Sette Coppie Per Sette Vizi

di SweetPandemonium
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Accidia - MattXZacky ***
Capitolo 2: *** Invidia - MattXMichael ***
Capitolo 3: *** Ira - JussiXJyrki ***
Capitolo 4: *** Superbia - CoreyXJoey ***
Capitolo 5: *** Gola - JephXFrank ***
Capitolo 6: *** Avarizia - JonneXLarry ***
Capitolo 7: *** Lussuria - AndreasXEric ***



Capitolo 1
*** Accidia - MattXZacky ***


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Disclaimer: naturalmente niente di quello che scrivo è vero, è tutto completamente uscito dalla mia testolina. Queste situazioni non si sono mai verificate e magari Matt è il meno pigro di tutti xD

Buona lettura!

E recensitee please! Baci

 

 

 

Accidia

 

Avenged Sevenfold

 

MattXZacky

 

Era venerdì sera e Matt era seduto sul divano con i piedi sul tavolino li davanti.

- Ehi Matt! Amore! – lo chiamò Zacky entrando zompettando in soggiorno.

- Ciao tesoro – salutò il cantante continuando a fare zapping.

- Mattie usciamo stasera eh? Eh? Eh? – gli chiese speranzoso il chitarrista piegandosi davanti a lui e impedendoli la visuale dello schermo.

- Uscire? Noo, non mi va – rispose cercando di vedere qualcosa da sopra la testa del suo ragazzo.

- Come no? Dai Matt è venerdì! Usciamo! – lo incitò prendendogli una mano e scuotendola.

- No, Zacky dai. Non mi va. Davvero. –

- Matt!! – continuò ad insistere.

- Ho detto di no Zack! Basta! E stai fermo! – esclamò sfilando bruscamente la sua mano dalla presa del più piccolo.

Zack ne rimase contrariato.

- Ah, è cosi? Bene. Vuol dire che troverò un altro per uscire – gli disse serio, alzandosi e avviandosi verso il telefono.

Matt lo guardò scettico.                                           

Zacky fece finta di comporre un numero sul cordless. E aspettò.

- Ehi ciao Frank! Sono Zacky! – esclamò poi. Matt spalancò gli occhi e si alzò in un balzo.

- tu tu tu tu tu tu tu –

- Si, io sto bene tu? – chiese a vuoto.

- tu tu tu tu tu tu tu –

- Senti, ti andrebbe di uscire insieme stasera? A Matt non va…ma io ho voglia di divertirmi! –  disse guardando fisso il suo ragazzo. Un sorriso ironico si stese sulle sue labbra quando Matt strinse i pugni e digrignò i denti.

- tu tu tu tu tu tu tu –

- Davvero? Si! Bene! Mi passi a prendere tu? – chiese ancora mentre batteva soddisfatto il piede sul pavimento.

- tu tu tu tu tu tu tu –

- Oh, stupendo. Sei un tesoro Frankie!Grazie mille! Ci vediamo dopo! – concluse mettendo giù una chiamata mai iniziata.

- Beh, non preoccuparti ora. Puoi continuare a guardare la tv se vuoi. Io stasera vado a divertirmi…- disse allora guardando con un sorriso a 32 denti il suo ragazzo che fremeva dalla rabbia.

- TU NON VAI DA NESSUNA PARTE SENZA DI ME! – urlò allora Matt.

- Ma come scusa? Non avevi detto che non ti andava di uscire? E io che ho chiamato Frank per non farti uscire controvoglia! – rispose sarcastico Zacky guardandolo con uno sguardo innocente. 

Matt ridusse gli occhi ad una fessura poi si girò di scatto e camminò deciso verso la loro camera da letto.

Dieci minuti dopo ne uscì perfettamente vestito e sistemato.

- Bene. Usciamo. – disse risoluto guardando verso il suo ragazzo seduto sul divano.

Zacky sorrise vittorioso. Non poteva crederci. Allora funzionava davvero!

E pensò che molto probabilmente a casa Iero/Way quella stessa scena si era appena ripetuta, come tutte le volte in cui Gerard non voleva uscire.

Avrebbe dovuto offrire una birra al piccolo Frank.

 

 

The End

 

 

Vale

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Capitolo 2
*** Invidia - MattXMichael ***


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Invidia

 

Bullet For My Valentine

MattXMichael(Padge)

 

 

Michael era seduto sul divanetto della sala prove e guardava, imbronciato e con le braccia conserte, Matt, il suo Matt, parlottare con Jay.

Ma che cazzo avevano quei due da dirsi tutto il giorno?

Sempre così, ogni santo giorno, uno vicino a l’altro, a sussurrarsi cose nelle orecchie, o a ridacchiare o guardarsi seriamente mentre uno consolava l’altro per motivi oscuri a tutti tranne che a loro.

A Michael dava immensamente fastidio! Voleva parlarci anche lui ogni tanto con il cantante.

Insomma, se voleva sperare di avere anche una minima possibilità almeno doveva parlarci qualche volta no? Non poteva limitarsi solo a suonare sotto la sua voce!

Innervosito dall’intera situazione il chitarrista si alzò e raggiunse il distributore automatico di merendine e schifezze varie.

Era depresso e lo zucchero aiutava.

 

Matt vide Michael alzarsi ed allontanarsi.

- Vedi? Non mi parla! Non si avvicina neanche per sbaglio! Ma cos’è, puzzo?! Dimmelo Jay per favore! –

Il bassista scoppiò a ridere.

- No che non puzzi Matt! Tranquillo! Ma perché non vai tu a parlarci scusa? – gli chiese allora.

- Perché non saprei che dirgli! Ogni volta che ho provato a parlare di qualcos’altro che non sia la musica mi sono incartato e ho fatto una figura pessima! – rispose il cantante demoralizzato.

Jay annuì tristemente dandogli una leggera pacca di incoraggiamento sulla spalla.

Era sempre la stessa storia. Matt cotto di Michael che però non aveva il coraggio di andare li e chiedergli di uscire. Anzi no, non aveva proprio il coraggio di chiedergli nulla che non fosse “ mi passi la chitarra Mikey?”. E così andava da lui, Jay, il suo bassista chiedendo attenzioni ed una spalla su cui piangere.

