Ashly e la Gemma del Potere di Ashly91 (/viewuser.php?uid=46473)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1: L'inizio ***
Capitolo 2: *** La scomparsa di Seifer...un viaggio, nuove scoperte ***
Capitolo 3: *** Pericolo mostri, riprende il viaggio ***
Capitolo 1 *** CAPITOLO 1: L'inizio ***
L'inizio
La protagonista di questa storia è una ragazza di sedici
anni: Ashly, che vive in un mondo parallelo a quello reale, in un’epoca
futura.
Scontrosa e riservata, Ashly, non ama far conoscere troppo
di se agli altri. E’ convinta che l’amore e l’amicizia siano sentimenti sui
quali non bisognerebbe fare affidamento.
Nella sua scuola si è procurata la fama di “Cuore freddo e
solitario” a causa del suo continuo individualismo.
Il suo peggior nemico è un suo coetaneo e compagno di
classe: Seifer che ha i suo stesso carattere e che, nonostante sia da sempre in
competizione con lei (soprattutto nelle battaglie), la rispetta molto.
AGOSTO 2006:
La lotta tra i due è cominciata quando Ashly si è trasferita
nel Garden di Balamb, una scuola militare dove i ragazzi imparano a combattere
tramite le armi e le Gemme Magiche.
Sin dal suo primo giorno di scuola, Ashly ha dimostrato di
essere particolarmente brava nella lotta, sia con che senza armi, e ancora più
brava a sfruttare il potere delle gemme. Questo fatto suscita molta rabbia in
Seifer, il miglior allievo della scuola, che comincia a sfidarla e a crearle
problemi di ogni genere. Nonostante tutti i guai che Seifer e Ivan, il suo
migliore amico, le combinassero, Ashly non si dimostrava interessata a
rispondere ai loro sgarbi e questo suscitò nei due ragazzi una voglia ancora
più forte di farla impazzire a tal punto da mandarla via dalla scuola.
Ad aiutare Ashly, in quelli che per la ragazza erano mesi
terribili, furono due responsabili del consiglio d’istituto: Alexis, il
presidente saggio e impassibile, e Markus, il vicepresidente nonché miglior
amico di Alexis.
I due fecero come da guardie del corpo ad Ashly che,
nonostante i suoi principi freddi, si affezionò molto a loro.
Due anni dopo, i tre divennero grandi e inseparabili amici
mentre, ovviamente, Seifer e Ivan continuarono ad avercela con Ashly e a
sfidarla ogni qual volta si presentasse l’occasione…
OTTOBRE 2008:
Un Lunedì come tanti, i protagonisti affrontano una lezione
di Storia di Estar (materia che studia una regione misteriosa dove si trova una
città stranamente scomparsa nel nulla) quando, nel bel mezzo della lezione, un
ragazzo entra nella loro classe. L’insegnante fa subito le presentazioni:
“Ragazzi, questo è Zell, un vostro nuovo compagno di classe trasferitosi
proprio oggi nella nostra scuola. Viene dalla regione di Planet. Siate gentili
con lui e aiutatelo se ne ha bisogno, non sarà facile per lui mettersi alla
pari con il programma.” dice tranquillo alla classe, poi si gira verso il nuovo
studente “Siediti dove preferisci, come vedi ci sono dei banchi vuoti un po’
dappertutto, a causa delle recenti bocciature!”.
Il ragazzo cammina fino in fondo all’aula e arriva ai banchi
di Ashly e Seifer, uno alla sua sinistra e l’altra alla sua destra, e decide di
sedersi accanto a Ashly, una ragazza con il volto gentile, con i capelli scuri
ed un cerchietto nero che le divide due ciuffi, che le cadono ai lati del viso,
dal resto dei capelli. Zell, il ragazzo nuovo, la guarda con attenzione prima
di sedersi e viene subito attirato dal suo abbigliamento: Ashly, nonostante la
stagione fredda, indossa un top corto bianco e un paio di jeans molto corti
abbinati, e questa è la cosa più strana, da un paio di scarponcini neri alla
militare.
Zell decide allora di sedersi e saluta Ashly senza ricevere
alcuna risposta.
