Una linea sottile

di Chiaramor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Punizione ***
Capitolo 2: *** Senza il minimo sforzo ***
Capitolo 3: *** Non fare nulla ***
Capitolo 4: *** La tua ragazza ***
Capitolo 5: *** Nonostante tutto ***



Capitolo 1
*** Punizione ***


Slade ha appena ucciso Moira. Thea è svenuta vicino alla madre. Oliver dice a Slade di smetterla di cercare vendetta per Shado.


 

“Shado, Sarah, Laurel, la cacciatrice, la poliziotta!!! Ma quante sono! Non gira tutto intorno a loro. Pensi che io stia facendo tutto questo per Shado, ragazzo?
Dimmi, chi mi è stato veramente accanto sull'isola, chi mi ha dato un motivo per sopravvivere, chi mi ha impedito di mollare? Non Shado. 

Tu!!
Avrei fatto qualsiasi cosa per salvarti, per riuscire ad andarcene insieme da quell'isola.
Ma com'è che Oliver Queen mi ha ringraziato? Cercando di uccidermi! Con una freccia nell'occhio. Vuoi vedere cos'è rimasto di quel gesto, ragazzo?”

Slade sorrise, inquietante, e si tolse piano piano la benda. Oliver non voleva guardare. Negli ultimi sei anni aveva visto molte persone morte e mutilate, ma non era pronto a guardare nella cavità oculare di Slade Wilson. Non dopo tutte quelle follie che gli stava raccontando.

Ma Slade gli prese il mento e glielo alzò. Un brivido attraversò tutto il corpo di Oliver dopo quel contatto.

“Guarda ragazzo. GUARDAMI!”

Era un ordine, un ruggito che fece sussultare Oliver. Lo guardò.

Vuoto. Ecco cosa vide. Un vuoto carico di rancore. Spaventoso. Voleva vomitare.

“Ma non importa. Ci ho fatto l'abitudine sai? Per alcune persone la benda è addirittura affascinante. Tu cosa ne pensi, ragazzo?”

Slade continuava a sorridere e Oliver non capiva più nulla. Quello che gli stava dicendo e facendo non aveva senso.

Guardava Slade che camminava avanti e indietro, con le mani sui fianchi. Era agitato e evidentemente in preda alla pazzia. Uno psicopatico!

Colpa della mirakuru...ma anche colpa sua.

“Hai ucciso mia madre Slade, lei non c'entrava nulla. Se davvero mi odi, uccidi me! Hai vinto! Io...io non ce la faccio più. Sono stanco di essere Arrow, di essere Oliver Queen. Ho sbagliato tutto.”

Lacrime scesero dal suo volto. Oliver singhiozzava, legato a terra.

Slade lo guardò e per un attimo sul suo volto apparì compassione e... tenerezza. Ma poi svanì.

“Non posso ucciderti, non vedi? E' questa la mia e anche la tua punizione. Odiarci all'infinito, farci del male, ferire le persone che amiamo, o a cui vogliamo bene. E' molto sottile la linea che separa l'amore dall'amicizia. E' quasi invisibile, ragazzo, e molti nemmeno la vedono.

 

*Sull'isola....

Shado salutò Oliver con un bacio, e andò a lavarsi sulla spiaggia.

“Tu e il ragazzo state diventando sempre più intimi, spero che questo non lo distragga dal suo addestramento...”

Si girò di colpo, e sorrise.

“Calmati Slade. Oliver ha solo bisogno di essere motivato. Sta imparando, e continua a migliorare. Anche grazie a te. Il tempo che avete passato da soli gli è servito. Sei un buon maestro Slade, come mio padre”

Shado si avvicinò a Slade e gli accarezzò il braccio.

“Spero di fare una fine migliore di Yao Fei. Lo spero per tutti noi. Il ragazzo merita di tornare dalla sua famiglia”

Sladò guardò Oliver, che in lontananza stava cercando di accendere un fuoco. Scosse la testa e tornò ad affilare il suo coltello.

