Le avventure di Roshone

di Pingsil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Roshone il gatto mangione ***
Capitolo 2: *** E adesso? ***
Capitolo 4: *** Inizia il viaggio ***
Capitolo 5: *** Il viaggio riprende ***
Capitolo 6: *** Soluzione ***
Capitolo 7: *** Viaggio nel mare ***



Capitolo 1
*** Roshone il gatto mangione ***


Questa è la storia di un gran bel micione,

che per il pelo suo morbido e rosso,

e per il suo essere forte e assai grosso,

da tutti quanti è chiamato Roshone.

 

Or le sue gesta dirò con passione,

per raccontar tutto quello che posso,

di questo micio che il cuore mi ha smosso;

spero che voi non facciate obiezione.

 

Sin dall'inizio la storia vi narro,

cosicché quando già siete nel letto

per tanti giorni ascoltarla potrete,

 

e mai farete più un sogno bizzarro,

avendo il cuor più leggero nel petto

ed un sereno riposo farete.

 

I

 

Quando Roschone era ancora un gattino,

tanto che ancor camminar non sapeva,

con la sua mamma e il papà lui viveva,

in una casa con un bel giardino.

 

Dato che ancora era assai piccolino,

visto che il latte piaceva a lui tanto,

anche se rosso già era il suo manto,

per tutti quanti era “Mozzarellino”.

 

Lì nel giardino cresceva gioioso,

sempre col suo padroncino giocando,

sempre qualcosa ogni giorno imparando,

e già mostrando di esser goloso,

tanto che se il suo papà era distratto

lui gli rubava il mangiare dal piatto.

 

Oltre alla mamma al papà e al padroncino,

c'eran due papere un cane e tre mici,

che erano tutti fidati suoi amici,

e che giravano per il giardino.

 

Saggia era Marta la papera stanca,

Mara era agile e più intraprendente,

Osso era un morbido cane possente,

con una coda un po' nera e un po' bianca

 

Pik era un piccolo gatto marrone,

Pak un gatta che amava parlare,

Puk un micione che odiava volare,

ma con un debole per il torrone.

Questi gli amici con cui lui giocava

e le sue belle giornate passava.

 

 Stava Roshone a giocare in giardino,

con i tre gatti suoi amici e le oche

e con la palla imitavan le foche

sempre tenendola sopra il nasino.

 

Mentre la palla a chi gli era vicino,

con una spinta del muso passava,

con così tanta potenza lanciava,

che la mandò al di là del giardino.

 

"Oltrepassare non devi il cancello!

-disse la mamma con voce imperiosa -

Oltre il giardino la vita è insidiosa

E il mondo fuori non è così bello".

Questo era ciò che la mamma diceva,

E come far ora lui non sapeva.

 

Stava al di là del cancello un signore

e non appena lo vide Roshone,

chiese di poter riavere il pallone,

Con cortesia e con puro candore.

 

"Se vuoi la palla mio dolce micino

-Disse con voce imponente il signore-

Vien più vicino su fammi il favore,

Metti la zampa al di là del giardino".

 

"Mamma non vuole che lasci il giardino!"

Disse Roshone, e il signor prese a dire:

"Solo una zampa non è come uscire,

stai pur tranquillo mio caro gattino."

Quindi Roshone che si era convinto,

verso il cancello di già si era spinto.

 

Mette di fuori la zampa un secondo,

subito quello con rapido scatto,

forte la stringe tirando a se il gatto,

che si ritrovava lontan dal suo mondo.

 

Le oche si misero poi a starnazzare,

subito accortesi del rapimento,

e non appena passò lo sgomento,

iniziò Osso anche lui ad abbaiare.

 

Giunse di corsa il papà dal giardino,

fece un gran salto per prender Roshone,

al rapitore graffiò il gran faccione,

e lo costrinse a lasciare il bottino;

poi arrampicandosi su un alberello,

portò il suo cucciolo dentro al cancello.