Per tutta la lezione, la ragazza si dimostra molto
distaccata e per niente amichevole, tanto che l’insegnante decide, a fine
lezione, di informare Zell sui comportamenti e le situazioni sociali di molti
studenti. “Ascolta, sicuramente l’avrai già notato, ma Ashly, in termini
sociali, è molto fredda. Non ti preoccupare, non sei ancora sulla sua lista
nera, fa così con tutti, quindi se non ti parla per i primi mesi non farci caso
e ti consiglio di non starle molto attaccato, anche se sei il suo compagno di
banco, perché non so dirti come potrebbe reagire. Non dovrei dirtelo per la sua
privacy ma, tempo fa, ha avuto dei problemi con alcuni dei suoi amici ed è
molto diffidente nelle persone che non conosce bene. Per quanto riguarda il
ragazzo del banco che sta alla tua destra, ti consiglio vivamente di lasciarlo
stare: è qui da tre anni e ha fatto ‘amicizia’, per così dire, solo con un
ragazzo, che è appunto il suo unico e migliore amico. Al contrario di Ashly, so
come potrebbe reagire se gli dessi fastidio: è un ragazzo molto aggressivo,
anche se, all’apparenza, sembra l’opposto, e potrebbe aggredirti anche per una
sciocchezza. Se hai qualche problema, invece, ti consiglio di chiedere aiuto ai
membri del consiglio d’istituto: sono dieci in tutto e portano una spilla
particolare con lo stemma del Garden. Per qualunque cosa tu abbia bisogno, puoi
chiedere direttamente al presidente Alexis, seduto al banco davanti al tuo, e
il vicepresidente Markus, accanto ad Alexis. Se, infine, hai bisogno di me, mi
trovi in sala insegnanti, al terzo piano, accanto alla presidenza. Tutto
chiaro?” chiede il professore. “Sì, tutto chiaro! Grazie per queste
informazioni, ne farò tesoro!” dice Zell, poi s’incammina verso la classe, dalla
quale gli studenti non erano ancora usciti e torna a sedersi al suo posto
accanto a Ashly che, come l’aveva informato il professore, gli rimane
indifferente.
Il giorno dopo c’è la lezione di Gemmologia, materia
preferita di Markus nonché suo cavallo di battaglia, e Zell decide di chiedere
a lui delle ripetizioni. Con la scusa, il furbo nuovo arrivato, comincia a fare
a Markus molte domande su Ashly, fingendo che il professore non gli avesse
detto niente, ma senza ottenere alcun risultato: Markus è molto riservato,
soprattutto per quello che riguarda gli altri, e rispondeva discretamente alle
domande del compagno.
Mentre i due ‘studiavano’ (perché Zell non si concentrava
sulla lezione), Ashly leggeva attentamente la pagina riguardante la Gemma del
Potere: “Poisonpetrify…come se non lo sapessi…” mormora la ragazza. Seifer, che
la controlla, va anche lui alla stessa pagina della rivale e legge con molto
interesse: “La famosa Gemma del Potere è una tra le gemme più pericolose che
esistano al mondo. Dona, a chi la utilizza, l’immortalità e una notevole forza
magica ma ha dei terribili effetti collaterali sulla persona che sfrutta il suo
potere…si trova a Poisonpetrify, nel fitto bosco al centro dell’isola…” legge
Seifer a bassa voce. Ivan, che siede nel banco davanti a quello di Seifer si
gira a guardarlo e nota che l’amico è molto concentrato sulla vecchia mappa
dell’isola. Anche Ashly si accorge della strana attenzione di Seifer su quella
gemma e lo fissa per capire se si è addormentato sul libro o se per davvero
vuol fare arrivare la neve incantata (neve creata da forti fonti magiche sparse
per tutte le regioni, molto rara) mostrandosi attento e concentrato sulla
lezione.
Il giorno dopo cominciano i guai…
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** La scomparsa di Seifer...un viaggio, nuove scoperte ***
La scomparsa di Seifer...un viaggio, nuove scoperte
Ivan cerca Seifer disperatamente ma non lo trova da nessuna
parte, così decide di informare gli insegnanti della scomparsa dell’amico. Nel
giro di poche ore la notizia si diffonde per tutto l’istituto, soprattutto ad
Alexis, che informa subito Ashly.
La ragazza, per saperne di più, raggiunge Ivan nella stanza del rivale
per trovare qualche indizio ma trova tutta la stanza sottosopra. “E adesso?”
chiede Ivan “Adesso…cerchiamo qualcosa! Sapevo che era disordinato, ma così è
esagerato! Avrà pensato che con tutto questo disordine avremmo rinunciato a
cercare qualcosa in grado di condurci da lui, ma non mi conosce ancora?” dice
Ashly. Ivan comincia a mettere un po’ d’ordine nella stanza, mentre Ashly
chiama Alexis e Markus per conoscere le opinioni degli insegnanti. Dopo circa
mezzora; finalmente, Ivan trova qualcosa. Ashly si gira a guardare il
cosiddetto indizio: il ragazzo aveva in mano il libro di Gemmologia con qualche
pagina strappata. “Forse gli interessava una gemma rappresentata su questo
libro e …” Ivan non riesce a finire la frase “La Gemma del Potere! Se Seifer
sta cercando una gemma, è quella! Fammi vedere quale pagina ha strappato!” dice
Ashly. La ragazza, che aveva il suo libro con se, guardò le pagine mancanti.
“Gemma dell’Amore…l’opposto della Gemma del Potere! O la vuole studiare…o vuole
farci credere che la sta cercando! Che illuso!” dice Ashly scotendo la testa.
