Tutto inizia con un patto

di GinnyW
(/viewuser.php?uid=320062)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** -E’ Hermione a farti paura o l’amore, Georgie?- ***
Capitolo 12: *** Primo bacio ***
Capitolo 13: *** Sesto anno. ***
Capitolo 14: *** Alla morte non si sfugge ***
Capitolo 15: *** Alla testa di porco. ***
Capitolo 16: *** La Guerra pt.1 ***
Capitolo 17: *** La Guerra pt.2 ***
Capitolo 18: *** The end? ***
Capitolo 19: *** Ricordi ***
Capitolo 20: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Camminavamo per le vie di Hogsmaide in quella giornata autunnale. Neville come Harry erano riusciti a dichiararsi e adesso camminavano mano con Luna e Ginny. Inutile dire la felicità delle mie migliori amiche non appena i loro ragazzi fecero il primo passo.Luna per poco si dimenticò dell’esistenza dei gorgo sprizzi,e fidatevi è quanto dire, mentre Ginny piangeva dalla felicità.
Ora crederete che l’altra coppia felice era formata da me e Ron… Bhè mi dispiace deludervi ma io e Ronald decidemmo di non metterci insieme…
Ron, durante la guerra, vedendo Lavanda, lupa mannara, si rese conto di tenerci piu’ di quanto ammettesse.
La ammirava perché era rimasta a combattere ma soprattutto c’era rimasto quando lei aveva confessato d’averlo fatto per lui.
In primo luogo ammetto d’esser stata quasi gelosa… Ma poi mi resi conto di quanto il nostro amore fosse un’amore fraterno.
Perché ammettiamolo io non lo amavo credevo d’amarlo che è nettamente diverso.
Lavanda aveva chiuso definitivamente con le gemelle Patil e a dir la verità non le davo tutti i torti. Gli amici sono coloro che ti stanno accanto nelle difficoltà non che ti abbandonano e loro non potevano essere definite tali.
Un giorno addirittura io e Luna la trovammo a piangere nel bagno di Mirtilla Malcontenta a piangere. Visti i precedenti sicuramente avrei dovuto lasciarla lì ma il mio spirito altruista ci fece avvicinare a lei.
La confortammo e talvolta nei giorni di luna piena,quando dimenticava di prendere la pozione, cercavamo di aiutarla fin quanto potevamo.
Da quel giorno messi via i rancori cercavamo di trattarla piu’ come la ragazza di Ron invece che come colei che glielo aveva portato via.
Ma le novità non finirono qui.
Fred, grazie al pronto riflesso di Percy durante la guerra, non morì, bensì avendo sbattuto fortemente la testa rimase in coma.
La signora Weasley per giorni pianse al suo capezzale e pian piano si riprese sempre piu’. Io, incapace di incamerar tutto quel dolore, decisi di partir per riprendere i miei genitori ma forse sarebbe stato meglio non trovarli. Mia madre ed io trovammo dei documenti che attestavano la malattia di mio padre. Leucemia. Gli restavano poche settimane di vita. Passai un mese con loro, forse il piu’ straziante della mia vita, e le parole di mio padre ancora mi rimbombano in testa.
Hermione cara,Jean non verrà con te in Inghilterra, nel mio testamento ho lasciato tutto a te, la casa, le villa in campagna e la casa in Francia e quella in Italia, ti ho anche lasciato tutto il patrimonio di nonna Granger ed i suoi gioielli  di famiglia,a lei ho lasciato solo la casa qui in Australia, potrai venire a trovarla quando vorrai ma io devo togliermi un peso dalla coscienza, Hermione. Jean non è la tua madre biologica, la tua vera madre era una strega purosangue che non appena ti ha partorito ti ha abbandonata a me. Amavo quella donna aveva due occhi che sembravano oro colato, proprio come i tuoi, ricordo molto di lei nonostante siano passati quasi 18 anni , Leila si chiamava ,mi aveva detto di non poterti riconoscere poiché non poteva permettere di sporcare il suo sangue con un babbano come me. Ero diventato un ragazzo padre  solo e con il cuore spezzato fino a quando non conobbi Jean  e solo in quel momento cominciai a vivere di nuovo. Grazie a lei riuscì a superar tutto… Ciò non toglie che tu sei la persona più importante della mia vita ,ormai giunta al termine, Hermione.
Ti voglio bene.
Ricordo ancora tutte le lacrime che ho versato alla morte di mio padre e ricordo ancora l’odio nei confronti della mia madre biologica.
Anche io papà, ti voglio bene… Ma ormai non ci sei piu’ e mi risulta difficile andare avanti come se nulla fosse.
-Non lasciarmi , ti prego papà ho bisogno di te,non puoi lasciarmi ad  affrontare tutto da sola …. Chi mi darà il bacio della buona notte la sera?Chi mi consolerà quando qualcuno mi prenderà in giro?Chi mi accompagnerà all’altare?Dovevi essere tu , NON LASCIARMI COSI’ PRESTO PAPA’ TI PREGO.-
Da quel giorno non ho piu’ toccato qualche dolciume, quasi volendo onorare la tua professione di dentista. E adesso papà, quasi del tutto sola, mi ritrovo a pensare.
Non ho mai cercato di trovare la mia vera madre , la considero solo una donna una razzista dal momento che mi ha abbandonata solo per non sporcare la linea di sangue e neanche ho intenzione di cercarla. Per me l’unica madre degna di tale nome è Jean, che nonostante tutto, mi ha sempre cresciuta con l’amore che solo una vera madre può e sa dare.                           

-Il preside Silente richiede la vostra presenza nel suo ufficio.-
Venni distratta dai miei pensieri da un primino… Sa cosa voleva il preside.
Sembrava sicuro di se per essere di primo anno,ma ora che guardo bene la sua divisa mi accorgo di uno stemma verde-argento , ecco il motivo :Spavaldo come tutte le serpi.
Nonostante tutto gli rispondo con gentilezza e con un gran sorriso.
-Andiamo subito, e grazie per avermi avvisata.-
Lui se ne va contento e non appena raggiunse i suoi amici giurerei di aver sentrite ‘’avete visto? Mi ha sorriso‘’
Harry e Ron sono già lì, aspettavano solo me.
-Briosh di zucca.- esclama Harry e il gargoyle inizia a muoversi.
Non appena entrammo il preside ci salutò cordialmente.
-Salve ragazzi , posso offrirvi una tazza di the?-
Tutti annuimmo e bevemmo il nostro the ma in compenso era calato un silenzio imbarazzante che Harry prontamente ruppe.
-Come mai ci ha convocati professore?-
-Oh ragazzi questo è un argomento difficile di cui trattare . Vediamo da dove comincio? Ok ho trovato . Allora fanciulli miei voi siete a conoscenza del fatto che tutti i ragazzi della casa dei serpeverde , soprattutto i figli di mangiamorte, sono più isolati che mai giusto?-
Tutti facemmo un cenno al capo per incitarlo a continuare
- Beh vorrei che voi miei cari ragazzi instauraste un rapporto d’amicizia con loro….-
-Professore,scusi la mia impertinenza ma non credo che nessuno di noi voglia spartir nulla con loro.Poi poteva chiedere ai Tassi o ai Corvi…- Aveva detto Ronald con le orecchie rosse quasi come fuoco scintillante.
-Oh signor Weasley si sbaglia,io non ho chiesto a voi perché siete dei Grifondoro ma bensì perché essendo i salvatori del mondo magico se quei poveri ragazzi venissero visti in vostra compagnia la loro vita qui a scuola sarebbe meno faticosa e meno solitaria.
Voi siete coloro che hanno salvato il mondo magico e mi sembra che anche loro ne facciano parte… quindi vi sto chiedendo di salvare anche loro .-
Vedevo i ragazzi pensierosi così decisi di rispondere io, d’altronde il suo discorso non faceva una piega.
-Accetto professor Silente, so come ci si sente ad essere disprezzati, non voglio ch qualcun altro provi ciò che ho dovuto provare io.-
Dissi abbassando il capo mentre una lacrima mi rigava il viso pensando a quando mio padre mi riferì ciò che la mia vera madre gli aveva detto.
-Bene signorina Granger! E voi cosa mi dite?-Tutti si scambiarono delle occhiate , poi sospirarono ad annuirono.
-Perfetto!!-Riprese il professore-Allora farò in modo che le vostre lezioni siano sempre in comune e che siate compagni di studio … Ah! Un ultima cosa! Non dite ad anima viva o morta che sia la nostra conversazione perché se quei ragazzi lo venissero a sapere si chiuderebbero a riccio più di quanto non lo siano ora!A presto ragazzi-
E dopo la chiacchierata con Silente ci avviammo verso la sala grande. 


Ed eccomi di nuovo qui..
Vorrei specificare alcune cose:
-Silente non è morto. Vivo e vegeto insieme a Piton. Fred è vivo anche lui. Sì come potevo farlo morire *w*
Per il resto specificherò di volta in volta se vi saranno stravolgimenti.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Passò una settimana e finalmente il preside decise di far cominciare il ‘’piano’’. Eravamo in sala grande quando questo si alzò e prese la parola facendo ammutolire l’intera sala.
-Miei cari studenti! Vorrei fare un annuncio…Da ora in poi i direttori delle vostre case vi daranno dei nuovi orari scolastici. Nelle Sale comuni di serpeverde e di grifondoro saranno messi degli specchi comunicanti così come nelle Sale comuni di corvonero e tassorosso così da incentivar la cooperazione tra case. Per ulteriori informazioni chiedete ai direttori delle vostre case –
 Il caro vecchio professor Silente farebbe qualsiasi cosa pur di aiutare qualcuno in difficoltà persino mettere degli specchi comunicanti nelle Sale comuni.
 
Il giorno dopo mi svegliai con le guancie umide, avevo di nuovo sognato la morte di mio padre e le sue parole, e mi domandavo sempre : come può una madre abbandonare la propria figlia senza avere dei sensi di colpa?
Andai in bagno,mi diedi una sistemata e dopo aver finito un lieve bussare alla porta della mia camera singola mi distrasse. Aprii e mi ritrovai davanti Ginny.
-Ginny cosa ci fai qui?- Non dissi nulla riguardo il mio problema, non volevo farli preoccupare, poi tra l’altro loro avevano i loro.
-Sono tutti  in sala comune , aspettavamo che scendessi così visto che tardavi sono venuta a chiamarti.- Rispose la mia miglior amica.
-Si andiamo.- detto ciò ci incamminammo verso la sala comune . Non appena arrivammo notai subito lo specchio enorme posto al centro della sala comune.
I bordi erano verdi con fili argentati e da lì si vedeva tutta la sala comune di serpeverde.
Scommetto che anche loro potevano vedere la nostra e che il loro era dai colori rosso-oro. Provai a toccarlo ma non appena lo sfiorai mi sembrò  di aver visto la mia mano attraversarlo , ci riprovai e vidi la mia mano dentro lo specchio , feci un segno agi altri
-Perché non proviamo ad andare in sala grande da qui? Faremmo molto prima,che ne dite?-
Sembravano un po’ scettici così prendendo Ginny per mano la trascinai con me dentro lo specchio e come per magia ci ritrovammo dentro la sala comune di serpeverde con tutti i ragazzi che ci guardavano straniti .
-Come avete fatto ad entrare?-  Ci voltammo e colui che parlò doveva essere Zabini. Aveva i capelli di un nero corvino e gli occhi color cobalto , facevano molto contrasto ma nel tutto era .. bello? Si decisamente un bel ragazzo.
-Oh noi … siamo passate dallo specchio.- Risposi mantenendo il mento in alto. A differenza di ciò che mi aspettavo lui non ci insultò anzi tutt’altro.
-Wao si può davvero fare? – Per verificare le nostre teorie mise una mano dentro lo specchio, provò ad afferrare qualcosa ma quel qualcosa era Harry che fu trascinato fino alla sala comune di serpeverde.
-Strbiliante.- Disse guardandosi la mano con fare sognante , poi si ricordò di noi e ci porse la mano.
-Piacere io sono Blaise Zabini.-  Io ,Ginny e Harry ci lanciammo uno sguardo scettico e lui dovette accorgersene perché disse ridendo:
-Non mordo mica.-  A quel punto gli strinsi la mano , d’altronde Silente era stato chiaro e io da qualche parte dovevo pur cominciare. Dovettero capirlo anche Harry e Ginny perché gli strinsero la mano senza dire nulla.
-Beh Zabini…-  Dissi prima di venire interrotta.
-Oh chiamami Blaise.- rispose lui sorridendomi.
-Beh Blaise … Che lezione hai alla prima ora?- Che domanda stupida davvero gli ho chiesto che materia aveva alla prima ora?
-Trasfigurazione, con i grifondoro. Visto che abbiamo tutte le materie in comune.-
-Beh che ne dici se ci andiamo insieme?- anticipai io.
-Volentieri Granger.-  detto ciò mi prese a braccetto ignorando i miei amici e ci incamminammo verso la sala grande per fare colazione. ALT ! Questo ragazzo deve aver capito male! Io intendevo tutti insieme non solo io e LUI.
-Zab.. Blaise sai che io intendevo tutti insieme vero? – Gli chiedo in un bisbiglio mentre attraversiamo la sale grande e ci sediamo ENTRAMBI nel tavolo dei grifondoro.
-Si ma non potevo resistere , hai visto che faccia ha fatto Potter? – Risponde ridendo trascinando anche me. Sicuramente ci scambiarono per pazzi perché fu la prima volta che vidi tutta la sala grande allibita.
Non appena mi accorgo dell’ora sbianco.Le otto meno cinque, Le otto meno cinque
Blaise sembra capirmi al volo.
-Za..Blaise potresti tenermi un attimo la borsa ? Devo prendere il libro di trafigurazione.- Lui mi guarda scettico ma non dice nulla.
Nel momento in cui vede il mio braccio immerso nella mia borsa per cercare di trovare il libro ci rimane di stucco. Arrivammo in classe in orario per un pelo e tutti si voltarono a guardarci.
Non vi diedi peso e mi andai a sedere nell’unico banco rimasto libero.
Oggi quel moretto mi stava attaccato peggio di una cozza.
Finita la lezione sistemai il libro dentro la borsa e mi diressi verso l’aula d’incantesimi ma mi bloccai di colpo quando vidi Malfoy trascinare Zabini dietro una colonna. In genere non era mia abitudine origliare ma la tentazione fu talmente forte che non riuscì a resistere .
-Bla! Ma come ti viene in mente? Sederti a colazione nel tavolo dei Grifondoro e nel banco in prima fila sempre con la Granger?- Chiese Malfoy con faccia irata al migliore amico.
-Evita di farmi la predica Draco perché non sei proprio nelle condizioni! Non devo dar conto a te di ciò che faccio, sei il mio migliore amico non la mia balia ne tantomeno mia madre! E ora se vuoi scusarmi ho lezione anzi abbiamo lezione d’incantesimi quindi faremmo meglio ad avviarci.-
 
                                                   ***
Come si permette quel mentecatto del mio migliore amico a farmi la predica ? Lui è il primo! Mi ha confessato di essersi preso una ‘’cotta‘’ per una Grifondoro e adesso che io parlo con una di loro mi sbraita contro ! Certo che a volte è proprio strano.
                                                   ***
Se solo Blaise sapesse che la Grifondoro di cui mi sono preso una co… che trovo carina è la Granger mi prenderebbe per pazzo. E come dargli torto ? lo penso anch’io ! L’ho trovata carina per la prima volta durante il sesto anno quando l’ho vista piangere sulla spalla di Potter per quell’idiota di Weasley . Poi quando l’ho vista a Malfoy Manor ho sentito come se mi mancasse la terra sotto i piedi, ma non ho potuto –voluto- fare niente per lei altrimenti sarei morto e avrei trascinato la mia famiglia con me ,ed ora che Voldemort è stato sconfitto da un anno e io posso scegliere ciò che è più giusto il mio migliore amico mi precede ! Lui non ha avuto di questi problemi, lui non è stato marchiato e avrà sempre una vita normale al contrario mio,sua madre non gli firmerà mai un contratto matrimoniale –ovviamente combinato- perché è troppo occupata a cercare un nuovo pollo da spennare, lui non ha genitori che non gli permettono di sposarsi con nessuna che non sia purosangue. Sto davvero invidiando il mio migliore amico? Devo essere davvero impazzito allora.
 
                                                   ***
La conversazione fra i due mi aveva un po’ scombussolata. Insomma stavano litigando per me? O meglio perché Malfoy pensava che tra me e Zabini…. ? Mah è davvero matto!
Camminavo, a testa bassa, quasi non rendendomi conto di dove stessi andando, avevo saltato la lezione d’incantesimi e quanto pare non ero stata l’unica visto che andai a sbattere contro qualcosa o per meglio dire qualcuno.
-Granger attenta a dove vai.-
Il solito e arrogante, presuntuoso Malfoy.
-Malfoy Vaffanculo! Comprendi? V-A-F-F-A-N-C-U-L-O.- 
Scandii ogni lettera per far capire meglio il concetto ma ovviamente la serpe quale era non poteva mai e poi mai farsi mettere i piedi in testa da nessuno.
-Granger che siamo volgari... Che c'è? Mammina forse non ti ha insegnato l'educazione?-
A quel punto si sentì solo una bacchetta cader per terra insieme al corpo del biondo serpeverde. Lo avevo schiantato, senza la bacchetta , con la sola forza del pensiero . Avevo letto qualcosa sull’argomento. Le persone che ci riescono di solito sono grandi maghi , come Albus Silente . Non pensavo di esserne capace!
-Tu sei pazza!!-  Disse urlando . Poi si alzò e andò via.
E forse lo ero davvero … Ma lui non poteva saper quanto avevo sofferto a causa dalla mia famiglia.
Prima mio padre che non c’è più e che mi lascia sola ad affrontare il mondo.
Poi la scoperta di non essere figlia di Jane.
Ed infine il saper di esser stata abbandonata dalla mia vera madre a causa del sangue che mi scorre nelle vene.
Può una persona sopportare tutto ciò dopo essere appena uscita da una guerra?
A quanto pare si,  perché Hermione Jean Granger riesce a fare qualsiasi cosa . Rimango sola in quel corridoio fino a quando non arriva un primino che non appena mi vede corre verso di me.
-Signorina Granger, il preside vorrebbe vederla nel suo ufficio.- Spero non sia per la faccenda di Malfoy .
-Vado subito grazie.- Dico e mi dirigo subito nell’ufficio del preside.
Non appena arrivo busso alla porta.
-Avanti .-
-Professor Silente voleva vedermi?- Chiedo sapendo già la risposta.
-Si signorina Granger, prego si accomodi. Gradisce una tazza di tè?-
-Si grazie.-
Bevemmo il tè e dopo averlo finito mi decisi a parlare.
-Come mai mi ha fatta chiamare signore?-
-So che non sono affari miei signorina Granger ma io ho saputo … si beh che sua madre non è la sua vera madre.-
 Mi sale un groppo in gola e mi torna in mente mio padre ed una lacrima solitaria mi scende da un occhio .
- So che lei non vuole sapere niente di lei ma beh mi sono premurato di farle avere questo fascicolo perché tutti devono conoscere la loro storia.- Continua porgendomi un fascicolo con su scritto LEILA Greengrass in McFair.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


LEILA GREEGRASS IN MCFAIR.



