Hoshime - La stella del mattino

di zibha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La ragazza della neve ***
Capitolo 2: *** La Stella Del Mattino ***
Capitolo 3: *** Braccata ***
Capitolo 4: *** Jashin-Sama ***
Capitolo 5: *** Un Lieto Fine? ***



Capitolo 1
*** La ragazza della neve ***


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Cap.1
La Ragazza Della Neve


Mi è sempre piaciuto combattere. Un intero villaggio fatto fuori in una manciata di minuti. Mi piace vedere quegli sguardi impauriti che ha la gente poco prima di venire uccisa.
Anche questa missione è conclusa, posso tornare a casa.
-Hidan...- mi volto.
Una ragazza avvolta in un velo di nebbia. Indossa una veste bianca senza maniche, è scalza. Ha i capelli rossi lunghi e lisci, sciolti sulle spalle. Gli occhi verde smeraldo che rispendono sotto i primi raggi del sole, che sta sorgendo.
Sorride quasi ghignando, mentre si avvicina lentamente a me.
Sono paralizzato. Perché non riesco a muovermi?
Mi raggiunge e appoggia le labbra sulle mie. Labbra morbide, dolci e delicate.
-Chi sei?- sussurro quasi ipnotizzato dai suoi capelli, che si muovono sensuali al vento.
-Io sono...colei che veneri- mi bisbiglia all'orecchio prima di sparire.
-Aspetta!- comincio ad andare verso di lei, ma sembra svanire nella nebbia, come quando è arrivata.  

-Hidan?- Kakuzu cominciò a scrollare il compagno -Cazzo Hidan svegliati!-
-Come? Quando? Dove?- il mukenin scattò in piedi -Porca miseria, Kakuzu! Stavo dormendo!-
-Ho notato...-
Hidan fece una smorfia di disappunto e sbottò seccato. -Che vuoi?- grugnì.
-Niente, ma devi andare in missione.-
-Io?-
-Tu-
-Ah! Quello stronzo del capo non mi lascia neanche un secondo di riposo! Cazzo, sono appena tornato!- urlò spazientito il mukenin
-Guarda che non sei mica l'unico! Anch'io devo partire subito-
Hidan guardò cattivo Kakuzu. -Di che missione si tratta?- sbottò.

-Ah! Ma che cazzo di posto è questo?!- urlò il mukenin, calciando un sasso.
Un paesino collocato in cima a una montagna sperduta nel paese della Neve, dove nevicava 11 mesi su 12.
-Porco cane! Fa un freddo della malora!- gridò ancora, mentre cominciava a ricoprirsi di uno strato di neve. -Maledetto il capo e le sue missioni! Neanche Jashin-sama sarebbe capace di una simile cattiveria!- poi si rese conto di aver bestemmiato contro il suo dio. Fantastico, ora avrebbe dovuto compiere il suo rito. Lì, in mezzo a metri di neve, nel nulla più sperduto.
-Doveva toccare a Tobi questa missione!- urlò ancora furibondo -Con tutto questo freddo magari gli si arieggiava un po' il cervello a quello stupido! Io sono a posto!-
Cominciò a guardarsi intorno. Dove poteva trovarsi il villaggio dove doveva recarsi?
Destra...neve
Sinistra...neve
Davanti...neve
Dietro...ancora neve!
-Ma non è possibile!- gridò battendo i piedi per terra. La neve fresca sotto di lui cedette, facendolo sprofondare fino al bacino. -Maledizione!-
In quel momento, il mukenin sentì un bisbiglio dietro di lui. Con molta fatica si tirò fuori dalla neve e si voltò a guardare il produttore del rumore.
Una ragazza dai capelli rossi raccolti in una treccia e avvolta in un mantello nero come la pece era crollata davanti a lui. Teneva ancora strette in pugno due sciabole sporche di sangue.
-E tu chi cazzo sei?!- urlò in direzione della misteriosa ragazza, che giaceva svenuta ai suoi piedi.
Il primo raggio di sole illuminò il viso della ragazza, mettendone in risalto la carnagione chiara e pallida.
Hidan si batté una mano sulla fronte rassegnato. -E va bene...- sospirò prendendola in braccio. -Me le sentirò dal leader, già lo so...- borbottò, mentre tornava a casa.
Quella ragazza aveva un nonsoché di familiare, ma era la prima volta che la vedeva...come spiegarsi tutto questo?
Hidan decise di lasciare i dilemmi a una mente più intelligente della sua e li accantonò momentaneamente, con la ragazza sulle spalle.


