All's Fair

di Sputzo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Trouble With 'Romantic Moments' ***
Capitolo 2: *** Sing A Merry Song ***
Capitolo 3: *** Sniggle Sniggle Sniggle ***
Capitolo 4: *** Do Snake Tongues Cause Hallucinations? ***
Capitolo 5: *** Resistance Is Futile ***
Capitolo 6: *** Bad Hair Day ***
Capitolo 7: *** Sweet Dreams ***
Capitolo 8: *** A Rather Interesting Class ***
Capitolo 9: *** Eee? ***
Capitolo 10: *** Bad Boy! ***
Capitolo 11: *** Smitten ***
Capitolo 12: *** Little Green Men? ***
Capitolo 13: *** Bite Me ***
Capitolo 14: *** Go, Go Gryffindor! ***



Capitolo 1
*** The Trouble With 'Romantic Moments' ***


All's Fair

Capitolo 1: La Seccatura Dei 'Momenti Romantici'

Tradotto da yumeko





Mi domando cosa farebbero se lanciassi loro questo libro.

Harry stava meditando sui possibili modi in cui poteva spezzare la beata felicità di Ron e Hermione.

Se lancio il libro, Ron probabilmente avrà una reazione allergica a ciascuna parola intelligente al suo interno e Hermione non sarà capace di resistere al fascino della conoscenza.

E cercheranno di uccidermi non appena avranno realizzato chi è stato a lanciarlo.

Harry non aveva esattamente problemi con la beata felicità di coppia dei suoi due migliori amici. Pensava anzi che fosse splendido che Ron si fosse finalmente dato una svegliata e avesse chiesto ad Hermione di uscire.

Era solo che era tutto così noioso.

Quando Voldemort era lì attorno, Harry era messo preoccupantemente male e aveva bisogno di avere attorno persone che lo proteggessero costantemente e facessero sì che tutto andasse bene.

Poi il Signore Oscuro era riuscito per davvero ad uccidersi da solo. Nessuno era rimasto ferito nello svolgersi delle cose (non che lui desiderasse che qualcuno si facesse male, aggiunse Harry a sé stesso).

Era stata probabilmente la vittoria più ridicola nella storia della magia.

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Flashback

"Potter, ci incontriamo ancora," sibilò la voce del peggior incubo di Harry.
Voldemort era in piedi davanti a lui, avvolto nella sua lunga tunica che gli conferiva un aspetto spaventoso, e si muoveva verso Harry, la bacchetta puntata.

Il mago più malvagio della storia era poi inciampato nell'orlo della propria tunica. Mentre cadeva vicino a Harry guaendo di sorpresa, il ragazzo aveva fatto un salto all'indietro, lasciando cadere la bacchetta.

Un momento più tardi Harry aveva guardato a terra e trovato il mago impalato sulla sua bacchetta, splendente di una strana luce blu.

"Potter," disse con voce stridula il mago "tu hai qualcosa a che fare con tutto questo. È troppo patetico per-" ed esplose.

Il salvatore del mondo magico si era guardato intorno notando i Death Eaters che lo fissavano completamente increduli.

"Uh," aveva iniziato "Siete tutti avvisati, sono un… un mago molto pericoloso e vi farò molto male se non andate al Ministero e non vi consegnate alle autorità."

Incapace di pensare a qualcosa di meglio da fare, Harry aveva poi preso ad annuire e sorridere loro in incoraggiamento.

I Death Eaters erano rimasti immobili per un istante, ancora totalmente confusi, poi avevano scrollato le spalle e si erano smaterializzati.

Fine Flashback
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Ritornando con la memoria alla sconfitta dell'uomo, Harry decise che era quasi imbarazzante.
D'altro canto, era un ricordo piuttosto interessante cui ripensare mentre Ron e Hermione erano occupati in uno dei loro numerosi 'momenti romantici'.

Harry soppesò il libro tra le mani. Non male come peso, meditò, ma posso davvero prendermi il disturbo di interromperli? Per di più, Ron non può proprio permettersi di perdere altre cellule cerebrali.

Desistendo infine, decise che in fin dei conti l'intero progetto lancio-libro-a-migliori-amici era una perdita di tempo.

Gettò invece il libro a Crookshanks, poi uscì dalla sala comune dei Gryffindor mentre il gatto e Hermione iniziavano a lamentarsi gridando contro di lui con una sincronia agghiacciante.

A metà corridoio, Harry si rese conto di non avere sinceramente idea di dove stesse andando.

La biblioteca non era un buon posto in cui andare; Madame Pince lo avrebbe beccato e gli avrebbe tirato le orecchie semplicemente perché per qualche strana ragione lui non le piaceva.

Sarebbe potuto andare in guferia a vedere Hedwig.

Sì. Quella era un'ottima idea. Hedwig.

Harry arrivò in guferia. Hedwig era là.

E non era felice di vederlo.

Mentre lei e il gufo con cui stava avendo una sua propria versione di un 'momento romantico' gli volavano sopra la testa per andarsene, lei stridette con indignazione.

Harry sentì qualcosa di bagnato gocciolargli giù per il collo.

Borbottando rabbiosamente su uccelli, amici e 'dannati momenti romantici', Harry eseguì un incantesimo pulente che aveva imparato da Molly Weasley quando si stava preparando per la guerra ("Niente abbatte il morale quanto le macchie di sangue sulla tunica.") e si precipitò fuori dalla guferia.

Mentre si dirigeva verso il parco per sedere sotto la pioggia così da apparire convenientemente abbattuto e da mostrare a tutti quanto profondamente infelice fosse della propria vita, svoltò ad un angolo e si scontrò con l'unica persona al mondo che non sarebbe stato felice di vedere.

"Aww, il piccolo Potty ha un attacco di rabbia?"
Harry si voltò a guardare un Draco Malfoy dall'aspetto molto compiaciuto.

"Sì," disse secco. "Ho un attacco di rabbia. Sono un mago potente con una bacchetta e un attacco di rabbia. Sparisci prima che ti lanci una maledizione."

Malfoy parve shockato per un momento. Quella ovviamente non era la risposta che si era aspettato.

"Dove sono Granger e Weasel(*)? Ti hanno lasciato tutto solo e triste? Povero piccolo Potty."

Harry si volse a fronteggiare la sua bionda nemesi.

"Questo è il meglio che riesci a fare?" chiese.

Non intendeva realmente prendere in giro il ragazzo. Gli insulti non erano altro che il loro normale standard.

"Il meglio che riesco a fare?" biascicò Malfoy con indignazione. "Io posso fare molto meglio di questo, tu… tu… brutta persona!"

Realizzando cosa avesse appena detto, il giovane si prese la testa tra mani.

"Affronta la realtà, Malfoy," disse Harry quasi con gentilezza, "siamo al settimo anno e hai finito gli insulti."

"Lo so," gemette il ragazzo attraverso le dita. "È solo che non ne vale più la pena."

"Non ne vale la pena?" chiese Harry.

"La guerra è finita ed io mi annoio. La mia cattiveria sta diminuendo, ma non importa perché ora comunque hanno deciso tutti che la cattiveria non piace più! Non ho niente da fare," piagnucolò Malfoy prima di togliersi le mani dal viso e guardare Harry sconvolto.

"Malfoy," disse il ragazzo dai capelli corvini "ti sei appena confidato con me?"

"Io-io penso di sì."

Ci fu un silenzio pesante mente entrambi i ragazzi meditavano sul terribile stato del mondo oggigiorno.

"Dobbiamo fare qualcosa," disse Harry alla fine.

"Sì, tutto questo non è sano."

Ci fu un altro silenzio mente entrambi realizzavano che erano d'accordo l'uno con l'altro.

"Noi-uh" Harry guardò per un istante Malfoy. Poi prese quella che avrebbe chiamato La Decisione. "Malfoy, con ciò ti dichiaro guerra."
Malfoy parve confuso per un attimo.

"Perché?"

"Perché mi annoio, mi sento come te e non voglio mai più essere d'accordo con te."

"Ma se non vuoi che io sia d'accordo con te ancora, come posso essere d'accordo ad iniziare la guerra?"

Fu il turno di Harry di apparire confuso.

Improvvisamente, Molfoy sogghignò ed estrasse la bacchetta. Prima che Harry avesse tempo di reagire, gridò: "Engorgio!"

Mentre il naso di Harry iniziava ad ingrossarsi e ad inclinarsi fino a coprirgli la bocca, Malfoy rivolse allo stupito ragazzo un enorme ghigno e si allontanò velocemente per il corridoio.

Harry sollevò il naso, che ancora continuava a crescere, in modo da essere in grado di poter parlare, e strillò: "Malfoy. Te la farò pagare!"

Mentre si voltava e prendeva lentamente la strada per l'infermeria per la prima di quelle che si preannunciavano molte visite a Madama Pomfrey, sentì un grido smorzato echeggiare per il corridoio.

"Quella era l'idea!"

Harry continuò a camminare, il suo ampio sorriso visibile persino sotto il grande naso.

 

(*) Weasel (pronunciato wi:z/l) in inglese significa donnola. In realtà è una presa in giro sul cognome Weasley (pronunciato wi:zli) che Draco rivolge spesso a Ron. Lo fa anche quando, nel terzo film, Draco incontra Ron ed Hermione davanti alla Shrieking Shack (la Stamberga Strillante). Lì chiama Ron Weasel-bee (pronunciato wi:z/lbi:). Purtroppo in italiano non è possibile rendere la presa in giro e infatti nel film c'è un patetico Weasleyuccio, però, vabbè… accontentiamoci…

Ok…. Il primo capitolo è un po' corto ma i successivi sono decisamente più lunghi…
Allora, che ve ne pare?
Io mi sono divertita un sacco a tradurre… certo che…. POVERO HARRY!
Piccolo annuncio di servizio n°1: l'autrice ha postato fino al capitolo 7 che io sono già arrivata a tradurre. Di conseguenza posterò regolarmente almeno fino a lì. Oltre dipenderà dall'autrice che, cmq, finora è stata abbastanza regolare negli aggiornamenti.
Piccolo annuncio di servizio n°2: come avrete notato ho lascito i nomi originali che a mio parere sono 1000000 volte più belli di quelli della versione italiana. A seguire c'è cmq un elenco dei nomi tradotti. Elenchi simili ci saranno ogniqualvolta che ce ne sarà bisogno.
Che altro resta da dire… beh, see ya e…. RECENSITE, please!

Death Eater = Mangiamorte
Crookshanks = Grattastinchi
Gryffindor = Grifondoro
Pince = Madama Pince (la bibliotecaria che non so perché io dimentico sempre :P)
Hedwig = Edvige
Madam Pomfrey = Madama Chips

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Capitolo 2
*** Sing A Merry Song ***


Capitolo 2: Cantare Una Canzone Allegra

Tradotto da yumeko





La mattina successiva, fu permesso ad Harry di lasciare l'infermeria e andare nella Sala Grande per la colazione prima di dirigersi ai piani superiori a prendere la borsa e prepararsi per le lezioni.

Scese le scale fregandosi pensierosamente il naso, ora di dimensioni normali, la mente persa in un turbinio di piani.

Arrivò in Sala Grande, camminò a grandi passi, baldanzoso, verso Ron e Hermione e si sedette vicino a loro.

"Non preoccupatevi per me, ragazzi, sto bene."

"Perché mai dovremmo preoccuparci per te?"
Harry fissò Ron shockato.

"Beh, non sono tornato in sala comune la scorsa notte. Poteva essermi successa qualunque cosa!"

"Ma," disse Hermione "ci hai appena detto che non ti è successo niente."

"Ma avrebbe potuto. Non eravate per nulla preoccupati?!

"Veramente no. Hai sconfitto il Signore Oscuro, perché dovremmo preoccuparci per te?"

La bocca di Harry si apriva e chiudeva senza che alcun suono ne uscisse.

"E hai lanciato un libro al mio gatto," aggiunse Hermione.

Harry rimase a bocca aperta. Avrebbe potuto morire in uno dei saloni ma loro non se ne sarebbero preoccupati nemmeno un po'.

"Ron," piagnucolò, "mi avresti lasciato morire solo e al freddo perché ho lanciato un libro a Crookshanks?"

Ron si strinse nelle spalle.

"Ma tu odi Crookshanks!"

Subito, un'espressione dolce e davvero piuttosto disgustosa apparve sul viso di Ron.

"Non è davvero importante. Crookshanks è il gatto di Hermione, e…"

"No, per favore, Ron," implorò immediatamente Harry "Fermati, ora. Fermati."

Ron ebbe allora il coraggio di mostrarsi offeso!

"Sai, Harry," iniziò aggrottando le sopracciglia, "non ti riconosco più. Dopo aver sconfitto Colui Che Non Deve Essere Nominato, sei diventato così presuntuoso."

Poi il ragazzo dai capelli rossi ebbe la sfacciataggine di voltargli le spalle.

Harry aprì e chiuse la bocca diverse volte, cercando di dirgli che lui non era l'unico ad essere cambiato.

Alla fine, dopo aver deciso che tutto quello che sarebbe stato capace di dire sarebbe stato: "Squeak! Meep! Erk!" e tutti questi versi gli avrebbero fatto fare una figura piuttosto ridicola, Harry sospirò penosamente e si precipitò fuori dalla sala.

Sbattè violentemente i portoni in legno del salone nel tentativo di farsi sentire.

Tranne una primo anno Hufflepuff molto nervosa che prontamente svenne di paura sentendo il 'forte e spaventoso rumore', nessuno parve notarlo.

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Cura delle Creature Magiche era una delle materie preferite di Harry. Hagrid era l'unica persona (beh, specie di persona) che non era minimamente cambiata dalla guerra. Era amichevole, peloso e, come sempre, ignaro del pericolo.

Sfortunatamente, questo non poteva aiutare Harry perché si trovava a lezione di Pozioni.

Hermione aveva sempre detto a Harry e Ron che, una volta finita la guerra (e posto che l'uomo non si fosse sacrificato nobilmente per il bene comune), Severus Snape sarebbe diventato molto più simpatico.

Diceva che l'intera atteggiamento 'io-odio tutti-specialmente.le-persone-simpatice-e-felici' era solo una finzione per essere sicuro che Voldemort non sospettasse niente.

Ron e Harry avevano deciso che la ragazza stava solo cercando di giustificare un'infatuazione da scolaretta.

Comunque, fu dimostrato che lei si stava sbagliando. Pareva che Snape fosse davvero un idiota meschino e crudele che gioiva nel rendere penose le vite delle persone.

La 'finzione' era stata che lui odiava pure gli Slytherin.

Come risultato, Pozioni non era più la lezione preferita di nessuno.

Un pettegolezzo che girava per la scuola era che Snape stesse cercando di togliere alle case ogni singolo punto guadagnato quell'anno. Era certamente vero che il numero dei punti nelle clessidre era significativamente più basso del normale, nonostante si fosse effettivamente solo all'inizio dell'anno scolastico.

"Buongiorno, classe," disse lentamente l'unico uomo la cui dimensione del naso avrebbe potuto rivaleggiare con quello di Harry della sera precedente.

Vi fu immediatamente un completo silenzio nell'aula.

Pareva che qualcuno (probabilmente Neville, che Snape aveva accettato nel corso semplicemente per poterlo tormentare) avesse perso il controllo di alcune funzioni corporali.

"Quest'anno," continuò l'uomo, "metterò ciascuno di voi in coppia con la persona che più disprezzate così che sarete tutti scontenti. Se qualcuno di voi mi sembrerà anche solo remotamente felice della propria situazione, o non sembrerà provare il forte ed irresistibile desiderio di uccidere l'altro, sarò felice di cambiargli compagno."

La classe rimase in silenzio.

Snape sorrise diabolicamente.

"Allora. Le coppie sono Granger e Parkinson, Weasley e Zabini, Potter e Malfoy, Brown e Goyle, Patil e Crabbe, Longbottom e Nott…"

Mentre Snape continuava ad elencare coppie incompatibili, Harry dovette mordersi la lingua per impedirsi di sorridere.

Dopotutto, se Snape avesse sostituito Malfoy con qualcuno, poi lui non sarebbe più stato in grado di creare un'opportunità più brillante di quella.

Facendo serpeggiare una veloce occhiata fino a Malfoy, Harry notò che il ragazzo aveva un aspetto assente, il che indicava che lui non era certo l'unico impegnato in un qualche complotto.

Harry sobbalzò quando due occhi grigi ruotarono nelle loro orbite per incontrare i suoi.

Malfoy gli fece l'occhiolino.

"Prendete posto adesso. Si sbrighi Malfoy, e la smetta di strizzare l'occhio a Potter. Ho per caso fatto qualche errore con tutte queste coppie 'incompatibili'? Bene. Allora sbrigatevi."

Draco guardò torvo il suo ex-insegnante preferito e posò le proprie cose sul banco di fianco a quello di Harry.

"Oggi prepareremo una pozione svanente no Granger questa non è nel programma è una pozione molto difficile che non mi aspetto nessuno di voi riesca a preparare con successo sì l'ho scelta solo perché è potenzialmente nociva se non è preparata nel modo corretto sì questo è precisamente ciò che intendo dire ora smettetela di stare li impalati e iniziate a lavorare," disse Snape molto velocemente in un'unica lunga frase.

La classe, shockata, rimase a fissare il professore. Hermione abbassò la mano lentamente, aggrottando le sopracciglia così profondamente che il suo viso si adombrò.

Mentre tutti prendevano gli ingredienti e iniziavano a preparare la pozione, Snape si mosse per la stanza, guardando al di sopra delle spalle degli studenti e facendo del suo meglio per distrarli e farli sbagliare.

Harry e Draco aggiungevano con cura gli ingredienti alla pozione.

Tranne che per sporadici tentativi di versare le sostanze più viscide nella tunica dell'altro, in generale lavorarono piuttosto bene insieme.

Alla fine della lezione, la maggior parte degli studenti aveva finito la propria pozione. Molto pochi, comunque, avevano preparato qualcosa che somigliasse anche solo vagamente ad una pozione svanente.

Neville aveva lavorato freneticamente alla pozione, mentre Nott osservava preoccupato.

Gli unici momenti in cui qualcuno era veramente terrorizzato da Neville era quando si trovava in possesso di ingredienti per pozioni; qualsiasi cosa avrebbe potuto e ovviamente sarebbe andata male, mettendo in pericolo chiunque nelle vicinanze.

Snape camminò lentamente dal fondo dell'aula e si chinò sul suo banco.

"Longbottom," disse lentamente, "aggiunga una manciata di Algabranchia alla pozione. Questo dovrebbe completarla."

Neville, dimenticando che Snape significava per lui solo dolore e fidandosi perciò dell'uomo, aggiunse subito l'ingrediente nominato.

Il calderone esplose immediatamente, schizzando metà classe di gocce nere ustionanti.

Sopra le grida di dolore, Snape urlò, "Pare che Longbottom abbia pasticciato ancora con la sua pozione. Tutti i feriti possono andare in infermeria."

L'intera scolaresca si precipitò all'istante fuori dall'aula, feriti e no.

Harry si fermò sulla porta della classe, guardando un sanissimo Malfoy che casualmente stava poggiato al muro pochi metri più il là.

Estraendo la bacchetta, gli strisciò lentamente davanti.

"Potter, so che sei lì."

Harry si congelò.

Malfoy si girò puntando la bacchetta contro Harry.

Harry, comunque, fu più veloce.

"Carmen hilaris!"

Malfoy aprì subito la bocca per chiedere cosa, per Dio, Harry gli avesse fatto.

"I feel pretty,
Oh, so pretty,
I feel pretty and witty and bright!
And I pity
Any girl who isn't me tonight.

I feel charming
Oh, so charming
It's alarming how charming I feel!
And so pretty
That I hardly can believe I'm real."

Harry rimase affascinato notando che Malfoy aveva una voce estremamente intonata.

"È l'incantesimo della melodia allegra, Malfoy. Beh, devo andare ora. Si esaurirà presto, ne sono sicuro."

Harry si voltò per andarsene velocemente, per niente preoccupato che Malfoy potesse lanciargli una maledizione.

Draco sollevò la bacchetta, pronto ad eseguire la fattura più umiliante che potesse ricordare.

"See the pretty girl in that mirror there:
Who can that attractive girl be?
Such a pretty face,
Such a pretty dress,
Such a pretty smile,
Such a pretty me!

I feel stunning
And entrancing,
Feel like running and dancing for joy,
For I'm loved
By a pretty wonderful boy!"

Riuscendo finalmente a chiudersi la bocca, Draco iniziò a prendere a testate il muro del sotterraneo. Poi si diresse infuriato nella sala comune degli Slytherin, borbottando rabbiosamente sull'ingiustizia del mondo e sulle persone con reazioni più veloci delle sue.

 

E anche il secondo chap è postato. La canzone è 'I Feel Pretty' di West Side Story.
Ecco la traduzione:
Mi sento carina,
Oh, così carina,
Mi sento carina e spiritosa e brillante!
E ho compassione
Di ogni ragazza che non sia io stasera.

Mi sento incantevole,
Oh, così incantevole
È allarmante quanto io mi senta incantevole!
E così carina
Che difficilmente posso credere di essere reale.

Guarda la ragazza carina lì nello specchio:
Chi potrà mai essere quella ragazza attraente?
Un visino così carino,
Un vestito così carino,
Un sorriso così carino,
Una me così carina!

Mi sento stordita
Ed estasiata,
Mi sento come se corressi e danzassi dalla gioia,
Perché sono amata
Da un ragazzo carino e meraviglioso!

Beh, molto simpatica cantata da Draco a Harry!!!!!!!!

Ecco l'elenco dei nomi aggiornato (spero di non averne dimenticato qualcuno):
Death Eater = Mangiamorte
Crookshanks = Grattastinchi
Gryffindor = Grifondoro
Pince = Madama Pince (la bibliotecaria che non so perché io dimentico sempre :P)
Hedwig = Edvige
Madam Pomfrey = Madama Chips
Severus Snape = Severus Piton
Hufflepuff = Tassorosso
Slytherin = Serpeverde
Neville Longbottom = Neville Paciock
Vincent Crabbe = Vincenti Tiger

Prima di dimenticarmi ;P, vorrei ringraziare Rowan (anch'io ho trovato carinissimo il primo chap quando l'ho letto in inglese…), Savannah (interessante? Di sicuro, però… io non la definirei proprio così visto il rating della ff… ma forse sono solo influenzata dai prox capitoli…), Trinity (aspetta di leggere i prox chap… tra un po' le cose inizieranno a farsi…ehm… nono, cattiva yumeko! niente spoilers! cmq grazie dei complimenti ^///^), MrsScarlett90 (visto che ho già aggiornato? Cmq ti assicuro che non annoierà per niente. Ed io sono piuttosto critica in fatto di letture…), Senda (grazie anche a te. Effettivamente la fine di zio Voldie è un po' patetica, però anch'io mi sono divertita troppo a leggerla… da filmino… ghghgh), Morgan (io adoro i nomi originali!!! Vuoi mettere Severus Snape con Severus Piton? O Shrieking Shak con Stamberga Strillante? Tutt'altro effetto quando li si pronuncia…), Riley (agli ordini! ^_^ appena sento l'autrice le farò i tuoi complimenti se non mi ingarbuglio troppo con l'inglese -____-), goten (sì, inizio simpatico, ma poi la ff decolla…), andrea (no, dai… non mi morire dal ridere già adesso… aspetta almeno di aver letto il resto…), malesia (^_____^ Ma figurati, per me è un piacere tradurre. Questa fic poi mi ispira particolarmente…), sanzina (già. Anch'io il primo commento che ho lasciato all'autrice è stato 'ghghgh'. Cmq sì, ficcina muy muy interessante soprattutto dal prox capitolo e ancor più dal 4° perché, vedi, draco… e harry poi… mmmmh… nah, meglio non anticipare niente…)
Cavolo, oggi mi è successa una cosa troppo strana. Cioè, oddio, ho fatto una figura sul treno…
Mi stavo rileggendo pacifica e tranquilla dal quarto al settimo capitolo (in inglese ovviamente) di questa ff e sono scoppiata a ridere. Giuro! Ridevo alle lacrime e si sono girati tutti visto che oltre a piangere non riuscivo a smettere di ridere come una cretina…
Mamma mia che figuraccia… -______-
Scsate la curiosità, ma capitano solo a me queste cose?

Piccola nota che non riguarda la traduzione: dato che molti mi hanno chiesto delle mie fics, il capitolo 11 di 'Fiore Insano' è stato betato ed è in fase di correzione. Purtroppo tra poco inizierà il periodo di esami in uni ed ho davvero un sacco da studiare, quindi non credo che produrrò niente di nuovo fino a febbraio. Fino ad allora, posterò ovviamente il cap. 11 di FI e pubblicherò i capitoli già pronti di questa fanfic. Dovrei inserire, credo sotto Natale, anche altre one-shot di 'Piccola stella senza cielo' (ma dipenderà dalle correzioni che dovrò fare dopo la betatura. Se non saranno troppe, durante le vacanze mi darò da fare, altrimenti anche per queste si salta a febbraio). Sorry, ma con l'uni non riesco più a stare dietro a tutto…

Spero di non avervi deluso... al prox capitolo!

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Capitolo 3
*** Sniggle Sniggle Sniggle ***


Capitolo 3: Sniggle Sniggle Sniggle

Tradotto da yumeko





"Potter," ringhiò Draco, "sono molto arrabbiato con te."

"Sto tremando di paura, Malferret(*)," sogghignò Harry.

"Senti- dopo averti cantato che sono carino, ho poi informato l'intera sala comune che si dovrebbe fischiettare mentre si lavora! E come se non fosse abbastanza, ho dato alla Sala Grande un saggio di una canzone che fa 'perché non possiamo essere amici?' ancora ed ancora! Non so nemmeno da dove arrivino!"

"E?"

"E!"

"Non vedo il problema, Malfoy. Hai solo portato un po' di splendore nelle vite di tutti."

Draco sospirò. "Sì, è quello che ha detto anche Dumbledore quando gli ho consegnato un biglietto pregandolo di togliermi l'incantesimo."

"Heh, heh, sniggle crudele."

Ci fu una pausa.

"Potter, che diavolo è uno sniggle(**)?"

"Non è una risata, perché ormai è passato troppo tempo per ridere, e non è un sorrisetto. E non dire 'diavolo'."

"Come lo… come l'hai fatto?"

"L'ho fatto e basta."

Malfoy aggrottò le sopracciglia.

"E come usi una parola come quella?"

"Come ho appena fatto. Puoi anche dire solo 'sniggle sniggle sniggle'."

"Non posso credere di avere questa conversazione."

"Credi pure quello che vuoi. Per di più sei tu che l'hai iniziata."

Ci fu un'altra pausa.

"Io?"

"Sì, mi hai sbattuto contro il muro fuori dalla Sala Grande- e non mi hai ancora lasciato andare, in caso non l'avessi notato- e hai iniziato a parlarmi delle tue buffonate snigglevoli."