Alexis fissò il libro “Dobbiamo andare a cercarlo! Quello si mette sempre nei
guai e come se non bastasse…” il ragazzo non finisce di parlare a causa di uno
spintone. Zell è piombato nella stanza e, senza farlo apposta, ha buttato
Alexis a terra e urtato Markus. “Oh, scusate, ma ero…” il ragazzo guarda Ashly
“Ero…io…correvo e…non ho visto…” Zell si gira ancora, questa volta verso Ivan
“Ah, senti tu, cos’è successo?” chiede facendo finta di dimenticarsi degli
altri. Ivan non risponde al ragazzo, ma si avvicina ad Ashly “Cosa facciamo?”
chiede preoccupato “Come ha detto Alexis, Seifer si mette sempre nei guai,
quindi non possiamo lasciare che distrugga mari, monti e città per soddisfare
il suo ego! Dobbiamo partire, stanotte, senza dire nulla a nessuno. Informeremo
gli insegnanti quando saremo abbastanza lontani e al sicuro!” risponde la
ragazza, poi si gira verso Zell “Biondino!” “Cosa? E comunque io ho un nome!”
“Ok…biondino, tu tieni la bocca chiusa!” “Ti ho detto che ho un…COSA?!” “Sssh,
vuoi che tutti sappiano che siamo qui invece che in classe?” “Giusto, hai
ragione…ma che vuol dire ‘ tieni la bocca chiusa ’?” “Che non devi parlare a
nessuno della nostra idea! Tanto meno del viaggio!” “Fin qui c’ero arrivato
anche da solo! Io voglio venire con voi!” “Non dire Sciocchezze!” dice Markus
“Ci creeresti solo dei problemi! Sei un novellino, non sai usare adeguatamente
la tua gemma e non sai combattere ne con ne senza armi!” “E allora? Sono
intelligente!” “Sì, certo, ma non hai ancora recuperato quello che non hai
studiato nell’altra scuola e che, guarda caso, ci serve per la missione!” “E
come fai a…Ahia!” Zell cade a terra svenuto: Ashly lo aveva colpito con un
bastone, fatto apparire con la magia, per farlo stare zitto. “Ora che non può
più rompere, andiamo a prepararci! Alexis, prendi una mappa contemporanea
all’anno in cui ci troviamo, Markus, prendi le armi e gli oggetti che
potrebbero servirci e Ivan, prendi le provviste…per cinque persone!” ordina
Ashly. “Sì, subito…” mormora Ivan “Ma perché per cinque? Come fai a sapere che
Seifer tornerà con noi senza scappare o fare storie?” “Ma io non mi riferivo a
Seifer!” risponde Ashly guardando il povero Zell ancora svenuto. “Ma hai detto
che non vuoi che venga!” continua Markus “Ma verrà! Si nasconderà da qualche
parte per venire di nascosto e spunterà fuori quando saremo nei guai, giusto?”
dice Alexis. “Sì, giusto! Capisco perché sei il miglior studente della scuola!”
dice Ashly, dopodiché, i quattro portano Zell nella sua stanza e vanno a
lezione spiegando che Zell non si sentiva tanto bene e che sono rimasti con lui
per un po’.
Quella sera, i ragazzi lasciano la scuola e partono per
Pisonpetrify, l’isola sul quale si trova la Gemma del Potere tanto desiderata
da Seifer. Come predetto da Ashly, al loro primo ostacolo Zell si fa vivo. “Ah,
ah, ah!” sente il gruppo “Chi è?” chiede Ivan “Viene dal tuo zaino!” dice Markus
“Lo sapevo! Zell, vieni fuori, sappiamo che sei tu!” “Ah, ah, ah! Sono venuto
anche se non mi volevate! Sono furbo io o siete ingenui voi?” dice il ragazzo
saltando fuori dallo zaino di Ivan sottoforma di topo. “Sei furbo tu, certo, a
parte il fatto che io avevo predetto tutto! Cosa credi, che non mi sia accorta
del fantoccio che hai lasciato nel tuo letto? O che Ivan sia così sciocco da
non chiudere lo zaino mentre viaggia?” dice Ashly con tono arrogante “Ok, non
sono stato furbo…” “Esatto!” “Sì, però non potete continuare senza di me! Come
lo attraversate il fiume?” “Vuoi dire ‘ il mare ’!” “Sì, quello, come fate? Vi
serve una barca, ve la faccio io!” “Dai, provaci!”. Zell corre verso la foresta
accanto alla spiaggia e, con la sua gemma, si procura la legna per la barca.
Dopo due ore, Zell finisce il suo ‘capolavoro’… “Cos’è quella?” chiede Ashly
“Legna legata insieme?” domanda Ivan “No, ma non vedi che è solamente legna
sparpagliata?” lo contraddice Markus “No, no è una…nooo, non può essere una
zattera!” dice Alexis “Esatto! E’ una zattera e…come non può essere una
zattera?!” chiede Zell arrabbiato “Spostati!” dice Ashly, poi prende la sua
gemma e distrugge la ‘zattera’ di Zell, creando una barca a motore con il
potere del tuono. “Ehi, ci ho messo un’eternità a finirla!” dice Zell “No, ci
hai messo due ore!” ribatte Ashly con tono arrogante “Il che è la stessa cosa!”
