I am the Captain of the Twelfth

di lucy_tennant
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ~Introduzione~ ***
Capitolo 2: *** ~Hikaru Ukitake~ ***
Capitolo 3: *** ~Twelfth Division's new Captain~ ***
Capitolo 4: *** ~Here's Gin~ ***
Capitolo 5: *** ~Tanabata~ ***
Capitolo 6: *** ~Meet Shintaro~ ***
Capitolo 7: *** ~Byakuya's thoughts~ ***
Capitolo 8: *** ~Incubo~ ***
Capitolo 9: *** ~Angel's death scythe~ ***
Capitolo 10: *** ~Las Noches~ ***
Capitolo 11: *** ~Gigai per gli Espada~ ***
Capitolo 12: *** ~L'utilità del saper nuotare~ ***
Capitolo 13: *** ~Calling your name~ ***
Capitolo 14: *** ~Goodbye, my love~ ***
Capitolo 15: *** ~I want to be your friend~ ***
Capitolo 16: *** ~Kisses on the bottom~ ***
Capitolo 17: *** ~The Inner Hollow~ ***
Capitolo 18: *** ~Inedito~ ***
Capitolo 19: *** ~Tentativi~ ***
Capitolo 20: *** ~Broken~ ***
Capitolo 21: *** ~Old friends, new enemies~ ***
Capitolo 22: *** ~Waiting~ ***
Capitolo 23: *** ~The rescue~ ***
Capitolo 24: *** ~Falling in love~ ***
Capitolo 25: *** ~I am the Captain of the Twelfth~ ***
Capitolo 26: *** ~Epilogo~ ***



Capitolo 1
*** ~Introduzione~ ***


Come fosse possibile che la Soul Society fosse riuscita a scongiurare l'attacco di Aizen e sconfiggere proprio quest'ultimo e tutta la sua armata di hollow, arrancar ed espada era ancora una domanda che quasi tutti gli shinigami si ponevano, mentre ricordavano e parlavano degli eventi accaduti poco tempo prima.
A una settimana dallo scontro che vedeva protagonisti gli Dei della Morte e Sosuke Aizen, tutto sembrava essere tornato come addirittura prima che Rukia Kuchiki fosse condannata a morte per aver ignorato le regole ed aver creato un nuovo shinigami di nome Kurosaki Ichigo.
Come prima di quella battaglia durata ben quattro anni, dove entrambe le parti avevano subito gravissime perdite, dove un'intera città era stata rasa al suolo e dove il destino del mondo era rimasto in bilico tra bene e male per più di una volta.
Sembrava.... In realtà nulla era come prima.
La paura risiedeva nei cuori di ciascuno.
Paura di dover affrontare un'altra minaccia simile.
Paura di combattere ancora.
Paura di perdere altri cari.
Paura di morire.
Nulla era peggio di quest'ultima....
Ma, prima o poi, saremmo dovuti riuscire a sconfiggere queste paure, utili non tanto per la salvaguardia personale quanto proprio per la distruzione dell'anima della persona stessa.
Si prospettava un lungo periodo di pace di fronte a noi.
Tutto sarebbe andato per il meglio e, alla fine, Aizen sarebbe stato solo un brutto ricordo....





Buona seeeeera lettori :3
Dopo questa brevissima introduzione dalla quale non si capisce nulla della storia se non il periodo in cui è ambientata, vi anticiperò alcune cose....
I capitoli parleranno della vita di una shinigami, Hikaru Ukitake (personaggio completamente inventato da me), figlia del Capitano della Tredicesima divisione.
Successivamente verranno anche inseriti dei "mini capitoli" nel capitolo stesso, dove i vari personaggi potranno rispondere alle vostre più svariate domande :3
Vi devo avvisare: è la prima storia che scrivo, spero vivamente che vi piaccia :D
Un bacione 
Lucy

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Capitolo 2
*** ~Hikaru Ukitake~ ***


Sbadigliai, alzandomi dal letto e dirigendomi in bagno.