Leila Greegrass in McFair nacque nel 1965 . Figlia di Asteria e Altair Greegrass  ,sorella di Rigel Greegrass e sposata con Phineas McFair, non ha nessun erede.
Leila passò i suoi anni ad Hogwarts e fu smistata in Corvonero, la sua famiglia rimase folgorata da questa notizia ma nessuno osò replicare, conoscendo già l’intelligenza della ragazza .
Quando Leila  compì quindici anni venne promessa in sposa a Phineas McFair (noto mangiamorte) ma la ragazza non reagì positivamente   a quella che dovrebbe essere stata una lieta novella anzi tutt’altro, quando ella compì diciassette anni invece di prendere in sposo il suo promesso fuggì nel mondo Babbano
nessuno sa cosa le successe ma dopo due anni ella tornò nel mondo magico e sposò Phineas McFair (Fonti attendibili dicono che l’abbia fatto per non scaturire le ire di Lord Voldemort che a quel tempo era al potere). Un anno dopo il suo matrimonio Lord Voldemort perse tutto il suo potere così come la famiglia McFair e il marito della suddetta venne trasferito ad Azkaban.
Dopo due anni Leila tornò nel mondo babbano , ‘a cercare qualcosa o qualcuno’ , aveva detto il fratello Rigel, ma a quanto pare non trovò proprio niente poiché tornò l’anno dopo e cadde in depressione.
Dieci anni dopo Lord Voldemort risorse e Phineas McFair ,da sostenitore accanito di quest’ultimo, evase di prigione per servirlo.
Tre anni dopo scoppiò la seconda guerra magica, dove Harry Potter sconfisse Lord Voldemort  con l’aiuto di Hermione Granger ,la strega più brillante dell’ultimo secolo , e Ronald Weasley.
Phineas McFair perse la vita durante la guerra
Leila Greegrass adesso  vedova  vive nella sua tenuta in Scozia, ma si vocifera che ogni 19 di Settembre vada nel mondo babbano con la speranza di trovare e/o rincontrare, qualcuno.
 La famiglia Greegrass è da secoli nota a dare il nome di una stella e/o di una costellazione almeno a uno dei figli, che sia maschio o femmina è irrilevante.

Chiusi il fascicolo e lo posai sul comodino accanto al mio letto.
E in quel momento mi vengono in mente tutte le madri che conosco  e quello che hanno fatto per proteggere i loro figli.

Molly  Weasley ha ucciso.
Lily  Potter si è sacrificata.
Alice Paciock è stata torturata.
Narcissa Malfoy ha mentito al più potente mago oscuro di tutti i tempi.
Leila Greegrass ha abbandonato sua figlia.
 
Non sono ancora del tutto convinta nel volerla incontrare
potrei incontrare qualcuno che le era molto vicino , mi sembrerebbe una buona via di mezzo.
Prendo una pergamena e inizio a scrivere.
 
Caro Signor Greegrass,
Noi non ci conosciamo , ma abbiamo una conoscenza in comune.
Vorrei richiederle un incontro per poterne parlare lontano da orecchie indiscrete.
                                                                                
                                                                                                                     Hermione Jean Granger.


Arrotolo la pergamena e mi dirigo in guferia, la allaccio alla zampetta di un piccolo Barbagianni e subito dopo corro nel parco.
Era passata piu’ di un ora ma della risposta nulla di nulla. Decisi pertanto di andar a pranzo e fu allora che arrivò la tanto agognata risposta.


Cara Signorina Granger,
Penso di sapere chi sia la persona che abbiamo in comune e la mia risposta alla sua richiesta è si.
Possiamo incontrarci il giorno prima della vigilia di natale a Villa Greegrass, preferibilmente verso le 17, sempre che le vada bene.
Sicuramente ci saranno gli amici delle mie figlie ma non se ne curi, non dia retta a nessuno e salga fino al secondo piano,giri a destra e sarà la terza porta verso sinistra , quello è il mio ufficio.
                                                                                                                             Aspetto un messaggio con la conferma.   
                                                                                                                                                 Regis Greegrass.
 
Prendo un pezzetto di pergamena dalla mia borsa , scrivo la conferma e la do al gufo che subito spicca il volo.
 
Bene ci incontreremo il giorno prima della vigilia , quindi a conti fatti mancano due settimane alla partenza e tre settimane all’incontro,Fantastico!
 
-Hermione  per le vacanze di natale vieni con noi alla tana vero?-
-Certo Ginny , ma dimmi chi saremo quest’anno?-
-Tu , Harry e Lavanda, Luna abita in fondo alla collina quindi la vedremo spesso e Neville preferisce non lasciare sola sua nonna-
-Si , ricordati che il giorno prima della vigilia sarò impegnata per tutto il pomeriggio.-
-Ah, come mai?-
-Comprare gli ultimi regali, cose così-
-Sicura?-
-Si signora!-

 Finito il pranzo mi alzo e mi dirigo verso il lago Nero insieme ad un buon libro,mi siedo sotto la mia quercia preferita e poggio la schiena nel tronco per poi iniziare a leggere ‘Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate’
 l’avrò letto tante di quelle volte da averlo imparato a memoria, finito di leggere alzo lo  sguardo e mi accorgo che ormai si è fatta sera e sono in ritardo per la cena, ovviamente per completare la giornata inizia a piovere, così mi alzo e inizio a correre cercando di proteggere il libro
-Blaise!- Dico , mi sorride e scoppiamo a ridere.
-Dovremmo correre!- Dice per poi prendermi la mano e iniziare a correre.
Arriviamo all’entrata della sala grande e mi accorgo di star tremando e di essere tutta bagnata.
-Tieni- Si toglie il mantello e me lo poggia sulle spalle .
-Grazie- Gli regalo un sorriso smagliante e vado a sedermi al tavolo dei Grifondoro.
Si Blaise è un ottimo amico.
                                                            ***


-Ehi amico lascia andare la forchetta.-
-Sta zitto Theo!-
-Cos’hai Draco non sarà che la ragazza che ti piace sia Hermione.-
-E da quando è diventata Hermione eh Blaise?-
-Caspita avevi ragione tu Blaise gli piace davvero la Granger.-
-Io ho sempre ragione! E adesso dammi i galeoni che mi spettano ! Ho vinto!-
-Tutti meritati amico!-
-Voi avete scommesso su di me?-
-E direi che ho anche vinto!-
-Ma a te non piaceva la Grager Blaise?-
-Tutta tua amico! Sarà un’ottima amica ma direi che eri talmente preso da non esserti neanche accorto … -
-Che il nostro Blaise ha una cotta per Astoria-
-Per Astoria?-
-Mi ha stregato che posso farci?-
-E tu Theo? Hai anche tu perso la testa per qualcuna?-
-No non direi , forse un giorno ..– Dice fingendo uno sguardo sognante e facendo ridere tutti e tre.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


I giorni passavano e così arrivò anche la data della partenza per la tana.
Eravamo già arrivati da qualche giorno e io era nel salotto a pensare,pensare e pensare.

Nel momento in cui arriverò lì cosa farò?Salirò le scale come se fossi a casa mia senza ascoltare nessuno come c’era scritto sulla lettera?Sembrerebbe maleducata! E se fosse solo un test per mettermi alla prova?

-Ehi Grang se pensi ancora ti scoppierà la testa!-
-E la mamma farà ripulire a noi tutto il salotto coperto dei resti-

Ma  non diedi retta agli idioti,infantili,gemelli Weasley troppo intenta a farmi domande, alle quali non avevo una risposta.
I due continuarono da tali egocentrici quali erano,sostenendo che nessuno potesse ignorarli,
voi vi chiederete dove sono Ginny,Ron ed Harry in tutto questo? Beh loro si godono la scena ridacchiando sotto i baffi insieme a Lavanda.
-Basta uscite dalla mia testa!- Gridai ad un certo punto coprendomi le orecchie con le mani.
I gemelli mi guardarono straniti e scoppiarono a ridere sotto il mio sguardo seguiti a ruota da tutti gli altri,mentre io andavo via borbottando.
-Brutta banda di bamboccioni e babbuini-  facendo ridere ancora di più gli altri.

Calma Hermione, tu non scenderai di sotto e ucciderai tutti, devi solo rimanere calma e andarti a fare un buon bagno.
Arrivai fino in bagno e iniziai a sorridere soddisfatta:
 il piano di Silente era ormai in corso.
 

Falshback.
Ero appena uscita dalla biblioteca ,ovviamente stracolma di libri  e mi ero data mentalmente della stupida perché avevo dimenticato di portarmi dietro la mia preziosissima borsa di perline,quando ad un tratto avevo incrociato Balise e Malfoy.
Il primo mi si avvicinò trascinandosi dietro il secondo.
-Hermione ma saranno pesantissimi lascia che siamo noi a portarli al posto tuo- Aveva detto Blaise.
-Noi?- mormorò Malfoy con un tono di voce acuto.
-Sta zitto non è così che si conquista una ragazza-
-Avrei dovuto portare la mia borsa .. – Dissi mentre camminavamo.
-Oh non credo ci sarebbero entrati tutti- riprese subito Malfoy sottovoce ma lo sentì lo stesso.
-Ti stupiresti se sapessi quello che può entrare nella mia borsa-Risposi ghignado e facendo ridacchiare Blaise.
-Oh grazie Blaise .. –
-E .. Draco-Continuò.
-Perché mi hai chiamato Draco?- Chiese quest’ultimo inarcando entrambe le sopracciglia.
Perché ho fatto un patto segreto con Silente di cui voi non potete sapere niente.
-Perché è ’ il tuo nome no?-
-Si beh .. –
-Eh allora dove sta il problema?-
-Niente lascia perdere-
Nel frattempo eravamo arrivanti davanti la mia sala comune e incrociammo Harry che stava uscendo dalla sala comune, prima mi guardò smarrito e dopo come se avesse avuto un illuminazione divina.
-Oh lasciate a me-Disse indicando i libri e prendendoli in mano.
-Vi ringrazio per averla aiutata, è così fissata con i libri- Continuò ridacchiando mentre i due lo guardavano straniti.
-Beh noi andiamo, Potter-
-Chiamami Harry perfavore-
-Come scusa?- Chiese Draco sgranando gli occhi e guardandolo confuso.
-Non sapevo che fosse sordo questo complica un po’ le cose- Mormorò Harry più a se stesso che agli altri per poi iniziare a gridare.
-CHIAMAMI HARRY; IO E HERMIONE ADESSO ANDIAMO,CI VEDIAMO IN GIRO- e sorrise.
-Non sono per niente sordo!- Rispose l’altro indignato.
-Oh , noi andiamo allora ci vediamo in giro- Disse moderando il tono della voce.
Fine Flashback.
 

Beh anche Harry si sta impegnando,ma io credo che lo faccia solo perché glielo ha chiesto Silente.
Da quel giorno non ho più sentito nessuno chiamarli mangiamorte o figli di mangiamorte , ok sono stati solo cinque giorni ma ehi hanno fatto progressi!

Guardai l’orologio e mi accorsi di aver passato più di un’ora dentro la vasca da bagno, così mi alzai e andai nella mia stanza a cambiarmi.
Ero in intimo e avevo appena finito di mettermi una delle mie magliette quando qualcuno si smaterializzò nella mia camera.
Rimasi pietrificata avendo un dubbio ,Schiantarlo prima o dopo di averlo buttato fuori?
Avevo preso la decisione di buttarlo prima fuori e dopo schiantarlo quando mi accorsi che mi stava guardando le gambe deglutendo.
-Io .. La mamma … mi aveva detto di .. chiederti scusa … non voleva venisse anche George .. perché aveva detto .. che uno alla volta .. non ti avrebbe fatto arrabbiare-
Ok adesso ero indecisa se svenire o coprirmi le gambe quando un’altra persona si smaterializzò nella mia stanza.
-Non la sentivo urlare così sono salito e ..Wow-.
-Beh vi lascio soli ragazzi!- Disse George Weasley mentre io ero intenta ad abbassarmi la maglietta cercando di coprirmi le cosce,così visto che non ci riuscivo presi il lenzuolo dal mio letto e mi coprì per poi iniziare ad urlare,con la bacchetta in mano
-GEORGE WEASLEY DOVE CREDI DI ANDARE?- Mentre cercavo di schiantarlo con una mano e tenere il lenzuolo con l’altra.
 -Hermione ma io ho una fidanzata- Disse quest’ultimo.
-GIURO CHE TI UCCIDO! FUORI! TUTTI E DUE FUORI!-
-Uh-uh aggressiva! Una vera tigre!Dimmi Freddie com’è a l…-
-STUPEFICTUM!- Gridai sfiorandolo.
-Ho detto fuori- dissi a voce bassa stringendo i denti.
-Ok,ok non ti scaldare micetta-
-Furnunculus- La fattura colpì in pieno George  e non potei che esserne più che soddisfatta.
-Andiamo fuori,andiamo fuori ma ti prego non sfigurare il mio bel faccino come hai fatto con il suo- Disse Fred uscendo e portandosi dietro George.
 Si sa non si può avere mai pace con Fred e George in mezzo. 



Angolo Autrice:

Ringrazio tutti coloro che l'hanno messa tra le seguite/ricordate/preferite, i lettori silenziosi e soprattutto Rosabellarossa che ha recensito.

Un bacio GinnyW.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Nei giorni seguenti io e Fred ci evitammo come la peste
 io entravo in una stanza e lui usciva e viceversa,
peccato che ogni volta che provavamo ad evitarci George o faceva di tutto per lasciarci soli o se ne usciva con battutine con doppi sensi assurdi che facevano imbarazzare sia me che Fred e dubitare della sanità mentale del ragazzo gli altri. Prima o poi avrebbe dovuto affrontare il problema,insomma non poteva evitarlo per sempre , e quel momento non tardò ad arrivare.

Entrai in camera sua e lo vidi disteso sul letto che osservava il soffitto.
-Fred dobbiamo parlare!- Dissi diretta e concisa.
Lui mi guardò prima sorpreso e poi sospirando annuì mettendosi seduto, io mi avvicinai e mi sedetti a mia volta poi ripresi a parlare.
-Dovremmo smetterla di evitarci -
-Giusto- Disse iniziano a fissarmi le gambe.
- in fondo non abbiamo fatto nulla di male-Ripresi.
-Giusto- Disse di nuovo sempre fissandomi le gambe.
-E poi dovresti smetterla di fissarmi le gambe-
-Giusto- Disse ancora.


3 …

2 …

1 …

-Aspetta cosa? – Disse con voce stridula e io scoppiai a ridere.
Proprio in quel momento entrò George e vedendoci insieme a ridere iniziò a fare un monologo ad alta voce.
-Oh sapevo che l’imbarazzo non sarebbe durato! Ah già vi vedo in una cosa piena zeppa di bambini con i capelli rossi e crespi … ci pensi fratellino? U malandrino con il cervello di Hermione! Sarà il degno erede di suo padre!-
-George ma di che diavolo … - Dissi
- … Stai parlando?- Continuò Fred.
-Oh voi ancora non lo sapete! Ma un giorno vi sposerete e chiamerete il vostro piccolo malandrino pieno di cervello e bellezza George-
Lanciai uno sgurado confuso a Fred e lui ricambiò,
 gli si poteva leggere in faccia ‘’Ma mio fratello è diventato pazzo?’’ Così senza farci vedere sgattaiolammo fuori dalla stanza e scendemmo le scale fino ad arrivare in cucina. Iniziai a preparare della cioccolata calda per entrambi e misi sul tavolo dei biscotti.
-Oh Fred la nostra casa piena zeppa di bambini dai capelli rossi e crespi- Dissi inziando a prendere in giro George.
-Si Hermione sposami  e donami un malandrino pieno di cervello e bellezza cosi che lo possa chiamare George- Disse lui reggendomi il gioco e scoppiammo a ridere entrambi.
-EHI VI HO SENTITO!- Disse una voce dal piano di sopra e rischiammo di soffocarci, bevendo la nostra cioccolata, dalle risate.

 ***

Nei giorni a seguire tra me e Fred non vi fu nessun tipo di imbarazzo anche se George a volta non risparmiava le sue battute piene di doppi sensi
 un giorno arrivai perfino a tirargli la zuppa di molly in testa mentre nessuno guardava e non appena lo videro scoppiarono tutti a ridere.
Insomma la vita alla tana era davvero splendida ma si sa ogni cosa è destinata a finire .. il motivo? Oggi è la il giorno prima della vigilia e devo recarmi a Greegrass manor , mi imbacucco per bene e con l’intenzione di uscire poggio la mano nel pomello della porta ma una voce dietro di me mi fa sobbalzare.
-Dove vai?-
-Oh .. Devo comprare gli ultimi regali Fred … -Dissi sparando che mi credesse.
-Vuoi che ti accompagni?-
-No in realtà devo comprare il tuo e quindi .. –
-Ma non lo avevi già comprato Herm? – Disse Ginny arrivando in quel momento.
-NO quello era il regalo per GEORGE ! Ora devo comprare quello per FRED – Dissi cercando di far capire alla mia migliore amica le mie intenzioni.
-AHH Si giusto quello era per GEORGE ! Che stupida! Fred conosci le tradizioni!-
-Quali tradizioni?- Chiese confuso.
-Fila di sopra!- Disse Ginevra dura e lui fu costretto a salire in camera sua borbottando maledizioni contro la sorella.
-Ti spiegherò tutto dopo, adesso sono in ritardo- Disse mandandole un bacio con la mano mentre lei mi faceva l’occhiolino.
Uscì dalla tana mi smaterializzai davanti il portone di Greegrass, esso si aprì non appena ci passai davanti, non potè fare a meno di ammirare la bellezza del maniero
 era grande,anzi enorme, non era nero e tetro come quello dei malfoy,no era grigio e luminoso, con attorno un giardino pieno di fiori e un vialetto di ciottoli,sul quale stavo camminando.
Non appena arrivai davanti la porta principale presi tutto il mio craggio da grifona e bussai.

Mi vennero ad aprire Asteria e sua sorella Daphne che mi guardarono come se fossi pazza,
io le ignorai ed entrai seguendo le indicazioni che mi aveva dato il signor Greegrass,
 non potei fare a meno di notare che nel salone vi erano Malfoy,Blaise,Nott e la Parkinson che mi guardaano sospettosi, ma nonostante tutto io continuai il mio cammino.
-Granger che diavolo ci fai qui?- Chiese Malfoy ma io non risposi troppo intenta a non dimenticare il percorso.
-Granger non puoi salire mio padre aspetta un ospite!- Disse Daphne ma io non ascoltai nemmeno lei, non appena arrivai davanti lo studio del signor Greegrass presi un bel respiro e bussai.
-Avanti!- Disse una voce dall’interno ed io aprii la porta ma prima che potessi dire qualsiasi cosa Asteria mi precedette.
-Scusa papà ma la Granger è salita non ho potuto fare niente per fermarla, mi dispiace perhè aspettavi ospiti e quindi … -
-Ok adesso che la mia ospite è arrivata puoi andare tesoro- Disse il signor Greegrass lasciandola a bocca aperta, dopo di ciò uscì chiudendo la porta.
-Salve e benn arrivata signorina Granger, posso chiamarti Hermione?-Chiese e io annui.
-Beh credo di sapere il perché di questa tua visita … -
-Vorrei che mi spiegasse il motivo del mio abbandono da parte di sua sorella-
-Sai che eravamo in guerra in quel periodo e tua madre era molto giovane … -
-Questo non giustifica quello che ha fatto-Dissi secca.
- Lei voleva soltanto proteggerti,la guerra è qualcosa di orribile voleva lasciarti fuori da tutto questo, e tuo padre essendo babbano poteva non farti conoscere il mondo magico così tu non saresti stata in pericolo … - Ma lo bloccai di nuovo.
-PENSA CHE IO NON LO SAPPIA? PENSA CHE IO NON SAPPIA QUANTO E’ TREMENDA LA GUERRA?- Urlai, ma subito dopo feci un respiro profondo e parlai con tono di voce molto più basso.
-Al mio primo anno mi sono scontrata con un cane a tre testa,al secondo sono stata pietrificata da un basilisco,al terzo ho dovuto affrontare un lupo mannaro,al quarto ho visto il mio migliore amico che tornava dal labirinto con il cadavere di un nostro compagno di scuola sotto di lui perché quella dannata coppa era una passaporta,al quinto sono entrata nell’ufficio misteri e ho recuperato una profezia che poi è andata distrutta per poi combattere contro i mangiamorte e in fine al settimo ho obliviato i miei genitori e sono scappata insieme ai miei migliori amici per poter uccidere Voldemort,
sono stata per mesi una latitante, ho cercato Horcrux in giro per la gran bretagna, ne ho addirittura distrutto uno, sono stata torturata da Bellatrix Lestrange, sono scappata dai mangiamorte in sella ad un drago dopo aver rapinato la Gringott per trovar un maledettissimo Horcrux, ho saputo tener testa al peggiore dei mangiamorte ,ho visto i miei amici morire davanti i miei occhi e non ho potuto fare niente,
il fratello del mio migliore amico è vivo per miracolo e molto altro ancora, con tutto il rispetto ma credo di saperne più di lei sulla guerra- Mi alzo e mi dirigo verso la porta ma la voce dell’uomo mi blocca.
-Per favore  nonostante tutto quello che ti è successo lei voleva soltanto proteggerti, dalle una seconda occasione- Disse venendo verso di me.
-Ci penserò-  
-Tieni-  Disse porgendomi un foglio di pergamena.
-C’è scritto dove abita e tutto il resto-
-Grazie- Dico per poi chiedermi la porta alle spalle e scendendo le scale per andare via.

