Ashly e la Gemma del Potere

di Ashly91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1: L'inizio ***
Capitolo 2: *** La scomparsa di Seifer...un viaggio, nuove scoperte ***
Capitolo 3: *** Pericolo mostri, riprende il viaggio ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1: L'inizio ***


L'inizio

La protagonista di questa storia è una ragazza di sedici anni: Ashly, che vive in un mondo parallelo a quello reale, in un’epoca futura.  

Scontrosa e riservata, Ashly, non ama far conoscere troppo di se agli altri. E’ convinta che l’amore e l’amicizia siano sentimenti sui quali non bisognerebbe fare affidamento.

Nella sua scuola si è procurata la fama di “Cuore freddo e solitario” a causa del suo continuo individualismo. 

Il suo peggior nemico è un suo coetaneo e compagno di classe: Seifer che ha i suo stesso carattere e che, nonostante sia da sempre in competizione con lei (soprattutto nelle battaglie), la rispetta molto.


AGOSTO 2006:

La lotta tra i due è cominciata quando Ashly si è trasferita nel Garden di Balamb, una scuola militare dove i ragazzi imparano a combattere tramite le armi e le Gemme Magiche. 

Sin dal suo primo giorno di scuola, Ashly ha dimostrato di essere particolarmente brava nella lotta, sia con che senza armi, e ancora più brava a sfruttare il potere delle gemme. Questo fatto suscita molta rabbia in Seifer, il miglior allievo della scuola, che comincia a sfidarla e a crearle problemi di ogni genere. Nonostante tutti i guai che Seifer e Ivan, il suo migliore amico, le combinassero, Ashly non si dimostrava interessata a rispondere ai loro sgarbi e questo suscitò nei due ragazzi una voglia ancora più forte di farla impazzire a tal punto da mandarla via dalla scuola.

Ad aiutare Ashly, in quelli che per la ragazza erano mesi terribili, furono due responsabili del consiglio d’istituto: Alexis, il presidente saggio e impassibile, e Markus, il vicepresidente nonché miglior amico di Alexis.

I due fecero come da guardie del corpo ad Ashly che, nonostante i suoi principi freddi, si affezionò molto a loro. 

Due anni dopo, i tre divennero grandi e inseparabili amici mentre, ovviamente, Seifer e Ivan continuarono ad avercela con Ashly e a sfidarla ogni qual volta si presentasse l’occasione…

 
OTTOBRE 2008:

Un Lunedì come tanti, i protagonisti affrontano una lezione di Storia di Estar (materia che studia una regione misteriosa dove si trova una città stranamente scomparsa nel nulla) quando, nel bel mezzo della lezione, un ragazzo entra nella loro classe. L’insegnante fa subito le presentazioni: “Ragazzi, questo è Zell, un vostro nuovo compagno di classe trasferitosi proprio oggi nella nostra scuola. Viene dalla regione di Planet. Siate gentili con lui e aiutatelo se ne ha bisogno, non sarà facile per lui mettersi alla pari con il programma.” dice tranquillo alla classe, poi si gira verso il nuovo studente “Siediti dove preferisci, come vedi ci sono dei banchi vuoti un po’ dappertutto, a causa delle recenti bocciature!”.

Il ragazzo cammina fino in fondo all’aula e arriva ai banchi di Ashly e Seifer, uno alla sua sinistra e l’altra alla sua destra, e decide di sedersi accanto a Ashly, una ragazza con il volto gentile, con i capelli scuri ed un cerchietto nero che le divide due ciuffi, che le cadono ai lati del viso, dal resto dei capelli. Zell, il ragazzo nuovo, la guarda con attenzione prima di sedersi e viene subito attirato dal suo abbigliamento: Ashly, nonostante la stagione fredda, indossa un top corto bianco e un paio di jeans molto corti abbinati, e questa è la cosa più strana, da un paio di scarponcini neri alla militare.

Zell decide allora di sedersi e saluta Ashly senza ricevere alcuna risposta.

