Eternal Love

di Cryss97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo due ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

 

Sono passate circa un paio d’ore dalla partenza e le ho trascorse leggendo un buon libro di criminologia. Per caso alzo lo sguardo e noto due hostess che stanno farfugliando tra loro.
«Oddio, ma hai visto quanto è carino il pilota?» chiede una, andando in estasi.

La guardo e mi chiedo se sia normale il fatto che si parli di questo tipo di cose sopratutto se a un metro di distanza c'è la porta che porta alla cabina di pilotaggio.
«Si, mi fa venire anche con il solo sguardo!» risponde l’altra emozionata.

Addirittura.
«Inuyasha è così sexy!» continua la prima con aria sognante.

Inuyasha, eh?
«Si! E’ entrato da sei mesi nella compagnia, però è già molto conosciuto da tutti, soprattutto da noi hostess!»
Chiudo gli occhi e con essi il libro. Lo poggio sul sedile vuoto accanto a me e mi alzo. Sistemo il tailleur dalle pieghe e con nonchalance mi alzo.
«Mi scusi, signora, è vietato alzarsi» mi richiama una hostess spostando il suo sguardo su di me e squadrandomi.
«Lo so, sto solo andando in bagno» rispondo prontamente.
Annuisce e torna a parlare del pilota insieme alla compagna.
Pochi secondi dopo mi trovo con davanti la porta che da accesso alla cabina dei piloti e a destra quella del bagno.
Ovviamente scelgo la prima.
La apro con poca fatica e trovo lui che sta ai comandi senza distogliere lo sguardo dalle nuvole davanti a se.
«Ciao» dico osservandolo da dietro.
Lo vedo sussultare e voltarsi verso di me. Per tutta risposta l’aereo va una piccola virata verso destra. Immediatamente inserisce il pilota automatico, si slaccia la cintura e viene di fronte a me. Riesco a osservare tutto il suo corpo avvolto dalla divisa. Il fisico alto e asciutto, con dei muscoli al punto giusto. Il viso morbido e caldo. I capelli neri e lunghi leggermente spettinati e occhi che se volesse sarebbero in grado di leggerti perfino l’anima. Un sorriso che sarebbe perfino capace di sciogliertela, l’anima.
«Ciao» risponde diventando rigido.
«Mi hai riconosciuta?» chiedo.
Indosso un tailleur nero con una rosa al centro come fermaglio. La gonna è anch’essa nera e attillata mettendo in mostra le gambe. Le scarpe sono tacco dieci e anche con quest’altezza mi mancano ancora diversi centimetri per raggiungerlo. Non che io sono bassa. Senza tacchi sono più di un metro e sessantacinque. I capelli, neri pece, sono lasciati sciolti sulle spalle mettendo in risalto gli occhi color cioccolato.
«Si. Sai che non dovresti essere qui?» mi chiede freddo.
«Si, ma ho sentito parlare di te e ho voluto venire a salutarti. Se non mi vuoi me ne vado. Ciao» dico, leggermente delusa e mi volto, sto per aprire la porta, ma una sua mano mi blocca il polso, stringendomelo.
«Aspetta» sussurra «è passato tanto tempo. Parlami di te»
«Sono anni e ora ho venticinque anni e tu ventisette. Mi sono laureata in criminologia in America e sto tornando a casa dopo una conferenza. Tu?» rispondo velocemente e cercando di essere impassibile. Da quando sono partita i nostri contatti sono diventati sempre più sporadici fino a diventare inesistenti.
«Ho finito la scuola e dopo l’università sono riuscito a diventare pilota.» risponde distaccato.
«Complimenti. Siamo riusciti a realizzare entrambi i nostri sogni» rispondo. «Scusami, ma ora devo tornare di là»
«Aspetta» mi sussurra avvicinandosi a me e stringendomi in un abbraccio. Rimango immobile come una statua a farmi cullare dalle sue braccia. Da quanto non sentivo il suo profumo? Troppo.
«Sei diventata una vera donna»
«Grazie. Anche tu sei cresciuto molto, non sei più il ragazzo che ho visto l’ultima volta»
«Mi sei mancata» sussurra tra i miei capelli stringendomi ancor di più.
«Scusi capitano» irrompe un hostess fulminandomi con lo sguardo.
Mi lascia subito e sposta il sua sguardo alla ragazza appena entrata.
«Lei che ci fa qui? Le avevo detto che non poteva venire qui!»
«Si. Mi scusi. Adesso me ne vado»
«Lei chi è?» mi domanda.
«Sono Kagome Higurashi»

 

 

 

[modificato in data 15/04/2020]




 
- Angolo Autrice - 
Buon giorno a tutti!
Ecco, si. L'avevo già pubblicata ieri, ma poi mi sono accorta che il titolo era uguale a quello di un altra fic perciò non avenvo altre idee al momento ho deciso di eliminare la storia. Stamattina mi è venuto in mente questo titolo e così ho rimesso la storia. (Se è uguale a qualche altra fic, avvisatemi, provvederò a cambiarlo)
Comunqueeee passando alla storia... i nostri due protagonisti sembra che si siano divisi diverso tempo fa, ma cosa sarà successo? Cosa invece accadrà? 
Dal prossimo capitolo la storia riprenderà diversi anni prima per poi arrivare a questo punto e di cose ne accadranno ;) 
Scusate la presenza di errori! Grazie per la lettura! 
Fatemi sapere cosa ne pensate! Accetto anche critiche (affinchè siano costruttive u.u) :D
A presto!
_ Cry :)


Ps. dimenticavo: ovviamente i capitoli dal prossimo saranno molto più lunghi xD


 

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Capitolo 2
*** Capitolo uno ***


Capitolo uno
 

Domenica mattina. Una normalissima domenica mattina di maggio. Una giornata in cui tutto trascorre naturalmente esclusi dei rumori e profumini che provengono dalla cucina posta al piano di sotto.
Apro gli occhi ancora impastati dal sonno sentendo il buon profumino e capisco immediatamente la ricetta preparata. Scatto giù dal letto dirigendomi in cucina. Scendo le scale a una velocità elevatissima e freno di colpo davanti alla pietanza fumante.
«Scordatelo Kagome. Dopo pranzo» mi ammonisce mia madre frapponendosi tra me e il piatto.
«Ma dai! Solo una fetta!» rispondo con occhi lucidi sperando di impietosirla e così ottenere qualcosa.
«Niente ma. Dopo pranzo» ripete con un tono di severità. Ha distrutto tutte le mie aspettative.
«Uffa! Guastafeste!» rispondo facendo la finta offesa.
“Certo che quella torta è invitante… è la mia preferita… al cioccolato! Devo trovare il modo di assaggiarla”.
«Va beneee! Se non posso mangiarla torno giù più tardi, anche se sono le undici e mezza!» esclamo e vado verso le scale, dove fingo con i piedi di far rumore e di salire al piano superiore. Invece torno indietro e silenziosamente mi posiziono dietro la porta.
«Quando hai intenzione di diglielo?» domanda la voce anziana.
«Non lo so. Non so come potrebbe reagire.»
«Ha già quattordici anni. Capirà la situazione, certo devi diglielo con delicatezza»
«Proverò a parlarci stasera».
Che cosa? Cosa deve dirmi? Perché sento come se qualcosa di grosso e importante sta per accadere? Rimango tutto il giorno chiusa in camera scendendo solo per i pasti usando come scusante i compiti.
Sono le dieci passate e tutti si stanno preparando per andare a letto. Anche io. Pochi minuti dopo che sono sotto le coperte sento qualcuno bussare e capendo benissimo chi è dò il permesso di entrare.
«Kagome» afferma mia madre aprendo la porta.
«Dimmi» rispondo alzandomi dal letto e facendo spazio a mia mamma per sedersi.
«Devo parlarti.» afferma sedendosi accanto a me. E così è già giunto il momento.
«Di che cosa?» domando. Sono curiosa.
«Ecco… hai presente l’uomo con cui esco ormai da anni?»
«Si. Vi siete lasciati?» Dove vuole arrivare?
Ormai quei due stanno insieme da diversi anni. Mio padre e quello di mio fratello è morto dieci anni fa quando avevo solo quattro anni e Sota uno. Diversi anni dopo, circa cinque, mia mamma ha incontrato questo uomo che l’ha resa felice. E io sono felice per lei. Lui lo conosco e a quanto so ha due figli che vivono e studiano all’estero.
«No, anzi.» risponde con un sorriso a trentadue denti.
Gatta ci cova. Possibile che...?
«Dimmi che succede!» esclamo contenta. Ha contagiato anche me.
«Mi ha chiesto di sposarlo. Domani sera verrà qui con i suoi figli così potrà presentarteli.»
Sposarla? Matrimonio? Ok. Ci sta stare insieme, ma il matrimonio! Oddio! Avrò un nuovo papà, un nuovo uomo nella mia vita.
«Kagome, lui ha messo in chiaro che non prenderà mai il posto del tuo papà che avrà sempre un posto speciale nel tuo cuore. Lui vuole solo aiutarti a crescere, ma non ha nessuna intenzione di prendere un posto che non spetta a lui.» spiega subito mia madre forse capendo i dubbi che mi attanagliano.
«Io, non ho detto questo. Ma se questo matrimonio ti renderà felice che si faccia.» in fondo quello che conta è mia madre e la sua felicità. Se lei è contenta lo sono anche io.
«Grazie Kagome» afferma mentre mi abbraccia. Ricambio e rimaniamo in questa posizione per non so quanto tempo.

