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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei ***
Capitolo 7: *** Capitolo sette ***
Capitolo 8: *** Capitolo otto ***
Capitolo 9: *** Capitolo nove ***
Capitolo 10: *** Capitolo dieci ***
Capitolo 11: *** Capitolo undici ***
Capitolo 12: *** Capitolo dodici ***
Capitolo 13: *** Capitolo tredici ***
Capitolo 14: *** Capitolo quattordici ***
Capitolo 15: *** Capitolo quindici ***
Capitolo 16: *** Capitolo sedici ***
Capitolo 1 *** Capitolo uno ***
Capitolo uno
Calum Hood potrebbe essere tranquillamente definito un bel ragazzo, i lineamenti marcati sul suo volto e l’aria da duro lo rendono ancora più affascinante. È il tipo da skinny jeans, canotte di band conosciute da pochi e camicie a quadri allacciate in vita. Lui, Luke, Michael e Ashton sono indubbiamente belli, l’uno diverso dall’altro, è vero, ma tutti e quattro belli a modo loro. Luke, col sorriso da bambino a incorniciargli il volto, capelli biondo cenere e occhi in cui annegare. Michael, stravagante forse, ma dagli occhi profondi e dal sorriso dolce e poi c’è Ashton. Ashton, quello delle bandane a trattenere i capelli del colore del sole e le fossette a renderlo ancora più dolce di quanto non sia già. E loro lo sanno, di essere belli, ma non ostentano proprio nulla. Sono timidi loro e l’aria da duri c’è, è vero ma chi sa se non nasconde altro.
§§§
Calum Thomas Hood cammina lentamente, affiancato da Luke Hemmings, in direzione di quell’edificio che è costretto a frequentare ogni mattina –più o meno- se non fosse per le rare volte in cui decide di prendersi una pausa e fare un giro col suo migliore amico “evitando” una giornata di scuola e cinque ore di lezione che aumentano soltanto la sua voglia di non prendere il diploma e trasferirsi lontano da Sydney. Poi però ci ripensa perché ama Sydney e non lascerebbe quella città per nulla al mondo e poi c’è Luke e dove lo trova più un amico così? E Ashton e Michael? No, non potrebbe proprio andare via. Così, con passo strascicato, si dirige verso la porta d’ingresso del Norwest Christian College, ancora troppo assonnato per dire qualcosa e ancora impreparato per la lezione di chimica che ha alla prima ora.
§§§
- Hood, noto con piacere che stamattina ci ha degnato della sua presenza-, starnazza la professoressa Wilson e lui è costretto ad alzare il viso verso di lei e ad annuire sbuffando. Quella vecchia zitella –come la chiama Luke - non la può proprio vedere e lo stesso vale per la donna che s’innervosisce solo alla vista del viso del moro. E dopo questa breve frecciatina la professoressa si avvicina alla lavagna, fa strisciare il gesso sulla superficie e inizia a scrivere delle equazioni chimiche che in seguito dovranno essere bilanciate dallo sfortunato ragazzo che verrà interrogato e Calum prega non sia lui perché ieri il libro di chimica non l’ha nemmeno aperto, troppo impegnato a suonare il basso con Michael. Ma – Hood, illuminaci con le tue capacità e bilancia queste equazioni- squittisce la donna e Calum ha appena capito che oggi non è proprio la sua giornata.
Il moro esce dal laboratorio di chimica mezzora dopo e subito si avvicina a Luke, troppo impegnato a parlare con Ashton per accorgersi del suo arrivo, gli posa una mano sulla spalla e batte un cinque al batterista. Si guarda intorno e- Michael dov’è?- chiede subito dopo e – Credo sia uscito prima, doveva fare una cosa, non mi ha detto altro.- risponde Luke distrattamente. Calum non sa cosa stia combinando Michael ma una vaga idea ce l’ha e sa che presto dovrà intervenire. Neanche dieci minuti dopo sente il cellulare vibrare nella tasca dei suoi skinny jeans neri e – Cal, avrei bisogno di te. Oxford Street, 34- legge ed ha già preso la tracolla, diretto verso il centro di Sydney.
È fermo alla fermata del tram, fino ad Oxford Street non può arrivarci a piedi, è dall’altra parte di Sydney e stamattina non ha nemmeno preso la moto per andare a scuola, ha preferito fare quattro passi con Luke per parlare un po’. Luke è strano e Calum capisce al volo quando ha qualcosa che non va, sospetta ci sia sotto una ragazza, ma tanto dopo passerà da Luke e se lo farà dire quello che gli passa per la testa.