Per tutta la lezione, la ragazza si dimostra molto distaccata e per niente amichevole, tanto che l’insegnante decide, a fine lezione, di informare Zell sui comportamenti e le situazioni sociali di molti studenti. “Ascolta, sicuramente l’avrai già notato, ma Ashly, in termini sociali, è molto fredda. Non ti preoccupare, non sei ancora sulla sua lista nera, fa così con tutti, quindi se non ti parla per i primi mesi non farci caso e ti consiglio di non starle molto attaccato, anche se sei il suo compagno di banco, perché non so dirti come potrebbe reagire. Non dovrei dirtelo per la sua privacy ma, tempo fa, ha avuto dei problemi con alcuni dei suoi amici ed è molto diffidente nelle persone che non conosce bene. Per quanto riguarda il ragazzo del banco che sta alla tua destra, ti consiglio vivamente di lasciarlo stare: è qui da tre anni e ha fatto ‘amicizia’, per così dire, solo con un ragazzo, che è appunto il suo unico e migliore amico. Al contrario di Ashly, so come potrebbe reagire se gli dessi fastidio: è un ragazzo molto aggressivo, anche se, all’apparenza, sembra l’opposto, e potrebbe aggredirti anche per una sciocchezza. Se hai qualche problema, invece, ti consiglio di chiedere aiuto ai membri del consiglio d’istituto: sono dieci in tutto e portano una spilla particolare con lo stemma del Garden. Per qualunque cosa tu abbia bisogno, puoi chiedere direttamente al presidente Alexis, seduto al banco davanti al tuo, e il vicepresidente Markus, accanto ad Alexis. Se, infine, hai bisogno di me, mi trovi in sala insegnanti, al terzo piano, accanto alla presidenza. Tutto chiaro?” chiede il professore. “Sì, tutto chiaro! Grazie per queste informazioni, ne farò tesoro!” dice Zell, poi s’incammina verso la classe, dalla quale gli studenti non erano ancora usciti e torna a sedersi al suo posto accanto a Ashly che, come l’aveva informato il professore, gli rimane indifferente. 

Il giorno dopo c’è la lezione di Gemmologia, materia preferita di Markus nonché suo cavallo di battaglia, e Zell decide di chiedere a lui delle ripetizioni. Con la scusa, il furbo nuovo arrivato, comincia a fare a Markus molte domande su Ashly, fingendo che il professore non gli avesse detto niente, ma senza ottenere alcun risultato: Markus è molto riservato, soprattutto per quello che riguarda gli altri, e rispondeva discretamente alle domande del compagno.

Mentre i due ‘studiavano’ (perché Zell non si concentrava sulla lezione), Ashly leggeva attentamente la pagina riguardante la Gemma del Potere: “Poisonpetrify…come se non lo sapessi…” mormora la ragazza. Seifer, che la controlla, va anche lui alla stessa pagina della rivale e legge con molto interesse: “La famosa Gemma del Potere è una tra le gemme più pericolose che esistano al mondo. Dona, a chi la utilizza, l’immortalità e una notevole forza magica ma ha dei terribili effetti collaterali sulla persona che sfrutta il suo potere…si trova a Poisonpetrify, nel fitto bosco al centro dell’isola…” legge Seifer a bassa voce. Ivan, che siede nel banco davanti a quello di Seifer si gira a guardarlo e nota che l’amico è molto concentrato sulla vecchia mappa dell’isola. Anche Ashly si accorge della strana attenzione di Seifer su quella gemma e lo fissa per capire se si è addormentato sul libro o se per davvero vuol fare arrivare la neve incantata (neve creata da forti fonti magiche sparse per tutte le regioni, molto rara) mostrandosi attento e concentrato sulla lezione.

Il giorno dopo cominciano i guai…

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Capitolo 2
*** La scomparsa di Seifer...un viaggio, nuove scoperte ***


La scomparsa di Seifer...un viaggio, nuove scoperte

Ivan cerca Seifer disperatamente ma non lo trova da nessuna parte, così decide di informare gli insegnanti della scomparsa dell’amico. Nel giro di poche ore la notizia si diffonde per tutto l’istituto, soprattutto ad Alexis, che informa subito Ashly.


