Dads

di keepcalmandlarryon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dads- Prologo ***
Capitolo 2: *** Dads - 1 ***
Capitolo 3: *** Dads - 2 ***
Capitolo 4: *** Dads - 3 ***
Capitolo 5: *** Dads - 4 ***
Capitolo 6: *** Dads - 5 ***
Capitolo 7: *** Dads - 6 ***
Capitolo 8: *** Dads - 7 ***
Capitolo 9: *** Dads - 8 ***
Capitolo 10: *** Dads - 9 ***



Capitolo 1
*** Dads- Prologo ***


Prologo
 



Kensington Gardens era sempre stato il posto preferito di Louis Tomlinson . Sin da quando si era trasferito a Londra, a diciotto anni, Louis aveva trascorso più tempo possibile in quel luogo. Quando a ventidue anni era diventato padre, Louis aveva deciso di portare sua figlia lì il più possibile. Tre anni dopo Louis e Lucia erano ancora dei frequentatori regolari del parco. Qualche volta giocavano alla barca dei pirati nel parco giochi, qualche volta a calcio e altre facevano un picnic. Qualsiasi cosa scegliessero di fare, passavano sempre del bel tempo, e i ricordi di Louis a Kensington Gardens erano sempre i migliori. 

“ Guardami papà!” gridò la piccola di tre anni, puntando le braccia un po’ paffutelle in direzione di suo padre.

“Lo sto facendo, piccola!” rispose Louis, sorridendo nella sua direzione. Lui la stava guardando. Non riusciva a togliere gli occhi di dosso a sua figlia. Erano davvero uniti, migliori amici. Erano inseparabili,eccetto quando Louis era a lavoro. Louis odiava il suo lavoro, ma ne aveva bisogno. Non c’era nessun altro a prendersi cura di Lucia, e lei era il suo tutto. Il mondo della piccola  girava attorno a lui, e il suo attorno a lei.

Harry Styles poteva dirlo. Guardava il giovane attraente uomo con la sua piccola bimba che non poteva che essere sua figlia ormai da settimane. La bambina era la sua copia esatta, con lunghi capelli color caramello, occhi azzurri e un sorriso furbetto. Harry non era pericoloso. Gli piaceva solo guardare, ammirava come chiaramente i due si amassero l’un l’altro, e sperava che un giorno le cose sarebbero state così fra lui e Theo, suo figlio di quattro settimane. Lui già faceva di tutto per il suo piccolo, ma non vedeva l’ora che arrivasse il giorno in cui Theo avrebbe guardato lui come quella piccola e carina bambina con dei leggins a strisce guardava a suo padre. Era quasi geloso del grande sorriso che si creava nella faccia dell’uomo ogni volta che guardava alla piccola. Harry sapeva che l’altro uomo non aveva notato che stesse guardando. Era sempre cosi preso dalla sua piccola, che non se ne accorgeva e Harry lo capiva. Anche lui  era sempre preso da Theo.

Harry veniva a Kensington Garden tutti i sabato mattina per quanto potesse ricordare. Da piccolo, sua madre portava lui e sua sorella lì tutte le settimane, per giocare nel parco giochi e per prendere un gelato. Per abitudine, continuò la tradizione anche dopo aver cominciato l’università e essersi trasferito da casa. Il parco diventò il posto dove andava a studiare, o per schiarirsi le idee. Harry portò Theo a Kensigton Garden quando avevo solo sei giorni. Il parco conservava così tanti bei ricordi per lui, e voleva creare dei ricordi simili anche per suo figlio. Quindi tutti i sabato mattina, infagottava al caldo il suo bambino, allacciava le fibbie del passeggino, e iniziava la breve passeggiata. Harry scopriva sempre Theo quando arrivava, e lo teneva vicino. Parlava di tutto al bambino. Di cosa succedeva nella sua vita e cosa succedeva nel parco. Harry non vedeva l’ora che Theo fosse abbastanza grande per giocare nel parco giochi, ma non gli dispiaceva anche solo tenerlo stretto a sé.

Harry cominciò a realizzare che stava sviluppando uno strano attaccamento al padre e alla figlia con gli stessi capelli e occhi. Ma sapeva che non avrebbe mai avuto il coraggio di avvicinarsi a loro, e che sarebbe dovuto essere soddisfatto di guardarli a distanza.

Questo fino a quando la bambina, a tutta birra andò a capofitto contro le sue caviglie. Facendo quasi cadere a terra Harry.




























 

Spazio Autrice

Ciao a tutti!
Sono Led__J (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=259928 ) e in questo account posterò la traduzione della fanfiction inglese Dads; per quelli che mi conoscono, a causa di violazioni del regolamento ho dovuto cancellare la storia dal mio account e la posterò in questo.
Ho il permesso dell'autrice di tradurre la storia, ovviamente l'avevo anche prima ma non pensavo fosse necessario mettere lo screen, ma lo è, quindi questa è la foto.

 

Questo invece è il link della storia originale  http://keepcalmand-larry-on.tumblr.com/dads

Spero mi seguirete anche qui, entro domenica posterò tutti i capitoli che avevo già tradotto e in più uno nuovo.
Mi dispiace per il problema, spero che ocninuerete a seguirmi anche qui!
Un bacio :*

 

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Capitolo 2
*** Dads - 1 ***


Capitolo 1 





Harry si era deconcentrato fissando la faccia del piccolo Theo mentre dormiva, cullandolo fra le sue braccia, pensando al futuro. Come sarebbe stato Theo in tre anni? Dieci? Non c’era nessun modo per saperlo, ma non vedeva l’ora di scoprirlo. Harry fu colto di sorpresa quando qualcosa sbattè contro le sue gambe, facendogli perdere l’equilibrio. Riuscì a reggersi, tenendo ben stretto suo figlio. Era in piedi, nel centro del prato. Non c’era motivo per qualcuno di sbattere contro di lui. Si lamentò in silenzio e guardò giù. Qualsiasi traccia di fastidio che Harry sentiva svanì quando alzò le sopracciglia per la sorpresa. Riconobbe i lunghi capelli e gli occhi azzurri che brillarono verso di lui. Riconobbe anche i leggins rosa a strisce come i preferiti della giovane bimba del padre che osservava sempre. Il che significa-

“Lucia!” chiamò qualcuno quando Harry aiutò con un solo braccio la piccola ad alzarsi. Harry conosceva quella voce, l’avrebbe riconosciuta ovunque. La bambina guardò in alto verso di lui brevemente, poi guardò in basso, sorpresa e imbarazzata. Harry alzò lo sguardo e, come previsto, il padre della piccola stava avanzando verso di loro, con i capelli che si muovevano mentre correva e uno sguardo di scusa stampato in faccia. L’uomo si inginocchiò, togliendo via la macchia d’erba dalle ginocchia della bambina.

“Lucy devi guardare dove vai!” disse Louis a sua figlia, facendola tornare indietro nel parco giochi prima che si era alzato.

“Sono davvero dispiaciuto, amico. Oggi è piena di energia!” si scusò Louis, con ansia nella sua faccia appena vide il fagotto fra le braccia di Harry.

“Non c’è nessun problema, è davvero carina” rispose Harry con un sorriso, che Louis ricambiò.

“Grazie, è il mio orgoglio e la mia gioia” ammise Louis, “Sono Louis, Lucia è mia figlia” si introdusse, tendendo una mano, con un sorriso ancora stampato in faccia.

“Harry” rispose il più piccolo, stringendo la mano di Louis “ e questo è Theo” aggiunse. Louis guardò in basso al bambino con un sorriso.

“E’ un piacere conoscerti Harry. E anche a te Theo” disse Louis, con una voce genuina appena rivolse uno sguardo al bambino. “Vieni spesso qui?” aggiunse, tornando a guardare gli occhi verdi di Harry.

“Tutti i sabati” Harry rispose “ Theo è un po’ troppo piccolo per giocare, ovviamente. Ma l’aria fresca fa bene ad entrambi. Mia mamma portava sempre me e mia sorella qui quando eravamo bambini, quindi volevo fare lo stesso con Theo” Louis annuì, sorridendo in direzione di Harry. Non disse niente, ma il silenzio era confortevole, mentre i due nuovi amici guardavano Lucia arrampicarsi sui giochi.
Fecero una chiacchierata, prima sul tempo, ma poi spostandosi sui loro tipi di musica preferita, film e anche riguardo alle loro rispettive famiglie. Nel frattempo Louis non tolse mai gli occhi di dosso a sua figlia, e Harry non potè fare a meno che guardare con desiderio.

“Sei davvero un bravo padre, Louis” disse Harry dolcemente. Louis lo guardò, ma non disse niente. “Cioè intendevo, scusa. Non è in mio luogo. Cioè, non ti conosco. Ma nel modo in cui vi guardate, è chiaro che vi volete davvero molto bene” finì Harry. E si sentì arrossire, imbarazzato dalla sua confessione. Ma quando si girò a guardare Harry, un sorriso a 32 denti comparve nella faccia di Louis.

“Non hai idea di quanto significhi per me che pensi questo, Harry. Essere un padre single non è semplice” rispose Louis dolcemente, sorridendo.

“Sei un papà single? Anche io” disse Harry, Louis aprì la bpocca per rispondere quando ci fu un urlo dal parco giochi. Louis scattò subito, raggiungendo sua figlia in cinque secondi. Harry lo segui, sempre tenendo Theo. Appena Harry si avvicinò, vide che Lucia si era fatta male. Era raggomitolata per terra, con il viso contorto per il dolore. Louis si rannicchiò accanto a lei, stringendole la mano e accarezzandole i capelli.

“Sta bene?” chiese Harry calmamente, sentendosi impotente. Louis alzò lo sguardo, con un espressione piena di panico.

“S-si. Lo sarà. E’ solo caduta malamente, ha sbattuto il braccio.” Spiegò Louis, e Harry annuì. Sembrava come se il padre in preda al panico stava cercando di rassicurare se stesso. “ La farò controllare, comunque. Penso sia meglio che andiamo” aggiunse alzandosi e prendendo sua figlia da terra. Louis tenne sua figlia vicina, ponendo una mano sulla sua schiena.

“Starà meglio” promise Harry, sperando che potesse fare qualcosa in più.

“E’ stato bello parlare con te Harry. Suppongo che ti rivedremo qui la prossima settimana?” disse Louis freneticamente e Harry annuì, guardando Louis dirigersi verso la strada principale, prendendo la borsa che aveva lasciato sul prato, con Lucia ancora sul suo fianco.

“Ci vediamo!” disse Harry rivolto alla figura di Louis che si allontanava. Harry guardò fino a quando Louis scomparve dietro l’angolo e poi sospirò.

“Beh Theo, è arrivato il momento di portarti a casa” disse al bambino, che ormai non dormiva più. Harry posò il piccolo nel passeggino, coprendolo con la coperta, e si incamminò verso casa.

