo invocare i nostri Arcani... e chiedere loro di fornirci il loro
potere, giusto?"
"Sì, Heart-chan..." rispose Maori, continuando a tenere d'occhio i minacciosi
Elementali della Terra che si avvicinavano, lenti e minacciosi, al terzetto di
amiche. "Sai già come fare, immagino..."
Prima che gli Elementali potessero avvicinarsi oltre una certa distanza di
sicurezza, le tre amiche Maiden decisero di rompere gli indugi, chiusero gli
occhi, e si concentrarono intensamente, visualizzando nelle proprie menti
l'immagine dei loro soprannaturali protettori! Il minotauro, che si stava
apprestando a chiudere le distanze e a mettersi all'opera con la sua letale
ascia, indietreggiò con un grugnito quando delle scintille di luce bianca si
accesero attorno alle tre ragazze... mentre i goblin, più bestiali e meno
intelligenti, reagirono con dei ruggiti inarticolati di rabbia e incredulità!
Heart, Saki-T e Maori, in piedi all'interno di altrettante colonne di luce
bianca che si sollevavano in aria da sotto i loro piedi, tenevano gli occhi
chiusi e le mani congiunte sul petto, mentre scintille di energia colorata
gialla, rosa e blu splendevano attorno a loro...
Un istante dopo, le tre ragazze aprirono gli occhi contemporaneamente, ed
esclamarono la vera formula di convocazione dei loro Arcani!
"Per favore, potente Angelo... Combatti al mio fianco!" esclamò Heart
aprendo leggermente le braccia, e facendosi piovere addosso una cascata di
lucine rosa, che crearono un'aura dai colori gentili attorno al suo corpo.
Saki si mise in guardia a sua volta, i lunghi capelli azzurri che
svolazzavano fieramente. "Grande Arcano, ho bisogno di te! Sii la mia spada e
il mio scudo!" dichiarò, avvolta da uno schermo di scariche elettriche
azzurrine.
E per finire, Maori concluse l'evocazione congiungendo le mani davanti al
viso, come in meditazione. "Prego gli dei che vegliano sul nostro mondo...
per favore, concedetemi il vostro potere!"
Le tre colonne di energia che avvolgevano le ragazze si accesero di vivaci
colori, e per un istante, vicino a loro apparvero le maestose figure di
Partinias, Bhanri e Ohtsuchi... che un istante dopo vennero assorbite dai corpi
delle giovani Maiden, le quali riaprirono gli occhi e si prepararono allo
scontro! La luce che le circondava svanì... e le tre amiche, non più protette
dalle energie magiche che avevano richiamato a sè, si videro arrivare addosso
l'intero gruppo di Elementali della Terra infuriati! Con un terribile, isterico
grido di battaglia, i goblin si scagliarono contro Saki-T e Maori, sfoderando i
loro artigli taglienti come rasoi... e un istante dopo, anche il loro capo, il
minotauro, si gettò nella mischia brandendo la sua terribile ascia da guerra
contro Heart! Il mostro dalla testa di toro muggì infuriato e sollevò l'arma
sopra la testa con entrambe le mani... ma Heart, dimostrando una prontezza di
riflessi insospettabile, si gettò di lato nel momento in cui il mostruoso
Elementale della Terra calò il primo fendente, e la lama ricurva morse il
terreno, sollevando in aria una pioggia di detriti! Heart fece una capriola e
atterrò elegantemente in piedi, nel momento in cui le sue amiche scansavano gli
attacchi dei goblin...
E fu Saki la prima a rispondere, sferrando un potente calcio circolare che
centrò il goblin più vicino alla nuca e lo gettò a terra con uno strillo di
dolore. Con eleganza letale, la ragazza dai capelli azzurri evitò il fendente
dell'altro mostriciattolo, mentre Maori, con la maestria di un'esperta di
aikido, afferrava i polsi dei due goblin e li faceva cadere a terra con un abile
movimento delle braccia. Dal canto suo, Heart colse il momento in cui il
minotauro era impegnato a raccogliere la sua terribile ma pesante arma... e,
scattando verso di lui con rapidità, gli sferrò un pugno al fianco, centrandolo
in pieno!
L'uomo-toro grugnì di dolore e si piegò leggermente in avanti, allentando
appena un pò la presa sulla sua ascia... ma non restò stordito a lungo, come
invece la ragazzina dai capelli rosa aveva sperato! Mentre Heart assumeva
un'espressione stupefatta e delusa, la bestia taurina staccò una mano dal manico
della terribile arma e afferrò Heart tenendole le fronte, per poi sollevarla in
aria come se non pesasse nulla!
"Heart-chan, attenta!" esclamò Saki-T, distraendosi per un attimo... e quasi
permettendo ad un goblin di colpirla con i suoi artigli. Si scansò appena in
tempo, e le temibili armi naturali della bestiolina verde falciarono una ciocca
dei suoi capelli... poi, Saki reagì sferrando un poderoso calcio laterale che
centrò la creatura in pieno petto e la fece cadere a terra, dandole un pò di
tempo per correre in aiuto alla sua amica... o meglio, così avrebbe fatto, se
non fosse stato per l'altro goblin, che le montò sulla schiena e cercò di farle
cadere a terra con il suo peso! Con un grido di rabbia e disappunto, Saki-T
iniziò ad agitarsi per farsi cadere quella cosa di dosso... e nel frattempo,
anche Maori veniva messa alle strette dai due goblin che si erano diretti verso
di lei! La Maiden di Ohtsuchi se la stava cavando bene, colpendo i
mostriciattoli con precisi colpi di palmo e tenendoli a bada... ma quei piccoli
mostri erano troppo testardi per abbandonare la partita! E intanto, il minotauro
aveva Heart alla sua mercè...
"Hmph! E così, credi di essere una dura, eh, stupida ragazzina del Giardino
dell'Arcobaleno?" tuonò il mostro dalla testa di toro, continuando a tenere
Heart per la fronte. La Maiden dai capelli rosa lanciò un breve strillo, e
iniziò a calciare il braccio con il quale il mostro la teneva sollevata,
provocando al gigantesco minotauro un lieve ma fastidioso dolore. La bestia
grugnì, stringendo i denti per l'irritazione... poi, con un ruggito di
battaglia, abbassò il braccio e scagliò Heart sul terreno, facendola atterrare
con la schiena! La ragazzina dai capelli rosa lanciò un breve gemito di dolore e
si contorse a terra, mentre il minotauro abbrancava di nuovo la sua ascia, la
strappava via dal terreno, e la sollevava di nuovo sopra la testa, pronto ad
usarla per finire Heart una volta per tutte...
"Oh, no! Heart-chan!" esclamò Maori, dopo aver allontanato da sè un goblin
con un pugno. L'altro dei due mostriciattoli che le stava addosso si lanciò
nuovamente su di lei, con un ruggito animalesco, ma la miko riuscì a deviare il
suo attacco e, piroettando su sè stessa, gli si portò su un fianco e lo colpì
con la mano aperta in un punto scoperto, facendolo rotolare a terra.
Temporaneamente libera, Maori cercò di correre in soccorso di Heart, mentre
l'Elementale della Terra di rango più alto si preparava a far calare la lama
ricurva su di lei...
Ma Heart dimostrò di non avere bisogno di aiuto. Riprendendosi da quella dura
caduta con una velocità che Maori non avrebbe ritenuto possibile nemmeno in una
Maiden, la ragazzina aprì gli occhi di scatto ed eseguì una spazzata con una
gamba, colpendo la caviglia del minotauro e facendolo incespicare! La bestia
taurina grugnì e perse l'equilibrio per un istante... giusto il tempo necessario
ad Heart per rialzarsi, con un'elegante capriola, ed eseguire un altro
attacco!
"Perfetto! Ed ora, brutto mostro, beccati questo!" esclamò Heart, balzando
verso di lui e stringendo il pugno destro... per poi sferrare un potente colpo
dal basso erso l'alto, alla maniera del celeberrimo Shoryuken di Street
Fighter-iana memoria! "Heartful Punch!"
Il minotauro, che stava sollevando la sua arma sopra la testa cornuta, venne
colto di sorpresa dall'inaspettato attacco di Heart, e non fece in tempo a
difendersi! Il pugno della ragazzina lo colse sulla mascella inferiore,
facendogli strabuzzare gli occhi prima di scagliarlo all'indietro con un muggito
di dolore! Heart volteggiò a mezz'aria con il pugno sollevato e circondato da
un'aura rosa a forma di cuore per un istante... poi, con eleganza degna di una
ballerina, atterrò in piedi, mentre l'Elementale della Terra si schiantava al
suolo con un tremendo boato, l'ascia da battaglia che atterrava poco lontano
nella polvere!
"Heart!" la chiamò Saki-T, vedendo la sua amica atterrare... e subito dopo, i
goblin che le stavano addosso tornarono alla carica, cercando questa volta di
prenderla da entrambi i lati! Ma la Maiden dai capelli blu non si fece cogliere
impreparata, e si guardò i fianchi con un paio di calci... poi, mentre i goblin
cercavano di retrocedere e di riorganizzarsi, alzò il braccio destro e puntò
l'indice verso l'alto, concentrandosi per un istante...
"Tintreach!" esclamò Saki-T, pronunciando ad alta voce quella che
sembrava essere una parola magica. Una frazione di secondo dopo, delle scariche
elettriche azzurre simili a fulmini in miniatura discesero sui goblin che la
minacciavano, colpendoli con precisione letale! Le bestiacce strillarono di
rabbia e dolore quando le scariche li attraversarono e martellarono i loro
corpi, lasciandoli storditi e incapaci di difendersi... poi, senza perdere
tempo, Saki-T si scagliò contro i goblin, e sferrò un calcio micidiale, la gamba
circondata da un'aura di energia azzurra!
"Ed ora... prendete questo! Brionac!"
Con una velocità incredibile, la ragazza dai capelli azzurri si fiondò sui
goblin e li colpì in pieno con la gamba tesa, spedendoli lontano e facendoli
atterrare in disordine sull'asfalto! Le malefiche bestioline si contorsero per
un attimo... poi, sconfitte, si dissolsero in una pioggia di scintille colorate
che si sollevarono senza peso nel cielo notturno, per poi scomparire come bolle
di sapone! Due degli avversari erano stati battuti, e Saki-T si permise un
piccolo sorriso. Adesso le sorti della battaglia si stavano facendo più
equilibrate...
E stavano per pendere ulteriormente a favore delle tre Maiden, visto che in
quel momento Saki-T si voltò verso Maori giusto in tempo per vederla estrarre
due trottole di legno da chissà dove... e scagliarle come dei frisbee contro i
due goblin che ancora la minacciavano! Le due armi improvvisate centrarono in
pieno le bestioline malvage, facendole incespicare con un breve stridìo di
dolore... poi, come se fossero state telecomandate, tornarono verso la loro
proprietaria, collegate ai suoi polsi da un paio di stringhe energetiche verdi!
Maori recuperò le sue trottole e indietreggiò di un passo, giusto il tempo di
prendere meglio la mira... e infine scagliò di nuovo le sue trottole verso il
nemico, questa volta facendo sì che i fili fatti di pura energia si avvolgessero
attorno ai corpi degli Elementali di basso rango!
Maori fece un sorriso appena accennato nel vedere i suoi avversari
avvinghiati dalle corde fluorescenti, poi esclamò il nome di un'altra formula
magica! "Ouka Nage!" esclamò, tirando i fili incorporei verso di sè in
modo da trascinare con essi gli Elementali della Terra! In un istante, i goblin
vennero strattonati verso di lei con delle brevi grida di rabbia... e la Maiden
dai lunghi capelli neri non perse tempo a colpirli con delle rapide mosse di
aikido che li fecero cadere nuovamente a terra! Poi, prima che potessero
rialzarsi, Maori sciolse i fili e richiamò a sè le trottole... e infine, mise le
mani davanti a sè e si concentrò brevemente, evocando di nuovo i poteri del suo
Arcano!
"Kaichimon!" esclamò... e un gigantesco pugno di brillante energia
dorata si materializzò davanti a lei e sfrecciò verso i goblin, centrandoli in
pieno mentre questi cercavano di rialzarsi! Si sentì uno schianto fenomenale
quando l'attacco andò a segno... e i goblin strillarono mentre i loro corpi si
dissolvevano come quelli dei loro compagni che Saki-T aveva sconfitto un attimo
prima, lasciandosi dietro soltanto un breve spettacolo di luci iridate! Il pugno
di energia scomparve subito dopo, e Maori tirò un breve sospiro di sollievo,
prima di rivolgersi ad Heart e a Saki e fare un breve sorriso di
congratulazioni!
"Sei stata grande, Mao-Mao!" esclamò Heart alzando un pugno in aria, mentre
Saki si limitava a mettersi una mano sul fianco e annuire. "Ormai li abbiamo in
pugno! Siamo forti!"
Un grugnito sordo, proveniente dall'enorme ammasso di muscoli che lei stessa
aveva scagliato a terra un istante prima, distrasse Heart dalla sua
celebrazione... e la ragazzina dai capelli rosa si voltò nella direzione da cui
proveniva quel suono minaccioso, giusto in tempo per vedere il minotauro che si
rialzava furente, sbuffando due nuvolette di vapore dalle narici! Infuriato per
essere stato messo a terra da una comune ragazzina del Giardino dell'Arcobaleno,
il gigante dalla testa di toro si scrollò la polvere di dosso... poi, flettè i
suoi enormi muscoli, alzò la testa e lanciò un muggito terrificante che
riecheggiò tutt'attorno! Un brivido di paura attraversò la schiena di Heart, ma
la ragazzina si fece forza e si convinse a mantenere la posizione, fiduciosa che
anche in quell'assalto, il potere del suo Arcano sarebbe venuto in suo
aiuto!
"Piccola Heart, adesso è il momento..." sentì la voce di Partinias che
la chiamava nella sua mente. "Devi concentrarti bene, e incanalare l'energia
che ti trasmetterò nelle tue mani. Solo così potrai sferrare il colpo decisivo a
quel mostro!"
"Lo so, Partinias... fidati di me, sono sicura che ce la farò!" le
rispose la graziosa Maiden, assumendo di nuovo una posizione di guardia. In quel
momento, Saki e Maori si avvicinarono a lei, evidentemente per intervenire
contro il minotauro... ma Heart si girò verso di loro, e con un cenno della
mano, fece loro segno di aspettare. "Sa-Sa! Mao-Mao! Non preoccupatevi per me,
posso sistemarlo io questo ammasso di muscoli! Lasciate fare a me e a
Partinias!"
"Heart-chan! Ne sei sicura?" chiese Maori con ansia, mentre vedeva che il
minotauro abbassava la testa e puntava le sue corna acuminate contro il cuore di
Heart! Si stava preparando a caricare... ma Heart non sembrò troppo preoccupata,
e si limitò a rassicurare le sue compagne con un occhiolino!
"In ogni caso noi restiamo qui..." rispose Saki-T, concentrandosi e iniziando
a caricare un piccolo fulmine globulare sulla punta di un indice, nel caso ce ne
fosse stato bisogno. "Mi auguro comunque che tu sappia quello che stai
facendo..."
"Fidati di me, Sa-Sa!" rispose Heart con un sorrisone. "Io non posso perdere!
Ho l'Amore dalla mia parte! Ed ora... a noi due, torello! Aca, toro, aca!"
Heart accompagnò la sua esortazione sventolando il nastro rosso che portava
legato attorno alla mano destra... forse credendo, scioccamente, di stuzzicarlo
con il colore! Nonostante la situazione, Saki-T e Maori non trattennero una
breve risatina divertita: anche in quella posizione così difficile, Heart
rimaneva sempre il suo ottimismo e la sua incrollabile fiducia nell'amore...
"E va bene, Heart-chan... fagli vedere quanto vali!" esclamò Saki-T... e, un
istante dopo, il minotauro muggì di nuovo e partì di corsa verso Heart, pronto
ad infilzarla con le corna! Il terreno iniziò a tremare sotto i suoi passi, e in
breve tempo, la sua massa sgraziata e la nuvola di polvere che sollevava con i
suoi passi coprirono del tutto la visuale della ragazzina dai capelli rosa...
che però, apparentemente immune alla paura, chiuse gli occhi, iniziò a
concentrarsi intensamente... e fece apparire una luminosa aura rosa attorno al
suo corpo! Il suo ricciolo ribelle a forma di cuore iniziò ad agitarsi, mosso da
un vento invisibile... e dei fuochi fatui sgargianti presero ad orbitarle
attorno e a concentrarsi vicino alle sue mani! Il minotauro aveva ormai coperto
più di metà strada e si avvicinava sempre di più, muovendo il terreno sotto i
piedi della ragazzina...
"Heart-chan! Attenta!" esclamò Maori in un impeto di paura.
Ma la sua amica aveva fatto bene i calcoli! Proprio quando sembrava che
l'Elementale della Terra avrebbe colpito in pieno il suo bersaglio, Heart sentì
che la concentrazione di energia attorno alle sue mani aveva raggiunto il
livello critico, e aprì di scatto gli occhi, che per un istante risplendettero
di una luce rosata soprannaturale...
E, prima che il mostro taurino potesse tentare una difesa, Heart agì, rapida
come un fulmine!
"Ourano Toxo!" gridò a squarciagola, ripetendo le parole che le
sorsero spontaneamente alle labbra... e portò entrambe le mani illuminate di
rosa davanti a sè, con le palme puntate verso il gigantesco Elementale della
Terra! Il minotauro, incapace di interrompere la sua carica, ebbe appena una
frazione di secondo per accorgersi di essere nei guai... prima che un potente
raggio di energia rosa si dipartisse dai palmi delle mani di Heart e lo
centrasse in pieno, spezzando il suo terrificante impeto! Il minotauro muggì di
nuovo, questa volta un suono di dolore e rabbia impotente... e la travolgente
potenza del raggio sparato da Heart lo trascinò indietro per diversi metri,
facendo in modo che i suoi zoccoli scavassero dei profondi solchi nel terreno.
Un lampo di luce rosata illuminò i dintorni, costringendo Saki-T e Maori a
schermarsi gli occhi con un braccio per non restare abbagliate... e alla fine,
lo Ourano Toxo di Heart fece schiantare il feroce Elementale della Terra addosso
ad un albero, scuotendone i rami, e facendo cadere numerose foglie! Con un
ultimo grido di rabbia, il minotauro alzò la testa, e si dissolse in una pioggia
di scintille come avevano fatto i goblin prima di lui. Quando anche le ultime
luci si furono dissolte, il raggio di energia rosa di Heart si affievolì fino a
cessare... e la ragazzina ricongiunse tra loro le mani, emettendo un sospiro di
sollievo mentre l'ultimo grido del minotauro si perdeva nella notte, e il
silenzio tornava a regnare, interrotto solo dal lieve rumore vibrante del
passaggio dimensionale che si chiudeva.
"Heart-chan!" esclamò Saki, mentre lei e Maori correvano verso la loro amica
per assicurarsi che stesse bene. Terminato il combattimento, Heart si stava
rilassando e si stava spazzando via la polvere dai vestiti. "Heart-chan, tutto a
posto? Abbiamo visto come combattevi... non credevamo che fossi così abile!"
Heart tirò un sospiro di sollievo e si passò una mano sulla fronte,
tergendosi quel pò di sudore che vi si era formato. "Phew... beh...
modestamente... sì, non me la sono cavata male, Sa-Sa! Ma anche voi siete state
davvero in gamba!" rispose allegramente. "Uff... e così... quelli sarebbero gli
Elementali che si stanno riversando nel nostro mondo, non è così? Se non ricordo
male, ce n'è stato uno anche l'altro giorno..."
"Esattamente, piccola Heart..." affermò Partinias, facendosi sentire
di nuovo. "E' lo stesso Elementale di cui ti parlavo ieri... solo che quello
era un Elementale dell'Aria..."
Heart annuì, per poi rivolgersi alle sue amiche. "Già... a proposito, Sa-Sa,
Mao-Mao... anche voi avete sentito quell'Elementale che è arrivato, vero? Chi
può essere stato a fermarlo?" chiese. "Credete... cge ci sia qualcun altro,
oltre a noi Maiden, che sa della loro esistenza e del fatto che le barriere
dimensionali si siano affievolite?"
"Non ne ho idea, se devo dire la verità..." affermò Maori, scuotendo la
testa. "Quando è successo l'incidente di ieri, ho sentito... o meglio, ho
percepito... che l'energia dell'Elementale è apparsa all'improvviso, assieme ad
un'altra energia che non sono riuscita ad identificare... e pochi minuti dopo,
l'Elementale è scomparso! Posso solo ipotizzare che il possessore, o i
possessori, di quella strana energia non identificata sia riuscito a sopraffare
l'intruso... ma non ho idea di chi possa trattarsi o di che natura siano i suoi
poteri."
"ED E' PROPRIO PER QUESTO..." si fece sentire Ohtsuchi. "...CHE
ABBIAMO INVIATO UN MESSAGGIO ALLA TIME-SPACE ADMINISTRATION BUREAU, PER CHIEDERE
MAGGIORI INFORMAZIONI. FORSE LORO SANNO QUALCOSA IN PIU' DI QUESTI STRANI
FENOMENI..."
Heart inclinò la testa da un lato, perplessa da quel nome che era uscito
dalle labbra dell'Arcano della Terra. "Heh? Che... che hai detto, scusa,
Ohtsuchi-chan? Time-Space... ehm... Admi... qualcosa... Buro? Di cosa si tratta,
è una specie di sito on-line?" chiese ingenuamente, strappando un sorrisetto a
Saki-T.
"No, no... cosa hai capito, Heart-chan?" rispose la ragazza dai capelli
azzurri. "Si chiama Time-Space Administration Bureau, o TSAB se ti piacciono gli
abbreviativi... ed è, in pratica, un'organizzazione a cui io e Maori-san
facciamo regolarmente rapporto. Il suo compito è controllare il continuum
spazio-temporale, e correggere qualsiasi disturbo vi possa essere... e,
ovviamente, il fatto che le creature di qualche altra dimensione arrivino sulla
Terra... che, nei loro registri, è conosciuta come Giardino dell'Arcobaleno...
rientra tra queste emergenze!"
"Nei registri della TSAB sono contenuti i nomi di tutte le Maiden finora
conosciute..." riprese Bhanri, l'Arcano di Saki-T. "Alcune di esse, come
appunto Saki e Maori, sono al corrente dell'esistenza di questa organizzazione,
e lavorano per essa volontariamente. Mentre altre... beh, ancora non ne sanno
nulla, ma stanno comunque assolvendo al suo compito combattendo gli Elementali
che attraversano la barriera interdimensionale, così come hai fatto tu in questo
momento! Comunque... fino a poche ore fa, nemmeno io e Saki sapevamo che tu
fossi una Maiden, piccola Heart... i tuoi poteri devono essersi risvegliati solo
di recente..."
"Ehm..." rispose Heart, ancora un pò incerta. Stava ancora cercando di capire
come gestire tutta quella situazione che improvvisamente le si rivelava... prima
invasori provenienti da un'altra dimensione, e adesso la scoperta che due delle
sue migliori amiche erano a loro volta Maiden e agenti di
un'organizzazione segreta... in più, il suo primo combattimento contro degli
Elementali... il tutto stava contribuendo a mandarla un pò in confusione! "A...
a dire la verità, Bhanri-chan... io e Partinias ci conosciamo fin da quando
avevo sei anni! So che può sembrarti impossibile, ma è così... non è vero,
Partinias?"
"E' proprio così, anche se la cosa è effettivamente inusuale." rispose
con voce morbida Partinias, materializzandosi evanascente dietro la schiena
della sua amica umana. "E' da quando Heart aveva sei anni che io e lei siamo
legati... ma, per motivi che a me sfuggono, non siamo mai stati contattati dalla
Time-Space Administration Bureau, e non ci è mai stato offerto di farne
parte!"
Saki-T corrugò la fronte, mentre Maori sbatteva gli occhi in segno di
meraviglia. I loro Arcani, manifestatisi in forma di apparizioni traslucide
dietro di loro, non avevano modo di esprimersi... ma per qualche motivo, Heart
fu sicura di percepire la loro sorpresa.
"Questo... questo è effettivamente strano, Partinias... Heart-chan..."
affermò Maori, senza perdere il suo fare elegante. "Quindi... tu eri una Maiden
dall'età di sei anni... e per tutto questo tempo, la TSAB non ti ha
contattato... e non si è mai accorta dei tuoi poteri?"
Heart confermò, aprendo le braccia e scuotendo il capo con fare innocente.
"Molto strano... Heart-chan, credo che dovremmo parlarne all'ammiraglio
Graham... sempre che tu sia d'accordo, ovviamente!" affermò Saki-T. "Se... se
quello che ci hanno detto dal quartier generale è vero, allora ci troviamo di
fronte ad un problema molto serio... e la TSAB avrà bisogno di tutte le Maiden
che le sarà possibile radunare per fare fronte al problema..."
"L'ammiraglio Graham?" chiese Heart, guardandosi in giro. Per chissà quale
motivo, tutto il trambusto che c'era stato non aveva attirato nessun curioso. Il
che era davvero strano, considerando che un combattimento come quello avrebbe
senz'altro attirato l'attenzione di molti, nella relativa calma di quella
serata...
"SI', HEART... L'AMMIRAGLIO GIL GRAHAM... E' UNO DEGLI UFFICIALI DI PIU'
ALTO RANGO DELLA TIME-SPACE ADMINISTRATION BUREAU..." spiegò Ohtsuchi.
"ED E' QUELLO A CUI SAKI E MAORI FANNO RAPPORTO... E' STATO LUI A SCOPRIRLE E
A RECLUTARLE NELLA TSAB, ED E' A LUI CHE SI SONO RIVOLTE PER AVERE MAGGIORI
INFORMAZIONI SULLA CRISI ATTUALE."
"Sfortunatamente, neanche lui ha saputo dirci molto..." disse Maori, con
un'alzata di spalle e un sospiro. "Per il momento, sappiamo che c'è questo
problema con gli Elementali... e non solo, visto che qualcuno sta preparando
un'invasione della Terra in piena regola... ma credo che sarà meglio spiegarti
un pò per volta come stanno le cose..."
"Wow..." mormorò la ragazzina dai capelli rosa, passandosi una mano sui
vestiti per rimetterli ancora un pò a posto dopo il combattimento. "Mi sembra
sempre più di essere in un anime di eroine combattenti! Questo... questo... è
così eccitante! Non vedo l'ora di cominciare! Allora... quand'è che andiamo a
conoscere questo signor... Graham, giusto? Quando?"
Saki-T storse il naso. Come immaginava, heart era entusiasta anche all'idea
di diventare una specie di supereroina, e non pensava minimamente a come questo
le avrebbe cambiato la vita... e ai rischi che avrebbe dovuto correre! Saki-T
aveva già avuto qualche assaggio di come sarebbero andate le cose in seguito...
e quello cheaveva visto non le era piaciuto affatto!
Comunque, era ancora troppo presto per dire le cose come stavano... e così,
la ragazza dai capelli blu si limitò ad avvisare la sua entusiasta amica.
"Sigh... già, capisco che possa sembrare una gran bella cosa, Heart-chan... ma
stai attenta, perchè ogni medaglia ha il suo rovescio..." affermò, incrociando
le mani dietro la schiena e guardando verso l'alto. Per un istante, le parve di
scorgere, tra le stelle che apparivano nel cielo, un grazioso volto di bambina,
incorniciato da lunghi capelli castani chiari...
Heart inclinò la testa da un lato, non del tutto sicura di aver capito quello
che aveva detto la sua amica. "Hm? In... in che senso, Sa-Sa? Cosa vuoi dire che
ogni medaglia..." chiese.
Saki-T scosse la testa, e un lieve sorriso le apparve sulle labbra. No, non
era ancora il momento di dire tutto... "Niente, niente, Heart-chan... solo, c'è
un'altra cosa che dovresti sapere... e cioè che anche Lilica-chan è una Maiden,
e fa parte della TSAB!" disse. Come immaginava, un'espressione di sorpresa si
dipinse sul volto della sua amica, alla notizia che anche la scolaretta bionda
combinaguai faceva parte della loro organizzazione. "Sì, so che può sembrarti
incredibile, indisciplinata com'è..."
"Ma ha detto che non le sarebbe dispiaciuto unirsi a noi, visto che lo
trovava divertente..." ridacchiò Maori, ripensando a quanto entusiasta era stata
Lilica quando le era stato proposto di unirsi ai controllori dello spazio-tempo.
Certo, aveva aggiunto che avrebbero dovuto considerarla una sorta di libero
agente, per quanto riguarda gli ordini... ma in fondo, Lilica era sempre stata
libera come il vento!
Heart restò un attimo in silenzio, a riflettere su quello che le avevano
detto... poi scosse la testa. "O... Okay... wow, accidenti! Non credevo che...
beh, sì, insomma... questa proprio non me l'aspettavo! Heheheee..." ridacchiò.
"E quindi... adesso farò parte di questa organizzazione assieme a voi e a
Lili-chan... e vi aiuterò a salvare il mondo! Wow! Favoloso! Sono sicura che la
forza dell'Amore trionferà anche questa volta! Non vedo l'ora di cominciare!
Allora... quand'è che andiamo a conoscere questo signor Graham? Quand'è che
entro a far parte di..."
Mentre Heart iniziava a tempestare la malcapitata Saki-T di domande, e gli
Arcani ridacchiavano sommessamente per l'energia dimostrata dalla giovane Maiden
dai capelli rosa, Maori tirò un breve sospiro. Heart sembrava davvero molto
eccitata... e come darle torto? Considerato il suo carattere energico e
sognatore, una faccenda del genere, con magie, misteri e segreti da svelare non
avrebbe potuto che accattivarla! Maori sperava solo che la sua vivace amica non
si facesse trascinare troppo... e soprattutto, che non perdesse mai di vista il
fatto che si apprestavano ad affrontare una missione molto pericolosa!
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"E allora, Moerumba? Che scuse hai per il tuo fallimento?" tuonò Lord
Akudaikahn, squadrando con rabbia a malapena trattenuta il suo servitore,
piegato su un ginocchio sul pontile di legno sconnesso davanti a lui. Il resto
dei seguaci del signore di Dark Fall, Gooyan compreso, stava in disparte ad
osservare il loro fiammeggiante compagno che restava inchinato in tono di
scusa... e non aspettava altro di sentire come avrebbe risposto Moerumba a
quella requisitoria...
Il ballerino fiammeggiante non sembrava troppo preoccupato... e, dopo essersi
rialzato dal suo inchino, arrivò persino ad improvvisamente qualche vivace passo
di danza latino-americana davanti al suo signore. "Heh... sono spiacente, mio
signore Lord Akudaikahn, ma ci sono stati... degli imprevisti, per così dire!
E... ho scoperto delle cose muy interessanti, nonostante non sia riuscito
ad eliminare le Pretty Cure! Cha-cha-cha!"
Gooyan, rimasto in disparte con espressione scettica, si fece avanti e
interpellò Moerumba, dando l'impressione di essere un pò confuso. "Ehm...
Moerumba, non è per fare il guastafeste... ma... credevo saresti stato più
spaventato, all'idea di dover fare rapporto del tuo fallimento a sua
magnificenza Lord Akudaikahn... e invece, ti vedo qui che balli!"
Moerumba si girò con un elegante passo di danza, e delle fiammate scarlatte
seguirono la scia da lui tracciata nell'aria. "Ma è proprio così,
caballero! Io ballo perchè ho paura... non c'è niente di meglio, per
scaricare il nervosismo!" affermò con tono allegro. "Dovreste provarci anche
voi, così sareste meno tesi!"
Una gocciolona di sudore scese dalla fronte dello sbalordito Gooyan... e
Karehan, che si trovava lì vicino, scosse la testa in segno di disapprovazione.
Non gli era mai andato giù il modo di fare frivolo di Moerumba... e ancora si
stupiva del fatto che fosse stato mandato proprio lui al suo posto, per
eliminare le Pretty Cure...
"Ehm... se... se lo dici tu, Moerumba..." affermò Gooyan, sorridendo
nervosamente. "Certo che a guardarti così..."
Comunque, a Lord Akudaikahn non importava nulla di cosa Moerumba stesse
facendo. La cosa che lo premeva di più, in quel momento, era farsi dire dal suo
servitore che cosa avesse scoperto di tanto interessante... forse, anche nel
fallimento, Moerumba aveva combinato qualcosa di utile...
"Dici di aver scoperto... delle cose interessanti, eh?" ringhiò il
demone nero dalla maschera da oni, grattando con le sue lunghe unghie sulle
maniglie del suo trono. "E dimmi, Moerumba... di cosa si tratta, esattamente?
Hai scoperto qualche indizio sulla Sorgente del Sole, o su dove si trovano quei
patetici esserini del Giardino delle Sorgenti, per caso?"
Moerumba smise di ballare, e fece un altro inchino, rispettoso ma elegante
come era nel suo stile sempre un pò sopra le righe. "Beh... sfortunatamente no,
Lord Akudaikahn, mio signore..." rispose. "Però, per puro caso, ho scoperto che
abbiamo degli altri nemici! Le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti non sono
le uniche avversarie che abbiamo davanti... ce ne sono altre due!"
"Cosa?" tuonò Lord Akudaikahn, con evidente stupore. Anche Karehan e
Gooyan sembravano essere rimasti interdetti... non avevano idea che esistessero
altre Pretty Cure oltre alle leggendarie protettrici del Giardino delle
Sorgenti, e il fatto che il loro 'collega' se ne uscisse ora con una notizia
così sconvolgente era del tutto imprevisto...
"Quello che stai dicendo... corrisponde alla verità, Moerumba?" tuonò
il signore di Dark Fall, sporgendosi appena un pò verso il suo servitore.
"Stai dicendo... che esistono delle altre Pretty Cure, e che sei stato
sconfitto proprio da loro?"
"E' esattamente questo che volevo dire, mio signore..." rispose il
fiammeggiante guerriero dell'oscurità. Ormai, tutti gli altri servitori di Lord
Akudaikahn gli stavano prestando orecchio, stupefatti da quell'inaspettata
notizia. "Due guerriere leggendarie di nome Cure Black e Cure White... che,
guarda caso, assomigliano molto alle Cure Bloom e Cure Egret che hanno sconfitto
Karehan l'altro giorno!"
Il diretto interessato, il guerriero vestito di foglie, fece una smorfia, ma
non protestò. Dopotutto, era pur vero che il suo Uzaina aveva perso...
Dal canto loro, Lord Akudaikahn e Gooyan non risposero subito. Il governatore
di Dark Fall restò per un pò di tempo a riflettere, cercando di pensare a come
gestire quell'evento inaspettato. Se era vero che c'erano più Pretty Cure in
circolazione di quante lui e Gooyan avessero previsto, allora questo voleva dire
che era necessario moltiplicare i loro sforzi, e che non sarebbe più bastato
utilizzare un solo Uzaina alla volta. Inoltre, l'attacco diretto non era più il
metodo d'attacco più indicato, era necessario giocare più d'astuzia... ma
soprattutto, era necessario procurarsi quante più informazioni possibili sulle
due nuove Pretty Cure. Se erano riuscite a sconfiggere Moerumba, non erano gente
da prendere alla leggera...
"Questa situazione è effettivamente imprevista... e abbiamo bisogno di
quante più informazioni possibili su queste nuove Pretty Cure!" esclamò il
signore di Dark Fall. Poi, con un rapido scatto, si voltò verso il suo
consigliere dalla pelle verdognola, indicandolo con un dito. "Gooyan! Affido
a te il compito di ricercare i nomi di Cure Black e Cure White negli archivi di
Dark Fall! Raccogli ogni informazione, anche la più insignificante, e
riferiscila direttamente a me! Per quanto riguarda voi... Moerumba, tu ritorna
pure al tuo posto. Per questa volta, sei dispensato da ogni punizione... e per
quanto riguarda gli altri... che Dorodoron e Shitataare si facciano
avanti!"
Per la prima volta, il signore di Dark Fall aveva chiamato due dei suoi
sottoposti contemporaneamente... e i diretti interessati, non senza un pò di
stupore, si fecero avanti. Moerumba indietreggiò dopo essersi inchinato al suo
signore, e fece passare i suoi due colleghi, il cui aspetto venne rivelato dalla
tenue luce della caverna. Il primo dei due era un bestione enorme e muscoloso,
che ricordava per certi versi un ragno umanoide: alto almeno due metri e mezzo,
con un corpo muscoloso e sformato, indossava una tuta intera che aderiva
perfettamente alle sue forme minacciose, e una testa relativamente piccola, con
il volto composto solamente da tre paia di occhi rossi di forma ellittica, posti
sulla fronte in file parallele. Non aveva capelli, e al loro posto, la sua testa
era decorata soltanto da dei corti "tentacoli" violacei che si sollevavano per
un breve tratto, e poi scendevano di colpo, come le zampe di un ragno mostruoso.
Tuttavia, le braccia e le gambe erano esageratamente esili nella loro parte
finale, e terminavano con mani e piedi un pò troppo piccoli rispetto al resto
del corpo. La sua tuta era quasi del tutto di colore blu, ma in certe parti,
sembrava che gli fosse stata versata addosso della vernice arancione, che
ricopriva completamente le sue spalle e la sua testa, "gocciolando" sul petto,
sull'addome e sulla parte superiore di braccia e gambe. L'unico altro indumento
che indossava era un panno rosso attorno alla vita, e il suo modo di muoversi
dava tutta l'impressione del bruto goffo e senza cervello...
Il suo aspetto rozzo e sgraziato appariva ancora più evidente se confrontato
con quello dell'altro sottoposto che lo accompagnava: era una donna bellissima,
dal fascino ipnotico e fatale, con la pelle scura e gli occhi di un blu
profondissimo, del tutto privi di pupille... e indossava un kimono blu e azzurro
di seta impalpabile, che fluiva come un ruscello lungo il suo corpo sinuoso e
sembrava quasi risplendere di luce propria, mentre delle decorazioni bianche
sulle maniche e dietro la nuca davano l'impressione della schiuma di mare. Le
sue ampie maniche toccavano quasi il pavimento, muovendosi con eleganza ad ogni
passo, e sotto la stoffa dello stupendo abito, legato in vita da un ampio obi
viola, si vedevano di tanto in tanto, mentre la donna avanzava, due gambe
coperte da collant viola e calzate di scarpe gialle dal tacco alto. I suoi
capelli color lilla erano tenuti fermi in una complessa pettinatura, con due
"spirali" di capelli che scendevano sulle spalle e le arrivavano fino alla vita,
e dietro la sua nuca, si vedevano spuntare un paio di fermacapelli dorati. La
donna aveva dei segnetti azzurri triangolari sugli zigomi, e sul suo bellissimo
viso era dipinto un sorriso truffaldino.
Ignorando del tutto Moerumba, i due scagnozzi di Lord Akudaikahn raggiunsero
il loro signore e si inchinarono al suo cospetto...
"Ai suoi ordini... Lord Akudaikahn..." mormorò il colosso muscoloso,
lentamente e con una voce alquanto strana e risonante, che dava l'idea della sua
scarsa intelligenza. "Dorodoron è al suo servizio..."
La donna dalla pelle scura, più posata e con maggiore eleganza, si chinò a
sua volta, e le maniche del suo kimono toccarono il pavimento, adagiandosi su di
esso con grazia. "Io, la signorina Shitataare, sono ai suoi ordini, Lord
Akudaikahn... ci dica, e noi eseguiremo!"
Lord Akudaikahn corrugò la fronte, mentre Gooyan sghignazzava rocamente, e si
accingeva a dare istruzioni. "Oh, bene, bene... vi vedo determinati, e sappiate
che questo vi sarà indispensabile!" ridacchiò il mostriciattolo verde. "Allora,
il vostro compito è attaccare le due coppie Pretty Cure, e metterle fuori
combattimento con un attacco ben coordinato! Pensate di potercela fare?"
Dorodoron, il muscoloso uomo-aracnide si grattò la testa con un indice.
"Ehm... beh, a dire la verità, signor Gooyan... non sappiamo quanto forti siano
queste Pretty Cure, e non abbiamo idea di come... però, Dorodoron può
assicurarle che farà del suo meglio per eliminarle!" esclamò.
"Il problema non si pone..." replicò la donna di nome Shitataare, facendo un
gesto noncurante con la mano destra. "Vedrai che quando torneremo, le Pretty
Cure non saranno che un ricordo del passato... caro il mio Go-chan!"
Shitataare si coprì la bocca con una mano e ridacchiò a labbra serrate quando
Gooyan passò dalla strafottenza ad una buffa espressione di offesa! "Co... COSA?
Go-chan...? Ma... ma che diavolo...?"
Prima che potesse rispondere, Shitataare si era già alzata, aveva fatto
riverenza a Lord Akudaikahn... e, ad un segnale del suo signore, si era
allontanata e, pur non troppo contenta di fare coppia con lui, aveva trascinato
con sè Dorodoron, che ancora stava cercando di spiegarsi! Con un sospiro
rassegnato, Gooyan si appoggiò una mano sulla fronte e scosse la testa, sperando
che i suoi sottoposti sapessero quello che stavano facendo...
Bah, per il momento, non ci poteva fare molto. Questi erano gli ordini di
Lord Akudaikahn... Ora, quello che doveva fare era vedere cosa dicevano gli
archivi di Dark Fall sulle Pretty Cure Black e White...
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Dopo essersi rivestita ed essersi inventata la scusa di voler fare due passi
giusto per prendere una boccata d'aria - cosa che era sembrata un pò strana ai
signori Takamachi, visto che la loro figlia più piccola non amava stare fuori
tardi... -, Nanoha si era messa a correre alla massima velocità che le era
possibile verso l'ufficio del veterinario dove lei e le sue amiche avevano
portato il misterioso furetto di quel pomeriggio. Nella sua testa, numerosi
pensieri, uno diverso dall'altro, si avvicendavano con rapidità fulminea... il
senso di colpa per aver detto una bugia, per quanto innocua, ai suoi genitori;
la fretta di arrivare in tempo... e l'incredulità per quello che stava
succedendo! Fino a quel pomeriggio, era una comunissima ragazzina di nove
anni... e poi, all'improvviso, si mette a sentire delle strane voci, si imbatte
in quello stranissimo animaletto, e lo sente addirittura parlarle
telepaticamente! Ma cosa stava succedendo? Come mai, all'improvviso, la sua vita
si stava trasformando in un carosello di stranezze tutt'asttorno a lei? L'unica
cosa che lei poteva fare era giungere in fondo a questo mistero... e senza
neanche rendersene conto, la ragazzina si ritrovò davanti allo studio
veterinario, con le mani appoggiate sulle ginocchia, a riprendere fiato dopo
quella corsa pazzesca!
"Uff... uff... accidenti, non mi lamenterò più dell'ora di educazione
fisica..." sospirò, per poi iniziare a guardarsi attorno alla ricerca del
misterioso animaletto... e del pericolo a cui lui aveva accennato. La serata
sembrava tranquilla, e in giro non si vedeva niente e nessuno... ma la cosa non
rassicurò molto Nanoha, che anzi sentiva un senso di minaccia incombente ancora
più forte. In quella semioscurità, era come se da un momento all'altro potesse
saltare fuori qualcosa di terribile e agguantarla all'improvviso... "A-Allora...
furetto? Dove sei, furetto? Sono... sono arrivata! Che... che sta...
succedendo...? Ehm..."
Un colpo di vento agitò le fronde degli alberi, facendone frusciare le
foglie... e Nanoha sentì un brivido gelido attraversarle le ossa quando i suoi
occhi, ora abituati al buio, scorsero qualcosa che si muoveva tra i cespugli,
sgattaiolando fuori da una finestra laterale...
Nanoha si voltò di scatto, trattenendo un'esclamazione di sorpresa alla vista
del furetto... che, nonostante quel pomeriggio fosse ferito, ora si muoveva con
grande agilità e disinvoltura, quasi come se non si fosse fatto niente! Un
istante dopo, Nanoha sentì un'orribile suono, come di unghie che grattavano
sulla lavagna, che le penetrò dolorosamente nel cervello... e, con una smorfia,
si portò le mani alle orecchie nel tentativo di soffocarlo. Ma fu un tentativo
inutile, in quanto il solo risultato che ottenne fu di sentire quel suono ancora
più forte, più fastidioso e più inquietante...
Poi, per un istante, i contorni degli oggetti sfumarono...
E una gigantesca, muscolosa ombra nera dotata di grandi ali membranose,
atterrò sul giardino su quattro terrificanti zampe da leone, armate di artigli
ricurvi e affilati come falci, con una tale violenza da scuotere il terreno
sotto i piedi della bambina, che gridò per lo spavento e perse la presa sul
terreno! Il furetto, spaventato da quell'orrore senza volto, corse su un albero
vicino... ma il mostro, senza pensarci su due volte, tirò una micidiale zampata
al tronco, che quiasi spezzò l'albero a metà, e scagliò il grazioso animaletto
in aria, più stupefatto che veramente danneggiato! Con orrore, Nanoha restò a
guardare lo squarcio che la bestia alata aveva aperto nella corteccia, con una
facilità che aveva dell'agghiacciante... ma si riebbe subito e scattò in avanti,
prendendo in braccio il furetto prima che questo potesse andare a sbattere per
terra!
Per un istante, la ragazzina e il piccolo animale si guardarono negli
occhi... e Nanoha notò con un certo stupore he lo strano gioiello rosso di forma
sferica che il furetto portava con sè quel pomeriggio, ora era attaccato ad un
collarino che lei non ricordava di avergli visto addosso...
Ma, un secondo dopo, Nanoha alzò impaurita gli occhi verso la terrificante
creatura che, fino ad un attimo prima, stava prendendosela con il piccolo
animale... e i cui occhi fiammeggianti e accesi d'odio erano ora fissi su di
lei! Un ringhìo feroce provenne dalla gola del mostro, che ignorò del tutto
l'albero semidistrutto - il cui tronco si abbattè sul terreno con grande
frastuono di rami spezzati - e iniziò ad avanzare verso di lei. Le sue ali da
pipistrello si aprirono, e la bambina riuscì a vedere, pur di sfuggita, una coda
simile a quella di un leone, ma ricoperta di lunghi aculei, grandi come i dardi
di una cerbottana e altrettanto affilati!
"Che... che succede?" balbettò Nanoha, indietreggiando. "Che... che cos'è
quello?"
Il furetto, ripresosi dal breve volo, alzò lo sguardo verso di lei... e poi,
giusto per aggiungere un'altra sorpresa ad una serata già folle, iniziò a
parlare, con la stessa calma voce da ragazzino che Nanoha aveva sentito poco
prima!
"Tu... sei venuta per me..."
Gli occhi violetti di Nanoha passarono istantaneamente dal mostro davanti a
lei, al furetto... e si spalancarono ancora!
"Ah! Tu... tu... hai... hai appena... PARLATO?" esclamò, con delle comiche
gocce di sudore che schizzavano tutt'attorno alla sua testa. Riprese la calma un
attimo dopo, e cercò di ricomporsi, mentre il furetto si schiariva la voce... ma
il mostro alato, deciso a non farsi ignorare, ruggì di nuovo e avanzò verso le
sue vittime, gli artigli sfoderati e pronti a colpire! Nanoha sapeva bene che un
solo colpo di quelle terribili armi avrebbe voluto dire morte sicura... "Ma...
ma che succede? Che sta succedendo... E... e cos'è... quel... quel mostro? Mi...
Mi spieghi che... significa..."
Il furetto strinse i denti. "E'... è un pò lungo da spiegare..." affermò.
"Per ora, ti posso dire soltanto... che quello è un Elementale del Fuoco... e
che tu hai le giuste qualità!"
CONTINUA...
Nota dell'autore: Beh, anche se ci è voluto un pò di tempo... e di questo,
potete dare la colpa ai miei esami... alla fine sono riuscito ad aggiornare
anche questa storia! Come potete vedere, Heart, Saki-T e Maori hanno affrontato
il loro primo combattimento... e anche abbastanza bene, se devo esprimere il mio
parere! Certo, questo vuol dire che le Pretty Cure passano un pò in secondo
piano... ma abbiate un pò di pazienza! La storia sta entrando nel vivo solo
adesso, e le eroine si incontreranno tra qualche capitolo per combattere
assieme!
Oh, e come potete vedere... ho fatto entrare in scena anche il goffo
Dorodoron, e l'elegante signorina Shitataare... o, per usare il nomignolo che
Saki le dà nella serie, la "Signorina Esci-Dal-Mare"! Ora manca solo
Kintolesky... e lo squadrone di Dark Fall è al completo!
Nel prossimo capitolo, la piccola Nanoha riceverà i suoi poteri... e vedremo
il suo primo combattimento contro un Elementale! Un Elementale del Fuoco, per
giunta! A giudicare dalla presentazione, non sarà un'impresa facile tenerlo a
bada... ma questo vuol dire anche che avremo presto il piacere di vedere
Nanoha-chan che scardina di mazzate e colpi energetici qualche cattivone!
Ovviamente, non ci vorrà molto prima che arrivi qualcuno a darle del filo da
torcere... e il legame tra gli Elementali e i Jewel Seed apparirà sempre più
chiaro in futuro!
Beh, questo è quanto! Non mi resta che augurarvi buon proseguimento, e darvi
appuntamento al prossimo capitolo, che sarà pubblicato il prima possibile!
Alla prossima!
Justice Gundam
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Capitolo 8 *** La prima battaglia di Nanoha ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-08
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Bentornati, amici fan dei crossover! Dopo un periodo di lavoro intenso, in
cui ho dovuto studiare parecchio mattina, pomeriggio e sera, ora finalmente ho
tutto il tempo che voglio per dedicarmi alle mie storie! Oddio, diciamo non
proprio tutto questo tempo, ma è sicuramente un miglioramento rispetto a qualche
settimana fa! Ho visto, con gran piacere, che anche se sono spesso assente a
lungo, i miei lettori restano comunque fedeli, e seguono i miei aggiornamenti...
allora, credo che posso saltare tutti i preamboli e passare direttamente a
presentarvi il nuovo capitolo!
Beh, a quanto pare gli eventi si stanno mettendo in moto di brutto! Heart,
Saki-T e Maori ne sanno qualcosa, visto che nello scorso capitolo si sono
trovate ad affrontare un nutrito gruppo di Elementali della Terra, dando una
prima prova dei poteri dei loro Arcani, e uscendone brillantemente! Ma le nostre
amiche hanno avuto soltanto un assaggio della potenza degli Elementali... e
della pericolosità del complotto che si sta formando loro attorno. Heart, poi,
non sembra ancora avere ben presente quali saranno le responsabilità che si
dovrà assumere come Magical Girl... Saki sembra nascondere qualcosa sia a lei
che al resto delle Maiden, e Maori, pur essendo probabilmente la più affidabile
del gruppo, non sa esattamente cosa stia succedendo...
Inoltre, adesso abbiamo visto che l'Impero del Male di Dark Fall, grazie
anche all'errore di Moerumba, sa che esistono più di due Pretty Cure! Ora, Lord
Akudaikahn e i suoi sgherri si faranno più pericolosi, e hanno già cominciato a
mandare più di un membro della 'squadra dei mini-boss' alla volta. Dorodoron e
la signorina Shitataare hanno fatto il loro ingresso in scena... sarà trionfale
oppure no? Mah, conoscendo l'imbranataggine di Dorodoron, e il fatto che la
"signorina Esci-Dal-Mare" non è esattamente la cattivona più competente su cui
Dark Fall possa contare... per quanto, indubbiamente, faccia morire dal
ridere...
Oh, e Nanoha sta per ricevere i suoi poteri! Il che vuol dire... che una
delle eroine più forti, simpatiche e popolari della storia degli anime sta per
scendere in campo al fianco delle mitiche Pretty Cure! Certo, magari ci vorrà un
pò prima che si incontrino, però tutto fa! Per adesso, l'abbiamo lasciata
davanti allo studio veterinario nel quale si trovava il suo amico furetto... che
poi, si è visto, non è un furetto normale... e alle prese con un Elementale
particolarmente grosso e cattivo! Vediamo se la nostra, già alla sua prima
trasformazione, sarà abbastanza in gamba da fermarlo!
Come vedete, la carne al fuoco c'è... abbastanza da fare indigestione, a mio
modesto parere! Comunque, visto che ora Nanoha sta scendendo in campo...
preparatevi ai fuochi d'artificio! Altro non vi dico...
E anzi, passo a rispondere alle recensioni che mi avete lasciato!
KillKenny: Sembra che Lord Akudaikahn e Gooyan abbiano letto qualcosa
della Lista del Perfetto Signore del Male... e infatti, credemi quando ti dico
che d'ora in poi sarà raro che ne mandino uno solo alla volta! Sono convinto che
appariranno anche più pericolosi di quanto fossero nella serie. E per lo
scontro... beh, intanto spero che il pestaggio degli Elementali della Terra da
parte di Heart e compagne ti sia piaciuto. E ora tocca a Nanoha-chan dare prova
di sè! Questo vuol dire un sacco di legnate ai cattivi! ^_^
Okay, ragazzi... da questo capitolo in avanti, Nanoha-chan diventa parte
integrante - e importante! - della storia. Spero che vi piacerà leggere delle
sue avventure... e, in generale, vi auguro buona lettura come al solito!
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Capitolo 8 - La prima battaglia di Nanoha
Nanoha continuò ad indietreggiare, confusa e spaventata, mentre il mostro che
aveva appena cercato di fare un boccone del suo amico furetto avanzava sulle sue
enormi zampe artigliate, emettendo di tanto in tanto un ruggito sommesso che
assomigliava molto a quello di un leone! Le sue ali da pipistrello si mossero un
paio di volte e sollevarono una raffica di aria fredda... mentre il terribile
mostro finalmente si rivelava in tutto il suo aspetto spaventoso! Più grande e
più robusta di qualsiasi felino, il suo corpo da leone era straripante di
muscoli, ricoperti da una corta, lurida pelliccetta fulva che sembrava tesa fino
quasi al limite sul suo corpo ripugnante, e dalle articolazioni delle zampe
fuoriuscivano degli uncini ossei dall'aspetto crudele, che facevano il paio con
lunghi artigli neri e ricurvi e con lunghe zanne che sporgevano dalla mascella
superiore di almeno un paio di centimetri! Il suo dorso era percorso da lame
ricurve che formavano una sorta di cresta lungo la sua spina dorsale, passando
in mezzo alle sue ali membranose, e la sua coda da leone terminava con una selva
di lunghi aculei neri che davano l'impressione di essere pericolosi almeno
quanto gli artigli. Ma la parte peggiore era sicuramente la testa della
mostruosa creatura, in quanto, su quel corpo da belva feroce e da perfetta
macchina per uccidere, stava una testa dall'aspetto quasi umano, con
un'espressione di odio e furore perennemente stampata sul volto, gli occhi rossi
senza pupille, i denti ipersviluppati, e una orribile barba unta e nera che si
avvolgeva attorno al collo della bestia e le faceva da criniera! Disgustata
dall'aspetto di quell'orrore, Nanoha si portò una mano davanti alla bocca e
spalancò gli occhi, cercando di lottare contro il panico che minacciava di
sopraffarla!
"Oh... mamma... mia..." balbettò. "Che... che mostro orribile! Che... che
cos'è? Da... da dove viene?"
"Quello che vedi è un Elementale... per l'esattezza, è una manticora, un
Elementale del Fuoco particolarmente violento e feroce!" spiegò il furetto, la
cui voce mostrava a sua volta segni di paura. Percependoli, la spaventosa bestia
alata aprì la bocca in un ghigno predatorio, mostrando i canini lunghi come dita
umane!
Nonostante l'evidente paura, Nanoha cercava quanto più possibile di mantenere
il sangue freddo e ragionare... anche se ogni suo tentativo di pensare ad un
modo per fuggire risultava inadeguato, data la situazione! Quella creatura dava
l'impressione di poterla raggiungere in un paio di falcate, non importa quanto
veloce lei corresse... e in ogni caso, poteva volare e lei no! "Ehm... non...
non credo di aver capito bene cosa sta succedendo, ma..." disse, rivolta al
furetto. "Una... manticora? Un... Elementale del fuoco? Da... da dove viene, e
cosa è venuta a fare qui quella... quella cosa?"
"Come stavo dicendo..." affermò il furetto, mentre la bambina si rialzava
tenendolo tra le braccia. "Tu hai le giuste qualità... ed è per questo che
volevo chiederti se potevi concedermi un pò della tua forza. Vedi... io vengo da
un altro mondo, e sto cercando una cosa molto importante. E' una missione da cui
dipende il futuro di tutti quanti noi, ma temo di non riuscire a portare tutto
questo peso da solo. Quella manticora viene da un luogo chiamato Giardino degli
Elementi, che di recente si è avvicinato pericolosamente al tuo mondo... il
mondo che da voi è chiamato Terra, e che dalle mie parti è invece conosciuto
come Giardino dell'Arcobaleno... attenzione, sta arrivando!"
Nanoha alzò lo sguardo allarmata... e un istante dopo, la mostruosa creatura
spiccò un balzo enorme, divaricando le ali in modo da sembrare ancora più
possente, e si scagliò contro la bambina, le fauci irte di zanne che puntavano
dritte alla sua gola! Si muoveva con una velocità incredibile, per un essere
così grande, e soltanto una pura reazione istintiva salvò la più piccola dei
fratelli Takamachi: con un gridolino, Nanoha si abbassò di scatto e si gettò a
terra in ginocchio, usando le braccia per proteggere il furetto parlante! Sentì
un violento colpo d'aria che le scompigliò i capelli quando l'enorme corpo della
manticora le passò sopra, ad appena una decina di centimetri dalla testa... e
subito dopo, la bestia si schiantò fragorosamente contro il muro dietro Nanoha,
aprendovi una breccia! Nanoha si spostò rapidamente, guardando con terrore
l'Elementale del Fuoco che, scrollatisi di dosso la polvere e i detriti, cercava
di rialzarsi e girarsi verso di lei... Per fortuna, i detriti la stavano
impacciando, e il furetto capì che era il momento giusto per agire! Ora o mai
più...
"Capisco di essere un problema per te..." continuò il furetto. "E... immagino
che dopo aver visto quella bestia, tu abbia paura... ma, credimi, hai davvero le
giuste capacità per aiutarmi! Ti ripagherò, lo prometto! Se vuoi sperare di
contenere quell'Elementale, devi usare il potere che è nascosto dentro di me! Il
mio potere magico! Le vite di milioni di persone... forse dei nostri due
mondi... dipendono dal fatto che gli Elementali vengano fermati!"
Nanoha continuava a non essere molto sicura di quello che stava succedendo...
ma l'alternativa era essere fatta a pezzi dagli artigli e dei denti della
manticora, che le sembrava ancora meno allettante! Quindi, fece l'unica cosa che
poteva fare, e annuì. "Immagino... che a questo punto non abbia molta scelta!
E... e va bene, dimmi tutto. Cosa devo fare per fermare quella creatura?"
"Intanto prendi questo..." disse il furetto. Con una zampetta, si staccò dal
collarino la perla rossa che portava, e lo porse alla sua nuova amica tenendolo
tra le mandibole. "Stringilo nella tua mano..."
Trattenendo il respiro, Nanoha allungò la mano e ricevette lo strano
gioiello, che iniziò quasi subito ad emettere una strana luce scarlatta e ad
irradiare un lieve calore, come se reagisse alla presenza della ragazzina...
"Bene. Ora chiudi gli occhi e concentrati, soltanto per un attimo." continuò
a spiegare l'animaletto, percependo già la reazione del suo strano amuleto al
potere magico latente in Nanoha. "E poi ripeti quello che ti dico... Io, che
ho accettato questa missione..."
"I-io... che ho accettato questa missione..." ripetè Nanoha, dopo aver vinto
le sue ultime reticenze.
"Grazie all'antico patto, ti ordino di liberare il tuo potere!"
"Grazie all'antico patto... ti ordino di liberare il tuo potere!". Ci fu
un'altra reazione, e pur tenendo gli occhi chiusi e la perla stretta nella mano
sinistra, Nanoha sentì il gioiello luminoso pulsare, come dotato di vita
propria!
"Il vento è nel cielo, e le stelle sono in paradiso."
"Il vento è nel cielo, e le stelle sono in paradiso." Una serie di cerchi
concentrici di luce rossa si sprigionò dalla perla, e si diffuse attorno alla
ragazzina.
"E un cuore risoluto batte nel mio petto!"
"E un cuore risoluto batte nel mio petto!" concluse Nanoha. Un istante dopo,
l'energia giunse al culmine, e una sorta di scarica elettrica percorse il corpo
della ragazzina, diffondendosi in ogni suo muscolo e facendola sentire
incredibilmente forte... forte abbastanza da combattere la bestia, che ormai si
era rialzata e la guardava con astio! Il resto della formula sorse spontanea
alle labbra di Nanoha, che alzò verso il cielo la mano che stringeva la perla
rossa, e terminò l'invocazione!
"Questa magia nella mia mano! Raging Heart... SET UP!"
Immediatamente dopo, una serie di raggi di luce purpurei si sprigionarono
dalla perla, sulla qule apparve una scritta in caratteri talmente piccoli da
essere quasi invisibili: SET UP. Una colonna di luce avvolse Nanoha,
sollevandosi dal terreno sotto i suoi piedi, e salendo fino al cielo notturno
con un potente suono di risucchio... e la manticora lanciò un gemito d'allarme e
si ritirò di appena un passo. La sua aggressività era stata temperata da un vago
accenno di allarme, e i suoi occhi rossi fissavano la silhouette di Nanoha che
si intravedeva all'interno della colonna di luce, il braccio ancora
sollevato!
"Che... che enorme forza magica!" esclamò il furetto, ancora in braccio alla
ragazzina. "Avevo... avevo percepito che questa ragazza aveva un grande
potenziale... ma questo supera anche le previsioni più ottimistiche... Forza,
continua a concentrarti, e immagina! Ciò che ti farà usare la tua magia, cioè un
bastone magico... e ciò che proteggerà il tuo corpo!"
"Ma... ma come faccio ad immaginare cose così... all'improvviso..." affermò
Nanoha, ancora spaesata. Ma si rese subito conto che non aveva senso esitare, e
restare troppo a pensarci su, quindi cercò di concentrarsi sulla prima cosa che
le veniva in mente. In fondo, si disse, non poteva essere poi così difficile...
bastava pensare a qualche anime e ispirarsi a quelli... almeno, così lei
sperava... "Allora... vediamo... sì, così potrà andare, per adesso..."
Non appena Nanoha ebbe preso la sua decisione, il suo piccolo corpo venne
avvolto del tutto dalla luce, e i suoi vestiti scomparvero per lasciare il posto
alla sua nuova tenuta da combattimento: quando i giochi di luce cessarono,
depositando Nanoha sul terreno, la ragazzina indossava un grazioso completo
bianco che la ricopriva dal collo alle caviglie, con la gonna orlata da merletti
triangolari e da piccole scollature che permettevano di vedere degli scorci di
tessuto blu vivace, e un nastro grigio scuro legato in vita. Sopra di esso,
portava una giacchetta a maniche lunghe anch'essa bianca, decorata di eleganti
motivi blu sulle spalle e sul colletto, così come blu erano le maniche e l'orlo
dell'abito, e aveva un fiocco rosso legato sul petto. I suoi capelli erano
raccolti in due "anelli" ai lati della testa, e ai piedi indossava un paio di
corti stivaletti bianchi dalle orlature blu, con i calzini neri e una targhetta
dorata sulle caviglie. Dei piccoli gioielli rossi erano intarsiati sulle
maniche, circondati da dei grecali dorati, e tra le mani, Nanoha stringeva ora
un bastone magico dall'aspetto abbastanza inusuale, bianco con delle decorazioni
rosa ad entrambe le estremità, e che terminava con una sorta di pomo rosso
semitrasparente, posto all'interno di un rafforzamento di metallo dorato a forma
di falce di luna... e nonostante l'aspetto piuttosto ingombrante, Nanoha lo
sentiva leggero e maneggevole.
La bambina riaprì gli occhi di scatto e si guardò meravigliata. Il
cambiamento era stato davvero radicale e inaspettato, e la differenza rispetto a
quando era una comune ragazzina delle elementari si sentiva fin troppo bene...
e, Nanoha doveva ammetterlo, la sensazione di energia che la pervadeva era
gradevole... ma sarebbe stato sufficiente quello strano trucco, per respingere
l'orrore che le stava davanti, e che ora la guardava con risentimento e un vago
senso di allarme?
"Eeeeeh? Ma... ma cosa...?" si chiese Nanoha, guardandosi con una buffa
espressione confusa. "S-signor... furetto... questa... questa sarebbe... la mia
tenuta da... combattimento?"
"Sì, esatto!" confermò il simpatico animaletto, indicando con gli occhi il
bastone di forma peculiare che Nanoha teneva nella mano sinistra. "E' quello che
hai immaginato tu, e i tuoi pensieri hanno dato forma alla tua arma e alla tua
armatura! Accidenti, avevo ragione a dire che hai le qualità giuste! Non ricordo
di aver mai percepito un'aura magica altrettanto potente in un terrestre!"
"Anzi, oserei dire che soltanto l'ammiraglio Graham, Lotte e Aria le sono
superiori..." riflettè tra sè, dopo aver fatto un pò di mente locale. Il
ruggito della manticora, che aveva superato il breve momento di confusione
successivo alla trasformazione di Nanoha, ricordò sia a lui che alla sua amica
umana del pericolo più immediato... e con un rapido scatto, la ragazzina si girò
verso il mostro e, pur con un pò di titubanza, si mise in guardia e afferrò il
suo bastone magico con entrambe le mani.
L'espressione della manticora si fece ancora più feroce, come se l'orribile
fiera si sentisse insultata all'idea che una ragazzina così piccola osasse
sfidarla... e le sue fauci si spalancarono, permettendo a Nanoha e al suo
piccolo amico di vedere, ancora una volta, due file di zanne lunghe e gialle,
prima che una fiammata si accendesse in fondo alla sua gola! Un suono rombante
annunciò il pericolo... e Nanoha si ritirò di un passo, non sapendo cosa
aspettarsi...
"Attenta!" esclamò il furetto, riconoscendo il preavviso di quel particolare
attacco. "Sta per soffiare una fiammata..."
La manticora aprì ancora di più le fauci, e una grossa palla di fuoco
scarlatta scaturì dalla sua bocca, dirigendosi a tutta velocità contro Nanoha,
che gridò per la paura e, senza riflettere, tenne il bastone fermo davanti a sè
con entrambe le mani, in un apparentemente futile tentativo di bloccare
l'attacco. Stava già vedendosi tutta la sua breve vita scorrerle davanti...
quando sul pomo della sua arma apparve una scritta, accompagnata da una voce
metallica che ripeteva la stessa parola...
PROTECTION
Nella frazione di secondo prima che la palla di fuoco raggiungesse Nanoha, un
baluginante scudo energetico apparve attorno al suo piccolo corpo... e il
proiettile si schiantò su di esso, esplodendo con gran fragore ma senza riuscire
a penetrare la barriera invisibile, la quale si colorò di riflessi
rosso-arancioni per appena un istante! Nanoha, stupefatta, aprì di nuovo gli
occhi... e rimase senza parole nel vedere che le fiamme si stavano già
diradando, con grande rabbia e stupore dell'Elementale del Fuoco!
"Cosa... ma... ma cosa... è successo? Pensavo... che mi avrebbe arrostito!"
esclamò la ragazzina. "I-Insomma... come è successo? Sono... sono stata io?"
Il furetto ci mise un attimo per rispondere, visto che anche lui era rimasto
molto colpito da come si era sviluppata la faccenda. "Direi... direi proprio di
sì! Gli oggetti magici usano un particolare sistema di programmazione che
consente alla magia di prendere forma, e affinchè questo sistema funzioni, ha
bisogno di attingere all'energia spirituale di chi lo usa."
Nanoha ascoltò con un certo interesse la spiegazione... ma lo scudo magico,
non più sorretto dalla sua energia magica, scomparve un istante dopo, e la
manticora, frustrata per l'attacco andato male, prese lo slancio e questa volta
si scagliò direttamente su Nanoha, sfoderando i suoi artigli e tenendo
spalancate le ali da pipistrello! La ragazzina si vide sovrastare dall'immensa
ombra della bestia, e si gettò di lato per evitare l'enorme zampa che calava su
di lei con rapidità raggelante! Per fortuna, riuscì a scansarsi in tempo, e
rotolò a distanza di sicurezza prima che la manticora potesse attaccarla di
nuovo! Il mostro si girò rapidamente verso di lei, e fece scattare in avanti i
suoi artigli, ma Nanoha, con una rapidità che lei stesse non pensava di avere,
alzò la sua arma e parò il colpo, venendo solo fatta retrocedere di un pò.
"Attenta alla coda di quel mostro!" sentì esclamare l'animaletto che le stava
facendo da guida. "Può staccare i suoi aculei da essa e scagliarteli contro!
L'ho già visto fare diverse volte!"
La manticora prese il volo con un unico colpo d'ali, e Nanoha, seguendo i
consigli del suo amico, tenne d'occhio la sua coda, che si muoveva a destra e a
sinistra come una sorta di macabro pendolo...
E, come il furetto aveva previsto, il mostro alato diede una frustata in aria
con la coda, scagliando contro la ragazzina una salva di aculei lunghi almeno un
dito, a velocità pazzesca! Nanoha gridò per la sorpresa e si gettò rapidamente a
terra, evitando i letali proiettili... ma uno di essi le fischiò vicinissimo
all'orecchio, e la bambina sentì dietro a quel proiettile un impeto spaventoso!
Quando gli aculei si conficcarono per terra, o andarono a piantarsi nel muro
dietro di lei, penetrando terreno e cemento come se fossero stati di burro,
Nanoha seppe che la sua impressione era, sfortunatamente, corretta!
"Ugh... grazie... per avermi avvertito!" balbettò la ragazzina, mentre si
rimetteva in posizione. La manticora non era atterrata, volendo mantenere il
vantaggio della posizione sopraelevata, e anzi restava sospesa in aria a qualche
metro da terra, solevando un vento impetuoso con ogni battito delle sue grandi
ali. L'Elementale del Fuoco stava cominciando a sentirsi frustrato. Quella che
sembrava essere un'umana insignificante si era invece trasformata sotto i suoi
occhi, aveva bloccato la sua palla di fuoco con uno scudo energetico eretto
all'ultimo momento... e adesso, era riuscita ad evitare senza troppi problemi
anche i suoi aculei. Quel combattimento non sarebbe stato un fuoco di paglia
come aveva ritenuto...
La manticora, tuttavia, non si fece scoraggiare e decise di prendere di nuovo
l'iniziativa. Con un potente colpo d'ali, la bestia scese di quota e si gettò in
picchiata, sfoderando i suoi letali artigli e preparandosi ad affondarli nel
corpo esile della sua avversaria. Nanoha si difese istintivamente, vibrando un
colpo con il suo bastone e colpendo l'Elementale del Fuoco alle zampe anteriori.
Il colpo rimbalzò sugli artigli del mostro con un forte clangore di metallo su
metallo, ma la manticora usò di nuovo la sua mortale coda, e questa volta Nanoha
riuscì per un soffio ad evitare di essere ferita, facendo un passo indietro
proprio all'ultimo momento. Il mostro prese quota di nuovo ed eseguì un paio di
volteggi sopra il campo di battaglia, quasi volesse far capire a Nanoha che era
in suo potere, e che l'avrebbe potuta finire in qualsiasi momento...
E, in effetti, nonostante fosse partita bene, con delle tattiche difensive
che avevano sorpreso lei stessa, Nanoha si rendeva bene conto che non sarebbe
potuta andare avanti così a lungo. Senza un modo per combattere contro quella
bestia, non avrebbe potuto fare altro che proteggersi... e presto o tardi, la
sua difesa avrebbe ceduto, e sarebbe diventata cibo per Elementali!
"Uhm..." disse Nanoha, brandendo di nuovo la sua asta magica a due mani, in
attesa del nuovo attacco del mostro. "Non... non vorrei sembrare pedante, signor
furetto, ma... adesso come faccio a fermare quella... quella cosa? Ora ho i
mmiei poteri magici... ma non so come usarli!"
"Ascoltami... quelle che hai usato finora erano delle capacità basilari di
difesa e attacco, che hai attivato semplicemente desiderandolo con tutta te
stessa..." spiegò il grazioso animaletto. "Ma... per ottenere abbastanza potere
da fermare quel mostro, avrai bisogno di un incantesimo d'attacco abbastanza
potente."
"Un incantesimo?" chiese Nanoha, i cui occhi si spostavano rapidamente dal
suo piccolo amico all'avversario ancora sospeso in aria sopra di lei. Doveva
essere pronta, nel caso la bestia avesse deciso di gettarsi nuovamente
all'attacco... "E... come faccio a lanciare un incantesimo?"
La risposta data dalla creatura magica fu alquanto semplice e, al tempo
stesso, sibillina. "Ascolta il tuo cuore. Sono sicuro che un incantesimo ti
verrà in mente."
Nanoha non sapeva esattamente cosa pensare, in una situazione così
concitata... ma, considerando che fino a quel momento il furetto l'aveva
consigliata bene, decise di fidarsi di nuovo e hiuse gli occhi, cercando di
concentrarsi ed ignorando l'inquietante suono che le ali della manticora
facevano mentre sbattevano con violenza sempre maggiore. Il mostro stava
lentamente scendendo verso di lei, e questa volta doveva essere sicuro di
essersi procacciato la cena, visto che la sua avversaria non si muoveva nè
cercava più di difendersi...
Con un ghigno sadico, l'Elementale del Fuoco ripiegò le ali contro il corpo e
si gettò a capofitto... ma Nanoha continuava a tenere gli occhi chiusi e a
cercare di mantenere la calma, nonostante la paura. Il sibilo del corpo della
manticora che fendeva l'aria sopra di lei era particolarmente snervante, ma la
ragazzina cercò di cancellare ogni pensiero e concentrarsi esclusivamente
sull'incantesimo...
Ormai soltanto pochi metri la separavano dagli artigli dell'essere
malefico...
Ma quando la manticora era ormai sicura di vincere, gli occhi violetti e
splendenti di Nanoha si aprirono di scatto, e la ragazzina posizionò l'asta
magica davanti a sè, alzando di nuovo il suo scudo energetico! Lanciata com'era,
e a quella distanza, la manticora non aveva nessuna possibilità di evitarlo, e
andò a sbatterci contro con tutto il suo peso, scatenando un tripudio di luci
bianco-azzurrine quando le sue unghie si abbatterono su di esso... poi, venne
scagliata indietro dalla reazione energetica e atterrò con un tonfo assordante,
rimanendo per un attimo stordita, e dando a Nanoha tutto il tempo di scagliare
il suo attacco! Infuriata, la bestia cercò di soffiare un'altra palla di fuoco,
ma la sua avversaria fu più veloce di lei!
"Divine Shooter!" esclamò Nanoha, sempre tenendo il bastone puntato
contro l'Elementale. La sfera rossa posta in cima all'arma si illuminò, e da
essa partì una raffica di piccole sfere di energia bianche, che si diressero a
tutta velocità, come uno sciame di lucciole indiavolate, contro la manticora! Il
mostro spalancò gli occhi in un impeto di sorpresa e panico... e cercò di
prendere di nuovo il volo per sottrarsi all'attacco, ma ormai era troppo tardi.
Alcuni degli strali di luce la mancarono, ma la maggior parte penetrò la sua
pelliccia irsuta e trafisse il suo corpo!
"RAAAAAAARGH!"
La manticora esplose in un ultimo, terrificante ruggito di rabbia, e delle
luci iridate si dipartirono dal suo mostruoso corpo, prima che esso svanisse nel
nulla in una spettacolare esplosione di colori vivaci che proiettò sfumature
rosse, gialle e verdi nel cielo notturno! Ci fu un lampo abbagliante,
accompagnato da un suono sibilante... e un attimo dopo, il mostro svanì
completamente, lasciandosi dietro soltanto una piccola biglia di vetro rosso
che, dopo essere rimasta in aria per un istante, cadde sulla stradina asfaltata
con un suono cristallino appena percettibile. La prima battaglia di Nanoha si
era conclusa con la sua vittoria... e Nanoha stessa faceva ancora fatica a
crederci!
Dopo qualche attimo di stupefatto silenzio, la ragazzina parlò di nuovo,
attenta nel caso ci fosse qualche altro pericolo. La scarica di adrenalina che
quell'incontro imprevisto le aveva provocato non aveva ancora esaurito il suo
effetto, e il silenzio che era sceso sulla strada le sembrava per questo ancora
più inquietante. "Ehm... è... è finita... davvero?" chiese, con percettibile
incertezza. "Quel mostro... sono riuscita... a sconfiggerlo, vero?"
"Sì... è finita, grazie a te..." affermò il furetto... poi, accennò con il
muso al piccolo oggetto rosso caduto a terra, nel punto in cui la manticora era
stata annientata. "A proposito... quell'oggetto è un Jewel Seed, ed è
estremamente importante! Non deve cadere in mani sbagliate, quindi... è meglio
se lo assorbi nel tuo Rising Heart!"
"Huh? Un Jewel..." ripetè Nanoha. Dopo aver dato una rapida occhiata al
terreno, la ragazzina individuò il gioiello rosso e lo raggiunse, toccandolo con
l'estremità più grande del suo bastone magico... e ancora una volta, l'arma
magica emanò una brillante luce che costrinse la ragazzina a distogliere lo
sguardo per un secondo. Ma questa volta, fu soltanto un flash... e quando Nanoha
riaprì gli occhi, scoprì che la sua tenuta da combattente e la sua arma erano
scomparsi, lasciandola con addosso i suoi abiti civili... e, nel palmo della
mano sinistra, teneva la strana perla rossa che il furetto le aveva consegnato,
ancora pulsante di luce e calore!
"Okay, il Jewel Seed è stato assorbito nel Raging Heart... Uff... bene, e
questa è fatta..." disse tra sè il furetto... prima di adagiarsi per terra per
la stanchezza. In un attimo, Nanoha fu al suo fianco.
"Huh? Hey, tutto bene?" chiese, senza badare allo strano effetto distorsione
che, per un istante, sembrò far vibrare il paesaggio attorno a lei. Soltanto
allora, Nanoha si ricordò di un particolare abbastanza importante: ora lei si
trovava in mezzo ad un campo di battaglia, e sicuramente, entro breve, sarebbe
arrivato qualcuno a fare domande... e non era proprio il caso di farsi trovare
lì, quando questo fosse successo!
"Ehm... accidenti, se mi trovano qui, potrei finire nei guai..." affermò la
ragazzina tra sè. Muovendosi in fretta, Nanoha raccolse il furetto tra le
braccia e corse via, voltandosi di tanto in tanto per assicurari che nessuno la
stesse seguendo, e badando di imboccare le stradine più strette, dove avrebbe
corso meno il rischio di essere notata.
La fuga di Nanoha non durò troppo a lungo. Quando fu sicura di aver seminato
ogni eventuale curioso, la piccola di casa Takamachi si sedette su una panchina
e si assicurò di mettere il Jewel Seed che aveva appena raccolto in una tasca
della sua gonna, per poi adagiare il suo amico furetto sulle proprie ginocchia.
Con suo grande sollievo, vide che l'animaletto si era già ripreso, e i suoi
occhi neri erano di nuovo vispi.
"Uff... meno male che è andata bene!" affermò la piccola creatura. "Mi scuso
di nuovo per averti coinvolto..."
Dopo aver ripreso fiato, Nanoha rispose con un cenno rassicurante della mano.
"No... non c'è bisogno che tu ti scusi! Piuttosto, come ti senti? La tua ferita
va un pò meglio?" gli chiese, notando la benda che era ancora avvolta attorno
alla sua spalla.
Il furetto strizzò un occhio e sorrise. "Va già molto meglio! Anzi, direi che
mi sono ripreso del tutto!" rispose. "Credo che sia stato grazie alla vicinanza
a te... in qualche modo, la tua spiccata attitudine per la magia mi ha permesso
di recuperare abbastanza energie da curarmi rapidamente." Con queste parole, il
furetto si scrollò, e le bende caddero al suolo, rivelando la pelliccia
completamente liscia sotto di esse, senza nemmeno una cicatrice.
Nanoha prese delicatamente tra le mani il piccolo animale parlante, e lo
guardò con curiosità. "Hmm... è vero! Quel taglio che avevi è sparito senza
lasciare traccia... è davvero incredibile!" commentò. "Oh, già, a proposito...
non ci siamo neanche presentati! Che ne dici se lo facciamo adesso?"
"Beh... hai ragione, nella concitazione del momento non ci avevo nemmeno
pensato!" rispose l'animaletto, piazzandosi una zampina sulla testa e tirando
leggermente fuori la lingua, come se si stesse rimproverando per la sua
sbadataggine. "Allora... ehm... prego, prima tu!"
"Grazie... allora, io mi chiamo Takamachi Nanoha, ho nove anni e sono una
studentessa delle elementari!" si presentò la ragazzina. "Puoi chiamarmi anche
soltanto Nanoha, se vuoi. Vivo con i miei genitori e i miei fratelli maggiori,
non molto lontano da qui. E... hmmm... beh, in effetti non c'è molto da dire di
me... sono una bambina come ce ne saranno chissà quante, qui in Giappone..."
Il furetto ridacchiò brevemente, poi si presentò a sua volta. "Piacere,
Nanoha. Il mio nome è Yuuno Scrya... Yuuno è il nome, e Scrya il cognome... e
come ho detto, vengo da un altro mondo, e mi è stata affidata una missione molto
importante... recuperare tutti i Jewel Seed, prima che cadano in mani sbagliate.
Purtroppo, le cose non sono andate come io e i miei superiori avevamo
previsto... e io mi sono ritrovato nella situazione in cui mi hai trovato! Non
avrei voluto coinvolgere qualcuno del Giardino dell'Arcobaleno, ma così non è
stato... e tu ti sei ritrovata a dover combattere per me..."
"Ehm..." iniziò Nanoha, non del tutto sicura di quello che avrebbe dovuto
dire. "Beh... diciamo che sono successi degli imprevisti! E poi... confesso che
la cosa potrebbe anche piacermi! Quindi... ehm... tu devi recuperare questi...
Jewel Seed... e riportarli da dove vengono, vero?"
"Sì... c'è qualcuno che li sta cercando per scopi malvagi, e devo impedire
che se ne impossessino." rispose Yuuno. "Comunque... per adesso, uno di loro ce
l'hai tu, e dovrebbe essere al sicuro. Ti racconterò più avanti la storia...
adesso, credo che faresti meglio a tornare a casa. I tuoi genitori e i tuoi
fratelli saranno preoccupati, visto che te ne sei andata senza dire niente, ad
un'ora così tarda..."
Nanoha diede un'occhiata all'orologio del suo cellulare, che effettivamente
segnava quasi le nove e mezza, e strinse i denti, assumendo una buffa
espressione di disappunto. "Ehm... beh, in effetti... comunque, Yuuno-kun, visto
che sei nuovo di queste parti, e ancora non ti sei proprio ripreso del tutto...
che ne diresti di fermarti a casa mia, finchè non avremo risolto questo problema
dei Jewel Seed?" chiese Nanoha. "I miei genitori e i miei fratelli sanno già che
ti avrei portato a casa, quindi credo che non ci saranno problemi. Allora, che
ne dici?"
Yuuno corrugò la fronte... poi, si rilassò di nuovo e il suo musetto si mosse
su e giù in segno di assenso. "Va... va bene, Nanoha-san, se non ti do
disturbo..." rispose. "Credo che mi farà piacere conoscere la tua famiglia!"
Nanoha chiuse gli occhi, inclinò la testa da un lato e sorrise con allegria.
"Benissimo! Allora è deciso, ti darò una mano a cercare i Jewel Seed!"
Nessuno dei due fece caso alla piccola sfera luminosa che restava sospesa
sopra le loro teste, ben mimetizzata con la luce proveniente da un lampione
appena dietro la panchina... e quindi, nessuno dei due la vide dileguarsi nel
cielo notturno, e confondersi tra le stelle e le luci della città in meno di tre
secondi...
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"Hmmm... molto interessante... quindi, gli agenti della Time-Space
Administration Bureau hanno mandato Yuuno Scrya per mantenere al sicuro i Jewel
Seed, ma a quanto pare qualcuno ha avuto un'idea diversa... Ancora non so di chi
si tratta, ma è un altro elemento che conviene tenere d'occhio."
"Signora... abbiamo i risultati delle analisi, se lei volesse darci
un'occhiata..." disse una delle operatrici, voltandosi leggermente verso l'alta
figura femminile dai capelli corti, e mostrando lo schermo del computer al quale
stava lavorando. Con un cenno di assenso, la donna misteriosa si avvicinò alla
postazione di lavoro, e lesse rapidamente i rilevamenti che vi scorrevano. Ad un
occhio non allenato, tutti quei simboli sarebbero sembrati nient'altro che una
raffica di scarabocchi senza senso... ma la donna non sembrava avere questo
problema, e anzi, dopo aver scorso per bene l'intero testo, si permise un lieve
ghigno che esprimeva tutto il suo interesse...
"Ma guarda... quella ragazzina, Nanoha Takamachi, non è una Maiden, ma il
suo potenziale magico è enorme. Non è da tutti sconfiggere un Elementale del
Fuoco alla prima trasformazione, e non ricordo di aver mai visto prima un simile
potenziale in un terrestre... E ora che ha incontrato Yuuno Scrya, e che anche
lei è coinvolta nel caso dei Jewel Seed, sicuramente giocherà un ruolo molto
importante..." commentò. "Bene... la situazione si complica, ma non è
nulla che non possiamo gestire..."
"Lei... che cosa suggerisce di fare, signora?" chiese un'altra operatrice.
"Dobbiamo tenere d'occhio anche Nanoha Takamachi, immagino..."
"Ovviamente. Considerata la natura imprevedibile degli Elementali, e
l'aggressività dell'Impero del Male di Dark Fall, è meglio avere da parte quante
più armi possibile." affermò la 'signora'. "Nanoha Takamachi non ha
ancora idea di cosa si nasconda dietro la storia dei Jewel Seed, e in queste
condizioni sarà più facile da manipolare, e usare per i nostri scopi. Piuttosto,
avete continuato a tenere d'occhio le Pretty Cure, sia quelle del Giardino della
Luce, che quelle del Giardino delle Sorgenti?"
"Certamente, signora." rispose la prima agente. "Solo poche ore fa, le Pretty
Cure del Giardino della Luce hanno affrontato e sconfitto uno Uzaina, e uno
degli agenti di Lord Akudaikahn... e i rilevamenti che abbiamo fatto su di loro
indicano che anche loro potrebbero essere delle utili pedine. Non abbiamo motivo
di ritenere che, nonostante la loro minore esperienza, le Pretty Cure del
Giardino delle Sorgenti siano diverse da loro..."
"Ottimo." concluse la donna misteriosa, iniziando ad allontanarsi
dagli schermi. "Allora, proseguite su questa linea, e informatemi di ogni
possibile sviluppo. I Jewel Seed potrebbero essere poprio quello che ci serve
per realizzare il nostro scopo... e non possiamo permettere che i seguaci di
Lord Akudaikahn vengano a sapere della loro esistenza. Sarebbe... un imprevisto
alquanto sconveniente."
"Certamente, signora. Lo sappiamo bene." fu la risposta. "Per adesso, due
Jewel Seed sono nelle mani della Time-Space Administration Bureau, e siamo
sicuri che Dark Fall non sappia comunque della loro esistenza."
La donna annuì. "Perfetto. Inoltre, indagate su chi potrebbe avere
interesse ai Jewel Seed. Potremmo giungere a... un interessante
compromesso!" affermò, con un sorrisetto tranquillo. "Il nostro progetto
sta entrando nella sua fase decisiva."
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"Honoka-chan, tesoro, posso disturbarti un secondo?" chiese nonna Sanae, dal
porticato di legno che portava alla stanza della sua nipotina. Nonostante l'ora
tarda, era ancora possibile vedere la luce della scrivania acesa, e la figura
aggraziata della geniale ragazza seduta davanti ad essa, intanta a leggere un
libro. La voce della nonna riuscì comunque a distogliere Honoka dal suo
passatempo preferito, e lei si alzò dal suo posto e andò ad aprire.
"Certamente, nonna... prego, entra pure!" rispose Honoka, mentre scostava la
porta. "Dimmi... c'è qualche problema, per caso?". Grazie al recente attacco
dell'Impero di Dark Fall, all'apparizione degli Elementali, e al fatto che i due
eventi sembravano essere solo i sintomi di qualcosa di più grave, la ragazzina
dai capelli blu non riuscì a mantenere un tono del tutto tranquillo, e percepì
un cenno di esitazione nella sua voce... che, ovviamente, non poteva passare
inosservato alla signora Sanae. Sempre tenendo gli occhi chiusi, come faceva
quasi sempre, l'anziana donna inclinò di un pò la testa da un lato, e guardò la
nipote per assicurarsi che fosse davvero tutto a posto.
"Hmmm... Honoka-chan, sei davvero sicura che vada tutto bene? Stasera, a
cena, non hai mangiato un granchè..." disse. "E poi, mi sembravi meno vivace del
solito. Davvero non è successo nulla?"
Nonostante tutto, Honoka non potè impedirsi di sorridere. Come sempre, era
impossibile nascondere qualcosa a sua nonna... anzi, a volte Honoka aveva
addirittura l'impressione che sua nonna, a lungo andare, avrebbe intuito il
fatto che lei, Nagisa e Hikari conducevano una doppia vita come Pretty Cure!
Rimaneva soltanto da vedere quanto tempo ci sarebbe voluto, e se le minacce alla
Terra si fossero susseguite a così breve distanza l'una dall'altra, sicuramente
non molto...
"Ehm..." Con sua grande costernazione, Honoka sentì ancora quel cenno di
esitazione nella propria voce, e l'irrazionale paura che sarebbe stato l'indizio
necessario a tradire le identità segrete sua e delle sue amiche. Comunque,
decise di continuare a far finta di niente e sperare che sua nonna non facesse
troppe domande. "No, davvero, nonna... non è successo niente! Semplicemente...
ehm... stasera mi sentivo un pò stanca, e così ho pensato di dare un'ultima
ripassata a quello che ci hanno spiegato a scuola, e poi andare a letto. Tutto
qui, davvero..."
Anche così, Sanae non sembrò troppo convinta. "Ah... davvero? Però... credevo
che i primi giorni di scuola, i professori non dessero tanti argomenti da
studiare. Hanno cominciato presto con il programma?"
"Eh, sì... sembra che quest'anno abbiano davvero fretta! Hehehee..." scherzò
Honoka. "Però... non ti preoccupare, nonna, non è successo niente! Io sto
bene... e anzi, non vedo l'ora che tornino mamma e papà! Tra un pò sarà il mio
compleanno, e quindi passerò la giornata con loro!"
Sanae sorrise gentilmente. Il compleanno di Honoka era l'unica occasione in
cui la sua nipotina poteva vedere i suoi genitori e stare con loro tutta la
giornata. Non c'era da stupirsi che, quando si avvicinava quel particolare
momento dell'anno, Honoka fosse emozionata...
"Hai ragione, tesoro... beh, se mi dici che non c'è nulla che non va, allora
mi fido della tua parola!" concluse Sanae. "Solo, ricordati di non andare a
letto troppo tardi! Adesso che sei al liceo, dovrai studiare di più, e quindi è
meglio se il tuo cervello è ben riposato."
"Lo so... Grazie comunque, nonna!" rispose Honoka. "Va bene... allora finisco
questa parte e poi vengo a darti la buona notte!"
"Va bene, Honoka-chan... allora, ti lascio ai tuoi studi!" rispose Sanae,
cominciando ad allontanarsi lungo il porticato. Honoka la guardò con affetto
mentre l'anziana signora tornava verso l'interno della casa. Pochi secondi dopo,
Honoka sospirò con un pò di malinconia, e tornò in camera, sedendosi di nuovo
alla sua scrivania e guardando, senza grande entusiasmo, il libro che pure fino
a quel momento stava divorando. Davanti a lei, era appoggiato il cellulare rosa
che Mipple utilizzava come forma alternativa per mimetizzarsi nel mondo umano...
che, un attimo dopo, si trasformò, in uno sbuffo di fumo viola, nella vivace
Principessa della Speranza.
"Ah, Mipple..." la accolse Honoka alzando la testa dal libro.
L'abitante del Giardino della Luce alzò una zampetta per salutare la sua
migliore amica. "Ciao, Honoka, mipo!" esclamò, con la sua classica vocina
squillante. "Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere se ti avessi tenuto un pò
di compagnia, mipo... Con tutto quello che è successo di recente, ti vedo
piuttosto in ansia..."
Inutile negarlo, si disse Honoka tra sè. Lei non era per niente brava a
dissimulare i suoi sentimenti. Quindi, non potè fare altro che sospirare di
nuovo, tenendo gli occhi chiusi, e riconoscere che la sua amica aveva ragione.
"Sigh... sì, purtroppo... tra quel grifone che è saltato fuori all'improvviso, e
quello strano ballerino che ci ha attaccato oggi, abbiamo scoperto che ci sono
due minacce alla Terra, non una sola..." affermò. "Ma dimmi, Mipple, tu hai mai
sentito parlare di questo... Impero di Dark Fall? Perchè... era da lì che
proveniva quel Moerumba..."
Mipple ci pensò su per un attimo. A dire la verità, non era che quel nome non
le dicesse proprio nulla... anzi, ora che ci pensava bene, doveva riconoscere
che era sicura di averlo già sentito, una o due volte. Ma, sul momento, non le
veniva proprio in mente niente. "Hmmm... no, Honoka, mi dispiace, mipo! Sono
sicura di aver già sentito il nome di Dark Fall, però... non credo di ricordare
bene di cosa si tratti, mipo! Forse... dovremmo parlarne alla regina, lei
sicuramente saprà cosa sta succedendo. Almeno, spero, mipo..."
"Capisco..." affermò Honoka, grattando la sua amica dietro un orecchio. "Beh,
non importa, non fartene una colpa... in qualche modo, parleremo con la regina,
e chiariremo il problema! Per adesso... come Pretty Cure, io, Nagisa e Hikari
interverremo ogni volta che sarà necessario, e metteremo al loro posto quei
criminali! Stai tranquilla, abbiamo sconfitto re Jyaku e gli abitanti della zona
Doutsuku... e possiamo fare lo stesso con l'Impero di Dark Fall! E poi... beh, a
quanto pare ci sono delle nuove Pretty Cure in circolazione! Sperabilmente,
potremo parlare con loro e convincerle ad unire le loro forze con le
nostre!"
"Noi abbiamo sempre fiducia in voi! Mipo!" rispose la Principessa della
Speranza, con un sorriso rassicurante. Honoka ridacchiò gentilmente, poi guardò
verso la finestra, riflettendo sugli ultimi avvenimenti. Sperava con tutta sè
stessa che, chiunque fossero quelle nuove Pretty Cure di cui quel Moerumba aveva
parlato, fossero disposte a collaborare...
E comunque, ben presto la Cure bianca e le sue compagne avrebbero ricevuto
una risposta ad alcune delle loro domande. Se queste avrebbero sollevato
ulteriori domande, era ancora tutto da vedere...
CONTINUA...
Note dell'autore: Chiedo scusa per la brevità di questo capitolo, ma la
situazione, per quanto riguarda i miei tempi di scrittura, non è migliorata
tanto quanto pensavo. Riesco a malapena a conservae quell'oretta e mezza al
giorno per andare avanti quanto più possibile, e cerco di ritagliarmi tutto il
tempo che ho a mia disposizione... ma la situazione non è delle migliori.
Comunque, state tranquilli! Continuerò a scrivere, non c'è nulla che mi
fermerà!
In ogni caso, nel prossimo capitolo avremo qualche chiarimento, direttamente
della Regina di Luce! E per adesso, abbiamo visto Nanoha sostenere la sua prima
battaglia! Credo che da questo momento in poi, con tutte queste eroine in campo,
ci sarà da divertirsi!
Beh, questo è tutto... per adesso! Mi raccomando, attendo di sentire i vostri
commenti... e mi scuso ancora per la brevità e la scarsa qualità del capitolo!
Spero di fare meglio la prossima volta!
Justice Gundam
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Capitolo 9 *** Di ritorno nel Giardino di Luce ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-09
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Bentornati! Come sempre, dopo un periodo di attesa più o meno lungo,
finalmente mi degno di presentarvi il prossimo capitolo del mio crossover! Mi
dispiace se vi faccio aspettare tanto a lungo, ma i miei impegni sono quello che
sono, e scrivo quando posso... comunque, spero che questo non influenzi troppo
la qualità del mio lavoro! E poi, come se non bastasse, ho anche Avatar The Last
Airbender e le saghe di Type-Moon (primo tra tutti, il meraviglioso Tsukihime /
Melty Blood...) a farmi spendere un pò del mio tempo libero... bah, in ogni
caso, il tempo per voi c'è sempre!
Allora, qual è la situazione? Beh, nel capitolo precedente, abbiamo visto per
la prima volta Nanoha in azione, e credo che ci abbia dato una bella prova!
Questo, ovviamente, ha fatto sì che la nostra piccola amica rimanesse coinvolta
nella complessa situazione che si sta delineando... e soprattutto, che venisse a
conoscenza, da parte del mago-furetto di nome Yuuno, dell'esistenza dei Jewel
Seed, artefatti dotati di poteri misteriosi che qualcuno vuole per i suoi scopi
nefasti! E qualcuno che fino a questo momento si è mosso nell'ombra ha assistito
a tutto... ed è interessato al potere di Nanoha!
Come se non bastasse, adesso le Pretty Cure e le Maiden non si sono
avvicinate neanche di un passo alla soluzione dell'intrigo... però, in questo
capitolo, le cose potrebbero cambiare. Alle ragazze non farà molto piacere
sapere che cosa minacci la Terra, ma almeno sapranno qualcosa in più su quello
che le aspetta! E perchè no, magari questo vuol dire che l'incontro tanto atteso
tra le due generazioni di Pretty Cure sta per avvenire...
O forse anche con il resto delle eroine! Vi sto già facendo venire
l'acquolina in bocca? Riuscite già ad immaginare i fuochi d'artificio? Bene,
perchè era proprio quello il mio intento! Quando i tre mondi si incontreranno, e
forse si scontreranno, ne vedremo delle belle! Ma... già in questo capitolo
accadrà qualcosa di importante, e Hikari tornerà ad avere un ruolo importante
nelle vicende! Per saperne di più, non vi resta che far scorrere il testo verso
il basso, e vedere come si sviluppa la mia storia...
Oops, dimenticavo! Prima ci sono le vostre recensioni!
KillKenny: Contento, eh? E questo è soltanto un assaggio, sai già di cosa
è capace in realtà Nanoha... anche se, devo ammetterlo, di recente la mia
passione per il suo anime è un pochino calata. Sarà perchè non trovo che la
protagonista sia poi così interessante... Bah, questione di opinioni! In ogni
caso... no, la voce misteriosa non è esattamente benevola... e Nanoha non può
certo sospettare di essere una pedina in mano sua! Cosa accadrà di qui a poco?
Basta restare collegati per saperlo, quindi... buona lettura!
Kari 89: Non preoccuparti, come sai io non sono uno che vuole recensioni
a tutti i costi! ^_^ Piuttosto, mi fa piacere sentirti di nuovo! E aspetta di
vedere di cosa sarà capace Nanoha-chan in futuro! Questo capitolo darà qualche
risposta, o almeno così vorrei sperare... e soprattutto, farà rientrare in scena
Hikari, e introdurrà due degli scagnozzi di Lord Akudaikahn! Vediamo un pò se le
Pretty Cure saranno in grado di fermarli!
Okay, non mi sembra che ci sia nessun altro. Quindi, per l'ennesima volta...
buona lettura, e sappiatemi dire cosa ne pensate!
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Capitolo 9 - Di ritorno nel Giardino di Luce
Nel frattempo, nella casa nella quale si era da poco trasferita la famiglia
Mishou, Mai si stava godendo una serata tranquilla dopo aver terminato i compiti
per il giorno dopo... e, in quel momento, si era immersa nel suo hobby
preferito: il disegno. Seduta alla sua scrivania, illuminata solo da una lampada
da tavolo, la ragazzina dai capelli violetti stava ponendo gli ultimi ritocchi
ad un grazioso disegno che rappresentava sè stessa assieme alle ragazze che
aveva conosciuto a scuola... in particolare, Saki-H e le sue compagne Yuuko e
Hitomi, oltre che il simpatico Kenta...
Choppy, la piccola creatura rosa del Giardino delle Sorgenti, era seduta
vicino a lei, ed osservava con grande interesse il lavoro che Mai stava portando
avanti, ammirando l'esperienza e la sicurezza con cui la mano della sua amica
umana faceva scorrere la matita sul foglio, aggiungendo ombreggiature, piccoli
dettagli che a prima vista potevano sembrare insignificanti, e che invece per
un'esperta come la più piccola dei fratelli Mishou avevano la loro importanza.
In particolare, la graziosa creaturina stava ammirando il modo di disegnare di
Mai... ci metteva qualcosa di speciale e unico, come se il disegno non fosse
semplicemente un tratteggiare un contorno dopo l'altro... ma dovesse anche
trasmettere qualcosa di intimo e difficilmente spiegabile a parole. Questa era
l'impressione che Choppy stava avendo di quello che Mai stava facendo...
"Vedo che ti piace molto disegnare, Mai, chopi..." cinguettò la piccola
creatura, avvicinandosi al foglio ma cercando di evitare di fare ombra alla sua
amica umana. "Quelle sono Saki e le sue compagne di classe, vero?"
La domanda, stranamente, non ottenne risposta, e dopo qualche secondo, Choppy
alzò lo sguardo incuriosita verso Mai, e notò che lo sguardo della ragazzina era
rimasto fisso sul foglio esprimendo massima concentrazione. La sua espressione
era serena e tranquilla, e muoveva la mano con una fluidità incredibile... e
tuttavia, sembrava non avere nemmeno sentito la domanda di Choppy, che sbattè
gli occhi con espressione abbastanza sorpresa.
"Mai? Mai, mi hai sentito, chopi?" chiese la piccola creatura rosa,
avvicinandosi di un altro passo al foglio sul quale Mai stava disegnando. Questa
volta, la nuova Pretty Cure si accorse dei tentativi che Choppy stava facendo
per richiamare la sua attenzione, e staccò la matita dal foglio, voltandosi poi
verso la sua amica extraterrestre.
"Oh, Choppy... scusa, non mi ero nemmeno accorta che mi stavi chiamando, che
sbadata..." si scusò, sfregandosi la tempia con la mano libera e sorridendo
goffamente. "Scusami ancora, è che quando mi metto a disegnare, poi perdo il
contatto con il mondo esterno! Heheheee..."
Choppy si mise una mano davanti alla bocca e ridacchiò divertita.
"Huhuhuuu... sì, Mai, lo avevo notato, chopi... comunque, come stavo dicendo, ho
notato che ti piace molto disegnare. Ci metti sempre tutta te stessa... in
particolare questo disegno, chopi! Vedo che ti sei subito affezionata a Saki e
ai suoi compagni!"
"Già... Saki-san, in particolare, è stata la prima con cui ho stretto
amicizia, da quando io e i miei genitori ci siamo trasferiti..." rispose Mai. "E
le sono molto grata per avermi presentato al suo gruppo di amici! Anche se il
modo in cui ci siamo incontrare è stato un pò... inusuale!"
Choppy ridacchiò di nuovo, ma si fece più seria un attimo dopo, quando Mai le
fece una domanda. "A proposito, Choppy... tu pensi che gli uomini dell'Impero di
Dark Fall si faranno rivedere? Oggi, di loro non abbiamo visto traccia..."
"Sì, non c'è alcun dubbio, chopi..." rispose Choppy, guardando con malinconia
verso la superficie del tavolo. "Quella non è gente che abbandona tanto
facilmente, e soprattutto ricorreranno a qualsiasi mezzo pur di scoprire dove si
trova la Sorgente del Sole e portare a termine la loro opera di distruzione
totale. Se oggi non si sono fatti vedere, è solo perchè si stanno riorganizzando
e stanno tramando qualcosa di terribile, chopi..."
Mai depose la matita, allungò una mano verso Choppy, e le fece una carezza
sulla testa con due dita, pentendosi un pò di averle fatto questa domanda.
Dopotutto, era stato proprio l'Impero di Dark Fall a costringere lei e Flappy a
fuggire dalla loro terra e a rifugiarsi nel Giardino dell'Arcobaleno. "Scusa,
Choppy... immagino di aver fatto una domanda inopportuna, vero?"
Choppy scosse la testa, accompagnando ogni movimento con uno svolazzo delle
sue grandi orecchie. "Hm, hm. No, Mai, non ti devi scusare. Visto che vi abbiamo
coinvolte in questa vicenda, è giusto che tu mi faccia tutte le domande che
vuoi... Comunque, come stavo dicendo, l'Impero di Dark Fall tornerà presto
all'attacco. Finchè non avremo liberato le Sorgenti e sconfitto Lord Akudaikahn,
non si arrenderanno. E, purtroppo, quello che avete affrontato era solo il primo
e il meno potente dei loro uomini."
Mai rimase in silenzio per un pò, ripensando a quello che aveva da dire... ma
proprio quando stava per aprire bocca e dare una risposta, sentì qualcuno che
bussava alla porta della sua camera. Choppy, allarmata, si trasformò nuovamente
in un cellulare per non attirare l'attenzione, e Mai si voltò in direzione
dell'ingresso, cercando di sembrare più normale possibile.
"Mai-chan!" sentì la voce di sua mamma che la chiamava dall'esterno.
"Mai-chan, posso entrare?"
La giovanissima disegnatrice si schiarì la gola, in modo da non far notare
l'imbarazzo. "Ehm... sì, mamma, entra pure! Scusa, stavo disegnando e non mi
sono accorta..."
Con un leggero clic, la porta della camera di Mai si aprì, facendo
entrare la signora Mishou con in mano un piccolo bloc-notes. La giovane madre
sorrise divertita, ben sapendo quanto la figlia minore riuscisse a restare
concentrata quando era intenta al suo hobby preferito, e si avvicinò alla
scrivania per dare un'occhiata al suo disegno. "Sì, capisco... quelle nel
disegno sono le tue nuove compagne di classe, vero? Mi fa piacere che tu ti sia
fatta delle nuove amiche così in fretta!"
"Hehee... già, e un giorno te le dovrò presentare!" rispose Mai, mentre tra
sè riprendeva a rimuginare su un dettaglio che le era rimasto in mente fin da
quando aveva incontrato Saki-H il giorno prima. Ancora una volta, c'era quella
strana sensazione di deja vu, quasi avesse già incontrato la vivace campionessa
di softball in passato, e non se lo ricordasse bene. I dettagli erano ancora
confusi, ma il ricordo sfumato c'era...
"Comunque... ero venuta perchè mi era sembrato di averti sentito parlare, e
mi chiedevo cosa stesse succedendo." disse la signora Mishou, prima di scorgere
il piccolo e grazioso cellulare bianco e rosa nel quale Choppy si era
trasformata. "Eri al cellulare con qualcuna delle tue amiche, immagino..."
"Ehm..." Con un certo senso di colpa per il non poter dire la verità a sua
mamma, ma allo stesso tempo grata che la forma alternativa scelta da Choppy le
permettesse di tenere meglio nascosta la sua presenza. "Sì... Saki-san voleva
chiedermi di uscire a fare una passeggiata con lei e le sue amiche, domani
pomeriggio dopo la scuola... tu, mamma, non vai a dormire? Io stavo per
raccogliere le mie cose e andare a letto, visto che comincia a farsi
tardi..."
"Io, invece, ho dei reperti sui quali devo ancora stendere un resoconto,
quindi temo che anche stasera dovrò fare le ore piccole..." spiegò la signora
Mishou. "Comunque, non ti preoccupare, cercherò di finire il prima possibile, e
di riposarmi a sufficienza!"
Mai fece un verso di comprensione, separando appena un pò le labbra.
Considerando il lavoro di archeologa e catalogatrice che sua madre faceva per
conto di importanti enti di studio, a volte sua madre era costretta a fare quei
turni che avrebbero massacrato una persona normale... e la mancanza di riposo, a
volte, si vedeva nella vita di tutti i giorni, visto che non erano rare le
occasioni in cui la signora Mishou commetteva qualche goffaggine...
"Cerca di non sforzarti troppo, mamma, okay?" si raccomandò Mai, appoggiando
finalmente i suoi strumenti di disegno e iniziando a raccoglierli con la cura di
una vera esperta, prima di rimettere a posto la sua scrivania. "Io... comincio
ad avviarmi! Quindi, ti auguro buon lavoro, e ti raccomando ancora di non stare
alzata a lungo, okay?"
"D'accordo, Mai-chan! Ma non preoccuparti, la tua mamma è ancora piena di
energia!" affermò scherzosamente. Dopo essersi scambiate un abbraccio, ed
essersi augurate la buonanotte, madre e figlia si salutarono agitando la mano, e
quando sua madre scomparve dietro la porta, Mai si passò una mano tra i capelli
e tornò a guardare la sua scrivania, dove il cellulare rosa ancora giaceva in un
angolo, dando l'impressione, ancora una volta, di non essere niente più che un
utile congegno elettronico dall'aspetto carino. Mai diede un'occhiata
all'orologio posto sul suo comodino, notando l'ora, e decise che,
effettivamente, era il caso di iniziare a prepararsi per la notte.
"Okay... vediamo di arrivare a scuola ben riposati, domani... Choppy pensa
che l'Impero di Dark Fall attaccherà di nuovo, e se è come temiamo... allora non
ci lasceranno in pace finchè non avranno saputo dov'è questa... Sorgente del
Sole di cui parlava Karehan!"
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"Okay, Hikari... Hikaru... credo che per stasera possiamo anche avviarci!"
affermò Akane, alzandosi dalla poltrona e stiracchiandosi pigramente. "Oggi è
stata una buona giornata, ma abbastanza lunga e faticosa... e anche voi, è
meglio che andiate a letto presto, visto che domani avete la scuola!"
Il piccolo Hikaru, tuttavia, sembrava non averne ancora avuto abbastanza... e
del resto, molti bambini di quell'età sembrano avere un'energia inesauribile!
Con passo rapido, il bambino biondo raggiunse la sua "zia adottiva" e si
aggrappò alla sua gonna, guardandola con occhioni azzurri imploranti.
"Akane-okaasan, aspetta..." la pregò. "Prima di andare a dormire, potresti
raccontarmi una storia? Sei così brava a raccontarle..."
Akane sorrise e guardò verso Hikari con un'espressione che sembrava voler
dire 'e che ci vuoi fare'... "E va bene, Hikaru-chan, d'accordo! Ma mi devi
promettere che farai il bravo, e dopo andrai a dormire subito, okay! Allora, che
ne dici, ti va di ascoltare la storia di Momotaro, il bambino che nascque da una
pesca gigante?"
Hikaru sembrò illuminarsi come il suo nome implicava. "Sììì! Grazie,
Akane-okaasan! Ti prometto che dopo mi addormenterò subito! Grazie, grazie!
Sorellina Hikari... tu non vieni ad ascoltare le storie di Akane-okaasan con
me?"
Hikari accarezzò la testa al suo 'fratellino'. "Hehee... no, Hikaru-chan, mi
dispace, ma io devo andare a letto prima! Domani la professoressa ci dovrà
spiegare qualcosa di molto importante, e devo andare a dormire prima, se voglio
stare attenta in classe!" rispose. "Ma ti prometto che la prossima volta vengo
anch'io a farti compagnia, okay? Buona notte, Hikaru-chan, e sogni d'oro! Buona
notte, Akane-san!"
"Ciao, sorellina! Sogni d'oro!" rispose Hikaru, mentre Akane si limitava a
salutare la bambina bionda con un occhiolino e un gesto della mano. Dopo che
l'insolita famiglia si fu scambiata i saluti di rito, Hikari si avviò verso la
sua stanza, decisa a farsi una bella dormita per mettere da parte, almeno per
quella sera, i numerosi misteri che si infittivano giorno per giorno. Se solo
avesse ancora potuto trasformarsi in Shiny Luminous, avrebbe potuto dare una
mano, almeno un pò, a Nagisa e Honoka, che invece così erano ridotte a cavarsela
da sole. Per adesso, si erano dimostrate all'altezza del nuovo nemico, ma... per
quanto ancora sarebbe durato? E invece lei... lei era costretta a starsene in
disparte e a limitarsi a fare il tifo, visto che i suoi poteri rano svaniti
quando lei si era reincarnata sulla Terra, dopo la sconfitta definitiva di Re
Jyaku...
"Inutile starci tanto a pensare... quello che è fatto, è fatto." disse tra sè
Hikari. "Magari, domani ne parlerò con Nagisa-san e Honoka-san, e vedrò se
riusciamo a trovare un modo per..."
Nel momento in cui aprì la porta della sua cameretta, i suoi pensieri furono
interrotti da una vocina allegra proveniente dall'interno... e da un'altra, che
sembrava appartenere a qualcuno non altrettanto contento! Abituata a quelle
cose, Hikari ridacchiò tra sè ed entrò nella sua camera... e come da programma,
ecco Pollun e Lulun che, dopo essersi arrampicati sul suo letto, erano là sopra
che giocavano a rincorrersi. O meglio, Lulun stava giocando, e si stava
divertendo un mondo, mentre Pollun le arrancava dietro con il fiato corto e una
faccia che sembrava chiedersi quando sarebe finito tutto questo...
"Phew... non credevo... che giocare a rimpiattino... potesse essere così
stancante, popo..." ansimò il piccolo principe, che si rendeva conto solo in
quei momenti di quanta pazienza avessero dovuto avere Mepple e Mipple quando era
lui a fare i capricci. "Senti, Lulun... che ne dici se per stasera ci fermiamo,
popo? Io sono stanco..."
"Awwwww!" piagnucolò la principessina rosa, facendo gli occhioni da cucciolo
indifeso che di solito avevano l'effetto di permetterle di fare quello che
voleva. "Io voglio giocare ancora, lulu..."
"Su, su, Lulun, non fare i capricci..." la esortò gentilmente Hikari,
raggiungendo il proprio letto e prendendo Lulun in braccio, nel cavo delle mani.
"Pollun è stanco, e anche tu hai fatto un pò tardi, stasera... domani
riprenderete, va bene? E magari, quando sarete più freschi e riposati, vi
divertirete di più! Adesso, però, è il momento di andare a dormire..."
Lulun piegò le orecchie, e fece una faccia delusa, ma si rassegnò... e Pollun
non potè fare altro che tirare un sospiro di sollievo: almeno per quella sera,
la "tortura" di dover stare dietro alla vivace (e un pò viziata) principessina
era finita... "Sigh... e va bene, lulu... ma domani sera giochiamo ancora, vero,
Pollun? Lulu!" Un istante più tardi, ritrovata la sua solita vivacità, Lulun
saltò giù dalle mani di Hikari e si avvinghiò a Pollun in un abbraccio quasi
soffocante... che per fortuna del piccolo principe durò solo un paio di secondi,
prima che Lulun si trasformasse di nuovo nella forma che usava per mimetizzarsi
nel mondo umano. Dopo aver guardato Hikari con aria di estrema gratitudine,
anche Pollun salutò, si scambiò la buona notte con lei, e si trasformò di nuovo
in un cellulare, ed Hikari, con attenzione, spostò entrambi i suoi amici e li
appoggiò sulla credenza vicino al suo letto, uno vicino all'altro. Poi, con
calma, si mise il pigiama e si infilò sotto le coperte, decisa a godersi una
notte di riposo...
"Pollun... Lulun... buona notte di nuovo. Vedrete che verremo a capo di
questo mistero... prima o poi..." pensò tra sè, prima di girarsi su un
fiianco, chiudere gli occhi, e addormentarsi...
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Hikari non sapeva bene quanto tempo fosse passato. L'ultima cosa che
ricordava per certo era che si era addormentata poco prima... forse un'ora,
forse due, chi poteva dirlo... dopo aver dato la buona notte a Pollun e a
Lulun... e di aver ripensato alla complicata situazione che si era venuta a
creare, tra quei nuovi invasori e l'Impero di Dark Fall... e adesso, invece,
senza sapere come, si ritrovava in piedi su una strada fatta di pura luce dorata
sospesa in mezzo al vuoto più assoluto, vestita con i suoi abiti civili, e con i
capelli legati nella sua solita treccia. Cosa ancora più strana, le sembrava di
muoversi in avanti senza neanche camminare, spinta unicamente da una forza
invisibile...
Tuttavia, non si sentiva strattonata, e non le sembrava che questa forza
misteriosa fosse ostile nei suoi confronti. Anzi, le sembrava addirittura
familiare...
"Heh.. ma certo, come ho fatto a non pensarci prima..." disse tra sè,
rimproverandosi per la sua sbadataggine. "So benissimo anch'io di cosa si
tratta... certo, che questi abitanti del Giardino della Luce hanno dei modi
piuttosto originali di trasportarci fin dove vivono loro. Divertenti, ma
originali... Oh, Pollun, Lulun, ci siete anche voi?"
Voltandosi al proprio fianco, la ragazzina bionda vide fluttuare accanto a sè
proprio i due piccoli folletti del Giardino della Luce, entrambi con delle
espressioni non troppo sicure. "Sì, Hikari, ci siamo anche noi, popo..." rispose
Pollun, ormai affiancato ad Hikari e con una mano che teneva saldamente quella
di Lulun (con grande gioia della piccola principessa rosa). "Sembra che la
Regina ci stia chiamando... ma non so neanch'io per cosa, popo..."
"Non vi preoccupate, ragazzi, credo di saperlo io..." affermò Hikari. "A
proposito... se è come penso io, tra non molto dovremmo vedere anche Nagisa-san
e Honoka-san..."
"AAAAARGH! Che diamine è questo, un tapis-roulant versione viaggio
dimensionaleeeee?"
Questo urlo inconfondibile annunciò l'arrivo frettoloso del maschiaccio
appassionato di lacrosse, anche lei vestita con la sua uniforme da studentessa
del liceo Verone, che cercava goffamente di mantenere l'equilibrio sul terreno
che le scorreva sotto i piedi come una sorta di nastro trasportatore! In qualche
modo, pareva che lei venisse spinta con maggiore velocità rispetto ad Hikari...
soltanto per poi "frenare" a mettersi al passo con Hikari nel momento in cui le
due furono affiancate!
"Ow! Che cavolo..." borbottò Nagisa, agitando ancora un pò le braccia in modo
da stabilizzarsi. "Per essere un sogno, questo è veramente realistico... hey,
Hikari-chan... Pollun, Lulun, anche voi da queste parti?"
"Nagisa-san..." rispose Hikari. "Sì, sembra proprio che stiamo facendo lo
stesso sogno... se di un sogno si tratta, ovviamente! Io mi sono già fatta
l'idea che la Regina abbia deciso di convocarci per discutere dei problemi
recenti."
"Lo credo anch'io. Probabilmente ha pensato di contattarci mentre stavamo
dormendo, in modo da non dover intervenire direttamente sul nostro
pianeta..."
Nagisa fece un salto per la sorpresa quando Honoka sembrò letteralmente
apparire dal nulla al suo fianco, tranquilla e rilassata come se non fosse
successo nulla!
"Wah! Honoka, mi hai fatto prendere un colpo! Anche tu qui?" esclamò Nagisa.
La sua migliore amica si girò verso di lei, senza nemmeno scomporsi e salutò con
la mano.
"Ciao, Nagisa, ciao, Hikari-chan!" salutò. "Sembra che stiamo facendo tutte e
tre lo stesso sogno, o - più probabilmente - che questo non sia affatto un
sogno! Certo che questa è la prima volta che la Regina ci convoca in questo
modo... è un sistema alquanto originale!"
"Stavamo dicendo appunto la stessa cosa, mepo!" rispose Mepple, sbucando
fuori dalla tasca dell'uniforme di Nagisa. "Chissà, magari la Regina ha deciso
di chiamarci per avvertirci di quello che sta succedendo... e per spiegarci
cos'è questo Impero di Dark Fall!"
"Ugh... adesso anche le mascotte sono comprese nel sogno! Le ho proprio viste
tutte!" esclamò Nagisa, con gli occhi trasformati in comici puntini neri, e un
grosso gocciolone di sudore che le penzolava da dietro la nuca!
Non c'era comunque molto da fare se non aspettare di vedere dove li avrebbe
condotti quella strada di luce... e, non molto tempo dopo, i loro sensi furono
abbagliati da una grande luce che le inghiottì, costringendo ragazze e mascotte
a coprirsi gli occhi. Nagisa, Honoka, Hikari e i folletti del Giardino della
Luce sentirono per un attimo un colpo di vento... poi, lo scenario si fece più
chiaro, e il gruppo riconobbe lo splendente Giardino della Luce, ormai tornato
ai fasti di una volta dopo che i malvagi della Zona Doutsuku erano stati
sconfitti per sempre! Le ragazze si trovavano in piedi su una piattaforma di
marmo colorato, molto vicina al cristallino Palazzo Reale... e tutt'attorno a
loro, il mondo parallelo da cui provenivano Mepple, Mipple, Pollun e Lulun
sembrava brulicare di vita e colore! Strani e simpatici animaletti alati che
saltellavano di qua e di là, prati del colore dello smeraldo con fiori colorati
che spuntavano su ogni centimetro quadrato della loro superficie... e persino un
grande arcobaleno che attraversava tutto il cielo: il Giardino della Luce era
davvero tornato la meraviglia che Nagisa e Honoka ricordavano...
Tuttavia, la loro meraviglia era davvero niente in confronto a quella di
Hikari. La biondina si guardava attorno con espressione rapita, come se cercasse
di registrarsi nella mente tutti i particolari... "Quindi.. questo è il Giardino
della Luce?" si chiese, mentre Pollun e Lulun le svolazzavano vivacemente
attorno. "E'... è stupendo... non credo di aver mai visto niente di
simile..."
"Hikari-chan?" chiese Nagisa. "Ah, già, dimenticavo... Hikari-chan non ha mai
visto davvero il Giardino della Luce prima d'ora... questa è la prima volta che
viene qui, da quando... è rinata sulla Terra!"
Mipple, nel frattempo, era sbucata fuori dalla tasca di Honoka e si era
arrampicata sulla spalla della Pretty Cure bianca, ammirando il modo in cui il
suo pianeta d'origine fosse tornato ai fasti di una volta... e Mepple, inutile
dirlo, in un attimo fu accanto a lei, e i due piccioncini iniziarono a
coccolarsi come era loro abitudine, ignorando quasi del tutto le loro amiche
umane! La scenetta, completa di cuoricini rosa che apparivano dal nulla attorno
ai due animaletti, fece tirare un sospiro esasperato a Nagisa... mentre Honoka
chiuse gli occhi e ridacchiò gentilmente!
"Hai visto, Mepple? Il Giardino della Luce è tornato com'era una volta!
Mipo!" esclamò la Principessa della Speranza, tenendo le zampette del suo
innamorato.
"E' ancora più bello quando lo guardiamo assieme, mepo!" rispose lui...
Mentre le ragazze stavano ancora guardandosi attorno, sentirono qualcuno
avvicinarsi... e una voce familiare, distintamente squillante e pacata, diede
loro il bentornato nel Giardino della Luce! "Bentornate, leggendarie guerriere
Pretty Cure!" si sentirono dire. "Per noi, è una grande gioia vedervi di nuovo,
dopo tanto tempo! Anche se mi sarebbe piaciuto che le circostanze fossero più
favorevoli..."
"Wisdom-san! Da quanto tempo!" esclamò Honoka, voltandosi in quella
direzione. Come da programma, il custode delle Prism Stones stava avanzando
verso di loro, come sempre tenendo gli occhi chiusi, e con una mano sollevata...
e dietro di lui, ecco arrivare l'Anziano, con la sua folta barba bianca e il suo
bastone! Entrambi erano, comprensibilmente, molto felici di rivedere le tre
ragazze che avevano salvato il loro mondo, e l'universo intero, dalla
distruzione totale.
"Wisdom! E lei è l'Anziano!" esclamò Nagisa. "E' vero, è passato un sacco di
tempo dall'ultima volta!"
L'Anziano si fermò a metà strada e, con un sorriso appena celato dalla sua
folta barba, salutò le due eroine alzando la mano. "Anche per noi è un piacere
rivedervi, signorine... ehm... signorine Yoshiko e Keiko, giusto?" chiese, non
del tutto sicuro di ricordarsi i nomi. Come da programma, Wisdom cascò con la
faccia a terra per il disappunto, Nagisa e Honoka si fecero scappare un grosso
gocciolone di sudore da dietro la fronte, Mepple e Mipple afflosciarono le
orecchie in segno di comica desolazione... e Pollun e Lulun si guardarono
straniti!
"Ugh... Anziano, perdoni se glielo dico così... ma anche se è passato molto
tempo, certe abitudini non sono cambiate!" mormorò Wisdom. "Le Pretty Cure si
chiamano Nagisa e Honoka! Non mi dica che se l'è scordato di nuovo!"
"Oh... è vero! Hohohohooo! Perdonate, l'età gioca brutti scherzi!" si
giustificò il buffo vecchietto, passandosi una mano dietro la nuca... per poi
riprendere la sua compostezza e schiarirsi la gola. "Ah-ehm... comunque... come
stavo dicendo, siamo molto felici di rivedervi tutti quanti! E vedo che anche i
principini Pollun e Lulun sono qui con voi..."
"Ciao, Anziano, lulu!" cinguettò la principessina rosa. "Noi stiamo bene,
lulu! E' così bello stare sulla Terra, lulu!"
"Hehehee... non faccio fatica a crederlo, principessina Lulun!" rispose
Wisdom, che si era rialzato in quel momento. "Comunque... purtroppo, la
situazione che ci troviamo ad affrontare non ci permette di disperderci troppo
in convenevoli. Immagino... che sappiate già che la Regina vi ha convocato, e
per quale motivo lo abbia fatto."
Hikari annuì. "Sì, effettivamente... di recente ci sono stati degli strani
avvenimenti, a Tokyo. Prima è apparso un mostro alato, e poi abbiamo avuto a che
fare con uno strano individuo che diceva di venire... dall'Impero di Dark Fall!"
affermò. "Speravamo... che la Regina potesse dirci di cosa si trattava..."
"Oltretutto, non erano neanche collegate, le due cose..." ci tenne a
precisare Honoka. "Quando l'agente di Dark Fall è venuto ad affrontarci, ci ha
fatto capire che non sapeva nulla dell'altra creatura... e, come se non
bastasse, ci ha scambiato per altre due Pretty Cure..."
"Sì, capisco..." disse l'Anziano, facendosi più serio. "La Regina potrà darvi
maggiori informazioni a riguardo. Prego, seguiteci... vi porteremo a conferire
con lei direttamente."
"Ehm... grazie, perchè se avessimo continuato per conto nostro, credo che non
avremmo cavato un ragno dal mare..." ringraziò Nagisa, non senza un certo
imbarazzo.
"Guarda che si dice un ragno dal buco, Nagisa!" la rimbeccò Mepple.
"Possibile che tu faccia sempre confusione coi modi di dire?"
"Hmph... tu devi sempre fare il puntiglioso, eh?" rispose la ragazza, tirando
in fuori le labbra e facendo una faccia offesa. "Insomma, il senso è
quello!"
L'anziano consigliere ridacchiò sommessamente. Quei due erano proprio come se
li ricordava... "Hehehee... sì, capiamo qual è la situazione!" affermò, dopo
essersi schiarito la voce. "Va bene... allora, signorine, se voleste essere così
gentili da seguirmi, io e Wisdom vi condurremo dalla nostra sovrana."
"Va bene!" rispose Hikari. "Prego, consigliere... Wisdom... ci affidiamo a
voi!"
Le ragazze e le loro mascotte seguirono i due attendenti della Regina nel
labirinto di corridoi luminosi con il quale erano ormai familiari... con in
sottofondo, le vocette di Pollun e soprattutto di Lulun che svolazzavano
vivacemente attorno al malcapitato Wisdom! I due principini del Giardino della
Luce sembravano aver eletto il Guardiano delle Prism Stones a loro baby-sitter,
con grande disappunto del diretto interessato, che ora si trovava a fare da
balia non ad uno, ma a due folletti scatenati con l'argento vivo addosso! Per
sua fortuna, il tragitto fino alla sala del trono non durò troppo a lungo... e
poco dopo, quando il gruppetto si trovò davanti alle grandi porte dorate, il
consigliere appoggiò il suo bastone a terra e annunciò l'arrivo delle loro
ospiti alla sua sovrana.
"Mia regina, le leggendarie guerriere Pretty Cure e la signorina Hikari sono
arrivate, come lei aveva richiesto." disse educatamente. "Quando lei vuole, sono
disposte a conferire con lei."
"Grazie, buon Anziano. Potete accomodarvi, tutti quanti." rispose, con
la sua voce autoritaria e morbida al tempo stesso la sovrana del Giardino di
Luce. "Nagisa, Honoka, Hikari... sono molto lieta che siate potute venire.
Prego, venite avanti."
"Col suo permesso, Regina..." rispose Honoka, mentre le porte si spalancavano
spontaneamente, con un movimento lento ed elegante, rivelando l'immensa e
luminosa sala del trono inondata di raggi luminosi, al centro della quale sedeva
l'immensa figura della Regina di Luce, il viso sereno nonostante tutto, e come
sempre immobilizzata in quella posizione tranquilla, la testa appoggiata su una
mano...
"Maestà..." salutò Nagisa con palpabile emozione. Mepple, Mipple, Pollun e
Lulun le fecero eco subito dopo, mentre Hikari sembrava troppo emozionata per
parlare...
Le tre ragazze presero un bel respiro ed entrarono nella sala del trono,
seguite a breve distanza dall'Anziano, da Wisdom, e dalle creaturine del
Giardino della Luce. Anche se non era la prima volta che si trovavano lì, di
fronte alla sovrana della Luce, era comunque un'esperienza affascinante ogni
volta, e in particolare Hikari sentì il suo battito cardiaco accelerare
sensibilmente. Dopotutto, quella che aveva davanti era l'entità di cui lei una
volta aveva fatto parte, e che le aveva dato la vita alla fine della grande
guerra con la Zona Doutsuku... era comprensibile che, alla luce di tutto questo,
la ragazzina provasse un pò di soggezione.
Lentamente e con educazione, le Pretty Cure arrivarono davanti al trono di
cristallo e fecero un elegante inchino davanti alla Regina, che come al solito
non si mosse, e accolse le paladine della giustizia con un cenno gentile della
testa. "Benvenute, Nagisa, Honoka e Hikari. Per me è fonte di grande gioia
rivedervi, anche se, come i miei fedeli qui presenti, avrei preferito che le
circostanze fossero più favorevoli. E do il bentornato nel Giardino di Luce
anche a voi, coraggioso guerriero Mepple, dolce principessa Mipple, e a voi,
piccoli principi Pollun e Lulun. Spero che tutti voi stiate bene, e che il
vostro periodo di soggiorno nel Giardino dell'Arcobaleno sia stato
gradevole."
"Lo è stato, vostra maestà, mepo!" rispose Mepple, inchinato con grazia su un
ginocchio accanto alla sua amica umana. "E le siamo ancora infinitamente grati
per averci concesso di restare al fianco di Nagisa e Honoka dopo la fine della
guerra contro Doutsuku. Anche se Nagisa è sempre la solita distratta e a volte
sono costretto a richiamarla, mepo... heheheee..."
"Mepple! Lo sai che non sta bene dire queste cose, mipo!" lo rimproverò
Mipple, dandogli una leggera gomitata. L'eroe del Giardino di Luce, con fare
apologetico, si massaggiò la fronte e chiese scusa, e i due bambini e Wisdom
ridacchiarono a denti stretti... come fece anche, non senza una certa
soddisfazione, Nagisa...
La Regina accolse quel piccolo siparietto comico con una sommessa risata a
bocca chiusa, per poi passare all'argomento del quale voleva parlare con
urgenza. "Mi fa piacere vedere che state tutti bene... e sono molto spiacente
di quello che è successo di recente. Seravo che, dopo la distruzione di Valdes e
di Re Jyaku, tutti voi poteste trascorrere le vostre vite senza altri pensieri.
Non avevo previsto che una nuova minaccia... anzi, purtroppo più di una...
avrebbe finito per incombere, una volta di più, non soltanto sul Giardino
dell'Arcobaleno e sul Giardino della Luce, ma anche su tutti i mondi e le
dimensioni esistenti."
"Allora... è proprio come temevamo, maestà..." affermò Hikari, sentendo
confermati i suoi peggiori timori. "Non c'è soltanto un nuovo nemico a
minacciare la sicurezza dei nostri mondi... abbiamo avuto a che fare con minacce
provenienti da due luoghi diversi, in questi ultimi gioni..."
"Precisamente. Quando voi vi siete di nuovo trasformate nelle Pretty Cure,
avete dovuto affrontare un grosso mostro alato, se la memoria non mi
inganna..." affermò la Regina. Quando Honoka annuì e confermò le sue
supposizioni, la sovrana della Luce abbassò leggermente la testa e proseguì.
"Come immaginavo... quella creatura era un essere proveniente da un mondo
chiamato Giardino degli Elementi... una dimensione popolata da creature che, nel
vostro mondo, appartengono soltanto al mito e alla leggenda. Per esempio, il
vostro avversario dell'altro giorno era un grifone, animale mitologico
appartenente alla mitologia greca. Creature del genere - o, per usare il termine
tecnico, Elementali - sono cosa di tutti i giorni, nel Giardino degli
Elementi."
"Ma... mi scusi, Regina, come mai sono arrivati soltanto adesso?" chiese
Nagisa. "Fino ad ora... non avevamo mai neanche sentito parlare del Giardino
degli Elementi."
"Questo perchè, fino a pochi giorni fa, ero convinta che il Giardino degli
Elementi fosse separato dal vostro mondo da barriere dimensionali troppo potenti
perchè fosse il caso di preoccuparsene." rispose la Regina. "E a questo
punto, credo che vi sia dovuta una spiegazione. Vedete, in tempi molto remoti...
parlo di milioni di anni fa, forse ancora prima che la vita sul vostro pianeta
iniziasse a muoversi sulla terraferma... il Giardino dell'Arcobaleno e il
Giardino degli Elementi erano una cosa sola. Due mondi uniti... e le creature
che ora vivono nel Giardino degli Elementi dominavano il vostro
pianeta."
"Cosa?" esclamò Honoka, estremamente stupita. "Ma... se è davvero così,
perchè non ne sono mai state trovate tracce, come ad esempio fossili? Se... se
ci sono rimaste testimonianze dell'esistenza anche di creature primitive come le
trilobiti e le ammoniti, avrebbe dovuto essere la stessa cosa anche per
questi... Elementali, come li ha chiamati lei!"
"Come sempre, la tua logica non fa una piega, Cure White..." fu la
risposta, accompagnata da un piccolo sorriso. "Effettivamente, avrebbe dovuto
essere come dici tu. Se non che, per motivi che al momento non sono chiari
nemmeno a me, il Giardino dell'Arcobaleno e il Giardino degli Elementi si
separarono, e ogni traccia degli Elementali venne confinata assieme ad essi al
di là della barriera dimensionale che si è spontaneamente innalzata. Questo
fenomeno provocò immensi sconvolgimenti... ma dal momento che, in quell'era
remota, la vita come voi la conoscete non era ancora migrata sulla terraferma,
ed era ancora a livelli evolutivi molto primitivi, gli effetti furono limitati.
Molte forme di vita riuscirono a sopravvivere indenni, e per milioni di anni, il
Giardino dell'Arcobaleno e il Giardino degli Elementi restarono separati, senza
che ci fosse più alcun contatto se non qualche breve, sporadico Elementale
fuggito sulla Terra a causa di qualche incidente dimensionale."
Le espressioni di Honoka, Hikari e delle mascotte era di rapito
interessamento... mentre Nagisa era rimasta letteralmente a bocca aperta, con
gli occhi che le schizzavano fuori dalle orbite! "A... Accidenti, questa sì che
è una sorpresa! Ma... ma allora, Regina... quello che lei vuol dire è che il
nostro mondo e il... Giardino degli Elementi... si stanno avvicinando di nuovo,
o sbaglio?"
"Purtroppo, mia cara Nagisa, vuol dire qualcosa di ancora più grave. Il
motivo per cui gli Elementali hanno cominciato ad entrare nel vostro mondo con
così allarmante frequenza è che... le due dimensioni stanno per abbattere
completamente le barriere dimensionali, e stanno per diventare nuovamente una
cosa sola."
Cadde il gelo, mentre le tre ragazze e i piccoli folletti del Giardino della
Luce digerivano il significato delle parole della sovrana. I due mondi stavano
per collidere. Stavano per fondersi nuovamente. Giardino dell'Arcobaleno e
Giardino degli Elementi... come in quell'era perduta! Quali... quali potevano
essere le conseguenze di un evento di tale portata?
"Stanno... per fondersi nuovamente, mepo?" chiese Mepple, non riuscendo a
nascondere il tremitìo della voce. "Ma... ma... questa... è una notizia
terribile, mepo! Se... se dovesse accadere... non oso pensare allo
sconvolgimento che ne verrebbe fuori! E questa volta... gli effetti non
sarebbero limitati come milioni di anni fa, mepo!"
"Succederebbe un disastro, e morirebbero milioni di persone, mipo..." mormorò
sconvolta Mipple. "La vita nel Giardino dell'Arcobaleno... sarebbe sconvolta per
sempre, ed è molto probabile che ci sarebbero ripercussioni anche sulle altre
dimensioni!"
I due folletti poterono giurare di aver sentito il sospiro preoccupato della
Regina, del Gran Consigliere, e di Wisdom, prima che la sovrana della Luce
riprendesse il discorso. "Vedo che avete afferrato il problema, miei piccoli
amici. Sì, purtroppo è così... ma non è questo l'unico problema. Vedete... il
fatto è che lo stabilire una barriera dimensionale o, come sta accadendo in
questo caso, l'abbatterla, non è una cosa che può avvenire spontaneamente. Ci
vorrebbe una tale quantità di energia, e indirizzata in maniera tale, da rendere
questo evento praticamente impossibile, a meno che non sia manovrato
dall'esterno. In pratica, questo vuol dire che qualcuno sta volontariamente
cercando di abbattere le barriere e provocare la collisione dimensionale, per
motivi che al momento non posso nemmeno immaginare..."
"Ma chi potrebbe essere così pazzo da tentare una cosa del genere?" esclamò
Hikari. "Sicuramente... una persona dotata di abbastanza potere da fare una cosa
simile... sarà al corrente di cosa accadrà se il suo piano dovesse
riuscire!"
"E' vero... ma per qualche motivo, vuole tentare ugualmente..."
rispose desolata la Regina, scuotendo la testa. "Ancora non ha tutti i pezzi
del puzzle, e non ha potere sufficiente da intraprendere il rituale che porterà
alla fusione dei due mondi... ma ha sicuramente iniziato ad indebolire le
barriere, come testimoniano le recenti emersioni di Elementali nel Giardino
dell'Arcobaleno."
A questo punto, Nagisa e Honoka passarono dall'allarme ad una vaga
confusione. "Hm? Mi... mi scusi, Regina, cosa vorrebbe dire quando parla di
'emersioni'? Vuol dire che, in altre parti del mondo, sono apparsi altri
Elementali?" chiese il piccolo genio.
"Non in altre parti del vostro mondo, valorosa Cure White..." fu la
risposta. "Altri Elementali sono apparsi proprio nella vostra città, in due
occasioni distinte. Ma sono stati già sconfitti, prima che voi vi accorgeste
della loro presenza. Infatti, penso che vi farà piacere sapere che non siete le
uniche ad essere ora a parte dell'esistenza degli Elementali. La Time-Space
Administration Bureau, un'organizzazione interdimensionale che si occupa del
mantenimento della pace e dell'ordine nelle varie dimensioni, sapeva già da
tempo della loro esistenza, e ha già iniziato a prendere le dovute
contromisure."
"Esiste un'organizzazione del genere?" chiese una stupefatta Nagisa Misumi.
"Oh, santo cielo... la faccenda è già molto più complessa di quanto immaginassi!
E... allora, se ci mettessimo in contatto con questa... Time-Space... come
accidenti si chiama... magari loro potrebbero darci una mano a... ma, mi scusi,
Regina, come faremo, esattamente, a sapere dove andarli a cercare?"
"La Time-Space Administration Bureau... o TSAB, per usare la sigla... ha
già informato molti dei suoi agenti nel Giardino dell'Arcobaleno di quello che
sta accadendo, e si sono già messi all'opera. In particolare, tra le fila della
TSAB si trovano delle ragazze, chiamate Maiden, che hanno la dote più unica che
rara di essere in rapporti di amicizia con un Arcano... una creatura spirituale
del Giadino degli Elementi, che tramite il legame con la ragazza da essi scelta,
è in grado di manifestarsi nel Giardino dell'Arcobaleno. Quattro di queste
Maiden sono già attive nella vostra città, e tre di loro hanno fermato un gruppo
di Elementali di basso rango che si è manifestato poche ore fa."
"Incredibile..." commentò Hikari. "Però, maestà... la spiegazione che lei ci
ha dato soddisfa alcune delle domande che ci siamo posti, ma non tutte... Sto
parlando, come forse lei saprà già, dell'Impero di Dark Fall, un altro nemico
che ha cominciato ad agire di recente, e sembra non avere nessun collegamento
con il complotto di cui lei ci ha parlato. Abbiamo affrontato proprio oggi uno
dei loro combattenti..."
"Ugh... già, quel ballerino con qualche rotella di meno nel cervello..."
borbottò Nagisa, ben memore della strana, ma intensa, battaglia che lei e Honoka
avevano sostenuto contro Moerumba. "Hanno anche parlato di nuove Pretty
Cure..."
"E' vero. Quando abbiamo affrontato quel Moerumba, siamo venute a sapere che,
a quanto pare, esistono altre due Pretty Cure, che rispondono ai nomi di Cure
Bloom e Cure Egret..." affermò Honoka. "Maestà, lei per caso può dirci qualcosa
di più circa queste nuove Pretty Cure? Pensavo che io, Cure Black e Shiny
Luminous fossimo le uniche..."
La Regina esitò un attimo, prima di rispondere a quella particolare domanda.
"Sì, ho sentito anch'io la presenza di entità maligne, di natura simile a
quella dei nativi di Doutsuku, il cui scopo è la distruzione di tutto ciò che
esiste, e di ridurre il creato allo stato di nulla assoluto, esattamente come
voleva Re Jyaku... ma sfortunatamente, nemmeno io so molto dell'Impero del Male
di Dark Fall. Sapevo, invece, che esistevano altre Pretty Cure, in quanto molte
delle dimensioni esistenti hanno le loro leggendarie guerriere che appaiono nel
momento del bisogno... ma non credevo che voi le avreste mai incontrare,
considerate anche le politiche della TSAB e il fatto che è altamente improbabile
- ma, come purtroppo è questo il caso, non impossibile - che le necessità di due
o più Giardini si sovrappongano. Cure Bloom e Cure Egret, a quanto ne so, sono
le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti, un luogo da cui hanno origine molti
tipi di energia vitale... e a quanto pare, è attiguo al Giardino degli Elementi,
il che suggerisce che le due minacce non siano proprio del tutto slegate. Ma...
se qualcuno può darvi maggiori informazioni in merito, sono proprio gli
appartenenti alla TSAB, motivo in più per cui contattarli vi potrebbe essere
utile. Mi rincresce davvero non potervi essere più utile in merito... tuttavia
credo di potervi offrire un contributo più concreto. Ma questo dipende
unicamente dalla volontà di Hikari..."
"Dalla... mia volontà?" chiese la ragazzina bionda, un pò confusa, mentre gli
sguardi di Nagisa e Honoka andavano a lei. "E... esattamente, di cosa si
tratterebbe, maestà?"
"Se ti concedessi nuovamente i tuoi poteri come Shiny Luminous, è
probabile che potresti offrire maggiore supporto in battaglia a Cure Black e
Cure White, e le vostre possibilità di respingere queste nuove minacce
aumenterebbe in maniera sostanziale." spiegò la Regina. "So che di
recente, ti sei sentita di troppo, nelle battaglie sostenute dalle tue amiche...
ed è innegabile che Shiny Luminous al loro fianco aggiungerebbe un elemento in
più, che potrebbe far pendere l'ago della bilancia a vostro favore
nell'imminente conflitto. Tuttavia... non è una decisione da prendere con
leggerezza. Conferirti nuovamente i tuoi poteri di Pretty Cure, significherebbe
infatti creare un legame empatico tra me e te... in altre parole, se una di noi
due dovesse morire, anche l'altra farebbe la stessa fine. Da parte mia, io sono
pronta ad assumermi questo rischio... ma non voglio decidere nulla al posto tuo,
visto che alla fine sarai tu ad essere maggiormente coinvolta. Fai la tua scelta
secondo la tua coscienza."
Hikari abbassò lo sguardo e si sfregò il mento con un pollice, riflettendo
sulla scelta che si trovava di fronte all'improvviso. Effettivamente, quello di
cui parlava la Regina era un grosso rischio... se lei fosse caduta in battaglia,
anche la Regina avrebbe cessato di esistere, e la sua morte avrebbe significato,
molto probabilmente, la scomparsa di tutto il Giardino di Luce. Ma al tempo
stesso, se l'Impero di Dark Fall o il misterioso potere del Male che stava
cercando di abbattere le barriere dimensionali l'avessero avuta vinta... le
conseguenze sarebbero state disastrose anche per il Giardino della Luce. Il
risultato, alla fine, sarebbe stato lo stesso, comunque si vedessero le cose...
Hikari dibattè con sè stessa per diverso tempo, non del tutto sicura sul da
farsi... ma alla fine, scosse la testa, come a rimproverarsi per essersi fatta
tanti timori nel momento in cui ci poteva essere bisogno di lei... e, con
espressione più risoluta, alzò la testa.
"Regina, ho preso la mia decisione..." affermò. "Io... accetto. Tornerò ad
essere Shiny Luminous e aiuterò Cure Black e Cure White, le mie amiche, al
meglio delle mie possibilità!"
"Hikari-chan..." iniziò a dire Nagisa... per poi sorridere con gratitudine, e
ricevere in cambio lo stesso gesto da parte della biondina. "Grazie... lo so che
possiamo contare su di te!"
"Bentornata in squadra, Hikari-chan!" continuò Honoka. "Anche noi ti
aiuteremo quanto più potremo, e respingeremo gli Elementali e l'Impero di Dark
Fall!"
Anche la Regina e i suoi attendenti sembravano soddisfatti di quella
decisione. La sovrana della Luce alzò lentamente una delle sue enormi ma
aggraziate mani, e attorno ad essa si accese una calda luce dorata che,
lentamente, si posò sulla ragazzina bionda, avvolgendo il suo corpo in un
bozzolo scintillante. Hikari provò una sensazione di calore e di energia che si
diffondeva in tutto il suo corpo, in maniera molto simile a quello che accadeva
quando si trasformava... ma questa sensazione non durò molto, prima che la luce
venisse assorbita dal suo corpo, e si concentrò in una piccola sfera all'altezza
del suo cuore, che la ragazzina restò ad ammirare per un istante prima che anche
questa venisse assorbita come acqua in una spugna. Qualcosa era cambiato in lei,
in quei pochi istanti... ora si sentiva come quando si trovava sulla Terra per
recuperare gli Heartiel!
"Ecco. Ho ripristinato i tuoi poteri come Shiny Luminous." disse la
Regina, quando il breve spettacolo di luci fu del tutto concluso. "Ora, sarai
in grado di trasformarti di nuovo, e di aiutare le tue compagne in questa
difficile battaglia. Mie valorose amiche... è un rammarico per me che siate di
nuovo rimaste coinvolte in questa battaglia, quando ormai anch'io mi illudevo
che la pace sarebbe durata. Ma sappiate che non sarete da sole. Molti, mentre
stiamo parlando, si stanno opponendo a questi folli piani... e se combatterete
unite e al loro fianco, sono sicura che ne uscirete vincitrici!"
"E così... le Pretty Cure sono di nuovo in tre, lulu..." cinguettò Lulun.
"Sono emozionata..."
"Anch'io, piccola Lulun..." rispose il Gran Consigliere. "Sembra quasi di
essere tornati indietro di tanto tempo. E pensare che invece sono solo due
anni... per noi del Giardino della Luce, è un tempo brevissimo!"
"Le Pretty Cure sono tornate in scena, mepo!" esclamò un deciso Mepple.
"Faremo vedere noi, all'Impero di Dark Fall e agli Elementali, chi sono le
eroine ufficiali, mepo!"
"La ringrazio, Regina... farò anch'io del mio meglio per aiutare Cure Black e
Cure White!" affermò Hikari, una volta che fu sicura che il suo potere fosse
tornato. "Nagisa-san, Honoka-san... io sono pronta a combattere ancora! So che
non sarà facile, ma potete contare su di me! Assieme, sconfiggeremo l'Impero di
Dark Fall!"
"E a noi fa molto piacere poter contare sul tuo aiuto, Hikari-chan!" rispose
Honoka, e le appoggiò gentilmente una mano sulla spalla. Nagisa non disse nulla,
ma fece il suo ormai tipico ghigno da maschiaccio e il segno dell'okay con il
pollice.
"Bentornata a bordo, Hikari-chan!" disse. "Maestà... la ringraziamo ancora
per quello che lei sta facendo per noi... e prometto che combatteremo per
difendere il nostro pianeta e il Giardino della Luce! Gli Elementali, o come
diavolo si chiamano... e quei pagliacci di Dark Fall non avranno vita
facile!"
"Ben detto, Nagisa! Così si parla!" esclamò Wisdom in un impeto di
entusiasmo... e quando si accorse degli sguardi piuttosto stupiti che il Gran
Consigliere, Mepple, Mipple, Pollun e Lulun gli rivolgevano, si schiarì la gola
e si calmò di colpo. "Ah... Ehm... sì, insomma... volevo dire... lo sapete cosa
volevo dire!"
"Esibizionista..." borbottò Mepple, incrociando le braccia e facendo il
broncio... mentre, con sua grande irritazione, Mipple ridacchiava della buffa
figura che il guardiano delle Prism Stones aveva fatto...
"Lo sappiamo, fedele Wisdom... e ti siamo grati per il tuo supporto!"
affermò la Regina, mentre abbassava delicatamente la mano. "Pretty Cure,
amiche mie... per adesso, non posso fare altro che augurarvi la migliore delle
fortune e sperare che tutto si concluda al meglio per voi. Ma ci vedremo di
nuovo, e farò sì che voi possiate sapere di più sulla minaccia che incombe su
tutti noi. Arrivederci a presto, ragazze mie... e abbiate cura di voi!"
"Grazie, Maestà... altrettanto a lei!" rispose Honoka con un inchino. Un
pentacolo di luce iniziò ad apparire sul pavimento attorno alle tre ragazze, e
alle loro quattro mascotte, e da esso si sprigionò una luminescenza dorata che
avvolse lentamente il gruppo.
"E voi... coraggioso Mepple, dolce Mipple e piccoli principi Pollun e
Lulun... come empre, mi affido a voi per guidare e aiutare le Pretty Cure!"
concluse la sovrana della Luce. "So che farete un ottimo lavoro come
sempre..."
"Grazie, Maestà, popo!" rispose Pollun.
"Faremo il nostro dovere, e aiuteremo le Pretty Cure nella loro nuova
missione! Mepo!" concluse l'eroe del Giardino della Luce. "La ringraziamo,
Maestà!"
"E grazie anche a voi, Gran Consigliere... Wisdom... stateci bene, mi
raccomando!" salutò Mipple, rivolta ai due attendenti della Regina, mentre
teneva per mano la piccola Lulun, che a sua volta salutava. "Spero di rivedervi
presto!"
"Hohohooo... altrettanto, principessa Mipple... e buona fortuna a tutti voi!"
disse il Gran Consigliere, con una risata benevola.
"Grazie a tutti! Alla prossima!" fu l'ultima cosa che riuscì a dire Nagisa,
prima che il pentacolo di luce si formasse del tutto, e l'aura luminosa
avvolgesse completamente le due ragazze. La Regina e i suoi attendenti
riuscirono a vedere, ancora per qualche secondo, le tre ragazze e i folletti che
agitavano le mani, e allo stesso tempo questi ultimi riuscirono a cogliere i
loro auguri di buona fortuna...
Prima che la luce si espandesse, e coprisse completamente la loro visuale.
Poi, lentamente, la luce svanì, trasformandosi nell'oscurità più completa...
E Hikari Kujou si risvegliò nel suo letto, avvolta dalle coperte!
"Ugh... è... stato un sogno?" mormorò, sbattendo un paio di volte le palpebre
per riportarsi alla realtà. Ancora non era del tutto sicura che quello che aveva
visto fosse reale, e si mise seduta sul letto per istinto, guardandosi attorno
come a cercare una conferma visiva che quello che aveva visto non era una
semplice illusione. Sembrava tutto a posto... i suoi quaderni, i suoi libri...
anche gli accessori che Pollun e Lulun usavano come forma alternativa per
passare inosservati nel Giardino dell'Arcobaleno... anche nella parziale
oscurità, Hikari riusciva a vedere che non sembrava essere cambiato nulla.
Era... era stato solo un sogno, oppure...
No, quello che aveva percepito era troppo reale per essere un sogno. Era
accaduto, Hikari Kujou sarebbe stata pronta a scommetterci...
E fu allora che la ragazzina bionda sentì di nuovo qualcosa di caldo e
rassicurante pulsare all'interno del suo petto, come la fiamma di una candela
che bruciava lentamente ma con vigore. Ancora stupita, Hikari si toccò lo sterno
con la punta della dita...
E, per un breve istante, una luce dorata e pulsante si accese all'altezza del
suo cuore. Era tutta la conferma di cui Hikari aveva bisogno, e la biondina
sorrise mentre guardava lo strano bagliore che sfarfallava sul proprio
corpo.
"Grazie, Regina... farò buon uso del suo dono." disse infine, prima di
adagiare nuovamente la testa sul cuscino.
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La mattina dopo...
Come ogni giorno, gli studenti della Verone Academy si stavano preparando ad
un'altra giornata di studio, interrogazioni, esercizi... e tutto il resto delle
"seccature" che ci si può aspettare da una tipica giornata di scuola. Come
sempre, frotte di ragazzi e ragazze stavano varcano i cancelli dell'istituto,
discutendo tra loro di mille argomenti diversi, e anche scambiandosi le
soluzioni degli esercizi fatti a casa. Si preannunciava una giornata come tutte
le altre, e in effetti non c'era nulla che facesse pensare che non fosse
così...
Se non fosse stato per il fatto che, a solo qualche decina di metri
dall'edificio scolastico, qualcosa di massiccio e inquietante stava scavando
sotto terra, lasciando dei solchi in superficie, come se una talpa gigante
stesse muovendosi nel sottosuolo. Quando la misteriosa creatura si fermò, una
testa mostruosa, simile ad un ragno gigante con gli occhi rossastri, emerse
lentamente, guardando la scuola come un bersaglio appena inquadrato...
E nessuno, d'altro canto, poteva vedere la misteriosa giovane in kimono
azzurro che fluttuava in aria, a decine di metri da terra, guardando il panorama
dall'alto nell'atteggiamento di un predatore che non aspetta altro che di
scendere in picchiata. Un sorrisetto malefico danzava sulle labbra di
Shitataare, mentre lei e Dorodoron si preparavano all'attacco...
"Bene, bene... penso che possiamo iniziare da qui!" affermò la guerriera di
Dark Fall. "Con un pò di fortuna, le Pretty Cure di cui ci hanno parlato Karehan
e Moerumba si presenteranno assieme, e allora vedremo di cosa sono davvero
capaci! Spero solo che Dorodoron non faccia l'idiota come al solito, e non mi
ostacoli..."
I due scagnozzi di Lord Akudaikahn erano pronti. Non dovevano fare altro che
aspettare il momento giusto...
CONTINUA...
Note dell'autore: Sì, lo so, non è successo molto in questo capitolo... per
compensare, il prossimo sarà ricco di azione e, molto probabilmente, vedrà
l'incontro tra le prime due generazioni di Pretty Cure e le Maiden! E ora che
anche Hikari si è riunita alla compagnia, le cose non potranno che farsi più
eccitanti! Ovviamente, sperando che Hikari non faccia la figura che ha fatto nel
primo film...
Beh, in effetti non ho molto dadire per questo capitolo... cercherò di
mettere on-line il prossimo il prima possibile, quindi attendete con pazienza...
e buon proseguimento! Attendo i vostri commenti!
Justice Gundam
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Capitolo 10 *** Emergenza alla Verone Academy ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-10
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Ed eccomi di ritorno! Ho cercato di velocizzare il più possibile la
pubblicazione di questo nuovo capitolo, in accordo con i miei impegni
quotidiani... e spero di non avervi fatto aspettare troppo a lungo! Ancora una
volta, ci tuffiamo nell'immenso mondo dei crossover, e più esattamente del mio
crossover tra Pretty Cure, Arcana Heart e Magical Girl Lyrical Nanoha!
Nel capitolo precedente, abbiamo fatto un salto nel Giardino di Luce, il
luogo in cui l'intera storia della Pretty Cure ha avuto inizio... e non solo
Nagisa e Honoka hanno avuto qualche delucidazione su quanto sta accadendo, con
annesa spiegazione di da dove vengano esattamente gli Elementali, ma Hikari ha
anche riottenuto i suoi poteri di Shiny Luminous. Il gruppo è di nuovo al
completo, ma basterà a respingere un attacco combinato di Dorodoron e di
Shitataare, che ora hanno unito le forze e si preparano ad attaccare la Verone
Academy? In completo spregio alla tradizione di Pretty Cure, che di solito vuole
che i membri della "squadra dei miniboss" attacchino uno alla volta...
Ovviamente, però, le Pretty Cure non saranno sole, anzi: questo capitolo
vedrà l'incontro tra le prime due generazioni di Pretty Cure! Esatto, avete
letto bene! Nagisa, Honoka e Hikari conosceranno finalmente le loro "eredi" Saki
e Mai... e non solo, perchè accadrà qualcosa che costringerà anche le Maiden
all'azione! Sì, so che ne verrà fuori un discreto caos... e pensate che questo
sarà niente, in confronto a quello che accadrà più avanti! L'Impero di Dark
Fall, per adesso, è la minaccia principale... ma questo non vuol dire che gli
abitanti del Giardino degli Elementi debbano essere trascurati!
Inoltre, a partire da questo capitolo, altri personaggi inizieranno, pur
lentamente, a fare il loro ingresso in scena... Maiden, altri membri della TSAB,
e anche altri personaggi di Pretty Cure Splash Star! Se conoscete la terza serie
di Pretty Cure, forse vi sarete già fatti un'idea di chi potrebbero
essere...
Beh, a dopo i suggerimenti! Per adesso, quello che devo fare è rispondere
alle vostre recensioni...
Kari 89: Sapevo che non aspettavi altro che questo momento... ora bisogna
vedere quando Hikari potrà dare una mano nella battaglia contro gli Elementali e
l'Impero di Dark Fall! Ebbene sì, in questo capitolo vedremo finalmente due...
anzi, tre... gruppi di eroine che si conosceranno. Ovviamente, si spera che
possano anche collaborare efficacemente! E per quanto riguarda Pollun e Lulun...
mah, ti dirò, sono due personaggi che non piacciono molto ai fan della serie,
più che altro perchè fanno un pò la parte dei principini viziati... però, sì, a
modo loro sono carini! ^_^
KillKenny: Sì, forse è un pò overkill, però la cosa sarà giustificata da
quello che accadrà più avanti nel capitolo! Hikari è senza dubbio la bentornata
nel gruppo, ma bisognerà vedere che differenza riuscirà a fare, visto che le sue
capacità combattive sono piuttosto limitate... e nel primo film ha fatto proprio
una magra figura! Hmm... un Naruto ad 8 code? Tipo quello che... no, sto zitto
per non fare spoiler! ^_^
Grazie del voto, e buona lettura!
SmartGirl: Accidenti, mi accorgo della tua recensione solo ora... comunque, grazie mille per la tua attenzione e le tue lodi... e non ti preoccupare, immagino che anche tu abbia avuto il tuo da fare come l'ho avuto io! Spero che questo capitolo sia degno dei precedenti... e nel prossimo, ci sarà la battaglia vera e propria!
Okay, ci siamo tutti... possiamo ricominciare!
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Capitolo 10 - Emergenza alla Verone Academy
Separate dal resto degli studenti, nell'ampio giardino della Verone academy,
quattro studentesse del secondo anno si erano riunite vicino ad un grande
albero, e in quel momento sembrava che fossero impegnate in una delle tante
conversazioni sul più e sul meno che altri loro compagni stavano sostenendo in
quel momento.
Sembrava. Ma, in effetti, non era così, visto che le quattro ragazze in
questione altre non erano che Heart, Saki-T, Maori e Lilica. Al momento di
entrare a scuola, le prime tre avevano preso da parte la loro compagna dalla
testa bionda, affermando di dover discutere con lei di qualcosa di molto
importante. Lilica aveva già una mezza idea di cosa poteva essere... ma in ogni
caso, non le dispiaceva perdere un pò di tempo a chiacchierare con le sue
compagne prima di una noiosa giornata di scuola! Perciò, aveva accettato
addirittura con entusiasmo...
"Lilica-chan, ci dispiace molto disturbarti proprio adesso che mancano cinque
minuti al suono della campanella..." si scusò Maori, dando un'occhiata al suo
orologio da polso. "Ma quello di cui volevamo parlarti è una cosa piuttosto
importante..."
"No problem, zero disturbo!" le assicurò la vivace biondina, per poi eseguire
una piroetta sul punto dove si trovava. "Anzi, avevo giusto voglia di scambiare
due parole con voi, ragazze! Sempre meglio che starsene là sui banchi a
ripassarsi quelle cavolo di lezioni prima che il prof interroghi!"
"Sai già come la pensiamo sul tuo modo di prendere gli studi, quindi... non
mi prendo nemmeno la briga di ripetertelo." disse Saki-T, abituata ai modi di
fare della sua amica. "Comunque... sì, al momento abbiamo a che fare con
qualcosa di un pò più importante dei compiti a casa o delle interrogazioni.
E'... una cosa che va avanti già da un pò di tempo, ma soltanto ieri sera
abbiamo capito che la situazione stava precipitando."
"Perciò, Sa-Sa e Mao-Mao hanno pensato di parlarne prima a me, e poi anche a
te, e vedere cosa si poteva fare!" concluse Heart. "Ehm... comunque, Lili, avrei
una domanda da farti, se permetti..."
Lilica alzò le spalle, con le mani sulla nuca. "Spara."
"Okay..." rispose Heart, con un indice appoggiato sulle labbra, come se
stesse pensando al modo migliore di porre la domanda... poi, decise di
affrontare la questione di petto.
"Lili-chan, è vero che sei una Maiden anche tu?"
La biondina non cambiò posizione, ma i suoi occhi violetti si spalancarono
leggermente, lasciando trasparire un pizzico di confusione. La reazione di Maori
fu più o meno la stessa, mentre Saki-T si limitò ad incrociare le braccia sotto
il seno e a fare un sorrisetto. "Diretta e senza preamboli, eh, Heart-chan?"
chiese la ragazzina dai capelli blu...
"Una... Maiden?" rispose Lilica, come se non fosse del tutto sicura di cosa
dire. "Beh... se devo dire la verità, IO sapevo già dall'altro giorno che tu eri
una Maiden... e questo dovrebbe dirti tutto. Sì, in effetti io sono una Maiden.
Come le qui presenti Saki e Maori... e prima che tu me lo chieda, sì, faccio
anch'io parte della TSAB, anche se non esattamente per mia scelta!"
"Lilica-chan, lo sai che la TSAB non approva molto di una Maiden che non
segua le regole... non avresti potuto mantenere il tuo Arcano senza entrare a
far parte dell'organizzazione." spiegò Maori con pazienza. "E poi, non è che
l'ammiraglio Graham ci tiene al guinzaglio... puoi accontentarti, no?"
"Sì, sì, lo so... ma lo stesso non mi piace essere una specie di sbirro!"
brontolò la biondina, riavviandosi i capelli... che sembravano essere ribelli e
caotici quanto la loro proprietaria! "Comunque, come stavamo dicendo... sì,
Heart-chan, io sono una Maiden... e il mio Arcano si chiama Tempestas, ed è
dotato di poteri collegati al vento. Ma... immagino che ci sia un motivo ben
preciso se voi ragazze mi portate qui Heart-chan e mi fate il terzo grado così
all'improvviso! Allora, sputate il rospo... è successo qualcosa che ha a che
fare con il Giardino degli Elementi, non è vero?"
Heart si portò un indice alle labbra, come se stesse pensando a come spiegare
il tutto... ma Saki-T la precedette, spiegando ogni cosa a Lilica con la stessa
calma che avrebbe usato parlando della condizioni del tempo. "Per farla breve,
Lilica... ieri sera si è verificata un'infrazione delle barriere dimensionali da
parte di un gruppo di Elementali della Terra, e a quanto pare anche un
Elementale dell'Aria e uno del Fuoco - almeno, stando ai rapporti della TSAB -
hanno cercato di entrare illegalmente. Questo fenomeno è un sintomo del fatto
che le barriere tra il Giardino dell'Arcobaleno e quello degli Elementi si
stanno assottigliando... ma non credo di dovertelo ripete, visto che come Maiden
avrai già percepito il disturbo dimensionale."
"Sì, ma non ci ho fatto molto caso." rispose Lilica con un'alzata di spalle,
come se fosse la cosa più naturale del mondo! "Comunque... sì, ho perceputo
anch'io che ci sono degli Elementali a spasso per il nostro pianeta. Vi dirò, la
cosa non mi dispiace neanche, ci voleva giusto un pò di movimento per dare una
scossa a questo mortorio di città!"
"Ehm... non so se sono esattamente d'accordo con te, Lili-chan..." mormorò
Heart, con una risatina imbarazzata e un gocciolone di sudore dietro la nuca.
"Comunque... per proseguire il discorso di Sa-Sa, ieri sera lei e Mao-Mao mi
hanno chiamato per una... riunione d'emergenza, per così dire... e mi hanno
parlato di questa TSAB, che mi sembra conosca anche tu, e di quello che sta
succedendo con gli Elementali. Anzi, se devo dire la verità... già prima che me
ne parlassero avevo visto un Elementale emergere... era un grosso mostro che
sembrava un incrocio tra un'aquila e un leone. Un grifone, mi pare che si
chiamino..."
"Già, a proposito di quello..." interruppe Maori, improvvisamente pensierosa.
"Heart-chan, non hai per caso visto cosa gli sia successo in seguito? Dalla mia
posizione, ho soltanto percepito che la sua reazione energetica nel Giardino
dell'Arcobaleno è scomparsa all'improvviso..."
Il visetto di Heart si illuminò di colpo, ricordando quello che era successo
il giorno in cui Partinias l'aveva informata del pericolo incombente. "Oh, beh,
ragazze, questa sì che è una cosa da raccontare!" esclamò. "Partinias mi aveva
appena parlato delle Maiden, dei vari Giardini che ci sono... e io stavo andando
là per affrontare l'Elementale, quando..."
Prima che Heart potesse partire per la tangente e sommergere le sue amiche
con un fiume di parole sulla sua esperienza di un paio di giorni prima, un'altra
ragazza passò vicino al gruppetto, ricordando loro che la campanella stava per
suonare! "Ragazze! Lilica-chan, Heart-chan! Scusate se vi disturbo, ma sta per
suonare!" esclamò l'occhialuta Ioriko, passando vicino al gruppo con espressione
frettolosa. "Dobbiamo andare in classe adesso... altrimenti, poi chi la sente
Yoshimi-sensei?"
"Hey, Iori-poo! Buongiorno!" esclamò Heart, voltandosi verso la ragazzina
occhialuta senza prestare troppa attenzione a quello che aveva appena detto.
"Hey, Ioriko-chan!" la salutò Lilica. "Stavamo giusto finendo il discorso e
stavamo per venire in classe! Ma tu non ti preoccupare, e vai pure avanti per
conto tuo! Ti raggiungiamo appena finiamo qui!"
Ioriko, dopo aver ripreso fiato, si aggiustò gli occhiali con aria
interrogativa. "Hm? E... scusate se sono troppo indiscreta, ma... di cosa
stavate parlando? Ovviamente, sempre che vogliate dirmelo..."
"Oh, nulla di particolare, Ioriko-chan..." rispose Maori, accomodante.
"Heart-chan e Lilica-chan ci hanno parlato di un evento un pò insolito che hanno
visto l'altra sera... sai di quegli strani fenomeni che qualcuno dice di aver
visto vicino all'ufficio di quella veterinaria, giusto? Heart-chan e Lilica-chan
ci hanno ci stavano dicendo che anche loro erano da quelle parti, e... hanno
visto un pò di quello che era successo!"
"Ah... sì, ho letto anch'io sul giornale che sono accadute delle cose strane,
da quelle parti..." rispose Ioriko, ripensando alle notizie che aveva letto.
"Quello che è successo... non lo sanno con esattezza, ma sanno che ci sono stati
danni alle proprietà, e anche abbastanza importanti... non hanno però idea di
cosa possa averli provocati."
"Già... ho sentito che hanno trovato tracce di bruciature... e varie sezioni
di muri ed edifici sono state demolite come se fossero state colpit da un
fulmine o da una cannonata..." rispose Saki-T. "Quello che lascia più perplessi
è il fatto che sembra essere accaduto tutto in un paio di secondi... un attimo
andava tutto bene, e l'attimo dopo era tutto in briciole... Ma credo che tu
abbia ragione, Ioriko-chan, adesso è il momento di andare in classe.
Sbrighiamoci, non vorrei finire nel corridoio con un paio di secchi tra le
mani..."
"Hey! Aspetta un momento, Sa-Sa!" la richiamò Heart, mentre la ragazza dai
capelli blu cominciava a marciare verso l'ingresso dell'Accademia... Le altre
ragazze seguirono a ruota, con Ioriko in coda a cercare di attaccare un pò di
conversazione con la vivace Lilica. La biondina iniziò immediatamente a
tempestare la quattrocchi di domande, curiosa di sapere cos'altro avesse sentito
Ioriko degli strani eventi dell'altra notte... ma Ioriko stava ascoltando con un
orecchio solo, visto che una parte di lei stava ripensando a quella inusuale
notizia con un misto di timore... e fascino!
"Quindi... è successo tutto all'improvviso, e nessuno sa con esattezza da
cosa sia stato provocato..." pensò, iniziando già a farsi qualche idea.
"Accidenti, devo ammettere che anche se la cosa mi fa un pò paura... la trovo
anche affascinante. Che si tratti di un fenomeno paranormale? Ho sempre
desiderato assistere ad uno..."
Tanto Ioriko era lontana dall'immaginare cosa sarebbe successo di lì a poco,
e quanto sarebbe cambiata la sua vita per quell'unico evento...
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"Signora, abbiamo gli ultimi rilevamenti. Sono stati rilevati tre varchi
dimensionali in costante espansione nelle vicinanze della Verone Academy, nel
quartiere di Ginza. Sembra che siano sul punto di aprirsi... anzi, signora, mi
correggo, si stanno già aprendo! Credo che sarà questione di un paio d'ore al
massimo..."
"Vicino alla Verone Academy? Interessante... agite su quelle, e tenete
d'occhio l'eventuale emersione di Elementali. Dovete restare pronte a
stabilizzare di nuovo i confini dimensionali e tagliarli fuori dal Giardino
degli Elementi nel caso si facciano troppo pericolosi." rispose l'alta
figura in piedi dietro alle postazioni di lavoro. "Non abbiamo bisogno che
gli Elementali provochino troppi danni... almeno per adesso."
"Sarà fatto, Milady!" affermò l'operatrice seduta davanti allo schermo più
vicino. "Oh, abbiamo anche rilevato delle reazioni energetiche di altro tipo in
avvicinamento all'accademia... crediamo che si tratti dell'Impero di Dark Fall.
Per qualche incredibile coincidenza, loro e gli Elementali hanno scelto lo
stesso bersaglio."
"Già... una coincidenza davvero singolare!" replicò la "signora" dopo
un breve istante di riflessione, con l'aria di essere molto divertita da quegli
sviluppi. "Molto interessante... forse questo ci permetterà di valutare
meglio le capactà combattive delle Maiden e delle Pretty Cure! Molto bene...
questo era un imprevisto, ma non modifica il nostro piano: tenete monitorata la
situazione, e intervenite solo se l'Impero di Dark Fall minaccia di prevalere.
Le Pretty Cure e le Maiden ci servono ancora..."
"Certamente, signora. Siamo già in status di allarme giallo." rispose
un'altra operatrice, iniziando a digitare alcune stringhe di comandi sul suo
terminale. La donna misteriosa alzò lo sguardo verso i monitor, e si spostò con
la mano una ciocca di capelli che le scendeva sul viso, con un sorrisetto sul
viso che la semioscurità della grande sala impediva di vedere bene.
"Ottimo... se giochiamo bene le nostre carte, il nostro progetto avrà
successo ancora prima del previsto." affermò la donna. "Pretty Cure,
Maiden... e quella ragazzina di nome Nanoha... saranno tutte delle utili pedine,
finchè riusciremo a dirigerle dove vogliamo..."
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Mezz'ora dopo, le lezioni erano in pieno svolgimento, e la signorina Yoshimi
stava spiegando la lezione del giorno, senza che nulla facesse presagire quello
che sarebbe successo di lì a poco. Saki Hyuuga, non troppo interessata a tutte
quelle spiegazioni, nonostante ammettesse lei stessa che Yoshimi-sensei fosse la
sua insegnante preferita, gettava di tanto in tanto qualche occhiata fuori dalla
finestra, per poi guardare con la coda dell'occhio ora le sue amiche Yuuko e
Hitomi... ora Kenta, il buffone della classe, che sembrava ancora più annoiato
di lei... e ora Mai che, al suo esatto contrario, era seduta al suo posto e
prendeva diligentemente appunti. A guardarla così, seduta ordinata e con
quell'espressione assolutamente tranquilla sul viso, sembrava davvero una
studentessa modello, e Saki si chiese come faceva ad essere così pimpante anche
davanti alla prospettiva di una lunga giornata di scuola...
E tuttavia, c'era qualcosa in più che a Saki-H continuava a tornare in mente.
Quella strana sensazione della prima volta in cui si erano incontrate... la
sensazione che quella, in effetti, non fosse per niente la prima volta. Mai
Mishou aveva qualcosa di molto familiare, e in certi istanti Saki-H aveva
l'impressione di essere sul punto di ricordare esattamente cosa...
Alzò le spalle, decidendo che la cosa, in fondo, non era poi così importante,
e guardò verso il resto delle sue amiche. Maori e Ioriko erano concentrate sui
loro appunti e sulla lezione almeno quanto Mai... mentre Lilica, come c'era da
aspettarsi, teneva la testa tra le mani senza scrivere assolutamente nulla, con
la faccia di una che avrebbe preferito essere da tutt'altra parte! Insomma,
quello che ci si poteva aspettare da una classica mattinata di scuola... tutte
scene a cui Saki-H era abituata dall'anno precedente!
La campionessa in erba di softball sospirò e tornò al suo lavoro, ogni tanto
lanciando un'occhiatina al "cellulare" nascosto nella sua cartella. La noia era
tale che, per un attimo, desiderò che succedesse qualcosa di pericoloso... tipo,
per esempio, che quelli di Dark Fall tornassero alla carica e costringessero lei
e Mai ad intervenire!
"Cavolo, so che forse dovrei stare attenta a quello che desidero... visto
che potrebbe avverarsi..." pensò tra sè, avendo già un'idea di come andavano
le cose quando ci si metteva a pensare a quello... "Ma... davvero, preferirei
che accadesse qualche imprevisto, invece di starmene seduta qui per due ore!
Oggi non è proprio giornata..."
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Una situazione simile si stava verificando in un'altra classe, dove Heart
Aino e Saki Tsuzura si stavano sorbendo una lezione di una delle materie che più
terrorizzano gli studenti di ginnasio - ovvero, la temuta matematica! Non che
alla ragazza dai capelli blu questa materia desse problemi, sia ben chiaro.
Ma... certo non si poteva dire la stessa cosa della povera Heart, che stava
guardando le formule sul suo libro di testo come se fossero state scritte in
qualche lingua arcaica e dimenticata!
"Uuugh... non posso crederci, queta roba è micidiale! Il mio povero cervello
è troppo piccolo per farcela stare tutta!" si lamentò a bassa voce la ragazzina
dai capelli rosa, il cui ciuffo ribelle a forma di cuore si era deformato e
aveva assunto una strana andatura a zigzag per esprimere la frustrazione della
sua proprietaria! "Sa-Sa, un giorno mi dovrai spiegare come fate tu e Mao-Mao a
ricordarvi tutte queste cose! A me sembra di leggere un'altra lingua!"
Saki-T sospirò e alzò ironicamente gli occhi al cielo. "Credo, Heart-chan,
che questo tu me l'abbia già detto l'anno scorso... più di una volta... e credo
anche ti risponderò la stessa cosa dell'altra volta, ovvero che non ti
sembrerebbe poi questa mostruosità se solo tu ci stessi un pò dietro e non
pretendessi di capire tutto subito... ti suona familiare?" rispose, senza
nascondere un fitto sarcasmo che era, ormai, il suo modus operandi davanti alle
stravaganze delle sue compagne...
Heart fece gli occhi da cucciolo, come se questo potesse convincere Saki a
darle la soluzione a tutte le domande che si era fatta in ambito matematico.
"Awww... ma insomma, Sa-Sa, lo sai che io non sono mai stata portata per queste
cose! Insomma, qual è il vostro segreto? Mi piacerebbe saperlo... lo avrei
chiesto a Iori-poo già da tempo, se non fosse per il fatto che anche lei è
negata in matematica!"
"Consiglierei intanto di prestare un pò più di attenzione a quello che il
prof sta spiegando, Heart-chan..." ribattè la ragazza dai capelli blu, senza
perdere un colpo e senza mostrare il minimo segno di impazienza. "Sai, mi sembra
che in questo momento ti abbia notata che chiacchieri con me..."
Un'allarmata Heart Aino sobbalzò sulla sedia e si girò di scatto verso la
cattedra... per constatare, con grande disappunto, che il professore era in
piedi accanto ad essa, e la stava puntando con sguardo quasi minaccioso, così
come facevano diversi dei loro compagni di classe! La ragazzina strinse i denti,
con una buffa espressione di imbarazzo, e una goccia di sudore le scese lungo la
fronte!
"Aino-san... sarei curioso di sapere cosa lei stava dicendo a Tsuzura-san che
fosse tanto più interessante della mia lezione." affermò, con quel tono
glacialmente calmo che aveva sempre l'effetto di far venire un brivido di paura
alla sua vittima designata. "Visto che si trattava di un argomento così...
ricreativo... forse non le dispiacerà condividerlo con il resto della
classe."
"Ugh... beccata in pieno!" pensò tra sè Heart... prima di alzarsi in
piedi come un soldatino, e rispondere con una risatina imbarazzata e una mano
dietro la nuca. "Ah... Hehehehee... no, no, sensei, non era niente! Mi scusi...
è che avevo qualche dubbio su un argomento, e quindi stavo chiedendo a Sa-...
ehm, volevo dire a Saki-san se lei me lo poteva spiegare meglio... hehehehee..."
Stava per usare il solito nomignolo che ormai Saki avrebbe dovuto essere
abituata a sentirsi affibbiare da Heart, ma si trattenne all'ultimo momento
sentendo lo sguardo bruciante della ragazza dai capelli blu (che si sarebbe
vergognata come una ladra se quel soprannome fosse diventato pubblico dominio).
Saki-T si sbattè una mano sulla fronte e scosse la testa quando Heart smise di
ridere, vedendo l'espressione vagamente divertita - qualcuno avrebbe potuto
definirla sadica - del professore!
"Molto bene, signorina Aino... se lei non ha capito la spiegazione, credo che
sarò lieto di ricominciare da capo! Visto che siamo in anticipo con il
programma, perdere una mezz'oretta non sarà un problema. Allora, la lezione era
iniziata con un'esposizione delle proprietà del seno e del coseno, della
tangente e della cotangente, e abbiamo detto che..."
Gli occhi di Heart si ingrandirono comicamente, e divennero totalmente
bianchi con il contorno nero, mentre una cupa aura blu di sventura appariva
attorno a lei... e la classe le rivolgeva qualche sguardo poco rassicurante!
Saki, dal canto suo, sospirò, fece un sorrisetto divertito e alzò le spalle come
per dire che non c'era niente da fare...
"Heart-chan... ho già detto che non cambierai mai?" disse tra sè.
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Mentre le lezioni continuavano, e gli studenti della Verone Academy
proseguivano ignari la loro routine, i due generali dell'Impero di Dark Fall si
erano appostati... e, sulla collinetta dalla quale poteva tenere sotto controllo
l'intera fronte dell'edificio, Dorodoron si stava preparando a scagliarsi
all'attacco al momento giusto. Già pregustava l'istante in cui Shitataare gli
avrebbe detto di muoversi, e di scatenare il suo Uzaina contro l'edificio
scolastico...
Si bloccò e corrugò la fronte, a causa di un dubbio che gli era balenato in
mente proprio in quell'istante. Già, muoversi al momento giusto... quando la sua
collega glielo avesse ordinato... sì, fin qui tutto bene... ma allora, perchè
Shitataare non si decideva a dargli il via libera? Che cosa stava
succedendo?
"Hmm... Ancora Shitataare non si fa sentire..." borbottò, deluso e sul punto
di perdere la pazienza. "Ma insomma, quanto ci mette a dirmi di andare
all'attacco... Io qui sto davvero mettendo radici! Ne ho abbastanza, se non si
decide lei, ci penso io ad attaccare!"
"Fermo, tu!" lo sorprese la voce acuta di Shitataare. La donna dalla pelle
scura e in kimono azzurro era apparsa dietro di lui, con le braccia conserte e i
pedi che fluttuavano a qualche centimetro da terra... e quando Dorodoron si
voltò con un sobbalzo di sorpresa, vide che l'espressione della sua collega era
di leggera, ma comunque evidente, disapprovazione. Anzi, si sarebbe potuto dire
con una certa tranquillità che lo stava guardando dall'alto in basso... non solo
per il fatto che lui era mezzo sepolto!
"Argh! Sei... sei tu, Shitataare?" esclamò il muscoloso guerriero di Dark
Fall, i cui occhi rossi e compositi si erano spalancati per l'allarme. "Mi... mi
stavo giusto preparando ad attaccare con i miei Uzaina, visto che tu non ti
decidevi a darmi l'ordine..."
"Sei il solito zuccone, Dorodoron..." lo rimproverò Shitataare, dopo aver
emesso un grugnito frustrato. "Non ti è venuto in mente che, se non ti ho ancora
dato nessun ordine, è per un motivo ben preciso? E cioè, che abbiamo più da
guadagnarci se aspettiamo, prima di attaccare?"
Confuso, il muscoloso guerriero pirgò la testa da un lato e fece sporgere una
mano dalla galleria che aveva scavato, per grattarsi la testa. "Ehm... scusa,
Shitataare, ma non capisco cosa vuoi dire. Potresti essere più precisa?" chiese,
sentendo improvvisamente ridicolo.
"Sgrunt... ma perchè sono costretta a lavorare con questo bestione tutto
muscoli e niente cervello?" brontolò la donna, cercando di non far vedere la
vena che le stava affiorando sulla fronte. "Usa la testa, no? Se ancora non ho
detto di attaccare ci sarà un motivo ben preciso... e questo motivo è il fatto
che ho percepito una strana energia in rapido avvicinamento! Se tu fossi stato
più attento, magari l'avresti sentita anche tu... comunque, non mi è sembrato il
caso di gettarsi all'attacco senza prima capire bene di cosa si tratta... e se
possiamo usarla a nostro vantaggio! Soprattutto considerando quello che ci ha
raccontato Moerumba..."
"Ehm... parli di quelle altre due Pretty Cure di cui diceva?" chiese
Dorodoron. "Sì, mi pare di ricordare... avevano parlato di una creatura che era
uscita fuori dal nulla, e credevano che fossimo stati noi a farla arrivare nel
Giardino dell'Arcobaleno... quando poi non era così..."
"Esatto. Come vedi, ci sono diversi elementi da prendere in considerazione,
in tutta questa storia." affermò Shitataare. "Intanto, possiamo finalmente
vedere cosa sono queste strane creature di cui si accennava, e determinare se
possono tornarci utili in qualche modo. E poi, in questo modo le Pretty Cure
saranno costrette ad affrontare qualcun altro, oltre ai nostri Uzaina... così,
abbiamo maggiori probabilità di metterle con le spalle al muro, non ti
sembra?"
"Un ottimo piano, Shitataare!" esclamò Dorodoron. "Bene, allora facciamo
così!"
"E ci arrivi soltanto adesso, zuccone?" lo sgridò la donna in kimono, mentre
ricominciava a prendere quota. "Bah, lasciamo perdere... allora, aspetta che ti
dia un segnale, e poi parti all'attacco! Mi raccomando, ricordati che
probabilmente avremo a che fare con quattro Pretty Cure, anzichè con due... mi
aspetto che tu riesca a tenerne a bada una coppia, mentre io sistemo le altre
due!"
"Ricevuto, Shitataare..." rispose il gigante dalla testa di ragno. "Ma...
scusa, come farò a capire quando dovrò muovermi? E a riconoscere il tuo
segnale?"
Shitataare ghignò freddamente, e mosse le dita di una mano come se fossero
state artigli. "Oh, lo capirai... sono sicura che anch uno corto di cervello
come te potrà riconoscere il mio segnale all'istante!"
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Durante l'ora della pausa pranzo, su un balcone dell'edificio del liceo,
quattro ragazze si erano riunite per passare assieme quell'oretta di sospensione
delle lezioni... e Saki-H, amichevole ed espansiva com'era, non aveva perso
tempo a cercare di far avvicinare Mai alle sue compagne. E quale modo migliore
per iniziare, aveva pensato la giovane campionessa di softball, che mostrare
alle sue amiche gli stupendi disegni di Mai?
"Wow! Mai-san, questo è un disegno che hai fatto tu? Ma è fantastico!"
esclamò Saki-H, in visibilio davanti allo spettacolare ritratto che Mai le stava
facendo vedere. Ritraeva lei e il gruppetto dei suoi amici in una posa del tutto
naturale, quasi si fosse trattato di una fotografia... e soprattutto, mostrava
un senso delle proporzioni e un'attenzione ai piccoli dettagli davvero
incredibile. Anche Hitomi e Yuuko, che stavano guardando il disegno da dietro le
spalle di Saki-H, erano altrettanto sbalordite dall'abilità di Mai. "Dico sul
serio! Quando hai imparato a disegnare così bene?"
"Ma... a dire la verità non ne sono molto sicura..." si schermì Mai,
grattandosi una guancia con aria di modestia. "Io... mi limito a mettermi
davanti al foglio, penso a quello che voglio disegnare... e il resto, è come se
venisse da solo! Ammetto che sono abbastanza brava a ricordarmi i dettagli!"
"Una memoria fotografica, come si suol dire..." affermò Yuuko, la ragazza più
in carne. "Aaah, Mai-san, non sai cosa darei per avere metà della memoria che
hai tu! Mi aiuterebbe un sacco nei compiti!"
"Mi hai tolto le parole di bocca, Yuuko-chan!" affermò Saki-H mentre
restituiva il disegno a Mai, maneggiandolo con estrema cura. "Con il cervello
che hai tu, Mai, studiare dev'essere una passeggiata! Comunque... sai, penso che
dovresti iscriverti al club di disegno del nostro liceo! Sono sicura che lì ti
faresti un bel pò di amici, e avresti anche la possibilità di mostrare a tutti
quanto sei brava!"
"Beh... ma io non disegno per dimostrare il mio talento, Saki-san... a me
piace disegnare, semplicemente! Lo faccio perchè mi rilassa e mi diverte..."
affermò la giovane artista, ricevendo il suo disegno dalle mani della sua nuova
amica. "Ehm... e voi, ragazze? Voi fate già parte di qualche club?"
"Certamente! Io, Saki e Yuuko facciamo tutte parte del circolo di
softball..." affermò Hitomi, indicando il diamante. "E tra non molto
ricominceranno gli allenamenti in vista del campionato! Quest'anno abbiamo a che
fare con delle squadre temibili... quindi dovremo darci da fare!"
"Però, interessante..." affermò Mai. "E... dall'altra parte del campo
sportivo, che cosa c'è? Mi sembra che ci sia già qualcuno che si sta
allenando..."
"Ah, loro... loro sono la squadra di lacrosse del liceo!" affermò Saki-H,
guardando in quella direzione. "L'anno scorso hanno raggiunto una grande
vittoria nel campionato ufficiale, grazie anche al capitano Misumi! Quella
ragazza è un vero astro nascente della lacrosse, ve lo dico io che l'ho vista
giocare, quando ero al primo anno! Un giorno dovrò portarvi a vedere una delle
sue partite... lei e le sue amiche Shiho e Rina sono dei veri fenomeni!"
"Beh... sarei molto curiosa anch'io di vederle!" affermò Mai. Stava per
aggiungere qualcos'altro, quando la sua vista acuta le permise di rendersi conto
che c'era qualcosa che non andava... un tremolìo quasi invisibile che percorse
la volta celeste, facendo sfarfallare le nuvole e annebbiare la visuale per un
istante. Allo stesso tempo, la prese uno strano sentore, difficile da spiegare a
parole... come se qualcosa di impalpabile stesse cercando di avvertirla che
stava per accadere un disastro!
Saki-H si accorse dell'espressione improvvisamente ansiosa di Mai, e si voltò
verso di lei con aria interrogativa. "Hmm? Hey, Mai-san, sicura di stare bene?
All'improvviso ti vedo che guardi in lontananza..."
Mai, con educazione ma anche con fermezza, si portò un dito alle labbra per
chiedere il silenzio a Saki-H. "Sssh! Aspettate, Saki-san... ragazze, non avete
visto anche voi qualcosa di strano?" disse, indicando in lontananza. "E' come se
all'improvviso... il cielo avesse tremato! So che è assurdo, ma è quello che mi
è sembrato..."
