The football match

di Marli_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1°capitolo ***
Capitolo 2: *** 2°capitolo ***
Capitolo 3: *** 3° Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4° Capitolo ***
Capitolo 5: *** 5° Capitolo ***
Capitolo 6: *** 6° Capitolo ***
Capitolo 7: *** 7.Capitolo ***
Capitolo 8: *** 8° Capitolo ***
Capitolo 9: *** 9° Capitolo ***
Capitolo 10: *** 10° Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1°capitolo ***


Eccomi qua a scrivere su questo diario comprato  mezz'ora fa in un supermercato vicino al dormitorio. Se i miei amici mi vedessero adesso mi prenderebbero in giro dicendomi   "E' una cosa da femmina".

Ma sai Diario, io devo dirle a qualcuno queste cose che mi stanno succedendo, ho bisogno di sfogarmi e a quanto pare tu sei la ''persona'' più fidata!

università di Londra, questo è il mio 2° anno che sono qui.

Tutti i ragazzi vorrebbero essere me e tutte le ragazze vorrebbero farsi me, tutto andava bene fino all'inizio di questo anno scolastico.

Il college, come ogni anno, organizza una partita di calcio e ogni anno io con i miei amici andiamo a vederla o dovrei dire a rimorchiare qualche bella matricola.

Finisce il primo tempo della partita, a me non piace molto il calcio però lo seguo lo stesso, i miei amici vanno a prendere una birra io invece rimango li, non so neanche io il perchè, però sono rimasto seduto li in quelle gradinate che ti appiattiscono e ti raffreddano  il culo, inizia il secondo tempo i miei amici non sono ancora arrivati, in campo ci sono diversi cambi, ma quello che mi colpisce di più e il difensore laterale un ragazzo decisamente non alto con i capelli castani , numero 17, Tomlinson 17!

 

Quel ragazzo sembrava un angelo sceso dal cielo, non facevo altro che pensare a lui.

Passarono alcuni giorni e io non riuscivo a togliermi dalla testa quel ragazzo, era una domenica sera io mi trovavo nella mia stanza con Zayn, il mio migliore amico,

<< Hei amico che ti prende? >> mi disse Zayn,

<< Niente, cosa vuoi che abbia? >>

<< Sei dalla sera della partita che hai lo sguardo triste, sei pensieroso che è successo? >>

<< Hai presente quando tu incontri una persona e anche se non la conosci inizi a pensare come sarebbe passare la vita insieme, come sarebbe bello abbracciarla, baciarla >>

<< No, non ce l'ho presente...ma ho capito, tu ti sei innamorato >>

<< No no , non posso essere innamorato >>

<< Perchè che c'è di male , finalmente vivrai la tua storia d'amore al college >>

<< Non mi vorrà mai >>

<< Amico, sei Harry Styles, sei quello che basta fare un occhiolino o un sorriso e le ragazze cadono ai tuoi

piedi>>

<< No, non con questa persona, devo solo dimenticarla >>

<< Come vuoi tu, dai adesso andiamo al cinema >>....

Non posso essere innamorato di Tomlinson non so neanche il suo nome, e poi ma che cavolo non stiamo parlando di una ragazza stiamo parlando di un ragazzo, io Harry Styles che ho sempre preso per il culo i ragazzi gay, adesso dovrebbe piacermi un ragazzo?! Ma che cazzo sto dicendo? NO! Non mi piace Tomlinson per niente.

Ero da un mese che non mi portavo a letto nessuna, una volta ci ho provato ma mentre le cose si facevano più interessanti, davanti a me compariva la sua faccia, e non potevo mica fare sesso con la faccia di Tomlinson davanti ai mie occhi ..

Mi è arrivata una lettera dalla segreteria del dormitorio che diceva che io dovevo avere un compagno di stanza e che sarebbe arrivato la sera stessa, io non avevo proprio voglia di accoglierlo cosi decisi di andare a fare una passeggiata.

Ero al parco che camminavo con la musica nelle orecchie quando davanti a me vedo due ragazzi baciarsi, per la prima volta nella mia vita vedevo quei ragazzi come se fossero un ragazzo ed una ragazza, trovavo quei ragazzi perfino teneri, poi riprendo a camminare ed ascoltare la musica perchè quello è l'unico momento in cui non penso a lui.

Erano le 20.00 ormai, ed era il caso di tornare al dormitorio, arrivai davanti alla porta della mia stanza la aprii e mi scontrai contro un ragazzo

<< Opss >> dissi, e adesso chi cazzo è questo qui

<< Ciao >> disse lui, lo osservai bene e spalancai la bocca sia per il disordine che c'era nella mia stanza sia per la persona che avevo davanti agli occhi.

<< Emm tu devi essere Harry Styles vero? >>

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Capitolo 2
*** 2°capitolo ***


<< Si, e vorrei sapere cosa ci fai qui >> dissi alzando un po' il tono di voce

<< La segreteria ha detto che ti aveva avvisato >> mi misi a pensare a quello che avevo fatto prima di andare a fare la passeggiata, e mi ricordai della lettera e sbuffai

<< Si, ora ricordo >>

<< Comunque io sono Louis Tomlinson >>

<< Purtroppo lo so >> sussurai

<< Come? >>

<< Niente, comunque mi spieghi cosa è tutto questo disordine >>

<< Scusami e che non so davvero da dove iniziare a mettere a posto >>

<< Da qualche parte inizia l'importante e che ti sbrighi >>

<< Ok, …..ti posso fare una domanda >>

<< Dimmi >>

<< Tu sei quel Harry styles ? >>

<< Dipende da cosa intendi per “Quel Harry styles” >>

<< Quello a cui le basta togliersi la maglietta per far eccitare, sciogliere, urlare una ragazza>>

<< Dovrei essere io >>

<< Mi aiuti, a rimorchiare qualcuna >> Vedi caro diario la mia vita è ingiusta il ragazzo che mi fa uno strano effetto mi sta chiedendo di aiutarlo a fare qualcosa che io non ho la minima voglia/intenzione di fare ….

<< NO >>

<< Perchè no, cosa c'è che non va sono troppo basso, grasso, brutto ? >>

<< Non sei niente di tutto ciò, anzi sei perfetto >> Non mi ha sentito, non mi ha sentito, non mi ha sentito

<< Davvero sono perfetto?>> mi ha sentito

<< Diciamo che lo sei per quelle ragazze urlatrici >>

<< Dovresti dire quelle fighe di ragazze urlatrici >>.

Sono passate tre settimane da quando ho conosciuto Louis da allora siamo diventati molto amici scherziamo sempre, ridiamo tantissimo, diciamo che è entrato a far parte del mio gruppo di amici, andava tutto bene quando per il week end è arrivata la sua ragazza Eleonor, io non sapevo che fosse fidanzato e ci sono rimasto un po' male:

Per prima cosa perchè sono innamorato di lui, e da quando lo conosciuto bene mi sono rassegnato

e per seconda cosa perchè non me l'ha detto lui ma l'ho scoperto quando stavo rientrando da lezione che li ho trovati in camera uno sopra l'altro.

Un Martedì sera, pensavo che Louis non c'era perchè era ad allenamento invece era li , e quello che ti sto per descrivere caro diario è stato uno dei momenti più importanti della mia vita...

