Who The Hell Is Miah Leccese?

di ceehak
(/viewuser.php?uid=312491)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Accertamenti ***
Capitolo 2: *** Semplicemente non è andata così ***
Capitolo 3: *** Smadonnare: Istruzioni Per l'Uso ***
Capitolo 4: *** Se Non Avessi… ***
Capitolo 5: *** Il Giorno Dopo ***



Capitolo 1
*** Accertamenti ***


Who The Hell Is Miah Leccese?

 tumblr_n4zo4dF0Zq1sjw2wto1_1280.png

capitolo 1:

~Accertamenti~

 

 

 

 

 

"RITARDO! Sono dannatamente in ritardo!"

 

 

Mentre sfreccio per le strade di Dublino in sella ad una bici scassata il mio unico pensiero è l'ora, tant'è vero che per poco non vengo investita su una rotatoria, o come la chiamano gli Irlandesi, su un round-about. Ma perchè? Non potevano  lasciare degli incroci? Dei normalissimi incroci? per fortuna sono in bici, la macchina me l'avevano requisita dopo la terza multa sempre sulla stessa maledettissima rotatoria!

Guardo di nuovo l'orologio, questo maledettissimo orologio, è tutta colpa sua se ora mi trovo in questa situazione; in realtà è mia perchè quell'affare è un oggetto inanimato ma… Dettagli.

Le 16.23, riuscirò a fare un km e mezzo in 7 minuti? Non lo so ma se non ci riesco perderò l'occasione della mia vita e non ho intenzione di farmela scappare, di nuovo.

 

7 minuti dopo sono in ascensore e con una fortuna sfacciata appena scendo al piano un uomo che potrebbe tranquillamente essere scambiato per Gandalf chiama il mio nome. Sono così in trepidazione che mi dimentico come si parla e l'unica cosa che faccio è agitare le braccia e indicarmi. Gandalf mi squadra da capo a piedi e solo in quell'istante mi rendo conto di avere ancora il casco della bici in testa (non lo uso di solito ma con quelle strade al contrario io come diamine faccio!).

Lui mi fa segno di seguirlo e mentre siamo dentro un corridoio si presenta:

 

'Salve, io sono Samwell Toefield, non ti preoccupare puoi chiamarmi Sam.  Ti aspettano tutti di là, ma prima che tu vada… Sai già come funziona?'

'io entro, rispondo ad un paio di domande, suono e tra tre giorni mi diranno se mi hanno preso o no'

'Esatto, però è probabile che una certa ragazza di nome Lucia Shackebolt, cercherà di irritarti e di farti fare brutta figura o cose simili, non cedere! Te lo dico perchè lei è molto gelosa di Bugg, anche se non ci lavora spesso insieme. Per lo più sei l'unica ragazza che si è presentata oggi'

'Davvero… Wow! Senti, ti ringrazio ma ora devo andare'

Sam annuisce ed entriamo insieme in una delle stanze del corridoio.

 

La camera è così luminosa rispetto al corridoio che quasi mi acceca. Appena entro lo cerco con lo sguardo ma non riesco a vederlo. Analizzando la situazione direi che i miei giudici saranno: il batterista,un tipo dai capelli marroni con gli occhi anch'essi marroni già seduto dietro un tavolo che mi ricorda quello di Amici, una ragazza che mi stava guardando come se le avessi sputato nella colazione, Sam che si stava sedendo e Bugg suppongo, ma non vedendolo non so esattamente cosa possa accadere e questo mi rende nervosa.  Decido di riprendere il controllo e con calma mi posiziono in area tappezzata di nero esattamente dietro ad un microfono. Dopo qualche secondo mi prendo coraggio e chiedo:

'Ehm, scusate… qui ci sono già delle chitarre ma, volevo sapere se per quest'esibizione potrei suonare la mia…'

 

il batterista stava aprendo la bocca per rispondere quando Lucia lo interrompe: 'No! Assolutamente, dobbiamo valutare anche se riuscite a suonare con gli strumenti che non sono i vostri e…'

'Andiamo Lucy, lasciala fare non è certo da quale chitarra suona che capiremo se ha del talento' Era lui? Giro su me stessa e lo vedo appoggiato allo stipite della porta mentre sorseggia un caffè in un bicchierino di plastica. Mi supera e va a sedersi dietro il tavolo. 

 

'Allora… Chi abbiamo qui…' Parlotta tra se e se cercando qualcosa, poi Samwell gli porge quello che penso sia il mio modulo. Lui lo apre e legge ad alta voce 'Miah Leccese, nata il 23 marzo del… '95 sei piuttosto giovane, eh? A Roma? Quindi Fammi capire, sei irlandese ma sei nata a Roma durante un viaggio oppure…'  Fa un gesto vago e mi incita rispondere anche se non sembra molto interessato.

'Oh ehm,  no no, io sono italiana sono nata a Roma e da due anni scarsi vivo a Dublino'

'Parli bene inglese, e tra l'altro i tuoi capelli rossi e le lentiggini mi hanno ingannato' Stavolta aveva parlato Sam come per scusarsi con Bugg di qualcosa, forse gli aveva detto che ero irlandese. 

'Grazie, anche se è stressante dover sempre stare attenti a come si parla' Rispondo cercando di attenuare la tensione

'Va bene,  si ok, sei italiana abbiamo capito tutti, che brano hai intenzione di suonare?' Lucia si era scatenata e non intendeva fermarsi.

'quale dei due intende?'

'Perchè mi dai del lei quanti anni pensi che abbia?'

'non intendevo offenderla, offenderti o…'

'Prima suonerai il brano a piacere, poi una delle mie canzoni. Ok?' Si era di nuovo intromesso Bugg nella sua voce c'era un misto di rabbia ma era rivolta a Lucia che invece si limitava a guardare il tavolo.

Presi Nigel, la mia bellissima chitarra acustica di un colore bordeaux alquanto strano che metteva in risalto la scritta bianca in stampatello 'NIGEL' sul manico.

'ehm, la canzone è space oddity di David Bowie'

'hai il permesso di cantare se vuoi o puoi farlo' Diceva il batterista guardando molto male Lucia.

