La fiducia di un padre

di veggylink94
(/viewuser.php?uid=40179)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Prologo ***
Capitolo 2: *** 2- Padre e figlio ***
Capitolo 3: *** 3- Guai in vista! ***
Capitolo 4: *** 4- La vendetta riuscita ***
Capitolo 5: *** 5- Amare discussioni ***
Capitolo 6: *** 6- Guai in vista per Trunks ***
Capitolo 7: *** 7- Trunks spacciatore ??? ***
Capitolo 8: *** 8- Trunks fuggiasco... la caccia è aperta! ***
Capitolo 9: *** 9-Fiducia mancata... ***
Capitolo 10: *** 10- Goten e Trunks in.... 'missione recupero viedeocassetta!' ***
Capitolo 11: *** 11-Trunks e Vegeta ***
Capitolo 12: *** 12- rapporti padre-figlio ***
Capitolo 13: *** 13- Piccola chiaccherata fra padri ***
Capitolo 14: *** 14-Chiarimenti e ritorno alla ''normalità'' ***
Capitolo 15: *** Lieto Fine ***



Capitolo 1
*** 1- Prologo ***


Salvee! Avevo precedentemente comunicato che avrei riscritto : ‘guardami negli occhi’. Invece ho deciso di scrivere il seguito. Ad aiutarmi in quest’ardua impresa c’è : Vegeta4ever, che ringrazio infinitamente per l’aiuto e metà del merito va a lei. Che altro dire? Questo è piccolo prologo, non è indispensabile la lettura della mia precedente fan fic, però ne consiglio la lettura per capire meglio il contesto, comunque in questo prologo vi saranno spiegate molte cose! Buona lettura!



Sono passati due anni da quando Trunks e Vegeta,dopo numerose incomprensioni,hanno fatto pace. Il ragazzo ormai non crede più che Bra sia la preferita del padre come pensava prima.
Da allora la vita a casa Brief scorre tranquilla, ma c’è ancora qualcuno che non ha dimenticato l’affronto subito due anni prima dal giovane Trunks.

Takao, è il nome del ragazzo che era stato sospeso due anni prima dopo essere stato picchiato da Trunks. Il ragazzo infatti continuava a schernire il padre del Brief, scatenando così la sua ira .

Takao aveva passato numerosi guai a causa di quel fatto ed era stato punito severamente dai genitori, inoltre, aveva perso la fiducia di suo padre.
Da allora , il ragazzo aveva tentato moltissime volte di farla pagare a Trunks, senza però riuscirci, finché non scoprì il punto debole del ragazzo: suo padre. La persona in questione infatti, non è un genitore come gli altri, Takao fin da subito ha notato questa sua particolarità : Vegeta è schivo, serio, non è simpatico come altri padri, non ha mai partecipato a delle attività padre figlio, non ha mai accompagnato Trunks a scuola , e non ha mai mostrato interesse per il figlio.

Takao inoltre, si è subito accorto che fra Trunks e suo padre spesso c’erano molte incomprensioni e proprio per questo ha deciso di puntare proprio su questo punto debole.
Il ragazzo non aspetta altro che l’occasione opportuna per incastrare Trunks, non immagina nemmeno, che questa occasione è alle porte.


Continua…..

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2- Padre e figlio ***


Era un pomeriggio tranquillo a casa Brief, finché un ragazzo dai capelli lilla, non entrò bruscamente in casa, sbattendo la cartella a terra.
- Trunks! Santo cielo che cos’hai?- Domandò preoccupata, Bulma, sua madre. Lei era sempre così gentile con suo figlio e si preoccupava di ogni cosa.
- Niente mamma…tutta colpa di quell’idiota del prof! Anzi… colpa di quella dannata scuola! Accidenti i professori ce l’hanno con me! – Rispose il ragazzo con aria nervosa: le superiori per lui non erano affatto una passeggiata!
- Tesoro…lo so che per te è difficile, questa nuova scuola ti prende molto tempo e tu ne passi troppo ad allenarti! E poi i tuoi professori ti hanno preso di mira! Sei cambiato parecchio in questi tempi… c’è qualcosa che non va?- domandò l’azzurra preoccupata. - No mamma è tutto apposto! Non è colpa mia se i miei professori sono scemi! E poi ci sono stati stupidi inconvenienti che li hanno portati ad odiarmi! In mezzo c’è Goten come sempre! -
Bulma rifletté una attimo, poi disse: -Chiedi aiuto a tuo padre! Lo sai che io lavoro, e poi devo stare dietro a Bra! Papà non fa niente dalla mattina alla sera potrebbe darti una mano con i compiti!- Trunks guardò storto la madre: - Lo sai che papà non perde tempo con : ‘ cose da terrestri ‘, però posso chiedergli se per un po’ sospendiamo gli allenaenti!-
-Buona idea! Dai corri che tra poco è pronto il pranzo!- Trunks non se lo fece ripetere due volte e corse dal padre che si trovava nella Gravity Room.
- Ciao papà! – Salutò Trunks entrando nella stanza. Vegeta si voltò e ricambiò il saluto con un gesto della testa che stava a significare : ‘ciao sono contento che tu sia tornato’.
- Senti non è che per un po’ posso sospendere gli allenamenti?- Chiese il ragazzo speranzoso.
- Per quale motivo?- Chiese a sua volta Vegeta.
- Bè vedi… sono indietro con la scuola e mi servirebbe tempo… ho provato anche a ridurre le uscite con gli amici, ma ho molto da studiare…-
Vegeta rifletté qualche secondo , non c’era niente di male, infondo Trunks si allenava con lui dalle 16 alle 19 quattro volte a settimana, e gli rubava veramente molto tempo, forse una pausa gli avrebbe fatto bene visto che in quei giorni il lilla era molto fiacco.
- va bene ma vedi di studiare seriamente! Non voglio che tu perda troppo tempo e che trascuri gli allenamenti chiaro?-
Trunks sorrise :- Certo papà… vedrò di recuperare al più presto!-
Detto questo Trunks uscì dalla stanza e si recò in cucina per il pranzo.

Subito dopo aver mangiato il ragazzo si mise seriamente a studiare per circa 3 ore ( poveretto soffro per lui ndme) . Ad interromperlo fu la telefonata di Goten, come al solito ne aveva in mente una delle sue, ossia rubare il compito in classe di matematica che ci sarebbe stato due giorni dopo, dall’aula dei professori, per poter così studiarsi le risposte. Goten era una genio, questo era vero, ma era fin troppo furbo.
- Senza offesa Goten, ma ci manca solo che i scoprano! Sono sotto l’occhio dei prof per colpa tua! Ci manca una sospensione! -
- Uff…dai! E’ questione di tre minuti! Facciamo la fotocopia e l’originale la mettiamo apposto, non se ne accorgerà nessuno!- Ribatté il moro.
- Non è il caso…davvero…- Trunks udì lo sbuffo di Goten dalla cornetta del telefono, dispiaciuto , disse: - Dai non te la prendere! Vedrò di coprirti le spalle! Niente di più chiaro?-
L’urlo di Goten era talmente forte che il lilla dovette allontanare il telefono dall’orecchio.
- Evviva! Grazie Trunks! A domani! Ciao!-
Il ragazzo riattaccò… forse non avrebbe dovuto accettare, aveva fatto una promessa a suo padre, si doveva impegnare, se lo avrebbero scoperto? Sarebbero stati grossi guai per lui. Tentò di pensare ad altro, in fondo avrebbe potuto anche ripensarci! Nessuno lo obbligava!

Ogni tanto Trunks vedeva Vegeta passare davanti alla sua camera, e, senza farsi scoprire, teneva d’occhio il giovane, per vedere se studiava o meno. Il lilla se ne accorse, “ in fondo… a mio padre interessa ciò che faccio” pensò ridendo, non ce lo vedeva proprio Vegeta come padre premuroso.

Il ragazzo studiò sodo fino all’ora di cena, più che soddisfatto del lavoro svolto. Per fortuna si era avvantaggiato parecchio.
Finita la cena si svagò un po’ con i suoi videogiochi, Vegeta se ne stava seduto sul divano accanto a lui ad osservare il gioco. Trunks lo notò e decise di coinvolgerlo per vedere come se la cavava ai video game.
- Ehi papà vuoi giocare?-
- No – rispose secco.
- Scusa, vedevo che guardavi con interesse!- Disse Trunks.
- No! Sto solo aspettando che si liberi la televisione!- Cercò di ribattere il principe: non voleva far vedere al figlio la sua passione per i videogiochi. Fin da quando Trunks era piccolo, osservava il figlio giocare, nascosto in un angioletto, logicamente. Ormai sapeva tutto a memoria, perfino le tecniche di gioco. Gli era proprio venuta una passione!
Addirittura, quando era solo in casa, si svagava con i videogame, ma non lo poteva far sapere! Che figura ci avrebbe fatto?

Trunks guardò perplesso il padre. Ma se c’erano più di venti televisori in casa? Allora comprese che il padre in fondo voleva fare una partita, ma si vergognava a dirlo. Così decise di usare la tecnica segreta che gli aveva insegnato sua madre per ottenere qualcosa da lui :
- Peccato… Sai…Goku è un bomba a questo gioco,ero convinto che avessi un talento come lui… ma probabilmente mi sbaglio, che peccato!-
Nell’udire quelle parole Vegeta rubò dalle mani del figlio il joistick, per poi cominciare a giocare furiosamente. Trunks si sorprese non poco nel vedere che il padre era un talento naturale! Altro che Goku!

Non c’era dubbio, i due erano molto uniti da quando si erano chiariti una volta per tutte due anni prima. Padre e figlio erano inseparabili… o quasi…


Un ragazzo , chiuso in casa intento a studiare, pensava a Trunks, e a tutto quello che aveva patito a causa sua, Takao , ormai quindicenne (era stato bocciato un anno), non aspettava altro che l’occasione propizia per farla pagare al lilla - Stupido Brief! Crede che tra noi due sia tutto finito? Si sbaglia di grosso! Ora che mi sono guadagnato la fiducia di tutti i professori a scuola non mi resta che incastrarlo in una delle sue malefatte per poi metterlo alle strette con suo padre! Capirà cosa si prova a perdere la fiducia e la stima dei propri cari, soffrirà il doppio di quanto ho sofferto io! Non mi resta che aspettare il momento opportuno…e sento che il mio momento sta per arrivare!-



Continua…



Salve... ecco l'aggiornamento! Spero vi piccia! Ringrazio coloro che hanno recensito e coloro che hanno aggiunto la storia fra i preferiti:

Angelo Azzurro

bellissima90

Chiedo scusa se non vi ringrazio come si deve! Ma sono di fretta! A presto ciao ciao

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3- Guai in vista! ***


Il mattino dopo Trunks andò a scuola. Come era solito fare accompagnò Bra fino all’ingresso della sua scuola, poi proseguì verso l’istituto superiore della città dell’Ovest. Per strada incontrò Goten , che camminava sul marciapiede.
- Ehilà Goten! – Salutò allegramente Trunks. – Ciao amico! Allora? Tutto pronto per oggi?- Chiese Goten riferendosi al piano che il moro aveva in mente , ossia rubare dalla sala professori il compito in classe di matematica che ci sarebbe stato pochi giorni dopo.
- Non saprei Goten… e se ci scoprono?- Disse il lilla perplesso. – Ti fai troppi problemi tu! Avanti! Chi vuoi che ci scopra! All’ora di pranzo vanno tutti via!-
- Non lo so Goten…lo sai che sono già sotto mira!- I due continuarono a discutere fino a che non arrivarono davanti la scuola. – Dai Trunks! Me lo avevi promesso!- Il lilla sbuffò e alla fine annuì. – D’accordo! Ma ti coprirò solo le spalle! Nient’altro! - Goten sorrise soddisfatto. E pensare che Goten nemmeno sarebbe dovuto andare direttamente alle superiori, ma la madre, vedendo che quanso faceva le medie, studiava poco, gli aveva fatto seguire corsi privati , come aveva fatto con Gohan, e , dopo due anni lo mandò direttamente alle superiori. Trunks in parte ne era felice, visto che potevano frequentare la stessa classe, ma in parte ne era assai dispiaciuto, infatti per colpa di Goten era finito moltissime volte nei guai.

I due si avviarono fino all’ingresso, dove incontrarono i loro compagni, compreso Takao, che guardò male il Brief.
Trunks proprio non riusciva a capire quel ragazzo, ce l’aveva a morte con lui per una cosa accaduta due anni prima. Aveva scoperto che Takao aveva passato molti guai per quella vicenda, ma anche lui stava per perdere la fiducia di suo padre, ed era stato anche punito. Sembrava che quel ragazzo gliela volesse far pagare, ma cosa aveva fatto lui? Era stato Takao ad insultare Vegeta, e Takao lo aveva schernito chiamandolo assassino, continuando a prendere in giro Trunks nonostante il lilla gli avesse detto più volte di smetterla.
Quel giovane… a prima vista sembrava un bravo ragazzo, composto, educato, i capelli biodi non erano più lunghi come quelli di due anni prima, non si vestiva più come un teppista, ma era elegante e raffinato. Sembrava proprio un damerino! I suoi occhi, di un nero intensissimo, trasmettevano fiducia e buona volontà a chiunque lo guardasse. Era proprio grazie a quegli occhi che Takao si era conquistato la fiducia dei professori.

Passarono pochi minuti, fino al suono della campanella, tutti i ragazzi entrarono in classe.
Le lezioni passarono molto lentamente, e nel modo più noioso che possa esistere. Finalmente l’ultima campanella suonò e tutti i ragazzi uscirono. Trunks e Goten, rientrarono nella scuola di nascosto, con molta cautela entrarono dentro la sala professori, e guardarono ovunque per trovare il foglio tanto desiderato. Trunks stava nascosto dietro la porta, per vedere se arrivava qualcuno, e Goten intanto cercava negli archivi del professore di matematica. “Questa faccenda si sta facendo complicata…” pensò Trunks.

Takao dopo aver pulito la lavagna prese la cartella e vi ripose tutte le sue cose. Spesso e volentieri si offriva di pulire l’aula, per poter così guadagnarsi il rispetto e la stima dei professori, era proprio meschino, lo sapeva bene anche lui.
Dopo aver riposto tutto dentro la cartella, uscì dall’aula e si avviò verso la sala professori per poter riporre il registro di classe. Era vicino ormai, la porta era socchiusa, strano, pensò.
Poi sentì dei rumori provenire dal suo interno e con cautela si mise vicino alla porta per ascoltare curioso: a quell’ora le bidelle pulivano le aule, e i professori se ne andavano in direzione. Perché allora c’era qualcuno là dentro?

Trunks era agitatissimo, se lo avrebbero scoperto sarebbe stata la fine! Era talmente preso dai suoi pensieri, che non sentì l’aura di Takao avvicinarsi, quando se ne accorse, subito avvertì Goten, che , a sua volta non aveva sentito arrivare il ragazzo, in quanto troppo preso a cercare il compito.

- Ehi Goten!!! Fa silenzio!!! Ssssth!- Disse piano Trunks. Takao era uno spione, lo sapeva bene, se li avrebbe scoperti sarebbero stati guai!

- Perché che succede?- Disse Goten. Il lilla si accostò alla porta, in silenzio. Il più giovane allora capì che c’era qualcuno dietro la porta ad ascoltare, e quel qualcuno era Takao!


Se ne stava in silenzio, chi poteva essere? Accostò l’orecchio alla porta , e poi sentì!
- Ehi Goten!!! Fa silenzio!!! Ssssth!- Brief!!! Si era lui non c’erano dubbi! Lo aveva incastrato! E a quanto pare c’era anche Son! Perfetto!
Corse velocemente verso la direzione, questa volta lo aveva fregato!