*   *   *

Ciao!! Sono tornata!! Beh, tornata non proprio, però...
Lo so, lo so, dovrei andare avanti con le altre invece che cominciarne di nuove, ma stavolta l'ispirazione mi ha presa mentre giocavo con il mio assistente alla play, comodamente spaparanzata sul divano!
Beh, a dire la verità la prima idea l'ha avuta lui, ma come non accontentare le richieste di un bambino così "carino" e "dolce"?
E poi piaceva molto anche a me, spero di aver fatto un buon lavoro buttandola giù! ^_^

Premetto che questa storia sarà abbastanza corta e con capitoli corti!

Per favore, se avete pietà di questa povera autrice *sguardo pietoso (ma tanto tanto pietoso)* o di questo povero aiutante *l'aiutante fa uno sguardo da cerbiatto sbattendo gli occhietti alla  "gatto degli stivali di shrek"*   lasciate un commentino, anche per dirmi che fa schifo e che devo ritirarmi per lasciare spazio  degli autori più intelligenti e con un briciolo di talento, l'importante è che mi diate la vostra opinione! ^^







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Capitolo 2
*** La Stella Del Mattino ***


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Cap. 2
La Stella Del Mattino


La ragazza aprì lentamente gli occhi. Dov'era finita?
Si passò le mani sulla pancia, le faceva un gran male. Si accorse di indossare un vestito bianco e di essere distesa in un letto con delle lenzuola pulite e fresche.
-Finalmente ti sei svegliata- Si voltò verso la voce che l'aveva disturbata. -Come ti senti?-
Un ragazzo dai capelli rossi e il volto mogio.
-Tutto bene, credo- sospirò
Il rosso la guardò per un bel po', senza dire niente. -Beh, io sono Sasori, piacere-
-Ah, io sono...- a dire la verità non sapeva come si chiamava, non si ricordava nemmeno come c'era finita lì. -...scusa, io...io non me lo ricordo-
Sasori fece un mezzo sorriso. -Sta tranquilla, è normale. Sei stata colpita da una freccia avvelenata nella pancia.- e si alzò. -Ci vorrà un po' prima che la memoria ti torni-
-Aspetta...- lo chiamò. -Come...come ci sono finita qui?-
-Un nostro compagno ti ha trovata nel paese della Neve e ti ha portata qui- e se ne andò.
La ragazza rimase sola. Ora era davvero nei guai! Non sapeva come si chiamava, non sapeva come si era ferita in quel modo, non sapeva praticamente nulla!
Guardò una rosa appoggiata sul comodino vicino a lei. Allungò una mano fino a sfiorarne i petali, ma questa appassì improvvisamente.
Spaventata la ritrasse, perché?
-Ehm...-
Si voltò verso la porta della stanza, che si era riaperta. -Si?-
Un giovane dai capelli argentati e dagli occhi d'un viola intenso era entrato. -Ciao- disse -Io...io sono Hidan, ti ho trovata ieri in mezzo alla neve e...-
-Si, Sasori mi ha detto tutto! Grazie, mi hai salvato la vita- e sorrise. Hidan, dove l'aveva già sentito quel nome?
Ci fu un momento di silenzio, che la ragazza interruppe -Sai...per quanto mi sforzi a far fiorire un fiore questo appena lo tocco appassisce...-
-è normale, i fiori sono fatti per appassire- spiegò il mukenin.
La ragazza ritrasse la mano. -Per voi è tutto normale, allora. è normale che le rose appassiscano, è normale che non mi ricordi nulla, magari è anche normale che sia svenuta in mezzo alla neve!- gridò.
-Calmati! Non intendevo dirti questo!-
-Scusami...- la ragazza si premette le ginocchia contro il petto, aggoggiandoci sopra la testa -è che da fastidio non riuscire a ricordare nulla-
-Non c'è problema...Hoshime-
Nel sentire quel nome, la ragazza arrossì lievemente. -Qualcuno ci sta ascoltando- rise, indicando la porta.
In effetti, tutta l'Akatsuki era radunata attorno allo spioncino della porta che spiava Hidan.