Yuuko e Hitomi guardarono nella direzione che Mai aveva indicato, ma per
quanto si sforzassero non riuscirono a vedere nulla di strano. "Hmm... ne sei
sicura, Mai-san? Io non vedo proprio niente. Magari ti sarà sembrato... sai
com'è, a volte la luce può fare brutti scherzi..."
Mai si sfregò il mento, pensando che Yuuko non aveva tutti i torti, e che
forse le era soltanto sembrato di vedere qualcosa che non c'era... ma quello che
accadde dopo, con suo immenso rammarico, non fu un'illusione! Improvvisamente,
il tempo sembrò rallentare rapidamente fino a fermarsi del tutto, i colori si
spensero tutt'attorno a loro, il cielo passò dall'azzurro terso ad un
inquietante colore violetto... e le due ragazze con cui Saki-H e Mai stavano
parlando rimasero come congelate, come immagini su un video sul quale era stato
premuto il pulsante di pausa! Dal punto di vista di Mai, era come se tutto si
fosse bloccato, lasciando soltanto lei... e Saki-H... libere di muoversi!
"Huh? E... e adesso cosa succede?" esclamò Saki-H, mentre ancora Mai guardava
confusa davanti a sè. "Yuuko, Hitomi, mi sentite? Ragazze, dite qualcosa... ah,
cavolo, è tutto inutile, non mi sentono!" sbottò, dopo aver provato a richiamare
l'attenzione delle loro amiche paralizzate sventolando una mano davanti a loro.
"Mai-san, tu stai bene? Non sei bloccata anche tu, vero?"
"Sembra... sembra di no! Però tutto il resto della scuola è..." rispose Mai,
guardandosi attorno e vedendo che praticamente tutto il resto dell'edificio
scolastico era caduto vittima di quella specie di stasi. "Non ditemi che sono
tornati quelli di Dark Fall!"
"Mai! Mai!" squillò la vocetta di Choppy dalla tasca della sua uniforme... e
anche Saki-H si ritrovò con il suo "cellulare" che la chiamava con urgenza, con
la vocetta di Flappy! I due folletti del Giardino delle Sorgenti balzarono fuori
dalle tasche nelle quali stavano rintanati e assunsero la loro forma naturale in
uno sbuffo di fumo colorato.
"Saki! Ragazze, c'è un pericolo, lapi! Ho avuto appena adesso un brutto
presentimento, c'è qualcosa che si sta avvicinando alla scuola!" esclamò il
folletto azzurro tenendosi vicino alla sua compagna.
Saki-H, passato il primo istante di paura, strinse un pugno davanti a sè. Era
soltanto la seconda volta... ma si sentiva pronta ad affrontare qualsiasi cosa!
"Sono quelli di Dark Fall, vero?" esclamò. "Bene, che si facciano avanti! Io
sono pronta a tutto!"
"A dire la verità... non ne siamo sicuri, chopi..." rispose Choppy, con
grande meraviglia delle due amiche. "Sentiamo una forte energia magica ma...
siamo convinti che sia diversa da quella dell'Impero di Dark Fall, chopi! Non
chiedeteci di chi si tratti, perchè non ne abbiamo idea..."
"Cosa? C'è qualcun altro che minaccia la Terra... oltre all'Impero di Dark
Fall? E... e come mai tutti i nostri compagni si sono bloccati? Sembrano
congelati!" chiese Mai, continuando a voltare il capo da una parte e dall'altra.
Sembrava che il tempo si fosse fermato, mentre il cielo continuava ad assumere
quegli strani colori violacei...
"In ogni caso, dobbiamo tenerci pronte!" affermò Saki-H, che nonostante la
paura riusciva a mantenere un sangue freddo invidiabile. "Che si tratti o meno
dell'Impero di Dark Fall... noi siamo le uniche, qui attorno, che possano fare
qualcosa per fermarlo!"
"Saki ha ragione, lapi!" esclamò Flappy. "Scendiamo giù, al piano terra. Lì
avrete più spazio per combattere!"
Le due nuove amiche si dissero d'accordo, e dopo aver raccolto le loro
mascotte, corsero di nuovo nel corridoio e verso l'uscita della scuola...
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Poco più in là, nel campo d'allenamento di lacrosse, erano in corso gli
allenamenti... e Nagisa Misumi, Rina Takashimizu e Shiho Kubota, le stelle della
squadra del liceo, stavano dando mostra della loro abilità: un passaggio
rapidissimo a Shiho da parte di Rina colse di sorpresa il pubblico, e da lì la
palla sfrecciò con incredibile precisione verso la racchetta di Nagisa, che la
afferrò al volo e scagliò un tiro micidiale, andando a segno!
"Ottimo lancio, Misumi!" esclamò il capitano della squadra. "Vedo che non ti
sei guadagnata il titolo di capitano della squadra delle medie soltanto per
caso! Quello era un tiro davvero difficile!"
Nagisa si scambiò un cinque con Shiho e Rina, poi ghignò e fece il segno di
vittoria rivolta al capitano. "Hehehee... modestamente, capitano, posso dire che
me la cavo... ma Shiho-chan e Rina-chan fanno la loro brava parte! E' grazie a
loro se mi riescono questi tiri! Giusto, ragazze?"
"Giusto, giusto, giustissimo!" esclamò Shiho, con la sua classica parlata a
mitragliatrice e con la racchetta da lacrosse sollevata in aria con entusiasmo.
"E' tutta questione di lavoro di squadra!"
"Okay, ragazze, adesso non montiamoci troppo la testa..." ridacchiò Rina,
decisa a fare da voce della ragione. "Questa era soltanto una partita di
allenamento, e..."
Vedere Shiho alzare gli occhi al cielo, attirata da qualcosa che a Rina e a
Nagisa era sfuggito, interruppe il discorso, e le due ragazze si voltarono con
espressione interrogativa verso la loro compagna di squadra più bassa.
"Aspettate un momento, ragazze, guardate là! Non vi sembra che sia successo...
qualcosa di strano?" chiese Shiho, indicando verso l'alto. Incuriosite, Nagisa,
Rina e un paio di altre giocatrici che si trovavano nei paraggi alzarono lo
sguardo... ma l'unica che riuscì a cogliere, soltanto per un istante, la strana
sfumatura biancastra che attraversò la volta celeste fu Nagisa stessa, che
spalancò gli occhi per la sorpresa!
"Oh, cavolo..." mormorò tra sè, avendo capito che c'era qualcosa che non
andava. "Ehm... scusate, ragazze, non è che potreste... Ragazze?2 Hey, ragazze,
mi sentite?"
Ma fu come parlare ad un muro. Shiho, Rina e le altre giocatrici erano
rimaste ferme ed immobili come statue, con ancora gli occhi rivolti verso il
cielo in un'espressione di meraviglia... e un'istante dopo, il cielo si
rannuvolò, e un inquietante colore violaceo si diffuse su di esso come una
gigantesca macchia d'inchiostro! Nagisa restò ammutolita a guardare il cielo che
cambiava colore: era un segno sicuro che stava per accadere qualcosa di
brutto...
"Nagisa! Nagisa!" si sentì chiamare dal bordo del campo, e la ragazza si girò
per vedere Honoka che la chiamava.
"Honoka!" esclamò, raggiungendo la sua migliore amica. "Tutti gli altri sono
rimasti bloccati. Tu pensi che si tratti di... quelli di Dark Fall o di qualcun
altra di quelle bestiacce?"
"Non lo so, ma dobbiamo essere pronte, mipo!" rispose Mipple, già trasformata
in cellulare. "Sento che si sta avvicinando qualcosa di potente... e molto
pericoloso, mipo!"
"Sì, capisco..." rispose Honoka. "Dobbiamo ritrovare Hikari, e prepararci
a..."
"Ragazze! Ragazze, sono qui!" esclamò la vocetta di Hikari... e quando Nagisa
e Honoka si voltarono in quella direzione, videro che la loro amichetta bionda
si stava avvicinando a passo rapido, con Pollun e Lulun tra le braccia. Hikari
raggiunse le sue amiche più grandi e riprese fiato, poi alzò lo sguardo verso di
loro. "Stavamo facendo lezione, e all'improvviso si sono fermati tutti! Non so
esattamente di cosa si tratti... ma sono sicura che si tratti di qualcosa di
pericoloso! Quindi ho pensato che sarebbe stato meglio riunirmi a voi..."
"E hai pensato bene, oserei dire..." rispose Honoka, con gli occhi alzati
verso il cielo tinto di viola. L'oscurità si stava espandendo, e ora si
riuscivano a vedere degli strani effetti, come dei tremori, che la
attraversavano. Il pericolo era sempre più vicino...
E pochi istanti dopo, infatti, eccolo apparire! Alcune forme mostruose
scesero fluttuando dalla cappa di oscurità, strane creature che Nagisa, Honoka e
Hikari capirono subito essere provenienti dallo stesso luogo da cui era saltato
fuori il grifone di qualche giorno prima... Si trattava di giganti dala pelle
squamosa, uomini-lucertola con un occhio solo e la coda simile ad una grossa
mazza ferrata... e un'enorme bestia dalla pelle di pietra, vagamente somigliante
ad un lupo mostruoso, con gli artigli esageratamente lunghi e due ampie ali da
pipistrello che gli si aprivano dietro la schiena! Si sentì un verso simile ad
uno strillo quando l'ultimo arrivato, il mostro con le ali, si librò in aria...
e nello stesso tempo, gli altri mostri atterrarono con agilità insospettabile,
facendo tremare il terreno sotto i loro enormi piedi! Nagisa deglutì a vuoto
quando si accorse che il più piccolo di quei mostri non doveva essere più basso
di due metri, con mascelle inferiori sporgenti, orecchie appuntite, canini
luccicanti e delle clave strette nelle mani nodose... e soprattuto che, dopo
essersi guardati attorno, forse nel tentativo di capire dove si trovavano,
stavano iniziando ad avanzare verso di loro!
"Ehm... okay, ora immagino che sappiamo chi abbia provocato tutto questo..."
disse Nagisa. "Ora... abbiamo un altro problemino, ovvero cercare di fermarli!
Sono un bel pò..."
"Lo vedo bene, mepo!" rispose Mepple. "Ma non dimenticate che siete voi le
uniche in grado di fermarli! Quindi... trasformatevi, presto! Mepo!"
"Subito!" esclamò Nagisa. "Honoka, sei pronta?". La ragazza dai capelli blu
annuì quasi subito, e le due ragazze ripeterono, una volta di più, il rituale di
trasformazione, strisciando le carte apposite nella fessura dei loro
"cellulari".
"Dual Aurora Wave!"
"Emissaria della Luce, Cure Black!"
"Emissaria della Luce, Cure White!"
"Noi due siamo... le Pretty Cure!"
"Servitori dell'oscuro potere!"
"Tornate nelle tenebre da cui siete venuti!"
I mostri, ora completamente concentrati sulle due eroine, esitarono per un
istante... poi, quando il bestione alato ringhiò un paio di volte ed emise un
altro stridìo di battaglia, ricominciarono ad avanzare verso di loro... ma
vennero colti di sorpresa quando si resero conto che le loro avversarie non
avevano ancora finito con le sorprese! Infatti, Hikari e Pollun si misero in
moto, e la ragazzina bionda, dopo aver attivato il piccolo computer portatile in
cui il principino si era trasformato, alzò la testa verso il cielo ed esclamò la
sua formula di trasformazione!
"LUMINOUS SHINING STREAM!"
Il corpicino di Hikari venne avvolto da una colonna di luce dorata che si
espanse attorno a lei, inondando l'intero paesaggio e facendo sì che gli
Elementali si fermassero di colpo! Gli uomini-lucertola ringhiarono, e
picchiarono la coda per terra per la frustrazione, come se la luce stessa
provocasse loro dolore fisico. Lo spettacolo luminoso durò soltanto pochi
secondi, prima che la ragazzina bionda riemergesse dal fascio luminoso,
trasformata nella sua versione potenziata! Ora, Hikari indossava un lungo,
elegante abito bianco dai riflessi dorati, e i suoi capelli si erano allungati
ed erano diventati molto più folti, legati in due code ai lati della testa,
oltre che degli stivaletti e dei paramano simili a quelli delle sue
compagne!
"La forza scintillante della vita, Shiny Luminous!" esclamò la
biondina. "Perchè i Cuori di Luce e lo Spirito della Luce... tornino ad
essere una cosa sola!"
Le creature malefiche ringhiarono di nuovo quando l'aura luminosa si espanse
attorno a Shiny Luminous, abbagliandole per un istante... e la terza Pretty Cure
ad entrare a far parte del gruppo si mise in posizione, pronta a riprendere
finalmente il suo posto a fianco delle sue compagne! Cure Black e Cure White, a
loro volta, sorrisero a Shiny Luminous per darle il bentornato in squadra!
"Eccomi qui, Nagisa-san... Honoka-san..." affermò Shiny Luminous. "Sono
pronta a combattere anch'io!"
"Sì, Shiny Luminous!" la accolse Cure White. "Ci fa molto piacere poter
contare di nuovo su di te! Bentornata in squadra!"
Con un cenno del pollice, Cure Black indicò il piccolo esercito di mostri
dietro di lei, e schivò con nonchalance il colpo di coda di uno dei mostruosi
uomini-lucertola ciclopi. "Anche a me fa piacere, Shiny Luminous! Ora... vediamo
di dare una ridimensionata a questi mostriciattoli, okay? Sarà un modo per...
celebrare, per così dire, il tuo ritorno!"
"Certamente, Nagisa-san! Sono con voi!" affermò Shiny Luminous, e le tre
ragazze si lanciarono tutte assieme contro gli Elementali! La bestia alata che
stava al comando della marmaglia lanciò un sinistro ululato, come se stesse
ordinando ai suoi sottoposti di ritornare nei ranghi... e nello stesso momento,
Cure Black sferrò il primo colpo, colpendo con un pugno uno dei giganti
squamosi, che volò per qualche metro, e si accasciò al suolo davanti ad uno
degli uomini-lucertola ciclopi!
----------
"Avete visto, ragazze? Un attacco di Elementali, in piena regola!" esclamò
Heart, con le mani e il viso incollati alla finestra della sua aula, e
affiancata dalle sue amiche Saki-T, Maori e Lilica, mentre il resto delle loro
compagne rimaste nell'aula erano congelate nella stessa immobilità che aveva
bloccato ogni essere umano non dotato di poteri particolari. "Mi sembrano
ancora... Elementali della Terra, giusto?"
"Sì... per la maggior parte sono Elementali della Terra!" disse Maori,
controllata nonostante la situazione caotica. "Orchi e Fimir... ma... c'è un
Elementale di tipo doppio tra di loro! Quella creatura alata..."
"Cosa? Un Elementale di tipo doppio?" chiese Heart, confusa. "Ma, scusate...
gli Elementali non dovrebbero essere composti da un unico elemento? Insomma, lo
dice il nome stesso... o mi sbaglio?"
"Non è esattamente così, Heart-chan..." rispose Saki-T. "Esistono degli
Elementali particolari che combinano due elementi in un unica entità. Quella
creatura alata che vedi è un Gargoyle, ed è un Elementale misto di Terra ed
Aria... e, sfortunatamente, gli Elementali di tipo misto tendono ad essere
avversari più pericolosi di quelli normali..."
"Che importa, ragazze? Qui ci sono degli Elementali in cerca di guai, e noi
siamo qui per fermarli e dare loro una lezione, giusto?" esclamò Lilica, mentre
si avvicinava alla finestra... e, con un gesto quasi casuale, la spalancò,
facendo entrare una ventata di aria tiepida, e salì sul cornicione con l'agilità
di una monella di strada! Davanti alle sue stupefatte compagne, Lilica indicò i
mostri in avvicinamento con un indice, e si afferrò al cornicione con la mano
libera. "Allora, ragazze? Come mai mi guardate così? Sembra quasi che non
abbiate mai visto una che prende una scorciatoia! Andiamo, gente, scendere le
scale sarebbe stata una perdita di tempo unica! Facciamo un bel saltino da qui,
e siamo già sul campo di battaglia!"
"Hey, aspetta! Lilica-chan, vuoi calarti da lì! Guarda che la scuola dice
che..." iniziò a dire Heart, ma non fece in tempo a finire prima che la biondina
si gettasse giù dal cornicione come se niente fosse! Poi, dopo essersi
concentrata per una frazione di secondo, Lilica evocò il suo Arcano!
"Vieni a me, Tempestas! Mostra il tuo vero potere!" esclamò Lilica...
e un istante dopo, una gigantesca forma fatta di aria solidificata, simile ad un
maestoso e gigantesco uccello rapace, si materializzò attorno a lei, tingendo
l'atmosfera di un magico colore azzurro prima di essere assorbito dal corpo
della giovane Maiden! La discesa di Lilica rallentò bruscamente, e lei si fermò
delicatamente a terra, come una foglia portata dal vento, prima di alzare lo
sguardo verso le sue compagne, ancora affacciate alla finestra dell'aula!
"Lili! Ma che ti è saltato in mente, potevi farti male!" esclamò Heart, il
cui ciuffetto ribelle aveva assunto una comica forma a zig-zag. Ancora una
volta, la risposta della monella bionda fu un sorrisone a denti scoperti e una
lieve alzata di spalle, come per dire che non era il caso di preoccuparsi per
così poco...
"Ma non mi sono fatta niente, giusto? E' questo l'importante!" rispose. "E
ora forza, non perdiamo altro tempo! Abbiamo un pò di mostri a cui dare il
benvenuto nel Giardino dell'Arcobaleno! In marcia, lumache! Chi prima arriva
prima si serve!". Un attimo dopo, stava già correndo verso il luogo in cui gli
Elementali erano emersi, e aveva già adocchiato la creatura alata che le sue
compagne avevano identificato come Gargoyle...
"E così, un Elementale di due tipi, eh? Meglio così!" disse tra sè. "Non
vedevo l'ora di fare a botte con un avversario degno! Fatevi sotto, mostri!"
"Ugh... a volte, il suo modo di pensare mi sfugge completamente... Lili è un
tipo un pò strano!" mormorò Heart, affacciata alla finestra e con la mano tesa
verso la sua amichetta bionda.
Saki-T decise che era il momento di interrompere i discorsi e intervenire.
"Ci penseremo dopo, a questo, Heart-chan... intanto, dobbiamo sistemare quegli
Elementali! Lilica avrà problemi, da sola contro un Elementale misto!"
"Hai ragione, Saki-san... andiamo!" concluse Maori. Anche Heart si disse
d'accordo, e le tre amiche, in contemporanea, evocarono i loro Arcani, e
attivarono i loro poteri di Maiden...
"Per favore, potente Angelo... combatti al mio fianco!"
"Grande Arcano, ho bisogno di te! Sii la mia spada e il mio
scudo!"
"Agli dei che vegliano sul nostro mondo... per favore, concedetemi il
vostro potere!"
...per poi scendere giù dalla finestra, prima su un cornicione sottostante, e
poi sul terreno del cortile. Immediatamente, tutte e tre si diressero verso il
campo di lacrosse, dove si era diretta anche Lilica... ma degli strani rumori di
battaglia, provenienti da quella direzione, fecero loro capire che stava
accadendo qualcosa di imprevisto! Un Orco, colpito da un potente attacco, volò
in aria per diversi metri, andandosi a schiantare al suolo con un tonfo che fece
tremare la terra... e Heart, Saki-T e Maori rallentarono, incuriosite e
stupefatte.
"Ma... ma cosa sta succedendo, ragazze? Il combattimento, lì, è già
iniziato... e Lili-chan non è ancora arrivata!" affermò Heart, che si stava
sgranchendo le nocche delle mani.
Anche Saki-T e Maori, che di solito erano quelle più calme e padrone di sè,
furono sinceramente stupefatte da quello che avevano visto accadere. E poteva
voler dire soltanto che non erano le sole a conoscenza del pericolo che il
Giardino degli Elementi rappresentava...
----------
"Ma cosa sta succedendo, là al campo di lacrosse?" chiese Mai, bloccando la
sua nuova amica proprio mentre le due si apprestavano a correre in quella
direzione, e a trasformarsi in Pretty Cure. "Guarda lì, Saki-san! Sembra che ci
sia già qualcuno a combattere!"
"Cosa? Da qui non riesco a vederlo..." rispose la giovane campionessa di
softball, voltandosi in quella direzione e aguzzando lo sguardo. Per un istante,
si chiese come aveva fatto la sua amica a vedere cosa stava accadendo da quella
distanza, mentre a lei sembrava ancora tutto confuso... "Huh? Hey! Hey, un
momento! Sì, adesso sì che lo vedo! Ma che cosa... chi è che sta combattendo, da
quelle parti? E cosa sono quei mostri là? Non assomigliano neanche un pò a
quello dell'altro giorno..."
"Non lo so, ma è meglio se vi trasformate anche voi, lapi!" esclamò Flappy.
"Ce ne sono molti, di quei mostri... e temo che, chiunque li stia affrontando,
non ce la farà senza il nostro aiuto, lapi!"
"Mi raccomando, ragazze, state attente, chopi!" si raccomandò Choppy. Saki-H
e Mai risposero con un cenno rassicurante della testa, per poi guardarsi l'un
l'altra, quasi a rassicurarsi a vicenda per il combattimento che stavano per
sostenere. Era soltanto la loro seconda battaglia, e già si preannunciava molto
più difficile di quella che avevano vinto contro Karehan. E, a dire la verità,
Saki-H aveva ancora un pò di dubbi circa la possibilità che avevano di uscire
vittoriose da tutta quella storia.
Ma ormai, riflettè Saki, il dato era tratto... e non restava altro da fare
che combattere e cercare di portare a casa la pelle!
Flappy e Choppy si trasformarono, ridiventando due cellulari... e Saki e Mai
inserirono le Diamond Card come i due folletti del Giardino delle Sorgenti
avevano insegnato loro, attivando così la trasformazione!
"Dual Spiritual Power!"
"Un fiore sboccia sulla terra!"
"Le ali si aprono nel cielo!"
"Fiore dorato splendente, Cure Bloom!"
"Scintillante ala d'argento, Cure Egret!"
"Noi due siamo... le Pretty Cure!"
"A coloro che vogliono contaminare le Sette Sorgenti..."
"...che i vostri atti malvagi si fermino qui!"
"Ugh... cavolo, mi abituerò mai a dire queste cose così ridicole?" borbottò
Cure Bloom, in riferimento al grido di battaglia che era uscito spontaneo dalle
bocche sue e della sua amica. "Bah, immagino che sia un pò un obbligo, per delle
combattenti trasformabili... piuttosto, ora che siamo trasformate, andiamo a
dare una mano!"
Con rapidità, le due nuove Pretty Cure schizzarono verso il luogo della
battaglia, fluttuando a qualche centimetro da terra con le gambe scintillanti di
energia spirituale...
----------
"Hm, hmm... ma guarda, e così... non ci sono soltanto le Pretty Cure del
Giardino della Luce e di quello delle Sorgenti, ma anche alcuni agenti della
TSAB..." mormorò Shitataare, godendosi lo spettacolo dalla sicurezza della sua
posizione sopraelevata. "Molto interessante... vorrà dire che per adesso
aspetterò un attimo. Se conosco quello sciocco di Dorodoron bene come credo, tra
non molto si getterà anche lui nella mischia... e allora sì che ci sarà da
divertirsi!"
Si riavviò una ciocca di capelli con una mano, decisa a presentarsi al meglio
quando fosse venuto il momento di entrare in scena. "E con un pò di fortuna,
magari scoprirò anche dov'è la famosa Sorgente del Sole... bene, bene, Pretty
Cure, sono proprio curiosa di vedere cosa saprete fare!
CONTINUA...
Note dell'autore: Accidenti, il capitolo mi stava venendo troppo lungo, e
quindi ho dovuto troncarlo... comunque, reggetevi forte, perchè nel prossimo
vedremo finalmente il tanto atteso incontro tra le Pretty Cure (di entrambe le
generazioni) e le Maiden... oltre ad un bel combattimento contro il gargoyle,
gli orchi, i fimir... e gli scagnozzi di Lord Akudaikahn!
Huh? Chi ha detto "skaven" là nel pubblico? ^_^
Bah, non importa... piuttosto, restate sintonizzato, e aspettate con pazienza
il prossimo capitolo, sul quale comincerò a lavorare già domani! Alla prossima,
ragazzi! Ciao!
Justice Gundam
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Capitolo 11 *** Due generazioni di Pretty Cure ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-12
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Eccomi di ritorno! Come ho promesso, ho iniziato a scrivere questo capitolo
non appena pubblicato il precedente, nel tentativo di pubblicare qualcosa prima
di quanto sono riuscito a fare in precedenza. E spero che questo nuovo capitolo
non sia giunto troppo in ritardo...
Okay, come probabilmente avrete già capito, questo è un capitolo di pura
azione. Non solo le nostre se la devono vedere con un gruppo di Elementali
usciti da un varco dimensionale... e tra i quali c'è anche un Elementale di
doppio tipo, considerato più pericoloso... ma dovranno anche vedersela con i due
scagnozzi di Dark Fall, Shitataare e Dorodoron, che non stanno aspettando che il
momento giusto per attaccare! Credo proprio che, tra una cosa e l'altra, avrete
di che divertirvi, in questo capitolo! E tutto questo, non considerando nemmeno
quello che avverrà in futuro... molto presto...
Spero solo di non disperdermi troppo, visto che mi sto trovando a gestire un
bel pò di personaggi...
Bene, credo che adesso sia venuto il momento di rispondere alle vostre
recensioni!
Kari 89: Oh, non hai idea del caos che sta per scatenarsi! E in confronto
a quello che verrà fuori più avanti, questo è ancora ben poca cosa! Hehehee...
sì, finalmente le Maiden e le Pretty Cure delle prime due generazioni si stanno
per incontrare. Credo che la miscela che ne verrà fuori sia parecchio esplosiva!
Anche se non avranno vita facile, con tutti i nemici che stanno arrivando...
AIR? Proverò a darci un'occhiata. Il fatto è che in questo periodo sto
seguendo - nel poco tempo che mi è disponibile - Toradora, Eureka Seven e
Overman King Gainer... comunque, una volta finito uno dei tre, darò un'occhiata
anche ad AIR! ^_^
KillKenny: Heheheee.. ma questa superiorità numerica non durerà a lungo,
stanne pur certo! Qualcun altro sta per aggiungersi alle fazioni nemiche... e
poi, i nemici sono in superiorità numerica (anche se questo non ha mai creato
problemi alle nostre...). Per quanto riguarda la tua domanda... beh, in realtà
no, non si tratta di lei... comunque, credo sia superfluo dire che anche Precia
apparirà in questa storia. Se hai un pò di pazienza, tra pochi capitoli dovrebbe
già vedersi Fate...
SmartGirl: All'inizio avevo pure intenzione di descrivere la battaglia,
ma con tutto quello che sarebbe successo, mi sono reso conto che ci sarebbe
voluto troppo tempo, e avrei prolungato troppo il capitolo! Beh, se non altro,
posso dire di aver sfruttato bene il vecchio trucco dell'interrompere sul più
bello, così i mie lettori saranno ancora più impazienti di leggere il capitolo
successivo! Gargoyle? Beh, quelli della Disney (intendi dire Goliath e compagni,
giusto?) assomigliano abbastanza... ma nel mio caso ho un pò rielaborato la
leggenda, come accadrà anche per molti altri Elementali che appariranno nel
corso della storia! L'incontro con le eroine avverrà molto presto, quindi...
goditelo!
Se ci siamo tutti, io darei anche inizio al nuovo capitolo. Quindi... buona
lettura, e soprattutto buon divertimento!
----------
Capitolo 11 - Due generazioni di Pretty Cure
Nel campo di lacrosse, in mezzo alle alunne paralizzate dallo strano effetto
magico che si stava verificando, Cure Black e Cure White stavano continuando a
combattere contro gli Orchi e i Fimir, che pure le superavano di gran lunga in
numero... mentre Shiny Luminous, che non era una combattente, si limitava ad
usare i suoi poteri per difendere le sue compagne, e distrarre e tenere lontani
i mostri che le stavano assediando da ogni parte. Per il momento, le tre Pretty
Cure se la stavano cavando bene, e avevano già messi fuori combattimento diversi
Orchi e un paio di Fimir... ma la continua interferenza del Gargoyle, che
regolarmente scendeva in picchiata per attaccarle, rendeva il tutto più
difficile, e ogni volta che una delle tre ragazze cercava di rispondere, la
bestia alata si rivelava troppo veloce per loro, e le lasciava con un palmo di
naso.
Inutile dirlo, la meno paziente Cure Black trovava tutto questo molto
irritante... e dopo aver tentato, senza successo, di dare un pugno sul muso al
Gargoyle dopo aver evitato le sue zanne affilate, la Cure nera proruppe in un
poco femminile torrente di imprecazioni all'indirizzo dell'Elementale alato!
"Grrrr... quanto odio quando fanno così!" esclamò Cure Black, rimettendosi in
guardia dopo che i suoi pugni avevano tagliato l'aria nel punto in cui il mostro
si trovava fino ad un attimo prima. "Allora, brutto ammasso di pelliccia, perchè
non vieni giù e non ti batti da uom... anzi, da mostro? Non dirmi che hai
paura!"
"Ehm... non credo che ti ascolterà, Black..." le rispose Cure White,
prendendosi un attimo di stanca dal suo combattimento. Un gigantesco Fimir le si
avvicinò ed eseguì un giro su sè stesso, cercando di colpirla con la sua
terribile coda, ma la Cure bianca si abbassò rapidamente, e l'attacco sfrecciò
qualche centimetro sopra la sua testa... poi rispose con una veloce raffica di
calci che mise a terra il mostruoso uomo-lucertola. Shiny Luminous, nel
frattempo, si era ritrovata in mezzo a due Orchi, e cercava di schivare i loro
attacchi zigzagando da una parte all'altra. Per sua fortuna, la biondina era
molto più agile di quei bestioni...
Il Gargoyle eseguì un altro volteggio sopra il campo di battaglia... poi,
quando ritenne che fu il momento giusto, lanciò un altro grido di battaglia e si
gettò in picchiata, cercando di afferrare una delle due Pretty Cure nei suoi
affilati artigli! Cure White si girò nella sua direzione, e rendendosi conto di
essere lei quella che il mostro aveva preso di mira, cercò di spostarsi e
contrattaccare...
Ma non le fu data la possibilità di farlo. Un altro grido di battaglia si
sovrappose a quello del feroce Elementale... e un istante dopo, qualcosa di
piccolo e agile andò a sbattere con violenza contro il fianco destro della
bestia, che ringhiò per il dolore e la sorpresa, e venne scagliato via, in mezzo
agli altri Elementali!
"Huh? Ma cosa..." esclamò Cure White. Era successo tutto così in fretta che
nè lei nè le sue compagne avevano capito molto bene di cosa si trattasse... e la
loro sorpresa non diminuì di certo quando videro esattamente cosa aveva
colpito il mostro: una ragazzina bionda che sembrava avere più o meno la stessa
età di Hikari, con l'uniforme delle medie, i capelli legati in due buffi codini
ai lati della testa, e le orecchie leggermente appuntite, che in quel momento,
dopo aver attaccato il Gargoyle con un calcio volante degno di un esperto di
arti marziali, era atterrata con un'agile capriola all'indietro, piegando un pò
un ginocchio e appoggiando una mano a terra. E non era tutto qui: dietro di lei,
stavano arrivando altre tre ragazze...
Anzi, no, altre cinque! Ce n'erano altre due, un pò più in lontananza, che si
stavano dirigendo verso il luogo della battaglia, e la cui apparizione aveva
fatto fermare il combattimento... due ragazze che assomigliavano in maniera
quasi inquietante a Nagisa e ad Honoka, ed erano addirittura vestite in maniera
molto simile, con dei costumi eleganti e pieni di fronzoli!
"Ta-daaan! Eccomi qui!" esclamò la biondina, alzandosi e facendo un segno di
vittoria. Il suo ghigno metteva in mostra uno dei suoi graziosi canini
triangolari. "Non mi avevano avvertito, i pezzi grossi della TSAB, che avremmo
avuto delle colleghe, ma non importa! Piacere di conoscervi, signore... Lilica
Felchenrow, al vostro servizio!"
Ora, l'espressione sui volti di Cure Black e Cure White era di assoluta
incredulità - mentre Shiny Luminous, riconoscendo la sua compagna di classe,
ebbe invece una reazione di sorpresa che comunque sfuggì alla biondina, troppo
impegnata a presentarsi nella sua maniera teatrale. Le altre tre ragazze
(chiaramente, Heart, Saki-T e Maori) giunsero un attimo dopo...
"Ehm... perdonate l'intrusione, Cure Black-san e Cure White-san..." esordì
Maori con un inchino. "Abbiamo visto che eravate impegnate in un combattimento
con degli Elementali, e abbiamo pensato di darvi una mano... e vedo che c'è
anche qualcun altro che vuole partecipare..."
"C-come?" chiese Cure Black, guardando ora l'una, ora l'altra delle Maiden...
e riconoscendo tra esse alcune ragazze di cui aveva sentito parlare di sfuggita.
"Voi... voi non siete... ehm... volevo dire... voi non siete state congelate
come gli altri studenti? Com'è possibile... e chi sono quelle altre due che
stanno arrivando?"
Cure Bloom e Cure Egret erano arrivate in quel momento, rallentando il passo
mentre osservavano stupite il nutrito gruppo di combattenti riunite sul campo di
lacrosse... in particolare, le tre che assomigliavano così tanto a loro due, e
non sono come foggia dei costumi! A parte il taglio dei capelli più maschile, e
il colore diverso della divisa da combattimento, Cure Black era identica a Cure
Bloom... mentre le differenze tra Cure White e Cure Egret erano ancora meno
pronunciate!
"C... Cure Egret, hai visto?" esclamò Cure Bloom. "Quelle ragazze sono...
e... e poi ci sono quelle due che ci assomigliano molto! Che significa tutto
questo?"
"Altre Pretty Cure? Quelle di cui ci aveva parlato la Regina..." mormorò Cure
Black, mentre guardava le due nuove arrivate, notando la loro incredibile
somiglianza... e poi ricordandosi delle parole che avevano detto prima Moerumba
nell'incontro della sera prima, e poi la Regina del Giardino di Luce! Questo
voleva dire che adesso avevano qualche altro pezzo del puzzle... "Ma...
aspettate un momento... voi due non siete per caso..."
"Anche... anche voi siete delle Pretty Cure?" chiese una stupita Cure Egret.
I mostri sembravano passati in secondo piano... anche per il fatto che
l'apparizione improvvisa di così tanti avversari aveva scosso e snervato le
creature soprannaturali, che stavano rientrando nei ranghi.
"Ehm... sì, e voi dovete essere... se non ricordo male... Cure Bloom e Cure
Egret, le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti!" disse Cure White. "Abbiamo
sentito parlare di voi..."
Nel frattempo, tra le Maiden, le reazioni all'arrivo delle nuove Pretty Cure
erano tra le più svariate. Maori e Lilica sembravano molto contente di vedere
delle nuove alleate inaspettate, visto che il gruppo di Elementali che dovevano
affrontare era decisamente nutrito... mentre Heart, come se il suo cervello non
riuscisse a gestire tutta quella pioggia di eventi inaspettati, si guardava
attorno leggermente confusa. Saki Tsuzura, dal canto suo, non sembrava
condividere nessuno di questi stati d'animo - era soltanto piuttosto irritata
del fatto che le due generazioni di Pretty Cure si fossero fermate a
chiacchierare nel bel mezzo della battaglia! Erano queste le famose "guerriere
leggendarie" a cui era affidato il mantenimento dell'equilibrio tra i Giardini,
sembrava chiedersi.
"Hey!" esclamò Saki-T, massaggiandosi la fronte con due dita e facendo una
faccia un pò alterata. "Non per essere fastidiosa, ma... quando avete finito di
fare salotto, avremmo degli Elementali da sistemare! E non credo che quelli se
ne staranno fermi a prendere il tè!"
"Non è necessario essere così brusca, Sa-sa..." mormorò Heart...
"Huh? Ehm, già, a momenti ce ne dimenticavamo..." affermò Cure White. "Ma...
aspettate un momento, voi... voi dovete essere le Maiden, dico bene? Abbiamo
sentito anche di voi... siete le ragazze che lavorano per la Time-Space
Administration Bureau!"
"Quelle sono Heart, Saki, Maori e Lilica... due di loro sono mie compagne di
classe!" bisbigliò Shiny Luminous a Cure Black, che le aveva comunque
riconosciute già da prima. "Non credevo che fossero proprio loro, le Maiden di
cui parlava la Regina..."
"Beh, nemmeno io... questa è davvero la settimana delle sorprese!" bisbigliò
la Cure nera in risposta.
"Huh? Sapete anche voi della TSAB?" chiese Heart... per poi tornare al suo
solito tono entusiasta. "Beh, allora siamo dalla stessa parte! Non è adorabile,
tutto questo? Sì, siamo proprio noi, le Maiden! E io ci sono entrata a far parte
meno di ventiquattro ore fa! Heart Aino, piacere di conoscervi!"
Anche Cure Bloom e Cure Egret erano rimaste sorprese - del resto, anche loro
erano in classe con due Maiden, e ne venivano a conoscenza soltanto adesso!
Comunque, il fatto che le bestie, superato lo stupore iniziale, avessero
ricominciato a muoversi, spostandosi in modo da cercare di circondare il gruppo,
le convinse a rimandare a dopo le presentazioni e a seguire il consiglio di
Saki-T. "Piacere... nostro!" affermò Cure Bloom con un certo imbarazzo. "Dopo mi
dovrete spiegare cos'è questa TSAB... ma per il momento, se potete darci una
mano a combattere contro queste bestie, ve ne saremo molto grate!"
"Sicuro! Non aspettavo altro!" affermò un'entusiasta Lilica, rimettendosi in
guardia dopo essersi sgranchita le nocche delle mani. "Okay, ammassi di lardo
squamosi! Sono qui, chiunque voglia farsi avanti... non faccia complimenti!"
Il piccolo esercito di guerriere si guardò attorno, mentre gli Elementali
della Terra si sparpagliavano nel tentativo di tenerle sotto tiro da più
direzioni... ma per loro sfortuna, le ragazze se ne accorsero subito, e dopo
essersi date un pò di indicazioni, si suddivisero in gruppi più piccoli e
attaccarono i mostri mentre questi erano ancora disorganizzati! Cure Black e
Cure Bloom da una parte, Cure White e Cure Egret dall'altra... mentre le Maiden
si infilavano in mezzo alle due coppie e attaccavano il grosso della formazione
nemica! Cure Bloom spiccò un salto enorme e ridiscese giù, colpendo uno dei
Fimir con un calcio, e mandando il mostruoso uomo-lucertola al suolo con un
ruggito di dolore, ma un altro Fimir sbucò improvvisamente fuori da dietro il
suo compagno, e cercò di colpire Cure Bloom con la sua coda a mazza! Cure Black
gridò un avvertimento alla sua controparte del Giardino delle Sorgenti, che
lanciò un'esclamazione di allarme e puntò entrambe le mani davanti a sè, creando
una barriera di energia arancione attorno ad esse...
Inaspettatamente, la coda del mostro si schiantò contro lo scudo
energetico... e rimbalzò indietro, facendo perdere l'equilibrio al mostro! Il
Fimir stridette, per poi finire a terra come quello prima di lui, e Cure Bloom
si guardò per un attimo le mani illuminate di arancione, chiedendosi come avesse
fatto a respingere un attacco così potente...
"Cavolo... e questo? E'... un altro potere da Pretty Cure?" chiese Cure
Bloom, rivolta a Cure Black che aveva appena finito di mettere al tappeto un
paio di Orchi.
"Ehm, temo di non poterti rispondere... Hey! E stai giù, bestione!" rispose
la Cure nera. Si interruppe soltanto per sferrare un pugno in faccia ad un Orco
che si stava rialzando, e il bestione grugnì e si accasciò a terra,
dissolvendosi in tante scintille luminose. "Io e Cure White non abbiamo mai
avuto un potere del genere... anche se ricordo che Shiny Luminous una volta ha
usato una cosa simile..."
"Ve lo spiego io, lapi!" esclamò la vocetta di Flappy. "L'energia magica
delle Pretty Cure ha permesso a Cure Bloom di respingere quell'attacco! Cure
Bloom non ha dovuto fare altro che concentrarsi sulle mani, in modo da
indirizzare l'energia e creare una barriera!"
"Oh, santo cielo..." mormorò Cure Black. "Sembra che quando si diventa una
Pretty Cure, il peluche chiacchierone sia un bonus!"
"Guarda che ti ho sentito, mepo!" esclamò Mepple.
"Wow... forte! Questa storia delle Guerriere Leggendarie diventa sempre più
interessante ad ogni secondo che passa!" affermò Cure Bloom. Ridacchiando
nervosamente tra sè, Cure Black pensò che tra non molto, la sua nuova "collega"
si sarebbe ricreduta amaramente su questa affermazione... ma al momento, la cosa
a cui le andava di pensare di più, era di sistemare quei mostri!
"Dopo dovremo fare un piccolo discorso, Cure Bloom... ma per adesso, vediamo
di togliere di mezzo queste cose!" esclamò Cure Black. Con un grido di
battaglia, sferrò una potente gomitata nello stomaco di un uomo-lucertola
ciclope, facendolo piegare in due, poi lo proiettò sopra la spalla e si girò di
scatto verso il resto dei nemici...
Anche Cure White e Cure Egret se la stavano cavando bene: la Pretty Cure del
Giardino delle Sorgenti, in particolare, schizzava da un avversario all'altro,
atterrandoli con movimenti rapidi e precisi, e schizzando fuori dalla loro
portata prima che questi potessero riorganizzarsi. Cure White, negli istanti di
pausa tra un avversario e l'altro, notava le differenze nella tecnica di
combattimento delle due nuove Pretty Cure - una di loro, Cure Bloom, restava sul
terreno, e si basava più che altro sulla forza fisica, mentre Cure Egret si
manteneva in movimento, preferibilmente in volo, e usava soprattutto la sua
velocità superiore per attaccare il nemico. La cosa le rendeva abbastanza
diverse da lei e Cure Black, che invece più o meno si equivalevano come abilità
e tecnica di combattimento...
Cure White interruppe le sue riflessioni quando la pesante coda di un Fimir
si alzò verso di lei - e la Cure veterana reagì con abilità, spostandosi di lato
per evitare il colpo e afferrando la coda per poi proiettare via
l'uomo-lucertola, che si schiantò al suolo con un grugnito! Cure Egret non potè
fare a meno di spalancare gli occhi per lo stupore...
"Wow, che forza..." affermò, dopo aver messo a terra un paio di Orchi con una
scarica di energia emessa dai palmi delle mani. "Non credevo che noi Pretty Cure
fossimo capaci di fare cose simili... anche se, in effetti, io sono una
principiante..."
Quando il Fimir atterrato, dopo essersi contorto per un istante, scomparve
nel nulla come avevano fatto tutti gli Elementali sconfitti fino a quel momento,
Cure White si voltò verso la sua nuova compagna e fece un sorriso un pò ingenuo,
con la mano sulla nuca. "Ehm... beh, se la cosa può esserti di conforto, devo
confessare che anch'io, a tutt'oggi, mi stupisco di quello che riusciamo a fare
noi Pretty Cure! Ma... immagino che ti ci abituerai, col tempo! Piuttosto...
come se la stanno cavando Luminous e le Maiden? Stanno combattendo loro, contro
quel mostro alato?"
"Sì, e mi sembra che se la stiano anche cavando bene!" rispose Cure Egret,
indicando il gruppetto di Maiden e Shiny Luminous. Il Gargoyle, affiancato da un
gruppo di Orchi, stava lanciando una serie di attacchi rapidi e furiosi contro
le quattro ragazze e la rimanente Cure... che però, grazie ad un abile gioco di
squadra diretto da Saki-T e da Maori, riuscivano a reggere l'assalto e a
rispondere! Il Gargoyle discese di nuovo, ma Shiny Luminous creò una barriera di
luce davanti a lui, e lo costrinse ad alzarsi di nuovo in volo... poi, la Pretty
Cure bionda si girò verso le Maiden, tenendo attiva la protezione.
"Adesso, ragazze! Presto, prima che attacchi di nuovo!" esclamò. Non aveva
nemmeno finito la frase, comunque, che Saki-T stava già ricorrendo ai poteri del
suo Arcano per lanciare un contrattacco!
"Croich!" La ragazza dai capelli blu esclamò una parola magica dal
significato sconosciuto, e dal cielo sopra di loro cadde un luminoso fulmine
azzurro che investì la bestia alata, colpendola alla schiena e inviando una
scarica elettrica lungo tutto il suo corpo! A giudicare dallo stridìo che il
mostro emise, la Maiden dai capelli azzurri era finalmente riuscita ad
infliggere dei danni all'Elementale misto!
"Bel colpo, Sa-sa! Ed ora aggiungo qualcosa io!" si complimentò Heart... per
poi prendere la carica e balzare contro il Gargoyle, tenendo un pugno sollevato!
"Hey, brutto mostro! Anch'io ho qualcosa per te! Il mio favoloso... Heartful
Punch!"
Un'aura di energia rosa avvolse il pugno dell'energica Maiden dai capelli
rosa un attimo prima dell'impatto, che colse il Gargoyle in pieno stomaco e gli
fece prendere un pò di quota prima di spedirlo verso il terreno, confuso e
stordito. Heart atterrò con una capriola all'indietro e appoggiò un ginocchio
per terra, facendo svolazzare maestosamente il nastro rosso che portava legato
alla mano. Nel frattempo, Maori e Lilica stavano tenendo a bada il resto degli
Elementali: tra lo stile di combattimento fluido e improntato sulla difesa della
giovane miko, e quello rapido, irriflessivo della biondina, stavano facendo un
ottimo lavoro!
"Lilica-chan, dobbiamo tenere questi Elementali lontani da Heart-chan e
Saki-san!" affermò Maori. Dopo aver evitato il colpo di mazza di un Orco, la
giovane miko tirò fuori dalle sue maniche un paio di trottole e le lanciò come
shuriken contro i mostri squamosi, colpendoli in pieno. "Lilica-chan, mi senti?
Riesci a farcela da sola?"
"Non è un problema, Maori! Anzi, mi sto persino divertendo!" esclamò l'agile
biondina. Un pugno di un Orco andò a vuoto quando Lilica si accucciò... e un
istante dopo, il bestiale Elementale venne mandato a gambe all'aria da un calcio
circolare rasoterra! Subito dopo, quando un altro Orco e un Fimir le corsero
incontro, Lilica estese un braccio davanti a sè, e un vortice argentato soffiò
attorno al suo corpo, facendolo risplendere di una strana aura luminosa.
"Hey, Lilica, cerca di non esagerare..." sentì una voce familiare
parlare nella sua mente. "Capisco che tu ti diverta a combattere contro
questi ammassi di carne... e ammetto che lo stesso vale per me... ma non usare
troppa energia o finirai per provocare dei danni!"
"Awww, Tempestas, e lasciami divertire un pò! Quand'è che capita un'altra
occasione come questa?" rispose Lilica ad alta voce, con la voce di una che
faceva finta di essere offesa. Un istante dopo, Lilica chiuse la mano e pugno, e
la riaprì di scatto, creando una raffica di piccoli vortici argentati davanti a
sè. "Soffia, vento! Vertex!"
I mulinelli di vento magico si schiantarono ad altissima velocità contro i
mostri dell'elemento Terra, che grugnirono per il disappunto e vennero gettati
indietro. L'Orco si dissolse nel nulla come altri Elementali prima di lui,
sfoltendo così i ranghi degli invasori... e Lilica lanciò un breve grido di
vittoria e alzò un pugno in aria. "Yu-huuu! Evvai! Ce l'ho fatta! Uno a zero per
me!"
Il Fimir si rialzò furiosamente e cercò di attaccarla mentre lei celebrava la
sua vittoria... ma venne bloccato prima ancora di fare metà strada da una
scarica di fulmini che Saki-T gli scaricò contro! "Sì, sì, abbiamo visto,
Lilica... ora, per favore, parla di meno e concentrati di più! Abbiamo ancora un
bel pò di mostri da affrontare!"
"Guastafeste." la criticò la biondina, con un occhiolino e la lingua mezza
tirata fuori. Insomma, che c'era di male se si metteva un pò in mostra?
Il combattimento stava proseguendo bene per le Pretty Cure e le loro nuove
alleate. Nonostante l'inferiorità numerica, ora erano comunque in un numero
sufficiente da teneretesta agli avversari, e il Gargoyle che prima aveva dato
tanto fastidio, ora si trovava di fronte una resistenza molto più accanita e non
riusciva più ad eseguire i suoi temuti attacchi mordi-e-fuggi. Ancora un pò, e
il numero degli Elementali nemici si sarebbe ridotto a sufficienza da non
cosituire più una minaccia...
"Okay, ragazze, ce la stiamo facendo!" esclamò una festante Cure Bloom,
zigzagando in modo da evitare l'ennesimo attacco degli Elementali nemici... che
poi vennero attaccati e colpiti da una potente, precisa raffica di pugni da
parte di Cure Black. "Ottimo lavoro di squadra! Direi che adesso non abbiamo più
da... Huh? Ma cosa..."
Si bloccò di colpo, sentendo improvvisamente qualcosa emergere dal terreno
sotto di lei e afferrarle le caviglie con una tale forza da quasi bloccare la
circolazione sanguigna! Anche Cure Black e gli altri mostri, accortisi di quanto
stava succedendo, fecero un passo indietro sorpresi... e videro due enormi mani
guantate, attaccate ad avambracci muscolosi e guizzanti... e un istante dopo,
con un cupo rombo di terra smossa, emerse una testa dagli enormi occhi rossi
compositi, che ricordava molto un ragno, con quei suoi "capelli" grossi e
pendenti, e un volto quasi completamente privo di lineamenti, senza naso e senza
bocca!
"Aah! E... e questo qui che cosa...?" esclamò Cure Bloom, mentre il resto del
corpo imponente emergeva dal terreno, sempre tenendole strette le caviglie!
Tutte le altre combattenti, distraendosi dalle loro battaglie, si voltarono in
quella direzione...
E per poco alcune di loro non vennero colpite da una raffica di taglienti
lame di ghiaccio che piovvero dal cielo, evitando gli Elementali con precisione
fenomenale! Cure White, pur colta di sorpresa da quegli attacchi inaspettati, si
rese conto che quello voleva essere solo un attacco di avvertimento, e che se
l'attaccante avesse voluto, le avrebbe colpite in pieno! L'idea le fece venire
un brivido, ma si riscosse subito e, assieme alle altre sue compagne, alzò lo
sguardo per vedere chi fosse stato...
"Hohohohooo! E così, voi sareste le famose Pretty Cure, eh? Beh, a giudicare
da come la vostra compagna è finita nelle mani di Dorodoron, non siete poi
questo granchè! Non mi spiego come abbiate fatto a sconfiggere Karehan e
Moerumba!" esclamò, dopo un'acuta risata, una voce altezzosa, appartenente ad
una bellissima donna dalla pelle scura e dal kimono azzurro fluente che
fluttuava in aria a molti metri sopra il gruppo, l'ampia manica di un braccio
davanti alla bocca in modo da rendere la sua risata un attimo più educata. "Oh,
e vedo che avete invitato anche delle amichette... questa non me l'aspettavo!
Oh, beh, non importa, quello che ci interessa è che vi siate fatte vedere!"
"Cosa? E tu chi sei? Sei una dell'Impero di Dark Fall, non è vero? E anche
questo bestione qui!" esclamò Cure Bloom, i cui tentativi di sembrare minacciosa
erano alquanto danneggiati dal fatto che, in quel momento, era sospesa a testa
in giù, tenuta per le caviglie dal gigante in tuta aderente di nome Dorodoron.
Cure Black, nel frattempo, aveva cercato di correre in aiuto della sua nuova
"collega"... ma un paio di Elementali della Terra erano riusciti a bloccarla,
tenendole le braccia.
La donna vestita di azzurro si riavviò i suoi capelli bianco-azzurrini, in
modo da darsi un tono da nobildonna. "Non vado molto fiera di essere stata
costretta a fare coppia con Dorodoron, ma gli ordini sono ordini... avete
l'onore di conoscere la stupenda Miss Shitataare!" si presentò. "E... visto che
avete già conosciuto i miei compagni, immagino che saprete già che cosa vogliamo
sapere da voi. Dove si trova la famosa Sorgente del Sole? Credo che i vostri
amichetti tascabili lo sappiano, Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti!"
"Sorgente del Sole?" si chiese Maori, mentre faceva danzare una delle sue
trottole sulla punta di un indice, pronta a lanciarla contro Shitataare nel caso
questa avesse attaccato. "Non ho idea di cosa stia parlando... ma dev'essere
qualcosa di molto importante. Meglio che contatti il quartier generale e chieda
informazioni, quando questo combattimento sarà finito..."
Il "cellulare" di Cure Egret si agitò furiosamente, e la vocetta di Choppy si
affrettò a negare le affermazioni della guerriera di Dark Fall. "Noi non
sappiamo dove si trova la sorgente, chopi!" squittì la creaturina rosa. "E anche
se lo sapessimo, non lo diremmo mai ad una come te!"
"Hey, un momento, e io cosa sono, carne macinata?" si lamentò Dorodoron. "Oh,
beh, non importa... tanto, alla fine sono sempre io quello che viene ignorato! E
comunque, ho un sistema infallibile per farvi parlare..."
"Ah, sì, brutto ammasso di muscoli senza cervello?" lo sfidò Cure Bloom,
facendo una smorfia al suo indirizzo. "Voglio proprio vedere come farai...
illuso!"
Si pentì di aver messo in moto la bocca senza collegare il cervello un
istante dopo, quando Dorodoron, sempre tenendola a testa in giù per le caviglie,
iniziò a scuoterla come un tappeto che aveva bisogno di una spolverata! Cure
Black cercò di correre in aiuto della sua compagna... ma gli Orchi che la
circondavano, e che continuavano a tenerle le braccia, le impedirono di
avvicinarsi abbastanza da minacciare Dorodoron! "Ugh... e toglietevi di mezzo,
brutti bestioni! Fatevi un pò gli affaracci vostri..." esclamò la Cure nera.
Anche le altre Pretty Cure e le Maiden erano impossibilitate ad intervenire,
grazie all'interferenza degli altri Elementali e del loro capo, il Gargoyle, che
avevano ripreso l'attacco in quell'istante... stranamente ignorando gli uomini
dell'Impero di Dark Fall!
"Ugh... attente, ragazze, ci sono di nuovo addosso!" esclamò Heart, per poi
ritirarsi appena in tempo per evitare un colpo d'artiglio del Gargoyle, che
arrivò a pochi centimetri dallo sfregiarle un braccio. La ragazzina dai capelli
rosa finì per terra, ma si rialzò con una perfetta capriola all'indietro e sparò
un paio di colpi energetici rosa mentre si tirava su. Sfortunatamente, il
Gargoyle si era già ritirato a distanza di sicurezza... e gli Elementali di
rango inferiore lo stavano coprendo e impedivano alle altre Maiden di
attaccarlo!
"Piccola Heart, stai bene?" chiese telepaticamente Partinias. "C'è
mancato poco... a momenti quel Gargoyle non ti feriva!"
Heart annuì, mentre tirava un sospiro di sollievo e alzava i pugni chiusi
davanti al viso. "Sì, Partinias, sto bene... ma la situazione si è parecchio
complicata! Adesso sono arrivati anche quelli di Dark Fall... e che cosa cavolo
è questa Sorgente del Sole di cui parlano? Partinias, tu ne sai
qualcosa?"
"Ne ho sentito vagamente parlare..." rispose l'Arcano dell'Amore.
"Ma non credo di poterti dire molto. Se però sono quelli di Dark Fall a
cercarla... allora vuol dire che vogliono usarla per fare qualcosa di
terribile!"
"Non accadrà! Io e le ragazze glielo impediremo!" esclamò Heart, per poi
scagliarsi di nuovo contro gli Elementali. Saki-T la coprì con una scarica di
fulmini, e allo stesso tempo Lilica attaccava un Fimir e un Orco che
minacciavano Shiny Luminous.
Nel frattempo, Cure Bloom non se la stava cavando molto bene... ma anche se
si sentiva come uno straccio gettato in lavatrice grazie agli scrolloni che
Dorodoron continuava a darle, la nuova Pretty Cure non sembrava decisa ad
arrendersi... e neanche il suo animaletto-mascotte!
"A-a-a-a-a-r-r-r-g-g-g-h-h-h!" balbettò Cure Bloom. "N-n-n-n-o-n-n
c-r-edere... che te lo d-d-d-d-irò, br-r-r-r-utto m-m-m-mostro! A-a-a-a-a
pa-a-a-rte il fa-a-a-atto che n-n-n-o-n-n-n so n-n-n-nien-n-n-te..."
"N-n-n-non-n-n-n ti d-d-d-iremo m-m-m-mai d-d-dov'è... U-u-u-u-urgh-h-h-h...
l-l-l-l-a-p-i!" proseguì Flappy, i cui occhi si erano trasformati in spirali
azzurre per il capogiro! Dorodoron cominciava a sentirsi frustrato... e il fatto
che Shitataare, un pò più in là, non stesse avendo altrettanta fortuna con Cure
White e Cure Egret non faceva che esacerbarlo!
La donna dal kimono azzurro, indisturbata dagli Elementali che ora si
concentravano più sulle Maiden, era atterrata vicino alle due Pretty Cure più
tranquille... e, probabilmente credendo che sarebbero state più arrendevoli,
aveva creato una lama di ghiaccio sopra la punta di un indice, facendo capire
che sarebbe stata solo la prima ad essere lanciata contro di loro nel caso la
risposta non fosse stata soddisfacente. "Okay, ragazze... vediamo di fare alla
svelta e tolgo subito il disturbo. Ora, voi o i vostri peluche ci dite dov'è la
Sorgente del Sole, e noi ce ne andiamo senza disturbarvi oltre! Ovviamente, nel
caso voleste complicare le cose..."
Nella sua tasca, Mipple fece il broncio. "Hmph... ma come si permette, quella
donna, di chiamarci così? Io e Mepple non siamo due animaletti di pezza!"
Cure White e Cure Egret, comunque, non erano tipe da farsi intimorire da un
ghiacciolo sospeso in aria... e Cure White, in particolare, dimostrò subito alla
guerriera di Dark Fall di non essere la ragazza fragile ed indecisa che avrebbe
potuto sembrare a prima vista: si parò davanti a Shitataare, le braccia alzate
in una posizione di guardia, e la guardò negli occhi, notando solo in quel
momento l'inquietante blu senza pupille che riempiva le orbite della donna di
ghiaccio.
"Da noi non lo saprai mai." le disse, chiaro e netto. "Voi di Dark Fall
volete usare quella sorgente per fare del male, non è vero? Allora, potete
scordarvi che noi collaboriamo!"
"Lo stesso vale per me! Ho giurato di proteggere Choppy, e io le mie promesse
le mantengo!" ribattè Cure Egret.
Un'ombra di rabbia e disappunto attraversò il volto di Shitataare, turbando
per un istante la sua glaciale bellezza, e un paio di vene pulsanti le
affiorarono sulla fronte. "Ugh... perchè dovevo immaginarlo, che avreste
risposto così? Beh, non ha importanza!" aggiunse poi, calmandosi altrettanto
rapidamente. "Abbiamo altri modi per sapere quello che ci serve! Dorodoron!
Molla quella mocciosa, ed evoca immediatamente il tuo Uzaina! Ora sistemiamo le
Pretty Cure e quelle altre mocciose, e ci facciamo dire tutto dai loro
animaletti!"
"Subito, Shitataare!" bofonchiò il bestione dalle sembianze di insetto,
smettendo di scuotere Cure Bloom, e poi mollandole di colpo le caviglie, in modo
da farla cadere a terra come un sacco di patate! La Cure dei fiori andò a
sbattere con il fondoschiena per terra, ed emise una breve esclamazione di
dolore, per poi usare una mano per massaggiarsi la testa... e nello stesso
momento, Cure Black riuscì finalmente a liberarsi degli Orchi che la stavano
trattendo, a farli indietreggiare a pugni, e a raggiungere la sua nuova
compagna, inginocchiandosi vicino a lei per controllare se stava bene.
"Hey, Cure Bloom!" esclamò, tenendole le spalle. "Cure Bloom, stai bene? Non
sei ferita, vero?"
Cure Bloom fece una buffa espressione sconvolta, e guardò Cure Black con gli
occhi che giravano come trottole! "Uuuuuuh... ciao... Cure Black... uuuh...
scusa... gira il mondo... o giro io?" le chiese. La reazione di Cure Black fu,
abbastanza ovviamente, un grosso gocciolone di sudore...
I due scagnozzi di Lord Akudaikahn, Dorodoron e Shitataare, non si fermarono
molto a minacciare oltre. Era il momento di passare a dimostrazioni
pratiche...
"Hmm, a quanto vedo, voi siete gente a cui non piace fare le cose nella
maniera più facile..." disse la donna dalla pelle scura, con un sorrisetto
sensuale. "Poco importa, eravamo preparati a questa eventualità. Dorodoron, è il
momento!"
"Subito, Shitataare!" rispose il bestione... ed entrambi i guerrieri di Dark
Fall alzarono un braccio verso il cielo, ed evocarono gli spiriti maligni che
anche Karehan e Moerumba avevano utilizzato!
"A noi, Uzaina! Fai vedere alle Pretty Cure e a queste mocciose cosa succede
a chi osa sfidare l'Impero di Dark Fall!" esclamò Shitataare, mentre il cielo si
faceva ancora più nero e cupo.
"Quello che ha detto lei!" rispose Dorodoron. Le Pretty Cure si ritirarono di
un passo, avvicinandosi un pò le une alle altre, e iniziarono a guardarsi
attorno mentre delle forme mostruose iniziavano a solidificarsi sopra le loro
teste, alla ricerca di qualcosa che lo spirito malvagio di Dark Fall avrebbe
potuto possedere... e un attimo dopo, due Uzaina, con degli ululati spettrali
che fecero ghiacciare il sangue nelle vene a più di una Maiden, scesero giù,
andando ad intrufolarsi nelle porte del campo di lacrosse! Un'aura nera le
avvolse immediatamente, e i due oggetti ora controllati aumentarono di
dimensioni a vista d'occhio, spuntarono loro un paio di esili braccia e gambe, e
una sorta di casco da lacrosse apparve sulle loro traverse... mentre la rete si
estendeva dietro di loro, in modo da formare un rudimentale paio di ali!
All'interno della porta, apparvero due volti mostruosi dagli occhi di fuoco e
dalle fauci digrignanti... e i due mostri si sollevarono, torreggiando sulle
eroine!
"Ah! E quello che cos'è?" esclamò una spaventata Heart Aino, mentre cercava
in qualche modo di difendersi dai rimanenti Elementali.
"Roba da non credere... hanno evocato due spiriti maligni, e li hanno usato
per animare due oggetti e trasformarli in mostri!" commentò Saki-T. "Avevo già
sentito parlare di questo loro modo di fare... ma non lo avevo mai visto in
azione!"
"E' un'altra la cosa che mi dà fastidio..." borbottò Cure Black. "E cioè...
che stanno usando il campo del mio sport preferito per creare i loro
mostri!"
"Heheheheee... allora, che ve ne pare? I nostri Uzaina non sono niente male,
eh?" chiese Dorodoron, indicando le due porte che avevano appena preso vita.
Shitataare, le braccia incrociate sul petto, annuì elegantemente. "Lo direi
anch'io. Ora, mentre voi vi occupate dei nostri Uzaina, io e Dorodoron abbiamo
da fare con quei mostri con cui le altre mocciose stanno giocando. Se non vi
dispiace, potete occupare il vostro tempo in un altro modo..."
"Hey, aspetta un momento, signorina..." iniziò Cure Bloom... per poi essere
interrotta quando uno dei due Uzaina, con un ruggito furibondo, sparò contro di
lei una raffica di palline da lacrosse ad altissima velocità, come se fossero
stati proiettili! Con un grido di allarme, Cure Bloom e Cure Black si
ritirarono, e i proiettili dello Uzaina colpirono il suolo con una tale violenza
da rimanerci conficcati dentro!
"Shitataare. Il mio nome è Shitataare. E farai bene a non dimenticarlo."
rispose la guerriera di Dark Fall, senza scomporsi... per poi mettersi di nuovo
la mano davanti alla bocca e scoppiare in una fragorosa risata. Mentre i due
Uzaina avanzavano verso le Pretty Cure, i due seguaci di Lord Akudaikahn,
indisturbati, si diressero verso le Maiden e Shiny Luminous, ora impegnate più
che mai contro tutti gli Elementali rimasti.
"Hey, Shitataare, dimmi... cosa ne pensi di quelle strane creature?" chiese
Dorodoron, tenendosi a debita distanza dagli Elementali che, comunque, non gli
prestavano attenzione. "C'è qualcosa di strano in loro... anche se non riesco a
capire esattamente di cosa si tratti..."
"Vengono da un'altra dimensione, è ovvio che ti sembrino diversi!" disse la
donna, un pò irritata dalla testa dura del suo compagno. Perchè, si chiese una
volta di più, si ritrovava sempre a fare coppia con il più testone dei suoi
compagni? "Piuttosto, cerchiamo di catturarne uno! Lord Akudaikahn potrebbe
essere interessato ad usare queste creature... non si sa mai, meglio prevedere
ogni eventualità!"
"Ehm... io ci provo, ma in questa mischia sarà un pò difficile..." disse il
muscoloso guerriero. Davanti a lui, la lotta tra le Maiden (e Shiny Luminous) e
gli Elementali si era trasformata in una caotica sequenza di colpi energetici ed
effetti speciali che sfrecciavano da tutte le parti... ma Dorodoron alzò le
spalle, e si apprestò a prendere la mira. "Bah, in fondo, basta prenderne una
qualsiasi, no? Aspetta che mi capiti l'occasione..."
"Uno vale l'altro, Dorodoron! Prendi il primo che ti capita e andiamocene!"
rispose Shitataare... ma anche lei si rendeva conto che, con tutta quella
confusione, era dura scegliere un bersaglio e inquadrarlo...
Nel frattempo, le Pretty Cure dei Giardini della Luce e delle Sorgenti si
ritrovarono sotto il fuoco incrociato dei due Uzaina-porte, che avevano preso a
mitragliarle con raffiche velocissime di palle da lacrosse non appena giunti ad
una distanza alla quale potevano mirare meglio. Black e White, non essendo
dotate dei poteri difensivi delle loro nuove compagne, cercavano di schivare gli
attacchi meglio che potevano... mentre Cure Bloom ed Egret facevano del loro
meglio per deviare quanti più attacchi possibile grazie agli scudi di energia
che avevano eretto attorno a sè. Ciò nonostante, il fatto che non fossero ancora
molto esperte significava che qualche attacco passava oltre...
"Ugh!" esclamò Cure Bloom quando una palla superò le sue difese e la colpì
alla spalla, facendole perdere l'equilibrio per un istante. Altri proiettili
seguirono a raffica, e lei e Cure Egret non poterono fare altro che ritirarsi
sotto il fuoco insistente. "Ragazze, dobbiamo inventarci qualcosa per passare al
contrattacco! Se continuiamo a difenderci, finiremo per esaurire le forze!"
"E' una parola, continuano a bombardarci..." affermò Cure White, che però
cercava comunque di pensare ad un modo di avvicinarsi di più ai due mostri. "Se
solo riuscissimo a bloccarli, almeno per un istante... allora avremmo una
possibilità! Ma... aspettate un momento, forse mi è venuta un'idea!"
"Sei grande, Cure White, le hai sempre tu le idee migliori!" esclamò Cure
Black, che ormai sentiva di non riuscire più a schivare quella raffica di colpi.
"Ora... non è che puoi dirla in fretta? Qui sto cominciando a perdere il
ritmo!"
Cure White evitò una raffica che le stava arrivando addosso, e si rivolse a
Bloom ed Egret. "Voi due... Cure Bloom, Cure Egret, giusto? Riuscite a
distanziarci abbastanza? Dobbiamo dare più bersagli a quelle creature!" esclamò.
"Se non restiamo troppo attaccate, alcune di noi potranno evitare completamente
l'attacco e approfittarne per rispondere!"
"E' più o meno quello che avevamo pensato noi..." rispose Cure Egret,
riuscendo appena in tempo ad alzare il suo scudo per respingere una nuova
scarica di colpi. "Ma gli attacchi di questi Uzaina sono troppo veloci! Non
riusciamo a trovare un momento per staccarceli di dosso!"
"Provate ad usare la vostra energia magica per attaccarli a distanza, chopi!"
arrivò, quasi inudibile a causa del frastuono, la vocetta di Choppy.
"Esattamente come la usate per proteggervi e per spiccare dei salti più alti...
potete proiettarla davanti a voi e colpire il nemico da distanza di sicurezza!
Provate a fare così, chopi!"
Cure Bloom e Cure Egret restarono stupite per un istante... ma la più
energica Bloom si riscosse all'istante e, abbassando la sua protezione magica
quel tanto che bastava per non essere travolta dai colpi degli Uzaina, strinse
un pugno al proprio fianco e iniziò a concentrarsi il più possibile... per poi
sferrare un colpo davanti a sè! Dal suo pugno chiuso partì una grossa sfera di
energia luminosa che si intrufolò tra i proiettili, e colpì in pieno uno dei due
Uzaina, facendolo cadere a terra con un grugnito! Immediatamente, anche l'altro
cessò di attaccare, come se fosse rimasto stupito da quello che la sua
avversaria era riuscita a fare... e questo diede alle Pretty Cure il tempo
necessario a mettere in atto la loro strategia!
"Adesso, ragazze! Dividiamoci e attacchiamoli da più direzioni!" esclamò Cure
Black. Agendo in perfetta sincronia, le guerriere leggendarie del Giardino della
Luce schizzarono in due direzioni diverse... mentre quelle del Giardino delle
Sorgenti, dopo essersi scambiate un segno di assenso, presero il volo e si
librarono agilmente sopra gli avversari, che si trovarono ad affrontare non più
un gruppo compatto e facile da tenere a bada... ma quattro bersagli agili e
scattanti, molto più difficili da colpire!
"Grazie mille del consiglio, Choppy!" disse Cure Egret alla sua mascotte, che
sorrise con modestia nella sua tasca. "Ed ora, Cure Bloom, cerchiamo di togliere
di mezzo questi due mostri, e andare ad aiutare le altre ragazze! Sei
pronta?"
"Non hai neanche bisogno di dirmelo, Cure Egret!" rispose Cure Bloom... prima
che le due guerriere volassero in opposte direzioni, confondendo ulteriormente
il loro avversario, e poi scendessero in picchiata su di lui con due calci
volanti che centrarono gli angoli della porta e gli fecero perdere l'equilibrio!
Sbattendo disordinatamente le ali, il primo Uzaina finì a terra mentre Cure
Bloom e Cure Egret riprendevano il volo e si portavano a distanza di
sicurezza...
Dimostrando di non essere da meno delle loro nuove compagne, Cure White e
Cure Black attaccarono su due fianchi lo Uzaina rimanente, che si girò
spasmodicamente ora da una parte, ora dall'altra, e sparò delle palline da
softball completamente a caso, nel tentativo di fermarle entrambe.
Sfortunatamente per lui, la strategia di Cure White si rivelò efficace, e il
mostro non riuscì ad evitarsi un attacco da entrambi i lati! Con un sincronismo
che veniva da mesi di combattimenti assieme, e dal loro affiatamento, le due
guerriere colpirono lo Uzaina sui fianchi con un potente pugno... e poi
proseguirono, scaricando una raffica di pugni e calci che colpirono i pali della
"porta" con una tale potenza da far rientrare il metallo e scuotere la bestia
soprannaturale. Per concludere l'attacco, Cure Black e Cure White spiccarono un
salto altissimo, e poi scesero in picchiata, imitando la mossa che Cure Bloom e
Cure Egret avevano usato in precedenza, un potente calcio volante in simultanea
che fece cadere a terra anche il secondo Uzaina! Il mostro ruggì di disappunto,
e andò a schiantarsi contro il suo "compagno" che stava per rialzarsi,
intrappolando entrambi in un groviglio di reti annodate tra loro! Entrambi gli
Uzaina sbatterono le ali e cercarono di prendere quota... ma erano così vicini
tra loro che finirono per intralciarsi a vicenda e rovinare di nuovo sul terreno
con un frastuono di metallo piegato!
"Per essere dei mostri apocalittici venuti da chissà dove... non hanno fatto
una gran figura!" commentò un'ironica Cure Bloom, mentre lei e Cure Egret
atterravano vicino alle Pretty Cure originali. I due Uzaina continuavano a
contorcersi e a cercare disperatamente di districarsi, ma tutto quello che
riuscivano a fare era peggiorare la loro già difficile situazione! "Allora,
ragazze, che ne dite? Credete che possiamo dargli il colpo di grazia?"
"Ottimo lavoro, voi due! Per quanto riguarda quei due bestioni..." rispose
Cure Black, guardando gli Uzaina atterrati. "Sì, direi che è meglio sistemare la
questione in fretta! Eliminiamoli ora!"
"Ricevuto! Sappiamo già come fare!" rispose Cure Bloom. Le due coppie di
Pretty Cure si presero per mano, e iniziarono la sequenza di preparazione dei
loro attacchi finali...
"Spiriti della Terra..."
"Spiriti del Cielo..."
"Ora, assieme alle Pretty Cure..."
"...mostrate il potere di un miracolo!"
"Pretty Cure Twin Stream... SPLASH!"
"Black Thunder!"
"White Thunder!"
"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."
"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"
"Pretty Cure Marble Screw... MAX!"
Cure Bloom e Cure Egret lanciarono due torrenti di energia, uno azzurro e uno
dorato, che si avvitarono l'uno sull'altro fino a formare un vortice a
mezz'aria... e allo stesso tempo, Cure Black e Cure White scagliarono l'ormai
familiare lampo di energia bianca e nera dai palmi delle loro mani! I due
micidiali colpi finali sfrecciarono contro gli Uzaina ora atterrati, che non
poterono fare nulla per difendersi, e vennero travolti in pieno da quella forza
dirompente! Si dissolsero quasi subito, accompagnati solamente dal suono degli
attacchi energetici che sfrecciavano... e dal loro ultimo ululato di rabbia!
"UUUUUZAAAAINAAAAAA!" esclamarono... prima che gli spiriti maligni uscissero
dai loro corpi e si frantumassero in centinaia di piccoli esseri alati a forma
di goccia, alcuni di colore azzurro e altri di colore giallo, che si dispersero
in tutte le direzioni ringraziando le Pretty Cure con le loro vocette
cinguettanti! Le porte da lacrosse scomparvero da dove erano rimaste... e
riapparirono nel punto esatto in cui erano all'inizio, facendo sì che il campo
restasse come era prima!
Le Pretty Cure tirarono un sospiro di sollievo, permettendosi un attimo di
relax ora che quella minaccia era stata sventata, e le due veterane si rivolsero
alle loro nuove colleghe del Giardino delle Sorgenti. "Uff... e questa è fatta!"
commentò Cure White. "A proposito... Cure Bloom, Cure Egret, giusto? Ci avete
veramente sorprese! Avete un sacco di abilità che io e Cure Black non
abbiamo!"
Anche Cure Bloom tirò un sospiro, per poi mettersi una mano dietro la testa e
ridacchiare con modestia! "Beh... heheheee... adesso non esageriamo! Questo... è
soltanto il nostro secondo intervento! E poi, abbiamo sempre avuto Flappy e
Choppy a darci una mano!" rispose. "Credo... che abbiamo ancora molte cose da
imparare!"
"Comunque, per essere le prime volte, ve la cavate davvero bene!" concluse
Cure Black. "Ed ora, forza, andiamo ad aiutare Shiny Luminous e le altre
ragazze! Hanno ancora quei due buffoni di Dark Fall a cui badare!"
"Già, per non parlare degli Elementali..." affermò Cure Egret, mentre il
gruppetto si voltava e correva dall'altra parte del campo da softball per
aiutare le loro compagne...
----------
Il combattimento, per Shiny Luminous e le Maiden, non si era fatto poi così
difficile, per fortuna. Shitataare e Dorodoron ne erano rimasti fuori, lasciando
che fossero loro, e soltanto loro, ad occuparsi degli Elementali. Ancora una
volta, per qualche strano motivo, gli Orchi, i Fimir e il Gargoyle non
prestavano la minima attenzione agli invasori di Dark Fall, e concentravano i
loro attacchi quasi esclusivamente sulle Maiden, e qualche volta su Shiny
Luminous (che, evidentemente, era stata ormai classificata dagli Elementali come
una minaccia secondaria...).
Con un grido di battaglia, Heart spezzò la guardia di un Fimir e colpì
l'uomo-lucertola ciclope con una ginocchiata nel ventre, facendolo piegare in
due... e poi, approfittò del suo stordimento per sferrargli un colpo a mani
unite sulla nuca, facendolo finire a terra prono! Un Orco sbucò da dietro il
lucertolone, agitando una mazza chiodata dall'aspetto letale, ma Heart reagì con
prontezza, e scagliò un raggio di energia rosa che centrò l'Elementale in pieno
petto!
"Ourano Toxo!" esclamò la ragazzina dai capelli rosa. Un istante dopo,
l'Orco grugnì e cadde al suolo per poi dissolversi nel nulla, mentre il Fimir
che Heart aveva messo a terra si tirava su e cercava di colpire la sua
avversaria con gli artigli...
"Claiohm Solais!" si sentì la voce di Saki-T, che scese in picchiata
sul Fimir con un calcio, la gamba avvolta da un'aura elettrica azzurra e
scintillante, prima che il mostro potesse attaccare la sua amica! La bestia
gettò indietro la testa e ruggì... poi scomparve nel nulla a sua volta,
riducendosi in tante lucette colorate che presero il volo verso il cielo!
"Phew, c'è mancato un pelo!" sospirò Heart, per poi fare un sorriso alla sua
amica. "Grazie mille, Sa-sa! Sei sempre la mia migliore amica!"
"Sì, sì, di niente..." tagliò corto la Maiden dai capelli blu. "Ora,
cerchiamo di fermare quei due di Dark Fall. Non so perchè vogliano catturare un
Elementale, ma non dobbiamo permettergli di farlo!"
"Ugh... temo di non potervi aiutare!" esclamò Maori, impegnata ad affrontare
due Orchi e il Gargoyle. L'Elementale misto restava sospeso a pochi metri da
terra, e usava le sue grandi ali membranose per frustrare la giovane miko e
impedirle di invocare i suoi poteri. "Non... non preoccupatevi per me, ragazze!
Fermate quei due di Dark Fall, e impeditegli di catturare gli Elementali!"
"Aspetta! Adesso mi occupo io di quel mostro alato!" esclamò Shiny Luminous.
"Heart-san, Saki-san, Lilica-san... voi andate a fermare quei due! Ci penso io
ad aiutare Maori-san!"
"Cosa?" chiese Lilica, dopo aver messo a terra un Fimir. Ormai, i ranghi del
nemico erano stati enormemente sfoltiti, ma anche quei pochi che rimanevano
continuavano ad attaccare senza sosta. "Sei sicura? Non mi sembra che i tuoi
poteri siano molto utili, scusa se te lo dico!"
"Non preoccuparti, Lilica-san, credo proprio che ci riuscirò!" la assicurò la
Pretty Cure bionda. "Voi andate, qui ci penso io!"
Le tre Maiden restarono a pensarci su per un istante... poi decisero che, in
effetti, valeva la pena di seguire il consiglio di Luminous e si diressero verso
Shitataare e Dorodoron... i quali, con loro somma frustrazione, non erano ancora
riusciti ad ingabbiare un Elementale nella confusione della battaglia!
"Insomma, ti vuoi decidere o no, razza di somaro?" esclamò con acredine la
donna in kimono, con tanto di vena pulsante sulla fronte. Il suo meno sveglio
collega non sembrava decidersi ad agire. "Lord Akudaikahn non ci ha mandato qui
per fare gli spettatori... quindi sbrigati a catturare una di quelle cose!"
Dorodoron sembrò stringere i denti... e sicuramente lo avrebbe fatto, se solo
avesse avuto una bocca! "Ugh... io... sto facendo tutto il possibile,
Shitataare! E' solo che non riesco a prendere la mira... se solo restassero un
pò fermi, ce la farei!"
Shitataare alzò gli occhi al cielo. "Oh, già, come no... restare fermi
durante un combattimento, che idea favolosa..." disse, sarcastica. "Senti, non
perdere altro tempo! Scegline uno a caso, prendilo, e andiamocene!"
"Hey, dolcezza! Chi ti dice che ve lo lasceremo fare?" esclamò
improvvisamente Lilica, per poi lanciarsi a tutta velocità contro Shitataare, ed
esibirsi in uno spettacolare calcio volante! Sorpresa, la donna si girò in
quella direzione, appena in tempo per vedersi arrivare addosso la biondina e
alzare uno scudo attorno al proprio corpo! Un'enorme lastra di ghiaccio apparve
dal nulla davanti a lei e bloccò il calcio di Lilica, che fece un verso di
disappunto e saltò all'indietro, riunendosi ad Heart e a Saki-T.
"Tsk... ancora voi in mezzo? Non bastavano le Pretty Cure?" grugnì la
guerriera di Dark Fall. "Credo che dovrò insegnarvi a stare al vostro posto!
Prendete questo!" esclamò, per poi lanciare un enorme getto d'acqua contro le
ragazze, che riuscirono per un pelo ad evitare l'attacco. Poi, Heart e Saki
iniziarono a scagliare raggi di energia rosa e scariche elettriche contro i due
seguaci di Lord Akudaikahn, e Shitataare riuscì solo con un pò di fatica a
bloccare la raffica di colpi, spostando rapidamente il suo schermo di ghiaccio
in modo che gli attacchi non raggiungessero Dorodoron.
"Continua ad attaccare, Heart! Non devono sfuggirci!" esclamò Saki-T. Il suo
attacco successo sfiorò la spalla di Shitataare, che strinse i denti per il
bruciore.
"Ugh... accidenti! Sbrigati, Dorodoron! Non riesco più a tenerle occupate!"
esclamò la donna... ma si rese conto che non c'era bisogno di ricordarlo. In una
mossa che avrebbe richiamato subito le vicende del celeberrimo Uomo Ragno,
Dorodoron aveva scagliato una sottile ma robusta ragnatela appicciosa dalle
mani, ed era riuscito a colpire con quella l'ultimo degli Orchi che stavano
impedendo a Shiny Luminous di andare ad aiutare Maori. Prima che le Maiden o le
Pretty Cure potessero impedirglielo, il muscoloso essere aveva "riavvolto" la
sua ragnatela e aveva afferrato l'Elementale, ancora troppo sorpreso per
reagire! In men che non si dica, la forza sovrumana di Dorodoron aveva avuto
ragione persino di quella dell'Orco!
"Shitataare, ce l'ho fatta! L'ho preso!" esclamò Dorodoron.
La donna dalla pelle scura, pur mantenendo alzato il suo scudo di ghiaccio,
si girò verso il suo compagno, e sorrise con soddisfazione. "Perfetto! Ora non
perdiamo altro tempo, Dorodoron! Andiamocene da qui!" esclamò... e prima che
Heart, Saki-T e Lilica potessero fare qualcosa per fermarli, i due agenti di
Dark Fall si teletrasportarono via, portandosi dietro il loro prigioniero, che
emise un grugnito di sorpresa e frustrazione, come se ancora non si fosse reso
conto di cosa lo avesse catturato! Da un secondo all'altro, i due di Dark Fall
erano scomparsi, lasciando le Maiden e le Pretty Cure nel campo di battaglia che
si era improvvisamente svuotato.
"Aaaaah, cavolo! Non siamo riusciti a fermarli!" si lamentò Heart. "Questo no
che non è adorabile!"
"Già..." borbottò Lilica. "Credo che per questa volta, ci sono proprio
scappati sotto il naso! Bah, niente da fare, inutile recriminare! Ora andiamo a
sistemare il resto degli Elementali, e..."
Nel frattempo, però, Shiny Luminous aveva avuto tutto il tempo di
organizzarsi e attaccare il Gargoyle, che continuava a sferrare attacchi
toccata-e-fuga contro Maori. La biondina alzò la testa, e iniziò la sequenza
d'attacco!
"Potere della Luce, concedimi il coraggio!" esclamò la biondina.
"Sii la mia forza e la mia speranza!"
Un cuore di luce dorata si accese sotto i piedi di Shiny Luminous, che alzò
una mano verso il cielo e fece apparire una sorta di braccialetto rosa e bianco
a forma di cuore nel proprio palmo, lo fece roteare per una frazione di secondo,
staccando le congiunzioni che lo tenevano unito, e poi lo puntò davanti a sè,
facendolo volteggiare come le clavette di una ginnasta. Con notevole abilità,
Shiny Luminous lanciò poi il braccialetto in aria, dove rimase sospeso sfidando
la forza di gravità... e si acquattò sul terreno, tenendo le braccia aperte. Un
istante dopo, lo strano oggetto aumentò di dimensioni ed eseguì un altro
volteggio in aria, mentre le sue estremità disegnavano in aria un cerchio
dorato!
"Luminous Heartiel Action!" esclamò Shiny Luminous, alzandosi da terra
e poi unendo le mani in modo da formare un rombo immaginario con i pollici e gli
indici, il Gargoyle inquadrato come se fosse stato all'interno di un mirino! Il
disco di luce schizzò in avanti, e il Gargoyle non ebbe il tempo di schivarlo,
venendo investito in pieno! Il colpo non gli inflisse nessun danno, ma passò
attraverso il suo corpo lasciandolo completamente di stucco... e non solo, visto
che l'Elementale misto si bloccò letteralmente, congelato a mezz'aria e percorso
da bagliori di luce iridata!
Maori si liberò dell'ultimo assalitore con un preciso, potente colpo a mano
aperta nello stomaco, facendolo dissolvere... e poi guardò verso l'alto,
restando sorpresa nel vedere il Gargoyle paralizzato e incapace di attaccarla.
Tuttavia, non si fece scappare l'occasione... e dopo aver guardato verso Shiny
Luminous, e averla ringraziata con un inchino, la miko congiunse le mani e
sembrò immergersi in meditazione. Non era così, comunque, e la cosa apparve
chiara quando un varco luminoso si aprì un metro sopra il Gargoyle, un varco che
non presumeva nulla di buono per il feroce Elementale!
"Fai presto, Maori-san!" esclamò Shiny Luminous. "Quel mostro non resterà
fermo a lungo!"
Dopo aver pronunciato sottovoce qualche parola che probabilmente apparteneva
a qualche invocazione buddista, Maori aprì di scatto gli occhi, separò le
mani... e sferrò un pugno al terreno con tutte le sue forze!
"Kaichimon!" esclamò lei... e subito dopo, dal "buco" che si era
spalancato sopra il Gargoyle scese un gigantesco pugno fatto di pietra, che
colpì in pieno l'Elementale ancora paralizzato, e lo schiacciò contro il terreno
con uno schianto assordante! Il mostro lanciò un ultimo, acutissimo stridìo,
prima di dissolversi nel nulla, frantumandosi in una pioggia di scintille
multicolori. Il gigantesco arto di roccia, che aveva colpito il terreno con tale
violenza che Shiny Luminous e le Pretty Cure si stupirono del fatto che non
avesse lasciato alcuna crepa, scomparve pochi istanti dopo, venendo risucchiato
nuovamente nel buco da cui era provenuto. Il combattimento era finito.
Le ragazze presenti rimasero lì ancora per un pò, quasi non credendo di
essere riuscite a cavarsela così... e finalmente, Cure Bloom tirò un sospiro di
sollievo, e si afflosciò sul terreno con espressione volutamente esagerata!
"Uuuugh... cavolo, ragazze, questo sì che è stato un combattimento tremendo!"
mormorò la Pretty Cure dei fiori. "Almeno adesso se ne sono andati... peccato,
però, che siano riusciti a prendere qualcosa di quello che stavano
cercando..."
"Già... ce ne siamo accorte! Bah, non ci pensiamo, adesso, e piuttosto
ringraziamo che non dovremo trovarceli più tra le scatole per un pò!" disse
Lilica, il cui proverbiale buon umore le impediva di restare troppo a dilungarsi
sul problema. "Piuttosto, voi cinque... così, voi siete le Pretty Cure di cui
abbiamo sentito parlare, eh? Siamo molto felici di conoscervi... e ammetto che
non mi sarei mai aspettata un simile onore!"
"Hehehee... lo stesso vale per me!" proseguì Heart. "Voi siete le leggendarie
guerriere che hanno battuto re Jyaku, il signore di Doutsuku, un anno fa! Troppo
bello! Siete considerate delle vere eroine, tra il personale della TSAB!"
L'entusiasmo di Heart e Lilica, e il fatto di essere tempestate da termini
che non conoscevano e lodi che non credevano di meritare, confusero non poco le
due guerriere leggendarie del Giardino delle Sorgenti, che indietreggiarono
usando le mani per schermirsi. "Huh? Hey... hey, aspettate un momento, ragazze!
Potete spiegarci cosa significa, tutto questo?" chiese Cure Egret. "Cos'è questa
TSAB di cui parlate? E... e come fate, poi, a sapere della nostra
esistenza?"
"Credevamo che nessuno, nel Giardino dell'Arcobaleno, sapesse dell'esistenza
delle Pretty Cure, lapi!" proseguì Flappy dal suo 'marsupio'. "Quindi... come
avete fatto a sapere che..."
"Credo che a questo punto, sia giusto darvi delle spiegazioni." affermò
Saki-T, riavviandosi i lunghi capelli color cobalto. "Immagino abbiate visto che
noi... beh, non siamo esattamente delle ragazze comuni. Noi siamo delle Maiden,
ragazze dotate di poteri speciali che ci vengono dal legame che abbiamo con i
nostri Arcani."
"Arcani? Questa è un'altra novità!" affermò Cure Egret, notando che le
reazione delle due "veterane" indicava meno sorpresa di quanto lei si sarebbe
aspettata. "E... e di cosa si tratta, esattamente?"
"Beh, non pretendo di essere un'esperta in materia... dato che sono entrata a
far parte dell'organizzazione di Sa-Sa, Mao-Mao e Lili soltanto da poco..."
affermò Heart, con un sorrisetto imbarazzato. "Comunque, dal momento che è da
quando ero piccola che ho un legame con il mio Arcano, Partinias, vi posso dire
che gli Arcani sono spiriti particolarmente potenti provenienti da un mondo
chiamato Giardino degli Elementi... lo stesso da cui provenivano quei mostri che
abbiamo appena affrontato."
Cure White annuì. "Sì, ne abbiamo già sentito parlare... è quel mondo
parallelo che ora si sta avvicinando al Giardino dell'Arcobaleno, e minaccia di
fondersi con esso, dico bene?" chiese retoricamente. Le Maiden non nascosero un
pò di sorpresa davanti al fatto che le Pretty Cure veterane sapessero già tante
cose, ma Saki-T si limitò ad annuire e a fare cenno di continuare. "Ce ne
avevano già parlato, anche se non sappiamo neanche noi chi ci sia dietro. E...
abbiamo anche già sentito parlare della TSAB, quell'organizzazione a cui avete
accennato poco fa. La Time-Space Administration Bureau, dico bene?"
"Huh? A... Aspettate un momento, rallentate un pò! Sto cominciando a perdermi
completamente!" esclamò un'allarmata Cure Bloom, con gli occhi che quasi
schizzavano fuori dalle orbite. Erano un pò troppe informazioni, tutte in una
volta sola... "Un'organizzazione? Un mondo parallelo? Elementali? Arcani... non
è che si può spiegare il tutto con un pò più di calma? Io e Cure Egret non ne
sappiamo assolutamente nulla!"
"Ehm, credo che la signorina Cure Egret abbia ragione..." affermò Maori.
"E... sarebbe giusto che noi spiegassimo le cose fin dall'inizio! Del resto, mi
pare di capire che Cure Bloom e Cure Egret, fino a poco fa, non sapessero
neanche dell'esistenza di altre Pretty Cure..."
"E sarei perfettamente d'accordo con voi, mipo!" affermò Mipple dalla sua
tasca, attirando l'attenzione su di sè. "Solo che... c'è un piccolo problema a
cui dovremmo pensare, prima di tutto... non vi sembra strano che il cielo non
sia ancora tornato normale?"
Quest'affermazione fece corrugare la fronte un pò a tutti... e quando Heart
per prima alzò lo sguardo, si accorse che quello che Mepple diceva era
assolutamente vero! Per quanto gli Elementali e gli Uzaina fossero stati
sconfitti, e i due guerrieri di Dark Fall avessero abbandonato il
combattimento... il cielo non era tornato normale, e il tempo non aveva ripreso
a scorrere attorno a loro, segno che c'era ancora qualcosa che non andava!
"Oh, ma guarda un pò, è vero..." affermò Lilica tenendo le mani sui fianchi,
e non sembrando troppo preoccupata. "Okay, gente, i casi sono due... o alla TSAB
si stanno impigrendo, e si sono dimenticati di disattivare la rifrazione
temporale... o c'è ancora da menare le mani! Non che la cosa mi dispiaccia,
beninteso..."
Adesso fu Cure Black a fare un'espressione stupita. "Rifrazione temporale?
Cos'è quest'altra novità?"
"Ehm... temo che le spiegazioni dovranno attendere ancora..." rispose Saki-T,
guardandosi attorno alla ricerca di qualsiasi cosa potesse sembrare anomala.
"Piuttosto... so che vi sto chiedendo molto, ma sareste disposte ad aiutarci
ancora? Il problema non è ancora risolto, e potremmo avere di nuovo bisogno di
una mano."
Le Pretty Cure si dissero tutte d'accordo. "Sì, per noi va bene!" rispose
Cure Bloom. "Allora, andiamo a vedere cosa sta succedendo! Diteci voi dove
andare!"
Saki-T prese posizione in testa al gruppo, e guidò le ragazze verso i
cancelli del liceo... ma prima che potesse iniziare a dare le dovute
spiegazioni, il gruppo si fermò di botto a pochi metri dall'uscita, guardando
quello che c'era fuori con stupore agghiacciato: da dove si trovavano loro, era
possibile vedere che un intero quartiere di Ginza era soffocato da un groviglio
di rampicanti giganteschi che lo avevano trasformato in una sorta di foresta in
miniatura!
"E... E... e quello che cavolo è?" esclamò Cure Black. Altro lavoro da
sbrigare...
CONTINUA...
Note dell'autore: Ecco fatto, finalmente abbiamo visto l'incontro tra le
prime due generazioni di Pretty Cure e le Maiden! Chiunque abbia visto Magical
Girl Lyrical Nanoha, poi, avrà probabilmente già capito che l'incontro con il
piccolo diavolo bianco (come la chiama Vita) è qui, dietro l'angolo...
Ancora una volta, i miei impegni quotidiani mi hanno imposto di tardare la
pubblicazione. Purtroppo, a mia difesa, non posso dire altro che... che sarà
solo dopo il 25 giugno che potrò dedicare più tempo alla scrittura, e che per
adesso posso soltanto fare con quello che ho. Ho già previsto che la prossima
storia che aggiornerò sarà il mio crossover Digimon Frontier - Digimon Savers,
quindi... tenete d'occhio quella storia! Mi auguro di aggiornarla entro una
decina di giorni a partire da domani.
Parlando di argomenti più tranquilli... quanti di voi hanno dato un'occhiata
alla nuova serie di Pretty Cure, "Yes! Pretty Cure 5!" in onda su Rai Due a
giorni alterni al posto di Winx Club? Nozomi è un'adorabile tontolona ! ^_^
Posso solo augurarmi che questa serie abbia successo anche qui in Italia: in
Giappone è stata ai vertici delle classifiche per molto tempo!
Ecco, credo di non dovervi dire altro. Vi auguro buon proseguimento!
Justice Gundam
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Capitolo 12 *** L'incontro con Nanoha ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-12
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Bentornati, anime-fan!
Dopo una lunga interruzione dovuta ai miei impegni universitari, anche questa
fanfiction riprende in quarta! E immagino che molti di voi abbiano atteso a
lungo per vedere come sarebbero proseguite le vicende di Nagisa, Honoka, le
nuove Pretty Cure e le altre nuove alleate che si uniranno a loro nel corso
della storia. Bene, non avete da attendere più oltre. Ho ripreso a scrivere, e
non ho intenzione di fermarmi tanto presto. Almeno, non finchè non cominceranno
ad avvicinarsi gli esami di settembre-ottobre...
Quindi, come potete vedere, c'è ancora un bel pò di tempo che posso dedicare
a voi! E quindi... non perdiamone altro, e riprendiamo la narrazione!
Un gruppo di Elementali della Terra, guidati da un Elementale misto, sono
sconfinati nel Giardino dell'Arcobaleno, ma hanno trovato ad accoglierli non
soltanto Nagisa, Honoka, Saki e Mai... ma anche le nostre quattro Maiden, tra
cui Lilica, che non hanno perso tempo a dimostrare la loro abilità alle eroine!
Sfortunatamente, la situazione apparentemente positiva è stata funestata
dall'intervento di Dorodoron e Shitataare, che sono riusciti a catturare un
Elementale e a portarlo a Lord Akudaikahn, che sicuramente intende sfruttarlo
per scopi non proprio edificanti...
E non appena quella minaccia (e i due Uzaina che gli agenti di Dark Fall si
sono portati dietro) è stata neutralizzata, le nostre si sono trovate a che fare
con un'altra strana situazione, quando un'intera sezione del quartiere di Ginza
è stata sommersa da una giungla spuntata fuori dal nulla! Non c'è un attimo di
riposo per le nostre Pretty Cure e per le Maiden, vero? E in tutto questo, c'è
ancora la misteriosa signorina che le sta osservando...
Ma andiamo con ordine, e vediamo di risolvere per primo il problema della
giungla: le nostre potrebbero scoprire che c'è qualcun altro disposto a dare
loro una mano! Sì, avete capito bene, questo capitolo segnerà il primo incontro
tra Nanoha e il gruppo delle Pretty Cure! Con una simile riunione di Magical
Girls, credo che possiamo stare tranquilli! Almeno finchè non si presenterà
qualche minaccia peggiore!
Bene, immagino che tutti voi non aspettiate altro che la storia prosegua,
giusto? E allora... spazio recensioni!
Kari89: In effetti, non vedevo nemmeno io l'ora che le due generazioni di
Pretty Cure si incontrassero, e conoscessero le Maiden! Peccato solo che non
hanno avuto molto tempo per discutere, visto che c'è stata questa emergenza, a
cui ne è seguita subito un'altra! Eh, sì, sarà una bella lotta... e sì, in
questo capitolo conosceranno anche Nanoha e combatteranno al suo fianco!
Preparati, perchè fra poco entreranno in scena nemici molto più seri!
Per quanto riguarda Yes! Pretty Cure 5... Sì, in effetti non sono molto
d'accordo nemmeno io sulla voce di Karen, ma le altre non sono niente male! Io
mi punto il registratore ogni volta per potermelo godere la sera, e per adesso
trovo che sia molto divertente! Ah, a proposito, grazie per gli auguri per gli
esami! Sono serviti, visto che ce l'ho fatta!
KillKenny: Hehehee... non male come battaglia, eh? E non hai ancora visto
niente, perchè tra non molto gli scontri si faranno molto più seri! E allora sì
che ci sarà bisogno di lavoro di squadra!
SmartGirl: Tu dici? Io invece spero che alcuni dei prossimi capitoli
saranno ancora meglio di questo che ho appena scritto! Tra poco entreranno in
scena avversari che saranno in grado di mettere in difficoltà persino la
coalizione Pretty Cure - Maiden - Nanoha! Per quanto riguarda Cure Bloom e Cure
Egret... beh, in effetti sono discretamente forti! Non so se lo siano quanto
Nagisa e Honoka, che hanno praticamente battuto un orrore cosmico tre volte...
ma sicuramente sono degne di paragonarsi a loro! Sì, il momento delle
presentazioni vere e proprie dovrà attendere, visto che c'è una nuova emergenza!
E anche Nanoha farà la conoscenza delle nostre eroine, quindi stai pur certa che
ci sarà da divertirsi!
Okay, ci siamo! Riprendiamo le danze... ehm, volevo dire, il mio crossover!
Spero che vi godrete questo capitolo, e mi saprete dire com'è andata! Grazie
della vostra attenzione, e a risentirci a fine capitolo!
----------
Capitolo 12 - L'incontro con Nanoha
Il panorama era quantomeno sconcertante: un'intera sezione del quartiere di
Ginza si era trasformato in un cumulo di rampicanti giganteschi, che avevano
avvinghiato case, strade, veicoli... ed ogni cosa, in pratica... in un intricato
labirinto naturale! Le piante erano talmente grandi che già da quella distanza
si vedeva che un essere umano avrebbe trovato abbastanza spazio da stare in
piedi su una foglia, e l'effetto sconcertante era accentuato da degli enormi
fiori tropicali che sbocciavano sulle cime dei rampicanti. Non assomigliavano a
nessun fiore che le ragazze conoscessero, ma ricordavano degli strani, per
quanto eleganti, incroci tra un giglio, una violetta e un girasole, dai colori
profondi che spaziavano lungo una vasta gamma di azzurri.
Sì, uno spettacolo davvero suggestivo... peccato soltanto che lì, nel bel
mezzo di quel quartiere, non ci dovesse essere!
"Non... non so da dove sia venuta fuori tutta quella vegetazione!" esclamò
una sbalordita Cure White. Cure Bloom e Cure Egret erano rimaste a bocca aperta,
troppo scioccate per dire qualunque cosa. "Non sono certo piante che crescono
sulla Terra! Mipple, non credi che possa essere un altro trucco dell'Impero di
Dark Fall?"
La Principessa della Speranza scosse la testa, confusa quanto i suoi
compagni. "Mi dispiace, Cure White, ma non ho avuto nessun brutto presentimento,
questa volta... quelli di Dark Fall non c'entrano, c'è qualcos'altro che ha
provocato questo strano fenomeno, mipo!"
"Anch'io non sento nulla di anomalo, lapi!" continuò Flappy. "Se ci fosse
stato qualche altro scagnozzo di Dark Fall nelle vicinanze, me ne sarei già
accorto, lapi... quelle piante vengono da un'altra parte!"
"Ma c'è comunque una forte concentrazione di energia magica nelle
vicinanze..." affermò Heart, reiterando quello che tutte avevano capito fin
dall'inizio. Cure Black corrugò leggermente la fronte e borbottò una battuta
sarcastica a denti stretti, e come risultato Cure White le diede una leggera
gomitata esortandola a non essere scortese con la Maiden dai capelli
rosati...
Saki-T si mise una mano sul fianco e sospirò. "Sigh... e va bene, sembra
proprio che non potremo fare tutte le presentazioni del caso. Non importa, per
adesso dobbiamo cercare di capire cosa succede da quelle parti, e risolvere il
problema. Se la vegetazione si espande troppo, saranno guai per tutti..."
"Fantastico! Questo significa che si picchia ancora un pò!" esclamò Lilica.
"Bene, bene... non potevo chiedere di meglio, per concludere in bellezza la
giornata! Allora, io sono pronta! Dove sono i cattivoni?"
"Ehm... con calma, Lilica-san, con calma!" esortò la più riflessiva Cure
Egret, un pò spiazzata dall'entusiasmo con cui la Maiden bionda si gettava nella
mischia. Anche nella battaglia da poco conclusa con gli Elementali, era stata
quella che, più volentieri di ogni altra, arrivava allo scontro fisico con gli
Orchi, i Fimir e le altre bestiacce... "Non è il caso di gettarci a testa bassa
in questa situazione... dopotutto, finora non siamo state attaccate, no? Meglio
non combattere, se non ne siamo costrette."
"Sono d'accordo con Cure Egret... anche perchè, sinceramente, non mi va di
combattere contro un mostro vegetale che si sta mangiando mezza Ginza!" proseguì
Cure Bloom. "Okay, ragazze, se qualcuna di voi ha una strategia da proporre, io
sono tutta orecchie, perchè per quanto mi riguarda non ho proprio idee..."
Maori si appoggiò un indice sul mento e cercò di pensare. Come si poteva fare
per avvicinarsi in maniera sicura ad un ammasso di piante mobili di provenienza
sconosciuta e delle quali era impossibile prevedere la reazione? Certo, con
molta prudenza, questo era poco ma sicuro... ma come avrebbero potuto fare a
combinare i loro poteri in modo da non rischiare di essere catturate dalla
pianta gigante? Innanzitutto, come avrebbe potuto, ciascuna Maiden, influire sul
mostruoso vegetale?
"Hmmm... aspettate un momento, ragazze, dobbiamo agire con circospezione."
affermò la giovane Miko. "Sto pensando a come potremmo fare per avvicinarci a
quella pianta... anche se è così grande, deve per forza avere un punto debole
che possiamo colpire per distruggerla. In fondo, il punto in cui si è radicata è
uno solo..."
"Questo è ovvio." disse freddamente Saki-T. "Ma saperlo non ci serve a nulla
se non riusciamo ad avvicinarci. Maori-san, il tuo Arcano, Ohtsuchi, rappresenta
la Terra, giusto? Non può... che so, cercare il punto in cui la pianta ha messo
radici? Quello sarebbe un inizio..."
"Sì, infatti è quello che pensavo anch'io..." replicò Maori. "E potrebbe
servire anche per eliminare le radici... ma sicuramente quella pianta è dotata
di difese magiche che noi non conosciamo, e non ci lascerà fare... qualcuno ha
qualche idea per avvicinarci?"
"Hmm... non lo so... sparpagliarci potrebbe essere proprio la cosa peggiore
da fare..." riflettè Cure White. "La pianta non si farebbe distrarre da tanti
bersagli separati, e sarebbe in grado di seguirli tutti assieme... almeno,
questo è quello che credo di poter ipotizzare. Quindi, per adesso, è meglio se
ci avviciniamo assieme..."
Shiny Luminous, che fino a quel momento non aveva detto nulla e si era
limitata ad osservare la situazione con aria sbalordita, ebbe un breve scatto di
sorpresa nel percepire una strana energia provenire dal luogo in cui la pianta
gigante era apparsa. "Hm? Aspettate... aspettate un secondo! C'è qualcosa di
strano da quelle parti... mi sembra che ci sia una nuova emanazione di
energia... e come se non bastasse, è di tipo diverso da quelle di un Elementale,
o di quelle dell'Impero di Dark Fall. Non sono sicura di cosa possa essere. Ma è
potente, molto potente!"
"Non sarà un nuovo nemico, spero... sarebbe proprio l'ultima cosa di cui
abbiamo bisogno!" si lamentò Cure Bloom, mettendosi una mano sulla fronte.
"In ogni caso, non possiamo restarcene qui a riflettere troppo a lungo. Se
non ci sbrighiamo, quella specie di edera troppo cresciuta si mangerà Ginza come
spuntino di mezzanotte..." fu Lilica ad esortare le sue vecchie e nuove
compagne.
"Lilica-chan ha ragione, dobbiamo sbrigarci!" affermò Heart. "Sa-sa, tu hai
un piano per caso? Perchè... sai com'è... io non sono esattamente la migliore
quando si tratta di strategia!"
"Lo so, lo so... e non chiamarmi sempre Sa-sa, tanto per incominciare!"
brontolò la Maiden dai lunghi capelli celesti. "Allora, vediamo un pò...
Maori-san, tu ti occuperai di individuare le radici di quella pianta gigante.
Lilica-chan, io e te cercheremo di tenere a bada i tralci. Sono sicura che ci
attaccherà non appena saremo alla sua portata, quindi prepariamoci ad essere
colpite da più angolazioni... e mi raccomando, usa il tuo potere sul vento per
respingerla! Heart, tu evoca il tuo Arcano e cerca di creare una barriera
attorno al gruppo... e voi, Pretty Cure, restate vicino a noi e fate da
supporto, nel caso gli attacchi della pianta siano troppo rapidi per noi. E...
vorrei dire che Cure White aveva ragione, prima, quando raccomandava di non
disperdersi troppo. Se è come penso, finchè siamo alla sua portata, quella
pianta ci può attaccare ovunque siamo, e da sole riusciremmo soltanto a renderci
più vulnerabili."
"D'accordo..." rispose Cure Egret. "Flappy, Choppy... voi restate nascosti, e
state tranquilli! Ci pensiamo noi a respingere quella pianta!"
"Lo stesso vale per voi, Mepple, Mipple, Pollun e Lulun..." affermò Shiny
Luminous, rivolta ai folletti del Giardino di Luce. Mepple rispose per tutti con
un cenno deciso della testa... poi il gruppo, cercando di rimanere il più coeso
possibile, iniziò a dirigersi verso il misterioso vegetale alieno, e le Maiden
iniziarono a concentrarsi sui loro Arcani...
"Ohtsuchi-sama... Ohtsuchi-sama..." chiamò telepaticamente Maori.
"Riesce... riesce a dirmi qualcosa su quella strana pianta? Abbiamo bisogno
di trovarne le radici, se vogliamo estirparla..."
"CI STO GIA' PENSANDO, GIOVANE MAORI..." affermò il potente Arcano
dall'aspetto di statuetta shako. "E' UN PO' DIFFICILE ANCHE PER ME, VISTO CHE
QUELLA COSA NON E' DI QUESTO MONDO, NE' DEL GIARDINO DEGLI ELEMENTI... MA STAI
PUR CERTA CHE LE TROVERO' ENTRO BREVE, LE SUE RADICI..."
"Grazie, Ohtsuchi-sama... il suo aiuto ci sarà indispensabile!"
rispose la miko dai fluenti capelli neri. "Grazie, la ricontatterò tra poco,
adesso... Oh, no, ci ha già trovate!"
Il gruppo si era avvicinato rapidamente al terribile groviglio di materia
vegetale che minacciava di inghiottire il quartiere... e la pianta aliena, in
qualche modo, era riuscita a percepire la loro presenza e stava allungando verso
di loro numerosi tralci robusti e flessibili come le spire di un anaconda! Ma ci
voleva ben altro per cogliere di sorpresa delle guerriere così abili, e Heart e
Saki-T furono le prime a rispondere all'attacco!
"Ourano Toxo!" esclamò Heart, e un raggio di energia rosa partì dai
palmi delle sue mani, puntate contro il vegetale, e disintegrò le liane che si
avvicinavano a loro. Saki-T alzò un braccio verso il cielo ed evocò un fulmine
che colpì una sezione della pianta, incenerendone una notevole porzione, e
costringendo il vegetale alieno a ritirarsi, almeno un pò... ma altre liane si
stavano già facendo strada ai lati e dietro il gruppo!
"Attente, ragazze! Come temevamo, è in grado di colpire da più lati nello
stesso momento!" avvertì Cure Egret. La nuova Pretty Cure raggiunse il lato
destro del gruppo e alzò uno scudo invisibile sul quale i tralci andarono a
sbattere senza alcun effetto. Cure Bloom si unì alla sua compagna e,
concentrandosi su di essa, intensificò la protezione invisibile. Nello stesso
tempo, Cure Black, Cure White e Shiny Luminous si diressero sul fianco opposto,
respingendo altre liane con attacchi fisici.
"Grazie, ragazze! Mi avete fatto un grosso favore!" ringraziò Lilica, con un
ghigno che metteva in mostra i cui canini. "Ed ora, signore e signori... ecco a
voi il mio prossimo numero! Lilica Axel Kick!"
Evocando di nuovo i poteri del suo Arcano, la ragazzina bionda spiccò un
salto altissimo, creando un piccolo tornado sotto i propri piedi in modo da
restare sospesa in aria... e volò letteralmente fino ad un tralcio di dimensioni
maggiori, dal quale prese rapidamente lo slancio! Si diresse a tutta velocità
verso un gruppo di liane mobili che offuscavano la vista alle ragazze... e dopo
aver eseguito una spettacolare capriola in aria, la biondina calò un potente
calcio volante, dall'alto verso il basso, che sfrondò letteralmente il muro di
fogliame e tranciò le liane! La vegetazione cadde a terra con un fruscio secco,
mentre Lilica atterrava e volteggiava su sè stessa una volta, come una
pattinatrice, prima di atterrare su un ginocchio, in posa dinamica!
"Ta-daaan! E per questo incredibile numero di agilità, corrdinazione e
prontezza di riflessi, la campionessa Lilica Felchenrow si merita un bel 10
netto!" affermò la biondina. "Un applauso al merito, prego!"
"Ehm..." Cure Black, che era riuscita a respingere l'attacco dei rampicanti,
guardò la ragazzina bionda con una grossa goccia di sudore che le scendeva dalla
testa, mentre Cure White, un pò imbarazzata ma comunque decisa a stare al gioco,
applaudiva lentamente. "Beh, sì... non è stato male, in effetti, ma c'era
bisogno di tutta quella scena?"
"Un pò di spettacolo non guasta mai, tutto sommato!" si giustificò la
biondina. Sì alzò e si spazzò le foglie e i semi dalla divisa scolastica, mentre
Cure Bloom, anch'essa riuscita a fermare l'attacco della pianta aliena, indicava
verso avanti, verso la via che Lilica aveva liberato.
"Aspettate un momento, là davanti!" esclamò la nuova Pretty Cure.
"Quell'energia magica che abbiamo sentito prima si sta avvicinando! Riesco a
percepirla più chiaramente..."
Non sapendo cosa aspettarsi, le ragazze si riunirono in una formazione più
compatta e, muovendosi con una certa prudenza per evitare altri attacchi a
sorpresa della pianta mostruosa, iniziarono ad avanzare con circospezione.
Finora non avevano subito alcun attacco, il che voleva dire che forse c'era la
possibilità di evitare un combattimento... ma con tutto quello che stava
accadendo, non si poteva mai essere troppo tranquilli...
"Occhi aperti... non abbiamo idea di cosa possa essere!" si raccomandò
Saki-T. Si scostò una ciocca di capelli azzurri, poi portò le braccia davanti al
volto, pronta a scattare se fosse stato necessario...
Le ragazze attesero ancora qualche secondo, cercando di restare fuori portata
delle liane viventi...
"Aspettate! Non voglio combattere! Voi... voi chi siete?" si sentì una
vocetta provenire da un cespuglio a larghe foglie, poco lontano da loro. Le
fronde si spostarono da sole, cercando di respingere l'intrusa... e nello stesso
momento, le presenti fecero tutte un'espressione abbastanza stupita. Non c'era
dubbio, a sentire la voce, che la persona che aveva parlato non poteva avere più
di otto o nove anni...
Un colpo di bastone, sferrato con precisione, costrinse le foglie a
separarsi... e dal cespuglio apparve la persona che aveva parlato poco prima:
una graziosa bambina vestita di un completo bianco, coi capelli castani chiari
legati in due anelli ai lati della testa, e grandi occhi violetti che fissavano
il gruppo di Pretty Cure e Maiden con meraviglia. Anche se teneva in mano quella
strana arma, dava tutta l'impressione di non aver nessun desiderio di usarla
contro di loro... e la sua espressione innocente, sbalordita e forse anche un pò
impaurita fece abbassare la guardia a quasi tutte. L'unica che rimase sulla
difensiva fu Saki-T, che corrugò la fronte quasi si stesse chiedendo cosa ci
faceva una bambina così piccola in mezzo ad una situazione tanto pericolosa... A
meno che non fosse una maga molto potente - e a quell'età, la cosa era davvero
MOLTO difficile, per non dire impossibile - non si sarebbe dovuta trovare lì.
Ma... i loro sensi sovrannaturali non potevano sbagliare - l'immensa energia
magica che avevano percepito era emanata proprio da quella graziosa bambina, e
ora che ce l'avevano davanti, questa impressione aveva trovato conferma...
"Ah! E... e voi... voi chi siete?" esclamò la bambina, senza ancora mostrare
alcun segno di ostilità. No, era troppo nervosa e spaesata per essere una
potenziale nemica. "Come... come siete arrivate qui? Io... pensavo di essere
l'unica a..."
"Guarda caso, noi pensavamo la stessa cosa." rispose Cure Black con una mano
dietro la testa. "Abbiamo... percepito la tua energia magica soltanto poco fa...
Ma... tu come mai sei qui? Sei... sei una combattente anche tu, lo vediamo,
ma..."
La bambina schioccò le labbra, in un'espressione di rammarico. "Ecco... è una
storia un pò lunga, e forse dovrei raccontarvela dopo che abbiamo tolto di mezzo
questa pianta. Ma... vi basti sapere che sono qui perchè è soprattutto colpa mia
se questo vegetale sta invadendo Ginza, e voglio rimediare al mio errore."
spiegò, sperando segretamente che le ragazze più grandi non avrebbero fatto
altre domande.
In effetti, le Pretty Cure e le Maiden trovarono un pò strana la risposta
della piccola... ma furono d'accordo sul fatto che non era ilcaso di perdersi in
disquisizioni. Quella bambina, da ovunque venisse, era una combattente molto
forte, nonostante la giovanissima età... e sicuramente avrebbe potuto dare loro
una mano ad estirpare la pianta aliena! Perciò, Heart sorrise e fece un segno
dell'okay alla bambina, invitandola a nome di tutti ad unirsi al gruppo. "Non mi
è tutto molto chiaro, ma... va bene, piccolina, sei in squadra! Hey, lo sai che
sei davvero kawai? Dico davvero!"
Con grande imbarazzo della bambina, la ragazza dai capelli rosa le accarezzò
la testa come ad un cucciolo, mantenendo un'espressione trasognata! "Ah...
ehm... heheheee... grazie, signorina, troppo gentile... comunque... il mio nome
è Nanoha. Nanoha Takamachi. E... e voi siete..."
"Giusto, non ci siamo neanche presentate!" rispose Cure Egret. "Beh... il mio
nome di battaglia è Cure Egret, e questa è la mia compagna Cure Bloom."
"Piacere nostro!" continuò Cure Bloom, con un sorriso a denti scoperti e un
segno di vittoria.
Fu il turno delle Pretty Cure originali. "Allora... ci presentiamo anche
noi!" affermò Cure Black. "Io sono Cure Black, e queste sono le mie compagne,
Cure White... e Shiny Luminous!" indicò prima la Cure bianca e poi
l'incarnazione della Regina di Luce, ognuna delle quali si inchinò
compostamente.
"E per finire, ma non certo per ultime... ci siamo noi, le Maiden al servizio
della TSAB!" riprese Heart, con tanto entusiasmo da dimenticarsi che non avrebbe
dovuto parlare della Time-Space Administration Bureau con tanta leggerezza. "Io
sono Heart Aino, e queste sono le mie compagne: Saki Tsuzura, Sa-sa per gli
amici... Maori Kasuga, alias Mao-mao... e infine Lilica Felchenrow, o Lili, come
la chiamo io!"
"Ugh..." borbottò Saki-T, con una mano sulla fronte. "Heart-chan, a parte il
fatto che io non sono Sa-sa per gli amici... hai sbandierato ai quattro venti
l'esistenza della nostra organizzazione ad una che non conosciamo neanche! Ti
sembra la cosa più sveglia da fare?"
"Non si può dire che Saki-san abbia torto, Heart-san..." intervenne Maori.
"E' vero che Nanoha-chan non ha cattive intenzioni... ma lo sai che le persone
normali non dovrebbero sapere dell'esistenza della TSAB..."
"Per quello non ci sarà problema, sappiamo già della TSAB... visto che io ne
faccio parte!" esclamò un'altra voce, anch'essa acuta, ma distintamente
maschile. Alcune delle ragazze più grandi fecero un piccolo salto quando un
grazioso furetto dalla pelliccia color bruno chiaro e il musetto acuto fece
capolino dalla spalla di Nanoha. "E voi... voi siete Maiden, non è vero? Saki
Tsuzura, Maori Kasuga e Lilica Felchenrow. Ho già sentito i vostri nomi, ma non
credevo vi avrei mai incontrato!"
Inutile dirlo, Heart iniziò immediatamente ad osservare lo sbalordito furetto
con espressione adorante, e dei cuoricini rosa attorno alla testa! "Kyaaaa!
Ma... ma... tu... sei troppo kawaii!" strillò la Maiden dell'Amore. "Ooooow! Sei
adorabile, furetto! Sei il familiare di questa bambina? Sei un folletto venuto
dal Giardino degli Elementi? Racconta, racconta! Voglio sapere tutto!"
Mentre Yuuno cercava inutilmente di scrollarsi di dosso le amorevoli, ma pur
sempre spiazzanti, attenzioni dell'ingenua Maiden, e Nanoha guardava stupita i
due, le altre Maiden più equilibrate ripresero il discorso. "Hey, quindi siamo
su un bel pò di registri della TSAB, eh? Le nostre imprese eroiche sono già
arrivate così lontano!" scherzò Lilica. "Ma... scherzi a parte, piccolina, anche
tu sei una della TSAB? Non credevo reclutassero persone così giovani..."
"Ehm... in effetti Nanoha è stata un pò un eccezione dovuta alle
circostanze... ma ha già dimostrato di saper fare bene il suo lavoro!" spiegò
Yuuno, cercando di dibattersi nell'abbraccio di Heart! "Ugh... non... non è che
potresti lasciarmi, per favore? Ho... bisogno di ossigeno... per...
vivere..."
"Ah! Scusami, è che quando vedo qualcosa di carino come te... hehehee..."
ridacchiò la Maiden dai capelli rosa. "Comunque... sì, volevo chiedere più o
meno la stessa cosa di Lili-chan. Quindi... sei anche tu con la TSAB,
giusto?"
Nanoha annuì sorridendo leggermente. "In un certo senso... Yuuno-kun è finito
qui, nel Giardino dell'Arcobaleno come lo chiama lui, nel corso di una missione
che stava eseguendo... e io ho accettato di aiutarlo fino a che non recupererà
le forze! Solo che... in questo caso non sono state molto brava... Se questa
pianta gigante sta invadendo Ginza, è anche colpa mia... avrei dovuto
intercettarla prima!"
"Hm? Che vuoi dire?" chiese Shiny Luminous. "Neanche noi ci eravamo accorte
che questa strana pianta stava crescendo e stava cercando di invadere il nostro
quartiere... non c'era nulla che noi potessimo fare per fermarla."
La bambina vestita di bianco, appoggiando Raising Heart sull'asfalto, guardò
verso il terreno. "Ehm... a dire la verità, la situazione è un pò più complicata
di così... però, temo che per darvi tutte le spiegazioni necessarie, dovremo
aspettare che questo problema sia stato risolto. Quindi... se potessimo
collaborare, io e Yuuno-kun ne saremmo molto felici."
"Certamente! Potete contare sul nostro aiuto!" esclamò Cure Bloom.
"Dopotutto... abbiamo lo stesso problema, e sarebbe da sciocchi non darci una
mano a vicenda! Voi, ragazze, siete d'accordo?"
"Mi sembra ovvio di sì." affermò Saki-T. "Allora, stavamo dicendo che
dobbiamo individuare le radici della pianta, se vogliamo estirparla. E
Maori-san, qui presente, le stava giusto localizzando."
"Allora forse io e Nanoha possiamo darvi una mano." disse Yuuno, il furetto.
"Questa pianta è stata originata da un Jewel Seed, e quindi ha senso pensare che
l'artefatto che l'ha fatta nascere si sia fuso con le radici. Se vogliamo
sigillarlo, dobbiamo arrivarci vicino."
"C-cosa? Addirittura un Jewel Seed?" esclamò Maori. Anche Saki-T e Lilica
sembravano piuttosto disturbate da questa rivelazione, e Heart e le Pretty Cure
se ne chiesero il perchè... "Allora... non c'è altro tempo da perdere! Dite
pure... che cosa dovete fare per fermare questa pianta?"
"E' meglio se fate un pò in fretta... credo che questo bonsai troppo
cresciuto stia tentando qualcosa!" li esortò Cure Black. Lei e Cure White
avevano alzato lo sguardo verso i rami più alti della pianta, insospettite dal
fatto che il vegetale non avesse più tentato altri attacchi... e avevano notato,
appesi lì e in procinto di schiudersi, degli strani bozzoli pulsanti di
cellulosa. Inutile dirlo, non avevano una gran voglia di scoprire che cosa
potessero nascondere...
"Avete ragione... presto, Nanoha! Concentrati su Raising Heart ed esegui una
ricerca su vasta area! Sai già come fare, immagino..." affermò Yuuno. Le Pretty
Cure, Heart, Saki-T e Lilica si disposero attorno a Nanoha e a Maori, in modo da
proteggerle mentre eseguivano la ricerca... e i bozzoli pulsanti, con un
disgustoso suono di fluido sgocciolante, cominciarono a muoversi lungo il fusto
della pianta titanica, strisciando come bruchi rigonfi...
"Sì, Yuuno-kun... mi hai già spiegato come fare! Lyrical Magical...
Search!" rispose la bambina. Con un mezzo giro su sè stessa, Nanoha creò un
pentacolo di luce rosata sotto di sè, e fece volteggiare Raising Heart un paio
di volte, prima di puntarlo in una certa direzione. Al tempo stesso, Maori si
concentrò e invocò mentalmente l'aiuto di Ohtsuchi, chiedendogli di individuare
il punto debole del vegetale alieno...
E in quel momento, prima che la ricerca fosse completa, uno dei bozzoli si
squarciò con un forte rumore di carta lacerata, e dal suo interno uscì una
pioggia di denso liquido verdognolo che scorse verso il terreno, formandovi una
disgustosa pozzanghera puzzolente! Shiny Luminous, la più vicina, si ritirò
disgustata, mentre una strana e repellente creatura umanoide, alta poco più di
un metro e mezzo e composta di cellulosa marcescente, senza altre
caratteristiche fisiche se non un paio di fosse vuote sul viso, là dove
avrebbero dovuto essere gli occhi! L'essere, con un gorgoglìo agghiacciante,
alzò le braccia ancora gocciolanti di liquido nutritivo... poi, sotto gli occhi
disgustati delle ragazze, si fece cadere a terra, dove piombò come un sacco
vuoto... e si rialzò un istante dopo, avanzando lentamente verso il bersaglio
più vicino!
"Ma... ma cos'è questo essere?" si chiese Cure White. "La... la pianta lo ha
creato... come sistema di autodifesa?"
Per fortuna, lo zombi vegetale non riuscì ad avanzare oltre prima che una
scarica elettrica evocata da Saki-T lo colpisse in pieno! L'essere disgustoso
emise un mormorìo indistinto, e un forte odore di cellulosa bruciata pervase
l'aria mentre esso si accasciava a terra senza vita. Il suo corpo si dissolse
subito, trasformandosi in una pozza di liquido... ma altri due bozzoli
cominciarono a pulsare più velocemente, e altri stavano avanzando lungo i tralci
della pianta madre...
"AREA SEARCH." disse finalmente la voce computerizzata di Raising
Heart, e nello stesso momento Maori aprì gli occhi, sicura di aver individuato
il punto esatto dove si trovavano le radici. A ulteriore conferma della fine
della ricerca, una scritta luminosa appparve sul pomo di Raising Heart, e anche
Nanoha abbandonò la sua posizione di concentrazione...
"L'abbiamo trovato!" affermò la bambina. "Per fortuna non è molto lontano da
qui... Maori-san, l'hai visto anche tu, vero?"
"Più esattamente, sono riuscita a percepirlo." rispose la miko, tenendo un
occhio sui mostriciattoli vegetali che stavano in quel momento uscendo dai
bozzoli. "E non erano esattamente le radici... hai visto una specie di cristallo
nel quale erano racchiusi un ragazzo e una ragazza, non è vero?"
"Sì, esatto... proprio quei due ragazzi che..." iniziò a dire Nanoha,
sentendo di nuovo quel senso di colpa che la rodeva. "Oh, non importa. E' lì che
dobbiamo andare per fermare la pianta... ma credo che dovremo fare prima i conti
con questi mostri!"
Gli "anticorpi" creati dalla pianta avevano infatti iniziato a muoversi per
circondare il gruppo di eroine, e avevano creato una sorta di muro di cellulosa
vivente per impedire loro di raggiungere il Jewel Seed che aveva creato la
pianta madre. C'era bisogno di aprirsi un varco in quella formazione... il più
in fretta possibile!
Per fortuna, le Pretty Cure e parte delle Maiden erano già al lavoro. Con un
grido di battaglia, Heart caricò per prima la barriera vivente di nemici e ne
colpì uno con un calcio ben assestato, facendolo cadere a terra in un ammasso di
materia vegetale! Un vortice in miniatura seguì a ruota, e colpì un altro dei
mostri vegetali, che stava cercando di avvicinarsi alla Maiden con i capelli
rosa, e Lilica, il mittente di quel proiettile di vento impetuoso, ghignò
maliziosamente quando vide il suo bersaglio volare via e schiantarsi contro un
tralcio della pianta principale.
"E questo viaggio è stato offerto, in via del tutto eccezionale, dalla
Tempestas Airlines, prima classe tutto incluso!" scherzò la biondina, mostrando
i suoi graziosi canini appuntiti! "Forza, Nanoha-chan! Maori-chan! Mentre noi
teniamo occupate queste caccole giganti, voi andate a sistemare questo
bonsai!"
"Non è un modo molto elegante di definirli, ma devo ammettere che hai reso
l'idea..." ammise Cure White, prima di stendere un mostro vegetale con un
calcio, e poi voltarsi verso altri tre che le si stavano avvicinando. Cure
Black, Shiny Luminous, Cure Bloom e Cure Egret si erano disposte tutt'attorno,
in modo da fronteggiare i nemici da tutte le direzioni, mentre Heart, Saki-T e
Lilica restavano ad una certa distanza e bombardavano i mostri con attacchi
energetici, scariche elettriche e lame di vento. In breve tempo, si era già
creato nella formazione nemica un varco abbastanza grande da permettere a Maori
e a Nanoha di passare... ma la pianta continuava afar nascere germogli umanoidi
dalle sue gemme, nel tentativo di tappare nuovamente il buco.
"Adesso! Presto, ragazze, non riusciremo a tenerli a bada per sempre..."
esclamò Heart. Le sue preoccupazioni si rivelarono infondate, in quanto la miko
e la bambina vestita di bianco, non appena avevano visto un'apertura abbastanza
grande nel muro vegetale, erano scattate in avanti ed erano riuscite ad
intrufolarsi nell'apertura che le loro compagne avevano creato, per poi scattare
verso il tralcio principale prima che gli "anticorpi" restanti potessero
impedirlo loro. Vedendo che comunque il numero di nemici era considerevole,
Maori decise di non correre rischi e, dopo essersi fermata per un istante, toccò
il terreno con una mano ed invocò a bassa voce l'aiuto del suo Arcano, Ohtsuchi.
Un istante dopo, la terra tremò brevemente, e due alti muri si sollevarono ai
lati delle due ragazze, impedendo ai mostri di raggiungerle! Si sentirono dei
grugniti e dei gemiti rabbiosi al di là dei muri, ma almeno per il momento Maori
era riuscita a guadagnare abbastanza tempo, e sorrise tra sè, soddisfatta.
"Grazie, Ohtsuchi-sama..." disse telepaticamente. "Ancora una
volta, i tuoi poteri sono stati immensamente utili!"
"MI FA PIACERE..." rispose l'Arcano della Terra. "MA NON TI
DISTRARRE... TEMO CHE QUESTA MISURA PROTETTIVA NON REGGERA' TROPPO A LUNGO, E TU
E LA TUA COMPAGNA DOVETE CERCARE DI ELIMINARE QUELLA PIANTA PRIMA CHE I SUOI
ANTICORPI RIESCANO AD AGGIRARE L'OSTACOLO."
"Certamente..." rispose Maori, continuando a correre accanto a Nanoha.
Ormai, il punto che Ohtsuchi e Raising Heart avevano indicato loro era visibile,
come un piccolo frammento cristallino che spiccava in mezzo a delle fronde sul
fusto della pianta. Man mano che le due ragazze si avvicinavano, riuscivano a
vedere il frammento cristallino sempre più chiaramente... in effetti, era una
formazione cristallina simile ad un gigantesco diamante sfaccettato, all'interno
dal quale la vista acuta di Nanoha riuscì a distinguere due ragazzi
abbracciati... un ragazzo e una ragazza, per l'esattezza, entrambi vestiti in
tute da ginnastica che alla bambina castana riuscivano familiari...
"Quelli sono... i due ragazzi che ho visto prima..." mormorò tra sè Nanoha,
sentendosi ulteriormente in colpa. "Se solo avessi agito prima, anche loro non
si troverebbero in questa situazione..."
"Vorrei chiederti cosa è successo, Nanoha-chan, e perchè ti dai la colpa di
qualcosa su cui non avevi controllo... ma a questo punto non è importante."
affermò Maori. Le due ragazze si erano fermate ad alcuni metri dal fusto
principale della pianta, e mentre le loro compagne, dietro di loro, tenevano
occupati i mostri vegetali - che comunque continuavano a scendere dai tralci -
loro si erano preparate a sferrare il colpo fatale alla pianta aliena che stava
soffocando Ginza. Il vegetale mostruoso, in un frenetico tentativo di togliere
di mezzo i corpi estranei, ritrasse alcune liane per poi farle scattare contro
le due ragazze, che furono costrette ad una frettolosa difesa.
"Protection!" esclamò Nanoha, alzando Raising Heart davanti a sè. Le
liane tentacolari con cui la pianta cercava di catturare lei e Maori
rimbalzarono contro uno scudo di energia trasparente che la ragazzina aveva
eretto attorno a sè e alla sua compagna... dopodichè fu il turno di Maori, che
estrasse un paio di trottole di legno dalla manica della sua uniforme e le
lanciò come se fossero stati degli shuriken contro la pianta. L'attacco colpì le
liane e ne tranciò diverse, dando a lei e a Nanoha un altro pò di tempo per
preparare l'attacco finale.
"Nanoha-chan! Dobbiamo concludere adesso, prima che la pianta attacchi di
nuovo! Le nostre compagne non riusciranno a trattenere quei mostri ancora a
lungo!" esclamò Maori. La giovane miko si concentrò per un istante, in modo da
trovare il punto vulnerabile della pianta... e, grazie ai suoi sensi
sovrannaturali, riuscì a vedere un punto luminoso rosso, poco più grande del
pugno di uomo, in prossimità della prigione di cristallo in cui i due ragazzi
erano stati sigillati. Era quello il punto da colpire!
Maori e Nanoha agirono tempestivamente: la Maiden legata all'Arcano della
Terra colpì il terreno, già provato dalla pressione esercitata dalla gigantesca
pianta, con un pugno ben assestato, facendo staccare da esso dei grossi pezzi
d'asfalto che poi, con un gesto della mano, scagliò contro il tronco. Quasi
tutti colpirono, incidendo la corteccia con i loro bordi affilati, e finalmente
rivelando il punto debole a Nanoha, che imbracciò Raising Heart e caricò il suo
più potente incantesimo offensivo!
"Divine Buster!" esclamò la piccola guerriera-maga. Come nel suo
scontro con la manticora della sera prima, un potentissimo raggio luminoso partì
dal pomo di Raising Heart e centrò in pieno il nucleo vitale della pianta
aliena, provocando una spettacolare esplosione di luce! I mostri-germoglio
generati dalla pianta lanciarono quello che sembrava essere un sordo gorgoglìo
di rabbia e disperazione, prima di sfaldarsi letteralmente sotto gli occhi delle
Pretty Cure e delle Maiden, e trasformarsi in pozzanghere di liquido verdognolo
e puzzolente! Nello stesso tempo, il cristallo cavo che teneva prigionieri i due
ragazzi si infranse, depositando i due malcapitati sul terreno... e dalla mano
del ragazzo cadde, con un lieve tintinnìo, una pietra di forma romboidale che
ricordava molto un lapislazuli.
Colpita mortalmente, la pianta gigante si dissolse nel nulla, riducendosi ad
una pioggia di sferette luminose dorate che cadde delicatamente attorno alle
eroine trionfanti ed esauste, come neve luminosa. Ognuna delle ragazze, visto lo
scampato pericolo, si permise un sospiro di sollievo prima di andare a
controllare se le loro compagne stessero bene.
"Maori-san, Nanoha-chan!" le chiamò Cure Bloom. "Congratulazioni per come
avete eliminato quella pianta! State bene, vero?"
"Già... siete state fantastiche, dico davvero!" esclamò Heart. "Anche tu,
Nanoha-chan! Quel colpo era stato fenomenale! Un giorno me lo insegnerai, vero?
Per favore, dì di sì..."
"Senza un oggetto magico come quello... sarà un pò difficile che tu lo
impari, Heart." ci pensò Saki-T a sgonfiare l'entusiasmo spropositato di Heart.
Da parte loro, anche Cure Black, Cure White e Shiny Luminous erano rimaste
ammirate dalla combinazione di potenza e controllo dimostrata dalla piccola
Nanoha.
"Questa bambina, anche se è così giovane, sa già usare i suoi poteri in
maniera così efficace..." pensò tra sè Cure White. "Quasi non oso
immaginare a quali livelli Nanoha-chan potrebbe arrivare col tempo e
l'esperienza... credo che potrebbe facilmente diventare più forte di me e Cure
Black messe assieme!"
Le due ragazze si girarono verso le loro compagne, e accettarono i loro
complimenti con un cenno di assenso... prima di riportare il discorso su un
problema un attimo più pressante. "Ehm... grazie, ragazze, ma credo che prima di
discutere ancora di quello che è successo dovremmo aiutare quei due ragazzi..."
affermò Maori, indicando il ragazzo e la ragazza privi di sensi sull'asfalto.
Prese dalla situazione, le eroine si accorsero a malapena dello strano effetto
di ondulamento che attraversò il cielo tinto della luce del tramonto...
...e raggiunsero le due vittime, accertandosi che non fossero ferite. Per
fortuna, erano del tutto illese, anche se erano privi di sensi... e lo strano
gioiello azzurro giaceva a terra poco lontano da loro, ancora brillante di
energia.
"Quello... quel piccolo gioiello avrebbe creato quella pianta gigantesca?"
chiese Cure Black, osservando incredula lo strano talismano. "Ma... di cosa si
tratta, per l'esattezza?"
Yuuno, il furetto, sbucò fuori dalla veste bianca di Nanoha mentre la
ragazzina castana si avvicinava al Jewel Seed azzurro. "Quello... come
immaginavo, si tratta di un Jewel Seed, un oggetto magico di grande potere che è
andato perduto sulla Terra a causa di un malaugurato incidente... E' una storia
lunga, a dire la verità, ma vi basti sapere che io e Nanoha-chan stiamo
lavorando per conto della TSAB per recuperare questi oggetti e sigillarli, prima
che provochino qualche catastrofe."
Come a voler dare una dimostrazione pratica di quello che Yuuno stava
dicendo, Nanoha si avvicinò al gioiello azzurro e disse una semplice parola in
inglese. "Sealing!" esclamò, toccando il gioello azzurro con la punta
della sua arma magica. Il Jewel Seed azzurro, come reazione, brillò ancora di
più per un secondo, e infine si trasformò in una saetta di luce che schizzò
verso l'alto e venne riassorbito dal bastone un istante dopo. "Jewel Seed
Serial X sigillato."
Nanoha fece un cenno con la testa e sorrise gentilmente. "Grazie mille,
Raising Heart..." mormorò, prima che l'arma tornasse normale. Nello stesso
momento, sia Nanoha che le Pretty Cure sciolsero le trasformazioni, permettendo
a tutti i membri dell'alleanza di guerriere magiche di vederle nei loro "abiti
civili".
"Uff... finalmente è fatta..." commentò Cure Bloom, ora tornata ad essere
Saki-H, passandosi una mano sulla fronte. Poi, alla vista di chi fossero in
realtà le Pretty Cure della 'generazione' precedente, i suoi occhi si fecero
ancora più grandi di quello che già erano. "Hey! Ma... ma... un momento! Voi...
voi siete... Hikari-chan, anche tu sei una Pretty Cure? E... e voi siete la
sempai Misumi e la sempai Yukishiro! Due celebrità, alla Verone Academy!"
"E' vero..." affermò Mai, inclinando un pò la testa e guardando le due Pretty
Cure più 'anziane'. "In effetti, la somiglianza l'avevo notata anch'io, ma non
ho voluto dire niente senza prove..."
Hikari, che meglio conosceva Saki-H e Mai, rimase altrettanto stupita nel
vedere le sue compagne di classe dietro i brillanti customi delle nuove Pretty
Cure. "Voi... voi siete... Saki-chan e Mai-san! Non... non mi aspettavo che
anche voi foste..." affermò, prima di voltarsi verso Nagisa e Honoka. "Sono due
mie compagne di classe... non so se vi ricordate, ma vi ho parlato spesso di
Saki-chan... e Mai Mishou-san è una nostra nuova compagna di classe!"
"Mi sono da poco ritrasferita a Tokyo, a dire la verità..." rispose Mai, un
pò imbarazzata. "E poi, proprio il primo giorno ho incontrato Saki, e... beh, il
resto ve lo spiegheremo quando avremo un pò più di tempo!"
"Ma guarda che combinazione, anche tra le Pretty Cure ce n'è una che si
chiama Saki..." pensò Saki-T con un sorrisetto ironico, prima di ricordare
al resto del gruppo che forse era il caso di muoversi. "Beh, tutto questo è
molto interessante, ma la vostra compagna ha ragione. Meglio andarcene di qui
prima di dare nell'occhio... non c'è bisogno di preoccuparsi per quei ragazzi,
le loro reazioni vitali sono buone. Non hanno subito danni dalla reazione del
Jewel Seed."
"Mi fa piacere saperlo..." disse Nanoha, sollevata. "Anche se questo non
diminuisce la mia responsabilità per quello che è successo oggi..."
Mentre le ragazze iniziavano ad allontanarsi, Nagisa si trovò a chiedersi
come mai Nanoha pensasse che l'attacco di quella pianta gigante fosse anche
colpa sua... ma decise che la discussione eventuale sarebbe stata rimandata a
dopo, a quando avessero potuto parlare senza distrazioni...
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E pochi minuti dopo, trovato un angolo di parco in cui avrebbero potuto
parlare senza timore di essere scoperte, le Pretty Cure avevano permesso ai loro
animaletti-mascotte di materializzarsi... e di fare conoscenza, dal momento che
Flappy e Choppy avevano mostrato praticamente da subito interesse e curiosità
nei confronti dei piccoli abitanti del Giardino della Luce. E questi ultimi a
loro volta - in particolare i piccoli principi Pollun e Lulun - sembravano molto
contenti di fare delle nuove conoscenze. Anche se ovviamente, Mepple aveva
cercato di mettersi un pò in mostra...
"E non dimentichiamo che sono stato io a tenere a bada gli Zakenna mentre io
e la mia Mipple fuggivamo dal Giardino di Luce, mepo!" stava dicendo lo strano
animaletto. "Sfortunatamente, erano troppi e troppo forti anche per me, ma
questo non mi ha impedito di dare loro del filo da torcere, mepo! Beh, non per
niente mi considerano un prode guerriero del Giardino di Luce! E sotto la mia
guida, Ngisa alias Cure Black è diventata una Pretty Cure a tutti gli effetti,
mepo!"
"Le hai consigliato davvero bene, devo dire, lapi!" affermò Flappy,
impressionato dal racconto di Mepple. "In effetti, la tua compagna se l'è cavata
molto bene contro quegli Elementali, quegli Uzaina, e quella pianta gigante,
lapi."
Mepple ridacchiò ironico. "Heheheee... sì, bisogna dire che anche lei ha
saputo fare il suo lavoro, mepo. Certo, all'inizio era talmente imbranata ed
inaffidabile che nemmeno io ci avrei scommesso nulla, ma si può dire che anche
lei ha fatto i suoi progressi, mepo!"
"Hey, peluche... guarda che io sono seduta proprio qui vicino!" lo rimbeccò
Nagisa, con una comica espressione irritata sul volto. Honoka e Mai
ridacchiarono educatamente delle lamentele di Nagisa, mentre il maschiaccio si
voltava borbottando verso il resto del gruppo, e le mascotte, tra cui anche
Yuuno, continuavano a chiacchierare allegramente tra loro.
"E così... da quanto ho capito, Nanoha-chan, hai incontrato per caso
Yuuno-kun ferito, e quella notte lui ti ha chiamato telepaticamente e ti ha
detto di avere bisogno del tuo aiuto per recuperare questi Jewel Seed... uh...
che sono... hmmm... Sa-sa, non è che me lo potresti ripetere, per favore? Non
riesco a tenere traccia di tante cose nello stesso momento!"
"Perchè questo non mi stupisce?" si chiese Saki-T fra sè, ormai abituata al
fatto che la sua amica d'infanzia non fosse esattamente una cima. "Allora... i
Jewel Seed sono degli artefatti magici dotati di enorme potere, e facenti parte
dei Lost Logia, reperti archeologici di provenienza sconosciuta e dotati di
poteri la cui comprensione sfugge tuttora anche ai più esperti scienziati della
Time-Space Administration Bureau. In tutto ce ne sono ventuno... e ognuno di
questi, posto a contatto con un essere vivente, può avere degli effetti
imprevedibili. La pianta gigante che stava soffocando Ginza, e che hai potuto
vedere in azione poco fa, non è che un esempio dei poteri di queste misteriose
reliquie."
"Stando a quanto ci ha detto Yuuno-kun, qualcuno vuole impossessarsi dei
Jewel Seed e usarli per scopi tuttora sconosciuti." proseguì Lilica. "Bah, che
cosa se ne faccia... non riesco ad immaginarlo, e francamente poco me ne frega.
Ma... questo non toglie che se li avesse in mano tutti quanti, potrebbe fare un
bel casino! E quindi... beh, è consigliabile raccogliere i Jewel Seed prima di
lui, o lei, e sigillarli di nuovo. Ma dimmi, piccola, come mai dicevi che era
anche colpa tua se quella pianta ha aggredito il nostro quartiere?"
Nanoha prese un bel respiro e guardò verso terra. Ammettere il suo errore era
piuttosto imbarazzante... "Beh... vedete, tutto questo risale ad oggi
pomeriggio, sul presto. Mio papà è un insegnante di educazione fisica, vedete...
e stamattina, la squadra di calcio da lui allenata ha vinto una partita molto
importante, quindi hanno deciso di andare a festeggiare tutti al caffè Midoriya,
quello gestito da mia mamma."
"Ah, già, il Midoriya..." affermò Heart, la cui memoria sembrava molto
migliore quando si trattava di qualche delizia zuccherata. "Ogni tanto ci passo
anch'io... è un bel posto, e la signora Momoko è davvero molto gentile! Ma
guarda che combinazione, e quindi tu sei sua figlia!"
"Ehm... sì, esatto..." affermò Nanoha, con un sorrisetto timido. "Comunque,
tornando al nostro discorso... erano presenti anche le mie migliori amiche,
Arisa e Suzuka, e stavamo festeggiando assieme a tutti i ragazzi della squadra,
quando ad un certo punto ho percepito, giusto per un attimo, la presenza di un
Jewel Seed. Mi sono voltata e guardata in giro per capire da dove veniva questa
sensazione... e ho visto uno dei ragazzi della squadra che si incamminava per
tornare a casa, accompagnato dalla sua fidanzata. E... beh, credo che ormai lo
avrete capito... erano proprio i due ragazzi che abbiamo visto intrappolati nel
centro vitale di quella pianta. Evidentemente, il ragazzo lo aveva raccolto per
strada, per puro caso, il Jewel Seed che ho assorbito nel mio Raising Heart, e
pensava di regalarlo alla sua ragazza. Il Jewel Seed ha reagito ai sentimenti
dei due ragazzi, e... beh, questi sono i risultati!"
"Se ha dato vita ad una pianta così colossale, doveva essere davvero un amore
molto saldo..." disse Heart... per poi stringere i pugni davanti a sè e assumere
un'aria sognante, con tanto di stelline luminose che le brillavano attorno! Si
era toccato proprio il suo argomento preferito... "Aaaah, che romantico! E'
davvero come dico io, l'amore è la forza più grande del mondo! E' commovente
vedere che esistono dei sentimenti in grado di fare cose così prodigiose!"
"Non so te, Honoka, ma io non ci ho visto nulla di prodigioso in quel bonsai
troppo cresciuto... soltanto una gran rottura di scatole!" borbottò Nagisa, meno
portata per i sentimentalismi.
Honoka, più diplomatica, fece un sorrisetto nervoso, cercando di ignorare la
goccia di sudore stilizzata che le scendeva dalla testa. "Beh, se non altro
Heart-chan è riuscita a vedere il lato positivo della situazione..."
A quel punto, gli occhi di quasi tutti si erano girati verso Heart... le
uniche eccezioni erano le altre tre Maiden, ormai abituata a queste uscite da
parte della loro amica dai capelli rosa! Per qualche secondo, Heart rimase là in
posa drammatica, con i capelli spostati dal vento, gli occhi chiusi e il naso
fieramente alzato verso l'alto... poi, si ricordò della situazione attuale e
uscì dal suo sogno ad occhi aperti, ridacchiando con imbarazzo. "Ah... ehm...
scusate, scusate! Heheheheheee... è che quando si parla di amore, io parto per
la mia strada... e se qualcuno non mi ferma, non la smetto più!" affermò.
"Comunque, Nanoha-chan... stavi dicendo, quindi, che questo ragazzo aveva con sè
un Jewel Seed senza saperlo, e tu ne avevi percepito la presenza?"
Nanoha annuì, piuttosto delusa di sè stessa. "Sì, è così... anche dopo aver
sentito che c'era un Jewel Seed, ho lasciato perdere perchè credevo che fosse
stata soltanto la mia immaginazione." rispose. "Se invece fossi intervenuta
prima, tutto questo non sarebbe successo, quei due ragazzi non avrebbero
rischiato la vita, e non avrei neanche dato fastidio a voi con problemi che
avrei dovuto risolvere io... Mi dispiace, e vi prego di scusarmi..."
"Beh... non si può dire che non abbia preso coscienza dei suoi poteri e di
cosa comportano..." disse tra sè Saki-H, impressionata dal livello di maturità
dimostrato dalla ragazzina più piccola, per poi parlarle direttamente. "Però,
Nanoha-chan, non penso sia il caso di essere così dura con te stessa. In
fondo... anche tu, da quanto ci hai raccontato, hai appena ricevuto i tuoi
poteri, no? E' ovvio che tu non sia ancora molto pratica."
"Sì, lo so... ma non è comunque una buona scusa!" affermò Nanoha. "Per colpa
della mia sbadataggine, ho causato problemi a molte persone e non voglio che
questo accada mai più."
A questo punto, Heart ritenne opportuno prendere la parola. Nanoha era
davvero troppo dura con sè stessa, dal punto di vista della Maiden neofita. "Non
dirlo mai, Nanoha-chan, neanche per scherzo! Va bene, hai fatto un errore. E
allora? Sei diventata una Magical Girl da poco tempo, è ovvio che tu non sia
ancora pratica e commetta degli errori! Guarda me... io faccio errori tutto il
tempo! Nei compiti di matematica, in quelli di calligrafia... ne ho da dirtene,
che se mi mettessi a parlartene non finirei neanche tra un mese!" affermò.
"Ehm... ma... Heart, io non penso che Nanoha-chan volesse dire quel tipo di
errori..." affermò Saki-T.
"Lo so, Sa-sa, lo so..." rispose Heart, muovendo una mano in direzione della
sua amica dai capelli azzurri. "Ma... era un'altra cosa quella che volevo dire!
Nanoha-chan, hai fatto un'errore, su questo non possiamo discutere. Però... ti
sei anche presa la responsabilità del tuo errore e hai cercato di rimediare.
Voglio dire, date le circostanze, mi sembra che anche tu stia facendo del tuo
meglio, come tutte noi. E alla fine, il tuo aiuto è stato determinante per
sconfiggere quella pianta mostruosa! Quindi... non arrovellarti troppo sulla tua
responsabilità. Ormai, quello che è successo, è successo, e stare a rimuginarci
su non servirà a niente."
"Quelle di Heart-chan sono delle sagge parole, Nanoha-chan." proseguì Maori,
sistemandosi i lunghi capelli neri. "Darsi la colpa di quello che è successo non
aiuta. Invece, trarre esperienza dagli errori commessi, e fare del proprio
meglio per non ripeterli in futuro... quello sì che è utile per diventare una
persona migliore! E sono sicura che ormai l'hai capita anche tu la lezione,
giusto?"
"Beh, forse è un pò strano che io lo dica... ma in quello che ha detto, sono
assolutamente d'accordo con Heart-chan." disse a sua volta Saki-T. "Gli errori
si fanno. L'importante è cercare di non ripeterli..."
"E io ho già fatto un errore che non voglio ripetere..." pensò
cupamente tra sè. "Se questo caso del Giardino degli Elementi e dei Jewel
Seed mi permetterà di trovare una soluzione, allora andrò fino in fondo. A
qualsiasi costo."
Nanoha restò in silenzio per qualche istante, a ripensare alle parole di
Heart, Saki-T e Maori... poi annuì lentamente, la delusione che lasciava il
posto ad una cauta determinazione. "Hmmm... immagino... immagino che abbiate
ragione anche voi..." disse lentamente, per poi alzare lo sguardo verso le
Pretty Cure e le Maiden. Quanto le avevano raccontato nell'ultima mezz'ora era
preoccupante, e voleva dire che non c'era solo il problema dei Jewel Seed da
risolvere. "Comunque, ricapitolando... allora, avete detto che ci sono, oltre
agli Elementali che emergono dai passaggi dimensionali... e io ne ho affrontato
uno quando mi sono trasformata per la prima volta... e ai Jewel Seed da
recuperare... Ci sarebbero anche questi tipi provenienti dall'Impero del Male di
Dark Fall? E cercano un luogo chiamato Sorgente del Sole?"
"Esattamente..." rispose Mai, mentre Flappy e Choppy si avvicinavano a lei e
a Saki-H con espressione solenne. "E' l'unica Sorgente che gli manchi per
realizzare il folle piano del loro capo, Lord Akudaikahn... e hanno già
cominciato a farci attaccare dai loro mostri, gli Uzaina, e dai loro scagnozzi.
Flappy e Choppy ci hanno dato il potere di trasformarci in Pretty Cure proprio
allo scopo di respingerli e proteggere la Sorgente rimasta... e poi, per puro
caso, abbiamo incontrato le Pretty Cure del Giardino della Luce, Nagisa-san,
Honoka-san e Hikari-san... e le Maiden della TSAB. Quando siamo venute ad
affrontare la pianta, avevamo appena concluso un combattimento con due scagnozzi
di Lord Akudaikahn..."
"E anche noi Pretty Cure del Giardino di Luce abbiamo dovuto vedercela con
uno dei loro uomini... per conto nostro, per giunta." raccontò Hikari. "Sì, era
un tipo un pò stravagante... si chiamava Moerumba, e si atteggiava a ballerino,
o cose del genere... però era parecchio forte! Quindi... avere qualcun altro al
nostro fianco per combattere contro quei pericolosi criminali non ci starebbe
neanche male."
"Beh, mi pare di capire che abbiamo a che fare con un gruppo di nemici
veramente pericoloso..." affermò Saki-T, dopo solo un attimo di considerazione.
"Dobbiamo respingere l'Impero di Dark Fall, contenere gli Elementali, e fare in
modo che i Jewel Seed non facciano troppi danni e non finiscano nelle mani
sbagliate. Quindi... sì, direi che abbiamo un bel pò di lavoro davanti! E unire
le nostre forze... non può che convenirci, a questo punto. Quindi... sì, penso
di parlare a nome di tutte le mie compagne se vi dico che accettiamo il vostro
aiuto e siamo pronte a dare il nostro. Voi, ragazze, cosa ne dite?"
Il suo Arcano, Bhanri del Fulmine, approvò la decisione di Saki-T, ma volle
comunque mettere le mani avanti. "Penso che tu abbia preso una decisione
ragionata, Saki... ma ricordati di non agire spinta soltanto dai tuoi scopi
personali. Posso capire che tu voglia rifarti per quello che è successo quella
volta. Ma fai in modo che questo non offuschi i tuoi ragionamenti."
"Lo so bene, Bhanri. Me ne ricorderò." tagliò corto Saki-T nella
comunicazione telepatica... non senza un pò di stizza. Non c'era bisogno che il
suo Elementale le ricordasse un passato che lei stessa sentiva tornare
continuamente a galla.
Inutile dirlo, Heart fu immediatamente entusiasta dell'idea. "Ma certamente,
Sa-sa! E' sempre stato il mio sogno, quello di essere una supereroina, e adesso
che posso combattere al fianco delle mitiche Pretty Cure, non mi tiro
indietro!"
"Hey, Partinias... anche tu sei d'accordo, vero?" chiese
telepaticamente al suo Arcano subito dopo. Sentì Partinias fare un sorriso
gentile, e parlare con voce tranquilla.
"Sì, penso che sia una buona idea, piccola Heart... anche perchè, se devo
dire la verità, non credo che i problemi che ci sono stati elencati siano poi
così tanto separati l'uno dall'altro. Hai visto anche tu come gli uomini
dell'Impero di Dark Fall fossero interessati agli Elementali, vero? E sono
disposta a scommettere che anche i Jewel Seed potrebbero avere qualcosa a che
fare con l'avvicinamento del Giardino dell'Arcobaleno e di quello degli
Elementi. Indubbiamente c'è una grande forza all'opera, dietro tutti questi
avvenimenti... e più alleate avremo, meglio sarà."
"Io e Ohtsuchi-sama siamo disponibili." disse educatamente Maori. "E...
Lilica-chan, ora manchi soltanto tu. Che cosa dici? Sei disposta a dare una mano
anche tu?"
La ragazzina bionda fece un giro su sè stessa, come a mettersi in mostra, e
si mise le mani sulla nuca. "Heheheee... e voi credete che io e Tempestas ce ne
staremo qui buoni buoni, e lasceremo a voi tutto il divertimento? Certo che
siamo in gioco anche noi! Abbiamo due cosette da dire anche a quelli di Dark
Fall... per questa volta si sono dileguati, ma la prossima non saranno tanto
fortunati!"
"Sigh... immagino, quindi, che toccherà a me fare in modo che tu non ti
cacci nei guai, vero, Lilica?" chiese Tempestas, l'Arcano del Vento, con
l'espressione di uno che ormai sapeva cosa aspettarsi dalla sua amica umana.
"E comunque, cerca di ricordarti che questo non è un gioco... è una
situazione in cui si può rischiare molto. Anche la vita."
Lilica fece mentalmente una linguaccia a Tempestas e strizzò un occhio come
una monella. "Guastafeste. Una si può anche godere l'occasione, no?"
"Anche a me, sinceramente, piace l'idea." affermò Mai. "Ci... farebbe molto
piacere potervi aiutare nella vostra impresa. E poi, questo ci permetterebbe di
contrastare meglio i piani dell'Impero di Dark Fall e fare in modo che le sei
Sorgenti che loro hanno conquistato ritornino in vita. Tu che ne pensi,
Saki-san...?"
"E c'è bisogno di chiederlo? Certo che accettiamo! Tra l'altro, lavoreremo
con delle colleghe Pretty Cure... anzi, con la sempai Misumi e la sempai
Yukishiro, quindi... accettiamo anche noi! E' nata la nuova squadra delle Pretty
Cure! Forze del Male, attenti a voi!"
"Ehm... sì, credo proprio che questo gli farà una grande impressione..."
mormorò Nagisa con un pizzico di sarcasmo. Anche se la nuova Pretty Cure le
assomigliava molto come aspetto, il carattere era molto diverso... Nagisa non
era mai stata così espansiva, anche nei suoi momenti di maggiore entusiasmo,
mentre Saki sembrava una palla di fuoco scoppiettante! "Comunque... grazie
mille, ragazze, sono sicura che potremo darci una mano a vicenda."
"E tu, Nanoha-chan? Che ne dici, ti va di unirti alla compagnia?" chiese
gentilmente Honoka. "Da quello che abbiamo visto, anche tu sei un'ottima
combattente, e anche tu vuoi aiutare Yuuno-kun e proteggere la nostra Terra. E
anche se ancora non sei molto esperta, possiamo darti una mano noi... io,
Nagisa, Hikari e le Maiden della TSAB. Che ne dici, Nanoha-chan? Ti va
l'idea?"
"Beh, se la mettete su questo piano..." mormorò Nanoha, sorridendo debolmente
prima di decidersi una volta per tutte. "Va bene, contate anche su di me. Spero
soltanto di non ripetere gli errori che ho fatto oggi, e di imparare bene!"
Hikari fece un occhiolino alla ragazzina. "Tranquilla, Nanoha-chan, sono
sicura che andrà tutto bene! Benvenuta in squadra!"
"Stupendo! E' nata una vera squadra di Magical Girls!" esclamò entusiasta
Heart, il cui ricciolino ribelle a forma di cuore sembrava quasi fremere per
l'emozione. "Sento già che la forza della nostra amicizia ci permetterà di
sconfiggere l'Impero di Dark Fall! Fermeremo gli Elementali, e recupereremo i
Jewel Seed, questa è una promessa!"
In disparte, le mascotte delle Pretty Cure e di Nanoha guardavano con un
misto di incertezza ed ammirazione il gruppo di eroine appena formatosi.
Sembravano tutte determinate, e nessuna di loro aveva avuto problemi a fare
squadra con le altre, quindi se non altro, si poteva dire che ci sarebbe stata
collaborazione. E senza dubbio questo era un bene, data la complessa e
pericolosa situazione che si trovavano davanti...
"Sembra che siano pronte a collaborare, mipo..." affermò gentilmente Mipple,
avvicinandosi al suo amato Mepple. "Sono sicura che faranno un buon lavoro
assieme, mipo!"
"Beh, sarebbe il minimo, mepo..." affermò Mepple, accoccolandosi con la sua
principessina del cuore! "E stai pur certa che ne vedremo delle belle! Chiunque
stia minacciando i nostri Giardini, non potrà spuntarla contro le nostre Pretty
Cure e le loro compagne, mepo!"
"Sono sicura che ce la faranno, chopi... sconfiggeranno Lord Akudaikahn e
l'Impero di Dark Fall!" rispose Choppy.
"Forza, Pretty Cure, popo!" fece il tifo il piccolo Pollun.
Yuuno, un pò in disparte rispetto al resto delle mascotte, guardò con
approvazione il gruppo di eroine. Grazie a quel colpo di fortuna inaspettato,
adesso le probabilità di recuperare i Jewel Seed e porre fine all'invasione
degli Elementali erano aumentate drasticamente!
----------
CONTINUA...
Note dell'autore: Ancora una volta, questa fanfiction è stata rallentata
dalle altre che sto portando avanti. E di questo, mi scuso ancora una volta. In
più, non sapevo molto bene come andare avanti con questo capitolo... e avete un
quadro completo della situazione! Comunque, mi auguro di aver rimediato, e che
l'incontro tra le eroine vi sia piaciuto!
Heh... Heart non sarà proprio la ragazza più sveglia del mondo, ma non credo
ci sia nessuno che conosca i meccanismi degli anime di Magical Girls come lei.
Quindi... sì, potrebbe essere proprio lei ad avere le idee giuste su come
gestire questa emergenza!
Lo scontro con la pianta gigante è reminiscente dell'episodio 3 di Magical
Girl Lyrical Nanoha, e in effetti la narrazione che Nanoha ha fatto di come sono
accadute le cose rispecchia esattamente quello che è avvenuto in quell'episodio.
Ripeto comunque che Nanoha è troppo matura e responsabile per essere una bambina
di nove anni... non che questo sia un difetto, beninteso!
Okay, questo è tutto per questo capitolo! Come sempre, le vostre recensioni
saranno ben accette... e buon proseguimento di vacanze!
Justice Gundam
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Capitolo 13 *** Nemici pericolosi, Parte 1 ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-13
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Eccomi di ritorno! E spero di non aver fatto attendere troppo i fan di questo
crossover! Adesso che sono in periodo di ferie, sto cercando di andare avanti il
piu possibile, in accordo con la mia preparazione per gli esami finali. Beh, non
e comunque male, come sistemazione... adesso che non devo piu fare su e giu
dall'ufficio tutti i giorni della settimana, ho un attimo piu di tempo di cui
disporre a mio piacimento, e ne approfitto un po! Poi, le cose torneranno piu o
meno come prima attorno ad inizio settembre... ma non preoccupatevi, non ho mai
smesso di scrivere, e non ho intenzione di smettere adesso!
Lo scorso capitolo ha segnato un momento molto importante per questa
fanfiction. Il gruppo delle Pretty Cure e delle Maiden, mentre combatteva contro
una pianta gigante creata da un Jewel Seed che Nanoha si era ingenuamente
lasciata sfuggire, ha incontrato proprio la piccola eroina e la sua mascotte
Yuuno, e dopo essersi scambiate i convenevoli del caso, e aver ricevuto le
dovute spiegazioni, le ragazze hanno deciso di comune accordo di unire le forze
per opporsi alle numerose minacce che incombono sulla Terra! Ora il gioco si
farà piu duro per l'Impero di Dark Fall, gli Elementali, e i "burattinai" che
stanno dietro a tutto questo...
O forse no. Perche, come vedrete in questo capitolo, anche il nemico ha degli
assi nella manica niente male, e non si fara scrupoli ad usarli. In particolare,
Nanoha avra a che fare con una rivale molto agguerrita... e a questo punto, i
fan dell'anime hanno probabilmente gia capito di chi si tratta... Ovviamente,
questo non vuol dire che anche le Pretty Cure non avranno le loro brave gatte da
pelare, e l'Impero di Dark Fall gliene darà una moooolto presto...
heheheheee...
Beh, credo che come anticipazioni possa bastare cosi. Adesso passiamo alle
recensioni!
Anonimo9987465: Certo che sono contento se, oltre a leggere la mia
storia, la recensisci pure! Anzi, devo darti il benvenuto a questa fanfiction
crossover! Si, ho avuto modo di vedere che i crossover ti piacciono molto, e
anche a me, effettivamente! Deve venimi l'ispirazione giusta per scriverli come
si deve, ma trovo che scriverli, e immaginare come interagiscono tra loro i vari
personaggi, sia molto affascinante! E... beh, in effetti ho cercato di prendere
delle serie che stessero abbastanza le une con le altre: sono tutte e tre serie
di Magical Girls con una punta di post-modernismo e una visione piuttosto
originale sul genere, quindi... si, ho pensato che, fatti i dovuti adattamenti,
non sarebbe stato difficile scrivere una storia con questo crossover! Quindi...
non preoccuparti, non hai buttato via cinque minuti della tua vita! Piuttosto,
invece, grazie per la dritta che mi hai dato su Rising Heart. Come vedi, me la
sono gia stampata in mente... Grazie della recensione, e spero che anche questo
capitolo sia di tuo gradimento!
KillKenny: Grazie anche a te! Hmm... a dire la verita, credo che sia una
coincidenza fortuita, dal momento che prima d'ora non ho mai sentito parlare
della serie che citi. Comunque, mi fa piacere vedere che lo scontro ti e
piaciuto. Adesso poi che il nemico mandera in campo avversari piu seri, puoi
stare tranquillo che ne vedremo delle belle! E... si, la mail che mi hai spedito
mi e arrivata... e anzi, credo che ti sia arrivata anche la mia mail di
risposta! Allora, che te ne e parso delle mie idee?
Perfetto! Adesso, non mi rimane altro da fare che dare inizio al prossimo
capitolo... in cui daremo un'occhiata da vicino anche a quello che succede
nell'Impero di Dark Fall... e augurarvi una buona lettura e buon
divertimento!
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Capitolo 13 - Nemici pericolosi, Parte 1
Impero di Dark Fall. Luogo e tempo imprecisato... anche perche il concetto di
tempo non era tanto facile da applicare ad un luogo in cui tutto era
perennemente immerso nell'oscurita, e nel quale tutto sembrava eternamente
sospeso e in stasi. Non appena tornati dalla loro missione nel Giardino
dell'Arcobaleno, la prima cosa che Dorodoron e Shitataare avevano fatto,
ovviamente, era stata fare rapporto a Lord Akudaikahn e Gooyan... in
particolare, per far loro sapere quello che avevano scoperto e come questo
avrebbe potuto essere loro utile.
La cosa non era stata propriamente facile, anche per il fatto che
l'Elementale della Terra che si erano portati dietro non era molto deciso a
collaborare. Alla fine, Shitataare si era vista costretta ad usare il suo metodo
piu persuasivo... che nel suo caso, voleva dire semplicemente rinchiudere il
malcapitato Elementale in un enorme blocco di ghiaccio e presentarlo cosi
com'era a Lord Akudaikahn e Gooyan. Non la soluzione piu elegante, doveva
ammettere la donna, ma in quel caso lo stile poteva passare in secondo
piano.
"Ehm... che ti devo dire, Shitataare... il tuo modo di presentarci quello che
hai trovato e quantomeno... originale, se mi e permesso fare un commento
personale." disse Gooyan con la sua vocetta stridula, osservando il bestione
muscoloso e dalle zanne sporgenti che Shitataare aveva presentato, completamente
surgelato e con un'espressione di rabbia furiosa sul muso. "E... se non sono
troppo indiscreto, potrei sapere di cosa si tratta, esattamente?"
La donna in kimono, con tono altezzoso, si mise a posto le maniche e rispose.
"Aspettavo proprio che tu mi facessi questa domanda, caro il mio Gooyan-chan!"
disse, ben sapendo che quel nomignolo dava a Gooyan un fastidio tremendo.
"Vedi... per quanto questo bestione possa sembrare grezzo e poco interessante, e
in realta un Elementale, una creatura proveniente da una dimensione chiamata
Giardino degli Elementi... che guarda caso, proprio in questo periodo sembra
essere in rotta di collisione con il Giardino dell'Arcobaleno."
Lord Akudaikahn, fino a quel momento in silenzio seduto sul suo trono, sembro
abbastanza interessato dalla notizia che Shitataare gli stava dando. Finalmente,
per la prima volta da quando erano arrivati nel Giardino dell'Arcobaleno, i suoi
scagnozzi avevano fatto buon uso dei poteri a loro assegnati, e avevano
riportato alla base qualcosa di interessante, anche se non riguardava
direttamente le Sorgenti...
"Il Giardino degli Elementi, eh?" tuono il demone dalla maschera da
oni. "Si, ho sentito parlare spesso di quel luogo... e di come, una volta,
fosse un tutt'uno con il Giardino dell'Arcobaleno... questo potrebbe tornarci
utile, anche se dovro verificare un po di cose prima di considerare questa
alternativa. In ogni caso, riconosco che tu e Dorodoron avete fatto un discreto
lavoro. Qualcun altro dei miei uomini potrebbe imparare da voi."
Lord Akudaikahn volto lo sguardo verso Karehan e Moerumba, che si trovavano
al fianco degli altri due... ma mentre Karehan grugni per la rabbia e abbasso lo
sguardo per la vergogna, il ballerino fiammeggiante non sembro eccessivamente
preoccupato del fatto che il suo signore lo avesse rimproverato, e si limito ad
alzare le spalle con aria strafottente, come se volesse dire 'E cosa ci vuoi
fare..'
"Hmm... beh, per questa volta siete riusciti a soddisfare Sua Magnificenza
Lord Akudaikahn... devo congratularmi con voi, lo ammetto..." disse Gooyan, pur
riluttante ad ammettere i meriti di quelli che tecnicamente erano i suoi
sottoposti. "Va bene... vorra dire che terremo questo ammasso di muscoli sotto
controllo e lo studieremo per bene per sapere di piu di questi... Elementali.
Magari potremo scoprire qualcosa di interessante, visto che il Giardino degli
Elementi sembra strettamente connesso a quello dell'Arcobaleno. E perche no, ci
potrebbe portare anche alla Sorgente del Sole."
"Heheheee... grazie, ci fa piacere saperlo!" ridacchio Dorodoron con aria
ingenua. Shitataare gli diede una leggera gomitata e lo guardo severamente per
farlo stare al suo posto.
Con un gesto del suo braccio corto e semi-atrofizzato, Gooyan punto il palmo
della mano contro il blocco di ghiaccio nel quale era rinchiuso l'Orco, e lo
sollevo con la semplice forza del pensiero, trasportandolo con la dovuta
attenzione fino ai piedi del trono di Lord Akudaikahn. A sua volta, il tiranno
di Dark Fall afferro il blocco di ghiaccio in una delle sue enormi mani
artigliate e lo guardo con attenzione. Persino l'Orco imprigionato al suo
interno sembrava un topolino in confronto alle immense dimensioni del demone
nero.
Una volta esaminato il prezioso "reperto" da ogni lato, Lord Akudaikahn lo
piazzo ad un lato del suo trono e si rivolse nuovamente ai suoi uomini.
"Molto bene... Dorodoron, Shitataare, per adesso siete congedati. Quello che
avete scoperto ha solleticato la mia curiosita, e vedro come sfruttarlo per
realizzare i nostri obiettivi. Piuttosto, adesso ho una missione da affidare a
qualcun altro tra voi... Vieni a me, Kintolesky!"
"Si, mio signore." rispose una voce potente e fiera proveniente dall'oscurita
dietro a Dorodoron e a Shitataare. I due scagnozzi di Lord Akudaikahn si
spostarono per far passare quello che era appena stato chiamato. Era un
individuo che avrebbe fatto paura ad un lottatore di wrestling: un gigante alto
piu di due metri dalla pelle dorata e dal fisico che sembrava scolpito dal piu
abile degli scultori, con muscoli guizzanti e robusti e neanche un filo di
grasso superfluo, vestito soltanto di un paio di pantaloni blu lunghi e
attillati, con stivali e paramano da combattimento. I suoi capelli arancioni
erano a cresta, ordinatamente pettinati sulla testa altrimenti calva, e aveva un
paio di baffoni leggermente arrotolati dello stesso colore. Avanzava verso il
suo signore con un incedere rispettoso, e al tempo stesso con l'aria di uno che
non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
"Hmph..." mormoro tra se Shitataare, guardando con un po di sdegno il
muscoloso guerriero dorato di nome Kintolesky. "Ma perche finisco sempre con
questa gente che non ha un minimo di finezza?"
Dimostrando grande professionalita, Kintolesky ignoro il commento della donna
e raggiunse il pontile di legno che dava verso il trono di Lord Akudaikahn, per
poi inginocchiarsi rispettosamente. "Sono ai suoi ordini, Lord Akudaikahn. Mi
dica pure."
"Kintolesky, il tuo compito, come quello dei tuoi compagni, e quello di
andare nel Giardino dell'Arcobaleno e cercare di scoprire dove si trova la
Sorgente del Sole. Abbiamo gia visto che le Pretty Cure non ne sanno niente, e
che i fuggiaschi del Giardino delle Sorgenti non sono minimamente disposti a
collaborare... quindi, dovrai trovare un altro sistema. Confido che saprai come
muoverti. Dopotutto, sei pur sempre il mio luogotenente piu abile."
"Sara fatto, mio signore." rispose Kintolesky, senza aggiungere altro.
Manteneva sempre un'espressione stoica, ma in fondo non poteva nascondere di
essere contento che quella missione toccasse a lui.
"Bene... adesso tocca a me affrontare le leggendarie Pretty Cure."
penso. "Credo che questa battaglia sara molto piu interessante di quelle che
ho sostenuto finora..."
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La luna piena era oscurata da delle cupe nuvole di colore blu-nero, che si
muovevano lentamente sotto il soffio del vento, lasciando intravedere le stelle
solo di tanto in tanto. Le luci della citta, in qualche modo, riuscivano a
rendere lo spettacolo ancora piu strano... come se ci fosse qualcosa di
innaturale in quel paesaggio, qualcosa che non era al suo posto...
Ed effettivamente, se qualcuno avesse visto la misteriosa bambina in piedi
sul tetto di un grattacielo, tutta sola a guardare il mare di luci artificiali,
il mantello nero svolazzante nel vento e i capelli biondi legati in due graziosi
codini, avrebbe pensato che non era quello il posto per una ragazzina. O forse,
meglio ancora, che quella ragazzina era l'elemento che dava all'insieme quel
tocco di stranezza. Se qualcuno avesse potuto vederla bene, assisa sul tetto del
grattacielo, avrebbe sicuramente notato l'inusuale misto di tristezza, rabbia e
determinazione che brillava negli occhi della biondina... e che in qualche modo
traspariva anche dal suo inusuale modo di vestire, un completino nero con guanti
e stivali dello stesso colore, e una sorta di gonna bianca che arrivava alle sue
ginocchia, due fiocchetti neri a tenere ferme le sue code... e, cosa forse piu
notevole in assoluto, un lungo bastone da combattimento molto simile, tranne che
nel colore piu scuro, al Rising Heart di Nanoha! Per farla breve, quella
misteriosa bambina sembrava la copia speculare di Nanoha, ma senza l'aria
allegra e spensierata della protetta di Yuuno. Aveva l'espressione triste e
determinata di una che portava un grande peso sulle spalle...
"E cosi..." disse tra se. "I Jewel Seed si trovano in questa citta."
Una strana creatura simile ad un incrocio tra un cane ed un leone, avvolta da
una morbida pelliccia bruno-rossiccia e con una folta coda simile a quella di
una volpe, raggiunse la ragazzina e comincio a fiutare l'aria... poi, si volto
verso la biondina e fece un cenno di assenso.
"Capisco. Allora, i rapporti che la TSAB ha ricevuto sulle loro
manifestazioni corrispondevano alla verita." prosegui lei, senza spostare lo
sguardo dalla citta neanche per un istante. La luce lunare filtro da un'apertura
tra le nuvole, e illumino gli occhi della bambina, le cui iridi erano di un
rosso vivo, luccicante e intenso...
"I Jewel Seed... gli artefatti perduti..." affermo lei, alzando la sua arma
verso la luna piena, come se fosse stata una falce. "Devo impossessarmene io.
Solo mia madre... e degna di possederli. Lei e nessun altro."
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Sabato mattina. Il weekend che gli studenti tanto aspettano dopo una
settimana di studio... e Saki Hyuuga non aveva assolutamente nessuna idea su
come passarlo, se si escludono i compiti che la signorina Yoshimi non aveva
mancato di assegnare alla classe! La nuova Pretty Cure del Giardino delle
Sorgenti sospiro sconsolata, prima di affondare la faccia nei fogli che gia
tappezzavano la sua scrivania. Anche se aveva avuto la signorina Yoshimi come
insegnante anche in prima liceo, non si era mai abituata a tutta quella mole di
lavoro!
"Siiigh... ma perche hanno inventato i compiti per casa?" si lamento Saki-H,
con melodramma volutamente esagerato. "In una cosi bella giornata di primavera,
una avrebbe soltanto voglia di uscire a fare una passeggiata... o meglio ancora,
incontrarsi con le sue amiche per una partita di softball... e invece deve
restarsene qui a sgobbare!"
Saki-H alzo la testa e, decidendo che i compiti non si sarebbero fatti da
soli, inizio a lavorarci su, per quanto quegli inquietanti simboli matematici
che infestavano le pagine del suo quaderno sembrassero quasi prenderla in giro
con la loro semplice presenza. Parentesi graffe e quadre, esponenziali, radici
quadrate e cubiche... no, decisamente non il tipo di argomento che alla giovane
campionessa di softball faceva piacere trattare...
"Almeno avessimo potuto incontrarci con le altre ragazze per discutere della
situazione... ma anche Mai e le sempai Misumi e Yukishiro sono bloccate a casa
con una marea di compiti... e Nanoha-chan aveva appuntamento con le sue amiche
per prendere il te a casa di una di loro." disse tra se Saki-H. "Bah, sara per
un'altra volta. Se non altro, Heart, Saki, Maori e Lilica mi hanno assicurato
che sarebbero andate loro un po in ricognizione, per vedere se appaiono altri
Elementali, Jewel Seed o invasori di Dark Fall. Certo che ne abbiamo di cose a
cui pensare... Ugh! Hey, Korone! Proprio il momento giusto per venirmi a
disturbare, eh?"
L'ultima affermazione fu dovuta al fatto che, mentre Saki-H era persa nei
suoi pensieri, Korone, il grosso gatto a pelo lungo di casa Hyuuga, era entrato
silenziosamente nella sua stanza, si era avvicinato alla scrivania sulla quale
la ragazza stava lavorando, ed era balzato su di esso, coprendo i fogli con la
sua dolce stazza! Miagolo pacificamente, come se la cosa neanche gli importasse,
e si acciambello sui compiti di Saki-H, addormentandosi come un sasso un attimo
dopo. La punta della sua folta coda si mosse lievemente, come se il grosso gatto
volesse dirle che non gliene importava nulla dei compiti che doveva fare...
"Ugh... ti addormenti sempre nei posti dove non dovresti, eh, Korone?"
borbotto la ragazzina, apprestandosi a raccogliere il grosso gatto e
accompagnarlo fuori dalla sua camera. La reazione di Korone quando Saki-H si
alzo dalla sedia per prenderlo in braccio fu soltanto quella di muovere un po le
orecchie e aprire uno dei suoi occhioni verdi, in maniera del tutto
strafottente! Si mostro un attimo piu interessato al "cellulare" nel quale, a
sua insaputa, era nascosto Flappy, e avvicino il muso allo strano congegno per
annusarlo...
"Hey, Saki-neesan!" si senti chiamare dalla vocina di sua sorella Minori. La
bambina piu piccola era apparsa dal corridoio, con la vivacita di un grillo, e
stava zampettando allegramente nella parte di camera della sorella maggiore.
"Korone e da queste parti? E' un po che lo cerco... oggi tocca a me dargli una
spazzolata!"
"Sei capitata a proposito, Minori..." affermo Saki-H, spostandosi un po e
indicando il gattone che ronfava beatamente sopra la sua scrivania. "Korone si e
appena accomodato sopra i miei compiti... e anche se non mi dispiacerebbe
lasciarlo li e non disturbarlo, non credo che Yoshimi-sensei accetti come scusa
il fatto che il mio gatto ha usato il mio quaderno come cuscino!"
Minori ridacchio della battuta della sorella maggiore, poi si avvicino alla
scrivania e comincio a chiamare Korone, che immediatamente drizzo le orecchie e
alzo la testa, evidentemente piu recettivo alla minore delle sorelle Hyuuga.
"Ehila, Korone... vieni qui, micione, e ora di una bella spazzolata!"
Il grosso gatto miagolo pigramente, si alzo dal suo giaciglio e si diede una
leccata con tutta calma, poi scese giu e inizio a strusciarsi sulle gambe della
bambina, facendo le fusa a tutto spiano! Minori, soddisfatta, si chino a
raccogliere Korone (con un po di difficolta, data la sua corporatura minuta e la
taglia non indifferente del felide...), e comincio ad avviarsi. "Okay,
sorellona! Allora, se mi cerchi, sono giu in bagno! Korone ha davvero bisogno di
una pulitina, guarda quanto pelo lascia in giro..."
"Hahaaa... il mio quaderno puo testimoniarlo..." rispose Saki-H, notando i
lunghi peli grigio-marroncini che Korone si era lasciato dietro. "Non oso
pensare a quello che ci lascera in giro quest'estate... Mi raccomando,
Minori-chan, dagli una bella pulita."
"Certo, sorellona! Sara fatto!" rispose la piu piccola delle due sorelle,
facendo una specie di buffo saluto militare con la mano libera, mentre Korone
continuava a guardare la maggiore con indifferenza tipicamente felina e a fare
le fusa. Minori si allontano poco dopo, e Saki-H, dopo aver chiuso la porta e
spazzato via i peli dal suo quaderno, si sedette di nuovo, rassegnata al duro
lavoro della studentessa, e riprese a scrivere.
"Uff... allora, vediamo un po... secondo il teorema di Pitagora, la somma dei
quadrati costruiti sui cateti e uguale al quadrato costruito sull'ipotenusa...
se poi qualcuno mi spiega chi e il genio che li va a costruire, potremmo anche
dargli un premio Nobel..." borbotto con sarcasmo, mentre cercava di risolvere le
operazioni. Non duro a lungo, tuttavia, prima di distrarsi a guardare il
cellulare in cui Flappy era trasformato. Qualsiasi cosa, a quel punto, pur di
infrangere quella noia mortale...
Dopo aver appoggiato la penna sulla scrivania, Saki-H tocco la superficie del
"cellulare" con il polpastrello di un'indice, come sopra pensiero. Il loro lavor
era soltanto all'inizio... e anche se Flappy e Choppy erano stati contenti
dell'aiuto insperato che avevano trovato nelle due Pretty Cure piu "anziane",
nelle Maiden e in Nanoha, Saki-H si chiedeva quando sarebbe arrivata la prossima
emergenza, e da parte di chi sarebbe scattata. Qualche altro Elementale, altri
scagnozzi dell'Impero di Dark Fall, oppure un Jewel Seed apparso all'improvviso.
Saki-H spero almeno che una nuova emergenza non fosse cosi improvvisa...
Scuotendo la testa e costringendosi a pensare a qualcosa di piu
tranquillizzante, Saki-H raccolse il cellulare e lo apri, sorridendo con
maggiore tranquillita quando si trovo davanti Flappy che dormiva beatamente, con
una bollicina trasparente che gli usciva dal naso! Sembrava non avere
preoccupazioni... e invece Saki-H sapeva benissimo che anche lui doveva pensare
costantemente al suo Giardino, e al fatto che ripristinare le Sorgenti fosse
l'unico modo per salvarlo...
"Hmm..." mormoro il simpatico folletto azzurro, mentre apriva gli occhi.
"Ciao, Saki, lapi... Come va?"
"Ciao, Flappy... diciamo che andrebbe meglio se non avessi da fare tutti
questi compiti..." rispose Saki-H, guardando verso la porta per assicurarsi che
nessuno entrasse di sorpresa. "Ma non importa... piuttosto, Flappy, volevo
chiederti se non hai fame. Di solito, a quest'ora..."
Lo stomaco del folletto azzurro emise un'inequivocabile rumore, mentre una
gocciolona di sudore gli scendeva dietro la testa. "Ehm... si, in effetti...
heheheee... di solito, a quest'ora ho fame in ogni caso!" rispose, con un
pizzico di imbarazzo. Saki-H alzo gli occhi al cielo per una frazione di
secondo, poi tiro fuori dal cellulare una strana carta di forma pentagonale,
inserendola in uno slot posto nella parte inferiore dello strano oggetto e
facendola girare.
"Okay, Flappy... ecco che arriva il pranzo! Dritto dalle Diamond Card, come
sempre..." affermo, mentre dei piccoli globi di luce iridata apparivano dalla
carta. Due strane creaturine stilizzate, che assomigliavano ad un contenitore di
sale e ad una polpetta di riso con braccia e gambe, si materializzarono sopra il
cellulare e fecero dei gesti con le mani nell'aria... e un istante dopo, in uno
sbffo di fumo azzurrino, Flappy riprese la sua forma di animaletto kawaii, con
una ciotola di ramen davanti a se e un paio di bacchette in mano!
"Yeah! Grazie, Saki, ne avevo proprio bisogno, lapi!" esclamo allegramente il
folletto del Giardino delle Sorgenti... prima di iniziare a divorare quello che
aveva nella ciotola! Risucchio un po di spaghetti, poi si puli la bocca con un
tovagliolo che aveva tirato fuori da chissa dove, e guardo Saki-H con
gratitudine. "Aaaah! Sempre deliziosi, questi spuntini delle Diamond Card, lapi!
Grazie di nuovo, Saki!" esclamo. "Allora... a parte i compiti che hai da fare,
com'e la situazione la fuori? E' tutto calmo come al solito, lapi?"
"Beh, poco fa ho sentito Mai e Choppy, e mi hanno detto che sembra tutto
nella norma..." rispose la Pretty Cure della Terra. "Anche le sempai Misumi e
Yukishiro sono occupate con i loro compiti, e Nanoha-chan e a prendere il te da
una sua amica. Se non altro, Heart, Saki, Maori e Lilica si sono offerte
personalmente di dare un'occhiata in giro e di avvertirci se c'e qualcosa che
non va... quindi, in caso di pericolo, saremo informate in tempo."
"Mi fa piacere saperlo, lapi..." rispose Flappy, dopo aver risucchiato un
altro po di spaghetti di soia. "Comunque, spero che non accada nulla di strano,
lapi. I guerrieri di Dark Fall dell'ultima volta erano pericolosi, e
sinceramente non ho una gran voglia di vedere cosa potrebbe avere in serbo per
noi Lord Akudaikahn, lapi..."
"Sigh... tu parli cosi perche non hai idea di quanto possono essere terribili
i compiti di aritmetica..." si lamento scherzosamente Saki-H, tornando al lavoro
sotto lo sguardo incuriosito della sua mascotte...
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"Heart-chan... non vorrei fare la guastafeste, ma ti ricordo che siamo in
missione di perlustrazione..." borbotto Saki-T, mentre guardava con un pizzico
di preoccupazione la sua migliore amica dai capelli rosa che zampettava
allegramente lungo il marciapiede, saltellando come una bambina in viaggio verso
il parco giochi! Come facesse Heart a mettere sempre tanto entusiasmo in tutto
quello che faceva, Saki-T non riusciva a spiegarselo in alcun modo... "Non e
esattamente un compito di tutto riposo... dobbiamo stare attente che non salti
fuori all'improvviso qualche Elementale, Jewel Seed, o qualcuno di Dark Fall...
sarebbe un guaio se capitasse, ora che siamo anche a corto di personale!"
Heart, imperterrita, intreccio le mani dietro la schiena e piroetto su se
stessa, neanche stesse facendo un numero di danza! "No problem, no problem,
Sa-sa!" disse, sempre con quel suo contagioso sorrisone smagliante. Un'altra
cosa che Saki-T non si spiegava era come facesse Heart a non perdere mai
l'abitudine di chiamarla con quel fastidioso nomignolo... "D'accordo che
dobbiamo stare attente a quello che succede... ma che c'e di male se mi godo un
po questa adorabile giornata di primavera? E' la stagione dell'amore, come dico
sempre!"
"Heh... perche mi aspettavo che sarebbe venuto fuori questo discorso?"
ironizzo Lilica, usando un mignolo per grattarsiuna delle sue orecchie
appuntite. "Ogni volta, te ne esci con qualcosa sull'amore, Heart-chan... sicura
di non essere imparentata con una certa Flonne?"
"Parla la sosia di Etna..." borbotto Saki-T, ormai abituata a quegli
scanzonati scambi di battute. Maori si porto una mano davanti alla bocca per
soffocare una risatina, e decise di intervenire nel discorso.