"Snigglevoli- no, non preoccuparti, non ho bisogno di spiegazioni. Solo vattene," disse Draco, sentendosi leggermente stupido e piuttosto fuori di sé. Era perfettamente in grado di intrattenere una battaglia verbale- ma capire la neonata pazzia di Potter era qualcosa di completamente diverso.

"Potter," chiese un momento dopo, "perché sei ancora qui?"

"Mi stai tenendo ancora contro il muro."

Draco abbassò lo sguardo verso il ragazzo dai capelli corvini, che non pareva avere assolutamente alcun problema con la sua attuale posizione premuto-contro-il-muro. Infatti, sembrava completamente comodo e a proprio agio.

"Ancora qui contro il muro, Malfoy."

"Oh, sì, er." Draco indietreggiò. "Libero di andare."

Mentre Harry iniziava ad allontanarsi, Draco fu certo che ci fosse qualcosa che avrebbe dovuto fare.

D'un tratto si ricordò.

"Quercus crures!"

Harry si fermò immediatamente. O meglio, le sue gambe si fermarono. Il resto del suo corpo tentò di continuare a muoversi, ma fu bloccato dai piedi che erano radicati al pavimento- letteralmente.

"Malfoy, cos'è?"

"Pare proprio che i tuoi piedi abbiano una crisi d'identità. Pensano di essere alberi. Oh, beh, sono sicuro che puoi sbrigartela da solo."

Draco si voltò e si allontanò. Si fermò e si voltò nuovamente.

"Potter."

"Che c'è Malfoy? Sono piuttosto- impegnato, come vedi."

"Sniggle sniggle sniggle."

Draco si voltò e riprese la strada per la sala comune degli Slytherin.


"'Arry, perché sei così in ritardo per la lezione?"

"Draco mi stava aiutando ad entrare in contatto con la natura."

"Draco?"

"Uh, Malfoy."

"Natura?"

"Ha trovato un incantesimo che ha fatto mettere le radici ai miei piedi."

"Er, bene. Beh, è l'unico senza un compagno, quindi devi lavorare con lui oggi."

"Grandioso."

"Scusa."

Harry si mosse riluttante verso Draco che stava sogghignando in maniera decisamente fastidiosa.

Piuttosto, la cosa più strana era che Malfoy non stava propriamente ghignando.

"Perché sembri così felice, Malfoy?"

"Dimmelo tu."

Harry ci pensò per un istante.

"Sei davvero felice di vedermi."

"Cosa?"

"Bene, non lo sei. È solo che amo il modo in cui appari quando sei confuso."

"Scusa?"

"Cosa?" chiese Harry con fare assente.

"Tu 'ami il modo in cui appaio'?"

"Stai rigirando la frittata," disse Harry con tono accusatorio.

"Sono un Malfoy. Comunque, spiega."

Draco decise che Harry era decisamente nel panico.

Amo il modo in cui appare quando è nel panico.

No. Nonononono! Cattivo Draco. Smetti di pensare, adesso!

Draco sentì la propria mente divenire piacevolmente vuota.

Harry fissò con interesse il viso di Draco distorcersi, poi divenire completamente vuoto e immobile. Interessante.

Harry considerò l'ipotesi di chiedere cosa esattamente stava succedendo nel cervello dell'altro ragazzo, poi però decise che avrebbe dovuto probabilmente iniziare ad ascoltare ciò che Hagrid stava dicendo a proposito della cura degli Ippocampi.

Pareva che ciascuno di loro dovesse sapere, per una qualche ragione, cosa fare con un branco di cavallucci marini.


Harry sedette alla tavolata dei Gryffindor nella Sala Grande, lanciando a Ron alcune molliche di pane avanzate.

Ron o non se ne accorse o lo ignorò.

E questo non era decisamente lo scopo della provocazione di Harry.

Harry prese il proprio bicchiere di succo di zucca e, lentamente e deliberatamente, lo versò sulla testa del ragazzo con le lentiggini.

"Cosa credi di fare?"

"Penso sia ovvio," disse Harry finendo di versare il succo e cercando di decidere se fosse il caso di aggiungerci qualcosa altro. Stava giusto per prendere alcune patatine quando Ron gli afferrò la mano.

"Cos'hai che non va, Harry?"

"Non lo so di per certo, ma penso che l'uggia indotta dalla dipartita del mio nemico mortale si sia trasmutata in un'energia vacillante che sto scaricando per mezzo della realizzazione di anarchia."

"Hermione," piagnucolò immediatamente Ron, "sta usando parole lunghe e non mi piace."

"Harry," lo rimproverò subito Hermione, "sai cosa accade a Ron se usi parole con più di due sillabe."

"Certo, lo so."

"E allora perché lo fai?"

"Stavo solo spiegando la mia condizione. Ed io mi sento così."

"Non sapevo tu conoscessi alcune di quelle parole."

"Le persone sono piene di sorprese."

"Hermione," li interruppe Ron, "cosa stava dicendo Harry?"

"È annoiato, così ha deciso di infastidire gli altri."

"Tutto qua?"

"Sì."

"Wow."

Hermione e Ron poi tornarono ai loro pasti, ignorando completamente Harry.

"Co-cosa stai facendo?"

Lo guardarono interrogativi.

"Stavo solo- oh, non importa."

Harry riempì il proprio piatto, lo sollevò e si alzò in piedi. Si diresse intenzionalmente verso il tavolo degli Slytherin.

Quando raggiunse il posto di Draco, versò l'intero contenuto del piatto sulla sua testa.

"Potter! Cosa credi di fare?"

"Sai, anche Ron me lo ha appena detto."

Draco sputacchiò un poco. "Potter!"

"Cosa? Ho scelto cibi freddi, così da non scottarti o altro."

"Mi hai rovesciato addosso del cibo! Mi ero appena lavato i capelli!"

"Oops," disse Harry allegramente.

"Perché cibo? Cosa c'è che non va con le maledizioni?"

"Mi sono solo reso conto che non ho avuto una guerra con il cibo decente in questi anni."

Draco si sedette e pensò per un attimo.

"Okay."

Poi procedette a vuotare il contenuto del proprio piatto sul davanti della tunica di Harry.

Harry ghignò a raggiunse del purè.

"Potter! Malfoy! Cosa credete di fare?"

"Terza volta in cinque minuti," mormorò Harry, abbozzando un ghigno a Draco.

"Punizione per entrambi! E cinque punti a testa in meno per le vostre case. Ora andate a cambiarvi."

Harry e Draco ciondolarono fuori dalla Sala Grande.

"Perché solo cinque punti?"

"Non ne ho idea. Ma non lamentarti."

"Abbastanza ragionevole." Draco fece una pausa. "Stiamo parlando civilmente?"

"Immagino di sì."

"Ma ci odiamo ancora, giusto? Stiamo solo parlando. E ci stiamo impegnando in una guerra strettamente ostile. Niente di socievole."

"Se lo dici tu."

Draco strinse il braccio di Harry in una presa violenta e lo obbligò a fermarsi.

"Cosa stai dicendo?"

"Che davvero non me ne importa."

"Se non te ne importa niente, perché stai facendo tutto questo?"

Harry pensò per un minuto. Perché lo stava facendo?

Perché mi annoio, decise alla fine. E perché Draco è così attraente anche se ha dei piselli tra i capelli. ARGH! No!

Apertamente, Harry si strinse tra le spalle. "E tu perché?"

Draco si accigliò. Un istante dopo, Harry notò che si era obbligato ad indossare sul viso la stessa espressione vuota che aveva assunto anche durante la lezione di Cura delle Creature Magiche.

Mi chiedo cosa si stia impedendo di pensare…

"Potter, abbiamo bisogno di fare una doccia insieme, no, non insieme, che cosa buffa ho detto, non ho idea di dove salti fuori, io devo fare una doccia, una doccia fredda, molto fredda, ciao!"

Harry era rimasto lievemente sorpreso quando Draco aveva interrotto il silenzio, aveva fatto quel discorso ad una velocità estremamente alta ed era praticamente scappato.

Ha per caso detto qualcosa sul fatto di fare una doccia insieme?

Scuotendo la testa nel tentativo di chiarirsi le idee, Harry si voltò e si affrettò verso la sala comune dei Gryffindor.



(*) Ferret in inglese significa furetto e ovviamente Malferret è una non troppo velata presa in giro in riferimento all'episodio del quarto volume della saga, quando il falso Moody trasforma Draco in un furetto bianco e lo strapazza un po'. Malferret mi piaceva molto di più rispetto a Malfuretto…

(**) Sniggle: l'autrice ha inventato questa parola a partire dalle parole snigger (=risata, risatina trattenuta) e giggle (=sorrisetto, risatina sciocca). Data la traduzione italiana delle due parole di partenza e l'uso che l'autrice fa dello sniggle, non ho potuto tradurlo in alcun modo in italiano. E poi adoro quando Draco guarda Harry a terra e gli fa "Sniggle sniggle sniggle". Non potevo rovinare un momento simile!

Nota della traduttrice n°1: le due canzoni citate sono 'Whistle While You Work' da Biancaneve E I Sette Nani, e 'Why Can't' We Be Friends' da War (che nella mia immensa ignoranza non conosco… -____-)

Nota della trduttrice n°2: l'autrice avvisava che la lunga frase con cui Harry spiega a Ron (prendendolo in giro) come si sente avrebbe potuto non avere significato, perciò per renderla comprensibile nella traduzione ho dovuto rimaneggiarla leggermente. In ogni caso, ecco la frase originale se qualcuno volesse divertirsi a cercare i significati dei paroloni usati…
"I don't know for sure, but I think my ennui at the denouement of my mortal enemy induced has been transmuted into vacillating energy that I am discharging by means of embroilment."

Nota della traduttrice n°3: in inglese Hagrid parlava in un modo decisamente sgrammaticato che però non mi è stato possibile rendere in italiano.

Ed ora ecco l'elenco aggiornato dei nomi tradotti:
Death Eater = Mangiamorte
Crookshanks = Grattastinchi
Pince = Madama Pince (la bibliotecaria che non so perché io dimentico sempre :P)
Hedwig = Edvige
Madam Pomfrey = Madama Chips
Severus Snape = Severus Piton
Hufflepuff = Tassorosso
Slytherin = Serpeverde
Gryffindor = Grifondoro
Neville Longbottom = Neville Paciock
Vincent Crabbe = Vincenti Tiger
Albus Dumbledore = Albus Silente

Un po' in ritardo, ma ecco il mio regalino di Natale.
Un grazie enorme a tutti quelli che hanno letto e a Lory, Bryn, _Trinity_, Paola, Morgan_Snape, Sanzina, goten, Rowan_MayFair, Serry_Black, andre e ELENA271089 per aver commentato.
Che altro aggiungere… beh, buone feste e… please, commentate!!!!!

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Capitolo 4
*** Do Snake Tongues Cause Hallucinations? ***


Capitolo 4: Le Lingue Di Serpente Provocano Allucinazioni?

Tradotto da yumeko





Harry stava facendo colazione in Sala Grande con Ron e Hermione. Sembrava che i due avessero dimenticato i problemi degli ultimi giorni ed erano di buona compagnia, per quanto potevano.

Questo significava che Ron e Hermione erano loquaci quanto possono esserlo due persone incollate per le labbra.

Intanto Harry si teneva occupato pensando a Draco.

No, si disse un istante dopo. Non sto pensando davvero a Draco. No, aspetta. Non sto pensando davvero a Malfoy. Sto pensando a come provocare a D-Malfoy un bel po' di dolore e di imbarazzo.

Già già, è così. Decisamente.

Harry fissò con fare assente Ron e Hermione, poi Snape, poi alla primo anno Hufflepuff che era svenuta (e che svenne ancora quando lo vide guardarla) e poi Draco.

Draco lo fissò di rimando e sorrise in maniera piuttosto fastidiosa.

Al che, Harry tentò di sbattere la testa sul tavolo.

Mancò il tavolo e, invece, spalmò il viso nel piatto della colazione.

Mentre Draco, che stava guardando Harry attraverso la stanza, iniziava a ridere, Harry si alzò in piedi. Pulendosi le uova strapazzate dalla fronte, squadrò Ron e Hermione (che non avevano notato niente), Snape (che stava ridendo), la primo anno Hufflepuff (che svenne ancora) e Draco (il che lo agitò leggermente).

Poi uscì precipitosamente dalla Sala Grande, cercando di fare più scena possibile.

Per la seconda volta, nessuno lo notò.

Beh, Draco lo notò.

Mi chiedo cosa direbbe Harry se lo rincorressi e mi offrissi di leccargli via le uova dal viso- no, lavargli via le uova dal viso.

In un modo che strettamente non implichi il leccare.

Solo lavandolo normalmente.

Harry in una vasca.

No, non Harry. Potter. Potter in una vasca.

Sì, posso leccare via le uova dal viso di Potter in una vasca.

No! niente vasca, Potter o leccate!

Un momento dopo, Draco divenne la seconda persona quella mattina ad andarsene dalla Sala Grande dopo che la propria fronte era entrata in stretto contatto con la colazione.

________________________________________________________________________________

Harry e Draco si trovavano nei soterranei, ad aspettare che Snape si facesse vivo.

Invece di dover scontare la punizione con la McGonagall, la donna aveva deciso di non aver tempo per trovar loro un compito da eseguire. Apparentemente, lei e Dumbledore avevano 'affari' da discutere… da Madama Puddifoot.

Così i due ragazzi erano stati indirizzati ai sotterranei, dove erano stati lasciati ad attendere l'arrivo del loro insegnante di pozioni, solamente in compagnia l'uno dell'altro e con alcune immagini mentali molto spiacevoli.

Snape piombò nell'aula.

Draco si chiese come riuscisse a fare entrate così impressionanti. Forse usava un qualche incantesimo sulle sue tuniche.

"Malfoy, Potter. lavorerete nello sgabuzzino della scorta, macinando lingue di serpente essiccate."

"Perché nello sgabuzzino della scorta, professore?"

"Perché è piccolo e sarà più probabile che vi capitino incidenti, o che vi feriate a vicenda, o diveniate irritati e vi uccidiate l'un l'altro. Ci sarà abbastanza spazio perché possiate accasciarvi lì, credo."

Cadde il silenzio.

"Qui ci sono i pestelli e i mortai che dovrete usare. Notate i pestelli di pietra molto larghi e pesanti. Oggetti estremamente utili con cui colpire le altre persone… come voi due." Snape fece una pausa. "Mi aspetto di avervi dato delle idee."

Draco e Harry furono infastiditi dall'espressione speranzosa sul viso dell'insegnante.

"Vi chiuderò lì dentro a chiave per cinque ore. Dovreste aver finito di macinare le lingue in due ore, così avrete parecchio tempo per uccidervi l'un l'altro. Buona punizione."

Snape lanciò un incantesimo d'appello alle loro bacchette, li spinse nello sgabuzzino, gettò loro i pestelli, i mortai e i bariletti pieni di lingue, poi chiuse la porta a chiave.

Draco e Harry si guardarono.

"Penso," disse Harry lentamente, "che stesse ridendo mentre lasciava i sotterranei."

"Sì," disse Draco.

Si fissarono l'un l'altro preoccupati, poi si misero al lavoro.

________________________________________________________________________________

Circa due ore dopo, Draco si rese conto che la previsione di Snape era corretta. Aveva tre ore da passare da solo con Potter senza niente da fare.

Draco guardò nei barili che contenevano le lingue. Ne erano rimaste circa una dozzina sul fondo del bariletto più piccolo.

Molto lentamente lo raggiunse e selezionò un'unica lingua. Con attenzione la posizionò nel centro del mortaio, poi la colpì col pestello il più precisamente possibile.

Esaminò i resti della lingua.

Era leggermente schiacciata nel centro.

Draco usò il bordo del pestello per riportare delicatamente la poltiglia nel centro e la colpì ancora.

Notando che era rimasta una melma rossa in tutto il mortaio, la ammonticchiò col bordo del pestello per poi colpirla di nuovo.

Presto, non rimase altro da fare alla lingua. Scuotendo la testa, Draco raschiò il tutto in un barattolo che aveva usato per raccogliere i risultati dei suoi sforzi.

Facendo violenza su sé stesso, si voltò per prendere un'altra lingua dal bariletto.

Non ce n'erano più.

Guardò Harry e vide il ragazzo finire di macinare in una sola volta tutte le lingue rimaste e metterne la polvere nel proprio barattolo.

Draco quasi ululò di rabbia.

Non c'era più nulla a distrarlo. Doveva passare ancora tre ore con Harry Potter chiuso a chiave in uno scuro e mal ventilato sgabuzzino.

Si fece prendere dal panico.

Harry fissò preoccupato il ragazzo che ora aveva iniziato a iperventilare.

"Non penso che Snape volesse che noi inalassimo le lingue essiccate, Malfoy," disse dopo un momento. "Dovresti iperventilare in un'altra direzione"

Gli occhi di Draco si spalancarono. Non solo stava iperventilando, ma stava pure inalando sostanze potenzialmente velenose! E se lo avessero fatto comportare in modo strano? E se gli avessero fatto venire macchie rosse? E se gli fossero caduti i capelli? E se gli avessero fatto fare qualcosa?

Chiuse gli occhi e iniziò a respirare sempre più velocemente, gemendo di tanto in tanto.

Qualcosa gli toccò la schiena, muovendosi lentamente su e giù. Le allucinazioni sono cominciate, squittì una vocina dentro Draco. Se apro gli occhi, potrebbero esserci coniglietti danzanti ad insultarmi. Coniglietti danzanti…

Mi piacciono i conigli.

Draco aprì gli occhi. Non c'erano conigli. Fu abbastanza deluso e li richiuse.

Ma c'era ancora qualcosa che gli accarezzava la schiena e che si muoveva verso le sue spalle…

Velocemente sollevò una mano per afferrare qualunque cosa fosse a pensare di avere il diritto di toccarlo.

Draco rimase leggermente disorientato nello scoprire che era una mano. La strinse forte con una delle sue, poi usò l'altra per seguire quella mano fino al corpo del suo proprietario.

Fu piuttosto interessato di scoprire un braccio tornito (ma non troppo muscoloso). Indugiò per un momento, poi continuò a muovere la mano fino a un petto compatto.

"Malfoy?"

Una voce! Di chi era?

"Cosa stai facendo?"

Draco aprì gli occhi e guardò nelle iridi verdi che si trovavano solo a pochi centimetri dalle sue. Guardò in basso e vide una delle sue mani sul torace di Harry, mentre l'altra ancora teneva stretta una mano del ragazzo.

"Ah, merda."

"Posso chiederdi cosa stessi facendo esattamente, Malfoy?"

"Uh, le lingue di serpente. Le ho inalate, devono avere qualche strano effetto. Piuttosto, tu cosa stavi facendo?"

"Pensavo di fare qualcosa per darti una mano a rilassarti. Come un massaggio, o cose così."

"Mi hai fatto prendere uno spavento."

"È stato molto di più che un semplice spavento."

Sì, realizzò Draco provando uno spiacevole turbamento, è stato decisamente qualcosa di più di uno spavento. Ho bisogno di una distrazione. Oh, o di un pensiero orribile. Hagrid vestito da donna, Hagrid vestito da donna… Oh, grazie al cielo…

Ci fu un silenzio pesante.

"La tua mano è ancora sul mi petto, Malfoy." Draco arrossi leggemente e la spostò. "Ed ora lascia andare la mia mano, per favore." Obbedì ancora.

Ci fu un altro silenzio.

"Potter," disse Draco, "penso che sia il tuo turno di lancire una fattura."

"Sì, lo è."

"Farai qualcosa?"

"Non ora."

"Perché?"

"Perché," disse Harry piuttosto accondiscendentemente, "devo passare le prossime tre ore qui con te. E non ho la mia bacchetta."

"Oh. Dovrebbe essere ovvio. Perché non era ovvio?"

Harry sorrise. "Forse sono le lingue di serpente a parlare."

"Sì, potrebbe essere."

Ci fu un altro silenzio scomodo.

"Non ci picchiamo o litighiamo o altro?" chiese infine Draco.

"Se vuoi…"

"Perché sei così affabile ora?"

"Non ho voglia di perdere tempo a non esserlo."

"Cosa?"

"Di sicuro non sei in te stasera," commentò Harry. No, pensò Draco, certamente non lo sono. Ho appena avuto la tentazione di violentarti! Qusta non è decisamente il tipo di cosa che farei se fossi in me. Assolutamente no. "Semplicemente non voglio discutere. Non ha senso."

"Discutere non è mai senza senso. È quasi un passatempo! Per di più, come possiamo essere in guerra se non discutiamo tutto il tempo?"

"Né più nè meno come facciamo. Tutto qua."

"Ma questo è senza senso. E poi," disse Draco dando voce alla domanda che lo stava tormentando da quando si era ricordato di esserne tormentato, "come si vince? Ci sono dei premi?"

"Sei tu lo Slyhterin, saperlo dovrebbe essere il tuo lavoro."

"Ma io non lo so!"

"Beh, non è mica colpa mia!"

"Perché adesso sei così fastidioso?"

"Perché tu mi hai detto di esserlo."

"Oh."

"Vuoi che smetta?"

"Sì. Risponderai alla mia domanda ora?"

"No."

"Ne ho abbastanza, mi farò un bel sonnellino di bellezza. Svegliami quando arriva Snape."

Harry guardò Draco agitarsi per alcuni minuti poi addormentarsi profondamente.

Penso, rimuginò Harry tra sé e sé, che si chiami sonnellino di bellezza perché tutti sembrano bellissimi mentre sono addormentati.

Poi pensò a Ron, e al suo aspetto mentre dormiva.

Okay, non tutti sono belli quando dormono. Ma Draco- no, Malfoy. Oh cielo, posso chiamarlo Draco nella mia testa- lo è. Oh, sto diventando ridicolo. Meglio dormire.

 

E un altro capitolo è postato! Mi scuso per il ritardo, ma sono partita per qualche giorno e al mio ritorno word si è messo a fare i capricci, così ho dovuto rivoluzionare mezza casa per cercare il cd di office per reinstallarlo! UNA FATICA CHE NON VI DICO!

Come al solito, ringrazio tutti quelli che hanno letto e in particolare Castalia, Lori, Savannah, goten, Sanzina, Lux, andre, Rowan_Mayfair e Mira (e spero di non aver dimenticato nessuno!) per aver trovato il tempo di recensire.

Psssst! C'è una piccola novità: l'autrice ha recentemente postato i capitoli 8 e 9 e le cose si fanno sempre più interessanti e simpatiche… Vero che recensirete in molti per darmi un piccolo incentivo a tradurre in fretta? ;-)

Prima di salutarvi, ecco l’elenco aggiornato dei nomi di questo capitolo tradotti:

Severus Snape = Severus Piton
Hufflepuff = Tassorosso
Slytherin = Serpeverde
Albus Dumbledore = Albus Silente
Minerva McGonagall = Minerva McGranitt
Madam Puddifoot's = Madama Piediburro (è quella dove vanno Harry e Cho al loro primo- e per fortuna unico- appuntamento)

A presto con il quinto capitolo. e BUON ANNO A TUTTI!!!!!

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Capitolo 5
*** Resistance Is Futile ***


Capitolo 5: Resistere E' Inutile

Tradotto da yumeko





Harry alla fine doveva essersi appisolato perchè fu svegliato da Snape che spalancò la porta dello sgabuzzino nel suo solito modo teatrale.

"Potter, Malfoy. Siete ancora in grado di parlare?"

Draco mugugnò assonnato.

"Lo prenderò come un no. Questo significa," iniziò a dire l’insegnante con un sorriso fastidioso, "che vi siete feriti a vicenda al punto che i vostri polmoni, le vostre bocche o le vostre corde vocali non funzionano più?"

"Uh," disse Draco, "veramente stavo solo schiacciando un pisolino."

"Aveva bisogno di dormire per rimuovere dalla sua mente il terribile dolore che ha provato?"

"A dire la verità mi stavo annoiando, signore."

"Quindi nessuna ferita?"

"No, signore."

"Nemmeno un livido?"

"No, signore. Sono spiacente."

Snape si accigliò. "Suppongo che abbiate davvero macinato le lingue di serpente, giusto?"

"Certo," disse Harry ritrovando la voce. "Professore, posso chiederle una cosa?"

"Potrebbe potenzialmente danneggiare qualcuno?"

"Uh. Più o meno, um. Mi chiedevo solo se le lingue di serpente, se inalate, possono provocare strani comportamenti."

Draco lo guardò, poi fissò con orrore il professore di pozioni. Dì di sì, per favore dì di sì...

"Non che io sappia, Potter. Non sono nemmeno velenose. Piuttosto noiose, in realtà, ma necessarie in molte pozioni..."

"Grazie, Professore," disse Harry velocemente pima che l’uomo potesse iniziare a divagare sugli ingredienti in un modo molto simile a quello di Hermione.

"Bene, dato che avete fatto quello che dovevate, potete andare. Oh, e dieci punti in meno ad entrambe le case per avermi fatto perdere tempo con domande idiote."

Mentre i due ragazzi uscivano velocemente dalla stanza, Draco si voltò con furia verso Harry. "Hai fatto togliere dieci punti a Slytherin!" E hai scoperto che non erano le lingue di serpente a farmi comportare in modo strano.

"Ero solo curioso, Malfoy. Vuoi sapere perchè?" chiese Harry con un sorriso che Draco giudicò piuttosto crudele.

"No, no, non mi interessa."

"Sei sicuro? Perchè avrei qualche teoria su alcune cose che potrebbero avere una certa... rilevanza per te."

"Io- cosa- tu- Smettila di comportarti da idiota, Potter!"

"Non sono l’unico che si sta comportando da idiota. Ti sto dando la possibilità di approfondire le tue conoscenze, e tu stai reagendo in maniera totalmente spropositata."

Draco si fermò e si ricompose.

Draco Malfoy, sei uno Slytherin.

Ok, sei piuttosto sicuro che lui ormai sappia che tu lo vuoi- ma non è un gran problema, no?

Beh, almeno non è scappato gridando.

Allora puoi risolvere la cosa nel solito modo Slytherin. Se lo vuoi, lo puoi avere e lo avrai.

"Potter," iniziò a dire Draco, compiaciuto che la propria voce suonasse perlomeno ferma. "Stavo pensando."

"Apparentemente sì, visto che hai passato gli ultimi minuti a borbottare da solo."

"Co- Potter, mi stai interrompendo!"

"Scusa, Malfoy, continua."

"Stavo dicendo che so cosa potremmo usare come premio."

"Davvero?" chiese Harry fin troppo vivacemente.

"Non prendermi in giro! Non prendere in giro i Malfoy!"

"Okay, scusa Draco."

Ci fu un momento di pausa.

"Mi hai appena chiamato Draco?"