Il suono insistente della sveglia riempie la stanza e mi costringe ad aprire gli occhi. Mi preparo ed esco diretta ad un'altra giornata di scuola. Non vedo l’ora che arrivino le vacanze estive! Non ne posso più!
Saluto tutti e mi avvio verso il mio istituto.
Il tragitto dura circa un quarto d’ora.
«Kagome!» sento urlare alle mie spalle. Mi volto e vedo Sango, una mia carissima amica e compagna di classe, correre verso di me.
«Sango, buon giorno!»
«Ciao Kagome. Buon giorno anche a te!» risponde con un sorrisone.
«Cosa è successo?» domando capendo che sotto c’è qualcosa.
«Vieni che ti racconto» mi prende per un braccio e mi trascina dentro il cortile.
Le cinque ore di lezioni passano molto lentamente. Per fortuna che verso metà mattina c’è un piccolo intervallo!
«Ehy Kagome!»
«Dimmi Sango» rispondo chiudendo l’armadietto.
«Sai vero che qui vicino c’è il liceo Sengoku?»
«Si» rispondo voltandomi a guardarla in volto. Come faccio a non saperlo? Ha qualcosa in mente questa ragazza...
«Ci andiamo?»
«E perché scusa?»
«Perché c’è quello che ti ho detto stamattina!»
«Uffa, non mi va. Domani c’è il compito di matematica e non capisco nulla di questa materia. Ci andiamo domani pomeriggio, va bene?»
«Ok… Però promettimelo!»
«Sisi promesso, promesso»
Ritorniamo in mezzo alla massa di gente che sta uscendo quando ad un certo punto mi viene in mente un piccolo dettaglio fondamentale: domani è il compleanno di Sota e non gli ho ancora preso un regalo. Devo passare il pomeriggio in centro a cercare il regalo adatto. Beh intanto avrei preso comunque trenta o di meno nel compito di domani sia se avessi studiato sia se non avessi studiato, perciò tanto vale.

«Sono a casa!» esclamo mentre mi tolgo le scarpe che poi lascio all’ingresso.
«Kagome, tesoro. Nel pomeriggio andresti in centro a prendermi un paio di cose per stasera?» domanda mia madre venendo in cucina.
«Si, tanto ci dovevo andare per altro. Che cosa devo prendere?»
«Ecco tieni la lista» risponde porgendomi un foglietto. Lo osservo e annuisco.
«Ok va bene.»
«Grazie. Ora vieni ci sono gli Onigiri per pranzo»
Finito il pranzo salgo in camera e tolgo la divisa indossando al suo posto un jeans blu scuro a tubo, una maglietta bianca con delle stampe colorate e delle converse nere.
«Io vado! Ciao a tutti!»
«Ciao Kagome!»
Mi incammino verso le vie principali di Tokyo alla ricerca del regalo per mio fratello e per comprare le cose che mi ha chiesto mia mamma. Guardo la lista e il primo luogo dove devo andare è il negozio di profumi. Poi è il turno di quello di cosmetici (dove compro anche qualcosa per me) e infine al minimarket per comprare delle bibite.
Che cosa compro a mio fratello? Giocattoli? No. Ne ha tanti. Troppi. Vestiti? Stessa storia dei giocattoli. Che cosa può piacere a un ragazzino di undici anni? Tra questi pensieri non vedo la strada e commetto un grosso errore. Vado a sbattere contro qualcuno.
«Ahi che botta.» esclamo mentre mi tocco il fondoschiena. Alzo lo sguardo e trovo due iridi nere profonde come l’infinito che mi fissano.
«Sta attenta a dove cammini, ragazzina»
Mi alzo e lo fisso a mia volta.
«Senti tu, ragazzina lo dici a tua sorella, ok? E poi non l’ho fatto apposta a venirti addosso!» ribatto piccata. Chi si crede di essere questo tipo?
«Che bel caratterino che hai e poi sei carina. Ti va di vederci questa sera?» domanda prendendomi per un braccio.
«Toglimi le mani di dosso!» sbraito strappandomi dalla sua presa «stammi lontano e poi sono già impegnata nel caso ti dovesse interessare, ma credo di no. Ad uno come te certe cose non interessano.» rispondo fredda prendendo le mie cose e andandomene.
Che tipo! Come si è permesso di toccarmi?! Grr se lo rivedo lo uccido! Lo trucido!
Alla fine per mio fratello ho preso un profumo. So che a quest’età non se ne fa molto, però magari crescendo lo usa. Spero.
La sera arriva senza tardare così come il compagno di mia madre, meglio futuro marito. Devo ancora abituarmi a quest’idea.
Il campanello suona e lui compare sulla soglia.
«Ciao Kagome, posso entrare?» domanda l’uomo.
«Oh, ehm sisi certo» rispondo spostandomi e lasciando spazio per farlo accomodare. Pochi istanti dopo noto che dietro di lui c’è un ragazzo praticamente identico al padre, presumo che sia tale. Sono due gocce d’acqua!
«Ciao Inu! Come stai?» domanda mia madre entrando in cucina.
Mentre loro si salutano io guardo il ragazzo, che avrà qualche anno più di me, e che a sua volta guarda me. Mi ricorda qualcuno, ma chi? Uffa!
«Non ho ancora fatto le presentazioni. Lui è Sesshomaru, mio figlio maggiore. Inuyasha, il minore, non è potuto venire stasera, mi dispiace per la maleducazione di mio figlio.»
«Non ti preoccupare» risponde mia madre.
«Piacere io sono Kagome» saluto porgendo la mano al ragazzo.
«Sesshomaru»
Mamma mia ma questo ragazzo ha un po’ di vita? E’ peggio di un blocco di ghiaccio.
La cena passa veloce e il ghiacciolo ha detto si e no due parole. A quanto ho capito ha diciannove anni e frequentava l’università in America che continuerà qui in Giappone. Mentre l’altro fratello, Inuyasha, ha sedici anni e fa il liceo. Nonostante tutto non sembra che abbia strani grilli per la testa, sembra un ragazzo a posto. Menomale.
La mattina dopo mi alzo di malavoglia e sempre di malavoglia mi preparo per andare a scuola. Ho uno strano nodo allo stomaco. Mi sta venendo la febbre?
Arrivo a scuola un quarto d’ora dopo e come sempre trovo Sango che mi aspetta.
«Ehilà Kagome!»
«Ciao Sango»
«Oggi dopo le lezioni mi accompagni al liceo qui affianco, vero?» chiede con aria speranzosa.
«Ehm…»
«Che c’è adesso?»
«Oggi è il compleanno di Sota e mia mamma ha invitato il suo futuro marito e i suoi due figli a pranzo per festeggiare»
«Futuro marito?!»
«Si, hanno deciso di sposarsi. Per me l’importante è che mia madre stia bene poi il resto non conta. Cambiando discorso: perché volevi andare al liceo? Miroku mica viene sempre a prenderti alla fine delle lezioni?»
«Si, ecco, ma…»
«Ma?»
«Si vocifera che oggi in quella scuola arriverà un figo pazzesco e … »
«Sango sei fidanzata!» esclamo indignata da quello che potrebbe aver pensato.
«Beh se la metti così anche tu e fa pure il liceo! Sono in classe insieme!»
«Sisi va bene. Entriamo?»