 

 

 

Or che Roshone è di nuovo protetto

e che mai più vuole disobbedire,

credo che tu possa andare a dormire,

dentro ad un caldo e più morbido letto.

 

Io sono qui che domani ti aspetto,

se pure tu avrai imparato a obbedire,

mamma e papà me lo sapranno dire,

con una storia del nostro amichetto.

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Capitolo 2
*** E adesso? ***


Ecco di nuovo la sera è tornata

e per chi è stato davvero obbediente,

questo di certo è un momento avvincente,

perché una storia sarà raccontata.

 

Ora la storia l'abbiamo lasciata

quando il papà di Roshone, sapiente

lo liberò da quel tipo insolente,

che poi fuggì con la faccia graffiata.

 

Quindi ascoltate la nuova avventura,

anche se forse è un po triste sta volta,

non vi fermate alla prima apparenza.

 

Non c'è bisogno di avere paura,

perché in Roshone la forza è già molta,

da superare anche questa esperienza.

 

II

 

Era una notte col cielo stellato

e nel giardino più in là sotto al tetto,

stava Roshone con qualche amichetto

e già dormiva tranquillo e beato.

 

Mentre ciascuno sognava contento,

ecco si sente un rumore sospetto,

come di passi che van verso il tetto,

ma dormon tutti e nessun ci sta attento.

 

Dunque c'è un ombra che gira furtiva

lì nella notte tra i gatti dormienti,

ma sconosciuti non ha i lineamenti,

son di colui che Roshone rapiva.

Certo è tornato per fare dispetto

a qualche amico del nostro micetto.

 

 

Or si avvicina al papà di Roshone,

ed alla mamma che accanto dormiva,

mentre una nuvola il cielo copriva,

li mette dentro a una borsa marrone.

 

Or il trambusto destò dal torpore

Mara la papera più intraprendente,

che starnazzando svegliò l'altra gente

dal dolce sonno e dal caldo tepore.

 

L'uomo ora fugge con rapida corsa,

scappa tenendosi in spalla il fardello,

sfugge anche ad Osso saltando il cancello,

e riesce a andarsene via con la borsa.

contro Roshone vendetta gridava,

per la sua faccia che ancora bruciava.

 

Lì nel giardino piangeva Roshone,

senza la mamma e il papà lui era triste,

gli altri cercavano intanto altre piste

per rintracciar quella borsa marrone.

 

“Devo trovarli non posso restare

-disse Roshone agli amici riuniti-

mamma e papà sono stati rapiti,

e fermo qui io non posso aspettare.”

 

Marta la saggia parlò con stanchezza:

“Non aver fretta mio giovane amico,

stai a sentir quel che ora ti dico,

devi star calmo ci serve accortezza.

Tu vuoi raggiungere i tuoi genitori,

ma non sei pronto ad andare lì fuori.”

 

Pensa Roshone: “Marta ha ragione”

non è mai stato al di là del cancello,

e il mondo fuori non è così bello;

come risolvere questa questione?

 

“Devi imparare ad andare lì fuori

-Osso gli disse abbracciandolo stretto-

Ti insegnerò qualche vecchio trucchetto,

per aiutarti coi tuoi genitori.”

 

Stava Roshone abbracciandosi ad Osso,

anche se il mondo al di fuori è più duro

tra le sue zampe era sempre al sicuro,

e lo faceva sentir meno scosso.

La sua tristezza un pochino svaniva

perché l'amor del suo amico sentiva.

 

Anche se triste per quanto accaduto

ora è di nuovo tranquillo Roshone,

dopo un bel bagno con acqua e sapone,

in un bel sonno avvolgente è caduto.

 

Chiudi i tuoi occhi tranquillo nel letto,

poi con Roshone andremo lì fuori

alla ricerca dei suoi genitori;

io sono qui che domani ti aspetto.