"Su, su... adesso, non sottovalutiamo questo compito, ma non e neanche il
caso di essere cosi tese." esorto. "Dopotutto, l'ansia e cattiva consigliera...
e proprio perche abbiamo un compito cosi importante, non dobbiamo prendere
decisioni troppo impulsive o affrettate. Tu, in particolare, Lilica-chan...
cerca di ricordare che dobbiamo riservare il combattimento come ultima
risorsa... tendi a gettarti nella mischia senza riflettere troppo, scusa se te
lo dico. E' vero che il quartier generale della TSAB ci da copertura in caso di
bisogno... ma se possiamo evitare di combattere, e meglio, non trovi?"
"Mah, come vuoi... io pero non mi diverto se non c'e un po di movimento..."
rispose Lilica, un po svogliatamente. "Insomma, io sono una ragazza d'azione,
che diamine... non mi piace starmene con le mani in mano mentre da qualche parte
ci potrebbe essere qualche mostro che ci vuole mangiare a colazione..."
"Lo sai bene che non e cosi, Lilica..." senti la voce profonda ed
autorevole del suo Arcano, Tempestas, che le parlava telepaticamente. "Io mi
sarei gia accorto che c'erano dei disturbi nell'equilibrio energetico di questa
dimensione... ricorda che la maggior parte degli Elementali, inclusi quelli
misti, non e assolutamente in grado di mascherare la propria presenza a noi
Arcani..."
"Va bene, Tempy, un punto per te." rispose Lilica, e un lieve ghigno
le apparve sulle labbra quando percepi la confusione di Tempestas nel sentirsi
appioppare quel nomignolo. "Heheheee... cosa credi, che qui in giro sia Heart
l'unica che sa dare i nomignoli alle sue compagne? In tal caso, spiacente di
dirti che anch'io sono un'eminente autorita in campo!"
"La Maiden a cui e stato abbinato Tempestas e un tipo alquanto...
originale, per usare una parola adatta." affermo telepaticamente Bhanri,
l'Arcano del Fulmine legato a Saki-T, facendo in modo di farsi sentire anche
dalle altre Maiden. "Se posso essere sincero, sarei un po scettico se non
avessi visto come se l'e cavata contro quegli Elementali all'istituto...
davvero, non mi aspettavo che fosse cosi forte..."
"La TSAB non l'ha reclutata per niente, dopotutto..." rispose Maori.
"Lilica-chan ha dato prova di saper controllare bene i suoi poteri, e di
essere un'abile combattente, anche se non e molto disciplinata. Ammettilo,
Lilica-chan, qualche volta potresti essere un po meno impulsiva..."
"Heheee... e che ci posso fare? Io sono fatta cosi, e sono contenta
cosi!" rispose l'impertinente Maiden bionda. "Okay, okay... messaggio
recepito, Maori-san. Faro quello che posso, ma non vi garantisco nulla se
qualche Elementale col cervello grande come un granello di sabbia viene ad
attaccare briga con me!"
"Comunque, per adesso non abbiamo percepito nulla..." disse Partinias,
l'Arcano di Heart, mentre la Maiden a cui era legata si guardava vivacemente in
giro, antenne drizzate e pronta ad ogni evenienza. "E anche se abbiamo la
conferma che ci sono dei Jewel Seed in questa citta, dopo quello dell'altro
giorno non se ne e attivato nessuno. Quindi, per adesso la situazione
e..."
Partinias si interruppe all'improvviso, e dal brevissimo, quasi
impercettibile singulto di sorpresa che emise, Heart capi che il suo Arcano
aveva parlato troppo presto. E anche le altre Maiden e gli altri Arcani
drizzarono le orecchie davanti all'improvvisa reazione di Partinias... poteva
voler dire soltanto che c'era qualche potenziale problema in arrivo!
"Partinias?" chiese Saki-T. "Hai... hai sentito qualcosa,
vero?"
"C'e... un mostro di Dark Fall da queste parti? O... qualche Jewel Seed?
Un Elementale?" chiese Heart, la cui vivacita aveva lasciato rapidamente
posto ad una risoluta convinzione. Aveva gia alzato le braccia e stretto i
pugni, come a volersi mettere in guardia...
Partinias non rispose subito. Ancora per qualche secondo, l'Arcano dell'Amore
continuo a concentrarsi sull'ambiente che la circondava, cogliendo ogni minima
vibrazione e ogni emissione di energia. Solo quando fu sicura di sapere di cosa
si trattava rispose alle ragazze. "Jewel Seed... si, non ci sono dubbi...
questa emissione energetica e di tipo diverso rispetto a quelle che ho sentito
finora. Non e un Elementale... e non e un membro dell'Impero del Male di Dark
Fall. Non resta che una sola opzione..."
"SI', ADESSO LO PERCEPISCO ANCH'IO..." rispose Ohtsuchi, inserendosi
per la prima volta nella conversazione. "PERO'... SONO DUE LE EMISSIONI CHE
PERCEPISCO, E A VOLTE MI SEMBRA CHE SI SOVRAPPONGANO... HO COME LA SENSAZIONE
CHE CI SIANO DUE JEWEL SEED QUI ATTORNO. UNO DI ESSI, ANZI, E' TERRIBILMENTE
VICINO... MAORI, PUOI CONDURRE LE TUE COMPAGNE NEL PUNTO DOVE L'HO
INDIVIDUATO?"
"Certamente, Ohtsuchi-sama! Ci occupiamo subito di tutto quanto!"
replico prontamente la giovanissima miko, per poi indicare alle sue compagne
Maiden la direzione che il suo Arcano le stava suggerendo telepaticamente. "Pare
che il Jewel Seed piu vicino sia da quella parte, ragazze! A proposito, ma li
non c'e per caso..."
"Siamo vicini alla villa della famiglia Tsukimura..." rispose Saki-T
corrugando la fronte. "La figlia minore di quella famiglia e amica di
Nanoha-chan... e proprio oggi Nanoha-chan e un'altra sua amica si fermavano li a
prendere il te... quindi forse Nanoha-chan sa gia di questo problema."
"In ogni caso, faremmo meglio a darle una mano!" rispose Heart. "Non mi va di
lasciar fare da sola Nanoha-chan..."
Saki-T alzo una mano. "Con calma, Heart-chan... con calma! Ohtsuchi ha pure
detto che ci sono due Jewel Seed da queste parti... quindi credo che sia meglio
dividerci! Intanto, raggiungiamo il piu vicino... poi Lilica-chan e te
raggiungerete il Jewel Seed piu lontano, visto che siete le piu veloci tra noi.
Io e Maori-san andremo ad aiutare Nanoha-chan in caso ce ne fosse bisogno. Spero
che quelli della TSAB abbiano gia provveduto alla schermatura..."
"Bene, allora smettiamola di fare tanti discorsi, e andiamo a fare un po di
sfracelli!" esclamo Lilica, con entusiasmo forse un po eccessivo. Senza prestare
ulteriore attenzione a quello che le sue compagne stavano cercando di dirle, la
biondina inizio a correre nella direzione che Maori aveva indicato un attimo
prima, costringendo tutte le sue compagne ad affrettare il passo per riuscire a
starle dietro...
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Nel frattempo, nel grande giardino di casa Tsukimura...
Nanoha si chino per accarezzare un gattino tigrato che stava andando a
strusciarsi contro le sue caviglie, passandogli il palmo della mano sulla
schiena e sentendolo emettere delle energiche fusa. Lei, Arisa e Suzuka erano
sedute attorno ad un grazioso tavolino in stile vittoriano, in un gazebo appena
fuori dal salone principale della villa, e stavano aspettando che una delle
cameriere di casa Tsukimura arrivasse con il loro te. Yuuno era accoccolato
sulle gambe di Nanoha, con un caldo raggio di sole che gli batteva sulla
schiena, e di tanto in tanto si godeva le carezze e i richiami delle due
amiche.
"Aaaah... e davvero una bella giornata, oggi, per prendere il te all'aperto
con le amiche!" affermo Suzuka, guardando verso le cime degli alberi e
spostandosi i capelli dagli occhi con un elegante gesto della mano. "E con tutti
questi simpatici gattini a tenerci compagnia, poi... Non sembra anche a voi che
sia un modo stupendo di passare il fine settimana?"
"Tu di pure quello che vuoi, Suzuka-chan, ma io preferisco i cani..."
borbotto Arisa, e nonostante cio continuava a grattare un gattino pezzato dietro
le orecchie. Le tre ragazzine erano letteralmente circondate da un piccolo
branco di gatti di varie razze, taglie ed eta, che si aggiravano pigramente
attorno al tavolo, e di tanto in tanto balzavano sul grembo di una delle bambine
per farsi accarezzare. Evidentemente, gli Tsukimura erano un'intera famiglia di
gattofili...
Nanoha ridacchio brevemente della battuta della sua amica. "Hehee... e
strano, Arisa-chan, che tu lo dica mentre continui ad accarezzare un gatto!"
affermo. "Non sarai mica una tsundere, per caso?"
"Per me, tu guardi troppi anime, Nanoha-chan..." borbotto la biondina,
incrociando le braccia come per darsi un contegno, e alzando il naso in aria. Le
sue compagne ridacchiarono della scenetta, proprio mentre una delle cameriere
della famiglia Tsukimura, una graziosa ragazza dai lunghi capelli violetti e con
addosso la tipica tenuta elegante da inserviente domestica, portava loro un
vassoio con diverse tazzine piene di te fumante.
"Suzuka-ojousama... signorine Arisa e Nanoha... ecco il vostro te." disse
educatamente Farin, la cameriera personale di Suzuka. "Volete che vi metta un po
di zucchero in piu, o magari..."
Ma proprio in quel momento accadde l'imprevisto. Uno dei gatti di casa
Tsukimura, che era rimasto a giocherellare attorno al tavolo, si allontano un
po, andando a curiosare tra l'erba alta del giardino... e scostando alcune
fronde con la zampina, si trovo ad osservare uno strano oggettino simile ad una
gemma azzurra a forma di prisma, che scintillava debolmente di una strana
luce...
Nello stesso momento, sia Nanoha che Yuuno percepirono la stessa,
inconfondibile sensazione che indicava la presenza di un Jewel Seed nelle
vicinanze... e, inutile dirlo, Nanoha penso che la cosa non poteva capitare nel
momento peggiore. Proprio quando era con le sue amiche! E adesso, che cosa
poteva inventarsi per andarlo a recuperare senza destare sospetti? Gia in quel
momento Arisa, Suzuka e Faren si erano accorte che Nanoha aveva un'espressione
strana...
"Ehm... signorina Nanoha, va tutto bene?" chiese la giovane cameriera,
premurandosi di appoggiare il vassoio sul tavolo per evitare spiacevoli
incidenti. "Ha freddo... oppure si e ricordata di aver dimenticato qualcosa, per
caso?"
Nanoha sbatte gli occhi, riportata alla realta, e cerco di pensare ad una
scusa plausibile... "Ah... ehm... no, no... chiedo scusa, Faren-san, e solo
che... niente, mi sembrava che..."
Per fortuna, Yuuno ebbe una buona idea per toglierla da quella imbarazzante
situazione. Alzandosi di scatto dalla sua posizione, il furetto-mago proietto il
suo pensiero alla ragazzina. "Nanoha! Lo... lo sento anch'io, e molto vicino!
Ascoltami, faro finta di scappare nel boschetto qui vicino... tu vienimi dietro,
e di alle tue amiche che ci metterai un attimo, okay?"
"Va... va bene, Yuuno-kun!" rispose telepaticamente la ragazzina. Il
grazioso animaletto annui e balzo agilmente giu dalle gambe della sua amica, per
poi scattare verso il boschetto del giardino degli Tsukimura, infilandosi tra
l'erba alta con la grazia e l'agilita tipica dei mustelidi. Nanoha, recitando la
parte in maniera convincente, si alzo di scatto e guardo nella direzione dove
era andato Yuuno.
"Yuuno! Dove vai?" esclamo, per poi voltarsi verso le sue amiche e Faren.
"Ehm... scusatemi, a volte Yuuno e un po troppo vivace... vado subito a
riprenderlo e torno, okay?"
"Va bene..." rispose Arisa. "Vuoi che veniamo con te?"
Nanoha scosse gentilmente la testa. "Non e necessario, ragazze... tanto ci
mettero un attimo!" rispose. "Aspettatemi qui, okay?"
Mentre le sue amiche e Faren la guardavano un po meravigliate, Nanoha si
addentro nel boschetto dietro a Yuuno, sentendo gia il segnale del Jewel Seed
che si intensificava. Poteva voler dire soltanto una cosa, e cioe che il
pericoloso artefatto si era gia attivato! Un istante dopo, uno strano effetto di
luce distorse la percezione della bambina e di Yuuno per un istante... e il
furetto parlante ringrazio tra se il fatto che la TSAB fosse cosi efficiente
nell'isolare i fenomeni paranormali! Ancora una volta, questa efficienza avrebbe
impedito che si verificassero effetti collaterali...
La distorsione della luce duro soltanto un paio di secondi, prima che Nanoha
e Yuuno potessero di nuovo mettersi alla ricerca del Jewel Seed attivato... e
non dovettero neanche cercare troppo a lungo: all'improvviso, sentendo un
fruscio di foglie e il rumore dei rami che si spezzavano, i due amici frenarono
di colpo, e Nanoha si preparo ad invocare il potere di Rising Heart e della sua
Barrier Jacket...
E la minaccia emerse dal fogliame...
...
...sotto forma... di un gigantesco gattino grigio con il collarino e la
campanella al collo!
Nanoha e Yuuno rimasero completamente spiazzati, con gli occhi trasformati in
puntini neri e dei grossi goccioloni di sudore che colavano loro lungo la
fronte, mentre il gigantesco, ma completamente inoffensivo, felino iniziava a
passeggiare come niente fosse tra gli alberi, quasi non si fosse reso conto di
essere diventato talmente grande che ora una sua zampa era grossa come il tronco
di un albero! Miagolo candidamente, passo vicino a Nanoha e Yuuno ignorandoli
completamente... poi si fermo in mezzo agli alberi e comincio a leccarsi la
pelliccia!
"Yu... Yuuno-kun... quello... quello e..." balbetto Nanoha, completamente
incredula.
Yuuno non riusci a rispondere per qualche secondo. "Ehm... mi... mi sa di si,
Nanoha... quel gattino... e entrato in contatto con il Jewel Seed, e questo ha
dato forma al suo desiderio... quello di diventare grande!" disse il furetto,
per poi tornare serio. "Pero... e pericoloso ugualmente. Se restasse di queste
dimensioni, potrebbe provocare un sacco di problemi!"
"E' vero..." assenti Nanoha. "E... non credo che Suzuka-chan possa tenere un
gatto di queste dimensioni, tra l'altro! Va bene, allora cerchero di sigillarlo
subito!"
La ragazzina inizio a concentrarsi per eseguire la sua trasformazione...
"Bardiche. Photon Lancer, Electricity!"
Una voce interruppe la concentrazione di Nanoha... e subito dopo, un raggio
di energia gialla piovve letteralmente dal cielo e colpi in pieno il gattino
gigante, che miagolo di dolore e cadde di lato, facendo cadere anche un paio di
alberi! Nanoha ebbe un sobbalzo di sorpresa, e quando si volto per capire di
cosa si trattava, rimase sbalordita nel veder scendere giu dal cielo una
ragazzina bionda della sua stessa eta, con i capelli biondi legati in due lunghe
code, un elegante mantello, vestita tutta di nero con una minigonna bianca e
stivaletti alti fin sopra il ginocchio... e con in mano uno scettro identico al
suo Rising Heart, non fosse stato per il colore nero con il gioiello giallo
incastonato sulla punta! Con uno svolazzo del suo mantello, la biondina atterro
su un ramo e, ignorando completamente Nanoha, punto nuovamente il suo bastone
contro il gattino gigante.
"C-Cosa?" esclamo Nanoha. "E... e tu chi sei?"
"Nanoha-chan!" si senti chiamare. Questa volta, anche la ragazzina bionda si
distrasse un attimo, senza pero mai perdere la sua aria distante e un po
triste... e quando lei e Nanoha si voltarono, videro arrivare di corsa Saki-T e
Maori, che in qualche modo erano riuscite ad introdursi nel boschetto!
"Nanoha-chan! Che sta succedendo qui? Tutto bene?"
"Ah! Saki-san! Maori-san! Ci siete anche voi... avete percepito la reazione
di quel Jewel Seed, immagino..." chiese la ragazzina, mentre le sue amiche piu
grandi la raggiungevano e si mettevano in guardia. Per quanto quella biondina
potesse sembrare inoffensiva, l'attacco che aveva appena usato voleva dire
tutt'altra cosa!
"Si, certo..." rispose Maori. "Ma... pensiamo dopo al Jewel Seed. Per
adesso... credo che abbiamo qualcun altro con cui trattare..."
Tuttavia, la bambina bionda non sembro interessata a conversare con le
ragazze, e neanche a combattere con loro. Attivo nuovamente la sua asta da
combattimento, e scaglio una raffica di fulmini globulari contro il gattino
gigante, strappandogli un altro lamento.
"Quella... quella ragazza usa energia magica molto simile a quella di
Nanoha!" esclamo Yuuno. "Presto, ragazze, dobbiamo fermarla!"
"Ricevuto!" esclamo Saki-T. Lei e Maori invocarono i loro Arcani, e Nanoha si
concentro per materializzare Rising Heart e la sua Barrier Jacket, facendo in
modo che la misteriosa biondina vestitadi nero interrompesse il suo attacco e si
voltasse nella loro direzione. Nanoha si era trasformata in un lampo, e delle
brillanti aure di energia ora circondavano i corpi di Saki-T e Maori... ma per
quanto percepisse una forte emanazione energetica, la ragazzina bionda non
sembrava molto preoccupata, e continuava a starsene in piedi sul ramo, in attesa
di un attacco che tardo ad arrivare. Yuuno, nel frattempo, stava continuando ad
osservare con attenzione la strana biondina... e aveva riconosciuto la sua aura
come quella di un abitante del suo stesso mondo! Quella bambina bionda non era
solo una maga... e anche molto potente... ma anche una sua compaesana, per cosi
dire! E c'era qualcosa di particolare in lei... qualcosa che Yuuno non riusciva
bene a definire in quel momento...
La bambina bionda finalmente interruppe il silenzio, brandendo la sua arma
con la perizia di un'esperta di arti marziali. "Hm. Vedo che tra voi c'e una
maga come me... e raro che un abitante del Giardino dell'Arcobaleno sia dotato
di un simile potenziale magico." disse, e la sua voce suonava stranamente fredda
per una bambina dell'eta di Nanoha. "E voi, invece, siete due Maiden della TSAB.
Ho sentito parlare di voi. Anche voi cercate i Jewel Seed, come me."
"E tu, invece, chi saresti?" chiese Saki-T, per niente disposta a perdere
tempo.
"E perche cerchi anche tu i Jewel Seed? Perche hai attaccato cosi,
all'improvviso?" riprese Maori.
La biondina non rispose. Con un breve comando mentale, fece trasformare il
suo bastone da combattimento in una minacciosa falce dalla luminosa lama dorata
e si mise in guardia. "Anche se ve lo dicessi, non cambierebbe nulla." taglio
corto. "Non ho nulla contro di voi, ma i Jewel Seed devono essere miei."
Saki-T alzo le braccia, e si mise in guardia, mentre Nanoha stringeva Rising
Heart con entrambe le mani, e Maori estraeva un paio di trottole di legno dalle
maniche. "Neanche noi vorremmo litigare... ma i Jewel Seed non sono dei
giocattoli." affermo. "Non possiamo lasciarli a te... se li vuoi, dovrai
combattere contro di noi!"
"Saki, stai molto attenta." la avverti Bhanri con un messaggio
telepatico. "Non so come sia possibile, ma quella bambina possiede degli
enormi poteri... e non e di questo Giardino! Dobbiamo trattarla con
prudenza."
"Me ne ricordero, Bhanri. Grazie dell'avvertimento." rispose
Saki-T.
Nanoha, nel frattempo, stava soppesando la misteriosa avversaria. c'era
qualcosa in lei che la colpiva, in qualche modo... da una parte, Nanoha si
chiedeva che motivo potesse avere quella biondina per volere i Jewel Seed anche
a costo di combattere contro di loro... e dall'altra... Nanoha stessa era un po
confusa. Non si spiegava come una ragazzina della sua eta potesse avere uno
sguardo cosi serio... e con quella luce di tristezza...
Ma la bambina bionda mise fine ad ogni riflessione. Muovendosi con una
velocita che colse di sorpresa anche una combattente esperta come Saki-T, scatto
in avanti e raggiunse in un lampo le sue avversarie, per poi sferrare un ampio
colpo di falce! Per loro fortuna, le tre agenti della TSAB reagirono in tempo, e
riuscirono ad evitare l'attacco facendo un lungo balzo in aria e disperdendosi
al momento dell'atterraggio. Per niente impressionata, la bambina bionda decise
di continuare con l'attacco finche era in vantaggio, e roteo la sua face davanti
a se, scagliando contro le sue avversarie una raffica di fulmini globulari
gialli. La maggior parte vennero evitati, ma alcuni andarono a segno, e fecero
cadere a terra Nanoha e le due Maiden. Per fortuna, non era stato un attacco
molto potente, e Saki-T si rialzo un istante dopo con un colpo di reni, per poi
invocare il suo Arcano.
"Non sei l'unica a saper giocare con i fulmini, biondina." esclamo. Con un
indice alzato verso il cielo, fece apparire una sorta di pentacolo sotto i piedi
della biondina, poi scaglio il suo attacco. "Eccotene una dimostrazione!
Fearg Lorg!"
La biondina fece appena in tempo ad alzare la testa, vagamente preoccupata,
prima che un portale scintillante si aprisse poco sopra di lei e facesse cadere
su di lei una breve raffica di fulmini azzurri! Si senti una breve esclamazione
di disappunto prima che la misteriosa piccola avversaria fosse del tutto avvolta
da un lampo azzurro, e Saki si permise un sorrisetto di cupa soddisfazione... ma
rialzo subito la guardia, sapendo bene che un'avversaria cosi forte non poteva
certo essere sconfitta con cosi poco...
E infatti, un istante dopo, ecco riapparire la bambina bionda, con i vestiti
un po segnati dall'attacco, ma a parte questo illesa... anche grazie ad un
trasparente scudo di energia che aveva eretto appena in tempo attorno a se. La
sua falce era ancora sollevata, e non aveva perso nulla della sua
combattivita...
"Come temevo... non e un'avversaria da poco." commento Maori.
Nanoha agi immediatamente, volando contro la bambina bionda e cercando di
colpirla con una raffica di raggi laser dal pomo di Rising Heart. Questa volta,
ritenendo piu saggio non mettere troppo alla prova le proprie difese, la
misteriosa maghetta indietreggio, evitando ogni attacco... ma distraendosi quel
tanto che basto alla maghetta terrestre per avvicinarsi e bloccare la falce con
un colpo di Rising Heart, fino a costringere la lama contro il terreno. La
biondina inizio subito a tirare nella direzione opposta, ma Nanoha incanalo un
po di energia nella sua arma, in modo da aumentarne il peso e rendere piu
difficile il lavoro alla sua avversaria. Maori volle aggiungere qualcosa... e
dopo aver nuovamente invocato il suo Arcano, Ohtsuchi, fece scaturire dal
terreno delle piccole colonne di roccia tutt'attorno alla maghetta bionda, in
modo da renderle difficile la fuga.
"A... Ascoltami un momento, per favore!" prego Nanoha, rivolta alla sua
avversaria. "Tu... sei una maga, come me. E anche tu cerchi i Jewel Seed... per
motivi tuoi... perche non proviamo a discuterne? Magari riusciamo a trovare un
accordo..."
Per un attimo, la biondina guardo negli occhi di Nanoha... e infine rispose,
un'appena percettibile ombra di rammarico nella voce. "Lo sai? Hai tutta l'aria
di essere una brava ragazza... ma purtroppo, non ci puo essere dialogo tra noi.
Ti consiglierei di abbandonare, finche ti e possibile."
Nanoha, confusa, si distrasse un attimo... permettendo alla sua avversaria di
liberarsi dalla presa e sferrare un colpo di falce contro di lei! Nanoha evito
la lama laser ricurva, che prosegui in una traiettoria ad arco e taglio di netto
le rocce che Maori aveva fatto innalzare dal terreno... poi, accorciando le
distanze, cerco di colpirla di nuovo con un raggio laser giallo sparato dal suo
bastone magico.
"Bardiche! Photon Launcher, Electricity!" esclamo nuovamente. Tre
scariche elettriche partirono dal pomo dell'arma e sfrecciarono verso Nanoha,
che alzo a sua volta una barriera protettiva!
"Protection!" disse la voce computerizzata di Rising Heart. Una bolla
di energia difese Nanoha dal colpo della sua avversaria, ma l'impatto la
costrinse comunque a fare due passi indietro. La bionda avrebbe approfittato
dell'occasione per continuare a tenere Nanoha sotto pressione, se solo Saki-T
non avesse interferito...
"Fragarach!" esclamo la Maiden dai capelli blu. Saki-T salto,
arrivando a diversi metri di quota, poi scese giu con un calcio volante
circondato da un'aura elettrica scintillante, puntando dritta contro la
biondina. Quest'ultima apparve, per un attimo, leggermente allarmata... ma reagi
con rapidita e riusci ad evitare l'attacco di Saki-T con un salto mortale
all'indietro! La Maiden colpi il terreno, provocando una piccola esplosione che
riusci in ogni caso a sbilanciare la maghetta bionda grazie alla sua onda
d'urto, e a farla atterrare sul tappeto erboso con un ruzzolone. La biondina si
rialzo un istante dopo, senza mostrare traccia di fatica o di difficolta, e
afferro nuovamente la propria falce con entrambe le mani, mentre Nanoha, Saki-T
e Maori si schieravano davanti a lei e si preparavano ad un nuovo attacco.
"Come preferite." affermo la biondina. "Se volete ostacolarmi, non ho altra
scelta che usare tutta la mia forza contro di voi. Nulla di personale."
"Accidenti, quindi finora non aveva fatto sul serio..." penso Maori.
"Mi sa tanto che anche in tre contro una, dovremo darci da fare per uscirne
vittoriose..."
"Questa ragazzina e piu tosta di quanto pensassi... ma non possiamo
permetterle di avere i Jewel Seed! Ci sono gia troppi problemi, qui sulla Terra,
senza che si aggiunga anche questo!" penso Saki-T.
Tuttavia, i pensieri di Nanoha erano un po diversi... "E' una ragazza cosi
bella e cosi forte... ma allora perche ha degli occhi tanto tristi?"
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"Hmm... certo che e una teoria molto audace. Contraddice molte delle ipotesi
che si sono fatte finora..." disse, sopra pensiero, Honoka Yukishiro, mentre
leggeva un articolo di una rivista scientifica seduta alla sua scrivania. Il
piccolo genio aveva gia finito i compiti... e dal momento che Nagisa si era
presa in ritardo come al solito, a lei non restava molto da fare se non dedicars
ad una delle sue attivita preferite, la lettura.
"Che cosa e molto audace, Honoka, mipo?" chiese con vocina squillante Mipple,
guardando a sua volta la rivista che la sua amica stava sfogliando. C'erano un
sacco di simboli che lei non riusciva a capire... e su un angolo della pagina,
si vedeva la foto di una strana ragazzina dai capelli blu scuri a caschetto con
addosso un camice da laboratorio bianco, e un'espressione sicura di se, al punto
da risultare arrogante, sul viso.
"Oh, scusa, Mipple... mi e sfuggito un commento ad alta voce..." rispose
Honoka. "Stavo... leggendo questo servizio. Parla di una scienziata che si e
affermata di recente, la dottoressa Kira Daidoji, che ha da poco concluso un
viaggio di ricerca negli Stati Uniti. Pare che le scoperte fatte da questa
scienziata potrebbero aprire nuovi orizzonti nella produzione di energie pulite.
Sembra addirittura che il principio sul quale si basa questa nuova fonte di
energia sollevi degli interrogativi su certe nozioni scientifiche che finora non
era stato possibile dimostrare."
"Sembra molto interessante, mipo... anche se io probabilmente non ci capirei
nulla!" rispose la Principessa della Speranza, dando un'occhiata alla foto della
dottoressa Kira... e rimanendo perplessa quando vide che si trattava di una
ragazzina che non poteva aver superato i dodici anni! QUELLA era la scienziata
cosi brillante di cui si parlava? Doveva avere finito da poco le
elementari...
Honoka capi al volo quello che Mipple pensava. "Heheee... si, effettivamente
sono rimasta stupita anch'io quando ho letto che la dottoressa Kira Daidoji, in
realta, ha soltanto undici anni... pero, pare che sia davvero una ragazzina
prodigio! Ha un quoziente intellettivo stimato attorno ai 200 punti, anche se,
per motivi personali, ha cominciato a dare notizia di se soltanto adesso... e
pare che gia da un anno lavori a fianco di una famosa ricercatrice cinese, la
dottoressa Mei Ling Hua, specializzata in robotica e informatica. Non si sa
esattamente cosa stiano cercando di realizzare, ma pare che la dottoressa
Daidoji ne parlera al suo ritorno in Giappone, previsto tra due settimane."
"Hmmm... sembra davvero una persona speciale, mipo..." disse la creaturina
rosa. "Per essere riuscita a fare cosi tanto a quest'eta..."
"Beh, questo non te lo so dire, Mepple..." affermo Honoka, prudentemente.
"Anch'io penso che debba avere delle grandi qualita, e non metto in dubbio la
sua intelligenza... pero, da quanto ho letto su certi articoli su di lei, Kira
Daidoji sembra essere anche una persona piuttosto antipatica e presuntuosa. Poi,
ovviamente, non e certo da quello che si legge in un articolo che bisogna farsi
un'opinione di una persona..."
Improvvisamente, Mipple si irrigidi, e le sue grandi orecchie iniziarono a
tremare visibilmente, mentre la Principessa della Speranza iniziava a guardarsi
attorno allarmata. "Huh? Honoka! Ho... ho un brutto presentimento, mipo! C'e...
qualcosa che si sta avvicinando!"
Immediatamente, la geniale ragazzina scatto in piedi. "Cosa? Sta
arrivando...? E' qualche agente di Dark Fall, immagino..." esclamo.
"S-si... sono sicura che sia..." comincio a rispondere Mipple... ma si blocco
un attimo dopo, smise di tremare, e si guardo attorno confusa. "Huh? Adesso non
lo sento piu, mipo! E' come se... fosse passato di qui e fosse andato avanti per
la sua strada! Pero era di Dark Fall, di questo sono sicura! Mipo!"
Il che voleva dire che, anche se non si era fermato li, era comunque qualcosa
che riguardava le Pretty Cure! "Va... va bene, Mipple... adesso chiamo Nagisa e
le altre, e andiamo a vedere cosa succede." rispose Honoka, raggiungendo il
telefono e apprestandosi a fare il numero della sua migliore amica. "Speriamo
che non faccia troppi danni nel frattempo..."
----------
"C... Come? Si... d'accordo, faremo il prima possibile, Yukishiro-sempai..."
affermo Mai Mishou pochi istanti dopo, attaccata al telefono di camera sua.
"Contattero Saki-san immediatamente, e le diro cosa sta succedendo. Lei...
informa Misumi-sempai e Hikari-chan? Si... va bene, vi raggiungo subito!"
Mai appoggio il telefono non appena la chiamata fini, e quando Choppy guardo
verso di lei con espressione interrogativa, la giovane artista confermo le sue
supposizioni con un cenno della testa. "C'e... un'emergenza, Choppy... sembra
che qualche altro seguace di Lord Akudaikahn sia arrivato sulla Terra... ma non
sappiamo ancora dove sia diretto."
"Va bene, Mai, chopi! Chiamiamo Saki e Flappy, e chiediamogli di venire al
piu presto!" rispose la creaturina rosa del Giardino delle Sorgenti,
trasformandosi di nuovo nel 'telefono cellulare'. Mai stava gia facendo il
numero della sua nuova amica, sperando di trovarla a casa...
----------
"Un... guerriero di Dark Fall in circolazione?" chiese Nagisa, incredula e
irritata al tempo stesso, quando Honoka le comunico la novita al telefono.
"Uuuugh, ma questi scagnozzi delle forze del male non potrebbero scegliere un
altro momento per attaccare? Che so, quando non dobbiamo fare i compiti? Sigh...
e va bene, immagino che questo sia un altro lavoro per le Pretty Cure... a
proposito, sai se c'e gia qualcun altro del nostro gruppo che si sta occupando
di questo problema?"
"Ho parlato a Mai-chan, e mi ha detto che ci raggiungera il prima
possibile..." rispose Honoka. "Pensera lei a contattare Saki-chan, e ora
chiedero anche ad Hikari-chan di venire. Intanto, pero, e meglio che ci
sbrighiamo noi... prima di perdere le tracce di quell'emissario di Dark
Fall!"
"Ricevuto, Honoka! Arrivo subito!" concluse Nagisa. Riappese il telefono e si
volto verso Mepple... che in quel momento era in forma di telefonino e, come
niente fosse, stava dormendo, con una grossa bolla trasparente che gli usciva da
una narice! La ragazza scosse la testa, e gli tocco la bolla con un indice,
facendola scoppiare e svegliandolo di soprassalto!
POP!
"Uh? AH! Che cos...? Che succede, mepo?" esclamo la creaturina, quasi in
panico. "Un uragano? Un terremoto? Una catastrofe? Mepo mepo!"
"No, moscardino... solo una chiamata di Honoka che ci avvisa di qualche
impiastro di Dark Fall. Sono venuti di nuovo a fare i grossi e cattivi!" rispose
sarcastica Nagisa, mentre l'improbabile eroe del Giardino della Luce si ripuliva
la faccia! "Honoka ha detto che informera anche Hikari-chan... ma intanto, e
meglio che iniziamo a muoverci! Non credo che quel tizio sia qui per ammirare il
panorama!"
"No, infatti..." rispose Mepple, completamente sveglio dopo aver sentito
parlare di Dark Fall. "Allora forza, Nagisa, sbrighiamoci!"
----------
Heart e Lilica avevano fatto una corsa fino al parco del quartiere, seguendo
le indicazioni dei loro Arcani Partinias e Tempestas... ed ora, stavano
giungendo nel bel mezzo di un grande prato, tra la cui erba alta gli occhi acuti
di Lilica avevano colto un bagliore scarlatto, appartenente ad un oggetto
piccolo e tondo che sembrava emettere luce propria. Anche Heart non ci mise
molto a fare due piu due e a capire che si trattava di un Jewel Seed... e,
fortuna delle fortune, non sembrava ancora essersi attivato!
"Guarda la, Lili!" esclamo la ragazzina dai capelli rosa, puntando un indice
verso l'erba alta e indicando cio che la biondina aveva gia notato. "Mi sa tanto
che l'abbiamo trovato! Prendiamo quel Jewel Seed, prima che si attivi e causi
qualche problema!"
"Sono gia a lavorare sul caso!" esclamo allegramente Lilica. "A proposito,
Tempestas, Partinias... grazie dell'aiuto! Se non altro, cosi abbiamo risolto il
problema senza tante complicazioni!"
Tempestas, appena visibile sopra Lilica come una sagoma traslucida
dall'aspetto simile a quello di un colossale rapace dalle piume blu notte,
ricevette i complimenti della sua Maiden con un lieve movimento del becco, e
Partinias fece un sorriso appena accennato... che pero si trasformo in
un'espressione allarmata non appena Lilica inizio ad avvicinarsi al Jewel Seed!
Qualcosa l'aveva fatta scattare... il sentore di un particolare tipo di energia
negativa, che si stava avvicinando sempre di piu al punto in cui si
trovavano!
"Abbiamo fatto solo il nostro..." stava iniziando a dire l'Arcano
dell'Amore, prima di interrompersi e guardarsi in giro. "Huh? Ma cosa...
aspettate un momento, ragazze! Tempestas, lo senti anche tu? Sta... arrivando
qualcos'altro! Ed e ostile..."
"Si... lo sento anch'io, Partinias! Un combattente di Dark Fall..."
disse telepaticamente l'Arcano del Vento, mentre le due Maiden si fermavano di
botto.
"Sta... sta arrivando qualcuno di Dark Fall? Come quelli a scuola, l'altro
giorno?" chiese Heart. "Ohi, ohi... questo non e molto adorabile!
Infatti, mi sa tanto che siamo nei guai!"
Ma Lilica non era tipo da farsi intimorire da una notizia del genere. Dopo un
breve istante di perplessita, la Maiden piu piccola e piu vivace ghigno, e si
mise in guardia, i pugni sollevati davanti alla faccia. "Heh... e cosi, sta
arrivando qualche altro buffone come quelli dell'altro giorno? Che venga pure!
La sottoscritta Lilica Felchenrow lo accogliera come merita!"
"Attenta a quello che desideri, Lilica... perche potrebbe avverarsi!"
la ammoni Tempestas...
Un istante dopo, una figura massiccia sembro piovere letteralmente dal cielo
e atterro davanti alle due Maiden, tenendo loro le spalle voltate! Con un balzo
di sorpresa, Heart e Lilica fecero un passo indietro, e anche la Maiden dai
capelli rosa si preparo a combattere... nonostante il fatto che ad apparire
davanti a loro era stata l'alta, muscolosa e minacciosa figura di Kintolesky, i
suoi occhi severi fissi sul gioiello magico nascosto tra l'erba!
"Quello... e uno di Dark Fall?" mormoro Heart. "Ugh... peggio che mai! Adesso
dobbiamo vedercela con questo gigante... e magari anche con un paio di
Uzaina!"
----------
CONTINUA...
Note dell'autore: E anche questa storia viene aggiornata! Scusate, ma non ho
molto tempo per scrivere ancora... quindi vi saluto direttamente e vi do
appuntamento all prossima volta, per la conclusione dello scontro con la
biondina, e la prima battaglia di Maiden e Pretty Cure contro il fortissimo
Kintolesky!
Justice Gundam
|
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Capitolo 14 *** Nemici pericolosi, Parte 2 ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-14
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Bentornati al mio crossover! Allora, amici lettori, come va la vita? Spero
bene... io sono parecchio impegnato in questi giorni, tra l'uni, le mie storie e
il resto... ma come vedete, cerco di tenervi aggiornati sugli sviluppi delle mie
storie piu che posso! E in questo caso, la fanfiction che ho aggiornato e quella
dedicata alle mie mahou shoujo preferite, impegnate in una pericolosa battaglia
contro i misteriosi invasori che minacciano la Terra!
Proprio adesso, mentre stiamo parlando, Nanoha, Saki e Maori sono alle prese
con una misteriosa bambina bionda dotata di poteri simili a quelli di Nanoha, e
che si e anche dimostrata una maga molto potente! Oddio, misteriosa... in
realta, chi conosce la serie di Nanoha sa benissimo chi e... Fate Testarossa,
forse il personaggio piu popolare della saga, e una guerriera con la G
maiuscola! Sta riuscendo a combattere ad armi pari con Nanoha e le due Maiden...
e come se non bastasse, e anche lei alla ricerca dei Jewel Seed, per scopi che
ancora non sono molto chiari. E giusto perche i problemi non vengono mai da
soli, adesso Heart, Lilica e le Pretty Cure devono vedersela con un nuovo agente
di Dark Fall, il baffuto e fortissimo Kintolesky. Che, guarda caso, e anche lui
interessato ai Jewel Seed! Non credo ci sia bisogno di immaginare quanta
distruzione potrebbero causare quei potenti artefatti in mano a Lord
Akudaikahn...
E in questo capitolo vedrete la fine di questi combattimenti... riusciranno
le nostre eroine ad avere la meglio, o questa volta hanno a che fare con
avversari piu pericolosi di quanto loro possano gestire? Lo scoprirete presto...
e conoscerete anche un nuovo personaggio, anche se non posso garantire per il
fatto che vi piaccia... Forse qualcuno di voi sa gia di chi sto parlando...
Intanto, vediamo un po le vostre recensioni... e rispondiamo
adeguatamente!
KillKenny: Hehehehee... gia, posso capire la tua ammirazione per i
"professionisti"! E prima che il capitolo finisca, Fate dara ampia prova di
esserlo! A proposito... in quel gruppo di privilegiati sono per caso presenti
anche un certo Kenpachi Zaraki, un certo Jack Rakan e un certo Sanger Zonvolt?
La serie di cui mi parli... beh, in effetti l'ho sentita nominare, e forse
l'avro anche vista, ma in questo momento mentre scrivo ho ricordi piuttosto
vaghi...
Kari 89: E bentornata! Non ti preoccupare, capisco che tu sia stata
impegnata... e comunque, sentirti di nuovo mi fa molto piacere! Ebbene si, ecco
arrivata la mitica Fate Testarossa! Anche se dovra passare un po di acqua sotto
i ponti prima che Nanoha e Fate diventino amiche... prima bisognera risolvere
qualche problemino non troppo banale...
Anonimo9987465: Me ne sono accorto anch'io, dopo che ho messo on-line il
nuovo capitolo. Non so come sia successo, ma il mio programma di creazione di
pagine web si e mangiato tutti gli accenti! Comunque grazie per la buona
recensione... cerchero di dimostrarmi all'altezza anche nel seguito! A
proposito, se ti e arrivata la mail che ti ho spedito, dovresti gia sapere di
qualche progettino che ho in mente...
Direi che ho risposto a tutti - e con questo, possiamo iniziare il capitolo
14 della storia! Heheheee... bene, vedo che il 13 non mi ha dato problemi!
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Capitolo 14 - Nemici pericolosi, Parte 2
Il momento sembrava difficile, per Heart e Lilica. Proprio quando credevano
di poter catturare un Jewel Seed senza tante complicazioni, ecco arrivare quel
gigante dorato e mettersi in mezzo... e se l'aspetto fisico non era ingannevole,
quel tipo doveva essere un avversario di tutto rispetto anche per delle Maiden.
Senza contare lo Uzaina che avrebbe sicuramente evocato...
Kintolesky, comunque, non rivolse subito l'attenzione alle due ragazze, e
anzi, sulle prime non sembro neanche accorgersi che erano li. Era concentrato
unicamente sul Jewel Seed che Heart e Lilica erano arrivate per recuperare, e lo
stava guardando con un certo interessante, sfregandosi il meno con una mano
guantata. "Hmm... quindi era questa la fonte di energia non identificata che
avevo percepito un attimo fa... chissa perche, fino a questo momento ci era
sfuggita. Beh, rimedio subito." disse tra se il gigante dorato, chinandosi e
raccogliendo il Jewel Seed tra il pollice e l'indice di una mano per poi
osservarlo con attenzione. "Non sembra emettere la stessa energia di quella
creatura... quell'Elementale... e un tipo di magia diverso. O meglio, tra le
tracce energetiche di questo strano gioiello, ci sono anche quelle del Giardino
degli Elementi. Questo potrebbe voler dire molto... anche per noi di Dark
Fall..."
I sensi acuti di Kintolesky colsero, appena un istante dopo, qualcosa che gli
si avvicinava da dietro la schiena... e il muscoloso guerriero di Dark Fall, con
agilita insospettabile per un essere di quelle dimensioni, esegui uno scarto
laterale, evitando un tornado in miniatura che Lilica aveva scatenato e gli
aveva lanciato contro. Con una sorta di curiosita infastidita, Kintolesky si
giro verso le due ragazze, e le vide gia schierate e in posizione di
combattimento!
"Hey, hey! Un momento, muscolone! E noi qui cosa saremmo, carne macinata, per
caso?" lo richiamo Lilica, facendo un occhiolino e agitando un indice come per
dire di no. "Senti... so che magari tu hai i tuoi ordini e tutta questa specie
di cose, ma quel Jewel Seed l'avremmo visto prima noi! Quindi, se non ti
dispiace, adesso ce lo vorremmo anche riprendere! Tu daccelo senza tante storie,
e nessuno qui si fara male, okaaay?"
"Non possiamo lasciarti quel Jewel Seed!" continuo Heart, meno propoensa a
scherzare. "Ne va della sicurezza di questa citta e tutti i nostri amici!
Daccelo, o saremo costrette a prendercelo con la forza!"
Kintolesky, non molto preoccupato dall'improvvisa apparizione di quelle
ragazze, le guardo con freddo occhio indagatore, volendo farsi un'idea di quali
potevano essere le loro capacita combattive. In effetti, anche se non si
trattava delle Pretty Cure, quelle due avevano un notevole potenziale... ma un
guerriero esperto come lui sapeva bene che non basta una prima impressione per
giudicare un combattente. Beh, se non altro, quella missione si stava rivelando
meno facile e meno noiosa di quanto avesse pensato...
"Non so chi voi due siate." disse, concedendo alle ragazze la sua totale
attenzione. "Ma... a quanto pare il nostro obiettivo e lo stesso. Questo ci
rende avversari, immagino. Quindi... datemi prova delle vostre capacita con
questo. Uzaina, vieni a me!"
Kintolesky schiocco le dita della mano libera, facendo in modo che il cielo
venisse coperto all'improvviso da una coltre di nubi. Immediatamente dopo, Heart
e Lilica rividero, ancora una volta, quello strano effetto di distorsione che
ormai era solito apparire, per una frazione di secondo, ogni volta che accadeva
qualcosa di soprannaturale... e le nuvole iniziarono a turbinare sinistramente,
mentre una forma nebulosa scendeva da esse e si intrufolava come un fantasma in
un cespuglio di erba alta. Lilica e Heart si voltarono in quella direzione
quando le fronde cominciarono ad agitarsi selvaggiamente... e un istante dopo,
una enorme forma umanoidecompletamente ricoperta di gramigna, con un paio di
tentacoli spinosi al posto delle braccia, e il volto contorto nella smorfia
malefica di uno Uzaina emerse dal terreno, pronto a combattere!
"UZAINAAAAA!" ululo il mostro vegetale, mentre iniziava ad avanzare verso le
disgustate Heart e Lilica a passi pesanti, trascinando sul terreno le braccia a
forma di frusta.
"Ugh... e io che speravo di non dover avere piu a che fare con le piante,
dopo quello che e successo l'altro giorno..." borbotto Lilica, memore
dell'evento in cui avevano incontrato Nanoha. "E va bene, vediamo di potare un
po questo cespuglio troppo cresciuto... hey, e il simpaticone, la davanti, che
cosa sta facendo? Se ne sta la a guardare lo spettacolo?"
Il guerriero dorato di Dark Fall, infatti, non sembrava avere intenzionedi
prendere parte al combattimento, ma neanche di ritirarsi. Semplicemente, se ne
stava in disparte, a braccia conserte e con il Jewel Seed ben stretto in una
mano, ad osservare lo scontro che stava per iniziare.
"Esattamente." rispose, avendo sentito la domanda che la biondina si era
posta. "Come ho detto, voglio farmi un'idea di quello di cui voi siete capaci.
Non fuggiro, ne mi nascondero. Prima di affrontare me, pero, dovrete dimostrare
di essere avversarie degne sconfiggendo quello Uzaina. Bene, abitanti del
Giardino dell'Arcobaleno... combattete!"
Lo Uzaina-pianta scatto in avanti e allungo uno dei sui tentacoli prensili
contro le ragazze, avvolgendolo attorno alle caviglie di Heart per poi
trascinarla a terra con un breve grido di sorpresa. Nello stesso momento, altre
liane piu piccole e piu sfuggenti strisciarono via dal corpo della mostruosita
di Dark Fall e corsero verso Lilica alla massima velocita loro possibile. La
biondina, con un breve gemito d'allarme, schivo con un passo laterale le liane e
attacco lo Uzaina-pianta scagliandogli contro un piccolo vortice di energia, che
raggiunse il tentacolo con cui aveva afferrato Heart! La bestia gemette di
dolore e mollo la presa, facendo rotolare sull'erba la ragazzina dai capelli
rosa, che si riprese in un istante e si mise di nuovo in guardia!
"Grazie, Lili! Me la stavo vedendo brutta!" ringrazio Heart.
Lilica ghigno e fece un occhiolino. "No problem! Se vuoi ringraziarmi, magari
dammi una mano con questo ammasso di rovi troppo cresciuto! E magari, quando
avremo finito qui, potresti ricordarmi di dare una chiamata al servizio di
taglio dell'erba! Non hanno fatto un gran bel lavoro, l'ultima volta..."
"Hehehee... D'accordo..." ridacchio Heart. Poi, tornando al combattimento,
Heart scanso una frustata che lo Uzaina-pianta sferro con l'altro tentacolo, e
rispose scagliandogli contro una breve raffica di sfere di energia rosa, che
esplosero a contatto con il suo enorme corpo! Lo Uzaina ruggi di nuovo e
barcollo, allontanandosi dalle due Maiden, che ne approfittarono per pensare ad
un'altra strategia da usare...
"Yu-huuu! Perfetto, ha funzionato!" esclamo Heart, mentre atterrava. "Questo
bestione sara anche grosso, ma per me questo significa soltanto che e piu facile
da colpire!"
"Hihihiii... chissa perche, Heart, e la stessa cosa che ho pensato anch'io!"
rispose la biondina, tenendosi in movimento per evitare gli attacchi del mostro.
"Comunque, vediamo di non abbassare la guardia, dopo dovremo vedercela con quel
tizio dorato!"
"Lo so!" concluse Heart, per poi iniziare a correre verso lo Uzaina,
sollevando un pugno e lanciando un grido di battaglia.
"Sa-Sa... Mao-Mao... dovunque voi siate in questo momento, spero che ve la
stiate cavando meglio di noi..."
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Un clangore assordante risuono per la sezione di giardino isolata, mentre il
Raising Heart di Nanoha e il Bardiche della ragazzina bionda si scontravano per
l'ennesima volta. Alcune scintille scaturirono dal punto in cui le due potenti
armi si erano incontrate, mentre le due combattenti si guardavano negli occhi
ancora una volta. In apparenza, sembravano essere alla pari... ma il fatto che
Nanoha avesse gia il fiato corto, laddove la biondina restava tranquilla e
rilassata, quasi distaccata dallo scontro, faceva capire che questa situazione
di stallo era soltanto apparente. Si sarebbe risolta in breve tempo a sfavore di
Nanoha e delle Maiden, se non avessero pensato ad un altro modo di affrontare
quella misteriosa bambina...
E per tutto il tempo in cui le loro armi si incrociavano, ogni volta che
Nanoha guardava la sua avversaria si acuiva quello strano sentore. Non riusciva
proprio a vedere quella maghetta bionda come una nemica... una persona con degli
occhi cosi tristi non poteva essere cattiva, o almeno questo era quello che la
maghetta terrestre voleva credere con tutte le sue forze, anche mentre la
biondina spingeva con tutte le sue forze contro di lei...
Le due combattenti si separarono un istante dopo e si allontanarono per
riorganizzarsi... ma la bionda venne immediatamente attaccata da un paio di
trottole di legno che Maori aveva lanciato a mo di shuriken, e dovette
difendersi con due rapidi colpi del suo bastone. Questo diede a Saki-T un
istante di tempo, piu che sufficiente per scattare in avanti e giungere a
ridosso della sua avversaria... e questa volta, non ci fu niente che
quest'ultima riusci a fare per difendersi prima che la Maiden dai capelli blu
attaccasse!
"Claiohm Solais!" esclamo Saki-T. Spicco un salto altissimo e scalcio
con entrambe le gambe, colpendo la sua avversaria al torace mentre eseguiva una
spettacolare capriola in aria, per poi atterrare elegantemente, i lunghi capelli
azzurri che scendevano con grazia sulla schiena. La biondina emise un breve
verso di dolore... ma, con grande sorpresa di Saki-T, riusci ad atterrare in
piedi, con Bardiche ancora stretto tra le mani. Tuttavia, la Maiden non perse un
colpo ed evoco nuovamente il suo Arcano, che si materializzo per mezzo secondo
dietro di lei come una figura femminile ricoperta di cristalli azzurri; Saki-T
alzo le braccia in aria, creo un grosso fulmine globulare tra i palmi delle
mani, e lo scaglio contro la sua avversaria, colpendola in pieno! La maghetta
extraterrestre emise un breve grido di dolore quando l'elettricita attraverso il
suo corpo... ma in una sorprendente dimostrazione di resistenza, riusci a
restare in piedi...
"Ed ora... Divine Buster!" esclamo Nanoha. Senza dare alla biondina il
tempo di riprendersi, Nanoha scaglio un potente raggio di energia bianca che
colpi la misteriosa biondina prima che questa potesse rimettersi in guardia e
alzare uno scudo. Il colpo fu abbastanza potente da sollevare da terra la
biondina e farla volare per diversi metri... e un attimo dopo, per la prima
volta da quando lo scontro era iniziato, la misteriosa maghetta rotolo a terra
in una temporanea sconfitta, per poi fermarsi accanto ad un grande albero.
"Bel colpo, Nanoha-chan!" esclamo Saki-T, girandosi verso la bambina il tempo
necessario per farle un occhiolino, e poi voltandosi di nuovo verso la biondina,
con altre scintille elettriche che crepitavano sulle punte delle dita. "Okay,
signorina, adesso vorremmo delle risposte da te. Chi sei, e per chi lavori? Ti
consiglierei di parlare, o potrei essere invogliata a usare metodi un po piu
violenti."
Sorprendentemente, la misteriosa biondina non sembrava molto perturbata da
questa momentanea defaillance. Si alzo' da terra con tutta calma e si spazzo' la
polvere dal mantello con un gesto controllato della mano, per poi imbracciare di
nuovo la sua falce di luce dorata e mettersi in guardia. "Vi ho gia' risposto.
La situazione non cambierebbe, anche se vi rivelassi il mio nome. E comunque, il
nostro obiettivo e' lo stesso - impadronirci di quel Jewel Seed. Non ci puo'
essere accordo pacifico tra noi."
"Ma... perche' lo vuoi tanto?" chiese Nanoha, ancora sperando di poter
indurre la sua avversaria alla ragione. "Forse, se ci spiegassi il motivo per
cui hai bisogno dei Jewel Seed, potremmo trovare una soluzione che accontenti
tutti. Non sarebbe molto meglio cosi', invece che combatterci inutilmente?"
Ma, ancora una volta, la maghetta bionda non mostro' alcuna esitazione nel
rifiutare la proposta. "Non e' possibile, dovresti averlo gia' capito." rispose
lapidariamente. "E ti consiglierei di non distrarti, visto che il combattimento
non e' ancora finito."
Detto questo, la biondina alzo' la falce verso il cielo, e un intricato
pentacolo di luce dorata si illumino' di colpo sotto i suoi piedi, irradiando di
luce l'intera area! Le Maiden, Yuuno e Nanoha percepirono chiaramente un netto
innalzamento dell'energia magica della loro avversaria, e si resero conto con
disappunto che la bambina bionda non aveva ancora mostrato tutte le sue
capacita'! Il combattimento si stava per fare ancora piu' intenso... e Saki-T,
in particolare, capi' che questa nemica poteva essere ben al di la' delle loro
capacita'...
"Accidenti, non ci voleva..." mormoro' la Maiden di Bhanri, i lunghi capelli
blu che si agitavano selvaggiamente nel vento. "Maori-san, Nanoha-chan, state
molto attente! Ora dovremo impegnarci piu' di prima..."
Maori richiamo' a se' le sue trottole-shuriken, e Nanoha afferro' ancora piu'
saldamente Rising Heart... ma la consapevolezza di essersi messe in una
situazione ingestibile era comune anche a loro due! Prima di quanto a loro
facesse piacere, la maghetta bionda aveva terminato l'evocazione, e un grosso
varco si apri' nel cielo sopra di loro, irradiando una minacciosa luce
gialla...
Un istante dopo, una fittissima pioggia di strali scese giu' dal varco
dimensionale e cadde come un bombardamento a tappeto sul campo di battaglia!
Saki-T riusci' soltanto a spalancare gli occhi per la sorpresa! Era un attacco
talmente rapido e fitto che tentare di schivarlo sarebbe stato inutile, come
cercare di schivare la pioggia... e come se non bastasse, il gattino gigante che
aveva ricevuto il Jewel Seed era all'interno dell'area d'azione!
Non ci fu il tempo di fare nulla. Nanoha, Maori e Saki-T vennero investite in
pieno dalla raffica di strali di luce, che le costrinsero in ginocchio in un
tripudio di esplosioni dorate tanto fitte quanto dolorose! L'attacco ad area
duro' ancora qualche secondo, sempre con la stessa intensita'... e quando
finalmente cesso' e il bagliore si affievoli' quel tanto che bastava per vedere,
tutto quello che si pote' vedere nella radura furono Nanoha, le due Maiden e il
gattino di Suzuka, ora ridotto alle dimensioni normali, distesi a terra privi di
forze... e il Jewel Seed che il gattino aveva raccolto giaceva a terra vicino a
lui, debolmente risplendente e pronto per essere raccolto.
"Uuuugh..." mormoro Saki-T, cercando di fare appello alle sue ultime forze
per rialzarsi, pur sapendo che era una battaglia persa. "Non... non posso
crederci... chi... chi diavolo e'... quella biondina? Come fa... ad essere cosi'
potente?"
La maghetta, dal canto suo, abbasso' lentamente la falce, senza dare alcun
segno di orgoglio per quella che ormai poteva essere tranquillamente considerata
la sua vittoria. Disattivo' la lama luminosa della sua arma, e inizio' a
dirigersi verso il Jewel Seed caduto a terra, e il gattino nero che giaceva li'
vicino, illeso ma senza forze. Si fermo' per un attimo solo quando, mentre
passava vicino a Saki-T, la Maiden dai capelli blu allungo' una mano verso di
lei e le afferro' stretta una falda del mantello, per impedirle di andare
avanti!
"Ugh... ferma li', tu... non ti permetto di... prendere quel... Jewel Seed!"
ringhio' Saki-T, mentre cercava di compiere un ultimo, disperato attacco contro
la maghetta dai capelli dorati. La Maiden tiro' indietro un pugno e cerco' di
colpire l'avversaria al volto, ma un attacco cosi' basilare era fin troppo
semplice da evitare per lei, e la bionda sposto' la testa di lato quel tanto che
bastava per deviare il colpo... poi, prima che Saki-T potesse rendersi conto di
cosa stava accadendo, il manico della falce la colpi' in pieno stomaco, in un
punto molto sensibile! Saki-T si piego' con un gemito di dolore, e cadde in
ginocchio, portandosi entrambe le mani all'addome mentre la maghetta bionda,
quasi con indifferenza, proseguiva per la sua strada e si avvicinava al Jewel
Seed ormai inerte.
"Bene. Un Jewel Seed in piu'. Procedo subito a sigillarlo." affermo'.
Pronuncio' qualche parola in un linguaggio sconosciuto, e tocco' il gioiello con
la punta del suo bastone magico, facendo in modo che il Jewel Seed si
illuminasse per qualche istante... e poi venisse assorbito dall'arma magica,
come aveva fatto Nanoha tempo prima! Lo spettacolo di luci e colori duro'
soltanto pochi secondi prima di svanire del tutto, e la bambina bionda si
guardo' attorno per verificare se c'era qualche altra possibile minaccia...
No, sembrava proprio di no. Le Maiden e la maghetta rivale erano state delle
avversarie valide, ma non abbastanza da mettere a rischio la sua missione.
Getto' un'ultima occhiata al gattino nero che fino a pochi istanti prima era un
gigante piu' grande di un elefante, e annui' soddisfatta quando si rese conto
che, a parte la stanchezza, era illeso. Bene, a questo punto non c'era piu'
niente da fare. Poteva anche riprendere il volo e tornare a...
"A-Aspetta! Aspetta... un momento!"
Una voce ansimante chiamo' la misteriosa bambina bionda proprio mentre questa
si apprestava a prendere il volo. Con appena un accenno di sorpresa, la maghetta
bionda si volto' in quella direzione giusto in tempo per vedere Nanoha che,
ormai esausta per il combattimento sostenuto, era riuscita a malapena a
rialzarsi, usando il suo Raising Heart come sostegno. I segni del combattimento,
come lividi e macchie di polvere, erano visibili sul viso e sul vestito della
bambina castana... e cio' nonostante, la biondina continuava a vedere in lei
qualcosa di peculiare... che aveva notato anche nel corso del combattimento, e
che ancora non sapeva bene come definire...
Nanoha mosse un paio di stentati passi in avanti e riprese fiato... poi,
senza mostrare segno di rancore verso colei che l'aveva sconfitta in maniera
cosi' schiacciante, le fece una semplice domanda. "Vorrei... vorrei soltanto...
sapere come ti chiami..."
La fronte della biondina si aggrotto' lievemente, per esprimere la sua
confusione. Non era esattamente questo che si aspettava da chi aveva
sconfitto... E tuttavia, non vedeva motivo per non rispondere. Era come se quel
qualcosa di indefinito che aveva gia' percepito in precedenza la invogliasse a
sapere chi aveva di fronte... e a farlo sapere anche a lei.
Dopo un attimo di silenzio carico di riflessione, la biondina si decise. "Il
mio nome e' Fate. Fate Testarossa. Posso sapere il tuo?" chiese poi, cercando
comunque di tenersi un po' a distanza.
Nanoha, nonostante la stanchezza e il dolore, riusci' a sorridere. "Il mio
nome e' Nanoha... Nanoha Takamachi..." riusci' a sussurrare, prima di scivolare
a terra senza piu' forze. Il suo piccolo corpo brillo' per un istante mentre la
trasformazione si scioglieva... e un istante dopo, Nanoha era tornata
normale.
Fate rimase ancora per un secondo ferma sul posto, a guardare la sua
avversaria tramortita... poi, senza dire altro, prese il volo e scomparve nel
varco dimensionale che aveva aperto, lasciandosi dietro un campo di battaglia
ormai silenzioso. Il portale si chiuse poco dopo, e anche il peculiare effetto
di rifrazione che aveva circondato fino ad un attimo prima la zona in cui il
duello si era svolto venne a mancare... e il giardino di casa Tsukimura torno'
normale, come se nulla fosse accaduto.
Tranne, ovviamente, per le tre ragazze stese a terra senza forze... e il
gattino nero che, proprio in quel momento, si alzo' da terra e si scrollo'
energicamente, per poi guardarsi attorno confuso ed emettere un miagolio che
suonava quasi come una domanda.
"Meow?"
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Lo Uzaina vegetale ringhio' ferocemente, mentre parava con il suo enorme
braccio una raffica di proiettili di energia rosa che Heart gli aveva scaricato
contro... poi, rispose estendendo il braccio sinistro e cercando di colpire la
neo-Maiden con un pugno, mancandola soltanto grazie all'agile capriola
all'indietro che Heart aveva eseguito. Il pugno del mostro di Dark Fall la
manco' e colpi' invece il terreno, aprendovi una fenditura!
"Hey, vacci piano, amico!" lo consiglio' Lilica, che ancora non sembrava
prendere lo scontro molto sul serio. "Guarda un po' cosa hai combinato! E adesso
chi li paga, i danni?"
"Da che pulpito viene la predica, Lilica..." borbotto' un sarcastico
Tempestas, mentre chiudeva le sue ali attorno alla sua Maiden per proteggerla da
una raffica di foglie affilate che lo Uzaina le lanciava contro. "Se non
sbaglio sei tu quella che non si preoccupa tanto dei danni collaterali, quando
combatte..."
"Dettagli, Tempestas, dettagli!" affermo' la vivace biondina, spostandosi
agilmente da una parte all'altra per evitare i colpi dello Uzaina vegetale.
Spicco' un salto altissimo, esegui' un salto mortale a mezz'aria e scese giu'
con un calcio dall'alto verso il basso, diretto al torace del nemico... ma uno
dei pesanti arti tentacolari del mostro la intercetto', facendola volare a terra
con un breve grido di dolore! "Aaagh! Ugh... accidenti, questo non faceva
esattamente parte del piano..."
"Brutto mostro! Non ti permetto di fare del male alle mie amiche... Prendi
questo!" esclamo' Heart, indignata per il trattamento riservato a Lilica. Porto'
le mani davanti a se' e scaglio' un raggio laser rosato dai palmi, riuscendo a
colpire la bestia vegetale alla spalla e facendola barcollare... ma lo Uzaina si
rimise in guardia quasi subito, dando a Lilica giusto il tempo di rialzarsi con
un colpo di reni.
"Heart-chan, non andiamo da nessuna parte cosi'!" affermo' la detentrice
dell'Arcano del Vento. "Dobbiamo cercare di sferrargli un colpo decisivo, o
questo combattimento andra' avanti troppo a lungo... non che a me dispiaccia,
beninteso, ma abbiamo ancora il signor baffone, la', a cui pensare! Meglio non
stancarsi troppo!"
Heart guardo' con la coda dell'occhio dietro di se'. In effetti, Kintolesky
non se n'era andato, per quanto ne avesse l'occasione, e non aveva neanche mosso
il Jewel Seed trovato da dov'era. Da quando il combattimento con il suo Uzaina
era iniziato, si era limitato a restare fermo al suo posto, a braccia conserte,
e a valutare l'abilita' delle sue avversarie, come se fosse piu' interessato ad
un bel combattimento piuttosto che a portare a termine la sua missione. Heart fu
costretta a riportare la sua attenzione al combattimento quando un'altra raffica
di foglie taglienti le piovve attorno, facendole delle piccole scalfiture sulle
braccia... e poi, a saltare indietro quando lo Uzaina cerco' di colpirla con un
pugno! La Maiden dai capelli rosa colpi' l'appendice sferzante con un calcio,
distraendo lo Uzaina da Lilica per un secondo... e la biondina scaglio' contro
di lui un piccolo vortice, facendolo barcollare!
"Hmm... due avversarie di considerevole abilita', non c'e' che dire." disse
tra se' Kintolesky. "Non si tratta delle Pretty Cure, ma potrebbero essere loro
le avversarie che mi daranno il combattimento che cerco. Sono ancora un po'
acerbe, ma... Huh?"
I sensi soprannaturali di Kintolesky lo avvertirono di un'aura apparsa senza
preavviso vicino a lui... e, con riflessi fulminei, il guerriero dorato salto'
all'indietro, evitando una raffica di sfere di energia azzurre che si
abbatterono sul punto dove lui stava in piedi un attimo prima! Il Jewel Seed,
che si trovava li' vicino, rotolo' per qualche metro prima di fermarsi contro
una roccia, mentre Kintolesky atterrava con agilita' e alzava lo sguardo per
vedere di chi si trattava...
"Fermo li', ammasso di muscoli!" gli arrivo' la voce squillante di Cure
Bloom. La Pretty Cure del Fiore Dorato Splendente, accompagnata da Cure Egret,
Shiny Luminous, Cure Black e Cure White, era emersa da un boschetto vicino, e
stava correndo verso Kintolesky per fermarlo. Il guerriero di Dark Fall alzo' la
testa, leggermente infastidito... ma la sua irritazione si trasformo' quasi
subito in un sorriso di trionfo: non c'era modo di confondersi, quelle erano
proprio le leggendarie Pretty Cure, le guerriere che lui aveva tanto sperato di
incontrare e affrontare in combattimento! Erano venute come lui aveva
sperato!
Anche Heart e Lilica si distrassero per un istante dal combattimento con lo
Uzaina, indietreggiando quel tanto che bastava per non farsi colpire dalla
terrificante creatura. Heart sorrise allegramente riconoscendo le nuove alleate.
"Hey! Le Pretty Cure sono venute a darci una mano! Grazie, ragazze, ne avevamo
giusto bisogno!"
"Siete venute tutte, vedo..." affermo' Lilica. "Che fortunata
coincidenza!"
"Gia', puoi dirlo forte..." fu la risposta di Cure White, che si fermo',
assieme al resto del gruppo, a qualche metro da Kintolesky e dal Jewel Seed. "E'
una fortuna che i nostri amici siano stati in grado di percepire la presenza dei
seguaci di Dark Fall... perche' sono stati loro ad avvisarci!"
"E mentre io e Mai ci precipitavamo, abbiamo incrociato le sempai Yukishiro e
Misumi, e Hikari-chan... e quindi eccoci tutte qui!" concluse Cure Bloom.
"Allora... e' questo qui il guerriero che quelli di Dark Fall ci hanno mandato
contro, questa volta?"
Kintolesky rispose al loro posto, alzandosi da terra ed ergendosi in tutta la
sua ragguardevole statura. "Sono io. Il mio nome e' Kintolesky." rispose. "E
sono stato mandato qui per una missione di ricognizione, per cosi' dire... ma
anche per soddisfare un mio desiderio che sento ormai da molto tempo."
"Un... desiderio?" si chiese Mepple, dal suo nascondiglio nel cellulare di
Cure Black. "E che cosa potrebbe volere uno di Dark Fall dalle Pretty Cure,
mepo?"
Come se avesse sentito la domanda a bassa voce di Mepple, Kintolesky avanzo'
di un passo e indico' Cure Black e Cure White, squadrandole come se stesse
lanciando loro una sfida... cosa che, in effetti, stava facendo! "Voi due! Voi
siete Cure Black e Cure White, del Giardino di Luce... non e' forse cosi'?"
chiese retoricamente, ben sapendo quale sarebbe stata la risposta.
Cure Black, non esattamente la ragazza piu' paziente del mondo, comincio' a
sentirsi irritata. "Beh? E se lo fossimo? Questo che cosa comporta per te?"
Un sorriso appena accennato si materializzo' sul volto di Kintolesky.
"Comporta molto, effettivamente. Sono venuto qui per sfidarvi in combattimento!"
rispose, senza tanti preamboli. Quando vide le espressioni insospettite delle
sue avversarie, diede una rapida spiegazione. "E' da molto che sento parlare
della vostra forza e della vostra abilita', guerriere leggendarie... ed e' mio
desiderio affrontare delle avversarie che riescano a mettere alla prova tutte le
mie capacita'. Percio', desidero combattere contro di voi, e verificare da me se
quello che si dice di voi e' vero!"
"Cosa?" chiese Shiny Luminous, stupefatta. Quello non era il tipo di discorso
che era abituata a sentire da un servitore delle forze del Male... e quando lo
facevano, di solito era perche' stavano tramando qualche inganno! "Aspetta...
aspetta un momento! Perche' dovremmo fidarci di quello che dici tu? Che cosa
c'e' sotto?"
Kintolesky reagi' quasi con indignazione a quella domanda, inchiodando Shiny
Luminous con uno sguardo severo. "Sotto? Io non mi abbasserei ad usare questi
mezzi ridicoli per ingannare le mie avversarie!" esclamo' con vigore. "Non ho
bisogno di questi trucchetti da quattro soldi. Io chiedo solo un leale
combattimento con Cure Black e Cure White... mentre le altre possono combattere
contro lo Uzaina che ho appositamente evocato! Finora, le Pretty Cure del
Giardino di Luce hanno sconfitto gli Uzaina e gli Elementali che si sono
presentati qui... e, cosa ancora piu' notevole, sono riuscite a sconfiggere
Moerumba. Non e' cosa da poco... il che mi ha convinto che siano avversarie
degne di me, e che valga la pena di combattere contro di loro! Allora, Pretty
Cure del Giardino di Luce? Qual e' la vostra risposta?"
Pur sorprese dal comportamento insolito di Kintolesky, le due amiche non si
fecero intimorire... e Cure Black per prima avanzo' per accettare la sfida. "Se
e' un combattimento che vuoi, Mister Muscolo, saro' ben lieta di dartelo! Io e
Cure White abbiamo affrontato avversari ben piu' solidi di te, e li abbiamo
battuti tutti! Non credere di fare eccezione! Cure White, sei pronta?"
"Stai attenta, Cure Black..." le consiglio' la piu' riflessiva delle due
guerriere. "Questo seguace di Dark Fall non e' come gli altri... non farti
ingannare dalla sua stazza, questo guerriero non e' il classico bruto tutto
muscoli e niente cervello... sa quello che sta facendo!"
"In ogni caso, non possiamo lasciarlo andare!" affermo' Heart, che si stava
muovendo con prudenza attorno allo Uzaina evocato da Kintolesky, senza perdere
di vista il guerriero di Dark Fall. "Ha trovato un Jewel Seed... e se dovesse
impadronirsene, la situazione si complicherebbe molto di piu' di quanto non lo
sia gia'!"
"Un Jewel Seed?" esclamo' Cure Egret, allarmata. Questo voleva dire che era
ancora piu' urgente impedire che Kintolesky se la filasse! "Capisco... allora,
sempai, voi che cosa..."
"Facciamo cosi', Cure Egret... voi e Shiny Luminous affronterete quello
Uzaina..." rispose Cure White. "Io e Cure Black... beh, visto che quest'uomo
vuole combattere contro di noi, faremo come desidera! Voi non preoccupatevi... e
pensate ad eliminare quel mostro!"
"Sara' fatto, sempai!" esclamo' Cure Bloom. "Vieni, Cure Egret! Shiny
Luminous! Dobbiamo dare una mano ad Heart e a Lilica!"
Cure Egret e Shiny Luminous annuirono, e le Pretty Cure piu' giovani si
sollevarono fluttuando a pochi centimetri dal suolo per scagliarsi contro lo
Uzaina, che aveva ripreso l'attacco contro Heart e Lilica. In breve tempo, le
due Maiden e le Cure avevano dato il via ad un feroce combattimento contro il
mostro vegetale, lasciando Kintolesky ad affrontare le due Pretty Cure piu'
esperte. Il gigante dalla pelle dorata avanzo' senza esitazione, facendo
scricchiolare il collo e le nocche delle mani come un lottatore
professionista... mentre, in sottofondo, gia' cominciavano a sentirsi i rumori
della battaglia contro lo Uzaina.
"Voi mi avete fatto un grande favore, Pretty Cure del Giardino della Luce...
e io ricambiero' affrontandovi lealmente, ma con tutte le mie forze!" commento'
il guerriero di Dark Fall.
Cure Black strinse gli occhi, non seguendo molto bene la strampalata logica
di quell'individuo... e un attimo dopo Kintolesky scatto' in avanti, cosi'
velocemente che alle Cure del Giardino della Luce sembro' di vederlo scomparire
e riapparire davanti a loro! Cure Black si vide arrivare contro un enorme pugno
guantato, e riusci' giusto in tempo a mettersi in guardia... ma anche cosi',
l'attacco la colpi' al polso intorpidendole la mano, e la fece scivolare
indietro di diversi metri!
"Cure Black!" esclamo' White. Con rinnovata determinazione, la Cure bianca
attacco' Kintolesky, cercando di colpirlo mentre non era in guardia, ma il
gigante dorato si rivelo' piu' pronto di riflessi di quanto la ragazza non
immaginasse, e blocco' senza problemi un calcio circolare diretto al fianco.
Cure White incalzo' ancora, facendo retrocedere Kintolesky... ma non riusci' a
mandare a segno nessun attacco decisivo. Cure Black, nello stesso momento,
scatto' in avanti di nuovo e sferro' un tremendo pugno di destro, che
sfortunatamente venne deflesso dall'impressionante difesa del loro avversario.
Kintolesky si stava proteggendo dai loro attacchi con l'abilita' di un vero
esperto di arti marziali, e leggeva il linguaggio corporeo delle Pretty Cure
come un libro aperto...
Il guerriero di Dark Fall decise che era giunto il momento di passare
all'attacco: paro' un altro calcio da parte di Cure White, le afferro'
saldamente la caviglia, e utilizzo' la sua stessa forza per scagliarla lontano,
facendola atterrare con un tonfo sull'erba, dove rotolo' per qualche metro. Poi,
con un pugno rapidissimo, colpi' Cure Black alla spalla e la fece barcollare! La
Cure nera strinse i denti e si porto' la mano alla spalla per il dolore,
scoprendosi e permettendo a Kintolesky di colpirla con un calcio che la mando' a
terra. Le due guerriere cercarono di rialzarsi... ma erano gia' abbastanza
stanche, mentre il loro avversario rimaneva fresco come una rosa!
"Non male, Pretty Cure." le lodo' comunque Kintolesky, senza dare
l'impressione di volerle prendere in giro o sminuire. "Non male davvero. Siete
forti, e siete anche determinate. Due qualita' che un vero combattente dovrebbe
avere. Ma fate troppi movimenti inutili, e cosi' facendo sprecate le forze.
Questo va a vostro svantaggio."
"Ugh..." Cure Black si alzo' in piedi e corse di nuovo verso il guerriero di
Dark Fall, questa volta spiccando un salto altissimo e scendendo giu' con un
calcio volante, roteando su se' stessa come una perforatrice. "Adesso te lo
faccio vedere io un movimento utile, canaglia! Prendi questo!"
"Attenta, Cure Black!" la avverti' la sua compagna. Aveva visto che
Kintolesky non si era lasciato intimorire... e infatti, quando Cure Black scese
giu', il suo attacco venne intercettato dal braccio muscoloso del gigante, che
poi fece un brusco movimento e scaglio' lontano la sua avversaria. Questa volta,
per fortuna, Cure Black riusci' ad atterrare in piedi, appoggiando solo una mano
a terra per stabilizzarsi.
"Oh, e un'altra cosa..." prosegui' Kintolesky. "Siete troppo prevedibili.
Questo attacco l'ho previsto nel momento stesso in cui hai iniziato a muoverti.
Ma un vero combattente non deve mai lasciare che il suo avversario preveda i
suoi movimenti."
"Cavolo..." sibilo' Cure Black. Lei e la sua compagna erano di nuovo in
guardia, e questa volta sembravano aver optato per un approccio piu' difensivo,
muovendo in cerchio attorno a Kintolesky. "Avevi ragione tu, Cure White, questo
tipo e' un osso duro. Come diavolo facciamo a fermarlo?"
"Non ne ho idea... Sto cercando di farmi venire in mente qualcosa..." rispose
la Pretty Cure bianca. Sfortunatamente per loro, fu Kintolesky a farsi venire in
mente qualcosa prima: strinse i pugni davanti a se', poi li punto' ognuno contro
un'avversaria e li apri' di scatto, rilasciando due sfere di luce nero-violetta
che sfrecciarono contro le ragazze! Entrambe riuscirono a schivare, grazie ai
loro ottimi riflessi... ma ad entrambe divenne chiaro fin da subito che
Kintolesky non aveva sferrato quell'attacco per colpirle direttamente, ma per
fare in modo che si muovessero e abbassasero la guardia! Cure Black, questa
volta riusci' ad anticipare l'attacco... e quando Kintolesky tento' di
attaccarla direttamente con un pugno, riusci' ad abbassarsi e a fare si' che la
pesante mano dell'avversario le sibilasse sopra la testa, senza farle del male.
La velocita' di reazione di Cure Black fu provvidenziale: Kintolesky si ritrovo'
fuori guardia per un istante, e venne raggiunto da un poderoso calcio
nell'addome, che riusci' questa volta a fargli emettere un grugnito di
dolore!
"Bel colpo!" esclamo' White. "Ora provo a tenerlo sotto pressione!"
La Cure bianca balzo' in aria e scese giu' di colpo, sferrando un calcio
volante che raggiunse Kintolesky allo sterno! Ancora una volta, la forza
sovrumana del guerriero dorato gli permise di stare in piedi, mentre Cure White
balzava via e atterrava elegantemente al fianco di Cure Black. Finalmente,
sembrava che qualcosa riuscissero a fare... ma entrambe sapevano che cosi' era
troppo poco.
L'espressione stupita di Kintolesky duro' solo un attimo, prima di
trasformarsi in soddisfazione. "Hmm... bene, cosi' andate gia' molto meglio."
affermo'. "Ora si' che date l'impressione di guerriere leggendarie. Mostratemi
cos'altro sapete fare."
"Cure White, avevi ragione tu... questo bestione e' molto piu' che un
semplice tirapiedi!" sussurro' Cure Black. "Dobbiamo pensare ad un'altra
tattica, se vogliamo batterlo..."
"Intanto, spero che Luminous e le altre se la cavino bene contro quel
mostro..." rispose White, preparandosi ad un nuovo attacco...
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"Cure Bloom, cerca di distrarre quella cosa!" esclamo' Cure Egret, mentre si
allontanava dal mostro vegetale con una rapida capriola all'indietro. Le Maiden
stavano cercando di tenerlo a bada con degli attacchi energetici a distanza, e
stavano facendo anche un buon lavoro... ma i tentacoli prensili dello Uzaina,
allungandosi a dismisura, stavano dando problemi alle nuove Pretty Cure e a
Shiny Luminous!
"Ci sto provando, Cure Egret... ma non e' facile, ci bombarda in
continuazione!" rispose Cure Bloom, al riparo dietro uno scudo di energia che
lei e Shiny Luminous avevano alzato per proteggersi. Heart e Lilica, invece,
sfruttavano la loro velocita' superiore per tenersi fuori dalla portata dello
Uzaina... ma cosi' facendo era difficile mettere a segno un colpo decisivo, e lo
sapevano bene!
"Aino Tekken Punch!" esclamo' Heart a squarciagola. Una gentile aura
rosata avvolse il suo pugno destro, e la giovane Maiden si getto' contro lo
Uzaina per colpirlo con la mano risplendente. Ma lo Uzaina non venne colto di
sorpresa, e frusto' la ragazzina con il suo braccio tentacolare, interrompendo
la sua mossa e facendola cadere a terra!
"Heart-san!" esclamo' Shiny Luminous... un attimo prima che un'altra raffica
di foglie taglienti colpisse il suo muro difensivo e la costringesse a
concentrarsi di nuovo. Cure Egret e Lilica reagirono inviando due colpi
energetici contro il mostro, e prendendo di mira i suoi tentacoli...
"Flax!" esclamo' la biondina. Con un gesto della mano, Lilica invio'
contro lo Uzaina una raffica di lame di vento, talmente potenti da creare una
rifrazione nell'aria mentre sfrecciavano... mentre Cure Egret attacco' con uno
sciame di piccoli proiettili energetici azzurri. La bestia venne colpita in
pieno e ringhio' ferocemente, vedendosi costretta ad interrompere l'attacco
contro Cure Bloom e Shiny Luminous... e la bionda Pretty Cure ne approfitto'
subito per evocare il potere della Luce e paralizzare l'essere malefico. Non
appena lei e Cure Bloom abbassarono la barriera, Luminous alzo' la testa verso
il cielo e comincio' a recitare la formula...
"Potere della Luce, conferiscimi il coraggio!" esclamo'. "Sii la mia forza e
la mia speranza! Luminous Heartiel Action!"
Luminous formo' una struttura a diamante con i pollici e gli indici delle
mani, e scaglio' un proiettile a forma di cuore che splendeva di tutti i colori
dell'iride, colpendo in pieno il mostro di Dark Fall! L'essere malefico si
irrigidi' di colpo, ringhiando per il disappunto, quando il proiettile entro'
nel suo corpo e lo coloro' di un mosaico di luci, paralizzandolo sul posto!
"Grande, Shiny Luminous!" esclamo' Heart. "E adesso... beccati questo, brutto
mostro! Trio Sphaira!"
La Maiden dai capelli rosa creo' un terzetto di sfere energetiche rosa, che
fece volare contro il suo avversario. Le sfere si separarono percorsa meta'
strada e si diressero sullo Uzaina da tre direzioni, colpendo la creatura
malvagia in varie parti del corpo e facendola cadere a terra con un tonfo
assordante! Con un ghigno, Lilica strinse il pugno davanti a se': ormai il
combattimento era nelle loro mani... e non dovevano fare altro che
concludere!
"Perfetto! Forza, ragazze, tocca a voi! Rispedite questo ammasso di cellulosa
da dove e' venuto!" esclamo' la biondina, rivolta alle Pretty Cure del Giardino
delle Sorgenti. Cure Bloom annui', e afferro' la mano di Cure Egret, che
ricambio' il gesto prima che l'energia cominciasse a raccogliersi attorno ai
loro corpi!
"Spirito della Terra, vieni a me!"
"Spirito del Cielo, vieni a me!"
Le scintille luminose si raccolsero attorno alle due guerriere leggendarie,
immergendole in una splendente aura... e in contemporanea, Cure Bloom e Cure
Egret inquadrarono lo Uzaina!
"Ora, assieme alle Pretty Cure..." inizio' Cure Egret.
"...mostrate il potere di un miracolo!" concluse Cure Bloom. Le due
ragazze unirono le mani, per poi separarsi e muovere le mani in una traiettoria
circolare...
"Pretty Cure... Twin Stream Splash!" esclamarono ad una sola
voce. Dai palmi delle loro mani puntate scaturirono due potentissime fiumate di
energia, che travolsero lo Uzaina e lo annientarono! Lo spirito malvagio venne
forzato fuori dal corpo del mostro, e grido' il suo nome per un'ultima volta
prima di esplodere, riducendosi ad un fitto sciame di esserini alati a forma di
goccia, che se ne andarono cinguettando e ringraziando allegramente!
"Graziegraziegraziegrazie..." esclamarono gli spiritelli, mentre
volavano via... e le ragazze tirarono un momentaneo sospiro di sollievo. La
battaglia con lo Uzaina era vinta, e ora potevano pensare al nemico
principale... il gigante dalla pelle dorata contro cui Cure Black e Cure White
stavano combattendo senza eccessivo successo...
"Ottimo... lo abbiamo sconfitto!" commento' Heart. "Forza, ragazze, andiamo a
dare una lezione a quel baffone!"
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Il diretto interessato, sfortunatamente, non sembrava stare avendo molte
difficolta' a tenere testa a Cure Black e Cure White. Le due amiche non stavano
facendo molti progressi... grazie alla sua maggiore esperienza, Kintolesky
riusciva a respingere i loro attacchi e a rispondere con i suoi, costringendo le
due ragazze ad un ubriacante dribbling. La differenza tra le due fazioni era
palese... quando Cure Black e Cure White si raggrupparono, mettendosi l'una a
fianco dell'altra, avevano gia' il fiato corto, e Kintolesky sembrava soltanto
essersi riscaldato.
"Non mi direte che e' tutto qui, quello che sapete fare..." affermo' il
combattente di Dark Fall. "Le Pretty Cure che hanno sconfitto Re Jyaku
dovrebbero essere capaci di ben altro... non ho ragione, per caso?"
"Hanf... hanf... Cure White, qui non stiamo andando da nessuna parte!"
ansimo' Cure Black, massaggiandosi un livido. "Dobbiamo colpirlo con il Marble
Screw, o non riusciremo mai a sconfiggerlo!"
Cure White non era sicura al cento per cento che anche la loro tecnica piu'
potente avrebbe funzionato... ma nella situazione in cui si trovavano, non
vedeva come altro fare. Quindi, annui' e si preparo' a scagliare il colpo,
afferrando la mano della sua compagna. Kintolesky corrugo' un po' la fronte,
avvertendo la attorno alle sue avversarie si stava raccogliendo una grande
quantita' di energia. Non poteva trattarsi di altro che della loro mossa
decisiva. Bene, questo voleva dire che adesso avrebbe visto tutta la loro
forza!
"Black Thunder!"
"White Thunder!"
"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."
"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"
"Pretty Cure... Marble Screw!"
L'attacco combinato di Cure Black e Cure White si diresse a tutta velocita'
contro Kintolesky, che splalanco' per un attimo i suoi occhi, in un'espressione
di allarme... poi, lancio' un grido di battaglia e porto' entrambe le mani
guantate davanti a se', afferrando letteralmente l'onda di energia nel momento
in cui questa arrivo' alla sua portata! La violenza dell'attacco lo fece
indietreggiare di diversi metri, e il guerriero dorato strinse i denti mentre
cercava con tutte le sue forze di opporsi alla pressione. Allo stesso tempo,
Cure Black e Cure White diedero ancora piu' potenza, nel tentativo di sopraffare
il loro avversario... e per diversi secondi, lo stallo continuo', senza che
nessuna delle due parti riuscisse ad avere il sopravvento!
"Uuuuugh... questo... questo tipo... sta resistendo anche al Marble Screw!"
esclamo' Cure White, i nervi tesi come corde di violino.
"Dobbiamo metterci piu' forza, Cure White... Piu' forza! YAAAAAH!". Con un
grido di decisione, Cure Black invio' un impulso di energia nel Marble Screw, e
Cure White fece la stessa cosa, potenziando al massimo la scarica di energia!
Questa volta, Kintolesky non fu in grado di opporsi, e il colpo finale delle
Pretty Cure lo investi' in pieno, facendo sparire per un istante in un baluginio
di luci nere e bianche. Ci fu un'esplosione, che inghiotti' il guerriero di Dark
Fall... e Cure Black e Cure White si coprirono gli occhi con le braccia libere,
abbagliate dai lampi!
"Ce... ce l'abbiamo fatta, questa volta?" si chiese Cure Black guardando il
polverone sollevato dall'esplosione. L'attacco era andato a segno e aveva
colpito in pieno Kintolesky... ma la forza del gigante dorato non faceva
presumere che sarebbe stato sconfitto tanto facilmente, e anche Cure Black non
era del tutto sicura che il loro attacco finale avrebbe funzionato...
E infatti, quando la polvere si dirado', le due ragazze si trovarono davanti
l'alta figura di Kintolesky, percorsa da alcune scariche elettriche nere e
bianche, nel bel mezzo di un piccolo cratere fumante che i loro attacchi avevano
scavato nel terreno! Il Marble Screw lo aveva danneggiato, senza dubbio... ma
non era stato ancora sufficiente a metterlo fuori combattimento!
"E' ancora in piedi..." affermo' Cure White, con un sospiro rassegnato,
mentre Cure Black si chiedeva di cosa mai fosse fatto quel tipo...
Kintolesky, da parte sua, non si era minimamente scomposto... e dopo essersi
rimesso in guardia, si ripuli' con qualche spazzata del dorso della mano.
"Questo attacco mi ha fatto dei danni. Dei danni non trascurabili, potrei
aggiungere... a quanto pare, avevo proprio visto giusto! Voi si' che potrete
offrirmi una battaglia come si deve... anche se al momento non siete ancora
pronte! Perche'... quello era il vostro colpo piu' potente, giusto?"
Non era esattamente cosi', visto che, se Shiny Luminous fosse stata con loro,
avrebbero potuto attaccare con lo Extreme Luminario... ma la loro compagna era
impegnata con lo Uzaina, in quel momento.
"In ogni caso, anche se questa battaglia per adesso mi ha soddisfatto, non
posso prolungarla ulteriormente." concluse Kintolesky. "Sono stato mandato sul
Giardino dell'Arcobaleno per una ragione ben precisa, e non posso attardarmi
oltre, quindi... alla prossima!"
Kintolesky alzo' un pugno in aria, e lo abbatte' sul terreno con tutta la sua
forza, provocando delle crepe nel terreno, e scatenando una potente raffica di
onde d'urto che investirono Cure Black e Cure White, sollevandole da terra e
scagliandole lontano come foglie al vento! Le due ragazze, con un breve grido di
dolore, caddero a terra vicino alle Maiden e alle nuove Pretty Cure, e restarono
distese a terra senza fiato!
"Cure Black! Cure White!" esclamo' Shiny Luminous.
"Mamma mia..." esclamo' Cure Egret. "Non posso crederci, le ha battute?"
Lilica si volto' verso Kintolesky, e vide come il guerriero di Dark Fall si
stava di nuovo ergendo in tutta la sua statura: le Pretty Cure non erano
riuscite a stancarlo granche', e la bionda Maiden, in un raro momento di paura,
strinse i denti...
"Uuuugh..." mormoro' Cure Black, cercando di rialzarsi con grande fatica.
"Maledizione... quel tizio... e' troppo forte... come diavolo..."
"La prossima volta che ci incontreremo, confido che sarete piu' forti."
termino' Kintolesky, stoicamente, mentre andava a recuperare il Jewel Seed,
rotolato a diversi metri di distanza. "Per il momento, vi lascio a riflettere
sulla vostra sconfitta..."
"Hey, ammasso di muscoli! E noi cosa siamo, carne macinata?" grido' Cure
Bloom. Con grande sorpresa di tutte le sue compagne, la Pretty Cure della Terra
scatto' verso Kintolesky, volando a pochi centimetri da terra, e porto' avanti
un pugno, nel tentativo di intercettarlo prima che raggiungesse il Jewel Seed!
Il guerriero dorato non si era aspettato un tentativo cosi' avventato, e non
riusci' ad alzare la guardia in tempo, prima che Cure Bloom lo raggiungesse... e
il pugno della ragazzina lo colpisse in pieno sotto l'ultima costola! Kintolesky
strabuzzo' leggermente gli occhi per l'improvviso dolore, e le ginocchia gli
cedettero appena un po', mentre guardava con stupore quella novellina che aveva
dimostrato cosi' tanta grinta e determinazione.
"Illuso!" lo insulto' Cure Bloom. "Non credevi davvero che ti avremmo
lasciato prendere quel Jewel Seed senza combattere, vero? Non li lasceremo mai a
voi di Dark Fall!"
Ma Cure Bloom aveva sottovalutato la resistenza di Kintolesky. Il muscoloso
lottatore si riprese piu' rapidamente di quanto la nuova Pretty Cure potesse
prevedere, si alzo' in piedi e la colpi' con un poderoso pugno che la sollevo'
da terra e la fece letteralmente volare, facendole percorrere una traiettoria
arcuata a mezz'aria, per poi sbatterla a terra vicino a Cure Egret. Cure Bloom
grugni' di dolore, e cerco' di rialzarsi per un attimo, ma poi scivolo' a terra
tramortita.
"Cure Bloom, no!" grido' Heart. "Brutto mostro, come ti sei permesso?"
"Hmm... un tentativo niente male, ragazzina. Forse farei bene a tenere
d'occhio anche voi nuove Pretty Cure. Il potenziale c'e', anche se vi manca
esperienza." Senza badare troppo ad Heart, Kintolesky raggiunse il Jewel Seed,
si chino' e lo raccolse... poi, senza che nessuna delle ragazze potesse
fermarlo, si teletrasporto' lontano, e scomparve dal campo di battaglia. Heart
cerco' di scagliargli contro una sfera di energia rosa, ma quando il colpo
lascio' le sue mani, il seguace di Dark Fall era gia' scomparso, e il proiettile
esplose a vuoto, schiantandosi nel punto dove Kintolesky era in piedi un attimo
prima.
Il combattimento era finito... e le Pretty Cure e le Maiden si ritrovarono a
contemplare scioccate una pianura deserta e segnata dalla battaglia, senza
essere riuscite a fare nulla per recuperare il Jewel Seed...
Il silenzio regno' sovrano per diversi secondi... e venne spezzato solo
quando Cure Bloom, rialzatasi con il fiato corto, sbatte' il pugno a terra per
la frustrazione!
"Aaaah! Accidenti, CHE RABBIA!"
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"Non mi sembra... che abbiate avuto un'esperienza molto positiva..."
commento' cinicamente Saki-T, guardando le espressioni cupe di Heart e delle
Pretty Cure, e quella di Lilica che ostentava un'indifferenza che non era sua.
Non che lei e Maori stessero molto meglio, effettivamente. Erano piene di
lividi, e i loro vestiti erano impolverati come se si fossero rotolate per
terra!
Nagisa si tocco' la fronte con una mano e scosse la testa. "Ugh... guarda, il
sarcasmo e' proprio l'ultima cosa che ho voglia di sentire, adesso come adesso!"
grugni'. "Stavamo per recuperare quell'accidenti di Jewel Seed, quando e'
saltato fuori quel fanatico delle battaglie, e ci ha fatte nere tutte quante!
Non sto esagerando, dovevi vederlo! Si batteva come una furia... e si permetteva
anche di darci dei consigli su come migliorare la tecnica, accidenti a lui!"
"Purtroppo, la sempai Misumi ha ragione... quel combattente di Dark Fall era
piu' forte degli altri!" rispose Mai. "Il suo Uzaina non era niente di speciale,
ma... lui si e' dimostrato molto piu' forte del previsto, e ha battuto Cure
Black e Cure White. Ci ha lasciate andate soltanto perche'... a quanto pare
vuole che noi diventiamo piu' forti, e diventiamo una sfida adeguata per
lui."
"Fortuna nella sfortuna, oserei dire..." disse Maori con un sospiro. "Beh,
non fatevene una colpa... se vi puo' consolare almeno in parte, anche noi non
siamo riuscite a recuperare il Jewel Seed a noi affidato. Noi e Nanoha abbiamo
fatto del nostro meglio per catturarlo... ma e' arrivata all'improvviso una
strana ragazzina bionda e ce lo ha sottratto. Abbiamo provato a combattere
contro di lei, ma era davvero troppo forte... siamo riuscite a malapena a
tirarle qualche colpo."
Non ci voleva... questo voleva dire che c'era qualche altro nemico alla
ricerca dei Jewel Seed, e un nemico davvero formidabile! No, decisamente non era
quella la giornata migliore che le ragazze avessero vissuto...
"Quindi... ci sono altri che vogliono i Jewel Seed, chopi..." disse Choppy
dal suo cellulare. "Ma... non sapete chi fosse quella ragazzina? Non era di Dark
Fall, ne siete sicure?"
Saki-T scosse la testa. "Assolutamente. Non era una di Dark Fall, aveva
qualcosa di molto diverso da quella gentaglia... Ha detto di chiamarsi Fate, a
proposito... Fate Testarossa... un nome che non ho mai sentito prima d'ora,
anche se Yuuno-kun sembrava avere qualche reminescenza..."
"E a proposito di questo..." disse Honoka. "Dov'e' Nanoha-chan adesso? Sta
bene, spero..."
Maori sospiro' di nuovo. "Beh, quando l'abbiamo lasciata stava bene, anche se
era esausta per la lotta..." replico'. "Ma non potevamo restare a lungo. Se ci
avessero scoperto nella tenuta degli Tsujimura... ci saremmo trovate a che fare
con una denuncia per violazione di domicilio. In ogni caso... Nanoha-chan sta
bene, almeno a quanto abbiamo potuto vedere. E penso che ora stara' anche
tornando a casa. Non si puo' dire lo stesso del nostro entusiasmo,
comunque..."
"Gia'..." rispose Saki-H. "Tu guarda in che mani del cavolo ci ritroviamo...
sembra che tutte le minacce dell'universo abbiano deciso di darsi appuntamento
qui a Tokyo, santi numi!"
----------
Quella sera, in una piccola camera da letto in casa Takamachi...
"Allora, Nanoha, come ti senti? Non sei ferita gravemente, spero..." disse
Yuuno, guardando la sua amica umana che, con aria sconsolata, si guardava una
fasciatura che le avvolgeva il polso destro. Dopo la sua sconfitta per mano di
Fate, la ragazzina era stata ritrovata semisvenuta nel boschetto di casa
Tsukimura dalle sue amiche e da suo fratello maggiore (Kyouya l'aveva
accompagnata all'andata, anche per passare un po' di tempo con la sua fidanzata
Shinobu, la sorella maggiore di Suzuka). Per fortuna, si era ripresa presto...
anche se le aveva fatto male, piu' che il dolore fisico della battaglia, l'aver
fatto stare in pensiero la sua famiglia e le sue amiche.
"No... non mi fa neanche piu' male..." rispose la bambina, chiaramente
depressa. "Pero'... sento di non essere stata all'altezza del mio compito. Se
fossi stata un po' piu' abile, forse saremmo riuscite a recuperare quel Jewel
Seed... e a ragionare con quella ragazza..."
Il furetto parlante scosse la testa. "Non devi fartene una colpa, Nanoha..."
affermo', ormai conoscendo bene il senso di responsabilita' a volte eccessivo
della sua amica. "Non potevamo sapere che sarebbe saltata fuori quella
ragazza... e soprattutto, nessuno di noi poteva immaginare che fosse cosi'
potente. Anche io sarei stato sconfitto, anche se fossi stato nel pieno delle
mie forze. Abbiamo a che fare con un'avversaria temibile."
Nanoha sospiro' e si sedette sul letto. "Sara'... comunque, mi piacerebbe
sapere di piu' di quella ragazza." concluse. "C'era... qualcosa che voleva
nascondere, questo l'ho percepito con certezza. Non so esattamente cosa,
pero'... Ha detto di chiamarsi Fate Testarossa..."
Yuuno si gratto' la mascella inferiore con una zampina artigliata. In
effetti, gli sembrava di aver gia' sentito quel nome, di sfuggita... ma dove, in
quel momento non era sicuro di ricordarlo...
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"Madre. Ho recuperato un Jewel Seed."
Fate, ora inginocchiata davanti ad un'alta figura femminile in una stanza
oscurata, stava tenendo la sua arma, Bardiche, leggermente sollevata, in modo
che la donna davanti a lei potesse vedere il risultato dei suoi sforzi: una
donna dall'aspetto misterioso, ancora bella nonostante non fosse piu' molto
giovane... ma era una bellezza tragica, segnata da una gelida rabbia senza nome
e compromessa da chissa' quale tragedia passata. Lunghi, mossi capelli corvini,
che avevano cominciato da poco ad ingrigire, incorniciavano il suo volto
pallido, e due occhi grigi e luccicanti, uno dei quali parzialmente coperto da
una frangia di capelli, che guardavano Fate con un sentimento difficile da
indovinare... ma non si trattava certo di amore o di gratitudine. Le sue labbra
sottili erano congelate in un'espressione gelidamente neutrale, ed era vestita
di lunghi, eleganti abiti scuri dal fascino dark e decadente.
La donna misteriosa continuo' a guardare Fate senza dire una parola... poi
ruppe il silenzio, parlando con freddo distacco. "Ci sono stati problemi?"
"Un imprevisto durante le operazioni di recupero." affermo' la biondina. "Ma
sono riuscita ad averne ragione."
La "madre" non rispose nulla. Alzo' una mano, mostrando le unghie pitturate
di smalto grigio, e tocco' la punta di Bardiche, estraendone il Jewel Seed
catturato con un lieve suono di risucchio e un piccolo lampo di luce rossa. Poi,
lo strinse nella sua mano pallida e se ne ando' lentamente, senza dire una sola
parola a Fate... che, da parte sua, attese in ginocchio finche' non se ne fosse
andata, poi si alzo' e usci' dalla stanza, sedendosi su una poltrona nel
corridoio appena fuori da essa con un sospiro tormentato. Una strana creatura,
simile ad un grosso lupo dal pelo fulvo e dalle orecchie lunghe, si avvicino'
alla bambina bionda, uggiolando affettuosamente, e Fate rispose sorridendogli
lievemente e facendogli una carezza sulla testa.
"Va tutto bene, Arf. Mia madre e' stata soddisfatta." disse Fate. "Quando
avro' recuperato tutti i Jewel Seed, lei potra' tornare a sorridere..."
Fate tiro' fuori un piccolo medaglione e lo apri', rivelando al suo interno
una fotografia di se' stessa e di sua madre... una foto in cui la donna,
anziche' quell'aria di fredda crudelta', aveva un sorriso gentile...
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"Hmm... e cosi', anche Testarossa si sta muovendo. Molto bene. Questo
significa, sorelle, che d'ora in poi potremo intervenire piu' direttamente.
Restate in standby e attendete ordini. Il piano sta per passare alla sua
prossima fase..."
CONTINUA...
Note dell'autore: E finalmente anche questa storia riparte! So di averci
messo molto... ma il prossimo aggiornamento arrivera' con maggiore anticipo,
okay?
(Ehm... Tanto ormai lo so che nessuno ci crede piu'...)
Le Pretty Cure, le Maiden e Nanoha hanno subito una sonora sconfitta in
questo capitolo... ma del resto, era necessario per far loro capire con chi
stanno trattando! Sara' compito loro, adesso, farsi venire in mente un modo per
ottenere almeno un po' di vantaggio sui nuovi avversari. E a proposito di nuovi
avversari... entra in scena anche la madre di Fate, della quale finora non
sappiamo molto, ma che sembra essere stata molto diversa, in passato... Cosa si
nascondera' dietro il suo atteggiamento?
Beh, adesso credo di dover concludere. Ci vediamo al prossimo capitolo, e mi
raccomando, sappiatemi dire cosa ne pensate!
Justice Gundam
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Capitolo 15 *** Addestramenti ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-15
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Bentornati! Come potete vedere, mi sono rimesso a lavorare sulla mia
fanfiction crossover non appena ne ho avuto la possibilita'! Ho delle buone idee
per come continuarla... e comincero' subito a farle venire fuori!
Cominciamo innanzitutto col dire che l'ultimo capitolo non e' stato
esattamente un buon momento per l'alleanza Pretty Cure - Nanoha - Maiden.
Nanoha, assieme a Saki e a Maori, e' stata sconfitta da una rivale saltata fuori
all'improvviso, tale Fate Testarossa, che vuole recuperare i Jewel Seed per
conto di sua madre (che, gia' a guardarla cosi', non sembra il massimo come
figura materna...). Mentre le Pretty Cure e le restanti Maiden se la sono dovuta
vedere con un nuovo guerriero di Dark Fall, Kintolesky, che ha dimostrato
ampiamente la sua abilita', e ha preso per se' e per i suoi padroni un altro
Jewel Seed! Le ragazze ancora non sembrano essere all'altezza di questi nuovi
rivali... e se vogliono riuscire nella loro missione, dovranno studiare un modo
per compensare il loro svantaggio.
E cominceranno gia' da questo capitolo, in cui Heart, Saki-T e Maori si
faranno venire un'idea per dare una mano alle Pretty Cure. E anche Nanoha avra'
un'idea simile, per recuperare un po' del terreno che ha perduto contro
Fate...
Ma forse la cosa piu' interessante e' che... tra non molto, una nuova Maiden
si unira' al gruppo, anche se con non poca riluttanza! Un membro in piu' nel
gruppo potrebbe voler dire molto, dopotutto... ma chi sara' questa nuova Maiden?
Qualcuno di voi si e' gia' fatto un'idea?
In ogni caso, non voglio spoilerarvi troppo, quindi... per adesso, mi dedico
alle vostre recensioni, e sento cosa avete da dirmi!
Anonimo9987465: Ehm, gia'... questo problema degli accenti mi si e'
presentato all'improvviso, e quando me ne sono accorto, gia' non potevo fare
molto per rimediarci! Comunque, per adesso, immagino che questa soluzione andra'
bene... Grazie mille per la recensione positiva! Si', mamma Testarossa non
vincera' esattamente il premio di Genitore dell'Anno - si puo' dire che questo
sia sfruttamento minorile vero e proprio! Per quanto riguarda la mail... beh,
adesso dovrebbe esserti arrivata, giusto? Daro' un'occhiata anche a quel forum
di crossover... e ti sapro' dare mie notizie! Okay, okay, aspetto tue notizie...
e mi preparero' a riceverti!
KillKenny: Gia', avrei dovuto immaginarlo che ricoprivano una carica
elevata... Beh, come si suol dire, non si puo' vincere sempre, e se i nemici
vincono qualche volta, immagino che questo mantenga un po' di tensione nella
storia! Ora, forse, anche l'impero di Dark Fall si interessera' ai Jewel Seed, e
questa non e' una buona cosa! Scaglietti e i suoi Numbers di Striker S? Hmm...
non e' escluso che si facciano vivi! Piu' avanti, pero'...
Kari 89: Bentornata! Heheheee... beh, a quanto pare ti ho fatto scoprire
la serie di Nanoha! Mi fa molto piacere! E... si', la serie A's e' la piu'
popolare in assoluto, forse anche grazie alla presenza dei Wolkenritter (Signum,
Vita e gli altri...), pero' anche la Striker S e' interessate! A proposito, come
puoi vedere, ci sono gia' dei personaggi di A's in scena, come l'ammiraglio Gil
Graham e le sue aiutanti... Si', tratto dall'episodio 4 della prima serie! E non
faccio fatica a darti ragione su Precia...
Okay, ci siamo tutti. Allacciatevi le cinture di sicurezza, e preparatevi ad
un nuovo viaggio nel mondo di Pretty Cure, Nanoha e Arcana Heart! Il bello deve
ancora venire!
Buona lettura!
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Capitolo 15 - Addestramenti
L'ammiraglio Gil Graham sospiro' stancamente, mentre leggeva i rapporti che
gli arrivavano dalle varie sottosezioni delle Time-Space Administration Bureau.
La situazione, in Giappone, si era complicata molto piu' del previsto: gli
invasori di Dark Fall avevano dimostrato di essere piu' potenti di quanto fosse
stato previsto, e uno dei loro scagnozzzi era riuscito a sconfiggere le Pretty
Cure del Giardino della Luce. Come se non bastasse, adesso era saltata fuori
quella misteriosa maghetta bionda di nome Fate Testarossa... quest'ultima
notizia era quella che gli dava piu' da pensare, in effetti: non era certo cosi'
che si aspettava di sentire nuovamente parlare della famiglia Testarossa, nota
per il fatto di avere fornito alla TSAB una linea di abilissimi maghi e
scienziati. Almeno fino a quell'incidente...
"Cosa significa questo, Precia? Nessuno sapeva che tu avessi un'altra
figlia..." mormoro' l'anziano comandante. "E adesso, la stai mandando a cercare
i Jewel Seed? Dovresti essere bene a conoscenza dei rischi..."
"Graham-sama?" lo chiamo' una rispettosa voce femminile dalle sue spalle.
Graham appoggio' il foglio che stava leggendo sulla sua scrivania, e si giro'
leggermente verso la fonte della voce. "Perdoni il disturbo, Graham-sama. Io e
mia sorella siamo venute a controllare che non le servisse qualcosa. E' tutto il
giorno che sta lavorando su quelle carte, e non e' mai uscito dal suo ufficio."
"Abbiamo pensato che avrebbe gradito almeno una visita..." affermo' la voce
di un'altra figura femminile, molto simile alla prima.
L'ammiraglio Graham mostro' di gradire quell'interessamento. "Aria, Lotte...
vi ringrazio per la vostra premura, ma non sara' necessario. E' un lavoro che
deve essere fatto, dopotutto, e la situazione attuale, in particolare, richiede
un intervento rapido ed efficace. Avete gia' sentito parlare di Precia
Testarossa... e delle sue ricerche riguardanti la dimensione chiamata El-Hazard,
giusto?"
"Tutti nella TSAB ne hanno sentito parlare almeno una volta..." rispose una
delle due ragazze. "Prima di quell'incidente... lei sa, ovviamente, a cosa mi
sto riferendo... Precia Testarossa era considerata una delle utenti di magia
piu' potenti mai affiliate alla nostra organizzazione. E anche le sue ricerche
erano tenute in grandissima considerazione... se le avesse proseguite restando
nella TSAB, avrebbe potuto portare a delle scoperte rivoluzionarie."
Graham annui. "Certo... mi ricordo bene di lei e della sua genialita. Se
fosse rimasta nella TSAB, ora sarebbe sicuramente ai ranghi piu' alti. E' un
peccato che sia finita cosi'..." riflette' ad alta voce. "Ma... lasciando da
parte questo discorso, sapete per caso se sono state rivelate anomalie in altri
settori sotto la tutela della TSAB? Non sono arrivati altri rapporti,
spero..."
Una delle due figure femminili scosse la testa. "No, almeno cosi' non sembra,
Graham-sama..." rispose. "Invece, sembra che altre ramificazioni della TSAB
sulla Terra stiano prendendo dei provvedimenti riguardo cio' che sta accadendo
in Giappone. Graham-sama, ha per caso controllato la sua casella delle
comunicazioni nelle ultime due ore?"
"Ehm..." rispose l'anziano ammiraglio, un po' stupito. "No, a dire la verita'
no... ero troppo preoccupato a delineare quello che era successo alla maga in
prova Nanoha Takamachi e al mago archivista Yuuno Scrya per controllare... c'e'
per caso qualche novita' da parte delle sezioni terrestri della TSAB?"
"Sembra di si'..." rispose l'altra ragazza. "Per l'esattezza, pare che si
tratti di una comunicazione proveniente dalla sezione inglese della nostra
organizzazione, e che il mittente sia proprio Lady Mildred in persona. La
comandante in capo della TSAB inglese."
Con una rara espressione di sorpresa, Graham si rivolse allo schermo del suo
computer e clicco' su un'icona. Era una notizia di grande interesse per lui...
non soltanto perche' si trattava della branca della TSAB che operava nel suo
paese natale, ma anche perche' la comandante di quella sezione, Mildred Avalon,
si era occupata in precedenza di un caso, non ancora archiviato, riguardante la
misteriosa scomparsa di una scolara inglese di nome Fiona Mayfield. Da quanto la
TSAB inglese aveva scoperto, pareva che tale scomparsa fosse dovuta proprio ad
una malaugurata interferenza del Giardino degli Elementi su quello
dell'Arcobaleno...
"Capisco... quindi, pensate che la TSAB inglese voglia offrirci il suo
appoggio per la risoluzione di questo caso?" chiese Graham, finalmente
raggiungendo la sua casella di posta personale e aprendo un messaggio che gli
era arrivato non piu' di due ore prima. Mentre le due ragazze annuivano, il
comandante della TSAB inizio' a leggere il messaggio con attenzione, e verifico'
che, effettivamente, era proprio come aveva ipotizato lui. Beh, questo voleva
dire una boccata di ossigeno. Questa crisi era piuttosto complessa, e non dava
l'impressione di poter essere risolta tanto facilmente... "Hmm... si', infatti,
si tratta proprio della comandante Mildred Avalon... i rapporti che le sono
arrivati dei recenti incidenti verificatisi in Giappone l'hanno convinta a
prendere provvedimenti, e ad offrire il suo appoggio per il recupero dei Jewel
Seed e la risoluzione dell'invasione degli Elementali. Afferma che i dati
relativi alla scomparsa di Fiona Mayfield, avvenuta tre anni fa nei pressi di
Londra, potrebbero offrire degli indizi in piu' su quanto sta accadendo."
"Fiona Mayfield..." riflette' ad alta voce una delle due ragazze. "Se la
memoria non mi inganna, e' stato l'incidente in cui e' rimasta coinvolta anche
una delle quattro Maiden giapponesi attualmente a noi note, giusto?"
Graham corrugo' la fronte. Si', era proprio quell'incidente... ormai, per gli
agenti della TSAB non era piu' un mistero che fosse stato durante quella
incredibile evenienza che una delle Maiden giapponesi aveva incontrato il suo
Arcano e ricevuto i suoi poteri... E a quanto pareva, ora questo evento assumeva
di nuovo una certa importanza. Graham doveva ammettere di essere curioso di
sapere cosa aveva scoperto la TSAB inglese... era un caso sul quale non era mai
stata davvero fatta chiarezza.
"Di qualunque cosa si tratti, Aria... spero che possa esserci utile in
qualche modo." concluse l'Ammiraglio, finendo di leggere la mail. "In ogni caso,
Lady Mildred Avalon ha annunciato che, tra qualche giorno, verra' in Giappone
per incontrarsi con altri membri della TSAB, e offre il suo appoggio per la
risoluzione di questo caso. Non posso che esserne contento... anche se speravo
che saremmo stati in grado di venirne fuori da soli..."
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Nel frattempo, nelle viscere del cavo di Lord Akudaikahn, il potente
Kintolesky era tornato a fare rapporto al suo signore... e a consegnare il
potente artefatto che era riuscito a strappare alle Pretty Cure. In quel
momento, il guerriero dorato era inginocchiato sul pontile che portava verso il
trono del signore di Dark Fall, e stava tenendo stretto nella mano destra il
prezioso gioiello, sotto lo sguardo ribollente d'ira di Lord Akudaikahn e quello
divertito di Gooyan.
"Hmmm... Molto bene, Kintolesky... cosi', tu dici di aver trovato qualcosa
di interessante, durante la tua incursione nel Giardino dell'Arcobaleno."
tuono' il malvagio demone mascherato. "Mostrami le prove del tuo successo.
Vedro' io se sono meritevoli."
"Si', mio signore." rispose Kintolesky, senza scomporsi. Con un lento
movimento del braccio, porse il Jewel Seed a Lord Akudaikahn, e Gooyan fluttuo'
lentamente davanti a lui e prese il piccolo gioiello rosso dalla sua mano, per
guardarlo con l'espressione tipica di un gioielliere intento a valutare una
gemma preziosa, e determinato a non sbagliare.
"Hmmm... pero', certo che questo piccolo oggettino e' interessante, per
quanto possa sembrare insignificante..." gracchio' il braccio destro di Lord
Akudaikahn, mentre Kintolesky restava rispettosamente al suo posto, e gli altri
scagnozzi di Dark Fall osservavano la scena con un misto di curiosita' ed
invidia. Per un po', sembro' che nulla si dovesse muovere... poi, Gooyan emise
un sussulto di sorpresa e allontano' il viso dal Jewel Seed che stava
esaminando, con espressione esterrefatta che fece venire qualche curiosita'
anche all'impassibile Lord Akudaikahn. Sentendo lo sguardo truce dell'imperatore
di Dark Fall che gli incombeva addosso, il mostriciattolo verde si volto' verso
di lui, e gli mostro' il Jewel Seed, spiegando il motivo del suo stupore.
"Mio signore... le energie magiche che ho percepito da questo strano oggetto
sono strabilianti!" affermo'. "Non so esattamente come sia possibile... ma
questo piccolo artefatto contiene una magia molto potente, che potrebbe
facilmente essere utilizzata per i nostri scopi!"
"Cosa?" tuono' Lord Akudaikahn. "Sei davvero sicuro di quello che
stai dicendo, Gooyan?"
"Non mi sognerei mai di mentirle, mio signore..." rispose l'esserino verde.
"Se riuscissimo a capire come funziona la magia di questo oggetto... allora
potremmo usarla per individuare la Sorgente del Sole e completare la nostra
missione! Forse ci vorra' un po' di tempo per capirne il funzionamento, questo
non lo nego... pero', dal momento che non abbiamo particolari limiti di tempo, e
possiamo permetterci di dedicare una parte delle nostre energie a questa
ricerca... beh, perche' no? Sarebbe comunque qualcosa che andrebbe a nostro
vantaggio!"
"Hmmm..." Ora Lord Akudaikahn e gli altri suoi uomini cominciavano ad
essere veramente interessati alla scoperta di Kintolesky. "Se quello che dici
e' corretto, Gooyan... allora l'Impero di Dark Fall ha trovato qualcosa di
veramente molto prezioso! Bene, bene... sara' una cosa su cui varra' la pena
fare ulteriori ricerche! Kintolesky! Hai per caso altre informazioni su come
funziona questo oggetto?"
"Le Pretty Cure e le abitanti del Giardino dell'Arcobaleno contro cui ho
combattuto lo chiamavano Jewel Seed, mio signore..." rispose il guerriero
dorato. "E a quanto mi e' dato di sapere, esistono diversi esemplari di questi
oggetti, alcuni dei quali sono gia' in mano al nemico. Forse, se riuscissimo a
recuperarli tutti e a metterli assieme... il loro potere ci sarebbe
rivelato."
"Huhuhuhuuu... molto interessante!" sghignazzo' il demone con il
mascherone da oni. "Ero un po' seccato per l'interferenza delle Pretty Cure e
di quelle combattenti del Giardino dell'Arcobaleno, ma le notizie che mi rechi
mi rallegrano non poco. Sei andato oltre le mie aspettative, Kintolesky. Molto
bene, per adesso sei congedato. Rimani comunque pronto, potrei richiamarti molto
presto."
"La ringrazio delle sue lodi, mio signore..." affermo' educatamente
Kintolesky, per poi alzarsi e allontanarsi lentamente dal pontile, tornando tra
i suoi colleghi. Non manco' di notare l'espressione irritata di Karehan, e
quelle vagamente beffarde di Moerumba e Shitataare, mentre passava loro vicino
per tornare ai suoi duri allenamenti quotidiani.
"Heh... sembra che il nostro caballero si sia fatto lodare da Lord
Akudaikahn, verdad?" chiese Moerumba, mischiando qualche parola in
spagnolo al discorso. "Se era tua intenzione metterti in mostra, sappi che ci
sei riuscito muy bene... ma che qualcuno potrebbe non aver gradito!"
"Quello che tu pensi non fa nessuna differenza per me." rispose secco
Kintolesky, rifiutando di raccogliere la provocazione, e lasciando Moerumba
leggermente deluso. Lui, Karehan e Shitataare rimasero la' a guardare Kintolesky
che si ritirava verso le sue stanze per riprendere il suo quotidiano regime di
allenamento... e Karehan per primo fece un commento invidioso.
"Tsk, goditi pure il tuo trionfo per oggi, ammasso di muscoli..." grugni' il
guerriero vestito di foglie. "Perche' la prossima volta che andro' nel Giardino
dell'Arcobaleno, saro' io ad avere il mio momento di gloria! Ritrovero' questi
Jewel Seed... e distruggero' quelle mocciose che mi hanno umiliato, assieme ai
loro bambolotti di peluche! Sara' la fine, per le Pretty Cure!"
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"Hm? Come dite? Vorreste... prendere lezioni di arti marziali... da noi?"
Una perplessa Heart Aino rispose cosi' alla richiesta che era stata fatta a
lei e alle sue compagne da Nagisa, Honoka, Saki-H e Mai, ancora memori della
sconfitta che era stata inflitta loro da Kintolesky. Le ragazze erano vicine ai
cancelli del liceo, e prima di prendere ognuna la propria strada e andare in
classe, si erano fermate un attimo a discutere. Era il momento migliore per fare
la proposta che alle Pretty Cure frullava in mente gia' da un po'...
"A dire la verita'... si', e abbiamo pensato di rivolgerci a voi per questo."
rispose Hikari. "Visto che voi siete le uniche del nostro gruppo ad aver
ricevuto un allenamento vero e proprio..."
"Abbiamo pensato, io e le mie compagne, che avrebbe potuto essere un modo per
affinare la nostra tecnica di combattimento." affermo' Honoka. "Mi rendo conto
che forse e' una richiesta un po' invadente, e io stessa non ritengo di avere
alcun talento per le discipline sportive... pero' se questo puo' servire a darci
un vantaggio contro i seguaci di Dark Fall, anche considerando i recenti rovesci
di fortuna che abbiamo avuto..."
"E' una decisione che abbiamo preso tutte assieme..." continuo' Saki-H.
"Certo, se voi non avete la possibilita' di darci lezioni, possiamo sempre
andare a vedere da qualche altra parte, non vogliamo essere di disturbo..."
Heart, Saki-T e Maori si guardarono, un po' perplesse... poi, la Maiden dai
capelli blu alzo' le spalle, aggiustandosi il cerchietto che teneva ferma la sua
chioma. "Beh, no, per noi non e' affatto un problema." rispose. "E' solo che...
non ci aspettavamo una richiesta del genere... comunque, se la cosa vi fa
piacere, possiamo farvi da sensei. Ma dovete assicurarmi che vi presenterete
puntuali alle lezioni, e non accamperete scuse per non fare del vostro meglio,
mi sono spiegata? Quella che avete preso non e' una decisione di poco conto,
spero che lo sappiate."
"Certo che lo sappiamo..." rispose Nagisa, con un sospiro. "Ma sappiamo anche
che e' il modo piu' sicuro per migliorare la nostra tecnica, e acquisire un po'
piu' di esperienza. Quel Kintolesky non e' un avversario che puo' essere battuto
con la forza bruta..."
"Ooookay..." rispose Heart, avvinghiandosi una ciocca di capelli rosa su un
indice. "Allora per noi va bene! Io e Sa-Sa facciamo karate, e qualche lezione
possiamo darvela benissimo! Mentre Mao-Mao e' un'esperta di un'altra arte
marziale... ehm... ju... juj... Mao-Mao, com'e' che si chiamava?"
"Jujitsu, Heart-chan. Jujitsu." rispose la giovane miko, con la sua
accomodante tranquillita'. "E' uno stile un po' basilare, ma molto facile da
imparare... e credo proprio che le nostre compagne qui presenti lo troveranno
molto utile!"
"Grazie! Ci fa molto piacere poter contare su di voi!" rispose Saki-H,
sfoderando il suo sorrisone a denti scoperti che quasi tagliava in due il suo
viso a luna piena! "Okay, allora la prossima volta che ci incontreremo, quel
Kintolesky avra' pane per i suoi denti!"
"Forse e' meglio non correre troppo, Saki-san..." affermo' Mai,
prudentemente. "Non credo che queste lezioni faranno una differenza
stratosferica. Pero', senza dubbio ci saranno utili!"
"La tua compagna ha detto una cosa molto giusta, Hyuuga-san." affermo'
Saki-T. "Non sperate di fare tutto questo progresso in cosi' poco tempo. Per
diventare campioni di arti marziali sono necessari tempo e costanza
nell'allenamento. E non abbiamo esattamente tutto questo tempo. Comunque... si',
quello che vi possiamo insegnare vi puo' sempre tornare utile. Allora... se vi
va, possiamo incominciare anche oggi, dopo la scuola."
"Hmmm..." riflette' Mai. Dopo la scuola... in effetti, non c'erano molte
altre opportunita', e in fondo, visto che i semestri erano iniziati da poco, le
attivita' del doposcuola non le avrebbero tenute impegnate troppo a lungo...
"Per me va bene. Saki-san, Misumi-sempai, Yukishiro-sempai, siete d'accordo
anche voi?"
Nessuna delle Pretty Cure ebbe nulla da ridire. "Per me va bene... dovro'
tagliare qualche minuto di allenamento di lacrosse, ma ci puo' stare!" rispose
Nagisa. "Anche se ovviamente ne devo parlare con Rina e Shiho..."
"Anch'io sono d'accordo, e mi sembra di vedere che anche Hyuuga-san e'
d'accordo." concluse Honoka. Al che Saki-T annui' soddisfatta ed estrasse un
biglietto da visita dalle sue tasche, porgendolo alle Pretty Cure.
"E va bene, allora... possiamo incontrarci a casa mia, e fare un po' di
allenamento nel dojo di casa nostra." disse la Maiden dai capelli blu. "Dalle
cinque alle sei e mezza, questo e' l'orario in cui possiamo fare lezione. Vi va
bene?"
Nagisa ricevette il biglietto da visita e lesse l'indirizzo di casa Tsuzura,
rimanendo leggermente stupita quando constato' che si trattava di un grande
appartamento al decimo piano di un palazzo di Shinjuku. "Huh? Hey, un momento,
Saki-san... ma questo... non e' un indirizzo corrispondente a un quartiere degli
affari?" chiese, per pura e semplice curiosita'.
Saki-T stava per rispondere, ma Heart si fece avanti per prima, strizzando un
occhio vivacemente. "Si', quello e' il suo indirizzo! La famiglia di Sa-Sa e'
molto ricca, non lo sapevate?" esclamo', a voce un po' troppo alta perche' alla
sua migliore amica facesse piacere.
"A voce un po' piu' bassa no, eh, Heart-chan?" chiese Saki-T con sarcasmo.
"Comunque... si', diciamo che la mia famiglia non se la passa male. Mio padre e'
un uomo d'affari abbastanza noto... ma questo non e' importante al momento.
Allora, siamo d'accordo per quanto riguarda le lezioni. Vi aspetto alle cinque,
all'indirizzo che avete visto. Io, Heart-chan e Maori-san vi insegneremo il piu'
possibile."
"Grazie mille, omonima!" rispose allegramente Saki-H. "A proposito... non
vedo in giro Lilica-chan e Ioriko-chan, sapete dove sono finite?"
"Prima che voi arrivaste, Ioriko-san ha chiesto a Lilica-san se le poteva
parlare di qualcosa... adesso non so esattamente cosa..." rispose Maori,
indicando il cortile del ginnasio. "Speriamo che non si attardino troppo, visto
che tra un po' suonera' la campanella... anzi, e' meglio se ci avviamo anche
noi..."
Le ragazze annuirono, e si diressero verso l'edificio scolastico...
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"Ooookay, Ioriko, spara! Sono tutta orecchie!" stava dicendo Lilica, tenendo
una mano su una delle sue orecchie leggermente appuntite. "Di cosa mi volevi
parlare di bello?"
La ragazzina con gli occhiali sfrego' timidamente gli indici tra loro,
cercando le parole giuste per dire quello che doveva alla vivace biondina.
Sperava che Lilica non si sarebbe messa a ridere, una volta che avesse sentito
la sua richiesta... che, effettivamente, era piuttosto strana! "Ehm..." esordi',
chiaramente insicura. "Ecco... e' una cosa un po' complicata, Lilica-chan... o
meglio, neanche tanto complicata, ma... oh, santi numi, non so nemmeno io cosa
dire!"
"Con calma, con calma!" disse Lilica battendole una mano sulla spalla. "In
fondo, chi ci corre dietro? Prenditi tutto il tempo che vuoi!"
Ioriko sapeva che non era esattamente cosi', dal momento che mancavano pochi
minuti al suono della campanella... ma non poteva certo aspettarsi che Lilica
prendesse sul serio queste cose! "Sigh... Lilica-chan, qualche volta potresti
anche essere un po' preoccupata del fatto che arriverai tardi a scuola... oh,
lasciamo perdere!" affermo' la ragazzina con gli occhiali. "Allora, vedi... e'
una cosa... che ho trovato per caso in un armadietto di casa mia, e non ho
saputo resistere alla curiosita'. Insomma... leggendolo, ho scoperto che si
trattava di un libro di... ehm... antichi rituali magici... occidentali! Cose
che... venivano utilizzate dalle streghe e dagli stregoni nel Medioevo... ancora
nel sesto-settimo secolo! E... ehm... beh... tu lo sai, no, che io sono
un'appassionata di occultismo... di fantasmi... di storie di magia... e cose di
questo genere..."
"Beh, tu sei la mia migliore amica, Ioriko-chan! Se non lo sapessi, cosa
saremmo amiche a fare?" chiese Lilica retoricamente, senza perdere il suo ghigno
da monella. "E... vediamo se faccio centro! Vuoi che la sottoscritta... ti dia
una mano a fare una di queste magie! Ci ho preso, Ioriko-chan?"
"Er..." balbetto' Ioriko. "Beh... si', in effetti si'... so che... ehm...
puo' sembrare ridicolo, ma... ecco... volevo provare... cosi', per curiosita'...
e... speravo che tu non mi ridessi dietro, perche'... ecco... e' una storia un
po' strana, lo riconosco!"
"Strano? Io direi piuttosto... fico!" rispose la biondina. "Storie di
streghe, di magie, di fantasmi... io ci sguazzo in queste cose! Dimmi soltanto
che cosa vuoi che faccia, e io ti rispondo subito!"
Ioriko sorrise gentilmente, ringraziando per il fatto che Lilica si fosse
rivelata ragionevole e disposta a dare una mano, e continuo'. "Phew! Grazie,
Lilica-chan, mi fa molto piacere! Ecco... in realta' non ti volevo chiedere
nulla di particolare, solo... ehm... se... se potevi darmi una mano col rituale!
Sai, credo... che saro' piuttosto emozionata quando... lo... er... eseguiro', e
quindi..."
"E quindi volevi qualcuno che ti tenesse un po' la mano, giusto?" chiese
Lilica. "Beh, l'hai trovata! Stai tranquilla, Ioriko-chan, con la sottoscritta a
fare daspalla, nessuna magia puo' andar male! Conta pure sul mio aiuto!
Allora... quando lo fai, questo incantesimo?"
"Stasera, a dire la verita'..." rispose l'aspirante maga. "Il... ehm... il
libro diceva... che era meglio eseguire il rituale... di sera, durante una notte
di luna nuova. E'... ehm... un rituale per evocare un famiglio... hai presente,
quelli che usavano le streghe..."
"Ah, si', si'... quelli che facevano per procurarsi un gatto nero, un gufo o
un rospo! Certo, ne so abbastanza di queste cose!" rispose la sua amica,
cercando di farsi vedere piu' informata di quanto non fosse. "Tranquilla,
Ioriko-chan, andra' tutto liscio!"
"Mi fa piacere saperlo, Lilica-chan..." inizio' a dire Ioriko... prima che la
campanella della scuola la riportasse alla realta', e la nervosa ragazzina con
gli occhiali salto' su in preda al panico! "AAAAARGH! Ma questa... e' la
campanella dell'inizio delle lezioni! Andiamo, Lilica-chan, dobbiamo
correreeeeee!"
E mentre Ioriko si affrettava verso la classe, Lilica se ne resto' li' calma
e tranquilla, come se la cosa non la riguardasse minimamente! "Hmm... certo che
si fa troppi problemi, Ioriko-chan... che sara' mai un po' di ritardo?
Yoshimi-sensei ci dira' due parole, e amici come prima..."
Il suo Arcano, Tempestas, sospiro' telepaticamente. "Sigh... forse sei tu,
Lilica, che dovresti prendere le cose un po' piu' seriamente..."
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E anche nell'aula di scuola elementare frequentata da Nanoha stavano per
cominciare le lezioni... non prima, pero', che le migliori amiche di Nanoha,
Arisa e Suzuka, si sincerassero delle condizioni dell loro compagna. Erano state
piuttosto in ansia per lei, fin da quando l'avevano ritrovata priva di sensi nel
giardino di casa Tsukimura, a fianco del gattino che lei era andata a
recuperare.
"Ma adesso stai bene, vero, Nanoha-chan?" le stava chiedendo Arisa. Le tre
bambine erano sedute ai loro banchi, in attesa che la lezione cominciasse, e sia
Arisa che Suzuka erano desiderose di sapere se Nanoha avesse ancora degli
strascichi da quello che le era successo la sera prima.
Per dimostrare che andava tutto bene, Nanoha mostro' il polso destro, dal
quale aveva gia' tolto le bende, e sul quale non si vedeva niente piu' che un
livido gia' scolorito. "Certo, Arisa-chan, stai tranquilla!" rispose la bambina
castana. "Semplicemente, sono caduta mentre stavo cercando quel gattino, e ho
preso una botta in testa... ma ora sto bene. Non mi fa piu' nemmeno male..."
"Scusa se continuiamo a chiedertelo, Nanoha-chan, ma abbiamo preso un po'
paura quando abbiamo visto cosa ti era successo..." rispose Suzuka. "E anche tuo
fratello e Shinobu-neesan si sono allarmati."
"Pero', se tu dici che stai bene..." concluse Arisa. "Solo, stai attenta a
quello che fai, e assicurati di esserti ripresa del tutto. Non vogliamo che tu
ti faccia male, okay?"
"Hehehee... Tranquilla, Arisa-chan, so bene che non devo strafare!" rispose
Nanoha, ridacchiando per assicurare la sua amica che andava tutto bene. "Ma
davvero, state tranquille, ragazze, si e' trattato di un piccolo incidente di
poco conto! Gia' oggi non me lo ricordo quasi piu'!"
Finalmente Suzuka sorrise, segno che le parole di Nanoha l'avevano
tranquillizzata. "Meno male... siamo tutti molto contenti di saperlo,
Nanoha-chan!" rispose. "Ora pero' e' meglio che torniamo ai nostri posti... la
lezione sta per incominciare!"
E infatti, non appena la bambina dai capelli viola ebbe finito di parlare, i
quattro rintocchi della campana annunciarono l'ingresso in classe della
professoressa, e tutti gli alunni, rapidamente scattati ai loro banchi, si
alzarono per fare l'inchino di benvenuto. Quando l'insegnante rispose con un
cenno della testa, tutti si sedettero, pronti ad iniziare la lezione... tranne
per il fatto che la mente di Nanoha, nonostante l'immagine di tranquillita' che
lei cercava di proiettare, continuava a tornare al combattimento con Fate, la
misteriosa maghetta bionda che l'aveva sconfitta il giorno prima...
E non era solo la delusione per essere stata sconfitta cosi' facilmente.
Quello sguardo misterioso, profondo e vagamente triste continuava ad apparirle
davanti, riempiendola di domande... e senza darle nessuna risposta.
Nanoha sospiro', ma si riscosse rapidamente... e si propose che, la prossima
volta che lei e Fate si fossero incontrate, avrebbe ottenuto delle risposte. Non
bastava quell'imprevisto a farla desistere dal suo scopo di recuperare i Jewel
Seed... e sia Yuuno che le sue compagne Maiden e Pretty Cure avevano bisogno del
suo aiuto.
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La giornata era passata in tranquillita', senza particolari emergenze... e
come da programma, alle cinque esatte di quel pomeriggio, le Pretty Cure, Heart
e Maori si erano ritrovate nel quartiere di Shinjuku, vicino all'indirizzo che
Saki-T aveva lasciato loro: si trattava di un alto grattacielo, i cui
appartamenti erano sicuramente di proprieta' di famiglie molto altolocate!
Nagisa non riusciva a credere che la loro compagna potesse vivere in un posto
del genere...
"A Sa-Sa non piace molto che la gente venga a saperlo, ma il suo papa' e' un
affarista molto affermato." stava spiegando Heart, mentre suonava il campanello
dell'appartamento Tsuzura. "E' una famiglia molto ricca, e so che Sa-Sa andava
ogni anno in vacanza all'estero durante i mesi estivi... che invidia, anche a me
piacerebbe molto poter viaggiare come fa lei! Dev'essere una cosa davvero
adorabile!"
"Interessante..." rispose Hikari, mentre il gruppo oltrepassava le porte
dell'altissimo condominio e iniziava a salire le scale. "Wow, certo che... non
ho mai visto un posto simile in vita mia! Non faccio fatica a credere che qui
vivano alcune delle famiglie piu' ricche del Giappone!"
"Gia'..." rispose Maori, per poi ricollegarsi al discorso di prima. "Pero'...
e' da un paio di anni, ormai, che Saki-san non parte piu'. Da quando... i suoi
poteri di Maiden si sono risvegliati, ha perso interesse a viaggiare. Non
chiedeteci perche', neanche Saki-san ha voluto rispondere a questa domanda."
"Ed e' stato proprio da un paio di anni fa che Sa-Sa e'... cambiata in
maniera inspiegabile." continuo' Heart. "Oddio, siamo sempre amiche e tutto il
resto... pero' e' da allora che mi sembra piu' chiusa, e si rifiuta di parlare
con me di quello che e' successo. Vi confesso che la cosa mi da' un po' di
preoccupazioni..."
"Mi dispiace, Heart-san... non so proprio che dire..." rispose Honoka. "Spero
che un giorno tu riesca a spiegarti con la tua amica... oh, ma mi sembra che
siamo arrivati! Heart-san, e' questa la casa della tua amica, vero?"
Il visetto di Heart si illumino' all'istante. "Certamente! Bella come casa,
non vi sembra?" rispose, strizzando un occhio mentre indicava l'ampio portone
d'ingresso, affiancato da due vasi in cui stavano delle piante tropicali dalle
foglie smeraldine. Non appena Heart ebbe concluso la frase, la porta si apri'
cigolando leggermente, e ne usci' fuori Saki-T, il cui viso incorniciato da
lunghe ciocche blu era leggermente contratto in un sorriso sarcastico.
"Puntuale, Heart." la saluto' la Maiden dai capelli blu. "Non mi sorprenderei
se domani il Fujiyama eruttasse."
Heart si lascio' scendere una goccia di sudore dalla fronte e si sfrego' la
nuca imbarazzata. "Ehm... heheheee... e invece, Sa-Sa... come puoi vedere,
questa volta sono stata puntuale! Anche se Mao-Mao mi ha un po' trascinato... ma
siamo tutte qui, e siamo pronte a cominciare!"
Con un sospiro, Saki-T apri' del tutto la porta di casa. "E allora
cominciamo, sempre che tu non mi chiami ancora con quel nomignolo del cavolo..."
affermo'. "Misumi-sempai, Yukishiro-sempai... Hikari, Saki e Mai... benvenute in
casa mia. Prego, accomodatevi pure."
Lo spettacolo che accolse le Pretty Cure non appena ebbero varcato la soglia
di casa Tsuzura era davvero sorprendente, almeno per loro: a guardare il
grattacielo da fuori non sembrava possibile che un appartamento potesse essere
cosi' grande, spazioso, elegantemente arredato (con uno stile reminescente
dell'euopeo del diciannovesimo secolo, noto' Mai tra se') e ben riscaldato: si
vedeva ancora meglio che si trattava dell'abitazione di una famiglia ricca, e a
sottolineare questa impressione pensavano particolari come il pavimento di marmo
lucidato, il lampadario di cristallo che pendeva dal soffitto del soggiorno, e i
tappeti finemente ricamati disposti per terra. Le Pretty Cure erano come
ipnotizzate da quello spettacolo... anche Honoka, che pure era di famiglia
facoltosa, e abitava in una casa molto grande, ma in stile tradizionale e senza
tanti fronzoli!
"Woooow!" esclamo' Saki-H, guardandosi in giro. "Ragazze, questo posto si'
che e' tremendamente fico! Avercela, una casa cosi'... non che il panificio
della mia famiglia mi dispiaccia, beninteso, ma a chi non piacerebbe una casa
come questa?"
La sua omonima Maiden non sembro' troppo impressionata dai complimenti. "Beh,
se ti piace tanto, avremo tempo un altro giorno di vederla. Ora, non avevate
detto che volevate allenarvi? Siamo gia' in ritardo di un paio di minuti...
quindi, seguitemi. Vi porto al dojo, ci cambiamo, e iniziamo."
"Accidenti, che precisina..." bisbiglio' tra se' Nagisa, mentre lei e le
altre ragazze seguivano Saki-T verso la palestra.
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In breve tempo, erano tutte pronte: mentre Hikari, non essendo una
combattente, si era messa seduta in disparte ad osservare gli allenamenti delle
sue amiche, le altre Pretty Cure, Heart, Saki-T e Maori si erano cambiate
mettendosi dei vestiti piu' adatti ad un allenamento. In particolare, Maori si
era messa una hakama da combattente di aikido, mentre Heart e Saki-T avevano
addosso delle gi con tanto di cintura blu legata in vita...
Cintura blu, noto' Honoka, mentre si metteva un po' a posto la tuta grigia
intera che aveva portato per quell'allenamento. Erano davvero molto esperte, per
avere gia' quel rango...
"Ehm... non e' per fare la guastafeste, Heart-chan..." disse Nagisa, vestita
di canottiera nera e pantaloncini corti rosa, mentre guardava perplessa
l'abbigliamento della giovane Maiden. "Ma... non e' un colore un po' strano, per
una divisa da karate?"
Heart inclino' la testa da un lato, non capendo bene perche' la ragazza piu'
grande dovesse dire una cosa del genere. "Hm? Che c'e' di strano? A me piace
cosi'... e' il mio colore preferito!" rispose, guardandosi la gi rosa confetto,
dello stesso colore dei suoi capelli, sulla quale risaltava ancora di piu' la
sua cintura blu! Per contrasto, la tenuta di Saki-T era di un piu' tradizionale
bianco puro... e la Maiden di Bhanri non perse occasione per far notare ad Heart
certe sue idee stravaganti.
"Beh, non per essere offensiva, Heart, ma capirai che e' un colore un po'
difficile da prendere sul serio." rispose Saki-T seccamente. Heart fece una
faccetta comicamente offesa, ma decise di lasciar perdere e si mise in
posizione, mettendosi davanti alle "allieve".
"Insomma, se a me questo colore piace, che ci devo fare?" si chiese... poi,
si schiari' la voce e inizio'. "Allora, ragazze... benvenute alle lezioni
pratiche di arti marziali di Heart, Sa-Sa e Mao-Mao! A partire da oggi, vi
insegneremo tutto quello di cui avete bisogno per diventare delle versioni
femminili di Bruce Lee, Jackie Chan e Steven Seagal! Allora, siete tutte
pronte?"
"Non saremmo qui, se non lo fossimo..." rispose Saki-H... per poi ricordarsi
di un particolare e voltarsi verso Hikari, presso la quale erano stati
depositati tutti i cellulari delle Pretty Cure. "Hey! A tutte le mascotte, la'
davanti ad Hikari-chan! Ora potete uscire, non c'e' piu' rischio che qualcuno vi
veda!
Saki-H aveva appena finito la frase, che i cellulari si trasformarono
nuovamente nelle loro forme originali, emanando ciascuna una nube di fumo
vivacemente colorato... e ciascuno dei folletti si stiracchio' allegramente,
felice di essere finalmente fuori dal suo "contenitore".
"Aaaah! Finalmente, lapi! Non vedevo l'ora di potermi sgranchire un po'!"
esclamo' Flappy. "E cosi'... questo e' uno dei luoghi in cui vi allenate voi
umani, eh? Sono proprio curioso di vedere come se la cavano Mai e Saki,
lapi!"
"Heheee... allora stai attento anche a come si destreggia la mia Nagisa,
mepo!" esclamo' Mepple, con le braccia incrociate sul petto e l'espressione
fiera, quasi fosse stato il manager di un pugile! "Lei e Honoka hanno tanta di
quella esperienza, che sono sicuro che resterai stupito, mepo!"
"Sgrunt... Da quando in qua quel peluche sarebbe il mio manager?" si chiese
Nagisa, per poi scuotere la testa e mettersi in posizione di guardia. Le
mascotte iniziarono a tifare per le rispettive Pretty Cure... tutte tranne Lulun
che aveva approfittato della situazione per appiccicarsi un po' ad un poco
convinto Pollun!
"Beh, prima di cominciare..." disse Heart, mettendosi a posto la divisa rosa
con espressione stranamente seria. "E' bene che vi ricordi la mia regola
fondamentale! Quella che io definisco la regola "numero zero" delle arti
marziali, e per la quale non ammetto eccezioni."
Le Pretty Cure sbatterono le palpebre, chiedendosi che regola potesse essere
e perche' Heart gli desse tata importanza... e subito dopo, Heart inclino' la
testa da un lato, sfodero' un sorrisone enorme e strizzo' un occhio, con tanto
di cuoricino che le appariva vicino! "Ricordatevi sempre... che combattere e'
come cucinare: l'ingrediente fondamentale e' l'AMORE!"
*CRAAAAAASH!*
Il rumore di Nagisa e delle due Saki che si schiantano a terra a faccia in
giu' per il disappunto.
"Mbeh? Che ho detto di male?" si chiese Heart, sinceramente confusa, mentre
guardava le ragazze distese a terra, con delle grosse vene pulsanti sulla testa.
Honoka e Mai erano rimaste stupite, e guardavano la loro "sensei" con gli occhi
sgranati, mentre Maori, serafica come sempre, si limito' a sorridere e a
ridacchiare a labbra serrate. Andava sempre a finire cosi' con Heart...
"Beh... ho come l'impressione che questo addestramento non sara' per niente
noioso! Non credi anche tu, Yukishiro-sempai?" chiese Mai ad Honoka.
E la piu' grande delle Pretty Cure non poteva che essere d'accordo. "Gia'...
poi Heart-chan dovra' spiegarmi cosa c'entri l'amore con le arti marziali..."
disse, tornando alla sua solita calma razionale.
----------
Da un'altra parte, mentre le lezioni di arti marziali in casa Tsuzura
andavano avanti, pur con un po' di incertezza... altre due amiche si stavano
preparando ad un esperimento abbastanza singolare. Nella camera da letto di
Ioriko Yasuzumi, al secondo piano di un condominio di classe media, la ragazzina
con gli occhiali e la sua migliore amica Lilica Felchenrow, stavano disegnando
per terra, con un paio di gessetti bianchi, un pentacolo dall'aspetto abbastanza
classico, con una stella a cinque punte all'interno di un cerchio perfetto, con
vari segni magici stilizzati sparsi tutt'attorno del suo perimetro, e in
corrispondenza di ogni punta, si trovava una candela rossa accesa. Un grosso
libro aperto su una pagina di formule magiche, era posto sul letto di Ioriko, e
le luci erano state smorzate al punto da diventare niente piu' che dei lumicini
che rendevano l'atmosfera ancora piu' misteriosa. Ioriko stava guardando la
scena con espressione vagamente preoccupata... mentre Lilica sembrava divertirsi
molto, a giudicare dal ghigno soddisfatto con cui osservava il pentacolo
disegnato sul terreno!
"Heheheee... e finalmente, tutto e' pronto!" esclamo' la biondina,
riavviandosi le code laterali in cui i suoi capelli dorati erano legati.
"Allora, Ioriko-chan, che dici? Vogliamo cominciare? Prima che tornino i tuoi
genitori dal lavoro, possibilmente... certo, a me non farebbe alcuna differenza
essere scoperta e potrebbe anche essere divertente, ma immagino che non valga lo
stesso per te!"
Ioriko degluti' nervosamente. Per eseguire questo rituale, si era messa
addosso una graziosa mantellina beige e un cappello a cono, a larghe falde,
simile a quello di una strega delle favole... ma a quanto pareva, il costume non
era servito a darle sicurezza! "Ehm... beh... si', io credo... di essere piu' o
meno pronta, Lilica-san..." mormoro', cercando di ignorare le ginocchia che
battevano tra loro. "Pero'... ehm... ecco... non sono ancora... Ti... ti
dispiace se vado un attimo in bagno? Avrei... er... bisogno di prepararmi
psicologicamente ancora un po'! Non... non so cosa potrebbe accadere, e..."
"Beh, potrebbe accadere che salta in aria la casa, o che si apre un cancello
dimensionale e arrivano torme di Elementali!" ridacchio' Lilica, facendo
rabbrividire un po' la sua compagna meno audace. "Hehehehee... tranquilla,
fifona, non succedera' un bel niente! Vedrai che andra' tutto liscio... ma se
vuoi andare a darti una rinfrescata alle idee o non vuoi correre rischi durante
la cerimonia... prego, vai pure! Intanto io resto qui e controllo che sia tutto
a posto!"
"Uff... grazie, Lilica-san!" esclamo' rapidamente Ioriko, per poi affrettarsi
verso la porta e dirigersi verso la toilette. Lilica la guardo' allontanarsi,
tenendo le mani sulla nuca... e quando Ioriko si fu chiusa in bagno, la biondina
torno' ad osservare il pentacolo disegnato sul terreno. Le candele erano tutte
accese, e gia' un po' di cera scarlatta cominciava a colare dalle loro punte, e
il cerchio bianco disegnato sul terreno sembra luccicare leggermente alla luce
fioca delle lampadine e delle candele. Lilica guardo' attentamente il simbolo
magico per qualche secondo... poi, un'altra delle sue idee folli le baleno' in
testa, e la biondina sghignazzo', mostrando uno dei suoi canini affilati, e
brandi' nuovamente il gessetto, come se fosse stato un'arma!
"Chissa' cosa succede se modifico un po' il pentacolo..." ridacchio' la
biondina. "Hehehee... cosi', giusto per vedere un po' cosa succede..."
----------
CONTINUA...
Note dell'autore: E cosi', cominciano a muoversi un po' di cose... e speriamo
che gli allenamenti delle Pretty Cure vadano bene, considerando anche che le
loro insegnanti di arti marziali possono essere un po' strampalate! Beh, se le
aiutera' a combattere meglio la prossima volta che incontreranno Kintolesky,
credo che qualche disturbo ce lo si potra' anche prendere! Ma... prima che se la
vedano ancora con Kintolesky, mi sa tanto che Karehan vorra' una rivincita per
la sua prima sconfitta! Quindi, aspettatevi che sia lui il prossimo a scendere
in campo!
E che cosa avra' in mente di fare quella testa matta di Lilica? Qualcuno ha
gia' il presentimento che la povera Ioriko ne subira' le conseguenze? Nel
frattempo, veniamo a conoscenza del nome di un altro membro della TSAB, tale
Mildred Avalon... e assieme ad esso, qualche indizio che tempo prima si e' gia'
verificato qualcosa di poco simpatico riguardante il Giardino degli
Elementi...
Beh, allora appuntamento al prossimo capitolo! Ci vorra' un po' prima che lo
pubblichi, comunque, dal momento che fino al 27 Dicembre saro' in vacanza studio
in Giappone... ma abbiate fiducia, ho gia' un sacco di idee in mente!
Nel frattempo, spero che vi sia piaciuto questo capitolo! Mi raccomando,
recensite! ^_^
Justice Gundam
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Capitolo 16 *** Il Re dei Demoni ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-16
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Bentornati!
Anche il mio crossover riprende con la stesura! In data odierna, 28 dicembre
2009, ho ripreso a lavorarci e adesso ho intenzione di completare almeno un
capitolo prima che riprenda il lavoro di tutti i giorni! E se vi puo'
interessare, anche per questo crossover ho delle buone idee su come andare
avanti!
L'altra volta, avevamo lasciato le Pretty Cure a prendere lezioni di arti
marziali da Heart, Saki-T e Maori... anche se con qualche tentennamento grazie
alle "geniali" uscite di Heart sull'amore. (Giuro, Heart ha preso tutto da
Flonne di Disgaea...) Mentre, da tutt'altra parte, Ioriko e Lilica si preparano
a portare a termine un rituale che in teoria dovrebbe essere innocuo... ma che
in pratica, grazie all'intervento di Lilica, potrebbe avere conseguenze
imprevedibili. Di cosa si trattera'?
Nel frattempo, sembra che anche le alte gerarchie della Time Space
Administration Bureau si stiano mobilitando... e a quanto pare, la direttrice
della branca inglese dell'organizzazione, tale Mildred Avalon, ha deciso di
interessarsi personamente del caso. Forse ci sono un po' di risposte che potra'
dare al gruppo... e forse, questo potrebbe riportare alla luce una parte di
passato che Saki-T non ama rivelare... perche', ve lo dico subito, quello che e'
successo tempo fa e di cui i membri della TSAB hanno parlato riguarda anche
lei.
Per quanto riguarda Nanoha... beh, lei non si fara' certo fermare dalla
sconfitta che ha subito da Fate, giusto? Lei e' Nanoha Takamachi, una delle piu'
grandi eroine della storia degli anime, e non si abbattera' per un piccolo
scivolone!
Insomma, pare che per la prosecuzione della mia storia, ci saranno un bel po'
di elementi da usare! Se siete curiosi di sapere come andra' a finire, non avete
che da continuare a seguire questa storia, e vedere cosa succede! Vi prometto
che non resterete delusi. Prima, comunque, do un'occhiata alle recensioni che mi
avete lasciato...
Anonimo9987465: Ehila'! Eccomi di ritorno! Purtroppo, non ho avuto la
possibilita' di fare quella cosa di cui dicevamo... come ti ho gia' detto su
MSN... pero', la prossima opportunita' che mi si presenta, vedo se ci riesco!
Alle tue domande... beh, mi sembra di aver gia' risposto anche a quelle via MSN,
comunque, nel caso ce ne fosse bisogno, le risposte sono:
1- Ci vorra' un po' di tempo prima che Nozomi e compagne entrino in scena!
Aspetta con pazienza e le vedrai!
2- Ci saranno pairing... e forse un po' di yuri! Ma non riguardera'
personaggi di Pretty Cure...
3- No, mi spiace...
Comunque, spero che anche questo capitolo sia riuscito bene... e ti auguro
buona lettura! Nella speranza di non aver perso troppo la mano, in questo mese
di vacanza...
Kari89: Hehehee... lo so, lo so, c'e' voluto un po' di tempo perche'
questo capitolo venisse fuori... comunque, ora che e' qui, mi auguro che sia di
tuo gradimento! Gli allenamenti di arti marziali... beh, diciamo che non sono
esattamente la cosa piu' rilassante del mondo, ma che le nostre li troveranno
molto utili, la prossima volta che si scontreranno con quelli di Dark Fall! Per
quanto riguarda Lilica e Ioriko... beh, questo dovrai vederlo da te! Ti lascio
il piacere di vedere i risultati della bella idea di Lilica!
KillKenny: Si', lo riconosco, e' un GROSSO guaio... perche' no, in fondo
in questa fanfiction sono accadute un bel po' di cose strane, e continueranno ad
accaderne altre! Heheheee... ma per adesso, non credo che accadra'. Ci sono
altri accadimenti che aspettano solo di essere raccontati! E tra questi... beh,
uno lo leggerai in questo capitolo! Buona lettura!
Terminato di rispondere alle recensioni, concludo questa introduzione... e vi
do appuntamento a fine capitolo! Godetevelo!
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Capitolo 16 - Il Re dei Demoni
Dopo essersi rinchiusa in bagno e aver chiuso a chiave la porta dietro di
se', Ioriko prese un paio di respiri nervosi, si tolse il cappello da strega che
si era messa, e i suoi spessi occhiali da vista, appoggiando il tutto vicino al
lavandino... poi, nonostante la vista le si fosse annebbiata un po', raggiunse
il rubinetto dell'acqua fredda e lo apri', lasciando che l'acqua scorresse per
un istante. Ne raccolse un po' nel cavo delle mani e se la getto' in faccia,
rabbrividendo un po', ma riuscendo nel contempo a calmare il nervosismo.
"Uff... uff..." sospiro' la ragazzina, sfregandosi il viso con una mano.
"O... Okay, Ioriko... lo hai voluto fare, questo incantesimo? E allora... non
prendere fifa come al solito, e vai! Lo hai studiato bene, no? E poi... questo
rituale non fa niente di pericoloso, giusto? Evoca un famiglio... un animaletto
innocuo che tutte le streghe avevano una volta! E poi, c'e' la tua migliore
amica a darti una mano, giusto? Quindi... nulla di cui preoccuparsi,
giusto?"
Non immaginava certo che il fatto che ci fosse Lilica a darle una mano... era
probabilmente il motivo principale per cui avrebbe dovuto preoccuparsi!
----------
E infatti, nella sala in cui lei e Ioriko si apprestavano a lanciare
l'incantesimo, Lilica stava sghignazzando tra se' mentre, con un pennarello
nero, aggiungeva qualche simboletto a casaccio al pentacolo sul pavimento. Non
si trattava di modifiche troppo radicali - si stava limitando ad aggiungere
qualche segno qua e la', in modo che anche le aggiunte sembrassero fare parte
del pentacolo - ma anche cosi', era evidente che la vivace biondina si stava
divertendo piu' di quanto avrebbe dovuto...
"Heheheee... e se Ioriko si accorge degli... aggiustamenti... che ho fatto al
suo circolo magico, allora ha davvero la vista di un'aquila!" sghignazzo',
mentre si rialzava, metteva via il pennarello, e se lo nascondeva nell'uniforme
scolastica, assumendo poi la sua migliore faccia da innocentina prima che Ioriko
arrivasse. Un minuto dopo, Lilica senti' i passi della sua amica che tornava dal
bagno, e poco dopo, Ioriko apri' la porta ed entro', senza sospettare che nulla
fosse fuori posto.
"Ehila', Ioriko! Ce ne hai messo di tempo, tartaruga!" la accolse
scherzosamente Lilica, mentre la sua amica occhialuta si rimetteva a posto la
mantellina, gli occhiali e il cappello da strega. "Mi pare di capire che tu
abbia preso non poca fifa, all'idea di fare questo rituale!"
"Er... scusa, Lili, ma... e' che ero tanto nervosa che avevo bisogno di
rinfrescarmi un po' le idee... e per evitare di andare in panico!" ammise
Ioriko. "So che... insomma... in fondo si tratta di un rituale innocuo, soltanto
di evocare un famiglio... pero'..."
Lilica tranquillizzo' la sua amica con un gesto della mano. "Hehehee...
tranqui, Ioriko, tranqui! No problem! Anch'io sono un po' emozionata, e non vedo
l'ora di vedere cosa succede quando terminiamo l'evocazione!" rispose. "Ora
forza, prendiamo armi e bagagli, e cominciamo! Bisogna prima tenersi le mani,
giusto?"
Ioriko prese un respiro e, resa piu' calma dalle parole della sua amica,
inizio' a spiegare il procedimento. "Esatto... ora, mettiti davanti a me, qui di
fronte al circolo magico..." spiego'. "E... concentrati bene. Devi svuotare la
testa da tutti i pensieri superflui, altrimenti, la magia non si attiva
neanche..."
"D'accordo." rispose Lilica, prendendo posizione. Le due compagne di scuola
si presero le mani a vicenda e iniziarono a concentrarsi... poi, passato qualche
secondo di completo silenzio, Ioriko continuo' la spiegazione. "Oookay... fin
qui va bene... ed ora, Lilica, cerca di ripetere le mie parole... Lateat...
Adeat... Nequeat..."
"Hmm... com'e' che queste formule magiche devono sempre essere in questo
pseudo-latino? Oh, beh..." commento' sarcastica la biondina. "Lateat. Adeat.
Nequeat."
Un sibilo argentino, quasi del tutto inaudibile, segui' alle incomprensibili
parole delle due, e Ioriko riconobbe quel suono come il segno che il rituale era
cominciato per davvero. Soffocando un moto di nervosismo, la ragazzina con gli
occhiali inizio' a recitare un'altra formula. "Ed ora... Vis. Ratio.
Coordinatio."
"Vis. Ratio. Coordinatio. Cavolo, ma chi le scrive, queste formule?"
prosegui' Lilica. Il pentacolo disegnato per terra inizio' a brillare,
diffondendo una fioca luce azzurrina nella stanza semibuia.
"Er... Il prossimo passo era..." continuo' Ioriko. Per un attimo, la battuta
di Lilica le aveva fatto perdere la concentrazione, ma per fortuna si ricordo'
subito di cosa veniva dopo. "Ah, giusto! Allora... forza, Lilica, un'ultima
frase... Cave obscuritas, vitam cepit!"
"Cave obscuritas, vitam cepit." termino' Lilica. Il cerchio magico, la
cui luce stava gia' cominciando ad espandersi, si illumino' ancora di piu', e
Ioriko mollo' le mani di Lilica ed estese le sue sopra il cerchio, muovendo
leggermente le dita per completare il rituale.
"Grande! Sta funzionando! Grazie, Lili-chan, ora posso terminare da sola!"
esclamo' eccitata. Chiuse brevemente gli occhi, e mormoro' qualche altra parola
in una strana lingua che Lilica non riusci' ad identificare. "E per finire...
Nous, Soma. Dikastes."
Per un secondo, sembro' che non accadesse nulla. Ma poco dopo, la luce
azzurrina proveniente dall'iscrizione magica si fece piu' tenue e cambio'
colore, fino a diventare un viola brillante. Ioriko sorrise eccitata. Stando a
quanto aveva letto sul suo libro di agia, questo voleva dire che l'evocazione
era stata portata a termine con successo!
"Allora, Ioriko? E' andata?" chiese Lilica, sporgendosi un po' verso il
circolo magico, come per vedere meglio cosa stesse accadendo.
Ioriko rispose annuendo con gioia. "Si', si'! E' andato tutto a meraviglia!
Grazie mille, Lili-chan, senza il tuo aiuto non sarei riuscita a completarlo!
Sarei andata in panico e... avrei rovinato tutti i preparativi!"
"Hehehee... normale amministrazione!" rispose Lilica, passandosi un indice
sotto il naso. "Ho semplicemente fatto quello che..."
Ma, mentre Lilica parlava, accadde qualcosa che fece subito capire alle due
scolarette che c'era qualcosa che non andava. Il bagliore emesso dal pentacolo,
che fino a quel momento si era mantenuto su un viola tenue e non invadente,
all'improvviso muto' in un acceso, sanguigno colore rosso che inondo' la camera
con un sibilo pauroso, come il vapore di una pentola a pressione, e abbaglio'
per un istante Lilica e Ioriko! La maga in erba fece un salto per la paura e si
copri' gli occhi con un braccio, cercando di vedere, nonostante la luce
accecante, cosa stesse succedendo all'interno di quel cerchio!
"Ah! E... e questo cosa..." esclamo' Ioriko. "Come mai... il cerchio ha
cominciato a brillare cosi'? In teoria... il famiglio doveva apparire senza
tanti effetti speciali!"
"Lo chiedi alla persona sbagliata, Ioriko!" rispose Lilica, piu' tranquilla
di quanto Ioriko si sarebbe aspettata. "Io mica l'ho letto, il tuo libro di
magia! Hmm? Hey, un momento... sniff... sniff... non senti anche tu uno strano
odore?"
Ioriko, perplessa, annuso' l'aria un paio di volte... e il suo viso si
contorse in una smorfia disgustata quando la puzza di incenso e zolfo assali' i
suoi sensi, al punto che per un istante credette di svenire! "Uuuugh! Mamma mia,
che puzza! Che... che sta... succedendo? Io ero convinta di aver fatto tutto
quello che c'era da fare senza errori..."
"Non so che dirti..." rispose Lilica. "Hey, aspetta! Adesso sta succedendo
qualcosa, vediamo un po'..."
In effetti, ora la luce rossa si stava raccogliendo al centro del pentacolo,
e stava brillando con un'intensita' sempre maggiore, fino a formare una sfera di
luce dele dimensioni di un pugno... che, subito dopo, inizio' a cambiare forma
davanti agli occhi stupiti di Ioriko e a quelli perplessi di Lilica. La sfera di
luce si allungo' verso l'alto, allo stesso tempo comprimendosi ai lati, e
assunse la forma di un esile e lungo cilindro di luce... e subito dopo, delle
grandi nuvole di vapore nero apparvero dal nulla attorno ad esso, soffocano la
luminescenza rossa ed impedendo alle due ragazze di vedere cosa stesse
accadendo...
"A... Aspettate un momento!" protesto' Ioriko, rivolta a nessuno in
particolare. "Che cosa... Qualcuno mi spiega che sta..."
Le nuvole nere vennero attraversate da delle scariche di energia rosse, e un
rombo di tuono fece vibrare la stanza, costringendo Ioriko e Lilica a coprirsi
le orecchie con le mani per non rimanere assordate. E mentre la spaventata
maghetta dilettante cercava di capire dove diavolo avesse sbagliato e cosa
avesse ottenuto invece di un famiglio... una voce potente e tonante riecheggio'
dalla nuvola nera, ridendo in maniera trionfante e sguaiata!
"BWAHAHAHAHAHAAAAAAA!" tuono' la cosa che stava apparendo sopra il pentacolo.
Due grandi occhi rossi, con pupille nere da felino, si spalancarono nella nube
nera e guardarono minacciosi le due amiche. "ECCOMI, FINALMENTE! TREMATE DAVANTI
A ME, MISERI UMANI! IO SONO... MICHELANGELO, GRANDE RE DEI DEMONI!!!
MUHAHAHAHAHAHAAAAAA! SONO VENUTO PER FARVI CONOSCERE... LA PIU' NERA
DISPERAZIONE! PRESTO... TUTTI VOI TREMERETE DAL TERRORE DI FRONTE AL SIGNORE
DEGLI INFERI!"
"Aaaaaah! Che... che cosa abbiamo combinatoooooo?" strillo' Ioriko, quasi in
panico. Lilica, invece, non sembrava troppo spaventata... piuttosto, pareva
imbarazzata, e non dava l'impressione di stare dando troppo peso a quello che
stava dicendo la creatura che stava apparendo.
Grattandosi una tempia con un indice, Lilica inizio' a vuotare il sacco, dopo
aver fatto cenno alla sua amica di fermarsi un attimo e stare ad ascoltare.
"Ehm... okay, okay, Ioriko, se vuoi te lo spiego io... anche se... beh, e' una
cosa un po'...come dire..." inizio', non troppo sicura. Poi, decise di mandare
al diavolo il tatto e la prudenza, e di farsi uscire subito tutto il fiato.
"Insomma... mentre tu eri in bagno a rinfrescarti le idee, io ho fatto qualche
aggiunta al tuo cerchio magico! Ho aggiunto qualche segno qua e la', giusto per
vedere cosa sarebbe successo! Era uno scherzo, tutto qui... non immaginavo che
sarebbe venuto fuori questo tizio."
Il modo con cui Lilica aveva confessato il suo scherzo, con assoluta
nonchalance, come se fosse una cosetta di tutti i giorni, fece andare
ulteriormente in panico la nervosa Ioriko, che si fiondo' davanti a Lilica con
gli occhi sgranati. "Che... che... che COOOOOSAAAAAA? A... Aspetta un momento,
Lili, tu mi stai dicendo che hai cambiato tu il disegno del circolo di
evocazione! Anche i maghi dilettanti sanno che non si deve fare! Guarda cos'hai
combinato! E... E... E adesso, cosa dovremmo fare, me lo spieghi? Io non so come
annullare questo incantesimo! Aaaaargh! Che facciamo? Che facciamo?"
"Beh, se non sai annullare questo incantesimo, che te la prendi a fare?"
rispose la biondina, con tutta la faccia tosta di questo mondo! "Non c'e' nulla
che noi possiamo fare, no? Quel che e' fatto e' fatto. Punto."
Inutile dirlo, questo non ebbe un effetto calmante su Ioriko. "Aaaaaargh!
Lilica! Non posso crederci! Come fai ad essere cosi' tranquilla! Questo e' un re
dei demoni!"
"NON UN RE DEI DEMONI, BAMBINA! IO SONO MICHELANGELO, IL GRANDE RE DEI
DEMONI!" tuono' l'essere soprannaturale, enfatizzando le ultime quattro
parole in maniera quasi comicamente teatrale. "E ORA CHE MI HAI EVOCATO, IO
POTRO'... OH, MA COSA VEDONO LE MIE FOSCHE PUPILLE! LA FIGLIA DI FELCHENROW!
HAHAHAHAAAA, COS'E', ADESSO FAI LA BRAVA SCOLARETTA E TI METTI I VESTITINI ALLA
MARINARETTA? QUANTO IN BASSO SIAMO CADUTI, BIONDINA!"
Mentre Ioriko, distraendosi per un attimo dal suo panico, rivolgeva uno
sguardo confuso a Lilica, chiedendosi cosa volesse dire "Michelangelo" con
quelle parole, la biondina storse il naso, leggermente infastidita. "Hey, amico,
non e' molto carino quello che hai detto. E poi, non e' che io mi diverto ad
andare a scuola!" brontolo'. "Fare la brava scolaretta va contro il codice
comportamentale dei demoni, no? E mi piace di piu' gironzolare in roller-blades
per la citta'!"
"Ehm... Lilica... di cosa state..." cerco' di chiedere Ioriko, prima di
essere interrotta dal demone che si stava materializzando.
"HUHUHUHUUUU... VEDO CHE ALMENO QUALCOSA TI E' ENTRATO..." tuono'. "MA... ORA
COME ORA NON IMPORTA PIU'! RAGAZZINE TERRESTRI, PREPARATEVI AD OSSERVARE ME,
MICHELANGELO, GRANDE RE DEI DEMONI, IN TUTTA LA SUA MAGNIFICENZA! ECCOMI
A VOIIIIII!"
La nuvola nera inizio' a turbinare in maniera inquietante, e gli occhi rossi
e felini di Michelangelo si spalancarono, brillando come due lanterne! Scariche
elettriche rossastre avvolsero del tutto la massa di fumo, che si condenso' con
rapidita' incredibile davanti alle due ragazze. Ben presto, il fumo inizio' a
solidificarsi, creando il corpo di Michelangelo...
"Aaaaah! Hey, aspetta! Aspetta un momento!" Kyaaaaaaah!" cerco' di fermarlo
Ioriko, senza successo. Un lampo avvolse completamente la stanza, costringendo
lei e Lilica ad indietreggiare... e poco dopo, quando la luce si fu smorzata,
entrambe le ragazze aprirono timidamente gli occhi per vedere qualcosa che
emergeva dal fumo, proprio sopra il cerchio magico ora spento! L'infernale odore
di zolfo si era fatto piu' intenso, e ora permeava anche alcuni oggetti della
camera di Ioriko. Tuttavia, spiegare ai suoi genitori il perche' di quell'odore
era proprio l'ultimo dei suoi problemi, dal momento che Ioriko era molto piu'
preoccupata per la creatura che, in quel momento, stava emergendo dalla coltre
di fumo...
Ma, quando Michelangelo inizio' a parlare, il suo timore si trasformo' in
sorpresa...
"Hahahahahaaa! Eccomi, finalmente! Ho ottenuto un corpo fisico... e ora posso
scorrazzare indisturbato per il Giardino dell'Arcobaleno! Non vedevo l'ora che
questo accadesse, e... Huh? Ma... cosa...?" disse il demone. La sua voce non era
piu' potente e rimbombante come lo era un istante prima, e Ioriko corrugo' la
fronte perplessa. Che stava succedendo?
La risposta arrivo' mezzo secondo dopo. Qualcosa cadde dalla nube di vapore
nero e rimbalzo' per terra, con un fastidioso rumore di legno secco che sbatte
sul pavimento... ed entrambe le ragazze poterono vedere in che razza di corpo si
fosse incarnato il "grande re dei demoni"! Ora, Michelangelo aveva assunto
l'aspetto di un lungo bastone magico, di circa un metro e mezzo di lunghezza,
tutto ricoperto di robusto avorio bianco e terminante in un pomolo dalla forma
molto simile a quella del teschio di un leone o di una tigre, con due lunghi
canini appuntiti, e orecchie appuntite simili a quelle dei gatti. Un terzo
occhio, anch'esso rosso con la pupilla nera ed ellittica, si apriva
verticalmente in mezzo alla fronte, e l'espressione sul suo volto era un ghigno
feroce. Tuttavia, per quanto minaccioso potesse sembrare il suo aspetto a prima
vista, c'era un piccolo particolare che rendeva la situazione alquanto
surreale... e che fece in modo che il sorriso sicuro scomparisse dal volto del
demone...
Il bastone nella cui forma Michelangelo si era materializzato non aveva
arti... e, a giudicare da come il malcapitato demone stava cercando di
dibattersi, non era in grado di volare o fluttuare... il che voleva dire che
senza un aiuto esterno, Michelangelo era fermo la' come impalato!
Per diversi secondi, non si mosse una foglia. La situazione era talmente
ridicola che nessuno di loro sembrava in grado di articolare una sola parola. Fu
Lilica a spezzare il silenzio, con un commento sarcastico.
"Bah. Alla fine, tanto rumore per nulla." commento' la biondina.
La rabbia del demone, imprigionato in quel corpo ridicolo senza poter fare
nulla, esplose tanto violenta quanto inutile. "AAAAAAAAAAAARGH! NON CI POSSO
CREDERE! Io, il grande Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI!" tuono'. Anche
ora che si era incarnato, ogni volta che pronunciava il suo titolo sembrava che
un eco di sottofondo lo sottolineasse teatralmente! "Imprigionato in questo
ridicolo pezzo di legno! In compagnia di due mocciose che non sanno apprezzare
la mia bellezza e il mio fascino! QUESTA E' UN'UMILIAZIONE! AAAAAAAAARGH!"
Lilica sospiro', e si sfrego' la fronte come se le stesse venendo il mal di
testa. "Sigh... ma si', ciancia, ciancia... alla fine, sei tutto chiacchiere e
niente sostanza! Papa' me lo dice sempre che sei uno spaccone..." borbotto', per
poi rivolgersi alla stupita Ioriko. "Beh, Ioriko-chan, pare che il rituale abbia
avuto successo! In un certo senso... Okay, magari ti aspettavi un gatto nero, o
un gufo, o cose del genere, ma l'importante e' che abbia funzionato, no?"
"Uuuuugh..." mormoro' Ioriko, con un grosso gocciolone di sudore sulla
fronte. "Certo che tu, Lilica-chan, hai una definizione piuttosto ampia di
'funzionare'. E ora io che ci faccio con questo tizio trasformato in un
bastone?"
Quelle parole sembrarono dare un'idea a Michelangelo. Il "grande re dei
demoni", riuscendo in qualche modo a spostare qua e la' il suo corpo
improvvisato, si avvicino' strisciando a Ioriko. "Tu, ragazzina! Sto parlando
con te! Sei tu quella che mi ha evocato, vero?" ringhio'. Nonostante sembrasse
impotente, il tono con cui parlava non ammetteva repliche, e Ioriko si ritrovo'
a stare sull'attenti davanti a lui.
"Ah... ehm... si', signor Michelangelo, sono stata io!" rispose nervosamente.
"Voglio dire, io volevo evocare un famiglio... un gatto, un corvo... qualcosa di
questo genere, insomma! Poi la mia amica ha modificato il pentacolo..." getto'
un'occhiataccia a Lilica, che rispose guardando dall'altra parte e fischiettando
allegramente. "E... beh, il risultato e' stato quello che lei ha visto! non era
mia intenzione..."
"Questo non mi interessa!" ringhio' Michelangelo. "Adesso che mi hai evocato,
e mi hai costretto a starmene rinchiuso in questo bastone da quattro soldi, devi
assumertene le conseguenze! Adesso tu sarai la mia assistente, finche' non avro'
trovato un modo di tornare nel Giardino degli Elementi e recuperare il mio
bellissimo corpo originale! Sono stato chiaro, quattrocchi?"
Per un attimo, Lilica temette che gli occhi di Ioriko schizzassero fuori
dalle orbite e rompessero le lenti dei suoi occhiali! "Huh? Un... un... un
momento, signor Michelangelo! Io... la sua... assistente? Ma... ma... io ho
soltanto letto qualche libriccino di magia, cosi', nel tempo libero! Sono... una
semplice scolara con la passione per l'occulto! Non... so cosa devo fare per
essere la sua assistente!"
Per la prima volta da quando era stato evocato, Michelangelo sorrise, un
ghigno astuto. "Hehehee... eppure, bambina, percepisco una notevole forza in te!
Sei un essere umano particolarmente dotato magicamente... e te lo dico subito,
non si trovano tanto spesso, nel Giardino dell'Arcobaleno, persone dotate come
te! Anzi, la dico tutta: sei abbastanza dotata da poter ricevere un Arcano!"
In breve tempo, la ragazzina con gli occhiali aveva sentito fin troppe parole
di cui non sapeva il significato. Giardino degli Elementi? Giardino
dell'Arcobaleno? Arcano? Di cosa stava parlando, quello strano tizio? E... come
mai Michelangelo sembrava conoscere Lilica e suo padre? C'era... qualcosa che le
sfuggiva, e aveva intenzione di vederci chiaro... e il fatto che Lilica fosse
passata da un sorrisetto astuto ad un'espressione vagamente preoccupata davanti
alle parole di Michelangelo, le faceva sospettare che la biondina ne sapesse
qualcosa...
"Un... Arcano? Il Giardino degli Elementi... e dell'Arcobaleno? Di cosa sta
parlando, signor Michelangelo?" chiese Ioriko. "E... Lilica, per caso, tu ne sai
qualcosa? Il signor Michelangelo parlava di te e di tuo papa'..."
"Immagino che, a questo punto, l'unica sia dirlo chiaro e netto..." affermo'
Lilica, storcendo il naso e con una mano sul fianco. "Okay... allora allacciati
le cinture di sicurezza, Ioriko-chan, perche' quello che stai per vedere
potrebbe essere... inaspettato, per dire poco."
"Inaspettato? Di cosa..." inizio' a chiedere Ioriko, mentre Lilica si voltava
di tre quarti. La biondina non le fece finire la domanda... e prima che Ioriko
potesse dire altro, due piccole e nere ali da pipistrello si spiegarono
inaspettatamente dietro le sue scapole!
"Ah!" Ioriko emise un gridolino di sorpresa e sobbalzo', mentre Michelangelo
annuiva tra se'. Esattamente come si era aspettato... "Li... Li... Lilica...
quelle... quelle... sono due ali..."
La biondina sorrise, mettendo in mostra un paio di canini acuminati.
"Hehehee... beh, non mi sembra che siano attaccapanni!" scherzo'. "Il qui
presente Michelangelo, autonominato re dei demoni, e' una vecchia conoscenza di
mio padre, lord Dmitri Felchenrow. Un nobile decaduto di una dinastia di demoni
proveniente dal Giardino degli Elementi. Che, guarda caso, e' lo stesso posto da
cui viene Michelangelo!"
"Tsk..." grugni' il demome trasformato in bastone. "I Felchenrow erano dei
duri, una volta... gente che ci sapeva fare! Ammetto anch'io che sarebbero stati
dei seri contendenti al titolo di GRANDE RE DEI DEMONI che io detengo!
Poi, hanno deciso d andare a vivere nel Giardino dell'Arcobaleno, con il
benestare di quei pivellini della TSAB! O tempora, o mores..."
Ignorando le parole in latino buttate la' da Michelangelo, Lilica prosegui'
il discorso. "Per farla breve... il Giardino dell'Arcobaleno non e' altro che il
nome che viene comunemente dato alla Terra dalle creature provenienti da altre
dimensioni. Mentre il Giardino degli Elementi e' il mondo da cui provengono
Mike, mio padre... e un sacco di altre creature che molti pensano appartenere
soltanto ai miti e alle leggende. Creature che vengono comunemente chiamate
Elementali dagli esperti del settore, e che ogni tanto vengono portate sulla
Terra da qualche strano incidente. Tra queste... beh, ce ne sono alcune che sono
in grado di legarsi ad un essere umano e conferirgli poteri straordinari... e
questi sono conosciuti come Arcani. Per qualche motivo, gli Arcani si legano
soltanto a ragazze e bambine... e queste persone vengono chiamate Maiden!
Anch'io sono una Maiden, e il mio Arcano, Tempestas, e' l'Arcano del Vento!"
Ioriko stava ascoltando queste parole, che Lilica stava dicendo con estrema
nonchalance, sentendosi come in un sogno. Quindi... la sua amica era un essere
umano solo in parte... e ora, le rivelava, con tutto il candore del mondo, di
essere legata ad un Arcano! E, a quanto pareva, non era finita li'...
"E non solo... anche Heart-chan, Saki-san e Maori-san sono delle Maiden come
me!" prosegui' la biondina mezza-demone. "Siamo affiliate ad un'organizzazione
interdimensionale chiamata TSAB, Time Space Administration Bureau, che si occupa
del mantenimento dell'ordine nelle varie dimensioni parallele, e della
correzione di eventuali problemi dovuti all'avvicinamento eccessivo di due - o
piu' - di esse."
"Anche Heart... Saki e Maori?" ripete' Ioriko, sempre piu' sbalordita. "E
quindi... loro sapevano gia' che... ma... Lilica-chan, come mai non mi hai mai
detto che in realta' eri..."
Il ghigno vivace e disarmante di Lilica apparve di novo sul viso della
biondina. "Beh, non me l'hai mai chiesto! Semplice, no?"
Iorio si sbatte' una mano sulla fronte, interdetta... mentre Michelangelo
sghignazzava divertito. "Heheheheee... sempre cosi', questi Felchenrow! Vedo che
anche se sei una mezzosangue, anche tu hai ereditato certi loro modi di fare!
Non cambierete mai, voi! Hehehee..." disse sarcastico. Lilica gli diede
un'occhiataccia, ma il demone-bastone non si curo' molto del rimprovero
silenzioso e prosegui' il discorso di Lilica. "E per quanto riguarda te,
bambina... come ho detto, tu hai abbastanza potenziale magico per diventare una
Maiden. E come Maiden, mi potrai aiutare meglio a trovare un modo per riportarmi
nel Giardino degli Elementi! Quindi adesso, mia cara, preparati a ricevere il
regalo piu' grande della tua vita! HAH!"
Gli occhi di Michelangelo si illuminarono brevemente, e da essi scaturi' una
scia di luce argentea che inizio' a svolazzare attorno a Ioriko, come una grossa
lucciola... e infine, dopo aver fatto un giro attorno all'aspirante strega,
entro' letteralmente dentro il suo corpo, trasmettendole una breve scarica
elettrica. Ioriko senti' i capelli muoversi come da soli una volta che la
misteriosa energia la attraverso'... e poi, uno strano calore, come se si fosse
messa davanti ad una stufetta accesa. Le punte delle dita delle mani iniziarono
a formicolare leggermente, e la ragazzina guardo' stupita delle piccole stelline
luminose che la circondavano, fluttuando leggere nell'aria attorno a lei...
E poi, quando Michelangelo esclamo' un ordine in una lingua gutturale che lei
non riusci' a riconoscere, una nera nube turbinante si materializzo' sopra le
due amiche, e anche Lilica, colta di sorpresa, indietreggio' di un passo. La
sagoma maestosa di Tempestas, il suo Arcano, prese forma dietro di lei, e il suo
occhio di falco guardo' con un certo astio la coltre color piombo che aleggiava
attorno a Ioriko e a Michelangelo.
"Hey, un momento... io riconosco questa sensazione!" sussurro'
Tempestas alla sua Maiden. "Questo sentore lo riconoscerei tra mille altri! E
non mi fa per niente piacere provarlo di nuovo..."
"Come?" chiese telepaticamente Lilica. "Tempestas, conosci gia'
l'Arcano che quel demone esaltato sta evocando?"
L'Arcano dell'aspetto di uccello rapace mosse su e giu' il suo becco
uncinato. "Si', Lilica, lo conosco bene quel furfante... e' Dieu Mort, uno
degli Arcani piu' svitati che ti possano capitare. Temo proprio che la tua amica
si sia ficcata in un brutto guaio..."
La ragazzina con gli occhiali si guardo' attorno confusa per qualche
istante... poi, sgrano' gli occhi quando le apparve davanti una spettrale figura
vestita di nero, la cui faccia era un teschio sghignazzante nelle cui orbite
vuote scintillavano due puntini di luce rossa che facevano da occhi! Indossava
un'ampia tunica nera, con degli inquietanti riflessi blu e scarlatti, che
copriva quasi tutto il suo corpo, tranne la faccia e le dita ossute... e teneva
tra le mani una terrificante ascia a due lame ancora sporca del sangue rappreso
delle sue vittime! Era una figura imponente e minacciosa, e Ioriko si senti'
congelare il sangue nelle vene davanti al suo volto beffardo...
"Huhuhuhuu... e cosi', tu saresti la Maiden a me assegnata?"
sghignazzo' l'essere che Tempestas aveva identificato come Dieu Mort,
torreggiando sopra Ioriko. "Ti diro', ragazzina, non sei esattamente una che
mi da' l'impressione di saperci fare... ma se il qui presente Michelangelo
riconosce il tuo potenziale, vuol dire che tu il potenziale ce l'hai... quindi,
ti permetto di usarmi come tuo Arcano!"
"Huh? Hey... hey... aspettate un momento! Io non ho ancora accettato di
essere una Maiden!" esclamo' la povera Ioriko, con dei piccoli spruzzi di sudore
tutt'attorno al viso! "Insomma, avete fatto tutto da soli! E... e poi tu mi fai
paura! Non oglio uno cosi' come Arcano!"
"Ti faccio paura?" chiese sarcastico Dieu Mort... poi, stacco' una
mano dalla sua ascia da giustiziere, e se la mise sul cuore, come se qualcuno lo
avesse offeso gravemente! "Oooh, ma che cosa cattiva da dire! Offende i miei
sentimenti... davvero, mi si spezzerebbe il cuore, se ne avessi uno!
Hahahahaaaaa! Fantastico! Io adoro far paura alla gente! Vuol dire che sono
proprio terrificante e cattivo come devo essere! Haaaahahahahaaa! E comunque,
ragazzina, guarda che non c'e' bisogno di fare tanto rumore quando mi parli...
basta che tu pensi quello che mi vuoi dire, e io ti sento! Mai sentito parlare
di telepatia, tu che sei cosi' esperta di soprannaturale?"
"Ehm...io... ehm... si', certo... un messaggio... telepatico... Va... va
bene, signor Dieu Mort, me... me ne ricordero'... spero..." balbetto' Ioriko,
sempre piu' interdetta. Con un ultimo sghignazzo compiaciuto, Dieu Mort si
dissolse, iniziando la sua "carriera" di accompagnatore invisibile della sua
nuova Maiden, e Michelangelo annui' compiaciuto.
"Bene, bene... con quell'Arcano a seguirti, diventerai senz'altro una Maiden
con i fiocchi, anche se per ora mi dai un po' l'impressione della smidollata."
affermo', non proprio educatamente, il demone del Giardino degli Elementi. "E
adesso, mia cara Ioriko... sei pronta ad iniziare! Anzi, credo che faremmo
meglio a parlare dell'esistenza di una nuova Maiden a quelli della TSAB. Sai,
saranno anche dei piedipiatti, ma non e' consigliabile dare loro fastidio! E a
loro non piace che ci siano in giro Maiden non registrate."
"Uuuugh... io... non... riesco... a... crederci..." mormoro' desolata la
nuova Maiden, raccogliendo il demone-bastone e guardandolo negli occhi con ariia
quasi supplicante. "Devo proprio fare tutto questo? Io volevo solo provare a
lanciare un innocuo incantesimo per evocare un famiglio... non volevo diventare
una specie di supereroina degli anime!"
Lilica, faccia tosta come al solito, sbatte' amichevolmente una mano sulla
spalla di Ioriko. "Tranqui, Ioriko-chan! Per quanto riguarda parlare alla TSAB,
ci penso io! Maori e le altre saranno ben felici di averti in squadra. E anche
l'ammiraglio Graham sara' contento di avere una Maiden in piu'! Penso che
dovresti rallegrarti, perche' stai per vivere l'avventura della tua vita!"
Inutile dirlo, queste parole non fecero altro che aumentare la frustrazione
della ragazzina occhialuta! "Aaaaargh! Ti devo ricordare, Lilica-chan, che e'
colpa tua se mi trovo in questa situazione?" strillo', quasi isterica. "Sei
stata tu a modificare il simbolo magico! E ora mi ritrovo con uno scheletro
svitato che mi fa da 'protettore'... e penso che invece dovrei essere io ad
essere protetta da lui... e sono costretta ad aiutare un bastone parlante a
tornare a casa!"
"HEY!" ringhio' Michelangelo. "Non sono un bastone parlante, santi numi! Io
sono Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI!"
"See, see..." lo zitti' Lilica. "Senti, Mike, dacci un taglio, okay? Non
siamo sorde, abbiamo capito chi sei... E comunque, Ioriko-chan, non ti
preoccupare Si dice spesso che non tutto il male viene per nuocere, no? Vedrai,
sono sicuro che alla fine mi ringrazierai di aver cambiato quel cerchio!"
Mentre "Mike" restava la' a borbottare in preda alla frustrazione per il
nomignolo ridicolo che Lilica gli aveva appioppato, Ioriko si sbatte' la mano
libera sulla fronte e inizio' a strillare a pieni polmoni!
"Aaaaaargh! Non vedo come tutto questo potra' andare a finire bene,
Lilica-chaaaaaan!"
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"YAAA-HA!"
Nagisa Misumi lancio' un breve grido di disappunto quando Heart, dimostrando
una forza notevole per la sua corporatura minuta, la sollevo' quasi di peso e la
sbatte' sul tatami, dove la Pretty Cure rimase stordita per un istante. Scosse
la testa per un attimo, poi tiro' un sospiro rassegnato. Del resto, non poteva
aspettarsi nulla di diverso, contro una che si era allenata praticamente tutta
la vita...
Chi, invece, sembrava essersi aspettato un esito diverso, era Mepple che, ai
lati del tatami, stava sbraitando dietro a Nagisa e la stava rimproverando per
le sue scarse prestazioni! "Ma che stai combinando, Nagisa, mepo?" esclamo', gli
occhi trasformati in fessure e i denti in zanne. "E queste sarebbero le Pretty
Cure che hanno sconfitto Re Jyaku tre volte? Guarda che macello! Che disonore,
mepo! E tu questo me lo chiamo stare unita, mepo?"
