Let Her Go

di castleforever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1-In a bright world ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2-Silence would rock my tears ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3-How can I love when I'm afraid? ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4-It's too late to apologize...or maybe not ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5-Everything around me is dark as night ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6-Another aeroplane, another sunny place...but I’ve got to go home ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7-I put my arms around you and I know that I'll be leaving soon ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8-Even in the worst days there is always room for a bit of joy ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9-There's something new... ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10-How do I live now alone, without you? ***
Capitolo 12: *** intermezzo ***
Capitolo 13: *** Capitolo 11-I'll take me home ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12-Gives me your dream ***
Capitolo 15: *** Capitolo 13-From now on, I will let my heart guide me… ***
Capitolo 16: *** ATTENZIONE!! ***
Capitolo 17: *** Capitolo 14-A new era is starting now… ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ciao a tutti è la mia prima storia su Stana e Nathan spero che vi piaccia :-)

LET HER GO

Prologo

Mi sembrava di rivivere la scena in cui Beckett è al distretto e guarda Castle andare via con Gina, solo che stavolta te ne stavi andando per colpa mia, per colpa di Stana, per colpa delle mie paure, così ho preso coraggio, ho detto al mio cervello di far muovere le gambe e ti sono corsa dietro.

Quando ti ho afferrato il braccio ti sei girato e mi ha guardato come se ti avessi fatto del male, ho inspirato e ti ho vomitato addosso i miei dubbi, le mie perplessità, i miei timori, le mie speranze, i miei sentimenti e poi, senza nemmeno farmi finire il discorso, mi sono ritrovata tra le tue braccia, con le mani che vagavano lungo la tua schiena, con le tue labbra sulle mie.
Ci stavano baciando, o meglio tu, Nathan Fillion stavi baciando me!
"Non mi lasciare mai più, mai più ti prego" ti avevo sussurrato e tu mi avevi risposto che non l'avresti mai fatto, nemmeno per tutto l'oro del mondo.

Invece ora sono qui in questo letto d'ospedale da sola …me l'avevi promesso Nate, mi avevi giurato che mi avresti protetto e che saresti stato accanto a me sempre.
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1-In a bright world ***


Capitolo 1 -  In a bright world

"Forza Stana respira…tieni duro…1, 2…"
"Non ce la faccio Tam….fa troppo male…sono stanca…mmmhhhh"
"9…10…dai, dai che ci siamo…"

Sentivo in lontananza la voce di Tamala che contava, poi all'improvviso più niente…il silenzio totale…mi sembrava di essere in Paradiso…c'era una luce forte e calda che mi stava abbracciando…non capivo più nulla, l'unica cosa chiara alle mie orecchie era la tua voce forte e acuta che mi stava facendo battere il cuore all'impazzata.
Le mie guance erano completamente bagnate di lacrime di gioia, potevo toccare con mano la bellezza e la grandezza del miracolo della vita…tutto il dolore e la stanchezza provati fino a qualche secondo prima erano spariti, come scomparsi…non riuscivo a pensare ad altro se non a te…
Inevitabilmente la mia mente viaggiò nel tempo, a qualche mese prima quando tra le mie braccia c'era amore, lo stesso che provavo per te in questo momento, quello che ti aveva generato, quello che nonostante tutto ringraziavo ogni giorno di fronte allo specchio quando salivo sulla bilancia e mi rendevo conto che tutto quello che avevo sempre sognato dalla vita si stava concretizzando…

"Stana sei stata bravissima…è bellissima!!!!"
"Hai ragione Tam è perfetta!!!"
Ti ho guardato e mi è parso di vederti sorridere…
"Guarda mi sorride…"
"ahaha che faccia buffa…tutta suo pa…oddio scusa non ci ho pensato, mi è uscito spontaneo"
"Tranquilla, lo stavo pensando anche io…"
"Signora allora che nome diamo a questa bella bimba??" mi ha chiesto l'ostetrica
"Katherine Danijela…non ti offendi vero Tam?"
"Ma figurati…Stana non sono entrata in sala parto con te perché volevo che la bimba portasse il mio nome…è giusto che sia la mamma a scegliere…però voglio il diritto di prelazione sul diminutivo!"
"ahahah certo quello lo avrai"
"Scusi ancora signorina ma che cognome devo mettere? Se il papà è fuori può venire a porre il suo in sala infermiere…"
"…Stana tutto bene??"
"Si, si, mi scusi…no, la bimba si chiamerà Katic come me…"
"ok, allora poi le farò avere i moduli per la denuncia di nascita..adesso la riportiamo in stanza, mentre teniamo la bimba al nido per i controlli, così lei può riposarsi un po’…ne approfitti per dormire un po’, dubito che poi riuscirà"
"ha ragione…ok…ascolta Tam avvisi tu gli altri? I miei dovrebbero essere qui fuori, dì loro che sto bene e che se vogliono possono vedere la bambina dalla nursery"
"Si certo ci penso io…non vuoi che chiami nessun altro?"
"No, nessun altro…"
"Sicura?"
"Certo…mai stata più sicura di così"
"ok…anche se penso che dovresti chiamarlo"
"Grazie mille, ma ne abbiamo già parlato...e poi comunque appena lo saprà Andrew lo verrà a sapere tutto il mondo"
"Si, ma non è la stessa cosa..."
"Tam ti prego, non ho voglia di discutere..."
"Certo ha ragione...scusami"

"Allora mamma e zia salutate Katherine che va a fare un bel bagnetto…ciao mamma…"
"Ciao amore mio…fai la brava"
"Ciao bella della zia…ci vediamo dopo...Stana intanto io vado ad avvisare gli altri"
"Grazie di tutto amica mia..."
"e di che…questo e altro per la mia migliore amica"

…due ore dopo…

"Ben svegliata tesoro…come stai??"
"Ciao mamma, ciao papà…bene dai…pensavo peggio…l'avete vista???"
"Si Stana è bellissima…sei stata bravissima"
"…e già bravissima, anche se Tamala ci ha raccontato certe cose…"
"ciao ragazzi…che bello che siete qui anche voi!!"
"come potevamo perderci la mamma più bella e sexy del mondo senza trucco?!?!"
"che scemo che sei Jon!! Ciao Seamus, ciao Juli…"
"ciao bella coma va???"
"bene dai…voi??? Il piccolo??"
"cresce, cresce…sperando solo che lo zio non lo travi troppo.."
"ioooo??? Ma quando mai!! Sono così un bravo ragazzo…"

Ridiamo tutti insieme…certo una seconda famiglia migliore non potevo chiederla…ma come un fulmine a ciel sereno mi rendo conto che qualcosa manca, manchi tu, mi mancano i tuoi occhi che mi davano forza, le tue mani con le loro dolci carezze, la tua voce che avrebbe sicuramente controbattuto a Jon e che si sarebbe vantata di avere una figlia perfetta….
Mi manchi Nate, oggi più di sempre…saremmo potuti essere una famiglia: tu, io e la nostra bambina…perché non ci sei??? Perchpè non hai mantenuto la promessa?!
La stretta di mano di Tamala mi risveglia dai miei pensieri…

"Tutto bene tesoro??"
"Si certo…erano solo pensieri…"
"è permesso?? Qui c'è una bambina che ha voglia di stare con la sua mamma…" dice l'ostetrica entrando.
"certo, certo…finalmente…" .. finalmente ti ho di nuovo tra le braccia…un coro di che bella, siete fantastiche invade la stanza, ma per me passa in secondo piano…ti guardo mentre ti mangi la manina e nel frattempo cerchi il mio seno…
"Scusate ma devi chiedervi di uscire…può rimanere solo una persona…la mamma deve allattare e poi anche riposare…"
"ok…noi andiamo…Anja vuole rimanere lei?" chiede Tamala a mia madre
"Tamala forse è meglio che resti tu…io verrò giù domani in giornata…oggi torna Chris dal Canada con David…vado ad occuparmi dell'altro nipote…"
"Per te va bene Stana?"
"Certo Tam…grazie a tutti veramente…ciao ragazzi salutatemi il resto della truppa mi raccomando…"
"Certo sarà fatto, tu riposati…"

Siamo rimaste solo noi in camera piccola mia, Tamala è andata a prendersi un caffè…più ti guardo e più riconosco i suoi tratti sul tuo viso…spero tu abbia ereditato gli occhi del tuo papà…sai sono splendidi, sono blu come il cielo d'estate…ti osservo e sento dentro di me una stretta allo stomaco…forse Tam ha ragione…forse devo chiamarlo…forse…

Ed è un attimo, la mano si muove contro il parere del cervello, schiaccia il tasto della rubrica sul cellulare e seleziona il numero di Nathan, facendo partire la chiamata…
"Questa è la segreteria di Nathan, non sono a casa in questo momento…se avete bisogno qualcosa lasciate un messaggio dopo il bip, vi richiamerò appena possibile…bip"
"Ciao Nathan sono io, Stana…so che non ci sentiamo da diversi mesi, ma volevo solo dirti grazie per…no scusa non dovevo chiamarti…ciao"

Un respiro, due, tre…e poi le lacrime cominciano a scorrere sulle mie guance…come faccio a chiamarti e dirti: "sai sono in ospedale, ho appena partorito la figlia che non hai voluto e che credevi non esistere?"
No, non posso…la bambina si chiama Katic e sarà solo mia…me la caverò, sono certa…ce la farò anche questa volta…senza di te!

 
Angolo autrice:
scusate il ritardo...ma stavo facendo delle ricerche per rendere la storia più reale...grazie a chi leggerà per curiosità, a chi piacerà e recensirà, anche a chi non lo farà farà, e grazie anche a chi leggendola non la troverà interessante

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Capitolo 3
*** Capitolo 2-Silence would rock my tears ***


CAPITOLO 2 - Silence would rock my tears

 …la mattina seguente…
 
"Ciao dolcezza, come stai oggi?"
"Ciao Tam, sto sicuramente meglio di ieri mattina…ahahah…però questa pulce non mi ha fatto dormire molto…in quanto a voce sta messa proprio bene...mi sa che questa caratteristica l'ha presa da me"
"Ciao topolina della zia…posso???"
"Si certo…"
"Tutto bene tesoro? Ti vedo un po' così…è successo qualcosa?"
 
Ma è mai possibile che Tamala Jones ci prenda sempre?? Da quando ci siamo conosciute la nostra amicizia si è talmente evoluta che ormai mi conosce meglio di me stessa…questa cosa è un bene da una parte, ma dall'altra non mi piace molto, nel senso che è come se non avessi più la mia privacy…mi ricordo la prima volta che mi aveva rivolto la famosa domanda "tutto bene?" con il tono del "cara la mia amica, sputa il rospo o te lo faccio sputare io a furia di sfinirti di domande"…era la mattina dopo che avevo fatto l'amore per la prima volta con Nathan…
 
…tre anni prima…
 
"ciao tesoro…"
"ciao Tam…"
"tutto bene?"
"Si perché?"
"No ripeto..tutto bene??"
"meravigliosamente" risposi emettendo un sospiro sognante
"Dai voglio tutti i particolari…"
"Che?"
"Tesoro mio bello, ieri sera dopo il lavoro ti ho lasciato in studio da sola perché dovevi provare le battute…stamattina ti ritrovo in camerino con la faccia «ho passato una notte fantastica, ho fatto del sesso maledettamente perfetto»….permetti che io voglia sapere che è successo nell'intervallo di tempo cha va dall'uscita da qui alla pace dei sensi?!"
"oddio cominci a parlare come la dottoressa Parish…io rivoglio la mia amica!"
"Stana Katic non cambiare discorso, sputa il rospo…chi è? Come si chiama? Quanti anni ha? Lo conosco?"
"allora mi sembra di non avere scelta…dunque lo conosci? Si, quanti anni ha? 39…"
"nooo o-mio-dio non dirmelo…"
"vabbè se proprio insisti..non te lo dico" esclamai con un'aria innocente, tra il divertito e il sollevato, conscia del fatto che aveva perfettamente capito
"yuhuuuu…hai fatto sesso con Nate?!?!?"
"No cara ti correggo: io ho fatto l'amore con Nate…ed è stato meraviglioso!!"

 
In quell'occasione avevamo parlato fino allo sfinimento, fino a che lui non aveva bussato alla porta chiedendomi di entrare; si era trovato di fronte a una Tamala sovraeccitata che gli aveva schiacciato il cinque, mentre io arrossivo palesemente, e dopo averla salutata si era avvicinato a me e mi aveva dato uno di quei lunghi e dolci baci che ancora oggi dopo mesi mi fanno venire le farfalle allo stomaco.
Ora però non so quanto la mia amica sarà fiera di me…
"mmm...Stana quello sguardo lo conosco…centra lui vero??"
"l'ho chiamato Tam…"
"quando?"
"ieri sera…"
"e lui?"
"ha risposto la segreteria…"
"e tu??"
"gli ho detto che ero io e che lo ringraziavo…"
"e…"
"e niente, basta così…"
"come??" mi stavo cominciando ad innervosire con tutte quelle domande…
"Tam che gli dicevo…ciao sono io, scusa se non mi sono fatta viva per sei mesi, ma ero incinta..ah a proposito oggi ho partorito e il padre sei tu!?!?!"
 
Ero scoppiata, gliel'avevo detto…e dalla sua faccia era tutto meno che contenta…la furia dell'uragano Jones si stava per abbattere sulla camera 716 del reparto di ostetricia
"che cosa??? Non lo sa??? Stana ma sei pazza a tenergli nascosto una cosa del genere….è suo padre!!"
"un padre non l'ha voluta però…"
"un padre che nemmeno lo sa che ha avuto una figlia Stana…mi avevi detto che lo sapeva e che però non l'aveva voluto…mi hai fatto odiare il mio migliore amico, mi hai fatto scegliere Stana: ti rendi conto di cosa hai fatto??"
"Tam nessuno ti ha obbligato a scegliere di stare dalla mia parte!"
"non ho detto questo…ho detto che mi hai raccontato una balla…"
"no questo mai…ti ho detto la verità: lui questo bambino non lo voleva!" e all'improvviso i singhiozzi si impossessano del mio corpo e le lacrime del mio viso: avevo tenuto dentro tutta la rabbia e la frustrazione per sei mesi, da quella maledetta sera…
"Stana come fai ad essere sicura che non la voleva se nemmeno sa che esiste?"
"perché quella sera, quella prima del giorno in cui abbiamo rotto, ne aveva parlato con Seamus e Jon e ho sentito la loro conversazione…era la sera in cui glielo avrei detto…e ti ricordi com'è andata??!?!"
"si"mi rispose abbassando lo sguardo…
 
- 10 febbraio 2014 -
 
"ragazzi vi devo dire una cosa…"
"spara bro…"
"Nate, Jon io e Juliana abbiamo deciso di provarci…"
"congratulazioni Seam…Jon non dici nulla??"
"ehi bro che hai?"
"Niente è che sono sorpreso: fino a qualche giorno fa sembravi saltare per aria appena si parlava di bambini…comunque sono felice…e lei signor Fillion quando pensa di cominciare a mettere la testa a posto?"
"ha ragione Jon, Nate…ormai è due anni che stai con Stana…non pensi di costruire una famiglia con lei?"
"ehi ragazzi andateci piano…magari il matrimonio, ma un figlio?! Ma stiamo scherzando??? È presto: c'è la serie…e poi mi ci vedete con un bambino per casa?! Già lo sono io…"
 
Andarono avanti a parlare per altri 10 minuti, ma il mio cuore si era fermato e le mie orecchie non avevano più la forza di sentire…in meno di 4 ore ero passata dalla gioia immensa alla tristezza più assoluta…come facevo a dirgli "Amore tra nove mesi non saremo più soli"?! mi ero preparata tutto un discorso da fare quella sera a cena…sarebbe stato il mio regalo di San Valentino, in anticipo…

 
non ne avevano mai parlato seriamente, ma ormai lei aveva 36 anni e il campanello della maternità aveva già cominciato a suonare da qualche anno, divenendo più forte da quando stava con Nathan; aveva spesso sognato loro due con un fagottino tra le braccia, come poteva lui non provare lo stesso desiderio?! Un figlio è il coronamento dell'amore, è il dono più bello e prezioso che ci si possa fare tra compagni….ma a quanto pare per lui non era così…
Quella sera aveva deciso di non dire nulla…avrebbe preso tempo per pensare…e così si era ritrovata sola il giorno di S. Valentino, o meglio piena di quell'amore che però l'aveva distrutta.


…nel frattempo dall'altra parte del mondo…
 
"Naaaateee, Naaate dove sei???"
"Molly sono in salotto…"
"Woooow, no cioè woooow…devi stenderli tutti oggi…" era strano vedere quella che una volta era la bimba dai capelli rossi che lo guadava dal basso e che faceva fatica a distinguere Nate da Richard, l'attore dal finto papà, adesso presentarsi in abito lungo da galà, con delle scarpe che proprio scarpe non erano, data l'altezza.
"Molly quando mi hai chiesto di accompagnarti in Italia per il Roma Fiction Festival non avevi specificato che avrei dovuto farti da guardia del corpo…mi toccherà il ruolo di padre comprensivo…"
"ma smettila...non è la prima volta che mi vedi in abito da sera…"
"no, ma è la prima volta che ti vedo in Italia con l'abito lungo…sai come sono gli Italiani….un popolo romantico, ma molto focoso…"
"ahaha…che fai???"
"sfogliavo il Variety per tenermi aggiornato su quello che succede oltreoceano…"
"ma a chi la racconti??!? Ci stai ancora male??"
"per cosa?"
"non fare il finto tonto…"
"ah intendi per lei…"
"no per mia nonna…certo che intendo Stana…"
"nooo…cosa te lo fa pensare??"
"la cronologia del tuo pc…blog, Variety, chat con Andrew, eccetera, eccetera…"
"colpito e affondato…ma vabbè non pensiamoci….stasera mi voglio godere la serata di gala con la mia donna preferita…" le disse baciandola sulla testa
"ahahha che scemo che sei…comincia a scendere che prendo la borsa…Naaate??? Sveglia…ooooh che c'è? Ti sei imbabol…"
 
L'aveva scoperto, Molly aveva sperato che non scrivessero articoli su di lei…in fondo l'aveva implorato di accompagnarla in Italia in modo da non essere a Los Angeles durante il termine della gravidanza; ed invece i giornalisti avevano visto bene di pubblicare un bell'articolo in prima pagina con la faccia di Stana e in piccolo l'immagine di quasi tutto il cast che entrava in ospedale con palloncini e fiori…
il titolo svettava in rosso a lettere cubitali:

" Castle turns pink: the most beautiful and famous NYPD detective gave birth to a baby girl" 
*Castle si tinge di rosa. La più bella e famosa detective della Polizia di New York ha dato alla luce una bambina

 



 
angolo autrice:
spero vi piaccia l'evolversi...grazi per le recensioni sono di stimolo per scriverre sempre meglio!!!
aspetto con ansia i commenti....
ps: le parti in corsivo sono flashback, ma penso si sia capito ihihihi un bacio

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Capitolo 4
*** Capitolo 3-How can I love when I'm afraid? ***


CAPITOLO 3 - How can I love when I'm afraid?