***
 
Asteria è tornata in salone con la faccia sconcertata, chissà cosa le avrà detto il padre.
-Che ti ha detto?- Chiese la sorella.
-Che era lei l’ospite che aspettava- Disse semplicemente.
-Cosa c’entra papà con la Granger?-
-Non ne ho idea …. Shhh senti le grida?- Beh in effetti si sentivano delle grida dal piano di sopra.
 -Non ho capito molto qualcuno di voi ha capito ciò che ha detto?- Ci chiese Daphne.
-Pensa che io non lo sappia … pensa che io non sappia com’è tremenda la guerra?-Disse Blaise fissando il pavimento.
Ma di che Salazar stanno parlando quei due?
-Guerra? – Chiese Asteria allarmata guardando la sorella, ma in quel momento qualcuno stava scendendo le scale. Tutti ci zittimmo mentre la Granger senza salutare o guardare nessuno apriva la porta e usciva, dopo due secondo sentimmo un ‘pop’ segno che si era smaterializzata.
-Ragazze?- Disse Theo.
-Si?-Risposero in coro le due sorelle.
-Ma non avevate detto che nessuno a parte i Greegrass potevano smateriallizzarsi entro i confini della proprietà?-
-Si e allora?- Chiese la maggiore.
-Lei non appena è uscita dalla porta si è smaterializzata-
-Impossibile ti sarai sbagliato-
-No l’ho visto anche io- Disse Blaise.
-Questo è impossibile- 

Angolo Autrice:
Ringrazio tutti coloro che l'hanno messa tra le seguite/preferite/ricordate e soprattutto Rosabellarossa e dubhe01 per aver recensito.
Aggiornerò presto,
Un bacio GinnyW. 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


                                                                                                                                   

Quel giorno dopo essere stata dai Greegrass non mi sono smaterializzata alla tana,bensì nella mia vecchia casa
quella casa che le aveva visto fare le prime magie, piena di amore e di ricordi,dove ero cresciuta e sono diventata quella che sono adesso.
Dopo aver aperto la porta molto lentamente sentì un forte odore di chiuso e per un piccolo istante lasciai che i miei pensieri vagassero.
La prima magia accidentale…avevo fatto diventare i capelli della mamma viola.
 Fu il primo ricordo che attraversò la mente mentre guardavo una delle tante foto poste sulla credenza
eravamo io, mamma e papà davanti ad una torta per il mio compleanno, eravamo felici, eravamo insieme.
 
Papà.
 Fu il secondo pensiero che mia attraversò la mente mentre accarezzavo il suo volto nella fotografia,volto che sapevo non avrei più rivisto in carne e ossa e faceva male, faceva dannatamente male, e lui mi mancava così tanto.
 
Mamma.
Questa volta mi concentrai sul volta della donna che per tanti anni ho considerato mia madre e che mi donò tutto l’amore che si può donare ad un figlio
non importa lei sarà sempre la mia mamma,sangue o non sangue, lei mi ha sempre trattata come una madre tratta un figlio, mi ha cresciuta, mi ha sgridata, mi ha accolto insieme a papà nel loro letto quando avevo un incubo, mi ha accompagnato al treno il primo giorno di scuola, mi ha accompagnata a comprare la mia bacchetta, mi ha fatto appassionare alla lettura, è stata una madre, e sempre lo sarà.
 
I biscotti della mamma.
 Li faceva sempre quando qualcuno di noi era triste, cucinava per farti sentire meglio,e ti faceva ingozzare peggio della signora Weasley, ci riusciva sempre, eravamo sempre felici, sempre insieme.
 
Il primo giorno di elementari.
 Già li iniziai a manifestare il tono da insopportabile saccente, risi a quel ricordo.
 
La lettera per Hogwarts.
 Il sapere di essere un strega,la gioia immensa che ho provato quando ho conosciuto i miei migliori amici,le avventure, il mettersi in gioco fin dal primo momento.
 
Harry.
Il mio migliore amico da sempre, il fratello che non ho mai avuto, il mio punto di riferimento, il ragazzo che è sopravvissuto, la mia roccia.
 
Ron.
La mia prima cotta,il ragazzo che mi ha fatto conoscere il mondo dell’amore,delle gelosie,dell’imbarazzo, il mio migliore amico.
 
Ginny.
La mia sorella mancata,l’unica ragazza in quel branco di matti,l’unica con cui potessi confidarmi,la mia migliore amica.
 
I Weasley.
 La mia seconda famiglia, persone su cui posso contare ciecamente, l’amore che provano verso di me, verso Harry, il farti sentire parte di qualcosa.
 
La guerra.
 Il terrore di perdere qualcuno che si ama,l’essere una latitante,i,il non sapere se il giorno dopo ci saremmo stati,il distruggere gli Horcrux, l’uccidere il signore oscuro.
 
 
Colui che gli salvò la vita . Colui che non finirò mai di ringraziare per aver tenuto la mia seconda famiglia unita.
 
 
La vittoria.
 L’essere libera,la felicità di poter vivere finalmente una vita normale,per quanto l’essere una strega lo permetta,il poter amare o stare con chi vuoi spendo che il giorno dopo sarà ancora vivo, il poter fare programmi per il futuro.
 
La morte di papà.
Non vi fu dolore più grande, come se tutto ciò in cui avevi sempre creduto ti potesse crollare addosso…perché dopo aver vinto una guerra non avevi preso in considerazione le malattie babbane, perché ti sembrava quello il male maggiore,e ti sei sentita morire, perché una parte di me è morta con lui.
 
La scoperta.
L’essere una mezzosangue e non una sangue sporco,ma tanto per me non vi era differenza,non avrei mai rinnegato le mie origini
non m’importava proprio nulla del mio stato di sangue
il mondo babbano sarebbe sempre stata una parte di me, ricordo di tutte le volte che ho pianto perché non ero adatta a nessuno dei due mondi, troppo strega per far parte dei babbani e troppo babbana per far parte del mondo magico nonostante papà diceva sempre che non dovevo piangere, perché io ero speciale.
 
Il signor Greegrass.
Beh forse ero stata un po’ troppo dura con lui
forse dovrei davvero contattare Leila e chiederle almeno spiegazioni
 lei in fin dei conti voleva soltanto proteggermi,aveva tutte le ragioni del mondo per abbandonarmi e di certo non erano quelle sbagliate.

Cosa avrei fatto io al suo posto? Avrei abbandonato la mia bambina sperando per lei in un futuro migliore? O l’avrei tenuta con me e le avrei fatta vivere nella paura? Beh di sicuro avrei preferito saperla viva e felice lontana da me piuttosto che infelice e terrorizzata qui insieme a me.
E in quel momento riuscì davvero a capire Leila Greegrass e forse fu per questo che decisi che una volta tornata alla tana le avrei scritto.

Dopo aver posato la foto che ancora stringevo tra le mani guardai per un’altra volta la casa e con un sospiro malinconico  mi smaterializzai alla tana
fortunatamente nella mia camera non incontrai nessuno eccetto Ginny che seduta sul letto mi aspettava.

E’ la tua migliore amica Hermione,puoi raccontarle tutto! E’ il momento della verità Herm.

 Mi sedetti sul letto e senza alcun preavviso le parole iniziarono a uscirmi di bocca senza nemmeno accorgermene.
Le parlai della morte di mio padre,della coperta di non essere la figlia di Jane,dell’incontro a casa Greegrass e infine di voler cercare la mia vera madre
vedevo il suo sguardo cambiare all’inizio era addolorato per mio padre, poi dispiaciuto, alla fine del racconto mi abbracciò.

-Oh, Herm! Perché non hai detto nulla prima? Noi, tutti noi ti avremmo aiutata, non devi tenerti sempre tutto dentro sorella, per qualunque cosa puoi contare su di noi ok?-
Sapevo che mia avrebbe detto questo,ci speravo almeno, e le lacrime iniziarono a colarmi dagli occhi.
-Herm, non piangere, ehi, ehi guardami- Disse sollevandomi il viso con le mani.
-Noi ci siamo, se vuoi una mano per trovare tua madre io sono qui
 se preferisci fare tutto da sola io sono sempre qui ad ascoltarti ad approvare ogni tua decisione quando è giusta e a farti capire quando è sbagliata, sono qui per te non dimenticarlo-
-Voglio farlo da sola-
-Bene, io sarò qui ad ascoltare tutto quello che avrai da dirmi, ricordi quando mi hai aiutato a conquistare Harry? Beh farò tutto quello che hai fatto tu con me, ti darò consigli e ti consolerò quando vorrai sfogarti e sarò sempre accanto a te-
-Grazie Ginny-
-E di che? Io sto solo facendo la brava sorella, lo faccio con piacere, sei la mia migliore amica-
Dopo di ciò presi pergamena e piuma e iniziai a scrive una missiva indirizzata a Leila Greegrass con l’aiuto di Ginny.


 
Cara Leila,
So che probabilmente non ti aspettavi una mia lettera,magari pensavi che papà si fosse trasferito chissà dove o cose simili ma no sono io tua figlia ed ho vissuto tutto questo tempo sia nella londra babbana che alla tana,la casa della mia seconda famiglia
tornando al dunque vorrei avere un colloquio con te per conoscerti meglio .. Spero accetterai questa mia richiesta,scegli tu data e ora.                                                                                                                                                                      
                                                                                                                                                    Hermione Granger.

 
 
Lasciai che il gufo volasse e dopo neanche un’ora ottenni una risposta.

 
Cara Hermione,
Tu non immagini nemmeno quanta felicità io abbia provato nel riceverla tua lettera,se per te va bene possiamo incontrarci il giorno prima del tuo ritorno ad Hogwarts davanti i cancelli di McFair Manor  per una cena insieme,porta chi vuoi se ti serve come sostegno.
                                                                                                                                                                                                                 
                                                                                                                                                   Tua Leila Greegrass.



 Dopo aver dato una conferma alla donna scesi al piano di sotto perché ormai la cena era in tavola.
 

Angolo Autrice:
Mi dispiace tanto per il ritardo! Per favore non uccidetemi!
Ringrazio tutti coloro che l'hanno messa tra le seguite/ricordate/preferite, un grazie anche ai lettori silenziosi e per ultimo ma non meno importante ringrazio Izzi Nihal Potter, PotterHeart_394, Rosabellarossa, Alizu33 e Dubhe01 per aver recensito.
Spero che il capitolo piaccia.
Alla prossima,
Un bacio GinnyW.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Arrivai a casa di Leila in perfetto orario.
Alla fine avevo deciso di far venire Ginny con me.
Stavamo camminando sul vialetto della casa, una casa meravigliosa a mio parere, quando la porta principale si aprì.
Ovviamente non mi aspettai vedere qualcuno uscire, se quel qualcuno poi erano Draco Malfoy e Blaise Zabini allora si che la faccenda diventò strana.

-Ma cosa … ?- Chiesi confusa ai due.
-Hermione cara! Com’è bello vederti!- Una donna dai riccioli dorati superò i due e mi abbraccio in modo molto affettuoso, doveva essere Leila.
-Oh .. em … si …- Non riuscì a dire qualcosa che avesse un significato.
-E hai portato qualcuno vedo!- Soltanto in quel momento riuscì a dire davvero qualcosa.
-Si lei è Ginny, Ginny Weasley! –Dissi presentandola.
-E il giovanotto invece?-  La guardai stranita. Giovanotto? Quale giovanotto?
-Io sono Fred Weasley , è un piacere conoscerla- Mi voltai, con gli occhi fuori dalle orbite, verso di lui.
Cosa diavolo ci faceva Fred qui?
 O lo avrei ucciso, eccome se lo avrei ucciso! Lo guardai truce per qualche secondo prima di rivolgere tutta la mia attenzione agli altri due intrusi.

-Loro invece?cosa ci fanno qui-Chiesi curiosa.
-Oh noi stavamo giusto andando via…- 
-No Blaise, perché non restate a cena .. sempre se a te non dispiace- Disse Leila.
-Nessun problema – Dissi alternando lo sguardo da Fred agli altri due,Ginny dallo shock non riuscì neanche a parlare.
Entrammo nel silenzio più imbarazzante a cui avessi mai partecipato.

-Em .. ti dispiace se parlo in privato con gli ospiti?- Chiesi gentile a Leila.
-Oh fa pure cara, la seconda porta a sinistra- Ci dirigemmo nella stanza prestabilita ed entrammo tutti e cinque chiudendoci la porta alle spalle, non ebbi neanche il tempo di osservare bene l’interno della casa da quanto ero infuriata, insomma, chi mai si presenterebbe ad una cena privata senza essere stato invitato?
-Da chi inizio?- Sibillai.
-Amico io te lo avevo detto che non era una buona idea- Sentì mormorare Malfoy a Blaise.
-Silenzio! Con voi due farò i  conti dopo! Tu invece cosa ci fai qui?- La mia voce seppur bassa risultò così minacciosa che Fred prima di rispondere indietreggiò di qualche passo.

- Potrei  per sbaglio aver ascoltato la tua conversazione con Ginny l’altra sera e aver pensato di aiutarti-
-Tu hai origliato! Non posso crederci! Hai origliato!-
Lui aveva sentito tutto! Che grande impiccione!
-Volevo solo aiutarti Herm ….-
-Nessuno aveva chiesto il tuo aiuto!- Ribattei furiosa.
-Allora forse è meglio che io vada visto che il mio aiuto non è gradito –
-Dove credi di andare adesso? Sei qui e rimarrai qui! Non provare ad andare via Fred Weasley!- Qualcuno sempre pronto a far ridere non avrebbe fatto male in fin dei conti,e già che c’era tanto valeva farlo rimanere no?
-Ok ..- Disse guardandomi confuso.

-Certo che le ragazze sono proprio strane- Sussurrò Blaise, ma io riuscì lo stesso a sentirlo.
-Quanto a voi due- Puntai un indice minaccioso contro di loro.
-Cosa credete di fare qui ma soprattutto cosa sapete ?-
-Beh praticamente tutto, anche più di t.. ahi!- Disse Malfoy.
-Draco voleva solo dire che ..-
-Ok non importa, davvero già che siete qui ormai …- Poggiai le mani sul tavolo presente al centro della stanza, ma dopo due secondi venimmo risucchiati in un vortice bianco e una catenina mi scivolo tra le mani.

Quando quella luce insistente si alleviò mi guardai intorno.
Mi trovavo in un ambiente piuttosto strano, era tutto verde e argento.
Ero distesa in un baldacchino con coperte verdi  e argento, indossavo un pigiamo non mio, per quanto ricordavo, ed ero ad Hogwarts!

Fissai il soffitto incapace di muovermi.

Sei pronta?

 Era scritto proprio li dove stavo guardando.

Per cosa?

Pensai istintivamente.

Conoscere cosa sarebbe accaduto se Lei ti avesse tenuta con sé
Ci pensai su ma soltanto una cosa mi venne in mente.

…..No

Non ero ancora pronta.

E’ per questo che i tuoi amici sono qui con te.

Poi il buio.


Angolo Autrice:
Salve a tutti! So che probabilmente sarà un pò bruttino ed è anche molto corto come capitolo,mi scuso per qeusto ma il mio computer è ancora k.o. quindi non essendo mio questo pc ho poco tempo.
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto Nihal Malfoy, Elvass,Rosabellarossa,Io_amo_SiriusBlack e Hp_forever per aver recensito.
Al prossimo capitolo, che spero di scrivere meglio.

Un bacio GinnyW.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


-Herm svegliati! Faremo tardi a trasfigurazione.- Una voce mi fece ridestare dal bizzarro sogno che stavo facendo.
Aprì leggermente gli occhi ma li richiusi subito dopo.

Non era un sogno.

Oh, Merlino! Calmati Hermione, va tutto bene.

Si, splendidamente.

Aprì nuovamente gli occhi e provai a guardarmi intorno ma avendo la faccia di una ragazza a un palmo di naso mi misi a strillare.
-Ti capisco Herm, non è piacevole svegliarsi con la faccia di Pansy davanti agli occhi.- La voce di un’altra ragazza mi arrivò alle orecchie.
-Guarda che potrei anche offendermi Daph- Disse allontanandosi.
-P-Pansy .. Parkinson? Daphne Gr-Greegrass? – Chiesi spaesata.

Ma che Salazar succede? Adesso pioveranno galeoni?

-Si, buongiorno anche a te Hermione McFair ,nostra migliore amica da sei anni e cugina di Daph-
-Vuoi alzarti?- Mi gridò contro Daphne.
Saltai in piedi come scottata.
-Che giorno è oggi?-
-Ma è fuori?- Chiese Pansy.
-Che giorno è oggi?- Ripetei ignorandola.
-2 Maggio 1997, stai bene Herm?- Mi chiese Daphne.
-Sono una serpe verde?- Chiesi titubante.
-No merlino! Sei una corvonero, ma ieri abbiamo avuto un pigiama party non te lo ricordi?-
-Devo andare- Corsi via da quella stanza senza neanche accorgermi che ero in pigiama , mi ritrovai nella sala comune delle Serpi e andai a sbattere contro Blaise.

-Herm!- 
-Mio Dio non anche tu!-
-Ok adesso sappiamo che è davvero lei- Esclamò una voce dietro di lui.
-Oh Malfoy non sai quanto io si felice di vederti in questo momento!- Abbracciai il biondo di slancio senza nemmeno riflettere, almeno non ero sola.
-Oh che carini sono tornati insieme!- Mi staccai come scottata.
-Tornati COSA?-
-Pansy così li metti in imbarazzo!- Strillò Daphne contro l’amica.
-Herm che ne dici di andarti a … em … vestire?-
-No em .. Pansy.. devo .. devo andare- Iniziai a correre verso la sala grande.

Che caspiterina sta succedendo? 

Arrivai in sala grande e ne spalancai le porte, tutti si voltarono a guardarmi ma li ignorai , dopo aver adocchiato delle teste rosse mi diressi verso di loro a passo svelto.
-Ginny, posso parlarti?-
 
-Guardala, sta cercando di attirare l’attenzione, di nuovo-
-Ma che dici George!-
-Da quando la difendi Fred?-
-Da adesso!-

Bisbigliavano Fred e George, ma io riuscì a sentirli chiaramente.
-Fred, puoi venire anche tu?- Chiesi poco dopo.
Si alzò di scatto e dopo aver aggirato il tavolo mi seguirono.