 

E detto questo inizio a suonare e quasi senza accorgermene dopo 4 minuti  finisco.

 

'canti molto bene… Miah' dice il batterista misterioso sbirciando il foglio per ricordarsi il mio nome 'ora sentiamo come te la cavi col basso' dice indicandone uno appoggiato su un sostegno dietro di me. Dopo aver posato Nigel lo prendo.

E' pesante come il mio, ma più freddo e meno consumato, prendo un lungo respiro e suono.

 

Canto Kingpin cercando di non imitare la voce nasale di Bugg per evitare figuracce.

Finisco anche questa senza intoppi e rimetto tutto apposto aspettando un verdetto. Alzo lo sguardo verso Bugg e per la prima volta ho il coraggio di guardarlo negli occhi, anche lui mi guarda con le sue palpebre a mezz'asta e lo sguardo vitreo.

 

'Che altri strumenti sai suonare?' Chiede

'A corda o in generale?'

'in generale'

'Be vediamo, allora, chitarra, basso, ukulele, batteria,  pianoforte, flauto traverso, armonica, e anche un pò il violino ma non molto bene' dico elencando il tutto con le dita.

'wow, ma cosa fai nella vita'

'be studio, o meglio studiavo'

'ok, riceverai un resoconto tra due giorni massimo tre'

'un ultima domanda… c'è una terrazza accessibile a tutti in questo palazzo?'

'si, puoi chiedere alla segretaria di là come ci si arriva'

'ok grazie, buona giornata'

'ciao Miah' dicono tutti tranne Bugg e Lucia che stavano già parlottando tra loro.

 

Trovata la terrazza mi accendo una sigaretta e guardo il tramonto. Il tramonto?! Che ore sono? le 17.47 sono stata lì per un'ora e un quarto… wow.

sento una porta che si apre dietro di me e il mio primo istinto è quello di nascondermi ma poi realizzo che al massimo poteva essere il barbone di turno che voleva solo dormire un pò.

 

'Sei brava Miah lo devo ammettere, ma non so se ce la farai a passare' Mi giro e vedo Jake Bugg in persona che mi fissa con aria incuriosita e arrogante allo stesso tempo.

'Lo so Bugg, non c'è bisogno che venga un  ragazzino a dirmelo' Non so da dove venga tutta questa rabbia ma vederlo lì a soppesare il mio futuro con noncuranza mi fa davvero uscire dai gangheri.

'Io un ragazzino? Ma se sono più grande di te' Dice stringendo stringendo gli occhi come per scrutarmi con più attenzione.

'Di un anno e comunque? sarai anche famoso ma io sono una persona e non hai il diritto di parlarmi così'

'Sei assunta'

'Cosa?'

'Sei assunta ho detto,  te lo meriti, nessuno la dentro ha suonato come te, e volevo assicurarmi che non fossi una testa di cazzo o simile… O se non altro una fan, anche se non ne hai molto l'aria con questi dreadlocks che ti sbucano dalla testa un pò ovunque' Dice accendendosi una sigaretta

'Perchè una fan? Voglio dire, perchè non vuoi una fan come bassista?'

'Ma come? Ce la vedi una fan che fa la mia seconda chitarra? Sarebbe impossibile, e poi scusa non sei contenta? Ho dovuto litigare con Lucia per prenderti'

'Io… Oh' Non avevo nemmeno finito di parlare che era già scomparso. Sospiro e guardo l'ora e impreco violentemente: le 18.00.

Perchè il tempo vola oggi? Scendo di corsa per le scale monto in bici e comincio una lunga corsa verso casa con il cuore in gola.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Semplicemente non è andata così ***


Who The Hell Is Miah Leccese?


tumblr_n4zo4dF0Zq1sjw2wto1_1280.png

Capitolo 2:

~Semplicemente, non è andata così~

 

-7 mesi dopo-

 

 

Sbatto le ciglia più volte per liberare gli occhi dal sonno, ma non funziona. Vedo tutto sfocato e quasi mi prende il panico, poi realizzo che la mia ipermetropia i impediva di vedere da un certa distanza e che, in assenza di lenti od occhiali, a malapena riesco a mettere a fuoco il soffitto. Mi alzo velocemente, così velocemente che la testa gira e ricado di peso sul letto. Sento qualcuno ridere dietro di me, mi giro e vedo Bugg che mi studia divertito con un caffè in mano e una sigaretta spenta, mentre sta seduto sul tavolo vicino al mio letto. Non era la prima volta che entrava in camera mia di mattina dopo quello che era successo una delle prime sere del suo tour europeo: eravamo in Francia ed eravamo tutti felici per la vendita dei biglietti e perchè avevamo scoperto che ci saremo esibiti in una delle arene più famose di Londra al ritorno dal tour: l'O2 Arena. Andammo a prendere un aperitivo e poi Bugg e Cole, il Batterista Misterioso, decisero di imbucarsi ad un festa. Lucia, ovviamente, mi diede tutta la responsabilità della cosa. Arrivati bevemmo molto e non accadde nulla, tornammo all'albergo illesi fin quando io non vomitai nell'ingresso della mia camera e non svenni, rischiando quasi di strozzarmi. Cosa alquanto schifosa e molto copiata da Jimi Hendrix. Grazie a Dio, se vogliamo proprio ringraziare lui, è arrivato Bugg che aveva sentito il botto ed era arrivato in mio soccorso. La mattina dopo quella sera ebbi un altro collasso mentre andavo a fare colazione e di nuovo fu Bugg a ritrovarmi. Così da quel giorno ogni volta che c'erano delle feste la mattina mi ritrovavo Bugg in camera che rideva. La cosa mi irrita tutt'ora ma ne capisco la necessità, la bassista morta affogata nel suo stesso vomito farebbe scandalo, nonostante nessuno sappia chi diamine io sia. 

