Guardami negli occhi e dimmi cosa provi

di leigocciadelmare
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** non doveva accadere ***
Capitolo 2: *** se solo .. ***
Capitolo 3: *** il Re Ingvar ***
Capitolo 4: *** per caso sto sognando? ***
Capitolo 5: *** Ia dea Sereza ***
Capitolo 6: *** Nadir ***
Capitolo 7: *** Un riflesso quasi reale ***
Capitolo 8: *** la biblioteca ***



Capitolo 1
*** non doveva accadere ***


La luna splende nella penombra, e io e Jake ci addentriamo in una foresta tenebrosa. Mi dice sempre che vorrebbe vivere un'avventura con me. E quando glielo sento dire avverto che qualcosa dentro di me nasce. Un sentimento profondo per lui. Non avrei mai pensato che ciò potesse accadere. I nostri genitori non ci permettono di frequentarci così abbiamo preso l'iniziativa di andarcene via di casa. Di creare così il nostro futuro, la nostra vita assieme. Giovani e spensierati ci guardiamo negli occhi e restiamo così addirittura per ore. Non abbiamo nulla con noi, visto che le nostre famiglie sono molto povere. Il 1899 era l'anno più difficile,ma nulla non permetteva a me e a Jake di vivere serenamente la nostra vita. "Katniss,mia dolce e affascinante Katniss. Ti ho mai detto che sei tu la mia stella? Anche se ci troviamo nell'oscurità più profonda una luce di stella mi illumina il viso. Non smetterò mai di ringraziare il cielo per avere una donna così bella qui di fronte a me", "Oh Jake! " lo strinsi forte e lo baciai sulla guancia molto vicino alle labbra. A volte il suo entusiasmo e la sua dolcezza mi fa letteralmente perdere la testa. Amo quando mi sussurra all'orecchio il mio nome. Ma quando mi addormento faccio sogni che mi fanno venire i brividi assurdi. Sogno un bambino con occhi scuri che mi dice di scappare perché sono in pericolo. Qualcuno o qualcosa è sulle mie tracce, e se mi troverà non sarò più libera. Il che potrebbe essere falso quanto vero. Quando faccio sogni con questa stessa intensità questi hanno qualcosa di propriamente fondato. "Jake, noi dobbiamo andare subito.." ma era troppo tardi. Erano già qui per me. Quel bambino aveva ragione. Ma perché cercavano proprio me? Dei tizi a cavallo si avvicinano a tutta velocità verso di noi. Loro puntano solo verso di me. Non riesco a scappare, la gonna mi si è incastrata. Ormai sono in trappola.

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Capitolo 2
*** se solo .. ***


Non riesco a muovermi,sono completamente paralizzata. Devo lottare,devo farlo per me e per Jake,questa è la nostra vita e non permetterò mai a nessuno di rovinarla . Provo con tutte le mie forze a scappare, Jake continua a guardarmi fisso negli occhi senza riuscire a comprendere la gravità della situazione. Perché non agisce? Io continuo ad urlare il suo nome per incitarlo a correre,ma continua a stare fermo in quella stessa posizione di prima. Si rende conto che questa potrebbe essere l'ultima sera in cui staremo insieme se non deciderà di seguirmi? Inizio a tremare,non riesco più a trattenere le lacrime,mi dispero,il cuore mi batte all'impazzata. "Jake! Amore mio ti supplico." Rimane impassibile,come se ciò che stesse accadendo non fosse vero. Prendo il suo viso tra le mie mani costringendolo così a guardarmi. "Jake non puoi farmi questo proprio adesso,non ti puoi arrendere così..Jake ti scongiuro." Scoppio in un pianto irrefrenabile,cado in ginocchio,mi abbandonano tutte le mie forze,non puo' farmi questo,non lui. Dentro di me diversi sentimenti entrano in contrasto. I tizi a cavallo sono sempre più vicini,una volta arrivati prendono solo me. Lui rimane lì immobile. "Lasciatemi! Lasciatemi..razza di.." cerco di ribellarmi con tutte le mie forze. Non voglio accettare di arrendermi così facilmente. Una cosa che mi ha sempre insegnato mio nonno è che mai,in qualsiasi circostanza,uno si deve arrendere. Nonostante i miei sforzi non riesco a fuggire, loro mi tengono stretta,non riesco a vederli bene in viso,di sfuggita sotto la luce lunare riesco a vedere un riso beffardo di uno di questi tizi in nero. "Sta calma. Non ti faremo del male."