"No."

"Allora cosa-"

"Le tue orecchie ti hanno ingannato. Parlami di questa storia del premio."

"Ma io voglio-"

"Dimmelo o me ne vado!"

"Permaloso! Come stavo cercando di dire, ho avuto un’idea."

Harry rimase in silenzio, non osando aprir bocca ancora. Draco se ne rese conto e, dopo aver sorriso trionfante, continuò a parlare.

"Il perdente sarà schiavo del vincitore per una settimana."

Harry si schiarì la gola, poi si passò la lingua sulle labbra. "Sai," disse con voce, secondo Draco, leggermente roca "potrebbe essere interpretato chiaramente come un doppiosenso."

Draco sorrise. "Infatti."

Harry spalancò gli occhi. "Bene. E hai pensato anche a come posso vincere?"

"Cosa ti fa pensare che sarai tu a vincere?"

Fu il turno di Harry di prendersi un po’ di confidenza. "Perchè, Draco," enfatizzò la parola, "io voglio vincere- ed io ottengo sempre quello che voglio."

Che altro vuoi, Harry? Pensò Draco. Beh, posso decisamente sfruttare questa situazione per scoprirlo...

"Siamo passati ai nomi, vero?"

"Come ti sembra?"

"Ma pensavo che volessi renderla una cosa spiacavole."

"No, Draco, tu lo vuoi. Ma non riesco a sopportarti quando ti lamenti."

Oops. Giusto. "Beh, comunque, chiaramente tu ami chiamarmi per nome, quindi suppongo..."

Draco aggrottò le sopracciglia alla vista del sorriso che iniziava ad apparire sul viso di Harry.

"Non sei stupido come pensavo, vero... Harry?"

"Quanto stupido pensavi che fossi?"

"Non sono ancora riuscito a darmi una risposta."

Harry non rispose. Alla fine disse, "Quindi, sai davvero come vincere la guerra?"

"Di certo non lo dirò a te!"

"Ma io non mi riferivo a come vincere- mi riferivo a come vincere!"

"Harry, prova a ripensare a quello che hai appena detto."

Harry ci pensò con attenzione per alcuni istanti.

"Oh. Beh, intendevo, come posso provare a vincere se non so cosa devo fare per vincere?"

Questo confuse parecchio Draco perchè si era divertito talmente tanto ad immaginare cosa avrebbe fatto fare a Harry una volta che avesse vinto da non pensare davvero a come avrebbe potuto vincere.

"Comunque non ho ancora deciso come si vince."

"Oh. Allora che facciamo adesso?"

"Continuiamo a fare quello che abbiamo fatto finora, suppongo."

"Tipico degli Slytherin, pensare al premio e non al gioco."

Draco sorrise compiaciuto. "Avresti potuto essere in Slytherin. Mi chiedo quanto sia grande la parte della tua mente che pensi la stessa cosa, Harry."

Il suo sorrisetto si allargò quando l’altro ragazzo arrossì con decisione. Draco non se ne sarebbe accorto, se lui stesso non fosse arrossito, così ne colse subito i segnali più nascosti.

"Ora è meglio che io vada, Draco. Ron e Hermione si staranno chiedendo che fine ho fatto."

"Come no, Harry. Se lo staranno chiedendo sicurmente."

Harry non rispose e si allontanò velocemente.

___________________________________________________________________________________________

Harry non era del tutto sicuro del perchè si era comportato in quel modo.

Non mi piace. Decismente lui non mi piace. Ma credo che lui mi piaccia.

È possibile?

Beh, per forza. D’altrocanto, sarebbe troppo strano.

A dir la verità, molte cose nella mia vita sono ‘troppo strane’.

Comunque, non posso credere di aver continuato a comportarmi in quel modo davanti a lui. Cosa avrà pensato di me? Sembrava che stessi... flirtando. Come Seamus!

Beh, non in un modo così disastroso come Seamus.

"Ottengo sempre quello che voglio." Intendevo dirlo seriamente! Cosa stavo pensando? Cosa stava pensando lui?

Dai, Harry, sii razionale, sii razionale.

Scenario peggiore: lui mi odia, e riderà di me e mi umilierà pubblicamente. posso evitare tutto questo vincendo e restando calmo. D’altra parte, le persone probabilmente mi noterebbero un po’ di più.

Scenario migliore: io gli piaccio, e vinco io. Hmm, mi domando se sarebbe così brutto piacergli e perdere...

Immagino comunque che restare qui a torturarmi con questi pensieri terribili (o molto piacevoli) non serva a niente. Mi creano per caso qualche problema?

Nah.

Per di più, devo dire che questi terribili/piacevoli pensieri sono molto più divertenti che farmi paranoie per il solo fatto di averli.

Ora, penso di aver bisogno di farmi una doccia.

Hmm, Draco in una doccia.

Credo che davvero una volta mi abbia parlato per sbaglio di qualcosa del genere.

Molto promettente.

___________________________________________________________________________________________

Draco aveva deciso che resistere era inutile.

Aveva sbattuto ripetutamente la testa contro i muri dei sotterranei mentre tornava verso la sala comune, cercando di capire esattamente perchè si era spinto al punto di proporre la schiavitù come premio.

Sbattere la testa, comunque, non lo aveva portato alla soluzione.

Non che come Slytherin non fosse solito essere sfacciato- infatti, solitamente era totalmente privo di pudore nell’avere relazioni sia con ragazzi che con ragazze.

Solo che quando ci provava con loro, si solito era perchè loro lo volevano. Con Harry, non ne era davvero sicuro. A volte il ragazzo mostrava molto chiaramente cosa voleva- ma a volte sembrava così indifferente...

D’altra parte, anche se Harry non lo desiderava di già, Draco era sicuro di poter cambiare la cosa.

Ma era ovvio: suo padre gli avrebbe tagliato la testa.

Draco prese mentalmente nota di non dire a suo padre che aveva potenzialmente accettato di essere schiavo per una settimana del ragazzo che aveva ‘sconfitto’ il suo signore. Sarebbe potuta finire molto male...

Suppongo, decise infine, che potrebbe andare peggio. Harry si sta davvero impegnando. Ho solo bisogno scoprire cosa voglia dire ‘vincere’ nel nostro caso e come farlo.

 

Nota dell’autrice: Cosa accadrà? I due ragazzi si renderanno conto di cosa stanno facendo davvero? Sally scoprirà chi è il padre dei suoi tre gemelli ermafroditi? Chi ha ucciso Kenny? Qual è il significato della vita?

Nota della traduttrice: Visto che ho aggiornato in frettissima? In fin dei conti dovevo o no farmi perdonare per avervi fatto aspettare tanto il capitolo 4? (A proposito, dovevo troppo tradurvi anche la nota dell’autrice! Certo che anche lei non ce la fa più, eh? Però finchè scrive slash Harry/Draco, va benissimo così, no? ^________^)

Un grazie enorme a Entreri, Lori, Asami, andrea, Lux, Rowan_MayFair, Egle, Stellina, moccy^^ e Lugzan2302 per aver recensito e per i complimenti (wow, e dire che alle superiori avevo il debito in inglese e la teacher mi diceva sempre che ero peggio di una capra nella sua materia!!!!!)... mi fate arrossire... quindi, CONTINUATE, CONTINUATE pure con i complimenti!!!! ;P
Scherzi a parte, continuate a recensire! Mi fa molto piacere leggere le vostre impressioni sulla ff e sul mio modo di tradurre, anche perchè per me sono un’importante indicazione per sapere se sto facendo un buon lavoro e se sto rendendo pienamente giustizia a questa simpaticissima storia. E voi, magnifici lettori (che poi mi ricorda tanto il ‘magnifico rettore’ dell’uni...), so che siete parecchi, che ne dite di cliccare su ‘Volete lasciare una recensione?’? Anche solo per scrivere ‘Carina..." oppure "Traduci da schifo..." o "Muoio dalle risate...", insomma, tutto quello che volte (insulti a parte, obviously)...
Un bacio a tutti!

P.S. Quasi dimenticavo: devo proprio ripetere che
Severus Snape = Severus Piton
Slytherin = Serpeverde
??????

Ri-ciao a tutti!

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Capitolo 6
*** Bad Hair Day ***


Capitolo 6: Un Brutto Giorno Per I Capelli

Tradotto da yumeko





"Ron, se io volessi lanciarti in pubblico la maledizione più umiliante che potessi trovare, cosa dovrei fare?"

Uno sguardo vacuo. "Harry, amico, odio dovertelo dire, ma tu sei completamente impazzito."

"Che vuoi dire?"

"Se io ti dicessi come umiliarmi in pubblico, tu mi umilieresti in pubblico."

Harry fece una pausa. "Beh, sì, suppongo che lo farei, ma, veramente, fino ad ora non ci avevo pensato."

"E allora perché diavolo mi hai chiesto come potresti farlo?"

"Voglio umiliare pubblicamente qualcun altro."

"Avresti potuto dirmelo prima, sai."

"Allora mi aiuterai?"

"Forse. A chi stai pensando di lanciare la maledizione?"

"Non te lo dico."

Una pausa. Uno sguardo shockato. "Perché no?"

"Perché sapere chi è ti provocherebbe solo dei fastidi."

Due sopracciglia arancioni si sollevarono fino a superare l’attaccatura dei capelli, dove mai si erano avventurate prima, mentre Ron fissava l’amico a bocca spalancata dall’incredulità. "Cos’hai che non va adesso?"

"Tendenze distruttive. Passeranno, specialmente se mi dici come umiliare qualcuno che non sei tu in pubblico."

Ron rimase in silenzio per un istante, lasciando che il concetto penetrasse nella sua mente.

"È Hermione?"

"Se fosse Hermione, pensi seriamente che chiederei un aiuto a te? Tu andresti certamente da lei a dirglielo."

"No, non lo farei!"

Harry si chinò verso il rosso con un sorrisetto vago.

"Sto progettando di umiliare Hermione, Ron," sussurrò.

"Hey, lo dirò a Hermione!"

Immediatamente Ron imboccò le scale che, dalla sala comune dei Gryffindor, dove lui e Harry erano distesi, conducevano ai dormitori femminili.

Harry rimase in attesa che il trambusto generale, provocato dalle scale che si erano trasformate in scivolo e avevano iniziato a strillare forte, finisse.

Hermione, alla fine, raggiunse i divani dove Harry la aspettava e Ron se ne restava tutto imbronciato e si sedette di fianco al suo ragazzo.

"Così, Harry, hai deciso di ricominciare a parlarci."

"Sì."

"Ma vuole ancora essere fastidioso," iniziò a dire Ron, evidentemente sperando di mettere in imbarazzo qualcuno che non fosse sé stesso. Harry, comunque, annuì e sorrise, come a voler dire che quello non era davvero un problema. "E vuole lanciarti una maledizione umiliante non appena avrà deciso quale scagliarti. Me l’ha detto lui," aggiunse il rosso con orgoglio.

"Non preoccuparti, Hermione, non parlavo sul serio," disse Harry.

"Ma mi hai detto di sì!" piagnucolò Ron.

"A dire il vero, volevo solo che tu facessi venire qui Hermione e ti rendessi ridicolo, e pare tu abbia fatto entrambe le cose piuttosto bene."

Ron si accigliò e tornò a sprofondarsi nel divano ancora più di cattivo umore. Hermione lo guardò adorante, gli diede un colpetto affettuoso sulla testa allo stesso modo in cui avrebbe fatto con un cucciolo depresso, poi tornò a fissare Harry.

"Allora, cos’è tutta questa storia di un incantesimo umiliante?"

"Oh, voglio umiliare qualcuno- che non è nessuno di voi due- in pubblico."

"Bene. E chi è?"

"Non ve lo dico."

Hermione sospirò infastidita.

"Ma come facciamo a sapere che cosa lo potrebbe mettere in imbarazzo se non vuoi dirci chi è?"

Harry non aveva pensato a questo.

Beh, si disse, suppongo che non ci sia pericolo a dir loro di chi si tratta. Cioè, non c’è bisogno di aggiungere che tutto questo fa parte (beh, che io spero che tutto questo faccia parte) di una specie di strano gioco a sfondo sessuale che sto facendo con lui.

"È Dr-Malfoy."

"E perché vorresti umiliarlo?"

"Ciao, è Malfoy! Non c’è bisogno di un motivo," iniziò a dire Ron, dimenticandosi improvvisamente del suo cattivo umore e con gli occhi luminosi all’idea di causare sofferenza alla sua nemesi.

"È questa la vera ragione, Harry?"

"Er, sì! Ho voglia di liberare la mia rabbia su Malfoy, e vorrei che voi mi aiutaste."

"Ma è davvero giusto?" Hermione si era fatta prendere dalle sue convinzioni su ‘essere buoni con le persone così che si possa vivere tutti insieme felicemente ed avere piccoli coniglietti rosa lanugginosi come animaletti domestici’, e, solo occasionalmente si lasciava andare alle grandi gioie della vita, quali, ad esempio, torturare gli altri.

"Oh, non preoccuparti, è solo un gioco. Stiamo cercando entrambi di fare questo tipo di cose all’altro."

"Un gioco?"

"Già."

"Malfoy sta facendo un gioco?"

Beh, non è proprio un gioco in sé…

"Certo che sì. Solo un grazioso ed innocente gioco, per niente collegato al sesso."

Ron quasi si soffocò con la propria lingua.

"Per favore, per favore dimmi che non stai facendo un gioco a sfondo sessuale con Malfoy."

"Non sto facendo un gioco a sfondo sessuale con Mafoy," disse Harry docilmente. Ron si rilassò sul divano con un sospiro di sollievo.

"Harry…" iniziò a dire Hermione pericolosamente.

"È tutto a posto, stavo solo scherzando. Spaventare voi due è persino più divertente che infastidirvi, penso."

"Un altro spavento simile, Harry," sbottò Hermione, risuonando molto simile ad una Molly Weasley molto arrabbiata, "e non ti aiuteremo!"

"Okay, okay, farò il bravo bambino. Hey, vi porterei persino dei fiori… se solo ne crescessero qui attorno…"

Harry guardò in giro per la sala comune, non individuò alcun fiore e tornò a pensare alla faccenda in questione.

"Così, hai qualche idea su come potrei mettere in imbarazzo D-Malfoy?"

Il viso di Hermione si aprì nell’indolente e piuttosto crudele sorriso di chi è stato colpito da un’idea che potrebbe causare agli altri una grande sofferenza e a sé stesso una risata maniacale (lei stessa a volte scordava l’intera faccenda della felicità universale e dei coniglietti).

"Direi proprio di sì…"

________________________________________________________________________________

Harry, Ron e Hermione entrarono in Sala Grande, e, con fare casuale, percorsero l’intera tavolata degli Slytherin.

"Potter," disse lentamente Draco, una volta che il trio ebbe preso posto di fronte a lui. "Cosa ci fai qui?"

"Ci stiamo prendendo un po’ di tempo per goderci la scena," rispose Hermione al posto del ragazzo dai capelli corvini che stava borbottando tra sé e sé.

Draco si alzò in piedi, sperando che la sua altezza lo rendesse più autorevole.

Purtroppo, però, la sua altezza concesse semplicemente all’intera sala una miglior vista dello spettacolo che stava per iniziare.

"Che c’è, Potter? Non puoi parlare da solo? Hai bisogno che i tuoi amichetti lo facciano per te? Hey, aspetta, i tuoi amichetti sono tornati! Ti hanno ignorato per le ultime settimane, vero?"

Harry fissò Draco, accigliandosi. Sapeva che poteva ricambiare gli insulti, ma sapeva anche che avrebbe potuto fare qualcosa di molto meglio.

"Hey Malfoy?"

"Sì?"

"Efloresco capitis!"

Draco rimase immobile per un momento, cercando di capire cosa esattamente gli fosse successo.

E poi lo sentì- sulla sua testa qualcosa si stava muovendo.

Con uno strillo da ragazza, afferrò qualunque cosa fosse e sentì una struttura veramente enorme apparire al posto dei suoi capelli.

"Cosa hai fatto ai miei poveri e indifesi capelli, Potter?"

"È un fiore, Malfoy. Piuttosto raro devo dire. Si chiama Amorphophallus Titanium. Er, penso che sia il più grande fiore al mondo. Beh, di sicuro lo sembra. Ed è quello che puzza di più. Già, proprio così."

Nessuno nella Sala Grande potè negarlo.

Non c’era modo di descrivere accuratamente la puzza che riempiva l’intero salone a quel punto- qualcuno parlò di uova marce; quelli che avevano avuto esperienze con le latrine pubbliche per i poveri durante i caldi giorni estivi, giurarono che la pianta emetteva una puzza simile. E così via, sempre peggio.

"Potter, mi stai dicendo seriamente che i miei bellissimi capelli, l’invidia di tutti in questa scuola, sono stati trasformati nel fiore più grosso e puzzolente al mondo?"

"Già! Grandioso, vero?"

"Io ti uccido! E smettila di ridacchiare!"

Detto questo, Draco estrasse la sua bacchetta e la puntò contro il ragazzo che lo aveva oltraggiato. Harry rispose fuggendo e correndo velocemente, ancora ridacchiando, fuori dalla Sala Grande.

Draco cercò immediatamente di seguirlo. Facendo un passo in avanti, barcollò per un attimo, mentre il non familiare peso sulla sua testa quasi gli faceva perdere l’equilibrio.

Poi corse verso la porta. Sfortunatamente per Draco, un Ravenclow molto sveglio che era entrato nello spirito del gioco, lanciò un incantesimo di ingrossamento sul fiore arancione che aveva sulla testa.

Come risultato, l’irato Slytherin rimase incastrato nel portone, imprecando e lottando furiosamente nel tentativo di seguire il Gryffindor in fuga. Nessuno, nemmeno i suoi amici tra gli Slytherin, potè aiutarlo. La maggior parte dei presenti nella Sala Grande (inclusi gli insegnanti) era caduta dalle sedie in un accesso di risa isteriche.

________________________________________________________________________________

Harry si avvicinò lentamente a Draco dopo l’episodio a pranzo.

"Allora, Draco, come vanno i capelli?"

"Preferirei che tu non mi chiamassi per nome, Potter."

"Perchè no, Draco? Finora non ti ha mai dato fastidio."

"Finora non mi avevi mai fatto nulla di simile a quello che hai fatto ai miei capelli. Non sono mai stato tanto imbarazzato!"

Harry sorrise e sospirò allegramente. Poi arricciò il naso.

"Lo sai che i tuoi capelli puzzano ancora, vero?"

Draco lo fissò torvo.

"Li ho lavati quattro volte dopo che Madama Pomfrey me li ha fatti tornare normali, Potter! Quattro! Hai una minima idea di quanto sia costoso il mio shampoo? Per non parlare poi del mio balsamo... dovrei madarti il conto!"

"Potresti provare con un incantesimo pulente per capelli:"

Draco si gelò. Prese la bacchetta, se la puntò alla testa poi mormorò un incantesimo veloce. La puzza svanì.

Harry sorrise trionfante, poi si chinò vicinissimo a Draco.

"Suppongo di doverti avvertire, Draco, che dovresti disdire tutti i tuoi appuntamenti per la prossima settimana," disse loquacemente.

"Che vuoi dire, Potter?" replicò Draco accigliandosi.

"Il mio nome è Harry. Dovresti usarlo. Dopotutto, mi appartieni questa settimana."

A questo punto, il ragazzo dai capelli corvini era tanto vicino a Draco che questi poteva sentire il suo respiro sulle guance.

Draco si sentiva decisamente diviso.

Da un lato, si disse, è abbastanza chiaro che Harry è entrato nel... beh, sì, nel corretto spirito del gioco. E non posso lamentarmene.

E poi non ho davvero alcun problema ad essere suo schiavo, no di certo.

Beh, non del tutto.

Il problema, concluse Draco, era che non importava quanto piacevole fosse il solletico del respiro di Harry sul suo collo. Draco era uno Slytherin. E gli Slytherin hanno un orgoglio.

"Io..." la voce di Draco si affievolì non appena Harry iniziò a lasciare baci leggeri sul suo collo e sulla sua mascella. Cosa aveva intenzione di dire? "Merlino, Harry."

Harry lo fissò con un sorriso perfido.

"Hey, perchè ti sei fermato? Fallo ancora!"

"Me lo stai ordinando?"

"Io- sì! Per favore, fallo ancora, Harry!"

"Quando ne avrò voglia."

"Ma- ma-"

"Ricorda chi comanda qui, Draco."

Ah, pensò Draco, Ora ricordo cosa stavo dicendo.

"Chi ha detto che mi puoi dare degli ordini, Harry?"

"Beh, ho vinto il gioco, no?"

"Non ho mai detto che hai vinto. In nessun momento."

"Mi sembrava che-"

"In nessun momento!"

"Draco..."

"Il gioco continua! Non concedo la vittoria!"

"Allora questo non lo vuoi più?" sussurrò Harry mentre sollevava la mano fino al petto di Draco per poi lasciarla scivolare verso il basso, rimanendo ad una logorante distanza dal suo ombelico.

"Sì! No! No!"

"Sei sicuro?"

"Completamente." No, Harry, per niente.

"Bene," disse Harry , sembrando piuttosto offeso.

"Bene," gli fece eco Draco, suonando ancora peggio.

Harry rimase fermo per un istante a fissarlo confuso, poi voltò le spalle a Draco e se ne andò velocemente, i suoi passi che eccheggiavano forti nel corridoio.

Draco rabbrividì, sentendosi improvvisamente freddo e vuoto senza Harry vicino a lui.

Dopo un momento, si riscosse e si avviò verso la sala comune degli Slytherin, impedendosi di prendersi a schiaffi da solo.

 

Allora: per prima cosa i nomi tradotti:

Gryffindor = Grifondoro

Ravenclaw = Corvonero

Slytherin = Serpeverde

Madam pomfrey = Madama Chips l’infermiera

Cavolo, ho così tante cose da fare e da studiare per l’uni che non avete idea! Comunque non preoccupatevi, ho finito di tradurre tutti i capitoli per ora postati dalla divina autrice, quindi gli aggiornamenti saranno regolari!

Ora, devo dire che questo è uno dei miei capitoli preferiti. Mi ha fatto morire dal ridere il modo in cui Harry si prende gioco di Ron, ma soprattutto ho adorato Draco (certo che basta una moina di Harry e il biondino si scioglie come neve al sole... wow!) che, oltre a sembrare un pochino tonto (cavolo! e pensarci prima all’incantesimo per pulire i capelli???), mi ha fatto un pochino pena. Guardate un po’ la foto qui sotto! Rappresenta l’Amorphophallus Titanium al momento della fioritura! Provate un po’ ad immaginare quel robo sulla testa di Dracuccio...

POVERO CUCCIOLO!!!! -evil sniggle-

Beh, GRAZIE di cuore a chiunque abbia letto e soprattutto a chi ha avuto il buon cuore di lasciare un commento.

Lux: anche tu ti fai i filmini mentali delle scene che preferisci! WOW! ANCH’IO! però aspetta il prox capitolo! nel settimo, altro che filmini... c’è da farsi un film completo... peccato che la ff abbia ‘solo’ rating R...

Asteria: grazie mille dei complimenti! spero ti abbia divertito anche questo capitolo... mi raccomando, non mi abbandonare!!!!

Stellina: solo bravi? beh, direi che sono dei veri propri geni nel complicarsi la vita... vedrai cosa ci combinano nei prossimi capitoli!

Asami: grazie! grazie! GRAZIEEE! figurati che oltre che ‘capra’ la mia prof di inglese mi chiamava pure ‘jenny’ che significa letteralmente asina in english. è stata molto simpatica a scegliere quel nomignolo per la vaga assonanza con uno dei soprannomi che mi hanno dato le amiche, vero? cmq non disperare! io per migliorare il mio inglese mi sono messa a leggere libri in lingua e mi sono abituata ad usare quasi esclusivamente un vocabolario monolingue. ormai per me è indispensabile, pensa che lo uso persino per tradurre questa fanfic...

Savannah: adoro anch’io il modo slytherin di risolvere le cose, soprattutto se lo slytherin in questione è Draco e la ‘cosa da risolvere’ è Harry... ;P

Rowan_MayFair: ancora sicura che Harry non voglia ammettere di desiderare Draco? ma soprattutto, sei davvero sicura che Draco sia poi così tanto più spigliato del moretto???? no, perchè nel prox capitolo si scopre che... ooops, per un pelo non mi sono lasciata sfuggire uno spolier grande come una casa...

Lori: anch’io sghignazzo sempre come una scema davanti al computer! pensa che mi è capitato proprio ieri mentre mi stavo rileggendo il capitolo 7 di questa ff - il mio preferito in assoluto- in lingua originale. mia madre mi è sbucata alle spalle, tutta curiosa di capire cosa mi stesse facendo ridere tanto, e si è trovata davanti una schermata di quelli che lei considera peggio che geroglifici. per fortuna che lei l’inglese non sa nemmeno dove stia di casa, perchè se no ti immagini la vergogna? ero ferma a ridere su una parte un pochino ‘equioca’ del capitolo.... ^/////^

Vale86: wow! e hai già letto il settimo? oddio! sono proprio fissata! cmq, mi ero accorta anch’io del pezzetto mancante nel 4° capitolo e l’ho aggiunto. il fatto strano è che nel capitolo che ho salvato nel pc quel pezzo c’era, però ogni volta che reinserivo per intero il capitolo in EFP quel pezzo spariva! boh! cmq alla fine ce l’ho fatta, anche se non so come... -______- grazie per avermi avvisato, cmq. e, figurati! non mi stressi per niente! quindi... continua a recensire, mi raccomando!

Castalia: grazie! beh, già in questo capitolo Harry si è dato da fare, no? certo che... POVERO DRACO!

Sabry: sei addirittura caduta per terra?! WOW! devo ammettere che questo non mi è mai capitato, ma sono felice che questa ff ti diverta fino a quel punto! ^___^

Entreri: su, non disperare... se ce l’ho fatta io con l’inglese ce la può fare benissimo chiunque! e poi, devo ammettere che cmq non sono diventata sto grande genio in inglese. in uni ho preso solo 38 su 50...

Sanzina: beh, sì, snape è uno dei personaggi che l’autrice ha reso meglio. certo, è abbastanza OOC, però è troppo simpatico con le sue battutine...

Non voglio annoiarvi chiedendovi ancora di recensire, quindi... perchè non lasciate un commentino di vostra spontanea volontà????

see ya soon!

ed ecco il link per la fanart: Flowerhead Draco

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Capitolo 7
*** Sweet Dreams ***


Capitolo 7: Dolci Sogni

Tradotto da yumeko





"Draco," sussurrò una voce da qualche parte nell’oscurità.

Draco balzò a sedere nel letto e strizzò gli occhi per cercare di vedere chi fosse. Ovviamente, non c’era nulla da vedere; le tende attorno al suo letto assicuravano che l’intero spazio fosse completamente avvolto da un’oscurità vellutata.