"Ehm... non so se te ne sei dimenticato, ma quando la Pretty Cure non sono
trasformate, sono uguali a una qualsiasi ragazza terrestre, lapi..." gli
ricordo' Flappy. "Non dovresti stupirti del fatto che le hanno sconfitte,
lapi..."
"Mepple si fa prendere la mano a volte, mipo..." commento' Mipple, e il
"valoroso guerriero" del Giardino dell'Arcobaleno guardo' verso il pavimento
della palestra, borbottando qualcosa di incomprensibile.
"Comunque, e' pur sempre vero che Nagisa-san, Honoka-san e le altre sono
state battute abbastanza facilmente..." fu il commento di Hikari.
In effetti, neanche Honoka, Saki-H e Mai avevano fatto una gran bella
figura... le ragazze erano inginocchiate sul tatami, con il fiato corto e la
fronte imperlata di sudore, mentre le Maiden non sembravano essersi affaticate
piu' di tanto. La differenza di abilita' era evidentissima...
"Uff... uff... non credevo che fare pratica di arti marziali potesse essere
cosi' faticoso..." disse Mai, mentre si alzava lentamente da terra e tendeva la
mano verso Honoka. Il piccolo genio accetto' l'aiuto e afferro' la mano di Mai,
per poi farsi tirare su. "Non credo... di aver mai fatto tanta fatica in vita
mia!"
"Uuugh... a chi lo dici..." mormoro' Saki-H. La campionessa di softball si
appoggio' una mano sulla spalla, e fece ruotare il braccio per sgranchirselo."A
me fanno male tutte le articolazioni! Questa e' quella che chiamo... una terapia
d'urto!"
"Non parlatemi di urti, per favore..." si lamento' Nagisa, ancora distesa per
terra ai piedi di Heart. "Mi sento come se fossi appena scesa dalle montagne
russe! Meno male che non ho mangiato niente prima di iniziare
l'allenamento..."
"Hehehee... beh, questo e' l'effetto tipico della prima lezione! E poi,
dovevamo pure fare una full immersion!" rispose candidamente Heart, mentre
Honoka andava da Nagisa e le dava una mano ad alzarsi. "Visto che non abbiamo
molto tempo per darvi le lezioni, era meglio se vi insegnavamo quanto piu'
possibile mantenendoci nei limiti!"
"E non ve la siete neanche cavata male, devo dire..." affermo' Saki-T, dopo
essersi riavviata i lunghi capelli blu. "Voglio dire, per essere la vostra prima
lezione, avete dimostrato di avere i numeri. Sara' che combattendo contro tutti
quei mostri, un po' di esperienza sul campo l'avete fatta."
"Okay, credo che per oggi possiamo terminare qui." conclude Maori. Dando
un'occhiata alle loro allieve, la giovane miko si rendeva facilmente conto che
erano troppo esauste per andare avanti con successo. "Per adesso, abbiamo fatto
le basi, e mi sembra che ve la siate cavata bene. La prossima volta, cercheremo
di fare qualcosa di piu' impegnativo, quindi... cercate di venire ben
riposate!"
"Qualcosa di ancora piu'..." esclamo Saki-H, strabuzzando gli occhi. "Volete
dire che quello che verra' piu' avanti sara' ancora piu' tremendo? Sigh...
comincio gia' a rimpiangere di aver preso questa decisione!"
"Non e' che abbiamo molta scelta..." affermo' Nagisa, dopo essersi sgranchita
un po' la spina dorsale. Anche se era lei la piu' sportiva del gruppo, non era
abituata a tutte quelle botte e quelle proiezioni... ed era sicura che le
avrebbe sentite tutte l'indomani, o anche dopo cena! "Anzi, a ben pensarci forse
avremmo dovuto chiedere anche a Nanoha-chan se voleva partecipare... ma dal
momento che lei vive da tutt'altra parte della citta', e anche lei ha i suoi
impegni il pomeriggio... beh, probabilmente non era il caso di disturbarla!"
"In ogni caso, probabilmente non sara' necessario... se quello che ho sentito
dire dei maghi da combattimento della TSAB e' vero..." disse Saki-T. La parte
finale della frase era stata mormorata a mezza bocca, come se la Maiden di
Bhanri non volesse far sentire quella parte alle sue compagne di squadra. "Beh,
per stasera e' tutto. Rivestitevi, raccogliete le vostre cose... e ci vediamo
domani a cuola, okay? Li', magari, fisseremo un'altra data per gli
allenamenti."
"D'accordo, Tsuzura-san... e grazie di tutto!" ringrazio' educatamente
Honoka, facendo un lento inchino, imitata subito dopo dalle altre Pretty Cure.
Ancora meno abituata delle altre sue compagne agli sforzi fisici, Honoka era
quella che piu' di ogni altra sentiva la fatica e le ossa indolenzite, ma
cercava di nasconderlo meglio che poteva.
"E' stato un piacere, e voi siete delle ottime allieve!" rispose Heart. Anche
lei e le altre due Maiden si inchinarono, a significare che la lezione era
ufficialmente terminata.
"Grazie anche da parte nostra..." affermo' Hikari, alzandosi dal posto dove
era rimasta ad osservare le lezioni. "Grazie al vostro aiuto, sara' piu' facile
respingere tutti i nemici che ci troviamo ad affrontare."
Con ordine, le ragazze raccolsero tutto il loro equipaggiamento, e si
diressero verso lo spogliatoio per rivestirsi. Stava iniziando a farsi tardi, e
soprattutto per Nagisa e Honoka era il caso di sbrigarsi e andare a prendere il
treno che le avrebbe riportare a casa...
"Ooookay, allora cominciamo a muoverci anche noi, mepo!" concluse Mepple,
mettendosi via la sconfitta di Nagisa, per poi richiamare Hikari e tutti gli
altri abitanti dei Giardini...
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Nel frattempo, in casa Takamachi, anche Nanoha aveva avuto un'idea simile a
quella delle sue compagne piu' grandi... e ne stava discutendo con la sua
famiglia, che pur essendo rimasta un po' sorpresa dalla decisione presa dalla
bambina, stava comunque ascoltando con attenzione.
"Hmm? Ho... sentito bene, Nanoha-chan? Vorresti... imparare un po' di kendo
anche tu?" chiese il signor Shiro Takamachi, con espressione alquanto stranita.
Anche gli altri membri della famiglia, mamma Momoko e i fratelli maggiori Kyouya
e Miyuki, stavano partecipando alla discussione, seduti su un divano nel salotto
di casa.
"Si', papa'... lo so che e' una richiesta un po' strana..." rispose Nanoha,
un po' imbarazzata. Yuuno, il maghetto che tutta la famiglia Takamachi credeva
in realta' essere un furetto, si aggirava vicino alle gambe della bambina,
drizzandosi di tanto in tanto in piedi sulle zampe posteriori, e Nanoha penso'
tra se' che il suo piccolo amico era davvero bravo a fare finta di essere un
animaletto qualsiasi. "Pero'... ecco, ho pensato che conoscere un po' di
autodifesa non poteva certo farmi male, no? E'... come si suol dire, impara
l'arte e mettila da parte, no?"
Kyouya si sfrego' il mento con il pollice e l'indice di una mano. "Hmm...
beh, se vuoi, Nanoha, potremmo darti delle lezioni io e Miyuki... se anche a te
va bene, Miyuki..." disse, per poi rivolgersi alla sorella di mezzo, che annui'
in segno di assenso.
"Anche a me va bene... mi sembra un po' strano, visto che Nanoha non e' mai
stata interessata al kendo prima d'ora, pero' se e' questo che Nanoha vuole..."
rispose la ragazza con gli occhiali. "Comunque, Nanoha-chan, e' bene che tu
sappia che se vuoi praticare kendo, o arti marziali in genere, devi essere
disposta a fare fatica e ad impegnarti seriamente. Non sono una cosa che si puo'
fare cosi', come passatempo. Possono essere faticose, e richiedono molta
autodisciplina e concentrazione. E' il caso che tu lo sappia fin da subito."
"Va bene, sorellona Miyuki!" rispose Nanoha, con un mite sorriso. "Ma non
preoccupatevi, ho intenzione di impegnarmi seriamente anche in questo! Non ve
l'avrei chiesto, se non fossi stata sicura al cento per cento!"
"Da parte mia, non avevo dubbi!" affermo' Momoko, per poi rivolgersi al
marito. "Dopotutto, tesoro, lo sai che Nanoha-chan e' una bambina coscienziosa,
e non fa mai una richiesta senza sapere a cosa va incontro..."
"Anche questo e' vero..." ammise Shiro, sorridendo gentilmente. "Va bene...
allora, Kyouya, se tu sei disposto a dare qualche lezione anche a Nanoha... e
magari, qualche volta mi ci metto anch'io. Sono pur sempre l'attuale maestro del
dojo, in fondo..."
Kyouya annui'. "D'accordo, per me non ci sono problemi." affermo'. "Tuttavia,
Nanoha, e' bene che tu sappia che faremo lezione tra le sei e le sette del
mattino, e questo significa che dovrai svegliarti presto... e che la sera dovrai
andare a letto prima. Quindi... pensaci bene, e pensa se riesci a gestire tutti
i tuoi impegni quotidiani. Se la risposta e' si', allora non ci sono piu'
problemi!"
"Va bene, Kyouya-niisan!" rispose prontamente Nanoha, contenta che la sua
richiesta fosse stata accettata. "Allora... vedro' in questi giorni se riesco a
far stare tutto nella mia giornata, e poi ti dico se... possiamo incominciare!
Okay?"
Mentre Kyouya e Miyuki annuivano in segno di assenso, Nanoha sospiro' di
sollievo tra se' e se', e invio' un messaggio telepatico a Yuuno. "Beh, se
non altro questa e' andata... ed e' stato piu' facile del previsto."
"Lo vedo..." rispose il mago-furetto. "E spero che un po' di
allenamento possa esserti utile per affrontare quella Fate. Eppure sono sicuro
che il suo nome l'ho gia' sentito da qualche parte, ma non riesco proprio a
ricordare dove."
"Okay... allora, questa questione e' risolta." disse Shiro. "Per quanto
riguarda questo weekend... vi ricordate cosa si fa questo weekend, ragazzi,
vero?"
Per un attimo, Nanoha rimase spiazzata da quella domanda... ma subito dopo,
si ricordo' di cosa stava parlando suo padre! Ma certo! Come aveva fatto a
dimenticarsene? In quel weekend, ci sarebbe stata una ricorrenza importante per
la famiglia Takamachi... ogni anno, trascorrevano quei due-tre giorni in un
ryokan appena fuori dalla provincia di Tokyo, con tanto di onsen e bagno
termale! Era un'occasione che tutti i membri della famiglia aspettavano con
grande impazienza, quando si avvicinava quel periodo dell'anno!
"Oh... ma certo!" esclamo' la bambina, schioccando le dita. "Questo... e' il
weekend in cui si va alle terme, giusto? Tra una cosa e l'altra, mi era
completamente sfuggito!"
"Esatto, tesoro..." rispose Momoko, gentilmente. "E... proprio perche' e'
un'occasione molto speciale, ho pensato che avresti gradito se avessi avuto la
possibilita' di invitare le tue amiche con te! Arisa-chan e Suzuka-chan,
intendo!"
Piacevolmente sorpresa, la bambina sfodero' un sorrisone raggiante. "Cosa?
Invitare anche... Dici davvero, mamma? Possono venire anche Arisa-chan e
Suzuka-chan?"
"Ma certamente!" rispose Shiro, serafico. "Anzi, ti diro' di piu', Nanoha...
questa volta abbiamo pensato di fare una bella uscita di gruppo! Ci saranno
anche Shinobu, la sorella maggiore di Suzuka-chan..." E qui, il capofamiglia
fece un occhiolino di intesa a Kyouya che, innamorato della maggiore delle
sorelle Tsukimura, rivolse lo sguardo al pavimento e arrossi' leggermente. "...e
anche le signorine Noel e Faren. Insieme, e' piu' divertente, non ti pare?"
Nanoha corse ad abbracciare il suo papa', ridendo di gioia. "Hahahaa! Grazie,
papa'! Questa si' che e' una bella sorpresa!" esclamo'. "Ho i migliori genitori
del mondo!"
"Hehehee... Hey, tesoro, capisco che tu sia contenta..." rise Shiro in
risposta. "Ma... non stringere troppo forte... Ow! Cavolo..."
Allarmata e dispiaciuta, Nanoha mollo' subito la presa. "Ah! Scu... Scusa,
papa', quella era per caso... scusami, me n'ero dimenticata! Ti ho fatto
male?"
"No, no, figurati..." rispose papa' Takamachi, massaggiandosi la spalla
destra. "E' solo che... accidenti, cominciare a sentire acciacchi alla mia
fresca eta' di quarantadue anni e' un po' una fregatura!"
"E' per via di quella cicatrice, caro..." rispose Momoko, chinandosi sul
marito per esaminare il punto dolente. "Stai bene? Non ti serve qualche impacco,
o cosa del genere?"
"Heheee... tranquilli, tranquilli!" rispose Shiro, che gia' cominciava a
sentirsi meglio. "Ci vuole ben altro per mettermi fuori uso! E' solo un attimo,
poi mi passa!"
"Comunque, e' meglio se ti fai un po' vedere quella spalla, papa'..." disse
Miyuki. "Sai che non si puo' mai essere troppo prudenti, con queste cose..."
"Ehm... scusa, Nanoha, mi rendo conto che forse e' una domanda un po'
indelicata..." affermo' telepaticamente Yuuno. "Ma... che cos'ha tuo
padre su quella spalla? Come mai... gli fa cosi' male?"
"E' una cicatrice di una vecchia ferita, che si e' fatto prima ancora che
io nascessi..." rispose la bambina. "Non so i dettagli... papa' non vuole
mai parlare di quell'incidente... ma e' legato al lavoro che faceva prima di
passare a gestire la nostra caffetteria, e so che ha rischiato di morire, per
quello che e' successo... Come puoi vedere, le conseguenze di quell'incidente le
sente ancora oggi..."
"Ah... capisco... scusa se ho fatto una domanda cosi' personale..."
rispose il furetto. "Beh, tornando al discorso che stavate facendo tu e la
tua famiglia... questa e' una buona notizia, direi! Almeno per questo weekend
potrai distrarti un po' e non pensare a questa storia dei Jewel Seed e a quella
Fate Testarossa..."
"Gia'..." rispose la bambina... ma tra se', Nanoha si stava gia'
incupendo per la questione che le stava tornando alla mente. Ancora non riusciva
a togliersi dalla testa la misteriosa biondina dai profondi occhi tristi che
l'aveva sconfitta e le aveva sottratto quel Jewel Seed.
"Sigh... accidenti, di tanto in tanto, i miei pensieri tornano a
Fate-san..." si rimprovero' Nanoha. Immaginava che non fosse troppo sano
continuare a rimuginare su quell'episodio, eppure... "Yuuno-kun ha ragione,
almeno per quei due-tre giorni che staremo alle terme, non devo pensare a queste
cose. Per quel periodo di tempo, voglio soltanto divertirmi con le mie amiche,
ed essere una bambina come tutte le altre!"
Yuuno annui', in perfetto accordo. "Hai ragione, Nanoha... essere sempre
in tensione non fa bene."
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"Uff... che giornata... sono davvero esausta!" sospiro' Mai, mettendosi
seduta sul suo letto... e poi lasciandosi cadere a braccia aperte sul materasso.
Tra la scuola, il circolo di disegno e l'allenamento di arti marziali, la
giovanissima artista si sentiva come un panno strizzato. "Mi sa tanto che ci
aspettano dei giorni piuttosto duri... ora capisco come si sente la mamma dopo
una giornata di lavoro... spesso e' costretta a fare le ore piccole, per
terminare!"
"La tua mamma e' una studiosa di archeologia, se non ricordo male, chopi..."
disse Choppy, dopo aver ripreso la sua forma normale ed essersi materializzata
sul letto di Mai in una nuvoletta di fumo rosa.
Voltando un po' la testa verso la sua nuova amica, e sorridendo gentilmente,
Mai rispose. "Si'... e' un lavoro piuttosto stancante, anche se fino ad ora non
avevo idea di come ci si sentisse a fare cosi' tanto lavoro. Spero almeno che
questi allenamenti ci facciano migliorare un po'... altrimenti non so se
riusciremo a far rinascere le sorgenti e ad impedire a quel Lord Akudaikahn di
recuperare i Jewel Seed..."
"Se l'Impero di Dark Fall dovesse mettere le mani su quegli artefatti,
sarebbe un guaio, chopi..." affermo' la creaturina rosa, muovendo le lunghe
orecchie con aria sconsolata. Ma si riprese subito, e cerco' di sembrare
positiva riguardo alla situazione. "Ma sono sicura che voi e le Pretty Cure del
Giardino di Luce riuscirete a fermare loro, e anche gli Elementali, chopi! Non
preoccuparti piu' di tanto!"
"Grazie mille, Choppy! Beh, ora e' meglio che mi rimetta al passo con il
lavoro, e faccia un po' di compiti!" rispose Mai. Allungo' una mano e diede una
carezza sulla testa alla creaturina del Giardino delle Sorgenti, poi, dopo aver
ripreso un po' fiato, la Pretty Cure del Cielo si alzo' in piedi e si
stiracchio' per mandare via l'indolenzimento che sentiva nelle vertebre e nelle
articolazioni. Giusto in tempo, visto che poco dopo si senti' qualcuno bussare
alla porta di camera sua! Choppy sobbalzo' per la sorpresa e si trasformo' di
nuovo in un cellulare... mentre Mai si drizzava in piedi, si rimetteva a posto
il vestito, e si rivolgeva alla persona che aveva bussato. "Ah! Ehm...
avanti!"
"Mai? Sono io, Kazuya!" le rispose la voce del fratello maggiore, che apri'
la porta soltanto di qualche centimetro. "Scusa, sorellina, volevo vedere come
stavi. Posso... entrare?"
"Certamente, fratellone... entra pure!" rispose Mai, dopo aver rapidamente
nascosto il cellulare in cui Choppy si era trasformata. Kazuya entro' un istante
dopo, e accese la luce che Mai si era dimenticata di accendere al suo ingresso.
Quando vide la sorella in piedi vicino al letto, con l'aria di chi voleva dare
l'impressione di non avere alcun problema malgrado in realta' fosse stanca
morta, non pote' fare a meno di provare un minimo di preoccupazione.
"Ciao, Mai... ero venuto giusto a vedere perche' mi sembravi un po' svagata,
quando sei entrata..." affermo' il maggiore dei fratelli Mishou. "E adesso vedo
che hai gli occhi cosi' stanchi... sicura di stare bene?"
"Ah... grazie per l'interessamento, Kazuya... lo apprezzo davvero!" rispose
Mai gentilmente. "Ma... va tutto bene, davvero! Sono rincasata tardi perche'...
ehm... mi sono fermata a chiacchierare con alcune mie amiche, e ho perso la
cognizione del tempo! Avrei dovuto starci piu' attenta, lo so..."
"Beh, se si tratta di questo..." rispose Kazuya. "Comunque... parli di quella
Saki Hyuuga che hai conosciuto di recente, vero?"
"Beh... si', ma non solo di lei!" fu la risposta di Mai, accompagnata da un
sorriso e da un breve cenno del capo. "Mi sono fatta molte amiche anche tra le
mie compagne di classe, e anche con due ragazze del liceo... la sempai Misumi e
la sempai Yukishiro, che sono un po' delle celebrita' nella nostra scuola!
Sinceramente, non credevo che sarei riuscita a trovare cosi' tante amiche in
cosi' poco tempo!"
"Non posso che essere contento per te, sorellina!" affermo' Kazuya,
visibilmente soddisfatto. "Quando abitavamo nell'altra citta', era raro vederti
uscire con qualcuno o fare nuove amicizie. Restavi tutto il giorno in casa a
studiare o a disegnare..."
Mai si mise una mano dietro la nuca e ridacchio' goffamente. "Hehehee... si',
mi ricordo bene! Mi fa piacere che adesso ho trovato qualcuno con cui parlare
liberamente, e con cui posso passare il tempo! Ma... dimmi, Kazuya, anche
stasera la mamma lavora fino a tardi?"
"Purtroppo si'..." dise il fratello maggiore, con un'alzata di spalle.
"L'universita' le ha mandato altri pezzi da esaminare, e temo che ci vorra' un
po' di tempo prima che possa finire e scrivere una relazione..."
A Mai venne un'idea sull'impulso del momento - non una cosa che le accadeva
tanto spesso, era vero, ma qualche volta anche lei aveva queste trovate.
"Hmmm... allora senti, Kazuya... magari, stasera, quando ho finito i compiti,
pensi che alla mamma farebbe piacere se venissi ad aiutarla un po' con il
lavoro? Per quello che sono in grado di fare, si intende..."
Questa richiesta lascio' un po' interdetto il fratello maggiore. Certo, in
precedenza Mai si era gia' offerta di aiutare la mamma nel suo lavoro, ma non
direttamente - piuttosto, si era offerta di portarle del te', o comunque di fare
qualche altro servizio. Era la prima volta che Mai chiedeva invece di
partecipare al lavoro. "Hmm... beh, penso che... si possa fare. Ovviamente, se
stai molto attenta a quello che fai, dal momento che i reperti che la mamma
maneggia possono essere alquanto fragili... Ma... toglimi una curiosita',
sorellina, come mai chiedi una cosa del genere cosi', all'improvviso?"
"E' che di recente mi sono trovata spesso a pensarci... e credo di capire
come possa sentirsi affaticata la mamma alla fine di una giornata." rispose mai.
"Quindi... insomma, diciamo che mi sono messa nei suoi panni, e percio'... beh,
capisci cosa voglio dire, vero, Kazuya?"
"In effetti, non posso neanche darti torto..." ammise il ragazzo,
ridacchiando gentilmente. "Va bene, Mai, si puo' fare. Ora, pero', e' quasi
pronta la cena, quindi e' meglio se ci laviamo le mani e veniamo a tavola.
Okay?"
"Ricevuto!" rispose allegramente la giovane artista. Gia' adesso sentiva un
po' meno la fatica...
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La mattina dopo, grazie ad una buona notte di sonno ininterrotto (e, nel caso
di Nagisa, talmente profondo che aveva rischiato di farla arrivare in
ritardo...), le Pretty Cure erano pronte per un'altra mattinata di studio... e
cosi' anche le Maiden, che in quel momento stavano salutando Nagisa, Honoka,
Hikari, Saki-H e Mai mentre queste si avvicinavano ai cancelli della scuola.
"Ehila', Misumi-sempai! Yukishiro-sempai! Buongiorno a tutte!" esclamo'
Heart, non appena il quartetto di guerriere leggendarie raggiunse lei, Saki-T,
Maori e Lilica. "Oggi e' davvero una giornata adorabile, non e' vero? Sole, aria
fresca e il profumo dei fiori!"
"Gia'... e le mie ossa che scricchiolano..." borbotto' Nagisa, sarcastica,
mentre muoveva il braccio destro per sgranchirselo. L'allenamento era stato
parecchio duro... "Comunque... buongiorno, ragazze, va tutto bene?"
"A proposito, grazie ancora per le lezioni... vi dobbiamo un favore!"
prosegui' Saki-H.
"Di niente..." rispose Saki-T con un'alzata di spalle... per poi rivolgersi a
Lilica, prima che questa potesse chiedere di cosa stessero parlando. "Le sempai,
Saki-san e Mai-san ci hanno chiesto di dar loro qualche lezione di arti
marziali, in modo da essere pronte ad affrontare gli scagnozzi di Dark Fall
quando ne verra' il momento. Ci siamo messe d'accordo per incontrarci al dojo di
casa mia."
"Ooookay..." rispose la biondina, riavviandosi un po' i codini ai lati della
testa. "Non e' male come idea. Piuttosto, gente, c'e' una cosa di cui vi vorrei
parlare. Con una certa urgenza, se possibile."
"Hm? Adesso?" chiese Honoka, interdetta. Conosceva Lilica abbastanza da
sapere che alla biondina non interessava molto di essere in ritardo per le
lezioni, e che qualche volta incoraggiava anche le sue amiche a fare la stessa
cosa... ma non per questo aveva intenzione di farsi convincere! "Mi dispiace,
Lilica-san, ma non si puo' rimandare a dopo... magari alla pausa pranzo? Adesso
manca poco alla campanella... E a proposito, come mai Ioriko-san non e' con voi,
stamattina?"
"No, adesso, signorina genio!" rispose Lilica con giocosa sfacciataggine.
Afferro' la mano di Honoka e comincio' a trascinarla verso un punto in cui la
vegetazione ornamentale dei giardini della Verone Academy si faceva piu' folta.
"E credimi... quando avrai visto di cosa si tratta, mi ringrazierai di averti
fatto arrivare in ritardo! E' una notizia sensazionale!"
"Hey! Aspetta un momento!" esclamo' Saki-H, mentre il gruppo cominciava ad
inseguire la biondina. "Non voglio prendermi una sgridata sensazionale da
Yoshimi-sensei, ed essere costretta a tenere i secchi in corridoio! Che ti salta
in mente...?"
"Lo vedrai, lo vedrai!" disse Lilica, imperterrita. "Per adesso... guardate
un po' chi e' che ha da darvi questa notizia fenomenale!"
"Lilica-san, posso capire che queste cose ti piacciano tanto, ma adesso non
e' esattamente il momento giusto per questi scherzi..." affermo' garbatamente
Maori... prima che il gruppo raggiungesse Lilica dietro il tronco di un grande
albero, dietro il quale trovarono anche qualcosa che fece rimanere stupite le
Pretty Cure e le Maiden - nascosta dietro il tronco, con espressione
terribilmente imbarazzata e un grosso bastone magico bianco, decorato con un
minaccioso tescho felino a tre occhi ad un'estremita', c'era Ioriko Yasuzumi, la
cartella appoggiata per terra con tutto l'ordine che le era possibile in una
situazione del genere.
"Buongiorno..." mormoro' la ragazzina con gli occhiali, sperando in
bene...
"Ehm... Lili... Iori-poo? Mi potete dire cosa sta succedendo?" chiese Heart,
confusa. "Come mai ci chiedete di venire qui... e cos'e' quella specie di
bastone che ti porti dietro, Iori-poo?"
La Maiden dai capelli rosa fece un salto quando il bastone corrugo' la fronte
e le ringhio' rabbiosamente dietro. "Hmmm... per essere una Maiden, hai le fette
di prosciutto sugli occhi, bambina!" esclamo', la fronte segnata da una venuzza
pulsante salita in superficie. "Come fai a scambiarmi per un misero pezzo di
legno dipinto? Io sono Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI! E non tollero
che una piccola umana mi manchi di rispetto, mi sono spiegato?"
"Ah! Il bastone ha parlato!" esclamo' Heart, gli occhi che schizzavano fuori
dalle orbite, e il ricciolo ribelle a forma di cuore che si agitava come dotato
di volonta' propria! "Ma... ma che succede, Iori-poo? Dove... dove hai trovato
quel tipo? E... cosa c'entra Lili con..."
"Aspetta, piccola Heart..." disse Partinias, ancora una volta parlando
telepaticamente alla sua Maiden. "Aspetta un momento... riesco a percepire la
presenza di un Arcano... anche se fino a ieri non la sentivo! Pare che... la tua
amica sia diventata una Maiden come te e Saki!"
Bhanri e Ohtsuchi stavano dicendo le stesse cose alle loro Maiden, e sia
Saki-T che Maori sembravano abbastanza interdette da questo sviluppo. Ioriko
sembrava proprio l'ultima persona che avrebbe potuto attirare un Arcano,
nonostante la sua passione per l'occulto... e non sembrava comunque il tipo di
persona capace di combattere contro i mostri provenienti da Dark Fall o dal
Giardino degli Elementi... e comunque, in quel momento c'era qualcos'altro che a
Saki-T interessava sapere.
"Ma... che significa tutto questo, Lilica-san?" chiese la Maiden dai capelli
blu, non senza una notevole dose di severita'. "Mi spiegate com'e' possibile che
Ioriko-san sia diventata una Maiden... e chi e' esattamente questo...
Michelangelo... che lei tiene in mano? Lilica-san, se non ricordo male, tu e
lei, ieri pomeriggio, avete fatto chissa' quale esperimento a casa sua, mentre
io, Heart-chan e Maori-san davamo lezioni alle sempai, a Hyuuga-san e a
Mishou-san. Quindi... ti faccio una domanda. C'entri qualcosa, tu, con tutto
questo?"
Ci voleva ben altro che uno sguardo severo per mettere in riga
l'indisciplinata Maiden di Tempestas, che sghignazzo' con aria da innocentina e
si sfrego' la nuca. "Hehehee... direi che hai fatto centro, mia cara Saki! In
pieno!" rispose. "E... spiegare questa cosa richiedera' un pochino di tempo!
Allora, vi spiego, tutto e' cominciato quando..."
----------
"I rapporti parlano di un nuovo Arcano, assegnato ad una ragazza
terrestre..."
"Allora era vero quello che si diceva... Questo potrebbe essere un fattore
importante, sorelle... ma come dobbiamo comportarci in proposito?"
"Lo sai quali sono gli ordini. Eseguiamoli e vediamo di cosa e' capace la
nuova Maiden."
"Hmm... che si sappia, c'e' qualche Elementale disponibile, nelle
vicinanze?"
"Credo proprio di si'... e' un Elementale particolarmente pericoloso,
pero', e non so se valga la pena di..."
"Hm. Non importa. Se quella nuova Maiden muore, significa che non era
all'altezza del suo compito. Procediamo."
"Ricevuto. Interferenza dimensionale isolata. Iniziare apertura passaggio
dimensionale..."
----------
"Wow. E cosi', avete finito per evocare un demone al posto di un normale
famiglio... e guarda caso, lo avete fatto materializzare sotto forma di quel
bastone!" esclamo' Nagisa, esterrefatta come tutte le altre Pretty Cure davanti
alla storia che Lilica e Ioriko avevano raccontato. "Accidenti, questa storia
diventa sempre piu' incredibile ogni giorno che passa..."
"E poi, Michelangelo ha assegnato un Arcano... un tipo piuttosto irrequieto,
mi pare di capire... a Ioriko..." continuo' Honoka. "Il che significa che adesso
anche Ioriko e' una Maiden... che cosa avete intenzione di fare, a questo
proposito?"
"Beh, intanto sara' necessario parlare di questi sviluppi alla TSAB.
Probabilmente l'ammiraglio Graham ne ha gia' ricevuto notizia, ma e' il caso di
fare rapporto comunque." suggeri' Maori, accomodante come sempre. "Per quanto
riguarda..."
"Aspettate! Questo cos'e'?"
Michelangelo corrugo' improvvisamente la fronte e interruppe la discussione
con questa domanda a bruciapelo. "Sento... che qualcosa si sta avvicinando. E'
potente... un avversario di tutto rispetto..." disse il demone trasformato in un
bastone magico. "Non so pero' se sia un Elementale, o... qualcos'altro! State
attente!"
"Cosa? Sta arrivando qualcuno? Qui, in questo momento?" esclamo' Hikari,
alzandosi di scatto. Non ci voleva... proprio li' e in quel momento!
Difficilmente sarebbe potuto capitare in una situazione peggiore...
"Lo... lo sento anch'io, ragazze!" esclamo' Heart. "E anche Partinias mi dice
che c'e' qualcosa che si sta avvicinando..."
Uno stridio pauroso, accompagnato dallo strano effetto di rifrazione che
accompagnava sempre l'emersione di un Elementale, fece da sfondo alle parole
della giovane Maiden... e mentre le ragazze vedevano il cielo azzurro tingersi
di un cupo colore violaceo, si apri' una fenditura nell'aria davanti a loro, e
una forma rettiloide striscio' fuori da essa, sibilando orrendamente...
CONTINUA...
----------
Note dell'autore: E cosi', in maniera non troppo convenzionale, Ioriko
diventa una Maiden... e i suoi poteri appena risvegliati vengono subito messi
alla prova! Il prossimo capitolo sara' dedicato a questo scontro... e intanto,
spero che questo vi sia piaciuto, e vi do appuntamento alla prossima volta! A
presto!
Justice Gundam
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Capitolo 17 *** Occhi mortali ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-17
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Ta-daaaan!
Bentornati, signori e signore fan di crossover! Ecco a voi il nuovo capitolo
della mia storia... che ormai sto veramente prendendo gusto a scrivere! Ho messo
assieme un gruppo di anime e videogiochi che, ho scoperto, funzionano
sorprendentemente bene nello stesso contesto narrativo... e ormai sono lanciato!
Non mi ferma piu' nessuno!
Ma prima, facciamo un po' di riassunto: abbiamo visto, nel capitolo
precedente, che la nostra Lilica ha giocato un brutto scherzo a Ioriko... con il
bel risultato che la nostra amica si e' ritrovata per le mani, invece che un
semplice famiglio come avrebbe desiderato, un arrogante individuo di nome
Michelangelo che si autodefinisce il GRANDE RE DEI DEMONI (*con tanto di effetto
sonoro di sottofondo*), e un Arcano non troppo raccomandabile di nome Dieu
Mort... del quale gli altri Arcani, Tempestas in modo particolare, non sembrano
avere un'opinione molto elevata! In pratica, Ioriko e' diventata una Maiden,
volente o nolente, e adesso e' dentro fino al collo nella caccia ai Jewel Seed,
e nella lotta contro gli Elementali e Dark Fall. Non mi sembra esattamente
l'ambiente adatto a una quattrocchi secchiona come lei, ma chissa' che l'Arcano
che ha con se' non le dia una mano...
E anche nanoha sembra aver preso sul serio la minaccia costituita dalla sua
controparte, Fate Testarossa. Magari, la prossima volta che le capita di
affrontarla se la cava un po' meglio, se Kyouya e Miyuki le danno qualche
lezione. Lezioni che anche le Pretty Cure hanno deciso di farsi dare dalle
Maiden, con risultati per ora un po' incerti...
Ma mentre Lilica e Ioriko stanno spiegando la loro situazione alle altre
ragazze al momento del ritorno sui banchi, un nuovo Elementale emerge per
attaccare! Sara' una buona occasione per far vedere i nuovi poteri di Ioriko...
o sara' uno scontro piu' pericoloso di quanto si possa prevedere, che mettera' a
serio rischio il nostro gruppo di eroine? Gia' il titolo di questo capitolo
dovrebbe farvi capire di che creatura leggendaria stiamo parlando... e chi la
conosce, sa gia' cosa aspettarsi!
Okay, questo e' tutto per quanto riguarda il riassunto del capitolo
precedente e la preview di questo. Non mi resta che rispondere alle recensioni
che mi avete lasciato, e poi lasciarvi alla lettura di questo nuovo
combattimento!
Anonimo9987465: Si', un'altra Maiden... soltanto la prima di un nutrito
gruppo che si verra' ad aggiungere alle eroine principali, e che ci riservera'
delle sorprese niente male! E il suo Arcano... beh, si', e' un tipo quanto meno
originale, come del resto lo e' anche Michelangelo! Credo che Ioriko, e in una
certa misura anche Lilica, avranno il loro bel da fare a tenere a freno il loro
ego! Ma cosi' e' anche piu' divertente, in fondo... Bene, bene, l'attesa e'
finita, come puoi vedere! Sappimi dire se anche questo scontro ti e'
piaciuto!
KillKenny:
Mayuri: *si frega le mani tutto contento*: Oh oooh, che bello! Finalmente un
soggetto del tutto nuovo da vivisezionare! Un vero regalo di compleanno! Non
vedo l'ora di scoprire com'e' fatta una mezza-demone, sono troppo curioso!
Ehm... si', lo scienziato pazzo della Soul Society apprezza il gesto...
Michelangelo, anche nel gioco originale, ha una personalita' chiaramente
ispirata a quella del nostro Overlord preferito! Chissa' se si incontrassero che
tafferuglio ne verrebbe fuori! Ma credo che anche Michelangelo verrebbe messo al
tappeto se avesse la cattiva idea di fare commenti sulle forme di Etna o di
Flonne...
Grazie del voto, e spero che anche questo capitolo meriti un giudizio simile!
Alla prossima!
Bene, non credo ci sia altro da dire! Terminati i preamboli... passiamo al
novo capitolo e alla battaglia che ci aspetta! Buona lettura!
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Capitolo 17 - Occhi mortali
Qualcosa stava strisciando fuori dal cancello dimensionale... una forma
rettiloide e guizzante, dalle forme repellenti, che irradiava attorno a se' un
terrificante odore di marciume e zolfo che costrinse alcune delle ragazze a
mettersi le mani davanti alla bocca per non perdere la colazione. Nagisa,
Honoka, Hikari, Saki-H e Mai erano gia' pronte a trasformarsi, mentre le Maiden
avevano gia' evocato i loro Arcani, che si erano materializzati accanto a loro.
Dieu Mort, in particolare, sembrava molto desideroso di combattere... e quando
una seconda e una terza creatura simili alla prima strisciarono fuori dal
portale e si affiancarono alla loro "compagna", l'Arcano del Veleno sghignazzo'
e sollevo' la sua ascia da boia con fare minaccioso!
"Aaaah... carne fresca!" sibilo' ferocemente, un sussurro crudele che
fece venire i brividi a Ioriko. "Sono alcuni secoli che non mi tengo in
allenamento... non vorrei essermi arrugginito! Venite avanti, ammassi di squame!
La mia ascia reclama a gran voce le vostre teste!"
Gli altri Arcani lo ascoltarono con disgusto, mentre le Pretty Cure e le
Maiden retrocedevano di un passo, non sentendosi troppo tranquille accanto a
quello psicotico! e di tutti gli Arcani, fu Tempestas, dopo aver spiegato le sue
magnifiche ali blu notte, a biasimare il demone scheletrico. "Chiacchiera
meno tu, razza di furfante! E vedi di far sopravvivere la tua Maiden! Quei
lucertoloni non mi piacciono per niente... se la memoria non mi inganna, quelli
sono..."
"Ah! Che schifo, guardate!" esclamo' con orrore Hikari, nel momento in cui il
primo dei giganteschi rettili rivelo' finalmente il suo aspetto.
Era una sorta di gigantesco varano dalle squame verdi smeraldo, lungo piu' di
quattro metri e alto alla spalla come un cavallo da tiro... ma assomigliava ad
una lucertola soltanto nel senso piu' lato del termine, visto che in realta' il
suo corpo era un orrido amalgama di rettile e uccello. La testa era quella di un
gallo, con bargigli rossi e un becco stranamente acuto e uncinato, e occhi
completamente verdi e luccicanti dai quali esalava lento un fumo verde che di
naturale aveva ben poco. Il suo corpo dava piu' l'idea di un rettile... ma alle
squame erano commisti dei ciuffi di piume rosse e dorate che crescevano sulla
sua pellaccia in maniera irregolare, dando all'essere un aspetto malato e quasi
sofferto. Due piccole, oscene ali vestigianali fuoriuscivano dalla schiena del
mostro, troppo piccole e striminzite per tenerlo in aria, e tra di esse passava
una lunga cresta di aculei variopinti che partiva dalla base del cranio e
percorreva tutta la spina dorsale fin quasi alla coda. Tuttavia, la
caratteristica piu' strana, e per certi versi inquietante, del mostro rettiloide
era il fatto che aveva soltanto le zampe anteriori: in questo modo, soltanto la
meta' anteriore del suo corpo era sollevata da terra, mentre quella posteriore
strisciava come un serpente. Nonostante questa deformita', le creature si
muovevano con fin troppa agilita' e naturalezza, e si riusciva facilmente a
capire che erano molto piu' agili e veloci di quanto un essere di quelle
dimensioni sarebbe stato normalmente!
"Oh, cavolo..." mormoro' Saki-H, mentre storceva il naso per la puzza
disgustosa emesse dalle orrende bestie che strisciavano verso di loro. "Questi
mostri li si puo' annusare molto prima di vederli! Cosa... cosa diamine sono?
Hanno degli occhi che non mi piacciono!"
"E fanno bene a non piacerti..." rispose la sua omonima Maiden, scintille
elettriche che gia' crepitavano sulle punte delle dita delle mani. "Quei mostri
sono dei basilischi... Elementali della Terra, rettili velenosi che sono in
grado di trasformare qualsiasi cosa in pietra con i raggi mortali che sparano
dai loro occhi! Non restate troppo a lungo vicino a loro... e state sempre
attenti ai loro occhi!"
"Cosa? Raggi dagli occhi? Da dove vengono, da un film di sentai di serie B?"
esclamo' Nagisa.
I basilischi non semrarono apprezzare la battuta. Uno di loro giro'
rapidamente la testa verso la piu' impulsiva delle due Pretty Cure originali, e
Nagisa vide, per un istante, gli occhi della bestia squamata illuminarsi. Il suo
istinto le disse, correttamente, che stava per arrivarle contro un attacco... e
non appena lei si getto' di lato per evitarlo, un raggio di luce verde chiaro
scaturi' dagli occhi del mostro, mancandola di pochissimo e colpendo un albero
dietro di lei! Immediatamente, i rami si irrigidirono, e il colore della
corteccia passo' ad un inquietante grigio spento... e un secondo dopo, tutto
l'albero era diventato di pietra friabile, come se fosse stato una statua
scolpita alla perfezione! Nagisa degluti' al pensiero che sarebbe potuta toccare
a lei una fine simile, e anche le altre ragazze sembrarono abbastanza
impressionate!
"Cavolo, questo non e' adorabile per niente!" si lamento' Heart. "E quel
povero albero non aveva fatto niente, brutto lucertolone!"
"Ugh... preoccupati dell'albero, tu, fanatica dell'amore, mentre noi qui
rischiamo di diventare tante belle statuine di pietra!" grugni'
Michelangelo.
"In effetti, credo che il Re dei Demoni abbia ragione... piccola Heart,
concentrati sul combattimento, e cerca di non farti colpire da quei basilischi!
Muoviti in continuazione, e non dare loro un bersaglio troppo stazionario!"
la consiglio' Partinias.
"O... Okay, ragazze, non so voi... ma io non ho una gran voglia di passare il
mio tempo trasformata in una decorazione da giardino!" esclamo' Saki-H.
"Trasformiamoci, ragazze... e facciamo vedere a quei dinosauri venuti male
quanto valiamo!"
"D'accordo!" rispose Mai. Tutte le Pretty Cure estrassero i loro "cellulari"
e iniziarono la trasformazione!
"Double Aurora Wave!"
...
"Emissaria della Luce, Cure Black!"
"Emissaria della Luce, Cure White!"
"Noi due siamo... le Pretty Cure!"
"Servitori dell'oscuro potere!"
"Tornate nelle tenebre da cui siete venuti!"
"Dual Spiritual Power!"
...
"Un fiore sboccia sulla terra!"
"Le ali si aprono nel cielo!"
"Fiore dorato splendente, Cure Bloom!"
"Scintillante ala d'argento, Cure Egret!"
"Noi due siamo... le Pretty Cure!"
"A coloro che vogliono contaminare le Sette Sorgenti!"
"Che i tuoi atti malvagi si fermino qui!"
"Luminous Shining Stream!"
...
"Vita splendente... Shiny Luminous!"
"Perche' il Cuore della Luce e lo Spirito della Luce... tornino ad essere una
cosa sola!"
E, come ormai era prassi, le Pretty Cure apparvero in un vortice di colori
sgargianti! Ioriko, nonostante fosse terrorizzata dall'aspetto dei basilischi,
riusci' comunque a distrarsi dalle bestie rettili quel tanto che bastava per
ammirare la magnificenza della trasformazione... mentre Michelangelo non
sembrava condividere l'opinione della sua "protetta"!
"Hai visto che roba, Mike? Si sono trasformate! Come negli anime!" esclamo'
la ragazzina occhialuta. "Non sono meravigliose?"
Il demone-bastone grugni' antipaticamente. "Tsk! Come sarebbe a dire che sono
meravigliose? Ma le hai viste? Si sono trasformate cosi' lentamente che mi e'
venuta voglia di chiedere un rimborso del prezzo del biglietto!" commento'
sarcastico. "Bah, queste trasformazioni non sono piu' efficienti come lo erano
una volta!"
"Hmph, ma senti se dobbiamo farci fare la paternale da un pezzo di legno
troppo cresciuto, mipo!" gli rispose Mipple, con lingua altrettanto tagliente.
"Scusa tanto se le trasformazioni delle nostre ragazze non sono di tuo
gradimento, mepo! Magari vuoi andare a parlarne con la nostra Regina, mepo?" le
fece eco Mepple.
"Efficienti o meno, consiglierei di smetterla di parlare di queste idiozie, e
concentrarsi su quelle bestiacce li'!" li richiamo' all'ordine Saki-T, irritata
da quelle discussioni a vuoto. "Nel caso voi non ve ne siate accorti, ci stanno
puntando di nuovo contro il loro sguardo pietrificante!"
Un altro dei tre basilischi, prendendo in parola la Maiden dai capelli blu,
spalanco' di nuovo i suoi terrificanti occhi, e scaglio' un altro raggio
pietrificante contro le ragazze, che si dispersero in tempo per evitare il
letale proiettile laser! Poi, Pretty Cure e Maisen si dispersero in modo da non
offrire ai mostri rettili dei bersagli altrettanto facili... tattica che si
rivelo' azzeccata quando il terzo basilisco spalanco' il becco, mostrando dei
terribili denti che ne ornavano il bordo, e spruzzo' un getto di veleno liquido
verde che annaffio' il terreno vicino a Cure Bloom, Cure Black, Heart e Saki-T,
mancandole di pochissimo! Un sibilo malefico sali' dal punto colpito, e l'erba
avvizzi' all'istante, accartocciandosi come un tappeto di foglie bruciate!
"Uuuugh..." esclamo' Heart, ripugnata dal terrificante odore del vapore
bianco che si levava dal punto colpito. "Che schifo... quei mostri non scherzano
affatto!"
"Ha! Stai scherzando, vero, fanatica dell'amore?" esclamo' Michelangelo.
"Questi lucertoloni piumati sono poco piu' di un giochetto da bambini per il
sottoscritto! Andiamo, Ioriko, fagli vedere di cosa siamo fatti!"
L'autonominato "grande re dei demoni" ghigno' sicuro, aspettandosi che la sua
Maiden si lanciasse all'attacco... e invece, contro le sue aspettative, Ioriko
rimase ferma al suo posto, e Michelangelo senti', da come la Maiden lo stava
tenendo, che stava tremando per la paura!
"Ioriko? Ioriko! Che stai combinando?" ringhio' Michelangelo, alzando lo
sguardo. "Ioriko! Non restare li' impalata, fai qualcosa!"
Non c'era molto che la parola di Michelangelo potessero fare per la
riluttante Maiden... che in quel momento fissava con orrore le bestie che
strisciavano fameliche verso il gruppo, con i piedi inchiodati a terra per la
paura e gli occhi dilatati! Lilica strinse i denti, riconoscendo i sintomi...
era un attacco di panico! Comprensibile, dal momento che la sua amica si
trovava, tutt'a un tratto, in una situazione in cui rischiava la vita...
"Uuuh... io... io... non... riesco a..." balbetto' Ioriko. I basilischi
riconobbero immediatamente la preda piu' vulnerabile, e uno di essi punto' gli
occhi verso di lei per pietrificarla con il suo raggio... e solo un rapido
intervento di Lilica e Maori salvo' Ioriko da questa fine ingloriosa!
"Lasciala stare, bestiaccia!" esclamo' la giovane miko. Estrasse dalle
maniche del suo kimono due trottole di legno e le scaglio' contro il basilisco
come fossero state shuriken... una delle trottole arrivo' davanti alla bestia
proprio nell'istante in cui questa scagliava il suo raggio pietrificante, e
venne trasformata immediatamente in pietra ma riusci' ad evitare questa fine a
Ioriko... mentre l'altra colpi' il becco del mostro e lo stordi' per un istante,
di cui Lilica approfitto' immediatamente: la bionda mezza-demone salto', esegui'
uno spettacolare avvitamento a mezz'aria, e scese giu' in picchiata con un
calcio volante che respinse il basilisco e lo fece cadere a terra! Gli altri due
basilischi cercarono di caricare, ma le Pretty Cure avevano previsto questa
mossa e riuscirono a prenderli ai fianchi! Un calcio da parte di Cure White fece
barcollare il basilisco di destra... mentre il lucertolone di sinistra si
ritrovo' a doversi ritirare sotto una pioggia di pugni sferrati in rapida
successione da Cure Bloom! Poi, con maestria, Cure Black e Cure Egret saltarono
e attaccarono dall'alto, colpendo i due mostri con dei poderosi quanto
spettacolari calci dall'alto verso il basso, mentre Heart e Saki-T scagliavano
alcuni colpi energetici per tenere a bada il terzo basilisco.
Finalment mostri decisero di indietreggiare e andarono ad infilarsi in uno
stretto passaggio tra il muro dell'edificio scolastico e un altro locale, in
modo da rivolgere sempre il loro sguardo mortale alle ragazze e impedire loro di
attaccarli ai lati. Heart si concentro' e scaglio' un altro proiettile rosato,
ma uno dei lucertoloni lo intercetto' con un raggio ottico e lo fece svanire a
mezz'aria! Poi, i mostri scagliarono una raffica di quei pericolosi laser
oculari, pietrificando parti di muro e di terreno, e costringendo le ragazze a
ritirarsi. Anche Ioriko, di fronte a quella tempesta di raggi, riusci' a
scuotersi abbastanza dal suo terrore da trascinarsi a nascondersi dietro un
altro, dove si affloscio' a terra con un sospiro che suonava quasi come un
gemito di paura!
"Aaaah... ho... ho... ho avuto... una paura tremenda!" esclamo' Ioriko, la
mano libera che afferrava quella della sua amica Lilica, che l'aveva raggiunta
per vedere se stava bene. "Perche'... perche' mi trovo qui, in questo momento?
Voglio tornare a casa! Qualcuno mi svegli... questo... questo e' un incubo!"
"Ioriko! Ioriko, svegliati! Non puoi farti prendere dal panico adesso!"
esclamo' Lilica, afferrando la sua amica per le spalle e scuotendola per farla
reagire un po'. Il tono della ragazzina mezza-demone era, al contrario del
solito, vagamente inquieto e preoccupato... ma la Maiden di Dieu Mort non
sembrava neanche accorgersi di lei, e continuava a fissare il vuoto in preda al
panico, almeno finche' Michelangelo non decise che ne aveva avuto abbastanza, e
le diede un colpo su un ginocchio con la parte terminale. L'improvviso dolore
fece sobbalzare Ioriko, che torno' alla realta' e afferro' stretto il bastone
con entrambe le mani, guardando il re demone con stupore misto a paura! "M...
Mike! Mi... mi hai fatto male!"
"Tsk, preferivi che ti avessi lasciato a guardare nel vuoto?" rispose
bruscamente. "Se quei basilischi ti avessero preso con il loro sguardo, allora
no che non potresti piu' lamentarti del dolore! Ma venendo a noi... ti sembra
questo il modo di fare di una Maiden? Della MIA Maiden, per tutti i diavoli? Io
non ti ho scelto perche' tu ti mettessi a tremare come una codarda al primo
cenno di pericolo, non ti ho affidato il mio amico Dieu Mort per questo! Quindi
ora alza il tuo posteriore da terra e va a combattere! Fatti una borsetta di
pelle di basilisco! Muoversi!"
Ioriko era rimasta interdetta ad ascoltare la sfuriata di Michelangelo. In
effetti, non e' che potesse dargli del tutto torto... era pur vero che lei si
era fatta cogliere dal panico e si era congelata nel momento in cui la battaglia
era iniziata... neanche alla vista dei basilischi, per quanto spaventosi
potessero essere... nel momento in cui era stato sferrato il primo colpo, una
soffocante paura della morte le si era avvinghiata addosso, e l'aveva
completamente paralizzata! Eppure... eppure, si stava dicendo, cosa si aspettava
Michelangelo da una streghetta inesperta che aveva soltanto fatto un incantesimo
per evocare un famiglio?
Ma quello che Ioriko non riusciva a dire, lo dissero Lilica e altre ragazze,
apostrofando duramente il demone. "Hey, adesso che ti credi, Mike?" esclamo' la
biondina mezza-demone. "Ioriko e' diventata una Maiden solo da ieri... e non ha
mai combattuto prima d'ora!"
"Non puoi costringerla a combattere se lei non vuole!" prosegui' Cure White.
"Ioriko-chan! Se non vuoi combattere, non sei obbligata a farlo! Cerca di
ritirarti, e resta al sicuro finche' non abbiamo finito! Se non te la senti,
combattere sarebbe solo un suicidio!"
"Io provo a coprirti con il mio scudo di luce!" si offri' Shiny Luminous,
muovendosi con prudenza verso le due Maiden nel caso i basilischi avessero
ripreso il loro bombardamento. Heart, Saki-T e Maori restavano all'erta, pronte
a rispondere con una raffica di proiettili nel caso i feroci rettili avessero
tentato di attaccare la Pretty Cure bionda.
"Ma adesso, dobbiamo pensare ad un altro problema!" ricordo' Cure Egret. "Ora
quei lucertoloni si sono barricati in quel tunnel, e non siamo piu' in grado di
prenderli ai fianchi... dobbiamo per forza attaccarli frontalmente, con tutto
cio' che questo comporta! Qualcuno ha un'idea su come fare per coglierli di
sorpresa?"
"Bella domanda, Egret... ci stiamo pensando anche noi!" rispose Cure Black.
"Cavolo, e' in momento come questi che mi rode non avere qualche attacco a
distanza come quei personaggi degli stupidi videogiochi di mio fratello... Huh?
Hey, aspetta un momento! Forse ci sono!"
"Hai un'idea, Cure Black?" chiese Cure White alla sua compagna. I basilischi,
vedendo che Shiny Luminous si era mossa verso Ioriko, avevano indirizzato i loro
sguardi verso di lei, ma non erano riusciti a sparare che due laser, prontamente
bloccati da una barriera dorata che la piccola Pretty Cure aveva innalzato
davanti a se'. Saki-T invoco' di nuovo il potere di Bhanri, e scaglio' un
fulmine globulare che investi' il muso di una delle bestie, trasmettendogli una
potente scossa elettrica che lo costrinse a ritirarsi con un ruggito di
dolore.
"Uff... meno male, per adesso siuamo riuscite a respingerli!" commento' Shiny
Luminous, raggiungendo Ioriko e Lilica. "Ma... Ioriko-san, come diceva
Nagisa-san, questo posto e' troppo pericoloso per te, se non sai ancora usare i
tuoi poteri... non e' un combattimento che puoi affrontare! Forse e' davvero
meglio se ti ritiri!"
"State scherzando?" ringhio' Michelangelo. "Ioriko ha avuto solo una
defaillance, tutto qui! Adesso lei si rialza e combatte... non e' vero,
Ioriko?"
Heart, infastidita dal modo di fare del demone, lo rimprovero' aspramente.
"Hey! Smettila di decidere al posto di Iori-poo, gattaccio!" esclamo'. "Se lei
non vuole, non vuole! Punto!"
Una venuzza pulsante apparve sulla testa di Michelangelo. "C-come mi hai
chiamato? Come osi darmi del gattaccio, bimbetta?"
"Ugh... non importa, adesso ci provo io!" esclamo' Cure Black, dando un
taglio a quel diverbio. La Cure nera strinse la mano destra a pugno, si
concentro' per un attimo, e poi, quando fu sicura di poter attaccare senza
esporsi troppo allo sguardo dei basilischi, balzo' fuori dal suo nascondiglio!
Immediatamente, i feroci rettili iniziarono a puntarla, ma Cure Black non diede
loro il tempo di prendere la mira!
"White! Bloom! Egret! Adesso e' il momento! YAAAAAAH!" esclamo'. Mettendoci
tutta la sua forza, la Pretty Cure abbatte' il pugno sul terreno e provoco' una
gigantesca onda d'urto che viaggio' verso il nascondiglio dei mostri dallo
sguardo assassino, scivolo' sotto le loro zampe artigliate... e infine esplose,
scagliando i tre Elementali della Terra in aria in disordine, con lunghi ruggiti
di rabbia e dolore! Cure White, Cure Bloom e Cure Egret colsero al volo
l'occasione e si scagliarono contro i mostri mentre erano ancora in caduta... e
tutte e tre riuscirono a mettere a segno un potente colpo! Cure White sferro' un
calcio volante al ventre di uno dei basilischi, Cure Bloom congiunse entrambe le
mani sopra la testa e sferro' un colpo a pugni uniti al suo bersaglio, e infine
Cure Egret afferro' la coda del terzo, fece un breve giro su se' stessa, e
mollo' la presa scagliandolo sul terreno! Ma i basilischi, dimostrando maggiore
resistenza di quanto le ragazze avessero previsto, si rialzarono poco dopo... e
Cure Bloom si ritrovo' puntati contro i loro occhi letali! Con la fretta della
disperazione, la Pretty Cure della Terra alzo' uno scudo energetico attorno al
proprio corpo, e respinse i colpi... e quattro delle cinque Maiden uscirono dai
loro nascondigli e attaccarono nel momento in cui i basilischi cominciavano a
voltarsi verso di loro!
"Grazie comunque per averli distratti, ragazze!" esclamo' Saki-T. La Maiden
dai capelli blu invoco' il suo Arcano e spicco' un salto altissimo, per poi
scendere giu' in picchiata con la gamba circondata da una scarica elettrica
azzurra e crepitante! Il basilisco che aveva preso di mira riusci' per un pelo a
schivare l'attacco e frusto' Saki-T con la sua coda, facendola cadere a terra...
ma Heart gli fu addosso in una frazione di secondo, e inizio' a prenderlo a
pugni in faccia!
"Non ti permetto di fare del male a Sa-Sa, brutto mostro!" esclamo'. "Prendi
questo! Aino Tekken Punch!"
Il pugno destro di Heart si circondo' di un'aura di energia rosa, e Heart
sferro' un attacco con tutte le sue forze contro il mostruoso rettile prima che
questo potesse riorganizzarsi e usare il suo sguardo! Nello stesso momento,
anche Saki-T si era rialzata, e aveva caricato un nuovo attacco, facendo cadere
una raffica di fulmini in miniatura addosso al basilisco! Poi...
"Garbh Dagda!" Dopo aver ripreso fiato per un istante, Saki-T si
produsse in una mossa spettacolare quanto devastante! Spicco' un salto e calcio'
il basilisco con entrambe le gambe, sollevandolo in aria, poi salto' verso di
lui ed esegui' una serie di calci in rovesciata in rapidissima successione, ad
ogni colpo salendo un po' piu' in alto... per poi concludere con un potente
calcio circolare a mezz'aria, che scaglio' l'Elementale della Terra contro un
muro con un boato assordante! Il basilisco stridette orrendamente e si contorse
per un attimo prima di cessare ogni resistenza e scivolare a terra stordito,
mentre Saki-T atterrava con una capriola e si metteva in posizione di
guardia!
"Grande, Sa-Sa! Questo era il tuo colpo migliore, vero? Il Garbh Dagda!"
esclamo' la Maiden dai capelli rosa, correndo verso la sua amica. Con un lieve
sorriso sulle labbra, Saki-T alzo' una mano ed estese il palmo verso Heart, che
rispose dando il cinque che la sua amica chiedeva.
"Esatto! Vedo che almeno per queste cose hai memoria, Heart-chan!" disse con
tutta calma la Maiden di Bhanri. "Ora pero' e' meglio se andiamo ad aiutare le
altre ragazze. Ci sono ancora due basilischi a cui mettere il guinzaglio!"
"Ricevuto!" rispose Heart, voltandosi verso le sue compagne...
Ma era chiaro che Maori e Lilica non avevano bisogno di molto aiuto per
affrontare i due basilischi ancora attivi: la miko e la mezza-demone si stavano
difendendo abilmente dagli artigli e dall'acido mortale dei due mostri, e non
davano loro il tempo di usare lo sguardo pietrificante, muovendosi continuamente
per non offrire un bersaglio fisso e colpendo non appena i mostri davano loro
un'apertura. Un colpo di palmo, uno di gomito e un calcio da parte di Maori
fecero barcollare uno dei basilischi, che poi venne colpito da una trottola di
legno volante... e infine, Maori invoco' brevemente l'aiuto di Ohtsuchi e colpi'
il terreno con un pugno, facendo sollevare da esso una grossa roccia che poi
indirizzo' contro il volto dell'orribile rettile-uccello. L'attacco non colpi'
in pieno il mostro, dal momento che quest'ultimo si protesse con una zampa
anteriore e attuti' l'impatto... ma Maori non si fece scoraggiare e torno' alla
carica, questa volta infilandosi in un punto scoperto delle difese del mostro, e
colpendolo in pieno con un pugno. Mentre il mostro barcollava, Maori tiro'
indietro la mano, che venne immediatamente ricoperta da uno strato di terra e
roccia in modo da formare una sorta di guanto da pugile attorno ad essa... e poi
colpi', centrando il basilisco in pieno petto! La terra attorno alla mano di
Maori si infranse, e il mostruoso rettile emise un verso strozzato mentre veniva
gettato a terra di schiena, si contorse ancora per un attimo, poi giacque a
terra sfinito.
"Ecco fatto!" esclamo' Maori, voltandosi verso Heart e Saki-T e sorridendo
loro dolcemente mentre faceva un segno di vittoria. "Un altro basilisco di cui
non dobbiamo piu' preoccuparci, ragazze! E mi sembra che Lilica-chan stia
sistemando il suo!"
Infatti, la ragazzina mezza-demone si stava divertendo da morire a schivare
gli attacchi del lucertolone, allontanandosi con una serie di capriole
all'indietro ogni volta che la bestia si avvicinava troppo, e poi schizzando di
lato ogni volta che questa cercava di usare il suo raggio pietrificante. Diverse
sezioni di terreno erano state trasformate in pietra, ma Lilica continuava a
danzare allegramente attorno al lucertolone, prendendosi gioco di lui mentre
evitava i suoi colpi.
In tutto questo, Ioriko e Shiny Luminous continuavano a restare nascoste. La
nuova Maiden era troppo spaventata per prendere parte alla battaglia, e Shiny
Luminous restava con lei per proteggerla nel caso i nemici fossero arrivati fin
li'... e anche per farle un po' di coraggio, visto che le frecciate che
Michelangelo le stava sbraitando contro non servivano granche' allo scopo...
"Ioriko! Sono deluso da te! Sei una codarda! Una Maiden da quattro soldi!"
stava ringhiando il demone-bastone. "Non ti ho concesso i poteri di Dieu Mort
per startene qui impalata a tremare come una foglia! Non mi sto lasciando usare
da te per vedere il tuo potenziale sprecato in questo modo! Quindi adesso alzati
e combatti! Fai vedere di cosa sei fatta!"
"Io... io..." balbetto' Ioriko, tenendosi ancora piu' stretta al bastone
vivente che pure la biasimava cosi' aspramente. "Non... non ce la faccio a
combattere, Mike! Quei mostri mi fanno paura... e... e... poi... non... non so
neanche come si fa! Io... non conosco le arti marziali come Heart, Saki o
Maori... e non ho il coraggio di Lilica!"
"Come fai a pretendere che lei rischi la vita quando e' cosi' spaventata?"
esclamo' Shiny Luminous, rivolta al bastone demoniaco. "E' facile per te
parlare, visto che non fai niente... ma lei si espone a tutti i rischi per te!
Come puoi essere cosi' insensibile nei suoi confronti?"
Gli occhi di Michelangelo si strinsero pericolosamente. "Non ci arrivi,
biondina? Io sono un demone! Sono Michelangelo, il GRANDE RE DEI DEMONI!"
ribatte', e Shiny Luminous fu costretta a tapparsi le orecchie, a causa del
rimbombo provocato dall'eco di sottofondo! "Noi demoni siamo malvagi!
Calpestiamo le aiuole! Non attraversiamo sulle strisce! Scriviamo sui muri!
Mettiamo il sale nel caffe'! E pretendi che degli esseri di pura malvagita' come
noi si mettano ad aiutare qualcun altro? Ioriko mi serve soltanto perche'
tramite lei potro' tornare nel Giardino degli Elementi! E non puo' farlo se non
diventa piu' potente come Maiden e non impara le magie giuste!"
"Ma... ma come faccio? Non so nemmeno come si fa a usare la magia!" esclamo'
Ioriko, sull'orlo di una crisi di nervi. "Io... sono solo una studentessa che ha
la passione dell'occulto, e che ha voluto provare una magia cosi', tanto per
gioco! Non credevo che mi sarebbe capitato un Arcano... un re dei demoni... e
tutto questo! Qualcuno... qualcuno mi dica cosa devo fare!"
"Calmati, Ioriko-san!" la esorto' Luminous. "Ormai, le nostre compagne ce
l'hanno quasi fatta, e..."
Un breve strillo di dolore e di disappunto interruppe la frase della bionda
Pretty Cure, e sia lei che la coppia Maiden-bastone stregato si voltarono nella
direzione del combattimento per vedere che l'ultimo dei basilischi era riuscito
a trovare un varco nella difesa di Lilica e le aveva afferrato una caviglia con
la lunga coda prensile, per poi strattonarla e tenerla sospesa a mezz'aria, a
testa in giu', incapace di spostarsi! La biondina si dibatte' con ferocia,
cercando di liberarsi... sapeva bene che, in quella posizione, non aveva nessuna
possibilita' di sfuggire al laser pietrificante della bestia o al suo soffio di
acido velenoso!
"Argh! E lasciami, brutto bestione!" strillo' Lilica, che gia' sentiva il
sangue andarle alla testa non solo per la rabbia. "Lasciami, ti ho detto! Non mi
va di diventare una statuina ornamentale! E neanche di sciogliermi, grazie
tante!"
"Lilica-chan!" esclamo' Maori. Le altre Maiden e le Pretty Cure si
prepararono ad intervenire...
"Lilica-chan!" si senti' di nuovo una voce che chiamava disperatamente la
biondina... ma questa volta non proveniva dalle Maiden, ne' tantomeno dalle
Pretty Cure... ma da Ioriko, che si era alzata da terra e, brandendo
Michelangelo con entrambe le mani, si era fatta avanti per affrontare il
basilisco, nonostante fosse chiaramente terrorizzata! Le Pretty Cure e le
Maiden, per conto loro, stavano guardando Ioriko con stupore... e anche il
basilisco si era fermato per un attimo, sorpreso dalla dimostrazione di coraggio
(o era pura e semplice disperazione?) della timida ragazzina con gli occhiali.
Michelangelo, invece, sembrava essersi calmato un po' ed essere un po' meglio
disposto nei confronti della riluttante Maiden.
"Hm. E' gia' un inizio." grugni' il demone-bastone.
"Iori-poo? Che stai facendo, scappa!" esclamo' Heart. "Non puoi affrontare
quel mostro senza saper usare i tuoi poteri di Maiden!"
"Per quello non stare a darti tanta pena, fanatica dell'amore!" ribatte'
Michelangelo, infastidito. "Le dico io cosa deve fare! Tu, Ioriko, resta
concentrata... e pensa intensamente al tuo Arcano e a quello che vuoi fare con
il suo potere! Il resto verra' da se', mi sono spiegato?"
"O... Okay..." balbetto' Ioriko, non ancora del tutto sicura. Riusciva a
sentire l'inquietante presenza di Dieu Mort dietro di lei, e l'ascia macchiata
di sangue del suo Arcano che si alzava, pronta ad abbattersi sul
basilisco...
"Finalmente! Hehehee... credevo che non sarebbe piu' venuto il momento di
divertirsi!" esclamo' telepaticamente il feroce Arcano... "Avanti,
quattrocchi, fammi vedere che il mio amico non si e' sbagliato a sceglierti come
mia Maiden! Fammi fare un po' di borsette di basilisco!"
"Faro'... quello che posso!" mormoro' la Maiden occhialuta, deglutendo
nervosamente. Il demone-bastone che teneva tra le mani sembrava crepitare di
energia... e Ioriko non era sicura che sarebbe riuscita a fare molto, contro
quelle bestie squamose... tuttavia, considerando che la sua migliore amica era
in pericolo, sarebbe stato folle da parte sua non fare almeno un
tentativo...
"Sì, certo... come e' stato folle gettarsi a capofitto senza sapere come
usare un Arcano!" penso' tra se', ben sapendo che Dieu Mort poteva sentirla.
L'Arcano del Veleno si limito' a sghignazzare telepaticamente...
E un istante dopo, il basilisco attacco'! Spalanco' il suo orribile becco, e
schizzo' un fiotto di acido velenoso contro Ioriko, che strillo' per la paura e
sollevo' la sua arma vivente in aria, come sperando che questa potesse
proteggerla!
"Ioriko-san! Spostati, presto!" esclamo' Maori.
Ma non ce ne fu bisogno. Michelangelo spalanco' tutti i suoi occhi, compreso
quello verticale posto sulla fronte, ed esclamo' una breve formula magica!
"Ensis! Scutum! Revertere!" ringhio'. Una sfera di luce nera si formo' dal nulla
e si avvinghio' attorno a Ioriko e al suo Arcano... e con grande sorpresa del
basilisco rimasto in piedi, il suo veleno evaporo' a contatto, trasformandosi in
niente piu' che una nuvoletta di puzzolente vapore verde! La barriera si
dissipo' un istante dopo... e Ioriko urlo' per la sorpresa quando Mike, con un
potente strattone, la trascino' con se' in una folla corsa verso la bestia
squamosa!
"Kyaaaaaah!" grido' la Maiden. "Che... che stai facendo, Mike?
Fermooooooh!"
"Chi si ferma e' perduto, ragazza mia! Guarda come si fa!" esclamo'
l'autonominato re dei demoni. "Punishment!"
Un'aura di energia bluastra avvolse la testa del demone, che investi' il
basilisco con tutta la forza accumulata nella sua corsa, infliggendogli un
potente colpo! La bestia velenosa strillo', un verso acuto e penetrante che
sembrava perforare il cervello alla Maiden, e poi venne scagliato a terra come
un sacco di riso, mentre lei e il suo stravagante compagno si fermavano quasi di
botto nel punto in cui un attimo prima si trovava il loro avversario, mentre
Lilica, liberata dalla stretta dell'orribile serpente-gallo, atterrava con una
capriola in aria e appoggiando le mani a terra. Contorcendosi furiosamente, il
basilisco si rialzo'... ma Michelangelo se l'era aspettato!
"E adesso Ioriko, fai come dico io!" comando'. "Concentrati sulle tue mani e
su di me, pensa intensamente al tuo Arcano... e incanala la tua energia magica!
Vedrai che riuscirai a sistemare quella bestiaccia!"
"C-Cosa?" esclamo' Ioriko. "Mi... mi stai chiedendo di fare delle cose che
non capisco, Mike! Che cosa vuoi dire con concentrarsi sulle mani, e
incanalare..."
"Senti, piccola, non mi sembra che tu abbia molto tempo per
discutere!" esclamo' Dieu Mort nella sua mente. "Fallo e basta! Non
dev'essere tanto difficile per una sveglia come te, no?"
"Ugh... questo non mi e ' molto utile... e va bene, io ci provo!" concluse la
novella Maiden. Chiuse gli occhi, si sistemo' gli occhiali sul naso... e inizio'
a pensare intensamente a Michelangelo, a Dieu Mort e alle amiche che voleva
difendere. Le altre ragazze videro una strana aura violacea accendersi attorno
al corpo di Ioriko... e Dieu Mort, materializzandosi per un momento, sghignazzo'
ferocemente e sollevo' la sua ascia bipenne. Un pentacolo lucente apparve
attorno al basilisco ancora stordito, e la bestia strillo' come un'aquila
infuriata quando si rese conto che non era in grado di uscire dal circolo che
gli era apparso attorno!
"Guardate! Che sta facendo Iori-poo?" esclamo' Heart, incredula. Riusciva a
percepire una grande quantita' di energia che si stava raccogliendo attorno alla
sua amica, ma non capiva cosa aveva intenzione di fare quel terrificante
Arcano...
"Quello che stai vedendo, piccola Heart..." affermo' Partinias,
materializzatasi per un attimo sopra la sua amica umana. "Altro non e' che
l'incantesimo che ha reso Dieu Mort, l'Arcano della tua amica, cosi' temuto nel
Giardino degli Elementi. Nessun Elementale che l'abbia mai sperimentata e' piu'
stato visto... e per questo, ad un certo punto, Dieu Mort e' stato emarginato da
molti di noi! Io... sono una dei pochi che ha accettato di rimanere sua amica...
e credimi, anche se puo' sembrare cosi' feroce e spietato, posso assicurarti che
Dieu Mort non e' cattivo. Gli piace recitare la parte del cattivo..."
"Capisco..." rispose Heart, che non era mai stata tipa da giudicare dalle
apparenze...
Subito dopo, Ioriko apri' gli occhi, che brillarono per un istante di una
strana luce viola... e punto' il palmo della mano libera contro il basilisco,
mentre recitava una nuova formula! Sembrava quasi che, ora chhe si accingeva a
sferrare il colpo decisivo, la ragazzina occhialuta si fosse fatta piu' animo e
avesse deciso di sfoderare tutta la grinta! "Ed ora... Venenum! Cauda...
NECATOR!" esclamo' la ragazzina, e una colonna di luce violetta si levo' dal
pentacolo, avvolgendo completamente il basilisco, che emise un verso simile al
canto di un gallo mentre delle mani di energia si levavano dal terreno in
maniera inquietante...
"Sacrifice!" ringhio' Michelangelo, con gli occhi illuminati
sinistramente. Le mani si avvighiarono attorno al basilisco e cominciarono a
trascinarlo verso il basso, mentre la bestia si agitava e si contorceva per
opporsi alla trazione. Ma era una battaglia persa in partenza. Altre mani
sorsero dal terreno e afferrarono il terribile rettile, e subito dopo, con un
ultimo strillo di rabbia impotente, l'Elementale della Terra venne trascinato
giu', e scomparve nel "buco" lucente in cui il pentacolo si era trasformato! Ci
senti' ancora qualche strano, acuto rumore provenire da quell'abisso
innaturale... e poi il buco si chiuse, intrappolando il basilisco nel vuoto!
Alcune lucine viola brillarono per qualche istante nel punto in cui il mostro
era scomparso... poi, tutto si concluse, e Ioriko si affloscio' al suolo in
ginocchio, tenendosi stretta al suo bastone-demone.
"Ioriko! Come stai, tutto bene?" chiese Saki-T, mentre le Maiden andavano a
soccorrere la loro amica. Ioriko prese fiato un paio di volte... poi abbozo' un
sorriso e si alzo' lentamente, con l'aiuto di Shiny Luminous.
"Iori-poo! Accidenti, Iori-poo, ci hai fatto prendere paura! Credevamo che
quel lucertolone ti avrebbe trasformato in pietra!" esclamo' Heart. "Ma...
accidenti, ci hai veramente sorprese! Poi dovrai raccontarci come hai fatto! Sei
stata fantastica!"
"HEY! Chi e' che ha fatto la maggior parte del lavoro, testolina rosa?" la
redargui' Michelangelo, punto sul vivo. "Ti ricordo che senza di me, la tua
amichetta qui sarebbe diventata una bella statuetta ornamentale! Anche se...
beh... ammetto di aver visto di peggio. Non sei poi tanto male, Ioriko!"
"Uff... beh... immagino... che questo, da parte tua, conti come un
ringraziamento, Mike! Hehehee..." sussurro' Ioriko, con un sospiro di sollievo.
Poi, ricordandosi che c'erano altri due basilischi in giro, la novella Maiden
inizio' a rimettersi in piedi. "Pero'... adesso ci sono altri due di quei
mostri, vero? Dobbiamo combattere anche quelli..."
"Tranquilla, Ioriko-san! Mi sembra che le mie amiche si siano gia' occupate
di quei due!" la rassicuro' Shiny Luminous... e in effetti, quando le Maiden si
volsero in quella direzione, videro che le due generazioni di Pretty Cure si
stavano preparando a sferrare i loro colpi decisivi contro i basilischi, che
ancora non si erano rialzati!
"Black Thunder!"
"White Thunder!"
"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."
"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"
"Pretty Cure Marble Screw... MAX!"
"Spirito della Terra, vieni a me!"
"Spirito del Cielo, vieni a me!"
"Ora, con l'aiuto delle Pretty Cure..."
"...mostrate il potere di un miracolo!"
"Pretty Cure Twin Stream... SPLASH!"
Cure Black e Cure White scagliarono un enorme raggio di energia nera e
bianca, mentre Cure Bloom e Cure Egret fecero comparire dal nulla due vortici
d'acqua, uno azzurro e uno dorato, che si avvinghiarono attorno al basilisco da
loro puntato e lo avvolsero in una stretta mortale! Allo stesso tempo, l'attacco
combinato di Cure Black e cure White travolse l'ultimo dei terribili
rettili-uccello, che si dissolsero nel nulla in uno spettacolare gioco di luci e
colori. Dopo qualche istante di frastuono, il silenzio calo' nuovamente sul
cortile della Verone Academy... e, con loro grande sollievo, le ragazze videro
che le parti di terreno e di giardino che erano state pietrificate dallo sguardo
dei basilischi stavano tornando normali.
"Uff... e' stata un po' dura, ma alla fine abbiamo vinto!" commento' Cure
White, passandosi una mano sulla fronte. "E per fortuna che l'effetto di
pietrificazione non e' permanente! Sai il vicepreside che vespaio avrebbe
sollevato se fosse venuto a scoprire che degli alberi, nel cortile della sua
scuola, erano stati trasformati in pietra?"
"Conoscendo quell'ometto isterico, credo che non se ne sarebbe piu' vista la
fine..." rispose Cure Bloom. "Ma... quanto meno, il pericolo e' sventato ancora
una volta! Abbiamo sconfitto quelle specie di lucertoloni venuti male, e abbiamo
salvato la Verone Academy! E poi... beh, Ioriko-san ha dimostrato anche lei di
essere una Maiden capace, non e' vero?"
"Gia', sei stata impressionante, Ioriko-chan!" commento' Lilica, con un
grosso sorrisone sul viso. "Hai fatto un ottimo lavoro con quei bestioni! E
sinceramente, non credevo che Dieu Mort fosse capace di fare magie cosi'
toste!"
"Hmph!" grugni' Michelangelo. "Cosa credi, che io mi scelga dei buoni a nulla
come compagni? Dieu Mort e' uno dei pochi che ho l'onore di chiamare amico! Non
sarebbe cosi', se lui non avesse dato piu' volte prova del suo valore!"
"Heheheheee... puoi dirlo forte, amico mio! Non c'e' Arcano piu' malvagio
e spietato di me!" sibilo' Dieu Mort, materializzandosi per un istante.
Partinias scosse la testa e ridacchio' a labbra strette, mentre Tempestas,
Ohtsuchi e Bhanri fecero tutti delle espressioni di disgusto.
"Certo che te li scegli bene i tuoi amici, tu..." affermo' sarcastica Cure
Black.
Ioriko rimase ferma al suo posto, rossa in viso e con un sorrisetto
imbarazzato sulle labbra. Non avrebbe mai creduto di essere capace di fare
quello che aveva appena fatto... nel suo primo combattimento, malgrado il panico
iniziale, era riuscita ad usare i poteri che le erano stati conferiti da
Michelangelo e da Dieu Mort e a sconfiggere un Elementale particolarmente
letale. L'idea di essere riuscita a compiere un'impresa simile nonostante fosse
spaventata a morte la riempiva di un sentimento che non ricordava di aver
provato molto spesso - orgoglio e sicurezza in se' stessa! E mischiati a questo,
tuttavia, c'erano la consapevolezza che adesso era dotata di poteri che
superavano di gran lunga la sua immaginazione, e che potevano rivelarsi
estremamente distruttivi; e soprattutto, che questi stessi poteri di cui ora
andava fiera le avrebbero cambiato la vita in maniera sostanziale - adesso che
era una Maiden, che cosa avrebbe dovuto fare di questi doni? Come si sarebbe
dovuta regolare? Cosa avrebbe fatto con lei la TSAB, l'organizzazione di cui
Lilica le aveva parlato? C'erano tante di quelle domande che le venivano in
mente, in quel momento... e aveva paura di sapere le risposte!
Ma le sue riflessioni vennero interrotte quando Lilica le porse una mano
facendole l'occhiolino, per congratularsi con lei della sua vittoria. "Hey,
Ioriko-chan, tutto okay? Sei stata una bomba, appena adesso! Gli hai dato una
lezione, a quel lucertolone malefico!" esclamo' la biondina. "Ero sicura che
come Maiden te la saresti cavata bene! Su, qua la mano!"
"Ehm... grazie, Lilica-chan..." rispose Ioriko, mentre afferrava la mano
della sua migliore amica e veniva tirata su. "Anche se... ehm... a dire la
verita' non so come abbia fatto a fare una cosa del genere... immagino... che
sia stato un po' un caso, non e' vero?"
Michelangelo storse il naso. "Hey! Io non apprezzo molto queste insinuazioni,
Ioriko, e tu dovresti saperlo!" ringhio' l'autonominato re dei demoni. "Se parli
cosi', fai quasi sembrare che io ti abbia scelto perche' non avevo niente di
meglio a mia disposizione! E' un po' un affronto alle mie capacita', non ti
sembra?"
"Ah! Ehm... scusa, Mike, non volevo dire questo... e' solo che... beh...
insomma, devo un po' farci l'abitudine a questa cosa... Anzi, se devo essere
sincera, spero di dover combattere il meno possibile..." rispose la Maiden
occhialuta. Michelangelo sospiro', sempre piu' convinto che gli conveniva
abituarsi a sentirsi chiamare con quel nomignolo e al comportamento un po'
disfattista della sua "protetta".
"Sgrunt... e va bene, va bene..." affermo' il demone-bastone. "Dovro' farci
un po' il callo anch'io, in fondo... non vado pazzo nemmeno io per la
prospettiva di passare tutto questo tempo in questa forma ridicola, invece che
nel bellissimo e potentissimo corpo che avevo nel Giardino degli Elementi...
quindi direi che siamo pari!"
"Hai una concezione di parita' un po' strana, se mi e' concesso, chopi..."
commento' Choppy.
Le ragazze videro di nuovo quello strano fenomeno di rifrazione che avevano
visto all'inizio dello scontro, e decisero che era meglio sciogliere la
trasformazione prima che il tempo tornasse a scorrere normalmente. Non appena
tutte furono tornate ai loro abiti civili, Honoka si schiari' la voce e, dopo
essersi assicurata che fosse tornato tutto normale, richiamo' le altre ad un
problema altrettanto urgente. "Beh... immagino che abbiamo sconfitto il nostro
Elementale giornaliero. Pero'... adesso e' meglio che ci affrettiamo! La
campanella sta per suonare, e dobbiamo essere in classe tra due minuti al
massimo!"
"Cosa?" esclamo' Saki-H, spalancando gli occhi. "Oh, cavolo! Con tutto questo
caos, mi ero quasi scordata che avevamo scuola! Presto, ragazze,
sbrighiamoci!"
"Hey! Aspetta, Hyuuga-san, non correre tanto!" esclamo' Maori, raccogliendo
la cartella per poi seguire la nuova Pretty Cure verso l'ingresso della scuola.
Anche le altre ragazze fecero altrettanto... tranne Lilica che rimase la', come
niente fosse, raccolse la sua cartella e si incammino' con aria svogliata nella
stessa direzione. Non sembrava per niente preoccupata dal fatto di essere in
ritardo... e d'altronde, per chi la conoscesse, questa non era una sorpresa!
"Uff... io non capisco cos'hanno tanto da correre, quelle..." sbuffo' Lilica.
"Tanto, a scuola ci arriviamo comunque in ritardo... Anzi, se volete la mia,
credo che faremmo meglio a fare manca per oggi! Mah, valle a capire, quelle
secchione..."
----------
Su un aereo della British Airways che in quel momento stava sorvolando
l'Europa dell'Est, molti dei passeggeri erano gia' addormentati, in previsione
del lungo volo che si sarebbe concluso soltanto una mezza giornata dopo, con
l'atterraggio all'aeroporto di Narita. Solo il rumore dei motori in piena
attivita', smorzato dalle lamiere del velivolo, sembrava scandire il trascorrere
del tempo. Tuttavia, alcuni passeggeri, per qualche motivo, erano ancora svegli.
Tra questi, una giovane ed elegante donna bionda seduta nell'accogliente
Business Class, con a fianco una bambina dai capelli castani vestita in maniera
non troppo dissimile. Mentre la piccola ascoltava un po' della musica trasmessa
sui canali della radio di bordo, due cuffiette infilate nelle orecchie, la donna
stava leggendo un libro con grande interesse, quasi completamente assorbita
dall'argomento trattato. Quasi non si accorse della hostess che le si stava
avvicinando, e anche quando se ne accorse, alzo' lo sguardo solo all'ultimo
momento, quando l'inserviente di bordo era davvero troppo vicina per essere
ignorata.
"Perdoni il disturbo, signorina..." disse la hostess, educatamente. "Volevo
chiederle se va tutto bene... a lei e alla sua bambina."
"Nessun disturbo, si figuri. Si', va tutto bene, questo volo e' molto
confortevole, e il servizio e' ottimo." rispose la donna bionda. "Pero', mi
permetta di correggerla - Fiona non e' mia figlia. E' la figlia di alcuni miei
amici, che partecipera' ad un programma di studenti di scambio organizzato dalla
sua scuola. Io sono solo l'accompagnatrice e la tutor provvisoria."
"Ah, capisco." rispose la hostess. "Perdoni l'equivoco. Volete... ehm...
desiderate qualcosa? Posso esservi utile in qualche modo?"
La bambina castana di nome Fiona si tolse una cuffia da un orecchio e guardo'
verso la hostess, mentre la sua accompagnatrice annuiva gentilmente. "Se fosse
possibile, gradiremmo due bicchieri di succo d'arancia." rispose la bionda, con
un lieve sorriso.
"Certamente, signorina. Arrivano subito." concluse la hostess, per poi
inchinarsi e dirigersi verso il magazzino delle provviste di bordo. La bionda
ringrazio', soddisfatta, per poi voltarsi verso la bambina.
"Ho pensato che avresti gradito anche tu qualcosa da bere, Fiona." affermo'.
"Sara' un volo lungo e stancante, quindi... e' meglio bere regolarmente."
Fiona sorrise a sua volta, timidamente. "La... la ringrazio, miss Mildred.
Lei e'... davvero troppo gentile con me! Addirittura... portarmi con se' in
questo viaggio. Spero... di non esserle troppo di disturbo..."
"E perche' dovresti?" rispose Mildred, sorridendo dolcemente alla piccola.
"Sai che a me fa sempre piacere passare un po' di tempo con te, quando il lavoro
me lo consente. E visto che c'era questa possibilita', non ho visto motivo per
non portarti con me adesso. Credo proprio che il Giappone ti piacera'."
"Lo credo anch'io, miss Mildred!" disse Fiona, illuminandosi in viso. "Mi
sarebbe piaciuto tanto poterlo vedere prima che... che... si'... insomma... lei
sa di cosa sto parlando, immagino..."
Mildred, facendosi un po' piu' seria, accarezzo' la testa alla piccola. "Non
devi rimuginare su cose che ti rendono triste, Fiona." la consiglio'. "Abbi
fiducia, e ti prometto che quando questa crisi sara' risolta, questi ricordi
tristi svaniranno come bolle di sapone."
Fiona annui'. "Si', miss Mildred. La ringrazio ancora... di tutto!"
Mildred Avalon, capo della sezione inglese della TSAB, accolse le parole di
Fiona con un occhiolino rassicurante. Si', c'era un bel po' di lavoro da fare,
una volta arrivati in Giappone... ma era un lavoro che non le dispiaceva, in
fondo.
"Sono molto curiosa di conoscere di persona questa... Nanoha Takamachi e
queste... Pretty Cure." disse tra se' la donna bionda. "La TSAB si e'
trovata delle alleate di tutto rispetto. Posso solo sperare che diventi
all'altezza di affrontare gli uomini di Lord Akudaikahn e dell'Impero di Dark
Fall. Se cosi' non fosse, la situazione si complicherebbe non poco..."
----------
CONTINUA...
Note dell'autore: E finalmente, anche questa e' aggiornata! Devo ammettere
che il combattimento con i basilischi e' stato piu' difficile da scrivere del
previsto, forse anche per il gran numero di combattenti presenti. Il prossimo
episodio dara' piu' spazio a Nanoha e alle Pretty Cure originali, oltre che
fornirci uno scorcio della TSAB... e forse, riportare in scena qualcuno della
banda di Dark Fall! Attendete con pazienza, comincero' a scriverlo il prima
possibile!
Justice Gundam
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Capitolo 18 *** Vacanza alle terme ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-18
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Ed eccomi di ritorno, con un altro capitolo del mio crossover! Ho iniziato a
scriverlo il prima possibile, per non avere rogne... e credetemi, in questo
periodo mi sto ritagliando tutto il tempo possibile per continuare a scrivere le
mie storie! La vita si e' fatta indaffarata, ora che sto cercando lavoro...
Ma non preccupatevi, per voi ho sempre un po' di tempo!
Allora, dove eravamo rimasti... ah, si'! Ma certo! Eravamo rimasti al
combattimento tra le Pretty Cure e le Maiden... e un branco di basilischi che
non ha trovato niente di meglio da fare che saltare fuori dal nulla nel bel
mezzo del cortile della scuola e cominciare a pietrificare a destra e a
sinistra! Ma questo imprevisto ha dato a Ioriko e al suo nuovo "compagno" Mike
la possibilita' di mostrare i loro nuovi poteri! Certo, Ioriko ha avuto un
attimo di incertezza, ma in fondo non si puo' certo pretendere che sia
un'esperta come Nagisa, Honoka, Heart o Saki! E poi, dal momento che lei e Dieu
Mort sono riusciti ad eliminare uno dei lucertoloni, direi che hanno dato una
buona prova di se'!
Ma il capitolo precedente non e' stato di solo combattimento. Infatti, nella
parte finale, abbiamo visto di sfuggita due di una lunga serie di nuovi
personaggi - la misteriosa Mildred Avalon, capo della sezione europea della
TSAB, e Fiona, una ragazzina che la accompagna nel suo viaggio in Giappone.
Chissa' che ruolo svolgeranno nel corso della storia... in ogni caso, fa ben
sperare il fatto che la branca giapponese dell'organizzazione non sia da sola, a
cercare di risolvere questo caso!
E questo e' il riassunto della situazione. Con tutte le novita' che
inizieranno ad entrare in scena a partire da questo capitolo, comunque, potete
stare certi che tutto diventera' parecchio piu' complicato, prima della
scoppiettante conclusione!
Ed ora, prima di vedere cosa stanno facendo le nostre eroine, prendiamoci un
minuto per rispondere ai miei lettori...
Anonimo9987465: Davvero? Grazie, mi fa molto piacere sentirtelo dire! Ho
cercato di fare del mio meglio, considerando che avevo un bel po' di personaggi
da muovere, e dei nuovi poteri da mostrare... e come puoi vedere, quando Ioriko
decide di fare sul serio, non scherza per niente! Hehehee... anche a me
piacciono questi momenti di gloria, soprattutto se sono per i personaggi
secondari! E... si', Fiona e Mildred sono anche loro degli elementi
interessanti, e credo che riserveranno un po' di sorprese!
Grazie mille per il voto... ed ecco il nuovo capitolo! Buona lettura!
KillKenny: Hehehee... e le battaglie si faranno sempre piu' interessanti
d'ora in poi! Mi basti dire che fino a questo momento, le ragazze hanno quasi
sempre avuto la superiorita' numerica dalla loro! Oh, wow! Credo che anche Mike
si sentira' un po' intimorito da cotale minaccia! Oltretutto, non credo che Mike
sarebbe un soggetto sperimentale molto interessante per Mayuri...
Grazie del voto... e alla prossima! Dovrebbe arrivarti una mail, tra pochi
giorni...
Okay, eccoci pronti a ripartire! Che la festa ricominci!
----------
Capitolo 18 - Vacanza alle terme
Saki-T stava correndo. Non sapeva esattamente dove, da cosa... e neanche da
quanto tempo stesse fuggendo... il paesaggio era letteralmente scomparso attorno
a lei, lasciandola sola in mezzo ad un enorme spiazzo vuoto, nero come
l'inchiostro fin dove l'occhio poteva vedere e oltre. Non c'era nulla, tranne il
pavimento nudo, a malapena visibile, sul quale battevano le sue delle scarpe
della Maiden. Lunghi capelli blu frustavano disperatamente l'aria, esprimendo la
rabbia, la paura, l'ansia e la frustrazione della bella Tsuzura, che nondimeno
continuava a stringere i denti e a costringere i muscoli doloranti delle sue
gambe a spingerla avanti...
"Saki-chan! Saki-chan!"
Una voce di bambina, debole ma udibile, spinse Saki-T a correre ancora piu'
velocemente... e la Maiden, dopo un ultimo sprint disperato, raggiunse quello
che sembrava essere un enorme gorgo luminoso sospeso in aria, circondato da
lampi di luce violetta che emettevano inquietanti bagliori... e il paesaggio,
come una macchia che si espandeva, apparve attorno a lei - una radura nel bel
mezzo di un boschetto! In quel momento, Saki-T non aveva ne' il tempo ne' la
voglia di guardarsi attorno... ma non aveva bisogno di prestare molta attenzione
per rendersi conto di dove era: era lo stesso luogo in cui, durante una vacanza
in Inghilterra due anni prima, aveva fatto una gita con le sue compagne di
scuola, durante un programma di scambio studenti!
Ma l'attenzione della Maiden dai capelli blu era concentrata su tutt'altro,
in quel momento: il gorgo luminoso sospeso a mezz'aria... e la bambina dai
capelli castani che si stava tenendo stretta ad un ceppo d'albero, nel disperato
tentativo di non farsi risucchiare da quel vortice! Con il cuore in gola, Saki-T
corse verso di lei ed estese una mano in avanti, in modo che la ragazzina
potesse afferrarla e salvarsi... ma proprio in quel momento, la malcapitata
mollo' la presa quel tanto che bastava per cedere... e venire aspirata verso
l'alto!
"Saki-chaaaaan!" grido' disperatamente. In un ultimo tentativo di salvarla,
senza pensare neanche per un attimo a se', Saki-T balzo' in avanti... ma ormai,
la bambina castana era troppo distante, e in breve tempo scomparve urlando nel
vortice dimensionale, mentre la Maiden dai capelli azzurri gridava senza che
dalle sue labbra uscisse alcun suono! Il risucchio la trascino' in alto, verso
il vuoto senza fine, che in breve tempo occupo' tutto il suo campo visivo...
E nel miasma oscuro che si contorceva nel vortice, prima che i suoi sensi
venissero del tutto sopraffatti, Saki-T riusci' a vedere un volto di donna dai
lineamenti affilati e dalla carnagione blu cobalto, che la guardava con una
compassione distantemente percettibile... e attorno alla quale si vedevano
scintillare dei piccoli fulmini globulari... una voce lontana, a malapena
udibile, sembrava chiamarla, e due grandi mani si protrassero in avanti per
salvarla dall'oblio in cui era caduta la sua amica...
...
"AH!"
E un istante dopo, Saki Tsuzura apri' gli occhi di colpo... e si ritrovo' nel
suo comodo e morbido letto, nella sua stanza piena di peluche. La ragazzina
resto' per un attimo ferma li' dov'era, con il fiato corto per l'incubo da cui
si era appena svegliata. Un incubo che, a distanza di quasi tre anni dall'evento
che aveva cambiato per sempre la sua vita, ancora continuava a tormentarla... e
il ricordo di quei momenti era impresso indelebilmente nel cuore e nella mente
della giovane Maiden.
Cercando di calmare il suo respiro affannoso, Saki-T si mise a sedere sul suo
letto e si rimise a posto la camicia da notte bianca che indossava. Adesso, per
un po', non sarebbe piu' riuscita a prendere sonno... quindi, tanto valeva
alzarsi e muovere due passi giusto per sfogare un po' la tensione nervosa.
Scivolo' silenziosamente giu' dal letto e si infilo' le pantofole, per poi
camminare verso la finestra e dare un'occhiata all'esterno, verso le luci della
citta' che scintillavano anche attraverso le tendine occultanti che mantenevano
il buio nella camera.
"Saki?" si senti' chiamare telepaticamente da Bhanri, il suo Arcano.
Con un sospiro, Saki-T si stacco' dalla finestra oscurata e si appoggio' al muro
con la schiena, tenendo gli occhi semichiusi.
"Immagino che non ti si possa nascondere quello che sento in questo
momento, eh, Bhanri?" chiese la Maiden, con una egual misura di sarcasmo e
rassegnazione. "Purtroppo, e' cosi'... immagino di non essermi mai
completamente tolta dalla testa quello che e' successo tre anni fa."
"E non sarebbe giusto aspettarsi che tu te lo sia tolto dalla testa,
Saki..." affermo' l'Arcano del Fulmine. "E' stato un momento molto
tragico, lo immagino... e' per questo che ho promesso di aiutarti e assisterti
finche' non saremo riusciti a ritrovare la tua amica."
Saki riusci' a sorridere leggermente. Anche se la situazione la preoccupava e
la metteva in ansia, sapere di poter contare sul suo Arcano era di conforto...
"Lo so... e di questo ti ringrazio, Bhanri. Heart-chan, Maori-san e le altre
sono tutte in pericolo, considerato quello che sta succedendo, e non voglio che
loro facciano la stessa fine." spiego' la Maiden dai capelli blu,
attorcigliandosi una ciocca attorno ad un indice. "E' vero che anche
Heart-chan e le altre sono delle Maiden, pero'... sigh... lo so, lo so, e' una
paura irrazionale, ma non voglio che accada loro nulla di male! Soprattutto ad
Heart-chan..."
Incuriosita da come il discorso di Saki-T tornasse abbastanza regolarmente
sulla sua amica dai capelli rosa, Bhanri decise che era il caso di chiedere
qualcosina di piu'. "A proposito, Saki... ti posso chiedere qualcosa sulla
tua amica? La ragazza che adesso e' diventata la Maiden di Partinias? E' lei
Heart, giusto?"
Saki annui' lentamente. "Si', Bhanri, e' proprio lei! Che cosa vorresti
sapere di lei?"
"Che tipo e' questa Heart? Voglio dire, che cosa ne pensi tu di lei?"
chiese l'Arcano del Fulmine, senza tanti preamboli. "Certo, come tuo Arcano,
io posso leggere i tuoi pensieri, anche quelli piu' reconditi... ma ho scelto
volontariamente di non farlo. Heart e' una persona troppo importante per te
perche' io mi possa prendere simili liberta', mi pare..."
Saki-T resto' stupita per un breve momento. Questa no che non era una domanda
che lei si sarebbe aspettata da Bhanri - aveva sempre visto il suo Arcano come
un tipo riservato, esattamente come lei, e forse era questo uno dei motivi per
cui loro due andavano tanto d'accordo. Tuttavia, doveva ammettere che anche lei,
in quel momento, aveva un po' voglia di parlare con qualcuno... e soprattutto
con qualcuno che non corresse il rischio di spifferare le cose a qualcun altro,
anche in buona fede. Quindi, con un lieve sorriso, la Maiden si tolse una ciocca
di capelli color cobalto dagli occhi e comincio' a conversare telepaticamente
con la sua amica soprannaturale.
"Che ti posso dire di Heart, in realta'? Tu l'hai vista... la conosci gia'
abbastanza!" disse Saki-T. "Ma... tu stai chiedendo la mia opinione,
vero? Beh, allora posso riassumere Heart-chan molto brevemente dicendo che e'
una svampita, una distratta, una dormigliona e una inguaribile idealista che
pensa che il mondo si divida in bianco e nero e che l'amore sia la soluzione a
tutti i problemi... anche se, come hai potuto vedere, non lesina di tirare
qualche pugno quando ce n'e' bisogno..."
"Sei piuttosto rigida nei confronti della tua amica, Saki. Questo lo
ammetterai anche tu..." rispose Bhanri, non senza un accenno di
divertimento. Il modo in cui Saki-T aveva articolato il suo pensiero voleva dire
che l'opinione di Saki-T sulla sua amica andava ben oltre tutte le critiche che
le aveva mosso.
La Maiden dai capelli blu ridacchio' tra se'. "Bhanri, guarda che queste
cose le dico anche quando Heart e' presente! E ogni volta lei mi guarda con quei
suoi occhioni da cucciola, e mi risponde, con quella sua vocetta acuta: 'Oooow!
Sei cattiva, Sa-Sa! Un po' piu' di amore per la tua migliore amica!'. Heh, mi
sembra quasi di sentirla! Questo nomignolo me lo porto dietro fin dalle
elementari, e ancora non riesco a farci il callo."
Questa volta, a Bhanri scappo' una risatina a denti stretti. "Hehehee...
si', l'ho visto! Immagino che per te sia un po' frustrante, ma in fondo e' il
modo che ha Heart di dimostrare il suo affetto verso di te, immagino."
affermo'. "E non e' solo quello, mi pare di capire..."
Saki-T si fece piu' seria ma il sorriso resto' sulle sue labbra. "Gia',
anche questo e' vero. Immagino che tu mi conosca troppo bene per non capire
certe cose, eh, Bhanri?" rispose. "Si', effettivamente... la verita' e'
che voglio molto bene ad Heart-chan... e' stata mia amica fin da quando andavamo
all'asilo assieme, e non siamo mai state tanto distanti l'una dall'altra, a
parte quando andavo in vacanza da qualche parte all'estero..."
E stavolta, Saki-T si incupi' per davvero. Aveva toccato un tasto che la
faceva ancora stare male. "Heart-chan e' una ragazza d'oro, dico sul serio...
nonostante i suoi difetti, e' una che mette anima e corpo in tutto quello che
fa, ed e' sempre pronta a correre in tuo aiuto se ce n'e' bisogno. Anche questa
storia di essere una Maiden... questa minaccia proveniente da Dark Fall e dal
Giardino degli Elementi... l'ha presa con fin troppo entusiasmo, e non voglio
che questo le costi caro... come e' gia' successo in passato."
"Si', ti capisco... e hai ragione a pensarlo, ma abbi un po' di fiducia
anche in Heart." si raccomando' Bhanri. "Dopotutto, se e' diventata una
Maiden, un motivo c'e'... e non credo che Partinias abbia scelto la prima che
capitava. Sono sicura che Heart e' capace di badare a se' stessa."
"Ti ringrazio, Bhanri... faro'... il possibile per non stare in ansia per
lei..." rispose Saki-T, per poi guardare malinconicamente fuori dalla
finestra, verso le luci brillanti che sembravano festeggiare incuranti del suo
stato d'animo.
"Non voglio che ad Heart-chan succeda la stessa cosa..." penso' tra
se'. "Ho gia' perso Fiona-chan. Non voglio perdere nessun altro... e nessuno
merita questa fine."
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Quel pomeriggio, nella sede giapponese della TSAB, l'ammiraglio Gil Graham
stava, come d'abitudine, passando in rassegna alcuni rapporti provenienti da
altre parti del mondo, dalle divisioni dell'organizzazione dislocate in altre
nazioni. E quello che stava leggendo, in effetti, confermava che anche le TSAB
di altre nazioni avevano le mani abbastanza legate. In Europa, in particolare...
la TSAB inglese era stata l'unica a potersi permettere di inviare la sua
rappresentante, Mildred Avalon. La TSAB francese, dal canto suo, era impegnata a
tenere d'occhio l'espansione di un'organizzazione criminale extraplanare
chiamata Nightmare Company, e finora, grazie all'inconsapevole collaborazione
delle Pretty Cure di quel paese - un gruppo di cinque ragazze la cui leader non
ufficiale era una certa Nozomi Yumehara - erano riusciti a tenerla sotto
controllo... ma la leader di quell'organizzazione, Desparaia, stava mandando in
campo servitori sempre piu' pericolosi, il che voleva dire che la TSAB francese
non poteva permettersi di dividere le sue forze. Mentre la branca tedesca
sembrava impegnata a tenere sotto controllo le attivita' di un'altra
organizzazione collegata alle Maiden, ma i dettagli erano ancora molto
nebulosi...
Il suono di un campanello di avvertimento riscosse l'anziano ammiraglio dalle
sue riflessioni, e Graham si volto' verso un dispositivo di comunicazione posto
al suo fianco. "Si, qui ammiraglio Graham. Dite pure."
"Ammiraglio Graham. Qui e' Chrono Harlown." gli rispose la voce sicura del
suo assistente. "Lady Mildred Avalon, della sezione inglese della TSAB, e'
arrivata e chiede di parlare con lei."
Questa si' che era una buona notizi, in mezzo ad una situazione cosi'
testa... e l'ammiraglio Graham riusci' finalmente a fare un sorriso. Con
un'alleata cosi' dalla loro parte, sicuramente la TSAB giapponese sarebbe
riuscita a trovare piu' facilmente il bandolo della matassa. "Okay, Chrono.
Comunicatele che sono nel mio ufficio, e sono pronto a riceverla. Grazie mille."
rispose. Senti' Chrono fare un verso affermativo, e la comunicazione si
interruppe... poi, Graham si alzo' dalla sua scrivania e si sistemo' un po', in
modo da essere perfettamente in ordine nel momento in cui fosse arrivata la
rappresentante della TSAB inglese...
Cinque minuti dopo, si senti' qualcuno bussare leggermente alla porta del suo
ufficio, e Graham annui' leggermente mentre dava la sua risposta. "Avanti."
"Se mi e' permesso, ammiraglio Graham..." rispose un'educata voce femminile.
La porta si apri' lentamente, e da dietro di essa apparve una bellissima donna
dai corti capelli biondi e dalle forme generose, vestita di un'elegante completo
blu scuro, quasi nero, da donna d'affari, con una lunga gonna che arrivava fino
ad oltre le ginocchia, scarpe dal tacco alto anch'esse nere, e giacca e cravatta
di marca, che si portava con un incedere nobile e quasi regale. I suoi occhi, di
un colore verde brillante, contribuivano a dare l'impressione di una bellezza
elegante, discreta e quasi angelica, resa ancora piu' evidente dalla dignita'
del suo comportamento. Cio' nonostante, la donna sembrava abbastanza giovane, e
non dimostrava piu' di venticinque o ventisei anni.
Lentamente, la donna entro' nell'ufficio di Graham e si inchino', porgendo al
capo della TSAB giapponese un biglietto da visita. "E' un onore per me
incontrarla in questo momento, ammiraglio Gil Graham, per quanto avrei preferito
che il nostro incontro avvenisse in circostanze piu' favorevoli." inizio' la
giovane donna bionda, mentre l'ammiraglio riceveva da lei il biglietto con
entrambe le mani e lo leggeva attentamente. "Il mio nome e' Mildred Avalon.
Magus di classe S, a capo della sezione inglese della TSAB, e sono qui in
risposta alla richiesta di aiuto che la TSAB giapponese ha recentemente
inoltrato. Mi auguro che la mia collaborazione serva a risolvere questa
crisi."
"Il suo aiuto... non avrebbe potuto essere meglio accetto, Lady Mildred!"
rispose Graham. Mise il biglietto da visita dell'inglese sulla sua scrivania,
poi estrasse da una tasca della giacca il suo e lo porse a Mildred, anche lui
inchinandosi rispettosamente. "Ammiraglio Gilbert Graham, comandante della
sezione giapponese della TSAB e magus di classe S. Le sono molto grato per aver
risposto cosi' rapidamente... e mi auguro che il viaggio sia stato di suo
gradimento."
Mildred sorrise educatamente, mentre leggeva il biglietto di Graham. "Posso
dire che il servizio e' stato ottimo. Io e òa mia... accompagnatrice, diciamo
cosi'... non abbiamo avuto nulla di cui lamentarci, e anzi dobbiamo encomiare la
British Airways per l'ottimo servizio reso, e i vostri agenti per essere stati
efficienti, educati, ed esaurienti nella loro spiegazioni." affermo'. "Ci siamo
trovate molto bene... e io posso dire di avere anche gia' superato il problema
del jet lag! La mia accompagnatrice... beh, visto che era molto stanca per il
viaggio, per oggi ha preferito restare nel nostro appartamento a riposare."
"Gia', posso immaginare..." rispose l'ammiraglio, sorridendo a sua volta.
Mildred si schiari' la voce dopo aver messo il biglietto da visita di Graham
in una tasca frontale della sua giacca. "Bene... stando cosi' le cose,
ammiraglio Graham, io preferirei concludere qui i preamboli... e iniziare a
discutere del problema attuale." disse. "Dai rapporti che mi sono giunti, e'
chiaro che la linea di demarcazione tra il Giardino dell'Arcobaleno...
ovverosia, la Terra... e il Giardino degli Elementi, si sta facendo sempre piu'
sottile. Alcuni Elementali, in particolar modo Elementali della Terra, sono gia'
riusciti ad attraversare le barriere dimensionali e a giungere nella nostra
realta'... e solo l'intervento delle Maiden e delle Pretty Cure dei Giardini
della Luce e delle Sorgenti ha impedito il peggio. Come se non bastasse, il
super-criminale conosciuto come Lord Akudaikahn, leader supremo dell'Impero di
Dark Fall, ha cominciato a lanciare il suo attacco alla Terra, alla ricerca
dell'ultima delle sette Sorgenti della Vita. Se se ne impadronisse, potrebbe
annientare ogni creatura dell'universo e rimpiazzare il creato con il nulla
eterno."
"E' questo il motivo per cui deve essere trovata una soluzione il prima
possibile." affermo' Graham. "E purtroppo, non sono solo questi, i nostri
problemi. Immagino che anche lei avra' ricevuto dei rapporti circa la misteriosa
Fate Testarossa, la maga apparsa pochi giorni fa alla ricerca dei Jewel Seed."
"Si', anche se fino ad adesso non ho avuto molto tempo per leggere quei
rapporti con l'attenzione che avrebbero meritato." affermo' la donna. "E di
questo mi dispiace. Comunque, ne ho memorizzato i punti piu' importanti, e posso
dire con sicurezza che e' un altro problema che non va sottovalutato. Anche se,
devo ammettere, ci sono delle cose che mi lasciano perplessa. Non mi risultava,
fino a poco tempo fa, che l'ex-maga Precia Testarossa avesse un'altra figlia.
Dopo quello sfortunato incidente di alcuni anni fa."
"Quello e' stato un colpo per tutti noi." ammise Graham. Ricordava benissimo
quel tragico giorno, e la reazione di Precia davanti a quei terribili eventi...
"E... nemmeno noi sapevamo dell'esistenza di Fate, fino a che non si e' rivelata
pochi giorni fa, e ha affrontato in combattimento la neo-maga Nanoha Takamachi.
Ne' abbiamo idea del motivo per cui lei e Testarossa vogliono i Jewel Seed."
"In ogni caso, non possiamo lasciare che cadano nelle loro mani." disse
Mildred, sapendo di dire un'ovvieta'. "I Jewel Seed non sono degli artefatti che
possono essere controllati tanto facilmente senza essere corrotti dal loro
potere. Ogni volta che sono stati usati, ne sono seguiti cataclismi e gravi
perdite di vite umane. Dobbiamo recuperare i Jewel Seed e sigillarli prima che
lo faccia Testarossa. E a questo scopo, io forniro' tutto l'appoggio di cui sono
capace."
Graham fece un piccolo sorriso. "Sapere di poter contare sul suo appoggio,
Lady Mildred, mi fa molto piacere. Nonostante io sia un mago di classe S, temo
che nemmeno io sarei all'altezza di Precia Testarossa, nel caso decidesse di
scendere in campo di persona." affermo'. "E la TSAB giapponese stava avendo dei
seri problemi a gestire tutte queste emergenze."
"Stia tranquillo. Faro' in modo che i Jewel Seed vengano recuperati per
tempo, e la minaccia di Dark Fall venga tenuta sotto controllo." affermo'
Mildred. "Prima di tutto, pero', credo che dovremmo cercare di far riunire le
Pretty Cure, le Maiden e la maga da combattimento Nanoha Takamachi direttamente
nel nostro quartier generale. Al momento le ragazze, pur avendo molta coesione,
non hanno una direzione ben precisa in cui andare per risolvere questo problema,
e credo che farebbero un miglior lavoro di squadra se fossero sotto la nostra
direzione. Quindi... ho pensato che sarebbe una buona idea fare loro questa
proposta, e lasciar loro decidere se accettarla o meno. A lei come sembra, come
proposta?"
"Non male, signorina Mildred... e confesso che non mi era venuto in mente,
considerando il fatto che la nostra organizzazione opera ad un notevole livello
di segretezza... ma la gravita' della situazione potrebbe renderla una soluzione
più che fattibile." rispose Graham. "Ovviamente, dovremmo trovare il modo di
riunirle tutte assieme e combinare l'incontro, ma quello di fornire loro la
nostra leadership potrebbe essere un passo significativo."
La donna bionda annui' gentilmente. "Ne ero sicura, ammiraglio Graham.
Allora... beh, immagino che dovro' lasciare a lei l'organizzazione di questo
incontro, e il resto delle procedure. Del resto, io non sono mai stata molto
brava a combinare questi eventi..." ammise, con un pizzico di imbarazzo. "So che
lei e il suo assistente, Chrono Harlown, saprete fare un lavoro migliore di
quanto non sappia fare io."
"La ringrazio per le lodi, miss Mildred, anche se non credo siano cosi'
giustificate come lei pensa..." si schermi' l'anziano magus. "Molto bene,
allora. Su questo siamo d'accordo. Ne parlero' anche al consiglio supremo della
TSAB, ma non credo che solleveranno obiezioni. Ora, per quanto riguarda il resto
delle questioni in sospeso..."
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Il weekend era arrivato stranamente in fretta... e per la famiglia Takamachi,
questo voleva dire che era finalmente arrivato il giorno in cui tutta la
famiglia, accompagnata dalle inseparabili amiche di Nanoha, Arisa e Suzuka, si
sarebbe presa un paio di rilassanti giorni di vacanza alle terme. L'auto guidata
dal signor Shiro Takamachi, che portava a bordo la moglie Momoko, le due figlie
Miyuki e Nanoha, Arisa e Suzuka, e il furetto di famiglia Yuuno comodamente
accucciato in un cestino da pic-nic, era seguita a ruota da quella del figlio
maggiore di casa Takamachi, il giovane Kyouya, che trasportava con se' anche la
fidanzata Shinobu (la sorella maggiore di Suzuka) e le due cameriere della
famiglia Tsukimura, Noel e Farin. L'idea era di lasciarsi alle spalle le
preoccupazioni della vita quotidiana, almeno per un paio di giorni, e rilassarsi
tutti assieme.
Ma si sa, con il senso della responsabilita' che si ritrova, Nanoha non puo'
fare a meno di preoccuparsi di molte cose... in particolare, di come le Pretty
Cure e le Maiden se la sarebbero cavata con i problemi che gia' avevano. Sapeva
che Nagisa, Honoka, Saki-H e Mai si stavano facendo dare un po' di lezioni di
arti marziali da Heart, Saki-T e Maori, e che ora che anche Ioriko Yasuzumi, una
compagna di classe di Lilica, si era rivelata essere una Maiden, i problemi si
erano fatti un po' piu' leggeri... D'altro canto, pero', non erano ancora stati
trovati altri Jewel Seed, e questa non era una buona notizia. Nanoha sperava
soltanto che questo non volesse dire che erano caduti nelle mani di Fate o -
peggio ancora - di Dark Fall...
Ed ecco che, come un riflesso spontaneo, le ritornava in mente Fate...
accidenti, non riusciva a fare a meno di ritornare a lui col pensiero. Quella
maghetta bionda che l'aveva sconfitta pochi giorni fa era diventata un chiodo
fisso. Nanoha immaginava che non fosse molto salutare rimuginare su certe cose,
ma l'aura di mistero e... avrebbe osato dirlo... fascino che quella misteriosa
biondina emanava era quasi una calamita per lei. La ragazzina castana scosse
furiosamente la testa, rimproverandosi il fatto di pensare ancora a queste cose
quando la sua famiglia si era ripromessa di rilassarsi! Decise che era il caso
di parlare un po' con le sue amiche, che al suo fianco stavano allegramente
parlottando tra loro e guardando fuori dai finestrini.
"Hey, Nanoha-chan? Allora, cos'e' quest'aria silenziosa e preoccupata? E' un
po' che ti vedo fiacchina, mi pare!" la sprono' la bionda Arisa, prendendo
Nanoha per un braccio e tirando verso di se' con tono un po' invadente. "Perche'
non dai un'occhiata fuori anche tu? E' bellissimo! C'e' cosi' tanto verde!"
"Il posto in cui stiamo andando e' immerso nella natura, Nanoha-chan..."
affermo' Suzuka, distraendosi dall'impressionante spettacolo di alberi e strade
di campagna che sfrecciava ai lati dell'automobile. "Ci avevi gia' parlato del
posto dove tu e i tuoi genitori andavate in vacanza, ma non mi ero immaginata
che fosse cosi' bello!"
"Hehehee... modestamente, ho scoperto questo posto gia' molti anni fa, quando
avevo ancora il mio vecchio lavoro!" rispose il signor Takamachi. "Gia' allora,
vi si trovavano delle sorgenti termali che avevano la loro popolarita' tra gli
abitanti di questa provincia. Cosi', mi sono ripromesso che prima o poi, ci
sarei tornato con la mia famiglia... e il resto e' storia! Io e Momoko-chan
siamo venuti qui qualche anno dopo..."
"E da allora, e' diventata un po' una tradizione di famiglia!" concluse mamma
Takamachi, avvicinando affettuosamente il viso a quello del marito. Ancora una
volta, i due affettuosi coniugi non perdevano tempo a scambiarsi un po' di
sguardi dolci e sorrisini, cose che Suzuka trovava molto romantiche, Nanoha e
Miyuki un po' imbarazzanti, e Arisa... beh, alquanto fuori luogo, per dire
poco!
"Certo che i tuoi genitori sono proprio una bella coppia, Nanoha-chan!"
esclamo' allegramente la bambina dai capelli violetti, con le mani congiunte
davanti a se' e l'espressione adorante. "E' cosi' dolce vedere due persone
adulte che si vogliono cosi' bene!"
"Ah, come no... credo che mi servira' una dose extra di fluoro..." ribatte'
sarcastica Arisa.
"Comunque, papa', un giorno dovrai raccontarci qualcosa del lavoro che facevi
prima di dedicarti alla nostra caffetteria!" disse Miyuki gentilmente. "Mi da'
l'impressione di essere stato un lavoro molto eccitante... e avventuroso,
soprattutto!"
"Hehehee... sottolinea pure quell'ultima parte, Miyuki-chan! Avventuroso, e'
la parola giusta!" rispose il signor Takamachi. "Comunque... un giorno ve lo
raccontero', ragazze, quando sara' il momento giusto! Per adesso... vi consiglio
di prepararvi a scendere, perche' la nostra meta e' a non piu' di dieci minuti
di strada!"
"Ricevuto, signor Takamachi!" esclamo' vivacemente Arisa.
Nanoha ridacchio' tra se'. Si', in fondo per adesso poteva anche permettersi
di rilassarsi e non pensare a cose che la preoccupassero. Le Pretty Cure e le
Maiden erano piu' che in grado di cavarsela da sole, e poi quante possibilita'
c'erano che un Jewel Seed si trovasse proprio nella sua localita' di
villeggiatura preferita?
"Per questi due giorni, mi limitero' a rilassarmi, e a comportarmi come
una normale ragazzina della mia eta'!" si ripromise Nanoha. "E credo che
anche a Yuuno-kun piacera' questo posto!"
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"Aaaah! Niente di meglio che un week-end in mezzo alla natura, per
rinfrancare un po' lo spirito!" esclamo' la signorina Akane, proprietaria di
quello che Nagisa Misumi aveva definito il miglior stand di takoyaki dell'intera
citta' di Tokyo, facendo qualche passo fuori dal suo furgone-stand per
sgranchirsi un po' le gambe dopo il lungo viaggio. E non scese da sola, visto
che era seguita a ruota dalla sua giovane "assistente" Hikari Kujou, dal
fratellino di quest'ultima Hikaru... e dalle sue clienti piu' affezionate,
Nagisa Misumi e Honoka Yukishiro!
"E' stata una buona idea fare un salto in questo posto!" commento' la giovane
donna, sistemandosi un po' la bandana sulla testa. "Questo posto e' un bagno
termale molto popolare... non solo ci potremo rilassare un po', ma immaginate
quanti clienti verranno al mio stand! Non c'e' niente di meglio che un bel
piattino di takoyaki, dopo un bagno rilassante!"
"Ehm... per quanto io sia perfettamente d'accordo sulla storia dei takoyaki,
Akane-san, ancora mi stupisce un po' che siamo venuti qui nel bel mezzo del
nulla..." affermo' una leggermente interdetta Nagisa Misumi. "Non che non
apprezzi il posto, sia ben chiaro, ma mi sento un po' sperduta..."
"Ti capisco, Nagisa-san, in effetti e' un po' isolato come posto." rispose
Honoka, mentre osservava Hikari ed Hikaru che, non appena presa un po' di
familiarita' con il luogo, avevano subito iniziato a giocare a rincorrersi,
senza farsi tanti problemi. "Ma sono sicura che alla fine ci piacera'! E poi,
chissa' che non facciamo qualche incontro interessante! Sai com'e', e' una cosa
che ci accade spesso, di recente!"
"Ah, questo puoi dirlo forte! Hehehee..." ridacchio' Nagisa, apprezzando la
sottile ironia nella parole della sua migliore amica. "Si', in effetti sono due
anni che tutti i nostri incontri si rivelano qualcosa di inaspettato...
hehehee..."
La campionessa di lacrosse concluse la frase gettando un'occhiata al
cellulare appeso al proprio fianco, in modo che anche Mepple sentisse la
battuta... poi si sgranchi' un po' le ossa, intorpidite per il lungo giro in
furgoncino, e comincio' a guardarsi attorno, immaginando che fosse il caso di
prendere anche loro due un po' di confidenza con il posto. Nagisa ed Honoka
dovevano ammettere che nonostante si trattasse del classico ryokan in mezzo alla
natura incontaminata, sembrava davvero un posto accogliente, e anche se non
c'erano tutte le comodita' del suo appartamento, dava comunque l'impressione di
essere comodo e confortevole. Probabilmente, riflette' Nagisa tra se', anche
quella piccola peste di Ryota si sarebbe trovato a suo agio li', soprattutto
considerando che avrebbe potuto stare accanto ad Honoka. Con una certa gioia
sadica, Nagisa ripenso' al muso che Ryota aveva piantato quando gli era stato
detto che avrebbe dovuto restare a casa e studiare per rimediare ad un rutto
voto in matematica... per una volta, non era lei quella che veniva rimproverata
per i voti.
"Wooow! Guardate che belle!" stava esclamando in quel momento il piccolo
Hikaru, chinato su un laghetto di acqua cristallina nelle vicinanze del ryokan.
Stava osservando rapito delle carpe dai coloro sgargianti che nuotavano
tranquille. "Questo posto e' bellissimo, sorellina!"
Hikari ridacchio' e accarezzo' la testa al suo fratellino. "Lo so, lo so... e
speriamo che anche tu ti trovi bene qui!" rispose. "Dobbiamo approfittarne per
divertirci il piu' possibile, intanto che possiamo! Credo che anche Nagisa-san e
Honoka-san siano d'accordo, vero?"
"Giusto!" rispose la geniale ragazza dai capelli blu notte, facendo un
occhiolino. "Pero' prima credo che abbiamo un po' di lavoretti da fare! Oggi
pomeriggio Akane-san avra' molti clienti, quindi dobbiamo preparare per bene lo
stand, non trovate?"
"Gia'... questa e' una cosa da fare!" fece notare Akane. "I clienti non
vengono se non li si invoglia un po'... e soprattutto se non c'e' nessuno stand
a cui venire! Quindi, forza, ragazze, non appena vi siete sgranchite un po'...
iniziamo il lavoro!"
"Ci stiamo gia' organizzando, Akane-san!" replico' con convinzione Nagisa.
Lei e Honoka stavano gia' inizando a tirare fuori i tavoli e gli accessori
necessari a rendere accogliente lo stand di takoyaki, e la giovane donna con la
bandana si sgranchi' le mani e ando' ad aiutarle. In breve tempo, tutti i tavoli
erano stati messi a posto, e le ragazze decisero di passare al resto dei
preparativi. Con la coda dell'occhio, Honoka vide arrivare un paio di
automobili, che parcheggiarono nell'apposito spiazzo non molto lontano dal
ryokan, ma sulle prime non ci fece caso, pensando che fossero semplicemente
altri di una serie di turisti, percio' le due ragazze tornarono al loro lavoro.
Fu soltanto in seguito, quando un gruppo di turisti si avvicino' al chiosco di
takoyaki in allestimento, che Nagisa, Honoka, Akane e Hikari volsero ad essi la
loro attenzione.
"Oh, benvenuti!" esordi' la giovale proprietaria del chiosco. "Fa piacere
vedere una famiglia che passa un weekend assieme in un posto cosi' bello! Spero
che vi fermerete anche allo stand di takoyaki di Akane! Non c'e' niente di
meglio, per godersi appieno un posto come questo!"
"Buongiorno anche a voi!" ricambio' il saluto la voce del capofamiglia.
"Grazie per l'offerta, signorina, sicuramente verremo a farle visita quando il
suo stand sara' pronto! E ci fa piacere vedere dei giovani che si danno tanto da
fare!"
Nagisa e Honoka si stavano voltando per dare a loro volta il benvenuto alla
famigliola... e ovviamente, rimasero sbalordite quando videro che si trattava
della famiglia Takamachi e delle amiche di Nanoha! Anche la bambina castana, che
assieme al resto della sua famiglia si stava scambiando convenevoli con la
signorina Akane, si accorse della presenza delle sue compagne piu' grandi in
quel momento, e si volto' verso di loro, piacevolmente stupita!
"Nanoha-chan! Che sorpresa, non ci aspettavamo di vederti qui!" esclamo'
Honoka, mentre finiva di mettere a posto un tavolo. "E ci sono anche la tua
famiglia e le tue amiche, vedo!"
"Nagisa-san! Honoka-san, Hikari-san!" esclamo' la ragazzina castana, per poi
rivolgersi alla sua famiglia e alle sue amiche e spiegare loro di chi si
trattava. "Vi avevo parlato di Nagisa Misumi, Honoka Yukishiro e Hikari Kujou,
vi ricordate? Quelle ragazze che ho conosciuto qualche giorno fa? Sono proprio
loro!"
"Piacere di conoscervi, signori Takamachi... il mio nome e' Hikari Kujou, e
sono la cugina di Akane!" si presento' la ragazzina bionda, con un inchino...
per poi mettere una mano sulla spalla di Hikaru, che guardava un po' confuso e
intimorito l'allegra famigliola. "E lui e' il mio fratellino, Hikaru! Su,
Hikaru-chan, lo sai come si dice, giusto? Non essere timido!"
"Ehm... piacere... signori... io sono Hikaru!" disse, con un po' di
esitazione, il bambino biondo.
Anche Nagisa fece la stessa cosa, e si presento' a dovere. "Il mio nome e'
Nagisa Misumi... piacere mio, signori Takamachi!"
"E infine, il mio nome e' Honoka Yukishiro." disse la geniale ragazza dai
capelli blu. "Siamo tutte molto onorate di conoscervi!"
"Delle amiche di Nanoha sono sempre ben accette!" rispose Shiro Takamachi,
con impeccabile gentilezza, per poi passare a presentare la sua famiglia. "Il
mio nome e' Shiro Takamachi, e sono il papa' di Nanoha... e dei suoi fratelli
maggiori Kyouya e Miyuki! E... questa bella signora che e' con me e' mia moglie
Momoko! E poi... ci sono anche le amiche di Nanoha - Arisa Bannings e Suzuka
Tsukimura - la signorina Shinobu Tsukimura che e' qui per accompagnare
Suzuka-chan, e le signorine Noel e Farin. Piacere di conoscervi."
"Hmmm... pero', vedo che siete davvero un bel gruppetto!" commento' Akane,
dando un'occhiata alla famiglia Takamachi e ai loro compagni di viaggio. "Non
credo possiate essere capitati in un posto migliore per passare un weekend
tranquillo, quindi... vi auguriamo buon proseguimento di giornata, espero che
vorrete passare di qua, piu' tardi!"
"Hehehee... Su questo non ci sono dubbi!" rispose papa' Takamachi. "E... se
poi voi volete fare un salto al ryokan per rilassarvi un po' nelle onsen,
consideratevi pure nostri ospiti! Arrivederci!"
"Arrivederci! A dopo!" salutarono Akane e le ragazze, osservando il gruppo di
Nanoha che iniziava lentamente ad imboccare la strada per l'albergo.
"Aaah, e chi l'avrebbe mai detto? Certo che il mondo e' davvero piccolo!"
esclamo' con ironia Akane, mentre ancora salutava la famiglia Takamachi che, di
tanto in tanto, si voltava indietro per agitare ancora la mano. "E cosi', al
nostro primo giorno di lavoro da queste parti, incontriamo una vostra piccola
amica... quando si dicono i casi della vita!"
"Hehehee... gia', oserei quasi dire che siamo legate a livello karmico..."
rispose Honoka, sorridendo tra se' dell'ironia della sorte. Pe conto suo, Nagisa
si limito' a sperare che non accadesse nulla di fuori dal comune, mentre la
famiglia Takamachi era li'... anche se, per esperienza personale, sapeva bene
che non c'erano molte possibilita' che fosse cosi'...
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Nel frattempo, a Tokyo...
"Bellooooo! Mai-chan, tutti i tuoi disegni sono incredibili!" esclamo'
entusiasta Saki Hyuuga, davanti al bellissimo disegno di un cagnolino che Mai le
aveva fatto vedere. "Ma trovo che questo in particolare sia stupendo!"
"Grazie mille, Saki-san! Piace molto anche a me, se devo dire la verita'... e
pensavo anche di farne una versione su tela dipinta ad olio!" commento' Mai,
seduta sul letto della sua amica. Per quel pomeriggio, le due ragazze si erano
incontrate a casa Hyuuga, e per l'occasione Mai aveva pensato di portare un
blocco di fogli contenente alcuni dei disegni di cui andava piu' fiera. Disegni
che in quel momento stava mostrando a Saki...
"Hmmm, questa si' che e' una bella idea!" rispose la campionessa di softball.
Si senti' qualcuno bussare alla porta di camera di Saki, e un istante dopo la
porta si apri' per far entrare la piccola Minori, la piu' giovane delle sorelle
Hyuuga, con tra le mani un vassoio contenente dei biscotti e tre bicchieri di
succo d'arancia.
"Scusate il disturbo!" esordi' allegramente la piccola. "Ho pensato che
avreste gradito uno spuntino!"
"Grazie, Minori-chan, che bel pensiero!" ringrazio' Saki-H, mentre la sorella
minore si avvicinava alle due amiche. "Guarda un po' che bel disegno che ha
fatto Mai-chan!"
Minori si chino' leggermente per osservare il disegno in bianco e nero dello
Yorkshire Terrier che sembrava quasi uscire dal foglio... e sgrano' gli occhi
per la meraviglia! "Woooow! E' stupendo! Sei davvero bravissima, Mai-san! Vuoi
un po' di succo d'arancia?" esclamo', porgendo uno dei bicchieri alla ragazzina
dai capelli violetti, che lo accetto' con gratitudine.
"Grazie, Minori-chan! Molto gentile!" ringrazio' Mai, mentre appogiava per
terra il suo blocco da disegno.
"Bene... allora, visto che ci siamo tutte e tre, mangiamo!" rispose Saki-H.
Le tre ragazzine si misero tutte in ginocchio attorno al tavolino della camera
di Saki, e Minori appoggio' il vassoio dei biscotti al centro, prima di prendere
il suo bicchiere di aranciata e sollevarlo in aria come per fare un brindisi!
"Alla nostra salute! Cin ciin!" esclamo' la piccola, vuotando poi il suo
bicchiere di aranciata in un sorso. Mentre Saki-H e Mai si accinevano a bere i
loro, tuttavia, la bambina si guardo' attorno... e vide, appoggiati sul letto
della sorella maggiore, il guanto e la palla da softball che lei usava per gli
allenamenti. La sua curiosita' e vivacita' ebbero la meglio in un attimo, e
Minori, sotto gli occhi leggermente allarmati della sorella maggiore, sali' sul
letto e si infilo' il guanto sulla mano sinistra. "Ta-daaan! Guardate qua!"
"Mettilo giu', Minori-chan. Lo sai che con quelli non si puo' giocare in
casa!" la avverti' Saki-H, con l'aria di una che aveva gia' ripetuto quelle cose
un sacco di volte. Sfortunatamente, in quel momento Minori era troppo eccitata
per darle retta, e balzo' giu' dal letto con una risatina, sempre tenendo il
guanto sulla mano.
"Hehehee... eddai, sorellona, soltanto un momento!" rispose... per poi
mettersi nella posizione del lanciatore e sfoderare la sua espressione piu'
competitiva! "Tre ball e due strike! Vediamo sul campo la grande giocatrice
Minori Hyuuga che si prepara a lanciare!"
Mai sembrava divertita dal modo di fare della piccola... ma certo non si
poteva dire la stessa cosa di Saki-H! "Adesso smettila, Minori-chan! Dico sul
serio!"
"La lanciatrice tira indietro la palla..." esclamo' drammaticamente Minori,
portando indietro il braccio destro. "E... LANCIA! Ma il grande battitore
Micchan tiene gli occhi sulla palla... la segue con attenzione... e la ribatte
indietro! Ahi, ahi, ahi, questa non e' giornata per Minori Hyuuga, la nostra
lanciatrice preferita! Quella che doveva essere la sua piu' grande partita e'
finita con..."
"Sigh... non posso crederci!" sospiro' goffamente Saki-H, rubando senza
saperlo la frase a Nagisa, mentre Minori cominciava a mimare le varie fasi di
una partita di softball assumendo tutte le espressioni piu' strane di questo
mondo! "Guardala come si sbraccia..."
"Si diverte, e' naturale!" rispose Mai con un sorriso. Nel frattempo, Minori
aveva quasi finito il suo "home run" fittizio, e stava dando l'annuncio
dell'adrenalinia conclusione della partita...
"Corri, corri, corri, Micchan, dai che ci sei... E TORNA IN CASA BASEEEE!"
esclamo' Minori, per poi sollevare il braccio sinistro in aria in segno di
trionfo!
Solo che quando poi lo tiro' giu', si accorse di non avere piu' il
guanto.
"Huh? Dove...?" si chiese la bambina, con gli occhi trasformati in puntini
neri, mentre si guardava la mano. Stupite, Saki-H e Mai guardarono verso
l'alto... e videro il guantone, sfuggito dalla mano fin troppo piccola di
Minori, che volteggiava in aria... e atterrava vicinissimo ai bicchieri di
aranciata delle ragazze piu' grandi, rovesciando quello di Mai!
E l'irreparabile accadde - il bicchiere rovescio' il suo contenuto sul
disegno di Mai e, di conseguenza, su tutto il suo blocco.
Per un istante, le tre restarono a guardare con sgomento la macchia arancione
che si espandeva sui fogli bianchi... e quando Saki-H si precipito' verso il
blocco per cercare di asciugarlo in qualche modo, si rese conto che ormai il
danno era fatto. La carta aveva gia' assorbito il succo d'arancia...
L'apprensione di Saki-H si trasformo' quasi subito in rabbia e frustrazione,
mentre si voltava severamente verso la sorella minore. "Minori-chan!" esclamo'.
"Ti ho detto mille volte che non si gioca a softball in casa! Tu non mi ascolti
mai! Guarda come hai ridotto il disegno che Mai-chan aveva fatto!"
Anche se, dentro di se', Mai era rimasta anche lei un po' male per quello che
era successo al suo disegno, cerco' comunque di minimizzare la cosa... anche
perche' Minori era evidentemente costernata e dispiaciuta per quello che aveva
fatto. "Va... va tutto bene, Saki-chan! In fondo, posso sempre rifarlo, il
disegno..." disse. "Tranquilla, Minori-chan, non e' niente di cosi'
grave..."
Ma Saki-H non si accontento' di questo. "No, non va affatto bene.
Minori-chan, io ti dico sempre di fare attenzione e di non giocare in camera, ma
anche questa volta hai voluto fare di testa tua! E ora guarda che cosa e'
successo. Lo sai quanta fatica ha fatto Mai per fare questo disegno?"
"Ehm..." cerco' di intervenire Mai, vedendo che Minori se ne stava in piedi
vicino alla porta, con lo sguardo basso e gli occhioni luccicanti di lacrime.
"Pero'... adesso non e' il caso di prendersela tanto, Saki-chan. In fondo Minori
non l'ha fatto apposta!"
"Questo lo so, pero' non la smette mai quando le si fanno le
raccomandazioni." prosegui' Saki-H. "E ogni volta succede un guaio, non e'
cosi', Minori? Bene, visto che non ascolti mai quando ti si dicono le cose, non
giochero' piu' con te, hai capito?"
Quella fu la classica goccia che fece traboccare il vaso. Dopo aver fatto un
tentativo di trattenersi, Minori si afferro' la gonna con le piccole mani e
scoppio' in lacrime... cosa che spinse Mai ad intervenire in sua difesa.
"A-Aspetta un momento, Saki-chan. Non ti sembra di esagerare un po'? Pensa a
come si sente Minori..."
Mentre parlava, la giovane artista allungo' una mano verso Saki-H per
appoggiargliela su una spalla... e rimase scioccata quando Saki-H, presa dalla
rabbia, la schiaffeggio' via.
"Non sono affari tuoi, Mai, quindi non ti immischiare." taglio' corto Saki.
Ma un attimo dopo, vedere l'espressione scioccata di Mai e il pianto disperato
di Minori le fece pensare che forse, questa volta, aveva davvero
esagerato...
Per diversi secondi, Saki-H e Mai restarono a guardarsi senza dire nulla, con
soltanto i singhiozzi di Minori in sottofondo... e all'improviso la piccola
cesso' di piangere e guardo' le due amiche con aria stranita, lasciando cosi'
che l'unico suono che si sentisse fosse il ticchettio dell'orologio da camera.
Poi, con lentezza, Mai diede un'occhiata all'ora e si alzo'.
"Ecco... io devo andare... adesso si e' fatto un po' tardi..." mormoro' quasi
stancamente. Si alzo' dal suo posto e si incammino' verso la porta, voltandosi
solo un attimo per salutare. "Ciao, Minori-chan... Ciao, Saki... ci vediamo..."
disse, per poi lasciare le due sorelle da sole nella loro camera. Minori guardo'
verso il pavimento in moquette, sentendosi terribilmente in colpa... e dopo
qualche secondo parlo' a sua volta.
"Scusami sorellona... vado anch'io..." mormoro' prima di andarsene a sua
volta. Senza quasi rendersene conto, Saki-H era rimasta sola in camera...
Dopo aver fatto trascorrere ancora qualche secondo in completo silenzio, la
nuova Pretty Cure si sedette sul suo letto con un lungo sospiro. "Siiigh... ma
che cosa mi e' preso? Mi sento cosi' stupida per aver trattato cosi'
Mai-chan..." disse tra se'. "Ho aperto la mia boccaccia senza collegare il
cervello..."
Flappy, in quel momento in forma di cellulare e appoggiato sul tavolino,
apparve in una nube di fumo verdino. "Non stare qui a rimuginare, allora, lapi!"
la consiglio'. "Se parli a lei e a Minori-chan, e chiedi scusa, vedrai che
andra' tutto bene e ti scusera', lapi."
Saki-H sospiro' di nuovo, prima di alzarsi dal suo letto. "Spero proprio che
tu abbia ragione, Flappy..."
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Alle onsen, mentre i ragazzi stavano godendosi il bagno termale, i coniugi
Takamachi stavano passando il loro tempo passeggiando lungo la riva di un
placido ruscello, mano nella mano come due adolescenti al loro primo amore. Dopo
essersi fermati davanti ad un laghetto popolato da carpe colorate, Shiro e
Momoko restarono li' fermi per qualche minuto, in un perfetto silenzio che la
giovane mamma interruppe con un breve sospiro.
"Certo che vacanze di questo tipo sono davvero rilassanti, vero?" chiese
Momoko. "Fa piacere poter staccare ogni tanto e godersi la vicinanza dei propri
cari."
"Hai ragione. E i nostri ragazzi sono pieni di buona volonta'." rispose
Shiro, mettendole una mano attorno alle spalle.
Momoko sorrise dolcemente e si volto' verso il marito. "Anche tu, se e' per
quello." commento', con una punta di malinconia che a Shiro non sfuggi'.
Il signor Takamachi, intuendo cosa stava preoccupando la moglie, si giro'
verso di lei e le passo' dolcemente una mano tra i lunghi capelli
castano-rossicci. "Lo so, e' passato molto tempo da... quella volta." disse,
guardandosi la spalla sulla quale aveva la cicatrice che ogni tanto gli doleva
ancora. "Ma... tu e i ragazzi non avete piu' motivo per essere in ansia per
me... perche' adesso sono semplicemente Shiro Takamachi, il proprietario del
negozio Midoriya. "
"Grazie, tesoro..." concluse Momoko, prima che i due si abbracciassero
teneramente...
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"Heheheee... e cosi', alla fine, la squadra di Suzuka-chan ha vinto 6 a
zero?" chiese Nanoha con una risata gioviale, quando Arisa gli racconto' lo
svolgimento della partita di dodgeball di qualche giorno prima. Non era un
segreto che Suzuka si infervorasse sempre quando giocava a qualchesport... e in
quei casi, passava da una ragazzina tranquilla e gentile ad una furia
inarrestabile!
"Gia', dovevi vederla!" rispose Arisa, tenendo Yuuno tra le braccia. "Quando
Suzuka-chan ci si mette, non c'e' nessuno che possa fermarla! Le ragazze della
squadra avversaria erano tutte stravolte, alla fine della partita! Sembrava
fosse passato un ciclone!"
La piu' imbarazzata, in tutto questo, era proprio Suzuka, che stava
giocherellando nervosamente con gli indici. "Ehm... non e' una cosa di cui vado
molto fiera, Arisa-chan... e' solo che... beh, quando gioco a qualche sport
cerco sempre di fare del mio... huh?"
Suzuka si fermo' di colpo. Mentre le tre ragazzine stavano passeggiando lungo
il portico, un'altra persona si era parata loro davanti - una giovane donna,
molto alta e formosa, dai lunghi capelli di uno strano colore arancione chiaro,
vestita dello stesso yukata bianco a fiori porpora che Nanoha e le sue compagne
indossavano. Aveva un segno viola sulla fronte, che somigliava ad una piccola
gemma ovale lunga e sottile, i suoi occhi erano azzurri e penetranti... e, cosa
ancora piu' strana, aveva un canino sporgente dall'arcata superiore, che le dava
un aspetto a meta' fra lo sbarazzino e il predatorio. Con espressione
interessata, quasi divertita, la giovane squadro' il terzetto di ragazze,
finche' il suo sguardo non si fermo' sulla perplessa Nanoha.
"Ehm... buonasera, signorina." esordi' Nanoha, un po' incerta. "C'e'...
qualche problema, per caso?"
La sconosciuta scosse la testa, tranquilla. "Hmmm. No, nessun problema,
piccola. La mia era pura e semplice curiosita'... dimmi, sei tu la ragazzina di
cui lei mi ha parlato?"
Yuuno e le bambine drizzarono le antenne, Nanoha in modo particolare, mentre
la ragazza piu' alta si avvicinava alla bambina castana e si piegava fin quasi
al suo livello. A Nanoha e a Yuuno era chiaro, a sentire il modo in cui aveva
parlato, che quella donna sapeva piu' di quanto avrebbe dovuto...
La ragazza dai capelli arancioni osservo' Nanoha per un po', con aria quasi
di sufficienza. "Ti diro'... non mi sembri ne' molto forte, ne' molto sveglia."
affermo', senza mezzi termini. "Anzi, parlando fuori dai denti, mi sembri
proprio una mocciosetta qualsiasi. Non capisco perche' lei si preoccupi tanto di
te."
Nanoha spalanco' la bocca davanti alle parole arroganti della ragazza. Era
sempre piu' la conferma che non era una personaqualsiasi... ma prima che la
bambina castana potesse rispondere a tono, Arisa si mise tra lei e la
sconosciuta, a muso duro, e guardo' quest'ultima negli occhi, senza farsi
intimorire dalla differenza di eta' o di statura!
"Hey, Nanoha... tu conosci questa donna, per caso?" chiese la biondina,
sostenendo lo sguardo della misteriosa ragazza. "Beh, in ogni caso... a parte il
fatto che non ho la piu' pallida idea di cosa lei sta dicendo, le sembra quello
il modo di parlare alla mia amica? E poi, mi scusi, lei chi sarebbe?"
La sconosciuta si ritrasse un po', sempre mantenendo la sua aria arrogante...
poi, come niente fosse, scoppio' a ridere di cuore davanti alle tre ragazzine,
sempre piu' perplesse! Questo improvviso cambio di personalita' le aveva
lasciate senza parole...
"Hahahahahaaa! Scusate, scusate! Temo di aver fatto un piccolo errore di
persona!" rise, sfregandosi la nuca con la mano sinistra. "E' che... la vostra
amica assomigliava ad una che conosco. C'e' stato un malaugurato errore di
persona, tutto qui!"
Arisa e Suzuka corrugarono la fronte, non troppo convinte, mentre Nanoha
tirava un sospiro di sollievo. "Uff, meno male..." rispose, senza accorgersi del
fatto che Yuuno, anche tra le braccia di Arisa, stava osservando la giovane
donna dai canini sporgenti con aria sempre meno convinta...
"A proposito, piccola, il tuo furetto e' davvero carino!" disse la
sconosciuta, avvicinandosi ad Arisa e grattando Yuuno sulla testa... anche se il
mago-furetto non sembrava molto tranquillo. "E' il tuo, morettina?"
"Heheheee... si', e' il mio! Si chiama Yuuno-kun!" rispose Nanoha, ormai del
tutto tranquillizzata.
La donna continuo' ancora per qualche secondo a grattare Yuuno dietro un
orecchio... poi si stacco' dal terzetto di amiche e si scuso' ancora per il
disturbo. "Beh... allora, mi scuso per avervi interrotto, e vi auguro buon
proseguimento! Mi raccomando, rilassatevi, e divertitevi piu' che potete!"
"Certamente, signora! Altrettanto a lei!" rispose Suzuka. Le bambine
salutarono la sconosciuta, mentre questa le superava, e quando quest'ultima fu
scomparsa dietro un angolo, le bambine decisero di lasciarsi quel banale
incidente alle spalle, e andare avanti con i loro affari. Tranne Yuuno che
continuava a guardare con sospetto la sconosciuta...
Nanoha e le sue compagne stavano per proseguire sulla loro strada... quando
la voce della ragazza di prima, questa volta sotto forma di una comunicazione
telepatica, risuono' ancora una volta nella sua mente, facendole fare un salto
per la sorpresa!
"Questo era stato un semplice saluto da parte mia. Ma... ora lascia che io
ti dia un avvertimento. Le bambine dovrebbero fare le bambine e starsene buone
buone a casa a giocare con le bambole. Se cercherai di ostacolarci ancora, ti
faro' a pezzi. Mi sono spiegata?"
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Mai Mishou camminava lentamente lungo le strade del quartiere residenziale di
Ginza, tenendo lo sguardo verso il marciapiede con aria terribilmente colpevole.
Non ricordava di avere mai avuto una reazione simile con nessuno... pero',
questa volta, Saki-H l'aveva proprio fatta arrabbiare. Insomma, aveva ragione a
dire che Minori non doveva mettersi a giocare a softball in casa, ma da qui a
dirle che non avrebbe piu' giocato con lei... beh, ne passava, a suo parere!
Le strade di Ginza, a quell'ora del pomeriggio, erano stranamente deserte, e
questo non migliorava molto l'umore della giovane artista, che continuava a
passeggiare malinconicamente per conto suo. "Sarebbe stato meglio se avessi
tenuto la bocca chiusa." mormoro' tra se'. "Saki-chan aveva ragione, in fondo...
non erano cose che mi riguardavano. Pero'... in quel momento ho agito senza
pensare, e ho finito per fare questa stupidaggine..."
"Tu e Minori-chan avete qualcosa in comune, in fondo, chopi..." affermo'
Choppy, dal suo "rifugio". Quando Mai, chiedendosi cosa volesse dire la
creaturina del Giardino delle Sorgenti, guardo' verso lei, Choppy prosegui' con
il discorso. "Dopotutto, sei una sorella minore anche tu, vero, chopi? E' per
questo che sei riuscita a capire subito come si sentiva Minori-chan, chopi."
"Beh, anche questo e' vero..." riflette' Mai ad alta voce. Dopotutto, anche
lei aveva fatto le sue marachelle da piccola, e aveva ricevuto qualche lavata di
capo da suo fratello maggiore Kazuya. Nel momento in cui Saki aveva sgridato
Minori, Mai si era messa al posto della bambina e aveva compreso come ssi era
sentita... tanto piu' che era evidente quanto Minori ci fosse rimasta male per
quello che aveva fatto...
"Sigh... domani dovro' andare da Saki-chan e parlare con lei. Abbiamo
litigato per un motivo davvero futile." sospiro' Mai, mentre si dirigeva verso
casa.
Choppy sorrise tra se', fiduciosa che le due nuove Pretty Cure avrebbero
presto ricucito quel piccolo strappo. "Beh... e' un buon primo passo,
chopi!"
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"Minori-chaaan!" Qualche minuto di riflessione dopo, Saki-H aveva deciso che
non valeva la pena di starsene con le mani in mano, e aveva deciso di parlare
con la sorella minore e scusarsi per aver esagerato un attimo prima. Il che, in
teoria, sarebbe stato anche facile a farsi, se non fosse stato per un piccolo
inconveniente - Minori non si trovava da nessuna parte!
"Minori-chan, smettila di giocare a nascondino..." la richiamo' Saki, mentre
apriva la porta di una stanza e guardava all'interno... senza trovare traccia
della piccola. "Ascolta, Minori-chan... prima ho esagerato, okay? Sia con te che
con Mai-chan... ero arrabbiata e non ho pensato a quello che stavo dicendo!
Vieni fuori e parliamone..."
Ma per quanto Saki-H cercasse di chiamare la sorella minore, non riusciva a
trovarla da nessuna parte. La maggiore delle sorelle Hyuuga cominciava ad essere
seriamente preoccupata - dove si era andata a nascondere?
La nuova Pretty Cure stava per andare al piano terra, per vedere se per caso
Minori fosse andata a nascondersi da qualche parte laggiu', quando senti' i
passi dei suoi genitori che salivano rapidamente le scale... e un attimo dopo, i
coniugi Hyuuga, in evidente stato d'ansia, apparvero dalle scale che portavano
al piano inferiore del loro panificio! Saki-H si volto' verso di loro, con un
brutto presentimento...
"Mamma, papa'!" li chiamo'. "Che sta succedendo? Come mai siete cosi'..."
"Non troviamo piu' Minori-chan!" esclamo' la signora Hyuuga. "Saki-chan, non
e' che per caso e' tornata qui di sopra e noi non ce ne siamo accorti? Perche'
l'avevamo vista giu' da basso, ma sulle prime non ci abbiamo proprio fatto
caso..."
A Saki-H balzo' il cuore in gola. Questo non poteva voler dire che una
cosa... Minori era uscita di casa senza dire nulla a nessuno, presa dallo
sconforto, e ora chissa' dov'era finita! "Che COSA? Mamma, papa'... siete
davvero sicuri che non sia da nessuna parte? Avete... avete guardato bene?"
chiese.
"Purtroppo si'... e non l'abbiamo trovata! E' uscita senza che noi ce ne
siamo accorti!" rispose il signor Hyuuga. "Ma... che cosa e' successo,
Saki-chan? Tu e Minori-chan avete litigato, per caso?"
"Ehm..." balbetto' Saki-H, quasi stupita dalla perfetta intuizione del
genitore. "A dire la verita', si'... vi posso spiegare tutto dopo. Adesso credo
che la cosa migliore sia cercare Minori-chan e riportarla a casa!"
"Giusto!" rispose l'uomo, mentre lui e Saki-H si precipitavano al piano terra
e verso l'uscita del panificio. "Tesoro, tu resta qui e occupati del negozio!
Noi torneremo presto, e con Minori-chan!"
"Va... va bene!" esclamo' la signora Hyuuga, mentre il marito e la figlia
maggiore si allontanavano. "Mi raccomando, state attenti... e tornate
presto!"
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Nel frattempo, a centinaia di metri di quota sopra il quartiere di Ginza,
qualcuno che aveva atteso il momento giusto per colpire colse l'occasione... e
una strana fiamma scarlatta si accese a mezz'aria, bruciando senza bisogno di
combustibile! Una voce chiara e gioviale, indubbiamente appartenente
all'appariscente servitore di Dark Fall chiamato Moerumba, accompagno'
l'espandersi della fiamma, che prese forma fino a diventare umanoide e pochi
secondi dopo, con un brillante lampo scarlatto, fece apparire il focoso
ballerino di rumba, gia' pronto a causare guai!
"Eccomi di ritorno, senoritas!" disse tra se', guardando verso le vie
di Ginza. "Sono venuto per concedervi il bis!"
----------
E nello stesso tempo, nel profondo dei boschi che circondavano il ryokan nel
quale la famiglia Taamachi si stava godendo il weekend, un turbine di foglie si
levo' inaspettatamente dal terreno e comincio' a roteare su se' stesso, formando
per qualche istante un piccolo vortice... prima che le foglie che roteavano al
suo interno si unissero le une alle altre creando una forma umanoide. Quando il
vento cesso', le foglie morte aderirono l'una all'altra, e il corpo di Karehan
si formo'! Lo scagnozzo di Dark Fall poggio' i piedi a terra con un verso di
disgusto... e poi guardo' verso la costruzione in stile tradizionale che si
riusciva ad intravedere tra le fronde degli alberi. Ne era sicuro, era da queste
parti che doveva cercare le sue vittime e il Jewel Seed. Questa poteva essere
una buona occasione per riabilitarsi agli occhi di Lord Akudaikahn...
E questa volta, le Pretty Cure, che fossero di un Giardino o dell'altro, non
gli sarebbero potute sfuggire!
----------
La misteriosa donna dai capelli arancioni che aveva telepaticamente
minacciato Nanoha poco prima, si stava in quel momento godendo un bagno caldo in
una delle stanze piu' interne delle onsen, un asciugamano avvolto attorno al suo
corpo, e la mente concentrata unicamente sul relax... almeno finche' una
comunicazione telepatica non la riporto' alla realta', ricordandole la sua
missione.
"Arf... Arf, riesci a sentirmi?" risuono' nella sua mente una voce
cristallina ben conosciuta.
"Ehila', Fate! Forte e chiaro! Qui la situazione e' completamente sotto
controllo... ho dato un'occhiata a quella ragazzina in bianco di cui mi avevi
parlato. Guarda caso, e' anche lei qui alle terme!" rispose la donna,
sollevando un po' gli angoli della bocca e mostrando un po' i suoi canini.
"Davvero? Cosa te ne e' sembrato?" chiese la maghetta bionda, per pura
curiosita'.
Arf ridacchio' un po' tra se'. "Aaah, non e' poi un granche'. Non e' una
degna avversaria per te, Fate."
"Hm. Per quanto riguarda me, sono riuscita a trovare un Jewel Seed da
queste parti, anche se non so ancora di preciso dov'e'." affermo' Fate.
"Entro stasera lo avremo trovato e sigillato."
"Grande, Fate! Ma non mi aspettavo niente di meno dalla mia padrona!"
rispose Arf. "Bene... allora ci incontriamo stasera per portare a termine il
colpo, okay? Ci si vede, Fate!"
"Grazie, Arf. A dopo."
La comunicazione telepatica si interruppe, lasciando ad Arf la possibilita'
di rilassarsi come voleva. Con un sospiro, la donna dai capelli arancioni si
lascio' scivolare un altro po' nell'acqua calda, godendosi la sensazione di
calore sulla pelle.
"Aaah... che delizia! Magari se ne trovassero di onsen cosi', su Mid-Childa!"
commento' tra se'... e un attimo dopo, il suo prosperoso seno sobbalzo'
lievemente e un paio di orecchie da volpe le spuntarono ai lati della testa! Arf
assunse un'espressione leggermente confusa per un istante... poi, ringraziando
che non ci fosse nessun altro oltre a lei in quella vasca, si copri' le orecchie
imbarazzata!
"Oh, accidenti! Devo imparare a camuffarmi meglio..." commento'...
----------
CONTINUA...
Note dell'autore: Ed eccomi qui a rapporto! Posso dire con tranquillita' che
e' stato un capitolo per me molto interessante da scrivere... si sono gettate le
basi per un bel po' di combattimenti, che gia' nel prossimo potrete godervi! Ed
e' anche entrata in scena Arf, la familiare di Fate. Chi di voi pensa che le
nostre eroine abbiano per le mani uno scontro epico? Sara' tutto da
vedere...
Ma per fortuna, pare che Mildred stia organizzando tutto come si deve - e tra
poco, l'alleanza di mahou shoujo non dovra' piu' brancolare nel buio! E si
scopre qualcosa di piu' su Saki Tsuzura... mentre l'altra Saki, grazie alla sua
impulsivita', ha finito per ferire Mai e Minori senza volerlo davvero. Insomma,
sono successe un bel po' di cose... e ne succederanno altre molto presto, quindi
tenete d'occhio la sezione crossover, perche' il prossimo capitolo sara'
stracolmo di azione... e probabilmente sara' molto piu' lungo!
Alla prossima!
Justice Gundam
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Capitolo 19 *** Battaglia su due fronti ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-19
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Ehilà! Eccomi di ritorno, finalmente!
La vita continua tra alti e bassi, e la notizia piu' interessante è
senz'altro che molto probabilmente tra poco iniziero' il mio primo lavoro! Un
passo importante nella vita di un neolaureato, senza dubbio! Ma vuol dire anche
che potro' razionarmi meglio la giornata e scrivere un po' di piu' per il mio
affezionato pubblico! Almeno, spero di avere un pubblico abbastanza
affezionato... ^_^
Ricapitolando, nello scorso capitolo abbiamo lasciato Nanoha, la sua famiglia
e le sue amiche in una localita' termale dove i Takamachi si stanno godendo un
po' di riposo... sfortunatamente, per la nostra, la pausa durera' molto poco!
Fate Testarossa e il suo famiglio Arf sono sul posto, e hanno individuato un
Jewel Seed! E anche se Nagisa, Honoka ed Hikari, per una fortunata coincidenza,
sono anche loro sul posto... forse non saranno in grado di dare una mano, visto
che sta arrivando anche Karehan, uno degli scagnozzi di Dark Fall! Si
preannuncia una battaglia senza esclusione di colpi per le nostre amiche... come
anche per Saki e Mai, che si trovano a dover cercare la piccola Minori, scappata
dopo un diverbio con la sorella maggiore. Moerumba le sta attendendo al varco, e
non ha intenzione di andarsene senza un successo!
Quindi, in questa situazione, iniziamo il nuovo capitolo - e spero di
riuscire a fare scintille con il combattimento che verra'! In ogni caso, voi
avrete un bel po' di azione a cui assistere... non credo che l'adrenalina vi
manchera'!
E come sempre, prima di iniziare il capitolo, le risposte alle vostre
recensioni! Non sono molte, ma sono di due miei lettori affezionati...
KillKenny: Si', hai riassunto bene la situazione! La spada che fende il
male potrebbe essere una buona idea... a proposito, lo sai che molto
probabilmente certi attacchi di Fate nelle serie successive di Nanoha sono stati
presi proprio dagli attacchi di Zengar Zonvolt-sama, il Chuck Norris del
Giappone?
Hmm... se Zengar è il Chuck Norris del Giappone, allora Kenpachi Zaraki chi
potrebbe essere? Una mia curiosità personale che non ha niente a che fare con il
resto...
In ogni caso, grazie della tua recensione! Questo capitolo fara' tutto il
possibile per soddisfare il tuo desiderio di risse e fuochi d'artificio!
Anonimo9987465: Sai com'e', da che fiction e' fiction, ci sono sempre
state queste incredibili coincidenze... a dire la verita', sono molto utili per
preparare i momenti piu' memorabili! E... i collezionabili in vacanza sono un
must per ogni turista serio! Non parliamone male! ^_^
Mi fa piacere che ti sia piaciuto il capitolo (anche se non capisco cosa
c'entri FLCL con tutto questo...), e... beh, se vuoi prendertela con qualcuno,
forse dovresti prendertela con Fate o con Precia. E' una di loro ad aver scelto
il nome come famiglio di Arf! ^_^
Grazie ancora, e ci sentiamo a fine capitolo!
Molto bene, allora preparatevi i popcorn, abbassate le luci per concentrarvi
meglio... e iniziate pure a leggere! Questo sara' uno scontro di quelli come si
deve, potete scommetterci!
Buon divertimento!
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Capitolo 19 - Battaglia su due fronti
"Hmmm... cavolo, certo che abbiamo lavorato un bel po' oggi pomeriggio!"
commento' Nagisa Misumi, stiracchiandosi mentre si sgranchiva un po' le scapole
e la spina dorsale. "Mettere su un chiosco e lavorare ai tavoli non e'
esattamente il lavoro piu' rilassante del mondo... e la cosa peggiore e' sentire
il profumo di quei deliziosi takoyaki e non poterli mangiare!"
"Hehehee... lo sappiamo, Nagisa, che tu vivresti di takoyaki!" rispose la
signorina Akane, dopo aver fatto una risata ironica. "Beh... comunque per
stasera, il lavoro e' finito! Che ne dite se qui chiudi armi e bagagli, e
andiamo a rilassarci un po' alle terme? Non c'e niente di meglio per ritemprare
il fisico, dopo una giornata di lavoro! E poi, c'e' quella vostra amica, no?
Credo che le fara' piacere vedervi!"
"Si'! Non vedevo l'ora di andare alle terme!" esclamo' festosamente il
piccolo Hikaru. Il bambino biondo aveva gia' preso sottobraccio la sorella
maggiore Hikari, e le stava dando qualche piccolo strattone per convincerla ad
affrettarsi verso il ryokan. Con molta pazienza, Hikari rispondeva raccomandando
al fratellino di non essere cosi' precipitoso e di aspettare anche le
altre...
"Penso anch'io che sia una buona idea!" rispose Honoka spazzandosi un po' il
grembiule di servizio con una mano, per poi slacciarselo di dosso e ripiegarlo
ordinatamente. "Sapete, non ricordo piu' quando e' stata l'ultima volta che sono
andata ad una onsen in stile tradizionale."
"Bene, allora questa sara' l'occasione per andarci tutte assieme!" rispose
Nagisa facendo il segno dell'okay. "Forza, ragazzi, Nanoha-chan e le sue amiche
ci staranno aspettando!"
"Evviva! Finalmente!" esclamo' il piccolo Hikaru, impazientedi vedere il
posto. Le tre ragazze, le loro mascotte in forma di cellulari, e il biondino si
incamminarono verso il ryokan, ma la signorina Akane resto' ferma al suo posto,
salutandole con la mano.
"Akane-san, lei non viene? Dopo una giornata di lavoro, pensavo che anche a
lei avrebbe fatto piacere..." affermo' Honoka, mentre le ragazze si voltavano
verso le loro amica piu' grande. Ma la giovane donna rifiuto' gentilmente,
scuotendo la testa.
"Naaah, io non sono tipo da questo tipo di ambiente! Preferisco cenare per
conto mio! E poi, immagino che vogliate stare con le vostre amiche, e io sarei
di troppo! Mi raccomando, ragazze, divertitevi! Soprattutto voi, Hikari-chan e
Hikaru-chan, buon divertimento per stasera!"
"D'accordo, Akane-san! Grazie mille!" rispose Hikari. Le ragazze salutarono
di nuovo, poi ripresero ad incamminarsi verso la piccola locanda, e Akane resto'
a guardarle finche' non furono troppo lontane... dopodiche' si stiracchio' e si
sgranchi' le ossa con un movimento laterale della schiena. Doveva ammetterlo,
quella giornata era stata piuttosto dura anche per lei... cucinare takoyaki e
altre golosita' per tutti quei turisti, per quanto divertente e remunerativo,
non era il lavoro piu' rilassante del mondo...
"Aaah... mi dispiace per le ragazze e Hikaru, ma se fossi venuta con loro,
credo che mi sarei addormentata sul tavolo!" disse tra se'. "Magari domani,
tanto ci sara' il tempo... per adesso, credo che mangero' qualcosa, e poi mi
stendero' a fare un bel riposino! Domani voglio essere bella fresca!"
Soffocando uno sbadiglio, la giovane donna si slaccio' la bandana dalla testa
e, dopo essere entrata nel suo furgone, la appoggio' vicino al banco. Poi, con
aria rilassata, comincio' a tirare fuori qualcosa per prepararsi la cena, del
tutto inconsapevole del temporale che le si stava addensando sulla testa...
Infatti, a diversi metri di altitudine, lo scagnozzo di Dark Fall chiamato
Karehan stava osservando con compiacimento la scena. Aveva visto le tre ragazze
allontanarsi, e il furgoncino restare li' nel bel mezzo della radura... e un
ghigno crudele si formo' sulle sue labbra sottili, mentre una liana si
attorcigliava come un serpente attorno al suo braccio destro, per sottolineare
le sue intenzioni crudeli... Anche da quella distanza, il suo occhio acuto aveva
visto bene Nagisa e Honoka... e anche se non erano perfettamente uguali alle
Pretty Cure che lui aveva affrontato, ci assomigliavano in maniera
impressionante! Si', non c'era possibilita' di errore... quelle erano le Pretty
Cure del Giardino della Luce, quelle che Moerumba aveva descritto! Beh, questa
si' che era un'ottima opportunita' per spazzarle via e ritornare da Lord
Akudaikahn pieno di gloria!
"E va bene... vorra' dire che usero' quello per distruggere le Pretty Cure!
Non devo fare altro che aspettare il momento giusto... e quando quelle mocciose
torneranno da me, avranno una bella sorpresa ad attenderle!" disse tra se',
prima di scomparire nella notte con uno sghignazzo a denti stretti e un rapido
turbinio di foglie secche, come un ninja...
Quel ryokan in mezzo alla campagna, che per il momento sembrava immerso nella
pace e nella tranquillita', stava diventando una polveriera pronta ad
esplodere...
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...ma Nagisa, Honoka, Hikari e Hikaru erano ben lontani dall'immaginare una
cosa del genere, mentre si avvicinavano all'ingresso del ryokan. Dopo essersi
presentate come delle amiche di un gruppo di loro ospiti, le ragazze e il loro
piccolo amico si guardarono attorno alla ricerca di Nanoha e delle sue piccole
amiche... e Nagisa, un po' troppo assorta nei suoi pensieri, fini' per urtare
con la spalla contro una ragazza dai lunghi capelli arancioni che in quel
momento proveniva dalla direzione opposta, anche lei apparentemente assorta nei
suoi pensieri!
"Ow!" esclamo' Nagisa, con evidente imbarazzo. "Mi... mi scusi, signorina!
Ero con la testa tra le nuvole e... non l'ho vista arrivare! Mi scusi!"
"Oooh, figurati, per cosi' poco!" rispose la donna dai capelli arancioni,
muovendo una mano davanti a se'. Nagisa e le sue amiche furono sicure di aver
visto un canino sporgere appena un po' dal labbro superiore della signorina, e
per qualche motivo, il piccolo Hikaru spalanco' un po' gli occhi... aveva la
sensazione che ci fosse qualcosa di strano in quella donna, anche se non era
sicuro di cosa potesse essere... "Anzi, sono io che mi dovrei scusare! Anch'io
stavo andando in giro senza pensare... Arrivederci, e scusate ancora!"
Con un sorriso sornione, la donna saluto' e se ne ando', gli zoccoli di legno
che facevano un sordo rumore sul terreno. Nagisa, Honoka, Hikari e Hikaru la
guardarono allontanarsi, pensando che era una tipa un po' strana... almeno
finche' Mepple e Mipple, dai loro nascondigli, non si fecero sentire,
scuotendosi lievemente per attirare l'attenzione.
"Nagisa! Mepo! C'e' un problema, mepo! Ascoltami, mepo!" si senti' chiamare
Nagisa. Il valoroso guerriero del Giardino della Luce si stava agitando come
un'anguilla, nel tentativo di attirare l'attenzione della sua amica
terrestre.
"Ugh... che succede, moscardino? Guarda che siamo in un ryokan! Qualcuno
potrebbe vederti!" lo rimprovero' Nagisa.
"Che succede, Mipple? C'e' qualche problema? C'e'... un mostro di Dark Fall
qui vicino?" chiese Honoka, sperando che cosi' non fosse ma saapendo bene che,
quando la sua amica si agitava cosi', di solito era soltanto per quel
motivo.
"No, mipo! Non e' Dark Fall... e' quella donna, mipo!" rispose la
principessa. Un po' stupite, Nagisa e Honoka fecero cenno ai fratellini Kujou di
venire con loro, e si rifugiarono dietro un grande albero di ciliegio, in un
punto dove sarebbe stato difficile vederle, prima di farsi uscire di tasca
Mepple e Mipple, che riassunsero subito le loro sembianze originali.
"Uff... finalmente, mepo! Non ne potevo piu' di stare la' schiacciato come
una sardina, mepo!" commento' Mepple, per poi scuotere la testa e guardare
Honoka e Nagisa con espressione terribilmente seria. "Ascoltatemi, ragazze,
mepo! non so come questo sia possibile, ma quella donna con i capelli arancioni
che avete incontrato adesso possiede una strana energia magica, mepo! Non e'
quello che vuole far credere di essere, mepo!"
"Cosa? Mepple, ne sei sicuro?" chiese Hikari. Anche Pollun e Lulun apparvero
in un piccolo sbuffo di vapore verde e rosa, e la piccola principessa della
Speranza indico' la direzione nella quale la donna misteriosa si era
allontanata, assumendo un'espressione vagamente agitata.
"Anche noi! Anche noi l'abbiamo sentita, popo!" esclamo' Pollun. "Quella
signorina... non so come faccia... ma ha degli strani poteri. Non e' un essere
umano, lo sembra soltanto!"
"Cosa? E... e se non e' un essere umano, che cos'e'? Un Elementale, per
caso?" chiese Honoka, piuttosto spiazzata. "Ma... non mi risultava che potessero
assumere un aspetto umano, almeno... la maggior parte non possono farlo!"
"Infatti non crediamo che sia un'Elementale, mipo!" rispose Mipple. "Ma
sappiamo per certo che ha dei poteri sconosciuti. Non e' malvagia, questo almeno
ve lo possiamo confermare... ma e' pericolosa, mipo! Non so cosa faccia qui, ma
e' meglio non sottovalutarla, mipo! Potremo trovarcela di fronte da un momento
all'altro."
Nagisa sospiro' sconsolata. Certo che i loro doveri di Pretty Cure non le
lasciavano sole un secondo... proprio adesso che loro due si erano fatte l'idea
di potersi rilassare senza tanti pensieri in qualche sorgente termale e
divertirsi un po' assieme alle loro piccole amiche, ecco che capitava un
imprevisto nella maniera piu' banale possibile, e questo voleva dire che era di
nuovo il momento di prestare attenzione ed essere pronte a trasformarsi...
"Beh, se non altro, non e' detto che quella donna ce l'abbia proprio con
noi... chi puo' dirlo, magari sta con la TSAB." propose Honoka, cercando di
mantenere un po' di ottimismo, nonostante la situazione non apparisse proprio
simpatica. "Anche se... beh, non si puo' dire che tendiamo ad avere fortuna in
casi del genere... magari questa volta non c'e' bisogno che interveniamo..."
Nagisa sospiro'. "Sigh... invidio il tuo ottimismo, Honoka... io invece temo
che anche questa volta succedera' qualcosa... diciamo pure che ho esperienza in
merito..." mormoro', gia' rassegnata ad un'emergenza che si sarebbe presentata
da un momento all'altro. "Spero soltanto che Akane-san non ne rimanga
coinvolta... abbiamo gia' fin troppe preoccupazioni per la testa..."
Il piccolo Hikaru stava guardando le ragazze e i loro compagni del Giardino
della Luce con espressione vagamente stupita... almeno finche' Hikari non si
volto' verso di lui e non gli arruffo' affettuosamente i capelli con un gesto
della mano. "Tranquillo, Hikaru-chan... non ti preoccupare per noi, sono sicura
che non succedera' niente! Questo... ehm... e' solo un piccolo problema che
risolveremo con tutta calma!"
Hikaru guardo' verso terra, non del tutto convinto... e la ragazzina bionda
si rimprovero' per aver detto al "fratellino" una cosa di cui lei stessa non era
sicura al cento per cento... in effetti, anche lei aveva i suoi buoni motivi per
non pensare che tutto fosse cosi' semplice...
"Beh... forse e' meglio se ci pensiamo dopo." affermo' Nagisa, cercando di
tirare su il morale del gruppetto. "Adesso... dobbiamo vederci con Nanoha-chan e
i suoi amici... e non saremmo proprio una buona compagnia se restiamo qui a
preoccuparci, giusto?"
"Presumo che tu abbia ragione, Nagisa..." rispose Honoka, rimettendosi a
posto i vestiti e cercando di dare un'impressione di nonchalance. Cio'
nonostante, a quel punto un po' di danno era gia' stato fatto, e le ragazze si
apprestavano a partecipare alla serata con le loro amiche con nella testa il
pensiero di una possibile minaccia incombente...
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"Aaaah... cavolo, e' proprio adorabile distendersi un po' sul proprio letto
dopo aver finito i compiti!" esclamo' Heart Aino con un sospiro, facendosi
cadere con un sospiro di sollievo sul suo morbido letto dalle coperte rosa. I
numerosi peluche che teneva sul suo letto, tra cui diversi Doraemon, Hello
Kitty, My Melody e altre mascotte di questo tipo, sobbalzarono lievemente, e la
ragazzina dai capelli rosa si stiracchio', in modo da eliminare la sensazione di
blocco che le pervadeva le ossa dopo una serata passata a studiare. "Cavolo,
magari non ci fossero i compiti di matematica! Il mondo sarebbe un posto molto
piu' adorabile! E poi, scusate, ma a che serve la matematica a una come me? Lo
dico sempre, che l'amore e' la cosa piu' importante. Questo basta e avanza,
no?"
Senti' la risata bonaria di Partinias che le riecheggiava nella testa, e si
acciglio' leggermente, chiedendosi cosa trovasse l'Arcano dell'Amore di tanto
strano nelle sue riflessioni. "Hehehee... piccola Heart, lo sai anche tu che,
per quanto i sentimenti umani siano la cosa piu' importante per voi esseri
umani, non potete ignorare l'istruzione, soprattutto alla tua eta', in cui la
mente e' ancora fresca e capace di imparare meglio." rispose l'Arcano.
"La matematica, poi, e' una delle materie piu' affascinanti da studiare, a
parere mio. E' l'ordine con l'apparenza del caos. Grazie alla matematica,
riusciamo a capire meglio molte cose del mondo attorno a noi, anche se certo
l'amore e i sentimenti in generale non possono essere quantificati in questo
modo. Non credi anche tu, mia piccola Heart, che ci sia qualcosa di affascinante
in tutto questo?"
La Maiden dai capelli rosa struscio' i piedi coperti dalle sue alte calze
bianche contro il copriletto, storcendo ancora un po' il nasino a punta. "Hmm...
sinceramente, Partinias, non credo di essere d'accordo con te su questo punto.
Anche se devo ammettere che la matematica mi fa venire un po' di domande a cui
gradirei una risposta - per esempio, chi cavolo e' che se ne va in giro a
costruire quadrati sulle ipotenuse?"
L'involontaria battuta di Heart fece ridere brevemente Partinias, e la Maiden
decise che era meglio lasciar perdere il discorso. Questa era una delle poche
cose - forse l'unica - su cui lei e Partinias non si sarebbero mai trovate
d'accordo. "Bah, in ogni caso, per oggi ho finito. Stasera voglio farmi una
bella doccia, guardare l'episodio di oggi di Shinkenger... e poi andare a nanna!
Spero tanto che non salti fuori qualche altro Jewel Seed, Elementale o scagnozzo
di Dark Fall..."
Il telefono posto sulla scrivania di Heart squillo' sonoramente, e la
ragazzina, con un breve mormorio di disappunto, si alzo' dal letto con un colpo
di reni e ando' a rispondere. "Uff... pronto? Qui casa Aino, parla Heart... oh,
sei tu, Hyuuga-chan! Dimmi pure!" disse, una volta sollevata la cornetta.
La voce di Saki Hyuuga, dall'altra parte della linea, rispose con un tono di
ansia che alla sensibile Heart non sfuggi' certo, e la Maiden dai capelli rosa
corrugo' la fronte preoccupata non appena la Pretty Cure del Giardino delle
Sorgenti inizio' a spiegare... e alla fine, le si spalancarono gli occhi e il
suo ricciolino ribelle a forma di cuore si deformo', segno che Heart era davvero
molto preoccupata!
"Che... che cosa? Minori-chan e' scomparsa? Avete... avete litigato, e ora
non riuscite piu' a ritrovarla?" esclamo' Heart. "Va... va bene, Hyuuga-chan!
Chiamero' immediatamente Sa-Sa e le altre, e chiedero' se possono darci una mano
a cercare! Si'... si', non ti preoccupare! Arriviamo subito! Stai tranquilla,
troveremo Minori-chan in men che non si dica! Okay! Ciao!"
Heart mise giu' il telefono e corse subito a prendere i numeri di telefono di
Saki-T e Maori, in modo da cominciare subito la ricerca. Si stava avvicinando la
sera, e meno si aspettava in questi casi, meglio era... "Accidenti... Partinias,
c'e' stato un cambio di programma! La sorellina di Saki-chan e' scomparsa, e
dobbiamo cercarla! Non vorrei che le succedesse qualcosa..."
"Sarebbe in grave pericolo se arrivasse qualche Elementale o qualche
membro dell'Impero di Dark Fall..." assenti' Partinias, capendo al volo la
situazione. "Mi dispiace non poter fare molto per aiutarti adesso,
Heart-chan, ma... in tutta onesta', spero che in questo caso il mio aiuto non
sia necessario!"
Heart annui'. "Non ti preoccupare, Partinias... anch'io mi auguro che non
accada niente del genere!" rispose, mentre componeva il numero di casa Tsuzura.
Si mise il ricevitore all'orecchio e attese risposta... che per fortuna non
tardo' ad arrivare. "Sa-Sa? Sei tu? Meno male, avevo bisogno urgente di
parlarti!"
"Hmm... normalmente, a questo punto avrei sollevato una lamentela circa il
fatto che non mi piace essere chiamata Sa-Sa... ma dimmi, Heart-chsn, qual e' il
problema? E' successo qualcosa?"
"Si', purtroppo... la sorellina di Hyuuga-chan e' scomparsa! Dobbiamo
ritrovarla, c'e' il rischio che si imbatta in un Elementale o qualcosa di
peggio!" spiego' Heart. "Dobbiamo dirlo anche a Mao-Mao, a Lili e a Iori-poo!
Potrebbero darci una mano nelle ricerche!"
Saki-T aveva preso sul serio l'allarme lanciato da Heart, per fortuna... e la
ragazzina dai capelli rosa la senti' annuire dall'altro lato della
conversazione. "Va bene, Haert-chan! Tu aspettami, che arrivo
subito!"
Heart tiro' un breve sospiro di sollievo - se non altro, non sarebbe stata da
sola con l'altra Saki a cercare quella bambina per tutta Ginza. Ma i problemi,
sfortunatamente, erano solo all'inizio, con quello che la piccola rischiava
uscendo da sola in quella situazione...
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Bisognava dire, ammise tra se' Nagisa Misumi, in quel momento inginocchiata
davanti ad un tavolino lungo e basso assieme ad Honoka e ai fratellini Kujou,
che stare un po' con una compagnia allegra come quella di Nanoha-chan e delle
sue amiche faceva delle grandi cose, quando si trattava di allontanare le
preoccupazioni. L'incontro con la misteriosa ragazza di prima, e gli allarmati
avvertimenti che Mepple, Mipple, Pollun e Lulun avevano dato, adesso non
facevano piu' tanta impressione, e cresceva la speranza che, in effetti, non si
trattasse che di quello - semplici avvertimenti in nome della prudenza. La
famiglia Takamachi e i loro amici erano un bel gruppo, bisognava dire, e
sapevano come rendere divertente una serata che pure non era iniziata sotto le
migliori aspettative... l'unica del gruppo che sembrava un po' assorta era
Nanoha stessa, ma del resto, le Pretty Cure del Giardino della Luce conoscevano
la piccola abbastanza da sapere che era una che si assumeva un po' troppe
responsabilita'. Non che la si potesse biasimare, tutto sommato.
In ogni modo, Honoka penso' che fosse il caso di parlarle un po'... e dopo
aver terminato una breve conversazione con Miyuki, la geniale Pretty Cure dai
lunghi capelli blu guardo' verso la piccola maga in apprendistato. "Ehm...
Nanoha-chan, va tutto bene?" chiese con educazione. Questa domanda attiro'
l'attenzione di Nanoha, che guardo' la ragazza piu' grande con l'espressione
tipica di una che si stupisce della domanda fatta, e si schiari' la gola.
"Ah... ehm... si', Honoka-san, va tutto bene!" rispose la bambina, un po'
troppo rapidamente perche' Honoka non pensasse che stava cercando di nascondere
la sua ansia. "E' solo che... ehm... non ricordo di essere mai stata con cosi'
tante persone... e io non sono una a cui piace essere al centro
dell'attenzione..."
"Va bene, Nanoha-chan, se lo dici tu..." rispose Honoka. "Ma... dimmi, per
caso non hai incontrato qualche persona un po' strana, da queste parti? Per
esempio... una ragazza con i capelli lunghi e un canino sporgente?"
La bambina castana corrugo' la fronte. Anche le Pretty Cure avevano
incontrato quella misteriosa signorina che l'aveva minacciata telepaticamente
soltanto qualche minuto prima? Questa era una coincidenza di cui era il caso di
discutere con le sue compagne piu' grandi...
"Honoka-san... forse... e' meglio se ci appartiamo per un attimo, voi ed
io... e ne discutiamo un attimo... perche' se state parlando di chi penso io,
allora forse ci sara' qualche problema..."
"Hm? Va... va bene!" rispose Honoka, facendo cenno anche a Nagisa e ad
Hikari. "Ehm... signori Takamachi... Suzuka-chan, Arisa-chan... vi preghiamo di
scusarci, ma dobbiamo assentarci per un momento. Torneremo entro breve."
"D'accordo. Cercate solo di non andare troppo lontano." rispose Momoko,
benche' sembrasse un po' sorpresa dell'insolita richiesta. Nagisa, Honoka,
Hikari e Nanoha ringraziarono con un inchino, e Hikari si rivolse al fratello
minore, chiedendogli di restare li' per quache minuto e aspettarle.
"Scusa, Hikaru-chan, ma adesso io e le mie amiche abbiamo da fare un discorso
tra noi..." disse la biondina. "Puoi... ehm... aspettare qui un momento? Non ci
metteremo molto, stai tranquillo!"
"Okay..." rispose Hikaru, dopo un breve istante in cui sembrava confuso.
Hikari fece un cenno con la testa, sorridendo gentilmente, e lei e le sue tre
amiche, dopo essersi scusate nuovamente, si diressero verso il corridoio
esterno, uscendo nel porticato e fermandosi a qualche metro dal salone, in modo
da non rischiare che qualvhe parola di troppo arrivasse alle orecchie dei
Takamachi o di chiunque altro. Era una serata gradevole, con una temperatura
mite e ancora qualche raggio di sole che dava al cielo delle suggestive
sfumature azzurre e arancioni, e tutt'attorno sembrava non esserci altro che il
silenzio della natura... percio' le Pretty Cure del Giardino della Luce e la
loro piccola amica pensarono che fosse il posto giusto per mettersi a discutere
di quello che era successo.
"Va bene, Nanoha-chan, dicci pure..." inizio' Nagisa, appoggiandosi con la
schiena al muro. "Hai incontrato anche tu una strana ragazza con dei lunghi
capelli aranciati... e con un canino di fuori? Una che... dava una strana
impressione, per cosi' dire?"
Nanoha annui' senza esitazione. "A dire la verita', si'... io, Arisa-chan e
Suzuka-chan l'abbiamo incrociata oggi pomeriggio." rispose la bambina castana.
"E' venuta da me, mi ha detto che non ero una degna avversaria per "lei"... e
immagino che si riferisse a quella Fate che ho incontrato qualche giorno fa... e
mi ha avvertito con un messaggio telepatico di non immischiarmi nelle loro
faccende... altrimenti ne avrei pagato le conseguenze."
"Capisco..." disse Honoka. "Quindi... si tratta di un'altra nemica... E' un
bel problema, visto che ne avevamo gia' un bel po' di problemi a cui pensare.
Ma... vuol dire che da queste parti c'e' un Jewel Seed, molto probabilmente...
Altrimenti, non mi spiego come mai lei si sia presa il disturbo di venire fin
qui..."
"E ' vero..." rispose Nanoha. "Ma... finche' non si risvegliera', non ho modo
di individuarlo."
"E io stesso non sono in grado di percepirlo, finche' esso non rivelera' il
suo potere... Per allora temo che Fate e quella ragazza... se davvero Fate
Testarossa e' nei paraggi... saranno gia' a ridosso del Jewel Seed." affermo'
Yuuno, che fino a quel momento era stato in braccio a Nanoha, facendo finta di
essere un normale furetto addomesticato.
"In tal caso, vorra' dire che le affronteremo assieme!" Nagisa si rifiutava
di darsi per vinta. "Questa volta, quella Fate non se ne andra' a buon
mercato... la affronteremo, e le impediremo di prendere quel Jewel Seed!"
Nanoha si schiari' la voce. "Ehm... a dire la verita', Nagisa-san, io vorrei
avere la possibilita' di parlare con quella ragazza, e scoprire il perche' vuole
i Jewel Seed... insomma, avra' i suoi motivi per fare quello che sta facendo,
no?" chiese, prendendo un po' di sorpresa le Pretty Cure. In effetti, le
guardiane del Giardino della Luce avevano sempre affrontato nemici con i quali
discutere era impossibile... pero', riflettendoci, forse quella Fate sarebbe
stata piu' disposta ad ascoltare... e sicuramente risolvere il problema con le
parole sarebbe stato piu' conveniente per entrambe le parti. Da come Nanoha ne
parlava, non sembrava davvero cattiva...
"Pensi... che riusciremo a convincere Fate a dirci le sue motivazioni,
Nanoha-chan?" chiese Hikari. "Sono d'accordo anch'io, beninteso... e penso che
faremmo meglio a parlare con lei invece che combatterla... ma... temo che
potrebbe essere piuttosto complicato. Sara' un'impresa convincerla a rivelare le
sue ragioni..."
"Di questo... me ne rendo conto anch'io. Pero'... credo che faremmo bene a
tentare, almeno finche' non avremo altra scelta che affrontarla in
combattimento." rispose la bambina, guardando oltre il bordo del terrazzino,
verso i boschi di conifere che circondavano il ryokan...
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Il piccolo parco giochi nel bel mezzo di Ginza era ormai deserto e solitario,
e le giostre giacevano abbandonate... ma nello stato d'animo in cui si trovava
in quel momento, Minori Hyuuga era piu' che disposta ad accontentarsi di un
posto come quello per starsene da sola. Fin da quel pomeriggio, si era sentita
malissimo per quello che aveva fatto, pur senza averne l'intenzione... e aveva
bisogno di non vedere sua sorella maggiore per un po'. Se avesse incontrato
Saki-H in quel momento, non avrebbe saputo ne' cosa fare, ne' cosa dire... e
sentiva che avrebbe potuto anche scoppiare di nuovo in lacrime senza riuscire a
dire nulla...
Minori sospiro' di nuovo, e uso' i piedi per darsi una spinta sull'altalena
sulla quale era seduta. Era un modo per distrarsi e non restare a pensare a
quello che era successo... in modo da non deprimersi ulteriormente...
Perche' doveva sempre andare cosi'? Perche' lei non stava mai ad ascoltare la
sorella maggiore? Lei... voleva soltanto far ridere un po' Mai... e guarda cosa
era successo... Saki-H aveva ragione... forse lei davvero non si meritava che la
sorella maggiore giocasse piu' con lei. E quello che era peggio, aveva fatto
litigare sua sorella e Mai. La frittata era completa...
Minori si diede un'altra spinta... ma subito dopo si stanco' e si fermo'
lentamente, strisciando con le scarpette nella fredda sabbia del parco giochi.
"Ma insomma... Che cosa ci sto facendo qui?" si chiese subito dopo, a bassa
voce. "Adesso a casa... si staranno preoccupando per me? O forse... sono una
tale imbranata e stupida che stanno meglio senza di me...?"
Per fortuna, prima che potesse andare oltre con i suoi cupi pensieri, la
bambina si senti' chiamare da una conosciuta voce femminile... era quella di
Mai, e Minori si volto' in quella direzione per vedere la giovanissima artista
che si dirigeva a passo svelto verso di lei, preoccupata e al tempo stesso
sollevata. "Minori-chan! Come mai sei qui? E gia' tardi..." esclamo' Mai,
raggiungendo la bambina... che sulle prime non rispose nulla e si limito' a
guardarla con aria quasi sperduta...
"Sei... triste per quello che e' accaduto oggi, vero?" chiese Mai,
appoggiando una mano sulla schiena della piccola. Minori annui' lentamente,
facendo un versetto di assenso con la voce, e striscio' ancora il piede nella
sabbia. "Ti capisco... so che non e' colpa tua, Minori-chan, e che stavi
cercando solo di fare qualcosa di divertente..."
"Questo non cambia niente, Mai-san..." mormoro' tristemente la piccola. "Ho
bagnato quel bel disegno che avevi fatto con tanta pena, e ti ho fatto litigare
con Saki-neesan..."
"Ehm..." Mai si schiari' la voce con aria un po' impacciata, rendendosi conto
di aver toccato un tasto falso. Dopo aver lasciato che trascorresse qualche
secondo senza che nessuna delle due dicesse nulla, Mai si sedette sull'altalena
a fianco di quella di Minori, e la fece ondeggiare lentamente, alla ricerca
della frase giusta da dire.