“Tu lo rendi felice, io non potrei mai farlo...”




Angolo dell'autrice: 
Questa storia è nata da un momento di follia che potrebbe essere frutto della Mirakuru, dato il suo contenuto. Non so se e come andrà avanti, spero solo che il racconto non sia troppo assurdo e che qualcuno lo apprezzi. 
Le recensioni e le critiche sono sempre gradite :)

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Capitolo 2
*** Senza il minimo sforzo ***


 

Slade si sedette vicino al corpo svenuto di Thea Queen. La guardò per qualche momento.

“Mi dispiace per lei sai? Fa finta di essere forte, ma la vita è stata dura con lei, è dura con tutti... Ora ho un esercito da radunare, ma ci vediamo presto, ragazzo.”

Detto questo Slade si alzò e se ne andò. Oliver rimase per terra, senza trovare il coraggio di alzarsi e affrontare tutto quello che era appena successo.

 

-Tre ore dopo-

 

Oliver era seduto sul divano di villa Queen. Thea era in camera sua, in stato di shock. Per fortuna Walter era arrivato appena l'avevano chiamato e ora stava cercando di consolarla.
Oliver non ce la faceva. Non aveva la minima idea di cosa fare ora, come comportarsi, cosa dire a Thea. Aveva un funerale da organizzare. Ma non ne aveva la forza.Ci avrebbero pensato Walter e Felicity ad organizzare tutto e a rispondere alle lettere di condoglianze. Lui non ci riusciva. Non...non poteva farci nulla.

 

* Sull'isola

Slade si svegliò di colpo. Lo sentiva, qualcosa dentro di lui era cambiato. Non capiva cosa o come ma....la Mirakuru. Lo aveva salvato, lo aveva reso più forte!
Non c'era tempo per riflettere però, doveva salvare Shado e Oliver, doveva dire loro che avevano la sua benedizione.
Si mise a correre per tutta l'isola. Riusciva a sentire delle urla in lontananza. Aumentò il ritmo. Ora poteva sentirlo. Odore di morte, odore di sangue. Shado.
Fece fuori prima uno, poi un altro degli uomini di Ivo. Non vedeva nulla, non sentiva nulla. Era solo forza e rabbia. Poi una voce, l'unica che poteva portarlo alla calma lo chiamò.

“Slade, Slade.... mi dispiace. Shado è...”

Oliver non riuscì a finire la frase. Piangeva e tremava

“Ivo l'ha uccisa. Ivo l'ha uccisa senza un motivo.”

Mentre parlava Sarah fissava il viso terrorizzato di Oliver , ma Slade non se accorse.

 

*Casa Queen

 

Oliver aprì gli occhi di colpo. Si guardò attorno. Si trovava nella stanza, sdraiato sul letto ed era solo. Aveva un gran mal di testa e dentro al suo cuore provava una profonda angoscia. Forse era stata colpa di un incubo. Chiuse gli occhi e poi li riaprì. Era ancora lì, nella sua stanza. Ma non era solo. In piedi, davanti al letto, minaccioso, c'era l'uomo che una volta era un suo amico. Slade Wilson.

“Slade, cos'altro puoi volere da me?”

Oliver non si era mosso dal letto e non aveva intenzione di farlo. Era rassegnato, non gli importava più nulla ormai.
Slade si sedette sul bordo del letto. Aveva ancora quel sorriso inquietante stampato sulla faccia.

“Oh ragazzo, ho appena incominciato con te. Ci sono ancora così tante persone a cui tieni che posso distruggere. Le vedrai soffrire una ad una, come hai assistito alla morte di Shado.”

Oliver si alzò di colpo, rinforzato da nuova rabbia e fissò il viso di Slade a pochi centimetri dal suo.

“Ieri mi hai detto che non stai facendo tutto questo per la sua morte. Sei un po' confuso o la mirakuru ti sta facendo diventare più psicopatico di quanto tu non sia già?”