Improvvisamente un raggio di luce lunare illuminò il letto, come se le tende fossero state scostate per un istante, poi il buio lo avvolse nuovamente.

Le molle del materasso cigolarono sotto il peso che si era aggiunto quando qualcosa si era arrampicato sul letto e aveva iniziato a strisciare verso di lui.

"Chi sei?" chiese leggermente spaventato.

C’era un qualcosa nell’essere avvolto dal buio, senza bacchetta e solamente in boxer che gli stava leggermente prosciugando la fiducia in sé stesso.

"Davvero non lo sai?" domandò la voce che ora Draco poté identificare come quella di un ragazzo.
"Non l’avrei chiesto se lo sapessi."

"Indovina."

Un alito di vento proveniente dalla finestra aperta fece svolazzare le cortine che circondavano il letto e Draco vide il profilo di una testa dai capelli spettinati.

"Harry?" disse con voce rauca.

"Shh…" fu l’unica risposta della voce mentre Draco sentiva un dito posarsi dolcemente sulle sue labbra. "Non vogliamo svegliare qualcuno dei tuoi amici, vero?"

Draco scosse violentemente la testa, ottenendo dal moro, che ora era chinato su di lui, una risata soffocata.

"Cosa ci fai qui?"

"Volevo chiederti se per caso vuoi ripensarci," disse il ragazzo con un sorriso che Draco poteva percepire nonostante l’oscurità.

"Ripensarci?"

"Sì. Insomma, lo sai, a quella faccenda dello schiavo."

"Intendi dire ammettere che mi hai battuto?"

"Certo. Che ne dici?"

"E cosa ci guadagnerei?"

Le molle del letto cigolarono ancora, mentre Harry si spostava su di lui in modo che il suo volto fosse solo pochi centimetri sopra quello di Draco.

"Posso fare in modo che ne valga davvero la pena," sussurrò chinando il capo per abbassare le proprie labbra su quelle dall’altro.

Per quanto ne sapeva Draco, Harry non aveva avuto molti partner, ma nessuno l’avrebbe mai immaginato dall’esperienza che il ragazzo dai capelli corvini stava mostrando in quel momento.

Soffocò un gemito quando Harry si mosse ancora per allontanare le coperte ed avere un migliore accesso al corpo sotto il suo. Draco rabbrividì dal desiderio nonappena sentì una mano strattonare i suoi boxer.

Quando Harry finalmente riuscì a liberare Draco da quell’inutile indumento, si abbassò e iniziò ad esplorare ogni centimetro del corpo sotto di lui.

"Beh, più che altro, ad esplorare gli aspetti più… interessanti del corpo sotto di lui.
Draco ansimò quando sentì un dito percorrere con leggerezza la sua eccitazione. "Harry…"

"Che c’è Draco? Vuoi che smetta?"

"No, non smettere. Non smettere."

Harry non replicò e si limitò a baciarlo, cosa che, in effetti, non diede al biondo nessunissimo problema. La cosa incredibile era che quello che Harry gli stava facendo gli faceva apparire tanti puntini luminosi di piacere davanti agli occhi.

Infatti, c’erano così tanti puntini che illuminavano ogni cosa quasi come alla luce del giorno.

E, stranamente, Draco poteva vedere tutto: le lenzuola, le tende del baldacchino, Blaise…
Blaise?

Draco fu piuttosto sconcertato di scoprire che Harry e le sue favolose mani sembravano essere svaniti nel nulla.

"Che ci fai qui?" chiese al moro compagno Slytherin, tirandosi addosso velocemente una coperta di lana per nascondere l’erezione decisamente visibile che gli era cresciuta.

"Ti sveglio come al solito," fu l’allegra risposta.

"Ah. E c’era… c’era qualcuno d’altro che potrebbe essere, diciamo, scappato quanto sei arrivato?"

"No. Eri lì tutto solo a gemere e a contorcerti un po’."

Draco sbiancò. "E hai, uh, sentito quello che ho detto?" chiese nervosamente.

"Non proprio. Beh, credo di aver sentito ‘No, non lo strofinaccio. Non lo strofinaccio’, ma devo aver capito male perché sono quasi sicuro che gli strofinacci non ti facciano avere un’alzabandiera."
Draco sbuffò. "Infatti. Ora vattene, mi vorrei vestire."

Blaise si strinse nelle spalle, poi fece un passo indietro lasciando che le tende ricadessero attorno al letto.

Draco fu perciò immerso nuovamente nell’oscurità e dovette accontentarsi di sibilare un’imprecazione colorita mentre cercava la sua bacchetta —no, non quella- su uno dei comodini.
_________________________________________________________________________

Draco scese a colazione seguito da un Crabbe, un Goyle, un Blaise e una Pansy molto agitati.

Poteva sentirli sussurrarsi l’un l’altro il motivo del suo pessimo umore —Blaise non aveva apparentemente problemi a riempirli di tutti i dettagli più imbarazzanti che riusciva a ricordare.

L’unico inconveniente di essere uno Slytherin era che diffondere pettegolezzi potenzialmente piccanti era qualcosa di molto simile ad un hobby per molti dei suoi occupanti.
Il ragazzo si accasciò su una panca al tavolo degli Slytherin, servendosi un toast e iniziando a sminuzzarlo metodicamente.

Draco fissò torvamente Harry che non faceva altro che vagare per la sala con Ron e Hermione, con un fare assurdamente vivace per quell’ora del venerdì mattina.
"Maledetto Potter," mormorò Draco tra sé e sé.

Crabbe e Goyle sollevarono gli occhi dalle montagne di cibo nei loro piatti, poi ripresero a mangiare.

"Maledetto Potter con i suoi maledetti amici e il suo maledetto fascino. Maledetto… oh merda. Chi mi ha sentito?"

"Io," disse Blaise.

"Anch’io!" aggiunse Pansy.

Crabbe e Goyle lo guardarono ancora, grugnirono, poi tornarono alle loro colazioni.

"Oh. E, er, cosa ne pensate?"

"Beh," disse Pansy lentamente, "Non sono propriamente sorpresa."

"Già, voglio dire, sappiamo tutti che sei gay, e se ti piacciono i ragazzi mori, alti e affascinanti, allora è ovvio che saresti arrivato a Potter. O a me. Ma io davvero non voglio piacerti in quel modo. Senza offesa."

"Senza offesa, credo."

"Allora," intervenne Pansy mentre Blaise stava per aprire nuovamente bocca, "cosa sta succedendo esattamente tra te e Potter negli ultimi giorni?"

"Beh, Harry e- oh, chiudete il becco," ringhiò Draco mentre Blaise e Pansy iniziarono a ridacchiare, "comunque, stiamo solo facendo un gioco. Quello che perde sarà schiavo dell’altro per una settimana."

"Ooh, sembra divertente."

"Chi lo ha suggerito?" chiese Blaise.

"Io, che altro ti aspettavi?"

"Oww, il nostro piccolo Draco sta iniziando ad intrecciare il suo primo giochino sessuale," disse Pansy con aria sognate. "Sono così orgogliosa di te."

"Ha preso la strada più lunga… alla fine però è diventato un vero Slytherin…" continuò Blaise. I due si batterono il cinque e guardarono Draco come se fosse stato un bimbo che avesse appena mosso i suoi primi passi e avesse fatto uno splendido disegno con le dita.

"Di che diavolo state parlando voi due?" chiese Draco rabbiosamente, quasi certo di essere preso in giro. "Sono sempre stato un vero Slytherin-"

"Sei sempre stato un vero Slytherin a metà."

"La parte del prepotente ti viene quasi naturale, ma hai completamente tralasciato l’intero lato depravato della nostra casa."

"Ora, comunque, sei uno Slytherin nel vero senso della parola. Siamo così contenti per te."

"Hey," disse Draco con indignazione, "Non sono certo l’unico Slytherin vergine…"

Il silenzio cadde sulla tavolata.

"Ma sicuramente…" iniziò a dire Draco debolmente. "Voglio dire, Crabbe… oh, per favore ragazzi…"
Ancora silenzio.

"Okay, bene! Si cambia ufficialmente argomento!"

Mentre gli altri Slytherin si affrettavano a tornare ai loro piatti, Blaise e Pansy continuarono a ridacchiare tra di loro, immuni alle occhiate inceneritrici, alle minacce e robe simili di Draco.

Pansy si schiarì la gola. "Così, Draco, quale sarà la nostra prossima mossa in questo gioco?"

Draco si soffocò con il caffè. "Nostra?"

"Oh, ma certo, pensi seriamente di poter vincere questo gioco senza di noi?"

"Questo era quello che avevo progettato di fare," borbottò Draco.

Blaise emise uno sbuffo sdegnoso. "Onestamente, per essere considerato il ‘Re degli Slytherin’, sei piuttosto naïve. Pensi davvero di fare tutto da solo? Potter certamente non lo farà."

"No?"

"Certo che no. Non avrebbe certo potuto lanciarti quella fattura ieri senza l’aiuto di quella so-tutto-io che sta tra i Gryffindor."

"Quindi voi due state pensando di aiutarmi?"

"Orgoglio di casa, Draco. Rappresenti gli Slytherin e noi dobbiamo assicurarci che sarai tu a vincere."

"Grazie. Penso."

"Comunque, allora, che c’è al primo posto nella tua lista di scherzi?"

"Lista di scherzi?" chiese Draco incredulo.

"Di certo hai una lista di scherzi," iniziò a dire Pansy apparendo lievemente preoccupata, "vero?"

"Er, non ancora. Dovrei?"

"Non posso credere che tu abbia pensato anche per un solo istante che saresti sopravvissuto un altro giorno senza di noi!" gridò Blaise. "Sei un incapace!"

"Finora sono andato alla grande," protestò Draco.

"Odio ricordartelo, caro, ma ieri sei corso fuori dalla Sala Grande con una puzzolente pianta gigante in testa."

"Oh, sì, sapevo di dimenticare qualcosa. Grazie per avermelo ricordato."

"È tutto a posto, comunque," disse Blaise con fare comprensivo. "Ci siamo qui noi ora. Niente può andare storto…"
_________________________________________________________________________

"Harry, ieri è stato davvero favoloso," disse Seamus con voce eccitata. "Adesso cosa farai?"

"Non lo so ancora," replicò il ragazzo con aria assente, lo sguardo fisso sulla tavolata degli Slytherin dove Draco stava discutendo animatamente con Blaise e Pansy.

"Harry," disse Ron seguendo il suo sguardo, "non mi piacciono i loro sguardi. Sembra che stiano complottando."

"Penso per una volta di essere d’accordo con te."

"Di cosa state parlando?" chiese Hermione, voltandosi dalla sua conversazione con Ginny.

"Draco sembra aver fatto squadra con Blaise e Pansy per questa storia del gioco."

Le labbra di Hermione si incurvarono. "Pansy Parkinson? Non preoccupatevi, non ha niente contro di noi. Ma questo non mi impedirà di prendermi la mia vendetta su di lei."

"Vendetta? Per cosa?"

"Beh, niente di specifico, in realtà. Ma, comunque, mi prenderò una crudele e dolorosa vendetta."

"Ma il gioco riguarda solo Draco," protestò Harry.

"Non più! Entro ufficialmente in guerra contro Pansy!"

"Suppongo," disse Ron senza troppa allegria, "Che vi aspettiate che io entri in guerra contro Blaise ora."
"Certo! Diglielo, Harry!"

Harry, comunque, stava combattendo l’irrefrenabile desiderio di ridere forte in faccia ai suoi amici. Se solo avessero saputo in che cosa consisteva realmente il gioco…

"Penso," aggiunse Ron, "che dovremmo ufficializzare la cosa!"

"Cosa?" squittì Harry.

"Sì," disse Hermione subito accesa dall’idea. "Dovremmo andare a dire agli Slytherin che entriamo anche noi nel gioco."

"M-ma," iniziò a dire Harry, immaginando, a ragione, che Draco avesse detto tutto agli Slytherin, e che lui e i suoi amici si avvicinassero ogni secondo di più dall’essere presi in giro dall’intera Sala Grande.

"Oh, andiamo, Harry," disse Ron, "dov’è il tuo orgoglio? Mostriamogli di che pasta sono veramente fatti i Gryffindor."

Sì, pensò Harry. I Gryffindor sono avventati, piuttosto stupidi e pronti a buttarsi a capofitto nelle cose prima di sapere tutta la storia… mi sarei dovuto lasciar smistare in Slytherin. Oh no, dove stanno andando?

Ron e Hermione si erano alzati e avevano iniziato ad avvicinarsi alla tavolata degli Slytherin.

"Pansy," disse ad alta voce Hermione, "ti sfido ufficialmente ad entrare nel gioco che stanno facendo Harry e Draco!"

"Ed io sfido Blaise!" aggiunse Ron.

Harry divenne rossissimo e corse fuori dalla sala mentre gran parte della tavolata degli Slytherin quasi cadde dalle panche in uno scroscio di risate.

 

Crabbe = Tiger
Slytherin = Serpeverde
Gryffindor = Grifondoro

Wow, scusate il ritardo, ma sono stra-mega-super-iper-impegnata con l’università e non ho molto tempo per postare, anche se i capitoli sono già pronti… SCUSAAAAATE!
Che dire di questo capitolo? Beh, io lo trovo a dir poco splendido!!!!! Ho troppo adorato il sogno bagnato di Draco e le prese in giro di Blaise e Pansy! E poi… chi si immaginava Draco vergine?????!!!!!! Shi shi, queshto è ploplio il mio chap plefelito!!!!! (ok, forse è meglio che io la smetta di studiare così tanto, sarà un mia impressione ma mi sembra di regredire mentalmente…)
Ehm, comunque un grazie enorme a tutti i lettori di questa splendida ff e in particolare a chi mi ha fatto felice con una bella recensioncina-ina-ina.
Sabry: come ti è sembrata qui Hermione? carinissima la frasetta sui coniglietti dello scorso capitolo, ma in questo la ragazza inizia a farmi un poco paura…
solarbeam: beh, Draco non mi pare proprio confuso. Più che altro ho l’impressione che sia solo un po’ sorpreso dalla "piega" che hanno preso gli avvenimenti…
Lori: grazie! Beh, sono contenta che la mia traduzione ti abbia incuriosito fino a quel punto… spero che in questa settimana tu sia riuscita a resistere alla tentazione…
Entreri: mi sa che adesso anche il cucciolo si è chiarito le idee, no? Cmq, sei davvero sicura che Ron sia così idiota? Perchè a volte le persone (e le autrici) possono avere in serbo piccolissime sorprese…
Lux: già, solo R! T____T però nonostante tutto questo capitolo è un pochino più… come dire… hot, quindi per i prox, chissà… magari ci saranno altre sorpresine…
moccy^^: wow!!!!!! Grazie!!!!! Ma basta complimenti che mi fai arrossire!! ^//^ su su, però, cerca di non morirmi dalle risate, altrimenti rischi di perderti il resto… (e ho l’impressione che il bello debba ancora venire…)
Rowan_Mayfair: piaciuto il chap? Cioè, cavolo!, Dracuccio-cucciolo vergine… mi fa troppo morire da ridere, visto che fino ad ora ha provocato Harry e fatto finta di essere il duro&puro della situazione (oddio, gli sono bastati due bacetti per sciogliersi come un panetto di burro al sole e avere un sogno bagnato, comunque…)
Sanzina: wow! Sì che ho visto il commento dell’autrice! Quella ragazza è troppo simpatica ed è davvero gentilissima! Paurose leccate all’autrice a parte, devo dire che qui Herm si conferma sadica nel volersi vendicare senza motivo! Che te ne pare? (Certo che però lei e Ron hanno fatto proprio una figuraccia…)
Vale86: grazie! Beh, che dire, anche il 9 è simpaticissimo, vero? Scusa per il ritardo, ma è davvero un periodaccio strapieno di impegni…
Asteria: beh, se non si vendicasse non sarebbe Draco, no? Per ora la vendetta è rimandata, ma con l’aiuto di Pansy e Blaise e con Herm e Ron che vogliono entrare in guerra mi sa che se ne vedranno delle belle…
Sindy90: grazie! Mi fa sempre un immenso piacere avere recensioni nuove, quindi, beh, che te ne pare di questo capitolo?
Egle: non preoccuparti, tutti i capitoli per ora postati dalla somma autrice li ho già tradotti e aspettano solo che io trovi il tempo per pubblicarli. Verso fine gennaio, poi, l’autrice dovrebbe aggiornare con il nuovo capitolo (il 10)… incrociando le dita…
Castalia: e già, povero Draco… però in questo chap l’autrice gli ha fatto davvero un bel regalo, no? Insomma, chi non si vorrebbe sognare un Harry così?

Bene, io vi saluterei pure qui. MI RACCOMANDO! RECENSITE!!!!!

P.S. per chi non l'avesse già fatto, perchè non leggete (e magari commentate) 'Candid'? è una simpaticissima slash con un pairing un po' strano che ho appena tradotto ...

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Capitolo 8
*** A Rather Interesting Class ***


Capitolo 8: Una Lezione Piuttosto Interessante

Tradotto da yumeko





Quando Draco finalmente si riuscì a calmare abbastanza per potersi alzare dal pavimento e tornare a sedersi a tavola, notò che Hermione e Ron erano ancora lì impalati che cercavano (senza successo) di nascondere la loro confusione.

"Blaise? Pansy? Avete ripreso fiato ora?"

"Io, hee, penso di sì," replicò Blaise.

Prese un profondo respiro, poi si sedette di fianco a Draco. Pansy li imitò alcuni istanti dopo.

"Parkinson, non mi hai ancora detto se accetterai la mia offerta."

Ron aprì bocca per appoggiare Hermione, poi si rese conto di non aver fatto altro, fino a quel momento, che farle da eco. Decise allora di aspettare a parlare fino a quando non avesse avuto qualcosa di meglio da dire.

"Sono spiacente, Granger, ma penso di no."

"Hey, che ha che non va Hermione?" chiese Ron indignato, dando finalmente il suo utile apporto alla conversazione.

"Beh, sono sicura che non ci sia niente che non va con lei, ma francamente preferirei molto di più essere sfidata da te… Ron," disse Pansy, dando enfasi al suo nome.

Il rosso borbottò, non capendo del tutto cosa stava succedendo, ma avvertendo che era un buon momento per sentirsi molto imbarazzato.

"Non ti preoccupare, Hermione. Non rimarrai esclusa. Accetterò io la tua sfida al posto di Pansy. Sono certo che lo preferirai anche tu, comunque," disse tranquillamente Blaise.

"Preferire?"

"Ma certo… io ho qualcosa che sono quasi sicuro Pansy non abbia." Blaise tacque per un momento. "Non ce l’hai, vero, Pansy?"

"Hey!" strillò la biondina in risposta, colpendo l’amico sulla testa con un contenitore per toast.

"Suppongo —ow, mi si sta formando un bernoccolo in testa, viziosa ermafrodita— che tutto questa faccenda del colpirmi con un contenitore sia per evitare di rispondere alla mia domanda. Pansy, non lo sapevo!"

Draco colpì la mano di Pansy mentre lei tentava di afferrare altri oggetti sulla tavola con cui assalire l’insolente amico.

"Questa non è," mormorò loro, "l’immagine che vogliamo che questi Gryffindor abbiano della nostra casa. Blaise, lascia il genere sessuale di Pansy a dopo. Dobbiamo mantenere il distacco e il controllo degli Slytherin."

"Okay, Draco."

"Scusa, Draco."

"Bene. Weasley, Grander, Pansy e Blaise rispettivamente accettano le vostre sfide."

"Non vediamo l’ora di battervi," disse Hermione, cercando di essere calma e tranquilla ma risuonando in realtà molto simile ad una rana.

"Qualunque cosa vuoi pensare, Hermione. Ma sono certo che il piacere sarà mio," replicò Blaise con un sorrisetto compiaciuto. "Potete andare… per ora."

"Ci state dando il permesso di andare?"

"Sì. Infatti, preferiremmo che ve ne andaste," disse Pansy dolcemente in risposta alla domanda indignata di Ron.

"Non potete darci ordini" gridò il rosso.

"Allora volete restare e fare colazione con noi?"

"Co- No! Hermione, ce ne andiamo! Ora!""

Ron afferrò la mano della sua ragazza e la trascinò dei corsa fuori dalla Sala Grande.

La maggior parte degli Slytherin che era riuscita a calmarsi abbastanza da poter assistere a questo scambio di battute, subito cadde ancora dalle sedie in preda alle risate.

___________________________________________________________________________________

"Perché devo essere io quello che lo fa?" piagnucolò Draco mentre Pansy e Blaise lo spintonavano verso la lezione di Cura delle Creature Magiche.

"Perché sei tu quello che ha dato inizio al gioco, non noi"

"Ma eravate felici di partecipare stamattina."

"Non vuol dire che faremo questo particolare lavoro sporco per te," ghignò Blaise.

Draco rimase in silenzio per un istante.

"Perché dobbiamo fare questo incantesimo?"

"Perché è quello più efficace. Oh, e ovviamente in questo modo sapremo che intimo usano."

"Ma io non voglio sapere che intimo preferiscono!"

"Nemmeno quello di Potter?" chiese Pansy maliziosamente.

"Non mi importa per nulla che tipo di intimo indossa."

"Davvero?" domandò Blaise incredulo.

"L’unica cosa che mi importa dell’intimo di Harry è che lui lo tolga per me!"

Blaise e Pansy ridacchiarono, mente Draco si rendeva conto che la sua dichiarazione gli era sfuggita a voce un po’ più alta di quanto avesse voluto.

"Bene, penso che dovremmo iniziare. Sai cosa devi fare per rimuovere le cose?"

"Sì, mamma."

Draco conosceva l’ordine. Non aveva fatto altro che concentrarsi su quello nelle ultime tre ore.

Quando Pansy aveva citato per la prima volta l’incantesimo, era stato molto eccitato. Dopo tutto, chi non sarebbe eccitato di imparare un incantesimo che permette di vedere sotto gli abiti di qualcuno e rimuoverli strato per strato? E la cosa migliore era che i tre bersagli Gryffindor non se ne sarebbero nemmeno accorti.

Sì, era un incantesimo meraviglioso. Ma c’era un unico grande problema.

Per niente al mondo Draco avrebbe voluto vedere cosa Weasley o la Granger indossavano sotto gli abiti, per quanto la prospettiva risultasse allettante a Blaise e Pansy.

Draco chiuse gli occhi e si strinse tra le braccia mentre Panry lanciava l’incantesimo.

Quando li riaprì, in un primo momento niente parve diverso.

Poi guardò Ron e scoprì che se lo fissava obliquamente, poteva davvero vedere attraverso il mantello del rosso. Il maglione frusto che il ragazzo indossava svanì non appena Draco lo desiderò.

Bene, pensò, inizierò con Weasel*, poi passerò alla Granger. Mi terrò il meglio alla fine…

Weasley ha davvero un gusto orrendo per i vestiti. Un maglione marroncino con una t-shirt gialla? Per favore.

E sono in un tale stato, posso certo immaginarmi il suo intim-

Oh.

Weasley non indossa intimo. Che ‘piacevole’ sorpresa.

Beh, suppongo che posso ufficialmente abolire il pettegolezzo che rosso di capelli significa rosso di…

Oh Merlino, cosa sto pensando?

Non dirò mai a nessuno quello che ho appena visto.

Mai.

E possibilmente mi caverò gli occhi con un cucchiaio una volta che sarà tutto finito…

Draco scosse la testa un paio di volte per liberarsi della terribile immagine che era sicuro si fosse indelebilmente impressa nella sua memoria.

Fece un lavoro veloce nello spogliare la Granger, notando che la so-tutto-io Gryffindor sembrava preferire una lingerie verde piuttosto interessante invece delle mutande della nonna che si mormorava indossasse.

Beh, almeno Blaise ne sarebbe stato affascinato.

Draco potè alla fine dedicarsi all’ultimo Gryffindor. Harry stava fissando avidamente il suo insegnate preferito che blaterava del suo grande amore per l’oscuro e orrendo mostro del giorno.

"Draco," disse una voce da molto lontano, "hai fatto? Posso lanciare l’incantesimo del vento adesso?"

"No! Aspetta fin quando non te lo dico!" disse aspramente.

"Ok, attento ai capelli!"

Leggermente paranoico sui suoi capelli dopo l’incidente con il fiore, Draco controllò velocemente di averli ancora in testa. Fatto questo, ritornò al proprio incarico.

Draco desiderò che il maglione appena decente di Harry scomparisse (In caso io sia mai visto in pubblico con lui. Non che io pensi che dovremmo uscire insieme noi due, o robe simili…), poi prese un profondo respiro e continuò a spogliarlo della T-shirt, dei pantaloni e dei boxer.

Impiegò qualche istante per ricordarsi che, se fosse saltato addosso all'ignaro ragazzo e se lo fosse scopato davanti a tutti, si sarebbero sicuramente tirato addosso tutti i guai possibili e immaginabili.

"Bene allora, Harry. Penso di doveri proprio fare i complimenti." mormorò Draco mentre il suo sguardo vagava dal petto solido e tonificato dal Quidditch alle parti basse del ragazzo, che parevano essere di proporzioni estremamente impressionanti.

"Andiamo, Draco. puoi mangiarti con gli occhi Potter quando faremo volare via tutti i loro vestiti. Abbiamo già rubato le loro bacchette così che non potranno fare niente."

"Già, anche gli altri vogliono godere dello spettacolo!"

Draco rimase in silenzio, perso in sogni ad occhi aperti piuttosto piacevoli.

"Draco!" sbottò Pansy, pizzicandogli forte un braccio.

"Okay, bene," sospirò Draco. "Procedete pure."

"Yay," strillò la ragazza. "Ventus!"

Una forte raffica di vento si alzò immediatamente attorno alla classe facendo svolazzare gli abiti di quasi tutti.

L’eccezione furono, ovviamente, i tre sfortunati Gryffindor. I ganci che tenevano allacciati i loro vestiti erano stati disfati da Blaise e, con niente a trattenerli, gli abiti volarono subito via… dritti nella Foresta Proibita.

Ci fu qualche istante di silenzio attonito mentre tutta la classe fissava shockata i tre compagni nudi.

Improvvisamente, una tremante Hermione alzò un braccio e puntò il dito direttamente contro Blaise. "Tu!" gridò con voce acuta.

"Mi spiace, Hermione, non ho idea di cosa stai parlando."

"Oh, certo che lo sai."

"Ti assicuro di no. Perché avrei dovuto desiderare di vederti nuda?" chiese con fare innocente, ma con una luce nello sguardo che lo tradiva praticamente agli occhi di tutti… tranne che a quelli di Hermione.

La ragazza si voltò con rabbia a guardare la classe. "E voi cosa avete da guardare?" sbraitò.

Nessuno rispose.

