Un giorno saprai di lui.

di Aivlis296
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una semplice mattina. ***
Capitolo 2: *** Spettegolezzi ***
Capitolo 3: *** Intervista ***
Capitolo 4: *** L'incontro? ***
Capitolo 5: *** Una rapida permanenza. ***
Capitolo 6: *** Torre Titans e... Guai! ***
Capitolo 7: *** Chiamata. ***
Capitolo 8: *** Un passo in dietro. ***
Capitolo 9: *** Una piacevole serata. ***
Capitolo 10: *** Incontro con il 'vento della notte'. ***
Capitolo 11: *** Incubo ***
Capitolo 12: *** Una se ne va e un'altra ritorna. ***
Capitolo 13: *** Taramango...? ***
Capitolo 14: *** Calamite ***
Capitolo 15: *** Torte, collane e colazione. ***
Capitolo 16: *** Happy Family House ***
Capitolo 17: *** Colazione... ***
Capitolo 18: *** Insicurezze. ***
Capitolo 19: *** Domande ma nessuna risposta. ***
Capitolo 20: *** Il piano. ***
Capitolo 21: *** Emozioni ***
Capitolo 22: *** lo dirò, non adesso, ma lo dirò. ***
Capitolo 23: *** I diciotto si fanno una volta sola. ***
Capitolo 24: *** Amore, l'inizio? ***
Capitolo 25: *** Insicuro. ***
Capitolo 26: *** Verità. ***
Capitolo 27: *** Cuore di roccia ***
Capitolo 28: *** Terra ***
Capitolo 29: *** Confessioni ***



Capitolo 1
*** Una semplice mattina. ***


Ciao a tutti, ecco la mia vecchia storia ri-scritta un po' meglio e con meno errori si spera, pian piano spero di correggerla tutta.
Buona letture.

 



“Stai fermo, oppure non verrà bene!”

Brontolava la ragazza mentre cercava di togliere il residuo della tinta nera da Mark.
Lei era magra, pallida, capelli scuri come la pece raccolti in una coda e due enormi occhi azzurri tendenti al viola affossati.
Dava l’impressione di un’anima tormentata che ne aveva passate tante e ne passava ancora.
Tutt’altro era Mark, un bambino sui sei anni, piccolo d’altezza per la sua età ma in compenso aveva due grandi occhi azzurri dove ci si poteva quasi cadere dentro.
Era un ragazzino molto allegro, curioso e molto, forse fin troppo, sensibile.

 

Certo, ora non sembrava tanto contento, per via di Rachel che gli stava asciugando i capelli con l’asciugamano e non lo lasciava respirare.

Infatti finì per perdere la pazienza e urlargli contro:

“Ufffaaaaaaa! Perché devo farlo? Nessuno dei miei compagni lo fa, e poi mi hai sempre detto che non devo vergognarmi di quello che sono!”

Dopo un’ultima passata d’asciugamano Rachel rispose:

“Ma devi proteggere te e la tua identità!”

Lei le sorrise e lui non poté tenere a lungo il muso.

“Va bene, ma sbrigati, non voglio fare tardi a scuola!”

Rachel finì di sistemargli i capelli, mentre gli pettinava pensò che era buffo vedere tutta quella preoccupazione per la scuola, ma che in un certo senso la rendeva orgogliosa.

Finito di sistemarlo disse:

“Ecco fatto, lindo e pulito, fatti un po’ vedere quanto sei bello!” il bambino si girò verso di lei ma aveva un’espressione molto sconsolata.

Rachel si inginocchiò vicino a lui e, con un sorriso nemmeno troppo convinto, chiese:
“Che hai adesso? Abbiamo finito e non sei nemmeno in ritardo per la scuola!”

Mark la guardò ma non disse nulla.

Lei allora gli appoggiò le mani sulle spalle per incoraggiarlo e richiese:

“Cos’è che ti manca?”

Il bambino guardò il pavimento e dopo un po’ di attimi di silenzio, rispose:

“Un papà…”

 

La ragazza stavolta distolse lo sguardo, si alzò in piedi e cercò di cambiare argomento:

“Dai andiamo, sennò arrivi in ritardo… E poi ti ho preso le tue merendine preferite!”

Il bambino sembrò scordare il discorso e il suo viso si illuminò immediatamente:

“Ma quelle merendine a forma di animale?” chiese tutto emozionato.

Rachel si sentì sollevata, anche sta volta aveva funzionato il suo piano: 

“Esatto!”

“Posso mangiarne uno ora? Perpiacereeee!!”

Iniziò a pregarla.

“Uff.. va bene, ma guai a te se sporchi la macchina!”

Disse lei facendo la finta severa.

“Yuppi!”

Il bambino prese il suo zainetto e corse in macchina, sgranocchiando un biscottino al cacao a forma di giraffa.

 

Dopo aver messo Mark sul seggiolino, si mise al volante e finalmente partirono.

Il bambino però si incupì di nuovo, Rachel sospirò e poi disse, preparandosi per IL discorso:

“Sai che lui ti vuole bene, vero?”

“Si, lo so, ma allora perché non è qui con noi?”

Ribatté arrabbiato.

“Mark, la vita è fatta di scelte e problemi,  questa è stata… la scelta più sicura, sia per noi che per lui.”

Mark intanto guardava fuori dal finestrino un po’ confuso dal discorso.

“Non credo di aver capito tanto… Guarda, siamo arrivati!”

Rachel fermò la macchina e si girò verso Mark che si stava già slacciando la cintura.

Gli sorrise e rispose:

“Te l’ho spiegherò dopo scuola.”

Il bambino scese giù dalla macchina, ma la ragazza lo richiamò:

“Ah! mi raccomando Mark, niente poteri!”

Il bambino sorrise:

“Va bene, ti voglio bene MAMMA!”

“Anch'io ti voglio bene, fai il bravo!”

Lo guardò andare verso la scuola, mentre lo guardò entrare disse, con un filo di voce:
“Non sai quanto gli assomigli, me lo ricordi ogni volta che ti guardo... mi manca anche me, però chissà, se un giorno saprà mai di te…..”

Appena Mark entrò nella scuola ingranò la marcia e si diresse verso il lavoro.
 


Se notate errori scrivetemi pure che vedrò di sistemarli.
(Ps: se notate che c'è differenza da come è scritto da un capitolo all'altro tranquilli, lo sto risistemando, grazie per la pazienza e alla prossima)

 

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Capitolo 2
*** Spettegolezzi ***


Ecco il capitolo spero che vi piaccia :D Buona lettura! (se avete da dire qualcosa commentate ;D )
Il pomeriggio passò non tanto differente dagli altri giorni, fare l’infermiera era faticoso, ma per la ragazza era l’unico modo per sentirsi utile e a salvare la gente, era differente da come lo faceva sette anni fa, ma si sa, le scelte possono cambiare completamente la tua vita, infatti lei è…
“Rachel Roth! Quante volte le devo dire che non può perdere tempo con i pazienti e sentire tutte le loro ciance! Sa vero che se continua così dovrò spostarla nel reparto delle scartoffie?”
“Mi scusi signor direttore, ma quelle persone hanno bisogno di parlare, la maggior parte di loro non ha bisogno di farmaci… ma di persone che vogliono ascoltare!”
“Mi scusi signorina Roth? Le pare il modo?”
La ragazza guardò per terra, voleva mandarlo al diavolo, ma poi pensò a Mark, doveva continuare a lavorare….
“Mi scusi non so cosa mi è preso…”
“So io cosa lei ha preso! Una settimana di ferie non retribuite d’adesso, ci vedremo lunedì signorina Roth!”
Sbuffando la ragazza uscì dall’ospedale, mentre camminava per il cortile vide un anziano seduto per terra che aveva delle piccole convulsioni, lei si avvicinò e gli toccò la testa, usò i suoi poteri.
Il vecchio dopo essersi alzato e aiutato da Rachel  disse:
“Lei è un angelo, signorina, grazie… non mi volevano aiutare perché non ho abbastanza soldi, grazie… Grazie davvero!”
“Non so se sono un angelo… ma faccio di tutto per far del bene.”
“Ma lei lo è, glie l’assicuro, si fidi di un vecchio uomo stanco. Le auguro una buona giornata.”
“Se, una buona giornata, speriamo.”
Ormai erano quasi le sedici, doveva passare a prendere Mark e fare ancora la spesa, ma qualcosa la bloccò, una notizia sul TG:
“Grazie Adam, passiamo hai Titani.
Hanno appena salvato la città dal mal riuscito piano di Brother Blood, che è stato arrestato, ottimo lavoro Titani!
Ora un po’ di gossip sui nostri beniamini :
Nightwing e Starfire sembra che non siano più una coppia da un po’ di tempo, ma si pensa che lei voglia riprovarci, buona fortuna Star!
E ora parliamo di Cyborg! Ci ha confessato che si vede con qualcuno, chi sarà la ragazza del robot dal cuore d’oro?
E per concludere la coppia più amata…. Beast Boy e Terra! Wow, guardate le immagini, sembrano ancora innamorati dal primo giorno, molti scommettono sul giorno delle nozze… Bè cosa dire di loro? Sono già perfetti, perciò continuate così!
E ora passiamo allo Sport, ….”
La ragazza si strinse nelle spalle e disse con un filo di voce: “Già… perfetti…” e si avviò alla macchina.
Arrivata davanti alla scuola uscì dalla macchina aspettando che la campanella suonasse.
La coppia vicina a lei era formata da una donna grassoccia e gli occhiali spessi come il fondo della bottiglia con una pettinatura improponibile, invece il marito era più basso con i baffi sul color grigio di media corporatura, appena videro la ragazza partirono dei “sussurri”, anche se si sentivano a distanza di 2 Km…
“Bob! Ma quella è la mamma del bambino che va in classe con il cugino di secondo grado di Camil… Ho sentito dire che ha partorito giovanissima e non si sa chi sia il padre, roba da matti! E poi ho sentito che lavora come infermiera, mi vengono i brividi! Sai quante malattie si può beccare? Troppe! E chissà se il bambino è sano…  Una volta Camil ha detto che ha morso Robert, un compagno di classe, perché l’ha chiamato bastardino, povero Robert! Gli hanno dovuto mettere 3 punti. Quel bambino è proprio un animale! E poi Robert non aveva torto… quel bambino è un piccolo bastardo… è poi si sa come diventano, criminali! E nient’altro!....”
“Judit, Smettila! Ci sta guardando…”
Rachel gli guardò con uno sguardo di ghiaccio, alzò gli occhi e poi si diresse più vicino all’entrata.
DRiiiiiIIIIIiiiiNnnn!
La campanella era suonata e i bimbi iniziarono ad uscire… La coppia di prima  abbracciarono il loro figlio, la madre disse: “Ecco qui il nostro bellissimo Camil!” e il padre aggiunse prendendolo in braccio: “Il nostro ometto! Cos’hai fatto di bello?”
Il bambino, tutto fiero, disse: “Papà! Oggi abbiamo presentato il lavoro dei nostri genitori, tutti sono stati entusiasti del tuo lavoro da giudice!”
“Hahaha ne sono felice, adesso andiamo a mangiarci un bel hamburger tutti insieme!”
“Siiiiiiii!!!”
La famigliola si avvio per la strada…
Intanto Mark era arrivato e vedendo che la madre era distratta la richiamò:
“Mamma!”
“Hey! Com’è andata?”
“Bene…”
“Sicuro? Sai che sento se dici le bugie.”
“Uff… No mamma, va tutto bene, ma ho una fame da lupo!”
“Bè allora, si va a mangiare!”
“Si! Pizza?”
“Certo, salta in macchina!”


spero che vi sia piaciuto ;) alla prossima!
 

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Capitolo 3
*** Intervista ***


:D Ecco ilcapitolo ;) spero he vi piaccia :D (se volete commentte)
Dopo aver ordinato una pizza alla margherita e una hai quattro formaggi, il bambino giocava con i pupazzetti di Superman e un robot:
“Prendi questo! E quest’altro!”
La ragazza lo guardava e sorrideva, il bambino non poteva neanche immaginare che una volta lei stessa era un’eroina… la ragazza accarezza la chioma marrone del bambino e gli disse sorridendo:
“Metti via i giocattoli, sta arrivando la pizza.”
“Okey… Ma secondo te da grande posso diventare come Superman, o come Batman?”
“Da grande potrai diventare quello che vuoi, ma per adesso mangia la tua pizza!”
Quando finirono si diressero in macchina e ritornarono a casa (ormai era sera le 20:00).
La ragazza mise a letto il bambino dandogli il bacio della buona notte, poi essersi assicurata che stesse dormendo si diresse in salotto e accese la TV.
“Ed ecco a  voi il Titans giornale!
Sono Ketty e sono orgogliosa di presentare i Titani per una intervista esclusiva!!!
Bene stiamo intervistando i nostri amati eroi Titani, composti da:
Nightwing, Cyborg, Starfire, Beast Boy e Terra.
Allora: Nightwing, come ci si sente a essere il capo di una delle squadre più famose del pianeta?”
“Bè, Ketty, loro per me non sono una semplice squadra ma una famiglia, e non potrei essere più felice!”
“Aw, che carino! Sai di essere un vera e propria icona sexy? “
“Hahaha, addirittura, in realtà le mie fan me lo fanno notare, mandandomi, ogni tanto, dell’intimo… sinceramente è un po’ inquietante…”
“Hahaha sei molto divertente! Ma passiamo oltre…  In questo momento stai o non stai insieme a Starfire?”
“Bè… Abbiamo chiuso come coppia ma siamo comunque molto amici, anzi, direi che è la mia migliore amica!”
Starfire aggiunse sorridendo:
“Si! Lo posso affermare, anche se non stiamo più insieme lui rimane, per me, sempre un punto fisso di riferimento.”
“Bene ne siamo felici! Gente, qui abbiamo un Nightwing scapolo e una Starfire libera, non facciamoceli scappare! Hahaha, bè adesso basta, parliamo un po’ con te Star… Come ci si sente a essere un Titano?”
“E’ stupendo, come ha detto Nightwing è come una famiglia, mi hanno sempre supportato e  aiutato nei momenti di difficoltà, non c’è niente che ci separerebbe!”
“Su questo proposito, avrei una domanda, voi, circa 7 anni fa mi pare, eravate con un altro membro il suo nome era Raven se non erro… Non abbiamo mai capito che fine ha fatto, avete qualcosa da dichiarare?”
Ci fu un attimo di silenzio, e i titani si guardarono negli occhi poi Nightwing disse:
“Non vogliamo addentrarci dentro a questo argomento ma vi possiamo dire che Raven è ancora un titano e lo sarà sempre, ci piacerebbe avere sue notizie ma non abbiamo nulla, speriamo solo che stia bene…”
Ketty arrossì ma proseguì con l’intervista:
“Um… em… Si! Allora passiamo a Cyborg… E’ vero che ti vedi con qualcuno?”
“Si, mi vedo con qualcuno, di molto, molto importante…”
“Ma stai arrossendo?! AWww che dolce! E’ proprio vero che sei il gigante dal cuore d’oro! Vuoi dirle qualcosa in diretta?”
“Grazie Ketty, vorrei dirle che penso che mi sono veramente innamorato di lei… “
“AWWWwwww peccato che sei occupato, ti sposerei io all’istante! Hahaha, Ragazza chiunque tu sia non fartelo scappare! E ora passiamo alla coppia del “momento”, anche se ormai state insieme da 6 anni e qualcosina di più! Beast Boy come riesci a stare con una ragazza così allungo?”
“Bè Ketty, in realtà è molto semplice: fingere.”
Calò un silenzio in platea, Ketty continuò:
“Um… Credo di non aver capito molto bene…?”
“Fingere sempre che è il primo giorno… da innamorati, è questo il segreto….”
“Uh? Hahaha! Per un attimo mi hai fatto prendere un colpo!”
“Già, un colpo, hehe…”
“E lei signorina Terra? Concorda?”
“A bè, io e lui siamo I-N-S-E-P-A-R-A-B-I-L-I! Devo dire la verità lui ogni tanto è fastidios ma poi facciamo sempre la pace… hehe.”
“Hehe… credo di capire… Ma siamo curiosi di vedere un bacio in Live!!!”
Beast boy disse:
“In realtà non… non mi pare il caso… insomma…”
“Dai Beast Boy ti prego!!!”
“Va bene, va bene!”
La coppia si avvicinò e prima che si potessero baciare, Rachel spense.
Si diresse nella stanza del bambo e lo guardò dormire.
“Amore mio… Mi manchi”
Mentre diceva queste parole gli passò le mani nei capelli e gli diede un bacio e poi andò a dormire.


Ecco un altro capitolo ;)

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Capitolo 4
*** L'incontro? ***


Non sono sicura di averlo scritto del tutto correttò :s ma è leggibile ^-^ buona lettura
Il giorno seguente la ragazza si alzò e svegliò il bambino:
“Svegliati su!”
“Ma mamma… non mi sento tanto bene… forse la pizza era andata a male.”
Gli tocca la fronte:
“In effetti sei un po’ caldo e rosso in viso… vestiti comunque, che vediamo che dice il medico.”
Dopo averlo vestito andarono con la macchina dal medico.
“Signorina, sembra che sia solo una lieve influenza, tra una settimana starà già meglio.”
“Grazie mille dottore.”
“Non c’è di che, avanti il prossimo.”
La ragazza e il bimbo uscirono e si avviarono alla macchina.
“Mamma guarda!”
Il bambino si attaccò ad una vetrina, dove mostrava un combattimento in diretta tra i Titani e un super criminale che sparava dei raggi mentre volava.
“Uh… Quelli sono i Titani Mark, stanno affrontando qualche super criminale… come al solito. Dai vieni che hai bisogno di stare al caldo  e a casa”
“Aspetta mamma, Terra a spaccato una roccia in testa al cattivo e sta cadendo… Qui?”
Rachel si girò di scatto, vide il criminale cadere.
 Il super criminale cascò vicino a loro.
Al momento dell’impatto dal bracciale uscì un raggio laser, che si stava dirigendo verso il bambino.
Rachel, d’impulso, prende Mark tra le braccia cercando di fare da scudo.
Il raggio la colpì violentemente, l’impatto la fece cadere verso la vetrina che distrusse in mille frammenti di vetro…
Prima di svenire, Rachel, sentì Mark e delle voci lontane, ma famigliari:
“Mamma!!!”
“…Terra sei una cretina!”
“Io? Ma se è colpa tua Gar! Sei sempre in mezzo alle scatole!”
“Smettetela voi due! Non vi sopporto! Star puoi guardare chi è stato ferito?”
“Si Nightwing.”
“Mamma svegliati!”
Rachel svenne, ma non passò molto prima che Star la trovò:
“Ragazzi, venite qui! Questa persona… sembra quasi… non ci posso credere! E’….”
Nightwing raggiunse Kory e finì la frase : “Raven!”
Il bambino si avvicinò a Nightwing e gli urlò, con le lacrime agli occhi:
“Ti prego signor Nightwing faccia qualcosa per la mia mamma!”
Str e Nightwing si bloccarono.
Nightwing ripeté balbettando:
“M-mamma?”


