Hareta hi no tatakai

di martonsss
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One ***
Capitolo 2: *** Chapter Two ***
Capitolo 3: *** Chapter Three ***
Capitolo 4: *** Chapter Four ***



Capitolo 1
*** Chapter One ***




19 settembre 2045
ore:7:45
luogo:il mio letto

 
               




Salve, il mio nome è Yoshioka, sono una ragazza di quindici anni e oggi è il mio primo giorno di scuola.. in una nuova scuola..
Mi sono trasferita da poco a Tokyo, provenivo da un piccolo paese e trasferirmi in una grande città come Tokyo per me è una cosa molto angestrale.
Sono una ragazza di media altezza, peso 49 kg e ho i capelli lunghi e neri.
Mi alzo dal letto e mi accoglie la suadente voce urlante di mia madre che rimbomba nel corridoio. Entra in camera e vedendomi alzata mi rimprovera per la poca felicità nel mio viso, pretende che io sia felice di prima mattina... Perchè la mia vita non è come nei manga o negli anime?
Indossai la nuova divisa scolastica, prendo la cartella, rubo la colazione a mia madre scappo di casa.
Camminare per le strade di Tokyo mi fa sentire come una protagonista del mio manga preferito, cammini e boom magari ti passa uno shinigami davanti e non te ne accorgi. Una risata mentale, sei stupida Yoshioka.
Sono arrivata in questa nuova scuola, enorme.. Nel mio paese eravamo pochi abitanti, ci conoscevamo tutti, e la scuola era di media grandezza.
Una spallata da parte di un ragazzo che si scusa impacciatamente, si comincia bene.
"ALUNNI DELLA TERZA CLASSE, DATE IL BENVENUTO ALLA VOSTRA NUOVA COMPAGNA, IL SUO NOME E' YOSHIOKA TANNAKA." ecco, l'imbarazzante momento in cui il professore sbaglia a pronunciare il tuo cognome e sei indecisa se correggerlo o lasciar perdere, ma essendo una vera donna matura, sussurro leggermente il vero cognome, ma evidentemente il professore non mi ha sentita, dato che mi ha detto di occuparle l'ultimo banco accanto alla finestra.
Eccomi seduta, a fissare fuori dalla finestra, ma, aspettate un secondo. QUELLO CHE STA CADENDO DAL CIELO E' UN DEATH NOTE?! O MIO DIO. Ulteriore risata mentale, avrei voluto tanto dirlo, ma purtroppo il mio mondo è un mondo totalemtne scollegato dal mondo otaku...
Ma mentre la voce del professore assegnava gli esercizi e la mia mente era impegnata a ridere il mio sguardo era impegnato a guardare il tetto della parte opposta della scuola. Comparve un ragazzo da una sorta di dimensione extranormale. Poggiai in modo molto pesante le mani sul banco e alzando di scatto il mio corpo.
La voce del professore cercava di richiamare la mia attenzione, ma ero troppo impegnata a guardare il ragazzo con una strana spada in mano, avrei voluto giurare che quella cosa non era normale, ma a dare un taglio al mio sguardo perennemente ossessionato da quella misteriosa figura fu l'urlo frastoranante del professore.
"SIGNORINA YOSHIOKA TANNAKA, VUOLE SEGUIRE LA LEZIONE O DEVE OSSERVARE GLI UCCELLI, CIOE' CREATURE STRANE E PARTICOLARI DA ATTIRARE PER MEZZ'ORA LA SUA ATTENZIONE?" una risata generale della classe.
"Professore è Tanaka con una enne, eh comunque starò attenta." 
Il suono della campanella fece battere velocemente il mio cuore; chi era quel ragazzo? Dovevo andare a vedere, subito.
Corsi velocemente tra i lunghi e grigiastri corridoi scusandomi con le persone a causa delle dure spallate che tiravo; eccomi davanti alla porta che portava alla terrazza, trattenni il respiro, posai una mano sulla maniglia, esitando inizialmente aprii di scatto la porta. 
Sgranai gli occhi, una lama affilata sostava al di sotto del mio mento. Indietreggiai, ma la lama si avvicinò sempre di più, il mio battito accelerò il mio respiro si fece affannoso, e il nervosismo pervase il mio corpo.
Che dovevo fare? Non sapevo nemmeno chi fosse quel ragazzo e non penso che urlare o scappare come una pazza avrebbe aiutato.
Presi coraggio, ma lui mi precedette.
"Chi sei? Sei una di loro per caso?" chiese lanciandomi sguardi assassini..
Non sapevo che dire, chi intendeva con sei una di loro?
"Okay, ti sembrerà strano, ma non so di che diamine tu stia parlando" ed ecco che compare la mia risata nervosa.
Abbassò piano l'arma, non ci credo l'avevo convinto...Ripresi a respirare.
"Chi sei?" richiese innervosendosi.
"Uhm...Piacere sono Yoshioka Tanaka" 
"Non mi interessa sapere il tuo nome, voglio sapere se sei una di loro"
"Ma di che stai parlando?!"
"Sento del potere demoniaco nei dintorni... sei forse tu?"
"Okay, okay, la conversazione sta andando a finire in discorsi senza senso, te ne sei accorto?"
Si guardò intorno, mi annusò e si allontanò.
"Potrei sapere che cosa sei tu?", la domanda era lecita, lui mi aveva chiesto chi fossi e avendo risposto toccava a me fare domande.
"Non penso ti possa importare seriamente", mi accorsi che l'arma era magicamente scomparsa..
"Mi importa, e anche tanto. Ti ho visto,sai? Ti ho visto..ehm..hai sorpassato quella sorta di portala dimensionale!"
"Per precisare si chiama mezzo di trasporto e lo usiamo noi"
"WOW WOW. Fermo. Che hai detto? Voi chi?" sgranai talmente tanto gli occhi che tra poco mi cadevano.
"Si, hai capito bene, ma sapere chi sono, proprio ora, non è il caso."
A quel punto presi la cartella che mi cadde all'inizio, sorrisi in modo falso, salutai cordialmente e scesi giù. 