"Qualcuno può trasfigurarmi dei vestiti, per favore?"

Ancora silenzio.
"Harry, fai qualcosa perché ci aiutino!"

Harry non rispose. Stava fissando Draco.
Draco pensò per un attimo di aver visto il labbro inferiore del ragazzo moro tremare.

Questo non era quello che voleva accadesse.

Certo, aveva desiderato imbarazzare Harry. E davvero non gli importava di come si sentissero la Granger e Weasley.

Ma non aveva mai voluto ferire Harry. Non come pareva aver fatto.

Proprio mentre Draco stava per estrarre la bacchetta per far apparire un mantello per lo sfortunato ragazzo, Harry si voltò di scatto e si diresse velocemente verso la foresta, chiaramente alla ricerca dei suoi abiti.

Draco tornò a guardare il resto della classe. A parte una gran quantità di occhiatine maliziose e interessate, non stava succedendo molto altro. Subito seguì Harry.

Raggiunse il ragazzo mentre si stava addentrando nell’ombra degli alberi.

"Aspetta, Harry, te lo riprendo io il mantello."

"Perché dovresti?" fu la rabbiosa risposta. "Pensi che se recuperi il mio mantello ti perdonerò per aver umiliato in questo modo me e i miei amici?"

"Beh…"

"Come hai potuto farmi questo?"

"Hey," disse Draco leggermente indignato, "tu mi hai messo in imbarazzo per primo."

"Già, ma non ho rovinato la tua reputazione o altro. Il mio è stato solo uno scherzetto divertente…" Harry tirò su con il naso e si voltò dirigendosi nella foresta.

"Accio mantelli!" Draco afferrò al volo gli abiti e prese Harry per un braccio. Era congelato. Draco si sentì (se possibile) ancora peggio.

Harry li prese senza parole e si infilò il suo.

"Harry," disse Draco, "io, uh," arrossì lievemente, poi proseguì. "Fidati, non hai niente di cui essere imbarazzato."

Harry lo fissò per alcuni momenti. Draco fu quasi certo di aver colto un accenno di sorriso prima che il giovane si voltasse e se ne andasse.

 

*) vedere la prima nota del primo capitolo.

Ed anche questo è postato. Mi scuso umilmente per l’enorme ritardo, ma sono sommersa di impegni ed esami in uni e non ho molto tempo per collegarmi a internet. Per la mia (e spero anche vostra) gioia, la somma autrice ha aggiornato con altri due capitoli (il 10 e l’11) che però penso non riuscirò a tradurre prima di fine mese. Comunque devo ancora postare il capitolo 9 che ho già tradotto, quindi non preoccupatevi: non vi lascerò molto senza aggiornare (oddio, mi sto portando sfiga da sola!!!!!!)
Non ho molto tempo, quindi ringrazio velocissimissimamente tutti quelli che hanno letto e recensito finora.
Vero che lascerete tutti un bel commentino?
A presto!

p.s. quasi dimenticavo, ho aggiunto un regalino dell'autrice in fondo al capitolo 6 ("Un Brutto Giorno Per I Capelli"). che ne pensate?

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Capitolo 9
*** Eee? ***


Capitolo 9: Eee?

Tradotto da yumeko





Harry, Ron e Hermione sedevano davanti al fuoco in Sala Comune. Dopo alcuni minuti, un coraggioso quinto anno si avventurò verso di loro per chiedere a Harry se davvero ce l’aveva lungo otto pollici(*) o se era solo un pettegolezzo.

Era tutto il giorno che gli capitava. Ovunque andasse, gli veniva fatta questa domanda. E ovunque andasse, evitava gentilmente di rispondere.

Ma non questa volta.

Harry ringhiò, estrasse di scatto la bacchetta (no, non quella in questione. Quella di legno. Di vero legno, non… quella che poteva diventare di ‘legno’), lanciò un incantesimo allo sfortunato giovane che si riempì di foruncoli enormi, poi fissò furioso il resto della Sala Comune.

“Vi assicuro,” gridò, “che per quanto sono certo voi ne siate interessati, la lunghezza del mio pene non è affar vostro! Se ad un certo punto dovessi mai decidere che lo è, ve lo dirò! Ora andatevene e smettetela di disturbarmi!”

Poi, sospirò forte e si voltò nuovamente verso gli amici. Ci fu un rumore di fruscii mentre tutti gli altri studenti Gryffindor decidevano che fosse tempo di lasciare la Sala Comune.

“Perché nessuno si interressa di quento lungo è il mio?” chiese Ron con fare leggermente petulante dopo un momento.

“Perché lo sappiamo tutti e non c’è niente di cui essere orgogliosi,” disse Harry con il suo primo sorriso genuino di quelle ultime ore.

“E il tuo lo è?”

“Beh… sì, certo.”

“Ma come f-“

“Smettetela di discutere, ragazzi!” li interruppe Hermione. “Abbiamo pesci più grandi- persino più grandi di quello di Harry- da friggere.

Harry ridacchiò all’indirizzo di Ron, ma piano, di modo che Hermione non se ne accorgesse. Ron aprì la bocca, ma poi si rese conto che non aveva voglia di stare a sentire rimproveri pungenti, così la richiuse.

“Uno di voi ha qualche idea per un bello scherzo?”

“Veramente,” disse Ron sorprendendo Harry e Hermione, “io ce l’avrei!”

Hermione parve leggermente preoccupata, ma, tuttavia, sorrise e annuì con fare incoraggiante al proprio ragazzo. Ron sembrava, invece, perfettamente a proprio agio.

“Penso che dovremmo trasformare Pansy in una violetta.” (**)

“Ma poi Madama Pomfrey la farebbe tornare subito normale,” disse Harry accigliandosi.

“No,” replicò Ron con impazienza, “non in una vera violetta. Voglio dire, potremmo chè so… incasinare un po’ le cose. Potremmo solo farle diventare verde la pelle, farle crescere petali intorno alla faccia, magari fare in modo che non possa parlare, o qualcosa del genere. Se incasiniamo le cose, sarà difficile per chiunque trovare una cura e potranno solo aspettare che l’incantesimo svanisca.”

Harry era impressionato. Sembrava che Ron avesse davvero avuto una buona idea. A dir la verità, si sentiva un po’ geloso.

“Allora, cervellone,” iniziò a dire, ”cosa combiniamo agli altri due?”

“Oh. Non lo so. Ho avuto solo un piccolo lampo di genio. Ora se n’è andato.”

“Non preoccuparti, tesoro,” disse Hermione vivacemente, “sono sicura che troveremo qualcos’altro per Malfoy e Blaise.”

“Perché chiami Malfoy Malfoy ma Zabini Blaise?”

“Perché sono in guerra contro di lui. Credo di poterlo chiamare per nome.”

“Allora posso chiamare Draco Draco?”

“Lo dici come se lo chiamassi già Draco,” disse con fare accusatorio Hermione. “Avresti dovuto chiedere se potevi chiamare Malfoy Draco.”

“Huh? Cosa?”replicò un Harry leggermente confuso.

“Io… non so, penso di aver perso il filo del discorso.”

“Okay. Comunque, penso di sapere cosa fare a Draco,” disse Harry con un sorrisetto malizioso.

“Cioè?”

“Possiamo fare la stessa cosa che Ron farà a Pansy, solo che Draco potrebbe diventare un gatto.”

“Un gatto? Perché?” domandò Ron.

“Beh, pensaci. Malfoy è il Re degli Slytherin. Sembrerà davvero stupido con orecchie da gatto e con la coda. Oooh, potremmo fare in modo che possa solo fare le fusa e dire ‘meow’!”

“Sì, sarebbe magnifico,” disse Hermione che pareva piuttosto estasiata all’idea. Harry considerò l’eventualità di diventare possessivo, poi decise di no. Hermione, probabilmente, era solo eccitata dall’idea di causare sofferenza e umiliazione.

Per di più, aggiunse tra sé e sé Harry, sono sicuro che Draco sarà assolutamente adorabile… mi chiedo se mi permetterà di accarezzarlo…

No, ovviamente no. Che idea stupida.

Però vale la pena provare.

E così il trio iniziò a complottare.
________________________________________________________________________

“Draco,” disse Harry amichevolmente aggirandosi intorno alla tavolata degli Slytherin. “sono felice di vederti.”

“Potter,” fu la sbigottita replica. “Che ci fai qui?”

“Ho deciso di perdonarti per tutto quello che è successo a Cura delle Creature Magiche. Questa volta ho deciso di non vendicarmi del fatto che mi hai umiliato publicamente. Comunque, qui siamo tutti amici- penso davvero che dovresti chiamarmi Harry.”

“Che ci fai qui, Harry?” rispose Draco sospettoso.

“Mi stai facendo questa domanda con un tono stranamente preoccupato e piuttosto poco amichevolmente?” replicò Harry apparendo shockato ed offeso.

“Beh… sì.”

“Probabilmente una buona idea, davvero.”

Detto ciò, Harry gettò contro il biondo la piccola fiala che aveva tenuto nascosta in mano. Ron e Hermione, che erano fino a quel momento rimasti in piedi dietro di lui, lanciarono le loro pozioni contro le loro vittime.

Ci fu un istante di silenzio attonito, gli occhi di tutti rivolti verso i tre Slytherin shockati.

Poi iniziarono i cambiamenti. I capelli di Pansy si liberarono dal fermaglio e presero a rizzarsi in piedi con strane angolazioni. Infine, solidificarono in petali biondi che circondarono la sua pelle che stava rapidamente mutando.

La sfortunata ragazza fissò le proprie mani, ora verdi, e provò a gridare. Putroppo, la sua voce era sparita così che lei fu incapace di fare altro che guardare quello che stava succedendo ai suoi amici.

Draco stava toccando incredulo le sue nuove orecchie bianche e la sua nuova coda che dondolava nell’aria. Si voltò con rabbia verso Harry e gli puntò contro un dito che si stava velocemente accorciando.

“Meow! Meow? M-“,

Realizzando di essere incapace di parlare normalmente, si lanciò miagolando furiosamente contro il Gryffindor che stava ormai ridendo allo sfinimento. Purtroppo per lui, l’intero spettacolo era così divertente che Harry non potè fare altro che ridere ancora più forte.

“Guardate tutti!” gridò afferrando una delle zampe di Draco e sollevandola. “È persino senza artigli! Non è grazioso?”

Mentre tutti in Sala Grande scoppiavano a ridere, Harry prese a carezzare Malfoy sulla testa.

Graco soffiò e cercò di mordere la mano di Harry. Dopo alcuni tentativi di colpire l’agile cercatore, il ragazzo-gatto si accoccolò sul pavimento e cercò di nascondersi.

Harry decise tra sé e sé che Draco era decisamente dolce, tutto accoccolato su sé stesso e tremante. Purtroppo, quello probabilmente non era il momento di tentare un abbraccio. Draco avrebbe quasi sicuramente tentato di cavargli gli occhi.

Blaise sembrava il più calmo dei tre. Aveva preso un piatto d’argento e si stava esaminando le sue nuove e cascanti orecchie rosa e i suoi nuovi baffi.

Hermione era decisamente impressionata; quando qualcuno viene parzialmente trasformato in un coniglio, generalmente la prende piuttosto male. Forse era già capitato a Blaise prima?

“Tutto a posto, Blaise?”

Il ragazzo-coniglio sollevò il capo e la fissò.

“Mi puoi rispondere, lo sai. Oppure puoi semplicemente sventolare le orecchie e dire ‘eee’,” disse ghignado apertamente.

Blaise a questo punto le avrebbe fatto molto volentirei un gesto decisamente volgare, ma non potè. Sembrava non aver più un dito medio distinguibile.
________________________________________________________________________

Draco, Pansy e Blaise ritornarono dall’infermeria e si accasciarono nei loro soliti posti nella Sala Comune degli Slytherin.

Dopo alcuni istanti, Crabbe e Goyle li raggiunsero e si sedettero come al solito sul pavimento.

“Allora,“ disse Goyle, piuttosto loquace per essere un bestione senza cervello, “com’è andata?”

“Meow,” disse Draco con rabbia gesticolando ampiamente con le zampe.

“Madama Pomfrey non hapotuto trovare un antidoto perché non esiste,” riassunse Crabbe, “ma comunque lei pensa che la pozione dovrebbe svanire in pochi giorni.”

Draco, Pansy e Blaise si scambiarono squardi molto confusi.

“Eee!” aggiunse Blaise.

“E poi,” tradusse Goyle, “vi è stato detto di frequentare lo stesso le lezioni così che non perdiate parti di programma. Nonostante i vostri aspetti siano alterati, non c’è niente che non vada nelle vostre menti.”

Blaise annuì.

“Ah, mi pare giusto. L’istruzione è molto importante, sapete,” disse vivacemente Crabbe.

“Penso che dovremmo andarcene ora,” aggiunse Goyle. “Abbiamo alcune cose da fare.”

I due bestioni presero a trascinarsi avanti e indietro dall’altra parte della Sala Comune, dove iniziarono a colpire sulla testa tutti gli altri con alcuni pesanti volumi che si trovavano su un tavolo.

“Meow?” chiese Draco cercando di indicarli.

“Eee,” fu d’accordo Blaise.

Pansy agitò i suoi petali.

I tre realizzarono poi l’inutilità di tentare altre conversazioni, e rimasero seduti per un po’ in uno sconfortato silenzio.
________________________________________________________________________

Harry si stava dirigendo innocentemente (beh, non particolarmente innocentemente, ma non stava facendo niente di direttamente sbagliato a nessuno in quel preciso momento) a scontare la punizione che gli era stata assegnata dalla Professoressa McGoanagall, quando da un angolo buio sbucò una zampa che lo afferò.

Un viso furioso si delineò davanti a lui, gli occhi luccicanti di rabbia.

“Meow!” disse minacciosamente.

Harry allora rovinò completamente l’atmosfera sollevando una mano ad accarezzare delicatamente i capelli di Draco.

Draco, per quanto ancora furioso, non potè impedirsi di fare le fusa ed inclinare il capo per poggiarlo sul petto di Harry.

Poi si rese conto che era lì per uccidere Harry, non per abbandonarsi ad una felicità da felino e farsi coccolare, quindi, con riluttanza, si staccò dal ragazzo.

“Meow,” ripetè con rabbia,

“Hey, non è terribile come quello che tu hai fatto a me!” protestò Harry.

“Meow!”

“Presumo tu non sia d’accordo. Beh… chi se ne frega,” disse il ragazzo, trovando l’intera conversazione a senso unico lievemente inquietante.

Draco sollevò un sopracciglio, ma è piuttosto difficile sembrare condiscendente quando uno si ritrova orecchie da gatto.

Harry ne afferrò una e la strizzò. Dracò miagolò per il dolore e la rabbia. Harry fece una piccola carezza all’orecchio e Draco iniziò ancora a fare le fusa.

“Aww,” si sciolse immediatamente il ragazzo, “è così carino! Pensi che potresti restare così per sempre?”

Draco lo fulminò con gli occhi.

“Giusto,” dise Harry guardando l’orologio. “Per quanto sia stato piacevole questo incontro, devo andare in punizione. La McGonagall non apprezza la genialità di aver liberato il tuo micino interiore quanto me. È stato bello, uh, parlarti.”

Con molta maturità Draco gli mostrò la lingua, poi se ne andò, testa e coda ritte in aria.

Mentre si allontanava potè sentire il ragazzo moro ridacchiare alle sue spalle mentre si avviava in punizione.
________________________________________________________________________

Snape piombò nell’aula, sorridendo maliziosamente alla classe tremante di fronte a lui.

Questo era esattamente come gli piaceva che fossero le cose. Longbottom era già grondante di sudore freddo, Patil stava tremando sulla sedia, Granger lo stava guardando piena di paura e disgusto, le orecchie da coniglio di Zabini stavano fremendo…

“Zabini,” sibilò l’uomo, “mi spieghi perché ci sono delle appendici rosa sporgenti dalla sua testa.”

Snape fu enormemente soddisfatto di vedere gli occhi del ragazzo riempirsi di lacrime.

“Mi risponda, ragazzo!”

Ci fu silenzio per un momento. Poi il ragazzo disse piano, “Eee.”

“Non ho capito. Lo ripeta più forte. Oh, e dieci punti in meno a Slytherin per avermi fatto perdere tempo.”

“Eee,” ripetè Blaise a voce più alta.

“Divertente,” disse Snape, “ma questo è quello che ha detto prima. Si spieghi.”

“Eee,” piagnucolò Blaise, le orecchie afflosciate e il labbro inferiore tremolante.

“Professore,” chiamò Hermione, che in quel momento si sentiva orribile. “Non può dire altro. Avrebbe dovuto ricevere una nota sulle sue condizioni ieri sera.”

“Non ho ricevuto nessuna nota,” disse Snape che, in realtà, ne aveva ricevute sette copie da un Dumbledore piuttosto preoccupato. “Ora, dieci punti in meno a Gryffindor per aver parlato senza essere stata chamata, dieci in meno per avermi fatto sentire negligente per non aver ricevuto l’avviso, dieci perché presumo che sia stata lei a provocare la sofferenza di Zabini, dieci perché c’è del rosa nel mio sotterraneo e dieci perché i suoi capelli cespugliosi mi offendono. E ora voglio delle spiegazioni.”

Hermone fissò il proprio banco e tentò di reprimere un singhiozzo.
”Dieci punti in meno per aver singhiozzato in classe, Granger. Probabilemente ora lei è divorata dal rimorso. Vada fuori e ci resti finchè non si è decontaminata!” ringhiò Snape.

Hermione singhiozzò ancora, poi raccolse velocemente i suoi libri e corse fuori dall’aula.

“Bene.” L’uomo si voltò verso Pansy, il suo viso parve realmente illuminarsi. “Parkinson. Ha esattamente quattro secondi per dirmi tutte le proprietà del Vulchanov.”

Pansy agitò i petali impaurita. Ron borbottò e alzò la mano…

 

*) un pollice è circa 2,54 cm. Fatti i dovuti calcoli, praticamente Harry si sente continuamente chiedere se ce l’ha lungo 20 cm. Beh, complimenti al ragazzo!
**) la viola del pensiero, o violetta, in inglese si dice pansy. In pratica Ron è come se proponesse di trasformare una ragazza che si chiama Viola in una viola…

La frase “Oppure puoi semplicemente sventolare le orecchie e dire ‘eee’” è tratta da un cartone animato. L’autrice ha inserito nel proprio LJ un link al sito di quel cartone, quindi appena avrò un po’ di tempo lo riporterò.
Finalmente un po’ di respiro: il primo esame è passato (grazie al cielo, oserei aggiungere) ed è andato da dio (beh, mi sembra il minimo visto che era sul web e sul linguaggio html) quindi ho giusto mezz’ora di tempo libero prima di dovermi rinchiudere ancora sui libri per il prox esame.
Ovviamente un grazie enorme a chi legge, ma soprattutto a chi commenta ‘All’s fair’. Senza di voi e i vostri incoraggiamenti e apprezzamenti probabilmente avrei già abbandonato l’idea di tradurre…
Castalia: beh, ecco un piccolo assaggino delle vendette trasversali. Mi fa un po’ strano questo Ron così… ehm… geniale… piaciuto?
Alessandra87: eccoti accontentata. Per ‘Fiore Insano’ beh… ^///^… ehm… sto tirando un po’ per le lunghe la correzione del capitolo, cmq giuro che mi darò da fare.
Sindy90: già, che vergogna!!!!!!! Però hai ragione, Draco è stato davvero dolce e in questo cap lo è ancora di più in versione gattino che fa le fusa, vero?
Reichan: a dir la verità anch’io li aspetto con impazienza visto che l’autrice aggiorna solo una volta ogni due settimane… tra l’altro nel suo commento a questo capitolo, credo rispondendo ad una delle recensioni che le erano arrivate, la somma sputzo dice che la ff non è nemmeno lontanamente vicina alla fine. Beh, un’affermazione che fa ben sperare a noi adoratrici di ‘All’s Fair’, no?
moccy: graaaaaazie! E crepi il lupo, anche se in ritardo! Le tre serpi in effetti somno maniache, ma ti assicuro (e che nessuno di voi lettori osi andarsi a leggere il capitolo in inglese!!!!!) che Harry li lascerà tutti e tre senza parole in quanto ad essere un maniaco… ^//////////////////^ <----yumeko che ha già letto il capitolo e si è fatta una vagonata di filmini mentali
Sabry: beh, Dracuccio mi fa tanto coccoloso in questo racconto (ed in questo capitolo in particolare) però pentito o no si è comunque beato dello spettacolo e non mi pareva certo contrario all’idea. È solo che quel labbricino treamante del bel Potter me l’ha confuso un pochino… ahhh questi duri dal cuore tenero…
oryenh: allora per prima cosa un grazie immenso a chi ti ha consigliato la ff e poi un grazie immenso anche a te per aver commentato. Fa sempre piacere vedere tra tanti vecchi e affezionati amici qualcuno di nuovo… che te ne pare di questo capitolo?
goten: mi hai tolto le parole di bocca… quella è stata anche la mia reazione quando ho letto lo scorso capitolo, ma anche in questo quando Harry si scioglie come gelato al sole accarezzando Draco-cucciolo che fa le fusa…
Entreri: mi scuso ancora per l’enorme ritardo dovuto a cause di forza maggiore, non ultima Wind che mi sta facendo disperare con l’adsl… davvero piaciuto il disegno? Ce se sono anche altri per questo cap. Spero che si vedano, perché ogni tanto quel sito va in sciopero…
Sanzina: visto che questa volta ho fatto in fretta? Cmq, Blaise e Pansy saranno anche terribili ma il grandissimo Snape è 1000 volte peggio! Mamma mia, come l’ho adorato in questo capitolo. Fa tanto sexy quel suo atteggiamento bastard inside…
Lori: anche Harry e Draco sono dolci in questo, vero? Draco gattino poi dev’essere un amore…
Lux: sinceramente non ho idea di chi sia quella Jo, penso una delle lettrici o una delle amiche dell’autrice.
Indil Thaudin: wow! Grazie! Riporterò i complimenti all’autrice che per di più fa sapere che questo è il suo primo tentativo di slash…
Rowan_Mayfair: già, carino! E con questo capitolo si va sempre più verso il puccioso. Cioè, mio dio, immagianiamoci un Draco-gattino… che te ne pare di questo?

Un bacio a tutti e… ci si rivede al prox capitolo!

 

Madama Pomfrey = Madama Chips
Slytherin = Serpeverde
Gryffindor = Grifondoro
Crabbe = Tiger

ecco i link alle fanart: Kitty1
Kitty2
Kitty3
Sad cat Draco
Pansy
Sad Pansy
Blaise
Sad Blaise

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Capitolo 10
*** Bad Boy! ***


Capitolo 10: Cattivo Bambino!

Tradotto da yumeko





Nota della traduttrice: in questo capitolo è presente un accenno di dominazione. Non è niente di sconvolgente, anzi, ma se qualcuno pensa di poterne restare turbato…

"Draco, come va?" chiese Harry amichevolmente.

Il biondo in questione lo fissò ferocemente. "Sono un dolore unico," ringhiò.

Harry ridacchiò.

"Non è divertente!"

"Su questo non sono d’accordo."

"Certo!" gridò Draco. "La prossima volta provaci tu a farti crescere la coda. Fa male! E rende il Quidditch un’esperienza molto antipatica!"

Harry non potè impedirsi di scoppiare a ridere fragorosamente. Fu perciò colto completamente di sorpresa quando Draco balzò in avanti e lo sculacciò forte sul sedere.

"E questo per che cos’era?" guaì massaggiandosi la zona colpita.

"Fa male, vero?"

"Sì!"

"Bene! Giusto per darti una vaga idea di quello che ho passato, te lo farò ogni paio d’ore per un giorno, forse due. Perché questo è quello che tu hai fatto a me!"

Harry si gelò per un momento, poi ghignò ammiccando in direzione di Draco.

"Questo significa che mi farai visita nel dormitorio di notte?"

"Co-"

"Perché a volte quando sono a letto, sento di aver bisogno di una bella sculacciata. Tra le altre cose…" disse Harry maliziosamente con un’occhiata invitante.
"Smettila! Lo faccio per punirti, non per un qualche perverso giochino di dominazione."

"Hey, io pensavo che gli Slytherin fossero perversi. Sono sicuro che ti piacerebbe davvero."

"S- co- Harry!" farfugliò Draco.

"Che c’è?"

"S- co- i-"

"Oh, onestamente, Draco. A meno che tu non desideri rendere questa conversazione uno spreco del mio tempo," Harry fece una pausa significativa, "Vado a fare colazione."

Harry rivolse a Draco un ultimo sorriso malizioso e poi praticamente corse in Sala Grande.


"Perché così agitato, Draco?" chiese Pansy rimettendosi a posto i capelli con fare assente.

Le ciocche bionde della ragazza, nonostante non avessero più l’aspetto di petali, tentavano ancora di tanto in tanto di ritornare a forma di fiore, forma che a quanto pareva avevano deciso di preferire.

"Oh, non è niente."

"Draco, " disse Blaise, "con te non è mai niente."

Draco guardò gli amici per un istante, poi decise che avrebbe anche potuto parlare. Dopo tutto, avrebbe evitato loro di finire nei guai per scoprirlo da soli, cosa che inevitabilmente sarebbe accaduta comunque.

"Io, er, penso di essermi offerto volontario per sculacciare regolarmente Potter."

Pansy smise di sistemarsi i capelli. Gli occhi di Blaise si spalancarono. Improvvisamente entrambi proruppero in grida di gioia e iniziarono, per il disappunto d Draco, ad applaudire forte.

"Fermi! Che fate?!"

"Oh Draco, è splendido! Come ci sei riuscito?"

"Io gli ho solo detto che doveva essere punito per la sua ultima trovata," iniziò a dire.

Il ghigno di Blaise si approfondì e Pansy prese a ridacchiare mentre Draco finiva il racconto con un, "Voglio dire, seriamente, non pensavo che anche i Gryffindor fossero perversi!"

"Ricorda, Draco, che Potter avrebbe potuto essere smistato in Slytherin."

"E," aggiunse Blaise," quella ragazza, Lavander. Wow, è così-"

Blaise fu zittito da un gufo non famigliare che si posò sulla tavola degli Slytherin vicino alla sua mano, portando un pacchetto dalla forma strana. Lo esaminò.

"È per te," disse alla fine staccando il pacchetto e passandolo a Draco.

Cautamente, Draco pungolò l’incartamento. Questo rimase immobile. Lanciò un incantesimo di ricerca che rivelò che non c’erano maledizioni o cose simili.

"Dai, aprilo," lo incitò Pansy.

Draco esitò per un momento poi aprì la scatola.

Pochi secondi dopo stava disperatamente cercando di nascondere sotto il tavolo, lontano dagli occhi curiosi dei suoi molto interessati compagni di casa, il nuovo frustino di pelle che gli era stato regalato.