La ragazza, per saperne di più, raggiunge Ivan nella stanza del rivale per trovare qualche indizio ma trova tutta la stanza sottosopra. “E adesso?” chiede Ivan “Adesso…cerchiamo qualcosa! Sapevo che era disordinato, ma così è esagerato! Avrà pensato che con tutto questo disordine avremmo rinunciato a cercare qualcosa in grado di condurci da lui, ma non mi conosce ancora?” dice Ashly. Ivan comincia a mettere un po’ d’ordine nella stanza, mentre Ashly chiama Alexis e Markus per conoscere le opinioni degli insegnanti. Dopo circa mezzora; finalmente, Ivan trova qualcosa. Ashly si gira a guardare il cosiddetto indizio: il ragazzo aveva in mano il libro di Gemmologia con qualche pagina strappata. “Forse gli interessava una gemma rappresentata su questo libro e …” Ivan non riesce a finire la frase “La Gemma del Potere! Se Seifer sta cercando una gemma, è quella! Fammi vedere quale pagina ha strappato!” dice Ashly. La ragazza, che aveva il suo libro con se, guardò le pagine mancanti. “Gemma dell’Amore…l’opposto della Gemma del Potere! O la vuole studiare…o vuole farci credere che la sta cercando! Che illuso!” dice Ashly scotendo la testa. Alexis fissò il libro “Dobbiamo andare a cercarlo! Quello si mette sempre nei guai e come se non bastasse…” il ragazzo non finisce di parlare a causa di uno spintone. Zell è piombato nella stanza e, senza farlo apposta, ha buttato Alexis a terra e urtato Markus. “Oh, scusate, ma ero…” il ragazzo guarda Ashly “Ero…io…correvo e…non ho visto…” Zell si gira ancora, questa volta verso Ivan “Ah, senti tu, cos’è successo?” chiede facendo finta di dimenticarsi degli altri. Ivan non risponde al ragazzo, ma si avvicina ad Ashly “Cosa facciamo?” chiede preoccupato “Come ha detto Alexis, Seifer si mette sempre nei guai, quindi non possiamo lasciare che distrugga mari, monti e città per soddisfare il suo ego! Dobbiamo partire, stanotte, senza dire nulla a nessuno. Informeremo gli insegnanti quando saremo abbastanza lontani e al sicuro!” risponde la ragazza, poi si gira verso Zell “Biondino!” “Cosa? E comunque io ho un nome!” “Ok…biondino, tu tieni la bocca chiusa!” “Ti ho detto che ho un…COSA?!” “Sssh, vuoi che tutti sappiano che siamo qui invece che in classe?” “Giusto, hai ragione…ma che vuol dire ‘ tieni la bocca chiusa ’?” “Che non devi parlare a nessuno della nostra idea! Tanto meno del viaggio!” “Fin qui c’ero arrivato anche da solo! Io voglio venire con voi!” “Non dire Sciocchezze!” dice Markus “Ci creeresti solo dei problemi! Sei un novellino, non sai usare adeguatamente la tua gemma e non sai combattere ne con ne senza armi!” “E allora? Sono intelligente!” “Sì, certo, ma non hai ancora recuperato quello che non hai studiato nell’altra scuola e che, guarda caso, ci serve per la missione!” “E come fai a…Ahia!” Zell cade a terra svenuto: Ashly lo aveva colpito con un bastone, fatto apparire con la magia, per farlo stare zitto. “Ora che non può più rompere, andiamo a prepararci! Alexis, prendi una mappa contemporanea all’anno in cui ci troviamo, Markus, prendi le armi e gli oggetti che potrebbero servirci e Ivan, prendi le provviste…per cinque persone!” ordina Ashly. “Sì, subito…” mormora Ivan “Ma perché per cinque? Come fai a sapere che Seifer tornerà con noi senza scappare o fare storie?” “Ma io non mi riferivo a Seifer!” risponde Ashly guardando il povero Zell ancora svenuto. “Ma hai detto che non vuoi che venga!” continua Markus “Ma verrà! Si nasconderà da qualche parte per venire di nascosto e spunterà fuori quando saremo nei guai, giusto?” dice Alexis. “Sì, giusto! Capisco perché sei il miglior studente della scuola!” dice Ashly, dopodiché, i quattro portano Zell nella sua stanza e vanno a lezione spiegando che Zell non si sentiva tanto bene e che sono rimasti con lui per un po’.  

Quella sera, i ragazzi lasciano la scuola e partono per Pisonpetrify, l’isola sul quale si trova la Gemma del Potere tanto desiderata da Seifer. Come predetto da Ashly, al loro primo ostacolo Zell si fa vivo. “Ah, ah, ah!” sente il gruppo “Chi è?” chiede Ivan “Viene dal tuo zaino!” dice Markus “Lo sapevo! Zell, vieni fuori, sappiamo che sei tu!” “Ah, ah, ah! Sono venuto anche se non mi volevate! Sono furbo io o siete ingenui voi?” dice il ragazzo saltando fuori dallo zaino di Ivan sottoforma di topo. “Sei furbo tu, certo, a parte il fatto che io avevo predetto tutto! Cosa credi, che non mi sia accorta del fantoccio che hai lasciato nel tuo letto? O che Ivan sia così sciocco da non chiudere lo zaino mentre viaggia?” dice Ashly con tono arrogante “Ok, non sono stato furbo…” “Esatto!” “Sì, però non potete continuare senza di me! Come lo attraversate il fiume?” “Vuoi dire ‘ il mare ’!” “Sì, quello, come fate? Vi serve una barca, ve la faccio io!” “Dai, provaci!”. Zell corre verso la foresta accanto alla spiaggia e, con la sua gemma, si procura la legna per la barca. Dopo due ore, Zell finisce il suo ‘capolavoro’… “Cos’è quella?” chiede Ashly “Legna legata insieme?” domanda Ivan “No, ma non vedi che è solamente legna sparpagliata?” lo contraddice Markus “No, no è una…nooo, non può essere una zattera!” dice Alexis “Esatto! E’ una zattera e…come non può essere una zattera?!” chiede Zell arrabbiato “Spostati!” dice Ashly, poi prende la sua gemma e distrugge la ‘zattera’ di Zell, creando una barca a motore con il potere del tuono. “Ehi, ci ho messo un’eternità a finirla!” dice Zell “No, ci hai messo due ore!” ribatte Ashly con tono arrogante “Il che è la stessa cosa!” “No, ti sbagli! A quest’ora non eravamo qui, ma nella tomba, e Seifer starebbe già dominando il mondo!” “Ma si può sapere perché ce l’ hai con me?”. Markus e Alexis guardano Ashly preoccupati: la ragazza sarebbe stata capace di ucciderlo ma, stranamente, non gli torce un capello. “Diciamo solo che mi ricordi qualcuno che non sopporto!” risponde Ashly tranquilla. “Ma è ridicolo! Non somiglio a Seifer!” dice Zell. Ivan cade a terra, schiacciato da una enorme e pesantissima pietra “Ma non si riferiva a Seifer!” urla buttando indietro il grande sasso. “E allora a chi? Io so che odia lui!” continua Zell. Ashly sale sulla barca “Puoi venire con noi, ma non combinare guai! Siamo intesi?” dice “Ricevuto!” dice Zell. I ragazzi salgono sulla barca e accendono il motore.