Nightwing e Star ci sono rimasti di sasso XD, alla prossima ;)

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Capitolo 5
*** Una rapida permanenza. ***


Ecco il capitolo, buona lettura ;D

La ragazza aprì gli occhi e si alzò di scatto:
“D-dove sono? Aw, la testa mi fa male…”
Rachel si accorse di essere osservata, quando si rese conto da chi disse, incredula: “D-Dick, Kory?”
Kory l’abbracciò, urlò dalla felicità e disse: “RaaaaAAAvvvEEEnNNN! Mi sei mancata un sacco!!!”
“Kory lascia stare Raven… E per rispondere alla tua domanda: sei a casa, nella torre Titan…”
La ragazza spalancò gl’occhi e urlò preoccupata:
“Diavolo! Mark! Dov’è?”
Si alzò e si diresse all’uscita dell’infermeria, per sua fortuna vide il bambino che chiacchierava con Cyborg
“…E allora Batman a dato un pugno al Joker ed è caduto mentre- - MAMMA!”
Il bambino corse subito tra le braccia della madre, chiedendoli con aria preoccupata: “Stai bene? Ti ha fatto tanto male quel cattivone? Se voi vado li e lo picchio…”
“Sto bene e tu non picchi nessuno, hai capito?”
“Si mamma… Uh! Sai che Cyborg mi ha raccontato che ha incontrato Batman e Superman? Sai che bello! I miei compagni di classe saranno gelosi, ho incontrato i Titani! C’erto non è la Justice League ma sono sempre un gruppo di supereroi!”
Cyborg guardò la ragazza con aria interrogativa, Rachel scostò subito lo sguardo e disse: “Grazie Titani… Ma ora devo andare, Mark vieni.”
Star gli la blocco e disse: “Ma Rav-“ La ragazza la interruppe: “Rachel, il mio nome è Rachel, vi ringrazio davvero ma devo andare, il bambino non sta molto bene…”
“Ma mamma, io mi sento benisssssimisssimoooo, ti prego possiamo restare ancora un po’?”
In quel momento due persone entrarono dal corridoio mentre litigavano tra loro:
“…La vuoi smettere? Tè l’ho detto mille volte, se non eri in mezzo tutto sarebbe andato a posto, ma noooo!!! tu devi sempre stare al centro dell’attenzione vero?”
“Io? Al centro dell’attenzione? Senti chi parla! Tu-uh - Rae?!?”
Il ragazzo verde e la ragazza corvina si guardarono, poi la ragazza distolse lo sguardo e disse: “Scusate per il disturbo…”
Il ragazzo verde gli prese il braccio e disse: “Ow- ow- ow… Cosa? Te ne vai subito? Dopo sette anni che non ti vediamo, senza avere le tue notizie vuoi già andartene dopo cinque minuti?”
Rachel retrasse il braccio dalla presa e disse: “Si vede che ho altro da fare.” La ragazza prese il bambino dal braccio e prima di varcare la soglia Beast Boy disse: “Aspetta… per- per favore...”
La ragazza si voltò e disse, con gli occhi lucidi: “Non credi che ho aspettato abbastanza?” poi varcò la soglia. Il ragazzo cercò di seguirla ma Terra gli prese la mano e disse: “Amore lascia stare, stai qui.”
Rachel scendeva le scale della torre, il bambino continuava a chiedere: “Mamma? Che succede?” Senza avere nessuna risposta.
Usciti dalla torre la ragazza guardò Mark, era spaventato, si fermò e lei sorrise, cercando di trattenere le lacrime, il bambino non sorrise e disse: “Ma mamma, non devi piangere, il cattivo che ti ha fatto male è dietro le sbarre… Non tornerà a farti male di nuovo, ti proteggerò io!”
Rachel l’abbracciò e disse, mentre le lacrime scendevano silenziose:
“Hai… hai ragione, non tornerà, non tornerà mai da me.”
“Mamma… Sai una cosa?”
La ragazza si asciugò le lacrime e poi lo guardò negli occhi:
“Cosa Mark?”
“Non sei bella quando piangi.”
La ragazza sorrise:
“Già hai proprio ragione…”
Il bambino sorrise:
“Adesso si che sei bella, fallo più spesso!”
“Va bene, ma non possiamo stare qui. Mi dispiace…”
“Uffa, va bene, ma la prossima volta posso chiedere un favore a Nightwing?”
“Cioè?”
“Se mi saluta Batman?”
La ragazza lo prese per la mano e si avviarono per andare a casa:
“Certo, perché no?”

 
Spero che vi sia piaciuta ;) a presto (se volete commentate:D)!

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Capitolo 6
*** Torre Titans e... Guai! ***


Ecco un nuovo capitolo dela storia, spero che vi piaccia ;) è più lungo del solito :DDD

Nella torre Titan:
Beast Boy disse: “Ragazzi… Non- non me l’aspettavo, insomma, non credevo che fosse lei…  Ero troppo occupato a litigare con qualcuno...” Guardò Terra,  lei sbuffò ma non ribatté
“Comunque, sono contento che stia bene…”
Cyborg lo guardò e poi disse: “Sta bene e con un figlio…”
“Aspetta cosa?” Garfield restò di sasso.
Nightwing intervenne: “Il bambinetto che gli scorrazzava in torno…”
“Cavolo… Mi sono perso un sacco di cose… Aspetta, Raven è-è… M-MAMMA?” se prima era di sasso adesso era di marmo.
Cyborg disse: “A quanto pare… visto che la chiamava ‘mamma’…”
Starfire chiese: “Allora avrà anche un marito! Si sarà sposata! Ma- ma almeno poteva invitarmi alle nozze…?”
Nightwing sorrise e disse: “Non è detto Star, magari e solo fidanzata… Potrebbe aver senso, se né andata dalla torre perché voleva vivere una vita normale e stare col suo fidanzato fuori dalla torre… Non capisco però perché l’ha fatto così furtivamente…”
Star aggiunse: “Secondo me non dovremmo ficcare il naso nei suoi affari…”
“Hai ragione Star… ormai è passato tanto, troppo tempo…”
Garfield intanto si stava allontanando  e Cyborg lo seguì a ruota.
“Hey testa di verza… dove vai?”
“Non lo so, lontano da quelle cose assurde che state dicendo.”
Cyborg con faccia crucciata disse:
“Cosa? Perché assurde?”
Garfield sospirò e poi disse:
“Perché… Non può averlo fatto! Quando lasciò la torre,  Raven e --“
L’allarme suonò e la voce di Richard subito dietro:
“Ragazzi, l’allarme, andiamo!”
“Continuiamo dopo verza.”
I due seguirono il capo, pronti per l’azione.
 Intanto la ragazza corvina e il bimbo erano arrivati a casa…
“Adesso ti metti a letto e ti riposi.”
“Ma mamma io non mi sento malato!”
“Allora ti accompagno all’istante a scuola!”
“Ora che ci ripenso, un pochino mi sento male…”
Raven sorrise e poi chiese: “Come mai ieri eri così frettoloso di andare a scuola?”
Il bambino andò in camera sua, prese qualcosa dalla cartella e disse:
“Avevo dimenticato il mio disegno…”
“Fammi vedere com’è bello…”
Il bambino stentò, ma poi si arrese allo sguardo della madre e gli diede il disegno.
Rachel prese i disegno e appena lo vide si congelò.
“N-non può essere! NO!”
La madre preoccupata chiese: “D-dove hai visto questo?”
Il bambino non curante disse:
“Mmmh… L’ho sognato.”
“Ti ha detto qualcosa?”
“Si.”
“Cosa esattamente?”
“Ufffff…. Che barba…. Mi ha detto: ‘Un giorno verrò a farti visita nahnz’”
“Nahnz? Ne sei sicuro?”
“Si, cosa vuol dire?”
La ragazza si ricompose, e disse:
“N-niente, era solo un sogno, capita…  e da quanto tempo fai questi sogni?”
“Una settimana… .”
“Ti ha detto mai qualcos’altro?”
“Mamma, non me lo ricordo, sono stanco… posso andare a dormire?”
“Uh… c’erto… Ma Mark, avvertimi se risogni quella persona.”
La ragazza dopo aver messo a letto il bambino, andò nella sua libreria a cercare dei vecchi libri Azrathiani, e dopo aver trovato i libri interessati iniziò a sfogliarli.
Dopo qualche minuto trovò, purtroppo, quello che stava cercando….
“No! Non può essere così, ci deve essere un modo per fermare questa storia! Forza Raven, devi cercare una soluzione!”
Passò qualche ora sui libri, senza trovare risultati….
Quando il bambino si svegliò andò alla ricerca di sua madre, che la trovò nella biblioteca.
“M-mamma?”
La madre stava seduta nell’angolo della stanza, circondata da libri molto antichi, mentre singhiozzava.
La ragazza si accorse della presenza di Mark, riusciva a guardarlo in faccia a mala pena…
“Mark…” Sospiro “… vieni qui, abbracciami… per favore…” Il bambino eseguì l’ordine, la madre continuò: “Mark ti prego, perdonami…”
Il bambino chiese: “Per cosa, mamma? Non hai fatto nulla di male…”
“Vorrei tanto che tu avessi ragione…”
“Guarda che anche se non ho fatto la foto coi Titani, non sono arrabbiato con te.”
“Dovresti esserlo invece… Ma non per quello.”
Il bambino non capiva…
“Per cosa?”
“Perché sono tua madre e ti ho condannato, perché sei sangue del mio sangue…”
“Ma mamma io ti voglio bene, e sei la più brava del mondo!”
Al bambino venne in mente una cosa e disse:
“Sai ho fatto un altro disegno, vado a prenderlo!”
Mark fece uno scatto felino e ritornò un attimo dopo:
“Eccolo, è per te!”
La madre prese il foglio… e sorrise.
“Vedi? Questa sei tu e questo che ti tiene la mano sono io, stiamo facendo un picnic al mare e qui c’è scritto…”
La ragazza lesse la frase ad alta voce:
“Ti voglio bene…”
Ci fu un attimo di silenzio che venne interrotto da Mark, impaziente disse:
“Allora mamma? Ti piace? L’ho fatto io, tuuuuutto da solo!”
Rachel lo guardò e poi disse: “Sei stato bravissimo Mark, ti voglio bene anch’io.”
Il bambino sorrise e arrosi, si guardò intorno e poi disse:
“Ma… Mamma! Quello è la persona del mio disegno e del mio sogno!”
Il bambino indicò un immagine che ritraeva un uomo con quattro occhi tutto rosso.
La madre disse, sussurrando:
“…Trigon…”

 
Per adesso è tutto! :)

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Capitolo 7
*** Chiamata. ***


Ecco la storia, scusate se sono un pò lenta, ma è un periodo un pò nero, perciò non pubblicherò molto spesso, grazie per aspettare :) Scusate ma è un pò corto...

La ragazza corvina non aveva scelta, si assicurò che il bambino fosse andato a dormire di nuovo e poi subito prese il cellulare e chiamò:
“Torre Titan al vostro servizio, cacciamo via ogni cattivone che si presenterà davanti alla vostra porta, purché abbia dei superpoteri, se no chiamate la polizia o Batman, lui si che risolve qualsiasi problema,  ma potrebbe essere leggermente scontroso…”
La ragazza allontanò la cornetta e disse: “Ah… Dio Garfield perché devi sempre fare il deficiente!”
Poi riavvicinò la cornetta e disse “Passami Nightwing.”
“Ah-a, mi dispiace se vuole tutti o nessuno, perciò, cosa possiamo fare per voi?”
“Ti prego passami Nightwing, non ho tempo per giocare, Gar--.”
La ragazza si tappò subito la bocca e ci fu un attimo di silenzio dall’altra parte.
Finché Garfield disse:
“Rae?”
Per fortuna Nightwing prese subito il telefono e rispose:
“Pronto?”
“Dick? Ho un problema...”
“Umph… Senti lo so che è sempre stato nel tuo DNA contattarci solo quando ti serviamo, però sinceramente, mi verrebbe da dirti di arrangiarti… “
“Non si tratta di me… Si tratta di mio figlio, e del futuro della terra… TRIGON VUOLE TORNARE! Aiutandosi con mio figlio, ti prego… Non so cosa fare…”
Le lacrime iniziarono a scendere di nuovo, lo sapeva , non si meritava il loro aiuto… Ma non sapeva che altro fare.
“… Come posso incontrarti?”
“Ti do il mio indirizzo.”
Intanto Beast Boy tese le orecchie e protestò:
“Hey, vengo anch’io!!!”
Nightwing lo in zittì alzando l’indice e rispose:
“Va bene, arrivo appena potrò, a dopo.”
Beast Boy sbuffò:
“Dick! E che cavolo! Era Raven, io ho bisogno di parlarle!”
Nightwing lo guardò e disse:
“Raven non deve essere più affar tuo, mi hai capito? Adesso sei con Terra, come hai sempre voluto, era il tuo sogno no? L’incantesimo l’abbiamo fatto solo per te, e adesso sta qui buono!”
Garfield  si sedette, come poteva dargli torto?

 
Alla prossima!

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Capitolo 8
*** Un passo in dietro. ***


Ecco il capitolo, adesso ci saranno dei capitoli che racconteranno il passato di Raven, prima che se ne andasse dalla torre! Buona lettura!!!!

La ragazza corvina aveva quasi diciotto anni quando tutto ebbe inizio.
 “RAAAAAAAEEEEEEEEEEEEEE!!!”
 La voce di Beast Boy risuonò in tutta la stanza da letto di Raven.
 “Cosa vuoi?” Rispose Raven seccata mentre leggeva un libro.
“Um… svegliata male oggi?”
Si trasformò in un gattino e si sedette vicino a lei sul letto.
“Gar! Niente animali sul letto, lo sai! Comunque cosa vuoi?”
 Il mutaforma si ritrasformò in umano e disse: “Bè mi chiedevo se ti andava di venire a fare un giro in spiaggia… visto che gli altri sono andati per una missione con i Titani est… e io non ci sono voluto andare… stupido Aqualad….”
“Gar, cosa ti fa pensare che, siccome sei annoiato, hai il diritto di trascinarmi in cose che non mi interessano?”
 Garfield abbassò le orecchie, e sospirando rispose:
 “Aw, dai, quei libri non scappano mica…. Non puoi seeeeeeeeeempre passare il tempo a leggere… Vieni con me!”
Raven lo guardò:
“No.”
 “Dai!”
 “Non fati passare per la testa nemmeno per un secondo l’idea che io ti dica di sì.”
 Garfield prese la mano di Raven e la trascinò urlando:
“Hai appena detto sì!!!”
 “Ma neanche morta!!!”
 “Rae dai! Devi vivere in qualche modo! Soprattutto adesso che Trigon non ha nessuna influenza su di te!” “Lui è ancora vivo.”
Beast Boy la guardò negli occhi e rispose: “Ma grazie alla tua rinascita hai perso il suo legame per sempre!” Raven un po’ insicura continuò:
 “Ma se tornasse sulla Terra?”
 Beast Boy le prese la testa fra le mani e disse sorridendo:
“Ci saremo qui noi a fermarlo, come abbiamo sempre fatto.”
Raven sorrise e lui aggiunse:
 “Ah, ecco, Rae, così ti voglio!”
Raven non poté che seguirlo, lei lo sapeva… lui aveva ragione, era libera di vivere, finalmente.
Scesero le scale e si ritrovarono sulla spiaggia dell’isola Titan.
Beast Boy si trasformò in un cane e iniziò a correre per la spiaggia mentre Raven lo raggiungeva camminando.
Dopo una buona mezzora di camminata intorno alla isola Garfield si ritrasformò in umano e si mise seduto su uno scoglio,  iniziò a guardare il panorama, con sguardo malinconico… Raven si sedette accanto e disse:
“Cosa ti affligge Gar?”
“Ogni tanto mi manca…”
“Terra?”
“Si, Tara… Qui venivo sempre con lei, scusa, non dovremmo parlare di lei…”
Raven sospirò e rispose:
“E tu non dovresti tenerti tutto dentro…”
“Da dove arriva la predica?”
Scherzò Beast Boy, Raven sorrise:
“Vedi Rae, con lei… mi sentivo capito, non ero solo un ‘burlone’ con la pelle verde, riusciva a vedere più affondo… eravamo così simili… Non ho mai provato nulla del genere in tutta la mia vita…”
A Garfield iniziarono a scendere le lacrime:
“E pensare che l’ho persa per sempre mi uccide…”
“Garfield… Non è colpa tua, lo sai… E poi non sei solamente un ‘burlone’, ma una persona estremamente dolce e che si affeziona molto alle persone. Vedrai  che  ci sarà un'altra ragazza che ti renderà allo stesso modo felice.”
Garfield si asciugò le lacrime:
“Bè Rae, hai sempre la frase pronta vero?  Hahaha… Grazie… Davvero…”

 
Spero che vi sia piaciuto, alla prossima!

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Capitolo 9
*** Una piacevole serata. ***


Ecco il capitolo, siamo ancora nel passato, prima che Raven compia 18 anni, buona lettura XD.
 