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Capitolo 2
*** Chapter Two ***




"Viviamo bene solo nei nostri mondi."





Stavo scendendo le scale, sentii una strana sensazione, vidi il corridoio modificarsi si formò un cerchio, dal quale comparse un braccio, aggrappò la mia divisa e mi tirò dentro.

Ritornai nel terrazzo, e lui stava facendo riapparire l'arma.
"Mi spieghi chi sei?"
"Ragazzina, sei troppo curiosa, preparati, sta arrivando."
"MA CHI STA ARRIVANDO?."
Vidi che lui tese la mano denstra verso il fuori e disegnando un triangolo con la mano destra apparve la sua arma, una spada molto strana, non è come le solite katane, ma era più lunga e più larga, e la punta era leggermente piegata ed era di un blu notte stupendo. Quella spada emanava troppa energia, la percepivo...
"Come fai a restare ancora sveglia, dopo che ho invocato la mia spada?!" 
"Non lo so... percepisco la sua energia, ma non mi tocca mini.."
Non ebbi il tempo di concludere che arrivò attraverso uno di quei portali una ragazza poco più alta di me, con i capelli tendenti al blu e raccolti in due grandi codine lunghe, aveva una giacca a mantello nera con un cappuccio, dei pantaloncini corti con una cintura bianca, il sopra di un "costume" nero e un paio di stivali neri con una cerniera bianca sul davanti che arrivavano poco più sotto del ginocchio. 
Rimasi scioccata davanti alla sua arma, mi spaventava, era gigantesca... Aveva una falce nera, nella parte dove la reggeva aveva la forma di una colonna vertebrale, mentre nella lama aveva una sorta di spuntone affilatissimo, e scendendo si ripeteva per quattro volte..
Saltò, la ritrovai davanti al mio viso. 
Ridacchiò appena vide che il ragazzo si precipitò per difendermi.
"HAHAHA! NON CI POSSO CREDERE, OGA! TI CREDEVO UNA PERSONA SERIA, EH INVECE TI METTI A DIFENDERE GLI UMANI! LEVATI, VOGLIO ASSAPORARE LA SUA PAURA!" concluse volgendomi uno sguardo affamato.
"Non è umana, non ha reagito alla potenza della mia spada."
"Forse perchè il potere di quel giocattolo non è poi così forte?" fece l'occhiolino... "Proverò con la mia, dopo avergliela conficcata NELLA CASSA TORACICA!" si teletrasportò dietro me.
Sobbalzai, sentivo il suo respiro affamato della mia paura.. Dovevo restare calma, o le cose sarebbero peggiorate.
Alzò la falce, la tirò con tutta la forza che aveva, mi spaventai, chiusi gli occhi, uscii le mani e la colpì.
Li riaprì e vidi che l'avevo fatta schiantare contro la porta.
"Uhm, ti avevo detto che non era umana.." Rise il ragazzo.
Mi girai verso di lui sconvolta. "CHE SONO SE NON UMANA? CHE HO FATTO?!"
"Carina se non lo sai tu, come pretendi che lo possa sapere io?"
"CHE CAZZO HAI OSATO FARE, STUPIDA IMPERTINENTE." la vidi che sbucò dalle poche macerie che avevo creato. Si buttò a capofitto su di me, cercai di allontarmi rotolandomi a sinistra. 
Intervenne Oga, colpendo la ragazza alla spalla con la sua spada. Le sue ginocchia crollarono e si tenne con la sua falce. Oga abbassò la guardia e si voltò verso di me, per vedere come stavo. Lei gli conficcò la falce sulla gamba. Il suo urlo straziante invase le mie orecchie. Le continuò a muovere la falce dentro la sua gamba con forza disumana.
"NO! FINISCILA! LASCIALO TI PREGO!" corsi contro Oga, non so che movimenti feci di preciso, ma colpì la ragazza con una spada, con la mia spada. 
Le feci un taglio sulla schiena, lei si allontano urlando dal dolore. 
"CHI DIAMINE SEI?!"
"Non lo so chi sono, ma sta per certa, che se non ti arrendi, ti sgozzerò come non ho mai fatto." detto questo, alzai la spada e la tira forte contro lei.