Blaise, che aveva visto esattamente cosa avesse appena ricevuto Draco, stava sorridendo ampiamente. Pansy, comunque, era molto più interessata al biglietto che era scivolato sulla tovaglia.

"Non stavo scherzando, lo sai," lesse. "Ci vediamo dopo."

A questo punto, Draco perse completamente la sua solita compostezza glaciale e arrossì talmente tanto da poter rivaleggiare con Ron. Lanciò un’occhiata al tavolo dei Gryffindor incontrando immediatamente gli occhi di Harry.

Il ragazzo gli fece l’occhiolino.

Pansy seguì la linea del suo sguardo e gli diede un colpetto con il gomito. "Allora, cosa indosserai stanotte?"

"Cosa indosserò stanotte?"

"Certo. Io suggerirei una tutina in pelle. Hai abiti in pelle, vero?"

"Sì, ma non penso che andrò da lui."

"E perché diavolo no?" domandò Pansy.

"Beh, per cominciare, non so la parola segreta per entrare nella Torre dei Gryffindor…"

Blaise gli diede una pacca sulla spalla. "Non è un problema, compagno."

"E se anche riuscissi a entrare, qualcuno mi fermerebbe appena dentro la sala comune."

"E allora…?"

"Draco," trillò Pansy, "ti ricordi quella volta, l’anno scorso, che abbiamo stregato quelle pietre per farle picchiare continuamente contro la finestra del dormitorio dei ragazzi di Gryfindor?"

"Ah, sì," ghignò Draco. "Bei tempi."

"Già," fu d’accordo Blaise. "Comunque, oggi è una giornata piuttosto calda, mi aspetto una sera abbastanza tiepida."

"Non è da te fare commenti sul tempo."

"Bel tempo," continuò Blaise, "per un volo sulla scopa, non pensi?"

"Non pensarci nemmeno. Non volerò fino alla Torre dei Gryffindor vestito di pelle e con una frusta."

"Draco," disse Pansy dolcemente, "lascia che ora ti dica che lo farai più che certamente."

Draco fissò i suoi due amici. "Perché state insistendo così tanto per farmelo fare?"

"Perché tutto questo ci riporta ad un piano che dovrà essere completato stanotte."

"Dopo tutto, dal momento che sarai già dentro la torre, sarebbe da pazzi sprecare questa fantastica opportunità."

"Opportunità?" chiese incredulo Draco.

"Immaginati questo," disse Pansy agitando in aria le mani per dare enfasi alle sue affermazioni. "Tu vai nella torre, dai a Harry una buona sculacciata –o qualunque altra cosa tu preferisca– e, mentre stai uscendo, capita accidentalmente che versi una pozione nella brocca d’acqua del dormitorio."

"Una pozione?"

"Sì. Una pozione."

"Ma questo non vuol dire che tutti ne berranno un po’?"

"Er, Pansy?" chiese Blaise. "E se a Harry e Ron non viene sete?"

"Beh, si può fare un incantesimo di sete, no?"

"Esiste un incantesimo che fa venire sete?"

"Ce ne dev’essere uno da qualche parte. Comunque, non volete sentire l’idea che mi è venuta per la pozione?"

Un sorriso malizioso apparve sul viso di Blaise mentre Pansy iniziava a svelare il suo piano.


Nelle prime ore del mattino, Draco salì sulla propria scopa, controllò di avere tutto quello di cui avesse bisogno e uscì nel parco. Volò lentamente fino alla grande finestra che conduceva al dormitorio di Harry.

Era spalancata, come al solito. Fiduciosi Gryffindor, non si aspettavano certo intrusi notturni ora che la Guerra era finita.

Cosa piuttosto utile, comunque.

Draco si portò all’altezza della finestra poi con attenzione entrò. Appena i suoi piedi affondarono nei morbidi cuscini del davanzale, sentì un respiro affannoso da qualche parte vicino alla propria vita.

Abbassò lo sguardo e incrociò due occhi verdi spalancati che lo fissavano brillanti.
"Sei venuto!" sussurrò un Harry Potter molto shockato.

"Ovviamente," replicò Draco. "Dopo tutto, sei stato un bambino molto cattivo."

Harry ridacchiò poi prese Draco per una mano e lo guidò con calma verso il proprio letto. Lasciarono ricadere le tende e Harry fece un po’ di luce mentre Draco mormorava un incantesimo di silenzio.

"Sono ancora stupito che tu sia venuto," commentò Harry dopo un momento.

"Perché? Non mi sarei mai lasciato sfuggire un’occasione come questa."

"Già, ma per farlo, dovevi pure venire nella Torre dei Gryffindor."

"Hmmm," disse Draco. "Beh, se dimentico per un momento quanto sarà difficile strofinare via la sporcizia dai miei abiti in pelle, potrei anche dire che è piuttosto eccitante."

Harry si gelò. "Pelle?"

Con uno sguardo malizioso, Draco si stiracchiò senza fretta poi si alzò in piedi sul letto. Si voltò piano dando a Harry un’ottima visione di quanto esattamente fossero aderenti al suo sedere i pantaloni. Draco sapeva di essere splendido, e non voleva di certo sprecare questa occasione.

Il Ragazzo Che Avrebbe Davvero Potuto Morire Di Felicità deglutì una volta e finalmente riuscì a respirare a fatica, "Wow."

"Lo so," ghignò Draco.

"Come sei riuscito ad entrarci?"

"Magia."
Harry si accigliò poi si rese conto che Draco intendeva dire che davvero aveva usato la magia.

"E, uh…" la sua voce si affievolì.

"Sì?"

Harry arrossì. "Come riuscirai a toglierli?"

Draco si grattò la testa. "Non ne sono ancora sicuro."

"Quindi, er, non pensi che accadrà a breve, allora?"

Draco ridacchiò. "Ma Harry, devi essere punito. Penso piuttosto che se io mi spogliassi si perderebbe di vista lo scopo per cui sono qui."

"Oh."

"Bene, allora vieni qui."

Harry sorrise, poi attraversò a carponi il letto fino a Draco. Il biondo notò solo allora che tutto quello che il ragazzo stava indossando era un paio di boxer. Come era accaduto anche a Cura delle Creature Magiche, Draco lo apprezzò molto.

Draco si leccò le labbra secche. "Sdraiati." disse con voce roca. Mentre Harry ubbidiva servizievole, svolse la frusta che teneva appesa in vita.

"Ti è piaciuto il mio regalo, presumo." disse il Gryffidor voltando la testa in modo da poter vedere cosa stesse facendo Draco.

"Oh sì, parecchio. Ora meno chiacchiere e più punizioni!"

Diversi minuti più tardi Draco mise da parte la frusta. "Ne hai abbastanza Harry?"

Il ragazzo moro si sollevò sul letto, le guance arrossate. Si sedette e- "Ow."

"Che c’è?"

Harry fissò Draco con fare accusatorio. "Fa male."

"Elementare, Watson."

Harry inclinò la testa da un lato in modo decisamente adorabile, simile a quello di un peluches. Non che a Draco piacessero i peluches. "Conosci Sherlock Holmes?" chiese.

"Beh, no, ma i Ravenclaw lo dicono spesso. Mi fa sembrare più intelligente?"

Harry ghignò. "Semplicemente non ti si addice. Comunque, torniamo al mio dolore."

"Hey, me l’hai chiesto tu."

"Co- m- Puoi almeno baciarmi per farlo passare?"

Draco riflettè per un momento.

Da un lato desiderava baciare tutta la zona arrossata per mandar via il dolore.

D’altro canto,però, sapeva che c’era pochissimo spazio prezioso nelle sue mutande di pelle e dal momento che non aveva modo di togliersele, tutto questo gli avrebbe provocato un bel po’ di frustrazione.

"Punizione, Harry. Non baci," disse Draco facendogli cenno di no con un dito.

Harry mise un broncio adorabile. Draco si sciolse. "Per favooooooooore."

"Oh, vieni qui."

Draco prese Harry tra le braccia. Il moretto seppellì il viso su una spalla di Draco.

"Sai di pelle."

"Elem- Harry, sto indossando una maglia di pelle," fece notare Draco.

"Mmm," mormorò Harry e Draco si rese conto che si stava addormentando.

Draco con gentilezza sollevò il ragazzo tra le braccia, scostò le coperte del letto per mettervelo sotto e fu molto tentato di coprirsi anche lui, ma sapeva di avere un altro compito da svolgere.

Con un ultimo sguardo al giovane addormentato, Draco aprì le tende del baldacchino e scivolò fuori. Prese una minuscola fiala da una tasca invisibile della sua maglia e la versò nella brocca d’acqua che trovò vicino al letto di Ron.

Nella fioca luce prodotta dalla sua bacchetta, Draco vide la pozione mischiarsi lentamente all’acqua e alla fine divenire trasparente. Col cuore pesante, si diresse verso la finestra.

Non aveva problemi a dare la pozione a Ron. Non gliene sarebbe davvero potuto importare di meno. Ma… non voleva che Harry bevesse la pozione. Per niente al mondo, gioco o no. E dopo quello che era accaduto l’ultima volta…

Draco salì sulla propria scopa. Dalla sua posizione, sospirò, poi mormorò due volte l’incantesimo di sete.

Voltandosi, volò via, mentre due raggi di luce attraversavano la camera da letto.

 

^///////////////////^ <----- yumeko che ha appena finito di tradurre…
oddio… ok che ho scritto diverse Nc-17 con scene di sesso, ma, per merlino, tradurre questo capitolo mi è costato una fatica terribile…
non è tanto per il contenuto in sé (se è per questo ho letto ff molto più spinte) però, immaginatevi di dover rendere in italiano un brano mentre davanti agli occhi vi si formano continuamente immagini di un Draco-cucciolo (beh, mica troppo cucciolo) con addosso una tutina di pelle iper-super-mega aderente che sculaccia e frusta un maliziosissimo Harry mezzo nudo e provocante… DA INFARTO! Cavolo! Non è facile tradurre quando partono filmini mentali di questo tipo!
Un giorno Sputzo mi spiegherà perché questa ff ha rating solo R! Insomma… riuscite a immaginarvi questo capitolo in versione Nc-17?

Sono felice di annunciare che ho fatto anche l’ultimo esame, quindi fino a giugno relax totale. Beh, sì, relax, traduzioni dei prox capitoli di ‘All’s fair’ (oddio, l’autrice è ferma all’undicesimo capitolo, ma dovrebbe aggiornare a breve), nuovi capitoli di ‘Fiore insano’ (non a brevissimo però, mi spiace) e forse anche un’altra traduzione, ovviamente slash, ovviamente su HP, ovviamente… no no, almeno il pairing non ve lo svelo… (vi ho almeno incuriosito un pochino.ino-ino?)

Che altro mi resta da aggiungere? Ovviamente un grazie enorme a chi ha fatto sì che le mie fatiche traduttive (brr… se la mia prof del liceo di italiano leggesse l’ultima frase mi rimanderebbe in prima elementare) non fossero sforzi inutili…
ok, non fate caso ai miei deliri. L’esame di chimica e Draco-cucciolo-sexy-in-tutina-aderente-di-pelle devono avermi definitivamente dato alla testa… -____-
tutta sta spataffiata vuol semplicemente dire: GRAZIE a chi si prende la briga di leggere… e commentare (of course)…
Comunque, ci rivediamo fra non molto con il prox capitolo.
Un bacio. ^_______^

Lavander = Lavanda
Slytherin = Serpeverde
Gryffindor = Grifondoro
Ravenclaw = Corvonero

p.s. quasi scordavo… i link che ho messo nel cap precedente sono corretti (ho ricontrollato migliaia di volte…). Il problema è del sito che, a quanto pare, per qualche motivo strano è introvabile. Mi spiace.

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Capitolo 11
*** Smitten ***


Capitolo 11: Innamorati

Tradotto da yumeko





Il mattino dopo, Draco, piuttosto stanco per la notte precedente, non riuscì ad alzarsi in tempo per la colazione. Blaise e Pansy gli riferirono che, comunque, ben pochi Gryffindor del settimo anno si erano presentati in Sala Grande.

Pansy informò orgogliosamente Draco anche del fatto che, con il suo solito tatto, durante la ronda dei Prefetti, la sera prima, aveva versato a Hermione la sua dose di pozione e che la ragazza, piuttosto sorprendentemente, non aveva sospettato nulla.

E per quanto Draco si fosse congratulato con i suoi euforici amici e avesse detto loro che anche lui non vedeva l'ora di assistere a quello che sarebbe accaduto quel giorno… qualcosa nascosto nel profondo della sua mente gridava in protesta.
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Blaise aveva insistito perché si presentassero in anticipo alla lezione di Pozioni quel giorno, in modo da prendere dei buoni posti. Dopotutto, sarebbe stato terribile se 'si fossero persi tutto il bello'.

Di conseguenza, i tre Slytherin stavano camminando per i corridoi verso i sotterranei in silenzio, ciascuno immerso nei propri pensieri.

Quando si avvicinarono alla porta della classe, comunque, dei suoni provenienti dall'interno catturarono la loro attenzione.

"Severus," disse con tono seducente una voce dall'interno del laboratorio. "Sono felice di vederti qui."

"Questa è la mia classe, è ovvio che io sia qui," affermò l'insegnante bruscamente. "Enfasi sul mia. Io dovrei essere qui. Lei no. Se ne vada."

Ci fu una pausa. "Ne sei sicuro?" chiese la voce sempre più roca.

"Co-" iniziò la voce di Snape, che fu presto zittita. Ci fu un rumore nella classe che sembrava quello di banchi spostati. Come se qualcosa -o qualcuno- vi fosse stato spinto contro.

Dopo un istante, la voce sconosciuta disse, "Oh Professore. Sono impressionato."

Silenzio per un momento. Snape parlò ancora: "No, la smetta!"

"Di fare cosa? Questo?" Un fruscio sospetto.

"Sì, quello!"

"Sei sicuro?"

"S- ohhhhh. No! Cioè, sì. Se ne vada fuori!"

"M-" iniziò la voce ora leggermente tremante.

"Adesso!"

I tre Slytherin si allontanarono di scatto dalla porta, contro cui avevano premuto le orecchie, un secondo esatto prima che questa si spalancasse di scatto e ne uscisse un rossissimo ed arruffato…

Neville Longbottom?

Il distratto Gryffindor, correndo per il corridoio, sembrò non notare gli Slytherin che lo fissavano a bocca spalancata.

Quando fu sparito dalla loro vista e la porta della classe fu chiusa con un suono secco, Pansy si voltò verso Draco.

"Draco," iniziò a dire mielosamente, "c'erano solo due bicchieri d'acqua nella brocca in cui hai aggiunto la pozione, vero?"

"Sì," rispose Draco impaurito.

"E tu ricordi a chi erano destinati, vero?" chiese con un accenno nella voce di qualcosa di ben più spaventoso di quella melensa dolcezza.

"Sì, Ron e Harry."

"Dimmi, Draco, qual'era la pozione che hai messo nella brocca del dormitorio?"

Draco sospirò. "Era una pozione d'amore che svanisce abbastanza velocemente da provocare imbarazzo ma non danni permanenti."

"E il capello di chi ci abbiamo messo dentro?"

"Quello di Snape."

"Ora dimmi, Draco," continuò Pansy con voce dolce come lo zucchero. "Hai notato niente di divertente, proprio ora, nel comportamento di Longbottom?"

"Sì." piagnucolò piano Draco.

"E cos'era?"

"Era attratto da Snape."
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Harry, Ron e Hermione arrancavano ad occhi semichiusi per il corridoio verso l'aula di Pozioni. Prima che potessero raggiungere la porta, comunque, Harry si ritrovò afferrato per un braccio e spinto in una classe lì vicino.

"Harry, cosa provi per Snape?" chiese con urgenza Draco.

"È un'odiosa testa di cazzo," replicò Harry sentendosi piuttosto confuso.

"Niente… sentimenti?"

"Dio no!" gridò Harry schifato.

Draco si schiaffeggiò sulla testa. Splendido. So che non volevo che Harry prendesse la pozione, ma… cosa gli dico adesso? Come glielo dico?

"Draco, che c'è che non va?" domandò Harry con fare leggermente preoccupato.

"HomessounapozionenellabroccadelvostrodormitorioeoraWeasleyeLongbottomsonoinnamoratidiSnape," mormorò Draco fissandosi i piedi.

"Cosa hai detto?"

Draco sospirò. "Ho messo una pozione nella brocca del vostro dormitorio e ora Weasley e Longbottom sono innamorati di Snape."

"Cosa!"

"Non durerà a lungo, solo fino alla fine del giorno, ma, uh, sì…" Draco si zittì.

"Draco!" gridò Harry. "Perché Neville?"

"Era destinato a te, ma immagino che si andato storto l'incantesimo per farti venire sete."

Harry fissò Draco, la fronte corrugata nell'intensità dell'atto. "Mi hai usato! La scorsa notte è stata- Tu mi hai usato!"

"No, no, io-"

"Volevi solo farci uno scherzo e ieri notte è stato solo un extra! Non posso crederci! Io pensavo che tu… non so cosa pensavo…"

"Harry, no, non è così," protestò Draco.

"Ed ora Hermione ed io dovremo anche occuparci di Ron e Neville tutto il giorno. Sei così… ugh!" gridò Harry agitando in aria le mani.

Draco distolse lo sguardo e mormorò qualcosa.

Harry semplicemente lo fissò e attese che ripetesse qualunque cosa avesse detto.

"A Hermione è stata data la stessa pozione da Pansy, ieri notte," sussurrò Draco.

Harry divenne rosso di rabbia.

"Hey, stiamo facendo un gioco!" gridò il biondo.

"E tu hai infranto le regole," replicò Harry.

"Non ci sono regole, Harry."

"Non stai giocando correttamente. Mi hai sfruttato."

"Tutto è permesso in amore e in guerra."

Harry rivolse a Draco solo un'occhiata sdegnosa poi uscì dalla classe. Draco lo seguì fino al gruppo di studenti in corridoio, il cuore sprofondato fino ai piedi.

Draco guardò Harry farsi strada fino a dove si trovavano Ron e Hermione, intenti a lanciare occhiate furtive alla porta dell'aula. Vide Harry osservarli attentamente.

Stupido ragazzo, pensò. Come se avessero scritto in fronte 'Mi piace Snape e voglio abbracciarlo'.

A dir la verità, la Granger potrebbe farci delle spille.

Prima che potesse accadere altro, comunque, la porta della classe si aprì. Snape sporse la testa ed fece scorrere lo sguardo sugli studenti. I suoi occhi indugiarono brevemente su Neville, che era ancora di un bel color melanzana.

Draco ebbe l'impressione di vedere l'uomo più grande arrossire leggermente, ma doveva esserselo immaginato. Nessuno aveva mai visto Snape arrossire prima d'ora.

I ragazzi entrarono velocemente nell'aula. Sorprendentemente (o no, a seconda di chi tu fossi) tre Gryffindor abbandonarono immediatamente i loro posti abituali in fondo alla classe a favore dei primi banchi.

Hary si voltò brevemente a fissare Draco, poi si sedette accanto a Ron, Hermione e a Neville.

Snape attese in silenzio accanto alla cattedra che tutti si fossero seduti così da poter iniziare la lezione. Disse qualche veloce parola sulla pozione che avrebbero dovuto preparare, scarabocchiò alcune istruzioni alla lavagna, poi misurò la stanza con lo sguardo.

"Perché non state preparando le vostre pozioni?" ringhiò.

La classe continuò a fissarlo shockata. Non avevano, ovviamente, nemmeno avuto tempo di leggere le istruzioni sulla lavagna.

"Non state ancora facendo niente! Iniziate a lavorare!" gridò Snape tremando di rabbia.

Mentre notava che l'insegnante pareva essere più irritabile del normale, Harry sentì Ron sussurrare a Hermione: "È così sexy quando è arrabbiato."

Il moro si voltò per vedere la reazione di Hermione. Dopotutto, era la fidanzata di Ron. Avrebbe dovuto arrabbiarsi.

Hermione, comunque, non era per nulla arrabbiata; in realtà stava annuendo.

"È così eccitante… così imprevedibile," replicò lei appassionatamente.

Oh sì, molto imprevedibile. Ci assegnerà una punizione, ci toglierà dei punti, ci griderà contro delle minacce o un mix di tutte tre le cose?

Mentre guardava Hermione raccogliere gli ingredienti per la pozione, Harry avrebbe potuto giurare di averla vista tentare di sorridere con fare seducente verso Snape.

Snape si aggirò per la classe nel suo solito modo severo mentre gli studenti iniziavano a mescolare le pozioni. Alla fine arrivò al banco dei Gryffindor.

Il labbro di Snape si incurvò mentre osservava le pozioni piuttosto bizzarre che erano state preparate.

Neville, che non era bravo a pozioni nemmeno nei suoi momenti migliori, era stato distratto così tanto dalla presenza del suo nuovo amore che il suo lavoro, molto lontano dall'essere di un giallo pallido, era una melma verde scuro. Ma non era colpa sua se era stato leggermente distratto dalle teorie dei suoi amici su cosa l'insegnante indossasse sotto gli abiti, dal dubbio se avesse o meno lenzuola nere di seta e da quale fosse la sua opinione su come dovessero essere i rapporti insegnante-studente…

I lavori di Ron e Hermione non andavano molto meglio. Ron, rosso come la sua pozione, stava mormorando scuse sconnesse.

"Mi scusi professore… lei mi distrae troppo… no, non lei, voglio dire… mi scusi professore…"

Hermione, invece, aveva optato per un approccio molto più diretto.

"Professore," disse maliziosamente, "sono molto dispiaciuta di aver sbagliato a preparare la pozione. Mi piacerebbe rimediare, comunque." Fece una pausa. "Pensa di potermi assistere in una privata… sessione di studio?"

Snape gelò. Guardò nervosamente Hermione, che, in risposta, arcuò le sopracciglia. Guardò Ron che gli rivolse un sorriso timido. Spostò lo sguardo su Neville che arrossì per l'attenzione riservatagli. Come ultima spiaggia, Snape guardò Harry che stava fissando disperato i suoi amici.

"Potter!" abbaiò. "Non so cosa lei abbia fatto, ma questa è tutta colpa sua! È in punizione! La lezione è finita, ora tutti fuori!"

Mentre gli studenti raccoglievano allibiti le loro cose tanto velocemente quanto umanamente possibile, Ron e Hermione aggredirono Harry.

"Come diavolo ci sei riuscito?" gli chiese Ron con rabbia.

"Sai che ci piace Snape, e nonostante questo continui a farti mettere in punizione da lui! Pensavamo che fossi nostro amico!" aggiunse Hermione.

"Hey, che state dicendo?" chiese Harry. "Pensavo che voi due aveste occhi solamente l'uno per l'altra."

"Nah," disse Ron allegramente. "Abbiamo fatto una chiacchierata stamattina e abbiamo deciso che non funzionava."

"Per favore, ditemi," li implorò Harry, "che non avete rovinato il vostro splendido e perfetto rapporto per Snape."

Ron e Hermione lo guardarono evasivi.

"Davvero, voi due!" gridò Harry. "Sapete di non poter stare con un professore. È fuori dalla vostra portata. E non sapevo nemmeno che ti piacessero i ragazzi, Ron!"

"No infatti," disse Ron con sguardo sognate. "Solo lui."

"M-"

"Cosa fate ancora qui voi tre?" ringhiò Snape giungendo alle loro spalle. "Non dovreste essere da qualche parte a spargere in giro amore e cuoricini?"

Ci fu un breve silenzio, poi l'uomo borbottò rabbiosamente e si allontanò in fretta.

"Sono innamorata," mormorò Hermione guardandolo.

"No!" gridò Harry. "No, non lo sei! Sei sotto un incantesimo d'amore! Tu odi Snape!"

"Non essere stupido," replicò Hermione vivacemente, il suo comportamento velocemente cambiato. "Che idea idiota. Comunque, ho bisogno di andare a studiare… o fare altro. Vieni con me, Ron?"

"Si va a 'studiare' o a 'fare altro'?" chiese Ron.

Hermione sorrise. "A fare altro." Rispose.

"Oh, splendido!"

Detto questo, i migliori amici di Harry si allontanarono per andare a spiare un certo Professore. Harry sospirò, decidendo che, per essere la prima volta che 'fare altro' non voleva dire 'pomiciare in una classe vuota', la cosa non era piacevole come aveva immaginato.

Almeno, pensò, non sembra che faranno qualcosa di pericoloso. E ho cercato di avvisarli. Più o meno. E poi Draco ha detto che gli effetti della pozione svaniranno oggi…
___________________________________________________________________________________________

Fortunatamente per Harry, a parte qualche risatina sciocca ed alcuni patetici tentativi di attirare l'attenzione del loro amato insegnante, Ron, Hermione e Neville non fecero danni.

A parte un piccolo incidente in cui Hermione aveva provato a mostrare le gambe a Snape ed era quasi inciampata. E poi quello in cui Neville era caduto su per le scale guardando l'uomo attraversare un corridoio. Per non dimenticare 'l'aver per caso trovato' un mazzo di fiori e averli 'per caso' regalati a Snape di Ron.

Perlomeno, avrebbe potuto andare peggio, decise Harry andando a letto quella sera. E la mattina successiva, tutto sarebbe sicuramente tornato normale. Beh, per quanto normale tutto potesse essere.
___________________________________________________________________________________________

Harry si svegliò molto presto la mattina dopo per nessuna ragione apparente. Si vestì con calma e scese in sala comune per iniziare a fare i compiti che aveva lasciato indietro. Era a metà del tema di Erbologia quando un'ombra si proiettò sul suo lavoro.

Harry alzò lo sguardo e vide Ron e Hermione incombere con rabbia su di lui.

"Harry," ringhiò Ron. "Penso tu ci debba delle spiegazioni…"

 

Slythern = Serpeverde
Gryffindor = Grifondoro
Severus Snape = Severus Piton
Neville Longbottom = Neville Paciock

che dire… beh, per una volta mi trovo perfettamente d'accordo con ron e herm: snape è così sexy quando si arrabbia… e poi povero harry che si sente usato da draco.
non so perché ma draco-cucciolo mi fa una tenerezza assurda quando acchiappa harry e vuole sapere cosa prova per snape e poi non sa come dirgli della pozione… splendido…
poi nel prox capitolo mi sembra ovvio che ci sarà vendetta, tremenda vendetta! e neville? che farà dopo quello che (senza volere) draco gli ha combinato?