 

'Lo so Bugg che sei follemente innamorato di me ma non c'è bisogno di seguirmi incessantemente'

'Non ti fare strane idee Leccese, mi preoccupo solo del fatto che tu non finisca in overdose'

"Be a quel punto dovresti solo ficcarmi una siringa piena d'adrenalina nel cuore'

 

Detto questo, alza gli occhi al cielo ed esce dalla stanza. Guardo l'ora: le 11.32; cazzo! Mi vesto di corsa, ma invece di farmi una doccia mi limito a lavarmi a pezzi ed a legarmi i capelli. Prendo gli occhiali da sole (non graduati) ed esco da quel buco di stanza con la mia valigia. Arrivata nella Hall do tutto al facchino assegnatoci ed esco.

Ci sono una marea di ragazzine piene di ormoni che urlano il nome di Bugg e cose che varie in italiano. Vorrei molto andare lì e dire a quella mandria urlante: ' EEEEI gente! Anch'io sono italiana come va la vita qui?' E cose simili, ma nessuno mi si filerebbe, voglio dire c'è JAKE BUGG O-M-G! Le capisco anch'io sarei così al loro posto se lui non mi avesse preso come bassista.

Salgo in macchina e sento quelle sciamannate battere le mani sui vetri, queste maledette bambine… 

 

'Problemi Leccese?' Sento Lucia che mi provoca con domande inutili, lo sa che sto smaltendo una sbronza, sa che ho un mal di testa che potrebbe risvegliare un morto eppure riesce a esprimermi tutto il suo odio con una sola stupidissima domanda.

Decido di ignorarla. Per fortuna ci abbandonerà alla prossima tappa del tour quando andremo in Spagna.

 

Devo ammettere che quando volevo questo lavoro mi aspettavo che noi tre: io, Bugg  e Cole avremmo un gran rapporto, tipo amici per la pelle o cose varie. Semplicemente non è andata così: Quel rifiuto umano di Bugg non mi si caga di pezza, letteralmente, tant'è vero che potrei anche cominciare a ballare nuda durante i suoi concerti e non se ne accorgerebbe! L'unica cosa che fa è controllare che io non muoia, ma per il resto non ha alcuna considerazione della mia esistenza, l'unica persona che mi caga è Cole... Cole. Per quanto quello sembri un ragazzo tutto casa e chiesa non è assolutamente così: dietro alla sua faccia monotona si nasconde una mente malvagia che riesce ad approfittarsi di tutte le ragazze innocenti in circolazioni; tutte, TUTTE, le sere. Ci ha provato anche con me all'inizio, e persiste, ma ha deciso di continuare altrove. Quindi riassumendo, mi trovo chiusa in un furgoncino nero a vetri oscurati con dentro: Un drogato, un pervertito, Hulk female version e Gandalf.

'Cosa ho fatto di male per arrivare a questo punto?' Borbotto a bassa voce, ma purtroppo tutti mi sentono e si girano, tutti tranne Bugg ovviamente. 'Oh si, be ho perso di nuovo a Jumpy Shroom e pensavo ma cosa avrò fatto di male per perdere di nuovo a questo gioco, eh? hahaha?' ridacchio per smorzare la tensione e tutti lasciano perdere.

 

Siamo arrivati in Spagna da due ore, Lucia del mio cuore ci ha già abbandonato, mi chiedo cosa farà quando verrà a sapere che le ho svuotato del colorante blu dentro shampoo e balsamo. Ora siamo tutti sul palco e aspettiamo l'entrata a effetto di quel drogato che stava per l'appunto finendo di fumare non-dico-cosa-non-dico-come-non-dico-dove. Eccolo. Come da routine prendo la chitarra acustica e gliela passo. Se la mette a tracolla, Cole batte tre volte bacchette per darci il tempo e attacchiamo.

 

Alla fine del concerto siamo tutti esaltati e quando lascio il palco sento tutta l'adrenalina che mi scorre nelle vene. vado a posare il basso da Sam che mi sorride e dice che è andato tutto ok. Anche stasera Bugg e Cole vogliono andare in discoteca e mettere alla prova le voci sulla movida spagnola. Ovviamente mi unisco a loro non avendo altro da fare.

Prima però Samwell consiglia di riscaldarci con delle tapas, degli "Antipasti" locali, entriamo in un locale semivuoto ma piuttosto accogliente guardo l'ora, ma appena lo faccio Cole mi mette la mano sul polso:

'Miah, ma cosa sei, Ossessiva-Compulsiva? Andiamo, smettila di guardare quell'orologio e divertiti un pò' Tira fuori uno dei suoi sorrisi sghembi.


In effetti era vero, io guardo sempre l'orologio perchè ho un incessante bisogno di conoscere l'ora. Persino quando sono ubriaca quello è il mio unico pensiero. Faccio per rispondere, ma quell'ameba umana di Cole mi mette in mano un bicchiere di birra e accanto vedo Bugg che lo guarda in cagnesco. Vorrei fare una battuta, ma ogni volta che ci provo vengo ignorata, quindi decido di starmene in silenzio e di ignorarlo, perchè dopo 7 mesi comincio a sentire rabbia e anche molta.

 

La birra qui è leggerissima quindi ubriacarsi è più difficile. Guardo Cole da lontano che ci prova con delle spagnole e fallisce miseramente. Rido di gusto. Lui se ne accorge e si finge offeso. Intanto Bugg mi guarda di sottecchi da sopra la spalle di Sam che gli parla con aria assorta. Appena incrocio li suo sguardo lui lo distoglie. Mille domande mi assalgono ma in quel momento inizia a salirmi qualcosa e mi sento più leggera e mi viene da ridere. La birra ha fatto il suo corso finalmente. Decidiamo di lasciare il bar e di spostarci per i mercatini. Mi sento bene, benissimo vedo dei bambini che corrono e per poco non mi travolgono, ma invece di arrabbiarmi rido. Non faccio altro che ridere. A un certo punto perdo l'equilibrio ma prima che cada delle braccia mi sorreggono. E' Bugg ancora una volta venuto in mio soccorso. Il suo sguardo di rimprovero non mi fa alcun effetto anche perchè sono impegnata a tastargli le braccia.