Si fa molto tardi e il gruppo è piuttosto stanco, così decidono di fermarsi su un’isola lì vicino. In quel momento comincia a piovere e Zell, preoccupato per una tempesta, prende la sua gemma e teletrasporta tutto il gruppo sull’isola più vicina.

Appena scesi dalla barca, Alexis, Markus e Ivan, cercano di prendere Zell per togliergli la gemma. “Ma si può sapere perché non posso tenerla? Vi ho salvato la vita e mi ringraziate così?” dice Zell “Dì la verità, vuoi ucciderci!” dice Ashly “Che vuoi dire? Siamo al sicuro!” “Ne sei certo? Sai dove siamo?” “Su…un’isola?” “Sì, su un’isola, questo è ovvio, ma…” “Ma?” “Proprio non ci arrivi?” dice Ivan “Questa è Mosters Island! L’isola più pericola tra le isole più vicine!” dice Markus. “Ora, non solo dobbiamo badare a te ma dobbiamo anche crearci una barriera anti-mostro e questo ci stancherà molto! Meglio che vada a prendere della legna nella foresta, almeno mi tranquillizzo!” continua “Ok, ma fa attenzione!” dice Alexis “Sì, sì, starò attento! Voi tenete d’occhio il ragazzo!” risponde Markus mentre si addentra nel fitto bosco dell’isola. “Wow! Non l’avevo mai visto così arrabbiato!” dice Ivan “Perché, quando mai lo hai visto arrabbiato? Fino ad ora nessuno era riuscito ad innervosirlo!” dice Alexis “Devi essere molto orgoglioso di te! Bravo!” dice infine Ashly rivolgendosi a Zell. “Cosa? Ma io…ho guardato la cartina e l’unica isola più vicina era questa e…” Zell non fa in tempo a finire la frase perché Ashly gli mostra una cartina diversa da quella del libro. “Questa è la cartina attuale!” dice la ragazza “Cosa?! Ma allora…quella sul libro…” “E’ antica quanto il mondo!” “Cioè, vuoi farmi credere che quella che mi hai fatto staccare dal libro…è una mappa che non ci serve?” “Ci servirà per trovare la Gemma del Potere prima di Seifer!” “E se la trova prima lui?” “Allora l’avrai strappata per niente!” dice Alexis “E sicuramente la troverà prima di noi! Anche perché con questa deviazione ‘improvvisa’ perderemo un sacco di tempo ed energie!” dice infine Ivan.Dopo circa mezzora, dalla foresta, si sente la voce di Markus: “Ragazzi, venite, presto! Ho trovato una cosa molto interessante! Seguite la luce!” dice la voce. Poi, appare una lucciola che conduce i ragazzi da Markus.