 
"Naateee??? Oooohi che succede??" stavo cercando di scuoterlo dallo stato di trans in cui era caduto da ormai ben 5 minuti….era lì immobile a fissare lo schermo del pc
"Molly, tu lo sapevi?" mi chiese con lo sguardo ancora rivolto verso il portatile, con le guance che cominciavano ad essere bagnate di lacrime
"…mm..i-io" non sapevo che dirgli…ero stata presa alla sprovvista…
"Molly Quinn avanti vuota il sacco…lo sapevi vero?! È per questo che hai voluto che ti accompagnassi in Italia??"
"i-io…oh Nate, scusami…avrei voluto dirtelo, ma poi ho pensato che ci saresti stato ancora più male…"
"e perché mai?! La mia fi…ex-fidanzata mi ha tradito ed è rimasta incinta di un altro…che cosa c'è di strano?! Io sto benissimo.."
"Nate te lo giuro…l'ho fatto con le migliori intenzioni…il mese scorso sono andata in Canada a trovare un'amica che abita nello stesso paese dei genitori di Stana e per caso ci siamo incontrate…"
"chi altri lo sapeva?"
"…" non risposi
"Molly…te lo ripeto…chi altri sapeva di Stana?"
"tutti credo…ma lei ci ha chiesto di non dirti nulla…non voleva farti soffrire più di quando non avessi sofferto già…"
"te l'ha chiesto lei di portarmi qui?"
"no…no assolutamente…ho deciso io…non sapendo bene quando avrebbe partorito, ma conoscendo il periodo ho deciso di chiederti di accompagnarmi…pensavo di tenerti al sicuro stando lontano da Los Angeles per un po'…ti voglio bene, non voglio che soffri…"
"tesoro vieni qui…non piangere…sennò piango io, piangi tu…e addio alla serata…siamo attori…quindi bando ai sentimenti, sorriso e andiamo a questa serata…"
"ok…ma promettimi che non farai l'eroe e che se ti senti a disagio torneremo qui…"
"non se ne parla è la tua serata…e io sono onorato di accompagnare quella bellissima donna"
"ok…andiamo"
 
Qualche ora più tardi - Foyer "Auditorium Parco della Musica"
 
"Molly vedo che ti sei portata la guardia del corpo…ahhaha…hai fatto bene…ahahha...in Italia non si sa mai che può succedere..."
"Adam sei il solito guastafeste…" *Adam Baldwin, ossia il detective Slaughter
"oh Nathan come sei pesante….una volta ridevi alle mie battute…ah proposito…ho saputo di Stana…"
"Adam forse è meglio cambiare discorso…" intervenni
"Molly anche tu così abbottonata…ma quando è successo che siete cambiati??"
"Adam te lo ripeto finiscila…"
"ok..ok ho capito l'antifona…me ne vado"
"sarà meglio" ringhiò Nathan…se avesse continuato a fare battutine allusive penso che Nathan gli avrebbe dato un bel destro…
"Tutto bene Nate?"
"si tesoro stai tranquilla…andiamo a gorderci la cena…vieni"
 
Intanto dall'altra parte del mondo
 

"Tesoroo…" uragano Jones ha colpito ancora "oh…scusate…non volevo interrompervi"
"non ti preoccupare Tamala…stavo per andare via.."
"ma no Anja resti…torno dopo io…"
"no, no deve essere importante se sei entrata qui come una furia…stai ti prego, tanto io dovevo già andare...Stana mi raccomando non strapazzarti e per qualsiasi cosa chiama…intanto che siamo qua a Los Angeles ti posso dare una mano…quando poi torneremo in Canada non so quanto potrò fare avanti e indietro…comunque nel caso ti lascio in ottime mani…ciao amore, ciao Tamala…"
"ciao mamma"
"salve signora…"
"ah Tamala…" dice mia madre sulla porta
"si?!"
"quando comincerai a darmi del tu e a chiamarmi Anja??? Ci conosciamo da anni ormai"
"ahahah ok…allora ciao Anja"
" allora Tam cos'è tutta questa fretta??? "
"è successo un c…"
"possiamo??? Katherine avrebbe fame e il ciuccio non le basta più" afferma l'infermiera entrando in stanza
"ciaoo amore della zia…Kate sei sempre più bella"
"Grazie Sara mi arrangio ad attaccarla"
"ok a dopo"
"Stana hai fatto una bambina che sembra una divoratrice di tette…amore mio bello della zia le mie dolci amiche non hanno quello che cerchi…aspetta un attimo che ti do alla tua mamma…"
"ahahah Tam sei fantastica…vieni amore della mamma…un attimo Katherine abbia pazienza…mmm…che male…come tira…"
"ragazza ripeto hai fatto una bambina-terminator…ahahha se succhia così i primi giorni, pensa tra qualche mese…mi sa che la costumista sarà costretta a risistemarti i vestiti in base alla tua nuova taglia di reggiseno…"
"ahahahha…ascolta, nonostante io mi diverta a sentirti parlare delle mie tette, dal tuo arrivo mi è parso di capire che è successo qualcosa…avanti racconta…"
 
Gli occhi di Tamala si fecero scuri, non aveva mai uno sguardo così impenetrabile, a meno che non si trattasse di qualcosa di grave e di serio…e se avesse cattive su Nathan? E se si fosse rifidanzato?...o peggio se avesse scoperto della bambina?? No Stana, dai, hai vissuto rintanata in Canada 6 mesi, come poteva averlo saputo??
 
"guarda…io giuro che non so come possa essere capitato…forse qualcuno del personale…non lo so"
 
Appena appoggia gli occhi sulla rivista vidi la mia faccia sorridente in prima pagina, con scritto sopra del parto…mi stava cadendo il mondo addosso...mesi di bugie, di lacrime, di fuga per cosa poi? Essere sbattuta in prima pagina sulla rivista di gossip più letta in tutta America…
"Tam leggimi l'articolo…"
"Tesoro non penso sia il caso…"
"leggimelo…"
"ok…"
 

"Castle si tinge di rosa: la detective più bella e famosa della Polizia di New York ha dato alla luce una bambina.
Ve la ricordate la bella detective Beckett, l'eroina del telefilm Castle? Qualche mese fa i fan si erano lamentati perché negli ultimi episodi la sintonia tra i due protagonisti (Stana Katic lei, Nathan Fillion lui) era venuta meno e i giornali scandalistici aveva subito sottolineato come il fisico della bella attrice canadese si fosse arrotondato…ecco svelato il mistero: Stana Katic ha partorito al Cedair Sinai una bambina.
Dove sia stata nascosta tutti questi mesi resta un mistero, ma si sa la bella poliziotta neo-mamma non ha mai sbandierato la sua vita privata.
Cosa ne sarà ora della coppia Katic-Fillion? Si vocifera infatti che i due co-protagonisti avessero una storia  fino al Natale scorso…che sia finita per colpa della gravidanza? Questo non ci è dato saperlo, l'unica cosa che possiamo dirvi è che Mr Fillion in questo momento è fuori dal paese.
È stato infatti fotografato in compagnia della bella e rossa Molly Quinn (sua figlia nel telefilm) in Italia, a Roma, dove la giovane attrice ha presenziato e incanto tutti al Roma Fiction Festival…"


"basta ti prego…"
"dammi Kate…vieni dalla zia…Stana mi dispiace tanto…"
"secondo te l'ha letto??"
"non s…aspetta che mi squilla il cellulare…un messaggio…è di Nathan…"
"cosa? Leggilo ti prego…"
"Tam ho letto su Variety di Stana e dalle foto mi sembra tutto meno che finzione…perché mi hai mentito? Sono in Italia con Molly fino a dopodomani…ho bisogno di parlare con lei…ti prego…mi manchi. Nate"
"tesoro basta piangere, non ti fa bene…tieni un fazzoletto…"
"grazie…ascolta ora però devi farmi un piacere…hai ancora le chiavi di casa di Nate?"
"si perché?"
"entra da lui e cancella il messaggio che gli ho lasciato in segreteria….non voglio che sappia nulla…"
"ma Stana ormai sa…che senso ha mentirgli ancora?"
"se e mai verrà a sapere di essere il padre di Katherine, è giusto che lo venga a sapere da me a quattr'occhi…domani io esco da qui e quando tornerà ne riparleremo…ti prego fallo per me…"
"certo amica mia…allora vado subito…a dopo"
"ciao…"
 
Stellina mia, cosa ho fatto di così speciale da meritarti? Sono una mamma ignobile…come farò a guardarti in faccia e mentire dicendo che sei il frutto dello sbaglio di una notte? Sei la cosa più bella e importante della mia vita, sei metà me e metà lui…Nate, perché è tutto così complicato?? Vorrei tornare a qualche mese fa e avere più coraggio nel dirti la verità…
 
Il suono del mio cellulare mi scuote dai miei pensieri…numero sconosciuto…
 
"Pronto?"
"Stana…"
 
Una voce…la sua…



 
Angolo autrice: mi scuso per il ritardo...perdonooo!!! per chiarirvi un pò le idee siamo dopo la fine della 6 stagione nel mese di ottobre, ho modificato il nome del Festival italiano per rendere più veritiera la cosa...un bacione e aspetto i vostri commenti...grazie a tutte!!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4-It's too late to apologize...or maybe not ***


CAPITOLO 4 - It's too late to apologize....or maybe not

Avete presente quando sembra che il mondo stia per caderti addosso? Ecco io sto provando proprio quella sensazione: ho paura…il sudore freddo comincia ad impregnare la camicia da notte e i brividi mi scuotono dal collo fino alla punta dei piedi…come ho fatto a sottrarmi al calore della tua voce per così tanto tempo? Sono stata una stupida a pensare che la distanza geografica potesse mettere un punto alla nostra storia, ma soprattutto potesse nascondere e soffocare quello che provo per te… Ricontrollo il cellulare per capire se ho sentito bene, per dare conferma a questa paura mista a speranza che ho nel poterti parlare di nuovo….guardo il display sul quale troneggia la parola "sconosciuto" segno che forse questa telefonata l'hai programmata, non mi avresti mai chiamato con un altro apparecchio se ti fosse venuto l'impulso di telefonarmi…ti conosco Nate, sei un uomo passionale e che agisce d'istinto: mi ripetevi sempre che il motivo principale per cui ti eri innamorato di me era perché ti completavo, perché riuscivo a colmare alcune lacune del tuo carattere, del tuo vivere: io ero quella che ragionava ore, giorni sulle situazioni, mentre tu eri quello che diceva di si o di no in base alle sensazioni…mi ricordo ancora quando all'inizio della nostra storia si parlava in continuazione del poter rivelare o meno alle persone più care la nostra relazione: io ero quella titubante, quella che aveva paura di perdere quell'intimità, quegli sguardi carichi di emozioni, quei gesti appena accennati che in quei pochi mesi erano stati solo nostri; tu invece eri quello che mi continuava a dire "Stana se ti amo, non vedo perché non posso dirlo alle persone a cui voglio bene…di cosa hai paura?! Io ci sono e ci sarò sempre, mica scappo"… è ancora così Nate? Ti completo ancora, mi ami ancora? Mi ami nonostante ti abbia mentito e ti abbia tenuto nascosto la cosa più preziosa?
Una voce, quella voce mi risveglia dai pensieri che si sono affollati nella mia mente...

"Stana, sei ancora lì?"
"Ciao Nat…Nathan…come stai?"
"mmm così così…potrebbe andare meglio" oh Nate non hai idea di come mi faccia male sentire la tua voce così spenta, priva di quell'allegria che tanto mi piace
"ascolta Stana io sono in Italia con Molly, ma torno dopodomani…so che non ci sentiamo da un po’..ma devo parlarti…ti va se ci vediamo?"
"Nathan scusa ma non posso…sono molto impegnata in questo momento, sai il lavoro…"
"…"
"Nathan??"
"ma non ti vergogni???" la mia mano trema, gli occhi pungono…cerco di riacwuistare un po’ di lucidità
"come scusa?"
"ripeto, non ti vergogni? Stana non mi sembri più tu…ti è bastata una scopata per cambiarti completamente? E si che gli psicologi dicono che quando si diventa genitori si cambia, si impara ad essere sinceri con se stessi e con gli altri"
"ti prego basta…stai zitto…mi fai male" ormai le lacrime mi stanno inondando il viso, ho cercato di controllarle in modo da non stare male di nuovo…ho già pianto molto, troppo per lui…
"ti faccio male?! E pensi che venire a sapere che eri incinta dai giornali non mi abbia fatto male? Sapere che tutti conoscevano il tuo segreto meno che il sottoscritto secondo te come mi ha fatto sentire? Sapere che la persona più importante della tua vita, che am-amavi con tutto te stesso ti ha tradito, dimmelo tu Stana…secondo te come mi può far stare?"
"basta Nathan…cosa avrei dovuto dirti? Che ero rimasta incinta, come avrei potuto dopo tutto quello che era successo? E poi scusa chi te lo dice che è tua?" sono arrabbiata, delusa, distrutta dalle sue parole, sentirmi trattata come una di facili costumi mi fa male…non so nemmeno io come mi sia uscita l'ultima frase…Stana davvero vuoi continuare a fuggire da lui per una cosa che hai sentito e che magari nemmeno hai capito bene?!
"…va bene ho capito…grazie della risposta…ti avevo chiamato per sapere se potevi essere più stronza di quanto già non lo fossi stata in passato, ora ne ho avuto la conferma…ciao, stammi bene…ah e congratulazioni."
Tu, tu, tu tu..

Non mi ha dato nemmeno il tempo di rispondere, mi ha chiuso la telefonata in faccia…
"Kate, amore mio, mi dispiace tanto…non volevo che nascessi in mezzo a questo caos…ho sempre pensato che ti avremmo cullato insieme, che saremmo stati capaci di superare ogni ostacolo insieme…ed invece siamo qui a farci la guerra, sono un'idiota…"

Il cervello a volte elabora i pensieri ed attiva involontariamente gli schemi di difesa quando l'organismo si sente minacciato, ma capita a volte anche che esso lavori in modo tanto veloce che noi non ci accorgiamo nemmeno di quello che stiamo facendo…ed è questo il mio caso, in un attimo ho preso il cellulare e ho cominciato a digitare sul display il testo di un messaggio e senza accorgermene l'ho inviato…ed ora me ne sto qui a fissare quelle lettere che non so nemmeno da dove siano uscite…

From: Me To: Nate
Scusami per come e per quello che ti ho detto poco fa…ti giuro che starti lontano ed isolarmi in questi mesi non è stato facile…ti prometto che ti dirò tutto…passa da me dopodomani…ho bisogno di parlarti…ho bisogno di te Nate…fammi sapere, un bacio. Stana.

Tempo 30 secondi il telefono vibra…mi sembra come se scottasse, ho paura di leggere il messaggio di risposta…guardo Kate e, dopo aver respirato profondamente, clicco apri…

"perché mai dovrei crederti?! Io non mi fido più di te…sto male è vero ma come faccio a passare sopra a nove mesi d'inferno? Ti posso solo dire che ci penserò…ma non ti prometto nulla."

Un piccolo sorriso mi spunta sulle labbra…forse non tutto è perduto…ma io sono veramente pronta a dirgli tutto? Sono pronta a mettere sulla bilancia la possibilità che dopo quello che gli dirò potrebbe definitivamente smettere di parlarmi, guardarmi, toccarmi, amarmi? Il pianto di mia figlia mi riporta alla realtà e mi fa capire che ha fame, di nuovo…
"Kate tesoro, hai intenzione di prosciugarmi? Ahaha tesoro mio sei bellissima…hai appena pochi giorni di vita è già assomigli un sacco al tuo papà…Katherine lo faccio per te, perché meriti di avere un papà che ti vizi ogni volta che vorrai un gioco o che ti prenderà in braccio piangerai perché non vuoi stare in culla, un papà che ti sgridi perché fai i capricci, ma soprattutto un papà che ti ami più di se stesso…e ti giuro che il tuo papà è così…deve solo capire quanto fai parte della sua vita e quanto sarà splendido crescerti…al di là del fatto che stia o meno con me."

