Oblivion

di 97_Levy_97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Oblivion ***
Capitolo 2: *** Nella tana del nemico? ***
Capitolo 3: *** Reis ***
Capitolo 4: *** Mission possible ***
Capitolo 5: *** Un ragazzo stravagante ***
Capitolo 6: *** Start ***



Capitolo 1
*** Oblivion ***


Un’esplosione.
Cicatrice profonda che squarcia la terra.
Uno due, tre boati.
 Frammenti che schizzano ovunque.
Fiamme.
Calde roventi, avvolgono tutto.
 Si insinuano tra questo respiro, e scavano, divorano, polmoni che affannano alla ricerca di un alito di vita.
Un grido.
Straziante, atroce.
Ombra possente che si staglia nel cielo.
Di nuovo le fiamme. Di nuovo distruzione.
Di nuovo le tenebre...
 
..Cos’è...
..Questa sensazione.. quest’oscurità..
..cos’è.. questo.. rumore..
.. s..singhiozzi..?
..perché..  
..dove sei?..Dove sei? Rispondiii!!   
..Maledizione.. questo pianto.. questo dolore..
..smettila.. smettila..
..basta.. ti prego.. bastaaa!! - gridò accasciandosi al suolo e portandosi le mani ai timpani
..e quella è.. luce? – sbatté ripetutamente le palpebre
..una bambina..? chi sei? Chi diavolo sei?- urlò incredula correndo verso quella figura indistinta
..non è possibile..- sussultò bloccandosi all’istante.
E nello stesso momento, una ragazzina dai capelli blu si girò di scatto mostrando uno scenario raggelante.
 Lacrime di un rosso cremisi scorrevano copiose sul suo volto, macchiando vestiti, mani, mentre un ghigno grottesco sfigurava quel giovane volto, avvolto ormai dall’agonia..
Ma quella.. sono io..- pensò soffocando un grido tra le mani  
 