«Ragazze! Avete sentito?» urla a squarcia gola Rin venendo verso di noi.
Io e Sango siamo sul tetto della scuola per l’intervallo di metà mattina.
«Che cosa?» domando.
«Al liceo Sengoku c’è un nuovo studente ed è bellissimo!»
«E allora?» domando nuovamente. Possibile che tutte le ragazze stiano impazzendo per questo nuovo ragazzo?
«Si dice che ha già quasi preso a pugni uno perché non voleva farlo passare ed è già molto popolare tra le ragazze per la sua bellezza e tra i ragazzi per il suo carattere.» afferma Rin con occhi sognanti. Ok non vedo come questo possa interessarmi però va bene…
«Sisi va bene. E con questo?»
«Beh niente… pensavo vi interessasse…»
«Grazie per l’informazione, Rin. Però sia io che Sango siamo impegnate, vero Sango?» dico dandole una gomitata nelle costole per farla scendere dal mondo dei sogni.
«Oh.. Ehm. Sisi. Giusto, hai ragione»
«Visto?» domando verso Rin.
«Di cosa state parlando?» interviene Sango. È senza speranza.

La sera arriva presto e come promesso il futuro marito di mia madre suona il campanello.
«Kagome! E’ arrivato Inu!» urla mia madre dal piano di sotto.
Poggio la penna e scendo le scale lentamente. Perché ho una terribile sensazione?
Ho un nodo allo stomaco terribile.
«Ah, eccoti!» esclama mia mamma «lui è Inuyasha» dice indicandomi la persona che mai avrei immaginato di incontrare.
«Tu?!» esclamiamo insieme.
«Che ci fai qui?»domando strafottente e cercando di incenerirlo con lo sguardo.
«Ehy, rilassati. D’ora in poi posso chiamarti ragazzina, vero ragazzina?» risponde con un ghigno.
Quel ghigno glielo farei mangiare.





[modificato in data 16/04/2020]






- Angolo Autrice - 
Buona sera a tutti! Ecco il nuovo capitolo! Lo so, è corto, ma dato che non accade molto non potevo scrivere tanto. Perciò ho deciso di tagliare qui dato che è un capitolo introduttivo. 
Passando al testo... Kagome e Inuyasha si incontrano e scoprono la verità. Vi dico fin da ora che non sarà rose e fiori 
la loro "relazione", anzi, ne vedremmo delle belle. 
Come avrete capito dal brano Inuyasha non sembra un tipo molto affidabile... che accadrà? 
Grazie per la lettura e scusate per eventuali errori!! xD
Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate. Grazie anche a Gattinabianca che ha recensito il capitolo precendente!
A presto!
_ Cry

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Capitolo 3
*** Capitolo due ***


Capitolo due

«Ehy, rilassati. D’ora in poi posso chiamarti ragazzina, vero ragazzina
«Ma bene! Vedo che vi conoscete già!» esclama tutta contenta mia madre.
Ma non vede che tra di noi c’è solo odio?
«Mhh. Si certo.» rispondo con un grugno fulminando Inuyasha con lo sguardo.
«Forza tutti a mangiare!» continua mia madre.
Inutile dire che la cena è terribile. Tra noi due c’è odio. Chiunue dovrebbe ruscire a percepirlo. Con suo fratello ci ho scambiato al massimo due parole di numero. L’unico con cui parlo un po’ è il padre.
«Perché non mangi, ragazzina?» domanda fissandomi. Possibile che nemmeno suo padre gli dica nulla su come mi chiama?
Giuro che adesso quell’appellativo glielo faccio ingoiare.
«Smettila di chiamarmi così o te la faccio pagare.» rispondo secca cercando di incutergli timore, ma con scarsi risultati.
«Ah si? E come? Sei più piccola e minuta di me non hai speranza.» farfuglia al mio fianco.
Per nostra sfortuna siamo stati messi accanto a cena.
«Lasciami stare. Mi dai sui nervi.» ribatto alzandomi «ho finito. Vado in camera. Scusate»
Mi volto e mi dirigo verso la mia camera buttandomi sul letto.
Ma che vuole quello? Mi da sui nervi! Lui e il suo fare altezzoso! Sa dove glielo metto? In un posto in cui non batte la luce del sole!
«Che nervoso!» urlo lanciando con violenza un cuscino.
«Ragazzina non ti facevo così aggressiva.»
Questa voce… non è possibile! Pure qui!
«Che diamine ci fai tu qui?» ringhio a denti stretti alzandomi.
«Calmati tigre. Mi ha mandato tua mamma notando che avevi qualcosa di strano»
Ah, bene. Perfetto. Non poteva fare scelta peggiore.
«Sai che comunque sei carina?» afferma avvicinandosi pericolosamente a me. Per riflesso indietreggio fino a toccare con le spalle il muro e lui non accenna a fermarsi. Continua a venire verso di me. Sono con le spalle al muro e lui è a pochi centimetri da me. Poggia una mano contro il muro e dietro la mia testa.
Sono in trappola.
Il suo viso si avvicina sempre più e voglio andarmene. Beh, Inuyasha per essere bello è bello, non c'è che dire.
«Lasciami stare» farfuglio cercando di essere convincente.
«Mhh no.» sussurra con fare sensuale avvicinandosi pericolosamente. I nostri volti distano pochi centimetri quando una voce interrompe tutto.
«Kagome! Dove sei?»
Sota! Io ti adoro fratellino!
Spingo via Inuyasha ed esco dalla camera andando incontro a mio fratello.

 

****


Quella ragazzina mi piace. Avrei tanto voluto baciarla, ma non sono riuscito. E dire che sono pure fidanzato, ma la mia ragazza anche quando mi bacia o mi fa altri lavoretti non riesce mai a farmi eccitare come il solo stare vicino a lei. Perché poi la chiamo ragazzina? Non lo so. Voglio averla. Non mi importa come. Ma DEVO averla. Io ottengo sempre tutto ciò che voglio. Anche con la forza. Lei non è niente per impedirmelo. Preparati Kagome: sto arrivando. Maledetto il fratello che ha interrotto il nostro quasi bacio. Ormai è andata. Ci riproverò. Alzo le spalle e scendo le scale.
«Inuyasha. E’ ora di andare. » avvisa freddo mio padre. Annuisco e dopo aver salutato tutti, o quasi, partiamo verso casa nostra.

L’indomani mattina è il mio secondo giorno di scuola. Mi hanno già affibbiato il titolo di ragazzo più duro del liceo dopo che ho quasi pestato un ragazzetto perché mi aveva tagliato la strada.
Tsk. Avrebbe dovuto stare più attento a dove camminava.
Di malavoglia entro nel cortile della scuola passando dal cancello. Che palle. Prevedo un anno infernale. La mia attenzione è catturata da un gruppo di studenti che sono tutti ammassati. Vado li per curiosare un po’ e vedere che succede. Come mi avvicino i ragazzi si spostano lasciando libero il passaggio e vedo il ragazzo che mi ha tagliato la strada ieri la cui camicia è stretta nei pugni di un altro ragazzo con i capelli neri raccolti in un alta coda.
«Che succede?» chiedo con nonchalance a un tipo li accanto.
«t-t-u se-i I-nu-yasha?» domanda balbettando.
Cazzo mica mordo!
«Si, sono io. Ti spavento? Bene, ma ora dimmi che succede.» rispondo duramente.
«Te lo racconto io. » s’intromette un'altra voce e uno studente con occhi blu e capelli marroni raccolti in un basso codino fa la sua comparsa. Almeno a lui non sembro incutere timore.
«Vedi il tipo che sta per prenderle? Quello che ti ha tagliato la strada ieri?»
«Si»
«Ecco, ci ha provato con la tipa di quello con la coda e lui li ha sgamati. O meglio ha sgamato lui, lei lo ha respinto»
«Ah, capisco. E la ragazza in questione chi è?» domando per curiosità. Deve essere davvero bella se sta succedendo tutto questo casino per lei oppure lui è solo un pazzo geloso.
«E’ una delle medie. Kagome, si chiama»
Kagome?!
Non può essere!
«Non so chi sia» rispondo mentendo e poi esisteranno tantissime persone di nome Kagome.
«E’ carina, si. Però se caso mai la dovessi vedere stalle alla larga. Altrimenti Koga ti farà un culo enorme.»
Crede che quel bamboccio possa solo torcermi un capello? Povero illuso… non sa con chi ha a che fare. Kagome sarà mia. Come lo sono state molte altre prima di lei. Ottengo sempre quello che voglio. Devo studiare un piano per farla mia. Adesso siamo facilitati dal fatto che fra poco andremo a vivere nella stessa casa.
«Dai forza andiamo. E’ suonata già da un po’» mi risveglia dai miei pensieri il ragazzo.
«Comunque io sono Miroku, piacere» si presenta porgendomi la mano.
«Inuyasha» rispondo stringendogliela.
Credo che con lui mi divertirò molto quest’anno.
La fine delle lezioni arrivano lentamente e ho scoperto che il tizio con la coda, Koga, è in classe mia. Non l’avevo neppure notato ieri!
Al momento del suono della campanella il mio cellulare vibra. Guardo chi manda il messaggio e leggo la scritta Kikyo. Che palle, inizio a non sopportarla più.
"Ciao tesoro. Oggi pomeriggio sono libera. Passi tu o passo io?"
Solita storia. Ormai stiamo insieme solo per scopare. Non ho mai provato dei sentimenti verso questa ragazza e credo nemmeno lei.
"Oggi non posso. Ciao."
Il suono della fine delle lezioni si fa sentire e scatto in piedi come un fulmine. Parlando con Miroku ho scoperto che ha una fidanzata e che questa sua tipa è la migliore amica di Kagome! Credo che sarebbe una bella sorpresa se mi vedesse adesso dato che ho chiesto al mio nuovo amico di presentarmi la sua ragazza e “questa” Kagome.
«Andiamo ad aspettarle, loro escono alle tredici e quindici» m’informa Miroku e ci avviamo verso le scuole medie che alla fine sono nel cortile accanto.