 
Sorrise e Raven lo imitò… Dopo qualche attimo di silenzio continuò Garfield.
Erano tutte e due seduti su uno scoglio a guardare il panorama, finchè il ragazzo non ffece una domanda un pò inaspettata:
“…Ma… Tu ti sei mai innamorata?”
Raven restò un po’ paralizzata per l’imbarazzo…
“Um… bè, se non me lo vuoi dire… fa lo stesso…”
disse subito dopo;  aveva capito che si era spinto un pò troppo in la...
“Uh… No, non è che non voglio parlartene Gar… e che non me l’aspettavo… Insomma… Non abbiamo mai parlato in… in privato per così tanto tempo…”
“Adesso che mi ci fai pensare… hai ragione! Sai cosa? Mi piace parlare con te...”
 la malinconia di Beast Boy era scomparsa, era ritornato come sempre, solare e contento.
Raven si rasserenò vedendolo di nuovo sorridere e decise di rispondergli:
“ Ne sono felice… ritornando al discorso di prima… No, non avevo questo lusso…Le mie emozioni sono connessi hai miei poteri.... E i miei poteri "erano" connessi a mio padre… Se ne abusavo troppo lui mi avrebbe trovato...”
“Bè, ma adesso non hai nessun blocco, giusto?”
Raven appoggiò la testa sulle ginocchia  e rispose:
“… Si, ma allo stesso tempo no… E come se continuassi ad avere paura di me e che lui torni… Non voglio fare del male a nessuno… “
Garfield appoggiò la mano sulla spalla dell'amica, mentre le disse:
“Rae, tu non sei come tuo padre, tu non farai mai male a nessuno.”
Raven tolse la mano di Garfield  e poi rispose con aria turbata:
“E come puoi dirlo? L’ho già fatto in passato, cosa mi impedirà si rifarlo?”
“Tu.”
“Non credo di riuscirci da sola….”
“Non devi farlo da sola Rae, ci sono qui anch’io.... e i Titani, e lo sai che non lo permetteremo!”
Raven sorrise:
“Si lo so.”
Ci fu un altro attimo di silenzio… Poi Garfield, sospirando, disse, per cambiare discorso:
“Sbaglio o mancano pochi giorni hai tuoi diciott’anni?”
“Già.”
sospirò lei tetramente.
“Ti farò un regalo, il più bello di tutti!”
“A sì?”
“Sì! Ti meriti tutte le cose belle Rae, te le meriti….”
E gli sfoderò un sorrisone enorme... restarono sugli scogli ancora qualche minuto, giustin'tempo per finire di vedere il tramonto, poi salirono alla torre

I ragazzi erano davanti alle proprie stanze finchè:
“Rae aspetta!”
La ragazza si fermò e lo guardò con aria enigmatica:
“Si?”
Beast Boy le si avvicinò:
“Hey, volevo … Volevo dirti che è stata una bella serata… potremmo farlo più spesso!”
la sua affermazione era sempre accompagnata da un sorriso dolce e solare.
“Mmm… si, devo ammetterlo, mi sono divertita anch’io, perciò… perché no?!”
Rispose raven sorridendo.
Gar le disse:
“Buona notte Rae!”
“Anche a te… Gar.”
Poi lei entrò nella stanza, si sdraiò sul letto e stranamente quella notte non fece nessun incubo. 
Solamente una bella dormita... con un sorriso stampato sulle labbra.

 
Spero che vi sia piaciuta ;) alla prossima!!!

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Capitolo 10
*** Incontro con il 'vento della notte'. ***


Ecco il capitolo, qui si ritorna al presente, quando Nightwing va a incontrare Raven :)
Nightwing uscí dalla torre, dopo poco tempo si destreggava tra i palazzi della città senza dare nell'occhio, finchè non arrivò davanti a un vicoletto che lo portò ad una piccola casina di mattoni e pareti bianche.

Entrò da una finestra aperta, si guardò intorno e si accorse che c'era un bambino che dormiva, Mark.

Lo scrutò per qualche istante, aveva un aria familiare, molti tratti del suo viso assomigliavano  alla madre eppure anche il resto l'aveva già visto....Ma dove?

"Nightwing?"
Sentì sussurrare, Raven fece cenno con la mano di uscire dalla stanza in silenzio.

Appena fu fuori Raven chiuse la porta facendo in modo di non svegliare il bambino, convinta che non ci fosse nessuno nella stanza, ma si sbagliava...

Nightwing osservò Raven, capelli neri che gli arrivavano a metà schiena, il corpo era magro ma fisicato, la sua pelle era bianca, il suo viso era come 7 anni fa tranne che per le occhiaie e delle leggere rughe d'espressine... Era Raven.

La ragazza sospirò e poi guardò Nightwing, che stava fermo e impassibile, in quel momento non potè che notare quanto lui e il suo mentore, Batman, si assomigliassero... Eppure anche se da fuori poteva sembrare Batman dentro era tutť altro, una persona aperta e dolce... Questo era quello che rendeva Nightwing così... Umano.

"Grazie di essere venuto... "
Nessuna risposta da parte di Dick,  lei continuò "So che non sei venuto qui per me, che mi odi..."
Nightwing uscì dalla penombra e la stoppò, con un tono freddo:
"E qui ti sbagli Raven, anche se te ne sei andata, lo sai che ti voglio bene... e non potrei mai odiarti... Ma parliamo d'altro, qual è il problema?"
Raven gli fece vedere il disegno di Trigon... e spiegò:
"Mark afferma di averlo visto nei suoi sogni... E che gli ha parlato... Ho paura che voglia tornare attraverso di lui..."
Nightwing ci pensò un pò e poi chiese:
"Non è che l'ha visto su uno di questi libri?"
"Impossibile, lui odia leggere e i libri sono troppo in alto."
Lui sospirò e poi continuò con le domande:
"Ne hai mai parlato con lui? Sa che sei stata un eroina?"
Lei rispose glacialmente:
"No... Non gli ho mai parlato di quel 'mostro', non ne avevo motivo... Nemmeno,  non voglio metterlo in pericolo attirando vecchi nemici dei Titani... È solo un bambino... potrebbe urlarlo al mondo senza rendersene conto che è pericoloso..."
Nightwing iniziavi a preuccuparsi:
"Tuo padre cosà gli ha detto tramite i sogni?"
Rachel ad un tratto sembrò più cupa e spaventata:
"Gli ha... detto... che sarebbe venuto ha fargli visita... e l'ha chiamato con una parola.... in Azrathianano... che significa 'sacrificio'..."
Nightwing non poteva credere alle sue orecchie... il demone voleva tornare sulla terra... Uccidendo il bambino... E non voleva pensare a cosa sarebbe sucesso dopo.... 
Lui iniziò subito a pensare ad un piano d'azione... ma quale?
"Ho bisogno di un pò di tempo per capire bene la situazione e trovare informazioni utili, magari cercherò negli archivi dei Titans, del nostro primo scontro con lui... Accidenti..."

Una spia rossa sulla cintura si accese e iniziò a bippare.

"Batman mi sta contattando, ha bisogno di una mano... Continuiamo un altra volta, io mi assicuro di scoprire il più possibile e tu... contattami per qualsiasi altro indizio."
Nightwing fece per andarsene dalla porta ma si fermò e guardò Raven, aveva un aria sconfortata, lui allora l'abbracciò e le sussurò:
"Raven, ce la faremo... Non perderti d'animo...Ti prometto che non accadrà niente ne a te ne a tuo figlio. "
Poi dopo essere uscito aggiunse:
"Sono contento che tu sia ritornata."
E svanì per la città.
La ragazza si sentì più sicura e si diresse a dormire... Era stanca morta... Ma qualcuno no.
Alla prossima ;)

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Capitolo 11
*** Incubo ***


Ecco il capitolo, spero che vi piaccia ;)

"Mark." Una voce eccheggiava per la stanza
 il bambino si svegliò tutto ad un tratto... Quella voce... Era l'uomo rosso a quattr occhi che lo chiamava, eppure non vedeva nessuno nella stanza.
Aveva paura.
"Mark sto venendo a prenderti!!!"  Al suono di qulle parole la stanza tremò e il buio venne spazzato via da una luce rosso acceso... dal terreno uscì l'uomo rosso, ridendo e osservando il povero piccolo Mark.
Il bambino si alzò velocemente e corse fuori nei corridoi bui cercando la camera di sua madre mentre una voce maligna diceva:
"nasconderti non ti servirà!"
Intanto Mark entrò nella stanza e corse subito sul letto dove giaceva sua madre ed urlò:
"Mamma!!!"  disperato con le lacrime agli occhi, mentre scrollava  la madre dal letto, ma lei non si svegliò.
 Intanto Trigon era arrivato nella stanza e disse, con disgusto: "Quella feccia di tua madre non ti salverà nahnz, che il destino si compia, ma non ora... Quando sarò al pieno dei miei poteri, Sarò pronto a scendere sulla Terra dove poi scaglierò i miei mastini infernati, gli farò divorare tutti coloro che oseranno sfidarmi! Ah.... e ovviamente la farò pagare cara anche a tua madre, eccome! Mi implorerà di ucciderla pur di non subire le mie mostruose torture....  Peccato che tu sarai già morto da un pezzo e non potrai goderti lo spettacolo!! Muhahahahahh!!!"
In un lampo tutto sparì e il bambino si coprì gli occhi, continuando a sussurare:
"No, non voglio! Basta, basta!!! Vai via e lasciaci in pace, brutto mostro!!!!"
Raven si svegliò subito dopo l'accaduto, durante la visione del piccolo Mark lei era come sedata e non aveva visto ne sentito nulla, ma si accorse di Mark che piangeva e si copriva gli occhi spaventato accanto a lei.
"Mark? Mark! Cos'è sucesso????"
Il bambino teneva ancora le mani sugli occhi e continuava a farfugliare:
"Basta, basta, cosa vuoi da me?!!"
La ragazza corvina gli prese delicatamente le mani del bambino e pian piano le spostò, cercando di rassicurarlo:
"Tranquillo amore, è tutto passato, era solo un incubo.... Ci sono io qui a proteggerti---"
"NO!"
Quando il bambino urlò quella parola, un esplosione di energia oscura (lo stesso materiale da cui è composta la magia/anima di Raven) fece cadere la madre dal letto e sbattere la testa  sul muro.
 In quell'istante Mark sembrò posseduto.
"Ow!"
Mugugnò Rachel massagiandosi la testa.
Il bambino dopo aver compreso ciò che aveva fatto urlò, dispiaciuto:
"Mami! Mi-mi dispiace!"
La madre subito lo compatì:
"Stai tranquillo Mark, non è colpa tua, sono i tuoi... poteri che diventano... più --forti..."
Il bambino iniziò a singhiozzare:
"Ma io non voglio fare del male!!!
"Tu non farai male ha nessuno..." Disse Rachel avvicinandosi con cautela, guardandolo dritto negli occhi:
"... E nessuno te ne farà a te.... Te lo prometto."
Mark si asciugò le lacrime e poi sospirò, con aria rassegnata:
"Tu.... Non puoi fermarlo, me l'ha detto lui, NESSUNO PUÒ!!!"
"Mark, ti capisco, tu hai paura... Ci sono passata.... È brutto vivere in una situazione del genere, senza mai sentirti al sicuro e... in pieno controllo... Vedrai che ce la facciamo, nulla è impossibile, fidati."
Mark sembrò più sereno ma ancora spaventato:
"Mamma, posso-posso dormire con te?"
Raven sorrise e rispose: 
"Certo, domani mattina andremo da qualcuno che ci può aiutare, almeno spero."
"Grazie mamma..." disse il bambino mentre si accomodava nel letto:
"..... Per non avermi abbandonato. Yawn..."
dopo quelle parole il bambino si addormentò e la madre gli diede un bacio, sussurandoli:
"E come potrei? Sei la cosa più importante della mia vita... Notte amore mio."
E così lei lo strinse tra le braccia e restò a fare la veglia  per tutta la notte, preuccupata per il loro futuro...
 
Spero che vi sia piaciuto, a presto :D

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Capitolo 12
*** Una se ne va e un'altra ritorna. ***


Qui è il giorno seguente... e inizia dalla TorreTitan , buona lettura ;)


"Lo fai apposta?!" urlò Terra
"Ma si dai! Rigiriamo la frittata adesso!"Replicò Gar.
"È stata tutta colpa tua!"
"Colpa mia?!"
"Smettila di ripetere tutto quello che dico!"
"E tu smettila di essere cosi insopportabile!"
Terra si mise le mani nei capelli: "Dio, non so neanche perchè sto con uno come te!"
"Noi non stiamo insieme veramente! E comunque sei tu che ti sei voluta rimettere con me!"
"Che c'è, preferivi stare con quella strega sociopatica?!"
"Lei non è una strega, e non è sociopatica!" la fulminò Beast Boy
"Sisi, continua a ripetertelo"
A quelle parole Garfield scattò in avanti e afferrò Terra per la maglia: "Piantala. Immediatamente."
Lei si divincolò e indietreggiò furiosa: "Sei impazzito?!"
"Pazza sarai tu!"
"Mavaffanculo Garfield!" la ragazza prese un soprammobile dal tavolino e glielo tirò. L'elefantino di ceramica si schiantò sul muro poco sopra la testa di Beast Boy, che squadrò Terra infuriato.
Ci fu un attimo durante il quale i due stettero a sfidarsi con gli sguardi, poi la ragazza si voltò e uscì sbattendo la porta.
Garfield si diresse a passo di marcia verso la sua stanza talmente arrabbiato che nel girare l'angolo non si accorse di Cyborg e ci sbattè contro.
"Che botta amico!" esclamò Victor massaggiandosi il petto.
L'altro borbottò qualcosa di incomprensible, prima di bofonchiare uno scusa poco convinto.
"Beh? Perchè sei così incavolato?" 
Il ragazzo distolse gli occhi e restò in silenzio.
"Ancora Gar? Non ci posso credere!"
"E' solo che mi irrita così tanto.. E' snervante!"
"Lo sai come la penso su quella ragazza... Ti stai torturando inutilmente, fingendo di stare con lei"
"Non so cosa fare.." ammise Garfield all'amico ma, soprattutto a se stesso.
"Mollala. Sul serio, intendo. Pubblicamente." fu la schietta risposta di Cyborg
"Non è quello che tutti si aspettano."
"Per l'amor del cielo! Piantala con questa storia, e pensa un po' a te stesso per una volta!"
"Ma le telecamere vogliono che..." Garfield non finì la frase e scosse il capo, amareggiato.
Victor posò una mano sulla spalla dell'amico, lo guardò e disse, semplicemente:
"E quello che vuoi tu?"
Beast Boy aprì la bocca per rispondere, ma il corridoio era ormai vuoto. Scossse la testa, poi raggiunse camera sua e vi rimase per il resto della giornata.

----------------------------------------------- Quella sera stessa--------------------------------------------------------------------

Erano ormai le 23 quando Raven prese la decisione definitiva, dopo tutto il giorno passato a riflettere sul da farsi. Prese le chiavi, poche altre cose, e fece salire Mark sull'auto. Sospirando, si mise al volante, e non parlò per tutto il tragitto.
Dopo essere scesi dalla macchina e avvicinati alla spiaggia il bambino chiese dubbioso:
"Umh... Mamma, come... Facciamo ad arrivare sull'isola? Dovremmo chiamare Cyborg per far arrivare la barca elettronica, sai, quella con qui siamo andati laltra volta!"
La madre lo interuppe:
"Mark, sta buono, devo concentrarmi."
Il bambino si in zittì e Raven usòi suoi poteri per teletrasportarsi sull'isola... Era da tanto che non usava il teletrasporto... Infatti si ritrovarono  nell'acqua...
"Accidenti!" Commentò Raven arabbiata, invece Mark sembrò entusiasto:
"MAMMA!!!!!!!!!!!Che forazaaaaaa!!!! Io pensavo che potevi far passare solo il mal di pancia!"
"Oh Mark, quante cose devi ancora imparare. Andiamo, forza."
Si avvicinarono alla porta e suonarono.
Ad aprirli fu Cyborg che mugugnò:
"Ma che diavolo! Di notte si dorme e lo fanno anche i cattivi, perciò perche non alzate i tacchi e tornate a casa prima che io vi rispedisca a calci in cu-- Rav--Rachel!"
Il Robot la prese e la strinse a se e poi, notando che erano bagnati, chiese:
"Hey... Perchè siete bagnati? Se mi avvertivi ti inviavo la barca elettronica, non serviva mica farlo a nuoto!"
"Ah! L'vevo detto io!" Disse fiero Mark.
Raven invece riuscì a dire:
"Io-- Non mi sento affatto ben--" e poi svenne, per sua fortuna Cyborg la prese giust'intempo.
Il bambino chese spaventato:
"Cosè sucesso?!?"
Victor lo tranquillizzò spiegandoli:
"Credo che era fuori allenamento, non è più abituata a fare il teletrasporto, ogni tanto le capitava se la distanza era troppo lontana o c'erano troppe persone da teletrasportare... Ha solo bisogno di riposo. Seguimi campione."
Mark fece un sospiro di solievo,  mentre Cyborg gli faceva strada mentre teneva Raven svenuta tra le braccia.
Appena arrivato nella sala principale dove si trovavano Starfaire e Beast Boy disse:9
"Hey ragazzi guardate qui chi ci viene a far visita di notte, quasi come hai vecchi tempi!"
Mark emise un piccolo saluto:
"Salve... C'è Nightwing? Devo chiedere se mi porta un autografo di Batman!"
Star chiese preuccupata:
"Cos'è sucesso?"
Ma prima che Vic potesse rispondere Beast Boy corse vicino al'amico e gli prese dalle braccia la ragazza svenuta, mentre si dirigeva verso l'infermieria, urlava preucupatissimo :
"MIO DIO! Portiamola subito in infermieria! Rae, ci sei? Rispondimi, su!" 
Garfield ormai era sparito dalla vista degl'altri, Mark chiese confuso:
"Em... Dove sta portando mia madre?"
Vic, con calma rispose:
"La porta solo in infermieria, quello che avrei fatto io se non me l'avesse rubata dalle mani... Comunque Star, sta bene, solo un piccolo calo di zuccheri, niente di preuccupante.... Ma pare che per Gar fosse una catastrofe?!"
Intanto Gar cercava, inutilmente, di accendere il computer...  Per fotuna venne in suo soccorso Victor, che gli mise una mano sulla spalla e gli spiegò:
"Gar? Mi ascolti per piacere? Non ha assolutamente niente, ha avuto un calo di zuccheri e si sta pian piano riprendendo. Puoi smetterla di incasinare il computer e calmarti... Sai cosa potresti fare? Vai a preparare una tisana, ti va?"
"Em... um... s-si, c'erto... Ma sei sicuro che non è niente di grav--"
Cyborg lo fermò:
"Vai! Ci penso io qui, capito?!"
"Si, capito..."
Abassò le orecchie e si diresse in cucina, ancora con l'aria preuccupata,  non fece caso a Mark che stava arrotolato con un asciugamano sul divano con Star che lo coccolava come un cucciolo.
 