"NO, NON LO FARE!" urlò Oga.
Colpii il pavimento, e la ragazza si girò verso la mia lama sconvolta.
Mi diressi verso l'agoniante Oga.
"Oga, che devo fare, che devo fare?!"
"Chiedi ad Asako, lei sa come fare."
"Chi è Asako?"
Lui si sforzò, alzò un dito ed indicò la ragazza che si trovava ancora distesa. 
"So, che hai sentito, Asako, ti prego dimmi che posso fare."
La ragazza si sedette, incrociò le gambe e pensò.
"Perchè dovrei dirtelo?"
"Perchè, se non lo fai, ti sgozzo."
"Okay, hai carattere, mi piace. Ti aiuterò. Ma lo faccio solo per te, non per Oga." Si alzò e aprì un portale.
"Ci vediamo tra cinque minuti." concluse entrando nel portale.
"EHI, MA DOVE VAI?!"
"Sta tranquilla, sa cosa fa."
Mi poggiai alla rete e aspettai.

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Capitolo 3
*** Chapter Three ***



Chapter Three
 
"In this world, we are alone."




Passarono dieci minuti e si riformò un nuovo portale uscì Asako in piena forma.
"Ma...cosa..."
Camminò verso Oga ignorandomi totalmente, strappò la parte bassa del pantalone di Oga.
"Oga, questo farà leggermente male..". Uscì dalla tasca una fiaschetta con un liquido violaceo all'interno, la aprì e fece cadere il liquido sulle ferite di Oga. Chiuse la mano a pugno e la schiando sul pavimento stringendo i denti. Caddi per terra, il suo pugno era davvero forte. Stava davvero morendo di dolore, volevo fare qualcosa, ma ero troppo sconvolta, non sapevo cosa stesse succedendo..
Asako prese la parte di pantalone rotta e l'arrotolò sulla ferita, cercando di bloccare l'uscita del sangue.
"Dovresti stare tranquillo per un pò di ore..." Si guardò attorno, aprì la mano e vidi che era comparso uno schermo in 3D.
"Uhm, molto probabilmente, dopo avervi aiutato, sarò fuori dalla mia brigata.. non che mi importasse molto di essa." Incrociò le braccia al petto.
"Asako, ma tu e Oga, cosa siete?"
"Chi siamo? Io sono Asako, la migliore combattente nella brigata dei sangue rosso...Oga è il miglior combattente nella brigata sange blu, siamo nemici da 1948 anni..."
"Brigata sangue rosso e blu? Cosa sarebbero di preciso?" Chiesi curiosa.
"Sono due brigate che provengono da due dinastie differenti, un tempo erano alleate, ma quando salì al comando divennimo nemici.. Siamo due brigate geneticamente modificate da lui in persona, vuole usarci come pedine del suo gioco preferito..."
"Uhm.. eh io cosa sono?"
"Non lo so.. dovremmo andare al tempio del saggio Makuto.. ma non so se sia il caso.."
Dolorante Oga si poggiò contro la rete. "Penso sia il caso.....se fosse di quella brigata sarà molto utile nella battaglia contro le forze demoniache.."
"Lo pensi davvero? È solo una ragazzina, e per giunta non ha fatto niente di speciale.."
"Sai...come hai fatto uscire la tua spada?" Chiese Oga
"Non lo so, non ci ho neanche pensato, ho sentito un calore nelle mie mani, eh ho avuto il bisogno di stringerle e boom è uscita la spada.."
"Mi sembra molto strano che possa appartenere a quella dinastia..."
"Andremo da Makuto stanotte.. verrò a prenderti io" Concluse Asako.
"E' meglio che tu torni in classe... ci stanno fissando tutti" Oga indicò la finestra opposta dell'edificio, nonchè la mia classe..
"Cavoli nascondetevi!!"
"HAHAHA! Cara stanno fissando solo te, noi siamo invisibili, ti ho detto che siamo geneticamente modificati, e tu sei una di noi, dato che ci puoi vedere."
"SIGNORINA YOSHIOKA TANNAKA, VUOLE SEGUIRE LA LEZIONE O DEVE OSSERVARE GLI UCCELLI, CIOE' CREATURE STRANE E PARTICOLARI DA ATTIRARE PER MEZZ'ORA LA SUA ATTENZIONE?"