La mattina seguente

"Buongiorno alla più bella e sexy mamma del mondo!!"
"Ciao Jon, Tamala?"
"Tamala, Tamala…sempre solo Tamala…non ti basto io come fattorino e autista…ciao bellissima principessa, allora dì allo zio, la mamma ha fatto la brava in questi giorni? No, perché se è cattiva basta che tu corri da me e io sistemo tutto…ah un'altra cosa, non ti fidare molto della zia Tam, è un po' pazza…ahiaaa"
"così impari a traviare mia nipote…guarda che ti ho sentito…ciao Stana" con la sua solita delicatezza, e si intende con un pieno schiaffo sul collo di Jon, entra Tamala
"ciao Tam….ahahha sai che insieme siete proprio carini?"
"si, vallo a dire a Nick e vedi come ti risponde…ahahha"
"scusa perché io, Jon Huertas, cos'ho che non va???"
"Niente caro mio, solo che il mio fidanzato è il mio fidanzato punto."
"su questo concordo anch'io Jon mi dispiace"
"Kate queste due pazze si stanno coalizzando contro di me…meglio che vada a caricare l'auto…aspetta che cresci e vedrai come le sistemiamo…"
"vai scemo!!"
"ok, ok vado…tieni tua figlia va…"
"Tam scusa mi passeresti la carrozzina e la coperta così comincio a sistemarla?"
"certo tieni…ascolta, riguardo a quella cosa, tutto a posto.."
"ah grazie…anche se…"
"anche se…"
"ieri sera mi ha chiamato….oh Tam è stato terribile…nel giro di tre minuti ci siamo insultati e ci siamo fatti del male a vicenda…poi gli ho scritto che mi dispiaceva e che volevo vederlo per dirgli tutto…lui mi ha detto che ci penserà e vedrà"
"tesoro mi dispiace…vedrai che si sistemerà tutto, nessuno può resistere al fascino di una Katic…"
"Grazie Tam, sei una vera amica!!"
"Ragazza e che pensi che non vorrò nulla in cambio??? Kate la tua mamma dice di conoscermi ma a quanto sento non mi conosce affatto…ahahaha cara la mia Stana, io pretendo che quando uscirai a cena con quel figo di suo padre io ottenga l'affidamento temporaneo di mia nipote, in modo da potermela strapazzare per bene…"
"ahahahhaha…grazie per farmi ridere sempre…comunque non penso che dopo tutto quello che avrò da dirgli, vorrà ancora starmi accanto…"
"ascolta la tua vecchia amica, Nate è un po' scemo a volte, ma sa anche lui per cosa vale la pena lottare, mettendo da parte l'orgoglio…"
"allora chicas rieccomi…siete pronte?? Ehi tutto bene??"
"si Jon, tranquillo…lacrime da donne…"
"aaaa be allora me ne vado…mai stare vicino a delle lacrime da donne, soprattutto se provengono dalla signorina Jones…non si sa mai cosa può succedere…"
"cammina cretino"
"ahahah grazie amici…siete fantastici…andiamo Kate, si va a casa!"



 
angolo autrice:
nel prossimo capito ci sarà o non ci sarà la fantastica reunion tra i due protagonisti??? boooooo
spero vi sia piaciuto....attendo vostre recensioni...un bacio e alla prossima!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5-Everything around me is dark as night ***


CAPITOLO 5 - Everything around me is dark as night


La notte porta consiglio…un detto, una marea di cretinate! La notte, o meglio il sonno se sei su un aereo che da Roma di deve portare a Los Angeles, altro che consiglio, non fa altro che mescolare i pensieri e le emozioni provate durante il giorno, creare una storia e fartela vivere come se fosse la realtà: a volte capita che sia una realtà sognante, ma altre volte proprio ci si mette di impegno per farti star male!
Gli incubi sono la realizzazione dei nostri sentimenti contrastanti celati alla ragione, sono la personificazione delle paure più recondite, quelle custodite gelosamente nell'intimo della nostra anima: tu puoi provare ad affrontarle, ma a volte nemmeno sei cosciente di provarle…e quindi loro si manifestano quando meno te lo aspetti, quando sei più fragile…
Ed io in queste ore non ho fatto altro che incubi…13 ore di volo, due di scalo ed io non ho fatto altro che avere incubi…meno male che c'era Molly, altrimenti avrei potuto avere un incontro ravvicinato con il sonnifero.
 
...qualche ora prima…
 
…: il volo AZ602 in partenza da Roma Fiumicino e diretto a New York JFK è imbarco immediato al Gate 5… the flight AZ602 from Roma-Fiumicino to New York JFK is immediate boarding at Gate 5…
 
M: Nate ma i nostri biglietti? Naaaaaaateeeee?? Nathan Fillion mi vuoi ascoltare?!?!
N: è? Cosa? Scusa tesoro ero pero nei miei pensieri…
M: siccome voglio tornare a Los Angeles tutta intera e voglio rivedere Chris il prima possibile, possiamo cercare di non perdere il volo??
N: Chris, Chris, Chris…ma deve essere importante questo Chris se continui a nominarlo…non mi hai mai sfinito con gli altri ragazzi…
M: è importante quanto una certa attrice di mia conoscenza lo è per te…
N: non afferro ragazza…
M: se vabbè…ascolta a che ora imbarcano?
N: alle 10 aprono il gate…ascolta aspettami qui tesoro che vado a fare una telefonata…
M: ma…aspetta Nathan…
N: che c'è?
M: perché ti vuoi far del male?
N: Molly ne abbiamo già parlato…e poi vado a chiamare Tamala…la signorina Jones sai com'è quando vieni meno alle promesse…
M: ah…ok…a dopo…
 
Ma perché Nate deve essere così cocciuto?? Uffa…vabbè facciamo questa chiamata va…poi per 15 ore il cellulare sarà spento…
 
…: pronto?
M: ehmm…scusi ho sbag…
…:pronto? Molly sei tu?
M: Anja oddio non l'avevo riconosciuta…si, sono io…salve come sta?
A: Molly cara, quante volte devo dirtelo che mi sembro tua nonna se mi dai del lei? Comunque bene dai, tu?
M: bene grazie, sono in Italia, ma sto tornando…
…: mamma chi èèèè???? Ueueuue dai Katherine stai buona…adesso ti faccio mang…
M: ha un bel da fare vero?
A: eh si…sul cibo poi, è una divoratrice…assomiglia al suo pap…oh Molly ti passo Stana dai, ciao…
M: ma che…
S: pronto Molly?
M: ciao Stana…congratulazioni!
S: grazie tesoro…anzi grazie soprattutto di non aver detto nulla a Nathan…
M: Stana, io ho mantenuto la promessa, ma…
S: ma? Continua tesoro…
M: ma che senso ha che soffriate entrambi? Tu lo ami, lui ti ama…io ancora stento a crederci che vi siate lasciati…
S: Molly è complicato lo sai…e poi ora c'è Katherine…
M: appunto perché c'è lei…
S: tesoro, non è così facile…io ho sbagliato un sacco di cose…
M: si Stana però non dirmi che l'hai chiamata Katherine, cioè Kate, così perché ti piaceva…
S: in che senso?
M: dai anche un idiota capirebbe che è per la tua Kate che l'hai chiamata così…
S: no, alt, ferma…la mia bambina si chiama Katherine non Kate…quindi sei fuori strada…e comunque è tard…Molly scusa ma devo metterla a letto…quando tornat-torni?
M: sono anzi siamo in aeroporto ora prendiamo il volo delle 10 entro sera siamo a casa…Stana comuqnue tu mi nascondi un po’ troppe cose…ci vediamo presto…un bacio
S: un bacione tesoro e grazie della telefonata…fai buon viaggio!
M: ciao…
 
Ma che crede Stana!? Che io sia fessa? Adesso la sistemo io…prendo il cellulare e comincio a digitare velocemente…
 
N: tesoro eccomi, andiamo che stanno chiamando il nostro volo…a chi scrivi?
 
From: ME
To: Stana
 
Stana sai che voglio bene a Nathan e a te come se foste parte della mia famiglia e sai anche che proteggerei Nate fino alla morte…per questo te lo chiedo in ginocchio, digli la verità il prima possibile…non ho ancora visto la tua meraviglia, ma penso di prenderci quando dico che avrà gli occhi azzurri del suo papà…vero? Un bacio enorme. Molly

 
M: arrivo…sto scrivendo a Chris…fatto…andiamo a goderci questo interminabile volo…
N: e andiamo.
 
 
…Francoforte…
 
M: Nate, ma ora che si fa?
N: allora io proporrei per prima cosa di riaccendere i cellulare per tornare in contatto con la realtà, e poi magari ci facciamo uno spuntino prima di risalire in aereo…che ne dici?
M: mmm..ottima idea!!
 
Bip, bip
N: è il tuo Chriiiiisss???
 
From: Stana
To: ME

 
M: è-èè? Mmm…si…comunque lo sai che sei proprio un impiccione??…ascolta vado un attimo in bagno…torno subito…
N: ok…ma non ci mettere troppo che il mio stomaco richiede attenzioni…
M: farò in frettissima!!
 
Allora guardiamo questo messaggio di Stana/Chris…
 
Ciao tesoro, non so come tu abbia fatto a capirlo, ma vabbè…non hai idea di quanto pensare non ho fatto in questi mesi…dopo tutto quello che è successo non so nemmeno io come uscirne…ho iniziato con un bugia e poi ne sono arrivate altre, e altre ancora…non mi giudicare ti prego, ma non so se la verità potrebbe sistemare le cose…un bacio, buon volo
 
Ma perché questi due sono peggio di Beckett e Castle???
 
From: ME
To: Stana
 
Stana ciao siamo atterrati ora a Francoforte…riguardo al tuo SEGRETO tu e tua madre mi avete spianato la strada…fino a qualche ora fa non sapevo nulla…comunque c'è sempre una via d'uscita, vedrai che la troverai…e poi Nate ama i bambini, figurati se non amerebbe la vostra…pensaci…un bacio Molly
 
From: Stana
To: ME
 
Ci penserò te lo prometto…anche se non sai proprio tutto! Un bacione e buon ritorno pumpink <3

 
N: ma dove ti eri cacciata…ho fame!
M: oh Nate sei peggio di un bambino!! Andiamo dai…

...

M: tutto bene Nate? sei così silenzioso..
N: si Molly…solo pensieri…
M: e per caso questi pensieri iniziano per S e finiscono per -tana?
N: …si…purtroppo…
M: perché purtroppo??
N: perché io penso a lei e ci sto male, ma lei ora ha una famiglia, una figlia a cui badare…
M: Nate sei un attore brillante e intelligente, ma a volte hai qualche caduta di stile…scusa se la ami valla a riprendere…e crescete questa bambina come se fosse la vostra…
N: Molly è più facile a dirsi che a farsi…
M: no caro…i figli sono di chi li ama, non di chi li concepisce!!! Non è importante se non è tuo…o almeno non così tanto da mettere da parte l'amore che provi per Stana…
N: …forse hai ragione…ma io non ce la faccio…mi ha tradito e quella bambina è frutto di quel tradimento…come pensi che io possa amarla?
M: esattamente come continui ad amare Stana nonostante tutto…
N: …
M: Nate, non è mai troppo tardi per tornare indietro…
N: scusa ma da quando sei diventata così saggia???
M: eeeee a furia di frequentarti ho maturato esperienza!!
N: hahaah… andiamo va, che ci aspetta un volo tutt'altro che corto…
 
…durante il volo…
 
M: Nate ascolta ti scoccia se metto gli auricolari?
N: no tesoro tranquilla…io pensavo di riposare un po’…
M: ok allora buona notte…
N: ciao…
 
E mi ritrovo di nuovo inghiottito dai miei pensieri, dai miei ricordi…ma perché in ogni immagine che vedo ci ritrovo lei?? Forse Molly ha ragione, non è mai troppo tardi per amare qualcuno…

 


angolo autrice: 
scusate immensamente per il ritardo, ma sto preparando un concorso in ospedale e sono un pò presa...spero vi sia piaciuto!!! aspetto i vostri commenti!!! <3
sara

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Capitolo 7
*** Capitolo 6-Another aeroplane, another sunny place...but I’ve got to go home ***


CAPITOLO 6 - Another aeroplane, another sunny place...but I’ve got to go home

 
…: ladies and gentlemen is your captain speaking …hope you all had a good trip, we notice that we are coming to Los Angeles ... in a few minutes we will begin the process of landing on the City of Angels
the sun is shining and the temperature is 30 degrees. I thank you again for choosing our company, I wish you a good day
 

M: Nate sveglia siamo arrivati…Nathaaan???
N: mmm…ancora cinque minuti, mamma…
M: si mamma…buongiorno…Nathaan daaaai svegliati stiamo per atterrare…
N: nooo dai ancora un altro po'…
 
Ma possibile che nemmeno le cannonate ti riescono a svegliare??? Ma non mi freghi Mr. Fillion adesso ti sistemo io…
 
M: Naaatee….tesoroooo…daii apri gli occhi alla tua Stana…
N: mmm…cosa? È? Stana? Dove…ma…
M: ahahahahaha…Nateee sei buffissimo…ahahha
N: ah…ah…ah non è divertente!!
M: bhè…ahahha…non sarà divertente ma ti sei svegliato….ahahaha
N: mmm…che c'è??? Dormivo così bene…
M:  siamo quasi arrivati…
N: mmm…bene…
M: senti ma…chi è che ci viene a prendere??
N: in teoria Tamala, prima ci siamo sentiti e mi ha detto che sarebbe venuta lei…perché?
M: no, così…
N:spero solo non ci sia il comitato d'accoglienza…dopo 15 ore di volo voglio solo fare una doccia e filare a letto..
M: Nathan Fillion che non vuole prima riempirsi lo stomaco??? È un evento!!
N: spiritosaa…no è che voglio dimenticare questa giornata e azzerare i pensieri…che c'è Molly?
M: no è che…Nat non abbiamo ancora parlato seriamente di Stana e della bambina…anzi non ti ho nemmeno chiesto come stai…ero tutta presa a pensare a me che ti ho trascurato in un momento così…
N: Molly niente recriminazioni…erano i tuoi giorni…e a me è andata meglio così…
M: senti, ma io non capisco…siete stati insieme due anni, condividevate tutto…come avete fatto a lasciarvi tutto alle spalle pur amandovi ancora?
N: tesoro è complicato…
M: è complicato…è complicato…ma non sapete dire altro voi due??
N:…
M: scusa…è che non riesco a crederci ancora…cioè siete sopravvissuti al gossip, alle malelingue, alle battutine di John e Seamus, agli sguardi di Tamala…possibile che non riusciate più nemmeno a guardarvi negli occhi???
N: Molly se pensi che sia facile, allora proprio non hai capito nulla..di me almeno..
M: no non dico che sia facile…mi chiedo solo come è possibile che vuoi buttare via due anni di storia per una stupidata così??
N:stu…stupidata!??! Il tradimento non è mai una stupidata ragazzina!!! E ora lasciami in pace…
M: ma…io-non-sono-più-una-ragazzina!!! Mettitelo bene in testa…a volte sono più adulta di te!! Per cui non venire a farmi la predica Fillion!!!
N: …Molly…scusa…non volevo reagire così…mi dispiace!
M: no! Capisco perché Stana abbia fatto quello che ha fatto…è impossibile farti ragionare!!! E ora se non ti dispiace…signorina scusi?
Hostes: si mi dica…
M: non è che potrei spostarmi là? La prego…
Hostes: non si potrebbe…ma vabbè uno strappo alla regola posso concederglielo…
M: grazie mille…ah Nate non ti preoccupare faccio venire Chris a prendermi…
N: ma Molly…
M: niente ma…ti voglio bene, ma in questo momento ti strozzerei e basta…per cui lasciami stare per un po’…
N: ok…
 
In aeroporto
 
T: eeeeehiiiiiiii Fillioooon quanto tempo!!!!!
N: ciao Tam…sei sempre più bella…
T: adulatore…Molly?
N: è già andata…abbiamo discusso ed ho esagerato…lei si è arrabbiata e si è fatta venire a prendere dal suo ragazzo…
T: ah…ascolta non so come ma i giornalisti hanno saputo che tornavi e hanno assaltato casa tua…che ne dici di stare da me per qualche giorno?
N: mmm che bel ritorno a casa…bentornato a me!! Comunque accetto grazie!
T: e di che….tra amici…
N: ti voglio bene…e scusa se in questi mesi ti ho allontanato…
T: anche io te ne voglio…e per quanto riguarda questi mesi, lasciamo perdere…è acqua passata
 
…in auto…
 
T: allora…che mi racconti? L'Italia?
N: diciamo bene…e diciamo bella…
T: non sei mai stato un uomo di poche parole…che hai???
N: mi manca Tam…mi manca terribilmente…e non riesco a non pensare a lei…ogni cosa me la ricorda…non so che fare…
T: Nathan non è difficile da capire…vai da lei e diglielo…
N: ma come faccio??? Ogni volta che la vedo mi sale addosso una rabbia…
T: ancora??? Lo sai, io voglio bene a tutt'e due, ma non credo che tu ce l'abbia ancora con lei per quella stupidata…è vero, le cose sono andate così, ma non per questo dovete stare lontani...
N: tu non capisci…cioè come faccio ad andare avanti se avrò sempre davanti agli occhi l'immagine di Stana con un altro??? Quella bambina…quella maledetta bambina doveva essere mia cazzo!!!
T: Nat calmati…
N: calmarmi??? Come faccio eh? Come faccio a calmarmi??? Sono incazzato Tamala…lei quella bambina avrebbe dovuto averla da me…non da uno stronzo qualsiasi che si è scopata una sera…
T: Nate hai mai pensato che le cose potrebbero essere andate diversamente?
N: è?
T: cioè…secondo te Stana ti ha tradito?? Cioè per come l'hai conosciuta tu, Stana è una che tradisce?
N: ma…ma che discorsi sono??? Certo che pensavo che Stana fosse una persona fedele…ma a quanto pare mi sbagliavo…
T: mah…vabbè eccoci arrivati
N: ascolta vado subito in doccia…e poi a nanna…sono distrutto…
T: ok…ciao
 
Lascio Tamala in soggiorno e mi dirigo verso il bagno degli ospiti…è strano rientrare in questa casa da solo…dopo così tanto tempo…ne approfitto per mandare un messaggio di scuse a Molly e poi mi fiondo in doccia..mi sembra passato un secolo da quando con John e Seamus passavamo le ore a scherzare in camerino su mogli, figli e fidanzate.
Lascio che l'acqua della doccia mi picchietti forte in testa, quasi abbia capito che la mia mente è troppo affollata di pensieri, di se e ma che vorrei trovassero una logica alla mia vita…chissà se Molly e Tamala hanno ragione, chissà se veramente ci amiamo ancora o se mi sto appigliando al ricordo degli anni passati per paura di lasciarla andare…oooo Nathan Fillion sei proprio un casino, un vero casino!! Tu e il tuo orgoglio che non l'avete rincorsa subito…forse Tam ha ragione: io non sono arrabbiato più con lei per quello che ha fatto, forse….e dico forse, mi rode il fatto che abbia avuto un bambino ma non da me…è vero che non ne avevamo mai parlato, ma avremmo potuto…alla fine io con i ragazzi l'avevo fatto, perché se si sentiva trascurata, se voleva una famiglia non me ne ha parlato??? Ce l'avremmo fatta insieme…
 
- 10 febbraio 2014 -
 
"ragazzi vi devo dire una cosa…"
"spara bro…"
"io e Juliana abbiamo deciso di provarci…"
"congratulazioni Seam…Jon non dici nulla??"
"ehi bro che hai?"
"Niente è che sono sorpreso: fino a qualche giorno fa sembravi saltare per aria appena si parlava di bambini…comunque sono felice…e lei signor Fillion quando pensa di cominciare a mettere la testa a posto?"
"ha ragione Jon, Nate…ormai è due anni che stai con Stana…non pensi di costruire una famiglia con lei?"
"ehi ragazzi andateci piano…magari il matrimonio, ma un figlio?! Ma stiamo scherzando??? È presto: c'è la serie…e poi mi ci vedete con un bambino per casa?! Già lo sono io…"
"Si è vero Nate, ma alla fine guarda Seamus…l'avresti mai detto che sarebbe diventato papà??"
"Ha ragione John…e poi né tu né Stana siete più tanto giovani…"
"ehi…piano con le parole…parla per te…io sono giovanissimo"
"si, ma Stana gli anni per diventare madre li ha…possibile che non ti sia mai passato per la testa di avere una famiglia con lei bro?"
"siete perfetti e poi…adorate i bambini!"
"non avete tutti i torti…e si ci ho pensato…l'estate scorsa siamo andati da mio fratello e c'erano le mie nipotine…Stana era bellissima con loro…"
"eee allora bro che aspetti??? Di diventare vecchio???"
"avete ragione ragazzi…gliene devo parlare…"


Ancora tormentato dai pensieri esco dalla doccia e, non appena il mio piede tocca il pavimento freddo, un rumore proveniente dal mio stomaco mi fa capire che ho bisogno di mettere qualcosa sotto i denti…mi dirigo quindi verso la cucina, quando mi accorgo che Tamala non è sola in casa…sta parlando con qualcuno…so che non si fa, ma a volte il bambino che è in me prende il sopravvento.
Mi dirigo verso la porta del soggiorno ed origlio…

Mannaggia a me a quando ho dato ascolto al mio stomaco…





angolo miooo: ciao a tutti!!!! che ne dite??? vi piace questo nuovo capitolo???... maaaaaaa. adesso che succederà????? so che è un po' corto, ma è ricco di novità...
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7-I put my arms around you and I know that I'll be leaving soon ***


CAPITOLO 7 - I put my arms around you and I know that I'll be leaving soon...


