Tu eres mi sueno mas lindo

di Akeryana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il regno di Andarsela e il suo principe ***
Capitolo 2: *** Una giornata a castello ***
Capitolo 3: *** Due nuovi amori, quattro cuori e mille complicazioni ***
Capitolo 4: *** Violetta e Ludmilla ***
Capitolo 5: *** German Catillo e i ricordi del passato ***
Capitolo 6: *** la morte di Jorge Vergas ***
Capitolo 7: *** L'incoronazione di Leon e i problemi nella villa Castillo ***
Capitolo 8: *** il primo giorno da sovrano ***
Capitolo 9: *** I segreti svelati ***
Capitolo 10: *** una notte insieme ***
Capitolo 11: *** L'arrivo di Francesca e Marco ***
Capitolo 12: *** il pericolo dietro l'angolo ***
Capitolo 13: *** La crudeltà riesce a spezzare l'amore ? ***
Capitolo 14: *** E vissero felici e contenti ***



Capitolo 1
*** Il regno di Andarsela e il suo principe ***


Il regno di Andarsela e il suo principe

In un regno molto molto lontano c'era un sovrano buono e giusto, si chiamava Jorge Vergas ma non voleva essere chiamato ne sovrano ne re ma "fratello"  "amico"  "padre", un giorno conobbe una fanciulla dolce quanto bella e fece cadere il re ai suoi piedi, il suo nome era Martina Stoessel,  i due si innamorarono e quando il popolo e il re desideravano un regina si sposarono ed ebbero un figlio e lo chiamarono Leon Vergas. Il principe era amato da tutti, i sovrani con il principe andavano sempre a fare una passeggiata per il regno e il popolo felice della famiglia reale, però quella felicità venne interrotta dalla malattia che aveva colpito la regina e per questo morì. Il giorno del funerale persino il cielo pianse ma a nessuno importava, il popolo era sceso per la strada a dare un ultimo salito alla loro amata regina, il principe per la tanta tristezza lasciò la mano del padre per correre e attaccarsi alla bara della madre, con le lacrime che gli uscivano chiedeva in modo disperato del tempo in più per stare con la madre ma quel desiderio non venne realizzato, il sovrano con le lacrime che uscivano come fiumi tolse il figlio dalla bara della moglie per abbracciarlo e dicendogli di essere forte per sua madre e a quella scena il popolo pianse più forte.
Dopo molto anni alla morte della regina il principe divenne un uomo cresciuto con l'affetto del padre che era andato in guerra, del suo migliore amico Diego, che per lui era come un fratello e del suo insegnante Crumbs che lo tirava sempre fiori dai guai.
Oggi..
Nota autore: Salve a tutti, la storia è in via di revisione quindi se trovate degli errori non dovete preoccuparvi li sta aggiustando. Comunque questo è solo l'inizio, gli altri capitoli sono molto più lunghi. Recensite

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Capitolo 2
*** Una giornata a castello ***


Una giornata al castello

Oggi
Il maestro Crumbs nella speranza che qualcuno avesse visto il principe Leon chiese a tutti i dipendenti del palazzo dove fosse. Ma niente. Il principe sembrava scomparso.
Fino a che non sentì delle grida venire dalla cucina, il maestro si avviò verso la cucina e non appena aprì la porta vide Diego, il migliore amico del principe sopra il tavolo con la bocca piena di muffin e la vice cuoca che cercava di colpirlo con la scopa per farlo scendere ma il ragazzo era troppo veloce per lei. Mentre vicino al forno spento c'era il principe con un biscotto in bocca e la cuoca Olga con un cucchiaio di legno in mano che lo minacciava dicendogli che se non lo sputava lo colpiva con il cucchiaio, il principe inghiottì il biscotto e la cuoca su tutte le furie alzò il cucchiaio in aria con l'intenzione di colpire Leon, mentre il principe si proteggeva alzando gli avambracci per non farsi colpire in testa chiuse gli occhi.
Restò così per qualche minuto fino a che non si insospettì per il colpo che non arrivava, il principe aprì gli occhi e vide il suo maestro che teneva il polso della cuoca per fermarla dal colpire il suo allievo.
<<  Cara cuoca  >>  disse il maestro lasciando il polso della cuoca appena la vide abbassare il braccio.  <<  Potrebbe perdonare il principe se egli le facesse le sue scuse ?>> continuò il maestro con tono calmo ed educato.
<<  certo, però se ce la fa il principino a scusarsi   >>  disse la cuoca ancora arrabbiata per prima, incrociò le braccia aspettando le scuse e nell'attesa guardava il principe come per lanciargli una sfida, nel frattempo durante la conversazione tra il maestro e la cuoca, il principe aveva abbassato gli avambracci e aveva digerito il biscotto di prima.
<<  certo, signora vuole accettare le mie scuse per il mio comportamento di prima che non era adatto a un principe come me ?  >>  disse Leon mostrando alla cuoca un sorriso a trentadue denti.
<<  bene Leon  >>  disse il maestro soddisfatto di quelle scuse  <<  mentre lei cara signorina vorrebbe perdonare il ragazzo per avere preso quei muffin senza permesso ?  >>   continuò il maestro vedendo che la vice cuoca stava ancora cercando di colpire Diego con il manico della scopa.
<<  Si, però solo se promette di non entrare più qui  >>  disse la vice cuoca avvicinando il manico di scopa al collo del ragazzo per minacciarlo.
<<  Si si, lo prometto  >>  disse Diego alzando le braccia in segno di resa, la vice cuoca accettò le scuse e lo lasciò scendere dal tavolo posando la scopa.
Ma Olga era ancora arrabbiata  <<  Forse lei accetta le scuse di Diego ma io non eccetto quelle di Leon perchè sono false  >>  disse mostrandosi offesa.
Il maestro guardò Leon per dirgli di fare delle migliori scuse ma il principe seccato rispose  <<  No, io le scuse le ho fatte ed erano sincere  >>  mostrandosi anche lui offeso.
Crumbs con un segno chiese il cucchiaio alla cuoca che teneva ancora in mano, lei glielo diede e il maestro senza che Leon se ne accorgesse lo colpì in testa e al principe scappò un gemito di dolore. La cuoca soddisfatta fece un sorriso e caccio via i tre.
Appena usciti fuori Diego non poté farsi scappare una risata per quello che era successo, Leon si massaggiava con le mani il punto che il maestro aveva colpito con i cucchiaio mentre Crumbs camminava a testa alta per il corridoio dirigendosi alla biblioteca con i due ragazzi per le lezioni di Leon.
Non appena arrivati in biblioteca iniziaro subito la lezione di storia, passò un'ora, Diego si era addormentato su una sedia con un libro sulla faccia mentre Leon con gli occhi socchiusi scuoteva la testa per fare capire al maestro che stava ascoltando, quando invece stava dormendo.
Cumbs chiuse il libro e disse  << La lezione è finita  >>  a quelle parole i due ragazzi si dileguarono in tre secondi infatti si sentivano le loro risate nel corridoio.
<<  amico lo sai che odio assistere alle lezioni di storia  >> disse l'amico incrociando le braccia dietro la testa.
<<  Si, ma pensi che io invece mi sia divertito  >>  rispose il principe con un velo di sarcasmo, arrivarono nella camera di Leon, lui prese subito un pallone da calcio ormai rovinato e iniziò a fare palleggi mentre Diego si distese nel letto dell'amico.
<<  ora che facciamo ?   >>   chiese Diego.
<<  che ne dici se andiamo a fare una partita ?  >>   chiese Leon continuando a palleggiare.
Diego stava per rispondere quando sentirono la donna delle pulizie, Geltrude, parlare in modo stranamente gentile i due, straniti, si avvicinarono alla porta per sentire meglio.
<<  cara vedrai qui starai benissimo  >>  disse Geltrude con tono amorevole.
<<  grazie Geltrude, spero che la mia amica Ludmilla arrivi presto ma soprattutto spero di fare un buon lavoro  >>  disse una voce che al principe parve quasi angelica, quando le due si allontanarono i due ragazzi aprirono la porta di poco per sporgersi e vedere con chi stava parlando Geltrude, non appena la vide il principe rimase pietrificato dalla bellezza di quella ragazza: i suoi capelli colore nocciola con dei bigodini alla fine che incorniciano il viso, gli occhi dolci e luminosi come stelle dello stesso colore dei capelli e delle labbra carnose e di un colore sul rosso.
La ragazza sentendosi osservata si girò e incrociò il suo sguardo con quello del principe, sentì delle emozioni mai provate e per quelle divenne leggermente rossa sulle guance, il principe se ne accorse e sorrise dolcemente, era un momento magico che però venne interrotto dalla voce di Geltrude.
<<  allora andiamo ?  >>  la ragazza distolse lo sguardo da quello del principe per guardare la donna.
<<  si  >>  disse con filo di voce la ragazza e le due se ne andarono.
 Le gambe del principe sembrava come se si muovessero da sole e andavano nella direzione di quella ragazza, Diego se ne accorse e lo tirò per la maglietta  riportandolo in camera.  Il principe voleva, anzi, doveva sapere il nome di quella ragazza meravigliosa che gli aveva rubato il cuore con un solo sguardo.

Nota autore: Salve a tutti, cosa ne pensate? Ditemelo per piacere. Un beso.

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Capitolo 3
*** Due nuovi amori, quattro cuori e mille complicazioni ***


Due nuovi amori, quattro cuori e mille complicazioni

Quella sera il principe Leon andò a letto sempre con l'immagine di quella ragazza meravigliosa di cui non conosceva il nome ma si fece un giuramento  <<  scoprirò come si chiama  >>  disse per poi chiudere gli occhi con un sorriso sulla faccia
Invece la ragazza aspettava davanti il portone del palazzo una persona, era seduta sugli scalini nell'attesa dell'arrivo della sua migliore amica, quasi sorella, stette li con le guance rosse pensando a quel ragazzo tanto carino con gli occhi verde smeraldo i capelli castani e le labbra rosso naturale, aveva nel cuore quelle sensazioni mai provate e che un pò la spaventavano ma allo stesso tempo la incuriosivano. Poi un suono che assomigliava a un nitrito di un cavallo la fece tornare alla realtà e vide un cavallo arrivare a palazzo e sopra c'era la sua amica Ludmilla.
Per la felicità corse giù dalle scale, Ludmilla vide l'amica correre verso di lei e scese dal cavallo per abbracciarla. Quel profumo di miele che emanava l'amica bionda le era mancato terribilmente, finito l'abbraccio si tenevano le mani e si guardavano negli occhi, tutte e due con felicità e preoccupazione allo stesso tempo.
<<  come mai ha perso tanto tempo ?  >>  chiese l'amica.
<<  tuo padre non mi voleva fare venire qui, è molto in pensiero per te violetta  >>  rispose Ludmilla con tono severo.
Violetta chinò la testa per la disperazione, delle lacrime gli scendevano dal viso e non riusciva a fermarle.
Ludmilla con l'indice le sollevo la testa  << scusa Vilu è solo che...è stata una giornata molto dura, per fortuna che mia zia Gertudre si è bevuta la storia che siamo qui solo per avere un lavoro  >>  disse poi facendo una risata.
<<  già  >>  disse Violetta ridendo, le due entrarono a palazzo, andarono nella loro camera e andarono a letto e a Violetta non poteva mancare un pensiero su quel ragazzo visto oggi, voleva rivederlo.
Il giorno dopo il maestro Crumbs entrò nella camera di Leon con una tromba in mano e la fece suonare per svegliare quel dormiglione del principe, però non vide il principe a letto ma fuori dalla porta con un sorriso di vittoria perché era riuscito a fregare il maestro alzandosi presto.
<<  stai diventando troppo furbo ragazzo mio  >>  disse lasciandosi scappare una risata ma mantenendo la testa alta, a Leon scappò una grossa risata e poi i due si diressero nel salone per fare colazione.
Intanto da Violetta e Ludmilla erano già nel salone a gustarsi la colazione che si erano preparate, come dipendenti del palazzo dovevano occuparsi dimolte faccende, ogni giorno dovevano : aiutare in cucina per colazione, pranzo e cena, apparecchiare il salone per le feste, lavare le finestre, spolverare i quadri e andare ad aiutare in biblioteca. Le due amiche stavano parlando fino a che l'attenzione di Violetta non venne attirata dalla porta del salone che si apriva e vedeva entrare un signore anziane con la barba molto lunga, la tunica lunga e marrone che gli copriva persino le scarpe e ...quel ragazzo, il ragazzo che aveva visto ieri. Leon con lo sguardo cercava quella ragazza che ieri aveva incontrato, Violetta si nascose dietro l'amica per paura che quel ragazzo la potesse vedere.
Era curiosa e voleva sapere il suo nome ma era entrata nel panico, non sapeva cosa dirgli come comportarsi e decise di evitarlo.
Leon si arrese e si andò a sedere con il maestro in un tavolo, sfortunatamente per Violetta, vicino al loro. Ludmilla aveva capito la situazione e con uno sguardo chiedeva all'amica di raccontarle tutto, Violetta lo fece.
<<  ho capito, ma ..se ti sei innamorata perchè non gli vuoi parlare ?   >>  chiese la bionda.
<< perché non saprei ne cosa dirgli ne come comportarmi >>  ripose ovvia violetta ancora nascosta dietro l'amica.
 A Ludmilla venne un idea per costringere Violetta a parlare con quel ragazzo e la mise subito in atto  << v ilu che ne dici se vai a portare i piatti a Olga? che tanto quel ragazzo sta parlando con quel signore e non ci farà caso a te, io ti aspetto qui >> disse con mossa astuta Ludmilla.
<<  certo  >>  rispose Violetta dopo qualche attimo di insicurezza, non sapendo cosa volesse fare Ludmilla.
Si alzò, si diresse verso Olga dandole il vassoio con i due piatti e mentre stava ancora parlando con Olga.
<<  Violetta  >>  gridò Ludmilla per attirare l'attenzione di Leon che funzionò, il  principe alzò lo sgardo verso quella ragazza biondo che gridava   <<  violetta io vado in biblioteca raggiungimi li  >>  finì Ludmilla continuando a gridare.
<<  certo vai pure  >>  rispose l'amica.
Leon riconoscendo quella voce si alzò e vide quella ragazza, per raggiungerla mangiò la sua colazione in un solo boccone lasciando il suo maestro sbalordito <<  Crumbs scusami io vado, ho finito e ti aspetto in biblioteca, ciao  >> disse il principe tutto d'un fiato senza dare il tempo al maestro di rispondere per poi correre verso la ragazza con il piatto da dare a Olga.
Pensava a cosa dire ma era tanto immerso nei pensieri che non si era accorto di stare andando verso una pozzanghera d'acqua, il principe scivolò facendo cadere il piatto e se stesso a terra chiudendo gli occhi, sentiva Olga ridere di gusto e non voleva aprire gli occhi fino a che non sentì un mano accarezzargli la sua, li riaprì e vide gli occhi nocciola della ragazza che gli aveva rubato il cuore.
<<  stai bene ?  >>  chiese la ragazza con un filo di voce per l'imbarazzo.
<<  si, grazie  >>   disse il principe con un dolce sorriso per poi rimettersi in piedi.
Il maestro Crumbs assisteva a quella scena con molta curiosità.
<<  come ti chiami ?  >>  chiese il principe mettendosi una mano dietro la testa per poi diventare rosso sulle guance.
<<  Violetta  >>  disse la ragazza chinando un pò la testa per non fare vedere che era rossa  << e tu ?  >>  chiese con un filo di voce.
<<  Leon, paicere  >>  disse prendendo la mano di violetta e baciandogliela come un perfetto gentiluomo perchè è così che l'hanno educato suo padre e il suo maestro.
Violetta a quel gesto divenne ancora paonazza  <<  hai lo stesso nome del principe  >>  disse nel tentativo di iniziare una conversazione.
<<  bhe ..in effetti.. >>  rispose Leon sorridendo.
Violetta a quelle parole si innervosì e per la paura di non essersi comportata in modo adeguato fece un inchino ma lui la fermò, odiava quelle formalità << non ce ne è bisogno >>
<<  Ma io...sono stata maleducata, non mi sono comportata in modo adeguato  >>  disse con malinconia.
 <<  ti sbagli sei meglio di altra gente  >> gridò il principe per fare un dispetto a Olga, la quale rispose tirandogli ua  tazziana ma il principe la evitò, la bruna rise a quella scena e i due sempre chiacchierando uscirono da lì e andarono nella biblioteca.
<<  perché sei qui ?  >>  chiese il principe, voleva scoprire di più su quella fanciulla.
<<  non posso dirtelo o almeno non qui  >>  disse enigmatica la ragazza.
<<  perché ? è un segreto ?  >>  chiese il principe e lei si limitò a fare cenno di si con la testa << capisco, ma non devi per forza dirmelo o almeno non qui  >>  disse il principe facendo lo stesso gioco dell'amata.
<<  che vorresti dire ?  >>  chiese ormai intuendo come sarebbe andata a finire.
<<  che ne dici se stasera quando tutti dormono noi due da soli usciamo a guardare le stelle ?  >>
<<  mi piacerebbe tanto  >> rispose prendendo le mani di Leon.
<<   bene, allora stasera davanti il portone ci sarò io ad aspettarti  >> rispose euforico per la felicità stringendo le  mani di violetta, si sorrisero e mano nella mano si diressero verso la biblioteca.
Intanto da Diego  <<   fantastico non solo mi sono svegliato tardi, ma sto anche per beccarmi la solita sgridata di Crumbs  >>  si lamentò con il fiatone il ragazzo per la corsa che si stava facendo per arrivare in cucina prima che Crumbs se ne vada.
 Girà a sinistra per non andare a sbattere contro la parete ma sbatté contro una persona ma non vedi chi era perché aveva chiuso gli occhi durante lo scontro, però che i due erano a terra  <<  scusami, è solo che sono appena arrivata e mi sono persa  >>  disse la persona.
Diego si accorse che era una voce femminile mai sentita, aprì gli occhi per la curiosità e vide davanti a se un angelo dai capelli biondi  << sono in paradiso ?  >>  chiese con un sorriso da ebete sulla faccia il ragazzo.
<<  perché ?  >>  chiese la bellissima ragazza porgendogli una mano per alzarsi.
<<   perché appena ho aperto gli occhi ho visto te e ...se non sono in paradiso, la sopra dovranno sentire molto la tua mancanza  >>  rispose il ragazzo accettando l'aiuto e tirandosi su.
<<  sei molto molto dolce e starei volentieri qui a parlare con te ma mi sono persa  >>  si guardò nervosamente intorno.
 << non c'è problema, ti aiuto io. Conosco questo palazzo meglio delle mie tasche  >> 
<<  che bello, allora sai dove è la biblioteca ? devo aiutare un certo Maestro Crumbs >>
 <<  che coincidenza, io devo andare proprio lì  >> 
<<  Fantastico! allora? ..mi fai strada ?  >>  con voce suadente disse la ragazza bionda già innamorata dello spagnolo.
<< certo >> imbambolato il ragazzo da quell’angelo biondo.
<<  come ti chiami ?  >>  chiese la ragazza 
<<  Diego e tu ? >>
<< Ludmilla  >> 
I due fecero strada insieme per arrivare alla biblioteca, lanciandosi qualche sguardo ogni tanto e arrossendo quando si incrociavano. Arrivarono in biblioteca però non c'era ancora nessuno e allora i due ne approfittarono per conoscersi meglio e tra una chiacchiera e un'altra i due vennero a scoprire tutto quello che era capitato ai loro amici, facendo un pò di logica.
 
 
NOTA AUTORE : salve a tutti spero vi piaccia questo capitolo, recensite :) 

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Capitolo 4
*** Violetta e Ludmilla ***