Dopo essere usciti dalla sala grande Ginny iniziò  a parlare.
-Per tutti i fondatori ma che Merlino succede?-
-Io .. io non lo so! Eravamo a  McFair Manor e poi puff mi sono risvegliata nel dormitorio dei serpe verde! Serpeverde dico, non GRIFONDORO!voglio dire ma scherziamo? E poi sentite questa, io sono una corvonero migliore amica delle serpi-
-Sentite ragazze secondo me dovremmo lasciare tempo al tempo, tutto si risolverà da sé-
-Splendida idea!- Affermò Ginny.
-Pessima idea! Dovremmo parlarne con Silente, dovrei fare qualche ricerca in biblioteca , dovrei …-
-Innanzitutto dovresti cambiarti. Certo sei molto sexy così ma credo che lo abbiano notato troppe persone-

Mi guardai: Indossavo una canottiera aderente verde, un paio di pantacollant neri aderenti che arrivavano sopra il ginocchio e un paio di calzini nere.-
-Ditemi che non sono davvero uscita così- Chiesi arrossendo.
-Potrei anche dirtelo ma sarebbe una bugia- Disse Fred ridendo.
-Ritornando a noi … Non parlarne ancora con Silente, fai tutte le ricerche che vuoi ma possiamo cavarcela da soli- Disse Ginny.
-Ok ..  Adesso … credo che andrò a cambiarmi- Dissi andando via seguita dalle risate dei due.

Nel momento in cui arrivai in sala comune venni praticamente sequestrata da Blaise e  Malfoy.
-Ci dici che diavolo sta succedendo?-
-Em.. io non ne sono sicura ma credo che … beh si prima di addormentarmi è apparsa una strana scritta, diceva che beh …. È un po’ complicato da spiegare .. Questo è un universo parallelo dove Leila non mi ha mai abbandonata.-
Non dissero nulla, stettero zitti per un bel po’ di tempo fino a quando Blaise non prese la parola.
-Questo è l’anno in cui i gemelli Weasley vanno via no?-
-Si- Risposi di getto.

-HERM!-
-Ciao .. Pansy-
-Vai a cambiarti dobbiamo andare! Oggi ci sono i GUFO dobbiamo andare-
-Si vado su… aspetta hai detto i GUFO?-
-Si perch…- Non la lasciai finire che andai  via di corsa.

GUFO … Gemelli …. Sirius …. Ufficio misteri …

Trasfigurai velocemente i miei vestiti in qualcosa di comodo e pratico e corsi verso la torre di Grifondoro.
-Fortuna Mayor- La signora grassa seppur riluttante mi fece passare.
-FRED! GINNY! FUORI, ORA!-
Uscimmo tutti e tre tra gli sguardi sbalorditi di tutti i presenti e ci chiudemmo il ritratto alle spalle.
-Herm ma sei impazzita?-
-Oggi  è il due maggio!- Risposi ignorando fred.
-E quindi?- Mi chiese Ginny
-Oggi lui va via-
-Si ma …. OHHH-
-Già ! –
-Qualcuno mi dice di che state parlando?-
-Harry avrà la ‘’visione’’-  Disse la rossa.
-Che visione?-
-Oggi dopo che  voi andrete via noi andremo all’ufficio misteri a combattere contro i mangia morte-
-VOI COSA?-
-Fred tu devi soltanto rispettare i piani, oggi andrai via con George, io invece dovrò trovare un modo per far si che Harry si fidi di me-
-Io vi lascio, vado a fare quei maledetti GUFO, tu e George dovrete far saltare in aria tutto intesi?-
-Sisignora!-

-Bene ci vediamo- A passo svelto mi diressi verso la sala grande seguita da Ginny, notai che Neville, Harry e Ron avevano già preso posto così mi sedetti vicino ad uno di loro.
-Salve ragazzi! Sono qui per ricordarvi che l’uso di piume auto correggenti  è vietato. Buon lavoro!- Disse la rospa entrando, povera illusa.
Passarono circa dieci minuti poi si sentirono dei rumori, sempre più forti, la rospa uscì per controllare e un secondo dopo i gemelli erano dentro con le loro scope e fuochi d’artificio.
Nel momento in cui uscirono tutti li seguimmo e io mi avvicinai sempre di più ad Harry, fino a quando non cadde a terra tenendosi la cicatrice, gli fui subito accanto fino a quando non si riprese.

-Macfair?-
-Si?- Chiesi titubante certa di aver fatto una cavolata.
-Perché mi stai aiutando?- Chiese dopo aver ripreso fiato.
-Conosci la storia di Sirius Black vero?-
Lui si raddrizzò all’istante.
-Cosa c’entra Sirius Black?-
-Io e lui siamo simili, lui unico grifondoro in una famiglia di serpe verde, io unica corvonero in una famiglia di serpe verde, siamo diversi da come ci credono tutti-
-Harry! Tutto bene?-  Chiese Ron avvicinandosi al suo migliore amico.
-Cosa gli hai fatto Mcfair?- Mi aggredì.
-Ron , ron non mi ha fatto nulla, anzi mi ha aiutato- Si girò verso di me incerto se parlare o no, nel frattempo anche Ginny, Luna e Neville si erano avvicinati.
-Hanno preso felpato, dobbiamo salvarlo-

-Vengo con voi!- Dissi di getto.
-Cosa? No!-
-RON! Se vuole venire verrà!- Sbraitò Ginny.
-Andrò da solo-
-Harry ricordi quello che ci hai detto all’ES? O per te erano solo parole?- Disse Neville
-No ovvio che no-
-Bene allora andremo tutti-
-E come?- Chiese Ron.
-Volando naturalmente- disse Luna.

Dopo una quindicina di minuti eravamo tutti sopra un qualcosa, io Ginny, Neville Luna sopra i testrall, Ron e Harry sopra le loro scope.
Volammo per molto tempo fino a quando non arrivammo al ministero della magia.

-Ufficio Misteri- Dichiarò l’ascensore una volta arrivati.
-Iniziammo a percorrere i corridoi pieni di sfere fino a quando Harry non si fermò.
-Qui .. Doveva essere qui-
-Harry qui c’è scritto il tuo nome- Lo chiamò Neville.
Lui si diresse verso di noi e prese la piccola sfera.
Un rumore attirò la nostra attenzione, ci girammo di scatto.

-Bene , bene Potter , vedo che hai preso la sfera, consegnamela e non succederà nulla di male-  La  voce di Lucius Malfoy ci arricò perfettamente alle orecchie.
-Cosa contiene?-
-Tutto, presente,passato, futuro, non vuoi sapere come ti sei fatto quella cicatrice potter?-
-Ho aspettato quindici anni, posso aspettare ancora-
-Il ragazzo sa come giocare Lucius- Disse la voce di una psicopatica, alias Bellatrix.
-Oh ma chi c’è qui? Paciock come stanno mamma e papà- -Meglio,stanno per essere vendicati!- Lei lo ignorò e concentrò la sua attenzione su di me. -Oh la piccola McFair! La futura sposa dell’oscuro signore, ce li hai portati tu qui o hai cambiato schieramento cara?-

La futura che COSA?

-Il mio cognome è Granger non McFair cagna! Avada Kedavra!- Un getti di luce verde partì dalla mia bacchetta puntata contro di lei.


Angolo Autrice:
Aggiornamento rapido eh? Prima di tutto volevo fare un annuncio: CERCASI BETA. Spero che qualcuno si offrà.
Per quanto riguarda il capitolo volevo ringraziare tutti coloro che l'hanno inserita tra le preferite/seguite/ricordate, i lettori silenziosi ma sopratutto Rosabellarossa, Alhiot e Marlight per aver recensito.
Spero che il capitolo vi piaccia,
Un bacio GinnyW.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Una luce verde smeraldo partì dalla mia bacchetta ma sfortunatamente Bellatrix la scansò.

-A quanto pare sai giocare zucchero, ma dimmi sei anche brava a schivare? Crucio!- La maledizione Cruciatus mi colpì in pieno prima che io potessi evocare uno scudo.
Era come se mille aghi mi si fossero conficcati nella pelle, come se stessi bruciando viva, era una sensazione orribile, non l’avrei augurato a nessuno, urlai con tutto il fiato  che avevo in corpo, la pelle bruciava, gli occhi facevano male, il sangue che mi scorreva nelle vene sembrava essersi trasformato in lava pura,lava incandescente, poi tutto ad un tratto il dolore sparì.
Non mi ero nemmeno accorta di essere finita in ginocchio, ne tantomeno di star piangendo per il dolore ma anche se a fatica mi rimisi in piedi.

Herm non puoi indebolirti devi salvare Sirius.

Mi ripetei.
-Sei già stanca tesoruccio?- La voce stridula di Bellatrix mi arrivò alle orecchie.
A fatica mi rimisi in piedi e puntai i miei occhi sui suoi.
-Neanche un po’, STUPEFICTUM- Lei colta di sorpresa non riuscì a parare l’incantesimo e finì in fondo alla stanza, io invece colsi l’occasione per andare a cercare gli altri.

Corsi senza sosta per quelle che sembravano ore, svoltai l’angolo e mi ritrovai in un corridoio non illuminato, sentivo qualcosa strisciare a terra.
Illuminai la mia bacchetta e notai con sgomento che quel qualcosa che strisciava sul pavimento erano cervelli, mi guardai intorno e notai che qualcuno stava soffocando a causa di uno di quei cosi.
Corsi verso di lui e dopo aver preso il cervello tra le mani iniziai a tirarlo via dalla faccia di quello che sembrava esser Ron, fino a quando non si staccò.
-Tutto bene?- Chiesi buttando quel coso schifoso per terra.
-Si .. tutto .. bene …- Disse ansimando.
-Andiamo via, questo posto mi da i brividi- Dissi e insieme a lui iniziammo a correre verso la luce che proveniva da un altro corridoio.

Arrivammo ad un incrocio dove incontrammo tutti gli altri, stavano tutti bene per fortuna.
-Correte!- Proclamò Harry dopo aver adocchiato una porta e tutti ci fiondammo lì, ma dopo averla oltrepassata precipitammo per poi cadere qualche metro più in basso.
Ci alzammo  a fatica e osservammo la stanza, era spoglia se non per un’arcata proprio al centro di essa.
-Lo vedete anche voi? -
-Harry ma di cosa parli?- Chiese Ron.
-C’è un velo proprio in mezzo all’arcata non lo vedete?-
-E’ solo un’arcata vuota- Dissi pur sapendo la verità.

Una nube nera ci oltrepasso facendoci cadere a terra e dopo qualche secondo mi trovavo tra le braccia di un mangiamorte, immobilizzata.
Lo eravamo tutti, tranne Harry che  stringeva ancora tra le mani la sfera.
-Bene Potter consegnami la sfera o guarda i tuoi amici morire- Proclamò la voce di Lucius Malfoy.
-Non dargliela Harry!- Provò a dire Neville ma venne zittito da Bellatrix.
Harry allungò la mano e consegno la sfera a Malfoy ma dopo qualche secondo qualcuno uscì dall’arcata.
-Leva le mani dal mio figlioccio!- Disse Sirius prima di dare un bel pugno sul muso al signor Malfoy.

Tutti i membri dell’ordine vennero in nostro soccorso, Luna e Ginny furono portate via da Tonks, tutti  combattevano contro i mangiamorte, mi fiondai accanto a Bellatrix e puntai la bacchetta contro Harry e Sirius.
-Zucchero e io che credevo che ci avessi traditi- Disse Bellatrix con voce melensa.
-Non lo avrei mai fatto, era tutta una strategia per portarli qui, tutto secondo i miei piani- Dissi ghignando.
-TU! Sapevo che era una trappola, come hai potuto? Mi sono fidato di te!- Disse Harry rivolto verso di me.
-Hai sentito il piccolo Potter? Come hai potuto zucchero? Lui si fidava di te ahahah- Disse con voce da pazza Bellatrix.
-Inizio io e inizi tu Bella?- Chiesi.
-Prima tu- Disse.

Tutto fu molto veloce, mi girai di scatto verso di lei e la schiantai facendola svenire, poi mi voltai verso Sirius e Harry e urlai.
-Che aspettate? Andiamo!- Io Sirius e Harry iniziammo a correre, ormai eravamo soli, uscimmo dalla porta e ci ritrovammo nella sala principiale del ministero della magia.
Albus Silente e Lord Voldemort stavano combattendo quando arrivammo, nelle stesso istante un’orda di giornalisti insieme a Cornelius Caramell arrivarono tramite metro
polvere e videro il tutto annunciando il ritorno di colui-che-non-deve-essere-nominato, pochi secondi dopo Voldemort era sparito.

***

Era passata una settima, nulla andava bene.
Ero insieme a Ginny seduto ai piedi di una quercia a parlare.
In questa dimensione Leila era una madre molto severa, era una madre purosangue uguale a tutte le altre, una di quelle che avrebbe venduto il figlio a Voldemort pur di entrare nelle sue grazie e in effetti  lo aveva anche fatto.
Mi aveva promessa in sposa a quel viscido verme, e io non avevo voce in capitolo o sarei stata diseredata.
Volevano anche marchiarmi, da quello che mi aveva scritto mio ‘’ padre’’ sulla lettera che tenevo tra le mani.
 
Cara Hermione,
Siamo venuti a conoscenza di quello che hai fatto.
Siamo profondamente delusi  ma soprattutto disgustati del tuo comportamento.
Bellatrix ci ha raccontato ogni cosa, come ti sei permessa di sfidarli? Tu sei una McFair e sei anche la promessa sposa del signore Oscuro.
Anche lui lo è venuto a sapere e ha fatto una richiesta.
Devi prendere il marchio. Lo avresti preso dopo la maggiore età ma a causa di questa tua forma di ribellione dovremo accelerare i tempi.
Prova di nuovo a fare una cosa simile o a schierarti di nuovo dalla parte di Potter e puoi anche non tornare a casa.
                                                                                                                                                  Tuo padre.
 
 
-Herm non puoi tornare in quella casa!- Mi stava ripetendo Gin per la … ventiseiesima volta? Forse era la ventisettesima.
-E cosa dovrei fare? Devo … Merlino, è cosi difficile! Gin non posso andare da nessun’altra parte!-
-Vieni alla tana!-
-Non sono una di voi qui .. io non sono una dei buoni, e questo rende le cose difficili. Se io riesco a ingannare tutti potrò passarvi informazioni, e nell’eventualità si dovesse arrivare ad uno scontro userò l’effetto sorpresa e uscirò allo scoperto!-
-Herm hai letto la lettera … verresti marchiata .. non posso permetterlo!-
-Ogni tanto si devono fare dei sacrifici per proteggere le persone che si amano, qui siamo in guerra e non sappiamo quando torneremo indietro e io non posso permettere di perdere uno di voi.  E’ colpa mia se siamo in pericolo e farò qualsiasi cosa per portare te Fred e anche le due serpi lontano di qui-
 -Non ti permetterò …-
-Mi dispiace Gin ma sono io a prendere le decisioni adesso, fa in modo che l’ordine sappia del mio doppio gioco , e fai in modo che … si beh che .. Fred non mi odi …-

Senza darle la possibilità di rispondere mi alzai ,ma non conoscendo la posizione della sala dei corvi, mi diressi verso la stanza delle necessità.
Piccole lacrime iniziarono a bagnarmi le guance, non potevo sopportare un’altra guerra, non ne avevo la forza.
Anche se davanti a Ginny mi mostravo forte e sicura di me ero nel panico. Cosa avrei fatto se avessi visto qualcuno di loro morire .. a causa mia? Era tutta colpa mia! Se non li avessi chiamati in disparte tutto questo non sarebbe successo.

Arrivai al settimo piano e dopo esser passata tre volte davanti al muro apparve una porta.
Aprì lentamente credendo di non trovarci nessuno all’interno ma mi sbagliavo, Blaise e Draco erano comodamente seduti su delle poltrone davanti a un camino.
Li ignorai e mi andai a sedere accanto a Blaise. Le lacrime avevano smesso di scendere.
I due mi guardarono straniti, ovviamente avevo raccontato loro dell’attacco al ministero, così mostrai la lettera.
La lessero lentamente, come se non riuscissero a crederci, poi mi guardarono, nessuno  osava proferir parola.

 Marchio

Marchio

Marchio

Marchio

Scoppiai a piangere e Blaise mi abbracciò impacciato.
Io e Blaise stavamo diventando amici, tutto era iniziato grazie a Silente, tutto era iniziato per un patto segreto, il miglior patto che avessi mai fatto, perché Blaise era una persona dolcissima.
Draco invece mi diede delle piccole pacche sulla schiena.

Alla fine almeno ero riuscita ad essere loro amica più o meno , e non avendo Harry e/o Ron il tutto si era accelerato. Non erano così male, anzi tutt’altro!
Mi lasciai scaldare da quel timido abbraccio e mi addormentai così, con un piccolo sorrisino sulle labbra.  


Angolo Autrice :
 Salve cari lettori :) 
Hermione decide di fare il doppio gioco e di lavorare per l'ordine, è confusa e non sa come tornare a casa. Non vuole mettere in pericolo le vite dei suoi amici  e si sente colpevole del fatto che siano in pericolo.
Nulla potrebbe andar peggio ... o forse si? Dal prossimo capitolo si metterà in mezzo anche l'amore .. che inizia con piccole cotte.
Ringrazio tutti ocloro che l'hanno inserita tra le preferite/seguite/ricordate, i lettori silenziosi, ma soprattutto Marlight,Rosabellarossa,Sasyarm e bellaculle_32 per aver recensito :)
Alla prossima,
Un bacio GinnyW.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Cara Hermione,
Ti prego non farlo.
                    Fred.
 
-Mi dispiace Fred- Sussurrai prima di incendiare la lettera.
-Hermione! Dobbiamo andare sbrigati!- L’urlo di mia madre mi arrivò come un pugno in uno stomaco.

Era ora .

Devo recarmi a Malfoy Manor per subire la mia punizione.
Esco dalla mia camera e mi dirigo nel salone d’ingresso.
-Sbrigati siamo in ritardo- Disse freddamente la voce di mio padre
Non spiccai parola, mi limitai ad afferrargli il braccio, pochi secondi dopo sentì il classico strappo all’ombelico.

Malfoy Manor era proprio come la ricordavo, orribilmente tetra.
Ci eravamo smaterializzati proprio al centro del salone d’ingresso.
-Hermione cara, mia futura sposa, sei pronta?- La voce viscida di Voldemort mi fece gelare il sangue nelle vene, perché vedendolo con i miei occhi capì che era reale, tutto questo era reale.

Io nel corpo di una quindicenne, Harry, Ron e i Weasley che non mi conoscono più del dovuto, una famiglia di pazzoidi che venerano Voldemort, una famiglia di pazzoidi che mi avevano data in sposa a Voldemort.
Rimasi in silenzio senza alzare lo sguardo, gli occhi si erano fatti improvvisamente lucidi.

Cosa sto facendo?

La porta si apre improvvisamente.
-Hermione?- Mi voltai di scatto.

Blaise? Draco?

-Spostatevi pivelli! Dobbiamo provare la sua fedeltà-
Dalla porta principale entra Bellatrix Lestrange in tutto il suo gotico splendore con al seguito … SIRIUS

E’ solo un incubo Herm …

E’ solo un brutto incubo.

Svegliati.

Sveglia.


Ma quella era la realtà e io non potevo far nulla per cambiarla, non mi sarei svegliata sapendo che quello era solo un sogno.
Ora la domanda era valeva la pena far saltare la mia copertura per salvare Sirius?

Ovviamente la risposta non poteva che essere positiva.
-Bene mia giovane Hermione, tu dovrai uccidere questo traditore del suo sangue, così mi proverai la tua lealtà, non è questo che sono i grifoni? Delle persone leali?- I mangiamorte presenti nella stanza scoppiarono a ridere in modo sguaiato, come erano viscidi.

Non aveva nemmeno detto altrimenti … come se fosse sicuro che lo avrei fatto, povero illuso.
Mi voltai verso Sirius, mi guardava sprezzate come se credeva anche lui che lo avrei fatto, lo credevano tutti in quella stanza tranne Blaise e Draco.

Blaise … il mio amico speciale, uno dei pochi amici che avevo qui.

Draco … Sembrava il principe azzurro delle fiabe, quello che salvava la bella donzella, ma non poteva salvarmi, nessuno poteva salvarmi .