'Sai Bugg, sembri molto mingherlino, quasi anoressico, invece… Invece sei così… Forte!' Rido di nuovo. Lui mi ignora e mi rimette in piedi con una spinta. Inciampo nuovamente e finisco addosso a Cole. Che però ride, mi prende la mano e mi fa fare una giravolta. A quel punto però mi sorge un dubbio. Perchè solo io sono in quelle condizioni? Non ho bevuto molto, gli altri hanno bevuto più di me e io lo reggo bene l'acohol specialmente la birra. Cole, però, mi cinge la vita e io arrossisco violentemente spingendolo via. Anche lui ride. Sam alza gli occhi al cielo e Bugg mi fissa impassibile. 

 


La fila per la discoteca è lunga ma non fa nulla, abbiamo tutta la notte. Il nostro Gandalf/Silente ci ha abbandonato prima ed è rientrato in albergo. 

Quando arriva il nostro turno il buttafuori fa entrare Bugg e Cole poi guarda me e dice:

'Niente ragazze senza accompagnatori'

'Cosa!?' Sono talmente in stato di shock che inizio a parlare in italiano. 'PENSI CHE IO SIA UNA MIGNOTTA?! SERIAMENTE?'

Provo rabbia, tanta rabbia, vorrei aprire in due la faccia al tipo che continua a scuotere la testa con aria convinta, ma una parte di me si ricorda cosa era successo l'ultima volta che ho avuto questi pensieri e cerco di calmarmi. Ad un certo punto guardo Bugg, in cerca del suo aiuto, che era quello più vicino. Anche lui mi guarda e dice:

'Tu non vieni'

'Cosa?' Stavolta un pò d'inglese riesco a tirarlo fuori

'Ho detto che non vieni!' Stava urlando.

'Ho capito ma… Perchè?!' Ancora più sconvolta.

'Perchè si, è chiaro?'


Poi accade una cosa inaspettata, Cole arriva spinge Bugg di lato, mi da la mano e dice al bodyguard molto chiaramente 'SHE'S WITH ME'  nonostante io sia molto indignata per esser stata scambiata per una puttana non posso fare a meno di ringraziare Cole con lo sguardo. 

 

Balliamo incessantemente per ore finche non torniamo all'albergo e tutto si fa buio.

 

Sbatto le ciglia più volte per liberare gli occhi dal sonno, ma non funziona. Ho un dejavoù e realizzo che sono nelle stesse condizioni della mattina scorsa. Mal di testa occhi appannati, stanchezza… sto smaltendo una sbornia molto pesante in pratica. Quando faccio per alzarmi sento qualcosa di pesante sulla pancia e in quel momento mi rendo conto di indossare semplicemente una maglietta ed un paio di mutande… Mi giro lentamente verso sinistra e vedo la scena più assurda che abbia mai visto.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Smadonnare: Istruzioni Per l'Uso ***


Who The Hell Is Miah Leccese?

 Schermata 05-2456781 alle 09.50.57.png

 


Capitolo 3:

~Smadonnare: istruzioni per l'uso~

 

 

A Roma, o forse anche nel resto dell'Italia, molto spesso si prende l'oggetto di un'azione precisa, ci si aggiunge la lettera S davanti e si crea un nuovo verbo adatto all'occasione. Smadonnare in questo frangente sarebbe 'Tirare giù le madonne' (tirarle giù inteso come chiamarle buttandole giù dal cielo). L'azione dello smadonno non prevede necessariamente una bestemmia o la parola 'madonna'; è semplicemente l'azione di inveire contro qualcosa o qualcuno. Noi italiani molto spesso ci arrabbiamo con oggetti inanimati e quando smadonniamo ce ne usciamo con le frase più originali e prive di senso uno possa mai immaginare (c.f.r. Dio Banana)

Dico questo perchè… Ecco, io non sto cosa stia dicendo Bugg in questo momento (nonostante la mia conoscenza quasi perfetta della lingua anglo-sassone) ma non sembra per niente felice e non sembra arrabbiato con qualcuno in particolare. Pensavo che solo gli italiani fossero pazzi. 

-Pochi Istanti Prima-

…Quando faccio per alzarmi sento qualcosa di pesante sulla pancia e in quel momento mi rendo conto di indossare semplicemente una maglietta ed un paio di mutande… Mi giro lentamente verso sinistra e vedo la scena più assurda che abbia mai visto: Cole in mutande svenuto sul pavimento con un bozzo in testa alto come l'Empire State Building e viola come una prugna, mentre Bugg a cavalcioni su di lui gli tiene la testa. Noto che ha delle piccole ferite sui palmi di entrambe le mani. 

In un primo istante rido perchè credevo che quel peso sulla pancia fosse il braccio di un qualche uomo mentre invece era solo un cuscino, poi voglio dire, Jake Bugg in procinto di violentare il suo batterista svenuto è una cosa che non ti capita tutti i giorni! 

 

'Io non riderei fossi in te' Dice quel drogato con un cenno della testa indicante il mio outfit. 

 

Realizzo di nuovo di essere seminuda e divento rossa quanto i miei capelli e stavolta è Bugg a ridere. Lo incenerisco con lo sguardo ma poi inizio a ricordarmi della presenza di un cadavere sul pavimento (nel contempo la posizione di Bugg non era cambiata).

 

'Cosa è successo?'

'Cosa ti ricordi della scorsa notte?'

'Risponderai mai ad una mia domanda con una risposta?'

'Cosa ti ricordi?'

'Lo prendo come un no. Mi ricordo che siamo andati in discoteca, che ho bevuto tanto ma che ero l'unico ubriaca nonostante avessi bevuto meno di voi'

'Be in caso ti possa interessare tu e Cole ve ne siete andati via prima, lui è venuto in camera tua e sotto ha dormito qui più o meno. Quando sono tornato anch'io sono venuto a questa stanza tu eri completamente andata lui invece stava bene mi ha aperto e gli ho detto che non poteva farlo con te perchè non era giusto…'

'Ero solo ubriaca e poi che ne sai magari era nelle mie intenzioni farlo con lui!'