Violetta e Ludmilla

<<  Secondo te loro...?  >>  chiese la bionda ma non riuscì a finire la frase perché lo spagnolo la fermò.
<<  Non penso ma se anche fosse dovremmo essere felici per loro, giusto?  >>  chiese Diego non sapendo se avrebbe fatto bene a fidarsi dell'amico per quel genere di situazioni.
<<  Credo di si, ma la mia violetta è troppo piccola per averlo già fatto e poi io e lei siamo state insieme ieri sera, quindi lo escludo  >>  rispose poco convinta Ludmilla per paura che l'amica potesse commettere delle sciocchezze, erano scappate per altri motivi, non per cercare una storia d'amore però senza accorgersene anche Ludmilla era caduta nella trappola dell'amore e non poteva più liberarsi . 
La loro conversazione venne interrotta dall'arrivo di Leon e Violetta che ridevano e si guardavano in un modo troppo affettuoso per i loro amici, è vero volevano il loro bene ma erano anche molto preoccupati se qualcuno lo venisse a sapere, il regno aveva già perso la loro regina e non era pronta ad averne un'altra, le risate di Leon e Violetta vennero interrotte dal tossire dei loro amici per attirare l'attenzione.
<<  Finalmente sei arrivata  >> disse un po seccata Ludmilla perché Violetta stava dando tutte le sue attenzioni a Leon e aveva anche paura che gliene desse troppe e che poi Leon appena si sarebbe stancato di tutte quelle attenzioni l'avrebbe lasciata, mentre la preoccupazione di Diego era il regno quella di Ludmilla era Violetta.
<<  Perdonami Ludmilla, ma ho incontrato Leon e ci siamo fermati a parlare  >>  si giustificò la ragazza con un sorriso innocente per fare compassione a Ludmilla e come pensava l’amica cedette subito.
<<  Ok ti perdono ma che ne dite se facciamo le presentazioni?   >>  Disse la bionda cambiando subito discorso.
<<   Sono d'accordo, io sono Diego piacere  >>  Diego dette subito ragione alla ragazza e senza perdere tempo iniziò lui assecondandola << mentre lui è Leon  >>  tirando da un braccio l'amico per portarlo vicino a lui.
<<  Molto lieta io sono Violetta mentre lei è la mia migliore amica Ludmilla  >>  disse la ragazza con una leggera risata per quello che era successo.
<<  Bene e perché siete qui a palazzo?  >>  chiese Diego curioso essendo che prima non aveva avuto una risposta dalla bionda.
le ragazze stavano per aprire bocca quando entrò il Maestro Crumbs per iniziare la lezione di geografia di Leon e ovviamente un'altra 'vittima', come si riteneva lui, di quella noiosa lezione doveva essere Diego.
<<  Allora iniziamo?  >>  chiese il maestro avvicinandosi al tavolo con i libri in mano.
<<  Si  >>  dissero il coro i due amici con un tono dispiaciuto e seccato.
<<  Voi due chi siete?  >> chiese il maestro guardando le due ragazze.
<<  Noi siamo Violetta e Ludmilla, la dobbiamo aiutare  >>  disse violetta con un tono di voce basso per paura di quell'uomo estraneo.
<<  Bene, vi stavo aspettando  >>  disse il maestro dirigendosi verso le ragazze per mostrarle la biblioteca che poteva sembrare piccola ma era enorme, era composta da due piani, per arrivare al secondo piano c'era una scala a chiocciola, al centro del secondo piano c'era un globo dove si tenevano le lezioni di geografia mentre nel altro sinistro c'erano gli scaffali con i libri di poesia e commedie romantiche mentre nel lato destro tutti i libri per le lezioni di storia e tanti altri generi di libri.
Una volta finito il giro turistico della biblioteca Crumbs, Leon e Diego si diressero al tavolo dove al centro c'era il globo enorme, i due si sedettero aspettando il maestro mentre lui diede le ultime informazioni alle ragazze  << Voi due dovrete solamente spolverare gli scaffali della biblioteca e quando finite non andatevene subito ma leggete un po di libri, sono tutti vostri e potreste anche sentire le lezione che do al principe e al suo amico  >> 
<<  Vuole avere altre vittime da torturare  >>  disse Diego sottovoce all'orecchio dell'amico e i due non poterono trattenere le risate ma per loro sfortuna Crumbs aveva sentito tutto. Si diresse nel tavolo, prese un libro e lo usò per colpire il ragazzo che terminò di ridere per emettere un gemito di dolore mentre la risata del principe si faceva sempre più rumorosa.
Passò mezz'ora e mentre la lezione di geografia per i due si faceva più noiosa le ragazze avevano appena finito e si stavano scegliendo un libro da leggere, Violetta aveva scelto di poesie romantiche mentre Ludmilla una storia d'amore, le ragazze si erano sedute ad un tavolo vicino a quello dove c'era ancora la lezione. Aprirono i loro libri quando Crumbs fece una domanda a Leon alla quale lui ovviamente non poteva rispondere perché non era stato attento mentre Violetta si, strappo l'ultima pagina del libro che era bianca, sopra ci scrisse la riposta e lo lanciò a Leon senza farlo vedere al maestro, il foglio arrivò e Vergas rispose in modo esatto lasciando il maestro e l'amico senza parole.
Finita la lezione le due ragazze se ne andarono, Ludmilla doveva andare nel salone a pulire l'argenteria mentre violetta in cucina ad aiutare la cuoca con il pranzo, le due nel corridoi si divisero e vennero seguite, una da Leon e l'altra da Diego ma non se ne accorsero.
Violetta stava camminando in modo piuttosto svelto per arrivare in tempo in cucina e per non ricevere una sgridata fino a che un abbraccio dato da dietro non la fermo e la persona le disse all'orecchio  <<  Grazie per avermi aiutato prima con quel bigliettino  >>  la ragazza capì che si trattava dell’amato e divenne rossa per quel contatto fisico troppo vicino ma ben voluto da lei e a quanto pare anche da lui. 
<<  Non c'è di che, l'ho fatto con piacere  >>  disse imbarazzata la ragazza.
Leon sciolse l'abbraccio, prese la ragazza per mano e la trascinò in un posto che non era la cucina.
<<  Dove andiamo?  >>  chiese curiosa la ragazza.
<<  In un posto dove non ho portato mai nessuno, neanche Diego   >>  
Arrivarono davanti una porta di legno un po malandata, Leon prese dalla tasca una chiave arrugginita e con quella aprì la porta, entrarono e in quella stanza c'erano una chitarra, un pianoforte e un letto enorme e comodo. Appena entrati Leon si getto a peso morto sul letto mentre Violetta guardava curiosa ed entusiasta gli strumenti, Leon guardava ogni suo movimento, uno spostamento di capelli, uno sbattimento di ciglia ma sopratutto le sue labbra, Leon pensava che fossero dolci e delicate come lei. Violetta si abbassò per guardare più da vicino quegli strumenti che la incantavano e senza che se ne accorgesse si alzò di poco la gonna facendo vedere meglio la sua coscia, forse lei non se ne era accorta ma Leon si e divenne rosso, ma solo per pochi minuti perché poi Violetta distolse lo sguardo dagli strumenti per guardare il suo amato principe disteso sul letto che aveva un colore rosso sulle guance, la ragazza si preoccupò subito pensando che avesse la febbre, allora si alzò e si avvicinò al letto dove era disteso il principe e gli mise una mano sulla fronte e si accorse che non era molto caldo ma c'era un accenno di febbre e lo avvisò subito.
<<  Leon tu hai la febbre  >>  disse la ragazza preoccupata.
<<  Davvero? >>  chiese il principe mantenendo il colore rosso sulle guance.
Non tanto per avere visto la coscia di Violetta perché lui non è un porco e poi tutti avrebbero notato quel piccolo particolare, insomma resta un maschio lui, ma comunque lui era rosso perché era felice che Violetta si preoccupasse in questo modo di lui. I due se ne andarono ma Leon promise a vilu che quando gli sarà passata la febbre lui l'avrebbe portata di nuovo li e le avrebbe insegnato a suonare i due strumenti.
Arrivarono nella camera di Leon e Violetta lo fece distendere sul letto perchè nel tragitto la febbre era aumentata, non riusciva nemmeno a stare in piedi.
<<  Quindi stasera non usciamo?  >>  chiese dispiaciuto Leon.
<<  No, ma quando ti sarà passata la febbre la sera stessa usciremo e ti dirò tutta la verità su me e tu lo dovrai fare su te  >>  disse Violetta cercando di risollevare  il principe e infatti ci riuscì e le promise che in quella sera avrebbe scoperto tutto quello che voleva su di lui.
<<  Io ora devo andare, devo aiutare Olga in cucina, ma che rapporto c'è fra voi due?  >>  disse la ragazza curiosa.
<<  Quando ero piccolo mi dava di tutto e di più biscotti, torte, soprattutto le mi preferite, quelle con il cioccolato. Però poi sono cresciuto e addio e biscotti e torte  >>  spiegò il ragazzo che si alzò per accompagnare la ragazza alla porta ma non riuscì a fare un passo che subito perse l'equilibrio e per aiutarlo a riprenderlo violetta si aggrappò a lui però invece di stare in piedi caddero sul letto e Leon era sopra Violetta. 
Erano da un centimetro di distanza e si stavano per dare il loro primo bacio ma ad interrompere quel momento fu il maestro Crumbs che fece cadere i libri che aveva in mano per la vista di quella scena che pur troppo per Leon aveva confuso pensando che Leon stesse facendo del male a Violetta, il maestro furioso tirò per la maglietta il principe facendo cadere Violetta giù dal letto, la ragazza si rialzò avvicinandosi alla porta, il maestro spinse Leon nel letto lasciandogli la maglietta.
<<  Violetta va via  >>  disse Crumbs con la rabbia dentro che aspettava solo che Violetta se ne andasse per farla uscire e scagliarla contro Leon.
Violetta indietreggiò piano perché non voleva lasciare solo Leon ma aveva anche paura che il maestro le potesse fare qualcosa.
<<  Violetta di ho detto vai via  >>  gridò con tutta la sua voce Crumbs, Violetta era entrata nel panico, non sapeva che fare e l'unica cosa che le era venuta in mente di fare era di scappare verso la cucina.
 Intanto Ludmilla stava lucidando l'argenteria ed era anche assillata da Diego e le sue domande, le aveva detto che voleva sapere tutto su di lei, il suo colore preferito, la data del suo compleanno, cosa cerca in un ragazzo fino a che non passò alle domande più strane che non intendo elencarvi, però Ludmilla rispondeva con piacere a quelle domande sapendo che poi sarebbe toccato a lei fare l'interrogatoria a Diego.
<<  Bene io ho finito le domande  >>  disse il ragazzo.
<<  Davvero? No mi stai prendendo in giro?  >>  chiese la ragazza incredula.
<<  Certo perché?  >> 
<<  Perchè mezz'ora fa mi avevi detto la stessa cosa e poi hai tirato fuori altre 100 domande da farmi   >> 
<<  Sono solo molto curioso  >> 
<<  Si, anche troppo  >>  affermò seccata la ragazza.
<<  Perché?  >>
<<  Mi hai chiesto che misura di vestiti porto  >> 
<<  Ok, ora tocca a te  >>  
Ludmilla stava per aprire bocca quando videro entrare Violetta piangendo e correndo verso la cucina, Ludmilla preoccupata corse da lei mentre Diego corse da Leon.
Violetta entrò in cucina, si mise davanti al lavandino e continuò a piangere fino a che non sentì una mano sulla spalla, girò la faccia e vide che era la sua amica Ludmilla, Violetta si getto fra le sua braccia e le raccontò tutto quello che ara successo, ovviamente non parlando della stanza dove l'aveva portata il principe, lui si era fidato di lei e Violetta non voleva tradire quella fiducia.  Violetta si sfogò con l'amica fino a quando non arrivò Olga e incominciarono a preparare il pranzo , dopo quando fu l'ora di pranzo nessuno vide ne Leon ne Crumbs ne Diego e per questo Violetta e Ludmilla si erano molto innervosite.
Erano arrivati all'ora di cena e di Leon, Crumbs e Diego nessuna traccia fino a che non entrarono Diego e Crumbs ma con loro non c'era Leon, Violetta preoccupata corse verso la camera di Leon senza farsi vedere da nessuno, si era limitata ad avvertire l'amica. Violetta corse verso la camera di Leon e bussò, nessuna risposta, lo fece altre dieci volte e non ricevette mia una risposta, allora aprì piano la porta e lo vide dormire nel suo letto, la ragazza si avvicinò piano al suo letto con molta delicatezza gli spostò lentamente le coperte per vedere se Crumbs gli aveva fatto qualcosa ma non vide niente quindi pensò che si era limitato a sgridarlo, gli rimboccò lentamente le coperte, gli accarezzò il braccio per salire poi alla guancia e senza rendersene conte si addormentò.


NOTA AUTORE: Spero vi piaccia e tra poco arriverà l'altro. Intanto ditemi che ne pensate. Un beso.

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Capitolo 5
*** German Catillo e i ricordi del passato ***


German Castillo e i ricordi del passato

 
Violetta si addormentò con una mano sulla guancia del principe e l'altra mano del ragazzo sul suo cuore perché si era ricordata di quello che le diceva sua madre prima che la lasciasse.
Flashback 
<<  Mami mi rimbocchi le coperte?  >>  chiese con voce candida la bambina che ormai stanca perla lunga giornata si era messa a letto, saltò sul letto spostando le coperte nell'attesa che la madre le venisse a rimboccare.
<<  Certo vilu  >>  una donna con i capelli castani scuri e corti , con un vestito rosa con un nastro che si chiudeva a fiocco sulla schiena si avvicinò al letto con i suoi due occhi castani pieni d'amore per quella bambina.
La bambina si distese sul letto con una piccola risata, mentre la madre le rimboccava le coperte con delicatezza come sapeva fare solo lei, appena finì la donna le lasciò un bacio sulla fronte, si allontanò dal letto e si avvicinò alla porta fino a che la voce della sua piccola vilu non la richiamò.
<<  Mami  >>
<<  Si piccola  >> 
<<  Controlli se sotto al letto c'è un mostro  >>  disse la piccola per poi coprirsi il viso fino a sopra il naso con voce impaurita.
<<  Un mostro?  >>  chiese la donna quasi divertita da quella domanda.
<<  Si, un mostro brutto e cattivo  >> disse la bambina convinta.
<<  Ok vilu  >>  la madre si avvicinò di nuovo al letto, si abbassò, spostò le coperte per vedere se c'era questo mostro di cui parlava la bambina, controllò, rimise a posto le coperte del letto e si alzò.
<<  No piccola mia, non ci sono mostri  >>  disse la madre con un sorriso per rassicurare la bambina.
<<  Ma io sono sicura che c'è  >>  disse quasi gridando la bambina per convincere la madre.
<<  Facciamo una cosa vilu  >>  disse poi la madre.
<<  Cosa?  >>  chiese la bambina curiosa.
<<  Dammi la mano  >>  continuò lei, la bambina gliela diede, la madre la prese e con molta delicatezza la portò sul suo petto dove c'era il suo cuore  <<  Senti?  >>  chiese la donna con dolcezza.
<<  Mami è il tuo cuore  >>  disse la bambina un po confusa.
<<  Bravissima, sai se metti la mano di una persona su quella di un'altra a cui tiene quando dorme farà sogni d’oro  >>
<<  Davvero? Non mi stai prendendo in giro?  >>  disse la bambina incredula.
<<  No, perché dovrei?  >>  disse sorridendo la donna.
Fine Flashback 
Violetta se lo era ricordato e voleva che Leon facesse sogni d'oro mentre era in quello stato e mentre Violetta ricordava la madre con un sorriso sul volto luminoso, Leon ricordava la partenza del padre 
Flashback 
<<  Chiamatemi mio figlio  >>  disse un uomo identico a Leon che sedeva su un trono con un mantello rosso e una corona sulla testa.
<<  Agli ordini mio sovrano  >>  disse un servo ma senza fare un inchino perché sapeva che il sovrano odiava queste formalità proprio come il figlio.
Il servo corse a cercare il principe mentre il sovrano si ricordava ancora di quando la sua regina gli stava vicino , lo consigliava , lo aiutava con le scelte più difficili quando poi una malattia li separò e il sovrano fu costretto a crescere suo figlio da solo, però la voce di suo figlio lo distolse dai suoi pensieri.
<<  Padre mi avete fatto chiamare?  >>  chiese il figlio ormai adulto seguito dietro dal suo amico Diego e ancora più dietro dal suo maestro Crumbs.
<<  Si Leon, ti volevo parlare  >>  disse il sovrano alzandosi dal suo trono e andando verso il figlio amato.
<<  Ditemi  >>  disse il principe.
<<  Si, ti volevo parlare ma in privato  >>  continuò il sovrano  <<  Dai andiamo nel corridoio  >>  concluse per poi uscire dalla sala del trono per andare a passeggiare nel corridoio con il figlio.
I due passeggiavano nel corridoi senza dirsi niente, il sovrano voleva trovare le parole giuste da dire al figlio, il silenzio venne spezzato dalla voce curiosa del figlio.
<<  Cosa volevate dirmi padre?  >>
<<  Figliolo non c'è Crumbs  >>  disse quasi ridendo il sovrano.
<<  Bene, cosa volevi dirmi papà?  >>  disse il principe senza più quell'aria regale che si addice a un principe ma da un figlio a un padre.
<<  Oggi parto Leon  >>  disse il padre dispiaciuto di dovere lasciare il figlio da solo e sapeva che molto probabilmente non sarebbe tornato ma non voleva fare preoccupare il figlio.
<<  Dove vai?   >>  chiese il figlio.
<<  In guerra  >>  disse il padre cercando di trattenere le lacrime , non era spaventato per il fatto di partecipare ad una guerra ma che non potesse più rivedere suo figlio.
<<  Quando tornerai?  >>  chiese il figlio non capendo il comportamento del padre, non era la prima volta che partiva per queste ragioni, forse sapeva qualcosa?          Qualcosa di molto importante se non glielo voleva dire.
 <<  Non lo so esattamente, forse tra uno, due mesi  >>    rispose il padre capendo che il figlio aveva capito.
<<  E mi devi dire qualcosa?  >>  chiese il principe nella speranza che il padre gli dicesse qualcosa di quel segreto.
<<  Si una cosa ci sarebbe  >> disse il sovrano.
<<  Cioè?  >>  chiese il principe in trepida attesa.
<<  Mi faresti un favore?  >>  chiese il sovrano con un piccolo sorriso.
<<  Di che si tratta?  >>  rispose il principe con un'altra domanda sempre più confuso.
<<  Tu e Diego vi comporterete bene mentre sono via?  >>  chiese il sovrano mettendo le mani sulle spalle del figlio.
<<  Certo padre  >>  disse il figlio mettendo la mano destra dietro la schiena e incrociando le dita.
I due si abbracciarono e subito dopo si diressero verso il portone dove c'erano i soldati del padre e il suo cavallo pronti per partire e li davanti a loro Diego e Crumbs per salutarlo, non appena finiti i saluti il sovrano con le guardie si misero in viaggio fino a che il padre non si fermò non molto distante per dire l'ultima cosa la figlio.
<<  Leon  >>
<<  Ditemi padre  >>  gridò il figlio per farsi sentire dal padre.
<<  Pensi che io non ti conosca?  >> rispose con la stessa tonalità di voce il sovrano.
<<  Non capisco  >>  gridò confuso il principe.
<<  Non prendermi per stupido figlio mio, ti ho visto quando hai incrociato le dita quando ti ho chiesto di farmi quella promessa  >>  rispose il sovrano per poi scoppiare in una fragorosa risata prima di raggiungere i suoi soldati.
Fine Flashback 
A quel sogno che assomigliava di più a un ricordo Leon si svegliò e vide Violetta seduta vicino al suo letto con la testa poggiata sul materasso con una mano sulla sua guancia e l'altra mano teneva la mano del principe sul suo cuore, Leon fu per un momento confuso fino a che non si ricordò di ieri.
Flashback
Violetta corse via piangendo, si vedeva che era spaventata,  il maestro si girò verso il principe con una rabbia incontrollabile negli occhi.
<<  Leon  >>  disse il maestro arrabbiato.
<<  Crumbs ti posso spiegare  >>  cercò di giustificarsi il principe.
<<  Non c'è niente da spiegare Leon, non sono ceco, ho visto tutto con i miei occhi  >>  rimproverò il maestro.
<<  No, non capisci  >>  rispose il principe sedendosi sul letto per la stanchezza che aveva per colpa della febbre.
<<  Cosa non capisco?  >>  chiese il maestro girandosi di spalle.
<<  L'ho portate nella stanza mia e di mio padre  >>  disse il principe con un piccolo sorriso.
<<  Cosa?!  >>  disse ancora più arrabbiato il maestro girandosi verso il principe  <<  Era un segreto tuo e di tuo padre,  perchè l'hai portata lì? La conosci neanche da un giorno   >>  rimproverò il maestro Crumbs su tutte le furie. <<  Se non mi sbaglio anche mio padre ha portato una donna lì?  >>  chiese il principe.
<<  Si, ma quella donna era tua madre e tuo padre l’amava e cosa centra adesso tua madre con Violetta?  >> concluse il maestro.
<<  Centra perché…  >>  cercò di parlare il principe ma iniziò a tossire.
<<  Perché?  >>  chiese il maestro nell'attesa di una risposta.
<<  Perché io la amo  >>  disse principe lasciando sconvolto il maestro, poi non avendo più forze svenne.
Fine Flashback 
Pure Violetta si svegliò e vide il principe fissarla come se fosse rimasto incantato, la ragazza si chiedeva il perché di quello sguardo fino a che non si ricordò che aveva una mano sulla sua guancia e l'altra mano sul suo cuore, a quel contatto divenne rossa e si allontanò.
<<  Che succede?  >>  chiese il principe confuso mentre la fissava.
<<  Niente  >>  disse la ragazza rossa ricordandosi ieri sera, quando l’ha accarezzato e del desiderio che aveva di baciarlo.
Leon intuì che era  per il fatto del suo gesto di ieri sera e le chiese  <<  Perché avevi messo la mia mano sul tuo cuore?  >>
<<  Perché mia madre mi ha detto quando ero piccola che se metti la mano di una persona sul cuore di un'altra a cui tiene farà sogni d'oro  >>  disse Violetta avvicinandosi al letto e sedendosi vicino al principe che l’ascoltava curioso.
<<  Beh…penso che abbia funzionato  >>  disse felice il principe.
<<  Perché?  >>  chiese curiosa la ragazza.
<<  Perché stanotte ho sognato mio padre  >>  disse lui con lo sguardo sognante.
<<  Ti rende felice sognarlo?  >>  chiese la ragazza felice di avere fatto fare al principe un bel sogno, come desiderava.
<<  Si, molto. Lui è il mio eroe, so che un giorno dovrò prendere il suo posto ma l'idea di farlo mi spaventa molto e tutte le volte che io e lui prendevamo questo discorso lui mi diceva sempre che anche lui aveva le mie stesse preoccupazioni fino a che non ha conosciuto mia madre e poi non ha più avuto timore di questo ed è diventato un buon sovrano  >>  raccontò il principe con gli occhi che gli brillavano al pensiero di suo padre e sua madre.
<<  Io so che tuo padre è in battaglia ma tua madre? Perché nessuno ne parla nel regno?  >>  chiese la ragazza curiosa e confusa su questo fatto.
<<  Perché lei era dolce, buona, premurosa e gentile, era amata da tutti nel regno fino a che una malattia non l'ha portata via quando avevo cinque anni  >>  disse Leon mettendosi seduto e cercando di non fare uscire le lacrime a questo ricordo di sua madre.
<<  Mi dispiace Leon, ma vedi...un po ti capisco  >>  disse la ragazza cercando di tirare su il morale del principe.
<<  Perché?  >>  chiese curioso Leon.
<<  Perché anche mia madre è morta per questo motivo, quando avevo quattro anni  >> disse Violetta con una lacrima che le cadeva dal viso, Leon se ne accorse, le accarezzo la guancia e con il pollice le asciugò il viso, Violetta a quel gesto divenne rossa, Vergas si stava avvicinando, Castillo poteva sentire il suo respiro sulla pelle, erano ad un centimetro di distanza, i loro nasi si stavano sfiorando, ormai mancava poco, il loro primo bacio.
Però qual momento venne interrotto dalla voce di Geltrude che chiamava la sua collega, Leon e Violetta si misero a ridere.
<<  Leon hai fame?  >>  chiese Violetta molto premurosa, Leon non ebbe il tempo di rispondere che dalla sua pancia venivano dei mormorò.
Violetta capì subito  <<  ti vado a preparare la colazione e te la porto in camera se per te va bene  >>  disse la ragazza molto gentilmente.
<<  Certo, grazie Violetta  >>  rispose in modo educato il principe, Violetta uscì dalla camera piano, fino a che nel corridoio iniziò a correre felice verso la cucina, non appena arrivata prese tutto il necessario per aiutare Leon a guarire. In circa venti minuti aveva finito ed era già davanti la porta della camera del principe con un vassoi in mano, nel vassoio aveva dei biscotti, una tazza di caffè e per farlo felice una fetta di torta al cioccolato fatta da lei, la preferita di Leon.
La ragazza bussò   <<  avanti Violetta  >>  disse il principe sicuro che fosse Violetta, la ragazza aprì la porta con la schiena essendo che con le mani teneva il vassoio, entrò e vide Leon senza maglietta, la ragazza divenne rossa, i suoi pettorali scolpiti, la sua schiena liscia, i suoi addominali, però la ragazza rimosse subito quei pensieri.
<<  Cosa ci fai senza maglietta?  >>  chiese con filo di voce la ragazza e chinando la testa per non fare vedere il rossore che aveva sulle guance per quello spettacolo.
<<  Scusa, mi stavo cambiando essendo che ieri non ho fatto in tempo visto quell'imprevisto  >>  rispose il principe.
<<  Allora perché mi hai aperto se ti stavi cambiando?  >>  chiese curiosa la ragazza per il gesto del principe.
<<  Perché non volevo farti aspettare  >>  mentì il principe, in verità voleva vedere la reazione di violetta, ed era come se lo aspettava da lei  <<  comunque, il vassoio lo puoi appoggiare la sopra  >>  concluse il principe mettendosi la maglietta.
<<  Spero ti piaccia, ho preparato tutto io  >>  sperava Violetta gli piacesse tutto, il principe si avvicinò al vassoio e la prima cosa che vide fu la fetta della torta al cioccolato, la prese con l mano, le diede un morso e si girò verso Violetta.
<<  L'hai fatta tu?  >>  chiese il principe incredulo mentre inghiottiva quel pezzo di torta che aveva in bocca.
<<  Si  >>  disse la ragazza balbettando per il timore che non gli piacesse.
<<  Ma è....buonissima  >> disse il principe per poi sorriderle.
Violetta era felice che gli piacesse, infatti Leon mangiò tutto, anche i biscotti gli erano piaciuti, ringraziò Violetta e poi lei se ne andò, era nel corridoio con il vassoio in mano che si dirigeva nella cucina per pulire i piatti quando una voce a lei familiare la fermò.
<<  Violetta  >>  disse quella persona con molta calma.
<<  Si maestro Crumbs?  >> chiese la ragazza girandosi verso di lui.
<<  Che n dici se ti accompagno verso la cucina?  >>  chiese il maestro molto gentilmente.
Violetta non capiva il perché di tutta quella gentilezza nei suoi confronti visto quello che era successo ieri, ma a quella domanda si limitò a rispondere facendo cenno di si con la testa al maestro. Si diressero verso la cucina.
<<  Violetta ti volevo chiedere scusa per ieri, non mi dovevo comportare in quel modo sia con te che con Leon. Lui mi ha spiegato tutto quello che era successo, anche che ti ha portato in una stanza molto speciale per lui  >>  disse Crumbs, Violetta a quella confessione si fermò di colpo  <<  vedi, quella stanza è molto speciale per Leon perché è la stanza dove lui e suo padre andavano a suonare e cantare e prima di te in quella stanza era entrata una sola donna, la regina  >>  continuò il maestro mentre, lei riprese a camminare e lo ascoltava con curiosità, voleva sapere tutto su Leon e Crumbs aveva capito quello che i due provavano l'uno per l'altra.
<<  Leon sa suonare e cantare?  >>  chiese Violetta stupita.
<<  Si, anche i suoi genitori lo sanno fare, sai io non sono mai entrato in quella stanza  >> confessò Crumbs.
<<  Perché?  >>  chiese la ragazza sorpresa, lui era il suo maestro, doveva sapere dove andava Leon e in quale stanza.
<<  Perché il sovrano Jorge quando era appena salito al trono aveva deciso di coltivare la sua passione della musica essendo che suo fratello glielo impediva sempre quando era principe, così fece costruire una stanza con un pianoforte e una chitarra, ci passava notti intere ecco il perché del letto. Poi incontrò Martina, la madre di Leon, i due si innamorarono e dopo neanche un giorno che la conosceva la portò li e passavano serate intere, notti speciali a cantare e suonare, fino a che non si sposarono ed ebbero Leon. La regina voleva che quel posto fosse importante per Leon così non c’entrò più e lo fece diventare il rifugio di Leon e di suo marito Jorge  >>  spiegò attentamente Crumbs.
<<  Ma se lei non è mai entrato in quella stanza come fa a sapere della sua esistenza?  >>  chiese Violetta.
<<  Perché tutte le volte che il sovrano partiva mi lasciava la chiave e la custodivo come fosse un tesoro perché per il sovrano e per Leon lo è  >>  disse il maestro con gli occhi che gli brillavano, era felice di raccontare di quei giorni sereni, come tutti in effetti.
Arrivarono in cucina e Violetta posò il vassoio.
<<  Violetta ora i devo andare, ci vediamo domani in biblioteca >> salutò Crumbs.
<<  Certo maestro Crumbs  >>  disse molto educatamente Violetta.
<<  Violetta un ultima cosa  >>  disse Crumbs.
<<  Cosa?  >>  chiese la ragazza.
Il maestro le prese la mano, le mise un foglio sopra, la chiuse e disse  <<  Grazie per essere stata attenta  >>  per poi andarsene, Violetta aprì la mano e vide il foglio che aveva dato a Leon durante la lezione di geografia.
 