Aprii l'acqua nella vasca ed aspettai che ce ne fosse una quantità sufficiente per fare un bel bagno, caldo e soprattutto rilassante.
Erano passati a malapena sei giorni dalla morte dell'ex capitano della Quinta Brigata ed io ero ancora confinata sulla Terra affinché monitorassi la situazione e scongiurassi un possibile attacco se l'esercito di Aizen si fosse fatto rivedere.
Guardai l'orologio.
Le nove e ventiquattro di sera.
Non era tardi, eppure ero stanchissima, dopotutto la notte prima non avevo dormito per dare la caccia agli hollow e per monitorare l'intera città.
-Ben svegliata Hikaru!- disse una voce femminile, appartenente ad una ragazza che era appena spuntata dietro di me.
-Buon giorno Yuuki- risposi, quasi borbottando ed aprendo la mia bocca in un largo sbadiglio.
-Stanca?-.
-Sì, ho dormito poco.... Sono stata tormentata dagli incubi per tutto il pomeriggio.... E ieri sera dovevo occuparmi di qualche piccolo diverbio con i plus....-.
-Ancora con quella storia di Aizen?-.
Annuii.
Mi abbracciò, prima di lasciarmi entrare nella vasca, ascoltando musica e canticchiandomi, regalandomi quella mezz'oretta di relax che mi ero prefissata nella mente.
Una volta fuori, dopo aver asciugato i capelli color nocciola, mi soffermai sull'immagine riflessa del mio volto sullo specchio, sporco di sangue impastato dalla polvere, con gli occhi ricolmi di lacrime e di furia omicida.
Scossi la testa ed il mio viso tornò improvvisamente normale.
Da quando mi ero trasferita sulla Terra vivevo con una mia amica: Yuuki, una ninja proveniente da Konoha (meglio conosciuto come il Villaggio della Foglia).
Mi misi nuovamente il pigiama.
-Yuuki io esco, lascio il gigai a casa- urlai, prendendo un gikongan e separando l'anima dal corpo.
Indossavo il tipico Shihakusho degli shinigami, senza però avere nell'hakama il simbolo della divisione di cui facevo parte.
La mia Zanpakuto, accuratamente riposta nel fodero, penzolava dall'obi.
Scattai in avanti, con dei passi veloci, lasciandomi trasportare dai miei piedi ed abbandonandomi alle sensazioni.
-Hikaru- disse la voce di un ragazzo che conoscevo bene.
Mi fermai di colpo, guardando alle mie spalle e sfoderando un sorrisone.
-Renji- risposi.
Il tenente della Sesta Brigata sorrise a sua volta.
-Perché sei qui?- gli domandai.
-E dai, non sarà neanche una settimana che sono tornato nella Soul Society.... Come sei melodrammatica....- borbottò, sistemandosi i lunghi capelli rossi.
Avevo dimenticato quanto fosse muscoloso e soprattutto quanto quella pettinatura lo facesse sembrare un ananas.
-Piuttosto.... Sono qua perché sei un'ebete che non ascolta mai i messaggi che gli si mandano attraverso le farfalle infernali.... Ecco perché sono qua....- continuò, sbuffando.
-Sembra quasi che tu odi stare sulla Terra.... Ti scoccia venirmi a trovare?-.
-Non lo dire neanche per scherzo! Sai che per te farei qualsiasi cosa-.
-Ti voglio bene Renji-.
-Anch'io Hikaru....-.
-Parlavi di farfalle infernali?-.
-Sì, te ne abbiamo mandate tre o quattro.... Ma tu le hai ignorate tutte- sbuffò -Sei veramente una cosa impossibile....-.
-Messaggi importanti?-.
-Certo!!!! Vitali, oserei dire!-.
Inarcai le sopracciglia.
-In che senso?-.
-Nel senso che Kurotsuchi ha lasciato il grado più alto della Dodicesima vacante e che Shinji è il nuovo Capitano della Quinta-.
-A me, questo, quanto dovrebbe interessarmi?-.
-E qua veniamo al succo del tutto.... A te questo interessa e pure parecchio! Sei stata proposta dal mio Superiore come nuovo Capitano della Dodicesima Brigata e molti approvano-.
Strabuzzai gli occhi, facendo un passo indietro.
-Eh?!- feci -Che cosa hai appena detto?!-.
-Ti vogliono nel Gotei 13.... Questa volta come Capitano-.
Faticavo a crederci.
Il mio sguardo si perse nel vuoto ed il mio respiro si fermò per qualche secondo.
-Oh Dio.... E papà cosa ne pensa?-.
-Il Capitano Ukitake è felicissimo che tu possa prendere quella carica così prestigiosa.... E poi non vede l'ora di riabbracciarti.... Gli manchi un sacco-.
Ero senza parole.
Il mio pensiero fu subito rivolto verso una persona in particolare.
-Devo proprio venire adesso con te....?- domandai, facendo scomparire il sorriso sul mio volto.
Renji scoppiò in una sonora risata.
-Fai quello che devi- rispose, quasi asciugandosi una lacrima -Sai come tornare a casa-.
Mi salutò ed aprì un portale dietro di sé, entrandovi mentre ancora rideva.
Corsi via da lì, dirigendomi verso un preciso distretto della città: il quartiere di Mitsumiya.
Mi fermai solo quando fui di fronte ad un piccolo negozio interamente in legno, con un'insegna recitante "Urahara Shoten".
Presi un bel respiro, prima di avvicinarmi per bussare.
La porta si aprì ancor prima che avessi tempo di poggiare la mano sui battenti.
-Hikaru- mormorò una voce maschile.
Ebbi un sussulto.
-Kisuke.... Scusa l'orario....-.
Il ragazzo uscì dall'emporio e venne illuminato dalla luce della luna.
Gli occhi grigi mi fissavano ed i capelli biondi erano scompigliati dal leggero venticello che si era alzato da poco.
Non aveva il cappello, né la sua mantella verde bottiglia.
In compenso indossava una sorta di shihakusho color erba.