 

****
 

Non riesco ancora a credere cosa sarebbe potuto accadere con Inuyasha ieri sera! Se ci ripenso mi viene la pelle d’oca. Come ha osato? Se lo rivedo gli mollo uno schiaffo! Dovrei dirgli chiaro e tondo che sono fidanzata e che non voglio che mi giri intorno.

«Higurashi! Higurashi!» mi chiamano.
«Si professore!» esclamo alzandomi in piedi creando delle risate generali.
«Higurashi, scenda dalle nuvole e stia attenta alla lezione, grazie» mi riprende l'insegnate guardandomi in modo torvo.
Perfetto, ora sono anche stata sgridata dal professore per colpa di quel maniaco! Se lo prendo lo trucido! Ma non ce l’ha la fidanzata? No, eh?! Che se ne trovi una che calmi i suoi bollenti spiriti!
«Pssh !!! Kagome!»
«Che c’è Sango?» rispondo piuttosto stizzita.
«Dovrei fartela io questa domanda!»
«Niente» rispondo ammutulendomi subito dopo.
Non le ho detto niente. Cioè del matrimonio lo sa, ma non sa che quel “famoso” Inuyasha sta per diventare il mio caro fratellastro fra un mese circa.
Per fortuna la campanella suona e ci dirigiamo tutti in massa verso l’uscita.
«Kagome, Miroku mi sta aspettando fuori e c’è un suo amico che ti vuole presentare» m’informa la mia compagna mentre varchiamo la soglia dell’entrata.
«Sango, sono fidanzata con Koga, ricordi?» domando retoricamente.
«Lo so. È stato Miroku a dirmelo, non è colpa mia.»
«Pff va bene.» rispondo ormai rassegnata.
La sfortuna mi perseguita. Sposto lo sguardo sul cancello e vedo Miroku con accanto lui. Tutte li guardano come se fossero carne fresca.
«Non dirmi che…» farfuglio bloccandomi in mezzo a tutti.
Inizia a tirare un leggero venticello e mi sposto il ciuffo dietro i capelli. Ora che lo guardo meglio, e da lontano soprattutto, è proprio un bel ragazzo. Ha un fisico perfetto messo in risalto dall’uniforme (che ovviamente porta slacciata), occhi scuri e profondi e lunghi capelli neri che non fanno altro che valorizzare la sua figura.
Ma Kagome che pensi? Smettila! Sei fidanzata!
«Sango aspettami!» chiamo la mia amica correndole dietro.
Vedo che salta addosso al suo fidanzato e gli da un bacio a stampo. Incrocio il suo sguardo e vedo che ghigna. Che ha da ridere adesso? Che nervoso!
«Ciao Kagome» mi saluta.
«Ciao, posso sapere che ci fai qui?» domando secca incrociando le braccia e voltando la testa dall’altra parte.
«Vi conoscete?» domanda stupita Sango.
«Per mia immensa sfortuna, si»
«Si ci conosciamo. » risponde ghignando Inuyasha. Un ghigno che mi da sui nervi. E tanto, anche.
«Evita di dirlo in giro, grazie» lo rimprovero.
«Io non ho capito. Come fate a conoscervi?» chiede nuovamente la mia amica.
Domanda da un milione di yen. Proprio questo deve andare a chiedere?
«Kagome, ci sei? Mi rispondi?»
«Oh.. ehm, si ecco… noi… si, cioè noi…» balbetto.
«I nostri genitori si sposano tra un mese» interviene Inuyasha con tono piatto come se la cosa non lo riguardasse, come se fosse un fatto che non ha nulla a che fare con la sua vita.
Strano, questo suo tono non l’ho mai sentito. Che nasconda qualcosa dietro tutto questo?
«Mi stai prendendo in giro?» domanda Sango rivolta a me e al mio fratellastro.
«No, Sango. È la verità, volevo dirtelo oggi, ma non sapevo come.» rispondo sinceramente dispiaciuta chinando leggermente il capo.
«Fatemi capire. Tu » inizia rivolgendosi a Inuyasha «che sei qui da due giorni e ti sei già guadagnato il titolo di ragazzo più bello e intrigante del liceo e delle medie diventeresti il futuro fratello di Kagome? E’ uno scherzo?»
«No. È la verità. Credimi, vorrei anche io che fosse uno scherzo, ma così non è.» rispondo trucidando il ragazzo che ho davanti.
«Adesso vado, che è meglio» dico salutando Sango con un bacio sulla guancia.
«Ciao Miroku!»
«Non mi saluti?» mi domanda quando ho fatto pochi passi dal cancello.
«Dovrei?» rispondo stando voltata.
«Secondo te?»
«Non rispondere a una domanda con un'altra domanda.»
«Sisi, va bene. Mi aspetti? Oggi vengo a mangiare da te!» esclama avvicinandosi, lo percepisco.
«Ti autoinviti pure adesso?» domando notevolmente sorpresa dalla sua affermazione mentre mi volto nella sua direzione.
«No, ti pare? Tua madre ci ha invitati e ricorda: tra un mese verrai a vivere da me» sogghigna.
«Devi proprio ricordarmelo?»
«Pura e semplice affermazione»
«Siete come cane e gatto, lo sapete?» interviene Miroku che ha assistito a tutta la scena.
«Si. Andiamo? Ho fame» risponde Inuyasha prendendomi per un braccio e trascinandomi via.
«Ciao ragazzi!» saluto e mi volto cercando di divincolarmi dalla sua presa. Inutile. Ha i muscoli di ferro.
Passano circa due minuti e la sua stretta non accenna a diminuire.
«Inuyasha, mi lasci? Mi fai male»
«Oh? Si. Scusa.» risponde lasciandomi immediatamente il braccio.
«Che ti prende?» domando osservando il suo sguardo triste e lontano.
«Non credo siano cose che ti riguardano.»
«Ok scusa. Cercavo solo di tirarti su il morale! Sai, a volte parlare fa bene!» gli rispondo a tono andando avanti per conto mio attraversando la strada.
Sento un clacson, mi volto e vedo un camion venirmi contro a tutta velocità, poi qualcosa mi risucchia indietro.


 

****


Dopo il battibecco che ho avuto con Kagome mi sono venuti in mente dei ricordi del mio passato che non mi hanno ancora lasciato. Eppure sono ancora molto confusi e mi hanno portato a galla delle sensazioni nuove a cui cerco di dare un nome. Sensazioni che non ho mai provato prima d’ora. Adesso stiamo camminando verso casa sua dove ci attende mio padre. Quando mi chiede di lasciarle il braccio per il dolore, inizialmente non capisco, ma poi glielo lascio scusandomi. Notando il mio sguardo chiede quale sia il problema, ma il mio lato del carattere burbero prende il sopravvento e le rispondo male. Perché dopo averlo fatto mi sento così male? La vedo stizzita andare avanti senza guardare la strada. E poi è un attimo. Vedo il camion avvicinarsi a gran velocità verso di lei e da quel momento mi lascio guidare dall’istinto. Mi slancio in avanti afferrandola per il braccio e con uno scatto la tiro indietro facendola aderire contro il mio petto. Perdo l’equilibrio e finiamo tutti e due rovinosamente a terra.
Starà bene?