Mentre camminava Harry pensò all’ incontro che aveva avuto con Louis e Lucia. Era felice di sapere finalmente i loro nomi, e ancora di più che Louis fosse un padre single. Non ce n'erano molti in giro, e per Harry era difficile incontrarne altri con delle situazioni simili alla sua. Harry non si sentiva a suo agio in gruppi di madri e bambini, e sapeva che passare del tempo con un altro padre singolo sarebbe stato molto meglio. Sperava che avrebbe potuto conoscere meglio Louis e sua figlia. Appena aprì la porta di casa non potè fare a meno che non vedere l’ora di vedere Louis e sua figlia a Kensington Garden la settimana successiva.




























































 

Spazio Autrice


Ciao!
Oggi pubblico anche il primo capitolo della storia, anche perchè il prologo è davvero corto.
In questo capitolo Harry e Louis si incontrano, grazie alla piccola Lucia :3
Pubblicherò al più presto i prossimi capitolo, se volete però lasciate un commeno, mi fanno sempre molto piacre ^^
Un bacio :*






Ricordo sempre che la storia non è mia ma una traduzione, qui il link della storia originale in inglese : 
http://keepcalmand-larry-on.tumblr.com/dads




















 

 

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Capitolo 3
*** Dads - 2 ***


Capitolo 2




Harry vide velocemente Lucia quando arrivò al parco giochi la settimana successiva. Era in cima allo scivolo, lo sgargiante gesso rosa era visibile a miglia. Harry rimase a bocca aperta quando realizzò che la piccola si era fatta davvero male la settimana precedente, e che aveva lasciato da solo Louis per portare Lucia all’ospedale. La verità era che Louis e Lucia erano stati nei pensieri di Harry per tutta la settimana- ogni giorno si avvicinava a sabato, quando sperava che li avrebbe rivisti di nuovo.

Avendo visto Lucia, sapeva che suo padre non sarebbe stato lontano. Osservò nelle vicinanza del parco, scorgendo Louis seduto sulla panchina, con un libro in mano. Sorridendo a Theo, Harry si fece strada attraverso il parco fino a che arrivò accanto all’altro uomo.

“Louis?” chiese incerto, non interamente sicuro che Louis si sarebbe ricordato di lui, soprattutto dopo averlo lasciato di fretta. Ma per la gioia di Harry, Louis alzò lo sguardo riconoscendolo, e i suoi occhi blu incontrarono quelli verdi di Harry.

“Harry! E’ un piacere incontrarti di nuovo, come stai?” chiese Louis, stingendogli la mano.

“Sto bene, stiamo bene, grazie. Tu invece? E il braccio di Lucia?” chiese Harry, la curiosità aveva preso la meglio. Louis sospirò.

“Rotto. Il dottore ha detto che è stata molto coraggiosa .. ad essere sinceri pensavo che stesse facendo un po' di scena, all’inizio. E’ stato solo quando ho visto la radiografia che ho capito quanto grave fosse la rottura. Mi sento proprio un cattivo papà.. “ disse Louis un po’ spento, i suoi occhi sempre puntati sulla sua bambina che era sempre piena di energia. Harry annuì, con un'espressione di scusa stampata in faccia, mentre osservava lo sguardo di Louis che era fisso in quello della figlia.

“Oh no! Beh alla fine ora sta migliorando.” disse Harry, non sapendo cos altro dire.

“Già” rispose Louis, e calò il silenzio mentre gardavano Lucia giocare. Theo cominciò a piangere e Harry si ricordò della bottiglia di latte caldo che aveva nella borsa. Prendendo Theo dal passeggino, Harry sistemò Theo fra le sue braccia e cominciò a dargli da mangiare.
Harry sapeva che Louis li stava guardando, ma non alzò lo sgardo e continuò a tenere lo sguardo fisso a suo figlio.

”Dov’è sua madre?” chiese Louis, le sue parole spezzarono il silenzio che si era creato fra i tre. Harry alzò lentamente lo sguardo, guardando cautamente Louis. Sapeva che si poteva fidare di Louis, c’era qualcosa riguardo a quell'uomo, qualcosa che non riusciva bene a spiegare. Ma non potè fare a meno di chiedersi come avrebbe reagito se Harry gli avesse detto la verità- non era decisamente bella.

“In un centro di recupero da droga e alcol” rispose Harry schiettamente, decidendo di fare un tentativo al buio e di fidarsi istintivamente, sperando nel meglio. Non sapeva mai come dare la notizia che la sua ex fidanzata e la madre si suo figlio fosse in riabilitazione. Finiva sempre con un silenzio imbarazzante e scuse di cui Harry non aveva bisogno, o voleva. Era grato che Alice fosse fuori dal quadro familiare e che lui avesse la custodia di Theo. Era per il meglio, per quanto ne sapesse.

Harry sentì Louis trattenere il fiato, per poi rilasciarlo lentamente.

“Wow, deve essere stato .. deve essere stato davvero difficile” disse Louis semplicemente, non spezzando il contatto visivo con harry.

Harry annuì lentamente, con un piccolo sorriso fra le labbra.

“Un po’ difficile, già. Ma è per il meglio.. le cose non andavano bene, stiamo bene senza di lei .. Theo sta meglio senza di lei” spiegò Harry, abbasando lo sguardo verso il bimbo che teneva fra le sue braccia. Calò di nuovo il silenzio , Harry dando da mangiare a Theo e Louis guardando Lucia. Dopo poco la piccola corse verso di loro, sedendosi addosso a Louis.

”Lucia, ti ricordi di Harry?” chiese Louis, e la bimba di tre anni annuì.

“Ciao Harry” strillò, volgendosi verso di lui. “Il tuo bambino?” chiese, sgranando gli occhi verso Theo, che era ancora fra le braccia di Harry.

“Si, è il mio piccolo, questo è Theo” lo introdusse, sorridendo alla bambina che passo gentilmente la sua manina sulla fronte di Theo. La piccola si avvicinò, chinandosi verso la testa di Theo. Louis velocemente fermò Lucia dal toccare il bambino, ma Harry fece cenno di no con la testa, posando una mano su Louis per fargli capire che andava bene. Entrambi i padri osservarono Lucia posare le piccole labbra sulla fronte di Theo in un bacio. Louis pensò che il suo cuore si stesse sciogliendo mentre guardava e distolse lo sguardo per guardare a Harry. L’altro padre aveva un ampio sorriso stampato in faccia, e gli occhi incollati all’interazione fra i due bambini. Theo mormorò qualcosa, e scappò una piccola risatina appena Lucia si alzò e si diresse verso il parco giochi.

“Questo è stato… incredibilmente dolce e carino” disse Harry dolcemente, portando Theo sulle sue spalle, dandogli delle pacchette sulla schiena.

“Spero non ti dia fastidio” rispose Louis, preoccupato che le azioni di Lucia non fossero appropriate perche si conoscevano a malapena.

“Certo che no!” rispose Harry, sorridendo, e il suo sguardo ritornò su Lucia, e il suo gesso rosa, che era ritornata sullo scivolo.

“Non voglio essere invadente .. ma cosa è successo alla mamma di Lucia?" chiese Harry. Non l’avrebbe chiesto se Louis prima non avesse fatto la stessa domanda. 
Louis guardò Harry di nuovo e fece spallucce.

“Se n’è andata quando ha scoperto che sono gay” rispose Louis, non incontrando gli occhi di Harry.

“Oh ..” rispose Harry, non sapendo cosa dire “ da quanto tempo?”

“Lucia aveva sei mesi. Non l’abbiamo vista da allora” spiegò Louis, e Harry annuì.

In quel momento Theo cominciò a piangere, le sue urla spezzarono il silenzio imbarazzante, cosi che Harry non dovesse pensare ad una risposta. Harry guardò di nuovo a Louis appena riuscì a calmare il piccolo.

“Ti piacerebbe .. ti piacerebbe andare a prendere un caffè qualche volta?” chiese, anche se non era sicuro se fosse andato troppo in là. Voleva conoscere meglio Louis, voleva saperne di più su Louis e la sua bellissima figlia. E più di tutto, voleva diventare amico di con un altro papà single. 

Louis sorrise. “Certo, sarebbe bello!” rispose, prendendo il cellulare di Harry in modo tale da salvare il suo numero. Harry posò Theo nel passeggino e lo coprì con la copertina.

“Ora dovremmo andare. Theo ha bisogno di essere cambiato. E’ stato bello vederti di nuovo, Louis” disse Harry e Louis gli ritornò il cellulare.

“E’ ora che anche noi torniamo a casa. Facciamo la strada insieme?” suggerì il più grande, e Harry annuì.

“Lucia! E’ ora di andare!” la chiamò Louis, e i due papà videro la bambina fare un'ultima volta lo scivolo e correre verso di loro. Louis la prese in braccio, tenendola stretta al suo fianco.

“Pronti?” chiese Harry, e Louis annuì.

I quattro uscirono dal parco insieme, chiacchierando un po’. Si fermarono quando arrivarono al cancello e Louis si voltò verso Harry.

“Quindi ci vedremo questa settimana, allora?” chiese pieno di speranza, ricordando a Harry della sua offerta per un caffè.

“Certo, ti invierò un messaggio” rispose Harry, con un ampio sorriso.

“Ci vediamo Harry” disse Louis, allontanandosi dall’altro uomo.

“Ciao Louis, Lucia! “ rispose Harry, girandosi per camminare nella direzione opposta.

Harry guardò indietro di nuovo, guardando la figura di Louis allontanarsi. Lucia stava ancora guardando dalla spalla di suo padre, e Harry le fece un cenno con la mano. La piccola a sua volta che fece un cenno, movendo tutto il braccio, e Louis si girò per vedere cosa stava guardando la bambina. Vedendo Harry fare un cenno a sua figlia, Louis rise e fece un cenno con la mano a Harry.

“Ti piace Harry, Lucia?" chiese Louis a sua figlia mentre camminavano.

“Mi piace Theo!” rispose, e Louis sorrise. Questo era sufficiente.





































































 

Spazio Autrice

Ciao a tutti! 
In questo capitolo Harry e Louis cominciano a conoscersi un po' meglio e la parte fra Theo e Lucia credo sia tenerissima :3
Grazie mille per quelli che hanno lasciato dei commenti negli scorsi capitoli, mi fanno sempre molto piacere ! 
Fatemi sapere cosa ne pensate, il prossimo capitolo dovrei metterlo entro stasera 
Un bacio :*











Ricordo sempre che la storia non è mia ma una traduzione, qui il link della storia originale in inglese : http://keepcalmand-larry-on.tumblr.com/dads

 

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Capitolo 4
*** Dads - 3 ***


Capitolo 3



Quando arrivò il lunedì, Harry non poteva fare a meno di pensare all’altro padre single del parco, che era anche gay.
Voleva mandare un messaggio a Louis per mettersi d’accordo su quando vedersi per un caffè, ma sapeva che sarebbe sembrato disperato se l’avesse fatto troppo presto. Quello che Harry non sapeva però, era che Louis si sentiva nella stessa maniera mentre aspettava di essere contattato dall’altro padre. Arrivato a mercoledì mattina Harry non ce la fece più ad aspettare. Inizialmente aveva programmato di mandargli un messaggio, ma poi decise che era più semplice telefonargli – o forse voleva ascoltare la voce perfetta dell’altro uomo.

Harry inspirò profondamente prima di premere il pulsante per far partire la chiamata, spaventato che Louis non avesse tempo per lui, o che, peggio, si fosse dimenticato di lui.

Il telefono squillò tre volte prima che un Louis rispose senza fiato.

“Pronto?” 

“C-ciao, Louis, sono um, sono Harry ..” rispose Harry, sorpreso dell’improvviso imbarazzo "Um, sai.. quello-" aggiunse Harry cercando di interrompere l'imbarazzante silenzio.

"Harry! Certo che mi ricordo!" rispose Louis, facendo capire il suo entusiasmo. Harry sentiva una voce in sottofondo e sapeva che era quella di Lucia.

"Era un brutto momento per chiamarti?" chiese, sapendo come potesse essere difficile crescere un figlio senza nessun aiuto.

"No,no, aspetta un secondo!" rispose Louis, in modo frenetico e felice, "Shh, Lucy, papà è al telefono. Qui, piccola. Prendi un cucchiaio" Harry senti Louis mormorare a sua figlia. "Okay, ci sono. Scusa Harry, stavo solo dando da mangiare a Lucia" disse Louis, con voce chiara.

"Vuoi che ci sentiamo un'altra volta?" chiese Harry, che non voleva dare fastidio.

