Io non sono una rigida.Lui non è un traditore per me

di JJ Potter Jackson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la scelta ***
Capitolo 2: *** Accontentarsi ***



Capitolo 1
*** la scelta ***


Devo prendere una decisione. Eruditi o intrepidi. A quanto pare sono portata per più fazioni. Non penso sia una cosa buona da come l’ ha detto la ragazza che faceva il test attitudinale e non devo dirlo a nessuno.
Escludo gli abneganti….16 anni cercando di proteggere mio fratello da mio Padre… sono stanca…dover aiutare le altre persone. Non poter essere curiosa, non poter far niente escluso aiutare i più poveri.  Gli eruditi mi sono sempre interessanti molto….affascinati.…ma gli intrepidi… così liberi…così potenti al tempo stesso. Un po’ come mi sento io quando posso correre, senza che nessuno mi veda,così forte così libera. È questo quello che voglio. Spero che Tobias non voglia restare qui…sarebbe impossibile…trovo difficile io stare con nostro padre…figurarsi lui che è sempre stato maltrattato….non che io non lo sia stata, ma il mio fratellino…molto di più. Chi l’ avrebbe detto che Marcus Eaton, maltrattasse i suoi figli….
“Edith è il momento di andare” mi chiama mio padre…. Chissà come si sentirà quando il mio sangue cadrà sui carboni degli intrepidi. Spero che abbia una brutta reazione a cui io possa gioire. Perché potrò solo essere felice se lui reagisce male
Non so cosa farà Tobias…spero che scelga gli intrepidi. Altri 10 ragazzi hanno scelto gli intrepidi, tra cui un erudito di nome Eric. Jeanine Matthews, è lei a tenere il discorso…sembra così intelligente…per un momento penso che gli Eruditi siano una scelta migliore…ma poi ritorno in me, gli intrepidi sono la mia strada.
“Edith Eaton!” guardo mio fratello, forse per l’ ultima volta ma spero di no. Prendo il coltello e faccio un piccolo taglietto sulla mano, guardo mio padre, e gli sorrido, come per dire “ahahah addio papà abbi tanta sfortuna. Spero pagherai per quello che hai fatto a Tobias” e faccio cadere la goccia di sangue nell’ ampolla degli intrepidi. Sono felice e mi dirigo verso gli intrepidi che mi accolgono con esclamazioni. E aspetto che Tobias faccia la sua scelta. E spero, spero scelga gli intrepidi. E lo fa… non potrei essere più felice… lo guardo… ha un espressione soddisfatta. Lo abbraccio così forte da non farlo respirare.
                                                                                      ***
Corriamo verso l’ uscita e ci dirigiamo verso le rotaie….dovremmo saltare sul treno. Ho sempre sognato di farlo. Vediamo il treno arrivare e iniziamo a correre e io e gli altri ragazzi iniziati saltiamo nell’ ultimo vagone….mi viene abbastanza facile sono abituata a correre, ogni volta che volevo scappare dalla monotonia degli abneganti correvo e correvo,  le mie gambe sono allenate.