Intanto nella villa del nobile German Catillo era successo qualcosa di terribile , sua figlia Violetta e la sua migliore amica Ludmilla erano scappate e l'unica che sapeva dove erano era la cugina, Francesca, che German stava tormentando da tre giorni per sapere dove era sua figlia.
<<  Francesca te lo chiedo per l'ultima volta, dove è mia figlia? Dove è Violetta?  >>  chiese gridando contro la ragazza il nobile conosciuto in tutto il regno.
<<  Io glielo ripeto per l'ultima volta, non so dov'è Violetta, non so dov'è Ludmilla, non so niente  >>  disse con tono seccato la ragazza dai capelli neri che era la nipote del nobile, rimasta orfana in un incidente da piccola e che il nobile German aveva adottato.
<<  Francesca mi sta facendo perdere la pazienza  >>  disse con tono frustrato il nobile.
<<  Non mi interessa perché io non so dove sono  >>  disse la nipote per poi uscire dalla camera da letto del nobile zio per andare nella sua e finire la lettera che stava scrivendo alla cugina e all'amica.
Nella lettera aveva scritto  <<  Care Violetta e Ludmilla, lo so che sono passati solo tre giorni da quando ve ne siete andate ma già mi mancate.
Qui va molto male, German mi sta tormentando per sapere dove siete ma non vi preoccupate, non ho parlato dopo che ha scoperto che ve ne siete andate e non parlerò ora.
Oggi ho incontrato un ragazzo carino, si chiama Marco, penso di piacergli e anche lui piace molto a me, non vedo l'ora di sapere come andrà a finire tra noi due. Spero che anche voi due abbiate incontrato l'amore.
Scusate ma non posso scrivervi per molto sennò          German mi potrebbe scoprire, quindi meglio terminare qui la lettera.
Un bacio dalla vostra Francesca.  >>
Francesca corse ad inviare la lettera nella speranza che la ricevano e che le rispondano presto , sente molto la loro mancanza e spera che li al palazzo reale stiano bene , la zia Geltrude ha promesso di aiutarle e spera che se la stiano cavando bene .
Intanto a palazzo la lettera spedita da Francesca arrivò e Violetta e Ludmilla le risposero subito:
<<  Cara Francesca, anche tu manchi molto a noi, non vediamo l'ora di riabbracciarti ma per il momento è meglio se non ci vediamo o German potrebbe insospettirsi.
Qui a palazzo va molto bene, abbiamo incontrato due ragazzi molto carini e dolci, Ludmilla ha conosciuto Diego , il migliore amico del principe e già sembrano molto affiatati. Mentre Violetta ha conosciuto Leon e sembrano molto più che affiatati li potremmo definire intimi.
Geltrude ci tratta molto bene anche se non ha molta simpatia per Leon e Diego.
Un bacio da Ludmilla e Violetta.  >>
Passò una settimana da quel giorno e Leon era guarito e come promesso Leon e Violetta quella sera uscirono per andare nel posto segreto del principe.
Una volta usciti dal palazzo Leon e Violetta si incamminarono per quel luogo, entrarono in un bosco spesso, lo percorsero per circa dieci minuti fino a che non arrivarono in un prato con fiori di ogni colore, senza alberi, dove si vedevano la luna che illuminava benissimo quello spettacolare campo fiorito e a renderlo ancora più romantico c'erano delle lucciole sopra i fiori che volteggiavano accanto e sopra.
Violetta rimase senza parole davanti a quel spettacolo.
<<  Ti piace?  >>  chiese il principe nella speranza che le piacesse questo posto che lui adorava.
<<  Se mi piace? Lo adoro! Questo posto è meraviglioso, incredibile, è...perfetto  >>  disse violetta per poi precipitarsi dentro quel prato e iniziando a ballare in mezzo ai fiori con le lucciole che le volteggiavano intorno, i petali dei fiori che si alzavano per il poco vento che soffiava e la luna che la illuminava.
A Leon sembrava ancora più bella, anzi perfetta. Si fece coraggio e si avvicinò a lei, le prese la mano e lei si fermò, lui la avvicinò piano e lei iniziò a diventare rossa.
Erano sempre più vicini, le lucciole avevano iniziato a girare intorno ai due, i loro nasi si erano sfiorati , i petali dei fiori inquadravano il viso di Violetta che rivelava tutta la sua dolcezza, erano ormai vicini dal darsi il loro primo bacio. La luna li inquadrava illuminando il viso di entrambi, ormai era arrivato, il loro primo bacio.
Violetta aveva desiderato che il suo primo bacio fosse con lui, da quando l'aveva visto aveva capito che erano fatti per stare insieme. Leon stava baciando la ragazza che amava, la ragazza che gli aveva rubato il cuore e che non riavrà mai più indietro, adesso ne era sicuro, il loro amore sarebbe durato per sempre.
Era un momento perfetto, il loro primo bacio terminò dopo cinque minuti, i due appoggiarono le fronti una contro l'altra. Leon aprì gli occhi e vide il viso della sua dolce Violetta rosso per l'imbarazzo del suo primo bacio ma questo la rendeva ancora più bella. Violetta aprì gli occhi e vide un paio delle perfette iridi smeraldo fissarla dolcemente, abbracciò l’amato appoggiando la sua testa sulla sua spalla e incrociando le sue braccia dietro la schiena di lui. Il principe la strinse a se per sentire tutto il suo amore, per sentirla vicina, fino a che Vergas non sciolse quell'abbraccio per poi mettersi in ginocchio davanti alla Castillo prendendole le mani.
<<  Violetta, vuoi essere la mia fidanzata?  >>  chiese Leon.
<<  Si, si voglio essere la tua ragazza  >>  disse Violetta con le lacrime agli occhi e saltando addosso a Leon facendolo cadere sui fiori, si ritrovarono distesi sul prato, Leon sotto Violetta che si guardavano in modo dolce e romantico.
Lei scese da sopra lui per poi mettersi al suo fianco abbracciati a guardare la luna.
<<  Ora me lo puoi dire?  >>  chiese il principe.
<<  Dire cosa?  >>  ripose confusa la ragazza.
<<  Perché sei qui, chi sei  >>  ripose il ragazzo.
<<  Essendo che sei il mio ragazzo ti devo dire tutto, io sono Violetta Castillo…  >>  disse la ragazza quando venne interrotta da Leon.
<<  Violetta Catillo? Sei la figlia del nobile German Castillo? >> chiese stupito.
<<  Si, lo sono  >>  rispose amareggiata.
<<  Ma se sei sua figlia perché non sei venuta con lui? Perché ti sei presentata come una ragazza qualunque?  >>  chiese confuso il principe.
La ragazza si girò dall'altra parte dandogli le spalle  <<   Perché sono scappata  >>  rispose la ragazza aspettandosi il rimprovero.
<<  Ma perché?  >>  chiese il principe mettendosi seduto.
<<  Perché mi voleva costringere a sposarmi con un ragazzo che non conosco e che è anche lui un nobile, si chiama Thomas Heredia  >>  disse la ragazza mettendosi seduta, il principe le accarezzò la guancia facendola girare verso di lui.
<<  Hai fatto bene a scappare e io ti aiuterò a nasconderti da tuo padre  >>  disse Leon sorridendo.
<<  Grazie amore mio  >>  disse Violetta piangendo per le parole di Leon e abbracciandolo mettendo la testa sul suo petto.
Leon capì che anche Ludmilla era scappata da quell'uomo e di questo ne dovevano parlare tutti e quattro insieme perché adesso anche Diego era coinvolto essendo che gli piaceva Ludmilla. I due tornarono a palazzo, andarono nelle loro stanze e si addormentarono.
 
 
NOTA AUTORE: Ecco il mio nuovo capitolo dove finalmente Violetta e Leon si danno il primo bacio e Violetta si rivela a Leon per quello che lei è, una nobile. Diego e Lumdilla anche se non l'ho scritto ormai sono fidanzati, scusatemi se non l'ho scritto ma mi volevo concentrare di più sulla coppia leonetta. Il prossimo capitolo lo farò pari, metà leonetta e metà diemilla così non scontento nessuno. Si sono rivelati nuovi personaggi, Francesca, German e un accenno a Marco ma non vi preoccupate poi Marco compare nella storia. Un bacio e al prossimo capitolo. 

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Capitolo 6
*** la morte di Jorge Vergas ***


La morte di Jorge Vergas

Il giorno dopo Violetta raccontò tutto quello che era successo a Ludmilla euforica ma mentre lei per la felicità non riusciva a stare ferma, Ludmilla per la preoccupazione si stava seduta sul letto in silenzio mentre l'amica non faceva altro che parlare del suo principe.
<<  Vilu ti fermi un secondo  >>  disse con voce tremolante, chinando la testa e incitando l'amica a sedersi nel suo letto.
<<  Ma perché?  >>  Violetta era confusa e non capiva, si ricordava di quando arano ancora nella villa e Ludmilla e Francesca la incitavano a trovarsi l'uomo perfetto per lei, però lei pensava solo alla libertà e adesso che aveva entrambe le cose Ludmilla non poteva essere felice per lei.
<<  Perché noi ora ce ne dobbiamo andare  >>  disse la bionda chinando la testa.
<<  Cosa stai dicendo ?!  >>  gridò sconvolta la bruna senza più la sua dolcezza.
<<  Ce ne dobbiamo andare perché hai detto tutto a Leon  >>  disse convinta l'amica, però per sua sfortuna in quel momento erano venuti a portare la colazione alle due amate il principe con il suo fidato amico, però proprio mentre stavano per bussare sentirono Violetta gridare quella frase, i due per un momento si fissarono per poi posare il vassoio con la colazione per le ragazze sul pavimento vicino a loro e appoggiare le orecchie sulla porta per sentire la loro conversazione.
<<  Gli ho detto tutto perché lo amo e doveva sapere perché ero qui essendo che ora siamo fidanzati  >>  disse Violetta sedendosi sul letto di fronte a quello di Ludmilla aspettando una risposta.
<<  Non capisci anche se ora siete fidanzati non potrete mai stare insieme per sempre  >>  disse l'amica tenendo la testa bassa però gli scese una lacrima che l’amica non vide perché era troppo sconvolta dalla risposta.
<<  Perché mi dici questo?  >>  chiese Violetta perdendo con quelle parole tutta la sua convinzione e determinazione.
<<  Perché tu e Leon non ve ne siete ancora accorti?  >>  chiese per poi alzarsi prendere la sua valigia, aprire l'armadio, prendere dei vestiti alla volta e poi metterli nella valigia.
<<  Di cosa non ci siamo accorti?  >>  disse Violetta quasi piangendo.
<<  Che il regno non vuole un'altra regina, se tu salissi ora al trono con Leon odierebbero sia te che lui  >>  disse convinta delle sue parole, pur sapendo che avrebbero ferito l'amica,  iniziando a piangere.
<<  Non mi interessa io lo amo  >>  disse piangendo e avvicinandosi alla bionda.
<<  Non fare la sciocca e poi tuo padre ti scoprirebbe  >>  disse alzando la voce.
<<  Non mi importa nemmeno di lui, io amo Leon e non me ne voglio andare  >>  disse convinta delle sue parole la ragazza appoggiando una mano sulla spalla dell’amica, che si girò facendo vedere le lacrime all'amica.
Convinta, ma con il cuore spezzato le disse  <<  Non pensi che anche a me faccia male questa situazione? Ieri mentre tu e Leon siete usciti io e Diego ci siamo dichiarati e anche noi siamo fidanzati, ma se adesso ti sto dicendo questo è perché voglio il suo bene anche se questo mi spezzerà il cuore  >>  in quel momento i due ragazzi non ce la fecero più ed entrarono in stanza furiosi per le parole di Ludmilla.
<<  Quindi andandotene non mi spezzerai il cuore?!  >>  disse Diego furioso per le parole della sua ragazza.
<<  è meglio che finire in prigione  >>  a quelle parole i tre rimasero pietrificati.
<<  Perché in prigione? Di che parli?  >>  chiese spaventata la ragazza andando tra le braccia del principe.
<<  Stamattina è arrivata una lettera urgente di Francsca  >>  disse ricominciando a piangere e indicando il foglio sul suo letto, Violetta lo prese e lo lesse.
<<  Care Ludmilla e Violetta, German è impazzito. Ha detto alla polizia che si tratta sicuramente di un rapimento perché ha trovato un pezzo della vostra lettera che ho tentato di strappare nella speranza che non la leggesse, ma mi sbagliavo e ha visto i nomi Leon e Diego e pensa che siano loro i rapitori quindi ha detto di trovarli e di sbatterli in galera.
So che per voi sarà difficile proteggerli ma dovete fare qualcosa, perché se li trova temo che farà di più che sbatterli in prigione.
La vostra Franesca  >> 
Violetta piangendo si strinse ancora di più a Leon spaventata per quello che il padre potrebbe fare a lui, Diego abbraccio forte Ludmilla, che con la stessa paura dell'amica si mise a piangere.
<<  Non vi preoccupate, troveremo una soluzione  >>  disse Leon nel tentativo di rassicurarle.
Le ragazze mangiarono la colazione e con i ragazzi andarono in biblioteca, Violetta ancora tremava per la paura di quella lettera e per la pazzia del padre, sapeva che il padre non era un assassino ma più volte l'ha minacciata di farle del male, però di questo non ne poteva parlare con Leon o almeno non ancora. Leon le prese la mano.
<<  Tuo padre non ci troverà  >>  cercò di rassicurarla l’amato.
<< lo spero >>  disse Violetta con timore, ma senza accorgersene, nel frattempo, Diego e Ludmilla avevano aperto le porte della biblioteca e davanti a fissarli soddisfatto c'era il maestro Crumbs, era come se già sapesse che avrebbe visto quella scena.
I quattro ragazzi lo guardavano confusi, non si aspettavano tanta calma da lui, dallo stesso maestro che appena dicevano o facevano una sciocchezza usava il cucchiaio di legno.
<< Ora possiamo iniziare  >>  disse sorridente per poi andare ad un tavolo al centro della stanza posando i libri che aveva in mano e lasciando Leon e Diego pietrificati a quella scena mentre Violetta e Ludmilla cercavano di farli muovere.
Finita l'ora di storia Diego e Leon andarono al centro d'allenamento mentre le ragazze volevano delle spiegazioni per quello che avevano visto.
<<  Perché?  >>   chiesero le ragazze quasi fossero gemelle.
<<  Perché sia io che Leon che Diego abbiamo reagito in quel modo?  >>  chiese il maestro come se leggesse nel pensiero.  <<  Ecco, già Leon mi aveva parlato dei sentimenti che prova per Violetta e anche Diego quando è venuto ad aiutare Leon me ne ha parlato  >> 
Flashback
Leon era svenuto, il maestro lo scuoteva dalle spalle per farlo riprendere ma niente non aveva intenzione di svegliarsi, fino a che non entrò preoccupato Diego.
<<  Che è successo?  >>  chiese preoccupato il ragazzo avvicinandosi all'amico per capire cosa avesse.
Avvicinò la mano alla sua fronte e la rimosse subito spaventato   <<  ma ha la febbre  >>  concluse Diego per poi, con l'aiuto del maestro, mettere il principe sotto le coperte e andando a chiamare il dottore del palazzo che era anche il miglior dottore di tutto il regno.
Arrivò più veloce che poteva e chiuse la porta della camera di Leon per visitarlo lasciando Diego e Crumbs fuori ad aspettare.
<<  Mi spiega cos'è successo? Perché Leon è svenuto? Perché Violetta è corsa in cucina piangendo?  >>  chiese Diego furioso per la confusione che si era creata e preoccupato per la salute del suo migliore amico.
<<  Leon mi ha detto che ama Violetta, è vero?  >>  replicò il maestro facendo diventare nervoso il ragazzo e senza dargli via d'uscita. Quando Crumbs voleva delle spiegazioni non importa se fosse stata anche il re stesso, le doveva avere.
<<  Si è la verità  >>  rispose ormai in trappola Diego.
<<  E tu?  >>  domandò ancora una volta il maestro senza farsi scappare questa occasione di scoprire tutta la verità.
<<  Io non amo Violetta  >>  rispose convinto il ragazzo sperando di avere fregato il maestro, ma quella che per lui era una speranza poteva restare tale, Crumbs non si arrese tanto facilmente.
<<  Infatti non mi riferisco a Violetta  >>  disse Crumbs con sorrisetto che a Diego pareva malefico.
Il ragazzo si guardava in torno nel tentativo di trovare una scusa, anche quella più sciocca. Niente. Era finito nell'astuta trappola di quel vecchio.
<<  Ti riferisci a Ludmilla vero?  >>  disse deluso per essersi arreso tanto facilmente e facendosi passare una mano sulla faccia seccato.  <<  Si, hai ragione  >>  concluse tutto d'un fiato per non dargli tutta la soddisfazione.
Infatti, Crumbs godeva nel vedere Diego nel torto e lui nel vero, era gradevole vederlo seccato, era quasi una ricompensa per lui.
Uscì il dottore sollevato  <<  Non dovete preoccuparvi, è solo un pò di febbre. Guarirà entro una settimana  >>  disse per poi andarsene.
Diego e Crumbs si sentirono meglio nel sapere che stava bene o che almeno non era qualcosa di grave.
Flashback
<<  Adesso si capisce tutto  >>  disse Violetta soddisfatta di quella spiegazione.
<<  Si. Grazie signor Crumbs  >>  disse educatamente Ludmilla per poi uscire con l'amica.
<<  No, grazie a voi  >> disse felice il maestro per poi andare a leggere un libro.
Le due ragazze andarono nel salone ad apparecchiare per il pranzo e una volta finito andarono in cucina a preparare della bibite rinfrescanti per i loro ragazzi che si stavano ancora allenando.
<<  Secondo te gli piaceranno?  >>  chiese nervosa Violetta.
<<  Sono solo delle bibite  >>  la rassicurò Ludmilla.
<<  Ma voglio che piacciano molto a Leon  >>  disse sicura ma a con un filo di voce.
<<  Gli piaceranno  >>  disse la bionda per poi aprire la porta dove dietro c'era uno spazio immenso.
Da un lato erano riposte le spade, in un'altro ci si allenava al tiro con l'arco, a destra c'era un piccolo rialzo del terreno che usavano come spazio per fare i duelli con le spade e li ovviamente c'erano Leon e Diego che si allenavano con un duello con le spade. Erano pari fino a che non si interruppero nel sentire le voci delle loro ragazze che facevano il tifo per il loro rispettivo ragazzo, posarono le spade e corsero dalle due.
<<  Perché avete interrotto il duello?  >>  chiese Ludmilla.
<<  Si Leon, potevi vincere  >>  disse Violetta sicura del suo ragazza facendolo ridacchiare.
<<  Ma che dici? Era ovvio che stava per vincere Diego  >>  disse sicura anche lei delle doti del suo ragazzo.
I due interruppero la discussione tra le loro ragazze.
<<  Vilu, non ha importanza. Noi due lo facciamo per allenarci  >>  disse facendo tornare la dolcezza della sua amata.
<<  Già, non è una gara  >>  disse facendo calmare i bollenti spiriti della bionda.
<<  Ba bene  >>  dissero le due assomigliando ad una coppia di gemelle.
<<  Per chi sono quelle?  >>  disse Leon indicando le due bibite, una la teneva Violetta mentre l'altra Ludmilla.
<<  Sono per voi  >>  disse Violetta dandola a Leon.
<<  Si, questa è per te  >>  continuò la bionda dando il bicchiere a Diego.
<<  Grazie Vilu  >>
<<  Grazie Ludmi  >>
I due bevvero tutto d'un fiato, Violetta guardava Leon preoccupata se avesse sputato la bibita che gli aveva preparato, invece Ludmilla sembrava non preoccuparsene tanto.
<<  è buonissima, grazie  >>  disse il principe sorridendo a Violetta, non si aspettava quel gesto.
Era sempre stato abituato da Olga che un gesto tanto gentile non lo aveva mai fatto. Anche Diego ne è rimasto colpito, anche lui ha ricevuto le stesse attenzioni di Leon da Olga. Praticamente nessuna.
<<  Ti piace veramente? Non lo dici solo per farmi contenta?  >>  chiese incredula.
<<  Certo che mi piace, anzi, non mi dispiacerebbe averne una così ogni volta che finisco di allenarmi  >>  rispose convinto il principe.
<<  Se vuoi lo posso fare  >>  disse premurosamente Violetta.
<<  Non ti devi disturbare  >>
<<  Non è un disturbo se ti rende felice  >>  disse diventando rossa la ragazza, né lei né Ludmilla si aspettavano quella risposta da lei, Leon la stava rendendo più sicura di se stessa e entrambe erano felici di questo.
Da quel giorno sono passate due settimane, Violetta e Ludmilla come promesso hanno sempre portato a Leon e Diego le bibite alla fine dei loro allenamenti, era tutto perfetto, però non lo poteva essere per sempre e infatti una brutta notizia per il regno e sopratutto per Leon stava arrivando in mano ad un postino in sella ad un cavallo.
<<  è arrivata posta per il principe  >>  disse il servo entrando nella biblioteca e dando la busta al principe.
<<  Grazie  >>  disse educatamente Leon.
<<  Leon è una lettera dell'esercito, forse la guerra è finita e tuo padre sta tornando  >>  disse il maestro felice ma senza darlo tanto a vedere  <<  Fammi leggere  >>  concluse per poi prendere la lettera e iniziarla a leggere, loro intanto si mettevano  intorno a lui ad ascoltare impazienti.
<<  La guerra è terminata, ma ...  >>  si interruppe a leggere sbiancando, Leon diventò nervoso.
<<  La guerra è finita ma ...cos'è successo a mio padre?  >>  chiese preoccupato il principe, Crumbs iniziò a piangere ma concluse lo stesso la frase con il cuore spezzato.
<<  Ma il re...è caduto in battaglia  >>  disse piangendo e sedendosi coprendo gli occhi, Leon gli prese la lettera nella speranza che si fosse sbagliato. Leggeva ma niente, non si poteva più fare niente.
Il re era morto: questa frase si ripeteva milioni di volte nella sua testa.
Leon lasciò cadere la lettera dalle sue mani mettendosi in piedi, Ludmilla si trascinò nella braccia di Diego è piangendo mentre lui cercava di essere forte e di non fare cadere neanche una goccia dal suo viso, mentre Violetta pensava a Leon, allungò la mano vicino a lui ma lui scappò dalla stanza piangendo per correre nella sua stanza dove sopra il suo comodino c'era una foto di suo padre, del suo eroe che ormai non c'era più. Si chinò davanti a quella foto continuando a piangere e disse  <<  Sei stato tu a dirmi che saresti tornato, mi hai detto che sarebbero passati solo due mesi non tutta la vita. Mi hai detto che su di te potevo sempre contare, che ci saresti sempre stato per me  >>  a spiarlo, piangendo a quella scena, c'era Violetta che non lo voleva lasciare solo ma non aveva la forza per entrare, “non adesso” si ripeteva mentre assisteva a quella scena straziante  <<  E adesso come farò senza di te? Come potrò vivere con il pensiero che mi hai lasciato? Perché? Perché ci hanno separati? Rispondimi. Ora più che mai ho bisogno di te, non mi puoi lasciare, non ora  >>  continuò il principe sperando di sentire ancora la voce di suo padre.
 Crumbs Diego e Ludmilla avevano avvisato tutti della morte del re e piangendo andarono subito dal principe e videro quella scena che mosse i loro cuori facendoli disperare. Soffrivano. Persino Geltrude e Olga piansero a quella scena ma quello che soffriva di più era Leon.
Il principe si sentì abbracciare da dietro, girò il viso e vide la sua Violetta piangere, lei lo abbracciò nel tentativo di consolarlo, lui la strinse a se sapendo, ormai, che gli era rimasta solo lei, i due tra le braccia l'una dell'altro piangevano sempre più forte e con loro i servi, i loro amici e il loro maestro.
Passò un mese dalla morte del re e quasi tutte erano riusciti a superare la sua morte ma Leon non ci riusciva e non voleva convivere con il pensiero che suo padre, il suo idolo, il suo eroe non c'era più. Violetta gli era sempre rimasta accanto, l'unica consolazione di Leon era che aveva ancora Violetta, lei era l'unica sua ragione di vita, l'unico motivo per cui mangiava, beveva e respirava. Tutti a palazzo sapevano che Violetta e Leon erano fidanzati e l'avevano accettato molto bene, mentre nel regno la morte del sovrano aveva portato tristezza.
<<  Leon, non so cosa significhi perdere un padre ma so cosa significa perdere una madre e ti starò vicino fin che avrai bisogno  >>  disse la ragazza tra le braccia del principe appoggiati sul letto del principe nella sua camera, da quel giorno non era più uscito, Diego e Ludmilla avevano portato il cibo a Violetta e Leon da quel giorno.
<<  Grazie Vilu. Adesso ho solo te  >>  disse il principe stringendo ancora di più la sua Violetta al suo petto.
<<  Non sei solo, hai me, hai Diego, Ludmilla,  Crumbs e i tuoi devoti servi  >>  disse la ragazza appoggiando la sua testa sul petto di lui sentendo il battito del suo cuore.
<<  Lo so e vi ringrazio  >>  disse alzandosi dal letto.
<<  Cosa c'è Leon?  >>  chiese preoccupata la ragazza alzandosi e andando verso il principe.
<<  Adesso sarò il sovrano  >>  disse chinando la testa.
<<  Allora? Cosa cambierà?  >>  chiese Violetta posando la sua mano sulla spalla di Leon.
<<  Non so, non mi sento pronto  >>  disse con filo di voce.
<<  Tu sarai un ottimo re, quando avrai bisogno d'aiuto io ci sarò sempre per te   >> 
<<  Grazie, ne avevo bisogno  >>  disse girandosi e abbracciando Violetta.
Finalmente dopo un mese Leon e Violetta uscirono da quella stanza e andarono in biblioteca per la lezione di Leon però un volta entrati videro tutti i servi con Crumbs, Diego e Ludmilla al centro.
<<  Che succede?  >>  chiese Leon confuso.
<<  è successo qualcosa?  >>  chiese Violetta preoccupata tenendo la sua mano in quella di Leon.
<<  Leon adesso che tuo padre non c'è più il regno ha bisogno di un sovrano ed essendo l'unico erede sarai tu il re  >>  disse Crumbs colmo di gioia.
Aveva sempre insegnato a Leon quello che faceva un re e adesso era il momento per lui di salire al trono. 
<<  Te la senti?  >>  chiese Diego preoccupandosi per l’amico.
Lui guardò per qualche minuto Violetta, lui sapeva che lei voleva solo il suo bene.
Leon decise di fare quello che suo padre avrebbe voluto che facesse  <<  Si, sarò io il vostro nuovo sovrano  >>  disse con orgoglio, tutti erano felici del nuovo sovrano però adesso Leon doveva affrontare l'incoronazione.
 