Entro in stanza e vedo Louis sdraiato a pancia in su guardando il soffitto

<< Hei Hazza >> questo è il sopranome, dolcissimo bellissimo carinissimo, che mi ha assegnato

<< Hei Lou >> questo invece è il mio , veramente quello originale era LouLou solo che mi ricordava una marca di scarpe per bambini quindi lo dimezzato

<< Lou ma non dovresti essere ad allenamento? >>

<< Già ma l'ho saltato >> strano

<< Perchè, tu non salti mai gli allenamenti, cosa è successo? >>

<< Niente di che >>

<< Sicuro?>> mi avvicino e mi sdraio vicino a lui e lo guardo

<< Mi sono lasciato>> giuro che in quel momento mi sono sentito rinato ora avevo una possibilità in più anche se lui è etero...

<< Mi dispiace Lou, se vuoi parlarne io sono qui >>

<< A me non mi dispiace è questo il bello >> disse alzandosi di scatto e guardandomi negli occhi

<< Che vuoi dire?>>

<< Che quando Eleonor mi ha chiamato per dirmi che mi trovava diverso che voleva una pausa, io mi sono

sentito felice, perchè non sono triste come quando un ragazzo viene lasciato da una ragazza?>>

<< Perchè magari non l'amavi più, magari provi amore per un altra persona>>

<< Già >> mi guarda negli occhi e mi accarezza la guancia poi passa all'orecchio e poi ai capelli

<< Harry hai dei capelli stupendi >> il mio cuore non lo sentivo più, poi quando ha toccato le mie labbra pensavo di essere morto in quel preciso istante, si stava avvicinando, mi stava per baciare cazzo non ero pronto ne psicologicamente ne mentalmente, chiudo gli occhi e mi avvicino anche io....

<< Louis il mister ti dev....emm forse dovevo bussare >> ci staccammo subito appena sentimmo la voce di Niall

io sono diventato rosso come qualcosa di rosso e Louis si alzò dal letto e guardò prima me e poi Niall

<< Si magari la prossima volte è meglio se bussi, comunque cosa volevi dirmi? >>
<< Ah si, che il mister ti deve parlare >>

<< Ok andiamo >> si dirige verso Niall e se ne va chiudendo la porta.

Io ero confuso, era successo tutto cosi velocemente che mi serviva tempo per capire cosa era appena accaduto .


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Capitolo 3
*** 3° Capitolo ***


Finalmente arrivarono le vacanze di natale, io amavo il natale perchè tutta la mia famiglia si riuniva per tre giorni di fila, a mangiare giocare a tombola, e rimangiare.

Era la mattina del 23 Dicembre stavo preparando la borsa per andare a casa quando senti qualcuno bussare la porta, aprii e davanti ai miei occhi vidi Liam che teneva la mano a Zayn, senza fare i complimenti entrarono sorpassandomi

<< Hei amico, io non vengo da te quest'anno vado da Liam >>

<< Si Zayn sai lo avevo intuito >> Liam si mise a ridere e io e Zayn lo seguimmo, già mi sono scordato di raccontarti che Zayn dopo un po' di tempo che provava qualcosa per Liam si era finalmente dichiarato, e da quel giorno li sono sempre statti assieme, quindi me lo aspettavo che passasse il natale con il suo ragazzo li salutai e andarono via.

Quando stavo per andarmene finalmente in vacanza rientrò Louis, ho ringraziato tutti i santi per questo perchè volevo augurargli prima di tutto buon compleanno e poi dargli il regalo.

Appena entra mi squadra

<< Dove pensi di andare? >>

<< Aspetta fammi pensare un attimo forse in vacanza >>

<< Anche tu vai via >> mi disse con un aria da cucciolo abbandonato

<< Perchè tu no ? >>

<< No io torno a casa il 27 >>

<< Perchè ? >>


<< Perchè i miei non tornano a casa prima del 27, è sinceramente stare a casa mia da solo preferisco stare

qua >>

<< Ma cosi passerai il natale e il tuo compleanno da solo >>

<< Già, va be non fa niente staro con la sign. Genoveffa >> non riusci a non ridere, immaginavo Louis seduto dentro la stanzetta della sign. Genoveffa, la donna che serve alla mensa e che fa le pulizie, mangiando lenticchie

e giocando a tombola.

<< Ascolta che ne dici se vieni da me >> dissi

<< No davvero Harry non vorrei disturbare >>

<< Ma che disturbi intanto abbiamo la camera degli ospiti >>

<< Senza avvisare i tuoi? >>

<< Non fa niente intanto mia madre si aspetta che venga Zayn, siccome mi ha dato buca vieni tu >>

<< Perchè ti ha dato buca ? >>

<< Perchè va da Liam cosi fa anche le presentazioni >>

<< Ah è vero che stanno assieme, è tu non devi fare nessuna presentazione ? >> si devo presentare il ragazzo di cui mi sono innamorato le avrei voluto dire ma invece..

<< Si devo presentare il mio nuovo migliore amico, quindi che fai? >>

<< Vengo ad una condizione >>

<< Quale sarebbe? >>

<< Che dal 27 in poi sei tu ospite a casa mia >>

<< Affare fatto, dai prepara la roba e andiamo ti aspetto giù in macchina >>

<< Ok arrivo subito>> usci fuori dalla stanza e mi dirigo verso il parcheggio, dopo un paio di minuti entra Louis in macchina, si siede si mette la cintura e partiamo verso le vacanze di natale.

Ps:

Salve a tutti, spero che questa storia vi stia piaccendo lo so questo capitolo e molto corto, però prometto che il prossimo sarà più lungo.

se vi piace la storia reccensite, quindi ci sentiamo al prossimo capitolo ciao:*

C.


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Capitolo 4
*** 4° Capitolo ***