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Capitolo 4
*** Inizia il viaggio ***


L'ora di cena da poco è passata,

lavati i denti e poi mettiti al letto,

non perder tempo fa quello che ho detto

e un altra storia sarà raccontata.

 

Giunti alla fine di questa giornata,

noi ritorniamo dal nostro amichetto,

che ora è cresciuto e non è più un micetto,

e riusciremo a saper come è andata.

 

Dunque ascoltate l 'inizio del viaggio,

che porterà il nostro caro Roshone

alla ricerca dei suoi genitori

 

Senza timore e con grande coraggio,

con tanto amore e con molta passione,

va alla scoperta di quel che c'è fuori.

 

III

 

Era Roshone davanti al cancello,

pronto oramai ad uscire di fuori,

alla ricerca dei suoi genitori

ed a scoprire se il mondo era bello.

 

Mentre era intento con Osso a parlare,

e a salutar tutti quanti i suoi amici,

ecco che Pik Puk e Pak i tre mici

vede dall'altro giardino arrivare.

 

"Prima che parta per questo tuo viaggio

-dissero in coro parlando i tre gatti-

lascia che noi ti diciam questi fatti,

cosicché tu possa prender coraggio:

chi già da qui i tuoi cari ha rapito,

poi verso il mare di corsa è fuggito."

 

Ora era pronto a partire Roshone,

tutti a lui allora si strinsero intorno

raccomandandogli di far ritorno,

e salutandolo con un bacione.

 

Salta il cancello ma prima di andare,

volge di nuovo lo sguardo agli amici,

papere, Osso, padrone e tre mici,

poi con gran corsa si avvia verso il mare.

 

Corre Roshone va ancor più veloce,

segue le tracce dall'uomo lasciate

e già moltissime lui ne ha trovate,

quando ad un tratto lo attira una voce

e anche se ha fretta di andar fino al mare,

vuole fermarsi un momento e ascoltare.

 

Svolta in un vicolo e resta stupito,

sente qualcuno che chiede un aiuto,

dentro ad un buco profondo è caduto,

un topolino ch'è tutto impaurito.

 

"Caro topino ti voglio aiutare

-disse Roshone parlandogli in fretta-

pur se la buca ti sembra assai stretta,

se avrai pazienza ti vengo a salvare. "

 

" Ora nel buco la coda io metto

-continuò a dire al topino Roshone-

prendila e se sentirai uno scossone,

tu non temere ma tieniti stretto.

Fece così ed alla coda attaccato

fuori dal buco il topino è saltato

 

"Grazie tantissime, tu mi hai salvato

-disse a Roshone felice il topino-

Ii mi presento mi chiamo Marino,

il topolino ch'è sempre affamato".

 

"Beh anche io di fame ne ho molta,

ma devo andare di corsa giù al mare

ed altro tempo non posso aspettare,

ci rivediamo la prossima volta. "

 

"Sta per far sera- rispose Marino-

non è sicuro viaggiare di notte;

resta con me mangerem mele cotte,

potrai partire domani al mattino".

Quindi Roshone con Marino in groppa,

verso la casa del topo galoppa.

 

Ora riposa tranquillo Roshone,

iì nella casa del topo Marino.

Non vede l'ora che giunga il mattino,

per ripartire e per far colazione.

 

Quindi anche tu corri presto nel letto,

dormi finché non arriva il mattino,

io con Roshone ed il topo Marino,

tu già lo sai sono qui che ti aspetto.

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Capitolo 5
*** Il viaggio riprende ***


Giunge la notte di stelle vestita,
quindi torniamo Roshone a trovare, 
noi suoi compagni nel lungo viaggiare
nel ritrovar la famiglia rapita.

Or che la cena è già stata finita,
giunto è il momento nel letto di entrare,
così una fiaba potrete ascoltare,
e dopo farvi una bella dormita

Quindi vediamo quel che adesso accade, 
quel che faranno Marino e Roshone, 
ed in che modo proseguirà il viaggio. 

