You save my life

di Sabrina Golden
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 'La stramba universitaria' ***
Capitolo 2: *** Devo chiederle scusa ***
Capitolo 3: *** Mi ha salvata, di nuovo ***
Capitolo 4: *** Sto bene con lei ***
Capitolo 5: *** Emily I love you and I know you do too ***
Capitolo 6: *** Non sei sola, hai me ***
Capitolo 7: *** E' stupenda ***
Capitolo 8: *** Vieni con me ***
Capitolo 9: *** Ti ho mentito ***
Capitolo 10: *** Lei è MIA ***
Capitolo 11: *** I giardini del 'ti amo' ***
Capitolo 12: *** - ***
Capitolo 13: *** Stardust a Parigi ***
Capitolo 14: *** Oui, je le veux (ultimo capitolo) ***
Capitolo 15: *** EPILOGO ***



Capitolo 1
*** 'La stramba universitaria' ***


                                          'La stramba universitaria'                                            

MIKA

Che giornataccia, ho i nervi a mille!
Chi si credono di essere? Chi? E' comunque il mio CD, il mio album, MIO! Non hanno loro il diritto di scegliere quali canzoni posso mettere e quali no, in fondo chi sono loro? Solo degli stupidi produttori, non capiscono quello che voglio trasmettere io con la mia musica, ciò che voglio trasmettere ai miei fan! 
Cammino per le strade di Londra, è buio ormai, c'è poca gente in giro, ho un cappello e cammino a testa bassa, cerco di non farmi notare, non vado a casa perchè so che inizierei a buttare via degli urli isterici... questi pensieri mi stanno uccidendo! Forse dovrei prendermi una pausa... ma come? Non vedo l'ora che esca il mio terzo album e quegli stupidi me lo proibiscono! Stupidi, ecco quello che sono, stupidi!
Mika devi calmarti. Devi calmarti.

Ma come faccio? Non ce la faccio. Adesso non posso nemmeno tornare dal produttore perchè mi sono voltato malissimo con lui e gli ho sbattuto la porta in faccia.
Dovrei chiedergli scusa? Non se lo merita. China Boy è una bellissima canzone. La devono prendere, ed io non farò il mio album senza quella canzone. Stop.
Voglio urlare tutto quello che ho dentro, voglio urlare!



Emily

Come sono belle le strade di Londra al buio, le adoro.
Sono le uniche che riescono a farmi sentire bene. Qui la gente sembra essere felice, la maggior parte delle persone che ci sono sono accompagnate dal loro partner, beate loro! E' bello vedere queste persone così felici insieme, in mezzo a questa folla, che si tengono per mano, è bellissimo.
E poi, beh poi ci sono io.
Innamorata di un ragazzo che non fa che farmi stare male, che non fa altro che prendermi in giro, farmi diventare sempre più sola, ed io come una scema sono innamorata di lui.
Certo che sono proprio stupida eh..
Però è bello starsene un po' soli, sopratutto dopo quello che è successo oggi, preferisco starmene sola.
Ho azzardato ad avvicinarmi a lui mentre era nella sua comitiva, con ragazze bellissime, alte, bionde, occhi azzurri, vestite molto provocanti che gli stavano addosso come appiccicate con la colla, ho azzardato a salutarlo e lui cosa dice alle altre?!
-"Wow, allora anche la stramba ha una vita sociale?"
Tutte quelle ragazze iniziano a ridere e a sghignazzare
-"E dove sono i tuoi amici? Sei sola?"
-"Certo che è sola! Chi si avvicinerebbe a lei?"
-"Ma chi è? Non la conosco"
-"La stramba universitaria che sta sempre in un oscuro angolino con le cuffiette alle orecchie, quella che tutti prendono in giro, due anni fa le hanno tirato le uova, ricordi?"
-"Ahahaha ricordo! Rinchiuditi in casa che è meglio!"
La cosa che mi faceva più male era quel suo sorrisino soddisfatto stampato in volto. 
E mi faceva male anche il fatto che, per qualche oscuro motivo, mi ero innamorata di lui. Per quale motivo? Mi faceva stare solamente male, mi procurava sofferenze, dolore, nient'altro. Perchè allora? Perchè non riuscivo a stargli lontano? Non pensavo ad altro. 
Ma questa sera sono uscita con l'intenzione di distrarmi un po', quindi devo cercare di pensarci il meno possibile e di godermi la pace che c'è in questo luogo stupendo.
Amo Londra più di ogni altra cosa. Sono nata in Italia ma dopo che i miei mi hanno... abbandonata, dopo che i miei mi hanno abbandonata, i miei genitori adottivi mi hanno portata a Londra e adesso la adoro.
Certo, ho quel piccolo problemuccio, sono la 'stramba universitaria che sta sempre in un angoletto con le cuffiette alle orecchie', quella che si fa prendere in giro, quella che si fa tirare le uova. C'è anche un altro problemuccio, sono innamorata di Josh, ma questi sono solamente particolari. Particolari che compongono la mia vita, la mia vita schifosa.
La musica è la mia vita, mi aiuta sempre, in qualche modo lei ci riesce, almeno lei si.
I miei veri genitori non ci hanno nemmeno provato. I miei genitori attuali invece, si sono sforzati molto, e sono felice per questo.
Sono una ventiquattrenne, dovrei divertirmi, vivere la mia vita. Ed invece mi ritrovo sempre in un mare di guai.

Vedo tutte le coppiette di spalle davanti a me che camminando dondolano, qualche comitiva di amici, che ridono e scherzano, si divertono, genitori con i loro figli che li rimproverano qua e la.. e poi c'è un tizio altissimo, con un paio di pantaloni scuri, una camicia bianca, un cappello e che cammina a testa bassa.
Qualche riccio esce da quello strano cappello, cammina velocemente, sembrerebbe un po' nervoso. Io invece cammino lentamente, sto provando a rilassarmi. Sto provando.
Pian piano quella figura si fa sempre più lontana, diventa piccolissima fino a scomparire. Si è diretta verso la piazza.. chissà cosa pensava! Me lo chiedo molte volte, chissà cosa pensa la gente. Chissà perchè quest'uomo era così abbattuto, così nervoso. Boh. Mi diriggo in piazza pure io, lì c'è più movimento.
La piazza mi piace tantissimo, è un'immensa distesa con delle panchine qua e là e bambini che girano in bici o con i pattini, tanta gente con l'intento di divertirsi, e poi è circondata da bar, pizzerie, ristoranti, luoghi con musica alta e pieni di luci o, tutt'al contrario, luoghi con luci soffuse e musica molto bassa, rilassante.
Cerco anch'io una panchina dove sedermi ma è molto difficile perchè sono tutte occupate, nonostante siano tantissime. In una vedo quell'uomo altissimo col cappello, ma lo vedo sempre di spalle. Stavolta ho l'occasione di guardarlo anche davanti, così giro intorno alla panchina e senza farmene accorgere lo vedo. Un viso molto familiare, direi.
Okay.
Devo stare calma.
Cosa posso fare? Cosa?
Lo chiamo con il suo nome d'arte o no? Michael o Mika? Oddio.. e cosa gli chiedo? Un'autografo, si, e anche una foto! Mamma mia ho paura, non mi escono le parole di bocca.. come faccio?
Forse è meglio se mi siedo sulla panchina così provo a sussurrargli. Rido sola, sembro pazza. Quanta felicità che mi avvolge in questo momento, come se tutto il resto fosse andato via!
Mi siedo sulla panchina ma lui non fa cenno di muoversi, così lo chiamo a bassissima voce-"M..Mi..Mika?" 
Lui si gira verso di me dopo un po', e fa un piccolo sorriso. Che bel sorriso..! Però è sciupato, non ha uno sguardo felice, spensierato, come di solito lui è. E' diverso. Comunque io inizio a parlare..
-"Mika sono felicissima di averti visto! Te lo giuro, è la cosa più bella che mi accade dopo tantissimi giorni, ma che dico, mesi se non anni! Vengo ogni sera qui perchè mi piace tantissimo e mi fa rilassare, non avrei mai pensato che un giorno avrei incontrato proprio qui il mio cantante preferito, quello che tante volte mi ha salvata, quello che tantissime volte mi ha aiutata! Potresti farmi un autografo? Non ho nemmeno una penna maledizione.. una foto! Potresti fare una foto con me?"
Avevo paura d'aver esagerato, ma caspita! Non capita tutti i giorni d'incontrare il tuo cantante preferito, ed io tutte quelle cose dovevo dirgliele, volevo che lui le sapesse.
Lui mi disse-"Scusami tanto ma non ne ho voglia. Non.. non sono dell'umore giusto, scusa".
Ma allora era triste davvero! Aveva uno sguardo.. mamma mia! Stavo male solamente a guardarlo! Volevo aiutarlo
-"Oh non ti preoccupare, perdona me. Posso aiutarti in qualche modo? Mi dispiace tantissimo vederti così, non ce la faccio! Io sono qui, a disposizione.."
Aspettavo con ansia una sua risposta, e dopo un po' sentii un mormorio, qualcosa di molto basso, mi sembrava che dicesse "Voglio restare solo" ma non l'avevo capito bene, così gli chiesi -"Cosa?" Lui mi guardo, sembrava arrabbiato, e grido-"Voglio restare solo!" 
Avevo capito proprio bene.. chiesi scusa, lacrimante, e mi allontanai, diretta a casa mia.
Cos'ho che non va? Ogni volta che mi avvicino a qualcosa, ogni volta che provo a fare qualcosa, qualcosa che mi piace, qualche mio desiderio, ogni volta che provo finisce sempre male, sempre! Ma cosa sbaglio? Forse è il mio viso, il mio aspetto esteriore? Forse il modo in cui parlo.. cosa? Cosa sbaglio? Non riesco a fermare le mie lacrime che scendono ininterrottamente, contro la mia volontà, tutta quella felicità era del tutto svanita. Tornai a casa e mi tuffai nel letto, piangendo.



MIKA

Quanto sono stupido.. cosa ho fatto? Ho trattato male una mia fan, HO TRATTATO MALE UNA MIA FAN! Dopo tutte quelle belle parole che mi ha detto, ho visto dentro ai suoi occhi una felicità immensa quando mi ha chiamato, e ho visto anche una grande tristezza quando mi ha visto afflitto, e una grande delusione quando l'ho cacciata via. Ma quanto sono stato cattivo? Non è da me fare una cosa del genere, tutto questo per cosa? Per quello stronzo del produttore, ho trattato male una ragazza, una mia fan per colpa di quella sottospecie di scimmia. Non lascerò che questo mi faccia stare male così, e non sopporto che della gente stia male per me.
La ragazza ha detto che ogni sera veniva qui.. bene. Anche se passerà un'eternità per trovarla visto che questa piazza è grandissima, cercherò di trovarla e farmi perdonare, le autograferò quello che vuole e farò tante foto con lei, promesso.



Ciao a tutti :D
Ho pubblicato una nuova fanfiction su Mika, come vedete c:
Ditemi se vi piace, se è scritto bene, cosa ne pensate ecc..
Spero tantissimo che vi piaccia.. ciaooo :D <3

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Capitolo 2
*** Devo chiederle scusa ***


                                             Devo chiederle scusa


Emily
Che giornata schifosa! Il risveglio è stato dei peggiori, ho dormito malissimo, pensando a tutto quello che è successo non sono riuscita a dormire, solamente a gettare via qualche lacrima. La mattina ritrovo il cuscino ancora bagnato dalle lacrime, e guardandomi allo specchio, ancora assonnata, intravedo i miei occhi gonfissimi e con un paio di borse enormi.. come faccio ad andare all'università così? Metto molto fondotinta, anche se non mi sento mai al mio agio quando mi trucco molto.
Parto da casa.
La mia casa non è grandissima, in fondo, solamente io abito lì. Sono andata via di casa perchè i miei genitori adottivi hanno già fatto tantissimo per me, ed io non vorrei rompergli ancora adesso.
Prendo la metropolitana, che secondo me è qualcosa di pazzesco. Non so perchè, mi piace tantissimo! C'è sempre tantissima gente, chi va a lavoro, chi come me, va all'università, chi in visita a qualcuno. C'è sempre molta gente strana, il che mi piace.
Arrivo all'università, salgo quei miliardi di gradini che ci sono prima di arrivare all'ingresso. Che faticaccia! Mi chiudo in biblioteca e inizio a leggere.
L'inizio di un'ennesima giornata monotona.
Josh con le sue 'ragazze' si avvicinano a me rompendo quel meraviglioso silenzio che c'era in biblioteca
-"Emilyy vuoi uscire con me stasera? Come sei carina Emily, come sei carina!"
Ecco che la comitiva inizia a ridere.
E' Sarah la più cattiva di tutte, imita la voce di Josh per farmi arrabbiare. E ci riesce ogni volta. Si crede bella solamente perchè porta un quintale di trucco e quei vestiti provocanti, ma in realtà è arrogante, presuntuosa, viziata e.. stronza! 
-"Andatevene via!" 
Riesco a dire solamente questo, ma poi arriva l'anziana signora, che tanto voglio bene, la signora che funge da 'controllore' della biblioteca, e li caccia via.
E' così carina questa signora!
E' molto saggia, conosce tutti i libri che ci sono lì dentro, sa sempre cosa rispondere, è forte ma è anche molto dolce.
La considero come la mia nonna, è bassina e porta i suoi pochi capelli bianchi raccolti in un tuppetto, ma in faccia è dolcissima, somiglia alla nonna dei cartoni animati di Titti e Gatto Silvestro.
-"Continua a studiare tesoro, sono stupidi!"
-"Grazie signora"
Riesce sempre a farmi scappare un sorriso.

Torno a casa super annoiata, il tempo è passato molto velocemente, sono già le 4 di pomeriggio! 
Forse perchè prima di tornare a casa ho passeggiato un po' nel giardino dell'università, sul retro.
Ci sono tanti alberi e tanti universitari seduti sotto di essi che studiano; mi piacerebbe anche a me studiare sotto ad un albero ma mi distraggo molto spesso perchè la natura, i paesaggi, gli spazi aperti mi piacciono molto, e mi capita spesso di dimenticare dei libri e perdere lo sguardo su qualche pianta pensando tutt'altra cosa.
Passerò il pomeriggio guardando la Tv e sgranocchiando un po' di patatine, dopo di che cenerò e andrò in piazza.
Che vita monotona.


MIKA
-"Paloma, è già sera, devo andare!"
-"Non puoi restare ancora un po'??"
E' troppo carina quando fa gli occhi dolci, non riesco a dirle di no.
-"Okay, ma solo 10 minuti"
Mi salta addosso con un grande abbraccio. 
La voglio bene tantissimo, vorrei farle visita più spesso, ma sono sempre impegnatissimo e ogni volta che la vado a trovare posso stare pochissimo tempo e non sono nemmeno sicuro di trovare tutta la famiglia riunita in casa, come oggi, infatti al momento c'è solamente lei.
Abbiamo parlato di tantissime cose, lei mi ha raccontato ciò che ha fatto in tutto questo tempo che non ci siamo visti, progetti, vacanze, incontri, mentre io le ho raccontato tutte le tappe dei miei tour, le mie interviste, e quando mi siano mancati loro. Lei mi dice sempre che le piace molto sentirmi parlare, ed io la faccio felice.
Non le ho raccontato della rabbia che avevo ieri per ciò che è successo con la casa discografica e con il produttore, perchè lei avrebbe il coraggio di andare lì e buttare tutto sottosopra, ed io ho già fatto abbastanza danno ieri.
-"Paloma adesso devo proprio andare"
-"Okay ti lascio andare, ma vieni presto, mi raccomando!"
-"Ricorda che le prime persone a cui penso appena ho un po' di libertà siete voi, sei tu!" Era la verità.
-"Grazie fratellino".
Era sempre un peccato lasciarla.
Guardo l'orologio. Oddio è tardissimo! Mi dirigo verso la piazza alla ricerca della ragazza di ieri per chiederle scusa.
Devo chiederle scusa.
Mamma mia la piazza è grandissima..!
La ragazza la ricordo benissimo, è poco più bassa di me, ha i capelli ricci castani non molto lunghi, gli occhi molto grandi castano chiari, le labbra sottili e moolto magra. La ricordo mooolto bene direi.
Passa tantissimo tempo ma non la... eccola! Finalmente! Mi avvicino a lei anche se ancora non mi ha visto. 
-"Ciao!"
Si gira di scatto e non pronuncia nessuna parola, é rimasta a bocca aperta.


Emily
Chi è che mi saluta? Mi giro di colpo e mi ritrovo Mika di fronte.. MIKA! Credevo si fosse dimenticato di ieri sera, credevo che non ci avesse nemmeno fatto caso.. ma lui non è così! Io lo sapevo! Lui non poteva essere così!
Dopo un po' rispondo
-"Ciao" Non so cosa dire ma lui prende la parola
-"Purtroppo per sapere il tuo nome non posso darti la mano e dirti: piacere, Mika. E tu non puoi rispondere tranquillamente dicendomi il tuo nome."
Inizia a ridere. E' carinissimo quando ride, e mi lascio trasportare dalla sua risata.
-"Come ti chiami?"
-"Emily" Dico a testa bassa.
Lui resta un po' in silenzio, come perplesso, e ripete
-"Emily... che bel nome!" Sorride. Io sorrido e arrossendo gli dico 
-"Grazie.."
-"Senti io volevo chiederti scusa per ieri sera, ero incavolatissimo, e tu l'avevi capito, non dovevo voltarmi così, perdonami!"
Mika mi stava chiedendo scusa.. non ci credo! Sorrido e gli rispondo
-"Ti perdono, stai tranquillo, è stata una giornataccia anche per me quella di ieri..!"
-"Beh allora puoi capirmi! Non faccio mai come ho fatto ieri, non è affatto il mio carattere, chi mi conosce lo sa, ero incazzatissimo, e se ancora adesso ci penso..." Buttò gli occhi al cielo.
Io risposi senza nemmeno pensarci
-"Hey non devi darmi spiegazioni, non c'è bisogno! Tutti hanno momenti così, è normale, ed io ero lì a romperti." Io sorrisi, ma lui no.
-"No, tu non rompevi! Comunque spero di non averti ferito in nessun modo, eri.. distrutta!"
Era pazzesco, mentre parlavamo mi guardava fissa negli occhi, e i suoi occhi erano un pozzo infinito, ci si poteva tuffarci dentro.
-"E' tutto passato, è stata una concatenazione di cose.. comunque anche tu eri distrutto!"
-"Eh già.."
Mentre parlavamo passeggiavamo, me ne sono resa conto solamente dopo.
-"Prendiamo da mangiare?" mi disse lui.
-"Io ho già mangiato.. tu no? E' molto tardi!"
-"Nella mia vita non ci sono orari, faccio tutto di fretta, e non ho ancora mangiato"
-"Non per vantarmi, ma cucino molto bene ed il mio appartamento è a pochi isolati da qui, ci arriveremo in un attimo!"
Ma cosa ho detto? Avevo un sorriso stampato in faccia ma non volevo dire ciò che è uscito dalla mia bocca. Se dice di no ci rimango di merda. Che scema.
-"Perchè no?! Dai, ti seguo."
Cosa?! COSA?! Ero ancora più felice, volevo saltare, ma non potevo. Devo godermi questo momento, questo è in assoluto il giorno più bello della mia vita!
Mentre camminavamo per strada e parlavamo lui faceva delle battute, che potevano anche sembrare squallide ma a me facevano morire dal ridere, e quando iniziavo a ridere scoppiava a ridere anche lui e viceversa, e questo mi faceva stare così bene! 
Dopo che ieri l'ho visto così male, adesso sono felicissima di vederlo così contento, e mi accorgo che tutte le lacrime che ho gettato ieri si sono trasformate in un grandissimo sorriso.
Mi sbagliavo, questa non è affatto una monotona giornata.



Ciaoo :D
Allora, inanzi tutto ringrazio tutti quelli che hanno recensito, grazie <3
Spero tanto che questo capitolo vi piaccia, anche se è corto, lo so.
Recensite ancora e fatemi sapere.. ciaoo :D *-*

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Capitolo 3
*** Mi ha salvata, di nuovo ***


                                           Mi ha salvata, di nuovo


Mika
E' davvero simpatica questa ragazza, Emily.
Emily.. questo nome mi piace da morire!
E' molto solare, divertente, aperta! Ho fatto malissimo a voltarmi in quel modo con lei, ma credo che mi sto facendo perdonare bene, ha un grandissimo sorriso stampato in faccia!
Il suo appartamento è molto piccolo, beh, io sono abituato alla mia 'reggia', quindi... E' comunque molto accogliente.
In un attimo e sorridente la ragazza apparecchia e inizia a friggere qualcosa, sembra una cuoca professionista!
Non vedo l'ora di mangiare.
-"Cos'è?" le chiedo curioso.
-"Vado sul semplice, una buona frittata alla Emily" mi risponde lei molto orgogliosa.
-"Mmh" ho l'acqualina in bocca, la guardo e le spalanco un grande sorriso.
-"Posso aiutarti?" aggiungo dopo. Lei va da un lato della cucina all'altro a tutta velocità ed io sto lì a guardarla senza fare nulla, non sembra una cosa molto bella.
-"Okaay, passami il sale, è sopra alla mensola nera".
Prendo il sale e lo spargo sulla frittata, ma lei all'improvviso arriva tutta di fretta e grida 
-"Noooo!"
-"Che c'è??" le chiedo spaventato. Lei inizia a ridere a crepapelle.
-"Allora?!"
-"Era zucchero quello" mi risponde lei con un tono di voce bassissimo perchè in preda dalle risate.
Inizio a ridere anche io senza riuscire a fermarmi.
-"Va beh, la mangeremo così" le dico ridendo, e lei scoppia ancora di più a ridere.
Quando è il momento di mangiarla il primo assaggio lo faccio io... mamma mia! E' orribile! Tossisco come un matto e lei subito corre a battermi la schiena.
-"Tutto ok?" mi chiede preoccupata.
Io la guardo serio e poi scoppio a ridere, e lei mi segue. 
-"Mi spiace, ti ho rovinato la frittata" le dico sempre ridendo.
-"Sei un disastro mamma mia" ha le lacrime agli occhi dalle risate, e nemmeno io scherzo eh.
-"Lo so lo so" sto ridendo come un matto.
Mentre buttava via la frittata le vibrò il cellulare, così mi disse di scusarla un attimo. Mancò un pezzo, e non la sentì parlare dall'altra stanza. Dopo un po', quando tornò in cucina, aveva una faccia da funerale. All'improvviso quel viso felice che aveva prima si era trasformato in una tale tristezza! 
-"Che succede?" fui costretto a chiederglielo.
-"N..niente" balbettò lei con un finto sorriso in faccia, facile da riconoscere perchè un minuto prima rideva a squarciagola con me, e quello era un sorriso vero. Nel rispondermi le cadde una lacrima.
-"Heey" le dissi avvicinandomi a lei -"Cos'è successo? Posso aiutarti in qualche modo?" La guardavo fissa negli occhi in attesa di una risposta, ma lei guardava in basso.
Solamente dopo un attimo anche lei mi guardò neglio occhi e poi si buttò su di me abbracciandomi e iniziando a piangere tantissimo. La strinsi forte a me mentre a bassa voce le dicevo -"Va tutto bene, va tutto bene". 
Dopo un po' la staccai da me e le chiesi di sederci un po', e guardandola in volto rividi quello sguardo che aveva la prima volta che la incontrai, anche se stavolta aveva gli occhi gonfi di lacrime.
-"Cos'è successo?" speravo tanto di avere una risposta per poterla consolare, dirle qualcosa per farla stare meglio.
-"Si divertono a prendermi in giro ed io non ce la faccio più! Mi mostro forte davanti a loro ma questo non serve, non serve! Si prendono sempre gioco di me, io non ce la faccio più! Poi proprio da lui... perchè proprio da lui, perchè?!"
Altre lacrime le caddero dal viso, ed io le feci appoggiare a me.
-"Lui chi?"
-"J.. Josh" mi disse singhiozzando. -"Io sono innamorata così tanto di lui, ma lui ne approfitta per prendermi in giro, per prendersi gioco di me! Ho 24 anni caspita, 24! Per caso nella mia faccia c'è scritto 'prendetemi in giro'? Eh? Perchè a me, perchè? Solamente perchè preferisco starmene sola? Perchè non capisco gli altri e perchè nessuno capisce me? Perchè sono un po' più riservata? Per questo?"
-"Calmati" le dissi gentilmente. Era così nervosa! Le accarezzavo  la testa spettinandole i suoi bellissimi boccoli. Era innamorata di un ragazzo che la prendeva in giro, se non ho capito male.
-"Ma cosa ti ha scritto?" 
-"Mi ha chiesto se domani sera potevamo cenare assieme". Rispose solamente dopo un po' di tempo.
-"E tu sei sicura che lui ti stia prendendo in giro?" Mi dispiaceva così tanto, io sapevo cosa voleva dire.
-"Beh è ovvio! Ogni volta che lo incontro a scuola o in giro, lui è sempre con la sua comitiva, e i suoi amici iniziano a prendermi in giro ma lui non apre mai bocca, sorride solamente. Sarà stato di sicuro uno dei suoi amici a scrivere questo messaggio, per prendermi in giro!"
Mi alzo di scatto e le chiedo dov'è il cellulare.
-"Che devi fare?"
-"Tu dammelo!"
Va nell'altra stanza, lo prende e me lo da. ..Ricevuti.. Josh, eccolo! Rispondo al messaggio, a mentre scrivo leggo ad alta voce
-"Farò..vedere..a..tutte..le..ragazze..che..ti..corrono..dietro..questo..messaggio..virgola..così..sapranno..che..sei..un..ragazzo..senza..palle. Inviato."
-"Mika!" mi grida in contro lei.
-"Che c'è?"
-"Io non gliel'avrei scritto mai.."
-"Infatti! Perchè sei innamorata! Ma se lo merita, perchè in fondo, un ragazzo che tratta così una donna non merita solamente questo messaggio, ma peggio! Ti giuro se lo incontro....." 
Lei riflette un po' e fa un piccolo sorriso, sono felice d'averla fatta ridere. Non era giusto trattarla così. Poi perchè? Lei è una si quelle ragazze che se ne sta in disparte, che non le piace avere contatti con gli altri, o meglio, con la maggior parte degli altri, ed io la capisco benissimo, perchè anche io sono così, e non lascerò che questi se la cavino così. Gliela farò vedere io!