Aprì gli occhi di scatto, la fronte imperlata di sudore, un senso di vuoto che mi attanagliava lo stomaco.
Maledizione! Ancora quell’incubo..
Picchiai il pugno su quella sottospecie di letto fino a sentire una fastidiosa fitta alla mano, mi misi a sedere e con rabbia asciugai le lacrime appena spuntate.
Di nuovo.
Me lo ricordo, quel giorno.. come potrei dimenticarlo.. – pensai chiudendo gli occhi.
La prima cosa che avvertì dopo aver ripreso conoscenza fu un dolore lancinante alla testa, come se un martello pneumatico mi battesse contro le tempie. Negli occhi avevo ancora la polvere sollevata dalle esplosioni della battaglia e i frammenti di quella terribile visione avuta durante i minuti di semicoscienza.
Ero a terra, ricoperta di tagli e ustioni, col respiro corto a causa del grande squarcio che mi attraversava il petto, partendo dalla spalla sinistra fino al fianco destro.
Un odore pungente di metallo mi aggrediva il naso.
Al mio tre, avanti Levy puoi farcela, alzati..
Con uno sforzo immane riuscì a mettermi in piedi.
Adesso cammina, forza..
 Ma un solo passo bastò per farmi cadere rovinosamente a terra.
Temendo quello che di lì a poco avrei visto, toccai esitando la gamba sinistra. Certo aveva visto giorni migliori, ma non era messa poi tanto male.
Sfiorai la destra e subito un violento sussulto mi squassò tutto il corpo.
Massacrata. Non esisteva aggettivo migliore per descriverla.
Perfetto, completamente andata.. -  pensai amareggiata.
L’unica alternativa che mi restava era trascinarmi sulle braccia.
 E così feci. Faticosamente avanzavo in quello che sembrava un posto colpito dall’ira di Dio, solo che l’artefice non era quest’ultimo, ma ben altri esseri feroci e spietati, e indistruttibili.
Man mano vidi delinearsi nella mente quel che era successo.
Non siamo riusciti a chiudere Eclissi. 
I draghi sono usciti a migliaia dal portale.
Hanno devastato l’intera città e ora invadono il continente.
Tutti quelli che amavo sono morti nel tentativo di proteggere l’umanità. 
Invano.
Mentre proseguivo più velocemente possibile il mio sguardo cadde su qualcosa che conoscevo fin troppo bene.
Il mio cuore perse un battito.
Paralizzata dalla paura non riuscivo a far altro che sperare di essermi sbagliata.
Ma più sbattevo le palpebre illudendomi di aver avuto un’allucinazione e più lo stemma rosa della gilda spiccava sulla mano del corpo sommerso per metà dalle macerie.
Esitante mi avvicinai, la vista già appannata dalle lacrime.
I capelli biondi della maga non lasciarono più nessun sospetto.
L.. Lucy..
Che cosa ti hanno fatto..
Disperata spostai i resti del palazzo crollato lì vicino, afferrai quel che restava del corpo della mia amica, e mi accovacciai vicino a quella figura immobile, pallida, abbandonata ormai dal calore della vita.
 Non ricordo per quanto tempo restai in quella posizione, col suo capo abbandonato sulla mia spalla e le braccia strette alle sue.
Non ricordo nel frattempo cosa accadde lì intorno.
 Ricordo solo quella sensazione di gelo, che attanaglia ciò che è sfiorato dal tocco egoista della morte.
 Ricordo solo dolore.
Penetrante e lacerante.  E la fatica che mi procurava ogni respiro.
Lucy Heartfilia era morta.
La mia migliore amica, era morta.
E con lei tutta la gilda, la mia famiglia.
Non era rimasto più niente.
Niente.
Un rumore strozzato fu l’unica cosa in grado di riportarmi alla realtà.
Troppo umano per essere provocato da crolli o detriti instabili.
In un primo momento pensai che la mente mi stesse giocando un brutto scherzo. E invece no, di nuovo lo sentii, roco e profondo.
Era.. il respiro di qualcuno!
Trattenni il fiato, spalancai le orecchie, mi guardai intorno ansiosa- dietro quel masso!
- Ga.. Gageel?!? Sei proprio tu??- esclamai incredula, ma pian piano la sorpresa lasciò posto all’orrore.
Era ricoperto di profonde ferite e un’apertura ancora fresca segnava il suo volto.
- Gajeel il tuo occhio!
- Ah questo?- indicò con fatica – ormai è perso ma non mi preoccupa più di tanto- disse fingendo noncuranza.
- Riesci a liberarmi il braccio destro?
- Si, penso di si.. – mentre spostavo le macerie Acciaio Nero mi squadrò preoccupato da capo a piedi
- Anche tu non sei messa tanto be..aahh fai pianooo- protestò con tono quasi infantile.
- Maledizione sono proprio a pezzi.. cosa.. cosa c'è? – tossendo mi guardò allarmato
 - Gajeel il tuo..
- Il mio?? Il mio cosa?? Merda il braccio! Csa! Dov'è finito?!? Dove??- urlò in preda all’isteria.
Più si agitava e più una pozza di sangue si allargava sul terreno.
Sembrava che non fosse più in grado di ragionare quando di colpo, il Dragon Slayer, chiuse gli occhi, ispirò piano, rallentò il battito cardiaco, e mi guardò
- Ascoltami Levy.. te ne devi andare, subito.. Potrebbero tornare da un momento all’altro.. - un ruggito si sentì in lontananza – lasciami qui.. non riuscirei a salvarmi neppure scappando.. sono troppo debole, ho perso troppo sangue..
- Ma.. che cosa stai dicendo? Come puoi chiedermi questo? Come?? Non puoi! Tu non capisci! Scapperemo insieme anche stavolta!
- No piccoletta sei tu che non capisci! Ti rallenterei solamente! Sono un peso che ti trascinerebbe giù verso la fine.. Tu devi vivere! Devi farlo per te e per Fairy Tail! E devi farlo anche per me! E per noi! Per il nostro amore! Tu devi vivere per il nostro amore! – gridò con occhi lucidi
- Gajeel.. sopravvivremo insieme! Maledizione! Non ti arrendere ti prego! Da sola non ce la faccio! Ho bisogno di te, io ho bisogno di te! Come farò a vivere senza il tuo profumo, senza i soprannomi e i nostri battibecchi, senza il tuo corpo lì pronto a difendermi e senza il tuo calore, senza i tuoi tentativi goffi di dimostrarmi il tuo affetto?? – urlai tra le lacrime aggrappandomi al suo petto
- Shhh avanti Levy ascolta va tutto bene, tutto bene.. accetta la mia volontà, ti prego.. Salvati.. – mi accarezzò piano i capelli
- Gajeel.. non chiedermi una cosa simile.. se ci fossi io al tuo posto tenteresti il tutto per tutto per salvarmi.. – sussurrai tra i singhiozzi- io non ti lascio da solo..
- Vieni qui piccoletta..- con le poche forze che gli erano rimaste tirò la maga a sé portando quelle labbra rosee a contatto con le sue.
 Fu un bacio travolto da mille emozioni.
Un bacio che sapeva di lacrime e tristezza, di desiderio, di cose mai dette, di speranza e paura al tempo stesso, paura di perdersi, di lasciarsi sfuggire quell’amore così puro.. fu un bacio di passione e di promesse, malinconico e nostalgico, dolce, timido contemporaneamente prepotente e arrabbiato..
Credo che gli ultimi pensieri di Gajeel, prima di piantarsi uno dei suoi pugnali di ferro nel cuore, siano stati Perdonami Levy.. Vivi.. per entrambi..
Mi vengono i brividi solo a pensarci.. Le giornate, senza la gilda, senza Lucy, senza lui e le nostre avventure spericolate, sono ormai spente. Tutta la felicità e il mondo che conoscevo un tempo è andato distrutto.. e insieme ad esso la Levy di quei giorni è definitivamente morta.. Adesso sono cresciuta. Ho imparato a convivere con il dolore.. anche se le mie notti sono continuamente tormentate da incubi.. ho cacciato fuori tutte le lacrime che potevo e urlato al vento tutta la rabbia e la frustrazione che mi restavano in corpo.. Non so fino a quando riuscirò a resistere.. l’oscurità lì fuori è sempre più forte e io sono solo una patetica maga alla quale hanno strappato tutto, alla quale hanno tolto ogni ragione per vivere. Mi chiedo ancora oggi se è giusto che sia sopravvissuta.. forse dovrei semplicemente abbandonarmi al corso degli eventi e osservare la mia fine pezzo per pezzo.. Al momento l’unica ancora che mi tiene in questo posto seppur dolorosa è l’immagine di Gajeel che affiora appena chiudo gli occhi.. il suo ricordo nitido, il desiderio che continui a lottare con tutte le mie forze..
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Ciao minna! È da moltissimo tempo che non pubblico una storia ma avevo questa LevyxGajeel in mente da un bel po’! Spero che la fic sia abbastanza chiara: ci troviamo nel futuro in cui Fairy Tail e tutto ciò che conosciamo, viene spazzato completamente via dalla furia di oltre 10000 draghi. L’unica sopravvissuta, Levy, dopo essersi svegliata da un incubo in cui ricordava frammenti di quel giorno fatale ripensa a ciò che accadde e agli ultimi momenti passati insieme a Gajeel. Non so come sia venuto il tutto (ora che lo rileggo mi sembra orribile t.t) ma aspetto le vostre opinioni e consigli ^^ alla prossima! (si spera)

