AT EVERY FULL MOON.

di baconbean
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Chiunque tu sia, anche solo perché hai aperto la storia e stai leggendo questa sottospecie di introduzione, ti amo. *lancia cuoricini*
Questa è la mia prima fanfiction, quindi, vi prego, siate clementi ~
Ringrazio Brenda, la mia beta, e le mie amiche che mi hanno convinto a pubblicare.
Senza di loro, molto probabilmente, questa storia sarebbe rimasta in un angolino sperduto del mio computer.
Buona lettura!









AT EVERY FULL MOON


La prima volta che lo vidi, era avvolto da una nebbia fitta e tetra. Era mattina presto, io come di consueto stavo sul ciglio della strada in attesa che l’autobus arrivasse per condurmi a scuola. Ad un tratto mi resi conto di non essere solo. E lui era lì. Dall’altra parte della strada, scorgevo appena la sua figura tra i lunghi rami degli alberi, completamente avvolta dall’oscurità. Oscurità che non era solo dovuta alla nebbia. Sembrava provenisse da lui. Mi fissava.
 
Mi ritrovai a pensare, mai come quella mattina, che l’autobus doveva assolutamente affrettarsi nell'arrivare, volevo andarmene.

Per mia fortuna, il ragazzo, non sembrava volesse muovere alcun passo per raggiungermi, se lo avesse fatto probabilmente non mi sarei mosso di un centimetro. Mi sentivo come se fossi stato catturato, imprigionato con un solo sguardo. Sguardo gelido con cui incuteva terrore, si terrore, che mi procurava brividi lungo la schiena. Strinsi le mani in pugni e deglutii rumorosamente.
Cosa ci fa un ragazzo tra gli alberi, all'alba! E perché  continua a guardarmi?
In quell'istante sentii l'autobus avvicinarsi e ne fui felice, ancor di più perché mi accorsi che quel misterioso ragazzo si stava muovendo verso di me.
Oh cazzo si sta avvicinando! Devo andarmene!

Quando credetti che mi avrebbe preso - chissà che intenzioni aveva -  ecco che l’autobus arrivò e io mi precipitai al suo interno, prendendo posto dove capitava. Mi voltai verso il finestrino e lui era ancora lì, in piedi in mezzo alla strada. Con la differenza che questa volta mi parve di vedere le sue labbra muoversi.

<< Lu Han >>
 
Come faceva a sapere il mio nome? Chi era quel tizio? E cosa più importante: Cosa voleva da me?
 
~ ~ ~
 
<< Lu Han non hai idea, è stato orribile il campeggio estivo. Ero circondato da una marmaglia indefinita di ragazzini urlanti >> disse, il mio migliore amico, Baekhyun.
<< Io sono stato in montagna con i miei, niente di che. Comunque stamattina mi è successa una cosa alquanto inquietante, un rag- >> non riuscii a finire che, sentii qualcuno chiamarmi, mi voltai per vedere chi fosse.
<< Ehi Lu Han! >> urlò Chanyeol sventolando a destra e a manca le sue lunghe braccia per farsi notare.
<< Chanyeol! >> urlai di rimando, fiondandomi ad abbracciarlo.
<< Ciao >> disse Baekhyun guardando altrove.
<< Ah.. Ciao >> Chanyeol non faceva altro che fissare il più basso con aria... dispiaciuta?

Cosa era tutta quella tensione?

<< Allora Channie che mi racconti? >> chiesi notando che il più piccolo non mi stava minimamente prendendo in considerazione.
Non mi sta ascoltando per niente.
<< Ragaz- >>
<< Io me ne vado >> Baekhyun girò i tacchi e se ne andò senza guardare indietro, << Ci vediamo in classe Lu Han >> aggiunse prima di scomparire in fondo al corridoio.
Questi due non me la raccontano giusta.
<< Chan-...Chanyeol? >> tornai a guardare l'altro, o meglio tornai a guardare dove prima c'era Channie. Era fuggito. Volatilizzato.
 