Durante il viaggio Louis si addormentò, durante il viaggio  si svegliò
<< Quanto manca? >>
<< Un ora circa, comunque grazie di avermi fatto compagnia >> le dico ironico
<< Scusa ero molto stanco, mi dispiace >>
<< Non ti preoccupare stavo scherzando >>
<< Sai sono un po' in ansia ? >>
<< Perchè? >>
<< Penso che sia per il fatto che mi presenterai alla tua famiglia >>
<< Non c'è da stare in ansia, siamo pochi in famiglia c'è mia sorella Gemma con il suo ragazzo di turno, poi c'è
      mia madre, mio padre e basta >>
<< Davvero allora sono tranquillo io pensavo che facevi parte di una grande famiglia >> mi sono scordato di dirle degli altri parenti, lo scoprirà da solo tra un po'.
Dopo un'altra ora di macchina arrivammo davanti casa mia parcheggiai la macchina...
<< Eccoci arrivati >>
<< Non è quella casa tua vero? >> disse Louis impaurito deglutendo  vedendo tutta la famiglia Styles al completo
<< Emm se vuoi ti dico di no ma mentirei >> dissi ridendo
<< Harold Edward Styles tu mi hai mentito >> non avevo mai sentito pronunciare il mio nome per intero cosi bene, di solito mia madre lo diceva  quando andavo male a scuola o quando non pulivo e odiavo  quando lo faceva invece detto da lui suonava in modo dolce.
Scendemmo dalla macchina e le mie cugine più piccole vennero ad abbracciarmi saltandomi addosso.
Con lo zaino in spalla, miei cugine appese sopra di me come dei koala e Louis che mi tirava per la maglietta da dietro entrammo nel giardino di casa, arrivati davanti alla mia numerosa famiglia dissi un “ciao “ generale a tutti e presentai Louis come un mio amico.
I miei parenti iniziarono ad ingozzare Louis perchè  dicevano che era troppo magro, ed era solo il 23 pensa tu al 25 come saremo statti.
<< Ok ok, famiglia io vado su con Louis per sistemare la roba veniamo subito>>.
Presi la mano di Louis e lo portai al piano superiore dove si trovavano le stanze.
Lo portai nella mia stanza per farle appoggiare la roba ci sedemmo sul letto,
<< Mi dispiace per la mia famiglia è un po' invadente alcune volte >>
<< Ma che dici, vorrei averla io una famiglia cosi affettuosa,delle cugine che vengono  a salutarmi non appena
      metto un piede fuori dalla macchina, una mamma che ti accoglie con un sorriso a 32 denti,delle nonne che
      ti preparano tutto quello che vuoi e potrei andare avanti tutta la sera >> dal suo tono di voce capisco che lui non ha una famiglia come la mia, è vero io li trovo un po' imbarazzanti ma alla fine se non avessi loro non saprei come vivere.
Voglio sapere di più della sua famiglia cosi provo ad indagare..
<< Non ci credo che anche tu non hai una mamma che ti sorride, un padre che ti da una pacca sulla spalla,
      delle nonne che ti ingozzano e delle cugine che ti saltano addosso>> lui mi guarda, mi perdo nei suo occhi color cielo, i suoi occhi non sono felici come quando gioca a calcio anzi sono tristi e stanno iniziando a bagnarsi 
<< Ecco e qui che ti sbagli, io non ho un padre ma un patrigno che non mi calcola neanc...>> non riesce a finire la frase che scoppia a piangere, riesco a sentire un “scusami” tra i suoi singhiozzi, è strano vederlo piangere, da quando lo conosco non l'ho mai visto piangere di solito è un ragazzo molto solare, la prima cosa che mi viene in mente per tranquillizzarlo e abbracciarlo, farle sentire che io ci sono e ci sarò sempre per lui.
Lui piange sulla mia spalla per qualche minuto poi si stacca mi guarda negli occhi, amo questi momenti sembrano dei momenti da film romantici quello che cambia e che nei film lui ora mi dovrebbe baciare invece dalla sua bocca esce solo
<< Grazie hazza, grazie che mi hai invitato qui e sopratutto grazie che ci sei sempre per tutto,sei davvero un                                                     .     amico speciale>> già sono solo un amico speciale.


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Capitolo 5
*** 5° Capitolo ***


La serata passò velocemente ed era giunta l'ora di andare a letto,la situazione “letti” era un po' complicata perchè la stanza per Louis era stata presa da delle amiche di Gemma, per tutto il periodo natalizio, quindi ero costretto a dividere il mio letto con lui, io ovviamente non ero per niente contrario anzi stavo già iniziando a farmi dei film mentali che vennero interrotti da Louis che usci dal bagno.
<< Harry>>  
<< Che c'è Lou ?>>
<< Ti volevo parlare di una cosa >> stavo iniziando a preoccuparmi, di cosa voleva parlare
<>
<< Allora io ti volevo dire che...>> venne interrotto da mia sorella e le sue  amiche, che come al solito entrò in camera mia senza bussare .
<< Tu non cambi mai e sorellona?>>
<< Scusate se volete vi lasciamo da soli e poi torniamo >> io guardai Louis perchè alla fine era lui che doveva parlare con me infatti rispose lui
<< No no, rimanete pure >> disse sedendosi affianco a me nel mio letto.
<< Allora siccome non abbiamo per niente sonno, e su facebook abbiamo visto che domani è il tuo compleanno>> iniziò il suo discorso rivolgendosi a Louis
<< Stavamo pensando di passare la notte qua tutti assieme, che ne dite?>>
<< E cosa vorresti fare? >> dissi io
<< Non lo so, giochi da tavolo,film,parliamo queste semplici cose>>
<< Gemma ti ricordo che noi non siamo delle ragazze e sopratutto non abbiamo intenzione di partecipare ad
      un pigiama party >> Louis rise e le amiche di Gemma lo seguirono poi inaspettatamente Louis disse
<< Scusa Harry ma tua sorella è stata cosi dolce e gentile ad invitarci a questa specie di festa >> io lo interruppi subito
<< Louis non è una festa è un pigiama party, dove le ragazze sparlano dei ragazzi e si mettono lo smalto >>
<< Harry non penso che tua sorella che ha 24 anni >>
<< 23 >> lo corresi io e mia sorella
<< Va be non  penso che ha 23 anni faccia ancora i pigiama party vero? >> si girò verso Gemma per trovare supporto ma Gemma
<< Ei anche se ho 23 anni non vuol dire che non posso fare dei pigiama party>> disse Gemma con un tono di voce offeso
<< Non volevo dire questo e solo che.... va be lasciate stare comunque per me va bene, sinceramente
      preferisco passare questa serata qua che in un locale >>
<< Si su questo ti do ragione >> dissi io
<> e cosi iniziò la festa improvvisata per Louis, le ore passarono velocemente e tra giochi e schifezze varie  erano già le  23:50 e mia sorella e le amiche sono tornate in camera loro perchè erano troppo stanche e dovevano prepararsi fisicamente e mentalmente per l'indomani.
Eravamo sdraiati sul letto o dovrei dire io ero sdraiato sul letto e Louis era sopra di me
<< Lou forse e meglio se andiamo a letto >>  mi piaceva tantissimo quella posizione e non volevo per nulla al mondo interrompere quel momento ma dovevamo andare a letto per forza.
<< No io sto bene in questa posizione, sai Hazza sei un cuscino perfetto>>
<< Lo so che sono comodo ma dobbiamo dormire domani sarà una giornata stressante>>
<< Dormiamo cosi, in questa posizione >> davvero lui voleva dormire cosi, ma cosa stava succedendo un amico non si comporta cosi un amico non vuole dormire abbracciato ad un altro, io si che lo voglio ma io sono innamorato di questo nano con gli occhi azzurri ma a lui cosa sta succedendo, mentre stavo pensando a questo guardo il telefono e vedo che è mezzanotte passata guardo Louis sorridendole
<< Che c'è?>> disse lui, si alzò e si mise seduto con le gambe incrociate
<< Auguri LouLou >>
<< Harry  mi hai fatto preoccupare, pensavo fosse successo qualcosa >> disse rimettendosi nella stessa posizione
<< Lou è successo qualcosa, oggi è il tuo compleanno  >>
<< Come ogni anno >>
<< Non sei contento che oggi è il tuo compleanno che riceverai regali, messaggi dolci e altro >>
<< Sono contento ma non perchè è il mio compleanno ma perchè lo sto passando con te >>
<< Anche io sono contento >> mi ricordai del regalo cosi mi alzai e andai a prenderlo
<< Cosa non capisci che voglio stare tra le tue braccia non ti puoi alzare e lasciarmi cosi >> mi avvicinai a lui sorridendo e gli diedi il regalo
<< Tieni>>
<< Cosa è?>> disse lui con una faccia stranissima
<< Un ombrello, cosa vuoi che sia Lou?>>
<< Perchè mi hai fatto un regalo? >>
<< Mamma mia quanto la fai lunga dai apri il regalo e non rompere >> lui sorrise e iniziò ad aprire il regalo, appena vide la scatola adidas sgranò gli occhi e si girò verso di me
<< Ma sei fuori di testa?>>
<< Ma non sai neanche cosa ti ho preso >> cosi apri la scatola tolse tutta la varia carta che c'era apri la bocca e rimase in quella posizione per circa tre minuti, avevo paura che non le piacessero cosi mi avvicinai
<< Se non ti piacciono posso sempre cambiarle >> lui non rispose ma mi abbraccio cosi forte che cademmo tutti e due sul letto, lui era sopra di me e mi guardò negli occhi io mi incantai nel vedere quegli occhi color cielo anche  lui sembrava essere incantato si avvicinò e mi diede un bacio tenero sulla guancia
<< Grazie Hazza sono meravigliose >>  le accarezzo una guancia e ci addormentammo  abbracciati questo non è una cosa da amici ma non mi interessa io sto bene con lui e lui sta bene con me questo e quello che conta.