-Tranquilla, ero sveglio- rispose, sorridendomi e socchiudendo gli occhi per un attimo.
Tra noi calò il silenzio.
-Hai voglia di fare una passeggiata?- domandò.
Annuii.
Sparì nel negozio e tornò qualche secondo dopo, con il suo bastone da passeggio in cui era sigillata la sua Zanpakuto.
Mi fece cenno di seguirlo e saltò su un tetto, iniziando a correre.
Gli andai dietro.
Uscimmo dalla città e ci fermammo solo dopo un'oretta buona di corsa.
Eravamo arrivati sulla costa.
-Avevo voglia di vedere il mare.... Mi piace da morire- spiegò, continuando a sorridere.
-Kisuke.... Io.... Volevo dirti una cosa importante-.
Si sedette sulla sabbia.
-La so già, buona fortuna-.
Mi prese la mano e mi fece accomodare accanto a lui.
-Come fai a saperlo?!-.
-Ho le mie fonti- ridacchiò.
Ancora qualche secondo di silenzio.
-Non so se andarci....- continuai.
-E perché?! Diventare capitano è meraviglioso! Fidati di uno che ci è già passato-.
-Ma non voglio trasferirmi definitivamente là, per poi perdere tutte le gioie del combattere gli hollow, fare una passeggiata al mattino per poi vedere Ururu e Jinta che puliscono il negozio sotto lo sguardo attento di Tessai, combattere Menos Grande nel parco.... Mi dispiacerebbe perdere questo tipo di vita....-.
Sospirai.
-Tutto sarebbe diverso....- borbottai.
Sorrise e, con una mossa fulminea, mi abbracciò.
-Avrà tempo di venirmi a trovare, vero Capitano Ukitake?- ridacchiò.
Gli diedi una pacca sulla testa.
-Scemo-.
-Torniamo indietro dai- disse.
-Devo ancora dare la notizia a Yuuki....-.
-Ci penserò io, tu dovresti andare a casa-.
-Non voglio che lo sappia attraverso di te.... Dopotutto mi è stata vicina per tutto questo tempo....-.
-Tranquilla.... Sono sicuro che non ci rimarrà male, dopotutto è di me che stiamo parlando-.
-Un sexy e pervertito negoziante-.
-Esatto!-.
Ridemmo.
-Vai stasera?- sussurrò.
Rimasi in silenzio.
-Te l'ho detto: non sono nemmeno del tutto sicura di volerlo fare....-.
Sospirò.
-Smettila di fare la stupida: questa è un'occasione che può capitare una sola volta nella vita! Devi prenderla al volo, senza neanche pensarci su due volte! Suvvia! Pensa al fatto che riuscirai a vedere tuo padre tutti i giorni, senza alcun problema; al fatto che non dovrai preoccuparti degli hollow o dei plus; al fatto che avrai tempo di ubriacarti con Kyoraku e soprattutto al fatto che potrai fare quello che vorrai perché sei il capitano della Dodicesima-.
Sorrise, nel vedere la confusione sul mio volto.
-I ragazzi della nostra brigata fanno sempre quello che gli pare, senza stare troppo nelle regole.... Tu di certo non farai l'eccezione!- ridacchiò, prima di concludere con un -Adesso vai....-.
Lo abbracciai un'ultima volta, per poi sfoderare la mia Zanpakuto.
Squarciai l'aria, aprendo un passaggio che mi avrebbe portata nella Soul Society.
Mi voltai ancora una volta indietro e vidi Kisuke che mi salutava con la mano, sorridendo.
Chiusi gli occhi ed attraversai il portale, lasciando dietro di me una farfalla infernale.
Dopo pochi secondi mi ritrovai nel Seireitei, il luogo dove ero cresciuta e diventata Shinigami.
Ero di nuovo a casa....
-Signorina Ukitake! Cosa ci fa qui?-.
Mi voltai.
Era il ragazzo che ricopriva il quinto seggio dell'Undicesima Brigata.
-Yumichika! Ti prego chiamami "Hikaru"! Mi fai sentire estremamente a disagio se mi appelli in quell'altra maniera.... E poi dammi del "tu"- risposi, sorridendo.
-Scusami.... La forza dell'abitudine- ridacchiò.
-Sono io quella fuori zona o sei tu che non dovresti essere qui?-.
-Questa sera sono di guardia- spiegò -Tu?-.
-Da domani potrei essere il nuovo capitano della Dodicesima-.
Sfoderò un sorrisone.
-Sì, il Capitano Kenpachi me ne aveva parlato.... Sono troppo felice!!!! Fondamentalmente ho sempre disprezzato Kurotsuchi.... A che Brigata appartieni per adesso?-.
-Decima-.
-Oh! il Capitano Hitsugaya sarà felice di riaverti a casa-.
-Già.... Adesso è meglio che vada-.
-Ciao Hikaru, mi ha fatto piacere rivederti-.
-Anche a me-.
Lo salutai e mi voltai verso gli uffici della mia brigata, correndo fino a quando non li raggiunsi.
Presi un bel respiro e vi entrai.
Sdraiata sul divano c'era Rangiku, completamente ubriaca, che stava "litigando" col Capitano.
-Siamo alle solite.... Shiro chan- dissi, sorridendo nel vedere quella scena ed il mio amico d'infanzia.
-Quante volte vi ho detto di non/- borbottò lui, girandosi verso di me e strabuzzando gli occhi, non finendo la frase.
-Hikaru, tesoro- mi salutò la tenente, agitando la mano e cadendo sul divano a mo' di pesce.
-Sei già qui?- domandò il Capitano, venendomi incontro -Non ti aspettavo prima di domani mattina-.
Sorrise.
-Contento di vedermi?-.
-Certo! Da domani potresti non essere più nella mia Brigata, la cosa mi intristisce un po', lo sai?-.
-Anche a me, Shiro chan-.
Mi fissò con sguardo cattivo.
-Lo fai apposta vero?-.
Ridemmo.
Rangiku si rotolò sul divano e cadde a terra, mezza addormentata.
-È ubriaca persa, vero?- domandai.
Toshiro annuì, sospirando.
Mi accompagnò nella mia stanza e tornò in ufficio.
Entrai nel futon che era sul pavimento accanto alla finestra, appoggiando la mia Zanpakuto vicino al cuscino ed addormentandomi.

