Una vita per due

di kunoichi_chan009
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** come andò quella notte ***
Capitolo 2: *** Misaki e l'alieno ***



Capitolo 1
*** come andò quella notte ***


        Una vita per due
 
 
 
 
Un anno! Era già un anno che la sua Misaki se n’era andata. Ricordava quell’ultima settimana insieme come fosse passato un secondo da allora.


La sua amata aveva accettato di andare a cena fuori, avevano passato la sera nel parco a coccolarsi e poi erano andati a casa di lui.

-Hei Misa-chan ti va di testare il letto?- aveva chiesto con la sua solita faccia perversa, si aspettava di essere mandato al diavolo invece, la maid lo lasciò allibito quando con voce tremante acconsentì.

La portò in camera da letto e la baciò prima dolcemente poi sempre più appassionatamente per non perdere un solo attimo con lei.
Da subito Misaki rispose al bacio sorprendendo lei stessa di tale audacia, non ci volle molte per finire sul letto. Usui ricordava ancora che quella fu la parte peggiore, Misa aveva paura, aveva sentito del grande dolore che avrebbe provato e non la smetteva di tremare, lui si armò di pazienza e iniziò a baciarla piano.
Quando, finalmente la sentì più tranquilla iniziò ad entrare, dolcemente tanto  che Misaki quasi non se ne rendette conto.

Passarono una notte meravigliosa, la parte preferita di Usui fu quando lei allacciò le gambe dietro la sua schiena e ancora meglio fu vegliare il suo sonno abbracciati come due koala.
Passò una settimana da quella notte e tutto andava a meraviglia finche Misaki non iniziò a comportarsi in maniera strana.


Diede un pugno al muro, dopo quella bellissima settimana Misaki era scomparsa, il ragazzo sospettava da tempo che dietro a questa scomparsa ci fosse anche lo zampino di Satsuki, ma la donna riusciva sempre a sviare il discorso.

Perché c’era una cosa che lui non sapeva di quella notte di un anno fa, a causa della passione, aveva scordato il preservativo.
 

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Capitolo 2
*** Misaki e l'alieno ***


Sono tornataaa!!! Come va? Spero bene. Solo ora mi rendo conto che in effetti non è dopo una settimana che si sa di essere incinta (almeno credo) perdonate l’ignoranza .
Faremo finta di nulla. Buona lettura.
 
 
 
Misaki dormiva tranquillamente sul letto matrimoniale che, per miracolo, era riuscita  a far entrare nella minuscola stanza da letto del monolocale.
Accanto a lei riposava, con una recinzione di cuscini intorno, un piccolo esserino dai capelli biondi e gli occhi verde smeraldo, il piccolo petto si alzava e abbassava continuamente.

Shota Ayuzawa era il ritratto della salute, la candida pelle appena arrossata sulle guance paffute gli dava un’aria serena, nonostante avesse pianto tutta la notte.
Ciò giustificava anche le occhiaie della madre e, a maggior ragione, le proteste di quest’ultima ad alzarsi nonostante fosse già molto tardi.

Misaki Ayuzawa era sempre stata bellissima, nessuno poteva negarlo. Forse solo lei.

La maternità le aveva regalato forme più piene e dolci, nonostante il suo viso fosse la prova della stanchezza che da tre mesi a quella parte doveva provare tutti i giorni.
Eppure, se qualcuno glielo avesse chiesto, la giovane mamma avrebbe affermato con assoluta certezza di essere la ragazza più felice del mondo, come poteva non esserlo?

Il piccolo alieno* che aveva portato in se per nove mesi era accanto a lei, in salute e bellissimo. I kami l’avevano graziata con un piccolo clone del suo Usui.

Il ragazzo che amava con tutta se stessa e che era stata costretta ad abbandonare, tutto per colpa di quello stupido.**

Gli mancava da morire, gli mancavano le sue parole dolci, le mancavano i sorrisi, gli abbracci. Le mancavano le provocazioni, le litigate e i baci.
Gli era mancato*** soprattutto durante i primi calci, le prime ecografie e alle doglie.
Lui non c’era, non era colpa sua eppure Misaki avrebbe tanto voluto che fosse lui, non Satsuki, a massaggiarle la schiena poco prima del parto ed a cullare il loro bambino per la stanza, mentre lei si riprendeva.

Il piccolo emise un vagito e Misaki si riscosse dal dormiveglia pronta a verificare che suo figlio stesse bene, sorrise quando constatò che aveva semplicemente cambiato posizione e, con uno sguardo alla sveglia si sentì stringere il cuore.
A lavoro le avevano concesso tre mesi di pausa ed erano quasi terminati, l’indomani a quella stessa ora il piccolo sarebbe stato al nido dell’ufficio e lei, ai piani più alti, avrebbe picchiettato le mani sulla tastiera fino a sera.

Sapeva di dover essere grada alla manager per aver convinto il fratello a prenderla come segretaria, eppure, non riusciva ad apprezzare quel lavoro.
La paga era ottima, viveva in un monolocale solo per risparmiare soldi, e nonostante non avesse nessun diploma in mano i colleghi stra-laureati erano buoni con lei. Semplicemente mancava qualcosa.

Il suo Usui.

Un moto di rabbia la riscosse, era colpa sua se lui non era lì.****
 
 
*non potevo non dirlo
**non sta parlando di Usui
***ora parla di Usui
****come al 2 (**) non è di Usui che parla
 
Allora! Come è stato? Orribile? Spero di no :)


Dunque in questo capitolo entra in gioco un altro personaggio misterioso, cercherò un nome per definirlo senza dover sempre scrivere * vicino alla sua figura.
Il bambino ha 3 mesi e bhe, niente spero vi sia piaciuto.

Kunoichi_chan009

 
 

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