“Non scherzare con me ragazzo. Ho detto che non lo stavo facendo SOLO per la sua morte. Io tenevo davvero a lei. E tu me l'hai portata via. Ma in quel momento, quando hai scelto di salvare Sarah e non lei, in quel momento hai anche tradito ME! Hai tradito quello che eravamo. E mentendomi mi hai fatto capire quanto tu in realtà sia un debole. Ho provato a perdonarti sai? Ma LEI continua a ossessionarmi, a domandarmi vendetta. E' sempre con me, nella mia testa. Saranno anche passati 5 anni da quando me ne sono andato da Lian Yu, ma l'isola non ha mai smesso di tormentarmi. Ed è finalmente arrivato anche per te il momento di soffrire.”

Slade punto il dito contro il viso di Oliver. Lo fissò per alcuni interminabili secondi. Poi appoggiò la mano sulla gamba di Oliver, e strinse, strinse senza il minimo sforzo, mentre la stessa gamba che Roy gli aveva rotto il giorno prima si spezzava di nuovo.

 

“A presto, ragazzo.”

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Capitolo 3
*** Non fare nulla ***


 

“Oliver basta! Tua sorella è distrutta, Walter è distrutto ed è ovvio che lo sia anche tu, ma devi reagire! Ti prego...Hanno bisogno di te, non puoi lasciare che Slade ti faccia questo.”

Oliver si trovava in camera sua, ormai erano tre giorni che non usciva di lì. Felicity Smoak non sapeva se si stava per spingere troppo oltre, ma decise di prendere tra le sue la mano di Oliver. Lui era il suo eroe, perchè non riusciva a capirlo? Vederlo stare male così le spezzava il cuore. Questo non era l'Oliver che conosceva.

“Io e Diggle siamo pronti ad agire appena tu ti sarai ripreso. Non possiamo non fare nulla e aspettare semplicemente che Slade uccida qualcun altro o che il suo esercito di...di pazzi super-forzuti distrugga la città. Inoltre ho una notizia per te... Isabel Rochev è ancora viva, si è fatta vedere oggi ad una riunione della Queen Consolidated. Ho un brutto presentimento Oliver, è possibile che Slade l'abbia salvata con la mirakuru?”

“Un altro problema... Non finiscono mai Felicity!”

Oliver ora camminava avanti indietro per camera sua, agitato. Felicity non riusciva a pensare ad altro che al suono del suo nome uscito dalle labbra di Oliver Queen. Solo lui sapeva chiamarla con quell'intensità che la faceva sentire importante. Ma i suoi sogni ad occhi aperti furono subito interrotti.

“Hai notizie di Sarah? Dobbiamo contattare il detective Lance per dirgli che lei sta bene, che se n'è andata di sua volontà.”

“Ci ho già pensato. Ora andiamo, devi occuparti di tua sorella.”

Già, Thea.
Oliver non le parlava dal giorno prima. Non riusciva a trovare il coraggio di guardare sua sorella negli occhi, di rispondere a tutte le domande che sicuramente aveva. Se Thea era stata privata della madre era colpa sua.

La trovò in camera sua, sdraiata sul letto. Soffriva terribilmente e Oliver non sapeva cosa dirle. Quando entrò lei non lo degnò di uno sguardo.

“Speedy, io...mi dispiace. So che eri arrabbiata con me, ma adesso dobbiamo farci forza a vicenda.”

“Sono arrabbiata ORA Ollie! Io avevo bisogno di te e tu mi hai lasciato da sola nel mio dolore. Volevo solo un abbraccio da mio fratello, l'unico parente che mi è rimasto! Continui a deludermi, volta dopo volta. Non hai fatto altro che mentirmi da quando sei tornato! Hai mentito sul mio vero padre, su Roy, su quello che ti è successo sull'isola... E ora la mamma è morta senza che io abbia avuto il tempo di dirle che le volevo bene e che la perdonavo. Dici che ti tieni tutto dentro per non ferire gli altri, invece lo fai solo per te. Sei un grandissimo egoista Ollie e io ti odio.”