"Cavoli...ecco perchè il prof aveva detto così" Poggiai una mano sulla fronte.
"Uhm...cosa?"
"Ehm, niente ma allora perchè gli altri possono vedermi?"
"Perchè non hai ancora sviluppato il tuo potere, ora è meglio che noi andiamo, ci vediamo stanotte." Si aprirono due portali, Oga e Asako scomparvero all'interno di essi.
Rientrai nella scuola, e prima di aprire la porta della classe, presi un respiro molto molto profondo.
Quando aprì la porta, tutti mi fissarono, altri sussurrarono "questa è pazza"... Il professore aprì la sua borsa, prese un blocchetto firmò un foglio e me lo diede.
"Signorina Tanaka, forse è meglio che lei e le sue visioni torniate a casa.. la giustifico io, ora arrivederci."
Presi la borsa, e molto turbata uscì.
"Ma chi credono di essere.. lei è pazza." Imitai la ragazza che lo disse.
"Non sono pazza, è solo che non sono umana..mmh."
Assorta dai miei pensieri camminai per tutta la strada principale, e non avendo mangiato mi fermai in un piccolo fastfood.
Entrai e mi guardai in giro, notando un ragazzo molto strano, ma cercai di non farci caso.
"Ecco a lei signorina, si può accomodare in quel tavolo vicino alla finestra." Sorrisi e mi incamminai verso il tavolo.
Entrò una ragazza nel bar, inizialmente, nessuno si accorse della presenza della ragazza, ma poco dopo quando il ragazzo strano si alzò, tutti la ragazza alla cassiera si accorse della sua presenza.
La ragazza ordinò e poi uscì di fretta, seguita dal ragazzo strano..Ero leggermente curiosa, quindi finì il panino e portai la bibita con me e uscì dal fastfood; cominciai a seguirli da lontano, senza farmi notare, notai che la ragazza girò dentro un vicolo e il ragazzo fece lo stesso,mi fermai all'entrata e per evitare di destare sospetti presi il telefono.
"Che vuoi?"
"Oh, ucciderti mi sembra ovvio.." Mi girai per vedere e il ragazzo colpì la ragazza sul viso con la spada. Sgranai gli occhi e trattenni il respiro per evitare di farmi sentire.
La ragazza gemette dal dolore e poggiò una mano sulla guancia "Quale galateo dice che si colpisce una donna?" Allungò il braccio attorno al quale si formò una sorta di arma simile ad una falce, solo incorporata al suo stesso braccio.
"Uhm, non pensavo che provenissi dalla brigata reale, miledy mi perdoni per QUESTO ATTACCO A SORPRESA!" Urlò e cominciò ad apparire e a scomparire, la ragazza si guardò in torno alla ricerca qi lui, poi vidi del sangue, la ragazza aveva infilzato la sua falce nel torace del ragazzo.
"Questo si chiama colpo a sorpresa, ah e se poi urli colpo a sorpresa non è più una sorpresa.." La sua arma sparì proprio come il corpo del ragazzo, venne verso di me e mi fissò per un paio di secondi evitai di alzare la testa, avrebbe magari potuto sospettare di me, si sistemò i capelli e andò via.. Ripresi a respirare regolarmente.
Mi sistemai e tornai a casa.