 

Qualche giorno dopo Matt era seduto sul medesimo divano a suonare, anzi diciamo semplicemente a scuotere le corde della sua chitarra, senza energia o passione.

Michael entrando nella sala si stupì di vedere il suo cantante solo, senza il cavolo di bassista al seguito. Beh, mai sia, niente contro Jay, lo adorava, ma cavolo…

Decise di cogliere l’occasione e gli si sedette accanto.

- Ehi Matt. C’è qualcosa che non va? Ti vedo triste. – disse spostando una ciocca dei suoi capelli per permettersi di vedere il suo bel viso.

Matt avvampò.

- Emh…n-no Mikey. È…è t-tutto ok. – gli rispose muovendo nervosamente il piede sul pavimento.

- Sei sicuro? Sai che con me puoi parlarne…- disse, quasi sussurrando, il chitarrista.

Il cantante fece un mezzo sorriso.

In quel momento Jay entrò nella sala prove e Matt si alzò per andargli in contro per togliersi da quella situazione imbarazzante.

Michael rimase completamente sconvolto.

Fanculo! Fanculo a Jay e fanculo anche a Matt. Pensò alzandosi di scatto. Andò verso la porta e uscì dando una spallata al bassista che lo guardò sorpreso.

- Ehi, ma che gli prende? – chiese a Matt massaggiandosi la spalla.

Lui fece spallucce con uno sguardo triste.

- Dai, corri. Vai da lui e chiedigli cosa c’è che non va. – disse allora risoluto sedendosi sul divano.

Matt annuì e gli corse dietro.

- Mikey! Mikey! Aspettami! – urlò quando, uscito nel parcheggio, vide il chitarrista camminare velocemente verso la sua auto.

Lui si girò e lo guardo truce. Il cantante lo raggiunse.

- Ehi Mikey, che c’è che non va? – gli chiese, con il fiatone.

- Cosa c’è che non va? Cosa c’è che non va?! – esclamò arrabbiato Michael.

L’altro ragazzo lo guardava confuso.

- Ogni santissima volta che vorrei parlarti c’è lui! Ogni volta che cerco di parlarti arriva lui! Sono stanco! – urlò.

Matt lo guardava confuso. Non riusciva proprio a capire.

- è troppo chiedere se qualche volta posso stare solo con te e parlarti!? – chiese. Poi si rese conto di quello che aveva detto, arrossì violentemente e si portò una mano sulla bocca.

Ma non era più possibile ritirare tutto. Matt, era si un po’ ingenuo, ma non stupido.

- T-tu…cioè…Mikey…che vorresti dire con questo? – chiese stringendosi le braccia conserte al petto.

Lui lo guardò come perso. Matt gli si avvicinò di qualche passo e gli strinse una spalla per dargli coraggio.

- Voglio…voglio dirti che…che io…cazzo, io mi sono innamorato di te Matt! – esclamò infine.

Il cantante spalancò la bocca e arrossì.

Non ci poteva credere. Mikey, il suo Mikey era innamorato di lui!

Era forse un sogno!?  Decise di scoprirlo.

Bruciò i pochi centimetri che lo dividevano da lui. Lo baciò portando timidamente una mano sulla sua guancia e una sulla sua vita.

Michael non ci stava capendo più nulla! Matt, il suo cantante, la sua cotta segreta, la persona che amava era attaccata alle sue labbra e lo stava baciando muovendo piano il pollice sotto il bordo della maglietta.

Improvvisamente si ricordò che già, era lui che stava baciando, quindi si diede una mossa prendendo parte anche lui al bacio.

Matt sorrise impercettibilmente quando sentì finalmente le labbra del ragazzo muoversi contro le sue. Subito cercò di approfondirlo passando leggermente la lingua sulle sue labbra.

Il chitarrista lo accettò volentieri e lasciò che la sua lingua trovasse la gemella e ci giocasse sensualmente.

Quando si dovettero separare per mancanza d’aria Michael portò i suoi occhi in quelli del suo ragazzo, perché, si, ora doveva essere il suo ragazzo.

- e tu…che vorresti dire con questo? – chiese sorridendo.

Matt scoppiò a ridere.

- Che anche io sono innamorato di te scemo! – disse facendo scontrare nuovamente le loro labbra.

 

 

The End

 

 

E rieccomi!

Mi fa davvero piacere che sia piaciuta la prima Shot!

La mia scelta è caduta su Matt e Zacky perché mi dava l’impressione di Matt grande e grosso (nn so se avete notato i suoi bicipiti! xD) e di Zacky piccolo e cucciolo! Ok, sono malata! xD

Avevo avvertito che le coppie erano strambe xD (e nn avete visto ancora nulla =) questa ff è nata proprio per lo scopo di far divertire e di inglobare un po’ della mia idiozia!

E mi fa piacere che l’abbiate trovata divertente!

Fatemi sapere che ne pensate di questa!

baci

Vale

 

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Capitolo 3
*** Ira - JussiXJyrki ***


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Come ogni volta, quello che scrivo è completamente frutto della mia fantasia, quindi nulla di quello che scrivo è vero!

E ora…lasciate libera l’immaginazione! xD

 

 

 

Ira

 

The 69 Eyes

Jussi 69X Jyrki 69

 

 

24 Luglio 2007

Giorno indimenticabile per i fan dei The 69 Eyes, soprattutto se sul palco, accanto al cantante del suddetto gruppo, c’era anche Ville Valo leader degli HIM.

I due erano impegnati in un duetto che lasciò gli spettatori piacevolmente sorpresi.

Le loro voci profonde erano fuse quasi magicamente e regalava brividi a chi ascoltava.

 

Mentre cantavano Jyrki passò, improvvisamente, un braccio intorno alla stretta vita di Ville e lo strinse un po’ a se, provocando urla e incitazioni della folla.

Da dietro la sua batteria Jussi guardava a bocca aperta i movimenti del suo ragazzo.