"Sai... e' molto bello questo parco giochi. Ci vieni spesso?" chiese Mai,
cercando di portare il discorso verso un argomento un po' piu' sicuro. Minori,
senza neanche alzare la testa, annui'.
"Oggi pero' sei uscita senza neanche avvertire... e scommetto che a quest'ora
Saki-san e la tua famiglia saranno molto in pensiero per te..." continuo' la
giovane artista, sperando di ottenere una reazione migliore dalla sua piccola
amica.
Se non altro, questa volta Minori sembro' piu' disposta a parlare senza
troncare tutto. "Non lo so, Mai-san... io sono sempre cosi' imbranata, faccio
tutto sempre di testa mia... poi ci credo che la sorellona Saki si arrabbia con
me. Oggi hai anche litigato con Saki-neesan per colpa mia... e a me ha fatto
male, perche' tu per me sei come un'altra sorella..." disse, guardando verso Mai
con grandi occhioni nocciola ancora brillanti di lacrime.
Mai, dopo un primo istante in cui si trovo' a non sapere cosa dire, sorrise
gentilmente e accarezzo' la piccola sulla testa, arruffandole un po' i capelli.
"Non dire cosi', Minori-chan... non e' proprio vero che abbiamo litigato... E'
che ho capito come ti sentivi, e non sono riuscita a stare zitta."
Minori spalanco' un po' gli occhi per la sorpresa, mentre Mai proseguiva il
discorso. "Vedi, Minori-chan... Un giorno, quando avevo piu' o meno la tua eta',
ricordo che ruppi il prezioso telescopio di mio fratello Kazuya, a cui lui
teneva moltissimo." spiego' Mai, guardando verso il cielo che inizia a
rabbuiare. "Kazuya-niisan si arrabbio' davvero molto con me, quella volta... e
io ebbi moltissima paura, lo ammetto... perche' pensai che Kazuya non mi avrebbe
piu' voluto bene... Capisci? Ho pensato che tu stessi provando la stessa
sensazione che avevo provato io quel giorno... Ma ora basta piangere,
Minori-chan! Sono sicura che Saki-san non ti vuole meno bene di prima... vedrai,
ora torniamo dalla tua famiglia, e spieghiamo tutto con le parole! Vedrai che
capiranno!"
"Ne... ne sei proprio sicura, Mai-san?" chiese la piccola, ancora non del
tutto convinta...
All'improvviso, l'espressione malinconica, ma cautamente speranzosa, di
Minori si trasformo' in una di sorpresa e terrore, mentre fissava qualcosa alle
spalle di Mai! Colta alla sprovvista, Mai si volto' per cercare di capire cosa
avesse spaventato cosi' Minori... e si protesse il viso con un braccio appena in
tempo quando un muro di fiamme rosse e gialle si accese letteralmente dal nulla
a qualche metro da loro, investendole con un'ondata di calore!
"AH!" esclamo' la giovane artista. "E... e ora... che sta succedendo?"
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Lilica Felchenrow di solito non vedeva alcun motivo per affannarsi tanto... e
chiunque non la conoscesse bene, poteva avere l'impressione che fosse una
ragazza superficiale ed egoista. Percio', molti sarebbero stati sorpresi di
vedere che, in quel momento, la sbarazzina mezza-demone dava qualche lieve segno
di ansia ed irritazione. Era gia' passato del tempo da quando aveva ricevuto la
telefonata di Heart... e non appena aveva saputo quello che era successo a
Minori, Lilica non aveva esitato ad infilarsi i suoi amati pattini in linea e
partecipare alle ricerche, che pero' avevano tutte dato esito negativo. Con uno
sbuffo di preoccupazione, la biondina pattino' fino all'angolo di un incrocio,
dove erano gia' riuniti Saki-H, Flappy e le altre Maiden - Ioriko e Mike
compresi, anche se l'autonominato "grande re dei demoni" non aveva partecipato
di buon grado alla ricerca. Lilica freno' con un'abile manovra e si fermo'
davanti ad Heart e alle due Saki... e prima che queste potessero dare una
risposta, la mezza-demone scosse la testa desolata.
"Nada, ragazze. Zero. Vuoto totale." affermo'. "Minori-chan sembra sparita
nel nulla... mi spiace!"
"Accidenti..." mormoro' Saki-H, sentendosi sempre piu' il cuore in gola.
"Minori-chan, dove sei finita? E' colpa mia, se non fossi stata cosi' dura con
lei, forse tutto questo si sarebbe potuto evitare..."
Maori scosse la testa. "Hyuuga-san, restare a tormentarti per quello che e'
gia' successo non portera' a niente di buono." disse, calma ma ferma. Ancora una
volta, la giovane miko cercava di essere la voce della ragione, anche quando chi
le era attorno iniziava a perdere la calma. "Innanzitutto, cerca di pensare.
Dov'e' che Minori-chan potrebbe essere andata, depressa com'era? Cercare alla
cieca non ci portera' da nessuna parte..."
"Guardate che se e' questo il problema, io posso semplicemente caricare
Ioriko in groppa e farla volare in alto!" esclamo' Michelangelo all'improvviso,
facendo fare un salto a Saki-H e ad Heart, che gli stavano vicino. "Cosi' la
trovate subito, la mocciosetta che state cercando, no?"
"Hey, guarda che quella "mocciosetta" e' la mia sorellina e ha un nome! Si
chiama Minori, pezzo di legno!" esclamo' Saki-H, irritata. "E poi, c'e' un po'
troppa gente per le strade, in questo momento! Cosa credi, che non si
accorgerebbero di un bastone che svolazza a mezz'aria portandosi una ragazza in
groppa? Non vogliamo mica farci notare cosi'!"
"Ehm... non vorrei sembrare presuntuosa, Mike, ma Hyuuga-san ha ragione..."
mormoro' Ioriko. "So che adesso ho... ehm... questi... poteri magici... pero'...
usarli senza prestare attenzione potrebbe essere... come dire... deleterio!"
Michelangelo grugni' irritato e stava per sbottare che lui non era un pezzo
di legno, bensi' il potente "grande re dei demoni"... quando il cellulare in cui
il piccolo Flappy era trasformato comincio' ad agitarsi allarmato, segno sicuro
che c'era qualche serio pericolo in avvicinamento!
"Lapi! Ho un brutto presentimento, lapi!" esclamo' il folletto dalle orecchie
da coniglio. "E' l'Impero di Dark Fall! Stanno tornando alla carica, lapi!"
"L'Impero di Dark Fall! Non ci voleva! Proprio in un momento come questo..."
esclamo' Saki-H, che minacciava di cadere vittima di un attacco di panico.
"Gia'... non e' affatto adorabile, tutto questo!" esclamo' Heart. "Come se
gia' non avessimo abbastanza problemi!"
"Da che parte sono?" chiese Saki-T al folletto. "Mi sa che adesso dovremo
dividerci in due gruppi, e suddividerci i compiti..."
Flappy si concentro' per qualche istante... poi, muovendosi come poteva,
indico' una strada in discesa. "Da quella parte, lapi! Ne sono sicuro! Quelli di
Dark Fall stanno per arrivare da qualche passaggio dimensionale in quella
direzione, e..."
Prima che potesse terminare la frase, Saki-H e le Maiden videro una tremenda
fiammata rossa sprigionarsi da un punto non meglio definito, pochi metri piu' in
la' rispetto alla fine della rampa, con un tremendo rumore di legna che prendeva
fuoco! Il crepuscolo si illumino' di scatto di una terrificante luce arancio
sanguigno, e un grido di terrore, che a Saki-H suono' orribilmente familiare,
squarcio' l'aria e fece gelare il sangue nelle vene alla Pretty Cure del
Giardino delle Sorgenti!
"Oh, no... quella e' Minori-chan!" esclamo' Saki-H, guardando con terrore
verso il punto da cui era scaturita la fiamma...
Lilica fu la prima a riscuotersi dallo stupore. "Allora, non c'e' tempo da
perdere! Quelli di Dark Fall sono apparsi proprio dove c'e' Minori-chan... e noi
dobbiamo salvarla!" esclamo'. "Andiamo, ragazze, seguiteci!"
"Ricevuto!" rispose Heart, e tutto il gruppo si affretto' lungo la strada in
discesa, cercando disperatamente di raggiungere il luogo indicato da Flappy
prima che accadesse qualcosa di irreparabile...
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"Aaaah... accidenti, la giornata e' stata piu' stancante di quanto avrei
creduto!" affermo' Akane, dopo essersi sgranchita un po' le ossa. "Sono venuti
un sacco di clienti... beh, comunque devo dire che sono soddisfatta! Ora,
finiamo di chiudere il chioschetto, e aspettiamo che arrivino le ragazze e
Hikaru-chan! A proposito, adesso che ci penso... dove saranno finite quelle
annotazioni che ho fatto l'altro giorno?"
Akane, ricordandosi in quel momento di quel particolare, diede un'occhiata
negli sportelli del suo chiosco e frugo' brevemente al loro interno... senza
trovare quello che cercava. Storse il naso e ando' a cercare in un altro
scompartimento, poi in un altro... e in un altro ancora... finche' non si arrese
e sospiro' esasperata. "Sigh... stai a vedere che le ho lasciate a casa... bah,
chiedero' a Nagisa e Honoka se per caso le hanno viste da qualche parte... per
adesso, credo che l'unica cosa da fare sia chiudere la bottega. Andiamo a dare
un'occhiata fuori, giusto per scrupolo..."
La giovane donna usci' dal suo chiosco e si diede un'occhiata attorno, giusto
per sicurezza... e noto', anche se solo di sfuggita, uno strano fenomeno nel
cielo, come se all'improvviso la sua superficie si fosse increspata. Un po'
incuriosita, Akane guardo' con maggiore attenzione, ma decise che, alla fine,
era stato soltanto uno scherzo della sua vista, forse dovuto alla stanchezza, e
si accinse a tornare al suo chiosco...
Solo per andare quasi a sbattere contro l'alta, inquietante e minacciosa
figura vestita di foglie di Karehan, e incrociare i suoi terrificanti occhi a
mandorla senza pupille! Il guerriero di Dark Fall era apparso dietro di lei
senza neanche un suono, letteralmente dal nulla... e adesso Akane, spaventata e
sorpresa, aveva finito per sedersi a terra con un breve grido di sgomento, e
cercare di allontanarsi da lui...
"Ah! Che cosa... e... e tu chi sei? Da... da dove salti fuori?" esclamo',
prima di notare l'aspetto innaturale dell'individuo e fare una domanda alquanto
piu' pertinente... "E... e... che COSA sei? Non ho mai visto nessuno con..."
Karehan non si degno' nemmeno di rispondere. Senza minimamente cambiare la
sua espressione gelida e spietata, il guerriero di Dark Fall allungo' un braccio
verso la donna e la afferro' per il collo, sollevandola di peso da terra! Akane
emise un breve verso strozzato e cerco' di divincolarsi per sfuggire alla
presa... ma la mano di Karehan sembrava una morsa d'acciaio!
"Tu!" esclamo' il demone, senza smettere di guardare Akane con i suoi
terribili occhi. "Tu sei un'amica delle Pretty Cure del Giardino della Luce, non
e' cosi'? Ti ho visto con loro! Non puoi negarlo!"
Akane cerco' di allargare le dita con cui Karehan le teneva la gola, senza
successo, e tossi' un paio di volte. "Cough... cough... che cosa... che cosa
stai... dicendo? Pretty... cosa? Non so... ugh... ti cosa tu stia..."
"NON MENTIRE!" tuono' Karehan, stringendo ancora un po' la presa e impedendo
alla giovane donna di dire altro. "Ti ho visto con quelle tre mocciose, poco fa!
Non e' possibile che mi sbagli! Ebbene... visto che sei una delle persone a cui
quelle mocciose tengono... diventerai la mia arma da usare contro di loro!
Avanti, Uzaina! Fai il tuo lavoro... e trasforma questa umana in qualcosa di
adeguato!"
Attorno a Karehan si accese una minacciosa aura nera, che poco dopo si
solidifico' in una figura oscura dal volto contorto in una smorfia malvagia, le
cui mani ad artiglio si estesero verso la terrorizzata Akane, che non poteva
fare nulla per evitare di essere afferrata. La vista della giovane si annebbio',
mentre i suoi pensieri si confondevano tra loro, e ognuno di essi si trasformava
in un irrefrenabile desiderio di distruzione... con orrore, Akane si rese conto
che quella cosa che Karehan aveva evocato, in qualche modo, le stava sottraendo
il controllo del suo corpo!
"U-ugh... che... diavolo e'... questa cosa..." riusci' a pensare
Akane, prima che la sua coscienza svanisse. "Nagisa... Honoka... Hikari...
Hikaru... dovete... scappare... ugh..."
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Nel frattempo, terminato l'incontro con Nanoha, la sua famiglia e le sue
amiche, Nagisa, Honoka, Hikari e Hikaru avevano dato la buonanotte alla loro
nuova compagna, e in quel momento si stavano dirigendo nuovamente verso la
radura nella quale Akane aveva piazzato il suo chioschetto. Dopo aver discusso
un po' con Nanoha dei problemi attuali, le ragazze si sentivano un po' piu'
tranquille... e dal momento che ormai la giornata si stava avviando alla fine,
c'era da sperare che non sarebbe successo nulla di male...
"In ogni caso, meglio tenere gli occhi aperti..." si raccomando' Honoka,
mentre le due ragazze raggiungevano gli ultimi gradini della scalinata che
portava al ryokan, e iniziavano a percorrere la stradina di terra battuta ai
piedi dell'hotel in stile tradizionale. "Sappiamo che quella ragazza di nome
Fate potrebbe essere nei dintorni... e dove c'e' lei, c'e' sicuramente anche un
Jewel Seed..."
"Gia'... dopo quello che e' successo l'altro giorno, preferirei evitare che
un altro finisse nelle mani dei nostri avversari." disse Nagisa con un sospiro.
Ricordava ancora la battaglia con Kintolesky di qualche giorno prima, e si
augurava che loro tre fossero migliorate almeno un po' da quel giorno. "Beh,
magari siamo fortunate, e stasera non accade nulla..."
"GRAAAAAAARGH!"
Un potente ruggito di rabbia fece saltare le tre ragazze e il bambino biondo,
che si voltarono immediatamente nella direzione da cui era provenuto.
Evidentemente, quella di Nagisa era una speranza destinata a rimanere
frustrata... e a confermare il tutto, ci pensarono Mepple, Mipple, Pollun e
Lulun, che iniziarono ad agitarsi e a contorcersi, per segnalare l'allarme alle
loro amiche terrestri.
"Nagisa! Honoka! C'e' qualcuno di Dark Fall qui vicino! Mipo!" esclamo'
Mipple.
"Ed e' apparso proprio dove si trova la signorina Akane, mepo!" continuo'
Mepple, sempre piu' allarmato. "La signorina Akane e' in pericolo!"
"Che cosa?" esclamo' Hikari spalancando gli occhi. "Oh, no! Dobbiamo
intervenire subito! Hikaru-chan... tu resta vicino a me finche' non arriviamo...
poi trova un posto dove nasconderti e resta li' finche' non e' tutto finito,
okay?"
"Va... va bene..." mormoro' il bambino biondo, mentre la sorella maggiore lo
prendeva per mano, e tutte e tre iniziarono a correre lungo la stradina
spianata. Arrivati li' vicino, Hikaru segui' il consiglio di Hikari e ando' a
nascondersi dietro un arbusto vicino... mentre Nagisa, Honoka e Hikari facevano
irruzione nella radura per affrontare la minaccia che si era presentata!
Karehan, che era rimasto nel bel mezzo della piazzetta, le accolse con un duro
sorriso di trionfo... affiancato da un gigantesco mostro Uzaina simile ad un
gigante di legno vestito di un abito di foglie morte, alto almeno tre metri e
con braccia grandi e potenti come mazze ferrate, una chioma di foglie e rami
aggrovigliati, numerosi tralci di edera che scendevano dalle spalle... e il
volto dagli occhi luminosi e dalla bocca digrignante del tipico Uzaina! Aveva un
aspetto del tutto disumano, eppure per qualche motivo Hikari ebbe uno strano
presentimento a guardarlo... non fosse stato che per il fazzoletto rosso legato
attorno ad uno dei rami che spuntavano dalla tempia del mostro...
"Hehehehee... piacere di conoscervi, Pretty Cure del Giardino della Luce! Il
mio nome e' Karehan, e sono un servitore del sommo Lord Akudaikahn, sovrano
dell'Impero di Dark Fall!" sghignazzo' Karehan, tenendo le braccia conserte sul
petto mentre fluttuava a qualche centimetro da terra. "Cosi'... voi siete quelle
che Moerumba ha scambiato per le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti! In
effetti, devo ammettere che vi assomigliate molto... ma in ogni caso, io
riusciro' a fare quello in cui quell'incapace ha fallito!"
"Voi di Dark Fall non ci lasciate mai in pace, eh?" esclamo' Nagisa,
stringendo i denti. "Non ci interessa chi tu sia! Dov'e' la signorina Akane? Che
cosa le hai fatto, brutto mostro?"
"La signorina... Ah, state parlando di quell'umana con cui siete venute qui!"
rispose Karehan con un altro ghigno malvagio, prima di scoppiare a ridere.
"Hahahahaaa! Ma come, non la vedete? E' proprio qui, davanti ai vostri occhi!
Strano che non la riconosciate, visto che siete tanto amici! Hahahahahaaaa!"
Il sangue si gelo' nelle vene delle ragazze, mentre osservavano il colossale
Uzaina di legno che si avvicinava a loro con tremendi ululati di battaglia... e
Hikari, con un moto di orrore, riconobbe finalmente il fazzoletto rosso che
aveva visto su uno dei rami dello Uzaina! Ma certo, come aveva fatto a non
riconoscerlo prima! Quello... quello era la bandana che Akane indossava sempre
quando era al lavoro! Questo... non poteva voler dire che una cosa!
"Che... che COSA? Tu... tu hai trasformato la signorina Akane... in uno dei
tuoi mostri?" esclamo' la biondina, sostenendo la vista dello Uzaina che ora
avanzava verso di loro, ringhiando minacciosamente. "Come... come hai potuto
fare una cosa simile?"
"E' stato molto semplice, in realta'." rispose Karehan, alzando le spalle con
totale indifferenza. Per lui, non c'era alcuna differenza tra quello che aveva
fatto e il modo in cui trasformava in mostri gli oggetti inanimati. "Mi e'
bastato fare come faccio di solito. I miei Uzaina sono molto versatili, quando
si tratta di creare mostri! Ma... ora la cosa che ha piu' importanza... e' che
questo Uzaina, ottenuto dalla vostra amica, sara' la causa della vostra
distruzione! Vai, Uzaina! Distruggi quelle inutili Pretty Cure... per la gloria
dell'Impero di Dark Fall!"
Lo Uzaina che fino a poco prima era stato Akane getto' indietro la testa e
ruggi' orrendamente, per poi sollevare in aria entrambe le sue braccia a forma
di maglio e scagliarsi a tutta velocita' contro le tre ragazze, che fecero
appena in tempo a scansarsi prima che uno dei pugni della creatura malefica si
abbattesse pesantemente sul posto in cui si trovavano. Nagisa, Honoka ed Hikari
si gettarono tutte dallo stesso lato, arrivando sul fianco del gigantesco mostro
per poi rialzarsi mentre i loro beniamini le incitavano a trasformarsi mentre ne
avevano la possibilita'.
"Presto, lulu! Trasformatevi adesso!" esclamo' Lulun. "Dovete salvare la
vostra amica, lulu!"
"Non abbiamo bisogno di farcelo dire due volte!" rispose Nagisa. "Honoka,
Hikari! Siete pronte?"
"E ce lo chiedi? Certo che lo siamo!" rispose il piccolo genio dai capelli
blu. "Andiamo!"
"Dual Aurora Wave!"
"Emissaria della Luce, Cure Black!"
"Emissaria della Luce, Cure White!"
"Noi due siamo... le Pretty Cure!"
"Servitori dell'oscuro potere!"
"Tornate nelle tenebre da cui siete venuti!"
"Luminous... Shining Stream! Vita splendente, Shiny Luminous!
Perche' il cuore della Luce e la volonta' della Luce... tornino ad essere una
cosa sola!"
Le Pretty Cure del Giardino della Luce apparirono davanti a Karehan e allo
Uzaina che fino ad un attimo prima era stato Akane... e quest'ultimo, con un
pauroso ruggito, si lancio' di nuovo all'attacco e cerco' di schiacciare le
ragazze con le sue braccia simili a mazze. Cure Black, Cure White e Shiny
Luminous si dispersero e iniziarono a muoversi attorno al mostro, cercando di
confonderlo. Mentre Karehan si sollevava di quota, tenendo le braccia conserte
come uno spettatore che si stava divertendo ad osservare il combattimento, il
suo Uzaina si guardo' attorno con espressione spiazzata, come se fosse indeciso
su quale Pretty Cure attaccare per prima... e un istante dopo, scelse a caso e
si lancio' contro Cure Black, che questa volta non riusci' ad evitare il colpo e
venne scagliata a terra con un breve urlo di dolore. Questo, pero', diede il
tempo a Cure White di contrattaccare, lanciandosi in una spettacolare acrobazia
aerea contro il mostro e colpendolo al fianco con un calcio rotante. Il demone
ringhio' e incespico' visibilmente, mentre Cure Black si rialzava rapidamente e
si rimetteva in guardia. L'attacco di Cure White non sembrava aver inflitto
grandi danni all'essere malefico... ma se non altro sembrava averlo rallentato
un po', e aver permesso alle ragazze di prendere un po' di fiato...
Almeno finche' non vennero colte di sorpresa da una raffica di foglie
taglienti come rasoi che piovvero loro addosso dal punto in cui Karehan si
trovava! Il guerriero di Dark Fall aveva deciso di interferire nella lotta,
scagliando uno dei suoi attacchi contro le ragazze nel momento in cui pensavano
di essere in vantaggio! Solo grazie ai loro riflessi pronti, le Pretty Cure del
Giardino della Luce riuscirono ad evitare danni seri, e ricevettero soltanto
qualche graffio assieme alla risata di scherno di Karehan.
"Hehehehee... cosa succede, Pretty Cure? Adesso che dovete combattere contro
una volstra amica, non siete piu' tanto dure?" chiese il guerriero di Dark Fall,
questa volta sicuro della sua vittoria. "A quanto pare, quando si arriva alla
prova dei fatti, anche le migliori guerriere del Giardino dell'Arcobaleno non
sono altro che due femminucce sentimentali!"
Cure Black strinse i denti e alzo' lo sguardo verso di lui, squadrandolo con
ferocia. "Ah, si'? Vedrai un po' quanto saro' sentimentale quando verro' lassu'
a romperti i denti a pugni!" esclamo'. "Se fossi in te, richiamerei il tuo
mostro e libererei Akane-san in questo momento!"
Karehan grugni' con disprezzo. "Tsk! Se vuoi minacciarmi, dovrai fare meglio
di cosi'... e in ogni caso, dovrai prima sconfiggere il mio Uzaina! Senza fare
del male alla tua amica, si intende, perche' non e' cosi' che agiscono le...
eroine come voi, vero? Hahahahaaa!"
Lo Uzaina-Akane ululo' di nuovo, con furia sempre maggiore, e si scaglio' di
nuovo contro le eroine... questa volta spalancando la bocca e scagliando una
ruggente fiammata dalle fauci contro le ragazze! Shiny Luminous, agendo
d'istinto, alzo' le mani e creo' uno scudo di luce davanti al terzetto,
bloccando le fiamme appena in tempo! La ragazzina bionda strinse i denti per il
calore e si concentro' ancora di piu', cercando di respingere il terribile
colpo... e alla fine, con un grande sforzo di volonta', riusci' a dissolvere la
fiammata, un attimo prima che lo Uzaina si scagliasse di nuovo contro le
ragazze, scagliando indietro Cure Black e Cure White con un colpo delle sue
enormi braccia. Le due ragazze rotolarono sul terreno, mentre Shiny Luminous si
allontanava dal mostro con una capriola... e immediatamente dopo, veniva
bersagliata dalle foglie-lama che Karehan le scaglio' contro, deciso a non
concedere loro il minimo vantaggio. Un po' doloranti, ma ancora capaci di
combattere, le due Pretty Cure si rialzarono, cercando di recuperare lo
svantaggio... e allo stesso tempo di trovare un modo di salvare Akane. In quel
momento c'era una sola possibilita' che veniva loro in mente...
"Cure Black, dobbiamo usare la Pretty Cure Rainbow Therapy!" esclamo' Cure
White. "Potrebbe essere in grado di espellere lo Uzaina dal corpo di Akane-san
senza farle del male! Ti ricordi di quella volta che l'abbiamo fatto con il
vicepreside?"
Cure Black annui'. "Certo... me lo ricordo bene, e' stata l'unica volta che
abbiamo usato quell'attacco!" esclamo' la Pretty Cure nera. "Dobbiamo eseguirlo
di nuovo... e alla perfezione, se vogliamo salvare Akane-san... e quella foglia
secca lassu' non ci rende piu' facili le cose!"
Shiny Luminous si alzo' con un colpo di reni e punto' le braccia verso
Karehan, che si giro' verso di lei nel tentativo di lanciare di nuovo le sue
foglie taglienti. "Non preoccupatevi, ragazze! A lui ci penso io! Potere
della Luce, ora concedimi il coraggio! Sii la mia forza e la mia speranza!
Luminous Heartiel Action!"
Dopo aver eseguito una serie di acrobazie con il suo ciondolo a forma di
cuore, e aver puntato le mani congiunte contro il suo avversario, Shiny Luminous
scaglio' un proiettile a forma di cuore che risplendeva di tutti i colori
dell'arcobaleno contro il combattente di Dark Fall, che fu costretto ad
interrompere il suo attacco per schivarlo. Questo lo distrasse quel tanto che
bastava alle Pretty Cure del Giardino della Luce per congiungere le mani e
scagliare il loro attacco purificatore contro lo Uzaina che si lanciava
nuovamente contro di loro!
"Black Pulsar!" esclamo' Cure Black.
"White Pulsar!" le fece eco la sua compagna, mentre entrambe
ripetevano gli stessi movimenti che facevano quando si apprestavano ad usare il
Pretty Cure Marble Screw. Due raggi di luce, uno bianco e uno nero, discesero
dal cielo sopra di loro e atterrarono sui palmi sollevati delle mani delle
ragazze, i cui corpi iniziarono a scintillare di tutti i colori dell'arcobaleno,
mentre iniziavano a pronunciare la formula magica...
"Tu che sei prigioniero del potere oscuro..." inizio' Cure White.
"Spezzeremo le catene che ti vincolano!" concluse Cure Black... prima
che entrambe puntassero le mani contro lo Uzaina, che si fermo' allarmato.
Troppo tardi, ormai per lui non c'era piu' scampo!
"Pretty Cure... RAINBOW THERAPY!" esclamarono in contemporanea le
Pretty Cure del Giardino della Luce. Una spirale bianca e nera scaturi' dai
palmi delle loro mani, accompagnata da una gentile sfumatura iridata, e avvolse
completamente lo Uzaina, che ululo' per la rabbia prima che il suo corpo
iniziasse a restringersi e a cambiare sembianze! In pochi istanti, la
terrificante creatura era tornata ad essere nient'altro che la signorina Akane,
e lo spirito malvagio che l'aveva posseduta venne costretto a separarsi dal suo
corpo e scagliato in aria, dove si dissolse con un ululato disperato!
"UUUUUZAINAAAAAA!" Il corpo della malvagia essenza si infranse, e i
pezzetti si trasformarono nello stormo di piccole creature alate che
svolazzarono via nella notte, ringraziando profusamente le loro salvatrici con
le loro vocine cinguettanti. Resosi conto di cosa era successo alla sua
creatura, Karehan strinse i denti e i pugni per la rabbia... il suo piano per
distruggere le Pretty Cure del Giardino della Luce non era andato come si
aspettava, ma nulla gli impediva di terminare lui stesso il lavoro!
"Tsk... non mi aspettavo che aveste... una tecnica come questa!" grugni' il
feroce guerriero di Dark Fall, mentre Cure Black correva a vedere se la
signorina Akane stava bene. "Ma non importa... siete riusciti a sconfiggere il
mio Uzaina perche' avevo fatto male i miei calcoli, ma con me non avrete la
stessa fortuna!"
Cure White, che si trovava a fianco della sua compagna, si volto' di scatto
verso il guerriero di Dark Fall che discendeva, e lo fulmino' con un'occhiata
gelida che raramente Cure Black e Shiny Luminous potevano dire di aver visto sul
volto del piccolo genio! "Basta con le chiacchiere!" ingiunse lei, mentre si
voltava per affrontare il suo nemico. "Tu hai cercato di fare del male ad una
nostra amica... e noi questo non te lo perdoneremo mai!"
"Hah. E io dovrei avere paura di te, ragazzina?" Karehan minimizzo' la
minaccia. "Le tue parole mi fanno solo capire che non sai con chi hai a che
fare... faresti meglio a tenere a freno la lingua, se non sai queste cose!"
Dopo essersi sincerata che Akane stesse bene - e in effetti, a parte aver
perso conoscenza, non sembrava aver subito altre conseguenze - Cure Black si
alzo' a sua volta e punto' un indice contro Karehan, sbattendogli in faccia il
fatto che aveva fatto un errore madornale! "Sei tu quello che non sa di cosa sta
parlando, secondo me! Hai fatto arrabbiare Cure White, e questo e' un errore di
cui non farai in tempo a pentirti... ma lo sai che, tra le poche cose di cui io
ho paura, una di queste e' proprio Cure White quando si arrabbia! Bravo, genio!
Ti meriti proprio un applauso, clap clap!" esclamo' la Cure nera, sbattendo tra
loro i palmi delle mani nell'imitazione di un applauso.
Karehan non si curo' della minaccia. "Tsk... tutte parole al vento!"
sentenzio'. "Sono sicuro che non siete in grado di..."
Cure White non gli lascio' il tempo di terminare la frase. Prima che Karehan
potesse attaccare, la guerriera bianca scomparve... e riapparve esattamente
davanti a lui una frazione di secondo dopo, trasformando il suo ghigno arrogante
in un'espressione di rabbia incredula! Il pugno destro della Cure bianca si
chiuse al suo fianco e scatto' in avanti con velocita' disarmante, colpendo
Karehan allo zigomo con una tale violenza che il guerriero di Dark Fall venne
scagliato all'indietro e atterro' di schiena sul selciato, strisciandovi sopra
per diversi metri. Si rialzo' quasi subito... ma ora si era reso conto di avere
gravemente sottovalutato le sue avversarie, e che non ce l'avrebbe fatta da solo
a sconfiggerle tutte e tre. Quindi, ribollendo di rabbia, Karehan cerco' di
allontanarsi, fluttuando di nuovo in aria e preparandosi a rispondere a
qualsiasi attacco le Pretty Cure si apprestassero ad usare contro di lui...
attacchi che non arrivarono mai, con sua grande sorpresa.
"Tornatene dal tuo capo, e non ripresentarti mai piu' davanti a noi."
minaccio' Cure White, con le sue due compagne al fianco a fare da supporto. "Se
proverai di nuovo a fare una cosa del genere, ti rispediremo nelle tenebre da
cui sei venuto."
"Ugh... che voi siate maledette, Pretty Cure del Giardino della Luce! Ma non
crediate di avermi visto per l'ultima volta! Gloria all'Impero di Dark Fall!"
esclamo' Karehan, scomparendo un attimo dopo in un vortice di foglie secche.
Rapidamente come la battaglia era iniziata, la quiete torno' sulla radura, e le
Pretty Cure tirarono un sospiro di sollievo. Era stata una battaglia breve, ma
era valsa loro una bella scarica di adrenalina.
"Uff... meno male che e' andata bene..." disse Cure Black, sciogliendo la
trasformazione e tornando ad essere semplicemente Nagisa Misumi. "Akane-san non
ha subito conseguenze, per fortuna... certo che appena adesso gli hai dato un
bel cazzottone a quella foglia secca di Dark Fall, eh? Bel colpo, Honoka, sei
stata fantastica!"
Honoka scosse la mano che aveva usato per colpire Karehan, mentre il piccolo
Hikaru, terminata la bagarre, usciva timidamente dal cespuglio nel quale si era
rifugiato. "Ah... non me ne parlare, Nagisa! Ho provato una tale rabbia, che non
sono riuscita a trattenermi... avevo una gran voglia di dargli un pugno in
faccia, a quella canaglia!" rispose. "Ma ora Akane-san sta bene, vero? Siamo...
siamo riuscite ad eseguire la Rainbow Therapy alla perfezione, per fortuna!"
"Gia'..." disse Hikari, china sul corpo privo di sensi della giovane. "Ah,
guardate! Mi sembra che si stia gia' riprendendo..."
Nagisa, Honoka e Hikaru raggiunsero la biondina e si chinarono attorno ad
Akane, mentre quest'ultima emetteva qualche verso inarticolato e apriva
lentamente gli occhi, come se si fosse svegliata da un lungo sonno. Ci mise un
pochino a mettere di nuovo a fuoco le cose, tra l'oscurita' e il resto... ma
qualche secondo dopo, riusci' a vedere le facce delle sue giovani amiche che la
assistevano preoccupate, e si mise in una posizione semiseduta, con una mano
appoggiata a terra e un'altra che le sfregava il viso.
"Akane!" esclamo' Hikari, cercando di sostenerla. "Akane, tutto bene?"
"Uuugh... cavolo... mi sento la testa come se me l'avessero sbattuta in un
frullatore... ma a parte questo sto bene..." mormoro' la donna, una volta che
ebbe recuperato abbastanza lucidita' mentale da parlare. "Ma... ma che e'
successo? Per un attimo... ricordo di aver provato una rabbia indescrivibile...
e poi tutto e' confuso... ho visto rosso, nero... non ho capito bene nemmeno io
cosa e' successo..."
"Stai tranquilla, Akane-san... qualsiasi cosa sia, sono sicura che e' tutto
finito!" cerco' di rassicurarla Nagisa, facendo un sorriso gentile. "E' stato...
soltanto un mancamento, ne sono convinta! Devi solo riguardarti un po', e
metterti distesa..."
Akane, adesso gia' un attimo piu' sveglia, si passo' una mano sulla faccia...
e corrugo' la fronte mentre restituiva lo sguardo a Nagisa, Honoka e ai
fratellini Kujou. Non era ben sicura di quello che era successo, era vero, ma
c'era una cosa che ricordava benissimo... e che in quel momento piu' che mai le
tornava in mente! Una sequenza quasi cinematografica, che era rimasta quasi
incisa nella sua mente... no, era sicura di non sbagliarsi! Era un istinto che
le diceva che era cosi'...
"Un... un momento, ragazze! Aspettate un momento..." disse, la voce gia' piu'
sicura. "Io... non ricordo molto bene che e' successo... ma mi ricordo bene che
stavo facendo qualcosa... come contro la mia volonta'! Come se... il mio corpo
si muovesse, senza che fossi io a comandarlo! E... ricordo benissimo che stavo
facendo qualcosa contro di voi... e che ad un certo punto voi tre vi siete
trasformate e siete diventate una specie di supereroine da anime shojo!
Pretty... o qualcosa del genere! Cosa... cosa significa tutto questo?"
Per un attimo, Nagisa, Honoka e Hikari restarono come impalate al loro posto,
ascoltando senza rendersi conto di quello che sentivano, mentre il piccolo
Hikaru sbatteva le palpebre confuso, e le mascotte del Giardino della Luce, al
sicuro nei loro cellulari, strinsero i denti per il rammarico. Poi, il senso di
quello che avevano sentito le colpi' come una tonnellata di mattoni - anche se
era stata posseduta dallo Uzaina e trasformata in un mostro, Akane aveva
mantenuto abbastanza consapevolezza di se' da vedere Nagisa, Honoka e Hikari
mentre si trasformavano... e quindi, da scoprire la loro identita' segreta!
"Ah... ehm... come... er..." balbetto' Nagisa dopo qualche istante di
silenzio, cercando di uscirsene con una scusa che potesse convincere Akane che
era stata tutta soltanto una sua allucinazione. "A... Akane-san, sei... sei
sicura di quello che dici? Noi... noi non ci siamo trasformate in nessuna Pretty
Cure, o qualsiasi altra cosa! Noi... hehehee... siamo soltanto due studentesse
del liceo e..."
Honoka storse il naso e diede una leggera gomitata a Nagisa per rimproverarla
del suo lapsus. "Ehm... Nagisa, guarda che ti sei appena tradita da sola." disse
seccamente il piccolo genio. "Hai detto il nome... hai praticamente confermato
tutto ad Akane-san..."
Imbarazzata, Nagisa strabuzzo' gli occhi e strinse i denti... per poi
cominciar a darsi dei comici colpetti sulla testa, maledicendo la propria
imbranataggine! "AAAAARGH! Me e la mia lingua lunga!" esclamo'. "Stupendo
lavoro, Misumi! Apri ancora quella tua boccaccia e ficcaci dentro uno
zoccolo!"
Inutile dirlo, questo confermo' le supposizioni di Akane, che si mise seduta
per terra, ora decisamente piu' scattante di prima, e sorrise come una persona
che capisce di aver fatto contro! "Hahaaa! Allora non era solo una mia
impressione! Qualcosa di strano mi e' davvero successo... e voi siete davvero
diventate delle specie di eroine e mi avete salvato!" esclamo'. "Ma... ma come
e' possibile tutto questo? Che scherzo e' questo? E poi, cosa mi e' successo...
e cosa sta succedendo, qui in giro? Insomma, ragazze, voi tre cosa sapete di
tutto cio'?"
"Er..." fu Hikari a tentare di dare una risposta, sfregandosi il mento mentre
cercava le parole. Guardo' verso Nagisa e Honoka, e le vide annuire seriamente,
dicendole che a quel punto tanto valeva essere chiare del tutto...
"E'... una storia un po' lunga, Akane..." affermo' la biondina, sistemandosi
la treccia come per guadagnare un po' di tempo. "Ecco... credo che faremmo
meglio a parlarne nel furgone... qui fuori... potrebbe esserci ancora qualche
pericolo..."
"Va... va bene..." rispose Akane, un po' incerta, mentre Nagisa e Honoka la
aiutavano a tirarsi su e la sostenevano perche' non perdesse l'equilibrio...
----------
Spaventata, Minori indietreggio' davanti all'elegante figura in rosso che
emergeva dalle fiamme, e Mai si mise davanti alla piccola in modo da
proteggerla, mentre Moerumba, con una piroetta da ballerino, si materializzava
davanti a loro in una posa da vera stella del cabaret!
"Piacere, senoritas! Il mio nome e' Moerumba!" esclamo' il focoso
combattente di Dark Fall, prima di indicare Mai. "E cosi', tu saresti una Pretty
Cure del Giardino delle Sorgenti, eh? Adesso mi spiego come ho fatto a scambiare
le vostre colleghe per voi, vi assomigliate come gocce d'acqua! Ma questo non
importa, adesso! Consegnami i due animaletti che tenete con voi, e non avrete
guai!"
"Ora basta!" esclamo' la voce di Saki-H. Contrariato, Moerumba si volto'
verso la strada che portava al piccolo parco giochi, e vide arrivare la seconda
Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti, accompagnata dal gruppo delle Maiden al
completo. Saki-H fece un cenno ad Heart e alle sue compagne, che subito
annuirono e si disposero attorno all'ingresso del parco in modo da poter tenere
Moerumba sotto tiro da piu' direzioni, mentre lei arrivava a fianco di Mai e si
parava davanti alla sorella minore per proteggerla!
"S-sorellona Saki!" esclamo' Minori. "Come... come mai sei venuta qui?"
Dopo aver ripreso fiato per la corsa, la maggiore delle sorelle Hyuuga
sorrise, senza staccare gli occhi da Moerumba. "Beh... mi sembra ovvio, no? Sono
venuta a cercarti!" rispose semplicemente.
"Senti un po', tu! Si', tu, specie di ballerino!" esclamo' Lilica, puntando
l'indice contro Moerumba. "Non so se te l'hanno detto, ma qui intorno non c'e'
nessun cabaret club, quindi vedi di smammare, prima che noi ti facciamo il
contropelo!"
"E ti avvertiamo che non possiamo perdere! Abbiamo l'amore dalla nostra
parte!" continuo' Heart. Immediatamente, Michelangelo storse il naso e contorse
la bocca in una smorfia.
"Ugh... hey, Ioriko, quella tua amichetta e' sempre cosi' stupida, o solo
quando ha davanti qualcuno che vuole ucciderla?" borbotto' il demone-bastone.
Ioriko si limito' a sospirare e a scuotere la testa, cercando di far cadere la'
la cosa...
"Heart-chan non e' stupida, Mike..." cerco' di difenderla. "E' solo un po'...
ecco... svagata, tutto qui!"
Moerumba, passato un primo attimo di spiazzamento, si ricompose e guardo' le
Pretty Cure e le Maiden con aria di superiorita', facendo apparire delle fiamme
in aria attorno alle proprie mani. "Hehehee... ma bene, vedo che e' arrivato un
bel po' di pubblico per il mio spettacolo!" affermo'. "In tal caso, cosa
aspettiamo? Che la fiesta abbia inizio! Uzaina, a voi!"
Uno sciame di spiriti maligni si materializzo' dalle fiamme ed entro' nelle
giostrine dal parco, trasformandole in mostri ringhianti! Lo scivolo si sradico'
da terra e, dopo aver sfoderato un paio di braccia tentacolari, inizio' a
dirigersi verso le Maiden, che si misero in guardia. Una giostra girevole si
stacco' a sua volta e prese il volo, ruotando come il rotore di un elicottero
mentre un volto spaventevole emergeva dalla sezione centrale... e un cavallino
di legno si trasformo' rapidamente in un gigantesco mostro che torreggiava su
tutti i presenti dall'alto dei suoi almeno dodici metri di altezza e si muoveva
rimbalzando su una molla di metallo fissata alla sua parte inferiore! Minori
lancio' un grido di raccapriccio mentre gli Uzaina si scagliavano all'attacco...
la maggior parte andando contro le Maiden, che evocarono i loro Arcani e si
prepararono a riceverli... ma il gigantesco giocattolo rimbalzante prese lo
slancio e salto' verso Saki-H, Mai e Minori, minacciando di schiacciarle sotto
il suo peso!
"Ah! Attente!" esclamo' Mai, vedendo il colosso che scendeva a tutta
velocita' verso di loro! Moerumba stesso lancio' un breve grido di disappunto
quando si rese conto che, nella posizione in cui si trovava, anche lui rischiava
di essere travolto dal suo mostro, e si getto' di lato appena in tempo per
evitare di essere ridotto ad una piadina! Lo Uzaina-cavalluccio atterro' con un
potente schianto, e l'onda d'urto generata fu tale che sia diversi degli altri
Uzaina che le ragazze persero la presa sul terreno e finirono distesi! Saki-H,
Mai e Minori vennero scagliate tra i rami di un cespuglio, e la piccola perse i
sensi per lo shock improvviso.
"Ugh... vediamo di sconfiggerle, e di fare un lavoro fatto bene,
verdad?" disse tra se' Moerumba, appiattito contro il muro di una
costruzione vicina. Le Maiden si rialzarono di scatto e iniziarono ad attaccare
gli Uzaina che sciamavano loro attorno, e il ballerino vide uno dei suoi mostri
impegnato in una zuffa corpo a corpo con Heart, che cercava di farsi strada con
i suoi pugni avvolti da un'aura rosata. "Andate, Uzaina! Schiacciate quelle
insolenti Pretty Cure, adesso!"
"Minori-chan! Minori-chan!" Saki-H si era rialzata e stava cercando di
scuotere la sorella piu' piccola per farle riprendere i sensi... ma non ci
riusci' prima che lo Uzaina piu' grande si chinasse verso di loro, ululando
sinistramente!
"Saki, Mai! Trasformazione, presto! Lapi!" esclamo' Flappy dal taschino in
cui Saki-H lo aveva infilato.
"Dovete sbrigarvi, chopi!" continuo' Choppy. Le due ragazze non esitarono e,
dopo aver fatto in modo che Minori non corresse rischi, iniziarono la loro
sequenza di trasformazione!
"Dual Spiritual Power!"
"Un fiore sboccia sulla Terra!"
"Le ali si aprono nel cielo!"
"Fiore dorato splendente, Cure Bloom!"
"Scintillante ala d'argento, Cure Egret!"
"Noi due siamo... le Pretty Cure!"
"A coloro che vogliono contaminare le Sette Sorgenti!"
"Che i tuoi atti malvagi si fermino qui!"
"Ha! Ridicolo! E c'era bisogno di fare tanta scena e di dire tutte quelle
parole per una trasformazione?" commento' sarcastico Michelangelo, che stava
usando il suo testone per suonarle ad un Uzaina, contorcendosi da solo mentre
era ancora tra le mani della riluttante Ioriko. "Se avessero avuto davanti me,
le avrei colpite nel bel mezzo di tutti quei giochetti di luce!"
Lo Uzaina stesso non sembrava molto impressionato dalla scena, e lo dimostro'
aprendo la sua boccaccia enorme e scagliando contro le ragazze una raffica di
sfere infuocate! Con un grido di spavento, Cure Bloom e Cure Egret corsero via
per schivare il bombardamento, facendo in modo che le sfere infuocate si
schiantassero al suolo senza fare del male a nessuno... ma la bestia provo' di
nuovo, riuscendo ad arrivare ancora piu' vicino!
"Cure Bloom! Cure Egret!" esclamo' Saki-T, cercando di andare a dare loro una
mano... prima che lo Uzaina-scivolo le tagliasse la strada. Con un ringhio di
irritazione, la Maiden dai capelli blu si scaglio' contro il mostro e lo colpi'
con un calcio, facendolo barcollare ma senza ancora sconfiggerlo...
"Saki! Non puoi sconfiggere questi mostri solo con le arti marziali!"
esclamo' telepaticamente Bhanri. "Devi usare i tuoi poteri di Maiden per
battere un essere soprannaturale!"
"Ugh... lo so, Bhanri, non ti preoccupare!" replico' lei, mentre schivava di
un soffio i pugni della creatura.
Cure Bloom e Cure Egret, nel frattempo, si erano riorganizzate... e dopo
essersi separate per un attimo, in modo da confondere il colossale Uzaina,
iniziarono a corrergli incontro, avvicinandosi sempre di piu' tra loro. Il
mostro sputo' un'altra raffica di palle di fuoco, ma i colpi andarono a vuoto...
e quando riprese fiato per attaccare di nuovo, le due Pretty Cure erano gia'
arrivate troppo vicine!
"Okay, Cure Egret... senti, mi dispiace per come ti ho risposto prima! Avrei
dovuto tenere la bocca cucita!" esclamo' Cure Bloom, mentre entrambe le Pretty
Cure saltavano sulla "molla" che lo Uzaina usava per spostarsi e cominciavano
letteralmente ad arrampicarsi su di essa!
"Lo so, Cure Bloom! Non importa!" cerco' di rassicurarla Cure Egret... anche
perche' non pensava che fosse quello il momento per mettersi a parlare di queste
cose!
Ma Cure Bloom non aveva intenzione di farla finire cosi', senza dare una
spiegazione per il proprio comportamento. "Mi dispiace per quello che ho
detto... ma Minori stava sbagliando! Come sorella maggiore, dovevo dirle
qualcosa!"
"Sono sicura che e' rimasta molto male, sentendoti parlare in quel modo!"
ribatte' Cure Egret. "E' convinta che tu non le voglia piu' bene... per questo
se n'e' andata senza dire niente!"
"Come? Sarebbe questo il motivo?" ribatte' Cure Bloom.
"Ugh... ma que demonios stanno dicendo? E che razza di impertinenti...
non mi prendono abbastanza sul serio!" si lamento' Moerumba. "Avanti, Uzaina,
que estas haciendo? Sbarazzati di quelle due!"
Lo Uzaina si guardo' attorno confuso. Non sembrava essere abbastanza sveglio
da pensare ad un modo di liberarsi di quelle seccatrici, ora che ce le aveva
addosso... e non riusci' a scrollarsele prima che raggiungessero l'innesto della
molla con il suo corpo e gli balzassero sul dorso!
"Ricordati che sei pur sempre la sua sorella maggiore, Saki!" stava dicendo
in quel momento Cure Egret. "Dovresti pensare un po' di piu' ai sentimenti di
Minori-chan!"
"Che stai dicendo? Io ci penso eccome!" ribatte' Cure Bloom. In perfetta
sincronia, le due ragazze balzarono verso la testa dello Uzaina e colpirono con
un doppio pugno, mandando a terra il mostro per poi atterrare elegantemente
sulla sabbia del parco giochi. Lo Uzaina scaglio' una raffica di fiammate alla
cieca, tentando di difendersi in qualche modo, ma tutti i colpi andarono
ampiamente a vuoto. "E poi, Minori non ascolta mai quando le parlo! Le dico
sempre di non toccare quel guantone!"
"Si', hai ragione, pero' non ti sembra di avere esagerato? Ti assicuro che ci
e' rimasta molto male, per questa storia! In fondo era soltanto un disegno, lo
posso sempre rifare!" disse Cure Egret... prima che lo Uzaina si alzasse di
nuovo e ripetesse il suo attacco. Le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti si
spostarono appena in tempo per evitarlo... ma si accorsero che una palla di
fuoco, scagliata alla cieca, stava in quel momento ricadendo sul punto in cui si
trovava Minori!
"MINORI!"
Non c'era tempo di pensare a come fare... Cure Bloom, agendo puramente
d'istinto, scatto' verso quel punto e arrivo' appena in tempo per evitare
l'irreparabile, mettendosi di fronte alla sorella minore e creando uno scudo di
energia attorno a se' per fare da scudo ad entrambe! La meteora infuocata
piombo' addosso a loro, ma si infranse sulla barriera invisibile... ma con tale
violenza che, anche se il colpo era stato amortizzato, fece comunque cadere in
ginocchio Cure Bloom con un gemito di dolore!
"Cure Bloom!" esclamo' Cure Egret... mentre Moerumba, ora piu' sicuro di
vincere, si teletrasporto' sulla testa del suo Uzaina piu' grande con uno
sghignazzo compiaciuto, e osservo' dall'alto le sue avversarie. Le Maiden erano
ancora impegnate con gli Uzaina minori, quindi non c'era possibilita' che
interferissero...
"Huhuhuhuuu... complimenti per aver resistito cosi' a lungo,
senoritas! Ma temo che ora sia giunto il momento di dirci...
adios!"
Moerumba schiocco' le dita... e lo Uzaina-cavallo spicco' un salto altissimo,
arrivando ad offrire al guerriero di Dark Fall una vista panoramica del
quartiere! Poi, Moerumba si acquatto' sulla testa del mostro ed emano' un'aura
infuocata che si espanse e avvolse del tutto il suo Uzaina, che inizio' a
roteare su se' stesso a mezz'aria e scese giu' in picchiata, trasformandosi in
poche frazioni di secondo in una gigantesca palla di fuoco diretta contro Cure
Bloom e Minori! Cure Egret corse a fianco della sua compagna, cercando di
sostenerla... "Cure Bloom! Come va? Sicura di stare bene?"
"Sto bene... e credo che anche Minori non si sia fatta niente." rispose Cure
Bloom mentre riprendeva fiato. Le Maiden erano ancora impegnate contro gli
Uzaina minori, e anche se stavano vincendo, nessuna di loro era in grado di
abbandonare il combattimento per aiutarle... e la palla infuocata nella quale lo
Uzaina piu' grande si era trasformato si avvicinava sempre di piu'! La
temperatura si era gia' alzata sensibilmente...
"Cure Egret... ti va di farmi un favore?" chiese Cure Bloom, guardando il
proiettile infuocato in avvicinamento. Quando Cure Egret si volto' verso di lei,
la Pretty Cure della Terra prosegui'. "Per favore... aiutami a proteggere mia
sorella. In questo momento... ha bisogno di me! Te la senti di combattere al mio
fianco?"
Cure Egret non esito' a lungo. Con un sorriso gentile, la Pretty Cure del
Cielo tese una mano alla sua compagna, che la afferro' prontamente... e poco
prima che l'attacco di Moerumba e del suo Uzaina andasse a segno, le due ragazze
crearono un potente scudo di energia attorno ai loro corpi con uno sforzo di
volonta'! Un terrificante schianto rimbombo' ovunque al momento dell'impatto, e
la zona in cui si trovavano le due Pretty Cure venne avvolta da un'immensa
fiammata scarlatta che inghiotti' le due ragazze... e la bambina che stavano
cercando di proteggere!
"Hahahahaaa! Alla fine, non ho neanche dovuto sforzarmi tanto per
distruggerle! Quelle due veterane erano piu' toste, ma queste sono delle
novelline!" commento' Moerumba, sicuro di avere eliminato le sue avversarie. Il
suo disappunto quando il fumo si dirado' e Cure Bloom e Cure Egret uscirono
quasi del tutto indenni dall'esplosione, avvolte da una traslucida barriera
luminosa, fu palpabile...
"Adesso si' che ti stai comportando da vera sorella maggiore!" disse Cure
Egret, facendo un occhiolino alla sua compagna. "E poi... lo sai che sono sempre
pronta a combattere al tuo fianco!"
Cure Bloom rispose con un sorrisetto di vittoria... e subito dopo, un'aura di
luce avvolse completamente le due Pretty Cure, cogliendo di sorpresa persino
Flappy e Choppy con la sua intensita'! Lo Uzaina grugni' e cerco' di
indietreggiare... ma le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti non gliene
lasciarono il tempo e si scagliarono all'attacco contro di lui, in perfetto
unisono! Un doppio pugno sul collo, poi un doppio calcio alla mascella... e sia
il mostro che il suo padrone vennero spediti in aria con violenza! Approfittando
del momento, Cure Bloom e Cure Egret si strinsero di nuovo la mano e iniziarono
a recitare la formula del loro attacco finale!
"Spirito della Terra, vieni a me!"
"Spirito del Cielo, vieni a me!"
"Ora, assieme alle Pretty Cure..."
"...mostrate il potere di un miracolo!"
"Pretty Cure Twin Stream... SPLASH STAR!"
I due torrenti d'acqua, uno azzurro e uno dorato, si avvilupparono attorno
allo Uzaina, lasciando a Moerumba appena il tempo di teletrasportarsi al sicuro!
Un istante dopo, la mostruosa creatura ululo' per l'ultima volta il suo nome e
scomparve nel nulla in una pioggia di scintille colorate, che ancora una volta
si trasformarono nello stormo di strani esserini alati a forma di goccia che
volarono via in tutte le direzioni, riempiendo l'aria con il loro
cinguettio!
"Bel colpo, ragazze!" esclamo' Heart da terra, vedendo la fine dello Uzaina
piu' grande. "Forza, Maiden, completiamo il lavoro! Aino Tekken
Punch!"
"Claiohm Solaihs!" esclamo' Saki-T, circondando la propria gamba di
energia elettrica e sferrando un poderoso calcio allo Uzaina che stava
affrontando.
"Tumuji Gake!" Maori creo' delle garrotte di pura energia che
fuoriuscirono dalle maniche della sua hakama da sacerdotessa e si avvinghiarono
attorno al mostro a lei affidato... dopodiche', la Maiden di Ohtsuchi sollevo'
lo Uzaina in aria e lo sbatte' a terra con violenza, togliendolo di mezzo!
"Speed Blade!" Lilica scivolo' sotto il suo Uzaina e si sollevo' di
colpo, sferrando un potente calcio dal basso verso l'alto e sollevando in aria
la creatura, che emise un breve mugolio prima di disintegrarsi a sua volta, e
lasciare che la Maiden mezza-demone atterrasse con una spettacolare piroetta, le
braccia sollevate in aria come se volesse chiedere gli applausi di un pubblico
immaginario! "Hahaa! Et voila'! Per questo numero, la grande Lilica Felchenrow
si merita un dieci unanime!"
"Punishment!" Michelangelo creo' un'aura di tenebre attorno a se' e a
Ioriko, e poi si scaglio' a tutta velocita' contro l'ultimo Uzaina, rimasto, che
fece presto la stessa fine dei suoi compagni, mentre Moerumba osservava la scena
dall'alto con una certa delusione. Che peccato, e lui che sperava di togliere di
mezzo almeno una di quelle seccatrici o di ripescare un Jewel Seed...
"Bah, come si suol dire, non si puo' vincere sempre. E poi, poteva andare
peggio! Alla prossima, senoritas!" esclamo', prima di dissolversi in una
fiammata spiraleggiante. Gli oggetti posseduti dagli Uzaina riapparvero intatti
al loro posto, e le ragazze si rilassarono mentre Cure Bloom e Cure Egret
scioglievano la trasformazione.
"Uff... un'altra battaglia vinta, per fortuna!" commento' Saki-T, togliendosi
una frangetta di capelli azzurri dagli occhi. "State tutte bene, ragazze?"
"Tranquilla, Sa-Sa! Siamo tutte vispe come grilli!" rispose allegramente
Heart, mentre anche Maori faceva un cenno affermativo. "E... vedo che anche
Hyuuga-san e Mai-Mai ce l'hanno fatta! Hanno battuto quel mostro enorme!"
"Mai-Mai?" chiese Ioriko, confusa.
Heart alzo' le spalle, sorridendo da un orecchio all'altro. "E' il soprannome
che mi sono appena inventata per Mishou-san. Per Hyuuga-san, ci devo ancora
pensare, ma mi sto orientando verso Sa-Sa Due!"
Saki-T si sbatte' una mano sulla faccia. "Ugh... fantastico. Il mio...
favoloso soprannome... appiccicato anche alla povera Hyuuga-san. Non so se
dispiacermi per lei o per me..."
Nel frattempo, Saki-H e Mai erano andate da Minori, ancora priva di sensi, e
con loro grande sollievo avevano visto che la piccola non si era fatta niente.
Saki-H sospiro' mentre faceva una carezza sulla fronte alla sorellina piu'
piccola. Adesso che sarebbero tornate a casa assieme, ne avrebbero avute di cose
di cui parlare...
"Hmmm..." mormoro' la piccola Hyuuga, aprendo lentamente gli occhi. La prima
cosa che riusci' a vedere quando pote' mettere a fuoco meglio fu il volto
sorridente della sorella maggiore.
"Ehila', Minori. Mi hai fatto stare in pena, lo sai, sciocchina?"
----------
La notte era calata sul ryokan nel quale soggiornavano i Takamachi assieme ai
loro amici... e, in una piccola camera riservata, Nanoha, Arisa e Suzuka si
erano addormentate nei loro futon, dopo aver ascoltato una storia raccontata
dalla giovane cameriera Farin. Ma il fatto che tutti gli altri stessero dormendo
non voleva dire che Yuuno non fosse attivo: il furetto-mago, fin dall'incontro
con la misteriosa donna dai capelli arancioni di quel pomeriggio, era tato sul
chi vive, in attesa di una qualsiasi reazione che gli annunciasse la presenza di
un Jewel Seed... e ora che tutti stavano dormendo, la sensazione si stava
facendo sempre piu' chiara...
Si', non c'erano dubbi: c'era un Jewel Seed che stava per attivarsi! E questo
voleva dire che, purtroppo, per Nanoha sarebbe stato di nuovo il momento di
combattere contro Fate...
----------
CONTINUA...
Note dell'autore: E cosi', il segreto delle Pretty Cure del Giardino di Luce
non e' piu' tale! Beh, ogni supereroe ha bisogno di qualcuno che custodisca i
suoi segreti... e per qualche motivo, ho pensato che Akane sarebbe stata
perfetta per questo scopo! E poi, Saki e Mai hanno respinto un altro Uzaina e
sembrano essersi riconciliate... ma il pericolo non e' cessato, perche' adesso
tocca a Nanoha combattere per strappare un Jewel Seed dalle mani di Fate! E
molto probabilmente, anche Nagisa, Honoka e Hikari dovranno tornare in
scena...
Beh, non ho molto da dire per questo capitolo! Se non che... beh, nel
prossimo vedrete per la prima volta dei nuovi personaggi! Alla prossima... e mi
raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate!
Justice Gundam
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Capitolo 20 *** Battaglia per il Jewel Seed ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-20
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Eccomi qua! Sono tornato... ed eccomi pronto con il nuovo capitolo di questo
crossover! Spero di non avervi fatto aspettare troppo, perche' questo e' un
capitolo davvero eccitante!
Se ricordate, infatti, nel capitolo precedente avevamo lasciato le ragazze in
un momento clou: Saki-H, Mai e le Maiden sono riuscite a sconfiggere Moerumba e
i suoi Uzaina, ma Nagisa, Honoka e Hikari hanno dovuto salvare la loro amica, la
signorina Akane, da un Uzaina possessore inviato da Karehan. Sono riuscite a far
scappare Karehan con la coda in mezzo alle gambe... ma a quanto pare, anche
sotto l'influsso dello Uzaina, Akane era abbastanza cosciente da rendersi conto
di quello che stava succedendo, almeno in parte... e il risultato e' stato che
ha visto le ragazze trasformarsi, e adesso sa del loro segreto!
Non sara' questa la cosa piu' importante, tuttavia... perche' tra non molto,
comincera' un altro scontro, a dispetto delle speranze che le ragazze avevano di
farsi un tranquillo week-end in campagna! C'e' un Jewel Seed qui vicino, e Fate
lo vuole! Questo vuol dire che tra non molto ci sara' un'altra battaglia tra lei
e Nanoha... e questa volta, si spera che la nostra eroina sia in grado di
reggere il confronto con la biondina!
Certo, un po' di aiuto da parte delle Pretty Cure non fa mai male... chissa'
se questo pareggera' un po' i conti!
Comunque, voglio darvi una notiziola - entro un certo tot di tempo (ancora
non posso darvi le specifiche, ma cerchero di fare il prima possibile) iniziero'
una nuova fanfiction crossover... e probabilmente sara' un bel crossover di
Bleach, Yu Yu Hakusho e Soul Eater! Che ci posso fare, io adoro questi anime...
magari Bleach e' un po' scaduto di recente, con la svergognata invincibilita' di
Aizen... pero' non potete dirmi che non starebbero bene in un crossover!
Dopotutto, sono tutti ambientati in una sorta di aldila', anche se quello di
Soul Eater e' un po' piu' allegro degli altri...
Beh, in ogni modo... rimandiamo questi discorsi al momento di iniziare il
nuovo crossover... e meravigliatevi del fatto che la mia immaginazione continua
a correre per conto suo... Per adesso, mi limitero' a rispondere alle vostre
recensioni, e a comunicarvi le mie impressioni! Come sempre, vedo che il mio
ultimo capitolo e' stato bene accetto!
KillKenny: Che ti devo dire, hai proprio ragione! Sono ben pochi i
personaggi che possano superare Zengar Zonvolt e Kenpachi Zaraki in fattore
Badass! Comunque... si', Karehan non ha avuto molta fortuna, e come sempre
Nagisa, Honoka e Hikari ci hanno saputo fare! Anche se adesso, hanno il problema
della loro identita' segreta. E Moerumba... beh, in effetti non era proprio in
inferiorita' numerica, dal momento che le Maiden erano impegnate con altri
Uzaina, e soltanto Cure Bloom e Cure Egret hanno potuto combattere contro di
lui. Comunque, non ha avuto fortuna lo stesso. Per adesso, quelli di Dark Fall
non interferiranno nella battaglia tra Nanoha e Fate... anche se non so quanto
durera'... e comunque, non sono cosi' stupidi da rischiare di attirarsi contro
l'ira di quelle due E delle Pretty Cure! Per quanto riguarda le tue domande...
beh, Arf / Zafir non lo so, dovrei considerare un po' meglio i personaggi. E per
quanto riguarda il triangolo Yuuno / Nanoha / Fate... probabilmente stasera
riceverai una mia mail! Quella spiega un bel po' di cose! ^_^
Grazie del voto, e arrivederci!
Anonimo9987465: Si', immagino... vedere Karehan costretto a scappare come
un coniglio dopo averle prese da Nagi & Hono e' molto soddisfacente! E
Moerumba... beh, e' uno dei miei villain preferiti di Splash Star, ma e' giusto
che anche lui le prenda quando alza troppo la cresta! Per quanto riguarda
Fate... non so se verra' presa a mazzate, perche' e' ancora un'avversaria di
tutto rispetto! Certo, con Cure Black, Cure White e Shiny Luminous in zona,
sara' un po' piu' difficile anche per lei... Ebbene si', un sacco di botte! La
tua attesa e' finita, ecco a te i nuovi personaggi! Spero che ti piaceranno,
perche' saranno piuttosto importanti da questo momento in poi! Grazie della
recensione... e alla prossima!
Siamo pronti? Vi sentite carichi? Bene, allora tenete le cinture di sicurezza
allacciate, perche' questo sara' un combattimento ben movimentato!
Buona lettura!
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Capitolo 20 - Battaglia per il Jewel Seed
"Hmm... percepisco la presenza di grandi fonti di potere, qui attorno..."
Un'alta figura femminile, vestita della classica divisa alla marinaretta, con
lunghi capelli legati in una coda e una spada da samurai dall'aspetto pericoloso
rinfoderata al suo fianco, era in piedi sull'orlo di un crepaccio, vicino alla
zona dove si era appena concluso il combattimento tra le Pretty Cure del
Giardino della Luce e Karehan... e stava guardando, apparentemente senza
intenzione di intervenire, il paesaggio... come se stesse ponderando su qualcosa
di molto importante che non le permetteva alcuna distrazione. La sua elegante
mano scivolo' verso il fodero della sua spada, accarezzandolo con fare
tranquillo, ma al tempo stesso con tutto il piglio di una vera guerriera, rotta
a tutte le esperienze. Un'impressione alquanto strana, considerando che non dava
l'impressione di avere piu' di sedici o diciassette anni...
Una figura piu' piccola, ma anch'essa immediatamente riconoscibile come
femminile, arrivo' improvvisamente al fianco della ragazza con la spada e si
inchino' rispettosamente su un ginocchio, facendo si' che la sciarpa che portava
attorno al collo ondeggiasse brevemente nel lieve vento della notte. La prima
ragazza non si mosse di un centimetro dalla sua posizione e si limito' ad alzare
la testa. "Sei tornata in perfetto orario, Konoha-chan. Dimmi pure... hai
trovato notizie interessanti circa gli eventi che stanno trasparendo in questa
zona?"
"Woof! Certamente, Kamui-sama! Konoha ha scoperto delle cose molto
interessanti!" rispose la ragazzina piu' piccola, abbaiando come un cagnolino e,
per qualche strano motivo, riferendosi a se' stessa in terza persona. In quel
momento, si pote' vedere, anche se solo di sfuggita, che aveva, ai lati della
teste, delle strane orecchie a punta simili a quelle di un Akita-Inu (la razza
di cani di cui faceva parte anche il famoso Hachiko, il cane la cui statuetta e'
ancora oggi visitabile davanti alla stazione dei treni di Shibuya), e dietro di
lei, agitava festosamente una corta coda. "Konoha ha visto un agente di Dark
Fall combattere contro le Pretty Cure del Giardino della Luce usando un Uzaina
che possedeva le persone... E poi, Konoha ha fiutato la presenza di entita'
altamente magiche provenienti da una dimensione alternativa. Esattamente come ci
era stato comunicato dai signori della TSAB... oh, e Konoha pensa che ci sia un
Jewel Seed nelle vicinanze, e che il nemico si stia muovendo per
catturarlo."
"Capisco... ecco perche' ho sentito la presenza di una fonte di potere.
Grazie per avermelo confermato, Konoha-chan..." rispose l'alta ragazza di nome
Kamui, per poi raggiungere la piccola ragazza-cane e darle un'affettuosa
grattatina dietro le orecchie. Konoha uggiolo' in segno di gratitudine e mosse
la coda con ancora piu' entusiasmo. Ricevere queste gratificazioni dalla sua
senpai era la parte che a lei piaceva di piu' del suo lavoro!
"Sei stata brava, Konoha-chan... adesso penso che tu ti sia meritata un po'
di riposo." affermo' la spadaccina. "Lascia a me il resto. Cerchero' di
raggiungere il Jewel Seed e catturarlo prima che ci arrivino i nostri
nemici."
"Woof! Kamui-sama! Konoha vuole ancora darle una mano!" esclamo' Konoha,
abbaiando un paio di volte. "I ninja del mio clan hanno da sempre il compito di
aiutare la Protettrice Millenaria nei suoi incarichi! Konoha non vuole essere da
meno! Ruff!"
Kamui fece un sorriso appena accennato e diede una carezza sulla testa alla
ragazzina-cane, ma cerco' comunque di rifiutare gentilmente l'offerta. "Apprezzo
molto la tua abnegazione, Konoha-chan, e invero una virtu' cardinale del
guerriero e' la fedelta' al suo incarico e il senso del dovere." affermo'. "Cio'
nondimeno, Konoha-chan, come in tutte le cose, la ragione sta nel mezzo. Il
guerriero deve anche prendersi cura di se' stesso, e non spingersi oltre i
propri limiti ove questo non sia necessario. Affaticarsi eccessivamente, in
effettiu, preclude al guerriero le condizioni fisiche ottimali per lo
svolgimento della sua missione. In questo caso, ritengo che tu abbia fatto gia'
piu' della tua parte, considerando che e' da oggi pomeriggio che pattugli
incessantemente questa zona. Immagino che a questo punto sarai un po'
stanca."
"Konoha sa quello che voi dite, Kamui-sama!" fu la risposta. "Ma Konoha non
e' stanca, davvero! Konoha e' ancora in forma e vuole darvi una mano! Woof!"
Kamui guardo' silenziosamente la sua compagna per qualche secondo, poi annui'
seriamente. "Se questa e' la tua volonta', Konoha-chan, non e' nel mio diritto
interferire." rispose. "Ti chiedo solo di considerare attentamente la tua
attuale condizione, e non sforzarti eccessivamente. Detto questo, direi che
possiamo muoverci anche adesso. Evoca il tuo Arcano, prevedo che molto presto ci
saranno delle battaglie da affrontare."
"Yu-huuu! Subito, Kamui-sama, woof!" rispose Konoha, per poi chiudere gli
occhi e concentrarsi brevemente, muovendo le mani in modo da creare delle
"figure" con le dita. Termino' tenendo l'indice e il medio della mano destra
alzati davanti alla maschera che le copriva la bocca... e il suo piccolo corpo
venne immediatamente avvolto da un'aura luminosa verde, attorno alla quale
fluttuavano delle foglie fatte di luce dello stesso colore. E una voce profonda,
simile a quella di un uomo vecchio ma ancora bene in salute, risuono' nella
mente della ragazzina.
"Mi hai evocato, Konoha. Sono pronto a mettere i miei poteri a tua
disposizione e a combattere al tuo fianco." disse il misterioso Arcano.
"Sii salda. Ci apprestiamo ad affrontare nemici formidabili, e avremo piu'
che mai bisogno di unire le forze."
"Woof! Konoha lo sa bene, Moriomoto-san!" rispose Konoha. "Konoha e' pronta a
combattere! Rawrrrr..."
A sua volta, Kamui tenne la sua spada ancora rinfoderata davanti a se' e
passo' il palmo della mano libera sul fodero, facendo apparire attorno ai suoi
piedi un pentagramma simile al quadrante di un orologio, con delle strane
scritte viola fosforescenti che apparivano a mezz'aria e le aleggiavano attorno
misteriosamente...
"Anutpada, mio Arcano... la Protettrice Millenaria invoca il tuo favore e la
tua protezione per il compito che sta per assumersi..."
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La prima sensazione che Minori Hyuuga senti' poco dopo aver perso i sensi fu
qualcosa di fresco e morbido sotto il proprio corpo, e il vento freddo della
notte che aleggiava attorno a lei... oltre che un'antipatica emicrania che la
faceva sentire come se la sua testa pesasse una tonnellata! Lentamente, e con un
po' di incertezza, la piccola di casa Hyuuga apri' gli occhi, vedendo tutto
sbiadito per un'istante... e poi trovandosi di fronte sua sorella maggiore Saki,
che la guardava con il sollievo che segue ad una grande preoccupazione.
"Ehila', Minori-chan... tutto bene?" chiese Saki-H...
E un istante dopo, la piu' piccola della sorelle Hyuuga scatto' in piedi come
un soldatino, guardandosi attorno con una buffa espressione spaventata che fece
venire un colpo anche alla sorella maggiore e alla sua amica che stava li'
vicino! "Aaaaah! Aiuto, aiuto... dov'e' finito il fantasma? Era qui un attimo
faaaaa!"
"Ugh... che... che dici, Minori-chan? Di... di quale fantasma parli?" chiese
Mai, temendo per un attimo che la piccola avesse scoperto il loro segreto...
"Avrai... ehm... avrai fatto semplicemente un brutto sogno!"
"Ma certo, lo sai bene che i fantasmi non esistono! Heheheheee..." ridacchio'
nervosamente Saki-H. Le due Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti fecero una
breve risatina, mentre Minori si guardava attorno con un misto di confusione e
delusione. Certo che sarebbe stato un po' piu' eccitante se ci fosse stato
davvero un mostro o cose simili...
"Oh... allora era soltanto un sogno?" disse, notando solo in quel momento il
gruppo di ragazze piu' grandi che si trovavano in piedi vicino al parco giochi:
una con i capelli rosa e il ricciolino ribelle a forma di cuore, una con lunghi
capelli azzurri... ma tutte e cinque guardavano con sollievo in direzione sua e
di Saki-H.
La Pretty Cure della Terra si schiari' la voce e si fece piu' seria. "Ehm...
comunque, Minori-chan... non saresti dovuta andartene senza dire niente. Io,
mamma e papa' eravamo molto in pensiero per te, e lo erano anche le nostre
amiche." affermo', indicando con lo sguardo le Maiden raccolte attorno al parco
giochi. Lilica, la biondina, stava facendo finta che non le importasse nulla, e
Saki-T cercava di non farsi coinvolgere troppo, ma le altre ragazze avevano
tutta l'aria di persone che, dopo aver cercato a rotta di collo, erano riuscite
a ritrovare qualcuno di molto importante.
Minori abbasso' la testa, vergognandosi di quello che aveva fatto. "Scusami,
sorellona, hai ragione... ma dimmi, come avete fatto a trovarmi?" chiese, per
poi alzare di nuovo la testa e guardare negli occhi la sorella maggiore.
Dapprima un po' spaesata, Saki-H si alzo' in piedi e mise una mano sulla
spalla di Minori. "Beh, dopotutto questo e' sempre stato il tuo posto preferito,
no? Fin da quando eri piccola..."
"Senti, sorellona... davvero, mi dispiace per quello che ho fatto... davvero,
non volevo farlo!" mormoro' subito dopo Minori, continuando a tenere la testa
bassa. Non si aspettava che la rabbia della sorella maggiore fosse sbollita
cosi' presto, e sapendo quanto Saki-H potesse essere testarda, probabilmente era
anche ovvio che fosse cosi'. Quindi, non riusci' a nascondere la sua sorpresa
quando Saki-H scosse affettuosamente la testa e le accarezzo' i capelli,
scompigliandoglieli un po'.
"Tranquilla, Minori-chan, non ci pensare piu'." rispose. "E' stata anche
colpa mia. Ho esagerato, e ho detto cose che non avrei dovuto dire."
Gli occhi castani della bambina si spalancarono per lo stupore. "Davvero?"
chiese. "Allora... vuoi dire che giocherai ancora con me? Non dicevi sul serio,
poco fa?"
Saki-H sfodero' uno dei suoi sorrisi a cinquantaquattro denti, altro elemento
che la faceva assomigliare in maniera quasi inquietante a Nagisa! "Ma certo che
giochero' ancora con te! Non ti preoccupare!" rispose. Al sentire questa
affermazione, Minori si illumino' per la gioia e spicco' un salto, alzando le
braccia al cielo!
"EVVIVA! Sorellona Saki, sei la sorellona piu' super del mondo!" esclamo' la
bambina... prima che Saki-H frenasse il suo entusiasmo con un altro colpetto di
tosse.
"A proposito, Minori-chan..." disse con affettata severita'. "Non ti sembra
di dover dire qualcosa anche alla sorellona Mai e alle mie amiche? Anche loro si
sono date pensiero a cercarti, dopotutto..."
"Ehm..." mormoro' la piccola Minori. Un po' imbarazzata per aver
involontariamente dato tanto disturbo alle compagne di sua sorella, Minori si
guardo' attorno: Mai e le Maiden erano tutt'attorno a lei, come se volessero
accertarsi che la ragazzina stesse davvero bene... e piu' che mai, Minori si
senti' in colpa per il caos che aveva provocato. "Hai ragione, sorellona Saki...
chiedo scusa, ragazze, mi sono comportata male, e vi ho fatto venire a
cercarmi... mi dispiace, davvero! E tu, Mai-san... ti chiedo ancora scusa per
aver rovinato il tuo disegno!"
"Non ci pensare piu', Minori-chan. L'importante e' che tu stia bene." rispose
Maori, come sempre accomodante. "E... per quanto riguarda me e le mie amiche,
non e' stato un problema! Tua sorella aveva bisogno di una mano, e noi... siamo
venute!"
"Beh, non guardate me, io ero qui solo per la compagnia..." borbotto' Lilica,
cercando di far credere che a lei non importava granche' di tutto questo.
Michelangelo, il bastone magico / re dei demoni di Ioriko, scosse la testa,
stando attento a non farsi vedere da Minori. "Non guardate nemmeno me... venire
qui a perdere tempo con una mocciosa quando invece potrei formulare qualche
piano per conquistare il mondo! Bah..." brontolo' tra se', in maniera non del
tutto convincente...
Ioriko, dal canto suo, non pote' fare a meno di sorridere. Conosceva troppo
bene Lilica per credere davvero che fosse cosi' insensibile, e qualcosa le
diceva che in fondo, anche per Michelangelo era cosi'...
"Il piacere e' stato tutto nostro, Minori-chan!" esclamo' Heart con tono
entusiasta. "E ancora una volta, l'Amore ha trionfato! Yu-huuuu!"
Le sorelle Hyuuga e Mai guardarono Heart con espressione sbalordita,
chiedendosi cosa mai c'entrasse l'amore con la situazione in cui si erano venute
a trovare... ma colsero subito il lato divertente della situazione e si misero a
ridere! Anche la severa Saki Tsuzura, che stava cercando di mantenere un po' di
distanza dalla stravaganza generale, si mise una mano davanti alla bocca per
trattenere una risatina. Le faceva piacere vedere che una situazione simile a
quella che aveva vissuto lei tre anni prima aveva avuto un lieto fine, tanto per
cambiare...
"Beh..." disse poi Mai, smettendo di ridere, ma mantenendo un'espressione
allegra. "Come ho detto, non e' necessario ringraziarmi per quello che ho fatto,
e' stato mio dovere. E per quanto riguarda il disegno, lo posso sempre rifare!
Pero'... beh, Minori-chan, se proprio tu e la tua sorellona insistete, c'e' un
modo in cui potete sdebitarvi..."
Mai si frego' il mento con aria arguta, e le due sorelle Hyuuga si chiesero
cosa avesse in mente...
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"Huh! E questo cosa..."
Un'improvvisa sensazione, come una scarica elettrica che gli penetrava nel
cervello, sveglio' il piccolo Yuuno dal sonno profondo in cui era immerso... e
al suo fianco, anche Nanoha spalanco' improvvisamente gli occhi e si mise a
sedere sul suo futon, gettando via le coperte. Quella sensazione era
inconfondibile... esattamente come avevano temuto, c'era un Jewel Seed nelle
vicinanze... e questo voleva dire che, molto probabilmente, Fate non era molto
lontana! Bisognava a tutti i costi intervenire, e appropriarsi del Jewel Seed in
tempo!
"Nanoha! L'hai sentito anche tu, vero?" chiese telepaticamente il
mago-furetto, voltandosi verso la bambina che, facendo molta attenzione a non
svegliare Arisa e Suzuka, stava cercando di prendere i suoi vestiti e
sgattaiolare fuori dalla stanza senza farsi vedere da nessuno. Le loro famiglie,
in teoria, avrebbero dovuto essere a loro volta nel mondo dei sogni, ma non si
poteva mai essere troppo sicuri, in casi del genere...
"Sì, Yuuno-kun. Quello era un Jewel Seed, ne sono sicura! Dobbiamo
arrivare li' prima che ci arrivi quella ragazza... presto, non abbiamo molto
tempo!"
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"A... Allora, aspettate! Fatemi fare il riassunto..." esclamo' una sbalordita
Akane non appena Nagisa, Honoka e Hikari ebbero terminato la loro parte del
racconto. Le ragazze e la loro accompagnatrice erano sedute con la schiena
appoggiata al chiosco, mentre vicino a loro sedevano il piccolo Hikaru e le
creature del Giardino della Luce, tutte in ansiosa attesa di quale sarebbe stata
la reazione della giovane donna. Hikaru, per parte sua, si limitava ad ascoltare
meravigliato...
"Allora, c'era un tizio che si chiamare Re Jyaku, giusto? E voleva
conquistare l'universo facendo uso di queste... ehm... Prism Stones per
stabilizzare la propria forma, ho capito bene? Qualsiasi cosa questo voglia
dire..." prosegui' Akane. "E... e un giorno, vi capitano per le mani questi...
ehm... questi cellulari che sono in realta' creature provenienti dal... Giardino
della Luce? Quelle che... ehm... vedo davanti a me in questo momento?" La
ristoratrice termino' la frase guardando Mipple, Mepple e i due principi della
Luce... e la mascotte di Nagisa si fece avanti, petto altezzosamente in fuori e
pugno sollevato in aria in segno di vittoria!
"Indovinato, signorina Akane, mepo!" esclamo'. "Ho l'onore di essere Mepple,
il guerriero prescelto del Giardino della Luce, e il fidanzato della mia amata
Mipple! Piacere di conoscerla, mepo!"
"E io sono Mipple, la Principessa della Speranza, mipo!" prosegui' la piccola
creatura rosa, tenendosi abbracciata stretta al suo amato! "E' gia' da un bel
po' che viviamo qui sulla Terra... cioe', in quello che noi chiamiamo il
Giardino dell'Arcobaleno... pero' ci fa sempre piacere conoscere persone nuove,
mipo!"
E, detto questo, Mepple e Mipple cominciarono ad accoccolarsi tra loro,
emanando una luccicante aura di cuoricini rosa tutt'attorno a loro, il tutto
davanti allo sguardo incredulo di Akane... che poi si sposto' sui due abitanti
piu' piccoli del Giardino di Luce! "Ah... ehm... molto... molto interessante,
tutto questo!" affermo'. "E... immagino che anche voi bambini siate del Giardino
di Luce, vero? Voglio dire, assomigliate cosi' tanto a..."
Pollun annui' entusiasta. "Si', e' proprio cosi', popo!" esclamo'. "Io sono
il principe Pollun, e la mia amica e'... ugh!"
Non fece in tempo a finire prima che la troppo eccitata Lulun lo abbracciasse
sia con le braccia che con le orecchie, limitando seriamente il suo apporto di
ossigeno! "La sua amica e la sua fidanzata, lulu! Il mio nome e' Lulun, piacere
di conoscerla, lulu!"
"Lulun... cosi'... mi soffochi... popo..." mormoro' il malcapitato
principino, cercando gentilmente di scuotersi da quell'abbraccio fin troppo
affettuoso!
Akane sbatte' gli occhi e annui', impressionata... prima di rivolgersi
nuovamente alle Pretty Cure. "Accidenti... beh... che posso dire, piccoli, sono
felice anch'io di conoscervi! Chi l'avrebbe mai detto che da qualche parte
esistevano delle creature come voi?" Fece una pausa per schiarirsi la gola prima
di continuare. "Ma... tornando a noi, Nagisa e Honoka... vi hanno dato questi
poteri magici, che vi hanno permesso di trasformarvi nelle... ehm... nelle
guerriere che ho visto prima... e dopo un bel po' di peripezie siete andate a
prendere a calci nel sedere questo Re Jyaku! Ma... la storia non e' finita li',
giusto?"
"Ehm... si', e' vero... ed e' qui che la storia, in effetti, si fa piu'
strana!" rispose Honoka, un po' incerta. "Vede, Akane-san... durante lo scontro
finale, Re Jyaku era riuscito a ferire gravemente la Regina della Luce, e lei
non sarebbe riuscita a mantenere il suo potere... dando cosi' modo ai rimanenti
guerrieri di Doutsuku di resuscitare il loro leader e passare al contrattacco
indisturbati. Per evitare tutto questo, la Regina suddivise il proprio potere in
varie frazioni, e le disperse per il Giardino della Luce... prima di
reincarnarsi in esso sotto forma di Hikari-chan, la nostra amica che... ehm...
ha vissuto con lei per cosi' tanto tempo!"
Un certo senso di colpa si impadroni' delle ragazze, mentre Honoka faceva
questa rivelazione. Era una bugia a fin di bene, certo, ma non riuscivano
comunque a scrollarsi di dosso la sensazione di aver in qualche modo manipolato
Akane. "E... per questo, credo che ci dovremmo scusare con lei, Akane-san.
Avevamo... ehm... bisogno di un luogo dove Hikari-chan potesse stare, non
avevamo altre possibilita'... e non potevamo certo dirle chi fosse in realta' la
nostra amica, giusto?" chiese Nagisa, grattando con un indice per terra. La
serata punteggiata di stelle, in quel momento, le sembrava terribilmente
silenziosa...
Per fortuna, Akane sembro' prendere abbastanza bene tutte queste rivelazioni,
e non diede l'impressione di essersela presa con le ragazze o con i loro
amichetti extraterrestri. "Beh... non posso certo farvene una colpa, ragazze!
Dopotutto... hehehee... non credo che sarei stata in grado di concedervi il
beneficio del dubbio se mi foste arrivate davanti all'improvviso e mi aveste
detto queste cose cosi', di punto in bianco!" cerco' di ironizzare lei.
"Comunque... allora, c'erano altri tizi che volevano resuscitare re Jyaku... e
come intendevano fare, visto che il loro capo era scomparso?"
"Tramite questo bambino..." rispose Hikari mestamente, accarezzando i capelli
al fratellino. "Vede... cosi' come io ero l'incarnazione del corpo della Regina,
lui era, senza saperlo, la reincarnazione di Re Jyaku stesso... e i suoi tre
servitori Uraganos, Biblis e Circulas volevano fare si' che il suo potere si
accumulasse man mano, fino a permettere loro di realizzare questo obiettivo! Nel
frattempo, l'altro loro compito era quello di eliminare me e le Pretty Cure, che
costituivano ovviamente la piu' grande minaccia al ritorno di Re Jyaku..."
"Alla fine, pero', tutto e' andato come doveva andare, mepo!" esclamo'
Mepple, staccandosi finalmente dal suo appassionato abbraccio con Mipple. "Le
Pretty Cure hanno riunito tutti i frammenti dello Spirito della Regina, e hanno
affrontato il piu' forte dei servitori di Re Jyaku... Valdez, colui che era
stato scelto per diventare il nuovo corpo del nostro nemico, mepo! Non e' stato
facile, e per un attimo abbiamo temuto che fosse la fine, mepo..."
"Ma Nagisa, Honoka e Hikari sono state piu' forti di Re Jyaku e dei suoi
scagnozzi, mipo!" concluse allegramente Mipple. "E cosi', sia il Giardino della
Luce che quello dell'Arcobaleno sono stati salvati, Hikari e Hikaru si sono
reincarnati sulla Terra... e tutto si e' concluso felicemente, mipo!"
"Almeno fino a quando non vi sono stati ridati i poteri di Pretty Cure,
immagino..." affermo' Akane, rivolgendo di nuovo lo sguardo a Nagisa e Honoka.
Il piccolo genio dai capelli blu annui' gentilmente, e riprese a raccontare la
storia.
"Effettivamente... si', e' proprio cosi'." disse Honoka. "E' successo alla
fine delle vacanze di inizio primavera, quando siamo venute a sapere
dell'esistenza di altri invasori provenienti da un'altra dimensione... sto
parlando dell'Impero di Dark Fall, il cui sovrano Lord Akudaikahn adesso sta
cercando un luogo chiamato la Sorgente del Sole per i suoi scopi..."
"E non e' tutto, perche' questa volta abbiamo a che fare con una minaccia in
piu'..." continuo' Nagisa. "Vede, Akane-san, abbiamo scoperto che il Giardino
della Luce e quello dell'Arcobaleno non sono esattamente gli unici Giardini qui
attorno."
"Cosa?" esclamo' incredula Akane. "Wow... davvero pazzesco! E io che pensavo
che certe cose accadessero solo negli anime... ma allora, qual e' quest'altra
minaccia che incombe su di noi?"
"Si tratta di un luogo chiamato Giardino degli Elementi, mepo... ed e'
senz'altro uno dei Giardini piu' importanti di tutto il creato! Mepo!" spiego'
Mepple. "In questo momento, mentre stiamo parlando, il Giardino degli Elementi
si sta avvicinando sempre di piu' al nostro, indebolendo le barriere
dimensionali che tengono separati i due mondi, e..."
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"Ah, bene, bene, Fate!" esclamo' allegramente Arf, seduta sul bordo di un
ponticello di legno, affiancata dalla sua bionda partner, mentre dal piccolo
torrente davanti a loro si levava una piccola colonna di luce azzurra, nella
quale fluttuava una pietra azzurra di forma romboidale. "E cosi', questo sarebbe
un Jewel Seed, giusto? Sinceramente, a me sembra una pietruzza come tante
altre... non capisco come mai a tua madre interessino tanto queste cose." Il
tono allegro della ragazza si incupi' leggermente mentre pronunciava l'ultima
parte, e non serviva prestare molta attenzione per percepire la rabbia presente
nella sua voce.
Fate rimase in silenzio per qualche istante, osservando il Jewel Seed
fluttuante con un'espressione indecifrabile. "Non lo so nemmeno io, Arf... ma se
mia madre vuole i Jewel Seed, io glieli devo procurare. Non e' mio compito
indagare oltre, mi basta sapere questo."
Arf alzo' le spalle, cercando di apparire indifferente. In quel momento, la
misteriosa ragazza indossava dei vestiti molto piu' stravaganti - per non dire
provocanti - del kimono tradizionale che indossava al ryokan: oltre al fatto che
le sue orecchie da lupo erano chiaramente visibili, portava un top abbastanza
attillato con una sorta di elaborata giacca da combattimento in sgargianti
colori rossi, viola e arancioni, un paio di pantaloncini neri aderenti, e
stivaletti bianchi con delle graziose decorazioni dorate, il tutto contribuendo
a darle un'aria da guerriera. "Beh, se a te va bene cosi', Fate, io non sono
nessuno per dissentire. Allora, forza, sigilliamo questo Jewel Seed e
riportiamolo alla base. Prima finiamo, meglio e'."
Fate annui' e afferro' saldamente il suo bastone magico, Bardiche, per poi
pronunciare la frase di attivazione. "Bardiche. Sealing Form."
"YES, SIR." rispose una voce computerizzata proveniente dall'arma
magica, che immediatamente aumento' di dimensioni fino a trasformarsi nella
micidiale falce dalla lama dorata luminosa che Nanoha, Saki-T e Maori avevano
affrontato soltanto pochi giorni prima. Fate brandi' con decisione la sua arma e
si accinse a sigillare il misterioso artefatto... quando un movimento
improvviso, proveniente dalla parte opposta del ponte, attiro' la sua
attenzione! La biondina si volto'... e vide, con sua grande sorpresa, che la
stessa ragazza dai capelli castani e vestita di bianco che aveva affrontato il
giorno prima era in piedi a pochi metri da lei, con Raising Heart ben stretto
tra le mani... e ora, uno strano animaletto simile ad un furetto era accanto a
lei. Fate assunse che si trattasse del suo famiglio, e che la volta prima le
fosse semplicemente sfuggito.
"Nanoha Takamachi. Mi sembrava di averti detto di non interferire
ulteriormente." disse Fate, senza perdere neanche una parvenza della sua
incredibile calma. Nanoha rispose facendo un passo in avanti, decisa a discutere
con la sua rivale e appianare le loro posizioni... ma in quel momento, Arf fece
una risatina a bocca chiusa e scese dalla ringhiera del ponte, mettendosi tra la
sua padrona e la sua avversaria.
"Oh, mamma mia... eppure mi sembrava di averti detto che se avessi fatto la
brava bambina, non ti sarebbe successo nulla." affermo' la ragazza-lupo. "Poi
non devi dare la colpa a me se ti accadra' qualcosa di brutto... perche', vedi,
quando ho detto che ti avrei fatto a pezzi se tu avessi insistito, non lo dicevo
cosi', tanto per dire. Lascia che ti dimostri cosa volevo dire."
"Aspettate!" esclamo' Nanoha, ancora decisa a risolvere quel conflitto con le
parole piuttosto che con la forza. "Quello e' un Jewel Seed! E' un oggetto molto
pericoloso! Che cosa avete intenzione di farne?"
Arf alzo' il naso in aria. "Beh, io non lo so... e anche se lo sapessi, non
vedo alcun motivo per dirtelo." rispose. "In ogni caso, non dovresti
preoccuparti di questo... bensi' di difenderti!"
Nanoha afferro' saldamente Raising Heart, pronta a rispondere all'attacco
della donna... che pero', un istante dopo, fece qualcosa che colse la
giovanissima maga-guerriera di sorpresa! Le pupille dei suoi occhi divennero
ellittiche, le sue mani si trasformarono in terribili zampe artigliate, e la sua
faccia si allungo' fino a diventare un muso allungato con zanne affilate che
spuntavano dalle mascelle, mentre i suoi capelli rosso-arancioni si allungavano
fino a formare una folta pelliccia che copri' completamente il suo corpo! I
vestiti di Arf sparirono magicamente, mettendo in mostra un muscoloso corpo da
quadrupede con una folta coda... e un istante dopo, dove un attimo prima si
trovava la ragazza, si ergeva un possente animale simile ad un lupo, con due
folte striscie di pelliccia che si dipartivano dalla scapole e si sollevavano
leggermente in aria, a pochi centimetri dalla spina dorsale. Un ululato
spaventoso si levo' dalla sua gola, e sia Nanoha che Yuuno indietreggiarono
impressionati! Certo, non raggiungeva il livello di Fate... ma quella belva era
senz'altro un avversario pericolosissimo, a giudicare dall'aura magica che ora
emanava! Come se vedersela con Fate non fosse gia' abbastanza...
"Come... come temevo!" esclamo' Yuuno. "Quella donna e' un famiglio!"
"Esatto. Sono una creatura magica che Fate-sama ha creato
personalmente." rispose telepaticamente Arf, acquattandosi sulle zampe
anteriori, pronta al balzo, mentre Fate scendeva a sua volta dalla ringhiera e
alzava la sua falce luminosa. "In cambio della vita che lei mi ha donato, io
usero' la mia vita e la mia forza per proteggerla. Fai pure quello che devi,
Fate. Io saro' piu' che sufficiente per questi due."
"Va bene, Arf. Cerca di non essere imprudente." disse Fate, per poi voltarsi
di nuovo verso il Jewel Seed, accingendosi a sigillarlo.
Yuuno agi' con prontezza. Non appena Arf inizio' a darsi lo slancio per
scagliarsi addosso a Nanoha, il mago-furetto schizzo' davanti alla sua amica
terrestre e mormoro' una breve formula magica... e nell'istante in cui la
donna-lupo balzo' verso la sua preda, uno schermo sferico di luce azzurra
apparve attorno a Nanoha e a Yuuno, impedendo ad Arf di portare a termine il suo
attacco! Arf ringhio' per il disappunto quando i suoi artigli grattarono sulla
barriera energetica senza scalfirla neanche un po'... e delle scariche
energetiche azzurre si sollevarono dallo scudo, levandosi fino al cielo in uno
spettacolare gioco di luci...
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"E... quindi, adesso il nostro compito e' di recuperare questi Jewel Seed e
impedire agli Elementali di provocare danni nel nostro mondo... Oltre al fatto
che dobbiamo evitare che l'Impero di Dark Fall raggiunga la Sorgente del Sole."
termino' di raccontare Hikari. "E... l'individuo che l'ha attaccata poco fa e ha
cercato di trasformarla in uno Uzaina, era appunto un soldato di Dark Fall...
sappiamo che... beh, in effetti e' una storia piuttosto difficile da credere, e
ci dispiace di averla coinvolta in tutto questo... ma e' la verita', Akane-san.
Purtroppo... in questo momento stiamo combattendo assieme alla TSAB per la
salvezza dell'intero universo."
Akane prese un po' fiato, cercando di processare tutto cio' che aveva
sentito. Era davvero incredibile pensare che tutte quelle cose fossero capitate
a due ragazze come Nagisa e Honoka, che pure sembravano niente piu' che delle
studentesse liceali come tante altre... ed era altrettanto incredibile che per
due anni almeno lei non avesse sospettato nulla di tutto questo! Solo ora che
glielo stavano rivelando, Akane si rendeva conto della verita'...
"Wow... davvero pazzesco!" affermo' la giovane donna. "E in tutto questo...
beh... io sono l'unica finora ad aver scoperto la vostra identita' segreta! Mi
sento sempre piu' come in un anime... anche se mi rendo conto che deve essere un
compito molto pericoloso! Non so se io sarei in grado di fare una cosa del
genere..."
"Non si preoccupi, signorina Akane, non possiamo certo farle torto, mipo..."
rispose Mipple. "In fondo, anche noi avevamo i nostri dubbi su quanto fosse
giusto coinvolgere due ragazze terrestri in questa storia, quando siamo arrivati
nel Giardino dell'Arcobaleno due anni fa, mipo. Pero'... huh?"
Improvvisamente, i quattro animaletti del Giardino di Luce si irrigidirono in
preda all'allarme, e Mepple si volto' nella direzione del ryokan nel quale si
trovavano Nanoha, la sua famiglia e le sue amiche... era uno dei suoi classici
brutti presentimenti, e l'origine era proprio la locanda in stile tradizionale!
"Un... un momento, mepo! C'era un problema! Sta succedendo qualcosa da quella
parte, mepo!"
"Cosa? Che succede, c'e' qualche tizio di Dark Fall o qualche Elementale da
quelle parti..." cerco' di chiedere Akane, prima che dei fulmini azzurri,
sfidando ogni legge della fisica a cui la ragazza era abituata, salissero dalla
foresta vicino al ryokan e si disperdessero nel cielo sopra di essa! "AH!
Accidenti, sta davvero accadendo qualcosa di grosso, da quelle parti!"
Nagisa, Honoka e Hikari si voltarono in quella direzione... e sentirono il
sangue ghiacciarsi nelle vene! Sapevano fin troppo bene cosa volesse dire quello
strano spettacolo... e non era niente di buono ne' per loro, ne' tantomeno per
la loro piccola amica!
"Oh, no... Nanoha-chan!" esclamo' Nagisa.
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"Nanoha!" esclamo' a squarciagola Yuuno, mentre nel contempo cercava di
mantenere la barriera che aveva creato attorno a se' e a Nanoha. "Io... io
cerchero' di trattenere questa tipa! Tu... occupati di Fate! Sei l'unica che sia
in grado di fermarla... e devi prendere il Jewel Seed prima di lei, a qualunque
costo!"
"Ugh... piccolo illuso!" ringhio' la donna-lupo, cercando inutilmente di
aprirsi un varco nella barriera con i suoi artigli. "E... pensi davvero che ti
permettero' di fare una cosa del genere? Fate-sama ha trovato quel Jewel Seed
per prima! Chi trova tiene, e chi perde piange!"
"Davvero? Allora... mi dispiace dirtelo, ma ti costringero' a permettermelo!"
rispose a tono il mago-furetto, aumentando ancora di piu' la potenza della sua
barriera. Nanoha resto' per un attimo a guardare il suo amico che cercava in
qualche modo di trattenere il famiglio di Fate... ma si ricordo' del pericolo
piu' immediato, e si rimise in posizione, giusto nel momento in cui Yuuno serro'
gli occhi e fece apparire un complesso pentacolo azzurro e luminoso sotto di
se'! Arf riconobbe immediatamente il tipo di magia, e per la prima volta da
quando Nanoha l'aveva incontrata, mostro' autentico allarme!
"Cosa? Magia cinetica?" esclamo' "Questa... questa non ci voleva!"
Ebbe soltanto il tempo di pronunciare questa frase, prima che la barriera
magica che Yuuno aveva eretto attorno a se' e a Nanoha cambiasse forma,
trasformandosi in un imbuto attorno ai due famigli e inghiottendoli in una
colonna di luce e un sibilo assordante, per poi teletrasportarli in qualche
punto lontano dal ponte... e lasciare Nanoha e Fate in piedi sulle assi in
legno, l'una davanti all'altra. Nanoha, stupita della magia usata dal suo amico,
si guardo' attorno confusa... ma Fate non diede alcun segno di agitazione se non
un appena percettibile luccichio nei suoi occhi.
"Una magia che manipola le barriere e le adatta alla situazione." commento'
con tranquillita', costringendo Nanoha a prestarle tutta la sua attenzione.
"Devo ammettere che il tuo famiglio e' molto forte."
"Yuuno-kun non e' un famiglio, e' un mio amico!" rispose Nanoha, Raising
Heart ben stretto tra le mani e puntato contro la sua avversaria. La ragazzina
castana sapeva di non essere ancora all'altezza della misteriosa biondina, ma
sperava ancora che la situazione potesse essere risolta con il dialogo.
"Ascoltami, Fate-san... non e' proprio possibile mettersi d'accordo? Io non
credo tu sia una persona cattiva, i tuoi occhi non sono quelli di una
malvagia... e' per questo che vorrei sapere a cosa ti servono i Jewel Seed!"
Questa frase sembro' fare qualche effetto a Fate, la cui espressione si fece
meno tesa per un istante... ma poco dopo, la maghetta bionda rispose con
altrettanta determinazione. "Il motivo per cui sto facendo tutto questo non ti
riguarda, te l'ho gia' detto." rispose. "Il mio compito e' quello di recuperare
gli artefatti perduti, i Jewel Seed. E se questo e' anche il compito tuo e della
TSAB, vorra' dire che saremo nemiche e ci combatteremo per il loro
possesso."
"E' questo che voglio dire!" rispose Nanoha. "Simili affermazioni... non
vanno fatte con tanta noncuranza!"
"Le tue parole non cambieranno nulla... e non riuscirai a convincermi!"
taglio' corto Fate. Senza preavviso, la maghetta bionda sollevo' Bardiche e fece
un rapido passo in avanti...
Nanoha spalanco' gli occhi in preda all'allarme quando Fate, in una frazione
di secondo, spari' dalla sua posizione e si materializzo' alle sue spalle, la
falce luminosa sollevata e pronta per un colpo micidiale! Per fortuna, Nanoha
riusci' ad agire con rapidita' e si abbasso', facendo in modo che la lama
ricurva tagliasse soltanto una ciocca dei suoi capelli... poi, la bambina
castana si concentro' brevemente e fece apparire delle piccole ali di luce sui
suoi stivaletti. Si alzo' in volo un istante dopo, facendo andare a vuoto un
altro fendente... ma Fate non si scompose e segui' la sua avversaria in aria,
preparando la sua arma magica ad un altro attacco.
"Come ho detto, parlare sara' inutile." affermo' la biondina, la falce
luminosa puntata contro Nanoha. "Sii pronta a mettere in gioco te stessa. Alla
vincitrice andra' il Jewel Seed che ho trovato. Photon Lancer!"
Un raggio di energia dorato parti' dal pomo della falce e si diresse verso
Nanoha, che fortunatamente riusci' ancora una volta a schivare. Il Photon Lancer
di Fate si disperse in lontananza, mentre Nanoha eseguiva una spettacolare
virata e si scagliava con tutto il suo impeto contro Fate, cercando di ribaltare
la situazione e costringerla alla difesa. Fate, troppo esperta per essere colta
di sorpresa da una tattica cosi' elementare, si mise in guardia... e Raising
Heart e Bardiche si scontrarono a mezz'aria, sprigionando una raffica di
scintille bianche e gialle! Nanoha premette con tutte le sue forze, e questa
volta riusci' a costringere Fate ad indietreggiare, sia pure di qualche
centimetro.
"Se la metti su questo piano, allora ti affrontero'!" esclamo' Nanoha. "Ma...
non ho ancora rinunciato! Io... ti convincero' a dirmi cosa sta succedendo!"
Fate non rispose nulla e, mantenendo la sua espressione distaccata, inizio' a
lottare a mezz'aria contro la maghetta terrestre...
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Nel frattempo, nella foresta vicino al ryokan, Yuuno stava correndo con tutte
le sue forze, sperando di guadagnare abbastanza distanza da Arf... che
sfortunatamente, grazie alle sue maggiori dimensioni e alla sua agilita', stava
rapidamente recuperando terreno!
"Non credi che sia il momento di arrendersi? Cosi' complichi le cose e
basta!" ringhio' la donna-lupo, cominciando seriamente ad irritarsi. L'idea di
aver lasciato Fate a battersi da sola contro quella ragazzina la metteva un po'
in ansia, anche se non credeva che Nanoha fosse all'altezza di Fate...
Yuuno non la ascolto', e continuo' a correre, facendo un abile zig-zag tra
gli arbusti per confondere la sua piu' veloce avversaria. Se Arf era in grado di
raggiungerlo in pochi passi, Yuuno cercava di compensare con l'astuzia e
improvvisi cambi di direzione che la donna-lupo faceva fatica a seguire. "Cosa
ci fa qui nel Giardino dell'Arcobaleno... una maga abbastanza potente da essere
riuscita a creare il suo famiglio personale?" chiese. "E cosa ne sapete dei
Jewel Seed? A cosa vi serviranno?"
"Ti ho detto che non c'e' alcun motivo per cui io debba dirtelo!" rispose
Arf, spazientita. Con un balzo enorme, il famiglio di Fate si sollevo' in aria e
salto' oltre il sorpreso Yuuno, atterrandogli proprio davanti! Colto di
sorpresa, il mago-furetto non riusci' a frenare e ando' a sbattere contro la
zampa artigliata di Arf, finendo per rotolare all'indietro per qualche metro e
fermarsi stordito vicino al tronco di un albero. Scosse la testa per mandare via
le vertigini, e alzo' di nuovo lo sguardo verso Arf, che cominciava ad avanzare
minacciosa verso di lui. "Mi sembrava di essere stata corretta, oggi alle terme.
Vi avevo detto che non avrei tollerato che voi interferiste. Ma visto che avete
scelto di non ascoltarmi, non mi resta altro da fare che togliervi di
mezzo."
"Fermo li'!" esclamo' un'improvvisa voce femminile proveniente dal lato
destro di Arf. Colta di sorpresa, la donna-lupo volto' di scatto la testa in
quella direzione, appena in tempo per vedere Cure White che le si lanciava
contro con un calcio volante! Arf spalanco' gli occhi, impossibilitata a
schivare l'attacco... e un istante dopo, venne colpita in pieno petto e
scagliata lontano da Yuuno, emettendo un acuto ringhio di disappunto! La Cure
bianca esegui' un'elegante capriola all'indietro e atterro' in piedi pochi metri
piu' in la'... mentre anche Cure Black e Shiny Luminous arrivavano sulla scena,
riprendendo un po' fiato dopo la folle corsa a cui erano state costrette!
"Uff... meno male, siamo arrivate in tempo!" esclamo' la Pretty Cure bionda,
mettendosi rapidamente in guardia. Come le ragazze avevano immaginato, Arf non
rimase a terra a lungo, e si rialzo' con un colpo di reni, affrontando le nuove
arrivate!
"Pretty Cure! Meno male che siete arrivate, non sarei riuscito a resistere a
lungo..." le ringrazio' Yuuno.
"Di niente, Yuuno-kun! Siamo arrivate non appena abbiamo visto che stava
accadendo qualcosa..." rispose Cure Black, mentre lei e le altre Pretty Cure del
Giardino di Luce si voltavano verso di lui con un sorriso accomodante. "Ma...
dov'e' Nanoha-chan? Non eri con lei?"
"In questo momento, Nanoha sta affrontando Fate... credo che siano qualche
centinaio di metri piu' ad ovest, su un ponte che oltrepassa un ruscello!"
rispose Yuuno.
"Hmm... e cosi' voi sareste le famose Pretty Cure del Giardino di Luce, eh?"
commento' Arf, guardando con attenzione le tre nuove arrivate. Gia' da un primo
esame disattento, la donna-lupo percepiva che quelle tre erano avversarie piu'
pericolose di Nanoha, soprattutto se fossero rimaste in gruppo. Meglio
guadagnare un po' di tempo, prima di lanciarsi all'attacco... "Serata di
sorprese, questa... immagino che anche voi siate qui per sottrarci quel Jewel
Seed. Ho ragione?"
"Se tu e la tua partner Fate siete qui, e' perche' avete trovato un Jewel
Seed di cui volete impadronirvi." affermo' Cure White. "Mi dispiace... non so
che cosa vogliate fare con quell'artefatto, ma non possiamo permettervi di
averlo per voi. La TSAB e la Regina di Luce ci hanno dato il compito di impedire
che vengano usati in maniera avventata."
"Dispiace anche a me..." rispose Arf. "Ma Fate e sua madre lo vogliono a
tutti i costi, e tutto il resto per me e' secondario. Quindi, se volete andare a
dare una mano alla vostra amica, dovrete passare oltre a me!"
"Potere della Luce, ora conferiscimi il coraggio! Sii la mia forza e la
mia speranza! Luminous Heartiel Action!"
Shiny Luminous agi' con una rapidita' che colse di sorpresa il famiglio di
Fate, ripetendo la mossa con cui aveva immobilizzato Karehan soltanto pochi
nimuti prima! Il cuore di energia iridata sfreccio' contro la donna-lupo e la
investi' in pieno, immobilizzandola all'interno di un bozzolo di mille colori...
Arf ringhio' per il disappunto e cerco' di muoversi, ma nonostante tutti i suoi
sforzi non riusci' a spostare neanche un artiglio!
"Cure Black! Cure White! Voi andate ad aiutare Nanoha-chan!" esclamo' Shiny
Luminous. "Quella donna non restera' bloccata a lungo! Non preoccupatevi per me,
io e Yuuno-kun ce la caveremo!"
"Shiny Luminous..." disse Cure White... ma sia lei che la sua amica si
convinsero che non c'era tempo da perdere, e dovevano correre ad aiutare Nanoha
nella sua battaglia. "E va bene! Ma stai attenta, questa tipa non scherza!"
"Tranquille, lo so... e ho anch'io i miei trucchi!" affermo' Shiny Luminous,
mentre osservava Arf che, dopo un breve momento di difficolta', si liberava
dalla paralisi indotta dal Luminous Heartiel Acton e si rimetteva in guardia.
"Presto, Cure Black e Cure White, non c'e' tempo da perdere!"
"Ha ragione, mepo!" esclamo' Mepple. "Percepisco che una grande forza magica
assieme a quella di Nanoha... quella Fate non e' un'avversaria con cui Nanoha
puo' competere al momento!"
"Va... va bene!" esclamo' Cure Black. "Buona fortuna, Shiny Luminous!". Poi,
le due guerriere del Giardino di Luce iniziarono a correre verso il punto in cui
Nanoha e Fate stavano combattendo, lasciandosi dietro Yuuno, Luminous... e Arf,
che stava scuotendo la testa e si apprestava a scagliarsi contro di loro!
"Ugh... non male come trucco, biondina, lo ammetto." disse Arf, riprendendo
il suo tono affabile e al tempo stesso minaccioso. "Ma... lascia che ti dica una
cosa. Questa storia non riguarda voi del Giardino della Luce. Quindi, perche'
complicarvi la vita interferendo nei nostri affari? Ognuno vada per la sua
strada, e amici come prima, non e' semplice?"
"Mi dispiace, ma non funziona come dici tu." rispose Shiny Luminous. "I Jewel
Seed... quei gioielli che tu e Fate state cercando... sono artefatti molto
pericolosi, e non possiamo lasciare che voi vi impadroniate di loro con tanta
leggerezza. Potrebbero provocare una catastrofe che sconvolgera' per sempre il
Giardino dell'Arcobaleno, e forse anche quello della Luce!"
"Chi lo sa? Io non posso certo dire se sia vero o no..." rispose la
donna-lupo. "Ma una cosa ti posso dire per certo... che nulla di quello che tu
dirai mi fara' cambiare idea a proposito. Fate deve raccogliere i Jewel Seed per
sua madre... e io la aiutero' fino al'ultimo!"
Detto questo, Arf piego' le zampe e balzo' in avanti, cercando di colpire
Yuuno e Shiny Luminous con i suoi letali artigli. I due reagirono in temo,
gettndosi di lato e lasciando che il micidiale colpo falciasse l'erba attorno a
loro... poi, Shiny Luminous atterro' con una capriola e si rialzo' di scatto,
rimettendosi in guardia mentre Arf si rimetteva in guardia e si scagliava contro
di lei...
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Il combattimento tra Nanoha e Fate stava proseguendo, piu' violento che
mai... e le due maghe schizzavano in aria come due fulmini, scambiandosi colpi
magici e attacchi fisici nel tentativo di cogliere l'altra alla sprovvista.
Sfortunatamente, nessuna delle due sembrava in procinto di cedere, e lo scontro
minacciava di durare troppo a lungo per i gusti di entrambe...
Nanoha riusci' a parare ancora una volta la falce di Fate, e rispose
spingendo via la maghetta bionda e creando alcuni proiettili di luce bianca
attorno a se', per poi scagliarli contro l'avversaria. Per niente impressonata,
Fate si protesse creando uno scudo energetico invisibile attorno al suo corpo,
sul quale le sfere di luce esplosero senza farle nulla... poi, imbracciando con
decisione la sua arma magica, indietreggio' un altro po' e punto' il palmo della
mano sinistra contro la sua avversaria, facendo apparire un pentacolo di luce
dorata attorno a se'. Non c'era dubbio che stesse per lanciare un incantesimo
molto potente...
"Thunder Smasher!" esclamo' Fate, circondata da crepitanti scintille
elettriche. Ci sarebbe voluto ancora un atimo di tempo prima che l'attacco della
biondina partisse, e Nanoha lo sfrutto' saggiamente per preparare a sua volta un
attacco devastante...
"Divine Buster!" esclamo'. Afferro' saldamente Raising Heart con
entrambe le mani, lo punto' contro la sua avversaria... e sparo' un enorme
raggio energetico bianco, nello stesso momento in cui uno sfrigolante fulmine
dorato parti' dall'arma di Fate! I due attacchi sfrecciarono in cielo,
illuminando a giorno la notte attorno alle due maghette... e poi, con un boato
spaventoso, si scontrarono e iniziarono a premere l'uno contro l'altro, mentre
ognuna delle due tentava di fare del suo meglio per dissipare il colpo
dell'avversaria! Fate, per un breve momento, sbatte' gli occhi e assunse un'aria
vagamente preoccupata... stava facendo piu' fatica del previsto a tenere a bada
il Divine Buster di Nanoha, e doveva ammettere che la sua avversaria era
migliorata sensibilmente dalla prima volta che si erano affrontate. Si doveva
forse alle capacita' speciali dei maghi terrestri? Fate aveva sentito dire che,
in qualche modo, erano capaci di "allenarsi mentalmente" in ogni momento della
giornata, anche se non conosceva i dettagli... e le prestazioni di Nanoha,
superiori rispetto alla volta precedente, sembravano confermare questa
teoria...
Ma in quel momento non aveva importanza. Doveva sbarazzarsi di Nanoha e
portare il Jewel Seed a sua madre... e se poi avesse avuto la possibilita' di
catturare anche i Jewel Seed che Nanoha aveva gia' con se', tanto di guadagnato.
Concentrandosi ulteriormente, gli abiti neri e i capelli biondi che svolazzavano
nel vento, Fate immise ancora piu' energia in Bardiche, intensificando la
scarica elettrica e facendo retrocedere di un po' il Divine Buster... ma anche
Nanoha non era tipa da perdersi d'animo cosi' facilmente, e ance lei potenzio'
al massimo l'emissione energetica di Raising Heart...
"Raising Heart... per favore..." mormoro' la bambina castana... e l'energia
del Divine Buster esplose in maniera spettacolare, creando un raggio ancora piu'
grande che sopraffece il Thunder Smasher di Fate! La bambina bionda spalanco' un
po' gli occhi quando vide il suo attacco perdere potenza, e il raggio di luce
bianca avvicinarsi a lei sempre piu' velocemente...
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Il cielo venne inghiottito da un'esplosione accecante, che costrinse Arf,
Yuuno e Shiny Luminous ad interrompere il loro combattimento (che, per la
verita', fino a quel momento era consistito in niente piu' che schivare gli
attacchi di Arf e respingerla con le loro barriere magiche) e ad alzare lo
sguardo in quella direzione, sbalorditi dallo spettacolo! Yuuno stesso,
nonostante la sua esperienza, non ricordava di aver mai visto un attacco cosi'
poderoso scagliato da una principiante come Nanoha... e Arf, per un istante si
fece sopraffare dalla paura.
"Fate! No!" esclamo' la donna-lupo.
"E'... e' incredibile!" commento' Shiny Luminous, usando una mano per
schermarsi gli occhi. "Non credevo... che Nanoha-chan fosse capace di fare
tanto!"
Yuuno annui', anche lui sbalordito. "Fantastico... sei davvero un prodigio,
Nanoha!"
Seppur a malincuore, Arf dovette dirsi d'accordo con il mago-furetto. "Si'...
e' vero... nemmeno io ho mai visto un mago terrestre arrivare a simili
prestazioni..." riconobbe, dopo una breve pausa. "Pero'... la vostra amica ha
pur sempre un punto debole. E' ancora troppo innocente per poter vincere contro
Fate."
"Che cosa?" chiese Yuuno. "Oh, no... Nanoha!"
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"Aaaaargh! Che... che potenza!" esclamo' Cure Black, cercando a sua volta di
schermarsi dalla luce dirompente. "Non... non credevo che Nanoha-chan fosse
capace di tanto! Cure White! Mepple, Mipple... ragazzi, state tutti bene?"
"Si'... credo di si'!" esclamo' Cure White, cercando di opporsi al vento
furioso che minacciava di buttarle a terra. "Spero... che anche Nanoha-chan se
la sia cavata..."
"Non credo ai miei occhi, mepo... ne ho viste di cose incredibili, in vita
mia, ma questa e' sicuramente uno dei casi piu' estremi! Mepo!" commento'
Mepple... mentre finalmente, dopo alcuni secondi che secondo le due guerriere
erano durati anche troppo, la luce si diradava e permetteva di vedere il
risultato di quello scontro. Cure White per prima alzo' lo sguardo e apri' gli
occhi, vedendo come prima cosa Nanoha che imbracciava ancora Raising Heart, la
Barrier Jacket che svolazzava ancora un po' nel vento. Sembrava che lo scontro
si fosse risolto a suo favore...
Ma mezzo secondo dopo, sia lei che Cure Black videro la figura ammantata di
Fate Testarossa che, riuscita a scansarsi all'ultimo momento dal percorso del
Divine Buster, ora scendeva giu' in picchiata come un uccello da preda, la falce
sollevata minacciosamente e pronta a calare su Nanoha!
"A... Attenta, Nanoha-chan! E' sopra di te!" esclamo' Cure Black, pregando
tra se' di avere fatto in tempo. Per fortuna, la giovanissima maga la senti' e
alzo' di scatto la testa... ma Fate era gia' partita all'attacco!
"Non... non e' possibile! L'ho mancata?" esclamo' la bambina castana... un
attimo prima che la falce scendesse su di lei!
"Nanoha-chan! No!" urlo' Cure Black, cercando disperatamente di
intervenire...
Ma accadde qualcosa che nessuno si aspettava. Raising Heart inizio' a
muoversi di sua iniziativa, e si sposto' sulla traiettoria della falce,
bloccandone la lama a pochi centimetri dal collo di Nanoha con un acuto clangore
metallico. L'espressione di Fate rimase imperturbabile, mentre quella di Nanoha
passava dal terrore ad un vago stupore... e le Pretty Cure del Giardino della
Luce si fermavano a meta' strada, guardando la scena senza sapere cosa
fare...
"R... Raising Heart... che cosa..." inizio' a dire Nanoha, prima che l'arma
senziente prendesse una decisione sull'impulso del momento...
"PULL OUT." disse la voce metallica. Il pomo scarlatto e sferico di
Raising Heart si illumino' e fece emergere dalla propria superficie uno dei
Jewel Seed che la ragazzina aveva da poco sigillato, facendolo fluttuare verso
Fate!
"Posso solo ipotizzare che fosse preoccupato per te e volesse in qualche modo
proteggerti." disse la maghetta bionda senza fare una piega. "Per me e' lo
stesso. La mia missione non richiede la tua morte, quindi... mi limitero' a
prendere il tuo Jewel Seed." Poi, alzo' una mano guantata, e attivo' uno strano
dispositivo simile ad un triangolino dorato posto sul dorso del suo guanto, nel
quale il Jewel Seed da poco catturato da Nanoha scomparve. Poi, mentre la sua
avversaria sembrava ancora stupita e scioccata per la sconfitta, Fate scese a
terra, ritornando al ponte di legno sul quale lo scontro era iniziato, e si
avvicino' al Jewel Seed nascosto nel fiume, con tutta l'intenzione di catturare
anche quello...
"Hey, un momento! Non ti conviene voltarci le spalle!" esclamo' Cure Black,
intervenendo al volo. Fate fece un passo indietro quando le due Pretty Cure le
tagliarono la strada, impedendole di raggiungere il Jewel Seed, e si misero in
guardia. "Tu sei Fate, non e' vero? Fate Testarossa... beh, tanto spiacente,
piccola, ma non possiamo permetterti di catturare anche quello! I Jewel Seed non
sono cose che si possono usare cosi' alla leggera!"
"Voi siete... le Pretty Cure." affermo' Fate mentre imbracciava di nuovo
Bardiche. "Mia madre mi ha parlato di voi... Ma questa storia non vi riguarda.
Andatevene. Io non ho nulla contro di voi, ma non vi permettero' di
interferire."
"Mi dispiace... ma dobbiamo interferire!" rispose prontamente Cure White.
"Non mi piace l'idea di combattere contro una bambina, e neanche noi abbiamo
nulla contro di te... ma anche noi abbiamo un dovere da compiere."
Fate indietreggio' ancora un po', cercando di soppesare la situazione.
Inutile negarlo, quelle due erano avversarie piu' pericolose di Nanoha, e il
fatto che Fate avesse gia' usato parte delle sue forze nel combattimento
precedente non la favoriva certo... ma non poteva neanche farsi scappare quel
Jewel Seed! Se fosse riuscita a portarlo a sua madre... sua madre ne sarebbe
stata felice! Sarebbe stato un'importante passo in piu' verso la realizzazione
del suo scopo... e Fate voleva disperatamente che sua madre fosse contenta!
Senza una parola, Fate sollevo' la sua falce laser e si preparo' ad attaccare
le due guerriere del Giardino della Luce, che corrugarono la fronte e si tennero
pronte a respingere il suo attacco...
Ma la tensione venne spezzata all'improvviso da qualcosa di enorme, alato e
ricoperto di piume che, silenzioso come un ninja, plano' contro le Pretty Cure
del Giardino della Luce e le attacco' di sorpresa, lanciando un acuto stridio
roco al momento dell'assalto! Con un grido di disappunto, Cure Black cadde a
terra di lato, cercando di scacciare a pugni la cosa alata che la stava
attaccando... e Cure White, altrettanto sorpresa. indietreggio' e venne
afferrata alle spalle da un altro di quei volatili! Fate stessa sembrava non
essersi aspettata quello sviluppo improvviso, e resto' ferma sul posto, notando
che i mostri alati non sembravano interessati a lei...
"Gah! E... e adesso che succede?" esclamo' Cure Black. Riusci' ad assestare
un pugno al mostro alato che la stava impegnando e si rialzo', proprio mentre
anche Cure White si liberava dalla stretta del suo nuovo avversario...
Erano creature dall'aspetto decisamente ripugnante e innaturale, senza alcuna
della maesta' che di solito contraddistingueva gli Elementali - perche' di
questo si trattava. I loro corpi erano quelli di enormi avvoltoi, con le piume
nere e untuose, e un paio di zampe dotate di lunghi artigli ricurvi, affilati
come pugnali... ma le loro teste erano simili a quelle di donne particolarmente
brutte, con denti acuminati simili a quelli degli squali, lunghi capelli
scarmigliati e occhi gialli dalle pupille nere ed ellittiche. Un paio di braccia
stranamente muscolose usciva dal petto delle spaventose creature, e ciascuna di
esse terminava con mani dotate di luridi artigli abbastanza affilati da poter
fare a pezzi un uomo senza problemi! Una puzza disgustosa, come di pesce marcio,
circondava gli orrendi volatili... cinque in tutto, che stavano sciamando
attorno alle Pretty Cure attaccandole senza sosta, e senza neanche degnare la
loro avversaria di un'occhiata!
"Che diavolo..." mormoro' Cure Black, assestando un pugno tremendo ad uno dei
mostruosi esseri e scagliandolo lontano. "Che razza di robe sono questi
Elementali? Puzzano come dopo l'ora di ginnastica! E da dove sbucano, tra
l'altro?"
"Ugh... sono arpie!" esclamo' Cure White, liberandosi dalla stretta di uno
dei mostri alati e mandandolo a terra con un calcio. "Sono... altri mostri della
mitologia greca! Ma perche' ci attaccano proprio adesso... e perche' non hanno
attaccato Fate?"
Le arpie non sembravano interessate a chiarire i dubbi di Cure White... e,
con un acuto stridio, si gettarono di nuovo all'attacco, sfoderando i loro
letali artigli. Le ragazze cercarono di proteggersi come meglio potevano,
evitando di farsi toccare da quelle lame mortali! Con rabbia e determinazione,
le Pretty Cure del Giardino della Luce contrattaccarono, e Cure Black riusci' a
sferrare un pugno in faccia all'arpia piu' vicina, che cadde a terra sbattendo
disordinatamente le ali... ma si rialzo' rapidamente e torno' all'attacco,
facendo in modo che Cure Black e Cure White fossero costantemente
impegnate...
"Ugh... se continua cosi'... Fate avra' campo libero per prendere quel Jewel
Seed!" esclamo' Cure White, cercando di smarcarsi da una delle arpie, soltanto
per ritrovarsi con un'altra delle bestiacce alate che le si parava davanti,
stridendo dissennatamente! Fate, ancora un po' stupita dall'intervento degli
orrendi Elementali, ma decisa a non farsi scappare quell'occasione, decise di
aggirare la battaglia e si avvicino' di nuovo al Jewel Seed abbandonato,
cercando di sigillarlo... almeno finche' un'ombra non scivolo' verso di lei, che
si accorse appena in tempo del pericolo!
"Rawrrrrr!" La figura avvolta nelle tenebre ringhio' come un cagnolino
arrabbiato prima di scagliarsi contro Fate, cercando di colpirla con un calcio
volante che la maghetta bionda riusci' a malapena a deviare con il manico di
Bardiche! Indietreggio' di due passi, mentre la sua nuova attaccante faceva un
salto acrobatico all'indietro, atterrando perfettamente in piedi in una posa da
autentica ninja!
"Woof! Konoha ti proibisce di toccare quel Jewel Seed... e anche Lady Kamui!"
esclamo' la strana ragazzina apparsa all'improvviso, dopo essersi rapidamente
messa in posizione di guardia. Con vaga irritazione, Fate corrugo' la fronte nel
momento in cui un'alta figura armata di spada katana usci' dall'oscurita' della
notte, piazzandosi a fianco della ragazzina ninja!
"Io, Kamui Tokinomiya, la Protettrice Millenaria, non ti permetto di prendere
quel Jewel Seed!" esclamo' la misteriosa guerriera, usando la mano libera per
riavviarsi i lunghi capelli smeraldini. Immediatamente, le arpie stridettero di
rabbia, come se l'apparizione delle due misteriose Maiden fosse per loro
un'offesa personale, e tre di loro si levarono in volo per aggredirle,
lasciandone due a tenere occupate le Pretty Cure. Immediatamente, la ragazza
samurai di nome Kamui afferro' saldamente la sua spada e si preparo' a ricevere
le orrende creature...
"Divine Buster!"
Un raggio di luce bianca, proveniente da dietro le arpie, colpi' alla schiena
una delle mostruose donne-uccello, che si irrigidi', spalancando la bocca in un
orrendo stridio, prima di trasformarsi in una cascata di scintille luminose
azzurre che si dispersero nel nulla un istante dopo. Immediatamente, Fate si
giro' in quella direzione e vide Nanoha che, pur ancora un po' stordita ed
ansimante per lo scontro appena sostenuto, aveva puntato Raising Heart contro
gli orribili Elementali... e ne aveva centrato uno in pieno!
Fate fece un rapido calcolo... e si rese conto di essere ormai in una
posizione di svantaggio! La cosa piu' saggia da fare, per quanto le seccasse
ammetterlo, era ritirarsi e accontentarsi di quell'unico Jewel Seed che era
riuscita a sottrarre a Nanoha... dopo aver richiamato Arf, si intende!
"Arf!" esclamo' la biondina, alzandosi in volo. "La situazione si e'
complicata un po' troppo... dobbiamo scappare, e in fretta!"
La donna-lupo emerse da un gruppo di arbusti li' vicino e galoppo' per un
breve tratto verso Fate, per poi assumere al volo la sua forma umana. "Eccomi
qui, Fate! Non ho fatto in tempo a liberarmi di quei seccatori, ma intanto un
Jewel Seed ce l'abbiamo!" esclamo'. "Ma da dove vengono quelle arpie? Chi le ha
mandate?"
"Non lo so. E al momento non e' importante." taglio' corto Fate. "Dobbiamo
andarcene di qui, ora!"
"Aspetta un momento!" esclamo' Kamui, ora impegnata in un duello corpo a
corpo con una delle arpie rimanenti. "Hai ancora delle domande a cui
rispondere!"
"E' vero!" esclamo' Nanoha, tentando ancora di capire il perche' delle azioni
di Fate. "Perche' vuoi i Jewel Seed? A cosa ti servono? Perche' dici che non
possiamo trovare un accordo?"
Fate non ci bado', e rivolse a Nanoha un ultimo sguardo di avvertimento. "Per
questa volta va cosi'. Non ripresentarti piu' davanti a me. O la prossima volta,
non so se potro' trattenermi." disse minacciosamente prima di scomparire nel
nulla. Arf sospiro' e alzo' le spalle, come per dire che non c'era piu' nulla da
fare.
"Oh, beh... ti consiglio di ascoltare Fate, piccolina! E' un consiglio per il
tuo bene! Ciao, ciao!" disse la donna-lupo, prima di svanire nel nulla. Kamui
corrugo' la fronte per il disappunto... e colse il momento in cui l'arpia che
stava affrontando aveva abbassato la guardia, sollevando la sua spada per poi
abbatterla con grazia e potenza sul disgustoso volatile, che stridette
orribilmente quando la lama la taglio' in due verticalmente, facendola
scomparire nel nulla in un tripudio di lucette azzurre un istante dopo! Una
terza arpia ringhio' e, con un colpo d'ala, scaglio' una raffica di piume
taglienti contro Konoha, che si mise in una posa da ninja e scomparve in uno
sbuffo di fumo, lasciando al proprio posto soltanto un tronchetto di legno nel
quale i letali proiettili si piantarono inutilmente. L'arpia si guardo' attorno
incredula... e un istante dopo, alcune liane ricoperte di foglie verdi sorsero
dal terreno, crescendo ad una velocita' incredibile, e si avvinghiarono attorno
alla bestia alata, che stridette per la paura e l'indignazione! Un istante dopo,
Konoha riapparve in uno sbuffo di fumo e scese giu' con un tremendo calcio che
centro' in pieno il mostruoso uccello, con una tale potenza da farlo scomparire
nel nulla come gli altri due...
E mentre questa battaglia andava avanti, le Pretty Cure del Giardino della
Luce stavano finendo le ultime due arpie. Entrambe le ragazze colpirono con una
raffica di pugni e calci, costringendo i mostruosi Elementali ad
indietreggiare... e subito dopo, congiunsero le mani e scagliarono il loro
attacco decisivo contro di loro!
"Black Thunder!"
"White Thunder!"
"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."
"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"
"PRETTY CURE MARBLE SCREW... MAX!"
Il raggio energetico bianco e nero investi' in pieno le arpie, che emisero un
lungo, lacerante stridio e vennero cancellate a loro volta, trasformandosi in
tanti piccoli puntini di luce che si dispersero nella notte dopo pochi secondi.
Per un po', le guerriere rimasero ferme al loro posto, forse temendo che ci
fosse qualche altra sorpresa e non osando abbandonare la posizione di guardia...
poi, quando Shiny Luminous e Yuuno emersero dai cespugli dai quali era emersa
anche Arf, tutte si permisero di rilassarsi, e Kamui rinfodero' la spada con
nonchalance, mentre le liane verdi che Konoha aveva evocato vennero riassorbite
nel terreno e scomparvero sottoterra come se non fossero mai esistite.
"Cure Black! Cure White!" esclamo' la Pretty Cure bionda. "Ci dispiace, non
siamo riusciti a trattenere quella donna... ma che cosa e' successo qui? E...
quelle due chi sono?"
"Nanoha! Ragazze, state tutte bene?" chiese il furetto. Quando Nanoha lo
guardo' malinconicamente, Yuuno capi' che qualcosa doveva essere andato
male...
"Bene. Direi che per adesso non ci sono piu' pericoli. Konoha-chan, ancora
una volta hai fatto un ottimo lavoro." concluse Kamui, prima di rivolgersi alle
Pretty Cure e a Nanoha. "Immagino che vi stiate chiedendo chi siamo noi due, e
ne avete il pieno diritto."
"Effettivamente..." rispose Cure White. "E' proprio quello che ci stavamo
chiedendo. Siete delle Maiden? E come mai siete da queste parti? Sapete qualcosa
di quello che sta succedendo... e di quella Fate Testarossa, per caso?"
"Per rispondere ad una delle tue domande... si', noi siamo delle Maiden."
rispose Kamui, tranquilla. "Il mio nome e' Kamui Tokinomiya, e la mia compagna e
amica qui presente... e' Konoha." Al sentire il suo nome, la ragazzina-cane
mosse allegramente la coda, drizzo' le orecchie e alzo' una mano come un cane
quando vuole dare la zampa a qualcuno. Inutile dirlo, le Pretty Cure e Nanoha
notarono subito l'aspetto inusuale della piccola ninja. "Siamo state mandate qui
dalla TSAB per fare da supporto. Altro non ho facolta' di risponderti, ne' so
molto piu' di voi circa la maga di nome Fate Testarossa."
"Un momento... come sarebbe a dire che non potete rispondere ad altre
domande?" esclamo' Cure Black, piuttosto irritata dalla segretezza dei modi di
Kamui. "Credo che abbiamo il diritto di sapere un po' di piu', visto che anche
noi combattiamo per la TSAB... anche se finora non abbiamo visto nessuno
dell'organizzazione!"
"Hey! Non contraddire Kamui-sama! Ruff!" abbaio', quasi letteralmente,
Konoha. "Kamui-sama sa quello che dice, ed e' molto piu' esperta di quanto vuoi
potrete mai essere! Woof!"
Kamui, con un gesto gentile ma fermo della mano, fece cenno alla ragazzina
ninja di non dire altro. "Non serve, Konoha-chan, grazie... e comunque, lo sai
che certe cose non dovrebbero essere dette a degli estranei." disse, con tutta
tranquillita'. Konoha guardo' verso la sua compagna, e abbasso' lo sguardo
imbarazzata, con le orecchie che si afflosciavano leggermente... e Kamui, per
non farla deprimere, le accarezzo' la testa prima di rivolgersi nuovamente alle
sue interlocutrici. "Mi rincresce per la segretezza... ma ho degli ordini
dall'alto, e piu' non vi posso dire. Tuttavia... tu sei Nanoha Takamachi,
giusto? Io e Konoha-chan abbiamo letto dei files su di te."
La bambina castana, vedendo che Kamui si era voltata verso di lei, sobbalzo'
leggermente e indico' se' stessa. "Ah? Ehm... si'. Si', io sono Nanoha
Takamachi." disse, un po' insicura. Dal tono che Kamui aveva usato era
abbastanza evidente che non era molto contenta delle prestazioni di Nanoha in
quello scontro, e la neo-maga si aspettava di ricevere una lavata di capo...
cosa che puntualmente avvenne.
"Le tue prestazioni in questo scontro sono state, per mancanza di un termine
migliore, alquanto deludenti." disse la giovane samurai. "Si', hai dimostrato di
saper usare la tua magia, e hai dato una notevole dimostrazione di potenza... ma
il tuo modo di fare e' ancora troppo ingenuo, e non hai combattuto con la giusta
determinazione. Anche mentre Fate ti attaccava, il tuo pensiero principale e'
stato quello di indurla alla ragione e farla smettere di combattere. Di
conseguenza, non ti sei concentrata abbastanza sul vincere il combattimento. E
il risultato e' stato che Fate si e' impadronita del tuo Jewel Seed. Spero che
tu rifletta su questo tuo fallimento."
"Hey, aspettate un momento!" protesto' Yuuno, vedendo che Nanoha non dava
l'impressione di voler rispondere a queste accuse. Quando Kamui si volto' verso
di lui, il furetto si alzo' sulle zampe posteriori, cercando di darsi un certo
tono nonostante le piccole dimensioni. "Non potete certo pretendere che Nanoha
combatta come un'esperta! Per vostra informazione, fino a quando e' comparsa
Fate, Nanoha e' sempre riuscita nel suo compito, e ha saputo combattere anche
contro Elementali molto potenti! Quella Fate Testarossa non e' certo
un'avversaria alla portata di tutti, e Nanoha sta facendo del suo meglio!"
Kamui resto' indifferente alla rampogna. "Il suo meglio non e' sufficiente,
visti i risultati." affermo'. "Devo ricordarvi cosa c'e' in gioco? Stiamo pur
sempre parlando dei Jewel Seed, e la TSAB non accettera' un fallimento. Questo
lo dovreste sapere, per lo meno."
"Anche cosi', non potete certo pensare che..." cerco' di dire Yuuno, ma
Nanoha alzo' una mano per dirgli che non c'era bisogno di difenderla, con grande
stupore del furetto parlante.
"Non importa, Yuuno-kun... in effetti, Kamui-san ha ragione, non sono stata
capace di fermare Fate-san..." rispose la bambina castana. "E... qualsiasi cosa
dica per giustificarmi sarebbe una scusa, vista la situazione in cui ci
troviamo."
"Come?" chiese Cure White. "Ma... Nanoha-chan, non devi addossarti tutte
queste responsabilita'! Tu hai fatto tutto il possibile, e la tua avversaria era
molto forte... abbiamo visto come hai combattuto, non devi fartene una
colpa!"
Nanoha sorrise gentilmente e scosse la testa. "Grazie per le tue buone
parole, Honoka-san, ma... non posso certo pensare che vada tutto bene soltanto
perche' adesso state cercando di rassicurarmi... Kamui-san, Konoha-san... e'
vero, non sono stata all'altezza del mio compito, e per questo vi chiedo scusa.
Cerchero'... di rimediare alle mie mancanze, nelle prossime occasioni."
Le due Maiden annuirono, mentre Kamui dava uno sguardo al Jewel Seed che Fate
non era riuscita a sigillare. "In ogni caso... se non altro, un Jewel Seed non
e' finito nelle mani del nemico. Ti consiglierei di sigillarlo, prima che
qualcun altro cerchi di appropriarsene." affermo' la spadaccina.
Nanoha, ricordandosi quel particolare che, tra una cosa e l'altra, le era
sfuggita dalla mente, annui' rapidamente e si mise al lavoro, usando Raising
Heart per sigillare l'artefatto. Il Jewel Seed scompave all'interno del pomo
dell'arma magica... e un istante dopo, Kamui e Konoha voltarono le spalle al
gruppetto e iniziarono ad allontanarsi, solo per essere trattenute da Cure
Black, che le richiamo' con decisione.
"Aspettate un momento, voi due!" affermo' la Pretty Cure nera, a cui la
ragazza samurai non era riuscita molto simpatica. Kamui si fermo' e si volto'
leggermente verso di lei. "Vi dobbiamo ringraziare per averci aiutato contro
quelle arpie... o qualunque cosa fossero... ma fare tanto le misteriose non vi
fara' guadagnare molti punti, spero che questo lo sappiate."
Kamui e Konoha restarono ferme per un attimo... poi, senza dire una sola
parola, la ragazza samurai e la ninja-cane ripresero la loro strada e si
dileguarono nella notte, sotto lo sguardo delle Pretty Cure, di Nanoha e di
Yuuno. Quando ormai furono sicure che era tutto finito, le ragazze sciolsero la
trasformazione, e Nagisa tiro' un sospiro... difficile dire se per il sollievo o
la stanchezza.
"Cavolo... e cosi' altri pezzi si aggiungono al puzzle..." affermo' la Pretty
Cure nera. "Ci mancavano anche quelle strane Maiden... se non altro, un Jewel
Seed non e' caduto in mano a quella Fate..."
"Gia'..." rispose Hikari, tenendo in braccio Yuuno mentre si avvicinava a
Nanoha. La neo-maga aveva un'espressione alquanto abbattuta, e non si faceva
fatica a capire che era dovuto alla sconfitta appena subita da parte di Fate.
Bisognava trovare un modo di combattere sullo stesso piano, o la storia si
sarebbe ripetuta...
"Nanoha-chan, non devi fartene una colpa." affermo' Yuuno, balzando sulla
spalla della sua amica umana che, un po' rallegrata, si volto' verso di lui e lo
gratto' sulla testa. "Tu... hai resistito molto piu' di quanto avrebbero fatto
moltissimi al tuo posto. Non credo che io stesso sarei riuscito a tenere il
passo con Fate tanto a lungo. Sono sicuro che la prossima volta andra'
diversamente."
"Si', sono d'accordo anch'io..." rispose Honoka. Lei, Nagisa e Hikari si
erano avvicinate a Nanoha per farle coraggio a loro volta. "In fondo, per adesso
Fate ha solo due Jewel Seed, giusto? Ce ne sono ancora molti che dobbiamo
raccogliere, e abbiamo tutto il tempo di rifarci! Tranquilla, Nanoha-chan!"
"Grazie, Honoka-san, grazie, Yuuno-kun..." rispose Nanoha. "Pero'... questo
non cambia il fatto che non sono riuscita a parlare a Fate-san come volevo. La
prossima volta... mi piacerebbe scoprire che cosa la spinge ad agire
cosi'..."
Nagisa sospiro'. Quello, in effetti, era un problema che loro, come Pretty
Cure, raramente avevano dovuto gestire. I loro nemici erano sempre stati
incarnazioni del Male con cui non era possibile discutere... ma questa
avversaria era un essere umano, o almeno ci si avvicinava moltissimo... e doveva
avere un motivo comprensibile per quello che stava facendo...
"Spero proprio che la prossima volta ne avrai l'occasione, Nanoha-chan..."
rispose Nagisa. "In fondo, anche a me piacerebbe sapere cosa si cela dietro a
quella bambina..."
----------
"Madre. Ho recuperato un altro Jewel Seed."
Inchinata davanti all'alta, inquietante figura di sua madre, il cui volto
pallido e crudele era come sempre nascosto per meta' dai suoi lunghi capelli
corvini, Fate stava porgendo alla donna il Jewel Seed che aveva catturato... e
Precia, senza dire una parola, lo accetto', afferrando il gioiello nella sua
mano. Lo guardo' per qualche istante, come se volesse assicurarsi che fosse
vero... poi, senza perdere nulla della sua freddezza, rivolse di nuovo lo
sguardo alla figlia.
"Fate. So che nella zona in cui tu e Arf vi trovavate c'erano due Jewel
Seed." disse, con calma agghiacciante. "Tu ne hai recuperato uno. Dov'e'
l'altro?"
La biondina sembro' irrigidirsi in maniera quasi impercettibile a quella
domanda. Temeva che sua madre gliel'avrebbe chiesto, e non aveva altra scelta
che dirle la verita'...
"Mi... mi rincresce infinitamente, madre." rispose. "Ho fatto tutto il
possibile per recuperarli tutti e due... ma ci sono stati degli imprevisti...
prima la nuova maga combattente della TSAB, poi le Pretty Cure del Giardino
della Luce, e due Maiden che sono intervenute all'improvviso..."
Precia non voleva sentire altro. Con un gesto brusco e brutale, afferro' la
spalla di Fate e le diede una spinta, facendola cadere sul pavimento! Fate
senti' un forte dolore ad un polso nel momento in cui atterro', ma non emise un
verso... e si limito' a guardare, con un misto di tristezza e rassegnazione, la
donna che diceva di essere sua madre... e che in quel momento, con una breve
formula magica, aveva fatto apparire nella propria mano una lunga, guizzante
frusta di energia bianco-azzurrina, circondata da crepitanti scintille
elettriche. Fate sapeva fin troppo bene cosa questo volesse dire...
"Non so cosa farmene delle tue scuse." sentenzio' Precia, spietata. "Io non
tollero gli incapaci... quindi, ora sai quello che ti aspetta."
Impaurita, ma incapace di opporsi, Fate annui' senza dire una parola... e si
morse le labbra per non gridare quando quella orribile donna alzo' la frusta e
gliela abbasso' sulla schiena, mordendola in mezzo alle scapole e facendole
sentire un'acutissima fitta di dolore! Precia, non ancora soddisfatta, alzo' di
nuovo la sua arma e colpi' di nuovo... due, tre, quattro volte... e ad ogni
schiocco, Fate doeva fare appello a tutta la sua forza di volonta' per non
gridare, nonostante le fitte che la percorrevano. Finalmente, quando Precia la
ebbe colpita per la dodicesima volta, la tortura cesso', e Fate si affloscio'
ansimante sul freddo pavimento di marmo, cercando di riprendere fiato. Sua madre
riavvolse la frusta e la fece scomparire con un semplice pensiero, poi si
avvicino' a Fate per minacciarla ancora.
"Che questo ti serva di monito. Non osare mai piu' deludere le mie
aspettative, o la prossima volta non mi fermero' tanto presto." disse Precia,
ancora piu' spaventosa per il fatto che non alzava mai la voce. Fate annui'
senza dire una parola, ancora troppo dolorante per rispondere propriamente... e
sua madre, finalmente soddisfatta, serro' gli occhi fino a farli diventare una
fessura, e prosegui'. "Per quanto riguarda il resto... sai qualcosa di quegli
Elementali che sono venuti all'improvviso ad aiutarti nella battaglia e a
distrarre Cure Black e Cure White? Quelle arpie, per essere precisi?"
Fate si contorse debolmente e alzo' un pochino la testa per rispondere a sua
madre. Tossi' un paio di volte prima di riuscire ad articolare le parole.
"Cough... cough... n-no... purtroppo no, m-madre..." ansimo'. "Quelle arpie...
sono... cough... arrivate all'improvviso, e non ho avuto modo di scoprire...
cosa ci facessero li'. Forse... e' stato un caso... ma... anche se fosse... la
coincidenza e' alquanto... strana, bisogna dire."
Precia sembro' riflettere un attimo sulla risposta che le aveva dato Fate...
poi, senza dire una parola, si giro' e se ne ando', lasciadosi dietro Fate
ancora stesa a terra. Dopo aver atteso un po', per essere sicura che sua madre
se ne fosse andata, Fate cerco' di alzarsi, lottando contro il dolore delle
frustate... e Arf, in quel momento in forma di lupo, le si avvicino' per farle
da appoggio.
"Fate..." disse Arf. "Tutto... tutto bene? Ti fa male, vero?"
"Arf..." mormoro' la biondina, con tono decisamente addolcito. "No... no, non
preoccuparti... ho visto... di peggio... Mia madre e' severa, ma tutti i
genitori lo sono con i loro figli... e poi, quando avremo recuperato tutti i
Jewel Seed... mia madre ne sara' contenta, e tornera' quella di una volta!"
Arf sospiro', provando pena per la sua amichetta, e disgusto verso quella
donna che la maltrattava cosi' crudelmente. Con un pochino di difficolta', Fate
riusci' ad alzarsi e si appoggio' alla sua fedele amica, che la sostenne mentre
la ragazzina si avviava barcollando verso l'uscita...
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Il mattino dopo, nel giardino di casa Hyuuga...
"Resta un po' piu' naturale, Saki-san... cosi' sei troppo tesa!" disse Mai,
continuando a disegnare sul suo nuovo blocco di fogli mentre guardava le sue
modelle che cercavano di restare in una posa decente! Saki-H e Minori, dal canto
loro, cercavano di restare piu' ferme possibile... ma stavano scoprendo a loro
spese che non era molto facile mettersi in posa per un disegno e restare come
statue!
"Hehehee... cosi' sono piu' naturale che posso, Mai-san!" ridacchio' la
giovane campionessa di softball, in piedi accanto alla sorella minore, che a sua
volta aveva una buffa espressione imbarazzata sul viso! "Se... se solo ci puoi
dire quando possiamo scioglierci... perche' mi stanno venendo un po' di
crampi..."
Mai traccio' ancora qualche linea, guardo' il risultato... e finalmente,
alzo' la testa dal suo blocco e sorrise a Saki e a Minori. "Okay, ragazze,
potete rilassarvi! Io qui ho finito, devo solo colorarlo quando torno a casa!"
disse. "Grazie per aver posato per me!"
"Uff... tranquilla, Mai-san, mi ha fatto piacere darti una mano! Era il
minimo che potessi fare per scusarmi..." replico' Minori, spazzandosi la
gonnellina con le mani. Poi, alzando la testa e illuminando gli occhi come un
cucciolotto eccitato, la bambina si avvicino' a Mai. "Sorellona Mai, me lo
faresti vedere, il tuo disegno, per favore? Sono cosi' curiosa!"
"Si', potrei vederlo anch'io?" chiese Saki-H. "Voglio vedere come siamo
venute io e Minori-chan..."
"Certamente, nessun problema!" rispose Mai, dando rapidamente gli ultimi
ritocchi... e finalmente mostrando il suo capolavoro alle sorelle Hyuuga, che
dopo un istante in cui rimasero a guardarlo, fecero entrambe un sorriso di
meraviglia!
Lo stesso sorriso che Mai aveva disegnato sui loro volti nella sua
opera...
CONTINUA...
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Capitolo 21 *** Buon compleanno, Honoka - Parte 1 ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-21
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Eccomi di ritorno! Immagino che qualcuno di voi dira' che era ora che io
aggiornassi questa storia, e come darvi torto? Tra tutti gli impegni che ho, il
mio crossover e' finito un po' nel dimenticatoio, ma come potete vedere, non me
ne sono dimenticato, e sono pronto a riprenderne la stesura! Credo proprio che
mi divertiro' a scrivere questo capitolo, anche perche' si sono verificati molti
eventi inaspettati in quello precedente, e adesso le nostre eroine si trovano ad
avere a che fare con le conseguenze... e con delle nuove conoscenze che
potrebbero essere degli alleati come degli ostacoli!
Ma cosa e' successo, esattamente, nello scorso capitolo? Beh, facciamo come
sempre un breve riassunto: mentre le Pretty Cure originali e il gruppetto di
Nanoha si prendevano un meritato weekend di riposo in una stazione termale,
hanno avuto a che fare con due attacchi inaspettati - uno da parte di Karehan,
uno degli scagnozzi di Lord Akudaikahn, e uno da parte di Fate e del suo
famiglio Arf. Il risultato e' stato che Akane, grazie ad una serie di
circostanze fortuite, e' venuta a conoscenza della doppia identita' di Nagisa,
Honoka e Hikari... e Fate e' riuscita ad impadronirsi di un altro Jewel Seed,
sottraendolo a Nanoha! In realta' stava per catturarne due, ma due misteriose
Maiden - una ragazza samurai di nome Kamui, e una strana bambina-cane di nome
Konoha - l'hanno fermata, costringendola a ritirarsi.
Ovviamente Precia, la dispotica madre di Fate, non ha preso molto bene il
fatto che la figlia non sia riuscita a prendere tutti e due i Jewel Seed...
Saki, Mai e le Maiden, invece, hanno dovuto vedersela con un bel gruppetto di
Uzaina... e con Moerumba, un altro combattente di Dark Fall! Alla fine, dopo un
po' di peripezie, le nuove Pretty Cure sono riuscite a sconfiggere il
ballerino... e Saki e Minori si sono riappacificate! Ma credo che il momento di
pace durera' poco. L'Impero di Dark Fall e' ancora in circolazione, e non
aspettera' molto prima di sferrare il suo attacco successivo... anzi, credo
proprio che tra non molto Lord Akudaikahn e Gooyan tireranno fuori uno dei loro
assi nella manica! Avete gia' un'idea di che cosa sto parlando?
La TSAB non restera' a guardare, comunque... e infatti, Mildred e
l'ammiraglio Graham si faranno presto sentire per coordinare meglio l'alleanza -
per adesso un po' raffazzonata - di Magical Girls...
Okay, questo e' quanto, per adesso! Prima di lasciarvi al nuovo capitolo,
come sempre, rispondo alle recensioni che mi avete lasciato...
Killkenny: Non sei l'unico ad odiare Precia, stai tranquillo... e' solo
che lei, in questa storia, sara' tra i principali antagonisti, e quindi, almeno
per un po', dovremo sopportarcela! E sconfiggerla non sara' tanto facile, lo
anticipo subito! (Un difetto delle varie serie di Nanoha? Gli scontri finali non
sono mai un granche'...) E gli elementali continueranno a dare problemi,
quindi... ma forse la spada di Kamui bastera', in fondo lei ne ha di esperienza
nell'affrontare bestiacce provenienti da altri mondi! Comunque... grazie della
recensione, e spero che questo nuovo capitolo non arrivi troppo tardi!
Anonimo9987465: Ebbene si', Akane e' ufficialmente diventata la
depositaria ufficiale del segreto delle Pretty Cure! Anche se, da parte mia,
credo che anche nonna Sanae abbia una mezza idea... comunque, si', come si suol
dire, ripetere le cose giova, lo dicevano pure i latini! Si', Konoha e' un
personaggio piuttosto originale, anche se e' un po' una presa per i fondelli di
Naruto... e Kamui e', effettivamente, un personaggio un po' cliche, ma ti
assicuro che cerchero' di farla funzionare nella storia! Dopotutto, lei ha molta
piu' storia dietro di quanta possa sembrare a prima vista... Precia la odiano
tutti, chissa' perche', poi... >_<
Ma ora che il segreto delle Pretty Cure non e' piu' loro esclusivo, potrebbe
esserci qualcun altro che verra' a sapere delle loro doppia identita'... chi
potrebbe mai essere? Hehehee...
Okay, con questo abbiamo concluso con le recensioni... e vi lascio al nuovo
capitolo che iniziera' tra poche righe! Mi auguro che sia accettabile, dopo
tutto questo tempo in cui avete dovuto aspettare... e vi auguro buon
proseguimento di lettura!
----------
Capitolo 21 - Buon compleanno, Honoka! - Parte 1
Lord Akudaikahn emise un respiro roco, mentre osservava con rabbia i suoi due
scagnozzi, che gli si erano ripresentati davanti dopo aver collezionato entrambi
un clamoroso fallimento. Il signore di Dark Fall non era conosciuto per la sua
pazienza, e il fatto che i suoi piani stavano subendo una batuta d'arresto
grazie alle Pretty Cure, alle Maiden e alla nuova maghetta combattente della
TSAB non lo metteva certo di umore migliore. Finora, il loro impero era riuscito
a collezionare soltanto un Jewel Seed...
"La vostra incompetenza si e' fatta vedere una volta di piu'! Avevate
quelle mocciose in pugno, e ve le siete fatte scappare... e come se non
bastasse, non sapete nulla di piu' sui Jewel Seed o sulla posizione della
Sorgente del Sole!" tuono' il tiranno, due fiamme sacrileghe che ardevano
nelle orbite del suo mascherone da oni. "State abusando della mia pazienza...
cosa avete da dire a vostra discolpa, eh?"
"I-io... sono mortificato, Lord Akudaikahn, mio signore..." cerco' di
giustificarsi Karehan, visibilmente intimorito in contrasto con Moerumba che,
pur restando rispettosamente in ginocchio vicino al suo signore, restava
abbastanza tranquillo e forse addirittura spensierato. "Non... non so darle una
spiegazione per questi ripetuti fallimenti... ero convinto che sarei riuscito ad
eliminare le Pretty Cure del Giardino della Luce senza problemi, questa
volta..."
"E hai scoperto che non eri all'altezza nel modo piu' rapido e brutale, non
e' vero, Karehan?" lo rimbecco' Gooyan in tono sarcastico, sfregandosi le mani
come se avesse sentito la cosa piu' divertente di questo mondo. "Mi sembra che
questa non sia la prima volta che succede... almeno, Moerumba e gli altri hanno
dato prova di essere molto piu' competenti. Al momento, tu sei l'unico che non
ha fatto proprio nulla per la nostra causa! Mi sbaglio, forse?"
Karehan fu costretto a masticare amaro: per quanto gli avrebbe fatto piacere
rispondere a tono a quella specie di cetriolo ambulante, non poteva farlo
davanti a Lord Akudaikahn, a meno che non avesse voluto tornare al nulla da dove
era venuto... "Mi... Mi dispiace... vi assicuro che faro' del mio meglio per
rimediare e catturero' presto un Jewel Seed!"
"Alle parole, devono seguire i fatti, Karehan!" lo rimprovero' Kintolesky,
che dei cinque era quello che piu' di tutti poteva vantare successo nelle sue
missioni. "Tu ti sei adagiato sugli allori e hai pensato che bastasse elaborare
un piano semplicistico per avere la meglio sulle Pretty Cure. Quelle ragazze
sono una minaccia molto grave per noi. Non basta avere una buona idea per
sconfiggerle, bisogna essere capaci di pensare rapidamente e sapersi adattare
alle loro strategie."
"Kintolesky ha centrato il punto." tuono' Lord Akudaikahn, posando per
un attimo lo sguardo sul muscoloso wrestler dalla pelle dorata. "Non basta
attaccare le Pretty Cure direttamente e sperare che vada bene, dobbiamo studiare
bene il loro comportamento, sapere quali sono i loro punti deboli, e sapere bene
dove colpirle per fare loro piu' del male."
Shitataare, dopo essersi sfregata il mento per un attimo, decise di fare una
proposta. "Lord Akudaikahn, mio signore... se posso fare un suggerimento..."
disse la donna dalla pelle scura, attirandosi lo sguardo di tutti i presenti.
Shitataare si schiari' la voce e comincio' a parlare. "Se si tratta di osservare
piu' da vicino le Pretty Cure, perche' non affidiamo questo compito a... loro
due? Sarebbero perfette per infiltrarsi nella societa' degli esseri umani e
darci tutte le informazioni che ci servono, senza che noi ci esponiamo in prima
persona!"
"Hmmm..." Gooyan ci penso' un po' su, e dovette ammettere che,
effettivamente, la proposta della glaciale guerriera di Dark Fall aveva senso...
"Stai dicendo che potremmo mandare Michiru e Kaoru sulla Terra a spiare le
Pretty Cure? In effetti, direi che potrebbe funzionare! Lord Akudaikahn, mio
signore... lei che cosa ne dice?"
Il colossale demone emise uno dei suoi rochi, profondi respiri, mentre
considerava la proposta dei suoi sottoposti. Finalmente, dopo alcuni secondi di
tensione, Lord Akudaikahn accese di nuovo i suoi occhi e rispose. "Hmm...
potrebbe essere una buona idea. Quelle due sono un po' troppo indipendenti per i
miei gusti, e tendono a fare di testa loro... ma un incarico come spie dovrebbe
dare loro tutta la liberta' di azione che vogliono. Quindi... penso che potrebbe
essere l'idea che ci serve per sapere di piu' sulle Pretty Cure! E va bene!
Shitataare, tu occupati di Michiru e Kaoru, e mandale sulla Terra.
Dorodoron!"
Mentre la donna dai capelli bianchi sorrideva e si inchinava al suo padrone,
per poi allontanarsi con spocchia ed eleganza al tempo stesso, il gigante dal
volto da ragno si mise sull'attenti davanti al suo signore. "Ehm... si'! Si',
mio signore, mi dica!" esclamo'. "Che... che cosa posso fare per lei?"
"Mentre Shitataare esegue il compito che le abbiamo affidato... tu vai
sulla Terra e vedi di catturare anche tu un Jewel Seed!" esclamo' Lord
Akudaikahn. "Cerca anche di scoprire quanto piu' puoi sulle altre fazioni che
desiderano i Jewel Seed, e sottraigliene quanti piu' possibile non appena ne
avrai l'opportunita'. Mi sono spiegato? Cerca di non deludermi come Karehan e
Moerumba..."
"Stia... stia tranquillo, supremo Lord Akudaikahn, non falliro'!" esclamo'
Dorodoron, battendosi un pugno sul petto muscoloso. "Le portero' le Pretty Cure
e i Jewel Seed su un piattto d'argento, le do la mia parola!"
"Bene, bene..." commento' Gooyan, continuando a sfregarsi le mani tutto
soddisfatto. "Sembra che finalmente i nostri uomini abbiano deciso di mettersi a
fare sul serio. Credo proprio che mi divertiro', da adesso in poi...
heheheee..."
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Liceo Verone, tardo pomeriggio.
Un pallone da calcio solco' l'aria in direzione della porta ad uno degli
estremi dal campo da calcio e, con un soddisfacente fruscio, si infilo' nella
rete, eludendo il tuffo del portiere che si era buttato per afferrarla. I
ragazzi della squadra che aveva segnato esplosero in un grido di esultazione e
applaudirono il loro capitano, Shogo Fujimura, che era riuscito a segnare quel
goal!
"Ottimo tiro, Fujimura-senpai!" esclamo' uno dei ragazzi della squadra. "Non
per niente sei il nostro capitano!"
"Grazie, ragazzi... ma e' stato tutto grazie al gioco di squadra! Avete
eseguito lo schema che avevamo proposto alla perfezione, e ognuno ha fatto la
sua parte per fare in modo che andasse tutto come doveva andare!" rispose Shogo
Fujimura, Fujipi per gli amici, asciugandosi qualche rivoletto di sudore che gli
colava dalla fronte. "Quindi... il merito e' mio solo in una certa parte!
Complimenti, ragazzi, bel lavoro! Se continuiamo ad allenarci cosi', quest'anno
ci aggiudichiamo il campionato scolastico!"
"Gia', sarebbe un sogno..." rispose il portiere che aveva appena mancato la
palla, rialzandosi da terra per poi passare il pallone a Fujipi. "Ci siamo
allenati a lungo per questa occasione, e adesso mi piacerebbe proprio arrivare
fino in fondo!"
"Sono convinto che adesso abbiamo delle buone possibilita'!" affermo' Fujipi,
per poi dare un'occhiata all'orologio. "Hmm... pero', mi sa che adesso dobbiamo
interrompere. Tra un po' la scuola chiude, e dobbiamo cambiarci e tornare tutti
a casa. Comunque, ottimo lavoro, ragazzi! Mi raccomando, appuntamento domani qui
alla stessa ora! Cerchiamo magari di rivedere i punti deboli del nostro nuovo
schema, e coprirli adeguatamente, d'accordo?"
"Va bene, capitano!"
"A domani!"
"Buona serata, arrivederci!"
I ragazzi si scambiarono i saluti di rito, inchinandosi l'uno all'altro,
prima di andare a raccogliere le loro borse e dirigersi verso gli spogliatoi.
Fujipi si mosse per ultimo, incamminandosi verso una panchina ai lati del
campo... e vide, seduta su di essa, una persona che non si aspettava, e che gli
fece molto piacere vedere! Infatti, Nagisa era seduta sulla panchina, con l'aria
di stare aspettando la fine della partita... e quando Fujipi le si avvicino' per
salutarla, la campionessa di lacrosse alzo' una mano e la scosse timidamente,
sperando di non vedere che era un po' arrossita.
"Ah... buonasera, Misumi-san!" disse Fujipi, avvicinandosi a Nagisa. "Non mi
aspettavo di vederti qui... e mi fa molto piacere!"
"Hehee... buonasera, Fujimura-senpai!" rispose Nagisa, ringraziando tra se'
il fatto di essersi almeno preparata un po' di discorso prima di presentarsi
davanti al ragazzo per cui aveva una cotta. Sai che figura se fosse andata li'
senza poi riuscire neanche a spiccicare parola a causa della sua timidezza?
Mepple non l'avrebbe mai finita... "Stavo... ehm... stavo uscendo di scuola dopo
gli allenamenti di lacrosse, e ho pensato di venire un po' qui... guarda, ti ho
portato questa, nel caso ti faccia piacere..."
Nagisa frugo' nel suo zaino e ne tiro' fuori una bottiglietta di acqua
minerale ancora fresca, che porse a Fujipi... e quest'ultimo, pur vagamente
stupito, la accetto' con gratitudine. "Oh... grazie, Misumi-san, e' stato molto
gentile da parte tua!" la ringrazio'. "Davvero, non c'era bisogno che ti
disturbassi per questo!"
Sentendosi gia' un po' piu' decisa, Nagisa ridacchio' e si sfrego' la nuca
con una mano. "Hehehee... tranquillo, Fujipi-sempai, ero qui vicino per caso, e
quindi ho pensato che ti avrebbe fatto piacere!" rispose, sperando che il suo
imbarazzo non si vedesse.
Nascosto nel suo 'cellulare', Mepple trattenne una risata. Si', si trovava
li' attorno per caso. Come no. E lui doveva crederci? Nagisa era davvero negata
per dire le bugie...
"Beh, grazie! L'ho molto apprezzato, Misumi-san!" affermo' Fujipi. Stappo' la
bottiglietta e ne prese un sorso, spegnendo la sete, prima di rivolgersi di
nuovo a Nagisa. "A proposito, Misumi-san... tu sai che giorno e' dopodomani,
vero?"
"Certo che me lo ricordo, e' il compleanno di Honoka!" affermo' Nagisa. "E
questo significa che vedra' i suoi genitori... povera, mi dispiace per lei,
questa e' l'unica volta in tutto l'anno che ha l'occasione di vederli. A questo
proposito, per quel giorno vorrei anhe andare a fare un giro per Shibuya, a
vedere se trovo qualcosa di carino da comprarle come regalo..."
"E' un pensiero carino da parte tua, Misumi-san..." rispose Fujipi. "E a
questo proposito... che ne diresti se quel giorno andassimo assieme a prendere
qualcosa per Honoka-san?"
Nagisa ebbe la sensazione che, per un attimo, il suo cervello fosse andato in
black out. Aveva sentito bene quello che il suo sempai aveva detto? Le... le
aveva davvero chiesto di uscire con lui per scegliere un regalo per Honoka?
Certo, non poteva parlarsi di un appuntamento romantico, pero' era quanto di
piu' ci si avvicinava date le circostanze! Per qualche secondo, Nagisa si
ritrovo' a cercare le parole giuste per rispondere, mentre i suoi occhi si
spalancavano comicamente e il suo viso diventava del colore di un pomodoro
maturo! "Huh? C... C... Come? Fu... Fu... Fujipi-sempai, mi stai davvero
chiedendo di... di... uscire con te a fare acquisti a Shibuya?" balbetto',
fallendo miseramente nei suoi tentativi di mantenere una certa nonchalance!
Fujipi, dal canto suo, rimase tranquillo, anche se un po' stupito della
reazione di Nagisa. "Beh... si', mi farebbe molto piacere... anche perche'
sinceramente, sono un po' indeciso su cosa prenderle, e magari se potessi avere
un consiglio in piu', avrei meno possibilita' di sbagliare." affermo', a sua
volta un po' incerto. "E dal mmento che tu sei la migliore amica di Honoka-san,
ho pensato che sarebbe stata una buona idea chiedere a te. Ci... sono problemi,
per caso?"
Nagisa riusci' finalmente a ricomporsi e tossi' per allontanare l'imbarazzo.
"Ah-ehm... no, Fujipi-sempai, assolutamente no! Anzi... mi fa piacere che tu
abbia chiesto a me! Heheheee... d'accordo, allora, se vuoi che... ehm... ti
accompagni a Shibuya, per me va bene! immi... ehm... solo l'orario in cui
vorresti che noi... ci incontrassimo, e io ci saro' senz'altro!"
"Beh... potremmo trovarci alle tre del pomeriggio alla stazione di Shibuya,
vicino alla famosa statua di Hachiko!" propose Fujipi, scegliendo un punto
d'incontro che era noto praticamente a tutti coloro che vivevano in Giappone.
"Chiedo scusa per la mancanza di originalita' nella scelta del ritrovo, ma non
e' che mi venissero in mente molti altri luoghi!"
"Heheheee... figurati, Fujipi-sempai, non e' certo la scelta del luogo che mi
da' problemi!" rispose Nagisa. "Comunque... per me va bene! Allora... alle tre
li' davanti? Cerchero' di essere puntuale, sai com'e', con la mia solita
sbadataggine..."
Fujipi fece un sorriso rassicurante. "Hehee... tranquilla, Misumi-san, in
caso ti aspetto o ti mando un messaggio sul cellulare se ci sono problemi!"
rispose. "D'accordo, allora... va bene alle tre li' davanti! Ci vediamo,
Nagisa-san! A presto!"
"Ci... ci vediamo, Fujipi-sempai..." rispose Nagisa, muovendo un po' la mano
per salutare il ragazzo mntre quest'ultimo raccoglieva la sua borsa e si
dirigeva a sua volta verso gli spogliatoi. Ancora per qualche istante, la
ragazza rimase come impalata sul posto con espressione trasognata, come se si
stesse chiedendo se quello che aveva appena visto e sentito era vero... e
Mepple, per un istante, temette che si fosse davvero incantata!
"Hey, Nagisa? Pronto? Terra chiama Nagisa, mepo!" disse il piccolo guerriero
del Giardino di Luce. "Nagisa, mi senti, mepo? Tutto okay? Fujipi ti ha chiesto
di accompagnarlo..."
"Mepple...?" chiese Nagisa, restando con lo sguardo fisso nel vuoto. "Puoi...
puoi darmi un pizzicotto, per favore?"
"Come?" chiese Mepple, materializzandosi dal suo 'cellulare' in uno sbuffo di
fumo azzurro. "Nagisa, sei sicura di stare bene, mepo?". Quando Nagisa non gli
diede altra risposta che un cenno affermativo della testa e un mormorio
indistinto, la piccola mascotte sospiro', alzo' le spalle e cammino' fino alla
gamba della sua amica umana, per poi pizzicarla con tutta la forza di cui era
capace, strappandole un breve grido di dolore!
"Ow!" esclamo' Nagisa, scuotendosi improvvisamente dal suo sogno ad occhi
aperti e guardandosi attorno. Con sua grande felicita', si rese conto di non
essersi svegliata nel suo letto o da qualche altra parte... era ancora nel campo
del liceo, e quell'invito che si era sentita fare da Fujipi era autentico! Con
un grido di gioia, la ragazza raccolse Mepple e lo abbraccio' stretto,
volteggiando su se' stessa come se avesse appena ricevuto una buona notizia!
Cosa che, in effetti, era vera...
"Aaargh! Nagisa, ma che stai facendo, mepoooo?" esclamo' la piccola mascotte,
sentendosi come se lo avessero sbattuto in una centrifuga!
La ragazza era cosi' estatica che per un attimo non si fermo' e continuo' a
volteggiare! "Woo-hooo! Hai sentito, Mepple? Hai sentito anche tu, vero?
Finalmente Fujipi-sempai mi ha invitata ad uscire con lui! Ci pensi, era da
quando ho iniziato le superiori che aspettavo questo momento... e adesso si e'
avverato! Va bene che non e' proprio un appuntamento romantico, ma e' gia'
qualcosa, no?"
"Uuuugh... adesso mi gira la testa, mepo mepo..." mormoro' il simpatico
animaletto, scuotendo il capo con gli occhi trasformati in spirali. "Sempre
cosi' indelicata, eh? Comunque..." si scrollo' del tutto le vertigini di dosso,
e sfodero' un largo sorriso, congratulandosi con la sua amica per il suo colpo
di fortuna! "Beh, sono comunque molto contento per te, Nagisa, mepo! Tra il
compleanno di Honoka e questo appuntamento, credo proprio che questo sabato
sara' un giorno da ricordare, mepo!"
"Heheheee... hai ragione, Mepple, sara' una giornata stupenda!" esclamo' la
ragazza, raccattando rapidamente lo zaino e i suoi effetti personali. "Ora,
beh... credo sia il momento di andare! Honoka e Hikari ci stanno aspettando, e
abbiamo le lezioni di arti marziali da Saki-chan..."
"Bene, bene, mepo! Magari stavolta prendi meno facciate sul pavimento, mepo!"
la prese bonariamente in giro Mepple. "Immagino che da quando hai ricevuto la
prima lezione tu abbia fatto qualche miglioramento, no?"
"Piu' di quanti tu non immagini, moscardino!" lo rimbecco' Nagisa, mentre
cominciava a dirigersi verso l'uscita della scuola. Con una risatina, Mepple si
trasformo' di nuovo in cellulare e torno' al suo posto appeso alla cintola di
Nagisa, e quest'ultima sospiro' e comincio' ad incamminarsi verso il cancello
d'uscita, dove le sue amiche la stavano gia' aspettando da un po'. Nonostante
tutto, la ragazza riusci' a sfoderare un sorriso di gioia mentre si avviava...
malgrado la situazione con i Jewel Seed non fosse ancora giunta alla
conclusione, e malgrado gli scagnozzi di Dark Fall e gli Elementali stessero
rendendo la vita difficile a tutti, c'erano elementi che facevano pendere l'ago
della bilancia almeno un po' a suo favore...
"E va bene... vediamo come andra' questo nuovo atto della commedia!" disse
tra se'. "Honoka, Hikari, eccomi qui! Scusate il ritardo!"
"Non sei poi cosi' in ritardo, Nagisa-san!" rispose gentilmente Honoka.
"Anzi, direi che sei proprio in orario! Allora, com'e' andata con
Shogo-kun?"
"Alla grande, Honoka!" rispose Nagisa, ghignando e facendo il segno
dell'okay. "Pensa che ho... una sorta di appuntamento con lui, uno di questi
giorni! Proprio il giorno del tuo compleanno... e credo proprio che riceverai
una sorpresa favolosa!"
Honoka rise allegramente, e anche Hikari sembro' contenta di sentire le
notizie. "Hehehee... davvero, Nagisa? Bene, allora sono sicura che anche questo
sara' un compleanno indimenticabile!" affermo', ricordando bene il fatto che,
nei precedenti due compleanni, era sempre successo qualcosa di strano,
accompagnato da un attacco degli uomini di Doutsuku... c'era da sperare che
questa volta non sarebbe stato cosi'!
"Beh, allora dovro' ricordarmi anch'io di prenderti un bel regalo,
Honoka-san!" affermo' Hikari. "Io e Hikaru-chan non vediamo l'ora di festeggiare
un po' con te!"
E cosi', chiacchierando tra loro, le tre amiche cominciarono ad avviarsi
verso il loro consueto appuntamento con i faticosi allenamenti di Saki-T ed
Heart, pronte ad affrontare le loro nuove sfide...
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Altrove, un gruppo di ragazzine delle elementari che stava rincasando non
sembrava avere la stessa spensieratezza... e in particolare Nanoha, che
camminava un po' in disparte rispetto ad Arisa e a Suzuka, tenendo la cartella
davanti a se', con entrambe le mani, e rimuginando sulla sconfitta che aveva
subito per mano di Fate durante quel soggiorno alle terme. Anche se l'inizio
della sua avventura era stato promettente, quelle due sconfitte, e in
particolare il fatto di essersi lasciata sottrarre un Jewel Seed gia' catturato,
avevano inflitto un serio colpo alla sua sicurezza, e le parole che le erano
state rivolte a quelle due misteriose Maiden, Kamui e Konoha, non aiutavano
certo a farla sentire meglio...
"E' inutile, proprio non riesco a togliermela dalla testa..." disse tra se',
a bocca voce, la ragazzina castana. "Quella ragazza bionda con quegli occhi
cosi' belli e profondi, e che sembra avere giusto la mia eta'... sono sicura che
se ci incontrassimo ancora, finiremmo per combattere di nuovo, eppure io...
vorrei persistere nella mia intenzione, e vorrei continuare a cercare di parlare
con lei... non posso credere che dobbiamo per forza essere nemiche..."
"Okay, Nanoha-chan, adesso mi spieghi tutto!"
Una voce familiare fece sobbalzare la ragazzina castana, che venne
repentinemente riportata al mondo reale da Arisa - la biondina si era fermata in
mezzo alla strada, con Suzuka che le stava dietro, e si era piantata davanti a
Nanoha con le mani sulle anche, decisa a farsi spiegare, una volta per tutte,
cosa avesse la loro amica che non andava!
"Ah! A... Arisa-chan, mi hai fatto prendere un colpo! Che... che succede,
Arisa-chan, Suzuka-chan? Che... che cosa vi dovrei spiegare?"
"Ooooh, non fare la finta tonta con me, Nanoha-chan! E' da quando siamo
tornate dalle terme che tu non fai altro che estraniarti dalle nostre
discussioni e fissare il vuoto come un'ebete, non importa di cosa si parli!"
protesto' Arisa, con quel suo classico modo di fare diretto e senza fronzoli.
Nanoha rimase in silenzio per un po' e rivolse lo sguardo verso il terreno,
cercando di far cadere l'argomento. Mica poteva dire alle sue amiche che cosa
stesse accadendo... "Mi... mi dispiace, Arisa-chan, Suzuka-chan, dico
davvero..."
"E smettila di chiedere scusa cosi' tante volte, accidenti!" la rimprovero'
Arisa, ulteriormente irritata. "Se parlare con noi e' davvero cosi' noioso,
allora vattene pure per conto tuo a guardare nel vuoto! Andiamocene,
Suzuka-chan!"
Con grande sorpresa della bambina dai capelli viola, Arisa si volto'
improvvisamente, e inizio' ad andarsene quasi a passo di marcia! "A... Aspetta
un momento, Arisa-chan!" cerco' di richiamarla, prima che Nanoha la trattenesse
con un cenno della mano.
"Lascia perdere, Suzuka-chan..." disse la bambina castana, facendo un
sorrisetto un po' triste. "In effetti, questa volta e' stata colpa mia... non
avrei dovuto estraniarmi cosi' tanto!"
"Io non credo, Nanoha-chan, e comunque penso che Arisa-chan abbia un po'
esagerato, questa volta!" rispose Suzuka, scuotendo leggermente la testa.
"Aspetta, ora vado a parlare con lei..."
Prima che Nanoha potesse rispondere qualsiasi cosa, Suzuka inizio' a correre
dietro ad Arisa, richiamandola piu' volte finche' la biondina non si fermo'
davanti ad una piccola rampa di scale, che portavano ad un tempietto in stile
shintoista. Era chiaro, dall'espressione immusonita di Arisa, che quest'ultima
era rimasta molto offesa dal comportamento di Nanoha, e in effetti Suzuka non
poteva neanche fargliene un torto... pero' a qui a piantare in asso Nanoha
cosi', senza neanche fermarsi a discutere...
"Arisa-chan! Aspetta un momento!" esclamo' Suzuka, piazzanosi a fianco della
sua amica. "Uff, finalmente ti fermi un attimo! Insomma, Arisa-chan, che ti
prende? Insomma, posso anche capire perche' te la sei presa, ma arrabbiarsi per
una cosa del genere mi sembra un po' eccessivo, non credi?"
Arisa si rifiuto' categoricamente di retrocedere, e riaffermo' la sua
posizione. "Hmph! Beh, affari tuoi se la pensi cosi'... ma a me l'atteggiamento
di Nanoha-chan da' molto fastidio! E' chiaro che Nanoha-chan e' preoccupata per
qualcosa, ce l'ha praticamente scritto in faccia... ma per quanto noi glelo
chiediamo e richiediamo, lei continua a negare e fa finta che non le stia
succedendo niente! Ti rendi conto che sta dicendo una bugia a noi, che siamo le
sue migliori amiche?"
"Ehm..." mormoro' Suzuka, non del tutto sicura di cosa dire per placare un
po' la sua poco diplomatica compagna. "Posso... posso capire quello che pensi,
Arisa-chan, pero' anche lei ha dei segreti che non vuole rivelare a nessuno,
neanche a noi che siamo le sue migliori amiche... non pensi che se Nanoha-chan
non vuole dircelo, noi dobbiamo accettare la cosa e aspettare che sia lei a
raccontarcelo, quando e se lo vorra'?"
"E' proprio questo che mi da' piu' fastidio, di tutta questa storia!" sbotto'
Arisa. "Io sono sicura che potremmo aiutarla, almeno un po', se lei si fidasse
di noi! Anche se non potessimo fare niente sul momento, almeno potremmo darle un
po' di supporto, non credi?"
Suzuka si trovo' a riflettere su quanto Arisa aveva appena detto. In effetti,
bisognava ammettere che non aveva tutti i torti... anche se loro due non
avessero potuto fare nulla per il problema di Nanoha, forse ascoltarla e starle
vicino sarebbe stato gia' qualcosa, e avrebbe risollevato il morale alla loro
amica! Suzuka stava pensando a quale sarebbe stata la cosa giusta da dire in
quella circostanza, quando con la coda dell'occhio vide arrivare due bambine
della loro eta', sicuramente gemelle a giudicare dall'incredibile somiglianza
fisica, vestite con l'abito tradizionale delle sacerdotesse shintoiste, con una
veste bianca, degli ampi pantaloni rossi e dei sandali infradito su calze
bianche. Entrambe avevano i capelli neri e lunghi, che scendevano fino alla
schiena in una classica pettinatura da donna giapponese tradizionale. Le due
bambine raggiunsero Arisa e Suzuka, che continuavano a guardarle incuriosite, e
si inchinarono in perfetto unisono!
"Buonasera! Benvenute al tempio di Ohtsuchi!" salutarono cordialmente. Anche
il modo in cui parlavano era perfettamente sincronizzato, cosa che lascio'
abbastanza di stucco le due amiche di Nanoha.
"Siamo due delle accolite del tempio! Siamo ancora piccole, ma facciamo del
nostro meglio per diventare delle sacerdotesse a tutti gli effetti!" esclamo' la
ragazzina sulla sinistra. "Il mio nome e' Koito Kasuga..."
"...e io sono Kouta Kasuga, la sorella maggiore di due minuti!" rispose
l'altra, riprendendo il discorso dallo stesso punto in cui l'altra lo aveva
lasciato. "A cosa dobbiamo questa visita?"
"Ehm..." Una gocciolina di sudore scese lungo la nuca di Suzuka, che in
effetti non aveva prestato attenzione a dove lei e Arisa stavano andando. Solo
ora che si guardava attorno, si rendeva conto di essere capitata proprio ai
piedi di un'alta rampa di scale che portava ad un piccolo e grazioso tempio
shintoista, il cui cancello si ergeva maestosamente in mezzo al verde da cui
erano circondate. "A... a dire la verita', siamo arrivate qui per caso!" ammise
la bambina dai capelli viola. "Pero'... ora che ci penso, in effetti, potremmo
avere bisogno di un consiglio! Sia per noi che per una nostra amica, che adesso
come adesso mi sembra un po' nei guai..."
Arisa sospiro' e annui'. Non che lei avesse chiesto consigli, ma a quel
punto, tanto valeva...
"Oh, questo non e' un problema per noi!" affermo' Kouta, la gemella di
destra. "Le nostre sorellone sono esperte nel dare consigli a chi ha dei
problemi! Poi, se volete, potete anche fare una piccola offerta e prendere un
onmikuji della fortuna! Ohtsuchi-sama e' sempre benevolo nei confonti delle
persone pure di cuore!"
"Va bene, va bene..." rispose Arisa, cercando di non mostrarsi maleducata
nonostante fosse parecchio irritata. "A questo punto, un consiglio non puo' che
farci bene!"
"Su, su, non essere scorbutica, Arisa-chan!" la consiglio' gentilmente
Suzuka, mentre le due gemelline le precedevano sulle scale che portavano al
tempio. "In fondo, queste ragazzine sono state cosi' gentili da accorgersi che
avevamo dei problemi, e offrirsi di darci una mano! Dopo averne parlato con
qualcuno di piu' grande di noi, magari sapremo come comportarci anche con
Nanoha-chan, no?"
"Se lo dici tu..." rispose Arisa, con un'alzata di spalle. Non poteva fare
altro che rassegnarsi e sperare che almeno il consiglio fosse valido...
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"Hmm... no, purtroppo al momento Maori-chan non c'e'... ricordate, oggi
doveva andare a dare lezioni di arti marziali assieme ad Heart-san e a
Saki-san." disse una ragazza alta e dai corti capelli azzurri, mentre spazzava
il terreno attorno all'edificio in stile tradizionale che circondava il tempio.
"Comunque, se c'e' bisogno, posso occuparmi io di... beh, ditemi, qual e' il
problema?"
"Noi non abbiamo nessun problema, sorellona Tsuzune, ma queste ragazze...
credo che ne abbiano qualcuno!" rispose Koito, indicando con lo sguardo Arisa e
Suzuka. "Le abbiamo viste che discutevano li', davanti alle scale... e abbiamo
visto che avevano qualche problema!"
"Cosi', abbiamo pensato di dire loro di rivolgersi a te!" continuo' Kouta.
"Sappiamo che tu saprai consigliare loro al meglio per il problema che
hanno!"
Tsuzune appoggio' la ramazza sui gradini piu' vicini a lei, e si schiari' la
gola, guardando con curiosita' le due ragazzine che sembravano avere la stessa
eta' delle sue sorelle piu' piccole. Quella con i capelli viola sembrava piu'
pacata e tranquilla, mentre la biondina dava l'impressione di una persona che ha
il fuoco nelle vene. Per un attimo, sembro' pensare a cosa poteva dire, poi si
sfrego' la nuca e fece un piccolo sorriso. "Beh, noi sacerdotesse siamo anche
dei consiglieri spirituali, quindi faro' tutto il possibile per rendermi utile!
Allora, piccole, ditemi pure... di cosa vorreste parlarmi? Sempre se volete
parlarmene, si intende..."
"La ringraziamo, signorina!" rispose Suzuka. "Beh, vede... prima, quando le
sue sorelle ci hanno incontrato, stavamo discutendo perche' eravamo preoccupate
per una nostra amica in comune, che di recente ha cominciato a comportarsi in
maniera strana..."
"Si estranea, e' diventata improvvisamente cupa, e non presta attenzione
quando le parliamo! E' una cosa che mi irrita moltissimo!" prosegui' Arisa. "E
la cosa che mi da' piu' fastidio e' che lei non vuole dirci nulla di quello che
le sta succedendo! Se almeno si confidasse con noi, potremmo almeno capire che
problema ha, e fare il possibile per aiutarla, ma cosi'..."
"Pero', allo stesso tempo, se Nanoha-chan... cosi' si chiama la nostra amica,
ha dei segreti che vorrebbe tenere per se', io credo che abbia anche il diritto
di farlo, e che noi non dobbiamo interferire piu' di tanto... e' per questo che
discutevamo prima, perche' non riuscivamo a metterci d'accordo su questo..."
Tsuzune annui', comprendendo bene il problema delle due amiche. Non era nulla
di veramente eclettico, pero' poteva immaginare perche' una situazione del
genere potesse essere pesante per due bambine di quell'eta'. "Hmmm... capisco,
ragazze, capisco... mi pare di capire che questa... Nanoha-chan... e' un'amica a
cui tutte e due tenete molto, vero?"
"Certo che teniamo a lei!" rispose Arisa di scatto, con un tono quasi offeso.
Come poteva quella ragazza mettere in dubbio il legame che c'era tra loro due e
la loro amica. "Cavolo, se non fosse stato per lei, io a quest'ora sarei ancora
una prepotente viziata che crede di poter fare tutto quello che vuole!"
Tsuzune e le due gemelle assunsero un'espressione vagamente interrogativa, e
Arisa, rendendosi conto di essere partita per la tangente, si mise una mano
davanti alla bocca e borbotto' qualcosa di incomprensibile, arrossendo
vistosamente. Suzuka ridacchio' gentilmente, e provvide a spiegare alle due
accolite e alla giovane sacerdotessa cosa voleva dire la sua irritabile amica.
"Beh... Arisa-chan si stava riferendo a quando noi e Nanoha-chan ci siamo
conosciute! E' stata un'occasione davvero particolare! Quando io e Arisa-chan
avevamo sei anni, beh... io ero una bambina molto timida e solitaria, e mi
facevo maltrattare da tutti quelli che erano piu' forti di me..."
"E tra questi c'ero io!" affermo' Arisa, decidendo di tagliare la testa al
toro. "Io... facevo la prepotente con Suzuka-chan, lo ammetto, e mi nascondevo
dietro la scusa che i miei genitori erano raramente a casa e io mi sentivo
sola... finche' un giorno, Naanoha non ha deciso di intervenire, ha difeso
Suzuka-chan, e mi ha dato uno schiaffo... il primo schiaffo che io abbia mai
ricevuto in vita mia!"
"Gia'... da li', sono successe tante cose in breve tempo... e prima che ce ne
rendessimo conto, siamo diventate tutte amiche!" concluse Suzuka. "Non credevo
che le cose sarebbero potute andare cosi', eppure... Nanoha-chan e' stata il
ponte che ci ha permesso di stringere legami, e' per questo che adesso noi
vorremmo fare qualcosa per lei!"
Tsuzune sorrise, trovando quella storia molto bella nel suo piccolo. "Gia'...
vi capisco, ragazze, e' bello avere delle amiche cosi'!" rispose la giovane
sacerdotessa. "Beh, che vi devo dire... indubbiamente e' un problema abbastanza
spinoso, ed entrambe avete la vostra parte di ragione. Sapete, io penso che in
casi come questi, la ragione stia nel mezzo, come si suol dire: nel senso, non
fate pressione alla vostra amica affinche' vi racconti tutta la verita',
potrebbe essere una cosa che lei vuole tenere per se'... ma al tempo stesso,
fatele sentire che siete con lei, e non lasciatela sola. Credo che, se le
ricorderete che ha comunque delle amiche al suo fianco, che sono disposte ad
ascoltarla, si tirera' almeno un po' su di morale!"
"Hmmm..." mormro' Arisa, mentre cercava con lo sguardo il consenso di
Suzuka... e la bambina dai capelli viola, con tutta calma, sorrise e annui'.