La parole di Thea si riversarono su Oliver come una grandinata. Ogni singola parola pronunciata era stata una frustata nel cuore di Oliver. Ecco un'altra persona che si allontanava da lui, che non era riuscito a proteggere. Thea aveva ragione. Aveva ragione su tutto. Si guardò attorno disperato, cercando qualcosa che potesse confortarlo.
Incrociò gli occhi dispiaciuti di Felicity.

 

 

*Sull'isola

 

Oliver si trovava a bordo della nave. Disteso davanti a lui Ivo lo stava pregando di risparmiargli la vita. Diceva che era colpa sua se Shado era morta, che sì, lui aveva premuto il grilletto, ma a decidere della morte di Shado era stato lui. Nulla di quello che stava uscendo dalla bocca di Ivo aveva senso.

“Non è te stesso che devi convincere di essere innocente, ma lui...”

Mentre Ivo parlava guardava qualcuno oltre le spalle di Oliver Queen. Oliver si girò.
Slade Wilson era in piedi dietro di lui. Ma dal suo sguardo capì che ormai non era più l'uomo e l'amico che conosceva.

“Tu...tu hai fatto questo a Shado?! LA PAGHERAI RAGAZZO!!”

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Capitolo 4
*** La tua ragazza ***


Erano giorni che Oliver non metteva piede nello scantinato del Verdant e a guardarsi intorno si sentiva fuori posto. Guardò il costume di Arrow e il suo arco. Era davvero valsa la pena di diventare Arrow? Da quando era tornato e aveva deciso di indossare quel cappuccio il suo migliore amico era morto, mezza città era stata distrutta, Laurel aveva perso il lavoro, Thea l'odiava, sua madre era morta e aveva pure perso la Queen Consolidated. Era andato tutto storto. Aveva solamente rovinato la sua vita e quella degli altri. Come quella di Roy, che ora giaceva in coma su un tavolino freddo. Cosa avrebbe dovuto fare con lui? Come avrebbe potuto salvarlo?

“So a cosa stai pensando Oliver, ma ti sbagli su tutto. Hai già salvato questa città in passato, e ora devi rifarlo. Torna in te Oliver.”

Diggle gli diede una pacca sulla spalla e uscì. Felicity gli sorrise. Finalmente un po' di serenità occupò la sua mente.

“Oliver, tu fai del bene alle persone. E hai fatto del bene a me. Da quando ti conosco la mia vita è cambiata. Finalmente mi sento utile e importante. Grazie a te. Non incolparti per tutti i mali del mondo...”

Felicity gli accarezzò il braccio e Oliver la guardò. Erano a pochi centimetri di distanza. Era stato molte volte sul punto di baciarla ma non l'aveva mai fatto. Teneva troppo a lei per rovinare tutto. E in più aveva bisogno del suo aiuto, non poteva rischiare che delle incomprensioni rovinassero la loro collaborazione. Le toccò una guancia.

“Grazie, grazie per tutto quello che fai per me.”

“In fondo io sono la tua ragazza, no?”

“Sì, lo sei. E io voglio essere sincero con te, perchè so che tu non mi giudicherai. C'è....c'è un motivo se non sono ancora riuscito a uccidere Slade. Io penso che sia perchè...perchè in fondo non voglio farlo. E' difficile da spiegare ma quando eravamo su quell'isola eravamo io e lui contro tutti. Lui mi ha salvato e io non posso dimenticarlo. Quando l'ho incontrato ero solo e pensavo che sarei morto su Lian Yu. Non avevo possibilità di sopravvivere ma lui mi ha insegnato. Mi ha salvato la pelle in varie occasioni, ha ucciso per me quando io non ero in grado di farlo. Eravamo come fratelli e lui mi ha ridato speranza. Finalmente iniziavo a vedere una via d'uscita; non per merito mio, ma grazie a lui. E io so, nel profondo del mio cuore di meritarmi tutto questo. Perchè sono stato un debole e ho deluso Slade.”

“Oliver, quello che stai dicendo non ha senso. Lui ha ucciso tua madre, ha rapito tua sorella...”