Driin, driiin
 

T: arrivooooooooo, arrivoooo…ma chi…Stana…
S: scusa se piombo qui senza avvertire, ma è successa una cosa…
T: tesoro respira…sediamoci e parliamone
S: mi ha chiamato Molly…
T: quando?
S: poco fa…mi ha detto che sono tornati…
T: ah…emm…si…e scusa che ci sarebbe di tanto straordinario? Sapevi che sarebbe tornato in un paio di giorni…
S: si…no…cioè non è questa la cosa…
T: quindi??
S: hanno litigato…
T: chi?
S: come chi Tam!!! Molly e Nathan!!!
T: aaaaah…ma scusa tesoro, tu che centri?
S: come che centro?!?!!? Hanno litigato per colpa mia…
T: per colpa tua?!! Ma se nemmeno hai più visto Molly da quest'estate…
S: ci siamo sentite ieri e stamattina…
T:ah…si, ma ancora non capisco il collegamento…
S: Tam, Molly sa la verità: l'ha capito da alcune espressioni di mia madre…allora ha deciso di parlare con Nate…
T: ha detto a Nathan la verità?!?!?! E si che la credevo adulta e responsabile…ma come fa, dico io, a rivelare tutto?!!?!?
S: alt, alt! Tam tranquilla non ha detto nulla di compromettente…hanno solo parlato di come è finita tra noi e lei gli ha chiesto il perché…poi gli ha detto altre cose, che non so…però il punto è che lui le ha risposto male e hanno discusso..
T: vabbè per una discussione Stana…non so se lo sai ma le relazioni non sono tutte rose e fiori…poi con il carattere di Nathan è difficile rapportarsi…
S: si lo so…eccome se lo so…però è anche vero che non avevano mai litigato così prima…non voglio che per colpa mia perda anche questa figlia…già quell'alt…
T: sssssshhhhhhhh…zitta!!!
S: ma non stai bene??? Tamala oggi sembri più strana del solito…
T: no è che…
S: che?
T: il fatto è…
S: ..
T: il fatto è che…
S: com'è il fatto?!
T: Nathan sta di là…
S: che cooooosaaaaaa???!!?!?!?
T: non mi uccidere ti prego…i giornalisti hanno assaltato casa sua e gli ho offerto un letto per qualche giorno, come ai vecchi tempi…
S: e quando pensavi di dirmelo?!
T: beh non era programmato che saresti venuta qui…se proprio devo essere pignola…
S: ah, adesso sarebbe colpa mia?!?!
T: ma chi ti incolpa…stai tranquilla…te l'avrei detto…e poi ti ho fermato no?
S: si vabbè…
T: oh ragazza mia, se fai cavolate mica è colpa mia…non prendertela con me…non ho fatto nulla…
S: bell'amica ad ospitarlo…
T: Stana ti prego non fare la ragazzina…è il mio migliore amico…
S: e tu sei la mia…pensavo che lo fossi anche io per te…
T: certo che lo sei…ma ti ho già detto di non farmi scegliere tra voi due…anche perché per come sono andate le cose non so bene che strada sceglierei…
S: questo è troppo…io sono quella da difendere…io ho una figlia e sono sola…io ho sofferto come un cane…io…
N: IO, IO, IO sempre solo io sai dire è? Dio, Stana CRESCI!!
T: Nat…
S: …
N: non ti è bastato rovinare la mia vita?? Vuoi rovinare anche la sua??? Ma non vedi che non fai altro che fare del male alla gente che ti vuole bene?!??!
T: Nat tranquillo…lascia stare…è una cosa tra me e lei…
N: no Tam, col cavolo!!! Non può venire qui e dire che solo lei ha sofferto, solo lei è sola…se non te ne accorgi, apri gli occhi Stana!! Qui l'unica colpevole sei tu!!! Per cui per piacere risparmiacmi la solita tiritera del sono sola e triste!!
T: Nate calmati…basta!!!
S: ti odio…hai capito Nathan Fillion?!?! Ti odio…mi hai rovinato la vita…e se avessi solo un minimo di cervello capiresti che non sono io la responsabile di tutto questo…avrò fatto degli sbagli, ma in questa stanza il colpevole è un altro…
T: tesoro ti prego…
N: cosa vorresti dire??? Che è colpa mia???
S: certo che è colpa tua!!
T: ADESSO BASTA!!!! PIANTATELA!!!! Sembrate due bambini dell'asilo…mi vergogno di voi!!! Ma che vi è successo? Vi rendete conto che non sapete altro che vomitarmi addosso tutta la vostra rabbia??? Io ne ho le tasche piene!!! Per cui per quanto mi riguarda io me ne tiro fuori…me ne vado…esco a fare un giro…se voi volete restare per chiarirvi da persone civili e adulte fate pure, ma io me ne vado…ho bisogno d'aria!!
S/N: Tam
T: niente Tam…non vi riconosco più…esco e spero di ritrovarvi al mio ritorno rinsaviti!!

Sbammm…
 
POV STANA
 
La porta si è chiusa sbattendo, abbiamo proprio esagerato questa volta…non avevo mai visto Tamala così furiosa, ma ha ragione, hanno ragione tutti, compreso lui…sono un disastro, non sono nemmeno capace di tenere in piedi due relazioni in croce…ho perso tutto…non sento più nulla se non una fitta all'altezza del cuore, come se una lama me lo avesse tagliato in due…le gambe diventano molli e senza che me ne accorga sono in ginocchio sul pavimento, scossa dai singhiozzi…non vedo nulla, le lacrime oscurano la vista e scendono copiose lungo le mie guance…poi un calore improvviso mi stringe le braccia…ancora incosciente di quello che sta accadendo, giro la faccia verso l'origine di questo calore, che ormai è diventato fuoco che brucia…sto provando la stessa sensazione che si prova quando si appoggia la mano su un ripiano che scotta…fa male, talmente male che riesce a riportarmi alla realtà…e quello che ora distinguo tra una lacrima e l'altra è tutto quello che ho desiderato per sei mesi, incessantemente…una sua mano che mi accarezza e mi stringe, la sua voce che accarezza le lettere del mio nome, il suo profumo che si mescola al mio perché siamo troppo vicini per distinguerli, le sue labbra che si appoggiano delicate sui miei capelli lasciando dei piccoli baci qua e là…
 
N: Stana…Stana…respira…è tutto a posto…respira, ti prego…calmati…mi fai paura…
 
Il respiro torna ad essere pseudo regolare, la voce riesce ad uscire dalla mia gola, ma quello che dico mi esce d'impulso, non so nemmeno se il cervello lo abbia codificato…e deve essere così perché soltanto un'idiota può dire certe cose mentre è stretto nell'abbraccio dell'amore della sua vita…
 
S: lasciami…LASCIAMI HO DETTO!!! Hai rovinato tutto Nathan…TUTTO!!
 
E in un istante mi ritrovo sul vialetto che porta al cancello…non so nemmeno io perché ho detto quelle cose…l'unica cosa che sento al momento è che il mio cuore si sta torcendo quasi a dirmi di tornare indietro…il petto mi fa male, il respiro torna ad essere veloce, ho fame d'aria…vi prego datemene un po’…vedo la mia macchina, corro verso di lei, afferro la maniglia della portiera, ma le forze mi abbandonano…sento che qualcosa non va…mi giro verso il cancello della casa di Tamala…ti vedo...pechè hai quella faccia spaventata?!!?...poi ti metti a correre verso di me…stai gridando qualcosa, ma non sento nulla…guardo di nuovo i tuoi occhi azzurri…blu…neri…nero…non vedo più nulla…
 
POV NATHAN
 
Sono esterrefatto, sconvolto, impietrito…il cervello sta cercando di elaborare il tutto…i neuroni lavorano ma la logica di quello che è appena successo ancora non la riesco a decodificare…le urla, le cattiverie dette, Tamala che sbraita e se ne va, Stana in lacrime a terra…le mie gambe e le mie mani agiscono d'impulso, come attratte da un magnete e vanno a posarsi sulle sue braccia, la stringono e cercano di calmarla…è scossa dai singhiozzi, respira a fatica, è pallida…ho paura, non so che fare…appoggio le mie labbra sui suoi capelli e la stringo forte al mio petto, come qualche tempo fa ero solito fare…sembra che si stia calmando…

 
N: Stana…Stana…respira…è tutto a posto…respira, ti prego…calmati…mi fai paura…
 
Glielo sussurro, ma lei sembra non capire…è come in trance…ho seriamente paura che qualcosa non vada…ha avuto crolli emotivi qualche volta, ma questo è decisamente il peggiore…la stringo ancora più forte e sento che volta la faccia verso la mia voce…solo ora mi rendo conto dei segni della stanchezza sul suo viso…ha partorito qualche giorno fa, ma è più magra di prima…qualcosa non va, ne sono certo…
Il suo repiro però torna regolare, la guardo negli occhi e capisco che ora ha chiara la situazione…mi guarda negli occhi e apre la bocca…come vorrei poterti baciare in questo momento, farti sentire che sono qui…in questo momento sento di poter fare tutto, di poterti perdonare, di poterti amare di nuovo…sento di avere voglia di crescere tua figlia e di farlo con te…ma la tua reazione mi spiazza…mi allontani come se ti avessi fatto del male…


S: lasciami…LASCIAMI HO DETTO!!! Hai rovinato tutto Nathan…TUTTO!!

e il mio cervello si azzera di nuovo…ti vedo correre via…ma stavolta ti corro dietro…oltrepassi il cancello, sono a qualche metro da te…svolti a destra, io raggiungo il cancello e ti guardo correre verso la macchina…ma la sensazione che qualcosa non vada mi travolge di nuovo…ti vedo afferrare la maniglia della portiera, hai il petto che si alza e si abbassa ad una velocità smisurata…ti volti verso di me, mi guardi negli occhi…la carnagione diventa improvvisamente pallida…qualcosa non va…i tuoi occhi si incatenano nei miei e mi parlano…sono certo che qualcosa non va…ti corro incontro urlando il tuo nome, ma sembra che tu non mi senta…aumento la velocità dei passi e allungo le braccia…riesco a raggiungerti in tempo, prima che tu cada tra le mie braccia, priva di forze…




 
angolo mio:
so che non è lunghissimo e che molte mi uccideranno...ma mi è uscito così...ihihi alla prossima e grazie a tutte!!! ps: nessuno ha fatto caso alla conversazione tra Jon, Seamus e Nathan del capitolo precedente???? chissà come andrà...ahahha

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Capitolo 9
*** Capitolo 8-Even in the worst days there is always room for a bit of joy ***


CAPITOLO 8 - Even in the worst days there is always room for a bit of joy


N: Stana…Stanaaa…Stana svegliati…dai…se è uno scherzo non è divertente…
 
Oddio, non so che fare…me ne sto qui per strada con lei priva di forze, incosciente, tra le mie braccia…la scuoto, la chiamo…la stringo a me…e le chiedo di svegliarsi…
 
N: ….911…pronto si…ho bisogno un'ambulanza in Santa Monica Boulevard…è urgente: c'è una ragazza che si sente male…grazie
…Tam, si sono io…so che sei arrabbiata, ma Stana ha avuto un crollo, mi è svenuta tra le braccia…io ho chiamato l'ambulanza…tu riesci a contattare i suoi? ah-ah…mmm, ok allora appena so dove la portano ti faccio sapere…
 
Stana, ti prego….non farmi brutti scherzi…svegliati, amore…ti prego…
 
S: …mmm….
N: Dio sia lodato…Stana…svegliati….
S: c-che…dov…Nate…
N: ssshhh…tranquilla non ti agitare…hai avuto un calo di pressione…da quanto non mangi e dormi???
S: provaci tu con una bambina…oddio…Kate?...io…io devo scappare a casa…devo…
N: no…niente io o devo ora…adesso vieni con me in ambulanza…andiamo in ospedale e quando mi dicono che stai bene al…come hai detto che si chiama tua figlia?
S: mmm…Danjela…
N: no…l'hai chiamat…ah ecco l'ambulanza….qui venite…
S: Nathan non serve…
…: signorina venga…
S: ma sto bene…io….
N: ancora??? Ma non sai dire altro tu??? Scusate dove la portate…giusto per far sapere ai familiari….
…: Cedars-Sinai…
N: ok…io posso salire con voi?
…: in realtà possono stare i familiari…
N: sono il fidanzato…
 
Mi è uscito di getto, non ci ho nemmeno pensato…è stato spontaneo dire così…dalla faccia di Stana chiunque capirebbe che ho mentito…e meno male che è un'attrice…
 
…: si ok…facciamo finta che le credo…venga…
N: grazie…
 
…un'ora dopo…
 
T: Naaate grazie al cielo, eccoti…come sta?
N: bene, almeno penso: la stanno visitando, ma penso sia stato solo un calo di pressione dovuto alla stanchezza…
T: speriamo…
N: Tam, dimmi la verità…come si chiama la figlia di Stana?
T: …
A: oh Tamala eccoti…allora come sta?
T: non lo so Anja…io sono appena arrivata…
N: buongiorno Anja…come sta?
A: …Nathan, che ci fai tu qui?
N: ero insieme a sua figlia quando è successo…
A: ma come?
T: Anja, Nathan sta da me per qualche giorno per cui quando Stana è venuta da me oggi si sono visti…
A: ah…ok…come stai Nathan? È un po' che non ci vediamo…
N: come??
A: ho detto come stai?
N: be-bene…
A: dalla cera non si direbbe…ma che hai?
N: no è che…mi fa strano…
A: cosa?
N: che lei mi stia chiedendo come sto?
A: perché?
N: dopo tutto quello che è successo con sua figlia, non pensavo mi avrebbe più rivolto la parola…
A: caro, Stana è grande e i vostri casini a me non interessano, sono fatti vostri…comunque sembri uno straccio, lasciatelo dire…
N: diciamo che un volo di 15 ore e lo scontro con sua figlia non hanno giovato alla mia bellezza…
A: ahahah vedo che non hai perso il tuo senso dell'uomorismo…
..: uuuueeeeee, ueeeeee
A: scusate, mi reclama questa urlatrice…Katherine shhhh…tranquilla adesso arriva la mamma…questa bambina è nata urlando e vivrà urlando…
T: dalla a me vediamo che riesco a fare…sssshhh amore della zia…adesso mamma arriva e ti dà la pappa…shhhh
 
Allora non avevo capito male…si chiama Kate…possibile che sia stata così crudele da darle il nostro nome? Oddio che caos che ho in testa…
 
T: tesoro dai, calmati…shhhhh
N: posso?
 