'Ma tu non eri solo ubriaca, ti aveva drogato per dio! Possibile che tu non ci sia arrivata? Sta di fatto che Cole è molto grosso e io non poteva permettere che lui… Ho preso un vaso e gliel'ho rotto in testa... MA solo a fin di bene' aggiunge dopo aver visto la mia espressione

'TU COSA?' Ero sconvolta. Non mi importava della droga, di Cole o del resto. Bugg si è preoccupato per me a tal punto da un impedire che un suo amico (altamente figo che io mi sarei sbattuta volentieri) lo facesse con me.

'Sei arrabbiata? Ecco bé, io…' Per la prima volta Jake Bugg è senza parole per merito mio. Mi sento Dio.

'No, non lo sono… Grazie ma puoi spiegarmi cosa stai facendo?'

'E' svenuto circa un'ora fa e ancora non si è ripreso'

-Quel momento-

'Ti prego Bugg parla italiano e smettila di urlare!' Lui mi guarda con un espressione che dice 'sei stupida o cosa?' 'Inglese, cioè… Intendevo inglese'

'Oh certo perchè tu hai la soluzione al problema'

'SI! Mi sono trovata svariate volte in questa situazione… Non ero quella svenuta ovviamente' Mi guarda con un'espressione interrogativa 'Lascia stare e vammi a prendere un secchio d'acqua'

'Perchè non ci vai tu?'

'Sono una donna e per lo più sono in mutande!'

'Capirai! Quando sono entrato eri completamente nuda'

Arrossisco in una maniera tale che Bugg comincia a sghignazzare ma per fortuna si alza e va a prendere quello che gli ho chiesto. Mi vesto in fretta e furia, ma ritorna  proprio mentre mi allaccio una camicia.

'E che diamine Bugg sei proprio ossessionato dal mio corpo, forse dovresti esserci tu li sul pavimento'

'Non darti troppe arie ragazzina, o visto di meglio'

'Ne dubito seriamente e poi piantala di chiamarmi ragazzina mi fai sentire piccola'

'ma è quello che sei: una piccola bambina' Dicendolo tenta di scompigliarmi i capelli ma io gli prendo la mano bloccandola. E' calda e un brivido mi corre lungo la schiena. Tossisco per interrompere il silenzio imbarazzante formatosi.

'Allora sei pronto? Sul mio tre: uno, due…' Gli versiamo l'acqua in testa e Cole si tira su di soprassalto e resta a guardarsi intorno per un po'. Quando realizza quello che è successo si alza con calma prende dei vestiti e va in bagno. Pochi minuti dopo rispunta asciugato e pulito.

 

'JAKE SEI IMPAZZITO! COSA TI DICE IL CERVELLO? NON ERANO AFFARI TUOI…' Cole e Jake ingaggiano un litigio che dura per svariati minuti. Chissà perchè a nessuno viene in mente di chiedere direttamente a me 'Volevi che accadesse un cosa simile? No. Fine.' Invece loro devono fare gli uomini anche se dopo una mezz'oretta che va avanti la cosa diventa noiosa.

'OKAY ORA BASTA!' mi alzo in piedi urlando ' FINITELA! Bugg hai esagerato. Cole sei uno stupratore fuori controllo e da oggi dovrai tenere le tue morbose manacce lontano da me'

Quest'ultimo assume un'aria di sfida e si avvicina lentamente a me: 'Sei sicura…?'

Bugg arriva e si  mette tra noi due 'Si è sicura'

'EEEI, questa ragazza è in grado di parlare e pensare e si sono molto sicura' dico squadrandolo accigliata

 

Usciamo dalla stanza facendo finta non sia successo niente dopo la tappa a Madrid ci aspetta quella a Barcelona e c'è molta strada da fare. Prendiamo le borse le lasciamo ai facchini ed entriamo in macchina, stupidi fan che urlano, Bugg firma autografi veloci, Cole mi guarda in cagnesco e con l'aria offesa. Gandalf mi sorride e non sembra percepire la tensione che c'è nell'aria. Nulla è cambiato da ieri, Cole ha solo preso il posto di Lucia; e io che pensavo che LucyDelMioCuore fosse insostituibile. Bugg sale in macchina, saluta Sam allegramente e ascolta con, secondo me finta, attenzione ciò che quest'ultimo ha da dirgli. 

 

Passiamo il resto del viaggio in silenzio. Leggo per un po' e ascolto la musica, non voglio addormentarmi, ho paura di ciò che potrei trovare al mio risveglio. Mi accosto a Bugg e gli sussurro

'Se mi addormento mi prometti che non riproverai a stuprare Cole'

Lui sbuffa alzando gli occhi al cielo. Non particolarmente interessato alla mia frecciatina. Ci sto facendo l'abitudine ormai.

 

Mi addormento alle 11.06 ascoltando Wake Me Up di Ed Sheeran (molto ironico devo dire) e mi risveglio più per lo spavento che per altro all'urlo iniziale di Revolution dei Beatles a mezzogiorno e mezzo circa. Mangio un panino al prosciutto che ha fatto Samwell AngeloCostude Toefield. 

 

Svariati minuti dopo siamo a Barcelona.                                                                                                                                                                                                                                                                     

-Quella Notte-

Abbiamo appena finito di suonare. Sono esausta e col cazzo che vado a farmi qualche birra.  Mentre ci avviamo verso il nuovo Hotel che stavolta si trova nei bassifondi della città passiamo davanti a quelle che potrebbero essere tranquillamente scambiate per favelas.

'Dove diavolo hai prenotato Sam?' Si lamenta Cole.

'Condivido Pienamente… Sam, dove siamo? E' quasi un'ora che camminiamo.' Dico controllando l'orologio.

 

Proprio mentre Sam sta per rispondere sentiamo un urlo squarciare la notte silenziosa. Bugg molla le valige e si mette a correre verso la fonte del suono e io lo imito.

Arriviamo fino ad un vicolo dove vi sono un uomo simile ad una montagna che cammina e un altro più smilzo con degli occhiali da nerd e una camicia tutta tirata. Non è difficile immaginare chi dei due abbia urlato.

Lo smilzo ha svariati lividi in faccia, una ciocca di capelli dritta  e una lente degli occhiali mancante. La montagna è incolume sfortunatamente nota la nostra presenza si rivolge a Bugg non molto gentilmente in spagnolo.