Ecco il capitolo, alla prossima XD

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Capitolo 13
*** Taramango...? ***


Oggi avevo voglia di mettere anche questo XD boh, spero che vi piaccia

"Mamma mia ma quanto sei carino!!!!" Kory era al settimo cielo, adorava i bambini, infatti iniziò stritolarlo e a strappazzarlo.
"Mi puoi chiamare 'zia' Kory, oppure 'zia' Star, 'zia' Koriando'r.... insomma l'importante e che metti 'zia' davanti a qualsiasi nome mi chiamerai!"
Disse Kory con un sorriso a trentadue denti, il bambino all'inizio sembrò confuso ma poi sorrise rispondendo:
"Va bene 'zia' signora Kory Starfire Koriando'r."
All'inizio Kory restò confusa, non era proprio quello che intendeva, ma...
"Mmm... Ma sei delizioso!!!" e lo stritolò tra le sue braccia, mentre Mark sorrise, era felice, si sentiva.... a casa?
Intanto Cyborg fece risvegliare lentamente Raven dal sonno...
"Hey Raven, ci sei?"
Domandò con un sorriso caloroso, mentre la ragazza pian piano aprì gli occhi e rispose con un filo di voce:
"Grazie Victor, adesso ci sono..."
Raven si sedette sulla brandina e si massagiò la testa che gli duoleva.
Cyborg gli offrì un bicchiere di acqua e zucchero per recuperare le forze, poi  chiese:
"Allora a cosa dobbiamo questa visita?"
"Cyborg, ho bisogno di un posto sicuro dove stare... Potrei rimanere qui per... qualche giorno?"
Cyborg iniziò a ridere:
"Raven, Raven... E come se mi chiedessi di restare qualche giorno a casa tua, sai vero che questa torre è casa per tutti i Titani attivi e non?!.... Ovvio che puoi restare... Dobbiamo solo portare le valige in camera tua, sempre se vuoi la tua vecchia stanza... Magari aggiungiamo una brandina per il ragazzo, ok?"
Raven gli sorrise e rispose:
"Grazie Victor... approposito, dove si trova Mark?"
La faccia di Cyborg diventò ad un tratto preuccupata:
" O no, lo lasciato con... Kory! Lo ritroveremo a cantare qualche canto Taramarniano o chissà cosa... Hehehe, comunque è in salotto, io vado a preparare la brandina..." Raven si alzò per dargli una mano, ma Cyborg la rimproverò:
"Raven, ho detto che ci penso io, tu riposati, non costringermi a legarti a letto!"
La ragazza allora si diresse in salotto e vide Kory che stava cantando in Tamaraniano...
Appena il bambino si accorse della madre che lo stava osservando, gli corse in contro:
"Mammina!  Zia Kory mi stava cantando una canzone  in Tamarango! Vuoi sentirla?"
Raven guardò Kory confusa:
"Allora 'zia' Kory, uhu? Che canta in 'Taramango'... Non era Taramaniano?!"
Kory sorrise:
"Beh, mi sembrava carina la cosa 'zia Kory', e così carino quando lo dice... awww..."
Raven alzò gli occhi al cielo e sbuffò:
"Va bene, ho capito... Mark vai pure a fare canto con 'zia' Kory, forse vi raggiungo più tardi..."
Mark alzò le spalle e si diresse da Starfaire che iniziò a cantare.
Intanto lei si diresse in cucina... con sua grande sorpresa vide Garfield alle prese con un pentolino bollente di ferro per fare una tisana... Lui non si era accorto della sua presenza e lei restò dietro di lui senza dire o fare nulla...
"Andiamo coso! Vuoi Bollire?" blaterava Beast Boy da 'solo'
"Ma sei almeno caldo???"
Garfield toccò il pentolino, bollente, a mani nude... appena la sua pelle venne a contatto con il pentolino, lui fece uno scatto con la mano, così facendo l'acqua cadde per terra e lui si era procurato una bruciatura:
"Ahhhhhhhhhhhhh! Porca paletta! Adesso devo rifarla... merda... che casino ho fatto?"
La ragazza si avvicinò a lui e gli prese la mano bruciata, lui restò a osservare, senza guardare chi fosse, la bruciatura della mano che svaniva... Poi pian piano alzò la faccia e disse sussurando:
"R-Rae..." abbozzando un sorriso, lei distolse lo sguardo e gli mollo la mano, dopo essersi assicurata che fosse guarita.
Gar imbarazzatissimo disse:
"He-he... Io stavo facendo una tisana, sai quelle che bevevi sempre... ecco, ma-- um... Come ti senti?"
"Io--"
Raven non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che si sentì una voce proveniente dal salotto:
"MAAAaaaAaAAAMMMMmMMMmmmmAAaaaaa? Vieni qui? Devo dirti una cosaaaaa!!!"
Raven  fece segno di parlare più tardi a  Garfield e rispose:
"Arrivo tesoro, arrivo..."
Mentre la ragazza si avviò in salotto, Garfield la seguì.
"Guarda mamma! Kory mi ha insegnato una parola in Tambaregnano! 'Snort andurr'!"
Raven si sedette vicino al bambino e chiese, incuriosita, con un sorriso che nascondeva ancora l'imbarazzo di prima:
"e cosa significherebbe?"
"Bhè significa... uh...." Mark andò da Kory e chiese, sussurando:
"--pssst, Zia Kory, cosa significava?"
Star sorrise e poi gli sussurò qualcosa di incomprensibile, poi si diresse dalla madre dicendo:
"Significa 'Ti voglio bene'! Me l'ha insegnato prima, mi ha promesso di insegnarmelo tuuuutttttttoooooooo il Tarangarango!"
Raven si limitò a sorridere....
Il bambino si accorse della presenza di Beast Boy ed urlò:
"Beast Boy! Ciao, come stai?"
Lui rispose:
"Hey...  Bene... Io -- penso di andare in camera...a dopo."
Mentre Garfield  se ne andava Raven si avvicinò a Kory e chiese, sussurando:
"Dov'è Terra?"
"Tranquilla, non è nei paraggi... Mi sa che non la vedremo per un po'... Cosa fai ancora qui?"
"C-cosa intendi?"
Chiese  confusa Raven.
"Andiamo, non vedi Gar da anni e lo lasci andare via così? So... che  vi siete lasciati un pò rovinosamente... ma è tutto pasato... E tu non sai quanto ti vuole bene... perciò vai!"
Raven ci pensò su un pochino, non ne era sicura ma poi si alzò e disse a Mark e a Kory:
"Scusatemi, Kory puoi guardarmi un attimo Mark? Magari gli insegni i nomi degli animali in Tamaraniano..."
"Certo Ra--Rachel, sarà un piacere!"
Rispose Kory con un sorriso enorme, poi iniziò a blaterare  con Mark intanto Raven si avviò nella stanza di Garfield.
'Toc,Toc'
"Chi è? "
Raven disse:
"Vuoi-- parlare?"
Appena la ragazza finì la frase  si sentì  un  gran fracasso dall'altra parte della stanza e poi si ritrovò Garfield sulla porta, sorridente e disse:
"...C-certo"
Lui la fece accomodare nella stanza e Raven iniziò a dubitare della sua scelta.... appena entrata vide che la camera era un bel pò disordinata, sulle pareti c'erano  foto della squadra, la Doom Patrol (La sua prima squadra, che l'aveva adottato, quando i suoi genitori erano morti.) e quelle dei suoi genitori... Il letto era cosparso di vestiti e cuscini, le mensole, alcune erano state spaccate e riaggiustate con lo scotch e tenevano in bella mostra altre foto e oggetti da esposizione...
I due poi si guardarono negli occhi... Ma nessuno dei due disse qualcosa...
Dopo qualche minuto Gar si fece coraggio e disse:
"Insomma Rae, non siamo qui per- per parlare? Insomma sono passati 7 anni! Un bel pò... che non ci si vede..."
"Già..." Commento lei, un pò imbarazzata.
"...Come- come ti senti?"
"Adesso meglio, grazie..."
"Non sai quanto sono sollevato... che tu stia bene... e che tu sia finalmente ritornata."
Accennò un sorriso che però scomparì in fretta, sostituito dal dolore.
La ragazza si accosciò sul pavimento, Gar subito la afferrò... Per fortuna Raven era ancora cosciente.
"Hey, hey, hey... Rae, tranquilla... Non fare queste cose che mi spaventi..."
La prese e la mise sul letto, togliendole dei ciuffi di capelli che aveva sul viso...
"...La mia testa...urgh... mi fa male..." mormorò Raven stringendo la mano di Garfield.
Garfield subito si alzò e fece per andare a chiamare Cyborg, ma venne fermato da Raven...
"No... Stai qui... Fra poco se ne andrà...Comunque, appena mi riprendo torno di là... forse non dovevo venire....tolgo il disturbo"
Gar si fermò e poi disse:
"No, per piacere. Voglio parlare con te. Ti chiedo solo questo..."
Raven, appena si riprese, si sedette, poi sospirando disse:
"Ok... a patto che non debba parlare di Mark."
"Um... va bene... anche se ne avrei di domande... Comunque... Sappi che mi sono preuccupato per te, non sapevo dove eri andata a finire, e se ti fosse sucesso qualcosa.... Se ti avrei mai più rivista... Mi sei mancata Rae-Rae... Sai quanto stati male io e la squadra?"
Raven lo fissò, poi abbassò gli occhi silenziosa.
Gar spostò il peso da un piede all'altro, evidentemente a disagio.
"Reven, non ti siamo mancati? I Titani? Star? Night?Cy?... Io?"
Raven si guardò in giro, notò sul comodino una foto incorniciata di Gar e Terra abbracciati. Tutto d'un tratto, una rabbia cieco le salì in petto.
"Perchè non mi hai chiesto se mi mancava Terra?! Visto che ha preso il mio posto, e non parlo solo come 'Titana' " disse brusca
Garfield, confuso da quel repentino cambio d'umore, si trattenne dal risponderle male e proseguì:
"Perchè te ne sei andata?"
"Perchè sarei dovuta rimanere? Ero solo un peso, così ho fatto un favore a te e agli altri."
Lui iniziò a perdere la calma:
"Non sei mai stata un peso! Lo sapevi che io ti--ti..."
Raven seccata finì la frase, con tono ironico:
"Amavo?! Sul serio Garfild?! Perchè a me non pareva proprio!"
Garfield perse la pazienza e la prese per le spalle e iniziò ad urlarle:
"Cavolo Raven! Sei una stupida! Tu sapevi che ti amavo, e tu che fai? Te ne vai?! Sei stata una stronza, andartene così in quel modo! Non solo per me, ma anche per gli altri, sei stata un'EGOISTA!" 
A quella parola Raven gli tirò una sberla, Garfield la lasciò e massaggiandosi la guancia la guardò sorpreso, lei aveva gli occhi lucidi e iniziò a urlargli contro:
"Tu... Tu non sai niente! Non puoi darmi dell'egoista, secondo te ho scelto così da un giorno all'altro di andarmene?! Via da voi e dalla mia casa perchè mi girava?! Quanto sei ingenuo Garfield..."
Le lacrime iniziarono a scenderle dagli occhi mentre la sua voce si faceva tremolante, il ragazzo stava zitto e la guardava sbalordito, non l'aveva mai vista in quel modo...
"Ancora, dopo tutti questi anni sei così ingenuo... Sappi soltanto che ho lasciato la torre per il bene di tutti e anche per il tuo.... Sinceramente, vorrei vedere te al mio posto..."
Raven si calmò e si rese conto che era meglio andarsene e Beast Boy si sentì un idiota, la ragazza si alzò senza dire nulla.
Prima però Garfield gli disse gentilmente:
"Sai... l'unico problema nel nostro rapporto erano i tuoi segreti..."
Raven si fermò senza voltarsi sulla soglia e disse:
"Garfield, sai... Sai bene che non potresti mai comprendere i miei problemi..."
"Come fai a dirlo? Se non ci hai mai provato?"
Raven sospirò e se ne uscì chiudendo delicatamente la porta.
al prossimo :)

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Capitolo 14
*** Calamite ***


Anche se cercano sempre di separarsi, come calamite alla fine ritorneranno sempre unite.... Ecco il capitolo, buona lettura :) anche se è un pochino corto XD

La ragazza corvina si avviò in salotto dove vide Star che accarezzava dolcemente la testa di Mark, addormentato, sulle sue ginocchia.
"Hey Rav-chel... Ti ho sentito litigare con Beast Boy, tutto bene?"
"Ma si, Kory.... Sai, certe cose restano invariate nel tempo e a quanto pare litigare con lui, bhè quello è rimasto...passami Mark, lo porto a letto..."
Starfaire aveva capito dal tono che era meglio non indagare oltre,  allora gli passò il bambino, senza farlo svegliare.
Rachel si diresse verso la stanza, per farlo però doveva passare davanti a quella di Garfield, sospirò poi cercò di passarla più in fretta possibile, senza farsi notare da lui... quando però pensò di essere al sicuro, una voce la fermò:
"E tu avresti creduto che passare di soffiatto davanti alla mia porta sarebbe bastato a far si che non mi accorgessi di te?"
Raven rispose rassegnata:
"...Almeno ci ho provato..."
Beast Boy si avvicinò a lei e disse:
"...Il tuo profumo... quello non me lo potrai mai nascondere..."
La ragazza continuò ad atraversare il corridoio, Garfield la seguì dicendo:
"Senti Rae, mi dispiace per prima, ma... Mi fai diventare matto quendo usi quel atteggiamento... io--"
Raven lo interuppe:
"Gar, senti... Sono stanca, la mia vita è stata stravolata in appena un giorno e mi sento malissimo, quindi:
Lasciami portare Mark a letto e poi finisci quello che mi stavi dicendo, va bene?"
"Uhu? Va bene, come vuoi... em... ti aspetto qui."
Rachel entrò in camera e vide Cyborg che aveva appena finito di sistemare i letti:
"Oh, il campione è stato steso... hehe, chissa che giornataccia. Comunque ecco... Buona notte."
"Notte Victor e grazie...."
Cyborg sorridendo lasciò la camera.
Appena la ragazza mise a letto il bambino, si riavviò subito al corridoio, dove c'era Beast Boy che la stava aspettando.
"Eccomi, cosè che volevi dirmi?"
Garfield vide che la ragazza stava in piedi quasi per miracolo, la stanchezza la stava divorando e lo stress non le era d'aiuto:
"Voglio scusarmi con te, io-- avevi ragione, mi sono meritato quello schiaffo, non posso sapere e nemmeno immaginato tutto quello che hai passato... Insomma, avere una famiglia dev'essere stato dura... e chi ti è stato vicino deve essere veramente una persona speciale... l'unico idiota egoista qui, sono io.... Mi dispiace,  molto, di essermi comportato male prima... voglio farmi perdonare, domani potremmo mangiare un gelato, potremmo portare anche Mark..."
Mentre diceva l'ultima frase Beast Boy si grattò la nuca imbarazzato e timoroso della reazione della ragazza:
"Gar, per litigare ci vogliono sempre due persone, che siano nel giusto o nel torto non cambia, perchè litigare è già un errore... quindi mi scuso anch'io... Non dovevo stuzzicarti o risponderti in quel modo... Ma... Accetto il gelato, più che per me, lo faccio per Mark... In questo periodo ne ha passate così tante, forse un pò di sfogo gli farà bene... Accetto."
Garfield sorrise:
"D-davvero? Fantastico! vengo a bussare alla tua porta verso le 10 di mattina?"
"Gar, non è un 'appuntamento' ci vediamo in cucina verso a quell'ora li."
Di nuovo Garfield si imbarazzò e rispose:
"Uh... sisi, era... ovvio, hehe.... Allora a domani, cioè a dopo, insomma tra 9 ore..."
Raven accenò a un sorriso e poi disse:
"Buona notte Gar." 
E si  avviò in camera.
...
"Notte Rae."
 
Spero che vi sia piaciuto:3 alla prossima  ;)

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Capitolo 15
*** Torte, collane e colazione. ***


Ecco il capitolo, buona lettura :D

La mattina seguente Rachel si svegliò verso le dieci meno un quarto, si stiracchiò e si accorse che Mark dormiva ancora come un ghiro, decise di non svegliarlo subito, avrebbe aspettato le dieci esatte.
Intanto diede un occhiata alla camera, era come l'aveva lasciata sette anni fa, tranne che su una mensola si trovava una foto...
La prese per vederla più da vicino, ritraeva tutti i titani sorridenti in cucina con dei cappellini da festa, le scappò un sorriso, era la festa dei suoi diciotto anni...
Chiuse gli occhi e iniziò a vagare tra i suoi ricordi, uno in particolare, quello della foto.
 