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Capitolo 2
*** Nella tana del nemico? ***


Non so quanto tempo sia passato, suppongo qualche mese.
I giorni qui sembrano tutti uguali.
Non ci sono più tramonti o stelle nel cielo, da quella mattina il sole è continuamente oscurato dall’eclissi.
Non ricordo nemmeno la sensazione dei suoi raggi sulla pelle.
E le stagioni e il cielo limpido d’estate.. spazzati via da quest’aria grave e carica di elettricità e dal sottile strato di nebbia che ricopre tutto.
È stata dura sopravvivere.
Merito della promessa che ti ho fatto?
Probabilmente.
Ho deciso di spostarmi dal mio piccolo rifugio e partire alla ricerca di qualcuno che si sia salvato, non è possibile che io sia l’unica sopravvissuta, giusto?
 E poi sempre meglio che marcire in questo buco.
Gajeel.. mi puoi sentire?
Non mi sono arresa.. non ancora..
Ho raccolto le poche cose che ho nel mio zaino malandato.
Un disegno sbiadito della gilda, un fiore appassito che risale all’esame di classe S, una pagnotta di pane vecchio e un pezzo consumato della maglietta che indossavi prima di andartene..
E pensare che hai sempre trovato strana la mia mania di conservare oggetti, ora è tutto ciò che è rimasto della mia vita, curioso vero?
Mi giro e osservo per l’ultima volta il legno marcito della stanza, la muffa che si arrampica sulle pareti, la piccola tana di un topolino..
Avanti Levy è ora!
Sono fuori.
Do un’occhiata in giro e mi sembra di essere ritornata al 7 Luglio, l’unica differenza la fanno i rampicanti e la vegetazione che coprono quasi interamente le macerie.
Mi muovo con cautela, lentamente, cercando di non inciampare o far rumore, anche se la zona sembra essere deserta.
Non vorrei che proprio ora diventassi uno spuntino per draghi..
Tiro fuori una bussola per orientarmi, guardo la lancetta e decido di andare a Nord, dove un tempo sorgeva Magnolia.
Vago per strade secondarie, non voglio scoprirmi troppo, e mi riposo un paio d’ore la notte, quel che basta per recuperare le forze.
Attraverso colline, pianure, città.. ma per quanti Kilometri possa aver fatto lo scenario non cambia, dovunque i draghi hanno lasciato traccia del loro passaggio.
Ora mi addentro in una piccola foresta, mi guardo intorno e decido di fermarmi un po’ qui.
FIRE!
 Accendo un fuoco per allontanare eventuali predatori.
Mentre riscaldo un po’ di pane, mi tornano in mente le dormite all’aperto con Jet e Droy..
Mi mancano..
Anche se le ultime missioni le ho completate con te, il nostro legame non si è mai allentato, in fondo sono cresciuta insieme al mio team..
Erano i fratelli che non ho mai avuto..
Mentre mangio, una lacrima mi scivola sulla guancia per poi finire a terra..
Sono esausta, la stanchezza non tarda a venire.
 Mi stendo di fianco con lo sguardo fisso nel fuoco, rapito dalla sua danza, e finalmente mi addormento..
 