 


 

Due figure correvano intorno.
Non erano figure molto grandi.
Ma qualcosa tra loro c’era.
Un albero. Un pianto. Qualcosa che si unisce.
E poi il buio.

 


[modificato in data 17/04/2020]







 

-Angolo autrice-
Buona sera a tutti! :D
Scusate il ritardo nel pubblicare, ma sono in crisi su un altra mia fic e faccio fatica scrivere questa ^_^" chiedo perdono!
Non ho ancora risposto alle recensioni dello scorso capitolo, cercherò di provvedere il prima possibile :D
Scusate la presenza di errori, ma non ho ricontrollato molto bene il capitolo. Se ne notate alcuni riuscireste a farmeli notare? Così poi li correggo ^-^ (anche se quando ho un buco di tempo lo ricontrollo tutto)
Passiamo alla storia... come vedete le cose si complicano e sono presenti i due punti di vista dei nostri protagonisti... non dico niente ^.^" anche se posso dire che Inuyasha è piuttosto confuso, povero :D
Kagome sembra proprio che non lo vuole vedere nemmeno di striscio però ha notato che in fondo è un bel ragazzo, chissà, magari questo influirà nella sua scelta (?)
Ok.. meglio che vado sennò qui va a finire che tiro mattina e che scrivo un papiro xD
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra preferite/seguite/ricordate e a chi ha recensito fino ad ora! 
Graziiiieeee <3
Grazie anche a chi semplicemente legge :)
A presto!

_ Cry

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Capitolo 4
*** Capitolo tre ***


Buona sera a tutti! Ecco qui il nuovo capitolo... e con esso anche la copertina! (che forse cambierò perchè molto probabilmente cambierò titolo, ma questi sono dettagli u.u) Comunque il capitolo è molto più corto dei precedenti in quanto la scena descritta è una sola e nella mia mente era così. Capirete poi il perchè ^_^'''
Vi lascio al capitolo!
Ciauzzz!! Ci si vede di sotto!
Scusate la presenza di errori! xD


 
Capitolo tre
 
Il buio mi accoglie per qualche istante, ma mi accorgo di avere gli occhi chiusi. Che è successo?
Apro gli occhi e vedo delle persone intorno a me che mi fissano stranite e confuse. Sento qualcosa di caldo che tocca contro la mia schiena. Volto il viso e vedo quello di Inuyasha ancora con le iridi chiuse. Mi accorgo che alle sue spalle c’è un palo.
Ora ricordo tutto! Stavo attraversando la strada e un camion stava per venirmi addosso. Il risucchio all’indietro era dovuto alla presa di Inuyasha e per salvarmi ha sbattuto la schiena contro il palo!
-Inuyasha!- lo chiamo scuotendolo leggermente e spostandomi da lui.
Nessuna risposta.
-Inuyasha!- riprovo.
Le sue palpebre si strizzano e si aprono leggermente.
-Oddio, scusa! Come stai?- domando mentre vado in panico.
-Kagome… - sussurra.
-Si, sono qui. Adesso ti porto a casa- affermo aiutandolo a sollevarsi.
Porto il suo braccio sulle mie spalle e cingo il mio intorno alla sua vita per aiutarlo a camminare. Deve aver preso una brutta botta.
Il tragitto passa in silenzio e nessuno dei due spiccica una parola.
Perché vederlo così messo male mi si stringe il cuore? Eppure non dovrebbe interessarmi, sono fidanzata. Ma ogni volta che lo vedo, nonostante il carattere burbero che si ritrova, provo qualcosa di strano. Non amore, ma qualcosa di diverso, come se… nono impossibile.
Arriviamo a casa e chiamo mia mamma. Nessuna risposta. Dove cavolo è andata a cacciarsi? Faccio sedere Inuyasha sul divano e mi dirigo in cucina dove trovo un biglietto.
“Ciao tesoro, sono mamma. Io e Inu abbiamo deciso di andare in un ristorante a mangiare. Sesshomaru non rientra per pranzo e sono sicura che tu e Inuyasha vi arrangerete per oggi a pranzo. Baci mamma”
Fantastico. Mia mamma è uscita e io sono qui da sola con un ferito.
Torno in salotto e con un po’ di fatica porto Inuyasha in camera mia facendolo adagiare sul letto.
-Togliti la maglia- ordino fredda.
-Oh, non pensavo fossi così audace. Ti facevo più timida.-
Ma che va blaterando?!
-Di certo non penso di fare quello che tu pensi. Voglio solo vedere la ferita che ti sei fatto per salvarmi e volevo anche ringraziarti-
-Niente. Si ho capito- ubbidisce e con il mio aiuto riusciamo a toglierli la maglia.
Osservo che ha buona parte della schiena rossa e il punto in cui ha preso il palo sta diventando viola.
-Sai che ti vedo bene come dottoressa?- soffia quasi dolcemente.
-Non dire stupidaggini-
-Non sto dicendo stupidaggini. È la verità-
-Se lo dici tu. – gliela do vinta per finirla qui.
-Quale è il tuo sogno?- chiede a tradimento.
Che domande tira fuori in un momento come questo?
-Che razza di domande fai?-
-Rispondi e basta.-
-Perché ti interessa?-
-Ma quanto sei noiosa!-
-Se te lo dico mi prenderesti in giro a vita.-
-No, non credo. Sai, stai iniziando a essermi simpatica-
-Tu hai preso anche una botta alla testa. – affermo sicura di ciò che ho detto.
-Io non credo. – risponde lui sicuro.
-E invece si, ora dormi e riposati. Vado giù a prendere del disinfettante e poi torno su- lo informo.
-Va bene, infermiera-
Chiudo la porta alle mie spalle. Almeno ha finito di chiamarmi ragazzina. Mai dire mai. Questa sembra la pace prima della tempesta. Povera me!
Torno in camera circa dieci minuti dopo con tutto l’occorrente di primo soccorso. Il colpo non è tanto grave da portarlo in ospedale, ma per oggi almeno deve stare assolutamente a riposo. Quando apro la porta lo trovo beatamente addormentato sul letto con un espressione da cucciolo. Che tenero che è. Sembra così rilassato. Gli occhi chiusi e mordibi, la bocca semiaperta e sensuale. Il naso semplicemente perfetto e i lineamenti regali. Niente da fare, è proprio un bel ragazzo.
No Kagome! Sei fidanzata! Pensa al tuo fidanzato!
-Hai in mente di stare li ad osservarmi ancora per tanto o vuoi medicarmi la ferita?- parla lui interrompendo i miei pensieri.
Sapeva che lo stavo osservando? Mamma mia che figura!
-Tsk. Ritorni il solito scorbutico? Adesso  ti medico, tranquillo.- rispondo seccata iniziando la medicazione.
Che pelle morbida che ha… mi ritrovo a pensare mentre curo la ferita. La sua schiena è lineare e perfetta. Ma questo ragazzo un difetto ce l’ha? Non credo. Ah no. Il carattere.
I minuti passano e continuo a passare il farmaco sulla botta. Il suo respiro si regola e mi accorgo che si è addormentato. Sposto lo sguardo sul suo viso e lo vedo rilassato. Sta veramente dormendo.
Come attratta da una calamita mi avvicino al suo volto e rimango a fissarlo. Osservare il suo viso mi da un senso di pace che non ho mai provato.
Kagome! Sei fidanzata! Smettila di fare certi pensieri!
Però in fondo è così bello…
-Devi fissarmi ancora per molto?-
Non può essere! È ancora sveglio!
In un secondo mi ritrovo distesa sul tappeto con Inuyasha su di me che si tiene sollevato grazie ai muscoli delle braccia.
Ci fissiamo negli occhi e noto che i suoi hanno una luce diversa. Cioè non che io abbia mai guardato i suoi occhi, ma c’è una luce strana che non ho mai visto in vita mia.
Che situazione imbarazzante. Ma perché sento come il bisogno di possedere le sue labbra? Perché?