Cioè, lui era la dietro e l’altro flirtava con un altro uomo!? E non stiamo parlando di un uomo qualunque, stiamo parlando di Ville Valo!

Sentiva la rabbia iniziare a montargli dentro. Molto probabilmente se avesse potuto si sarebbe alzato in mezzo alla canzone e, o se ne sarebbe andato, o sarebbe andato a rovinare il bel faccino del cantante più giovane.

Poco dopo Jyrki prese tra due dita il mento di Ville e posò, ammiccante, i suoi occhi di ghiaccio in quelli verdi dell’altro, cantando le ultime parole della canzone.

Quando anche la musica si fermò, dall’intero auditorium salirono urla, fischi (naturalmente di apprezzamento) e applausi.

I due ringraziarono per la magnifica serata e si ritirarono nel backstage.

 

- Non è stato stupendo!? – esclamò eccitato Jyrki entrando nel camerino che divideva con Jussi .

- Beh, per te sicuramente…- rispose acido quest’ultimo cercando di tenere a bada la rabbia.

- Che vuoi dire? – chiese l’uomo sedendosi pesantemente sul divano.

Ma si sa…quando la rabbia prende, è difficile controllarla.

-Lo visto sai come lo guardavi! Sembrava che te lo volessi scopare li, sul palco!! – esclamò il batterista in risposta.

Jyrki spalancò gli occhi.

- Ma di chi parli? –

Jussi lo fulminò con lo sguardo.

- Di chi parlo? Dio! È ovvio che sto parlando di Ville! –

Il cantante si rilassò.

- Ma dai, finiscila. Era solo scena. – disse alzandosi e sfilandosi la maglietta sudata.

- Non dirmi di finirla! Non me la bevo! Tu ci sbavi dietro quel ragazzo! – urlò di rimando Jussi, con il volto tanto rosso che sembrava stesse per scoppiare.

Jyrki si girò immediatamente e guardò il suo ragazzo con gli occhi semi-chiusi.

- Cosa hai detto? – sibilò.

Insomma, lui era quasi un quarant’enne! Se li portava benissimo si, ma era pur sempre un quarant’enne, e non sbavava dietro agli uomini dieci anni più giovani di lui.

No, aspetta! Lui non sbava proprio dietro a nessuno! Al massimo erano gli altri a sbavare dietro a lui!

- Hai capito benissimo! – tuonò ancora il batterista.

- Sono stanco Jussi! Ti incazzi per ogni stronzata! – disse allora Jyrki, sorvolando sull’affronto che il suo uomo gli aveva appena fatto.

Jussi stava per rispondere quando il bussare alla porta del camerino gli interruppe.

- Avanti! – ringhiò.

 

Subito la porta si aprì e mostrò un Ville Valo tutto sorridente e mano nella mano con il suo ragazzo, Bam Margera.

Jyrki ringraziò che gli sguardi non possono uccidere altrimenti gli HIM, per come Jussi stava guardando Ville, avrebbero dovuto cercarsi un nuovo cantante.

- Ehi ragazzi! Volevo congratularmi! È stato un concerto stupendo! E…Jyrki grazie per avermi fatto cantare con te, mi sono divertito molto! – esclamò Ville entusiasta.

- Grazie a te. Non devi ringraziarmi, possiamo rifarlo quando vuoi. Sei stato grande, come sempre.- altra occhiataccia assassina di Jussi, questa volta diretta però al suo ragazzo.

- Dovresti essere orgoglioso del tuo ragazzo Bam! – disse infine dando una pacca amichevole sulla spalla dello skater.

- Lo sono – rispose quest’ultimo. Ville sorrise e lo baciò velocemente sulle labbra.

- Beh, noi c’è ne andiamo in camerino a darci una...rinfrescata. Capito no? Ci vediamo dopo! Ciao! – disse allegro il finlandese prima di uscire dalla stanza tirandosi dietro il ragazzo.

Quando rimasero nuovamente soli fù Jyrki a riprendere il discorso precedentemente interrotto.

- Vedi come sono spensierati loro? Bam ha forse fatto un dramma come te? Perché non posso avere anche io una relazione tranquilla e felice e senza litigare ogni santo giorno? – chiese retorico guardando Jussi e stringendosi al petto, ancora nudo, le braccia conserte.

Quelle parole colpirono dritto al cuore del batterista.

- E allora perché non mi lasci e vai a cercare la tua relazione perfetta?! – disse dandogli le spalle.

- E proprio questo il punto. Io voglio avercela con te questo tipo di relazione! Ma non posso continuare a sopportare per sempre i tuoi attacchi di rabbia e la tua gelosia! Devi fidarti di me cazzo! – rispose, tutto ad un fiato Jyrki.

Jussi si rigirò piano verso di lui ma rimase in silenzio per un altro po’.

Aveva ragione. Per l’ennesima volta si era comportato da perfetto imbecille.

Era geloso, era tremendamente geloso del suo Jyrki. E che lui era così bello! Quegli occhi azzurro cielo catturavano tutti ed aveva paura che qualcuno di essi potesse portaglielo via.

Ma capì che continuando a comportarsi così avrebbe portato lui stesso la loro storia al capolinea e lui non voleva. Amava quell’uomo.

- Scusami – sussurrò solo guardando il pavimento.

Jyrki gli si avvicinò, poi gli prese delicatamente il viso tra le mani e fece congiungere le loro labbra.

- Questo vuol dire che sono perdonato? – chiese Jussi con un sorriso quando si furono separati.

Jyrki rise piano. Anche la sua risata era profonda, come la sua voce.

- Beh…diciamo che sei sulla buona strada – rispose e le loro labbra si cercarono ancora.

Poi sentirono un uomo urlare nella stanza affianco.

Sorrisero riconoscendo la voce.

 

Nel camerino affianco due ragazzi stavano avendo una piccola discussione.

- L’ho visto sai come gongolavi quando ti ha abbracciato! – urlò Bam.

Ville lo guardò con un sorrisino ironico e lo sguardo che sembrava dire “quando hai finito dimmelo”.

Ma lui, non aveva ancora finito.