Ricordo: modalità ON

Quella mattina si alzò, dopo essersi preparata, si avviò in cucina per prepararsi la sua solita tisana alle erbe.
Prima di entrare nella cucina riuscì a percepire la presenza dei titani, alzò gli occhi al cielo, poi entrò rassegnata.
Infatti da dietro il tavolo, tra coriandoli e adobbi, spuntarono fuori i suoi compagni che le urlarono a squarcia gola:
"Tanti auguri Raven!!!!"
Raven non era nemmeno un pò scossa, con la sua impassabilità dichiarò: "Apprezzo il gesto... Ma... credavate veramente che, un empante come me, non si fosse accorta delle vostre emozioni e della vostra presenza?"
Robin sbuffò e iniziò a dire su all'ideatore dell'idea:
"l'avevo detto io che se ne accorgeva! Bah, non capisco perchè ti do corda Beast Boy!"
"Senti chi parla! Almeno ci abbiamo provato!"
commentò Beast Boy, intanto che Starfaire, mentre teneva la torta, commentava delusa:
"Peccato, era così bella l'idea di una festa ad attentato...."
"Gnam, Staf si dise, gnamgnam, festa a sofresa...Poco male raga,  gnam, i dolci sono ottimi..."
Corresse e aggiunse Cyborg, che si era già buttato sugli stuzzichini...
Intanto Raven sembrava felice di aver evitato la catastrofe 'imbarazzo-spavento-time' eppure qualcuno non ne era del tutto d'accordo:
Beast Boy.
"Star, non è ancora finita!"
prese la torta dalle mani dell'aliena e la lanciò in faccia alla festeggiata, urlando:
"sorpresa!!! Questo non l'avevi previsto !"
La faccia di tutti si pietrificò, subito dopo Robin gli urlò, incredulo:
"Ma... Ma?! Che cacchio di idee ti frullano per la testa, si può sapere?"
Beast Boy pian piano, iniziò a capire che 'forse' aveva un pò esagerato... e la sua faccia divenne rossa:
"Um... Volevo soltanto che.... um, fosse sorpresa... ecco, io... hh--"
Raven si ripulì la faccia e senza perdere, troppo, il controllo disse:
"Bene, Beast Boy, congratulazioni... Mi hai sorpreso, ma non nel senso in cui speravi... "
si diresse in camera, aggiungendo:
"Vado a cambiarmi, non provate a entrare in camera mia, o giuro che vi spedisco nella stessa dimensione dove è imprigionato mio padre!"
Appena svanita tutti osservarono Beast Boy con rimprovero.
"Um... ho capito, vado a chiedere scusa... Ma prima è meglio lasciarla sbollire... gulp.... um..."
Robin lo intimidò:
"Puoi scegliere,  vai li e provi a farti perdonare, magari non ti spedisce in un altra dimensione, oppure..."
Cyborg finì la frase:
"Ti mandiamo noi in un altra dimensione a calci in culo, siamo stati chiari?!"
Beast Boy, con la coda tra le gambe, si avviò per la camera di Raven.
Davanti alla porta disse:
"Um, Rae-rae? Volevo farti le mie scuse... Non, non volevo tirarti la torta in faccia... Ok, volevo... ma la mia intenzione era farti una sorpresa---"
Raven aprì la porta di scatto e lo interuppe, dicendo:
"Tirandomi una torta in faccia?"
Garfield si spaventò un attimo, poi si ricompose e disse:
" Si, um, no...ecco... Senti sono stato stupido... Ah, per rimediare ti dò il mio regalo in anticipo, mi dispiace veramente... Spero che almeno per il regalo sia azzeccato..."
Le porse una scatolina con un fiocco rosso...
La ragazza era ancora in collera, ma sapeva che  il gesto di Gar con la torta non l'aveva fatto per cattiveria, era soltanto un pò.... Stupido e ogni tanto compiva gesti azzardati.
Prese il pacchetto e l'aprì, i suoi occhi brillarono e disse incredula:
"Gar? Ma... e per me?"
Tirò fuori una catenina d'argento e il ciondolo attaccato raffigurava un corvo con due piccoli rubini  come occhi.
"Um, si... Ti avevo detto che ti facevo un bel regalo... hehe, mi perdoni Rae-rae?"
Raven cedette e sorrise:
"per oggi te la sei cavata, mio padre resterà ancora solo per un pò..."
Beast Boy sorrise tutto soddisfatto,  e chiese:
"posso aiutarti?"
la ragazza fece il cenno di si, e lui le mise la collana.
"ti sta bene, Rae."
"Grazie... Questo sì che mi ha sorpreso..."
Lei si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia...
Ci fu un attimo di silenzio, che venne interrotto dall'allarme Titan.
Robin urlò :
"Titan go!"
 
Ricordo: modalità off

"yawn... Mamma?"
Raven distolse lo sguardo dalla foto e guardò Mark, che si stiracchiava come un gattino.
"Dormito bene? Inizia a prepararti su, intanto vado in cucina, va bene?"
"Okeey..."
Diede un bacio al bambino e poi si avviò  in cucina.
I Cyborg e Star erano seduti intorno al tavolo da pranzo, mancava ancora Terra e Nightwing.
Appena entrò Star la salutò :
"Ravvvveeen! Dormito bene? Vieni a far colazione con noi?"
"Buon giorno Kory e Vic,  si, ho dormito bene... In realtà cercavo Beast Boy... "
Cy rispose, mentre cucinava pancetta e uova :
" Penso che sia in camera..."
"Allora vado a vedere, grazie."
La ragazza lasciò la cucina e poi bussò alla camera.
"Gar?"
La porta si aprì e Beast Boy, vestito con un paio di jeans e una maglietta rossa, disse:
"Hey, Rae, pensavo... che il gelato di mattina non è proprio il massimo... Colazione bar?"
"Era quello che pensavo io..."
"Che aspettiamo? Andiamo."

Spero che vi sia piaciuto, alla prossima ;)

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Capitolo 16
*** Happy Family House ***


Ecco il capitolo, buona lettura :)

Dopo aver preso Mark e essere arrivati in città...
"Mamma, dove stiamo andando?"
"Andiamo a fare colazione. Vedrai in che posto ti porto."
Rispose Garfield mentre si guardava in giro alla ricerca del posto.
"Eccolo la!"
Esclamò ad un tratto indicando un bar dall'aspetto stravagante.
"Um... Al 'Happy Family house'? Che cosè?"
Chiese Raven dubbiosa.
"Tranquilla Rae-rae fidati di me."
Entrarono e si ritrovarono in un enorme stanza color ocra e adobbi rossi, con tavoli abbinati, palloncini di vario colore, giochi di ogni tipo con bambini che scorrazzavano in giro come pazzi mentre i camerieri gli evitavano travestiti da animali con i monopattini.
Mark restò a bocca aperta e disse:
"Wow..." con gli occhi che gli si illuminavano, Garfield si inchinò e gli chiese:
"Bello no?! Hehehe..."
poi si rialzò e guardò Raven che era pietrificata :
"Ma cos--"
Venne interrotta da un ragazzo travestito da elefante:
"Salve a tutti! Benvenuti nel 'Happy Family House',  cara famiglia, potete lasciare qui il bambino, gli sarà offerto latte e biscotti,  ingredienti e prodotti senza coloranti e conservanti nel rispetto dell'ambiente, si divertirà e ci sarà la supervisione di noi responsabili della zona bambini.
Per qualsiasi problema vi contatterò io, 'Emmet l'elefante', e quando dovete andare contattatemi e vi riporterò il vostro figlioletto.
Vi ricordo che c'è lo sconto per le famiglie del 10%,  ho finito, la stanza per voi è quella porta blu.
Ultima cosa, il vostro cognome?"
Garfield rispose:
"Logan."
"Grazie e buuon divertimento, come ti chiami tu?"
Chiese l'elefante inginocchiandosi a Mark che un pò timoroso, disse:
"Mark..."
Il cameriere rispose:
"Che bel nome! Io sono 'Emmet l'elefante' ti va di venire a giocare con me e gli altri bambini?"
Il bambino guardò la madre per aver il suo permesso, Rachel gli fece un cenno di andare e disse:
"Mi... mi raccomando fai il bravo..."
"Certo mamma! A dopo!"
Urlò il bambino mentre si allontanava con 'l'elefante'.
"Andiamo?"
Chiese Garfield prendendola per la spalla, aggiungendo:
"Andra benissimo, rilassati."
Rachel e Garfield si avviarono nella porta blu.
Entrati e dopo aver percorso un corridoio si ritrovarono in una stanza enorme con sedie in legno, tavoli con tovaglie decorate con pizzi e centro tavoli fioreali con candeline colorate.
Un cameriere vestito elegante si avvicinò e disse:
"Salve, siete in 'formato famiglia'?"
Raven stava per rispondere 'no' ma venne preceduta da Beast Boy che disse:
"Certo! Abbiamo qui anche 'nostro' figlio, Mark, è con 'Emmet l'elefante'... se ave qualche problema con lui dovete contattarci al cognome Logan, grazie."
Il cameriere scrisse qualcosa e poi gli indicò il tavolo:
"Siete al tavolo 25, buona colazione." 
Un cameriere gli fece accomodare e disse, porgrndo il menu:
"Eccco a voi, signore e signora Logan."
Appena il cameriere se ne andò, Raven chiese, mentre sfogliava il menu:
"Così... Siamo il signore e la signora 'Logan'.... in una loro colazione in 'Formato famiglia', uhu? E 'nostro figlio' di là a giocare con camerieri travestiti  da animali...?!?"
Alzò gli occhi dal menu per vedere la faccia di Garfield  che disse, ridendo:
"Hehehe...  Dai Rae-rae, stai al 'gioco'... Tuo marito non ti scoprirà qui con me, rilassati...Oh! Qui fanno buonissime le tisane sai? "
Raven commentò a bassa voce, mentre sfogliava le tisane:
"Già, è solo 'gioco'..."


Spero che vi sia piaciuto, se vi và commentatelo, se no al prossimo capitolo ^-^

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Capitolo 17
*** Colazione... ***


Ecco la storia, scusate se sono un pò in ritardo, ma sono in vacanza ^-^ quindi... non riesco sempre a scrivere, buona lettura :)
 

"Cosa ordinate signori?"
Chiese il cameriere.
"Io fritelle con panna insieme ad una spremuta d'arancia... Tu Rchel?"
"Io una tisana alle 'erbe dell'india' e una fetta di torta alle mele... Grazie"
"Bene, arriva subito."
Quando il cameriere si allontanò di nuovo Garfield chiese:
"Allora, cosa ne pensi?"
"Um... un idea carina, strana, ma bella...Mark si divetirà un matto e mi pregherà di portarlo di nuovo."
"Beh, ci toccherà riportarlo."
Sospirò Garfield con un sorriso.
Il cameriere portò i piatti e detto " Buon appetito." si allontanò di nuovo.
"Raven,  posso farti qualche domanda?"
Chiese lui, mentere si divorava le fritelle.
Dopo un lungo sorso di tisana rispose:
"Se ci tieni... Ma non ti dò la garanzia che risponderò a tutte le tue domande."
Garfield iniziò:
"Um... Okey... Allora, che lavoro fai? Insomma dovrai mantenerti in qualche maniera..."
"Faccio l'infermiera..."
"Um... Mark va a scuola?"
Raven sorrise:
"Certo che ci va, è alla fine della prima elementare."
"Immagino che sia bravo a scuola.... Come la madre... hehehe..."
"In realtà, si distrae un bel pò... Ma non mi posso lamentare."
Garfield fece un bel sospiro, poi chiese:
"Um... Ma... Chi è il padre di Mark?"
"..."
Raven distolse lo sguardo, Garfield subito disse:
"Un pò troppo affrettato? Almeno... Non sei sposata, giusto? Insomma ho notato che non porti la fede... Ho provato a indovinare, magari mi sbaglio...?"
Raven sospirò e sorseggiò la tisana, poi rispose:
"No... Non sono sposata..." 
"Ho-ho capito siete fidanzati e state ancora progettando, perchè costa troppo, giusto?"
Raven lo guardò un pò imbarazzata, poi disse:
"Gar... Potremmo cambiare argomento, per favore ?"
"Eh... okey... Um,  Com'è la vita da 'normale'?"
"Ci sono i pro e i contro... I contro e che non sono più coi titani, il pro e che non sono presa di mira dalle telecamere..."
Gar fece un sorriso imbarazzato...
"Ah... Quello... si, beh in realtà l'abbiamo fatto solo perchè eravamo un pò al verde con i soldi... sai, la torre e tutte le cose che ci servivano... Abbiamo dovuto accettare di fare qualche show in TV e interviste... Diciamo, 'venderci' un pò..."
"Vi ho visti in TV...  La coppia più votata è 'BBTerra'..."
Un silenzio imbarazzante si levò.
 

Ecco, spero vi piaccia, scusate ancora :)

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Capitolo 18
*** Insicurezze. ***


Ecco qui il capitolo ;) spero che vi piaccia :3 e buona lettura.
ps: Non sono perfetta, anzi... se c'è qualcosa che non va ditelo, non vi sbrano  (appatto che siate rispettosi :D ma tanto so che lo siete :3 ) e se vi è piaciuto commentate! ;) 

"Um... "
Garfield  si grattò la testa imbarazzato e continuando a spostare lo sguardo disse:
"...Vedi... In reltà... io... Um..."
Raven, accorgendosi dell'imbarazzo del ragazzo aggiunse, mentre finiva la tisana:
"Gar, non stiamo più insieme, non ti devi giustificare." 
E gli sorrise amichevolmente, mentre lui la guardava con una faccia da ebete.
La ragazza si sentì un pò in imbarazzo, Garfield la stava guardando senza dire una parola già da un minuto... Come pietrificato.
"Um... Gar?"
Lui si disincantò subito e iniziò a cambiare discorso:
" Er... Sisi, non-non mi stavo mica giustificando...Em... Buona la colazione?"
"Si, molto... Grazie. Forse-- forse dovrei andare a vedere se Mark sta bene... Con tutto quello che gli è sucesso, non mi fido ancora di lasciarlo da solo tra persone che non conosce..."
Raven si alzò, subito seguita da Garfield, che propose:
"Aspetta,  ho un'idea... così non lo disturbiamo se sta giocando tranquillo... e una sala specchio, cioè noi vediamo lui ma lui non vede noi."
"Eh?"
"Um... è complicato, seguimi."
Garfield le porse la mano con un sorriso, lei la prese un pò dubbiosa.
Lui la portò verso una sala in penombra, non c'era nessuno: erano in un salone nero, con una bassa illuminazione ed un enorme vetro che dava sui bambini  nell'altra sala.
Raven commento:
"Ah... ho capito, è tipo il vetro specchio, in modo che i genitori possano controllare se i loro figli stiano bene... un pò inquetante... ma utile."
Poi guardò la sala alla ricerca di Mark, Gar si avvicino e indicò un gruppo di bambini, tra cui Mark, che giocavano a fare girotondo insieme ad un uomo 'zebra'.
Gar disse pacamente:
"Tranquilla Rae-Rae, e li che gioca tranquillo..."
Rachel si appogiò sul vetro e l'osservò preuccupata...
Poi ad un tratto si girò e disse, tenendosi il braccio:
"Sai... Ti sembrerò una cattiva madre... Ma...Vorre tanto che non fosse mai nato..."
Garfield ci restò di sasso e prima che potesse ribattere a quell'affermazione, Raven finì la frase:
"Eppure, senza di lui non riuscirei più a vivere... È la cosa più importante che ho, e se li venisse fatto del male non me lo perdonerei mai... Vorrei tanto che non dovesse passare l'inferno che ho passato io..."
Raven si asciugò le lacrime che gli scendevano e aggiunse:
"... Sono un mostro... Creo solo problemi, un peso per chiunque incontro: a Mark, ai Titani, alla Terra... a tutti!"
Garfield la prese per le spalle e le disse, alzandole il viso verso di lui:
"Rae-rae, non sei una cattiva madre e sopratutto non sei un mostro, non crei problemi e non sei un peso, almeno, non per me."
E all'ultima frase Gar sorrise, accarezzando la guancia della Ragazza.
Raven al tocco della mano di Gar sentì una sensazione di pace,  era da tanto tempo che non si sentiva così... così bene.
Chiuse gli occhi in modo da 'assaporare' quella sensazione che non provava da così tanto tempo. (Ricordiamoci sempre che raven è un empante e vive con emozioni altrui u.u)
Garfield la chiuse in un abbraccio e mentre la dondolava leggermente, sussurò, cercando di immortalare quel momento:
"...Anzi, sei stata per molti versi la persona che mi ha aiutato a risolvere i problemi... ad esmpio quando ho avuto quel problemino con la 'bestia', mi hai insegnato a controllarla, oppure quando ero ferito tu mi rimettevi in sesto... E quando ero solo c'eri sempre tu a sopportarmi... Hehe, c'è stato un periodo, quando eravamo più giovani, che dubitavo perfino che tu fossi una dei buoni--"
Raven commentò, sempre avvolta dall'abraccio altalenate di Gar:
"Molto probabilmente sono sempre stata dalla parte dei cattivi, in realtà sono sempre stata una maschera, per nascondere la vera me stessa... Un demone."
Garfield ,aggiunse, stringendola un pò più a se:
"Rae, noi siamo ciò che noi vogliamo... Non centra niente i legami di sangue, mi pare che hai sempre preferito combattere tuo padre anzichè aiutarlo nella sua conquista del mondo... Va beh, hai anche perso la testa ogni tanto e cercato di ucciderci, eppure però sei sempre riuscita a riprendere il controllo... E ,sinceramente parlando, non credo proprio che la persona che sto abbracciando in questo momento, mentre sta controllando che suo figlio stia bene sia un demone... Almeno, se i demoni sono così allora l'inferno non dovrebbe essere così terribile! hehe..."
E poi la guardò, aveva sempre gli occhi chiusi e la sua testa appoggiava sul suo petto, un sorriso conparve sul volto della ragazza che rispose:
"Sei un cretino Garfield."
Gar rispose con un sorriso che gli percorreva tutto il viso:
"Grazie Rae-Rae, ti voglio bene anch'io."
 
Nel prossimo capitolo capiterà un colpo di scena! Tenetevi pronti :3

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Capitolo 19
*** Domande ma nessuna risposta. ***


Ecco il capitolo, spero che vi piaccia :D ( commentate se c'è qualcosa che non va o se vi è piaciuto! ;D) 

"Grazie Gar."
Disse la ragazza sempre appoggiata a lui.
"E di cosa Rae? Io penso sempre di non ringraziarti mai abbastanza, per tutto quello che fai..."
Disse Garfield, delicatamente ,mentre inclinò la testa per essere più vicino al volto della ragazza.
Raven aprì gli occhi e iniziò a studiare i lineamenti di BeastBoy, sorrise poi disse:
"Gar?"
"Mhm?" rispose lui senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
"Devo dirti una cosa..."
Chiese lei titubante.  
"Dimmi Rae-rae."
La ragazza iniziò a guardarsi intorno, per assicurarsi che non ci fosse nessuno, poi proseguì:
"Sai... Ti ricordi il motivo per qui me ne sono andata?"
L'espressione di Garfield divenne più cupa e rispose:
"Si, per Tara giusto? Senti Rae sono stato uno stupido ... è vero... Ma voglio ricuperare il nostro rapporto...um... d'amicizia? Almeno."
"Voglio che tu sappia la verità... Non me ne sono andata via per Terra... Io--"
Prima che Raven riuscisse a finire la frase qualcosa la preuccupò, qualcosa di molto brutto.
"C-cosa? Non te ne sei andata per Tara? Ma-ma.... allora perch-"
Raven lo interuppe mentre si staccò dall'abraccio e disse:
"C'è qualcosa che non va... lo sento... ma cosa?"
La ragazza iniziò a guardarsi ingiro mentre Garfield chiedeva:
"Cosa? Cosa sta succedendo?"
Gli occhi di Rachel si spalancarono nel vedere la scena :Mark  smise di giocare con gli altri bambini ed a un tratto tutto intorno a lui iniziò a fluttuare.
"Mark!"
Raven si teletrasportò subito verso il bambino mentre Garfield fece il giro lungo più veloce possibile.
"Mark!" disse lei di nuovo avvicinandosi cautelamente al bambino.
"Mamma? che-che succede?"
prima che lei potesse rispondergli, Mark si alzò da terra fluttuando ,con gli occhi bianchi,  e disse con voce demoniaca:
"Sono quasi al massimo delle mie forze e quando sarà il momento vi ucciderò tutti!  A cominciare da questo corpo che sto possedendo, poi a te Raven e hai Titani! Me la pagherete, ME LA PAGHERETE TUTTI!!!"
dopo il discorso un aura nera si liberò dal suo corpo, facendo cadere tutte le persone e glio oggetti a terra, poi il bambino cadde violentemente sul pavimento, sbattndo la testa, svenuto.
La ragazza si affrettò a raggiungerlo e senza guardarsi intorno si riteletrasportò di nuovo.
Garfield, che era riuscito ad arrivare alla stanza, disse ,prima che Raven scmparisse: "Merda, Rae aspetta!" ma, a quanto pare, lei non l'aveva sentito.
Pagò velocemente il conto con qualche extra poi uscì dal locale intento a raggiungere la torre Titan, ma venne fermato subito da una banda di giornalisti:
"Signor Beast Boy, signor Beast Boy! Sono Karla di "News notizie di gossip" vorrei farle qualche domanda, Cosa ci faceva a fare colazione co un altra donna? Terra lo sa? Si dice che abiate litigato e che lei se ne sia andata dalla torre!? "
Garfield prima che rispondesse un altro giornalista gli fece un altra domanda:
"Aspetti! Adam di "Canale 27",  Cosa è sucesso nel ristorante?"
"Em... Io, davvero, non ho tempo per rispon--"
"Tamara di "Gossip", è vero che Raven è ritornata? Come si sente a riguardo? Possibile ritirno di faiamma? E con Terra e la vistra relazione oerfetta?"
"Scusate, devo passare!" disse cercando di passare.
"Seth di "Celebrità"  è vero che Star è incinta di Nightwing?"
"Cosa? No, no Star non è--" 
"Roman di "Supergossip", una nuova minaccia o una vecchia cono--"
Beast Boy si trasformò in un falco e volò via, verso la Torre, mentre i giornalisti urlavano:
"Aspetti! Non abbiamo finito! Dove va!"
 