"No! Puoì farlo da sola, devo solo stare attento che il cibo arrivi nella sua bocca" rispose Louis "Sono felice che hai chiamato.. stavo diventando impaziente!" aggiunse, ma non stava proprio scherzando.

"Scusa, è solo che .. non ne ero sicuro" cominciò Harry, sentendosi un po' stupido. "Comunque, ci vediamo per un caffè uno di questi giorni?" aggiunse nervoso, anche se era abbastanza ovvio che Louis non vedeva l'ora.

"Certo, quando andrebbe bene per te?" chiese Louis, e Harry non potè fare a meno di sorridere quando sentì l'altro uomo parlare con sua figlia.

"Be, io non faccio molto, quindi in qualsiasi momento in cui non lavori?" suggerì Harry. Era vero- non aveva un lavoro, si prendeva cura di Theo a tempo pieno . Non vedeva più i suoi vecchi amici, visto che erano in fasi diverse delle loro vite.

"Che ne dici di domani alle due?" suggerì Louis, prendendo la ciotola vuota da Lucia e pulendole il viso. Harry riusciva a sentire la risatina della bambina e non poteva che sorridere.

"Mi sembra perfetto Louis" concordò Harry. Parlarono per un altro po', ma dopo poco Theo cominciò a piangere e Harry a malincuore augurò la buonanotte a Louis.

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Harry era seduto nella caffetteria, con Theo fra le sue braccia, aspettando. Louis era cinque minuti in ritardo e Harry stava diventando sempre più nervoso e preoccupato che il maggiore si fosse dimenticato dell'appuntamento, o che avesse deciso di non venire. Harry non voleva mandargli un messaggio, quindi aspettò pazientemente, cullando Theo e forse flertando un po' con la cameriera. Una cosa positiva dell'avere un bambino era che attirava le donne- non che lui fosse interessato a fare entrare una donna a far parte della sua vita - e di quella di Theo. Non voleva condividere Theo con nessuno, non ancora, comunque. Non era sicuro che si potesse fidare di qualcuno con il suo bambino. Non che Harry fosse un esperto, o niente, ma Theo era stato tutto ciò che aveva da quando Alice era stata mandata in riabilitazione.
Harry non si accorse neanche quando Louis arrivò esattamente tredici minuti in ritardo. Stava cercando di sentire la voce di Lucia, ma la piccola non c'era.

Louis si sedette davanti a Harry, osservandolo.

"Buon pomeriggio Harry, Theo. Scusa, sono in ritardo, ma mi hanno trattenuto al lavoro" spiegò Louis e Harry, che si era appena ripreso per lo spavento che gli aveva dato, alzò lo sguardo con un sorriso.

"L'importante è che ora sei qui" sorrise Harry " Dov'è Lucia?" aggiunse, ancora sorpreso dall'assenza della bambina. Non aveva mai visto Louis senza Lucia. Ma comunque non aveva mai visto Louis ad di fuori di Kensington Garden.

Louis alzò un sopracciglio e disse "Oh, quindi volevi vedere solo lei?" scherzò, facendo spuntare il suo perfetto sorriso, "è ancora all'asilo, la tengono fino alle cinque" spiegò e Harry annuì.

"Veramente Theo non vedeva l'ora di vederla" scherzò Harry, guardando in basso a suo figlio mentre Louis rideva "Sono felice che tu sia venuto".

"Ovvio che sono venuto! Sei il mio padre single preferito".

"Quanti padri single conosci?" chiese Harry con un sorrisetto.

"Touchè."

Continuarono a chiaccherare mentre Harry beveva il suo caffè latte e Louis il suo mocaccino. Andarono subito d'accordo, nonostante fossero a malapena conoscenti.

"Devo andare in bagno, puoi guardare Theo?" chiese Harry, alzandosi e mettendo Theo nel passeggino.

"Certo" rispose Louis "passalo a me".

Harry esitò un attimo, ma fece come gli aveva detto Louis, curioso di vedere la reazione del bimbo. Theo passava tutto il suo tempo con Harry e non era abituato al contatto con nuove persone.

Quando Harry ritornò dal bagno, fu sorpreso dal non trovare Theo piangere ma bensì ridacchiare , con un ampio sorriso e lo sguardo fisso su Louis. L'uomo stava parlando animatamente al bambino, facendogli il solletico ai piedi.

Harry non riuscì a trattenere un sorriso, compiaciuto da come Theo si trovasse a suo agio fra le braccia di una persona praticamente sconosciuta.

"Vuoi che lo prenda?" chiese Harry, non volendo rovinare il momento, ma non volendo neanche che fosse un peso per Louis.

"No, mi va bene tenerlo, se non ti da fastidio, ovviamente" rispose Louis, guardando Harry con i suoi occhi azzurri, per proi ritornare a guardare Theo "Goditi più tempo che puoi mentre è cosi piccolo .. crescono cosi in fretta. Certe volte mi manca Lucia quando era cosi piccola" ammise Louis, e c'era un tono di tristezza nella sua voce.

Harry annuì solamente, con pensieri che si accavallavano l'un l'altro mentre guardava il suo piccolo e il suo nuovo amico uniti. Quando gli era stato dato il bambino, Harry aveva promesso che avrebbe messo sempre Theo prima di se stesso. Ma qualcosa con la situazione con Louis sembrava diversa. Non sapeva dove sarebbero arrivati, se Louis volesse essere più di un amico. Ma sentiva che se l'avesse voluto, Louis era esattamente la persona che voleva far entrare a far parte nella vita di suo figlio. Dare a Theo una sorella maggiore non sarebbe male, fra l'altro, ma Harry stava fantasticando troppo. Stare con Louis non significherebbe mettere loro prima- significherebbe un beneficio per tutti. Non sapeva neanche il suo cognome!

Il tempo stava passando, e ormai Harry e Louis avevano consumato due caffè e un panino a testa. Theo si era addormentato dopo che Louis gli aveva dato il biberon, ed era ancora fra le sue braccia.

"Ti adora" disse Harry a Louis, con uno sguardo pieno di ammirazione, "non si trova molto a suo agio con le nuove persone, non posso credere quanto sia calmo con te.. grazie" disse Harry, tenendo un tono di voce basso in modo tale da non svegliare il bambino.

"Quanto vuoi, amico. E' un bambino meraviglioso. Sei davvero fortunato." rispose Louis sorridendo.

"Anche tu lo sei, Lou. Spero che io e Theo potremmo avere quello che tu e Lucia avete" rispose Harry onestamente.

"Lei è il mio mondo,Harry. E parlando di questo, dovrei proprio andare a prendere la mia piccola." rispose Louis, ma si vedeva che era un po' deluso. Non vedeva l'ora di vedere sua figlia, ma non voleva lasciare subito Harry e Theo.

"E io dovrei portare Theo a casa" rispose Harry, erano quasi le cinque e non voleva cambiare la routine del piccolo. "E' stato davvero piacevole" aggiunse. Era bello parlare con qualcuno che ti capiva, e Harry non si stava sentendo poi così solo come prima.

"Già" concordò Louis, "dovremmo rifarlo qualche volta" disse con un sorriso, e Harry annuì mentre posò Theo nel passeggino.

"Ci vediamo sabato?" chiese Harry speranzoso.

"Si, ci vediamo" rispose Louis, con un sorriso cosi grande che fece arrossire Harry.

"Ciao, Louis."

"A presto, Haz." rispose Louis, e Harry sorrise come una ragazzina mentre si allontanava dal bar. Louis aveva usato il suo soprannome.














































 

Spazio Autrice

Ciao a tutti!
Secondo e ultimo capitolo che posto oggi :)
Finalmente Harry e Louis escono insieme! La parte dove Louis tiene Theo credo sia carinissima :3
Fatemi sapere cosa ne pensate in un commento, mi fanno molto piacere!
Un bacio :*













Ricordo sempre che la storia non è mia ma una traduzione, qui il link della storia originale in inglese : http://keepcalmand-larry-on.tumblr.com/dads
 



 

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Capitolo 5
*** Dads - 4 ***


Capitolo 4 



Anche se Louis aveva controllato il suo cellulare per tutto il pomeriggio, non aveva ricevuto nessun messaggio, neanche uno. Le
precedenti ore passate con Harry e Theo erano state le più belle della settimana, e sperava di ricevere un messaggio dall'altro padre. Finalmente si arrese quando arrivò il momento di far fare il bagno a Lucia; lasciò il cellulare sul bancone della cucina, a distanza di sicurezza dal bagno, per evitare di bagnarlo.

Louis stette venti minuti in bagno con Lucia, stando attento a non bagnarle il gesso (non aveva mai amato le buste di plastica così tanto prima d'ora), inondare il bagno o affogare. Louis lavò i capeli di Lucia con cura, con un asciugamano negli occhi per non farle finire lì lo shampoo. Il momento del bagno era quello preferito di Louis nella giornata, e forse anche quello di Lucia. Era sempre lo stesso, sorridevano e ridacchiavano quando Louis metteva la schiuma sui capelli bagnati di Lucia. L'acqua era ormai fredda quando Louis fece uscire Lucia dalla vasca.

"E' ora della nanna, Lulu" canzonò Louis, prendendo in braccio la piccola e avvolgendola nell'asciugamano, asciugandole i capelli con una tovaglia. Lucia fece il broncio, ma andò in camera, girandosi per vedere se Louis la stava seguendo. Louis la aiutò a mettere il pigiama e si sedette sul letto accanto a lei per leggerle la storia della buonanotte. 

Dieci minuti dopo Lucia si stava addormentando e Louis scivolò via dal letto in silenzio, sistemando le coperte a sua figlia e dandole un bacio sulla fronte.

"Ti voglio bene piccola" disse Louis a Lucia, come faceva ogni sera.

"Anche io ti volgio bene, papi" rispose Lucia, alzandosi un po' per posare un bacio sulla guancia di Louis.

"Sogni d'oro amore" disse Louis dalla porta della stanzetta, spegnendo la luce e controllando che la lucetta per la notte stesse funzionando.

Louis sospirò mentre camminava nel corridoio verso la cucina. Lucia era la migliore cosa che gli fosse mai successa, ma essere un padre single era stancante certe volte ed era stata una lunga giornata. Louis riempì un bicchiere d'acqua e lo bevve velocemente. Lo lasciò nel lavandino, se ne sarebbe occupato la mattina dopo.

Prese il cellulare e si diresse verso la camera da letto. Era presto ma Louis era davvero esausto e doveva andare a lavoro la mattina seguente

Louis si era già lavato i denti e andato a letto quando si accorse che c'era un messaggio non letto. Inizialmente, dimenticandosi del pomeriggio passato con Harry, si chiese chi mai gli potesse mandare un messaggio a quell'ora e aprì la casella. Si ricordò immediatamente di tutti gli avvenimenti del pomeriggio precedente e lesse con un sorriso le parole di Harry.

Hey Lou, io e Theo abbiamo passato davvero un bel pomeriggio. Spero anche tu, non vedo l'ora di vedere te e Lucia sabato, Harry x

Louis sentì un nodo allo stomaco appena vide che Harry aveva finito il messaggio con una x. Non aveva mai ricevuto un messaggio da Harry prima d'ora e non sapeva se Harry si firmava sempre così nei suoi messaggi. Ma che era questo o no il caso, era troppo tardi, e ormai Louis aveva in mente quelle immagini - Harry che si inumidiva quelle perfette labbra con la lingua, Harry che si avvicinava per baciarlo ..

Louis cercò di eliminare quelle immagini dalla sua testa prima di rispondere al giovane uomo. Lui e Harry si conoscevano a malapena ed era decisamente inappropriato pensare ad Harry in quel modo. Non sapeva se Harry era interessato, non sapeva nemmeno se Harry fosse sull'altra sponda. Ma, realizzò, avrebbe fatto di tutto per scoprirlo.