"Beh... proveremo a seguire questo consiglio, signorina. Comunque... grazie per
averci ascoltato, adesso mi sento gia' piu' tranquilla... e tu,
Suzuka-chan?"
"Si', anch'io!" rispose Suzuka. "Signorina Tsuzune, Koito-chan, Kouta-chan,
vi ringraziamo per averci ascoltato e per averci dato questi consigli... la
prossima volta che vedremo Nanoha, sapremo come comportarci! Grazie mille!"
"Heheee... abbiamo solo fatto il nostro dovere!" rispose Kouta. "E ci fa
piacere esservi state d'aiuto!"
"Vi auguriamo buona fortuna con la vostra amica!" continuo' Tsuzune, facendo
il segno dell'okay. "Spero che si renda conto che e' una ragazza molto
fortunata, ad avere un'amica come voi!"
Finalmente, Arisa riusci' a sorridere, e fece un cenno affermativo con la
testa. "Gia'... sono sicura che se ne rende gia' conto!" affermo'. "Non per
niente lei e' Nanoha... una persona molto speciale!"
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"Uff... accidenti, e' stata una lezione dura..." commento' Saki-H,
sgranchendosi un po' la spina dorsale. Anche quella sera, tra capriole,
ruzzoloni, proiezioni e altre mosse di arti marziali, le ragazze avevano
faticato non poco... "Maori-san, non c'e' che dire, sei davvero una maga con
quel jujitsu! Credo che le ossa mi faranno male anche domani..."
"Pero' siete state molto brave anche voi!" rispose Maori, congratulandosi con
il quartetto di Pretty Cure, che davanti a lei e alle sue due compagne Maiden si
stavano rilassando dopo l'intenso allenamento. In quell'occasione, anche Heart e
Saki-T si erano ritrovate a fare piu' fatica del previsto... sara' stato per
tutte le battaglie che avevano affrontato come Pretty Cure, sara' stato perche'
avevano tutte un po' di talento innato, fatto sta che sia Nagisa e Honoka, sia
Saki-H e Mai avevano fatto un bel po' di progressi, nel breve tempo in cui si
erano allenate con loro... "Oggi ci avete anche dato un po' difilo da torcere,
lo dobbiamo ammettere!"
"E' vero, Mao-Mao!" affermo' Heart, rimettendosi a posto quella buffa gi rosa
che indossava! "Da quando frequentano i nostri corsi, Nagi, Hono, Sa-Sa2 e
Mai-mai sono diventate molto piu' brave! Quando arrivera' qualche altro
Elementale o scagnozzo di Dark Fall, sono sicura che loro sapranno accoglierlo
come si deve!"
Le espressioni delle Pretty Cure davanti a quella sfilza di nomignoli che
Heart si era inventata sul posto andarono da un pizzico di imbarazzo al piu'
totale sbalordimento... mentre Saki-T, prima "vittima" di questa strana
abitudine di Heart, si appoggio' una mano sulla fronte e scosse la testa.
"Accidenti, Heart-chan, ma come ti vengono questi strani nomignoli? Giuro che a
volte faccio fatica a capire quello che ti passa per la testa..." affermo' la
Maiden dai capelli blu, per quanto segretamente divertita da queste
uscite...
"Beh... certo mi fa piacere sapere che siamo un po' meglio preparate per i
nostri avversari futuri!" affermo' Mai, iniziando a raccattare la suaroba e a
porla ordinatamente nella sua borsa. "Vi ringraziamo ancora per il tempo che ci
avete dedicato... e immaginiamo che magari vi puo' essere di disturbo, a
volte..."
"Figurati, Mai-mai! Io adoro le arti marziali, e insegnarle e' divertente!"
rispose Heart. "Oh, a proposito, Hono... ho sentito che tra non molto e' il tuo
compleanno!"
Honoka, all'inizio un po' sorpresa che Heart lo fosse gia' venuta a sapere,
sorrise gentilmente. "Oh... si', infatti! Fra pochi giorni compio sedici anni...
e non vedo l'ora soprattutto perche' quel giorno lo passero' con i miei
genitori, che non vedo da tanto tempo!"
"Ah... si', ho sentito, Honoka-san... i tuoi genitori lavorano all'estero,
vero?" chiese Saki-H, cercando in qualche modo di rimettere a posto il caos che
regnava sovrano all'interno della sua borsa da palestra! "Beh... mi fa piacere
che possiate passare la giornata assieme, una volta tanto! Io vivo con i miei,
quindi non immagino come possa essere... pero' immagino che ti debba fare molto
piacere, dopo tanto tempo che siete lontani!"
"Infatti!" rispose Honoka con un sorriso. "Ora c'e' solo da sperare che non
salti fuori qualche problema, come e' successo in questi ultimi due anni..."
Mipple, che stava guardando l'allenamento attaccata al muro, in compagnia
delle altre mascotte e di Hikari, annui'. "E' vero, mipo... gli anni scorsi, e'
sempre successo qualcosa di imprevedibile, ogni volta che il papa' e la mamma di
Honoka venivano in Giappone... ogni volta era qualcosa di collegato alla loro
posizione come Pretty Cure, mipo!" affermo'. "Sigh... considerando quanto sono
pericolosi i nostri nuovi nemici, e il fatto che ce ne sono diversi, vorrei
sperare che quest'anno non capiti, mipo..."
"In ogni caso, anche se dovesse capitare, noi saremo pronte ad intervenire!"
affermo' Saki-H. "E... che capiti qualcosa o meno, sono sicura che sara' un
compleanno bellissimo, e spero che te lo godrai al meglio!"
Honoka si mise un asciugamano sulle spalle e raccolse la piccola Mipple dal
pavimento, facendole una piccola carezza sulla testa. "Grazie, grazie... ora
pero' e' meglio che ci muoviamo! La lezione di oggi e' durata piu' a lungo del
previsto, e abbiamo fatto tardi. Meglio che ci rivestiamo e torniamo a casa,
abbiamo anche un po' di compiti da fare..."
"Giusto!" concluse Flappy. "Non vorrei mai che Saki... voglio dire, la mia
Saki, qui presente... adduca la scusa che si sente troppo stanca per studiare,
lapi!"
"Sigh... tu sai come incoraggiare una ragazza, vero, Flappy?" mormoro'
sconsolata Saki-H, iniziando a sua volta a prepararsi. Se non altro, con la
primavera che stava avanzando, c'era ancora abbastanza luce...
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Su un volo diretto a Tokyo, nella business class, i problemi che qualcun
altro stava sperimentando erano di tutt'altro tipo... ed erano problemi che,
probabilmente, molte ragazze avrebbero voluto avere!
"Huff... certo che ci si annoia, su questi voli... non c'e' assolutamente
niente di interessante da fare! E pensare che abbiamo pure preso la classe
business! Tsk, non c'e' proprio piu' decenza, a questo mondo!" borbotto' con
acredine una ragazzina dai capelli blu a caschetto, vestita di un camice bianco
da laboratorio che sembrava fin troppo lungo per il suo piccolo corpo, un paio
di pantaloncini corti blu da mare, e un paio di sandali. Al suo fianco, sedeva
un'alta ragazza dai lineamenti cinesi e dalla carnagione pallida, con i capelli
blu legati in due bigodini ai lati della testa e un grazioso vestito rosso in
stile cinese, con un kanji dorato ricamato sul suo ampio seno. Mentre la bambina
aveva un'espressione molto irritata e annoiata, la ragazza piu' grande non
sembrava essere in alcun modo disturbata dal lungo viaggio.
"Sono spiacente che il volo non sia di suo gradimento, signorina Kira." disse
la ragazza cinese, senza scomporsi. "Forse gradirebbe che io chiami una hostess
e le permetta di dare voce alle sue rimostranze?"
Kira mosse una mano davanti a se' come per dire che non era necessario.
"Aaaah, lascia perdere, Mei-Ling! Tanto tra qualche ora arriviamo in Giappone,
no? Mi sfoghero' andando in qualche parco acquaico, tanto li' ce ne sono di
scelte possibili! E poi... mi consola l'idea che finalmente, quando presentero'
i miei meriti alla TSAB, potro' ottenere l'esenzione dalla frequentazione della
scuola dell'obbligo! Hehehee, se c'e' qualcuno che merita questo onore, sono io,
la grande dottoressa Kira Daidoji, genio e luminare della teoria elementale e
dell'etere!" disse la bambina dai capelli blu, ridacchiando quasi malignamente
verso la fine. L'espressione stoica della ragazza cinese si sciolse un pochino,
e un sorriso appena accennato le apparve sulle labbra.
"Mi fa piacere che i suoi meriti vengano riconosciuti, signorina Kira."
affermo', al che la ragazzina in camice bianco rise di nuovo, questa volta una
sguaiata risata a bocca aperta, e calcio' il sedile.
"Hahahahaaaa! Ma e' ovvio, no, Mei-Ling? Io sono la grande dottoressa Kira
Daidoji, e presto saro' conosciuta, rispettata e temuta in tutto il mondo!"
esclamo' lei, senza badare agli sguardi increduli che stava attirando addosso ad
entrambe. Per loro fortuna, la maggior parte delle persone si limitava a
scuotere la testa e a chiedersi come mai i bambini di oggigiorno fossero cosi'
maleducati e viaggiassero cosi' tanto con la testa...
"Hmmm? Tutto bene, tesoro?" chiese una signora di mezza eta' al marito, che
si era girato per qualche secondo nella direzione da cui era provenuta la risata
di Kira. "Chi e' quella ragazzina che parla a voce cosi' alta?"
"Hehee... guarda caso, cara, siamo capitati nella stessa business class di
Kira Daidoji, quella famosa scienziata bambina che ha fatto delle scoperte
rivoluzionarie nella... ehm... teoria dell'etere, credo che si chiami, o una
cosa di questo tipo..." rispose il marito, aggiustandosi gli occhiali da vista.
"Immagino che tu abbia gia' letto di lei, vero?"
"Si', dicono che e' veramente una bambina prodigio, anche se e' piuttosto
antipatica e chiassosa..." rispose la moglie... per poi storcere il naso quando
dal sedile di Kira provenne un sonoro starnuto, segno che la scienziata bambina
aveva la sensazione che stessero parlando di lei. "Ehm... e hanno detto anche
che di recente ha vinto un riconoscimento speciale per le sue ricerche, e che
adesso sta tornando in Giappone. Pero' davvero non immaginavo che saremmo finiti
nel suo stesso volo."
Il marito sospiro' e si appoggio' allo schienale, cercando di rilassarsi.
"Beh, in ogni caso, non importa. Dopotutto, stiamo tornando in Giappone per
rivedere la nostra piccola Honoka. Il fatto che sul nostro volo ci sia anche la
dottoressa Daidoji, credimi, mi interessa relativamente, in questo momento."
affermo', per poi fare un sorriso alla moglie. "Adesso, cara, perche' non provi
a rilassarti un po' anche tu? Abbiamo ancora qualche ora di viaggio prima di
arrivare in Giappone, e visto che passeremo la giornata con Honoka, tanto vale
essere freschi e riposati, giusto?"
"Hai ragione, caro! Cerchero' di prendere un po' di sonno anch'io..."
risposse la signora Yukishiro, per poi tirare fuori da sotto il sedile un
piccolo cuscino e metterselo dietro la nuca, in modo da stare il piu' comoda
possibile. Il marito fece la stessa cosa, ignorando Kira che, qualche fila piu'
indietro, stava guardando con acredine la coppia, tenendo le braccia incrociate
sul petto.
"Hmph... certo, certo, ignoratemi pure, finche' potete! Perche' quando avro'
presentato alla TSAB tutti i miei meriti, il mondo intero parlera' di me!"
mormoro' tra se', pregustando il momento della sua vittoria...
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E, qualche ora dopo, all'aeroporto di Narita...
"Mamma! Papa'! Bentornati, sono cosi' felice di vedervi!" esclamo' Honoka,
correndo incontro ai suoi genitori nel momento stesso in cui questi ultimi
varcarono l'uscita del terminal, trascinando con loro un paio di valligie
dall'aria piuttosto ingombrante! Immediatamente, i signori Yukishiro
abbandonarono li' i bagagli, e corsero ad abbracciare la loro bambina, che si
ritrovo' - come ormai era usanza in quel particolare giorno dell'anno -
avvinghiata in un affettuoso quanto soffocante abbraccio! "Ack... ugh...
papa'... mamma... sono... contenta che... ma... avrei bisogno di...
ossigeno..."
"Honoka, tesoro, quanto tempo e' passato!" esclamo' la signora Yukishiro,
quasi non sentendo sua figlia. "E mamma mia, quanto sei diventata grande in
questi tempi! Allora, come vanno le cose? Va sempre bene, li' a casa?"
"Siamo felicissimi di rivederti, piccola mia!" riprese il signor Yukishiro.
"Buon compleanno, e tanti auguri! Accidenti, compi gia' sedici anni,
Honoka-chan! Non sai quanto siamo commossi!"
"G... Grazie... mamma... papa'..." rispose Honoka, con un grosso gocciolone
di sudore sulla nuca, mentre cercava di raccogliere quanta piu' aria
possibile!
Nonna Sanae ridacchio' bonariamente mentre si avvicinava al gruppetto,
tenendo al guinzaglio il cane Chuutaro. "Hohohoo... vedo che siete sempre molto
entusiasti, ragazzi miei!" affermo'. "Pero' adesso forse fareste meglio a
lasciar andare la povera Honoka, altrimenti la farete diventare blu, con tutti
questi abbracci!"
"Ah... ehm... giusto, chiediamo scusa!" rispose il papa'. Immediatamente, i
signori Yukishiro mollarono la presa, e Honoka si mise una mano sul petto e
comincio' ad inspirare comicamente, cercando di riprendere fiato! "Scusa,
Honoka-chan, ma ogni volta che ti vediamo, non riusciamo a resistere e ti
abbracciamo!"
"Hehehee... tranquilli, vi capisco... e anch'io sono felicissima di vedervi!"
rispose il piccolo genio. "Comunque state tranquilli... a casa, con la nonna, va
sempre tutto bene... e anche Chuutaro sta bene, come potete vedere!" Si chino'
verso il suo affettuoso cane, che si mise seduto vicino a lei, tenendo la lingua
fuori dalla bocca e ansimando. "Mamma e papa' sono tornati, Chuutaro! Saluta,
dai!"
Il simpatico cagnone, come se avesse capito cosa stava dicendo la sua
padroncina, abbaio' un paio di volte, e la signora Yukishiro si chino' su di lui
per grattarlo dietro l'orecchio. "Hehehee... anche noi siamo molto contenti di
rivederti, Chuutaro! E... grazie anche a te, per aver tenuto compagnia alla
nostra bambina mentre noi eravamo via!"
"Beh... ma adesso non restiamo qui troppo a lungo, abbiamo tutta una giornata
davanti!" disse il signor Yukishiro, mentre andava a riprendere le sue valigie.
"Allora Honoka-chan, hai gia' un'idea di dove potremmo andare oggi? Puoi
scegliere il posto che vuoi!"
Honoka si sfrego' la guancia, un po' indecisa. "Ecco... a dire la verita' non
ne sono ancora molto sicura, papa'..." rispose. "Qualunque posto mi va bene, se
devo essere sincera!"
"Beh, in effetti un posto ci sarebbe, che potrei suggerire!" disse Sanae,
avvicinandosi ai genitori di Honoka con una mano vicino alla bocca, come se
volesse sussurrare loro nell'orecchio. "Vedete, ci sarebbe questa mostra
scientifica ad Asakusa, e penso che ad Honoka-chan piacerebbe molto andarla a
vedere... voi che ne pensate, potrebbe essere un'idea?"
"Un'idea fantastica, oserei dire!" affermo' il signor Yukishiro. "Allora e'
deciso, Honoka-chan! Per festeggiare il tuo sedicesimo compleanno, andremo tutti
assieme a questa mostra! Che ne dici, ti va l'idea?"
Immeditamente, il grazioso viso di Honoka si illumino', al punto che delle
comiche stelline cominciarono a scintillarle attorno! "Certo che mi va l'idea,
papa'! E magari, quando abbiamo finito, vi porto al mercato della Nakamise Dori!
Immagino che vi fara' piacere comprare qualcosa di tipicamente giapponese, dopo
essere stati all'estero per cosi' tanto tempo!"
"Hohohoo... beh, allora non restiamo qui ancora tanto a lungo!" suggeri'
nonna Sanae. "Forza, ragazzi, abbiamo un giorno intero per stare assieme, e
dobbiamo godercelo il piu' possibile!"
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Quel pomeriggio, davanti alla stazione di Shibuya...
"Ehm... bene, e adesso che siamo qui... com'e' che mi comporto?" si chiese
Nagisa, in quel momento davanti al suo amato sempai Fujimura proprio di fronte
alla statua di Hachiko, in perfetto orario. Sfortunatamente, per quanto la
stella della lacrosse si fosse preparata un bel discorso, sicura di fare colpo,
ora che si trovava al momento del dunque si rendeva conto di non avere fatto i
conti con la sua solita timidezza, che le impediva di fare dei sostanziali passi
avanti per dichiararsi a Fujipi. Lo stesso Fujipi, dal canto suo, dava
l'impressione di essere un po' imbarazzato e non troppo sicuro di cosa dire... e
per diversi secondi, i due adolescenti rimasero in silenzio l'uno davanti
all'altra, senza sapere come rompere il ghiaccio. Era una situazione alquanto
imbarazzante... che, per fortuna, si risolse quando Fujipi decise che era il
caso di sciogliere gli indugi, e dire qualcosa che potesse far rilassare un po'
anche Nagisa...
"Beh... ti trovo molto bene, Misumi-san!" affermo' il ragazzo. "Quella
maglietta che ti sei messa ti sta molto bene, sai? Non ricordo di averti mai
visto metterla..."
"Ah, questa?" rispose Nagisa, arrossendo un po' mentre si guardava la
maglietta... un grazioso vestito rosa che diventava piu' scuro sulle maniche, e
sulla cui parte frontale era disegnata una vignetta di Hello Kitty. "Hehee...
Si', in effetti, l'ho comprata da poco, e... l'ho conservata per le occasioni
speciali come oggi! Mi... mi fa piacere che la trovi carina! Hehehee..."
"Ugh... fantastico, Misumi... congratulazioni, dovevi proprio spalancarla,
quella tua ciabatta di bocca..." penso' tra se' con sarcasmo. Doveva proprio
dirlo cosi', apertamente? Magari Fujipi si sarebbe fatto l'idea sbagliata...
anzi, no, in realta' era l'idea giusta, ma non era certo questo il momento per
dirla!
Per fortuna, Fujipi non sembro' prenderla nella maniera che Nagisa non
voleva. "Certamente! Allora, Misumi-san, hai gia' idea di dove andare per
prendere quel regalo per Honoka-san?" chiese, iniziando a guardarsi in giro. "Ci
sono... un sacco di negozi qui a Shibuya, e c'e' solo l'imbarazzo della
scelta..."
"In effetti... non avevo ancora deciso per un regalo in particolare, e
pensavo che, se avessimo dato un'occhiata in giro, magari ci sarebbe venuta
qualche idea..." ammise Nagisa, per poi puntare lo sguardo verso un gruppo di
negozi vicino alla stazione. Era gia stata da quelle parti, anche se li aveva
visti solo di sfuggita, e c'erano delle ottime possibilita' che, tra quelli, si
potesse trovare un negozio in cui comprare un regalo adatto per Honoka... "Beh,
per esempio, potremmo provare di la'! Credo che troveremo tutto quello che ci
serve, e anche di piu'!"
"Hmmm... in effetti, sembra che quella catena di negozi sia ben fornita!"
affermo' Fujipi. "E va bene, allora... vada per quella! Andiamo, Misumi-san?"
Concluse la frase con un cenno della testa e uno dei suoi sorrisi caldi e
gentili, che riuscivano sempre a far andare in visibilio Nagisa...
"Va... va bene, Fujipi-sempai!" rispose, mentre i due cominciavano ad
incamminarsi verso i negozi vicini alla stazione, restando fianco a fianco.
Probabilmente, penso' Nagisa, in quel momento davano davvero l'impressione di
essere due fidanzatini alla loro prima uscita! Non che la cosa le desse
fastidio, ovviamente...
"Non riesco a crederci... sto camminando fianco a fianco con
Fujipi-sempai... e' quasi un appuntamento!" disse tra se'. "Ehm... okay,
Misumi, non dimenticarti del perche' sei qui... la tua migliore amica compie
sedici anni oggi, e il regalo che le prendi deve essere speciale! Quindi, fai
del tuo meglio!"
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"Wow... Non me lo ricordavo cosi' grande, il mercato di Asakusa!" disse Mai,
cercando di destreggiarsi tra la folla, con Saki-H che le faceva da guida in
mezzo alle bancarelle e ai negozi in stile tradizionale. Anche le due nuove
Pretty Cure avevano pensato che sarebbe stata una buona idea andare a prendere
un regalo per la loro "sempai" Honoka, e in quel momento stavano girando per le
bancarelle di uno dei piu' famosi mercati di Tokyo in cerca di qualcosa che
potesse piacere ad Honoka... e che rientrasse nelle loro disponibilita'
economiche! "Accidenti, restare cosi' tanto tempo lontano dalla tua citta' ti fa
davvero dimenticare tante cose!"
Saki-H rise divertita. "Hehehee... tranquilla, Mai, ti capisco! In effetti, a
volte nemmeno io e i miei compagni riusciamo a credere quanto grande sia, e ci
passiamo regolarmente! E per giunta, si puo' trovare praticamente di tutto! Mi
sa che abbiamo soltanto l'imbarazzo della scelta, per quanto riguarda scegliere
il regalo per Honoka-san!"
"Gia', ci sono tutti i negozi che si possano immaginare, da queste parti..."
commento' Mai. "Vediamo un po', cosa potremmo prendere per lei...? Pensi che
possa interessarle... hmmm... uno di quei ventagli?"
La giovanissima disegnatrice indico' un negozio a pochi metri da loro, nelle
cui vetrine erano esposti dei graziosi ventagli di vari colori. In effetti,
Saki-H non poteva negare che fossero eleganti e belli da vedere... pero', il suo
sesto senso le diceva che non fossero quelli il regalo giorno per Honoka.
"Hmm... non ne sono sicura, Mai-san... sinceramente, non credo che ad Honoka-san
interessino troppo queste cose, anche se in effetti penso che siano molto
carini. Forse faremmo meglio a cercare da un'altra parte, troveremo qualcosa di
piu' interessante..."
"Va bene..." rispose Mai. Le due ragazze si avviarono verso una strada
laterale, ma si fermarono quasi subito quando Saki-H inciampo' su qualcosa che
sporgeva dal marciapiede e barcollo' in avanti, afferrando stretta Mai per non
finire con la faccia per terra!
"Ah!" esclamo' la campionessa di softball, mentre Mai sgranava gli occhi
allarmata e cercava di sorreggere la sua amica. "Owww... scusa, Mai, stavo
cadendo e mi sono aggrappata a te... tutto okay?"
Mai annui' e guardo' verso il terreno, stupendosi del fatto che ci fosse
qualche crepa, leggermente visibile, nel punto dove Saki-H aveva da poco messo
il piede. "Si'... si', Saki, stai tranquilla. Ma... mi sembra un po' strano che
tu sia incampata qui... queste crepe nel terreno mi sembrano un po'
strane..."
"Gia', di solito lo tengono meglio, il marciapiede, da queste parti..."
commento' Saki, guardando con fastidio il punto in cui era inciampata. "Stupide
crepe..."
"Non e' questo il punto, Saki... non trovi un po' strane, queste
irregolarita' nel terreno?" chiese Mai, notando dei particolari un po' fuori
posto in tutta la faccenda. "Mi ricordano vagamente la galleria scavata da una
talpa... c'era un leggero sollevamento del terreno, come se qualcosa fosse
spuntato da sottoterra e avesse smosso le mattonelle. Ma ci vorrebbe una forza
enorme per aprirsi un varco in un terreno cosi' resistente. Saki, non so te...
ma a me tutto questo non piace per niente."
"Cosa?" esclamo' Saki-H, scioccata da questa rivelazione. "Vuoi dire che
qualcosa ha scavato un buco in questo pavimento cosi' resistente? Che si tratti
di un elementale o di uno di Dark Fall?"
"Non lo posso dire per certo, ma... e' altamente probabile!" affermo' Mai,
prima che la sua attenzione fosse attirata dal "cellulare" in cui Choppy si era
trasformata. Anche Flappy sembrava altrettanto allarmato, e si stava agitando
per avvertire Saki-H... cosa che praticamente confermo' alle due nuove Pretty
Cure che c'era qualcosa di cui preoccuparsi sul serio!
"Saki! Saki! Qui c'e' qualcosa che non va, lapi!" sussurro' il foletto
azzurro.
"Lo sento anch'io, Mai... dobbiamo allontanarci da qui, prima che si faccia
vedere, chopi!" mormoro' Choppy. "Se si facesse vedere qui, in questo momento...
rimarrebbero coinvolte troppe persone, chopi!"
Saki-H e Mai annuirono contemporaneamente e iniziarono a svincolarsi tra la
folla, alla massima velocita' che fosse loro possibile, senza al contempo dare
l'impressione che ci fosse qualcosa di allarmante in giro... e sottoterra, nello
stesso punto in cui Saki-H era quasi inciampata un attimo prima, Dorodoron
corrugo' la fronte irritato. Aveva fatto tanta fatica per seguirle fin li', e
ora se le stava facendo scappare per uno stupido errore!
"Ugh... accidenti a voi, Pretty Cure! Ma non crediate che io abbandoni cosi'
la partita..." borbotto' tra se', nascosto a diversi metri sotto i piedi dei
numerosi passanti. "Per fortuna, riesco a sentirvi molto bene, anche da qui...
hehehee, grazie alla mia percezione delle vibrazioni, sarei in grado di
percepire un gatto che cammina ad un chilometro di distanza! Non crediate di
potermi scappare!"
Il combattente di Dark Fall corrugo' la fronte, e inizio' ad usare le sue
muscolose braccia per aprirsi un varco attraverso il terreno, nella direzione
verso la quale erano andate le nuove Pretty Cure. Nonostante non fosse
esattamente il piu' sveglio tra i guerrieri di Dark Fall, lo era abbastanza da
immaginare che Saki-H e Mai volessero attirarlo in un posto dove avrebbero
potuto combattere piu' agevolmente, e non avrebbero corso il rischio di essere
scoperte. Beh, che facessero pure... lui le avrebbe comunque raggiunte e fatte
fuori! E la cosa migliore era... che questa volta non potevano neanche contare
sull'appoggio delle loro compagne! Questa si' che era l'occasione giusta per
regolare i conti con loro una volta per tutte... e una volta che lui avesse
eliminato quelle due mocciose, Lord Akudaikahn gli sarebbe stato sicuramente
grato!
"Hehehee... aspettate e vedrete, mocciose! Scappate pure, scappate... tanto,
non potete sfuggire ai miei sensi ipersviluppati! Si scovero' e vi annientero',
una volta per tutte! E gia' che ci sono... mi faro' dire anche dov'e' la
Sorgente del Sole! Due piccioni con una fava, non potrebbe andarmi meglio!"
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Nello stesso momento, nei pressi di un negozio vicino alla stazione di
Shibuya, un gruppo di ragazzine delle elementari era seduto su una panchina,
appena dentro il centro commerciale, e stavano mangiando assieme la loro
merenda... un gruppo di tre ragazzine, composto da una castana, una biondina e
una ragazza dai capelli violetti, che in quel momento stavano sedute in assoluto
silenzio, ognuna di esse sgranocchiandosi la propria merenda. Yuuno, il furetto
di Nanoha, stava appostato sulla spalla della sua apparente padroncina,
aspettando con un certo timore che una delle tre facesse la prima mossa. Mentre
Nanoha e Suzuka sembravano imbarazzate, e quasi temevano cosa sarebbe stato
detto come prima frase, Arisa manteneva la sua quasi classica espressione
accigliata, picchiettando di tanto in tanto con l'indice della mano destra sulla
panchina. C'era un'atmosfera abbastanza tesa, e il mago-furetto non poteva fare
altro che aspettare e sperare che qualcuna di loro si decidesse a parlare e a
rompere il ghiaccio...
"Ehm..." inizio' Nanoha, che sopportava altrettanto male la situazione che si
era venuta a creare. "Ragazze... Arisa-chan, Suzuka-chan... se... se c'e'
qualcosa che volete dirmi... prego, io sono tutta orecchie!"
Arisa sospiro', imponendosi di mantenere la calma. Non sarebbe stato
producente se avesse perso la pazienza proprio in quel momento, anche se aveva
voglia di dirne quattro a Nanoha. "Ooookay, Nanoha-chan, lo sai che io sono
esattamente il tipo da fare tanti giri di parole... quindi, verro' subito al
punto: in questo periodo, abbiamo visto che ti estranei e che in piu' di
un'occasione ti sei come persa nel tuo mondo... e la cosa, lo avrai gia' capito,
non mi ha esattamente fatto piacere!"
"Lo so, Arisa-chan, e mi dispiace..." disse la ragazzina, abbassando la
testa. "Pero', vedi, e' una cosa che..."
Arisa alzo' una mano, interrompendo Nanoha prima che questa potesse
addentrarsi troppo nel suo discorso. "Un momento, Nanoha-chan... stavo giusto
iniziando il mio discorso!" affermo', alzando la voce appena un po'. "Allora,
senti, se e' unacosa che non ci puoi dire, che devi mantenere segreta per
qualche motivo... allora va bene, possiamo accettarlo. Pero', quello che non ci
va bene e' che tu non ci consideri neanche, quando sei la' che rimugini sui tuoi
problemi! Noi siamo le tue amiche, santi numi, e anche se non possiamo fare
nulla per aiutarti in questo momento, vorremmo almeno che tu ti ricordassi che
puoi sempre contare su di noi, quando sei in difficolta'!"
Nanoha sgrano' leggermente gli occhi... e anche Yuuno, pur intrappolato nel
suo corpo di mustelide, assunse un'espressione vagamente sorpresa. Non si
aspettavano che Arisa sarebbe retrocessa dalla sua posizione cosi' facilmente...
e a rincarare la dose ci penso' Suzuka, che dopo essersi schiarita la voce,
volle dire la sua.
"Sai, Nanoha-chan, ci rendiamo conto che anche tu hai i tuoi segreti, ed e'
giusto che tu voglia tenerteli per te." affermo'. "Ma... non dimenticare che se
vuoi qualcuno a cui appoggiarti puoi sempre contare su di noi. Dopotutto, tu sei
stata la nostra prima vera amica, e se non fosse stato per te, chissa' dove
saremmo in questo momento... quindi e' giusto che adesso anche noi ti offriamo
il nostro supporto, no?"
Arisa incrocio' le braccia sul petto e mosse la testa su e giu', per dire che
era d'accordo anche lei. "Giusto, Nanoha-chan!" rispose. "Ci basta che tu
ricordi che noi siamo sempre al tuo fianco. Se... se noi fossimo in grado di
aiutare te, anche soltanto con la nostra presenza, come tu hai aiutato noi,
allora la cosa non potrebbe che farci piacere. Ma... non ci evitare piu', da
questo momento in poi, okay? A noi dispiace essere messe in disparte..."
Dopo qualche secondo di sbalordimento, la neo-maga si sfrego' la nuca con una
mano e annui', sentendosi un po' sciocca. In effetti, avevano ragione... lei le
aveva messe da parte, credendo che loro non potessero aiutarla con il problema
con cui si trovava a che fare... ma non aveva pensato che, a modo loro, anche
Arisa e Suzuka avrebbero potuto darle una mano. "Ehm... si', e' vero, lo
riconosco... avrei potuto essere un attimo piu' fiduciosa nei vostri confronti!"
affermo'. "Il fatto e' che, beh... non volevo farvi preoccupare per niente, e
cosi' ho fatto finta che le cose mi andassero bene lo stesso... e non ve ne ho
parlato! Ma a quanto pare, sono davvero una pessima bugiarda, vero?"
"In effetti, Nanoha, non sei per niente brava a fingere..." le sussurro'
Yuuno all'orecchio, badando che fosse lei l'unica a poterlo sentire.
"Hehehee... comunque... scusatemi tanto, ragazze, avete ragione. D'ora in
poi... cerchero' di essere piu' aperta nei vostri confronti!" concluse Nanoha.
Per fortuna, le sue amiche accettarono le sue scuse senza fare troppe domande, e
Suzuka anzi annui' in segno di approvazione.
"Di niente, Nanoha-chan! Anzi, ci dispiace di essere state un po' ficanaso,
ma... davvero, eravamo preoccupate per te, e ci sentivamo impotenti... in
particolare Arisa-chan, non e' vero?" affermo', facendo poi un occhiolino alla
focosa biondina... che, dal canto suo, rispose con un'espressione vagamente
irritata e un cenno affermativo della testa.
"Mi sembra naturale, no?" rispose. "Ad ogni modo, adesso che ci siamo
chiarite, non parliamone piu', e pensiamo invece a goderci questo
pomeriggio!"
Nanoha sorrise e si disse d'accordo... ma come se avesse sentito i progetti
del gruppo di scolarette, e volesse in qualche modo gettarci dentro un po' di
fango, il destino interferi' proprio in quel momento, in forma di un'improvvisa
sensazione di pericolo che la neo-maga senti' come una scarica elettrica che le
attraverso' il corpo, e un improvviso peso nella mente! Nanoha spalanco' gli
occhi, con un improvviso scatto di paura. Ormai sapeva benissimo cosa voleva
dire... voleva dire che c'era un pericolo imminente, anche se non era sicura di
cosa fosse...
"Yu... Yuuno-kun, lo senti anche tu, vero?" chiese telepaticamente
Nanoha, rivolgendosi al suo compagno. "Si sta avvicinando qualcosa... anche
se non so che cosa..."
"Lo sento, Nanoha... e credo che si tratti di un Elementale..."
rispose il furetto, concentrandosi per cercare di capire di che tipo di
elementale si trattasse esattamente. "Hmm... c'e' qualcosa che non mi
convince, in tutto questo... questo Elementale ha qualcosa di diverso dagli
altri, e non mi stupirebbe se ci fosse qualcosa di piu' dietro... Nanoha, stai
attenta, temo che questa volta non sara' per niente facile..."
Non era esattamente quello che la ragazzina sperava di sentirsi dire,
soprattutto considerando che il ricordo delle sue sconfitte contro Fate era
ancora fresco... ma non c'era molto altro che lei potesse fare a riguardo, e
poi, se lasciato fare, quell'elementale sarebbe potuto diventare molto
pericoloso per tutti i suoi amici. Doveva cercare di far allontanare Arisa e
Suzuka da li', e poi, una volta che fossero al sicuro e non rischiassero di
essere coinvolte, tornare a sistemare quell'elementale..
"Okay, Yuuno... ascoltami, cerchero' di far allontanare Arisa-chan e
Suzuka-chan da questo posto..." disse telepaticamente. "Sperando che
quell'elementale non si sia ancora fatto vedere... ma che cosa avrebbe di
diverso questo Elementale rispetto agli altri?"
"Ancora non ne sono sicuro... ma percepisco chiaramente che questo
elementale emana un'energia diversa da quella degli altri che abbiamo visto. E'
come se... beh, per usare un termine tecnico, fosse su una lunghezza d'onda
diversa. So che non e' molto facile da spiegare, ma... insomma, credo di aver
reso l'idea, no?"
Nanoha annui', per poi alzarsi dalla panchina e rimettersi a posto il
vestito. Prima che le sue amiche potessero chiedersi cosa aveva in mente, Nanoha
indico' un corridoio vicino a loro, facendo loro cenno di avviarsi in quella
direzione. "Arisa-chan, Suzuka-chan... scusate, ma adesso temo che sia sorto un
piccolo problema. Ascoltatemi, ragazze... avrei bisogno che noi ci allontaniamo
un po' di qui... e' sempre quel mio problema di cui ho... preferito mantenere il
segreto con voi."
"Come?" chiese Arisa, alzandosi a sua volta. Suzuka fece la stessa cosa un
istante dopo, e le due bambine iniziarono a seguire Nanoha nel corridoio che lei
aveva indicato, sperando che non si trattasse di nulla di grave...
"Mi dispiace, ragazze, se potessi spiegarvi tutto... ma non vi preoccupate,
dovete solo allontanarvi un po' di qui, e aspettarmi, io sistemero' questa
faccenda e tornero' subito!" spiego' Nanoha.
Le due amiche di Nanoha, per un attimo, rimasero sorprese... ma non duro' a
lungo, e ben presto si convinsero a fare come aveva chiesto la loro compagna di
classe e darle fiducia. "Hmm... va bene, Nanoha-chan! Noi ci fidiamo di te...
quindi, fai del tuo meglio, e sappi che noi tifiamo per te!" commento'
Arisa.
"Grazie, Arisa-chan, Suzuka-chan... sapere questo mi rassicura!" affermo'
Nanoha, mentre guidava le sue amiche verso un posto sicuro...
----------
"Hmmm? Elementali? Hanno cominciato ad apparire con maggiore frequenza, qui a
Tokyo?" chiese Kira, seduta davanti ad un PC di ultima generazione... in un
piccolo garage che la ragazzina sembrava aver equipaggiato di tutti i comfort!
In quel momento, la giovanissima scienziata si stava sgranocchiando dei popcorn,
mentre scorreva un file dove si potevano leggere tutte le ultime notizie.
Mei-Ling era al suo fianco, in piedi come un soldato, e stava a sua volta
aggiornando Kira su quello che era successo e su cosa ci fosse dietro.
"Si', signorina Kira." disse la ragazza cinese, senza cambiare espressione.
"Gli attacchi degli Elementali si sono moltiplicati in questo periodo, e come se
non bastasse, sono stati ricevuti rapporti dell'attivita' dei Jewel Seed, nei
dintorni di Tokyo. Pare che sia coinvolta Precia Testarossa, ex-maga di classe S
della TSAB, ma la cosa non e' confermata. Inoltre, l'Impero di Dark Fall sta
sferrando attacchi sempre piu' violenti contro il Giardino dell'Arcobaleno... e
il fatto che siano state scoperte due nuove Pretty Cure e una nuova maga
combattente sta facendo ben poco per alleviare la pressione posta sulla
TSAB."
"Hmmm..." disse Kira, sfregandosi il mento con un sogghigno di superiorita'.
"Ma guarda... questa potrebbe proprio essere l'occasione che attendevo con
ansia!"
Mei-Ling la guardo', con sorpresa vagamente percettibile, mentre Kira si
alzava dalla sua sedia... e si dirigeva verso un alto cilindro di vetro,
fiocamente illuminato, in un angolo del garage. Sembrava completamente vuoto, a
parte il liquido azzurro e denso, quasi gelatinoso, che lo riempiva, e alcune
bolle che, di tanto in tanto, si levavano dal pavimento e risalivano verso la
superficie, con lentezza quasi inquietante.
"Signorina Kira..." chiese Mei-Ling. "Allora e' quello il progetto di cui
parlava. Come sta andando?"
Kira diede un'occhiata ad alcuni strumenti sul lato destro del cilindro e
sghignazzo' astutamente. "Hehehee... tutto come da programma! Mentre ero via, le
mie macchine hanno fatto il loro dovere... mancano solo pochi giorni, e la mia
nuova arma sara' completa! Dopodiche'... non dovremo piu' preoccuparci di Dark
Fall, degli Elementali, ne' di qualunque altra cosa! Vedrai, Mei-Ling, sara' il
giorno del mio trionfo! Heheheee..."
----------
CONTINUA...
Note dell'autore: Accidenti, questo capitolo si' che e' stato difficile da
scrivere... non avevo ispirazione, e cosi' ho finito per tagliarlo proprio
quando stava per iniziare l'azione. Spero di riuscire a completarlo presto, e
che per adesso vi sia piaciuto!
Non ho molto da dire, se non... alla prossima volta, e mi raccomando,
lasciatemi un commento!
Justice Gundam
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Capitolo 22 *** Buon compleanno Honoka, Parte 2 ***
Lyrical_Arcana_022
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart)
scritta da: Justice Gundam
Bentornati, amici fan dei crosssover! Bentornati a questo fin troppo tardivo
aggiornamento della mia saga crossover, riguardante gli anime Pretty Cure e
Nanoha, e il videogioco Arcana Heart! Purtroppo, ad un certo punto, la mia
ispirazione per la stesura di questo crossover e' andata scemando, e mi sono
ritrovato a non sapere piu' come proseguire... e cosi' ho finito per perdere
tempo mentre altre storie per le quali ero piu' ispirato reclamavano la mia
attenzione. Ma adesso spero di essermi tolto da questa antipatica posizione, e
di essere in grado di proseguire la stesura del mio crossover senza che ci siano
altri intoppi.
Quindi, giusto per fare un riassunto di quello che e' successo, vediamo un
po' qual e' la situazione... innanzitutto, quelli di Dark Fall stanno
cominciando a muoversi sul serio, e Lord Akudaikahn ha approvato un'idea della
sua sottoposta Shitataare: mandare due spie di nome Michiru e Kaoru (le
conoscete, vero?) sulla Terra per controllare quello che le nostre eroine stanno
facendo, e poterle cosi' anticipare in tutto quello che fanno. Nel frattempo,
Dorodoron e' andato a sua volta sulla Terra e sta cercando i Jewel Seed... se
Dark Fall dovesse impadronirsi di quei pericoloso artefatti, lasituazione
diventerebbe davvero molto seria, quindi c'e' solo da sperare che le nostre
eroine, Saki e Mai prima di tutte, riescano a mettergli i bastoni tra le
ruote!
Nel frattempo, si sta per verificare un lieto evento: ebbene si', la nostra
Honoka Yukishiro, la preferita di tutti (o almeno, lei e' sempre stata la piu'
popolare tra i fan delle prime due serie di Pretty Cure...), festeggia ora il
suo sedicesimo compleanno! E questo vuol dire che questa è la giornata in cui
lei puo' rivedere i suoi genitori... e che per Nagisa e Shogo (a proposito, come
andranno poi le cose tra quei due?) e' il momento di pensare ad un regalo come
si deve. Per la nostra Nanoha e per le Maiden, sfortunatamente, il lavoro non ha
mai fine... e infatti tra non molto la nostra maga-bambina preferita dovra'
affrontare un Elementale molto pericoloso, che sta mettendo in pericolo Tokyo,
mentre Saki-H e Mai se la dovranno vedere con Dorodoron, che ormai ha deciso di
eliminarle... e non si fermera' davanti a niente pur di raggiungere il suo
obiettivo!
Beh, stanno accadendo un bel po' di cose tutte assieme, eh? Credo che per
questo capitolo avremo molto da leggere, quindi non perdo ulteriore tempo, e mi
dedico immediatamente a rispondere alle vostre recensioni!
KillKenny: In effetti, credo che tu abbia riassunto la situazione in
maniera concisa e precisa... per quanto riguarda Reinforce, non credo di poter
dire molto... ma ti posso anticipare gia' che piu' avanti vedremo un po' di
personaggi di StrikerS, e anche un po' della gentaglia di Force! (Gli Huckebein,
i cattivi piu' antipatici della saga di Nanoha, che potrebbero dare lezioni di
odiosita' ad Aizen stesso...). Grazie del voto, e a risentirci!
Anonimo: Hehehee... per qualche motivo, ero sicuro che Kira ti sarebbe
piaciuta! E aspetta di vederla piu' avanti, perche' dara' prova del suo genio
folle tra non molto! Quelli di Dark Fall, in effetti, sono abbastanza
monotematici, ma in effetti tutti i cattivi di Pretty Cure lo sono sempre
stati... hehehee, ormai conosci i miei trucchi letterari, eh? Mi dispiace solo
che mi ci sia voluto tanto tempo per scrivere questo capitolo, ma finalmente e'
pronto! Buona lettura!
KonanKohai: Ehilà, benvenuta alla mia fanfiction! Beh, in effetti nè
Arcana Heart ne' Nanoha sono molto conosciuti in Italia... Arcana Heart e' un
videogioco giapponese, mentre Nanoha e' un anime di magical girls con un tono
piu' adulto e decisamente piu' serio, a cui ti consiglierei di dare un'occhiata!
Comunque... mi fa piacere che questa storia ti sia piaciuta, e spero adesso di
non dovermi piu' fermare! Hehehee... pensa te, io invece, per qualche motivo, ho
pensato che Akane sarebbe stata perfetta come depositaria del segreto delle
Pretty Cure! Comunque grazie, e spero che anche il resto di questa storia ti
piaccia!
Okay, mi sembra che non ci sia piu' nient'altro da dire... quindi, vi lascio
al resto di questa storia, e vi auguro buona lettura! A presto, e sappiatemi
dire cosa ne pensate!
----------
Capitolo 22 - Buon compleanno, Honoka - Parte 2
"Ehm..." disse Nanoha, scrutando il cielo grigio sopra di lei alla ricerca di
un indizio che le permettesse di scoprire la presenza di un Elementale. "O-Okay,
Yuuno-kun, adesso Arisa-chan e Suzuka-chan sono abbastanza lontane da non essere
in pericolo... ma questo Elementale ancora non si vede! Cosa proponi di fare,
Yuuno-kun? Cerco un posto dove trasformarmi, e poi faccio uno scan completo
dell'area?"
"Credo che sia l'idea migliore..." affermo' il furetto. "Non ho idea di dove
possa essersi nascosto quell'Elementale, ma non e' il caso di farsi cogliere
impreparati... non sappiamo neanche di cosa sia capace!"
La ragazzina annui' e si preparo' a trasformarsi, cercando un posto dove
potesse farlo senza essere vista da occhi indiscreti... e lo trovo' quando
scorse un piccolo vicolo vicino a lei, dove si infilo' un istante dopo. Invoco'
Raising Heart e, in breve tempo, i suoi vestiti di tutti i giorni scomparirono
in un lampo di luce, sostituiti dalla candida ma robusta Barrier Jacket e dagli
stivaletti bianchi che le arrivavano alle caviglie. Poi, tenendo stretto il suo
bastone magico tra le mani, e Yuuno sulla sua spalla, la ragazzina si libro' in
volo sopra la citta', usando l'opzionedi Wide Area Search di Raising Heart per
individuare l'Elementale nascosto.
Sfortunatamente, anche con l'aiuto di quel bastone magico, non si
preannuciava una ricerca molto semplice. Sembrava quasi che l'Elementale in
questione si fosse dissolto nell'aria, e fosse al di la' persino delle capacita'
di ricerca del manufatto magico. Nanoha cerco' di concentrarsi di piu', ma anche
cosi', Raising Heart non riusciva a captare che sprazzi dell'energia della
creatura extradimensionale, e non era in grado di rivelarne la locazione
precisa... ne' tantomeno identificare di che tipo di Elementale si trattasse!
Yuuno stesso era abbastanza sorpreso da questo volgere degli eventi... e non lo
nascose alla sua amica umana!
"Accidenti... persino Raising Heart ha problemi a trovare quella creatura?"
esclamo' incredulo il furetto. "Hmmm... c'e' qualcosa che non mi piace, in tutto
questo, il fatto che gli Elementali comincino anche a celare la loro presenza
significa che... un momento! E quello che cosa..."
Nanoha e Yuuno, dalla loro posizione sopra i tetti dei grattacieli piu' alti
di Shibuya, riuscirono a vedere, anche se solo per un paio di secondi, una scia
argentata che sfrecciava attraverso il cielo, e alcune piume bianche apparire
praticamente dal nulla e scendere lentamente verso terra, facendosi cullare dal
vento di primavera. Incuriosita, la giovanissima maga combattente punto' Raising
Heart in quella direzione e si concentro' brevemente... spalancando gli occhi
quando, un attimo dopo, l'aspetto dell'Elementale le apparve per qualche
secondo: era un magnifico stallone bianco, grande il doppio di un cavallo
normale, con un paio di candide ali simili a quelle di un cigno, le criniera
selvaggia che risplendeva di vari colori, che galoppava in aria su zoccoli
argentati. Il suo mantello era così chiaro che sembrava fatto di luce pura... ma
nei suoi occhi, anoha riusci' a vedere, anche se solo per un istante, delle
lingue di fuoco che saettavano minacciosamente in varie direzioni. Un singolo
corno di colore grigio piombo, lungo come l'avambraccio di un uomo e affilato
come una trivella, che contrastava in maniera quasi inquietante con l'aspetto
glorioso dell'Elementale, spuntava dalla fronte dell'equino, dando subito
l'impressione che fosse un avversario molto pericoloso!
"Nanoha! Non ci posso credere, quello e' un Pegaso! E' un Elementale
dell'Aria molto raro..." affermo' Yuuno. "Pero'... c'e' qualcosa di strano in
lui, non e' normale che un Pegaso si comporti cosi'! Di solito questi Elementali
non sono cosi' turbolenti..."
"Non ne ho idea, Yuuno-kun..." mormoro' spaesata Nanoha. "Sei tu l'esperto di
Elementali e creature fatate..."
Yuuno corrugo' la fronte, gli occhi fissi sul punto verso cui lo stallone
alato stava cavalcando, mentre Nanoha iniziava a volare nella sua direzione. Per
fortuna, sembrava che la TSAB si fosse accorta dell'emersione di
quell'Elementale, in quanto la ragazzina senti' la ormai familiare sensazione di
sfarfallamento che accompagnava il momento in cui veniva alzata la zona franca,
all'interno della quale le ragazze potevano combattere senza essere viste da
nessuno. Dando un po' piu' di potenza, Nanoha ridusse la distanza che la
separava dal Pegaso, cercando di non perderlo mai di vista... cosa che non era
troppo facile, considerando che l'Elementale dell'Aria sembrava mimetizzarsi nel
vento stesso, i suoi contorni che ondeggiavano e scomparivano a tratti mentre
galoppava. Piu' Yuuno lo guardava, piu' di convinceva che c'era qualcosa di
strano, in quel pur magnifico animale... non era decisamente quello il
comportamento tipico di quella specie di Elementali!
"Si sta dirigendo verso la stazione di Shibuya..." commento' Nanoha, senza
nascondere la sua preoccupazione. "Non capisco cosa abbia intenzione di fare, ma
non possiamo permettere che causi il panico tra le persone..."
----------
La giornata era stata, fino a quel momento, molto piena ed eccitante per
Honoka Yukishiro e la sua famiglia... e adesso, tutti assieme su un taxi preso a
noleggio, stavano proseguendo lungo la strada principale di Shibuya, parlando
allegramente di tutto quello che era successo nel lungo periodo in cui non si
erano visti.
"E cosi', per puro caso, ho scoperto il motivo per cui quell'esperimento non
funzionava, e ho risolto il problema!" stava dicendo in quel momento Honoka,
riferendosi ad una relazione su un esperimento di chimica che aveva presentato
alcuni giorni prima - e che, come e' facile immaginare, aveva preso il massimo
dei voti!
"La chimica è davvero una delle tue più grandi passioni, vero, tesoro?"
chiese giovialmente il signor Yukishiro, accarezzando la testa alla figlia e
scompigliadole un po' i luccicanti capelli blu notte! Honoka ridacchiò
imbarazzata, cercando di mantenere la propria pettinatura quanto più possibile
in ordine. "Beata te... io sono sicuro che mi perderei tra fiale, fialette e
formule strane..."
"Non è poi così complicato, papà... E' tutta questione di tenere a mente
quali sono le combinazioni possibili, ricordare quali associazioni atomiche
danno determinati risultati e... ehm... scusate, mi rendo conto che adesso mi
sto mettendo ad usare termini tecnici!" affermò Honoka, rendendosi conto che si
stava disperdendo in vocaboli che per un profano erano incomprensibili.
"Comunque... sì, per me è una vera passione, è per questo che mi riesce facile!
Come sai... la scienza in generale mi è sempre piaciuta... Hm?"
Honoka si bloccò di colpo, con evidente stupore, quando il "cellulare" che
portava al fianco iniziò a muoversi e ad agitarsi... il che voleva dire che
c'era qualcosa che non andava nelle vicinanze! Ormai era successo tante di
quelle volte che Honoka ne aveva perso il conto...
"Hm? Cosa succede, tesoro? C'è... qualche problema, per caso?" chiese la
signora Yukishiro, notando l'improvviso cambio di umore della figlia. Honoka,
cercando di non far vedere troppo il proprio "cellulare", alzò lo sgardo verso
la sua mamma, e cercò di pensare ad una scusetta sul momento...
"Ehm... in effetti, adesso che mi ricordo, ci sarebbe un piccolo problema..."
affermò il piccolo genio, provando un'antipatica sensazione di colpa. Essere una
Pretty Cure era molto bello, su questo non si poteva discutere... ma qualche
volta diventava pesante, soprattutto per il fatto di essere costretta a mentire
ai propri genitori e agli amici che non ne sapevano niente... "Ecco... avevo
promesso ad una mia amica che avrei dovuto fare una commissione, qui a
Shibuya... ed è una cosa a cui proprio non posso mancare! Ehm... so che il
momento è un po' inopportuno, ma... scusate, mamma e papà, ma potrei scendere
qui per un attimo? Ci metterò solo qualche minuto, vedrete che non vi farò
aspettare a lungo..."
Nonna Sanae aprì leggermente gli occhi e guardò con empatia la nipotina.
Sapeva già che quando Honoka faceva questi discorsi, era perchè stava accadendo
qualcosa di serio... Honoka non era certo tipo da andarsene così, per capriccio,
da un momento importante come il ritrovo annuale con i suoi genitori...
"Beh..." disse il signor Yukishiro dopo un attimo. "Se non ci metti tanto,
alllora... non ci sono problemi, per noi, vero, cara?"
"Certo che no... ma mi raccomando, fai in fretta, tesoro... altrimenti non
avremo il tempo di fare tutto quello che ci siamo proposti!" rispose mamma
Yukishiro. "Autista, può fermarsi alla prossima piazzola di sosta? Ci fermeremo
una decina di minuti, nostra figlia ha un impegno urgente..."
"Va bene..." rispose il tassista, per poi accostare il marciapiede, fermarsi
nella prima piazzola adibita che gli si presentò davanti, e spegnere la
macchina, in modo da permettere ad Honoka di scendere. La ragazza chinò la testa
in segno di scusa e gratitudine e, dopo aver ripromesso che avrebbe fatto il più
in fretta possibile, scese e si mise a correre lungo il marciapiede, tirando
fuori il suo cellulare mentre correva. Come immaginava, il faccino spaventato e
nervoso di Mipple apparve davanti a lei...
"Mipple, cosa succede? Hai avuto... un altro brutto presentimento?" chiese
Honoka alla sua amica del Giardino della Luce, che annuì rapidamente.
"Sì, Honoka, mipo... ma è qulcosa di diverso, questa volta, mipo!" esclamò la
graziosa creaturina. "Non so esattamente come spiegarlo, ma... si tratta di un
Elementale, ma ha qualcosa di diverso, mipo! Emana un'aura maligna molto simile
a quella degli uomini di Dark Fall, mipo!"
"Come sarebbe?" chiese Honoka, un po' dubbiosa. "Accidenti, non mi vorrai
dire che... quelli di Dark Fall hanno tirato fuori l'idea di corrompere gli
Elementali per assoggettarli al loro controllo?"
"Non posso escludere nulla, mipo..." rispose Mipple. "Percepisco che Nagisa e
Mepple sono qui vicino, e anche Nanoha sta inseguendo quella creatura, ma... non
so cosa potrà fare da sola!"
"Certo, capisco... interveniamo anche noi, presto!" concluse Honoka,
scambiandosi un cenno affermativo con la sua amica del Giardino della Luce,
mentre si affrettavano verso il grande centro commerciale, seguite a distanza
dallo sguardo preoccupato dei signori Yukishiro e di nonna Sanae...
"E' una cosa un po' strana, tesoro... e ti confesso che sono un po'
preoccupato." affermò l'uomo, sistemandosi i capelli con un sospiro. Quando sua
moglie gli rivolse uno sguardo interrogativo, l'uomo si schiarì la voce e spiegò
quello che voleva dire. "Beh... hai notato, cara, che da un po' di tempo a
questa parte, ogni volta che veniamo in Giappone per fare visita ad Honoka,
succede qualcosa di strano? Due anni fa, c'è stata quella rapina..."
"Ora che mi ci fai pensare, è vero..." disse la moglie. "Ho come la
sensazione che ci sia qualcosa di strano nell'aria. Non lo so, Honoka non è il
tipo da nascondere le cose, ma... se ci fosse qualcosa che lei sente di non
poter dire nemmeno a noi? Che sia quello il problema?"
"Non ne ho idea, cara..." rispose Sanae, cercando di coprire un po' la
nipotina. "Ma... sono convinta che Honoka non ha intenzione di ingannarvi.
Quando penserà che sia il caso di rivelarvelo, sono sicura che non esiterà.
Datele tempo..."
I genitori di Honoka annuirono dopo un attimo di riflessione, pensando che
l'anziana signora parlasse a ragion veduta...
----------
"Ecco, credo che questo sia quello giusto per Honoka!" esclamò Nagisa
trionfante, tenendo in mano un libro sull'astrofisica scritto da un luminare
europeo... esattamente il tipo di libro che poteva interessare ad un piccolo
genio come la sua migliore amica!
Fujipi diede un'occhiata al libro, e dopo averci riflettuto su per un attimo,
si disse d'accordo, e i due ragazzi si diressero verso la cassa per pagare il
loro acquisto e farselo incartare... quando all'improvviso Nagisa sentì vibrare
il cellulare che portava appeso al fianco, e il suo sguardo scattò in quella
direzione per la sorpresa. Non c'era possibilità di errore, Mepple stava
cercando di dirle qualcosa di molto importante... probabilmente che c'era
qualche Elementale o qualche rompiscatole di Dark Fall in arrivo.
"Ehm..." affermò la Pretty Cure veterana, richiamando a sè l'attenzione di
Fujipi. "Fujipi-senpai, c'è... er... un problema improvviso! Devo... assentarmi
per un momento, ma torno tra poco! Ecco... ti do la mia parte dei soldi per il
regalo, e... mi scuso ancora! Arrivo subito!"
"Ah... aspetta un momento, Misumi-san..." cercò di richiamarla Fujipi, mentre
Nagisa gli consegnava la metà del prezzo del libro. "Aspetta, Misumi-san, c'è
qualche..."
"Non ho tempo di spiegare adesso, mi dispiace!" esclamò Nagisa, sperando di
non sembrare troppo brusca con il ragazzo per cui aveva una cotta. "Ti prometto
che tornerò molto presto, stai tranquillo!"
Con uno scatto da centometrista, la ragazza schizzò fuori dal negozio, e
corse fuori nel corridoio del centro commerciale, ignorando Fujipi che cercava
di richiamarla. Tirò fuori il cellulare in cui Mepple si era rifugiato e lo
aprì, trovandosi davanti il viso contrito del suo piccolo amico. "Mepple, che
succede... hai sentito qualcosa di strano, vero?" chiese, aspettandosi già quale
poteva essere la risposta.
"Certo che l'ho sentito, mepo!" esclamò il guerriero del Giardino di Luce.
"Io... ho sentito che si sta avvicinando qualcosa di strano... non sembra essere
nè un Elementale, nè un membro di Dark Fall, mepo. Sembra essere... qualcosa a
metà tra le due cose, mepo!"
"Che cosa? Mepple, puoi spiegarti meglio?" chiese Nagisa.
La simpatica creaturina scosse la testa, non sapendo bene cosa rispondere.
"Non so che dirti, Nagisa, mepo! Percepisco l'energia del Giardino degli
Elementi e anche quella di Dark Fall... e la nostra amica Nanoha lo sta
inseguendo in questo momento. Sta per arrivare qui vicino..." affermò. "Oh, e
percepisco che anche Mipple e Honoka si stanno avvicinando."
"Meno male, temevo che sarei dovuta cavarmela da sola..." disse Nagisa con un
sospiro di sollievo. "Allora, da che parte? Devo incontrare Honoka prima di
incontrare il nemico... chiunque esso sia!"
"Tranquilla, Nagisa, ho la situazione sotto controllo, mepo!" esclamò Mepple,
cominciando ad indicare alla sua amica del Mondo Reale la strada per l'uscita.
Adesso Nagisa cominciava anche a sentire quella strana sensazione che avveniva
ogni volta che la zona in cui lei e le altre guerriere si accingevano a
combattere veniva isolata dal resto del mondo... "Allora... continua di qua, poi
scendi le scale fino al piano terra e..."
"E da lì dovrei essere in grado di uscire... d'accordo, Mepple, farò in un
lampo!" rispose Nagisa. "Accidenti, spero soltanto che Fujipi-sempai non se la
sia presa troppo... accidenti, perchè doveva capitare proprio adesso chestavo
passando un pomeriggio con lui..."
"Il nemico non aspetta mica i tuoi comodi per attaccare, mepo!" ribattè
Mepple un po' stizzito. "Dobbiamo raggiungere Honoka, Mipple e Nanoha per
affrontarlo. Peccato solo che Hikari non ci sia, in questo momento..."
"Doveva andare a prendere un regalo per Honoka per conto suo..." rispose
Nagisa, iniziando a scendere le scale mentre si faceva largo tra un nutrito
gruppo di persone che la guardavano con stupore. "Non importa, faremo da sole,
per stavolta..."
----------
Nanoha stava dietro allo strano Elementale dell'Aria che era emerso già da
diversi minuti... e non riusciva a capire esattamente quali fossero le sue
intenzioni. Il Pegaso volava in maniera irregolare, ora accelerando, ora
rallentando, e non sembrava aver deciso quale fosse il suo bersaglio, e la
ragazzina non aveva intenzione di attaccare per prima, senza almeno essersi
sincerata che la creatura fosse un pericolo per gli abitanti di Tokyo.
"Ancora non capisco... è evidente che a questo punto dovrebbe essersi già
deciso su dove andare e cosa fare, e invece resta lì senza fare nulla... vola
solo in giro, qua e là..." disse tra sè la ragazzina, cercando di pensare a come
fare per sbrogliare la situazione. "Che stia cercando un Jewel Seed, o cose del
genere?"
"Mi sembrerebbe strano... anche perchè, se così fosse, dovremmo avere quella
Fate ad inseguirci..." rispose Yuuno. Nanoha storse un pochino il naso,
ricordando le cocenti sconfitte che aveva subito ad opera della misteriosa
biondina, ma non si fece distrarre e continuò a seguire il cavallo alato del
colore del petrolio da distanza di sicurezza, pronta ad intervenire nel caso ci
fossero stati problemi. Finalmente, giunto nei pressi di un centro commerciale,
vicino alla famosa stazione di Shibuya, il Pegaso scese giù in picchiata dopo
aver emesso un nitrito assordante, gli zoccoli che si muovevano freneticamente
come se stesse galoppando nell'aria! Nanoha non perse tempo e lo seguì
all'istante, usando la sua magia per spingersi alla massima velocità possibile.
Forse era il momento di trovare qualche risposta al mistero... o almeno, capire
cosa cercasse quell'Elementale, e quale fosse il suo problema.
Nella concitazione del momento, Nanoha non avrebbe potuto accorgersi dello
strano, repellente esserino dalla pelle verde e dalla testa a forma di cetriolo,
vestito come un dignitario, che si stava godendo lo spettacolo dalla cima di un
alto grattacielo, ben nascosto da una spessa coltre di nubi grigiastre che per
qualche strana magia non gli impedivano di guardare all'esterno. In effetti,
doveva ammettere Gooyan, l'idea di contaminare un Elementale con l'energia
maligna di Dark Fall, e fargli il lavaggio del cervello in modo che trovasse i
Jewel Seed per loro, non era affatto male. E come da programma, si era fatta
vedere soltanto la mocciosetta vestita di bianco della TSAB... la biondina con
la falce non era presente.
"Hehehee... proprio una bella idea ho avuto!" affermò tra sè. "Ci vorrà un
po' di tempo prima che quella guastafeste si faccia vedere, e intanto il mio
Elementale contaminato ha tutto il tempo di trovare il Jewel Seed e sistemare
quella marmocchia. In ogni caso, sarà un modo per vedere fino a che punto
possiamo controllare gli Elementali, e anche se non avrà successo, avremo
comunque un bel po' di dati utili per il nostro prossimo attacco! Piuttosto,
adesso vediamo le cose come vanno, e godiamoci lo spettacolo. Magari avessi un
po' di popcorn con me... allora sì che sarebbe il massimo del divertimento!"
Con un risolino maligno, la creaturina di Dark Fall tenne lo sguardo fisso su
Nanoha mentre quest'ultima continua il suo folle inseguimento. Gooyan era
ansioso di vedere come se la sarebbe cavata quel Pegaso contaminato... e poi, da
tutt'altra parte, c'era Dorodoron che stava distraendo le Pretty Cure del
Giardino delle Sorgenti. E nessuna Maiden si era fatta vedere. La situazione
prometteva bene, per il momento...
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SAki-H e Mai si guardarono attorno con una certa ansia, mentre attendevano
che l'emissario di Dark Fall emergesse per attaccare, e tenevano pronti i loro
dispositivi di trasformazione per usarli non appena fosse stato necessario. In
quel momento, le due Pretty Cure novizie si trovavano vicine ad un tempietto in
stile tradizionale, in un piccolo giardino con tanto di laghetto pieno di carpe,
e per fortuna sembrava che non ci fosse nessuno nei dintorni. Quando, una volta
di più, le due ragazze videro la lieve distorsione visiva che si accompagnava al
momento in cui la zona veniva isolata dimensionalmente dal resto del Giardino
dell'Arcobaleno, entrambe tirarono un sospiro di sollievo all'idea che, almeno,
adesso avrebbero potuto combattere senza preoccuparsi di coinvolgere altri.
Ora, però, veniva la parte difficile... e cioè, riuscire a tenere testa al
combattente di Dark Fall che molto presto si sarebbe fatto vedere. Anzi, ora che
le due ragazze ci pensavano bene...
"Mai, hai detto che questo tipo è sottoterra, giusto?" chiese Saki-H, tenendo
costantemente d'occhio il terreno per cogliere un qualsiasi indizio che potesse
preannunciare l'arrivo del nemico. "Allora... facciamo così, arrampichiamoci da
qualche parte e aspettiamolo lì."
"Buona idea, Saki..." rispose Mai, trovando subito una pietra un po' più alta
delle altre dove si arrampicò. Sperava solo di non fare troppi danni... "Se
restiamo a terra, quel tizio avrebbe potuto emergere all'improvviso da sotto di
noi e afferrarci entrambe..."
Saki-H riuscì ad arrampicarsi su una staccionata mentre la terra continuava
tremare, e ben presto, una collinetta di terra smossa emerse in sperficie, come
se una talpa gigantesca stesse per uscire allo scoperto! Come le due ragazze
avevano previsto, Dorodoron emerse dal terreno, guardando le due amiche con
rabbia frustrata.
"Accidenti..." si lamentò il mostro muscoloso. "Avrei voluto emergere da
sotto di voi e afferrarvi prima che vi trasformaste! Siete troppo furbe, voi
due!"
"Non siamo così sciocche da farci prendere alla sprovvista." affermò Mai. "Tu
piuttosto... che cosa sei venuto a fare qui? Vuoi i Jewel Seed, o vuoi che ti
consegnamo Flappy e Choppy? In entrambi i casi, la risposta è no."
"Davvero?" rispose Dorodoron corrugando la fronte e mostrando i muscoli. "In
tal caso, non mi resta che prendermeli con la forza! Vieni a me, Uzaina! Fagli
vedere chi siamo noi di Dark Fall!"
Il cielo si oscurò mentre l'incorporea forza del male gettava la sua oscura
influenza sul paesaggio, e le due Pretty Cure novizie rabbrividirono quando
sentirono un gelo innaturale percorrere il giardino. Una figura di ombre
sfuggenti emerse dal terreno, dal buco scavato da Dorodoron, e si sollevò in
aria, volteggiando in essa per qualche istante per poi scendere in picchiata
verso il laghetto delle carpe! Saki-H e Mai si spostarono quando un enorme getto
d'acqua si sollevò dallo specchio, infradiciandole... e una delle carpe,
contaminata dallo Uzain, si alzò, trasformata in un gigantesco e disgustoso
pesce umanoide dalle squame bianche screziate di rosso e nero, con delle lunghe
vibrisse attorno alla bocca e le pinne affilate come rasoi. Il muso ora
assomigliava alla faccia di uno Uzaina, perennamente contorta in un inquietante
espressione rabbiosa, e una puzza di alghe e acqua stagnante aleggiava attorno
alla creatura.
"Uuuugh..." esclamò Saki-H turandosi il naso. "Mi sa tanto che qualcuno ha
lasciato andare a male il pesce..."
"Hohohohooo! Vediamo quanto farai la spiritosa, quando il mio Uzaina ti avrà
ridotto ad una frittata!" ridacchiò il muscoloso guerriero di Dark Fall,
sfregandosi le mani dalla contentezza. "Avanti, Uzaina, schiaccia quelle due, e
cattura i fuggiaschi del Giardino delle Sorgenti! Lord Akudaikahn sarà lieto,
quando tornerò con le prove della mia vittoria!"
"E' quello che credi tu, buffone!" lo sfidò Flappy. "Ragazze, è il momento di
trasformarsi!"
Non c'era certo bisgno di dirlo... e infatti, prima ancora che Flappy avesse
finito di parlare, le due ragazze stavano già facendo tutte le procedure del
caso per trasformarsi nelle leggendarie guerriere!
"Dual Spiritual Power!"
"Un fiore sboccia sulla terra!"
"Le ali si aprono nel cielo!"
"Fiore dorato splendente, Cure Bloom!"
"Ala d'argento scintillante, Cure Egret!"
"Noi due siamo... le Pretty Cure!"
"A tutti coloro che vogliono contaminare le Sette Sorgenti!"
"Che i tuoi atti malvagi si fermino qui!"
Dorodoron sospirò. Era sempre la stessa tiritera, ogni volta che si
trasformavano... "Okay, okay, avete detto la vostra parte... ora si può
cominciare? Vai, Uzaina, e distruggile!"
"UZAINAAAA!" ringhiò il gigantesco uomo-pesce, mentre usciva dal laghetto
sollevando delle enormi ondate e cercando di schiacciare sotto i piedi le due
coraggiose guerriere. Con agilità, Cure Bloom e Cure Egret schivarono il
poderoso colpo che il mostro sferrò con il braccio sinistro e cercarono di
attaccarlo da due lati, facendolo barcollare! Cure Bloom sorrise con sicurezza,
pensando che la battaglia fosse iniziata bene... ma venne subito contraddetta
quando un filo di seta appiccicosa si avvolse attorno al suo braccio destro!
Sorpresa, la Pretty Cure della terra si voltò e vide Dorodoron che, dopo aver
emesso il filo di ragnatela dalla sua bocca, lo stava tenendo come un lazo per
trascinare al suolo la sua avversaria!
"Mi voltate le spalle, Pretty Cure? Non è molto furbo, da parte vostra!"
disse Dorodoron, prima di strattonare la corda di filo appiccicoso e far cadere
a terra Cure Bloom con un breve urlo di sorpresa. In effetti non si era
aspettata che il guerriero di Dark Fall prendesse a sua volta parte allo
scontro... di solito quella gente se nestava in disparte e aspettava che i loro
mostri si occupassero delle loro avversarie! Evidentemente, Dorodoron aveva
abbastanza buon senso da non commettere quell'errore!
"Ugh... questa non me l'aspettavo, ma non credere che mi faccia fermare da
questo, illuso!" esclamò Cure Bloom, per poi fare una linguaccia al muscoloso
guerriero di Dark Fall. Poi, tirando con tutte le sue forze, la ragazza riuscì a
trascinare il sorpreso Dorodoron verso di sè, spostandolo dalla sua posizione.
Sorpreso, il bestione non riuscì a tirare verso di sè con forza sufficiente, e
venne trascinato per terra con un grugnito, permettendo alla Pretty Cure della
terra di spezzare il filo appiccicoso e lanciarsi all'attacco contro lo Uzaina
pesce... questa volta, però, senza mai perdere d'occhio il suo avversario, che
già si stava rialzando!
"Ugh... un momento, ragazzina! Non ho finito con te!" esclamò Dorodoron,
cercando di raggiungerla mentre le due ragazze iniziavano un frenetico corpo a
corpo con il gigantesco mostro-pesce, che ringhiò inferocito e cercò di colpirle
con le sue enormi mani dalle dita palmate. Cure Bloom e Cure Egret crearono
appena in tempo uno scudo di energia attorno ai propri corpi e assorbirono
l'attacco senza problemi, ma vennero costrette ad atterrare, e Dorodoron ne
approfittò per coglierle alla sprovvista. Il suo braccio muscoloso scattò in
avanti, e un colpo fenomenale, sferrato con una traiettoria circolare, spedì le
due Pretty Cure dall'altra partedel giardino, dove si accasciarono con un tonfo
sordo. Ma, per fortuna, le due amiche riuscirono a rialzarsi quasi subito e si
rimisero in guardia...
"Non vi lascio scappare, questa volta!" esclamò Dorodoron, dopo aver spiccato
un salto incredibile ed essere atterrato sulla spalla del suo obbediente Uzaina.
"Dovete dirmi dove si trova la Sorgente del Sole, o ve la vedrete molto
brutta!"
"Ti abbiamo già detto che non lo sappiamo, e comunque non lo diremmo mai a
voi di Dark Fall!" ribattè Cure Egret. "Quindi, vattene di qui e lasciaci in
pace!"
"Risposta sbagliata, ragazzina! Schiacciale, Uzaina!" esclamò il gigantesco
guerriero di Dark Fall, spronando il suo mostro. Cure Bloom e Cure Egret
restarono al loro posto, in attesa del nuovo attacco, mentre lo Uzaina-pesce
riprendeva ad avanzare verso di loro...
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"Nagisa e Mepple sono qui vicino, mipo! Sento la loro presenza!" affermò
Mipple mentre lei ed Honoka si avvicinavano alla piazzetta del centro
commerciale. Honoka si guardò attorno, alla ricerca della sua migliore amica nel
bel mezzo di quel caotico marasma di persone, e per fortuna riuscì a trovarla
pochi minuti dopo, mentre usciva dall'edificio del centro commerciale. Senza
perdere tempo, Honoka raggiunse Nagisa e attirò la sua attenzione con un rapido
gesto della mano.
"Nagisa! Nagisa, siamo qui!" esclamò il piccolo genio, muovendo una mano
sopra di sè. Nagisa riuscì a sentirla, e si voltò nella sua direzione,
raggiungendola pochi attimi dopo.
"Honoka! Meno male che ti ho trovata... ma dove sono i tuoi genitori e la tua
nonna?" chiese la campionessa di lacrosse, tirando un breve sospiro di
sollievo.
"Tranquilla, Nagisa... sono al sicuro, ho fatto in modo che non si
avvicinassero troppo a questo posto!" rispose Honoka, per poi guardare verso
l'alto, verso il cielo ingrigito che sovrastava il quartiere alla moda di Tokyo.
"Ma... ora dobbiamo trovare la creatura che ha fatto allarmare Mepple e Mipple!
Ragazzi, riuscite a trovarla?"
"Mi sa tanto che è sopra di noi, mepo!" rispose Mepple, che ora riusciva a
percepire più chiaramente l'energia emanata dal nemico che era da poco emerso.
"Ancora non riesco a capire quale sia il problema... ma sento che è in volo
sopra Shibuya, e Nanoha sta già cercando di affrontarlo! Dobbiamo raggiungere la
cima di uno di quei palazzi e cercare di raggiungere il nemico da lì!"
"Cosa? Vorresti dire che dobbiamo farci tutta una tirata fin lassù?" esclamò
con disappunto Nagisa, strabuzzando gli occhi mentre guardava la cima di uno dei
palazzi più vicini. "Accidenti, Mepple, non potevi accorgerti prima del fatto
che il mostro era lassù? Adesso dobbiamo farci tutta quella strada..."
"Non è colpa mia se riesco a sentire la posizione precisa del mostro solo
adesso..." protestò l'esserino del Giardino di Luce. "E in ogni caso non c'è il
tempo di discutere di queste cose, mepo! Dobbiamo andare lassù e raggiungere il
nemico! Su un ascensore avrete tutto il tempo di trasformarvi senza attirare
troppo l'attenzione!"
Con un sospiro, Nagisa borbottò qualcosa sotto i denti, poi si scambiò un
cenno di assenso con Honoka, e le due corsero alla massima velocità possibile
verso il palazzo più alto che potevano trovare nelle vicinanze. Dovevano fare in
fretta, se volevano dare una mano a Nanoha...
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A questo proposito, Nanoha stava continuando a seguire il Pegaso nero che
stava in quel momento girando nervosamente attorno ad un palazzo, alla icerca di
qualcosa... e Nanoha e Yuuno non avevano bisogno di sforzare troppo
l'immaginazione per capire di cosa potesse trattarsi! Le possibilità erano ben
poche, e nessuna di queste era troppo rassicurante.
"Mi sa tanto... che c'è un Jewel Seed da quelle parti!" esclamò il
furetto-mago. "Il Pegaso sta cercando di impadronirsene... adesso sì che
dobbiamo intervenire! Presto, Nanoha, devi bloccarlo!"
La ragazzina vestita di bianco non aveva bisogno di farselo dire.
Concentrandosi per un istante, Nanoha aumentò la propria velocità e si gettò in
picchiata verso il Pegaso, che si accorse appena in tempo della minaccia e si
voltò appena in tempo per accorgersi dell'avversaria che gli piombava addosso!
Con uno scarto improvviso, il nero cavallo alato evitò il raggio di energia
bianco che Nanoha aveva indirizzato contro di lui, che comunque riuscì a
sfiorarlo su una zampa... poi, nitrendo infuriato, eseguì una perfetta
evoluzione a mezz'aria, quasi rovesciandosi di 360 gradi, e puntò il suo corno
affilato verso Nanoha! La bambina spalancò gli occhi allarmata quando vide la
tremenda arma naturale allungarsi di scatto, raggiungendo la lunghezza del
braccio di un uomo, e l'affilatura e la resistenza di una lancia di ferro!
"Attenta, Nanoha... se quell'affare ti colpisce, è finita..." la avvertì,
abbastanza inutilmente, Yuuno. Il Pegaso nero nitrì di nuovo e iniziò
letteralmente a galoppare in aria, puntando il suo corno allungato verso
l'avversaria e preparandosi ad infilzarla... ma Nanoha reagì in tempo,
afferrando Raising Heart con entrambe le mani. Yuuno, al tempo stesso, si
afferrò stretto alla spalla della sua protetta e iniziò a concentrarsi...
"Raising Heart, per favore... proteggimi!" esclamò Nanoha, pensando con tutte
le sue forze a difendersi dall'attacco che stava arrivando. Per fortuna, l'arma
empatica reagì con prontezza, e il suo pomello risplendente lampeggiò un paio di
volte, prima che la sua voce computerizzata attivasse il sistema di difesa.
"AREA SEARCH. PROTECTION."
Uno schermo di energia invisibile apparve attorno al corpicino di Nanoha un
attimo prima che ilcavallo alato potesse raggiungerla con il suo corno
affilato... e nello stesso momento, Yuuno terminò quello che sembrava essere un
nuovo incantesimo, creando una serie di barriere di forma quadrangolare
tutt'attorno al Pegaso nero, che nitrì per il disappunto quando il suo corno
rimbalzò sullo schermo di Nanoha, e il suo corpo andò a sbattere diverse volte
contro gli scudi invisibili che Yuuno aveva alzato! La creatura perse quota,
mentre Nanoha tirava un sospiro di sollievo...
"Phew, stavolta c'è mancato poco... ma, Yuuno-kun, come ci sei riuscito? Non
ti ho mai visto lanciare un incantesimo prima d'ora..." chiese Nanoha al suo
amico, che riprese fiato prima di rispondere.
"Non mi aspettavo nemmeno io di essere in grado di farlo..." affermò. "A
quanto pare, in qualche modo, stare con te ha ripristinato parzialmente la mia
energia magica. E la mia specialità sono le magie di protezione, in particolare
i muri di energia. Ma ti avverto... non ho ancora ripreso del tutto la mia
energia, e quindi la mia barriera non è in grado di reggere quanto potrebbe in
circostanze normali. Quell'Elementale si libererà tra non molto, e tornerà
all'attacco!"
In effetti, le barriere che trattenevano il Pegaso stavano già cominciando a
cedere: il terrificante cavallo alato si stava gettando contro di esse con tutto
il suo enorme peso, indebolendole sempre di più. Se non altro, mentre cadeva
verso il tetto di uno dei palazzi che stavano sotto di loro, il Pegaso stava
perdendo tempo prezioso, che Nanoha sfruttò per caricare un nuovo attacco.
"E va bene..." disse la bambina vestita di bianco tra sè. "Allora...
Divine Buster!"
L'attacco venne scagliato al momento giusto. Con un ultimo sforzo,
l'Elementale dell'Aria impazzito aveva infranto le barriere che Yuuno aveva
eretto attorno a lui, mandandole in frantumi con un penetrante rumore di vetro
rotto... e nello stesso momento, un enorme raggio energetico scaturì da Raising
Heart e centrò in pieno l'avversario, spedendolo contro il cemento con un
nitrito rabbioso! Un forte boato e un folto polverone accompagnarono
l'atterraggio del Pegaso nero, e Nanoha si permise un piccolo sorriso nel vedere
che il suo attacco stava avendo successo. Non si aspettava però di aver
sconfitto l'avversario, e planò con prudenza verso il tetto, Raising Heart alla
mano nel caso ce ne fosse stato bisogno.
"Bel colpo, Nanoha! Ma non abbassare la guardia, gli Elementali dell'Aria
sono imprevedibili!" affermò Yuuno. Come se avesse sentito le parole el
mago-furetto e volesse confermarle, il Pegaso nero si rialzò di colpo,
scrollandosi di dosso pezzi di cemento e polvere, e fissò Nanoha con occhi
scarlatti e ardenti di desiderio di rivincita, mentre delle fiamme scarlatte
cominciavano a scaturire dalle sue narici! Yuuno sgranò gli occhi... quello no
che non era previsto! Un Pegaso non avrebbe dovuto, in teoria, possedere poteri
legati al fuoco!
Ma non era quello il problema più urgente... "Nanoha, attenta! Devi schivare
quel colpo, a tutti i costi!" esclamò.
Il Pegaso prese fiato e soffiò una enorme fiammata rossa contro la
bambina-maga che riuscì appena in tempo, grazie all'avvertimento del suo piccolo
amico, ad evitare la fiammata. Il Pegaso, irritato, nitrì ancora una volta e
sbattè per terra i suoi zoccoli duri come il diamante, scheggiando il cemento
mentre si preparava a caricare di nuovo la fiammata...
"Yaaaaaah!"
Un grido di battaglia risuonò nell'aria allorchè Cure Black, con una presa
volante degna dei migliori film d'azione, si gettò sul nero cavallo alato e gli
afferrò il collo con tutte le sue forze, facendogli sbagliare la mira! La lingua
di fuoco che il Pegaso stava per indirizzare contro Nanoha andò da tutt'altra
parte, disperdendosi in lontananza. Con tutte le sue forze, come se stesse
partecipando ad un rodeo soprannaturale, Cure Black si tenne ancorata al collo
dell'Elementale dell'Aria, cercando di domarlo... ma la forza dello stallone
alato si rivelò troppa anche per lei, e ben presto la ragazza venne disarcionata
e scagliata sul tetto con un grugnito di disappunto. Eseguì un'agile rotolata
laterale e si rialzò, mettendosi inguardia mentre anche Honoka si schierava al
suo fianco.
"Tutto ok, Cure Black?" chiese la Cure bianca. Quando Cure Black le rispose
con un cenno affermativo e un segno dell'okay, Cure White annuì a sua volta e
alzò lo sguardo verso Nanoha, che fluttuava ancora a pochi metri dal tetto del
palazzo. "Siamo venute a darti una mano, Nanoha-chan! Questo Elementale ha
qualcosa di strano... meglio se lo affrontiamo assieme!"
"Grazie, ragazze, vi sono grata!" ringraziò Nanoha con un sorriso. "Dobbiamo
fare in fretta, mi sa che qui attorno c'è un Jewel Seed o qualcosa che vuole
ottenere a tutti i costi!"
"E non è solo quello il problema..." affermò Cure Black, mentre il Pegaso
nero riprendeva quota con un potente e secco battito d'ali, pronto a gettarsi
nuovamente in picchiata. "Mepple e Mipple ci hanno detto che questo Elementale
ha qualcosa chenon va... e in effetti anche a me sembra un po' strano!"
"A quanto pare, in lui è stata riversata parte del potere di Dark Fall..." fu
la volta di Cure White. "Dobbiamo cercare di purificarlo, sevogliamo contenere
la sua rabbia. Solo poi potremo sigillarlo e rimandarlo da dove viene."
Il Pegaso non sembrava assolutamente d'accordo con quello che aveva detto la
Cure bianca... e, con uno sbuffo che sembrava quasi un ruggito, prese di nuovo
il volo, evitando Nanoha, e si mise a volare in cerchio attorno alle sue prede,
come un avvoltoio! Le tre ragazze (più il mago-furetto che le accompagnava...)
si tennero pronte, aspettando che il cavallo alato facesse un altro
tentativo...
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La battaglia con Dorodoron e il suo Uzaina-carpa era in pieno svolgimento, e
Cure Bloom e Cure Egret stavano facendo del loro meglio per tenere a bada
entrambi gli avversari. Non era certo facile... una sola di loro due non poteva
fare molto, ma non appena cercavano di concentrarsi entrambe su un unico
bersaglio, l'altro nemico si gettava subito all'attacco e le metteva alle
strette. Le due Pretty Cure di nuova generazione si erano trovate a dover
alternare gli attacchi tra l'uno e l'altro... ma così facendo, stavano
rapidamente scaricando la loro energia!
Lo Uzaina colpì Cure Egret con la sua enorme coda, scagliandola a diversi
metri di distanza e facendola atterrare dolorosamente vicino ad una bassa
staccionata. Poi, con un gorgoglio agghiacciante, il mostruoso pesce spalancò la
bocca e scagliò una grossa sfera d'acqua ad altissima pressione contro Cure
Egret, che si riprese appena in tempo dallo stordimento, e concentrò la propria
energia nelle mani, creando uno scudo con cui riuscì a proteggersi. Il
proiettile si infranse con uno sciabordio assordante sulla barriera invisibile,
e dopo un breve istante in cui cercò di rimettersi a posto, Cure Egret si rialzò
e si preparò ad attaccare di nuovo...
Cure Bloom, nel frattempo, evitò con agilità i pugni di Dorodoron, eseguendo
una serie di capriole all'indietro che la portarono a distanza di sicurezza
dall'avversario. Frustrato, il guerriero di Dark Fall dalle sembianze di ragno
scattò in avanti, cercando di prendere Cure Bloom con un colpo a mani unite che
la Pretty Cure della terra evitò agilmente, rispondendo poi con un calcio
circolare alle caviglie che spezzò il contatto di Dorodoron con il terreno,
facendolo cadere con un tonfo poderoso. Ma il vantaggio di Cure Bloom non durò a
lungo: il demone di Dark Fall appoggiò il palmo della mano per terra e si fuse
letteralmente con il terreno, scomparendo sotto il manto erboso sotto gli occhi
di Cure Bloom.
"Cosa? E adesso dove..." esclamò la Cure della terra, prima che una robusta
mano emergesse dal terreno e le afferrase una caviglia con abbastanza forza da
farle addormentare il piede! Dorodoron si sollevò in tutta la sua impressionante
statura, e Cure Bloom, con un breve grido di paura e sorpresa, venne sollevata e
rovesciata a testa in giù, penzolante nelle mani del suo avversario!
"Ora mi sono proprio stancato di voi, Pretty Cure!" esclamò il bestione. "Di
voi e delle vostre amichette del Giardino della Luce! Siete troppe per i miei
gusti!"
"Davvero? Credo che... potrei dire io la stessa cosa di te e dei tuoi
amichetti di Dark Fall, bestione!" esclamò Cure Bloom, dibattendosi a testa in
giu' nella presa d'acciaio dell'avversario. Con un brusco movimento, Dorodoron
scagliò la Cure della terra lontano e la mandò a sbattere dolorosamente contro
un muro, nel quale Cure Bloom aprì un'indentatura prima di scivolare stordita al
suolo. Dorodoron strinse gli occhi in un'espressione trionfante, e si infilò
nuovamente sottoterra per poi scavare nella direzione di Cure Bloom con tutta la
velocità che gli era possibile, come una sorta di squalo sotterraneo! Per
fortuna, la Pretty Cure riuscì a riprendersi in tempo e, dopo aver calcolato il
tempo che Dorodoron ci avrebbe messo a raggiungerla, spiccò un salto acrobatico
che la portò oltre l'avversario... e Dorodoron, troppo lanciato per frenare in
tempo, andò a sbattere contro il muro dietro Cure Bloom, provocando un tonfo
assordante e lasciando Dorodoron stordito e semisvenuto... giusto per il tempo
necessario alla Pretty Cure novizia per andare ad aiutare la sua amica!
"Hehee... lo sapevo che ci sarebbe cascato!" disse tra sè Cure Bloom.
"Aspettami, Cure Egret, sto arrivando! Resisti ancora un po'!"
La Cure del cielo, dal canto suo, se la stava cavando abbastanza bene, almeno
per il momento, contro il terrificante Uzaina, cercando di evitare per quanto
possibile le sue zampate e i suoi colpi di coda. Con un salto avvitato su sè
stessa, Cure Egret evitò un altro proiettile d'acqua che il nemico cercò di
scagliarle contro, poi scese giù con un calcio volante che fece barcollare un
po' il mostruoso Uzaina, mentre la Cure del cielo atterrava vicino a lui con
grande facilità e la grazia di un cigno. Mentre lo Uzaina si rimetteva in
guardia, le due Pretty Cure si schierarono l'una a fianco dell'altra e si
prepararono al nuovo attacco.
"Cure Egret!" esclamò Cure Bloom. "Vedo che te la sei cavata bene anche senza
di me... beh, adesso siamo in due, quello Uzaina non ha più nessuna
speranza!"
Cure Egret fece un occhiolino alla sua amica. "E vedo che tu hai sistemato
quel bestione... significa che possiamo concentrarci meglio sul suo mostro!
Attenta, adesso sta cercando di attaccare!"
Lo Uzaina prese fiato, alzò la testa... e poi spruzzò fuori dalla bocca un
getto d'acqua ad altissima pressione, che avanzò pericolosamente verso le due
Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti. Con rapidità quasi inumana, le due
amiche spiccarono un salto altissimo, evitando il getto d'acqua che proseguì
dritto e demolì uno steccato dietro di loro... poi, in perfetto sincronismo,
scesero giù e attaccarono! Cure Bloom sferrò un pugno poderoso che colpì lo
Uzaina-pesce in mezzo agli occhi, facendolo barcollare, mentre Cure Egret eseguì
un paio di capriole in aria e scese giù con un calcio dall'alto verso il basso,
centrando la spalla del gigantesco mostro. Con un ruggito, la creatura
dell'oscurità perse l'equilibrio e si accasciò al suolo, usando la sua mano
artigliata per aggrapparsi ad un albero e cercare di stare in piedi. Ma fu
inutile - il suo peso e la violenza con cui cadde al suolo furono tali che
l'albero secolare venne sradicato come se fosse stato una carota, e lo Uzaina
piombò a terra con uno schianto assordante, provocando una breve scossa
tellurica. Il mostro ruggì rabbiosamente e si rialzò un'altra volta, tendendo le
sue braccia muscolose verso le due Pretty Cure nel tentativo di afferrarle,
mentre le sue fauci si aprivano per rivelare file di denti piccoli, triangolari
ed acuminati. Ilmostro fece scattare la mano in avanti e cercò di chiuderla su
Cure Bloom, ma quest'ultima riuscì a spostarsi all'ultimo momento e afferrò il
polso delllo Uzaina con tutte le sue forze. Cure Egret si unì a lei, e ben
presto lo Uzaina pesce si ritrovò a cercare di divincolarsi dallla presa di
quelle due ragazze tanto più piccole di lui che, avvolte da due aure luminose di
colori sgargianti, lo tenevano fermo e lo tiravano sempre di più verso di loro.
Un gorgoglio infernale uscì dalla gola del mostro quando le Pretty Cure del
Giardino delle Sorgenti iniziarono a sollevarlo...
"Adesso, Cure Bloom!" esclamò Cure Egret. Con un ultimo sforzo, le due amiche
eseguirono un movimento perfettamente sincronizzato e scagliarono in aria lo
Uzaina, che ruggì per il disappunto e la sorpresa nel momento in cui le sue
avversarie spezzarono il suo contatto con il terreno! Una frazione di secondo
dopo, il mostro stava già volando in aria a diversi metri da terra, e le Pretty
Cure erano già in posizione per sferrare il loro attacco finale, con le mani
congiunte e gli occhi chiusi!
"Spirito della terra, vieni a me!"
"Spirito del cielo, vieni a me!"
L'energia si raccolse attorno alle Pretty Cure, concentrandosi sui palmi
delle loro mani...
"Ora, con l'energia delle Pretty Cure..."
"...mostrate il valore di un miracolo!"
"Pretty Cure Twin Stream!"
Cure Bloom e Cure Egret portarono avanti le mani e scagliarono due getti
d'acqua dirompenti, uno azzurro e uno dorato, che volteggiarono in aria,
avvitandosi l'uno sull'altro, prima di abbattersi sullo Uzaina-pesce, che
ringhiò un'ultima volta mentre veniva avviluppato dall'energia positiva! L'ombra
maligna venne forzata fuori dal corpo del pesce che aveva usato per
manifestarsi, ed esclamò il suo nome prima di frantumarsi, una volta di più, in
un piccolo sciame di graziosi esserini fluttuanti a forma di goccia, che
volarono via ringraziando in continuazione le Pretty Cure per averli
liberati!
"UUUUUZAAAAAINAAAAAAAA...!
"Graziegraziegraziegraziegrazie..."
Cure Bloom e Cure Egret si rilassarono per un attimo, mentre la carpa dalle
squame variopinte, ora libera dall'influenza maligna, ripiombava nel laghetto e
tornava a nuotare come se non fosse successo nulla. "Uff... e uno è sistemato!
Bel colpo, Cure Egret!" si complimentò Cure Bloom. "Certo che ormai ce la
caviamo bene, no?"
"Eh, già..." rispose Cure Egret, per poi volgere lo sguardo verso il punto
dove Dorodoron era scomparso, e dal quale non era ancora riemerso. "Però... non
è ancora finita, c'è ancora quel tipo a cui dobbiamo pensare."
Cure Bloom annuì, e le due ragazze si misero ancora una volta in guardia,
attendendo che il muscoloso guerriero di Dark Fall uscisse da sottoterra e le
affrontasse di nuovo... in effetti, ci stava mettendo un po' di tempo a
riemergere, anche considerando che era rimasto stordito quando aveva sbattuto
contro il muro, e le due Pretty Cure si chiesero se non aveva per caso
intenzione di fare come aveva cercato di fare prima, cioè di riemergere appena
sotto di loro...
Cure Egret stava per suggerire di mettersi in un punto più alto, quando la
collinetta di terra smossa che Dorodoron aveva sollevato andando addosso al muro
si mosse... e, con uno scatto esplosivo, il gigante dall'aspetto aracnoide
scaturì fuori dal terreno con un balzo da atleta olimpionico, salendo per
diversi metri mentre teneva in mano qualcosa! Nonostante fosse stato da poco
umiliato da Cure Bloom, sembrava essere molto contento...
Dorodoron atterrò agilmente su un muretto vicino e sollevò in aria il pugno
sinistro chiuso... dal quale le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti videro
uscire dei raggi di luce scarlatti! "Hohohohohoooo! Tanto spiacente, Pretty
Cure! Siete riuscite a sconfiggere il mio Uzaina, ma io ho già trovato qualcosa
di meglio! Non sapete che un Jewel Seed era nascosto qui sotto? Guarda caso, ho
avuto la fortuna di trovarlo!"
"Cosa? C'era un Jewel Seed da queste parti?" esclamò Cure Bloom, spalancando
gli occhi alla vista dei raggi luminosi che filtravano tra le grosse dita del
gigantesco guerriero. "Accidenti, non posso crederci... ecco perchè non
riemergevi, stavi scavando alla ricerca di quell'affare!"
"Già, e ora che l'ho trovato, potrò almeno salvare la faccia davanti a Lord
Akudaikahn!" esclamò Dorodoron. "Non ho più bisogno di stare qui a combattere
con voi, quindi... ciao, ciao! Alla prossima!"
"Fermo! Tu non vai da nessuna parte..." Cure Bloom si lanciò in avanti per
bloccare Dorodoron, ma quest'ultimo, mostrando più buon senso di quanto poteva
sembrare dal suuo aspetto fisico, si teletrasportò via e tornò a Dark Fall,
sfortunatamente portandosi dietro il Jewel Seed. Cure Bloom emse un verso di
frustrazione quando il suo pugno colpì l'aria nel punto dove il muscoloso
guerriero si trovava fino ad un attimo prima. "Aaaah! Accidenti, ci è scappato!
Che rabbia, ancora un po' e lo prendevo!"
Cure Egret sospirò e si avvicinò alla sua amica. "Beh, ormai non c'è molto
che possiamo fare... se non altro, quello è soltanto un Jewel Seed, e hanno
bisogno di molti di più per realizzare i loro piani. Almeno, questo è quello che
ho sentito da Yuuno-kun, e lui conosce meglio di noi come funzionano queste
cose... Diciamo che abbiamo perso una battaglia, ma la guerra è ancora aperta!"
affermò.
"Non prendertela, Saki... avremo la possibilità di recuperarli, in ogni caso,
chopi!" Choppy volle dire la sua, e Cure Bloom non potè fare altri che darle
ragione, vista la situazione in cui si trovavano...
"Immagino che tu abbia ragione..." affermò la Cure della terra. "Beh, a
questo punto non è che possiamo fare molto, da queste parti... quindi,
sciogliamo la trasformazione e andiamo! Dobbiamo ancora prendere il regalo per
Honoka-san, dopotutto..."
"Hai ragione..." rispose Cure Egret. Le due sciolsero la trasformazione,
mentre la zona di interdizione che era stata innalzata attorno a loro scompariva
con la stessa rapidità con cui era stata innalzata. Riapparse nei loro abiti
civili, Saki-H e Mai controllarono che anche Flappy e Choppy fossero a posto e,
lasciandosi per il momento alle spalle ogni pensiero riguardante Dark Fall e i
Jewel Seed, si diressero nuovamente verso la zona più interna di Asakusa, in
cerca di qualcosa che potesse piacere alla loro sempai. In ogni caso, si fecero
una nota mentale di parlare di quello che era successo alle loro compagne.
Presto o tardi, quei due Jewel Seed rimasti in mano a Dark Fall avrebbero dovuto
essere recuperati...
----------
Il Pegaso nero nitrì di nuovo e soffiò un'altra fiammata, spazzando il tetto
del grattacielo e minacciando di investire Cure Black e Cure White durante la
sua picchiata. Per fortunaa, le due Pretty Cure veterane avevano visto arrivare
l'attacco, e non ebbero problemi a spostarsi di lato con due agili balzi,
facendo in modo che il fuoco annerisse solo il cemento sotto i loro piedi.
L'Elementale dell'Aria scalciò furiosamente, poi tentò un altro attacco in
picchiata e cercò di calpestare Cure Black con i suoi zoccoli... ma non aveva
fatto i conti con la forza sovrumana della ragazza, che gli afferrò le zampe
anteriori e cercò di tenerlo fermo.
"Okay, cavalluccio... non stai facendo molto per essermi simpatico, lo sai?"
esclamò Cure Black, per poi scagliare via il nemico e costringerlo a riprendere
quota. Nanoha atterrò, Raising Heart ben stretto tra le mani, e prese la mira,
prima di scagliare un altro attacco Divine Buster... ma questa volta, anzichè un
raggio di energia, sparò delle sfere energetiche grandi come palloni da basket
che si dispersero attorno all'avversario, muovendosi a velocità incostante
econfondendo non poco il cavallo alato. Con un gesto del braccio, la
bambina-maga fece in modo che le sfere di luce convergessero... e si fiondassero
tutte assieme contro il nemico!
"Divine Buster... Spreader Shot!" esclamò Nanoha, mentre il Pegaso
veniva bombardato da tutti i lati dai proiettili di energia. Grazie alla sua
agiità, l'Elementale dell'Aria riuscì ad evitarne una buona parte... ma alcuni
di essi riuscirono comunque a raggiungerlo ed esplosero fragorosamente su di
lui, danneggiandolo seriamente! Con un altro acuto nitrito, il Pegaso perse
quota e sembrò in procinto di andae a schiantarsi sul tetto... ma riuscì
a riprendere quota appena in tempo, e soffiò una raffica di palle di fuoco
contro le sue avversarie, costringendole a disperdersi.
"Cure Black, così noi due non riusciremo a fare molto..." affermò Cure White,
dopo aver eseguito una ruota per evitare un ultimo proiettile infuocato.
"Ascoltami... credo di avere un'idea per raggiungerlo! Nanoha-chan, puoi cercare
di distrarlo ancora un po'?"
"Sì, non c'è problema!" rispose Nanoha, sollevandosi di nuovo in aria mentre
il furioso animale mitologico galoppava in aria, eseguendo una cabrata e
preparandosi ad una nuova carica. Cure White annuì e fece un piccolo sorriso
prima di rivolgersi a Cure Black.
"Va bene, Cure Black... ora tutto dipende dalla nostra sincronia!" affermò.
Le due ragazze iniziarono a correre verso il loro avversario che scendeva in
picchiata, cercando di spostarsi da una parte all'altra in modo che il Pegaso
avesse difficoltà a prevedere dove avessero intenzione di andare. "Ascoltami...
quando ti do il via, avviciniamoci, e tu scagliami con tutta la tua forza verso
quell'Elementale! Cercherò di trascinarlo a terra, dove potremo colpirlo più
facilmente con la Rainbow Therapy!"
"D'accordo, Cure White, mi sembra una buona idea..." affermò Cure Black.
"Ma... sei sicura di potercela fare? Quel ronzino volante mi sembra un po'
troppo veloce!"
Cure White, passando vicina a Cure Black mentre il Pegaso si avvicinava
sempre di più, strizzò un occhio in segno di intesa. "Tranquilla, Cure Black, ho
pensato anche a questo! Basta che resti fermo per un attimo... adesso,
Nanoha-chan!"
Il Pegaso stava volando a pochi metri dal tetto, il corno affilato che
puntava dritto al cuore di Cure White... ma Nanoha reagì in tempo, e dopo aver
caricato ancora una volta Raising Heart, scagliò un terzo attacco Divine Buster
che colse di sorpresa l'Elementale dell'Aria, costringendolo a virare
improvvisamente per non essere centrato in pieno! Il cavallo alato nitrì quando
il raggio energetico gli sfiorò il fianco, facendolo barcollare e costringendolo
a restare fermo in aria per un attimo, un tempo più che sufficiente affinchè
Cure Black e Cure White entrassero in azione! La Cure nera si avvicinò alla sua
amica e la fece salire sulle sue spalle, per poi scagliarla con tutta la sua
forza contro il Pegaso! Non c'era nulla che l'Elementale corrotto potesse fare
per fermarla... e un attimo dopo, Cure White si aggrappò al collo del Pegaso e
gli montò in groppa come una vera cavallerizza, cercando di trascinarlo a terra!
Il cavallo alato nitrì e scalciò, cercando di scrollarsi di dosso la Cure
bianca, che però non desistette e tenne duro, afferrandosi con tutte le sue
forze alla scompigliata criniera della creatura! Cure White sferrò un paio di
calci con i talloni, in modo da guadagnare qualche istante di tempo... e la sua
attenzione venne attirata da qualcosa di verde che fece capolino proprio in quel
momento tra il fitto crine nero del Pegaso: un piccolo oggetto, delle dimensioni
di un fagiolo ma a forma di cetriolo, e di colore verdognolo, che pulsava
lentamente, con delle ripugnanti venuzze che uscivano dalla sua superficie e si
infilavano nel collo muscoloso del Pegaso. Ci volle un attimo ad Honoka per
capire che quell'oggetto, qualunque cosa fosse, stava influenzando negativamente
l'Elementale... ma non riuscì a fare nulla per distaccarlo, perchè il furioso
animale alato ricominciò a saltare e ad agitarsi scompostamente, nel tentativo
di gettarla giù dalla sua groppa! Sapendo di non poter durare a lungo aggrappata
là sopra, Cure White strinse una mano a pugno e colpì lo strano oggetto,
provocndo una bruciante fitta di dolore all'Elementale... poi, Cure White eseguì
un agile balzo e scese giù, atterrando vicino alla sua compagna di mille
avventure!
"Grazie, Nanoha-chan! Sei stata provvidenziale!" esclamò Cure White facendo
un segno dell'okay alla bambina, che rispose con un gesto uguale mantre il
Pegaso, stordito, atterrava vicino alle Pretty Cure, indifeso ed esposto alla
loro mossa successiva!
"Grazie, Honoka-san! Ma adesso è meglio che vi sbrighiate, non resterà
stordito a lungo!" Nanoha avvertì le sue compagne, che si voltarono l'una verso
l'altra, e si tennero per mano, preparandosi ad usare la tecnica che avevano
usato solo un paio di volte prima d'allora...
"Adeso, Cure White! Black Pulsar!"
"White Pulsar!"
"Tu che sei posseduto dai poteri oscuri..."
"...spezzeremo le catene che ora ti vincolano!"
"Pretty Cure Rainbow Therapy!"
Un raggio di energia iridato partì dalle mani puntate di Cure Black e Cure
White e travolse il Pegaso nero, che non potè fare nulla per evitarlo, e nitrì
di rabbia mentre la luce lo avvolgeva completamente, e lo strano oggetto a forma
di cetriolo posto sul suo collo iniziò a tremare e si distaccò, per poi
scoppiare come una bolla di sapone a mezz'aria e spargere in giro pezzi di
materia verde e molliccia. Il Pegaso si impennò e spiegò le ali, e il nero
cominciò a sbiadire dal suo corpo, lasciando l'animale mitologico con uno
scintillante manto bianco come la neve... mentre attorno a lui apparivano degli
strani esserini verdi, anch'essi a forma di cetriolo, con una faccia contorta in
una smorfia di disappunto, che iniziarono immediatamente a disperdersi e a
scomparire nel nulla dopo aver fatto solo qualche metro.
"Gooyan gooyan gooyan gooyan..." ripeterono le strane creature mentre
si allontanavano tremolando come gelatine, e il Pegaso, ora libero
dall'influenza negativa di Dark Fall, appoggiava gli zoccoli a terra e tirava il
fiato. Una battaglia era vinta... ma adesso, c'era ancora il problema di
rimandare l'animale mitologico da dove era venuto, e il Pegaso, nonostante fosse
stato liberato, non sembrava provare troppa gratitudine nei confronti di Cure
Black, Cure White e Nanoha. Lo sguardo rabbioso che il cavallo alato rivolse
loro lasciava adito a ben pochi dubbi...
Tuttavia, Nanoha era già pronta ad intervenire, e si mise di fronte al Pegaso
brandendo Raising Heart. "Yuuno-kun... riesci ad intrappolarlo di nuovo con le
tue barriere? Se riesci a tenerlo fermo per un po', il resto lo faccio io!"
"Ricevuto, ce la posso fare!" affermò il furetto, iniziando a lanciare un
nuovo incantesimo mentre il cavallo alato grattava irritato lo zoccolo per
terra. Non fece in tempo a scagliarsi di nuovo alla carica, per fortuna, in
quanto Nanoha e Yuuno lo anticiparono!
Con un gesto della zampina destra, il furetto-mago eresse una barriera
invisibile davanti al cavallo alato, che nitrì infastidito quando percepì la
presenza di una magia e retrocesse di qualche passo... soltanto per andare ad
urtare con i garretti posteriori contro un altro muro di forza. I suoi sensi
soprannaturali lo avvertirono del fatto che altri muri stavano apprendo attorno
a lui, e il cavallo alato dovette desistere dall'idea di caricare direttamente,
e cercò di prendere il volo...
Il che era esattamente quello che Nanoha voleva! Non appen gli zoccoli del
Pegaso si staccarono da terra, la bambina vestita di bianco puntò Raising Heart
contro di lui e caricò per un attimo... poi, delle sfere di luce bianca
apparvero tutt'attorno a lei, formando un circolo attorno al suo corpo! Il
Pegaso rimase stupito, e ritirò la testa come per chiedersi cosa avesse in mente
di fare...
"Divine... Shooter!" esclamò Nanoha.
E subito dopo, una scarica di raggi di luce bianca partirono da tutti e sei i
punti di luce, colpendo in pieno l'Elementale dell'Aria e sballottandolo con
violenza, provocando diverse esplosioni a mezz'aria prima di sbatterlo a terra
senza più forze. Il Pegaso sbuffò ancora una volta, prima che il suo corpo si
trasformasse in una nuvola bianca e salisse verso il cielo, segnalando che la
battaglia era giunta al termine.
"Bel colpo, Nanoha! Ancora una volta, hai superato tutte le mie aspettative!"
affermò Yuuno. "Non ti preoccupare per quell'Elementale... ha semplicemente
perso la sua consistenza fisica, e adesso sta andando verso un passaggio
dimensionale, in modo da tornare al Giardino degli Elementi. Non tornerà a dare
fastidio a nessuno."
"Bene, mi fa piacere..." disse Nanoha, per poi fare un piccolo salto di
sorpresa quando Raising Heart, lampeggiando di rosso, iniziò a muoversi verso un
agolo del tetto. Cure Black e Cure White, che non avevano ancora sciolto la
trasformazione guardarono a loro volta in quella direzione...
E Nanoha spalancò gli occhi, rendendosi conto di cosa Raising Heart stava
cercando di dire...
"Un momento, Yuuno-kun, questa... non è la reazione di un Jewel Seed?" chiese
Nanoha con evidente stupore. Ormai aveva imparato a riconoscere i segni...
Yuuno, inutile dirlo, era altrettanto stupefatto. "Certo che lo è! Ora
capisco cosa stava cercando quel Pegaso! Anche mentre era sotto il controllo
mentale... stavacomunque cercando quello per portarlo a chi lo aveva
schiavizzato!" esclamò il furetto. "Nanoha, trovalo e sigillalo, presto!"
"Subito!" rispose la bambina, per poi puntare la sua arma verso l'angolo del
tetto e attivarla. Immediatamente, un piccolo buco luminoso si spalancò nella
parte interiore dello spigolo, e da esso uscì un cristallo sferico rosso ormai
molto familiare alle Pretty Cure e alla loro giovanissima alleata!
"Evviva, è proprio un Jewel Seed!" esclamò Cure Black. Nanoha sorrise tra sè,
poi attivò la funzione di sigillo di Raising Heart, e inglobò il pericoloso
artefatto, segnando un altro passo in avanti per l'alleanza!
"SEALING." disse la voce computerizzata dell'arma magica. Ci fu un
breve gioco di luci scarlatte, e il Jewel Seed scomparve all'interno di Raising
Heart, mentre il mondo esterno cominciava a scorrere normalmente, e le ragazze
sciolsero la trasformazione.
"Accidenti, non credevo che la giornata sarebbe stata così movimentata..."
sospirò Honoka, passandosi una mano sulla fronte. "Ero venuta qui a Shibuya per
accompagnare i miei genitori... e invece la lotta contro Dark Fall e contro gli
Elementali non ci lascia mai un giorno di libertà... comunque, ragazze, tutto
ok?"
"Certamente..." Disse Nanoha, guardando Yuuno con gratitudine. "Se non altro,
aver trovato questo Jewel Seed mi dà un po' più di fiducia... almeno, è uno di
più in mano nostra!"
"Mi fa piacere saperlo..." affermò Nagisa. "Solo che... adesso dobbiamo
sbrigarci e tornare dove eravamo prima! Io... ehm... avevo una commissione da
svolgere qui a Shibuya e... ehm... non è che posso mancare!" Honoka si rese
conto che Nagisa stava cercando goffamente di coprire qualcosa, ma decise di non
indagare oltre...
"Anch'io ho da fare, ora che ci penso..." disse Nanoha. "Arisa-chan e
Suzuka-chan mi aspettano, e non posso certo piantarle in asso..."
Honoka sorrise tra sè, e si riavviò un po' i capelli. "Beh... immagino che si
possa dire lo stesso di me!" affermò. "I miei genitori e la nonna mi aspettano
giù, al piano terra... quindi... beh, ragazze, ci vediamo presto! Io devo
proprio scappare!"
"Anche noi..." risposero all'unisono Nagisa e Nanoha, e le tre ragazze si
salutarono cordialmente, per poi tornare ognuna da dove era venuta...
----------
"Mamma... papà... nonna... eccomi qui, sono tornata!" esclamò Honoka,
avvicinandosi di corsa al taxi che li stava portando in giro per Tokyo. Si
sedette dove era prima e riprese fiato, per poi alzare lo sguardo e rivolgere un
sorriso di scuse ai suoi genitori. "Mi dispiace di aver sottratto tempo alla
nostra gita, ma... ora è tutto a posto! Era una cosa che non poteva
aspettare..."
"Tranquilla, tesoro, tranquilla!" affermò il signor Yukishiro. "In fondo, sei
stata via sono una decina di minuti... e noi abbiamo tutto il tempo che vogliamo
per proseguire la nostra gita! E poi... non dimenticare che stasera abbiamo la
festa di compleanno a casa tua! Anche quella sarà un'occasione per stare
assieme!"
Honoka spalancò gli occhi, quasi non osando credere a quello che aveva
sentito. "Come? A-Aspetta un momento, papà, vuoi dire che... resterete per la
notte? Non partirete con l'aereo di stasera?" esclamò entusiasta. "Non... non
avevo sentito che..."
"Che papà e mamma sarebbero rimasti, eh? Papà è sempre il solito
dimenticone..." disse bonariamente Sanae, facendo un cenno di intesa al signor
Yukishiro. "Però... sì, papà e mamma sono riusciti a trovare il tempo di
prolungare la loro visita in Giappone! Resteranno con noi ancora per un po'! Non
sei felice di saperlo?"
La risposta di Honoka fu quanto mai esplicita: con un gridolino di gioia, la
ragazza dai lunghi capelli blu abbracciò i suoi genitori e si tenne stretta a
loro! "Yuhuuu! Felice? Altrochè se sono felice! Grazie, mamma, grazie, papà! Vi
voglio bene!"
"Hehehee... anche noi, tesoro, anche noi!" rispose la signora Yukishiro.
"E... buon compleanno ancora! Era il minimo che potessimo fare per i tuoi sedici
anni!"
----------
Nagisa Misumi si guardò attorno freneticamente mentre cercava Shogo tra la
folla, sperando che il ragazzo non si fosse stancato di aspettarla. Con tutta
quella calca, c'era da temere che si fosse perso da qualche parte, e questo
avrebbe complicato non poco le cose... il regalo per Honoka non poteva
attendere, e poi sarebbe stato un peccato non potersi godere il resto della
giornata con Shogo...
Ormai, Nagisa era quasi tornata nel punto dove lei e Shogo si erano lasciati,
e ancora non riusciva a vedere traccia del suo amico... ma non si diede per
vinta e continuò a cercare, nel tentativo di trovare un ciuffo di capelli
castani scuri in giro...
"Misumi-san! Misumi-san, meno male, pensavo ti fossi persa!"
Nagisa emise un gridolino di sorpresa nel momento in cui la voce di Shogo la
raggiunse alle sue spalle... e la ragazza si voltò di colpo, strabuzzando gli
occhi, per vedere Shogo che stava dietro di lei con espressione preoccupata,
tenendo tra le mani il regalo che loro due avevano scelto per Honoka, già
incartato e infiocchettato. "Ah! Ehm... ah... Fujipi-sempai, non mi ero neanche
accorta che eri lì! Ehm... tutto... tutto okay?" chiese Nagisa, cercando
inutilmente di non far vedere il rossore sul suo viso. Per fortuna, Fujipi non
sembrò fare caso a questo...
"Ehm... sì, Misumi-san, tutto okay! Piuttosto, ero preoccupato che tu non
riuscissi più a trovarmi..." disse con una certa preoccupazione. "Tutto a posto,
ora? Sei riuscita a fare quello che dovevi?"
Nagisa si mise una mano dietro la testa e rise nervosamente. "Hehehee... sì,
tranquillo! Tutto sotto controllo! E... ehm... vedo che hai già provveduto al
regalo per Honoka! Adesso... ehm... possiamo... proseguire?"
Shogo sorrise leggermente e si sfregò il mento con una mano, come se fosse
indeciso. "Beh... a dire la verità, Misumi-san... prima di andare avanti, volevo
chiederti... perchè non ci fermiamo a prendere qualcosa ad un bar, da qualche
parte? Sarebbe... una buona occasione per rilassarci un po' e... passare un po'
di tempo assieme..."
Aveva sentito quello che le era sembrato di aver sentito? Fujimura... Shogo
Fujimura... la stava invitando a prendere qualcosa assieme da qualche parte? E
lei che... non osava neanche ipotizzarlo! Dopo tutti quegli imprevisti... era
una notizia grandiosa! Delle comiche lucine dorate si accesero tutt'attorno alla
ragazza, e delle alucce bianche e un'aureola le apparvero addosso da chissà
dove... per poi scomparire un istante dopo, quando Nagisa recuperò abbastanza
presenza di spirito da rispondere al ragazzo per cui aveva una cotta, che la
stava guardando con una certa meraviglia.
"Ne... ne sarei felice, Fujipi-sempai!" esclamò Nagisa... e, con sua somma
felicità, Shogo estese una mano verso di lei in un gesto di invito.
"Allora, beh... non perdiamo tempo e andiamo... va bene?"
----------
"Accidenti, Nanoha-chan, alla buon ora! Stavamo per mettere radici, qui!"
esclamò con irritazione Arisa Bannings nel momento in cui la sua migliore amica
assieme a Suzuka si ripresentò davanti a lei, che era seduta su una panchina
vicino al santuario dove Arisa e Suzuka erano andate a chiedere consiglio alle
sorelle Kasuga. Nanoha era giunta di corsa e a rotta di collo, sperando di non
aver perso troppo tempo...
"Sono... sono terribilmente spiacente, ragazze! Speravo di fare prima..." si
scusò la bambina castana... e, con sua grande sorpresa, Arisa sembrò lasciar
perdere il tutto, alzando le spalle e facendo un gesto conciliatorio verso la
sua amica.
"Hmm... va bene, Nanoha-chan, abbiamo capito." tagliò corto la biondina.
"Comunque, c'è una cosa che io e Suzuka vorremmo dirti a proposito, e cioè... ce
non ci va di restare indietro senza sapere nulla mentre tu vai chissà dove,
okay? Ci rendiamo conto che si tratta di qualcosa di personale e non è il caso
di essere troppo curiose..."
"...ma ricordati che puoi sempre contare su di noi, in ogni momento!" affermò
Suzuka, finendo il discorso. "Quindi... non nasconderci le cose solo perchè hai
paura che noi restiamo coinvolte! Ci siamo sempre noi al tuo fianco, e non lo
scordare mai!"
Nanoha tirò un piccolo sospiro di sollievo, lieta di sapere che le sue
compagne non ce l'avevano con lei, e diede uno sguardo di intesa a Yuuno, che
lerispose con un sorriso e un occhiolino astuto.
"Grazie, Arisa-chan, Suzuka-chan... me ne ricorderò sempre!"
----------
CONTINUA...
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Capitolo 23 *** Consiglio di guerra ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-23
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart)
scritta da: Justice Gundam
Bentornati! Questa volta, ho proprio voluto fare in modo che la mia storia
non restasse troppo tempo a fermentare, e come ho intenzione di rimettere presto
mano alle storie di Digimon che ho un po' mollato, farò la stessa cosa anche con
questo crossover, e con un altro che non aspetta che il momento di essere messo
su carta! Purtroppo, anzichè diminuire, i miei impegni si sono moltiplicati, e
devo ritagliarmi tutto il tempo che posso, se voglio fare qualche progresso per
scrivere le mie storie... ma non mi arrendo tanto facilmente, e sono convinto
che, magari anche con un po' di supporto da parte vostra (e per supporto intendo
le vostre recensioni e l'affetto che continuate a mostrarmi), riuscirò a fare
tutto quanto, e a superare questo difficile periodo.
Comunque, riassumendo la situazione... negli scorsi capitoli, le Maiden non
hanno visto molta azione, e a questo si rimedierà molto presto, nella saga che
sta per iniziare! Infatti, ora che la minaccia di Dark Fall e del Giardino degli
Elementi si fa sempre più pressante, le nostre eroine avranno bisogno di
qualcuno che possa dirigerle, guidarle e organizzarle meglio... e quel qualcuno
lo vedremo in questo capitolo, sperando che il suo appoggio possa dare un po' di
necessario ossigeno alle nostre. Ovviamente, questo non senza prima festeggiare
i sedici anni della nostra amica, Honoka Yukishiro, alla quale vanno i migliori
auguri di tutti noi appassionati di Pretty Cure! Eh, sì, non è facile la vita di
una supereroina, ma ha anche i suoi lati positivi. Sempre, ovviamente, che
l'idea di diventare una Magical Girl non ti sia stata data da un grazioso
animaletto bianco dai tondi occhioni rossi che sembra sorridere in
continuazione... e credo che su questo, il mio amico KillKenny mi darà
ragione!
D'accordo, allora... per adesso un altro Jewel Seed è caduto nelle mani
dell'Impero di Dark Fall, che con questo è arrivato a quota due. Per fortuna,
anche Nagisa, Honoka e Nanoha sono riuscite a catturarne un altro, senza che
stavolta Fate interferisse, anche se hanno dovuto affrontare un Elementale
modificato dai poteri di Dark Fall... come potete vedere, il nemico si fasempre
più pericoloso, e non sarà facile restare al passo! Comunque, anche Saki-H e Mai
hanno fatto bella figura... e chissà che presto non possano recuperare anche
loro un Jewel Seed!
Detto questo, prima di lasciarvi al nuovo capitolo e al necessario consiglio
di guerra che si terrà tra Magical Girls vecchie e nuove... rispondo come sempre
alle vostre recensioni, che come sempre mi danno un po' di carica in più per
proseguire!
Anonimo9987465: E' verissimo, in entrambe le serie di Futari Wa Pretty
Cure, è successo qualcosa di pericoloso proprio in corrispondenza del compleanno
di Honoka... ma anche quello di Nagisa sembra attirare abbastanza guai! E... sì,
per fortuna le nostre hanno comunque riportato un successo - sembra che, almeno
per adesso, la situazione sia di stallo. Hehehee... e da quanto ho potuto vedere
dall'anime, Dorodoron è sempre stato quello che si dava più da fare, tra quelli
di Dark Fall. Ho pensato che sarebbe stato sensato che anche lui si gettasse
nella mischia assieme al suo Uzaina!
Grazie mille per la tua recensione... e sta pur certo che il prossimo
capitolo non dovrà attendere così a lungo! A presto!
KonanKohai: Ehm, hai ragione... chiedo scusa ancora per la lunga attesa,
ma davvero non riuscivo più a scriverci nulla. Mi era venuto un blocco dello
scrittore pazzesco per questa storia, e non avevo più ispirazione... ma ora
posso dire che è tornata! Come ho detto... sì, il compleanno di Honoka è sempre
un'occasione movimentata, e non è facile la vitta di una Magical Girl... ma per
fortuna che ci sono gli amici, come Arisa e Suzuka, o anche il buon Fujipi, che
riescono a dare loro ancora più motivazione per combattere! Come hai potuto
vedere... di tempo ne è passato di meno, e stavolta cercherò di essere più
rapido ad aggiornare, nonostante tutti i miei impegni! Ciao, e a presto!
KillKenny: Direi che era anche ora che qualche villain si facesse
furbo... hanno passato così tanto tempo ad affrontare le Pretty Cure, che
qualche trucco devono averlo per forza imparato anche loro! Per quanto riguarda
la scena di cui parli... sì, direi che ci sono serie possibilità che si veda una
cosa del genere! E lo Starlight Breaker... farà anche quello la sua apparizione!
Ugh, gli Huckebein... meno si parla di loro, in special modo di Cullen, meglio è
per tutta la fandom di Nanoha! Ora che ci penso, in effetti... hehehee... sai
che forse mi hai dato un'ideaccia? Grazie mille!
Okay, con questo ci siamo! Preparatevi a tuffarvi di nuovo nel mondo delle
Magical Girls... e spero che anche questo capitolo vi piaccia come gli altri! A
presto!
----------
Capitolo 23 - Consiglio di guerra
"Ah, è stata proprio una giornata divertente! Grazie, mamma... e grazie,
papà! Non avrei potuto chiedere di meglio per oggi!" esclamò felice Honoka
Yukishiro, mentre assieme ai suoi genitori e a sua nonna si incamminava verso
l'ingresso di casa sua, e il sole ormai quasi scomparso all'orizzonte faceva
spazio al cielo notturno punteggiato di stelle. Non era un'esagerazione:
malgrado l'imprevisto della battaglia con il Pegaso, e l'inaspettato stratagemma
usato da Dark Fall per tenere sotto controllo l'Elementale, Honoka sembrava
davvero essersi goduta la giornata... e adesso, pur non mostrandolo, era un po'
triste per il fatto che stesse finendo...
"Siamo felici che ti sia piaciuta tanto, tesoro!" affermò la signora
Yukishiro, sorridendo garbatamente. "Sarei stata molto felice anch'io se avesse
potuto durare un po' di più, e avessimo avuto la possibilità di stare assieme
più a lungo... ma sono contenta già così, è sempre bello poterti rivedere, anche
solo per questa volta durante l'anno..."
"A volte ci sembra davvero di non esserti mai troppo accanto, cara..." disse,
un po' malinconico, il marito. "Sempre in giro per il mondo, di qua e di là...
forse dovremmo davvero prenderci almeno un periodo di riposo e prenderci il
tempo di stare un po' di più con te."
Honoka scosse gentilmente la testa. "No, non dovete farvene una colpa... a me
va già benissimo così!" rispose la ragazzina dai lunghi capelli blu. "E poi,
anche se siete lontani, so che comunque mi volete bene, e questo per me è più
che sufficiente! Non voglio che voi vi sentiate in colpa, perchè... io e la
nonna siamo felici così!"
Honoka, arrivata per prima davanti al portone di casa, lo aprì con un gesto
del braccio... e immediatamente Chuutaro, il grosso e docile cane di casa
Yukishiro, corse ad accogliere i suoi padroni, abbaiando festosamente. "Ehilà,
chi si rivede!" esclamò il signor Yukishiro, mentre Honoka cercava di non farsi
lavare il viso dalle leccate del simpatico cagnone. "Vedo che anche tu stai
molto bene, Chuutaro! Fai sempre buona guardia, eh?"
Chuutaro si staccò per un attimo dalla sua padroncina, abbaiò un paio di
volte come se volesse salutare i signori Yukishiro, poi corse verso l'ingresso
della casa di Honoka, fermandosi appena davanti ai gradini... quasi volesse dire
qualcosa, con notevole stupore di Honoka e dei suoi genitori. Nonna Sanae,
invece, non dava l'impressione di essere stupita, e anzi ridacchiò bonariamente.
"Oh, ma guarda... sembra che il nostro Chuutaro oggi sia particolarmente di buon
umore! Chissà cosa vuole dire, ragazzi... perchè non lo andiamo a scoprire da
noi?" disse, e Honoka colse una vena divertita nella sua voce... come se nonna
Sanae si apprestasse a fare loro una sorpresa! Il piccolo genio sbattè gli
occhi, un po' perplessa, e guardò verso i suoi genitori, che le restituirono uno
sguardo che sembrava voler dire che neanche loro avevano idea di cosa
aspettarsi...
Al che, genitori e figlia decisero che a quel punto l'unica cosa da fare era
togliersi la curiosità, e raggiunsero Chuutaro vicino all'ingresso di casa.
Honoka si chinò per accarezzare il suo amico a quattro zampe sulla testa, e gli
chiese di aspettare un attimo, visto che la cena sarebbe stata pronta entro
breve... poi, dopo aver fatto cenno ai suoi genitori e alla nonna di seguirla,
Honoka aprì lentamente la porta di casa...
...
...
"BUON COMPLEANNO, HONOKA!"
Le luci si accesero di botto, e Honoka spalancò gli occhi stupefatta quando
davanti a lei si presentò uno spettacolo incredibile: Nagisa, Hikari, Fujipi e
alcuni dei ragazzi del club di calcio, Saki-H, Mai, Kenta e altri vecchi volti
del liceo Verone erano tutti schierati lì, in prima linea, e avevano lanciato in
aria alcuni coriandoli e stelle filanti per rendere ancora più colorata
l'atmosfera! Sotto un grande festone con sopra scritto, a caratteri cubitali e
colorati, "HAPPY BIRTHDAY", si trovavano Nanoha e le sue amiche, con Yuuno in
piedi sulla spalla della bambina castana, e tutti e quattro stavano salutando
allegramente! E non molto più in là, c'era anche il gruppo delle Maiden, con
Heart in testa, che accoglieva la Pretty Cure bianca e i suoi genitori! Inutile
dirlo, la scena che le si presentò davanti lasciò Honoka completamente spiazzata
e con gli occhi spalancati!
"Una... una festa di compleanno?" esclamò il piccolo genio, guardandosi
attorno quasi confusa, e incrociando gli sguardi congratulanti di Nagisa e
Shogo. "Non... non mi direte che avete organizzato tutto questo per farmi una
sorpresa!"
"Esatto! E' proprio cosi'!" affermò Nagisa, con il suo sorrisone a denti
scoperti. "Beh, non vedo cosa ci sia di strano, dopotutto... sedici anni si
compiono una volta sola, nella vita, e volevamo che fosse un'occasione
indimenticabile!"
"E poi era giusto che festeggiassimo un'occasione speciale per la nostra
sempai!" affermò Heart, staccandosi dalle altre Maiden e mettendo una mano sulla
spalla di Honoka. "Questa giornata doveva avere una conclusione spettacolare,
quindi... eccoci tutti qui! Una serata piena di gioia e di amore!"
"Diciamo pure che avremmo organizzato qualcosa di più terra terra, se non ci
fosse arrivato il suggerimento della signora Sanae, qui presente." volle
precisare Saki-T. La Maiden dai capelli blu si avvicinò alla sua migliore amica
e indicò con lo sguardo l'anziana signora, che fece un sorriso arguto nel
momento in cui gli sguardi stupiti di Honoka e dei suoi genitori si voltarono
verso di lei.
"Oh, è stata solo un'idea che mi è venuta..." affermò, come se la cosa non
fosse di grande importanza. "Una giornata così speciale per la mia nipotina e
per i miei ragazzi meritava una conclusione altrettanto speciale, giusto?"
"Ma... ma... questa è... un'idea fantastica!" esclamò il signor Yukishiro,
passando dalla confusione ad una gioia incontenibile, con tanto di sole dai
raggi bianchi e rossi che spuntava dietro di lui! "Una festa di compleanno in
piena regola per la nostra piccola Honoka! Da quanto tempo desideravamo
organizzarne una!"
"Beh, allora non indugiamo tanto!" affermò Shogo, presentandosi con il regalo
che lui e Nagisa avevano comprato quel giorno. "La festa deve incominciare, e
Honoka-san deve ancora scartare i suoi regali, quindi..."
"Addirittura? Avete preso anche dei regali? Non... non ce n'era bisogno,
davvero..." rispose Honoka, che ormai riusciva a fatica a trattenere l'emozione.
"Ragazzi, io... non so cosa dire, sono... felicissima! Grazie, amici... grazie a
tutti voi!"
Saki-H, con un gesto amichevole della mano, disse che non c'era bisogno di
essere così lusingate. "Ah... Di niente, sempai Yukishiro! Per noi è stato un
vero piacere! Piuttosto, visto che abbiamo ancora tutta una serata a
disposizione... godiamocela quanto più possibile! Forza, ragazzi, si
comincia!"
La festeggiata e tutti gli invitati non se lo fecero dire due volte,
iniziando a festeggiare quella giornata indimenticabile...
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"E... allora che cosa dico quando qualcuno non ci sa fare con i giochi di
parole? Ma è semplice, gli dico che deve giocare bene, con i giochi di
parole!"
La battuta, pronunciata da Kenta Hoshino, riuscì a far ridere diversi degli
invitati, e il ragazzo, con un sorriso convinto, si passò l'indice sotto il naso
e lanciò uno sguardo obliquo a Saki-H. "Hehehee... visto che le mie battute
hanno successo, signorina Hyuuga? Vorrei vedere se tu sapresti fare di
meglio!"
Saki-H storse il naso davanti alle vanterie dell'aspirante comico. "Hmmm...
sta a vedere che hanno riso perchè era una battuta talmente stupida che non se
ne può fare a meno!" disse acidamente, senza però riuscire a strappare il
sorriso dalle labbra del compagno di classe!
"La tua è tutta invidia, mia cara Saki Hyuuga!" affermò, le mani intrecciate
dietro la nuca. "Si sa che molti vorrebbero essere bravi come me a far ridere la
gente!"
Scegliendo, forse saggiamente, di ignorare le spacconate dell'amico, Saki-H
sospirò e si sfregò la fronte, mentre si avvicinava al gruppo delle Pretty Cure
e delle Maiden, che stavano discutendo di quello che era successo quel giorno,
senza lasciarsi troppo distrarre dall'atmosfera festosa. Le Maiden, Maori e
Saki-T in modo particolare, sembravano aver preso la cosa molto sul serio, e
ascoltavano con un certo timore quello che Nagisa e Honoka stavano dicendo
sull'attacco del Pegaso infettato dal potere di Dark Fall.
"Allora... è proprio così... quelli di Dark Fall stanno iniziando ad usare
gli Elementali e piegarli al loro volere. Tutto per facilitarsi la ricerca dei
Jewel Seed..." disse la Maiden dai capelli blu, sfregandosi il mento.
"Capisco... beh, adesso non è esattamente il momento giusto per parlarne, ma...
potremmo andare fuori qualche minuto? Credo che dovremmo informarvi di qualcosa
che io e le altre Maiden siamo venute a sapere mentre voi combattevate
l'Elementale e quello scagnozzo di Dark Fall. Una cosa molto importante."
"Capisco..." rispose Hikari. "Va bene, io penso a chiamare Nanoha-chan, e poi
arrivo. Aspettatemi fuori, okay?"
Le altre ragazze annuirono, e Hikari si avvicinò a Nanoha, che stava parlando
con Arisa e Suzuka poco più in là. La bambina dai capelli castani si voltò verso
di lei, e quando Hikari le chiese se poteva venire con lei un secondo, Nanoha
rivolse uno sguardo un po' preoccupato alle sue compagne, evidentemente temendo
che si sentissero messe da parte ancora una volta. Per fortuna, in questa
occasione, non ci fu questo problema, e prima Suzuka, poi Arisa fecero cenno
alla loro amica che avrebbero aspettato. Nanoha ringraziò e seguì Hikari fuori
da casa Yukishiro, facendosi guidare verso un angolo del giardino, dove le altre
ragazze si stavano già radunando attorno ad Heart e a Saki-T per sentire le
novità. Quando anche Nanoha ed Hikari si unirono al gruppo, Saki-T fece un cenno
affermativo con la testa e si schiarì la voce.
"Bene, visto che ci siamo tutte... credo proprio che possiamo iniziare."
disse la Maiden dai capelli blu. "Allora, ragazze, queste sono le notizie che ho
ricevuto... pare che la TSAB abbia intenzione di organizzare una riunione di
tutti i suoi migliori operativi in Giappone, in modo da organizzare meglio la
nostra difesa contro gli Elementali e l'Impero di Dark Fall... oltre che contro
le terze persone che stanno in questo momento cercando di interferire con il
recupero dei Jewel Seed."
"Davvero?" chiese Nanoha, tenendo Yuuno sul palmo delle mani aperte, in modo
che anche lui potesse ascoltare senza problemi. "Allora immagino che ci saranno
un bel po' di persone in gamba ed esperte... chissà che non possano darci una
mano anche loro."
"In effetti, parteciperanno anche due personalità molto importanti della
TSAB..." ci tenne a precisare Maori. "L'ammiraglio Gil Graham, e la comandante
Mildred Avalon, entrambi della branca inglese della TSAB. Sono coloro che stanno
seguendo più da vicino questo caso... e credo abbiano già anche una strategia su
come risolverlo. Tuttavia, è necessario che anche noi siamo presenti, dal
momento che questa strategia non potrà essere implementata senza il nostro
aiuto."
"Capisco..." affermò Mai, pensandoci un po' su. "Beh, in effetti non può che
farci comodo poter contare su persone così abili... a proposito, Flappy,
Choppy... potete uscire, qui non c'è il rischio che qualcuno vi veda!"
"Finalmente... lapiiii!" esclamò il piccolo abitante del Giardino delle
Sorgenti, apparendo in uno sbuffo di fumo azzurro assieme alla sua amica Choppy.
Anche Mepple, Mipple, Pollun e Lulun seguirono, uno dopo l'altro. "Accidenti, è
una bella seccatura dover restare bloccati in quelle specie di scatolette quando
tutt'attorno a te la gente balla e festeggia, lapi! E' una cosa che mi riesce
difficile sopportare!"
"D'altra parte, chopi... non possiamo fare diversamente, o finiremmo per
farci scoprire." disse Choppy, sgranchendosi un po' le ossa mentre faceva
qualche passetto sull'erba. "Se non altro, credo che potremo farci vedere
benissimo a questa riunione della TSAB. Visto che lì saranno riuniti alcuni dei
maghi più esperti dell'organizzazione, la nostra presenza non sarà qualcosa di
tanto straordinario."
"No, hai ragione, mepo!" disse Mepple, per poi rivolgersi alle ragazze.
"Allora, immagino che non c'è bisogno che dica quale sarà la nostra prossima
mossa, mepo? Parteciperemo tutti a questa riunione, e vedremo che cosa
propongono i nostri superiori della TSAB!"
"Io conosco molti di loro, vi posso dare una mano per orientarvi!" affermò
Yuuno. "L'ammiraglio Graham e Lady Mildred sono entrambi due persone
eccezionali, e io li considero un po' dei maestri! Credo proprio che sarai
felice di conoscerli!"
Nanoha si rimise un po' a posto i capelli. "Beh... devo ammettere che sono un
po' nervosa all'idea di conoscere così, fin da subito, delle persone così
importanti. Però... d'accordo, parteciperò anch'io a questa riunione! Tra
l'altro, sarà meglio che siamo tutti presenti, dal momento che c'è la
possibilità che Dark Fall o qualche Elementale attacchi."
"Hey, la piccolina non ha la testa vuota..." commentò Lilica, i codini biondi
che si muovevano vivacemente dietro la testa. Quando qualcuno si voltò verso di
lei con espressione interrogativa, Lilica non fece altro che alzare le spalle e
dire quello che per lei era una completa ovvietà. "Andiamo, ragazze, non mi
direte che non ci avete pensato? Una riunione della TSAB è un'occasione molto
ghiotta per chi vuole i Jewel Seed!"
"Lilica-chan ha ragione... è più che probabile che Dark Fall sospetterà che
ci siano dei Jewel Seed nelle vicinanze... o magari tutti i Jewel Seed che
abbiamo preso finora." osservò Ioriko, dopo essersi sfilata gli occhiali per un
attimo ed esserseli puliti con un fazzoletto. "Se siamo tutte assieme, ci
saranno meno possibilità che attacchino... o comunque, se dovessero proprio
attaccare, si troveranno di fronte molti più avversari."
"Oh... capisco... che sciocca, non mi era neanche venuto in mente..." affermò
Heart... per poi essere distratta da Mepple, Mipple, Flappy, Choppy, Pollun e
Lulun che andavano a giocare a nascondino tra i cespugli. "Hey, ragazzi, state
attenti a non perdervi! Non è che staremo qui tanto a lungo, quindi... fate i
bravi, okay?"
"Tranquilla, mipo, ci penserò io a controllare che non facciano disastri come
al..." Mipple iniziò adire... prima che tutte le altre piccole mascotte si
bloccassero con gli occhi comicamente sbarrati ad osservare qualcosa di grosso,
incattivito e spaventoso che si era alzato all'improvviso dai cespugli, e li
stava guardando con un paio di rossi occhi felini! "Ehm... e questo cosa...
mipo..."
"AAAAAARGH!" ringhiò la creatura, saltellando fuori dal cespuglio e parandosi
proprio davanti agli stupiti animaletti del Giardino di Luce e del Giardino
delle Sorgenti. E rivelandosi finalmente per quello che veramente era: niente
più che un grande bastone magico con un teschio dai lineamenti vagamente felini
come pomo, che in quel momento stava saltellando indignato su e giù per il
cespuglio, allo stesso tempo mantenendo l'aria di uno che si era appena
svegliato da un sonno del giusto!
"AAAAAAGH! E questo qui cosa ci faceva qui, mepoooooo?" esclamò il
"coraggioso" guerriero del Giardino di Luce, arretrando davanti alla figura di
Michelangelo, il demone trasformato in bastone magico che Ioriko aveva evocato
"grazie" alla complicità di Lilica!
"Cosa significa questo oltraggio al GRANDE RE DEI DEMONI, per la miseria?"
esclamò Michelangelo, fissando con comica rabbia il gruppo di Pretty Cure e
Maiden (più una maga cadetta e un mago trasformato in furetto...) che stavano
davanti a lui, guardandolo esterrefatte! "Ioriko! Esigo una spiegazione per
questo! Hai aspettato che il sottoscritto si addormentasse per andare a goderti
la festa tutta da sola, eh? Confessa, fellona! Non la si fa al grande
Michelangelo!"
Saltellando sul troncone che costituiva il suo corpo, Michelangelo arrivò
faccia a faccia con la malcapitata Ioriko, che cercò di mettere le mani avanti
per formare una barriera tra sè e il suo contrariato bastone magico! "Er... A...
Aspetta! Aspetta un momento, Mike! Io non... ehm... io non volevo mica
escluderti!" disse frettolosamente, cominciando a sudare. "Ma... ehm... insomma,
cerca di metterti nei miei panni! Non... non credo che i genitori e la nonna
della sempai Yukishiro sarebbero passati sopra vedendoti, e... er...
avrebbero... fatto un po' troppe domande! Sai come vanno le cose, nei manga e
nei film..."
"Mi sa che l'hai fatto arrabbiare... e adesso non ti ascolta..." disse
Saki-T, scuotendo la testa come l'unica persona normale in mezzo a quel branco
di dementi! Michelangelo restava addosso a Ioriko, senza dare l'impressione di
volersi accontentare di una scusa qualsiasi... e Ioriko, con un grosso
gocciolone di sudore che le scendeva lungo la testa, si mise una mano in tasca e
ne tirò fuori qualcosa che si era presa dal buffet della festa... per puro caso,
si trattava di una piccola ciambella alla crema avvolta in un tovagliolo
bianco!
"Aspetta, Mike, ora vedo di farmi perdonare!" esclamò l'apprendista Maiden,
mettendo il delizioso dolcetto davanti al volto felino dell ex-re dei demoni.
Michelangelo, non riconoscendo quello strano cibo terrestre, corrugò la fronte e
iniziò ad annusarlo, insospettito.
"E... questo che cosa sarebbe?" chiese con tono rude. "Non ci si può mica
aspettare che il sottoscritto mandi giù la prima cosa che gli viene messa sotto
il naso!"
"Si chiama 'ciambella', Mike... non dirmi che non ce l'avete, nel Giardino
degli Elementi!" esclamò Heart. "Mia mamma le fa buonissime! Un giorno tu e
Iori-poo dovreste passare per il suo negozio e farvene dare un po'! Sono la fine
del mondo!"
Michelangelo alzò gli occhi al cielo, pregando che quella smorfiosetta dai
capelli rosa la smettesse prima di iniziare a parlare di cose come "l'amore"!
Quelli erano i discorsi che gli facevano venire l'orticaria... "E va bene, va
bene! La mangio, giusto per essere educato! Siete contente?"
Prima che qualcuna delle ragazze potesse rispondere, Michelangelo si protese
in avanti e, con un morso vorace, addentò la ciambella che Ioriko gli stava
porgendo, facendo cadere qualche goccia di crema alla vaniglia sul tappeto
erboso. Poi, iniziò a masticare con l'aria di stare assaporando con la massima
attenzione, deciso a trovare anche la più piccola imperfezione. Per diversi
secondi, le ragazze rimasero in attesa del suo giudizio... e quando finalmente
Michelangelo mandò giù il pezzo di ciambella, le più vicine delle ragazze
poterono vedere l'espressione stupita e meravigliata che si disegnava sulle sue
fattezze feline!
"Hmm... beh... come posso dirlo... non era male! Non era male davvero!"
esclamò l'ex sovrano demoniaco. "Ciambella, eh? Potrebbe diventare il mio nuovo
cibo preferito... anzi, sapete che vi dico? Quando tornerò nel Giardino degli
Elementi, il primo ordine che darò ai miei sudditi sarà di istituire questa
ricetta come nuovo piatto nazionale! Sarà un successo, non c'è ombra di
dubbio!"
Ioriko tirò un sospiro di sollievo. Meno male che era stata perdonata...
"Phew... sono contenta che ti sia piaciuto! Allora, Mike... mi scusi per averti
lasciato fuori?"
Michelangelo alzò boriosamente la testa. "Hmmm... sì, essendo in fondo un
sovrano magnanimo, penso che questa volta te la posso far correre." disse. "Si
intende, purchè ogni giorno io ne riceva almeno una come colazione. Offerta di
tuo pugno!"
"Er..." Immediatamente, Ioriko strabuzzò gli occhi, rendendosi conto di
essersi ficcata nuovamente in un guaio! "Ma... ecco... non so sarà possibile,
io... insomma, la mia paghetta settimanale è quella che è, e poi non è che passo
molto davanti a casa di... aaaargh! Ma perchè mi succedono queste
coseeeeee?"
"Hey, Iori-poo, calma! Respira profondo... conta fino a dieci..."
"Tranquilla, Ioriko, sono sicura che in qualche modo te la caverai!"
Heart e Lilica cercarono immediatamente di tranquillizzare la loro amica
occhialuta, per quanto la seconda non sembrasse eccessivamente preoccupata... e
mentre le altre ragazze osservavano con dei grossi goccioloni di sudore dietro
la nuca, le varie mascotte uscirono dai loro nascondigli.
"E io che mi aspettavo chissà cosa, mepo..." borbottò Mepple. "Invece questo
re dei demoni è soltanto uno scroccone e un pallone gonfiato..."
Nagisa scosse la testa, con una venuzza pulsante che affiorava sulla fronte.
"Ugh... hai presente il bue che dà del cornuto all'asino, Mepple?"
"Comunque ha ragione, popo... questo Michelangelo è molto infantile..." disse
il piccolo Pollun. Il risultato fu un altro gocciolone di sudore dalle teste dei
presenti... e Nanoha si grattò una guancia e ridacchiò tra sè. A volte aveva
l'impressione di essere l'unica, a parte Honoka, con la testa sulle spalle, in
una situazione come quella...
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"E... questo è quanto, grande Lord Akudaikahn! Mi dispiace di non aver
scoperto nulla sulla Sorgente del Sole, ma in compenso... le ho portato questo,
dovrebbe farle piacere, immagino..." Dorodoron, con voce intimorita, terminò il
suo rapporto al sovrano di Dark Fall chinandosi in avanti e appoggiando il Jewel
Seed che aveva catturato sul pontile, davanti al trono del suo signore e alla
pozza d'acqua mortalmente calma che separava il trono dal resto della tana.
Gooyan fluttuò lentamente fino al suo sottoposto inginocchiato, e ricevette
da lui il misterioso artefatto, poi lo osservò per un attimo, in modo da
assicurarsi che fosse l'articolo vero e proprio, poi si voltò verso il suo
signore e, sogghignando, fece un cenno affermativo. "Sì, mio signore, le posso
confermare che questo è un Jewel Seed a tutti gli effetti! Con questo, sono già
due Jewel Seed in nostro possesso!"
"Bene..." affermò Lord Akudaikahn, con un cenno del capo. "Devo
riconoscere che ero piuttosto irritato dal fatto che non sei riuscito a scoprire
nulla sulla Sorgente del Sole, ma l'aver portato qui un Jewel Seed compensa
ampiamente la tua mancanza. Sei andato oltre le mie aspettative,
Dorodoron."
"Ehm..." affermò Dorodoron, un po' imbarazzato, ma comunque contento che il
suo operato fosse stato riconosciuto. "La... la ringrazio delle sue lodi, grande
Lord Akudaikahn! Ho... cercato di fare del mio meglio!"
Con un gesto della mano, Lord Akudaikahn ordinò al suo scagnozzo di
ritirarsi, poi guardò verso il gruppo dei suoi cinque servitori diretti, che
erano tutti riuniti sotto di lui in attesa di ordini. "Molto bene. Il
possesso di questo Jewel Seed ci dà un po' di vantaggio sulle Pretty Cure. Ma
questo non toglie che ci siano ancora molti elementi di disturbo, che ci stanno
causando non pochi problemi. L'interferenza della TSAB e delle cosiddette
Maiden, per esempio, ci sta rallentando in maniera considerevole, ed è per
questo che ho preso una decisione molto importante. Richiamerò Michiru e Kaoru,
in modo che esse possano fare da nostre infiltrate nella società umana, e
riferirci tutti gli spostamenti e le tattiche dei nostri nemici."
Nessuno dei cinque scagnozzi sembrò avere nulla da ridire... tuttavia, sia
Lord Akudaikahn che Gooyan si accorsero, guardando con un minimo di attenzione i
volti dei loro sottoposti, che non erano proprio entusiasti della decisione. "Se
siete preoccupati del fatto che Michiru e Kaoru potrebbero togliervi il piacere
di combattere contro quelle mocciose, vi tranquillizzo subito... il loro compito
non sarà certo quello di annientarle, ma solo di spiarle e riferirci i loro
punti deboli, così sapremo dove colpirle in modo da fare loro più male! Tutto
qui!" disse, senza mai perdere quel sorrisetto borioso che più di un membro
della nebulosa organizzazione avrebbe voluto strappargli dalla faccia.
Il muscoloso Kintolesky, tuttavia, non sembrò troppo rassicurato da questa
notizia. Comprendeva che la missione di Dark Fall veniva prima dei suoi desideri
personali, ma non gli piaceva l'idea di affrontare le Pretty Cure, le Maiden e i
membri della TSAB sfruttando i loro punti deboli. Lo riteneva scorretto e vile,
e lui ci teneva a combattere alla pari con un avversario stimolante...
"Lord Akudaikahn, se mi fosse concesso..." si pronunciò Shitataare, l'unica
donna del quintetto, alzando una mano educatamente. "Io... non credo che Michiru
e Kaoru siano tanto affidabili. In fondo, hanno già declinato di accompagnarci
fino al Giardino dell'Arcobaleno, per motivi che sono noti soltanto a loro.
Perchè dovremmo fidarci di loro in questo frangente?"
Le fiamme infernali che danzavano nelle orbite della maschera di Akudaikahn
si ravvivarono di colpo, dando al signore di Dark Fall un aspetto ancora più
spaventoso. "E' molto semplice, Shitataare... sono stato io a concedere la
vita a quelle due insulse creaturine, e come tale, io ho anche il potere di
sottrargliela, quando voglio!" tuonò ferocemente. "Non oseranno rifiutare
di adoperarsi per la causa di Dark Fall, pena l'oblio eterno! Ma... prima di
richiamarle, ho intenzione di fare un altro tentativo con voi. Due di voi
andranno nel Giardino dell'Arcobaleno per un breve perodo, e cercheranno di
scoprire cosa sta cercando di fare la TSAB... mentre altri tre cercheranno di
radunare altri Jewel Seed. Shitataare, tu sarai una dei due a cui affido la
missione di ricerca e spionaggio."
La donna in kimono, lusingata, si riavviò i capelli candidi come la neve con
un elegante gesto della sua ampia manica. "Ne sono molto onorata, Lord
Akudaikahn..." disse, per poi storcere il naso al pensiero che, in ogni caso, il
suo signore le avrebbe affiancato uno di quegli impiastri dei suoi colleghi
maschi. Non restava che attendere e sperare che almeno le capitasse quello più
sopportabile...
"Kintolesky. Tu ti unirai a Shitataare nella sua missione. Dovrai
appoggiarla in qualunque situazione, soprattutto in combattimento, nel caso si
dovesse rendere necessario. Voi due, quindi, avrete il compito di scoprire quale
sarà la prossima mossa della TSAB... mentre Karehan, Moerumba e Dorodoron
proseguiranno con la ricerca dei Jewel Seed. Tutto chiaro?" tuonò subito
dopo Lord Akudaikahn... stritolando definitivamente tutte le speranze che
Shitataare aveva di fare coppia con qualcuno di sopportabile! Proprio quel
maniaco dei muscoli e del fitness doveva capitarle?
Kintolesky stesso non sembrava troppo entusiasta dell'idea, ma non era certo
tipo da discutere gli ordini del suo signore, e fece un inchino rispettoso.
"Certo, mio signore Lord Akudaikahn. Sarà fatto."
"Oooh... finalmente una missione interessante, caballero!" esclamò
allegramente Moerumba, aprendo di scatto una mano e creando una fiammella
scarlatta a mezz'aria, per poi estinguerla subito. "Ritrovare quei ninnoli non
dovrebbe essere poi tanto difficile... può stare certo che gliene riporterò
quanti più possibile, mio signore!"
"Tsk, non darti troppe arie, tu!" ringhiò Karehan, ancora irritato dal fatto
di essere, dei cinque, quello che deteneva il record negativo di sconfitte.
"Questa è la mia occasione di rifarmi agli occhi di Lord Akudaikahn, e se pensi
che me la lascerò scappare, sei fuori strada!"
"Ma davvero?" lo sfidò Moerumba. "Molto interessante, amigo... perchè
non lo proviamo una volta per tutte, chi è il migliore tra noi due? Vince chi
prende più Jewel Seed, te gusta?"
"Certo che sono pronto! E parla in modo che si possa capire, una volta
tanto!" ringhiò Karehan, sostenendo l'espressione beffarda del focoso
ballerino.
Shitataare, nel frattempo, non si era fatta scrupoli di dare sfogo a quello
che pensava di essere stata messa in coppia con Kintolesky... "Tsk... ma tu
guarda se dovevo capire proprio con quello più rozzo e privo di grazia... dopo
Dorodoron, si intende!" affermò, con uno sguardo di disapprovazione a
Kintolesky... che però non la degnò nemmeno di uno sguardo, superiore ai suoi
insulti.
"Beh, non lo considero nemmeno io un privilegio, se può consolarti." disse
semplicemente. "Non amo fare coppia con una che passa più tempo a guardarsi allo
specchio che ad allenarsi."
"Che cosa? Ma come ti permetti, razza di montagna di muscoli?" esclamò
Shitataare, una venuzza pulsante di rabbia sulla fronte. "Ti faccio vedere io,
che in combattimento non sono da meno rispetto a te! E non sottovalutarmi solo
perchè sono una donna, potresti pentirtene amaramente!"
"Sei brava a parlare, ma io guardo ai fatti." tagliò corto Kintolesky.
"Voglio proprio vedere se al momento del dunque sei in grado di dimostrare
quello di cui ti vanti."
"Non hai che da metterti seduto e guardare, razza di zoticone!" ribattè la
donna. Probabilmente il litigio sarebbe andato ancora avanti se non fosse stato
per Gooyan, che attirò l'attenzione su di sè con un colpo di tosse.
"Ehm... per quanto apprezzi l'entusiasmo che state mettendo nel vostro
compito... vorrei ricordarvi che siete ancora di fronte a Lord Akudaikahn..."
disse l'esserino verde con affettazione. "Se volete dirimere i vostri contrasti,
io vi suggerirei di farlo in modo da non recare disturbo a Sua
Magnificenza."
Immediatamente, Shitataare e Kintolesky smisero il loro battibecco e si
voltarono verso il loro signore, inchinandosi per chiedere scusa del loro
comportamento. Con un cenno della testa, il tiranno di Dark Fall diede ai suoi
uomini il permesso di andare, e ognuno di essi si dileguò per eseguire gli
ordini che avevano appena ricevuto... e quando Lord Akudaikahn e il suo braccio
destro furono rimasti i soli nella grande sala del trono, Gooyan prese di nuovo
la parola. "Prego che li vorrà scusate, Vostra Magnificenza. I nostri sottoposti
sono validi, come ha potuto vedere, ma a volte il loro entusiasmo gioca qualche
brutto scherzo. Non intendevano mancarle di rispetto, spero che lo vorrà
credere."
"Finchè eseguono la loro missione, e portano a termine la mia ambizione di
riportare ogni cosa al nulla, non mi interessa altro." tuonò Lord
Akudaikahn, senza neanche voltare la testa verso il suo braccio destro.
"Piuttosto... Gooyan, com'è andato l'esperimento che avevi in mente? E'
possibile fare degli Elementali nostri servitori come avevi suggerito tempo
fa?"
"La risposta a questa domanda, mio signore, è... sì e no." fu la risposta,
effettivamente ambigua. "Mi spiego meglio... per quanto sia stato possibile
controllare, entro certi limiti, un Elementale usando un particolare congegno da
me creato, non è stato possibile ottenere risultati molto stabili. Il nostro
soggetto non è diventato apprezzabilmente più potente, e in ogni caso... il
controllo che possiamo esercitare su di lui è subordinato al fatto che il
congegno rimanga attaccato alla vittima. Non sapevo che le Pretty Cure del
Giardino di Luce avessero una tecnica che permettesse loro di purificare gli
influssi negativi dagli esseri viventi. In pratica, quello che le sto dicendo è
che questa strategia richiede alcune messe a punto, prima di essere
utilizzabile."
Akudaikahn non cambiò espressione. "In tal caso, trova le falle nel
progetto iniziale e correggile il prima possibile." ordinò. "Gli
Elementali sono una potenziale fonte di pedine e di utili forze sacrificabili, e
ho intenzione di sfruttarli fino in fondo. So che non mi deluderai, Gooyan,
quindi affido a te questo progetto."
Gooyan si inchinò. "Oh, certamente, Vostra Magnificenza. I risultati non
tarderanno ad arrivare, su questo può contare."
----------
Il giorno tanto atteso era arrivato... e dopo un viaggio in pullman di circa
mezz'ora, Nagisa, Hikari, Honoka, Saki-H e Mai si trovavano davanti al palazzo
in cui si trovava la sede centrale giapponese della TSAB, meravigliandosi non
solo della grandezza e della maestosità dell'edificio, ma anche del fatto che la
sede riuscisse a restare occulta a coloro che non erano versati in magia e
problemi dimensionali...
"Un giorno, Nanoha-chan egli altri della TSAB mi dovranno spiegare come fanno
questi maghi a restare ignoti a tutti..." affermò Saki-H, scendendo dall'autobus
con Flappy sulla spalla. Per fortuna, le loro mascotte non sarebbero dovute
restare nascoste durante la riunione straordinaria, e le ragazze avevano potuto
tranquillamente spacciarle per peluche normali durante il viaggio in pullman.
"Beh, lo chiederemo quando sarà il momento, lapi!" affermò Flappy,
stiracchiandosi in modo da sgranchirsi un po' le ossa indolenzite. "Per adesso,
sono contento di essere in un posto dove non devo preoccuparmi di restare
nascosto, lapi! A proposito, meglio che ci sbrighiamo, o arriveremo in ritardo
all'appuntamento!"
"Va bene..." rispose Mai, dandosi un'occhiata attorno alla ricerca del luogo
che Heart e le altre ragazze avevano indicato come luogo dell'appuntamento, il
portico appena fuori dall'ingresso del palazzo. Da quanto la Pretty Cure
appassionata di disegno poteva vedere, si trattava di un posto di alta classe.
"Credo che sia quello lì... anzi, mi sembra anche di vedere qualcuna di loro che
è già presente!"
"Allora andiamo, non sarebbe carino farsi aspettare, mipo!" concluse Mipple,
facendo un occhiolino e muovendo la testa per spronare gli altri a seguire lei
ed Honoka. In effetti, avvicinandosi al portico, le Pretty Cure riconobbero
subito Nanoha e Yuuno, oltre che quattro delle Maiden: Lilica, Ioriko
(accompagnata, com'era giusto aspettarsi, dall'ormai inscindibile Michelangelo),
Saki-T e Maori... il che voleva dire che Heart era l'unica a mancare
all'appello.
"Oh, eccole! Sono arrivate!" esclamò Nanoha, voltandosi verso Nagisa, Honoka
e le loro compagne. "Buongiorno, sempai... va tutto bene? Speriamo di sì!"
"Ciao, Nanoha-chan! Ciao, ragazze!" rispose Nagisa, mentre le altre Pretty
Cure e le Maiden si scambiavano i saluti di rito. "Sì, tutto a posto... siamo
arrivate da qualche minuto, e stavamo giusto aspettando voi... e Heart-san, che
ancora non si è fatta vedere..."
Saki-T non sembrava troppo preoccupata dell'assenza della sua amica, come se
per lei fosse una cosa del tutto normale... e in effetti era proprio così. "Oh,
state pure tranquille. Heart-chan è sempre in ritardo... è una sua prerogativa!"
affermò con un mezzo sorriso. "State pur certe che tra non molto arriverà qui a
rotta di collo... tre, due, uno..."
...
...
"SONO IN RITARDOOOOOOO!"
Nagisa e Mepple fecero appena in tempo a sgranare gli occhi per la sorpresa
prima che una specie di missile dai ribelli capelli rosa piombasse loro addosso,
accecata dalla fretta! Honoka, Mipple, Hikari e i due principini del Giardino di
Luce strinsero i denti quando videro Nagisa, Mepple ed Heart finire a terra,
l'una addosso all'altra... e rimanere lì stordite per un po', con gli occhi
trasformati in spirali!
"Hmm, in perfetto orario!" disse Lilica, dando un'occhiata al suo
orologio.
Saki-T alzò le spalle mentre andava a dare una mano a rialzarsi ad Heart.
"Come volevasi dimostrare. Hey, Heart-chan, tutto okay? Vedi cosa succede a
piombare qui come una furia?" commentò.
"Owww... scusa, Sa-sa, è che ho finito per svegliarmi tardi, con la scusa che
oggi era sabato... mi sono praticamente dimenticata che c'era la riunione, e me
ne sono ricordat giusto in tempo per prendere l'autobus che passava più vicino a
qui... chiedo ancora scusa, ragazze... soprattutto a te, Nagi!"
Nagisa, aiutata da Honoka e Hikari, si alzò massaggiandosi la fronte, sulla
quale era apparso dal nulla un grosso cerotto! "Owww... che craniata... scuse
accettate, Heart-chan! Anche se ho come la sensazione che dovrò farci
l'abitudine, a queste cose..."
"Finalmente abbiamo trovato qualcuno che è peggio di Nagisa in quanto a
ritardi, mepo..." fu il commento, per metà sarcastico e per metà desolato, del
povero Mepple, che era finito praticamente a testa in giù nello scontro tra
Nagisa e Heart, e adesso si stava rialzando con delle stelline che orbitavano
attorno alla sua testa!
"In compenso, adesso ci siamo tutti..." disse Yuuno dalla spalla di Nanoha,
dopo aver dato un'occhiata attorno a sè e aver verificato che tutte le ragazze
fossero presenti. "Allora... meglio che ci avviamo e prendiamo posto! Tra non
molto inizierà la riunione, e alla TSAB non sono tanto di manica larga, per
quanto concerne i ritardatari!"
"Allora non è proprio l'organizzazione che fa per me..." fu il commento di
Saki-H, mentre le ragazze entravano dalla porta principale, per trovarsi in una
grande e lussuosa hall dai pavimenti di marmo lucido, decorata con fontanelle e
grandi piante ornamentali, e delle enormi finestre dalle quali si poteva godere
una stupenda vista dei quartieri sottostanti, oltre che del monte Fuji che si
stagliava in lontananza. Saki-T fece cenno alle sue compagne di aspettarla un
momento dopo che il gruppo fu passato sotto i metal detector, e andò alla
reception, dove una segretaria stava prendendo i nominativi di tutti coloro che
avrebbero partecipato. La Maiden dai capelli blu estrasse alcune tessere da una
tasca della sua uniforme e le presentò alla segretaria, una giovane donna
vestita di un abito blu che sembrava la tonaca di una suora, che diede ad esse
una scrupolosa occhiata prima di riconsegnarle a Saki-T e dare a lei e alle sue
compagne l'autorizzazione per passare.
"Decimo piano, sala B." diede indicazioni la segretaria. "Mancano poco più di
dieci minuti all'inizio, quindi vi consiglierei di fare veloci."
"Certamente, signorina. Non ce lo perderemmo per niente al mondo." rispose
Saki-T, rimettendosi le tessere nella tasca dell'uniforme con un sorriso di
circostanza. Odiava ammetterlo, ma c'era un motivo decisamente più personale per
cui stava partecipando a quella riunione. Forse quella poteva essere la sua
occasione per avere qualche notizia in più su un problema che l'aveva assillata
per molto tempo...
----------
Per fortuna, non fu difficile trovare la sala riunioni. Dopo aver raggiunto
gli ascensori ed essersi suddivise tra le due cabine, le ragazze raggiunsero il
decimo piano e si ritrovarono con la sala B a pchi metri alla loro sinistra: era
un po' come Nanoha ed Heart se l'erano immaginata, una grande sala conferenze
con un palco dalla parte opposta rispetto a quella da cui lei e le sue amiche
erano entrate. C'erano alcune persone sedute nelle prime file, su alcune sedie
ricoperte di raso rosso, e molti dei presenti non sembravano essere molto più
grandi delle Pretty Cure del Giardino di Luce, almeno come età. Ovviamente,
visto che alcuni di loro, molto probabilmente, venivano da qualche altro pianeta
o da un'altra dimensione, l'età apparente contava solo fino ad un certo
punto...
Dietro invito di Lilica - che non aveva perso tempo a far notare che erano
arrivate tutte le più barbose "mummie" della TSAB, tanto per non smentirsi - le
ragazze andarono verso le prime file, scegliendosi ciascuna un posto, le une
vicino alle altre. Non ci fu molto da attendere, per fortuna, e ben presto le
voci che si sentivano tutt'attorno cominciarono a smorzarsi, e la sala piombò
nel silenzio quasi totale, segno che la riunione stava per iniziare.
"Molto bene, piccola Heart... adesso cerca di stare attenta, e non
disperderti troppo nei tuoi pensieri." Heart sentì la voce del suo Arcano,
Partinias, che parlava alla sua mente, e annuì con convinzione. Sapeva anche lei
che quello che l'ammiraglio Graham e Lady Mildred avrebbero detto sarebbe stato
molto importante...
"E' da parecchio tempo che non sentivamo più parlare di Lady Mildred
Avalon, vero, Saki?" chiese Bhanri, l'Arcano del Fulmine di Saki-T. "Da
quando la tua compagna... ehm... da quel giorno, voglio dire... non ha più dato
molte notizie di sè, vero?"
"Quasi per niente..." ribattè Saki-T, ascoltando il suo Arcano con un
orecchio solo. "Anche se... mi auguro che abbia scoperto qualcosa in più sui
varchi dimensionali, da allora... forse quelli sarebbero l'unico modo di
ritrovare Fiona-chan..."
"Okay, eccola qui..." Disse Tempestas, l'Arcano del Vento di Lilica.
"Stanno arrivando... sono l'ammiraglio Gil Graham, e Lady Mildred
Avalon..."
Con un brusio indistinto, tutti i presenti si alzarono, subito imitati dalle
Pretty Cure e da Nanoha... e sul palco, ecco apparire con passo lento e
cadenzato due persone che molti dei presenti avevano già visto diverse volte: un
uomo di una certa età, con baffi e barba argentati, e capelli ben pettinati
dello stesso colore, con addosso un'elegante uniforme blu, stivali neri, e
diverse decorazioni militari; e una giovane donna dai capelli biondi tagliati
corti, che indossava un vestito elegante da donna d'affari, di colore grigio
neutro, con scarpe nere dal tacco alto, e i cui occhi verdi e acuti fissavano
con interesse il pubblico riunito. Nagisa, Honoka, Hikari, Saki-T, Mai e Nanoha
restarono a guardare con grande interesse i due capi della TSAB che si
avvicinavano al centro del palco e si schiarivano la voce... poi, quando tutti
furono di nuovo seduti, l'ammiraglio Graham iniziò a parlare.
"Vedo che siete tutti intervenuti per questo importante evento... e vi sono
grato per la vostra partecipazione." disse, con voce calma ma decisa. "Mi
presento, per quanti di voi non mi conoscessero. Io sono l'ammiraglio Gil
Graham, e con me c'è Lady Mildred Avalon, comandante della branca inglese della
TSAB. Apprezziamo molto che vi siate sentiti così coinvolti nella vicenda
attualmente in corso. E vedo con piacere che molti collaboratori, che non ho mai
avuto modo di conoscere personalmente, ma le cui azioni sono a noi della TSAB
molto note, stanno spontaneamente collaborando. Detto questo, credo che sia il
caso di passare al problema attuale."
Graham guardò il pubblico con attenzione, poi rivolse lo sguardo verso
Mildred come se volesse assicurarsi che la sua collega non avesse nulla da dire.
Quando la giovane donna, con un educato cenno del capo, gli disse di andare
avanti, l'anziano ammiraglio ringraziò, e proseguì con la sua spiegazione.
"Di recente, si sono verificati molti eventi anomali concernenti le barriere
dimensionali che separano la Terra, ovvero il Giardino dell'Arcobaleno, da altre
dimensioni, in particolare il Giardino degli Elementi. Questo ha permesso a
numerose creature provenienti da altri mondi di raggiungere il nostro,
provocando caos e panico, e mettendo in forse l'equilibrio energetico non solo
del Giardino dell'Arcobaleno, ma anche di tutte le dimensioni adiacenti. Le
nostre Maiden, le Pretty Cure e gli altri membri della TSAB hanno fatto un
ottimo lavoro nel trattenere questi invasori, ma le loro manifestazioni si sono
fatte sempre più frequenti e pericolose, e temiamo che la TSAB non sarà in grado
di arginarli a lungo. Tanto più che non siamo ancora riusciti a determinare la
causa di questi problemi dimensionali. Se le barriere dovessero indebolirsi
troppo, questo permetterebbe a interi eserciti di Elementali e creature simili
di arrivare sulla Terra, creando disordini ancora peggiori. O, nella peggiore
delle ipotesi, i due Giardini finirebbero per andare l'uno incontro all'altro e
scontrarsi, provocando un cataclisma dimensionale che creerebbe un nuovo
Giardino a partire dai due appena citati, con una perdita di vite valutabile
nell'ordine delle decine di milioni."
"Inoltre, si è verificato un secondo problema." proseguì Mildred, prendendo
la parola nel momento in cui Graham si interruppe e le fece un cenno. "Lord
Akudaikahn, governatore della dimensione oscura di Dark Fall e criminale di
classe S, ha individuato sulla Terra la locazione della Sorgente del Sole, un
perno sul quale poggia l'equilibrio di tutti i mondi esistenti, assieme ad altre
sei sorgenti. Sfortunatamente, sei delle sorgenti sono già cadute nelle mani di
Dark Fall, e se la stessa cosa dovesse accadere alla Sorgente del Sole,
l'universo intero verrebbe sepolto dal nulla e dal silenzio eterno. Peggio
ancora, recenti nostre osservazioni hanno confermato che Lord Akudaikahn ha
trovato un modo di convertire gli Elementali, gli abitanti del Giardino degli
Elementi, in creature delle tenebre, e Dark Fall ha tutta l'intenzione di usare
questa trovata contro di noi, in modo da creare un esercito di macchine di
distruzione instancabili, potenti e sacrificabili. Inutile dirlo, questi fattori
combinati rappresentano un rischio spaventoso per tutto l'universo. E' per
questo che abbiamo deciso, di comune accordo, di usare i Jewel Seed, artefatti
facenti parte dei famosi Lost Logia, per cercare di risolvere questa
situazione."
Questa notizia fece levare qualche mormorio allarmato dal pubblico, prima che
Gil Graham si schiarisse di nuovo la voce e richiamasse l'attenzione di
tutti.
"Ci rendiamo conto che è stata una grave decisione, signori..." affermò
l'anziano mago combattente. "E il fatto che è stata questa la decisione che
abbiamo preso, dovrebbe dirvi molto sulla gravità dell'attuale situazione. E le
brutte notizie, purtroppo, non sono finite qui: attualmente, i Jewel Seed sono
sfuggiti al nostro controllo, e sono attualmente dispersi nel Giardino
del'Arcobaleno, esposti alle attenzioni sgradite di Dark Fall e di altri
antagonisti sconosciuti. Il compito della TSAB è di recuperare tutti i Jewel
Seed e usarli per risolvere il problema della possibile collisione tra i mondi,
e molto probabilmente anche il problema degli attacchi di Dark Fall."
"Per fortuna, almeno da questo punto di vista, abbiamo delle buone notizie."
affermò Mildred, rivolgendo alle Maiden, e in particolare a Saki-T, un piccolo
sorriso che la ragazza dai capelli blu non seppe bene come interpretare. "La
TSAB e i nostri agenti si sono già mobilitati per recuperare i Jewel Seed, e
abbiamo già raggiunto quota quattro... escludendo quelli che sono stati
ritrovati dalle Pretty Cure, dalle Maiden e dalla nostra agente onoraria Nanoha
Takamachi, che ha dimostrato grande spirito di abnegazione e notevole abilità
nella ricerca di questi preziosi artefatti. E a questo proposito, inviterei la
signorina Nanoha Takamachi e il mago-archeologo che le ha conferito i poteri,
Yuuno Scrya, ad alzarsi e presentarsi a questa assemblea!"
"E' il nostro momento, Nanoha!" disse Yuuno all'orecchio della ragazzina, che
aveva già spalancato gli occhi imbarazzata, e il cui viso era già diventato
rosso e incandescente per l'emozione! Con movimenti un po' legati, la neo-maga
si alzò, tenendo Yuuno nelle mani... e, dopo che Saki-H, Mai ed Heart le ebbero
fatto cenno di farsi coraggio e andare avanti, Nanoha deglutì e salì sul palco,
sentendosi addosso lo sguardo di tutti. Anche Yuuno si sentire piuttosto
imbarazzato, anche se per tutt'altro motivo - non si aspettava che un giorno si
sarebbe presentato davanti ad una tale assemblea sotto forma di un furetto dai
piedi neri!
Dopo qualche secondo, passato a guardare con espressione alquanto intimorita
il pubblico che la fissava con curiosità, Nanoha riuscì finalmente ad
organizzarsi il discorso. "Ehm... sono... molto onorata di... presentarmi a
quest'assemblea, signori!" affermò. "Io... ehm... mi chiamo Nanoha Takamachi, ho
nove anni e... beh... posso dire che mi sono trovata in questa situazione per
puro caso, quando ho trovato Yuuno-kun ferito... e ammetto che sulle prime l'ho
scambiato per un furetto qualsiasi... comunque, da quando ho saputo che c'era
questo problema, ho cercato di fare del mio meglio per recuperare tutti i Jewel
Seed e aiutare Yuuno-kun a recuperare i suoi poteri. Anche se... beh... temo di
non aver fatto un gran bel lavoro ultimamente..."
Vedendo che la piccola maga era in difficoltà, Graham ebbe la gentilezza di
venirle in aiuto. "Non è il caso di essere troppo severa con te stessa,
Nanoha-chan. In fondo, sei entrata da poco nel mondo dei maghi, e per quanto io
percepisca che tu abbia un grande potere magico, non hai ancora ricevuto
l'addestramento necessario a controllarlo come si deve. Sono comunque sicuro che
imparerai presto. Yuuno Scrya, qui presente, è uno dei nostri migliori
istruttori." affermò, per poi rivolgersi al gruppo. "Grazie alla sua abnegazione
e alla sua abilità, possiamo aggiungere tre Jewel Seed a quelli che abbiamo
recuperato di recente, e anche se altri sono finiti nelle mani del nemico,
almeno da questo punto di vista possiamo stare tranquilli."
"Al momento, sappiamo che due Jewel Seed sono nelle mani dell'Impero di Dark
Fall." proseguì Mildred. "E altri sono stati catturati da una terza fazione,
della quale sappiamo molto poco. Sappiamo solo che una misteriosa maga
combattente di nome Fate Testarossa sta a sua volta cercando i Jewel Seed... per
conto, questo siamo riusciti a scoprirlo solo di recente, di un ex-membro della
TSAB, Precia Testarossa."
Diversi dei presenti emisero esclamazioni di sorpresa, ma le Pretty Cure,
Nanoha e olte delle Maiden non avevano mai sentito questo nome, a parte il fatto
che aveva lo stesso cognome della misteriosa biondina che già aveva sconfitto
Nanoha due volte. Per fortuna, ci pensò l'ammiraglio Graham a dare le dovute
spiegazioni.
"Per quanti non la conoscessero... tempo fa, Precia Testarossa era una delle
maghe più potenti e più rispettate della nostra organizzazione." spiegò
l'anziano mago. "Era una ricercatrice e una scienziata molto brillante, e la
TSAB deve a lei molte scoperte che l'hanno resa la principale organizzazione di
pubblica sicurezza nel multiverso. Ma... dopo un malaugurato incidente, diversi
anni fa, è scomparsa, e non se ne è più saputo nulla."
"In questo incidente, ha sfortunatamente perso la vita Alicia Testarossa, la
giovanissima figlia di Precia." continuò Mildred, con espressione contrita al
ricordo di quei giorni. "Da allora, Precia si è ritirata in assoluta solitudine,
e non ha più dato nessuna notizia di sè... adesso, pare che sia alla ricerca dei
Jewel Seed, e non credo di sbagliare se dico che il suo obiettivo sia quello di
resuscitare sua figlia. Lei meglio di chiunque altro dovrebbe sapere quali sono
i rischi dell'utilizzo dei Jewel Seed, ma a questo punto, non credo che le
interessi qualcosa di questo... effetto collaterale."
Nagisa annuì, vedendo la sua stessa espressione contrita sui volti di Honoka,
Hikari e delle sue compagne. Comunque stessero le cose, non potevano certo non
comprendere la disperazione di una madre che aveva perso la propria
figlia...
"Questo, chiaramente, fa sorgere la domanda delle origini di Fate, dal
momento che non ci risulta che Precia non avesse altri figli oltre ad Alicia..."
proseguì Graham. "Ma questa è una questione secondaria, al momento quello che ci
interessa è recuperare i Jewel Seed per impedire la collisione dimensionale e
per tenerli lontano dalle grinfie di Dark Fall. E a questo scopo, sapendo che
avremmo avuto a che fare con nemici molto pericolosi, ho pensato fosse il caso
di richiamare in Giappone alcune delle migliori Maiden su cui la TSAB ha mai
potuto contare. Siamo convinti che saranno più che disponibili a dare una mano a
tutte voi in questa difficile battaglia. Prima di tutto, vorrei presentarvi una
luminare della teoria dell'etere, e una geniale scienziata che siè già
ampiamente distinta nei suoi studi per la TSAB, malgrado la giovanissima età.
Signore e signori... la dottoressa Kira Daidoji!"
Honoka spalancò un po' gli occhi, sentendo che la scienziata di cui aveva
letto molti articoli era a sua volta una Maiden... ma non ebbe molto tempo per
restare sorpresa, in quanto una risata chioccia e trionfante, appartenente ad
una bambina di non più di dodici anni, risuonò nella sala... e subito dopo, la
"dottoressa" fece il suo ingresso in pompa magna!
"Hohohohohoooo! I miei saluti a tutti voi! Mi fa piacere che siate venuti qui
ad assistere al ritorno in Giappone della grande Kira Daidoji, la più geniale
scienziata di tutti i tempi!" esclamò Kira, mentre camminava sul palco
pavoneggiandosi: di altezza media per una bambina della sua età, ma dal fisico
sorprendentemente ben allenato, aveva i capelli blu a caschetto lunghi fino alle
spalle, con gli occhi di colore ambrato che le davano un aspetto quasi felino...
e non indossava nient'altro che un costume da bagno intero blu, dello stesso
tipo di quelli che vengono usati nelle scuole giapponesi per l'ora di piscina, e
un camice da laboratorio bianco tenuto aperto sul davanti. Il ghigno a denti
scoperti che aveva sfoderato non dava alcun dubbio circa il fatto che la
ragazzina era convinta che tutto il pubblico lì presente la stesse guardando con
stupore e meraviglia... quando invece eran soltanto molto sorpresi! "Lo so, lo
so... non c'è bisogno di fare quelle facce da pesci lessi, so che siete molto
stupiti dal mio ingresso in scena trionfale, e che non vedete l'ora di vedermi
all'opera! Vi assicuro che ogni cosa verrà a suo tempo, ma per adesso... prego,
sotto con le lodi!"
"Ehm... non è esattamente come me l'aspettavo..." affermò Honoka a bassa
voce, con un gocciolone di sudore che le scendeva dalla fronte.
Lilica scosse la testa. "Fantastico. La conosco da, quanto, cinque secondi? E
già mi è antipatica. Un bel record."
Anche Graham e Mildred sembravano un po' stupiti dall'entrata in scena della
scienziata-bambina, e il vecchio mago combattente, con aria imbarazzata, fece
cenno a Kira di mettersi vicino a Nanoha. Kira fece un altro inchino al
pubblico, e si avvicinò alla neo-maga, senza risparmiarle uno sguardo
altezzoso.
"Hmm... e così tu sei la famosa Nanoha Takamachi, la nuova maghetta che hanno
trovato quelli della TSAB?" chiese Kira, sghignazzando. "Mah... cosa ci vedano
in una mocciosa come te, non lo capirò mai. Comunque, impara da me, e forse ti
avvicinerai al mio livello!"
Nanoha si lasciò scivolare una gocciolona di sudore dalla fronte. Non era
esattamente quello che si aspettava come benvenuto da una sua collega...
"E... ehm... le altre due Maiden che vi volevo presentare..." continuò
Mildred, ignorando l'imbarazzo che Kira le stava procurando. "Si tratta di Kamui
Tokinomiya, e della sua guardia del corpo Konoha, provenienti da clan che per
molto tempo hanno vegliato nell'ombra sull'equilibrio dimensionale del nostro
pianeta. Siamo sicuri che il loro aiuto sarà di vitale importanza per la
risoluzione di questo caso."
Questa volta, non ci furono declamazioni stentoree o grandi fanfare, ma lo
stupore di Nagisa, Honoka, Saki-H e Mai, per non dire di Nanoha e Yuuno,
all'ingresso in scena delle Maiden in questione fu altrettanto grande: infatti,
si trattava delle stesse due Maiden che avevano incontrato alle terme dove
Nanoha si era scontrata con Fate per la seconda volta. Nessuna delle due era
stata molto amichevole nei loro confronti... soprattutto Kamui, che aveva
criticato l'ingenuità di Nanoha.
Per fortuna, le due non sembravano interessate a sputare sentenze, per il
momento... e si limitarono a inchinarsi e a presentarsi al pubblico. "Il mio
nome è Kamui Tokinomiya. Come Maiden legata ad Anutpada, l'Arcano del Tempo,
farò tutto il possibile per aiutarvi a risolvere questa situazione." disse la
giovane spadaccina, la katana legata dietro la schiena e i capelli ben legati in
una coda dietro la nuca. Aveva una voce calma, ferma e decisa, esattamente come
Nagisa, Honoka, Hikari e le loro amiche ricordavano...
"Woof!" esclamò Konoha, la bambina-cane che accompagnava sempre Kamui. "E
Konoha, come guardia del corpo di Kamui-sama e con l'aiuto di Moriomoto, Arcano
delle Piante, farà del suo meglio per supportare Kamui-sama nella sua missione!
Woof!"
"Beh, è proprio vero che chi non muore si rivede, eh?" affermò Nagisa,
guardando con sospetto la spadaccina e la piccola ninja. "L'ultima volta non è
andata tanto bene... quindi non parto con le migliori aspettative!"
Kamui e Konoha si piazzarono accanto a Kira e Nanoha, e attesero che
l'ammiraglio Graham riprendesse il suo discorso. "Molto bene. Queste saranno le
Maiden che si uniranno alle squadre di intervento, e che sperabilmente
porteranno la vicenda ad una felice conclusione... Che succede?"
Mildred alzò una mano, guardando verso un angolo della stanza e facendo segno
di aspettare, mentre il resto del pubblico si guardava attorno stupito, e Kamui
metteva mano alla spada. Konoha scattò in posizione di guardia, e Kira storse il
naso irritata. "Lady Mildred, che sta succedendo? Ha percepito qualcosa che non
va?"
La giovane donna bionda annuì, senza staccare lo sguardo dal punto
interessato. "Sì, ammiraglio Graham... le misure di sicurezza non sono bastate.
Qualcuno... o qualcosa... si è infiltrato e sta cercando di attaccarci..."
------------
CONTINUA...
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Capitolo 24 *** Dark Fall all'attacco, Parte 1 ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-24
FUTARI WA PRETTY CURE LYRICAL ARCANA
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart)
scritta da: Justice Gundam
Bentornati a tutti! Era anche ora che io aggiornassi questa storia, prima di
ricadere in un altro vuoto di ispirazione come quello che me l'ha fatta
interrompere per tanto tempo... per fortuna, questa volta avevo già una buona
idea di come fare, e quindi posso riprendere a scrivere senza ulteriori
problemi! Dunque, vediamo un po' dove siamo rimasti...
Esato, avevamo lasciato le nostre eroine alla riunione straordinaria della
TSAB, dove hanno ricevuto un bel po' di notizie inaspettate, e hanno fatto la
conoscenza di altre Maiden... in particolare, del piccolo genio Kira Daidoji, e
- ma in questo caso si è trattato di un nuovo incontro - della misteriosa
spadaccina Kamui e della piccola ninja Konoha. Oltre a questo, hanno avuto modo
di conoscere due pezzi grossi della TSAB: l'ammiraglio Gil Graham e Mildred
Avalon, della branca inglese dell'organizzazione... che sembrano essere
coinvolti in questo caso in maniera molto più profonda di quanto non si potrebbe
credere...
Comunque, per adesso, le nostre si trovano a dover affrontare un problema di
ben altra portata: la località nella quale si doveva tenere la riunione è sotto
attacco, e sarà il caso di muoversi in fretta, se non si vuole che finisca male!
Beh, non è poi una cattiva notizia, tutto sommato... semplicemente, vorrà dire
che le nostre nuove Maiden avranno tempo e modo di mostrare di cosa sono capaci!
Saranno in grado di respingere l'attacco nemico e salvare la situazione? Non ho
dubbi sulle nostre amiche!
Bene, detto questo, è ora di rispondere alle vostre recensioni...
Anonimo9987465: Beh, il compleanno di Honoka ha sempre fatto parte della
storyline di Pretty Cure, sia nella prima che nella seconda serie... quindi, era
giusto che io dessi ad esso un posto anche in questa mia storia, come accadrà
anche con quello di Nagisa! E le battute orrende, beh... è lo stile di Kenta,
dopotutto! Mike, ovviamente, non sarebbe Mike se non facesse un po' di casino...
e a quanto sembra, ha anche scoperto il suo nuovo cibo preferito! Sai com'è, in
tutti gli episodi di Arcana Heart, la povera Ioriko usa sempre le ciambelle per
ammansirlo...
Eh, già, Dark Fall è una fazione molto pericolosa, anche se non è certo la
più competente! E adesso, sembra che le nostre dovranno vedersela sia con
Kintolesky che con Shitataare... non sarà facile, lo so! E no, non manca molto
alla prossima battaglia con loro!
Hehehee, immagino anch'io che ci siano distributori automatici anche lì, e
anche un po' di altre comodità! Dopotutto, stiamo parlando dell'elite dei
difensori dell'universo! Ma come hai visto, la collaborazione non è sempre rose
e fiori... soprattutto se consideri che alcune delle Maiden non sono troppo
propense a collaborare! Bene, l'azione la vedrai presto, molto presto! Spero che
ti piacerà!
Killkenny: Heheheee... già, il buon vecchio Gil Graham, uno dei più
grandi sostenitori della teoria delle perdite accettabili nella storia degli
anime! Quelli di Dark Fall faranno bene a stare in guardia... e per quanto
riguarda la tua domanda su Yes! Pretty Cure 5... beh, per vedere la risposta,
magari, potresti dare un'occhiata alla mia nuova fanfiction crossover, che
incorpora quella serie di Pretty Cure, e anche Bleach, Rosario + Vampire, e il
meno conosciuto ma non inferiore Princess Resurrection! Devo dire, comunque, che
l'idea è ottima!
Gloria ad HomuHomu! Anche se, in effetti, la mia Puella Magi preferita resta
Kyoko...
Okay, e questa è fatta! Mi raccomando, godetevi il combattimento, e
recensite!
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Capitolo 24 - Dark Fall all'attacco, parte 1
"Non siamo soli... c'è qualcun altro qui!"
Queste parole di Mildred fecero drizzare le orecchie a tutti i presenti, e
per prime, le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti si alzarono dai loro posti
e si guardarono attorno, alla ricerca di una possibile minaccia. Il fatto che
Flappy e Choppy si fossero messi a tremare, le orecchie dritte e la bocca
contorta in una buffa espressione di inquietudine, non aiutava certo la
situazione... e Mepple, Mipple, Pollun e Lulun seguirono a ruota.
"Ho un pessimo presentimento... sono troppo vicini per i miei gusti, lapi!"
esclamò l'animaletto del Giardino delle Sorgenti, tremando come una foglia.
"Li sento anch'io, mipo!" esclamò Mipple. "Sono quelli di Dark Fall, sono
venuti a prendere noi e i Jewel Seed, mipo!"
"Ma non si era detto che nessuno sarebbe stato in grado di scovarci, in
questo posto?" esclamò allarmata Nagisa, mentre una strana ombra violacea
cominciava a coprire il cielo sopra il grattacielo. "Come hanno fatti quei
rompiscatole a trovarci?"
"Ignorante, evidentemente quelli di Dark Fall possiedono dei modi di
individuare la nostra energia, o magari quella generata dai Jewel Seed che per
noi sono completamente sconosciuti!" la biasimò Kira, tirando fuori una
bottiglietta di latte da una tasca del suo camice e prendendone un sorso, con un
distacco che aveva dell'incredibile. "Nessun sistema di protezione è perfetto al
cento per cento... tranne quelli inventati da me, la grande Kira
Daidoji-sama!"