Quando i ragazzi raggiungono l’amico lo vedono che fissa una statua. Decidono di avvicinarsi anche a loro per guardare cosa rappresenta quel monumento. “Wow…incredibile…” mormora Ivan. Tutti i ragazzi sono sbalorditi: la statua è uguale a Ashly. “Ehi Ashly, questa ragazza è identica a te!” dice Zell “Per la piccola differenza che è vestita da angelo e che sorride! Lo sai, proprio non riesco a immaginarti con un bel sorriso stampato in faccia!” continua “Guarda che Ashly non è sempre stata così! Lo è da quando ha avuto quell’incidente!” dice Markus, poi guarda Ashly dispiaciuto e si zittisce. “Incidente?” chiede Zell “Quale incidente? Perché Ti sei zittito?” continua a chiedere Zell, ma i ragazzi non rispondono “Si può sapere perché non parlate più?” dice ancora, poi abbassa lo sguardo sul piedistallo della statua, nota una piccola iscrizione e la legge a voce alta: “L’angelo mistico…la figlia di una coppia detestata dall’intera popolazione mondiale…”. Ashly segue lo sguardo di Zell e continua a leggere “La sua partenza ha sconvolto il mondo che, per chiedere il suo aiuto, si è addentrato nella foresta per chiedere perdono quando fu troppo tardi. La coppia era sparita e la popolazione non si dava pace così, un gruppo di persone, ha creato questa statua come segno di scuse per l’angelo attendendo il suo ritorno per molti anni.” I ragazzi guardano Ashly e rimangono in silenzio, poi Zell si avvicina a lei “Va tutto bene?” chiede “Che storia banale! Erano così disperati durante la guerra che si sono inventati questa buffonata!” esclama all’improvviso. “Tu dici?” chiede Markus “Ma certo! Solo perché questa statua le somiglia non significa che sia Ashly il ‘ mistico angelo ’ di cui parla l’iscrizione!” risponde Zell, poi esce dalla foresta. “E’ meglio seguirlo!” dice Alexis “Perché è pericoloso rimanere qui o perché hai paura che possa cacciarsi in qualche altro guaio?” chiede Ivan “Credo entrambe le cose, vero Alex?” dice Markus “Già, ma più per la seconda!” risponde Alexis “Io sarei completamente per la seconda!” dice Ashly mentre segue Zell. Dopo di lei, anche gli altri ragazzi escono dal bosco. 

Quella notte, Zell non riesce a dormire e si gira verso Ashly che, stranamente, manca all’appello. Senza svegliare gli altri ragazzi, Zell entra nella foresta, sicuro che Ashly fosse li ed infatti, questa volta, aveva ragione: Ashly era davanti alla statua e sfiorava l’iscrizione con la mano destra. “Lo sapevo che eri qui!” dice Zell “Ma sei matto? Mi hai spaventata! Potevo attaccarti!” risponde Ashly aggressiva. Zell si avvicina a lei “Ma non l’ hai fatto!” “Ma avrei potuto!” “Senti…lo so che non dovrei ma…volevo chiederti…” “E’ successo due anni fa…” “Cosa?” “Volevi che ti parlassi dell’incidente, non è forse così?” “Bè, a dire il vero, no! Volevo chiederti se sapevi cucinare o far apparire qualcosa da mangiare perché ho fame, visto che la mia gemma ce l’ ha Markus e non vuole ridarmela!” “Molto spiritoso!” “Ma guarda che non scherzavo…io ho fame davvero!” “Ah, e io che pensavo che volessi sapere qualcosa su di me!” “E invece non  mi interessa! No, dai, a parte gli scherzi…che cosa ti è successo…in quell’incidente?” “Due anni fa, nel mondo opposto, ero una ragazza allegra e spensierata. Non riuscivo ad arrabbiarmi! O almeno, non sul serio!” “La rabbia da gioco?” “Già, proprio quella! I miei migliori amici erano i miei compagni di classe! Non riuscivo a detestare o addirittura a odiare nessuno. Poi, un giorno, arrivai in ritardo e la porta dell’aula era socchiusa: io ero molto curiosa e decisi di ascoltare le conversazioni per fare un’entrata galante, parlando, mentre entravo, dell’argomento della lezione, ma…” “Ma non ci sei riuscita e ti hanno preso in giro?” “Magari fosse stato quello…” “Non mi dirai che…” “Sì…parlavano di me…tutti tranne alcune ragazze…” “Ashly…” “Quel giorno sentii delle cose terribili sul mio conto. Si fingevano miei amici ma, in realtà, mi odiavano. Lasciai cadere il libro che avevo in mano e scappai via piangendo finchè, fuori dal cancello, non vidi una macchina e…bè, prova ad immaginare cos’è successo!” “Oh, no! Sei morta!” “Se lo fossi non sarei qui! O, almeno, non sarei così! Lo sai che nessuno può tenersi il suo vecchio corpo!” “Sì, scusa, continua pure!” “Mi risvegliai in ospedale, da sola. I miei genitori lavoravano e non sapevano ancora niente. Mi vennero a trovare nei giorni successivi. Purtroppo, in quel periodo, non andavano molto d’accordo e decisero di separarsi. Ci rimasi veramente male.” “Non sarai qui solo per quello? Voglio dire, non è poco ma, le tue amiche ti avranno tirata su di morale, spero!” “Già, ci speravo anch’io…” “Non sono venute?” “Esatto! Pensavo che tutti mi odiassero e decisi di farla finita…” “Visto, avevo ragione, sei morta!” “No, razza d’idiota, Alexis è arrivato da questo mondo e mi ha portata con lui al Garden!” “Ah, sì ,certo! Lo sapevo! Lo sapevo!” “Così ho scoperto di essere in parte un angelo bianco e in parte una strega!” “Ah, allora sei tu quella rappresentata nella statua! Un attimo…sei tu?!” “Sì, infatti so orbitare!” “Ah…e quindi hai anche i poteri curativi!” “Già! Posso guarire malattie mortali e far resuscitare le persone morte da 24 ore, non di più!” “E come lo sai?” “L’anno scorso Seifer era in fin di vita a causa del morso velenoso di un mostro e…” “L’ hai salvato? Che cuore d’oro!” “Già! Io avevo anche una cotta per Seifer, perciò non mi è dispiaciuto molto baciarlo!” “Ah…tu lo hai cosa?!” “L’ ho baciato! Era l’unico modo per salvarlo!” “…” “Zell?”. Ashly si gira verso Zell, ma il ragazzo è svenuto per lo schok.