Il messaggio di Harry era arrivato decisamente prima e Louis non voleva disturbarlo. Anche se non era tardi, non sapeva gli orari di Theo per dormire, quindi decise di rispondere il mattino seguente.

La sveglia di Louis suonò puntuale all'alba, come sempre. Si preparò per andare a lavoro prima di svegliare Lucia. Diede da mangiare e vestì sua figlia (in quest ordine per evitare che del cibo sporcasse i vestiti puliti), e prese le loro borse mentre si incamminava verso la macchina, tenendo Lucia con un braccio. Posò la piccola nel seggiolino e andò nel sedile di guida. Subito realizzò che non aveva risposto ad Harry, Louis uscì il suo cellulare e scrisse una veloce risposta, prima di far partire la macchina e uscire dal garage.

Anche io non vedo l'ora di vedere entrambi, buon venerdì! Lou x

-


La mattina seguente Louis non vedeva l'ora di andare a Kensington Gardens. Prima ci sarebbero andati, più tempo avrebbere passato con Harry, e più Lucia avrebbe giocato al parco. Non cera nessuna traccia dei ricci di Harry quando Louis e Lucia arrivarono. Louis guardò sua figlia con un piccolo sorriso mentre quella correva verso il parco giochi, con il gesso rosa che si moveva di lato. Per quanto tenesse i suoi occhi puntati su Lucia, Louis si ritrovò a guardare intorno, sperando di vedere la magra figura di Harry venire spingendo un passeggino.

Non avevano stabilito un orario per vedersi ma dopo quarantacinque minuti di guardare Lucia(okay, stava anche aspettando Harry), Louis cominciò a chiedersi se Harry suo figlio sarebbero mai venuti. Louis voleva mandare un messaggio a Harry, ma non voleva risultare appiccicoso. Non si stavano frequentando, e forse non l'avrebbero mai fatto, e a parte il loro appuntamento al parco, Louis sentiva che non era in suo luogo chiedere.

Ma dopo un quarto d'ora, la curiosità prese il sopravvento e Louis uscì il cellulare dalla tasca.

Ciao Harry. Spero che stai bene, mi stavo solo chiedendo se ti vedremo oggi al parco? Lou x

Non sapeva cosa volesse significare il fatto che Harry non si fosse presentato al parco, sperava che il ragazzo non stesse cercando di evitarlo. Passarono pochi minuti prima che Harry rispondesse, e Louis stava diventando nervoso. Saltò in aria quando sentì il cellulare vibrare, ciò indicava che gli era arrivato un messaggio, fece un bel respiro e aprì il messaggio


Ciao Lou. Sono stato tutta la notte sveglio a causa di Theo, rimaniamo a casa oggi. Stammi bene, Harry x


Louis si sentì quasi in colpa per aver sospirato un sospiro di sollievo, quasi. Sapeva che si sarebbe dovuto sentire in colpa, il bimbo di Harry stava male e lui era solo preoccupato che Harry non fosse arrabiato con lui.

Mi dispiace, possiamo fare qualcosa?

La risposta di Harry fu più veloce questa volta 

Veramente, non mi dispiacerebbe parlare un po', ti va bene?

Louis sorrise appena lesse il messaggio di Harry 

Certo, va bene se porto anche Lucia?

Si, non ci sono problemi. Grazie Lou, a dopo.



Harry gli mandò il suo indirizzo alla fine del messaggio, premendo 'invio' con un sorriso in faccia. Non vedeva l'ora di vedere Louis, sin da quando erano usciti insieme lo scorso pomeriggio. Sperava che Louis e sua figlia l'avrebbero rallegrato dopo una nottata passata con le urla di un bambino.


"Lucia!" chiamò Louis, avvicinandosi lentamente al parcogiochi "è ora di andare" le disse.

"No!" gridò la piccola di tre anni, impuntandosi e scuotendo la testa. Louis fu colto di sorpresa, era sempre tranquilla quando andavano al parco di solito.

"Dai tesoro,stiamo andando a trovare Harry e Theo!" le disse felicemente. Questo nuovo approccio fu postitivo e un secondo dopo Lucia si lanciò fra le sue braccia, una pallina di rosa e viola con capelli color caramello che le svolazzavano nella schiena.

"Ti piace Theo, eh?" chiese Louis, e Lucia annuì, nascondendo la sua testolina nel petto del padre.

"Bambino" fu tutto quello che la bimba disse e Louis sorrise, felice che a sua figlia piacesse passare del tempo con Harry e Theo come lui. 






Louis si fermò in un bar mentre andava da Harry, ordinando un cappucino per Harry e un mocaccino per lui, entrambi da portare via. 

Harry era esausto. Non sapeve perchè aveva invitato Louis e Lucia, l'ultima cosa di cui aveva bisogno era di una bambina che correva per tutta la casa, ma non vedeva l'ora di vedere l'altro uomo. Sistemò qualcosa velocemente prima di inviare il suo indirizzo a Louis, voleva fare una buona prima impressione.

Harry quasi corse verso la porta quando Louis bussò. Aveva appena fatto addormentare Theo per il pisolino mattutino e non voleva fare bussare Louis più del ncessario per paura di svegliare il bambino. Harry aprì la porta lentamente e non potè fare a meno di sorridere quando vide le faccie conosciute di Louis e Lucia che aspettavano nel corridoio, entrambi con dei sorrisi stampati in faccia.

Lucia si avvvicinò prima di Louis, e abbracciò Harry avvolgendo le sua braccia alle gambe strette e lunghe di Harry.

"Ciao, Lucia !" Harry si inginocchiò, e salutò la piccola che poi corse dentro la casa per esplorarla. Harry era felice di aver chiuso la porta di Theo. Si girò verso Louis, e un sorriso comparve nella sua faccia.

"Ciao Lou" salutò harry, sorridendo, "ho appena messo a dormire Theo" aggiunse.

"Ciao" rispose Louis. Harry era un disastro, aveva le occhiaie e i suoi ricci erano più disordinati del solito. Louis avvolse un braccio attorno ad Harry, il loro primo abbraccio, prima di staccarsi da lui e sorridere di nuovo. "Ho preso il caffè!" annunciò Louis per poi seguire Harry nell'appartamento. Harry adocchiò il pacco che Louis teneva in mano.

"Sei il mio salvatore" disse Harry, prendendo il suo cappucino con un sorriso riconoscente. Ne prese un lungo sorso e indicò a Louis di sendersi, "è stata una lunga notte." ammise e Louis annuì, sapendo come ci si sentiva.

"So come ci si sente." rispose Louis, perche era vero. Sorrise ad Harry per poi controllare con lo sguardo Lucia e assicurarsi che andasse tutto bene. La piccola colse lo sguardo di Louis e lo salutò, sorridendo. Louis le fece cenno con la mano, ritornando il sorriso.
"Stai bene tesoro?" chiese, e Lucia annuì.
"Si papi" rispose dolcemente, e Harry poteva giurare che si era sciolto dentro per quella scena adorabile.
Il modo in cui Louis e sua figlia interagivano era quasi stucchevole, nel migliore dei modi però.












































 


Spazio Autrice

Ciao a tutti!
Questo è più che altro un capitolo di passaggio, ma non preoccupatevi, il prossimo arriverà di pomeriggio :)
Mi farebbe molto piacere se mi lasciaste un commento, fatemi sapere cosa ne pensate della storia :)
E per quelli "vecchi" che la seguivano già, devo correggermi e dire che il nuovo capitolo lo metterò lunedi e non odmenica come avevo detto :/
Un bacio :*

























Ricordo sempre che la storia non è mia ma una traduzione, qui il link della storia originale in inglese : http://keepcalmand-larry-on.tumblr.com/dads
 

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Capitolo 6
*** Dads - 5 ***


Capitolo 5 



Louis era stato seduto nel salotto di Harry per circa dieci minuti quando sentì Theo piangere, segno che il bambino si fosse svegliato e che aveva bisogno di attenzioni. Vedendo l'espressione esausta nel volto di Harry, Louis posò la sua tazza di caffè e si alzò.
"Me ne occupo io, Harry. Tu vai a riposarti." suggerì Louis, e anche se a Harry non piaceva appoggiarsi sulle persone, era una offerta troppo buona per essere rifiutata. Louis gli offrì una mano per alzarsi dal divano e percorsero insieme il corridoio, Harry accompagnando Louis nella stanza a destra per poi recarsi nella sua camera da letto,a sinistra.

"Grazie per tutto, Lou." disse Harry sinceramente prima di chiudere la porta. Coricarsi nel suo letto senza chiedersi quando a lungo sarebbe durato prima di essere svegliato da un bambino che piangeva era bello. L'idea di lasciare qualcun altro prendersi cura di Theo era completamente nuova per Harry. Non avevano mai trascorso una notte separati e da quando Alice li aveva lasciati quasi nessun altra persona si era presa cura del piccolo, anche se non conosceva benissimo Louis, Lucia era una prova delle sue abilità di crescere un bambino e Harry si fidava completamente di lui. In qualunque caso, Louis stava diventando un suo caro amico e l'unica persona che capiva cosa si provava ad essere un giovane padre single.
Harry apprezzava questa chance di dormire. Louis non aveva detto per quanto sarebbe potuto rimanere, ma non aveva neanche detto che doveva andare da qualche parte. Quindi Harry non impostò la sveglia e sospirò felicemente perchè finalmente era in grado di riposarsi un poco. Dopo la lunga nottata che aveva avuto, non fece neanche in tempo di poggiare la testa sul cuscino, che stava già dormendo.




Louis aveva provato a cullare Theo nella sua culla, ma il pianto del bambino non dava segni di diminuire. Louis lo prese in braccio, tenendolo stretto e facendolo abituare a essere tenuto da qualcuno che non fosse il suo papà. Il pianto si affievolì man mano e Louis tornò in salone per dare un occhio a Lucia. Louis non riusciva a credere come fosse stato semplice far andare a riposare harry, ma dimostrava quanto fosse stanco il più piccolo.

Senza neanche accorgersene era già ora di pranzo e non c'era nessuna traccia di Harry. Louis posò Theo sul suo tappetino dei giochi e disse chiaramente a Lucia di stare attenta accanto al bambino. Si sentì un po' in colpa per frugare nella dispensa di Harry ma sia lui che Lucia avevano fame e non aveva pensato a portare del cibo. Louis riuscì a trovare una banana, che diede a Lucia per tenerla buona mentre le preparava un panino. Scaldò il biberon con il latte e riposizionò Theo fra le sue braccia. Theo bevve felicemente, addormentandosi man mano che finiva tutto il latte. Louis non aveva mangiato e si rese conto troppo tardi che Theo si era addormentato e non voleva posarlo nella culla per paura di svegliarlo. Quindi si rassegnò al fatto che non avrebbe mangiato subito, ma lasciar dormire Harry e Theo era in questo momento la cosa piu importante.

Theo dormì fra le braccia di Louis per ore. Si movette qualche volta ma lui lo cullò e tornò a dormire. Diede da mangiare di nuovo a Theo alle quattro. Di Harry ancora non c'era nessuna traccia, ma tralasciando la sua fame, non dava assolutamente fastidio a Louis. Ebbe molto tempo per pensare e arrivò alla conclusione che avrebbe fatto di tutto per Harry e quindi per estensione, anche per suo figlio. Anche se non voleva ammetterlo Louis sapeva che quello che provava nei confronti del ragazzo non era esattamente quello che ci si aspettava da una normale amicizia. I sentimenti di Louis erano molto più estesi, gli occhi di Harry erano cosi profondi e attraenti, le sue labbra perfettamente rotonde. Ma la cosa che Louis preferiva era il suo modo di parlare e come stesse gestendo con così tanta maturità il suo ruolo da padre single. Il modo in cui Harry guardava a suo figlio- Louis poteva quasi vedere l'orgoglio e l'amore che provava l'altro uomo quandoi i due erano nella stessa stanza.