Trunks sentendo l’aura di Takao correre verso la direzione, si spaventò non poco.
- Goten! Presto andiamocene! Takao ci ha scoperti!!! Andiamocene forza!!!-
- Ecco il compito in classe!! Presto andiamocene!!!- disse il Son . I due decisero di scappare dalla finestra, Trunks era in preda al panico, Goten uscì per primo con il foglio, il lilla stava per scavalcare il muretto, quando la porta si aprì…


continua…

Ciaoooo! Eccomi tornata! Come vi sembra il capitolo? Lo so è un po’ cortino… ma volevo tenervi in suspance! Ora passiamo ai ringraziamenti!


bellissima90: Ciao! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo! Fammi sapere cosa ne pensi di questo! Baci

Angelo Azzurro: Ciaoooo!!! Come va? Ecco l’aggiornamento! Spero ti piaccia! Guarda… il tuo odio per Takao è paragonabile al mio per Mika! ^^ Ora sai cosa provo! Comunque grazie della rece! Mi fa sempre tanto piacere^^ grazie! Ciao ciao!

sonietta87: Ciao! Grazie mille per la rece! Cavolo Takao ti sta proprio poco simpatico vero? Sono molto contenta che tu segua la mia storia! E sono altrettanto contenta che Guardami negli occhi ti sia piaciuta! Io attendo che tu aggiorni Lady Killer! Sono super curiosa! Quella storia mi piace tantissimo! Ciao ciao!

Vegeta4ever: Ciao eleeeee! Hai visto ho aggiornato! Scusa se non l’ho fatto ieri … ma sono stata fuori! Me chiede perdono! Ti prego non usare il mitra! Abbi pietà! Ahah! Comunque… anche a te Takao non piace affatto! Spero ce questo cappy ti piaccia… tranquilla Takao avrà ciò che si merita a tempo debito… noi due abbiamo siamo esperte nel far soffrire la gente vero? Ahaha.. grazie ancora! Ciao ciao! Tvb

Swwtcicia: ciao!!! Sono contenta che la storia ti piaccia! Aggiorna presto io nel mondo dbz! Mi piace tantissimo! Sei molto brava a scrivere! A presto ciao ciao!

nightwish4ever: ciauuu! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! Fammi sapere cosa ne pensi di questo mi raccomando! Grazie della rece! Ciao ciao

hero general: Oi! Guarda un po’ chi si fa sentire! La rece te la potevi risparmiare ! Scherzo! ^^ Sono tanto contenta che la mia storia ti piaccia! Modestamente…. Scherzo! Comunque anch’io tifo per Trunks… ma quando è che scrivi qualche storia anche tu eh? La solita… Ba… ci si sente presto! Ciao ciao Vik! tadb!

Spero di non aver dimenticato nessuno! Grazie a tutti e alla prossima!

Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4- La vendetta riuscita ***


La porta si aprì, Trunks e Goten non furono sorpresi di vedere chi era colui , o meglio, coloro, che erano entrati da lì.

-Bene bene…Brief e Son, a quanto pare Takao aveva ragione… avete dieci secondi per spiegarmi come mai Brief ha il compito in classe in mano, come mai Son è fuori dalla finestra, e perché siete entrati qui dentro?!-
Trunks e Goten erano a dir poco pietrificati nel vedere il preside entrare nella stanza accompagnato da un sorridente Takao. A prendere la parola fu Trunks, visto che al momento Goten era quello più in imbarazzo essendo fuori dalla finestra!

- Ehm…ecco vede noi… possiamo spiegare… o meglio… bhè… noi ecco…-

- Brief piantala di balbettare! Il preside ti ha fatto una domanda sii educato e rispondi!- disse Takao con aria superiore. Il lilla lanciò uno sguardo omicida al biondo che stava a significare : “ Fuori ti ammazzo!”.

- Noi in verità siamo entrati qui perché dovevamo fare le fotocopie della verifica per il professore, purtroppo la copia originale è accidentalmente caduta fuori dalla finestra, io l’ho recuperato e l’ho passato a Trunks , stavo per risalire, per andare a fare le fotocopie, e siete entrati voi…- Rispose prontamente Goten. Il lilla sapeva che quella scusa non avrebbe convinto nessuno, ma pregava Dende che il preside ci sarebbe cascato.

Le sue preghiere a quanto pare non furono ascoltate.

- In presidenza ORA! Ma chi credete di prendere in giro?! Eh? Vediamo un po’ se avrete la stessa faccia tosta con i vostri genitori! – Li ammonì il preside, sotto lo sguardo compiaciutissimo di Takao che se la stava spassando.

“no…” pensava Trunks “ Che dirà papà? Si infurierà! Non voglio! No ! No!”

Goten dovette fare il giro della scuola, visto che non poteva scavalcare la finestra sotto gli occhi del preside, e recarsi in presidenza con Trunks.


- I miei mi ammazzeranno… Papà non avrà più fiducia in me, la mamma mi farà rimpiangere di essere nato! Mi cacceranno di casa! Dovrò vivere come un barbone! – fafugliò sottovoce Trunks, seduto davanti alla scrivania del preside che era andato a chiamare i genitori dei due ragazzi. I due erano in attesa, Takao era fuori dalla stanza, il lilla aveva lo sguardo perso nel vuoto ed era pallido come un cadavere, invece Goten era agitato ma ancora cosciente, sapeva che l’avrebbe scampata con una sgridata della madre e una semplice punizione, suo padre gli avrebbe semplicemente detto di non rifarlo e sarebbe finita lì. Il guaio era che il povero Trunks credeva di morire!



Stava svogliatamente lavando i piatti, infuriata a morte, perché suo figlio faceva così tardi? Avrebbe mangiato gli avanzi! Non poteva aspettarlo all’infinito doveva mangiare prima o poi no?

Ad interrompere i pensieri della turchina fu lo squillare del telefono. Si asciugò le mani e corse a rispondere.
- Si pronto? Qui casa Brief.-
- Buongiorno parlo con la madre di Trunks? – Chiese una voce maschile
- Si sono io, cos’è successo?- Chiese Bulma preoccupata.
- Suo figlio insieme a Son Goten , ha tentato di rubare dalla sala professori il compito in classe di matematica per sapere le risposte, vi chiederei gentilmente di venire qui a sc…- il preside si accorse che la signora Brief aveva riattaccato il telefono.
“ che donna maleducata…” pensò.


- VEGETAAAAAAAAAAAAA!!!!!!- Che diamine voleva quella donna adesso? Detestava essere interrotto mentre si allenava! Chiuse a chiave la porta della GR , non aveva intenzione di sentire quell’oca.

- VEGETAAAAAAAAAA!!!!!! APRI QUESTA DANNATA PORTAAAA!!!!!-

Ora basta, era il colmo! Se non la finiva di urlare gli sarebbero esplosi i timpani!
- Che ca…volo vuoi donna?!!- ‘ chiese cordialmente’ Vegeta , che, ormai spazientito aveva aperto la porta.
- Fatti una doccia e vestiti! Dobbiamo andare alla scuola di Trunks!! ORA!-
- E perché mai? Vacci tu!- rispose Vegeta a tono.
- No!! Trunks ha tentato di rubare un compito in classe! Rischia di essere sospeso! E ORA TU VERRAI CON ME!-
Rubare? Trunks? No! Non era possibile! Ieri aveva studiato tutto il giorno! Lo aveva tenuto d’occhio! Che motivo aveva di rubare il compito in classe! Di sicuro c’era lo zampino del figlio di quello scemo di Kakaroth. – Va bene va bene!!! Ma smettila di urlare! Adesso mi sente quel ragazzino! -


Il preside entrò nella stanza: - Ho chiamato i vostri genitori, stanno per arrivare! In quanto a voi… Non è la prima volta che combinate dei guai! Sarò costretto a sospendervi! -
-No la prego! Non lo faremo più! Non so cosa ci sia saltato in mente! Vi prego non ci sospenda!- Lo implorò Trunks, ma ormai l’uomo sembrava irremovibile.
Ad entrare per primi furono Chichi e Goku. – Che hai combinato?! Si può sapere! Ooh Goten! Perché non ti decidi ad impegnarti! Ti ho perfino mandato direttamente alle superiori! Perché non fai mai contenta la tua mamma! – Disse Chichi , che era scoppiata a piangere. –Su via Chichina… vedrai che non è successo nulla di grave! Eheh… - Il risultato che ottenne Goku dicendo qella frase fu che la donna si infuriò con il marito : - Parli proprio tu! Sei un padre e un marito snaturato! I tuoi figli crescono nell’ignoranza e nella pigrizia proprio come te! La colpa è solo tua! – mentre i due discutevano, entrarono anche Vegeta e Bulma, più furiosi che mai. Quella scena ricordò moltissimo a Trunks quello che era successo due anni prima, quando aveva fatto a botte con Takao, la colpa era sempre del ragazzo biondo.
-Truuuunks!!! Come hai potuto comportarti in questo modo! Verrai severamente punito per questo! Sappi che non la passerai liscia! – Sbottò Bulma contro il figlio, che nemmeno la stava ascoltando, anzi, cercava lo sguardo del padre. Incontrò il volto del genitore che era teso e molto arrabbiato , ma soprattutto deluso. Aveva già visto quell’espressione, e non prometteva nulla di buono.

-Ehm ..ehm… - Si schiarì la voce il preside attirando l’attenzione dei presenti . Poi continuò. – Come ho già detto prima ai ragazzi, questa non è la prima volta che vengono sorpresi a combinare qualche guaio! Le loro medie scolastiche, inoltre, sono molto basse! Quindi mi vedo costretto a sospenderli!- A Chichi per poco non venne un infarto. Sospende Goten? Il suo bambino? Tutta colpa di Goku! Lo aveva condotto sulla via della violenza e del teppismo!(si dice teppismo? Ndme)


Bulma guardò male il figlio e gli disse: - Non sai cosa ti aspetta signorino! – Trunks deglutì sarebbe voluto scomparire!


Le due famiglie se ne andarono poco dopo, appena usciti , i Brief si imbatterono in Takao. Bulma lo riconobbe subito, Vegeta nemmeno lo guardò.
Trunks gli rivolse un’occhiataccia, e sentì il biondo sussurrargli : - Hai capito come ci si sente Brief? – Il lilla quasi voleva picchiarlo un’altra volta! Era riuscito a vendicarsi quel bastardo!


“uhuhu… ce l’ho fatta! A vedere la faccia di Brief direi che c’è rimasto molto male! Ahaha… sappi che questo è solo l’inizio mio caro!”



Continua….



Ciao a tutti! Ecco qui il capitolo! Che ne pensate? Spero vi piaccia! Sappiate che i guai per Trunks sono appena cominciati! Grazie a tutti coloro che hanno recensito! Vi ringrazio di cuore!
Comunque sia, se ho tempo potrei aggiornare anche domani! Contenti? (noooo ndtutti) (sigh…Ndme) .
Ok… a presto allora! Ciao ciao!


Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5- Amare discussioni ***


Una volta arrivato a casa Trunks corse subito in camera, ad aspettare la sua fine, la sua dolorosissima fine!
Entrò solo Bulma, con grande sorpresa del lilla.
- Dov’è papà?- chiese. – Qui le domande le faccio io signorino! Cosa ti è saltato in testa? Sono molto delusa da te! Tanto per cominciare oggi te ne starai a casa a studiare , e così sarà per il resto della settimana! Non vedrai ne sentirai Goten per due mesi!-
- Due mesi?! Non è affatto giusto! Io nemmeno lo volevo aiutare Goten! Gli stavo solo coprendo le spalle! Poi quello spione di Takao ci ha sentiti! Io non avrei copiato dal compito! L’idea era di Goten!- ribatté il lilla.
- Non mi interessa caro! Così impari a farti influenzare dalle idee altrui! E adesso scendi a pranzare! -
- E… papà?- domandò il lilla timidamente.
- Tuo padre si sta allenando, era molto deluso sappilo!- rispose Bulma con tono severo e pacato.
Il lilla scese in cucina, e incrociò il padre per i corridoi del grandissimo edificio.
- Papà… senti io…- gli disse il lilla.
- Non dire niente, lo ho capito sai, tu volevi saltare gli allenamenti solo per divertirti con i tuoi amici, e lo hai fatto con la scusa di studiare, a quanto ho visto oggi, non era tua intenzione impegnarti per prendere un buon voto anzi che barare rubando le risposte. Sono molto deluso da te, soprattutto perché mi avevi promesso che non avresti perso tempo- disse Vegeta. Il lilla abbassò lo sguardo, non fece in tempo a parlare, che ricevette un forte schiaffo dal padre : - GUARDAMI NEGLI OCCHI QUANDO TI PARLO!!- Urlò, quelle parole, che lasciarono di sasso il giovane, quelle parole, che due anni prima aveva urlato contro al padre per ottenere rispetto da lui, ora , la situazione si era rovesciata.

Vegeta riprese: -Ora per i tuoi 2 mesi di sospensione non ti potrai allenare, bravissimo, davvero un ottimo lavoro sono fiero di te e ora sparisci!- Detto questo se ne andò.
Trunks non ebbe nemmeno il tempo di ribattere, era rimasto pietrificato. Era accaduto di nuovo, per colpa di quell’idiota di Takao! Ma a lui avrebbe pensato dopo, prima doveva regolare i conti con i suoi genitori. Avrebbe cominciato da sua madre.

Il pranzo di Trunks fu piuttosto veloce, subito andò dalla madre che stava pulendo la cucina.

- Senti mamma io…mi dispiace ti prometto che non lo farò più.- Disse il lilla. Bulma si girò, e non appena vide il livido che aveva sulla guancia il figlio, capì che Vegeta lo aveva picchiato. “ quel babbuino mi sentirà …” pensò.
Si avvicinò al figlio e gli accarezzò la guancia ferita.
-Lo so tesoro, ma non voglio che tu ti distragga troppo solo per accontentare Goten lo capisci? -
- Si mamma…ma adesso con papà come faccio? Stavolta ho torto marcio… non posso andare lì e accusarlo come ho fatto tempo fa… lui ha ragione al cento per cento.-
- Proverò a parlare io con tuo padre va bene?- Disse l’azzurra. Trunks sorrise, era proprio forte sua madre, già lo aveva perdonato. Ora veniva il difficile: farsi perdonare da suo padre.

Il lilla passò tutto il giorno sui libri, non cenò nemmeno. Poi si diresse dal padre, in soggiorno.
- Papà…- disse timidamente.
- Che diavolo vuoi? Vuoi prenderle ancora! Gira all’argo moccioso!- Rispose scontroso. Il lilla tentò di non farsi intimorire.
- No volevo disubbidirti o deluderti, ho solo coperto le spalle a Goten, non avevo intenzione di copiare… soprattutto non volevo deluderti mi dispiace…- Nell’udire quelle parole, Vegeta si alzò in piedi di scatto e diede un ceffone al figlio.
- Ma bravo!!! Mi stai dicendo che hai fatto il tirapiedi al figlio di Kakaroth! Non potevi cadere più in basso! Cosa fai se Goten si butta da un ponte?! Ti butti anche tu?! Sei diventato più stupido di lui! Sai che ti dico?! Non me ne faccio niente delle tue scuse! Prendi in giro qualcun altro! E io che mi sono fidato di te! Che illuso che sono! Sparisci dalla mia vista sei solo un ingrato!- Un’amara lacrima scivolò sul volto di Trunks. Si rialzò e faticosamente disse: - Io non volevo prenderti in giro! Non voglio deludere nessuno! Perché non mi credi?-

- Perché è la seconda volta che finisci in certi guai, la prima volta ho lasciato passare, ma adesso no!- Disse il moro riferendosi a ciò che era successo due anni prima, quando Trunks picchiò Takao per difenderlo.

Il lilla sgranò gli occhi:- Come osi?! Io quella volta ti avevo difeso!! Sei uno sporco ingrato! E poi mi rinfacci una cosa che è successa due anni fa e che, se non ricordo male avevamo chiarito!-

Vegeta gli tirò un altro ceffone, e poi disse con una calma che quasi faceva paura:- Vattene subito in camera tua e non farti vedere, non provare più a parlarmi con quel tono, stupido che non sei altro!-

Trunks corse in camera sua piangendo. Affondò la testa sul cuscino.Gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo. Lui che piangeva confuso, arrabbiato, deluso. Suo padre che al piano di sotto litigava con sua madre a causa sua, e…

- Trunks che è successo?- Chiese una piccola voce sulla soglia della porta. Il lilla la riconobbe subito, si girò con gli occhi ancora arrossati, e rispose al suo interlocutore.
- Niente Bra… un guaio a scuola, mamma e papà si sono arrabbiati…-
Una piccola lacrima solcò le paffute guance della bambina. – Ma poi fate pace vero?- chiese innocentemente. Trunks sorrise. – Certo… non preoccuparti… non è successo nulla di grave…vieni qui dai…- Disse invitando la sorella ad avvicinarsi. Bra abbracciò il fratello, quasi spaventata dalla litigata che stava avvenendo al piano di sotto fra quelle teste calde dei suoi genitori.