Emily
Aveva ragione Mika! Josh se lo merita, anche se io sono sicura che sono i suoi amici che lo isticano, ma lui sta al gioco! E quindi merita questo.
Mio Dio menomale che c'era Mika con me, menomale! Mi è stato di grandissimo aiuto, mi ha sempre aiutato con la sua musica e adesso mi sta aiutando anche.
Mi ha fatto ritornare il sorriso.
-"Emi adesso devo andare" sono felicissima perchè mi ha chiamata Emi, ma tristissima perchè va via.
-"Ooh, che peccato" mi dispiace tantissimo, sono stata così bene con lui! Come farò adesso? Cadrò nel letto piangendo, come gli altri giorni.
-"Non pensare che io ne sia felice! E' mezzanotte e mezza, devo sistemare delle cose nel mio appartamento e poi..." lo interrompo prima che continua
-"Non devi giustificarti, vai pure, non posso tenerti tutto per me". "Purtroppo.." penso tra me e me.
Lo accompagno all'uscita, ma prima d'andarsene esce dalla tasca un piccolo blocco note, prende la penna dal mobiluccio che c'era in casa e scrive qualcosa su di esso, strappa il foglio su cui ha scritto e me lo da. 
Gli do' un occhiata, è un numero di telefono. Rimango a bocca aperta.
-"Per ogni cosa, io ci sono. Ma non darlo a nessuno! Posso fidarmi?"
-"Fidati" lo guardo sorridendo. 
-"Allora ciao, ci sentiamo" Ride con uno sguardo dolcissimo.
-"Ciao" sono emozionatissima e non riesco nemmeno a chiudere la porta di casa. Lo guardo allontanarsi, poi guardo il foglietto di carta un po' stropicciato con il suo numero scritto, ed inizio a ridere come una scema.

Ma se penso a quel messaggio divento subito nervosissima! Ma chissà se avrà paura che lo farò leggere alle ragazze, chissà! Mi farebbe un grandissimo piacere, proverebbe quella paura che provo io quando lo vedo avvicinarsi a me con la sua comitiva. E potrei anche farlo leggere alle altre, ma non voglio fargli del male, anche se se lo merita.
Mi butto nel letto, con il cellulare in mano, ed inizio a pensare. Leggo il messaggio di Josh e mi innervosisco di nuovo. Elimino il messaggio, ma non elimino la risposta, quella che ha scritto Mika.
Mika.
Mi ha abbracciata e gli ho sporcato la camicia bianca con il mascara, ma non mi ha detto nulla.
Mi ha fatto appoggiare sulla sua spalla e mi ha accarezzato dolcemente i capelli, ero in paradiso.
Ha asciugato le mie lacrime, mi ha consolata e mi ha fatto ritornare il sorriso, mi ha salvata, di nuovo.
E poi, ha messo lo zucchero nella frittata.
Sto ridendo come un'idiota a questo pensiero.. lo zucchero nella frittata, mamma mia.



Ciaoo rieccomi :D 
Com'è dolce Mika! Uffa, anche io voglio un Mika che mi consola :c
E' corto anche questo capitolo, lo so, perdonatemi. 
Comuuunque, fatemi sapere se vi piace, recensite in tanti :D
Ciaoo <3

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Capitolo 4
*** Sto bene con lei ***


Sto bene con lei

Emily
Stamattina ho avuto un risveglio stupendo pensando d'aver passato la serata con Mika. Tutto il resto ormai era nulla in confronto a questo.
Quest'oggi accade qualcosa di diverso. Mentre mi incammino per la biblioteca, nell università, qualcuno da dietro mi prende una spalla, come per fermarmi. Mi giro di scattò, è Josh.
-"Non ti conviene far leggere quel messaggio" mi dice lui senza nemmeno salutarmi. Io sto tremando, ma ho già la risposta pronta.
-"Nessuno me lo impedisce, è proprio quello che voglio fare" in realtà l'ho eliminato, voglio solamente impaurirlo.
-"Passeresti dei guai" 
-"Si? Dopo che mostrerò alle ragazze il messaggio tu non avrai più una comitiva. Come farai a farmi passare dei guai?" avevo un sorriso in faccia, mentre lui era serissimo, non l'avevo mai visto così.
Da dietro i suoi amici gli salgono addosso.
-"Joooosh chi è questa bella ragazza con qui stai parlando??" Per la prima volta un suo amico mi ha detto che sono 'carina'.
-"Ooh, ma è Emily"
-"Ahahaha Josh, cosa ci fai a parlare con Emily?" ecco Sarah. Mannaggia a lei. Parla incurante del fatto che io sia lì, di fronte a lei.
-"Veramente io le stavo chiedendo scusa, non siamo state un po' troppo cattive con lei?!" Lui era serio, ma tutti scoppiarono a ridere. Io ero in imbarazzo.
-"Bella questa" dice Sarah.
-"In fondo, è proprio carina!" dice di nuovo quel ragazzo.
Non ne posso più, voglio andarmene via. Mi giro di spalle e vado via. Devo cercare di non piangere, non stavolta.
Sento uno sghignazzare da dietro che mi da un fastidio enorme, Josh che grida
-"No, aspetta!"
Non gli interesso per altro, solamente perchè ha paura che faccio vedere il messaggio, solamente per questo. E maledizione a me, non dovevo eliminarlo! La cosa giusta sarebbe stato farlo leggere a Sarah, che in un batter d'occhio l'avrebbe detto a tutte le sue 'amichette'.
Che schifo.
Ero immersa nei pensieri e non mi ero nemmeno accorta che qualcuno era di fianco a me.
-"Piacere, Nick, tu sei Emily a quanto ho sentito" era il ragazzo che mi ha detto di essere carina. cosa vuole adesso questo?
-"Si, piacere" le dico impassibile. Era un ragazzo alto (ma non quanto Mika), molto con i capelli castano chiari e gli occhi verdi. Un bel ragazzo.
Molto più bello di Josh, questo è ovvio. Ma perchè cavolo mi piace quel Josh?
-"Mi dispiace che ti trattano così.." disse lui. Non l'avevo mai visto nella comitiva di Josh, ma probabilmente era un suo amico.
Non rispondo.
-"Sei arrabbiata con me?" poteva anche zittire i suoi amici, ma ha già fatto molto.
-"No, non con te.." mi sentivo un po' in imbarazzo.
-"E' per loro vero?" che domanda stupida. Certo! Non rispondo nemmeno a questa domanda.
-"Lasciali perdere. Prendono in giro quelli più intelligenti di loro perchè hanno paura che li soprafanno". Com'è carina questa cosa che ha detto, davvero.
Lo guardo e gli sorrido.
-"Come sei carina quando ridi, dovresti farlo più spesso" abbasso la testa per non mostrare che sto ridendo. Adesso sono ancora più imbarazzata.
-"Perchè non parli col tuo amico e gli dici di smetterla? Ci sto male!" Lui sarebbe stato un ottimo intermediario perchè aveva una cotta per me.. aspetta, aveva una cotta per me?
-"Faccio ciò che vuoi, basta che sorridi". Com'era dolce! 
-"La prossima volta che lo vedi digli che io tengo sempre con me quel messaggio che mi ha mandata, e appena lui e i suoi amici mi trattano male lo mostro. Ricorda questa frase". che colpo di genio.
-"Okay, lo farò, stanne certa." Qualcosa mi vibra. Il cellulare vibra, ho un messaggio, Dio mio se è Josh? 
E' Mika! Mika!! "Buongiorno :) Tutto ok? Si è fatto sentire Josh?". 
Okay.
Si è ricordato il nome di Josh, mi ha augurato il 'buongiorno' e si è preoccupato per me.
Ieri, mentre tenevo in mano il suo numero di cellulare, gli ho mandato un messaggio con scritto 'Questo è il mio numero', ma lui non ha risposto, quindi credevo che non mi avesse mai cercata. 
-"Perchè ridi? E' il tuo ragazzo?" stavo ridendo?
-"Il mio.. sto ridendo.. cosa? Ragazzo? No no, è solo un mio carissimo amico" dico sorridendo.
-"Questo ragazzo ti fa ridere, sta prendendo il mio posto, devo fare assolutamente qualcosa!" non poteva mai prendere il posto di Mika.
-"Aspetta, fammi rispondere". Rispondo felice al messaggio:"Buongiorno a te :) Eccome se si è fatto sentire, un'ennesima sceneggiata giornaliera. Ma forse ho una soluzione." Ok, inviato.
-"Fatto", gli dico felice. Secondo lui rido per la sua compagnia, non può mai sapere che rido per il pensiero di Mika.
Mi assilla di domande sui miei studi, su dove abito, sui miei rapporti con Josh, e lì mette il dito sulla piaga. Vorrei dirgli di smettere ma non riesco nemmeno a prendere fiato che lui già ha detto qualcosa.
Vibro di nuovo, "Mika!" penso subito, infatti..:"Pranziamo assieme oggi, così mi racconti tutto..." alla fine del messaggio c'era il suo indirizzo. Mio Dio! 
Pranzerò a casa sua!
-"Ridi ancora, non mi fare ingelosire!" Mamma mia sto cominciando ad odirlo. Toglietemelo di dosso, ovunque io vada c'è lui!
-"Perchè non vai a dire quella cosa a Josh? La ricordi?" devo farlo andare, non riesco a respirare, mi sta facendo girare tutta la scuola mentre parla con me, non sono nemmeno riuscita ad andare in biblioteca! Devo continuare a studiare e poi onestamente sono stufa di stare all'impiedi.
-"Certo che la ricordo! Ma non volevo lasciarti sola, se poi ti rubano?" com'è squallido, ma un po' mi spiace.
-"Non mi rubano non ti preoccupare" non sapevo cosa dire.
-"Che ne dici se ti riaccompagno a casa?" se questo impara anche dove sto posso scavarmi la fossa.
-"Veramente ho già chi mi accompagna.." abbasso gli occhi, non sono brava a mentire.
-"Allora stasera usciamo, basta, deciso, non mi importa quale scusa mi dirai adesso. Ci vediamo dov'è c'è la grande piazza, al livello della fermata dell'autobus"
Cosa?
Mi stampa un bacio sulla guancia.
"Ciaoo" mi dice scappando.
Oddio. Che serata che mi aspetterà! Beh, pranzerò con Mika, questo è l'importante.
Decido di andare via, è già tardi e non vedo l'ora di andare a casa di Mika.
Mentre scendo i miliardi di gradini mi ferma Nick.
-"Hey bellissima! Ho già detto tutto a Jonh, e ha detto che accetta! Sei felice? Questo è grazie a me!" Bellissima? Grazie a lui? Beh, Jonh ha detto si, questo è l'importante.
-"Okay, grazie mille! Senti per stasera..." Ma quello è Mika! E' appoggiato al muretto, non mi ha ancora vista a quanto pare. E' bellissimo mamma mia!
-"Per stasera cosa? Niente scuse ho detto!" nemmeno lo ascolto.
-"Mikaa..el! Michael!" ho gridato troppo forte, qualcuno poteva riconoscerlo. Lui si gira di colpo, mi guarda e sorride. 
-"Ciao! Allora, andiamo?" mi dice lui guardando accanto a me. Perchè? Oh, c'è ancora Nick. 
-"Michael ti presento Nick, Nick, Michael". Sempre in mezzo ai piedi è questo. I due si stringono la mano, Nick non è affatto contento. 
-"Va beh, io scappo, ciaoo!" Mi stampa un altro bacio e va via. Finalmente!
-"Ma chi era quello strano tizio?" mi dice Mika guardandolo con una faccia stranizzata.
-"Uno strano tipo amico di Nick" gli dico ridendo.


MIKA
Ci incamminiamo per casa. Era così carina mentre scendeva le scale, quando lei si è girata verso di me ho fatto finta di non guardarla, e appena mi ha visto era felicissima! Questo mi rende molto contento.
Comunque quel ragazzo non mi piace.
Mi racconta tutto su Jonh.
-"Hai fatto bene, più che bene! Brava, stai imparando bene" lei sorride. E' bellissima quando ride, stupenda. Camminiamo per strada, non ci vuole tanto ancora per arrivare, la mia casa è nascosta in una viuzza.
-"Adesso non ti resta che dimenticarlo, dovrebbe venirti facile visto tutto ciò che ti ha fatto!" deve dimenticarlo! La farà solo soffrire, e lei non lo merita.
-"Hai ragione, ci proverò!" mi dice lei un po' pensierosa.
Entriamo in casa, e lei rimane sbalordita. 
-"E' grandissima!" hanno tutti questa reazione quando entrano! A me piace avere tanto spazio per me, e magari da condividere da qualcun'altro. Le sorrido e continuo a parlare.
-"E poi quel tuo nuovo amico può aiutarti, no?" Nick, so benissimo come si chiama ma non glielo dimostro.
-"Il mio nuovo amico? Aiutarmi? In cosa scusa?" d'un tratto aveva dimenticato tutto, era troppo presa dalla casa e dalla mia presenza, le si leggeva negli occhi. Però questo era un buon segno, non soffre quando è accanto a me. E' questo il mio obiettivo. Guarda tutti gli oggetti uno per uno affascinata, sembra una bambina.
-"Quel tuo nuovo amico può aiutarti a dimenticarti di Jonh, era così affettuoso con te!" La riportai nella realtà.
-"Ti spiace se cambiamo discorso?" mi disse lei. Come poterle dire di no? Nemmeno io volevo parlarle di questo.
-"Fra un po' arriva il tizio delle pizze" le dico spalancandole un sorriso.
Lei è felice a questa mia risposta, mi guarda e mi risponde
-"Questo è un buon discorso, vogliamo parlare della frittata di ieri?!" Inizia a ridere ed io la seguo. Il fatto che sono un disastro la fa ridere, fin ora, non aveva fatto ridere nessuno.
Arriva il tizio con le pizze, la porto in cucina ed iniziamo a mangiare mentre chiacchieramo, imparo a conoscerla meglio, è una ragazza straordinaria.
-"Posso farti una domanda?" mi chiede lei. Abbiamo appena finito di mangiare e ci sediamo sul divano, la pizza era molto buona devo dire.
-"Dimmi pure" sono curioso.
-"Perchè quando ci siamo visti la prima volta tu eri così abbattuto e arrabbiato? Affari di cuore?" mi chiese lei. 
-"Affari di cuore?" Le domandai. Non era quello il motivo, in fondo, non stavo male per amore da molto.
-"Scusa, non volevo essere indiscreta.." abbassa lo sguardo e arrossisce. 
-"No ma che dici?! Non lo sei stata affatto! Allora, ti spiego. Sto per completare il mio terzo album, mancano pochissime canzoni, tra cui ce n'è una, China Boy, che è praticamente già completa. Il mio produttore però dice che è brutta, che non venderò sicuro nemmeno un disco perchè questa canzone è un orrore, ma lui non può sapere cosa io voglio trasmettere ai miei fan! E comunque secondo me non è un orrore, e se non mettono China Boy nell'album io non lo completo."
Mi guardava comprensiva. Lei è la prima persona a cui ho parlato di tutto ciò, ed ho anche un po' di paura per ciò che potrebbe rispondermi.
-"Lui non è nessuno per giudicare le tue canzoni!" Dice lei in tono arrabbiato. -"E' il tuo album e puoi mettere tutte le canzoni che vuoi, e poi non ci credo che è orrenda, non ci credo! Non vedo l'ora di sentirla invece.."
La guardo felicissimo. Se io fossi stato lei, mi sarei risposto la stessa cosa. E' praticamente nei miei pensieri. Mi alzo e le dico di seguirmi prendendola per il braccio.
La porto nel mio studio, dove c'è il mio carissimo pianoforte. La faccio accomodare su una sedia ed io inizio a suonare China Boy.
Lei prende il ritmo e quasi alla fine della canzone canta assieme a me. E' molto presa dalla canzone. Quando finisco lei mi guarda affascinata e mi dice
-"E' bellissima! Stupenda! Hai creato qualcosa di meraviglioso! Sono sicura che appena la gente la sentirà impazzirà! Ma dove l'hai trovato questo produttore? Non ne capisce proprio!"
Sono felicissimo per tutti i suoi commenti positivi, mi ha reso ancora più convinto, quella canzone dovevo metterla.
Anche se al mondo intero non piaceva, a lei piaceva. Dovevo metterla.
Che sto dicendo?!
-"Dice che non gli piace. Già appena ha sentito il titolo ha fatto una faccia disgustata." tutti i produttori deficienti li trovo io.
-"Perchè non metti 'Celebrate'? E' il tema principale della canzone, dice 'I want the whole world Celebrate", io metterei Celebrate se proprio insiste questo produttore".
Prendo il foglio con il testo della canzone, cancello il titolo e scrivo "Celebrate". La sua idea è stata magnifica! Suona anche meglio!
-"Che idea geniale! Grazie Emi" le sorrido dolcemente. Le piace quando la chiamo Emi, ride ogni volta. -"Dimmi se ti piace questa" Inizio a suonare 'Stardust', una delle nuove canzoni che ho intenzione di mettere nell'album.
Ieri notte quando sono tornato da casa sua mi sono uscite queste parole, le ho accompagnate al piano e voila.
Resta attenta per tutta la canzone, e guarda a tratti me a tratti le mie mani che scivolano sul pianoforte.
Appena finisco inizia ad applaudire ed io le dico
-"Cosa ne pensi?" lei muove la bocca come per dire qualcosa ma non trova le parole.
-"E'.. è pazzesca, veramente sono rimasta senza parole, affascinata ti giuro. E poi le parole.. è bellissima! Quando l'hai scritta?" i suoi occhi si illuminavano mentre me ne parlava.
-"Ieri notte non riuscivo a dormire ed ho scritto" ero un po' imbarazzato, le piaceva davvero!
-"E'.. magica. E' magica" ripetè lei. Sono felisissimo adesso, la guardo neglio occhi sorridendo.
E pensare che il produttore mi aveva detto che questa canzone era 'caruccia'.. meglio che non ci penso.
Di colpo Emily guarda l'orologio.
-"Oddio è tardissimo! Farò tardi, devo scappare!" Era vero, è passato tantissimo tempo e nemmeno me ne sono accorto, avrei voluto rimanere ancora più tempo con lei, mi divertivo, mi sentivo al mio agio con lei, stavo bene, non avevo paura di dire nulla, ero sicuro di me.
-"Dove vai così in fretta?" le chiedo mentre recupera il giubbotto che ha buttato sul divano.
-"Ho un appuntamento con Nick, il tizio strano di stamattina, ricordi?" dice lei frettolosa. Ma, aspetta. Ha un appuntamento con lui? Con Nick?? Non mi piaceva proprio quel tizio, si dava troppe arie, e poi, lei ha detto che è un amico di Josh. E se la vuol prendere in giro?
-"Non mi piace quel tipo" le dico cambiando subito tono di voce.
-"Beh dovrò incontrarlo ugualmente" sta per aprire la porta d'ingresso.
-"E se vuole prenderti in giro?" non doveva andare.
-"Perchè dovrebbe farlo? Sono sfortunata e sfigata ma non penso fino a questo punto. E' interessato a me. Ci conosciamo meglio! E poi gli debbo un favore." dovevo esserci io.
-"Vengo con te senza farmene accorgere?" indiscreto?
-"Mika, tranquillizati! Esco con un ragazzo, non è la fine del mondo! Sembri mio padre.." okay ho capito, indiscreto.
-"Ti manderò dei messaggi, stai attenta!" mi guarda stufa e mi grida
-"Ciao!" tirando a se la porta.
Non doveva dirgli di si! Era interessato a lei? Cosa significa? Lei era con me in quel momento. Stop. E poi si è visto allo specchio questo Nick? Solamente perchè è alto e biondo si crede figo da poterla invitare ad uscire? I ricci sencondo me sono i più carini.
Calmo.
Che pensieri stupidi che sto facendo, non sembro nemmeno io.
Devo stare calmo.
Ma che ora è?! E' uscita da pochissimo, devo aspettare che il tempo passa per mandarle un messaggio.. non riuscirò a calmarmi facilmente.



Ciao ragazziii :D
Inanzitutto perdonatemi se ho aggiornato dopo un secolo,
ma mi hanno intasata di compiti e non ho avuto nemmeno un po'
di tempo per me..!
Poi volevo ringraziare tutti quelli che fino ad adesso hanno 
recensito, in particolare Mikettaxx_x3 che ha recensito
tutti i capitoli fino ad adesso.
E poi.. beh spero che vi piaccia, ho fatto del mio meglio :D
Fatemi sapere, ciaoo <3

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Capitolo 5
*** Emily I love you and I know you do too ***


Emily I love you and I know you do too


Emily
L'uscita più pallosa della mia vita.
Sembra che sto ad un interrogatorio, poi questo ha preso confidenza tutto d'un tratto, mi prende la mano, mi tiene dai fianchi, pare che siamo fidanzati! Chi si crede di essere?
Comunque certe volte mi dice cose dolcissime, mi ha detto che sono l'unica cosa che in questo periodo lo rende felice, e mi ha detto anche che vede tantissime qualità in me. E' una brava persona, lo ammetto, però è troppo appiccicoso mamma mia..