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Capitolo 3
*** il Re Ingvar ***


Il Re Ingvar aveva dentro di se metà cuore di drago. Il suo cuore era duro come la pietra,non conosceva il significato di pietà,è sempre stato un Re avido di potere e aveva reso schiavo il suo popolo . Da quando aveva ricevuto in punto di morte metà cuore di drago qualcosa in lui mutò. Iniziava a sprigionare una forza sovrumana. Il suo desiderio di potere aumentò sempre di più, fino a quando non constrinse con la forza il suo popolo ad abbandonare il regno di Asalandia ,per così conquistare il regno di Horus. Tutti lo temevano,non c'era nessuno che non sapesse che il Re Ingvar avesse dentro di se il cuore di un drago. Sapevano tutti che chi possedeva metà cuore di drago avrebbe avuto un'immane forza e la capacità di sputare fuoco,per questo motivo nessuno osava sfidarlo. Ma quando tutto sembrava perduto arrivarono da un regno lontano i temerari cavalieri dalla spada lucente. Sono certamente loro. Sono riuscita a riconoscerli grazie alle bruciature che hanno impresse sulla pelle. Solo la fiamma di un drago è in grado di creare bruciature simili. Il cuore mi batte forte per l'emozione,pensavo che tutte quelle storie svedesi che avevo letto da bambina fossero tutte delle leggende. Invece è tutto vero.

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Capitolo 4
*** per caso sto sognando? ***


"È veramente la ragazza che cerchiamo?","Non hai visto quel suo marchio sulla pelle? È certamente quello della leggenda. Poi ha anche gli occhi come il cristallo puro,proprio come sta scritto nella storia della leggendaria ragazza dai poteri straordinari. Deve essere senz'altro lei." "Sarà pronta per il compito che le aspetta? Soprattutto,sarà in grado di gestire i suoi poteri? Ormai abbiamo aspettato per molto tempo, e adesso ne abbiamo poco a disposizione." Mi trovo in una stanza tutta buia e fredda,sento i cavalieri in nero discutere tra di loro su di me. Di quali poteri staranno mai parlando? Sono una persona comune,e di sicuro non ho dei poteri. Voglio andarmene subito da qui,non intendo rimanerci,secondo me sono tutti dei pazzi. Solo perché assomiglio a questa leggendaria ragazza non vuole dire che si tratti di me. La faccenda mi preoccupa, saranno dei pazzi fanatici di leggende. In questo momento vorrei stare tra le braccia del mio Jake. Non faccio altro che pensare a lui,al suo bel viso, alle sue dolci e soavi parole. Ma mi chiedo anche perché sia rimasto impassibile quando mi stavano portando via. Aveva paura? No,non può essere,non è da lui. Lui ha sempre avuto un coraggio che va oltre ogni mia immaginazione. Però un pò mi ha delusa. Adesso potremmo stare nascosti sugli alberi solo noi due insieme. Sento qualcuno avvicinarsi nella stanza in cui mi trovo. Solo adesso mi rendo conto di avere perso completamente la sensibilità delle mie gambe. Non riesco completamente ad alzarmi. Ora sento quei passi avvicinarsi sempre di più. Eccoli,ora riesco a vederli bene. No,non ci posso credere.. non si può veramente trattare di loro. Non possono essere loro,è impossibile..e se invece sono realmente loro? No,starò sognando.Si,sono sicura,quelli che adesso sono davanti a me sono proprio loro,devono essere loro. Sono i leggendari cavalieri dalla spada lucente. Non riesco a smettere di guardarli con aria stupita, mi sento avvampare le guance. Ora il desiderio di parlare con loro è irrefrenabile,così inizio a balbettare qualcosa. Uno di loro mi guarda sorridendomi rivolgendomi lui per primo la parola.

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Capitolo 5
*** Ia dea Sereza ***