-Allora?- chiese impaziente Deidara.
-Oh mio dio!- esclamò Sasori, l'addetto allo spioncino. -Hidan è riuscito a mettere insieme una frase di senso compiuto senza usare delle bestemmie!-
Tutti i mukenin presenti rimasero a bocca aperta.
-Frase di senso compiuto?- chiese Kakuzu.
-Senza bestemmiare??- continuò Kisame.
-Tsk, sinceramente non vedo cosa c'è di interessante- sbottò Itachi -è solo una ragazza!-
-SOLO UNA RAGAZZA?!- urlarono tutti i mukenin
-Non so se hai notato, ma quella ragazza è un gran pezzo di...-
-Zitto Deidara!- Sasori diede un pugno in faccia al biondo, senza permettergli di finire la frase.
-Si ma resta comunque una...-
All'improvviso la porta si aprì, e un furibondo Hidan si presentò davanti ai mukenin.
-Ragazzi...?- disse. -Cosa ci fate qui?-
In poco tempo tutit i mukenin erano spariti, tranne uno.
-Ah? Ragazzi??- chiese Sasori. Nessuna risposta. -Io...ehm...-
-Beh?-
-Ecco, io ero venuto per dirti che ho scoperto cos'è successo a quella ragazza!- e tirò fuori un falso sorriso.
-Di che si tratta?-
Il rosso si fece serio. -Vedi...- disse -Hoshime era in quelle condizioni perché è stata braccata-




 

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Capitolo 3
*** Braccata ***


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Cap. 3
Braccata


-Hoshime era in quelle condizioni perché è stata braccata-
Hidan sbarrò gli occhi. -Come braccata?! Sasori che cazzo stai dicendo?! Non è che ti sei bevuto uno dei tuoi veleni per sbaglio?-
-No.- il rosso sospirò -La freccia che quella ragazza aveva nella pancia è una freccia da caccia, una di quelle usate dai cacciatori. Inoltre aveva addosso questa- e gli porse della polvere -Con questa i ninja inseguitori non hanno problemi a trovare la preda, è una polvere che se applicata sul soggetto lascia tracce sulla strada che percorre.-
-Quindi...- ricapitolò il mukenin -Hoshime era la preda di una battuta di caccia? Com'è possibile?-
-Non lo so. L'unico modo per scoprirlo è chiederlo a lei.-
-Ma se ha perso la memoria!-
-L'ideale sarebbe portarla di nuovo dove l'hai trovata e vedere se il luogo le suscita dei ricordi- e detto questo Sasori si dileguò, lasciando solo Hidan.
-Hidan?- cinguettò la voce di Hoshime -Tutto bene?-
-Eh?- il mukenin cadde dalle nuvole -Si, si...tranquilla-