“No, ti sbagli! A quest’ora non eravamo qui, ma nella tomba, e Seifer starebbe
già dominando il mondo!” “Ma si può sapere perché ce l’ hai con me?”. Markus e
Alexis guardano Ashly preoccupati: la ragazza sarebbe stata capace di ucciderlo
ma, stranamente, non gli torce un capello. “Diciamo solo che mi ricordi
qualcuno che non sopporto!” risponde Ashly tranquilla. “Ma è ridicolo! Non
somiglio a Seifer!” dice Zell. Ivan cade a terra, schiacciato da una enorme e
pesantissima pietra “Ma non si riferiva a Seifer!” urla buttando indietro il
grande sasso. “E allora a chi? Io so che odia lui!” continua Zell. Ashly sale
sulla barca “Puoi venire con noi, ma non combinare guai! Siamo intesi?” dice
“Ricevuto!” dice Zell. I ragazzi salgono sulla barca e accendono il motore.
Si fa molto tardi e il gruppo è piuttosto stanco, così
decidono di fermarsi su un’isola lì vicino. In quel momento comincia a piovere
e Zell, preoccupato per una tempesta, prende la sua gemma e teletrasporta tutto il gruppo sull’isola più vicina.
Appena scesi
dalla barca, Alexis, Markus e Ivan, cercano di
prendere Zell per togliergli la gemma. “Ma si può sapere
perché non posso
tenerla? Vi ho salvato la vita e mi ringraziate così?”
dice Zell “Dì la verità,
vuoi ucciderci!” dice Ashly “Che vuoi dire? Siamo al
sicuro!” “Ne sei certo?
Sai dove siamo?” “Su…un’isola?”
“Sì, su un’isola, questo è ovvio,
ma…” “Ma?”
“Proprio non ci arrivi?” dice Ivan “Questa è
Mosters Island! L’isola più
pericola tra le isole più vicine!” dice Markus.
“Ora, non solo dobbiamo badare
a te ma dobbiamo anche crearci una barriera anti-mostro e questo ci
stancherà
molto! Meglio che vada a prendere della legna nella foresta, almeno mi
tranquillizzo!” continua “Ok, ma fa attenzione!” dice
Alexis “Sì, sì, starò
attento! Voi tenete d’occhio il ragazzo!” risponde Markus
mentre si addentra
nel fitto bosco dell’isola. “Wow! Non l’avevo mai
visto così arrabbiato!” dice
Ivan “Perché, quando mai lo hai visto arrabbiato? Fino ad
ora nessuno era
riuscito ad innervosirlo!” dice Alexis “Devi essere molto
orgoglioso di te!
Bravo!” dice infine Ashly rivolgendosi a Zell. “Cosa? Ma
io…ho guardato la
cartina e l’unica isola più vicina era questa
e…” Zell non fa in tempo a finire
la frase perché Ashly gli mostra una cartina diversa da quella
del libro.
“Questa è la cartina attuale!” dice la ragazza
“Cosa?! Ma allora…quella sul
libro…” “E’ antica quanto il mondo!”
“Cioè, vuoi farmi credere che quella che
mi hai fatto staccare dal libro…è una mappa che non ci
serve?” “Ci servirà per
trovare la Gemma del Potere prima di Seifer!” “E se la
trova prima lui?”
“Allora l’avrai strappata per niente!” dice Alexis
“E sicuramente la troverà
prima di noi! Anche perché con questa deviazione
‘improvvisa’ perderemo un
sacco di tempo ed energie!” dice infine Ivan.Dopo circa mezzora, dalla foresta, si sente la voce di Markus: “Ragazzi,
venite, presto! Ho trovato una cosa molto interessante! Seguite la luce!” dice
la voce. Poi, appare una lucciola che conduce i ragazzi da Markus.
Quando i ragazzi raggiungono l’amico lo vedono che fissa una
statua. Decidono di avvicinarsi anche a loro per guardare cosa rappresenta quel
monumento. “Wow…incredibile…” mormora Ivan. Tutti i ragazzi sono sbalorditi: la
statua è uguale a Ashly. “Ehi Ashly, questa ragazza è identica a te!” dice Zell
“Per la piccola differenza che è vestita da angelo e che sorride! Lo sai,
proprio non riesco a immaginarti con un bel sorriso stampato in faccia!”
continua “Guarda che Ashly non è sempre stata così! Lo è da quando ha avuto
quell’incidente!” dice Markus, poi guarda Ashly dispiaciuto e si zittisce.