Non vedendo alcuna reazione da parte nostra la montagna lascia perde lo smilzo e va verso Bugg che si mette in guardia. Non che serva a qualcosa, non la tiene abbastanza alta e la posizione delle mani è completamente sbagliata, così si romperà i polsi, penso. Ma in un attimo Bugg è a terra con la bocca sanguinante. Fa per rialzarsi ma io ci vedo già rosso ed in quel momento perdo il controllo. 

 

Riprendo conoscenza solo quando sento le sirene della polizia spagnola che si avvicinano. MI giro verso Bugg che da per terra mi guarda con aria sconvolta. Ma non m'interessa. Smadonnare non mi aiuterebbe in questo momento. 

Sono nella merda fino al collo.

Di nuovo.

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Se Non Avessi… ***


Who The Hell Is Miah Leccese?

 Schermata 05-2456781 alle 09.50.57.png

 


Capitolo 4:

~Se non avessi…~

 

 

Grazie a Dio la polizia era stata chiamata dal nostro caro amato Gandalf il quale disse che noi eravamo con lui e io dolce piccola (falso) innocente (falso) bimba (falso) non avrei potuto far del male ad una mosca (falso), e che Bugg provando a reagire si era solo fatto male (vero). Ora siamo alla stazione di polizia dove stanno facendo un verbale alla Montagna e curando lo Smilzo e Bugg. Esco a prendere un boccata d'aria fresca.

 

'Il nostro Hotel è quello comunque' Dice Sam indicando un piccolo bed & breakfast appena accanto la stazione di polizia. mi avvio da sola con le mie valige, prendo la chiave della mia stanza e salgo; ma non riesco a dormire, non dopo che ho di nuovo perso il controllo, il dottore aveva detto che non sarebbe più successo. Sono nel panico e non so cosa accadrà, se Jake mi licenzierà, se vorrà tenermi, se avrà un atteggiamento più distante, se sarà disgustato, se racconterà agli altri ciò che ho fatto. Prendo tabacco, cartine, filtri,  una bottiglia di vino dal mini-bar e Nigel, la mia chitarra acustica color bordeaux. 

Vado sul tetto del palazzo aperto a tutti e per fortuna non c'è nessuno. Per avvantaggiarmi giro 4 drum e poi comincio a suonare. 

Non so esattamente cosa suono un misto tra Wish You Were Here, Wonderwall e I'm Yours… Tanto gli accordi sono si e no gli stessi, non cambia nulla. Finalmente mi decido e parto con Wonderwall, forse non è la scelta migliore ma I'm Yours è troppo allegra e l'altra… I Pink Floyd mi avrebbero maledetto se avessi rovinato una canzone come quella.

 

'Today is gonna be the day that they're gonna through it back to you

by now you should somehow realize what you've got to do 

I don't believe that anybody feels the way I do about you now…'

 

Vado avanti così per non so quanto tempo, ripeto la canzone all'infinito facendo delle pause solo per bere o accendermi una sigaretta. Vengo interrotta dalla porta della terrazza che viene chiusa di botto.

 

'Non ti fermare, sei brava' Jake Bugg si erge davanti a me in tutta la sua altezza.

 

resto senza parole. 'Non ti volevo interrompere. Volevo solo parlarti'

 

'Posso spiegarti tutto!' Dico di botto urlando.

 

'Ok ma calmati' dice ridendo come se la tensione lo diverta. Si siede e si accende una sigaretta. 'Comincia dall'inizio'

 

'Ok be, il mio sogno è sempre stato fare l'insegnante di lettere e la causa della mia presenza a Dublino era quella: prendere una laurea in letteratura inglese più fare un master su gli scrittori latini e greci. Purtroppo come sport ho sempre praticato fin da piccola il calcio e il pugilato. Un giorno un uomo che veniva spesso alla palestra dove mi allenavo arriva e mi dice -Tu hai talento, fammi diventare il tuo manager e ti farò diventare la nuova campionessa dei pesi medi- Io ovviamente ho accettato, sapevo che il pugilato mi avrebbe preso tempo ma ero disposta a sacrificare il mio tempo libero per quell'occasione irripetibile. Purtroppo quella 'occasione' mi ha rovinato, facendomi diventare una psicopatica violenta che appena perde il controllo non riesce più a fermarsi. Mi hanno espulso dalla box perchè colpivo troppo forte per la mia fascia di peso… Assurdo pensavo che cose del genere accadessero solo nei film. Ero furiosa, per non parlare del fatto che il mio manager si era tenuto 2/3 dei miei profitti lasciandomi nella merda più di prima. Come se non bastasse il giorno dopo la notizia che non potevo più classificarmi una ragazza all'università cominciò a inveire su di me per esserle andata a sbattere contro la macchina ammaccandola un pò. Non ci vidi più. La pestai a sangue, o meglio, le ho dato un pugno solo ma con quello è andata a sbattere contro il muro così forte da provocarle un trauma cranico.  MI hanno espulso dall'università e nessuno ha voluto più ammettermi dopo quell'episodio. Adesso studio da privatista per il master, la laurea l'ho presa pochi mesi fa e se te lo stai chiedendo la ragazza sta bene, è andata in ospedale per 2 settimane poi è tornata in pista'.

 

Bugg non mi aveva interrotto neanche una volta, mentre parlavo. Ma ora vorrei che lui parli, la cosa comincia a diventare fastidiosa e imbarazzante. 'Ti prego non mi licenziare'

E così Jake Bugg scoppia a ridere convulsivamente sputando fuori tutto il fumo da polmoni e tossendo. 'Perchè dovrei licenziarti? Hai aiutato quel poveretto e soprattutto vendicato me'

 

Mi ero dimenticata che lui era stato ferito. 'Oh mio dio! Stai bene!' Urlo 'Ti fa ancora male?' Mentre lo chiedo mi avvicino e gli prendo il mento con la mano passando il pollice sul taglio del labbro. Solo ora mi rendo conto di quanto sia intimo e imbarazzante questo gesto. Così mi scanso velocemente e spero che lui non mi abbia visto arrossire. Quando mi volto di nuovo verso di lui, sta sorridendo e gli sorrido a mia volta. 'Posso?' chiede indicando il vino.