Hoshime starnutì, arracando nei metri di neve che la circondavano.
-Non che abbia da ridire sui tuoi metodi per farmi tornare la memoria- sbuffò -Ma non ti sembra eccessivo arrampicarsi fin quassù? Poi io non ci sono mai stata qui!-
-Andiamo Hoshime.- rispose Hidan, continuando a camminare -è l'unico modo-
La ragazza fece spallucce, si strinse al mantello che indossava e continuò a camminare.
-Ecco- disse ad un certo punto il mukenin -Questo è il posto in cui ti ho trovata. Riconosci qualcosa?-
Hoshime si guardò attorno per un po'. Fece un profondo sospiro e disse: -A parte quel masso a cui siamo passati davanti circa 5 volte, niente-
-Allora andiamo avanti- e Hidan riprese a camminare.
Non passò molto tempo che si trovarono davanti alle porte del villaggio della neve. Quando oltrepassarono i cancelli, Hoshime nascose il volto tra le pieghe del mantello, sfuggendo allo sguardo inquisitore della guardia. Si sentiva a disagio, il perché non lo sapeva nemmeno lei.
-Hidan...- sussurrò timidamente, quasi temendo che qualcuno la potesse sentire -Ti prego andiamo via!-
-Non ora...- rispose il mukenin sorridendo -Prova a guardarti intorno, riconosci qualcosa?-
La ragazza scosse la testa mortificata.
-Ehi tu!- urlò una voce. Hoshime si voltò, lasciando cadere il cappuccio che le copriva il volto. -Sbaglio o ti avevamo detto di non mettere più piede in questo villaggio?!- Un uomo davanti a lei la minacciava con una spada.
-Ha ragione, è proprio quella ragazza!- concordò un altro uomo avvicinandosi -è la strega!-
Hoshime sbiancò e cominciò a tremare. -Io...- balbettò.
Tutti gli uomini presenti cominciarono ad avvicinarsi minacciosi alla ragazza, che si lasciò cadere a terra scoppiando a piangere.
-AH! Ve la prendete con una povera ragazza!- Hidan si parò davanti a Hoshime. -Fatevi sotto!-
-Hidan...-
-Tranquilla Hoshime, ti proteggo io!-
La ragazza arrossì lievemente e annuì timidamente. -G-grazie...- sussurrò.
-Sacriferò queste persone, al dio Jashin-sama!- rise il mukenin. -Preparatevi!- e mostrò la sua falce agitandola pericolosamente in aria.
Hoshime restò dietro a Hidan guardandolo pietrificata. -Basta Hidan!- urlò disperata. Non ricevette risposta. -Ti prego smettila!- Una spada si conficcò nel cuore del mukenin. Hoshime sbiancò e cominciò a piangere. -Hidan!-
 -Ahio...dannazione!- sbraitò togliendosi l'arma. -Fa un male cane! Cazzo, ora ve la faccio pagare brutti bastardi! Tranquilla Hoshime, tutto ok!-
La ragazza annuì. Un ninja atterrò dietro di lei, senza darle il tempo di reagire.
-Addio strega- le sibilò all'orecchio. Alzò la sua katana e fece per infilzarla.
-HIDAN!- urlò Hoshime. I capelli cominciarono a muoversi come mossi da un vento che però non c'era, e i suoi piedi si alzarono da terra. -Muori!- gridò, tendendo con un gesto secco la mano davanti al ninja.
Un campo di forza colpì in pieno il nemico facendolo volare dall'altra parte della strada.
Hoshime si voltò in tempo per vedere altri ninja saltarle addosso.
-Guardate!- urlò uno di quelli -La strega si è risvegliata!-
-AH!- un altro campo di forza allontanò i ninja.
In poco tempo tutti i ninja che erano piombati addosso ai due giacevano senza vita ai lati della strada. Hidan era senza parole. Non aveva mai visto tanta potenza in un colpo solo. Quella ragazza era fantastica, sensazionale, unica, formidabile!
-Hidan...- Hoshime tornò a terra svenendo.
-Hoshime!- il mukenin andò a soccorrerla. -Hoshime! Ti prego rispondi!-
La ragazza aprì un occhio tossendo. -Hidan...-
-Hoshime, resisti, ora ti porto il covo e ci penserà Sasori a curarti, ok?-
-Si...-
Il mukenin se la caricò sulle spalle e partì.








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Capitolo 4
*** Jashin-Sama ***


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Cap. 4
Jashin-Sama


Hoshime alzò gli occhi al cielo, sospirando esasperata. -Si!- esclamò
-Ooohhh...- tutta l'Akatsuki era seduta attorno a lei, e ascoltava il racconto di Hidan con particolare interesse.
-Si e poi ha alzato il braccio così...- e imitò il gesto che Hoshime aveva fatto -E BOOM! tutti morti!-
-Hoshi-san sei grande!- Tobi balzò al collo della ragazza abracciandola strillando.
-WAH! Tobi lasciami!- gridò questa scoppiando a ridere.
-Tsk- commentò Sasori -Sai che roba. Io li avrei fatti fuori tutti nel giro di 5 secondi, altro che campi di forza-
-Invidioso?- lo punzecchiò Deidara, guardandolo maliziosamente.
Il rosso si girò a scatti verso l'artista. -Hai detto qualcosa?- chiese. Il biondo sbiancò e scosse la testa.
-Dai, Sasori- cinguettò Hoshime -Tu sei bravissimo con le arti mediche! Mi hai salvata già due volte, cosa farei senza di te?- e sorrise dolcemente, raggiungendolo e dandogli un leggero bacio sulla guancia.
Sasori divenne un tutt'uno con i suoi capelli e nasconse il viso tra le pieghe della divisa nera per non farsi scoprire.
-Tsk...- borbottò cercando di tornare al suo solito colorito -L'ho fatto solo perché me lo ha chiesto Hidan-
-Bene, allora vado nel bosco a raccogliere le erbe che mi hai chiesto- affermò la ragazza. -Hidan mi accompagni?- cinguettò mostrando la mano in segno d'invito.
Il mukenin avampò. Sentì le risatine dei suoi compagni che lo deridevano, quindi scosse la testa e si alzò, raggiungendo Hoshime. -Eccomi-
La ragazza sorrise e uscì dal covo.