Cheeeee???? Che cosa ho chiesto???? Ma dico io sono impazzito????? Eppure questa bambina mi attira come una calamita….è sua figlia, ha il suo stesso profumo…
 
T: c-certo…attento alla testa…
N: Tam tranquilla so come si tiene un bambino…ricordi?!! Io sono l'uomo che sussurrava ai neonati…
T: eccolo….
N: chi??
T: il tuo ego…era un po' che non si faceva vedere…
A: aahahahha
N: dolcezza attenta a come parli…ciao bellissima pulce…sai che sei splendida?! Sei tale quale alla tua mamma…shhh calmati…adesso sai che succede??? Se tu fai la brava la mamma arriva subito….shhh….si brava così…
 
Tamala
Oddio che scena meravigliosa…papà e figlia sono uno spettacolo insieme, e Kate sembra si sia accorta della presenza del suo papà…se ne sta buona buona tra le sue braccia, incantata dalla sua voce: appena ha cominciato a cullarla lei ha smesso di piangere, come se avesse capito che l'omone grande che la stringe è una persona importante….se solo Stana potesse vederli…

 
…: i familiari della signorina Katic?
A/ T/ N: eccoci
d: allora la signorina sta bene, deve solo riposare e reidratarsi: si è trattato di un semplice calo di pressione e di glicemia…avendo partorito da poco deve stare attenta a quello che mangia e beve e soprattutto deve evitare i grossi sforzi…siccome mi sembra abbastanza provata, l'ho fatta ricoverare in maternità per permetterle di terminare la flebo di ricostituente…in più vorrei tenerla in osservazione questa notte per escludere patologie di tipo cardiaco e neurologico che possono dare gli stessi sintomi del calo pressorio e ipoglicemico…adesso sta riposando…vedo che avete la bambina…a mio parere sarebbe meglio che la mamma non allatti, almeno per queste prime ore, così da non doverla svegliare…
A: certo dottore non si preoccupi…
N: possiamo vederla?
d: tra qualche minuto la trasferiranno in stanza…però deve riposare per cui solo 5 minuti e poi uno potrà rimanere qui con lei…per la bambina vedete voi…se è tranquilla può restare in camera con la mamma…
T: ok grazie dottore…
d: di nulla, arrivederci…
N: allora se per voi va bene, io tengo la bimba mentre voi entrate da lei…
T: Nate, ma non vuoi vederla?
N: no, meglio di no…hai sentito il dottore, niente sforzi…
A: Nathan facciamo così…siccome so che anche se dici di non voler entrare di qui non ti schioderai, potremmo entrare noi con la bambina e poi quando Stana si addormenta entri tu…che ne dici?
N: io non…
T: dai su…per me è un'ottima idea…
A: figliolo, vuoi davvero starle lontano?
N: i-io…
A: Nathan non sono mica nata ieri…lo vedo nei tuoi occhi…
N: cosa?
A: la voglia di stare con lei e la paura di esporti di nuovo…ti farà bene starle un po' vicino…
T: Anja ha ragione…
N: ok…
 
…qualche minuto più tardi…
 
A: possiamo??
S: mamma, Tam…Kaaate tesoro…mamma dammela, ho bisogno di stringerla…
A: come ti senti?
S: abbastanza bene…ma Nathan?
T: è andato via…
S: ah…vabbè fa niente…
A: tesoro ascolta il medico ha detto che devi riposare, per cui pensavamo di lasciarti sola, portiamo la bambina a casa e…
S: no, alt. La bambina sta con me…la faccio addormentare e poi dormo anche io….
T: tesoro, ma se sta qua con te appena si sveglia ti sveglierà e addio al riposo…
S: Tam, mia figlia sta con me, punto.
T: allora facciamo così…resto io a tenerti compagnia e mi occupo io di lei…
S: ma…
A: o così o nulla…
S: ok…
 
…mezz'ora dopo…
 
A: Nate, la bambina dorme e Stana pure…per cui se vuoi entrare…
N: Anja io la ammiro…poche madri si sarebbero comportate così con gli ex-fidanzati della loro figlia…grazie…
A: mia figlia anche se non lo ammette ha bisogno di te…è fragile e ha bisogno di qualcuno che la sostenga…per cui non ringraziarmi, sto facendo la cosa che penso sia meglio per lei…ora va…
N: ok…salve…ciao Tam…
T: ascolta nella borsa della carrozzina c'è tutto, per qualsiasi cosa chiama…
N: ok…ciao
 
Entro nella stanza…un calore mi avvolge…è il calore di famiglia…ti guardo addormentata con la mano nella carrozzina appoggiata alla tua bambinaa…siete uno spettacolo per gli occhi e per il cuore.



 

Angolo mio: spero vi sia piaciuto...scusa per la lunghezza ristretta e il ritardo...un bacione e un grazie a tutti!!!!

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Capitolo 10
*** Capitolo 9-There's something new... ***


CAPITOLO 9 - There's something new...

 
Non so quanto tempo è passato da quando ho varcato la soglia di questa stanza, ma i miei piedi sembrano inchiodati al pavimento: sono incantato a guardarvi, siete un'immagine celestiale.
Ora che vi vedo insieme riconosco i tuoi tratti nel viso della tua bambina…la tua bambina…come avrei voluto tanto che fosse la nostra: ti avrei aiutato durante questi primi giorni a casa, ti sarei stato vicino durante i momenti del parto, avrei corso per tutta L.A. nel tentativo di soddisfare tutte le tue voglie durante la gravidanza.
Ti immagino sulla veranda della casa a Malibù, sulla poltroncina a dondolo che ti eri ostinata a comprare l'estate dopo la chiusura della quarta serie: stavamo insieme da poco più di un anno e avevamo deciso di trascorrere qualche giorno al mare dopo la chiusura delle riprese…
 
…due estati prima…
 
N: no ti prego quella no…
S: dai Amore è stupenda…
N: ma se assomiglia a quella della nonna di Tweety…
S: ma dai, che dici…è splendida…pensala in veranda, sotto la tettoia…immagina me che seduta su questa fantastica poltrona mi dondolo mentre accarezzo dolcemente il nostro cane…
N: cane?!
S: si, certo! Perché tu che ti stavi immaginando?
N: tu su questa poltrona che, mentre dondoli, ti accarezzi dolcemente il pancione…
S: eh? Pancione?!?! Attenzione, attenzione! Nathan Fillion che si sbilancia su un'ipotetica famiglia con me…
N: dai scema…come se tu non fantasticassi mai su questa cosa…
S: certo che lo faccio…ma primo: sono una donna, secondo: quando lo faccio, di fianco a me c'è un bel giovanotto palestrato biondo, occhi azzurri…
N: ...
S: ahahhhahaha…Nate sei così buffo….ahhahahahaha
N: non sei divertente…ma proprio no!
S: dai su, non fare il geloso…ahhaha…ovvio che se mai dovessi avere un figlio, lo farei con te…dai su togli questo broncio...mmm…Naateee…
N: no, sono ancora arrabbiato…
S: e se facessi così??
Mi dice cingendomi i fianchi con le mani e cominciando a baciarmi il collo: mille brividi mi attraversano e di fronte al suo sorriso non posso fare altro che sciogliermi…sei una droga Stana Katic!
N: mmm, non vale giocare sporco…
S: mmm, vale, vale…
N: va bene, mi arrendo…hai vinto…e sentiamo come chiameresti il nostro cucciolo?
S: quale quello di pelo o quello di ciccia?
N: uno e l'altro…
S: mmm vediamo…Billy quello di pelo, John quello di ciccia
N: bleeah che nome è John?
S: perché sentiamo tu come lo chiameresti nostro figlio?
N: semplice…Kate se è femmina, Rick se è maschio!
S: mamma che fantasia…comunque Kate mi piace

 
Avevamo scherzato sull'avere figli allora, chi se lo aspettava che dopo due anni sarei stato in una stanza d'ospedale con te e una splendida bambina di nome Kate?!
Vengo distolto dai miei pensieri da Kate che piagnucola perché ha perso il ciuccio; glielo restituisco ma lei sembra non essere soddisfatta, mi guarda con duo occhioni che non fanno altro che chiedermi "mi prendo in braccio?"…e come faccio a resisterti piccolina??
 
N: ciao pulcetta, ben svegliata…guarda la tua mamma come dorme serena, sembra un angelo…sai, io le voglio un mondo di bene, anzi qualche tempo fa, prima che tu nascessi, ero libero di dirle che l'amavo...sono passati tanti mesi da allora, ma io ancora non sono riuscito a togliermela dalla testa, e penso che mai ci riuscirò…ma come faccio a dirglielo?! Lei ha te a cui pensare ora e non ha bisogno di uno come me che le crea casini…sei così bella Kate, le assomigli tanto sai: avete le stesse linee del viso e profumate dello stesso odore, quello di ciliegie che mi fa girare la testa…una cosa però devi aver preso dal tuo papà, gli occhi, la tua mamma li ha verdi mentre tu sembra li abbia azzurri…e questa cosa mi ricorda ancora una volta quello che è successo…io, lei, lui…lui…ma poi che avrà mai avuto di tanto allettante quest'essere per essere riuscito a strapparmi via il cuore?!?
 
Mentre parlo mi perdo in strane elucubrazioni e solo dopo aver finito il mio sproloquio mi rendo conto che ti sei addormentata, con il sorriso accennato, proprio come la tua mamma…Stana ti guardo e penso che abbiamo sbagliato entrambi, che non è vero che hai colpe solo tu, anche io ho la mia buona dose di sbagli…
 
N: Stana ti dico queste cose ora perché so che dormi e non mi puoi sentire…spero di diventare più coraggioso in futuro per riuscire a dirtelo di persona, quando il mio orgoglio di uomo ferito verrà messo da parte…mi manchi, Amore, mi manchi da morire…mi manca averti vicino la mattina quando mi sveglio, mi manca fare la gara per chi deve andare prima in bagno, mi manca chiacchierare del più e del meno con te, mi manca persino fare la spesa con te, il che è tutto dire… mi manchi tu….spesso ripenso al giorno in cui ci siamo lasciati e mi massacro di ma e se, ma la vera motivazione del mio continuo rimuginare è che mi rimpiango il fatto di non essere stato abbastanza per te, di non essere riuscito a tenerti stretta a me, di non essere riuscito a correrti dietro quando mi gridavi di starti lontano, di non averti fatto capire che per me eri e sei più importante di tutto e di tutti…sai l'ironia? La sera prima di lasciarci parlavo con John e Seamus e discutevamo sul fatto che lui e Juliana avevano deciso di provarci: loro due mi hanno chiesto se noi avessimo pensato mai ad avere figli e io gli ho risposto con naturalezza che no, per noi era presto…vuoi la verità!? Quando sono uscito dal camerino non facevo altro che pensarci: era vero che non ne avevamo mai parlato seriamente ma era anche vero che se fosse arrivato un bambino sarei stato l'uomo più felice del mondo…alla fine un figlio è il coronamento dell'amore tra due persone…sai ero intenzionato a chiamarti, ma poi era tardi e non volev...
 
 
Ti sei addormentato ed io ho sentito tutto, mi sono svegliata quando Kate ha iniziato a piagnucolare; ho tenuto gli occhi chiusi, ma la tentazione di aprirli era altissima…ho sentito tutto…cioè ho veramente sentito tutto quello che hai detto…quando hai parlato di quella sera ho quasi perso un battito: se quello che hai sussurrato è vero, significa che siamo stati lontani per niente, che abbia sofferto per nulla e che io sono stata una cretina che è saltata subito alle conclusioni.
Oddio che casino che ho in testa, e guardarti con in braccio nostra figlia non mi facilita certo il pensare razionalmente: vi osservo e noto che la paura che questa bambina ti assomigliasse è diventata realtà…siete identici, avete le stesse espressioni mentre dormite…ma ora che ci penso non è più una paura, anzi sono quasi sollevata dal sapere che vi assomigliate così tanto, sarà, spero, più facile farti capire che è la tua, la nostra bambina…sono confusa, troppo confusa!
L'unica cosa che posso fare è scrivere a Tamala, anche perché penso che 'idea di lasciare Nat qui sarà stata sua…
 
From: Me
To: Tam
 
Ciao tesoro innanzitutto ti odio e ti amo per quello che hai deciso di fare, secondo di tutto…ABBIAMO UN PROBLEMA!
Ci sentiamo domani
Un bacio
S.
 
La risposta mi arriva quasi subito…
 
From: Tam
To: me
 
Un altro?!!?!? Ma sempre problemi?!?!?! Ahahah scherzo….cmq devi ringraziare tua madre, l'ha convinto lei…non sarà così grave penso…
A domani dolcezza
Tam<3
 
Lo dici tu Tamala Jones che non è così grave…vi guardo per un'ultima volta e ti accarezzo la gamba…e mentre sorrido perché siete stupendi da vedere insieme, mi lascio cullare dalla bellezza del silenzioche si è creato in questa stanza…è sinonimo di FAMIGLIA!





 
Angolo mio: eccomiiiiiiii spero vi piaccia...un bacione!!!!!!

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Capitolo 11
*** Capitolo 10-How do I live now alone, without you? ***


CAPITOLO 10 - How do I live now alone, without you?

 
…: scusi….signor Fillion? Signor Fillion si svegli…
N: cosa? È?
I: signor Fillion sono un'infermiera del reparto…mi dia la bambina così evitiamo di svegliare tutte le nursery…
N: ah..ehm scusi mi sono addormetato…tenga…
I: stia tranquillo, non importa…spesso i papà alle prime armi non reggono lo stress e i ritmi del primi giorni, ci sono abituata…
N: …ehm si…cosa dovete farle?
I: niente, non si preoccupi…la porto di là al nido così la cambio e le do da mangiare…questa piccolina deve avere una fame da lupi per urlare così…può venire a prenderla tra una mezz'oretta…
N: o-ok…a dopo…ah scusi la domanda…ma che ore sono?
I: è quasi mezzanotte….
N: ok grazie…lei si è svegliata?
I: che io sappia no, però è normale con il ricostituente…penso si sveglierà a momenti…
N: ok, grazie…
I: a dopo…bimba di ciao a papà

Papà, non ho mai sentito parola più bella, peccato che io non sia il suo papà…non ho idea del perché non abbia contraddetto l'infermiera, mi sembrava così reale che non ho osato…
 
S: mm…N-Nathan…
N: ciao Stana, ben svegliata…
S: ciao, ma che ci fai ancora qua? Che ore sono? Dov'è..
N: stai calma, non agitarti, una domanda per volta…allora, è quasi mezzanotte e la bambina è di là con l'infermiera…
S: come con l'infermiera?! È successo qualc…
N: no tranquilla…aveva fame e ha detto che le davano il biberon di là al nido…
S: vabbè ma mi potevate svegliare…l'avrei allattata io…
N: il dottore ha detto che sarebbe stato meglio di no, almeno per queste ore, così da non affaticarti troppo…
S: ah…vorrà dire che dovrò chiedere un tiralatte…
 
Un tira che? Oddio che imbarazzo…senza accorgermene ho fissato il suo seno, cioè sono in fissa sul suo seno…effettivamente è più grande di quanto mi ricordassi…Nathan, Nathan smettila subito di pensare a lei nuda, capito?!
 
S: Nathan? Ehi Nate, ci sei?
N: è? Si scusa, pensavo…
S: si certo…stavi pensando in fissa su…?
 
Adesso è lei che è arrossita di botto…deve essersi accorta della gaffe…io me la rido sotto i baffi, fa troppo effetto questa situazione…
 
S: non ridere assolutamente Nat!
 
Mi blocco…quando pronuncia quel nomignolo, che era solita usare solo lei, mi paralizzo…anche lei se ne deve essere accorta perché mi fissa come bloccata…
 
N: è un sacco di tempo che nessuno più mi chiama così…
S: scusa non lo sapevo…
N: ma non ho detto che non mi piace anzi…
 
Lei mi sorride, io le sorrido ed in un attimo, come se fosse una cosa normale, la mia mano scivola sul lenzuolo bianco del letto e raggiunge la sua…il suo sguardo si posa come stupito sulle nostre dita intrecciate, ma l'espressione dubbiosa dura un attimo: appena l'incastro delle nostre mani diventa reale, lei sistema meglio le sue dita tra le mie e mi stringe la mano, come per farmi capire che in fondo in fondo anche lei in questo momento sta pensando quello che passa per la testa a me: è troppo tempo che le nostre pelli non entrano in contatto, ed ancora oggi dopo mesi è un'esperienza di sensazioni e scariche elettriche quasi surreali. I nostri occhi si incatenano tra loro, i miei si rispecchiano nei suoi e sembra che cerchino di parlare per noi: quante cose vorrei dirti Amore mio, ma come faccio? Come faccio a dirti che in questo momento non vorrei altro che stringerti tra le mie braccia e baciarti?
 
S: la più bella stretta di mano di sempre…

Lo dice spontanea, questa volta la battuta l'ha recitata lei…ancora una volta i miei occhi sono su di lei, ma quello che ora vedo è imbarazzo, timore, paura…
 
S: s-scusa, non dovevo…
N: tranquilla, non è successo nulla…
S: come non…
N: è stata solo una stretta di mano tra amici…
S: amici?!
N: si, amici…due vecchi amici che si sono rincontrati dopo tempo...
S: come se lo fossimo mai stati…
N: che intendi?
S: che non siamo mai stati solo amici…eravamo tutto tranne che amici se ben ricordi…
N: è inutile che parli con quel tono accigliato, perché se ben ricordi quello che eravamo è andato a scatafascio non di certo per colpa mia…
S: si, certo come no…
N: ah si?? Perché sarei io vero che mi sono scopato un'altra mentre stavamo insieme??
S: n…
N: sono io quello a cui non è bastato quello che avevamo? Sono io quello che è stato talmente stupido da rimanere incinta alla prima botta e via? Sono io che…
S: basta! Taci!
N: no, non la smetto…come puoi accusarmi di una cosa così? Io ci tengo, anzi ci tenevo a noi due più di quanto lo facessi tu…
S: non è vero!!! Se proprio dobbiamo dirla tutta, non sono io quella che non voleva avere figli…
N: eh? E questo cosa centra?
S: centra…centra Nathan…
N: che vorrebbe dire che centra?
S: che ero incinta cazzo! E che non c'è stato nessun altro…
 
Sono paralizzato di nuovo, non sento più nulla: è come se mi avessero staccato il corpo in questo momento, il cuore non batte più…la guardo negli occhi lacrimanti e un fulmine a ciel sereno mi squarcia la mente…incinta, lei era incinta…lei ora ha una bambina e se non c'è nessun altro, vuol dire che Kate…dopo i primi istanti di euforia, il cervello si mette in moto e collega il tutto…Kate è mia figlia e Stana mi ha raccontato una balla, mi ha mentito…mi ha tenuto lontano da lei…ha deciso arbitrariamente che non l'avrei voluto un figlio nostro.
La guardo negli occhi e capisco che quello che ha detto non è stato comandato dalle sinapsi cerebrali, ma dalla rabbia per cui anche lei sta decodificando quello che mi ha vomitato addosso…io però non posso far finta di niente…cazzo mi ha tenuto lontano da mia figlia…e poi che vuol dire che un figlio non lo volevo??
 
N: dimmi che è la rabbia che ti ha fatto parlare…dimmi che non è come penso che sia…dimmi che la tua bambina non è la nostra bambina…
 
Sono ormai in preda all'emozione e la voce sulle ultime parole si incrina, segno che tra poco qualche lacrima solcherà le mie guance…
 
S: i-io..mi dispiace Nat..
N: non chiamarmi Nat…
S: mettiti nei miei panni…cosa avrei dovuto fare??
N: nei tuoi panni???? Ma mettiti tu nei miei…come ti sentiresti se la persona che ami ti dicesse di averti tradito, dopo sei mesi scopri che ha avuto una bambina che lei stessa dice di non essere tua quando invece lo è???
S: Nat…io
N: ti ho detto di non chiamarmi Nat accidenti!!
S: piantala di urlare…come ti ho già detto non sei l'unico ad aver sofferto…
N: Stana ma ti rendi conto di quello che hai fatto??? Mi hai mentito sulla mia bambina, e non una, ma ben tre volte…
S: i-io non sapevo…
N: non sapevi cosa? Eh? Cosa non sapevi???
S: tu hai detto che non eri pronto per un figlio, che non lo volevi…sei stato tu ha distruggere la nostra famiglia!
N: ma quale famiglia eh? Quale nostra famiglia??? Una famiglia presuppone lo stare insieme, l'amarsi…
S: e io ti amo!
 