 
Ringrazio le persone che stanno seguendo questa storia.
Mi sono ispirata a vari anime, per armi o descrizione di personaggi,
ma principalmente l'idea è tutta mia.
Spero continuiate a seguirla, poichè è ancora solo l'inizio.

-Martons

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Capitolo 4
*** Chapter Four ***



Chapter Four

"Alle volte capitano cose molto sconosciute a noi stessi senza saperlo"





Chiusi la porta, lascia le scarpe nell'entrata e mi diressi verso le scale che portavano al piano di sotto.
"Uhm, amore sei tu?" Urlò mia mamma dalla cucina.. 
"Cavolo non pensavo che fosse già tornata.."
"Ehm si mamma sono io." Mi venne in contro con in mano una patata e un coltello.
"Come mai già a casa?"
"Sono solo tornata prima, non mi sentivo tanto bene.."
"Oh non avrai per caso la febbre?" 
"No mamma, non ho la febbre tranquilla.." Sbuffai pesantemente in modo da potermi allontanare a scappare nella mia stanza.
"Eh allora che sintomi ti sentivi?
"Mamma, niente! Non mi sentivo bene, ora se permetti vado in camera mia." Chiusi il discorso e scesi le scale.
Lascia la cartella sulla scrivania e mi buttai sul letto matrimoniale.. Mi guardai intorno e ormai tutto quello che vedevo mi sembrava irreale, magari era tutto frutto della mia immaginazione, oppure sto davvero male, magari nè Oga e nè Asako sono reali... 
Cominciai a girare per la stanza e a ripensare dove avevo acquistato tutto, poi concluso il giro mi buttai nuovamente sul letto tirando il cuscino sulla mia testa. Sentì un qualcosa di metallico colpire la mia testa, presi il custino e levai la federa, e trovai un anello, non mi rirdavo dell'esistenza di un anello, o per lo meno di quell'anello.. Lo presi, ed era tipo come se richiamasse il mio nome.
"Yoshioka......Yoshioka......Yoshioka." Lo indossai e non sentì più quella voce... Feci una faccia stranita, guardando l'anello, poi entrò mia mamma..
"Ehi Yoshioka, senti, avevo in mente di preparare Bollito di carne con patate, una ricetta italiana, ti va?" Mi sorrise.
"Il tuo sorriso è per metà dubbioso e per metà preoccupato.."
"Cosa? Perchè dovrebbe essere dubbioso?"
"Perchè sei preoccupata?"
"Non mi vuoi dire come ti senti, o che hai avuto, sono preoccupata per la tua salute, tutto qui.."
"Mamma sto bene..Ti posso fare una domanda?"
"Certo, dimmi?"
"C'è qualcosa che dovrei sapere su me o sulla nostra famiglia?"
Mi madre alzò il sopracciglio e distolse il suo sguardo dal mio, quando faceva così era sconvolta, o comunque nascondeva qualcosa..
"No" Rise nervosa "Perchè?"
"Semplice domanda."
"Va bene, comunque ora torno a cucinare, se hai bisogno chiama." Sorrise prima di chiudere la porta, e notai che il suo sguardo si soffermò sul mio anello, che prontamente coprì con la mano.
Il tempo passò in fretta, tra un manga e un altro, si fece ora di cena e tornò mio padre, cenammo insieme e poi salutai i miei genitori e scesi in camera.
23.57
Sentì che i miei genitori stavano andando a dormire, e quindi sarebbero venuti Oga e Asako..
Infatti dopo neanche sette minuti si aprì un portale dal quale uscirono loro..
"Perdona il ritardo, abbiamo avuto problemi.. Ma eccoci!" Sorrise soddisfatto alzando un pollice.
Gli presi il pollice e lo strinsi vedendo che Oga cominciò a piegarsi poggiandosi sul mobile più vicino.
"AHI AHI AHIII!! SMETTILA!" Si prese di forza, aggrappo la mia maglietta e mi butto sul pavimento senza però farmi toccare per terra.
"Avete finito vuoi due?" Chiese Asako alzando il sopracciglio e incrociando le braccia al petto.
Oga mi fece salire e lasciò la mia maglietta e io risposi ad Asako facendo spallucce guardandomi intorno..
"Oh, prima di andare volevo chiedervi una cosa, sapete per caso a che serve questo anello?" Mostrai la mia mano facendo un pugno debole.