-"Posso baciarti?" mi dice lui all'improvviso in un attimo di silenzio, mentre passeggiamo. Cosa? Ma è matto? Ci siamo conosciuti oggi e mi vuole baciare? Che poi che sfacciataggine..
-"C..cosa?" gli dico guardandolo con stupore.
-"E' facile, io mi avvicino e tu.." si avvicina a me ma io lo spingo indietro.
-"Ma sei matto?!" è scemo questo? Lui inizia a ridere ma io lo guardo seria.
-"Eddai.. stavo solo giocando! Non voglio perderti facendo un passo falso, quindi se ti ho importunata in qualche modo perdonami". Mi dice lui facendomi gli occhi dolci.
Un po' mi dispiace, era quello il suo modo di fare ed io non potevo farci nulla, in fondo, gli amici di Josh sono tutti così.
Ehi, adesso che ci penso, non ho pensato a Josh per tantissimo tempo!
-"Fatto sta che entro stanotte riuscirò a baciarti, è una promessa!" mi disse lui divertito. Devo ammettere che non mi sarebbe dispiaciuto, magari mi avesse baciata in modo diverso da come stava facendo prima, quando l'ho bloccato. In quel modo era.. troppo sfacciato insomma! Che bacio è? Per me il bacio è una cosa importante, il primo tra due persone deve essere un momento magico, non un momento di scherzo, e di sicuro non va chiesto!
-"Non promettere ciò che non riuscirai a fare" gli dissi io con un tono di sfida, ma divertita.
-"Ci riuscirò non preoccuparti. Adoro le ragazze difficili.." mi schiacciò l'occhio.
Il difetto di questo ragazzo è che si sente troppo.. come dire.. si sente figo, come a dire "io sono figo e lo so, questa ragazza cadrà ai miei piedi come tutte le altre, perchè io sono figo". Non mi piacciono questi tipi qua, ma lui era tremendamente dolce con me, mi era difficile resistergli in certi momenti.
-"Ci incamminiamo per casa? E' tardi ed io ho sonno.." avrei voluto restare ancora un po' ma avevo sonno, veramente! Era tardi.. 
-"Okay, andiamo!" spalancò un sorriso, mi prese la mano e cambiammo direzione diretti per casa mia. Non sopporto che mi prenda la mano.
-"Non voglio che mi prendi la mano" dissi io tirando verso di me la mia mano come per staccarla
-"Io si però!" Sorrise e me la strinse ancor di più. Che palle. Come lo stacco adesso a questo?
Camminando mi diceva cose dolcissime, alcune non mi facevano nè caldo nè freddo perchè me ne diceva fin troppe! Ad alcune non sapevo come rispondere e mi sentivo in imbarazzo.
Mentre camminavamo mi diede il suo numero in un foglietto con su scritto "sei mia e non ti lascerò scappare <3". Nella mia testa pensavo 'povera me'.
Eravamo proprio davanti casa quando vidi, appoggiato su un muro, una sagoma altissima che gettava a terra un'ombra enorme. 
-"Mika?! Cosa ci fai qui?!" l'ultima cosa che mi potevo aspettare era questa. Lui si girò di scatto e prima mi guardo in faccia, facendo un piccolo sorriso, poi gettò lo sguardo in basso, mirando sulla mia mano che teneva quella di Nick, no aspetta, mirando sulla mano di Nick che teneva quella mia. Così va meglio. 
-"Ti ho aspettata, è tardissimo!" Lo guardai in modo perplesso, rimasi a bocca aperta e non riuscì a spiccicare parola, avrei detto troppe cose.
Cosa? Ma chi è mio padre? Perchè fare così? Io non capisco..
-"Lei stava con me, non c'era bisogno di preoccuparsi" disse Nick. Oh Nick meglio che stai zitto.. Mika fece mezzo sorriso falso, e si girò dall'altra parte.
-"Va beh, io vado Emi, ti auguro una buonanotte, non combinare nulla con questo qui mi raccomando" sorrise beffardo e guardò Mika, che si girò verso di noi.
'Emi' non suonava bene detto da Nick, la sua voce non mi piace, e nemmeno come dice 'Emi', bleah.
In un attimo, quando Nick finì di guardare Mika, si girò verso di me e gettò le sue labbra sulle mie. Il suo bacio durò pochissimo ma fu.. non so come dire, forte, mi tenne stretta per un attimo, giusto il tempo del bacio, e poi si girò di spalle e scappò via.
Mi lasciò lì, impalata come un albero. Dentro di me ero arrabbiatissima perchè non aveva il diritto di farlo, e poi.. io non lo volevo! Non lo volevo quel bacio!
Ricordo solamente adesso quella frase.. "Fatto sta che stanotte riuscirò a baciarti, è una promessa!". Beh, l'ha mantenuta.
Mentre ero lì impalata a pensare avevo dimenticato un piccolo particolare, anzi, non molto piccolo.
Mi girai verso Mika che era ancora lì, fermo immobile anche lui.
-"Così vi siete fidanzati eh?!" io non risposi. Non sapevo cosa dirgli. Ero troppo confusa, cosa stava succedendo? Sono uscita con un ragazzo che ho conosciuto stamattina e già a poche ore di distanza mi ha baciata. Mika, il cantante, ci siamo conosciuti e adesso mi ha aspettata sotto casa mia perchè ho ritardato. E mi chiede se sono fidanzata con quel ragazzo lì, Nick. Non capisco se non ho parole o se ho troppo da dire.
-"Capisco che eri impegnata, ma almeno potevi rispondere ai miei messaggi!" Messaggi? Uh, ho lasciato il cellulare dentro la borsa e non lo sentivo vibrare.
-"Ho lasciato il cellulare dentro la borsa e non l'ho sentito vibrare.." gli dissi io a bassa voce. Faceva freddo, per strada c'erano poche luci che illuminavano il viale, era tardissimo e quindi era tutto buio.
-"Non restiamo qui, fa freddo, entriamo!" prendo le chiavi dalla borsa e mi avvicino alla porta ma lui si allontana verso la strada e mi dice
-"Non ne ho voglia, ciao" Aveva uno sguardo tetro, cupo. Ma perchè? All'improvviso mi sentii in colpa verso di lui. Non sapevo di preciso cosa gli avevo fatto ma mi sentivo tremendamente in colpa.
-"Aspetta non andare, aspetta!" gli dissi io aumentando il tono della voce. Lui si fermò e dopo una breve pausa si voltò verso di me.
-"Perdonami se non ho risposto ai tuoi messaggi, ti ho già spiegato il motivo, scusa! Comunque come vedi sono tornata sana e salva, non mi è successo nulla, non dovevi proeccuparti così tanto, e non dovevi nemmeno aspettarmi sotto casa. Non sei mio papà! Cosa può pensare adesso Nick? Eh? E' il tuo modo di fare questo?"
All'improvviso il senso di colpa si trasformò in rabbia e mi voltai con lui con un tono rabbioso. Lui si avvicina a me avvelocizzando il passo, anche lui sembra molto arrabbiato.
-"Sei troppo ingenua questo è il problema! Chi ti dice che quel ragazzo sia serio, che ti ami veramente, chi te lo dice? Dovevi subito rifiutare, dovevi subito lasciarlo perdere già dal primo momento, sin da quando lui ti ha detto che era un amico di Josh. Ricordi cosa ti ha fatto? Oppure è bastato un bacio da un biondo con gli occhi azzurri per farti dimenticare tutto? E se quello lì vuole solamente prenderti in giro? Non ci pensi a questo? Non credevo fossi una di quelle ragazze che appena vedono un ragazzo biondo occhi azzurri si lasciano ingannare. No. Da te proprio non me lo aspettavo. E' uno stronzo, gli si legge in faccia! Chissà con quante ragazze sta mentre sta con te! Questo è uno che si fa le sfide con i suoi amici a "chi ne ha di più". Ma tu devi capirlo, devi svegliarti tesoro! Le persone che ti amano sono già al tuo fianco, e tu nemmeno lo capisci! Ti sei lasciata incantare, mi hai delusa."
Mi disse tutto questo gridando contro di me, poi girò le spalle e andò via.
Non riesco a spiccicare parola, così lo lascio andare.
Io mi faccio incantare? Io? Sento le lacrime che iniziano a scendere nel mio viso, entro in casa e mi butto a letto. 
Piango, perchè tutte quelle parole, dette in quel modo, da lui, tutte quelle parole non me le aspettavo. Io non sono così! Sono sempre stata chiusa, non mi apro mai con nessuno, non ricordo quand'è stata l'ultima volta che sono uscita con un ragazzo, e poi Nick non è lo stronzo che lui sostiene che sia! Ho imparato a conoscerlo meglio ed è un bravo ragazzo, anche se appiccicoso e presuntuoso.
Beh mai quanto Mika, lui si che è presuntuoso. Non può comandare così nella mia vita! Io so ciò che faccio!
E poi da ciò che mi ha detto si vede che non mi conosce proprio, e poi non è stata mica colpa mia se mi ha baciata! E poi non siamo mica fidanzati! E poi se rifiutavo subito non potevo conoscerlo..
Basta.
La cosa che mi fa piangere ancor di più è quel "Mi hai deluso". Quella frase che mi rimbomba nella testa, non ne posso più. Devo dormire, a quello che farò domani poi ci penso domani stesso, devo lasciarmi alle spalle questa giornata, devo dormire.


MIKA
Chissà cosa mi aspettavo io da quella ragazza! Si sono conosciuti la mattina e la sera si sono fidanzati.. capace lui le ha fatto due moine e lei si è lasciata abbindolare.
Che scemo che sono stato! Non avrei dovuto preoccuparmi più di tanto, non dovevo nemmeno lasciarle il mio numero. No. Che se la risolva da sola.
Visto che io sono solamente d'intralcio, che se la risolva da sola. Tanto poi quando lei scopre che questo Nick le metteva le corna poi non viene a piangere da me, perchè io non ci sono più.
Questo è perchè io sono troppo buono, ecco perchè, e anche perchè mi affeziono troppo in fretta. Si sa che le bellissime ragazze, di solito, sono stupide, ed io ne ho beccata un'altra.
Pomeriggio quando sono stato con lei mi piaceva così tanto, ero così felice, e poi lei era.. straordinaria! Io la sentivo MIA, non lo so perchè, ma lei era MIA! E poi lui l'ha chiamata 'Emi'! Avevo i nervi a mille, avrei voluto prenderlo per il collo e strozzarlo. Solamente io posso chiamarla Emi!
Questo pomeriggio è stato stupendo mentre adesso è tutto svanito. E pensare a quando mi faceva i complimenti per le canzoni..
A proposito di canzoni.
Quando Emi è andata via per incontrare quello stronzo, ho iniziato a suonare un motivetto abbastanza simpatico, mi piace un sacco, è allegro, il contrario di come sono adesso.
Ero allegro perchè ero sicuro che poi sarebbe tornata da me. Ma ero fin troppo sicuro. Comunque ho iniziato a scrivere un testo e l'ho canticchiato sulla base, e non suona niente male. La canzone si chiama 'Emily', e fin ora ho scritto solamente un piccolo pezzettino che dice «Emily it's your life and you can't live it twice, one day you'll understand, Emily take my hand. Emily I love you and I know you do too..».
Emily I love you and I know you do too.
Beh mi sbagliavo, ero troppo convinto, troppo felice di vederla sorridere con me, ero troppo contento quando stavo con lei, ero troppo.. troppo.
Purtroppo, si sa, la convinzione uccide, e adesso io ci sto malissimo. 
Sono nervosissimo, e se solo penso a come mi sono voltato prima con lei.. mi spiace si, però avevo ragione.
Forse ho esagerato si, ma avevo ragione. Avevo ragione e basta.
Mi odio quando sono arrabbiato.
Meglio che mangio qualcosa.. menomale che c'è il cibo.


Emily
Oggi non voglio fare nulla. Voglio solamente restarmene nel letto a dormire. Ma non posso, devo andare a scuola. Ma devo. Devo sistemare un paio di cose.
Intanto devo dire a Nick che ieri ha esagerato e che adesso dovrà pagarne le conseguenze. Sono incavolata nera con lui e gliele canterò. Non è assolutamente giusto ciò che ha fatto, si è preso il dito con tutta la mano, poteva rispiarmiarsela quella sceneggiata davanti a Mika.
Oh, Mika..
Lui ieri si è voltato malissimo con me, io dovrei chiedergli scusa? No, lui! Se mi dava il tempo io gli avrei spiegato che non eravamo fidanzati e tutto ciò che era successo realmente, ma lui non mi ha nemmeno dato il tempo di farmi dire una parola, nemmeno una. E comunque lui ha sbagliato anche ad avermi aspettato sotto casa.. ha esagerato!
Mi alzo dal letto con quale forza non lo so nemmeno io, mi vesto e prendo il cellulare che ho lasciato dentro la borsa da ieri sera. Avevo 6 messaggi.
5 di Mika e uno di Nick. Quelli di Mika erano ancora di ieri sera:
-"Va tutto bene?"
-"Ehi è successo qualcosa?"
-"Non farmi stare in pensiero Emi"
-"Allora?"
-"Senti io ti aspetto sotto casa, sono preoccupato ed è già tardi"
Beh quindi non era una sorpresa, mi aveva già avvertita.
Ma era stato comunque assillante. Stop.
Il messaggio di Nick invece era di stamattina:
-"Buongiorno splendore, ti aspetto a scuola".
Non gli rispondo nemmeno, non vedo l'ora di vederlo e di cantargliene 4. Perchè tutto quello che è successo è successo per colpa sua, che sia chiaro.
Aggiusto qualche libro e dei quaderni con alcuni appunti e li metto dentro ad un grande borsone nero Converse che tanto adoro e mi incammino per la metro.
Arrivo, salgo i miliardi di gradini e cerco Nick senza dare attenzione. Josh e la sua comitiva passano davanti a me, ma non spiccicano nemmeno una parola, Josh mi lascia uno sguardo e va via. Ormai non provo più nulla per lui, l'ho conosciuto veramente, ho conosciuto veramente lo schifo che c'era in lui. Non erano i suoi amici ad invogliarlo a fare quelle scemenze, ma bensì era lui. Ed io mi sono illusa. Mika ha ragione, sono ingenua. Ma so che Nick non scherza, e su questo si è sbagliato!
Anche se, è grazie a lui che ho scoperto com'è fatto veramente Josh.
Ad un certo punto due mani mi tappano gli occhi da dietro. Quell'odore lo riconosco, e comunque, a scuola nessuno mi farebbe una cosa di questa.
Il suo 'profumo' non mi piace, dove passa lui è tralciato da quello strano odore che non riesco a definire 'profumo'.
Prendo con forza le sue mani, le tolgo dalla mia faccia e mi giro verso di lui velocemente.
-"Nick!" gli grido io incavolata nera.
-"Ciao stellina" mi dice lui avvicinandosi per baciarmi, come se fosse normale, come se per lui da quel mezzo bacio che ci siamo dati ieri eravamo già fidanzati.
Io lo spingo violentemente con il braccio e lui indietreggia portando in alto le mani come per arrendersi.
-"Oggi siamo di malumore eh" disse lui ridendo.
-"Ma cosa ti ridi?! Sei scemo?! Quello che hai fatto ieri non provare a farlo mai più okay?!" Probabilmente ho gridato troppo forte, già c'erano 5 ochette attorno a noi che ci guardavano. 
-"Cosa ho fatto? Ti ho solo baciata! Tu mi piaci, io ti piaccio, ci incontriamo e ci baciamo, è così che va, non lo sapevi?" disse lui sghignazzando. Gli altri intorno a noi ridono anche. Mi guardo intorno. Ci sono tantissime persone intorno a noi adesso, ma non mi frega. Cosa vuole questo adesso con me? Fa ragionamenti da bambino di prima elementare.
-"No. Io ti piaccio ma tu a me no! Hai un carattere di merda, ti credi figo invece sei solamente un bambino, quindi adesso togliti dai piedi e non azzardare più a fare quello che hai fatto ieri!" lui rideva. E' stupido, non è responsabile, nonostante la sua età è ancora un bambino.
-"Beh, chi era quel ragazzo che ti ha aspettato ieri sera? Il tuo fratellone?" disse lui, poi si guardò intorno e poi continuò "Ieri sera l'ha rimproverata perchè è arrivata tardi a casa.. vivi ancora con i tuoi e ti fai controllare dal fratellone?!" tutti iniziarono a ridere.
-"Non è mio fratello ed io non abito con i miei!" Le risate degli altri sovrastavano la mia voce. 
Cammino velocemente verso di lui, sbatto la mia spalla contro la sua e gli dico a bassavoce "Stronzo" e continuo a camminare. 
E' uno stronzo. Poteva evitare tutto quel teatrino. Lo dicevo io che è un bambino, lo dicevo io! Doveva farsi vedere bello agli occhi degli altri, certo! 
Le lacrime iniziano a cadermi involontariamente, cammino a testa bassa, per non far vedere il mio volto in lacrime, arrivo in biblioteca, cerco un banco vuoto e lontano dagli altri e mi ci siedo. Chino la testa sul banco ed inizio a piangere cercando di non emettere suoni.
La vecchia signora della biblioteca viene da me
-"Che succede figliola?" mi dice lei sottovoce. E' difficile per me rispondere, in realtà volevo restarmene sola, forse sarebbe stato meglio tornare a casa.
-"Nulla, non si preoccupi, forse è meglio che torno a casa", dico io asciugandomi velocemente le lacrime.
-"E' colpa di quei bulletti eh?! Appena li vedo passare gli faccio un bel discorsetto.." E' così carina.
-"No, non è colpa loro, è stato per un.. ragazzo, è per un ragazzo. Adesso vado signora, grazie mille." Dovevo restare sola.
-"I ragazzi non meritano le nostre lacrime, ricordatelo. Sopratutto se si comportano male, non le meritano proprio." mi diede un fazzoletto e continuò "Vai a casa e sciacquati la faccia, e poi lasciati tutto alle spalle. Vai dai tuoi cari, dalle persone che ti vogliono bene, dai tuoi genitori, dalle persone che ci sono sempre state per te, dalle persone che sanno aiutarti, e ti sentirai subito meglio in loro compagnia. Vai, stammi bene".
-"Grazie ancora, arrivederci" mi asciugai ancora il volto e uscì dal retro, dove c'è il giardino. Da lì non dovevo fare tutte quelle scale, ma dovevo raggirare tutta la scuola per arrivare nella via di casa mia.
Mentre ero per strada pensavo alle parole che mi aveva detto la signora. Sentivo le lacrime che scendevano pizzicandomi il viso, non ce la facevo più.
Anche quando sembra che qualcosa vada meglio, non è così, anzi, va ancora peggio. Ho perso Mika e l'unica persona che credevo mi amasse, Nick.
Non ho il coraggio di andare a casa di Mika adesso, in questo stato, piangendo, perchè.. beh lui aveva ragione infondo. Io sono ingenua, questo è vero, e Nick è uno stronzo. Mi ha presa in giro solamente perchè l'ho rifiutato. Non ho il coraggio di andare a casa sua, no. 
Arrivo a casa, finalmente, e mi butto sul letto. Menomale che c'è quel letto. Ed ecco che tutte le lacrime che avevo trattenuto a scuola e per strada escono tutte in una volta, tutte in un grande e rumoroso pianto. Non ho più nulla, ho perso tutto, anche il mio ultimo briciolo di speranza.
Tutti questi pensieri mi affliggono, non ce la faccio più, basta!
Sento vibrare qualcosa, è il cellulare che ancora tenevo in tasca. Non voglio prenderlo, anche se dopo un po' non resisto alla curiosità.
Non riesco a leggere perchè ho gli occhi appannati dalle lacrime, li strofino e poi riguardo il cellulare.
-"Mi rendo conto che ieri ho esagerato un po'.. dove ti posso incontrare?"
Mika.



Hellooo :D
Grazie a tutti per aver recensito i
precedenti capitoli, mi fate sentire molto
bene, motivata, grazie <3
Pooi, questo capitolo è triste, cupo, lo so,
e Mika è arrabbiatissimo.. geloso!
Lo ammetto, adoro far ingelosire Mika :D
Comunque lasciate tante recensioni e fatemi sapere se
vi piace, spero di poter aggiornare presto, ciaoo <3

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Capitolo 6
*** Non sei sola, hai me ***


Non sei sola, hai me


Emily
Non riesco a leggere perchè ho gli occhi appannati dalle lacrime, li strofino e poi riguardo il cellulare.
-"Mi rendo conto che ieri ho esagerato un po'.. dove ti posso incontrare?"
Mika.
Non me lo aspettavo, credevo non volesse più tornare da me, credevo non avrebbe mai più cambiato idea. Ma, infondo, lui aveva ragione. Io sono stata da sempre ingenua, e Nick era uno stronzo. Dovevo aprire gli occhi e allontanarmi da lui. E comunque ho paura di rivedere Mika, perchè adesso so come lui mi vede: ai suoi occhi io sono una stupida studentessa universitaria che si fa incantare da un bel ragazzo e che poi si fa prendere in giro, ai suoi occhi io sono un'ingenua ragazzina che ancora deve crescere.
-"Lascia stare, è tutto inutile, tu avevi ragione. Sono una stupida ragazza ingenua, sono la stramba universitaria che non potrà mai avere un ragazzo o qualcuno che l'ama. Ho bisogno di stare sola." 
Mentre scrivevo quel messaggio iniziai a piangere ancor più, quelle parole mi uccidevano, perchè dicevano la verità.
Inviato.
Non ho la più pallida idea di cosa potrà rispondere, ma sono molto curiosa. Tutto questo piangere mi fa venire sonno.. tanto sonno.


MIKA
Fino a ieri sera non l'avrei più cercata, ero troppo arrabbiato. Però devo ragionare, e non è stato bello il tono con cui ieri le ho detto tutte quelle cose. E non sono state belle nemmeno tutte le cose che le ho detto!
E poi mi manca.
Si lo ammetto, mi manca.
Anche se sono poche ore, sono stato tutta la notte pensando a quanto male le ho procurato, non sono riuscito a chiudere occhio. Pensavo a quando era felice e a quando era triste, al suo volto mentre sorrideva e mentre invece le uscivano le lacrime. Non ce l'ho fatta.
Dopo un po' finalmente arriva una risposta, tutta quell'attesa mi stava uccidendo.
-"Lascia stare, è tutto inutile, avevi ragione. Sono una stupida ragazza ingenua, sono la stramba universitaria che non potrà mai avere un ragazzo o qualcuno che l'ama. Ho isogno di stare sola."
Cosa? Le sarà di sicuro successo qualcosa, la Emily di ieri non avrebbe di sicuro scritto una cosa del genere, no.
Devo assolutamente andare da lei.
Mi incammino verso l'università e l'aspetto fuori, come l'altro giorno, quando era con Nick.

Sono già le 4, sono usciti tutti, non credo che lei sia ancora dentro. Le mando un messaggio..
-"Emi sei a scuola?" ecco.
Nel frattempo vedo Nick che esce con alcuni suoi amici. Io lo guardo per tutto il percorso che fa, mi passa davanti e mi guarda, ride e mi indica dicendo qualcosa ai suoi compagni. Ha preso di mira la persona sbagliata.
Mi avvicino a lui frettoloso, lo ricordavo molto più alto. Lui si ferma con un sorriso beffardo stampato in volto ed io gli dico
-"Hai qualche problema?" avrei voluto dargli un pugno dritto in faccia ma dovevo contenermi. Con quel bel faccino angelico mi faceva venire i nervi.
-"Perchè non vai da Emily, e stai attenta se torna a casa tardi eh" iniziano a ridere i suoi amici. L'avranno presa in giro perchè mi hanno vista aspettarla fuori, che stupidi.
-"Si vede che è suo fratello, hanno i capelli ricci entrambi" dice una ragazza magrissima a Nick, che ride ancora.
-"Non sono suo fratello io". Ricostruisco il tutto. L'hanno presa in giro perchè credevano che suo fratello la stesse aspettando fuori casa. Che stronzi.
-"Ah no?! Per essere suo padre sei molto giovane!" che nervi! 
-"Sono il suo ragazzo, e l'ho rimproverata perchè mi ha dato fastidio che sia uscita con te, e mi ha dato anche fastidio visto che l'hai baciata. Quindi cerca di stare lontana da lei, tappo!" dissi tutto d'un fiato. Voglio vedere cosa risponde adesso.
-"Beh, mi sei sempre stato antipatico". Si limita a dire lui mentre gli altri non ridevano più, e nemmeno io.
-"Andiamocene ragazzi" disse di nuovo lui. Poverino, l'ho lasciato senza parole. Dentro di me ero felicissimo, ma fuori restavo sempre serio.
Nick e gli altri si voltano per andare via, ma blocco Nick prendendolo dal braccio. Lui si ferma e muove violentemente il braccio per togliere via la mia mano.
-"Tappo, dov'è adesso Emily?" adoro chiamarlo tappo.
-"Mi pare d'aver sentito che è andata a casa" disse lui a bassa voce. Che bello, l'ho sottomesso.
Ma passiamo alle cose importanti, devo andare da lei. Perchè non mi risponde al messaggio? Mi incammino verso casa sua avvelocizzando il passo, ho già perso troppo tempo aspettando davanti scuola.