Il tram arriva dopo una quindicina di minuti e lui entra, trovando posto poco dopo tra un’anziana signora e una ragazza sulla ventina che non smette di guardarlo. Odia tutto questo, il tram, la puzza dovuta a tutta quella gente ammassata in uno spazio così piccolo e la ragazza che continua a fissarlo. Sbuffa Calum e ringrazia che la sua fermata sia arrivata e che lui possa scendere. Perché Calum lo si conosce per la sua calma onnipresente, ma è sicuro che avrebbe dato di escandescenza di lì a poco se non fosse sceso da quel mezzo di trasporto entro pochi minuti.
Il moro si dirige con calma verso il luogo scrittogli dall’amico e quando arriva, nota una grande insegna , Train recita e -bel nome- pensa Calum ironico ridendo e dirigendosi all’interno subito dopo aver notato dalla vetrina i capelli bicolore di Michael. Entra facendo tintinnare il campanello posto sulla porta e si dirige verso il tavolo, dove Michael sta nervosamente ticchettando le dita. È nervoso, si vede lontano un miglio e Calum sa anche il perché o meglio sospetta il motivo di tanto nervosismo. – Cal, lei è così… così… - si ferma Michael sbuffando nervoso e – Così cosa Mickey? Okay è indubbiamente una bella ragazza ma non vedo perché tu debba essere così nervoso. Che ne è stato del Michael che conosco io?- dice il moro e prima che l’amico possa dire qualcosa – e lo so che le stai dietro da anni ma sono anche sicuro che andrà bene.- gli dice. E Michael lo ringrazia silenziosamente con un semplice sguardo che vale più di cento parole e- ora è meglio che vada, suppongo che Lila stia per arrivare e non è il caso che io stia qui- dice e sorride all’amico come a incoraggiarlo nuovamente e in seguito va via, lasciando qualche dollaro sul tavolo per pagare il caffè appena bevuto.
§§§
Lena Warder cammina lentamente, con le cuffiette nelle orecchie e le converse ai piedi. Dovrebbe essere a casa in questo momento, le lezioni sono finite da un pezzo ma lei ha voglia di una tazza di te e sa che solo al “Train” può trovare ciò che desidera. Anne l’ha salutata qualche minuto prima, doveva correre in biblioteca per finire il progetto di storia per il giorno dopo. Fortuna che Lena ha completato quel progetto la settimana scorsa soprattutto grazie all’aiuto di Harold, suo migliore amico ma soprattutto “cervellone” del gruppo. Prende il cellulare Lena, e vorrebbe tanto scrivere un messaggio a sua mamma per avvertirla del ritardo che sta per fare ma poi sente il suo petto scontrarsi con qualcosa di duro, alza gli occhi e ne incontra un paio scuri e- Scusami, non ti ho vista- e- lo so che non mi hai vista, non credo che tu vada a sbattere contro chiunque faccia la tua stessa strada di proposito- risponde lei con una punta di acidità. E Calum la guarda, è davvero bella, stretta in quel paio di skinny jeans chiari e in quella canotta bianca con i capelli neri a toccarle le spalle. E Calum non fa in tempo a dire altro perché lei è già andata via e lui non se n’era neanche accorto fino a qualche secondo prima.
E Calum rimane lì, fermo ancora per qualche secondo perché quella ragazza è davvero bella, ma è pur sempre una sconosciuta, una sconosciuta che non rivedrà mai. E poi Calum non è sentimentale, lui è un duro, lui è freddo e distante.
E Lena si allontana velocemente, il cuore che le batte forte e le mani che le tremano. Quel ragazzo è bello, molto bello e le ha fatto uno strano effetto allo stomaco sentire la sua pelle entrare in contatto con quella di lui. È bello sì, ma è pur sempre uno sconosciuto, uno sconosciuto che non rivedrà più. E poi Lena non è sentimentale, lei è una forte, fredda e distante.
Sera a tutti <3
So di avere già una long in corso su Luke ma oggi mi sentivo ispirata ed ho scritto il primo capitolo di questa nuova long. Ringrazio Bunnys per avermi dato l’idea e per leggere ciò che scrivo. Grazie davvero per tutto , spero tanto che questo primo capitolo (e la storia) ti piaccia :)
Ringrazio anche tutti coloro che sono arrivati sino alla fine ed hanno letto <3 Grazie davvero, significa molto per me. Mi farebbe piacere leggere cosa ne pensate della storia, se avete qualche consiglio o volete dirmi qualcosa <3
La long si basa su una mia OS: 'What I like about you' , se vi va, cliccate sul titolo per leggerla. <3
Poi se vi va la long su Luke si chiama "The only reason" :) <3
Per qualunque cosa contattatemi su efp.