Non volendo disturbare il piccolo che dormiva, Louis finalmente decise di metterlo nella culla. Con stupore, Theo si stiracchiò un po' ma non is svegliò Louis preparó uno spuntino per Lucia prima di andare di nuovo nella dispensa di Harry - erano ormai le cinque del pomeriggio ed era sicuro che quando Harry si fosse svegliato sarebbe stato affamato quanto Louis. Trovó della pasta e cominciò a preparare del sugo che sapeva che Lucia avrebbe mangiato. Era un po' nervoso e un po' preoccupate il pensiero di quale reazione avrebbe avuto Harry quando sarebbe arrivato in cucina e avrebbe trovato Louis cucinare. Si rilassò solo quando pensò che se qualcuno avesse preso Lucia per un giorno e cucinato la cena per lui non ci avrebbe pensato due volte a ricambiare il gesto con favori sessuali.

Erano quasi le sei quando ricomparve Harry. Prima Louis sentì aprirsi la porta della camera da letto, poi chiudersi la porta del bagno. Subito dopo Harry entrò in cucina senza maglietta. 

"C'è un buon odore, Lou, che cucini?" chiese, come se fosse la cosa più normale del mondo che Louis- che Harry stava ancora conoscendo- era nella sua cucina a preparare la pasta e che sua figlia di tre anni stesse ridacchiando davanti alla televisione di Harry. 

Louis si girò per accogliere Harry e rimase a bocca aperta quando vide che non solo Harry non aveva una maglietta ma aveva anche degli addominali mozzafiato. Realizzando che stava indossando pochi vestiti, Harry si affrettò a prendere dalla cesta dei vestiti puliti una maglietta.

"Uh, pasta. Pasta al pomodoro.." Rispose Louis, incapace di togliere fli occhi di dosso al corpo tonico di Harry.
"Sai, non c'é bisogno che la indossi se non vuoi" le parole scapparono dalla bocca di Louis prima che se ne accorgesse e diventò tutto rosso in faccia.

Harry ormai aveva praticamente indossato la maglietta, e un sorrisetto stampato in faccia.

"Bel tentativo, Lou" rispose, avanzando mentre si sitemava la maglietta. "Grazie per oggi .. Non dormivo cosi bene da mesi" aggiunse sorridendo, poggiando la sua mano sull'avambraccio di Louis. 

"Sono sempre disponibile Harry, davvero. Tutto quello che devi fare é chiedere." rispose Louis, fissando Harry negli occhi. "Sono felice che sei riuscito a dormire,comunque. Ho tenuto in braccio Theo quasi tutto il pomeriggio- gli ho dato da mangiare due volte e ora è nella sua culla. La cena é pronta fra dieci minuti, perche non ti siedi e ti rilassi un po'?" Suggerì Louis, tenedo il suo sguardo ancora fisso in quello di Harry.

"Lou, almeno fammi finire di preparare la cena, tu hai badato a Theo tutto il giorno mentre io dormivo" offrì Harry, ma Louis fece cenno di no con la testa. 

"Davvero, Harry. Vai e siediti. O se vuoi proprio fare qualcosa vai a dire a Lucia di andare in bagno prima di cena" Louis rispose fermamente. Harry annuì, andò in salotto e cercò di non pensare al fatto che Louis lo aveva cacciato via dalla sua cucina.

"Ciao Lucia!" salutò Harry, abbassandosi in modo di essere alla stessa altezza della bambina.

"Harry!" Rispose Lucia, con i suoi occhi blu sgranati non appena agganciò la braccia alle spalle di Harry. Il ragazzo subito la abbracciò a sua volta. Quando si lasciaro gli occhi di Lucia brillavano in una maniera che era troppo simile a quella di Louis. 

"E' quasi ora di cena, ma il tuo papà vuole che vai in bagno prima" Harry disse alla bimba. 
"Okay" rispose Lucia,alzandosi e cercando la mano di Harry. La piccola posizionò Harry dietro di lei prima di chiudergli la porta del bagno in faccia. Harry alzò un sopraciglio e tornò in cucina. 

"Lou, mi ha chiuso fuori dal bagno, é okay?" chiese Harry, non essendo pratico di pulizie di bambine di tre anni. 

"Si se la sa cavare da sola" rispose Louis sorridendo,"però se non esce fra un paio di minuti é meglio che vai a controllarla, per controllare che non é caduta dentro" aggiunse, scherzando solo a metà. Ma Harry non dovette controllarla perche dopo due minuti la piccola stava correndo verso di loro nel corridoio. Lucia si lanciò verso Harry, che la prese in braccio e la sistemò sul suo fianco.

"La cena è pronta, vedi?" disse mente si avvicinava a Louis che stava mettendo la pasta nei piatti. Lucia annuì e Harry la sistemò sulla sedia, prendendo un cuscino dalla poltrona in modo tale che arrivasse al tavolo .

Harry sistemò la tavola mentre Louis porto il cibo. Louis si sedette vicino a Lucia e Harry dalla parte opposta.

"Grazie Harry,sei davvero barvo con lei" disse Louis, e Harry sorrise un po'.

"Grazie a te per aver preparato la cena, Louis."

"Nessun problema" rispose Louis e mangiarono in silenzio.

Louis aiutò a pulire i piatti anche se Harry insistè che aveva già fatto abbastanza. Lucia era distesa sul divano quando finirono i piatti, con il pollice in bocca e gli occhi che le si chiudevano.

"Hai sonno piccola?" chiese Louis mentra la prendeva fra le sue braccia. Anche se gli piaceva prendersi cura di Theo e preparare la cena, non poteva fare a meno di pensare di avere trascurato sua figlia. Ma lei era felice e le era piaciuto passare del tempo con Harry e Louis non poteva fare a meno di sorridere. Lucia annuì e chiuse gli occhi ancora di più. 

"Meglio che ti metta a letto,allora" sussurrò Louis, dandole un bacio sulla fronte prima di guardare Harry che stava entrando nella stanza. 

"Suppongo che sia meglio che andiamo" disse scusandosi, ma sapeva che Harry capiva, anche lui aveva un figlio. 

"Grazie Lou, non so cosa avrei fatto senza di te" disse Harry dolcemente, abbracciando sia Louis che Lucia.

"Come ti ho già detto, quando vuoi io ci sono Haz. Abbiamo passato una bella giornata, no Lucia?" Louis assicurò Harry, rivolgendosi a Lucia per avere il suo supporto. Ma ormai aveva gli occhi chiusi e respirava lentamente , si era addormentata. Anche Harry lo notò, e sorrise ad entrambi.

"Voi due siete cosi carini" sussurrò Harry, e Louis era grato che fosse buio perche non voleva che Harry vedesse le sue guance tutte rosse.

"Ci vediamo presto Harry." rispose louis, fissando nella mente il sorriso di Harry, i suoi bellissimi occhi e i suoi ricci perfetti, prima di andare via.

"Ciao, Lou" rispose Harry, guarando Louis fino a che non scomparve girando l'angolo. Tornò dentro, non sapendo cosa fare ora che era sveglio e da solo, con Theo ancora addormentato nella culla.



Lucia si svegliò non appena Louis la prese dal seggiolino. Louis la aiutò a mettersi in pigiama e la mise a letto. Già stava dormendo di nuovo quando Louis le diede un bacio sulla guancia.

"Notte Lucy" sussurrò, e Lucia di risposta aprì gli occhi e li chiuse di nuovo. Louis lasciò la stanza cercando il cellulare nella tasca.

Fu sorpreso quando vide che c'era gia un messaggio da Harry.

É strano che gia mi manchi? Harry x

Il sorriso di Louis era uno dei più grandi degli ultimi mesi, scrisse una risposta e mandò il messaggio.

No, ma solo perche mi manchi anche tu, Lou x






 

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Capitolo 7
*** Dads - 6 ***


Capitolo 6



Louis giurò a se stesso che avrebbe lasciato trascorrere la sua vita normalmente, e non avrebbe permesso ad Harry di sconvolgerla troppo velocemente. Ma da quando di svegliò domenica, non vedeva l'ora di mandare un messaggio ad Harry. Non voleva sembrare disperato ma non c'era nessuna possibilità che sarebbe riuscito ad aspettare fino a sabato-quasi una settimana- per vedere Harry di nuovo. Non appena riuscì a tirarsi fuori dal letto andò a farsi una doccia, con sua grande sorpresa la piccola stava ancora dormendo, e pensò ad invitare Harry e Theo quel pomeriggio. Quando finì la doccia (e dopo aver risolto un piccolo problemino che era nato al pensiero di accostare il suo corpo agli addominali di Harry) decise di invitare gli Styles a pranzo. 

Lucia era svegia quando uscì dal bagno, Louis preparò la colazione per entrambi, sistemò un po' -fece anche i letti- cercando di tenersi occupato per aspettare ad un orario decente per mandare un messaggio ad Harry. Decise che Harry sarebbe stato sveglio alle nove, era sicuro che fosse sveglio anche prima per dare da mangiare a Theo, ma dopo il comportamento di Theo del giorno precedente, non poteva esserne sicuro. 


Harry, ci sei oggi? Vuoi venire da me a pranzo? Lou x 

Harry era infatti sveglio, già da molte ore. Un sorriso comparve sul suo volto quando lesse il messaggio di Louis, non si aspettava di sentire l'altro uomo così presto (non che si stesse lamentando). 

Verso che ora? x

Harry rispose velocemente, aspettando con impazienza una risposta. 

Quando sei pronto, presto spero 

Un gridolindo imbarazzante sfuggì dalla bocca di Harry quando lesse il messaggio di Louis, e rispose mentre si agitava nel suo appartamento cercando di uscire dall'appartamento con Theo il prima possibile. 

A presto allora x 



Dopo neanche un'ora Harry stava bussando alla porta di Louis, con Theo fra le sue braccia, i capelli tutti spettinati, ma un enorme sorriso in faccia. Ma il sorriso di Louis era perfettamente uguale a quello di Harry, non appena aprì la porta per accoglierlo. 
Il loro abbraccio fu naturale, ma di lato, per non schiacciare Theo. Durò poco più di un normale abbraccio fra amici, e il viso di Louis fra il collo e la spalla di Harry era decisamente più che da amici. Ma presto si separarono e Louis prese Theo dalle braccia di Harry senza neanche chiedergli il permesso. 

Harry preparò del tè e Louis lo seguì in cucina, con il bambino ancora fra le sue braccia. Lucia era seduta e stava disegnando e mostrava ai due uomini i suoi lavori. 

A Harry non dava fastidio che Louis stesse tenendo Theo, per quanto amasse suo figlio, era piacevole avere una pausa di tanto in tanto, e sapeva che era un bene per il bambino abituarsi a persone diverse. Ma gli piaceva mantenere a Theo la stessa routine e le dieci e mezza di mattina era l'ora del riposino. 

"Lou, è l'ora del riposino di Theo" disse Harry all'altro uomo. Louis annuì, alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso il corridoio. 

"Lo metto io nella mia stanza, okay?" chiese Louis, e Harry annuì. Louis posizionò Theo al centro del suo letto, sistemando del cuscini attorno al bambino in modo tale che non potesse cadere. Si girò per andarsene e trovò Harry che lo fissava appoggiato alla porta. Louis fece per abbassare la testa ma Harry velocemente prese Louis per il braccio e lo avvicinò a se, facendo sfiorare le loro labbra.