Emily
Ma che succede?! Oh, è il campanello, mi sono addormentata. Ma da quanto tempo è che dormo?! Mi stropiccio gli occhi e guardo l'orologio.. mamma mia! Tutto quel piangere mi ha fatto venire sonno, tanto sonno!
Mi guardo allo specchio, mamma mia! Ho gli occhi rossi e gonfi. Do una sistemata ai capelli mentre sento che il campanello continua a suonare sempre più pesantemente.
Oddio!
La mia stanza è incasinata in un modo pazzesco, ho lasciato tutte le lenzuola in disordine, e ci sono fazzolettini ovunque.
Vado alla porta è apro.
E' Mika.
Il suo volto è molto diverso da ieri. Ieri era pieno di rancore, arrabbiato, avevo paura anche a parlargli. Adesso invece no, adesso sembrava preoccupato, ma non come ieri. Per fortuna! 
-"Ehi.." gli dico io a bassa voce. Dovevo ancora riprendermi dal sonno.
-"Stai bene?" fu la prima cosa che mi disse lui. No. Non sto bene. Mi sento distrutta, sola, senza nessuna speranza d'essere amata, mi sento morire, piango da una mattinata, quelle parole che mi ha detto ieri mi hanno fatto malissimo, mi hanno colpita. Posso dirgli tutto questo?
Lo guardo negli occhi per un attimo, poi abbasso la testa e gli dico
-"Entra che fa freddo fuori" cos'altro avrei potuto dirgli? Lui entra e si siede nel divano. Per fortuna non riesce a vedere la camera da letto. Meglio che vado a chiudere la porta.
-"Dove vai?" mi chiede lui.
-"Sto chiudendo la porta.." senza nemmeno che passi un secondo lui inizia a parlare
-"Scusa per ieri, ho esagerato lo so, non te lo meriti, scusa" disse lui a bassa voce. Non so cosa rispondere..
-"Okay.." dissi io a voce ancora più bassa.
-"Allora mi perdoni si o no?!" Mi disse alzandosi dal divano e venendomi incontro. Ogni volta che lo vedo mi sembra sempre più alto, e adesso ancor di più. Alzai la testa per guardarlo, poi la riabbassai e gli dissi
-"Si.." lui sorrise, io non ci riuscì.
-"Non hai risposto alla mia domanda" mi disse sedendosi sul divano. Io lo seguì. Ho un freddo cane.
-"Quale domanda?" sapevo si riferisse alla prima domanda.
-"Stai bene?" mi disse lui. 
-"Secondo te?!" lui si abbassò e mi guardò negli occhi. Era troppo alto, non poteva mantenere la sua normale posizione per guardarmi. -"Secondo te io sto bene?! Sono sola, non ho nessuno, nessuno! Tutto quello che tu hai detto ieri è vero! Sono solo una ragazzina ingenua, una stupida ragazzina ingenua piena di speranze e che si illude facilmente, ecco cosa sono, avevi ragione tu!" mi caddero delle lacrime. Mentre parlavo lui cercava di prendere parola ma io aumentavo il tono della voce e lo bloccavo.
-"Io ho detto tutte quelle cose perchè ero incazzato, incazzato nero! Perchè tu eri con quel tizio che a me non piaceva affatto, che era un amico di Josh, che non sembrava un tipo affidabile e responsabile, nè un uomo vero. Poi quando ti ha baciata sono diventato ancora più nero di rabbia, perchè.." si fermò un attimo e poi riprese -"..perchè non ti merita! Tu non meriti un tipo come lui, tu meriti di meglio! Dopo tutto ciò che hai passato non meriti un'altra persona che ti tratti male e che ti faccia soffrire, perchè ti ha fatto soffrire, no?!" Io abbasso lo sguardo come per dargli ragione, e lui lo capisce, ma poi prendo parola
-"Ho perso anche l'ultimo briciolo di speranza che avevo, ho capito che il mio destino è restare sola, punto e basta. Non sono fatta per essere amata, boh, è così, sono sola" inizio a non sopportare più queste lacrime che mi rigano il viso..
-"No!" mi dice lui alzando la voce -"Non sei sola, tranne che io non sono un fantasma o qualcosa del genere." mi disse lui cercando di farmi ridere.
-"Ma io ti ho delusa..." dissi io con un tono da bambina, ma non lo feci apposta!
-"Ti ho già detto che ieri ero arrabbiato, non penso tutto quello che ho detto, e tu non mi hai delusa! Quindi tu non sei sola, hai me sempre e comunque, ok?" mi asciugò le lacrime con le mani, è delicatissimo, mi stavo sciogliendo.
-"Ok" dissi io sorridendo. Sorrise anche lui. E' pazzesco come Mika sia capace di farmi tornare il sorriso, sempre e comunque. Mi sento sempre bene con lui, non ho paura di dire ciò che penso, e poi mi sento protetta, al sicuro, quell'omone di due metri riesce sempre a salvarmi, sempre.

-"Sono venuto a farti visita e non mi offri niente?! Sei proprio una maleducata eh!" Ahahah com'è scemo, mentre mi dice questo cerca di fare il serio ma gli viene difficile trattenere il sorriso, quel bellissimo sorriso. Io gli sorrido e gli dico
-"Da mangiare o da bere?" 
-"Qualcosa da sgranocchiare, muoio di fame!" ma quanto mangia?! Mi fa ridere moltissimo.
-"Aspetta qui allora" gli sorrido e vado in cucina, prendo i biscotti al cioccolato e torno. Mi siedo vicino a lui e inizia a mangiare. Com'è carino mamma mia!
Vederlo mangiare mi fa venire fame, così prendo anche io prendo un biscotto e mangio.
-"Sai, mi hanno invitato ad una festa. La fanno ogni anno ma io non ci vado mai, la organizza il mio produttore, quello con cui ho litigato per 'China boy'.. per 'Celebrate'.." mi guarda e mi sorride, poi continua "..Io ci vado sempre, perchè c'è gente importante e mi sento lusingato a partecipare, e onestamente dopo quello che è successo credevo che quest'anno non mi avesse invitato, invece l'ha fatto, quindi probabilmente vuole darmi un'altra possibilità!" mi disse lui tutto orgoglioso.
-"Che bello, sono felice per te" gli risposi io sorridendogli.
-"No, ma io volevo chiederti, vorresti venire con me?" Io? Ma è serio? Ha detto che ci sono tante persone importanti, cosa c'entro io? E poi io odio le feste. Mi sento sempre in imbarazzo, non so cosa fare, non so buttarmi nella mischia ecco.
-"Ma.. hai detto che c'è tanta gente importante, io non c'entrerei nulla!" è la verità.
-"Di solito danno a tutti 2 biglietti in caso volessero portare i loro.. fidanzati, quindi io ho i 2 biglietti. E comunque, ti farò conoscere molta gente importante, il mio produttore deficiente, e molte altre cose! Dai, non lasciarmi solo"
Okay.
Dopo che ha detto quel 'non lasciarmi solo' con quel tono dolcissimo da bambino non posso dirgli di no, in fondo, non sarò sola, ci sarà lui accanto a me, non sarà così brutto, no?!
-"Okay, ma non mi lasciare mai sola!" gli dico. Appena dico 'okay' inizia a ridere e quando completo la frase fa un urletto di felicità e mi abbraccia. Com'è carino.
-"Che giorno è? Dovrò comprare qualcosa da indossare.." già, questo è un gran problema. Certo non ho nell'armadio un vestito da mettere per incontrare persone famose, insomma, chi l'avrebbe mai detto che tutto questo un giorno sarebbe accaduto?!
-"Domani sera" domani sera?! Non ho tempo per comprare i vestiti! Probabilmente dalla mia faccia si intuisce la mia preoccupazione, visto che Mika inizia a parlare dicendomi
-"Facciamo così: domattina vai all'università, poi io ti vengo a prendere e pranziamo assieme, dopo di che usciamo e ti porto a fare shopping, ti porto a casa e ti prepari, poi io vado a casa mia e mi preparo, e infine ti vengo a prendere e andiamo alla festa. Ti va?" Era soddisfatto da ciò che aveva detto, e onestamente, lo ero anche io.
-"Ci sto" gli dissi io spalancando un sorriso. 
Non vedo l'ora!



Seraa :D
Vi ho lasciato con la suspance la volta scorsa,
sono cattiva lo so muahahaha xD
Okay basta.
Comunque come al solito ringrazio tutti per aver
recensito la volta scorsa, e spero recensiate in tanti
anche questo capitolo c:
Fatemi sapere se vi piace, vi raccomando :3
Ciaoo <3

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Capitolo 7
*** E' stupenda ***


E' stupenda
 
Emily
Questa mattina mi sveglio più motivata delle altre mattine. Oggi passerò tutta la giornata con Mika, che bello!
Vado all'università tranquilla, come se il giorno precedente non fosse accaduto nulla. Cammino a testa bassa senza guardare nessuno in faccia, ma vidi quelle scarpe blu fosforescente che ricordai immediatamente e mi fu facile ricollegarle e Nick. Alzai la testa e incontrai il suo sguardo. Avevo una paura tremenda, perchè si poteva ripetere quello che era successo ieri, proprio oggi che mi sono svegliata così felice, così motivata. 
-"Ciao" mi disse, serio e deciso. 
-"Ciao" gli dissi io con lo stesso tono.
-"Ieri.." abbassò la testa verso lo zaino, lo aprì e ne uscì qualcosa -"Ieri hai dimenticato questo in biblioteca".
Il mio quadernetto degli appunti. Credevo volesse chiedermi scusa..
-"Oh grazie" gli dissi io con lo stesso tono del primo saluto.
Prendo il quadernetto e lo tengo a mano, oggi non ho portato una borsa minuscola, tanto i libri li prendo in biblioteca.
Nick si girò e andò via. Stronzo. Va beh, cosa mi aspettavo? Si è divertito ieri a prendermi in giro, quindi.
Va beh, vado in biblioteca e inizio a prendere qualche libro, mi siedo al solito tavolo e leggo. La signora della biblioteca mi chiede come sto, si è ricordata di ciò che è accaduto ieri, wow.
-"Adesso va meglio, ho ascoltato i suoi consigli, grazie" le sorrisi dolcemente. 
Iniziai a leggere qualcosa da un libro ma non riuscivo a concentrarmi, non vedevo l'ora di uscire via dalla scuola e di passare tutta la giornata con lui, con Mika, con quella persona che al solo pensiero mi rende felice. 
Se solo penso a tutto ciò che ho passato in questi giorni, tutte quelle cose brutte che poi sono diventate stupende, grazie a Mika, sempre grazie a lui.
Emily devi leggere.

Finalmente è ora di uscire!
Scendo velocemente le scale cercandolo ed.. eccolo lì! Mi sta guardando, e adesso sorride. Com'è bello mamma mia! Lui mi viene in contro e mi saluta stampandomi un grande bacio sulla guancia.
-"Ciao!" mi dice spalancandomi un bellissimo sorriso -"Andiamo?!" 
-"Si certo!" gli dissi io iniziando a prendere il passo. Ero felicissima della giornata che stava iniziando.
-"Ti è caduto qualcosa dal quaderno" mi disse lui chinandosi per prenderlo. Quale quaderno? Oh, tengo ancora il quadernetto degli appunti in mano -"Tieni" mi disse lui porgendomi il foglio. Un foglio piccolino che mi ricordava qualcosa, ma non mi veniva in mente cosa. E' piegato, lo apro.
"Scusa se ti ho preso in giro davanti a tutta quella gente, avevo paura che avessero preso in giro me, capiscimi ti prego. Vorrei chiederti scusa, magari di presenza. Hai ancora il mio numero, mandami qualcosa. Ti aspetto. Nick."
-"Adesso io vado da questo e gli do un pugno che gli spacco tutti i denti" si girò verso la scuola e prese il passo veloce.
-"Hey hey fermati!" gli corsi dietro e lo bloccai dal braccio -"Ma sei matto?!" avevo una paura tremenda, all'improvviso si era incavolato tantissimo.
-"Ti deve lasciare in pace! Non l'ha ancora capito dopo quello che gli ho detto ieri? Beh lo capirà adesso!" dopo quello che gli ha detto ieri? Quindi hanno parlato. Stava ricominciando a camminare ma per fortuna gli tenevo ancora il braccio, così cercai di fare forza per bloccarlo, caspita, quell'omone è troppo grande, non ce la faccio.
-"Dai Mika basta! Me la risolvo io, ti prego non fare nulla" cosa avrei dovuto dirgli per fermarlo?
-"Ricordi cos'è successo l'ultima volta che hai voluto risolvere tu?" mi disse fermandosi. Beh, almeno lo fermai.
-"Lo so, hai ragione, ma.. ti prego! Oggi non era la nostra giornata? Per favore dai.. fallo per me" non volevo che si sarebbe rovinato quel momento per colpa di quella stupidaggine. Si girò di nuovo verso di me e mi guardò, questo è un buon segno, spero.
-"Solamente perchè non voglio rovinare quel che avevamo programmato" oh che sollievo.
-"Andiamo forza!" camminammo senza destinazione.
Io ero sommersa dai pensieri, non lascerò un messaggio a Nick, farò finta di non averlo letto, voglio stare alla larga da lui e da chiunque essere umano che conosca Josh. Comunque non voglio che questi pensieri rovinino la mia permanenza con Mika.
-"Dove stiamo andando?" gli chiesi incuriosita.
-"Nel ristorante migliore di Londra" mi disse lui orgoglioso di ciò. 

Arrivammo lì. Era qualcosa di.. meraviglioso! Grandissimo, c'era una scala a chiocciola elegantissima con un tappeto rosso per le scale, stupendo. Poi la sala principale era enorme, elegantissima, di classe. Avevo un po' di paura, insomma, non ho mai mangiato in ristoranti di questi livelli, con così tanta classe, non mi sentivo al mio agio.
-"Salve signor Penniman" disse un cameriere che ci accolse all'entrata. 
-"Shh" gli disse Mika spaventato che l'avrebbe visto qualcuno. Il fatto che dovevamo un po' nasconderci mi piaceva e mi divertiva.
-"Oh, mi scusi. Allora, dove vuole accomodarsi?" 
-"In un posto isolato" gli rispose Mika.
-"Mi segua". Mika mi fece segno di tenerlo a braccetto, e così feci. Camminavo a testa bassa, un po' mi vergognavo.
-"Qui le piace?" disse il cameriere sempre col suo aspetto serio. Ma non ridono mai questi? 
-"Si, è perfetto" disse lui soddisfatto.
-"Okay, decidete cosa prendere, qui ci sono i menu" fecemo un segno di ringraziamento con la testa e andò via. Mika fece una breve corsetta verso di me, e mi aprì a sedia. Tutte quelle piccole attenzioni mi facevano morire. Erano così dolci, mamma mia. Mi limitai a sorridere al suo gesto.
Per quanto quel posto non fosse alla mia portata, mi sentivo molto al mio agio lì dentro, perchè con lui al suo fianco mi sentivo sicura.
Non capivo nulla del menu e mi veniva da ridere.
-"Consigliami tu Mika, io non so cosa prendere" gli dissi.
-"Allora prendiamo le stesse cose" mi disse lui. Era molto felice, gli si leggeva negli occhi. Ordinò tutto al cameriere, e poco dopo ci fu servito.
Era tutto dannatamente squisito.
-"Abbiamo gli stessi gusti" mi disse lui sorpreso. Adoravo ogni sua espressione.
Quando arrivò il momento di pagare il conto, mi alzai e camminammo a braccetto, pagò e uscimmo. Io non staccai la mia mano dal mio braccio, così camminammo a braccetto. Oddio quanto mi piaceva!
-"Adesso ti porto in un negozio dove hai l'imbarazzo della scelta di vestiti" che bello, sono al settimo cielo!
Dopo un po' arriviamo. Il negozio è immenso, ogni posto in cui mi porta è grandissimo.
Ci sono vestiti di tutti i tipi, milioni di modelli, è un paradiso! 
-"Seguimi" mi disse prendendomi per mano e trascinandomi in mezzo a reparti pieni zeppi di vestiti. Dopo un po' ci fermammo di fronte a tantissimi abiti di ogni tipo. Lui ne scarta qualcuno e me li fa vedere.
-"Ti piace questo?" era blu con delle strisce orizzontali bianche, sagomato e corto, molto più alto del ginocchio.
-"Non mi piacciono le righe" le righe orizzontali mi fanno più grassa -"e poi è corto"
-"Non è corto, è perfetto. Ne cerco un altro.." si immerse di nuovo tra i vestiti.
Me ne uscì un paio a cui trovai ad ognuno un difetto: troppo colorato, troppo monotono, i disegni sono squallidi, che schifo di scollatura ecc..
Lo stavo facendo sfinire.
-"Se mi dici qualcosa su questo mi arrabbio, è perfetto". Era con la manica destra corta e la sinistra non c'era, di colore rosso ma non troppo forte, sempre sagomato e della stessa lunghezza del primo che mi ha fatto vedere.
-"E' carino ma è corto.." secondo me era corto.
-"Stai zitta, è perfetta. Qui sotto ci stanno un paio di scarpe alte nere e siamo apposto, vieni qui" mi diede il vestito in una mano, l'altra me la prese e ripartimmo. Okay lo ammetto, mi sto divertendo. E' simpaticissimo, mi riempie di attenzioni e sa come zittirmi. Quel vestito mi piace molto come modello, se lui dice che non è corto, pazienza.
Prendiamo un paio di scarpe semplici nere, pago il tutto e usciamo. Ci dirigiamo verso casa mia, mi farò una bella doccia fresca e poi mi aggiusterò per bene.


Mika
-"Alle 8 e mezza vengo a prenderti, non dimenticartene" le dico io.
-"Tranquillo, mi farò trovare pronta. A dopo e grazie di tutto" mi disse lei sorridendo. E' stupenda quando sorride.
-"Non c'è bisogno che mi ringrazi.. Ciaoo" le dico allontanandomi (con dispiacere) da casa sua. Volevo restare ancora con lei, non vedo l'ora che sia stasera.
Voglio farla sentire come non si è mai sentita, voglio renderla felice, e così sarà. Lei rende felice me ed io voglio ricambiare il favore.
Ho passato un pomeriggio bellissimo al suo fianco, passerei tutti i miei giorni così.
Tornato a casa esco dall'armadio i vestiti che indosserò, quello che mi piace di più per queste occasioni. Metterò la camicia bianca e la giacca blu che tanto adoro, e poi i pantaloni blu. Quanto mi piace quest'abbinamento. Poi aggiusto i miei riccioli.. no. Aggiustare i miei riccioli è impossibile. Per quanto io provi a metterli in ordine dopo un po' sono di nuovo al punto di partenza, ma ormai ci ho presto l'abitudine, anche se certe volte mi innervosisco come un matto perchè non riesco a metterli in ordine.
Voglio che lei mi veda come il suo principe azzurro.
Basta Mika.
Comunque la mia più grande speranza è che non commetta di nuovo l'errore di cadere nella trappola di Nick. Ma poi con quale faccia le ha scritto quel biglietto? Dopo che sono andato a parlargli ieri ancora insiste? E' tutto scemo questo.
Ma credo proprio che Emi non gli scriverà, dopo quello che ha passato proprio no, e poi, era felice accanto a me oggi, stop.
Basta Mika.

Finalmente! Sono le 8 e 15, inizio ad uscire di casa per arrivare da lei puntuale, non vorrei essere io quello ritardatario dopo tante raccomandazioni. Questo è un miracolo, perchè in una situazione o nell'altra io sono sempre in ritardo, mentre stavolta non lo sarò. Sono meravigliato di lei, signor Penniman.
Meglio che la smetto di fare l'idiota.
Sono le 8 e 25 e sono già di fronte a casa sua.. rimango sempre più stupito di me stesso.
Busso e sento da lontano
-"Arrivoo" mi scappa un sorriso, ma ritorno subito ad essere serio.
Dopo un po' aprì la porta.
Rimasi a bocca aperta, era stupenda! Quel vestito sembrava fatto apposta per lei, i tacchi la rendevano ancora più alta e più sexy, avevo messo degli orecchini pendenti che le stavano benissimo in viso; poi aveva i capelli non del tutto raccolti e i ricci erano lucidi e sembravano anche più lunghi, ed era truccata leggermente di più.
Mi guardò e mi sorrise dolcemente, le si leggeva negli occhi che era felice, tutto ciò che aveva fatto l'aveva fatto per me.
E' stupenda.
-"Sei meravigliosa" le dissi ancor prima di salutarla. Quasi non riuscì a fermare le mie parole. 
Lei chinò la testa, rise ancor di più e arrossì, è così carina, adoro la sua timidezza.
-"Grazie" alzò la testa per guardarmi, non le veniva così complicato come quando aveva semplicemente le scarpe da tennis, adesso era più alta e non doveva alzarsi più di tanto per guardarmi -"Nemmeno tu scherzi eh" continuò lei.
-"Che vuoi dire con questo?!" le dissi io scherzando. Volevo ottenere delle determinate parole da lei..
-"Come che voglio dire?!" mi disse ridendo a sua volta.
-"Voglio che tu sia più esplicita, non mi accontento di un 'nemmeno tu non scherzi'" dissi io con tono scherzoso, e poi lei rise e fece una smorfia.
-"Sei bellissimo" sorrise e sorrisi anche io. Era questo che volevo sentirmi dire -"Sei felice adesso?!" mi disse lei.
-"Non immagini quanto!" le dissi. Secondo lei scherzavo, ma ero felice veramente. -"Allora, andiamo?" le porsi il braccio e lei mi prese a braccetto, secondo obiettivo raggiunto! 
Sono al settimo cielo, sono innamorato di lei. 



Ciaoooo :D
Scusate per il ritardo, ma la scuola mi
assilla D: Comunque, come vaa?? Spero che
questo capitolo vi piaccia, non vedo l'ora di scrivere
il prossimo! Comunque finalmente sono tutti e due felici,
ho raggiunto il mio di obiettivo xD
Recensite e fatemi sapere, oh, e grazie a tutti quelli
che hanno recensito, ciaooo <3

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Capitolo 8
*** Vieni con me ***