Hidan raccolse una margherita e se la passò sul naso con fare stanco e annoiato. -Che ci facciamo qui...?- sbuffò lasciando cadere a terra il fiore.
-Raccogliamo le erbe che Sasori mi ha chiesto di portargli! visto che le ha utilizzate per curarmi mi sembrava più che logico che fossi io a riportargliele, non trovi? Ehi! Mi stai ascoltando?!-
-Mmm...- il mukenin chiuse gli occhi e si fece cullare dalla voce dolce e sensuale di Hoshime. S'immaginò il suo volto sereno sorridergli e ridere con quella risata cristallina e allegra.
Dio, quanto l'amava! Avrebbe voluto stringerla tra le sue braccia, accarezzarle i capelli e assaporare le sue labbra.
A quel punto l'avrebbe presa in braccio, l'avrebbe stesa sul letto, si sarebbe seduto a cavalcioni su di lei e...
-HIDAN!- Hoshime prese a schiaffeggiarlo scherzosamente mentre il mukenin riapriva gli occhi, convinto di essere ancora all'interno del suo sogno. -Hidan? Hidan sei sveglio?-
-Mmm...si amore mio...- mugungò il ninja, stropiacciando gli occhi.
Hoshime avampò lasciando la presa e smettendo di scrollarlo. -C-come?- balbettò.
-AH?!- Hidan scattò in piedi -H-ho detto qualcosa? S-scusa...i-io...-
La ragazza alzò il capo indignata.  -Tsk....-
-Hoshime scusami...- Il suo volto cambiò espressione.
-Hidan hai una faccia!- rise.
-EHI! Mi stavi prendendo in giro!-
-Certo!-
I due si guardarono con aria di sfida per poi scoppiare a ridere a crepapelle. Presero a rincorrersi senza smettere di ridere.
Quando smisero di prendersi in giro stettero un momento in silenzio. Un lungo ed interminabile silenzio.
-Hidan...- cinguettò Hoshime.
-Mmm? Si?-
-Perché...si, insomma, perché mi hai chiamata Hoshime?- era tempo che cercava il momento giusto per introdurre l'argomento, e finalmente c'era riuscita.
Il mukenin ci pensò su un po'. -Non so, penso perché quando ti ho trovata il primo raggio di sole ha illuminato la valle...-
Hoshime lo guardò arrossendo. -Hidan...-
-Vabbé, adesso vado a pregare. Tu tornatene al covo, ok?-
La ragazza s'imbronciò. -A cosa serve pregare un dio? Cosa ottieni in cambio?- sbuffò seccata.
-Non è vero che non ottengo niente in cambio- puntualizzò il mukenin -Io ho l'immortalità-
-Sai che roba!-
-Tsk, non sei nella condizione di fare la smorfiosetta!-
-Ah, è così che la pensi?! Bene, allora vorrà dire che andrò a far compagnia a Sasori- e se ne andò, con un sorrisetto malizioso stampato in faccia.

Hoshime fece tutta la strada che la separava dal covo di corsa; non voleva farsi raggiungere da Hidan.
-Jashin- una voce la bloccò.
Si voltò. Un vecchio avvolto in una tunica rosso sangue si avvicinò a lei.
-Padre- bisbigliò la ragazza inginocchiandosi. -Cosa la porta da queste parti?-
-Tu, Jashin. Non stai rispettando i tuoi doveri-
-Ma Padre....-
-Sei la mia primogenita, dovresti essere d'esempio per i tuoi fratelli- nella mente della ragazza affiorarono le figure dei suoi fratelli.
-Capisco-
-Sbrigati a fare quello che ti ho chiesto, uccidilo alla prima occasione.-
-Si padre-
-Sei un Dio, giusto? Allora comportati come tale e fai quello che è giusto-
-Si-
L'uomo annuì e sparì.
Jashin si accovacciò a terra e si lasciò scappare qualche lacrima. Doveva uccidere il suo salvatore, questi erano gli ordini di suo padre. Si diede mentalmente della stupida e tornò al covo.
-Hoshime-saaan!!- esclamò Tobi correndole incontro non appena varco la porta del covo. Il mukenin si accorse dello stato della ragazza, che era in lacrime. -Hoshime-san che cos'hai?-
La ragazza scosse il capo trattenendo le lacrime e correndo via.
-Cosa le hai fatto Tobi?- lo rimproverò Deidara.
-Ma senpai! Io non ho fatto niente, Tobi è un bravo ragazzo! Quando Hoshi-san è entrata stava già piangendo!-
Il biondo sospirò rassegnato e si allontanò -Cosa le avrà fatto Hidan?- borbottò fra se e se grattandosi la testa confuso.