"Oh." fu tutto quello che Louis riuscì a dire, ancora sconvolto. Vide l'espressione di Harry cambiare in preoccupata e confusa. Louis non riusciva a nascondere il suo stupore, gli occhi sgranati mentre studiava la faccia di Harry.
"Cosa?" chiese Harry, chiedendosi se avesse fatto la mossa sbagliata, se aveva letto i segnali male. Forse Louis non era interessato a lui in quel modo.

"Niente, solo sorpreso. Non pensavo che fossi interessato" rispose Louis, con le mani appoggiate al viso di Harry e le dita che gli accarezzavano i capelli. Avvicinò le loro facce di nuovo, in un bacio più lungo, con più passione mentre la lingua di Harry sfiorava il labbro inferiore di Louis. Si staccarono di nuovo, e Louis percorse il corridoio cercando sua figlia, lasciando Harry stordito e confuso nella porta della sua camera da letto.


"Ehi piccola, vuoi qualcosa da bere?" chiese Louis, inginocchiandosi vicino a lei, e Lucia avvolse le sua braccia attorno al collo di Louis.

"Si papà!" rispose, e Louis la prese in braccio e andò in cucina. Mise la bambina sul bancone e le diede un succo di frutta e le tagliò una mela. La baciò sulla guancia e la posò a terra, mandandola a mangiare la sua merenda.

Harry lo stava aspettando e Louis andò dal ragazzo posizionandosi sul suo petto come se fossero due magneti, con la testa sulla sua spalla. Harry avvolse le sua braccia attorno a Louis, tenendolo stretto.

"Cosa facciamo, Lou?" chiese Harry, guardando in basso al maggiore.

"Non lo so." rispose Louis, alzando lo sguardo per incontrare gli occhi di Harry, e ricambiando un piccolo bacio "ma mi piace." aggiunse, nascondendo la testa sotto il mento di Harry.

"Neanche io." concordò Harry, facendo scivolare le sue mani su quelle di Louis.

Pranzarono insieme - un panino col formaggio alla griglia - e passarono tutto il giorno sul divano, escludendo i momenti in cui badarono a Theo o giocarono con Lucia. Louis mise Lucia a letto per il suo pisolino pomeridiano e tornò da Harry nel divano, sedendosi vicino, con un braccio attorno a lui e lo sguardo posato su Theo.
"Suppongo che dobbiamo parlare" disse Harry all'improvviso, allontanando lo sguardo da Theo per fissarlo in quello di Louis.

"Credo che dobbiamo" concordò Louis, incontrando gli occhi di Harry e posando un bacio sulla sua guancia. Ci fu un momento di silenzio e Louis si abbassò per prendere la manina di Theo.
"Che ne dici di una cena uno di questi giorni, solo noi?" aggiunse Louis, tornando a guardare Harry.

Harry alzò un sopracciglio "e i bambini?" chiese, scettico.

"Mia mamma viene da Doncaster questa settimana, guarderà Lucia. Può guardare anche a Theo, se per te va bene." suggerì Louis, gli occhi ancora fissati su quelli di Harry.

Harry ci pensò un po', insicuro. Era passato molto tempo da quando aveva lasciato Theo con qualcuno. "Credo.. Credo che andrebbe bene." decise alla fine, avvicinandosi a Louis.

"Bene." Rispose Louis, mettendosi comodo accanto a Harry, con Theo che teneva ancora il suo indice.


Quando Harry e Theo se ne andarono dopo cena, Louis mise Lucia a letto e si sedette sul divano. Il salotto sembrava vuoto ora che Harry se ne era andato, facendogli capire quando adorava passare del tempo con l'altro uomo.

Ho passato una bella serata, non veod l'ora che arrivi Martedì xo Haz

Louis sorrise, poteva decisamente abituarsi a tutto ciò.

Anche io, ci sentiamo domani. Notte Harry. x 

Louis non riuscì a togliere quel sorriso dalla faccia anche quando andò a coricarsi quella notte. Non vedeva l'ora di addormentarsi velocemente, anche se sembrava stupido, sentì che più tempo avrebbe passato a dormire, prima avrebbe visto Harry.

































 

Spazio Autrice

Ciao a tutti!
Scusate ma sono super di fretta oggi, per questo ho messo i due capitoli subito !
Questo capitolo a me piace moltissimo, finalmente cominciano a muoversi un po' le cose fra Harry e Louis, li trovo tenerissimi :3
Grazie davvero a tutte quelle che hanno lasciato dei commenti, mi fanno sempre molto piacere!
Spero vi siano piaciuti questi due capitoli, fatemi sapere cosa ne pensate :)
Un bacio :*

















Ricordo sempre che la storia non è mia ma una traduzione, qui il link della storia originale in inglese : http://keepcalmand-larry-on.tumblr.com/dads

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Capitolo 8
*** Dads - 7 ***


Capitolo 7 



Martedì sera arrivò velocemente. Louis era nervoso e sua madre non aiutava decisamente. Da quando le aveva detto che stava andando fuori a cena, lei aveva subito capito che si trattasse di un appuntamento. Jay l'aveva torturato tutto il giorno. Louis le aveva chiesto di comportarsi bene in presenza di Harry, ma non era sicuro che l'avrebbe ascoltato. 
Harry bussò esattamente alle sei in punto, con Theo fra le sue braccia e la borsa del bimbo sulla sua spalla. Gli occhi di Louis ammirarono involontariamente il corpo di Harry. Era vestito in modo completamente diverso dal solito, senza neanche una macchia di vomito di bambino. Indossava dei jeans neri aderenti, una maglietta bianca con uno scollo a "v" e una giacca nera. Aveva i ricci scompigliati, ma Louis sapeva che aveva impiegato almeno venti minuti davanti allo specchio per cercare di renderli perfetti. Il sorriso di Harry fece scivolare via l'ansia e il nodo allo stomaco che aveva. 
"Stai benissimo." disse Louis, abbracciando Harry e baciandolo sullo zigomo.

"Tu hai un profumo buonissimo." rispose Harry, con un sorriso in faccia. 

"Mamma, questi sono Harry e Theo." disse Louis, indicando i due.

"Haz, questa è mia madre, Jay." aggiunse.

"E' un piacere incontrarti, Harry." disse Jay, allungando le braccia per prendere il bambino, "Io prendo Theo, voi ragazzi andate al vostro appuntamento!" aggiunse, e Louis le lanciò uno sguardo minaccioso. Harry fu sorpreso che Jay avesse preso Theo così velocemente, ma la lasciò fare. Se Louis si fidava di lasciare Lucia con lei, era sicuramente in grado di badare anche a Theo. "Bene, questo è quello che sembra, vero?" chiarì Jay, e Louis sentiva già che le sue guancie erano sicuramente rosse. Guardò a Harry cercando di scusarsi. 

"E' esattamente quello che sembra." confermò Harry sicuro di sè, non mancando un colpo. Louis dovè tarttenersi dal lascire spalancare la sua bocca, sorpreso dalla capacità di Harry nel definire la loro relazione. 
"Vedi, Louis, lo sapevo. Ti sei preoccupato per niente!" lo rimproverò Jay, e se Louis non era tutto rosso prima, ora lo era sicuramente. 

"Bene, grazie mamma." disse a testa bassa. Ma Harry stava ridendo mentre spiegava la routine di Theo a Jay. La ringraziò, baciò Theo sulla fronte e spinse Louis fuori dalla porta. 

Dopo una piccola discussione su chi dovesse guidare (vinse Louis) si ritrovarono in macchina, mentre Louis parlava del ristorante che aveva prenotato. Harry non riusciva a togliere lo sguardo da Louis, non essendo abituato da vedere Louis senza i loro rispettivi figli. Era tutto così diverso, potevano fare letteralmente quello che volevano, perchè Jay stava guardando i bambini per quella sera. 

Harry fece per aprire la bocca quando Louis parcheggiò fuori da uno dei risporanti più costosi di Kensington. 

"Non c'è probblema Harry, davvero." lo rassicurò Louis, essendo grato che Harry acconsentì senza proteste.

Quando si sedettero ordinarono velocemente, Harry scelse del pollo mentre Louis una bistecca. Parlarono mentre aspettavano per i piatti, la loro prima conversazione senza doversi preoccupare dei bambini. 

"Cosa stiamo facendo, Haz?" Louis pose la stessa domanda che aveva fatto Harry quella domenica pomeriggio, arrivando subito al punto. Era alla fine il motivo per cui avevano programmato questo appuntamento, per chiarire le cose. 

"Non lo so, Lou. So solo che sei .. fantastico. Quando sono attorno a te sono così contento. E sei bravissimo con Theo." Harry pose tutte le sua carte sul tavolo, sperando che la risposta di Louis fosse positiva. 

Un sorriso si aprì sul viso di Louis non appena sentì le parole di Harry. Allungò una mano e prese quella di Harry nella sua. 

"E tu, Harry .. sei la persona più meravigliosa che io abbia mai incontrato" rispose Louis, i sui occhi fissi su quelli di Harry, in modo tale che trapelasse tutta la sua sincerità. Il cuore di Harry era pieno di gioia, non c'erano altre parole per descriverlo. Non riusciva a parlare, la voce era bloccata da tutte le emozioni che stava provando in quel momento. "Quindi, se va bene per te, vorrei dare a noi una possibilità." aggiunse Louis, guardando Harry con speranza.

Il più piccolo annuì. Era quello che voleva anche lui. 

"E' esattamente quello che voglio .." cominciò Harry, prendendo un lungo respiro. "Ma dove mettiamo Lucia e Theo in tutto ciò?"

"Che intendi?"


"Intendo che Theo è la mia priorità .. non me. Io voglio stare con te, assolutamente. Ma devo mettere Theo prima di tutto, e cosa comporterà tutto questo per lui?" elaborò Harry, e Louis annuì, stringendo la mano di Harry.


"So che è difficile, Harry. E' importante far capire a Theo chi è il suo papà e che tu lo ami. E lui lo sa, non deve cambiare niente." lo incoraggiò Louis, ma Harry era ancora un po' insicuro.

"E cosa succede se non funziona, se Theo si affeziona a te e .." Harry non riuscì a finire la frase, non voleva neanche pensare a quella possibilità.

"Be, dobbiamo farla funzionare allora." rispose Louis, sorridendo per cercare di rompere la tensione, ma diventando serio di nuovo non appena si accorse che Harry non era in vena. "E se non dovesse funzionare, ce ne preoccuperemo quando - se- ce ne sarà bisogno." suggerì Louis.

"Okay, ma concentriamoci nei bambini, okay?" disse Harry, non riuscendo a trattenersi dal sorridere. Louis ricambiò il sorriso, con adorazione stampata sul viso. 

"Questo significa che sei il mio fidanzato?" chiese Louis speranzoso, con un sorrisetto fra le labbra. 

"Credo di si." rispose Harry, prendendo la mano di Louis e poggiandola sulle sue labbra, lasciandogli un leggero bacio, prima di ritornare lo sgurado sul maggiore - il suo fidanzato- e ricambiare un ampio sorriso.

I loro piatti arrivarono, ma non interessavano più ai due. Mangiarono velocemente, a mala pena parlando, volendo uscire il prima possibile in modo da potere toccarsi e stare insieme. Finalmente finirono la cena e Louis guardò a Harry.

"Quindi, il dessert?" chiese, e Harry scosse la testa.

"Usciamo da qui." disse, e Louis annuì, chiedendo il conto. 

Pagò Louis, come promesso, e lasasciarono il ristorante mano con mano, Louis agganciò il suo braccio attorno alla vita di Harry, avvicinandolo e stampandogli un bacio sulla guancia. 

"Sai, non uscivo a cena così da quando è nato Theo." ammise Harry.