È un attimo, un ramo secco si spezza, scatto in piedi, è troppo tardi!
Tutto gira paurosamente.
Maledizione..
 
La prima cosa che avverto è una fitta lancinante alla testa, credo sia stata quella a farmi tornare lucida.
Apro gli occhi mentre un odore mi aggredisce le narici.
Sembra quello del legno bruciato tipico dei paesi di montagna.
È piuttosto buio qui dentro.
Mi giro pancia su, osservo il soffitto e ci metto due buoni minuti per capire che assomiglia più a un’antica corteccia che alle solite travi.
 Alzo di scatto la schiena ma subito un capogiro mi travolge.
- Sei ancora debole per metterti in piedi – mi avverte una voce mentre due mani mi sostengono le spalle.
Vorrei scoprire a chi appartengono, ma sia per la posizione in cui mi trovo sia per la poca luce non ci riesco.
- mi sento quasi in colpa- borbotta tra sé- riposati un altro po’ domani starai meglio- mi fa stendere e lascia velocemente la stanza.
Una donna, la voce di una donna.
E per qualche motivo mi sembra familiare, come se l’avessi già sentita. 
Chi sei? E dove mi trovo?
La curiosità è tanta ma è vero, sono troppo provata.
Decido di allontanare le domande che incasinano la testa e rimandare tutto a domani.
Gajeel in che guaio mi sono cacciata?
 
È mattino.
 La prima cosa che noto sono una ciotola di acqua limpida e un asciugamano poggiati a terra.
Mi sciacquo la faccia e mi sembra di essere rinata.
Poi finalmente, esco fuori. 


Angolo dell'autore 
Ebbene sì, ho deciso di trasformare questa one in una long! è stata una decisione così improvvisa che anch'io fatico ad accettarla .< Per questo continuate a supportarmi dalle vostre belle casucce :" Buona lettura, alla prossima!

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Capitolo 3
*** Reis ***


Da bambina amavo molto la natura.
Una volta mio padre disse:
-Levy presto, vieni con me, devo farti conoscere qualcuno!
Ricordo che mi bendò gli occhi per tutto il tempo che restai sulle sue spalle.
- Ecco, ora puoi scoprirli!
Ero così curiosa! Balzai a terra in un baleno guardandomi intorno, eccitata.
E lo stupore, oh quanto stupore!
Il mio sguardo incredulo: un albero gigantesco sorgeva in quella piccola radura sovrastando una zona vastissima della foresta.
Dopo essermi avvicinata, esitando, ne sfiorai la corteccia.  
Iniziai a girarci in tondo e provai persino ad avvolgerlo con le mie braccia minute, ma non ne sarebbero bastate venti per circondarlo completamente!
- Sai Levy, questo è il padre di tutta la foresta.
 Le sue radici si diramano per miglia e miglia portando la linfa vitale anche al più sottile filo d’erba.
È da qui che nasce la vita ed è qui che risiede l’anima dell’intero bosco.
 
- Ma che fai ti sei incantata? – bruscamente interrompe il mio ricordo.
Ancora lei, quella voce misteriosa, e ancora la sento provenire dalle mie spalle.
Prima di girarmi mi concedo ancora un attimo per osservarmi intorno.
Mi trovo su un albero, gigantesco, e mi sembra di esser tornata bambina.
Rivedo mio padre sbellicarsi dalle risate per l’espressione stupita e tremendamente buffa che ha assunto la mia faccia.
Mi giro su me stessa, una due, tre volte mentre piccole sporgenze catturano la mia attenzione.
Sono strane, dalla forma ovale, sembrano gocce appoggiate tra i rami, non ne avevo mai viste di simili.
Mentre noto le porte di legno e i numerosi buchi per far filtrare la luce del sole intuisco che debbano essere una sottospecie di case, scavate nella corteccia.
- È incredibile vero?
- Ma com-
- Magia.. – mi risponde.
Si avvicina e ora mi trovo a squadrarle la schiena, i capelli corti, il corpo slanciato..
- Impossibile! Tu sei..?!
- Sembra che tu abbia visto un fantasma – ribatte seccata.
Non c’è dubbio, quella davanti a me è proprio la ragazza di Tenrou..
- ..Meredy..
Ma.. c’è qualcosa di diverso..
Ci siamo viste raramente, eppure, grazie alle tante conversazioni con Lluvia, l’ho sempre immaginata come una persona dolce, radiosa..
La guardo e mi rendo conto che non è per niente una ragazzina..
C’è qualcosa.
Che gela il sangue nelle vene.
Qualcosa di sbagliato.
È solo una ragazzina ma ha l’aspetto di chi ha vissuto troppo.
Battaglie? Delusioni? Dolore?
Forse.
Ha un’aria stanca, accentuata dalle occhiaie che le circondano gli occhi.
E spenta.
Di chi ha smesso di credere.
Per un attimo trovo un’affinità eccessiva con me stessa..
Sbuffa rumorosamente, chissà forse la infastidisce il modo in cui la guardo..
Si gira di lato e si allontana a passo svelto.
Una ciocca più lunga delle altre è spostata da quel movimento brusco, solo allora intravedo una lunga linea livida che le attraversa la guancia.
Il ricordo della cicatrice di Luxus mi balena in mente.
 