Ashly lo riporta all’accampamento costruito da Markus (con la sua gemma) e va a dormire tranquilla nella sua tenda. 

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Capitolo 3
*** Pericolo mostri, riprende il viaggio ***


Pericolo mostri, riprende il viaggio La mattina dopo Zell si sveglia da solo, nella tenda di Markus, un po’ rintontito ed esce a vedere dove sono gli altri ragazzi ma trova una brutta sorpresa: una dozzina di mostri enormi hanno circondato l’intero accampamento. “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” grida spaventato “Ragazzi, ragazzi, presto svegliatevi! Ci sono un sacco di mostri qua fuori! Aiu…ragazzi?”. Zell si guarda intorno ma non vede nessuno. “Mi hanno abbandonato!” dice mettendosi le mani tra i capelli. “Non ti abbiamo abbandonato!” grida qualcuno. E’ Ashly che, con il resto del gruppo, aveva creato una barriera anti-mostro. “Cerca di distrarli!” grida ancora Ashly. “Cosa?! E come dovrei fare?” risponde Zell “Mettiti a correre, di sicuro t’inseguono! Dobbiamo fare un incantesimo di gruppo e non devono disturbarci!” “Sì, ma io…” “Fallo e basta Zell!” grida infine Alexis. Zell all’improvviso si mette a correre e a gridare come un matto per portare i mostri lontani dai ragazzi. “Pronti?” chiede Ashly al gruppo. “Sì, andiamo!” rispondono in coro Alexis, Markus e Ivan. Nel giro di un secondo, grazie alle loro gemme, i ragazzi si trovano davanti a Zell e pronunciano una formula chiamando, sempre con le gemme, le magie elementali: “Acqua!” grida Ashly “Fuoco!” grida Alexis “Terra!” grida Markus “Aria!” grida Ivan “Incantesimo dei quattro elementi! Vieni a noi, vortice magico!” gridano infine tutti e quattro. Appena i ragazzi finiscono di pronunciare la formula, in mezzo a loro si crea un vortice gigantesco che, con la sua forza, spazza via tutti i mostri. Subito dopo la battaglia, i ragazzi sono esausti ma decidono di continuare il viaggio e di fermarsi alla Fisherman Horizzont, un’isola totalmente pacifica che odia la guerra, a fare rifornimenti di cibo e di armi.

L’isola non è lontana e i ragazzi la raggiungono nel giro di mezzora con una barca a motore, costruita da Markus, e con l’abilità di difesa alle tempeste, per evitare qualche pazzia di Zell.

