Capitolo Angelico

di ToraStrife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Peter Steele per Avril Lavigne ***
Capitolo 2: *** Dio in Cielo, Pace (eterna) in Terra ***
Capitolo 3: *** Capitolo Omaggio (C'entra poco, ma va beh). La storia di Taffy ***



Capitolo 1
*** Peter Steele per Avril Lavigne ***


Capitolo Angelico Le trombe del giudizio stavano suonando la loro marziale Sinfonia della Distruzione, colonna sonora di ogni Apocalisse che si rispetti. Tamburi che ritmicamente accompagnavano passi di soldati, scorta di poveri musicisti, cacciati dal mondo terrestre, nella marcia che li avrebbe accompagnati all'inferno.
Poi un click.
Dopo che il dito si sollevò dal tasto di  Stop dello stereo (quel nuovo modello provvisto direttamente di Heaven Surround), l'ascoltatore diresse la sua attenzione verso l'intruso che aveva fatto capolino nel suo ufficio.
- Chi è che mi disturba? - Tuonò la voce severa e temibile del Boss del Paradiso, tale Padreterno, che si faceva chiamare così per evitare confusione, in seguito all'arrivo in cielo dell'altro omonimo Dio, Ronnie James.
Il povero segretario Angelico si strinse nelle spalle, già avvolte in quel paio di ali a fare da scudo dall'ira furibonda di una divinità che aveva di meglio da fare che non rispondere alle richieste di uno scambio di anime.
Scambio che, scandalo, non poteva neppure chiamarsi 'equivalente': Vuoi mettere un sig. Rossi con un Burton, come successo l'ultima volta?
La solita sensazione era quella di essere stato fregato, e farla in barba a Dio, pardon, al Padreterno, era un'eresia imperdonabile!
Il povero segretario tuttofare si affrettò a rivelare al capo tuttoperdonare il motivo della sua visita:
- C-ci sarebbe un'altra di quelle richieste... -
Il Padreterno allargò le braccia dall'esasperazione.
- Ancora loro? Quei matti della Roundrobin maledetta? -
Angelico deglutì, al timore di dover inevitabilmente confermare la supposizione del suo capo.
- A-affermativo. -
Padreterno mise le mani nella sua candida criniera e cominciò a grattarsi la testa in preda al nervoso.
- Che barba! Che sofferenza! Quella fiction sarà la mia rovina nei secoli dei secoli! -
- Amen. - aggiunse Angelico d'impulso, ma si tappò la bocca di fronte all'occhiataccia lanciatagli dal superiore.
Il Padreterno si abbandonò sulla comoda poltrona in pelle di demone, e cominciò a lisciarsi la barba, perso in pensieri.
Non poteva scaricare l'intero biasimo su Angelico, dopotutto, la colpa era della Roundrobin maledetta, ch'egli stesso aveva creato per contrastare gli ultimi prodotti creati dalla concorrenza, l'Inferno.
Il suo principale avversario, quel diavolo di un Satanasso, (che il medesimo se lo porti!) gli aveva rubato il monopolio sulle morti da quando era stato messo in commercio quel maledetto Quaderno della Morte, e immediatamente dopo si era anche modernizzato con quel Sito Internet Jigoku Shoujo, con l'offertissima Due Anime all'Inferno al prezzo di una.
Allora incaricò, dietro ispirazione divina, il suo fidato Arcangelo, il numero sei, di scrivere una fanfiction aperta a tutti, nella quale, a ogni capitolo aggiunto, un paio di anime, secondo il famoso principio dello Scambio di Anime Equivalente, avrebbe potuto scambiare di posto dal mondo terreno a quello divino.
Questo treno di pensieri calmò l'Onnipotente, pronto anche questa volta a soddisfare la solita richiesta. Con un cenno della mano diede il permesso ad Angelico a procedere.
- Questa volta l'anima richiesta è Peter Steele in cambio di Avril Lavigne. - e così dicendo il segretario tremante appoggiò il documento sul tavolo.
- Peter Steele, eh? Ma non era quello stranamente morto di infarto a una così giovane età? -
- C-corretto, oh signore! -
Il Divino sogghignò: riportare in vita un'evidente vittima del Quaderno della Morte avrebbe dato un  bello smacco a quelli "dell'altra parte". Diede un'occhiata veloce di conferma, e poi batté direttamente il pugno sul tavolo.
Quel pugno lasciò sul foglio per pure miracolo un segno divino di approvazione, poiché egli era il Signore, e non aveva bisogno di usare timbri.
Angelico scattò in avanti ad agguantare il pezzo di carta e sparì fuori dall'ufficio a sbrigare velocemente il resto della pratica.
Il Signore vide che era cosa buona e corretta, e intrecciando le dita sul ventre, si distese nella sua poltrona per contemplare la scena successiva, poiché egli è onnisciente e onnivedente (soprattutto per le docce delle anime femminili).