L’impulso di correrle dietro.
 La fastidiosa sensazione allo stomaco.
 Le tempie che pulsano troppo.
Un’ombra si stende veloce.
 Intuizioni che gelano il sangue.
I perché saettano in testa.
Un’ombra si stende veloce.
 
- Levy, giusto?
 Avrai un sacco di domande.
Seguimi.
Ci fermiamo davanti a una goccia più grande delle altre, su uno dei rami più alti dell’albero.
Prima di entrare mi giro e osservo quella piccola comunità.
 
Sto sognando?
Dimmi Gajeel, tra poco mi risveglierò nella foresta dove mi sono accampata, vero?
 
- Entra.
- E ora siediti – indica impaziente uno sgabello rudimentale mentre si sistema di fronte a me.
- Allora Levy, immagino che tu non sappia chi sono io, o almeno non conosci il mio vero aspetto. Ma avrai trovato il mio nome nei libri di scuola.
Io sono Reis, ex membro del Sacro Ordine dei Dieci. 

Angolo dell'autore
Ciao minna! A differenza di quel che pensavo credo proprio che stavolta continuerò la mia long! Non mi dilungo molto, mi piacerebbe sapere le vostre opinioni e pareri!
Ora scappo che sono in ritardo (come sempre), alla prossima! :"

 

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Capitolo 4
*** Mission possible ***


Reis?
Nel momento stesso in cui sento quel nome qualcosa scatta nella mente.
Il mio sguardo deve apparire un po’, anzi, parecchio scettico. 
Mi era sembrata niente più che un’anziana signora e invece mi ritrovo davanti una delle figure più potenti che la storia abbia mai conosciuto, possibile?
Reis del Sacro Ordine dei Dieci.
Conosceva il master..
I capelli più vicini al bianco che al grigio, il volto segnato da profonde rughe.
Solo il corpo sembra conservare qualcosa del suo antico splendore.
- Immagino tu voglia una prova concreta della mia affermazione..
- Prendi! – esclama lanciandomi un disco della dimensione di una moneta.
Lo afferro al volo, è il sigillo dell’Ordine!
- Ancora dubbi? – un’espressione compiaciuta le attraversa il viso.
- No, ti credo. – ma c’è qualcosa in questa donna che non mi piace, quasi mi disturba.
- Allora Levy, ora ti spiego come stanno le cose e perché ti trovi qui.
Era ora..
- Come hai avuto modo di vedere, ti trovi all’interno di una piccola comunità di sopravvissuti.
Prima della catastrofe, la maggior parte di loro erano semplici cittadini, ma fortunatamente c’è un gruppo di sette maghi, tra cui io e Meredy, che si occupa della resistenza.
Meredy..
Fino ad ora ce la siamo cavata, un po’ grazie alla magia, un po’ grazie a quest’albero diventato la nostra casa e alla barriera magica che rende costantemente invisibile questo posto agli estranei.  
Fa una piccola pausa come per accettarsi che la stia seguendo.
- Ora, avrai già immaginato a cosa aspiriamo, è quello che desiderano tutti, te compresa.
Libertà.
Vogliamo riprenderci quel che è nostro, tornare a vivere nelle nostre terre, ricostruire la nostra storia e la nostra civiltà.
- Come no e vivere per sempre felici e contenti – bisbiglio.
 Mi lancia un’occhiata, deve aver sentito il mio commento, poco importa.
- Per tutto questo tempo grazie alle nostre missioni di spionaggio, abbiamo ottenuto molte informazioni su quello che succede là fuori.
Il Rogue dal futuro, come già sai, incapace di controllare più di diecimila draghi, fu completamente sopraffatto dalla loro potenza.
Perse il controllo, fu ucciso dalla sua stessa magia.
I draghi distrussero il Continente eccetera eccetera, la storia la conosci.
Tuttavia si cela una mente superiore dietro al disastro, qualcuno che adesso si è appropriato del titolo del re dei draghi:
Acnologia.
Cosa?
Subito lo rivedo mentre distrugge l’isola di Tenro, così potente, pieno di oscurità..
La disperazione vissuta in quel momento torna a stringermi lo stomaco in una morsa, la nausea si fa strada velocemente.
Mi aggrappo meglio allo sgabello per non cadere.    
- Acnologia è il nuovo sovrano di questo mondo e nutre progetti ambiziosi.
Troppo, ambiziosi.
Primo di questi è quello di sbarazzarsi completamente del genere umano.
Non siamo gli unici che usano spie, lui sa che ci sono sopravvissuti.
Per questo periodicamente manda quelle maledette lucertole a perlustrare ogni zona del regno.
Lucertole.. come quelle che hanno ucciso Baccus, Macao e.. ..Droy..?
- Acnologia è convinto di poter creare un mondo basato sul Caos, senza più leggi o qualsiasi forma di umanità, senza più luce..
E pian piano inizio a capire.
– Immagino che non mi trovi qui soltanto perché avete voluto “proteggermi” da eventuali attacchi nella foresta..
- Finalmente ci sei arrivata, da come ti hanno descritto, mi aspettavo che fossi più sveglia.
...
Si strofina il mento con una mano, riduce gli occhi a due strette strettissime fessure.
- Levy tu sei l’unica persona ancora in vita adatta per il compito che ti sto per assegnare, dall’esito di questa missione dipenderà la sopravvivenza di tutto il genere umano.
Questa sera Meredy ti spiegherà tutti i dettagli e lo scopo della missione, se accetterai dopo domani sarete in viaggio.
Fantastico, mi hanno incastrato per bene..
- Non sentirti costretta, prenditi la notte per rifletterci ma entro domani, decidi.
Fa un gesto con la mano come per liquidarmi.
Mi alzo, non vedo l’ora di andarmene da questo buco, mentre chiudo la porta alle mie spalle sento la vecchia ripetere
- Da te dipende la salvezza del genere umano.
Che seccatura, in questo momento non mi va proprio di partire per una missione..
Cammino e cerco il punto in cui si è allontanata Meredy.
Una signora stende delle casacche su un ramo soleggiato, un paio di ragazzini, forse gli unici del posto, si rincorrono a perdifiato, un uomo robusto ripara una sottospecie di tavolo.
La loro vita dipende da me?
Inizio a correre, voglio sgranchirmi un po’ le ossa, schiarirmi le idee.
 