 
 
NOTA AUTORE: Scusate se è corto ma voglio lasciare il meglio per il prossimo capitolo. Jorge Vergas è morto e adesso Leon dovrà prendere il suo posto, non è tanto convinto ma grazie a Violetta, Diego e Ludmilla riuscirà ad essere un bravo sovrano? Recensite

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Capitolo 7
*** L'incoronazione di Leon e i problemi nella villa Castillo ***


L’incoronazione di Leon e i problemi alla villa Castillo

Nel palazzo tutti faceva avanti e indietro perché era un giorno molto importante, oggi c'era l'incoronazione di Leon, il nuovo re.
Sia nel palazzo che nel regno c'era molta confusione, mentre i proprietari di negozi chiudevano per andare ad assistere alla cerimonia, le donne preparavano la piazza dove il principe sarebbe diventato re e i bambini giocavano a immaginare come sarebbe stato il nuovo sovrano.
<<  Secondo te ci vorrà bene?  >>  chiese un bambino dai capelli castani al suo amico biondo.
<<  Non lo so, tu come te lo immagini?   >>
<<  Io penso che sarà forte e buono  >> 
<<  Mamma come sarà il nuovo re?  >>  chiese il bambino biondo a sua madre.
<<  Non lo so, ma crede che essendo il figlio di Jorge Vergas sarà un sovrano giusto e buono  >>  rispose la donna, tutti nel regno avevano amato Jorge e di certo avrebbero amato anche Leon.
<<  Mamma io lo voglio vedere  >> 
<<  Si anch'io  >>  dissero i bambini curiosi di vederlo.
<<  Dovete aspettare che esca dal palazzo  >>  disse la donna indicando il palazzo dove nel frattempo Leon si stava preparando tartassato dai consigli di Crumbs, dalle battute di Diego per come era vestito e da i servi che facevano avanti e indietro per le stanze, che aprivano e chiudevano le porte, fino a che Crumbs non si accorse che Leon era molto stressato e così tiro fuori dalla stanza Diego e se ne andarono lasciandolo un pò da solo.
intanto da Ludmilla e Violetta.
Violetta faceva avanti e indietro per la stanza con mille dubbi per il suo Leon: starà bene? Cosa gli staranno facendo?
Ma quei pensieri vennero fermati da Ludmilla che la prese per le spalle e la fece sedere nel suo letto.
<<  Devi calmarti, Leon starà bene  >>  disse per rassicurarla l'amica e sembrava avesse funzionate perché Violetta si era calmata almeno fino a che non entrò Crumbs con in mano il mantello che apparteneva a Jorge Vergas.
Appena Violetta lo vide entrare si sciolse dalla presa dell'amica che ancora la stava tenendo per le spalle e la fece cadere a terra mentre lei andava verso il maestro con mille domande.
<<  Come sta Leon? Che è successo? Si sente male? è preoccupato? Olga lo sta tormentando? Diego lo sta prendendo in giro?  >>  chiese Violetta tanto velocemente che il maestro capì la metà delle cose che aveva detto.
<<  Vilu sta calma, Leon sta bene ti volevo solo chiedere un favore  >>  disse Crumbs tranquillizzando la ragazza.
<<  Che favore ?  >> chiese Violetta.
<<  Porta questo a Leon, è il mantello che indossava suo padre e lo deve indossare lui oggi  >> 
<<  Perché io?  >>  chiese confusa Violetta.
<<  Perché questa non potrebbe solo essere una scusa per farti stare un po con Leon prima che diventi re ma anche perché ha bisogno di te  >>  disse per poi porgerle il mantello, Violetta lo prese e Crumbs non fece nemmeno in tempo a ringraziarla che era già corsa verso la stanza dove si stava preparando il futuro re.
Violetta era arrivata davanti la porta dove si stava preparando Leon, bussò e da dietro la porta si sentiva la voce di Leon darle il permesso per entrare.
<<  Avanti  >>
Violetta aprì e vide il suo amato messo davanti uno specchio che aspettava di potere uscire. Il sovrano si girò e vide la sua Violetta con il mantello in mano, capì subito che era stata un'idea del suo maestro.
Andò da lei, la prese per la vita avvicinandola a se e dandole un dolce bacio sulle sue labbra dolci come lei.
<<  Grazie per essere venuta, avevo bisogno di te  >>  disse Leon tenendo sempre la ragazza per la vita e appoggiando la sua fronte contro quella di lei.
<<  Sono venuta a portarti il mantello  >>  disse la ragazza rossa per quella vicinanza.
<<  Grazie  >> disse lui, senza toglierle lo sguardo di dosso, prendendo il mantello e posandolo sulla sedia.
Leon riprese e baciarla facendola indietreggiare verso la porta, Violetta era contro la porta e Leon, senza smettere di baciarla, chiuse la porta per non essere interrotto da nessuno, voleva approfondire il bacio. Lui scese percorrendo il collo di lei lasciandole dei piccoli baci, arrivò al petto e iniziò a lasciargli una scia di baci, mentre con la mano destra le abbassava la spallina del vestito.
Violetta aveva capito le sue intenzioni e sapeva che doveva fermarlo ma non voleva, fino a che quel momento non venne interrotto da Diego che bussando alla porta disse  <<  Leon tra dieci minuti devi uscire  >>
Leon a quelle parole lasciò la sua Violetta sistemandole il vestito.
<<  Perdonami non dovevo  >>  disse con lo sguardo basso prendendo il mantello e mettendoselo.
<<  Leon non ti devi scusare  >>  disse Violetta sistemandogli il mantello.
<<  Tu avresti continuato?  >>  chiese Leon alzando lo sguardo e incrociandolo con quello di Violetta.
<<  Se non fosse stato il giorno della tua incoronazione si  >> disse sorridendo.
Leon e Violetta si diedero l'ultimo bacio per poi uscire e andare nel portone che si affacciava alla piazza.
Era arrivato il momento, tutti i servi erano messi in due file per vedere per primi il loro nuovo sovrano varcare le porte dove sarebbe diventato re, aprirono le porte e Leon vide tutto il regno messo attorno alla piazza solo per vederlo. Quando uscii tutti applaudirono il futuro sovrano con entusiasmo, Leon si stava per commuovere all'amore che gli stava dimostrando il suo regno mentre andava verso la piazza, dietro di lui a dargli supporto c'erano il suo maestro e il suo migliore amico mentre Violetta e Ludmilla andavano a prendere i posti migliori dove vedere Leon.
Saltato l'annuncio del maestro Crumbs, che aveva lui il grande onore di incoronare il suo allievo, Leon si inginocchio davanti il maestro, Crumbs prese la corona che stava tenendo Diego, la mise a Leon disse  <<  E con questo annuncio il nostro nuovo sovrano Leon Vergas  >>   a quelle parole Leon si alzò e guardò il suo regno con orgoglio e amore mentre Violetta, Crumbs, Diego,  Ludmilla e il regno applaudivano entusiasti.
Intanto un bambino con i capelli castani e gli occhi blu lasciò la mano della sua mamma per correre verso il nuovo re, gli tiro il mantello per farlo girare e infatti Leon si abbassò verso il bambino.
<<  Si piccolo?  >>  chiese con amore il nuovo sovrano.
<<  Sei tu il nuovo re buono e gentile di cui tutti parlano?  >> chiese il bambino guardando Leon negli occhi.
<<  Spero di esserlo  >>  rispose il sovrano.
<<  Secondo me tu lo sarai  >>  disse il bambino abbracciandolo. Leon ricambiò l'abbraccio facendo commuovere gran parte delle persone e tra queste anche Violetta.
la madre del bambino andò verso il sovrano per prendere il figlio, appena arrivò vicino a lui stava per fare un inchino ma Leon la fermò tenendole il braccio con la mano destra mentre nel braccio sinistro teneva il bambino in braccio.
<<  Grazie sire e perdonate mio figlio  >>  disse la madre prendendo suo figlio.
<<  Non si preoccupi  >>  rispose il re.
Per tutto il giorno ci fu una grande festa per il nuovo sovrano ma intanto nella villa Castillo non c'era niente da festeggiare e la situazione stava peggiorando. German aveva messo tutte le squadre di polizia a cercare la figlia e Francesca stava cercando una soluzione con Marco, il suo ragazzo.
<<  La situazione è seria  >>  disse Francesca facendo avanti e indietro per tutto il salone, German era uscito e ne potevano parlare tranquillamente.
<<  Lo so  >>  disse Marco seduto sul divano con tono seccato perché Francesca non lo voleva ascoltare.O parlava con lui o parlava con il muro per Francesca in quel momento non cambiava.
<<  Devo trovare una soluzione  >>  disse Francesca  mettendosi le mani nei capelli.
<<  Lo so  >>  ripeté Marco neanche fosse un disco rotto.
<<  Se vilu e Ludmilla lo verranno a sapere mi odieranno a morte >>  disse Francesca quasi strappandosi i capelli.
<<  Lo so  >>  disse per l'ennesima Marco però questa volta Francesca si stancò di sentire quel "lo so" e gli diede un colpo in testa facendolo gemere dal dolore.
<<  Ma perché l'hai fatto?  >>  chiese confuso Marco toccandosi il punto dove Francesca l’aveva colpito.
<<  Così impari a non ascoltarmi  >>  disse incrociando le braccia la ragazza.
<<  Ma che dici?! Ti stavo ascoltando!   >>  disse cercando di non farsi dare un'altro colpo dalla sua ragazza.
<<  Si certo  >>  disse Francesca voltandosi verso il ragazzo che le stava sicuramente mentendo.
<<  Ovvio che stavo ascoltando  >>  disse il ragazzo facendo finta di essere offeso.
<<  Allora, che stavo dicendo?  >>  chiese Francesca mettendo alle strette Marco che a quella domanda non rispose ma si limitò a prendere un cuscino e metterselo sopra la testa per proteggersi dai colpi della sua ragazza che si stava preparando a ricevere ma Francesca lo risparmiò perché sentì il campanello.
Francesca andò ad aprire la porta aspettandosi i soliti poliziotti ma invece vide Thomas Heredia, il nobile a cui German gli aveva promesso come sposa sua figlia cioè la causa della fuga di Violetta.
Appena lo vide gli sbatte la porta in faccia ma Thomas la fermò con una mano e la riapri facendola cadere a terra, Marco corse verso l’amata per farla rialzare preoccupato che si fosse fatta male mentre Thomas la guardava con aria di superiorità.
<<  Ma chi ti credi di essere?  >>  chiese Marco andando minaccioso verso il nobile dopo avere aiutato la sua ragazza.
<<  Thomas Heredia futuro marito di Violetta Castillo che però è scomparsa e io voglio sapere dov'è  >>  disse con aria di sfida a Marco.
<<  Marco sta calmo  >>  disse mettendo una mano sulla spalla del ragazzo, facendolo avvicinare a lei  <<  Mentre tu non hai alcun diritto di entrare nelle case degli altri senza permesso e di comportarti in questo modo solo perché sei un nobile  >>  finì Francesca rimproverando il nobile.
<<  Non sei nessuno per dirmi come devo comportarmi, sei solo un'orfana adottata da suo zio  >>  disse Thomas cercando di ferire Francesca che però non intendeva dargli questa soddisfazione.
<<  Io so cosa sono e so anche distinguere un uomo da un mostro >>  disse sfidandolo  <<  E tu non sei un uomo  >>  concluse volendo iniziare una guerra con il nobile.
<<  Come ti permetti?!  >>  disse il nobile accettando la sfida di Francesca e alzando il pugno verso di lei.
Marco stava per intervenire ma Francesca lo fermò mentre a fermare il pugno di Thomas era stato German che era entrato. Thomas abbassò il pugno e si avvicinò all'orecchio della ragazza  <<  Sei molto furba questo lo ammetto, ma non credere che mi arrenderò e se scoprirò che tu hai aiutato Violetta a scappare, ne pagherai le conseguenze  >>
Con quelle ultime parole Thomas se ne andò lasciando Francesca pietrificata e spaventata.
Intanto a palazzo era sera e la festa era finita e Diego , Violetta, Leon e Ludmilla erano nel salone a finire gli avanzi che erano rimasti dalla festa.
Ludmilla era stretta a Diego che stava per perdere la sfida di chi mangiava di più con Leon che aveva Violetta sulle gambe e che stava anche vincendo.
<<  Ho vinto  >>  gridò contento il re alzando il pugno in segno di vittoria mentre Violetta si era aggrappata al suo petto per non cadere.
<<  Non è possibile, vinci sempre tu  >>  disse Diego abbattuto dalla sconfitta.
<<  Che ne dite se la smettete di fare queste stupide sfide e vi concentrate sulle vostre ragazze?  >>  chiese quasi come un rimprovero la bionda.
<<  Hai ragione  >>  disse Diego stringendola a se per poi lasciarle un bacio sulla fronte.
<<  Si vero, scusa Vilu  >>  disse il sovrano facendo poggiare la testa di Violetta sul suo petto all'altezza del cuore.
<<  Non ti preoccupare  >>  disse con filo di voce.
<<  Noi andiamo a letto  >>  disse Leon prendendo Violetta in braccio a mo di sposa e andando verso la camera di lei e Ludmilla. Arrivarono nel corridoio e Leon spezzò il silenzio con una domanda.
<<  Lo senti?  >>  chiese a Violetta che era ancora in braccio a lui con l'orecchio poggiato sul suo cuore.
<<  Sento cosa?  >>  chiese confusa la ragazza.
<<  Il mio cuore che batte solo per te  >>  disse con dolcezza il principe aprendo la porta della camera con un calcio.
Appoggiò Violetta molto delicatamente nel letto, la mise sotto le coperte e le diede un bacio sulla fronte ma mentre se ne stava andando si sentì tirare per la maglia, si girò e vide Violetta non contenta del bacio. Si avvicinò a lei e si diedero un lungo e dolce bacio, finito il bacio Violetta lasciò un bacio sulla fronte del re e poi lo lasciò andare per poi addormentarsi.
 
 
NOTA AUTORE : Spero che vi piaccia. Allora Leon ha affrontato l'incoronazione e il regno l'ha subito amato,mentre nella villa Castillo, German sta facendo di tutto per trovare Violetta e anche Thomas non si vuole arrendere e, come German, crede che Francesca stia aiutando Violetta a nascondersi ed è disposto a fare di tutto per sposarsi con lei. Invece Leon e Violetta stanno iniziando a fare sul serio, come finirà? Recensite.

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Capitolo 8
*** il primo giorno da sovrano ***


Il primo giorno da sovrano

Oggi è il primo giorno per Leon da sovrano ma a tutti sembra che non sia cambiato niente sopratutto a Olga, anche se re Leon continua a svuotargli la cucina con Diego. 
Leon era davanti il piatto dei muffin al cioccolato di Olga che se li mangiava mentre Olga cercava di fermarlo con il solito cucchiaio di legno mentre Diego aveva la bocca piena di biscotti alle mandorle fatte dalle vice cuoca che lo stava colpendo con la solita scopa, però entrambi si fermarono quando sentirono le voci di Violetta e Ludmilla.
Diego inghiotti i biscotti che aveva in bocca, Leon mise in bocca il penultimo muffin del piatto prendendo poi l'ultimo per darlo a Violetta, sistemarono tutto quello che avevano messo in disordine e come razzi uscirono dalla porta sul retro che si affacciava al corridoio e uscirono mentre Ludmilla e Violetta entravano da quella principale, presero la loro colazione e anche quella per i loro ragazzi e andarono nel salone dove videro i due ragazzi già seduti, avevano fatto il giro del corridoio centrale di corsa.
Violetta si mise vicino a Leon posando il piatto di biscotti che aveva preso per lui, mentre Leon posò nel vassoio il muffin che aveva preso e lo diede a Violetta, mentre Ludmilla si mise vicino a Diego e gli diede la fetta di torta di mele che aveva preso per lui.
Era una mattinata bellissima fino a che Leon non venne colpito in testa da Crumbs facendolo gridare, i tre si girarono e videro Crumbs che teneva il cucchiaio di legno mentre Olga stava vicino a lui con aria soddisfatta.
<<  Grazie per avermelo prestato signora Olga  >>  disse da gentil uomo il maestro.
<<  Tutto per vedere Leon prendere un bel colpo in testa  >> disse la cuoca per poi prendere il cucchiaio e ritornare nella cucina con aria da vincitrice.
Una volta finita la colazione andarono nella sala del trono dove Leon si era seduto con la corona in testa, Diego era seduto alla sua destra sui tre scalini dove c'era il trono mentre Crumbs era alla sua sinistra in piedi.
<<  Allora che si prova a essere re?  >>  chiese l'amico curioso.
<<  Niente di diverso   >>  rispose annoiato il re.
<<  Ma che dici Leon?! Ora sei il re, puoi fare quello che vuoi  >>  ribatté Ludmilla che era davanti a lui con Violetta.
<<  Vilu puoi venire qui?   >> chiese gentilmente il sovrano.
Violetta si avvicinò, Leon le prese la mano avvicinandola a lui e le sussurrò all'orecchio  <<  Sono sempre io, perché mi stai lontana?  >>  chiese confuso il sovrano.
<<  Non ti sto lontana, lo so che sei sempre tu  >>  disse con filo di voce la ragazza.
<<  Ti preoccupa essere la ragazza del re?  >> c hiese il re per avere delle spiegazioni.
Violetta non gli rispose, lo guardò soltanto con area preoccupata, lui capì che era per quel motivo il suo comportamento strano e gli venne un idea.
<<  Vilu vieni con me  >>  disse il re prendendo la mano di Violetta e trascinandola nel corridoio.
Arrivarono nella stanza con il piano e la chitarra, Leon aprì la porta, prese la chitarra, si sedette sul letto e mise Violetta su le sue gambe.
<<  Leon cosa vuoi fare?  >>  chiese Violetta con filo di voce 
<<  Adesso vedrai  >>  disse il re mettendo la chitarra sulle gambe di Violetta, prendendole le mani e poggiandole sulle corde della chitarra.
Violetta stava suonando guidata da Leon, lui aveva capito i suoi dubbi e li aveva fatti passare, era incredibile. Il sovrano vide un lieve sorriso sul viso dell’amata, finalmente non aveva più timore di stare vicino a lui perché era diventato il re.
Leon con la mano destra fece voltare il viso di Violetta con una carezza, verso di lui. Lai mise la sua mano sopra quella dell’amato per fargli capire che non voleva che la lasciasse e si avvicinò a lui dandogli un bacio che diventava sempre più passionale e mentre loro due vivevano un'latro momento romantico a palazzo arrivava una figura che non si vedeva da molto tempo.
Arrivò seguito da un gruppo di dieci uomini che gli facevano da guardie del corpo, era entrato nella sala del trono lasciando Diego e Crumbs senza parole mentre Ludmilla era molto confusa su quello che stava succedendo.
<<  Sono felice di rivederti Crumbs  >> disse l'uomo con un sorriso in volto, non era di felicità ma di vittoria.
<<  Sai che per me non è lo stesso Felipe ( nome inventato  )  >>  disse Crumbs arrabbiato ma mantenendo un comportamento da gentil uomo.
<<  Diego, ragazzo mio sei cresciuto parecchio  >>  disse poi l'uomo guardando Diego.
<<  Se pensi questo di me dovresti vedere Leon, il nuovo re  >>  disse Diego facendo riferimento sopratutto alle ultime parole.
<<  Lo so che è diventato re, non credere che non lo sappia    >>  disse l'uomo mentendo sempre il suo sorriso che a Diego e a Crumbs sembrava strano.
<<  Allora perché sei qui?  >>  chiese Diego confuso dalla presenza di quell'uomo a quanto pare detestato dai due.
<<  Sono qui per congratularmi con Leon  >>  rispose l'uomo evidentemente mentendo, i due sapevano che le sue intenzioni erano altre e sapevano anche quali fossero.
Mentre diceva queste ultime parole la porta si aprì e ad averlo fatto era stato Leon che non appena vide quell'uomo cambiò completamente umore, era diventato serio , triste e arrabbiato.
<<  Che ci fa quest'uomo qui?!  >>  chiese Leon gridando molto forte per la rabbia, quell'uomo lo aveva tradito, gli aveva reso la vita difficile e adesso come se nulla fosse si ripresenta a palazzo ora che era re.
<<  Leon non sei felice di vedermi?  >>  ribatte l'uomo che non era simpatico ai tre anzi, era odiato.
<<  No e non ti aspettare un cambiamento. Dopo quello che hai fatto ti ripresenti qui? Dopo tutto il dolore che mi hai procurato vieni a mostrarmi ancora la tua faccia?! Sparisci!  >>  gridò Leon per la rabbia.
<<  Va bene Leon, troverò un posto dove stare ma sappi che ero solo venuto a farti le mie congratulazioni  >> disse l'uomo passando accanto al sovrano.
In quel momento a Leon era come se gli trafiggessero il cuore, quell'uomo gli riportava alla mente solo brutti ricordi, ricordi che aveva costruito lui, con le sue mani, con le sue parole, con i suoi inganni. Leon non voleva vederlo.
<<  So perché sei qui e non è per congratularti  >>  finì Leon con aria fredda.
Felipe uscì ma prima lanciò uno sguardo a Violetta, la ragazza rabbrividì a quello sguardo, era come se le volesse augurare il peggio anche se non la conosceva. Dopo che uscì lei e Ludmilla, sempre più confuse, cercavano delle spiegazioni ma Crumbs e Diego erano più occupati a fare calmare Leon.
<<  Non ti devi preoccupare ragazzo mio se ne è andato  >>  disse Crumbs poggiando una mano sulla spalla di Leon.
<<  Si e se torna non mi trattengo  >>  disse Diego andando vicino l'amico che non diceva una parola.
<<  Si ma chi era?  >>  chiese Ludmilla confusa su quello che era successo.
<<  Era mio zio  >>  disse Leon rompendo il suo silenzio.
<<  Tuo zio? Non mi pare che andiate molto d'accordo  >>  sottolineò Violetta.
Leon iniziò a raccontare quello che era successo tra lui e suo zio con dei brutti ricordi che riaffioravano alla mente.
Flashback 
<<  Mio figlio ha due anni non lo porterai via  >>  gridò il sovrano a suo fratello che non voleva cambiare idea.
<<  Ma Jorge non capisci, se resta qui non sarà mai l'uomo che vuoi che diventi  >>  ripeté Felipe al fratello che non lo voleva ascoltarlo e intanto ad arrivare nel momento sbagliato era stato proprio Leon, un bambino di appena due anni e Felipe senza farsi scrupoli prese il bambino per il polso trascinandolo verso l'uscita senza ascoltare il fratello che lo minacciava e il nipote che chiedeva aiuto al padre per la paura.
Poi si fermò perché il fratello gli diede un pugno facendolo cadere a terra. Leon corse dietro la gamba di Jorge, che era davanti Felipe che nel frattempo si stava alzando asciugandosi il sangue che la ferita gli aveva fatto uscire dal labbro e intanto rideva, era una risata maligna, una risata che fece rabbrividire il re.
<<  Non credere che sia finita, tornerò ma non mi prenderò tuo figlio, ma il tuo regno  >>  disse Felipe guardando il fratello preoccupato dalle sue parole.
<<  Non ci riuscirai mai perché sarà mio figlio a prendere il mio posto, non tu  >>  disse Jorge sicuro di se.
<<  Non ti preoccupare di questo, saprò occuparmi io di tuo figlio  >>  disse per poi andarsene con una risata diabolica, che tuttora Leon riesce a sentire la paura che gli provocava quella risata.
Fine Flashback 
Dopo che Leon finì di parlare ci fu un silenzio di tomba, Violetta e Ludmilla rabbrividirono alla sua spiegazione mentre Crumbs, Diego e Leon diventavano ancor più furiosi a quel ricordo.
<<  Leon tu pensi che ti …  >> Violetta non terminò la frase, anche il solo pensiero la terrorizzava, Leon la guardò negli occhi e li vide pieni di paura e di terrore, le fece cenno di avvicinarsi e l'abbraccio forte a se.
<<  Non ti devi preoccupare, non ci riuscirà. Sono più forte di lui e poi ho tutto il regno dalla mia parte  >>  disse le ultime parole sorridendo per dare sicurezza a Violetta che a quanto pare funzionò. Si diedero un bacio a stampo solo perché c'erano Crumbs, che lo poteva rimproverare, Diego, che poteva prendere in giro Leon, e Ludmilla, che poteva uccidere Leon.
Arrivò il pomeriggio e Leon e Diego erano ad allenarsi mentre Ludmilla e Violetta erano in cucina a preparargli le loro bibite preferite, una volta finite andarono nella zona degli allenamenti dove Leon e Diego avevano già finito e si gustarono le loro bibite per poi portare le loro ragazze a fare un giro su cavallo fuori dal palazzo, una volta usciti presero due sentieri diversi, Diego prese quello di sinistra mentre Leon quello di destra.
Leon e Violetta erano arrivati a un giardino enorme, con alberi di melo , delle zone ricoperte di fiori di diverso colore. Leon e Violetta si misero sotto un albero a guardare le nuvole ,ad abbracciarsi e bacarsi fino a che Violetta non prese dei fiori, ci fece una coroncina di fiori e la mise in testa a Leon.
<<  Adesso sei anche il re dei fiori  >>  disse Violetta per poi scoppiare in una risata che trascinò pure Leon.
<<  Allora tu sei la mia regina di fiori  >>  disse continuando a ride avvicinando le sue labbra a quelle di Violetta.
<<  La regina Vergas, la signora Violetta Vergas, mi piace tantissimo  >>  disse Violetta ad un centimetro di distanza da Leon.
<<  A me fa impazzire, il pensiero che tu possa essere mia per sempre sarebbe un sogno che si avvera  >>  disse Leon a un centimetro di distanza dalle gustose labbra dell’amata.
Violetta si fece coraggio e lo baciò. Leon voleva approfondire il bacio.
Fece distendere delicatamente Violetta sul prato, mentre le mani di lei gli accarezzavano i capelli. Leon mise una mano sotto il vestito di Violetta , continuarono ad accarezzarsi e a baciarsi fino a quando Leon non stava per toglierle il vestito e lei non stava per togliergli la camicia ma a interrompere quel momento erano state le voci di Diego e Ludmilla che li chiamavano, ormai si era fatto tardi e dovevano tornare.
Violetta e Leon si sistemarono, salirono sul cavallo e andarono dai loro amici per poi tornare a palazzo, davanti il portone c'erano due servi che appena videro Leon si misero a ridere.
<<    Cosa c'è da ridere?  >>  chiese il sovrano.
<<  Bella corona mio sire  >>  disse uno dei due tenendo la risata.
Leon non capiva cosa volesse dire mentre Violetta, Diego e Ludmilla ridevano insieme ai due, l’amata poi sussurrò al sovrano.
<<  Mio re dei fiori avete dimenticato di levarvi la corona   >>  disse trattenendo a mala pena la risata.
Leon si ricordò tutto e si levò la coroncina di fiori per poi darla a Violetta.
<<  Non ci trovo niente di divertente  >>  disse Leon con un rossore sulle guance per poi entrare.
Quando entrarono era ora di cena e avevano deciso di mangiare in camera, Leon e Diego andarono a prendere la cena e poi tornarono nella camera di Violetta e Ludmilla con due vassoi, Diego e si mise nel letto di Ludmilla vicino a lei , mentre Leon nel letto di Violetta e la mise sulle sue gambe mentre Violetta lo imboccava. Finito di mangiare Violetta si addormentò sulle gambe di Leon e lo stesso Ludmilla,Leon e Diego le misero a letto e uscirono senza fare rumore.
Mentre erano nel corridoio per andare nelle loro stanze Leon vide in una finestra che si affaccia al cancello principale il suo maestro andare verso il bosco.
<<  Che succede?  >>  chiese curiosamente l'amico.
<<  Nulla  >> rispose il re.
<<  Va bene, buonanotte  >>  finì l'amico per poi andare nella sua camera che era dopo quella del sovrano.
<<  Notte  >>  disse il re per poi correre nelle stalle a prendere il suo cavallo per seguire il suo maestro.
Arrivato davanti il bosco scese da cavallo, andò nel bosco e dopo cinque minuti di cammino si mise dietro un albero e vide il suo maestro parlare con qualcuno però non vedeva bene chi fosse l’altra persona.
<<  Non posso fare questo, non a Leon, non posso  >>  disse Crumbs dispiaciuto e pentito.
<<  Sarà per poco tempo, fino a che non scopriremo come fermare mio fratello  >>  disse l'altro uomo che a Leon la sua voce era molto familiare, era la voce di una persona a cui aveva voluto molto bene, si spostò un po e lo vide.
Non era possibile. Doveva essere un'allucinazione.
<<  Non puoi essere tu  >>  disse Leon per poi uscire dal suo nascondiglio sconvolto da quello che aveva visto e sentito.
<<  Leon che ci fai qui?  >>  chiese Crums.
<<  Non ti preoccupare Crumbs  >>  disse quella persona <<  Si sono io Leon  >> continuò l'uomo aprendo le braccia  <<  Sono tuo padre, sono Jorge  >> finì Jorge lasciando incredulo suo figlio.
Leon non ci poteva credere, corse tra le sue braccia con gli occhi pieni di lacrime, era vero, era suo padre, non era morto, era vivo.
I due si abbracciarono tenendosi stretti l'uno all'altro con la luna e le stelle che li illuminavano. 
 