Lo seguiremo per tutte le strade,
e dovrà fare una grande attenzione,
per completare il suo gran salvataggio. 


                           IV

Stava Marino a dormir con Roshone, 
quando ad un tratto del gallo ecco il canto,
si alzano in piedi e si lavano il manto
e sono pronti per far colazione.

Vedono un piatto con dentro del latte,
qualche biscotto poggiato vicino,
mangiano insieme Roshone e Marino, 
senza pensare a che or si son fatte. 

 

Or che di nuovo la pancia hanno piena,
prende d'un tratto roshone a parlare: 
"devo andar via ci dobbiam salutare",
ma il topolin gli saltò sulla schiena. 
"vengo con te"gli rispose marino. 
Dunque ora partono il gatto e il topino. 

Girano a lungo ne vedon di strade,
saltano i muri camminano in fretta, 
passan per qualche scoscesa vietta, 
e per un pelo Marino non cade. 

Vedono il sole pian piano calare,
corrono, prima che scuro sia il cielo,
sentono il vento arrufargli un po'il pelo,
e finalmente poi giungono al mare. 

"Guardati intorno, quell'uomo è vicino ".
-disse marino rivolto a Roshone- 
ecco lo vedo ed ha pure il borsone;
presto fermiamolo" disse il topino.
Quindi affrettarono ancora la corsa,
per acciuffare quell'uomo e la borsa. 

Sembrano quasi arrivati vicino,
quando d'un tratto dal cielo sul mare,
ecco una nave con le ali atterrare,
terrorizzando Roshone e Marino. 

Come sull'acqua la nave si posa,
ecco una scala calata dall'alto,
l'uomo malvagio di colpo fa un salto,
e quasi cade perché è difettosa.

Sale di corsa raggiunge la vetta,
e non appena riesce a salire
ecco di nuovo la nave sparire,
lì su nel cielo volando di fretta, 
senza neanche una traccia lasciare, 
tranne la scala che cade nel mare. 

Scende la sera che tutto fa scuro,
e ora Marino e Roshone non sanno,
come salvare i suoi cari potranno,
e riportarli di nuovo al sicuro. 

Pensano a come trovare la nave,
guardan la scala che è ancora lì a galla,
quand'ecco appare una viola farfalla, 
che parla loro con voce soave:

"Io sono Vanda farfalla gioiosa
cosa vi rende assai tristi e infelici? 
Non preoccupatevi miei cari amici,
si può risolvere qualsiasi cosa".

Quindi spiegarono la situazione, 
pronti a sentire la sua soluzione.


Si è fatto tardi la storia è finita, 
giunto è il momento di andare a dormire, 
torna domani e potremo scoprire,
come raggiunger la nave sparita.

Dormi su comodo lì nel tuo letto,
mentre Roshone con Vanda e Marino,
fanno anche loro un bel riposino, 
io qui domani di nuovo ti aspetto.

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Capitolo 6
*** Soluzione ***


Scende la sera, ormai tardi si è fatto,
visto che presto hai finito la cena,
sul tuo cuscino ora poggia la schiena
e tornerem dal topino e dal gatto.

 

Fai attenzione non esser distratto,
eccoci già ritornar sulla scena,
di un'avventura di mistero piena,

per ritrovar ciò che è stato sottratto.


Per fare si che riprendano il viaggio,
del gran problema la sua soluzione,
dunque ora Vanda dirà ai nostri amici.

Quindi su andiamo con grande coraggio,
dobbiam scoprir se Marino e Roshone,
Ritorneranno di nuovo felici.


 


V
 

Dopo che ebbe ascoltato i racconti,
Vanda riprese di nuovo a parlare:
"Posso aiutarvi ma state a ascoltare
a separarvi dovrete esser pronti"

"C'è infondo al mare un mio grande amico,
ed è da lui che per questo ti mando,
è un grande mago, è il polipo Orlando,
senti Roshone ör quel che ti dico:

Lì nell'abisso te ne dovrai andare.
C'è una città adagiata sul fondo,
cerca una casa col tetto rotondo,
lì vive Orlando che ti può aiutare.
Lui può condurti con i suoi poteri,
proprio nel luogo dei tuoi desideri.