Tu cosa faresti Gajeel?
 
Ma la risposta la so già. 


Angolo dell'autore

Sera minna! Eccomi con quest'altro capitolo.. la storia si fa complicata! Grazie per la lettura, alla prossima! 
ps. si accettano volentieri consigli e suggerimenti ;)

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Capitolo 5
*** Un ragazzo stravagante ***


Cosa devo fare?
Mentre corro i dubbi continuano ad assalirmi.
Mi ci vuole un attimo in più per capire dove mi sono cacciata.
Una piccola cascata si tuffa in un laghetto circondato dal verde. 
Assomiglia più a una pozzanghera..
Cerco di capire da dove ha origine l’acqua.
Sarà opera della magia?
Un rumore cattura la mia attenzione.
Una pietra rimbalza sull’acqua disegnando numerosi cerchi che si allargano man mano.
Seguo la sua traiettoria per capire chi l’ha lanciata. 
Meredy!
Istintivamente mi nascondo dietro un ramo e la osservo mentre impreca qualcosa.
- Stupida, stupida!
Cammina irrequieta sulla riva.
- Maledizione!
È arrabbiata.
Per cosa?
Lancia un sasso scagliandolo sul fondo.
Si porta le mani alla testa, si siede.
Continua a inveire ma non capisco bene che dice.
Faccio un passo in avanti ma, calpesto una foglia secca,
 Cavolo!
Il rumore sembra assordante.
- Chi c’è? Vieni fuori! – mi grida voltandosi.
E nello stesso momento passa una mano veloce sugli occhi come per scacciare qualcosa.
O asciugare qualcosa.. E ora?
Ma prima di poter muovere un solo muscolo me la ritrovo addosso.
- Ancora tu? Perché non ti levi dai piedi? – grida.
Occhi lucidi?  
- S-scusa – balbetto sorpresa.
Non mi ero sbagliata, quella che le segna metà volto è una cicatrice..
- Mi stavi spiando?
Silenzio.
- Rispondi!
- No, mi ha mandato Reis, ha detto che dovevi spiegarmi i dettagli della missione!- adesso urlo anch’io.
Con un gesto brusco me la tolgo da dosso.
Lei chiude gli occhi, fa un respiro profondo e sembra riacquistare un po’ di lucidità.
Si siede sull’erba, ben attenta a darmi le spalle.
- Non tutti i draghi sono sotto il controllo di Acnologia.
C’è una fazione neutra, chiamiamola così, che si è dissociata.
Si dice che siano rifugiati nel ventre di un vulcano, difficile da raggiungere per i draghi, figuriamoci per l’uomo.
Guidati da Set, un ex soldato del regno che ha individuato il vulcano, raggiungeremo quel posto.
Patteggeremo con i draghi e li convinceremo ad aiutarci nell’assalto finale.
Assalto? Quando? Dove?
Partiamo domani.
È tutto quello che devi sapere.
- E ora sparisci- aggiunge in tono glaciale.
Ma io resto lì impietrita a fissarla, e allora è lei che si alza e scompare svelta tra le fronde.
 Ma che diavolo ha quella?
Sospiro e chiudo gli occhi.
- Possibile che debba essere sempre così complicato? – incrocio le gambe e appoggio le mani a terra.
E mentre penso, penso e ripenso ancora, mi stupisco di un’idea che mi salta in mente.
Perché no..
Un gesto abile e mi libero dei vestiti, mi sfilo il nastro dai capelli, in un unico veloce movimento mi tuffo in acqua.
È ghiacciata, ovunque sento il corpo pizzicato da spilli invisibili.
  