“Non...non pretendo che tu capisca. Volevo solo dirti che...che non riesco ad odiarlo. Io lo guardo e rivedo lo stesso uomo, lo stesso amico, fratello che mi salvò nell'isola. Riesco a vederlo sotto la sua mania di vendetta. So che dentro di lui, oltre alla mirakuru, c'è ancora quella persona.
Lui teneva a Shado e io gliel'ho portata via. Teneva a me e io l'ho deluso. Tutti i giorni rimpiango ogni singolo momento che ho vissuto su quell'isola.”

“E quindi cosa vorresti fare? Non si tratta solo di voi due ormai, lui ha messo in mezzo altre persone, ha ferito anche me! Se non riesci a trovare la forza dentro di te, trovala, ti prego, cercando di salvare quelli che ami!”

Felicity si aggrappò al corpo di Oliver Queen. Lui l'abbracciò, ma senza guardarla.

 

*Sull'isola.

Oliver era appeso ad una trave, nel centro della nave. Slade Wilson lo stava torturando da ore.

“Come hai potuto?! Se davvero l'amavi perchè hai lasciato che morisse? Mi vendicherò ragazzo. Ti porterò via, allontanerò da te tutti quelli che ami. Questa è una promessa ragazzo.”

 

*Alla Queen Consolidated.

Felicity si trovava alla sua scrivania e stava mettendo tutte le sue cose in uno scatolone. Come prima mossa Isabel Rochev l'aveva licenziata. Se fosse stata in grado Felicity l'avrebbe volentieri uccisa con le sue mani...Fino a due anni fa non avrebbe mai pensato che avrebbe potuto avere simili desideri, ma ormai Oliver Queen aveva cambiato la sua vita e lei non era più la ragazza nerd buona e innocente di un tempo. Sperava che un giorno anche Oliver se ne accorgesse e smettesse di trattarla come una bambola utile solo dietro ad un computer. Ma per ora quel momento non era ancora arrivato e non sembrava nemmeno vicino.

Sospirò e mise via degli altri fogli nello scatolone quando sentì vibrare il telefonino nella sua borsa. Lo prese e lesse: Barry Allen.

 

 

Angolo autrice:

 

La storia sta giungendo alla fine, cosa ne pensate? Per me recensioni, critiche e commenti sono importanti! A presto. :)

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Capitolo 5
*** Nonostante tutto ***


Oliver tornò al Verdant e vide Felcity appoggiata al bancone del locale; era impegnata a guardare qualcosa sul suo cellulare.

“Felicity...va tutto bene?”

Felicity si girò e sussultò per lo spavento. Oliver le passò una mano sulla spalla e si sedette vicino a lei.

“Oddio Oliver, mi hai spaventata!”

Felicity sembrava strana. Doveva essere successo qualcosa, Oliver lo capì subito.

“Allora...come mai sei qui e non nello scantinato?”

“Io...ecco, in realtà è successa una cosa. Una cosa bella, non preoccuparti. Anzi, molto bella. Solo che...con tutto quello che ti sta succedendo...non vorrei distrarti.”

Oliver la guardò con il suo sguardo severo ma allo stesso tempo dolce, sguardo che riservava solo a lei.

“Felicity...se qualcosa è importante per te lo è anche per me. In più, ho bisogno di qualche buona notizia.”

Felicity sorrise e gli mostrò il telefonino. Sulla schermata c'era una foto di Barry Allen sdraiato in un letto d'ospedale, sorridente e decisamente ripreso dal coma.

“Wow... Barry si è svegliato! Questa è davvero un'ottima notizia. Hey, se vuoi andarlo a trovare fai pure, io e Diggle ce la caveremo.”

Aveva appena finito di parlare che Felicity lo abbracciò. Si strinse forte a lui e Oliver sentì delle lacrime bagnargli la camicia.
La prese per le spalle e l'obbligò a guardarlo in faccia.