Arrivati a destinazione, il gruppo non è ben accolto: gli abitanti dell’isola li guardano male, i loro sguardi trasmettevano disprezzo nei loro confronti e Zell, che non sopporta di essere giudicato al primo sguardo, sta per risalire sulla barca quando una donna, con il figlio accanto, si avvicina a Ashly. “Perché non segui il tuo amico? Dovete andarvene, tutti quanti! Non vogliamo armi qui!” dice aggressivamente. Il figlio della donna cerca di avvicinarsi a Ashly ma la madre lo ferma: “Non avvicinarti a lei! Quella ragazza è perfida!” dice rimproverando l bambino. Zell, arrabbiato, afferra Ashly per il polso per riportarla sulla barca ma la ragazza è come pietrificata. “Quella bambina…” mormora “Cosa? Bambina? Quale bambina?” chiede Zell. Markus e Alexis capiscono che la loro amica sta avendo un flashback della sua vita nel mondo opposto e dicono a Zell di stare in silenzio. “Quella bambina…” mormora Ashly “…è perfida…”  dice ancora, poi perde i sensi. “Ashly!” grida Zell prendendola. I ragazzi sono preoccupati e decidono di tornare a Balamb ma qualcuno li ferma: “Benvenuti!” dice un uomo anziano. Era bassotto e con una lunga barba bianca, il Babbo Natale di F.H. pensa Zell, mentre il vecchio si avvicina a loro. “Venite pure, non abbiate timore!” dice ancora l’anziano signore  “Timore?! TIMORE?! Più che timore, direi diffidenza!” dice Zell. La donna che aveva parlato con i ragazzi si avvicina all’uomo “Ma ne siete sicuro, Grande Saggio? Questi ragazzi sono armati! Potrebbero essere scappati dalla prigione ed essere ricercati! Porteranno solo guai!” dice la donna. “No, non lo faranno!” “Ma Grande Saggio, loro sono…” “Se l’Angelo è tornato non dobbiamo cacciarlo ancora! Non commetteremo due volte lo stesso errore!” “L’Angelo?” ripete la donna “Avete sentito? Quello è l’Angelo!” mormorano le persone presenti al porto. “Sì, è l’Angelo! E allora?” dice Zell “Zell, taci! Non è il caso!” lo rimprovera Ivan “Non è l’Angelo! Questo biondino ha appena scoperto la sua leggenda e pensa che qualunque ragazza lo sia! Non dategli retta!” dice Markus. Zell non capisce la reazione del ragazzo ma decide di tacere e di lasciar parlare gli altri per non dire qualcosa che potrebbe metterli nei guai. “Vi sarei molto grato se passaste la notte a casa mia!” dice il Grande Saggio. I ragazzi accettano, solo per le condizioni di Ashly, e seguono l’uomo fino alla sua casa.