"Io sono Axel grande guerriero che riporta la luce nelle tenebre , loro sono Edvin sorriso abbagliante,Erik un vero gentil uomo ,Claes dente di orso,Eugen discendente del dio Hauzen ,Christer lo spadaccino,Allan forte come un leone e astuto come una volpe,ed infine Ramin,beh lui è solo Ramin." "Ehi"dice Ramin infastidito. "Siamo i leggendari cavalieri dalla spada lucente,queste nostre spade sono state forgiate con la polvere di fata e con l'alito di un drago,ed hanno il potere di tagliare a metà persino una montagna."riprese Axel."Ma..", balbetto. "Non eravate in nove? Almeno così stava scritto nella leggenda." "Dopo quello che ha fatto non è più uno di noi. Il suo tradimento è imperdonabile." Mi chiedo di quale tradimento si tratta,ma preferisco fare loro un'altra domanda. "Perché mi avete portata qui?",li guardo intensamente negli occhi. "Wow ragazza,non mi guardare in questo modo,mi metti in soggezione."Axel ride. "Veramente non sai perchè sei qui? Non ti sei mai chiesta come fai a fare cose impossibili solo con lo sguardo? Quegli occhi così intensi è bellissimi come il cristallo che hai sono gli stessi della dea dai capelli d'oro,Sereza. Quello che può fare questa dea sei in grado di farlo anche tu. In te scorre il suo stesso sangue. Solo tu puoi salvare il mondo dalle tenebre." "Come,non eri tu quello che riporta la luce nelle tenebre?",scoppiarono tutti in una fragorosa risata. "Beh..",Axel è diventato tutto rosso per l'imbarazzo. Ancora non mi hanno detto a che cosa sono destinata,tuttavia sento che mi posso fidare di loro. I loro occhi sembrano essere sinceri. Più li guardo e più sento che sono al sicuro loro. L'unico che mi preoccupa è Eugen, è molto silenzioso e mi guarda con uno sguardo agghiacciante.

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Capitolo 6
*** Nadir ***


Loro continuano a parlare tra di loro,io mi sento così stanca che credo che potrei anche svenire per la stanchezza. I miei occhi cominciano a chiudersi,voglio rimanere sveglia,ma a distanza di secondi svengo per davvero. Sento loro che si avvicinano verso di me preoccupati. Adesso non li sento più,vedo tutto così nero. "Katniss,Katniss devi riuscire a trovarla tu sei l'unica che può farlo". È il bambino dagli occhi scuri che mi sta parlando,i suoi occhi sono più malinconici del normale. Mai in vita mia ho visto degli occhi così,occhi che ti parlano attraverso uno sguardo. "Di cosa stai parlando?"gli domando io. "La pietra,è la pietra che devi cercare,solo così potrai liberare il mondo dall'oscurità. Katniss devi trovarla al più presto , la pietra si chiama Nadir. Questa pietra possiede dei poteri straordinari. Per trovarla devi.. ",lentamente vedo la sua immagine offuscarsi,allungo la mia mano per fermarlo, ma la sua immagine si dissolve nell'aria come se fosse fumo. "Aspetta! Non te ne andare così." Resto immobile a fissare il vuoto. Le parole del bambino mi riecheggiano nella mente,vorrei svegliarmi da questo sogno,ma non ci riesco. Cammino senza meta nel vuoto,inizio a tremare per il freddo. Continuo a camminare senza fermarmi,all'improvviso davanti a me appare un porta,non so se aprirla o no. Il cuore mi batte fortemente,decisa apro la porta. Stento a crederci.

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Capitolo 7
*** Un riflesso quasi reale ***


La porta cigola lentamente, la mia mano tremante è ancora sul pomello della porta. L'aria intorno a me è fredda,e i brividi di freddo mi percuotono tutta la pelle. Di fronte a me c'è una ragazza a terra che piange,non riesco a vedere bene il suo viso,i suoi singhiozzi si fanno sempre più forti fino a farmi male testa. Non riesco a sopportarlo,mi provoca dolore in tutto il corpo,così cerco di sforzarmi e mi abbasso verso di lei. "Ma..che cosa ti è successo?" Nessuna risposta ma solo altri singhiozzi e urla insopportabili. Mi metto le mani sulle orecchie,cerco di resistere ma le urla si fanno sempre più forti, vorrei fare qualcosa per non soffrire in questo modo. "Smettila adesso!",le urlo contro. Non urla più,mi ha ascoltata. Ma ancora giace a terra tutta tremante,le sfioro dolcemente una sua spalla con la mano ma lei l' afferra senza lasciarla più."Lasciami,così.. ahi",non molla la presa,stringo i denti,cerco di allontanarla con una spinta via da me,ma rimane imperterrita nella stessa posizione di prima,con lo sguardo rivolto verso il basso e coi capelli davanti che le coprono il viso. Qualcosa in lei mi è familiare,credo di averla già vista prima,non riesco a ricordare. L'aria attorno a me si fa ancora più pesante e fredda. Mi manca il respiro,il panico ha preso dominio su di me. "Per favore..",mi manca il respiro,parlo a tratti,"dimmi chi sei,così...magari potrò aiutarti." Lentamente alza il viso verso di me,gli occhi sono solcati da profonde occhiaie e sono rossi per le lacrime,rimango stupita a guardarla,e le parole mi escono da sole. "Cosa...come è possibile..sei identica a me. Tu sei me." Non mi risponde,ma mi guarda come se fossi pazza,i suoi occhi mi lasciano di stucco,ha i miei stessi occhi ovviamente,e non credevo che guardarli facesse tutto questo effetto. "Devi trovarla..non devi lasciarla prendere a loro? Mi hai capita..tu" ,cerca di continuare a parlare ma dalla sua bocca non escono più parole,un'ombra le stringe il collo come per farla smettere di respirare,e poi la porta via lontana dalla mia vista. "No!!",dico urlando,ora si che mi manca per davvero il respiro,soffoco,e poi il buio più totale.