Dopo un’ora Bra andò a dormire, Trunks invece restò a letto, senza però prendere sonno. Vegeta e Bulma avevano finito di litigare, ed erano andati a dormire, anche se la questione non era ancora chiara.

“Tutta colpa di Takao…” pensava il lilla. “ Non la passerà liscia, gliela farò vedere! Questa è la seconda volta che sta per mettere a repentaglio il rapporto con mio padre… giuro sul mio onore che la pagherà … oh si! Me la pagherà molto cara!”.



Continua…




Ciaooo! Ecco il nuovo capitolo… che ne pensate? Ringrazio tutti coloro che hanno letto e recensito, purtroppo non posso ringraziere uno per uno coloro che hanno lasciato un commentino, purtroppo sono di fretta…. Vorrei dedicare il capitolo a Vegeta4ever… sperando che le piaccia! ;) … a presto! Ciao ciao

Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6- Guai in vista per Trunks ***


Bulma stava preparando la colazione visto che i suoi figli si sarebbero svegliati presto. L’azzurra mise solo tre piatti a tavola, uno per lei , per Trunks, per Bra e…
- Come sarebbe a dire donna?!- Urlò il moro furioso.
- Quello che ho appena detto, per te oggi digiuno! E passerai moltissime notti in bianco se non ti chiarisci con Trunks! E guai a te se osi far del male ancora al mio bambino! Ha le guance tutte gonfie!-
- Gli sta bene! Non ha rispetto per me e deve pagare! E poi mi sembra che ieri sera non eravamo rimasti d’accordo così!- ribatté Vegeta.


* Flshback*


- Vegeta! Noi due dobbiamo parlare! ORA!!!!-Gridò Bulma stizzita.
- Non urlare stupida oca! Mi spaccherai i timpani!-

- Stupida oca a me?! Questa te la faccio pagare cara!- ( Il digiuno è per questo ndme ). Urlò Bulma.
- Che paura! Comunque che diavolo vuoi?!-
- Hai picchiato il mio dolce bambino! Si è pentito non c’è bisogno di trattarlo in quel modo! E poi non è successo niente di così grave! Poteva andare peggio! Potevano buttarlo fuori dalla scuola!-

- Si certo! Se lo avrebbero buttato fuori lo avrei massacrato di botte con o senza il tuo permesso! E poi io lo tratto come mi pare! Ha sbagliato e deve pagare! – spiegò Vegeta.

- Si ma ora crede che tu lo odi! Sta malissimo perché crede che tu ora non lo perdonerai mai più!-

- Non dire assurdità donna! Gli ho detto quelle cose per poterlo svegliare! Mi ha deluso! Si è abbassato ad un livello inferiore a quello di Kakaroth! E’ stato complice di uno sporco piano!- disse Vegeta.

- Oh Dende quanto esageri! Ha sbagliato ma non c’è bisogno di farla tanto lunga!- Replicò l’azzurra.

- Non sopporto che quel moccioso mi prenda in giro! Ecco tutto! Lo perdonerò solo quando si mostrerà maturo!-
- Ok… se le cose stanno così… se ti ostini a non credere alle parole di tuo figlio… oggi dormirai sul divano! E non verrai nel mio letto per moooolto tempo! Ora vado a dormire! Buona notte caro maritino!-
Detto questo, con fare provocatorio, Bulma gli diede un bacio sulla guancia e si avviò verso la camera , lasciando il povero Vegeta in salotto.


*fine flashback*



Vegeta andò verso la GR, visto che era impossibile discutere con la sua adorata moglie.

Trunks andò a scuola, infatti era sospeso con obbligo di frequenza, questo in un certo senzo era un punto a favore per il lilla, che poteva fare “due chiacchere” con Takao.


Arrivò velocemente a scuola, all’ingresso vide Goten.

- Ciao…- Salutò Trunks con una punta di tristezza.
- Ciao Trunks… come ti è andata con i tuoi genitori?-
- Non me ne parlare..- Rispose il lilla - E’ stata una strage, è un miracolo se ora ti posso incontrare a scuola, la mamma era furiosa, per fortuna mi ha perdonato…-

- E… tuo padre?- Domandò il moro.
- Basta che guardi qui…- disse il lilla indicando le guance ferite e gonfie. – A te come è andata?-

- Con mio padre abbastanza bene… anzi, benissimo visto che non era affatto arrabbiato, mia madre invece, si è messa a piangere disperata dicendo che non dovevo più fare una cosa del genere altrimenti sarei diventato un teppista.- rispose Goten, poi continuò – Inoltre mi ha detto che non ti avrei più potuto vedere per molto tempo, ma per fortuna a scuola possiamo parlare! E non è finita qui! La romanzina me l’ha fatta anche mio fratello!-


Trunks annuì… anche a Goten era andata male.

Mancavano dieci minuti al suono della campanella, quando Takao si avvicinò a Trunks e a Goten.

- Ehilà! Come va ragazzi? Oh… a giudicare dalla guancia di Brief direi non molto bene… cosa c’è Trunksuccio? Papino ti ha picchiato? – Disse.

Trunks sentiva la rabbia crescergli dentro, si imponeva di stare calmo, di ignorarlo, ma non ce la faceva, non riusciva a trattenersi quando nominavano suo padre.
Goten notò che l’amico era tesissimo, e cercò di calmarlo.
- Dai Trunks calmati, non lo ascoltare… è solo un’idiota. Non vale la pena ammazzarlo di botte.- Gli disse sottovoce. Il lilla tentava di stare calmo e di seguire il consiglio dell’amico.

- Bravo Brief… sta zitto che è meglio… da un codardo come te cosa ci si dovrebbe aspettare! Che altro ti ha fatto papà? Ti ha chiuso in camera senza cibo? Ahaha…EHI RAGAZZI! BRIEF è STATO PICCHIATO DAL PAPARINO!!- Disse Takao per attirare l’attenzione dei presenti.


“ Lascialo stare … calmati… non ascoltarlo. Potresti finire nei guai! Devi dimostrare di saperti controllare… se lo picchi papà ti ammazzerà! “ Pensava il lilla.

- Takao attappati quella cazzo di fogna che ti ritrovi al posto della bocca e gira all’argo!!- Lo intimorì Goten.

- Come osi lurido campagnolo! E a te cosa ha fatto quell’idiota di tuo padre? Con quella faccia da scemo che si ritrova direi che non ha nemmeno capito cosa hai fatto!-

- Maledetto! Io ti ammazzo!- Disse Goten fuori di se dalla rabbia. – CALMATI GOTEN! Non capisci? E’ quello che vuole! Finiremo nei guai un’altra volta e sarà peggio!-
Il moro stringeva i pugni e guardava Takao con un’espressione truce. Il biondo sorrideva malignamente.

Per fortuna la campanella suonò e i ragazzi entrarono. Trunks capì che all’interno della scuola non poteva fare niente, doveva “parlare” con Takao in un luogo isolato.

Trunks e Goten non entrarono in classe. Il lilla venne mandato in sala professori a fare degli esercizi e a studiare. Il moro invece venne mandato in un’altra classe lontano da Trunks.

La giornata passò in fretta, i ragazzi erano più impegnati a studiare un piano per farla pagare a Takao , piuttosto che ad eseguire gli esercizi che i professori gli avevano assegnato.


Prima di uscire, i ragazzi si erano messi in fila indiana, infatti i professori pretendevano ordine, quando si usciva dalla scuola. Trunks e Goten se ne potevano andare solo quando la scuola era deserta.
Takao come era solito fare, puliva la classe, dalla tasca dei pantaloni prese una bustina di plastica. All’interno della busta, vi era una polverina bianca. Il biondo uscì dall’aula, e si avviò in sala professori , fece pianissimo per non farsi sentire da Trunks, il quale non aveva avvertito l’aura di Takao , in quanto era concentrato sui libri, e non pensava minimamente a ciò che stava succedendo fuori dalla classe.


Il biondo mise il sacchetto all’interno della giacca del Brief, e si sbrigò ad andarsene.
Quando tutti se ne furono andati, Trunks e Goten, poterono finalmente uscire. Il lilla si infilò la giacca, ignaro di cosa vi era nascosta al suo interno.

Takao aveva pensato bene di nascondere il sacchettino nella parte interna della giacca. Era impossibile accorgersi della sua presenza.


Il Brief tornò a casa e lo stesso fece Goten. Il lilla era tenuto d’occhio da Takao, il quale, stava tramando una vendetta tremenda contro di lui.


“ ahahah.. Sciocco Brief… voglio proprio vedere che faccia farà tuo padre quando scoprirà quel sacchetto. Poveretto… non si immagina nemmeno, che lì dentro c’è della droga!”



Continua…



Hello!!!! Come va? Perdonatemi se ho aggiornato così tardi! Chiedo perdono, ma sono andata fuori città e sono a malapena riuscita a recensire. Comunque grazie di cuore a chi legge e chi recensisce la mia storia:


VeggyILoveYou: Ciaooooo!!! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, hai proprio ragione.. Trunks si fa trascinare troppo da Goten. Per fortuna Bulma sembra averlo perdonato! Ora il guaio è Vegete^^ a presto! Ciao ciao

Sonietta87: Ciaooo!!! Hai ragione, Trunks non centra, ma avrebbe dovuto lasciar perdere Goten! Tra poco Trunks avrà la sua vendetta! Per fortuna il rapporto con la sorella è molto pacifico^^ sono contenta che ti sia piaciuta la scena con Bra! Mi raccomando aggiorna presto Lady Killer! Sono iper curiosa! A presto bye!

Angelo Azzurro: Tutti tifano per Trunks! Io compresa! Sono contenta che ti piaccia la storia!^^ a presto bye

Lu Duke 94: ^^ sono contenta che ti piaccia il cappy^^ A quanto pare tutti odiano Takao! Mi raccomando continua a seguirmi! Ciao ciao

Vegeta4ever: Ciao tesoooo!!! Non ti preoccupare Takao farà una finaccia prima o poi! Fammi sapere cosa ne pensi di questo cappy! E mi raccomando aggiorna presto “un’altra storia!”. Grazie per aver messo la storia fra i preferiti! Ciao ciao! Tvtttb

Nightwish4ever: Grazie per la rece, Trunks fra poco perde le guance per quanto è stato picchiato! ^^. Comunque non mi scocci affatto con i tuoi commenti, anzi sono felice che tu dia la tua opinione! Grazie mille! Ciao ciao

Spero di non aver dimenticato nessuno! A presto! Buon martedì a tutti!

Ciao ciao

Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 7- Trunks spacciatore ??? ***


Trunks tornò a casa senza badare a ciò che aveva nascosto nel giubbotto.

-Ciao mamma sono a casa!- Salutò il lilla, entrando in cucina , dove c’era anche Vegeta, che venne del tutto ignorato. Il moro lo notò anche con una punta di rabbia.

-Ciao tesoro! Cosa hai fatto a scuola?- chiese Bulma curiosa.
-Niente mi hanno fatto fare degli esercizi… lo stesso a Goten-

- Ho capito… vatti a lavare le mani tra due minuti è pronto!- disse Bulma, Trunks obbedì e filò in camera sua.

-Potresti mostrare un po’ d’interesse per tuo figlio!-sbottò l’azzurra.

Vegeta, che in quel momento era impegnato a guardare il piatto vuoto, in attesa che arrivasse il cibo in tavola, inarcò un sopracciglio, e si girò verso la moglie con aria a dir poco annoiata.

- Sei una piaga donna! Mi sembra di averti già spiegato che io con quel moccioso non ci parlerò per un bel pezzo credimi!-

Bulma si voltò di scatto verso il suo “caro maritino”. – E così io sarei una piaga?- Vegeta continuava a fissare il piatto vuoto con lo stomaco che chiedeva del cibo. Il digiuno di quella mattina lo aveva spiazzato, guardava quel pitto come se fosse la sua unica via di salvezza, per poter così saziarsi.

- Molto bene…- riprese Bulma. – Se le cose stanno così… è inutile che continui a guardare quel piatto, perché penso proprio che per oggi rimarrà vuoto!-
Vegeta alzò la testa di scatto e si avviò a grandi falcate verso la moglie. Quando l’ebbe davanti al viso la prese per le spalle e la scosse lievemente. – Non osare donna! Non sai di cosa sono capace!-
Bulma lo scansò con una live spinta e con aria superiore gli disse: - Cosa mi faresti eh? Sono proprio curiosa. Intanto oggi starai a digiuno tutto il giorno… non osare venire nella MIA camera da letto per una settimana, e non provare ad accendere la Gravity Room, è fuori uso per un po’ di tempo! Finchè tu e tuo figlio non vi chiarirete, il tuo giocattolino rimarrà chiuso!-

Vegeta rosso di rabbia urlò in faccia alla moglie: - NON PUOI FARLO! E poi ti ho già detto che con quel moccioso non parlerò mai! Lui ha torto non io! Deve prendersi le sue responsabilità e dimostrarmi che sa comportarsi da ragazzo maturo! Mi ha già deluso troppe volte da quando è nato! Sono stanco di avere un figlio così rammollito!- Bulma rimase atterrita, come poteva dire certe cose? E il peggio doveva ancora arrivare.
Sulla porta c’era Trunks immobile. La sua espressione era fissa sul padre. Vegeta si accorse del figlio seguendo lo sguardo della moglie.

Il principe riuscì solo a dire con rabbia ma allo stesso tempo dispiacere:- Che…che ci fai qui?-
A quel punto Trunks gli urlò con tutta la rabbia che aveva dentro:- Cosa ci faccio qui? Fino a prova contraria questa è anche casa mia! Sono solo venuto a mangiare come fanno tutte le persone normali! Sei tardo oltre che iracondo?!- Vegeta si avvicinò a grandi falcate verso di lui e gli diede un ceffone che lo fece cadere a terra, facendogli sbattere la testa contro l’anta della porta. – Non rivolgerti a me con quel tono chiaro?! – Bulma fermò Vegeta prima che potesse perdere definitivamente le staffe.

- Vegeta ma che diavolo combini!-
L’uomo si girò di scatto con un’espressione che non prometteva nulla di buono.
-Cosa combino? Lo hai sentito?! Tu permetti che mi manchi così di rispetto? Ora capisco perché è cresciuto male! Lo hai viziato troppo! E la colpa è solo tua!-
Bulma era in preda a una crisi di nervi nel sentire quelle parole.
-COLPA MIA?! Chi se ne è andato lasciando sua moglie e suo figlio di pochi mesi per poi tornare strisciante?! Se qui c’è un cattivo genitore quello sei tu caro!E non dire che non è vero! Tu scarichi sempre la colpa sugli altri e credi di essere perfetto ma quello che ha torto qui, è il grande principe dei sayan!-

Vegeta stava per ribattere, ma prima di dire qualunque cosa, Trunks lo interruppe.
- Lascialo stare mamma, tanto è inutile, lo sai meglio di me. Cosa ci posso fare se non mi vuole come figlio! Per lo meno caro idiota non spaventare Bra! E’ di sopra che piange per le tue regali grida!-

Vegeta si era assai irritato nel sentire quel discorso. Caro idiota? Lo aveva chiamato caro idiota? E cosa intendeva con ‘ lo sai meglio di me’?

Trunks si avviò verso la camera, lasciando i genitori immobili in cucina.
- Dove vai?! Non ho finito con te! – urlò Vegeta. Trunks rispose con una punta di ironia:- Sai… a guardarti mi è passato l’appetito!-
Ok. Questo era troppo, stava insinuando che lui fosse brutto. Vegeta stava per avviarsi verso la camera del figlio, e fargli vedere chi dei due avrebbe avuto la faccia più brutta dopo quella ‘piacevole’ chiacchierata, quando Bulma lo fermò tenendolo per un braccio.
- Basta… Per favore…- Disse quasi supplicandolo. Ok forse aveva esagerato, ma anche Trunks non ci era andato piano! Lo aveva insultato!