A presto
Grazie ancora
Yeli_
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Capitolo 2 *** Capitolo due ***
Capitolo due
Michael si guarda attorno, guarda l’orologio posto sulla parete del “Train” e poi quello al polso. È teso, non sa cosa gli sia preso e come abbia anche soltanto potuto pensare di avere qualche possibilità con Lila. Quando, giorni fa, lui le ha chiesto di vedersi lei sembrava abbastanza entusiasta ma forse, pensa Michael, sarà stata una sua impressione, d’altronde lei non l’ha mai degnato di uno sguardo ed è quasi inconcepibile che la bionda si sia ricordata del loro appuntamento. Poi però Michael sente il tintinnio del campanello posto in cima alla porta, alza lo sguardo e la vede. Sul volto del ragazzo si allarga un sorriso timido che aumenta sempre più quando la bionda si siede al suo stesso tavolo, non di fronte ma proprio affianco al ragazzo, perché- Altrimenti mentre parlo non vedo i tuoi occhi.- gli dice e ora Michael sa che quella ragazza –forse- di qualche sguardo l’ha degnato e che non le è proprio tanto indifferente quanto pensa.
E dopo poco più di un’ora, il ragazzo sa che il colore preferito di Lila è il blu, che ama ascoltare la musica stesa sul letto a testa in giù, che le piace studiare la geografia e che ha troppa paura di cadere per provare i pattini che le hanno regalato l’estate scorsa. E Michael sa anche che lui le piace –non che lei gliel’abbia detto ma lui l’ha capito- e questo è certo che se lo ricorderà. Lui Michael Clifford piace a Lila Benson, e questo deve proprio dirlo a Calum.
§§§
Calum cammina velocemente, ha appena letto il messaggio che Luke gli ha mandato ed ha voglia di stare un po’ con uno dei suoi migliori amici. Conosce Luke da una vita, hanno la stessa età ed hanno vissuto praticamente le stesse esperienze, sono l’uno la spalla dell’altro. Quando Calum ha bisogno di Luke, lui c’è e quando Luke ha bisogno del moro, Calum è sempre lì. Sono indispensabili l’uno per l’altra.
Luke è timido, sa quando è il momento di parlare e quando deve limitarsi ad ascoltare e Luke sa ascoltare. Ascolta sua madre e le sue continue raccomandazioni, ascolta Ashton fantasticare ed immaginare il momento in cui diventeranno famosi, ascolta Michael che gli parla del nuovo taglio di capelli da fare ed ascolta i lunghi silenzi di Calum. Luke sa cosa passa nella testa di Calum ancor prima che il moro se ne renda conto, perché lo conosce quasi meglio di se stesso.
§§§
Cal arriva a casa dell’amico una decina di minuti dopo, bussa il campanello di casa Hemmings e, dopo aver salutato Liz, raggiunge Luke in giardino. Lo trova appoggiato al muro di casa, con gli occhi chiusi e le labbra strette a sussurrare una canzone che Calum non conosce. È pensieroso Luke, fin troppo.
Luke si accorge di Calum qualche secondo dopo, alza lo sguardo e lo saluta incitandolo a sedersi di fianco a lui che intanto si è seduto poco elegantemente su una delle poltroncine in vimini del giardino. Calum si siede e aspetta, conosce Luke e conosce anche il suo essere sempre taciturno e poco propenso al dialogo. Dopo una decina di minuti di silenzio, è proprio il biondo a prendere la parola e – Cal, ho rivisto Anne. - ed anche se Luke non dice più nulla, quelle quattro parole sono bastate a Calum per capire tutto.
§§§
Lena arriva al “Train” qualche minuto dopo essersi scontrata con quel ragazzo, ha ancora in mente la sensazione che ha provato quando lui l’ha stretta impercettibilmente per non farla cadere. Ripensa a quel ragazzo, ai suoi occhi scuri ed alla sua voce profonda ma poi si affretta ad allontanare quei pensieri dalla sua mente perché il tè si sta raffreddando e lei è in ritardo e per l’orario di cena deve tornare a casa.
Lena rientra una quindicina di minuti dopo e trova la casa completamente deserta. Chiama sua madre ma poi si volta verso il frigo e trova un post-it, identifica la scrittura in quella della madre che l’avverte che farà molto tardi e che quindi non tornerà per cena. Lena sbuffa ma tanto è abituata a cenare da sola in camera.