Vieni con me


Emily
Arrivammo in un posto buio, ma con delle luci soffuse blu e pieno zeppo di persone. Era tutto molto elegante, ed io mi sentivo fuori posto. Si, ero vestita bene, ero in compagnia di un uomo stupendo e elegante anche lui, ma mi sentivo lo stesso fuori posto. 
-"Andiamo?" mi disse lui vedendomi preoccupata. Mi guardò fissa negli occhi e mi fece diventare rossa, solo lui ci riesce. Mi strinsi ancor di più al suo braccio e gli risposi
-"Ok" mi sentivo al sicuro al suo fianco.
E' molto affollato, e in sottofondo c'è una musica a basso volume, il tutto è curato bene e mi piace molto. Di fronte c'è un piano bar molto lungo con tante sedie e gente seduta su di esse mentre beve e chiacchera. E' tutto molto calmo, e mi piace.
-"E se mi chiedono chi sono? Cioè cosa gli dico, che sono la tua accompagnatrice? Suona male.. e poi non voglio fare l'accompagnatrice. Sono un'accompagnatrice?" dissi tutto questo man mano che camminavamo verso la zona più affollata.
-"No ma quale accompagnatrice?! Se ti chiedono.. sei una mia amica e poi cerchi di cambiare discorso". 
-"Okay" speriamo di riuscirci.
Mika iniziò a salutare tutta quella gente ed io salutai anche, giusto per cordialità. Alcuni mi davano la mano e si presentavano, ma per fortuna, non dicevano il loro ruolo
-"Emily Stella, piacere mio" alcuni mi chiedevano la provenienza del mio cognome, ed io spiegavo loro che sono d'origine italiana. Ho incontrato un gruppo di ragazze molto eleganti, carine e simpatiche con cui ho preso subito amicizia e abbiamo iniziato a parlare. Loro mi hanno detto i loro nomi, ma io li ho completamente dimenticati, una di loro mi pare che si chiamasse Taylor, lo ricordo perchè è il mio secondo cognome. Mi hanno chiesto com'è l'Italia, erano molto incuriosite, poi ognuna di loro mi ha raccontato dei loro viaggi e tutto ciò mi interessava molto. 
Cercavo sempre di non perdere d'occhio Mika, che non si allontanava mai più di tanto. Se per caso le ragazze con cui stavo parlando sarebbero andate via per qualche misteriosa ragione, sarei andata da lui, quindi meglio tenerlo d'occhio. Mika stava parlando con alcuni uomini, lo osservavo da lontano, è il più bello di tutti.
A volte lui getta un'occhiata qui, da me, ma io faccio finta di non accorgermene.
Dopo un po' arriva da me
-"Salve ragazze" tutte lo salutano e lo guardano sbavando. Mi chiedo se anche io sono così quando lo guardo.. oddio! 
-"Resti qui con noi?" disse una di loro. Dentro bollivo. Gli faceva gli occhi dolci, scema.
-"No no, in realtà sono venuto per rubarvi un attimo Emi, posso vero?" disse lui scherzando. Ahahaha. Piccola vendetta. 
-"Si si vai" dissero loro sorridendo cordialmente. Lui cercava me, solamente me. Mi fece cenno con la testa di avvicinarmi a lui, e così feci.
-"Cosa c'è?" 
-"Ti stai divertendo?" mi disse lui. E' così premuroso nei miei confronti.
-"Si si, quelle ragazze sono gentilissime e molto simpatiche, anche se ti hanno sbavato addosso, ma va beh" gli dissi sorridendo come se nulla fosse.
Come se nulla fosse.
Si, perchè lui era con me e quelle là lo guardavano come se era un pollo alla diavola pronto da mangiare. Quello è il MIO pollo alla diavola. E poi Mika non è un pollo.
Sto impazzendo forse.
-"Che fai sei gelosa?" mi disse lui facendo un sorriso beffardo. Arrossì all'istante.
-"Gelosa? Ge.. ma sei matto?! Sei tutto scemo tu" gli dissi io di fretta e furia. Povera me. E lui iniziò a ridere, mah.
-"Comunque voglio presentarti il mio produttore.."
-"Quello di China boy?"
-"Si lui"
-"Appena lo vedo gli sputo in faccia ti giuro!" avrei voluto farlo! Quella canzone era bellissima e a lui non piaceva, stupido.
-"Emily! Calmati, sennò non ti ci porto" si fermò un attimo, era serio in faccia, probabilmente ho esagerato. "Fai la brava ragazza con lui, gli ho parlato di Celebrate e mi ha detto che va già meglio, e mi ha detto anche che dopo deve dirmi una cosa importante e che voleva vederti, quindi fai la brava, ok?" Fai la brava? Mi faceva ridere molto 'fai la brava'.
-"Okay, mi tratterrò" ci proverò. Dopo un po' fummo di fronte a lui. E' un'omone alto e grosso, un armadio insomma. Ha un sorriso stampato in faccia e in mano tiene una bibita, qualcosa di alcolico probabilmente. E' nel piano bar.
-"Signor Smith, questa è Emily, Emily, questo è il mio produttore, il signor Smith" disse Mika. 
-"Piacere" gli dissi mentre ci stringevamo la mano. Lui mi guardò dalla testa ai piedi.
-"Quindi tu sei l'ispirazione del signor Penniman, eh?!" disse lui. Ispirazione? -"Beh, dovresti lavorarci meglio perchè, dal risultato, non sei una gran bella ispirazione" continuò lui, e poi scoppiò in una grossa risata. Ma chi si crede di essere?
-"Non è bello offendere una signorina direi" gli disse Mika. Adesso la voglia di sputargli in faccia cresceva ancora di più.
-"No signorina non mi fraintenda, non insultavo lei. Probabilmente il nostro Penniman non la sa sfruttare bene come ispirazione, questo intendevo" Ok, gli sputo.
-"Lei.. lei è un maleducato!" glielo dissi e andai via. Che gran maleducato! Non mi importa della 'brava ragazza', questo è uno stupido e se lo merita, ero al mio limite. Ha insultato me all'inizio, okay, tanto, ci sono abituata, ma insultare Mika no, e la sua musica poi?! No. Basta.
Tornai dalle ragazze e persi d'occhio Mika e il produttore. Loro si erano allontanate da dove erano prima, quindi non le trovai in fretta.
-"Ehi, sei tornata" mi disse una di loro. La stessa che aveva chiesto a Mika se restava con loro.
-"Si, ho finito in fretta, Mika doveva presentarmi una persona.." le dissi io. Una di loro prese la parola.
-"Certo che sei fortunatissima ad essere la sua ragazza" Questo suscitò l'attenzione di tutti. Ragazza?
-"Ragazza? Ahaha no, noi non siamo fidanzati, siamo solo amici" mi sentivo in imbarazzo.
-"Per adesso" disse una di loro, e tutte le altre presero a ridere, così anche io.
-"Ma dai, si vede che è pazzo di te!" che scemenza paradossale.
-"Ma noo, è una grande e grossa sciocchezza!" dissi io ridendo imbarazzata.
-"Ma non vedi come ti guardava prima quando eravamo messe più vicine a lui? Non ci gettava nemmeno uno sguardo, guardava solamente te! E' pazzo di te, credimi".
-"Io non credo. I suoi occhi andranno su qualcosa di più lussuoso, con più classe, quindi su una come voi, voi siete bellissime! Io.. beh io sono io" dissi ridendo.
-"Ma cosa dici?! Sei bellissima, e meriteresti Mika più di tutte noi". Non mi sentivo così bene da anni. Qualcuno che mi fa i complimenti, che mi dice delle cose carine, è bellissimo.
-"Beh io lo meriterei anche, e poi scusatemi, è uno gnocco pazzesco" disse la ragazza mora. Tutte risero, anche io, in fondo, aveva ragione, lo so. 
Continuammo a parlare di tantissime cose, il loro lavoro, la loro vita. Cercavo di non toccare la mia di vita, che fino a ieri era completamente un disastro. Poi parlammo di vestiti, di negozi, di luoghi da visitare, insomma, un po' di tutto! Avevo totalmente perso d'occhio Mika. Mi manca.
-"Andiamo a prendere qualcosa da bere?" proposi. In realtà, non ne avevo tutta questa gran voglia, ma avevo lasciato lì Mika.
-"Si, andiamo" ci incamminammo verso il piano bar, che era molto lungo, ed io non riuscì a vedere Mika.
Ordinai un semplice GinTonic per due motivi: 1, non sapevo cos'altro ordinare. 2, non volevo comunque appesantirmi.
-"Ehi, ma quello non è Mika?" disse una di loro alla ragazza mora.
-"Si, è lui, sembra un po' sbronzo.." sbronzo? Mi girai di scatto. Davanti ai miei occhi c'era Mika che rideva come un matto rumorosamente. Oddio, è ubriaco!
Lascio lì il mio drink e vado a recuperarlo.
-"Ma che ti succede?!" gli dissi preoccupata. Non sapevo cosa fare.
-"Sai che ora è?" mi disse lui ridendo. Cosa c'entra adesso l'ora?
-"Che ora è?" gli dissi.
-"Non lo so" e scoppiò a ridere. Mamma mia. Presi Mika al braccio di forza e cercai di portarlo fuori. Prima però salutai le ragazze molto preoccupate per lui.
-"Tranquilli, accade sempre, gli passerà presto" cosa dovevo dirgli?!
Usciti da tutta quella confusione finalmente riesco a vederlo meglio. Ha un sorriso stampato in faccia, i capelli più disordinati del solito e fa fatica a camminare.
Ma perchè l'ha fatto?
-"Restiamo qui, c'è freddo" non capivo il senso di quella frase
-"Vieni con me" gli dissi gridando e prendendolo per la mano come se fosse un bambino.
-"Vieni con meeeeeeee" iniziò a urlare, intonava qualcosa -"Io resteròòò qui fermo finchèèè tu non vorraai stare con meee" oddio. 
-"Mika smettila e cammina" l'avrebbe sentito tutto il vicinato.
-"I want the whole world celebrate!" 
-"Mikaaa" mio dio! Casa mia è più vicina della sua, lo porto lì. Ho rischiato di cadere tirata da lui un miliardo di volte. 
Finalmente arrivammo a casa, aprii la porta e lo portai dentro sdraiandolo sul divano.
-"Perchè ti sei ubriacato? E' perchè mi sono voltata in quel modo col produttore? Si è arrabbiato con te? Ti prego rispondimi" faceva fatica a guardarmi negli occhi, era distratto da tutto il resto.
-"Tu non c'entri" rimasi stupita dalla sua risposta, non credevo mi avesse risposto.
-"E allora perche? Perchè hai iniziato a bere Mika?" dovevo farlo parlare.
-"Il produttore.." faceva pause e riprendeva "Il produttore mi ha detto.."
-"Cosa Mika cosa?" 
-"Mi ha detto che devo consegnare tutte le canzoni dopodomani e dopo ti.. ti ha insultata" sempre colpa di quello.
-"Ma dai, ce la farai entro dopodomani! Allora se ti diceva domani?" sapevo di dire stronzate ma volevo calmarlo un po', mi faceva stare male vederlo in quel modo.
-"Non ce la posso fare mai, è uno stronzo bello e buono! Volevo dargli un pugno per quello che ti ha detto ma ho dovuto contenermi e poi ho bevuto qualcosa di buonissimo che adesso non ricordo cosa sia.."
-"Perchè non parli domani con lui?" stavo malissimo..
-"Ci ho provato prima!" mi urlò contro lui. Poi ci fu un attimo di silenzio.
-"Cantiamo?" mi disse lui. Poverino. Mi spiace così tanto. Cosa posso fare per renderlo felice? Beh, cantiamo.
-"Cosa cantiamo?" dissi io sorridendo. Iniziò a canticchiare qualcosa a bassa voce, non conoscevo quella canzone. Restai seduta ad ascoltarlo, lui era sdraiato sul divano, le gambe gli uscivano di fuori, è troppo alto. 
E' mezzanotte, sto morendo dal sonno, lui è ancora lì che canta. Porterò lui nella mia camera da letto e io dormirò nel divano.
-"Vieni Mika, andiamo a dormire" 
-"Dormire? Non ho sonno" mi sembra di parlare con un bambino di 5 anni.
-"Beh ne ho io. Vieni con me" lo presi dal braccio e lo alzai di peso.
-"Vieni con meee....vieni con meee" ha ripreso a cantare, mamma mia. Mi aspetta una dura nottata. Quando gli lasciai il braccio si buttò di peso su letto, io gli tolsi le scarpe e la giacca blu, lo lasciai con la camicia e coi pantaloni. Gli rimboccai le coperte e spensi la luce. Sembrava che finalmente tutta la sua pazzia fosse finita.
-"Aspettaa!" urlò. Mi sono presa uno spavento.
-"Cosa c'è?" 
-"Non lasciarmi solo, dormi con me" cosa?
-"Cosa?" 
-"Se non dormi con me mi alzo e grido per casa" mamma mia.
-"Okay okay" mi aveva praticamente ricattata. Il tono con cui l'ha detto mi fa ridere molto. Mi misi sotto le coperte anche anche io, c'era molto caldo, non ero abituata a dormire con qualcuno sotto le coperte assieme a me, con qualcuno che emanava calore al mio fianco. 
-"Buonanotte" mi disse a voce bassa.
Che giornata! Avevo tanto sonno ed ero distrutta, chiusi subito gli occhi, non mi fu difficile.



Ciaooooo :D
Allora, lo scorso capitolo era, diciamo descrittivo,
non sono accadute molte cose, in questo invece.. una svolta!
Ho scritto la storia sin dal primo capitolo con l'intenzione di
fare ubriacare Mika, perchè io penso che un Mika ubriaco in casa
sia una cosa a dir poco meravigliosa *-* Okay, basta.
Allora, spero tanto che vi piaccia e vi ringrazio per aver
recensito fino ad adesso, fatemi sapere, ciaooo <3

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Capitolo 9
*** Ti ho mentito ***


Ti ho mentito


MIKA
Okay. Ho appena aperto gli occhi e non ho la più pallida idea di dove sono. E' una camera da letto, ma ci sono dei vestiti femminili in camera ed è abbastanza disordinata. Non vorrei aver fatto un errore. Ricordo di ieri, la festa, ma dopo un po' i miei ricordi si offuscano.
Mi alzo di scatto per capire dove sono, spalanco la porta e mi ritrovo in un soggiorno, ehi, ma io conosco questo posto! Questa.. questa è casa di Emily!
Okay, voglio sapere cosa ho fatto, ADESSO. 
Sento un profumino, non riesco a capire di cosa, ma ho una fame pazzesca e inoltre mi sento confuso e voglio sapere cos'è successo. Seguo questo buono odore che mi porta in cucina, dove c'è Emily girata di spalle che frigge qualcosa. Ha un pantaloncino e una canottiera. 
-"Buongiorno" le dico con voce ancora assonnata. Lei salta dallo spavento, poveretta. Mi osserva dalla testa ai piedi, come se ha visto un fantasma.
-"Mika, mi hai spaventata.. stai bene?" 
-"Questo mal di testa mi sta uccidendo. Cos'è successo?" Di una cosa sono sicuro, ho bevuto. Ma voglio sapere le conseguenze. 
-"Hai bevuto perchè il produttore ti ha fatto arrabbiare.." il produttore! Oddio! Devo consegnare i brani entro.. domani! Domani! 
-"Oh mio Dio, il produttore! Devo mettermi assolutamente a lavoro" stavo per andare da qualche parte ma poi mi girai di nuovo.. dove andavo? E poi, dovevo sapere cosa ho fatto stanotte. Ho paura.
-"Emily" le dissi avvicinandomi a lei "cosa è successo stanotte?" lei mi guardò per un attimo perplessa. La mia paura cresce ancor di più. Non vorrei aver fatto qualcosa di cui me ne pentirò o per cui perderò Emi. Dopo un po' sorrise e mi disse
-"Niente Mika, niente" niente?!
-"Niente niente??" le dissi iniziando a ridere. Mi sollevò con la sua risposta che poco dopo mi riconfermò. Dio mio, per un attimo ho avuto un'enorme paura.
-"Magari parliamo dopo Mika, meglio che ti vesti.." disse lei guardando in basso. Cosa? Sono in boxer. Ahahahaha tutto ciò è divertentissimo perchè lei è arrossita di colpo e sta anche sorridendo. Io inizio a ridere rumorosamente.
-"Cioè, non è che mi dia fastidio, anzi.. però è meglio.. cioè è meglio perchè fa un po' strano.." era tutta confusa, probabilmente le facevo quest'effetto.
-"Tranquilla, capisco" le dissi ridendo. Era rossa fuoco.
Dopo un po' fecemo colazione, ma non posso prendermela così alla leggera, devo iniziare a buttare giù qualcosa. Per quanto voglio stare ancora con Emi devo assolutamente mettermi a lavoro o saranno guai! 
-"Come sono da ubriaco?" le chiedo mentre facciamo colazione. Non riesco a pensare alle canzoni avendola davanti.
-"Uguale a come sei adesso" disse lei iniziando a ridere.
-"Mi prendi in giro?" com'è carina, la faccio ridere.
-"Senti ma non devi scrivere?" ha ragione.
-"Si lo so, ma non ho idee, nemmeno mezza" la verità. Lei rimase un po' a pensare e poi alzò la testa, come se le fosse venuta un'illuminazione.
-"Ieri mentre eri ubriaco e camminavamo per strada tu cantavi urlando qualcosa che diceva 'vieni con me'.." Vieni con me.. vieni con me.. vieni con me? Qualcosa mi ricorda ma.. ce l'ho sulla punta della lingua ma scappa via, maledizione!
-"Io resterò qui fermo finchè tu non vorrai stare con me" dissi sputandolo tutto in una volta.
-"Si, era questo!" disse lei contenta.
-"Oddio grazie mille Emi" mi alzai, l'abbracciai e le stampai un bacione sulla guancia, nonostante avrei voluto farlo diversamente. E' circa una settimana che la conosco e non resisto a baciarla, a dimostrarle ciò che provo. Comunque, per l'ennesima volta la devo ringraziare, mi ha dato l'ispirazione, di nuovo! 
-"Preparati che ti accompagno fino all'università e poi vado a casa mia e butto giù questo spunto" prima che lo dimentichi di nuovo. Io mi sistemo un po' e lei si chiude in camera da letto per vestirsi, dopo un po' esce e usciamo di casa verso l'università.
Arrivati lì davanti lei mi salutò e si girò. Lì davanti all'entrata vidi subito Nick, con un suo amico che parlavano. Guardava fissa Emily, adesso gliela faccio vedere io a quest'idiota.
Fermai Emi dal polso, la girai verso di me e la baciai. In quell'attimo, mentre poggiai le mie labbra sulle sue, dimenticai tutto. Dimenticai di Nick, del produttore, di tutto, nella mia mente c'era solamente lei. Non volevo che esso finisse, volevo continuare ancora, ne avevo bisogno. Lei mi lasciò fare, non si contrasse come quel giorno fece con Nick, no, anzi, si alzò sulle punte dei piedi. Aspettavo questo momento da tantissimo, la sento mia. 
Dopo un po' mi staccai, presi coscienza che doveva andare via. Diedi una velocissima occhiata a Nick, lui ci stava guardando. Perfetto. Poi guardai Emi negli occhi, nei suo bellissimi occhi. Le sorrisi dolcemente, e fu la stessa cosa che lei fece, solamente che dopo un po' arrossì e buttò il suo sguardo in basso.
-"Ti vengo a prendere all'uscita, a dopo" dopo il bacio, non volevo andarmene.
Nonostante all'inizio l'ho fatto per vendetta su Nick, ci ho provato piacere, ovviamente! Lo desideravo da un'eternità, non mi sembra nemmeno vero. La amo alla follia, non vedo l'ora di rivederla dopo. Ma adesso devo tornare a casa a scrivere, se ci riesco.


Emily
Mamma mia. Mi vien da ridere ma non posso, mi scambierebbero per pazza. E' stato.. è stato stupendo! Non credevo che lui, cioè che lui fosse innamorato di me, era l'ultima cosa che potevo pensare! Mentre ci baciavamo il mio cuore batteva a mille, ho dovuto alzarmi sulle punte per la sua altezza, ma è stato qualcosa di meraviglioso. Non penso che sarò molto concentrata a studiare oggi, come faccio? 
-"Emily" chi mi chiama? Mi giro di scatto. Mamma mia. Ma è possibile che arriva lui e rovina sempre tutto?
-"Cosa vuoi ancora Nick?" lui si fermò, ma io continuai a camminare, così lui dovette starmi dietro.
-"Hai letto il biglietto?" 
-"Si"
-"E perchè non mi hai risposto?" perchè? Come se per lui non ha fatto nulla di male in precedenza.
-"Perchè non ne ho avuto voglia, non dopo quello che mi hai fatto" che stronzo.
-"Ma io ti ho chiesto scusa e te ne chiedo ancora, ero su tutte le furie, ma mi rendo conto che ciò che ho fatto è stato crudele, e poi non sapevo che quello lì è il tuo ragazzo e non tuo fratello" il mio ragazzo. Mamma mia questa cosa è meravigliosa, il fatto che lui stia parlando di Mika come il mio ragazzo, mamma mia. Ma come lo sa? Ci avrà visti oggi.
-"Ci hai visti oggi?" Io, a dir la verità, non ho assolutamente fatto caso a chi ci fosse lì mentre ci baciavamo, perchè ero concentrata su lui.
-"Si, ma poi quando lui è venuto a parlare con me me lo ha detto, ma questo non ha importanza, ti prego perdonami! Sono pentito di ciò che ho fatto, il Nick che conosci non avrebbe mai detto una cosa del genere e tu lo sai" lui è venuto a parlare con lui?
-"Quando è venuto a parlarti?" non mi fregava di tutto il resto.
-"Quel giorno quando ti ho.. quando ti ho presa in giro. Mi ha detto che lui non è tuo fratello ma il tuo ragazzo, e poi mi ha chiamato nanetto davanti ai miei amici, ho avuto la mia punizione, non credi?" restai un attimo a riflettere, gli ha detto che era il mio fidanzato? Che cosa carina! Ma perchè non mi ha detto nulla?
-"Allora? Mi perdoni?" perdonare..
-"Ti sembra facile per me perdonarti?" non so più se credergli o no, quella volta quando siamo usciti insieme era diversissimo da quando poi  ci siamo incontrati a scuola, e questo mi fa paura.
-"Lo so ma ti ho chiesto scusa! Tu sei una bellissima persona e non voglio perderti per una mia bambinata! Lo ammetto, sono un bambino, vuoi che lo urli? Lo urlo se voglio!"
-"Nick smettila" sembra sincero.
-"Facciamo così. Questo pomeriggio ci possiamo vedere e parliamo in tranquillità? Ti prego! Ti giuro che non ti farò del male, lo giuro!" come faccio a dirgli di no? Mentre parla urla, e poi stavolta a dispetto delle altre volte mi sembra sincero.
-"Ok, ma ho tanto da fare" mi spalancò un sorriso appena dissi 'ok'.
-"Tranquilla, già che hai detto si sono felice! Pranziamo assieme dopo scuola?" Cosa? 
-"No no, pranzo già con Mika" e poi se Mika sapesse che gli ho detto di si per uscire.. mamma mia.
-"Allora usciamo pomeriggio, ci vediamo in piazza"
Già, Mika. Come gli dico adesso che pomeriggio mi vedrò con Nick? Meglio non dirgli nulla, ma non vedo l'ora di vederlo!

Finalmente! Esco e vedo Mika che mi aspetta, gli corro in contro e ci baciamo. Lui mi tiene dai fianchi, è qualcosa di meraviglioso. Ci teniamo per mano ed iniziamo a dirigerci verso casa. Mentre camminavamo prese parola.
-"Quel bacio che ti ho dato stamattina.. ecco vedi c'era Nick che ti guardava ed io ho voluto farlo arrabbiare" mi fermai di colpo. Cosa? Quindi era.. era per finta! Non era un bacio di sentimento vero! Mi sono montata la testa, cosa mi aspettavo, cosa?
-"Cosa?" riuscì a dire con un filo di voce. Lui mi guardò neglio occhi.
-"Lasciami continuare. Desideravo farlo da tempo, ma non per Nick, ma perchè sono innamorato di te. Ho colto l'occasione perchè c'era lui, ma quel bacio veniva dal mio cuore, te lo giuro" nessuno mi ha detto parole più dolci. Mi ha subito sollevata, mi ero presa un colpo.
-"Ok.." riuscì a dire sorridendo. Lui mi prese il volto dal mento con la sua calda mano e mi baciò di nuovo.
-"Volevo solamente dirtelo, non lo sopporto quel tizio!" me lo ricorda sempre di più, come farò a dirgli che pomeriggio uscirò con lui? 
Dopo un po' arrivammo a casa sua, mangiammo ed eccitato mi portò nel suo studio per farmi sentire le canzoni che stamattina ha scritto. Mi ha fatto sentire 'Stardust', in cui ha aggiunto il pezzo 'vieni con me', e adesso è perfetta. Poi me ne ha fatto sentire un'altra che porta il mio nome.
-"Pubblicherai una canzone che si intitola con mio nome?"
-"Vorrei fare di più" disse lui ridendo.
-"Scemo" impazzisco per lui. La canzone è stupenda! 
Dopo un po', mio malgrado, devo salutarlo per andare da Nick. Che schifo.
-"Amore devo andare adesso" ho chiamato Mika amore, non ce la faccio.
-"Dove?" aveva fatto la faccia triste, che buffo. Ma adesso? Cosa gli dico?
-"Dove? Emmh.. oggi una mia amica mi ha chiesto se posso aiutarla a studiare a casa sua" mi sento tremendamente in colpa.
-"Ah" mi disse lui "aspettami allora, mi vesto e ti accompagno" mamma mia.
-"Cosa? Non ti azzardare" gli dissi io "devi concentrarti, domani consegnerai le canzoni, ci siamo già presi troppo largo. Vedi se ti vengono altre ispirazioni" cosa avrei dovuto dirgli?
-"Okaay.. di chi è questa borsa?" mi disse ridendo.
-"La mia Mika, dammela che vado" 
-"Prendila se ci riesci" iniziò a correre come un matto. Ci rincorremmo per tutta la casa, ridevamo come i matti, finchè lui si fermò davanti la porta d'ingresso, mi diede la borsa e mi baciò profondamente.
-"Torna presto, e se vuoi che ti venga a prendere mandami un messaggio. Divertiti, ciao" mi baciò di nuovo. Adesso mi sentivo ancora più in colpa. 
Appena torno gli racconto tutto. Di sicuro non posso nasconderglielo, non gli nasconderei mai nulla, ma per il momento devo farlo.

-"Perchè non mi hai detto che sei fidanzata?" se c'è una cosa che odio di Nick è il fatto che mi fa sempre domande. Siamo seduti in un bar a mangiare un gelato, potremmo parlare anche di altro, no? Non sapevo che Mika gli aveva detto 'sta cosa.
-"Cambiamo discorso" cosa avrei dovuto rispondergli?
-"Lo ami?" se penso a lui sono subito felice, mi ritorna il sorriso. Se penso a tutto ciò che abbiamo passato insieme, alla sua bellezza, alla sua simpatia, al rincorrerci nel corridoio, ad ascoltarlo mentre suona e canta, a vederlo ubriaco cantare a squarciagola.. beh si, lo amo.
-"Tantissimo" a questa risposta tacque. -"Tu non sei innamorato?"
-"Lo ero, ma poi ho sbagliato. Purtroppo commetto sempre degli stupidi errori. Sono circondato da ragazze, non lo nego, ma non mi piace nessuna di loro. Sono ragazze facili, ragazze con cui non devo fare i salti mortali per conquistarle, non mi piacciono. Ed ogni volta che mi innamoro di qualcuna che non sia come loro, commetto un'errore o scopro che è fidanzata.. o entrambi" si riferiva a me, ok.
Continuammo a parlare, non era come la prima volta che siamo usciti. Quel giorno era spudorato, non aveva paura di fare figuracce o cose del genere, adesso invece sembra un'altra persona, e il guaio è che io non so se lui sta fingendo o no.
Prima di salutarci mi chiede
-"Possiamo rimanere amici?" non sapevo cosa rispondergli.
-"Non lo so.."
-"Come adesso. Come adesso che siamo usciti. Che ti costa? Sei una persona straordinaria ed io ne ho bisogno, perchè sono circondato da idioti che mi fanno diventare come loro" aveva ragione.
-"Okay" gli dissi sorridendo. Mi baciò sulla guancia e andò via. A dir la verità io non vedevo l'ora di tornare da Mika, mi manca già così tanto! Mentre Nick mi parlava io pensavo al nostro bacio iniziale, a tutte le belle cose che mi ha detto, a quando passeggiavamo tenendoci per mano, non ero concentrata.
Adesso devo tornare a casa di Mika e dirgli che sono stata con Nick, aiuto.
-"Ciao" mi aprì la porta e mi baciò appassionatamente. Come faccio?
-"Indovina cos'ho fatto in tua assenza" disse lui soddisfatto.
-"Non so.. hai scritto?" 
-"Ho preparato la cena! Non mi rimproverare se da qualche parte ho messo il sale al posto dello zucchero" iniziò a ridere, ma io non sorrisi del tutto, mi sforzai.
-"Che hai, volevi cucinare tu?" mi disse mentre mi fece entrare.
-"No no, anzi!" 
-"E allora?" devo dirglielo.
-"Ti ho mentito, non è vero che sono andata a casa di una mia amica, ho fatto una passeggiata con Nick" sputai tutto in una volta. La sua espressione cambiò subito, era un miscuglio tra sorpresa e rabbia.
-"Con.. con Nick?!" ecco.