“Incidente?” chiede Zell “Quale incidente? Perché Ti sei zittito?” continua a
chiedere Zell, ma i ragazzi non rispondono “Si può sapere perché non parlate
più?” dice ancora, poi abbassa lo sguardo sul piedistallo della statua, nota
una piccola iscrizione e la legge a voce alta: “L’angelo mistico…la figlia di
una coppia detestata dall’intera popolazione mondiale…”. Ashly segue lo sguardo
di Zell e continua a leggere “La sua partenza ha sconvolto il mondo che, per
chiedere il suo aiuto, si è addentrato nella foresta per chiedere perdono
quando fu troppo tardi. La coppia era sparita e la popolazione non si dava pace
così, un gruppo di persone, ha creato questa statua come segno di scuse per
l’angelo attendendo il suo ritorno per molti anni.” I ragazzi guardano Ashly e
rimangono in silenzio, poi Zell si avvicina a lei “Va tutto bene?” chiede “Che
storia banale! Erano così disperati durante la guerra che si sono inventati
questa buffonata!” esclama all’improvviso. “Tu dici?” chiede Markus “Ma certo!
Solo perché questa statua le somiglia non significa che sia Ashly il ‘ mistico
angelo ’ di cui parla l’iscrizione!” risponde Zell, poi esce dalla foresta. “E’
meglio seguirlo!” dice Alexis “Perché è pericoloso rimanere qui o perché hai
paura che possa cacciarsi in qualche altro guaio?” chiede Ivan “Credo entrambe
le cose, vero Alex?” dice Markus “Già, ma più per la seconda!” risponde Alexis
“Io sarei completamente per la seconda!” dice Ashly mentre segue Zell. Dopo di
lei, anche gli altri ragazzi escono dal bosco.
Quella notte, Zell non riesce a dormire e si gira verso
Ashly che, stranamente, manca all’appello. Senza svegliare gli altri ragazzi,
Zell entra nella foresta, sicuro che Ashly fosse li ed infatti, questa
volta,
aveva ragione: Ashly era davanti alla statua e sfiorava
l’iscrizione con la mano destra. “Lo sapevo che eri
qui!” dice Zell “Ma sei
matto? Mi hai spaventata! Potevo attaccarti!” risponde Ashly
aggressiva. Zell
si avvicina a lei “Ma non l’ hai fatto!” “Ma
avrei potuto!” “Senti…lo so che
non dovrei ma…volevo chiederti…” “E’
successo due anni fa…” “Cosa?” “Volevi
che
ti parlassi dell’incidente, non è forse
così?” “Bè, a dire il vero, no! Volevo
chiederti se sapevi cucinare o far apparire qualcosa da mangiare
perché ho
fame, visto che la mia gemma ce l’ ha Markus e non vuole
ridarmela!” “Molto
spiritoso!” “Ma guarda che non scherzavo…io ho fame
davvero!” “Ah, e io che
pensavo che volessi sapere qualcosa su di me!” “E invece non mi
interessa! No, dai, a parte gli
scherzi…che cosa ti è successo…in
quell’incidente?” “Due anni fa, nel mondo
opposto, ero una ragazza allegra e spensierata. Non riuscivo ad
arrabbiarmi! O
almeno, non sul serio!” “La rabbia da gioco?”
“Già, proprio quella! I miei
migliori amici erano i miei compagni di classe! Non riuscivo a
detestare o
addirittura a odiare nessuno. Poi, un giorno, arrivai in ritardo e la
porta
dell’aula era socchiusa: io ero molto curiosa e decisi di
ascoltare le
conversazioni per fare un’entrata galante, parlando, mentre
entravo,
dell’argomento della lezione, ma…” “Ma non ci
sei riuscita e ti hanno preso in
giro?” “Magari fosse stato quello…” “Non
mi dirai che…” “Sì…parlavano di
me…tutti tranne alcune ragazze…”
“Ashly…” “Quel giorno sentii delle cose
terribili sul mio conto. Si fingevano miei amici ma, in realtà,
mi odiavano.
Lasciai cadere il libro che avevo in mano e scappai via piangendo
finchè, fuori
dal cancello, non vidi una macchina e…bè, prova ad
immaginare cos’è successo!”
“Oh, no! Sei morta!” “Se lo fossi non sarei qui! O,
almeno, non sarei così! Lo
sai che nessuno può tenersi il suo vecchio corpo!”
“Sì, scusa, continua pure!”
“Mi risvegliai in ospedale, da sola. I miei genitori lavoravano e
non sapevano
ancora niente. Mi vennero a trovare nei giorni successivi. Purtroppo,
in quel
periodo, non andavano molto d’accordo e decisero di separarsi. Ci
rimasi
veramente male.” “Non sarai qui solo per quello? Voglio
dire, non è poco ma, le
tue amiche ti avranno tirata su di morale, spero!”
“Già, ci speravo anch’io…”
“Non sono venute?” “Esatto! Pensavo che tutti mi
odiassero e decisi di farla
finita…” “Visto, avevo ragione, sei morta!”