Mi voltai verso voldemort  e lo guardai negli occhi, determinata come non mai.
-No- Affermai.

Il viso di molti impallidì, quello di altri si stupì.

-Mio signore .. sicuramente non voleva essere impertinente … magari si sente troppo giovane per affrontare questo  passo- Tentò di giustificarmi mio padre
-Bene se è così,procedi Bella-
Bellatrix mi guardò ghignante, poi diede un calcio a  Sirius facendolo cadere per terra, sguainò la bacchetta …. Ma poco prima che potesse pronunciare qualcosa mi misi in mezzo.
-Avada Kedavra-
-Protego-
 Urlai con tutto il fiato che possedevo puntandole contro la bacchetta.

Uno scudo molto potente prese a contrastare la maledizione senza perdono che la mangia morte aveva lanciato.
La mia bacchetta non avrebbe resistito per molto, sentivo lo scudo indebolirsi sempre di più e la bacchetta spezzarsi.
Poco prima che si frantumasse in due pezzi due braccia mi avvolsero, subito dopo ero a villa conchiglia.

 Non ebbi nemmeno il tempo di cadere a terra che già ero in piedi, stavo correndo verso Sirius.
-Tutto bene? Ti hanno fatto male? Sei ferito?- Chiesi a raffica, lui tossì un paio di volte.
-Tutto bene … beh credo che a questo punto dovrei ringraziarti … di nuovo- Gli sorrisi come risposta.
-Ehm Ehm- Tossichiò qualcuno, per attirare la nostra attenzione probabilmente.

Corsi in contro a Blaise abbracciandolo di slancio, senza il suo aiuto non ce l’avremmo fatta.
Mi staccai riluttante e mi diressi verso Draco abbracciando  anche lui.
-Beh .. non c’è di che Hermione- Disse nel momento i cui mi staccai per guardarlo in volto …

Che occhi magnifici
No Herm! Lui è solo un amico .. è solo Draco.
Mmh però sono proprio belli …

-Grazie .. – Disse ghignate.
-Come?- Chiesi spaesata… possibile che lo avessi detto ad alta voce?
-Si i miei occhi sono davvero belli , grazie-
-L’ho per caso detto ad alta voce?- Chiesi staccandomi da quell’abbraccio improvvisato, diventando tutta rossa.
-No … credo di aver dimenticato di dirti che sono un legilments naturale-
-Non provare mai più ad entrare nella mia testa capito?- Dissi minacciosa, o almeno provai ad essere minacciosa ma lui scoppiò a ridere.
-Mi trovi divertente eh ? -
-Mooolto- Affermò continuando a ridere.

-Ragazzi che ne dite se andiamo al quartier generale prima che qualche mangiamorte ci trovi?- Suggerì Sirius facendomi tornare alla realtà.
Disse l’indirizzo a Blaise e Draco, gli unici a possedere una bacchetta visto che la mia si era spezzata, e poco dopo ci trovavamo al numero 12 di Gimmauld Place.

 
Angolo Autrice:
Salve gente :)
Anche se non sono molto convinta di questo capitolo spero che vi piaccia.
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le suguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto Alhiot e Bellaculle_32, grazie per aver recensito ragazze :)
Un bacio GinnyW.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** -E’ Hermione a farti paura o l’amore, Georgie?- ***


Pov Hermione 
Grimmuld Place era proprio come la ricordavo, non era cambiata di una virgola.

Nel momento in cui Sirius aveva aperto la porta tutto l’ordine della fenice si era presentato alla porta con bacchetta sguainata.
-Che bell’accoglienza!- Disse Sirius ironico mentre gli altri abbassavano le armi, qualche secondo dopo una tornado dai capelli rossi mi era venuto addosso.

-Ginny! Mi sei mancata tanto anche tu … anche se ci siamo viste la settimana scorsa-
-Cos’è successo?  Perché siete qui? Voglio dire, è bellissimo avervi qui, ma come avete fatto? Sapevamo che Sirius era stato preso ma…- Iniziò a fare domande senza nemmeno aspettare una risposta.
-Ginny calma, calma adesso ti raccontiamo tutto ma prima … em em … si beh.. sai dirmi dov’è Fred?- Dissi rossa d’imbarazzo.
-Ohhh ma certo … FREDDIE! INDOVINA UN PO’ CHI SI FERMA QUI PER LE VACANZE?- Urlò Ginny mentre il crack di una, o due materializzazioni aleggiava per la stanza, ormai priva di persone.

-Granger!- Disse prima di soffocarmi in un abbraccio, quanto mi era mancato.
Si stacco da me e si girò verso il gemello.
-George! Vieni qui voglio presentarti una persona!- Il fratello mi guardò scettico ma nonostante tutto si avvicinò.

-George lei è Hermione, voi non vi siete mai presentati ufficialmente non è così?-
-In realtà si … era il suo primo anno, cercava un rospo, ed era terribilmente anti.. ouch- Sorrisi a Ginny, sapevo cosa stava per dire George, ‘’ ed era terribilmente antipatica’’.

-Ciao George, posso chiamarti Geroge vero? Io sono Hermione.-
-No che non pu … Ouch , si chiamami pure George- Disse massaggiandosi il piede.
-Beh si è fatto tardi, noi andiamo di sopra a parlare di cose tra ragazze, voi siate gentili con Zabini e Malfoy. A dopo- Disse Ginny trascinandomi di sopra.

***
Dopo aver chiuso la porta della camera di Ginny ci sedemmo sull’unico letto presente nella stanza.
-Allora.. cos’è successo?- Mi chiese dolcemente, non voleva mettermi pressioni ma sapevo che fremeva dall’idea di sapere tutto.

-Beh … tutto è iniziato quando …- Iniziai a raccontarle tutto, dal primo momento in cui ero entrata a McFair Manor a quando ero arrivata a Malfoy Manor, in fine le raccontai di Sirius, di villa Conchiglia e della smaterializzazione per arrivare qui.
- … Il resto lo sai- Conclusi.

Mi abbracciò, non un abbraccio che si da ad una persona che non si vede da tanto tempo, nemmeno uno di quei finti abbracci di cortesia, lei mi abbracciò come solo un’amica può fare, una sorella.

Mi strinse dolcemente a se come se avesse paura di rompermi, come se volesse che mi sfogassi, perché altrimenti sarei scoppiata.
Ricambiai l’abraccio mentre cercavo inutilmente di trattenere quelle poche lacrime che scendevano sulle mie guancie.
-Mi sei mancata- Dissi in un sussurro.
-Anche tu Herm, anche tu-
 
***
Nessun Pov
 
-Fred! Perché?-

-Perché cosa Georgie?-

-Perché me l’hai presentata? Voglio dire lei è … lei!-

-E con questo cosa vorresti dire scusa?-

-Non è una persona di cui potersi fidare!-

-Ha salvato Sirius, non ti basta?-

-Come fai a sapere che ha salvato Sirius?-

-E’ ovvio! Lei era in quella casa piena di pazzi e lui era stato catturato, fai uno più uno Georgie!-

-Perché avrebbe dovuto farlo? E poi da quando ha tutta questa confidenza con te e Ginny?-

-Stai facendo discorsi senza alcun senso!-

-Ah adesso sono io quello che fa discorsi senza senso, ma ti senti?-

-Per Merlino Georgie!-

-La verità è che quella piccola snob ti piace, ammettilo!-

-Non chiamarla piccola snob!-

-Avevo ragione allora!Non posso credere che ti piaccia-

-Ok, ok mi piace e allora? Dove sta il problema?-

-Mi chiedi dove sta il problema? Ma scherzi? Stava insieme a Malfoy, e credo anche che torneranno insieme, insomma hai visto come la guardava no?-

-Come fai ad essere così sicuro che lei tornerà con lui?-

-Beh, le ragazze come lei scelgono sempre i ragazzi con un buon conto in banca… non quelli come noi-

-Si vede che non la conosci, lei non è così-

-Tu invece puoi dire di conoscerla bene eh? Insomma da quando vi parlate? Da tre settimane? Le ragazze come lei non si fanno mai conoscere davvero, potrai pensare di conoscerla ma non è così, perché ci sarà sempre una parte di lei che nessuno conoscerà mai. Fidati di me Freddie, le ragazze come lei è meglio lasciarle perdere-

-Lei non è così, lei e diversa. E io te lo dimostrerò!-

-Attento Freddie, si finisce sempre scottati-

-E’ Hermione a farti paura o l’amore, Georgie?-

-FRED, GEORGE, IN CUCINA, ADESSO!- L’urlo della signora Weasley fu accompagnato dal suono di due smaterializzazioni.

Angolo Aurice:
Salve Gente! Capitolo di passaggio.
Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto Alhiot, ElectraElthanin_Slyterin, Rosabellarossa e bellaculle_32 che hanno recensito, grazie ragazze.
Un bacio GinnyW.

Ps Ci tengo a precisare che in questa dimensione Hermione non conosce il suo vero padre e vive con Leila e il signo McFair a McFair Manor, soltanto Leila è a conoscenza della verità. Quindi viene considerata da tutti una purosangue.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Primo bacio ***



Pov Hermione

Sono passati tre giorni da quando siamo arrivati a Grimmuld Place, qui il tempo scorre molto più velocemente, ne sembra esser passato soltanto uno.

Tutti mi sono riconoscenti per aver salvato Sirius, a volte dimenticano che anche Blaise e Draco erano con me, e vedo anche che fanno fatica ad averci intorno, figurarsi se si fidano.

Ovviamente sono costretti a farlo, Ginny fa paura a molti, anche se non lo ammetterebbero mai.

Sono seduta davanti la porta della mia stanza, quando vedo delle gambe avvicinarsi, alzo la tesa e noto che le gambe hanno anche un proprietario con testa e tutto il resto.

Draco si abbassa e si siede a terra accanto a me.

-Io e Blaie abbiamo giocato a bacchetta, pietra e mantello* per decidere chi sarebbe venuto a parlarti-

-A quanto pare hai perso tu, come mai?-

-Oh beh ogni tanto perdo anche io, so cosa starai pensando : Un ragazzo bello come te non può perder...- Si bloccò sentendo la mia risata.

-Sai cosa intendevo, cosa avete da dirmi di tanto importante da dovervi sfidare?-

-Noi abbiamo l'impressione che tu non sia felice, e ci stavamo chiedendo se … si magari tu non saresti voluta andar via da Malfoy Manor e avresti voluto continuare il tuo piano, magari quella di andare via è stata una mossa avventata e tu avresti trovato un altro modo per salvare Sirius..-

-No, no, no … nulla di tutto questo anzi tu e Blaise siete stati magnifici davvero, non avrei saputo far di meglio, voi non c'entrate nulla-

-Allora è vero che si infelice ….-

Come avevano fatto Blaise e Draco a capire qualcosa che ero riuscita a nascondere perfino alla mia migliore amica? Forse perché con loro non mi preoccupavo di dover indossare un finto sorriso, riuscivo a rimanere me stessa.

-Non è facile vivere tutto questo … vedo che non riescono a fidarsi di me, di noi, anche e tentano di non darlo a vedere, per loro non sono Hermione, la ragazza più brillante di tutte.

Per loro sono e sarò sempre Hermione, la ragazza ricca e viziata, la figlia di un mangiamorte.

Ma lui non è mio padre, io lo so-

Si avvicinò e mi permetté di poggiare la teste sulla sua spalla, anche se in modo molto impacciato, come se volesse consolarmi.

-Senti so cosa si prova … ma io posso … noi, io e Blaisse possiamo, vogliamo starti vicino.

Quindi se c'è qualcosa che non va, qualunque cosa, anche se ti rompi un' unghia, cosa che capita spesso alle ragazza, puoi venire a noi. La porta della nostra stanza è sempre aperta per te.-

 

Alzai lo sguardo incontrando il suo, solo in quel momento mi resi conto di quanto erano vicini i nostri visi.

Lo guardai dritto negli occhi mentre i nostri respiri si confondevano, quegli occhi azzurro cielo, talmente limpidi e belli da togliere il fiato.

I nostri volti erano a pochi centimetri di distanza quando sentimmo un rumore, qualcuno in una delle stanze stava facendo un gran fracasso.

-Dovremmo andare- Mi disse guadandomi intensamente.

-Si, hai ragione- I nostri volti si allontanarono e i nostri respiri tornarono ad essere sparati.

La magia era finita.

Ci alzammo e iniziammo a scendere e scale lui era davanti a me quindi non mi vide fare una faccia delusa.

Improvvisamente inciampai sui miei passi, si volto di scatto e mi prese al volo prima che finissi sopra di lui.

Avevo le braccia intorno al suo collo e lui le sue sulla mia vita, il tempo sembrò fermarsi.

Improvvisamente accadde, ci baciammo, come se il resto non contasse, come se ci fossimo soltanto noi due, come se fossi stata mesi e mesi nel deserto e lui fosse la mia fonte d'acqua.

Ci staccammo dopo un lasso di tempo indefinito e insieme scoppiammo a ridere.

-Adesso dovrei proprio andare ...- Dissi sorridendo.

-Oh si, non c'è problema vai pure- Disse lui lasciandomi, la magia non era ancora finita, era ancora palpabile nell'aria. **

Lo superai per le scale e quando non fui più in vista iniziai a correre, non avevo un meta ben precisa.

Mi bloccai soltanto quando andai a sbattere contro qualcuno, Blaise.

-Blaise siete stati molto carini tu e Draco.. tranquillo sono felice non vedi? Felicissima!- Sprizzavo felicità da tutti i pori.

-Herm sono contento che tu sia felice ma non riesco a capire di cosa tu stia parlando-

-Tu e Draco non avete deciso di parlarmi e vi siete sfidati a bacchetta, pietra e mantello?-

-No ...-

Un sorriso spontaneo mi increspò le labbra già sorridenti, tutto quello che Draco aveva detto, lo pensava lui, tutti quei noi, non intendeva lui e Blaise, era un modo non imbarazzante per parlarmi.

-Niente lascia perdere- Dissi.

 

Pov Fred.

Hai visto come la guardava no?

Mi aveva chiesto George durante la nostra discussione, non ci credevo, non volevo crederci, ma adesso vedevo,e anche bene, il modo in cui la guardava.
Non riuscivo a sentire la loro conversazione, ma il solo fatto che fossero così … intimi mi dava sui nervi.
Qualche secondo dopo erano molto vicini, troppo vicini.
Chiusi piano la porta e iniziai a buttare tutto in aria, come avevo anche solo potuto pensare di poterle piacere?

Un oggetto contro il muro.

Lei non è così


un altro oggetto contro il muro.

Lei è diversa.

 

Ennesimo oggetto lanciato contro il muro.

Io te lo dimostrerò.


Come avei fatto a dimostrare a George che lei era diversa se al momento avevo smesso di crederci anche io?

Angolo Autrice:
* Bacchetta:Forbice
  Pietra:Pietra

  Mantello: Carta

** Volutamente ispirato al film Shadowhunters.

Salve gente :) Ecco qui un altro capitolo, le coe tra Draco e Hermione si fanno interessanti.
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto Rosabellarossa  Alhiot che hanno recensito.
Un bacio GinnyW.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Sesto anno. ***



Le vacanze estive ormai erano terminate e io stavo per iniziare il mio sesto anno.
 Almeno Hogwarts era sempre la stessa, era sempre casa.
In quel momento riuscivo a capire pienamente le parole di Harry, quando diceva che soltanto Hogwarts era la sua casa.
Non ero mai riuscita a capirlo fino in fondo, ma adesso tutto era chiaro.
Hogwarts che nei momenti più bui è sempre lì che ti sostiene, con le sue tante torri, puoi sempre trovare la solitudine o la compagnia, dipende da quello che cerchi.
Solitudine…
Era proprio quella che cercavo io, in quel vagone vuoto fatta ad eccezione per me, dopo aver avuto quella discussione con Fred…
 


Flashback.

Ero comodamente sdraiata sul letto di Ginny, stavo guardando il soffitto e non avevo alcuna voglia di alzarmi.
Io e Draco ci vedevamo  in modo molto discreto, il che significava che era più che altro un segreto, anche se non ci eravamo mai spinti più in la del bacio.
I miei pensieri furono interrotti dal bussare della porta.

-Avanti è aperto.-
Fred Weasley in tutto il suo splendore comparve e si chiuse la porta alle spalle.
-Dobbiamo parlare- Il suo tono era autoritario, come poche volte era stato.

Fred… era da molto tempo che non pensavo a lui.

All’inizio credevo che mi piacesse, ma poi era arrivato Draco e mi ero completamente dimenticata di lui.

Ma ora che lo guardavo, che lo guardavo davvero, potevo ancora capire cosa  mi attraeva di lui.
La bocca sottile ma non troppo, perennemente sollevata a creare un bellissimo sorriso, gli occhi azzurri, come il mare in primavera, i capelli rosso fiamma, pettinati per bene …

-Hermione …. –
-Si! Certo … dommi di cosa vuoi parlarmi?- Per tutte le cavallette, mi ero fatta prendere un po’ troppo.
-Cosa c’è tra te e Malfoy?-
-Non credo che siano affari tuoi Fred-
-Oh, andiamo  non puoi davvero credere che sia interessato a te non come m….-

Ma non seppi mai cosa stava per dire perché  lo bloccai di colpo.

-Perché non dovrebbe essere interessato a me sentiamo? Perché solo la prefetto-perfetto? O perché sono una secchiona? Beh Fred Weasley puoi anche andare al diavolo.-

E con un colpo di bacchetta lo buttai fuori, richiudendo la porta.

Tutta l’ammirazione si era di colpo trasfigurata in rabbia.
Quelle labbra adesso gliele avrei volute strappare a morsi, in quegli occhi avrei voluto infilzargli una forchetta, quei capelli avrei voluto farli diventare davvero una fiamma, con un bel accendino babbano.

Fine Flashback
.


 
Ero così presa dai miei pensieri che non mi accorsi nemmeno che Harry era entrato nello scompartimento seguito a ruota da Ron.
-Possiamo parlarti?- Chiese timidamente il moro.
-Certo, sedetevi pure-

-Sappiamo che tra noi non c’è mai stata molta simpatia, anzi direi che non c’è mai stata simpatia, ma io e Ron siamo qui … per dirti che non ci importa del tuo cognome, o di come ti dipinge la gente.
Abbiamo avuto modo di conoscerti meglio durante questi ultimi mesi, non sei la serpeverde mancata che tutti dicono, secondo me sei una grifondoro mancata, hai il coraggio dei grifoni e l’intelligenza dei corvi, e sono sicuro che se tu fossi stata una rosso-oro ci saremmo conosciuti, conosciuti per davvero, molto prima e saremmo diventati ottimi amici.
  E nonostante sia passato poco tempo da quando abbiamo iniziato a conoscerci, anche non avendo alcuna fiducia in noi  tu hai salvato il mio padrino due volte, ci hai aiutati a combattere contro i mangiamorte in una battaglia che non è la tua.
Perché so esattamente che tu come tutte le altre famiglie purosangue  potreste benissimo lavarvi le mani, nascondervi da qualche parte e tornare quando tutto questo sarà finito, ma tu non lo hai fatto.
 E hai fatto molto altro per noi,  e sono sicuro che sei disposta a fare molto altro.
Come stavo dicendo prima io e Ron siamo qui per dirti che ci fidiamo di te, vogliamo fidarci di te, molti membri dell’ordine sono stati contrari, non lo nascondo, ma io e Ron, lo sentiamo qui- Disse indicandosi il cuore con un dito- lo sentiamo proprio qui di poterci fidare-
Non resiste stetti più, mi fiondai ad abbracciarli ed entrambi arrossirono.

In fin dei conti non erano né Draco né Fred le priorità, ovviamente li avrei portati via da tutto questo ma il solo fatto di avere di nuovo la fiducia di Harry e Ron era diventata la cosa migliore di tutto quel viaggio.
 