Ciaooo :D
Perdonatemi per il ritardo, e perdonatemi anche
se vi risulta troppo lungo, non era mia intenzione lol
E' uscito il Songbook *-*
Non c'entra niente lo so, però è bellissimoo ^w^
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito perchè mi rendono
molto felice e mi aiutano a continuare.. graziee **
Spero che vi piaccia, buona serata, ciaoo <3

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Capitolo 10
*** Lei è MIA ***


Lei è MIA


MIKA
-"Lasciami spiegare" Nick aveva detto? Ma perchè quando sembra andare tutto bene, quando lei aveva dimenticato ogni malinconia, quando finalmente dopo tanto tempo che la desideravo ci siamo fidanzati, viene questo Nick e ci rompe le scatole?
-"Perchè non me lo hai detto prima?" lei stava parlando ma non la stavo ascoltando.
-"Perchè non mi ci avresti mandato!" mi disse lei. Aveva ragione, ma ne ho anche io.
-"Appunto! Non ci dovevi andare e meglio ancora dovevi dirmelo" doveva dirmelo, doveva, sopratutto se si tratta di Nick.
-"Vedi?! Non mi ci avresti mandata ed io ci volevo andare!" ci voleva andare? Ma perchè fa così? Io non la capisco, il giorno prima mi dice che è uno stronzo e non ne può più di lui, e adesso mi dice che voleva vederlo.
-"Quindi l'hai invitato tu perchè 'volevi vederlo'?" 
-"No, mi ha invitato lui giusto perchè voleva chiarire e chiedermi scusa, e ne ha chieste anche a te" a me? Ahahahah è patetico.
-"Io.. io non voglio che questo qui si metta in mezzo a noi due ok? Devi stargli alla larga il più possibile! Se vuoi andare d'accordo con me devi stargli alla larga, stop" deve capirlo! Questo Nick ha dei poteri straordinari per convincere le ragazze, è pazzesco.
-"Non puoi decidere tu con chi faccio amicizia o no, e se questo non ti va bene, ciao!" sbattè con forza la porta e andò via. 
Ma perchè non capisce? L'ha presa in giro, si è comportato da idiota, si credeva non so chi, l'ha trattata male, e dopo tutto questo lei ancora crede a ciò che gli dice? Mi fa incazzare così tanto, solo che quel Nick esista mi fa diventare rosso di rabbia! Se solo sapessi dove abita con un pugno in testa lo farei diventare ancora più basso di quanto lo è già..!
Così impara a prendersi gioco delle ragazze degli altri, deficiente idiota.
Devo calmarmi. Ma come faccio? Se le cose vanno male è solo e sempre colpa sua, sempre. 
-"Pronto?"
-"Yasmine sono io, Mika" l'unica che può aiutarmi è mia sorella.
-"Fratellone, finalmente ti sei fatto sentire! Come stai?" come sto.
-"Eeh.. sono stato meglio. Senti ti va se domani usciamo?"
-"Ma che hai? Comunque sono a tua disposizione ma di mattina non posso.."
-"Tranquilla, pomeriggio in piazza allora. Vado a dormire adesso, notte" era preoccupata e se sarei stato ancor più tempo a parlarle le avrei raccontato tutto.


Emily
Ma chi si crede di essere?
'Se vuoi andare d'accordo con me devi stargli alla larga'.
Non decide mica lui chi deve essere mio amico o no! Poi solamente perchè gli sta antipatico.. si è vero, mi ha fatto soffrire, e anche tanto, ma mi ha chiesto scusa, stava urlando a scuola per farsi credere, è stato gentilissimo con me e non ha fatto nessuna ragazzata, lui non era lì con me quindi non può sapere come si è comportato, doveva lasciarmi spiegare, stop.
Meglio che mi faccio una dormita.

Il mattino seguente solita andata all'università. Saluto Nick che mi chiede d'uscire.
-"Non me la sento, mi spiace, facciamo un'altra volta".
-"Ma che hai?" mi chiese lui preoccupato.
-"Sono solo un po' giù, niente di che"
-"Colpa mia?" Emh..
-"Ti ho detto di stare tranquillo. Vado a leggere qualcosa, ci vediamo" girai le spalle e andai via.
Colpa sua? Beh, se io non sarei uscita con lui tutto questo non sarebbe accaduto, ed io sono uscita con lui perchè mi ha invitata quindi probabilmente si, è colpa sua, ma lui non lo sa. E poi, non è mica colpa sua se Mika è così scontroso. O forse si. Boh, fatto sta che non me la sento prevalentemente dalla colpa.
Mi manca Mika. Voglio correre da lui ed abbracciarlo, vorrei tanto che mi chiedesse scusa, che verrebbe da me, mi manca. Nonostante sia passata una notte mi manca, che posso farci?! Mi manca il suo calore, la sua presenza accanto a me. Mi sento sola senza di lui. Vorrei tanto andare da lui ma cosa gli direi? Scusa? No, perchè non è colpa mia. Io dopo ho ammesso il mio errore mentre lui ha esagerato quindi è stato lui a sbagliare.
Ma mi manca.
All'uscita mi guardo intorno cercando Mika, sperando che lui sia lì, a prendermi. Ma non c'è. Non ho intenzione di tornare a casa, prendo qualcosa in un bar e poi faccio una passeggiata. Cosa farei a casa? Mi butterei su letto affogandomi di patatine e pensando. Pensare troppo mi fa male.
Prendo un panino, non ho tanta fame, e finito di mangiare passeggio per le strade di Londra che tanto adoro. Ma all'improvviso, in lontananza vedo una figura che mi sembra conoscere, anche molto bene. Quella stessa figura che vidi da lontano tempo fa mentre passeggiavo e a cui chiesi l'autografo. 
Avrei tanto voluto avvicinarmi a lui se solo al suo fianco non ci fosse una ragazza che gli stava appiccicato. Una ragazza più bassa di lui (ovviamente), dai capelli scuri corti e molto ben vestita. Smisi di camminare per un attimo. Insieme ridevano, scherzavano, si spingevano, si tenevano a braccetto. Mentre li vedevo allontanarsi  mi cadde una lacrima, non la seppi trattenere. Subito presi il cellulare.
-"Pronto?"
-"Ciao Nick sono Emi" irrazionalmente lo chiamai, ma sapevo benissimo cosa stavo facendo, un po' una contraddizione.
-"Lo so, che c'è?" mi rispose lui.
-"Ricordi di quell'invito? Bene, io sono qui vicino alla piazza, ti aspetto"
-"Ma come mi aspetti..?"
-"Sbrigati! Ciao." riattaccai. Asciugavo le lacrime velocemente. Prima mi rimprovera perchè io non posso uscire con Nick da amici dopo che gli ho raccontato tutto, e adesso mi pianta in asso e va in giro con un'altra? Ma chi si crede di essere? Ed io che lo facevo una persona seria.. Dio mio non ce la faccio. Ad ogni pensiero mi cadeva una lacrima, era più forte di me. Ieri lui era felice con me e oggi è accanto a quella.. ma poi chi è quella?
Nick non si fece aspettare molto.
-"Credevo avessi detto di non voler uscire" mi disse dopo avermi salutata.
-"Ero seccata, ma ho cambiato idea. Dai, camminiamo un po'" gli dissi sorridendo. Lo presi a braccetto e gli chiesi di andare più veloce. Dovevo raggiungerli.
Il mio obiettivo è quello di farmi vedere da lui. Non potrà dirmi una parola visto che lui è con quella lì. Nick sembra preoccupato, non capisce, ma io non gli dico nulla. 
Finalmente lo intravedo, intravedo quella chioma che adoro toccare, Dio quanto è bello. 
Basta Emily.
Lui si ferma con lei in una panchina, sono molto vicini, così vicini! Ma perchè?! Ho una rabbia..
-"Ma quello non è il tuo ragazzo?" Nick spezza all'improvviso i miei pensieri.
-"Si, è questa la ragione per cui siamo qui, fai finta che ridi forza" gli dissi violentemente. Non lo faccio apposta, ma sono arrabbiata cavolo!
-"Ci sta guardando?" chiesi a Nick a bassa voce fingendo ancora di ridere.
-"Eccome!" disse lui. Bene, il nostro lavoro qui è finito, girammo le spalle e fecemo per andare via ma Nick corre in avanti e si stacca da me. Che succede?
Mika è lì dietro, gli ha dato uno spintone.
-"Ti avevo già avvertito, adesso basta, lascia in pace la mia ragazza!" disse lui furioso. Oddio ho una paura tremenda, il mio cuore batte a mille, è intenzionato a picchiarlo!
Urlo il suo nome e gli vado in contro, ma lui ha occhi solamente per Nick, che sta in silenzio e fa scena muta. Non sapeva cosa dire perchè io non gli ho raccontato nulla, l'ho praticamente 'usato'.
-"Stavamo passeggiando tranquillamente" oddio Nick perchè hai aperto bocca? Mika gli si avvicina sempre più e lo prende per la maglietta.
-"Stavate passeggiando tranquillamente?! Veramente? Tenendovi stretti stretti stavate passeggiando?" è rosso di rabbia, mi spaventa! Ho creato tutto questo, quanto sono stupida! Solamente per vendetta..
Corro a dividerli e corre anche la ragazza che stava con Mika. I nostri sguardi si incrociano per un attimo, lei guardava me preoccupata per Mika, mentre io, oltre che preoccupata la guardavo furiosa. Avrei voluto rompergli qualche dente, ciò che Mika avrebbe voluto fare a Nick, e che sta per fare! Devo dividerli!
-"Mika basta, ti stanno guardando tutti!" dice la ragazza quasi sussurrando. Lui si calma un po' ma tiene ancora Nick per la maglietta.
-"Avvicinati di nuovo a lei e ti rovino questo bel faccino angelico che ti ritrovi" detto questo lo spinse via da lui. Io corsi da Nick, gli chiesi se si era fatto male e lo costrinsi a tornare a casa.
Vado verso Mika, che ha lo sguardo fisso in un punto nonostante la ragazza gli parla, avvelocizzando il passo.
-"Ma sei matto?! Cosa ti è passato per la testa?" gli dissi spingendolo, anche se lui non si spostò di un centimetro.
-"Oh, adesso sono io quello matto? Stavate camminando a braccetto o mi sbaglio? Può essere che mi sbaglio visto che sono matto" era incavolato nero.
-"Ragazzi calmatevi" stavo per parlare io ma quella ragazza prese parola, e subito Mika le rispose.
-"Jasmine vai via per favore!" Jasmine. Nonostante ci fosse quel 'per favore' finale, si era voltato male con lei. Jasmine lo guardò e poi andò via. 
-"Di sicuro c'è stato un motivo per cui camminavo a braccetto con lui, non ci arrivi?" che sfacciato! Era lì, davanti ai miei occhi, con quella ragazza, e adesso se la prende con me? Iniziò a camminare velocemente e per stargli dietro dovevo quasi correre.
-"Qual'è il motivo? Che devi fare la cascamorta con quell'idiota che ci prova con te pur sapendo che sei fidanzata? Tu sei la MIA ragazza, MIA! E quindi non devi farti le passeggiatine con quel ragazzino stronzetto. Ma scusa, ho sbagliato. Tu ERI la mia ragazza, quindi adesso puoi anche farti le passeggiatine col ragazzino stronzetto" fa finta di nulla, come se lui non stava facendo altrettanto.
-"Ma scusa tu cosa stavi facendo allora? Ridevi e scherzavi con quella ragazza, cosa dovevo fare io? Io non ero uscita con lui, all'inizio mi aveva invitata ma gli ho detto di no, poi ti ho visto con quella. Non è che le cose io non le posso fare e tu si, non è tanto giusto! Quindi qui l'idiota non sono io ma tu, e la cascamorta io non la faccio io, ma lo fai tu! Già il giorno dopo si è trovato un'altra lo scemo, avete passato la notte insieme quando sono andata io via? Sai cosa ti dico? Fatti un esame di coscienza e guarda un po' i tuoi errori invece dei miei, stupido!" mi misi a piangere, mi girai dall'altra parte e andai via verso casa. 
Che stupido.


MIKA
Dopo andrò a casa sua e le dirò che la ragazza di cui è tanto gelosa è mia sorella.
Non ho avuto modo di girarmi e andare da lei, a parte che ero arrabbiatissimo, avrei voluto dare un pugno a Nick ma, purtroppo, io sono Mika e mi avrebbero riconosciuto troppe persone. 
Emily l'ha fatto a posta, si è fatta vedere con lui da me per 'vendicarsi' perchè mi ha vista con Jasmine, quindi non dovevo prendermela con lei, ma Nick ci sta ogni cosa lei gli dice. Non si deve avvicinare a lei, stop. Lei è MIA cavolo!
Però, riflettendoci, se è gelosa a tal punto di fare quel che ha fatto oggi vuol dire che mi ama, e anche tanto!
Beh, torno a casa, chiamo mia sorella e mi faccio una doccia, dopo di che vado da lei.

Dopo un po' mi apre la porta. Davanti ai miei occhi vedo Emily triste, con gli occhi pieni di lacrime, tiene un fazzoletto in mano.
-"Cosa vuoi? La tua 'amichetta' è andata via e adesso cerchi me? Vattene con lei!" stava per chiudere la porta ma io la fermai in tempo.
-"Emi quella non è la mia amichetta.." non mi fece finire di parlare, era piena di rabbia.
-"Ah no?! Già, scusa, è la tua ragazza! Perdonami, ho sbagliato. Adesso lasciami in pace!" stava di nuovo chiudendo la porta.
-"Emily smettila!" le urlai contro. Cosa dovevo fare?
-"Non ti voltare così con me! Per oggi hai già fatto abbastanza, vattene!"
-"Emily quella è mia sorella!" le parlai quasi sopra.
-"Si va bene tua sorella. Vai via ho detto, ciao!" chiuse la porta, stavolta non riuscì a fermarla. Io le ho detto la verità, ma lei non l'ha accettata.


Emily
Sua sorella.. non faccio che piangere ancor più. Mika ha sorelle? Avevo il computer acceso e quindi cercai subito se Mika aveva sorelle. 
3 sorelle ed un fratello.. cavolo! Aveva ragione! Che faccio adesso?? 
Apro la porta d'ingresso di casa per vedere se Mika è già andato via. E' lì, lo vedo, è minuscolo, lontanissimo. Lascio la porta di casa aperta e gli corro dietro. Lui non mi sente, non si volta.
Avevo delle lacrime al viso che si sono quasi asciugate per la corsa, ma ecco finalmente che lo raggiungo e lo blocco dal braccio e lui si gira di scatto, sorpreso.
-"Mika scusa, non sapevo avessi sorelle, io non potevo mai immaginarmelo.. e menomale che sono una tua fan, che schifo di fan! Mika mi spiace.." balbettavo, ma lui mi mise la mano sulla bocca per farmi fermare di parlare, mi guardò fissa negli occhi ed iniziò a baciarmi. 
Tutta la passione fu in quel momento. Tutta quella rabbia, quella foga, quella tristezza, quella paura che lui mi avesse subito sostituita con un'altra, che io non fossi mai stata nulla per lui, tutto quello si trasformò in passione. Lui mi stringeva i fianchi ed io lo tenevo stretto a me. Tutto quel freddo che c'era finalmente era svanito, mi sentivo calda, protetta.
Lo amo più di qualunque altra cosa, vorrei che questo momento non finisse mai.



Ciaooo :D
Scusate se ci sono stata un'eternità, ma la scuola mi
sta uccidendo D:
Cooomunque, spero tanto che questo capitolo vi piaccia,
vi ringrazio per tutte le recensioni, non finirò mai di farlo ^-^
Finalmente, per la vostra felicità, Mika stava per picchiare Nick 
ahahahaha :D
Ma comunque, fatemi sapere cosa ne pensate, alla prossima,
ciaoo <3

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Capitolo 11
*** I giardini del 'ti amo' ***


I giardini del 'ti amo'


MIKA
La mattina mi svegliai con un buonissimo odorino. Andai diretto in cucino dove trovai Emily ai fornelli. La presi dai fianchi da dietro, lei, all'inizio spaventata, mi sorrise e mi baciò.
-"Ti piace proprio tanto cucinare eh?!" non è la prima volta che mi sveglio e lei è già alzata a cucinare.. mi sembra.
-"Tantissimo. Voglio aprire un ristorante tutto mio!" 
-"Tutto tuo?" mi piace tantissimo quando la gente mi parla dei loro sogni, e sentire parlare Emi dei suoi è bellissimo.
-"Tutto nostro" 
-"Oh no, nostro no. Io sono un disastro! Darò a tutti frittate dolci" scoppiò a ridere.
-"Una nuova ricetta dai" rise ancora. Ci sedemmo per fare colazione quando tutto fu pronto.
-"Ehi.." mandai giù il boccone "..oggi devo consegnare il cd al produttore pomeriggio" ho paura che quel deficiente me lo sbatta in faccia. La sua idea di musica è diversa dalla mia.
-"Ah già! Verrò con te, nonostante non ho alcuna voglia di vedere quello lì.." ne ha tutte le ragioni. "Ah e poi devo anche.." si fermò di scatto.
-"Va beh, a che ora ci vai?" cambiò discorso. 
-"Cosa 'devi anche'?" non mi guardava in faccia, abbassava lo sguardo.
-"Nulla nulla.. dicevo a che ora vai?" mi nasconde qualcosa.
-"Mi nascondi qualcosa?" 
-"Cosa? Io? Come ti viene in mente?" ci guardammo un attimo e poi riprese parola "devo parlare con Nick".
-"Ancora?" una sola cosa mi chiedo. Perchè Nick esiste?
-"Ieri stavi per prenderlo a botte, mi ha fatto un favore ed è stato ricambiato così, non mi sembra giusto, dovrò chiedergli scusa" a me invece sembra giusto. Meritava un bel pugno.
-"Va bene.. ma non chiedergli scusa da parte mia perchè avrei voluto fargli ancora di più! E quando finisci di chiedergli scusa ti allontani subito da lui".
-"Oddio cambiamo discorso, sembri mio padre!" non mi sopporta quando faccio così, la faccio arrabbiare.
-"Oggi tu non ci vai a scuola" voglio portarla con me.
-"Come no?!"
-"Passeremo tutta la giornata assieme!" non l'abbiamo mai fatto per quella cavolo di università, per una volta starà con me. All'idea mi sorrise e ci baciammo, poi andò a vestirsi. 

La portai in un posto che io considero stupendo, Greenwich. C'è voluta molta strada per arrivare ma di sicuro non ce ne pentiremo. Vengo spesso qui per rilassarmi, è stata sede di una residenza reale, mi sento importante quando passo di lì. Poi ci sono tantissimi spazi verdi, e Emi una volta mi ha detto che li adora.
-"Wow quanta gente!" 


Emily
E' pieno zeppo di persone qui!
-"Di solito vengono tantissime persone qui, poi oggi che è Sabato ce ne sono ancora di più!" è bellissimo! 
Ci sono degli enormi prati che circondano un altissimo palazzo, probabilmente qui ci stava la regina o qualcuno di importante.
-"Chi ci sta in questo palazzo?" sono molto curiosa, stiamo passeggiando come se nulla fosse in una fortezza!
-"Adesso non ci sta più nessuno, ma una volta le famiglie reali abitavano qui" lo dicevo io che ci abitava qualcuno di importante! La storia non è mai stato il mio forte..
-"Grazie guida turistica" gli dissi in tono sarcastico, e lui mi diede una gomitata ridendo. E' pazzesco quanta gente ci sia.
-"Perchè lì dietro non ci si può andare se non ci sta più nessuno?" c'è una zona bellissima che è sbarrata da una striscia con su scritto "Area Privata".
-"Boh, è come una legenda. Si dice che era il posto preferito dal Re e dalla Regina e che da lì c'è una vista mozzafiato" che bello!
-"Wow.." camminando in quel posto ci si sentiva importanti, la gente non urlava, sembravano tutti così sofisticati, come se camminando su quel territorio tutti diventavano Re e Regina. Ed io ero lì, con il mio Re.
-"Mio Re, se lei non mi sposa io non posso diventare Regina" gli dissi con tono imperiale, ma con un sorriso stampato in faccia.
-"Ma io la considero già la mia Regina, nonostante non siamo sposati" quanto è scemo.
-"Queste parole sono molto gentili da parte sua, ma non crede che dovremo sposarci?" la sua espressione è così buffa.
-"Si ha ragione, allora dove ci sposiamo?" 
-"Ma non crede che darci del lei sia stupido visto che ci stiamo per sposare?!" lui iniziò a ridere.
Ad un certo punto qualcuno bussa alle spalle di Mika. Lui si gira, mi giro anche io, e ci ritroviamo di fronte una ragazza alta, dai capelli lisci scuri legati in una coda molto alta. Una ragazza molto giovane con al collo una macchina fotografica.
-"Scusi, lei è Mika?" questa domanda mi fa ridere a crepapelle, non so perchè. A Mika viene da ridere perchè sente me.
-"Si, sono io" disse lui sorridendo.
-"E quella è la sua ragazza?" ma chi è questa maleducata?
-"Scusi ma lei chi è?" le chiese Mika.
-"Oh, scusi. Piacere, sono Lucy Gradmond, giornalista di DailyStar. Sono qui con la mia troupe per fare un articolo su GreenWich e le sue bellezze, ma posso fare anche 2 articoli visto che vi ho incontrati!" era felicissima. Estrasse un blocco appunti e iniziò a scrivere.
-"Quindi Mika ha una ragazza. E da quanto?" L'espressione di Mika non era delle migliori.
-"Senta, noi volevamo solamente stare in pace.." disse lui. Questa giornalista mi sta antipaticissima.
-"Ma la prego, dovrà rispondere solamente a pochissime domande, dopo di che la lascerò in pace. Allora, da quanto?" un giorno o l'altro ucciderò questa persona.
-"Ehi.." disse Mika, illuminato "ma io conosco questa rivista! DailyStar, l'ho letta un paio di volte e devo dire che mi piace davvero tanto!" non capisco le intenzioni di Mika ma la giornalista sembra essere soddisfatta mentre annota qualcosa sul blocco note. Poi Mika le porge la mano, stringendogliela
-"Le faccio quindi i miei complimenti perchè ricordo d'aver letto un suo articolo, lei e la sua troupe siete di certo i migliori giornalisti del giornale!" la giornalista, imbarazzata, abbassa lo sguardo e lo ringrazia, mentre Mika sembra convinto di ciò che sta facendo e ha un sorriso stampato in faccia.
-"Mi farebbe in grande piacere di presentarmi la sua troupe? Sarebbe fantastico! Da piccolo ho sempre voluto sapere tutti i segreti di questo mestiere!" il mio sguardo è confuso ma mi vien da ridere, perchè io capisco che Mika sta recitando, ma la giornalista no ed è compiaciuta del lavoro che sta facendo.
-"Ma.. ma certo! Vado a cercare tutti i ragazzi e glieli presento, ci vediamo qui?!" è entusiasta.
-"Si, l'aspettiamo qui, non ci muoviamo!" così, la giornalista si gira e corre via. 
-"Vieni andiamo!" mi disse all'improvviso Mika a bassa voce. Mi prese per mano e camminammo velocemente. Le sue chilometriche gambe gli permettono di fare passi da gigante, ed io per stargli dietro devo correre.
-"Dove andiamo?"
-"A nasconderci, quelli della troupe saranno ovunque!" Tutto ciò è molto divertente.
-"Promettimi che non dirai a nessuno dove stiamo andando" mi disse lui serio.
-"Te lo prometto.." gli dissi io confusa. Era strano! Arrivammo un una stradina piccolina, dall'erba altissima, di faceva fatica a camminare. Qui non c'era più gente, era completamente vuota. Ma in lontananza riuscì a scorgere quella striscia di carta che c'era all'inizio, quella striscia su cui era scritto 'Area Privata'.
Quando fummo davanti a quella striscia, lui la oltrepassò facilmente passandogli di sotto. Rimasi a bocca aperta.
-"Dai, passa anche tu!" è pazzo?!
-"Mika sei matto? Non si può!"
-"E dai! Non è la prima volta che ci vengo! C'è il palazzo davanti, siamo coperti!" Ok, è pazzo.
-"Mika io non me la prendo questa responsabilità, e se ci scoprono?" io ho paura di fare queste cose pericolose.
-"Ma come ci scoprono? Non può entrare nessuno qui dietro, quindi non c'è nessuno! E poi ci sono sempre io con te!" lo guardai senza fare nessuna smorfia.
-"Dai, passa sotto come ho fatto io" mi diede la mano, io gliela presi e oltrepassai la linea. Ho il cuore che mi batte a mille. 
-"Mia Regina, adesso la porto nel suo luogo preferito ad ammirare la vista mozzafiato" mi disse sorridendo. E' così tenero come faccio a rifiutare?
Camminammo in quell'erba alta fino ad arrivare in un luogo ampio e curato, l'erba finalmente è bassa, ci sono Pruni Selvatici, alberi stupendi, altissimi che in primavera fanno fiori rosa e in estate foglie rosse. Sono stupendi. Poi, di fronte c'è una ringhiera lunghissima che formava disegni meravigliosi e affacciandosi da essa c'è una vista stupenda. Quella di cui mi parlava prima Mika. Si vede tutta Londra, tutta!
-"Guarda, in quella zona lì c'è casa tua" mi disse indicandomi verso destra. Io feci cenno di aver capito ma sono sempre stata una frana ad orientarmi, e non capivo dove fosse la mia zona.
Ero felicissima, quello era un vero e proprio paradiso.
-"Non è bellissimo?" mi disse Mika fiero di se.
-"Sono rimasta senza parole" è la verità. 
-"E adesso chiudi gli occhi" mi mise le mani sugli occhi e mi girò dalla direzione opposta delicatamente.
-"Ecco, adesso li puoi aprire" tolse le mani dai miei occhi, e davanti mi ritrovai la facciata più bella del palazzo che ci copriva. Rimasi a bocca aperta.
-"Da qui sembra ancora più grande!" gli dissi mentre lui sorrideva.
-"Già, è magnifico" ovunque mi giravo c'erano cose stupende. Ma sopratutto, al mio fianco c'era la cosa più stupenda che avrei potuto desiderare: Mika.
-"Allora, ci sposiamo qui?"
-"Si mio Re, con piacere" mi baciò. Mi sono abituata ormai ad alzarmi sulle punte, all'inizio mi veniva complicato.
-"Dobbiamo rimanere qui finchè non se ne vanno i giornalisti" mi disse lui. Ci guardammo negli occhi e sbuffammo a ridere, così, senza motivo.
Poverina quella là, a quest'ora ci sta ancora aspettando. Beh mi stava antipatica, se lo merita.