Sbaaam, mi ha detto che mi ama, cioè lei mi ama ancora…ma come si fa a dire ad una persona che la ami urlandogli contro con tutta la rabbia che si ha in corpo? Come si fa a dire a una persona che la ami quando fino a tre minuti prima le stavi mentendo??? Sono stordito da tutto: dalle sue lacrime, dalla verità, delle mille emozioni che mi stanno letteralmente prendendo a pugni…avrei voglia di urlarle contro anche io, ma in questo momento sono svuotato di tutto, mi sembra di non avere più le forze…le parole mi escono sommesse, come se fossero un segreto da celare al mondo…
 
N: come fai a dire che mi ami se hai taciuto la verità più grande che ci sia? Come ti permetti di urlare che mi ami e che ho distrutto la nostra famiglia quando fino a tre secondi fa nemmeno sapevo di averne costruita una? Stana se veramente mi avessi amato, non mi avresti mentito…
 
E con lo ultime forze rimaste mi alzo dalla sedia e mi dirigo verso la porta della stanza; una parte di me vorrebbe girarsi verso di lei, ma l'altra metà è cosciente che non riuscirei a sopportare oltre la vista dei suoi occhi pieni di dolore.
Così metto la mano sulla maniglia e spingo forte, oltrepasso la soglia ed comincio ad attraversare il corridoio: guardo negli occhi le infermiere che quasi scioccate mi fissano, ed io solo ora mi rendo conto che siamo ancora in ospedale e che la scenata a cui ho preso parte poco fa probabilmente l'ha sentita l'intero reparto.
Abbasso gli occhi in segno di scuse e poi anche il capo, come fanno i bambini quando sanno di essere nel torto e cercano perdono dai genitori; l'infermiera che prima ha preso Kate mi viene incontro con la bambina tra le braccia ed io non so che fare…
 
N: mi scusi, veramente scusate per poco fa…
I: stia tranquillo, le stanze hanno le pareti spesse…piuttosto mi scusi lei per le battute sul papà di prima, io non sapevo veramente…
N: non si preoccupi…
I: è che quando ho visto lei con in braccio la bimba, ho subito pensato che fosse il padre, siete così simili…
N: posso?
I: si certo tenga…anzi se vuole può pure portarla in stanza dalla mamma…magari con lei riuscite a chiarirvi…
N: la ringrazio, ma no…è meglio che la porti lei…io devo ancora metabolizzare tutto…e poi penso che sarebbe solo peggio se rientrassi…
I: ok, però scusi se mi permetto di nuovo..non è mai troppo tardi per chiedere scusa…ci pensi…
N: grazie mille…
I: le lascio salutare la sua bambina…se vuole di lì c'è un salottino, io la aspetto al bancone delle infermiere…
 
Mi dirigo verso le poltroncine del salottino, ma le mie gambe lavorano da sole perché i miei occhi sono incantenati a quelli di Kate: questa bambina mi ha stregato…ma che dico, io mi sono proprio innamorato di lei…le sfioro una manina con un dito e constato che il mio indice è grande quanto la sua mano…appena le tocco il palmo, lei di riflesso stringe le sue ditina attorno al mio dito e quello che provo è indescrivibile…ecco perché dicono che il primo contatto con il proprio figlio è indimenticabile, perché in quell'istante sei attraversato da continue scariche elettriche ed all'altezza del cuore senti un calore tale che sembra che il cuore stia bruciando.
 
N: ciao tesoro, sei così piccola…sei così fragile…ma non ti preoccupare c'è il tuo papà qui con te e non ti lascerò mai più, hai capito? Ci sarò sempre per proteggerti perché tu sei la mia bambina, quella che mi ha rapito il cuore appena ti ho vista…ti voglio già un bene enorme…
 
Una lacrima mi scivola lungo il viso e finisce sulle tue guance, facendoti aprire gli occhi…i nostri sguardi si incatenano e mi accorgo che i tuoi occhi sono uguali ai miei…ti voglio bene piccola mia!



 

Angolo mio: eccomi di nuovo!!!! eeeee voilàààààà surprise!!!!!!!!!!!!
ciao, io scappo...vorrei evitare si essere uccisa ahahahh
alla prossima!

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Capitolo 12
*** intermezzo ***


Scusate immensamente per l'attesa, ma è stato un periodo pieno di impegni....finalmente ora ho un po' più di tempo e il nuovo capitolo cioè il 12 è in fase di scrittura... Mi dispiace per l'attesa...e grazie per le visite e i commenti... Giuro che mi farò perdonare...a risentirci nei prossimi giorni... Sara

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Capitolo 13
*** Capitolo 11-I'll take me home ***


CAPITOLO 11 - I'll take me home

 
Me ne sto qui, nel mio letto, a singhiozzare mentre risento ancora nella testa le sue urla, le nostre voci rabbiose che si sputano la rabbia repressa in tutti questi mesi: gli ho detto che lo amo, l'ho fatto guardandolo in faccia, mentre le lacrime inondavano il mio viso, gli ho detto la verità sui miei sentimenti e  tutto quello che ho letto nei suoi occhi è stato un misto di euforia, felicità, rabbia e paura….tanta rabbia e paura…tanta delusione per quello che gli ho taciuto, ho visto concretizzarsi nella sua mente l'idea che io non lo volessi come padre per Kate, ho intravisto trepidazione mentre gli parlavo della nostra famiglia, ma subito dopo ho compreso che tutte le emozioni positive erano state soggiogate dal nulla…
L'ho svuotato di tutto, ho permesso che un'incomprensione rovinasse le nostre vite, ma soprattutto mi sono arresa alle bugie invece che lottare per la verità.
 
I: è permesso?
S: a-avanti…
I: come sta? Non ho potuto non sentire quello che è accaduto poco fa e mi chiedevo se le servisse una spalla amica…
S: grazie…ma sarebbe così gentile da portarmi la bambina?
I: Stana…posso darle del tu?
S: certo!
I: ascolta forse è il caso che ti riposi…
S: no, tranquilla…mi farà bene avere vicino una parte di lui…mi farà sentire meno sola….
I: ok, ma se ti senti stanca non esitare a chiamare…ah un'ultima cosa, non ho potuto fare a meno di fargli un video…era così tenero…te lo lascio mentre vado a recuperare Kate…
S: grazie mm…oddio scusa non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami…
I: Sara, piacere…Stana, non preoccuparti si risolverà tutto…
S: e tu come fai a saperlo?
I: gliel'ho letto negli occhi: quell'uomo non riuscirà a starti troppo lontano, ne va della sua salute mentale…
S: grazie..
I: di cosa?
S: di avermi fatto sorridere…difficilmente la gente ci riesce in queste occasioni…
I: ah bhè quello è un mio potere…io sono nata infermiera, ma sotto la divisa sono un difensore delle cause perse come voi…
S: ahah…e come mai saremmo cause perse?!
I: semplimente perché siete Stana e Nathan…che pensi che siccome siamo in ospedale i giornali e le televisioni non li guardiamo? Qui tutti sappiamo chi siete e che cosa fate…vado a prenderti la bimba, arrivo subito…
S: grazie…
 
Premo il tasto play del video e ti osservo mentre tieni stretta tra le braccia la nostra bimba, siete amore puro per il cuore e un forte pugno per lo stomaco…come ho fatto a tenerti fuori da tutto questo? Perché sono stata così testarda?
 
N: ciao tesoro, sei così piccola…sei così fragile…ma non ti preoccupare c'è il tuo papà qui con te e non ti lascerò mai più, hai capito? Ci sarò sempre per proteggerti perché tu sei la mia bambina, quella che mi ha rapito il cuore appena ti ho vista…ti voglio già un bene enorme…
 
Vi guardo e mi incanto a notare le più piccole sfumature della vostra somiglianza…sei l'amore della mia vita, sei il caos che colora le mie giornate, sei la mia ragione di vita ed ancora non so come ho fatto a tenerti a distanza…
Il video termina e lo schermo si scurisce, ma il mio sguardo rimane fisso come se stesse cercando di imprimere nella mente la sequenza di immagini che vi vede protagonisti…
Al diavolo l'orgoglio, al diavolo la rabbia, io voglio una famiglia con te Nate e lotterò per averla…
 
From: Me
To: Nate
 
Nat, si ti chiamo così perché l'ho coniato io questo nome, perché mi piace e mi fa sentire a casa…mi permette di sperare di poter essere ancora tua…mi dispiace, mi dispiace tanto per averti mentito, per averti fatto credere che non mi bastassi, per averti ferito, per tutto…ho bisogno di parlarti, di vederti, di sentirti, adesso che anche a me stessa ho ammesso la verità…
Nate tu sei e resterai per sempre il padre di Kate per cui né io né nessun altro ti vieterà di far parte della vita di nostra figlia…nostra Nate e di nessun altro!
Penso che domani mi dimetteranno per cui poi torneremo a casa, da Tam presumibilmente, almeno per qualche giorno, poi vedremo come organizzarci…se vorrai passare noi siamo lì, anche solo per un saluto, una carezza…un bacio…quanto mi mancano i tuoi baci…in questi giorni in cui ho vissuto con Kate mi sono ritrovata spesso ad annusarla perché indovina?! Profuma di te…Nat se puoi perdonami e se riesci torna ad amarmi. Tua e solo tua S.
 
Premo il tasto invio e rimango a fissare la casella di posta ricevuta, sperando che entro qualche secondo appaia il numero 1, segno che mi hai risposto…rigiro tra le mani l'i-phone cercando di occupare il tempo perché senza di te le lancette dell'orologio smettono di girare veloci, rallentano rendendo il tempo pesante e soffocante…
 
I: eccoci mamma…questa bimba è quasi pronta per la nanna…
S: ciao amore…grazie Sara, a dopo…ciao Kate, amore della mamma sei stupenda…allora hai visto che bel papà che hai? Peccato che la mamma è stata sciocca e l'ha tenuto lontano…ma sai adesso che succede?! La tua mamma è testarda e riuscirà ad ottenere quello che vuole…alla fine papà non riuscirà a resistere al fascino delle Katic…
 
Appoggio Katherine nella culla e torno a rifissare il cellulare, tutto tace: ormai dovresti aver letto la mail…oddio sudo nemmeno avessi 15 anni…ma magari, allora avrei alzato il culo e ti avrei affrontato faccia a faccia e ti avrei tormentato fino a che non mi avresti dato una risposta.
Mi sembra di rivivere le prime volte in cui siamo usciti, quando abbiamo cominciato a frequentarci al di fuori dal set, da soli: stavo ore a fissare il cellulare in attesa di una tua risposta…chissà se lo facevi anche tu Nat? Chissà se anche ora dopo tutto quello che c'è stato tra noi, provi la trepidazione mista ad ansia che sto assaporando io in attesa di un tuo messaggio?
 
E presa da questi pensieri, guardando nostra figlia, mi faccio cullare dal silenzio di questa stanza…
 
NATHAN
 
È ormai trascorsa mezz'ora da quando ho lasciato la tua stanza, ma sono ancora qui fuori dalle porte dell'ospedale: sono seduto su una panchina intento a fissare un cespuglio, sperando che i miei pensieri si riordinino o che perlomeno la mia testa si svuoti…
Sto ancora cercando di digerire tutto, le tue parole, i tuoi silenzi, le tue lacrime…queste ultime proprio non mi vanno giù, ho sempre odiato vederti piangere, anche quando il copione lo richiedeva…non so cosa mi scattava dentro, ma so solo che avevo sempre l'istinto di abbracciarti per consolarti e farti smettere di piangere…
Mi ricordo che Tamala per prendermi in giro mi chiamava kleenex perché diceva che con te ero come un fazzolettino, pronto all'uso qualora ce ne fosse stato bisogno; oppure quella volta in cui Andrew mi ha ripreso perché gli ho rovinato l'effetto realistico dopo aver girato una parte di Always.
 
Flashback                 
 
Quella settimana stavamo girando ininterrottamente per finire la serie in tempo per le vacanze di Pasqua, ma Andrew ci aveva detto che per rendere al meglio la suspance non avremmo potuto leggere fino all'ultimo il finale di stagione, anche perché non sapevamo ancora se ci avrebbero rinnovato la serie per un altro anno.
Eravamo tutti, o almeno così pensavamo dato che in realtà gli unici a non sapere eravamo noi, col fiato sospeso perché effettivamente non sapevamo se realmente Rick avrebbe salvato Kate dal salto nel vuoto dal cornicione e mi ricordo che durante uno stop ti eri nascosta dietro in tuo camerino a piangere perché non volevi che tutto finisse.
Nessuno ancora sapeva apertamente di noi perché avevamo deciso di tenere la cosa per noi almeno fino alla fine delle riprese; ti avevo cercato in giro per tutto il set finché Andrew non mi aveva detto che eri in camerino a sistemarti il trucco: in realtà ti avevo trovato seduta sui gradini con la faccia tra le mani in preda ai singhiozzi.
N: ehi Stana che ci fai qui tutta sola a piangere? Tesoro, mi guardi?!
 
Non mi avevi risposto, ma ti eri fiondata a razzo tra le mie braccia, biascicando qualche parola incomprensibile…allora ti avevo accarezzato i capelli, preso il viso tra le mani e dato un bacio sulle labbra, mentre con i pollici avevo inconsapevolmente rovinato il trucco…avresti infatti dovuto essere truccata come se avessi pianto a lungo e io avevo rovinato l'opera.
Appena tornati sul set avevo ricevuto una strigliata da Andrew perché tu eri tutta bella pulita, mentre le mia mani piene di mascara.
 

Ripensando a quello scena mi ritrovo a sorridere e mi sento leggero, quasi non mi sentissi più come se un treno mi fosse passato sopra: a dir la verità tutto quello che riguarda te mi fa sentire bene, anzi mi basta il pensiero rivolto verso di te che sento il cuore accelerare i battiti.
Ad un certo punto sento il cellulare vibrare e sullo schermo appare il tuo sorriso, segno che mi hai scritto; apro la mail e leggo, soffermandomi più del dovuto sulla parte riferita ai nostri baci…anche a me manca sentire la tua pelle sulla mia, le tue labbra che sfiorano il mio viso, le nostre mani che si intrecciano e rimandano il calore dell'altro.
Mi manca tutto di te, dalle litigate alle risate, alla lotta su chi deve scegliere il film da vedere in tv, al fare l'amore…mi manca il profumo del tuo shampoo sul cuscino la mattina, mi mancano i tuoi baci a stampo che sanno di burrocacao, mi mancano i tuoi capelli che mi solleticano il collo quando siamo abbracciati sul divano di casa…ma se penso che mi hai tenuto lontano per tutti questi mesi e non mi hai permesso di vedere la tua pancia crescere mentre nostra figlia ti cresceva dentro, mi sale una rabbia.
Stana non ho mai smesso di amarti e penso che ,mai smetterò perché sei la mia metà, sei l'essere che mi completa, anche io voglio una famiglia con te…
Clicco sul messaggio e rispondo…
 
From: Me
To: Stana
 
Ciao Amore, Tesoro, Stana…come ti devo chiamare non lo so più, fino a qualche giorno fa non riuscivo nemmeno a pronunciarlo i tuo nome ed ora sono qui seduto su una panchina al di fuori dell'ospedale che lotto con tutte le mie forze per impedire alle mie gambe di mettersi a correre per raggiungere la tua stanza.
Amore, tanto vale che ti chiamo così, non ho mai smesso di amarti, e questo sono certo che tu lo sappia, nemmeno nel momento in cui mi avevi confessato che mi avevi tradito, ho sempre continuato ad amarti: in questi mesi ho lottato contro il mio cuore che mi diceva di fregarmene e di correre da te per ricominciare tutto da capo insieme.
Anche io voglio avere una famiglia con te, ma per ora ho bisogno di un po' di tempo, non so quanto, ho bisogno di allontanarmi da te per capire quanto ancora posso fidarmi te…
Sono sempre tuo, anzi vostro.
Nat
 
Premo invio e poi, spegnendo il telefono, mi avvio verso casa, un po' più felice e meno confuso di prima.




 

Angolo mio: finalmenteee ho postatooooo!!!!! santa ispirazione è tornata..spero ci siate ancora e che vi piacciano gli sviluppi...un bacio a tutti!!!

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Capitolo 14
*** Capitolo 12-Gives me your dream ***


Scusateeeeeeeeee sono imperdonabile lo so!!! ma ve lo giuro che da oggi continuerò!!!!!!! Grazie a KateBeckett_RichardCastle per avermi tirato fuori dalla tana...buon lettura!
 