Salve Gente! 
Ed eccomi di nuovo qui :) 
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi, ma soprattutto Alhiot, Cass_Pepper e Julia_Weasley per aver recensito, grazie mille.
Alla prossima, un bacio GinnyW.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Alla morte non si sfugge ***


Pov Hermione.

Era dicembre inoltrato e la neve cadeva leggere sulle vie di Hogsmeade quel
sabato mattina.
 Tutto era tranquillo.

Harry aveva iniziato a cercare i primi Horcrux insieme a Silente e i gemelli avevano aperto il loro negozio, che avevamo visitato prima di partire.

Io e Ginny stavamo camminando per bianche vie discutendo del più e del meno, ovvero della mia relazione con Draco.

-Pff, e io credevo che ti saresti fidanzata con Ron, che avrebbe lasciato

Lavanda, o con Fred...forse è perché voglio a tutti i costi essere tua cognata e cerco di appiopparti i miei fratelli-

-Ehh si certo,come no! E chi ci ha mai pensato a Ron, di nuovo, o a Fred ….

In quel modo- Dissi mentre l’immagine di Fred che dava di matto mi appariva davanti agli occhi.

-E poi io e Draco non siamo fidanzati, non ufficialmente almeno- ci tenni a precisare,ma lei mi zittì con una mano mettendosi sull’attenti.

 Tutto ad un tratto capì cosa aveva attirato l’attenzione della mia amica.

-Mangiamorte-  sussurrò Ginny  guardando infondo alla via, notando un uomo vestito interamente di nero.

Il mangiamorte in questione si voltò verso di noi come se ci avesse sentite, come tutti i mangiamorte indossava una maschera che gli ricopriva il viso, e subito scagliò un incantesimo contro di noi.

Dopo vari tentativi riuscimmo a schiantarlo, ma subito dopo ne arrivarono altri poi il buio.

 

***

-Herm… Herm… Sveglia-

Gemetti di dolore .

Ero distesa su qualcosa di duro e non sentivo più le mani, provai a muoverle, ma erano bloccate.

Aprii piano gli occhi,ma tutto ciò che vidi fu un colore scuro.

Marrone.

Provai a sbattere gli occhi un paio di volte e notai che ero distesa su un parquet.

Mi misi a sedere lentamente, rendendomi conto di avere le mani legate, e mi guardai intorno.

Ero dentro la stamberga strillante.

Ginny era proprio accanto a me, anche lei con le mani legate.

Era stata lei a chiamarmi.

-Per Merlino, sei viva!- Esclamò sussurrando.

-Cosa sta succedendo Gin?- Chiesi alla mia migliore amica.

-Mangiamorte, erano troppi, ci hanno catturate, Bellatrix era il loro ….. capo-

La nostra conversazione venne bruscamente interrotta dall’entrata di Bellatrix Lestrange.

-Oh vedo che la bella addormentata si è finalmente svegliata! Bene. FATELO

ENTRARE-

Non riuscii a capire nulla di quello che stava dicendo, vedevo le sue labbra muoversi, ma ero ancora troppo scioccata per comprendere appieno, sentii Ginny irrigidirsi mentre si voltava verso la porta, mi volta anche io e il sangue mi si gelò nelle vene.

Sirius malconcio tenuto da due mangiamorte.

-Che c’è zucchero, non te lo aspettavi?- Disse con finta voce smielosa

Bellatrix.

No, non me lo aspettavo proprio.

Sentii la pressione sui polsi svanire.

-Uccidilo!- Disse lanciandomi una bacchetta.

Scossi la testa e in un attimo Bellatrix mi fu accanto.

-Bene, allora ne subirai le conseguenze- In un attimo prese Ginny per i capelli e sfoderò la bacchetta, pronta a torturarla.

-No! Prendi me!- Dissi  senza neanche pensarci.

-Speravo me lo chiedessi- Due secondi dopo ero stesa sul pavimento con Bellatrix sopra.

-Crucio-  Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo.

Il mio corpo era in fiamme,mille aghi infuocati mi si stavano conficcando in ogni singola parte del corpo facendomi urlare dal dolore, ma purtroppo non ero l’unica ad urlare.

-HERMIONE!!!!- Era Ginny, stava anche piangendo. Non era la prima volta che la vedevo piangere, ma era di sicuro la prima volta che la vedevo così disperata.

-Crucio- Un’altra ondata di dolore mi trafisse, ma questa volta non era come se  aghi infuocati  mi trapassassero, bensì aghi ghiacciati, e fu, se possibile, anche peggio.

-Avada Kedavra- Urlò questa volta, pensai fosse giunta la mia ora, che stessi per morire, subito dopo sentì l’urlo di Ginny.

Sentii il tonfo di qualcosa che cadeva per terra prima di perdere i sensi.

Poco prima di chiudere gli occhi però una frase spuntò sul pavimento.

Alla morte non si sfugge.

Prima di svenire mi vennero in mente un paio di capelli rossi.

 

 

***

Pov Ginny.

Sirius era morto.

L’avada kedavra di Bellatrix lo aveva preso in pieno petto.

Continuai a piangere e gridare, Hermione era svenuta, o almeno sperai che fosse soltanto svenuta.

Mi misi faticosamente in ginocchio.

-Torneremo a riprenderla, per adesso andiamo-

Impugnai la bacchetta che avevano lasciato per terra e mi slegai i polsi.

Expecto patronum- Sussurrai e un bellissimo cavallo fuoriuscì dalla bacchetta

-Harry, stamberga strillante, attacco, mangiamorte, sirius, ora!-  Non riuscii a dire una frase completa, non ne avevo la forza.

Un attimo dopo stavo rincorrendo Bellatrix e i suoi due seguaci.

Stavano per smaterializzarsi quando urlai contro Bellatrix.

-Sectum sempra- Riuscii a colpirla in una spalla, un attimo dopo era sparita, procurandosi di sicuro un’emorragia e una spaccatura.

Mi voltai soddisfatta e iniziai a correre verso il piano di sopra con un unico pensiero in mente.

Hermione.

La raggiunsi in un batter d’occhio e mi inginocchiai accanto a lei.

Mi voltai verso Sirius e  mi tornarono le lacrime agli occhi.

Non piangere Gin.

Avevo visto morire molte persone, e ogni volta era stato un colpo al cuore.

Sei una guerriera,

Era la seconda volta che vedevo Sirius morire, e di nuovo non riuscii a trattenere le lacrime, perché ormai era parte della famiglia.

È quello che fai.

Sentii dei passi veloci e seppi che in quel momento Harry era arrivato.

È quello che sei.

Poi persi i sensi e vidi soltanto il buio.


Angolo autrice:
Salve gente :D
Spero che il capitolo vi piaccia.
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/ricordate/preferite, tutti i lettori silenziosi, Alhiot,IpseDixit, e Cass_Pepper.
Un grazie speciale alla mia beta che ha fatto un lavoro fantastico, grazie mille IpseDixit sei stata magnifica.
X GinnyW.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Alla testa di porco. ***


Pov Hermione.

Mi risvegliai sentendo una leggera pressione alla mano, qualcunp di sicuro me la stava stringendo.
Provai ad aprire gli occhi, ma quelli non vollero ubbidirmi e dopo svariati tentativi ci riuscii.

Mi trovavo in infermeria, Ron era seduto su una sedia tra il mio letto e quello di Ginny e chiacchierava con quest'ultima mentre aveva una mano allacciata alla mia.
 
Provai a muovere la mano indolenzita, ma Ron me la teneva stretta con la sua.
Nel  momento in cui i accorse del movimento si voltò immediatamente.

-Hermione, finalmente ti si svegliata- Disse Ron guardandomi sollevato.
Provai a parlare, ma avevo la gola troppo secca, lui se ne accorse e mi porse un bicchiere d'acqua che bevvi tutto d'un sorso.

-Quanto … quanto ho dormito?- Chiesi guardando i fratelli Weasley.

-Quasi tre giorni, ma madama Chips ha detto che era normale viste le torture subite.- Rispose Ginny.
-Tu invece? Non ti hanno fatto nulla vero?- Chiesi allarmata alla mia migliore amica, ma quest'ultima scosse la testa.
-Madama Chips ha chiamato il mio : un crollo nervoso, così sono stata chiusa qui dentro anche io, ma sto meglio...-

Dopo essermi sincerata con lo sguardo che non avesse nulla che non andava  mi voltai verso Ron che mi teneva ancora la mano, non che mi desse fastidio.

-Harry?- Sapevo bene che non aveva preso bene la morte di Sirius.
 
-Mi ha detto di dirti che si scusa con te per non essere qui, ma.. sai, dopo quello che è successo a Sirius non è più lo stesso. Passa tutto il suo tempo a letto e non scende nemmeno per i pasti.
Ti ringrazia per tutto quello che hai fatto e ti ringrazio anche io! Ginny ci ha raccontato cos'è successo proprio ieri e.. oh è arrivata questa per te- Disse Ron porgendomi una lettera.

Povero Harry, sapevo cosa aveva passato quando era morto Sirius nella nostra dimensione e adesso starà passando lo stesso orribile momento. Almeno qui non lo aveva visto morire senza poter fare nulla.

Presi la lettera che Ron mi porgeva e, dopo aver slegato le nostre mani ancora unite, la

osservai: era di carta molto spessa e color avorio, sul davanti c'era scritto soltanto il mio nome.

Hermione Granger.

 
Granger non McFair. Questa fu la prima cosa che attirò la mia attenzione.

 Sul  retro invece c'era lo stemma dei McFair in ceralacca.

Cara Hermione,
So che non ti aspettavi nessuna lettera ma avevo bisogno di sentirti.
Non importa quello che dice Phineas, per me non sei una traditrice, ma una piccola guerriera coraggiosa che non si è fatta intimorire da niente e nessuno, e sono orgogliosa di te per questo.
Si orgogliosa perchè tu sei stata capace di ribellarti ad un padre che non è il tuo, so già che lo sai, per un destino che non è il tuo, per una vita che non vuoi diventi tua mentre io non ci sono riuscita.
In realtà non ci ho nemmeno mai provato a causa della paura, paura che provo ancora adesso che ti scrivo nascosta nel bagno, sperando di non venire scoperta.
Vorrei incontrarti Hermione, al più presto possibile, vorrei raccontarti la tua storia, e se lo vorrai anche la mia.
 Spero che tu stia bene.

                                                                                                                                                                                  Sinceramente, Mamma.

 Risposi velocemente alla lettera,ma essendo sprovvista di carta dovetti scrivere su un pezzetto che strappai dalla busta appena arrivatami.


Testa di porco. Tra tre giorni. 11:00 


-Puoi spedirla per favore Ron?- Chiesi gentilmente e due secondi dopo era già diretto alla guferia. 

***
Quando aprii la porta della Testa di Porco notai che Leila era già arrivata.
La raggiunsi e mi ci sedetti proprio difronte.

-Hermione, sono contenta che tu sia venuta- Disse, sorridendomi dolcemente.

-Bene, ti ho chiesto di venire perchè vorrei spiegarti, farti capire- Non parlai, ma le feci comunque intuire che la stavo ascoltando.

- Quando nasce un bambino purosangue, il padre stipula un contratto matrimoniale così da non infettare la discendenza. Il padre perchè solo lui può stipulare un contratto, altrimenti il ragazzo dovrà trovare la ragazza autonomamente alla giusta età.
Quando avevo quindici anni, mentre curiosavo nello studio di mio padre, scoprii, per caso, che aveva stipulato un contratto che mi legava alla casata dei McFair, più precisamente al primo figlio maschio Phineas, così da non sporcare la linea di sangue.
Avrei voluto urlare. Urlare contro i miei genitori. Contro mio padre, che aveva stipulato quel contratto, e contro mia madre che non aveva fatto nulla per fermarlo, ma purtroppo non ero abbastanza coraggiosa. 
L'unica cosa che riuscii a fare fu fuggire nella Londra babbana per qualche ora.
Quella fu in assoluto la giornata più brutta di tutta la mia vita, ma anche la più bella.
Quel giorno conobbi, per caso, tuo padre e ne rimasi subito affascinata.

Gli dissi che andavo in un collegio e che tornavo a casa soltanto per le vacanze, così da evitare domande a cui non avrei saputo rispondere.
Mi chiese di vederci ancora e accettai, così continuammo a vederci e a sentirci all'insaputa di tutti.
Avevo una doppia vita ed ero innamorata di un babbano, ma sapevo che non sarebbe durata a lungo.
Quando compii diciassette anni mio padre ebbe la ''brillante'' idea di farmi una sorpresa invitando i McFair a casa nostra per farmi avere la proposta di matrimonio da Phineas, ma la vera sorpresa me la fece mia madre quel giorno.
Aveva scoperto che mi vedevo con un babbano e iniziò a minacciarmi, ma non servì a nulla.
Riuscì a farmi accettare la proposta soltanto dopo aver minacciato di torturare lui davanti ai miei occhi per poi ucciderlo, così decisi che sarebbe stato meglio averlo lontano da me vivo piuttosto che vicino a me morto.
Due settimane dopo sposai Phineas McFair, ma ero già incinta di te così finsi che fosse figlio suo e non dissi mai a nessuno la verità. Volevo soltanto proteggere tuo padre, quello vero.
Eravamo due ragazzini ed eravamo innamorati, ma non potevo permettere che gli succedesse qualcosa a causa mia.-

Aveva fatto tutto per amore.
 
Questo però non era l'unico pensiero che mi aleggiava per la mente.

-Tutti i bambini purosangue hanno un contratto matrimoniale stipulato?- Chiesi
mentre il cuore mi saliva in gola.
-Si, a meno che il padre del bambino in questione sia venuto a mancare, ma cosa c'entra...- Non la lasciai finire che le feci subito un'altra domanda.

-Quindi anche i Malfoy hanno stipulato un contratto per il figlio-
-Si ….-
-E Lui … Draco ne è a conoscenza?-
-Genericamente si informano prima i ragazzi e poi le ragazze, almeno ufficialmente, ma di solito lo sanno già prima di diventare maggiorenni-
-Chi?-
-Hermione non vedo come possa essere ...-
-Chi? Per favore ho bisogno di saperlo- Dissi con le lacrime agli occhi.
Ripensai a tutti i bei momenti passati insieme durante quest'ultimo anno al contempo un macigno sul cuore rendeva tutto insopportabile.


Missing moments

 Sorrisi timidi e sguardi rubati aleggiavano per la stanza. Quando all'ennesimo sguardo incontrai due occhi ghiaccio, diventai rossa d'imbarazzo e abbassai subito lo sguardo.


Continuai a guardare la neve cadere ignorando la sua presenza accanto a me.
-E' bellissima, la neve- Dissi dopo un po' cercando di rompere il silenzio.
-Tu sei bellissima-



-Blaise, credo di essermi preso una cotta per una ragazza-
-Uh uh, Draco Malfoy si è finalmente invaghito di una donzella.. e dimmi, lei com'è?- Chiese Blaise.
-E' speciale- Rispose Draco guardandomi.

 

Continuai a toccarmi le labbra, la magia era ancora palpabile nell'aria.



-Credo... di essermi innamorato di te, è possibile?-
-Io... io non so che cosa dire-
-Non dire nulla, baciami e basta-



 
-Astoria Greegrass-

 

Angolo Autrice:
Salve a tutti gente :D 
Scusate il ritardo...
Ci tengo come sempre a ringraziare tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite/ricordate/preferite, i lettori silenziesi, mary000, Alhiot, bellaculle_32, Flicka_chan e IpseDixit ma soprattutto un grazie particolare alla mia fantastica beta IpseDixit, Grazie mille :D
X GinnyW.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** La Guerra pt.1 ***


Matrimonio Bill e Fleur.

 

-...Arrivano, arrivano- La pallina di luce scomparve, sostituita dal panico,dalle urla e dal caos.

Diversi mangiamorte si smaterializzarono nel tendone mentre la gente fuggiva o combatteva.

Sentii distrattamente Harry che urlava il nome di Ginny, ma fui distratta da Blaise che mi veniva incontro.

-Abbi cura di te Hermione, ricordati che ti voglio bene, sarò qui ad aspettarti. Adesso va'-

Non ebbi nemmeno il tempo di abbracciarlo, di pensare, di salutare i Weasley, di salutare Fred e di dirgli quanto lo amavo.

Sentii due mani che presero le mie ( o prendere le mie) e istintivamente le strinsi. Sapevo che si trattava di Harry e Ron. Due secondi dopo ci smaterializzammo.

 

-Dove siamo?- Chiese Ron.

-Tottenham Court Road. Cammina e basta, dobbiamo trovare un posto dove vi possiate cambiare- Risposi cercando di mantenere la calma.

Eravamo tutti e tre nervosi.

Dopo essersi cambiati ci dirigemmo verso un bar aperto ventiquattrore su ventiquattro.

 

-Dove andremo?- chiese Harry dopo aver ordinato.

-Grimmauld Place.- Dissi decisa.

-Ma Piton? Lui è un mangiamorte, proprio come Malfoy. Potrebbe aver detto a Voldemort dove si trova il quartier generale-

-Lo so Harry, ma non abbiamo altre alternative. Ci smaterializzeremo direttamente all'interno, sei tu il proprietario, e da li decideremo cosa fare-

Dlin Dlin.

Qualcun altro era entrato nel locale, due uomini. Sapevo bene chi fossero: mangiamorte.

-Giù.- Gridai a Harry e Ron e loro ubbidirono, subito dopo iniziammo a lanciare incantesimi contro i due.

 

***

Grimmauld Place era proprio come la ricordavo. Kreacer ci aveva ''accolti'' con il suo solito farfugliare e dopo aver cenato alla bella e meglio eravamo andati a dormire, non prima di essermi cambiata, esausti.

Dopo aver appurato che sia Harry che Ron dormivano mi lasciai avvolgere da un pianto liberatore.

Piansi tanto. Piansi silenziosamente.

Piansi per Draco, il primo tra i miei tanti problemi.

 

Tornai sconvolta al castello.

Draco aveva una promessa sposa.

Non me ne aveva mai parlato, eppure io mi ero fidata di lui,mi ero fidata delle sue belle parole, dei sui baci, delle sue carezze.

Mi chiusi nella stanza delle necessità poiché la stanza che avevo nel dormitorio dei corvonero non era la mia, non la sentivo mia, ma ci trovai già qualcun altro.

-Blaise, Draco- Mi avvicinai al mio migliore amico e lo guardai dritto negli occhi.

-Lasciaci da soli, Blaise, per favore- Dopo essere rimasti soli mi voltai verso Draco.

-Quando avevi intenzione di dirmelo?- Lui mi guardò stranito.

-Dirti cosa?-

-Che tu sei legato legalmente ad Astoria Greegrass- Dissi calma, apatica.

Vidi l'esatto momento in cui i suoi occhi sgranarono, le pupille si dilatarono e le labbra si schiusero leggermente, mentre la consapevolezza si faceva strada sul suo viso.

-Hermione ti prego lasciami sp...-

-Cosa? Spiegare? Spiegare il perchè delle tue bugie? Non solo a me, ma anche al tuo migliore amico! Come riesci a guardarti allo specchio la mattina sapendo di star mentendo a tutte le persone che … che ti amano. Spiegati- Buffo il fatto che gli avessi detto di amarlo poco prima di lasciarlo.

-Hermione...- Provò ad avvicinarsi, ma lo respinsi.

-Draco-

-Hermione...- Continuava a ripeterlo, come se non fosse abbastanza doloroso averlo davanti e non poterlo toccare, baciare, sapendo che di li a poco gli avrei voltato le spalle.

-Mi hai mentito-

-Lo so... mi dispiace tanto- Sembrava così sincero, ma non potevo perdonarlo, non fino a quando non avessi saputo tutta la verità-

-Vattene via-

-Hermione ti prego...-

-Ho detto va' via. Ora. Altrimenti dimmi che hai intenzione di non sposarla, di cancellare tutto. Dimmi che mi ami e che non vuoi nessun'altra al tuofianco, che strapperai quel contratto matrimoniale. Dimmi che non era tutto una grande, gigantesca bugia- Le lacrime avevano iniziato a scendere copiose bagnandomi il viso.