- E poi come te lo guardavi alla fine della canzone! Te lo stavi mangiando con gli occhi! –

Beh, in quel secondo caso Bam non aveva proprio torto, quell’uomo ha degli occhi stupendi, pensò Ville. Ma ora non doveva pensare a quello. Doveva far rinsavire il suo uomo. Dire troppe stronzate tutte insieme avrebbe potuto fargli male.

Così gli si avvicino e gli accarezzò il petto da sopra la maglietta, poi lo guardò negli occhi.

- Come lo guardavo eh? Come sto guardando ora te? – chiese sensualmente mentre la mano arrivava sempre più in basso. Lui deglutì e il respiro gli si fece irregolare.

- S-si…pr-proprio c-così…- disse, ora sussurrando.

- E tu pensi che io gli volessi fare quello che sto per fare a te? – chiese ancora facendo passare la mano sulla cinta dei pantaloni e iniziando a slacciarli.

Lui sospirò.

Oh fanculo, pensò Bam. Non ci riusciva mai a rimanere arrabbiato per tanto tempo con il suo ragazzo.

Così lo prese per il bacino e lo sollevò da terra per portarlo di peso sul divano.

 

Jussi quel giorno capì che doveva fidarsi del suo ragazzo…e che no…nessuna relazione è mai perfetta.

 

 

The End

 

 

Aww! Eccomi ritornata con un’altra piccola Shot!

Che ve ne sembra?

Ghghg! Lo sapevo che non ve la sareste mai aspettata la coppia MattXMicheal!

È questa? Spero che conosciate i The 69 Eyes! E se non è così..scaricatevi qualcosa, perché sono stupendi! *_* (poi sono Finlandesi quindi! xD)

Grazie a Fede, Blaise e mcr.girl a chi mi ha messo la mia ff nei preferiti e chiunque leggerà e commenterà!

INSOMMA, GRAZIE! Ghgh!

Alla prossima!

Baci

 

Vale

 

 

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Capitolo 4
*** Superbia - CoreyXJoey ***


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Superbia

 

Slipknot

CoreyXJoey

 

Joey era bellamente accomodato sul divano del suo camerino.

Si stava tranquillamente fumando una sigaretta ascoltando il suo I-Pod (che in teoria era di Corey ma, praticamente, lo usava più lui del suo ragazzo).

- Joey vieni dai che proviamo – disse James entrando in camerino e togliendo una cuffietta al batterista.

La sera avrebbero avuto un concerto e Corey voleva sempre esser perfetto, quindi non disprezzava mai un’ultima prova.

- Cosa? No, grazie. Provate i vostri pezzi e basta. Ne abbiamo fatte anche troppe di prove. –

- No, scusa, ma fai parte del gruppo quindi vieni a provare con noi! Su andiamo! – lo incitò prendendolo per l’avambraccio.

- Ho detto che non mi va James! Poi i miei pezzi sono perfetti e lo sapete anche voi – disse, pacato, rimettendosi la cuffietta mancate.

James rimase sbalordito.

L’aveva sempre saputo che Joey non era un campione di modestia, ma questa volta aveva decisamente superato il limite.

Uscì dal camerino prima di cedere alla tentazione di saltare sul suo batterista e picchiarlo.

Corse sul palco dove Corey e Mick stavano sistemando alcuni cavi.

- Corey! – urlò attirando l’attenzione del cantante.

- Oddio James! Ma che hai da urlare!? – esclamò Corey facendo un balzo.

- Il tuo ragazzo è un coglione! – affermò risoluto.

Corey sorrise impercettibilmente.

- Lo so. – disse sogghignando – Comunque, perché? Che ha fatto? –

- Non vuole venire a provare perché i sui pezzi sono perfetti! – rispose il chitarrista facendo il verso a Joey.

- COSA?? – urlò quasi Corey guardando semi-sconvolto James.

- Hai capito benissimo. Ho dovuto fare appello a tutto il mio autocontrollo per non picchiarlo! – esclamò di risposta, quasi ringhiando.

Corey pensò che ringraziando il cielo il suo chitarrista aveva un buon autocontrollo altrimenti avrebbe dovuto cercare un nuovo batterista e anche un nuovo fidanzato, data la stazza dell’uomo.

- Calma. Ora ci vado a parlare io con quell’idiota. – disse iniziando ad avviarsi verso i camerini.

Appena varcò la soglia della porta, vide Joey giocare con le bacchette e canticchiare.

- JOEY! – urlò il cantante superando anche il volume della musica che il suo ragazzo stava ascoltando.

- Oddio Corey! Sei riuscito a superare la voce di Trey Azagthoth*! – disse Joey sorridendo.

- E allora tu saresti perfetto eh?! – tuonò ancora Corey.

- Emh…- iniziò il batterista nascondendosi un po’ dietro i capelli lunghi.

- “Emh” un cazzo! Puoi essere anche il batterista più fottutamente bravo della terra ma fai parte di un gruppo e quando si prova, si prova tutti insieme, chiaro?! –

Joey allora capì che aveva fatto una cazzata, e pure bella grossa.

- Dai, scusa Corey, mi dispiace – sussurrò mortificato alzandosi e avvicinandosi a lui.

Il cantante rimase serio a guardarlo con le mani sui fianchi.

Visto che la risposta non accennava ad arrivare Joey gli si avvicino ancora di più e si portò a pochi  centimetri da lui. Lo abbracciò.

- Mi perdoni? – gli sussurrò all’orecchio.

Corey ricambiò l’abbraccio, ma rimase in silenzio per altri, lunghi, minuti.

- Va bene – disse alla fine – ma…sappiamo tutti che sei un batterista bravissimo, uno dei migliori, ma questo non ti costringe a vantarti ok? – continuò il biondo.

Joey sospirò.

- Si, scusa. Non volevo sembrare presuntuoso. –

- Ok, tranquillo. Ma ora fila a chiedere scusa a James! E ti avverto…non farlo mai più perché oggi hai sfiorato la morte! – disse infine sogghignando.

Joey sudò freddo. Non si era accorto di aver fatto arrabbiare il colosso del gruppo.  