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Capitolo 6
*** 6° Capitolo ***


Quando mi svegliai il giorno dopo sentii già le voci dei miei familiari che stavano preparando tutto per la grande cena della vigilia mi voltai per vedere Louis, ma non c'era lo cercai nel bagno ma non era neanche li cosi decisi di farmi una doccia.
Dopo aver fatto la doccia uscii con un asciugamano alla vita e mi ritrovai Louis coricato sul mio letto
<< Hei ti stavo cercando, dov'eri?>>
<< Giù a fare la colazione o forse dovrei dire pranzo >>
<< Lo so, la colazione e la cena del 24 a casa Styles sono devastanti >>
<< Meno male non fate il pranzo >>
<< Veramente fanno anche il pranzo ma io da un po di anni lo salto >>
<< Quindi anche quest'anno? >>
<< Si, andiamo a festeggiare il tuo compleanno>> mi guarda e sbuffa
<< Ancora, io non voglio festeggiare il mio compleanno >>
<< Perchè non vuoi festeggiarlo?, verrà anche Gemma con le amiche magari te ne presenta una>> io non so perchè lo faccio, forse per vederlo felice e se per rivedere un sorriso in quel viso devo soffrire lo farò, anche perchè sapevo che non era gay, cosi penso che se le presento un'amica di Gemma potrà passare oltre che una bella giornata  anche un bel compleanno.
<< Tu non vuoi proprio capire e >> che intende dire perchè ha quel sorriso malizioso e si sta guardando le mani
<< Che vuoi dire? >> finalmente alza gli occhi su di me, finalmente ci guardiamo negli occhi non riesco a capire dove vuole arrivare, si alza e si mette di fronte a me siamo distanti pochi centimetri l'uno dall'altro, sento il suo respiro sulla mia bocca.
<< Davvero Harry non capisci niente >> non riesco neanche a rispondere, sentirlo cosi vicino è una sensazione
straordinaria, mi tremano le gambe e sento le famose farfalle nello stomaco.
Se non si allontana va a finire male perchè il mio autocontrollo sta andando a farsi fottere.
<< Fratello mi è venuta l'idea dell'anno >> interrompe i miei pensieri, e penso anche quelli di Louis, Gemma entrando in camera mia sempre senza bussare Louis si allontana mia sorella mi guarda e sorride.
Gemma sa che sono gay, appena mi sono accorto che sono innamorato di Louis lo chiamata e le ho raccontato tutto, lei diceva che anche lui è innamorato di me a detto che si vede dagli occhi ma io non l'ho mai notato.
<< Cosa vuoi Gemma ?>> lei mi guarda maliziosa, io so cosa sta pensando e ho paura di quello che potrebbe uscire dalla sua bocca
<< Che stavate facendo? >> ecco appunto, io guardo Louis lui guarda Gemma.
<< Stavo guardando il tatuaggio di Harry >>
<< Faccio finta di crederci >> dice Gemma ridendo, poi continua
<< Vi aspetto giù, preparatevi che ci aspetta una giornata lunga >> e poi va via, lasciandomi solo con lui, la prima cosa che mi viene da dire è...
<< Il tatuaggio e, non potevi trovare scusa migliore >> le dico sarcastico, lui ride cosi tanto che mi contagia pure a me.
Quando abbiamo finito la nostra risata mi guarda come prima
<< E comunque a me piace davvero il tuo tatuaggio, ti aspetto giù >> dice andandosene, io non so cosa fare e sopratutto cosa pensare, ma ho deciso quello che deve accadere accadrà e spero vivamente che accadrà.
La mattina passò velocemente era ora di pranzo, abbiamo deciso di andare a mangiare una pizza per tenerci leggeri, eravamo io, Gemma, Louis, Jade , Kate delle amiche di Gemma.
Ci sediamo e ordiniamo, le ragazze vanno in bagno e io rimango solo con Louis .
<< Allora ti stai divertendo >> le chiesi a Louis, lui sorride
<< Si molto >>
<< Sopratutto con Jade >>  le avevo mandato una frecciatina lo so, e solo che ero geloso erano tutta la mattina ridendo e scherzando, e lui penso che l'ho abbia capito
<< Perchè, sei geloso ?>> mi guarda sfidandomi con lo sguardo mi stava davvero facendo incazzare
<< Non sono geloso >> le dico guardando da un altra parte
<< Allora perchè non mi guardi >>
<< Perchè sono nervoso, e quando sono nervoso litigo con tutti e non ho voglia di litigare con te  >> adesso non sorride più chissà cosa stava pensando, forse sono stato un po duro con lui, lui alla fine non centra niente.
A  interrompere quel silenzio è stata proprio lei
<< Lou che ne dici di sederti qui >> scusa barbie che non sei altro, solo io posso chiamarlo Lou, Lou è il mio sopranome non il tuo, lui guarda me e poi sorride a lei, un sorriso che a me non aveva mai fatto, un sorriso che ti mozza sul serio il fiato.
Senti i miei occhi bagnarsi, non so neanche io il perchè, forse perchè ho fatto conoscere all'uomo della mia vita la sua probabile donna della sua vita, cosi decisi di andarmene.
<< Mi sono dimenticato di fare una cosa >> dissi guardando in basso facendo di tutto per non piangere
<< Harry cosa è successo? >> mi disse Gemma,devo andarmene non posso farmi vedere piangere da lui
<< Devo andare, ci vediamo a casa >> Inizia a camminare veloce verso l'uscita poi senti la sua voce
<< Harry vengo con te >>
<< No, rimani con le altre >>
<< Ma io voglio venire con te >>
<< Voglio stare solo Louis, cosa non capisci >> le dico guardandolo lui nota le lacrime apre leggermente la bocca, si sta per avvicinare e io scapo via da quella pizzeria.
Ho camminato per un'ora, sono andato al parco, mi rilassa stare li seduto su una panchina vedere i bambini giocare o le coppiette scrivendo le iniziali dei loro nomi sopra le panchine dichiarandosi amore eterno.
Dopo che la mia crisi di pianto era passata decisi di andare a casa sperando che Louis non fosse ancora tornato.
Un po mi vergognavo di come mi sono comportato, e per questo speravo che Louis fosse ancora in città con Gemma cosi mi sarei fatto una doccia e avrei pensato a come comportarmi, ma purtroppo la mia fortuna oggi è andata in vacanza cosi quando entrai a casa e chiesi a mia madre di Gemma lei mi rispose che Gemma non era ancora tornata ma Louis si ed  era in camera mia che mi stava aspettando.
Salì le scale, ero in ansia come il giorno  dell'orale degli  esami di maturità, Louis era il commissario ed io ero l'alluno che ha passato la notte a ripassare la tesina.
Pensando a questo mi ritrovai in un momento davanti alla mia stanza aprii la porta e mi trovai un Louis sdraiato a pancia in su  e li iniziò il mio  esame di maturità 

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Capitolo 7
*** 7.Capitolo ***


Entrai nella mia stanza passarono alcuni secondi, i più lunghi della mia vita, prima che uno dei due iniziò il discorso.