-Hoshime, è permesso?- chiese Sasori entrando nella stanza.  -Hoshime, ci sei?-
Le coperte si mossero accompagnate da un gemito.
-Hoshime?- il rosso si avvicinò al letto. -Hoshime stai bene?- appoggiò la mano sulle coperte, carezzando la spalla della ragazza.
Sentì Hoshime stringere la sua mano con forza, mentre piangeva disperata.
-Sasori...- riuscì a dire tra un singhiozzo e l'altro.
-Cos'è successo?- chiese premuroso il rosso, continuando ad accarezzarla.
-Io....io...-
-Stai tranquilla. Respira e raccontami tutto-
La ragazza annuì e smise di piangere per un secondo. -Io...- respirò a fondo -Io devo uccidere Hidan-


*   *   *


Io: Che ritardo colossale! Perdonatemi!!! TT___TT
Dani: Sei sempre la solita senpai! Non sai combinare niente di buono!
Io, stendendolo con un pugno: Zitto, altrimenti fai la fine di Sasuke
Dani: E cioé?
Io: L'ho chiuso ha chiave nella mia camera...kukuku *risata malefica*
Dani: E dovrebbe spaventare perché...?
Io: Nella mia stanza c'è anche Karin MUAHAHAHAHAH!!!
Dani: Poro Sasuke....*deglutisce* O.o

Sasuke, intanto....
Sasuke: AIUTOOOOO!!!!! *cerca di buttar giù la porta a pugni*
Karin: Sasukiiiinoooooo!! vieni qui!!
Sasuke: Vi prego!! aprite la portaaaa!
Itachi, che passa dal corridoio: Mmm...? C'è qualcuno?
Sasuke: Si! Io! SE MI LIBERI TI UCCIDEROOO!!
Itachi: Ok...*se ne va*
Sasuke: AIUTOOO!!

Io: Sento le sue grida anche qui...ahahhahh!!
Dani: ok, adesso prometto di fare il bravo ù_ù
Io: Bene, passiamo alle recensioni...

uchiha_girl: Si si, è tutta opera sua, itendiamoci: questa fic praticamente è sua! Nel senso che lui ha le idee, io le scrivo, però la direzione è sua...ù_ù (I'm the best!! nd dani) (chi ti ha dato il permesso di parlare?! nd me) (ma...nd dani) (vuoi fare la fine di sasuke? *vedi sopra* nd me) (nono...nd dani)
E non so che succederà, bisogna dare ascolto alla mente bacata di mio cugino...tsk...devi chiedere a lui, ma siccome fino a nuovo avviso è in campeggio da dopodomani, non aggiornerò questa storia per un po'! Mi spiace!   baci

Saiyo83: Grazie, sono contenta che ti piaccia!! Aggiorna presto anche le tue storiee!!! bacioni













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Capitolo 5
*** Un Lieto Fine? ***


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Cap. 5
Un Lieto Fine?