- Si, va bene. Ma tu? – gli chiese allontanandosi un po’ per poterlo guardare nei suoi occhi azzurri.

- Io cosa? –

- Tu mi hai perdonato? – domandò ancora puntando su uno sguardo da cucciolo bastonato.

Corey lo strinse per la vita.

- Si, certo. Ti ho perdonato – rispose sorridendo.

Anche Joey sorrise, lo baciò dolcemente sulle labbra e Corey ricambiò approfondendolo.

 

Joey quel giorno imparò una lezione: fare arrabbiare Corey aveva i suoi lati positivi.

Joey quel giorno imparò anche un'altra lezione: forse non conveniva tanto far arrabbiare James, la pazienza non è infinita!

 

 

 The End

 

* Cantante dei Morbid Angel, gruppo Death Metal (uno dei gruppi preferiti di Joey Jordison)

Eccomi tornata con un’altra One-Shot!! (ke coppia eh? -///-)

Questa cosa delle coppie così mi sta divertendo un mondo e mi dispiace aggiornarle così di rado ma io sono scema, inizio delle fanfic e poi è normale che debba portarle avanti così faccio un po’ di ritardo.

Ma tranquille, non mi piace lasciare le cose a metà (soprattutto le fanfic) quindi arriveranno una ogni tanto ma arriveranno! Parola di scout! (anche se non lo mai fatto!) xD

Comunque volevo ringraziare Miss_Revenge per la recensione! (anche se forse non ci sarà una one-shot con la coppia Gee/Frankie perché è una coppia “normale” [dico nel mondo delle ff xD] e questo è il mio tentativo di coniarle delle nuove per divertimento! xD)

I piccoli piaceri della vita! xD

Grazie mille anche a chi ha commentato le precedenti One e chi mi ha messo nei preferiti!

Ciao a tutti!

 

Vale

 

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Capitolo 5
*** Gola - JephXFrank ***


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Eccone un’altra! Questa volta la coppia è JephXFrank [ke io insieme li adoro! Ma ne trovo pochissime su loro due! Quindi eccomi qui!]

Baci!

 

 

 

Gola

 

My Chemical Romance/The Used

JephXFrank

 

 

- Jeeeeeeph!!! – urlò all’improvviso Frank Iero disturbando la quiete della casa.

- Frank, per favore, non urlare. Ho la testa che mi scoppia! – rispose Jeph Howard, comodamente seduto sul divano del soggiorno, tenendosi la testa.

- Amore, dove sono i biscotti al cioccolato?? – chiese imperterrito il chitarrista sempre con lo stesso, identico, tono di voce.

- Frank, tesoro, se tu mangi i biscotti al cioccolato, quelli finiscono! – rispose il bassista cercando di mantenere la calma.

- Si, ma io ne ho mangiati solo un po’! – piagnucolò ancora il compagno.

- Sai che a me non piace il cioccolato e visto che viviamo solo noi due in questa casa, li devi aver finiti tu per forza. – lo contraddisse Jeph.

- Ma sono già finiti…- si lamentò Frank abbassando il tono di voce, deluso.

Poi però uscì dalla cucina e si avvicinò pericolosamente al suo ragazzo con un sorriso malizioso. Quest’ultimo lo guardò all’erta.

Appena arrivato a destinazione prese la sua posizione sul bacino del bassista.

- Jephy…- sussurro lascivo.

- E no! Nono! Hai capito male! – disse sulla difensiva Jeph, capendo le intenzioni del compagno.

- Ma non ho detto ancora nulla! – rispose innocentemente mentre, a confutare le sue parole le mani scendevano in un punto off limits (ma non certo per lui!).

- Frank..F-Frank fermo…- sospirò il bassista, con poca convinzione, cercando di fermare i suoi movimenti veloci.

- Jephy…sai che ti amo vero? – sussurro vicino al suo orecchio, succhiandone poi il lobo.

- Dio, Frank…che vuoi? – chiese Jeph con il respiro accelerato.

- Mi andresti… – lo baciò sul collo

- …a comprare… – altro bacio sulla mandibola.

- un pacco di biscotti… – altro bacio sulla guancia.

- …al cioccolato? -  le labbra del chitarrista arrivarono a quelle di Jeph e le baciarono prima leggermente, poi sempre più appassionatamente fino a conquistare la sua bocca e dare inizio ad un bacio appassionato.

Jeph all’inizio cercò di resistere poi lasciò perdere, chiudendo il busto di Frank tra le sue braccia mentre lui si continuava a muovere sensualmente sul suo bacino.

Improvvisamente però il più piccolo si allontanò, sempre con quel sorriso diabolico sul volto.

Jeph soffocò un gemito di disapprovazione.

- Allora tesoro? – chiese Frank.

- Ma proprio ora?? – Jeph era frustrato.

- Prima vai…prima torni…no? – disse malizioso, dando un altro colpo di reni per avvicinarsi all’eccitazione del bassista, che boccheggiò.

Quest’ultimo lo prese e spostò di peso sul lato vuoto del divano, sbuffando. Poi si infilò le scarpe e prese le chiavi della macchina mentre Frank lo guardava sorridendo soddisfatto.

- Maledetti biscotti al cioccolato! – imprecò Jeph entrando in macchina e mettendo in moto.

Ancora sul divano di casa Frank si guardava il cavallo dei pantaloni con un sopracciglio alzato.

Forse quel metodo di convincimento aveva ancora qualche piccolo particolare da perfezionare!

 

 

The End

 

 

 

Vale

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Capitolo 6
*** Avarizia - JonneXLarry ***


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Avarizia

 

Negative

JonneXLarry

 

Jonne entrò in cucina dove si trovava il suo ragazzo, che stava tranquillamente leggendo una rivista di musica e rubò un cioccolatino dalla confezione posata sul tavolo.

Larry alzò lo sguardo dal giornale.

- Ehi! Quelli sono miei! – disse indicando il cioccolatino che ora si scioglieva sulla lingua del biondo.

Il cantante lo fulminò con gli occhi, gli fece la linguaccia e, per dispetto, ne prese un altro.