NOTA AUTORE: Ci sono delle svolte, lo zio di Leon vuole il trono e farà di tutto per averlo, mentre tra Leon e Violetta va tutto benissimo anzi forse troppo bene. E poi colpo di scena Jorge Vergas, il padre di Leon è vivo e ha fatto finta di morire. cosa succederà? Recensite

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Capitolo 9
*** I segreti svelati ***


I segreti svelati

Era passata una settimana da quando Leon aveva rivisto suo padre e tra lui e Violetta andava tutto molto bene e non poteva più aspettare, voleva fare sul serio con Violetta però non voleva metterle fretta e quindi voleva aspettare che glielo facesse capire. Intanto a Violetta e Ludmilla era arrivata una nuova lettera di Francesca molto preoccupante e neanche a Leon e a Diego piaceva quello che aveva scritto.
Lettera di Francesca
<<  Care Violetta e Ludmilla, qui le cose vanno peggiorando.
German ha messo squadre di polizia a ogni uscita della città, nessuno può entrare o uscire senza essere visto dalla polizia.
Adesso, come se non bastasse, ci si mette pure quel Thomas che è disposto a tutto per avere Vilu, ma non preoccupatevi io non ho parlato e non parlerò.
Dalla nostra parte c'è anche il mio nuovo ragazzo, Marco. Di lui ci possiamo fidare, non preoccupatevi.
L'unico consiglio che vi posso dare è quello di restare nel vostro nascondiglio, lì sarete al sicuro e per ora non fatevi vedere molto in giro perché tra poco German metterà una ricompensa a chi vi troverà e più alleati abbiamo dalla nostra parte e meglio è, parlatene solo alle persone di cui vi fidate e fatevi aiutare a nascondervi.
Baci dalla vostra Francesca.  >>
<<  Non mi piace quel Thomas  >>  disse il re nervoso al pensiero che quel Thomas vorrebbe rubargli la ragazza.
<<  Amico nemmeno lo conosci  >>  sottolineò l'amico.
<<  Non devo conoscere una persona per odiarla ma le sue intenzioni  >>  ribatté il sovrano.
<<  Ragazzi concentratevi, German sta cercando Violetta  >>  disse la bionda.
<<  Leon inizio ad avere paura  >>  confessò la ragazza stringendosi al suo ragazzo.
<<  Non devi preoccuparti se tuo padre riuscisse a trovarti lo affronterò. Non ti lascerò andare senza lottare >>  disse consolando la sua ragazza Leon.
Violetta si sentì più protetta sia dalle parole di Leon che dalla protezione che gli dava il suo calore quando si stringeva a lui.
I quattro diedero retta al consiglio di Francesca e andarono da Crumbs a dire tutto.
Arrivarono davanti la biblioteca e Crumbs rimase sorpreso di rivederli, dopo che Leon divenne il sovrano non avevano più messo piede in quel posto.
<<  Cosa siete venuti a fare?  >>  chiese Crumbs.
<<   A leggere  >>  disse Diego con tono ironico. <<   Vogliamo imparare di più di quello che già sappiamo  >>  f inì Leon con lo stesso tono dell'amico. Era ovvio che lo stavano prendendo in giro e se Crumbs non gli aveva tirato un libro era perchè amava quei libri e poi perchè aveva promesso a Jorge che avrebbe trattano bene Leon.
<<   Non prendetemi in giro  >>  disse con tono amareggiato il maestro.
<<   Signore non dia retta a questi due. Siamo venuti a parlargli di cose serie   >>   confessò Ludmilla.
<<  Di cosa?  >>   chiese Crumbs preoccupato.
Ludmilla, Violetta, Leon e Diego raccontarono tutto e Crumbs aveva già trovato un rimedio o meglio la persona che poteva aiutarli.
<<  Violetta quindi tu sei una nobile?   >>   chiese Crumbs.
<<   Si e mio padre è German Castillo che mi vuole costringere a sposarmi con Thomas Heredia solo per i suoi problemi finanziari   >>   disse puntualizzando le intenzioni per cui era scappata.
<<    Ci aiuterà o almeno cercherà di aiutarci?   >>  chiese Ludmilla.
<<   Si, conosco la persona che ci può aiutare e la incontreremo stasera  >>  disse sorridendo il maestro.
<<  Parlate di lui?  >>   disse Leon per non sbagliarsi, non aveva parlato a nessuno del fatto che suo padre era vivo  gli aveva promesso di mantenere il segreto ma più di una volta avrebbe vlouto dirlo a Violetta in quei giorni.
<<   Si, proprio di lui   >>   rispose il maestro con lo stesso velo di segreto che voleva lasciare Leon fino a quella sera.
<<  Ma di chi parlate?  >>  chiese Violetta confusa.
<<  Lo capirai stasera ma solo tu puoi venire, ragazzi ve lo racconteremo domani quello che è successo   >>   spiegò Leon.
Arrivò la sera e Leon con Violetta e Crumbs andarono nella foresta d incontrare Jorge anche se Violetta ancora non lo sapeva. Dopo cinque minuti di cammino arrivarono nel punto dell'incontro e lì videro un uomo uguale a Leon ma più vecchio, sembrava Leon tra molti anni.
Leon corse ad abbracciarlo e Violetta capì che si trattava di suo padre e mentre Leon e Jorge si salutavano Crumbs raccontava in breve a Violetta quello che era successo a Jorge.
Flashback 
<<   Ma cosa ti è successo perché hai finto di essere morto?   >>  chiese Leon dopo essersi staccato dal lungo abbraccio con suo padre.
<<    Vedi Leon, mentre ero in guerra ho saputo che mio fratello aveva tentato di uccidermi mandando dei suoi uomini durante il rientro, sapevo che poi avrebbe fatto lo stesso con te dopo essersi sbarazzato di me e così ho fatto finta di morire per fermarlo così sarei stato più utile da vivo che da morto  >>   spiegò il padre.
<<   Quindi lo zio adesso cercherà di sbarazzarsi di me per avere il trono?   >>   ribatté Leon.
<<   Si, ma fino a che penserà che sono morto lo potremo fermare  >>  rispose Jorge.
<<   Se provasse ad uccidermi come ha fatto con te, come me ne accorgerei?  >>  chiese un po impaurito Leon.
<<   Te ne accorgerai e quando lo saprai vieni da me, ti starò vicino  >>  disse Jorge dando coraggio a suo figlio.
Fine Flashback
Violetta capì tutto e cercò di sistemarsi un po per il suo primo incontro con il padre di Leon,  dopo che si salutarono Leon si girò sorridendo verso Violetta e Jorge capì subito di cosa si trattasse e si avvicinò a lei.
<<   Piacere di conoscerla signore Vergas   >> disse con filo di voce Violetta per la paura di dire qualcosa di stupido al padre di Leon e di fare una brutta figura.
<<   Piacere mio Violetta, mio figlio mi ha parlato di te. Ha detto che sei molto dolce, bella, intelligente, solare ...  >>  il sovrano non riuscì a finire le sue parole che il figlio gli tappò la bocca per l'imbarazzo e Violetta, nel frattempo, gli diede un bacio sulla guancia. Intanto Leon lasciò suo padre e iniziarono a parlare del vero problema.
<<   Deduco che ci sia una ragione se oggi sei venuta Vilu  >> 
<<   Giusto papà, si tratta di Violetta, della sua amica Ludmilla e di German Castillo  >>   spiegò Leon.
<<   Cosa centra German Castillo con Violetta?   >> chiese confuso Jorge.
Violetta e Leon spiegarono tutto e intanto che sentiva parlare di quell'uomo a Jorge venivano in mente ricordi di quell'uomo a cui importavano solo i soldi che di sua figlia e di sua moglie.
<<   Papà ti ricordi di lui? lo conosci?   >>  chiese Leon.
<<   Si e no, ho dei ricordi su di lui   >>   ribatté il padre.
<<   Per favore mi dica tutto  >>  supplicò Violetta con gli occhi pieni di tristezza e di domande a cui servivano delle risposte e alla quale Jorge non seppe dire di no.
Flashback 
Era passato un  giorno dal matrimonio di Jorge e Martina e German era venuto con Maria che stava parlando nella sala del trono con Martina mentre i due stavano passeggiando nel corridoio.
<<  Congratulazioni, adesso quali sarebbero le vostre aspirazioni per il futuro?   >>  chiese curioso il nobile.
<<   Ancora non lo sappiamo ma io e Martina desideriamo un figlio   >>  confessò il sovrano.
<<    Capisco e avete delle preferenze per il sesso?   >> chiese ancora una volta il nobile.
<<   No, non ci importa se verrà maschio o femmina, noi gli daremo lo stesso amore  >>  rispose  <<  E voi?  >>  finì il re.
<<   Noi desideriamo una figlia   >>  confessò il nobile.
<<   Come mai questa preferenza?    >>  chiese confuso il sovrano.
<<    Per il mio affare con gli Heredia   >>  disse il nobile.
<<   Di che affare si tratta?   >>  chiese sempre più confuso il sovrano.
<<    ieri durante le vostre nozze io e il nobile Heredia abbiamo fatto un accordo commerciale. Cioè che in cambio di un aiuto finanziario mia figlia dovrebbe sposare, in futuro, il loro figlio.   >>   spiegò German.
<<   Ma sarebbe come vendere vostra figlia, non vi sentite in colpa? Non potete nemmeno dare a vostra figlia il diritto di scegliere il suo futuro marito, secondo me questa scelta sarebbe la più importante per una ragazza  >>  replicò il re.
<<  Invece secondo me in casa mia si deve fare quello che decido io e non mi farò mettere i piedi in testa né da mia moglie né da mia figlia. Lei farà quello che le ordinerò perché io sono il capo e decido io   >>  puntualizzò sulle ultime parole il nobile con tono severo e deciso.
Fine Flashback 
Per un secondo ci fu un silenzio agghiacciante venuto dalla storia detta dal padre di Leon che aspettava la risposa di Violetta.
La ragazza, ripensando alle parole che aveva detto Jorge, incominciò a piangere gettandosi tra le braccia di Leon.
<<  Non è possibile. Mio padre, lo stesso uomo che dovrebbe volere il mio bene anche quando non ero nemmeno nata mi ha usato. Mi ha usato per i suoi scopi senza darmi il diritto alla scelta di mio marito. Per lui sono solo un oggetto da usare, per lui non ho sentimenti, non posso soffrire e dovrei accettare tutto questo  >>  disse la ragazza piangendo disperata tra le braccia dell’amato che ribolliva di rabbia al pensiero che Violetta vivesse con quel mostro.
Per Leon non meritava nemmeno di essere chiamato uomo, qualcuno che usava la sua stessa figlia per i suoi scopi finanziari non meritava niente. Non meritava di essere chiamato padre da Violetta, non meritava di essere chiamato marito da Maria e non meritava di essere chiamato uomo da nessuno.
Intanto Crumbs e Jorge guardavano quella scena straziante con il cuore spezzato per quella povera e dolce ragazza che era stata costretta a subire tutto quel dolore dal suo stesso padre.
<<  Violetta mi dispiace  >>  disse Leon cercando di farla calmare da quella notizia sconvolgente appena ricevuta  <<  e se anche ti trovasse non gli permetterò di farti ancora del male e se anche solo ci provasse prima dovrà vedersela con me  >>  continuò Leon stringendola più a se.
<<  Grazie Leon, adesso mi sento meglio  >>  disse Violetta sorridendo alle parole dell’amato, con Leon si sentiva al sicuro e sapeva che l'avrebbe sempre protetta.
<<  Violetta puoi contare anche sul mio di aiuto  >>  disse poi Jorge mettendo una mano sulla spalla di Violetta.
<<  Grazie signore ma voi avete già fatto tanto per me anche solo raccontandomi quelle cose su mio padre, non voglio che lei si metta in pericolo per causa mia  >>  disse Violetta premurosa.
<<  Non ti preoccupare, farò di tutto sia per te che per mio figlio  >>  continuò Jorge lanciando un sorriso a Leon.
Dopo Violetta, Leon e Crumbs tornarono a palazzo e Leon accompagnò Violetta nella sua camera.
Erano davanti la camera di Violetta e parlavano a bassa voce per non svegliare Ludmilla.
<<  Mi dispiace per la notizia che hai avuto  >>  disse Leon calando di poco la testa per il dispiacere.
<<  Non ti preoccupare  >>  disse Violetta accarezzandogli la guancia e alzandogli il viso  <<  Non è colpa tua, anzi ti volevo ringraziare  >>  continuò diminuendo la distanza tra loro due.
<<  Per cosa mi devi ringraziare?  >>  chiese Leon ad un centimetro di distanza da lei.
<<  Per i bellissimi giorni passati qui a castello, per tutto l'amore che mi hai dimostrato e per i momenti passati insieme  >>  disse Violetta sfiorando le labbra dell’amato.
<<  Allora pure io ti devo ringraziare  >>  ribatté Leon accarezzando la guancia di lei che fissava le sue labbra.
<<  Per cosa?  >>  chiese Violetta mettendo la sua mano sopra quella di lui come per dirgli di non lasciarla.
<<  Per avere creduto in me anche quando persino io avevo perso la fiducia in me stesso, per essermi stata vicino nei momenti più difficili, per avermi data tutto l'amore di cui avevo bisogno e di esserti fidata di me sempre.  >>  disse Leon accarezzandole le labbra con il pollice, Violetta si commosse a quelle parole e non poté più resistere alla voglia di baciarlo.
Violetta e Leon si diedero un bacio lungo e passionale. Non lo volevano interrompere neanche per prendere fiato. Leon prese Violetta per la vita con l'intenzione di non lasciarla andare e Violetta mise le sue mani sui capelli di lui avvicinandolo a lei per avere un maggiore contatto fisico. Non si fermarono fino a quando la porta non si aprì e uscirono Diego e Ludmilla che li fecero sussultare e mentre Violetta e Leon riprendevano fiato Ludmilla e Diego ridevano della scena.
Dopo Diego e Leon andarono nelle loro stanze e Violetta e Ludmilla andarono nella loro.
Intanto nella Villa Castillo Francesca aveva ricevuto una lettera da Ludmilla e Violetta.
Lettera di Ludmilla e Violetta 
<<  Cara Francesca, noi cercheremo di restare nascoste ma tu cerca di non fare avvicinare German al nostro nascondiglio. Intanto Violetta ha scoperto delle cose su German: l'ha usata anche quando non era ancora nata, ha fatto l'accordo con il nobile Heredia il giorno delle nozze di Jorge e Martina Vergas per i suoi problemi finanziari senza darle diritto di scegliere suo marito. Abbiamo seguito il tuo consiglio e adesso abbiamo più alleati e faranno di tutto per proteggere Violetta.
Baci dalle tue Violetta e Ludmilla   >>
Fine Lettera di Ludmilla e Violetta
<<  Quel mostro, come ha potuto roovinare la vita della sua stessa figlia per i suoi scopi  >>  gridava da una parte all'altra Francesca arrabbiata da quello che aveva fatto German e che aveva saputa dalla lettera di Violetta e Ludmilla.
<<  Francesca lo so ma calmati prima che qualcuno ti senta  >>  disse Marco cercando di farla calmare, ma non l’ascoltava.
<<  Io che lo chiamavo zio, che sciocca credevo pure che avesse un cuore! Invece non ha niente e se ce l'ha sarebbe di pietra  >>  continuava a gridare Francesca tenendo in mano la lettera di Ludmilla e Violetta  <<  E se penso a quello che avrebbe potuto fare a Violetta se non fosse scappata mi arrabbio ancora di più  >> continuò infuriata come mai.
<<  Mi sembra impossibile arrabbiarsi di più di come stai facendo ora  >>  disse Marco seccato credendo che non lo sentisse.
<<  Cosa hai detto?  >>  chiese la ragazza girandosi verso di lui e avanzando facendolo indietreggiare.
<<  beh ...ecco ....io ...emh ...  >>  balbettava lui che poi venne interrotto da lei che gli gridò contro facendolo cadere sulla poltrona.
 <<  Sta zitto!  >>  Francesca odiava trattare così Marco ma quando era arrabbiata era capace di prendersela anche con il re stesso.
Bussarono alla porta e Francesca andò ad aprire mettendo la lettera di sua cugina e della sua amica in tasca. Aprì la porta e vide suo zio infuriato.
<<  Zio cos'è successo?  >>  chiese preoccupata Francesca.
<<  Tu non azzardarti a parlare, mi hai capito .. >> disse German per poi dare uno schiaffo a Francesca che la fece cadere a terra, Marco andò da lei e l'aiutò a rialzarsi mentre, il nobile non importandosene di Francesca salì nella camera delle ragazza che era ancora a terra.
Arrivato lì mise sotto sopra la stanza nel tentativo di trovare una lettera. Ma niente. Francesca se ne era sbarazzata. Il nobile tornò di sotto, si avvicinò ai due che si stavano appena rialzando, diede un pugno nello stomaco a Marco facendolo cadere a terra e prese Francesca per il braccio.
<<  Allora dov'è?  >>  chiese furioso German stringendo ancora di più la stretta al braccia della nipote.
<<  Dov'è chi ?  >>  disse Francesca con filo di voce per il dolore al braccio.
<<  Non fare la finta di non saperlo.  >>  gridò German irritato dal comportamento della nipote  <<  Dov'è Violetta? Dov'è mia figlia?  >>  chiese lo zia ma la nipote non gli rispose e la sua attenzione venne attirata da un foglio di carta che era caduto dalla tasca di lei. German la lasciò facendola cadere sul pavimento e raccolse il foglio di carta  e lo lesse ad alta voce.
<<   Cara Francesca, noi cercheremo di restare nascoste ma tu cerca di non fare avvicinare German al nostro nascondiglio  >>  nel leggere quelle parole si infuriò ancora di più e scagliò la sua rabbia contro Francesca che non voleva dire a German dove erano nascoste e un po anche su Marco che cercava di difendere Francesca. Ma niente. German era troppo forte. 
 
 
NOTA AUTORE: Salve a tutti, in questo capitolo sono successo molte cose. Violetta ha incontrato Jorge, il padre di Leon, ed è andato tutto bene ed ha pure scoperto la verità su suo padre e ne è rimasta molto delusa. Mentre nella villa Castillo German sta esagerando e non si fa scrupoli nemmeno davanti a sua nipote. Intanto tra Violetta e Leon sta andando tutto molto bene e nel prossimo capitolo succederà qualcosa tra loro due. Recensite.