“Non...non serve piangere così. Ormai Barry si è svegliato. Presto andrai da lui e poi tornerai qui e finalmente troveremo un modo per fermare Slade. Vedrai che andrà tutto bene.”

“No Oliver, non è per quello. Se...quando andrò a trovare Barry non sarà solo per un po'. Io...io rimarrò a Central City con lui.”

La notizia si riversò su Oliver come un macigno.

“Cosa?!”

“Io...sento che questo non è più il mio posto. Tu non hai bisogno di me. Hai già Sarah che può fare tutto quello che so fare io, e come hai detto anche tu, tu e Diggle ve la caverete.”

“Ma Sarah se n'è andata, io ho bisogno di te.”

“Sarah tornerà, come sempre. E' tornata anche dal regno dei morti per te.... E tu non hai bisogno di “me”, hai solamente bisogno di una brava informatica.”

“Questo non è vero...io...io ho bisogno di te...”

“Come amica... Ma non è più sufficiente per me Oliver, mi dispiace. Barry, lui ha davvero bisogno di me, e io di lui. Posso finalmente ricominciare a Central City. Ma Oliver credimi, se ti dovesse servire il mio aiuto io ci sarò, questo non è un addio del tipo “ok è stato bello lavorare per/con te per due anni, ma ora non ci sentiremo/vedremo mai più”. Io sarò sempre la tua ragazza, no?”

Oliver era senza parole. Non poteva dire nulla, perchè sapeva che Felicity aveva ragione. E per lei voleva solo il meglio. Teneva alla sua felicità anche se questo l'avrebbe portata via da lui.
Felicity si alzò. Sospirò profondamente e baciò Oliver sulla guancia, poi uscì dal Verdant.
Oliver aveva le lacrime agli occhi.

 

*Un'ora dopo.

“Ho ricevuto il tuo messaggio, ragazzo”

Slade Wilson era seduto su un panchina, nel centro di Starling City. Oliver quasi non l'aveva riconosciuto: non indossava il solito completo con giacca e cravatta, ma dei pantaloncini corti e una maglietta. Sembrava una persona qualsiasi che voleva prendere un po' d'aria. Nessuno dei passanti avrebbe potuto immaginare che quell'uomo in realtà fosse un soldato, vissuto per anni su di un'isola, tornato per vendicare la morte di una persona a lui cara.
Oliver sì, però. Si sedette vicino a lui, ma i due non si guardarono.

“Hai avuto quello che volevi. Tutte le persone a cui tenevo si sono allontanate da me. Hai vinto Slade.”

Slade si girò verso di lui. Lo fissò dritto negli occhi.

“Non ho vinto nulla ragazzo. Anni fa ti feci una promessa, e ora l'ho mantenuta. Siamo pari.”

“Così finisce tutto? Shado è morta, mia madre è morta e noi siamo pari? Ne è davvero valsa la pena Slade?”

“Se oggi io e te siamo qui, a parlare su questa panchina sì, ne è valsa la pena ragazzo.”

Oliver sospirò. Aveva paura di dire ciò che aveva in mente.

“Oggi anche Felicity se n'è andata. Avrei potuto fermarla, dirle di non andare, che io l'amavo...ma non l'ho fatto. Perchè sarebbe stata una bugia.”

Oliver prese fiato e disse:

“Tu non amavi Shado.”

Slade si allontanò un po' da lui. Parlò senza guardarlo.

“No, non l'amavo. Ma tenevo molto a lei. Era una donna forte e coraggiosa, meritava di vivere e qualcuno doveva vendicare la sua morte.”

“Tu volevi solo il meglio per lei...come volevi il meglio per me.”

“Sì, lo volevo. Ma ora non ha più importanza...Finalmente sono anch'io pronto ad andare avanti, a lasciarmi l'isola, Shado e te alle spalle.”

“Okay. Quindi ora che si fa?”

“Si continua a vivere. Nonostante tutto.”

 

 

 

Angolo autrice:

 

Ciao a tutti! La storia è finita; cosa ne pensate? Vi è piaciuta? Recensite! :)

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