I cancelli del paradiso si spalancarono aprendo la via a una ragazzina bionda che nell'attesa fischiettava 
Knockin' On Heaven's Door.
Mentre oltrepassava la soglia vide un gigante dalla folta chioma corvina uscire. Vedendo tanto manzo al fuoco, pardon, tanto ben di Dio, la ragazzina lo chiamò e si propose.
- Ehy! Ehy! You! you! I could be your girlfriend! -
L'uomo scosse la testa.
- Mi spiace, ho già due bellezze che mi aspettano sulla terra per un bellissimo triangolo -. 
La Santissima Trinità. Poi la guardò un momento e commentò, prima di salutarla definitivamente.
- But my girlfriend's girlfriend looks like you. -





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Capitolo 2
*** Dio in Cielo, Pace (eterna) in Terra ***


Dio in cielo, V*sco in terra
Avvertenza: * Ogni personaggio recitante nella fiction è puramente fittizio. Ogni riferimento a cose, persone e animali è puramente casuale.*



- Ottima mira, signore! -

Sollevando un lembo della bocca al sentire il complimento da parte dell'assistente, il Padreterno chiuse le maniglie e sollevò il periscopio.
Cinque in un colpo solo: si complimentò con sé stesso.
Non aveva ancora perso lo smalto dai tempi delle famose "piogge di fuoco", che scatenò, secoli fa, sulle famose discoteche (ebbene sì, esistevano anche allora!) Sodoma e Gomorra, quei rivoltanti raduni di gente volgare e ridicola, che ballava e si... sballava con sostanze blasfeme a ritmo di un tam tam (anzi, "tun tun") ancora peggiore.
Che poi il popolo eletto avesse travisato i fatti e avesse successivamente rappresentato le stesse, nelle sacre scritture, come due città piene di sodomiti, era un'altra faccenda.
Ma il problema rimaneva, come sottolineò il Padreterno tramite una severa occhiataccia ad Angelico.
Il povero angelo si fece piccolo piccolo, mentre Nostro Signore cominciava la lavata di capo obbligata.
- Intanto mi devi spiegare cosa ci faceva quel gruppo di inglesini su una strada in pieno centro di Albione, e a bordo di quella disgustosa Maserati color vomito! -
- "Beige", vostra Santità! - rettificò
il povero assistente, tra un battito di denti e l'altro. - E la prego, non sia così volgare! Mi mette paura! -
- La colpa è tua, Angelico! Se non fosse stato per la soffiata involontaria di quell'umana, avrei continuato a restare all'oscuro di un così grave fatto!  Ditemi, state cercando a tutti i costi di provocare la mia ira!? -
- No, signore, no! - cercò Angelico di ammansirlo. - E per quanto riguarda, ehm, il motivo dello spiacevole episodio... -
- Allora, dimmi! - incalzò Padreterno con la voce tonante - Come hanno fatto quei nuovi arrivati dei One Direction a fuggire dal paradiso, e a bordo di quell'indegno scassone? -
Angelico con la mano tremante rovistò freneticamente nella sua cartellina e ne trasse fuori un foglio.
- Questo è il rapporto degli investigatori. -
Padreterno strappò di mano il documento dalle mani di Angelico e iniziò a leggere. E quel che lesse lo irritò in particolar modo.
Tutte quelle sparizioni di cantanti pop nel mondo non erano passate inosservate, pare, e si dava il caso che tra il seguito di alcuni degli artisti sopracitati ci fossero vere e proprie sette esoteriche, votate al culto degli stessi.