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Capitolo 10
*** una notte insieme ***


Una notte insieme

 
Erano passate due settimane dall'incontro tra Violetta e Jorge e Leon sembrava molto contento che a sua padre Violetta gli abbia fatto una buona impressione. Leon e Violetta avevano raccontato tutto a Ludmilla e a Diego e all'inizio non ci volevano credere ma poi si sono convinti quando durante la notte Jorge è entrato a castello a vedere come stesse andando Leon come re e dopo quella visita si erano ricreduti.
Intanto oggi era un nuovo giorno al castello e Violetta e Ludmilla stavano ancora dormendo, due ragazzi aprono lentamente la porta per poi chiuderla alle loro spalle molto lentamente per non svegliare le ragazze, uno di loro aveva un vassoio in mano e lo posò senza fare rumore. Poi uno di loro si avvicinò a Violetta, le spostò le coperte, la prese mettendola in braccio a se e le sussurrò all'orecchio  <<  Per tuo padre sei un oggetto, per le persone normali sei una semplice ragazze, per me sei una principessa  >>  dissee questa voce molto familiare a Violetta per poi stringerla in un abbraccio.
A quelle parole Violetta si svegliò e si girò verso quel ragazzo.
<<  Ti amo mio re  >>  disse Violetta diventando rossa sulle guance.
<<  Ti amo mia principessa  >>  rispose Leon accarezzandole la guancia e dandole un bacio lungo e passionale, ormai Leon e Violetta non potevano più fare a meno l'una dell'altro e il loro desiderio non andava più ai loro baci o alle loro carezze ma a quello di appartenersi. Di essere una cosa sola.
<<  Se voi due avete finito noi vorremmo fare colazione  >>  disse Diego prendendo il vassoio con sopra la colazione per loro quattro e facendo staccare i due innamorati, che se non si fossero fermati avrebbero di certo dato troppo spettacolo.
I quattro ragazzi mangiarono e subito dopo andarono nella sala del trono, Diego come al solito era messo alla destra del trono sugli scalini con Ludmilla sulle sue gambe mentre Crumbs stava alla sua destra e vicino a lui c'era Violetta con cui il re si scambiava dei dolci sguardi.
Poi ad un certo punto entrò Felipe con un sorriso diabolico che fece subito preoccupare il re ma non lo diede a vedere.
<<  Cosa ci fai qui? Non ti avevo detto di non presentarti più qui?   >>   si mise a gridare il sovrano per la rabbia che provava vedendo quell'uomo.
<<  Non preoccuparti ragazzo mio sono venuto solo a farti visita  >>  si giustificò lo zio avvicinandosi a Violetta in modo sospetto.
<<  Non devi venire qui nemmeno per visite, forse non hai capito che non sei il benvenuto  >>  disse Leon scrutando ogni suo movimento.
<<  Hai ragione, non l'ho capito. Ma ti volevo anche chiedere chi fosse questa meravigliosa ragazza  >>  disse l'uomo avvicinando una mano a Violetta che però si fermò tenuta dal polo dalla mano del re che stringeva di più a ogni secondo che passava.
<<  Non la devi toccare  >>  disse quasi sillabando il re con rabbia e furia nelle sua parole.
<<  Perché? Perché non vuoi che la tocchi? Chi è questa ragazza? E cosa provi per lei?  >>  chiese l'uomo avendo raggiunto il suo obbiettivo.
<<  Non sono affari tuoi e adesso vattene  >>  disse Leon lasciandogli il polso e spingendolo verso l'uscita.
L'uomo non disse niente si limitò, come l'ultima volta, a lanciare uno sguardo a Violetta e come l'ultima volta lei rabbrividì.
Quando Felipe uscì Leon corse da Violetta per vedere se stesse bene mentre Felipe fuori dal castello parlava con un suo "complice".
<<  Allora avete trovato quello che cercavate?  >> chiese l'uomo che seguiva Felipe.
<<  Si, ho capito quello che prova mio nipote per quella ragazza. Stasera attueremo il nostro piano e vedremo se mio nipote non correrà per salvare la sua amata rischiando per sino la sua vita  >>  pianificò l'uomo.
<<  Non capisco, che piano avete in mente?  >>  chiese l'uomo trattato come un servo da Felipe.
<<  Sciocco, stasera quella ragazza andrà nel bosco durante la tempesta e ovviamente Leon non permetterà che le capiti qualcosa così mentre lei sarà fuori Leon uscirà per salvarla rischiando la sua vita  >>  disse Felipe con un sorriso diabolico.
<<  Ma come faremo a fare andare quella ragazza nel bosco e come uccideremo Leon?  >>  chiese l'uomo 

<<  Per Violetta potremmo scrivere un biglietto mentre per Leon ci penserà la tempesta ad ucciderlo  >>  disse Felipe per poi ridere all'idea che il suo sciocco nipote possa rischiare la propria vita per una ragazza.
Arrivò l'ora di pranzo e Violetta e Ludmilla andarono in cucina a preparare il pranzo, una volta aperta la porta della cucina videro Leon sopra il bancone della cucina con la bocca piena di biscotti al cioccolato e, come al solito, Olga con il cucchiaio di legno in mano che lo sventola davanti a lui minacciandolo. Mentre sopra il tavolo Diego stava mangiando un'intera torta di mele e la vice cuoca, sempre con la scopa, che lo colpiva alle gambe cercando di farlo cadere e nessuno si era accorto della presenza di Ludmilla e Violetta.
Però quel caos venne interrotto dal grido di Ludmilla.
<<  BASTA!  >>  gridò la bionda facendo girare tutti dalla sua parte.
Quando Diego vide Ludmilla arrabbiata perse l'equilibrio e cadde a terra facendo cadere la torta sulla sua testa mentre Leon appena vide Violetta scese dal bancone della cucina inghiottendo tutti i biscotti che aveva in bocca e andando fuori dalla cucina lasciando Violetta a bocca aperta mentre Diego si pulisse, si alzò e corse da Leon.
Dopo che Violetta e Ludmilla aiutarono a sistemare preparano il pranzo e lo portano a Leon e Diego che erano nella stanza di Leon.
<<  Ci volete spiegare cosa stavate facendo o lo dobbiamo indovinare noi?  >>  chiese la bionda avvicinandosi a Diego che era seduto a lato del letto di Leon mentre Violetta si sedeva sulle gambe del re.
<<  Ci dispiace  >>  dissero i due insieme, le ragazze accettarono le scuse e gli diedero il pranzo.
Dopo andarono ad allenarsi, Ludmilla andò a lucidare il pavimento della sala del trono mentre Violetta andò a spolverare la libreria.
<<  Violetta grazie per aiutarmi  >>  disse Crumbs alla ragazza che non lo stava ascoltando presa da un libro che la faceva viaggiare con la fantasia.
<<  Violetta ti piace molto quel libro?  >>  chiese Crumbs compiaciuto.
<<  Si. Parla di una ragazza costretta a sposarsi con un uomo che non ama ed è pure costretta a separarsi dall'uomo che ama ma poi quando si separano la ragazza scopra di essere incinta ...  >> disse Violetta non finendo la frase pensando che la storia del libro era simile a quella di lei e Leon, tranne che lei non era incinta.
<<  Sai Violetta, quello era il libro preferito della regina Martina  >>  rivelò il maestro alla ragazza.
<<  Veramente?  >>  chiese contenta la ragazza.
Il maestro si limitò a scuotere la testa in segno di si.
Dopo venti minuti Crumbs uscì dalla stanza per prendere una cosa nel salone e intanto qualcuno entrò nella stanza per lasciare un biglietto e poi uscì molto velocemente senza farsi vedere da Violetta ma lei sentendo la porta sbattere si girò però non c'era nessuno, controllò bene e vide sul tavolo un biglietto, lo prese e lo lesse.
Biglietto 
<<  Violetta stasera incontriamoci nel bosco, non lo dire a nessuno e quando ci incontriamo fai finta di non avere letto il biglietto, vorrei che rimanesse una cosa nostra e poi stanotte voglio che tu stia soltanto con me senza interruzioni.
Leon   >>  
Fine Biglietto
Violetta lo strinse al cuore e divenne rossa a quelle parole che gli risuonavano nella testa  "stanotte voglio che tu stai soltanto con me "  immaginando la splendida serata che avrebbe passato con Leon, non vedeva l'ora che fosse arrivata la sera per stare con lui.
Come ogni pomeriggio Violetta e Ludmilla avevano portato una bibita a Leon e Diego alla fine dell'allenamento, appena si videro Violetta mantenne la promessa e non parlò del biglietto che teneva in tasca. Finalmente arrivò la sera e Violetta uscì dal castello senza farsi vedere e non preoccupandosi del tempo che era ovvio che ci sarebbe stata una tempesta ma a Violetta non importava.
Intanto al castello Ludmilla era tornata in camera ma non vedeva Violetta, preoccupata corse da Leon e Diego che come al solito avevano rubato del cibo dalla cucina e se lo stavano gustando nella camera di Leon, Ludmilla aprì la porta e preoccupata disse  <<  Violetta non è in camera e nessuno al castello sa dov'è  >>  
<<  Ludmilla sei sicura?  >>  chiese Leon alzandosi dal letto e andando nel corridoio.
<<  Si, sicurissima e sono preoccupata  >>  disse la bionda andando tra le braccia di Diego.
<<  Leon cos'è quello?  >>  chiese l'amico indicando un pezzo di carta a terra, Vergas lo raccolse e capì che era una trappola preparata da suo zio.
Corse nelle stalle, prese il suo cavallo e corse nel bosco a cercare Violetta mentre Ludmilla e Diego andarono a raccontare tutto a Crumbs.
Intanto Leon stava percorrendo quella strada da venti minuti e non aveva ancora tracce di Violetta, dopo un tuono fece spaventare il suo cavallo facendolo correre dalla parte opposta e facendo cadere Leon a terra ma per fortuna si era fatto solo dei graffi così si poté rialzare per continuare la ricerca della sua Violetta anche se il tempo era contro di lui e andava peggiorando.
Dopo altri venti minuti di cammino vide una figura appoggiata ad un albero che stava piangendo, si avvicinò e vide la sua Violetta.
<<  Violetta  >>  la chiamò Leon sorridendo, lei lo vide e si alzò correndo verso di lui e andando tra le sue braccia.
<<  Perché sei venuto tanto tardi? Credevo mi avessi preso in giro  >>  disse Violetta piangendo.
<<  No Violetta, quel messaggio era di mio zio, l'ha scritto fingendo di essere me per attirati qui, lui sapeva che ti sarei venuto a cercare e con le tempesta che sta per arrivare lui credeva che sarei morto  >>  spigò Leon mettendo il viso di Violetta tra le sue mani e asciugandole le lacrime con i pollici.
<<  Perdonami Leon sono stata una sciocca  >>  disse Violetta.
<<  No, avrebbe ingannato chiunque. Adesso dobbiamo a cercare un riparo  >>  disse Leon per poi incamminarsi con Violetta alla ricerca di un posto dove stare per quella notte.
Camminarono a lungo e il tempo era contro di loro, iniziava a fare anche freddo e Violetta lo sentiva molto bene, aveva un vestito a maniche corte e una gonna che le arrivava sopra il ginocchio. Leon si accorse che la sua amata stava congelando. Si tolse la giacca e gliela mise sulle spalle e la strinse a se, lei a quel gesto divenne rossa ma le piaceva il calore che gli stava dando Leon. 
Continuarono a camminare fino a che non trovarono una specie di baracca, si avvicinarono a una finestra e videro che era disabitata, entrarono, chiusero la porta con una sedia essendo che non avevano la chiave.
Non era molto grande, era composta da un solo piano e da una sola stanza, in un angolo c'era un enorme letto matrimoniale, in un altro c'era un tavolo e vicino un lavandino e in altri due delle sedie e ai muri dei quadri.
<<  Non sarà grande ma ci riparerà dalla tempesta  >>  disse Leon guardando il tempo peggiorare alla finestra.
<<  Secondo te quanto durerà?  >>  chiese Violetta sedendosi sul grande letto.
<<  Penso che entro domani mattina smetterà così potremo tornare ma per stasera dovremo restare qui  >>  disse Leon.
<<  Da soli  >>  disse Violetta diventando rossa  <<  Intendo dire solo noi due  >>  terminò attirando l'attenzione di Leon con quelle parole.
<<  Si, solo noi due  >>  disse Leon avvicinandosi a Violetta che era seduta nel letto.
Leon fece distendere Violetta e si mise sopra di lei iniziandola a baciare con passione, lei capì le intenzioni di lui e non si oppose. Leon iniziò a baciarle il collo e con la mano sinistra si reggeva per non schiacciare Violetta mentre con l'altra le toglieva il vestito. Intanto la ragazza gli toglieva la maglietta con difficoltà, era troppo presa dai baci del sovrano ma dopo molti sforzi ci riuscì e iniziò a massaggiare quei muscoli che erano su tutto il petto e lo sentiva gemere mentre, intanto era riuscito a toglierle il vestito.
Dopo un po rimasero nudi e Leon ammirò il corpo di Violetta che a lui sembrava la perfezione, le accarezzò la guancia ricominciando a baciarle il collo e entrando in lei diventando una cosa sola, continuarono così tutta la notte e si sentivano solo i loro sospiri e le loro voci scambiarsi frasi dolci e baci pieni di passione e amore.
Intanto alla villa Castillo, Francesca aveva capito di essere in pericolo, German non si sarebbe fermato pur di avere di nuovo Violetta e Thomas era della stessa idea.
<<  Cosa faccio?  Se scappo German si insospettirà ma se rimango mi ucciderà fino a che non gli avrò detto dove sono Violetta e Ludmilla. Non so più che fare.  >>   disse tra se e se Francesca.
Nella mente aveva mille domande e mille dubbi tutti su la sua adorata cugina Violetta, sul suo odioso zio, sulla sua migliore amica Ludmilla, su quel antipatico nobile Thomas e sul suo amato fidanzato Marco. Però quei pensieri vennero interrotti dal campanello, Francesca andò a vedere chi era, aprì lentamente la porta temendo che si trattasse o di German o di Thomas e invece si ritrovò davanti a se il suo amato Marco.
<<  Per fortuna che sei tu, temevo fossero German e Thomas  >>  disse Francesca correndo tra le braccia di Marco e facendolo entrare in casa.
<<  Francesca ho un piano per salvarti da German  >>  disse Marco sorridente.
<<  Che piano ?  >>  chiese curiosa la ragazza.
<<   Tu conosci il nascondiglio di Violetta e Ludmilla?  >>  chiese lui per essere sicuro.
<<   Si, ma perché me lo chiedi?  >>  rispose lei sempre più confusa.
<<   Andrai da loro stasera  >>  rispose Marco a grande sorpresa di Francesca.
<<  Cosa?!  >>  rispose Francesca sconvolta dal piano di Marco.
<<  Si, lui non sa qual'é il loro nascondiglio quindi non vi troverà mai  >>  spiegò Marco.
<<  E tu che farai? Se io scappo lui crederà che tu sai dove sono e ti tormenterà come sta facendo ora con me  >>  disse preoccupata la ragazza.
<<  Posso venire con te, così non saprà mai dove siamo  >>  disse l’amato.
<<  Allora si, stasera ce ne andremo  >>  disse Francesca abbracciando Marco.
<<  Bene e stasera porta solo quello che ti serve alle altre cose ci peseremo una volta arrivati  >>  spiegò Marco.
<<   Va bene, a stasera  >>  disse Francesca per poi baciare Marco.
Marco uscì e Francesca andò subito in camera sua a decidere cosa portare e come voleva Marco stava preparando solo il necessario e mise tutto in uno zaino. La sera arrivò presto e come promesso sotto la finestra di Francesca c'era Marco ad aspettarla in groppo a un cavallo e anche lui aveva uno zaino , Francesca prima lanciò lo zaino e Marco lo prese e poi saltò lei e ancora una volta Marco la prese e si diressero verso il nascondiglio di Ludmilla e Violetta, cioè il castello.
Intanto da Leon e Violetta era spuntato il sole che illuminava la stanza dall'unica finestra che c'era e nel letto abbracciati c'erano Violetta e Leon. Leon era sveglio da pochi minuti e stava accarezzando i capelli di Violetta sorridendo al ricordo della scorsa notte in attesa che lei si svegliasse, dopo alcuni minuti l’amata aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu il viso del suo amato che la fissava con gli occhi pieni d'amore e con un sorriso sulle labbra. I due si diedero un dolce bacio per darsi il buongiorno.
<<  Da quanto sei sveglio?  >>  chiese Violetta appoggiandosi al petto di Leon con l'orecchio teso al di sopra del cuore che sentiva i suoi battiti.
<<  Da pochi minuti, volevo perderti da mangiare ma non ho trovato niente, credo che dovremo aspettare di tornare al castello per mangiare  >>  disse Leon continuando ad accarezzarle i capelli.
<<   Allora dobbiamo iniziare a partire?  >>  chiese dispiaciuta Violetta, sapeva che al castello sarebbero stati da soli pochi minuti, invece li sono stati da soli tutta una notte, la loro notte più bella.
<<  Si, ma non ti preoccupare possiamo tornare qui tutte le volte che vogliamo, questo sarà il nostro posto speciale  >>  disse Leon risollevando Violetta.
Lei sorrise e ricominciarono a baciarsi per qualche minuto ma poi si prepararono per tornare al castello e quando uscirono con loro sorpresa videro il cavallo di Leon che era scappato quando aveva sentito quel tuono. Leon aiutò Violetta a salire e poi salì lui e andarono verso il castello.
Arrivarono in meno di venti minuti e Crumbs, Ludmilla e Diego li tormentarono di domande, però prima fecero colazione. 
 
NOTA AUTORE: Salve eccomi con un nuovo capitolo pieno di novità. Leon e Violetta hanno finalmente avuto la loro notte magica. Felipe userà quella notte come ha usato Violetta per fare del male a Leon? Francesca e Marco hanno preso la decisione di scappare. German li troverà? Come reagiranno Leon, Violetta, Diego, Ludmilla e Crumbs al loro arrivo? Recensite

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Capitolo 11
*** L'arrivo di Francesca e Marco ***