~ ~ ~
 
<< Baekhyun cosa è successo tra te e Chan- >> cominciai ma venni brutalmente interrotto, di nuovo.
<< Non mi stavi raccontando di stamattina? >> chiese Baekhyun, anche se era visibilmente poco interessato alla cosa. Pur di non parlare di Chanyeol, avrebbe tirato fuori un qualsiasi argomento, così, a caso.
<< Ah si >> mi ricordai << Stamattina alla fermata dell'autobus c'era un ragazzo >>
<< E...? >> domandò sarcastico il mio migliore amico, non capendo dove fosse il problema.
<< Ha detto il mio nome, anche se non l'ho mai visto in vita mia! >> dissi un po’ spaventato, ripensando alla scena.
<< E allora? Lo avrà sentito da qualche parte >> disse lui tranquillo.
Si, volevo vedere te al mio posto.
<< Baekhyun, quel ragazzo non faceva altro che fissarmi, ed era così... tetro >> continuai, rabbrividendo al pensiero che quel tizio avrebbe potuto trovarmi in qualche modo. Può darsi che sapeva dove andassi a scuola o, peggio ancora, dove abitassi. Per la miseria, spero di no!
<< Vedi troppi film Lu Han, non ti preoccupare >> cercò di calmarmi Baekhyun, posando una mano sulla mia spalla in segno di conforto.
<< Se lo dici tu >> mi arresi, andando a sedermi al mio banco e seguito a ruota da Baekhyun << Però- >>, prima che potessi aggiungere altro, la nostra conversazione fu interrotta dall'arrivo della professoressa Kim, l'insegnante di matematica e il mio migliore amico dovette alzarsi dal banco vicino al mio per andare ad occupare il suo non molto distante.

<< Ragazzi, buongiorno! >> cominciò la professoressa << Oggi abbiamo una grande novità! Entra pure! >> disse a voce un po’ più alta, girandosi verso la porta dell'aula.

Oh mio- lui!?

<< Vi presento Oh Sehun, si è trasferito da poco qui e quest’anno starà con noi. Mi raccomando, cercate di andare d’accordo con lui >>, il ragazzo fece un cenno con il capo e un grande inchino.
Cercai in qualche modo di attirare l’attenzione di Baekhyun, che sedeva a pochi banchi più a destra rispetto a me, ma niente. Era come rapito da lui. E non era il solo. L’intera classe era come ipnotizzata.
<< Siediti lì, dietro Lu Han >>, aggiunse la professoressa, indicandomi. Lui alzò gli occhi, percorse con lo sguardo il tragitto invisibile tracciato dall’indice dell’insegnante e arrivò a me.

Ma è mai possibile che, l’unico banco vuoto deve trovarsi proprio dietro al mio?!
Perché deve fissarmi in quel modo?


Cominciò a muoversi verso di me e una volta arrivato vicino al banco, lasciò cadere la borsa dalla spalla e si sedette. Il tutto senza staccarmi gli occhi di dosso. Anche ora, che non potevo vederlo, percepivo i suoi occhi incollati su di me che mi attraversavano da parte a parte.
Mi girai molto lentamente verso destra e vidi che Baekhyun era tornato ad essere quello di sempre, forse anche più eccitato ed euforico del solito – non credevo fosse possibile, già normalmente è difficile da gestire – e alzava i pollici in segno di approvazione con un sorriso ebete stampato in viso.
Che qualcuno mi aiuti.
 
~ ~ ~

Era la pausa pranzo.
Io e Baekhyun, ce ne stavamo seduti ad uno dei tavoli della mensa, intenti a consumare il pasto.
<< Lu Han, mio dio, quanto ti invidio! >>, esclamò Baekhyun dando, di tanto in tanto, un morso al suo panino. << Ma sei stupido? Hai visto com’è inquietante quel Sehun?! Mette i brividi! >>, dissi, scuotendo leggermente il corpo.
<< Lo stupido qui, sarai tu! Non hai visto quanto è figo?! E come ti guarda! Se quegli sguardi fossero rivolti a me, sarei già svenuto! >>
<< Calma gli ormoni principessa, hai Chanyeol! E' un ragazzo così carino e simpatico! E poi è così evidente che prova qualcosa per te >>, affermai con convinzione addentando una mela.

Solo i ciechi non vedrebbero che Chanyeol gli muore dietro.
A quanto pare Baekhyun rientrava tra questi. O faceva solo finta di non vedere..?