Anche se è passato tanto tempo, fra i due c'è ncora un legame.... Eppue ne hanno paura, di rimanere di nuovo feriti.... :) presto il prossimo capitolo, e tra poco qualche chiarezza sul passao!
Grazie a tutti :3 quelli che seguono la storia!

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Capitolo 20
*** Il piano. ***


Perdonate la cortezza, buona lettura :)


Quando Garfield arrivò alla torre vide Raven seduta sul divano e Star che la sosteneva.
"Dov'è Mark? Ti senti di nuovo debole?" chiese preuccupato lui.
"Cyborg gli sta facendo qualche controllo..." Rispose Raven e senza alzare lo sguardo, aggiunse: "...Si, ogni volta che uso i miei poteri mi sento debole..."
Prima che Gar potesse rispondere Cyborg uscì dalla stanza dell'infermeria, senza alzare gli occhi dal pavimento  disse: "Mark, ora è stabile... Penso che... Sarebbe più sicuro se lo teniamo sedato per un pò... Ma mi sa che ... siamo vicini all'arrivo di Trigon..."  alzò lo sguardo verso Raven, che era visibilmente sconvolta, e finì col dire: "Mi dispiace Rachel, ma e tutto quello che posso fare... Mi dispiace."
Raven abbracciò Cyborg, poi staccandosi disse: "Sapevo che prima o poi sarebbe sucesso... Grazie Victor... Ho bisogno di vederlo, posso.... posso andare da lui? "
Cyborg fece segno d'entrare, Star e Gar non parlarono, Raven fece un debole sorriso di ringraziamento e si diresse nella stanza.
Appena andata Star iniziò a piangere e a disperarsi:
"Perchè? Perchè devono sempre pagare gli innocenti e i bambini?! Povera Raven, vorrei aiutarla, ma non so come!"
Gar l'abbracciò e disse:
"La vita è ingiusta, tutti noi vorremo aiutarla, tutti Star..."
L'allarme suonò all'improvviso e Cyborg, senza esitare disse:
"Un'emergenza! Dobbiamo andare!"
Gar chiese subito "E Raven?"
"Dobbiamo andare Gar, lo sai che abbiamo un dovere verso questa città, non possiamo restare qui. Andiamo."
Gar non indugiò oltre , anche se avrebbe voluto starle affianco sapeva che non poteva, quindi si trasfirmò in un falco  e seguì la squadra.


"Raven."
La ragazza sentì una voce provenire dietro di lei, senza distogliere lo sguardo dal lettino di Mark, disse:
"Trovato niente Nightwing?"
l'uomo uscì dall'ombra e disse:
"Un sacco di cose in realtà... Perchè non c'è l'hai detto? Almeno a lui?"
La ragazza continuava a guardare il torace di Mark che si gonfiava e sgonfiava d'aria, un tubo d'ossigeno gli passava nella bocca e delle aflebo nei bracci, mentre accarezzava la mano del bambino dolcemente,  disse: "Tanto che differenza fa? Ormai la sua vita è appesa a un filo... Già provocherà un gran dolore, se lo sapesse, non pensi che peggiorerebbe solo le cose?"
Nightwing sospirò, appogiò la sua mano sulla spalla della ragazza, con fatica disse:
"C'è una soluzione...Quando Trigon cercherà di aprire il portale tramite Mark bisognerebbe fare una magia di transizione, ho chiesto a Zatanna l'incatesimo, cioè portare Traigon da un corpo all'altro... Vedi, il male , contatto tra te e Trigon, che avevi rievocato per resciuscitare Tara si è trasferito nel bambino che aspettavi: Mark , ecco perchè ti senti così dabole nell'utilizzare i tuoi poteri, lui ha la metà dei tuoi poteri, più il contatto di tuo padre... ciò gli accresce il potere ma allo stessto tempo è senza controllo di essi... Per salvarlo bisogna fare questo incantesimo di transizione ma abbiamo bisogno di un corpo che prenda il portale... E solo tu sei ingrado di farlo... Vedi, c'è una minima posibilità che vi salviate entrambi... Basta fare l'incantesimo al momento giusto...Ma è praticamente impossibile... "
Raven lo guardò e chiese: "Cioè?"
"Nel momento in quale il portale si crea , sta uscendo il demone, bisogna fare l'incantesimo,  il portale si staccherà dall'individuo per andare dall'altro, nel mentre c'è la transazione( cioè il portale resta sospso tra il donatore e il ricevente)  bisogna sperare che in in quel lasso di tempo basti a farlo uscire... anche se rimmareste tutti e due  feriti e deboli... Però sarete vivi entrambi..."
"Grazie Nightwing... Spero soltanto che funzioni..." disse lei mentre accarezzò la fronte del bambino.
"Anch'io Raven, e non sai quanto... Ora vado, la squadra a bisogno di me..."
Nightwing si avviò fuori dalla stanza, ma ptima di uscire del tutto disse:
"Penso che dovresi dirglelo, è pur sempre suo figlio...  dopo tutto sarebbe bello che anche Mark conoscesse la verità..."
Non ebbe nessuna risposta, accostò la porta e andò a ragiungere gli altri.
 
Spero che abbiate capito il piano di Nightwing, perchè ho cercato di farlo più chiaro possibile, un esempio stupido:
 e come se il portale fosse una palla che sta per esplodere (palla=portale),  Mark ha la palla e sta per esplodere, Raven deve prenderla,  se Mark la lancia e esplode in aria si salvano tutte e due, invece se la lancia trppo presto la palla sccoppia in mano a Raven  e muore lei, se è troppo tardi rischia di farla esplodere tra le mani di Mark... insomma un gran casino XD spero che abbiate capito,.., e Alla prossima!!! :)

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Capitolo 21
*** Emozioni ***


Non sono morta, ma non ho avuto tempo di scrivere, spero che vi piaccia, alla prossima :D

Era quasi mezzogiorno quando i Titani rientrarono,
"Beast Boy, sicuro che non ti sei fatto nulla? Mi pareva che Gizmo ti avesse ferito con quel spara lame." disse Cyborg aprendo la porta che dava sul salotto.
"Uh? Nah, mi ha sfiorato... Non mi ha fatto nulla, ma a quanto pare Jinx ti ha ammaccato un pò." Rispose Garfield osservando la mano robotica  ammaccata.
"Niente di serio, per fortuna, però devo andare a ripararlo, anche se prima volevo controllare Mark...." 
Beast Boy lo interruppe : "tranquillo! Ci vado io...  tanto dovevo passare comunque dall'infermieria... um... Per favore?" l'ultima frasetta sembrava più una supplica che una domanda, Victor alzò gli occhi al cielo e sbuffò : " Va bene, va bene... ma se fai arrabbiare Raven giuro che ti chiudo in una gabbietta per gatti. Io vado a ripararmi, ci vediamo a pranzo." e si avviò in camera.
L'uomo verde vide Nightwing che messaggiava e subito disse: "Passando a cose serie, oggi hai fornelli è il turno del 'ragazzo meraviglia'!" e mettendo il braccio intorno al collo di Dick finì col dire :"sta volta vedi di non svignartela, visto che mi è toccato mangiare una specialità Tamaraniane di Kory, il mio stomaco sta ancora soffrendo!"
L'aliena fulminò Garfield e ribbattè : "Senti, tu cucini robe finte! Con quel' Tartofu'! Non capisco perchè non ti prendi una bistecca normale anzichè di plastica..." 
Beast Boy la corresse: " Si chiama Tofu, e non è plastica...  C'è uno strano odore.." Kory si fermò un'attimo in salotto  e si annusò il braccio "*snif-snif*... Bleah!!!" poi attappandosi il naso con una smorfia disgustata disse: " L'odore di Mammuth mi si è attaccato addosso perfino sui capelli! Giuro che è l'ultima volta che mi stritola.... Che schifo... le sue ascelle... Puah, ho bisogno di una doccia, subito!"
Kory volò velocemente in bagnò e Nightwing iniziò a cucinare nella cucina.
Garfield senza pensarci due volte si avviò nell'infermeria.
Aprì lentamente la porta, vide la ragazza che  vegliava sul bambino.
Si fece coraggio e disse:"Um... Rae? Posso entrare?"
Raven non si girò e disse, con la sua voce monotona: "La Torre non è mia, se vuoi entrare entra, Garfield."
Beast Boy entrò, prese una sedia e la mise vicino al lettino.
Nessuno dei due parlò per un pò e l'unica cosa che interrompeva il silenzio era il bip dei monitor....
Ad un c'erto punto Raven lo interruppe e chiese senza distogliere lo sguardo da Mark "Gar? Stai bene?"
"Si Rae-rae, perchè lo chiedi?" 
"Sei ferito." Garfield con faccia sorpresa disse, mettendosi la mano destra dietro la schiena:
"Um... è solo un graffio, nulla di che..."
"Perchè non l'hai fatta vedere? Oppure l'hai nascosto anche agli altri?" Lei lo guardò coi suoi occhi di ghiaccio e lui, non riuscendo a tenere lo sguardo, lo abbassò e rispose: "Abbiamo problemi più gravi, cosa vuoi che sia un taglietto? L'avrei curato io, dopo che mi fossi assicurato che Mark...tu... stessi bene..."
Raven sospirò e, con tono malinconico disse:
"Gar, so come salvare Mark..."
Il viso di Garfield si illuminò tutto d'un tratto e sorridendo rispose:
"Cosa?! Ma è fantastico! Sono così felice che non puoi nemmeno immaginare! Forse poi possiamo... em... puoi ricominciare! Dobbiamo festeggiare! Devo dirlo a--"
"Gar, calmati, sei peggio di una macchinetta quando ti agiti!"
Beast Boy abbassò le orecchie e lo sguardo,  dopo essersi calmato un pò parlò di nuovo, sta volta più lentamente:
"S-scusa Rae-rae, e che sono veramente felice,  dopo tanto tempo una buona notizia. Cosa dobbiamo fare?"
-devo morire- ecco cosa doveva dirgli, ma qualcosa la bloccò, era Garfield stesso: emanamava emozioni positive, speranza, gioia, allegria, e ... amore...
Garfield stava ancora aspettando una risposta,  le rivolse un sorriso, per incitarla a parlare.
" Devo... dire un incantesimo quando il demone cercherà di uscire."
"Bene!..."   Gar però si preuccupò e chiese subito : " potrebbe succederli qualcosa a Mark?"
Raven disse, con un sorriso rassicurante : "No, nessuno."
Garfield ritornò sereno e disse,  rivolgendosi a Mark:
"Hai sentito campione? Presto quel brutto diavolaccio se ne andrà via per sempre! La tua mamma è la migliore,  fidati di me,  la conosco molto bene."
 
alla prossimaaaa ;) e speriamo a presto!

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Capitolo 22
*** lo dirò, non adesso, ma lo dirò. ***


Finalmente l'ho scritta di nulvo, si lo so, sono una lumacha @-@ ma l'ispiraziine non viene a comando pultroppo nemmeno la voglia  >-<....
Beh ecco il capitolo, buona lettura! :D spero che vi piaccia!
 

Intanto in cucina della Titans Tower...
Dick era alle prese con le padelle quando Cyborg entrò:
"Grayson! Non mi aspettavo che tu fossi ancora qui, al contrario pensavo che stessi a svolazzare per i tetti di Gotham con 'qualcuna in particolare' già da un pò, hehe..." scherzò l'amico.
"Anche se non sono sempre presente non vuol dire che non mi piaccia stare qui, ma sai che..."
Cyborg lo interruppe finendo la frase: " ' ho altri doveri più importanti verso la mia città e Gotham.' la so la tua promessa da boyscout, la so...  Però pensavo, non è strano stare di nuovo tutti e cinque sotto lo stesso tetto? Dopo sette anni e qualcosa..."
Nightwing si prese una pausa da quello che stava facendo e sospirando disse:
"Peccato che non sarà così per tanto..."
Victor cambiò espressione, da felice a preuccupato:
"Cosa intendi? Per Trigon? Troveremo una soluzione!"
Grayson sospirò incrociando le braccia, girandosi dalla parte dell'amico e guardandolo disse:
" L'abbiamo già trovata... Ma c'è una minima possibilità che tutti e due sopravvivano..."
Cyborg restò a bocca aperta sconvolto,  e appena si riprese dalla notizia chiese preuccupato:
"C-cosa? Non può essere l'unica soluzione! "
"L'unica che io abbia trovato... Non sò che altro fare... non l'ho ancora detto a nessuno oltre a Raven.. Non so come reagiranno gli altri, soprattutto a Beast Boy..."
Victor, passandosi la mano sulla nuca, disse amaramente:
"Povero Garfield, mi sembra rinato da quando c'è lei, pensa che non sta più litigando con ..."
"Terra? Già... Porta un mucchio di problmi quella, da quando Raven l'ha riportata in vita si comporta come una... psicopatica... Penso che il trauma del risveglio e di quello che è successo prima che si trasformasse in roccia l'abbia segnata per sempre... Comunque se nè andata un altra volta, Dobbiamo aspettarci un suo ritorno da un momento all'altro."
Nightwing riprese a cucinare e disse,cambiando discorso:
 "Vic, puoi chiamare per piacere gli altri? È pronto... Mi raccomando, non dire niente a Star e a BB... Non voglio farli preuccupare, per ora."
Cyborg si avviò a chiamare gli altri, ma prima disse:
"Sai vero che più tempo passa e più sarà difficile?."
Quando il mezzo robot fu fuori il capo disse:
"E come dovrei fare? È difficile anche per me, non sono Batman maledizione!!!"
e diede un pugno a una parete, lasciando un solco...
 




Victor prima di entrare nell' infermieria, sospirò, poi con grande fatica sorise e aprì la porta .
"Ragazzi? È pronto pranzo."
Garfield si alzò e con un sorriso grande disse, venendogli incontro:
"Hey cassonetto! L'hai saputa l'ultima?"
Cyborg vrebbe voluto risparmiarsela, ma disse, come nulla fosse:
"Cosa  testa di verza?"
Beast Boy gli tirò un pugnetto sul braccio e rispose in contemporania:
"Sai Trigon? Neanche sta volta riuscirà a cavarsela contro i Titani! Abbiamo una 'filastrocca' che lo rimanderà a casa a calci in culo! Vero Rae-Rae?!"
I pugni del robot si strinsero ancora di più, il sorriso sconparve tramutandosi in una faccia sorpresa, era possibile che Garfield riuscisse a superare la morte di Raven in quel modo? Oppure....
"Raven..."
Prima che potesse aggiungere qualcis'altro il robot si rese conto che, dallo sguardo della ragazza, non aveva detto tutta la verità.
Raven abbasò gli occhi e disse, quasi come un sussurro:
"Si, riuscirò a impedire a Trigon di uccidere Mark..."
Garfield andò in cucina mentre Cyborg sussurò a Raven:
"Non... Non gli hai detto che potresti..."
"No e Victor, ti prego, non dirgli nulla... È già abbastanza difficile per me, figurati per lui... Ha già abbastanza guai al momento..."
Disse lei poi si fermò bloccando il cyborg e aggiunse:
"Promettimelo Victor."
"Mmh, non so se è una buona idea Rachel... Forse potrebbe peggiorare la situazione e basta... Potrebbe sentirsi trad--"
Raven lo fulminò e disse, con tono arrabbiato:
" Non sono una traditrice, non sono come Terra!"
Cyborg distolse lo sguardo e rispose:
"Raven, te ne sei andata senza dire nulla e lui...Noi abbiamo sofferto, vuoi riandartene di nuovo senza dire nulla?"
La Ragazza ci pensò un pò su, poi, riprendendo il suo tono tipico, disse:
" No, ma voglio aspettare il momento giusto... Devo parlare di molte cose con lui... non adesso ma presto... Ora andiamo a mangiare..."
Aprì la porta e lei sussurò di nuovo:
"Grazie Vic."
Lui le accennò un sorriso poco convinto poi si sedette nel suo posto osservando, in silenzio, Garfield che faceva il cretino e Star che gli andava dietro.
 

Ecco per oggi è tutto! Speriamo a presto!
Se c'è qualcosa che volete scrivere commentate senza problemi, non uccido nessuno ;) Grazie a tutti!
 