-Va a chiamare Bra… intanto comincio a riempire i piatti- continuò Bulma con aria tristissima, non tanto per la figlia. Ma per la scenata del marito e del figlio. Il suo più grande timore era che la sua famiglia potesse andare in pezzi, Vegeta in un attimo di rabbia avrebbe potuto abbandonarla…di nuovo.


Era arrivato alla camera della bambina, non bussò, aprì la porta, per lo meno ci provò.
Quella peste si era chiusa a chiave. –Bra aprimi subito!- Almeno doveva spiegarle che non era più molto arrabbiato e che non avrebbe litigato con la madre, perché era questo di cui la bambina aveva paura.

Nessuna riposta da parte di Bra.

- Bra avanti non fare la capricciosa apri! –
- NO!- Rispose la bambina. Dalla voce si capiva che stava piangendo.
- Bra apri altrimenti sfondo la porta! Sai che lo posso fare! Non ti ricordi che fine ha fatto la porta della camera di tuo fratello?-
- NO ! SEI CATTIVO!- ok era molto arrabbiata. Ma Vegeta sapeva come convincerla.
- Bra…è pronto il pranzo, se non esci finiremo tutto prima di te!-
Silenzio. Rumore del cigolio del letto, un piccolo tonfo , rumori di piccoli passi, il suono della serratura che si apre. L’aveva convinta, dopotutto la fame è fame, specialmente per un sayan!

Da dietro la porta apparve Bra con gli occhi umidi dal pianto, che tirava su con il naso.

- Perché piangi?- domandò Vegeta, anche se sapeva già la risposta.
- Tu e la mamma litigate sempre! Trunks era tanto arrabbiato! Sei cattivo perché lo tratti male?-
Vegeta sospirò. Poi si inginocchiò alla sua altezza.

- Bra , tuo fratello ha avuto dei guai a scuola, non ti devi preoccupare, gli passerà. E poi non ti devi preoccupare, io e tua madre non litighiamo più! contenta?-
Bra sorrise. – Sì!- Il sayan prese per mano la figlia e si avviarono insieme verso la sala da pranzo.

Dietro la porta Trunks , aveva sentito tutto. Non piangeva, aveva versato già troppe lacrime per suo padre, già da quando era piccolissimo. A incominciare da “ Papà non mi considera!” o “ Papà non mi vuole bene!” , “Papà è cattivo con me e la mamma e non ci vuole bene!” , “ Papà è cattivo con me e pensa solo ad allenarmi!” Per poi passare a : “ Mio padre mi odia” , “ Mio padre nemmeno mi guarda” , “ Bra è la preferita di mio padre” o , “ Mio padre nemmeno sa chi sono”.

“ Basta!” Pensò. – Ho pianto troppe volte e pregato troppe notti , per poter avere un padre decente, da piccolo avevo una grande speranza, ora mi è rimasto solo una grande disperazione. Questo perché ho scoperto che razza di padre che è! Ma che vada al diavolo!-

La giornata trascorse velocemente. Il silenzio regnava a casa Brief. A parte di notte,si sentivano rumori a lui familiari provenire dalla stanza dei genitori. “ Bè..” Pensò Trunks “ per lo meno hanno fatto pace”.



Venne subito il giorno, Trunks corse a scuola con una brioche in bocca. Appena arrivato i professori gli fecero fare esattamente ciò che aveva fatto il giorno prima : esercizi e ancora esercizi.

Però verso le undici la noia fu interrotta dall’improvviso arrivo della polizia a scuola. Nelle classi si sentiva un vociferare di ragazzi curiosi di sapere cosa stava succedendo nell’atrio.

- Siamo qui per fare un controllo.- Disse un poliziotto, alto, capelli biondi, e occhi castano scuro. Trunks lo guardò attentamente dalla sala professori. “ Quello è il padre di Takao, ho saputo che lavora per la polizia…”

Abbassò lo sguardo, la sua attenzione era stata attirata da dei cani. “ Devono essere cani anti –droga” Pensò Trunks riconoscendo la loro razza.

- Ho saputo che in questa scuola c’è un giro di droga, forse non è così, ma per sicurezza vorremmo perquisire le aule e i vari effetti dei ragazzi, zaini, astucci,diari, giubbotti e contenitori di ogni tipo.-

Takao osservava con attenzione la scena. “ Ho fatto bene a dire a papà del traffico di droga qui a scuola, anche se per guadagnarmi la sua fiducia ho fatto i salti mortali.!” Pensò il ragazzo ghignando.


Gli alunni uscirono dalle aule anche se molto disordinatamente.
I cani antidroga cominciarono a perquisire tutte le aule.
- Per adesso niente…- sussurrò un altro poliziotto al padre di Takao. – Capisco, continuate a cercare.-
Passò un’ora e mezza, ancora niente. Gli alunni delle classi già perquisite rientrarono per riprendere la lezione.

Venne il turno dell’aula professori, quella dove stava Trunks.
- Ragazzo, dobbiamo esaminare tutto il tuo materiale scolastico e anche i vestiti con tasche e cose varie…- disse un poliziotto a Trunks. – Non mi dovrò…spogliare…?- Chiese il ragazzo intimidito.
- Non occorre, i nostri cani individuano le sostanze anche a qualche metro di distanza e…- -BAU ! BAU! BAU!- Uno dei tanti cani si era impuntato sul giubbotto di Trunks, appeso alla sedia, e incominciò ad abbaiare. Tutti i presenti si girarono, incuriositi, compresi gli alunni, che furono attirati da quel suono. Che i poliziotti avessero trovato qualcosa?

Uno di loro prese il cappotto di Trunks e lo mostro al ragazzo. – E’ tuo?- Il lilla annuì.
Il poliziotto cominciò a frugare nelle tasche, poi all’interno del giubbino.
D’un tratto sul volto gli apparve un leggero ghigno beffardo, estrasse il sacchetto che conteneva la droga e lo sventolò in faccia a Trunks. – Cosa abbiamo qui? Questo dove lo hai preso eh?-

Trunks impallidì. Lui non si drogava! Quella roba non era sua! Qualcuno gliela aveva messa di nascosto! Non c’era altra spiegazione. E ora? Gli avrebbero creduto? No di certo! Che avrebbe detto e sua madre? E suo padre? Quella era la fine…

- N-non è mia! L-lo so che non mi credete ma è la verità! Glielo giuro! Io non uso quella roba! Me l’ha messa qualcuno dentro! E’-è la verità, mi creda!- Il ragazzo cominciò a respirare affannosamente, stava quasi per piangere. Il tutto sotto gli sguardi dell’intera scuola, compresi i poliziotti.

- Voi siete gli insegnanti! Cosa ne pensate?- Domandò il padre di Takao ai professori.

- Sinceramente non mi sorprenderebbe se Brief fosse un drogato! E’ stato sospeso da qualche giorno e non mi sembra che sia un santarellino!-
- COSA? Come potete dire certe cose razza di bugiardi!- Urlò Trunks in preda alla disperazione.
- Silenzio! Non alzare la voce e non mancare di rispetto! –disse il padre di Takao.

Goten intanto guadava la scena immobile e pallido, seriamente preoccupato per l’amico. Si alzò in piedi e andò contro ai poliziotti.
- Il mio amico Trunks non centra niente! Glielo posso assicurare! E’ un bravo ragazzo!-
- Tu sta zitto! Nessuno ti ha interpellato! Tornatene al tuo posto e bada agli affari tuoi! – Urlò un poliziotto. Il padre di Takao afferrò Trunks per le braccia.
- Seguici, ti portiamo in caserma, poi provvederemo a chiamare i tuoi genitori.-



Continua….



Ciaoooo! Eccomi tornata! Scusate se vi ho fatto aspettare, in questi giorni mi sto dando alla bella vita estiva, quindi non credo che aggiornerò spesso, ma in compenso vi ho fatto un bel capitolo lungo contenti? Per lo meno è il più lungo che ho mai scritto!

Sono guai ora per Trunks? Che cosa succederà? Quanti di voi odiano Takao per ciò che ha fatto? (tutti alzano la mano impugnando una pistola).

Grazie a coloro che recensiscono e che leggono! Aggiornerò appena posso! Buon martedì a tutti!

Ciao ciao

Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 8- Trunks fuggiasco... la caccia è aperta! ***


La sua breve vita sarebbe finita nell’esatto istante in cui avrebbe messo piede dentro quella dannata caserma di polizia. Lo avrebbe picchiato anche li, che problema c’era? Al diavolo Bulma, il suo caro bambino sarebbe tornato a casa , anzi! Sarebbe andato dritto all’ospedale!
- Tsk… dannato moccioso!-

° flashback°

- VEGETAAAAAA!!!!!!!!- La donna si avvicinava a grandi falcate verso la camera da letto.

- Mmmh… donna? Che diavolo vuoi?! Stavo riposando!! – Disse un Vegeta ancora addormentato sul letto.

- Mi dispiace ma dovrai rinunciare al tuo pisolino post-pranzo! Tuo figlio ha avuto un guaio a scuola! DI NUOVO!-

- Cosa??? E’ no…questa volta va dritto all’ospedale! Lo massacro di botte! Che cavolo a combinato??!!- Urlò Vegeta un tantino irritato, alzandosi di scatto da letto, per poi vestirsi velocemente.

- Hanno della droga nel suo giubbotto! Ora è in commissariato!- A Vegeta per poco non venne un infarto, Trunks? In commissariato? Per droga? C’era solo una cosa da dire in quel momento: ‘ è un morto che cammina!’.


° fine flashback °

Trunks era dentro quella stanza da molto tempo ormai, era una piccola sala. I muri erano di un colore bianco tendenti al celeste, illuminati da un piccolo lampadario sopra un tavolo. C’erano due sedie ai lati del tavolo, in una di queste vi era seduto Trunks. Davanti a lui, una finestrella con un vetro scuro. “ Deve essere una stanza per gli interrogatori… come quella sui film” Pensò il ragazzo terrorizzato.

Di solito era molto deciso, non aveva paura di niente, tanto meno di un branco di poliziotti, però quella situazione lo metteva a disagio. Sapeva di essere innocente, ma suo padre gli avrebbe creduto? Era quella la cosa che più lo preoccupava.

A distrarlo da quei pensieri fu lo spalancarsi della porta. Entrò il padre di Takao, si sedette nella sedia di fronte a lui, appoggiando sul tavolo dei fogli e qualche penna.

- Allora ragazzo… Io e te ci facciamo 4 chiacchiere intanto che arrivano i tuoi genitori va bene?- disse, con un tono strafottente, era uguale a Takao, in tutto e per tutto, non per nulla era suo padre.

Trunks annuì poi il poliziotto aggiunse:- Tu di certo conosci mio figlio Takao, qualche anno fa avevate avuto un litigio dico bene? Mi presento mi chiamo Takumi Achibi, (non chiedetemi da dove è saltato fuori questo nome -.-‘ Ndme) ma dammi del lei e chiamami signor agente chiaro?-

- Si…- Rispose Trunks a testa alta, non gli faceva paura nonostante tutte le arie che si dava quel Takumi, proprio identico al figlio.

- Allora… mi vuoi dire dove hai preso quella roba che avevi in tasca? Ti conviene dirmi tutto ragazzino, non ho paura di farti confessare anche usando la forza! I bambini come te li so far piangere!-

- Primo, io non ho niente da dire, quella droga non è mia , me l’ha infilata dentro qualcuno, secondo non mi fanno paura le sue minacce, terzo, bambino, ci chiama suo fratello!- Disse Trunks con tono strafottente, si sentiva molto orgoglioso di aver risposto a tono a quel fetente. Proprio come avrebbe fatto suo padre.

- Brutto moccioso! Non provare a parlarmi in quel modo! Come osi lurido bastardello!- urlò con rabbia Takumi alzandosi in piedi.

- Mi lasci andare non ho fatto niente quella roba non è mia!-
- Non ho mai sopportato i bugiardi! Vedremo se anche davanti ai tuoi genitori avrai il coraggio di fare lo sbruffone!- Detto questo il poliziotto uscì dalla stanza sbattendo la porta.

‘Vedremo se davanti ai tuoi genitori avrai il coraggio di fare lo sbruffone!’ quelle parole suonavano nella testa di Trunks che guardava la porta con un’espressione schifata.

Poi guardò nello specchio oscurato e si avvicinò.
- So benissimo che mi state guardando da qui dietro luridi scarafaggi! Venite fuori di li codardi!!!- Urlò contro il muro… ma non ricevette nessuna risposta, nessuno entrò nella stanza per replicare. Forse dietro il vetro non c’era nessuno per davvero, lo avevano lasciato li solo. Si guardò intorno, c’era una telecamera puntata verso di lui.
- Non ce la faccio più a stare qui! Me ne devo andare! Subito anche!-

Prese uno dei fogli che aveva lasciato Takumi sopra la scrivania, si avvicinò alla telecamera postandosi sotto di essa. Alzò il braccio e poggiò il foglio sull’obbiettivo, lo sistemo più volte per controllare che reggesse.
Ora che la telecamera era offuscata, poté tranquillamente uscire dalla stanza facendo attenzione a non farsi scoprire.



- A! Signori Brief! Siete arrivati! Bene bene… vostro figlio è una testa dura ed è uno sfacciato!- Disse Takumi ai suoi interlocutori, che erano appena arrivati e stavano aspettando nell'atrio.

- No ce ne frega niente! Dov’è Trunks?- Sbottò Vegeta.
- È nella stanza in fondo, forse con voi riuscirà ad abbassare la cresta.-

Giunti nella stanza, non trovarono Trunks, ma solo un mucchio di fogli nella scrivania.
-Dov’è andato? È fuggito maledizione!-

Bulma e Vegeta si guardarono. Dove si era cacciato?

- Spero che gli infliggerete una bella punizione! Quel ragazzino è incontrollabile!- Disse Takumi a Bulma e a Vegeta.

- L’educazione di nostro figlio è una cosa che non la riguarda! – Sbottò Bulma. Il marito uscì dalla stanza e si avviò verso l’entrata della caserma.

- Dove vai Vegeta???- Domandò Bulma.
- A cercarlo! -


Correva senza una meta, l’aura era azzerata. “ Che idiota sono stato!Papà mi sta cercando! Sento la sua aura! Sarei dovuto rimanere lì ed aspettare, così sto peggiorando la mia situazione! Accidenti! -

-Dove sarà? Non percepisco la sua aura! Sarà meglio che azzeri la mia! Di certo mi ha sentito e sta fuggendo!- Pensò Vegeta. Concentrandosi riuscì ad azzerare la sua forza per risultare introvabile.

- L’aura di papà è scomparsa… sarà meglio nascondermi da qualche parte… - Trunks cercò un nascondiglio ideale fra tutti quei alberi. Trovò una piccola grotta poco lontano da lì. Con la super velocità era riuscito ad arrivare distante dalla caserma.

Si sistemò fra le rocce con il cuore in gola, sperando che suo padre non lo trovasse.


Vegeta si fermò nel bel mezzo di una foresta, il suo sesto senso gli diceva che Trunks era lì o per lo meno ci era passato.

“ Devo concentrarmi al massimo per percepire ogni minimo movimento della natura, e trovare qualcosa che mi aiuti a trovare Trunks!” .
Chiuse gli occhi e si concentrò moltissimo, rilassò i muscoli per poter così liberare la mente e perdersi in quel verde.
Il cinguettio degli uccelli di varie specie, il rumore del vento, il fruscio delle foglie, il rumore del fiume, riusciva a percepire tutto di quella foresta. Un animale che saltellava, e … una misteriosa forza provenire da una grotta.
Cos’era? Un’animale? Forse… il fruscio di qualcosa che stuzzica le pareti della grotta, un respiro, due… tre… e poi? Un battito, un cuore che batteva forte, dalla paura o dalla fatica? Non lo sapeva.

Si concentrò molto di più, se prima la sua mente sentiva, ora vedeva tutto ciò che lo circondava, e da quella grotta, vide un’ombra, un’orso? No! Una lepre? No! Una volpe? NO! Un ragazzo che si nascondeva? SI!!!!


-L’HO TROVATO!- partì a massima velocità verso la grotta, stava attento a non lasciare rumore dietro i suoi passi.