Capitolo 12 - Gives me your dream

 
Sono passati alcuni giorni dalle rivelazioni sconvolgenti che mi ha detto Stana, mi sono rintanato nella nostra casa a Malibù per pensare, per capire che cosa fare…qui tutto parla di lei, parla della nostra storia d'amore…non ci sono più rientrato dall'estate scorsa, non ce l'ho fatta perché tornare qui avrebbe voluto dire immergermi di nuovo in quel NOI che non esisteva più.
Col senno di poi penso di aver fatto un grosso sbaglio perché se fossi corso qui subito forse me ne sarei fregato dell'orgoglio subito e sarei tornato da lei nel giro di un batter di ciglio; appena uscito dal parcheggio dell'ospedale, l'altro giorno, non ci ho messo molto a capire che sarei dovuto rifugiarmi qui per avere un'idea ben chiara di quello che avrei potuto perdere.
Ho acceso l'auto, ho aperto il menù delle chiamate e ho selezionato il numero di Tamala…
 
…qualche giorno prima…
 
N: Ciao Tam sono io…
T: Nate che succede? Stana?!
N: no no tranquilla Stana sta bene…ti ho chiamato per avvisarti che non torno a casa tua…ho deciso di andare qualche giorno a Malibù, devo pensare…
T: Nate sei sicuro di fare la cosa giusta?
N: Tamala tranquilla la casa è al piano terra…non attenterò alla mia vita per disperazione…
T: ahahha scemo non volevo dire quello…chiedevo perché magari visto che Stana verrà qua nei prossimi gironi avrei potuto tenere la bambina e voi avreste potuto chiarirvi in santa pace…
N: Tami ho bisogno di tempo, solo qualche giorno per riordinarmi le idee…devi immergermi nella nostra storia per capirci qualcosa in questo casino…
T: come vuoi tu…
N: ah un'altra cosa…
T: dimmi…
N: se te lo chiede dille che non sai dove sono…
T: sii bum e secondo te ci crede?
N: allora dille che sono andato in Canada
T: vabbè ok…ciao
N: ciao
 
Dopo ben 50 minuti di viaggio arrivo nel cortile della nostra casa…il cuore ha accelerato il ritmo e il respiro si è fatto più corto…il sole sta per sorgere e ha già cominciato a colorare il cielo della notte, il mare in bassa marea fa sentire la sua voce calma…mi sembra che non sia trascorso nemmeno un giorno…prendo tra le mani il pomello di casa e lo ruoto, vengo avvolto dal profumo del detersivo per i pavimenti che usa la signora delle pulizie e ringrazio me stesso di non averle disdetto il contratto.
Faccio un giro in cucina e apro la credenza, c'è ancora la sua tazza, arrivo in bagno e noto il suo accappatoio e il suo bagnoschiuma alla ciliegia, in camera ci sono i suoi libri preferiti, le foto di noi due in spiaggia e persino il quadro con le conchiglie che abbiamo fatto la nostra prima estate insieme: non ha proprio un senso la forma della composizione, ma se lo guardo mi sembra ancora di sentire le risate mentre cercavamo di decidere come attaccarle…
Osservo tutto quello che ho intorno a me ed è come se le pareti mi stessero dicendo che sono un idiota, che devo correre da lei, mettermi in ginocchio e giurarle amore eterno…ma la mia testa stavolta non vuole sentire ragioni: io devo restare qua a pensare!
Avviso Tamala con un messaggio e poi comincio a gironzolare per la camera: data l'ora dovrei avere sonno, ma in questo momento ho la smania di fare assolutamente qualcosa, anche a costo di non dormire per nulla.
Rovistando tra i libri trovo l'album che mi hai regalato l'estate in cui abbiamo comprato la poltrona a dondolo della veranda: non era una ricorrenza particolare, so solo che una sera d'estate mentre ce ne stavamo accoccolati in veranda mi hai detto di chiudere gli occhi e me l'hai consegnato in mano dicendomi che era un regalo di buon anniversario ma in ritardo.
Lo prendo in mano e lo porto in cucina, poi mi dirigo verso lo sgabuzzino per cercare la sedia a dondolo, ma con mia grande sorpresa non la trovo…eppure mi ricordo di averla messa via quell'estate…riprendo l'album e mi dirigo verso la veranda e con mia grande sorpresa la trovo davanti a me…
Qualcosa non quadra, solo noi due abbiamo le chiavi e se io non sono venuto e Stana è stata tutta la gravidanza in Canada, chi diavolo ha messo fuori la sedia a dondolo?!
Prendo il cellulare e chiamo Tamala, dimenticandomi completamente che è l'alba…
 
T: pr..pronto…chi paaarla??
N: Tam sono io Nathan….ti ho svegliato?
T: no, guarda stavo facendo un festino con il mio cuscino…ceto che volete proprio farmi morire di sonno voi dueeee…
N: fai poco la polemica…ascolta è una cosa impotantissima…
T: dimmi…se è proprio di così vitale importanza…
N: sei stata nella casa di Malibù per caso?
T: io?! Che ci dovrei venire a fare a casa vostra?
N: boh non so, ma ho trovato fuori la sua poltrona e io mi ricordo di averla messa via…
T: ti ricorderai male…posso tornare a dormire? Domani lavoro!!
N: no aspetta un'ultima cosa…
T: ufffffiiii voglio dormireeee…dimmiii
N: che tu sappia lei è venuta qualche volta?
T: mmmm Naaatee che pizza…che ne sooo…ma scusaaa che ti cambia se la poltrona stava via e ora non più?
N: ha importanza perché quella è la sua poltrona!
T: oh oh oh attenzione attenzione!!! Nathan Fillion ha per caso cambiato idea?!
N: ma tu non avevi sonno?? Buona notte!!!!
T: ciaooooo!!!
 
Ho fatto un buco nell'acqua…non mi resta che chiedere a lei…
 
From: Me
To: Stana
 
Ciao Stana so che ti avevo detto che avevo bisogno di pensare, ma ho bisogno di sapere se per caso hai dato le chiavi di Malibù a qualcuno…ciao N.
 
La risposta non tarda a venire, segno che ho non ha dormito o che Kate l'ha svegliata presto…sorrido al pensiero e dentro è come se sentissi più caldo…dio!! Calmati Fillion, non pupoi andare su di giri per così poco…
 
From: Stana
 
Ciao non sai quanto ho fissato quel messaggio…mi manchi, ci manchi…comunque no le chiavi le ho io…perché?
 
From: Me
 
Anche voi…tanto…qui dove sono sto capendo tante cose…te lo chiedevo perché ci sono alcune cose che pensavo di aver messo via e invece sono fuori…
 
From: Stana
 
Ah…così però è molto generico, di cosa si tratta? Ma scusa, tu sei a Malibù? Tamala mi ha detto che eri in Canada…adesso chi è quello che mente? Avevi paura che ti avrei soffocato?
 
From: Me
 
Si lo so, gliel'ho detto io…scusami ma te l'ho detto che ho bisogno di tempo…hai ragione avrei dovuto farti sapere la verità…diciamo che ci stiamo contendendo il premio per bugiardo dell'anno…scusami ancora…Katherine come sta?
 
From: Stana
 
Tutto bene, mi ha fatto disperare stanotte, ma per il resto tutto ok…so di chiedere troppo, ma quando torni? Kate vuole vedere il suo papà…e non è la sola…se posso permettermi di dirlo.
 
From: Me
 
Stana te l'ho detto…dammi tempo…di un bacio alla nostro spettacolo. Ciao N.
 
From: Stana
 
Ti aspettiamo. Baci S.


 

Spero vi ia piaciuto questo ritorno...non è proprio in grande stile ma mi rifarò lo prometto!! Grazie a tutti quelli che nonostante il mio egoismo hanno continuato e continueranno a leggermi!

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Capitolo 15
*** Capitolo 13-From now on, I will let my heart guide me… ***


CAPITOLO 13 - From now on, I will let my heart guide me…

 
… continuo del flashback del capitolo scorso …
 
Ho appena inviato il messaggio a Nathan e sto ancora fissando il display del cellulare, sperando che mi dica anche lui qualcosa di romantico, non so per esempio che gli manco o che non vede l'ora di tornare … rileggo quello che mi ha scritto e mi convinco ancora di più che qualcosa non giri nel verso giusto, è stato criptico e misterioso … quanto vorrei essere con lui a Malibù … quanto abbiamo condiviso in quella casa, ricordo ancora quando gli ho regalato l'album con le nostre foto … oddio l'album!!
 
S: Tam ciao sono io è urgente..ti ho svegliato??
T: chi? Cosa??? Ma ch … ah tesoro sei tu … n-no cosa ti fa pensare che stessi dormendo?!!?
…: Amore daaiii spegni quel coso!
S: oddio scusami … non volevo disturbarti mentre …
T: no tranquilla non stiamo facendo nulla … anche perché non ti avrei risposto nel caso … si lamenta perché tra te e quell'altro non ci date tregua …
S: lo so scusami, ma ho appena realizzato una cosa … terribile …
T: oddio cosa sarà mai successo?
S: Tam è a Malibù …
T: si lo so … aspetta … tu come fai a saperlo?
S: me l'ha detto lui …
T: vi siete sentiti?!
S: mi ha scritto lui … comunque non ho ben capito cosa volesse … è stato tutt'altro che chiaro
T: ma no niente, voleva solo sapere di una sedia a dondolo … boh una roba del genere … ha detto che stava nel ripostiglio e invece ora è fuori … che è la tua … ops forse questo non dovevo dirtelo …
S: …
T: Stana tutto bene?
S:… s-si … tutto b-bene …
T: tesoro perché piangi?
S: no, niente … sono gli ormoni …
T: che ormoni e ormoni … tu sta singhiozzando … che succede?
S: ma no, sono commossa … ecco l'ho detto …
T: oh tesoro come sei dolce … ascolta stai tranquilla che se lui non torna da te di corsa ce lo porto io a calci
S: ahahaha sei un'amica fantastica … anche alle 6 del mattino … ahahaha
T: senti ma che c'è di così terribile se lui è a Malibù?
S: c'è un album…
T: la cosa terribile è un album di foto?!
S: non è un album normale … è il nostro album, quello che gli avevo regalato io …
T: e quindi?
S: sai quando ho fatto l'ecografia in cui ho scoperto che Katherine sarebbe stata una bambina?
T: si che me lo ricordo … sei scappata per tre giorni e nessuno più ti trovava … ci hai fatto prendere un colpo … ah vuoi dirmi che stavi là?
S: si sono andata a Malibù … mentre stavo a dondolarmi sulla sedia a dondolo, ho scritto una specie di lettera e l'ho messa, insieme ad una foto di Kate, nell'album con l'intento di spedirgliela … ma poi …
T: ma poi … lasciamo stare il poi va …
S: adesso se lui è là vuol dire che può trovarla … e …
T: e niente … sarebbe la cosa migliore così magari si sveglia …
S: ma penserà che sono una codarda, che avevo paura, che sono stata una stupida … che
T: che, che, che … tutti questi che … te lo dico io … gli farà bene e vedrai che sarà più semplice di quanto pensi … tra qualche giorno tornerà, vi parlerete, farete pace ed io finalmente tornerò a dormire felice!!!
S: ma …
T: niente ma … adesso stai tranquilla, dormi e lasciami dormire … ti prego … domani sono sul set … ah tra l'altro a che ora ti dimettono?
S: penso nel primo pomeriggio … ma tranquilla prendo un taxi …
T: non se ne parla … vengo io … poi se ti va facciamo un giro sul set
S: va bene dai … grazie … ciao
T: di nulla … tranquilla … dai un bacio alla mia nipotina …
S: ok…ciao
T: ciao…
 
Chiudo la telefonata con Tamala e ti guardo … piccolina mia, non hai detto bhe per tutta la telefonata … sei un angelo … hai gli occhietti aperti che mi guardano … hai il suo sguardo penetrante … Kate, che faccio!? La tua mamma è un danno vivente … gli scrivo oppure no?!...tu mi fissi e poi ti apri in uno splendido sorrido … hai capito che parlo del tuo papà vero?! Ok gli scrivo …
 
From: Me
To: Nathan
 
Ciao, non prendermi per una stalker … volevo solo dirti che qualunque cosa tu possa trovare in casa la puoi usare … non voglio avere più segreti con te … ciao S.
 
Ok non è proprio un messaggio esplicito, ma sono sicuro che capirà … premo invio e un po’ più sollevata mi addormento …
 
… ritorno al presente …
 
Sono ancora qui a Malibù … sono passati alcuni giorni da quando ci siamo sentiti … ma mi sembra di averla sempre qui vicina a me … tutta la casa mi parla di lei … non la sento più da quella mattina, l'ultimo messaggio diceva che potevo usare tutto, anche le sue cose … e io l'ho presa in parola, dormo con il suo cuscino, mi lavo con il suo bagnoschiuma, bevo con la sua tazza … oddio so di ciliegia ma va bene così … l'altra mattina stavo per sfogliare l'album, ma ho deciso di lasciarlo li per un po' … mi sono cambiato e mi sono tuffato nell'oceano prima di fare colazione … avevo bisogno di un bagno rigenerante …
Ora sto sistemando casa … tra poco verrà Molly perché effettivamente non le ancora chiesto scusa dopo il diverbio in aereo.
 
M: Nate ciao sono io, ascolta sono arrivata, ma il navigatore non mi da il numero civico …
N: ok, aspetta che esco … eccomi, mi vedi?
M: visto, arrivo …
N: ciaooooo rossaaaa
M: ciao…
N: così tutta questa formalità? che fai non mi abbracci?!
M: posso davvero?
N: c'è da chiederlo?? Fiondati!
M: oh Nathan quanto mi è mancato … mi dispiace aver discusso, mi dispiace averti tenuto nascosto tutto, mi dispiace …
N: ssshhh tranquilla, non è colpa tua … siamo noi che ti abbiamo tirato in mezzo senza motivo …
M: ti voglio bene …
N: io di più …
M: e io più del tuo di più …
N: vieni entriamo … sarai stanca …
M: ma che stanca!! Sono giovane io … allora che facciamo?
N: allora dunque io avevo pensato mare, mare, mare … ti può piacere come programma?!
M: non chiedo altro …
N: allora vieni … ti faccio vedere la camera e poi schizziamo in spiaggia …
M: ok …
N: eccoci, fai con comodo io ti aspetto in veranda …
M: ok, a dopo …
 
Lascio Molly in camera degli ospiti e mi dirigo in veranda … guardo l'oceano e mi perdo nei pensieri … in automatico mi siedo sulla poltrona a dondolo e metto sulle gambe l'album, con l'intento di sfogliarlo … sto rimandando questa cosa da troppi giorni …
Lo apro e subito sono brividi … sulla prima pagina, quella senza la velina che copre le foto, in rosso c'è scritto: "All'Amore della mia vita", mi ricordo che ci avevo scherzato quella volta …
 
… qualche estate prima …
 
N: All'Amore della mia vita … urca è una cosa grossa da scrivere … guarda che non si può tornare indietro una volta messo nero su bianco, anzi rosso su bianco …
S: e io non ho intenzione di tornare indietro … io ne sono certa, anche se stiamo insieme da poco … tu sei l'Amore, quello con la A maiuscola, sei la persona che voglio vedere per ultima la sera prima di addormentarmi e la prima quando mi sveglio … ne sono più che sicura … perché tu no?!
N: …
S: Nat!?
N: …
S: bhè evidentemente se non ti viene da dire nulla, non so nemmeno perch …
 
Ti ho baciato cercando di trasmetterti tutto quello che a parole non ero riuscito a dirti … in quel bacio c'era la verità del mio cuore, in quel bacio lungo e dolce era racchiusa tutta l'essenza del mio amore per te …
 
S: …
N: adesso chi è che non parla!?
S: i-io …
N: ti amo … non sai nemmeno quanto … e purtroppo non sono uno scrittore come Castle, non sono bravo con le parole … so che tu adoreresti una dichiarazione in grande stile come quella che fa a Beckett, ma io non ne sono capace …
S: shhh … ti amo … e in questo bacio c'era molto di più di quello che Castle dice a Beckett … e poi io voglio Nathan non Richard … ricordatelo … io mi sono innamorata di te per come sei al lavoro, ma soprattutto per il tuo essere fuori dal set … non dimenticartelo mai …
 
Mi sembrano passati secoli da quell'estate … sono talmente preso dai ricordi che non mi sono nemmeno accorto che Molly si è seduta qui vicino a me …
 
M: tutto bene, papà?
N: si tesoro, tranquilla … solo ricordi …
M: spero belli…
N: si…ehi mi hai chiamato papà
M: è quello che sei … ora ti posso chiamare così perché lo sei a tutti gli effetti …
N: è vero … sai che sei la prima a chiamarmi così?
M: ovviamente chi altro poteva chiamarti così se non tua figlia adottiva?! Allora papà se sono ricordi belli questa lacrima cosa ci fa a rigare le tue guance?
N: perché erano talmente belli che quasi non mi ricordavo più quanto fossero emozionanti …
M: riguarda chi dico io?
N: …
M: l'ho sentita sai … dopo che abbiamo discusso in aeroporto … ti ama Nate, ti ama come forse non ti ha mai amato …
N: lo so Molly …
M: e che ci fai ancora qua?!
N: ho bisogno di tempo …
M: di tempo?!
N: si … ho bisogno di digerire tutto questo amore perché so che se tornassi sarebbe sull'onda di un'emozione … se tornassi ora mi lancerei tra le sue braccia e staremmo divinamente … ma so anche che al primo problema il rischio di tirare fuori questo casino sarebbe altissimo … devo metabolizzare tutto ed essere sicuro che per me tutto questo non sia più un ostacolo, devo essere certo di non essere debole … devo farlo per lei, ma soprattutto per nostra figlia … Katherine merita un papà che ci sia, che non scappa alla prima occasione perché non si fida della sua compagna …
M: oh, Nate … Kate è proprio una bimba fortunata … la invidio…
N: non dirlo troppo forte … tuo padre potrebbe sentirci … già non gli stava molto simpatico che nelle prime stagioni mi chiamassi papà, confondendoci anche in pubblico … non vorrei trovarmelo in agguato …
M: ahahaha sei forte sai!?
N: che dici andiamo a farci un bagno?
M: non vedevo l'ora che tu me lo chiedessi …
 
Ci alziamo e preso dalla situazione ho dimenticato di chiudere l'album … appena faccio per appoggiarlo sulla sedia scivola fuori una busta … la raccolgo e noto che è tutta spiegazzata … sul davanti c'è scritto il mio nome, sbavato come se qualcuno ci avesse pianto sopra, e quel qualcuno è lei perché la calligrafia è la sua…
 
M: dai, Nate muovitiiiii …
N: arrivo …
M: muoviti pigroneeee … ho voglia di fare un tuffo … arrivo prima iooooooo …
N: non sia mai … aspettamiii … se ti prendoooo … dove scappi …
 
Appoggio la lettera sulla poltrona anche se la tentazione di aprirla e di leggerla è tanta, e mi metto a rincorrere Molly … per ora ho avuto fin troppe emozioni … ho bisogno di staccare per un po'…
 
… intanto a Los Angeles …
 
S: Taam hai visto il ciuccio?? Shh, shh Kate arrivo, arrivo…Taaaam?!?!!
T: ehi dimmi … scusa ero in doccia …
S: ah scusa … hai visto il ciuccio??? Non so più che fare … l'ho cambiata, ha mangiato, anzi ha divorato il mio latte, l'ho fatta giocare, ma non c'è verso di farla dormire … è stanca morta, ma non trovo il ciuccio …
T: aspetta, dalla a me intanto che tu cerchi il ciuccio … io sinceramente non saprei dove cercarlo …
S: ok … tieni
T: vieni dalla zia patatina, vieni che ci mettiamo comodo sul divano … vediamo che c'è il tele …oh guarda c'è la mamma … e quello chi è?! È papà … Guarda che c'è papà … a già che tu non vedi … aspetta  proviamo alzando il volume … si, brava così … Stana corri …
S: che … oddio …
T: guarda tesoro … si è calmata …
S: come hai fatto!? Sei una maga …
T: io non ho fatto nulla … è stata la sua voce …
S: la voce di chi?
T: la sua …
 
Mi sono incantata … appena Kate ha sentito la voce di Nathan si è calmata, possibile che sentisse la sua mancanza? Una lacrima mi scivola sulle labbra, proprio nel momento in cui in tv trasmettono un nostro bacio della quinta stagione … involontariamente mi passo la lingua sulla labbra per asciugarle dalla lacrima e, guardandoci in tv, mi sembra di risentire il suo sapore sulla mia bocca … non ci penso nemmeno trenta secondi, prendo l'i-phone e compongo il numero …
 
T: Stana ma che … Kate hai proprio una mamma strana …
 
Tu, tu, tu …
 
" Questa è la segreteria di Nathan, non posso rispondere in questo momento … se avete bisogno qualcosa lasciate un messaggio dopo il bip, vi richiamerò appena possibile … bip "
 
Mannaggia a te e alla tua segreteria che scatta sempre nei momenti sbagliati … propendo comunque per lasciarti un messaggio vocale …
 
"Ciao Nat sono io … oggi Kate ha riconosciuto la tua voce, le manchi … ha bisogno del tuo papà … torna presto …"
 
Biiip
 
Al diavolo la segreteria …
 
From: Me
To: Nathan
 
Prima non sono riuscita a finire il messaggio in segreteria, mi manchi tantissimo … ti prego torna presto, Amore mio. Un immenso bacio. Tua S.
 