<< Dove sei stato? >> mi disse senza togliere lo sguardo dal soffitto

<< Al parco, dovevo stare un pò da solo >> le dissi senza muovermi dall'entrata della mia camera

<< Perchè dovevi stare da solo? >>

<< Perchè mi dovevo sfogare >>

<< Perchè cosa ti ha reso nervoso? >> ora lui mi stava rendendo nervoso, e senza pensarci risposi

<< Tu e lei >> dissi con calma, lui era sempre in quella posizione, poi si alzo di scatto e si avvicinò a me

<< Perchè, ti da fastidio che io guardi una ragazza? >> stavo cercando di mantenere la calma ma non ci sarei riuscito per molto.

<< Si >>

<< Perchè? >> a quella domanda non potevo e non volevo rispondere cosi abbassai lo sguardo, lui mi mise una mano sotto il mento e alzo la faccia per poter incrociare i suoi occhi color mare, quegli occhi che ogni volta che li guardi ti incanti.

<< Perchè Harry? >> mi disse con tutta la calma che aveva nel corpo ma io continuai con il mio silenzio

<< PERCHE HARRY? >> urlò cosi forte che non mi sarei sorpreso se i miei familiari sarebbero saliti per delle spiegazioni, cosi preso dal momento confessai i miei sentimenti.

<< PERCHE TI AMO >>.

Lui sgranò gli occhi poi sorrise, sinceramente non so perchè stava sorridendo ma mi rese ancora più nervoso, perchè io le avevo confessato i miei sentimenti e lui rideva.

<< Cazzo ti ridi>>

<< Da quanto? >>

<< Da quanto cosa? >>

<< Mi ami >> ormai avevo confessato tutto cosi decisi di dirgli proprio tutto, mi sedetti sul letto con la testa fra le mani....

<< Da quando ti ho visto alla prima partita dell'anno, sei entrato nel secondo tempo, io ero seduto li su quelle gradinate avevi la maglia con il numero 17, Tomlinson 17, quel cognome mi rimase in testa.>> lui si sedette vicino a me e mi stava accarezzando la coscia, cosa vuol dire questo gesto?.

<< Poi, continua>>

<< Poi mi arrivò una lettera che mi diceva che avrei avuto un compagno di stanza, e non avevo proprio voglia

di accoglierlo, cosi decisi di andare a farmi un giro al parco, poi quando tornai vidi te e la mia camere in

disordine, e le prime parole che uscirono dalle nostre bocche furono>>

<< "oops" e "Ciao " >>

<< Te le ricordi >>

<< Come faccio a dimenticarmele >>

<< Già >> sentivo le lacrime iniziare a rigare il viso, ormai avevo rovinato tutto, vedevo già il futuro, quando saremo arrivati al college non mi avrebbe più degnato di uno sguardo e poi avrebbe fatto finta di non conoscermi.

A questo pensiero le mie lacrime continuavano a scendere ancora di più, lui le notò e mi accarezzò lentamente la schiena, le sue mani mi davano un senso di sicurezza inspiegabile.

<< Perchè piangi ? >>

<< Perchè ora non sarà più come prima >>

<< Quello è sicuro >>

<< Appunto, allora se vuoi ti accompagno a casa se partiamo ora potrai arrivare li per l'ora di pranzo e quindi..>>

<< Ma cosa stai dicendo, io non me ne voglio andare >>

<< Neanche dopo averti detto di essere gay e che ti amo >>

<< Ti ricordi quando....>>

<< Lou con tutto l'amore che provo per te non ho voglia di ricordare qualcosa ora voglio solo dormire e sperare

che sia un brutto incubo e quando mi sveglierò tu sarai accanto a me amici come sempre >>

<< Mi fai finire quello che voglio dire >> io avevo sempre la faccia fra le mani, non lo guardavo non ci riuscivo avevo paura, di che cosa non lo so visto che ormai avevo detto tutto.

<< Dicevo, ricordi quando Eleanor mi ha chiesto la pausa perchè non ero più quello di prima, ti ricordi? >>

<< Si, non eri neanche andato ad allenamento >> ricordai sorridendo

<< Esatto ti ricordi che io ho detto che non mi dispiaceva neanche un pò, tu cosa mi hai detto ? >>

<< Che molto probabilmente ti piaceva un'altra persona >> dissi non capendo niente, sembravo un robot che stava andando in corto circuito.

<< Esatto, ed è vero io sono innamorato di questa persona >> mi alzai e andai verso la finestra, le lacrime si erano fermate o forse le avevo finite da quanto avevo pianto.

<< Sai Louis a me non mi interessa molto di chi ti sei innamorato, anche perchè io, almeno che non te ne sei

dimenticato, mi sono dichiarato a te meno di cinque minuti fà e tu mi parli della ragazza di cui sei

innamorato,scusa ma non ho molta voglia di ascoltarti >> mi guarda e sorride, io lo vedo riflesso dalla finestra, chissà cosa ci trovava di cosi divertente in quello che le avevo detto.

<< Vedi che non capisci mai niente, usa un pò il cervello, non cambio discorso a caso >> cosa vuol dire non riesco a capire quello che mi sta cercando di dire, quindi mi giro e lo guardo.

<< Scusami, davvero ma non ti sto capendo >> sorride e si avvicina a me

<< Se sei tonto non e colpa tua >>

<< Meno male che ci sei tu che sei einstein >> lui rise e io lo guardai sorridendo

<< E comunque io amo una persona alta, riccia, occhi verdi >> non lo lasciai finire la descrizione

<< Ok ok, come si chiama? >>

<< Di cognome Styles >> cazzo le piaceva mia sorella come ho fatto a non pensarci, chissà cosa è

successo quando io ero al parco, e ora capisco anche perchè non se ne vuole andare vuole restare per

lei..

<< Harry hai capito? >>

<< Certo che ho capito, non sono cosi tonto>>

<< E non mi dici niente >>

<< Sono felice per te, ora vai e dichiarati visto che oggi è la giornata, io vado a farmi la doccia >> mi stavo avviando verso il bagno, ma mi ferma per il braccio e mi fa girare verso di lui

<< Cosa hai capito?>>

<< Che ti piace Gemma >>

<< Gemma?, o andiamo spero davvero per te che tu stia scherzando>>

<< Io non sto scherzando, non negarlo ormai l'ho capito che ti piace lei basta >>

<< Non posso essermi innamorato di un coglione cosi >> mi aveva chiamato coglione davvero ma che cavolo si stava prendendo anche la parte grande


<< Ci sei arrivato o ti devo fare un disegnino?>>

<< Si ci sono arrivato, ma da quando? >>

<< Da quando ti ho conosciuto, ho sempre voluto baciare quelle labbra irresistibili >>

<< Le mie ma le hai mai viste le tue sono cosi non ci sono neanche parole per descriverle>> stavo davvero avendo questa conversazione con il ragazzo di cui sono innamorato.