“No, razza d’idiota, Alexis è
arrivato da questo mondo e mi ha portata con lui al Garden!”
“Ah, sì ,certo! Lo
sapevo! Lo sapevo!” “Così ho scoperto di essere in
parte un angelo bianco e in
parte una strega!” “Ah, allora sei tu quella rappresentata
nella statua! Un
attimo…sei tu?!” “Sì, infatti so
orbitare!” “Ah…e quindi hai anche i poteri
curativi!” “Già! Posso guarire malattie mortali e
far resuscitare le persone
morte da 24 ore, non di più!” “E come lo sai?”
“L’anno scorso Seifer era in fin
di vita a causa del morso velenoso di un mostro e…”
“L’ hai salvato? Che cuore
d’oro!” “Già! Io avevo anche una cotta per
Seifer, perciò non mi è dispiaciuto
molto baciarlo!” “Ah…tu lo hai cosa?!”
“L’ ho baciato! Era l’unico modo per
salvarlo!” “…” “Zell?”. Ashly si
gira verso Zell, ma il ragazzo è svenuto per
lo schok.
Ashly lo riporta all’accampamento costruito da Markus (con
la sua gemma) e va a dormire tranquilla nella sua tenda.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Pericolo mostri, riprende il viaggio ***
Pericolo mostri, riprende il viaggio
La mattina dopo Zell si sveglia da solo, nella tenda
di Markus, un po’ rintontito ed esce a
vedere dove sono gli altri ragazzi ma trova una brutta sorpresa: una dozzina di
mostri enormi hanno circondato l’intero accampamento. “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”
grida spaventato “Ragazzi, ragazzi, presto svegliatevi! Ci sono un sacco di
mostri qua fuori! Aiu…ragazzi?”. Zell si guarda intorno ma non vede nessuno.
“Mi hanno abbandonato!” dice mettendosi le mani tra i capelli. “Non ti abbiamo
abbandonato!” grida qualcuno. E’ Ashly che, con il resto del gruppo, aveva
creato una barriera anti-mostro. “Cerca di distrarli!” grida ancora Ashly.
“Cosa?! E come dovrei fare?” risponde Zell “Mettiti a correre, di sicuro
t’inseguono! Dobbiamo fare un incantesimo di gruppo e non devono disturbarci!”
“Sì, ma io…” “Fallo e basta Zell!” grida infine Alexis. Zell all’improvviso si
mette a correre e a gridare come un matto per portare i mostri lontani dai
ragazzi. “Pronti?” chiede Ashly al gruppo. “Sì, andiamo!” rispondono in coro
Alexis, Markus e Ivan. Nel giro di un secondo, grazie alle loro gemme, i
ragazzi si trovano davanti a Zell e pronunciano una formula chiamando, sempre
con le gemme, le magie elementali: “Acqua!” grida Ashly “Fuoco!” grida Alexis
“Terra!” grida Markus “Aria!” grida Ivan “Incantesimo dei quattro elementi! Vieni
a noi, vortice magico!” gridano infine tutti e quattro. Appena i ragazzi
finiscono di pronunciare la formula, in mezzo a loro si crea un vortice
gigantesco che, con la sua forza, spazza via tutti i mostri. Subito dopo la
battaglia, i ragazzi sono esausti ma decidono di continuare il viaggio e di
fermarsi alla Fisherman Horizzont, un’isola totalmente pacifica che odia la
guerra, a fare rifornimenti di cibo e di armi.
L’isola non è lontana e i ragazzi la raggiungono nel giro di
mezzora con una barca a motore, costruita da Markus, e con l’abilità di difesa
alle tempeste, per evitare qualche pazzia di Zell.
Arrivati a destinazione, il gruppo non è ben accolto: gli
abitanti dell’isola li guardano male, i loro sguardi trasmettevano disprezzo
nei loro confronti e Zell, che non sopporta di essere giudicato al primo
sguardo, sta per risalire sulla barca quando una donna, con il figlio accanto,
si avvicina a Ashly. “Perché non segui il tuo amico? Dovete andarvene, tutti quanti!
Non vogliamo armi qui!” dice aggressivamente. Il figlio della donna cerca di
avvicinarsi a Ashly ma la madre lo ferma: “Non avvicinarti a lei! Quella
ragazza è perfida!” dice rimproverando l bambino. Zell, arrabbiato, afferra
Ashly per il polso per riportarla sulla barca ma la ragazza è come
pietrificata. “Quella bambina…” mormora “Cosa? Bambina? Quale bambina?” chiede
Zell. Markus e Alexis capiscono che la loro amica sta avendo un flashback della
sua vita nel mondo opposto e dicono a Zell di stare in silenzio. “Quella
bambina…” mormora Ashly “…è perfida…”
dice ancora, poi perde i sensi. “Ashly!” grida Zell prendendola. I
ragazzi sono preoccupati e decidono di tornare a Balamb ma qualcuno li ferma:
“Benvenuti!” dice un uomo anziano. Era bassotto e con una lunga barba bianca,
il Babbo Natale di F.H. pensa Zell, mentre il vecchio si avvicina a loro.