Era circa duecento metri distante dalla sua preda, si avvicinò lentamente e molto silenziosamente, nascondendosi dietro gli alberi.

Trunks si guardava intorno per vedere se qualcuno lo stesse osservando, era troppo emozionato per badare ai rumori del bosco, non si stava concentrando abbastanza sulle presenze… questo errore gli fu fatale.

Con uno scatto felino. Così lo doveva raggiungere, senza dargli il tempo di voltarsi! Era pronto a partire, doveva solo aspettare l’occasione propizia!

Si guardò intorno, poi, un rumore dietro di se lo sorprese, per istinto si girò di scatto .

-ORA!-
Un attimo, un secondo e gli si parò davanti, Trunks si girò riconoscendo la presenza alle sue spalle.

-Merda!- Gli fuoriuscì dalla bocca nel vedere suo padre davanti a lui, con le braccia conserte, espressione omicida, che lo guardava dall’alto in basso.


- Spiacente marmocchio…fine della corsa!-



Continua…


Hello!!! Ho aggiornato contenti?? (nooo ndvoi) (ç_ç nd Me). Perdonatemi se il capitolo è un po’ noioso, ma spero vi abbia fatto venire un po’ di suspance! Aggiornerò presto per non farvi attendere troppo , questo ve lo concedo ;).

Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando! Ringrazio coloro che leggono ma soprattutto coloro che recensiscono:

Angelo Azzurro

Vegeta4ever

VeggyILoveYou

nightwish4ever

Sonietta87

Grazie di cuore a tutti voi! ^^ A presto! Ciao ciao!
Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 9-Fiducia mancata... ***


- Spiacente moccioso…fine della corsa!-


Trunks lo guardava atterrito, si comandava con tutte le sue forze di non piangere, però tremava visibilmente.

-Ti ho per caso insegnato a tremare davanti al nemico?- Disse fiero Vegeta che continuava a guardare lo spaventato figlio.

-Pa..papà…io…- Cerco di dire il lilla tremante.

- Tu cosa?! Sei dispiaciuto? Non me ne frega niente! L’hai combinata grossa stavolta! Come hai potuto fare una cosa del genere?! Mi hai deluso moltissimo, non mi sarei mai aspettato da te una cosa simile! – Disse Vegeta abbandonando la sua solita posa e assumendo un espressione infuriata, stringendo i pugni e chinandosi verso il figlio come per accusarlo.

Trunks continuava a tremare visibilmente, ormai aveva le lacrime agli occhi.

- Alzati!- Ordinò il moro. Il figlio prima esitò mai poi trovò la forza di reagire e alzarsi in piedi come il padre gli aveva ordinato. –Vieni qui!-

Trunks obbedì anche a questo ordine, e si avvicinò al padre, racchiuso in se stesso e con il corpo tesissimo, perché, in cuor suo sapeva che il padre lo avrebbe sicuramente picchiato.

Si potevano udire benissimo i respiri affannosi del lilla.Vegeta notò la sua paura, ed era anche dispiaciuto, ma quello che stava per fare, lo faceva per il suo bene.

Gli diede un ceffone, ma non fu quello che fece male a Trunks, bensì le parole che disse poco dopo il padre.

- Picchiarti non serve a niente, nemmeno mi fa passare la rabbia, ammesso che è questo ciò che provo in questo momento. Io non posso e non voglio credere alle tue scuse per ciò che è successo. Mi vergogno solo ad essere padre di uno come te!-

Quelle parole, dette con molta calma, con un tono di voce quasi dolce, ferirono Trunks al cuore più di quanto una spada infilzata nel petto possa fare.

Non disse nulla, non ne aveva la forza e questo Vegeta lo notò. Voleva rimproverarlo per la codardia, ma non se la sentiva in quel momento.

- Adesso torniamo da tua madre in commissariato, poi risolta la cosa con i poliziotti andremo a casa, ma sappi che ne io ne tua madre avremo più il coraggio di guardarti negli occhi!-


Durante il tragitto Trunks pianse silenziosamente, Vegeta invece non disse nulla. La rabbia gli era passata, era solo terribilmente deluso e rammaricato.

Giunti in commissariato, i poliziotti fecero varie domande a Trunks, ma lui negò tutto, non sapevano cosa fare, decisero così di metterlo in una prigione minorile. Almeno per la notte.

- Se volete potete passarlo a trovare domani dalle 15:00 alle 18:00. Poi vi informeremo quando ci sarà l’udienza in tribunale.-

- Va bene…arrivederci- Salutò Bulma volgendo un’occhiata di compassione al figlio. Vegeta nemmeno lo guardò, andò direttamente via.

Una volta che i genitori se ne furono andati, Trunks venne portato nella sua nuova ‘stanza’. Una specie di cella, del collegio minorile.

- Non c’è nessuno che per ora divide la cella con te, starai da solo. Ecco questi sono gli abiti che dovrai indossare domani. I tuoi genitori provvederanno a portarti gli indumenti e le varie cose necessarie domani. Ora ti lascio, domani la sveglia è alle 6, vedi di dormire!- Disse un poliziotto consegnando a Trunks una tuta blu scuro, simile a quella di un meccanico.

Entrato in cella, finalmente solo, cominciò a piangere, e pianse, per ore finche non si addormentò esausto.



Intanto a casa Brief Bulma aveva pianto tutto il giorno, Vegeta tentava di consolarla, facendo ciò che poteva. Non dissero niente a Bra, e per lo meno a cena tentarono di essere indifferenti riguardo a ciò che era successo. Dissero a Bra che Trunks era andato a dormire a casa di un amico.

Dopo che la piccola si fu addormentata Bulma si disperò di nuovo non potendo smettere di piangere, impregnando la maglia di Vegeta di lacrime.

- Perché l’ha fatto? Il mio Trunks non può essere un drogato! Non può! Non ci credo!!- Disse l’azzurra sbattendo i pugni sul petto dell’uomo, che l’abbracciò tentando di consolarla.

-Basta piangere…neanche io ci credo, ma i fatti sono fatti, per quanto mi sforzi di credere che Trunks sia innocente non riesco ad avere fiducia in lui…-

Dopo circa due ore, entrambi andarono a dormire, con un grosso peso sullo stomaco.-


Erano le 6 in punto Trunks era sveglio da mezzora, si vestì, nonostante odiasse quella tuta, la giornata trascorse in fretta, i ragazzi più grandi importunavano il lilla di continuo, ma il ragazzo, nemmeno li ascoltava, gli bastò lanciare a quegli spacconi un’occhiataccia per farli stare zitti. C’erano altri ragazzi che come lui erano stati accusati di fare uso di stupefacenti, ma si vedeva lontano un miglio che quelli erano fuori di testa.

Finalmente arrivò l’orario delle visite, la prima ad arrivare fu Bulma che consegnò a Trunks tutto ciò di cui aveva bisogno, spazzolino, asciugamani, pigiama, e vestiti di ricambio.
Vegeta non era venuto a trovarlo, il lilla non si stupì più di tanto, ma nonostante questo era tremendamente dispiaciuto.

Con la madre scambiò solo poche parole, ma Trunks decise che almeno con lei doveva essere sincero e dirle come stavano le cose.

-Mamma ascolta…-

L’azzurra guardò il figlio con occhi spenti. –Cosa c’è Trunks?-
- Io ti giuro, sulla mia anima, che non centro niente in questa storia, ti prego mamma, almeno tu credimi…ti prego…- L’azzurra non sapeva cosa dire, in cuor suo credeva al figlio, ma aveva paura di illudersi.

- Ho capito Trunks…Io ti credo … ma sono ancora troppo sconvolta per darti il mio pieno appoggio…capisci?-

- Si mamma…- Rispose con un lieve sorriso, Bulma ricambiò, in fondo non era affatto arrabbiata, sapeva che suo figlio non centrava niente.

- Ora devo andare…ho molto da lavorare, scusa tesoro…- Trunks sorrise
- Non importa! Salutami Bra, i nonni e… papà…- L’ultima parola fu detta con un filo di tristezza.
- Certo tesoro… E tranquillo..vedrai che si risolverà tutto, anche con papà!- Detto questo gli diede un bacio sulla guancia e se ne andò.

Mezzora dopo per la gioia di Trunks arrivò Goten, per fortuna l’amico lo teneva allegro, almeno lui! Gli raccontò che tutta la sua famiglia credeva in lui ed era pronta a difenderlo. Almeno la famiglia Son mi sostiene! Pensò Trunks.

- Senti Goten, mi serve un favore enorme, e tu sei l’unico che mi possa aiutare!-

- Dimmi pure! Farò qualsiasi cosa!- Disse l’amico sperando che Trunks non gli affidasse qualche pazzia.

- Ho bisogno che tu prenda dalla sala telecamere della scuola la registrazione di qualche giorno fa…- Disse il lilla.
- Eeeh? E a cosa ti serve?- Domandò curioso Goten.
- Quella droga non è mia… di certo qualcuno me l’ha messa dentro il giubbotto…e credo proprio che sia stato Takao!- spiegò il lilla.
- Sì d’accordo… ma come fai a risalire al giorno esatto?-
- Bè… quel cappotto l’ho tirato fuori dalla soffitta qualche giorno fa, prima di essere sospesi. La mamma lo ha lavato, e dentro non c’era niente. Il giorno dopo probabilmente qualcuno ha messo dentro il sacchetto con la droga, e il giorno dopo ancora sono arrivati i poliziotti, ovvero ieri.-

- Urcaaa hai ragione!Ok! Lo farò! Prenderò il video dell’altro ieri! Sono sicuro che coglieremo Takao nel sacco!-Urlò entusiasta Goten.
Trunks lo guardò perplesso:-Lo spero, ma ti prego stai attento a non farti scoprire altrimenti siamo fragati!-

- OK!- Detto questo i due si salutarono.


Mancava ancora mezzora alla fine dell’orario di visita. Trunks era nella sua cella a riposare, quando Takumi, lo chiamò.

-Brief c’è un’altra visita per te!- Al lilla si illuminarono gli occhi ‘papà!’ pensò, ma colui che vide poco dopo, era l’esatto contrario.

- Buonasera Brief!- Salutò allegro. –TAKAO!- Trunks strabuzzò gli occhi, cosa ci faceva lui lì?!

- Niente voglio solo vedere come stai!- disse ridendo. Una volta che Takumi se ne fu andato, il biondo si avvicinò a Trunks dicendo:- Allora Brief! Cosa si prova ad essere odiati da papino?- il lilla si imponeva di stare calmo, altrimenti lo avrebbe strozzato. – Sei stato tu!- Lo accusò il ragazzo.

-Ma come siamo arrabbiati! Chi lo sa… forse sono stato io … forse no… - Disse ridendo.

-Troverò il modo per incastrarti!- Il discorso dei due fu interrotto dall’altoparlante, che comunico la fine degli orari di visita.

Takao guardò beffardo il Brief. – Devo andare! Buona notte caro!- Se ne andò ridendo.
‘Maledetto!’ , Trunks lo voleva ammazzare, ma per ora non poteva fare niente… doveva aspettare che tutta quella faccenda fosse finita,poi si sarebbe occupato di Takao.

-Goten conto su di te….!-



Continua….



Ciaoooo! Ho aggiornato presto contenti???Buon Ferragosto a tutti! Vorrei dedicare questo capitolo a Michela, che ho recentemente conosciuto^^ , spero che questo capitolo le piaccia^^


Passiamo ai ringraziamenti:

Vegeta4ever: ciao eleee!!! Che ne pensi del capitolo? Mi raccomando rece he! è_é ! Cooomunque grazie mille per la scorsa recensione…Tranquilla Takao avrà ciò che si merita, perché tutti qui lo odiano^^ A presto ciao ciao! Tvttb

Sonietta87: Hello^^ Grazie 1000 per la rece^^ eh si…tale padre tale figlio… tutti e due cattivi! Come vedi Trunks non è andato all’ospedale ma sta comunque molto male! Ma quand’è che aggiorni Lady Killer?? Non sto più nella pelle! ^^ Mi raccomando rece! Ciao ciao^^

Angelo Azzurro: Ciauuuu! Grazie mille per la rece… ci sei andata vicina…Vegeta non gli ha fatto tanto male , ma come vedi non ha creduto in lui! ^//^ Spero che questo capitolo ti piaccia! Ciao ciao!

nightwish4ever: Ciao! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! Grazie mille^^ Spero che anche questo ti piaccia! A presto! Ciao ciao


Non ho lasciato nessuno credo… mi sono accorta che il numero dei lettori e di coloro che recensiscono sta diminuendo! Vi prego se potete lasciate un commentino! Grazie mille a coloro che mi seguono fedelmente^^ A presto ciao ciao!

Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 10- Goten e Trunks in.... 'missione recupero viedeocassetta!' ***


Goten corse subito a casa Brief, per poter raccontare tutto a Bulma e a Vegeta.

Arrivato nel grande edificio rotondo, entrò e suonò il campanello. Ad aprirlo fu un “allegro” Vegeta.

-Ciao Veg…- Senza finire la frase, il povero Goten si ritrovò a parlare con la porta chiusa. Suonò nuovamente. Questa volta ad aprire fu Bulma.

- Oh…ciao Goten! Perdona Vegeta! E’ un tantino su di giri in questi giorni! Prego entra!- Disse l’azzurra facendo accomodare il giovane.

-Grazie… non preoccuparti, a Vegeta non sono mai andato molto a genio, capisco che sia nervoso e che non abbia proprio voglia di vedermi…però ho bisogno di parlarvi, soprattutto con lui!- Disse Goten entrando in casa Brief.

- Davvero? E riguardo a cosa?- Domandò Bulma curiosa.
- Riguarda Trunks…- Rispose Goten con un filo di voce, notando la tristezza dello sguardo della madre del suo migliore amico.

- Cos’hai da dirci di tanto importante riguardo a quel marmocchio?!- Disse una voce proveniente dalle scale.-Oh…ehm… ciao Vegeta… ecco io…-

I due Brief lo stavano ascoltando, entrambi curiosi di sapere cosa voleva dire Goten.

- Forse abbiamo le prove per scagionare Trunks!- Bulma sgranò gli occhi :- Dici sul serio?!- il Son annuì.

- Tsk…a si? E quali sarebbero queste prove eh?- Domandò Vegeta con il suo solito garbo.

Prima di farlo spiegare, Bulma fece accomodare Goten in salotto.

Il ragazzo raccontò della registrazione, sotto gli sguardi attenti di Vegeta e Bulma.

- Voi cosa ne pensate?- Domandò infine il giovane Son.
- Si , sarebbe un’idea, ma non credo ci sia bisogno di rubarla no?-Chiese Bulma.
- Hai ragione, ma non ce la darebbero mai, solo il preside può esaminare il contenuto delle cassette, è per la privaci.- rispose il Son, facendo un ragionamento stranamente senzato.

- Capisco… bè , Goten non posso farti rubare una cassetta, tua madre cosa mi direbbe scusa? E poi sono anch’io un genitore, quindi non posso permetterti di rubare niente. Troveremo un altro sistema!-

- Ho capito…- Disse il Son tristemente.Vegeta non aveva detto una parola, e, si alzò, tornando in cucina. – Bhè… allora io vado Bulma… a presto!-

I due si salutarono, e il Son tornò a casa. “ Mi dispiace Bulma ma non posso darti retta, c’è in ballo il futuro di Trunks!”.



Il mattino dopo il giovane Son si recò a scuola, pronto per compiere la sua missione.

Alla fine delle lezioni, anzi che uscire, si nascose sotto le scale che conducevano al piano di sopra, dove c’era la segreteria. Quando la scuola fu vuota, salì le scale, e, con cautela raggiunse la segreteria, notando che, era aperta. “ Meno male, così non mi tocca scassinare la porta!”.

Entrando vide un paio di televisori che erano collegati alle telecamere della scuola, uno, mostrava proprio l’atrio che conduceva all’aula professori. “Dunque…se faccio due conti dedurrei che la faccenda si è svolta qui visto che Trunks è sempre stato lì dentro!” Pensò Goten.

Accanto ai televisori, c’era un grande armadio contenente un’infinità di cassette. Da qualche parte lì in mezzo c’era la registrazione che avrebbe potuto scagionare Trunks.