-Io non...-

La discussione si era chiusa lì, con me in lacrime e lui immobile a guardarmi. Blaise ci aveva trovati così, ma io non avevo avuto il coraggio di rompere il suo cuore come Draco aveva fatto con il mio.

 

Piansi per Blaise, il mio migliore amico, che anche se era lontano riusciva a trasmettermi tutto il suo affetto.

 

-Toc, Toc- Disse Blaise davanti alla porta aperta della mia stanza alla Tana.

-Entra, stavo solo..-

-Decidendo cosa portare per il viaggio che tu, Harry e Ron dovrete intraprendere, dico bene?-

-Blaise io...-

-Shhh, non devi darmi alcuna spiegazione, promettimi soltanto che starai attenta -

-Te lo prometto-

 

 

Piansi per Ginny, la mia migliore amica, perchè avrebbe dovuto rivivere tutto questo.

La piccola, dolce Ginny, la grintosa soldatessa Ginny. L'unica che riuscisse a farmi ragionare quando ero in crisi, l'unica ragazza in un gruppo fatto di soli ragazzi.

 

-Sei la mia migliore amica Herm, l'unica sorella che abbia mai avuto in una

casa piena di ragazzi, sei importante per me, capito?-

-Ti voglio bene Ginny-

- Anche io Herm, anche io-

 

Piansi per i Weasley, perchè anche qui erano riusciti a diventare la miafamiglia, e volevo loro un mondo di bene.

 

-Sarai sempre la benvenuta qui alla Tana Hermione cara-

 

Piansi per Harry e Ron, perchè nonostante tutto sapevo che non erano loro, e mi mancavano da morire.

 

Piansi per Leila e per la sfortuna di esser nata in quella famiglia, almeno io ero stata fortunata.

 

E infine piansi per Fred, se gli fosse accaduto qualcosa non me lo sarei mai potuto perdonare, e anche perchè lo amavo. Era stato proprio lui a farmi riprendere dalla storia con Draco.

 

Ero andata ad Hogsmeade di nascosto, da lì mi ero smaterializzata ai Tiri Vispi.

-Hermione cosa ci fai qui? Non dovresti essere ad Hogwarts?- Anche con la vista appannata dalle lacrime riuscivo a vedere il suo volto sorpreso.

-Io … io non ce la facevo a rimanere lì.. non sapevo dove andare. Non trovavo Ginny e...-

- Ehi, ma tu stai piangendo..Shhh vieni qui- A quel punto mi aveva cullato tra le sue braccia fino a quando non mi ero ripresa.

 

 

Ci eravamo tenuti in contatto tramite lettere, tantissime lettere.

Pian piano avevo imparato a conoscerlo, conoscerlo per davvero. Non era soltanto il re dei burloni per me, come io non ero soltanto la strega più brillante del secolo, o la migliore amica dei suoi fratellini.

Era Fred, solo Fred.

E io ero Hermione, solo Hermione.

 

Ti va di parlare?

Fred.

Si. Dove ci vediamo?

Herm.

 

Tre manici di scopa tra dieci minuti.

                                          Fred.

Non mancherò.

Herm.

 

-Ho voglia di baciarti- Disse Fred di punto in bianco.

-Come, prego?-

-Mi piacciono le tue labbra-

-Uhm … Forte. Anche le tue sono abbastanza … carine-

-Mi baci anche tu?-

-Sei pazzo? Davanti a tutti?-

-Bhe prima abbiamo fatto di peggio-

-E cioè?-

-Abbiamo fatto l’amore con gli occhi, non te ne sei accorta?-

 

Mi ero presa una cotta per lui, mi aveva fatta innamorare dei suoi particolari, tipo il contrarre leggermente le labbra ogni volta che qualcosa non andava come voleva lui o il ticchettare le dita su qualsiasi superficie quando era impaziente.

Piansi tutte le mie lacrime e mi addormentai sfinita.



Angolo Autrice:
Salve Gente :D 
La storia sta per finire, ormai manca davvero poco e tanti misteri stanno per essere svelati. Tipo: Di chi era quel ciondolo, quando sono arrivati in questa dimansione? Come e perchè ci sono arrivati? Nell'altra dimensione cosa sta succedendo? Continuate a leggere e lo scoprirete :D
Ringrazio tutti coloro che hanno inserito questa storia tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi, Flicka_Chan,Herm_ione e Krucci, ma soprattutto la mia fantastica beta IpseDixit che sta facendo un lavoro fantastico, grazie mille.
X GinnyW.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** La Guerra pt.2 ***


Questa volta Ron non ci aveva abbandonati, eravamo rimasti uniti e avevamo distrutto il medaglione di Salazar.
In quel momento eravamo in tenda, ascoltavamo la radiolina di Ron mentre pianificavamo la prossima mossa. 
-Non sappiamo dove si sia il prossimo Hocrux, non sappiamo nemmeno cos'è...Quanti hai detto che ne mancano Hermione?- Mi chiese Harry.
-Non ne sono sicura, ma dai calcoli che ho fatto dovrebbero essere quattro-

… -Cari ascoltatori, vi invito a unirvi a noi nell'osservare un minuto di
silenzio in memoria di: Ted Tonks, Bathilda Bath e molti babbani assassinati
dai mangiamorte- Era la voce di Lee Jordan a parlare.


Rimanemmo un minuto in silenzio, un po' per assimilare la notizia, un po' per rispetto verso i caduti. Ovviamente sapevo quali erano i prossimi Horcrux, e anche dove si trovavano, ma sarebbe risultato sospetto parlarne con assoluta consapevolezza.

-Grazie, e ora ho il piacere di presentarvi il nostro nuovo collaboratore: Rodente-
 -Dovremmo andare ad Hogwarts, prima o poi-

-Rodente?-

Il mio cuore, al suono della sua voce, mancò un battito.
 Lui stava bene.
Ci bloccammo tutti un momento al suono della sua voce.

-Fred.. o è George?- Chiese Harry.
-Fred, ne sono sicura- Dissi senza pensare.

-Niente 'Rodente' , non se ne parla, ti avevo detto che volevo chiamarmi Mordente-
-Oh, d'accordo, allora. Mordente, puoi dirci il tuo punto di vista sulle varie storie che circolano sul mangiamorte capo?-
-Ovviamente come tutti saprete, a meno che non vi rifugiate in fondo allo stagno di un giardino, la strategia di Voi-sapete-chi di restare nell'ombra sta diffondendo un piacevole clima di panico. Badate, se tutti i presunti avvistamenti fossero autentici, dovrebbero esserci almeno diciannove Voi-Sapete-chi. Quindi, gente, cerchiamo di darci una calmata. Va già abbastanza male senza che ci inventiamo le cose. Per esempio questa nuova idea che Voi-sapete-chi sia in grado di uccidere solo con lo sguardo. Quello è il basilisco, gentile pubblico. Una semplice prova: se la cosa che vi sta puntando ha le gambe, potete guardarla tranquillamente negli occhi. Ovviamente se è davvero Voi-sapete-chi è comunque molto probabile che sia l'ultima cosa che farete-


Per la prima volta in settimane e settimane, Harry rideva: sentì il peso della
tensione scivolargli addosso.

-Grazie infinite per queste sagge parole, Mordente. Gentili ascoltatori, con questo siamo giunti alla fine di un'altra puntata di Rodio Potter..-
-Aspetta un momento! Ho qualcos'altro da dire. Destinato ad una persona che in questo momento è lontana da me-
-Prego Mordente-
-Spero che tu lo stia sentendo, spero che tu stia bene. Sapevo che saresti partita, ma non immaginavo che aspettarti sarebbe stato così doloroso. Non poter avere tue notizie mi fa piangere il cuore... Sappi che tutti i Rossi stanno bene,i due che hai portato pure, ormai mamma si è affezionata anche a loro, io cerco di sopravvivere. Mi manchi tanto-


Rimase un momento in silenzio prima che due semplici parole mettessero fine alla puntata del giorno. Quelle due semplici paroline che non avevo mai avuto il coraggio di pronunciare.
-Ti amo-

Cercai in tutti i modi di non piangere, consolandomi con il fatto che tutti stavano bene, così ricominciai a parlare di strategie.
-Tornando al nostro discorso, No sarebbe troppo pericoloso al momento Ron..-
-No Herm, Ron ha ragione, Hogwats è stata l'unica casa di Vol...-
-HARRY NO!-
-..Demort-
-Il suo nome è un tabù- Disse Ron mentre il crac di una smaterializzazione riecheggiava nelle nostre orecchie.
-Venite fuori con le mani in alto! Sappiamo che siete lì dentro! Avete sei bacchette puntate contro e non ci importa chi colpiamo!- Disse una voce stridula.

***

Dolore.
Sentivo soltanto dolore.

Eravamo arrivati a villa Malfoy da un bel po' di tempo, non sapevo precisamente da quanto.
Ricordo soltanto che nel momento i cui eravamo arrivati, Bellatrix aveva mandato Harry e Ron nelle celle sotterranee, poi si era concentrata su di me.
Aveva iniziato a lanciarmi contro maledizioni su maledizioni, Crucio seguiti da altri Crucio, senza che io potessi riprendere fiato.
Sentii un urlo in lontananza, forse ero stata io ad emetterlo, eppure sembrava soltanto un eco lontano, si lontano, proprio come quando Fred mi aveva detto di amarmi via radio.
Era passato così poco tempo eppure così tanto.

Sentì un altro urlo, ma questa volta seppi di essere stata io a causa di un ondata di dolore ancora più forte.
Ero fuoco, il mio corpo era in fiamme, persino le code vocali a causa delle urla, eppure non si fermava, era musica per le sue orecchie.

Poi tutto ad un tratto il dolore era sparito, e altre urla si erano sparse per la stanza, questa volta non le mie.
Sentii qualcuno prendermi in braccio e vidi una testa rossa, che sapevo essere Ron, subito dopo il buio.Mi risvegliai dopo un lasso di tempo indefinito e mi guardai intorno. Non ero più a villa Malfoy, mami trovavo in una camera da letto piuttosto spaziosa, doveva essere villa Conchiglia. Fuori dalla stanza si sentivano delle voci che discutevano tra loro animatamente.
- Cosa vuol dire che non posso vederla? Ma siete tutti impazziti?-
-Fred non credo sia il caso...-
-Lasciami passare Bill!-
-Lascialo pasciare tescioro-

La porta si aprì e una testa rossa fece la sua comparsa.
Provai a sollevarmi, ma una scarica di dolore mi attraversò la spina dorsale facendomi ricadere sul letto.
-Ehi, ehi, ehi! Vacci piano, dove credi di andare!- Disse avvicinandosi velocemente al mio letto.
-E' successo davvero? Nella nostra dimensione intendo..  o questa era la prima volta che qualcuno ti scagliava contro un crucio?- Chiese, sedendosi nel mio
letto.
-Terza...- Non seppi dire altro, avevo la bocca troppo impastata e inoltre ogni movimento significava dolore.
-Poi ne riparleremo meglio... per ora rimettiti in forze, io sono qui e non ho intenzione di muovermi. Non sai quanta paura ho avuto quando ti ho vista priva di sensi tra le braccia di Ron, eri piena di sangue, e per poco non sono morto di paura …. Non farlo mai più intesi? - Continuava a parlare anche se io non rispondevo, e mi stringeva forte la mano temendo che se l'avesse lasciata sarei scomparsa o fuggita o non so cos'altro, e io lo lasciavo parlare,
sfogarsi, fino a quando non mi addormentai di nuovo.Finalmente dopo svariati giorni mi ero rimessa completamente in sesto, mi erano venuti a trovare spesso Blaise,Draco e tutti i Weasley.

-Come fai a sapere che il prossimo Horcrux è  nella camera blindata di
Bellatrix?-
- Era entrata in panico quando ci ha visti con la spada. L'avete sentito anche voi Unci Unci quando ha detto che ce n'è una uguale nella camera blindata di Bellatrix Lestrange quindi è un po' ovvio-
-Io sono d'accordo con lei Harry, dovremmo andarci- -Va bene, partiremo all'alba, preparatevi-

Mi ritrovai da sola in camera ''mia'' davanti un foglio di pergamena, per scrivere un arrivederci a Fred, per dirgli quanto mi dispiaceva lasciarlo di nuovo, per chiedergli di perdonarmi.
Continuai a guardare quella pergamena cercando di trovare le parole giuste, ma non riuscivo a trovarle, proprio non ci riuscivo.
Così l'unica cosa che riuscii a scrivere fu un misero mi dispiace ma devo andare. Scritto su una pergamena bagnata di lacrime, dopo di ciò organizzai la mia borsetta di perline, preparandomi per la partenza.


***

-PRESA!- Urlò Harry, dopo di che uscimmo da quella camera blindata che ormai traboccava d'oro duplicato.
-Al ladro! Al ladro!- Urlò Unci Unci scappando con la spada che, come previsto, ci aveva traditi facendo arrivare auror misti a mangiamorte.
-Cosa facciamo?- urlò Ron
-Relascio! Da questa parte! - Gridai cercando di farmi sentire, mentre liberavo il drago cieco.
-Herm.. cosa stai..- Ma Harry non ebbe il tempo di finire la frasepoiché io avevo scavalcato il muretto ed ero saltata addosso al drago con il rischio di finire nel vuoto.
Loro poco dopo fecero lo stesso.
 Il drago, non appena si rese conto di essere libero, iniziò a volare  rompendo il tetto.
-Defendio!- Urlò Harry cercando di aiutarlo, poco dopo stavamo volando sopra Diagon Alley.

***

Volammo per molto, fino a quando non lasciammo la presa sul drago e precipitammo in una distesa d'acqua.
Il salto era più alto di quanto mi aspettavo: urtai violentemente l'acqua, affondando come una pietra in un mondo gelido.
Nuotammo fino alla riva, finché non cademmo ansimanti e sfiniti sulla spiaggia

Vidi Harry alzarsi e scagliare i soliti incantesimi di protezione, dopo di ciò si voltò verso di noi.
-Dobbiamo andare ad Hogwarts, è lì che si trova un Horcrux, ne sono sicuro-
-Cos'è?- chiese Ron
-Non lo so, ma c'entra corvonero, non so dirvi altro-
-Bene, domani andremo ad Hogwarts. Adesso riposiamoci un po', tenete dei vestiti asciutti, poi monteremo la tenda.-



Angolo Autrice:
Salve gente! 
Mi scuso per il ritardo e spero che questo capitolo vi piaccia :D
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/peferite/ricordate, i lettori silenziosi, Alhiot, Herm_ione, Krucci e JayDS che hanno recensito ma soprattutto IpseDixit per aver coretto i mei capitoli, Grazie mille.
X GinnyW.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** The end? ***


Pov Hermione

 

-Neville.. cosa … come?- Harry era a dir poco sbalordito, non solo perchè Neville era lì, davanti a noi, ma anche perchè era davvero malridotto.

Mi fiondai ad abbracciarlo, seguita a ruota da Ron, mentre Harry continuava a guardarlo, allucinato.

-Neville cosa ti è successo?-  Chiese Harry.

-Sapete dei Carrow? Sono a capo della disciplina, fratello e sorella. Amano le punizioni i Carrow- Rispose Neville iniziando a camminare, lentamente, dentro il passaggio segreto.

-Come la Umbridge?- Chiese Ron allora.

-Al confronto la Umbridge era un agnellino. Volevano che impartissimo la maledizione Cruciatus sugli studenti in punizione, mi sono rifiutato.. Voi piuttosto? Hanno detto che eri in fuga, Harry, ma non ci abbiamo mai creduto, sapevamo che stavate organizzando qualcosa, e questa ne è la prova-Disse Neville, subito dopo aprì una porta e ci ritrovammo in una stanza piena di studenti, la Stanza delle Necessità.

 

-HARRY POTTER- Urlò qualcuno

-Ron-

-Hermione- urlò qualcun altro.

 

Riconobbi molti volti, altri no.

Lui non c'era.

Abbassai lo sguardo delusa.

 

 

-Volete sedervi? Sembrate stanchi- Ci chiese Seamus, ma Harry declinò l'offerta con un '' dobbiamo muoverci''

-Bene, qual è il piano?- Chiese Neville.

-Piano?- Ribattè Harry stranito.

-Bene allora improvvisiamo, è il mio piano preferito!- Esclamò entusiasta Neville.

Tutto ad un tratto il passaggio si spalancò lasciando passare Luna,Blaise, Draco,Ginny,Fred,George e Lee Jordan, e questo mandò Harry su tutte le furie,

a me invece quella vista fece esplodere il cuore d'emozioni.

 

Felicità,preoccupazione, amore.

 

 

-Perchè diavolo sono tutti qui?- Chiese Harry spazientito ma  nessuno pote rispondere alla sua domanda, poiché io lo zittii dandogli un colpetto sul braccio.

-Ci faremo aiutare, perchè no? Basta non dire loro che è un Horcrux- Sussurrai e lui, anche se riluttante, annuì.

Cominciò a spiegare a tutti cosa dovevano cercare, ma io non ascoltai una parola, il mondo non esisteva più, la guerra mi sembrava lontana anni luce,

vedevo solo lui.

Lui che avevo salutato soltanto con un inutile pezzo di carta, lui a cui non avevo mai avuto il coraggio di dire ti amo, le paroline magiche che ti incasinano la vita.

 

Paura, ecco cosa mi bloccava dal dirgliele.

Di cosa, starete pensando, beh di tutto.

Lui che ha conquistato così tante ragazze, mentre io invece, beh, non piacevo molto alla gente.

Insomma, sono solo Hermione Ganger, ragazza che tutti conoscono soltanto per la guerra.

Mi ammirano, certo, ammirano il mio coraggio, la mia intelligenza, niente di più.

 

Lui, invece, ha tantissime ragazze ai piedi, è pur sempre Fred Weasley, ragazze molto più belle di me, molto più molto di me.

Così, a volte, mi ritrovavo a pensare: e se fosse solo una cotta passeggera la sua? E se mi stesse prendendo in giro? E se … e se... continuavo a chiedermi.

Mai una sicurezza io, fin da quando sono arrivata ad Hogwarts per la prima volta.

Ho imparato le lezioni prima del tempo, non mi sentivo abbastanza, come se avessi rubato quel posto, come se non me lo meritassi.

Dopo erano arrivate le insicurezze con i ragazzi, avevo una cotta per Ron, ma lui non mi considerava ancora una ragazza, non ero abbastanza nemmeno lì.

La paura di essere in ritardo, la paura di non essere abbastanza, la paura di non piacere alla gente, la paura di sbagliare, la paura di vivere, la paura di

morire, di far morire qualcuno che mi stava a cuore.

Io,i mostri non li avevo sotto il letto, li avevo infondo agli occhi, ma nessuno li notava.

E questa insopportabile paura che non ne voleva sapere di andar via, continuava a venire, non spariva, e non mi faceva respirare, rendeva tutto

difficile.

 

Poi lui, come un principe azzurro in sella al suo cavallo bianco, anche se aveva i capelli rossi e una scopa al posto del cavallo,era arrivato, e la paura era andata via per un po', si era presa una vacanza.

Ma poi era tornata più forte di prima che, come un'ombra, mi seguiva ovunque andassi.

 

Qualcuno mi distrasse dai miei pensieri, era Harry.

-Dobbiamo andare- Guardai ancora Fred prima di andar via da lì, uno sguardo carico di significato, poi iniziai a correre verso l'uscita insieme ad Harry e Ron.

 

 

***

Ci eravamo divisi, Harry era andato a cercare il diadema mentre io e Ron avevamo distrutto la coppa di tassorosso, andava tutto secondo i piani, peccato

avessi un macigno sullo stomaco.