 
***
Sentire le sue calde mani su di me mi ha mandato in estasi. Perché un suo semplice tocco mi fa andare su di giri? Non mi è mai capitato una cosa simile! Poco dopo la sento fissarmi e non riuscendo più a resistere, fisicamente  e psicologicamente, la prendo e in meno di un secondo sono sopra di lei che mi tengo sollevato con le braccia. La fisso negli occhi e noto il suo sguardo liquido. Sento l’immediato bisogno di farla mia. Questa ragazzina mi fa provare delle emozioni che non ho mai provato eppure sento qualcosa che non va… che cosa? Nah, ora non mi interessa! Ora ho solo voglia di baciarla!
La fisso e senza darle il tempo di reagire annullo la nostra distanza con un bacio prepotente e frettoloso. La sento irrigidirsi dal mio tocco e poggiare le mani sul mio petto come se volesse allontanarmi, cosa che non fa. Schiude lentamente la bocca dandomi pieno accesso alla sua bocca. Mi sistemo meglio e con la mia lingua cerco la sua che puntualmente trovo. Iniziamo una irrefrenabile corsa. A metà le sue braccia si spostano dal suo petto al mio collo dove lo cingono. Il bacio prosegue per un po’ e decido di andare oltre. Anche se baciarla è davvero molto bello e eccitante. Bacia davvero bene!
Infilo una mano sotto la sua maglietta iniziando a toccarle il ventre. Lei come risposta si irrigidisce. Mi stacco un attimo e leggermente gli occhi trovandola rossa in viso.
-Shh- la tranquillizzo ricominciando a baciarla appassionatamente.
E’ fatta!
-Kagome, Inuyasha? Siete a casa?-
E adesso chi rompe il cazzo?
 
 
Un pianto. Una figura piangeva ai piedi di un albero.
Un’altra figura si avvicinò alla prima.
-Perché piangi?-
-Ho perso il mio orsetto-
La seconda figura per consolare la prima si sedette accanto.
Si abbracciarono e stettero li un po’.
-Ho un avuto un idea! Cerchiamolo insieme!-

 














- Angolo Autrice - 
Beh che dire... non so xD
Inuyasha e Kagome questa volta ci sono andati vicini, ma per colpa di qualcuno ( o grazie a qualcuno xD) si sono fermati... sembra che entrambi desideravano questo bacio e nei prossimi capitoli se ne avvertiranno le conseguenze... ihihi no spoiler u.u
vorrei ringraziare chi ha messo tra le preferite/seguite/ricordate questa storia, a chi l'ha recensita e a chi semplicemente legge. Grazie <3
Ora avete capito perchè il capitolo è più corto del solito xD
A presto!
_ Cry

Come promesso ecco la copertina: ditemi che ne pensate xD


 

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro ***


Buon giorno a tutti! Per prima cosa chiedo scusa per l'enorme ritardo che ho accumulato per poter pubblicare questa storia. Il fatto è che ho cambiato pc (di nuovo) e non trovavo più il file che conteneva questo capitolo. Domando scusa! 
Chiedo scusa anche per il fatto di non aver ancora risposto alle recensioni (alcune di esse) T.T provvederò il prima possibile! 
Spero che il capitolo a ogni modo sia di vostro gradimento e mi dispiace per aventuali errori. 
Parole: poco pi di 1800


 
Capitolo quattro
 

-Kagome, Inuyasha? Siete a casa?-

E adesso chi rompe il cazzo?

Proprio adesso doveva rientrare. Prima il fratello, adesso pure la madre.

-E’ meglio andare- mi dice cercando di divincolarsi e le lascio libero campo. Mi sposto di lato appoggiandomi con la schiena al bordo del letto.

-Ehm, ecco.. io… - cerca di parlare – io vado- afferma poi alla fine rossa come un peperone scappando fuori dalla camera.

Merda! Che cazzo mi è saltato in mente?! Lei è fidanzata e io pure! Sono solo uno stronzo!

Però è stato così bello poter baciare le sue labbra candide e morbide. Ma perché mi comporto così? Ecco che torna quella strana sensazione. Che mi prende? Non è che sto impazzando e nemmeno me ne accorgo?

Mi alzo e scendo in soggiorno dove trovo tutti quanti intenti in una conversazione. La vedo seduta sul divano in pochi centimetri rigida come un manico di scopa che cerca di ignorarmi.

Ignorami quanto vuoi, ma ho capito che il bacio ti è piaciuto e se ti fosse stato possibile saresti anche andata oltre. Non fare finta di nulla. Ho capito tutto questo da come ti muovevi.

Eppure guardarla adesso li sola mi fa venire una stretta allo stomaco. Nessuno è intorno a noi, c’è solo il nero. Lei in fondo seduta e sola, io in piedi e più lontano che la guardo.

-Inuyasha!- mi chiama mio padre.

La vedo sussultare.

-Che c’è?-

-Andiamo a casa-

Annuisco e dopo aver salutato tutti ci dirigiamo verso la nostra auto.

-Che è successo tra te e quella ragazzina?- domanda mio fratello dato che siamo rimasti più indietro di nostro padre.

-Non sono fatti tuoi.- rispondo secco.

-Tsk. Si vede lontano un miglio che tra voi è successo qualcosa. –

-E tu come fai a dirlo?- lo sfido.

-Quando è scesa era rigida e bordeaux e poi sei sceso tu con una faccia da ebete rincoglionito e la continuavi a fissare come se venisse da un altro pianeta. –

-Ebete rincoglionito sarai tu!-

-Voi due muovetevi!- ordina nostro padre ormai giunto alla macchina.

 

-Inuyasha! Inuyasha!- chiama la donna.

-Arrivo!-

-Dai muoviti! Papà e tuo fratello ci stanno aspettando!-

-Si, arrivo mamma!-

 

Mi sveglio di soprassalto scaraventando le coperte per terra. Perché questo sogno? Perché sono così sudato? Cerco di riprendere fiato e mi rimetto a letto nella speranza di riaddormentarmi.

E’ l’alba e non ho ancora chiuso occhio, decido di prepararmi per andare a scuola.

***

Quel bacio è stato semplicemente fantastico. Non ho mai provato così tanto piacere in vita mia nel baciare qualcuno, nemmeno il mio fidanzato. Sentire la sua bocca così abile cercare avidamente la mia mi ha mandato su di giri. Bacia divinamente quel ragazzo!

No, Kagome che pensi? Sei fidanzata!

Al diavolo il mio fidanzato! Lui non mi fa eccitare così! È stato stupendo il suo bacio e ho anche capito che voleva anche qualcosa in più. Peccato che sono ancora vergine e la mia prima volta deve essere solo per amore, nulla di meno.

Quando è arrivata mia mamma in parte mi sono sentita sollevata perché se non fosse arrivata credo che a quest’ora non lo sarei più mentre dall’altra parte sono dispiaciuta perché ha interrotto il bacio. E che bacio! Non connettevo più! Sapevo solo che volevo sempre di più.

Ma perché provo tutto questo come se non fosse nuovo? Ho come l’impressione che manchi un pezzo, qualcosa di importante! Maledizione!

Quando ci siamo staccati sentivo di essere diventata color pomodoro e sono sgattaiolata fuori dalla camera in fretta e furia andando diretta in soggiorno dove vi sono suo padre e il fratello. Pochi minuti dopo scende anche lui e sentire il suo nome pronunciato dal padre mi fa sussultare.

Dopo essersene andati scappo in camera dove ci sono ancora i segni del nostro “incontro”. Per gli altri non c’è nulla di diverso, ma io vedo ancora noi due che ci baciamo.

Mi siedo sul letto e prendo il cellulare chiamando Sango.

-Pronto?-

-Sango!-

-Kagome! Come mai sei così agitata?-

Gli racconto tutta la storia.

-Non ci credo! Tu e quel figo di Inuyasha! Impossibile!-

-Sango!- la richiamo.

-Ok scusa, ma accidenti! Diventerete fratellastri e ora mi dici che ti attrae?-

-Ehm… beh ecco…-

-E’ un brutto segno e potrebbe finire male. Sai che intendo vero?-

-Si.-

-E ora che farai con Koga?-

-Credo… - faccio una pausa - che lo lascerò…-

-Devi scegliere tu, io posso solo consigliarti, ma ricorda che quello è capace di sottometterti, sta attenta-

-Si lo so, ma è stato così diverso rispetto a quando bacio Koga…-

-Kagome, quel ragazzo non mi ispira fiducia, ok è bello, ma mi sembra il tipico “bello e impossibile” quello stronzo, maschilista, strafottente, imb- -

-Ok Sango ho capito il concetto. Adesso non so cosa fare. –

-Io ti direi che se Koga non ti attrae più dovresti lasciarlo, è come giocare con i suoi sentimenti.-

-Grazie del consiglio, domani gli parlerò-

-A domani, Kagome. Sappi che non è finita qui! Domani ne riparliamo!-

-Va bene, ciao Sango-

Sango, Inuyasha sarà pure stronzo e maschilista e tutto quello che vuoi, ma in fondo mi ha salvato la vita. Che la mia sia solo riconoscenza? No. C’è qualcosa…

Meglio andare a dormire, ci penso domani.