Piccolo annuncio: la somma autrice ha appena pubblicato il 12° capitolo, quindi ho deciso che d'ora in poi aggiornerò uno, al massimo due giorni dopo che l'autrice avrà aggiornato la storia in inglese. questo ovviamente significa che non so ogni quanto avverranno questi aggiornamenti (ad occhio e croce, cmq, dovrebbero essere una settimana sì e una no)… sorry…

detto questo, direi che è il momento di ringraziare chi legge ma soprattutto chi mi sostiene in quest'opera (erculea) di traduzione.
Lori: grazie!!! a dire la verità, anch'io ho riso un sacco su "il-ragazzo-che-avrebbe-davvero-potuto-morire-di-felicità" (che poi in inglese ti assicuro che era ancora più bello da leggere) poi, però è partito un filmino mentale sulla situazione e… ehm… direi che capisco il povero (beh, mica tanto povero) harry. Chi non sarebbe morta di felicità con draco-cucciolo "vestito" così?
goten: eh già *______* a proposito, ho visto solo ora il commento che mi hai lasciato in un altro sito per 'Hic sunt Dracones'. non so davvero che dire… mi fa molto piacere che ti sia piaciuta così tanto la mia ff. davvero, non so cosa dire a parte un immenso grazie ç_ç
Entreri: beh, sì, devo ammettere che è stato uno dei capitoli più faticosi per la mia già precaria capacità di concentrazione (e non sto parlando per doppi sensi, maniache-fan-di-kyu-e-della-sua-splendida-ff)
Serry_Black: altro che perversi… in quel capitolo harry sfodera tutto il suo lato serpeverde e riesce addirittura a lasciare senza parole il trio slytherin… quanto sono orgogliosa di quel ragazzo… per il resto, devo dire che non sono molto obbiettiva, nel senso che personalmente adoro tutti i capitoli perché traducendoli li sento un po' come se fossero miei, quindi, sì, sono d'accordissimo con te che il primo cap era molto simpatico, ma sicuramente se qualcuno d'altro dicesse "io adoro il 7°", per esempio, io dire che, sì, anch'io lo adoro… so che forse non ha molto senso, ma che ci vuoi fare? è un periodo che sono completamente sconclusionata…
Sanzina: chissà perché mi aspettavo un commento del genere da te… ;) soddisfatta della vendetta? no, perché io devo dire che ho trovato pucciosissima la scena tra neville e snape che il trio slythrin origlia attraverso la porta dell'aula di pozioni… ^ç^ ^///////^ <----yumeko che parte per un altro dei suoi filmini mentali
byakko: concordo in pieno: svavX1000 ^_^
Castalia: che te ne pare? Come vendetta ti soddisfa? No, perché effettivamente un draco vestito di pelle è impareggiabile, ma anche un neville che ci prova con snape non è mica male…
Shadow Lady: ciao ^___^ sono contenta che ti abbia divertito. e poi, ovviamente, mi fa molto piacere che tu abbia commentato. grazie.

p.s. a proposito: il titolo vi aveva fregato, eh? ;P

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Capitolo 12
*** Little Green Men? ***


Capitolo 12: Omini Verdi?

Tradotto da yumeko





"Harry," disse Ron rabbiosamente. "Peso tu ci debba delle spiegazioni."

"Io…" squittì Harry. "Davvero?"

"Sì!" strillò Hermione in risposta. "Abbiamo passato un giorno intero a farci umiliare completamente e tu, in qualche modo, sei riuscito a scamparla!"

"Sono stato in punizione con Snape," borbottò Harry. "E per quanto mi sembra di ricordare, voi ne eravate piuttosto gelosi."

"Non cambiare discorso, Harry."
"Hey, non è stata colpa mia," protestò Harry. "Ho provato a convincervi, ragazzi. Ripetutamente. Ma tutto quello che ho ottenuto è stato 'No, Harry, abbiamo sempre amato Severus' e 'Penso che tu sia solo geloso del fatto che noi abbiamo trovato l'amore delle nostre vite e tu no'. Che potevo farci?"

"Soffrire e farti umiliare con noi!"

"Cosa!"

"Se dovessimo mai essere messi ancora in imbarazzo, faresti meglio ad essere con noi e far sì che venga distrutta anche la tua reputazione!"

Harry fossò i suoi due migliori amici shockato ed orripilato.

"Dovreste essere dei Gryffindor!" gridò. "Dovreste dire 'Hey, sappiamo di aver passato un brutto periodo, ma almeno il nostro amico l'ha scampata… e ora possiamo tutti vendicarci di quell'idiota di Draco'."
"Cosa c'entra Draco in tutto questo?" chiese Ron con tono petulante.

"Lasciami pensare," disse Harry sarcasticamente. "Forse è stato lui a darvi quella maledetta pozione!"
"Oh, già. Avrebbe senso."
"Cosa? Pensavate fossi stato io a versarvi la pozione?"

Hermione parve a disagio. "Beh, ultimamente ti sei comportato in un modo un po' strano…"

"E così avrei anche deciso di dare la pozione pure a Neville, così, per divertimento? Vi è mai saltato in mente che la sua dose fosse in realtà destinata a me?"

"Sai," Ron si grattò la testa, "non ci avevo pensato."

"Scusa, Harry," mormorò Hermione.

Harry si prese un momento per calmarsi, poi ghignò. "È tutto a posto. Voi due state ancora insieme ed ora mi aspetto che anche Neville sia dalla nostra parte… che c'è adesso?"

"A dir la verità, non siamo, uh, tornati insieme," disse Ron.

"Cosa?"

"Abbiamo deciso che non funzionava."

"Ma voi due avete respirato l'uno per l'altra negli ultimi mesi! Eravate solo infatuati di un altro! Com'è possibile che la vostra relazione non 'funzionasse'?"

"La nostra ossessione per Snape ci ha fatto capire che abbiamo bisogno di molto di più dell'abitudine per far funzionare il nostro rapporto. Abbiamo bisogno di qualcosa di più… eccitante," replicò Hermione.

"M- m- m-"

"La mente di un adolescente è volubile e incline a mutare," aggiunse Ron con saggezza. Poi notò l'espressione attonita di Harry. "Che c'è?"

"'La mente di un adolescente è volubile e incline a mutare'?" lo imitò Harry sollevando le sopracciglia.

Ron arrossì. "Mi ha detto Hermione di dirlo. Ha detto che avrebbe chiuso la discussione e mi avrebbe fatto sembrare più intelligente."

Hermione volse gli occhi al cielo e si schiaffeggiò la fronte, in un chiaro segno di disperazione.

"Quindi tra voi finisce così?"

"Beh… sì."

"Oh. Okay allora." Harry fece una pausa. "Quindi che facciamo?"

"Beh, non so cosa vogliate fare voi, ma penso che dovremmo dare inizio alla vendetta," fece notare Ron.

"Ah, sì, certo. Qualche idea?"

Una voce bassa e tremante parlò alle loro spalle. "Beh, er… se voi non ne avete, ne avrei una io. O almeno credo."

Sorridendo raggiante, Hermione si voltò verso il ragazzo dietro di lei. "Neville, benvenuto nel gioco!"

________________________________________________________________________

Quella sera, Neville si avvicinò nervosamente alla tavolata degli Slytherin.

I ragazzi di quella casa lo guardarono trascinarsi lentamente sempre più vicino, ridendo l'un l'altro e indicandolo. Quando quasi inciampò nella propria tunica mentre si avvicinava, molti di loro scoppiarono a ridere antipaticamente.

"Longbottom, che ci sei venuto a fare qui?" chiese Pansy imperiosamente quando lui raggiunse il tavolo e rimase in piedi, a disagio, davanti a loro.

"Ieri-" iniziò Neville, dimenticando poi cosa avesse intenzione di dire in faccia ai suoi aguzzini.

"Sì, ieri," suggerì Blaise. "che era giovedì. Il giorno dopo il mercoledì e prima del venerdì. E oggi, quindi, è venerdì," finì saggiamente.

Neville guardò torvo il ragazzo dai capelli più scuri e dall'atteggiamento molto più presuntuoso del suo, poi iniziò nuovamente a parlare con voce più salda. "Ieri mi avete umiliato per nessun valido motivo. Penso che-"

"Aww," civettò Pansy. "Guardate, sa pensare!"

Neville emise un suono che avrebbe potuto essere o non essere un ringhio."Dimenticatelo!" gridò.

"Dimenticare cosa?"

"Il fatto che ho cercato di ragionare con voi. Passerò direttamente alla fase due."

Detto questo, Neville mise una mano in tasca e ne estrasse tre piccoli semi. Li portò vicino al viso e sussurrò loro qualcosa.

Mentre gli Slytherin lo guardavano in un silenzio stupito, i semi si sollevarono lentamente in aria sopra la mano di Neville, ronzando piano.

Prima che qualcuno avesse il tempo di reagire, si lanciarono all'improvviso verso i tre, forzando l'accesso tra le labbra serrate di ciascuno Slytherin e sparendo alla fine nelle loro bocche.

Ci fu un attonito silenzio mentre tutti si voltavano a fissare gli Slytherin. E poi, di colpo, senza preavviso, i tre giovani iniziarono a cantare.

"Yummy, yummy, yummy,
I've got love in my tummy,
And I feel like lovin' you!"

Ci vollero alcuni istanti perché il divertito pubblico si rendesse conto che quelle tremolanti e dolci voci provenienti dagli Slytherin decisamente non erano le loro.

E alcuni altri momenti per realizzare che durante tutta l'esibizione, gli sfortunati Slytherin non avevano nemmeno aperto le bocche per cantare.

Una volta che la musica fu scemata, Draco si alzò velocemente in piedi in modo da guardare dall'alto in basso un Neville Longbottom sogghignante.

"Cos'hai fatto, Longbottom?" disse rabbiosamente.

"Ti piacciono, Malfoy? Li ho coltivati io stesso e sto davvero pensando di venderli ai 'Weasleys' Wizarding Wheezes'. Voi tre siete le mie cavie," sorrise il Gryffindor.

"Ma cosa sono?"

"Piante canterine! Hanno vita piuttosto breve, durano solo pochi giorni, ma sono molto divertenti. Vedi, mettono radici nello stomaco. Il bello è far loro cantare, mentre crescono, la canzone che si desidera."

"E allora…"

"Pensavo fosse piuttosto geniale, in realtà. Le piante sono l'amore nel vostro pancino!" ridacchiò Neville, ora ovviamente a suo agio nel proprio elemento.

L'intera scuola rimase a bocca aperta per lo shock e l'ammirazione. Si erano aspettati fuochi d'artificio dai settimo anno in guerra, ma niente del genere! E da una tale persona, poi…

"E canteranno ancora?"

"Oh, sì, ogni pochi minuti. Chi mai vorrebbe comprare una pianta che canta solo una volta?" sbuffò Neville.

Draco si accigliò, poi fece per prendere la bacchetta dalla tasca. Mentre stava per lanciare una fattura a quel torturatore, comunque, le piante iniziarono nuovamente a cantare.

La Sala Grande scoppiò a ridere mentre gli Slytherin cercavano di ignorare l'assordante coretto proveniente dai loro stomaci e di continuare a cenare.

________________________________________________________________________

Avevano viaggiato a lungo.

Avevano passato i giorni a combattere contro il vento e la pioggia. Avevano passato le notti a combattere contro mostruose creature che cercavano di aggredirli. Ogni pianta sulla loro strada era parsa un ostacolo insormontabile, ogni barriera una difficoltà enorme.

Ma finalmente, la fine era in vista. Il sole sorse alto nel cielo mentre loro volavano… e poi li videro. Le ragioni del loro viaggio.

Il loro scopo.

________________________________________________________________________

"Aargh, Harry, aiuto! Sta cercando di soffocarmi!" strillò Ron.

"Oh, certo, afferra- oomph!"

"Cosa diavolo ci fanno qui queste cose?" gridò Hermione, staccando il più velocemente possibile dai due ragazzi i loro aggressori. Non fu un lavoro facile- gli assalitori erano determinati a rimanere attaccati alle loro prede.

"Io," ansimò Harry."io non lo so. Sono nostri?"

Hermione strillò, colpita sulla testa da un altro dei loro aggressori. Arrossì mentre Seamus le passava il groviglio semovente di un altro. "Sì, sono decisamente nostri."

"Come lo sai?"

Hermione sollevò un sudicio ed umidiccio paio di mutandine verdi. "Sono certa che queste siano mie."

Ron si accigliò. "Ma da dove saltano fuori? Ma soprattutto, come sono tornate indietro?"

"Sono gli indumenti che gli Slytherin avevano esiliato in quell'orrenda lezione di Cura delle Creature Magiche. Qualunque cosa Draco ha fatto, deve aver avuto effetto su di loro," disse Harry pensieroso.

"Come puoi essere così calmo!" gridò Hermione. "La mia lingerie sta svolazzando per la Sala Grande mentre tutti stanno facendo colazione!"

Harry si coprì la bocca per non far vedere a Hermione che stava ridacchiando.

"Ugh, tu," ringhiò Hermione. "bene, se non vuoi fare niente, lo farò io!"

Saltò in piedi e camminò impettita verso gli Slytherin.

Harry e Ron si scambiarono sguardi preoccupati, poi gettarono i loro indumenti sui sedili, attenti a bloccarli con piatti e posate prima di alzarsi.

Arrivarono all'altra tavolata giusto in tempo per sentire Hermione strillare arrabbiata e lanciare un incantesimo sconosciuto ai tre Slytherin che sparirono di colpo.

Calò il silenzio.

"Hermione, cosa hai fatto?" chiese Ron sbalordito.

"Fatto cosa ha?" strillò una vocina. "Fatto questo ha!"

Harry guardò in basso e vide una creatura che, in piedi, gli arriva circa ai fianchi.

Aveva una zazzera di capelli di un biondo quasi bianco.

Il ragazzo dai capelli più scuri (ed ora anche molto più alto) si inginocchiò in modo da avere gli occhi all'altezza di quelli della creatura. Notò che aveva la pelle verde chiaro, grandi orecchie e grigi occhi sporgenti da sotto i capelli.

"Draco?" chiese.

"Pensi chi altro?" strillò la creaturina, il viso pieno di macchioline rosse di rabbia.

"Oh," ghignò Harry. "Wow."

Si voltò a guardare Blaise e Pansy che si stavano rimettendo sui loro instabili e decisamente più piccoli piedi accanto a lui.

"Hermione," iniziò Ron che pareva molto confuso. "Non capisco. Che cosa hai fatto?"

Hermione sorrise malignamente. "Beh, stavo lavorando su un incantesimo per trasformare gli uomini in Elfi Domestici. Sai, in modo da far capire come ci si sente."

"Come avrebbe fatto ogni altra persona normale. E poi?"

"E poi ho visto 'Star Wars'."

Improvvisamente Harry si rese conto di cosa avesse fatto Hermione e cadde a sedere quasi piangendo dal troppo ridere.

"Harry, amico, ancora non ci arrivo," disse Ron ancora più confuso.

"L'unico non è," aggiunse Blaise facendo ridere Harry ancora più forte.

"Siete stati trasformati tutti in un qualche strano adattamento di Yoda!" ansimò.

Draco aprì la bocca per rimbeccare Harry, ma, in quel momento, il suo stomaco decise che era ora di cantare un'altra volta. E, naturalmente, gli stomaci di Blaise e Pansy lo imitarono subito.

Una volta che il frastuono fu finito e Harry riuscì a rimettersi stabilmente in piedi, Draco lo afferrò per una mano e tentò di trascinarlo fuori dalla sala.

Dal momento che, ovviamente, Harry era ora molto più forte di Draco, ci volle un bel po'. Il processo si velocizzò significativamente, comunque, quando Draco scoprì quanto aguzzi fossero i suoi nuovi dentini e li mise all'opera. Harry ululò di dolore e seguì il piccolo biondino.

"Potter, giusto questo non è!" disse rabbiosamente Draco.

Harry parve offendersi. "Draco, come tu ben sai, in questo gioco tutto è concesso."

"Lanciato due incantesimi in una sola volta avete! La vita molto difficile mi renderà!"

"La mia pietà per te non ha limiti," disse sarcasticamente Harry.

"Prendermi in giro non dovresti!"

"Che mi farai? Mi morderai le ginocchia?"

"Prendermi sul serio dovresti. Un mago potente sono!" gridò Draco.

"Sì, Draco. capisco," disse Harry mantenendo a fatica una faccia seria. "La forza è certamente molto salda in te."

"A capirti non riesco, ma ancora arrabbiato sono!"

"Aww, povero -letteralmente- piccolo Draco."

"A lungo n-"

Draco fece una pausa di un minuto mentre il suo stomaco iniziava ancora a cantare, facendolo sembrare ancora più miserabile.

Harry si sentì leggermente in colpa per aver causato al biondo una tale ulteriore umiliazione. Ma, d'altra parte, lui stesso aveva sofferto parecchio negli ultimi giorni. Era il turno di Draco di sopportare quello in cui si era cacciato.

"Non prenderla così male, Draco." Harry si chinò per carezzare il ragazzo sulla testa.

Draco cercò irritato di mordergli la mano.

"Hey! Volevo solo dirti che mancano ancora tre giorni alla lezione di Pozioni."

"Stare meglio questo non mi fa. Arrabbiato con te ancora sono. Giusto questo non è."

"Non c'è niente di scorretto in questo gioco. Me l'hai detto tu stesso."

"Come me pensavo avresti fatto," singhiozzò Draco. "Sfigurato mi hai."

In quel momento Harry ricordò perché prima fosse tanto arrabbiato e la sua rabbia tornò più forte di prima.

"Beh, io invece avevo pensato di piacerti, ma ovviamente mi sbagliavo. Se ti ritrasformo, mi faresti ancora qualcosa di simile."

Draco parve offendersi molto. "La tua opinione di me questa è?"

"Sì. Quale altra dovrebbe essere?"

Il viso di Draco si contrasse ed il giovane corse via per il corridoio il più velocemente gli consentissero di fare i suoi minuscoli piedini.

 

 

Ecco la traduzione della canzoncina:
Delizioso, delizioso, delizioso,
ho l'amore nel mio pancino,
e sento di amarti!

Yuppie! E anche questo è tradotto. Che ve ne pare? Io ho davvero trovato simpaticissimo l'incantesimo di Hermione, ma vi siete accorte che nel capitolo succede una cosa importante, o cmq un po' particolare?

Sanzina: si, hai perfettamente ragione: sev è sexy anche solo quando respira… e anche su harry e draco hai ragione. Sono dolcissimi e in questo capitolo draco-cucciolo è tenerissimo anche se un po' sfigato… che te ne pare?
goten: piaciuta la vendetta? cmq ti assicuro il meglio deve ancora venire…
Lori: T____T grazie. la prima volta che vedrò la mia prof rierirò… cmq ti capisco benissimo. anch'io sono così: adoro le traduzioni, ma poi vado a vedermi sempre le ff in lingua originale perché sono troppo curiosa di vedere come va a finire… :P
Entreri: beh, secondo me ci ha davvero provato a sotterrarsi per la vergogna, ma poi il suo cervellino si è messo al lavoro e visto che cosa carina ha tirato fuori? Certo, io preferisco di gran lunga la vendetta di Hermione però i semini canterini li trovo adorabili…
Christine Black: grazie, ma non esagerare con i complimenti, che poi arrossisco. Cmq sono d'accordissimo: come continuo a dire alla somma autrice la storia è davvero bella e sono orgogliosa di essere io a tradurla.
sindy90: imbarazzo? Ma no, dai, al massimo ci sarebbe stato da sbavare ad immaginare un draco vestito di pelle e con una frusta… ok, ok, basta così perchè se no parto ancora per la tangente e non mi ripigliate più… che te ne pare di questo capitolo?
Castalia: effettivamente ha fatto ridere per l'assurdità del pairing (soprattutto, cosa mai avrà fatto neville a sev mentre erano chiusi d soli nell'aula?????) però io adoro sevvie e basta solo che compaia anche solo limitandosi a respirare ed io vado in brodo di giuggiole, quindi temo di non essere molto obbiettiva su quest'argomento… ^/////^ la vendetta di harry&co (che poi, harry non ha fatto un bel niente, cmq…) ti è piaciuta?

Su, su… lasciatemi un commentino…pleeeeeeaseeeeee…

Severus Snape = Severus Piton
Gryffindor = Grifondoro
Slytherin = Serpeverde
Neville Longbottom = Neville Paciock
Weasleys' Wizarding Wheezes = Tiri Vispi Weasley

P.S. finalmente le fanart ispirate a questa ff sono tornate on-line. ho già messo i link nei capitoli 6 e 9. andate a dare un'occhiata…

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Capitolo 13
*** Bite Me ***


Capitolo 13: Mordimi

Tradotto da yumeko





Harry si trascinò fino in Sala Grande, spinse giù dal proprio sedile gli abiti che ancora si muovevano (questi realizzarono che il loro proprietario era infastidito, così si ammucchiarono sul pavimento sotto la panca) e si lasciò cadere seduto accanto a Ron e Hermione.

Ron si voltò verso Harry con un ghigno. "È stato fantastico! Devo dire che, mentre noi avremmo potuto avere solo qualche buona idea, tutto quello che dovremo fare in futuro sarà far arrabbiare Hermione." sorrise Ron beatamente.

"Almeno sai chi - cosa - è Yoda?" chiese irritato Harry.

"No, ma Dean ha detto che me lo spiegherà dopo. Con delle foto, dice. Comunque, hanno un aspetto divertente, indipendentemente dal fatto che assomiglino a Yoyo o no."

Lanciando uno sguardo alla tavolata degli Slyhterin, dove Pansy e Blaise si erano appollaiati per poter continuare a mangiare, Harry dovette ammettere che era vero.

"Non sembri tanto felice, comunque," aggiunse, leggermente confuso, Ron dopo un momento. Non riusciva proprio a capire come Harry potesse non essere felice di un simile magnifico avvenimento.

"Oh, no," sospirò Harry. "Non è niente. È solo che Draco è Draco."

Ron annuì perspicacemente e continuò ad ingozzarsi di cibo. Harry, invece, iniziò lentamente a sezionare il proprio piatto che si stava rapidamente raffreddando.

Hermione, che aveva assistito all'intero scambio di battute, si mise a osservare attentamente Harry con la coda dell'occhio. E il famoso cervello di una delle più intelligenti studentesse che Hogwarts avesse mai visto iniziò a lavorare…

Un paio di giorni dopo, l'incantesimo non si era ancora indebolito. Fu quindi molto semplice per Hermione trovare Pansy mentre arrancava per il corridoio verso l'aula di Trasfigurazione.

"Pansy!" chiamò Hermione correndo verso la raggrinzita Slytherin.

"Vuoi cosa?" ringhiò la biondina, arricciando infastidita il naso schiacciato.

"Parlare con te," replicò Hermione, afferrando la ragazza più bassa per un braccio. Pansy non potè protestare mentre veniva trascinata in un angolo più privato del corridoio in cui le due ragazze si trovavano.

"Di cosa?" chiese Pansy quando fu riuscita a liberare il proprio braccio dalla presa della Gryffindor. "Pettegolezzi? Nemmeno uno sicuramente non te ne dirò! Una Gryffindor sei!"

Hermione fissò Pansy corrugando la fronte, poi scosse leggermente la testa e riprese a parlare. "Mi stavo solo chiedendo-"

Ci fu una pausa mentre le due ragazze aspettavano che lo stomaco di Pansy smettesse di cantare.

Hermione represse un risolino ricominciando a parlare. "Mi stavo solo chiedendo come sta Draco adesso."

Pansy guardò l'altra ragazza incredula. "Dire cosa intendi?"

Hermione parve cercare le parole più adatte. "Beh, il suo umore. È di buon umore o sembra essere pensieroso?"

"Molto strana sei. Di buon umore Draco non è mai."

"Ma è particolarmente di cattivo umore al momento?"

Pansy drizzò leggermente il capo. "Una domanda particolare è davvero. Me lo chiedi perché?"

Hermione parve incespicare ancora sulle parole. "Harry è molto nervoso. Di solito non è così."

"Allora?"

"Non credi che i loro malumori potrebbero avere a che fare l'uno con l'altro?"

Pansy guardò fisso Hermione. Non sembra scherzare, pensò.

E poi…

"Granger, di cosa stai parlando non ho idea. In pace lasciami."

Hermione, in risposta, fissò Pansy, poi si voltò per andarsene. Quando stava per scomparire in fondo al corridoio, si voltò e disse, "Ci farei caso, se fossi in te. Sai di cosa sto parlando, Pansy."

Pansy guardò per un istante Hermione andarsene, pensando a ciò che la ragazza le aveva appena detto. Poi, scuotendo la testa, la seguì verso la classe.

Quando finalmente Pansy fu arrivata, ebbe squittito delle scuse alla professoressa che, coraggiosamente, stava tentando di nascondere un sorriso, e si fu arrampicata sul proprio banco, si scoprì a cercare di osservare clandestinamente Draco.

Il suddetto ragazzo stava, in quel momento, provando a trasfigurare una rapa in una tartaruga. Era un compito più difficile del solito (e per essere onesti, Draco non era una cima in quella materia nemmeno in condizioni normali), dal momento che la sua lingua continuava ad insistere a mischiare l'ordine delle parole.

Mentre Pansy tornava a concentrarsi sul proprio lavoro, udì Draco strillare un incantesimo completamente stravolto. Improvvisamente ci fu un forte scoppio e lei fu sbalzata dalla sedia mentre il mondo diveniva di colpo blu.

Pansy sollevò la testa dal suo nuovo materasso-professoressa-McGonagall per vedere Blaise sdraiato sopra Seamus Finnegan e un Draco dall'aspetto molto nervoso… a cavalcioni sopra di Harry?

Notò vagamente che l'insegnante la stava sollevando delicatamente dalla propria schiena, ma fu molto più interessata allo scambio che stava avendo luogo tra i due shockati ragazzi.

"Draco, cosa diavolo pensi di fare?"

"Idea non ne ho! Là prima ero, qui adesso sono!"

"E perché," gridò Harry, "sei ancora qui?"

"Perché atterrato qui è dove sono!" protestò Draco.

"Beh, allora dis-atterrati! Mi stai schiacciando!"

Draco arrossì. "Farlo non posso. Terra i miei piedi non toccano."

Harry afferrò Draco per le spalle e lo spinse. Così Draco si imbarcò nel suo secondo volo di quell'ora, atterrando sul pavimento e scivolando indietro di alcuni metri.

Ignorando le lacrime di dolore e umiliazione che inumidivano gli occhi di Draco, Harry saltò in piedi e iniziò a gridargli contro.

"Lasciami in pace! Smettila di toccarmi, non mi piaci e non mi fido di te! E non guardarmi così! Lasciami semplicemente in pace e, dannazione, togliti dalla mia testa!"

L'intera classe fissò Harry stupita.

Il ragazzo arrossì. "Ho detto ad alta voce anche l'ultima parte, vero?" mormorò timidamente. "Oops."

Draco fissò Harry, un mix di emozioni dall'orrore al divertimento sul suo viso. Pansy spostò lo sguardo da uno all'altro, poi tornò velocemente indietro. Lanciò un'occhiata a Hermione che colse il suo sguardo e sollevò un sopracciglio.