"Se sei tanto intelligente e sai costruire dei sistemi di protezione così
perfetti..." rispose Saki-T, ricorrendo al suo proverbiale sarcasmo. "Allora
perchè non lo hai sviluppato tu il sistema di protezione di questo posto?"
L'espressione altrezzosa di Kira si sciolse subito in una di rabbia e
disappunto... ma non ebbe il tempo di litigare con la Maiden prescelta di
Bhanri, visto che Graham e Mildred richiamarono a sè l'attenzione con un battito
di mani. "Per favore, signorine... non è questo il momento di mettersi a
discutere! Ricorreremo alle misure di emergenza. Per favore, seguiteci tutte nel
corridoio, e andiamo a rifugiarci nelle sezioni più interne di questo edificio.
Lì saremo più al sicuro."
"Speriamo in bene..." mormorò Yuuno, mentre il gruppo cominciava a seguire i
due comandanti della TSAB lungo il corridoio. Mildred si fermò giusto un attimo
per verificare di non aver lasciato dietro qualcosa che potesse essere di
interesse per l'impero malvagio che li stava attaccando, poi si affrettò dietro
al resto del gruppo, con Kamui e Konoha a chiudere la fila in caso di attacco a
sorpresa. La piccola ninja-cane drizzò le sue orecchie a punta e annusò l'aria
in cerca di odori strani, poi si voltò verso Kami e fece un cenno di assenso,
accompagnato da un guaito di determinazione.
"Brava, Konoha..." disse con gentilezza Kamui, lasciando da parte la sua
espressione da stoico samurai per grattare la sua piccola amica dietro le
orecchie. Poi, la Maiden tirò fuori una lunga spada katana dal suo fodero e
chiuse la fila, restando dietro tutte in modo da fare da retroguardia. "Fate
presto. Non ci metteranno molto a raggiungerci. E seguite le indicazioni che vi
danno."
"Hmph..." mormorò Saki-T, piuttosto seccata dal tono della spadaccina.
"Comincia a darmi sui nervi qesto suo modo di fare. Che cosa crede, che non
sappiamo cosa dobbiamo fare?"
Heart cercò di essere più moderata. "Su, andiamo, Sa-Sa, non te la
prendere... stanno solo cercando di darci una mano in modo che non succeda
niente di male! Poi vedrai... quando sarà il momento di combattere, lotteremo
fianco a fianco, e faremo a pezzi quei buffoni di Dark Fall! Un pugno caricato
di amore dritto in fronte! Bam!"
"Stiamo calmi, per favore..." mormorò Nanoha, un po' spaventata
dall'entusiasmo vagamente inquietante della Maiden dai capelli rosa. "Per
adesso... vediamo di metterci al sicuro, e se dovessero arrivare lo stesso,
beh... allora combatteremo!"
"La piccola Nanoha ha ragione, mia cara Heart..." si raccomandò
Partinias. "Non attaccare per pima, vediamo se riusciamo a sfuggire a quelli
di Dark Fall senza dover ricorrere alla forza. Se dovesse essere necessario, li
affronteremo."
"Va bene, Partinias... mi fido del tuo giudizio!" rispose Heart
telepaticamente.
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Appena fuori dal grattacielo dove si teneva la riunione, sotto un cielo che
si stava facendo sempre più scuro e nuvoloso, i due agenti di Dark Fall inviati
ad ispezionare la situazione stavano tenendo d'occhio i movimenti dei loro
bersagli... e mentre Kintolesky manteneva la calma, tenendo le braccia
incrociate e lo sguardo fisso nella direzione verso cui prevedeva che le ragazze
sarebbero andate, Shitataare sembrava molto contenta di poter fare questo gioco
del gatto con il topo.
"Hohohohooo... ma bene, guarda un po' come scappano quelle marmocchie!"
ridacchiò con arroganza la donna dai capelli bianchi. "E così, pensano di
riuscire a fregarci, eh? Lo vedremo chi di noi è il più furbo..."
"Non è il caso di sottovalutarle. E non perdere tempo a vantarti della nostra
presunta superiorità, potresti pentirtene amaramente." consigliò Kintolesky.
"Ricordati qual è la nostra missione... scoprire quanto più possibile sulle
nostre avversarie, e se possibile recuperare i Jewel Seed. Per adesso ne abbiamo
solo due, del tutto insufficienti ai nostri scopi."
Shitataare sospirò e si massaggiò una tempia. Mai che si potesse fare una
battuta, con quel guastafeste di mezzo... "D'accordo, d'accordo... accidenti,
certo che tu sei di un rigido... comunque, ammetto che hai ragione, la missione
è più importante che starcene qui a divertirsi." disse. Lei e Kintolesky, un
istante dopo, cominciarono a concentrarsi, e vennero circondati da
un'inquietante aura nero-violacea che proiettava strane ombre tutt'attorno a
loro, mentre delle facce demoniache, contorte di espressioni di crudeltà,
apparivano dal nulla...
"Andate, miei Uzaina... e portateci i Jewel Seed e le vite di quelle
marmocchie intriganti!" ordinò Shitataare... e, con una sequela di terrificanti
ululati, gli spettri d'ombra penetrano nelle pareti del grattacielo, ciascuno
alla ricerca di un oggetto da possedere...
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La porta di emergenza si chiuse con un pesante tonfo, e Kamui la assicurò con
un lucchetto in modo che non ci potessero essere sorprese. Poi, dopo aver
controllato che tutto funzionasse come si deve, la guerriera samurai si voltò
verso Graham e Mildred, annuendo.
"Grazie, signorina Tokinomiya, ottimo lavoro." disse Mildred, per poi
riavviarsi i capelli con una mano e parlare a tutte le eroine lì riunite.
"Questo rifugio reggerà, almeno per un po'... ma non possiamo aspettare che gli
uomini di Lord Akudaikahn vengano a prenderci. Se li conosco bene come credo,
presto ci saranno addosso con un intero esercito dei loro demoni, gli Uzaina.
Inoltre, cercano i Jewel Seed. Sicuramente si metteranno a passare in rassegna
l'intero edificio per trovarli, e potrebbero non metterci molto tempo."
"Miss Mildred ha ragione." proseguì Graham. "Inoltre, sanno che molte
personalità importanti della TSAB sono presenti. Cercheranno di scovarci e
annientarci... a meno che, ovviamente, noi non giochiamo d'anticipo su di
loro."
"Capisco..." disse Honoka. "Dobbiamo trasformarci qui, mi pare di capire."
Quando Mildred diede un cenno affermativo, le Pretty Cure si guardarono a
vicenda e si diedero un segno di intesa, mentre Nanoha stringeva un pugno,
prendendo un bel respiro, e le Maiden iniziavano a concentrarsi per evocare i
loro Arcani. Quando le ragazze attivarono i loro poteri, il rifugio venne
avvolto da un caleidoscopio di raggi energetici multicolori... e anche Kira,
Kamui e Konoha evocarono i loro Arcani, tenendosi pronte ad affrontare il nemico
che si stava avvicinando.
Con un ghigno, Kira si sfilò il camice da laboratorio e lo gettò dietro di
sè, facendolo finire in un angolo della stanza e restando con addosso il suo
costume da bagno intero... poi, una strana forma traslucida, vagamente simile
come forma ad una balenottera azzurra, appare sopra di lei. Non c'era bisogno di
un genio per capire che si trattava del suo Arcano...
"Niptra, Arcano dell'Acqua!" esclamò Kira, con un tono di comando che
decisamente non assomigliava ad un'evocazione convenzionale. "Non fare
domande e dammi il tuo potere!"
L'Arcano dell'Acqua, Niptra, emise un suono basso e melodioso che ricordava
molto il canto di una balena, per poi emettere un'aura di luce azzurra che
avvolse completamente il corpo della scienziata bambina... e immediatamente, dal
pavimento appena sotto di lei, apparve una strana creatura che assomigliava ad
una sfera di gelatina azzurra delle dimensioni di un'automobile, con un paio di
braccia muscolosse che terminavano con un paio di pugni nodosi! Con un ghigno di
superiorità, Kira si adagiò sul corpo di quella strana creatura, e rimase per
metà immersa nella strana materia gelatinosa, simile come aspetto ad acqua, ma
con la consistenza di un denso sciroppo... poi, battè le mani un paio di volte,
e il colosso di gelatina fece la stessa cosa, imitando alla perfezione il
movimento della sua padrona! "Hehehee... allora, che ve ne pare della mia
creazione più geniale? Un organismo composto di acqua ed etere, le cui molecole
sono state accelerate e modificate sfruttando i miei sulla teoria dell'etere!
Sono riuscita a creare un essere che mi assiste in combattimento, dando potenza
e precisione ai miei colpi... mentre io distruggo i miei avversari con la mia
magia dell'acqua! Solo il mio genio eclettico poteva dare vita ad un tale
trionfo della scienza! Hahahahahaaaa!"
L'atteggiamento decisamente sopra le righe di Kira provocò più di qualche
goccia di sudore che scivolò dalle fronti delle ragazze, mentre la strana
creatura gelatinosa sembrava stabilizzarsi un pochino e assumere una forma un
po' più fissa. Graham e Mildred, dal canto loro, sembravano abituati a simili
esibizioni di follia da parte della piccola scienziata, e non ci badarono più di
tanto... anzi, l'anziano ammiraglio ne approfittò anche per fare una domanda,
spinto dalla curiosità. "Beh... tutto questo è molto interessante, dottoressa
Kira Daidoji." affermò. "Devo ammettere che, anche se è molto tempo che lavoro
per la TSAB e ho visto molte cose interessanti nel corso di tutti questi anni...
una simile invenzione mi lascia stupito. Come possiamo chiamare questa creatura
che lei ha creato?"
"Eh? Come sarebbe a dire, come possiamo chiamarlo?" domandò Kira, un po' più
contenuta ma comunque altezzosa. "Ammiraglio Graham, con tutto il dovuto
rispetto... i nomi si usano per differenziare l'una dall'altra le creature della
stessa specie! Ma dal momento che la mia creatura è unica nel suo genere, perchè
dovrebbe aver bisogno di un nome? Io lo chiamo semplicemente "il blob", e tanto
basta!"
"Molto interessante." dissse Kamui, tenendo la spada sollevata in una
posizione di guardia davanti a sè. "Ma le spiegazioni possono attendere. Per
adesso, concentriamoci sul togliere di mezzo gli Uzaina che i sicari di Dark
Fall ci manderanno contro. Saranno qui a momenti."
"Anche prima, se noi li anticipiamo." affermò Cure Bloom. Mildred annuì e
premette un pulsante su un pannello posto sul muro accanto a lei, facendo in
modo che si aprisse un'uscita segreta: una sezione di muro, nel lato destro
della sala, scivolò di lato e diede accesso ad un corridoio dalle pareti quasi
perfettamente lisce e spoglie, che portava ad altre parti dell'edificio.
"Caspita... certo che voi della TSAB siete proprio bene organizzati, eh?"
affermò Shiny Luminous impressionata.
Graham diede le spiegazioni. "Molto bene, ragazze... questo passaggio
segreto, più avanti, si ramifica in diverse direzioni, e vi permetterà di
raggiungere le altre zone del nostro edificio senza problemi. Gli Uzaina
cercheranno in lungo e in largo, quindi sarà meglio dividervi in gruppetti e
affrontare i nemici man mano che li incontrate. E' sicuramente più pratico che
riunirli tutti in un unico posto, col rischio di danni collaterali."
"Va bene, ammiraglio Graham..." rispose Nanoha. "Faremo del nostro
meglio!"
"Qualsiasi cosa succeda, non permettete agli Uzaina di raggiungere i Jewel
Seed!" si raccomandò Maori, dopo aver tirato fuori dalla manica del suo vestito
le sue immancabili trottole.
"Non c'è problema, faremo in modo che non si avvicinino nemmeno!" rispose
Saki-T. "Heart, Maori... voi due con me, andremo verso i piani inferiori, e
faremo piazza pulita!"
"Oki-doki!" rispose allegramente Heart.
"Questo vuol dire che io, Ioriko e Mike ci divertiremo un po' ai piani
superiori... magari sul tetto!" rispose Lilica, rivelando le sue ali da
pipistrello. "Che ne dici, Ioriko? Sarà una battaglia al cardiopalma!"
"Io preferirei qualcosa di più calmo... ma lasciamo perdere!" mormorò Ioriko,
per niente convinta dal modo di fare della sua amica più estroversa! Ovviamente,
Mike sembrava molto entusiasta all'idea di mostrare il suo potere a quei demoni
di baasso rango!
"Non fare la pusillanime, Ioriko!" ringhiò il re demone trasformato in
bastone magico. "Questa è la mia occasione per dimostrare a questi esserini
insignificanti chi è il loro vero signore, e non me la farò scappare!"
"Hahahahahaaa! E mettici anche me, amico!" esclamò telepaticamente il
terrificante Dieu Mort, l'Arcano di Ioriko, apparendo sotto forma di scheletro
ammantato, con tanto di falce tra le mani, dietro la giovane Maiden, e facendole
venire un brivido per la paura. "Quegli sciocchi di Dark Fall credono di
poter essere più malvagi espietati del sottoscritto, il grande Dieu Mort! Sarò
ben felice di dimostrare loro il contrario, quando li avrò ridotti in polvere!
Bwahahahahaaa!"
Kamui scosse la testa, per poi rivolgersi alla sua guardia del corpo.
"Konoha, tu ed io andremo ad un'altra ala del palazzo." affermò. "So che con la
tua abilità come ninja, farai un ottimo lavoro."
La ragazzina-cane drizzò le orecchie e mosse festosamente la coda, felice di
poter partecipare al contrattacco assieme alla sua signora. "Ruff! Certamente,
signorina Kamui! Konoha farà del suo meglio! Woof!"
"Aspettate! So che non è molto educato fare una richiesta del genere, ma
vorrei venire anch'io con voi!" chiese Nanoha, rivolta alla Maiden spadaccina e
alla sua guardia del corpo. La giovanissima maga combattente, già vestita con la
sua Barrier Jacket e con Raising Heart in mano, si presentò davanti alle due
Maiden, che la guardarono con un certo sospetto, quasi volessero dirle di non
immischiarsi in cose che non la riguardavano. "Voi siete da sole, e potreste
avere bisogno del mio aiuto. Mi rendo conto che di recente non ho fatto una gran
bella figura nei miei combattimenti con Fate Testarossa, ma sono convinta di
aver fatto dei progressi da allora! Per favore, permettetemi di
accompagnarvi."
"Ruff! La signorina Kamui e Konoha bastano e avanzano da sole!" brontolò
Konoha, la cui coda era ora tenuta dritta dietro di lei, in segno di
superiorità. "Non ci servono palle al piede!"
Tuttavia, per quanto non fosse troppo convinta delle capacità di Nanoha,
Kamui fece cenno alla sua guardia del corpo di non saltare alle conclusioni.
"Aspetta, Konoha. Non possiamo rifiutare il suo aiuto a priori. Suppongo che non
ci sarà indispensabile, ma voglio comunque dare a Nanoha Takamachi la
possibilità di dimostrarci quello che vale." affermò, sorprendendo abbastanza
sia la Maiden ninja che Nanoha stessa, che non pensava che sarebbe stata così
facile da convincere. "Puoi venire. Ma a patto che tu non ci sia
d'ostacolo."
"Ma... signorina Kamui! Gniiiit..." mormorò Konoha, facendo il mugolio di un
cagnolino triste... al punto che Nanoha fu tentata di andare da lei e grattarla
dietro l'orecchio! Fu dissuasa solo dal fatto che Konoha, come Nanoha le si
avvicinò, cominciò a ringhiare comicamente!
"Ehm... mi sa che ci vorrà un po' di tempo per fare amicizia..." commentò tra
sè la giovanissima maga, ritirando indietro la mano con una risatina
nervosa...
"Okay, immagino che questo significhi che noi Pretty Cure ci occuperemo del
resto..." osservò Cure Egret, ben sapendo di dire un'ovvietà... e non lesinando
uno sguardo un po' minaccioso a Kamui e Konoha, quasi ad avvertirle di non fare
le prepotenti con Nanoha solo perchè erano più esperte. "E Kira? Non va con
nessuno?"
"Dottoressa Kira, prego! Apprezzerei di più se venissi appellata con la
deferenza che merito!" protestò Kira, tenendo le braccia incrociate sul petto...
cosa che fece anche il suo mostro di gelatina! "E in ogni caso... come ha detto
Kamui, qui presente, a me non servono palle al piede! Sono capacissima di fare
tutto da sola!"
"Come preferisci. Non dare la colpa a noi se ti fai ammazzare." commentò
sarcastica Lilica, prima che lei, Ioriko e Mike imboccassero il corridoio
segreto che Mildred aveva rivelato. "Okay, andiamo a fare un po' di festa! Ho
già le mani che mi prudono!"
"Aspetta un momento, Lilica!" Ioriko esclamò, correndo dietro la piccola
mezza-demone. A quel punto, non restavano che le Pretty Cure e Shiny Luminous,
che fecero gruppo tra loro, e dopo essersi scambiate qualche commento sul fatto
di avere a che fare con un gruppo alquanto stravagante di compagne, seguirono
anch'esse il passaggio segreto.
"Lady Mildred..." disse Graham, rivolto alla sua collega, che a sua volta
corrugò la fronte e annuì.
"Sì, ammiraglio Graham. I Jewel Seed saranno la nostra priorità." rispose
lei, prima che i due si teletrasportassero via...
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"Bene, vediamo un po' chi sono i farlocchi che osano sfidare la sottoscritta,
la grande Kira Daidoji!" affermò Kira con strafottenza, tenendo le braccia
incrociate mentre il blob azzurro che la trasportava strisciava all'interno di
quella che sembrava essere una sala riunioni deserta. Non sembrava esserci
un'anima viva da quelle parti... ma la bambina scienziata era fin troppo esperta
per pensare di essere al sicuro. "Hmm... nessuno in vista, eh? Lo so che state
cercando di fregarmi, stupidi Uzaina... ma cosa credete, di avere a che fare con
una comune mocciosetta idiota? Fatevi avanti, buffoni, non vedo l'ora di farvi a
fettine!"
Immediatamente, un lungo e cupo ringhio risuonò nella stanza vuota, e Kira
vide alcuni tavoli e sedie che si spostavano da soli dalla loro posizione e
cominciavano a muoversi a quattro zampe, con un volto dall'espressione feroce e
ringhiosa. Un armadio, possseduto anch'esso dagli spiriti malvagi di Dark Fall,
fece irruzione nella sala da una porta laterale, e aprì le sue ante, rivelando
oggetti di vario tipo che fluttuavano al suo interno, mossi da qualche forza
invisibile che li usava come armi improvvisate. Tuttavia, lo spettacolo non fu
sufficiente ad intimorire Kira, che invece sfoderò un ghigno di superiorità e
fece cenno agli Uzaina di farsi avanti con la mano destra... gesto che il blob
imitò prontamente!
"Bene, vedo che avete finito di fare i conigli!" esclamò Kira. "Ed ora...
fatevi sotto, se ne avete il fegato!"
"UZAAAAINAAAAAA!" ringhiarono in un terrificante coro i mostri di Dark Fall,
iniziando a galoppare verso la piccola Maiden dell'Acqua. Ghignando, Kira tirò
indietro il pugno sinistro... e il suo blob fece la stessa cosa, caricando un
pugno micidiale! Poi, la bambina sferrò un poderoso colpo davanti a sè, e il
pugno destro del suo blob scattò in avanti con la velocità di un'automobile
lanciata in quinta! Ci fu uno schianto terrificante quando il pugno raggiunse un
Uzaina-tavolo e alcuni Uzaina-sedia, che vennero scagliati via come foglie nel
vento, e atterrarono, ridotti ad ammassi di legno e plastica senza forma,
diversi metri più in là!
"Hahahahaaa! Visto cosa è capace di fare, il mio blob?" rise Kira, per poi
sferrare un calcio laterale, nella direzione di un altro Uzaina che cercava di
coglierla da lato. Immediatamente, una grossa gamba muscolosa, calzata di quello
che sembrava essere un pesante stivale da combattimento, spuntò fuori dalla
parte inferiore della creatura semisolida e colpì in pieno il nemico,
distruggendolo all'istante. "Hehehee... non cercare di prendermi da lì,
perdente!"
La bambina dai capelli blu si mise in guardia, irritata, quando lo
Uzaina-armadio aprì le proprie ante e scagliò vari oggetti, soprattutto
appendini e soprammobili, contro di lei. Il blob alzò un braccio, imitando il
gesto della sua creatrice, e deviò tutti gli attacchi... poi, quando Kira urlò
un ordine, si avvicinò di scatto allo Uzaina più grande.
"Ora sei mio, buffone di Dark Fall!" esclamò Kira, tendendo le mani in
avanti. Ancora una volta, l'essere di gelatina fece la stessa cosa... e quando
Kira strinse i pugni, il blob riuscì ad afferrare lo Uzaina-armadio e sollevarlo
sopra di sè, come se non pesasse nulla! Il mostro ruggì in preda all'ira e si
contorse per sfuggire alla presa di Kira, ma la creatura semiliquida era più
forte di lui, e lo trattenne, sollevandolo ancora di più sopra di sè!
"Ed ora... lasciate che vi dia un assaggio della mia abilità come Maiden!"
esclamò Kira, sghignazzando ferocemente. "Questa è la mia specialità, perdente!
Kira-sama Bomber!"
La ragazzina spiccò un salto enorme, sempre tenendo lo Uzaina nemico alzato
sopra la testa, e poi iniziò a roteare a mezz'aria assieme al suo blob! Con un
rapido movimento delle braccia, l'essere semiliquido piazzò lo Uzaina-armadio
direttamente sotto di sè, e continuò a roteare mentre scendeva a tutta
velocità... e il risultato fu che la creatura del Male venne letteralmente
ficcata nel pavimento come se fosse stata una vite sulla punta di un trapano! Lo
Uzaina lanciò un cupo ululato mentre il peso del blob creato da Kira - che,
improvvisamente, sembrava essere diventato molte volte superiore - lo
schiacciava contro il pavimento come una formica! Una frazione di secondo dopo,
l'armadio si sfasciò con un tremendo rumore di legno sfondato, e lo spirito
malvagio sconfitto volò indispettito fuori dai rottami, ululando di nuovo il uo
nome! Con un ghigno, Kira fece rimettere a posto il suo blob e si preparò al
nuovo attacco che gli Uzaina avrebbero scagliato da un momento all'altro...
Ma qualcosa di imprevisto accadde, portando l'esito del combattimento, che
già era abbastanza scontato, ancora di più dalla parte della giovanissima
Maiden! Mentre gli altri Uzaina cercavano di circondarla, uno strano rumore,
simile ad un rapido bip bip, sovrastò per un istante il frastuono della
battaglia... e subito dopo, una figura umanoide apparve in mezzo agli Uzaina,
apparentemente dal nulla! I demoni di Dark Fall si spostarono stupefatti, mentre
una ragazza alta e dal fisico ben allenato, con addosso un costume aderente
bianco con i bordi arancioni, che faceva ben poco per nascondere il suo ampio
seno, e un paio di schinieri con delle scarpe blu in stile lottatore di
wrestling. Aveva i capelli blu a caschetto, con un paio di bigodini in stile
cinese ai lati della testa e una lunga treccia che scendeva quasi fino a terra
dietro la nuca, e i suoi occhi erano verdi e stranamente inespressivi, come
anche l'aspetto del suo viso pallido e innaturalmente sereno.
Senza perdere tempo a presentarsi, la ragazza iniziò immediatamente a
scatenarsi contro gli Uzaina che cercavano di attaccare Kira, e iniziò subito ad
esibirsi in una spettacolare dimostrazione di arti marziali cinesi, colpendo i
mostri con le mosse di un'autentica campionessa di kung-fu e mandandoli in
pezzi! Un calcio ben assestato distrusse uno Uzaina che le si era avvicinaato
troppo... poi, quando un altro dei mostri cercò di afferrarla, la ragazza puntò
contro di lui entrambi i pugni chiusi, che mezzo secondo dopo si staccarono
dagli avambracci, spinti da alcuni piccoli propulsori, e colpirono il bersaglio!
Lo Uzaina crollò con un ringhio, mentre i pugni della ragazza cinese tornarono a
posto con un clangore metallico, su un lungo cavo d'acciaio flessibile! Non
c'era alcun dubbio, quella che sembrava essere "semplicemente" una campionessa
di kung fu, in realtà era questo e un'adroide al tempo stesso!
Kira, tuttavia, non sembrò troppo sorpresa dell'apparizione di quella
ragazza, e le rivolse un sorriso amichevole... decisamente una cosa insolita,
per una come Kira! "Hehehee... mi stavo giusto chiedendo quando ti saresti unita
alla festa, Mei-Fang!" le disse. "E vedo con piacere che i tuoi nuovi
dispositivi di occultamento funzionano alla perfezione! Nemmeno io mi sono
accorta del tuo arrivo!"
Mentre gli Uzaina si disperdevano confusi, la ragazza androide di nome
Mei-Fang si voltò verso Kira e, sempre mantenendo la sua espressione stoica ed
illeggibile, si inchinò in segno di rispetto, coprendo il pugno destro con la
mano sinistra aperta. Un Arcano, somigliante ad un enorme lupo dal pelo
scarlatto solcato da lingue di fuoco, e con un corno che gli spuntava dalla
fronte, aparve per un istante accanto a Mei-Fang e gettò indietro la testa,
ululando fieramente!
"L'unità Mei-Fang è a sua volta lieta di incontrarla di nuovo, dottoressa
Kira Daidoji." disse tranquillamente l'androide femminile. "Le nuove direttive
di programmazione inserite dalla dottoressa Mei-Ling indicavano che il punto
critico era la sede della riunione della TSAB. Mi sono diretta sul luogo, e sono
rimasta in attesa, ben nascosta, finchè il nemico non ha scagliato il suo
attacco. Ora i miei circuiti preposti al combattimento sono ampiamente
funzionanti, come anche i miei circuiti magici. Pronta a combattere con
efficienza al 100%"
"E vedo che il tuo Arcano Lang-Gong è a sua volta pimpante! Perfetto..."
sghignazzò Kira, guardando con sufficienza gli Uzaina che si rialzavano e si
preparavano a tornare all'attacco. "Allora, combattiamo assieme, Mei-Fang!
Sistemeremo questi buffoni, e torneremo alla sala riunioni prima di tutti gli
altri!"
"Affermativo." disse Mei-Fang, mettendosi in posizione di guardia davanti
agli Uzaina. Le due si scambiarono uno sguardo di intesa, poi si scagliarono
assieme contro i demoni di Dark Fall, aprendo degli enormi varchi nelle loro
file! Con una risata di trionfo, Kira scagliò un altro pugno, subito imitata dal
suo enorme blob, e Mei-Fang iniziò a dare dimostrazione della sua abilità nel
kung-fu... tutto a spese degli Uzaina nemici, che non potevano fare nulla per
fermarle!
"Hehehehee... avete scelto male la vostra avversaria, miseri esserini
inferiori!" sghignazzò la Maiden dell'Acqua. "Perchè io sono la grande Kira
Daidoji, e presto tutti conosceranno il mio nome! Hahahahahaaa!"
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"Hmmm, un bel po' di mostriciattoli, vedo..." disse tranquilla Lilica, di
fronte al terrificante sciame di Uzaina di varie forme e dimensioni che
ostruivano il corridoio in cui lei e le Maiden sue amiche si erano ritrovate. Si
trattava di una marmaglia urlante che stava creando un vero e proprio muro di
esseri deformi davanti alle malcapitate Maiden, impedendo loro di raggiungere le
lobby più interne, dove avrebbero potuto avere più spazio per combattere.
"Quelli di Dark Fall non badano a spese, quando si tratta di partecipare ad una
festa, eh?"
"Meglio così!" ringhiò Michelangelo, con un ghigno feroce stampato sulla sua
faccia da felino. "Vuol dire che ci divertiremo di più! Peccato solo che non ci
siano i loro capi, in tutto questo, mi sarebbe piaciuto mostrare loro di cosa è
capace il grande Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI!"
Le ultime parole vennero pronunciate con la voce esageratamente stentorea e
teatrale che il re demone era solito adoperare quando voleva vantarsi del suo
potere... e Saki-T, un po' esasperata dalle sue continue vanterie, si appoggiò
la mano sulla fronte e sospirò per tenere lontano un galoppante mal di testa!
"Siamo messe bene... adesso abbiamo anche il Re dei Demoni con il Dolby Surround
incorporato!" borbottò
"Miiiiike!" esclamò spaventata Ioriko, mentre le sue ginocchia battevano
l'una contro l'altra per la fifa! "Vorrei che la prendessi un po' più
seriamente, tutta questa storia! Siamo di fronte ad un'orda di mostri spaventosi
che vogliono farci la pelle! Non so come tu faccia ad essere così
tranquillo!"
"Forse perchè sa che noi abbiamo l'amore dalla nostra parte!" esclamò
convinta Heart, mettendosi in guardia e preparandosi ad una battaglia che si
prospettava molto interessante! "Anche i demoni sanno bene... che contro l'amore
non c'è proprio niente che possa resistere!"
La risposta di Michelangelo fu quanto mai eloquente: il re demone trasformato
in bastone magico voltò la testa dall'altra parte e starnutì fragorosamente,
come se la parola che Heart aveva pronunciato gli desse l'allergia! "Et-chuuuum!
Accidenti a te, mocciosa! Dovevi proprio pronunciare quella parola, eh? Io sono
un re demone, santi numi! Per un essere malvagio come me, è proibito anche solo
pronunciarla!"
"E anche per me!" tuonò ferocemente Dieu Mort, apparendo sopra Ioriko
e facendole fare un altro salto per la paura! A volte la giovane aspirante
strega aveva l'impressione che quell'Arcano avesse scelto lei proprio per il
gusto di farle venire un infarto! "Chi me l'ha fatto fare di unirmi ad un
gruppo in cui c'è anche Partinias, la femminuccia che fa da rappresentante a
questa svenevolezza da bambini! Qualcuno mi porti una bacinella, mi si rivolta
lo stomaco... se ne avessi uno, si intende!"
Sentendosi chiamata in causa, Partinias apparve accanto ad Heart e rispose
telepaticamente alle insolenze dell'Arcano oscuro. "Hmm... sì, Dieu Mort, io
li conosco quelli come te, sempre così pieni di sè e aggressivi. Ma in fondo, so
bene che anche voi avete un cuore, avete solo timore di usarlo!" disse, con
una voce talmente calda e comprensiva, che fece rabbrividire l'Arcano
dall'aspetto di scheletro!
"Bleeaaaah! Brrrrr! Mi verrebbe la pelle d'oca, se avessi la pelle!"
esclamò Dieu Mort, tenendosi stretto alla sua falce comme un naufrago ad un
salvagente!
In tutto questo, gli Uzaina erano rimasti praticamente ignorati... e soltanto
il loro ruggito collettivo, lanciato da alcuni di essi che avevano accorciato le
distanze, ricordò ad Heart e alle sue amiche del problema più immediato! Le
ragazze e i loro Arcani interruppero immediatamente la strana conversazione che
stavano sostenendo, e si misero in guardia per affrontare i demoni di Dark Fall,
circondati da aure energetiche di vari colori!
"Io... penso che sia meglio rimandare a dopo certi discorsi." disse, calma ma
ferma, Maori, facendo roteare una delle sue trottole, sovrastata da una
proiezione semitrasparente del suo Arcano Ohtsugi. "Per adesso... concentrimoci
sugli Uzaina, e magari cerchiamo di evitare che raggiungano i Jewel Seed!"
"Sono d'accordo! Ho giusto voglia di far provare i miei poteri a questi
esseri immondi..." disse, con una voce telepatica tranquilla e cristallina,
l'Arcano del Vento Tempestas, mentre la sua Maiden Lilica faceva rumore con le
nocche con una sicurezza che non sarebbe stata fuori luogo in un episodio di Ken
il Guerriero! Dopo un attimo di tensione, gli Uzaina più vicini si scagliarono
contro le ragazze, agitando nell'aria i loro terribili artigli... e Maori li
contrastò efficacemente, tirando un pugno al suolo e provocando una piccola onda
d'urto. Una frazione di secondo dopo, un pugno di roccia scaturì dal soffitto e
schiacciò letteralmente gli Uzaina sul pavimento, trasformandoli in frammenti
d'ombra che si dileguarono frettolosamente!
"Brava, Mao-Mao!" rispose Heart, dopo aver parato il colpo di uno Uzaina, e
aver risposto con una gomitata rapida e poderosa che fece barcollare il mostro!
"Ma aspetta di vedere cosa sono capace di fare io! Guardate un po'! Aino
Tekken Punch!"
Heart scattò in avanti e, spiccando un salto altissimo, sferrò un colpo dal
basso verso l'alto con il pugno avvolto da un'aura di energia rosa! Lo Uzaina
barcollante venne centrato in pieno e scagliato via, per poi infrangersi in
tante particelle d'ombra al momento di schiantarsi sul pavimento!
"Bel colpo, Heart!" esclamò Saki-T, prendendo a calci un altro nemico. "Ma se
pensi che sarò da meno... ti sbagli! Prendi questo, bestiaccia!"
Alcuni fulmini globulari uscirono dai palmi delle mani aperte della Maiden
del Fulmine, e volteggiarono in aria, trascinandosi dietro un penetrante odore
di ozono, per poi schiantarsi contro i demoni più vicini. Gli Uzaina ulularono
disperatamente prima di dissolversi nel nulla, e la Maiden dai capelli blu
sorrise con una certa spocchia prima di unirsi di nuovo alla lotta... giusto in
tempo per vedere Lilica spiccare il volo sulle sue piccole ali da pipistrello, e
abbattere un altro Uzaina con un attacco preciso e potente. Ioriko, dal canto
suo, cercava di tenere a bada i mostri prendendoli a randellate... e usando Mike
allo scopo!
"AAAAAARGH!" ringhiò il re demone, oltraggiato. "Ioriko, questa è una
violazione dei miei termini di servizio! Io non sono inteso per questo
utilizzo!"
"Scusami, Mike!" esclamò Ioriko, mentre continuava a prendere a legnate la
figura oscura. "Scusa, scusa, scusaaaaaaa!"
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Kamui e Konoha, pur essendo in numero ancora inferiore rispetto ad Heart e
alle sue amiche, sembravano cavarsela ancora meglio contro il gruppo di Uzaina
che le aveva aggredite mentre cercavano di raggiungere le parti più esterne del
palazzo. La spadaccina si muoveva con l'agilità di una faina, schivando gli
attacchi dei mostri come niente fosse, e trafiggendoli con fendenti rapidi e
precisi nella frazione di secondo in cui questi abbassavano la guardia. Uno dei
mostri, un colosso di cemento dall'aspetto squadrato e goffo, agitò il suo
enorme pugno contro di lei, cercando di schiacciarla contro il pavimento, ma
Kamui se ne accorse e, con un semplice pensiero, attivò il potere ddel suo
Arcano, Anutpada del Tempo. Immediatamente, i movimenti dello Uzaina si fecero
più lenti, e Kamui riuscì a schivare il pugno senza alcuna difficoltà facendo un
salto all'indietro e poggiando i piedi contro il muro dietro di lei. Da lì,
semplicemente flettendo le gambe, si diede una spinta e si scagliò contro il
mostro, sferrando un fendente micidiale che separò la testa del mostro dal resto
del corpo. La spadaccina atterrò elegantemente dietro lo Uzaina, che si dissolse
un secondo più tardi.
"Woof! Hai visto com'è brava la signorina Kamui?" esclamò Konoha,
approfittando di un momento in cui gli Uzaina non erano molto concentrati su di
lei. Non che facesse molta differenza, visto che la ragazzina-cane aveva già
eliminato un bel po' di quei mostri senza fatica. "Tu e le tue compagne avete
tutto da imparare da lei! Soprattutto tu, che ti sei lasciata scappare tutti
quei Jewel Seed!"
La destinataria di questa frecciata poco gentile era, ovviamente, Nanoha, che
si stava battendo a fianco delle due Maiden... e stava anche facendo un buon
lavoro, riuscendo ad eliminare diversi di quei mostri. Tuttavia, erachiaro che
la bambina-maga era abbastanza lontana dal livello di Kamui, che stava facendo
sembrare la cosa fin troppo facile! Nanoha non fece commenti... ma Yuuno, che
stava assistendo al combattimento da distanza di sicurezza, volle dire la sua e
difendere la sua amica. "Hey, un po' di rispetto, che diamine!" esclamò il
furetto dalle zampe nere. "Prima che quella Fate saltasse fuori dal nulla,
Nanoha ha catturato diversi Jewel Seed da sola! Non sottovalutatela solo per
qualche intoppo!"
"Woof! Alla signorina Kamui servo solo io come servitrice! E a Konoha e alla
signorina Kamui non serve nessun altro per recuperare tutti i Jewel Seed e
sconfiggere gli Elementali e Dark Fall!" abbaiò la ragazzina-ninja, la coda
dritta dietro di lei! Tuttavia, Nanoha non si stava facendo distrarre da quelle
chiacchiere, e si concentrava invece sul distruggere gli Uzaina che le
sciamavano attorno. Con uno scarto laterale, la bambina-maga evitò gli artigli
di un Uzaina di tre metri che stava cercando di attaccarla da lato, poi rispose
con un raggio energetico a bruciapelo che passò il demone da parte a parte, e lo
fece dissolvere nel nulla!
"Forse... ma un po' di aiuto non fa certo schifo, vero?" rispose Yuuno,
rivolgendo a Konoha uno sguardo acuto. La ragazzina-cane storse il naso
infastidita... e non riuscì a vedere in tempo uno Uzaina fatto di sabbia che le
si stava avvicinando, fuso con il pavimento. Un arto di sabbia compatta scattò
verso Konoha, che lanciò un grido di sorpresa e paura quando le venne afferrata
la caviglia!
"Ah! Signorina Kamui, ho bisogno di aiuto!" esclamò, cercando di divincolarsi
dalla presa letale! Kamui spalancò gli occhi e cercò di intervenire... ma prima
che potesse farlo, altri tre Uzaina le si misero davanti, bloccandola! La
spadaccina afferrò la sua katana con entrambe le mani e cercò di farsi largo tra
le bestie di Dark Fall, in modo da salvare la sua guardia del corpo.
"Toglietevi di mezzo." esclamò con fredda calma, iniziando a concentrarsi per
invocare i poteri di Anutpada...
"Aspetta, Kamui." disse la voce atona e metallica dell'Arcano del
Tempo. "Non credo ci sarà bisogno di usare i miei poteri. Osserva quella maga
combattente, e mi darai ragione."
Un po' stupita, Kamui guardò in direzione di Nanoha... giusto in tempo per
vedere un raggio di energia bianca scaturire da Raising Heart e sfrecciare
dritto in direzione del mostro di sabbia, centrandolo in pieno mentre cominciava
a emergere del tutto dal pavimento! "Divine Buster!" esclamò la
giovanissima maga, e un istante dopo, il suo attacco andò a segno, sparpagliando
la sabbia che componeva lo Uzaina per ogni dove quando il corpo del mostro si
sfaldò come un castello di sabbia percosso dalle onde! Konoha si liberò in un
attimo, e guardò con stupore la nuova alleata, che si limitò a sorridere con un
po' di nervosismo...
"Hey..." mormorò Konoha, mentre si allontanava dall'ammasso di sabbia che era
il suo nemico... e notò che la sabbia si muoveva ancora, molto probabilmente per
ricompattarsi in un'altra forma e riprendere l'attacco! "Hai salvato Konoha...
Konoha non credevache fossi così brava, deve ammetterlo! E ti deve ringraziare
per l'aiuto, woof!"
"Di niente!" rispose Nanoha, per poi notare a sua volta che la sabbia si
stava muovendo ancora, in maniera alquano inquietante! "Oh! Attenta, quel mostro
non è ancora stato sconfitto!"
La ragazzina ninja drizzò le orecchie, e una strana luce smeraldina avvolse
il suo piccolo corpo. "Woof! Konoha lo sa bene! Per questo Konoha vuole
ricorrere al potere del suo Arcano! Osserva un po'! Moriomoto, Arcano della
Foresta... la tua Maiden, Konoha, invoca il tuo aiuto!"
"E il mio aiuto avrai, giovane Maiden..." rispose l'Arcano-pianta, la
cui voce profonda e misteriosa si addiceva bene al suo aspetto: un globo
fluttuante sulla cui sommità cresceva un albero secolare dalla rigogliosa chioma
verde, con un paio di profondi occhi scarlatti che sembravano guardare verso
l'infinito, verso orizzonti sconosciuti che un essere umano poteva soltanto
immaginare. Era circondato da una sorta di aureola di luce verde, e foglie e
fiori si muovevano attorno a lui in una sorta di danza soprannaturale, ad un
ritmo che solo l'Arcano stesso poteva sentire...
"E' bellissimo..." mormorò Nanoha, stupita tanto dall'aspetto dell'Arcano
della Foresta quanto dal profumo di resina di pino che si diffuse
tutt'attorno... ma tali considerazioni vennero immediatamente interrotte quando
qualcosa emerse dal terreno: un ammasso di tralci vegetali e cellulosa di
infiniti colori sgargianti, con delle grandi foglie a fareda arti... e una
gigantesca bocca spalancata, aperta sopra lo Uzaina che si stava rigenerando! Ad
un semplice cenno di Konoha, la gigantesca pianta carnivora si abbassò e
richiuse le fauci sopra l'ammasso di sabbia, ingoiandolo in un solo boccone!
Poi, la sua furia distruttiva ancora immutata, si voltò verso il resto degli
Uzaina, e fece emergere dal terreno delle grosse radici nodose che cominciò ad
usare per frustrare i nemici e scagliarli via!
Kamui sorrise ammirata, vedendo i risultati dell'evocazione... poi, vedendosi
circondata dagli Uzaina, corrugò leggermente la fronte e si preparò alla sua
prossima mossa. Uno Uzaina dall'aspetto truce e scimmiesco, fatto di mattonelle
di marmo incastrate tra loro, avanzò verso di lei, tendendo le braccia per
afferrarla e stritolarla... ma la Maiden dell'Arcano del Tempo riuscì a
sfuggirgli con fluidità sorprendente, muovendosi giusto quel tanto che bastava
per sfuggire alla presa... e poi, semplicemente chiudendo gli occhi, invocò il
suo Arcano!
"Fedele Anutpada, custode del Tempo... io, come Protettrice Milleniaria,
chiedo il tuo sostegno." disse, alzando la voce soltanto di poco. Il suo Arcano
si materializzò per un istante sopra di lei, e Nanoha fu stupita di vedere che
si trattava di un enorme ingranaggio dentato che usava altri due ingranaggi più
piccoli, piazzati ai suoi lati, come mani, e i cui occhi erano due vetrini
colorati sferici piazzati sulla sua superficie piatta. L'Arcano era
semitrasparente, e attraverso la sua corazza esterna si potevano vedere dei
complessi macchinari che operavano senza sosta al suo interno...
"Che il Tempo obbedisca al mio comando." disse telepaticamente
Anutpada... e subito dopo, il tempo sembrò rallentare, e gli Uzaina iniziarono a
muoversi più goffamente attorno a Kamui, come se fossero stati delle immagini al
rallentatore! Kamui, che non sembrava avere lo stesso problema, sguainò
nuovamente la spada e sferrò una raffica di fendenti davanti a sè, colpendo con
incredibile potenza e precisione in quei pochi istanti in cui il tempo si era
rallentato! Nel momento in cui la katana della Maiden spadaccina colpì per
l'ultima volta, lo scorrere del tempo riprese regolarmente... e Kamui atterrò su
un ginocchio mentre gli Uzaina si sgretolavano attorno a lei.
"Grazie, Anutpada." ringraziò Kamui, con tutta tranquillità, mentre delle
lucine rosa a forma di petali di ciliegio volteggiavano attorno a lei!
Inutile dirlo, Nanoha era alquanto ammirata dall'abilità dimostrata dalle due
Maiden... ma quando un ultimo gruppetto di Uzaina cercò di circondarla, la
bambina-maga si riscosse dal suo stupore, e iniziò a caricare Raising Heart,
volando in aria sopra le teste dei mostri, che cercarono di allungare gli
artigli verso di lei per afferrarla. Nanoha riuscì ad evitare la loro presa
mortale librandosi ancora un po' più in alto... e subito dopo, delle sfere di
luce bianca si accesero tutt'attorno a lei, come una serie di stelle luminose...
e anche Konoha, che era stata la più scettica circa le capacità di Nanoha,
sbattè gli occhi stupita quando si rese conto che la ragazzina stava preparando
un attacco potentissimo contro gli Uzaina!
"Auuuu... signorina Kamui, che cos'è quello?" uggiolò Konoha. "Non... Konoha
non credeva che quella dilettante fosse capace di fare una cosa simile..."
"E' per questo che mi stavo riservando di non sottovalutarla, almeno finchè
non l'avessi vista in azione con i miei stessi occhi." spiegò Kamui. "Ammetto
che forse, sono stata un po' troppo frettolosa io stessa nel giudicarla, durante
quel nostro intervento alla sorgente termale. Avrei dovuto prendere lezini dal
mio Arcano, Anutpada, e dare tempo al tempo."
Gli Uzaina indietreggiarono preoccupati quando videro che le sfere di luce
bianca che stavano apparendo attorno a Nanoha avevano formato una sorta di
costellazione scintillante tutt'attorno alla bambina-maga... e continuavano ad
apparire senza sosta! Dopo qualche secondo passato a caricare ancora più
energia, Nanoha aprì gli occhi e puntò Raising Heart contro i mostri, esclamando
il nome di quel nuovo incantesimo d'attacco!
"Raising Heart... Starlight Shower!"
L'attacco esplose letteralmente contro i mostri che ora stavano
indietreggiando, e innumerevoli sfere energetiche color bianco latte partirono a
raffica contro gli Uzaina, colpendoli con la precisione di un bisturi
chirurgico! I mostri facevano appena in tempo a spalancare gli occhi,
sbalorditi, prima di infrangersi, e tornare ad essere tanti esserini alati che
volavano via ringraziando le ragazze con vocine acute e vivaci! In pochi
secondi, la tempesta di attacchi cessò... e l'esercito di Uzaina era stato
ridotto a tante macchie di cenere sul pavimento! Nanoha atterrò con attenzione e
tirò il fiato, stancata dall'enorme quantità di energia che aveva dovuto
impiegare per quello spettacolare colpo... e una volta ripresasi abbastanza, la
bambina-maga alzò lo sguardo verso Kamui e Konoha e fece un sorriso
rassicurante, come per dire che stava bene!
"Woof! Woof! Impressionante! Konoha non ha mai visto niente di simile!"
affermò la ragazzina-cane, con le orecchie dritte e la coda che si muoveva
freneticamente dietro di lei!
Anche Kamui fece un cenno di assenso, e sul suo volto normalmente duro e
scostante apparve un piccolo sorriso. "Notevole. Ora riesco a capire come mai la
TSAB ripone tanta fiducia in te, Nanoha Takamachi. Molto raramente ho visto
un'umana capace di un simile talento magico... sicuramente, se tu avessi la
possibilità di allenarti regolarmente, potresti eclissare la maggior parte degli
alti graduati della TSAB... molto interessante, dico davvero!"
"Grazie, signorina Kamui... ma io cerco soltanto di fare il possibile per
darvi una mano!" rispose la bambina vestita di bianco con modestia, mentre si
rimetteva a posto. "Comunque, grazie... quella che ho appena usato, a dire la
verità, è una magia che non avevo mai provato prima d'ora... l'avevo solo
provata nelle simulazioni cerebrali che Raising Heart mi fa fare
regolarmente!"
"Auuuu? Simulazioni, cosa? Signorina Kamui, Konoha non capisce questi
termini..." uggiolò la ragazzina-cane, questa volta tenendo le orecchie basse e
lo sguardo implorante!
Kamui si sfregò il mento. "E' una cosa di cui avevo sentito parlare..."
affermò la ragazza samurai, mentre rinfoderava la spada con un gesto fluido ed
elegante. "Ma fino ad adesso avevo dei dubbi sulla sua veridicità. A quanto
pare, invece, è così... armi magiche come Raising Heart sono in grado di
attivare delle routine di allenamento pre-programmate e farle girare
direttamente nella mente del possessore, in modo che questo possa allenarsi in
qualsiasi momento, 24 ore su 24. Il risultato è che i possessori di queste armi
empaatiche sono in grado di imparare nuove cose e di diventare più forti, pur
continuando nelle loro attività giornaliere. Lo svantaggio, però, è che questo
finisce per erodere le riserve di energia del possessore, e quest'ultimo finisce
per sentirsi confuso e spossato quando meno se lo aspetta. Comunque, i risultati
sono ottimi... come abbiamo potuto vedere!"
"Stavo per rispondere io..." mormorò Yuuno, piuttosto irritato dal fatto che
Kamui avesse invaso la sua area di pertinenza... "Comunque... ecco, questo è
quanto, Nanoha! Come hai potuto vedere, queste simulazioni si dimostrano molto
utili, alle fine!"
"Grazie, Yuuno-kun... e grazie anche a voi, signorina Kamui, Konoha-chan!"
rispose Nanoha. "Vi sono molto grata per l'aiuto che ci state dando, e spero che
potremo collanborare, d'ora in poi!"
Konoha guardò verso Nanoha... e dopo un po', drizzò le orecchie e la coda,
mettendosi in una posa da ninja con l'indice e il medio davanti al viso! "Woof!
Konoha pensa ancora che lei e la signorina Kamui sono perfettamente in grado di
cavarsela da sole... ma adesso pensa che Nanoha potrebbe essere una preziosa
alleata! Grazie mille... e Konoha si augura che sia l'inizio di una bella
amicizia!"
Nanoha si sentì molto fiera e sollevata nel sentirsi dire queste parole. Se
non altro, le Maiden più esperte ora erano dalla loro parte... "Lo spero
anch'io, Konoha-chan! Ed ora forza... dobbiamo andare ad aiutare le altre!"
"Aspetta, Nanoha! Non c'è fretta..." disse Yuuno, tracciando un circolo
magico per terra con la zampina, e poi visualizzando l'intero edificio tramite
un incantesimo di Area Search. "Allora... sembra che Heart e le sue compagne
abbiano eliminato un bel po' di Uzaina ai piani superiori... e poi, la
dottoressa Kira e... ehm... un'altra Maiden di cui non riconosco la traccia...
hanno portato la situazione sotto il nostro controllo in un'altra zona
dell'edificio."
"Una Maiden che..." disse Kamui. "Hmm... dev'essere Mei-Fang, l'assistente
della dottoressa Kira. Quelle due non vanno mai in giro l'una senza l'altra, e
formano una squadra molto affiatata. Anzi, direi che Mei-Fang è l'unica con cui
la dottoressa Kira si degna di fare squadra senza protestare..."
Nanoha sbattè gli occhi incuriosita. "Ma... allora, perchè non si è
presentata assieme alle altre Maiden durante la conferenza?" chiese, per
legittima curiosità. "Ci è capitata così, tra capo e collo..."
"Mei-Fang è una Maiden un po' particolare..." rispose Kamui con tutta
tranquillità. "Lo capirete quando la incontrerete... per adesso... a proposito,
in che situazione sono le Pretty Cure e Shiny Luminous?"
"Hmmm..." Yuuno corrugò la fronte mentre si concentrava su una zona ristretta
della mappa magica tridimensionale che gli era appaarsa davanti. "Eccole, le ho
trovate. In questo momento sono nell'ala est dell'edificio... e ad esse si
stanno avvicinando due potenti emanazioni energetiche... oh, mamma, questa non
ci voleva! Temo che siano finite nel mirino degli agenti di Dark Fall... che
sono di tutt'altra classe rispetto ai mostri che abbiamo annientato un istante
fa!"
"Cosa?" esclamò Konoha. "Allora dobbiamo andare, ruff! Le ragazze potrebbero
avere bisogno del nostro aiuto contro di loro, woof!"
"Sono d'accordo." rispose Kamui, mettendo di nuovo mano alla spada.
"Yuuno-kun, dove si trovano, di preciso? In che settore?"
"Sono un po' lontane da qui..." rispose il furetto. "Quindicesimo piano,
settore F. E le due emanazioni energetiche... accidenti, non promettono nulla di
buono! Confermo che sono due comandanti di Dark Fall, e si stanno avvicinando
alle Pretty Cure in questo momento!"
oooooooooo
"Eccoci, ci siamo quasi..." mormorò Flappy, con un brivido di disgusto. La
familiare sensazione di repulsione e disagio che indicava la presenza di qualche
emissario delle forze oscure non lo aveva mai abbandonato fin da quando
l'allarme era iniziato, e ora più che mai si faceva sentire... sia pe lui che
per le altre mascotte! "Li sento, lapi, sono sempre più vicini!"
Shiny Luminous, i lunghi capelli biondi che scintillavano leggermente alla
fioca luce della stanza dove si trovavano, tenne ben stretti a sè i principini
Pollun e Lulun mentre si guardava attorno alla ricerca di un luogo da cui
sarebbe potuta provenire la minaccia. Cosa ben difficile da decidere...
l'esperienza le aveva inssegnato, dopotutto, che quando si aveva a che fare con
certa gentaglia proveniente da dimensioni oscure, non c'era nessun posto sicuro.
"State tranquilli, non ci faremo cogliere impreparati..." affermò la
reincarnazione della Regina della Luce. "Ragazze, tutto bene?"
"Per adesso sì... gli Uzaina stanno attaccando altre parti dell'edificio,
perchè finora non ne abbiamo incontrato nessuno..." commentò Cure Egret,
entrando con attenzione in un ufficio deserto. "Mi sembra quasi che vogliano
farci abbassare la guardia..."
"Probabilmente è così... quindi, occhi aperti, ragazze!" avvertì Cure Black.
"Ci sono quelle finestre che non mi dicono niente di buono..."
Le Pretty Cure e i loro piccoli amici guardarono nella direzione delle grandi
finestre che la Cure nera stava indicando... grossi lastroni di vetro che
permettevano un'ampia vista sul quartiere sottostante, ma che ora non mostravano
che oscurità e nuvole nere. E fu una fortuna che fossero state attente alle
finestre - un istante dopo, qualcosa di oscuro e minaccioso si avvicinò ad esse,
qualcosa che assomigliava a due figure umanoidi...
E una di esse sferrò un tremendo pugno, mandando in frantumi la finestra e
spedendo una micidiale raffica di frammenti di vetro contro le ragazze! Con un
grido di allarme, Cure Bloom afferrò un tavolo vicino e lo piazzò davanti a sè e
al resto del gruppo, in modo che facesse da scudo, ma anche così, alcuni pezzi
di vetro arrivarono vicini alle ragazze, trapassando il legno e restandovi
impiantati! "Aaah! Cavolo, ragazze, questa volta sì che ci è mancato poco! A
momenti ci restavamo secche! Ma chi è stato?" esclamò la Pretty Cure dei
fiori.
"Non c'è bisogno di sforzare troppo l'immaginazione per saperlo, ragazze...
Eccoli là, sono due di quelli di Dark Fall!" esclamò Cure White. La guerriera
vestita di bianco e azzurro indicò le due figure che stavano fluttuando
attraverso l'apertura che si erano creati nel vetro, precedute da un vento
gelido e sferzante... erano due individui che le Pretty Cure avevano già
incontrato prima, e di nessuno dei due avevano dei ricordi troppo piacevoli!
Kintolesky e Shitataare, con studiata lentezza, fluttuarono nella stanza... e
mentre il gigante dalla pelle dorata si mise in guardia, alzando i pugni
guantati davanti al viso, la donna aprì un elegante ventaglio piumato e se lo
mise davanti al viso, osservando le ragazze con un sorriso poco
rassicurante.
"A quanto pare, ci si rivede, eh, ragazze?" disse Shitataare, con una
risatina a mezza bocca. "Bene, bene... immagino che siete molto contente di
rivedere me, la grande Shitataare! Farò in modo di trattenermi un po' di più con
voi, questa volta!"
Cure Black strinse i denti, mentre Cure Bloom gettava via il tavolo ormai
inservibile e si preparava all sfida. "Ugh... ci mancava... la tizia in kimono,
e il maniaco del fitness!" mormorò, tenendosi mentalmente pronta alla sfida.
----------
CONTINUA...
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Capitolo 25 *** Dark Fall all'attacco, Parte 2 ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-25
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart)
scritta da: Justice Gundam
Ta-daaaan! Eccomi qui, sono tornato! Ed era anche ora, oserei dire, questa
fanfiction languiva da un po' di tempo... ma ora sono tornato, e sono più che
deciso a portarla avanti! Molto bene... e allora, visto che la situazione è
questa, facciamo un po' un riassunto della situazione: abbiamo già visto che le
nostre eroine sono impegnate ad affrontare gli scagnozzi di Dark Fall su più
fronti, e in particolare, le nostre Pretty Cure sono faccia a faccia con i due
generali che Lord Akudaikahn ha mandato per far saltare il congresso della
TSAB... ovvero Shitataare e Kintolesky, che a parte le loro differenze, hanno il
potenziale di rivelarsi degli avversari molto validi e pericolosi!
Per fortuna, non sono da sole... come avete potuto vedere, altre Maiden si
sono unite al gruppo, in particolare le già conosciute Maori e Konoha... e
soprattutto, la misteriosa e arrogante Kira Daidoji, e la sua assistente
robotica Mei-Fang, rispettivamente le Maiden dell'Acqua e del Fuoco! Come potete
ben vedere, in questa epica battaglia tutte le fazioni stanno cominciando a
sfoderare le loro carte migliori... e da questo momento in poi, la guerra tra
Dark Fall e i difensori dell'universo si farà molto più accesa!
Ma prima di lasciarvi al proseguimento di questa sfida, meglio che risponda
alle recensioni che mi avete lasciato! E come sempre, ho molto apprezzato i
vostri commenti!
Anonimo9987465: Sì, decisamente le nostre sono molto, molto occupate.
Dark Fall ha organizzato bene questo attacco, e le stamettendo sotto
pressione... ma puoi stare certo che le nostre daranno a quei marrani non poco
filo da torcere! Kira e Mei-Fang stanno già dando ottima prova di sè, e anche le
altre Maiden e Nanoha hanno fatto un bel po' di vittime! Beh, sì... questo
particolare sistema di allenamento è sicuramente utile, anche se ha i suoi
svantaggi. Svantaggi di cui Nanoha ha risentito, ad un certo punto tra A's e
StrikerS...
Comunque sì, le Pretty Cure hanno per le mani due avversari niente male!
Bisognerà vedere, adesso, se saranno in grado di tenere testa a Kintolesky e
Shitataare! L'ultima volta, contro Kintolesky, non è andata troppo bene a Nagi e
Hono... ma chisssà che questa volta non vada meglio! Buona visione!
KillKenny: Magical Girls. Chi ha detto che non possono essere Badass?
No, che io sappia, la più giovane scienziata pazza della storia dei
picchiaduro ad incontri, e la migliore amica della collezionista di carte più
famosa dell'universo non hanno nessun grado di parentela. Cosa di cui forse
dovremmo essere grati... A proposito, come mai Kyoko sarebbe la figlia di...
...ah, giusto. Fate Stay Night. Lancer. Gae Bolg. Tutto chiaro!
Grazie ancora per il voto, e arrivederci a presto! Spero che questo capitolo
non arrivi troppo tardi! ^_^
Ci siamo tutti, quindi... diamo pure inizio al nuovo capitolo! Buon
divertimento!
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Capitolo 25 - Dark Fall all'attacco, Parte 2
"Bene..." affermò Kintolesky, sgranchendosi le nocche delle mani mentre
avanzava con sicurezza verso le Pretty Cure e Shiny Luminous, pronto a
combattere. "L'ultima volta, voi Pretty Cure del Giardino della Luce mi avete
offerto una sfida stimolante, anche se nella vostra tecnica c'era ancora spazio
per qualche miglioramento. Sono curioso di vedere se avete preso a cuore i miei
insegnamenti."
"Un momento, ragazzone..." lo interruppe Shitataare, con una piccola vena
pulsante che affiorava sulla sua fronte. "Ti ricordo che non siamo qui per
perdere tempo per la tua mani di incontrare un avversario forte! Lord Akudaikahn
ci ha affidato il compito di disturbare quanto più possibile la riunione della
TSAB e recuperare i Jewel Seed!"
"Non l'ho dimenticato. E intendo portare a termine la nostra missione."
rispose il gigante dalla pelle dorata. "Ma questo non significa che non posso
godermi una sfida con delle avversarie alla mia altezza."
La donna in kimono alzò le spalle. "Mah, fai un po' come vuoi tu, a me non
interessa... allora, vorrà dire che mi occuperò di voi, Pretty Cure del Giardino
delle Sorgenti!" affermò, mentre si voltava per affrontare Cure Bloom e Cure
Egret. "Allora, che ne dite? Avrete l'onore di affrontare me, la grande
Shitataare! Fatevi sotto!"
Con un ampio gesto del braccio, la guerriera di Dark Fall creò una raffica di
lame di ghiaccio intagliato, e le scagliò contro Cure Bloom e Cure Egret! La
Cure della terra fece appena in tempo ad accorgersi del pericolo e, con
un'esclamazione di sorpresa, alzò uno scudo di energia dorata davanti a sè, sul
quale le lame di ghiaccio si infransero, spargendo schegge tutt'attorno ma
lasciando illese le guerriere magiche e i loro compagni. Cure Egret attese che
la raffica di ghiaccio terminasse, e prima che Shitataare potesse tentare un
altro attacco, puntò il palmo di una mano verso la guerriera di Dark Fall e
scagliò una sfera di energia bianca... ma Shitataare non si fece cogliere di
sorpresa, e con un altro gesto della mano, fece salire un muro di acqua davanti
a sè. Si sentì il rumore di un'ondata che si infrangeva sugli scogli, e
l'attacco di Cure Egret venne assorbito dalle acque e annullato, un attimo prima
che Shitataare scattasse verso di loro per passare al corpo a corpo.
"Hehehehee... niente male, Pretty Cure! Ma sfortunatamente per voi, non sarà
abbastanza!" esclamò la donna dai capelli bianchi, scagliando un getto d'acqua
ad alta pressione contro le sue avversarie, che si scansarono e si avvicinarono
a lei. Cure Bloom sollevò un pugno, avvolto da una splendente aura dorata, e
cercò di abbatterlo su Shitataare, ma quest'ultima si scansò abilmente, facendo
qualche passo indietro per prendere meglio le misure delle sue avversarie...
Nel frattempo, le Pretty Cure del Giardino della Luce si erano spostate dalla
parte opposta della stanza, in modo da poter affrontare Kintolesky come lui
voleva. Il gigante dorato teneva alta la guardia, osservando ora Cure Black, ora
Cure White, nel caso avessero cercato di attaccarlo di sorpresa... ma le due
guerriere sembravano tenersi sulla difensiva, formando una sorta di barriera
divisoria per impedire a Kintolesky di avvicinarsi a Shiny Luminous.
"Non dovete preoccuparvi per la vostra compagna. Non ho intenzione di
attaccarla." disse Kintolesky, intuendo le intenzioni di Cure Black e Cure
White. "Non amo perdere tempo con avversari che non costituiscono una sfida
adeguata per me, mi interessate solamente voi due."
La più impulsiva Cure Black corrugò la fronte, facendo un passo in avanti per
attaccare per prima. "Ugh... davvero? Bene, allora non farò complimenti e
attaccherò per prima! Fatti sotto!" esclamò, per poi ridurre le distanze, e
sferrare una rapida serie di pugni di destro, tenendo il sinistro sollevato.
Rendendosi conto che si trattava di semplici attacchi di disturbo per saggiare
le sue difese, Kintolesky si limitò a parare con tutta calma, senza mancare di
notare la migliore tecnica adottata dalla sua avversaria. Stava adottando un
approccio decisamente più accorto... evidentemente, le sue parole erano state
ascoltate.
"Brave, voi due, davvero niente male!" esclamò Kintolesky. "Ci sono ancora
delle imperfezioni nei movimenti, ma nel complesso i miglioramenti si
vedono!"
"Grazie, ma credo che dovremmo farti vedere nella pratica quanto più forti
siamo adesso!" esclamò Cure White. Con un agile balzo, avvittandosi su sè
stessa, Cure White balzò alle spalle di Kintolesky e cercò di colpirlo con un
calcio circolare al fianco. Tuttavia, il guerriero dorato era sorprendentemente
agile, rispetto alla sua mole, e riuscì senza eccessivi problemi a spostarsi e a
minimizzare i danni, per poi colpire Cure Black con un pugno di destro e
scagliarla a terra con un breve grido di dolore. Cure White raddoppiò gli sforzi
e attaccò Kintolesky con una raffica potente ma precisa di calci, stando bene
attenta a non lasciare punti scoperti nella propria difesa. Il combattente di
Dark Fall alzò nuovamente la guardia e indietreggiò per sottrarsi all'attacco,
mentre Cure Black si rialzava con un colpo di reni.
Cure White attaccò ancora un paio di volte... e poi, quando fu sicura che
Kintolesky non si aspettava una mossa simile, si acquattò a terra ed eseguì una
spettacolare spazzata con la gamba sinistra, colpendo le caviglie di Kintolesky
e facendogli perdere l'equilibrio! Con un grugnito, il gigante dalla pelle
dorata cadde a terra, appoggiandovi entrambe le mani in modo da limitare i
danni. Poi, con determinazione, il guerriero dorato rotolò su un fianco e si
rialzò agilmente, scattando di nuovo verso le Pretty Cure e cercando di colpirle
al collo con le braccia tese mentre passava in mezzo a loro. Cure Black e Cure
White attesero fino all'ultimo momento, poi si abbassarono in perfetto
sincronismo e scansarono la doppia clothesline! Prima che Kintolesky potesse
voltarsi per difendersi, le Pretty Cure del Giardino di Luce si rialzarono e
attaccarono il loro avversario con due poderosi pugni nella schiena, facendogli
emettere un grugnito di dolore e scagliandolo ancora una volta a terra, a faccia
in giù! Il pavimento si scosse per un breve istante quando l'immane peso del
combattente di Dark Fall si abbattè su di esso... e Cure Black e Cure White
restarono per un attimo ferme dov'erano, quasi non riuscendo a credere di essere
riuscite a mettere a terra il loro avversario!
"Brave, ragazze!" esclamò Shiny Luminous. "Gliel'avete fatta vedere!"
Un sorrisetto sicuro apparve sulle labbra di Cure Black mentre lei e la sua
compagna si rimettevano in guardia. "Grazie, Shiny Luminous! Ma non credo sia
finita... questo tipo non si farà sconfiggere tanto facilmente... non è così,
Kintolesky?" esclamò, per poi voltarsi verso l'avversario, che si stava
rialzando massaggiandosi la schiena. Era piuttosto sorpreso di come le Pretty
Cure lo avessero messo a terra... ma anzichè essere infuriato, il gigante dallla
pelle dorata sembrava molto impressionato e contento... e sotto i suoi lunghi
baffi arancioni apparve un sorriso quasi raggiante!
"Hehehee... allora avevo visto giusto! Siete davvero... delle avversarie
ddegne! Era da tanto che qualcuno non mi metteva a terra così velocemente!"
esclamò. "Brave davvero... questo scontro sì che è interessante! Vedete di non
deludermi!"
"Faremo del nostro meglio! Eccoti servito! Yaaaaaaah!" esclamò Cure Black. La
Cure nera strinse a pugno la mano destra e la abbattè sul terreno, avvolta in
una crepitante sfera di elettricità nera! Il pavimento si spaccò nel punto in
cui la guerriera leggendaria aveva colpito, e la crepa sfrecciò verso
Kintolesky, facendo scaturire dalle profondità del terreno alcuni crepitanti
fulmini neri... ma Kintolesky, senza lasciarsi impressionare, scansò l'attacco
con uno scatto laterale e bloccò il calcio di Cure White quando questa provò ad
attaccarlo approfittando del momento. Poi, quando Cure Black cercò di
avvicinarsi di nuovo e di colpirlo con i suoi pugni elettrificati, il guerriero
di Dark Fall si difese con il braccio libero e cominciò ad indietreggiare,
riparandosi quanto più poteva dall'assalto. La battaglia stava entrando nel
vivo, e questa volta, le Pretty Cure del Giardino della Luce erano riuscite a
mantenere il controllo della situazione, e a spingere il loro avversario
all'angolo! O almeno, questo era quello che sembrava, fino a quel momento...
"Vai così, Nagisa! Dacci dentro! più forte, più forte, mepo!" la incoraggiò
Mepple dal suo nascondiglio nel "telefonino" che lui usava come travestimento
nella vita di tutti i giorni.
E, con sua grande sorpresa, anche Mipple si unì al tifo, sbracciandosi quanto
più poteva! "Anche tu, Honoka! Forza! Ce la potete fare, ragazze! Dategli una
lezione!"
E, in disparte, mentre Shiny Luminous osservava lo scontro senza interferire,
pregando silenziosamente che le sue amiche avessero la meglio sul guerriero di
Dark Fall... i principini Pollun e Lulun sbucarono fuori all'improvviso e si
misero seduti per terra vicino alla biondina, con un secchiello di popcorn in
mezzo a loro, e assistevano alla battaglia come se fosse stata su uno schermo
cinematografico!
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"Hmmm, certo, devo ammettere che non siete male... ma adesso provate a
difendervi da questo!" esclamò Shitataare, retrocedendo dopo essere stata
raggiunta da alcuni colpi energetici che Cure Bloom e Cure Egret avevano
lanciato contro di lei. Facendo svolazzare le ampie maniche del suo kimono,
Shitataare lanciò una scarica di energia congelante sul pavimento, e questo si
congelò all'istante, formando una sorta di pozzanghera di ghiaccio sotto i piedi
delle due amiche. Cure Egret gridò di sorpresa e iniziò a scivolare... ma reagì
in tempo e concentrò un po' della sua energia spirituale attorno ai piedi, in
modo da fluttuare a pochi centimetri dalla trappola, e afferrò la sua compagna
prima che anche lei potesse cadere!
"Uff... grazie, Cure Egret!" disse Cure Bloom. "Senti... non è che potresti
darmi un passaggio rapido? Avrei una consegna da fare a una signorina di nostra
conoscenza..." Cercò di nascondere il fatto che non aveva ancora capito come
pronunciare il nome di Shitataare...
Cure Egret fece un occhiolino. "Basta che tu lo dica! Tieniti forte, adesso
si vola!" esclamò, per poi concentrare la propria forza nelle mani e far fare un
giro a Cure Bloom come se non pesasse nulla! Quando fu sicura di aver accumulato
un momento sufficiente, Cure Egret mollò la presa e scagliò la sua compagna
verso la stupefatta Shitataare... e Cure Bloom, lanciando un grido di battaglia,
tirò indietro un pugno e lo fece scattare in avanti, centrando l'avversaria in
pieno volto!
"Aaaargh!" esclamò Shitataare, venendo staccata da terra e scagliata via con
violenza! Cure Bloom atterrò agilmente sul terreno, e Cure Egret la raggiunse
fluttuando un istante dopo... mentre Shitataare restava a terra in una poco
elegante posizione prona! Le due amiche si voltarono l'una verso l'altra, e Cure
Bloom sfoderò il sorrisone a cinquantaquattro denti che era il suo marchio di
fabbrica anche quando erano in abiti civili... prima di voltarsi verso una
stupefatta quanto irritata Shitataare, che si stava rialzando in quel momento,
passandosi il dorso di una mano sul labbro inferiore per ripulirlo da un pochino
di sangue...
"Accidenti a voi, mocciose... come vi permettete di rovinare il mio
bellissimo viso?" ringhiò Shitataare, con un gelido lampo di rabbia che danzava
nei suoi occhi azzurri e senza pupille. "E va bene, visto che l'avete voluto
voi... da questo momento, la smetto di fare la gentile! Vediamo un po' se
riuscite a sopravvivere a questo!"
Prima che le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti potessero fare qualcosa
per impedirglielo, Shitataare alzò uno scudo energetico azzurro attorno al
proprio corpo, e le due guerriere sentirono improvvisamente una poderosa folata
di vento gelido schiaffeggiarle in pieno volto, facendole barcollare! Dei
cristalli di ghiaccio iniziarono a scendere attorno alla guerriera di Dark Fall,
formando delle trame ipnotiche in aria... e sul terreno apparvero altre
pozzanghere di ghiaccio, che in breve tempo si espansero... e si trasformaarono
in figure umanoidi fatte di ghiaccio sfaccettato, ciascuna di esse con in mano
una lancia scolpita nel ghiaccio più puro! Sembravano antichi guerrieri greci,
con l'elmo con il pennacchio e lo scudo circolare... ma le lance che avevano in
mano erano di foggia europea medievale! Con degli inquietanti scricchiolii, i
guerrieri di ghiaccio si alzarono e puntarono le loro lance verso le Pretty Cure
del Giardino delle Sorgenti, formando una gelida barriera attorno alla loro
creatrice... la quale, a sua volta, aveva recuperato la sua sicurezza ed era
esplosa in un'acuta risata!
"Hohohohohoooo! Allora, ragazzine? Cosa pensate dei miei fedeli soldati di
ghiaccio?" esclamò la donna. "Forza, miei guerrieri... fate a pezzi le
leggendarie Pretty Cure!"
Il soldato che si trovava davanti al gruppo alzò la testa, rivelando il volto
di uno Uzaina contorto in una smorfia di rabbia e dolore! "Uzainaaaaa..."
ringhiò, la lancia sollevata e puntata verso i suoi bersagli.
"Cos...?" esclamò stupefatta Cure Bloom, cercando di ritirarsi di qualche
passo assieme alla sua compagna. "Oh mamma... qui qualcuno ha visto un po'
troppi film con gli spartani!"
"E non ha neanche prestato tanta attenzione..." commentò Cure Egret. "I greci
del quinto secolo A.C. non avevano lance di quella foggia... e la forma
dell'elmo era leggermente diversa, per non parlare della foggia
dell'armatura..." si fermò per un attimo, e si voltò verso Cure Bloom, che la
stava guardando stupefatta, e con un grosso gocciolone di sudore sulla testa!
"Beh... insomma, non sia mai detto che avere una mamma archeologa non ha i suoi
vantaggi! Qualcosina sulla storia dell'Europa l'ho imparata guardando la mamma
al lavoro!"
"Ooookay..." mormorò Cure Bloom. Poco avvezza allo studio com'era, faceva
fatica ad immaginare come qualcuno potesse appassionarsi così tanto...
Shitataare non prese molto bene il modo in cui le due ragazze si stavano
distraendo... e lo fece subito presente! "Hey, voi due! Quando una vi sta
minacciando, sarebbe buona norma non ignorarla!" strepitò, con una vena pulsante
che affiorava sulla fronte. "Ugh... al diavolo! Forza, guerrieri Uzaina di
ghiaccio! Sono tutte vostre!"
"UZAINAAAAA!" esclamarono all'unisono i mostri di ghiaccio, scagliandosi
tutti assieme contro le due amiche e puntando le lance di ghiaccio verso di
loro.
Cure Bloom non si fece intimorire, e scansò con prontezza l'affondo dello
Uzaina più vicino, per poi rispondere con un destro tra torace e addome,
abbastanza potente da mandare in frantumi il guerriero di ghiaccio e spargerne i
frammenti in una vasta area! "Dite sempre la stessa cosa, voi mostri di Dark
Fall? Dovreste saperlo che in questi casi, si deve urlare "Questà E' Sparta!".
Non ditemi che non seguite le novità al cinema!" li prese in giro. Nel
frattempo, altri due mopstri di ghiaccio attaccarono Cure Egret, che evitò un
affondo e afferrò il braccio con cui il nemico l'aveva attaccata, eseguendo una
spettacolare proiezione e scagliando via uno degli aggressori. L'altro,
tuttavia, riuscì a farle perdere l'equilibrio con un calcio circolare alle
caviglie, e la Pretty Cure del cielo lanciò un breve grido di disappunto prima
di cadere a terra, rotolando di lato per evitare di offerire un bersaglio facile
al nemico. Si rialzò di scatto e si mise schiena contro schiena con Cure
Bloom... e le due compagne si guardarono e si sorrisero a vicenda prima di
rimettersi in guardia, circondate dai rimanenti guerrieri di ghiaccio.
Shitataare, tuttavia, decise che non era il caso di lasciare che riprendessero
troppo fiato, e si sollevò in volo sul campo di battaglia, aprendo le braccia e
si preparò a scatenare un'altra tempesta di stalattiti di ghiaccio contro le
Pretty Cure!
"Dorodoron sarà anche uno stupido, ma su un punto gli devo dare ragione: mai
lasciare che gli Uzaina facciano tutto il lavoro... quando posso unirmi alla
festa e darvi un po' di filo da torcere in più!" commentò. "Prendete
queste!"
Con un semplice gesto delle braccia, Shitataare scagliò un autentico
bombardamento di proiettili di ghiaccio contro le due ragazze, che si scansarono
appena in tempo... e questa volta fu Cure Egret ad alzare uno scudo protettivo
per evitare che alcuni attacchi le raggiungessero comunque. Cure Bloom si spostò
rapidamente di lato, colpeno il terreno con un pugno e spedendo un impulso di
energia contro gli Uzaina prima che questi potessero avvicinarsi troppo... e
come risultato, una lucente sfera arancione solcò il terreno, aprendovi una
specie di trincea, per poi impattare sui nemici, facendone a pezzi diversi!
Tuttavia, rimanevano ancora tre soldati di ghiaccio, che cercavano di restare
quanto più attaccati possibile alle ragazze, quanto bastava per incalzarle con
le loro lance.
"Stai attenta, Cure Bloom! Questi vogliono metterci sotto pressione in modo
che le nostre difese prima o poi cedano!" avvertì Cure Egret. Cure Bloom rispose
annuendo, per dire che aveva già capito quale fosse il loro scopo, e si preparò
a difendersi da un altro attacco furioso di Shitataare e dei mostri di
ghiaccio...
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Kintolesky sferrò un altro pugno di destro, questa volta colpenddo Cure White
e facendola finire contro un tavolo che ancora era rimasto in piedi. Il tavolo
si spezzò in due con uno schiocco assordante, e la Cure bianca cadde sul
pavimento in una pioggia di schegge di legno... ma Kintolesky venne subito
attaccato da Cure Black, che afferrò il braccio con cui il gigante dorato aveva
colpito la sua amica e tirò verso di sè, sfruttando l'impeto di Kintolesky e
rivoltandolo contro di lui. Ma l'esperto lottatore non si fece trarre in inganno
così facilmente: con un abile gioco di gambe, Kintolesky frenò la propria
avanzata e si fissò a terra, poi sollevò il braccio e scagliò via anche Cure
Black, che lanciò un grido di sorpresa e volò verso una delle finestre rotte da
cui erano entrati i due scagnozzi di Dark Fall. Ma la tenace guerriera non era
decisa a mollare: strinse i denti ed eseguì una spettacolare capriola in aria,
interrompendo il proprio volo e atterrando in piedi a pochi centimetri dalla
finestra, evitando così di cadere nel vuoto!
"Phew..." mormorò. "Meno male, ancora un po' e avrei dovuto dare forfeit per
essere uscita dal ring... immaagino che questo non ti sarebbe andato a genio,
vero, mister Muscolo?"
"Hmph..." disse Kintolesky, tenendo d'occhio Cure White che si rialzava,
scrollandosi di dosso ciò che rimaneva del tavolo. "Diciamo che anche questo era
un mio test. Se ti fossi lasciata sconfiggere da un trucchetto così banale,
avrebbe voluto dire che non eri poi all'altezza di essere una mia avversaria!
Invece vedo che oltre ad aver sviluppato la tecnica, sapete usare il cervello...
complimenti!"
"Grazie... ma non ci va di perdere altro tempo, Kintolesky!" affermò Cure
White con decisione. Il gigante dorato si era messo in mezzo, tra lei e Cure
Black, e la Cure bianca non potè non immaginare che il suo scopo era quello di
impedire loro di raggiungersi, in modo da evitarsi un Marble Screw. "Cure Black,
sei pronta?"
"Quando vuoi tu, Cure White!" esclamò la sua controparte, alzando i pugni e
mettendosi in guardia. Dovevano trovare un modo di riavvicinarsi e usare il
Marble Screw contro Kintolesky... ma il guerriero di Dark Fall era tutt'altro
che uno stupido, e aveva già capito quali eranoo le loro intenzioni. In quel
momento, si stava spostando in modo da essere sempre e comunque davanti a loro,
e teneva anche le gambe abbastanza strette in modo tale che le sue avversarie
non potessero sgusciargli sotto... "Hmm, vediamo un po'... accidenti, mi sa
tanto che questo tizio non cascherà due volte nello stesso tranello..."
"Allora? Non vi fate sotto? Mi sembravate molto decise, un attimo fa."
commentò il gigante dalla pelle dorata. Cercava di provocarle, ma senza
attaccare, in modo da mantenere alta la guardia.
Cure Black strinse una mano a pugno, e si sentì un breve crepitio quando
delle scariche elettriche iniziarono a percorrerle le nocche delle mani... ma
questa volta, la Cure nera resistette alla tentazione di attaccare subito, in
modo da tenere il suo avversario sulle spine... e nello stesso momento,
Kintolesky corrugò la fronte, immaginando che le Pretty Cure stessero per
tentare qualcosa, ma senza avere idea esattamente di che cosa. Una delle sue
sopracciglia si sollevò in segno di allarme quando Cure White fece la stessa
cosa, caricando una sfera elettrica sulle punte dell'indice e del medio di una
mano.
"Hmm..." disse tra sè. "Vogliono prendermi in mezzo? No, sarebbe troppo
prevedibile... hanno in mente qualcos'altro, devo tenermi pronto..."
Per diversi secondi, le Pretty Cure continuarono a tenere caricato il loro
attacco, in modo che Kintolesky continuasse a non sapere cosa aspettarsi... e il
gigante dorato continuò a tenere alta la guardia, i suoi occhi che andavano ora
all'una, ora all'altra. Un combattente esperto come lui sapeva bene che non era
il caso di farsi prendere la mano dalla foga... tuttavia, il rumore inquietante
delle scariche elettriche che Cure White e Cure Black stavano caricando sulle
loro mani gli faceva desiderare che le sue avversarie la smettessero di tenerlo
in sospeso...
E poi, quando le Pretty Cure del Giardino della Luce furono sicure che il
loro avversario non si aspettava l'attacco, alzarono le braccia in aria... e
scagliarono i loro attacchi elettrici verso l'alto, in una traiettoria
diagonale! Kintolesky alzò un po' la testa, chiedendosi il senso di
quell'attacco... e la risposta gli fu subito più che chiara, quando i colpi
energetici si incontrarono e provocarono una potente esplosione di luce! Il
guerriero di Dark Fall venne investito da una potente onda d'urto che lo
costrinse ad indietreggiare... ma peggio ancora, la luce sprigionata dal colpo
lo abbagliò, facendogli perdere la concentrazione per un secondo, e consentendo
alle Pretty Cure di approfittare dell'occasione e avvicinarsi nuovamente l'una
all'altra!
"Ugh..." grugnì con rabbia Kintolesky, rimproverandosi di essersi fatto
cogliere alla sprovvista così. "Davvero... niente male! Un diversivo... per
farmi venire dei dubbi su quello che stavate per fare... e poi questo!"
"Esatto!" esclamò Cure White, mettendosi anche lei schiena contro schiena con
la sua compagna di mille avventure. "Era uno stratagemma semplice, ma ognuno fa
con quello che ha, giusto? Adesso, Cure Black!"
"Perfetto, non aspettavo che questo momento!" rispose la Cure nera. Un
istante dopo, le due combattenti si presero per mano, concentrandosi il più
possibile nel tentativo di accumulare energia...
"Black Thunder!"
"White Thunder!"
"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."
"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"
"Pretty Cure Marble Screw... MAX!"
Kintolesky riuscì a rimettersi in guardia appena in tempo, grazie ai suoi
riflessi affinati da secoli di battaglie... e si chiuse in una posizione di
difesa nel momento in cui le due ragazze, accumulata abbastanza energia,
puntarono i palmi delle mani verso di lui e scagliarono una poderosa ondata di
energia bianca e nera, due ondate di colori diametralmente opposti che invasero
rapidamente tutto il campo visivo del gigante dorato! Kintolesky si preparò
all'impatto... ma fu comunque costretto ad indietreggiare di diversi passi
quando il Marble Screw delle due amiche lo travolse come un'ondata di marea!
Deciso a non farsi sconfiggere tanto facilmente, Kintolesky cominciò a camminare
nella direzione opposta, quasi stesse risalendo la corrente di un fiume, tenendo
le braccia ben alzate davanti a sè. Ogni passo era difficile... la fiumata di
energia sbatteva con incredibile violenza contro di lui, e solo grazie al suo
allenamento speciale, Kintolesky riusciva a non farsi scagliare via!
"Uuuuugh... allora avevo visto giusto, Pretty Cure! Siete voi... siete voi
quelle che mi offriranno la battaglia che ho atteso per tanto tempo!" esclamò,
quasi estasiato di aver conosciuto delle combattenti così valide! Cure Black e
Cure White non condividevano tutto quell'entusiasmo, e avevano soltanto voglia
di togliersi di mezzo quel pericoloso avversario il prima possibile... quindi,
diedero ancora più potenza al Marble Screw, scagliando un'ulteriore ondata di
energia verso l'avversario! Ci fu un boato assordante quando Kintolesky venne
sommerso dal fascio energico bianco e nero, e una luce abbagliante cotrinse le
Pretty Cure, Shiny Luminous e le mascotte a ripararsi gli occhi e ad
indietreggiare. Il caos durò diversi secondi, accompagnato dal rumore di pezzi
di soffitto che cadevano e frammenti di mobili che volavano da tutte le parti,
prima di quietarsi e far precipitare di nuovo nella calma quella metà del
salone.
"Ce... ce l'abbiamo fatta?" mormorò Cure Black, riprendendo fiato mentre la
vista tornava normale. Rimase alquanto rammaricata quando vide un'alta e
muscolosa figura stagliarsi in controluce, le braccia incrociate davanti a sè e
i pugni chiusi in una posizione di difesa. "Ugh... mi sa tanto di no... diavolo,
ma cosa ci vuole per buttarlo giù, quello lì?"
"Mi sa che ci manca ancora qualcosa..." affermò Cure White con un sorrisetto
nervoso.
Kintolesky apparve davanti agli occhi delle due guerriere leggendarie, che si
resero conto, con un minimo di sollievo, che il loro attacco di coppia aveva
comunque sortito qualche effetto tangibile: la sua pelle dorata e splendente era
ricoperta, in diversi punti, di macchie nere di fuliggine, e il suo respiro era
più rapido e faticoso, segno che in ogni caso aveva sentito quell'attacco.
"hanf... hanf... davvero... stupefacente, leggendarie Pretty Cure!" affermò
Kintolesky, sorridendo gioiosamente. "La vostra forza è aumentata un bel po',
ultimamente! Ne è passato di tempo dall'ultima volta che qualcuno mi ha fatto
impegnare seriamente... ma se pensate che questo sia il mio limite, temo di
dovervi dare una delusione!"
"Accidenti, ancora non è al massimo della sua forza?" esclamò spaventata
Shiny Luminous. "Mamma mia, ma che razza di mostro è questo tipo?"
"Certamente non uno con cui si può scherzare..." affermò Cure Black. Le due
ragazze si misero nuovamente in guardia, e Kintolesky le squadrò per un attimo,
volendo essere sicuro che non stessero tentando qualcos'altro, prima di
concentrarsi di nuovo. Per un attimo, Cure Black e Cure White riuscirono a
vedere una strana aura energetica dorata apparire attorno a lui... e poco dopo,
con loro grande allarme, il guerriero di Dark Fall iniziò ad aumentare di
dimensioni, e i suuoi muscoli presero ad espandersi e ad apparire ancora più
minacciosi di quanto già non fossero...
"Dobbiamo inventarci qualcosa, Cure Black... questo tipo non ha ancora dato
il meglio di sè, mentre noi cominciamo a perdere colpi..." commentò Cure
White.
"Lo vedo, White..." fu la risposta preoccupata della Pretty Cure nera.
"Però... il fatto è che non riesco proprio ad immaginare cosa potremmo
fare..."
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"Yaaaah! Accidenti, questi mostri di ghiaccio non scherzano affatto..."
esclamò Cure Bloom, dopo aver evitato un affondo da parte di uno degli Uzaina
creati da Shitataare e aver risposto con un calcio che fece cadere a terra il
guerriero glaciale. Con agilità magistrale, la Pretty Cure della terra eseguì un
salto mortale oltre un altro avversario che cercava di prenderla di fianco,
avvitandosi su sè stessa come un'acrobata da circo, e poi atterrando con un
calcio dall'alto verso il basso che colpì il mostro alla spalla destra,
mandandola letteralmente in frantumi e facendogli cadere il braccio
corrispondente, che si infranse al contatto con il terreno. Non essendo in grado
di sentire dolore, il mostro di Dark Fall non ebbe altra reazione che quella di
indietreggiare di qualche passo, spalancando gli occhi sui frammenti di ghiaccio
appuntiti che ora avevano preso il posto della sua spalla.
Cure Egret, nel frattempo, stava cercando di tenere a bada Shitataare e il
combattente di ghiaccio rimasto, usando delle folate di vento ben piazzate per
far perdere loro la concentrazione e confonderli. Sembrava funzionare con lo
Uzaina... ma Shitataare era senz'altro molto più abile ed intelligente, e non si
fece prendere alla sprovvista, respingendo ogni attacco con scariche di vento
gelido misto a stalattiti di ghiaccio. "Ugh... puoi dirlo forte, Cure Bloom!"
esclamò la Cure del vento, stringendo i denti quando una lama di ghiaccio le
sfiorò il braccio sinistro, aprendovi un taglio superficiale ma comunque
doloroso! "Mi sa che non riuscirò a trattenere quella donna a lungo! Cerca di
non farti prendere alla sprovvista!"
"Hehehee... ma come, ragazze, tutta qui la vostra forza?" ridacchiò
Shitataare, deflettendo senza alcuna preoccupazione una potente folata di vento
con la quale Cure Egret aveva cercato di colpirla in piena faccia. "E pensare
che prima mi stavate dando del filo da torcere! State perdendo colpi, per
caso?"
"Adesso ti faccio sentire io, i colpi che stiamo perdendo, brutta strega!"
esclamò Cure Bloom, scagliandosi contro la sua avversaria, che si difese ancora
una volta creando un lastrone di ghiaccio davanti a sè e parando il pugno della
Pretty Cure della terra. Poi, con l'altra mano, Shitataare lanciò una raffica di
vento gelido che centrò la guerriera al torace, con abbastanza forza da
scagiarla di nuovo indietro con un grido di dolore e sorpresa... e mandarla
verso le lance acuminate dei due Uzaina! Per fortuna, Cure Bloom riprese il
controllo della situazione appena in tempo e alzò di nuovo il suo scudo
energetico, facendo rimbalzare su di esso le punte delle micidiali armi! I due
mostri di ghiaccio fecero qualche passo indietro, e cercarono di riorganizzarsi
e ripartire all'attacco, ma Cure Bloom non gliene diede il tempo e creò una
sfera di energia dorata sul suo pugno chiuso... poi, sferrando un fendente a
vuoto, scagliò la sfera contro lo Uzaina che era già stato danneggiato prima,
centrandolo al torace! La creatura malefica venne fatta letteralmente a pezzi
dalla violenza del colpo, e venne ridotta in innumerevoli frammenti di ghiaccio
che si spansero in giro... ma l'altro Uzaina di ghiaccio si avvicinò di colpo e
colpì la guerriera della terra con un poderoso colpo di scudo, facendola finire
supina! Cure Bloom lanciò un piccolo grido nel momento in cui finì schiena a
terra... ma si riprese appena in tempo per vedere il suo avversario che
sollevava la lancia, deciso a piantargliela nel cuore!
"Ugh... eh, no, amico... io non farò la fine di una toffoletta arrostita!"
esclamò Cure Bloom. Lo Uzaina di ghiaccio fece scendere la lancia... ma Cure
Bloom reagì prontamente e ne afferrò la punta tra i palmi delle mani, protetti
da un manto di energia dorata! Il mostro glaciale emise un breve ringhio di
sorpresa e cercò di ritirare la sua arma, ma la sua avversaria lo tratteneva con
determinazione e gli impediva di fare un altro tentativo! Poi, stringendo i
denti e concentrando tutta la sua energia nelle mani, Cure Bloom eseguì un
piccolo movimento rotatorio con le braccia e spezzò la lancia, lasciando
soltanto un troncone scheggiato nelle mani dello sbalordito Uzaina!
"UZAINAAAA?" tuonò la creatura malefica, gli occhi sgranati e la bocca
spalancata davanti alla sua arma rovinata. Prima che il mostro di Dark Fall
potesse riaversi dalla sorpresa, Cure Bloom partì di nuovo all'attacco e iniziò
a prenderlo a pugni, concludendo con un poderoso sinistro al torace che fece
sgretolare il mostro di ghiaccio! Ormai ne restava soltanto uno... e Cure Egret,
per fortuna, sembrava essere riuscita a riorganizzarsi quel tanto che bastava
per tenere a bada Shitataare e sferrare un contrattacco contro l'ultimo dei
mostri di ghiaccio rimanenti. Con agilità, la Pretty Cure del vento schivò una
raffica di dardi di ghiaccio che la guerriera di Dark Fall scagliò contro di
lei... e, approfittando del momento i cui quest'ultima non era in guardia,
scagliò contro di lei una sfera di energia simile ad un vortice in miniatura,
colpendola in pieno petto con abbastanza forza da toglierle il fiato. Mentre
Shitataare barcollava, Cure Egret dedicò tutta la sua attenzione allo Uzaina che
stava cercando di prenderla alle spalle, e con la coda dell'occhio lo vide
sollevare la sua lancia e prepararsi a trafiggerla alla schiena. Per fortuna, la
ragazzina schivò la lancia senza eccessivi problemi, e rispose con un calcio
circolare al fianco, facendolo barcollare! Poi, senza perdere tempo, Cure Egret
eseguì un salto acrobatico oltre il corpo del mostro di ghiaccio... e mentre gli
passava sopra, afferrò il collo dello Uzaina tra le caviglie, toccò terra con le
mani... e, con un breve e secco movimento del corpo, scagliò via lo Uzaina! Con
un lungo ruggito di rabbia, lo Uzaina atterrò sul pavimento e si infranse come
tutti gli altri prima di lui... lasciando Shitataare sola sul campo di
battaglia, davanti a due Pretty Cure decise e pronte a combattere!
"Ugh... accidenti, dovevo immaginarlo che quegli stupidi mostri non sarebbero
stati in grado di fare nulla contro le Pretty Cure! Devo sempre fare tutto da
sola..." ringhiò la guerriera di Dark Fall, ritirandosi in modo da elaborare una
nuova tattica al volo. Sfortunatamente per lei, ora non aveva più niente da
mettere tra sè stessa e le sue avversarie, e Cure Bloom e Cure Egret riuscirono
a piazzarsi una vicino all'altra e a prendersi per mano, iniziando il loro
attacco finale!
"Spiriti della terra, venite a me..."
"Spiriti del cielo, venite a me..."
"Ora, con l'energia delle Pretty Cure..."
"...mostrateci il potere di un miracolo!"
"Pretty Cure... Twin Stream... SPLASH!"
"Ugh... questa non ci voleva..." esclamò Shitataare. "Ma non crediate che io
mi faccia sconfiggere tanto facilmente! HAH!"
La donna si concentrò al massimo e, dopo aver puntato entrambe le mani in
avanti, scagliò una potente ondata, molto più forte di quelle che aveva usato in
precedenza, che si scontrò con fragore contro il Twin Stream delle Pretty Cure,
dando inizio ad una incredibile battaglia a mezz'aria, mentre entrambe le parti
spingevano il più possibile per sopraffare l'altra! Con rabbia, Shitataare
iniziò a creare dei blocchi di ghiaccio all'interno della sua stessa mareggiata,
e le scagliò contro le Pretty Cure nel tentativo di indebolire il loro Twin
Stream... ma Cure Bloom e Cure Egret strinsero i denti e resistettero!
"Accidenti... certo che voi mocciose siete resistenti, eh?" esclamò
Shitataare, cercando di incrementare la pressione dell'acqua e di creare altri
blocchi di ghiaccio. "Ma... sarà inutile darsi tanto da fare! Lo volete capire o
no, che non c'è nulla che possa resistere al potere di Dark Fall? Fareste meglio
a vuotare il sacco e a rivelarci dov'è la Sorgente del Sole... vi risparmierete
molte inutili sofferenze!"
"Dillo a qualcuno a cui importa qualcosa!" ringhiò Cure Bloom, rifiutando di
farsi intimorire da vuote minacce. "Noi abbiamo promesso a Flappy e Choppy che
avremmo salvato la Sorgente del Sole, ed è quello che faremo!"
"Ben detto, Cure Bloom!" ribattè Cure Egret. "Forza, ancora un piccolo
sforzo! Gliela facciamo vedere, a questa strega, di cosa siamo fatte!"
"Questo si chiama parlare! Haaaaa!" Cure Bloom lanciò un grido di battaglia,
concentrandosi quanto più poteva per incrementare l'energia del suo attacco... e
finalmente, quando ormai la fatica cominciava a farsi sentire, il Twin Stream
delle Pretty Cure infranse la marea di acqua e ghiaccio di Shitataare e, pur
indebolito dal contrasto, proseguì dritto verso la guerriera di Dark Fall,
minacciando di travolgerla! Gli occhi azzurri e vuoti di Shitataare si
spalancarono, e la donna riuscì a malapena ad evitare il grosso del colpo, che
sicuramente l'avrebbe annientata all'istante se fosse andato a segno, e salì di
quota improvvisamente. Ma anche così, venne colpita da delle scariche di energia
periferiche, che la martellarono come una raffica di grandine e per poco non la
fecero cadere! Riuscì a riprendere l'equilibrio e rimettersi in guardia, ma era
chiaro che ormai il vantaggio era perso, e non poteva fare altro che
ritirarsi...
Finalmente, il Twin Stream delle Pretty Cure si dissolse, e le due guerriere
leggendarie poterono vedere che fine aveva fatto Shitataare: la donna in kimono
era chiaramente stata danneggiata dal potente attacco, e stava in piedi davanti
a loro due, tenendosi una spalla e respirando affannosamente. Cure Bloom storse
il naso... sperava che la loro avversaria non se la cavasse con così poco...
"Hanf... hanf... accidenti a voi, Pretty Cure..." mormorò Shitataare. "Siete
molto più forti di quanto pensassi... per stavolta mi devo ritirare, ma non
pensate che finirà così! Questa umiliazione me la pagherete, o il mio nome non è
più Shitataare! Vi consiglio di godervi la vostra vittoria finchè durerà! Tanti
saluti!"
La donna alzò una delle ampie maniche del suo kimono e scomparve in un
vortice di petali di ghiaccio azzurri e bianchi, che fluttuarono attorno a lei
come una coltre di neve prima che i contorni della guerriera di Dark Fall
sbiadissero, e lei scomparisse nel nulla, mentre Cure Bloom tirava un sospiro di
sollievo... e si levava la soddisfazione di lanciare contro un'ultima frase di
sfida!
"Hmph... fatti avanti, bellezza, quando vuoi! Tanto da noi non saprai mai
dove si trova la Sorgente del Sole! Illusa!" esclamò la Pretty Cure della
terra.
Cure Egret si passò una mano sulla fronte. "Uff... certo, è stata un po' più
dura del previsto... ma per fortuna, è andata bene! Ora però, dobbiamo andare a
dare una mano a Cure Black e Cure White... loro sono ancora impegnate con
Kintolesky!" affermò...
Ma rimase piuttosto sorpresa quando, voltandosi nella direzione delle loro
colleghe più esperte, videro che Cure Black e Cure White sembravano essere
almeno in grado di gestire la situazione. Kintolesky era aumentato di
dimensioni, e stava attaccando con dei rapidi e poderosi pugni che stavano
letteralmente aprendo degli squarci nel pavimento... ma le Pretty Cure del
Giardino di Luce riuscivano a schivare quasi tutti gli attacchi, mantenendosi in
difesa e facendo perdere tempo al possente lottatore. Dopo aver cercato di
atterrare Cure Black con una clothesline, che la Cure nera riuscì ad evitare
abbassandosi e sferrando un calcio circolare al fianco del gigante dorato,
Kintolesky si staccò dalle sue avversarie con un balzo e si mise in guardia...
ritrovandosi poco dopo con davanti tutte e quattro le Pretty Cure pronte a
combattere ancora!
"Cure Bloom! Cure Egret!" esclamò Cure White, voltandosi verso le compagne
più giovani... che sembravano quasi una fotocopia di lei e di Cure Black! "Vedo
che siete riuscite a battere quella strega! Bel colpo... noi siamo ancora prese
con questo tipo, anche se mi sembra che la situazione sia abbastanza sotto
controllo!"
"Sì, lo abbiamo visto!" affermò Cure Egret. "Ma immagino che non vi
dispiacerà avere un po' di aiuto, giusto?"
"Certamente no!" fu la risposta della Cure bianca. "Quando volete, possiamo
riprendere l'attacco!"
Kintolesky corrugò la fronte. Per quanto fosse forte e sicuro di sè, non
credeva di essere in grado di affrontare tutte e quattro le Pretty Cure messe
assieme, e immaginava che, a questo punto, la missione fosse fallita, dato che
anche Shitataare si era ritirata. E Kintolesky non era certo tipo da combattere
alla cieca e senza criterio... quindi, riconoscendo di essere in una posizione
di inferiorità, abbandonò la posizione di guardia. "Hm. Contro voi quattro messe
assieme, affettivamente, sono in svantaggio. Credo che per questa volta dovremo
rimandare la risoluzione di questo scontro." affermò con tutta tranquillità,
come se non gli importasse nulla della punizione che avrebbe ricevuto da Lord
Akudaikahn. "Comunque, sono soddisfatto per ora. Avete dimostrato di avere
ancora più potenziale di quanto mi sarei mai aspettato... e spero di combattere
ancora con voi molto presto! Non fatevi sconfiggere da nessun altro prima di
allora!"
"Cos...? Hey, aspetta un momento!" esclamò Cure Black, cercando di
raggiungere il guerriero dorato prima che scomparisse... ma non fu abbaastanza
veloce, e un istante dopo, Kintolesky scomparve nel nulla, lasciando le Pretty
Cure, Shiny Luminous e le loro mascotte da sole nella stanza devastata, tra
armadi rovesciati e mobili infranti. "Ugh... ci è scappato, quel fanatico... e
adesso, chi li paga, tutti questi danni? Questa stanza, ormai, è solo un
ricordo..."
Mentre, all'esterno, il cielo tornava normale, le Pretty Cure sciolsero la
trasformazione e si guardarono attorno: in effetti, era difficile pensare che
quella stanza, soltanto un'ora prima, fosse un ordinato e pulito ufficio della
TSAB: non solo erano stati rovesciati molti mobili e distrutti parecchi pezzi di
arredamento, ma la foga della battaglia aveva aperto numerosi squarci nel
pavimento, per non parlare delle finestre infrante dalle quali entrava una
folata di vento gelido, e dei lampadari semidistrutti che penzolavano dal
soffitto. Nel punto dove Cure Bloom e Cure Egret avevano affrontato Shitataare,
si vedevano anche i danni che il ghiaccio e l'acqua avevano fatto... molto
probabilmente, ci sarebbero voluti diversi giorni per rimettere tutto a posto da
quelle parti.
Tuttavia, la situazione aveva anche il suo lato positivo, che Flappy non
mancò di far notare. "Beh, guardate le cose anche da questo punto di vista,
lapi!" affermò. "Adesso quelli di Dark Fall non sono riusciti ad impadronirsi di
nessun Jewel Seed, e ancora non hanno la più pallida idea di dove si trovi la
Sorgente del Sole. Quindi, la situazione è ancora in mano nostra, no? Lapi!"
"Sì, è vero, chopi..." rispose la sua compagna rosa, Choppy. "Ora però
dobbiamo andare a vedere se gli altri se la sono cavata... non vorrei che
qualche scagnozzo di Dark Fall avesse appofittato della confusione per trafugare
i Dark seed mentre noi non eravamo là per custodirli!"
"Beh, per questo potete stare tranquille, ragazze." disse una voce profonda,
che le Pretty Cure riconobbero come quella dell'ammiraglio Gil Graham. L'anziano
mago della TSAB, accompagnato da Mildred, stava entrando nella stanza, i vestiti
completamente integri e senza neanche un accenno di stanchezza sul viso malgrado
avesse dovuto farsi strada attraverso un esercito di Uzaina. Nessuno dei mostri
di Dark Fall, a prescindere dal numero, aveva speranze contro la superiore
potenza magica dei due comandanti. Dietro di loro, stavano arrivando anche
Nanoha, Yuuno e alcune Maiden... tra cui una ragazza dai capelli blu, con i
capelli legati nella classica pettinatura a "polpettine" associata ai cinesi, e
con addosso con costume da lottatrice alquanto succinto! E assieme a loro
c'erano anche Kira Daidoji, che stava cavalcando uno strano essere sferico fatto
di gelatina blu, e le due Maiden che avevano aiutato Cure Black, Cure White e
Nanoha durante le loro vacanze alle terme. "Ormai l'invasione degli Uzaina è
stata arginata, e quei pochi che sono rimasti non dureranno a lungo contro le
nostre Maiden e i nostri maghi combattenti. I Jewel Seed sono al sicuro, e non
abbiamo perso nessuno dei nostri."
"Hehehehee... un attacco così mal coordinato, e sferrato così alla rinfusa...
quelli di Dark Fall sono degli autentici idioti!" affermò Kira Daidoji,
passandosi un indice otto il naso con tono arrogante. "Cosa si aspettavano, che
li accogliessimo a braccia aperte? Beh, io sì... ma soltanto per fargli una
bella power bomb sul pavimento! Così!"
La ragazzina scienziata si diede un pugno sul palmo della mano, e il blob che
stava cavalcando ripetè lo stesso movimento, mentre Mei-Fang, al fianco di Kira,
fece un inchino coprendosi il pugno destro con la mano sinistra. "Oh, a
proposito, è il caso che vi presenti... la mia assistente e braccio destro,
Mei-Fang Hua, androide, Maiden ed esperta di arti marziali! E' grazie anche a
lei che ho potuto portare avanti le mie ricerche sull'etere!"
"Onorata di conoscervi." disse Mei-Fang, mentre tutti sgranavano gli occhi
alla notizia che si trattasse di un androide - un robot identico come forma ad
un essere umano - e una Maiden al tempo stesso! "Io sono affettivamente un
androide, e la Maiden dell'Arcano del Fuoco Lang-Gong. Conosco anche numerose
arti marziali cinesi, tra cui il Kempo, il Wu Shu, il Torou-Ken e lo
Hakkyoku-Ken. Conto di rendermi il più utile possibile nel corso di questa
crisi."
"Ah... ehm... piacere... di conoscerla!" affermò Nanoha, riscuotendosi per
prima dallo stupore e inchinandosi a sua volta a Mei-Fang. "E quindi... è stata
la signorina Kira a costruirla?"
Kira incrociò le braccia sul petto e scoppiò in una fragorosa risata...
imitata istantaneamente dal suo blob azzurro! "Hahahahaaaa! Beh, con mio grande
rammarico, devo riconoscere che non sono stata io a costruire Mei-Fang! Anche
se, con il mio grande genio, sono sicura che sarei in grado di creare un robot
altrettanto perfetto in pochi mesi..." affermò con boria. "A dire la verità, a
costruire Mei-Fang è stata la dottoressa Mei Ling Hua, luminare nel campo della
cibernetica e dell'intelligenza artificiale! Nonchè una mia stimata collega, e
una delle poche persone che considero mie pari."
"Si può dire che la dottoressa Mei Ling è mia madre." rispose la ragazza
androide, con un piccolo sorriso sulle labbra. Era una delle rare volte che Kira
vedeva Mei-Fang sorridere... e le altre ragazze lì presenti non riuscivano a
credere che un androide potesse essere così avanzato da provare anche dei
sentimenti propri!
"Wow... non riesco a crederci!" affermò Ioriko. "Quindi... quella ragazza
robot è davvero in grado di provare gioia e tristezza come un normale essere
umano!"
"Sembra quasi magia..." affermò Michelangelo, allungandosi giusto un po' per
guardare bene Mei-Fang... e finendo, forse inevitabilmente, per fissare il suo
enorme seno! "Nel Giardino degli Elementi noi siamo in grado di creare macchine
animate e autocoscienti a partire da materiali grezzi... noi li chiamiamo
Golem... ma questa è la prima volta che ne vedo una realizzata con la
tecnologia! E ha delle forme che farebbero invidia a qualsiasi Succube!
Hehehee..."
"Mike! Questo è sconveniente!" esclamò Ioriko.
Lilica sghignazzò e si mise le mani dietro la nuca. "Heheheee... chi
l'avrebbe mai detto? Il Grande Re dei Demoni, in realtà è un vecchio
guardone!"
"Un robot capace di provare emozioni... dopo questa le ho proprio sentite
tutte..." affermò Saki-T. "Hai idea di che programma ci vorrebbe, per simulare
una cosa del genere?"
Heart, disinteressata a queste discussioni scientifiche, congiunse le mani
davanti a sè, e delle scintille rosa si accesero tutt'attorno a lei! "Che
importa, Sa-Sa? In fondo, questo è un altro miracolo dell'Amore!"
"Ugh... di nuovo quella parola..." esclamò Mike rabbrividendo
comicamente!
"Sono disgustato... bleaaaah!" fu il commento di Dieu Mort,
accompagnato da un verso abbastanza disgustoso che voleva simulare un conato di
vomito.
"Beh... certo che oggi, le sorprese sono state molte, mepo!" disse Mepple.
"Mi sa che faremmo meglio a riorganizzarci e a discutere di quello che è appena
successo."
"Già..." rispose Hikari. "Abbiamo un sacco di cose da dire... edobbiamo fare
un bel resoconto dei danni..."
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"Hmph... tutta quella preparazione... e non siete neanche riusciti a
riportare indietro un misero Jewel Seed? Mi aspettavo di meglio, da voi
due!" tuonò irritato Lord Akudaikahn, nel momento in cui Kintolesky e
Shitataare, inchinati di fronte a lui, terminarono il loro rapporto. "Come
giustificate questo fallimento? Soprattutto tu, Kintolesky... sei sempre stato
il migliore dei miei uomini, e non mi aspettavo risultati così scarsi da
te!"
Appena dietro, gli altri tre seguaci del signore di Dark Fall restavano in
piedi senza dire nulla... anche se Karehan e Moerumba erano segretamente
soddisfatti del fatto che i loro compagni avessero fallito: era un'occasione in
più per mettersi loro in mostra all'occasione successiva!
"Ce ne rendiamo conto, Lord Akudaikahn..." rispose Kintolesky, senza cercare
scuse. "Le nostre preparazioni sono state inadeguate. Cercheremo di essere
meglio forniti per la prossima volta."
"C'è anche da dire che abbiamo trovato più resistenza del previsto..."
rispose Shitataare a sua volta. "C'erano delle Maiden che non conoscevamo, e ci
hanno messo i bastoni tra le ruote... se solo lo avessimo saputo, può starecerto
che non ci sarebbe stato nessuno in grado di ostacolarci!"
Gooyan, in piedi sul pontile che conduceva al laghetto e al trono di Lord
Akudaikahn, sghignazzò con cattiveria davanti alle scuse della donna.
"Hehehee... ma guarda, questa non la sapevo, Shitataare!" disse, con una
risatina acuta. "Sai... a me risulta, in effetti... che tu e il tuo compagno
avete affrontato semplicemente le Pretty Cure! E nessuna Maiden è arrivata a
dare loro man forte nel corso del combattimento... quindi questa non ti può
valere, come scusa! Sono nel vero o no, Kintolesky?"
Dopo un attimo di esitazione, il lottatore dalla pelle dorata annuì con la
testa.
"Heh... esatto, come dicevo io!" disse Gooyan, soddisfatto. "Shitataare,
Kintolesky... non dovreste adagiarvi sugli allori solo perchè le vostre prime
missioni hanno avuto un certo successo. Dobbiamo sapere dove si trova la
Sorgente del Sole... oppure recuperare quanti più Jewel Seed possibile! E non
possiamo permetterci di restare indietro, lo capite bene, vero?"
Non ci fu molto che Kintolesky e Shitataare poterono fare se non annuire.
"Quindi cercate di sbrigarvi. La mia pazienza si affievolisce, e non sarò
tollerante nei confronti di eccessivi ritardi. Ora andatevene." tuonò il
signore di Dark Fall. Kintolesky e Shitataare si alzarono e si inchinarono, per
poi andarsene lentamente e con educazione, passando vicino agli sguardi di
dileggio di Karehan e Moerumba... e a quello indifferente di Dorodoron... senza
degnarli di uno sguardo, e ritirandosi nelle caverne più interne del loro tetro
maniero, in assoluto silenzio. Shitataare stava per andarsene per conto suo...
ma si fermò quando Kintolesky si fermò in mezzo alla strada, a braccia conserte,
e la chiamò.
"Shitataare!" esclamò, e la donna si voltò verso di lui con aria irritata...
che si addolcì un po', in un'espressione stupita, quando il gigante dorato fece
un cenno affermativo con la testa. "Devo ammettere che sei forte. Ti avevo
sottovalutata, e meriti il mio rispetto."
Shitataare sbattè gli occhi, meravigliata da una reazione che non credeva
possibile da Kintolesky... e poi, con aria altezzosa, si mise la mani sui
fianchi e alzò il naso in aria, tenendo gli occhi chiusi. "Heh. Mi sembra
naturale, no? La sottoscritta Shitataare non si fa mettere i piedi in testa da
nessuno... è il caso che te lo ricordi anche tu!"
Per qualche motivo, anche se Shitataare non sapeva esattamente di cosasi
trattasse, sentiva una strana sensazione nel petto, che non aveva mai provato
prima...
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Quella sera, in un lussuoso appartamento in centro a Tokyo...
Per Fiona Mayfield, era stata una giornata come tante altre... in effetti,
non era cambiato molto da quando lei e Mildred si erano trasferite in quella
nuova città, e lei stessa era molto stupita di come era riuscita ad adattarsi al
nuovo fuso orario e a proseguire la sua vita come se nulla fosse cambiato.
Già... Fiona sospirò tristemente. In effetti, da quando era successo
quell'incidente di anni fa, da quando era stata separata da Saki... per lei le
cose non erano mai cambiate. Era sempre rimasta la stessa... sempre con il suo
corpo di bambina che non invecchiava di un giorno... e sempre impossibilitata a
tornare alla sua vita normale... chissà cos'avrebbe fatto, se non fosse stato
per Mildred... e adesso, tutto quello che poteva fare per sdebitarsi era cercare
di rendersi utile a lei, finchè non fosse arrivato il giorno giusto...
Passandosi una mano sulla fronte per togliersi un po' di sudore, la bambina
dai capelli castani ammirò con una certa fierezza il letto che lei aveva rifatto
e i vestiti che lei aveva lavato, asciugato e ripiegato, mettendosi a posto il
vestitino da cameriera che indossava. Doveva ammettere, pensò tra sè,
permettendosi un pizzico di vanità, che aveva fatto undiscreto lavoro.
Sicuramente Lady Mildred ne sarebbe stata contenta... con tutti gli impegni che
aveva, la sua benefattrice apprezzava molto il modo in cui Fiona si rendeva
utile, e per quanto Fiona a volte fosse maldestra, Mildred era sempre stata
comprensiva e non l'aveva mai rimproverata...
Sì, non era male vivere con Lady Mildred, e Fiona doveva ammettere che si era
molto affezionata a lei... ma il desiderio di rivedere le sue vecchie amiche e
di tornare normale era forte, e in quel periodo, con tutti quegli incidenti che
riguardavano il Giardino degli Elementi, questo desiderio si faceva sentire
sempre di più...
Il suono della porta di casa che si apriva riscosse Fiona dai suoi pensieri,
e la bambina castana corse verso l'ingresso, giusto in tempo per vedere Mildred
rientrare e chiudere la porta dietro di sè. Con un sorriso affettuoso, Fiona si
inchinò davanti alla maga della TSAB e le accolse festosamente. "Milady! Fiona è
molto contenta che siate tornata così presto! Mi dica... com'è andata la
riunione della TSAB? Ci sono stati... sviluppi importanti?"
"Ciao, Fiona cara! Anche per me è bello rivederti, dopo una dura giornata di
lavoro!" rispose Mildred, sorridendo e facendo una carezza sulla testa alla
piccola cameriera. "Beh, non è andato esattamente tutto come previsto. Sai,
siamo stati attaccati dagli scagnozzi di Lord Akudaikahn, il capo di Dark Fall,
che volevano impadronirsi dei Jewel Seed... ma contro di me, e contro tutte le
nostre collaboratrici lì riunite, non hanno avuto scampo. Si è tutto risolto per
il meglio!"
"Ne sono felice, Milady!" rispose Fiona. "Ma in fondo non ho mai dubitato di
lei... è una delle maghe più forti della TSAB, in fondo!"
Mildred fece una risata a mezza bocca, accettando con un po' di imbarazzo le
lodi della sua protetta... che dopo qualche istante di esitazione,
giocherellando un po' con le dita, formulò la domanda che la stava assillando da
un po'. "Milady... spero di non essere troppo indelicata, rivolgendole questa
domanda..."
"Nessun problema, Fiona... chiedimi pure." disse Mildred. "Tutto quello che
vuoi."
"Grazie..." rispose la piccola cameriera, vincendo il nervosismo. "Ecco...
signora, volevo solo chiedere se... beh... se con tutto quello che è successo di
recente, ecco... lei sa di cosa parlo, no?"
Mildred continuò a sorridere, ma c'era qualcosa di triste nella sua
espressione. "Sì, Fiona cara, lo so..." rispose la donna bionda, mettendo una
mano sulla spalla di Fiona, che alzò la testa e la guardò speranzosa con i suoi
grandi occhioni nocciola. "So quanto vuoi rivedere la tua amica Saki... e tutti
i tuoi cari... e sto facendo del mio meglio per realizzare questo tuo sogno.
Tuttavia, Fiona... temo che non sia ancora il momento. Ci sono ancora molte cose
da fare... lo capisci, vero?"
Anche se dai suoi occhi si capiva che Fiona era un po' delusa, la ragazzina
accettò la spiegazione di Mildred. "Sì, Milady... me ne rendo conto, e so che
lei fa del suo meglio per aiutarmi..." disse, interrompendosi quando Mildred le
accarezzò la testa, cercando di consolarla.
"Su, non pensare a cose tristi, per adesso..." rispose Mildred, sentendosi in
pena per la sua protetta. "Lo sai che io ho promesso che ti permetterò di
rivedere la tua amica Saki... e tutti gli altri... e io manterrò la mia
promessa, vedrai! A proposito... che ne dici se stasera cuciniamo qualcosa
assieme? Magari un po' di porridge di Scarborough, che a te piace tanto! Ti
va?"
Il visetto di Fiona si illuminò a quelle parole. "Sì... sì, Milady, ne sarei
molto felice se lei potesse! Grazie... mi fa molto piacere che lei abbia avuto
questa premura!"
"Di niente, cara..." rispose infine Mildred, dando una piccola arruffata ai
capelli della piccola. "Allora... forza, cominciamo a prepararci! Questa sarà
una serata che passeremo insieme, solo noi due!"
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CONTINUA...
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Capitolo 26 *** Un genio alle elementari? ***
Pretty-Cure-Lyrical-Arcana-026
FUTARI WA PRETTY CURE LYRICAL ARCANA
Una fanfiction crossover (Futari Wa Pretty Cure / Pretty Cure Splash
Star / Magical Girl Lyrical Nanoha / Arcana Heart) scritta da: Justice
Gundam
Eccomi di ritorno, ragazzi! Immagino che fosse ora che anche questa storia
venisse aggiornata, vero? E infatti... io sono qui per fare esattamente questo,
dopo una pausa che è stata dovuta ai miei numerosi impegni e alle tante storie
che sto cercando di aggiornare nel frattempo! Adesso credo che sia il turno
anche delle nostre amiche Magical Girls di divertirsi un po', anche se questo
sarà un po' un capitolo di transizione. Ci sarà una nuova minaccia
all'orizzonte, anche se credo che molti non se l'aspetteranno! E non sarà
neanche una gran cosa, rispetto a quello che le nostre affronteranno più
avanti... ma immagino che sarà una piacevole diversione, almeno per i capitoli
che durerà!
Beh, in effetti, non ho molto da dire... prima si farà un po' di riassunto
della situazione, in modo da visualizzare la situazione in cui si trovano le tre
fazioni in lotta (Precia, Dark Fall e la TSAB)... e poi, una delle Maiden ci
riserverà la sorpresa di cui vi parlavo! Preparatevi ad una bella battaglia! Ma
ovviamente, prima bisogna rispondere alle vostre recensioni, cosa che farò con
celerità!
Anonimo9987465: Bentornato al mio crossover, e grazie della tua
recensione! E le mazzate ci sono state in abbondanza... ma stai tranquillo che
non sono finite, e ce ne saranno un bel po' tra pochissimo! Quindi, ci sarà da
divertirsi! Sì, in effetti devo ammettere che da quando ho visto l'ultimo
episodio di Splash Star in cui sono apparsi, sono stato un discreto shipper di
Kintolesky e Shitataare!
Più che la tecnologia, diciamo che... beh, capirai in questo capitolo a cosa
si deve il livello tecnologico della nostra Mei-Fang! Del resto, beh... in fondo
non c'è una gran differenza tra Golem e Androidi, sono entrambi due tipi di
macchina, a tutti gli effetti... con l'unica differenza che i Golem sono animati
dalla magia! Per quanto riguarda Mike, beh... cosa ci si può aspettare da uno
che si autodefinisce il Grande Re dei Demoni? Non certo un esempio di virtù!
^o^
Bene, il prossimo capitolo è qui, spero che ti piacerà! Grazie ancora, e a
presto!
Killkenny: Bene, eccoti qui anche tu! Sì, mi rendo conto che come coppia
è alquanto strana... il fatto è che è praticamente canon (uno dei pochi esempi
in Pretty Cure), come il loro ultimo episodio può dimostrare. Gooyan?
Heheheee... sì, ci sono un bel po' di piani su di lui, anche se ci vorrà ancora
un po' di tempo prima che vengano alla luce! Comunque, grazie per il voto, e a
presto!
Perfetto, ci siamo tutti! Non mi resta che augurarvi buona lettura... e buon
divertimento! A presto, e lasciatemi una recensione!
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Capitolo 26 - Un genio alle elementari?
La giornata era stata piuttosto impegnativa... e per Mildred Avalon,
comandante della branca inglese della TSAB, il lavoro non era ancora finito, dal
momento che in quel preciso istante, quando ormai tutta la città di Tokyo
cominciava ad avviarsi verso il meritato riposo, l'elegante donna bionda era
seduta davanti al suo computer, intenta a fare qualche calolo e a tirare le
somme della loro situazione attuale. In effetti, si poteva dire che la TSAB e i
nemici contro cui stava combattendo fossero più o meno in una situazione di
parità, o almeno di stallo. La TSAB aveva al suo attivo otto Jewel Seed, tra
quelli che erano stati recuperati da Nanoha, e quelli che i loro maghi cercatori
erano riusciti a ritrovare. Era confermato che l'impero di Dark Fall ne aveva
due, mentre Precia Testarossa ne aveva sei. Tutto sommato, ne restavano ancora
sei da ritrovare, e probabilmente erano dispersi chissà dove attorno alla conta
di Tokyo. Per il momento, la priorità doveva essere quella di respingere gli
attacchi degli Elementali e di Dark Fall, e poi cercare di recuperare i Jewel
Seed mancanti.
Mildred salvò le modifiche che aveva fatto ai suoi file e annuì tra sè, con
un sorriso soddisfatto sul suo volto sereno. Tutto sommato, la situazione era
buona. Ora, era tutta questione di intensificare le ricerche e cercare di
trovare quei Jewel Seed mancanti, prima che il nemico riuscisse a metterci mano.
Comunque, con l'aiuto delle Pretty Cure, di quella nuova maghetta combattente di
nome Nanoha, e delle Maiden, la cosa sembrava più che fattibile.
"Molto bene..." disse tra sè Mildred, mettendo a schermo una mappa della
contea di Tokyo. "Possiamo dire che per adesso è tutto sotto controllo. Vediamo
un po' dove potremmo concentrare le nostre ricerche..."
"Ehm... mi scusi, milady? Non la disturbo, spero..." disse una timida voce di
bambina dall'ingresso del suo studio. Mildred, per niente contrariata e anzi
contenta che fosse venuto qualcuno ad interrompere la monotonia del lavoro, alzò
la testa dallo schermo e si voltò, sorridendo gentilmente a Fiona, che era in
piedi sulla soglia con tra le mani un vassoio sul quale erano poste due tazzine
di porcellana bianca e una teiera fumante. "Perdoni il disturbo, milady, ma...
mi sono permessa di pensare che le avrebbe fatto piacere interrompere un po' il
lavoro per prendere una tazzina del suo tè preferito. Qualità Earl Grey, come
sempre..."
"Certo che mi fa piacere, Fiona. Ancora di più se ti vuoi trattenere un po'
con me." rispose Mildred, facendo cenno alla sua protetta di entrare. Fiona
annuì e mosse un passo all'interno dello studio... solo per inciampare un attimo
dopo e incespicare in avanti, con il vassoio del tè ancora tra le mani!
Ma Mildred non si scompose nemmeno. Prima che il tè caldo potesse rovesciarsi
sul pavimento o sui mobili, la donna fece un gesto con la mano, facendo apparire
davanti al palmo un cerchio magico... e il vassoio, con tazzine e teiera, si
bloccò a mezz'aria come se la forza di gravità avesse improvvisamente deciso di
ignorarlo! Persino il liquido contenuto nella teiera si fermò, creando unostrano
effetto a mezz'aria... e mentre Fiona si alzava imbarazzata, sfregandosi il naso
dolorante con una mano, Mildred fece un altro gesto, e il vassoio tornò indietro
come se il tempo stesse andando al rallentatore, finendo di nuovo tra le mani
della piccola cameriera come se nulla fosse successo!
"Stai più attenta, Fiona." disse Mildred, con tono di rimprovero bonario.
"Non vorrei che tu ti facessi male. Questo tè è molto caldo."
Per un attimo, Fiona guardò stupefatta il vassoio che le era di nuovo finito
tra le mani, con gli occhi spalancati dalla meraviglia! Certo, sapeva che
Mildred era una maga molto potente... ma fino a quel momento non l'aveva mai
vista fare davvero un incantesimo, e ora che era in grado di vederlo, beh...
doveva ammettere che era davvero incredibile! Tuttavia, il senso di colpa per
aver quasi mandato all'aria il servizio da tè per colpa della sua distrazione si
fece sentire quasi subito, e la ragazzina si avvicinò a Mildred a testa bassa,
come un cane bastonato. "Uuuuuh... chiedo scusa, milady, sono davvero
un'imbranata!" esclamò. "Mi... mi dispiace, cercherò di stare più attenta, la
prossima volta... anche quando vivevo qui sulla Terra ero sempre un disastro!"
Mildred, comunque, non sembrava essersela presa per il momento di goffaggine
della sua protetta. Dopo essersi alzata dalla sua sedia, ricevette il vassoio da
Fiona e lo appoggiò sul tavolo accanto a sè, poi appoggiò una mano sulla testa
della ragazzina per rassicurarla. "Non importa, Fiona, non te la prendere tanto.
L'importante è che tu faccia del tuo meglio e impari dai tuoi errori." affermò.
"Sono sicura che anche la tua amica Saki ti direbbe la stessa cosa. L'ho vista,
sai, alla riunione della TSAB. E devo dire che mi sembra una ragazza molto forte
e gentile. Esattamente il tipo di persona che farebbe subito amicizia con te."
Il viso di Fiona si illuminò a quelle parole. "Beh... sì, milady, Saki è
sempre stata così! Un po' mi rimproverava perchè ero sempre così imbranata, però
era sempre comprensiva... e devo dire che mi manca molto..." mormorò,
incupendosi verso la fine.
Mildred le sorrise, facendole un cenno affermativo con la testa. "Non essere
triste, Fiona. Non appena questa crisi sarà risolta, come ti ho promesso, farò
in modo che tu e la tua amica Saki possiate rivedervi. Credo che sarà un giorno
memorabile, non solo per te! Quindi... abbi solo un po' di pazienza, e vedrai
che tutto si sistemerà!" affermò.
"Grazie, milady!" esclamò allegramente la bambina castana. "Sì, ha ragione...
io ho fiducia in lei, milady, sono sicura che troverà un modo!"
"Brava, Fiona. Sei davvero una brava ragazza." concluse Mildred, per poi
indicare le tazze di tè fumante con un cenno del capo. "Ora, però... credo che
sarebbe il caso di dedicarci un po' al tè che tu hai preparato, giusto? Sarebbe
un peccato berlo freddo."
"Ehm..." mormorò Fiona, per poi guardare le tazzine... e accettare quella che
Mildred le stava porgendo. "Sì, ha ragione, milady! Grazie infinite, lei è
sempre così gentile con me!"
"Non c'è di che, Fiona cara." rispose tranquillamente la donna bionda, prima
che entrambe prendessero la loro tazzina e se la portassero alle labbra, bevendo
un sorso del delizioso tè dal gusto dolce e aromatico. Con un cenno di assenso,
Mildred deglutì e si complimentò con la sua giovanissima cameriera. "Ottimo come
sempre. Grazie per il pensiero, Fiona, apprezzo molto le tue premure."
"Grazie, milady!" rispose Fiona, dopo aver preso a sua volta un sorso di tè.
"E' davvero il minimo che io possa fare per ripagarla..."
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"Aaaah... sono sfinita!" mormorò una stravolta Saki Hyuuga, afflosciandosi
sul suo letto come un sacco vuoto non appena fu tornata nella sua stanza.
Morfeo, il suo grosso gatto Maine Coon, che in quel momento si stava godendo un
momento di relax sul cuscino del letto della sua padroncina, alzò gli occhi con
espressione vagamente infastidita sentendo qualcosa che disturbava il suo sonno
del giusto, ma si addolcì quasi subito vedendo che si trattava pur sempre di
Saki-H, e decise che per quella volta poteva anche lasciar correre. Tanto più
che la promessa del softball sembrava davvero molto stanca... chissà cosa era
successo...
Del resto, Saki Hyuuga aveva molto a cui pensare in quel momento. L'attacco
di Dark Fall alla sede centrale della TSAB giapponese aveva fatto stancare molto
sia lei che le sue compagne, e non era stato per niente facile respingere quei
due comandanti... se non altro, le cose erano andate bene, e nessuno dei Jewel
Seed già in mano alla TSAB era stato trafugato. Ma una cosa era certa, quella
gente non si sarebbe arresa tanto facilmente, e sarebbero presto tornati
all'attacco.
"Spero solo che alla TSAB riescano a trovare presto quei Jewel Seed che ci
mancano... e che riusciamo a trovae queste Sorgenti e a liberarle dall'influsso
di Dark Fall!" mormorò Saki, riuscendo ad alzarsi, seppur un po' intorpidita,
dopo essere rimasta distesa e aver ripreso fiato per un po'. Solo allora si
accorse del grosso gatto dalla vaporosa pelliccia che stava beatamente
accoccolato sul suo cuscino. "Uuugh... hey, Morfeo, so che mi vuoi bene, ma ti
ho già detto di non metterti a dormire sul mio cuscino. Non per niente, ma non è
che mi piaccia molto avere tutto il pelo di gatto in faccia mentre dormo..."
Il Maine Coon guardò la sua padroncina, muovendo leggermente la coda... e
dopo essersi dato un'energica scrollata, si rimise disteso come niente fosse, e
iniziò a fare le fusa! Capendo che a quel punto nulla avrebbe impedito al
gattone di godersi il suo sonnellino sul suo cuscino preferito, Saki-H sospirò e
decise che a quel punto tanto valeva alzarsi e cercare di tenersi un po'
occupata... magari facendo i compiti per il giorno dopo. Anzi, ora che ci
pensava...
"Hey, Flappy, tutto okay dalle tue parti?" chiese, ad occhi semichiusi,
tirando fuori il piccolo congegno elettronico in cui l'abitante del Giardino
delle Sorgenti si era trasformato. "Ehi, Flappy, tutto bene?" chiese Saki,
tirando fuori quella sorta di cellulare in cui il suo "animaletto" si
trasformava solitamente, e aprendolo per vedere come stava Flappy. Ridacchiò
divertita quando si accorse che il simpatico folletto si era addormentato, e
stava anche russando in maniera alquanto sonora! Non si sarebbe mai detto,
considerando le sue ridotte dimensioni, che l'abitante del Giardino delle
Sorgenti fosse in grado di produrre un rumore simile a quello di una segheria a
pieno regime! "Ehm... direi di sì, tutto bene! Cavolo, immagino che anche per te
e Choppy sia stata una giornata piena di emozioni forti!" Flappy non diede
segno di aver sentito il commento di Saki, e si limitò ad agitarsi un po' nel
sonno, mormorando qualcosa tra i denti. "Hmm... Choppy, ti voglio bene... no,
così è troppo scontato... zzz..."
"Oh, mamma... non ho mai sentito di
uno che si prepara la confessione nel sonno..." disse tra sè Saki-H, con una
piccola goccia di sudore che le scendeva dalla nuca per lo stupore! Morfeo, da
parte sua, si limitò ad alzare la testa e a darsi un'energica grattata con la
zampa...
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Nanoha Takamachi non era mai stata una che si
lamentava se c'erano da fare i compiti - anche nella sua classe, era conosciuta
come una delle alunne più diligenti. Tuttavia, doveva ammettere che concentrarsi
sul suo lavoro e completare i problemi che le erano stati dati diventava un po'
difficile quando era da poco tornata da una riunione delle più importanti
personalità della TSAB, e per giunta aveva dovuto impegnarsi in un difficile
scontro con le forze di Dark Fall, che avevano cercato di impadronirsi dei Jewel
Seed che lei e le sue compagne d'avventura erano riuscite con tanta fatica a
racimolare. Per adesso, i Jewel Seed che lei era riuscita a catturare erano al
sicuro... ma molto presto, sicuramente, il nemico sarebbe tornato all'attacco e
avrebbe di nuovo cercato di impadronirsene. E Nanoha non sapeva neanche da dove
aspettarsi l'attacco. Sarebbe stato un altro Elementale, di nuovo quelli di Dark
Fall... o quella misteriosa ragazzina di nome Fate? Per certi versi, Nanoha
sperava di incontrare quest'ultima ancora una volta... non aveva ancora
rinunciato all'idea di parlare con lei e comprendere la sua situazione, malgrado
il buon senso consigliasse di non preoccuparsi queste cose e di concentrarsi
unicamente sull'affrontarla e impedirle di prendere i Jewel Seed. Sicuramente,
ci doveva essere un motivo per cui lei voleva quegli artefatti...
"Hey,
Nanoha, tutto bene?" chiese Yuuno, zampettando rapidamente su una gamba della
scrivania e mettendosi in piedi sulle zampe posteriori accanto al quaderno a
quadretti sul quale la sua amica terrestre stava scrivendo. Nanoha, distratta
dai suoi pensieri, si voltò verso il simpatico mago-furetto e sbattè gli occhi
un paio di volte, per poi sfregarseli con una mano. "Sì, Yuuno-kun, nessun
problema... è solo che tutto quello che sta succedendo, beh... devo ammettere
che sono un po' stanca, ma per il resto sto bene! Davvero!" affermò la
ragazzina, per poi grattare il suo amichetto dietro l'orecchio. Yuuno arrossì
leggermente - dopotutto, nonostante il suo aspetto, rimaneva pur sempre un
ragazzino della stessa età di Nanoha - e accettò il gesto di affetto, per poi
tirare un sospiro. "Sì, ti capisco... e poi, il fatto che tutti quei
programmi di addestramento stiano girando nella tua testa mentre tu sbrighi le
faccende di ogni giorno sottrae anch'esso qualcosa dalle tue riserve magiche."
spiegò il furetto. "Le mie riserve magiche, dal canto loro, si stanno
ricaricando pian piano, ma non sono ancora arrivato al punto di poter riprendere
la mia forma normale. Comunque, in qualche modo, stare accanto a te è servito a
migliorare la mia condizione." "Mi fa piacere saperlo, Yuuno-kun..." rispose
la ragazzina castana. Diede un rapido sguardo alle operazioni tra frazioni che
erano scritte sul suo quaderno e ne verificò l'esattezza, prima di riprendere la
conversazione. "E spero che ti riprenderai presto... anche se forse questo vorrà
dire che non avrai più bisogno del mio aiuto." Yuuno sbattè a sua volta le
palpebre, un po' sorpreso da quello che la sua piccola amica aveva detto.
Nonostante le grosse difficoltà del compito che lui le aveva temporaneamente
affidato, Nanoha sembrava quasi dispiaciuta che non avrebbe più avuto la
possibilità di aiutarlo nella sua ricerca... ed era curioso di saperne il
perchè. "Hmm... Nanoha, non c'è bisogno che tu ti dispiaccia per questo, e tu lo
sai. Io... sono capitato all'improvviso nella tua vita, e ti ho scaricato
addosso questa grave incombenza senza neanche chiederti che cosa ne pensavi, per
il semplice motivo che tu eri l'unica che poteva darmi una mano in quel momento.
E poi... stai rischiando molto per questa situazione, e lo sai bene. Come mai...
dici che vorresti continuare a darmi una mano anche dopo che i miei poteri
saranno stati ripristinati?"
Nanoha si appoggiò al suo schienale, con un
piccolo sospiro. "Beh... è un po' difficile per me spiegarlo, Yuuno-kun. Ma... è
una cosa che i miei genitori mi hanno insegnato, e che posso dire di aver preso
a cuore." rispose. "Quando mi si presenta un problema, io sento che è una mia
responsabilità, e non mi va di lasciarlo perdere a metà. E... questa storia dei
Jewel Seed, e di quella ragazza di nome Fate... ora li considero un mio
problema, e non me la sento di ignorarli e fare finta che non esistano più.
Anche quando ti sarai ripreso... vorrei continuare a combattere al tuo fianco.
Capisci cosa voglio dire?"
Yuuno annuì, impressionato dal senso di responsabilità dimostrato da una
bambina così piccola. Non l'avrebbe certo biasimata se avesse deciso di restarne
fuori, e invece eccola qui che sembrava quasi dispiaciuta di abbandonare la
partita prima che tutto fosse concluso. "Beh... che ti posso dire, Nanoha-chan,
mi fa piacere che tu sia così decisa! Va bene... intanto, vediamo cosa succede
quando saltano fuori i rimanenti Jewel Seed, poi si vedrà. Grazie ancora, amica
mia, mi fa molto piacere che tu voglia aiutarmi."
"Di niente, Yuuno-kun!" rispose allegramente Nanoha, facendogli un occhiolino
per poi tornare alle sue operazioni. "Farò del mio meglio per concludere questa
missione... e scoprirò una volta per tutte cosa si nasconde dietro a quella
ragazza..."
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Da un'altra parte, su una collinetta che dominava il quartiere di Nerima, due
sfuggenti figure nascoste dall'oscurità scivolarono nelle ombre - una figura
femminile dai lunghi codini, con tra le mani una minacciosa falce ricurva... e
una creatura che sembrava un elegante lupo, entrambe alla ricerca di qualcosa.
Sembrava che stessero cercando in lungo e in largo nella zona, senza eccessivo
successo...
"Hai trovato qualcosa, Fate? Io, purtroppo, non riesco a fiutare nulla..."
chiese Arf, alzando la testa dopo aver dato un'occhiata tra alcuni cespugli.
Fate, che si trovava solo qualche metro più in là, fece un salto e, usando la
sua magia per sostenersi in aria, fluttuò fino al punto dove si trovava il suo
famiglio, per poi scuotere leggermente la testa, senza pronunciare una parola.
Con un sospiro rabbioso, Arf abbassò la testa e cercò di rimettersi al
lavoro.
"Accidenti... e pensare che questa volta la traccia l'avevamo percepita
chiaramente! C'è di sicuro un Jewel Seed da queste parti, perchè adesso non
riusciamo più a sentirlo?" ringhiò il famiglio dall'aspetto canino, preoccupata
per il trattamento che Precia avrebbe riservato a Fate se quest'ultima fosse
tornata a mani vuote. Piuttosto, avrebbe preferito restare fuori tutta la notte,
e anche il giorno dopo... "Comunque, non credo possa essere andato tanto
lontano, ce ne saremmo acorte se fosse stato così..."
"Continuiamo a cercare qui per un po'. Poi, eventualmente, cambieremo zona."
propose Fate, con tutta tranquillità. "Siamo in svantaggio rispetto alla TSAB, e
dobbiamo cercare di recuperare terreno."
"Certamente..." rispose Arf, sapendo in cuor suo che, effettivamente, quello
che a Fate importava davvero era portare almeno un nuovo Jewel Seed a Precia,
nella speranza di fare un passo verso il riallacciare i rapporti con lei. Il
famiglio si rimise all'opera, annusando qua e là alla ricerca di qualcosa che
potesse assomigliare a un Jewel Seed... mentre Fate si fermava un attimo, per
volgere lo sguardo in maniera enigmatica alle mille luci della città, che anche
a quell'ora tarda sembrava brulicante di vita.
Sembrava quasi che la misteriosa biondina si stesse chiedendo come potessero
vivere tutte quelle persone, sapendo bene che quel tipo di vita le sarebbe stata
per sempre preclusa... il suo scopo era quello di rendere felice sua madre e
fare in modo che lei tornasse la donna dolce e gentile che era un tempo...
Ciò nonostante, il suo pensiero tornò a Nanoha Takamachi, e alle due volte in
cui l'aveva affrontata. C'era qualcosa di veramente inusuale in quella
ragazza... Fate doveva ammetterlo, per certi versi sperava di poterla incontrare
di nuovo. Magari dopo che i Jewel Seed fossero stati tutti nelle mani di sua
madre...
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La mattina dopo...
Il sistema scolastico giapponese è conosciuto per essere particolarmente
irregimentato, e per non consentire agli studenti di fare i furbi o di saltare
anni scolastici. Anche Honoka Yukishiro, che pure era considerata un genio per
la sua età, non aveva avuto la possibilità di passare ad una classe superiore,
pur avendone tutte le capacità. E del resto, lei non era neanche tipo da cercare
scorciatoie...
Ma lo stesso non si poteva dire di una certa Maiden dai corti capelli blu a
caschetto, che aveva avuto la faccia tosta di presentarsi al municipio vestita
del suo lungo camice da laboratorio... con sotto nient'altro che un costume da
bagno intero di colore blu scuro! Diversi sguardi si erano voltati nella sua
direzione mentre parlava con gli addetti, con tutta la supponenza che le era
propria... ma Kira Daidoji non era certo tipo da badare ai giudizi delle persone
comuni!
"Aspettate un momento, voi microcefali!" stava dicendo Kira in quel momento,
sbracciandosi di fronte agli impiegati del municipo. Si teneva sollevata sulle
punte dei piedi , e aggrappata con le mani alla scrivania, cercando di sembrare
più minacciosa di quanto in realtà non fosse... riuscendo, tutto sommato,
soltanto ad essere ridicola! "Come sarebbe a dire che non posso passare
immediatamente ai master? Io sono la grande dottoressa Kira Daidoji-sama,
luminare della teoria dell'etere, e genio della meccanica! Non posso certo
mischiarmi al basso popolo in un'aula di sesta elementare! Io protesto! Esigo
che siano rispettati i miei diritti!"
Mentre le persone borbottavano dietro di lei, chiedendosi dove fosse andata a
finire l'educazione nei bambini moderni, uno degli impiegati sventolò un
documento davanti lei, con tutta calma, ribadendo quello che stava dicendo fin
dall'inizio. "Mi dispiace, dottoressa... ma la legge è legge, e non possiamo
certo fare eccezione per lei! Magari negli Stati Uniti, il sistema scolastico è
un attimo diverso... ma qui, non si possono saltare gli anni! Per legge, lei che
adesso ha undici anni, deve frequentare la classe che le compete."
"Ma questo è... ridicolo! Vergognoso! E' un insulto al mio genio!" strepitò
Kira, con delle venuzze pulsanti che le affioravano sulla fronte, e delle
nuvolette di vapore che si sollevavano dalla sua testa, come se fosse stata una
teiera in ebollizione! "Io... farò ricorso! Non è questo il modo di trattare una
Maiden al servizio della TSAB! Avrete presto mie notizie, statene pur
certi!"
L'addetto allo sportello sospirò stancamente, mettendo in mano a Kira le
carte che attestavano quanto le sue richieste fossero prive di fondamento. "Va
ben, va bene... per il momento, però, si accomodi fuori e faccia il favore di
lasciare che anche gli altri clienti facciano il loro turno. Prego, signora...
in cosa posso esserle utile?"
"Ora, aspetta un momento, razza di..." cercò di protestare l'arrogante Maiden
dell'Acqua, ma l'impiegato aveva già provveduto ad ignorarla e stava ora
parlando con la donna immediatamente dietro Kira nella fila! "Grrr... e va bene!
Il valore di un genio non viene mai riconosciuto, eh, razza di babbei dal
cervello più piccolo di un fagiolino? Come volete, per stavolta me ne vado! Ma
non lascerò che questo affronto alla mia mente superiore resti impunito! A
presto, babbei!"
Con un grugnito indignato, Kira Daidouji voltò le spalle allo sportello e,
con i documenti in mano, marciò verso l'uscita come un lupo tra le pecore,
guardandosi sdegnosamente attorno. Ma come si permetteva, quello? Trattare lei,
la grande Kira Daidouji, come una qualsiasi mocciosa delle elementari? E poi,
quella legge del cavolo che non permetteva a nessuno di saltare anni
scolastici... chi è che aveva inventato una cretinata simile? Davvero
inconcepibile...
Kira era ancora di pessimo umore quando arrivò al suo laboratorio... o
meglio, alla casa che le era stata data in affitto per il corso della sua
permanenza in Giappone - un piccolo appartamento per due persone, posto guarda
caso proprio nelle vicinanze di un parco acquatico, una delle più grandi
passioni della giovanissima scienziata.
Mei-Fang, la sua assistente androide, si rese subito conto che qualcosa non
andava nel momento in cui Kira, al momento di entrare nel laboratorio, sbattè
rumorosamente la porta dietro di sè, con tanta foga che i muri della stanza
sembrarono tremare per una frazione di secondo. Ciò nonostante, l'androide
dall'aspetto di ragazza cinese non si scompose neanche un po', e si volto' verso
la giovanissima scienziata con espressione neutrale. "Non è andata bene,
oserei dire, dottoressa." disse, trovandosi di fronte l'espressione furente, con
tanto di venuzza affiorante sulla fronte, della ragazzina dai capelli blu. "Il
mio sensore di vibrazioni ha rilevato che la forza usata per sbattere la porta
eccedeva il quantitativo necessario, e il mio scanner oculare rivela
l'ingrossamento delle vene nella parte superiore del capo." Kira, dopo aver
grugnito qualcosa di incomprensibile, si avviò verso il frigorifero con tutta la
grazia di un rinoceronte, ne tirò fuori una bottiglietta di latte, e ne bevette
metà in un fiato. "No che non è andata bene, accidenti a quel branco di cervelli
da protozoi!" strepitò la Maiden dell'Acqua. "Puoi immaginarti l'umiliazione che
ho dovuto sopportare, Mei-Fang? Io, la grande Kira Daidouji, costretta a tornare
sui banchi di scuola come una comunissima mocciosa? Soltanto perchè in questo
cavolo di paese non si possono saltare gli anni scolastici? Questa è
un'autentica presa in giro, un insulto!" Mei-Fang sospirò, senza perdere la
calma. "Tuttavia, dottoressa Kira, lei immaginava già che sarebbe potuta andare
così." affermò. "Non può certo lamentarsi se ora si trova in questa
situazione..."
"Sgrunt... no, certo che no... avevo già una vaga idea del
fatto che quei microcefali avrebbero cercato di ostacolare l'ascesa della grande
Kira-sama!" rispose Kira, adesso un attimo più tranquilla, dopo aver finito di
bere il latte. Fece una pausa, forse raccogliendo le idee, prima che un ghigno
poco rassicurante apparisse all'improvviso sul suo volto. "Beh, in fondo è
chiaro. Dovevo aspettarmelo. Quella gente sa bene della mia intelligenza
stratosferica, e vuole impedirmi di proseguire la mia scalata, per il semplice
motivo che sono invidiosi! Heheheee... ma non importa, non sarei certo dove sono
adesso se non avessi pensato ad ogni minima eventualità! Ed ora, grazie al mio
genio, so già come rispondere a questa umiliazione!" Mei-Fang sbattè gli
occhi, il che, per la stoica ragazza robot, voleva dire che era meravigliata.
"Computazione non effettuabile. Prego ripetere." "Hehehee... farò di meglio
che ripetere, mia cara Mei-Fang! Seguimi, e vedrai!" rispose Kira, facendo cenno
alla ragazza robot di seguirla lungo una rampa di scale che scendeva nei
sotterranei del laboratorio. Dopo aver percorso un lungo e stretto corridoio, le
due Maiden appartenenti ai due elementi diametralmente opposti raggiunsero una
grande porta automatica con tanto di telecamera di sorveglianza, al cui lato si
trovava un pannello con sopra disegnata l'impronta di una piccola mano. Kira
appoggiò il palmo della sua mano su di esso, e un segnale acustico segnalò che
le sue impronte digitali erano state riconosciute. Mezzo secondo dopo, la porta
si aprì con un cigolio sinistro, dando accesso ad una grande sala che sembrava
persino troppo grande per potersi trovare appena sotto un qualsiasi edificio di
Tokyo!
Davanti agli occhi di Kira e Mei-Fang si presentò uno spettacolo
incredibile: sembrava di essere all'interno di una enorme fabbrica dove pezzi di
metallo venivano trasportati da macchine automatizzate da un posto all'altro,
posti sui nastri trasportatori, lavorati in modo da assumere precise
sembianze... e alla fine della linea di produzione, veniva fuori una figura
delle stesse dimensioni e fattezze di un essere umano! Per l'esattezza, si
trattava di androidi dall'aspetto femminile, vestite di un costume aderente
identico a quello di Mei-Fang, tutte uguali in maniera quasi inquietante, con
capelli neri legati in una coda, tirapugni montati sulle nocche delle mani, e
grossi stivali da combattimento! Per il momento si potevano già contare circa
una ventina di unità, schierate di fronte all'uscita della linea di produzione
come tanti soldatini in attesa di ordini... e in quel momento, l'assemblaggio di
un'altra di esse stava per essere completato, in mezzo al frastuono di metallo
sagomato, saldature e rumori di macchine in moto! "Questa è la linea di
produzione di massa di cui lei mi diceva, dottoressa." affermò Mei-Fang.
"Quindi, lei ha deciso di attivarla, alla fine."
Kira ghignò e, con un
gesto della mano, fece apparire un pentacolo sul pavimento, dal quale venne
emanato un lampo di luce azzurra. Un istante dopo, l'enorme creatura fatta di
gelatina azzurra, che Kira aveva già usato per combattere contro gli invasori di
Dark Fall soltanto il giorno prima, apparve davanti a lei, e Kira vi entrò
dentro e si mise a fluttuare al suo interno, emergendo da esso soltanto dalla
vita in su. "Esattamente, mia cara Mei-Fang!" rispose Kira, gonfia di
orgoglio. "Certo, queste bamboline non sono perfette come te. Non essendo
alimentare da circuiti magici o da fonti di energie eteree, non sono in grado di
avere intelligenza autonoma o di provare sentimenti... ma saranno più che
sufficienti al mio scopo di impadronirmi di questo paese! E... posso dirti con
mia grande gioia che tutto quanto è già stato predisposto! Oggi pomeriggio, la
produzione in serie del mio esercito di androidi sarà già completata, e noi due
daremo alla nazione un messaggio dalla Tokyo Tower, per far sapere a tutti che
il Giappone è ora sotto il controllo della geniale Kira Daidouji-sama! E che
presto, lo sarà anche il mondo intero! Hehehee... chissà che faccia farà
Catherine quando vedrà che io... IO... sono riuscita a mettere a frutto il mio
genio per qualcosa di produttivo, mentre lei sprecava il suo tempo ad assemblare
giocattolini inutili!" "Ricevuto." rispose Mei-Fang, apparentemente
indifferente alle intenzioni della sua giovane amica. "Tuttavia, le ricordo che
la TSAB non resterà a guardare, mentre metteremo in atto questo piano." Kira
non sembrò farci caso. "Oh, beh, affari loro!" affermò. "Se a loro non piace
quello che voglio fare, che vengano a dirmelo in faccia! Non sarò certo io ad
impedirglielo! Certo, sarò io... o meglio il mio blob... a tirare loro un pugno
in faccia per aver osato disobbedirmi. Ma un genio come me non bada a queste
piccolezze! Una volta che avrò in mano questo paese, le regole le detterò io, e
non dovrò più farmi infilare in una classe delle elementari assieme ad un branco
di stupidi mocciosi! Hohohohoooooo!"
La giovanissima scienziata incrociò
le braccia sul petto e scoppiò in una risata di trionfo, già pregustando una
vittoria che riteneva certa, mentre Mei-Fang osservava impassibile le altre
donne-robot che venivano sfornate dal centro di
produzione...
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Quel pomeriggio...
"Aaaah,
cavolo... certo che comincia davvero a fare caldo..." mormorò Nagisa Misumi,
sventolandosi con una mano mentre, assieme alla sua inseparabile amica Honoka,
alle due nuove Pretty Cure e al quintetto delle Maiden, percorreva il
marciapiede di una delle strade principali di Tokyo. In effetti, era primavera
inoltrata, e tra non moltissimo, sarebbero cominciate le vacanze estive... ma
questo non esonerava lei e le sue compagne dal doversi riunire periodicamente
per discutere quello che si doveva fare per cercare di risolvere i problemi di
Dark Fall, degli Elementali e dei Jewel Seed. "Scusate, ragazze? Non sapete per
caso se viene anche Nanoha-chan, oggi pomeriggio?"
"Ha detto che lei e Yuuno proveranno a raggiungerci, più avanti..." rispose
Ioriko, dando una rapida e nervosa occhiata a quella che sembrava una spada da
kendo avvolta in una sorta di coperta... e che in realtà era un bastone magico /
re dei demoni non troppo contento di essere scarrozzato qua e là sotto quelle
mentite spoglie. "Ow! Stai attento, Mike! Devi restare nascosto!"
"Capisco..." rispose Heart, gironzolando allegramente qua e là con le mani
giunte dietro la nuca. "Allora... beh, che ne dite se la riunione di guerra la
facessimo nella pasticceria di mia mamma? Così magari lei ci offrirà anche un
po' dei suoi deliziosi pasticcini!"
L'idea strampalata di Heart fece scendere più di una goccia dalle fronti
delle altre ragazze, e Saki-T, che cercava di seguire Heart a breve distanza,
scosse la testa e si massaggiò la fronte, come se stesse covando un forte mal di
testa. "Accidenti, Heart-chan... ma tu hai una vaga idea di cosa significhi una
riunione di guerra, o stai solo usando le parole che ti sembrano più d'effetto?
A volte non ti capisco..."
"Hehehee... scusami, Sa-sa, è che volevo fare un po' d'effetto!" disse la
Maiden dai capelli rosa, voltandosi verso la sua migliore amica... che fece una
faccia vagamente irritata al sentire il suo nomignolo! "Però, il resto
dell'offerta è ancora valido! Se volete fermarvi alla pasticceria Aino, vi
possiamo offrire una buona merenda!"
Inutile dirlo, questa offerta fece venire subito le bave alla bocca alle
golose Nagisa e Saki-H, che schizzarono in avanti con una mano alzata, dicendosi
favorevoli! "Senza dubbio! Contate pure su di noi!" esclamò la campionessa di
softball. A guardarle così, Nagisa e Saki-H sembravano quasi due gemelle che si
trovavano d'accordo su qualcosa che le rendeva entusiaste! "Se si tratta di
dolci, io sono la prima che non sa resistere!"
"Dì pure la seconda!" affermò entusiasta Nagisa.
Mentre le due Pretty Cure e Heart riprendevano il cammino parlando
allegramente tra loro, Mai e Honoka si guardarono stupite per un'istante... poi,
entrambe si misero una mano davanti alla bocca, soffocando una risatina!
Evidentemente, le somiglianze non erano soltanto estetiche...
"Mamma mia... sono proprio capitata in una banda di svitate..." commentò
Saki-T... senza però riuscire a nascondere un piccolo sorriso davanti alla loro
allegria!
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Risultato, pochi minuti dopo le ragazze erano tutte sedute attorno ad un
tavolo, con davanti un vassoio di paste che la mamma di Heart aveva preso dalla
scorta per la giornata. Il gruppetto delle Pretty Cure e delle Maiden si era già
messo comodo, e anche Mike sembrava aver preso in simpatia la cucina
terrestre... in particolare quei deliziosi dolcetti a forma di anello che Ioriko
gli aveva offerto, e che in quel momento stavano scomparendo nella sua bocca
vorace!
"Hmmm... ciambelle di prima qualità!" esclamò soddisfatto, dopo averne
mandata giù la terza di fila. "Davvero niente male... degne di un GRANDE RE DEI
DEMONI quale sono io!"
"Cavolo, Mike... puoi evitare di fare l'eco?" borbottò Lilica, massaggiandosi
una delle sue orecchie a punta. "Capisco che voi pezzi gross dobbiate fare un
po' la voce grossa, ma vorrei ricordarti che finchè non troveremo un modo di
farti tornare come prima, dobbiamo tenerti nascosto. Non che me ne freghi tanto,
tutto sommato..."
"Ugh... Lilica-chan, e secondo te, di chi è la colpa se dobbiamo far tornare
Mike come prima?" mormorò Ioriko con una grossa gocciolona di sudore sulla
testa. Lilica reagì voltando la testa da un'altra parte e fischiettando in tono
innocente, per poi afferrare un cannolo che Hikari aveva già adocchiato, e
iniziare a mangiarselo di gusto!
"Hey, quello lo stavo prendendo io..." mormorò un po' delusa la
ex-reincarnazione della Regina di Luce, per poi sospirare ed emettere una
nuvoletta di vapore dalla bocca.
Heart, che in quel momento era impegnata a mangiarsi un grosso pasticcino al
cioccolato, canticchiò senza curarsi tanto di quello che si stavano dicendo le
sue compagne. "Hmhmhmm... tranquille, ragazze, risolveremo anche il problema di
Mike! Con l'amore, si può fare qualsiasi cosa, e io ce ne metterò più che posso
per venire in fondo a questo problema!" affermò con convinzione.
"Beh... molto ammirevole da parte tua, Heart-chan!" commentò Mai dopo aver
preso un sorso di tè. "Però... beh, resta il fatto che abbiamo un bel po' di
cose a cui pensare! Tra Dark Fall, gli Elementali e quelli che vogliono i Jewel
Seed, siamo un bel po' impegnate."
"Concentriamoci su un problema alla volta. Disperdere troppo la nostra
attenzione sarebbe un grave errore." disse Maori, mettendosi un po' a posto
l'uniforme scolastica. "Allora, io direi che la cosa più urgente è appunto
trovare i Jewel Seed. Sicuramente sono la minaccia più immediata, ed è quasi
sicuro che chiunque stia dietro al problema degli Elementali voglia usarli per
far avvicinare ancora di più i due Giardini."
"Sì, ma per quale motivo? So che non abbiamo una risposta, e che possiamo
solo fare ipotesi..." affermò Honoka. "Ma chi potrebbe avere interesse a fondere
assieme i due mondi? Voglio dire, che cosa gliene viene in tasca?"
"E' un problema..." ammise Saki-T, mettendosi a posto i lunghi capelli
azzurri. "Al momento, non ho proprio idea di cosa potrebbe..."
La Maiden del Fulmine si arrestò di colpo quando una strana sensazione la
pervase... una specie di piccola scarica elettrica che le si diffuse nel petto,
facendola scattare per una frazione di secondo. C'era qualcosa che non andava...
e aveva come l'impressione che Bhanri, il suo Arcano, la volesse avvertire di
questo!
"Sa-sa? Cosa sta succ..." chiese Heart... un attimo prima che un tuffo al
cuore le desse lo stesso presentimento che Saki-T aveva avuto un attimo prima.
Nello steso momento, i "cellulari" delle Pretty Cure si attivarono da soli, e le
ragazze fecero un piccolo salto di sorpresa quando Mepple, Mipple, Flappy,
Choppy, Pollun e Lulun apparvero dal nulla davanti a loro in altrettante
nuvolette di fumo colorato, con le stesse espressioni contrite che avevano
quando c'era qualche scagnozzo di Dark Fall nelle vicinanze...
"Flappy, Choppy!" esclamo Saki-H allarmata. "Ragazzi, cosa sta
succedendo?"
"Non lo so, Saki, lapi!" rispose incerto il piccolo animale azzurro. "Ho uno
strano presentimento, lapi, ma non è come quando c'è uno di Dark Fall in giro!
C'è qualcosa di diverso, lapi!"
"Ha ragione, mipo! Anch'io sento che è un po' diverso..." rispose Mipple,
guardando negli occhi prima Mepple, e poi Pollun e Lulun. Prima che il mistero
potesse infittirsi ulteriormente, Lilica attirò l'attenzione di tutte su una
televisione che si trovava montata vicino ad un angolo ella sala da tè, e sulla
quale era apparso prima un segnale di statico... e ora, il volto di qualcuno che
le ragazze ricordavano bene!
"Hey, ragazze! Guardate là, alla tele!" esclamò la biondina mezza-demone,
l'indice puntato verso lo schermo. Non appena le ragazze guardarono in quella
direzione, sgranarono gli occhi al momento di riconscere la figura apparsa sullo
schermo - una bambina dai capelli blu a caschetto, vestita soltanto di un
costume da bagno blu intero, e con un'espressione di boriosa superiorità dipinta
sul viso! Stava seduta a gambe accavallate su una poltrona che sembrava fatta di
gelatina azzurra, e in una mano teneva una bottiglietta di latte semivuota,
mentre con l'altra si sorreggeva la testa, giusto per far capire a tutti che per
lei, quello che stava accadendo era ordinaria amministrazione!
"Hey, ragazze, ma quella non è... Kira-chan?" esclamò Heart, riconoscendo la
giovane scienziata che aveva visto alla riunione della TSAB. "Che ci fa in
tv?"
"E soprattutto, perchè le trasmissioni si sono interrotte?" chiese Hikari. Un
istante dopo, sullo schermo televisivo, Kira si schiarì la voce e cominciò a
parlare.
"Hehehee... salve a tutti, stupida gente!" esclamò con boria. "Chi
vi parla è la grande Kira Daidouji-sama, Maiden dell'Acqua e la più geniale
scienziata di tutti i tempi, passati, presenti, futuri, imperfetti, aoristi e
trapassati remoti! Se me ne importasse qualcosa, vi chiederei scusa per aver
interrotto i vostri programmi... ma questo messaggio va ora in onda in tutto il
Giappone, su tutte le reti, dalla Tokyo Tower, dove ho stabilito la mia nova
base operativa!"
"Come?" esclamò eterrefatta Nagisa. Fuori dalla pasticceria, si vedeva già un
po' di confusione. "Ma... ma che le salta in mente, a quella lì? Cosa sta
cercando di dire?"
La risposta, ancora una volta, non si fece attendere.
"Ho l'onore e il piacere di annunciarvi..." proseguì Kira dopo essesi
presa un sorso di latte. "Che da questo momento in poi, io, la grande Kira
Daidouji-sama, mi autoproclamo imperatrice del Giappone!"
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CONTINUA...
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Capitolo 27 *** La battaglia della Tokyo Tower ***
Heart Soul Adventures-060
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Bentornati! Come potete vedere, ho rimesso mano anche a questa fanfiction!
Era anche ora, del resto... è da un po' che l'ho lasciata in sospeso, e credo
sia il caso di fare il punto della situazione, prima di procedere con la
continuazione. Allora...
Nello scorso episodio, abbiamo visto che la nostra Maiden dell'Acqua, Kira
Daidouji, non è molto contenta del fatto che non può saltare anni scolastici
semplicemente con la scusa che ha già un dottorato... e ha deciso di prendere in
mano la situazione occupando la Tokyo Tower - sapete come vanno le cose, quella
è sempre il primo obiettivo di ogni megalomane in un anime - e annunciando che
da questo momento in poi, sarà lei la nuova imperatrice del Giappone! E con lei
c'è anche la sua androide attendente, Mei-Fang... oltre che un nutrito esercito
di ragazze androidi che daranno probabilmente non poco filo da torcere alle
nostre eroine! Ovviamente, però, stiamo pur sempre parlando delle Pretty Cure,
delle Maiden e del Diavolo Bianco delle Magical Girls, quindi potete stare certi
che non se ne staranno zitte a permettere che una mocciosa qualsiasi faccia
quello che vuole!
Che ve ne pare? Vi dà già l'impressone che sarà una battaglia epica, vero?
Bene, in tal caso, non vi annoierò ulteriormente con la mia presentazione del
capitolo, e passerò direttamente ai commenti alle vostre recensioni!
Killkenny: Ad occhio e croce, non darei a Kira più
di un paio di capitoli. Non credo ci sarà neanche bisogno che le parti da te
citate intervengano, visto che c'è già qualcuno in scena, e pronto a dare una
lezione a Kira e al suo branco di ammassi di metallo! Quindi a noi non resta
altro che metterci comodi e goderci i fuochi d'artificio! Buona visione!
Anonimo998465: Tranquillo, so bene cosa significhi
avere un sacco di roba da fare... e in ogni caso, come puoi vedere, i nuovi
capitoli, ogni volta che li metto su, sono lì e non scappano! Detto questo,
vediamo un po' i tuoi commenti... beh, ogni tanto, in effetti, ci vuole un
capitolo in cui non ci si picchia, soprattutto se pensiamo che le scene di
azione si faranno sempre più frequenti e caotiche man mano che gli eventi
continueranno a succedersi. Ho voluto dare un po' di risalto al rapporto quasi
tra madre e figlia che c'è tra Mildred e Fiona, anche perché svolgerà un ruolo
abbastanza importante, ad un certo punto della storia… e Nanoha non sarebbe
Nanoha se non avesse la sua classica smania di fare del bene agli altri! Ora,
comunque, c’è una moccio setta presuntuosa che ha bisogno di imparare qual è il
suo posto… quindi preparati, perché ci sarà da menare mazzate! Buon
divertimento!
E con questo, auguro buon divertimento anche ai miei lettori… e mi
raccomando, recensite, se potete! A presto!
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Capitolo 27 – La battaglia della Tokyo Tower
"Io, la grande Kira Daidoji-sama, mi autoproclamo imperatrice del
Giappone!"
L’annuncio fu di una tale presunzione e assurdità, che per qualche secondo,
nessuno disse nulla… le Pretty Cure e le Maiden si limitarono a guardare
incredule lo schermo, chiedendosi se questo non fosse che uno scherzo… ma la
bambina dai capelli blu che in quel momento troneggiava sulla sua poltrona di
gelatina azzurra fece una risatina a mezza bocca e proseguì il suo discorso.
"Heheheheee… lo so che pensate che sia tutta una messinscena, popolo
bue!" sghignazzò, muovendo un indice come per dire di no. "Ma vi posso
assicurare che non c’è assolutamente nulla di fasullo in quello che sto facendo!
Vedete… la persona che ho al mio fianco, la mia fidata assistente Mei-Fang, è a
sua volta una Maiden, legata all’Arcano del Fuoco Lang-Gong… mentre il mio
Arcano, Niptra, corrisponde all’Acqua! Già questo dovrebbe farvi capire che
siamo due tipe che non scherzano… e non è certo finita qui! Hey, incapace di un
cameraman, perché non ti sbrighi ad inquadrare il mio esercito?"
La telecamera si spostò, inquadrando un piano inferiore della torre più
rappresentativa di tutto il Giappone… e lì, su una terrazza posta qualche piano
in basso rispetto a Kira e a Mei-Fang, gli spettatori furono in grado di vedere
una quantità sterminata di quelle che davano l’impressione di essere un gruppo
di ragazze vestite tutte allo stesso modo, con la stessa tuta aderente arancione
e bianca di Mei-Fang, gli stessi capelli azzurri con la medesima pettinatura in
stile cinese… e persino la stessa espressione stoica ed impassibile, di
soldatesse in attesa di ricevere ordini. Anzi, più che soldatesse, a molte delle
spettatrici davano l’impressione di essere macchine!
"E quelle chi sono?" si chiese Hikari. "Come… come fanno ad essere tutte
uguali?"
A risponderle, in senso figurato, fu la risatina trionfante di Kira.
"Hahahaaa! Perfetto, così sì che si ragiona! Quelle che vedete sono le mie
guerriere, il mio esercito personale! Per adesso non ce ne sono poi così tante…
un centinaio, più che sufficienti a sottomettere questa città! Ma non appena
avrò le risorse necessarie, il mio esercito crescerà sempre di più, finchè non
diventerà abbastanza potente da permettermi di conquistare il mondo!"
"Mamma mia, che originalità." Disse Saki-T con pesante sarcasmo, scuotendo la
testa. "Un piano che non è mai stato tentato finora. Sono impressionata. Chi
l’ha ideato è davvero un genio."
"Sono sicura che alcuni di voi hanno dei cervelli leggermente meno
regrediti, e si chiederanno quali siano i progetti della sottoscritta Kira
Daidoji-sama, giusto? Bene, in tal caso sarò ben lieta di comunicarveli!"
riprese l’aspirante padrona del mondo. Con aria da conquistatrice, si mise in
piedi sulla massa di gelatina che usava come trono e puntò un indice verso
l’alto, ghignando e cercando di darsi un tono… ma riuscendo solo a sembrare
ridicola. "Quello che farò prima di ogni altra cosa… schiacciare i
capitalisti e rovesciare i comunisti! Il tempo dell’esitazione è finito! Questo
è il MIO momento, e ora più nessuno può fermarmi! La mia conoscenza nel campo
delle statistiche e del calcolo algebrico avanzato mi conferma che sarò padrona
di questo paese in una settimana! E dopo, sarà la volta del mondo intero! Io e i
miei fedeli seguaci marceremo su tutto il globo… e le mie preziose aiutanti,
Mei-Fang e la dottoressa Mei-Ling Hua, avranno l’onore di essere le mie
collaboratrici più strette e potranno godersi lo spettacolo mente schiaccio i
miei oppositori! HAHAHAHAHAAA! Diritti civili? Vorrete dire, TORTI civili! D’ora
in poi, questo sarà il governo di Kira-sama, da Kira-sama e per Kira-sama!
HAHAHAHAAAAA!"
Dopo aver riso per quasi mezzo minuto, la giovanissima Maiden dell’Acqua si
prese cinque secondi per riprendere fiato… e poi si sedette sulla sua poltrona
improvvisata, ritrovando la calma tutt’a un tratto, ma senza mai perdere la sua
aria di superiorità. "Bene… adesso, se qualcuno ha da ridire sulle mie idee,
può venire alla Tokyo Tower, la mia reggia personale, a dirlo in faccia a me, a
Mei-Fang e al mio esercito! Non sia mai detto che la grande Kira Daidoji-sama
non ascolta le opinioni dei suoi sudditi! Hahahahaaa!"
"Oh, santo cielo, non posso crederci…" mormorò Nagisa, più irritata che
veramente preoccupata. "Non bastava avere gli Elementali, Dark Fall e il resto…
adesso dobbiamo vedercela anche con una mocciosa dell’asilo con manie di
grandezza!"
"Non che me ne freghi molto del fatto che voglia conquistare il mondo…"
affermò Lilica, mentre si grattava un orecchio con un mignolo con espressione
disinteressata. "Ma mi frega del fatto che si sia presa la Tokyo Tower. E’ il
miglior posto in tutta Tokyo per fare pattinaggio, e mi seccherebbe non poco se
se lo prendesse lei."
"Comunque, dobbiamo andare a fermarla, non credete?" esclamò Heart… una delle
poche che sembrava veramente preoccupata per quello che stava accadendo. "Non
possiamo permetterle di fare quello che vuole, no? Noi siamo paladine della
giustizia e dell’amore!"
Saki-H sfoderò uno dei suoi contagiosi sorrisi a denti scoperti e strizzò un
occhio. "Certo che non possiamo! Allora, ragazze, quante sono con me? Visto che
Kira-chan ci ha invitato alla Tokyo Tower per esprimere il nostro dissenso, chi
siamo noi per deluderla?" affermò.
"Direi che ci stanno tutte…" affermò tranquillamente Maori, dopo aver dato
un’occhiata attorno a sé. "Ora, però, c’è il problema che Kira-chan non ci
permetterà di avvicinarci tanto alla Tokyo Tower prima di mandarci contro le sue
guerriere. Avete qualche idea di come fare per raggiungerla?"
"Beh, io un’idea ce l’avrei!" disse Honoka con un sorriso arguto. "Immagino
che abbiate già sentito parlare della strategia del ‘dividi e conquista’,
giusto?
----------
"Sigh... in realtà immaginavo che sarebbe potuta andare così, ma non credevo
proprio che sarebbe successo così presto..." sospirò l'ammiraglio Gil Graham.
Nel suo ufficio, davanti al suo computer, l'alto graduato della TSAB e le sue
attendenti Aria e Lotte avevano assistito al discorso di Kira Daidoji, e la loro
reazione era stata esattamente quello che ci si sarebbe potuti aspettare: un
misto di incredulità e rassegnazione.
"Una Maiden davvero arrogante, se mi è concesso dire la mia." disse una delle
due gemelle, sfregandosi la fronte. "Questo potrebbe infuire in maniera negativa
sui nostri sforzi per recuperare i Jewel Seed."
L'altra ragazza scosse il capo. "Graham-sama, vuole che andiamo noi ad
occuparci di lei? Tra me e mia sorella, non credo proprio che quella bambinetta
sarà in grado di tenerci testa. Le promettiamo che non faremo del male alla
dottoressa Daidoji. Almeno, non troppo! Hehehee..." disse, terminando il
discorso con una risatina allegra ma vagamente inquietante.
Graham si schiarì la voce, poi rispose, calmo ma fermo. "Non sarà necessario,
Lotte. La situazione non è certo tale da rendere necessario il vostro
intervento. L'unica cosa che dobbiamo fare, per il momento, è tenere d'occhio i
dintorni di Tokyo, per vedere se si manifesterà un nuovo Jewel Seed, oppure se
un altro Elementale dovesse giungere dal Giardino degli Elementi." affermò.
"Preferirei piuttosto... dare un'occhiata e rendermi conto di persona delle
capacità delle nostre Maiden, e delle nostre maghe combattenti. Diciamo che per
loro sarà... una piccola prova d'esame. Limitiamoci ad attivare la zona di
interdizione attorno alla Tokyo Tower, e osservare come se la cavano le nostre
ragazze."
"Una prova d'esame, eh? Molto interessante..." affermò Aria con un sorriso
arguto. "E va bene, io e mia sorella ce ne staremo buone, e ci godremo lo
spettacolo! Credo proprio che ci sarà da divertirsi!"
"Oh, sì! Voglio proprio vedere se quelle ragazze hanno la stoffa delle
guerriere!" rispose Lotte, osservando con curiosità le immagini che si
susseguivano sullo schermo.
----------
Una scena simile si stava verificando nel lussuoso appartamento di Mildred
Avalon, dove la comandante della branca inglese della TSAB stava assistendo agli
eventi comodamente seduta su una poltrona, con la fedele Fiona seduta a fianco.
E anche in questo caso, Mildred non sembrava eccessivamente preoccupata di
quanto stava accadendo. L'unica che stava prendendo sul serio il discorso di
Kira era proprio Fiona...
"Milady... che sta succedendo? Come mai quella Maiden ha deciso di fare una
cosa così terribile?" mormorò la ragazzina castana, sfregandosi nervosamente le
mani, mentre teneva gli occhi incollati allo schermo dal quale Kira stava
facendo il suo annuncio. "Insomma... pensavo fossimo tutti dalla stessa parte,
perchè adesso quella ragazza ha deciso di mettersi contro di noi? Non
capisco..."
Come sempre, ci pensò Mildred a tranquillizzare la sua nervosa assistente.
"Beh... in effetti trovo anch'io che quella Maiden stia facendo una cosa
piuttosto sciocca." disse con calma, girando un po' la testa verso Fiona.
"Immagino... che tutto quello che posso dirti è che, soltanto perchè facciamo
tutti parte della stessa organizzazione, questo non significa che siamo sempre
tutti d'accordo. Kira Daidoji... è sempre stata una Maiden molto arrogante. La
troppa fama, troppo presto, può ubriacare una ente giovane ed inesperta. Ma non
preoccuparti, le altre maghe combattenti e Maiden della TSAB sono già pronte ad
intervenire, e sono convinta che riusciranno a fermarla prima che possa fare
troppi danni. Se per caso dovesse essere troppo forte per loro... ma non credo
proprio che sarà così, visto quello che sono state in grado di fare finora...
allora interverremo io e il signor Graham. Ma come ho detto, non sarà un
problema per le nostre maghe combattenti e le nostre alleate. Tranquilla, Fiona,
questa crisi, se la si può chiamare così, si risolverà prima di quanto tu
immagini."
"Lo spero proprio, milady..." rispose Fiona. "E... devo ammettere che mi
piacerebbe vedere le Pretty Cure e le Maiden in azione! Me ne ha parlato sempre
molto bene..."
"Davvero?" chiese Mildred, con un certo tono divertito. "Bene, in questo
caso, non hai che da stare seduta e goderti lo spettacolo! Sono sicura che lo
troverai molto interessante!"
Fiona sorrise leggermente e si mise comoda sulla poltrona, decisa a non
perdersi neanche un istante dello spettacolo...
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"E va bene... da qui dovremmo avvicinarci alla Tokyo Tower, e distrarre un
po' l'esercito personale di Kira..." affermò Saki-H, mentre il gruppetto delle
Pretty Cure si avvicinava al simbolo di Tokyo, facendosi strada con attenzione
tra la folla che si era raccolta tutt'attorno, e facendo del loro meglio per
sembrare semplici passanti. "Nel frattempo, Lilica e Ioriko interverranno
dall'altra parte, in modo da fare sì che Kira sia costretta a dividere il suo
esercito in due... e Heart, Saki e Maori ne approfitteranno per fare irruzione
nella... sala del trono, giusto? Mi sembra una tattica semplice ma efficace, se
volete la mia!"
"Beh... a giudicare da come si comporta, quella Kira Daidouji è molto
intelligente, ma manca completamente di buon senso!" commentò Honoka, mentre
dava un'occhiata in giro per assicurarsi che tutto andasse bene. Nagisa, Mai e
Hikari seguivano a ruota, tutte pronte a trasformarsi non appena fosse sorto
qualche problema. "Probabilmente, è convinta che noi lanceremo un attacco
frontale, e invece noi la distrarremo, in modo che lei finisca per dividere le
sue truppe, e si esponga all'attacco delle nostre compagne!"
"Hehehee... chissà che faccia farà quando si accorgerà del suo errore!"
sghignazzò Nagisa. "Però... per fare in modo che il piano riesca, dobbiamo
assicurarci che tutte quelle guerriere di cui Kira si è circondata, o almeno la
maggior parte, vengano addosso a noi. A proposito... non avete idea di dove si
trovi Nanoha-chan? Nonsiamo ancora riusciti a metterci in contatto con lei?"
"E' quello che stiamo cercando di fare al momento... ma sembra che ci sia
qualche interferenza!" affermò Hikari, armeggiando con il suo cellulare. "Non
riesco a chiamarla... spero solo che si accorga di quello che è successo e
intervenga il prima possibile!"
"Beh, per adesso dobbiamo fare senza di lei, mepo!" esclamò Mepple. "Allora,
ragazze... mancano soltanto cinque minuti all'ora sulla quale ci siamo messi
d'accordo! Avviciniamoci alle barricate, e cerchiamo di intrufolarci
all'interno, mepo!"
Mai storse il naso, guardando i posti di blocco che delimitavano l'intera
zona della Tokyo Tower. Numerosi poliziotti tenevano d'occhio la zona, tenendo
lontani i civili e stando attenti che non accadesse nulla dai piani superiori.
"Sarà un po' difficile passare oltre quei poliziotti... ragazze, voi avete
qualche idea?"
Hikari ci pensò un attimo su... poi schioccò le dita quando le venne in mente
un'idea! Un'idea che aveva i suoi rischi, ma che comunque poteva funzionare.
"Ascoltate, ragazze, forse ho un'idea! Ma per questo avremo bisogno della
collaborazione dei nostri piccoli amici... non preoccupatevi, sono sicura che se
andrà tutto bene, i poliziotti saranno troppo impegnati con tutto il resto per
occuparsi di loro!" affermò la biondina, attirandosi dietro lo sguardo di tutte
le altre, che sembravano chiederle cosa avesse in mente.
"Che cosa vuoi dire, Hikari, chopi?" chiese Choppy. "Io... credo di avere già
un'idea di cosa vuoi dire, ma vorrei avere una conferma, chopi!"
Hikari annuì. "Quello che vorrei chiedervi, amici... è di uscire per un
attimo e distrarre i poliziotti, poi cercate di tornare da noi il prima
possibile!" spiegò. "Noi cercheremo di approfittare della confusione per entrare
nella Tokyo Tower e affronteremo l'esercito di Kira e Mei-Fang! Sperando che
Lilica e Yoriko arrivino in tempo per darci una mano..."
Inutile dirlo, l'idea lasciò tutte le Pretty Cure abbastanza interdette, per
non dire sbalordite! Hikari stava suggerendo... quello che loro avevano capito
che stava suggerendo?
"Come? Vuoi dire che... vuoi lasciare che dei normali esseri umani vedano i
nostri amici?" esclamò Saki-H, con gli occhi completamente spalancati, al punto
da strabuzzare fuori dalle orbite in maniera assolutamente comica! "Ma... ma ti
rendi conto di quello che stai suggerendo?"
"E' una pazzia... sai che cosa succede se l'esistenza di Mepple, Mipple e di
tutti gli altri diventa nota al pubblico?" esclamò Nagisa.
Un attimo dopo, le mascotte provenienti dai Giardini della Luce e delle
Sorgenti apparvero davanti alle ragazze, ognuna in uno sbuffo di fumo colorato.
"Però a questo punto non abbiamo molta scelta, mipo!" rispose Mipple, prendendo
la parola a nome di tutti gli altri. "Non vi preoccupate, ragazze, noi sapremo
come cavarcela, e non ci lasceremo acchiappare!"
"Ben detto, mepo! Non sarei certo il guerriero prescelto del Giardino
dell'Arcobaleno se mi facessi intimorire da un branco di energumeni, giusto?
Mepo!" disse Mepple, mettendosi le mani sui fianchi e assumendo una posa
imperiosa. "TRanquilli, farò in modo che anche alla mia cara Mipple non accada
niente! Mepo!"
La creaturina rosa, Pollun e Lulun guardarono Mepple con aria poco
convinta... e il guerriero prescelto si voltò verso di loro come per chiedere
una spiegazione. "Mbeh? Che avete da guardarmi con quell'espressione dubbiosa,
mepo?"
Nagisa sghignazzò a denti stretti. "Sai una cosa, Mepple? Le tue declamazioni
sarebbero molto più impressionanti... se non ti tremassero le gambe!" disse,
indicando le gambe di Mepple... e non appena le altre mascotte guardarono a loro
volta in quella direzione, videro che le ginocchia del "coraggioso guerriero"
stavano sbattendo tra loro come un paio di sonagli!
"Mepple ha fifa, lulu?" chiese la piccola Lulun, facendo assumere alla faccia
di Mepple un interessante colorito scarlatto!
Imbarazzato, Mepple si guardò attorno, quasi a cercare una scusa per la
figura poco elegante che stava facendo... e un istante dopo, incrociando lo
sguardo di Flappy e Choppy, deglutì e cercò di salvare il proprio orgoglio come
poteva. "Ugh... e va bene, lo ammetto, mepo! Ho un po' di fifa! Anzi ce ne ho
molta, mepo! Non mi sono mai trovato a dover passare sotto il naso a degli
omaccioni grandi e grossi!"
"Neanche noi, se è per quello, lapi..." affermò Flappy, guardando Choppy come
per approvazione. "Ma... dobbiamo pur renderci utili anche noi, no? Abbiamo
trascinato Saki e Mai in questo affare, ed è giusto che cerchiamo di rendere
loro le cose più facili, lapi!"
"Giusto! Quindi, contate su di noi, chopi!" rispose la sua compagna. "Vedrete
che non ci prenderanno mai... e poi torneremo prima di quando voi possiate
immaginare, chopi!"
"Grazie, amici!" rispose Mai, accarezzando Choppy sulla testa. "Okay, allora
ecco cosa faremo..."
----------
Pochi minuti dopo, davanti ad uno degli ingressi della Tokyo Tower, un gruppo
di poliziotti si sava prendendo un attimo di pausa, mangiando del ramen
istantaneo mentre tenevano d'occhio i piani superiori, dai quali non era ancora
saltato fuori nulla di sospetto. Sembrava che dopo aver fatto quell'annuncio
assurdo, Kira Daidoji si fosse semplicemente accontentata di restarsene là
seduta, in attesa di risposte da parte del governo o di altri organi competenti.
Comunque, per quello che concerneva quegli agenti, l'intera faccenda era
assolutamente ridicola.
"E' già passata quasi un'ora... e ancora non stanno facendo niente." disse
uno degli agenti, dopo aver succhiato alcuni spaghetti di soia dalla sua tazza
di ramen. "Mi chiedo quanto durerà ancora, questa buffonata. Abbiamo delle cose
un po' più importanti da fare che fare da baby sitter ad una marmocchia che si è
messa in testa che vuole essere la nuova imperatrice del Giappone."
"Una marmocchia che ha con sè un piccolo esercito e che, a quanto pare, è
dotata di strani poteri... ovviamente, per quanto io ci possa credere, a queste
fandonie." rispose il suo compagno. "Quindi... forse facciamo bene a starci un
po' attenti. Non abbassiamo la guardia, e stiamo attenti che nessuno si avvicini
alla Tokyo Tower senza permesso. Poi... si spera che decidano in fretta cosa
fare, perchè anche a me questa storia non piace più di quanto piaccia a te."
L'altro poliziotto alzò le spalle e fece per tornare al suo ramen... quando
qualcosa di piccolo, leggero e batuffoloso gli apparve sopra la testa,
facendogli quasi scivolare il berretto dalla testa, e sorprendendolo a punto che
si dimenticò di soffiare sugli spaghetti prima di metterli in bocca! Il
risultato fu una lingua scottata e una serie di esclamazioni di disappunto e
rabbia, prima che con la mano libera cominciasse a cercare a tentoni la cosa che
gli era caduta in testa...
"Yuhuuu! Ehilà, branco di imbranati! Cercate di prendermi, se ci riuscite,
lapi!" esclamò Flappy, mettendosi in piedi e sbracciandosi per attirare
l'attenzione.
"Eh? E quello che cavolo... cosa ci fa un peluche parlante da queste parti?
Da dove salta fuori?" esclamò l'altro poliziotto, restando del tutto sgomento
davanti all'apparizione del folletto del Giardino delle Sorgenti. Almeno finchè
non sentì la stessa cosa sulla sua testa, e si ritrovò con Mepple che cercava di
calargli il cappello sugli occhi.
"Noi non siamo dei peluche parlanti. Un po' di rispetto, mepo!" Il
malcapitato agente si ritrovò con un altro folletto che lo rimbeccava in piedi
sulla testa. A quel punto, tutti gli altri agenti si erano accorti che c'era
qualcosa che non andava, e si erano voltati verso i loro compagni, soltanto per
ritrovarsi a loro volta con una delle mascotte sulla testa, ognuna intenta a
distrarli nella maniera più disarmante che potesse loro venire in mente. Mipple,
Choppy, e anche Pollun e Lulun scelsero ognuno un poliziotto e apparvero sulle
loro teste, distraendoli quel tanto che bastava.
E quando furono sicure che gli agenti di guardia fossero sufficientemente
distratti, le ragazze sfruttarono quei pochi secondi per intrufolarsi oltre il
posto di blocco e drigersi con rapidità e furtività verso l'ingresso della
torre. Fu questione di pochi secondi... e non appena anche l'ultima delle
ragazze fu passata, Flappy diede un segnale, e le mascotte iniziarono a sparire
una ad una in una nuvoletta di fumo colorato, lasciando gli agenti inebetiti e
stupefatti! Era successo tutto così rapidamente che alcuni di loro non erano
nemmeno sicuri che fosse successo...
"Ugh... ma che cavolo..." esclamò uno di loro. "Che è successo, qui? Le
abbiamo viste davvero, quelle strane cose?"
"Non lo so, e a questo punto preferisco non saperlo... ugh, devo smetterla di
bere quei bicchierini di sakè prima di andare a letto..." rispose un altro. "E a
proposito... non si sarà introdotto qualcuno, mentre eravamo distratti?"
"Non essere ridicolo, Kazuhiko! Vorresti dire che quei follettini sarebbero
stati mandati per distrarci mentre altri passavano il posto di blocco?" lo
rimbeccò uno dei suoi compagni, che evidentemente non aveva la più pallida idea
del tipo di storia in cui si trovava. "Tu sei troppo paranoico, te lo dico
io!"
"Mah... sarà, ma io non sono molto tranquillo..." borbottò Kazuhiko, non
riuscendo a scrollarsi di dosso quello strano presentimento.
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"Dottoressa Kira..." disse Mei-Fang, guardando un video preso da una delle
telecamere di sorveglianza. "Sembra che abbiamo degli ospiti indesiderati. Le
Pretty Cure del Giardino della Luce e di quello delle Sorgenti hanno appena
fatto irruzione dall'ingresso est, e in questo momento si trovano al piano
terra."