L’arrivo di Francesca e Marco

Quella mattina tutti erano in ansia per quello che stava succedendo davanti al portone: due ragazzi, un ragazzo e una ragazza, erano sopra un cavallo e chiedevano di entrare ma nessuno aveva intenzione di accontentarli.
<<   Come ve lo devo spiegare? Noi siamo degli amici di Violetta e Ludmilla, dovete lasciarci entrare   >>   ripete per l'ennesima volta Francesca.
<<   Avete delle prove?  >>  chiese la guardia che stava davanti al portone.
<<   Si, provatelo!  >>  si intromise Geltrude.
Francesca non sapeva cosa dire, come poteva dimostrare la sua amicizia con Ludmilla e Violetta. Non aveva niente, né foto né le lettere scritte da loro. Fino a che non venne il sovrano seguito da Diego e Crumbs.
<<   Chi siete?  >>  chiese il re avvicinandosi ai due ragazzi.
<<   Mio re, questi due ragazzi dicono di essere amici di due ragazze che lavorano qui  >>  dice la guardia che prima parlava con Francesca. I due ragazzi capirono che si trattava del re e iniziano ad innervosirsi.
<<   Mio re, siamo amici di Violetta e Ludmilla. Sappiamo che lavorano qui  >>  disse Francesca con aria nervosa.
<<   E voi chi siete?  >>  chiese il re un po curioso, credeva di sapere chi fosse ma voleva esserne sicuro.
<<   Io sono Francesca mentre lui è Marco  >>  rispose Francesca.
Leon la osservò per qualche secondo e poi fece cenno alla guardia di farli entrare, la guardia lo guardò sorpreso ma poi eseguì gli ordini.
<<  Venite con me e voi portate il cavallo nelle stalle  >> finì Leon per poi portare Francesca e Marco da Violetta e Ludmilla.
Intanto le due ragazze si stavano preparando per iniziare a lavorare essendo che nessuna delle due si era svegliate presto ed erano in ritardo.
<<  Perché non ti sei svegliata prima?  >>  chiese Violetta un po irritata.
<<   Io!? Guarda che toccava a te svegliarti presto oggi  >>  disse offesa la bionda.
<<   Io ho una scusa la tua qual'é?  >>  ribatté Violetta.
<<   Voi non siete cambiate per niente, sempre a litigare  >>  disse una voce a loro familiare.
Le due ragazze si girarono e quando videro la ragazza smisero di litigare e corsero ad abbracciarla dicendo in coro  << Francesca  >>  le tre iniziarono a parlare tutte insieme e non si erano accorte che nella stanza c'erano anche Leon, Diego, Marco e Crumbs che le guardavano sorridenti e ridendo mentre Leon era preoccupato dell'arrivo di Francesca. Se German li avesse seguiti? E se starà già arrivando per portare via Violetta? Aveva queste domande in testa e gli unici che potevano dargli delle risposte erano Marco e Francesca.
<<  Ascoltate, sono molto contento che vi siate ritrovate ma avrei delle domande da fare a Francesca e a Marco  >>  disse Leon con aria seria facendo girare tutti dalla sua parte.
Andarono in biblioteca e iniziarono fare delle domande.
<<  German lo sa che siete qui?  >>  chiese Leon.
<<  No, siamo scappati  >>  rispose Francesca determinata.
<<   Perché?  >>   chiese poi Diego.
<<   Perché la situazione stava peggiorando, aveva iniziato a picchiarci, voleva a tutti i costi sapere dove era Violetta   >>   spiegò Marco con la stessa determinazione di Francesca .
<<   Ha trovato delle lettere?  >>  chiese Crumbs.
<<  Una ma non sa dove siete  >>  disse Francesca.
I tre si guardarono e capirono che stavano dicendo la verità.
<<   Va bene, Francesca puoi dormire nella camera di Ludmilla e Violetta , manderò qualcuno ad aggiungere un letto . Mentre tu Marco dormirai nella camera tra la mia e quella di Diego  >>  spiegò Leon.
<<  Grazie mio re  >>  disse Marco.
 <<  Non la deluderemo mio re  >>  continuò Francesca 
<<  Chiamatemi Leon e datemi del tu  >>  disse Leon sorridendo.
<<  Allora tu sei Leon e tu sei Diego i fidanzati di Ludmilla e Violetta  >>  disse Francesca indicando prima Leon e poi Diego.
<<  E lui deve essere Marco  >>  disse Ludmilla indicando Marco.
Dopo, come promesso da Leon, qualcuno portò nella camera di Violetta e Ludmilla il letto per Francesca e Marco andò nella sua camera.
Da quel giorno erano passati due mesi, Leon, Diego e Marco avevano legato molto, così tanto che una volta Violetta, Ludmilla e Francesca li avevano trovati in cucina a mangiare non solo torte e biscotti ma anche salumi. Francesca non se l'aspettava da Marco.
Intanto Violetta era strana da un po di giorni e Ludmilla e Francesca avevano deciso di portarla dal medico senza dire niente a nessuno, neanche a Leon, perché forse sapevano di cosa si trattava. Una volta arrivate, il medico fece degli esami a Violetta e dopo un po di tempo finalmente uscì.
<<   Signorina Castillo lei è ...incinta, congratulazioni   >>  disse il medico sorridendo. Leo non disse nulla, si toccava la pancia incredula.
<<  Signorina è una bella notizia, no?  >>  chiese il medico confuso.
<<   Si ...è la notizia più bella che mi abbiano mai dato, grazie  >>  disse felicissima.
Violetta strinse la mano del medico e le tre ragazze tornarono al castello e si chiusero nella loro camera. Si misero tutte e tre sedute e discussero sul da farsi.
<<   Quando lo dirai a Leon?  >>  chiese la bionda.
<<    Oggi stesso  >>  disse Violetta con determinazione e sorridendo.
<<   Ma se non lo vuole?  >>  chiese Francesca preoccupata.
<<   Io credo che lo vorrà, forse è meglio che gli vada a parlare  >>  disse Violetta alzandosi dal letto ma Francesca e Ludmilla la fecero sedere di nuovo tirandola per le braccia e sedendosi vicino a lei.
<<  Vilu devi pensare a cosa dire  >>  disse la bionda.
<<   Si e come dirlo  >>  continuò Francesca.
Per venti minuti continuarono così fino a che alla loro porta bussarono proprio Diego, Marco e Leon.
<<   Salve ragazze  >>  dissero i tre per poi entrare.
<<   Di che parlavate?  >> chiese Diego prendendo Ludmilla per il braccio, sedendosi nel suo letto e mettendola sulle sue gambe.
<<  Niente di importante  >>  disse Ludmilla guardando Violetta.
<<   Sicure? Sembrate nervose  >>  disse Marco sedendosi sul letto di Francesca.
<<   Sicurissime  >>  disse Francesca sedendosi vicino a Marco e guadando Violetta e pur troppo per loro Leon se ne era accorto.
<<   Perché guardate sempre Violetta?  >>  chiese Leon sedendosi vicino alla sua ragazza.
<<  Leon possiamo andare a fare una passeggiata? devo parlarti  >>  disse Violetta facendolo preoccupare, lui non capiva cosa stesse succedendo ma comunque si limitò a dire si con la testa. I due andarono a fare una passeggiata nell'enorme giardino.
<<   Cosa volevi dirmi?  >>  chiese Leon confuso prendendo la mano di Violetta.
<<  Leon oggi sono andata dal medico perché in questi giorni non mi sentivo molto bene  >>  spiegò Violetta.
<<   Si, me ne ero accorto che stavi un po male. Cosa ti ha detto il medico?  >>  chiese premuroso il sovrano.
<<   Che era normale che stessi un po male perché io ...io sono ....  >>  cercò di parlare ma riusciva solo a balbettare.
<<   Tu sei? Mi puoi dire tutto, ti starò sempre vicino   >>  disse Leon accarezzandole la guancia.
<<  Io sono ...io sono incinta  >>  disse Violetta tutto d'un fiato sconvolgendo Leon che tolse la mano dalla guancia di lei.
<<  Ed è mio, giusto?  >>
<<   Si, è tuo  >>  rispose con le lacrime agli occhio che stavano per uscire per la paura che Leon non volesse il bambino.
<<   Sono felicissimo, mi sento l'uomo più felice di tutto il mondo  >>  disse Leon abbracciandola.
<<   Veramente?  >>  chiese Violetta incredula piangendo di gioia.
<<  Si, è quello che desideravo: una famiglia con te   >>  disse il futuro padre per poi mettere le sue mani sul ventre dell’amata e accarezzarglielo e poi baciarla sulle quelle gustose labbra.
I due tornarono al castello e dissero tutto, per sino i servi lo vennero a sapere e diedero una festa per le meravigliosa notizia e tutti promisero di aiutare Violetta.
Leon era stupito dell'amore dei suoi servi provavano per lui. 
Erano passati tre mesi e nel fra tempo Leon aveva chiesto a Violetta di sposarlo e lei aveva accettato però prima del matrimonio il regno doveva conoscere la futura regina.
Le porte del palazzo si aprirono e da li uscì il re e andò in piazza, tutti andarono intorno alla piazza per sapere cosa voleva dire il re.
<<  Salve, so che forse è ancora presto ma come mio padre mi sono innamorato di una ragazza e lei è incinta del nostro principe, volevo chiederle di sposarmi ma prima volevo che voi la conosceste per dirmi se volete o no una nuova regina e se volete lei  >>  Leon terminò di parlare dopo Violetta uscì dal portone con il pancione che si vedeva e andò verso di lui, tutti la guardavano e lei divenne rossa.
Finalmente arrivò dal suo re che le prese la mano e le fece cenno di girarsi verso il regno. Lei lo fece e iniziò a parlare  <<  Salve io sono Violetta, io non so se sarò brava come regina ma non voglio essere brava, voglio essere come voi mi volete, cercherò di prendermi cura sia del futuro principe che del vostro re. Non so cosa succederà ma voglio che voi sappiate che farò l'impossibile per essere la regina che vi manca e che vorreste avere  >>  Violetta finì di parlare e nessuno parlava.
Si sentivano solo delle voci parlare sottovoce e Violetta e Leon iniziavano a preoccuparsi fino a che il regno non iniziò a gridare  <<  Viva la regina Violetta, viva la regina Violetta  >>  gridarono tutti, i due amati scesero dalla piazza e andarono dentro la grande folla, tra strette di mano e abbracci finì il giorno e Violetta e Leon entrarono dentro a decidere la data del matrimonio.
Intanto alla villa Castillo, German aveva appena scoperto che Francesca e Marco erano scappati ma non solo lui aveva avuto la notizia, ma anche Thomas che era andato lì per avere delle novità su Violetta e invece aveva avuto solo un German infuriato per quello che era successo.
<<   Non è possibile, prima Violetta e Ludmilla e adesso Francesca e Marco.  >>  disse German infuriato per quello che era successo e facendo avanti e indietro per tutta la stanza.
<<  Adesso che si fa? le uniche persone che sapevano dove fosse Violetta sono scappate e la polizia non ha nemmeno un indizio di dove sia  >>  disse pensieroso Thomas.
<<   Ricordati che con lei c'è Ludmilla, quella ragazza è molto furba. Ha sempre un piano   >>  disse German.
<<   Impossibile che sia tanto furba  >>  disse Thomas incredulo alle parole del nobile.
<<   è riuscita a nascondere quattro ragazzi, compresa lei, alla polizia senza lasciare né tracce né un indizio di dove siano  >>  spiegò il nobile irritato dalla sfiducia del ragazzo.
<<   Forse è intelligente ma non riuscirà a fregare me  >>  disse Thomas sicuro di se.
<<  L'ha già fatto  >>  ribatte l’uomo.
<<   Cosa?!  >>  chiese stupito il nobile.
<<   Si, non hai trovato Violetta ed è via da quasi un anno, ha fregato tutti e due e anche tutte le squadre di polizia  >>  disse seccato German.
<<  Ho chiesto alla polizia di chiedere al re di fare un annuncio per la scomparsa delle ragazze ma mi hanno detto che il re non si può occupare anche di questo, lui ha un regno da governare  >>  disse Thomas irritato dalle parole che lui stesso stava pronunciando.
<<   Allora vai tu dal re  >>  disse German con filo di voce che però riuscì a farsi sentire da Thomas che rimase pietrificato da quella richiesta.
<<   Cosa?! E cosa gli dovrei dire? Una ragazza è scappata perchè non voleva sposarsi con me  >>  chiese Thomas giustamente, l'idea del nobile era folle.
<<  Partirai tra un'ora, ti darò un paio dei miei uomini e andrai dal re e gli dirai la verità però non tutta  >>  spiegò German.
<<   E cioè?  >> chiese il ragazzo.
<<  Che sono scomparse due ragazze, che sono scappate di casa per ragioni sconosciute. Se il re troverà Violetta e Ludmilla allora troveremo anche Francesca e Marco. Sono sicuro che sono andati da loro a nascondersi ma non sono soli, c'è qualcuno che li aiuta e di al re anche questo   >> spiegò il nobile per poi essere distratto da una voce a lui molto familiare.
<<   Sarebbe questo il piano?  Ingannare il re? Ludmilla a cinque anni faceva piani più convincenti del vostro  >>  disse una donna molto giovane, con i capelli lunghi e biondi e dagli occhi verdi.
<<  Angie?!  Perché sei venuta? Non ti vedevo dalla morte di Maria  >>  disse German infastidito dalla presenza della donna.
<<   Me ne ero andata per non essere tua complice di quello che stavi facendo a Violetta. Ma qualche giorno fa mi è arrivata la notizia della scomparsa di mia nipote e sono venuta qui il prima possibile perché pensavo che la scomparsa della tua unica figlia ti avrebbe cambiato, ti avrebbe reso più uomo. Ma mi sbagliavo   >>  spiegò Angie guardandosi intorno.
<<   La tua camera è di sopra, ce ne sono tante scegline una   >>  disse il re con freddezza per le parole che le aveva detto la donna. Angie prese le valige e andò di sopra.
<<  Tu che stai aspettando, vai!  >>  ordinò German facendo andare Thomas.
Il nobile partì per il castello e andò con due uomini del nobile German.
Arrivò prima dell'ora di cena e due guardie entrarono nella sala del trono mentre c'erano Diego messo, come sempre , ai piedi del trono con Ludmilla sulle gambe, Crumbs a lato destro vicino alla parete, Francesca e Marco appoggiati a terra sulla parete sinistra abbracciati e Violetta seduta sulle gambe del re che stava seduto sul trono.
<<   Cosa succede?  >>  chiese il re.
<<    C’è un nobile di nome Thomas Heredia che vorrebbe vedervi mio re  >>  disse la guardia. A quel nome tutti si preoccuparono, ma Crumbs ristabilì l'ordine.
<<  Violetta vieni vicino a me, mentre Marco e Francesca andate infondo alla sala e Ludmilla vai accanto alla porta e poi quando esce affacciati alla finestra   >>  spiegò Crumbs prendendo Violetta.
Tutti fecero come disse Crumbs e poi Leon fece cenno alle guardie di fallo entrare. Quando Thomas entrò Violetta chinò la testa per non farsi vedere in faccia per paura che la riconoscesse ma era troppo tardi, l’aveva già riconosciuto e aveva capito che il re era dalla loro parte, ma ci fu un particolare che lo pietrificò.
Il pancione di Violetta. Lei era incinta e Thomas non lo poteva accettare, doveva trovare l'uomo che l'aveva messa incinta e fargliela pagare. Però doveva pensarci dopo a quello, era davanti il re. Fece un inchino e rimase così aspettando l'ordine di alzarsi che però non voleva arrivare. Leon , come suo padre, ha sempre odiato queste formalità ma visto che quello inchinato era il nobile che voleva portargli via la sua Violetta ci provava gusta a vederlo ai suoi piedi.
<<  Cosa volete Heredia?  >>  chiese il re.
<<   Volevo denunciare la scomparsa di due ragazze. Sono scappate per ragioni che non conosciamo e vorremmo il vostro aiuto per trovarle  >>  spiegò Thomas restando inchinato.
Leon sapeva che mentiva e con freddezza gli rispose  <<   Quello è il compito della polizia non il mio  >>  
<<   Ma mio re, la polizia non ha idea di dove possano essere  >>  disse il nobile abbassando lo sguardo dal re.
<<  L'unica cosa che posso fare per voi è dispiacermi, nient'altro. Ora andate  >>
Thomas se ne andò e una volta fuori tornò subito da German per dirgli che aveva trovato Violetta.
 
NOTA AUTORE: Salve, eccomi tornata con un nuovo capitolo. Allora andiamo al capitolo. Sono arrivati Francesca e Marco, Francesca, Ludmilla e Violetta si sono riviste mentre Marco ha fatto amicizia con Leon e Diego. Poi Violetta scopre di essere incinta e quando lo dice a Leon lui è felicissimo e vorrebbe chiederle di sposarlo ma prima deve chiedere il consenso del regno, che glielo da. Però Thomas, andando al castello, scopre il nascondiglio di Violetta, Ludmilla, Marco e Francesca. Cosa succederà? Cosa farà German dopo avere scoperto che Violetta è nel castello? Come reagirà Angie? Recensite

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Capitolo 12
*** il pericolo dietro l'angolo ***


Il pericolo dietro l’angolo

Quella mattina come sempre seduto al trono,con i suoi amici e la sua futura sposa a guardarlo con quello sguardo pieno d'amore che lo faceva impazzire, c'era Leon che non credeva nemmeno alle sue stesse parole dette ieri alla sua amata.
Flashback
Thomas era uscito dalla sala del trono e Violetta aveva iniziato a sentirsi male, Crumbs la teneva per le braccia per non farla cadere a terra mentre tutti gli altri la andavano ad aiutare e per primo arrivò Leon molto preoccupato, Crumbs la lasciò per farla andare tra le braccia di Leon a cui si aggrappò.
<<   Se mi avesse vista? Se avesse visto Francesca o Marco o Ludmilla?  >>  chiese Violetta con gli occhi pieni di lacrime che uscirono mentre Leon la stringeva ancora di più a lei nel tentativo di farla calmare.
<<   Non ha visto nessuno di voi sennò avrebbe detto a uno dei suoi uomini di andare ad avvisare German  >>  disse Leon vedendo l’amata piegarsi in due dal dolore.
<<  Ma se non l'ha fatto perché sono incinta?  >>  
<<  Non credo che vederti incinta lo fermerebbe?  >>  ribatté il sovrano.
<<  Leon mi fa tanto male la pancia  >>  disse Violetta quasi gridando.
<<  Vilu è perché sei in ansia devi calmarti prima che succeda qualcosa la bambino  >>  spiegò il maestro avvicinandosi alla fanciulla che si calmò.
Fine Flashback 
Quella mattina ritornò una persona che a Leon anche solo la vista gli faceva ribollire il sangue, suo zio Felipe.
<<  Mio caro nipote, ho saputo che hai rischiato la tua vita per la tua futura sposa  >>  disse entrando sorridendo l'uomo, aveva un piano e questa volta non era da solo.
<<   Tu che ci fai qui?  >>  chiese Leon infastidito dalla vista di quell'uomo.
<<   Sapere se stavi bene dopo quello che ti è successo  >>  rispose l'uomo fingendo preoccupazione.
<<   Sono passati molti mesi da quel giorno, ti presenti ora a vedere se sto bene?  >>  chiese in modo ironico il sovrano.
<<   La notizia mi è arrivata tardi  >>  si giustificò l'uomo.
<<   Adesso che sai che sto bene puoi andare  >>  disse Leon con tono gelido che fece quasi rabbrividire Violetta mentre lo zio non sembrava preoccuparsene.
Felipe se ne andò senza dire nulla ma aveva un sorriso che preoccupava Leon e tutti gli altri, intanto che usciva dal castello ripensava a quell'affare invitante che gli aveva proposto quel nobile. German Castillo.
Flashback 
I due erano nella villa Castillo, nello studio del nobile, che era seduto sulla sua poltrona mentre Felipe sulla sedia da vanti a lui.
<<   Mi dica signore German  >>  disse Felipe all'uomo che lo guardava sorridendo.
<<   A quanto mi hanno riferito dei miei fidati amici lei vorrebbe diventare re, ma purtroppo il posto di suo fratello l'ha preso suo nipote Leon  >>  disse German.
<<   Si e a quanto mi hanno riferito lei sta cercando sua figlia ma cosa centra con mio nipote?  >>  chiese confuso, ma senza darlo a vedere.
<<  Lei l'ha vista quella ragazza dai capelli castani e un po mossi e dagli occhi nocciola?  >>  chiese il nobile.
<<   Si, l'innamorata di mio nipote che ha annunciato da poco di volere sposare  >>  rispose Felipe.
<<   Esatto, quella è mia figlia. Era scappata perché non voleva sposare l'uomo che avevo scelto per lei ma io ho un piano che farà diventare lei re e a me farà riavere Violetta  >>  disse German con un sorriso diabolico.
<<   Me ne parli, mi ha incuriosito  >>  
German gli rivelò il suo piano che fece persino rabbrividire Felipe.
<<   Impossibile  >> 
<<   Perché ?  >>  
<<   Con loro ci sono sempre Diego, Crumbs, Ludmilla, Francesca e Marco  >>  
<<   Chieda a degli uomini di stordire Diego e Crumbs mentre io mi porterò quasi tutti i miei per catturare Violetta, Ludmilla, Francesca e Marco ma voglio prima dire le ultime parole a Leon prima che lo catturiate  >> 
<<   Allora sono d'accordo e lo attueremo un mese prima del loro matrimonio  >>  
I due si strinsero la mano per rendere ufficiale il patto.
Fine Flashback 
Al ricordo di quel momento gli veniva da ridere, sapeva che questa volta sarebbe andato tutto secondo il suo piano.
Intanto era arrivata la sera e Violetta e Leon erano andati nel bosco per incontrare Jorge e avere la sua benedizione per il matrimonio, appena lo videro Leon corse ad abbracciarlo e anche Violetta, anche se aveva un po di timore che Jorge notò subito.
<<  Violetta che succede?  >>  chiese Jorge un po preoccupato.
<<    Siamo venuti per farti una domanda importante e sono un po preoccupata  >>  rispose sincera Violetta.
<<   Ditemi  >>  disse Jorge guardando entrambi negli occhi.
<<   Papà vorremmo la tua benedizione per sposarci  >>  disse Leon tutto d'un fiato.
Jorge guardò entrambi negli occhi e vide che lo desideravano davvero.
<<  Voglio che siate felici ma vilu mi prometti che ti prenderai cura di Leon ?  >>  approvò l’uomo.
<<    Si, mi prenderò cura sia di Leon che del bambino  >>  disse la ragazza abbracciando il futuro suocero con le lacrime agli occhi e dopo lei anche Leon lo abbracciò felice e dopo passarono tutta la notte a parlare del matrimonio e del bambino fino a che non arrivò una domanda…
<<   Che nome volete dare al bambino?   >>  chiese Jorge.
Leon e Violetta si guardarono un po confusi, non avevano pensato a un nome.
<<   Andiamo avrete delle idee  >>  insisté Jorge.
<<   Io avrei un'idea se viene maschio  >>  disse Violetta imbarazzata.
<<   Dillo  >>  dissero Leon e Jorge curiosi.
<<    Vorrei chiamarlo ....Jorge  >>  disse Violetta lasciando sconvolti entrambi i Vergas.
<<  Violetta non devi se non vuoi  >>  disse Jorge.
<<   Perché non volete?  >>  chiese un po delusa.
<<   A me piace, papà a te va bene?  >>  chiese Leon.
<<   Sarei onorato se vorreste chiamare vostro figlio come me  >>  disse Jorge per poi abbracciare Leon e Violetta.
<<  Tu hai delle idee se viene femmina?  >>  chiese Violetta.
<<  Si, vorrei chiamarla Maria  >>  disse Leon sorridendo.
<<   Sei sicuro?  >> chiese Violetta.
<<   Certo, tu vuoi?  >>  chiese Leon.
Violetta annuì con la testa e i due si baciarono.
Passò così la serata fino a che Leon e Violetta non tornarono al castello.
Il giorno dopo già di mattina in cucina mancavano i dolci, ovviamente i colpevoli erano Leon, Diego e Marco ma a metterli al posto era stato Crumbs, però non con il cucchiaio di legno ma con un bastone di legno, con un colpo svelto colpì Leon in testa, Diego nella gamba e Marco nella pancia . Mentre le cuoche ridevano Violetta, Ludmilla e Francesca accompagnarono i loro ragazzi a un tavolo nel salone per poi sedersi.
<<  Vilu non dovresti lavorare, dovresti stare al riposo  >>  disse Francesca.
<<   Si, da domani non lavori più  >>  ordinò Leon.
<<   Non dite sciocchezze  >>  replicò Violetta.
<<   Vilu se io fossi al posto tuo avrei smesso di lavorare il primo giorno che avrei scoperto di essere incinta  >>   disse Ludmilla.
<<  Vilu hanno ragione, devi metterti a riposo. Mentre noi due dobbiamo parlare di questa cosa  >>  disse Diego poi parlando con Ludmilla.
<<   Perché mi faresti lavorare pur sapendo che sono incinta di tuo figlio?  >>  chiese ironicamente Ludmilla.
<<   No, ma fino a che non arrivi al terzo mese puoi lavorare   >>  disse Diego.
<<   Te lo scordi anzi è fortunata Violetta che non ha avuto problemi durante questi mesi  >>  replicò alzando la voce.
Diego abbassò la testa in segno di sconfitta e Ludmilla gli accarezzo i capelli con aria di vittoria e tutti si misero a ridere a quella scena.
Però Leon non scherzava e infatti portò l’amata in braccio per tutto il corridoio però non stavano andando nella sua camera ma nella camera preferita del sovrano, dove c'erano il pianoforte e la chitarra.
Appena arrivati Leon posò delicatamente Violetta sul letto, prese la chitarra e iniziò a intonare una melodia.
No soy ave para volar
Y en un cuadro no se pintar
No soy poeta escultor
Tan solo soy lo que soy
Leon guardava Violetta con amore, un amore sincero e profondo. Violetta arrossiva ogni volta che la guardava con quello sguardo, ma lo adorava.
Las estrellas no se leer
Y la luna no bajare
No soy el cielo, ni el sol…
Tan solo soy
Violetta era rimasta incantata dalla sua voce, non riusciva a togliergli gli occhi di dosso e non voleva che smettesse di cantare 
Pero hay cosas que si sé
Ven aquí y te mostraré
En tu ojos puedo ver…
Lo puedes lograr, prueba imaginar
Violetta si mise seduta, lo abbracciò da dietro e si unì a lui 
Podemos pintar, colores al alma
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, sin tener alas…
Ser la letra en mi canción
Y tallarme en tu voz
Le loro voci insieme formavano una sinfonia perfetta, si guardavano negli occhi con tanto amore, così tanto che smisero di cantare e si diedero dei lunghi e dolci baci, continuarono fino a che non arrivò la sera.
Intanto alla villa Castillo German guardava dalla finestra i suoi uomini che si preparavano per il viaggio e intanto ricordava quello che è successo quando Thomas era tornato dal castello.
Flashback 
Thomas entra dalla porta infuriato e facendo avanti e indietro per tutta la stanza e più ricordava quello che aveva visto più gli ribolliva il sangue.
<<  Thomas che è successo?  >>  chiese il nobile preoccupato per la reazione del ragazzo.
<<  Ho trovato Violetta  >>  disse ancora più infuriato.
<<   Ragazzo è una buona notizia, allora dimmi dov'è?    >>   chiese il nobile.
<<  Al castello, con Ludmilla, Francesca e Marco e sono nascosti dal re e Violetta è....  >>  Thomas non riuscì a terminare la frase sconvolto per quello che aveva visto.
<<  Violetta è ...? Cosa ha Violetta?   >>  chiese in ansia German.
<<  Incinta e il padre mi hanno riferito da poco che è il re, ha chiesto il consenso al regno di sposarla è ha aggiunto che lei "è la madre del loro futuro principe"  >>  disse Thomas con il cuore spezzato.
In quel momento a German venne un piano tanto crudele che avrebbe perso Violetta per sempre e avrebbe avuto il disprezzo di Angie per tutta la vita ma non c'era altra soluzione.
Fine Flashback 
Intanto a castello era calata la sera e i ragazzi stavano andando a dormire e Violetta era sempre in braccio a Leon.
<<  Leon per favore fammi camminare  >>  chiese gentilmente Violetta e Leon la accontentò. Tutte le coppie si tenevano per mano mentre, accompagnati da Crumbs, andavano nelle loro stanze. Ma improvvisamente qualcuno colpì in testa Crumbs facendogli perdere i sensi. Leon, Diego e Marco corsero da lui ma vennero fermati da una coppia di uomini a testa mentre venivano separati dalle loro ragazze che si dimenavano nel tentativo di separasi da quella presa ma niente. I ragazzi gridavano di lasciarle, Leon dava ordini su ordini ma non intendevano obbedirgli anzi ridevano di lui mentre aumentavano la presa su Violetta facendolo infuriare, poi videro uscire da quella folla di presone .....
Il primo pensiero di Violetta fu " No. Non lui. Non è possibile"
 
NOTA AUTORE: Salve! Eccomi tornata con un nuovo capitolo pieno di emozioni, voglio ringraziare di cuore tutte quelle che mi seguono e dirgli che vi adoro ma adesso andiamo al capitolo. Leon e Violetta hanno chiesto il permesso a Jorge per sposarsi e Jorge ha acconsentito ma Felipe e German tramano alle loro spalle per farli separare e al castello è arrivato qualcuno di molto pericoloso. Recensite.

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Capitolo 13
*** La crudeltà riesce a spezzare l'amore ? ***


La crudeltà riesce a spezzare l’amore?