Entrambi si avvicinarono e osservarono incuriositi il mio anello aprendo e girando la mia mano più volte.
"Io conosco solo un tipo di anello, eh quello non somiglia per niente a quello che conosco.."
"Oga, di quale altro anello parli?"
"Una volta sono stato al servizio della famiglia reale poichè la figlia, all'epoca piccola, andava nella scuola più rinomata, ma essendo figlia di re veniva presa di mira, quindi la dovevo proteggere, e un giorno al rientra da scuola mi chiese di prenderla per mano, lo feci e strinsi oltre alla sua piccola manina anche un anello molto decorato con sopra lo stemma della sua famiglia, un giorno le chiesi perchè non levava mai il suo anello e lei disse testuali parole: Non lo levo perchè potrei andare in modalità isteria.. Lo disse con un sorriso a 32 denti, e credo che non sapeva il vero significato di quello che aveva detto."
"Modalità isteria?" Domandò Asako. "Ho sentito questa frase, solo che non conosco i dettagli."
"In pratica, se la ragazza dovesse duellare con l'anello avrebbe dei poteri di livello medio, o addirittura di livello minimo, se la ragazza durante la battaglia dovesse levarsi l'anello protebbe far uscire i suoi poteri ad un livello che supera il massimo... Insomma, un privilegio dell famiglie reali.. Però il tuo anello non è affatto come quello della figlia di lui."
"Non lo so, l'ho trovato dentro il cuscino..boh." 
"Ora andiamo!" 
Asako poggiò una mano sul muro della mia stanza, fece pressione e in tempo due secondi si formò il portale, entrò prima Asako, poi entrò Oga, che mi viste leggermente titubante allora allungò una sua mano e mi sorrise, la presi ed entrambi entrammo dentro il portale, il quale poco dopo si richiuse.
L'interno del portale era un posto magico, mi sembrava di essere dentro la tana del bian coniglio di alice nel paese delle meraviglie, solo che non cadevi all'interno di un buco, ma trovavi dei cubi distanziati un sacco l'uno dall'altro, e bisognava saltarci per raggiungere una pedana che permetteva di creare un'altro portale.
Mi girai sia a sinistra che a destra, pensando di essere soli, ma invece no, era come la stanza delle porte in monsters & co.
"Okay, si comincia la scesa, pronta Yoshioka?" Rise Asako.
"Poco, non so che devo fare.."
"Devi solo saltare da un cubo a quello in avanti. Vai prima tu Oga, mostrale come si fa."
"Subito!" Si mise sul primo cubo e comincio a saltare, notai che poggiava solo la punta del piede per una spinta migliore.
"Ora tocca a te!!" Urlò Oga dall'altra parte accerchiando la sua bocca con le mani.
Respirai profondamente e mi preparai.
"Ma se dovessi cadere?"
"Beh, condoglianze." Sorrise Asako.
"Bene..." Cominciai, dal primo cubo, feci un salto e andai sul secondo, saltai nuovamente e andai sul terzo, poi andai più veloce, superando anche Oga che si trovava molto più in avanti rispetto me.
"Wow, signorina sei una rana?" Risero entrambi.
Arrivammo sulla pedana dove Asako riaprì un nuovo portale ed entrammo.
Appena uscimmo, ci ritrovammo in una sorta di tempio molto antico con un sentiero di piccole statue color bronzo, con alla fine una piccola costruzione.
Ci dirigemmo verso la casa del saggio Makuto, il quale ci stava già aspettando sul suo porticato.
"Ciao Yoshioka Tanaka, o dovrei dire Yoshioka Sakamoto." Sia Oga che Asako sgranarono gli occhi girandosi verso me.


Ringrazio le persone che continuano a seguire la mia storia, grazie!
Sotto molti consigli, ho cercato di care il capitolo più lungo.
Spero abbia soddisfatto.
Scusate eventuali errori, non ho riletto...
Peronate..
Il prossimo capitolo lo dovrei mettere forse domenica, ma non lo so.
Ringrazio ancora.
-Martons

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