Premo invio e torno in salotto, dove trovo Tamala con in braccio Kate che finalmente dorme beata…
 
T: ma che ti è preso?! Sei scattata come un fulmine …
S: mi manca da morire Tam … non so se riesco ad andare avanti senza di lui … e se avesse deciso di non voler tornare da me per noi, ma solo per lei?!
T: impossibile! Quell'uomo non riesce a stare senza di te …
S: grazie di esserci sempre …
T: sempre! E adesso muoviti, io metto Kate nella carrozzina e ce ne andiamo finalmente fuori io e te …
S: ah si? E dove mi porti??
T: tanto per stare allegri, dove tutto è cominciato … si va agli studi! E oggi non voglio sentire se, no e ma … si va e stop!
S: ok …
T: anche perché rischio il linciaggio se non ti porto … Andrew mi stressa da una settimana!!
S: ahahah andiamo va … ti voglio bene!

 
angolo dell'autrice: spero vi piaccia...un bacione e un grazie a tutti per il bentornata!!! al prossimo capito...

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Capitolo 16
*** ATTENZIONE!! ***


NON DISPERATE!!! Il capitolo è in fase di scrittura, manca poco...è che sto preparando i concorsi pubblici e ho poco tempo!!! 
spero di farmi perdonare con la prossima parte!!
A prestissimo!!! Stay Tuned!!!
Sara

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Capitolo 17
*** Capitolo 14-A new era is starting now… ***


CAPITOLO 14 - A new era is starting now…

 
Sono nervosa, stiamo andando sul set con Kate per la prima volta, sono mesi che non ci metto più piede, precisamente da quando abbiamo finito di girare l’ultima puntata della sesta serie.
A causa dei problemi con Nathan e della gravidanza non avevo nemmeno preso parte al party di fine riprese; ero di cinque mesi e qualcosina già si vedeva, mi ricordo ancora quando ho chiamato Terry per dirle che non sarei andata alla festa, mi aveva riempito di domande finché non ero stata costretta a dirle del bambino.
Ai tempi in pochi sapevano della mia rottura con Nathan, avevamo preferito non sbandierare la cosa ai quattro venti, soprattutto io anche perché avrei dovuto poi giustificare evidenti modifiche del mio corpo; i giornalisti avevano creduto fortunatamente alla fuga dovuta alla crisi con Nathan e non avevano indagato più di tanto.
O meglio lo avevano fatto con lui, anche perché trovarmi sarebbe stato complicato: mi ero trasferita in Canada dai miei ma avevo fatto numerosi spostamenti, dalla casa al mare a quella in montagna, avevo staccato il cellulare e il computer era rimasto a Los Angeles, ero praticamente scomparsa dai radar.
Volevo godermi quei mesi che mi separavano dal parto nella tranquillità più assoluta, dovevo già convivere col dolore e il senso di colpa, ci mancavano solo i giornalisti da tenere a bada.
Nathan dal canto suo, così mi aveva detto Tamala, aveva commentato la situazione con un grande NO COMMENT, aggiungendo che a volte litigare tra co-star era normale perché ognuno fuori dal set aveva una vita e spesso le tensioni erano difficili da arginare sul set.
Qualche testata scandalistica si era azzardata ad insinuare che noi due non fossimo solo co-star, ma lui aveva reagito pacatamente dicendo che se realmente fossimo stati qualcosa non avremmo avuto nessun motivo per nasconderlo al mondo… “se due persone si amano, non vedo perché debbano nascondersi”, aveva detto…
Era stata forse una delle poche interviste che mi ero concessa di vedere alla TV…di certo avrei potuto scegliere meglio: sentirsi dire che tu e la persona che ami non siete più niente non era stato un toccasana per il mio umore, ma d'altronde quella situazione l’avevo creata io, ero stata io a decidere di rompere senza chiedere spiegazioni, io avevo scelto di isolarmi, di inventarmi un fantomatico altro uomo per rendere più facile la rottura, sempre e solo io avevo deciso di non inviare quella maledetta lettera.
E adesso, mentre passeggio per le varie stanze del set, mentre gli altri stanno coccolando nostra figlia, capisco di aver fatto un enorme sbaglio: non solo ho fatto prevalere l’orgoglio e la paura sull’amore, ma soprattutto ho deciso arbitrariamente per due persone, modificando la realtà secondo quanto volevo io e non secondo ciò che era giusto.
Tra queste stanze si sono consumate liti, vere e finte, passioni, quelle sempre vere, riappacificazioni, risate e pianti, tra queste mura la nostra storia ha preso forma, è maturata, queste sedie, questi divani ci hanno visto vivere il nostro amore senza aver paura che qualcosa finisse sui giornali…
Questa è stata la nostra casa per tre lunghi e appassionati anni, e ora rimpiango di non averla scritta qui quella lettera, perché sono sicura che la forza per spedirgliela l'avrei trovata tra queste mura, perché qui ogni cosa che guardo è legata ad un momento nostro: niente di eclatante come dichiarazioni o annunci importanti, qui c’è il sapore della quotidianità del nostro amore, quella fatta di sguardi, di parole, di sorrisi, di lacrime, quella che purtroppo fuori di qui non doveva esistere.
 
“Stana, tesoro…eccoti, tua figlia ti reclama; Terry la sta cullando, ma non so ancora per quanto tratterrà strepiti e urli…”
“Oddio Andrew scusate…avrà fame; scusa, mi sono persa via con i pensieri…”
“Generici o legati a qualcuno in particolare?!”
“Si vede tanto?!”
“Nooo, ma va…figurati…hai solo scritto una grossa N sulla faccia…ahahah”
“Che scemo che sei…andiamo di là…”
Raggiungiamo gli altri e finalmente prendo tra le braccia Kate, che miracolosamente smette di piangere.
“Stana ha proprio un bel caratterino questa signorina…”
“Ha preso dal suo papà…”
 
Mi è uscita spontanea, non ci ho nemmeno pensato…ormai parlare apertamente del papà di Kate è una consuetudine, peccato che qui sul set nessuno sa che è figlia di Nathan; per tutti, a parte Tamala, Kate è figlia dello sbaglio di un notte.
Mi rendo subito conto di quello che ho detto e avvampo, meno male che ci pensa Andrew a sciogliere il ghiaccio che si è formato
“Forza adesso basta con le smancerie, c’è una serie da produrre, e nonostante io non sia più il producer officiale, questo non toglie che non possa farvi il mazzo se i tempi non vengono rispettati. Andale, al lavoro, subito!”
Lo guardo con gli occhi di chi lo ringrazia infinitamente e poi chiedo a Tamala se posso andare ad allattare nel suo camerino: non sono mai stata una che si vergogna di allattare in pubblico, anche perché la reputo una della cose più naturali del mondo, ma in questo momento prima mi defilo meglio è.
 
“Stana aspetta ti devo chiedere una cosa…”
“Terry vieni con me, purtroppo questa bimba ha fame e devo darle il latte”
“Ah ok allora torno dopo…”
“Ma no, tranquilla vieni…non mi da fastidio”
“Ascolta so che in questo momento ti vuoi godere tua figlia come è giusto che sia, però i capi premono, vogliono sapere se tornerai sul set fissa o se devono far morire Beckett”
“Che?! Non se ne parla nemmeno! È Castle quello nei guai…Beckett è solo disperata” dico cercando di smorzare la tensione.
“Si tesoro lo so, ma loro vogliono delle risposte…fino adesso abbiamo tenuto buona la scusa della gravidanza, ora pretendono che tu dica loro una decisione. Le riprese per ora si sono concentrate in scene neutre, che non avessero né Kate né Rich come protagonisti, ma se dobbiamo modificare il copione per esigenze di cast dobbiamo muoverci…ormai il tempo scorre e la premiere è sempre più vicina”
“Hai ragione Terry,è che c’è stato un tale caos da due settimane a questa parte che non so nemmeno più con certezza come mi chiamo. So però che non voglio rinunciare a Kate, né quella sullo schermo né quella nella vita, per cui se mi dai il contratto lo firmo subito. Avrò bisogno di fare riprese ad ore per i primi mesi, ma sono certa che con l’aiuto di Tamala e del suo papà ce la faremo.”
“A proposito di papà, dovremo parlare anche con Nathan…so da Molly che è a Malibù in questi giorni, è andata ieri a trovarlo, ma non so bene se lui firmerà. Comunque faremo in modo che non ci siano tensioni, vedremo di adattare la sceneggiatura in modo da non crearvi problemi…non so, per esempio pensavamo di tirare avanti la storyline del rapimento di Castle per metà stagione, facendo indagare Beckett…e poi boh, magari una promozione a Los Angeles per lei a caso risolto…ci inventeremo qualcosa insomma…perché sorridi?!”
“Perché stai parlando a macchinetta senza fermarti e senza farmi spiegare ahahah”
“Oddio scusa…è la mente della sceneggiatrice che a volte si innesca e va il loop…”
“No tranquilla…volevo solo chiederti di raccontarmi com’è la vera sceneggiatura, quella che avete prodotto in originale”
“Ma niente di che…lui si salva, poi colpo di scena lui finisce in un universo parallelo che però si rivela essere un sogno, al risveglio lui capisce che passare oltre alla sua scomparsa non si può e allora organizzano un matrimonio lampo loro due, Alexis, Martha e Jim…cose così insomma…troppo banale?!”
"Sono decisamente sconvolta…ah, mm in positivo ovviamente; è semplicemente spettacolare e assolutamente da realizzare. Beckett e Castle finalmente sposi, wow!”
“Sicura di aver capito bene?! Cioè se li facciamo sposare ci dovranno essere baci, effusioni, sexy eyes…”
“Si certo che ho capito bene…è proprio per questo che sono felice”
“Mi sa che mi sono persa qualche pezzo…ma tu e Nathan non avevate rotto?!”
“Ehm…si, ma diciamo che più o meno saremo costretti a frequentarci…dunque per farla breve, io sono una cretina che si inventa bugie, lui è un idiota orgoglioso e lei è il nostro lavoro meglio prodotto…fiuuu l’ho detto tutto d’un fiato, ce l’ho fatta…troppo banale?! Ahahha”
“I-io…”
“Terry stai bene?”
“Ho bisogno d’aria, penso che questo vada oltre ogni mia più rosea aspettativa…cioè fammi capire: non vi siete mai lasciati e non c’è stato nessun altro terzo incomodo?! No perché se è così voi meritate l’oscar per la sceneggiatura e come miglior attore e attrice protagonista!”
“ahahha, no in realtà non stiamo più insieme, ma io non ho avuto nessun altro…Katherine è figlia mia e di Nathan; però le cose sono più complicate di quello che ti ho detto…a parte ciò, non penso che Nat si rifiuti di firmare il contratto”
“Ok…diciamo che sono un po’ sottosopra per la notizia, anche se felice: pensarvi di nuovo insieme mi fa piacere e poi questa bimba è fortunata ad avervi come genitori, fate dei grandi casini, ma sapete anche amare molto…e questo è fondamentale in una famiglia”
“Grazie Terry…ehi Kate ha sentito cosa ha detto la zia Terry?! Che sei fortunata…vedi di ricordartelo quando avrai sedici anni e vorrai il motorino o uscire di sera con le amiche e noi ti diremo di no, capito?! ahahah”
 
Nel frattempo dall'altra parte della città…
 
Ho trascorso una giornata splendida ieri, Molly mi era mancata, quella ragazzina rossa che è cresciuta insieme a me, scambiandomi più di una volta per suo padre; ora è una donna e che io lo voglia o no, capisce molto di più le "cose dei grandi" di quanto non lo faccia io.
Mentre ce ne stavamo in riva all'oceano ieri sera a guardare il sole tramontare mi ha detto una cosa che mi si conficcata qui nel petto e nella testa, e ce non accenna a lasciarmi in pace.
"Se ami devi saper perdonare perché amare vuol dire saper stare con una persona nel bene, ma soprattutto nel male; anche quando la strada si fa dura, se tu ami veramente devi essere disposto a scalare la montagna"; sono poche parole, ma fanno riflettere, soprattutto se le pronuncia una piccola grande testa rossa che fino a ieri chiamavi bambina.
Molly ha inoltre aggiunto che ora devo crescere veramente, ora ho veramente una figlia e non posso pensare di fare il padre part-time, non posso decidere in base all'umore, ai giorni; infine mi ha detto che i figli non sono di chi li concepisce, ma di chi li cresce e li ama, e che per questo devo decidere in fretta cosa fare, perché prima o poi arriverà qualcuno che prenderà il mio posto nel cuore di Stana e che quindi, inevitabilmente, starà vicino a Katherine, più di quanto potrò fare io.
Sono quasi ventiquattrore che mi sono isolato dal mondo, appena Molly è risalita in auto ho spento cellulare e computer perché avevo bisogno di silenzio, non so chi diceva che il silenzio ci parla, c'è da dire che questo chi era veramente un genio.
Penso di aver capito più cose adesso che in tutta la mia vita, so di potercela fare, so di amarle con tutto me stesso, sono sicuro che non tornerò indietro: voglio essere compagno e padre!
Sto facendo le valigie, torno a casa da mia figlia…però…ho ancora una cosa da fare, come un lampo mi viene in mente che non ho ancora letto la lettera che avevo trovato nell'album.
Cerco tra i vestiti in valigia e afferro il raccoglitore tra le mani, lo apro ed estraggo la lettera…
 
Caro Nathan
quando leggerai questa lettera, sempre che tu riesca ad avere il coraggio di non cestinarla una volta visto il mittente, probabilmente rimarrai alquanto confuso e ti troverai di fronte ad un enorme bivio: decidere di non rivolgermi più la parola oppure, cosa che spero, riavvolgere il nastro ed essere disposto a ricominciare da dove ci siamo fermati quel lontano giorno di febbraio.
In realtà non è passato molto tempo, ma da quando ho deciso di allontanarti sembra che anche il tempo scorra più lentamente, come se anche lui ci tenesse a farmi pesare l'enorme errore che ho commesso.
Sì, hai letto bene...ho proprio scritto che è tutta colpa mia, che io ho deciso di allontanarti e che io ho fatto un tremendo errore; ebbene sì, nonostante il mio orgoglio sono qui a chiederti perdono perché l'amore che provo per te é proprio quello con la A maiuscola, quello che arriva una volta nella vita, quello che non ti devi lasciar scappare.
Io l'ho avuto ben chiaro nella mia testa fin da subito, da quel maledetto San Valentino che ho trascorso nel mio appartamento da sola, piangendo e cercando di capire perché era finito tutto.
Adesso penserai che stia delirando, ma in realtà solo ora mi accorgo che sei la mia metà, sei quello che mi completa, quella con cui io sarei disposta a fare di tutto perche mo completi; grazie a questa separazione ho capito quanto io abbia bisogno di te, sia fisicamente che sentimentalmente che psicologicamente.
Nathan Fillion io ti amo e non ci posso fare nulla; tutti i giorni mentre mi guardo allo specchio rivolgo gli occhi verso la parte di vetro che riflette la porta sperando ogni volta che tu mi appaia in camicia e a piedi nudi con una tazza fumante di caffè, proprio come Beckett all'inizio della quinta stagione, e ogni giorno mi risveglio dal sogno e mi accorgo di essere sola.
Ma da qualche settimana a questa parte se oltre alla porta mi guardo bene noto che in realtà tu ci sei, sei nei miei occhi che scintillano come dice mia madre, nel mio corpo che si addolcisce, nelle mie mani che elargiscono carezze come fossero caramelle.
Non so se hai capito, ma insomma aspetto un bimbo Nat, anzi aspettiamo un bambino, tu ed io; non chiedermi perché non te l'ho detto prima perché ero arrabbiata e delusa dal fatto che tu non lo volessi, dal momento che ad Javier e a Kevin hai detto di non essere pronto.
Ma ora dopo aver concluso le riprese e aver pensato e ripensato a te come papà e a me come mamma, ho capito che meriti di sapere la verità, anche se questo ti irrigidirà ancora di più sulle tue posizioni e ti porterà a non volermi più nella tua vita; di un'altra cosa sono certa, nostro figlio ha il diritto di avere il tuo amore di padre proprio come avrà il mio di mamma.
Mi fa ancora strano pensarci genitori, ma é successo e nonostante tutto io sono la persona più felice di questo mondo!
Spero di poter condividere con te questo immenso regalo che qualcuno ha voluto donarci, anzi una cosa te la svelo, come è giusto che sia: è una bimba, Nath, una splendida e sana bambina e tu sei il primo a saperlo e a poterla vedere, visto che ti ho allegato una sua foto.
Sono certa che lei sia stata concepita la notte di capodanno...te lo ricordi?! io se chiudo gli occhi sento ancora il sapore dei tuoi baci, la dolcezza delle tue carezze, la profondità dei tuoi respiri...
In quel momento, mentre facevamo l'amore a cavallo delle mezzanotte, penso di aver realizzato per la prima volta l'importanza di quello che stavamo costruendo: non una semplice e lunga storia, ma la nostra storia di una vita!
Spero riuscirai a perdonarmi…
Sempre tua…
S.
 
 

Spero di essermi fatta perdonare...al prossimo capitolo!

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