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Capitolo 3
*** ~Twelfth Division's new Captain~ ***


Era mattina presto quando Matsumoto venne a svegliarmi
-Aspirante capitanoooooo- ridacchiò, dandomi un buffetto sulla guancia -È ora di alzarsi: hai l'esame! Devi andare dal Comandante Generale, ti sta aspettando sulla collina della Sokyoku-.
Aprii gli occhi, alzandomi lentamente da terra e raccogliendo la Soul Slayer.
-Buon giorno Rangiku....-.
Mi sistemai le vesti e mi diedi una sciacquata alla faccia, subito dopo partii per il luogo indicatomi dalla tenente, assieme a lei ed al Capitano.
-Ciao Hikaru- mi salutò Yamamoto, non appena arrivai.
C'erano tutti i capitani del Gotei 13 a partire da Soi Fon e ad arrivare a mio padre.
Tutti tranne Kenpachi.
-Signor Capitano Comandante- dissi, quasi facendo un inchino.
-Tu sai il perché di questa cosa, no? Kurotsuchi ha voluto dedicarsi solamente al campo di ricerca della Soul Society, lasciando il posto della Dodicesima vacante.... I Capitani Hitsugaya, Shunsui, Ukitake, Shinji, Kuchiki ed Unohana ti hanno proposto come successore di Mayuri ed in più, oltre alla loro, hai l'approvazione Mia, di Kurotsuchi e di Soi Fon....-.
-Grazie- dissi, inchinandomi verso tutti i presenti.
-Adesso, dovremmo passare agli altri due punti dell'esame che, per comodità, raccoglieremo in un unico combattimento.... Dovrai mostrare il tuo Bankai e battere un capitano.... A te la scelta dell'avversario- ed indicò i presenti con la mantella bianca.
-Byakuya- mormorai, sorridendo.
Lui si avvicinò a me, senza sfoderare la sua Zanpakuto.
In un battito di ciglia era a pochi centimetri da me.
Seguii i suoi movimenti velocissimi con lo sguardo e, grazie ad un movimento fulmineo bloccai l'attacco della sua Soul Slayer con la mano e mi spostai dalla sua traiettoria d'attacco.
-Non accadrà un'altra volta, tranquilla.... Disperditi Senbonzakura- disse.
La sua katana divenne petali di ciliegio, che mi circondarono a mo' di turbine.
-Vola, Yoru No Tenshi- sussurrai.
Da fuori si vedeva solo il mulinello di Senbonzakura.
Dopo pochi secondi una folata di vento portò via tutti i petali, sostituendoli con piume nere.
Byakuya sorrise, muovendo la mano e controllando la sua katana e cercando ancora una volta di colpirmi.
Iniziai a scappare con dei passi veloci, inseguita dalla sua Soul Slayer.
Avevo battuto Aizen, di certo non mi sarei fatta sconfiggere da qualche lama del capitano della Sesta....
-Bankai- sussurrai.
Le piume della mia Zanpakuto mi avvolsero.
Un paio di ali nere mi crebbero sulla schiena, strappandomi metà del vestito e la mia katana si allacciò al mio braccio destro attraverso una lunga catena dello stesso colore.
-Bellissimo rilascio- commentò Byakuya.
-Non lo vedrai per molto.... Te lo assicuro- conclusi.
La mia velocità era triplicata.
Con due passi veloci raggiunsi il Capitano Kuchiki e portai la spada al suo collo, attaccandolo quando era di spalle.
Sorrise, mentre gli premevo la Zanpakuto contro la gola.
-Te lo avevo detto....- ridacchiai, dandogli un bacio sul collo.
-Direi che questa prova è più che sufficiente.... Che ne dici, vecchio Yama?- propose Kyoraku.
-Concordo.... Per questo sono onorato di consegnare questa a te, Capitano Ukitake Hikaru- concluse Yamamoto, porgendomi un haori bianco con il simbolo della mia nuova Brigata.