Mentre tu caro il mio dolce topino,
vieni con me abbiam molto da fare.
Se noi Roshone vogliamo aiutare,
dovremo si faticare un pochino

"Son pronto a far tutto - rispose Roshone-
però dentro l'acqua non so respirare.
Non posso andare nel fondo del mare,
forse per questo non c è soluzione. "

Vanda gli dice " su non disperare,
lì sulla riva c'è un'alga incantata,
se sarà colta ed infine mangiata,
anche nell'acqua ti fa respirare.
come ti ho detto mio caro Roshone,
ogni problema ha la sua soluzione.

Quindi ora corron gli amici alla riva,
si metton subito l'alga a cercare,

e proprio lì tra la spuma del mare,
trovano quello che a loro serviva.

"Ora -lei disse- fai presto, veloce,
mangiala tutta sennò non fa effetto,
il tuo respiro sarà poi perfetto,
anche se forse il sapore è un po' atroce."

"Ora son pronto, ma prima di andare,
visto che ancor sarà lungo il mio viaggio,
e che ho bisogno di un po' di coraggio,
non è che posso qualcosa mangiare?
Lo sanno tutti - continua Roshone -
che sono proprio un grande mangione"

Quindi, affamati, a mangiare ora vanno
pronti a partir per la nuova avventura,
ora che forse la strada è sicura;
ma c'è una cosa che ancora non sanno.

Lì sulla nave che vola veloce,
l'uomo malvagio qualcuno ha incontrato,
un altro uomo con cui ha parlato,
sempre tenendo assai bassa la voce.

"Ecco la borsa, tu falla sparire,
portala lì dove il mondo è più oscuro,
Io tornerò quando sarò al sicuro
e da quel gatto non dovrò fuggire."
Quell'altro uomo poi prese la borsa
E dalla nave si gettò di corsa


Quindi farà un nuovo viaggio Roshone,
mentre il malvagio continua a volare,

si tufferà nel profondo del mare,
senza sapere chi adesso ha il borsone.


Ora su sdraiati lì nel tuo letto,
sogna Roshone che nuota nel mare,
e se domani vorrai qui tornare,
come ogni sera son qui che ti aspetto.

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Capitolo 7
*** Viaggio nel mare ***


Cala la notte che tutto fa scuro, 
già siamo pronti ad andare a dormire, 
prima lo so che anche tu vuoi capire, 
cosa riserva a Roshone il futuro.

Mentre Marino con Vanda è al sicuro, 
pronto di nuovo è Roshone a partire,
E dentro il mare andrà per scoprire,
Quale sarà dei suoi cari il futuro. 

Ecco, Roshone nel mare sta entrando, 
accompagnamolo giù nel profondo 
dove quel polipo dovrà cercare. 

Se poi per caso non trovasse Orlando, 
o quella casa col tetto rotondo 
saremo lì e lo potremo aiutare. 


                  VI


Entra Roshone nell'acqua di corsa 
ora che sa dove lui deve andare 
subito va verso il fondo del mare 
per ritrovare più in fretta la borsa 

Va come un razzo tra tonni e sardine, 
vede meduse delfini e balene, 
nuota anche accanto ad alcune sirene
e a tante strane creature marine. 

Mentre era intento nel mare a nuotare,
e ad osservar quel fantastico mondo,
ecco la casa dal tetto rotondo, 
presso la quale si ferma a bussare. 
Tutt'ad un tratto si apre la porta,
ed esce un polipo con una torta.


"Mio caro amico attendevo il tuo arrivo - 
disse porgendo a Roshone una fetta-
sento che hai fame ed una gran fretta, 
ma non so proprio spiegarne il motivo."