"Ti sei divertito?" chiede Louis, con le dita ben ferme sulla vita di Harry.

"E' stata una serata fantastica." rispose Harry con un sorriso. 

"Te lo meriti." disse Louis,

"La migliore parte è stata la compagnia." disse Harry, chinanodosi per catturare le sue labbra in quelle di Louis, mentre si incamminavano verso la macchina.






































 

Spazio Autrice


Ciao a tutti!
Finalmente mi sono messa in pari il che significa che domani posterò il nuovo capitolo ! (nuovo per quelli che mi seguivano gia ovviamente)
Louis e Harry hanno la loro meritata serata senza bimbi attorno, e io credo che siano carinissimi :)
Lasciatemi un commento e fatemi sapere cosa ne pensate, mi fanno molto piacere !
Un bacio :* 

 

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Capitolo 9
*** Dads - 8 ***


Capitolo 8 



 
Quando Harry si svegliò alle cinque e mezza del mattino sentendo Theo piangere, dovette darsi un pizzicotto. L’appuntamento con Louis era stato perfetto, e una serata senza bambini era esattamente quello di cui avevano bisogno. Rotolò giù dal letto con un sorriso stampato in faccia- non solito per l’orario- e si diresse verso la stanza di Theo.

“Buongiorno Theo” sussurrò Harry mentre prendeva in braccio il bambino dalla culla. “Hai passato una bella serata con Jay e Lucia?” chiese, e baciò suo figlio sulla fronte. Theo ridacchiò. “Bene, questo va bene, perché anche io ho passato una bella serata con Louis” disse, e cambiò il bambino prima di dirigersi in cucina.


 
Dall’altra parte della città Louis si svegliava con il suono di voci provenire dalla cucina. Guardando l’orologio si accorse che erano le otto.
“Merda” mugugnò, rotolando giù dal letto velocemente. Corse per il corridoio, ringraziando il cielo che stesse indossando delle mutande perché quando arrivò in cucina trovò sua madre che dava la colazione a Lucia.

“Buongiorno Lou, stai bene?” chiese Jay, alzando un sopracciglio.

“Oh, grazie al cielo. Mi ero dimenticato che eri qui, avevo sentito delle voci.. non capivo cosa stesse succedendo e sono in ritardo per il lavoro!” rispose Louis, ma Jay in risposta rise. Louis si chinò all’ingiù per salutare Lucia.

“Non preoccuparti tesoro. Oggi vizierò un po’ Lucia!” rispose Jay, con un sorriso affettuoso rivolto alla piccola.

“Grazie mamma, sei la migliore” rispose Louis con un sorriso pieno di gratitudine mentre andò in bagno.


 
 
Aveva trascorso una bellissima serata con Harry, le conversazione a cena era andata bene e il ritorno alla macchina di Louis mano nella mano anche meglio. Ma il bacio che avevano scambiato davanti a casa di Louis prima di andare da Jay era stata decisamente la cosa migliore.
Louis voleva passare ogni minuto con Harry – da sveglio e da addormentato. Non aveva mai avuto una connessione così profonda con nessuno, soprattutto da quando era diventato un padre single. Non aveva mai sentito il bisogno di passare così tanto tempo con una persona come con Harry, eccetto per Lucia, ma quello era diverso. Harry era premuroso, divertente, perfetto e capiva. In più Lucia lo adorava e questo era abbastanza per Louis.

Pensò ad Harry tutto il tempo mentre si recava a lavoro in metropolitana. Pensò ai suoi ricci, ai suoi bellissimi occhi verdi e al suo bellissimo figlio. E su come sarebbe riuscito a tenere Harry solo per lui per sempre.


 
Ad ora di pranzo, Louis non riuscì più ad aspettare. Non aveva ancora sentito Harry, pensava che l’altro uomo si stesse facendo desiderare. Louis era sicuro che Harry avesse apprezzato la serata quanto lui. Fece la pausa pranzo dieci minuti prima del solito, salvando i suoi documenti e staccando  la cornetta. Compose il numero di Harry e fece partire la chiamata.
Il telefono squillò due volte prima che  Harry rispose, con voce calma ma sicuramente felice.

“Lou?”

“Haz… avevo il bisogno di sentire di nuovo la tua voce” rispose Louis. Si sentì arrossire per quanto fosse sdolcinato.

“Bene sono qui, come sta andando la tua giornata?” chiese Harry. Louis riusciva quasi a sentire il sorriso di Harry nella sua voce e immaginava le sue fossette, si erano messi insieme solo ieri ma oh merda era innamorato.

Louis prese un momento per riprendersi da questa rivelazione, lasciando Harry ad aspettare.

“Ci sei ancora Louis?”

“Si …si. Scusa, mi sono distratto. Quale era la domanda?” chiese Louis. Il suo cervello era andato letteralmente in pallone quando si era accorto che quello che provava per Harry era molto più di una semplice cotta.

“Come è andata la tua giornata?” ripeté piano Harry, scandendo le parole, ridendo, cosa che fece andare Louis di nuovo nel pallone.

“Bene, Haz. Credi che .. ci potremo vedere oggi?” chiese Louis lentamente.
Aveva intenzione di prendere un po’ di spazio, di dargli un po’ di tempo per .. pensare. Ma quando sentì la voce di Harry era diventato abbastanza chiaro che non c’erano possibilità che riuscisse ad aspettare.

Harry sorrise, perché non vedeva l’ora di vedere Louis.
“Che ne pensi di una cena stasera? Con i bambini questa volta. E tua madre, se c’è ancora? Sarebbe bello conoscerla meglio se questo - noi - andrà dove penso che andrà.” rispose Harry.

“E dove dovrebbe andare? chiese Louis, con una voce seducente nonostante fosse seduto al centro del suo ufficio, circondato dai suoi colleghi. Ma poi sentì il pianto di Theo.

“Scusa Lou, devo andare. Ma ci vediamo alle sei? Da te?” Chiese Harry con tono di scuse mentre raggiungeva la camera di Theo.

“Facciamo alle cinque e mezza, piccolo” rispose Louis. Le cinque e mezza erano al limite per lui per tornare a casa ma aveva bisogno di vedere Harry.

“Okay, Lou. Ci vediamo” rispose, e Louis chiuse la chiamata.

 
 
Ovviamente dalla chiamata la giornata di Louis procede molto più lentamente del normale, e finisce col lavorare ancora più tardi del previsto. Guarda il suo orologio quando esce dall’ufficio – le cinque e un minuto. In nessun modo sarebbe arrivato a casa in tempo.
 
Haz, sono in ritardo, ti mando un messaggio quando arrivo. Lou x

Harry non rispose al messaggio, Louis prese di nuovo il telefono mentre entrava nel palazzo.

Sono a casa, a presto x

Mise la chiave nella porta, la aprì e la chiuse prima di dirigersi verso la cucina. Il suono di un bambino che borbottava felicemente arrivò alle orecchie di Louis e gli ricordò la Lucia di due anni fa e cer .. Theo.
Ovvio.

Appena arrivò in salone vide sua madre che sorrideva a Theo che era fra le sue braccia. Dall’altra parte del divano vide una massa di ricci. Harry si girò, con un sorriso in faccia, e mostrò Lucia che era felicemente seduta su di lui.

“Tua mamma mi ha fatto entrare” disse Harry semplicemente, e Louis scosse la testa sorpreso per quanto perfetto fosse Harry. Rispose con un sorrise e baciò Lucia sulla testa e Harry subito dopo, prima di sprofondare nel divano, sedendosi vicino ad Harry, ma non troppo vicino.

“Mi sei mancato” ammise Louis, e Jay roteò gli occhi, ma Harry e Louis non se ne accorsero, erano troppo persi in un loro piccolo mondo.

“E’ passato solo un giorno, Lou” rispose Harry, ma il sorriso che aveva dimostrava a Louis che il sentimento era ricambiato.

“Un giorno, molto, ma molto lungo” rispose Louis, rilassandosi e poggiando la testa sulla spalla di Harry. “Come stai?” aggiunse, alzando lo sguardo per incontrare gli occhi di Harry.

“Bene ora che sei a casa” rispose Harry, e il cuore di Louis si stava letteralmente sciogliendo, tutto quello che voleva fare era ammettere quanto amasse l’altro uomo.
 
-

 
Dopo cena, Louis mise Lucia a letto e aiutò Jay con i piatti mentre Harry dava a Theo l’ultimo biberon.

“Lo ami, non è vero?” chiese Jay dolcemente, mentre Louis asciugava i piatti. Sentì le sue guancie andare in fiamme, sorpreso dal fatto che sua madre l’avesse capito così velocemente.

“Si” ammise Louis, e Jay sorrise.

"E’ un ragazzo meraviglioso, Lou. Non rovinare le cose” quasi comandò,e Louis annuì.

“Lo so.” Rispose, alzando lo sguardo proprio quando Harry entrò in cucina.

“Di cosa stavate parlando?” chiese Harry, e Louis riusciva a sentire che le sua guancie stavano diventando rosse.

“Su quanto sei meraviglioso” rispose semplicemente, e ora fu il turno di Harry di arrossire mentre si avvicinava a Louis, e lo avvolgeva in un bacio appassionato.

Si separarono ad un certo punto, e Louis fo grato di scoprire che sua madre era scomparsa.

“Theo si è addormentato nel passeggino di Lucia, spero vada bene.” disse Harry.

“Ovvio che va bene, non l’hai messo nel mio letto questa volta?” chiese Louis un po’ confuso, le volte precedenti l’avevano messo lì. Harry si avvicinò a Louis, così tanto che le sue labbra solleticarono il collo di Louis.

“Pensavo che potremmo utilizzarlo in un altro modo, stasera.” sussurrò Harry, sperando che non stesse andando troppo oltre. Ma fu felice quando Louis lo avvicinò ancora di più e avvolse le sua braccia al suo petto.

“Forse hai ragione.” sussurrò Louis in risposta, mentre i suoi denti trovavano le clavicole di Harry.


-

Louis pensò che stesse sognando quando fu svegliato dal pianto di un bambino alle tre del mattino. Ma poi sentì qualcuno muoversi accanto a lui e fu colpito da un ondata di aria fredda quando Harry scivolò via dal letto, tutto assonnacchiato.

Harry.

E immediatamente gli avvenimenti della sera prima riapparsero nella mente di Louis, il dolore dei muscoli del suo corpo era abbastanza per confermare i suoi sospetti. Avevano dormito insieme, mentre sua madre era nella stessa casa, mentre Theo e Lucia dormivano nella stanza accanto. Ma non importava, perché da ora in poi le cose sarebbero andate così.

Harry tornò presto, e Louis lo avvicinò a se stesso, con le dita intrecciate ai suoi capelli, senza bisogno di dire nient’altro. Le cose sembravano funzionare meglio quando non ne parlavano. Piano piano Harry si addormentò, Louis se ne accorse perché respirava sempre più lentamente e profondamente.