十二

-Grazie mille- mormorai, prendendo la mantella ed indossandola.
-Te la sei guadagnata.... E, tanto per la cronaca, il vecchio Yama ti avrebbe dato il titolo comunque, viste le tue prodezze contro Aizen....- si intromise Shunshui, sorridendomi e dandomi una pacca sulla spalla.
-Bravissima tesoro! O dovrei dire.... Capitano?- disse mio padre.
Lo abbracciai.
-Adesso bisogna andare a bere qualcosa!- annunciò Rangiku, tirando fuori una bottiglia di sakè, prendendomi a braccetto ed accompagnandomi dove stavano riuniti gli shinigami appartenenti alla mia brigata -Ma prima un discorso!-.
Ci fermammo proprio davanti a quel marasma di persone che aspettava solo che proferissi verbo.
-Erm.... Sono felice di essere diventata il vostro nuovo Capitano.... So che non sono mai appartenuta alla Dodicesima, ma adesso ne faccio parte in tutto e per tutto.... Combatterò con voi, rendendovi fieri di far parte di questa divisione.... Grazie ancora....- mormorai, facendo un inchino.
Un applauso si diffuse lungo tutta la Collina della Sokyoku.
Venni abbracciata da mezzo Seireitei, capitani e tenenti compresi.
Si era ormai fatta sera, ero sdraiata sul tetto della casupola centrale di tutto il complesso appartenente alla mia Brigata, a guardare le stelle.
-Allora, d'ora in poi devo chiamarti "Capitano Ukitake"?- borbottò Yumichika, avvicinandosi.
-Buona sera- ridacchiai.
-Posso?- domandò, indicando lo spazio libero vicino a me.
Annuii e lui si sdraiò.
-È bello il cielo la notte- osservai.
-Quasi quanto me- se ne uscì.
Ridemmo.
-Come mai sei qui?-.
-Passavo ed ho pensato di venirti a trovare-.
-Grazie.... È una cosa molto gentile da parte tua-.
Sorrisi.
-Ti ho già detto che hai un Bankai sensazionale?-.
-In verità no.... Però grazie del complimento....-.
-La tua Zanpakuto è assolutamente fantastica! È decisamente una tra le più potenti dell'intera Soul Society! E poi è troppo una figata quando fai quel giochino con le piume-.
In risposta mossi la mano sinistra e una livrea nera iniziò a fluttuare di fronte a noi.
Yumichika prese una piuma.
-Attento a non tagliarti- lo ammonii.
Lui sorrise, muovendola fra le dita e poi lasciandola andare nel vento.
-Sono bellissime.... Esattamente come la Shinigami che le governa- sussurrò.
Arrossii, nascondendo il viso tra i capelli che si stavano muovendo per via del vento.
-Grazie.... Io.... Non so cosa dire- mormorai, imbarazzata
-Ce la farebbe un quinto seggio dell'Undicesima a stare insieme al Capitano della Dodicesima?-.
Si avvicinò a me, sorridendomi e posando la sua fronte contro la mia.
-Dipende da chi è quel quinto seggio-.
Il mio respiro si faceva più pesante ad ogni millimetro che lui si avvicinava.
-Lo posso prendere come un sì?- domandò.
Le sue labbra erano ormai a pochissimi centimetri dalle mie, lo sentivo respirare.
Proprio in quel momento arrivò una farfalla infernale che, posatasi si Yumichika, disse il suo messaggio da parte del Comandante Generale.

"Urgente riunione dei Comandanti, ritrovarsi alla caserma della Prima Brigata immediatamente".