<< Ma non dire cazzate! A me Chanyeol non piace e non piacerà mai. Fine della storia. >> urlò il mio amico in risposta. Non l’avevo mai visto così adirato.
<< Ok, ok, calmati. Scusami, non lo dirò più. Ma si può sapere cos’è successo tra voi? >>
<< Ci risiamo Lu Han. Nulla. Nada. Non è successo niente. >>
<< E ti aspetti che ci creda? >> dissi alzando un sopracciglio con un sorriso beffardo sulla faccia.
<< Oh Santa Taeyeon, dammi la forza. Te lo dico, contento? >> disse scocciato e io annuii eccitato, poi continuò << Chanyeol quest anno è venuto al campeggio con me, cosa che non è mai successa, visto che i suoi genitori non avevano in programma nessun viaggio… e… >> Baekhyun cominciò guardarsi intorno con aria spaventata, timoroso che qualcuno lo sentisse << emmh… si beh ecco, come dire… ci siamo-ci siamo b-baciati. >> Vidi le sue guance imporporarsi.
Oddio che tener-COSA?
<< VOI COSA?! >> urlai e in un secondo, mi ritrovai la bocca tappata da entrambe le mani di Baekhyun e, mi rivolse un sonoro ‘SSSH!’.
<< Scusa! Mi ha sconvolto la cosa! >>
<< Non sai quanto a sconvolto me… infatti è da quel giorno che lo ignoro. >>
<< Che bastardo che sei! >> esclamai << Ti sembra giusto? >>
<< Non rompere. Eravamo entrambi ubriachi, non sapevamo quello che facevamo >> disse calmo.
<< Eh, giusto. Perché tu quando sei ubriaco ti metti a baciare gente a caso! >> dissi sarcastico, cominciando a scuotere leggermente la testa.
<< Oh ma vaffanculo! >> imprecò Baekhyun.
La delicatezza di questo ragazzo mi colpisce ogni giorno di più.
<< Vedi di risolvere questa situazione al più presto. Voglio bene ad entrambi e non ho intenzione di schierarmi dalla parte di nessuno, sia chiaro >> dissi alzandomi << Vado un attimo in bagno. >>
Vidi Baekhyun annuire a testa bassa e mi allontanai.

~ ~ ~

Una volta arrivato in bagno, mi avvicinai al lavandino, lasciai scorrere un po’ d’acqua e poi cominciai a sciacquarmi il viso. Presi dei tovaglioli per asciugarmi e quando guardai verso lo specchio, vidi quel Sehun appoggiato sullo stipite della porta, che mi scrutava da testa a piedi.
Sussultai per lo spavento << Oddio, non farlo mai più. V-vuoi farmi venire un infarto? >> Sehun non rispose ma cominciò ad avvicinarsi con un espressione indecifrabile in viso. Ogni suo passo in avanti, verso di me, era un mio passo all’indietro. O almeno finché non toccai le piastrelle fredde del bagno con la schiena. Ero in trappola. Probabilmente avevo un’espressione terrorizzata in viso, perché vidi le sue labbra incurvarsi all’insù in un sorriso compiaciuto. Chiusi gli occhi appena fu ad un palmo dal mio viso. Merda, merda, merda.
<< Lo sai che sei davvero carino? Ora capisco perché sono stato “abbinato” a te >>
Eh?
Aprii gli occhi, e inclinai la testa di lato con aria interrogativa. Abbinato?
 << Scusa? >>
<< Sei carino >> si limitò a dire allontanandosi di poco da me. Rimasi in silenzio a fissarlo.

Ma che problemi ha ‘sto qui?

<< Si va bene, grazie. Ora posso andare? >> domandai girandomi di lato pronto a sorpassarlo e uscire, quando venni bloccato da un braccio.
<< Oh no mio caro, tu appartieni a me >> affermò serio. Spalancai gli occhi a quell’affermazione.

Questo ragazzo ha sul serio qualcosa che non va.

<< Te lo dirò una sola volta, quindi apri bene le orecchie e ascolta >>, ed io lo fissai come se avessi visto un fantasma. << Tu sei un licantropo >> disse indicandomi, poi rivolse l’indice verso di sé, << Io sono un licantropo >>, lasciò scivolare il braccio lungo il fianco tenendo l’altro ancora appoggiato al muro vicino al mio viso << Il destino ci ha uniti. Così è scritto e così sarà >>
La mia mente non arrivò neanche lontanamente a processare la parola uniti, figuriamoci destino. Si fermò a licantropo.