Se potessi scivolare sott’acqua, sparire per sempre..
 
Prendo fiato, polmoni che si gonfiano.
Giù.
Apro gli occhi non bruciano, la corrente fa il solletico.
Giù.
Braccia in avanti frenetiche cercano il fondo.
Giù.
Lo trovano, le bolle salgono, schiena che sfiora la ghiaia.
Giù.
Fisso la luce, proviene dall’alto, fasci luminosi colorano l’acqua. La gola brucia in assenza di ossigeno.
Poi bruscamente il buio, divora tutto, divora tutti,
Divora tutti..
 
Sono uscita.
A giudicare dai raggi obliqui del sole deve essere piuttosto tardi.
Mi rivesto svelta lasciando i capelli ad asciugare al vento.
Ho deciso, finalmente ho deciso.
Corro da Reis, le comunico la scelta.
- Vai da Set, ti darà l’equipaggiamento per domani.
- Dove lo posso incontrare?
- Sarà lui a trovare te – mi dice con un sorrisetto strano prima che esca.
Come fa a trovarmi se non sa nemmeno chi sono?
E per un attimo mi chiedo se non stiano tutti un po’ fuori.
Sì lo credo anch’io..
Mi volto di scatto, non c’è nessuno.
Strano..
Dove guardi, sono qui!
- Dove?
Faccio saettare gli occhi da una parte all’altra.
Dietro di te!
Non c’è nessuno!
Penso irritata mentre una risatina mi rimbomba nelle orecchie.
- Fatti vedere!
Come desideri..
Tendo le orecchie per individuarlo meglio e..
Eccolo! È lui! È è.. acqua?!?
Ero preparata a un irritante ragazzo e invece spunta fuori questa sottospecie di sagoma cristallina!
Altra risata.
- Sono stufa dei tuoi giochetti, non ho tempo da perdere!
Sbuffo.
Questo “coso” continua a fluttuarmi intorno mentre un gesto di stizza della mia mano lo attraversa rapido senza scomporlo.
Come sei noiosa.. Seguilo!
La sagoma sguscia spedita non so dove, cerco di non perderla ma cavolo quant’è veloce!
Finalmente si ferma. E mi fermo anch’io, col fiatone.
È uno scherzo vero?
No, questa è la mia casa, creata con le mie mani, naturalmente.
Dalla cascata spunta fuori un ragazzo slanciato.
È la “pozzanghera” di poco fa..

Angolo dell'autore
Minnaa buonasera! Mi scuso per il ritardoo ma tra compiti, impegni e millemila compleanni finalmente riesco a pubblicare! Buona letturaa alla prossima ^
p.s. come sempre, se volete fatemi sapere le vostre opinioni sul capitoloo
p.p.s. finamente arriva Seeeet yuppii *^*