"Hmm... e così, alla fine si sono fatte vive, quelle troglodite! Era anche
ora!" commentò Kira, senza muoversi dal suo trono improvvisato. Prese un altro
sorso di latte e fischiettò un motivetto tra sè, per nulla agitata. "Bene,
bene... allora, Mei-Fang, facciamo loro vedere cosa succede a chi si mette in
testa di opporsi al nuovo ordine della grande Kira-sama! Mandamogli contro tutto
l'esercito dei nostri androidi! Hehehee... voglio proprio godermi lo
spettacolo."
"Mi permetta di esprimere parere sfavorevole, dottoressa Kira." rispose
Mei-Fang, senza alzare la voce di un solo ottavo. "Sarebbe un'imprudenza mandare
subitol'intero esercito contro di loro. In primo luogo, negli spazi angusti
della Tokyo Tower, i nostri androidi finirebbero per intralciarsi a vicenda,
perdendo efficacia in combattimento. In secondo luogo, le mie schede di memoria
registrano che le Pretty Cure sono solo alcune delle combattenti in forza alla
TSAB, e ritengo quantomeno peculiare che non abbiamo mandato subito in campo
l'intera forza combattente. E' mia opinione che questo faccia parte di una
strategia per farci commettere un passo falso, ed esporci ad un
contrattacco."
Entrambe obiezioni che avevano una loro logica... ma Kira Daidoji non era
tipo da farsi convincere da queste piccolezze.
"E quando mai ho chiesto il tuo parere, eh?" esclamò la giovanissima Maiden,
con una vena pulsante che affiorava sulla fronte. "Ricordati che tu sei la mia
subordinata, e i subordinati esistono perchè i geni criminali come me possano
gridare loro dietro quanto vogliono! Ora, raduna tutte le truppe e mandale
contro quelle marmocchie microcefale! E' un ordine! Marsch!"
"Obbedisco." rispose la Maiden androide, non battendo ciglio di fronte alla
prepotenza della sua superiore. Mei-Fang si diresse verso una console di comando
e aprì una comunicazione con uno dei piani più bassi, dove si trovava l'intero
esercito delle guerriere androidi. "Attenzione, a tutte le unità. Intrusi
individuati al piano inferiore. Intercettare ed eliminare immediatamente.
Adottare formazione Beta per assicurarvi contro attacchi ai lati."
Immediatamente, gli occhi delle guerriere androidi si spalancarono e si
accesero di una inquietante luce rossa, e con un cigolio di arti meccanici che
si attivavano, le macchine umanoidi iniziarono a muoversi e si diressero verso
gli ascensori, pronte ad affrontare la minaccia alla loro padrona...
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Le Pretty Cure avevano preso un attimo di tempo per ricevere i loro piccoli
amici, che per fortuna non si erano fatti attendere troppo, e per
trasformarsi... e adesso, mentre si aggiravano per i piani più bassi della Tokyo
Tower, completamente deserti, si stavano tenendo pronte a qualsiasi attacco
potesse arrivare da qualsiasi direzione. Dovevano ammettere che lo scenario era
vagamente inquietante... la Tokyo Tower, normalmente un luogo così pieno di
persone e di attività, ora era completamente desolata e solitaria, e il silenzio
che regnava nei negozi e nei ristoranti al piano inferiore era spiazzante.
"O-okay... allora, dove sarebbero queste famigerate guerriere di cui quella
Kira si vanta tanto?" chiese Cure Bloom, tenendo alta la guardia e guardando a
destra e a sinistra. Un piccolo rumore alla sua sinistra attirò la sua
attenzione, e quella di tutte le altre Cure... e il gruppo si voltò in quella
direzione, giusto in tempo per vedere che gli ascensori della Tokyo Tower si
erano messi in funzione tutti assieme, e stavano scendendo verso il piano terra
partendo tutti dallo stesso piano... la terrazza panoramica!
"Guardate, popo!" esclamò il piccolo Pollun, indicando le porte degli
elevatori. "Stanno arrivando tutti assieme, popo!"
"Già, e tutti dalla terrazza panoramica... che è il luogo dove erano
schierate tutte quelle guerriere in uniforme!" affermò Cure White. "La
dottoressa Daidoji ha deciso di accoglierci con tutti gli onori, ma non credevo
sarebbe stata così avventata. Sta andando persino meglio di quanto
immaginassi!"
"Meglio di quanto pensassi, White-chan?" esclamò esterrefatta Cure Black.
"Ehm... non so se te lo ricordi, ma siamo di fronte ad un esercito di decine di
guerriere, e sono sicura che nessuna di loro è scarsa! Come mai dici che..."
Si sentì un suono acuto quando gli ascensori raggiunsero il piano terra tutti
assieme... e le loro porte si aprirono con un cigolio sinistro, rivelando intere
squadriglie di ragazze combattenti in tuta aderente e capelli blu elettrico, con
un'acconciatura in stile Chun-Li! Le Pretty Cure e Shiny Luminous si misero
tutte in guardia, mentre le guerriere dell'esercito di Kira scendevano dagli
ascensori, sempre mantenendo quella loro inquietante aria distaccata... e si
preparavano a combattere!
"Okay, ragazze... eccole che arrivano!" esclamò Cure White. "Ora, tutto
dipende da come ci muoviamo! Seguite le mie indicazioni, e credo andrà tutto
bene!"
"Credo di avere già capito cosa vuoi dire, White-sempai!" disse Cure Egret,
mentre la prima delle guerriere di Kira avanzava verso di lei e si preparava a
colpire...
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Sul lato opposto della Tokyo Tower, stava succedendo qualcosa di altrettanto
strano... e il gruppo di poliziotti che era stato assegnato al posto di blocco
si era visto arrivare una strana coppia di ragazze, composta da una bionda
sbarazzina in roller-blades, e una strana tipa con gli occhiali vestita da
strega, con tra le mani un grosso bastone magico con tanto di teschio mostruoso
in cima! Dovevano essere delle cosplayer che non si erano ancora rese conto
della situazione... e l'agente più vicino alla biondina si fece avanti per
consigliare loro di restare lontano dalla zona pericolosa, credendo che sarebbe
stato un semplice lavoretto di routine.
"Scusate, signorine..." disse, mentre Lilica continuava a guardarlo senza
dare l'impressione di essere preoccupata, e Ioriko teneva stretto Mike come se
da lui dipendesse la sua vita. "Ma non è possibile entrare nella Tokyo Tower,
almeno finchè questa crisi non sarà risolta. Siete quindi pregate di tornare
indietro e andare da un'altra parte."
Lilica non ebbe alcuna reazione... se non sfoderare un disarmante sorrisetto
che mise in mostra i suoi canini da vampira! "Davvero? Beh... peccato, perchè
pensavo che andare a fare una pattinatina alla Tokyo Tower mentre una
mocciosetta psicopatica cerca di conquistare il mondo sia un modo molto
originale di passare il tempo! E io sono tutta per l'originalità... vai,
Ioriko-chan!"
"Uuuuh... spero di non dovermene pentire..." mormorò spaventata la graziosa
Maiden-strega. "E... e va bene! Tocca a te, Mike!"
"Tsk... che mi tocca fare... e va bene! Latet brachium in terra usta!"
esclamò il demone trasformato in bastone magico, che Ioriko poi calò sul terreno
fino a toccare l'asfalto. Immediatamente, la dura scorza che copriva la terra si
riempì di crepe, allarmando i poliziotti... e un istante dopo, dalle fenditure
uscirono dei lunghi tentacoli neri simili a quelli di una sorta di piovra
gigante, che si avvinghiarono attorno alle caviglie degli agenti... e li
sollevarono di peso, facendoli finire a testa in giù ad un paio di metri
d'altezza! Lilica sghignazzò divertita, mentre i malcapitati cominciavano ad
agitarsi e a sbraitare.
"Hehehee... e bravo Mike! Vedo che anche in forma di bastone, non hai perso
nulla della tua abilità nella magia!" commentò la ragazzina mezza-demone.
"Ovviamente, non dimenticare che ci ho messo anch'io del mio!" esclamò
la voce inquietante di Dieu Mort, l'Arcano oscuro di Ioriko, nella mente di
entrambe le Maiden. "Io e il mio vecchio amico Michelangelo siamo davvero
un'ottima squadra, e questa è una delle cattiverie più divertenti che io abbia
mai commesso! HAHAHAHAAA! Adesso sì che quei babbei di sbirri sapranno cosa
significa farsi venire... il sangue alla testa! BWAHAHAHAHAAA!"
La povera Ioriko si calò il cappello sulla faccia, desiderando più di ogni
altra cosa, in quel momento, sprofondare nella terra, tentacoli o non
tentacoli.
Per fortuna, prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente,
Tempestas provvide a richiamare tutti all'ordine. "Scusate..." disse
telepaticamente, creando un effetto simile ad un soffio di vento. "So che
detto da un Arcano come me suona strano, visto che io rappresento il mutevole
vento... ma adesso dobbiamo entrare nella Tokyo Tower e dare una mano alle
Pretty Cure. Dobbiamo fare in modo che, quando arriveranno, le Maiden di
Partinias, Bhanri e Ohtsuchi abbiano facile gioco su quelle di Niptra e
Lang-Gong."
"Giusto! Stai tranquillo, Tempestas, non mi perderei mai un'occasione di
menare un po' le mani!" rispose allegramente Lilica, per poi prendere lo slancio
e scattare verso l'ingresso della Tokyo Tower, sentendosi quasi le ali ai piedi!
"Yuhuuuu! Preparati, mocciosetta! Ora la paghi per avermi fregato la Tokyo
Tower!"
Ioriko sospirò, mentre si avviava per raggiungere la sua migliore amica.
"Sigh... Lilica-chan non imparerà mai quali dovrebbero essere le sue
priorità..."
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La battaglia infuriava ai piani più bassi della Tokyo Tower. Da un latto, le
cinque Pretty Cure, con il contribuito praticamente nullo delle loro mascotte...
e dall'altra, le almeno cento guerriere che componevano l'esercito personale di
Kira. Una disparità numerica nettissima... ma nonostante ciò, la battaglia stava
rapidamente volgendo a sfavore delle guerriere meccaniche. Le Pretty Cure si
muovevano con agilità, evitando di affrontare le loro avversarie in spazi troppo
ampi dove avrebbero potuto essere circondate, e invece attirandole in corridoi,
arcate ed ingressi di negozi, dove le androidi erano costrette ad entrare una o
al massimo due alla volta. Il loro numero, in tali circostanze, contava ben
poco, e le Pretty Cure, più agili e svelte di pensiero, riuscivano a mettere a
segno colpi decisivi.
Cure Bloom e Cure Egret si lanciarono in perfetta sincronia contro due
guerriere androidi che stavano cercando di entrare nel fast food abbandonato in
cui loro si erano rifugiate... e sferrarono un doppio calcio volante che mise a
terra le loro avversarie, mandandole ruzzoloni contro un tavolo, mentre le
guerriere del Giardino delle Sorgenti atterravano sul bancone. Cure Black,
invece, aveva appena bloccato i polsi di un'altra androide, e la stava
spintonando contro il muro, sferrando un calcio all'indietro per coprirsi le
spalle da un'altra guerriera robot che stava cercando di afferrarla.
"La tua strategia ha funzionato, Cure White! Gli stiamo tenendo testa!"
esclamò Cure Black, per poi mollare i polsi dell'avversaria ed eseguire una
spettacolare capriola all'indietro, colpendo l'androide con un calcio durante la
rovesciata. Cure White evitò il pugno di un'altra nemica e, dopo averle
afferrato il braccio, la condusse a terra con ua perfetta proiezione da aikido.
Si sentì un potente boato quando il corpo, in apparenza leggero, della guerriera
androide cadde sul pavimento, lasciando delle evidenti crepe! "Accidenti,
però... certo che queste tipe non scherzano! Sembrano fatte d'acciaio!"
"Lo so, Cure Black!" spiegò Cure White, ritirandosi un po' per evitare un
altro attacco. "Queste non sono esseri umani, ma androidi... robot dall'aspetto
umano! Sono fatti molto bene, e anch'io me ne accorgo solo adesso... ma sono
tutte macchine da combattimento!"
"Davvero?" chiese Cure Black, scivolando sotto il calcio di un'altra nemica.
"Beh, questo da un lato complica le cose... ma dall'altro le semplifica! Non
abbiamo bisogno di farci scrupoli!" Detto questo, la Cure nera scivolò alle
spalle della sua avversaria e la afferrò, torcendole poi il collo in un unico,
fluido, letale movimento. L'androide, senza neanche cambiare espressione, ebbe
un ultimo spasmo prima di afflosciarsi al suolo e cessare di funzionare... e
poco più in là, Shiny Luminous teneva lontani gli altri robot con uno schermo di
luce. Lo scontro stava andando molto bene, e non era ancora arrivato il momento
che Lilica e Ioriko intervenissero...
"Attenzione. Attenzione. A tutte le unità." intervenne una voce
femminile dagli altoparlanti, facendosi sentire oltre il fragore del
combattimento. "Due nuove intruse sono entrate dall'ingresso 2, eludendo i
posti di blocco. Formate una squadriglia e andate a fermarle."
"Beh, sono arrivate proprio al momento giusto!" rispose Cure Egret, prima di
evitare per un soffio di essere afferrata da un'altra androide. Le Pretty Cure
del cielo si accucciò a terra e fece un movimento circolare con la gamba,
colpendo le caviglie dell'androide e facendola cadere a terra. "Adesso, le
nostre avversarie si divideranno in due gruppi... e per noi e per le nostre
amiche sarà molto più facile affrontarle! Non che non lo fosse già!"
"Hehehee... si vanta tanto, questa Kira Daidoji... ma la lista del perfetto
signore del male non l'ha mica letta!" scherzò Cure Black, mentre le androidi
già si separavano, formando due gruppi per cercare di respingere
l'attacco...
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Kira non stava prendendo molto bene il fatto che il suo esercito fosse in
difficoltà. In effetti, si può tranquillamente dire che fosse arrabbiata nera!
In quel momento, la giovanissima e arrogante Maiden era in piedi sulla sua
poltrona-blob azzurra, scuotendo rabbiosamente il pugno ogni volta che una delle
sue androidi veniva messa a terra, mentre Mei-Fang restava impassibile e in
piedi accanto alla sua compagna.
"Aaaaargh! Ma che cavolo fanno, quelle mezze cartucce? Io non ho creato un
esercito di robot malvagi perchè se le facessero dare così da un brnco di
marmocchie dal cervello più piccolo di un fagiolino!" strillò Kira, ormai fuori
di sè dalla rabbia. "Alzate e combattete, stupidi ammassi di latta! Quelle
ficcanaso, le voglio mangiare a colazione spalmate sul pane!"
"Tuttavia, dottoressa, io la avevo avvertita che mandare le nostre androidi
comuni tutte assieme avrebbe potuto essere un graveerrore." commentò tranquilla
Mei-Fang. "E i risultati sono sotto i nostri occhi. Le Pretty Cure e le Maiden
della TSAB avevano già calcolato questa nostra reazione, e si sono preparate di
conseguenza."
"Aaaaargh! Chiudi un po' il becco, Mei-Fang!" strepitò Kira, pestando i piedi
sul blob, e riuscendo solo a sembrare ancora più ridicola. "Io sono la grande
Kira Daidoji-sama, la più geniale scienziata di tutti i tempi! Devo solo pensare
un attimo, e troverò un modo di ribaltare la situazione!"
*CRAAAAAASH!*
Sia Kira che Mei-Fang fecero un salto quando qualcosa di grosso e veloce
sfondò una delle finestre del piano in cui si trovavano... una gigantesca gru di
carta, che era volata lì da chissà dove, portandosi in groppa tre Maiden
piuttosto irritate - nient'altri che Heart Aino, Saki Tsuzura e Maori Tsuzura,
che scesero come niente fosse dal gigantesco uccello di carta e si misero in
guardia davanti alle due Maiden nemiche, che ora non avevano più nulla da
opporre loro!
"Scusate se ci intromettiamo..." disse Heart, con espressione insolitamente
arrabbiata. "Ma siamo qui perchè c'è una bambina prepotente che ha bisogno di
essere messa in castigo."
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CONTINUA...
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Capitolo 28 *** La sfida della Maiden dell'Acqua ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-028
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Futari wa Pretty Cure - Nanoha - Arcana
Heart) scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 28 - La sfida della Maiden dell'Acqua
Kira Daidoji non poteva credere ai suoi occhi. Quella era la sua sala del
trono, la sella da dove lei avrebbe comandato e governato il Giappone... e poi
il mondo intero! Come si permettevano quelle tre marmocchie dal cervello più
piccolo di un fagiolino di invadere la sua proprietà e minacciarla? Saranno
anche state delle Maiden della TSAB come lei... ma questo non le autorizzava a
rovinare i suoi geniali piani!
"Dottoressa Kira Daidoji, ho completato la scansione delle tre intruse."
affermò laconicamente Mei-Fang, in piedi come una fedele guardia del corpo
accanto alla scienziata-bambina. "Identificate come Heart Aino, Maiden
dell'Arcano dell'Amore Partinias. Saki Tsuzura, Maiden dell'Arcano del Fulmine
Bhanri. E Maori Kasuga, Maiden dell'Arcano della Terra Ohtsuchi. Ognuna di esse
rappresenta una minaccia sostanziale in combattimento."
Heart si fece avanti, alzando i pugni in una posa di combattimento. "Mi
dispiace, Kira-chan, ma hai già combinato abbastanza guai." affermò. "Noi Maiden
della TSAB abbiam il compito di fare sì che nessuna di noi abusi dei poteri che
le sono stati donati. Quindi adesso smettila di fare i capricci, e rimetti tutto
a posto, okay? Altrimenti, saremo costrette a darti una sculacciata!"
Una venuzza pulsante apparve sulla testa di Kira, che storse il naso e
digrignò leggermente i denti davanti a quello che lei considerava un oltraggio
inaudito! "Tu? Tu, mocciosetta dal cervello di un paramecio ubriacio... vorresti
fare il predicozzo alla grande Kira-sama, la futura sovrana del mondo intero? La
più grande mente che il mondo abbia mai conosciuto? Hah! Certo che ne hai, di
fegato! E va bene... sembra proprio che certe persone non capiscano le cose a
meno che non gli vengano spiegate con la forza! E allora... Mei-Fang!"
"Sì, dottoressa Kira." rispose tranquillamente la ragazza androide dai
lineamenti cinesi. Con un fluido movimento delle braccia, Mei-Fang si mise in
posizione di guardia, piazzandosi davanti a Maori che era già pronta con le sue
fidate trottole di legno, mentre Kira, schioccando le dita, dava un ordine al
suo mostro di gelatina azzurra, che si trasformò da trono e sfera con le braccia
nella quale la bambina dai capelli blu stava immersa fino alla vita. Kira tenne
i pugni alzati davanti a sè... e il suo blob personale imitò l'azione della sua
creatrice, piazzandosi minaccioso davanti ad Heart e a Saki-T. "E' con rammarico
che faccio questo, Maori Kasuga. Preferirei risolvere i diverbi con le parole,
ma le mie direttive di proteggere la dottoressa Kira mi impongono di usare la
forza." proseguì Mei-Fang. "Offro le mie scuse, per quello che possono
valere."
Mei-Fang evocò il suo Arcano, il fiammeggiante Lang-Gong, che apparve per un
attimo accanto alla ginoide, sotto forma di un enorme lupo dalla pelliccia
composta di fiamme vive... e Maori scosse la testa desolata, mentre si preparava
al combattimento che appariva inevitabile. "Capisco che anche tu nutri dei dubbi
per quanto stai facendo, Mei-Fang. Sento che non sei convinta che la tua amica
stia facendo la cosa giusta... quindi perchè vuoi affrontarci ugualmente?
Dovresti cercare di convincere la dottoressa Kira a cessare le ostilità."
"Maori Kasuga... mettere in discussione gli ordini della dottoressa Kira non
è compreso come opzione nella mia programmazione." rispose Mei-Fang. "Tichiedo
quindi di combattere con me, e di non risparmiare alcuno sforzo."
La giovanissima miko sospirò, capendo che non c'era modo di evitare lo
scontro... mentre Heart e Saki-T si preparavano ad affrontare Kira, che aveva
appena evocato il suo Arcano, Niptra dell'Acqua... un enorme animale marino
simile ad una maestosa balenottera azzurra dalle pinne stoccate di decorazioni
dorate, e la coda ornata con piume bianche che le davano un aspetto misterioso e
magico. La bambina dai capelli blu e dall'ego smisurato stava fissando le due
Maiden più grandi con arroganza, sicura che non fossero avversarie degne di
lei...
"Sentite... visto che io, nonostsnte tutto, sono infinitamente buona, ho
pensato di offrirvi una possibilità di salvarvi." disse Kira, togliendosi
vanitosamente una ciocca di capelli dalla fronte. "E'chiaro che voi siete delle
Maiden molto forti. Certo non siete al mio livello, ma sicuramente siete molto
più forti di un sacco dei microcefali che infestano il mondo al giorno d'oggi.
Quindi... ho pensato di darvi la possibiltà di unirvi a me e diventare le mie
guardie del corpo. Che ne dite? Pensateci, avrete l'onore di servire la più
grande scienziata di tutti i tempi... e se me la sento, e ve lo meritate, potrei
anche concedervi le ferie! Che ve ne pare della proposta, eh?"
Saki-T alzò le spalle con indifferenza. "Non è male, ma io ne ho una
migliore." affermò. "E sarebbe, rimetterti il guinzaglio e trascinarsi di fronte
alla TSAB, in modo che ti diano la punizione che meriti per aver fatto questo
casino. Sì, penso che sceglierò questa, alla fine."
"E anch'io!" rispose Heart con entusiasmo.
La risposta di Kira fu quanto mai eloquente: la Maiden dell'Acqua incrociò le
braccia sul petto e scoppiò in una risata acuta e sguaiata, che riecheggiò in
tutto l'osservatorio della Tokyo Tower. "Hahahahahaaa! E quindi, voi pensate
davvero di potermi detronizzare e di rimettermi in riga? Magari per farmi
tornare a fare le tabelline con i mocciosi della mia età? Beh... scordatevelo!
Io sono la grande Kira Daidoji-sama, la scienziata più geniale di tutti i
tempi... e ho tutta l'intenzione di dimostrarvi che non sono più forte di voi
solo come cervello, ma anche come Maiden! Avanti, Niptra! Concedimi il tuo
potere!"
"CERTAMENTE, KIRA. COME SEMPRE." rispose mentalmente l'Arcano
dell'Acqua, con una voce che Kira, e Kira soltanto, sentiva come profonda e
melodica. "MA TI DEVO AVVERTIRE DI NON SOTTOVALUTARE QUESTE RAGAZZE.
PERCEPISCO CHE ANCHE I LORO ARCANI SONO MOLTO POTENTI, E HANNO DELLE AMICHE AI
PIANI INFERIORI CHE STANNO TENENDO OCCUPATO IL TUO ESERCITO."
"Hah! Capirai, non significa niente che abbiano degli Arcani forti come il
mio!" esclamò Kira, ancora non del tutto convinta che avrebbe dovuto prendere
queste avversarie sul serio. "Ci vuole anche cervello per saper sfruttare come
si deve i poteri del proprio Arcano, e mentre io ho questo vantaggio, loro non
ce l'hanno di certo! Quindi... fatevi pure sotto, microcefale! La grande Kira
Daidoji-sama sarà lieta di impartirvi una lezione di rispetto!"
La bambina tirò indietro il pugno destro e sferrò un diretto in aria... e il
blob azzurro nel quale fluttuava fece la stessa cosa, facendo partire un colpo
rapidissimo e potente contro Heart e Saki-T! Le due Maiden non riuscirono a
veder arrivare l'attacco in tempo, e il dirompente pugno le centrò in pieno,
scagliandole sul pavimento e facendole strisciare su di esso per diversi metri
prima che si fermassero doloranti al centro dell'osservatorio. Si rialzarono
rapidamente e si rimisero in guardia, vedendo Kira che si avvicinava a loro con
fare presuntuoso. "Hohohohohoooo! Ma come, tutto qui quello che sapete fare?
Insomma, cercate di impegnarvi di più! Io mi annoio, se non ho validi
avversari!"
"Heart-san! Saki-san!" esclamò Maori, vedendo che le sue amiche sembravano
nei guai. Mei-Fang non si fece scappare quell'occasione e, approfittando della
distrazione di Maori, si avvicinò di scatto e la colpì con una potente mossa di
kung-fu, sferrando una carica con la spalla e parte della schiena. Maori venne
colpita e scagliata a terra, ma si rialzò poco dopo e si rimise in guardia,
dandosi della sciocca per aver abbassato la guardia. Malgrado il peso, la
ragazza robot era davvero molto agile e veloce...
"Pensavo di averti detto di impegnarti." disse Mei-Fang stoicamente. "Non
prestare attenzione all'avversario è il modo più sicuro di perdere una
battaglia."
"Hai ragione. Farò in modo che non accada più." rispose Maori, rimettendosi
in guardia. Lei e le sue amiche evocarono i loro Arcani, prendendone in prestito
i poteri per affrontare questo impegnativo scontro...
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"Perfetto, ragazze! Continuate così, li abbiamo in pugno!" esclamò Cure
Bloom, eseguendo un salto acrobatico oltre la ragazza robot che la stava
attaccando, e poi scagliando un impulso di energia dalle mani che centrò in
pieno l'avversaria in mezzo alle scapole, mandandola a terra. Le Pretty Cure
erano riuscite ad eliminare gran parte delle combattenti robotiche dell'esercito
di Kira, e adesso non c'era che da togliere di mezzo le ultime resistenze. A
quel punto, i piani inferiori della Tokyo Tower sarebbero stati liberati, almeno
dalla loro parte... sicuramente, dalla parte opposta, Lilica e Ioriko stavano
facendo la loro parte, visto che non avevano incontrato molte avversarie. Le
truppe di difesa dell'aspirante imperatrice del Giappone si erano trovate
spiazzate davanti all'attacco delle Pretty Cure e della Maiden su entrambi i
fronti... e l'impulsività di Kira, che aveva fatto sì che si scoprissero, non
aveva certo dato loro una mano.
Cure Egret evitò un pugno di una delle poche guerriere androidi rimaste,
eseguendo una piroetta laterale, e poi scagliò una raffica di piccole sfere di
energia dai palmi delle mani aperte, colpendo in pieno entrambe le avversarie, e
lasciando campo libero a Cure Black e a Cure White per finirle: la Cure nera
strinse una mano a pugno, e sferrò un potente colpo contro la sua avversaria, il
pugno circondato da scintille crepitanti di energia nera... mentre Cure White
alzò un braccio in aria e poi lo puntò contro la ginoide rimanente, sparando un
raggio di energia bianca che trapassò il robot da parte a parte come se la sua
armatura fosse stata di carta! L'androide dall'aspetto femminile non cambiò
neanche espressione, e fece un altro passo in avanti, con delle scintille che
sprizzavano dal buco che Cure White aveva aperto nel suo corpo meccanico... poi
si afflosciò inerte al suolo e si disattivò con un cupo suono di circuiti che si
spegnevano.
"Perfetto. Questa era l'ultima, almeno per quest'ala della torre." affermò
Cure Black. "Spero solo che le nostre amiche se la stiano cavando altrettanto
bene, dalla loro parte. Che ne dite, andiamo a dare loro una mano?"
"Credo che sia una buona idea." disse Shiny Luminous, indicando il corridoio
puù vicino dal quale proveniva ancora qualche suono di lotta. "In effetti, loro
erano solo in due, e temo che potrebbero aver trovato qualche difficoltà in
più..."
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Shiny Luminous non aveva tutti i torti: per quanto Lilica e Ioriko non
fossero sul punto di essere sopraffatte, stavano avendo un po' più di difficoltà
a tenere a bada tutte quelle guerriere robot che sciamavano loro addosso da
tutte le parti... e Ioriko si stava facendo cogliere dal panico, non abituata a
trovarsi in una situazione così caotica. La giovane strega stava cercando come
poteva di difendersi, mentre Mike e il suo Arcano Dieu Mort cercavano di
spronarla a darsi più da fare.
"Aaaaargh!" gridò Ioriko, ritirandosi in uno stretto corridoio per evitare un
tremendo pugno che una guerriera meccanica le stava sferrando, che la mancò di
pochissimo e sbriciolò il muro vicino alla sua testa. "Qualcuno mi aiutiiiii!
Lilica-chan, fai qualcosa! Io non ce la faccioooooo!"
Lilica parò una serie di colpi che un gruppo di ginoidi le stavano
indirizzando contro, ed eseguì una rapida spazzata con la gamba destra, che
mandò a terra una delle nemiche... ma altre due si piazzarono davanti a lei,
impedendole di andare ad aiutare la sua compagna. La ragazzina mezza-demone
strinse i denti, cercando in qualche modo di intrufolarsi tra le avversarie e
andare in soccorso di Ioriko... ma le ragazze robot avevano formato una sorta di
muro mobile davanti a lei, e le impedivano di andare avanti. "Ugh... cavolo, sto
facendo del mio meglio, Ioriko-chan!" esclamò, creando un vortice davanti a lei
nel tentativo di respingere le ginoidi. Alcune di esse retrocessero, ma la
muraglia mobile si rinsaldò ancora davanti a Lilica, che riprese a cercare di
farsi strada a calci e pugni.
"LILICA, COSI' NON PUOI ANDARE AVANTI." la consigliò il suo Arcano
Tempestas telepaticamente. "DEVI USARE IL MIO POTERE PER SPAZZARLE VIA, O NON
RIUSCIREMO A CAVARCELA."
"Ci sto provando, Tempestas, ma non è così facile! Mi stanno addosso e non
riesco a concentrarmi!" esclamò la biondina. Riuscì a cogliere un momento in cui
le sue avversarie si erano allontanate un attimo, e fece una capriola
all'indietro, poi un volteggio in aria, e si portò alle spalle delle guerriere
robot... con tutto il tempo di cui aveva bisogno per evocare il suo Arcano! "Ah,
bene! Adesso sì che ci siamo! Scateniamoci, Tempestas!"
"BENE! NON CHIEDEVO DI MEGLIO!" esclamò telepaticamente l'Arcano
dall'aspetto di uccello mitologico. Lilica attivò il suo potere e creò un
potente vortice di vento davanti a sè e lo scagliò contro le ginoidi
dell'esercito di Kira, colpendone diverse in pieno e mandandole a terra, per poi
cercare di farsi strada verso Ioriko, che cercava ancora di proteggersi in
qualche modo.
"Insomma, Ioriko, un po' di spina dorsale!" esclamò Mike, muovendosi da solo
per parare i colpi che le guerriere robot sferravano contro la Maiden ormai in
panico.
"CHE RAZZA DI MAIDEN MI HAI AFFIBBIATO, MICHELANGELO?" disse irritato
l'Arcano oscuro, Dieu Mort. "ERA DIVERTENTE SPAVENTARLA ALL'INIZIO, MA ORA
VEDO CHE E' SOLTANTO UNA FRIGNONA CHE SI FA SPAVENTARE DALLE PRIME LATTINE
VAGANTI CHE AGITANO I PUGNI CONTRO DI LEI!"
"Ma non è colpa mia! Io non ho chiesto di diventare una Maideeeeen!"
piagnucolò Ioriko, ormai costretta a strisciare per terra alll'indietro per
sfuggire agli attacchi delle guerriere robot. "Io volevo soltanto fare un
piccolo esperimento con la magia! Non ho chiesto di evocare un re dei demoni e
di farmi seguire da uno spirito che si prende gioco di me e cerca di farmi
paura!"
"Ma adesso sei in questa situazione, e ti devi tirare fuori in qualche modo!"
ringhiò Mike. Una ginoide era giunta a portata di tiro, e il demone trasformato
in bastone magico morse il pugno che stava per raggiungere Ioriko, e scagliò
lontano la ragazza robot a cui apparteneva, mandandola contro una vetrina e
frantumandola con un rumore assordante! "O vorresti farmi credere che sono
bloccato qui, in questo mondo che non conosco, con una codarda di prima
categoria?"
"Io non ce l'ho il coraggio, e non me lo posso dare!" esclamò la strega
riluttante, cercando di allontanarsi quanto più possibile dal gruppetto di
ragazze androidi che le stava addosso. Un'altra guerriera meccanica era sbucata
fuori da dietro, e stava cercando di afferrare Ioriko alle spalle... cosa di cui
Lilica si accorse appena in tempo, usando i suoi roller-blades per scattare
verso la nuova minaccia e salvare la sua migliore amica.
"Attenta, Ioriko-chan! Ne hai una proprio dietro!" esclamò la ragazzina
mezza-demone, aprendo le sue corte ali e spiccando il volo per raggiungere la
sua migliore amica e darle una mano... ma non fece in tempo a raggiungerla prima
che un lampo metallico attraversasse l'aria dietro la guerriera robot, e la lama
affilata di una katana trafisse da dietro il corpo della ginoide, trafiggendole
la schiena, passando attraverso circuiti e giunture d'acciaio, ed emergendo dal
torace. Lilica, Ioriko e Mike spalancarono gli occhi per la sorpresa, mentre la
misteriosa assalitrice ritirava la sua spada, e il robot scivolava a terra e si
spegneva, rivelando chi era stato ad attaccare - una bella ragazza dall'aria
distaccata, vestita di una divisa da scolara blu con il cravattino bianco, calze
nere alte con leggere scarpe bianche, e i capelli verdi legati in una lunga coda
dietro la schiena. Teneva in una mano una lunga spada katana dalla lama
scintillante che maneggiava con fare esperto, e sulla sua schiena era legato un
fodero nero decorato finemente ma senza troppi fronzoli.
"Chiedo scusa. Un attacco alle spalle non si addice ad un samurai." disse
Kamui Tokinomiya, la misteriosa Maiden che aveva aiutato Nanoha e le Pretty Cure
durante il loro soggiorno alle terme, diversi giorni prima. Lilica e Ioriko
sbatterono gli occhi, chiedendosi con chi avessero a che fare... mentre Mike,
che sembrava invece riconoscerla, corrugò leggermente la fronte. "Ma in questo
caso, era necessario."
"Hey! Stavo per sistemarlo io, quell'ammasso di fili e bulloni!" protestò
Lilica, mentre andava a controllare che Ioriko stesse bene. "Tu chi saresti,
poi? Vieni qui a rubarci la scena, e non ti presenti neanche?"
"Hey, attenta a come parli tu, mezza demone! La signorina Kamui non ti deve
nessuna spiegazione, ruff!" esclamò una vocetta acuta che terminò, stranamente,
con un versetto simile all'abbaiare di un cane. In un vortice di foglie verdi
che sembrava essere apparso dal nulla, ecco materializzarsi davanti a loro una
strana ragazzina vestita di una tuta da ginnastica bianca, con bloomers rossi,
maschera sulla bocca e scarpette da ginnastica con le calze bianche... e
soprattutto, particolare che attirò subito l'attenzione di Lilica e Ioriko, un
paio di corte orecchie da cane drizzate sulla testa. Era circondata da
un'apparizione diafana che dava l'impressione di un groviglio di fiori, liane e
foglie, e nonostante le piccole dimensioni - non superava il metro e mezzo di
statura - dava l'impressione di essere un'avversaria di tutto rispetto!
L'apparizione della misteriosa ragazzina-cane sembrò dare a Mike la conferma
che cercava. "Hmm... e così, la leggendaria Protettrice Millenaria, Kamui
Tokinomiya... e la sua pupilla Konoha... fanno il loro ingresso in scena.
Davvero interessante." disse con velato sarcasmo, mentre le ginoidi di Kira di
schieravano davanti alle quattro ragazze, come se volessero elaborare un nuovo
schema di combattimento per far fronte alle due inaspettate avversarie. "A cosa
dobbiamo questo intervento?"
"Per quanto rispetti l'abilità dimostrata dalla signorina Felchenrow, temo
che la signorina Yasuzumi abbia ancora molto da imparare prima di essere una
Maiden della TSAB a tutti gli effetti." rispose la spadaccina, mentre
silenziosamente evocava il suo Arcano, Anutpada del Tempo. La misteriosa
creatura apparve sotto forma di un complesso congegno meccanico, pieno di
ingranaggi circolari che sembravano girare senza bisogno di alcuna spinta
dall'esterno, e poi svanì, ma la misteriosa ragazza samurai aveva già attivato i
suoi effetti, e sia Ioriko che Lilica ebbero l'impressione che Kamui si stesse
muovendo con maggiore velocità. "Quindi, lasciate a me e a Konoha-chan il
compito di rispondere alla crisi attuale. Konoha, sei pronta?"
"Konoha è pronta quando Kamui-sama vuole! Bau!" esclamò la ragazzina ninja.
"Moriomoto, Arcano della Vegetazione... vieni ad aiutare Konoha a sconfiggere i
suoi nemici! Ruff!"
L'Arcano della Vegetazione apparve dietro Konoha per un breve momento,
somigliante ad una grande pianta sferica che si reggeva in piedi su innumerevoli
liane che le facevano da gambe, ed era decorata da una quantità innumerevoli di
foglie smeraldine e fiori di tutti i colori... e prima che le guerriere robot
potessero reagire, Kamui scattò in avanti e sferrò un colpo con la katana,
talmente veloce che se Ioriko e Lilica avessero sbattuto gli occhi se lo
sarebbero perso! Tutto duro soltanto mezzo secondo, prima che la ragazza
riapparisse dietro il gruppetto di robot, con la spada sollevata... e poi, con
grazia ed eleganza degne di un samurai d'alto lignaggio, Kamui si rimise in
piedi e rinfoderò la sua micidiale arma... e subito dopo, con un lieve cigolio
metallico, le metà superiori delle guerriere robot scivolarono via dal resto del
corpo, staccate via con un netto fendente diagonale che aveva tagliato il
metallo come fosse stato carta! Incredule, Lilica e Ioriko restarono a guardare
le cinque ragazze androidi - ora divenute dieci - che crollavano al suono e
cessavano di funzionare.
"Oh... cavolo..." mormorò Lilica. "Chi si aspettava che quella tipa fosse
così forte?"
"Beh, credo che dovremo aspettare dopo, per meravigliarci dell'abilità della
Protettrice Millenaria. Anzi, dopo dovrò spiegare a voi e alle altre con chi
abbiamo a che fare. Questa Kamui, lo avrete notato anche voi, non è una ragazza
come tutte le altre." spiegò Mike.
Lo sguardo della strega in erba e della sua amichetta mezza-demone andò ai
resti delle guerriere robot che Kamui aveva fatto a pezzi con facilità
spaventosa, dai quali stavano ancora usando olio e scintille. "Accidenti, puoi
dirlo forte che non è una come tutte le altre!" esclamò Lilica. "Voglio dire,
noi eravamo qua che stavamo facendo fatica a tirare giù questi giocattolini, e
adesso arriva lei e li affetta tutti come niente!"
"Infatti questo è niente per Kamui-sama! Woof!" esclamò Konoha. Le ragazze
robot di Kira rimaste si erano di nuovo lanciate all'attacco, cercando di
compensare con il numero la differenza di potenza, ma Kamui, muovendosi tra le
sue avversarie come se stesse danzando, non dava loro il tempo di sferrare più
di uno o al massimo due colpi prima di eliminarle con un rapido, mortalmente
preciso fendente della sua spada! "Comunque, anche se Konoha non è forte come
Kamui-sama, anche lei è molto brava! Guardate un po'! Woof!"
La bambina-ninja dalle orecchie da cane si mise l'indice e il medio della
mano destra davanti alla bocca coperta dalla maschera, e mise le dita in varie
posizioni, una dopo l'altra, in rapidissima successione. Un secondo dopo, tre
sbuffi di fumo si levarono improvvisamente al suo fianco, e altre tre Konoha,
perfettamente identiche all'originale, apparvero e si scagliarono contro le
guerriere robot, sommergendole in una pioggia di calci, pugni, shuriken, kunai e
altre armi ninja che Ioriko non immaginava neanche esistessero - e avrebbe
preferito non saperne nulla! Le guerriere robot, che avrebbero dovuto essere la
punta di diamante con cui Kira si sarebbe impadronita della Terra, si trovarono
a retrocedere ancora davanti alla micidiale scarica di colpi, mentre Ioriko,
Lilica e Mike osservavano increduli la scena.
Tuttavia, l'incredulità di Lilica durò ben poco. Decidendo che la situazione
si era fatta soltanto più divertente ora ch avevano due alleate così potenti al
loro fianco, la biondina mezza-demone ghignò allegramente, mettendo in mostra i
suoi appuntiti canini! "Heheheheee... e così, la Protettrice Millenaria vorrebbe
tenersi tutta la gloria per sè? Non sia mai detto che la sottoscritta Lilica
Felchenrow se ne sta buona e zitta mentre qualcuno le ruba il divertimento. Non
sei d'accordo anche tu, Tempestas?"
"PIU' CHE GIUSTO, LILICA. A ME NON PIACE SFIGURARE DAVANTI A QUEL BARBOSO
DI ANUTPADA." affermò l'Arcano del Vento. "QUINDI COSA ASPETTIAMO?
LANCIAMOCI NELLA MISCHIA ANCHE NOI!"
"Grande, Tempestas! Questo sì che è parlare!" esclamò Lilica, aprendo di
nuovo le sue ali da pipistrello e gettandosi a capofitto nella mischia, verso il
robot più vicino. Presa abbastanza velocità, Lilica si gettò a terra e fece una
spettacolare scivolata, sgambettando il robot per poi alzarsi di scatto e
centrarlo con un poderoso calcio circolare che lo spedì contro una porta,
scardinandola! Kamui, che aveva appena atterrato un'altra ginoide con un
fendente micidiale, si girò con espressione interrogativa verso la ragazzina
bionda, che sghignazzò soddisfatta. "Heheheee... ho pensato che questi
giocattolini troppo cresciuti potessero essere un problema per voi, quindi ho
deciso di darvi una mano a disfarli! Visto che anima buona che sono? Prego, non
c'è di che!"
"Sei strana forte, lo sai? Woof!" abbaiò Konoha, per poi schivare l'attacco
di una guerriera robot scomparendo in una nube di fumo... e poi riapparendo
giusto sopra la sua avversaria, mettendosi in posa da ninja mentre la gettava a
terra con un doppio calcio! In breve tempo, la battaglia ricominciò, ancora più
furiosa di prima... e Mike iniziò a trascinare con sè Ioriko, che pure tentava
senza successo di trattenerlo e di convincerlo a non rischiare!
"A... Aspetta! Aspetta un attimo, Mike, per favoreeeee!" strillò la ragazzina
con gli occhiali... con Mike che la tirava come un mulo testardo, e Dieu Mort
che, semi-materializzato alle sue spalle, cercava di spingerla verso la
battaglia! "Io ho troppa paura, non ce la faccio a stare in quel caos! Non
voglioooooo!"
"Aaaaah, quante storie, Ioriko!" esclamò Mike, continuando a tirare. "Sei una
Maiden, o no? E hai anche con te uno degli Arcani più potenti che io conosca! E
soprattutto non mi va che quella smorfiosa d'una Protettrice Millenaria faccia
bela figura... mentre il sottoscritto Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI, se ne
resta fermo a guardare!"
"HAHAHAHAAAA! E DAI, MARMOCCHIA, SARA' DIVERTENTE, VEDRAI!" la spronò,
a modo suo, Dieu Mort. "SOPRATTUTTO, MI FARO' DUE BELLE SGHIGNAZZATE A VEDERE
COME TE LA FAI SOTTO DALLA PAURA! HAHAHAHAAAA! SONO O NON SONO L'ARCANO PIU'
CATTIVO DI TUTTI? SI' CHE LO SONO!"
"Ueeeeeeh! Ma io che ho fatto di maleeeeeee..." si lamentò la malcapitata
Maiden occhialuta, con dei comici fiumi di lacrime che le scendevano lungo le
guance mentre il suo bastone magico e il suo Arcano la spingevano nel bel mezzo
della mischia...
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"Yaaaaaa-ha! Prendi questo! Aino Tekken Punch!" esclamò Heart, facendo
ruotare il braccio destro e poi lanciandosi in avanti per sferrare un tremendo
diretto a Kira e al suo blob. Ma la Maiden dell'Acqua non si fece cogliere
impreparata, e dopo aver bloccato l'attacco, sollevando un braccio del suo blob
da combattimento e trasformandolo in uno scudo, restituì il favore afferrando
Heart per le caviglie con le enormi mani della sua creatura, trascinandola a
terra, e poi iniziando a farla girare!
"Aaaaaaargh!" urlò la Maiden dai capelli rosa. "Adesso so come si sente un
vestito messo in lavatrice a ciclo pesanteeeeeee!"
"Attenta, Heart!" esclamò Saki-T, per poi scagliarsi con rabbia contro Kira,
sferrando un micidiale calcio dal basso verso l'alto con entrambe le gambe,
mentre al contempo spiccava un salto altissimo! "Lasciala andare, piccola
farabutta! Claiohm Solais!"
Questa volta il colpo andò a segno, e Kira strinse i denti, facendo un verso
di rabbia e disappunto, mentre il suo blob mollava la presa, e Heart cominciava
a volare verso il centro dell'osservatorio. Ma la ragazzina dai capelli rosa,
senza scomporsi, eseguì una spettacolare acrobazia a mezz'aria e atterrò in
piedi sul pavimento, mentre la sua amica si portava rapidamente fuori dalla
portata di Kira e scagliava contro di lei un proiettile elettrificato che la
megalomane Maiden dell'Acqua scansò per un pelo. Poco lontano, Maori era ancora
impegnata con Mei-Fang, che si stava rivelando un osso molto più duro delle sue
copie: la giovanissima miko riuscì a bloccare una lunga combinazione di attacchi
alti e bassi, e una volta colto il momento giusto, afferrò il braccio sinistro
di Mei-Fang e la mandò a terra con una proiezione di judo. La ragazza androide
cadde pesantemente al suolo, ammaccandolo con il suo peso, e Maori riuscì a
mandare a segno un altro colpo con il pugno destro, prima che si rialzasse. Poi,
Mei-Fang si rimise in guardia e creò attorno a sè una srie di piccole colonne di
fuoco, che scottarono Maori con una vampata di calore, e la costrinsero a farsi
indietro. La Maiden della Terra spense rapidamente una manica del suo vestito
che era andata a fuoco e, non appena la protezione infuocata scomparve, scagliò
le sue trottole di legno come shuriken contro la sua avversaria, che non riuscì
a sottrarsi in tempo e venne colpita!
Maori indietreggiò ancora, e cercò di attaccare di nuovo... ma questa volta,
Mei-Fang non si fece cogliere di sorpresa: puntò il pugno destro contro la sua
avversaria... e un attimo dopo, l'avambraccio corrispodente si staccò
all'altezza del gomito, collegato al resto del corpo solo da una serie di
robusti cavi estensibili, e sfrecciò verso Maori grazie a dei piccoli propulsori
montati su di esso! Maori non si era aspettata un attacco simile, e fece appena
in tempo a spalancare gli occhi prima di essere colpita in pieno e scagliata a
terra dal pugno a razzo, che poi ritornò alla sua proprietaria.
"Heart, così non si può andare avanti. Questa mocciosetta ha un vantaggio
tremendo su di noi!" esclamò Saki-T, raggiungendo la Maiden dai capelli rosa,
mentre la loro avversaria, per nulla preoccupata da un colpo isolato, avanzava
verso di loro a braccia conserte, sempre semi-immersa nella gelatina azzurra di
cui era composta la sua creazione. La sua espressione trionfante e sicura di sè
non era cambiata, e il ghigno che troneggiava sul suo viso sembrava essere là
apposta per farsi beffe delle sue avversarie. "Ascoltami... ho bisogno di
avvicinarmi a quela specie di caramella ambulante, ma anche con la mia velocità,
non credo di potercela fare prima di essere colpita da quelle sue braccia
enormi! Potresti distrarle un po' mentre io preparo il mio attacco
decisivo?"
"Nessun problema, Sa-Sa!" rispose Heart, tenendo d'occhio anche Maori e
Mei-Fang. Ora, la Maiden della Terra si era rialzata, e aveva ripreso lo scontro
con la sua avversaria, riuscendo ad arrivare al corpo a corpo. Sembravano più o
meno alla pari, almeno al momento... "Dimmi solo cosa devo fare, e io te la
sistemo!"
"Hahahahahaaaa! Cosa state confabulando, voi due incubi di Darwin?" le prese
in giro Kira. "State pensando ad una nuova strategia da usare contro di me? Fate
pure, per me non ci sono problemi! Nulla che voi tentiate potrà fermare la
grande Kira Daidoji-sama, perchè io sono il più grande genio di tutti i tempi!
Non saranno delle mentecatte come voi a fermarmi!"
Senza farsi intimorire dalle spacconate di Kira, le due amiche si
avvicinarono, e Saki-T bisbigliò qualcosa nell'orecchio di Heart, che annuì con
espressione decisa. Poi, non appena Kira diede l'impressione di voler attaccare
di nuovo, la ragazzina dai capelli rosa si spostò rapidamente verso la propria
sinistra, e iniziò a caricare una grossa sfera di energia nella mano sinistra,
mentre nello stesso tempo si muoveva per far credere a Kira che stava cercando
di fare tutt'altra cosa. Senza preoccuparsi troppo di quale potesse essere la
strategia di Heart - e in effetti, Kira dubitava che Heart conoscesse anche solo
il significato della parola 'strategia' - Kira continuò imperterrita ad
avanzare, con Saki-T che restava indietro...
"Vediamo se riesci a fermare questo, Kira-chan!" esclamò Heart, dopo aver
finito di caricarsi. "Coraggio, Partinias, facciamo vedere a questa tipa che non
scherziamo!"
"PUOI CONTARE SU DI ME, HEART. PRENDI LA MIA FORZA." affermò l'Arcano
dell'Amore. Heart sorrise e puntò i palmi di entrambe le mani contro la sua
avversaria, e un enorme raggio distruttivo di energia rosa si diresse a tutta
velocità contro Kira e il suo blob... ma la giovanissima scienziata pazza non si
fece intimorire e alzò le braccia in aria, facendo sì che il suo blob la
imitasse. Le braccia della creatura gelatinosa si trasformarono in un unico,
enorme scudo e bloccarono il raggio di energia che Heart le aveva scagliato
contro... ma questa volta, la potenza del colpo fu tale che il gigantesco
ammasso di gelatina e la sua creatrice vennero spinti indietro di diversi metri.
L'espressione sicura svanì per un attimo dal volto di Kira, che questa volta
temette davvero che la sua avversaria sarebbe riuscita a superare le sue difese
e colpirla! Kira strinse i denti e si concentrò, trasferendo al suo blob quanta
più energia magica possibile... e qualche secondo dopo, il bombardamento di
energia di Heart terminò, e la ragazzina dai capelli rosa abbassò le braccia e
riprese fiato, guardando il risultato del suo attacco...
Sfortunatamente, si rese conto che non era stato un granchè. Kira e il suo
blob avevano subito dei danni, ma non tanti quanti la Maiden dell'Amore aveva
sperato. La gelatina vivente abbassò le braccia, imitando la posizione di
guardia in cui Kira si era messa... e la giovanissima scienziata, con una risata
trionfante che venne dopo un paio di secondi di esitazione - detestava
ammetterlo, ma stavolta aveva davvero avuto paura di non farcela -, puntò
l'indice contro Heart e riprese a prenderla in giro. "Heheheheeee...
hahahahahaaaaa! Ma come, tutto qui, marmocchia? E io che speravo che avresti
almeno fatto fare un po' di fatica alla sottoscritta Kira-sama! Bah, che mi
aspettavo, in fondo? Il mio blob d'acqua è un'arma praticamente perfetta!"
Heart scivolò nuovamente in una posizione di guardia, preparandosi a
sostenere un altro attacco della ragazzina dai capelli blu... ma, guardandosi
attorno, si rese conto che Saki-T non c'era più! Nei pochi secondi che Heart
aveva impiegato per scagliare il suo attacco, la sua compagna era riuscita a
scivolare alle spalle di Kira... e in quel momento, stava caricando contro la
loro avversaria! Un forte rumore di energia elettrica crepitante risuonò
nell'osservatorio della Tokyo Tower, accompagnato da una luce abbagliante e da
un penetrante odore di ozono... e quando la sbalordita Kira Daidoji si voltò per
cercare di contrattaccare, era già troppo tardi! Saki Tsuzura, la mano avvolta
da una potente aura elettrica, le era già addosso!
"Un blob d'acqua, eh? Allora non è poi un'arma tanto perfetta!" esclamò la
Maiden del Fulmine. "Colpisci, Bhanri! ADESSO!"
Kira spalancò gli occhi per la paura e il disappunto... e mezzo secondo dopo,
Saki-T abbattè il pugno caricato ad energia elettrica sul blob azzzurro,
spingendolo indietro di un po'...
"Evvai, Sa-Sa! Bel colpo!" esclamò Heart, aspettandosi che da un momento
all'altro Kira e il suo blob sarebbero stati investiti dalla scarica elettrica e
messi fuori causa...
...
...
Ma... non successe nulla.
Il mezzo sorriso di vittoria di Saki-T si spense all'istante, sostituito da
un'espressione di incredulità e disappunto... Heart sbattè gli occhi, come a
chiedersi perchè non fosse successo nulla... e Kira, dopo un istante, tirò un
sospiro di sollievo e ricominciò a ridere. Dapprima una risatina sommessa...
poi, non appena fu sicura che il pericolo era stato scampato, gettò indietro la
testa ed esplose in una risata sguaiata e trionfante!
"Cosa? Ma... ma che significa?" esclamò Saki-T, ritrovandosi improvvisamente
con la mano semiaffondata nell'arma semisolida di Kira. Perquanto la Maiden del
Fulmine si sforzasse, non riusciva a liberarsi da quella presa! "Ugh...
accidenti, non capisco! Come mai la mia scarica elettrica non ti ha
raggiunto?"
"Sa-Sa!" esclamò allarmata Heart. "Che... che sta succedendo?"
"Heheheheheeee... HAHAHAHAHAHAAAAAA! Ma è ovvio! Lampante! Chiarissimo! Un
cervello grande come un fagiolino come il tuo non potrà mai comprendere la mia
genialità!" esclamò la Maiden dell'Acqua, al settimo cielo! "E' tutto calcolato!
Fin dall'inizio non avevi nessuna possibilità! Fammi capire... tu ti eri messa
in testa che, dal momento che il mio blob è composto principalmente d'acqua,
H2O, idrogeno ed ossigeno... che tu avresti potuto usare una scarica elettrica
che si diffondesse attraverso il coro della mia creatura e mi investisse! E'
così, vero? Eh? E' così?"
Saki-T strinse i denti per la rabbia. "Lo sanno anche i bambini che l'acqua è
un ottimo conduttore elettrico!" esclamò.
Questa rivelazione lasciò Heart piuttosto sorpresa. "Huh? Davvero? Questa non
la sapevo!" affermò con aria melensa. "Ecco perchè la mamma mi dice sempre di
non usare l'asciugacapelli quando sono nella vasca da bagno..."
"Lasciamo perdere..." mormorò Saki-T.
Kira scosse la testa con un ghigno di sufficienza. "Heheheheee... certo... ma
quanti sanno PERCHE' l'acqua è un ottimo conduttore elettrico?" chiese
retoricamente. "Ve lo dico il perchè! E' grazie a tutti i minerali che sono
disciolti nell'acqua! Sono quelli a fornire all'acqua la sua conducibilità! E
io, nel caso ve ne siate dimenticate, cosa che è alquanto facile con le menti
limitate che vi ritrovate... sono la Maiden dell'Acqua, e ne controllo ogni
aspetto!"
"Cosa?" esclamò Heart stupita. "A... Aspetta un momento, Kira-chan! Vorresti
dire che... che appena adesso tu hai... tolto tutti i minerali dal tuo mostro
d'acqua?"
"Bingo! Vedo che almeno l'intuizione non è da primitiva!" esclamò la Maiden
dell'Acqua. "E' stato un attimo, e ammetto che il vostro attacco a sorpresa è
stato QUASI efficace! Se ci avessi messo una frazione di secondo in meno, mi
sarei presa una bella scossa! Ma ha funzionato! In un attimo, ho tolto tutti i
minerali dalla composizione del mio blob, trasformandolo in una creatura fatta
di acqua ultrapura! E quindi, mia cara Saki Tsuzura... i tuoi poteri sono del
tutto inefficaci contro di me, in questo momento! Comunque, giusto perchè sono
una che paga i suoi debiti... Kira-sama Driver!"
Saki-T venne repentinamente afferrata dalle possenti braccia del blob, che
poi fece un salto in aria, eseguì una rotazione su sè stesso, e scagliò via la
Maiden del Fulmine, che andò a sbattere con violenza contro il muro
dell'osservatorio, al punto da lasciarvi un'ammaccatura e far cadere alcuni
pezzi di acciaio e cemento dal soffitto. Poi, stordita, la ragazza dai capelli
blu scivolò a terra, rimanendo stordita e dolorante.
"Sa-Sa!" esclamò Heart, correndo ad aiutare la sua migliore amica. "Stai
bene? Accidenti, mi dispiace... era un bel piano, ma non mi aspettavo che
sarebbe riuscita a fare una cosa del genere!"
"Già, dillo a me..." rispose Saki-T, massaggiandosi la testa e cercando allo
stesso tempo di rialzarsi. "Ora dobbiamo inventarci qualcosa, se vogliamo
battere questa marmocchia con manie di grandezza! Se qualcuno ha idee, io sono
tutta orecchie!"
Kira rise di nuovo, e riprese ad avanzare contro le due amiche,
pavoneggiandosi per il suo vantaggio. "Heheheheee... ancora non volete
arrendervi? Eppure dorebbe essere chiaro chi è la più forte!" esclamò. "Avanti,
idiote! Mettetevi in ginocchio davanti a me!"
"Questo mai!" rispose Heart, decisa a resistere fino alla fine. "Io non mi
posso arrendere! L'Amore è dalla mia parte! Ora abbandona i tuoi piani,
Kira-chan! O sperimenterai il mio Pugno dell'Amore!"
Saki-T sorrise lievemente, mentre si rialzava e si rimetteva in guardia.
Heart riusciva sempre a suonare convincente, quando faceva questi discorsi che
pure sembravano ridicoli e scontati...
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La battaglia tra Maori e Mei-Fang stava andando avanti già da un po', senza
che nessuna delle due riuscisse a passare in vantaggio. La Maiden robotica
scagliò una fiammata spiraleggiante, che Maori bloccò toccando terra con una
mano, e facendo sollevare un muro di pietra che venne disgregato dal colpo, ma
raggiunse lo scopo di proteggere la giovane miko. Subito dopo, Maori usò la
telecinesi per sollevare da terra alcuni pezzi della sua improvvisata
protezione, e li scagliò contro Mei-Fang, che li fece a pezzi a pugni senza
alcuna fatica. Le due ragazze si avvicinarono di nuovo l'una all'altra, cercando
di colpirsi a vicenda... e finirono per sferrarsi un pugno in faccia a vicenda,
barcollando poi all'indietro! Maori scosse la mano indolenzita, e poi se la
passò sul labbro inferiore per pulirsi un po' di sangue, mentre Mei-Fang si
limitò a rimettersi in guardia, e prepararsi allo scontro successivo...
"Accidenti..." Disse tra sè Maori. "Non sta andando molto bene, e Heart-san e
Saki-san sono in difficoltà. Devo concludere in fretta e andare ad aiutarle...
se solo sapessimo dov'è Nanoha-chan, forse potremmo chiedere aiuto anche a lei,
ma perchè non è qui? Spero non ci sia un'emergenza da un'altra parte..."
Le due ragazze presero nuovamente la misura l'una dell'altra, mentre vicino a
loro stava per riprendere la lotta di Heart e Saki-T contro Kira...
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CONTINUA...
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Capitolo 29 *** Tokyo Tower liberata! ***
Pretty Cure Lyrical Arcana-029
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart)
scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 29 - Tokyo Tower liberata!
"Sembra che la nostra amica Kira avesse qualche altra sorpresa in serbo per
noi, eh?" chiese allegramente Lilica Felchenrow, eseguendo una spettacolare
capriola all'indietro per sottrarsi all'attacco di un'altra soldatessa androide
che era apparsa apparentemente dal nulla vicino a lei, seguita da un gran numero
di altre combattenti. "Beh, non che la cosa mi dia fastidio. Come si dice, più
ce n'è, meglio è, vero?"
"Ehm... in realtà il modo di dire dovrebbe essere che più siamo meglio è..."
affermò Ioriko, mentre con un incantesimo di difesa creava una barriera magica
per proteggersi dall'attacco di un'altra ginoide. "E qui invece non siamo
abbastanza per fermare tutti questi terribili robot!"
"Hah! Non fare la femminuccia, Ioriko!" esclamò Michelangelo, sghignazzando
con espressione quasi di sufficienza quando il pugno filoguidato di una delle
androidi si schiantò contro la barriera che lui aveva creato senza fare nulla.
"Ammetto che queste bambole meccaniche non sono costruite per niente male.
Quella marmocchia che dice di essere la Maiden dell'Acqua non è tutta fumo e
niente arrosto. Ma comunque, non può sperare di competere con la maestria di
Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI!"
"Woof! Ma c'è l'eco, qui?" si chiese la piccola Konoha con un latrato
sommesso. Due ragazze androidi avanzarono verso di lei, cercando di colpirla con
i loro pugni possenti, e la bambina ninja reagì appena in tempo, alzando le mani
davanti a sè e facendo una rapidissima serie di simboli con le mani, per poi
scomparire in uno sbuffo di fumo e lasciare al suo posto un pezzo di legno
cilindrico vestito come lei! Un istante dopo, rilevando qualcosa che si
avvicinava dall'alto, le androidi alzarono la testa... e videro non una ma ben
quattro Konoha che si lanciavano su di loro, sferrando dei calci volanti a piedi
uniti in contemporanea! Tutti i colpi andarono a segno, spedendo le guerriere
meccaniche a terra in un groviglio di metallo e scintille elettriche... e subito
dopo, quando altre due avversarie cercarono di attaccare, Kamui intervenne,
gettandosi in mezzo ad esse e sferrando un rapido, fluido colpo di spada che
tagliò il braccio del robot più vicino. Senza cambiare espressione, la guerriera
meccanica indietreggiò, guardando le scintille che spruzzavano dai cavi
elettrici tranciati... ma l'altra combattente robot non sembrò per niente
preoccupata, e attaccò sferrando un pugno davanti a sè, che sembrava in procinto
di colpire Kamui. Fortunatamente, la spadaccina Maiden di Anutpada si accorse in
tempo dell'attacco e si concentrò per un istante, e dal suo punto di vista gli
eventi cominciarono a scorrere al rallentatore, permettendole di evitare il
pugno della sua avversaria senza alcuna difficoltà semplicemente spostandosi di
lato. Poi, si spostò dietro la guerriera robot e il tempo riprese a scorrere
come prima - dal punto di vista di Lilica, Ioriko, Michelangelo e Konoha, la
spadaccina si era semplicemente velocizzata per un attimo ed era scivolata con
estrema facilità alle spalle della sua nemica!
"Cavolo, che scatto!" esclamò Lilica, appena scesa da una breve ma artistica
acrobazia a mezz'aria che si era conclusa con un poderoso calcio dall'alto verso
il basso sulla spalla di una ginoide, mettendola definitivamente a terra.
"Accidenti, perchè non è capitato a me l'Arcano del Tempo? Grazie a quello...
beh, vi immaginate le acrobazie che sarei in grado di fare?"
"Lilica! Guarda che ti ho sentito!" esclamò telepaticamente Tempestas,
l'Arcano del Vento. La ragazzina mezza-demone ridacchiò allegramente della
reazione offesa del suo Arcano, e lo rassicurò.
"Stavo scherzando, Tempestas! Lo sai che non mi unirei mai a nessun altro
Arcano! Sei tu il più figo di tutti!"
"Hey! Queste insinuazioni mi offendono!" tuonò telepaticamente Dieu
Mort, mentre Michelangelo apriva le fauci e soffiava una potente fiammata che
mise fuori uso un'altra guerriera robot. "Lo sanno tutti che il migliore di
tutti gli Arcani sono io, che diamine!"
"E' davvero il caso di litigare per queste cose, in questo momento?"
mormorò l'Arcano della Vegetazione di Konoha, Moriomoto. Anutpada, l'Arcano del
Tempo di Kamui, si era invece astenuto dal fare qualsivoglia commento, e lui e
la sua Maiden si erano limitati a riprendere a demolire le poche androidi
rimaste... e in breve tempo, a terra rimasero solo un gruppo di carcasse
metalliche dalle quali uscivano olio e scintille. Kamui ripulì la sua spada con
un fazzoletto e la ripose elegantemente nel fodero, per poi rimettersi a posto
la lunga coda di capelli e indicare la parte più interna della torre con un
cenno della testa.
"Ci occuperemo più tardi di queste cose. Per il momento, la nostra priorità è
raggiungere il piano superiore e mettere fine al piano della Maiden dell'Acqua."
affermò. "Anche se non ho esperienza con lei, vi posso dire che è un'avversaria
molto valida, malgrado la sua opinione di sè fin troppo elevata. E la Maiden del
Fuoco che la affianca, Mei-Fang, non è da sottovalutare neanche lei."
"No problem! Intanto, noi siamo in quattro, e loro sono in due, quindise la
matematica non è un'opinione, abbiamo i numeri dalla nostra parte!" affermò
Lilica, sgranchendosi le nocche mentre il quartetto si dirigeva verso gli
ascensori che portavano ai piani superiori. Non furono sorprese di vedere che
lì, ad aspettarle, c'erano già le Pretty Cure, sia le più anziane che le nuove
arrivate. Sembravano un po' stanche, e sicuramente avevano appena finito di
sostenere una battaglia piuttosto dura con il resto dell'esercito di Kira e
Mei-Fang... ma tutto sommato, davano l'impressione di essere ancora fresche e
combattive!
"Ehilà, ragazze! Scusate se vi abbiamo precedute!" disse Cure Black con una
risata gioviale, non appena vide arrivare Lilica e Ioriko... ma subito dopo, il
suo umore si fece più cupo quando riconobbe Kamui e Konoha, le due misteriose
Maiden che si erano trovate davanti quando Nanoha e Fate si erano scontrate alle
sorgenti termali. "Eh? E... e voi due che ci fate qui? Da dove siete saltate
fuori?"
"Conosci queste due, capitano Black?" chiese Cure Bloom, guardando con aria
stupita Konoha e Kamui. La Cure nera assunse un'espressione imbarazzataquando si
sentì chiamare in quel modo... e Cure White rispose per lei.
"Sì... le abbiamo incontrate una volta, quando siamo andate con Nanoha-chan e
gli altri alle sorgenti termali... non erano quello che si dice due simpaticone,
ma ci hanno aiutate contro un gruppo di Elementali che era venuto a rovinare
l'atmosfera vacanziera." spiegò Cure White. "Ora... come mai siete qui? Se siete
anche voi delle Maiden, dovete per forza essere delle agenti della TSAB, o mi
sbaglio?"
"Non sbagli, Cure White." rispose con calma Kamui, mentre Konoha drizzava le
orecchie e la coda in un atteggiamento di minaccia. "Siamo venute qui per tenere
sotto controllo l'elemento ribelle, Kira Daidouji, e la sua complice Mei-Fang.
Se volete darci una mano, siamo disposte ad unirci a voi, purchè non siate
d'intralcio."
"Hey! Un momento, miss samurai! Per tua informazione, noi siamo le Pretty
Cure! Io e Cure White abbiamo la nostra esperienza e abbiamo già sconfitto
quelli di Doutsuku tre volte! E Cure Bloom e Cure Egret hanno già dimostrato di
essere in gamba! Quindi, non crediate di essere chissà chi solo perchè siete
delle Maiden più esperte!" esclamò un'irritata Cure Black. Shiny Luminous cercò
in qualche modo di calmarla, appoggiandole una mano sulla spalla e ridacchiando
nervosamente.
"Ehm... su, non te la prendere, Cure Black! Sono sicura che Kamui-san non
intendeva offendere..." mormorò la biondina.
Tuttavia, nè Kamui nè Konoha sembrarono badare troppo al commento un po'
iracondo di Cure Black. "Al momento, le Maiden Heart Aino, Saki Tsuzura e Maori
Kasuga stanno combattendo contro la dottoressa Daidouji e la sua complice
Mei-Fang al piano superiore. Andremo lì e ci uniremo alla battaglia." disse
laconicamente la spadaccina.
Uno schianto inquietante seguì immediatamente dopo, e le ragazze guardarono
verso l'alto, verso il piano in cui Heart, Saki-T e Maori stavano affrontando
Kira e Mei-Fang. "Credo che sia il caso di sbrigarsi, in questo caso." affermò
Cure Egret, premendo rapidamente il pulsante dell'ascensore più vicino. Con loro
grande sollievo, le ragazze non dovettero attendere molto, e la cabina
dell'ascensore era abbastanza ampia da farle stare tutte e nove, quindi
entrarono nell'elevatore e lasciarono che le porte si chiudessero, venendo
rapidamente trasportate verso l'alto...
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"Hah! Tutto qui, quello che sai fare, cervellino da lepisma?" esclamò Kira,
colpendo Heart con un tremendo pugno da parte del suo blob d'acqua, e spedendo
la Maiden dai capelli rosa a terra, dove rotolò per un lungo tratto e si fermò
con un grugnito di dolore. Tuttavia, Heart si rialzò in fretta e si rimise in
guardia, decisa a non mollare. Un altro pugno dell'enorme blob scattò in avanti,
costringendo Heart e Saki-T a saltare indietro per non essere colpiti, e il
pesante arto centrò il pavimento aprendovi delle profonde fessure!
Maori e Mei-Fang, nel frattempo, sembravano in perfetta parità... o almeno,
riuscivano a tenere il ritmo l'una dell'altra, ora scambiandosi attacchi magici
a distanza, ora impegnandosi in un frenetico corpo a corpo che faceva mostra
della loro abilità nelle arti marziali. Tuttavia, la giovane miko si rendeva
conto che non sarebbe andata avanti così a lungo. Il lungo combattimento la
stava facendo stancare, mentre Mei-Fang, proprio per il fatto di essere un
robot, non sentiva la fatica e sembrava ancora fresca come una rosa.
"Accidenti, così non può proprio andare avanti..." disse tra sè la Maiden
della Terra, toccando il terreno con le punte delle dita e facendo sorgere da
esso un solido muro di roccia che bloccò Mei-Fang mentre questa stava caricando.
La ginoide, evitando di perdere tempo a demolire l'ostacolo, lo aggirò
rapidamente, ma anche così, Maori era riuscita a guadagnare abbastanza tempo da
rimettersi in guardia e studiare un'altra strategia. I colpi di Mei-Fang erano
molto potenti, e Maori non poteva restare a lungo in difesa... se avesse
continuato troppo a lungo, avrebbe finito per rompersi qualche osso sotto i
tremendi colpi della ragazza robot. Quindi, a questo punto, era necessario un
cambio di tecnica... che per fortuna la giovane miko era più che capace di
adottare.
Mei-Fang attaccò di nuovo, sferrando un pugno diretto al torace di Maori...
che non fece nulla per evitarlo e invece restò al suo posto, afferrando l'arto
con un movimento fluido e sicuro! Per un attimo, Maori fu sicura di aver visto
l'espressione distante di Mei-Fang distorcersi leggermente in un accenno di
meraviglia... poi, sfruttando la potenza della sua avversaria contro di lei,
Maori eseguì una spettacolare proiezione da aikido e fece volare la guerriera
robotica per un breve tratto, facendola infine cadere a terra di schiena con un
pesante schianto! Il pavimento vibrò sotto il peso del robot dall'aspetto
femminile, che rimase a terra qualche secondo prima di rialzarsi e controllare
che tutti i suoi sistemi funzionassero correttamente. Non appena fu sicura che
non ci fossse nulla fuori posto, Mei-Fang si rimise in guardia, ma ora Maori fu
convinta di vedere in lei una vaga espressione di curiosità.
"La tecnica che hai usato era aikido, immagino." affermò la ragazza robot.
"Devo ammettere che sei abile. Non mi aspettavo che tu fossi capace di usare una
tecnica simile con tale maestria."
"Beh, noi miko del santuario Kasuga ci alleniamo con queste arti marziali non
letali che possono essere molto utili per affrontare avversari che normalmente
sarebbero molto pericolosi in corpo a corpo." spiegò Maori. "L'aikido e il judo,
essendo basati sull'assecondare la forza dell'avversario e ritorcerla contro di
lui, sono particolarmente adatte contro nemici dotati di una grande potenza
fisica."
"Comprendo." affermò Mei-Fang, mettendosi di nuovo in guardia, con delle
fiammelle rosse che si accendevano attorno alle mani senza bruciarla. "Le mie
direttive mi impongono di combattere per proteggere la dottoressa Kira e
aiutarla a realizzare i suoi obiettivi, per quanto io stessa possa avere delle
riserve riguardo ad essi. Tuttavia, adesso ho una motivazione in più per
combattere contro di te. Sono curiosa di mettere a confronto le nostre tecniche.
Spero che la cosa non ti crei problemi."
"Nessun problema... anche se mi sembra un po' strano che tu mi faccia questa
richiesta adesso... dopotutto, le arti marziali non dovrebbero essere un modo
per sopraffare gli altri, ma un modo per conoscere sè stessi e migliorarsi
sempre di più. E quale modo migliore che un confronto amichevole per rendersi
conto del proprio livello rispetto agli altri? Bene, in tal caso, accetto la tua
sfida, Mei-Fang."
"Ti ringrazio. Sarà un vero onore." rispose educatamente la Maiden del Fuoco,
un sorriso appena visibile dipinto sul suo viso. "Lang-Gong, per questo
combattimento preferirei fare affidamento soltanto sulle mie abilità di
praticante di arti marziali. Vorrei per favore chiederti di ritirarti per
adesso."
"Ohtsuchi-sama... non voglio sembrare arrogante, ma anch'io vorrei combattere
contro Mei-Fang senza il tuo aiuto." chiese Maori al suo Arcano. "Vorrei offrire
alla mia avversaria un confronto ad armi pari."
"VA BENE, MAORI. SE E' QUESTO CHE DESIDERI." rispose telepaticamente
l'Arcano della Terra. Allo stesso tempo, le fiamme magiche che circondavano i
pugni di Mei-Fang si estinsero come se non ci fossero mai state, e la Maiden
robotica ringraziò il suo Arcano con un cenno della testa prima che lei e Maori
riprendessero a studiarsi con attenzione. Si avvicinarono l'una all'altra con
attenzione e sferrarono qualche fendente a vuoto, giusto per testare le difese
dell'avversaria... e ben presto, la loro battaglia riprese, in una spettacolare
sequenza di mosse e contromosse che ricordava quasi una danza! Mei-Fang non si
era mai sentita così... mentre si concentrava sulla sua avversaria, parando i
colpi e cercando di mandare a segno i propri, la Maiden del Fuoco sentiva una
strana emozione - si sentiva nervosa e al tempo stesso eccitata, e tutta la sua
attenzione era rivolta alla battaglia. C'era qualcosa di divertente in quel
confronto privo di animosità... era come se lei riuscisse a mettere da parte
tutti i suoi calcoli e mettere tutta sè stessa nella battaglia!
Dall'altro lato, lo scontro con Kira e il suo blob non stava andando troppo
bene per Hart e Saki-T. Le due Maiden, cercando di guadagnare un po' di tempo
per pensare ad una nuova strategia. I pugni dell'ammasso di gelatina azzurra
arrivavano sempre più vicini alle due ragazze, mentre Kira sembrava divertirsi a
tenerle sulla corda, giusto per far loro capire che avevano a che fare con
un'avversaria superiore a loro.
"Hahahahaaaaa! Allora, perchè non vi arrendete? Credetemi, non farete altro
che rendervi le cose più facili!" esclamò Kira con una risata sguaiata. "Due
povere galline con il QI di un paramecio non possono competere con la grande
Kira Daidoji-sama, la più grande scienziata di tutti i tempi e futura padrona
del mondo! Hahahahahaaaa!"
"Ugh... comincio veramente a stufarmi di questa mocciosa che soffre di manie
di grandezza!" esclamò Saki-T, scagliando un proiettile elettrificato contro
Kira, che la piccola scienziata parò alzando il braccio del suo blob e
assorbendolo, dopo essersi ovviamente premurata di eliminare tutti i minerali
disciolti nell'acqua. "Okay... a quanto pare non possiamo usare l'elettricità
per attaccarla. E i tuoi attacchi sono un po' troppo prevedibili per
funzionare... ma ci deve per forza essere un modo per batterla, e noi dobbiamo
scoprire come!"
"Hai ragione, Sa-Sa!" rispose Heart con testarda determinazione. "Facciamole
vedere che non c'è niente di più forte dell'amore e dell'amicizia! Se ci
mettiamo in due, sono sicura che possiamo vincere!"
"Beh, non tirerei in ballo l'amore ogni due e due quatto, Heart-chan... ma
hai ragione, dobbiamo fare le cose in collaborazione se vogliamo battere questa
marmocchia!" affermò la Maiden dai capelli blu, facendo crepitare delle
scintille elettriche sulle punte delle dita. "Ascoltami, Heart... tu cerca di
distrarla. Ho solo bisogno che tu la tenga occupata per una manciata di secondi.
Voglio vedere come farà a contrattaccare quando avrò usato questo trucchetto che
ho in mente su di lei!"
"Beh? Cos'è, state cercando di formulare qualche nuova strategia? Ovvero,
qualche nuovo modo per perdere? Fate pure, tanto per me non fa nessuna
differenza! La mia vittoria è assicurata in ogni caso!" esclamò Kira, flettendo
i bicipiti in modo tale che il suo blob facesse la stessa cosa. "Forza, fatevi
sotto, povere ochette! Vi dimostrerò che la sottoscritta Kira Daidouji non
tollera nessuna opposizione al suo regno!"
"Non credere di potertela cavare, Kira-chan! Sei stata molto cattiva, e
adesso noi siamo qui per metterti in castigo! Haaaaaa!" esclamò Heart,
scagliandosi rapidamente verso la Maiden dell'Acqua con il pugno destro chiuso e
avvolto da una luminosa aura rosa. Kira sghignazzò e alzò la guardia, usando le
possenti braccia del suo mostro gelatinoso per bloccare senza eccessivi problemi
gli attacchi di Heart, mentre la Maiden dai capelli rosa cercava faticosamente
di farsi strada per raggiungere la sua avversaria, ancora mezza immersa nel
mostro di gelatina. Un potente pugno di Heart, potenziato dall'energia rosa
conferitale da Partinias, centrò in pieno il polso del mostro gelatino e lo
scagliò indietro con violenza, facendo perdere per un attimo l'equilibrio a
Kira.
"Ugh... non sei niente male, Heart Aino, questo, anche se di mala voglia, te
lo devo riconoscere. Ma non credere che vincerai!" esclamò la piccola
scienziata, stringendo i denti frustrata. Secondo i suoi calcoli, quella
mocciosetta dai capelli rosa non avrebbe dovuto costituire un simile problema, e
invece eccola che resisteva ancora! Doveva ammettere che la cosa le dava
parecchio fastidio, ed era ora di rettificare tutto questo! "Ora... ti farò
vedere il mio potere come Maiden dell'Acqua! Avanti, Niptra, ti ho permesso di
dormire abbastanza! Risvegliati e aiutami ad eliminare i miei nemici!"
Heart fece un passo indietro quando sentì un forte rumore provenire dalle
mani protese di Kira, come quello di una grossa onda che minaccia di travolgere
un frammento di costa... e un attimo dopo, due grosse sfere di acqua turbinanti
apparvero nei palmi delle mani, formando un grosso muro d'acqua che la giovane
scienziata era in procinto di scagliare addosso ad Heart e a Saki-T. Prendendo
un bel respiro, Heart iniziò a concentrare tutte le sue energie nelle mani,
sperando di riuscire a creare uno scudo per proteggersi dall'attacco di
Kira...
Ma la Maiden dell'Amore era già riuscita a far guadagnare abbastanza tempo a
Saki-T. Una volta che la Maiden del Fulmine ebbe accumulato abbastanza energia,
spiccò uno spettacolare salto acrobatico oltre Heart e scese in picchiata su
Kira, estendendo le braccia circondate di scintille elettriche che sfrigolavano
minacciose! Dapprima allarmata per l'attacco improvviso, Kira si ritrasse e
sghignazzò con arroganza, ritenendo che quell'attacco non costituisse una
minaccia per lei.
"Hah! E cosa pensi di fare con quei tuoi giochi pirotecnici, ochetta blu?"
esclamò Kira, preparandosi allo stesso tempo per ogni evenienza. "Ti ho detto,
posso estrarre i minerali dall'acqua per fare sì che la tua scarica elettrica
non mi raggiunga! Il tuo tentativo di attaccarmi sarà del tutto inutile!"
"O forse no! Heart-chan, adesso!" esclamò Saki-T, per poi sbattere i pugni
tra loro... e far scaturire da essi un'abbagliante lampo di luce che investì in
pieno Kira e il suo mostro d'acqua, illuminando l'osservatorio della Tokyo Tower
come se fosse esplosa una bomba accecante! Chiaramente, il blob di Kira non
aveva nulla da temere da un attacco del genere... ma non si poteva dire
altrettanto della sua creatrice, che fu costretta a mettersi le mani davanti
agli occhi quando la luce abbagliante le colpì la retina!
"AAAARGH!" urlò Kira, tenendosi gli occhi irritati dalla luce accecante.
"Che... che cavolo vi salta in mente, a voi decerebrate? Come osate fare questo
alla grande Kira Daidouji-samaaaaaa?"
Saki-T atterrò elegantemente sul pavimento e accanto ad Heart, circondata da
un'aura di scintille elettriche, mentre Kira annaspava nel tentativo di
riorientarsi ed attaccare di nuovo... ma la tattica semplice quanto efficace di
Saki-T l'aveva colta completamente di sorpresa, e la giovanissima Maiden
dell'Acqua non riusciva a riaprire gli occhi.
"Brava, Sa-Sa! Questa volta l'abbiamo in pugno! Ora tocca a noi
contrattaccare!" esclamò Heart. Prima che Kira potesse tornare a vedere
normalmente, Heart scattò nuovamente verso di lei, e si caricò quanto più
possibile di energia, circondando di nuovo il suo pugno destro di energia
distruttiva di colore rosa. Fece ruotare il braccio un paio di volte, poi saltò
e si gettò in picchiata contro la sua avversaria, colpendola in pieno con il
pugno caricato di energia! "Credo che sia il momento di darti una lezione,
Kira-chan! Aino Tekken Punch!"
L'impatto fu tremendo, e l'enorme blob nel quale Kira combatteva venne
sollevato da terra come un fuscello e scagliato contro uno dei muri
dell'osservatorio, mentre la piccola Maiden dell'Acqua mormorava un'imprecazione
strozzata. Con un rumore agghiacciante, i vetri dell'osservatorio andarono in
pezzi, provocando una pioggia di schegge affilatissime, da cui Kira riuscì a
malapena a proteggersi sollevando il braccio del suo blob a mò di ombrello.
Heart e Saki-T si rimisero in guardia, mentre Kira scuoteva la testa per
schiarirsela e fissava con rabbia le due Maiden che la stavano mettendo
all'angolo. Sfortunatamente per lei, la vista ci stava mettendo un po' tornarle
- il lampo di luce creato da Saki-T era davvero molto intenso, e i suoi occhi ne
avevano risentito più di quanto a lei avrebbe fatto piacere ammettere.
"Ugh... voi due, dannate microcefale..." ringhiò. "Mi avete colpita... avete
osato alzare le vostre mani da barbare regredite contro la stupenda Kira
Daidouji-sama, la più grande scienziata di tutti i tempi e futura regina del
mondo? La vostra punizione sarà tremenda! Vi legherò come salami e vi farò fare
bungee jumping in mutande! Vi dipingerò un centro sul sedere e lo userò per fare
pratica di tiro con l'arco!"
"Siamo terrorizzate." disse Saki-T, con lo stesso entusiasmo che ci avrebbe
messo se avesse detto che tempo faceva. Una grossa gocciolona di sudore scese
dalla fronte di Heart, mentre Kira, imbarazzata al punto che non riusciva più a
ragionare lucidamente, borbottò tra sè qualcosa di incoerente e cercò di pensare
a delle punizioni ancora peggiori per aver sfidato la sua autorità!
"Ugh... allora... allora vi rinchiuderò in una stanza buia e vi farò leggere
'My Immortal', la peggiore fanfiction del mondo, per un mese di fila!" esclamò,
sempre più arrabbiata! "Ma prima vi farò bere tanta di quell'acqua che vi
scambieranno per due dirigibili! Niptra, non dormire! La grande Kira-sama esige
il tuo aiuto! Vieni in mio soccorso e sommergi quelle due ribelli sotto un muro
d'acqua! Water Tower!"
Kira alzò i pugni in aria e li calò giù di colpo... e il suo blob azzurro
fece la stessa cosa, colpendo il pavimento e provocando un terremoto in
miniatura! Due colonne d'acqua scaturirono dal punto in cui la creatura
gelatinosa aveva colpito, e si diressero ruggendo verso Heart e Saki-T, le quali
restarono al loro posto senza farsi prendere dal panico, e attesero che quegli
enormi proiettili d'acqua straripante fossero alla giusta distanza! La Maiden
del Fulmine si preparò e piegò leggermente le ginocchia, sicura che il prossimo
attacco sarebbe stato quello decisivo. Si trattava ora di coordinare il loro
attacco... e per la loro avversaria non ci sarebbe stato scampo!
"Heart-chan, tu sai come fare davanti ad un attacco del genere, vero?" chiese
Saki-T alla sua migliore amica, la quale sogghignò con aria sicura e alzò i
pugni davanti al viso, mentre le torri d'acqua si avvicinavano sempre di più, al
punto che ormai era impossibile conversare senza urlare.
"Ovvio, Sa-Sa! Non possiamo perdere! L'amore è con noi... e questa tecnica
d'attacco non vale nulla, tanto per dire!" esclamò Heart. Non appena l'attacco
di Kira fu giunto a pochi metri da loro, le due Maiden scattarono di lato
all'improvviso, e fecero in modo che le colonne d'acqua sfrecciassero loro
accanto, inzuppandole con gli spruzzi ma lasciandole illese. Saki-T caricò una
raffica di energia elettrica sulla punta delle dita e toccò la scia d'acqua che
le colonne si erano lasciate dietro... ma non rimase troppo sorpresa quando la
scarica si esaurì dopo pochi centimetri. Malgrado la rabbia, Kira aveva
mantenuto abbastanza presenza di spirito da ricordarsi di demineralizzare
l'acqua per non cadere vittima dello stesso trucco che Saki-T aveva cercato di
usare prima. Tuttavia, questa volta la cosa non lasciò esterrefatta la Maiden
del Fulmine, che si era aspettata una mossa simile e attaccò di nuovo prima che
Kira potesse rimettersi in guardia!
"Ora to sei scoperta su entrambi i lati, Kira-chan!" esclamò la Maiden dai
capelli blu, alzandosi e scattando verso l'avversaria su un lato, mentre Heart
la prendeva dall'altro. Rapidamente, Kira alzò i pugni del suo blob e cercò di
bloccare entrambi gli attacchi, ma non riuscì a prestare abbastanza attenzione a
tutte e due al tempo stesso, e nonostante i suoi tentativi, non riuscì ad
impedire a Saki-T di avvicinarsi con un'abile scivolata, e poi colpire con un
devastante calcio laterale, la gamba circondata da un'aura elettrica
scintillante! Il blob acquatico vacillò sotto i colpi della Maiden del Fulmine,
e Kira fu costretta ad indietreggiare, perdendo di vista anche Heart, che ne
approfittò immediatamente!
"Grazie, Sa-Sa! Sei stata grande! Ed ora, chiudiamo questa storia assieme!"
esclamò Heart, pronta a sferrare un nuovo attacco. Saki-T annuì e creò un'aura
di crepitante energia elettrica attorno al proprio corpo, per poi scattare in
avanti e intrufolarsi abilmente nella difesa della scienzata-bambina. Heart
saltò in alto , e il nastrino rosa legato attorno alla sua mano e al suo braccio
si drizzò come se fosse stato magnetizzato, caricandosi di energia rosa. Heart
prese la mira per un attimo, per poi sparare una raffica di raggi di energia,
rigorosamente rosa, alla sua avversaria! "Ribbon Beam!"
"Liath Flail!" esclamò Saki-T, scandendo delle strane parole in lingua
celtica. I raggi di energia scagliati da Heart andarono a segno, facendo
barcollare il blob azzurro di Kira... e prima che quest'ultima potesse
rimettersi in guardia, Saki-T la raggiunse e si produsse in una spettacolare
serie di calci rovesciati, eseguendo delle capriole in aria e colpendo la sua
avversaria con i piedi mentre saliva! Un colpo tremendo, eseguito alla fine
della spettacolare acrobazia, spedì Kira e il suo blob contro il muro,
provocando un'ammaccatura! La gigantesca creatura gelatinosa scivolò a terra
inerte, assieme ad una Kira Daidouji stordita e dolorante, che scosse la testa
per schiarirsela e cercò di rimettersi in guardia, ancora decisa a non
arrendersi. Heart e Saki-T erano già davanti a lei, di nuovo in posizione di
guardia, e sembravano invitarla ad arrendersi semplicemente guardandola con
decisione.
"AAAAARGH! Non è possibile, non è giusto! Io sono la grande Kira
Daidouji-sama, non mi potete trattare così!" esclamò Kira, in preda
all'indignazione. Mentre la giovanissima Maiden dell'Acqua si rialzava e
sembrava in procinto di riprendere a combattere, uno degli ascensori raggiunse
l'osservatorio e si fermò con un acuto segnale acustico. Le porte si
spalancarono, e il gruppo delle Pretty Cure, seguito da Kamui, Konoha, Lilica,
Ioriko e Michelangelo, entrò nella grande sala, tutti in guardia e pronti a
combattere... anche se restarono un po' sbalordite quando videro che ormai la
situazione sembrava essere sotto controllo, e Heart e Saki-T sembravano aver
quasi sconfitto Kira!
"Ragazze! Va tutto bene, qui?" esclamò Cure Bloom, uscendo per prima
dall'ascensore, affiancata subito da Cure Egret.
Maori e Mei-Fang interruppero per un attimo il loro combattimento, e la
giovane Maiden della Terra sorrise allegramente quando vide arrivare le sue
compagne d'avventura. "Lilica-chan, Ioriko-chan! Meno male che state tutte bene,
ragazze!" esclamò, ricevendo in cambio un pollice in alto da Cure Black.
"C'era da dubitarne, secondo te?" esclamò la Pretty Cure nera. "Un branco di
soldatini giocattolo troppo cresciuti non può certo competere con noi! Hey,
Kira, ti consiglierei di costruirle meglio, le tue guerriere robot! Adesso vanno
bene solo come pezzi da ferramenta!"
"CHE COSAAAAA?" ringhiò Kira, con del vapore che usciva fischiando dalla
testa. "AAAAAARGH, voi... voi, come osate prendevi gioco della grande Kira
Daidouji-sama! Io dovevo diventare la dominatrice del mondo! Non è giusto che
finisca così!"
"Eppure, temo che sia proprio così che finisce." disse con tutta calma Cure
White. "Spiacente, Kira, ma non potevamo certo fartela passare liscia dopo che
hai creato così tanti problemi! Spero che imparerai a non fare la prepotente, da
questo momento in poi."
"Giusto! Non è corretto prendersi la Tokyo Tower come palazzo imperiale."
affermò Lilica con un sogghigno astuto. "Lo sanno tutti che è il mio posto
preferito, per allenarmi con i roller-blades!"
"Non era esattamente questo che voleva dire, Lilica-chan..." rispose Ioriko
con un risolino esasperato.
"Ma il senso è chiaro, marmocchia! I tuoi capricci finiscono qui!" esclamò
Michelangelo, sghignazzando quasi ferocemente davanti all'espressione indignata
di Kira. "Ora, ti consegni a noi della TSAB, e ti diamo la punizione che
meriti!"
"Hah! E... pensate davvero che i vostri cervellini da sottosviluppati possano
decidere il destino della grande Kira Daidouji-sama? Avanti, Mei-Fang, fagli
vedere chi siamo! Attacca questi idioti!" esclamò la Maiden dell'Acqua, rivolta
al suo braccio destro... che aveva interrotto il combattimento con Maori e stava
in piedi accanto alla sua avversaria, che aveva anche lei deposto le armi
all'arrivo della cavalleria.
"Temo di non poter eseguire questo ordine, dottoressa Kira." rispose la
ragazza robot con tutta calma. "Secondo i miei calcoli, le possibilità che voi
vinciate un combattimento contro tutti questi avversari messi assieme sono
prossime allo zero per cento. E anche nell'improbabile ipotesi che doveste
vincere, dovremo vedercela con il resto della TSAB, che interverrebbe
sicuramente per ostacolarla. E senza il nostro esercito di guerriere robot, non
possiamo sperare di affrontare le forze della TSAB. Quindi, l'opzione migliore,
in questo caso, è la resa."
"Ma neanche per idea! IO, la grande Kira Daidouji-sama, dovrei arrendermi a
questi sottosviluppati?" esclamò Kira, pestando un piede e facendo fare la
stessa cosa al suo blob. "Grrr... ringrazia che tu sei la migliore amica!
Altrimenti non ci penserei su due volte a licenziarti, pusillanime che non sei
altro!"
"Ho l'impressione che la situazione non le sia molto chiara, dottoressa Kira
Daidouji." affermò Kamui, avanzando verso la piccola scienziata, una mano
sull'elsa della spada. "In tal caso, cercherò di spiegarmi meglio. Il suo piano
è fallito. Tutto quello che le resta è consegnarsi alla TSAB e attendere
giudizio."
"Sarà meglio per te che tu ti arrenda, scienziata pazza! Woof!" esclamò
Konoha. "Kamui-sama sa quello che dice! Non provare nemmeno a ribellarti!"
Kira rimase per un attimo in silenzio, ribollendo di rabbia impotente... poi,
però, un ghigno si dipinse sul suo volto, e la Maiden dell'Acqua esplose in
un'altra delle sue risatacce. "Hahahahahaaaa! Ma certo! Certamente! E' tutto
chiaro!" esclamò. "Voi volete tenermi al guinzaglio perchè vi siete resi conto
della mia superiore intelligenza e delle mie infinite capacità, e volete tenermi
al guinzaglio, costringendomi a sedere su un banchetto assieme ai mocciosi delle
elementari! Così io non potrei più usare la mia superiore intelligenza per
mettervi in ombra! Heheheheee... e va bene, immagino che per adesso dovrò
adattarmi a fare quello che volete voi... ma badate a voi, perchè non sarà certo
questo a mettere a terra la grande Kira Daidouji-sama! Per stavolta avete vinto
voi... ma io tornerò, la prossima volta, il mio piano sarà ancora più perfetto,
e voi non potrete fare nulla per fermarmi! IO diventerò la padrona del mondo,
che voi lo vogliate o no! Hahahahahaaaaa!"
"Ugh... ho come l'impressione che questa marmocchia non abbia ancora capito
con chi ha a che fare..." mormorò una stizzita Lilica.
"Forse qualche cazzotto avremmo dovuto darglielo noi..." fu il commento di
Cure Black.
"Per quanto non mi piaccia l'idea di prendere a schiaffi una bambina di sesta
elementare, temo che in questo caso devo darti ragione, Cure Black..." disse
Cure White con un sospiro.
Heart scosse la testa, si avvicinò all'insospettita Kira... e dopo essersi
chinata verso di lei, sfoderò un sorrisone radioso e le fece un buffetto sulla
fronte! "Sciocchina che non sei altro, Kira-chan... Dominare il mondo? E l'amore
in tutto questo dove lo mettiamo? Sciocchina, non vale la pena di dominare il
mondo se l'amore non c'è!"
"Au! Razza di..." mormorò Kira, massaggiandosi la fronte. "Non l'hai mai
sentito? Non si può dare una frittata senza rompere qualche dozzina di uova e
schiacciare qualche migliaio di cretinetti come voi!"
Uno strano suono, come quello di un razzo, sovrastò per un attimo tutti gli
altri... e una voce femminile distintamente vivace e trionfante intervenne nella
conversazione, cogliendo tutti di sorpresa! "Ahi, ahi... sembra che qualcuno qui
stia facendo i capricci." disse la nuova arrivata, apparendo con grande stupore
di tutti da una delle finestre sfondate dell'osservatorio! Una giovane donna dai
capelli bluetti a caschetto, con addosso un camice da laboratorio bianco sopra
una maglietta rossa, una gonna nera lunga fin sotto le ginocchia, e un paio di
scarpe nere con il tacco un po' alto, entrò dalla finestra apparentemente
fluttuando in aria, e muovendo la mano verso il gruppo della TSAB come se niente
fosse! Dapprima incredule, le ragazze si resero conto che la donna portava sulle
spalle uno strano aggeggio simile ad uno zaino, che però era stato modificato in
modo da includere una specie di razzo e un piccolo motore cilindrico che
produceva un cupo rumore ronzante. Ad una vista un po' più attenta, si poteva
dire che quella donna era una versione umana di Mei-Fang, solo che aveva
un'espressione molto più vivace, e non era altrettanto formosa... anzi, Saki-T
notò che era anche piuttosto piatta per la sua età!
"Huh? E questa qui chi è?" si chiese Cure Bloom, vedendo la donna che
atterrava pian piano e disattivava il dispositivo che le permetteva di fluttuare
nell'aria. Mei-Fang cominciò ad avvicinarsi alla nuova arrivata, e una volta
giunta vicino a lei, sorrise e le fece un inchino, chiaramente contenta di
rivederla!
"Dottoressa Mei-Ling." disse. "Sono molto felice che lei sia tornata in
Giappone. Confido che il viaggio sia andato bene."
"E' andato tutto benissimo, mia cara Mei-Fang!" rispose allegramente la
donna, accarezzando sulla testa l'androide come se fosse stata una bambina!
"Piuttosto, vedo che Kira-chan ha fatto un po' la matta, mentre ero via... anche
se tu hai fatto bene il tuo lavoro e non hai nulla da rimproverarti."
"Troppo buona, dottoressa." affermò la Maiden del Fuoco. Poi, si voltò verso
il gruppo delle Maiden e delle Pretty Cure, e presentò loro Mei-Ling.
"Signore... ho l'onore di presentarvi la dottoressa Mei-Ling Hua, luminare della
cibernetica e dell'informatica, nonchè mia creatrice."
"E' un piacere immenso conoscervi!" esclamò la giovane donna, sfoderando un
sorrisone smagliante mentre salutava le Maiden e le Pretty Cure... molte delle
quali, non conoscendo la persona con cui avevano a che fare, rimasero alquanto
interdette dal suo comportamento! Per essere una scienziata così abile, aveva un
comportamento molto spensierato... e soprattutto, era completamente diversa
dalla sua creazione!
"Cavolo... e quindi, quella sarebbe..." esclamò Cure Bloom stupefatta.
Kamui annuì, senza mostrare segni di stupore. "Esattamente. Noi della TSAB
abbiamo il massimo rispetto della dottoressa Mei-Ling Hua." spiegò. "E' stato
anche grazie alle sue invenzioni rivoluzionarie se siamo riusciti a proteggere
la Terra e il Giardino degli Elementi."
Kira sembrava essersi fatta più audace alla vista di Mei-Ling, e dopo essersi
messa le mani sui fianchi, fece una risatina e avanzò tranquillamente verso le
Maiden, come se volesse sfidarle a fermarla! "Heheheee... già, avete di fronte
la seconda mente più brillante di tutti i tempi... io sono la prima,
ovviamente!" esclamò. "E visto che io sono una stretta collaboratrice della
dottoressa Mei-Ling, a lei basterà mettere una parola sul mio conto per
impedirvi di trascinarmi su un banco di scuola a far ammuffire il mio fertile
cervello!"
Mei-Ling si voltò verso Kira, senza perdere il suo sorrisone radioso! "Temo
che le cose non funzionino così, Kira-chan!" disse. L'espressione rimaneva
tranquilla e gioviale, ma questa volta c'era qualcosa nella sua voce che fece
quasi venire i brividi a Cure Black e Cure Bloom! "Vedi... la legge giapponese
impone che non si possano saltare anni scolastici, e tu, come scienziata al
servizio della TSAB, non sei esentata dal rispettare le leggi di questo paese!
Quindi, mia cara Kira-chan... ora tu ed io andiamo a presentare la tua domanda
di iscrizione alla sesta elementare!"
Mentre Kira restava come pietrificata, con tanto di righine blu della
desolazione sopra la testa, Lilica scoppiò a ridere al punto che si piegò in due
per gli spasmi! "HAHAHAHAHAHAAAA! Ma dai! Ma fai davvero? Ah, questa no che non
me la scordo!" esclamò la biondina mezza-demone, ogni frase inframezzata da
risate roboanti. "Cioè, fammi capire bene, mocciosa... tu hai fatto tutto questo
casino perchè non volevi andare a scuola, e adesso scopri che ci devi andare lo
stesso? Hahahahahaaaa, che niubba che sei! Questa è quella che io chiamo la
classica figura di emme!"
"Ho come l'impressione che tutta questa faccenda abbia preso una piega un po'
ridicola..." mormorò Cure Bloom sfregandosi la fronte e guardando le reazioni
delle sue compagne. Ioriko si stava sfregando una guancia con l'indice con aria
melensa, Michelangelo scuoteva la testa, Lilica si stava rotolando per terra
dalle risate, Saki-T stava guardando da un'altra parte, come per dire che non
voleva avere niente a che fare con quella storia, Mei-Fang non faceva
commenti... e le altre, in pratica, restavano là come ipnotizzate a guardare
quella scena surreale!
"In pratica... tutto questo è successo perchè questa montata non voleva
andare a scuola?" mormorò stizzitta Cure Black. "Ci siamo spezzate le mani a
fare a botte con un branco di cyborg zoticoni... perchè quella lì voleva
bigiare?"
"Così sembra..." sospirò una rassegnata Shiny Luminous.
"A... A... Aspettate un momento!" esclamò Kira. "Do... Dottoressa Mei-Ling
Hua, lei non può farmi questo! Io merito di sedere al parlamento, anzi sul trono
del Giappone! Non dietro un banco di scuola! Ci ripensi! Mi aiuti a sfuggire a
questa persecuzione... e io le prometto che quando avrò conquistato il mondo, la
farò diventare la mia seconda in comando! Con Mei-Fang a fianco!"
"Kira-chan..." rispose Mei-Ling... brandendo un grosso ventaglio di carta che
era apparso praticamente dal nulla! "Non sono una a cui piace ripetersi.
Quindi... vogliamo andare a scuola con le buone, o con le cattive?"
"Temo di dover dare ragione alla dottoressa Mei-Ling." affermò Mei-Fang con
tutta serietà. "Non sarebbe saggio provocarla."
Dopo aver sbattuto gli occhi per un paio di volte, Kira abbassò la testa,
mentre dei fiumi stilizzati di lacrime le scendevano lungo le guance! "Ugh...
non posso crederci... le grande Kira Daidouji-sama, futura padrona del mondo,
che siede ad un banco di scuola come una stupida scolaretta qualsiasi! Quale
umiliazione..." mormorò.
Saki-T scosse la testa, con un sospiro irritato. "In pratica, tutto questo è
successo perchè una mocciosa si è fatta venire qualche grillo di troppo in
testa..." borbottò. "Siamo noi quelle che dovrebbero lamentarsi..."
"Qualcuno mi spiega cosa diamine è successo?" sospirò desolata Heart.
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Da un'altra parte, ben nascoste tra le fronde di un albero, le mascotte delle
due squadre di Pretty Cure guardavano con una certa impazienza la Tokyo Tower,
dalla quale non provenivano più segni di lotta.
"Hey, ragazze... non per essere pedante, mepo..." borbottò Mepple.
Flappy sospirò e scose la testa. "...ma potreste per favore ricordarvi di
venirci a prendere, lapi?"
-----------
CONTINUA...
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Capitolo 30 *** Lavoro di squadra tra rivali ***
Lyrical Arcana-030
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart)
scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 30 - Lavoro di squadra tra rivali
Nanoha Takamachi, in quel preciso momento, non poteva dire di non sentirsi
sotto pressione. Del resto, non capita tutti i giorni di sentire di dover
aiutare i propri migliori amici ad affrontare una bambina Maiden assetata di
potere, ma al tempo stesso di essere impegnate ad impedire alla propria rivale e
al suo famiglio combattente di raccattare un altro Jewel Seed...
Ed era esattamente questo che stava accadendo, mentre la battaglia della
Tokyo Tower andava avanti. Nanoha era impegnata a sostenere una estenuante
battaglia con Fate per la possessione di un Jewel Seed che si era manifestato
appena un po' fuori dal quartiere di Shibuya, in un giardino pubblico che ora -
grazie soprattutto alle magie di occultamento che la TSAB si era premurata di
usare - era diventato lo scenario della loro ultima sfida. Non che alla bionda
maga combattente la cosa interessasse molto. La sua priorità, in quel momento,
era semplicemente quella di recuperare il Jewel Seed e portarlo a sua madre.
Raising Heart e Bardiche si scontrarono a mezz'aria per l'ennesima volta, e
una pioggia di scintille si sprigionò dal punto in cui le due potenti armi si
erano incontrate... ma Nanoha fu costretta a staccarsi prima di poter dire
qualsiasi cosa, dal momento che Arf, nella sua forma animale, si lanciò contro
di lei per cercare di morderla. La bambina castana evitò il balzo vorace, e Arf
atterrò in piedi pochi metri più in là, per poi riassumere la sua forma umana
con rapidità sorprendente. La donna-lupo ghignò con espressione sicura e creò
dei piccoli cilindri di luce tutt'attorno a sè, per poi spararli verso Nanoha
con precisione letale.
"Photon Lancer!" esclamò Arf. Nanoha schivò i primi due colpi, ma gli
altri erano troppo veloci, e la piccola maga fu costretta ad alzare uno scudo
per proteggersi. Questa distrazione le costò, comunque, dal momento che Fate
approfittò di quel momento per scivolare alle spalle della sua avversaria e
colpirla alla schiena con un poderoso colpo sferrato con il manico di Bardiche.
Con un breve grido, Nanoha venne scagliata a terra, e per un istante Arf
credette che la battaglia fosse finita... venendo effettivamente colta di
sorpresa quando Nanoha si rialzò e rispose creando una serie di proiettili di
luce bianca, per poi scagliarli ripartendoli in egual misura tra le sue
avversarie. Fate, al contrario, sembrava esserselo aspettato, e riuscì ad alzare
uno scudo in tempo, al contrario di Arf che fu costretta a scansarsi rapidamente
per non essere colpita.
"Mi dispiace, so che dovete per forza avere le vostre ragioni per volere a
tutti i costi questo Jewel Seed..." affermò Nanoha, preparandosi ad affrontare
un nuovo scontro che si preannunciava anche più arduo del precedente. "Ma se
voleste dirmi per quale motivo vi servono i Jewel Seed a tutti i costi, forse
potremmo trovare una soluzione che accontenti tutti! Non credete che sarebbe
meglio così, piuttosto che batterci inutilmente?"
"Smettila di confondere le idee a Fate, ragazzina! Tu che cosa vuoi sapere di
noi, per credere di avere la soluzione?" esclamò Arf. La donna passò rapidamente
ad una forma ibrida, di aspetto principalmente umano, ma con orecchie, coda e
artigli da lupo e scattò verso Nanoha per attaccarla frontalmente... o almeno
questo è quello che a Nanoha sembrò fino all'ultimo momento, quando Arf scattò
lateralmente e cominciò a muoversi attorno a Nanoha in rapidi scatti che avevano
lo scopo di confonderla. Questa volta, però, Nanoha non ci cascò, e alzò Raising
Heart appena in tempo per parare l'attacco di Fate un istante dopo! Arf cercò di
approfittare di quell'istante e di colpire Nanoha da lato, ma i suoi artigli
colpirono soltanto uno scudo invisibile che Nanoha aveva alzato due secondi
prima, e scivolarono su di esso con uno stridio acuto.
"Io non ho mai detto di sapere qualcosa di voi, nè di avere la soluzione ai
vostri problemi!" ribattè Nanoha fermamente. "Io... penso solo che sia giusto
sentire anche quello che volete fare voi con i Jewel Seed. Dopotutto, credo che
se li volete, ci debba essere un motivo ben valido. Non credo che li vogliate
soltanto per fare un dispetto alla TSAB. E... mi hanno sempre insegnato che le
soluzioni ai vari problemi si trovano assieme."
Fate aggrottò la fronte, pur continuando a tenere Nanoha sotto pressione.
Doveva ammettere che quello che la castana diceva aveva anche senso... chi lo
sa, forse seavss parato dei suoi problemi... se avesse detto il motivo per cui
voleva i Jewel Seed... chi lo sa, magari sarebbe stato possibile ottenere il
resto senza dover combattere, e senza esporre Arf o altre persone ad eccessivi
rischi...
Ma...
No... no, purtroppo questo era impossibile. Non importa quanto lei lo
desiderasse, quanto sarebbe stato bello se fosse stato possibile far sorridere
di nuovo sua madre in questo modo... non era una soluzione praticabile. Provando
un improvviso sentimento di rabbia verso Nanoha, colpevole ai suoi occhi di
averla fatta illudere per un secondo, Fate spinse via la sua avversaria e
scagliò contro di lei una raffica di Photon Lancers, decisamente più fitta e
potente di quella usata da Alf qualche istante prima. Nanoha venne colpita più
volte e gettata a terra con un breve urlo, ma riuscì a rotolare di lato e a
rimettersi in piedi un attimo prima che la lama energetica di Bardiche si
abbattesse su di lei. Fate aveva ripreso a combattere, ma questa volta non c'era
più il distacco di prima... la bambina bionda era presa dalla rabbia - una
rabbia fredda, ragionata, ma non meno devastante.
"Te l'ho detto. Questo è impossibile. Quindi smettila di illudermi con le tue
parole." disse la biondina. "Tra di noi non ci può essere intesa o
collaborazione. Io ho il mio compito. Devo catturare tutti i Jewel Seed.
Soltanto così lei potrà sorridere di nuovo!"
"Lei?" chiese Nanoha. Senza volerlo, Fate si era lasciata scappare almeno un
accenno delle sue motivazioni. "Allora c'è davvero un motivo per cui stai
raccogliendo i Jewel Seed. Lo dicevo io, che non poteva essere per puro e
semplice egoismo!"
"Fai silenzio, una buona volta!" esclamò Arf, ora veramente infuriata. Cercò
di saltare nuovamente addosso a Nanoha, ma la bambina castana riuscì ad evitare
il suo attacco e si sollevò agilmente in aria, cercando di fare in modo che la
donna-lupo non potesse raggiungerla così facilmente. Fate corrugò la fronte e
fece cenno ad Arf di lasciar perdere Nanoha e concentrarsi sul cercare il Jewel
Seed che si trovava da quelle parti... e la cosa non sfuggì alla sua
avversaria.
"Raising Heart, puoi seguire i movimenti di quella donna?" chiese alla sua
arma. "Se dovesse raggiungere il Jewel Seed mentre io e Fate stiamo combattendo,
vorrei almeno cercare di intercettarla."
"AFFIRMATIVE. PINPOINT SCAN." rispose la voce elettronica di Raising
Heart, che cominciò a seguire i movimenti di Arf mentre Fate si lanciava
nuovamente all'attacco. Questa volta, però, Nanoha decise di fare qualcosa che
la biondina non si aspettasse, e caricò a sua volta in modo da intercettarla a
mezz'aria! La tattica funzionò - Fate non si era aspettata quell'improvvisa
aggressività da parte della sua avversaria, e fu costretta a chiudersi in difesa
e bloccare gli attacchi di Nanoha, che cercava di tenerla sotto pressione. Fate
si ritrovò a non riuscire a trovare un'apertura nell'assalto di Nanoha, e fu
costretta ad indietreggiare, lasciando a Nanoha qualche momento per prendere
fiato.
"E va bene, Fate. Se tu e la tua compagna non volete proprio dirmi nulla,
allora mi costringete ad usare le maniere forti. Anche la mia pazienza ha un
limite." esclamò Nanoha, decisa a non farsi più mettere i piedi in testa dalla
sua avversaria. Fate alzò la guardia, rendendosi conto che la sua avversaria
stav per fare sul serio, e che questa volta lei non se la sarebbe cavata tanto a
buon mercato: era quasi sbalordita del fatto che quella illustre sconosciuta che
lei aveva considerato appena un fastidio nel loro primo incontro avesse fatto
tanti passi da gigante e ora fosse ad un passo dal combattere ad armi pari con
lei... ma non importava. Lei doveva a tutti i costi prendere quel Jewel Seed, e
riportarlo a sua madre! Non c'era posto per le esitazioni o i rimpianti...
"Come desideri, Nanoha Takamachi. Vorrà dire che nemmeno io mi farò più tanti
scrupoli." affermò Fate, per poi iniziare a creare quelli che sembravano essere
dei circoli magici dorati attorno a sè, avvertendo Nanoha che il successivo
attacco non sarebbe stato tanto semplice da contrastare quanto quelli che Fate
aveva usato finora...
"Arc Saber!" esclamò Fate, sferrando un poderoso fendente circolare
con la sua falce e scagliando contro Nanoha un proiettile energetico a forma di
arco che si espanse attorno a lei. Nanoha si spostò appena in tempo, evitando di
poco la lama di luce che sfrecciò sotto di lei e si dissipò in lontananza, poi
scagliò una raffica di raggi di luce bianca contro Fate, costringendola a
spostarsi da dove si trovava, e difendersi come poteva. Nanoha annuì, essendo
riuscita a portare Fate dove voleva... e poi sparò un raggio di energia
concentrata, più grande e più potente di qualsiasi altro attacco avesse usato
prima d'allora! Questa volta, Fate spalancò gli occhi per la sorpresa, e non
fece in tempo a difendersi prima che il potente raggio di luce la colpisse,
facendola cadere a terra con un breve grido di dolore!
"Fate! No!" esclamò Arf, correndo a fianco della sua amica, che si rialzò
poco dopo, scuotendo la testa e scrollandosi la fatica di dosso. Nanoha si
abbassò verso la sua avversaria, tenendo ben stretta la sua arma nel caso Fate
si fosse lanciata di nuovo all'attacco, ma non facendo nulla per attaccare.
Arf inquadrò Nanoha con un'espressione carica di rabbia. "Tu... perchè non la
smetti di tormentare Fate? Hai già ficcato abbastanza il naso nei nostri affari,
quand'è che sarai soddisfatta? NOi non abbiamo chiesto il tuo aiuto, e non lo
vogliamo neanche!" esclamò, sfoderando gli artigli mentre si preparava a
lanciare un altro attacco. Nessuna delle contendenti fece la prima mossa, e si
limitarono a squadrarsi con espressione tesa, pronte a scattare al minimo cenno
di pericolo.
"A me non sembrava che voi non voleste aiuto... e le parole di Fate-chan mi
hanno convinto ancora di più che invece vorreste parlare con qualcuno e chiedere
aiuto! Dite di no con la voce, ma i vostri occhi dicono di sì!" cercò di
insistere Nanoha. "Ascoltatemi, per favore... so di sembrare insistente, ma... i
miei genitori mi hanno insegnato che esiste sempre un modo pacifico di risolvere
tutti i contrasti. Se cercassimo di venirci incontro a vicenda, forse potremmo
risolvere sia i vostri problemi che i nostri! Perchè non fare almeno un
tentativo? In fondo... cosa avete da perdere?"
Nanoha concluse il suo breve discorso sorridendo e tendendo la mano verso
Fate, che restò per un attimo senza parole e quasi stupita. Anche Arf fu colpita
dalla reazione di Nanoha, e anzichè accusarla di voler ingannare o illudere
Fate, restò ferma dov'era accanto alla sua amica, ascoltando quello che Nanoha
aveva da dire.
Dopotutto, quello che Nanoha diceva aveva la sua parte di merito... e anche
Arf, per quanto cercasse di non pensarci, aveva i suoi dubbi su quanto fosse
giusto eseguire gli ordini di Precia senza stare a pensarci su... Doveva
ammettere che anche a lei sarebbe piaciuto che ci fosse una possibilità di
risolvere il problema in un altro modo...
Ma non ebbero la possibilità e soprattutto il tempo, di pensarci su. Una
fiammata apparve dal nulla e sfrecciò verso le due ragazzine e la donna-lupo, e
soltanto grazie ai loro riflessi fulminei le tre riuscirono a sfuggire
all'attacco, che proseguì per un breve tratto e si schiantò sul terreno,
provocando un piccolo falò a pochi metri da loro. Immediatamente, Nanoha, Fate e
Arf si voltarono nella direzione da cui era provenuto l'attacco, giusto in tempo
per vedere chi era stato - un individuo dall'aspetto decisamente sopra le righe,
con un costume intero rosso decorato con delle strane fiamme verdi sul petto,
sui gomiti e sulle gambe, e forti capelli biondi che sembravano una enorme
fiamma sulla sua testa. I suoi occhi erano completamente rossi e privi di
pupilla... e dalle descrizioni che Nagisa, Honoka, Saki-H e Mai le avevano
fatto, Nanoha si rese conto di avere di fronte uno dei generalli di Dark Fall,
il buffo ma pericoloso Moerumba.
"Bueeeeeenos dias!" esclamò Moerumba, mescolando al discorso qualche
parola in spagnolo come era sua abitudine. "Avevo sentito che c'era un Jewel
Seed qui attorno, e sono venuto a dare un'occhiata. A quanto pare avevo ragione!
Diablos, e qui ci sono soltanto due ninas e una senorita!
Sarà un lavoretto facile facile prendervi il Jewel Seed e portarlo a su
majestad, Lord Akudaikahn!"
"Ah, è così? Quindi tu devi essere uno di quelli dell'Impero di Dark Fall,
specie di ballerino da quattro soldi!" esclamò Arf, già in guardia nel caso
Moerumba decidesse di attaccare all'improvviso. "Beh, mi dispiace deluderti, ma
io e Fate non ci lasceremo scappare questo Jewel Seed, non così facilmente! E
certo non abbiamo intenzione di darlo ad uno come te!"
Fate non disse nulla, ma si era già messa in guardia e stava tenendo la sua
arma, Bardiche, dritta davanti a sè, e in modo da poter sferrare un rapido
fendente se il combattente danzante di Dark Fall si fosse avvicinato entro un
raggio pari alla lunghezza della falce. Per nulla impressionato, Moerumba fece
un passo in avanti, e tra le dita di una delle sue mani si accesero delle
fiammelle scarlatte.
"Vaya, vaya, lo que tengo que hacer..." disse, quasi annoiato. "Oh,
beh, visto che voi senoritas non volete arrendervi tanto facilmente, non
mi rimane che costringervi a farlo. E comunque, non dite che non vi avevoo
avvertito! Vieni a me, Uzaina, diamo una lezione a queste marmocchie!
Vamos!"
Un'ombra minacciosa emerse da dietro Moerumba, infilandosi come uno spettro
nel primo oggetto che aveva a disposizione: un lampione posto a pochi metri da
Fate. Immediatamente, il lampione venne avvolto da una minacciosa aura oscura, e
sulla sua lampada apparve il volto di uno Uzaina, contorto in un'espressione
rabbiosa e furente. Si sradicò da solo dal terreno, rivelando un paio di gambe
metalliche che erano apparse spontaneamente, e dai suoi lati uscirono fuori un
paio di robuste braccia armate di artigli, prima che l'essere malefico gettasse
indietro la testa e ruggisse!
"UZAAAAAINAAAAAAA!" ringhiò, prima di scagliarsi all'attacco contro Nanoha,
Fate ed Arf, non badando al fatto che le due ragazzine fossero l'una contro
l'altra. Appena in tempo, le bambine-maghe e la donna-lupo riuscirono a
separarsi, e gli artigli dello Uzaina scavarono una profonda trincea nel punto
in cui si trovavano prima. Ma Nanoha si ritrovò immediatamente dopo sotto il
tiro di Moerumba, che la bersagliò con una raffica di fiammate e la costrinse a
zigzagare rapidmente per evitare di essere colpita!
"Forza, chica, perchè non mi fai vedere come balli bene?" esclamò
Moerumba, intensificando il bombardamento mentre Fate ed Arf cercavano di
vedersela con lo Uzaina-lampione. Il mostro creò una sfera luminosa nella
propria lampada e la scagliò contro la bambina bionda e la donna-lupo sotto
forma di un potente raggio di energia distruttiva che bruciò il terreno in mezzo
a loro, riducendolo ad una spianata ricoperta di cenere. Fate e il suo famiglio
avevano evitato di fare la stessa fine soltanto perchè erano riuscite a saltare
di lato al momento giusto, e Arf indietreggiò per qualche metro, per poi
mettersi in guardia e guardare la strana creatura con un misto di rabbia e
confusione.
"Fate, ma che cos'è questa... questa cosa?" esclamò. "Non ho mai visto una
creatura come questa... come ha fatto quella specie di ballerino a crearla?"
"Non lo so, Arf. Non conosco molto bene l'Impero di Dark Fall." rispose Fate.
"So per certo che usano gli Uzaina, delle strane creature senza corpo, per
trasformare oggetti inanimati... ma non ho idea dei dettagli."
"Poco importa. Finchè non abbattiamo questa cosa, non potremo prendere il
Jewel Seed, non è vero?" esclamò Arf. "E allora diamoci da fare, Fate! Prima
sistemiamo questo mostro, prima possiamo portare il Jewel Seed a tua madre."
Fate sentì una nota amara nel tono di voce del suo famiglio quando
quest'ultima pronunciò l'ultima frase, ma non ci fece caso e si mise in guardia,
tenendo Bardiche con due mani mentre Nanoha cercava ancora di sfuggire a
Moerumba. Il focoso guerriero di Dark Fall intensificava sempre più i suoi
attacchi, costringendo la piccola maga combattente vestita di bianco a dare
maggiore potenza ai suoi scudi per respingerlo. Ma restare in difesa non le
sarebbe servito a nulla - prima o poi, il nemico sarebbe riuscito a cogliere un
punto debole nella sua protezione, oppure le avrebbe fatto esaurire l'energia, e
questo avrebbe potuto esserle fatale! Doveva scambiare le posizioni e fare in
modo che Moerumba fosse costretto a chiudersi in difesa, prima che fosse troppo
tardi...
Con un pensiero, Nanoha approfittò di un istante di stanca negli attacchi di
Moerumba per raccogliere un po' di energia attorno ai suoi scudi... e si lanciò
contro il guerriero di Dark Fall, avvolta da un'aura di luce bianca che si era
accumulata sui suoi scudi! Moerumba non si era aspettato un attacco così
diretto, e la sua espressione allegra e gioviale si trasformò in una smorfia di
sorpresa prima che il proiettile umano in cui Nanoha si era trasformata lo
centrasse in pieno, facendolo cadere a terra con violenza! Nanoha si fermò a
pochi metri di distanza e tirò un sospiro di sollievo, poi si voltò rapidamente
verso Fate ed Arf, vedendole che avevano cominciato a combattere contro lo
Uzaina di Moerumba. Prima che il generale di Dark Fall potesse riprendersi e
attaccarla di nuovo, Nanoha volò verso le sue due avversarie e coprì in breve
tempo la distanza che la separava da esse... per poi sferrare un poderoso colpo
con Raising Heart alla testa dello Uzaina-lampione, che non si aspettava un
simile attacco da quella direzione! Il colpo lo raggiunse sul vetro della
lampada, mandandolo in pezzi con un acuto rumore di cristallo infranto, e il
mostro venne scagliato a terra con violenza, davanti agli occhi sbalorditi di
Fate e Arf, che non si aspettavano questo aiuto!
"Fate-chan! Arf-san! State bene?" chiese Nanoha, atterrando con leggiadria
accanto a loro... che sembravano ancora un po' indecise e combattute tra
ringraziarla e chiederle perchè mai avesse fatto una cosa del genere...
"Ascoltatemi, se quelli di Dark Fall sono anche vostri nemici, perchè non
proviamo a combattere assieme contro di loro? Penso che avremo più possibilità
di respingerli... e comunque, non possiamo permettere che si impadroniscano dei
Jewel Seed, dico bene?"
Fate corrugò la fronte, ma era abbastanza pragmatica da sapere bene che non
era il caso di guardare in bocca a caval donato. Sicuramente, combattere a
fianco di Nanoha, anche soltanto per questa volta, le avrebbe permesso di
riportare il Jewel Seed alla base... e i piani di Dark Fall contrastavano con
quelli di sua madre in ogni caso. Quindi, tanto valeva collaborare... tanto,
sarebbe stato solo per questa volta, giusto?
"Hm. Mi sta bene. Arf, per adesso dobbiamo collaborare con l'agente della
TSAB." affermò Fate, rivolta al suo famiglio, che non fece discussioni e annuì.
Lo Uzaina nemico si rialzò e si preparò ad attaccare di nuovo, mentre Moerumba
fluttuava verso le due ragazzine con un'espressione divertita sul viso.
"Ooooh, muy divertido! Quindi avete intenzione di combattere assieme
contro di noi, eh? Beh, per me no hay problema! Potete mettervi tutte
assieme, se volete!" le sfidò. Con un gesto di provocazione, Moerumba fece cenno
alle tre di farsi avanti, mentre il suo Uzaina illminava di nuovo la sua lampada
elettrica e scagliava un bruciante raggio di energia. Nanoha alzò nuovamente il
suo scudo e bloccò l'attacco, che però la costrinse ad indietreggiare sotto la
pura e semplice pressione... e un attimo dopo, quando il raggio di dissipò, Fate
scagliò di nuovo il suo attacco Arc Saber, girando su sè stessa ed eseguendo un
fendente con la sua falce di energia, scagliando poi un raggio di energia a
forma di arco verso i suoi avversari! Moerumba spalancò gli occhi, colto di
sorpresa per un secondo, ma riuscì a schivare l'attacco grazie ai suoi riflessi
fulminei.
"Ah! Accidenti, ce l'avevi quasi..." mormorò Nanoha... ma in quel momento, il
proiettile ad arco cambiò direzione, descrivendo un'ampia parabola a mezz'aria,
e tornò indietro verso i suoi bersagli come un boomerang! Questa volta, lo
scagnozzo di Dark Fall e il suo Uzaina non se ne accorsero in tempo per
evitarlo, e il boomerang di energia li centrò in pieno entrambi, esplodendo
addosso a loro con uno schianto tremendo, e scagliandoli entrambi a terra! Arf
ghignò, lieta di poter approfittare di questa occasione, e passò rapidamente
alla sua forma animale per scagliarsi addosso a Moerumba mentre questo si
rialzava. Le fauci voraci del lupo si chiusero sul braccio destro del
combattente di Dark Fall, che lanciò un breve grido di sorpresa e dolore, e si
liberò agitando il braccio e scagliando via Arf, che riprese forma umana a
mezz'aria e atterrò in piedi, rimettendosi in guardia.
"Ah, vedo che qui abbiamo delle ballerine niente male! E allora... uno,
dos, tres! Vaya!" esclamò Moerumba, per poi lanciare verso Arf tre palle di
fuoco grandi come palloni da basket, una dietro l'altra! La donna-lupo reagì con
rapidità e fece una capriola di lato, evitando i proiettili infuocati che si
abbatterono sul terreno ed esplosero uno dietro l'altro, creando delle chiazze
infuocate sul terreno ma lasciando illesa Arf, che poi caricò di nuovo verso
Moerumba. Ma stavolta, il combattente di Dark Fall non si fece cogliere di
sorpresa ed eseguì un salto acrobatico oltre Arf, aterrandole alle spalle e poi
colpendola con un agile calcio circolare! Arf grugnì di dolore e finì a terra,
ma si rialzò quasi subito, pulendosi la bocca con il dorso della mano.
"Però, sai ballare meglio di quanto pensassi, senorita!" commentò
Moerumba. "Interessante... mi diverto di più quando anche il mio partner sa
tenere il passo di danza! Ma ti consiglio di stare attenta, o questo sarà il tuo
ultimo tango!"
"Tu preoccupati di tenere il passo con me, ballerino!" esclamò Arf, cercando
il corpo a corpo e scagliando una raffica di pugni potenziati magicamente contro
il suo avversario, solo per vederseli tutti abilmente evitati. "E ti avverto che
io non rallento per nessuno!"
Mentre la donna-lupo e il guerriero fiammeggiante continuavano una
spettacolare danza di attacchi e schivate, Nanoha e Fate erano impegnate a
tenere sotto attacco lo Uzaina-lampione, che stava scagliando contro di loro un
raggio di energia dietro l'altro, costringendole a restare separate per la
maggior parte dello scontro in modo da costituire un bersaglio meno facile.
Mentre lo scontro andava avanti, le due giovanissime maghe cercavano di evitare
il più possibile gli attacchi del mostro, attaccandolo solo quando abbassava la
guardia con dei rapidi colpi energetici che non scaricassero troppo le riserve
di Nanoha e Fate. Stavano tenendo sotto scacco la creatura in maniera
impressionante, e difficilmente si sarebbe detto, guardandole in azione, che
quelle due fossero state nemiche fino a pochi minuti prima!
"Cerca di tenerlo occupato dalla tua parte." disse Fate. "Io raccoglierò la
mia energia e cercherò di eliminarlo con un unico colpo."
"Aspetta, Fate-chan! Non crederai che ti faccia fare tutto da sola! Ho
un'idea migliore, perchè non proviamo ad imprigionarlo con un incantesimo di
vincolamento e non lo colpiamo poi con i nostri attacchi migliori?" propose
Nanoha, tenendosi in volo vicino a Fate. La biondina si voltò verso Nanoha, come
se si stesse chiedendo cosa avesse in mente... ma decise, dopo un breve istante
di riflessione, che poteva essere una buona idea.
"Hmm... va bene. Io lo distrarrò, tu comincia a lanciare il tuo incantesimo."
affermò, mentre lo Uzaina si rialzava e si scagliava nuovamente verso di
loro!
"UZAINAAAAAA!" ringhiò la creatura oscura. Le sue braccia artigliata
scattarono con rapidità sorprendente verso Nanoha, che riuscì a schivarle per un
pelo, rimettendoci solo un lembo della sua Barrier Jacket. Tuttavia, vedere la
sua resistente veste protettiva che veniva strappata così facilmente, come se
fosse stata di carta velina, fece correre un brivido lungo la schiena della
piccola maga. Riportandosi alla realtà, Nanoha alzò Raising Heart in aria e
cominciò a tessere il suo incantesimo di blocco, mentre Fate caricava da lato e
sferrava un poderoso fendente con la sua falce. Lo Uzaina-lampione ringhiò di
nuovo, questa volta per la rabbia, quando la lama luminosa tracciò un solco
lungo il suo fianco, e la creatura barcollò, per poi rispondere sferrando un
colpo con tutto il suo corpo. Attorcigliandosi come un mostruoso serpente dal
corpo metallico, lo Uzaina avvolse Fate nelle sue "spire", cogliendo di sorpresa
Fate, che non si aspettava una simile agilità da una creatura come quella. Fate
spalancò gli occhi allarmata e cercò di liberarsi, ma lo Uzaina-lampione cercò
immediatamente di strotilarla, e soltanto grazie ad un rapido utilizzo delle sue
difese magiche Fate riuscì ad evitare di essere soffocata nella presa del
mostro... ma le sue spire metalliche riuscirono comunque a negarle la
possibilità di muoversi come voleva!
"Attenta, Fate-chan!" esclamò Nanoha, interrompendo il suo incantesimo per
intervenire e salvare la sua coetanea. "Lasciala andare, mostro! Prendi
questo!"
Con tutta la forza di cui era capace, Nanoha sferrò un colpo fenomenale che
raggiunse lo Uzaina tra capo e collo, facendolo vacillare e costringendolo a
mollare la presa su Fate, facendo sgusciare via la maghetta bionda. Poi, Nanoha
si caricò per un istante e scagliò un lampo di luce bianca che abbagliò lo
Uzaina! Il mostro ringhiò in preda all'ira e indietreggiò, cercando in qualche
modo di tenere d'occhio le due maghette malgrado fosse abbagliato, ma Nanoha e
Fate riuscirono a sgusciare via e a porsi a distanza di sicurezza, prima che la
terribile creatura si riprendesse. Si scambiarono un cenno d'assenso, e
cercarono di raccogliere di nuovo le loro energie per attaccare l'essere
oscuro... ma non riuscirono a caricarsi abbastanza prima che una raffica di
fiammate piovesse attorno a loro, costringendole a separarsi!
"Momentito, senoritas!" esclamò allegramente Moerumba, il mittente
della scarica fiammeggiante, scagliando altri strali incandescenti verso le due
bambine, che furono costrette ad alzare i loro scudi. "Non volevate certo che la
festa finisse senza che io mi fossi esibito nella mia danza migliore, vero? Non
è una cosa molto carina, verdad?"
"Ancora tu?" esclamò Fate, mettendo da parte la sua facciata di ragazzina
fredda e priva di emozioni, e facendo trasparire un pizzico di irritazione. "E
dov'è finita Arf? Che cosa le hai fatto?"
"Oh... temo che la senorita non fosse poi questo granchè come
ballerina." disse Moerumba, indicando verso il terreno con aria falsamente
dispiaciuta. Arf era a terra, e si stava rialzando lentamente, massaggiandosi la
testa... ed era chiaro che Moerumba era riuscito ad avere la meglio su di lei.
"Peccato, perchè stava davvero cominciando a divertirmi. Oh, beh... no hay
problema, por supuesto. Posso tranquillamente continuare a ballare con
voi!"
"Non ti perdonerò per aver fatto del male ad Arf." rispose freddamente Fate,
imbracciando Bardiche. Ma fu Moerumba a fare la prima mossa, scagliando una
raffica di fiamme contro le due ragazzine e poi avvicinandosi di scatto a loro,
girando su sè stesso come una trottola. Le due maghette si ritrovarono a
doversela vedere con un avversario agile ed imprevedibile, che combatteva in
maniera molto diversa da quella di qualsiasi avversario avessero incontrato fino
a quel momento. Un attimo sembrava volteggiare attorno a loro senza attaccare...
e l'attimo dopo, eccolo arrivare loro davanti, circondato da fiammate rosse!
"Attenta, Fate-chan!" esclamò Nanoha... solo per ritrovarsi costretta a
schivare quando lo Uzaina scagliò un raggio di energia contro di lei, e la
centrò in pieno, facendola cadere a terra con un breve grido di dolore! La
maghetta vestita di bianco rimase faccia a terra stordita, e cercò di rialzarsi,
mentre Fate faceva del suo meglio per tenere a bada Moerumba, volteggiando
Bardiche nelle sue mani e colpendo con un poderoso fendente. Tuttavia, il
guerriero di Dark Fall non poteva certo essere messo a terra da questi attacchi
di poco conto... e infatti, un attimo dopo, Moerumba riuscì ad infilarsi tra gli
attacchi di Fate e a colpirla con un potente calcio, mandandola verso terra e
facendola schiantare vicino a Nanoha! Con un rapido volteggio, Moerumba atterrò
vicino alla biondina, mettendosi in posa come se fosse stato un atleta!
"Hahahaaa! Ma come, ninas, tutto qui quello che sapete fare?" esclamò
il ballerino di Dark Fall, abbandonando del tutto la posizione di guardia. "Oh,
beh, in fondo non è che mi aspettassi molto da delle maghette della TSAB da
quattro soldi! Il potere di Dark Fall è inarrestabile!"
"UZAINAAAAA!" ringhiò il mostro di Dark Fall, come se volesse dirsi d'accordo
con quello che diceva il suo padrone. Nanoha cercò di rialzarsi, appoggiandosi a
terra con Raising Heart e usandolo per tenersi in piedi... e davanti agli occhi
di Moerumba, la maghetta castana si rimise in guardia, anche se stava
barcollando.
"Non... non credere che te lo lasceremo fare! Tu... e il tuo capo... non
avrete mai i Jewel Seed!" esclamò Nanoha. "A me servono... per aiutare Yuuno-kun
e i suoi amici... e Fate... ha i suoi buoni motivi per volerli!"
"Oh... sei ancora in grado di reggerti in piedi? E anche la tua amichetta,
eh?" chiese retoricamente Moerumba, vedendo che le sue avversarie si stavano
rialzando. "Notevole... a quanto vedo, non siete poi così scarse! Ma... anche
noi di Dark Fall abbiamo i nostri buoni motivi per volere i Jewel Seed,
senoritas! Grazie a loro, potremo mettere in ginocchio l'intero universo!
Nessuno potrà opporsi a noi, men che meno voi della TSAB o le Pretty Cure! Vi
consiglierei di arrendervi finchè siete in tempo..."
"Questo mai... ho promesso che non avrei smesso di cercare i Jewel Seed
finchè la mamma non fosse tornata a sorridere... ed è esattamente questo che
farò! No mi lascerò fermare da te!" esclamò Fate, con decisione. Le due maghette
si concentrarono, e delle aure di luce, una bianca e una gialla, si accesero
attorno ai loro corpi, cogliendo di sorpresa Moerumba, che spalancò leggermente
gli occhi quando percepì che la forza di quelle due stava aumentando a
dismisura...
"Que... que pasa?" si chiese, mentre il suo Uzaina indietreggiava
confuso. Nanoha e Fate si voltarono l'una verso l'altra e annuirono, poi presero
il volo con un agile scatto, e si scagliarono contro i rispettivi avversari con
un impeto che Moerumba non si era aspettato! Nanoha colpì il combattente di Dark
Fall con tutto il suo peso, che pur essendo esiguo poteva contare sui
potenziamenti magici e sull'aura energetica che circondava la bambina castana...
e un attimo dopo, Fate si scagliò contro lo Uzaina e cominciò a colpirlo
incessantemente con la sua falce! Moerumba cercò di chiudersi in difesa, ma
Nanoha tornò subito all'assalto con ancora più decisione, sferrando una raffica
di affondi con Raising Heart e riuscendo a mandare a segno diversi colpi, mentre
Fate parava un fendente da parte dello Uzaina-lampione e contrattaccava con un
incantesimo Photon Lancer, bombardando il suo avversario di strali di luce
esplosivi! Frustrato e confuso per l'incredibile salto di qualità fatto dalle
sue avversatie, Moerumba alzò un braccio in aria, circondandosi di uno scudo
infuocato che impedì a Nanoha di avvicinarsi, e poi facendo piovere una raffica
di piccole sfere di fuoco contro la giovanissima maga combattente, che eseguì un
rapido slalom e riuscì ad evitare il grosso dell'attacco, anche se alcuni colpi
la raggiunsero ugualmente, facendole perdere quota!
Rendendosi conto che non era il caso di avvicinarsi troppo, Nanoha si fermò a
mezz'aria e si concentrò, puntando Raising Heart contro il suo avversario che
stava cominciando ad avvicinarsi a lei, come una sorta di trottola
fiammeggiante. Prese la mira, affidandosi alla capacità di auto-guida di Raising
Heart... e una sfera di energia bianca si formò sulla punta del Device,
caricandosi per qualche secondo prima che l'energia esplodesse verso
Moerumba!
"Divine Buster!" esclamò Nanoha, e un raggio di energia bianca partì
ruggendo verso il guerriero di Dark Fall, che non potè fare nulla per evitarlo,
e venne intercettato a mezz'aria, venendo travolto dalla terrificante scarica di
energia, che lo sollevò e lo scagliò brutalmente al suolo. Moerumba strinse i
denti mentre veniva investito dal torrente di energia distruttiva, per poi
finire a terra con un terrificante boato ad una enorme distanza dal punto in cui
avevano iniziato a combattere, lasciando sul suolo una fossa di almeno due metri
di diametro! Il colpo era stato tremendo... e Moerumba non potè fare altro che
restare lì senza fiato... mentre Fate scattava verso il suo avversario e
cominciava a colpirlo senza tregua con la sua falce! Lo Uzaina nemico cercava di
reagire, ma la sua avversaria era talmente veloce e aggressiva che il mostro di
Dark Fall non riusciva ad opporre nessuna resistenza!
"Photon Lancer!" esclamò Fate, scagliando un altro attacco dello
stesso tipo che aveva usato in precedenza contro Nanoha... ma questa volta,
anzichè una breve scarica di luci, ne scaturì un'autentica pioggia di laser che
rovinò addosso al mostro senza lasciargli scampo!
"UUUUUZAINAAAAAAA!" si lamentò la terribile creatura, per poi disintegrarsi e
trasformarsi in uno sciame di graziosi esseri rossi le cui ali sembravano fatte
di fuoco, che si dispersero un attimo dopo ringraziando Nanoha e Fate con le
loro vocette acute. Moerumba si rialzò e scosse la testa, vedendo che il
lampione che aveva usato per creare il suo mostro era tornato al suo posto -
tranne per il vetro che era andato in pezzi.
"Ugh... non ci posso credere... sono stato battuto da queste marmocchie! E
ora me ne devo andare senza il Jewel Seed... Lord Akudaikahn non sarà
contento..." mormorò tra sè, per poi teletrasportarsi via in una vampata di
fuoco scarlatto. "Per questa volta avete vinto voi, ma non crediate che finisca
così! Per ora vi saluto! Hasta luego, senoritas!"
La fiammata nella quale Moerumba si era trasformato si dilatò e scomparve in
un lampo di luce rossa... e dopo aver tirato un piccolo sospiro di sollievo,
Nanoha si voltò verso Fate e le tese la mano. "Beh, ce l'abbiamo fatta,
Fate-chan! Grazie, sei stata fantastica! Lo sapevo io che non eri una persona
cattiva!" esclamò... e Fate restò per qualche secondo a guardare Nanoha, come se
fosse confusa dal suo comportamento.
"Il tuo modo da fare è strano." disse, mantenendo la sua espressione
distaccata. "Ci stavamo combattendo fino a poco fa, anche se tu insistevi a
parlare con me. E poco dopo, tu hai iniziato a combattere seriamente. Come mai
adesso riprendi a rivolgerti a me come se fossimo amiche?"
"Beh, è molto semplice!" rispose Nanoha, sorridendo come se fosse la cosa più
ovvia di questo mondo. "Perchè sono sicura che noi due possiamo diventare
amiche! Anzi... penso che questo Jewel Seed lo posso lasciare a te. Voglio che
tu capisca che io ho fiducia in te, e so che non ne farai un uso sbagliato."
Fate esitò per qualche secondo, stupita dalle parole di Nanoha... e poi voltò
lo sguardo verso Arf, che le guardava da terra con aria di attesa. La donna-lupo
indicò a Fate un albero vicino, e la maghetta bionda, dopo un attimo di
esitazione - evidentemente, aveva ancora paura che Nanoha volesse attaccarla
alle spalle - fluttuò fino all'albero e lo toccò con Bardiche, assorbendo il
Jewel Seed che era nascosto al suo interno. Poi, Fate ed Arf guardarono verso
Nanoha un'altra volta, e la maghetta castana riuscì a percepire la gratitudine e
quel pizzico di confusione che regnavano nel loro animo, prima che entrambe si
teletrasportassero via. Riuscì a cogliere il loro cenno di gratitudine quando le
due scomparirono... poi, tirando un piccolo sospiro di sollievo, scese a terra e
sciolse la trasformazione, tornando una comune bambina di 9 anni.
Vide la piccola ed agile figura di Yuuno che le si avvicinava con espressione
allarmata, e si chinò per raccoglierlo, sorridendogli un po' malinconicamente.
"Ciao, Yuuno-kun. Scusa, come puoi vedere non sono riuscita a recuperare il
Jewel Seed... sarà per la prossima volta, te lo assicuro."
"Nanoha-chan..." disse Yuuno, alzandosi sulle zampette posteriori. "Ma... hai
lasciato a Fate il Jewel Seed, di tua volontà... come mai? Eppure... sai che il
nostro scopo è recuperarli..."
"Lo so, Yuuno-kun... mi rendo conto che è stato un colpo di testa da parte
mia. Me ne assumo tutta la responsabilità..." affermò Nanoha. "Ma... io volevo
far vedere a Fate-chan che si può fidare di noi... e che noi siamo disposti ad
aiutarla, se lei lo vuole. Io... sono sicura che alla fine riusciremo a venirci
incontro."
"Lo spero davvero, Nanoha-chan..." disse tra sè Yuuno, sperando in cuor suo
che la notizia non giungesse mai alle orecchie di Gil Graham o di qualche altro
membro di alto rango della TSAB...
----------
CONTINUA...
Scusate il ritardo con cui aggiorno. Ho avuto un blocco dello scrittore, e
non riuscivo ad iniziare questo capitolo. Comunque, spero che vi sia piaciuto...
e sappiate che da questo momento in poi, la battaglia si farà sempre più aspra
ed ardua! Da qualche parte, una sinistra alleanza sta per nascere...
Al prossimo capitolo!
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Capitolo 31 *** Oscure alleanze ***
Lyrical Arcana-031
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart)
scritta da: Justice Gundam
----------
Capitolo 31 - Oscure alleanze
Fate Testarossa poteva dire di essere contenta di come fossero andate le
cose, almeno per quanto concerneva il recupero dei Jewel Seed. Con quello che
Nanoha le aveva concesso, lei, Arf e sua madre erano finalmente arrivate a
sei... era un risultato che dava speranze, anche se sicuramente ne sarebbero
serviti molti di più per raggiungere lo scopo che si erano prefissate.
Finalmente, una volta raggiunto un numero adeguato di Jewel Seed, sua madre
sarebbe tornata la donna buona e gentile che era una volta...
Tuttavia, un particolare di quel recupero continuava ad affiorare nella mente
della maghetta bionda. Nanoha le aveva permesso di prendere quel Jewel Seed per
sè stessa per il semplice fatto che lei l'aveva aiutata nello scontro con
quell'agente di Dark Fall... o c'era qualcosa di più? Si trattava di pura e
semplice gratitudine da parte della giovanissima maga della TSAB, oppure c'erano
dietro delle intenzioni più profonde? E se era così... allora perchè Nanoha era
disposta a fare una cosa del genere, e mettersi nei guai con i suoi superiori?
Erano cose che la biondina non si spiegava, e sulle quali continuava a tornare
con il pensiero.
"Hey, Fate... tutto okay?" chiese Arf, in quel momento in forma animale,
mentre camminava a fianco della sua compagna. "Fammi indovinare... stai ancora
pensando a quella ragazzina della TSAB che ti ha concess di prendere il Jewel
Seed?"
Senza dire una parola, Fate annuì, e la sua familiare sospirò, lei stessa un
po' perplessa dalle azioni di quella che doveva in teoria essere una loro
avversaria. "Posso capire. Neanch'io mi aspettavo che quella marmocchia sarebbe
stata disposta a lasciarci il premio così, senza neanche opporre resistenza.
Voglio dire, se i suoi superiori lo venissero a sapere, lei passerebbe
senz'altro qualche guaio..." affermò. "Ma... per il momento non preoccupiamoci
di questo, avremo tempo dopo per pensarci. Piuttosto, adesso dobbiamo consegnare
il Jewel Seed a tua madre..."
Fate mosse la testa per dire di sì... e con passo lento e tranquillo, la
biondina e la donna-lupo entrarono in un salone fiocamente illuminato, che
ricordava per certi versi un giardino posto all'interno di una grande volta
oscura, illuminato in maniera cupa, opprimente da una serie di colonne luminose
verdi piazzate in alcuni punti strategici della grande sala. Malgrado la
semioscurità, Fate ed Arf riuscirono a vedere Precia in piedi al lato opposto
della grande sala, il vestito dark ed elegante che ondeggiava lievemente mentre
lei continuava un misterioso rituale che lei stava portando avanti di fronte ad
una console che ricordava vagamente un altare altamente tecnologico. Con un po'
di esitazione, sapendo quando Precia detestasse essere interrotta quando aveva
da fare qualcosa di importante, Fate ed Arf si avvicinarono, fermandosi solo
quando giunsero a pochi metri di distanza. Apparentemente ignara della loro
presenza, Precia mosse le mani pallide davanti a sè, le labbra che si muovendo
pronunciando delle formule inaudibili... e per un attimo, Fate ed Arf riuscirono
a vedere il suo volto dalla bellezza tragica e glaciale che si contorceva in
un'espressione di fatica. La luce smeraldina irradiata dalle colonne si
intensificò per un attimo, immergendo l'inquietante sala nel suo bagliore... che
durò qualche secondo prima di smorzarsi e tornare normale, lasciando solo
qualche lampo di luce verdina che guizzava tra le colonne portanti della sala.
Precia tirò un sospiro e si stropicciò gli occhi con una mano, poi si voltò
lentamente verso Fate ed Arf, guardandole freddamente. Entrambe ebbero
'impressione che la potente maga oscura stesse spronandole con lo sguardo a dire
quello che avevano da dire... e Fate per prima fece un passo avanti e si mise su
un ginocchio in segno di sottomissione.
"Madre." disse la maghetta bionda, appoggiando Bardiche davanti a sè. "Ho
recuperato un Jewel Seed. Con questo, sono sei i Jewel Seed in nostro
possesso."
Precia non disse una parola, neanche per ringraziarla... si avvicinò a
Bardiche e puntò una mano verso di essa, revocando il Jewel Seed da essa, e
afferrandolo con fredda soddisfazione. Un Jewel Seed in più per lei, che
significa soltanto un passo in più verso il raggiungimento del suo obiettivo.
Finalmente avrebbe potuto riavere quello che aveva perso...
"Fate." disse infine, con tono distaccato e contemporaneamente minaccioso.
"Al momento, devo ricevere degli ospiti che hanno chiesto di conferire con me.
Non desidero essere disturbata finchè la riunione non sarà terminata. Mi sono
spiegata?"
Fate pensò che la cosa era alquanto inusuale. Nessuno veniva mai lì, in quel
luogo sperduto e sconosciuto ai più... e soprattutto, non venivano a parlare con
Precia, che era ormai considerata una seria minaccia ed era stata schedata come
una pericolosa criminale dalla TSAB... tuttavia, ebbe il buon senso di non
chiedere nulla, temendo che l'eccessiva curiosità sarebbe stata ripagata con
altre frustrate. Si limitò ad abbassare la testa e accettare la spiegazione che
le era stata data. Quando Precia le fece cenno con una mano di andarsene, la
biiondina non se lo fece ripetere due volte, raccolse la sua arma, e se ne andò
seguita a breve distanza da Arf, che resistette alla tentazione di gettare a
Precia uno sguardo di disprezzo. Quando la donna-lupo fu sicura che Precia non
poteva più sentirle, toccò la spalla della sua amica con la punta del naso, e
Fate si voltò verso di lei per ascoltare quello che Arf aveva da dire.
"Non ti sembra strano, Fate? Non ricordo che tua madre abbia mai voluto
lavorare con qualcun altro..." disse la donna-lupo. "E sicuramente non è il tipo
di persona che si fida del primo che incontra. Non pensi che ci sia qualcosa
sotto?"
"Forse." disse Fate, che non sembrava dell'umore di mettere in discussione le
decisioni di Precia. "Immagino che effettivamente non sia una cosa usuale per
mia madre. Ma non siamo nella posizione di criticare le sue decisioni. Se questo
la può aiutare, io sono d'accordo."
"Come preferisci... io dicevo soltanto che è una cosa alquanto strana, tutto
qui." affermò Arf, alzando le spalle. Tuttavia, si ripromise che avrebbe tenuto
d'occhio Precia e i misteriosi individui con i quali si stava incontrando. Per
qualche motivo, l'idea non la lasciava per niente tranquilla...
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Con studiat lentezza, Precia si diresseverso una porta a scorrimento posta al
termine di un lungo corridoio oscuro e appoggiò la mano sul pannello di
riconoscimento, che emise un paio di suoni acuti prima di illuminarsi di luce
verde, segno che la padrona di quel complesso era stata riconosciuta. La porta
si aprì con un leggero sibilo, e Precia entrò nella nuova sala... una stanza
circolare dalle pareti meticolosamente pulite, al centro della quale si trovava
un grande tavolo al quale erano sedute delle figure femminili che Precia non
aveva mai visto prima: quasi tutte erano vestite di un abito blu con tanto di
cappuccio dall'orlo bianco decorato con rune dorate sulla testa e sulle maniche,
e sembravano quasi delle suore... ma una di esse era chiaramente più giovane, e
ava l'impressione di una bambina di non più di dieci anni, malgrado la sua
espressione cupa e fredda. Avvicinandosi un po' di più, la maga vide che quella
bambina era una tipetta dai corti capelli argentati, quasi bianchi, che
indossava un elegante completino da gothic lolita con le maniche ampie e la
gonna voluminosa, oltre che un paio di stivaletti neri alti fino al ginocchio.
Due lunghi nastrini rossi decoravano il cappellino nero simile ad una cuffietta
che portava in testa, e i suoi occhi dalle pupille ambrate guardavano con
passività Precia, facend vedere che la bambina era indifferente alla presenza
della potente ex-maa della TSAB malgrado la fama che quest'ultima si era fatta.
La pelle pallida della bambina creava uno strano contrasto con il nero dei suoi
vestiti... ma sicuramente il particolare più inusuale era la strana, inquietante
bambola senza gambe che portava sulle spalle. Era una bambola dinoccolata di
colore neutro, con due fessure come occhi in un volto del tutto privo di altri
connotati, e lunghi capelli rossi che cascavano sulla fronte, nascondendo una
metà del viso. C'era qualcosa di veramente strano in quella bambola... dava
l'impressione che da un mmento all'altro si sarebbe potuta animare, e avrebbe
potuto saltare addosso al primo malcapitato che si trovava davanti.
E come se non bastasse, Precia riusciva a percepire una strana aura attorno
alle "suore" e alla bambina vestita di nero. Era una sensazione alquanto
strana... le giovani donne incappucciate emanavano una lieve energia che a
Precia ricordava non poco le creature Elementali che avevano cominciato ad
apparire in quelle ultime settimane. Invece, la bambina dai capelli argentati le
ricordava molto una di quelle Maiden che aveva visto combattere contro gli
Elementali e i mostri di Dark Fall. Certo, non erano avversarie degne di lei, ma
erano comunque un fastidio che andava tolto di mezzo. Adesso, come mai una di
loro era lì a discutere con lei di una questione così importante?
Una delle suore, più ardita o forse solo più frettolosa delle altre, fece un
passo in avanti e si inchinò umilmete di fronte a Precia, imitata subito dopo da
tutte le altre. "Milady Precia, siamo venute come secondo gli accordi con la
nostra signora." affermò. "Veniamo noi in sua rappresentanza... e portiamo con
noi un'agente della nostra signora che è stata ingaggiata per aiutare la nostra
alleanza."
La bambina dai capelli argentati si fece avanti, chinando leggermente la
testa in un gesto di saluto scostante. "Mio nome ezzere Lieselotte Achenbach. Io
ezzere Maiden legata a Gier, Arkano del Feleno, yah!" disse, con un fortissimo
accento mitteleuropeo. Con un leggero movimento delle braccia, scosse la bambola
senza gambe che teneva tra le braccia, le cui giunture scricchiolarono in
maniera snervante. "E qvezta... ezzere mia partner, Elfriede. Zalutare,
Elfriede, prego."
Gli occhi della bambola si accesero, e si trasformarono per un paio di
secondi in due puntini rossi e luminosi, facendo corrugare la fronte a Precia.
Era un tipo di magia con la quale lei, malgrado tutta la sua esperienza, non
aveva molta familiarità... e dovette ammettere tra sè di essere alquanto
impressionata quando vide che la bambola alzò un braccio e mosse la mano, sempre
emettendo il penetrante scricchiolio di prima. Nello stesso tempo, a Precia
sembrò di vedere una grande ombra nera, percorsa da riflessi blu e viola e dalla
forma vagamente simile a quella di una lumaca gigantesca, scivolare fuori
dall'ombra di Lieselotte... ma durò solo un secondo rima che la forma oscura
venisse riassorbita, e l'ombra della misteriosa bambina tornasse normale.
Precia restò per qualche secondo a guardare gli strani "ospiti" che si erano
presentati, poi annuì e li accolse con freddezza. "Bene. Sembra che la vostra
superiore abbia mantenuto la parola." affermò. "Dunque ditemi... per quale
motivo la vostra padrona vorrebbe stringere un'alleanza con me, sapendo chi
sono? Che cosa spera di guadagnare, e cosa ci guadagnerei io dal metterle a
disposizione le mie invenzioni e magie?"
Lieselotte, la Maiden prescelta dall'Arcano del Veleno, fece un passo
indietro e andò nuovamente ad affiancarsi alle ragazze incappucciate, che
giunsero le mani come in preghiera prima che una di esse riprendesse la parola.
"La nostra signora ha osservato con molto interesse le sue attività, ed è
convinta che, unendo le nostre capacità, sarebbe possibile raggiungere entrambi
i nostri obiettivi, venendoci incontro invece che combattendoci a vicenda."
affermò una delle suore. "I Jewel Seed sono la chiave del successo, per il suo
obiettivo, e potrebbero esserlo anche per noi."
"E quale sarebbe questo vostro... progetto?" chiese Precia, il cui sospetto
non veniva certo dissuaso da delle semplici enunciazioni. "Per quale motivo
dovrei collaborare con voi mettendo a disposizione i miei Jewel Seed? Potreste
benissimo tradirmi."
"Ci aspettavamo questa domanda. E le possiamo assicurare che, se il nostro
progetto andrà in porto, lei potrà riavere sua figlia Alicia Testarossa, che le
è stata strappata da uno sfortunato incidente." affermò un'altra ragazza
incappucciata. Normalmente, Precia avrebbe risposto ad una proposta del genere
strangolando l'incauta che aveva osato mettere il dito su quello che era un
tasto dolente per la maga crudele... ma in questo caso, la curiosità della
scienziata-maga era ormai stata solleticata, e non se lasarebbe messa viasenza
prima capire in che cosa consistesse questo piano di cui le ragazze
incappucciate continuavano a parlare...
"Quello che desideriamo è che il Giardino dell'Arcobaleno e il Giardino degli
Elementi si uniscano, e che il potere infinito degli Elementali fluisca
nell'umanità che sopravviverà allo sconvolgimento dimensionale." spiegò un'altra
ragazza. "Questo darà il via ad una nuova evoluzione del genere umano,
trasformandolo in una razza superiore che continuerà a vivere in una nuova età
dell'oro, salvando la Terra dal suo destino. Grazie a questo, la Terra diventerà
un autentico paradiso... e grazie al potere degli Elementali, anche sua figlia
Alicia potrà tornare in vita. Ma perchè il piano riesca, dobbiamo tenere a bada
coloro che non vogliono che si realizzi - e queto significa, le Pretty Cure, la
TSAB e le Maiden."
Per un attimo gli occhi ormai quanti spenti di Precia si illuminarono di
qualcosa di rapido ed impetuoso, come se avesse appena ricevuto la più grande
notizia del mondo... ma altrettanto rapidamente, Precia tornò al suo stato
normale e annuì freddamente, facendo cenno ai suoi imprevisti ospiti di andare
avanti. "E va bene. Sono disposta ad ascoltare le vostre idee. Se si tratta di
un trucco, però, sappiate che non vivrete per pentirvene."
"Non c'è nessun trucco nella nostra offerta, Lady Precia Testarossa. La
nostra offerta è del tutto sincera." assicurò un'altra delle "suore". "Ma perchè
il piano riesca, è necessario tenere a bada in qualche modo le nostre
avversarie. Dare loro dei bersagli sui quali concentrarsi, in modo che le sue e
le nostre attività passino il più possibile inosservate."
"L'impero ti Tark Fall zarà zikuramente un'ottimo zpekkietto per allotole,
yah." affermò Lieselotte. La sua bambola, Elfriede, mosse le dita delle mani,
sollevando un tremendo suono scricchiolante. "Zapiamo ke qvelli della TSAB zono
cià impegnati kon loro, e non zarà difficile far rikadere zu ti loro qvalke
anomalia ke infece zarà kauzata da noztre attifità, yah.
Precia prese un respiro profondo e guardò le sue "alleate" con sufficienza.
"Ma non sarà sufficiente. Quelli della TSAB non sono stupidi... e non ho certo
voglia di attirare su di me la loro attenzione con azioni troppo eclatanti.
Sanno già che sono una possibile minaccia, e se non hanno ancora mosso contro di
me, è perchè non sanno dove mi trovo, e perchè non credono di avere la potenza
di fuoco necessaria ad affrontarmi. Ma se dovessi tirare troppo la corda, mi
attirerei dietro tutti i loro agenti."
"Corretto. Vedo che la sua fama di maga potente ed abile non è dovuta
soltanto alla sua pura e semplice potenza magica, ma anche ad una rimarchevole
astuzia." affermò una ragazza incappucciata. La follia non sembrava aver
intaccato troppo le capacità intellettive di Precia. "Tuttavia, non dimentichi
che c'è anche un altro problema che la TSAB si trova ad affrontare in questo
periodo. L'emersione di Elementali nel Giardino dell'Arcobaleno è aumentata di
moltissimo in questi ultimi tempi, e se dovesse aumentare ulteriormente, la TSAB
sarebbe costretta a concentrare tutti i loro sforzi su di loro, e non potrebbe
badare troppo a quello che facciamo noi. Sarebbe un ottimo modo per portare
avanti i nostri piani senza che qualcuno ci ostacoli."
"Dopotutto, la TSAB non za ki ci zia dietro l'apparizione ti Elementali in
Ciardino di Arkobaleno." proseguì la piccola Maiden del Veleno, aprendo un
ombrellino nero e tenendoselo sopra la testa malgrado fosse all'interno.
Precia riflettè per un attimo. Era vero, in effetti. E nemmeno lei sapeva chi
si nascondesse dietro l'apparizione di tutti quegli Elementali. Sicuramente, se
la TSAB si fosse ritrovata a dover improvvisamente affrontare un'orda di
Elementali, avrebbe pensato che la mente dietro a quell'invasione aveva
semplicemente deciso di affrettare il completamento dei suoi piani. Non avevano
certo gli elementi necessari per dire che ci fosse la possibilità di un'alleanza
tra le varie fazioni. Quindi, se all'improvviso fosse apparsa una quantità
maggiore di Elementali nel Giardino dell'Arcobaleno, sarebbe servita ottimamente
come distrazione. Tuttavia, c'era una cosa che non le tornava...
"Sì, la vostra idea ha senso. Ma... che mi dite dei Jewel Seed? Sono quelli
che a me interessano." affermò la donna. "Se i Jewel Seed non fanno parte
dell'accordo, allora non ci sarà nessun accordo."
"Non si preoccupi, Lady Precia." affermò una delle messaggere. "I nostri
superiori ci mandano appunto per dirvi che la cattura dei Jewel Seed, gli
artefatti che la TSAB sta cercando di recuperare, fa parte del nostro
progetto."
"Grazie ad essi, entrambi i nostri obiettivi potranno essere realizzati."
affermò un'altra ragazza incappucciata. "Garantiamo che la loro cattura sarà una
delle nostre priorità... e cercherem anche di recuperare i Jewel Seed che sono
rimasti nelle mani dell'Impero di Dark Fall. Tuttavia, lasceremo a lei la
decisione finale, Lady Precia. Ci basti dire che noi siamo la sua migliore
possibilità di racimolare tutti i Jewel Seed e riportare in vita Alicia."
"E... a voi va bene che io usi i Jewel Seed per questo scopo?" sibilò Precia,
stringendo gli occhi come un felino che punta la sua preda. "Se state cercando
anche voi i Jewel Seed... allora dovete avere anche voi una motivazione per
usare il loro potere."
"Vero. Ma le nostre motivazioni e le sue, Lady Precia, non sono mutuamente
esclusive." affermò la messaggera che aveva parlato per prima. "Possiamo
assicurarle che potrà realizzare il suo obiettivo senza che il nostro venga
danneggiato, e viceversa."
"Capisco..." dissse Precia, incurvando poi le sue labbra in un sorriso
inquietante. "Molto bene. Sono disposta a dare una possibilità a questa
alleanza. Dopotutto, non mi interessa nulla di cosa succede a questo mondo,
purchè io possa riavere la mia Alicia. Sia ben chiaro, però, che non mi
appagherò di chiacchiere, e che voglio vedere risultati. E come ho detto, se si
tratta di un inganno, non sopravviverete."
"Stia tranquilla, Lady Precia. Non abbiamo nessuna intenzione di ingannarla.
Sarebbe controproducente anche ai nostri progetti." venne la risposta.
Lieselotte, senza cambiare la sua espressione tranquilla e distaccata, alzò
leggermente la mano libera per chiedere la parola. "Tuttafia... ze pozzo, dofrei
fare una rikiesta." affermò la piccola Maiden dai capelli argentati. "Kieto il
permezzo ti agire in maniera intipendente per ezeguire una mizzione ke mi è
ztata affitata dai miei zuperiori."
"Purchè questa tua... missione non vada ad ostacolarmi, allora hai il mio
permesso." affermò Precia con sospetto. "Di che cosa si tratta?"
Un sottile sorriso apparve sul volto pallido di Lieselotte. "La mia
mizzione... è katturare Heart Aino, una delle Maiden della TSAB... ziamo
t'akkorto?" chiese, ricevendo in cambio un cenno di assenso. "Sehr gut...
in qvezto kazo, io mi okkuperò di katturare Heart Aino per i miei zuperiori,
mentre foi kontinuate aziona ti tisturbo zu TSAB."
"Con il suo permesso, Lady Precia... noi dovremmo tornare dai nostri
superiori. SAranno lieti di sapere che lei ha accettato la nostra proposta."
affermò la rappresentante delle ragazze incappucciate. Il gruppetto di
messaggere si radunò attorno a Lieselotte, che chiuse il suo ombrellino con
espressione neutrale, e lo tenne tra le mani, appoggiandone la punta sul terreno
mentre la sua bambola animata si avvinghava alle sue spalle, rimanendo ferma lì
in attesa. Tutte assieme, le ragazze congiunsero le mani come in preghiera, e
cominciarono ad intonare una lenta, ritmata litania che riecheggiò cupamente
nella grande sala...
"O sacri Elementali... voi che avete le ali per esplorare i cieli... voi
che siete coronati dall'aureola eterna... sacri Elementali, guidateci verso il
Vero Mondo..."
La lenta e ritmata preghiera continuò a farsi sentire per diversi secondi,
anche mentre le ragazze e Lieselotte svanivano davanti agli occhi di Precia... e
la ex-maga della TSAB restò ferma dov'era, guardando le sue ospiti che sparivano
come fumo al vento. Per un po', Precia non ebbe nessuna reazione... poi, un
sorriso ferale si fece strada sul suo volto, acceso dalla folle sicurezza che
ormai il suo scopo fosse ad un passo dall'essere raggiunto...
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Ma mentre tali progetti sinistri venivano discussi, le Pretty Cure si stavano
godendo una giornata di relativa tranquillità... e Saki-H e Mai volevano
approfittare di quell'occasione per far vedere a Nagisa, Honoka ed Hikari un
luogo che a loro era molto caro... e in quel momento, le quattro ragazze,
assieme alle loro mascotte, osservavano meravigliate il grande albero dalle
ampie fronde che dominava tutta la scena, in cima alla collina vicino alla quale
Saki-H aveva la sua casa.
Honoka sembrava la più affascinata da quello spettacolo maestoso, sia da un
punto di vista personale, che per quanto riguardava la sua curiosità
scientifica. "Che bello... certo, non è da tutti i giorni vedere un esemplare
così meraviglioso!" disse, appoggiando una mano sulla ruvida corteccia del
grande albero, e passandola delicatamente come se avesse paura di danneggiarlo.
"Dev'essere un albero secolare, senza ombra di dubbio... non ricordo di averne
mai visto uno simile in tutta la mia vita!"
"E'... sicuramente impressionante..." affermò Nagisa, evitando per un pelo di
inciampare su una radice sporgente. Vicino a lei, Mepple e Mipple stavano a loro
volta guardando con grande interesse e meraviglia l'Albero del Cielo - così
Saki-H aveva chiamato quell'immenso albero. "Quindi, Saki-chan... tu dici che tu
e Mai-chan avete qualche ricordo legato a questo albero?"
"Sì... l'Albero del Cielo ritorna spesso anche nella mia memoria..." affermò
Mai. La giovanissima artista aveva appoggiato i suoi strumenti su una roccia
vicina, e ora stava passeggiando assieme alle sue amiche attorno al grande
albero, come ipnotizzata dalla sua bellezza. "Per qualche motivo... è stato una
delle prime cose che mi sono ricordata, quando sono tornata in questa città... e
quando ho incontrato Saki-san, mi è tornato alla mente ancora una volta."
"E' curioso, Mai-chan, lo sai?" chiese la piccola campionessa di softball.
"Quando ti ho incontrata, ho avuto anch'io... come posso dire... un flashback
che mi ha riportato alla memoria l'Albero del Cielo! Non so bene per quale
motivo, ma è stato il primo ricordo che mi è tornato in mente. Come se noi
fossimo legate da questo albero..."
Flappy, che stava passeggiando assieme a Choppy attorno al grande albero,
come se stesse cercando di farsi coraggio e dichiararsi alla sua amica, si
schiarì la voce. A quanto pareva, era giunto il momento di dare loro una bella
rinfrescata alla memoria... "Insomma, voi due, proprio non ve lo ricordate,
lapi?" escamò il folletto azzurro. "Lasciate che vi dica come mai vi è tornato
in mente questo albero... è stato qui che vi siete incontrate per la prima
volta, diversi anni fa! Davvero non vi ricordate più niente?"
La notizia lasciò alquanto stupite tutte le Pretty Cure, che sgranarono gli
occhi per l'incredulità! "COSAAAA?" esclamò Saki-H, con gli occhi divenuti
grandi come fondi di bicchiere con tanto di pupilla ristretta! "Come... come
sarebbe a dire, Flappy? Vorresti dire... che io e Mai-chan ci siamo viste per la
prima volta QUI, davanti all'Albero del Cielo?"
"Certamente, chopi!" rispose con tutta calma Choppy, raggiungendo Flappy e
facendolo arrossire leggermente. "E' stato durante una vostra festa, non ve lo
ricordate? Provate a pensare..."
"Una festa... una festa..." mormorò Mai, cercando di tornare indietro con la
mente a quando viveva con i suoi genitori e suo fratello a Tokyo. I ricordi di
quell'epoca erano sbiaditi, e non poteva farsi tornare in mente tutti i
particolari... ma si concentrò sull'Albero del Cielo e cercò di pensare. Per
quale motivo era quello l'elemento in comune che aveva con i ricordi che si
erano risvegliati anche nella mente di Saki-H? Doveva sicuramente esserci un
nesso... "Aspettate un momento... forse... forse ricordo qualcosa! Saki-chan,
tu... ricordi per caso di essere stata qui, vicino all'Albero del Cielo, nel
corso di una celebrazione?"
"Beh... io vengo così spesso a vedere questo albero, che mi riesce difficile
ricordare un'occasione in particolare..." affermò la ragazzina dai capelli
corti, sfregandosi la fronte quasi cercasse di dare una smossa ai propri
ricordi. "Quand'è che avrei incontrato qualcuno qui...? Huh? As... Aspetta un
momento, credo di ricordare qualcosa... qualcosa che è accaduto circa... sei o
sette anni fa! Mai-chan, quand'è stato che tu e la tua famiglia di siete
trasferiti?"
"E' stato... circa sei anni fa, in effetti. Dopo la festa di Tanabata..."
rispose Mai, cominciando a visualizzare un po' meglio i ricordi del suo
passato... e per un attimo, le tornò in mente la notte di sei anni prima, poco
prima di trasferirsi...
Un momento!
"Aspetta... Ma sì! Certo! Adesso ricordo bene!" esclamò, schioccando le dita
come se le fosse appena venuta un'epifania, cosa che in effetti era vera!
"Saki-chan... ricordo che ci siamo incontrate qui davanti, quando avevamo circa
otto anni tutte e due! Mi ricordo bene... era durante la sera di Tanabata, e
indossavi un kimono arancione! Ti ho vistaqui davanti che guardavi l'albero...
ci siamo avvicinate e ci siamo salutate!"
"Adesso... adesso sta tornando in mente anche a me qualche ricordo..."
affermò Saki-H, per poi trasalire e guardare Mai dritta negli occhi! "Ma... ma
certo, adesso ricordo bene! Allora... eri tu la bambina che ho incontrato quel
giorno! Non posso crederci... questa è... una coincidenza incredibile! Verrebbe
quasi da pensare che fosse destino che noi ci incontrassimo qui di nuovo!"
"Heheheheee... già, è davvero incredible!" affermò Mai, abbracciando la sua
amica ritrovata, mentre Nagisa, Honoka, Hikari e le loro mascotte restavano in
disparte per non disturbare il momento.
"Davvero incredibile... mi viene da pensare che non sia stato per niente un
caso se sono state scelte loro due per essere le nuove Pretty Cure!" affermò
Hikari, sfregandosi la nuca. "Beh, certo non mi stupirebbe sefosse così. Sapete,
ragazze, sento una strana energia provenire da questo albero. Non è certo un
albero come tutti gli altri... in qualche modo, sento che è legato al Giardino
di Luce, anche se non saprei dirvi in che modo..."
"Una cosa è certa, non mi stupirebbe se i nostri nemici lo prendessero di
mira, se sapessero della sua esistenza." disse Honoka. "Dobbiamo fare in modo
che l'esistenza di questo albero rimanga un segreto tra noi. Non voglio pensare
a cosa potrebbero fare quelli di Dark Fall, gli Elementali, o i nemici che
cercano i Jewel Seed se sapessero della sua esistenza."
"Purtroppo, mi rendo conto che abbiamo a che fare con un bel po' di problemi,
lapi." affermò Flappy, osservando la corteccia dell'albero con espressione
pensierosa, non soltano per i problemi più immediati... "Per adesso, siamo
riusciti a cavarcela, ma potete stare certe che da questo momento in poi, le
battaglie non potranno che farsi più difficili."
"Beh... per adesso non pensiamo a queste cose, che ne dite? Per oggi,
godiamoci la giornata, e occupiamoci dei nostri problemi man mano che si
presentano, okay?" affermò Nagisa, sorridendo e facendo il segno dell'okay alla
mascotte di Saki-H. "Tra l'altro, abbiamo scoperto che le Pretty Cure novelline
sono amiche di vecchia data! Heheheee... certo hanno cominciato con il piede
giusto!"
"Noi abbiamo avuto qualche difficoltà all'inizio. A volte i nostri caratteri
ci portavano a qualche contrasto..." affermò Honoka... e Mepple non perse
l'occasione per dire la sua.
"Per non parlare del fatto che Nagisa è una pigrona e una tontolona! Chiunque
avrebbe difficoltà a lavorare con lei, mepo!" affermò, tenendo le braccia
incrociate sul petto... e scatenando l'ira della giovane campionessa di
lacrosse, che si voltò verso di lui con tanto di occhi minacciosi e denti
trasformati in zanne!
"Hey, bada a come parli, peluche!" ringhiò, scatenando l'ilarita di molti dei
presenti... esclusi Pollun e Lulun che in quel momento passarono di corsa vicino
al gruppetto. Sembrava che stessero giocando a rincorrersi, e in effetti la
verità non era molto diversa...
"Vieni, Pollun, fatti abbracciare, lulu lulu!" esclamò la principessina del
Giardino di Luce, correndo con tutta la sua agilità dietro al piccolo principe,
che cercava invece con tutte le sue forze di scappare alla sua fin troppo
entusiasta ammiratrice!
"Avevamo detto di giocare a rincorrerci, popo!" esclamò. "Non che tu avresti
cercato di accalappiarmi, popo!"
"Sto facendo tutte e due le cose, lulu!" rispose prontamente Lulun,
continuando a correre dietro al suo amato principino per avvinghiarlo in uno dei
suoi famosi abbracci! Nagisa, Saki-H e le loro compagne ridacchiarono della
scena, e Honoka guardò verso la città che si estendeva sotto la collina sulla
quale si trovavano. Dopo la battaglia della Tokyo Tower che si era conclusa il
giorno prima, era bello potersi godere qualche giorno di tranquillità...
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"E questo conclude il mio rapporto sull'incidente provocato dalla Maiden
ribelle Kira Daidoji e sulla Ribellione dellaa Tokyo Tower, come tale episodio è
stato schedato nei file della TSAB." affermò Kamui Tokinomiya, appoggiando un
fascicolo sulla scrivania dietro la quale sedeva l'ammiraglio Gil Graham, che lo
accettò con un cenno della testa e cominciò a leggerlo con attenzione. Dietro di
lui, le sorelle Liese restavano in piedi come due fedeli guardie del corpo,
dando anche loro una scorsa ai documenti presentati dalla ragazza samurai.
"Grazie all'intervento delle Pretty Cure e delle Maiden assegnate alla zona di
Tokyo, i danni sono stati estremamente contenuti. La dottoressa Mei Ling Hua,
creatrice di Mei-Fang e collaboratrice della dottoressa Daidoji, si è messa a
nostra disposizione per rimediare al disturbo provocato dalla sua
collaboratrice. Penso che l'incidente si possa dire concluso."
L'anziano ma ancora acuto comandante della TSAB annuì, continuando a leggere
i rapporti ancora per un minuto. Poi, con calma, appoggiò i file sulla sua
scrivania e guardò in direzione di Kamui e della piccola ninja dalle orecchie da
cane che stava accanto a lei. "Molto bene. Signorina Tokinomiya, lei e la
signorina Konoha avete fatto un ottimo lavoro, finora. Tuttavia, temo di dovervi
dire che da questo momento in poi, le Maiden assegnate a questa regione dovranno
affrontare delle sfide molto peggiori di questa. Il nemico molto probabilmente
intensificherà i suoi attacchi, e prenderà di mira tutti coloro che in questo
momento stanno lavorando alle indagini. In particolare, oltre alle Maiden e alle
Pretty Cure, la nuova maga combattente sotto la nostra tutela, Nanoha
Takamachi."
"E a questo proposito, non dobbiamo dimenticare di tenere d'occhio
l'ubicazione del giovane mago ricercatore della TSAB scomparso di recente, Yuuno
Scrya." disse Mildred Avalon, presentandosi sulla soglia dell'ufficio. "Chiedo
scusa per l'intrusione, ammiraglio Gil Graham. La situazione è abbastanza seria
che ho ritenuto fosse necessario sottolineare che la nostra priorità, ovvero
recuperare i Jewel Seed, non deve comunque eclissare il fatto che dobbiamo
recuperare contatto con il nostro agente disperso. Nessuno meglio di lui conosce
l'enorme potere distruttivo dei Lost Logia, e può darci meglio di lui
indicazioni utili per ritrovarli e neutralizzarli."
"Nessun disturbo, Lady Mildred. Stavo giusto per richiedere la sua presenza."
affermò Graham, mentre le sorelle Liese, Kamui e Konoha si mettevano
sull'attenti davanti all'elegante direttrice della TSAB inglese. "In effetti, mi
sembra di capire che i nostri superiori abbiano intenzione di intensificare la
ricerca dei Jewel Seed, in modo da sottrarli al nemico. In particolare a Dark
Fall."
"Precisamente." disse Mildred, annuendo lentamente, per poi rivolgersi a
Kamui e Konoha. "Per questo motivo, vorremmo chiedere a voi due di ricercare più
attivamente i Jewel Seed, aiutando anche le Maiden e le agenti della TSAB ad
individuarli e metterli in sicurezza. E' necessario affrettarsi, prima che i
nostri nemici recuperino lo svantaggio che hanno rispetto a noi... che non è
neanche tanto grande, tutto considerato. Siete in grado di eseguire questo
delicato compito?"
"Ruff! Kamui-sama e Konoha non avranno problemi, Mildred-sama... Gil-sama!"
esclamò la ragazzina-cane, drizzando le orecchie e muovendo vivacemente la coda,
esattamente come un cagnolino entusiasta! "Ritroveremo tutti i Jewl Seed, e
faremo in modo che non cadano in mani sbagliate! Woof!"
Kamui annuì formalmente. "Eseguiremo questo compito con la massima dedizione,
signori." affermò, mettendosi su un ginocchio e tenendo la spada ben salda
davanti a sè. "Sulla mia spada e sul mio onore, io, Kamui Tokinomiya, faccio
voto che ritroverò tutti i Jewel Seed, e aiuterò i nostri alleati a risolvere
questa difficile situazione."
"Molto bene. Apprezziamo molto la vostra collaborazione..." disse
l'ammiraglio Graham, annuendo di nuovo. "A questo proposito, Lady Mildred...
siete in grado di fare una stima di dove si trovano i Jewel Seed che ancora non
sono stati individuati? Dovrebbero essere cinque, se la memoria non mi inganna.
Aria, Lotte, me lo potete confermare?"
"Certamente, ammiraglio Graham..." disse Aria, dando una rapida occhiata ad
un laptop che teneva tra le braccia. Consultò alcuni file da poco aggiornati, e
annuì tra sè."Sì, posso confermarle che altri cinque Jewel Seed non sono stati
ancora trovati. Nove sono nelle nostre mani, due in quelle di Dark Fall, e altri
sei sono attualmente in possesso della maga rinnegata Precia Testarossa. Questa
è la situazione attuale."
"Con abbastanza Jewel Seed in loro possesso, i nostri nemici potrebbero
mettere in serio pericolo la sicurezza del Giardino dell'Arcobaleno." affermò
Graham. "Ecco, questo è quanto. Lady Mildred, sapete già dove trovare i Jewel
Seed mancanti?"
"Stiamo raddoppiando i nostri sforzi per individuarli." affermò la giovane
donna. "Posso dirle con relativa sicurezza che li troveremo entro la fine di
questa settimana. Probabilmente anche prima."
"Questa è una buona notizia, Lady Mildred." affermò Graham. "E... giusto a
titolo di informazione personale, so che la sua branca della TSAB non ha mai
archiviato il caso della scomparsa di Fiona Mayfield, avvenuto circa due anni fa
in Inghilterra. Avete fatto qualche passo avanti?"
Mildred fece un piccolo sorriso. "Riteniamo che tra non molto Fiona Mayfield
potrà rivedere i suoi amici e la sua famiglia." affermò. "Tra qualche giorno,
non credo ci vorrà molto di più."
"Bene! Woof! Konoha spera che anche questo incidente si risolva bene! Tutto
grazie a noi della TSAB!" esclamò la piccola ninja. Kamui si mise in piedi e
annuì, rinfoderando la sua katana, e facendo un inchino ai suoi superiori.
"Questo è tutto, signorine. Potete congedarvi." cominciò a dire Graham,
fermandosi quando vide che Aria e Lotte sembravano spalancare leggermente gli
occhi, come se fossero allarmate e avessero percepito qualcosa di pericoloso.
"Hm? Che succede, Aria? Lotte? C'è qualcosa che non va?"
"Qualcosa di strano, signor Graham..." disse Lotte, corrugando la fronte.
"Non so cosa stia succedendo, ma... abbiamo percepito una strana energia
provenire dall'intera regione di Tokyo."
"Abbiamo ragione di credere che stia per iniziare una massiccia emersione di
Elementali." disse Aria, provocando l'allarme di tutti i presenti, per quanto
Mildred e Kamu sembrassero più controllate. "Non possiamo permettere che questo
accada... le vittime tra i civili sarebbero innumerevoli!"
"Questa non ci voleva..." mormorò Graham, alzandosi rapidamente dalla sua
sedia. "Accidenti, ora vedo chiaramente cosa voleva dire quando diceva che il
nemico avrebbe intensificato i suoi tentativi, Lady Mildred."
"Già..." rispose la donna bionda, con espressione pensierosa. "E credo che
questo sia solo l'inizio. La fusione tra i due mondi si fa pericolosamente
vicina."
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All'esterno, la situazione stava rapidamente diventando caotica il cielo
sopra Tokyo si era scurito all'improvviso, come se sulla capitale del Giappone
si stesse addensando una terribile tempesta... e poi, aveva cominciato a
cambiare colore, passando dal rosso acceso di un tramonto estivo, ad un giallo
pallido... e poi, uno stranissimo verde smeraldo, avvolto in un turbine di nubi
temporalesche tra le quali guizzavano lampi rossi e blu! Le persone che si
trovavano all'esterno in quel momento avevano pensato bene di rifugiarsi
all'interno del primo edificio che capitava loro a portata... e tra di questi,
c'erano anche Heart e le sue colleghe Maiden, che in quel momento stavano per
uscire dalle attività dei loro club scolastici e tornare a casa! Le cinque
Maiden si fermarono sotto la tettoia della loro scuola, e guardarono con
crescente allarme la volta celeste che cambiava rapidamente colore... era uno
spettacolo davvero inquietante, e non aiutava il fatto che i loro Arcani
stessero percependo una grande quantità di aure energetiche addensarsi sopra la
città, appartenenti alla miriade di creature che si preparava ad aggredire
l'umanità!
"Mamma mia! Avete visto che roba, ragazze? Cosa sta succedendo qui? Perchè il
cielo sta cambiando colore così?" esclamò Heart. "Questo... questo non è per
niente adorabile, nossignore!"
Saki-T corrugò la fronte,sentendo dei ricordi sgraditi riaffiorare alla sua
mente. Era successa più o meno la stessa cosa quando, durante la sua vacanza
studio in Inghilterra, quel portale si era aperto e aveva risucchiato Fiona al
suo interno... "Questo non è bene... è esattamente come quella volta..." affermò
la ragazza daicapelli blu, stringendo un pugno al proprio fianco, e stando bene
attenta a non farsi sentire dalle sue compagne. Poi, scuotendo la testa e
riportandosi alla realtà, Saki-T cercò di richiamare tutte all'ordine. "Ragazze,
non possiamo perdere tempo. Si sta per verificare una massiccia emersione di
Elementali di vario tipo!" esclamò la Maiden del Fulmine. "Bhanri, puoi
confermarmelo?"
"Sì, Saki... e ci sono anche diversi Elementali misti tra di loro!"
affermò telepaticamente l'Arcano del Fulmine. "Non credo di aver bisogno di
ricordarvi che gli Elementali misti tendono ad essere più pericolosi!"
"No, lo sappiamo più che bene..." affermò Saki-T. "Elementali misti... temo
che sarebbe un disastro se li lasciassimo fare! Dobbiamo andare a dare una mano!
Sono sicura che le altre ragazze si stiano già preparando!"
"Bene! E allora che cribbio facciamo qua a girarci i pollici e a stare sedute
sulle nostre chiappe?" disse Lilica, facendo rumore con le nocche delle mani.
"Andiamo là, e diamo una mano al resto della ghenga! Non vedo l'ora di far fare
un po' di ginnastica ai miei pugni!"
"Non... posso dire di essere altrettanto entusiasta, ma sono d'accordo con
Lilica-chan!" affermò Maori, tirando fuori le sue trottole di legno dal suo
zaino. "Dobbiamo fare presto, prima che gli Elementali si riversino in una zona
abitata!"
"Vi guideremo noi Arcani al luogo dove il pericolo si sta addensando."
affermò Partinias. "Presto, giovani Maiden, non c'è tempo da perdere... sono
convinta che le Pretty Cure e Nanoha-chan arriveranno a breve."
Heart annuì con decisione. "Okay! Presto, ragazze, andiamo a dare una mano
anche noi! Partinias... avremo bisogno dell'aiuto di tutti per uscirne vive,
questa volta!"
"Non morirà nessuno... lo giuro sulla mia vita!" esclamò Saki-T, decisa a non
lasciare che si ripetesse la tragedia di Fiona, alcuni anni prima...
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"Allora, Yuuno-kun, come sta andando?" chiese Nanoha al suo amico, ancora
sotto forma di furetto, alzando gli occhi dai compiti che stava terminando.
"Stai recuperando le energie che avevi perduto?"
IL mago-furetto annuì, dandosi un'occhiata alla pelliccia. "Finora, non ho
incontrato problemi." affermò. "Ancora un paio di giorni, e dovrei essere in
grado di riassumere le mie sembianze normali... e di questo devo ringraziare te,
Nanoha-chan. Se non fosse stato per te, credo che adesso sarei davvero nei
guai!"
"Hehehee, di niente, Yuuno-kun! Anzi, mi fa piacere che tu stia riprendendo
le forze, e ti devo ringraziare per avermi dato la possibilità di dare una mano,
ora che c'è questo grosso problema." disse la bambina castana, strizzando un
occhio. "Piuttosto... che strano, ho come l'impressione che il sole stia
sbiadendo. Non so perchè, ma mi sembra che illumini meno..."
"Sarà soltanto qualche nuvola di passaggio. Ora vado a controllare." rispose
Yuuno, balzando agilmente giù dal tavolo dove si trovava, e andando a dare
un'occhiata alla finestra. Scostò un po' la tenda... e gli cascò la mascella
quando vide che cosa stava accadendo! "AH! Na... na... Nanoha-chan! Abbiamo un
problema, vieni a vedere! Non ho mai visto niente del genere!"
"Yuuno-kun, che succede?" esclamò la bambina, alzandosi dalla sua sedia e
correndo alla finestra per vedere di cosa si trattasse... e rimase altrettanto
sconvolta quando si accorse del cielo multicolore che si stava espandendo sopra
Tokyo! "Cos... Oh, mamma mia, ma cosa...? Cosa sta succedendo qui?"
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"Ho un brutto presentimento, mipo! Un bruttissimo presentimento!"
"Lo sentite anche voi, lulu? Sta per accadere qualcosa di terribile,
lulu!"
"IN effetti, credo che sia un po' difficile non accorgersene, lapi!" esclamò
Flappy, guardando il cielo che cambiava colore sotto gli occhi di tutti i
presenti. Nagisa, Honoka, Hikari, Saki-T e Mai erano come ipnotizzate a guardare
il terrificante fenomeno, sapendo che questo non poteva che essere il preludio a
qualcosa di terribile...
"Non posso crederci... e adesso cosa succede?" esclamò Nagisa. "Gli
Elementali... stanno tentando un attacco in massa?"
"Temo di sì..." rispose Hikari. "L'Albero del Cielo... sembra volermi dire
che sta per arrivare un'ondata di creature che non appartengono a questo mondo!
Non può trattarsi che di Elementali!"
"Allora... sbrighiamoci!" concluse Mai. "Le altre ragazze saranno già pronte,
mentre noi siamo qui a discutere!"
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CONTINUA...
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