~ ~ ~

Quel Sehun si era decisamente bevuto il cervello.
Cos’era lui, un licantropo? Si certo, come no, e io sono la fata turchina! Ma chi vuole prendere in giro! Uniti dal destino. Non passerei mai, neanche un secondo con lui, figuriamoci l’intera vita!

Da quando ero tornato a casa non facevo altro che pensare a quello che aveva detto quel tipo.


<< Aahhahaahah cos’è una specie di scherzo?! Mi stai prendendo in giro?! No perché, se è così, non è affatto divertente, sappilo >> dissi guardandolo in cagnesco. Ne avevo abbastanza di questa storia, mi stava solo facendo una gran paura.
<< Mai stato più serio in vita mia, tesoro >> Mi sorrise ammiccando.
<< Ti prego non farlo di nuovo, sei davvero inquietante! >> sputai facendo una faccia schifata << E potresti spostarti?! Vorrei passare, grazie. >>
<< Vai, vai pure. Ci vediamo più tardi >> detto ciò si avvicinò al mio viso pronto a baciarmi, ma, io fui più veloce e lo scansai dirigendomi verso la porta << Spero di no >> sussurrai e, senza voltarmi indietro, me ne andai lasciandolo completamente solo, e forse scioccato, nel bagno.


Aveva provato a baciarmi, quel bastardo.
Dopo un lungo e rilassante bagno, mi asciugai i capelli e misi il pigiama, solo poco prima di andare a dormire mi diressi verso la finestra aperta, per chiuderla. Mi affacciai prima di prendere le porte e mi accorsi che c’era qualcuno giù, nel mio giardino.

Che cavolo ci fa lui qui? Porca miseria, allora sa anche dove abito!
<< Oh Sehun! >> urlai, non rendendomi conto del fatto che erano quasi le undici. Era decisamente tardi per urlare. << Cosa diavolo ci fai nel mio giardino? >> sussurrai, o almeno ci provai, ma la voce uscì un po’ troppo forte. Ero fuori di me.
<< Oh Lulù, te l’avevo detto che ci saremmo visti più tardi. E non venirmi a dire che non ti avevo avvisato! >>

Gesù che sei in cielo, dimmi: Cosa ho fatto io, povero mortale, di male per meritarmi tutto ciò? Prometto di andare in chiesa tutte le domeniche e, perché no, anche i sabati, se questo può aiutarmi a far scomparire dalla faccia della terra quell’essere fastidioso.

<< Vai a casa – se ne hai una – non stare qui a far prendere un colpo alla povera gente! >> stavo, finalmente, chiudendo la finestra, quando mi bloccai.
<< Posso salire? >>
Cosa aveva appena chiesto?! Ma anche no!
 << NON CI PENSARE NEMMENO BRUTTO IDIOTA! >> ringhiai.
<< Ehi calmati. E’ inutile che ti scaldi tanto stavo scherzando, tesoro >> disse con quel solito sorrisetto ebete stampato in faccia.
<< Vai al diavolo, Oh Sehun! >> detto ciò chiusi la finestra sbattendola e andai a seppellirmi sotto una montagna di coperte.

Sarà una lunga giornata domani, me lo sento.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Il mattino seguente mi svegliai fresco e riposato, pronto per un altro giorno di scuola. Scesi in cucina, al piano terra, per fare colazione. Da quando avevo cominciato a vivere da solo - all’inizio del nuovo anno scolastico - mi ero specializzato in due cose: riscaldare il latte e preparare il caffè. Non è roba da considerarsi poco, visto che, prima, neanche potevo sfiorare il bottone di un fornello, che incendiavo mezza casa!

Finito di mangiare, mi preparai ed uscii di casa, ma sfortunatamente la mia felicità non durò a lungo.
Quel parassita, il caro Sehun, si trovava nello stesso punto in cui lo avevo lasciato la sera prima.
Cosa diamine ci fa ancora qui?!
<< Buongiorno Lulù! >> esclamò raggiante, avvicinandosi e avvolgendomi in un caldo abbraccio. Ora lo uccido sul serio.
<< Ma tu ce l’hai una casa?! >> dissi << E scollati, che ci conosciamo da appena un giorno! Cos’è tutta questa confidenza?! >> continuai iracondo, afferrando le sue spalle con forza, cercando di allontanarlo ma senza ottenere alcun risultato.
In tutta risposta, lui mi strinse ancora di più a sé, senza proferire parola.