"Sono Roshone, un amico di Vanda, 
l'uomo malvagio i miei cari ha rapito, 
e ad inseguirlo non sono riuscito, 
proprio per questo da te lei mi manda".

"Caro il mio gatto, io son molto potente, 
ma sono anche un bel po' smemorato,
e tutto quello che ho dimenticato,
per ricordarmelo ho un'assistente.
Ora davvero ti voglio aiutare, 
ma senza lei io non so come fare."


"Tu non lo sai dove ora si trova?"
Chiese Roshone con grande rispetto. 
"Purtroppo no, oh mio caro amichetto, 
l'hanno rapita e di questo ho la prova. 

Mentre eravamo sul palco a provare, 
per lo spettacolo di gran magia
tutto ad un tratto la luce va via, 
e la mia amica di colpo scompare. 

Chi i miei segreti voleva capire,
 La mia assistente, la cozza Lorella, 
che di ogni mare si sa è la piu bella,
Io sono certo ha voluto rapire. 
Quindi davvero non so come fare 
per ritrovarla e poterti aiutare. 


"Caro il mio amico - gli disse Roshone-
noi salveremo la cozza Lorella, 
ch'è molto saggia oltre ad essere bella, 
spiegami meglio però la questione. 

C'è qualche cosa che possa aiutare, 
noi che dobbiamo trovar la tua amica, 
un solo indizio o qualcosa che dica,
dove nel mare dobbiamo cercare?" 

"Stai a sentir ora questa risposta 
-disse a lui Orlando assai 
celermente-
i responsabili ho nella mente, 
sono la banda di Joe l'aragosta; 
la mia magia loro voglion rubare
per conquistar così il fondo del mare. 


Dunque di corsa Roshone ed Orlando, 
nuotan nell'acqua si ferman d'un tratto, 
c'è un ristorante dal tetto scarlatto 
con le aragoste che stanno mangiando. 

Or che son giunti davanti alle porte, 
entrano dentro il polipo e il gatto,
e le aragoste, che guardan nel piatto,
del loro ingresso non si son' accorte.

Mentre Roshone si muove acquattato, 
per arrivar di nascosto in cucina, 
Orlando il polipo mentre cammina, 
fa una magia che fa un grande boato. 
E le aragoste distratte dal fatto, 
rendon più semplice il compito al gatto. 


Entra in cucina di corsa Roshone, 
e con in mano una grande padella,
vede appostata la cozza Lorella, 
pronta a colpire anche il nostro micione. 

"Sono un amico del polipo Orlando, 
siamo venuti fin qui per salvarti, 
altro però io non posso spiegarti, 
chè le aragoste si stanno arrabbiando". 

Fuggono corrono scappano via,
e le aragoste gli sono già dietro, 
e quando ormai sono a meno di un metro, 
ecco che Orlando fa un'altra magia.
Grazie a Lorella che gli suggerisce 
ogni aragosta di colpo sparisce.


"Grazie tantissime caro Roshone, 
senza di te non l'avrei mai salvata, 
e or che la banda di Joe è sgominata 
dobbiam risolvere l'altra questione. 

Se sei riuscito per caso a vedere, 
dove son stati portati i tuoi cari, 
in cielo in terra o nei sette mari, 
posso portartici tu non temere". 

"Sopra una nave dal cielo venuta, 
l'uomo malvagio i miei cari ha portato, 
e su di essa lontano è volato,
e ogni sua traccia è andata perduta"
Spero che questo ti possa aiutare, 
e che fin lì tu mi possa portare".


Orlando inizia a dir strane parole, 
e dopo aver abbracciato Roshone 
all'improvviso sparisce il micione, 
in un bagliore più chiaro del sole.

Corri a dormire, dai vola nel letto
varso la nave già viaggia Roshone 
se vuoi scoprir se ha trovato il borsone,
torna domani son qui che ti aspetto. 

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