Il primo pensiero di Violetta fu “No. Non lui. Non è possibile "
Invece era proprio lui, era uscito da quella folla di persone con il suo complice andando al centro della stanza e guardando tutti i ragazzi negli occhi mentre il suo complice sghignazzava.
<<  Come ci hai trovati German?  >>  chiese Francesca determinata ma allo stesso tempo impaurita.
<<  Thomas vi ha riconosciuti ed è venuto da me  >>  disse sorridendo nel vedere quella scena.
<<  Tu sei il suo complice, giusto?  >>  chiese Leon infuriato.
<<  Si nipote mio. Io voglio una cosa che mi appartiene di diritto però tuo padre me l'ha rubato e poi anche tu l'hai fatto  >>  disse Felipe avvicinandosi al nipote che lo guardava con determinazione.
<<   So che parli della corona ma ti sbagli, mio padre ha avuto il trono da mio nonno prima che morisse perché lo riteneva meritevole di essere re mentre tu saresti stato solo un dittatore senza scrupoli, avresti trattato gli abitanti come schiavi e gli avresti fatto soffrire la fame  >>  disse con determinazione e senza paura il sovrano.
Lo zio lo guardava con il sangue che gli ribolliva. Era uguale a lui. Era uguale al fratello che aveva sempre invidiato e odiato. Fuori controllo dalla rabbia gli diede uno schiaffo, Violetta agì d'istinto e diede una gomitata agli uomini che la stavano tenendo e si liberò, era vicina al suo Leon fino a che a prenderla per il braccio non fu suo padre che la guardava con disprezzo , lei lo stava sfidando con lo sguardo e German perse la battaglia mentre vedere sua figlia disprezzarlo con lo sguardo, si sentiva morire dentro ma ormai non si poteva più tornare indietro. German ordinò a uno dei suoi uomini di portare via Violetta con gli altri mentre Leon nel vedere la sua amata portata via si dimenava nel tentativo di liberarsi e salvarla, gridava e dava calci. Niente. Non riusciva a liberarsi e poi si avvicinò German e gli sussurrò all'orecchio  <<  Non ti preoccupare per Vilu Thomas si saprà prendere cura di lei  >>  appena German disse queste parole a Leon gli si ribollì il sangue, stava per commettere una sciocchezza  <<  e riguardo tuo figlio, nemmeno per lui ti devi preoccupare, una settimana prima del matrimonio andrà in un posto migliore ma Violetta dovrà soffrire un po  >>  a quelle ultime parole German se ne andò ridendo mentre Leon si accasciò a terra, non provò ne rabbia ne furia, solo voglia di piangere, lo stava per fare fino a che non lo colpirono in testa, le ultime cose che ricordava erano le immagini sfocate di Violetta che si dimenava e piangeva mentre lo chiamava disperata.
Dopo lo portarono con Diego e Crumbs in cella mentre Violetta e tutti gli altri venivano trascinati fuori. Appena all'entrata, venuto per fare una piccola sorpresa, c'era Jorge che appena sentì tutto quel rumore si mise dietro un albero ad osservare, davanti l'entrata c'era Thomas con altri uomini e poi vide uscire Violetta trascinata dal padre per il braccio, dopo un po di tempo riuscì a liberarsi.
<<   Perché ci tieni tanto a quel Leon? Cosa ti ha dato di più di quello che ti ho dato io e di quello che ti potrebbe dare Thomas?  >>  chiese frustrato il nobile dal comportamento della figlia.
<<   Violetta io ti posso dare tutto quello di cui hai bisogno  >>  disse Thomas mettendosi a lato di German.
<<    Amore, lui mi ha dato amore  >>  disse correndo verso l'entrata per raggiungere Leon.
"Amore"  era da tanto che German non sentiva questa parola, German un tempo aveva provato amore per Maria ma poi dopo il patto fatto con la famiglia Heredia Maria cambiò e con lei il sentimento dell'uomo. German corse da Violetta infastidito da questo sentimento, la raggiunse e le diede uno schiaffo che la fece cadere a terra e non si preoccupo se si era fatta male o meno.
La vedeva piangere e non provava niente, stava alzando la mano pronto per darle un altro schiaffo, Violetta non diceva niente a parte gridare il nome del suo amato,  questo gesto faceva infuriare ancora di più German e proprio quando il nobile stava per continuare la sua azione Ludmilla e Francesca si liberarono e si misero sopra Violetta facendole da scudo piangendo disperatamente. German a quel gesto provò solo pena e lasciò stare la figlia.
A quella scena il cuore di Jorge si ristrette, non immaginava che un uomo si potesse comportare in questo modo per sino con la sua stessa figlia.
German riprese per il braccio Violetta caricandola sul suo cavallo e lo stesso successe a Francesca, Ludmilla e Marco e andarono nella direzione della villa.
Jorge entrava nel castello da una finestra senza farsi vedere da nessuno, sapeva che era colpa di suo fratello e voleva evitare altri problemi, era troppo presto per dire a tutti che era vivo. Andò in direzione delle celle dove vide rinchiusi in tre celle diverse Leon, Ctumbs e Diego, l'unico in piedi era Diego che raccontò tutto a Jorge, che dopo andò in cerca delle chiavi delle celle.
Intanto Violetta e tutti gli altri erano arrivati nella villa Castillo e German aveva chiuso Violetta a chiave nella sua stanza e lei era sdraiata nel suo letto a fissare il soffitto, fino a che non sentì la porta che si stava aprendo e speranzosa andò verso la porta a piccoli passi sperando fosse il suo Leon ma invece vide Thomas con un sorriso sul volto e che la fece arrabbiare.
<<  Cosa vuoi?  >>  chiese infuriata Violetta.
<<   Solo salutare la mia futura sposa  >>  disse Thomas felice sapendo di avere vinto ma invece no e non avrebbe mai vinto la cosa più importante...il cuore di Violetta.
<<   Non sarò mai la tua sposa, io non ti amo e non lo farò mai e poi io mi devo sposare con Leon  >>  disse indietreggiando da quel ragazzo. Il nobile perse le staffe e infuriato fece sbattere Violetta contro la parete e la bloccò con il corpo e con la mano percorse il profilo della ragazza fino ad arrivare alla pancia , pensò con rabbia al fatto che Violetta avesse offerto il suo corpo e il suo cuore ad un'altro uomo che non era lui.
Cosa aveva in più Leon? Perché Violetta amava Leon e non lui? Thomas non faceva altro che farsi queste domande, non lo riusciva a capire ...forse era perché lui era il re ...no, Leon era diventato re dopo che Violetta era scomparsa cioè quando era arrivata a castello.
<<   Cosa? Cos'ha Leon in più di me? Perché ami lui e non me?  >>  chiese Thomas infuriato e confuso.
<<   Perché lui mi ha dato una cosa che tu non potrai darmi mai  >>  disse Violetta tramando ma dicendolo con determinazione.
<<  Cosa? Cosa ti ha dato?  >>  chiese più confuso di prima Thomas.
<<  Amore ...mi ha dato amore  >>  disse Violetta determinata.
<<  Io te lo posso dare, devi solo darmi una possibilità   >>  disse Thomas avvicinando una mano al viso di Violetta ma subito lei gli diede uno schiaffo facendolo allontanare.
<<   Non mi toccare! Io amo Leon e lo farò per sempre, è lui l'uomo che voglio sposare ed è lui il padre di mio figlio  >>  disse Violetta gridando convinta contro Thomas. Il cuore del nobile a quelle parole si spezzò, non poteva competere con Leon...lui ha vinto ...non Thomas. Però anche con il cuore spezzato non voleva essere l'unico a soffrire e Violetta si doveva dimenticare di quell'uomo.
<<  Non dovresti più pensare a lui  >>  disse Thomas allontanandosi dalla ragazza.
<<   Che vorresti dire?   >>  chiese Violetta confusa dalle parole del ragazzo.
<<   Voglio dire che dopo che ce ne siamo andati Leon è stato portato nelle prigioni e dopo suo zio ha detto dei suoi uomini di ....mettergli fine  >>  disse Thomas andando verso la porta mentre Violetta a quelle parole si mise seduta sul pavimento trascinandosi sul muro e portandosi le mani sulla bocca a mo di megafono.
<<  No, non è vero ....non può essere  >>  disse la ragazza iniziando a piangere mentre fuori dalla porta Ludmilla, Francesca e Marco avevano sentito tutto il discorso.
<<   Si invece. Mentre riguardo al bambino non ti preoccupare raggiungerà il padre...ma a fare questo ci penserà tuo padre  >>  disse Thomas per poi andarsene.
Violetta iniziò a piangere disperatamente pensando al suo amato Leon.
Non ci voleva credere. Non poteva essere morto. Poi entrarono Francesca, Marco e Ludmilla.
<<  Non gli devi credere, Leon starà sicuramente bene  >>  disse Ludmilla aiutandola ad alzarsi.
<<   Si, Leon è forte e poi dalla sua parte ci sono Diego, Crumbs e suo padre  >>  disse Marco aiutando Francesca e Ludmilla a fare distendere Violetta sul suo letto.
<<  Per non parlare dei servi del castello, non lo lasceranno morire  >>  disse Francesca.
<<  Grazie ragazzi ma ora vorrei restare da sola  >>  disse Violetta mettendosi sotto le coperte, i ragazzi uscirono e Violetta iniziò a piangere.
Per tutta la notte non fece che piangere fino a che non arrivò il giorno dopo e si alzò dal letto, poi nella sua stanza entrò German, la sua presenza fece rabbrividire Violetta.
<<  Violetta ti stai per sposare, non puoi permetterti distrazioni  >>  disse German guardando la pancia della figlia, lei se ne accorse e indietreggiò fino a che non tocco la parete.
<<   Ti prego è l'ultima cosa che mi resta di lui  >>  disse Violetta sedendosi a terra aiutata dalla parete che la fece scivolare fino a terra.
<<  Proprio per questo, lo devi dimenticare  >>  disse German avvicinandosi pericolosamente alla figlia.
<<    Ti prego no ....ti prego  >>  supplicò la fanciulla ricominciando a piangere mentre il padre ormai abbastanza vicino a lei alza il pugno in aria preparandosi a scagliarlo.
Intanto al castello Jorge aveva trovato il modo di prendere le chiavi e scopre anche qualcosa in più. Va a liberare Leon e gli altri.
<<  Papà sono contento che tu sia qui  >>  disse il ragazzo correndo tra le braccia del padre.
<<  Leon tu sai quali sono le intenzioni di German?  >>  chiese Jorge preoccupato.
<<  Si, vuole che Violetta sposi Thomas e vuole anche uccidere il bambino e lo farà prima del matrimonio  >>  disse Leon infuriato.
<<  allora ci dobbiamo sbrigare perché le nozze saranno domani   >>  avvisò Jorge 
Leon, Diego e Jorge corsero alla villa Castillo mentre Crumbs avvisava tutto il castello dell'accaduto e, ovviamente, si erano schierati tutti dalla parte dei sovrani e corsero per la piazza a raccontare l'accaduto, il regno era ormai contro German ed era con Leon, Violetta e il futuro principe.
 
 
NOTA AUTORE: Salve! Eccomi tornata con un nuovo capitolo ringrazio di cuore a tutte le persone che mi seguono e che lasciano quelle meravigliose recensioni che amo e che voglio sempre leggere, adesso andiamo al capitolo. German e Felipe attuano il loro piano e riescono a separare Violetta e Leon. Francesca, Ludmilla e Marco restano vicino a Violetta e la aiutano a superare le bugie di Thomas e German mentre Diego, Crumbs e Jorge aiutano Leon a scappare dalla prigione e corrono alla villa Castillo e intanto Crumbs va dai servi a raccontare tutto e loro poi vanno in piazza a raccontare tutto e così tutto il regno è contro German. Cosa succederà? Recensite

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Capitolo 14
*** E vissero felici e contenti ***


E vissero felici e contenti

Alla villa Castillo Violetta era seduta sul pavimento con la schiena appoggiata alla parete, era impaurita e rabbrividiva a ogni passo che faceva il padre per avvicinarsi a lei e quando era abbastanza vicino alzò il pugno per scagliare un colpo abbastanza forte per compiere la sua azione.
German sapeva che se ne sarebbe pentito e che con quel colpo non avrebbe perso solo sua figlia e suo nipote ma anche la sua umanità. Uccidere un bambino non ancora nato non era umano, uccidere il proprio nipote non era umano.
Stava per dare il colpo decisivo, vide Violetta stringere più che poteva la pancia e chiudere gli occhi sperando che fosse solo un brutto sogno o che Leon la venisse a salvare ma nessuno poteva salvare quella creatura innocente dalla crudeltà di quel mostro ....fino a che a trattenere il suo pugno fu proprio Angie, che poi gli diede uno schiaffo facendolo indietreggiare. L'uomo si toccò la guancia che aveva ricevuto il colpo, alzò lo sguardo e incontrò quello della donna infuriata e delusa, l'uomo si ritirò amareggiato e anche un po grato alla donna per averlo fermato.
Intanto la zia correva dalla nipote impaurita e in lacrime, le due si abbracciano ma Violetta non trovava pace, non riusciva a capire…
<<   Dimmelo zia  >>  disse Violetta in lacrime.
<<    Cosa?  >>  chiese Angie tenendo la nipote tra le braccia.
Intanto entrano Francesca, Ludmilla e Marco che non facevano altro che piangere a quello spettacolo orribile.
 <<   Perché lo odiano? è solo un bambino, una creatura che ancora non è nata...è suo nipote perché lo stava per uccidere? Dimmelo! Per favore, dimmelo.  >>  chiese la povera ragazza  piangendo e gridando mentre Angie cercava di farla calmare ma in quel momento solo Leon la poteva fare calmare.
Solo Leon poteva farle tornare il sorriso ma più pensava al fatto che ormai non l'avrebbe più visto, che non sarebbe più stata tra le sue forti braccia che la facevano sentire al sicuro, il suo profumo, i suoi occhi che la facevano volare e i suoi baci che le facevano raggiungere il paradiso...ma adesso non c'era più…
Intanto Jorge, Diego e Leon stavano percorrendo il bosco ma si fermarono cinque minuti stremati per avere corso tutta la notte.
<<  Leon renditi conto che è una pazzia  >>  disse Diego appoggiandosi ad un albero con la schiena poggiata verso il tronco.
<<  Cosa?   >>   chiese Leon steso sull'erba.
<<  Arrivare li senza un piano   >>  disse Diego riprendendo fiato.
<<   Ha ragione. Come facciamo a impedire il matrimonio e a salvare Violetta e tutti gli altri?  >>   chiese Jorge sedendosi sull'erba.
<<   Per prima cosa dovremmo salvare Violetta così impediremo il matrimonio e poi mentre tutti ricominceranno a cercarla salveremo anche gli altri  >>  disse Leon.
<<   Sarebbe un ottimo piano figliolo se non fosse per un piccolo problema  >>  
<<  Quale?  >>  chiese confuso Leon.
<<  Domani è il matrimonio ma se continuiamo così arriveremo proprio domani  >>  disse Jorge.
Leon si alzò da terra con uno scatto e guardò il migliore amico e il padre sorridendo.
<<  Conosco quello sguardo ....hai un piano  >>  disse Diego tirandosi su felice.
<<  Che cosa vuoi fare Leon?  >>  chiese Jorge alzandosi su.
Leon si limitò a ricominciare a correre e Jorge e Diego lo seguirono confusi sul da farsi.
Intanto al castello i servi erano ancora tutti fuori mentre Crumbs e Olga stavano discutendo sull'enorme balcone e guadavano e sentivano tutto il regno gridare il nome del loro amato re e della loro regina.
<<    Lo sai che adesso gli devi dire la verità  >>  disse la cuoca guardando il maestro con lo sguardo perso tra la grande folla.
<<   Non posso  >>  disse Crumbs chinando la testa.
<<   Perché?  >>  chiese Olga.
<<   Perché Jorge mi ha detto di non dire niente e non lo posso tradire  >>  disse l’uomo.
<<    Secondo me è stato proprio lui a dirti di dirlo a loro   >>  disse la cuoca.
Nella testa del maestro si ripetevano le parole del sovrano   <<  Crumbs dillo a Leon e anche ai miei più fidati amici  >>  ....Crumbs finalmente capì. Jorge non si era mai fatto chiamare re ...si era sempre voluto fare chiamare "Padre, fratello e amico" ...come amici più fidati intendeva i suoi sudditi.
Crumbs si precipitò al portone e lo aprì, andò al centro della piazza senza timore e tutti si girarono verso di lui, lo avevano sempre visto prima accompagnare Jorge e poi Leon.
<<  So che per voi sono un estraneo ma io al contrario vi ho sempre visti mentre consigliavo Jorge e mentre facevo studiare Leon, io non li ho abbandonati e loro non hanno abbandonato voi però c'è una cosa che dovreste sapere ....Jorge è.....vivo  >>  disse Crumbs mentre tutto il regno lo guardava con sorpresa, nessuno credeva alle sue parole ....loro avevano pianto il loro sovrano qualche tempo fa e adesso il sogno che fosse vivo poteva rimanere solo quello, un sogno.
<<   So che può sembrare falso tutto quello che vi sto dicendo ma è vero! Jorge è vivo e sta andando a salvare Violetta con Leon e Diego perché German Castillo, il padre di Violetta, la vuole costringere a sposarsi con un'altro uomo e se questo succederà ucciderà anche il vostro principe perché il figlio di Violetta è anche il figlio di Leon e lui non li vuole perdere e dopo questo lo zio di Leon, Felipe Vergas, ucciderà anche lui e al trono passerà Felipe e manderà il regno in miseria. Adesso ha bisogno del vostro aiuto  >>  Crumbs terminò e per qualche minuto ci fu un silenzio di tomba ma poi tutti lo guardarono e gridarono in inno di battaglia, nessuno era dalla parte di German e l’uomo era sicuro che avrebbe perso.
Intanto alla villa Castillo era calata la sera e fuori appostati dietro un albero c’erano Leon, Jorge e Diego.
<<  Violetta è li dentro ...sono contento di sapere che almeno stanno tutti e due bene  >>  disse Leon con un piccolo sorriso per il sollievo.
<<   Ma che vuoi fare Leon?  >>  chiese Diego.
<<   Si, figliolo non ci hai detto il tuo piano  >>  sottolineò Jorge.
<<   Dobbiamo aspettare domani mattina  >>  disse Leon.
<<    Cosa?! La possiamo salvare, entriamo!  >>  disse Diego.
<<    No...perché se ne accorgerebbero  >>  disse Jorge capendo dove voleva arrivare il figlio.
<<    Mi volete spiegare? Questo si chiama telepatia tra padre e figlio ma io non sono un Vergas quindi volete parlare?  >>  spiegò Diego frustrato per la situazione.
<<   Non capisci? All'entrata della stanza di Violetta ci saranno due guardie a controllarla e sicuramente se noi la portassimo via se ne accorgerebbero ancora prima che noi uscissimo dalla stanza e così verremmo catturati  >>  spiegò Leon serio.
<<   Va bene  >>  disse Diego calmandosi.
I tre si rifugiarono nel bosco aspettando che venga il giorno dopo, intanto Leon fissava la sua amata addormentarsi tra le lacrime.
La mattina arrivò subito per Violetta e nella sua stanza entrarono cinque serve pronte per vestirla per il matrimonio, ovviamente avevano scelto un abito molto grande essendo che lei era al nono mese.
Una volta finita se ne andarono e Leon ammirava la sua amata vestita da sposa e continuava a pensare che fosse bellissima anche se voleva che fosse il suo di matrimonio, la continuava a fissare fino a che lei non si mise a terra a piangere, gli si spezzò il cuore mentre vedeva la sua Violetta in quello stato.
Dopo Leon, Diego e Jorge andarono davanti il cancello e dietro qualche albero aspettavano gli aiuti che Crumbs doveva avvisare.
Intanto il matrimonio si stava celebrando nel grande salone della villa dove tutti gli invitati stavano guardando il matrimonio e il prete lo stava celebrando.
Erano quasi arrivati alla parte del si e a Violetta scese una lacrima che Francesca, Ludmilla e Marco videro, Francesca iniziò a piangere e nascose il suo viso nel petto di Marco mentre lui la stringeva e tentava di trattenere le lacrime e Ludmilla piangeva nascondendo il suo viso tra le sue mani.
<<  Se ci sono persone contrarie a questo matrimonio parlino ora o tacciano per sempre  >>  disse il prete per poi alzare lo sguardo verso le persone.
Thomas non si girò convinto che nessuno si sarebbe opposto mentre Violetta chinò la testa aspettando un salvataggio che poi arrivò...si sentirono sbattere le porte e accompagnate da una voce che gridò  <<  io sono contrario  >>  
Violetta conosceva bene questa voce ma le sembrava impossibile che fosse lui fino a che non girò il viso, come fecero tutti gli invitati, e vide il suo Leon. Violetta guardò Thomas con aria fredda per poi dargli bouquet in mano e correre tra le braccia del suo Leon che poi la strinsero in un forte abbraccio, si guardarono negli occhi e si diedero un bacio lungo e passionale che lasciò senza parole gli invitati a quel matrimonio sbagliato.
Poi dalla porta entrarono Diego e Jorge, Ludmilla andò tra le braccia di Diego mentre Francesca e Marco andarono da Jorge.
German si sentiva preso in giro, così mentre nessuno lo guardava prese una spada e attaccò da dietro Leon ma il re sospettava che il nobile si comportasse così quindi ne prese una pure lui e si difese dall'attacco e mentre i due iniziarono un duello Violetta venne trascinata lontano dai due dai suoi amici.
German continuava a scagliare colpi mente Leon li evitava con la sua agilità.
<<  Non capisci che devi stare lontano da mia figlia e non capisci nemmeno che devi morire ...  >>  disse German infuriato.
<<  Sei tu che non capisci che un padre deve volere il bene della propria figlia   >>  disse Leon con freddezza.
Intanto alle spalle di Jorge si avvicina con lentezza Felipe tenendo in mano una spada, l'unica ad accorgersene fu Violetta che prese una spada e la passò a Jorge avvisandolo di Felipe e anche i due iniziano una battaglia.
Jorge e Felipe raggiunsero gli altri sfidanti e mentre Jorge raggiunse la parte di Leon aiutandolo, Felipe andò al fianco di German. Dopo un po tutti e quattro si ritrovano con i vestiti strappati e con il sangue che usciva dalle loro ferite, Violetta stanca di quel combattimento andò al centro tra i quattro sfidanti e si mette davanti a suo padre interrompendo il duello.
<<  se prima vorrai colpire Leon dovrai passare su di me  >>  disse Violetta piangendo.
German non ci credeva si sarebbe spostata. Impugnò la spada, si avvicinò a Violetta e facendo finta di attaccarla alzò la spada, mentre Leon stava per intervenire Violetta chiuse gli occhi aspettando il colpo che non arrivò.
<<  moriresti per lui ....perché?  >>  chiese il padre confuso abbassando la spada.
<<   Perché lo amo  >> disse Violetta aprendo gli occhi.
<<   L'amore non esiste Violetta. Una volta anche io credevo che esistesse ma invece mi sbagliavo   >>  disse German.
<<   Se parli di Maria lei ti ha sempre amato  >>  disse Angie mettendosi accanto a Violetta.
<<   Ti sbagli, mi ha sposato solo perché sono un nobile, all'inizio me lo dimostrava ma poi è cambiata  >>  
<<  Pensaci ...è cambiata dopo che hai fatto il patto con gli Heredia. Maria credeva che tu volessi una famiglia felice, dove l'unica cosa che contava era l'amore invece ...tu volevi solo i soldi e per averli sei arrivato al punto di vendere tua figlia   >>  spiegò Angie piangendo a quel ricordo.
German si inginocchiò per poi posare le mani a terra e iniziare a piangere  <<  Perdonami ....ti prego perdonami Violetta  >>  Violetta corse tra le braccia di Leon che fece cadere la spada a terra per stringere a se la sua amata.
<<  Invece tu? Tu hai spiegazioni del perché mi hai portato via il trono? Io sono il maggiore ma il regno è passato a te...perché?  >>   chiese Felipe guardando il fratello con disprezzo.
<<  A questo posso rispondere io   >>  disse Crumbs mettendosi davanti Felipe  <<  vostro padre ha dato il trono a Jorge perchè lo riteneva più saggio  >>  disse Crumbs per poi essere interrotto da Felipe.
<<   Ma sono io il maggiore, il regno doveva spettare a me  >> disse Felipe infuriato.
<<   Tuo padre sapeva che tu avresti governato con il pugno di ferro, avresti speso ogni soldo del regno solo per i tuoi comodi e avresti sfruttato gli abitanti, mentre Jorge avrebbe governato in modo giusto e saggio ma non si sentiva pronto, voleva lasciarti il regno ma vostro padre non voleva  >>  spiegò Crumbs spostandosi e dando la parola a Jorge.
<<  Dimmi è la verità?  >>  chiese Felipe buttando a terra la spada.
<<  Si, io non mi sentivo pronto infatti il primo giorno non ero tranquillo e non lo sono stato per molti giorni fino a che non ho conosciuto Martina, dopo che ci siamo sposati ed è arrivato Leon è stato tutto molto più semplice perché avevo mio figlio e mia moglie ad aiutarmi. Ho sempre cercato di farti andare d'accordo almeno con tuo nipote ma tu non volevi e così hai portato anche lui ad odiarti  >>  
Felipe si inginocchiò e chinò la testa   <<   Ho sempre provato disprezzo per mio padre ...ho cercato di uccidere mio fratello e mio nipote e per avere cosa poi? Una sedia grande e una stupida corona quando potevo avere l'amore di mio fratello e mio nipote. Jorge e Leon perdonatemi se l'ho capito troppo tardi   >>
Da quel giorno era passato un mese, German e Felipe erano stati portati in prigione e due settimane fa arrivò un bel regalo al regno e non solo a loro: era arrivato il principino Jorge Vergas che Violetta e Leon aveva presentato al regno e che avevano subito amato.
Mentre oggi si festeggiava una cerimonia importante in piazza...il matrimonio di Leon e Violetta. Al centro della piazza a fare da testimoni c’erano Diego e Marco e a celebrare questa cerimonia c'è il re Jorge vergas, mentre a fare da damigelle c’erano Francesca e Ludmilla che si occupavano nel frattempo del piccolo Jorge e nervoso a chiedere aiuto al padre c’era lo sposo, che era anche il principe, Leon Vergas e fare la sua entrata era Violetta accompagnata da Crumbs.
<<  Vi di chiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa  >>  disse Jorge guardando i due nuovi sposi darsi il loro primo bacio da sposati. Tutti applaudirono a quel bacio ma non solo loro anche tutto il regno che era stato invitato alla cerimonia.
E VISSERO FELICI E CONTENTI.
FINE
 
 
NOTA AUTORE: Salve eccomi con il gran finale e voglio ringraziare di cuore tutte le meravigliose persone che mi hanno seguito fino a qui, ma adesso andiamo al capitolo. Angie salva Violetta e il bambino da German mentre Leon, Jorge e Diego arrivano alla villa Castillo con il piano di intervenire durante il matrimonio che funziona infatti lo interrompono e riescono a salvare Violetta e tutti gli altri ma German e Felipe non si arrendono e attaccano alle spalle Leon e Jorge ma Violetta li avvisa e i quattro iniziano a duellare fino a che Violetta, Angie e Crumbs non li fermano spiegando quello che veramente era successo invece di quello che credevano e dopo German e Felipe chiedono il loro perdono ma era ormai troppo tardi . Poi finalmente il principe nasce e lo chiamano Jorge e dopo molti ostacoli Violetta e Leon riescono a sposarsi e a celebrare il matrimonio e Jorge. Spero vi sia piaciuto il capitolo e la storia. Lasciate le ultime meravigliose recensioni.

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