Larry ridusse gli occhi a due fessure.

- Jonne, quelli sono i miei cioccolatini. Gli ho comprati per me, quindi sono MIEI! – disse, calcando il tono sull’ultima parola.

Jonne spalancò gli occhi, capendo che il tono del compagno non era neanche lontanamente ironico e appoggiò le mani sul tavolo.

- Ah, è così? – chiese retorico – Bene! – esclamò. Poi sbatté le mani sul ripiano di legno ed uscì dalla cucina.

Larry fece spallucce e prese uno dei suoi cioccolatini dal contenitore.

 

Dopo un pò il chitarrista iniziò a preoccuparsi. Il suo ragazzo si era chiuso in camera e non ne usciva da circa un’ora e mezza.

Iniziava a pensare che se la fosse davvero presa per quella sciocchezza dei cioccolatini.

Così si alzo ed andò a bussare alla porta della loro camera da letto.

- Jonne…posso entrare? – chiese. Come risposta gli arrivo una specie di grugnito animale, che era davvero difficile da immaginare sulla bocca di un ragazzo tanto delicato quanto poteva sembrare Jonne.

Comunque Larry lo prese per un si, ed entrò nella camera buia.

Il cantante era steso sul letto a pancia sotto.

- Ehi, piccolo. Non ti sarai arrabbiato sul serio, vero? – chiese, sedendosi accanto a lui e accarezzandogli i capelli biondi sparsi sulla schiena.

Jonne tirò su la testa dal cuscino e sorrise lievemente. Ma non un sorriso di felicità, o di soddisfazione o di tenerezza, no, era un sorriso che poteva sembrare quasi…malvagio.

Si voltò verso il suo ragazzo e fece sporgere il labbro inferiore.

- No, non mi sono arrabbiato. – disse poi. Larry sorrise intenerito, poi si abbassò per lasciare un timido bacio sulle labbra di Jonne.

- Mi fa piacere che non te la sei presa…- disse.

In quel momento Jonne lo afferrò per la nuca e praticamente gli infilò la lingua in gola.

Larry rimase sorpreso, non che non gli piacesse, non fraintendete, ma era sorpreso.

Per quanto, dall’esterno, Jonne potesse sembrare sexy e provocante, in intimità era quasi timido e lasciava sempre che Larry facesse la prima mossa.

Per questo il chitarrista non se lo fece ripetere due volte e rispose con entusiasmo al bacio, sdraiandosi poi, sul cantante.

Quest’ultimo, veloce ed improvviso, fece scendere la mano sul cavallo dei jeans aderenti dell’altro e iniziò ad accarezzarne con forza il contenuto.

L’eccitazione non tardò ad arrivare, infatti Larry, in preda ai gemiti, baciò con ancor più convinzione il compagno e cercò di liberarsi dai jeans, oramai troppo stretti.

Rimasto in boxer si occupò anche dei pantaloni del pigiama di Jonne e gli abbassò senza troppi problemi.

Quando, finalmente, ebbe libero accesso all’eccitazione del suo cantante, questi…gli bloccò la mano.

Larry lo guardò sorpreso. Che cosa c’era che non andava ora?

- Mi dispiace. Ma questo è MIO! – disse indicando le sue parti intime – Quindi decido io quando e a chi darlo. – concluse con un sorriso diabolico.

Dopo di che si alzo e si infilò nuovamente i pantaloni del pigiama sotto gli occhi spalancati di Larry.

Come ultima cosa gli mandò un bacio volante, posando le labbra sulla sua mano e poi soffiandoci sopra e uscì dalla stanza con una risatina soddisfatta.

Larry, dopo quel giorno, imparò ad essere più altruista.

 

 

The End

 

 

Allora, se qst vi ha fatto schifo…scusatemi! xD e che è un po’ complicato scrivere su questo vizio! Ci ho pensato a lungo e l’unica cosa più decente che mi è uscita è stata questa! Chiedo perdono!

In ogni caso fatemi sapere!!

Ringrazio inoltre ms_reverie, Dominil, e sweetcurry10 per aver recensito la mia JephXFrank!

Cmq Sara…nn penso che la prossima shot la farà con BertXGee [la prossima è l’ultima ç_ç] perché sn una coppia “collaudata” io invece voglio fare coppie un po’ over! xD

Cmq ti ringrazio per quello che hai detto e mi fa piacere che io sia riuscita a trasmettere questa passione per Gerbert a qualcuno! xD [che dire, soffro ogni volta che vedo com’erano ai tempi della loro bella amicizia! ç_ç]

Grazie ancora a tutti!

Baci

 

Vale

 

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Capitolo 7
*** Lussuria - AndreasXEric ***


Bene, bene, bene…scusate per l’orrendo ritardo! Solo che all’inizio c’è l’avevo una coppia strana da usare per l’ultimo[ma non per importanza ^_-] vizio, ma poi non mi convinceva molto. Poi, improvvisamente, ho conosciuto i Deatstars [gruppo di cui ora sono innamorata pazzamente!] e bum, l’ispirazione con il cantante ed il chitarrista del gruppo.

[Tra parentesi, vi consiglio di ascoltare qualcosa di loro perchè sono stupendi! *_*]

Penso che dovrei dirvi che tutto questo non è mai successo, che è solo frutto della mia fantasia perversa eccecc, forse l’ultima parte lo è…ma la prima non penso proprio *fa una pernacchia* e lo potete benissimo vedere da questa foto…

http://img101.imageshack.us/img101/8023/catandwhiplasherby6kisszm9.jpg"

 

Sono o non sono troppo sexy?? *sbav*

 

E inutile che vi avverto del fatto che in questa shot c'è tanto sano sesso, è ovvio! xD

 

Ringrazio poi con tutto il cuore tutte le persone che hanno messo questa raccolta nei preferiti, e tutte le anime buone che che hanno commentato!!

Mi dispiace non esser riuscita a mettere tutti quelli che anche io avrei voluto mettere, ma in fondo le coppie erano "solo" sette! però niente mi vieta di continuarne a scrivere giusto?

forse, in un futuro prossimo ne uscira qualche altra con qualche nuova coppia!