Un sogno piuttosto strano mi fa svegliare di scatto. Tocco la fronte e la trovo tutta sudata, il cuore batte violentemente nel petto.

-C-che mi è successo?- domando a me stessa farfugliando premendo la mano sul cuore nella speranza di rallentarlo.

Guardo l’orologio. Le 3.54.

Kagome, calmati. E’ stato solo un sogno, rimettiti a dormire, è presto.

Ascolto la mia razionalità rimettendomi sotto le coperte.

***

Arrivo a scuola con largo anticipo e poco distante vedo Kagome seduta su un muretto.

-Kagome!- la chiamo avvicinandomi.

La vedo alzare lo sguardo e guardarmi prima come se volesse uccidermi, dopo con tristezza.

-Ciao.- risponde tristemente.

Perché vederla così mi fa stringere il petto? In fondo lei è solo una ragazzina, no? No, non lo è.

-Che è successo?- domando sedendomi accanto a lei.

Questo mio gesto la fa diventare di pietra.

-Non mordo, che è successo?-

-Ehm beh ecco… ho fatto uno stranissimo sogno e mi sono svegliata sudata e con il cuore a mille.- confessa.

Sudata? Cuore a mille? Non può essere!

-Che sogno era?- chiedo guardandola.

Abbassa lo sguardo e assume un espressione seria. Questa sua azione mi fa rattristare.

-Io…Io non me lo ricordo, ma non so… è strano, è una cosa strana… come se ci fosse qualcosa che dovrei sapere…-

-Ehy, Inuyasha! Kagome!- sento urlare, sposto lo sguardo e vedo la figura di Miroku avvicinarsi velocemente verso di noi.

-Che ci fate qui voi due da soli?- chiede maliziosamente.

Al suo doppio senso sento le guance tingersi leggermente. Ma gli affaracci sui non se li fa mai?

-Niente, ci siamo incontrati qui per caso.-

-Sisi come no. Non potete fare certe cose, fra poco diventerete fratelli e…- e così inizia un discorsone sull’amore tra fratelli e cose varie. Cose che io non ascolto nemmeno.

Per fortuna finisce il suo monologo appena suona la campanella per l’inizio delle lezioni. Kagome si dirige verso la sua scuola e io faccio altrettanto.

Le ore di lezione passano molto lentamente, ma per mia gioia arriva il suono che segna il termine.

-Inuyasha!- qualcuno mi chiama.

-Oggi pomeriggio andiamo a fare un giro?- domanda.

-Scusa, ma oggi non posso. Ho un impegno – rispondo.

Prendo la cartella e come un fulmine mi fiondo fuori dalla scuola. Appena varco la soglia c’è come qualche filo che mi tenta di ritornare al suo interno. Seguo il mio istinto e non posso credere a ciò che vedo.

Kagome è contro un muro e davanti a se ha quel ragazzo che ho visto l’altra mattina mentre stava per picchiare un altro tizio.

-Che vorresti dire? Che mi lasci, eh!?- gli urla contro.

Un sordo rumore riempie il cortile ormai vuoto. Il bastardo gli ha tirato una sberla. In pochi secondi la sua guancia diventa rossa. Il ragazzo gli prende entrambi i polsi e dopo averla fatta aderire bene al muro la bacia con passione a tradimento.

Ha il volto rigato di lacrime e gli occhi pieni di terrore. Il suo corpo trema di paura.

Non riesco più a resistere, mi avvicino e li colgo di sorpresa.

-Lasciala, pezzo di merda!- urlo e sena dargli il tempo di capire che sta succedendo il mio pugno lo ha già colpito in pieno viso.

-E tu chi cazzo sei?- domanda furioso tenendosi il naso, probabilmente rotto.

-Non te ne deve fregare un cazzo di chi sono io. Tu Kagome non la tocchi, chiaro?- sibilo quasi fuori di me.

-Ah bene. Ora ho capito perché mi molli, perché te la facevi con questo qui!- urla l’ultima parte della frase.

-Sai, sei proprio una troia. – continua.

Ma questo vuole morire?

-Come hai osato insultarla?! Eh? – sbraito ormai fuori di me mentre mi fiondo su di lui.

-Inuyasha no!- sento la sua voce chiamarmi e vedo lei che si mette in mezzo, ma purtroppo non faccio in tempo a fermarmi.

***

Sto aspettando da circa cinque minuti Koga per parlargli. Sono riuscita a venire prima perché all’ultima ora avevamo supplenza e così sono sgattaiolata fuori.

Finalmente suona la campanella e tutti gli studenti escono fuori, per ultimo ovviamente lui.

-Ehy Koga, posso parlarti?- gli dico avvicinandomi.

-Ciao Kagome, si certo- mi risponde.

-In privato- affermo osservando i suoi compagni.

-Ok ho capito. Ci vediamo ragazzi.- saluta e si avvia sul retro della scuola.

-Su, dimmi – mi incoraggia.

-Ehm ecco…- inizio un po’ titubante. Come glielo posso dire?!

-Senti Koga. Con te voglio essere sincera. – affermo sicura di me –Ho capito che non mi piaci più e perciò la nostra storia finisce qui-

Lo vedo spalancare gli occhi dalla sorpresa e diventare rosso di collera.

-Che vorresti dire? Che mi lasci, eh!?- mi urla contro.

Un dolore improvviso si fa largo sulla mia guancia e sento che sta diventando sempre più rossa. Copiose lacrime iniziano a scendere dai miei occhi e il mio corpo inizia a tremare di paura.

-Lasciala, pezzo di merda!- sento urlare da dietro.

Riconosco questa voce, Inuyasha! Ma che ci fa qui?

La sua figura compare davanti a me e colpisce con un pugno in pieno viso Koga allontanandosi da me.

-E tu chi cazzo sei?- domanda furioso tenendosi il naso, probabilmente rotto.

-Non te ne deve fregare un cazzo di chi sono io. Tu Kagome non la tocchi, chiaro?- sibila Inuyasha quasi fuori di se.

-Ah bene. Ora ho capito perché mi molli, perché te la facevi con questo qui!- urla l’ultima parte della frase.

-Sai, sei proprio una troia. – continua.

Ma... come osa darmi tale definizione senza sapere niente?!

Guardo Inuyasha e sul suo viso è dipinta solo rabbia. Tanta rabbia.

-Come hai osato insultarla?- sbraita e si fionda su di lui.

Non voglio che si picchiano di nuovo, così mi metto in mezzo. Pessima idea. 








Angolo Autrice

Eccomi qui...!!!
Come state?
Che dire... Kagome ha lasciato Koga e quest'ultimo non l'ha pesa molto bene, anzi malissimo l'ha presa. Per voi è prematuro ciò che ha fatto Kagome o no? A ogni domanda la sua risposta! (?)
Scusate se non scrivo molto, ma sono di fretta xD
Volevo ringraziare chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate, chi ha recensito fino ad ora e chi semplicemente legge. Grazie di cuore a tutti! <3
A presto!

_ Cry

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Capitolo 6
*** Capitolo cinque ***


Capitolo cinque

 

Sento gli occhi pesanti come macigni e un dolore alla pancia. Che è successo? Ah già. La rissa di Inuyasha con Koga. Ricordandomi di questo dettagli apro di scatto gli occhi e la testa gira lievemente.

-Kagome, tutto bene?- sento domandare alla mia destra. Volto lo sguardo e noto Inuyasha che mi guarda preoccupato.

-Si, ma che è successo?-

-Stavo per prendere a pugni Koga, ma ti sei messa in mezzo. Per fortuna ho i riflessi pronti e ho diminuito in tempo la forza. Sei svenuta lo stesso. -

Anche quando sto male deve prendermi in giro? E poi ci conosciamo si e no da poco tempo. Ma alla fine io mi domando perchè ha fatto ciò che ha fatto.

-Dove mi trovo?-

-A casa tua.-

-Mamma non c'è?-

-No, è stata qui una tua amica, Sango mi pare si chiama e ha detto che stai bene e che da grande farà l'infermiera o qualcosa del genere.-

Sango. Il suo sogno è sempre stato quello di diventare un infermiera o un medico. Ha già iniziato a studiare fin da ora, anche se ha solo quattordici anni. Sa già fare diverse diagnosi tipo del raffreddore, tosse e cose simili. La ammiro molto. Alla sua età ha già in mente cosa vorrà fare da grande mentre io sono ancora ferma qui con nessuna idea in testa.