<< Sul serio stiamo parlando delle nostre labbra dopo esserci appena dichiarati? >> risi, sia perchè stavo pensando alla figura di prima e anche perchè aveva ragione.

<< Perchè non le facciamo incontrare queste nostre labbra>> dissi avvicinandomi ancora di più a lui

<< Si ma non ora >>

<< Cosa?, stai scherzando io sogno le tue labbra da settembre >>

<< Un'ora in più un'ora in meno cosa vuoi che sia>> prese la sua giacca e si avviò all'uscita della stanza

<< E ora dove stai andando?>>

<< Devo fare una cosa ci vediamo dopo ciao Hazza>> si avvicinò e mi diede un bacio sul naso, mi sono dovuto abbassare però, è stato dolce.

<< Ciao Nano >> e uscii, era successo sul serio, anche se non so se eravamo fidanzati io mi sentivo una adrenalina addosso straordinaria, voglio le labbra di quel nano con gli occhi azzurri.

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Capitolo 8
*** 8° Capitolo ***


Sono passate un paio di ore da quando Louis è uscito e mi chiedo dove sia andato, tutti eravamo pronti per il grande cenone della vigilia, c'era chi stava cucinando chi stava guardando i regali e facendo dei pronostici su chi fosse il regalo più grande e chi stava cantando "All i want for christmas is you" e poi c'ero io che stavo aspettando il mio...... non so neanche come chiamarlo perchè non abbiamo avuto  il tempo di definire la nostra "relazione" che è scappato subito.
Ero seduto sul divano quando senti la voce di mia madre dire il suo nome, cosi corsi all'entrata ma non c'era nessuno, mi avviai in cucina
<< Tesoro è quasi pronto >> disse mia nonna spingendomi fuori, nella cucina la notte non ci doveva essere neanche un essere maschile solo donne.
<< Lo so nonna ma volevo chiedere se era arrivato Louis >> mia madre per fortuna mi senti
<< Si tesoro, è in camera tua penso>> sorrisi << Grazie>>.
Sali velocemente le scale aprii la porta e vidi il nano in tutto il suo splendore, si gira mi guarda mi sorride e va in bagno .
Mi sdraiai sul letto a pancia in su sorridendo come un ebete.
<< Dov'eri? >> urlai per farmi sentire
<< Lo vuoi davvero sapere? >>
<< Si, visto che mi hai lasciato solo per ore >>
<< Non riesci a stare senza di me, povero cucciolo >> mi prese in giro, io risi e chiusi gli occhi
<< E comunque anche tu mi sei mancato >> apri subito gli occhi trovandomi lui a cavalcioni su di me, con solo un asciugamano alla vita.
<< Comodo? >> dissi
<< Molto, sono sopra il mio cuscino >>
<< Già il tuo cuscino >> sospirai e girai lo sguardo
<< Che hai? >>
<< Niente, ti puoi alzare da sopra di me, dovrei scendere dalla mia famiglia >> dissi freddo
<< Prima mi spieghi cos'hai, poi scendiamo e festeggiamo il natale tutti felici e contenti >>
<< Non ho niente >>
<< Guardami negli occhi e dimmelo >> volevo prendere io il suo posto, volevo essere io a comandare e cosi fu,lo presi per i fianchi e rotolai dall'altra parte del letto, cosi la situazione era io sopra e lui sotto.
<< Ma sei pazzo >>
<< Si... di te >> dissi e finalmente mi diede o forse e meglio dire mi presi il mio primo bacio con il ragazzo di cui ero innamorato da mesi, le sue labbra erano delicate,saporite mi saziavano, poi il bacio divenne più passionale le nostre lingue iniziarono a danzare poi però ci staccammo per prendere il respiro e io decisi di alzarmi e scendere giù, ma prima di uscire dissi
<< Ci vediamo giù >> con un occhiolino e un sorriso mozzafiato.
Ero seduto sul divano quando un paio di minuti dopo scese lui ancora con lo sguardo sbalordito per quello che era successo, mi cercò con lo sguardo e quando mi trovo sul suo viso nacque un sorriso contagioso e cosi sorrisi anche io, si avvicino e si sedette vicino a me.
<< Come ti senti ?>> le dissi
<< Bene credo>>
<< Perchè credo? >>
<< Be perchè non me l'ho sarei mai aspettato che tu avessi cosi tanta.... non so come spiegarti >>
<< L'importante che ti sia piaciuto >>
<< Cazzo se mi è piaciuto, non vedo l'ora di riceverne un altro >> appoggiai la testa alla sua spalla e le sussurai
<< Magari dopo in camera >> mi sorrise
<< Non vedo l'ora >> mi soffiò sulle labbra.
La serata passò molto velocemente infatti era già l'ora di aprire i regali, io ricevetti due maglioni, una cravatta, dei boxer, e un braccialetto.
Anche Louis ricevette dei regali da parte mia un pallone, un maglione da parte  di mia nonna e da parte di mia mamma un braccialetto con il suo nome inciso.
Dopo aver giocato a tombola, eravamo stanchissimi, e dopo aver salutato  tutti ci dirigemmo in camera, appena entrammo saltai addosso a Louis e mi sedetti sopra di lui sul letto e iniziai a baciarlo e baciarlo e baciarlo.
<< Sono dipendente dalle tue labbra >> disse baciandomi ancora
<< Anche io, non sai quanto >> appoggiai la fronte sopra la sua e guardai i suo occhi bellissimi
<< Amo i tuoi occhi >>
<< Io amo te >> l'ho aveva detto sul serio cioè non stavo sognando, cosi lo ribaciai.
<< Andiamo a letto >> dissi
<< Siamo già a letto >> si avvicinò e mi diede un ennesimo bacio
<< Cretino intendevo se andiamo a dormire che è tardi >>
<< Ho un nonno come ragazzo >>
<< Io....s-sono i-il tuo? >> mi alzai dal letto e rimasi in piedi davanti a lui
<< Il mio ragazzo sempre se tu vuoi >>
<< Certo che voglio >> si alzo e circondo il mio collo con le braccia per poi darmi un bacio dolce
<< Quindi ci possiamo dare dei nomignoli tipo "cucciolo" o "orsacchiotto" >>
<< Non mi piacciono i nomignoli >> dissi mettendomi sotto le coperte
<< A me si >> anche lui si infilo sotto le coperte
<< Notte Hazza >>
<< Notte lou >>  e ci addormentammo mano nella mano.
Ero sveglio da un pò e stavo osservando Louis dormire, sembrava un angelo...
<< La smetti di fissarmi >> mi disse
<< Ma sei bellissimo come faccio >>
<< Lo so lo so non sei il primo che me lo dice >>
<< Aah si e chi altro te lo dice ? >>   aprii gli occhi e inizio a contare con le dita della mano
<< Tutti i ragazzi gay >>
<< Ma se eri etero fino ad un mese fa >>
<< Giusto, ma ieri sono andato in un locale,che per sbaglio era un locale gay, e mi stavano mangiando con gli
       occhi >>
<< Aah si, ma tu sei proprietà privata >> dissi lasciandole dei baci sul collo
<< Che ne dici se stasera andiamo in quel locale? >>
<< A  far cosa? >>
<< Una gara >>
<< Una gara a cosa >>
<< Chi rimorchia di più vince >>
<< E chi perde? >>
<< Quando torniamo al college dovrà rifare la stanza per un mese >>
<< Ci sto >>
<< Bene intanto vincerò io >> disse prima di alzarsi dal letto e chiudersi in bagno, avrei vinto io, ne ero sicuro.