“Ti amo Harry Styles” sussurrò Louis quando il suo fidanzato di addormentò. Avvolse  un braccio attorno ad Harry e poggiò la sua testa sulla spalla del ragazzo. Louis voleva non lasciarlo andare mai.










































 

Spazio Autrice

Ciao a tutti!
Finalmente posto il nuovo capitolo ! Scusate se vi ho fatto aspettare un po di più, ma in questo periodo sono davvero impegnata e cerco di incastrare tutto quello che devo fare, ma certe volte non ci arrivo proprio :/
Cooomunque, io adoro particolarmente questo capitolo, la fine particolarmente :)
Fatemi sapere cosa ne pensate, adoro davvero leggere tutti i commenti e mi motivano sempre ad aggiornare più velocemente !
Grazie mille a tutti quelli che hanno messo la storia fra le preferite/seguite, significa molto per me :)
Un bacio :*









Ricordo sempre che la storia non è mia ma una traduzione, qui il link della storia originale in inglese : http://keepcalmand-larry-on.tumblr.com/dads


 

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Capitolo 10
*** Dads - 9 ***


Capitolo 9 




La relazione fra Harry e Louis si rafforzava di giorno in giorno. Erano passati vari mesi dal loro primo appuntamento, forse quattro, nessuno dei due stava tenendo il conto. Preferivano in questo modo, rendeva tutto più tranquillo. Ma Harry non vedeva Louis da una settimana ormai, certo, si erano scambiati messaggi e avevano parlato al telefono, ma non si vedevano da sabato mattina al parco. Louis era stato impegnato al lavoro, quando tornava a casa, dava da mangiare a Lucia, le faceva il bagno e ripeteva le stesse cose su se stesso e poi parlava al telefono con Harry.

Quando arrivò venerdì Harry non riuscì più ad aspettare il sabato mattina per vedere Louis. Sapeva che il suo fidanzato aveva avuto una settimana dura, e si sentiva ancora in debito per quando Louis aveva guardato Theo per permettere a Harry di dormire. Così dopo aver sentito la voce esausta di Louis la sera prima, sapeva che doveva fare qualcosa. Harry preparò un paio di muffins e sistemò una borsa con le cose per dormire di Theo, portando anche una maglietta pulita e un paio di mutande per se stesso, solo in caso. Poi avvolse Theo in una coperta per proteggerlo dal freddo di Ottobre e uscì diretto verso casa di Louis.

 Louis spalancò la bocca quando vide Harry e Theo davanti alla porta di casa sua. L’incontenibile sentimento d’amore colpì Louis non appena vide i due Styles davanti alla sua porta - i due a cui si era affezionato moltissimo negli ultimi mesi.

“Haz!” li accolse, facendo apparire un sorriso mentre faceva entrare i due nel suo appartamento, chiudendo la porta dietro di lui. Louis posò un bacio sulla guancia di Harry, per poi avvicinarsi a prendere Theo. Non lo vedeva da sabato mattina e se Louis doveva essere completamente sincero, diventava sempre più affezionato al piccolo di Harry, nonostante i due avessero stabilito che si sarebbero concentrati sui propri figli.

“Come stai Lou?” chiese Harry mentre posava la borsa del piccolo in un angolo della
stanza per poi seguire Louis in cucina.

“Esausto, suppongo. Ho lavorato molto fino a tardi e Lucia non si sente molto bene... è stata una lunga settimana. Sono felice che tu sia qui.” Finì Louis con un sorriso rivolto a Harry, prima che i suoi occhi si posarono di nuovo verso Theo.

“Anche io “ concordò Harry, posando una scatola di muffins sul tavolo verso il suo fidanzato.  “Ho portato dei muffins” aggiunse, senza riuscire  togliere il sorriso che aveva stampato in faccia.

“Davvero? Che tipo?” chiese Louis esaltato, con gli occhi sgranati.

“Banana con gocce di cioccolato” rispose Harry con un sorriso.

Il sorriso di Louis combaciò con quello di Harry mentre si avvicinava al suo fidanzato. “I miei preferiti” disse fra i ricci di Harry, mentre avvicinandosi  avvolgeva in un abbraccio il più piccolo, “sei il migliore” sussurrò.

Dopo cena (Harry ordinò dal cinese), fecero il bagno a Lucia e Theo insieme, che ora era capace di stare seduto con la schiena dritta e di gattonare, e quindi poteva fare il bagno con Lucia . Tutti quanti ridevano e si schizzavano con l’acqua e quando arrivò il momento di farli uscire dalla vasca, la stanza era piena d’acqua e schiuma, e Harry era grato di essersi portato un cambio  di maglietta, perché era tutto bagnato.  Il bagno era servito per fare unire ancora di più Theo e Lucia e aveva permesso a Harry e Louis di far capire cosa significasse essere genitori insieme per la prima volta.

 Dopo il bagno, misero i due bambini a letto nella stanza di Lucia, senza pensarci un attimo . In questi giorni era già consolidato il fatto che Harry – e di conseguenza Theo – avrebbero dormito da Louis. Harry gli cantò delle canzoni per farli addormentare e Louis nel frattempo si fece una veloce doccia per rilassarsi un po’.

Quando Louis finì la doccia, si infilò un paio di boxer e andò in soggiorno, dove trovò Harry rannicchiato sul divano, un piatto pieno di muffins e due tazze fumanti. Louis sorrise- poteva decisamente abituarsi a tutto ciò.  Nonostante amasse molto Harry come persona, amava anche il sentimento di famiglia che portava lo stare accanto a Harry e Theo. Spesso si sentiva solo, essendo single, ma sicuramente avere Harry non l’avrebbe più fatto sentire in quel modo. Harry si spostò lateralmente sul divano, in modo che Louis si potesse appoggiare sul suo petto, con la testa sulla sua spalla. Avvolse entrambi con una coperta e porse il tè a Louis, preparato proprio come piaceva a lui.

“Grazie tesoro.” disse Louis dolcemente prima di prenderne un sorso e sporgersi per prendere un muffin.

Gradirono il loro spuntino e la compagnia di entrambi, prima che Louis ruppe il silenzio.

“Mi potrei abituare a tutto questo, sai.”

“Cosa intendi?” chiese Harry, che non capiva bene cosa intendesse Louis.

“Io.. okay. Metterò tutte le carte sul tavolo, Harry. Non voglio che tu dica niente prima che ho finito di parlare, così puoi riflettere un po’ su quello che ho da dire, okay?” disse Louis, prendendo fiato mentre Harry annuiva. Louis si sistemò meglio sul divano, mettendosi di fronte  a Harry e stringendogli la mano.

“Certe volte.. mi sento cosi solo. Non molte persone capiscono, sai? Ho Lucia, e la amo da impazzire ma non è la stessa cosa della compagnia di un adulto, comunque. Questi ultimi mesi, Harry, sono stati ..” Louis si interruppe, la voce che cominciava a spezzarsi a causa delle mille emozioni che stava provando, “sono stati fantastici. Quello che sto cercando di dire è che, tu e Theo, insieme a Lucia, siete diventati la mia famiglia.” Louis si fermò di nuovo, questa volta però alzando lo sguardo per guardare ad Harry. I suoi occhi verdi erano spalancati e gli stringeva forte le mani. Louis aveva tenuto dentro di se per così tanto tempo il suo amore nei confronti di Harry e ora era il momento di farlo uscire. Sapeva cosa voleva dire, ma le parole non riuscivano ad uscire dalla sua bocca, era pietrificato.

“Continua, Lou” lo incoraggiò Harry, ed era proprio quello che Louis aveva bisogno di sentire. Incastrò le loro mani, senza togliere lo sguardo dai suoi occhi.

“Harry, io .. io ti amo, come non ho mai amato nessuno prima d’ora. E amo Theo proprio come amo Lucia.” Louis l’aveva finalmente detto, guardando Harry intensamente mentre gli proclamava il suo amore. Ma la faccia di Harry non cambiò molto, a parte la sua bocca, che si spalancò. Harry non poteva credere alle sue orecchie e neanche alle sue parole. Louis aveva appena dichiarato il suo amore, non solo nei confronti di Harry ma anche per suo figlio, cosa che Harry non si aspettava da quando era diventato un padre single. Ci aveva sempre sperato così tanto che non pensava  potesse mai accadere proprio a lui. I sentimenti che provava Harry erano indescrivibili, come gioia e amore tutti uniti fra di loro.

“Dì qualcosa” lo pregò Louis dopo aver osservato Harry per quelli che gli sembrarono infiniti minuti, mentre non sentiva altro che il silenzio.

“P-potrei dire che ti amo anche io, ma sembra cosi inadeguato” ammise Harry, che si sentiva come se nessun altra cosa potesse essere misurabile alla dichiarazione di Louis.

“Se lo intendi veramente, allora è perfetto” rispose Louis, gli occhi ancora fissi su quelli di Harry.

“Be, lo intendo veramente, Lou. Ti amo anche io. E amo anche l’idea di creare una famiglia con te .. noi siamo già una famiglia.” Harry marcò l’ultima parola, cercando di convincersi che questa conversazione non fosse frutto della sua immaginazione. Un attimo dopo si stavano baciando, le loro labbra si scontravano, il bacio si riempì di così tanta passione da sembrare violento. Louis era senza fiato quando , contro la sua volontà , si staccò da Harry, solo per guardarlo fritto negli occhi.

“Sai cosa fanno le famiglie?” chiese dolcemente, sperando che non stesse superando certi confini.

“Cosa?” chiese Harry cautamente, di nuovo non sicuro di dove Louis volesse andare a parare,

Louis prese un altro respiro, sapendo che era troppo tardi per ritirarsi ormai. “Vivono insieme, Harry.” Disse, quasi in un sussurro.

“Tu vuoi.. vuoi vivere insieme a me?” chiese Harry, sorpreso.

“Tu non lo vuoi?” rispose Louis, e Harry non poté che pensare, si, è proprio quello che voglio.

“Dove però?” chiese Harry, senza preoccuparsi di rispondere a Louis.

“Be, avevo pensato qui.” Cominciò Louis, non voleva sembrare egoista, ma aveva i suoi buoni motivi, “cioè, è più vicino al mio lavoro ed è un po’ più grande. Ma il tuo appartamento va bene lo stesso, se preferisci. E poi magari in futuro potremmo .. potremmo prendere un posto nuovo.” Finì Louis, rendendosi conto che la conversazione era diventata molto più seria di quanto si aspettavano, quando Harry e Theo erano venuti con una scatola di muffin qualche ora prima.
Ma ad Harry non importava, non era particolarmente affezionato al suo appartamento. Aveva più senso che vivessero più vicini al lavoro di Louis, visto che era l’unico ad avere un vero lavoro. Ad Harry non importava dove vivessero, voleva solo stare con Louis.

“E cosa facciamo con Lucia e Theo?” chiese Harry, anche se sapeva che avrebbero trovato una soluzione.

“Possono dividere la stanza di Lucia, proprio come stasera” rispose Louis,”non è una soluzione permanente, è solo l’inizio.” Aggiunse sorridendo timidamente.

“Hai pensato veramente a tutto, non è vero, Lou?” chiese Harry sorridendo, prendendolo un po’ in giro.

“Cosa succede se l’ho fatto?” rispose Louis scherzando, riposizionandosi sul petto di Harry. Si mise comodo per un altro po’ di ore, con il suo fidanzato che lo amava, essendo consapevole che si sarebbero dovuti alzare eventualmente per andare a letto. Ma prima di farlo continuarono a parlare, per poi restare in silenzio, sostituendo le parole con respiri e carezze, i loro sospiri erano proclamazioni di amore proprio come i loro gemiti di piacere che scappavano dalle loro bocche.











 

Spazio Autrice


Ciao a tutti!
Avete ufficialmente il mio permesso di odiarmi, perchè non ho aggiornato da sei mesi più o meno dovrei seriamente andare a sotterrarmi da qualche parte.
Ma finalmente sono tornata e continuerò questa storia con un ritmo decisamentre più veloce, anche perchè ormai non rimangono molti capitoli!
Comunque, mi piace molto questo capitolo, ci sono molte rivelazioni e io penso che entrambi siano adorabili ç_ç
Se qualcuno legge ancora questa ff mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensiate di questo capitolo lasciandomi anche un piccolo commentino :3

Per ultima cosa volevo linkarvi questa piccola os che ho scritto nel mio account principale http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2426396&i=1 (magari fatemi sapere anche là cosa ne pensate !)

Detto ciò vi saluto e a presto!

Un bacio :*

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