Chissà com’ è il quartier generale degli eruditi… bhè  la mia domanda non attende molto perché ci dicono di saltare su un tetto. Bene prendo la mano di Tobias “Insieme?” “insieme” e saltiamo. È stato divertente! Solo adesso che siamo tutti scesi mi rendo conto che del 14 che eravamo partiti siamo solo più 10 trasfazione… chissà chi erano i quattro codardi che non hanno affrontato questa parte dell’ iniziazione. Il ragazzo erudito c’è ancora…bene, penso.
                                                                                   ***
“e così ci dobbiamo buttare da questo tetto non sapendo dove atterreremo? D’ accordo, se nessuno contesta vorrei andare per prima”
“prego rigida” dice un capofazione… mi sembra che si chiami Max
“se sono qui è probabile che io non sia tanto rigida” dico prima di buttarmi. Mi sento viva, il vento che soffia nei capelli. Wow. Atterro in una rete. Divertente. Mi aiutano a scendere dalla rete. Ad attendermi c’è un uomo, occhi marroni e capelli castani.
“come ti chiami?”
So che si può cambiare nome quando si cambia fazione e io non voglio proprio chiamarmi come mi chiamava mio padre. Anche se Edith mi piace come nome. “Dith” dico.”Dith, prima a saltare!” e seguono esclamazioni da parte degli intrepidi. Aspetto che si buttano anche gli altri. Tobias si è lanciato dopo di me. Poi Eric, un ragazzo di nome Jack, una ragazza Penny dai pacifici e altri 5. Eric è strano…. Mi sembra che sia dagli intrepidi da più tempo, ha muscoli visibili su braccia e gambe, ha belllissimi occhi grigi così attrattivi, i suoi capelli sono corti. Mentre lo guardo  lui mi vede, e io distolgo subito lo sguardo. Non l’ avevo mai fatto prima. Che diamine mi succede? Torna in te! Okok mi concentro sulle parole di Max, dice che il signore che mi aiutato a scendere dalla rete si chiama Amar, sarà il nostro allenerà e ci porterò nel luogo in cui dormiremo.
                                                                                ***
Amar ci accompagna ai dormitori. Dormiremo tutti insieme. Sarebbe stato diverso negli Abneganti. Quindi trovo qualcosa per essere felice. Tobias è nel letto di fianco al mio. Per 10 settimane ci alleneremo compatteremo, affronteremo delle simulazione e chi non si troverà tra gli ultimi della classifica diventerà Intrepido a tutti gli effetti, io devo essere tra i primi. Ci conosciamo un po’ tutti. Io Jack Penny e tobias abbiamo legato molto…e son felice di dirlo anche con Eric…ma Tobias un po’ di meno.
                                                                                  ***
Amar ci ha diviso in coppie per combattere…e io sono contro…Eric. Non va affatto bene. Non voglio fare brutta figura con lui…io sono meno allenata… Jack mi incita…. Eric lo guarda male..perchè lo guarda male…non ha senso guardarlo male…non ha detto niente…tutti fanno il “tifo” per i propri amici. Dith non è il momento di sconcentrarsi! Sono pronta