Per fortuna erano tutte in ordine cronologico, quindi rimaneva più facile trovare la fantomatica videocassetta.
Nell’anta di sinistra vi erano le registrazioni del primo schermo, in quella di destra, quelle riguardanti il secondo schermo.
“ Dunque… L’atrio viene visto nel… secondo schermo! Bene! Cominciamo a cercare!”. Partendo dal basso vide le registrazioni di qualche settimana prima. “Non ci siamo…devo guardare più in alto”. Scorse lo sguardo nelle registrazioni di tre giorni prima circa.

“Dunque… queste sono del 24/3, poi, 25/3, 26/3, e … 28/3???? Ma come? Ne manca una!! Ed è quella risalente al giorno in cui Takao ha messo il sacchetto nella tasca di Trunks! Qualcuno deve averla presa accidenti!!”.

In preda alla disperazione, Goten cominciò a cercare dentro i cassetti e dentro altri armadi, ma niente.

“Accidenti! Qui non c’è! Qualcuno se la è portata via maledizione! E quel che peggio, potrebbe averla rotta! Accidenti!”.

- Cerchi qualcosa Son?- Goten sobbalzò, lo avevano scoperto e ora? Si girò velocemente, per sua sfortuna/fortuna, non c’era un professore, ma bensì Takao che lo guardava ridendo.

- Takao! Sei stato tu! Ridammi la cassetta! ORA! Se non vuoi che me la prenda con la forza!- Lo intimorì Goten, ma Takao continuava a sorridere.

- Credi di farmi paura? Questa la tengo io!- Disse il biondo facendo oscillare tra le sue mani la fantomatica cassetta.

- Brutto…!!!-
- Che succede qui?!- Nel frattempo era arrivato un professore, Takao si sbrigò a nascondere la registrazione sotto il cappotto. Goten stava per controbattere, se avrebbe detto ai professori della registrazione forse la faccenda si sarebbe sistemata, ma il biondo lo precedette.

- Stavo pulendo le aule come è mio solito fare, quando ho trovato questo ladruncolo che frugava tra le cassette!- Disse Takao. Il professore si girò vero Goten. – Son cosa hai rubato?- il moro spalancò gli occhi. – Io un bel niente! E’ stato Takao a rubare la cassetta!! E lo sa il perché? E’ stato lui a mettere la droga nelle tasche di Brief e quella registrazione ne è la prova!- Logicamente, il professore non ascoltò Goten.

- Mi dispiace Son ma non sono in vena di ascoltare le tue menzogne! Takao? Per sicurezza fammi vedere le tasche del giubbotto! Una cassetta si trova facilmente!- Il professore perquisì lo zaino e il giubbotto di Takao ma niente. “ com’è possibile?! Ho visto che ha messo la cassetta nel giubbotto prima che arrivasse il professore! Non può non trovarla!!” Pensò Goten stupefatto.

- Ebbene qui non c’è nulla, ora Son, tu vieni con me, Takao, puoi andare.- Goten venne portato in presidenza, ma prima di uscire dalla sala, vide il biondo prendere la cassetta dal cassetto del tavolo in segreteria.

“ Bastardo… Deve aver messo la registrazione nel cassetto del tavolo, mentre il professore parlava con me! Ha approfittato della nostra distrazione! Maledetto!”.


Goten venne solo perquisito, e vedendo che non aveva niente, venne mandato a casa. Il ragazzo, verso le 15:00 andò a trovare Trunks per raccontargli tutto l’accaduto.

- E così non sei riuscito a prenderla…-disse il lilla con un filo di voce, dopo aver ascoltato il racconto dell’amico.

- Non so davvero come rimediare, era l’unica occasione per aiutarti, e non sono stato capace di fare niete!- Goten strinse i pugni.

- Non devi preoccuparti, hai già fatto molto, andrò da Takao personalmente e mi farò dare la videocassetta , e già che ci sono io e lui faremo due chicchere.-

- Se non sbaglio oggi usciva con il suo gruppetto di amici, lo fa tutte le settimane, ma non so se il tempo lo permetterà! Guarda sta per piovere!- Disse Goten indicando la finestra.

- Non importa lo troverò ugualmente!- Affermò il lilla.

- Si ma ti conviene evadere? Si insomma…se vuoi posso andarci io!-

- Ti ringrazio Goten, ma preferisco non metterti nei guai ancora una volta, e poi è una cosa che devo sistemare da solo. Quando l’orario di visite termina, ci lasciano nelle celle da soli… riuscirò a rompere facilmente le sbarre della finestra…me ne andrò da li!- Disse Trunks, più che mai deciso ad andare da Takao e fargliela pagare.


L’orario delle visite trascorse in fretta, Bulma passò a trovarlo, anche Chichi e Goku passarono per sentire come stava.

A Trunks faceva piacere ricevere quelle visite, ma , per lui sarebbe stato bello, se con la madre fosse arrivato anche suo padre… ma sapeva che non sarebbe successo.


Era ormai sera, Trunks mise le sue cose in un borsone e con una piccola ki-blast , distrusse le sbarre alla finestra.
Dopo essere sceso, finalmente libero, cercò l’aura di Takao.

“ Eccolo! E’ un po’ distante, ma lo raggiungerò senza problemi!”

Si alzò in volo e a tutta velocità, raggiunse Takao, che, stava camminando con lo zaino in spalla, probabilmente lo avevano chiamato a scuola per lavorare con i professori, visto che era capoclasse.

Atterrò dietro di lui per non farsi sentire. La strada era oscurata dalle nubi nere, ed era circondata dal suono dei tuoni , che premettevano un temporale.

-TAKAO!- Urlò… il biondo si girò di scatto, non poco sorpreso di trovare lì Trunks.

La pioggia cominciava a scendere leggera e molto lentamente.

-Brief! Che diavolo ci fai qui! Sei fuggito! Non appena lo dirò a mio padre io…-

-TACI! – Lo zittì Trunks, che lo fissava con uno sguardo truce. – Sei un lurido codardo! Sono stanco di te! Per colpa tua ora tutta la mia famiglia non si fida più di me! E a scuola tutti mi odiano!- lo accusò Trunks.

Il biondo strinse i pugni. – E’ quello che volevo!- il lilla si stupì e lo invitò a continuare.

Takao sospirò e riprese a raccontare. – Due anni fa… quando noi due avevamo avuto quella lite, per me sono stati grossi guai. Tu penserai che una stupida litigata fra marmocchi non sia niente, ma per me non lo è stato! Erano diverse volte che la scuola mi aveva sospeso, a causa della mia cattiva condotta. Mio padre mi aveva detto, che, se avessi avuto un’altra sospensione, me l’avrebbe fatta pagare cara. E così fu! Quando tornai a casa, non solo mi picchiò di brutto, ma da allora non mi parlò più per molto tempo e non si fidò mai di me e di ciò che gli dicevo! Col tempo però, le cose migliorarono anche se il rapporto con mio padre non fu lo stesso di prima! E la colpa è solo tua! – Il lilla sgranò gli occhi. – Mia? Colpa mia? Sei stato tu a meritarti quelle sospensioni! Sei stato tu a provocarmi e a darmi fastidio! Non lo capisci? Ti sei distrutto con le tue mani! La colpa è tua!- Lo accusò Trunks.

Takao strinse i pugni e lo guardò truce. – Non farmi la paternale! Ho subito già molto! Forse non lo sai ma io ti ho odiato con tutto me stesso in questi anni, volevo fartela pagare e farti vedere come si soffre a non essere considerati dal proprio padre e ora ci sono riuscito finalmente!!-

Nel sentire quelle parole Trunks provò per un momento pietà… “non essere considerati dal proprio padre”, lui sapeva cosa significava, non c’era bisogno che Takao peggiorasse le cose in questo modo!

- Io e te…. Siamo sulla stessa barca, io e mio padre non siamo mai andati d’accordo! Quando ero piccolo non mi considerava e devo dire che ho sofferto parecchio. Poi quando sono cresciuto, ho capito che lui aveva i suoi modi per volermi bene, e lo ho accettato anche se un po’ mi ha fatto male, non avere un papà affettuoso come gli altri… sei solo uno stupido se pensi di essere l’unico ad aver sofferto a causa di suo padre! Quella volta mi sono arrabbiato molto con te perché mio padre è la persona più importante nella mia vita e non voglio che venga preso in giro! – Takao per un attimo assunse un’espressione da cane bastonato, poi però sorrise malignamente…

- Mi dispiace Brief ma io e te non abbiamo un bel niente da spartire… e ora il rapporto fra te e tuo padre andrà in pezzi per sempre!- Detto questo Takao tirò fuori dal giubbotto la fantomatica videocassetta , la buttò a terra. Trunks dapprima non comprese ciò che il biondo aveva in mente di fare… ma quando quest’ultimo alzò un piede sopra la videocassetta, le cose furono tremendamente chiare.

- ASPETTA NON LO FARE!!!!!-

L’urlo del lilla, un colpo deciso, e un ‘crash’, pezzi di plastica neri bagnati e sparsi sulla strada.
Era una cassetta, solo una stupidissima cassetta, ma quando la ruppe, il suo cuore andò in frantumi.



Continua…



Ciaooooo!!! Eccomi tornata!! Ho aggiornato subito contenti?
L’atmosfera si fa pesante! Ora che succederà? Grazie per chi legge e per chi recensisce, ringrazio anche Vegeta4ever per avermi dato dei consigli su come continuare la fan fiction.

Ora devo andare, mi raccomando recensiteeee!

Ciao ciao!

Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** 11-Trunks e Vegeta ***


“Era una cassetta, solo una stupidissima cassetta, ma quando la ruppe, il suo cuore andò in frantumi”


Guardava attonito quei piccoli pezzi di plastica bagnati dalla pioggia che scendeva velocemente. Ormai era in mezzo al pieno temporale.

- Che c’è Brief ti sei incantato?- Disse Takao scoppiando a ridere. Trunks sentiva la rabbia scorrergli dentro…questo era troppo.

- Maledetto… - Il tono della voce di Trunks era così gelido da far zittire Takao, che incominciò ad avere paura del lilla.

I suoi capelli si sollevarono, i pugni si chiudevano in una morsa tremenda. La terra cominciò a tremare. Un’aura dorata conquistò la strada illuminandola. Gli occhi di Trunks erano color del mare, pieni di rabbia e di odio puro, i capelli erano di un biondo che pareva oro.

Takao cominciò a tremare dalla paura. “ chi diavolo è questo?!” Pensò… non poteva nemmeno immaginare di trovarsi di fronte al leggendario Super Sayan.


- Come hai potuto maledetto?! Io te la farò pagare!!- Fuori di se dalla rabbia e dalla disperazione, il Super Sayan si scagliò contro l’indifeso Takao che non riusciva a muoversi dal terrore, stava per colpirlo con un pugno ben assestato, ma si bloccò di colpo respirando affannosamente.

Ritornò normale, poi diede finalmente un pugno in faccia al biondo. Pugno, che, se dato durante la trasformazione, sarebbe risultato fatale per Takao.


Si avvicinò al biondo, steso a terra con un grumolo di sangue nel labbro. L’espressione terrorizzata gli si dipingeva in volto.

-Non fai più lo spaccone ora? Eh? Sudicio codardo?!! Io ti ammazzo!-
Trunks lo prese per il colletto, causando un sussulto al ragazzo. Lo alzò da terra e gli diede un’ assestato pugno nello stomaco, che fece sputare sangue al ragazzo. Lo rilasciò al suolo, mal ridotto. Logicamente Trunks si era controllato nel dare quei due pugni, altrimenti lo avrebbe ucciso sul serio.


- Io non sono uno schifoso codardo come te, non mi spreco con i più deboli, vai fuori dai piedi se non vuoi che ti ammazzi, e vedi di tenere chiusa quella fogna se non vuoi che ti strappi la lingua!-

Detto questo Takao se ne andò scappando a gambe levate. Trunks però, non si era sfogato, la disperazione aveva sostituito la rabbia. Si inginocchiò a terra sbattendo i pugni sull’asfalto, causando delle crepe nel suolo. La pioggia continuava a scendere imperterrita e bagnava i resti della videocassetta, unica speranza di Trunks, il volto del ragazzo, ormai rigato di lacrime, che calde scendevano sulle sue guance.

Detestava ammetterlo, ma Takao aveva ragione, con quel calcio aveva distrutto il rapporto con il padre per sempre.

La pioggia continuava a scendere imperterrita, silenzio… nessuna voce, nessun rumore in quella strada vuota e abbandonata, solo il suono della pioggia a contatto con l’asfalto e con i bagnati vestiti del ragazzo, e il suo singhiozzare .

La pioggia continuava a scendere imperterrita, mescolandosi con le lacrime del ragazzo, cadeva al suolo , per ogni goccia, un sogno distrutto, ma nessuno poteva ascoltarlo, solo il silenzio. O qualcuno c’era?


Lenti passi si avvicinavano mescolandosi con i pochi rumori che si udivano. Era dietro di lui, chiunque egli fosse. Non si girò per vedere chi fosse, no, continuava a piangere senza smettere. Infondo cosa gliene poteva importare ad uno sconosciuto del pianto di un ragazzo evaso di prigione e accusato di uso di stupefacenti?


Poi la voce… quella voce… la SUA voce.

- Perché piangi?-

Non si girò, non ne aveva il coraggio, sia perché gli sembrava di sognare, sia perché se quell’uomo lo avesse visto in quello stato lo avrebbe sicuramente sgridato.

Non rispose, non voleva.

- Non c’è bisogno di disperarsi tanto come un marmocchio!-

Non si girò, ma rispose.

-Io non sto piangendo, e poi che differenza farebbe? Me lo dici sempre che sono un marmocchio!- La voce mescolata con il pianto non ingannò Vegeta.

-Ma piantala! Piuttosto che diavolo ci fai fuori della prigione eh?- Chiese Vegeta conoscendo già la riposta. – Nessuno può tenermi come un topo in gabbia!- Lo sapeva. Così simile a lui, anche il Principe dei Sayan avrebbe risposto in quel modo.

- Tu vai in cerca di guai vero? Non te ne frega niente di come ci rimangono gli altri vero?!- Disse Vegeta ironico. – Senti da che pulpito viene la predica! – Il moro non ci badò.

- Non mi hai ancora detto perché stai frignando! – Insistette.

Trunks si girò di scatto, e gli urlò contro. – Perché sto frignando? Perché quell’idiota che ha programmato tutto per farmi odiare da te, ha distrutto l’unica prova per dimostrarti che sono innocente! E ora non posso più riavere mio padre!!- Detto questo scoppiò a piangere più di prima, con la testa bassa, sapeva che suo padre non lo avrebbe mai confortato, non sarebbe mai venuto lì a dirgli: “ Scusami tanto, io ti voglio bene ho fatto male a giudicarti.” No, non lo avrebbe mai detto MAI!. Era questo che lo faceva piangere disperatamente, e Vegeta, se ne accorse. Provò compassione, dispiacere, per aver fatto soffrire tanto il figlio, che non centrava niente. Guardò i resti della videocassetta. Sospirò.

Non riusciva a dirgli niente, non ce la faceva, ma era uno strazio per lui vedere suo figlio piangere in quel modo, per causa sua.

Con grande sforzo si avvicinò a lui, l’unica cosa che poteva dire, o meglio, fare era una sola.


Si inginocchiò e gli mise una mano sulla spalla. Nell’essere toccato dalla mano del padre, Trunks sussultò e smise di singhiozzare dalla sorpresa di quel gesto improvviso.


-Nessuno ha rubato tuo padre- lo fece voltare e lo abbracciò. Trunks spalancò gli occhi, tremendamente commosso da quel gesto accompagnato da quelle parole che si riferivano a ciò che il ragazzo aveva detto prima ossia: “ Non posso riavere mio padre”.


Il lilla ricambiò l’abbraccio e i due stettero così per qualche minuto finché Trunks non si fu calmato.

Quella scena gli ricordava troppo il sacrificio del padre contro Majin Bu, suo padre l’aveva abbracciato solo quella volta.

Il lilla si asciugò le lacrime, e Vegeta lo liberò dall’abbraccio.


- Scusa… per tutto…- Disse il moro guardando da un’altra parte e diventando improvvisamente paonazzo.