-Io devo uccidere Hidan-
Sasori sgranò gli occhi. -Maddai!- rise poi -Non scherzare! Lo sai che quell'idiota è immortale!-
Hoshime annuì, cercando inutilmente 
di cacciare le lacrime. -Ma io posso farlo-
-Hoshime, perché sei qui?- il rosso la guardò così seriamente che la ragazza non riuscì a sostenere quello sguardo e dovette abbassare il capo per non incrociarlo.
-Mi ha mandata mio padre- si giustificò -Era un piano per ucciderlo-
-Dunque tu non hai mai perso la memoria?-
La rossa scosse la testa -No, o meglio, all'inizio non mi ricordavo nemmeno chi fossi, ma poi la memoria è tornata e mio padre mi ha ordinato di uccidere Hidan-
Sasori le mise una mano sulla spalla -Chi sei in realtà?- bisbigliò
-Io sono...Jashin-
Il ragazzo rimase per un attimo senza -Non è possibile, tu sei il dio, cioè, la dea di Hidan?-
-Si-
-Perché allora vuoi farlo fuori? Voglio dire, è uno dei tuoi seguaci più fedeli, no?-
-Vedi, io all'inizio provavo gusto nell'uccidere e nel distruggere, ma poi, venendo qui ho capito che uccidere è sbagliato. Non voglio più essere il dio della distruzione! Ma l'unico modo per ripudiare i miei poteri è sacrificare uno dei miei fedeli-
-E perché proprio Hidan?- s'informò Sasori, sempre più perplesso.
-Beh, Hidan è quello che crede sinceramente in me, per questo è la vittima ideale, però...però io non voglio ucciderlo-
Jashin si asciugò le lacrime con la manica per poi scoppiare di nuovo a piangere.
-Hoshime- riprese Sasori -Ti prego, non piangere.- e l'abbracciò. La ragazza rimase sorpresa da quel gesto, che mai si sarebbe aspettata da uno come lui, che ripudiava tutti i sentimenti umani. -Sasori...- bisbigliò
-Io non posso sopportare di vederti così. Ti prego-
-Sasori...-
-Vorrei che almeno uno dei tuoi stupendi sorrisi fosse per me, ma a quanto pare non è possibile. Hoshime non fare pazzie, non ucciderlo. Troveresti la felicità dopo?-
La ragazza ci pensò attentamente. Dopo aver ucciso Hidan sarebbe diventata una normalissima ragazza, ma a quale costo? Uccidere il suo salvatore? -Io....- sussurrò.
-Troveresti la felicità dopo aver ucciso l'uomo che ami? Pensaci Hoshime- e detto questo il marionettista uscì dalla stanza.
Appena fu sola, Jashin prese un pezzo di carta, e con il suo sangue scrisse un sigillo, per poi legarlo ad un kunai. -Questo lo ucciderà- si disse poi, scrollando la chioma di capelli rossi per allontanare i pensieri.

Hidan si stava allenando in riva al fiume, quando un bisbiglio alle sue spalle lo fece sobbalzare.
-Hoshime sei tu....- disse sollevato, vedendo la ragazza avvicinarsi. Il suo sguardo era impaurito e teso.
-Hidan...- nei suoi occhi il mukenin poté vedere una lacrima, prima che la ragazza si tuffasse nelle sue braccia. Chiuse gli occhi e sentì le labbra della ragazza toccare le sue. Labbra morbide e delicate, che celavano tristezza e rancore.
Jashin aprì gli occhi e vide suo Padre ghignare maligno indicando con lo sguardo il pugnale che stringeva in mano. Trattenendo a stento le lacrime, la ragazza alzò il kunai che nascondeva nella manica del vestito. Lo puntò sul collo del mukenin e...
-Abbassati Hidan!- gridò alla fine. Il mukenin si scansò prontamente, permettendo alla ragazza di lanciare il kunai alla persona che stava dietro di lui.
L'arma lo colse di sorpresa, conficcandosi nella sua fronte.
Jashin ghignò maligna. -Allora, Padre- disse alla fine, avvicinandosi all'uomo in fin di vita. -Chi ha vinto?-
Il vecchio sorrise compiaciuto. -Sei stata brava, Jashin, abbi cura dei tuoi fratelli...- e detto questo svanì.
-Hoshime...- Hidan la raggiunse, mettendole un mano sulla spalla.
-Andiamo- ordinò allontanandosi.

-COSA?!- gridò Deidara incredulo
-Proprio così- sorrise Jashin -Era tutto un piano fin dall'inizio-
-E mi avete lasciato fuori?!- l'artista era a dir poco offeso, tutto era avvenuto alle sue spalle, e per un tipo permaloso come lui non era facile da mandar giù.
-Vedi- rispose Jashin -Mio Padre seminava rancore e rabbia per le cinque terre, obbligando me e i miei fratelli a comportarci come lui. Così abbiamo escogitato un piano per farlo fuori-
-E perché io non ne ero al corrente?!-
-Beh, ci serviva un'esca...- cominciò Hidan -E l'ho fatta io-
-E ci serviva il saggio che facesse credere a mio Padre che fossi disperata.- aggiunse la ragazza
-E questa era la mia parte!- si fece presente Sasori
-Quindi voi eravate insieme fin dall'inizio?!- il biondo indicò Hidan e Jashin, che si stringevano la mano.
-Si-
-E tu non hai mai perso la memoria?-
-No!-
-Non ci capisco più niente...- e l'artista li liquidò con la sua classica frase, approffitando per filarsela.
-E adesso?- chiese Sasori
-Adesso che mio Padre non c'è più diciamo che tutti i miei fratelli sono liberi, me compresa- e tirò un sospiro di sollievo
-Ma quanti fratelli hai?-
-Una decina-
-UNA DECINA?! E tu sei la maggiore?!- gridò scioccato Sasori. -Scusa quanti hanni hai?!-
-Io?- Jashin ci pensò su un po' -Credo quasi cento, ho perso il conto ormai-
Il rosso dovette costatare che per avere cent'anni era ancora giovane e bella.
-Andiamo Hidan?- chiese tutto d'un tratto la ragazza scattando in piedi dalla poltrona su cui era seduta.
-Certo!-
-Dove andate?- s'informò il marionettista, vedendoli uscire dal covo. Troppo tardi. Se n'erano già andati.
"Beh...." pensò "Dopotutto questo è un lieto fine"