 

 

Lussuria

 

Deathstars

Andreas [Whiplasher]X Eric [Cat Casino]

 

 

15 Luglio 2008

I Deathstars erano sul palco e l’energia era palpabile.

Così come lo era il caldo. Whiplasher, nello sforzo di cantare, aveva goccioline di sudore che scivolavano lungo le tempie, arrivando alle guance e sugli occhi, facendogli bruciare.

Si tolse la maglietta, non sopportando più il modo in cui essa aderiva al suo petto.

Cat, proprio accanto a lui, sorrise sornione, mordendosi il labbro inferiore.

Guardò il cantante mentre si spostava indietro i lunghi capelli corvini che, spesso e volentieri, gli coprivano gli occhi e continuare a cantare ancheggiando verso il pubblico per poi tornare indietro.

Non seppe più resistere e così gli si avvicinò, iniziando a strusciare la sua schiena contro il petto del più grande che non rimase particolarmente sorpreso da quell’azione.

Infondo tentava di infilargli la mano nei pantaloni ad ogni fottuto concerto!

Quindi prese anche lui parte allo spettacolo, passando una mano lungo il petto pallido e glabro del più piccolo che era esposto dalla camicia nera con le maniche tagliate, sbottonata.

Glielo accarezzò mentre il pubblico scoppiava in urla di eccitazione.

Dopo di che pensò che per quel giorno era abbastanza, quindi si allontanò riprendendo a muoversi lungo tutto il palco.

Cat cercò ancora ed ancora il contatto con lui ma Whip era restio e continuava ad allontanarsi, fino a quando, nel corso dell’ultima canzone non si inginocchiò e portò indietro il busto, insieme alla testa.

Il chitarrista sentì la bocca seccarsi a quella bellissima visione e riconobbe la sua occasione.

Quindi si inginocchiò al suo fianco e si sporse, leccando eroticamente un capezzolo esposto di Whip, che sentì improvvisamente un brivido percorrerlo completamente.

Alzò lo sguardo sorpreso e vide Cat guardarlo malizioso e passarsi la lingua sulle labbra.

Whip quasi si dimenticò le parole della canzone, che, grazie a Dio, stava finendo.

Dopo aver salutato il pubblico – decisamente troppo in fretta – Whip prese il suo chitarrista per il braccio e lo trascinò con se nel back-stage.

- Ma mi spieghi che cazzo ti è saltato in mente? – gli sibilò, quando si trovarono in un luogo un po’ più riservato. – Va bene fare come facciamo sempre, ma non devi esagerare! – lo rimproverò poi.

- Perché ti arrabbi così Andy? – gli chiese con un sorriso malizioso il più piccolo, posandogli lascivamente una mano sul fianco, mano che Andreas si affrettò a togliere immediatamente.

- E me lo chiedi anche? – fece sconvolto il cantante, mettendosi le mani sui fianchi, gesto che lo faceva sembrare davvero il trentenne che era.

Eric fece un faccia sarcasticamente sorpresa e si mise un dito sul labbro inferiore – Oh, forse ho capito! Ti sei eccitato non è vero? – abbassò gli occhi verso il basso e potè costatare che, beh, aveva ragione, data la protuberanza che si notava dai pantaloni di pelle aderenti di Andreas.

Quindi rialzò gli occhi su di lui e sorrise soddisfatto. – Come pensavo –

- Certo che mi sono eccitato. Non è facile rimanere impassibili davanti ad una cosa del genere! – sibilò, indicando con un braccio teso verso dove si trovava il palco.

- Oh, che vuoi che sia – fece con sufficienza il ragazzino.

Fu il turno di Whip di fare un sorrisino.

- Oh beh, se non è niente al prossimo concerto ti farò venire io una bella erezione con i fiocchi, così vedi cosa c’è che non va! – sussurrò, poggiando le mani sul muro alle spalle di Cat, rinchiudendolo tra esso e il suo corpo.

Al contrario di come si era immaginato Eric sorrise malizioso e posò nuovamente le mani sui suoi fianchi, tirandolo verso di se.

- Perché invece non me la fai venire ora? – chiese.

Ora Andreas avrebbe decisamente dovuto allontanarsi e andarsene.

Insomma, non doveva dare retta ad un ragazzino in piena crisi ormonale! Anche se il suddetto ragazzino era sexy da mozzare il fiato, aveva quel piercing al labbro che non faceva altro che peggiorare la situazione, quel fisico asciutto ma così morbido e che sembrava gridasse di essere toccato. Poi quegli occhi blu, colore eguagliato solo dall’oceano profondo.

Cazzo, ma perché ci stava ancora pensando?

Smise e si fiondò sulle labbra del più piccolo, portandogli una mano dietro la nuca per tirarlo ancora di più verso di se.

Cat sorrise e legò le sue braccia dietro il collo del cantante mentre il bacio si faceva rovente.

- Finalmente hai smesso di scappare…- soffiò con fiato mozzato il chitarrista mentre rimaneva comunque legato al corpo dell’uomo.

- Scappare da te è praticamente impossibile…- gli fece notare quest’ultimo con un sorrisino.

- Sai Andy…l’erezione di cui mi avevi minacciato…penso che tu me l’abbia provocata. Quindi che dici di spostarci in qualche posto più…intimo?chiese, mentre gli passava le dita tra i capelli lunghi.

- Dico che è una buona idea…- fece il più grande, prima di prenderlo per l’avambraccio e trascinarlo con se.

Arrivarono velocemente nel loro camerino e si chiusero la porta alle spalle. Porta contro la quale Cat spinse subito il più grande, si tolse la camicia quasi strappandola, per poi sovrastarlo.

Tornò subito a baciarlo con passione iniziando a sbottonagli il pantalone e cercando di abbassarlo.

- Dovresti smettere di usare pantaloni tanto stretti…- ansimò vedendo che l’azione non era tanto semplice da attuare quando avrebbe dovuto essere.