Giunsi alla conclusione che se non ero in grado di liberarmi di lui – almeno per il momento – dovevo semplicemente ignorarlo. Come aveva appena fatto lui.
E così feci.

Dopo poco mi lasciò e io ne approfittai per superarlo e cominciare a camminare verso scuola senza degnarlo di uno sguardo.
<< Non credi sia un po' lontanuccia, la scuola, da casa tua? >>
Non risposi, continuando a guardare davanti a me.
<< Sei curioso di saperne di più sul mio conto? >> il cambio di discorso fu repentino.
Gli rivolsi uno sguardo perplesso.
<< A proposito della mia natura, della nostra natura? >>
<< Io non sono un licantropo! >> dissi, aumentando il passo per seminarlo.
<< Tu sei- >> provò a controbattere, ma non gli diedi il tempo di parlare, mi fermai piantando i piedi bene a terra e mi voltai verso di lui.
<< No! Io sono una persona normale come tutte, non sono una sottospecie di lupo troppo cresciuto! >> urlai.
<< Facciamo così. Tu mi lasci spiegare, e se non ti interessa, io ti prometto che, alla fine della narrazione, non mi vedrai mai più >> disse serio.
Dovevo ammettere che, come proposta, suonava assai allettante.
<< Ok, affare fatto! >>
<< Perfetto. Vieni con me >> detto questo, mi caricò sulle spalle e cominciò a correre.
<< Dov- Ehi, che fai!? Fammi scendere! >>
Poi accadde qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Mi ritrovai in groppa ad un enorme cane-lupo che sfrecciava tra gli alberi, diretto chissà dove.

Si era trasformato.

Quando arrivammo a destinazione – in mezzo al nulla – Sehun mi fece cenno di scendere. Cominciai ad indietreggiare, spaventato, portandomi una mano alla bocca e tenendo gli occhi spalancati incollati a quel-quella cosa.
<< Tu… >> ma le parola mi morirono in gola; ero a dir poco scioccato.

~ ~ ~

<< Stai bene? >>
Annuii debolmente per fargli capire che stavo ascoltando.
Ero seduto sul divano di quella che, secondo me, era casa sua. Ancora leggermente scosso, cominciai a guardarmi intorno e dall’espressione con cui mi guardava Sehun, capii che dovevo sembrare parecchio turbato.

<< Sehun! >> sentii una voce provenire dal corridoio dell’entrata << E dai, smettila! Mi fai il solletico! >> continuò ridacchiando, rivolgendosi a qualcun’altro.
<< Sehun? Sei già a casa? >>
<< Si, Hyung! >>
Vidi entrare nel salotto due ragazzi, uno abbastanza basso e l’altro decisamente più alto, che si tenevano abbracciati e che sghignazzavano dondolando a destra e sinistra.
<< Oh, vedo che sei in compagnia. >> disse il più alto, dirigendosi insieme all’altro verso le scale che portavano al piano superiore. << Noi togliamo il disturbo… Ah e… mi raccomando le precauzioni! >> aggiunse, facendo l’occhiolino a Sehun - il quale sibilò un ti uccido, Jongin.
Ma dove diavolo sono capitato?
<< Ehm.. facciamo che me lo dici un’altra volta? Si è fatto tardi e noi dovremmo davvero andare a scuola ades- >> feci per alzarmi ma mi bloccai tutto di un tratto perché mi aveva afferrato il polso. Mi voltai e Sehun mi regalò un piccolo sorriso che, pur essendo accennato, fece accelerare il mio battito cardiaco. Labbra sottili che morivo dalla voglia di sfiorare anche solo con la punta delle dita.
Chissà che sapore hanno? mi ritrovai a pensare, fissandole.
Per non parlare degli occhi; grandi occhi neri con cui mi scrutava, che andavano a formare due simpatiche mezze lune ogni volta che sorrideva.
Mi sentivo attratto da lui, non potevo negarlo. I capelli biondi, il viso, il corpo, tutto di lui mi piaceva. Era perfetto.