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Capitolo 6
*** Start ***


Immaginate una notte di luna piena.
Immaginate di trovarvi davanti a un mare oleoso e nero come la pece.
Riuscite a vederlo?
Il profondo contrasto tra l’oceano e i raggi del satellite?
Il complesso gioco di luci e ombre creatosi sull’acqua?
E adesso, immaginate di strappare quelle miriadi di sfumature e di incastonarle in un paio di occhi.
Fatto?
Infilate qua e là qualche scheggia di grigio scuro et voilà! Otterrete lo sguardo divertito di quest’irritante ragazzo.
Mi fa segno di seguirlo mentre scompare dietro la cascata.
Ci mancava un altro bagno..
L’attraverso e mi ritrovo in una caverna scavata nella roccia, piena di scaffali intasati da libri, molti dei quali a me sconosciuti.
Ci sono anche un letto e una scrivania rudimentali consumati evidentemente, dal troppo utilizzo.
Vestiti? Completamente asciutti.
- Allora Levy, perché sei qui?
Cominciamo bene..
- Non devi darmi l’equipaggiamento per la missione?
- Giusto..
- E nient’altro? – mi chiede mentre mi lancia una sacca marrone.
- Dubito che tu possa riportare tutto a com’era prima – alzo gli occhi al cielo - quindi no, nient’altro.
- Mi sono sempre piaciute le ragazze con la risposta pronta- ammicca mentre una violenta vampata mi aggredisce le guance.
Ma il momento dura poco, tempo di battere le ciglia e per la prima volta un’espressione seria gli attraversa il volto.
- Dopo il grande disastro, non sono rimasto con le mani in mano.
Pausa.
- Giorno dopo giorno grazie a uno studio intenso – occhi distratti si posano sui volumi accanto – ho appreso numerose magie perdute, molte delle quali oscure.
Inoltre, sono in grado di utilizzare la tecnica derivata dall’Arco del Tempo.
Io ho il potere di risvegliare la Second Origin.
Non è possibile..
 
- Così entreranno delle mosche – torna al solito tono insolente. 
In effetti, credo che la mia bocca sia prossima a sfiorarmi le ginocchia, tanto è spalancata per l’incredulità.
- Ora capisci? Non sei qui solamente per una sacca ma 
- ma per risvegliare la Second Origin – concludo io.
- E ora – balza in piedi – basta chiacchiere – sorride con una strana scintilla negli occhi.
Mi sembra di ricordare che la procedura fosse molto dolorosa..
Penso con una smorfia.
Ma se voglio diventare più forte è necessario, vero Gajeel?
- Fai quello che devi fare..
La voce suona più decisa di quel che sono, chiudo gli occhi, pronta!
 
[…]
 È notte fonda.
Tutti i sensi all’erta.
I muscoli indolenziti per stamattina.
Orecchie tesissime, gli occhi saettano su qualsiasi movimento improvviso.
È un sogno? No, non lo è.
Il tempo sembra essersi fermato.
E con esso anche il mio respiro.
Mi pare di trattenerlo da quando siamo partiti, forse è così.  
C’è questo martello che rimbomba nella testa, pulsa nelle tempie, fino a farmi male.
Possibile che uno stupido batticuore faccia tutto sto casino?
Avanzo e ruoto la testa, i miei occhi incontrano quelli di Set, poi subito Meredy.
Procedo di fianco ai due, pronta a scattare per qualsiasi evenienza.
Il piano non è un gran che: arrivare ai piedi del vulcano e trovare un modo per entrare.
La seconda parte prevede il ritorno del ragazzino alla base, senza la sua magia la barriera è molto più debole, facile da spezzare.
Secondo i suoi calcoli dovremo accamparci due notti, cosa che mi preoccupa non poco.
Crack.
Un ramo spezzato. Una pianta che si muove.
L’ho capito troppo tardi, troppo lenta Levy!
Mi scaglia a terra violentemente
Che stupida!
Cerco di mettere a fuoco chi mi sta davanti, vedo solo un ghigno su un muso grigio.
Quanti sono? Uno, due.. no tre! Avanti Levy alzati!
Un colpo di coda e sono di nuovo giù, mi manca il respiro.
Maledizione, reagisci!
Guardo dietro di me Set e Meredy colpiscono quasi all’unisono i propri avversari.
Disattenzione che mi costa un altro colpo al ventre.
Tossisco, il sapore del sangue in bocca.
La bestia è quasi sopra di me, mi faccio scudo con le braccia, non ce la faccio, cerco aiuto gridando, Set si precipita da me ma Meredy lo blocca.
- Che cosa fai? - Urla lui.
Lei zitta.
Perché si mette in mezzo?
Sono spacciata! Morirò qui Gajeel?
Sento gli occhi bruciare dal pianto, li chiudo,
Non è giusto, merda!
 
...Alzati, combatti..
 
Li riapro di scatto
- SOLID SCRIPT, FIIREE!
Il muso grigio è circondato da fiamme altissime, scatto in piedi, 
Ce la posso fare..
- SOLID SCRIPT, PAIN! SORROOOW!
La bestiaccia si contorce dal dolore.
Salto in avanti sferro un calcio, pugno, di nuovo calcio.
È a terra!
 
Inspiro, cerco di riprendere un po’ di fiato e ridurre il battito del cuore.
- Tutto ok Levy?
- Si
Quella voce era..
- Allora presto via da qui.
No. È  impossibile..
- Levy! Ti vuoi muovere? O aspetti che ci stiano di nuovo addosso? – insiste Meredy.
- Arrivo.


Angolo dell'autore
Minnaaa scusate tanto per il ritardoo, propongo una spedizione per abbattere la mia scuola .t Buona lettura, alla prossimaa <3 

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