Per la corona, la rosa, la spada e il mio nome

di NinaTheGirlWithTheHat
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il sogno del bianco giglio ***
Capitolo 3: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Attenzione: è vietato qualsiasi tipo di plagio.
Note a fondo pagina




Immortal Rose : Awakening

Prologo



Su una landa desolata soffiava solamente il vento della sconfitta; silenzio tra le rovine di quel regno che un tempo fu uno dei più splendidi e potenti, guida di un’intera nazione. Nessuna creatura osava posare piede su quella terra maledetta dall’oblio. Non si seppe mai che fine fecero i membri della famiglia reale: forse i loro corpi erano quella cenere che si mischiava al terreno brullo o la polvere che avvolgeva tutto il paesaggio circostante. A noi non è dato conoscere la natura di quella guerra che flagellò un’intera  stirpe: sono fatti appartenenti ad un’epoca troppo remota e arcaica.

Antichi scritti riportano solo parzialmente le vicende accadute ma chi visse il flagello di quella guerra in prima persona non può d’altra parte dimenticare; la memoria rimane mentre la carta marcisce.

Questo lo sa bene la saggia Anja, creatura millenaria, bella e potente regina di un nuovo tempo: quello delle creature della notte. Troppa fatica però appesantisce lo sguardo vigile della sovrana; la stanchezza e il peso del tempo privano le sue membra dell’energia vitale della giovinezza ormai passata, le incurvano le spalle,  rallentano il suo incedere. Anja  sorride consapevole che una nuova vita nascerà e i suoi geni continueranno ad abitare il mondo: questa è la sua unica consolazione. Spera Anja di poter chiudere gli occhi e dedicarsi finalmente all’oblio dei sogni ma se lo facesse il ricordo del passato morirebbe con lei e tutto sarebbe vano. Non tutti sono degni di sapere e quindi la sovrana aspetta l’avvento di una persona a cui possa affidare tutto ciò che ha vissuto. Forse la nuova vita che nascerà tra poco sarà la prescelta ascoltatrice.

Una notte, durante l’equinozio di primavera, viene al mondo Naera,la principessa dei  Leborgne.
Anja capisce che è lei la prescelta.
Naera cresce e diventa di una bellezza indescrivibile: è la stella più luminosa, la dolce principessa dal cuore puro ed innocente. Anja vede crescere la nipote ,la vede diventare donna, la vede diventare degna. La sovrana sa che è giunto il momento: decide di incontrare la principessa in seduta privata.

Naera si presenta nelle stanze della matriarca, si inchina profondamente e le bacia la mano. La principessa è vestita di luce: la veste è lucida, impalpabile. I capelli sono lunghi e ricciuti e sono decorati da fiori e gemme.
Anja la fa alzare,la guarda negli occhi e le porge la mano. Naera capisce ciò che la donna più anziana le sta chiedendo: lo sguardo della nonna è liquido e limpido e riflette il riverbero delle candele.
La regina scioglie le labbra secche e le sue parole sono una velata supplica: “Accetta”.
Naera annuisce e stringe la mano della parente nella sua.
Anja si sente liberata da quel peso: durante quella notte dona alla nipote tutti i suoi ricordi.
Naera gli accetta come se fossero suoi e li ospita dentro il suo cuore con gioia.


NOTE:


Sono stata via per molti mesi,chiedo scusa a tutti i lettori,se ci siete ancora,che hanno aspettato gli aggiornamenti. In questo periodo di stacco ( causa maggiore scuola) ho avuto l'ispirazione per un nuovo paio di storie che vedrò di stendere in parole. Questa storia è il frutto di una lunga e ponderata decisione: quella di ritornare con una nuova storia che spero vi potrà piacere.
Le altre storie che ho in corso non so se continuarle,mi manca lo stimolo per finirle,preferisco quindi iniziarne una nuova con l'impegno di continuarla per tutto il tempo che richiederà. Ovviamente una vostra recensione non potrà che farmi più che piacere! 

A presto,
Nina

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Capitolo 2
*** Il sogno del bianco giglio ***