- Questa è blasfemia! - tuonò indignato il Dio, - Qua si parla addirittura di riti di magia nera! Com'é possibile che ragazzine premestruate, il grosso del fandom di questi artisti da circo, possano disponere tale potere?
- Potrebbero essere streghette! - congetturò Angelico. - Vanno così di moda negli ultimi anni! Senza dimenticare Internet! Al giorno d'oggi è possibile, tramite la rete globale, accedere a stralci di pagine, zeppe di incantesimi, di tomi arcani e pericolosi -
- Qui c'é sicuramente lo zampino di quelli dell'altra parte - fu la conclusione della Divinità, con evidente riferimento alla Squadra del Male, gli Angeli Caduti.
Angelico cercò di sdrammatizzare evidenziando il lato positivo.
- Beh, signore, è sempre meglio delle scolaresche di anime adolescenziali che ultimamente vengono a farci visita. -
Padreterno capì il riferimento: l'ondata di suicidi che di recente aveva piagato le fans di tutti i cantanti pop scambiati di recente. Ma non era il momento di divagare.
- E dimmi, Angelico, Gli One Direction sono stati gli unici? -
Angelico fece una lunga pausa, per prepararsi alla scontata e irritante risposta.
- No, signore. -
- E chi altri, allora, mio caro Angelico, è riuscito a farsi una gita sulla Terra? - domandò Padreterno con un sarcasmo che faceva venire i brividi al pari di un gesso che strideva su una lavagna.
- Ecco, ci sarebbe, anche... anche.... Maskio Rocky ..... -
- Quel tizio, eh? -
Padreterno rifletté per un attimo, lisciandosi la barba.
In effetti quel giorno, entrando in ufficio, non aveva trovato, come le precedenti mattine, quello strano italiano accomodato sulla sua sedia girevole e i piedi appoggiati sulla sua scrivania, provocandogli ogni volta delle ulcere divine nel buttarlo rabbiosamente fuori.
Dal momento che una setta esoterica di adoratori laggiù in Italia blaterava, pardon, blasfemava sempre frasi assurde tipo "Maskio è un Dio",  forse il trapassato si era convinto, nella sua fragile mente, di esserlo a tutti gli effetti.
Setta esoterica? Pensò. E in effetti poteva anche essere quella la chiave del mistero. Sprofondò sulla sedia e congedò con un cenno della mano l'assistente, che accolse la fine dell'incontro con un gran sospiro di sollievo.
Jhon Lennon poco lontano stava gorgheggiando per l'ennesima volta "Let it be".
Padreterno fece spallucce e decise di seguire il consiglio.


Italia, luogo imprecisato.
Una piccola folla di persone incappucciate si erano date luogo cantilenando orribili litanie inumane.
"Eee Eee Taff Taff"
Quello che doveva essere il caposetta stava in piedi davanti a un altare con un grosso librone aperto.
Mentre i fedeli continuavano le cantilenanti agonie dell'anima, il caposetta leggeva alcuni stralci del Vangelo Apocrifo Secondo Maskio.



Dio creò l'alba..e Maskio la rese chiara..
Dio creò la vita..e Maskio la rese spericolata..
Dio creò la giornata..e Maskio la rese splendida..
poi creò la musica..e disse..

"Maskio..Pensaci Tu."



Come andarono i fatti.