<< Hyung non credi sia un po’ tardi, non possiamo entrare a scuola quando ci pare >> affermò piano, quasi a non voler interrompere i miei pensieri, lasciando la presa sul mio braccio << Se vuoi ti accompagno a casa >>
<< No! Cioè si.. ok, grazie >> abbassai lo sguardo, imbarazzato.
Ma no, cosa, Lu Han!? Fai pace con il cervello!
<< Hyung, per me, puoi anche rimanere qui. Abbiamo un paio di stanze per gli ospiti >> disse lui, indicando le scale che portavano al piano di sopra.
<< Perché continui a chiamarmi Hyung? >> chiesi confuso << Non abbiamo la stessa età? >> e lui scosse la testa.
E io che credevo fosse anche più grande di me!
<< Ma allora co-come hai fatto a farti ammettere nella mia classe? >>
<< Mai sentito parlare di falsa identità? >>
<< Si..? >>
<< Ecco. Tutto questo solo per poterti stare accanto. Io ho bisogno di stare con te, è una cosa di cui non posso fare assolutamente a meno >> ammise serio << Quando ti avrò spiegato come stanno le cose, allora capirai veramente quello che intendo. Quando sarai pronto, mi cercherai tu per chiedermi di raccontarti tutto. Fino ad allora ti prego di non odiarmi. In fondo non sono tanto male >> concluse sorridendomi.

~ ~ ~

<< Ehi Lu Han, come mai oggi non sei venuto a scuola? Dì la verità hai improvvisato una fuga amorosa con Sehun, eh? >> lo sentii sghignazzare attraverso il cellulare. Si… nei tuoi sogni, Baek.
<< Sehun in realtà c’entra ma- >>
<< Avevo ragione allora! E dimmi dove ti ha portato? Cosa avete fatto? E’ simpatico? Ommioddio Lu Han, non hai idea di quanto ti stia odiando in questo momento! Ah Ah è figlio unico? Ha fratelli? Belli come lui? Lu Han, dimmi che gliel’hai chiesto se no ti uccido! >>
<< … >>
<< Lu Han? >> mi richiamò dopo qualche secondo.
<< Posso parlare? >> dissi e lui sussurrò un scusa, Lu.
<< Comunque, stamattina mi sono ritrovato Sehun sotto casa ad aspettarmi >> Baekhyun non faceva altro che emettere risatine isteriche, mi stava facendo innervosire.
<< E poi? >>

E poi si è trasformato e mi ha portato a casa sua, dove due suoi amici stavano quasi per accoppiarsi sul pavimento e mi ha detto per l’ennesima volta che sono un licantropo e qualcosa riguardo il bisogno di stare con me.

<< E poi niente. Mi ha portato a casa sua, abbiamo parlato un po’ e poi mi ha riaccompagnato a casa. Nulla di particolare >>
<< Ah.. ok, vorrà dire che ci penserò io, bye bye Lu >>
<< A fare co-aspetta! >> ha attaccato.
Brutto nano che non sei altro! Domani mi sente!


~ ~ ~

Dopo l’impegnativa telefonata con Baekhyun – giuro che non lo chiamerò mai più! - l’unica cosa che volevo fare era sprofondare nel letto, in mezzo ai cuscini e fare una bella dormita, cosa che però non riuscii a fare a causa di un improvviso mal di denti, seguito da un lancinante mal di testa. Mi alzai dal letto, dove ero sdraiato, e cominciai a vagare per la stanza con le mani strette alla testa. Sentii il sangue pulsare nelle vene e un calore immane mi pervase tutto d’un tratto. Barcollando e poggiandomi alle pareti di tanto in tanto, arrivai finalmente in bagno e mi avvicinai allo specchio.
Che co-
Spalancai gli occhi nel vedere delle vene scure sporcare la pelle lattea del mio collo, e andare via via diramandosi fino al mento.

C’era di più.
Aprii la bocca e notai che i miei denti stavano cominciando a crescere e ad affilarsi. Mi toccai piano il viso, e oltre a sentire il calore crescere, percepii la rabbia impossessarsi di me tanto che tirai un pugno allo specchio che andò in mille pezzi, alcuni dei quali si conficcarono nella pelle.
Cazzo.
Presi una benda che avvolsi intorno alla mano per coprire la ferita e, come mosso da un istinto sconosciuto, mi diressi verso la porta ed uscii.
Non avevo idea di dove andare, non riuscivo neanche a spiegarmi il perché fossi uscito. Mi era chiara una cosa soltanto: avevo bisogno di Sehun.
 

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