Immortal Rose: Awakening
 
1. Il sogno del bianco giglio

Cavalieri da ogni angolo del regno giungevano nella capitale mossi dalle voci che narravano della leggendaria bellezza della principessa Naera Leborgne.  Raccontavano che i suoi capelli erano fili di fuoco e di sole, che del suo sguardo dolce e profondo ci si innamorava istantaneamente, che sapesse discorrere delicatamente e con arte e che la sua leggiadra la facesse splendere come una gemma, che la sua pelle era liscia come seta e chiara come l’avorio più puro.
La principessa Naera non sembrava accorgersi, innocente, di tutti gli innamorati che la rimiravano in lontananza. Alcuni giovani, quando ella si recava alla fiera scortata dalle dame, le si buttavano ai piedi supplicandola di accettare il loro disperato amore, stringevano tra le mani tremanti l’orlo della preziosa veste, cercavano le sue sottili dita ma lei con letizia li faceva rialzare e con un sorriso li congedava rimandando soltanto le loro sofferenze al prossimo incontro con la domina del loro cuore.
Successe un giorno che la regina madre Nadja ritenesse opportuno far sposare la propria figlia con uno dei giovani eredi delle altre famiglie reali.  La regina sentiva che presto sarebbe giunta l’ora di ritirarsi a vita privata per poi congiungersi con le sorelle nel sonno eterno, per questo, sebbene conoscesse la natura volitiva della figlia, aveva cominciato a cercare un uomo capace di proteggerla dalle insidie esterne e interne alla corte. La scelta della sovrana ricadde su  Jean Leroux, lontano cugino della principessa, fiero combattente e maestro d’armi. Era un bell’uomo ,alto ,dal fisico temprato dalla guerra, dal viso sereno e maturo; era conosciuto per il carattere onesto e per le buone maniere con cui soleva trattare le fanciulle.
Naera conobbe presto lo sposo e nonostante non lo amasse, acconsentì all’unione.
Il matrimonio venne celebrato in un giorno di maggio: il vestito della sposa era riccamente decorato di preziose pietre che ricoprivano la parte centrale del corpetto, disegnando eleganti arabeschi mentre la gonna cadeva fluida sui fianchi e terminava in un lungo strascico di seta avorio, le maniche invece erano a calla e coprivano i polsi impreziositi di gioielli della sposa.
Lo sposo portava l’armatura, le onorificenze ottenute nelle battaglie, al fianco destro, pendeva dalla cintola la spada e i paramenti  che indicavano la sua nobile posizione.
Il giorno successivo vennero incoronate le due regine: Naera Leborgne e Callia Leroux, cugina di Jean e migliore amica della principessa Naera. Le altre pretendenti al trono come la biondissima Jolene Dupont, cugina di primo grado di Naera, non vennero innalzate al trono.
Callia Leroux era una bellissima fanciulla dai capelli lucidi come il piumaggio di un corvo che cadevano in dolci ricci sulle spalle strette: il viso era piacevolmente arrotondato, dai tratti dolci e affabili, solcato da un sorriso luminoso e amichevole, inoltre dalla fronte spaziosa pendeva spesso una corona di fiori.
In contrapposizione alla delicata e riservata Naera, Callia possedeva una grande vitalità e una natura serena e allegra; le piaceva cavalcare e si dedicava nei giorni di sole alla cura del suo personale giardino.
Le due amiche si completavano come la notte e il giorno, come l’inverno e l’estate. Nella loro diversità stava la loro forza.
Il matrimonio di Naera e Jean, nonostante non fosse dettato da un vero sentimento, si era rivelato pieno d’affetto e rispetto reciproco. Questo matrimonio fu presto benedetto dall’arrivo di un erede: un bambino bello come i genitori e sano come un pesce. Purtroppo il bambino non avrebbe potuto concorre al trono, essendo maschio: la linea ereditaria era quella femminile.
Il piccolo Alain crebbe diventando un fanciullino pacato e sveglio: trovava grande diletto nello studio.
Il padre decise di istruirlo nell’arte della guerra.
Purtroppo Alain arrivò a disprezzare “ l’arte della guerra” come la chiamava il genitore, preferendovi  attività come la poesia, la musica e il disegno.
Naera covava nel suo cuore il desiderio di una figlia femmina, non solo per garantire la successione al ramo della sua famiglia; voleva crescere una bella bambina, cucirle vestiti di broccato e acconciarle i capelli con perle e fiori.
Una notte la principessa fece un sogno particolare: sognò che da un giglio sanguinante cresceva una rosa fiera, ai piedi di essa invece giacevano nove spade; la rosa cresceva rigogliosa intorno all’elsa di una spada dall’impugnatura preziosamente decorata di gemme; la rosa continuava a sbocciare dando vita ad una bambina dagli occhi scuri e profondi ; accanto alla fanciullina si ergevano una fenice e una leonessa.
Naera di colpo si svegliò ricoperta di goccioline di sudore che le scendevano lungo le tempie tremanti. 
Il mattino chiese consiglio alla nonna Anja:
"Ho fatto un sogno strano stanotte"
"Racconta" disse la regina.

 

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Capitolo 3
*** AVVISO ***


Mi scuso con i lettori per il ritardo nel postare i capitoli nuovi nonostante avessi promesso di aggiornare regolarmente. Questa storia deve ancora essere maturata e io non mi sento ancora in grado di metterla su carta - in questo caso su schermo - e farvela leggere in tutto il suo potenziale: è tutto nella mia mente anche se un po' confuso e in via di elaborazione. Nel frattempo mi dedicherò a storie più brevi. Al momento ne sto scrivendo una nuova,ma prima di postare preferisco avere tutti i capitoli pronti. Mi prendo una breve pausa anche perché per me inizia un nuovo anno all'università. Ciao ragazzi!

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