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Capitolo 9
*** 9° Capitolo ***


E anche il pranzo di natale era andato, dopo aver giocato per l'ennesima volta a tombola decidemmo di andare su in camera insieme a Gemma e a una sua amica.
<< Quindi cosa facciamo stasera? >> disse Gemma appoggiando la schiena alla porta.
<< Io e Harry dobbiamo uscire >>
<< Veniamo anche noi >> disse subito Gemma
<< Non potete venire voi >>
<< Perchè >>
<< Perchè andiamo al " babylon " >> Gemma spalanco occhi e bocca e alla sua reazione iniziammo a ridere sia io che Louis.
<< Perchè andate li? >>
<< Per una scommessa.... che vincerò io >> disse Louis
<< Ma perchè proprio al "Babylon " ? >>
<< Perchè io e Louis siamo diversamente eteri cosi andiamo la per vedere se rimorchiamo >> pensavo che l'amica di Gemma facesse qualcosa dopo che le avevo detto praticamente che ero gay, ma invece non fece niente anzi ,sorrise,   aspettando che Gemma rispondesse.
<< Scusa ma invece di andare a rimorchiare perchè non vi mettete assieme >> Louis stava per risponderle  ma io lo  bloccai ...
<< Non stiamo bene assieme, e poi voglio trovare un ragazzo della mia città >> non so perchè, forse non aveva capito che stavo scherzando, ma Louis aveva gli occhi tristi dopo quello che le avevo detto.
<< Louis tutto bene? >> disse Gemma notando anche lei il suo sguardo triste
<< Si si, vado in bagno >> si alzo dal letto e si chiuse in bagno
<< Ma che ha? >>
<< Forse ho capito, ci lasciate soli ? >> Gemma annui e insieme a l'amica si avvio verso il corridoio, però prima di chiedere definitivamente la porta si affaccio e mi sussurrò
<< Ma state assieme? >> io sorrisi e girai lo sguardo
<< Questo mi basta come risposta >> disse sorridendo e uscendo definitivamente dalla mia camera.
Mi avvicinai al bagno e bussai
<< Louis mi aprii >>
<< No >> sbuffai
<< Ma perchè? cosa ti ho fatto ora?>> aprii la porta e notai un Louis con gli occhi lucidi  
<< Pensi davvero ciò che hai detto? che vuoi un ragazzo della tua città?>> disse urlando e affacciandosi alla finestra, mi misi dietro di lui  e lo abbracciai appoggiando il mio mento sulla sua spalla.
<< No Lou, era solo uno scherzo per mia sorella io voglio te, io amo solo te >>
<< Davvero? >> disse Louis girandosi a appoggiando la sua fronte sulla mia
<< Si, e ora andiamo a prepararci che il Babylon ci aspetta>> lo baciai dolcemente e mi avviai al bagno per
      farmi una doccia e prepararmi.
Erano le 22:00 stavo aspettando Louis , che era in bagno, seduto sul letto.
Avevo una camicia in jeans aperta con una canottiera bianca sotto, un jeans stretto e infine per rendermi più affascinante avevo dei ricci da far paura, pensavo di essere un figo da paura uno che appena messo il piede dentro il locale tutti i ragazzi si sarebbero attaccati come dei koala pensavo di essere unico ad avere quella bellezza però cambiai idea quando dal mio bagno uscii il nano più bello del mondo, il mio nano.
Spalancai la bocca nel vedere Louis con dei capelli ordinati ma disordinati allo stesso tempo, un paio di jeans strettissimi e una camicia bianca che le segnava tutti i muscoli delle braccia.
<< Allora come sto? >> disse guardandosi allo specchio e facendo un giro su di se
<< Carino >>
<< Carino? sono solo carino? >> disse avvicinandosi a me e sedendosi sopra le mie gambe
<< No, sei stupendamente stupendissimo >>
<< Non so se esiste questa parola >>
<< Non mi interessa >> in effetti non mi interessava molto della parola volevo solo quelle labbra che ora stavano baciando il mio collo,presi il suo viso e inizia a baciarlo con dolcezza.
<< Perchè questo bacio? >>
<< Perchè? non posso? >>
<< Certo certo, solo che non farlo nel locale, non vorrei che i bei fusti pensassero che sono impegnato >>
<< Allora prima di tutto tu sei impegnato e secondo tu hai già un bel fusto >>
<< E dove? non lo vedo >>
<< Simpatico, dai andiamo >>.
Uscimmo da casa e ci dirigemmo verso il locale, dopo aver parcheggiato entrammo ed era pieno di bei ragazzi che ballavano, la maggior parte a petto nudo.
Dopo due ore, stavo cercando Louis ,non sono riuscito a guardare o anche ballare con un altro ragazzo che non sia Louis cosi usci dal locale, presi il telefono dalla tasca e vidi che c'era un messaggio di Louis  " Harry ho incontrato un ragazzo stiamo andando al bar difronte al babylon, appena leggi questo messaggio raggiungimi".
Non conoscevo ancora quel ragazzo ma sapevo già che mi stava antipatico, cosi raggiunsi il locale ,che poi proprio difronte al babylon non era , apri la porta e si senti il campanellino che di solito trovi nei negozi, e tutti i ragazzi che c'erano li si girarono compreso Louis e quel ragazzo con dei capelli biondissimi e lunghi.
Louis alzo la mano io lo vidi e le andai subito incontro, arrivai al tavolo e mi sedetti vicino.
<< Allora come è andata?>> disse Louis rivolgendosi a me
<< Benissimo, ho rimorchiato 3 persone >> lo so ho detto una stronzata ma non potevo sfigurare davanti al tipo biondo e più figo di me, che si mise in mezzo vedendo la faccia di Louis.
<< Comunque io sono Justin piacere >>
<< Piacere mio, io sono Harry >>
<< Lo so chi sei, Lou non ha parlato  altro che di te >> mettiamo in chiaro una cosa Lou lo posso chiamare solo io, e poi ti devi staccare dal mio ragazzo.
<< E a te come è andata?>> dissi rivolgendomi a Louis
<< Non è andata, mi stavo annoiando a morte, cosi ho trovato Justin che mi ha chiesto di accompagnarlo qua,
      che doveva incontrarsi con il suo ragazzo e cosi eccomi qua >> aveva il ragazzo questa si che era una buona notizia.
<< Ah e come si chiama il tuo ragazzo? >>
<< Brian >>
<< E da quanto state assieme? >>
<< Cinque anni >>
<< Veramente solo da quattro mesi >> disse un ragazzo che si avvicinò a noi, era un bel ragazzo moro fisico da paura, vestito bene.
<< Veramente da cinque anni, tralasciando le due volte che ci siamo lasciati e tutte le litigate >> disse Justin guardando il suo ragazzo sorridendo.
<< Si va bè, comunque io sono Brian >> disse rivolgendosi a me e a louis.
<< Lo so, Justin ha parlato molto di te >>
<< Quindi mentre io mi facevo tre ragazzi di fila tu parlavi di me >>
<< Ovvio >> disse Justin, e subito dopo si stavano baciando appassionatamente, io girai la faccia verso Louis e lui mi sorrise e mise una mano sopra la mia.
Erano le 03:00 del mattino e stavamo tornando a casa, avevamo parlato molto con quei due ragazzi e diciamo che ho imparato molte cose da loro, sopratutto da Brian, ci siamo scambiati i numeri di telefono cosi prima di partire ci saremo fatti una birra, cosi aveva detto lui.
C'era silenzio in macchina, un silenzio fastidioso certe volte mi giravo per guardare se stava dormendo ma no, aveva gli occhi più aperti dei miei.
<< Come mai tutto questo silenzio?>>
<< Non so che dirti >>
<< Parla della serata, ti è piaciuta? >>
<< Si >>
<< Sei stanco? >>
<< Un pò >> va bene avevo capito che non era serata, non so per quale motivo non voleva parlare però non volevo pensarci volevo solo parcheggiare la macchina e andare a dormire, l'indomani ci avrei pensato.
_________________________________________________________________________________________________________