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Capitolo 23
*** I diciotto si fanno una volta sola. ***


Ecco il capitolo :)
Qui racconto quello che è sucesso qualche tempo fa :)
Buona lettura!( scusate per gli errori! )

La sera del diciottesimo compleanno di Raven...Alla fine si compiono una volta sola.
"Ancora un piccolo passo e ci sei amica Raven!"
"Star, dovevi proprio bendarmi per andare in palestra?"
Sbuffò Raven che camminava a tentoni sull' entrata della stanza.
"Non lamentarti sempre! Ora puoi toglierla!"
Appena la tolse fu accecata da luci da discoteca e assordata da un coro formato da tutti i titani, titani est e la young justice che cantavano gli auguri a squarcia gola (e diciamolo pure, anche già ubriachi)...
Arrivò Garfield con una coroncina e Victor con una bottiglia enorme di birra e disse:
"lo so che non puoi ancora bere, ma chiuderemo un occhio."
Neanche il tempo di declinare l'offerta e se la ritrovò in mano mentre  un coro la incitava urlando:
"Bevi!Bevi!Bevi!"
Lei ribbattè arrossendo:"Non mi pare il caso... Io.. Io non sono una che beve...anzi, penso che non lo reggo nemmeno l'alcol"
Intanto Cyborg le aveva già stappato la bottiglia e urlò:
"Forza ragazzi, qui qualcuno ha bisogno di una bel coro di incitamento!"
e tutti iniziarono a urlare più forte:
"BEVI!BEVI!BEVI!..."
La ragazza si rivolse a Garfield e lo pregò:
"Gar, fa qualcosa..."
Lui alzò le spalle e poi mettendole la coroncina in testa alla ragazza disse: "Bhè tesoro, oggi sei tu la principessa... Devi dare al popolo quello che il popolo vuole, daltronde i diciottanni si fanno una volta sola."
"Gar, sei pure tu ubriaco?"
lui sorrise, come un ebete e rispose:
"Forse... ed ora..BEVI! BEVI!"
e si unì agli altri a incitarla.
Raven fece un sospiro e bevve tutto ad un fiato, ripetendo a se stessa "beh, per una volta cosa vuoi che sia, dopotutto i diciotto si compiono una volta sol-"
Non riuscì a finire la frase che aveva finito tutto, il coro si inzitti  e poi scoppiò in un applauso insieme a degli schiamazzi.
Si accese la musica, tutte le persone si amalgamarono e iniziarono a ballare.
Garfield si avvicinò alla ragazza e disse, anvora sorpreso:
"Rae-Rae, UAO! Tutta in un fiato! Sei una tosta, hehe"
"Una tosta che stà per vomitare... Cavolo perchè vi dò retta?"
Raven ebbe un gemito di vomito, Gar subito la  prese con se e disse: "Hey Rae, non farlo qui davanti agli invitati...andiamo in bagno, ti va?"
La ragazza fece cenno di si e se ne andarono senza dare nell'occhio. 
Arrivati in bagno non sucesse nulla...
"Uh? Non dovevi...?" Chiese il ragazzo.
La ragazza scosse la testa e disse:
"Il mio corpo mi ha aiutata, sai non sono solo 'umana'..."
"Aspetta, con questo vuol dire che ... Non sei minimamente ubriaca?"
La ragazza sorrise "Non ho detto questo, anzi...ha un effetto leggermente diverso..."
Lei si girò dalla parte di Garfield e disse, mentre le iridi blù divennero rosse:
"A quanto pare l'alcol mi rende più debole, nel senso che la mia volontà di tenere le emozioni a bada si è notevolmente ridotta...Uno di queste, appunto, mi sta... ma che parlo a fare?hahaha."
La ragazza si fiondò sulle labbra del ragazzo.
Lui all'inizio rimase sorpreso ma poi le prese la testa e iniziò a baciarla a sua volta...
"Mphffhh..." poi Garfield, appena ebbe un attimo di respiro, disse:
"hey... Rae? Ma cosa... uhu... la mia testa... Ho bevuto troppo..."
La ragazza accarezzò la testa del ragazzo e poi, mente lei lo prese per la mano ,sussurò :
"Gar... dopo tutto  diciotto si fanno una volta sola..."
 E lo portò con sè al piano di sopra.
 

hehe... alla prossimaaaaa!

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Capitolo 24
*** Amore, l'inizio? ***


Ecco il capitolo buona lettura (scusate se ci sono errori) spero che vi piaccia, ciao :)


una sveglia iniziò a suonare, una mano pallida uscì dalle lenzuola e andò a disattivarla.
"Um... le nove?... Diavoli dell'inferno che mal di testa..."
La ragazza si alzò e si diresse in bagno ma prima di entrare senti russare, il sangue le si gelò nelle vene e lentamente si girò:
Garfield era disteso sul suo letto e stava dormendo beatamente.
Raven si avvicinò, ancora incredula, e lo toccò delicatamente sulla guancia per svegliarlo.
Il ragazzo bestia si svegliò di scatto, con lo sguardo ancora intontito disse:
"Non sono stato io! Uh?... dove mi trovo.... Raven?"
Il ragazzo si imbarazzo, Raven indossava poco o niente... Lei se ne rese conto un attimo dopo.
Subito prese il lenzuolo e si coprì lasciando Beast Boy senza, che si coprì subito con un cuscin urlando:
"Yek! I-io e t-te... abbiamo... ?!"
La ragazza sbigottita rispose:
"Io...Io non ricordo, ho ricordi tutti accavallati l'uno sull'altro... e molto confusi... Scusami."
Garfield prese i pantaloni sul comodino e dopo averli infilati velocemente, si alzò e si diresse vicino alla ragazza, si guardarono negli occhi e poi calò un silenzio imbarazzante.
Lui gli sorrise, ancora imbarazzato, e disse:
"Beh... se ti può consolare, da quel che ricordo, sono stato... Bene...Um..."
Raven si massagiò con una mano la testa e poi disse, molto imbarazzata e incredula:
"Io... Um, io vado a vestirmi."
Si girò in direzione del bagno, Garfield vedendole la schiena la fermò:
"Aspetta!"
Lei si fermò e si girò senza capire il motivo.
"Fammi vedere la schiena, ho visto qualcosa che non va..."
Raven si girò mostrando la schiena, Garfield le toccò la schiena dicendo:
"Rae... Sei piena di graffi, sono...stato io... Ti fanno male?"
Il ragazzo aveva un espressione da cane bastonato, Lei sorrise e disse:
"Non fa niente Gar, non mi hai fatto male... E poi non l'hai fatto apposta..."
Garfield la guardò dritta negli occhi e poi gli passò una mano sulla guancia per accarezzarla:
"Mi-mi dispiace Rae-Rae... Posso... Fare qualcosa?"
La ragazza, come se una forza invisibile l'attraesse verso il ragazzo, si avvicinò...
Lentamente le sue labbra e quelle del ragazzo si toccarono per un breve periodo, poi dopo una breve pausa ce ne fu un'altro leggermente piu' lungo,  un altrò dove la ragazza mise le braccia intorno alla testa del ragazzo lasciando cadere il lenzuolo.
Qualcuno però bussò alla porta e una voce famigliare disse:
"Raven? Tutto bene? Di solito sei già in cucina a quest'ora, la festa ti ha sfinito eh? Sai dov'è testa di verza? Non l'ho visto..."
La ragazza subito si staccò dal bacio restando comunque abbracciata, un pò stranita, a lui e disse:
"Io? No... Non lo so dove sia... Arrivo subito in cucina, il tempo di... vestirmi e arrivo."
"Va bene Rave, vado a guardare dove si trova la testa di cavolo, a dopo."
Appena Vic si allontanò Raven raccolse subito il lenzuolo e poi corse in bagno, Garfield prese le sue cose in fretta e furia e uscì dalla finestra trasformandosi in un'aquila.
Appena arrivato in camera, Beast Boy , si sedette sull'letto e prese una foto sull'comodino.
Ritraeva lui e Terra abbracciati e dietro i componenti della squadra che ridevano, lui soffermò il suo sguardo su Raven, sospirando si disse tra se e se:
"Sono riuscito a non fare incubi... Dopo così tanto tempo... Potrei essermi innamorato di--? No, non posso. No... O forse.."
Strinse la cornice così forte che il vetro si ruppe in mille pezzi e lasciò i cocci cadere sul pavimento insieme alla cornice subito dopo, si alzò, e con aria pensierosa uscì dalla porta e si 
 diresse verso la cucina.

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Capitolo 25
*** Insicuro. ***



Appena entrato in cucina vide Raven, ebbero un contatto visivo, arrosì per un attimo e poi si mise a sedere al suo posto, evitando la ragazza.
Cyborg iniziò a farli un mucchio di domande ma non ebbe nessuna risposta... 
Dopo aver finito la giornata passò velocemente, tra un cattivo e l'altro lui e lei non parlarono e si evitavano per tutta la giornata.
E fu così anche per un paio di giorni sucessivi, sembrava che non fosse accaduto nulla, ma una sera...
La ragazza era in camera a meditare quando qualcuno bussò alla sua porta, era sera  e avevano già finito di cenare da qualche ora, aprì la porta e vide Garfield.
Lei chiese, gentilmente, al ragazzo che stava sulla soglia della porta:
"Cosa posso fare per te?"
Il ragazzo non la guardava negli occhi ed era molto serio quando disse:
"Raven, riguardo a quello cheè successo io..."
Lei subito lo fermò e disse:
"Tranquillo, ho... recipito il messaggio, facciamo come nulla fosse..."
"Cosa? No, non era quello che volevo dire! Non si può dimenticare quello che è successo, ammetto che non ricordo molto ma quel bacio...  Quello non posso dimenticarlo... Dopo così tanto tempo non ho fatto incubi, non mi sentivo piu' vuoto, mi... sentivo bene... Beh, ecco, quello che volevo dirti e che voglio... um... Dopo terra, qualche anno fa ormai, non riuscivo ad andare avanti... In questi giorni sono stato tutto il tempo a pensare a ....te ...
Mi hai sempre supportato e sai un sacco di cose di me, quando parlo con te mi sento... piu' leggero...  Ci conosciamo da così tanto tempo... Eppure soltanto ora mi accorgo di tutte le cose che hai fatto per me, e io come al mio solito sono sempre preso da altro o sono troppo stupido di accorgermi che forse... Sei sempre stata qualcosa che non riuscivo a capire... Ma forse ora ho capito."
La ragazza lo guardò un pò stranita, non era sicura di quello che  stava accadendo, finchè il ragazzo non disse:
"Al diavolo, sto discorso!"
Lui le prese la testa e la baciò.
All'inizio, Raven, si sorprese e poi, però si lasciò andare.
Dopo il bacio Raven disse:
"Io... Gar è sucesso tutto così in fretta... E' strano per me. E se ti sbagliassi? Se fai tutto questo per sostituire Terra?"
Garfield si fermò a pensare un attimo e poi dopo un sospiro disse:
"... E quello che pensavo anche io... Ci ho riflettuto in questi giorni, e ho fatto la mia decisione... Capisco la tua paura, ma ti prometto che faremo tutto con piu' calma... se vuoi..."
Raven ci pensò su' e poi si disse tra se e se ' Al diavolo, Trigon non può fare nulla, che cos'ho da perdere?"
La ragazza lo baciò senza dire nulla.
Gar si staccò dolcemente da Raven e poi disse:
"Io-- è meglio che vado... Notte... Rae-Rae..."
Gli diede un altro bacio e poi se ne andò felice come una pasqua.

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Capitolo 26
*** Verità. ***


Scusate il ritardo, problema di connessione,  ecco qua il capitolo :) Buona lettura (per eventuali errori segnalatemeli, così potrò correggerli, grazie.) 


Avevano deciso di non dirlo subito alla squadra, prima volevano provare se poteva funzionare e così aspettarono qualche giorno, finchè...
Avevano tenuto un basso profilo, si trovavano spesso sul tetto della torre per avere un pò di privacy.
Sul tetto della torre Raven aspettava come al suo solito Beast Boy, che come al suo solito, era in ritardo.
Garfield corse per il corridoio e si imbattè in Cyborg, anche lui sull'corridoio, che disse:
"Si può sapere che diavolo combini ogni sera su quel maledetto tetto?"
Garfield, riprendendo fiato disse:
"Io? Um... Mi alleno, si, mi alleno."Victor lo squadrò e ripetè:
"Ti alleni? Lo sai vero che la palestra è al piano terra?"
L'amico si bloccò, che risposta doveva dargli?
"Um... beh, sai il mio... um... Lato animale! Si! Il mio lato animale preferiscie la natura."
Victor rise e disse:
"La 'natura'... Sul tetto...  Certo... Senti vai  che è meglio."
Garfield sorrise e riniziò a correre sbraitando, mentre si allontanava sempre di di piu':
"Grazie cassonetto, sei un amico!"  
Dopo aver attraversato il corridoio e preso le scale che portavano al tetto Garfield vide Raven, che lo guardava leggermente irritata dal suo millesimo ritardo, si affrettò a dire:
"Hey Rae-rae, uff... sono arrivato... anf... scusa per il ritardo ma... Ho incontrto Victor mentre venivo qui..."
Raven lo guardò enigmatica, e mentre si avvicinava al ragazzo chiese, con sguardo inquisitore:
"Victor... Non sospetta nulla vero?"
Il ragazzo ipnotizzato dallo sguardodella ragazza disse, senza distogliere lo sguardo da quei bellissimi occhi violacei:
"No, Rae, non sospetta assolutamente nulla, ora basta pensare a Cy, pensiamo un po'... a noi due."
Lui la prese per i fianchi poi,delicatamente, la strinse verso di sè in un abbraccio e sorrise.
La ragazza gli prese la faccia, lentamente avvicinò le labbra a quelle di Garfield, e un attimo dopo ci fu un dolce bacio.
La ragazza, siccome era un empante si nutriva di emozioni, questra tra le tante emozioni era quella che la prendeva di piu'... Forse se non fosse stata occupata a assorbire le emozioni di Garfield si sarebbe accorta di una terza presenza...
"Questo si che mi sorperende ragazzi, sto avendo un miraggio vero?"
I due ragazzi subito si girarono sbalorditi, c'era Victor appoggiato alla porta, quella che univa il tetto alle scale, Raven guardò Garfield fulminandolo e lo rimproverò sottovoce:
"Per fortuna che non ti aveva seguito nessuno... Vero Garfield?!"
Beast Boy rise imbarazzato e aggiunse:
"Um...non è come credi Victor, io e Raven.... stiamo approfondendo solo la notsra conoscenza."
Raven alzò gli occhi al cielo e Cyborg iniziò a ridere.
Il fatto sta che da quel giorno la loro storia saltò fuori e tutti i Titani ne vennero a conoscenza... Insieme a questa notizia ne venne fuori un'altra, meno gradevole...
I Titani erano al verde... Infatti la città aveva tagliato i fondi per gli eroi per colpa di una crisi che aveva colpito tutta l'America e l'Europa. 

ritornando al PRESENTE:

Dopo cena Raven si sedette in salotto mentre gli altri sistemavano la cucina.
Ad un certo punto qualcuno la chiamò da dietro, era Starfire :
"Raven!"
"Ciao Kory..."
La ragazza si sedette vicino all'amica e disse:
"Non sai quanto sono contenta di vederti di nuovo alla torre... Mi mancava avere un'amica... "
Raven sospiro e rispose:
"Mi... mi dispiace essermene andata via così... Ma ho dovuto."
Kory le chiese incuriosita :
"Perchè? Qui tutti ti volevano bene, anche se tu e Garfield avevate litigato, ti voleva ancora bene... Guarda io e Dick, non stiamo piu'
 insieme ma ci vogliamo bene ancora e usciamo da amici... Lui si vede con Barbara  e io mi sento meglio da sola, ho piu' tempo per me ."
Raven sbalordita disse:
"Tu e  Nightwing vi siete lasciati, l'avevo sentito in TV, mi dispiace."
Star sorrise e rispose:
"E di cosa? Dick è stato molto carino e tutto ma... non era la persona giusta per me. Credimi Raven, sto bene... Ritornando al discorso di prima... Perchè te ne sei andata?"
Raven sospirò, era stufa di tenere quel segreto, voleva che qualcuno lo sapesse, non tanto per qualche consiglio, ma se le fosse successo qualcosa almeno qualcuno sapeva la verità su Mark... E poi era Star, Kory la persona di cui si fidava di piu' fra tutti, anche piu' di Dick... allora, con molta fatica, disse :
"Al diavolo... devo dirlo a qualcuno... Promettimi di non dirlo ad anima viva."
Star si mise la mano sul cuore e con tono da giuramento:
"Lo prometto amica Raven."
Raven controllò che non ci fosse nessuno e poi guardò Star, facendosi coraggio, lo disse:
"Ero incinta."
Star si pietrificò, rimase sbalordita e poi dopo essersi ripresa dallo shock, disse:
"Q-questo vuol dire che non sei sposata, che non ci odiavi, e che ... Garfield è... Ommiodio!"
Star si lasciò cadere sul divano, passandosi una mano tra i capelli, finì la frase:
"E'... Padre?! Non può essere vero!"
Raven fece cenno di si e distolse lo sguardo.
Star tra una faccia stupita e l'altra continuò sempre piu' incredula.
"Lui però non lo sa! Come puoi fare questo?"
Rimproverò all'amica, che le rispose:
"Star, avevo paura va bene? Avevo risciuscitato Terra... Pero' per farlo dovetti attingere al potere di mio padre, così il legame che avevo con lui si ristabilì, non ero piu'capace di controllare i miei poteri .
Infatti rischiavo  di ... Mettervi in pericolo o addirittura uccidervi....E non me lo sarei mai perdonato se vi avessi fatto del male.
 Non sapevo di essere incinta, attribuivo molti sintomi al nuovo rapporto che avevo ristabilito con mio padre... Solo qualche tempo dopo che me ne andai capì che avevo qualcosa che non c'entrava il legame..."
Raven si mise la faccia tra le mani e piangendo finì col dire:
"Se non fossi mai nata, se mia madre fosse riuscita a uccidermi, o non mi fossi mai innamorata di Garfield...ora Mark non sarebbe in pericolo!... Oh Star! Cosa ho fatto?! Mi odio! Voglio solo che mio figlio stia bene! Voglio morire al suo posto, lui è tutto per me!"
Kory l'abbracciò, tra un singhiozzo e l'altro dell'amica, la consolò:
"Non morirà nessuno Raven... Te lo prometto." 
Purtroppo nemmeno la mica ci credeva tanto nelle parole che diceva... l'unica cosa che fece poi fu di tenerla stretta a se e versare anche lei qualche lacrima.
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 27
*** Cuore di roccia ***


Salve, no, non sono stata rapita dagli alieni, no, non sono morta e no, non sono in prigione.
Sono risuscitata per finire questa storia, finalmente direi, che spero di finire al più presto, sono contenta che vi piaccia, se avete domande, correzione, consigli, quello che volete scrivetemi senza paura e recensite, giuro che non mordo ;).
Buona lettura!