“Venite pure, non abbiate timore!” dice ancora l’anziano signore “Timore?! TIMORE?! Più che timore, direi
diffidenza!” dice Zell. La donna che aveva parlato con i ragazzi si avvicina
all’uomo “Ma ne siete sicuro, Grande Saggio? Questi ragazzi sono armati!
Potrebbero essere scappati dalla prigione ed essere ricercati! Porteranno solo
guai!” dice la donna. “No, non lo faranno!” “Ma Grande Saggio, loro sono…” “Se
l’Angelo è tornato non dobbiamo cacciarlo ancora! Non commetteremo due volte lo
stesso errore!” “L’Angelo?” ripete la donna “Avete sentito? Quello è l’Angelo!”
mormorano le persone presenti al porto. “Sì, è l’Angelo! E allora?” dice Zell
“Zell, taci! Non è il caso!” lo rimprovera Ivan “Non è l’Angelo! Questo
biondino ha appena scoperto la sua leggenda e pensa che qualunque ragazza lo
sia! Non dategli retta!” dice Markus. Zell non capisce la reazione del ragazzo
ma decide di tacere e di lasciar parlare gli altri per non dire qualcosa che
potrebbe metterli nei guai. “Vi sarei molto grato se passaste la notte a casa
mia!” dice il Grande Saggio. I ragazzi accettano, solo per le condizioni di
Ashly, e seguono l’uomo fino alla sua casa.
Una volta
arrivati a destinazione, il Grande Saggio gli mostra le loro
stanze e i ragazzi sistemano Ashly su un letto, dopodiché
seguono il vecchio
nel salotto. “Ditemi…” dice l’uomo
“…voi non sapete con chi state viaggiando o
volevate nasconderlo?” “Lei come lo sa?” chiede
Markus “Quindi…voi lo sapete…”
“Certo che lo sappiamo! L’abbiamo sempre saputo!”
“Tranne il biondino!” dice
Ivan “Lui l’ ha appena scoperto!” “Ehi, sono
appena arrivato, come facevo a
saperlo?” ribatte Zell nervoso “Calmatevi, per favore! Non
importa né quando né
come, l’importante è tutti lo sappiate!” dice il
Grande Saggio “Quindi…tutti
conoscete l’intera storia?” “Bè,
veramente…” mormora Markus “Non vi
preoccupate, vi racconterò tutto, infondo è giusto che la
conosciate! Prego,
sedetevi!” dice ancora il Grande Saggio mentre si siede. Una
volta che i
ragazzi, tranne Alexis e Markus, si sono seduti, il Grande Saggio
comincia a
raccontare la storia: “Tanto tempo fa, una strega viveva qui a
F.H. e lavorava
come tante ragazze normali nascondendo la sua vera identità. Un
giorno, un
Saggio dei Cieli, mio caro amico, mi affidò suo figlio, un
angelo bianco per la
precisione, perché il ragazzo potesse finire gli studi su noi
esseri umani. Sia
le streghe che gli angeli hanno come delle percezioni e riescono a
capire quando
qualcuno è spiritualmente simile a loro. Si incontrarono una
mattina, alla
costa: capirono entrambi che c’era qualcosa di speciale, sia in
uno che
nell’altra. Si rivolsero la parola solo giorni dopo
quell’incontro e si
piacquero, così cominciarono a frequentarsi e alla fine
s’innamorarono
perdutamente. Purtroppo, una ragazza innamorata del mio
‘protetto’, per
gelosia, indagò sulla bella che aveva rubato il cuore di quello
che, per lei,
era il suo innamorato e, una volta scoperta la sua vera
identità, raccontò a
tutti che la bella ragazza era il demonio, che aveva preso le sembianze
di un
essere umano per portare disgrazie nel nostro mondo. Purtroppo, in quel
periodo
si verificarono delle inspiegabili catastrofi naturali e, dopo il
racconto
della ragazza ormai crudele, tutti pensarono che la vera responsabile
fosse la
bella strega. Lei e l’angelo scapparono e si rifugiarono su
un’isola deserta
dove concepirono una bimba. Per loro sfortuna, la gente venne a sapere
del loro
rifugio segreto e andò a scovarli per ucciderli. La coppia
creò un magico
portale e mandarono la loro figlia nel Mondo Opposto.” Il Grande
Saggio
s’interrompe. Zell, curioso, non trattiene la classica domanda
che fanno i
bambini ai loro insegnanti: “E lei come fa a saperlo?”
“Perché sono stato io a
consigliarglielo! Io ero con loro quando successe! Quando i due
morirono, le
disgrazie peggiorarono e la gente capì di aver sbagliato.