'certo' gli passo la bottiglia. 

'Allora, posse partecipare alla serata? Voglio dire sigarette, vino e musica è meglio di quel che avevo in programma. Stavi cantando Wonderwall degli Oasis, giusto?'

'Si' Dico, analizzando ancora le sue parole.

'Bene, ho vinto ora tocca a me' dice prendendomi la chitarra dalle mani.

'Come? E chi lo ha stabilito scusa' Dico ridendo

'Io, è un gioco che facevo sempre con i miei amici, tu suoni una canzone e gli altri devono indovinare che canzone è più l'autore, se non la conoscono devono capire qual'è il titolo dal testo'

'Ok ci sto vai'

si schiarisce la voce e comincia:

'Something in the way she moves…'

'Something dei Beatles. Non potevi scegliere niente di più conosciuto'

'Blah blah, sentiamo te invece che combini ora' Mi passa la chitarra

'I don't wanna bruise your ears or hurt you like I…'

'Te l'ho mai detto che io ed Ed Sheeran siamo amici? You Need Me, I Don't Need You la prima versione'

'Sei sleale!' Gli passo la chitarra

'I hopped off a plane at LAX with a dream in my cardigan, welcome to land of famous exc…'

'Scherzi vero? Miley Cyrus, Party in The U. S. A.'

'Speravo non guardassi Hanna Montana, voglio dire… Tra il calcio e la box non mi aspettavo lo facessi'

'OK be tocca a me…

I don't care what people say when we're together

you know i want to be the one that holds you when you sleep

I just want it to be you and I forever

I know you want to leave so come one baby be with me so… H-'

'Ferma, non cantare oltre.'

Rido 'Dai Jake non dirmi che ti sei offeso stavo solo scherzando. Non credevo te la potessi prendere per una cosa così in fondo sono solo gli On…'

'Non dire il loro nome.. E poi aspetta, Jake? Non pensavo sapessi il mio nome. Questo avrebbe spiegato perchè mi chiami sempre per cognome'

'Senti chiamarti Jake mi sembrava strano, sei il mio capo e poi tu non mi hai mai dato tanta confidenza'

'Mi prendi in giro? Dai! Mi assicuravo che tu stessi bene quando bevevi, ti ho protetto dalla furia sessuale di Cole'

'Mi ha fatto da baby-sitter quindi'

'Be, io… Okay forse un po'…'

'Un po'? Comunque vai tocca a te'

'mmm.. vediamo… Tell her that i love her, tell her that i need her, tell her that she's more than a one night stand, tell her that she turned my cheeks the color of her hair, all i wanna do is be near…'

'HEY! Non vale non puoi cambiare il testo!'

'Come fai a sapere che ho cambiato il testo?'

'Perchè è una delle mie canzoni preferite One Night, Ed Sheeran. Seriamente poi? Non ti ho fatto diventare le guance del colore dei miei capelli'

'Oh si invece e anche più di una volta, solo che ho una certa reputazione da mantenere e non posso mica bruciarla così' Schiocca le dita.

alzo gli occhi al cielo poi mi viene in mente una domanda: 'Com'è la vita a Nottingham? Io la conosco solo per Robin Hood e cavolate simili…'

'Come fai a sapere che vengo da Nottingham?'

'Io… Ho letto molto su di te prima dei colloqui'

'E te lo ricordi ancora?'

'Ecco, io… Ero una tua fan… E riguardo questo dovresti dare un nome al tua fandom…'

'Ho dei fan in Italia?' Fa una faccia di felice stupore.

'Sveglia Bugg veniamo da Milano…'

'Ecco! E' proprio per questo che non ti do confidenza, tu mi chiami per cognome e questo non fa che farmi sentire più lontano da te, e questo mi da fastidio. Nessuno mi chiama per cognome, neanche il mio produttore discografico o gli intervistatori! Giusto tu'

il cuore inizia a battermi a mille, si sta veramente aprendo con me? Mi sta dicendo queste cose, perchè?

'Perchè mi dici queste cose?' Dovrei scrivere un libro: Come rovinare un momento perfetto di Miah Leccese nelle librerie da agosto 2014.

'perchè non voglio starti lontano' O forse non dovrei… 'Voglio esserti il più vicino possibile'

In quel momento Jake era a pochi centimetri da me si era sporto in avanti mentre mi passava la chitarra. La luce del lampione e la notte facevano un bellissimo gioco di luci sul suo volto rendendo i capelli già scuri neri e gli occhi azzurri ulteriormente più chiari. 

'Dicono  che non si dovrebbe mai mischiare il dovere con il piacere?' Dico, mentre poggio la chitarra da una parte.

'Chi lo dice non ti ha mai avuto come dipendente' Non ha neanche finito di parlare che io sono tra le sue braccia e lui mi sta baciando, per quanto mi aspettassi qualcosa di delicato dalle sue labbra rosee e carnose il bacio è impetuoso ma a me questo non dispiace affatto, anzi. 

Lui si sdraia sopra di me continuando a baciarmi. Ha un sapore strano misto ad alcohol, fumo e sangue.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il Giorno Dopo ***


Who The Hell Is Miah Leccese?

 tumblr_n4zo4dF0Zq1sjw2wto1_1280.png
Capitolo 5:

~Il Giorno Dopo~

 

-Non stiamo parlando di un giorno dopo ma Del Giorno Dopo, tutti ne hanno avuto uno nella vita e quello della nostra Miah è proprio questo-

 

Quanto posso essere tarda da 1 a 'COGLIONA CAZZO FAI QUA?' Ve lo dico io, più o meno al livello di 'huebona que coño haces aca?' (che sarebbe il corrispondente spagnolo per quella meravigliosa frase in caps lock di prima).

Nel momento in cui un dipendente dell'albergo irrompe in una terrazza dove tu stai dormendo avvinghiata al tuo datore di lavoro sai che è la fine, soprattutto se ti trova residui di spinelli e non è affatto felice di vedervi.

Appena sento smadonnamenti in spagnolo comincio a svegliarmi e trovo un omino vestito da cameriere tutto sudato che mi gesticola davanti con aria impanicata.