- Forza, Maskio, inizia, che qua voglio finire entro il settimo giorno! -

- Dove sono i miei fedeli? Il mio pubblico? -

- Maskio, quali fedeli? Ti ho appena creato, già ti credi una divinità, Quali fedeli vorresti? Sono io il Dio qui, ricordatelo, diamine! -

- Voglio il mio pubblico! -

- Eddaye!  Qua per ora ci sono solo Adamo ed Eva. Anche impegnandosi, ci impiegano nove mesi per figlio. Per fare un pubblico sai quanti anni? Forza, canta, fai qualcosa! -

- "Eeeeh, la vita senza me, un inferno èeeeeh....! -

-  E basta lamentarti, comincia a cantare. -

- Ma io stavo cantando! -

- Ah, stavi "cantando"? Cominciamo bene. -

- E poi datemi degli strumentisti degni di me! Come si può creare la musica se non ci sono strumentisti? -

- Va beh, Maskio, ho capito. Per la musica cominceremo con la maniera tradizionale, con sonagli e tam tam. -



La lettura si interruppe.

- Guardate! Il nostro Messia è resuscitato! -


Tutti i fedeli si prostrarono davanti alla resurrezione del loro Sommo Poeta.
Altro che Vita Spericolata, aveva fatto una Morte Spericolata e anche una Resurrezione Spericolata.
Ma chi era Gesù Cristo a confronto?

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Paradiso. Circa una mezz'ora dopo.

Padreterno per poco non cadde dalla sedia girevole vedendo chi si era presentato alla porta del suo ufficio.
- Signor Rocky! Ma che ci fai qui? Non eri stato resuscitato? -
Il pover'uomo aveva il capo chino con un'aria sconsolata e delusa.
- In effetti, lo ero, oh Dio mio. - sospirò - ma il mio cuore non ha retto alla prima pippata rituale di festeggiamento. -
Padreterno trattenne per qualche minuto le grasse risate, e quando si fu calmatò fece un piccolo rimprovero al signor Rocky.
- Avevi pur sempre sessant'anni, vecchio mio. Il fatto di essere di nuovo in vita non implicava che tu fossi anche immortale. -
- Beh, pazienza, è stato tirare di roba dopo tanto tempo. Se non hai altro da dirmi, Mio Dio, allora io torno al mio consueto angolo di paradiso. -
- Non così in fretta, mio buon cantante. - lo fermò con un gesto Nostro Signore. - L'essere stato resuscitato abusivamente ti rende un'anima dannata. Ti aspettano sei secoli di reclusione nel penitenziario degli inferi. -
Maskio fece spallucce. - Beh, almeno laggiù tutti avranno la possibilità di apprezzare le mie incredibili doti canore, cosa che qua in paradiso nessuno fa. - E se ne andò impettito senza nemmeno salutare.
Padreterno, nella sua infinita pazienza, non se la prese. Anzi, rideva sotto i baffi, dal momento che il penitenziario degli inferi era completamente insonorizzato.
- Oh, baby, baby, baby, oooooooh! -
Così come NON era insonorizzato il paradiso, purtroppo.
Non per Justin Bieber.
- Angelicooo! - tuonò la Divinità furente. Il povero assistente corse al richiamo del suo principale.
- Con tutti quelli fuggiti, perché quel ragazzino è ancora qui a scassare le anime? Nessuno ha ancora pensato di resuscitarlo?!? - si lamentò fuori dai denti il boss, cambiando immediatamente espressione per un inaspettato lampo di genio.
- E se lo resuscitassi io? - accarezzò l'idea il Nostro Signore Onnipotente.
Per la prima volta, il solito sguardo intimorito di Angelico si trasformò in una severa maschera di rimprovero.
- Signore! Questo sarebbe barare! Si ricordi che noi siamo il Paradiso! La squadra del bene! Non possiamo abbassarci ai livelli degli avversari! -
Padreterno dovette convenire la triste realtà, e sospirando, si scusò.
- Hai ragione, Angelico. Sarebbe sbagliato. Puoi andare: almeno allontana quel bamboccio con una scusa, che so, fagli fare gli autografi alle anime del purgatorio o robe del genere... -
- Immediatamente, signore. - si congedò Angelico con una punta di soddisfazione.
Padreterno rimase a lungo a riflettere su quel paradosso che metteva a conflitto la sua onnipotenza con quello scomodo rispetto delle regole tipico dei buoni. Per quanto avesse una tremenda voglia di levarsi dalle orecchie quel rompiaureole di Justin, non poteva dare il cattivo esempio imbrogliando.
- Certo, però, se per caso uno dei cancelli del paradiso rimanesse aperto, e sempre per caso quel Justin se ne accorgesse.... -
Non era necessario che lo sapesse Angelico, dopotutto. L'unico onnisciente era Padreterno.