Passammo mezz'ora lì, in quel posto splendido, per un po' affacciati a goderci il panorama, per un po' camminando per quell'immenso giardino se così si può chiamare. Nel frattempo abbiamo parlato di tantissime cose, dalle più stupide alle più intellettuali. A volte mi diceva alcune cose ed io rimanevo stupita dai suoi pensieri, è perfetto.
Quando usciamo da lì andiamo via dal paese e torniamo nelle nostre zone a prendere qualcosa da mangiare, dopo, andremo a consegnare l'album al produttore.
-"Io salgo, tu vuoi salire con me?" non voglio.
-"Veramente non me la sento di salire, l'ultima volta gli ho tirato uno schiaffo, oggi potrei fare ancora di peggio".
-"Hai ragione.." mi disse ridendo "..allora io salgo, aspettami qui, cerco di starci il meno possibile" mi baciò e entrò nell'appartamento dove abita il produttore.
Spero tanto che gli piacciano tutte le canzoni! Io le ho sentite, e me ne sono innamorata. Poi c'è quella che si intitola come me, e se il produttore non gliela fa mettere perchè gli ho tirato lo schiaffo? Speriamo di no..
Nel frattempo chiamo Nick e gli chiedo scusa.
-"Cosa vuoi?" risponde così alla chiamata. Sembra incavolato..
-"Ciao Nick, come stai?" cerco di essere impassibile al suo tono di voce.
-"Cosa vuoi ho detto?" sembra più complicato del previsto.
-"Solamente chiederti scusa per ieri e ringraziarti per aver accettato il mio invito nonostante ciò che poi è successo.."
-"Non ne voglio più sapere, lasciami in pace" lasciami in pace?
-"Ho chiamato solamente per chiederti scusa perchè mi avevi chiesto se potevamo rimanere amici e ciò che ti ha fatto Mika non è stato affatto bello ed è accaduto per colpa mia, quindi non te la prendere così!"
-"Non ne voglio più sapere ho detto, nè di te nè di quel Mika lì. Ieri rischiavo di essere preso a botte davanti a tutto solamente per correre dietro ad una ragazza, e adesso ci rinuncio veramente. Fai finta che io non sia mai esistito, non mi chiamare, non mi salutare, farò lo stesso. Ciao.
-"Aspetta.." aveva già riattaccato. Ci era rimasto veramente male, in fondo, lui credeva di uscire con me ed invece io l'ho chiamato solamente per un mio piacere e poi ha persino rischiato di prenderle. Domani a scuola gli parlerò, non può andare così, mi sento in colpa!
Dopo un po' finalmente dal portone esce Mika.
-"Eccomi" mi bacia "scusa se sono stato tanto ma mi ha intrattenuto, comunque domani sera mi dice se va bene".
-"Perfetto" gli dissi.
-"Qualcosa non va?" lui è l'unico in grado di capire il mio stato d'animo solamente guardandomi.
-"Ho chiamato a Nick per chiedergli scusa, ma lui non ne vuole sapere più e non accetta le mie scuse. Dice che non mi saluterà più ne chiamerà per non avere più guai".
-"E non è meglio?" certo, per lui è meglio.
-"Nonostante tu ne sia felice io non lo sono. Mi sento in colpa verso di lui! Ieri stavi per picchiarlo ed io l'ho chiamato solamente per un mio scopo.. metti che era al contrario, che io picchiavo tua sorella e poi lei non voleva accettare più le tue scuse.."
-"Credimi, le avrebbe accettate. Primo perchè è mia sorella. Secondo, perchè lei tiene a me quindi accetta le mie scuse. Se lui ci teneva, non ti lasciava andare così!" forse ha ragione, ma il problema è che mi sento estremamente in colpa!
-"Va bene, fatto sta che domani io andrò a parlargli" so che a Mika non va bene, ma di giusto dovrebbe essere lui a chiedergli scusa, quindi.
-"Non voglio più avere problemi con te a causa di quel cretino, quindi, fai quello che vuoi, l'importante è che mi ami" non potevo aspettarmi risposta migliore.
-"Più di quanto tu possa immaginare".

La sera preparammo qualcosa da mangiare e mangiammo. Lui mangia tantissimo e sopratutto stasera era affamatissimo.
-"Ti posso chiedere una cosa?" mi disse lui mentre cenavamo.
-"Tutto quello che vuoi" 
-"Ti va di partire?" partire?
-"Per andare dove?" mi coglie di sorpresa.
-"Dimmi solamente se tu ci verresti, si o no?" con lui ovunque!
-"Beh.. si, certo! Mi basta che tu sei al mio fianco" a quest'ultima frase mi sorrise.
-"Bene, allora preparati, domani sera andiamo a Parigi!" Parigi? Sono felicissima! Andrò a Parigi, con lui! Non sono mai stata a Parigi ma è una delle mie città preferite, l'ho sempre ammirata. Parigi, la città dell'amore, Parigi con Mika. E' un sogno.
-"Oddio è bellissimo! Mika è bellissimo!" mi alzai e lo abbracciai. Mi venne spontaneo e non seppi resistere.
-"Ho già i biglietti, sono stato tanto dal produttore perchè ho preso anche i biglietti" non ci posso ancora credere.
-"Perchè non partiamo di mattina così arriviamo il pomeriggio?" non vedo l'ora di andarci.. non ce la faccio ad aspettare!
-"Domattina dovrai andare a scuola a sistemare le cose con Nick, sono scemo ma non dimentico" mi disse lui in modo sarcastico. 
Io credevo che non voleva che andassi a parlare con lui!
-"Non eri in disaccordo?" 
-"Se tu ti senti in colpa, lo fai per te, quindi non sono in disaccordo" la persona più dolce dell'universo!
-"Ti amo" gli dissi mentre mi stringeva dai fianchi.
-"Anche io" mi baciò.
Non so ancora se sto sognando o se è tutto vero. La giornata di oggi è stata meravigliosa e non ci posso credere che andrò a Parigi con lui, non ci credo ancora!!
Non vedo l'ora che arrivi domani.



Ciao a tutti :D
Spero che questo capitolo vi piaccia, ho
visto che nel capitolo precedente ho ricevuto
meno recensioni rispetto alle altre volte quindi
se c'è qualcosa di sbagliato o che non va basta
che me lo scrivete, non mi offendo affatto, anzi!
Questo capitolo l'ho scritto assieme alla mia migliore amica
Caterina, molte idee sono sue, compreso il nome del capitolo <3
Cooomunque, è un capitolo un po' romantico questo,
passano tutta la giornata assieme :D 
Va beh, vi saluto, recensite in tanti, ciaoo <3

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Capitolo 12
*** - ***


Ragazzi perdonatemi un sacco, ma ho il computer impallato, scrivo dal cellulare. Non so quando lo aggiusteranno, spero per la settimana prossima. Scusatemi ancora, ciaoo<3

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Capitolo 13
*** Stardust a Parigi ***


Stardust a Parigi


Emily

Questa mattina mi sveglio più motivata delle altre mattine, stasera andrò a Parigi! Con Mika!
Okay basta, devo svegliarmi e andare a scuola per chiarire con Nick, uffa. Io entrerò, cercherò Nick, gli parlerò e andrò via, sennò non arrivo a preparare le valigie.
Arrivo a scuola, sembrano tutti molto monotoni, non so perchè, probabilmente sono io che sono felicissima. Ma adesso devo pensare a Nick.
Eccolo.
-"Nick.." lo chiamo poggiando una mano sulla sua spalla. Lui si gira e mi guarda per un po', senza dirmi nulla.
-"Nick sono venuta apposta per chiederti scusa, non posso andare se non prima mi perdoni, mi sento in colpa..!" spero che capisca presto.
-"Senti Emily va via, non mi cercare più, lasciami in pace ok? Ieri ci sono rimasto di merda, io credevo che tu volessi uscire con me e invece volevi solo far ingelosire il tuo ragazzo, come pensi che ci sia rimasto?" ha ragione.
-"Hai ragione, ed è per questo ti chiedo scusa, perchè ammetto di aver sbagliato! E poi diciamo che è stato un favore che mi hai fatto in qualità di mio amico.. no?" faccio un piccolissimo sorriso alla fine di quest'ultima frase, cerco di strappargliene uno anche a lui, ma il tentativo è invano.
-"Amico e amico.. il mio unico scopo era renderti mia! Non lo avevi ancora capito? La storia dell'amico era una farsa Emily, sveglia. Volevo strapparti dalle braccia di quel coso sia perchè lo odio che perchè amo te, ma basta, non ce la faccio più. Quindi adesso restatene col tuo principe azzurro e lasciami in pace" gira le spalle e va via, ed io non riesco a bloccarlo.
Io sono fidanzata, amo Mika, deve capirlo. Non lo capisce? Peggio per lui, io ho fatto il possibile, e poi, Mika ne sarà felice.
Adesso finalmente posso andare a preparare le valigie.
Corro fuori da scuola diretta verso casa mia, per strada penso a tutto quello che porterò, alle cose più importanti.
Arrivata a casa esco la valigia che tenevo sotto al letto, soffio su di essa per togliere tutta la polvere e la apro, iniziando a mettere i vestiti più carini che ho, voglio essere bellissima, in un posto bellissimo accanto al mio uomo bellissimo. Se ci penso mi vien da piangere.
Chiudo la valigia, sistemo un po' i capelli e vado a casa di Mika suonando insistentemente il campanello, dopo un po' apre, mi guarda dalla testa ai piedi, adocchiando la valigia.
-"Ehi, non pensi che sia un po' presto?" mi dice lui sorridendo.
-"Lo so, ma non vedo l'ora di partire con te!" non riesco a contenere la mia felicità. Per me è la prima volta che vado in Francia, per lui sarà la cinquecentomliardesima.
-"Che stavi facendo?" mi fa entrare in casa, lascio la valigia all'entrata, è abbastanza pesante.
-"Preparavo la valigia" mi dice lui tornando nella sua camera.
-"Poi parli per me eh" gli dico ridendo. Ormai non riesco a non smettere di ridere.
-"Hai parlato con Nick?" mi chiese quando finì di ridere. A quella domanda il sorriso mi scomparve.
-"Si.. ma non vuole perdonarmi, in realtà lui non voleva solamente essere mio amico, e ha detto che non vuole più saperne nè di me nè di te" dissi questo tutto d'un fiato.
-"Oh finalmente" disse lui sollevato, ma poi mi guardò, io ero impassibile al suo commento.
-"Dai amore scherzavo, cioè in un certo senso. Sono felice che non ci sarà più tra i piedi, ecco. E comunque prima eri felicissima, se non ti chiedevo di Nick te non mi dicevi nulla" disse lui riflettendoci sù. In realtà è così, l'avevo quasi dimenticato, nella mia mente sono già a Parigi.
-"Hai ragione, ero troppo presa dalle valigie e dal viaggio" ripresi a ridere, e lui mi seguì.
Io sono assieme all'uomo che amo, che mi ama, non mi importa di nient'altro.
Per pranzo mandiamo a ritirare una pizza, il tempo sembra non passare mai.
-"Ho un concerto stasera, Parigi è la prima tappa del tour" mi disse mentre mangiavamo.
-"Oh, quindi dovrai restare troppo tempo a provare?" avrei voluto passare più tempo possibile con lui in quel posto meraviglioso.
-"Tranquilla, molto probabilmente nemmeno provo, voglio farti vedere la mia Parigi" la sua Parigi.. non ce la faccio ad aspettare.


MIKA

Alle 4 dovremo essere in aereoporto, quindi iniziamo a prepararci. La vedo, Emily, è eccitatissima. E' la prima volta che andrà a Parigi, e sono felicissimo di farle da guida turistica, e anche di essere il primo ad essere lì assieme a lei.
E poi sono ancora più felice perchè inizio il nuovo tour, presenterò le mie nuove canzoni, il mio nuovo album, saprò se piacerà o no. Le prime tappe dei tour non sono affatto stancanti, mi divertono, è da troppo tempo che non salgo su un palco, che non salto qua e là mentre canto, che non faccio divertire i miei fan. Alla lunga, poi, diventa un po' stancante, ma mai un supplizio.
Metto il mio cappello molto basso per 'nascondermi', prendo per mano Emily e ci incamminiamo. Il tassista antipaticissimo ci porta in aereoporto, dove aspettiamo in una lunghissima fila mano per la mano, a testa bassa, senza che nessuno mi riconosca.
Stiamo per salire nell'aereo, Emi mi guarda e mi sorride, i suoi occhi sono colmi di felicità ed è impossibile non accorgersene, impossibile non capirlo, non sentire la sua emozione, impossibile non baciarla a quel punto. Penso di non aver amato mai tanto una persona.
L'aereo inizia a muoversi, e piano piano prende altezza fino a ritrovarci in alto. Emi mi stringe la mano fortissimo e chiude gli occhi. 
-"Qualcosa non va? Hai paura?" apre un occhio, poi l'altro.
-"Si. Non mi prendere in giro ti prego" 
-"Perchè dovrei farlo? Io sono qui" poggiò la sua testa sulla mia spalla.

«Step 1, come a little closer 
Step 2, rest upon my shoulder 
Step 3, I'm calling you baby 
Three steps away from me 

Step 4, we can get married 
Step 5, top it with a cherry 
Step 6, as good as it gets 
Now come along and step with me»


Canticchio, è una nuova canzone dell'album.
Dopo 3 ore l'aereo atterra, siamo lì alle 6 in punto. Per fortuna non c'è stato nessun ritardo o cose del genere.
-"Finalmente la terra ferma" mi dice Emi appena scesi. L'aereo ci lascia direttamente a Parigi, ma non al centro. Adoro questa zona, perchè non è molto affollata ma ci sono un sacco di negozi stupendi, di ogni tipo, ma non nascondo che i miei preferiti sono assolutamente quelli d'abbigliamento, ce ne sono a migliaia, la voglio portare in ognuno di esso. Usciti dall'aereoporto ci incamminavo verso il centro abitato. Emily spalanca gli occhi, non sa dove deve guardare, sembra una bambina.


Emily

E' tutto diversissimo da Londra o dall'Italia! Le case, le strade, le persone, tutto. C'è un sottofondo di gente che parla in francese, non capisco un tubo e tutto ciò mi fa ridere. Menomale che c'è Mika accanto a me, la lingua francese non è mai stata il mio forte.
Stiamo percorrendo una strada larghissima, qualche macchina che passa qua e là, la strada non è molto trafficata. I marciapiedi sono molto larghi anch'essi, e c'è tanta ma non troppa gente che passeggia. Lungo questa strada ci sono tantissimi negozi. 
-"Mika qui è bellissimo!" esclamo sorpresa dai mille negozi.
-"E non hai ancora visto nulla" mi rispose lui con tono soddisfatto -"Quando andremo in centro rimarrai sbalordita! Emily?" non lo sentii, lui continuava a camminare ma io mi fermai di scatto, affascinata da un vestito che c'era in una vetrina. Corto davanti ma con uno strascico pieno di brillantine dietro, color panna, con una scollatura molto evidente a forma di cuore, senza bretelle, è qualcosa di meraviglioso.
-"Ti piace?" mi chiede lui sorridendo.
-"Non avrei occasioni per indossarlo.." ribatto io. Quando lo dovrei indossare? Fosse per me uscirei in ciabatte.
-"Al nostro matrimonio" mi dice lui. Ammetto che questa risposta mi ha sorpresa molto.
-"Un matrimonio con un abito corto?" gli faccio notare, e lui porta una mano al mento iniziando a pensare, mentre io osservo affascinata il vestito, ritraendone tutti i minimi particolari.
-"Prima o poi un'occasione ci sarà, dai entriamo" mi trascina dentro al negozio. Chiedo alla prima commessa che ho davanti agli occhi dove posso trovare il vestito in vetrina, ma lei mi guarda stranita e risponde -"Sorry?". La sua pronuncia mi ricorda che siamo in Francia, e che non mi capisce. Dietro di me c'è Mika che ride come un pazzo, gli tiro un pugnetto sulla spalla e gli chiedo di tradurre.
La ragazza ci porta al reparto e ce lo fa vedere. Il negozio è molto grande e rifornitissimo. 
Poi Mika inizia a dirgli cose in francese e non capisco un tubo.
-"Che le hai detto?" gli dico impaziente.
-"Di portarlo in cassa perchè lo prendiamo, nel frattempo diamo un'occhiata al negozio". Sorrido, gli do un bacio e continuiamo a girare per il negozio.
Io prendo una giacca scozzese e un cappello tipicamente francese, mentre lui una camicia a pois. Paga il tutto e usciamo.
-"Contenta?" mi chiede lui, e gli rispondo con un si spalancandogli un sorriso. 
Dopo un po' prendiamo un taxi per il centro, abbiamo poco tempo, Mika deve incontrare i musicisti, organizzarsi, ci sono le nuove canzoni! Mi accorgo solamente alla fine che il tassista ci ha lasciati sotto la Tour Eiffel, la cosa più straordinaria che abbia mai visto. Una larga strada alberata e piena di luci la precede, un sacco di persone stanno lì a guardarla, e come non farlo!
Non riesco a staccare gli occhi dalla torre, cammino con la testa alzata per tutto il tempo e probabilmente Mika se ne accorge -"Ti avevo detto che saresti rimasta sbalordita!".
A mia richiesta, chiediamo ad un passante di farci una foto, ma costui riconosce Mika e chiede l'autografo. E pensare che tempo fa ai panni dell'impacciato fan di Mika c'ero io.
Dopo, però, siamo costretti a lasciare il centro per andare verso il posto in cui lui terrà il concerto stasera e mi presenta i suoi musicisti, poi però mi metto in disparte e lui parla con loro sulle nuove canzoni. Osservo la torre, che si vede anche da qui, e resto ferma a pensare a ciò che ho lasciato a Londra, vorrei restarmene per sempre qui. Non ci sono problemi, non ci sono pensieri brutti, depressione, scuola, nulla. Ma dovrò tornare al più presto, e questo mi fa tornare coi piedi a terra.
E' già sera, il sole è andato, il posto inizia a popolarsi e Mika corre dietro le quindi per non farsi vedere, ed io lo seguo.
-"Voglio guardare il concerto da laggiù, assieme a loro" gli dico.
-"Sicura?"
-"Al 100 per 100" gli rispondo.
Voglio provare quell'ebrezza di essere ad un concerto di Mika, non Mika il mio ragazzo ma Mika il cantante, quel ragazzo che saltellando per il palco, gettando i suoi acuti e componendo melodie incantevoli mi fa sentire un'altra persona, rendendomi di nuovo felice.
-"Beh allora sbrigati o occupano i posti migliori, nel frattempo io mi lavo i denti" mi disse. Gli lasciai un bacio e corsi giù, scoppiando a ridere. 
La gente intorno a me era felicissima, erano tutti in compagnia, tutti avevano qualche amico/a, avevano striscioni in mano pronti ad alzare alla comparsa del loro Mika, bandane in testa, luci ecc.. 
Io invece ero sola e non sapevo cosa fare nell'attesa. Pian piano tutto lo stadio si riempii e praticamente lo spazio che ognuno di noi aveva nemmeno esisteva.
Una ragazza vicinissima a me mi dice qualcosa in francese, il mio primo pensiero è stato "oh cavolo, che le rispondo adesso?".
-"Emh.. sono inglese, non capisco cosa dici", chissà che mi ha detto.
-"Parlo anche la tua lingua!" fece lei, con una strana pronuncia, e iniziammo a parlare, Charlotte, simpaticissima!
Dopo un po' qualcosa sul palco si muove, i musicisti iniziano a prendere posto, ad accordare gli strumenti, un microfono piazzato al centro viene illuminato e fa l'entrata quell'omone che da qui sembra ancora più alto di cui mi sono innamorata. E canta Relax. La folla urla, e mi ci aggiungo anche io.
Mika probabilmente non mi ha vista. Meglio, sono una di loro.
Happy Ending.
We Are Golden.
Underwater, una nuova canzone. Alla fine di questa canzone, i soliti lunghissimi applausi a cui partecipo con entusiasmo, e poi il pianoforte inizia a suonare ricordandomi una canzone che mi suonò tempo fa, ma non ricordo di preciso qual'è. Al piano c'è lui, che comincia a parlare, ma in francese.
Inizia con una frase e si ferma, ma ricordo d'avere Charlotte al mio fianco. Così le chiedo urlando 
-"Che ha detto?"
-"Questa è una canzone che ho a cuore" mi urlò contro lei. Poi Mika continuò.
-"Traducimi tutto Charlotte" le gridai di nuovo. E lei tra un urlo e un altro continuò ogni frase dopo Mika.
-"E' stata la prima che ho scritto.. e sono felicissimo d'averlo fatto. Io la dedico ad una persona speciale, che adesso è qui. Ciao Emily".
Quest'ultima frase la disse in inglese. Inizia a sorridere e guarda tutto il pubblico, lanciandomi un'occhiata veloce senza che se ne facesse accorgere. Si è accorto di me.
Però mi accorgo anche che Charlotte mi sta guardando in modo strano.
-"Tu non ti chiami Emily?" già, mi chiamo Emily. Così inizio a ridere a voce altissima.
-"Magari fossi io!" lei se la beve. Uh, menomale!
Inizia a cantare, e lì mi sciolgo. L'ha dedicata a me, al suo concerto, ha detto il mio nome, questa canzone poi è la dolcezza assoluta.
Adesso non lo guardo più solo con gli occhi di una fan, ma di quella Emily che l'ama. Quest'uomo è capace di farmi innamorare ogni attimo di più.