 


Le ragazze riuscirono a asciugarsi le lacrime prima che una figura entrasse dalla finestra.
"Che sta succedendo qui? chi è quell- Raven?!"
"Tara?" Esclamò Kory, aggiunse: "Cosa ci fai qui?"
Terra si avvicinò al divano, scrutando la ragazza corvina, e con modo arrogante rispose:
"Cosa ci faccio io? Cosa ci fa lei piuttosto! Io qui ci vivo, sono un Titano e i Titani stanno nella T-Tower invece i cattivi stanno fuori, non è vero Raven?"
Raven si limitò a guardarla con indifferenza, invece Star si alzò in piedi furente (nel senso vero senso della parola, che i suoi occhi si illuminarono e le sue mani divennero incandescenti) e rispose, a gran tono:
"Ma chi ti credi di essere?! Raven è un Titano da più tempo di te ed non è, men che meno, un cattivo! Ti ricordo che se non fosse per lei tu saresti ancora un pezzo di roccia."
Terra sorrise, divertita dalla reazione di Kory:
"Giuuusto, me ne stavo dimenticando, allora Raven ti devo un grazie."
La ragazza corvina si alzò senza guardarla.
Stava per andarsene quando Terra l'abbracciò da dietro e le sussurrò all'orecchio:
"Garfield a letto è proprio una Beast, non è vero? Ah, vorresti che io fossi ancora un sasso, eh? Ah ah povera Rae-rae non le va bene una..."
La ragazza bionda mollò Raven e disse, ad alta voce sta volta: "Te ne vai di già? questa si che non è una novità."
Star stava andando in incandescenza, prima che potesse abbrustolirla, Raven  usò i suoi poteri per nutrirsi dell'emozione di rabbia dell'amica e le disse senza voltarsi:
"Non ne vale la pena Star, a quanto pare l'incantesimo non è funzionato del tutto, il suo cuore è ancora un pezzo, freddo, senza vita di roccia."
Star non disse nulla e si limitò a guardare male Tara, mentre Raven si diresse verso la sua camera per meditare un po' ed allontanarsi il più possibile da lei.
Appena Raven scomparve Star rimproverò Terra:
"Sei proprio senza cuore Terra!"
Terra si accese una sigaretta, dopo il primo tiro rispose con un sorriso sulle labbra compiaciuto:
"L'hai sentita, no? Il mio cuore è di roccia, ah quanto mi mancava la Dark demoniaca."
Star restò sbigottita e chiese:
"Cosa?"
La ragazza bionda fece spallucce e altri quattro tiri  poi, attirando a se un pezzo di roccia dalla finestra, spense la sigaretta e disse, girandosi verso Kory:
"Sarà divertente."
Dopo l'affermazione Tara si avvio nella sua stanza fischiettando mentre Kory imprecò nella sua lingua natale, sperando che X'hal la sentisse e esaudisse i suoi desideri di ridurre in cenere quella smorfiosa di Terra, anche se era conscia che non sarebbe mai successo, ma la speranza è l'ultima a morire.

 

Scusate per la cortezza della storia ma mi devo ri-immergere nella storia come si deve,grazie per chi commenta e la segue, nonostante la lunga attesa, spero di aggiornare presto saluti
Aivlis296


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Capitolo 28
*** Terra ***


Eccomi! Non vi potevo lasciare senza una fine, ci sto rimettendo su le mani e spero di finirla, vi lascio con questo piccolo assaggio per darvi un segno di speranza, il prossimo capitolo prometto che sarà più lungo!
Spero vi piaccia e buona lettura.
 
 

Terra entrò in cucina gridando con tono ironico “Ma salveee, vi è avanzato qualcosa o la goticona ha già finito tutto?” E si sedette sull’isola della cucina in marmo.
Vic si girò e la squadrò dalla testa ai piedi e bofonchiò “perché già non ti sopporto?!”

“Susu, Victor, so che ti sono mancata, questo lo mangiate?” Disse indicando la pentola con ancora della pasta al pomodoro all’interno.

“Prendi quello che ti pare, tanto lo farai comunque” e poi Vic si girò di nuovo verso lo scolapiatti e continuò a mettere apposto i piatti.
Terra sorrise e iniziò a mangiarsi qualche forchettata con gusto, poi guardò Garfield che non si era nemmeno degnato di girarsi a guardarla: “Mmmh, qualcuno è di cattivo umore, cosa ti prende orsacchiotto mio?Sei diventato musone con l’arrivo della emo?” Garfield, continuando a lavare i piatti senza girarsi Rispose alla provocazione: “smettila Tara, non stiamo insieme e piantala di offendere Raven.” Tara, non sodisfatta della risposta, si lasciò cadere sulla sedia e ribatte: “Allora è così. Arriva la strega e voi subito vi mettete a sua disposizione, come siete idioti. Vi sta solo usando per la cento milionesima volta, non pensavo che esistesse gente tanto ottusa da fare gli stessi errori così tante volte.” Questa volta Garfield non riuscì a non girarsi “Taci! Non ti azzardare a parlare in questo modo di Raven! Non sai cosa ha passato e cosa sta passando in questo momento. Sei un’ingrata, dopo tutto quello che ha fatto per te per portarti in vita!” Restò un attimo ad osservarlo senza dire nulla, poi, lasciò la pentola di spaghetti e si alzò.
“Dio Garfield, credi davvero che Raven l’abbia fatto per me? Che mi abbia riportato in vita perché le facevo pena?! Andiamo, mi odia da sempre e mi preferiva in formato d’arredo che viva. Sono solo stata un desiderio di un ragazzino viziato che non sa quello che vuole.” Stava per andarsene dalla cucina, prima di aggiungere un’ultima frase, lanciandogli un’occhiata di sfida “Eppure quando hai avuto la possibilità di portarmi a letto, dove era tutta questa lealtà verso ’l’amata” Raven? Lei è stata soltanto il mio sostituto Garfield e lo sai benissimo, lo sa benissimo. Sennò non sarei qui.” Aspettò un’altro po’ sull’uscio della porta, per godersi la soddisfazione di aver colpito nel segno, Garfield non aveva idea di come reagire a questa situazione. Sorrise e disse “La pasta era colla, ci si vede in giro per casa campioni” e sparì dalla loro vista.

Vic, vedendo l’amico in difficolta si offrì di finire lui di lavare i piatti: “Verza, non ascoltarla. Lo dice solo per un suo sadico contorto piacere, non sa nulla, lascia che faccio io qui” Garfield annuì e uscì anche lui della cucina, in totale silenzio.

 



Terra è un personaggio... un po' particolare, se si può dire così. Se vi va commenatela! 
A presto,
Aivlis296

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Capitolo 29
*** Confessioni ***



WARNING: Si parla in una parte di tematiche delicate (aborto)
 


 

Rachel era prese a leggere l’incantesimo, che aveva passato Zatanna a Nightwing, controllando i parametri vitali di Mark di tanto in tanto quando qualcuno si presentò in infermeria.

“Hey Rae-rae, posso?” Raven si girò e notando l’aria abbacchiata di Garfield fece un cenno di entrare mentre chiuse le pagine che stava leggendo.

Garfield prese una sedia e la mise accanto a quella di Rachel, davanti a Mark che dormiva ancora sedato.

“Come sta?” Chiese mentre si sedette: “Per ora sembra stabile, ma mi uccide vederlo in queste condizioni.” E allungò la mano per stringere quella del figlio addormentato.
Garfield osservò la scena e posò lo sguardo sul bambino davanti a lui, forse era la prima volta che lo guardava veramente da quando erano arrivati. Un po’ perché il ritorno di Rachel l’aveva preso alla sprovvista, in più con un figlio, non aveva avuto tempo di elaborare il quadro completo. La presenza, in generale, di Raven nella squadra creava già di per sé una strana aurea. Probabilmente per il suo bisogno costante di assorbire le emozioni intorno a lei, nonostante cercasse in tutti i modi di non farlo, una parte di lei non poteva non farlo. Dall’altra parte, vedere quel bambino, lo terrorizzava . Temeva di intravedere nei suoi tratti qualcuno che non fosse Rachel.
Si sentiva egoista, forse Terra non aveva tutti i torti alla fine dei conti, si stava comportando come un egoista senza pensare a cosa stesse passando Rachel in questo momento.
Star perdendo un figlio, il ritorno di suo padre che l’ha costretta a tornare qui e portarsi dietro quei sette anni e, probabilmente, tutto da sola.

Avrebbe voluto iniziare tutto da capo e aiutarla meglio, dare più spazio a Mark, che cercare di avere Rachel solo per sé, alla fine Mark non era il “cattivo” che gli divideva, ma l’innocente capitato in mezzo a qualcosa di più grande di lui.

Che stupido che era stato, egoista e stupido.

Si sporse un po’ in avanti verso il lettino:“Mi spiace Rae, non posso nemmeno sapere quello che stai passando. Ma so che, quando sarà il momento, l’incantesimo risolverà ogni cosa. Potrai di nuovo stare con Mark e Trigon sarà sconfitto una volta per tutte.” Rachel guardò Garfield che guardava il bambino sul lettino, una parte di lei voleva dirgli tutto, ma a che pro in questo momento? Aveva bisogno di Garfield più presente che mai, soprattutto in vista della sfida del portale che era sempre più vicina. Dirglielo ora sarebbe stato solo un ostacolo in più, eppure se le cose sarebbero andate come prevedeva, Mark sarebbe rimasto solo e Garfield l’avrebbe scoperto poco dopo. In quel momento chissà se lo avrebbe accettato o l’avrebbe odiata per sempre per averlo nascosto. Le pareva di aver sbagliato tutto e che ormai era troppo tardi per qualsiasi confessione. Alla fine non disse nulla e gli abbozzò un sorriso, spostando poi lo sguardo di nuovo su Mark.

“Sai…” riprese Garfield “…Ti assomiglia tanto fisicamente, ha i tuoi stessi occhi e il naso ma pare un bambino molto estroverso e propositivo per le cose nuove.” Si mise la mano sul mento per fare finta di pensarci sù per poi aggiungere “E sono quasi sicuro, anzi, sicurissimo che questa caratteristica non lo abbia preso da te.” Rachel sorrise, era vero, queste caratteristiche non le appartenevano o non poteva permettersele di averle, ma era grata che Mark le avesse.
Garfield dopo questa frase si ammutolì, l’idea che Rachel avesse avuto un qualcuno in questi anni non sapeva bene come gestirla, questo lo ri fece pensare a quanto egoista e stupido fosse.

“Gar?” Staccò gli occhi dal figlio per passare a quelli di Garfield, che sentendo il suo nome le prestò subito attenzione e lasciò andare via le mille pare che lo tormentavano:”si?”
“Ho bisogno che mi prometti una cosa.” A questo punto si girò verso di lui e gli prese le mani tra le sue, lui rimase sorpreso per questo gesto ma gli dedicò totale attenzione a quello che lei gli stava per comunicarle “Qualsiasi cosa succeda, potresti… esserci? Per Mark? Penso che gli farebbe bene una persona positiva e solare, soprattutto se la cosa andasse male.” A Garfield gli si congelò il sangue “Rae, non so se sono la persona più adatta.” Si ritrasse indietro leggermente , Rachel lo guardò con la faccia mortificata, le si spezzò la voce in gola per quello che gli aveva appena  chiesto, lui cercò subito di spiegarsi meglio “Vedi Rae-Rae, tutt’ora so badare a malapena a me stesso. La mia vita in generale, tralasciando il mio lavoro che potrebbe uccidermi da un momento all’altro, è tenuta su per miracolo. Non penso di essere una buona figura di riferimento, ad essere onesto non ne ho mai avuta una nemmeno io, ed il risultato non è il massimo. Ma…” Fece una pausa per prendere coraggio e proseguì: “Non ha… Un’altra persona?” Poi cercò di liberarsi dalla presa di Rachel che non lo lasciò andare, il pensiero di perdere Rachel, di nuovo, lo mise d’avanti a una possibilità che rifiutava di credere: “Poi sono sicuro che andrà liscio come l’olio, non andrà male, non succederà”.
Rachel sapeva che quella domanda non detta di chi fosse il padre, l’avrebbe perseguitata fino alla fine. L’empante, sentendo l’angoscia di Garfield, decise di assorbirla un poco, aveva bisogno che fosse più stabile possibile: “Gar, lo so che ti chiedo tanto, ma ascoltami. So che fa paura, credimi, ci sono passata. Questa gravidanza è stata… Del tutto inaspettata.”  Garfield sembrò subito sollevato dall’angoscia mentre ascoltava il racconto “non pensavo di poter restare incinta, almeno nel mio primo corpo era così, con questo la cosa era cambiata. Ho affrontato questa gravidanza senza sapere che mostro avrei potuto creare, un nuovo demone che avrebbe distrutto il mondo al mio posto.” Abbassò la voce, temendo che Mark, potesse sentirla “Io… volevo ucciderlo. non potevo permettere che potesse fare del male a qualcuno.” Il battito di Rachel iniziò ad accelerare, Garfield poteva avvertirlo per via della sua parte animale, si intromesse nel discorso “Questo pensiero, per quanto possa suonare orribile, lo hai fatto per il bene di lui in primis.” Rachel scosse la testa, distogliendo nuovamente lo sguardo “Lo avrei fatto Garfield, non potevo correre questo rischio. Anche uccidendo me stessa se sarebbe servito.” Lui, sentendo quelle parole, si sentì male, non poteva immaginare quello che aveva passato e non lo avrebbe mai potuto pienamente comprendere. Stette zitto, cercando comunque di esserle più vicino possibile, se solo avesse potuto fare qualcosa di più lo avrebbe fatto all’istante:”Ma qualcosa mi ha impedito di farlo, la mia magia lo proteggeva. Ogni volta che ero a pochissimo dal farlo la mia testa si annebbiava e mi toglieva le forze di riuscire a perseguitarmi. Mi ritrovai, dopo 4 mesi da quando scoprì di essere incinta, con questo bambino tra le mani. Probabilmente la gestazione dei demoni è un poco diversa da quella degli umani.” Rachel guardò Mark sull’iettino e accennò un sorriso pieno di nostalgia nel ricordarlo così piccolo: “così inerme che avrei potuto distruggerlo senza troppa fatica.” La sua espressione ritornò seria: “Era così puro, così bello che non potevo credere che fosse nato proprio da me, come poteva esserlo? Era nato dalla figlia di un’inganno, che come padre ha uno dei più terribili demoni di questo universo. Eppure era nato così senza colpe. Speravo, stupidamente, che forse Trigon lo avesse risparmiato, ma a quanto pare mi sbagliavo.” Garfield la guardava rapito, non aveva mai visto Rachel così, aprirsi così tanto con lui.

Forse sapere chi era il padre non era così importante, quel bambino era una parte di lei e lui non gli avrebbe mai voltato le spalle, quindi nemmeno a Mark. Forse non era il migliore sulla questione di essere un mentore o una figura di riferimernto, aveva da imparare tante cose, ma allo stesso tempo pensava che non fosse impossibile imparare.

Garfield guardò Rachel, poi Mark e appoggiò le mani di Rachel sul suo petto in modo di farle sentire tutta la volontà che la sua voce cercava di trasmetterle “Ti prometto Rae, che se succedesse qualcosa, non sarà solo.”.

Rachel sentendo quelle parole, la sua volontà che emanava,  un sorriso le uscì.

“Ma, ti prometto, tu starai bene e sarete entrambi salvi.” Lei percepì altre emozioni che  si accesero in Garfield in quel momento come la paura, la speranza e l’amore che aveva nei suoi confronti.

L’amava ancora, ingenuamente forse, ma quel sentimento era ancora acceso per lei.

Garfield si avvicinò a lei e le fece una confessione, tenendole ancore le mani tra le sue: “Sai Rae, mi spiace di aver incasinato la nostra storia, se fossi stato meno egoista e stupido forse… Le cose tra noi potevano funzionare”.
Rachel, si morse leggermente il labbro inferiore, non poteva accettare questa frase: “Gar, sai benissimo che non è stata solo colpa tua, siamo in due a dover condividere le   Dopo che ho risvegliato Terra il legame tra me e mio padre si è ristabilito più forte di prima. Non riuscivo a gestirlo e questo ha influito su di me in maniera profonda e su tutti i miei… legami.” Garfield lasciò le mani di Rachel, si sentiva ancora peggio, non si sentiva di meritare le sue scuse. Era stato poco comprensivo e non si perdonava il suo comportamento. Aveva questo questo peso sullo stomaco, doveva dirglielo, doveva.

“Ho bisogno di dirtelo, vorrei poter tornare indietro per cambiare tante cose, ma quello che cambierei in assoluto è questa cosa.” Rachel sapeva cosa stava per dirle, non era pronta ad affrontare quella cosa, avrebbe complicato solo le cosa. “Gar, davvero, non devi scusarti di nulla, va bene cos-“ Garfield la interruppe “No, voglio che tu lo sappia. Dopo tutto questi discorsi voglio essere sincero con te.” Rachel si sistemò sulla sedia e lo lasciò continuare, sapeva che qualsiasi cosa gli avrebbe detto sarebbe risultata vana.

“In quel periodo complesso dove è successo di tutto: noi litigavamo spesso, il ritorno inaspettato di Tara e le pressioni economiche della Torre Titan. Non è una comunque una scusante di quello che sto per dirti.  Ma vedi, qualche tempo che prima che tu te ne andassi…” Rachel si preparò il più possibile per quello che stava per sentire, ma non era pronta e lui non era pronto per affrontare la questione “…Ti ho tradito con lei.” Disse con un trono strozzato in gola. Lei abbassò lo sguardo e tacque un momento, per capire come rispondere, questa cosa le faceva gelare il sangue ma non per quello che lui pensasse. Garfield intanto cercava di intravedere qualsiasi emozione trasparire da lei, ma era un muro, impassibile.

“Rachel, dimmi qualsiasi cosa, odiami ma dimmi qualcosa.” Aggiunse con la paura che gli cresceva, a ogni secondo, sempre di più
Rachel infine lo guardò e poco dopo disse “Lo so”.

 




A Presto con un altro capitolo, non siete pronti, ve lo dico, se vi va commentate!
Aivlis296

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