- Senti chi parla…- ribatté divertito il più grande, approfittando dell’occasione per ribaltare le posizione e costringerlo contro la porta.

- Hai intenzione di farlo contro la porta? – chiese quindi Cat, sorridendo lascivamente.

- Sarebbe sexy. Non lo pensi anche tu? – rispose Whip, leccandogli il piercing al centro del labbro inferiore.

- Farlo con te sarebbe sexy anche in un fottuto cesso…- disse il ragazzo, tentando di toccarlo, ma Andreas gli prese i polsi e li fermò contro il legno della porta.

- Sei ancora un bambino. Non dovresti usare queste parole…- lo riprese mentre Cat tentava di liberare le mani senza troppo successo.

- Non sono un bambino! Sono grande abbastanza per questo! E ora lasciati toccare cazzo, sto impazzendo…- disse frustrato allungando il collo per tentare di raggiungere le labbra dell’uomo che però, di conseguenza, tirò indietro la testa.

- Cazzo Whip! – si lamentò Cat, pestando i piedi a terra.

Andreas sorrise divertito e pensò che forse aveva pagato abbastanza per lo scherzetto sul palco. Quindi si avvicino e si lasciò baciare dal ragazzo che sembrava assatanato…o forse solo estremamente eccitato.

- Lasciami le mani. E togliti i pantaloni…- ordinò poi, tra un bacio e l’altro.

- Ehi, qui comando io. Non dimenticarlo. – lo rimproverò Whip, quindi gli liberò le mani ma solo per poter slacciare i suoi di pantaloni.

- Non ti staranno più stetti del solito questi pantaloni? – lo provocò, tirando giù la zip.

- Non sai quanto…- commentò Cat, avventandosi contro i pantaloni del compagno.

Dopo non pochi problemi a sfilare i loro pantaloni finalmente si smise di parlare e si passò alle azioni.

Whip subito si dedicò al capezzolo di Cat ornato da un piccolo anellino d’argento. Il ragazzo gemette senza ritegno.

- Andy…non ce la faccio più! – fece, frustrato, mentre una mano andava istintivamente verso il basso. Whip però lo bloccò tempestivamente.

- A quella devo pensarci io…- gli disse divertito.

Cat sospirò, cercando di calmarsi.

- Whip…i preservativi sono nella borsa e c’è anche il lubrificante…- esalò.

Andreas lo guardò sorpreso.

- E cosi tu…tu avevi già programmato tutto! – disse, staccandosi da lui, provocando un gemito infelice del ragazzino.

- Andy…è da quando sono entrato in questa fottuta band che progetto il modo di portarti a letto, se proprio lo vuoi sapere…- disse, con tono provocante, ritirandolo verso di se.

- Sei proprio…un bimbo cattivo allora…- fece Andy lasciando scivolar le mani lungo le sue cosce fin troppo magre.

Cat sorrise malizioso e gli morse il labbro inferiore.

Andy allora si allontanò e andò verso il divano, dietro il quale si trovavano le loro cose. Prese tutto il necessario dalla borsa di Cat e tornò indietro, pretendendo un altro bacio quasi che, durante quei pochi secondi, avesse sentito la mancanza delle labbra del chitarrista sulle sue.

Dopo di che lo girò contro la porta e gli abbassò velocemente i boxer neri che indossava.

- Non c’è bisogno che mi prepari. Non preoccuparti…- disse il ragazzo con la guancia bollente premuta contro il freddo della porta.

Whip non diede retta a quelle parole e decise di prepararlo ugualmente. Non voleva fargli male, ma forse, pensò, dirglielo faceva troppo commedia romantica.

Quando pensò di averlo preparato abbastanza, o forse non riusciva più lui stesso ad aspettare, si infilò il condom e, più lentamente e delicatamente possibile, entrò in lui.

Cat stinse i pugni contro la porta e dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo per non sbatterceli sopra.

- Tutto bene? – chiese Andy, con il fiato corto, al suo orecchio.

- S-si, tutto bene. Vai avanti…- rispose Eric, portando un braccio indietro per toccare il suo fianco nudo ed incitarlo.

L’uomo gli diede un bacio sulla nuca e rimase con le labbra appoggiate sulla sua pelle mentre iniziava a muoversi dentro di lui.

Cat premette le labbra contro la porta per non urlare quando la prima ondata di piacere lo travolse.

Era proprio come si immaginava tutte le notti, mentre pensava a come riuscire a conquistare un uomo così fuori dalla sua portata come sembrava Andreas. Non ci poteva ancora credere che stava succedendo davvero.

Ricordò quando, solo un anno prima, ascoltava nello stereo il cd dei Deathstars e fantasticava su come sarebbe stato bello suonare con loro o…beh si, sul loro cantante.

Ed ora era li, faceva parte del gruppo, e cazzo, stava facendo sesso con il suo cantante!

Se era un sogno, pregava di non essere svegliato.

- Dio mio…sto venendo…- gemette Andy al suo orecchio, circondando la sua erezione con una mano pallida.

Eric boccheggiò quando il piacere, grazie al movimento di Whip, raddoppiò.

Credette di stare per morire quando, con un urlo strozzato, venne nella sua mano, nello stesso momento in cui Andy lo fece con un gemito gutturale.

L’uomo si appoggiò completamente contro la schiena sudata del chitarrista che si muoveva velocemente a causa del respiro ancora irregolare.

- Mio dio…è stato…davvero…fantastico…- esalò Eric, trovando sostegno contro la porta.

Andy gli circondò la vita con le braccia ed uscì lentamente da lui, senza però spostarsi di un centimetro.

- Alla fine ci sei riuscito a portarmi a letto…- disse con tono divertito.

Cat rise – Il mio piano non è finito qui…- lo avvertì.

Il cantante alzò le sopracciglia e poggiò il mento sulla sua schiena.

- Ah si? e che cosa prevede il tuo piano ora? – chiese curioso.

Il ragazzo si girò nelle sue braccia e gli legò le sue al collo, baciandolo dolcemente.

- Farti innamorare di me…-

 

 

baci a tutti e fatemi sapere cosa ne pensate!

 

Vale

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