«I could put a little stardust in your eyes,
put a little sunshine in your life».


Love today.
Lollipop.
The Origin of Love.
Blu eyes.
Celebrate.
Grace Kelly.
Big Girl.
Rain.
My interpretation.
Lola.
Ogni tanto si fermava a parlare, Charlotte traduceva e scoprivo che diceva cose insensate ma divertenti, che ci facevano diventare matte.
L'esperienza più bella della mia vita, vorrei che non finisse mai. 
Si perde la cognizione del tempo, si pensa solamente ad indovinare la canzone che verrà dopo, e ad esultare per quella che viene che non è quella desiderata da noi ma che amiamo ugualmente;
si pensa alla perfezione di ogni singola nota che emette, di ogni piccolo errore o stonatura che comunque lui riesce a far entrare nella canzone e che, invece di rovinarla, la perfeziona.
Ci si salta, ci si balla, senza che ci venga troppo difficile, senza che ci pensiamo nemmeno. Urliamo, che poi, chissà perchè urliamo. Forse perchè speriamo che lui ci senta, ma cosa mi urlo a fare allora io che sono la sua ragazza? Boh, viene istintivo.
Ci aspettiamo di tutto, e ne siamo felici.
Ogni suo singolo movimento, quelle note che accompagnano la visione di un gigante che salta per il palco ridendo, insultando Curtis, facendo smorfie, ballando in maniera strana e, la cosa che gli riesce meglio, cantando.
Quando finisce ci vien quasi da piangere. Non vogliamo che vada via, non vogliamo che questa perfezione, che questo divertimento finisca così, con un silenzio, senza più vederlo o sentirlo cantare.
Quando finisce tutto siamo sudati fradici, senza un filo di voce, ma abbiamo un sorriso stampato in volto e tutto questo non ci preoccupa.
Abbiamo appena passato il momento più bello della nostra vita, e vorremmo che non finisse mai e poi mai.
Ma, purtroppo, come ogni cosa bella anche questa è finita, e ci tocca andare via.
Aspetta.
A me no! Ritorno di nuovo la Emily fidanzata di Mika e vado dietro le quinte a cercarlo. E' più sudato di quanto immaginavo, ma me ne frego e corro a baciarlo.
-"E' stato.. è stato.." non ho parole "ti amo" gli dico abbracciandolo.



Ciaooo!!
Si può dire che ho aggiornato dopo un anno lol
Auguri a tutti anche se in ritardo <3
Con questo computer ho avuto un sacco di problemi, 
non potete immaginare.. comunque tah dah!! :D
Spero che sia abbastanza soddisfacente per tutta
l'attesa che avete dovuto aspettare.
Come avete passato il Natale e il Capodanno??
Raccontatemi, io ho ricevuto il Songbook e TOOL *-*
Va beh, vi saluto, recensite in tanti e fatemi sapere.
Ciaooo <3

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Capitolo 14
*** Oui, je le veux (ultimo capitolo) ***


Oui, je le veux


Emily

Sono nei corridori di scuola, circondata da armadietti, gente che cammina con pile di libri in mano, ed io in mezzo, sola.
Distolgo lo sguardo e mi accorgo di un un ragazzo accovacciato per terra, in un angolo, una figura buia che non riesco a riconoscere, poi punto di nuovo lo sguardo in alto e ho di fronte a me Mika, e lo guardo sorridendo.
Ricambia il sorriso, mi bacia e chiudo gli occhi, ma poi il bacio si fa sempre più complesso, me ne frego della gente che c'è accanto a noi, lo stringo dalle spalle e lui è mio.
Apro io gli occhi ma la figura che ho di fronte non è di sicuro quella dell'uomo che amo.
Mi allontano di colpo spingendolo.
Nick.
-"E' tutto apposto? Emily?" è la voce di Mika. Mi ritrovo seduta sul letto, appena sveglia. 
Era un incubo.
-"Emily?" gli stringo le mani al collo e lo abbraccio. Era così realistico..
-"Che hai?" mi dice lui ricambiando l'abbraccio, confuso.
-"Niente, solo un incubo" mi bacia e ritorno alla realtà.
Scendo dal letto ancora in pigiama e mi affaccio dalla grande finestra da dove vedo la Tour Eiffel. Sono ancora a Parigi. Accanto a Mika. Ieri il concerto, la canzone.
Facciamo colazione nella stanza accanto, i riccioli scombinati di Mika mi fanno tanto ridere quanto tenerezza.
"Allora amore, adesso mi vesto ed esco, poi torno per mangiare ed usciamo insieme per andare dove farò il prossimo concerto, è un po' più lontano da qui quindi dobbiamo partire presto. Vado a vestirmi".
-"Okay" finito di fare colazione, vado a vestirmi pure io. 
Quando esce dalla camera indossa la camicia a pois che abbiamo comprato ieri ed un giubbotto nero di sopra, poi un paio di pantaloni grigi e le scarpe sono bellissime, nere con un tocco di grigio ai lati. Adoro il suo stile.
-"Devo solamente sistemare i capelli e poi sono pronta" gli dico di corsa verso il bagno.
-"No, tu rimani a casa" sento che mi grida dall'entrata.
-"Perchè?" esco dal bagno.
-"Ecco.. non c'è bisogno, devo sbrigare alcune cose moolto noiose, non voglio annoiarti!" era mooolto strano.
-"Ma io non mi annoio mai con te" gli dico sorridendo.
-"Emi, resta a casa, oppure esci se vuoi, scopri Parigi. So già che ti annoieresti con me, io lo faccio per te! Dai, scappo o vado in ritardo, ti amo" mi bacia e scappa via.
-"Ma dove vai?" ha già chiuso la porta, o meglio, sbattuto la porta.
E' molto strano, poteva almeno dirmi dove andava.. boh.
Resto in casa gironzolando, osservando i minimi particolari di ogni camera, gli oggetti mai visti in vita mia raccolti sulle mensole, in un angolo dello studio ci sono tantissime matite di forme strane, colori fosforescenti, e un disordine catastrofico sulla scrivania.
Dopo un po' mi annoio ed esco di casa, ma mi giro sempre all'indietro per ricordare la strada che faccio, non vorrei perdermi a Parigi.
Entro in un sacco di negozi, però senza mai conversare con nessuno, al massimo dico 'bonjour' e mi sento intelligente. In un negozio in cui vendono cose tipo souvenir ci sono un sacco di bracciali con la Tour Eiffel, oppure con scritto 'Paris', io adoro quello con la Tour e lo prendo. Entro in altri tre negozi e compro tre cappelli, un foulard, una giacca e un paio di scarpe. 
Uscita dal terzo negozio mi rendo conto che se entro in altri negozi li svaligio, così mi concentro sul territorio, cerco di guardare i parchi, la gente, le strade e gli spazi liberi. 
E' tutto così bello, surreale.
Ma mi chiedo ancora perchè Mika sia scappato in quel modo prima. 
Rimango perplessa ai piedi di Parigi.


MIKA

-"Bonne chance, M. Penniman!" (buona fortuna signor Penniman). I gioiellieri sono gentili solamente quando spendi una fortuna da loro.
-"Merci beaucoup" (grazie mille).
Ecco. Anche questa è fatta. Finalmente. L'anello è bellissimo, mentre mi incammino per prendere l'auto lo guardo in continuazione, non vedo l'ora di vederlo indossare alla mia Emily. E' perfetto, come lei.
Spero solamente che non ci sia rimasta male per come l'ho salutata, per come sono scappato via senza nemmeno dirle dove andavo, sbattendole la porta in faccia.
Ma non potevo rovinarle la sorpresa, non potevo raccontarle tutto! Così come non posso ancora adesso. Devo aspettare il momento giusto e il posto giusto per darglielo, per chiederglielo.
Che bello, non vedo l'ora!
Mentre guido vedo gente che mi saluta, ed io ricambio. Ho dimenticato gli occhiali da sole perchè sono uscito di fretta e la gente mi riconosce, maledizione! Va beh, torneranno a casa felici perchè hanno ricevuto un saluto da Mika. Questo mi fa sorridere.
Piuttosto, invece di pensare a queste cose sceme, devo inventare una scusa provvisoria da dire a Emily, devo dirle il posto in cui sono andato, ma che non sia quello reale. Quale? Posso dirle che sono dovuto... Hey, ma quella non è lei?
Stavo per suonare il clacson ma mi sono fermato in fretta, avrei attirato l'attenzione di troppa gente. Mi parcheggio proprio di lato a lei.
-"Psss" bisbiglio in sua direzione. Si gira un uomo, ma si volta non riconoscendomi, per fortuna. Ma si gira anche Emily, che si avvicina a me.
-"Hey" mi dice non molto entusiasta. Credo proprio che ci sia rimasta male.
-"Sali dai" sale in macchina e incrocia le braccia, non parla per un po' così rompo il ghiaccio.
-"Che hai fatto?" le chiedo serenamente.
-"Ho spulciato un po' casa e ho comprato delle cose" dice lei monotonamente.
-"E cosa hai comprato?" le chiedo cercando di farla parlare di più.
-"Cose" risponde.
Obiettivo fallito.
-"Emi scusa per prima, la verità è che sono stato a casa di Max, hai presente, il bassista?" invento al momento. Lei annuisce ed io continuo.
-"Dovevo dirgli che deve apportare delle modifiche perchè ieri abbiamo suonato un po' improvvisando e c'è stato un suo pezzo che non mi è piaciuto, così ho dovuto dirglielo. Siamo stati tutto il tempo a parlare di note, di pezzi da eseguire, ti saresti annoiata a morte!" In realtà Max è come un bambino, ogni volta che ci troviamo insieme ridiamo, scherziamo, non è affatto una persona monotona. Ma non mi viene nient'altro in mente. 
Lei rimane in silenzio. Perciò continuo ad inventare.
-"Poi, ieri c'eravamo dati appuntamento per un orario perciso, e lui mi ha detto di non tardare assolutamente perchè poi aveva degli impegni, e non potevo permettermi di ritardare. Capisci?" dopo una lunga pausa di silenzio riprendo.
-"Scusa se non ti ho detto prima e se mi sono comportato in quel modo, ti prego, perdonami, è solo che ho molta paura che il cd non piaccia, e non voglio deludere i miei fan". Detto questo, probabilmente le faccio tenerezza e finalmente parla.
-"No, perdona tu me. Mi incavolo per scemenze. Il tuo album spaccherà! Non hai visto la reazione del pubblico di ieri? Sono impazziti, e non vedono l'ora che esca l'album! Sta tranquillo" quest'ultima frase la disse con una tale dolcezza che dovetti sorridere per forza.
Obiettivo raggiunto.
Sono troppo intelligente per vivere in questo mondo.
Okay basta.
-"Pranziamo fuori e poi ci incamminiamo per Rouen okay?" mi bacia, vorrà dire okay.
Mangiamo in un ristorante ai piedi della Tour Eiffel, così come piace a lei. Tutto quello che voglio fare è renderla felice.

«Maybe you can’t hear me,
But I feel like screaming when you’re near me,
Save me from your theories,
At the very least just let me cry on you

Undervalued, I can’t be far from the truth
Baby I know can’t be hardly apart from you

All I wanna do is make you happy
All I wanna do is make you happy
All I wanna do is make you happy
»


In treno lei riesce a dormire, ma io no, e canto nella mia mente, solo io posso sentirmi.
Appena scendiamo ci incamminiamo verso il palco, e spiego a Emily di rimanere dietro le quinte oggi -"Perchè una mia backvocalist si è ammalata e so che tu potresti cavartela al posto suo".
-"C..cosa??" rimane scioccata, sbalordita alla mia richiesta -"Nemmeno per sogno Michael, scordatelo".
-"Dai fallo per me.. cosa credi che ti succeda? Non ti mangia nessuno" le schiaccio l'occhio ma non ha alcun effetto su di lei.
-"E se sbaglio? E se mi confondo? Davanti a tutta quella gente.. in francia, non so manco parlare in francese.. no, no e no".

-"Quindi alla fine di Happy Ending noi stiamo zitti perchè facciamo cantare il pubblico, giusto?"
-"Giusto Emi". 
E' bastato poco per convincerla, non è riuscita a resistere alle mie avance. Le farò passare il giorno più bello della sua vita, perchè il suo amore è l'aria che ho attorno e che respiro, non so che essa sia qui, ma senza annegherei.


Emily

«Some love’s a pill and some love is a candy cane
It tastes so sweet but leaves you feeling sick with pain
Your love is air, I breathe it in around me
Don’t know it’s there but without it I’m drowning

And Love.. You're the origin of love..»


Non so come o perchè sono qui. So solo che sto cantando, assieme a gente esperta qui accanto a me, sono su un palco, tantissima gente è di fronte a me, e se ci penso ancora un attimo mi blocco.
Mika e accanto a noi che canta, la sua voce qui si sente in un modo stupendo, se solo Charlotte potesse vedermi..
Sono al secondo concerto di Mika ma non come normale spettatrice, nemmeno come spettatrice ragazza di Mika, ma come backvocalist ragazza di Mika.. e anche spettatrice.
Siamo arrivati a 'Origin of Love', la canzone da cui il nuovo album trae il titolo, la canzone che adoro di più, in cui Mika descrive tutto l'amore che prova, tutto quello che c'è dentro di lui lo fa uscire fuori, dice che il suo amore è la sua luce e il suo sole, la libertà per cui combatte e nemmeno Dio potrà fare qualcosa per fermare  la sua origine dell'amore.
Ed io, in tutta la mia vita, non ho mai sentito parole più spettacolari, più dolci, più profonde. 
In fondo, le sue parole rispecchiano lui, e lui è spettacolare, dolce e profondo. E' di più, qualcosa ancora di più che non riesco a descrivere.
Forse lui è infinito. 
Boh.
Questa è l'ultima, l'ultima canzone della scaletta, così la gente avrà in mente la canzone, quando uscirà la canticchierà, e non vedrà l'ora che esca il nuovo album con la nuova canzone.
Finendo, lunghi applausi rimbombano, e cadono su di lui, e lui è fiero, gli applausi lo tengono in vita, si emoziona e lo fanno sorridere, è così.. così perfetto.
Quando gli applausi sembrano diminuire dopo un lungo periodo, Mika inizia a ringraziare e a dire qualcosa che non capisco.
Oh quanto vorrei che in questo momento Charlotte fosse qui, maledizione!
Cosa sta dicendo?
Adesso si avvicina a me, mi prende per mano e mi porta al centro del palco con lui. Il cuore mi batte a mille.
-"Allora, questa è la ragazza di cui vi parlavo, quella che amo" tutti esultano, urlano, sorridono, alcune piangono.
Ma io sono confusa. Non so cosa sta facendo, ma imbarazzata rido perchè non so cosa fare, e nonostante tutto, accanto a lui mi sento al sicuro.
E poi, finalmente sta parlando in inglese ed io lo capisco.
Però adesso mi lascia la mano e si allontana, io resto lì, immobile, e do le spalle al pubblico perchè ho un sorriso da ebete che non mi piace affatto e mi sento un'idiota. Cerco Mika con gli occhi ma rimango immobile, lì, al centro del palco. Mika è lì, di fronte a Curtis.
Ma che sta facendo?
In effetti, oggi è stato sempre strano: prima stamattina, quando è andato da Max; poi quando mi ha chiesto di fargli da backvocalist, e adesso.. che sta facendo?
Nonostante ci sia un caldo pazzesco, io tremo. E le urla della gente che lo acclamano.
Dopo un po', finalmente, eccolo che si allontana da Curtis e nasconde qualcosa dietro la schiena. Mi sorride, ma non con la solita risata. Sembra un bambino, è felice, ed io non posso fare altro che guardarlo e ridere. E' vicinissimo a me e mi guarda intensamente dentro gli occhi. Io riesco a scrutare i suoi con fatica per via dell'emozione, sono pieni di felicità e mistero.
Ma adesso si è inginocchiato, non devo più impegnarmi ad alzare lo sguardo per osservarlo, adesso devo abbassare la testa.
E' inginocchiato su un piede, che mi fissa negli occhi, ed io continuo a tremare sempre più, e rido, sia per l'imbarazzo sia per lui. 
Adesso estrae da dietro la schiena un.. un.. 
La gente inizia a fare 'ooh' addolcendosi, ma in quel momento, quella più addolcita in effetti sono io, mi accorgo a malapena che ho le lacrime agli occhi e che rido come una deficIente.
Un anello.
-"Emily.." inizia lui, ma le urla della gente sovrastano quasi la sua voce, ed io non riesco più nemmeno a guardarlo negli occhi, rido e piango, rido e piango.
-"Emily, vuoi sposarmi?" e qui la gente esplode. Tutti a gridare 'Oui, oui, oui!' e Mika mi sorride, guardando per un po' il pubblico e poi tornando di nuovo ai miei occhi lucidi.
-"Puoi anche dirmi di no eh" allora scoppiano tutti a ridere, persino io, che sbuffo dalle risate come un'idiota. Poi iniziano di nuovo tutti 'Oui, oui, oui..".
-"Si" un 'si' strozzato esce dalla mia voce, Mika l'ha sentito e sorride, ma Curtis viene da me con un microfono dicendomi -"Cosa?" e ridendo. E' tutto così bello che non sembra essere vero.
Appena afferro il microfono tutti zittiscono.
-"SI". Ed ecco che gli applausi cadono, cadono come pioggia, la gente urla e acclama, ma ci siamo noi, Io e Mika.
Mika si alza ed io ritorno a guardarlo di nuovo alzando la testa. Mi prende la mano, afferrando il dito anulare per bene e qui la gente zittisce di nuovo.
Delicatamente, mi mette l'anello, io singhiozzo, le lacrime si fanno sempre di più e aumentano assieme alle risate. Il pubblico acclama ancora.
Adesso Mika mi ha presa per i fianchi e mi bacia. Ci baciamo. Nonostante la gente intorno a noi siamo lì, a baciarci appassionatamente, mi ha chiesto di sposarlo, di sposarlo!
Non poteva fare cosa più dolce, cosa che io non potevo desiderare di più.
Come fa quest'uomo ad essere così? Come fa ad essere così perfetto, così speciale? 
Ci baciamo ancora, le sue labbra sulle mie, e potrei vivere anche sott'acqua, con il nostro amore possiamo anche vivere sott'acqua.
Dopo un po' le luci si spengono, noi ci stacchiamo anche se con fatica, e per mano torniamo dietro le quinte dove tutti ci fanno gli auguri, ma nonostante ringrazio tutti non li sto a sentire, cioè a tutto sto pensando tranne che ai loro auguri.
Immagino di tornare a Londra sposata, Emily 'la stramba universitaria', la sfigata, sposata, e non con uno qualunque;
immagino la mia vita di tutti i giorni al suo fianco, immagino condividere ogni attimo con lui, con la persona che mi salvava con la musica, e che è riuscito a farlo anche materialmente;
immagino la stampa, quanto parleranno di noi, ma poi, chi se ne frega? Io, Mika, insieme, sposati.
Immagino io e lui vestiti da cerimonia, lui stupendo in tailleur che mi tiene per mano mentre camminiamo sopra ad un tappeto rosso.
E non ci credo. Voglio che qualcuno mi pizzichi per tornare alla realtà. Ho paura di aprire gli occhi e scoprire che è tutto un sogno. Se fosse così, non avrei nemmeno la forza di alzarmi dal letto.
Adesso più che mai voglio rimanere al fianco di Mika, che sembrava una meta così irraggiungibile ma poi è diventato tutto così semplice. Ci siamo innamorati l'un l'altro.
E pensare, che io ascoltavo le sue canzoni da fan e adesso sono al suo fianco.
E' magico.
E' stato un attimo, alcuni giorni, e poi è stato tutto in discesa, tutto è successo, come in un libro, come in una fan fiction.
E mi accorgo solo adesso che l'amore è sopravvalutato in questo dannato mondo.



Ciaoooo :'D
Mi accorgo solo adesso che non aggiorno da un
mese e mi spiace tanto, mi spiace d'avervi tenuti tra
le spine, ho avuto tantissimi impegni, perdonatemi.
Allora, in questo capitolo ho dato libero sfogo alla dolcezza
racchiusa in Mika.. cosa ve ne pare?
E si, questo è l'ultimo capitolo, ma se volete faccio un epilogo, 
ditemi voi però (:
Spero che vi piaccia, fatemi sapere, e grazie per aver
recensito in tanti nel capitolo precedente^^
Ciaoo <3

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Capitolo 15
*** EPILOGO ***


Epilogo


Emily
La cosa più bella che potesse capitarmi è quella di aprire gli occhi al mattino e ritrovare Mika al mio fianco. 
Certo, una cosa migliore ancora è essere svegliata da un bambino che urla 'Mamma, Papa!' e salta nel letto, incrociare lo sguardo di Mika e sorridere, entrambi, assonnati.

E' l'inizio di un'altra giornata, io starò col bambino a casa, non mi fido delle baby sitter, nel frattempo Mika andrà in studio a registrare il nuovo album.
Quello per cui si preoccupava tanto, 'The Origin Of Love', è stato un successo, e a distanza di due anni i fan chiedono altre creazioni e lui li sta accontentando. Per questo nuovo album le canzoni gli sono venute fuori come 'vomito', ma si preoccupa molto lo stesso, e ciò significa che sarà stupendo anche questo.
Comunque, dopo il matrimonio.. uh, il matrimonio!
Il giorno del matrimonio è stato quello più bello della mia vita, come tutti direbbero si, ma il nostro matrimonio non è stato come tutti gli altri.
Per evitare che i fan lo inseguissero anche quel giorno, abbiamo fatto tutto in segreto, lui ha invitato i parenti suoi ed io i miei e ci siamo sposati in una spiaggia in California, lui ha voluto che tutto fosse perfetto, e infatti lo è stato.
In quel pezzetto di spiaggia dove ci siamo sposati c'erano tanti fiori rosa e arancioni per terra, poi dietro di noi delle sedie divise a destra e a sinistra con i nostri invitati e poi il parroco e noi sull'altare.
Okay, il mio vestito era meraviglioso ma dovevate vederlo vestito da sposo, uno degli spettacoli più belli del mondo.
Quando mi ha messo l'anello al dito e ha recitato la sua parte, mi ha guardato negli occhi in una maniera che io stavo per svenire lì, sull'altare, davanti al tutti, nel giorno del mio matrimonio.
Quando la cerimonia è finita e lui mi ha baciata, tutti hanno tirato i petali rosa per aria. 
Piango se ci penso.
Dopo abbiamo fatto un selfie e l'abbiamo pubblicato su Twitter, Mika ha detto che avrebbe reso felice i suoi fans, ed io sono scoppiata a ridere, lo ricordo ancora come se fosse ieri.
Poi mi ha presa in braccio ed io ho iniziato a urlare e lui a ridere, mi ha messo dentro alla macchina stupenda che ha affittato e siamo andati in un ristorante nelle vicinanze, con vista mare, all'aperto. Poi dopo si è aperta la pista da ballo e ci siamo scatenati a ballare, e poi dopo, sudati fradici, abbiamo ballato il lento ed è stata la cosa più dolce che potesse esistere.
Non ci credo che sono passati 2 anni, non ci posso credere.
In questi due anni, dopo la pubblicazione di 'The Origin Of Love' lui ha fatto i concerti, la gente ha spettegolato sul nostro matrimonio, ed io mi sono abituata a dire 'Emily Penniman'; suona molto bene.
A dicembre dell'anno dopo è nato Jordan, che somiglia moltissimo a Mika, infatti è bellissimo.
Mika è stata l'unica persona che è riuscito a migliorare la mia vita con la sola presenza, è riuscito a farmi vedere il sole quando era solo buio, a mettere un po' di polvere di stelle nei miei occhi e un po' di raggi del sole nella mia vita, a ricordarmi che io non sono quello che gli altri pensano che io sono.
Grazie.




Ciaoooo!!
Ho aggiornato dopo 3 anni, me ne rendo conto, ma perdonatemi vi prego.
Il capitolo è corto, in effetti è un epilogo, spero molto che vi 
piaccia, sopratutto la descrizione del matrimonio *-*

Comunque ho fatto questo video, tratta di Mika, se lo guardate
mi fate un grandissimo piacere, e spero vi piaccia
https://www.youtube.com/watch?v=Ll5unmbicyU

Allora fatemi sapere, grazie a tutti per aver seguito la storia dall'inizio
e grazie a tutti quelli che hanno recensito, davvero, grazie.
Ciaooo fatemi sapere<3

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