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Capitolo 8
*** la biblioteca ***


Apro gli occhi,e mi ritrovo in una stanza bellissima con un grande lampadario di cristallo , impostato proprio al centro della stanza,e con una splendida parete color oro. Ancora il mio battito cardiaco non ha smesso di accelerare dopo il sogno che ho fatto. Un tremito di sudore mi pervade tutta la pelle,voglio fuggire da questo incubo,sono stanca di dovere sempre stringere i denti e affrontare ogni sfida che la vita mi pone. Non desidero altro che vivere una vita tutta mia senza preoccupazioni e ansie..voglio solo essere libera,libera di scegliere io stessa che vita intraprendere,e non essere costretta da altri. Voglio urlare,urlare..sono stanca di lottare,ecco. Mi copro la testa con le coperte,e chiudo gli occhi con la speranza di risvegliarmi a casa mia,sono stata una grande sciocca,dovevo rimanere lì con i miei cari,sarei dovuta rimanere con loro per poterli aiutare,soprattutto adesso con la crisi economica che persiste. Ma cosa sto facendo? Solo i codardi fanno così,sono una codarda? Mi alzo dal letto,e sopra una poltrona vedo un cambio di vestiti ,una gonna non molto lunga di colore porpora e una camicia bianca. Mi cambio e trovata una spazzola accanto ad uno specchio mi sistemo i capelli,visto che al momento non ho un bel aspetto. Do un ultimo controllo al mio aspetto ,i miei occhi sono tristi,non esprimono quasi nulla,sembrano indifferenti. Mi volto e vado verso la porta per aprirla. Il corridoio è lungo e desolato. Lo percorro tutto,e mentre cammino si sente solo il rumore provocato dalle mie scarpe. "Buon risveglio Katniss,come ti senti?Hai fatto sogni tranquilli?",mi domanda Axel con uno sguardo calmo e comprensivo. Io non so se posso fidarmi di lui,ma ci provo lo stesso. Così gli racconto di come ho visto quel bambino con gli occhi scuri e malinconici,e di come ho aperto quella porta e di avere visto una ragazza identica a me,e quasi dimentico anche di parlargli della pietra Nadir. Lui non sembra affatto stupito dalle mie parole,anzi è tutto l'opposto. "Esattamente quello che aspettavo che accadesse. Bene Katniss ora mi puoi seguire,ci dobbiamo incontrare con gli altri nella grande biblioteca della casa. Abbiamo alcune cose da mostrarti.." Camminiamo uno a fianco all'altro,facciamo diverse svolte in diversi corridoi,e arriviamo davanti alla porta della biblioteca. Entriamo nella stanza,e vediamo tutti gli altri cavalieri seduti in posti differenti. La biblioteca è immensa,è non è un modo di dire,è veramente grande,non ho mai visto in vita mia una stanza così grande. Al centro della stanza c'è un lungo tavolo rettangolare di quercia pura,una finestra cattura la mia attenzione,attraverso essa penetrano diversi raggi di luce e alcuni ricadono sui i miei occhi. Adoro quando i miei occhi sono al contatto col sole,diventano quasi bianchi,e risaltano ancora di più nella luce. "Bene,ora che siamo qui tutti riuniti possiamo parlare del suo destino..",dice indicando me. "Ecco..voglio proprio sapere questo..per quale razza di motivo mi avete strappata via dal mio Jake?",dico quasi urlando,mi guardano quasi increduli. Christer mi guarda e dice "Ma di quale Jake stai parlando?" "Quel ragazzo che era accanto a me.",rispondo risoluta. "Katniss,vedi che non c'era nessuno accanto a te.."

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