Blaise, comunque, aveva dimenticato la consueta eleganza degli Slytherin. Saltò giù da un ancora stordito Seamus, corse verso Harry e gridò l'incantesimo che avrebbero dovuto imparare in quella lezione.

E poi un gran numero di cose accadde in rapidissima successione.

La prima fu che Harry si buttò di lato.

La seconda fu che l'incantesimo rimbalzò sul banco alle sue spalle.

La terza fu che colpì sul sedere un ignaro Ron.

La quarta fu che Ron si trasformò in un'enorme tartaruga viola.

La quinta, la sesta e numerose altre coinvolsero diverse persone che si lanciarono incantesimi le une contro le altre, così che la dodicesima fu che la professoressa McGonagall assegnò una gran quantità di punizioni.

La fortunata tredicesima fu l'inizio di un viaggio molto lento verso l'infermeria, viaggio che Harry e Hermione fecero con una tartaruga molto confusa e dallo sguardo decisamente ottuso.

Harry e Hermione erano seduti con Ron in infermeria. Il rosso era ora in forma umana, ma il suo corpo era ancora coperto di macchie viola - ricordo della sua nuova 'pelle'.

"Quindi ora può tornare con noi, Madama Pomfrey?" chiese Hermione.

La donna si mosse velocemente verso di loro e scrutò con attenzione Ron. "Come si sente adesso, Signor Weasley?"

"Oh," iniziò Ron, "molto me-"

Il ragazzo si zittì per nessuna ragione apparente, ci fu un forte pop e riprese l'aspetto di una tartaruga.

Madama Pomfery corrugò la fronte, corse all'armadietto dei medicinali e prese la bottiglietta necessaria. Ritornò da quello che, al momento, era un animale piuttosto confuso, gli aprì la bocca e vi versò un cucchiaino di pozione.

Ci fu un altro forte pop e l'infelice creatura fu sostituita da un altrettanto infelice Ron.

"Quello," gridò, "è stato odio-"

Ancora un pop e al suo posto un'altra volta la tartaruga.

"Hmm," disse Madama Pomfrey. "Non devo avergliene dato abbastanza."

Diede alla creatura un'altra dose di due cucchiaini di miscela. Dopo un altro pop, Ron riapparve.

ancora odioso! Sono a posto?"

"Non ancora, temo." Replicò Madama Pomfrey vivacemente. "Dopo questo piccolo incidente, dovrà restare qui per un paio di giorni. Non vogliamo che si trasformi durante una lezione di Cura delle Creature Magiche, no?"

Ron impallidì ancora di più. "No, Hagrid vorrebbe tenermi!"

Da qualche parte nella scuola una campanella suonò.

"Scusa, Ron," disse Hermione dispiaciuta. "Abbiamo lezione adesso."

"Ci vediamo dopo, amico," aggiunse Harry con tono di scusa. "Er. Grazie per aver preso l'incantesimo al posto mio."

"Nessun problema, è per questo che ci sono gli amici," sorrise Ron alcuni istanti prima che ci fosse un altro pop…

Harry e Hermione arrivarono a Cura delle Creature Magiche un paio di minuti in ritardo. Hagrid rivolse loro un sorriso comprensivo prima di continuare a fare lezione alla classe sulla gioia di possedere cose che strisciano, si muovono in modo serpentino e attaccano le persone subdolamente.

Lanciarono sguardi velenosi ai tre compiaciuti Slytherin che erano stati riportati al loro normale aspetto durante la loro breve assenza.

"Comunque, come dicevo," continuò Hagrid ad alta voce nel tentativo di allentare la tensione che già cominciava a crescere, "c'ho un Runespoor in questo recinto qui. Chi sa dirmi cos'è?"

Hermione lanciò a Blaise un'ultima occhiata assassina, poi alzò di scatto la mano.

"Sì, 'ermione?"

"Un serpente magico a tre teste. La testa di destra è il pianificatore, quella in mezzo il sognatore, e quella a sinistra è il critico. Il pianificatore decide dove va il Runespoor e cosa farà, anche se le visioni del sognatore portano spesso un Runespoor a rimanere bloccato per giorni, perso nelle sue fantasie. Il critico, le cui zanne sono estremamente velenose, sibila di continuo irritato, equilibrando i contributi del pianificatore con quelli del sognatore. Spesso le altre due teste si alleano contro il critico e lo staccano a morsi - Runespoor a due teste non sono rari."

Hagrid e il resto della classe guardarono Hermione con orgoglio come al solito, poi annuirono in una sorta di apprezzamento.

"Comunque, questo Runespoor c'ha tutte le sue teste, c'avete fortuna oggi!"

"Vuoi dire," scandì lentamente Draco," che dovremmo essere contenti perché quel serpente gigante possiede ancora la testa con le zanne estremamente velenose?"

Hagrid gli sorride radioso. "Già! Grandioso, vero?"

Draco sollevò un sopracciglio e non rispose.

"Ora vi dividerete tutti in piccoli gruppi così non lo spaventerete. Non più di sei per gruppo, per favore. Veloci!"

In pochi istanti, l'intera classe si era divisa in gruppi - eccetto, come prevedibile, per certi Slytherin e Gryffindor. Si guardarono gli uni gli altri, poi con riluttanza si mossero per mettersi in gruppo tutti insieme.

"Sono un po' confuso," iniziò Blaise nel tentativo di riempire lo sconfortante silenzio che era calato mentre attendevano il loro turno. "Che succede tra te e Potter, Draco?"

"Blaise," sospirò Draco," potresti ancora non averlo notato, ma succede sempre qualcosa tra me e Harry."

"E allora perché non può 'toglierti dalla testa'?"

"Non lo so e non voglio saperlo!" gridò Draco.

"Io penso," disse Pansy con un sorrisetto, "che tutto questo abbia a che fare con una certa pozione d'amore. E il modo in cui Draco è riuscito a farla consumare ai ragazzi Gryffindor."

Lanciò a Harry un'occhiata maliziosa e notò che il suo collo era diventato rosso. Draco stava studiando spasmodicamente un cespuglietto lì vicino.

"Sai," disse Blaise pensierosamente, "non ci hai mai detto com'è andata, Draco."

Draco lo guardò torvo, poi fissò dritto Hermione.

"Oh, non guardare me," aggiunse vivacemente Hermione, "sono interessata quanto te. So che qualcosa è successo, ma che cosa?"

A questo Harry si voltò.

"Non apprezzo," disse glacialmente, "che la gente parli di me come se non fossi presente."

"Okay," ghignò Hermione. "Harry, per favore, dì al tuo eccitato pubblico cosa è successo. Puoi intervenire anche tu, Draco."

Harry arrossì e aprì la bocca.

"Ehi voi, venite qua!" li chiamò Hagrid.

Draco rivolse a Harry un'occhiata interrogativa, poi seguì Pansy, Blaise e Hermione verso il loro insegnate e il suo nuovo 'animaletto'.

Mi chiedo, pensò, cosa stesse per dire Harry. Vorrei sapere a cosa sta pensando.

Aspetta…

Lentamente Draco strisciò alle spalle di Harry, che fissava avidamente il mezzo-gigante blaterare. Si portò vicinissimo a lui e si chinò in modo che le sue labbra sfiorassero il collo di Harry.

"Nonostante tutto quello che è successo dopo," sussurrò, notando come il ragazzo più basso rabbrividisse alla sensazione del suo respiro sulla guancia, "non puoi negare che quella notte ti sia piaciuta almeno tanto quanto è piaciuta a me."

Harry parve determinato a ignorarlo. Con un sorrisetto cattivo e un'occhiata attenta al loro ignaro insegnate, Draco posò un bacio giusto sotto l'orecchio del ragazzo.

Con un grido soffocato, Harry saltò verso il recinto. Ci fu un sibilo raccapricciante, poi un guaito più forte da parte del moretto.

Draco vide shockato una delle teste del serpente staccarsi velocemente dalla caviglia del pallidissimo Gryffindor.

"Draco…" mormorò Harry, poi si accasciò. Draco riuscì appena ad afferrare il ragazzo svenuto prima che colpisse il terreno.

 

Slytherin = Serpeverde
Gryffindor = Grifondoro
Madam Pomfrey = Madama Chips

Il Runespoor è un serpente magico realmente esistente nel mondo di Harry Potter. è citato in "Animali Fantastici e Dove Travarli", libro che ovviamente non ho. di conseguenza non so ce i traduttori abbiano cambiato il nome di questo animale o meno. Io per ora lo lascio così, ma se qualcuno avesse quel libro potrebbe dare un'occhiata e farmi sapere?
Grazie a chi ha letto e, in particolare, a chi ha commentato.
Mi scuso per essere sparita, ma tra esami, settimane lontano da casa e un lungo periodo di inattività della somma autrice, i tempi di aggiornamento si sono un pochino allungati.
Ci si rivede al prox capitolo… e mi raccomando: commentate!

P.s. A proposito: anche questo titolo vi ha fregato, vero? ;P

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Capitolo 14
*** Go, Go Gryffindor! ***


Capitolo 14: Vai, Vai Gryffindor!

Tradotto da yumeko





"H-Harry?" mormorò Draco stringendo il ragazzo tra le braccia. "Svegliati!" Lo scosse. "Perché non ti svegli? Per favore, mi dispiace, non volevo… per favore svegliati…"

Draco sentì grandi mani allontanare Harry da lui e sollevò lo sguardo per vedere Hagrid che lo fissava preoccupato.

"Ci penso io a lui, starà bene."

Senza attendere una risposta, il mezzo-gigante sollevò il ragazzo svenuto ed iniziò a correre verso il castello. Draco non potè fare altro che osservarlo shockato.
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Diverse immagini gli scorrevano davanti agli occhi. Un paio gigante di mutandine volanti, una fila di tartarughe viola che ballavano, ondate di lingue di serpente che gli leccavano il viso, due grandi occhi grigi…

La serie di immagini iniziò a rallentare e Harry, alla fine, si rese conto di poter aprire gli occhi.

Per una qualche ragione, c'era ancora una enorme tartaruga viola nella sua diretta linea di sguardo. Una strana ombra marrone fece qualcosa e la tartaruga si trasformò con un pop in una strana ombra rossa.

"Harry!" strillò la macchia marrone dopo un istante. "Sei sveglio!"

"Quella roba è ancora disgustosa," si lamentò la macchia rossa.

"Smettila di lamentarti, Ron. Il tuo migliore amico è appena tornato da un passo dalla morte e tutto quello che sai fare è lamentarti della tua medicina."

Harry contemplò per un momento le due ombre, poi ebbe la brillante idea di inforcare gli occhiali. Le macchie assunsero l'aspetto di Ron e Hermione, così sorrise.

"Cos'è successo?" chiese.

"Beh, da quello che ho visto, Malfoy ti ha detto qualcosa, tu sei saltato e la testa velenosa del Runespoor ti ha morso."

Harry arrossì, ricordando cosa Draco gli avesse detto.

"E poi?"

"Beh," rispose Hermione, "Malfoy ti ha afferrato al volo, poi Hagrid ti ha preso da lui e ti ha portato qui. Appena in tempo, secondo Madama Pomfrey. Un attimo più tardi e non avrebbe potuto somministrarti l'antidoto in tempo."

Harry, comunque, non aveva sentito molto della spiegazione. "Mi ha afferrato al volo?"

Hermione ghignò. "Sì. Draco Malfoy, il tuo cavaliere dalla scintillante armatura."

Harry le lanciò uno sguardo, accennando col capo a Ron che era decisamente troppo occupato a togliersi le crosticine viola per sentire realmente qualunque cosa si stessero dicendo i due.

"Tu…?"

Hermione sorrise compiaciuta. "Certo che lo so, era davvero ovvio."

Harry arrossì ancora, ma era veramente sollevato che almeno uno dei suoi amici era a conoscenza del suo segreto e non pareva preoccuparsi per la decisamente particolare relazione che c'era tra lui e Draco. "Oh, stai zitta, tu," sorrise.

Draco mi ha afferrato al volo…

"Comunque," disse vivacemente Hermione. "è davvero tardi, credo che, ora che stai bene, andrò a letto."

"Pensi che posso andarmene anch'io da qui?"

"Non sia stupido. Lei e Ronald avete bisogno di restare qui almeno un'altra notte," replicò Madama Pomfrey avvicinandosi di corsa. "Sono felice di vederla sveglio, Harry. Come si sente?"

"Ma le mie trasformazioni si sono tutto tranne che fermate!" piagnucolò Ron.

"Sì, tutto tranne che. La terrò qui finchè non potremo eliminare quel 'tranne'. Harry?"

"Oh, sto bene, davvero," ghignò Harry mentre osservava un Ron di cattivo umore tornare verso il letto. "'notte."
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Harry si svegliò di colpo, guardandosi attorno freneticamente per capirne il motivo.

"Harry?" sussurrò una voce.

"C-chi è là?" replicò debolmente.

Harry sentì il rumore di due piedi che si dirigevano verso di lui, poi udì il raschiare delle cortine del suo letto che venivano spostate.

La luce della luna si riflesse per un momento su dei capelli biondissimi.

"Draco?"

Le molle del letto cigolarono mentre Draco si sedeva di fianco a Harry che dovette, a sua volta, alzarsi a sedere.

"Harry, stai bene?"

"Oh, sì," disse Harry leggermente a disagio. "Sto bene."

Ci fu una lunga pausa. Improvvisamente Draco disse, "Harry, mi spiace davvero. Per tutto. Non volevo che andasse così."

"Lo so, è tutto a posto," rispose Harry con tono confortante. Ci pensò per un istante.

Era tutto a posto? Poteva davvero perdonare Draco per tutto quello che gli aveva fatto?

Non ci volle molto alla sua mente per decidere che, nonostante tutto quello che era accaduto negli ultimi giorni, settimane, anni persino, ora che Draco era seduto lì con lui a scusarsi, scusarsi davvero, sì, poteva.

"Lo è davvero. Ti perdono."

Sentì un forte sospiro. "Davvero?"

Harry sorrise. "Davvero davvero."

Ci fu un altro (stavolta più confortevole) silenzio.

"Non ho mai voluto che tu prendessi la pozione quella notte, comunque," disse Draco alla fine.

"Huh?" chiese Harry completamente perso.

Draco si gelò. Sto cercando di essere onesto, pensò. Tanto vale esserlo fino in fondo.

"Non volevo che tu prendessi la pozione d'amore."

Harry si chinò in avanti, apparentemente non rendendosi conto di quando adorabile lo facesse sembrare la luce della luna che giocava sul suo viso. "Perché?"

Davvero Harry non lo sa o vuole solo sentirselo dire ad alta voce? Beh, in ogni caso suppongo di doverglielo.

"Perché, Harry," sussurrò. "non voglio che tu sia innamorato di nessuno che non sia io." Poi si sporse verso di lui e catturò le labbra dell'attonito ragazzo con le proprie.

Wow. Draco mi sta baciando. Draco Malfoy mi sta baciando e non lanciandomi maledizioni o cercando di ferirmi.

E vuole che io sia innamorato di lui.

Goal!

Draco si ritrasse. "Va tutto bene, Harry? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"

Dannazione, ho dimenticato di ricambiare il bacio. Idiota, Harry, tu sei un idiota.

Harry ghignò e si chinò per baciare nuovamente Draco, stringendolo tra le braccia e facendogli scorrere provocante la lingua per tutto il labbro inferiore.

Draco, in risposta, approfondì il bacio, facendo scorrere le mani per tutta la schiena e il petto di Harry e spingendolo poi all'indietro per farlo sdraiare sul letto. Harry gemette in apprezzamento quando sentì Draco far scivolare una mano sotto la maglia del pigiama per giocare alternativamente con i suoi capezzoli e si arcuò contro di lui.

Draco, essendo decisamente inesperto in quest'area, non fu del tutto certo di cosa Harry stesse cercando di dirgli. "Ho fatto qualcosa di sbagliato?"

"Beh, lo hai fatto adesso! Per l'amor del cielo, continua, Draco!"

Draco sorrise e sollevò ancora di più la maglietta di Harry, depositando dei baci vicino al suo ombelico. "Sei," bacio, "così," bacio, "esigente," bacio, "a," bacio, "volte."

Si spostò ancora più in alto per succhiare uno dei turgidi capezzoli di Harry. "E mi piace parecchio," aggiunse maliziosamente. Harry si limitò a gemere in risposta e sia arcuò ancora per far sentire a Draco la sua ormai considerevole erezione. Draco ghignò e iniziò a far scorrere in maniera stuzzicante le dita giù per il busto di Harry…

"Oh dei, i miei occhi! I miei poveri, poveri occhi!"

Harry si staccò immediatamente da Draco per vedere solo una macchia confusa. Si tolse il biondo di dosso e cercò gli occhial , mentre sentiva Draco muoversi per sedersi al suo fianco.

Quando fu di nuovo in grado di vedere decentemente, due occhi blu molto shockati incontrarono i suoi.

Ron guardò Harry, poi Draco. Volse gli occhi al cielo e si sedette sul letto. Poi saltò in piedi ancora, guardando il letto con disgusto come se si stesse chiedendo (o stesse cercando di non chiedersi) cosa esattamente fosse successo nel punto in cui si era appena seduto. Alla fine, dopo aver ripetuto questa piccola e strana danza di orrore, si concentrò di nuovo su Harry.

"Spiega."

"Beh," iniziò Harry. Non era molto felice di essere seduto a cercare di parlare al suo migliore amico mentre aveva ancora una situazione estremamente imbarazzante e decisamente deconcentrante in certe parti del suo corpo.

Dudley, pensò. Dudley in minigonna. Dudley in minigonna e tacchi a spillo. Dudley solo in minigonna e tacchi a spillo. Eww… concentrati, concentrati, Harry.

"Um. Sono gay, per prima cosa."

Ron sbuffò. "Harry, questo lo sappiamo da anni, da quando volevi organizzare una squadra di cheerleader di Quidditch e guidare tutta la dannata faccenda." Si voltò verso un Draco leggermente confuso. "È stato quando la Umbridge lo ha squalificato, suppongo avesse un po' di energia in eccesso."

"Oh." Ridacchiò Draco. "Davvero?"

"Oh sì, aveva disegnato i costumi e tutto il resto. Aveva anche mostrato a me e Hermione la coreografia che aveva preparato."

"E?" chiese Draco, gli occhi brillanti.

"Beh, cosa credi? Hai mai visto alcun segno di una squadra di cheeerleader tra i Gryffindor?" fu la replica.

"No," rispose Draco lievemente sognante, immaginando Harry vestito da cheerleader. "Proprio nessun segno."

Harry guardò Draco con interesse. Ron guardò Harry con orrore. Draco guardò Ron con divertimento. Harry guardò Draco cercando di capire cosa fosse tanto divertente. Ron fissò Draco. Draco sorrise compiaciuto a Ron. Harry guardò Draco e Ron in ulteriore confusione.

Ron decise di riprendere il controllo della situazione. "Comunque, Harry, continua a spiegare."

"Spiegare cosa?"

"Beh, lo sai, perché Malfoy in questo momento è seduto sul tuo letto?"

"Perché è venuto a vedere se mi sentivo meglio?" chiese Harry cautamente.

Ron si accigliò. "E perché avrebbe dovuto farlo?"

Harry non notò Draco fare alle sue spalle frenetici cenni di stop. Fortunatamente non lo notò nemmeno Ron. "Perché, per prima cosa, sentiva che era colpa sua se sono finito qui."

Draco si diede uno schiaffo in fronte, già presagendo la successiva domanda di Ron. "E perché avrebbe dovuto?"

Harry fissò impotente Draco che decise fosse il momento di intervenire. "Weasel(*), dubito fortemente che tu voglia sapere la risposta a questa domanda."

"Rispondi alla domanda!"

Draco sorrise soddisfatto. "Beh, alcune notti fa, mentre voi dormivate, sono volato fino al vostro dormitorio vestito in pelle e ho dato a Harry una bella sculacciata. E posso con sicurezza dire che gli è piaciuta. Molto."

Ron divenne verde e borbottò qualcosa del tipo "No, non credo proprio che avrei voluto la risposta a quella domanda…"

Harry rivolse a Draco un'occhiata afflitta e fu ripagato da un braccio slanciato che gli si avvolse possessivo attorno alla vita.

Dopo un momento, Ron decise di essere di nuovo in pieno controllo del proprio stomaco e fissò due occhi sorprendentemente scaltri sui due ragazzi a letto insieme. "Quindi… state davvero insieme, allora?"

I ragazzi si guardarono l'un l'altro. All'unisono dissero con una leggera esitazione, "Io penso di sì…" poi si guardarono ancora e si sorrisero.

"Bene," disse Ron. "Più tardi avrò bisogno di una terapia seria per questo, ma per adesso possiamo andare avanti intanto che il mio cervello funziona ancora. Cosa cambia questo nel gioco?"

Draco ghignò. "Oh, io sono ancora dentro," replicò. "Mi rifiuto di lasciare e perdere il premio alla fine."

"Vuoi dire che non l'hai già ottenuto?" domandò Harry.

"Beh, forse, ma pensa alle possibilità… Avanti, sarà divertente. Ammettilo."

Harry contemplò la situazione per un istante, poi annuì lentamente. "Sì," disse pensieroso. "Le possibilità."

Ron prese a battere un piede a terra. "Qualcuno si prende la briga di spiegarmi cos'è tutta questa storia del premio?"

"Harry!" strillò Draco , gongolando. "Vuoi davvero dire che non hai detto loro nulla del vero gioco?"

Harry cercò di farsi piccolo piccolo, senza tuttavia riuscirci. "Er, no?"

"Harry…" iniziò Ron minacciosamente.

"Um. Hai presente il gioco che stiamo facendo con gli Slytherin? E il modo in cui tu e Hermione avete sfidato Blaise e Pansy?" si bloccò.

"Sì…"

"Inrealtàèungiocoperversoincuiseperdidovraiessereloroschiavoperunasettimana."

"Cosa?"

"In realtà, uh, è un gioco perverso in cui se perdi dovrai essere schiavo del tuo sfidante per una settimana."

"Cosa!"

"Scusa."

"Scusa?"

"Er, sì," mormorò Harry.

Ron collassò sul letto di fronte a quello su cui erano seduti Harry e Draco.

"Suppongo che questo spieghi la conversazione che abbiamo avuto con Blaise e Pansy l'altro giorno sul fatto che Hermione preferisce ciò che ha Blaise."

Draco ghignò maliziosamente, confermando i sospetti di Ron.

"Allora, cosa hai intenzione di fare?" chiese Harry.

Ron fissò Harry come se fosse completamente stupido. "Vincere, ovviamente!"

"Ma io pensavo-"

"Sono un Gryffindor! È mio dovere non permetter che la mia casa sia sottomessa e fare di Pansy la mia schiava del sesso per una settimana!"

"Io non ho mai parlato di schiavi del sesso," commentò Harry. "Anche se quello era il concetto sottinteso," aggiunse con un sorrisetto.

"Oh. Già." Ron arrossì. "Voglio dire, voglio solo vincere così che lei non mi obblighi a fare nulla. Io non le farei assolutamente niente del genere. Io. Già…"

"Non preoccuparti, Weasel," disse Draco allegramente, "quando avrò vinto, io e Harry sperimenteremo ogni genere di giochino perverso." Ignorò Ron che iniziava a boccheggiare alla ricerca d'aria. "Sarai il benvenuto se farai lo stesso. Ti assicuro che Pansy ha un ampio repertorio di interessanti talenti che sarebbe molto felice di dividere con te."

"Oh, smettila," lo rimproverò Harry. "Lo stai facendo arrossire." Indicò un Ron di un bel rosso melanzana.

"Obbligami." Draco inarcò in modo seducente un sopracciglio.

"Okay…" replicò Harry sporgendosi verso Draco e prendendo tra le dita il mento del ragazzo.

"Ahem."

"Oh, che c'è adesso, Weasel?" chiese Draco.

"Cosa vuol dire, che c'è adesso?"

"Questa conversazione è decisamente finita," disse fermamente il biondo. "Vai a letto e lasciaci in pace."

"Lo farò," disse Ron. "Solo se lo fai anche tu."

"Okay."

Draco sollevò le coperte del letto di Harry e vi si infilò sotto, appoggiandosi al petto del moretto.

"Non lì, Malfoy. Nel tuo letto. Non ti permetterò di molestare il mio migliore amico tre letti più in là dal mio Diglielo, Harry!" ordinò il ragazzo arrossendo furiosamente.

"Ma Ron…" piagnucolò Harry.

"Weasel…"

"Harry, non può restare qui. Voi due potrete continuare un'altra volta, preferibilmente senza che io lo sappia."

"Ma-"

"Harry. Adesso."

Harry fissò implorante il suo migliore amico, ma il ragazzo non dette alcun segno di ripensamento.

"Bene," sputò con tono petulante. "Draco…"

"Mi stai davvero mandando via?" si lamentò il ragazzo incredulo.

"Temo di sì," sospirò Harry lanciando occhiatacce accusatorie a Ron.

"Huh." Draco scese dal letto. "Ci vediamo domani, Harry. Sperando di non vedere te, Weasel."

Uscì dall'infermeria e scese nei sotterranei borbottando qualcosa sul fatto che 'certe persone non sono divertenti'.



 

(*) Weasel (pronunciato wi:z/l) in inglese significa donnola. In realtà è una presa in giro sul cognome Weasley (pronunciato wi:zli) che Draco rivolge spesso a Ron. Lo fa anche quando, nel terzo film, Draco incontra Ron ed Hermione davanti alla Shrieking Shack (la Stamberga Strillante). Lì chiama Ron Weasel-bee (pronunciato wi:z/lbi:). Purtroppo in italiano non è possibile rendere la presa in giro e infatti nel film c'è un patetico Weasleyuccio, però, vabbè… accontentiamoci…

Madama Pomfrey = Madama Chips
Gryffondor = Grifondoro
Slytherin = Serpeverde

Ringrazio tutti i lettori, ma soprattutto chi ha lasciato una recensione. Ormai lo sapete che mi fa molto piacere un commentino, veeeero?
Mi scuso per l'enorme ritardo, ma la somma autrice ha rallentato molto gli aggiornamenti ed io devo conciliare l'opera di traduzione con gli impegni dell'università.
Mi spiace. Cercate di avere un po' di pazienza ancora per un mesetto…
Tra l'altro Sputzo non sa se prima di luglio aggiornerà con un nuovo capitolo (per ora è ferma al 16esimo), ma certamente per tutto il prossimo mese sarà in vacanza, quindi per il resto si salta ad agosto. Di conseguenza, io ne approfitterò con un po' di calma per mettermi in pari con lei.
Ancora un ringraziamento a chi ha commentato, in particolare (perdonami, al momento il nick mi sfugge) a chi ha controllato le notizie sul Runespoor.
Che dire ancora? Beh, ovviamente recensite… ;P

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