*   *   *

Ohayo popolo di EFP!! Chi pubblica l'ultimo capitolo della sua fic? Si proprio io! XDD comunque sia, colgo l'occasione per inaugurare il mio angolo...
ecco a voi...

IL DIARIO DEL COVO!

Io: Oh come son felice!! Finalmente L'ULTIMO capitolo!! *commossa*
Assistente: Senpai, facciamo pausa?
Io: No caro, IO faccio pausa, tu lavori
Itachi: Ehi, com'è che in questa storia non ci sono mai??
Hidan: Invidioso?
Io: Su su, fate i bravi. Itachi, non puoi mica essere sempre il protagonista! è___é lascia spazio anche agli altri!
Itachi: Sgrunt
Tobi: caro diario...
Io: Tobi-neechan, non puoi scrivere qui!
Tobi: Ma è il diario! E i bravi ragazzi scrivono sui diari!
Io: Ma questo è il MIO diario!
Tobi: Scusa senpai
Io: Comunque sia, ragazzi! Al lavoro!! XDD
Critica: Non sei capace di scrivere, io lo dico sempre ù____ù
Io: TT___TT
Critica: Siccome questa è andata prendo io...eh? come neji?
Neji: Volevo fare una domanda
Critica: Dimmi
*l'assistente intanto cerca di far rivenire l'autrice punzecchiandola con un bastoncino*
Neji: è una domanda per jashin. Hai mica un fratello che si chiama Destino?
Jashin: Certo ù___ù
Neji: Allora gli puoi dire di farmi diventare ricco?
Naruto: Come sei fiscale, Neji!! è___é Senti, non è che potresti dirgli di farmi vincere una porzione, anzi, cento porzioni di ramen?
Jashin: No ù___ù
Neji e Naruto: PERCHEEEE??
Jashin: è moolto impegnato, non posso disturbarlo ù___ù
Tutti: La smetti di fare quella faccia?
Jashin: No ù___ù
Destino: Eccomi!!!
Naruto e Neji: BWHAHAAHAHHAH!!! *saltano addosso a Destino*
Critica: Bene, essendo io la critica dico: "Si risponda alle recensioni!" Autrice, svegliati!!

itachina: Oh, davvero?? Son tanto contenta che ti piaccia!! *commossa* (io puccioso!! evvivaaa!! nd sasori) (=___='' nd tutti)  Anche io adoro le yaoi (sasuxnaru!!!! XDD) ma hidan per me deve stare con jashin ù___ù
kakuzu è troppo fiscale (senti chi parla!! nd tutti) Grazie per tutti i complimenti!! bacioni

Saiyo83: Ecco l'ultimo capitolo. Mi scuso se fa schifo ma in questi giorni son depressa x l'inizio della scuola e non riesco a scrivere ù___ù   Spero comunque che ti piaccia!! baci

Sasori_Danna: Non ho aggiornato prestissimo, ma ho aggiornato, ed è qualcosa!! X3
Spero che l'ultimo, incasinato, capitolo ti sia piaciuto!! a presto   zibha

Xx_NeKo_xX: Ciao senpaiii!! Come dico sempre,  io sono cattiva, io sono malefica, io sono alta (se se, come no nd tutti) io sono l'unica ed inimitabile....GIR DISTRUGEEEEE!!! XDD se sai cosa intendo per gir distrugge! ^____^   beh, grazie per le recensioniiii!!! XDD






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