- Non fa niente!- Affermò Trunks riacquistando l’oramai perduto sorriso. Si era già dimenticato delle controversie con il padre, proprio come un bambino.

- Mphf…Si ma non prenderci l’abitudine, sei un po’ grandicello per gli abbracci.- Disse Vegeta, ormai il suo marmocchio era diventato quasi un uomo.

- Ok ! – Rispose il lilla senza abbandonare il sorriso. Poi rimase un attimo perplesso, cosa ci faceva lì suo padre?

- Senti papà? Ma come facevi a sapere dov’ero?- Domandò curioso il ragazzo.

- Ho sentito la tua aura spostarti, e siccome eri in prigione, immaginavo che tu fossi scappato!- Affermò il moro. Infatti Trunks per arrivare lì aveva volato alla massima velocità. – E…ehm… da quanto sei qui?- chiese il lilla imbarazzato, sperando che il padre non avesse sentito il suo discorso con Takao.

- Mhpf…da quando quell’idiota ha rotto la cassetta!- Trunks sospirò…per fortuna il padre non aveva sentito nulla. Ma in realtà Vegeta era lì da poco tempo prima, e aveva sentito tutto ciò che Trunks e Takao si erano detti, ma per evitare una figuraccia al figlio non aveva detto niente.


- Si però ora…come faccio? Non mi crederanno se non ho le prove!- Affermò il giovane.

- Tsk… per una volta il tuo amichetto mi è stato utile! Mi ha detto della registrazione, così stamattina presto, prima che le lezioni iniziassero, sono andato a scuola e ho convinto il bidello a darmi la videocassetta! Quindi abbiamo una copia, sei scagionato.- Nell’udire quelle parole Trunks esultò. Takao avrebbe avuto ciò che meritava.Non domandò al padre come aveva fatto a convincere il bidello, ma se lo immaginava.

I due si avviarono verso il commissariato, presto Trunks sarebbe stato scagionato del tutto.

Il lilla guardò il cielo. Ormai aveva smesso di piovere.



Continua..


Ciao a tutti!!!! Sorpresa! Aggiorno ora! Contenti ;) Come vi sembra il capitolo tanto atteso? Spero vi piaccia. Secondo voi Veggy è OOC? Fatemi sapere mi raccomando! Grazie mille a tutti coloro che recensiscono! A presto ciao ciao!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** 12- rapporti padre-figlio ***


Vegeta e Trunks giunsero al commissariato in pochi minuti. Vegeta mostrò la cassetta al padre di Takao, che ne rimase a dir poco sconcertato.

Trunks fu scagionato, e non diedero troppo peso alla sua fuga, ora si dovevano concentrare su Takao.

-Quel ragazzino…e io pensavo che fosse cambiato almeno un po’, invece è un trafficante di droga!- disse Takumi sbattendo un pugno nella scrivania.
Qualcuno bussò alla porta del suo ufficio.

-Signore, abbiamo trovato suo figlio, lo faccio entrare?- Domandò un poliziotto entrando nella stanza.
- Si, datti una mossa- Rispose scontroso l’altro.
Subito entrò Takao, con i vestiti ammaccati e bagnato dai capelli alla punta dei piedi. La sua espressione era notevolmente scossa, sia per ciò che aveva visto poco tempo prima , ossia la trasformazione di Trunks, sia perché aveva la sensazione di essere stato scoperto. E infatti…

-Brutto marmocchio! – Urlò Takumi andando incontro al figlio. – Come mi spieghi questo eh?! Che razza di figlio che ho tirato su! Non solo hai ingannato tutti, compreso me, ma sei anche uno schifoso spacciatore! – Disse dandogli uno schiaffo. – Scusa papà… io… ecco…- Tentò di giustificarsi Takao con un’espressione da cane bastonato.

- Figlio ingrato! Ti detesto! Puoi anche andartene! Quando avrai scontato la tua pena, non metterai più piede a casa chiaro?!!- Urlò il padre furibondo.
- S-si…- tentò di dire il più piccolo. Takao venne accompagnato fuori da un poliziotto che lo mise in carcere (quello minorile).
Trunks e Vegeta avevano ascoltato tutto, stavano infatti fuori dall’ufficio. Gli occhi di Trunks incontrarono quelli di Takao mentre veniva portato via.
Infondo si sentiva responsabile, ma era ciò che meritava.
Però suo padre era stato troppo duro con lui nel dire quelle parole, di certo come biasimarlo! La scoperta di avere un tale figlio, per Takumi deve essere stata terribile.

I suoi pensieri furono interrotti da Vegeta. – Andiamo a casa?- disse mettendo una mano sulla spalla al figlio.
Trunks annuì, e insieme si avviarono verso la Capsule Corporation .


Non appena Bulma vide il suo bambino, gli saltò addosso in lacrime.

- Oh! Trunks mi hai fatto stare così in pena! Quando tuo padre ha detto che eri fuggito, ci sono rimasta malissimo! Ho tanto temuto per te sai?- Trunks tentò di divincolarsi dalla stretta della madre. Quando faceva così assomigliava in tutto e per tutto a Chichi.

- Tranquilla mamma…si è risolto tutto! Papà ha preso la cassetta dalla mia scuola e i poliziotti mi hanno scagionato!-
Bulma scoppiò a piangere dalla felicità, sapeva che il suo, era un bravo bambino!


Da lì trascorsero tre giorni, tra Vegete e Trunks le cose andavano benissimo, però c’era un dubbio che tormentava il ragazzo.

Il lilla durante la pausa dell’allenamento decise di chiedere consiglio a suo padre.

- Senti papà…- Vegeta posò lo sguardo sul figlio invitandolo a continuare.

- Secondo te Takumi ha fatto bene a trattare così Takao?- Domandò il giovane, sperando in una possibile risposta del padre.

Vegeta sospirò, quasi rassegnato, poi rispose. – La tua solita compassione! Non te ne dovrebbe importare niente di quel moccioso dopo quello che ti ha fatto.-

- Si ma… non mi hai ancora risposto, secondo te ha fatto bene?- Domandò di nuovo Trunks.

- Bè più o meno ha detto ciò che ho detto io a te no? Io sarei d’accordo con lui.- Rispose il moro senza guardare il figlio.
Trunks non poteva negare: Takumi aveva fatto bene a trattare così Takao, ma aveva il timore che le cose sarebbero peggiorate. Il rapporto fra i due era a dir poco distrutto, e la colpa era soltanto sua. Cosa avrebbe potuto fare? Non voleva che fra lui e Takao ci fosse rancore per ciò che era successo.

- Si ma…io non voglio che Takao mi odi, e se possa fare qualcosa di peggio quando uscirà di prigione?- Disse il lilla.
Vegeta scoppiò a ridere, cosa che sorprese non poco il ragazzo.

- E cosa ti dovrebbe mai fare? Dopo aver visto un super sayan penso proprio che ci penserà due volte prima di mettersi di nuovo contro di te! O sbaglio?-

Trunks annuì. Poi decise di dire la verità a Vegeta.

- Senti papà io non voglio che fra Takao soffra ancora a causa di suo padre. Io… lo voglio aiutare.-

“E’ proprio uguale a sua madre…” Pensò Vegeta. Poi disse: - Tu sei troppo buono. Devi essere più spietato. Se vuoi veramente aiutare quel ragazzino, lascialo in pace, comprenderà da solo lo sbaglio che ha fatto.-

Trunks ci pensò un attimo. Suo padre aveva ragione, ma aveva paura che Takao potesse odiare suo padre, proprio come lui aveva odiato Vegeta per tanto tempo.

Il suo volto assunse un’espressione di preoccupazione e di tristezza. Vegeta se ne accorse.
- Forza torniamo ad allenarci.- Concluse infine.


Passarono altri due giorni. Trunks decise di andare a trovare Takao in carcere, sperando di chiarire la situazione.

Giunto in quella costruzione, dove, egli era stato pochi giorni prima, chiese se poteva vedere il suo compagno.

Venne accompagnato nella cella del biondo, da un poliziotto. Poi lo vide… seduto su una panca, da solo con le braccia appoggiate alle ginocchia, testa bassa, sguardo spento. E pensare che qualche giorno prima, al suo posto c’era Trunks, stessa espressione, stessa posa, stessa tristezza.

Entrò e lo salutò. Saluto, non ricambiato.

- Come stai?- Domandò.
- Che sei venuto a fare qui?- Rispose il biondo ignorando la domanda del compagno.
- Volevo parlare con te.- Rispose Trunks, poi riprese.- Non voglio che fra di noi ci sia del rancore, per ciò che è successo. Io sono disposto ad archiviare questa storia, non sono un tipo vendicativo al contrario di te.- disse con amarezza.

- Già… Ho riflettuto parecchio… e sono giunto alla conclusione di aver sbagliato tutto. Tanto per cominciare, non avrei mai dovuto prendere la strada del teppista. L’ho fatto solo perché mio padre non faceva altro che picchiarmi, e ripetermi di stare in riga e rispettare le regole. L’ho fatto per fargli un dispetto. Ma infondo io e lui non siamo mai stati la tipica coppia padre figlio… e a quanto mi hai raccontato…tu ne sai qualcosa.-

Il lilla annuì… erano così diversi…eppure…così simili.

- Mio padre ha il suo modo per volermi bene, me ne sono fatto una ragione e ho imparato ad accettarlo. Forse dovresti fare lo stesso.- Disse il lilla.

- Io ci ho provato Trunks, c’ho provato, ma era tutto inutile, fin da quando ero piccolo, mio padre nemmeno mi guardava! Che diamine dovrei fare?-

Il lilla rimase colpito, Takao che lo chiamava per nome? E da quando? E poi chiedeva consiglio a lui? La prigione gli doveva aver fatto bene al cervello.

-Tanto per cominciare devi parlare con tuo padre, come ho fatto io. E poi mettiti sulla buona strada, trovati amici veri, perché quando sarei in difficoltà, su loro potrai contare!-

I due furono interretti dal padre di Takao, che entrò nella cella.

- Mi dispiace ma devi andare, l’orario di visite è terminato.- Il lilla annuì e salutò il compagno.

Anche Takumi fece per andarsene, ma Takao lo fermò.

- Papà aspetta!- Il più grande si fermò e poi si voltò verso il figlio. – Che vuoi?- Domandò.

Il ragazzo si alzò in piedi.

-Dobbiamo parlare…-


Continua..


Hello a tutti!!! Chiedo scusa per il ritardo nell’aggiornare, è che devo riformattare il pc e ho problemi nel salvare i documenti. Comunque sia spero che il capitolo vi sia piaciuto! Grazie a tutti coloro che leggono e che recensiscono. Grazie mille. Scusate ma sono di fretta. Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo !

Ciao ciao

Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** 13- Piccola chiaccherata fra padri ***


- Papà aspetta!- Il più grande si fermò e poi si voltò verso il figlio. – Che vuoi?- Domandò.

Il ragazzo si alzò in piedi.

-Dobbiamo parlare…-

- Parlare? E di cosa scusa?- Domandò sarcastico Takumi.

- Ti pregherei di starmi a sentire fino infondo e di ascoltarmi.-
Ci fu una breve pausa, poi Takao continuò.

- Mi dispiace tanto per ciò che è successo… ora e in passato, so di averti deluso, e mi dispiace. Ora però con Trunks, sono riuscito a capire molte cose…lui ha un padre esattamente come te, e mi ha fatto comprendere, che non ti devo odiare, perché è questo che ho fatto.
Da piccolo mi trattavi come un soldato, sembrava che non ti importasse niente di me! E ho serbato rancore nei tuoi confronti per molto…molto tempo. E mi dispiace… spero che tu possa perdonarmi…-

Ci furono attimi di silenzio. Takumi era colpito dal discorso del figlio, i due non si erano mai confidati così cuore a cuore. Pensò molto a ciò che aveva detto, ma il suo orgoglio gli impedì di reagire di conseguenza.

- Io perdonare te? Ma non farmi ridere! Sei solo un lurido marmocchio! Mi hai deluso troppe volte! Non mi fido più di te! Per me potresti rimanere a marcire in questa cella per anni, più mi stai lontano meglio è capito moccioso?!-

Parole dure… troppo dure per Takao, che, infondo, aveva un cuore sensibile.

Mentre il padre se ne andava, il ragazzo versò lacrime amare.

- Ho sbagliato nel dire che il padre di Trunks è come te! Lui non avrebbe mai fatto così! Io…io ti odio!-

Takumi era dispiaciuto, ma non voleva che suo figlio lo deludesse…di nuovo.


Il giorno seguente, Takao raccontò l’accaduto a Trunks. Il lilla non sapeva come aiutare l’amico, l’unico modo era insistere ancora, come aveva fatto con Vegeta.

- Dovresti riprovarci, anche con mio padre all’inizio è andata così… ma poi mi ha perdonato, lui è orgoglioso come tuo padre, fa fatica a esprimere ciò che prova!-

- No Trunks… è diverso… lui mi odia!- Disse amaramente Takao.

- Nessun padre odia il proprio figlio!- Affermò sicuro il lilla, anche se il biondo sembrava non credere alle sue parole.

- Non so come fare… ormai nemmeno mi ascolterà!-

Trunks pensò ad un modo per aiutare l’amico… e poi gli vene un’idea!

- Ascolta Takao! Ho un piano! Tu non preoccuparti! Vedrai che alla fine tutto si sistemerà!- Detto questo il lilla corse via senza lasciare a Takao il tempo di chiedere qualcosa.



Giunse a casa tutto ansimante. Vegeta passò di lì e lo notò.

- Oh! Finalmente hai incominciato a prendere sul serio gli allenamenti! Hai deciso di fare un po’ di sport?- Domandò il moro scherzoso. Raramente Trunks e Vegeta scherzavano così di gusto.

- Eh eh… mi spiace… ma no… ho fatto una corsa per parlare con te!- Affermò il lilla.

- A si? E riguardo cosa?- Domandò curioso il principe.

Trunks sorrise. – Mi serve un favore!-



Finalmente poteva riposarsi in santa pace. Tutto lo stress accumulato durante la giornata, lo aveva distrutto. La cosa che lo aveva impressionato più di tutti era il discorso di suo figlio, forse era stato davvero troppo duro!

Entrò nel suo ufficio per prendere le ultime scartoffie, la luce era spenta, non riteneva opportuno accenderla visto che se ne sarebbe andato un secondo dopo. Poi notò la finestra. Era aperta.

“ e questa da quando è così spalancata?” Si chiese sospettoso, ma non ci diede troppo peso… ERRORE!

Sentì qualcosa prenderlo da dietro e sbatterlo contro il muro.

La luce ci accese, a causa del contatto del suo corpo con l’interruttore.

La lampada bianca metteva in risalto il volto dell’uomo che lo aveva messo a muro.

- Ma…ma lei è…-

- Taci terrestre e vedi di starmi a sentire!- Ordinò la voce possente del moro, che lo guardava con gli occhi profondi, color pece.

- I-il padre di Trunks?- Domandò sorpreso più che mai.

- No sono la fatina! Stammi bene a sentire bello non ho voglia di perdere tempo con te! Vedi di comportarti bene con il tuo marmocchio altrimenti che figura ci fai eh?- Disse Vegeta.

- Ma che intendi dire??- Domandò spaventato Takumi.

- Non fare il finto tonto! Che razza di esempio dai ai ragazzi quando vedono un piedi piatti trattare così il proprio figlio eh?! E poi tutti i terrestri dovrebbero riporre la fiducia in voi!- Affermò Vegeta alquanto irritato. Ma come aveva fatto a farsi convincere da Trunks a fare una cosa del genere?

Sospirò.

- Stammi a sentire… lo so bene anzi meglio di te cosa significa essere odiati dai propri figli! E credimi! Così risulterai un debole! Anzi… lo sei già, perciò vedi di tirare fuori le palle e di parlare con il marmocchio intesi?! A meno che tu non voglia un’altra mia visitina…- Takumi scosse la testa impaurito.

-E va bene! Parlerò con mio figlio! Basta che non ti farai più vedere!- Rispose tremando di paura.

Vegeta ghignò. Poi se ne andò dalla finestra.

Takumi se ne andò a casa per riflettere, su cosa avrebbe dovuto dire al figlio il giorno dopo. In fondo Vegeta non era poi così cattivo…


Il moro tornò a casa scocciato. Entrò in cucina dove tutti stavano cenando.