-Ah si, capisco- rispondo – Koga? -

-Ti preoccupi ancora per lui? Tsk. Appena ha visto la scena è scappato via a gambe levate. Che coniglio.- risponde sbuffando.

-Perchè?- domando dopo attimi di silenzio.

-Avrà avuto paura-

-Non mi riferivo a quello, perchè mi hai difeso da lui?-

Sento che a questa mia domanda rimane di sasso e nei successivi secondi rimane in silenzio.

-Beh perchè... - inizia a parlare – non sopporto che qualcuno metta le mani addosso a una donna – risponde, ma sento che questo non è tutto ciò che vuole dire.

-Hmm si capisco – concludo alzandomi e osservando l'orologio. Sono le quattordici e quarantacinque.

-Ho dormito per un ora e mezza? - domando incredula dopo aver fatto i conti.

-Beh si- conferma il ragazzo al mio fianco.

-Inuyasha? - chiamo.

-Dimmi-

-Grazie- affermo ed esco dalla stanza.

 

*

 

Mi sono preso un mezzo infarto quando l'ho colpita dopo che si è messa in mezzo tra me e quel deficiente. Quando mi sono reso conto di ciò che ho fatto il coniglio se l'era già data a gambe e vedendo il corpo di Kagome steso li per terra inerme mi ha fatto congelare il sangue nelle vene. Con un briciolo di lucidità l'ho presa in braccio e portata qui a casa. Nel tragitto ho incontrato una ragazza, che poi ho scoperto si chiami Sango, che mi ha accompagnato fino alla residenza di Kagome dove le ha fatto una specie di visita e dopo essersi accurata che la sua amica stava bene si è presentata e ha iniziato a parlarmi dei suoi sogni di diventare medico e altre cazzate che non sono stato li a sentire perchè mi interessava di più stare vicino a Kagome nella speranza che questa lingua lunga se ne andasse. Per fortuna, cinque minuti dopo di parlantina se ne è andata e sono potuto rimanere da solo con lei. E' così bella mentre dorme, ispira tranquillità. Il solo vederla mi provoca pace e serenità. No, Inuyasha. Calmati. Se pensi ciò ti stai innamorando e sei fidanzato con Kikyo. Non va assolutamente bene. Ma chi voglio prendere in giro? Con Kikyo è solo puro sesso, non ho mai provato veri sentimenti nei sui confronti e penso che la cosa sia reciproca. E' sempre fredda e manipolatrice, quasi come se il mondo fosse ai suoi piedi e tutti le fosse dovuto.

Finalmente dopo un'ora e mezza si sveglia e vedendo i suoi occhi color cioccolato mi toglie un macigno dallo stomaco. Mi chiede cosa è successo e in breve le racconto dell'amica e di quando l'ho portata qui. Il vero problema è quando vuole sapere del fifone corso via con il naso rotto. Un moto di rabbia e invidia si fa largo in me e le rispondo freddamente, anche se me ne pento poco dopo. Lei che colpa ha se sono geloso di quello li? Oh no, ho detto di essere geloso? Io non posso essermi innamorato di questa ragazzina! Non lo ammetto! Però c'è qualcosa che non torna, come se non ci fossimo incontrati per la prima volta in mezzo al centro della città. Mi chiede un altro paio di cose e quando prima di uscire mi chiama ringraziandomi li perdo la ragione. Rimango di sasso a ciò che ha appena detto. Il mio cuore fa un sussulto e sento che sta notevolmente aumentando i battiti. Non ragionando più mi avvicino fulmineo a lei, la prendo per un braccio e, senza darle il tempo di reagire, la trascino sul letto impossessandomi avidamente delle sue labbra così calde e accoglienti. Ben presto tra di noi inizia un gioco di lingue ed entrambi sentiamo che vogliamo sempre più.

Inuyasha, che stai facendo? Datti una calmata! Niente, il mio lume della ragione è andato ai Caraibi a fare una vacanza. Appoggio una mano sul suo fianco e con l'altra mi tengo sollevato per non pesarle addosso. La sento sussultare nel bacio, ma non si ferma. Bene. Permesso per procedere ottenuto. Non ci sono familiari nei dintorni, né fratello né madre. Dopo pochi attimi infilo la mano sotto la maglietta e inizio ad accarezzare la morbida pelle del suo corpo. Continuo a baciarla e a massaggiarla. Il mio tocco non le dispiace per niente, ma ecco che improvvisamente il lume della ragione torna dalla vacanza. Io sto tradendo Kikyo. Però il solo baciare questa ragazza mi eccita mille volte di più di quando scopo con quella troia di Kikyo. Voglio di più da Kagome anche se non penso che a quattordici anni non sia più vergine...

Sento che si stacca dal bacio quando allungo la mano più su rispetto alla pancia.

-Inu..Inuyasha- farfuglia senza fiato.

-Scusami... io non volevo farti del male o spaventarti...- affermo afflitto.

-Ho fame- dice dopo qualche istante di silenzio.

Ha ragione pure lei. Non ha ancora pranzato.

-Giusto, cosa vuoi da mangiare? Cucina in qui presente Chef Inuyasha!-

-E da quando saresti in grado di cucinare? Per me faresti esplodere la cucina ancor prima di avvicinarti!- afferma ridendo.

-Ah si?! Te la do io la paga!- ribatto cominciando a farle il solletico.

Giochiamo per diversi minuti fin quando i nostri stomaci non reclamano rumorosamente del cibo.

Scendiamo giù in cucina e come promesso inizio a preparare qualcosa da mangiare e nel frattempo Kagome accende la TV trovandosi su un canale dove trasmettevano un anime di un ragazzino di sei o sette anni che risolveva casi, sopratutto di omicidi, da solo.

-Ti piace un anime in cui ogni puntata viene ucciso qualcuno?- domando avvicinandomi a lei.

-Si e no. Nel senso non mi piace che la gente muoia, ovvio. Però mi affascina il mistero che c'è dietro ogni delitto. Guardo questo anime fin da bambina e ultimamente risolvo i casi in contemporanea con il protagonista.-

-Ho visto un paio di puntate di questo anime e alcuni casi sono difficili. Come fai?-

-Non lo so... mi piace usare la logica e riesco a immedesimarmi nelle persone... -

Attimi di silenzio interrotti da un suo urlo improvviso.

-Ho deciso! Da grande farò la criminologa!-

Eh? Parla sul serio?

-Dai andiamo a mangiare “criminologa”!- affermo portandola in cucina.

-Ehi guarda che mi piace davvero e lo realizzerò!- risponde con una forte determinazione negli occhi.

-Sisi, a quanto ne so odi dover prendere in mano un libro figuriamoci se riesci a diventare criminologa!-

-Perchè tu non hai un sogno?-

Colpito e affondato.

-Si- rispondo poi.

-Cioè?- domanda curiosa.

-Pilota di aerei.- rispondo atono. Ridi pure.

-E' fantastico!- esclama.

-Dici sul serio?-

-Certo!-

Questo significa che se lei ha davvero intenzione di diventare criminologa e io pilota prederemo strade diverse e probabilmente non ci rivedremo più.

-Dai mangiamo ora o si raffredda- dico mettendole il piatto fumante davanti agli occhi.

Le ore del pomeriggio passano veloci quando mi viene in mente una cosa che potrei dare a Kagome vista la sua determinazione.

-Aspettami qui. Torno tra poco- la avviso prendendo il giubbotto e uscendo di casa.

Quella sarebbe stata l'ultima volta che sarei stato li.

Corro in macchina come un dannato e arrivo a casa mia senza problemi. Prendo ciò che devo prendere e mi riavvio a folle velocità verso la casa di Kagome. Vedo del fumo da lontano e penso che qualcuno abbia acceso un camino o stia facendo una grigliata, ma avvicinandomi noto che la casa di Kagome sta andando a fuoco.













Angolo autrice

Buon salve a tutti! Ecco qui il nuovo capitolo(in ritardo domando perdono), un po' cortino devo dire xD
Non ho molto da dire... abbiamo scoperto i sogni dei nostri due protagonisti e Inuyasha potrebbe aver intuito ciò che sarà del loro destino, ma stanno per diventare fratelli e Kagome in questo momento rischia grosso. 
Come si evolveranno le cose?

Grazie per la lettura e anche a coloro che recensiscono/seguono/hanno messo nei preferiti/ricordate/seguite questa storia!
A presto! <3
_ Cry

 

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