Poi però sente il cellulare vibrare nella borsa, è Anne. Apre velocemente il messaggio e – Ho rivisto Luke - dice e Lena sa che è il momento di andare dalla sua migliore amica. Prende la borsa, scrive un messaggio a sua madre e sbattendo la porta si dirige a passo svolto verso casa White. Anne ha bisogno di lei.
§§§
Lena arriva da Anne qualche minuto dopo, prende le chiavi che ha di riserva e si catapulta all’interno. Percorre il lungo corridoio ed entra in camera di Anne senza bussare, la vede, è seduta nel mezzo del letto e trattiene a stento le lacrime. Ha bisogno di lei. Con uno slancio, Lena l’abbraccia ed Anne si lascia finalmente andare ad un forte pianto.
Buonasera a tutti :)
Inizio scusandomi per il ritardo, so che è passata più di una settimana ma la scuola è agli sgoccioli e devo ancora finire le interrogazioni. Beh ecco il nuovo capitolo, è un capitolo di passaggio infatti è un po’ più corto. Michael e Lila non sono dolcissimi? Ma si scopre anche una cosa da non sottovalutare, Anne e Luke si conoscono, secondo voi cosa è accaduto tra di loro?
Grazie a tutti quelli che hanno anche letto soltanto, significa tanto per me <3
Grazie davvero di tutto <3
Scusatemi se ve lo chiedo ma ci sarebbe qualcuno disposto a fare un banner per questa long? Io sono davvero incapace, non ho proprio idea di come si facciano :( <3
Se vi va, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate della storia, sempre se vi va <3
Allora spero di sentirvi presto, grazie mille per tutto!
Yeli_
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Capitolo 3 *** Capitolo tre ***
Capitolo
tre
Lena e Anne
si conoscono da sedici anni, sono amiche da
quando erano ancora in fasce e l’una conosce
l’altra meglio di se stessa. Sono
inseparabili, dove c’è Anne, si nota la figura
minuta di Lena e dove c’è Lena,
si nota prontamente la testa biondo cenere di Anne. Sono unite, lo sono
sempre
state.
§§§
Anne smette
di piangere una quindicina di minuti dopo, è
distrutta e Lena lo sa. Lena sa perché la sua migliore amica
sta male, ma non
le chiede nulla nemmeno quando lei si alza dal letto e, a passo svelto,
esce
dalla camera senza darle alcuna spiegazione. Lena la conosce, sa che,
ancora un
po’ e lei le dirà tutto.
D’altronde
è come Luke, taciturna e un po’ troppo
orgogliosa per mostrarsi debole anche dinanzi ad una ragazza che ormai
è come
una sorella.
Dopo qualche
minuto, Anne rientra in camera e guarda
Lena. Per la prima volta da quando si conoscono, la bionda non sa cosa
dire e
si ritrova a boccheggiare alla ricerca delle parole giuste da usare. Il
fatto è
che la mora gliel’aveva detto, gliel’aveva detto di
lasciar perdere quel
ragazzino biondo e lei le aveva anche promesso che l’avrebbe
fatto. Ma poi,
l’aveva visto qualche giorno prima e il suo cuore aveva
iniziato a battere troppo
forte alla vista di quegli occhi che tanto aveva sognato.
Perché Luke Hemmings
l’ha segnata nel profondo e Anne lo sa, sebbene non voglia
ammetterlo neanche
davanti alla sua migliore amica.
E, dopo
essersi fatta coraggio ed essersi lasciata scappare
un sospiro un po’ troppo forte, Anne inizia a parlare e Lena
l’ascolta
silenziosamente annuendo soltanto di tanto in tanto. La bionda racconta
di
quando, tre o quattro giorni prima, sulla strada di casa,
l’aveva visto, bello
come sempre, stretto nei suoi skinny jeans neri e con la maglietta dei
Pink
Floyd che lei ama tanto. Le racconta di come lui si sia fermato
impercettibilmente e l’abbia guardata per qualche secondo,
per poi continuare
a fingere indifferenza parlando con un ragazzo dai capelli colorati. E
Anne non
ce la fa a non scoppiare a piangere di nuovo perché
l’indifferenza di Luke le
ha fatto male, troppo male.