Una volta arrivati a destinazione, il Grande Saggio gli mostra le loro stanze e i ragazzi sistemano Ashly su un letto, dopodiché seguono il vecchio nel salotto. “Ditemi…” dice l’uomo “…voi non sapete con chi state viaggiando o volevate nasconderlo?” “Lei come lo sa?” chiede Markus “Quindi…voi lo sapete…” “Certo che lo sappiamo! L’abbiamo sempre saputo!” “Tranne il biondino!” dice Ivan “Lui l’ ha appena scoperto!” “Ehi, sono appena arrivato, come facevo a saperlo?” ribatte Zell nervoso “Calmatevi, per favore! Non importa né quando né come, l’importante è tutti lo sappiate!” dice il Grande Saggio “Quindi…tutti conoscete l’intera storia?” “Bè, veramente…” mormora Markus “Non vi preoccupate, vi racconterò tutto, infondo è giusto che la conosciate! Prego, sedetevi!” dice ancora il Grande Saggio mentre si siede. Una volta che i ragazzi, tranne Alexis e Markus, si sono seduti, il Grande Saggio comincia a raccontare la storia: “Tanto tempo fa, una strega viveva qui a F.H. e lavorava come tante ragazze normali nascondendo la sua vera identità. Un giorno, un Saggio dei Cieli, mio caro amico, mi affidò suo figlio, un angelo bianco per la precisione, perché il ragazzo potesse finire gli studi su noi esseri umani. Sia le streghe che gli angeli hanno come delle percezioni e riescono a capire quando qualcuno è spiritualmente simile a loro. Si incontrarono una mattina, alla costa: capirono entrambi che c’era qualcosa di speciale, sia in uno che nell’altra. Si rivolsero la parola solo giorni dopo quell’incontro e si piacquero, così cominciarono a frequentarsi e alla fine s’innamorarono perdutamente. Purtroppo, una ragazza innamorata del mio ‘protetto’, per gelosia, indagò sulla bella che aveva rubato il cuore di quello che, per lei, era il suo innamorato e, una volta scoperta la sua vera identità, raccontò a tutti che la bella ragazza era il demonio, che aveva preso le sembianze di un essere umano per portare disgrazie nel nostro mondo. Purtroppo, in quel periodo si verificarono delle inspiegabili catastrofi naturali e, dopo il racconto della ragazza ormai crudele, tutti pensarono che la vera responsabile fosse la bella strega. Lei e l’angelo scapparono e si rifugiarono su un’isola deserta dove concepirono una bimba. Per loro sfortuna, la gente venne a sapere del loro rifugio segreto e andò a scovarli per ucciderli. La coppia creò un magico portale e mandarono la loro figlia nel Mondo Opposto.” Il Grande Saggio s’interrompe. Zell, curioso, non trattiene la classica domanda che fanno i bambini ai loro insegnanti: “E lei come fa a saperlo?” “Perché sono stato io a consigliarglielo! Io ero con loro quando successe! Quando i due morirono, le disgrazie peggiorarono e la gente capì di aver sbagliato. Costruirono una statua uguale alla strega che avevano ucciso e la vestirono da angelo per simboleggiare il suo innamorato. Col tempo, però, si dimenticarono della statua ed io, per punirli, feci diventare la meravigliosa e leggendaria isola in quella che oggi viene chiamata Mosters Island. Questo è tutto!” “Sì, però…” dice Ivan “Questo non ha niente a che fare con Ashly! Non può essere lei l’Angelo!” continua confuso “Sì, lo è! Ma lei non conosce tutta la sua vera storia! Non sa che il giovanotto biondo che viaggia con voi le salverà la vita!” dice ancora il Grande Saggio. I ragazzi rimangono sbalorditi. Zell fissa i suoi compagni “Cosa c’è?” chiede tranquillo, poi si volta verso il Grande Saggio “Cosa?! Io?! No, è impossibile!” esclama. “Sì, invece! Mio caro ragazzo, in te è riposta tutta la speranza del mondo!” dice il Grande Saggio “Allora può cominciare a fare testamento!” dice Ivan ridacchiando “Ma…perché io? E come? E quando? E chi? No, un attimo…se sono io, lo so già chi…e quando?” chiede Zell “Quando sarà in fin di vita!” dice Markus. Zell guarda l’amico con sguardo confuso “E tu come lo sai?” “Lo so e basta!” “Sì, ma…perché proprio io e non uno di voi?” “Perché tu hai tutte le caratteristiche del ragazzo della leggenda e noi siamo i suoi migliori amici! Se il rapporto con uno di noi non dovesse andare bene non riusciremmo ad essere amici come lo siamo adesso e lei non lo permetterebbe mai!” risponde Alexis “Ok…ma come dovrei fare per salvarla?” “Oh, basta! Io ci rinuncio!” esclama Markus stanco delle domande di Zell “Con un bacio! Ma sacrificherai la tua stessa vita per salvare la sua!” spiega il Grande Saggio “Ah, devo baciarla! Bè, non c’è nessun problema, si certo…COSA?!” “Dovrai baciarla!” “Sì, l’avevo capito!” “Oh, andiamo, non fare finta di non volerlo fare! Lo sappiamo che ti piace!” dice Ivan con un sorriso furbo. Zell arrossisce e si gira di scatto verso il muro “Non è vero!” dice, poi si gira ancora verso il Grande Saggio che, come Ivan, ride con lo sguardo basso. “Su via, non c’è nulla di cui vergognarsi!" dice sempre ridendo “Ma a me non piace Ashly!” esclama Zell imbarazzato “Fatti forza allora, perché sei tu il ragazzo della leggenda! Ma ricorda: se la farai soffrire non te lo perdonerà! Potrebbe diventare un demonio!” “Cosa?! Ashly…un demonio?! Bè, in effetti, con il caratterino che ha…” “Come ti tratta adesso non sarà niente paragonato a quello che potrebbe diventare! Senza contare che distruggerebbe il mondo intero, solo per colpa tua!”. Zell si mette una mano sulla fronte per sentire se è calda. Intanto, Ivan prende un foglio e comincia a scrivere dettando ad alta voce: “Io, Ivan Krayg, lascio tutto quello che possiedo alla mia famiglia. Nel caso in cui, per colpa di un patetico imbecille, la mia famiglia non fosse più in vita, lascio tutto agli altri pianeti. Regola di divisione: il primo che troverà il malloppo se lo terrà (Zell, se ancora vivo, escluso)!” “Ma che spiritoso! Ma se diventasse un demonio…si, insomma…non ci sarebbe un modo per farla tornare normale?” chiede Zell “No! E ricordati che l’unico bacio che dovrai darle sarà quello della salvezza!” risponde il Grande Saggio, ormai tornato serio. “Ma…e se Ashly s’innamora perdutamente di me? Potrebbe pensare che, se non la bacio, a me lei non interessa!” dice Zell sconvolto. Markus fa un sorriso “Puoi stare tranquillo! Non succederà mai!” dice mentre va verso la stanza di Ashly. Zell incrocia le braccia con l’aria di chi è stato offeso, mentre il Grande Saggio ride parlando con Ivan. Alexis, appoggiato alla porta, vede, da un piccolo vetro, una ragazza avvicinarsi alla casa del Grande Saggio: è una ragazza bionda come il grano, vestita quasi come una rock star, che corre su per la salita che conduce alla casa. Zell, curioso di vedere cosa guarda Alexis con tanta attenzione, si avvicina ad una finestra ma non vede nessuno. La ragazza, ormai arrivata alla porta, bussa e quando Alexis le apre si butta tra le sua braccia fingendo di cadere all’improvviso.

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