-Sembra che tu debba andare....- osservò il ragazzo di fronte a me.
-Erm.... Si.... Io.... Vado....- mormorai, scomparendo dalla sua vista con dei passi veloci.
Avevo la testa altrove, non riuscivo a pensare e, difatti, mi persi, ritrovandomi davanti al complesso di case dell'ottava brigata.
-Merda- borbottai, fermandomi e guardandomi attorno per cercare di riconoscere la strada.
-Hikaru, come sei carina stasera- osservò il Kyoraku.
-Capitano!- dissi.
-Non mi appellare così.... Io sono Shunsui- ribadì, sorridendo -Come mai sei qui? Ti sei persa? Tranquilla.... Ti ci accompagno io-.
Iniziò a camminare ed io lo seguii.
Dopo un quarto d'ora non eravamo ancora arrivati.
-Ma il Comandante Generale non si arrabbierà di questo nostro ritardo?- chiesi.
-Il vecchio Yama non lo fa mai.... Ed io la maggior parte delle volte sono in ritardo ai miei impegni.... Tranne quando Nanao me li ricorda....-.
Ridemmo.
-Va beh dai.... Non voglio farti arrivare così in ritardo proprio alla tua prima riunione!- fece, iniziando a correre verso sud con dei passi veloci.
Lo seguivo senza problemi e, in pochissimo tempo, eravamo arrivati.
La caserma della Prima Brigata mi aveva sempre un po' messo in soggezione.
Era esattamente come gli altri complessi delle altre Divisioni, ma quel suo tono austero e quella sua imponenza facevano sì che, tutte le volte che ci passavo davanti, mi sentissi un sorta di piccola formica.
Entrammo nella baracca principale.
Dentro c'erano già tutti.
-Vecchio Yama, siamo qui- disse Kyoraku, prendendo posto tra i Capitani.
-Eccoli- annunciò Shinji, spazientito.
-Scusate.... Mi ero persa....- mormorai, abbassando lo sguardo e volando al mio posto.
 -Possiamo iniziare- prese la parola, il Comandante -Vi ho chiamati tutti qui per una ragione molto semplice: due hollow sono scappati dal laboratorio di ricerca e sviluppo ed hanno raggiunto la Terra.... Siccome hanno subito mutazioni genetiche forzate dovute all'intervento dei nostri scienziati, vorremmo che ritornassero il più illesi possibile.... Qualcuno si offre volontario per mandare alcuni dei propri subordinati per questa missione?-.
Si diffuse uno strano silenzio.
-Io- dissi allora, facendo timidamente un passo avanti.
-Hikaru Ukitake? Mandiamo lei? Ma se è appena stata nominata- borbottò il Capitano della Settima, fissandomi storto.
-Dovresti avere più fiducia in lei, Komamura- lo riprese Kyoraku.
-Shunsui, parliamoci chiaro, come puoi credere che una ragazza con così poca esperienza riesca in quella missione? E poi ci sono brigate ben più forti, prendi ad esempio l'Undicesima.... Di solito sono loro che si occupano di queste cose! Perché non mandare loro al posto di questa novellina?-.
-Devo forse ricordarti che "questa novellina" ha battuto Sosuke Aizen?!- si intromise Shinji, facendo calare il silenzio col suo intervento.
-Credo che dovrei andare io, in quanto il laboratorio di ricerca è di competenza della mia Divisione e perciò, se ci sono stati problemi, sono a mio carico e ci devo pensare io- mormorai, guardando il Comandante Generale che nel frattempo mi sorrideva.
-Allora è deciso, la Dodicesima Brigata si occuperà di questi hollow.... Hai già il nome di qualche subordinato da proporre Hiraku?- concluse Yamamoto.
-Voglio andarci io-.
-Un capitano che si sposta dalla Soul Society? Inaccettabile!- riprese Sajin.
-Non molli proprio eh? Mi hai rotto le scatole! Propongo di accompagnare il Capitano Ukitake junior nella sua missione- borbottò Shinji, più per far dispetto a Komamura che per aiutare me.
-Due Capitani di due diverse brigate.... Non lo so....- rispose il Comandante.
-Non credo che li rischierai, dopotutto è di Hiraku e di Shinji che stiamo parlando.... Di certo non due che si fanno prendere alla sprovvista e sconfiggere da un hollow....- intervenne mio padre.
-E così sia: i Capitani Ukitake, della Dodicesima, e Hirako, della Quinta, collaboreranno per riportare i due mostri al laboratorio di ricerca qui sulla Soul Society; la riunione è conclusa-.
Hirako si avvicinò a me.
-Sarà un piacere lavorare con te, Hikaru-.
-Sicuramente-.
-Quando partiamo?-.
Mi venne in mente Yumichika ed il suo fallito tentativo di provarci con me di poco tempo prima.
-Subito-dissi, arrossendo -Io ho quello che mi serve ed il mio gigai è già sulla Terra-.
-Anche il mio.... E poi, sei impaziente di toglierti di dosso il quinto seggio dell'Undicesima per tornare a vedere il ragazzo che realmente ti piace è meglio che partiamo subito....-.
-E tu come diavolo....?!-.
Rise, aprendo un passaggio per la Terra ed infilandocisi.
Lo seguii a ruota.
Dall'altra parte del tunnel c'era Karakura Town, illuminata dalle luci notturne.
Pur essendo le dieci, il centro era ricolmo di persone e soprattutto di giovani.
Ne spiccava uno fra tutti, coi capelli arancioni e una maglietta a maniche corte blu.
Mi avvicinai a lui, battendogli la mano sulla spalla e salutandolo.
Lui fece un sorrisone non appena mi vide e mi abbracciò.
-Ichigo- dissi, abbandonandomi al suo abbraccio.
-Hikaru! Cosa ci fai qui? E quello è un haori?! Sei diventata Capitano?! Devi assolutamente raccontarmi tutto!!!!- esordì, dicendo la frase tutta d'un fiato.
-Le persone qui attorno ti guardano.... Ricordati che non mi vedono.... E che per loro stai parlando da solo....- mi intromisi, ridacchiando.
-Oh giusto!- concluse, allontanandosi dalla folla e prendendo un gikongan.
-Ciao Kon- salutai l'anima modificata che ora stava nel corpo di Ichigo.
Il ragazzetto mi saltò in braccio, con le lacrime agli occhi.
-Nee saaaaaan!!!!!! Mi sei mancata- disse, piangendo come un disperato.
Kurosaki me lo staccò violentemente di dosso con un pugno.
-Idiota, la gente ci vede- lo ammonì -Vai a casa e non fare cazzate nel frattempo.... Hikaru, Shinji, venite con me: andiamo in un posto più appartato dove c'e meno casino-.
Corse via.
Era molto facile seguirlo: non eguagliava nemmeno un terzo della velocità di Yoruichi....
Dopo qualche minuto arrivammo nella collina appena sopra la città, dalla quale si poteva dominare con lo sguardo tutta Karakura Town.
-Allora.... Come mai siete qui? E tu, Hikaru, sei diventata Capitano o hai rubato la mantella a qualcuno?- domandò Ichigo, ridacchiando.
-Nuovo Capitano della Dodicesima Brigata: Ukitake Hiraku!- annunciai, voltandomi e mostrando il simbolo della mia divisione che era sull'haori.
-Siamo qui per recuperare illesi, o quasi, due hollow che sono scappati dal laboratorio di ricerca e sviluppo della Soul Society- continuò Shinji.
-Come mai il Coso Generale ha mandato due Capitani?- chiese il ragazzo dai capelli arancioni, inarcando un sopracciglio.
-È una lunga storia.... Yuuki è a casa?- feci.
-No, è tornata a Konoha-.
-Merda! E adesso come prendo il mio gigai?!-.
-Ce l'ha Mr. Zoccoli e Cappello-.
-Kisuke? Grazie al cielo....-.
-Yuuki gliel'ha portato, credendo che, se tu fossi tornata quando lei non c'era, almeno saresti stata in grado di riprendertelo-.
-Quant'è intelligente quella ragazza.... A questo punto, credo che dovrei recuperarlo.... Shinji, tu?-.
-Ce l'ha Urahara-.
-Bene, così li recuperiamo entrambi.... Tu che mi racconti Ichigo?-.
-Nulla di nuovo.... Si sta facendo tardi.... Questa sera rimarrete da me, domattina vi accompagnerò da Zoccoli e Cappello-.