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Capitolo 2
*** Accontentarsi ***


Eric riporta lo sguardo su di me. Sento una stretta al cuore e non voglio colpirlo. Ma devo farlo. Mi ricordo che molto tempo fa ho deciso di non provare alcun sentimento se non per mio fratello. Niente mi avrebbe più dovuto far del male. Non voglio più provare il dolore che provavo quando volevo bene a Marcus e lui maltrattava me e Tobias. Quindi mi concentro sul combattimento. Devo attaccarlo per prima, sono più piccola e quindi più veloce e in più ho l’effetto sorpresa. Mi avvicino più velocemente che posso e sferro un colpo sotto il suo mento, fortunatamente è più alto di me, e mi sposto. Barcolla un secondo così mi riavvicino e cerco di colpirlo al ventre ma lui mi prende con una mano quella che stava per colpirlo e con l’ altra mi sferra un pugno esattamente dove cercavo di colpirlo prima. Lo guardo con gli occhi sgranati, e una smorfia di dolore mi si dipinge sul viso, non ho mai provato un dolore così forte prima d’ora. Mi lascia. Cado per terra ma mi rialzo. Prima di quanto si aspettasse probabilmente perché quando lo colpisco sembra stupito, mi tira un pugno ma questa volta lo paro, lo colpisco di nuovo ma anche lui lo para, un altro colpo e un’ altra parata. Ad ogni colpo la nostra rabbia sale e continuiamo a colpirci con più forza. Sono sfinita quando mi colpisce la mascella con un pugno e subito dopo mi tira un calcio sulla gamba. Le mie ginocchia non mi hanno retto le braccia non avevano neanche la forza di attutire il colpo…ma sento due braccia forti che stringono un attimo prima di sbattere la faccia sul pavimento, due braccia forti…le sue braccia, le braccia di Eric. E da quel momento non ricordo più niente.
                                                                              ***
Mi sveglio. Sento solo dolore alle braccia, non mi rendo conto neanche che qualcuno mi stringe la mano. Apro gli occhi. Vedo che la mia mano è stretta da un’altra, magra, ma forte la pelle leggermente bronzata, Jack. 
“Ehi!” mi saluta con un sorriso
“Ciao Jack” lo saluto….posso sembrare stupida ma ho bisogno di saperlo.
“Jack dove sono? Da quanto sono qui e come ci sono arrivata?”
“non sono un po’ troppe domande tutte insieme?”
“…”
“okok…Eric ti ha portata qui…è stato con te fin quando non è arrivato Max…lo ha mandato via…era molto preoccupato….ah…”
“ ah cosa???”
“abbiamo litigato…”
“voi cosa???? Jack andiamo!!dovevate proprio litigare? ”
“scusa….sei qui da un giorno comunque…”
“siete delle teste di melone….che idioti…ma…perché? un giorno…cosa mi sono persa? Max era arrabbiato?”
“abbiamo fatto sempre combattimento e non si è arrabbiato…questa sera c’ è la caccia alla bandiera…comunque…”
“bene mi preparo…ma hai cambiato discorso…perché avete litigato tu ed Eric?”
“non è importante”
“Jack”
“sul serio”
“posso sempre chiedere a qualcun altro”
“nessun altro te lo dirà…non c’era nessuno quando è successo..a parte te…ma eri svenuta”
“lo chiederò a Eric questa sera…”
“no…ok te lo dirò io…”
“allora?”
“io e Eric abbiamo deciso di non farne parola…”
“jack!”
“no senti non posso…ora devo andare… ci vediamo dopo J”
Sono sola, sveglia e mi inizio a preparare. Sto per uscire quando arriva Jack di corsa e mi bacia. Un bacio a stampo, è caldo, è piacevole…ma mi stacco
“JACK CHE CAZZO FAI?”
Mi ribacia e io non riesco a respingerlo…pensieri confusi mi affollano la mente, infondo so che a Eric non interesso quindi…Jack mi è praticamente sempre vicino…
I baci continuano, sono più focosi, ormai non sono più baci a stampo….vogliamo qualcosa di più…entrambi…ma lo blocco
“aspetta”
“che c’è?”
“non qui….non adesso…iniziamo col definire cosa siamo…e poi guarda l’ora tra poco dobbiamo incontrare Max e poi lo sai…per un ex abnegante è abbastanza strano…”
“si… hai ragione…ne parleremo dopo la caccia”
“andiamo”
Prima di uscire dall’infermeria mi bacia. È bello essere baciati…tra gli abneganti non succede mai…in più da quando mia madre è morta a casa mia la dimostrazione dei sentimenti  non c’era…
Arriviamo al treno saltiamo, mi tengo vicina a Jack… e Max e un altro capo-fazione fanno le squadre. Max inizia a chiamare
“eric”
Tocca all’altro
“Jack”
A quanto pare sarò solo con uno dei due….spero che sia Eric…anche se visto quello che è successo…ma lo spero. Tocca a Max…. ti prego ti prego…guardo Eric…sta guardando altrove…e mi domando come posso solo pensare di interessargli e mi arrabbio con me stessa…come posso essere così stupida, così imperfetta per lui…..non devono capirlo…nessuno deve capire cosa provo. Guardo Jack,che al contrario di Eric mi stava guardando, gli sorrido. Max sta per dire il nome. Dubito che mi scelga
“Dith”
Bene, vado verso di lui, con un sorriso perfido…
“mi è piaciuto come hai combattuto contro Eric…siete perfetti insieme….bastereste voi per vincere…”
Bene.
Scelgono gli altri. Scendiamo.

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