Fine.



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Capitolo 3
*** Capitolo Omaggio (C'entra poco, ma va beh). La storia di Taffy ***


Leggende urbane sul Blasco: La storia di Toffee Avvertenza: * Ogni personaggio recitante nella fiction è puramente fittizio. Ogni riferimento a cose, persone e animali è puramente casuale.*



Leggende Urbane: La storia di Taffy





Si narra che in studio di registrazione ....


CABINA - Ok, Maskio, siamo pronti a registrare.

Maskio - Eh? Cosa?

Bassista - Il microfono è lì, Maskio. Anche ieri sera, eh? I tuoi soliti trip "d'ispirazione".

Chitarrista - "Aspirazione", vorrai dire.


Il batterista era impegnato a leggersi un giornaletto porno, quando all'avvertimento dalla Cabina, lo mise via e si preparò a cominciare. Si raggelò però alla vista di Maskio.


Batterista - Ma è nudo con una cuffia da bagno in testa!


Il bassista sospirò.


Bassista - Devi capirlo, deve aver provato "l'ispirazione" ieri sera mentre faceva il bagno e non si è ancora ripreso.

CABINA - Dieci secondi all'incisione!

Il chitarrista tagliò corto.


Chitarrista: Ma sì, come viene, viene!!!


Tutti annuirono e Maskio, imbambolato come se niente fosse, si accorse finalmente del microfono.


Durante la registrazione:


Maskio: Taffy,taffy, taffy,taffy,taffy,taffy,taffy,taffy.....

Batterista (sottovoce): Ma chi è questa Taffy? E perché continua a ripetere quel nome?

Chitarrista (sottovoce) In realtà è la sua paperella di gomma, ci deve aver fatto sesso ancora sotto "ispirazione".

Batterista (sottovoce) Ah, vabbeh.

Maskio: Hai già preparato il caffè? Saresti davvero una brava moglie!!

Chitarrista (sottovoce) Ci manca solo che se la sposa!


Il bassista gli fece cenno di stare muto.


Maskio: Passami l'asciugamano, quello sul divano, dai che c'ho freddo!

Batterista (sottovoce) E ci credo, è nudo!

Bassista (sottovoce) E' ancora sotto l'effetto dell'ispirazione. Fate finta di niente.

Maskio: Taffy,taffy, taffy,taffy,taffy,taffy,taffy,taffy.....

Chitarrista (sottovoce) Che testo impegnato.

Bassista (sottovoce) pensa a suonare che oggi abbiamo pure mezza giornata libera.


Fine registrazione.


CABINA: OK, per oggi può bastare.

Maskio: Taffy,taffy, taffy,taffy,taffy,taffy,taffy,taffy.....

Batterista: Bene, io vado via.

Bassista: Mi spiace, non puoi. Oggi tocca a te portare a casa Maskio.

Batterista: Ma è nudo!

Chitarrista: E vabbeh, fatti prestare un accappatoio dal direttore.

Bassista (sospirando). Povera paperella.....

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