 

"Okay, ho capito- si un attimo- fammi solo-" Ogni due parole l'omino dai capelli neri mi interrompe finchè non comincio a urlare: "ALLORA VUOI STARE ZITTO HO CAPITO DAMMI CINQUE SECONDI PER REALIZZARE DOVE DIAVOLO SONO, IN CHE STATO, ANNO E MESE!"

 

"No hablo inglés" ci mancava solo questa, lo spagnolo che fa il fottuto cameriere in un Hotel ma non parla inglese… Però forse, conosce l'italiano…

 

"Senti coso, io sto rincoglionita come mai vorresti essere, se la smetti di urlare ci alziamo e ce ne andiamo" dico molto dialettalmente in italiano

 

"Pure te de Roma? Daje zi" L'omino deve aver visto lo sconcerto sul mio viso perchè ora sta ridendo.

 

"Non sento il dialetto da una vita…" 

 

"A chi lo dici, da quant'è che lavori all'estero?"

 

"due-tre anni, te?"

 

"Cinque"

 

"Complimenti"

 

"Grazie, ora però ve ne dovete proprio andare, te e il bell'addormentato lì" dice indicando Jake che dorme come un sasso.

 

"Subito dacci qualche minuto"

 

"Si certo ma sbrigatevi" Dice e poi se ne va alla porta per lasciarci da soli.

 

Mi guardo intorno spaesata per un minuto, poi mi puntello sui gomiti guardo Jake lo contemplo in totale adorazione per 30 secondi buoni: la maggior parte delle persone sembra innocente mentre dorme invece Bugg sembra comunque uno che ti brucerebbe casa proprio 'a screzio' (per dispetto, termine romano) e poi usando il fuoco della tua casa che brucia si accenderebbe una bella canna.

Finito lo stato di contemplazione assoluta lo sveglio.

 

"Jaaaaake svegliati!"

 

"mmmh"

 

"ti rovescio il vino rimasto addosso se non ti metti seduto ora come adesso"

 

"Eccomi, ci sono, sono sveglio, mi vedi sono seduto… Miah… poggia la bottiglia… con calma…"

 

Rido di gusto e lui mi bacia, prendo la sua testa fra le mani e lo stringo a me, ho paura che si possa staccare da me e mi dica all'improvviso 'no senti hai frainteso. ciao'. Mi stacco da lui ma continuo a stringerlo, lui alza le braccia e fa lo stesso. 

 

"Jake?"

 

"mhmm?" mugugna

 

"il cameriere ci ha beccato ed è giusto un pochino proibito dormire qua"

 

"ah, e vabbè possiamo corromperlo"

 

"Wow, quanto siamo scorretti"

 

Sta di fatto che ci alziamo, puliamo e raccattiamo tutto, raggiungiamo l'oramai denominato Omino che ci aspettava impaziente sulla porta. Per quasi tutto il tragitto io e il cameriere, che pare si chiami Gustavo, non facciamo altro che fangirlare in dialetto su qualsiasi cosa ci passi per la mente. Cerco di tradurre qualcosa per Jake ma è abbastanza inutile poiché il dialetto romano è praticamente intraducibile. 

Alla fine riusciamo a non finire nei guai così ce ne torniamo finalmente nelle rispettive camere, per pochi minuti almeno, perchè Jake, che non aveva neanche disfatto le valige, non ha bisogno di rifarle e dopo circa tre minuti scarsi piomba in camera mia con aria grave.

 

'Miah dobbiamo parlare"

 

"Dimmi tutto"

 

"Quello che è successo stasera…" Ecco lo sta per dire, ora muoio "vorrei che non lo venissero a sapere ne Cole ne Sam, ne tantomeno Lucia poiché disapproverebbero… non te" aggiunge in fretta " ma il fatto che lavoriamo insieme e che non è proprio la migliore delle situazioni"

 

"si immaginavo me lo volessi chiedere"

 

"E che ne pensi?"

 

E qui devi mentire, devi dire che ti va benissimo ma non con troppo entusiasmo se no poi sembra che non te ne frega nulla "Okay"

 

"Non… non te la sei presa vero?"

 

"Ti pare! Dai" Rido per sdrammatizzare.

 lui mi sorride a sua volta e mi stringe a se. Io lo bacio. mi stacco per guardare l'ora (ovviamente) e sono le 4.00 a.m.

Guardo Jake, lui mi sorride e riprende a baciarmi; lentamente mi spinge verso il letto e alla fine ci cado sopra portandomi lui appresso. E' sopra di me ma ribalto la situazione. Ci stacchiamo e lui comincia a sfilarmi la maglietta

 

"Fermati" Dico, nonostante vorrei che continui

 

"Perchè? Hai il…"

 

"Nononono" lo interrompo subito "Voglio che tu aspetti un po' prima di… conoscermi in senso biblico"

 

Il cantante fa il finto imbronciato "Sei proprio sicura di voler aspettare?" e comincia a stuzzicarmi passandomi le mani dalle spalle su tutta la schiena fino al sedere e così via. 

 

dopo circa un minuto che va avanti mi accorgo di respirare pesantemente e di aver chiuso gli occhi, quando li riapro c'è Jake che mi guarda con un ghigno soddisfatto.

 

"Si sono sicura"

 

"Proprio convinta? Voglio dire mi sembra che tu non riesca a starmi lontano"

 

"E tu invece? Hai un rotolo di spicci in tasca o sei solo felice di vedermi?"

 

"puoi controllare tu stessa"  Sorride e mi bacia levandomi la maglietta "Ok non facciamo nulla ma almeno fammi divertire un po'" annuisco

 

e ci ribaltiamo, così sono io a levargli la maglietta: Jake ha davvero l'aspetto di un tossico da fuori, ma ha un fisico da calciatore. Lo guardo per tre secondi contanti e poi ricominciamo a baciarci.

 

 

"Se questo è l'invito ad una threesome a sorpresa sono ben felice di accettare" ci giriamo e vediamo Cole sulla porta del bagno con i capelli bagnati, un asciugamano intorno alla vita e lo sguardo sogghignante.

 

merda

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2590724