Buona pasqua a tutti (anche se un pò in ritardo, come questo capitolo)
Molto probabilmente ci sono degli errori o anche orrori di ortografia però non ho avuto modo di rileggerlo  quindi perdonatemi in anticipo.
Spero che la storia stia piacciendo, se è cosi lasciate una reccensione grazie ancora:**

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Capitolo 10
*** 10° Capitolo ***


La mattina seguente mi svegliai grazie alla luce che filtrava dalla fessura della finestra, dopo essermi stiracchiato, mi girai verso Louis, che stava ancora dormendo, aveva un viso cosi rilassato, sembrava un angelo ,lo so forse sono un po troppo esagerato, però per me sembrava davvero un angelo  abbracciando il cuscino.
Mi avvicinai e le diedi una serie di baci sulla fronte,zigomi,guancia,naso,labbra mi allontanai e mi avviai verso il bagno.
Dopo avermi fatto la doccia, e dopo essermi cambiato riandai in camera, vidi il letto fatto e una valigia sopra.
Andai verso la valigia e vidi che era di Louis.
Rientrò con il suo bagnoschiuma e spazzolino in mano e li mise dentro la valigia
<< Mi spieghi cosa stai facendo? >> le dissi sedendomi sul letto
<< La valigia >>
<< Questo l'ho avevo capito, intendo dove stai andando? >>
<< A casa mia >>
<< Perchè? >>
<< Perchè è il 27 e avevamo detto che me ne sarei andato oggi >>
<< E io? >>
<< Tu fai quello che vuoi, stai qui, vattene al college, oppure al babylon visto che rimorchi molto >>
<< Te ne stai andando per la storia di ieri? >> non mi rispose e continuò a mettere vestiti nella valigia,
<< Mi rispondi? >> chiuse la valigia si girò verso di me mi guardò negli occhi e mi disse
<< Mi accompagni tu alla stazione o devo chiamare il taxi? >> uscii dalla stanza e mi avvicinai alla cucina dove ero sicuro di trovare mamma e Gemma.
<< Gem? >>
<< Dimmi ?>>
<< Puoi accompagnare Louis alla stazione? >> sia Gemma sia mia madre mi guardarono con occhi sbarrati
<< Perchè?, dove deve andare? >> continuò Gemma
<< A casa sua, io vado da Nick >> le dissi, però prima di uscire salii in camera apri la porta e trovai Louis seduto sul letto, appena entrai lui si girò
<< Ti accompagna Gemma >>
<< O-ok grazie >>
<>  e usci da casa sbattendo la porta.
I giorni seguenti passarono molto velocemente  e le vacanze erano già finite, eravamo già al 7 gennaio e la sera sarei tornato al college, non avevo più sentito Louis da l'ultima volta.
Io non lo capivo, cavolo stavamo cosi bene assieme perchè  andarsene, alla fine stiamo assieme, o forse stavamo assieme.
La sera verso le cinque, portai le valige nella macchina, e dopo aver salutato tutti entrai in macchina e parti verso il college.
Dopo un paio di ore arrivai, parcheggiai e scaricai la macchina dalle valige, mi incamminai verso la mia stanza, quando aprii vidi Louis sistemando le sue cose, mamma mia quanto mi era mancato non so perchè ma le mie gambe iniziarono a tremare, o forse lo so ma non lo voglio ammettere.
<< Ciao >> mi disse lui in un sussurro
<< Ciao >> dissi io il più freddo possibile, si è vero che non vedevo l'ora di vederlo ma comunque ero ancora arrabbiato con lui perchè se n'era andato lasciandomi solo senza una spiegazione.
Entrai misi le valige accanto a letto e iniziai a disfarle, dopo averle disfate e messo tutto apposto mi diressi verso la porta, per andare da Zayn.
<< Non sono ancora arrivati >> disse lui
<< Come fai a saperlo? >>
<< Non c'è la macchina di Liam, sono andati con quella,giusto? >>
<< Si>> quindi mi sdraiai a pancia in su e guardai il soffitto, si avvicinò e si mise seduto sul letto mi guardò.
<< Come hai passato capodanno? >>
<< Uno schifo >>
<< Perchè? >>
<< Perchè il mio fidanzato, mi ha lasciato solo >>
<< Che stronzo >>
<< Già>>
<< Ma ora state ancora assieme? >>
<< Senti Louis, non facciamoci tanti giri di parole, perchè te ne sei andato?  >>
<< Quando mi hai detto che avevi rimorchiato mi è caduto il mondo addosso io ti volevo solo per me,e quando
      ho sentito che ne avevi rimorchiati tre pensavo che mi avessi solo usato, che tutte le parole che mi avevi
      detto negli ultimi giorni le avessi dette tanto per...>>
<< Far prendere aria alla bocca, Louis ma ti senti quando parli, io quelle cose che ti ho detto le penso sul serio
      io ti amo sul serio,io voglio stare con te sul serio >>
<< Lo so, e solo che pensavo che dopo aver rimorchiato tre ragazzi..>>
<< Non ho rimorchiato nessuno>> dissi alzandomi dal letto alzando un po la voce
<< Come nessuno? >>
<< Nessuno, perchè stavo pensando sempre a te tutta la sera, poi ti ho visto con Justin e per non sfigurare mi
      sono inventato tutto >> dissi questa volta urlando, lui rimase con la bocca aperta per pochi secondi
<< E perchè non me l'hai detto? >>
<< Perchè te ne sei fuggito prima che io potessi aprire bocca >> quando finii di urlare la porta si aprii
<< Ragazzi che succede? si sentono le voci fino a giù>> entrò Zayn insieme a Liam, non potevo credere che pensava che avevo detto quelle cose senza pensare, i miei occhi iniziarono a pizzicare tutte le lacrime trattenute nei giorni precedenti  volevano uscire come io volevo farlo da quella stanza.
<< Zayn, non succede niente proprio niente >> dissi prima di uscire e dirigermi al parco del college.

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