Costruirono una
statua uguale alla strega che avevano ucciso e la vestirono da angelo
per
simboleggiare il suo innamorato. Col tempo, però, si
dimenticarono della statua
ed io, per punirli, feci diventare la meravigliosa e leggendaria isola
in
quella che oggi viene chiamata Mosters Island. Questo è
tutto!” “Sì, però…”
dice Ivan “Questo non ha niente a che fare con Ashly! Non
può essere lei
l’Angelo!” continua confuso “Sì, lo è!
Ma lei non conosce tutta la sua vera
storia! Non sa che il giovanotto biondo che viaggia con voi le
salverà la
vita!” dice ancora il Grande Saggio. I ragazzi rimangono
sbalorditi. Zell fissa
i suoi compagni “Cosa c’è?” chiede tranquillo,
poi si volta verso il Grande
Saggio “Cosa?! Io?! No, è impossibile!” esclama.
“Sì, invece! Mio caro ragazzo,
in te è riposta tutta la speranza del mondo!” dice il
Grande Saggio “Allora può
cominciare a fare testamento!” dice Ivan ridacchiando
“Ma…perché io? E come? E
quando? E chi? No, un attimo…se sono io, lo so già
chi…e quando?” chiede Zell
“Quando sarà in fin di vita!” dice Markus. Zell
guarda l’amico con sguardo
confuso “E tu come lo sai?” “Lo so e basta!”
“Sì, ma…perché proprio io e non
uno di voi?” “Perché tu hai tutte le caratteristiche
del ragazzo della leggenda
e noi siamo i suoi migliori amici! Se il rapporto con uno di noi non
dovesse
andare bene non riusciremmo ad essere amici come lo siamo adesso e lei
non lo
permetterebbe mai!” risponde Alexis “Ok…ma come
dovrei fare per salvarla?” “Oh,
basta! Io ci rinuncio!” esclama Markus stanco delle domande di
Zell “Con un
bacio! Ma sacrificherai la tua stessa vita per salvare la sua!”
spiega il
Grande Saggio “Ah, devo baciarla! Bè, non c’è
nessun problema, si certo…COSA?!”
“Dovrai baciarla!” “Sì, l’avevo
capito!” “Oh, andiamo, non fare finta di non
volerlo fare! Lo sappiamo che ti piace!” dice Ivan con un sorriso
furbo. Zell
arrossisce e si gira di scatto verso il muro “Non è
vero!” dice, poi si gira
ancora verso il Grande Saggio che, come Ivan, ride con lo sguardo
basso. “Su
via, non c’è nulla di cui vergognarsi!" dice sempre
ridendo “Ma a me non piace Ashly!” esclama Zell imbarazzato
“Fatti forza allora, perché sei tu il ragazzo della
leggenda! Ma ricorda: se la
farai soffrire non te lo perdonerà! Potrebbe diventare un
demonio!” “Cosa?!
Ashly…un demonio?! Bè, in effetti, con il caratterino che
ha…” “Come ti tratta
adesso non sarà niente paragonato a quello che potrebbe
diventare! Senza
contare che distruggerebbe il mondo intero, solo per colpa tua!”.
Zell si mette
una mano sulla fronte per sentire se è calda. Intanto, Ivan
prende un foglio e
comincia a scrivere dettando ad alta voce: “Io, Ivan Krayg,
lascio tutto quello
che possiedo alla mia famiglia. Nel caso in cui, per colpa di un
patetico
imbecille, la mia famiglia non fosse più in vita, lascio tutto
agli altri
pianeti. Regola di divisione: il primo che troverà il malloppo
se lo terrà
(Zell, se ancora vivo, escluso)!” “Ma che spiritoso! Ma se
diventasse un
demonio…si, insomma…non ci sarebbe un modo per farla
tornare normale?” chiede
Zell “No! E ricordati che l’unico bacio che dovrai darle
sarà quello della
salvezza!” risponde il Grande Saggio, ormai tornato serio.
“Ma…e se Ashly
s’innamora perdutamente di me? Potrebbe pensare che, se non la
bacio, a me lei
non interessa!” dice Zell sconvolto. Markus fa un sorriso
“Puoi stare
tranquillo! Non succederà mai!” dice mentre va verso la
stanza di Ashly. Zell
incrocia le braccia con l’aria di chi è stato offeso,
mentre il Grande Saggio
ride parlando con Ivan. Alexis, appoggiato alla porta, vede, da un
piccolo
vetro, una ragazza avvicinarsi alla casa del Grande Saggio: è
una ragazza
bionda come il grano, vestita quasi come una rock star, che corre su
per la
salita che conduce alla casa. Zell, curioso di vedere cosa guarda
Alexis con
tanta attenzione, si avvicina ad una finestra ma non vede nessuno. La
ragazza,
ormai arrivata alla porta, bussa e quando Alexis le apre si butta tra
le sua
braccia fingendo di cadere all’improvviso.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=258926
|