~Angolo Autore~
Salve lettori! Spero che fino ad ora la storia vi piaccia
Nei prossimi capitoli il tutti diventerà più intrigante :D
Grazie, un bacione a tutti quelli che mi seguono :*
Lucy

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Capitolo 4
*** ~Here's Gin~ ***


-Jinta, Ururu! Dov'è Lui?- domandai ai due bimbi che stavano di fronte all'Urahara Shop.
-Hikaru!!!! Te lo vado subito a chiamare- rispose il ragazzino coi capelli rossi, sparendo nell'emporio e tornando pochi secondi dopo, preceduto dal principale.
-Kisuke- dissi, sorridendo e saltandogli addosso per abbracciarlo.
Lui sfoderò un sorrisone, prendendomi fra le sue braccia.
-Buon giorno Capitano Ukitake, lo sa che sono fiero di lei e che non ho dubitato neanche per un momento che sarebbe riuscita a guadagnare il posto più prestigioso della Dodicesima?- mi sussurrò all'orecchio -L'haori ti dona, lo sai? Ti ho risistemato il gigai, vieni-.
Mi lasciò e mi fece segno di seguirlo nel negozio.
Nel retrobottega c'era una sorta di laboratorio e, su un tavolo da lavoro, il mio corpo artificiale, accanto a quello di Shinji.
-Grazie Kisuke, non so cosa farei senza di te- mormorai, infilandomi nel gigai, seguita a ruota dal Capitano della Quinta Compagnia.
-Io credo che andrò a vedere come stanno Lisa, Love e quella nana malefica.... Ci vediamo dopo ragazzi- borbottò proprio quest'ultimo, uscendo dallo shop.
Urahara mi guardò, mentre le sue labbra si aprivano in uno dei suoi soliti sorrisi sghembi.
-Santo cielo quanto sei bella- sussurrò, abbracciandomi -Sono realmente fiero di te.... Capitano Ukitake-.
Premetti il volto contro il suo petto, inspirando profondamente.
-Sei in missione con Hirako?- chiese.
-Sì, dobbiamo recuperare degli hollow scappati dal laboratorio di ricerca-.
-Come inaugurare la propria investitura al meglio-.
-Decisamente..... Neanche 18 ore dopo....-.
Ridemmo.
-Andiamo a cercare quell'hollow- propose, uscendo dal suo gigai.
-E il negozio?-.
-Sono qui dentro 24 ore su 24.... Posso assentarmi per mezza giornata.... E poi ci sono i bimbi e Tessai....-.
Divenni un'anima e lo seguii.
Rimanemmo tutto il pomeriggio di pattuglia a Karakura Town, passeggiando in cerca del mostro fuggito dal Seireitei.
Con un pizzico di fortuna lo scovammo e lo catturai, riportandolo a casa, nel laboratorio di ricerca, completamente illeso.
-Devo ricredermi- borbottò Komamura, non appena mi vide.
Scomparve ancor prima che avessi tempo di ribadire qualsiasi cosa.
Entrai nella mia stanza ed iniziai a leggere tutti i dati che aveva raccolto ed archiviato Kurotsuchi.
Passai il successivi dieci giorni così, ad annoiarmi informandomi.
Fu all'alba dell'undicesimo giorno che ebbi un'illuminazione che mi avrebbe tolta dalla noia e soprattutto mi avrebbe resa famosa in tutta la Soul Society.
Avrei riportato in vita Ichimaru Gin, uno che era stato tra i miei migliori amici.
Era una pazzia degna di un Capitano della Dodicesima Compagnia.... Si sa, negli ultimi 110 anni al comando c'erano stati due scienziati dalle idee folli, che avevano creato una nomea amata dalla squadra.... E di certo io non sarei stata l'eccezione che non confermava la regola.... 
Iniziai a lavorare sul mio progetto e, poco dopo, chiamai Rangiku, cosicché potesse aiutarmi.
-Lo hai portato?- domandai, non appena la tenente della Decima entrò nella stanza.
Lei annuì, lasciandosi sfuggire qualche lacrima non appena mi passò un normalissimo wakizashi.
-Serve per i miei studi- spiegai.
-Tranquilla.... Non so quanto ti potrà essere utile.... È morto....-.
Presi il pugnale, girandolo fra le mani e guardandolo.
-Shinso.... Spero potrai aiutarmi al meglio....- mormorai, poggiando quella Zanpakuto priva di vita sopra un analizzatore di concentrazione spirituale.
-Rangiku.... Grazie- dissi, sfoderando un sorriso sghembo degno di Urahara.
La tenente se ne andò in lacrime, dopo avermi abbracciata calorosamente.
Ichimaru era stata una parte importante della sua e della mia vita ed era per questo che volevo provare a riportarlo in vita.
Naturalmente non le avevo detto nulla delle mie vere intenzioni, innanzitutto per non darle false speranze e poi perché altrimenti si sarebbe opposta per paura che potessi essere cacciata dalla Soul Society, esattamente come era successo ad Urahara prima di me.
Rimasi chiusa dentro a quel "laboratorio" per quasi un mese, senza uscirne nemmeno una volta e senza che nessuno sapesse quello che stessi facendo.
Saltavo di continuo le riunioni dei Capitani ed impartivo ordini tramite farfalle infernali.
Dopo 28 giorni dall'inizio del mio progetto riuscii a portarlo a termine.
Grazie ad un piccolo residuo di energia spirituale nella Zanpakuto, ero riuscita a far materializzare l'anima del vecchio capitano della Terza Brigata nella mia stanza.
Era completamente nudo, rannicchiato a terra e con lo sguardo perso.
Iniziai a piangere, asciugandomi le lacrime con la manica e passando il mio haori a Ichimaru per coprirsi.
Il ragazzo si alzò e si mise la mantella da Capitano, per poi guardarmi dritta negli occhi.
-Come hai fatto?- chiese -Credevo di essere morto-.
Sorrisi, continuando a passarmi la mano sinistra sugli occhi per asciugare le lacrime.
-Non lo so.... È merito della tua Soul Slayer- risposi, con la voce rotta da un singhiozzo, mostrandogli la Zanpakuto che tenevo tra le mani.
-Shinso....- sussurrò lui.
Mi guardò e mi abbracciò.
-Perché proprio io?- fece.
-Perché tu sei il ragazzo che Matsumoto ha aspettato per molto tempo.... Perché tu hai deciso di combattere di nuovo per la Soul Society contro Aizen.... Perché il posto di Capitano della Terza è solo tuo....-.
-E lei.... Lei come sta?-.
-Le manchi-.
-Voglio vederla....-.
Passai uno Shihakusho al ragazzo, che si vestì molto velocemente e mi rese l'haori.
Presi una farfalla infernale e la mandai alla tenente della Decima.