 

Paura.

 

Cavolo, non ne voleva proprio sapere di andar via.

-Eccolo qui... ehi è sparito- Dissi puntando il dito sulla mappa del malandrino.

-Deve essere nella stanza delle necessita, non compare sulla mappa- Suggerì Ron prima di iniziare a correre verso il settimo piano, seguito a ruota da me.

 

La gente combatteva e io mi ricordai di un piccolo particolare, che prima avevo completamente eliminato dalla mia memoria, corsi più velocemente con un

unico pensiero nella testa.

 

Fred.

 

 

 

Flashback

 

Si sentì uno scoppio e mi aggrappai con tutte le mie forze al mio migliore amico, Harry.

L'aria intorno a noi era esplosa, un muro era crollato, Fred era proprio sotto quel muro prima che crollasse, Percy si era messo in mezzo ed era riuscito a

salvarlo. Un po' strano vero?

Mi guardai intorno e dei capelli color platino attirarono la mia attenzione.

 

Possibile che Lucius Malfoy avesse salvato i due Weasley, perchè Percy sarebbe morto insieme a Fred se Malfoy non fosse intervenuto.

Come? Beh non lo avrei mai saputo.

Perchè? Non avrei saputo nemmeno questo.

Mi asciugai una lacrima che era sfuggita al mio controllo e mimai un grazie con le labbra.

Me ne ero accorta soltanto io, nessuno a parte me lo aveva visto, tutti credevano che fosse stato Percy a salvare il fratello. 

Il mese dopo ci furono i processi contro i mangiamorte, Malfoy era tra questi.

Nessuno andò a testimoniare a suo favore, sembrava spacciato, la moglie già piangeva.

 

Mi presentai davanti al Wizengamot, lasciando tutti sbalorditi e dopo, aver parlato con il Ministro della Magia, Lucius Malfoy venne assolto da tutte le accuse. Nessuno seppe mai cosa dissi, nessuno seppe mai perchè andai a testimoniare a suo favore, nessuno seppe mai come avesse fatto Malfoy a essere assolto dalle accuse e a non finire ad Azkaban. Io avevo semplicemente detto la verità.

 

Fine Flashback

 

 

Corsi, corsi più velocemente di quanto avessi mai fatto in vita mia.

Perchè stavolta, lo sapevo, stavolta non ci sarebbe stato Lucius Malfoy a salvare la situazione, nessuno avrebbe salvato Fred.

 

Proprio in quel momento Harry uscì dalla Stanza delle Necessità e si sentì, appunto, uno scoppio.

Non pensai a me quando lo feci, in realtà non pensai proprio a niente.

Mi buttai sopra Fred, lo scansai con tutta la forza che avevo in corpo e finii sotto le macerie al posto suo.

E' salvo! Pensai, e fu il mio ultimo pensiero. E' salvo, e non pensai più a niente.

La mia ultima parola? No, non è stata ti amo, sarebbe stato scontato non trovate? Non so come ma mi è uscito un '' non ho più paura'' poi il buio, o

meglio la luce mi avvolse, non me, ma il mio corpo, ormai senza vita.

Ed è strano il fatto che tutto questo, beh era iniziato con un patto, fatto con Silente, eppure non me ne sono mai pentita.



Angolo Autrice:
Salve gente! :D 
La storia è quasi finita, non traete subito conclusioni!
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi, Herm_ione, IpseDixit, Kendra00, Alhiot, Clara125 per aver recensito ma un grazie speciale va alla mia fantastica beta IpseDixit.
Grazie mille,
X GinnyW.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Ricordi ***


Hermione non vedeva più nulla di reale, fluttuava nella sua mente, nei suoi ricordi.

Si trovavano a Grimmauld Place, Hermione era molto confusa.

Aveva notato che da un po’ di tempo provava un’inspiegabile attrazione verso il gemello Weasley, in tutto questo Draco l’aveva baciata, e lei stranamente non si era tirata indietro.

Non riusciva ancora a spiegarsi il motivo così decise di parlarne con l’unico amico, non di parte (Ginny), che aveva.

Blaise.

-Blaise sono così confusa non so cosa fare .. –Disse Hermione stringendosi al ragazzo.

-Facciamo mente locale , quando ti sei accorta che il rosso ti piaceva?- Chiese il ragazzo stringendola a sua volta

-Quinto anno- rispose sospirando.

-Quinto cosa? -

-Draco è misterioso e attraente mentre Fred è divertente e bellissimo- disse ignorandolo bellamente.

-Beh Hermione cara devi scegliere e anche in fretta direi, altrimenti potresti perderli entrambi-

-Hai ragione B. –

-Ovvio io ho sempre ragione- Disse facendo ridere la ragazza.



Hermione  dopo aver parlato con Leila ed aver discusso con Draco, finalmente si decise a parlare con Blaise.

Non fu per niente facile dirgli il tutto senza che il moro desse di matto, anche perché Draco non solo aveva tradito lei ma anche lui, poiché tutti, o quasi,

erano a conoscenza del fatto che Blaise avesse sempre avuto una cotta per Astoria Greegrass

 

-Lurido bastardo!- Esclamò Blaise dando un pugno al suo ex-migliore amico.

-Blaise andiamo non ne vale la pena- Disse Hermione strattonandolo per un braccio.

-No Hermione! Deve pagare per quello che ha fatto!-  Rispose quest’ultimo e la ragazza non poté che mollare la presa dal suo braccio.

-E cosa avrei fatto sentiamo?- Disse Draco alzandosi.

-Lo sai benissimo- Rispose l’altro digrignando i denti, poi si girò verso Hermione.

-Andiamo via, hai ragione non ne vale la pena- lo guardò con disgusto e si volto per andare via insieme alla ragazza.

-E’ così che finirà? Per una ragazza?- Gridò Draco cercando di attirare l’ attenzione dei due.

-E’ già finita. Non disturbarti a salutarmi quando mi vedi in giro- Fu l'unica risposta che dette Blaise senza nemmeno girarsi e continuando a camminare.

Da quel giorno Blaise lasciò il dormitorio di Serpeverde e si trasferì in quello di Grifondoro sistemandosi nella camera di Hermione, ovviamente senza

che i professori lo sapessero.

 

Qualche mese dopo erano nella  camera di Hermione e nessuno dei due riusciva a prendere sonno.

Avevano bisogno di parlare, e anche tanto.

-Hermione?-

-Mmmmh-

-Dovresti provare ad uscirci insieme,col rosso intendo-

-Come mai mi dici questo?-

-Vedo come lo guardi, e vedo anche come lui guarda te. Lo guardi come Ginevra guarda Potter, come tu guardavi Draco ,come io guardo Astoria-Disse abbassando il tono nell’ultima parte.

-L’ami ancora vero?- Chiese a bruciapelo.

-Si .. Ma so che si sposeranno ugualmente, conosco Draco … farebbe qualsiasi cosa per sentirsi dire dal padre ‘’sono fiero di te’, Astoria invece è una

donna, nel mondo dei purosangue non può fare nulla ,sono i padri a decidere per loro, e in futuro i mariti-

-Un giorno sarai felice anche tu … saremo felici anche noi-

-Tu potresti trovare la felicità col rosso, è cotto-

-Dici davvero?-

-Si .. ma dovrò fargli uno o due discorsetti prima- Disse scatenando le risa della ragazza.

-Blaise?-

-Si ?-

-Sei il mio migliore amico, la persone più dolce che conosca, spero troverai anche tu qualcuno che ti possa far felice-

-Finché sono con te la felicità non mi mancherà-

-Sai cosa intendo! Se tu non riuscirai ad essere felice non lo sarei nemmeno io- disse incrociando le braccia al petto.

-Troverò chi saprà farmi felice , anche solo per vedere felice te, altrimenti potrei comprarmi un gatto e chiamarlo Happy- La ragazza scoppiò nuovamente a

ridere.

-Ti voglio bene B.-

-Anche io H. mi stai facendo diventare sentimentale! Voglio dire, io sono una serpe!-

-Buona notte serpe!-

-Notte zucchero-

 

 

 

Qualche settimana dopo che Hermione si era fidanzata con Fred, Draco decise di andarle a parlare.

-Non lascerò Astoria-

-Io non lascerò Fred, ma a differenza tua io starò con qualcuno che amo, perché io amo Fred Weasley e tu per me sei solo un ricordo, ho già voltato pagina- Disse la ragazza vedendo il volto del ragazzo trasfigurarsi in una maschera di dolore, delusione e tristezza.



 

- Perché non te la prendi con Lucius Malfoy invece che con Draco? insomma è tutta colpa sua!- Le disse  Ginny una sera, Blaise stava già dormendo e la ragazza si era intrattenuta a parlare con la rossa  nella sala comune dei Grifoni.

-Non l’ho mai detto a nessuno in realtà.. Sto per dirtelo ma devi giurare di non dirlo a nessuno .. Vedi durante la guerra….

 

Flashback

Lucius Malfoy era nascosto  dietro una colonna e guardava, gli studenti e non, combattere contro i Mangiamorte, lui non si univa ne dalla parte dei giusti ne

in da quella dei Mangiamorte per la troppa paura di venire ucciso, ma in quel momento  sentì il rumore di qualcosa che crollava.

Si girò e notò che uno dei ragazzi Weasley stava per morire seguito a ruota dal fratello che cercava di salvarlo, così lanciò un protego talmente forte da salvare entrambi.

Tutti pensarono che fosse stato grazie al ragazzo Weasley se il fratello era ancora vivo e nessuno si voltò per vedere se fosse stato qualcun altro tranne

una ragazza con la treccia, Hermione Granger guardò Lucius Malfoy mentre una lacrima le scendeva in viso e mimava un grazie con le labbra

sorridendo, in quel momento Malfoy senior non poté far a meno di sorridere a sua volta facendole un occhiolino. 
 

Durante il processo nessuno andò a testimoniare a favore di Lucius Malfoy, sembrava spacciato, avrebbe finito la sua vita in carcere, perfino la moglie

Narcissa stava già piangendo per la sorte dell’unico uomo che avesse mai amato, quando ad un tratto Hermione Granger spalancò le porte e si diresse verso il Ministro della Magia chiamandolo in disparte. Dopo quelle che parvero ore il Ministro rientrò e Hermione passò davanti a Malfoy sr. facendogli l’occhiolino

e sorridendo, non appena uscì il Ministro assolse Lucius Malfoy da tutte le accuse.

Fine Flashback.
 

....E poi Draco avrebbe potuto opporsi al matrimonio.-

-Capisco-




Angolo Autrice:
So di essere in ritardo, perdonatemi ma ho avuto molto da fare, soprattutto con la scuola D:
No, in questo capitolo non vi rivelo la sorte della nostra eroina, ma si può intuire.
Quando ho iniziato a scrivere la storia avevo in mente un'amicizia particolare per Hermione e Blaise, poi però mi è sfuggita di mano e non ho avuto modo di dare spazio al personaggio maschile,e purtroppo anche all'amicizia tra i due.
Ma adesso con questo capitolo, dove Hermione viaggia tra i ricordi, si può capire che sono molto legati.
Nel prossimo capitolo verrà tutto spiegato, anche il motivo per cui Ginny è così distante.
Non vi farò aspettare molto questa volta, giuro!
Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite/ricordate/preferite, i lettori silenziosi, Krucci, Kendra00, Herm_ione, Jawadd, Phobia98 e Alhiot che hanno recensito, ma un grazie speciale va alla mia beta che mi sopporta e corregge tutto quello che le mando: IpseDixit.
X GinnyW.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Epilogo ***


Pov Fred.

-Hai fatto una battuta! Hai davvero fatto una battuta Perce! L’ultima volta che ti ho sentito fare una battuta era ..- Si sentì uno scoppio, subito dopo sentii qualcuno venirmi addosso, qualcuno che aveva cercato di spostarmi.

Non ci capivo più nulla, la polvere mi ostruiva non solo la vista, ma anche i polmoni.

-Non ho più paura- Disse la voce di Hermione prima che il muro crollasse.

Ero sepolto, per metà, da pietre più o meno grandi, ma c’era qualcosa di sbagliato in tutto questo.

Percy era stato sostituito da qualcun altro, non era stato lui a salvarmi.

-FRED! FRED!- Sentii George gridare disperato mentre spostava i pezzi di muro.

Non appena riuscii a liberarmi il mio primo pensiero fu Hermione, che a quanto pare, si era messa in mezzo tra me e il muro.

La vidi qualche metro lontana da me e la raggiunsi gattonando.

-Herm siamo salvi!- Esultai, ma lei era immobile, non dava segni di vita, e io non potei far altro che avvicinarmi ancora, prenderle la mano e iniziare a scuoterla .

-Herm! Herm! HERMIONE!- Le lacrime scendevano ormai copiose senza che io potessi far nulla, non volevo far nulla.

-Ti prego … tu non puoi … E’ uno scherzo vero? Adesso tu … griderai ‘’ ti prendevo solo in giro Fred!’’ … Deve essere così! – Le parlai, convinto che da un momento all’altro si alzasse, che facesse qualsiasi cosa, che almeno desse un segno di vita, ma nulla.

-Fred lei è …-La voce di George era quasi un sussurro, ma io riuscii lo stesso a sentirlo.

-Non dirlo George! NON PENSARLO NEANCHE!-

-Hermione- Sussurrò qualcuno dietro di me, nemmeno mi voltai, sapevo a chi apparteneva quella voce, Malfoy.

-‘Mione- Disse un’altra voce prendendole la mano, mi voltai a guardarlo, Blaise Zabini stava piangendo, aveva perso la sua migliore amica, ed era inginocchiato davanti al suo corpo inerme.

-Harry! Cosa succede?- Sentii la voce di Ginny come un eco lontano, ormai non m’importa più nulla, perché lei non c’era più.

-Ginny ..- Provò a trattenerla Harry, purtroppo  si era già voltata verso di noi.

-HERMIONE!- Gridò correndo verso di noi, ma non appena arrivò, le gambe le cedettero e non potè far altro che portarsi le mani in viso recitando le parole ‘’è solo un sogno ’’ come una cantilena, dopo qualche minuto iniziò a gattonare verso di noi, verso di lei.

-Ti prego .. ti prego … tutta questa avventura non ci avrebbe separate ricordi? Noi … noi dovevamo rimanere unite … me lo avevi promesso! Tu mantieni sempre le promesse Herm! SEMPRE! Apri gli occhi, TI PREGO APRI GLI OCCHI! Ti prego  … Herm …. – Calde lacrime le bagnavano le guance,  niente ormai aveva un senso … tutto era finito … lei non c’era più.

Chiusi gli occhi per un periodo di tempo indeterminato, volevo soltanto svegliarmi e scoprire che quello era un brutto sogno,  aprii gli occhi e fu  come se qualcuno avesse ascoltato le mie preghiere.

Hermione aprì gli occhi, e noi tutti fummo risucchiati in un vortice senza fine.

Dopo non so quanto tempo sentii il pavimento sotto i piedi, e sotto la faccia.

Non eravamo più ad Hogwarts, bensì a McFair Manor, tutto era tornato alla normalità.


Hermione, seppur stordita, era viva.

Distesa sul pavimento, come tutti gli altri, aveva il respiro affannato.

-Non farmi mai più prendere uno spavento simile, per Merlino!- Esclamai, poi dopo essermi avvicinato la baciai.

***

Dopo essersi, più o meno, ripresi uscirono da quella stanza di McFair Manor e si diressero verso la sala da pranzo trovandoci dentro Leila.

-Tutto ok?- Chiese la donna, avendo notato gli occhi stanchi dei ragazzi.
Hermione fece qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato:
corse incontro alla madre, e, dopo averla stretta in un abbraccio, scoppiò a piangere.

Inizialmente Leila, trovandosi impreparata, le diede qualche pacca sulla schiena, successivamente la strinse a sua volta.

Dopo averla fatta calmare, ed averle dato un bicchiere d’acqua, fece accomodare tutti nel salone, pretendendo una spiegazione.

-Cos’è successo?- Chiese con sguardo severo.

Non era mai stata severa, ma vedere sua figlia, la figlia che aveva cercato per tanto tempo, piangerle tra le braccia, l’aveva fatta arrabbiare parecchio.

Le voci dei ragazzi iniziarono a farsi sentire, confuse, una sopra l’altra, tanto da non far capire nulla.

-Uno alla volta!-

Hermione, dopo averle raccontato tutta la storia, le mostrò  la catenina che le era scivolata tra le mani nel momento in cui era iniziato tutto.

A Leila scappò un sorrisetto, prese la catenina tra le mani guardandola con malinconia e sospirò.

  -Questa catenina ti fa entrare in un mondo dove non esiste tempo.

Io e tuo padre la usavamo sempre, ogni qual volta volevamo vederci.
Qui non sarebbe passato un solo minuto, lì invece potevano passare quelli che sembravano anni.

Ci portava ovunque avremmo voluto.

Un giorno Parigi, un altro Roma, persino Hogwarts una volta.

Avviene tutto quello che vuoi nel profondo del tuo cuore.

Volevi sapere come sarebbe stata la tua vita se ti avessi tenuta con me, e la catenina te lo ha fatto sapere.
Volevi salvare Sirius, e la catenina ti ha portato al tuo quinto anno.
Volevi  trovare un modo per chiarirti con me, e la catenina te lo ha dato.
Volevi sapere se quello che c’era tra te e Draco fosse vero o no, e la catenina te lo ha fatto scoprire.
Volevi proteggere Ginny da tutto e tutti, e la catenina ha fatto in modo che lei ti stesse lontana, ma al sicuro.
Volevi  che Harry e Ron tornassero i tuoi migliori amici e loro l’hanno fatto.
Perché in tempo di guerra dubito si sarebbero davvero fidati di una ragazza che  aveva per genitore un mangiamorte.
Volevi salvare Fred, e la catenina te lo ha fatto salvare.
Volevi  tornare qui, ed eccoti-

Hermione si alzò e corse fuori, seguita da Blaise.
Una volta arrivata in giardino si strinse le braccia intorno al corpo, come a volersi abbracciare.

-Hermione- Sussurrò Blaise andandole accanto.

-Era tutta finzione, nulla di quello che ho vissuto lì era reale- Disse la ragazza mentre qualche lacrima ribelle le usciva dagli occhi.

Blaise, spazientito, la prese per le spalle e se la portò di fronte, in modo tale che lei lo guardasse negli occhi.

-Credi davvero che fosse tutto finto? Io la sento quest’amicizia, sento di volerti un bene dell’anima, sento che tu sei la mia migliore amica, la persona più importante.
 E sei una stupida se non riesci a capirlo.
Che mi dici del rosso? Sono sicuro che ti ama, lo ha sempre fatto, da prima che tutto questo iniziasse!-

-Come fai a saperlo?- Chiese Hermione.

-Altrimenti non sarebbe qui, proprio dietro di te, che ti aspetta, e ti guarda come se fossi fatta di cristallo e lui potesse romperti, per sbaglio, da un momento all’altro-

Hermione si voltò di scatto,  vedendo Fred che la guardava, un paio di metri più in fondo.

-Vai da lui zucchero-

-Ti voglio bene Blaise- A Blaise scappò una mezza risatina.


Hermione corse incontro a Fred che la sollevò, facendola girare diverse volte.

La guardò intensamente negli occhi, e a quel punto si baciarono.

Tutto era tornato alla normalità.





Angolo Autrice:
E anche questa storia è finita.. mi manca già :(
Tutti sono tornati alla realtà e Leila ha spiegato molte cose.
Blaise è stato un amico fantastico e Fred non l'ha abbandonata :D
Ci tengo a ringraziare tutti voi lettori che mi avete sostenuta, chi leggendo soltanto chi lasciando qualche recensione, Grazie a tutti!
Un grazie speciale va alla mia beta, che ha corretto i miei errori, grazie IpseDixit.
Quast'avventura è finita.
X GinnyW.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1827904