§§§
Se
c’è una cosa che Lena odia è veder
piangere la sua
migliore amica. Odia anche immischiarsi negli affari degli altri ma
pensa che,
in questo caso, immischiarsi sia più che necessario. Ed
è per questo che si sta
dirigendo a passo svelto verso casa Hemmings. Ci è andata
poche volte, a
qualche festa organizzata dal biondo o per accompagnare Anne, ma
ricorda
perfettamente come arrivarci.
Luke Hemmings
n0n le è mai stato simpatico, non ne è mai
diventata amica ed è arrivato il momento di farci due
chiacchiere sebbene il
timore la stia quasi frenando. Lei non è solita affrontare
le persone, non lo
fa mai difatti di solito è Anne a difendere lei, non il
contrario. Quasi si
ferma Lena e pensa di tornare a casa, ma poi le ritorna in mente la
voce
spezzata dal pianto di Anne e capisce che deve proprio parlarci con
Hemmings e
deve farlo ora.
§§§
Sono passate due ore e Calum è ancora a casa di
Luke.
Hanno parlato dell’odio reciproco che corre tra Calum e la
Wilson e di come
l’interrogazione di chimica sia andata da schifo. Hanno detto
tante, troppe
cose e Calum ha persino ripensato alla ragazza incontrata al mattino ma
non
hanno parlato di Anne. Poi d’un tratto – Cal,
l’ho vista e ho fatto finta di
non conoscerla. Capisci quanto io sia stato stupido? E cavolo se
è bella, è
diventata ancora più bella di qualche anno fa. E Cal, non
scherzo se ti dico
che non l’ho dimenticata, io credo di non averla mai
dimenticata e di non
averci neanche provato. È che io non sono giusto per lei e
non lo dico per
giustificarmi. È la verità e lo sai anche tu.-
dice Luke tutto d’un fiato e
Calum non sa cosa dire perché non se l’aspettava
davvero una cosa del genere. Sa
che Anne è stata importante per lui ma non credeva che lo
fosse ancora. E,
prima che Calum possa dire qualcosa, Luke si volta verso di lui e
– so che è
assurdo tutto questo ma io sento di tenerci davvero a lei e ci sto
male,
davvero male Cal- sussurra Luke. Ed ora Calum boccheggia alla ricerca
di
qualcosa da dire, qualcosa che possa realmente affermare senza sembrare
ridicolo o stupido. Ma lui non sa cosa dire, quindi si limita ad
abbracciare il
suo migliore amico. Non lo fa mai Calum, lui è distante, ma sa che questo è
uno dei momenti in cui Luke ha
realmente bisogno di lui.
§§§
Il campanello
di casa Hemmings suona dopo qualche minuto.
È Calum ad alzarsi dal divanetto in vimini sul quale
è seduto e ad avviarsi
verso l’ingresso. Apre la porta senza curarsi di domandare
chi sia ed il viso
al quale ha pensato spesso durante il pomeriggio gli compare dinanzi
agli
occhi. Quasi strabuzza gli occhi il moro, la ragazza che ha incontrato
quella
mattina stessa è proprio lì.
Dopo qualche
secondo passato ad osservarsi in silenzio è
Calum a parlare con la voce un po’ più profonda
del solito e – Ciao- le dice e
– Ciao, cerco Luke Hemmings.- risponde lei, un po’
più rossa in viso a causa
della vicinanza di quel ragazzo. Le fa uno strano effetto quel ragazzo
dalla
carnagione olivastra e gli occhi scuri, un effetto che non le piace o
forse si.
§§§
Luke intanto
si dirige verso la porta chiedendosi perché
il suo migliore amico ci stia impiegando così tanto tempo.
Quando però scorge
la figura minuta di Lena Warder sa che c’è qualcosa
che non va e vorrebbe tanto
chiudersi in camera perché sa che, di lì a poco,
dovrà affrontare la migliore
amica di Anne White ed è convinto che non sarà
una cosa piacevole.
Buongiorno a
tutti <3
Innanzitutto
grazie mille a tutti coloro che hanno letto e sono arrivati
fin qui, grazie per aver usato un po’ del vostro tempo per la
mia storia. :)
Avete notato i
due stupendi banner? Cioè non sono fantastici? <3
Ringrazio
Verdazzurro_ (adoro il banner, grazie di tutto <3 vi consiglio
di leggere la sua long “Young Blood”, è
stupenda) e Nanek (grazie mille sei
stata gentilissima e scusa ancora perché sono stata poco
chiara, scrivi
benissimo! (: )
Beh, se vi va
fatemi sapere che ne pensate del nuovo capitolo, sarebbe
molto importante per me! <3
Grazie ancora
di tutto!
<3
A presto!
Yeli_
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