- Ciao amore!- Salutò allegramente Bulma, che fu ricambiata con una smorfia.

- Papà! Allora?- Domandò Trunks entrando in cucina.

- Tsk… non provare più a chiedermi una cosa simile! E sappi che dovrai mantenere la tua promessa!- Detto questo se ne andò a fare una doccia-

- Mi sono persa qualcosa?- Domandò Bulma incuriosita.

- Niente mamma! Ho chiesto a papà se poteva parlare con il padre di Takao per convincerlo a sistemare le cose con il figlio. In cambio devo allenarmi il doppio.- Spiegò Trunks un po’ seccato.

Gli aspettava un lungo periodo di allenamenti.

Almeno una ricompensa ci sarebbe stata…


Continua…



Salveee! Scusate il ritardo! Vi chiedo umilmente perdono!

Bè che ne pensate del capitolo? Spero vi sia piaciuto, anche se credo sia un po’ noioso…

Comunque ci stiamo avviando verso la fine della storia… Lo so che non è durata molto, ma purtroppo ho poche idee su come continuarla, e poi tra poco comincerà la scuola perciò, con lo studio avrò poco tempo per stare su efp.

Ringrazio tutti coloro che leggono e che recensiscono!^^ Grazie mille!

A presto! Bye bye

Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** 14-Chiarimenti e ritorno alla ''normalità'' ***


Era ormai mattina. Takumi si era svegliato molto presto, doveva parlare con il figlio, e non riusciva a stare calmo. Non era tipo da smancerie o da discorsi di amore paterno, ma avrebbe fatto il possibile.

Arrivò al commissariato in poco tempo, subito si avviò verso la cella del figlio, e lì lo trovò intento a cambiarsi.

-Takao…- Lo chiamò. Il ragazzo si voltò sorpreso.

-Cosa vuoi ora? Non avevi detto che non volevi più vedermi?- chiese ironico il biondo.

-Mh… Devo parlarti… Vedi, ieri sono stato troppo duro con te, mi dispiace. Io ti voglio bene, sei mio figlio, ma vedi, per me è difficile crederti… ne hai combinate di tutti i colori!-

Takao guardò il padre negli occhi. –Davvero?- Chiese.

Il maggiore annuì in segno di conferma. Il biondo sorrise felice.

-grazie papà!- esclamò entusiasta il giovane.

-Mh…bhe.. quando uscirai potremo fare qualcosa insieme…ma solo se mi prometti di comportarti bene!-Disse Takumi.

Il figlio annuì più felice che mai. Poi incuriosito domandò:

-Ma papà… come mai hai cambiato idea? Ieri ti vedevo molto convinto di ciò che dicevi.-

Takumi abbozzò un sorriso poi disse:- Diciamo che… ho avuto un aiuto da un amico!-


Capsule corporation:

-ETCHU’!!!!!- Il grande principe dei sayan aveva fatto un grande starnuto. La moglie lo osservò preoccupata.

-Amore hai il raffreddore? Non è che poi prendi la febbre?-Domandò.

-Non dire sciocchezze donna! I sayan non si ammalano!- Affermò sicuro Vegeta.

Dalle scale scese un ragazzo dai capelli lilla.

- Ciao mamma ciao papà!-

I due coniugi salutarono a loro volta il ragazzo, che si accomodò a tavola per fare colazione.

-Come mai ti sei alzato così presto oggi?- Domandò Bulma.

-Vorrei andare a trovare Takao… e… papà?-

Il moro si voltò verso il figlio.

-Che c’è?-domamdò

-Ehm… grazie per aver convinto Takumi a parlare con Takao – Disse Trunks .

-Tsk…- Il principe dei sayan si dileguò in salotto, probabilmente imbarazzato per aver fatto una scenata ad un infimo terrestre. “Bulma me lo rinfaccerà per tutta la vita!” Pensò rassegnato.


Trunks partì pochi minuti dopo a massima velocità verso il commissariato.

Entrò dalla porta principale, dove ad attenderlo c’era un omone con i baffi, probabilmente un poliziotto addetto alla segreteria.

- Mh? Cosa posso fare per te ragazzo?- Domandò.

- Dovrei vedere un mio amico, si chiama Takao!- Affermò il lilla.

- Oh… mi dispiace ma questo non è l’orario di visite! Devo chiederti di tornare questo pomeriggio!-

Trunks insistette.

- Ma è molto importante non potrebbe fare un’eccezione?-Domandò il giovane. Ottenendo la stessa risposta di poco prima. Finché un uomo dai capelli biondi entrò nella segreteria.

- Lasci stare… conosco questo ragazzo! Vieni con me Trunks!-

Takumi accompagnò il lilla dal suo amico, il breve tragitto fu molto silenzioso, alla fine Takumi gli disse solo:- Ringrazia tuo padre da padre da parte mia!-

Il lilla era sorpreso da quella affermazione, annuì e entrò nella cella, dove c’era un sorridente Takao.

-Ehi Trunks!- Esclamò contento di vedere l’amico.

-Ciao Takao! Ti vedo contento! E’ tutto a posto?-domandò curioso il lilla.

Takao annuì e raccontò all’amico il discorso con il padre. Il lilla logicamente fu felice di sapere che le cose si erano definitivamente sistemate.

Non restava che aspettare qualche mese, e Takao sarebbe uscito.


Trunks tornò a casa verso l’ora di pranzo, in cucina c’era Vegeta ad aspettarlo, seduto in una sedia con uno sguardo che avrebbe fatto paura anche al mostro di Locness.

- Ciao figlio…- Disse con una voce assai tenebrosa.

- Ehm… ciao papà! C-come mai quella faccia?- Domandò il lilla impaurito, ma sotto sotto sapeva perché il padre lo stava aspettando.Infatti…

- E ME LO CHIEDI?!! ORA MUOVI LE CHIAPPE E MANGIA IL PIU’ VELOCE POSSIBILE! FRA 10 MINUTI TI VOGLIO NELLA GR!!!!-

Trunks era molto spaventato e assai scocciato, obbedì e mangiò velocemente per poi andare nella Gravity Room.

Passò circa un’ora, il riscaldamento era terminato. Trunks sentiva un leggero mal di stomaco, ma non ci badò.

Man mano gli esercizi diventavano più faticosi e sfiancanti, e il leggero mal di stomaco si tramutò in una forte nausea.

-P-papà…?- Disse il lilla piuttosto pallido. Vegeta se ne accorse.

- Cos’hai adesso??-Domandò il moro irritato.

- I-io non mi sento tanto b…-

Ciò che ne seguì dopo fu il pavimento della GR completamente sporco, Vegeta infuriato che urlava, e Bulma ancora più infuriata con Vegeta.

- Razza di Australopiteco! (oggi studiavo giusto gli ominidi XD NdMe) Hai fatto vomitare il mio bambino! Non provare più ad allenarlo appena dopo pranzo! Altrimenti starai senza mangiare per venti giorni! HAI CAPITO?!- Il moro, si defilò borbottando insulti contro la moglie. Poi Bulma si rivolse al figlio.

-Vieni amore! Vai a letto e riposati! Quel brutto babbuino di tuo padre non ti allenerà più!-

-Ma mamma io sto bene…- Non fece in tempo a finire che Bulma lo mise a letto con un termometro in bocca.

“ Uffa… ho 14 anni! Perché mi trattano ancora come un bambino?!” Pensò il lilla scocciato.

Vegeta comparve dalla porta della camera di Trunks.

- Stai bene?-Chiese.

- Si… se vuoi ci alleniamo, non ci sono problemi!- Affermò il lilla ancora un po’ pallido.

- No stai a letto! Ci manca pure che mi svieni! Ci alleneremo stasera!-Detto questo Vegeta scomparve dall’anta della porta.

“ In fondo non è male essere trattati da bambini!”.



Continua…



Hello! Come va? Scusate il ritardo… la causa è sempre la scuola! Comunque vi informo che il prossimo sarà l’ultimo capitolo! Sigh! Che ne pensate di questo? Spero che la parte finale vi abbia strappato almeno un sorrisino! ^^ Grazie mille a tutti coloro che leggono e che recensiscono! Ciao ciao! A presto!


Veggylink94

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Lieto Fine ***


Erano passati ormai parecchi mesi da quando finalmente Takao e il padre si erano riappacificati, il giovane era uscito di prigione pronto a cominciare una nuova vita.

Anche il giovane Trunks si era ormai del tutto chiarito con suo padre, più o meno…

-TRUUUUUNKS!!!- un urlò disumano lo fece destare dal suo sonnellino pomeridiano.
-Ma che…?- Si chiese il lilla ancora stordito. Dei pesanti passi raggiunsero la sua camera, e la porta si spalancò.

- Giù dal letto brutto marmocchio! Cos’è questa storia della partita di calcio?- Chiese “delicatamente” il principe dei Sayan.
- Eh? Ah già… Non te lo avevo detto? Domani ho una partita con la scuola, dov’è il problema?- chiese il lilla assonnato.
- Dov’è il problema? OSI chiedermi dov’è il problema? Tua madre mi ha costretto a venirci ecco dov’è il problema! Avevo in programma un allenamento con Kakaroth!- Urlò Vegeta in preda ad una crisi isterica.
-Avanti papà, ci sarà anche Goku alla partita,evidentemente se ne era scordato, io Goten e Takao giochiamo nella stessa squadra. - Tentò di giustificarsi il lilla.

- TSK! Non so chi tra te e tua madre sia il più seccante!- Detto questo il principe si dileguò.
“ Se la è un tantino presa…” Pensò Trunks sconsolato.


Venne il giorno della partita, e per la gioia di Vegeta tutta la famiglia Brief si recò al campo sportivo della scuola per assistere alla partita.

C’era una gran folla, e Vegeta odiava la folla, il chiasso, le trombette da stadio,le urla eccetera eccetera… quindi si può immaginare come il principe si sentisse lì in mezzo, e per completare il tutto…

-Ciao Veggie!!!- Goku si sedette allegro vicino a Vegeta, che con moooolto entusiasmo lo salutò.
-Vattene!- Ordinò il principe.
-Ma Veggie questi sono gli ultimi posti rimasti per me Gohan e Chichi, e poi sarà divertente vedere i nostri figli!- Disse il più alto sorridendo.
Vegeta sbuffò. Goku , Gohan e Chichi si sedettero accanto al principe salutando allegramente Bulma e Bra, a loro volta seduti li accanto.

Nella tribuna davanti c’era Takumi , ansioso di vedere suo figlio giocare.


Intanto negli spogliatoi…


-Accidenti ragazzi è pieno la fuori!- I ragazzi della squadra di Trunks erano tutti molto nervosi, ad esclusione dei due sayan , che al contrario erano rilassati.

- Ehi Trunks, secondo te sono già arrivati i nostri genitori? C’è talmente tanta gente che non riesco a trovarli.- Chiese Goten.

- Già, ma percepisco bene le loro aure, anche se si confondono con quelle della folla.- Disse sicuro Trunks.
Il lilla si voltò verso Takao, che era visibilmente emozionato.

- Ehi Takao? Come va?- Chiese Trunks al biondo.
- Non c’è male Brief, sono solo un po’ emozionato, sai, mio padre è venuto a vedermi.- Affermò Takao.
- Tranquillo, andrai alla grande.- Il lilla tentò di incoraggiare l’amico, preoccupato per l’esito della partita, che sarebbe iniziata a momenti.


Al segnale dell’allenatore i ragazzi entrarono in campo, applauditi dalla folla. Lo stesso dicasi per la squadra avversaria.

Intanto Vegeta e Goku se ne stavano seduti a mangiare degli Hot Dogs.

- Ehi Vegeta, tu sai come si gioca a calcio?- Domandò Goku ingenuamente.
- Più o meno.- Affermò il principe, mentendo, infatti non aveva la più pallida idea di come si giocasse, nonostante tutto riuscirono entrambi a seguire la partita, esultando ad ogni goal che facevano Trunks e Goten.

Al termine della partita, le due squadre erano in parità, così si passò ai rigori.

Trunks segnò un magnifico goal. Vegeta si lasciò sfuggire un “ EVVAI!”, alzandosi in piedi con i pugni in aria, per poi sedersi imbarazzato.

Alla squadra di Trunks mancava solo un goal, e avrebbero vinto. Toccava a Takao tirare in porta.

- Coraggio amico!- Tutti esultavanto e incoraggiavano il biondo , che era teso come un palo, pronto a tirare.

Voltò il viso alla ricerca dello sguardo del padre. Lo vide fra la folla, concentrato, speranzoso di un eventuale goal da parte del figlio. Takao sapeva che il padre sarebbe stato fiero di lui, tentava di convincersi che avrebbe segnato, che avrebbero vinto e che il padre gli avrebbe detto: “ sono fiero di te”, ma aveva paura, temeva di deluderlo, di vedere il suo volto triste e cupo.

L’arbitro fischiò, chiuse gli occhi, si concentrò e calciò il pallone, quando riaprì gli occhi sentì la folla esultare, forse il portiere aveva parato il tiro, forse avevano perso, ma non fu così.

La squadra vinse, Takao segnò l’ultimo eccezionale rigore, venendo letteralmente investito dai compagni che esultavano e che si complimentavano.

- Hai visto Takao! Sei stato grande hai segnato! Abbiamo vinto!- Esultò Trunks.

La squadra festeggiò la vittoria, Takumi applaudiva soddisfatto con un sorriso stampato in volto felice e orgoglioso di suo figlio. Vegeta e Goku esultarono all’unisono : “ ABBIAMO VINTO!!!”. Logicamente il principe si ricompose immediatamente, imbarazzato, ma comunque molto soddisfatto del suo bambino che ormai era diventato un uomo… bè quasi un uomo.


Negli spogliatoi, tra le risate e i canti di vittoria, Takumi entrò alla ricerca del figlio, che era in mezzo ai compagni, i quali si complimentavano con lui.

-Takao…- Disse il più anziano.
-Ciao papà!- Takao si avvicinò felice al padre.
- Bravo, sono molto fiero di te.- Disse con tono serio Takumi, ma allo stesso tempo con un sorriso in volto.
Takao sorrise felice più che mai. – Grazie papà…!-


Intanto a casa Brief.


- Il mio bel bambino ha vinto! Ma come sei bravo!- Bulma stava strapazzando Trunks, il quale tentava di divincolarsi dalla stretta della madre.
- Dai mamma! – Brontolò il lilla.

- Ehi donna! Non coccolarlo troppo altrimenti si rammollisce!- Disse Vegeta avvicinandosi al figlio. Bulma decise di lasciare i suoi due uomini soli , così si dileguò in cucina.

- Ce l’avete fatta a vincere! Non ne potevo più di stare vicino a quell’idiota di Kakaroth!-
Trunks sorrise. – Takao è stato grande.- affermò il lilla.

- Mh… non c’è male, comunque sia non avevo dubbi sulla vostra vittoria, dopotutto sei il figlio del principe dei sayan.- Disse fiero Vegeta.
- Eh.. eh… hai proprio ragione. Che ne dici? Partita?- Propose il lilla.
- Hai già perso!- Affermò sicuro Vegeta.

I due si precipitarono alla play station.
Tra gli strilli di Bulma che li richiamava a cena e le risate di Bra, Trunks non poteva fare a meno di pensare che la sua era proprio un bella famiglia, e che suo padre, era davvero il migliore del mondo.



FINE.



Ok. Ok. Lo so, sono in ritardo di nove mesi, la causa è la scuola. Purtroppo ho avuto molto da studiare, per vincere un’eterna battaglia tra la promozione e la bocciatura. Per fortuna è andato tutto bene :).

Ora che sono in vacanza credo proprio che continuerò a scrivere qualcosina, anche perché se no mi arrugginisco =D.

Ringrazio come sempre tutti coloro che hanno letto, recensito, ma soprattutto seguito questa fan fiction, spero che quest’ultimo capitolo vi sia piaciuto, ci tenevo a concludere questa storia.
Devo dire che mi mancheranno Takao( che tutti odiavate, spero che ora vi sia un po’ più simpatico =D) Trunks e Veggie. Ma chi lo sa… forse li rincontreremo in un’altra storia :D, a presto e grazie a tutti!


VeggyLink94.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=256916