"Vieni immediatamente.
Capitano Ukitake Hikaru"

La ragazza arrivò in meno di due minuti.
Appena entrò nella mia stanza, vedendo Ichimaru, cadde a terra sulle proprie ginocchia, con le mani sul pavimento, fiotti di lacrime che le scendevano sulle guance e la testa che continuava a muoversi da destra verso sinistra.
-Rangiku- esordì il ragazzo, sorridendole mettendosi anch'egli a piangere.
-Gin- gli fece eco lei, guardandolo negli occhi.
 Lui si chinò a terra e la abbracciò.
-Non è vero.... Non può essere vero.... Tu eri morto.... IO TI HO VISTO MORIRE!- urlò Matsumoto, staccandosi dall'ex Capitano.
-Sì, ero morto! Ma Hikaru mi ha riportato in vita.... Non so come, non so perché.... So solo che prima di morire ho dimenticato di fare una cosa importante- rispose.
Le sollevò il mento con la mano destra e la costrinse a guardarlo.
-Sei bellissima come sempre.... Mi sono mancati i tuoi occhi....- sussurrò, un attimo prima di avvicinare il proprio volto al suo e baciarla.
Feci un applausino, asciugandomi una lacrima e guardandoli, sentendomi una sorta di Cupido.
-Ragazzi.... Sarebbe meglio se Gin rimanesse qui per i prossimi giorni.... Non vorrei incappare in guai seri con il Comandante Generale.... Sono già sufficientemente nella merda- ridacchiai, non appena i due si staccarono e mi sorrisero.
-Mi dispiace Hikaru.... Posso rimediare in qualche modo?- domandò Ichimaru.
-Non farti vedere per nessuna ragione da Hitsugaya- risposi, in modo netto.
-Non possiamo lasciarlo qui però.... È pericoloso....- sospirò Matsumoto -E poi non esci da qui dentro da quasi un mese ormai.... Gli altri si stanno facendo strane idee.... Komamura ha già proposto di farti sorvegliare la caserma da i subordinati di Soi Fon....-.
-Diamine, quel maledetto! Prima o poi gli stacco la testa a morsi, giuro!- ringhiai -E adesso come/ GIUSTO!-.
Corsi alla porta interna della camera, entrando in un'altra stanza ed accendendo un grosso computer.
Mi collegai con la Terra, chiamando un posto in particolare.
-Signorina Ukitake, posso fare qualcosa per lei?- domandò l'uomo che mi rispose.
-Tessai! Sia benedetto il cielo che mi hai risposto! Ho bisogno di Kisuke, ti prego puoi andarmelo a chiamare? È urgente- risposi.
-Il principale? Lo avverto immediatamente.... Spero che lei non si sia messa a fare esperimenti sugli shinigami per farli diventare hollow....-.
Sparì dallo schermo e, un attimo dopo, avevo di fronte Urahara.
-Hikaru, cosa succede? Se mi chiami a quest'ora deve esserci una motivazione seria-.
Guardai l'orologio, erano le undici e mezzo di sera.
A giudicare dal suo volto dovevo averlo appena svegliato.
-Scusami.... Ma ho un urgente bisogno del tuo aiuto....-.
-Certo dimmi, sono qui apposta!-.
Sospirai e incurvai le sopracciglia.
-Cosa hai combinato?! Ti sei messa a fare degli esperimenti sull'hollowificazione?! Hai trasformato qualcuno in un hollow?! Prestato tuoi poteri ad un umano?! Hikaru, quell'espressione non promette per niente bene!- disse, tutto d'un fiato -Hai ricreato l'hog/-.
Non lo lasciai finire.
-Ho riportato in vita uno shinigami-.
Calò il silenzio e lui strabuzzò gli occhi.
-Forse non ho capito bene.... Cosa avresti fatto, tu?!-.
-Ho riportato in vita Ichimaru Gin-.
-Hikaru.... Mi stai prendendo per il culo, vero?-.
Scossi la testa, facendogli segno di aspettare.
Tornai pochi secondi dopo, con l'ex capitano al mio seguito.
Lo shinigami scosse la mano, per salutare Urahara ed abbozzò un sorriso.
Mancò poco che Kisuke non svenisse.
-Posso lasciarlo da te per un po'? Almeno fino a quando non potrà farsi vedere dal Comandante Generale....- chiesi, abbassando lo sguardo.
Il negoziante sospirò, scuotendo la testa.
-Te ne rendi conto di quello che hai fatto?-.
-Sì: ho trovato il modo di riportare in vita gli Dei della Morte che cadono in battaglia o contro gli hollow.... Ho fatto una scoperta sensazionale, utilizzando anche le Zanpakuto e soprattutto/-.
Questa volta fu lui a non lasciarmi finire.
-Tra due minuti.... Qua.... Non fare tardi-.
Chiuse la chiamata.
Sospirai, sorridendo.
-Ho trovato il posto dove starai- annunciai, guardando Gin.
-Grazie....- rispose lui.
-Non prendere nulla.... Ti porterò tutto io più tardi- conclusi, aprendo un passaggio per la Terra con la mia Soul Slayer all'interno della camera.
-Ciao Rangiku- disse lui, abbracciando la tenete della Decima e dandole un bacio -A presto-.
-Ciao Gin.... Non sparire di nuovo....- gli rispose lei.
Ichimaru si avvicinò ed attraversò il portale in contemporanea con me, questo ci condusse nel bel mezzo dell'Urahara Shoten.
Ad aspettarci, un padrone assonnato, col volto sconvolto ed arrabbiato in contemporanea.
Mi prese per mano e mi portò fuori dallo shop.
-Hai combinato un casino- ringhiò, guardandomi dritto in faccia.
-Lo so....- risposi, abbassando lo sguardo.
-Perché lo hai fatto?! Vuoi essere uccisa?! Vuoi essere esiliata?! Le sai le regole che hanno Lassù! Perché le hai infrante?! Vuoi fare la mia stessa fine a quanto pare!-.
-Non lo so Kisuke.... Volevo andare oltre i miei limiti.... Volevo provare.... Non lo so nemmeno io perché! Mi stavo annoiando....-.
-Ah, ti stavi annoiando! Piccina.... E non hai chiaramente pensato alle conseguenze.... Figurati!-.
Era veramente arrabbiato.
-Potrei dire la stessa cosa di te quando hai creato l'hogyoku ed hai studiato gli effetti della hollowificazione sugli shinigami! A cosa pensavi in quel momento?!-.
-....mi annoiavo....-.
Sbuffai.
-Io e te siamo troppo simili- esordì, dopo qualche secondo di silenzio.
-Concordo- risposi.
Sorridemmo in contemporanea.
-Rischio così tanto?- gli domandai, presa dal rimorso.
-Dipende.... Hai riportato in vita uno shinigami! E questa sarebbe una cosa fantastica se solo avessi fatto rivivere quello giusto.... Perché proprio Gin?-.
-Non volevo che Matsumoto soffrisse ancora....-.
Abbassò lo sguardo.
-Prima o poi morirò d'infarto a sentire le cagate che fai-.
E mi abbracciò, stringendomi al suo petto più che poteva.
-Gin può rimanere qua.... Vedi di sistemare questa cosa il prima possibile- annunciò, senza però lasciarmi.
Sorridevo, avvolta dalle sue braccia; sentivo il suo profumo nelle narici ed il suo mento poggiato sulla mia spalla.
Mi stava accarezzando i capelli.
Volevo che quel momento non finisse mai.... Ero felice.... Senza realmente avere un motivo.
-Si avvicina la Tanabata....- mormorò.
-Tra una settimana se non sbaglio....-.
-Sì, più precisamente 6 giorni.... Oggi è il primo luglio-.
-Ah già.... Nell'ultimo mese ho perso totalmente il senso del tempo in quel laboratorio....-.
-Ci andrai con qualcuno?-.
-Per la verità non credevo neanche ci sarei andata....-.
-Vuoi venirci con me?-.
Sorrisi.
-Sì, se sei disposto a portarti in giro una rompiscatole come me-.
-Non vedo l'ora-.
Mi lasciò e tornammo nel negozio.
-Gin.... Puoi restare qui fino a quando Hikaru non avrà sistemato le cose nella Soul Society.... Adesso ti porto nella tua nuova stanza.... Spero che ti piaccia- disse Urahara.
-Grazie.... Grazie davvero tanto.... Siete gentilissimi- rispose Ichimaru, quasi in lacrime.
-Sì, tranquillo....-.
-Kisuke.... Io devo tornare nei Seireitei.... Komamura sospetta e se mi trovano sulla Terra non saprei che motivazione dargli di questa mia assenza- feci, sfoderando la Zanpakuto per aprire una porta che mi avrebbe portata a casa.
-Digli che sei venuta a trovare il tuo fidanzato- propose, ridacchiando.
-Stupido- borbottai, entrando nel passaggio -Buona notte-.
Scomparvi.
Un attimo dopo ero nuovamente nella mia stanza.
Rangiku era ancora lì.
Non appena mi vide mi rivolse uno sguardo pieno di terrore e preoccupazione.
-Starà sulla Terra per un po'.... Ci pensa Urahara- spiegai.
Scoppiò in un pianto liberatorio.
-Grazie Hiraku.... Non so cosa farei senza di te.... Hai rischiato la vita per far rivivere lo shinigami che amo e per proteggerlo.... Grazie....-.
-Va tutto bene, tranquilla.... Ora torna dalla tua Brigata o Shiro Chan si preoccuperà-.
Sorrise e se ne andò.
Tirai un sospiro di sollievo, sdraiandomi a terra e fissando il soffitto.
Decisi di fare una passeggiata per schiarirmi le idee e per prendere una boccata d'aria, dopotutto non uscivo dà lì da un bel po'.
Camminai lungo la caserma della Dodicesima, attraversandola completamente.
Saltai su un albero ed iniziai a correre, senza una precisa meta in testa.... Mi sarei fermata quando ne avrei avuto voglia.
Ripensavo a Gin ed a Kisuke.
Alla battaglia contro Aizen e al destino al quale sarei dovuta andare incontro per via delle mie azioni.
Avevo paura.... Temevo che tutto sarebbe andato storto....
Decisi quindi di tenere tutto in segreto ancora per una settimana e mezzo: prima di qualsiasi provvedimento disciplinare dovevo andare con Urahara alla Tanabata, dovevo indossare uno yukata e vedere i fuochi d'artificio seduta su una collina, dopo aver scritto il mio desiderio su un foglietto ed averlo appeso a un albero.
Sì, non potevo dirglielo quella settimana.... Non ancora....
-Capitano Ukitake, come mai sveglia a quest'ora?-.
-Tenente Hisagi.... Potrei farle la stessa domanda- risposi, fermandomi e guardando il ragazzo che avevo accanto.
-Non riuscivo a prendere sonno e sono uscito per prendere una boccata d'aria-.
-Ma guarda che coincidenza-.
-Posso chiederle come mai nell'ultimo mese non ho più avuto l'onore di vederla o sembrerei scortese e troppo invadente? Comunque la prego di darmi del "tu"-.
-Chiedi pure.... Ricerche vice capitano Hisagi.... Mi hanno tenuta molto occupata-.
-Ricerche su cosa?-.
-Zanpakuto.... Non sai quanto mi affascinando! La tua come si chiama?-.
-Kazeshini-.
-Ah già! Il vento della morte....-.
-Non mi rispecchia molto-.
-Magari lo fa col tuo subconscio.... Non puoi saperlo....-.
-La sua?-.
-In che senso?-.
-Come si chiama la sua Zanpakuto?-.
-Yoru No Tenshi-.
-Angelo della notte....-.
La sfoderai e gliela porsi.
Lui esitò un attimo prima di prenderla e girarla fra le mani.
-Il nome gli si addice- continuò, ridandomi la katana -Bellissima-.
-Ti ringrazio- risposi, mettendola a posto nel fodero -Mi ha fatto piacere parlare con te-.
-Anche a me con lei, Capitano Ukitake-.
-Ti prego, chiamami col mio nome....-.
Sorrise.
-Buona notte Capitano Hikaru-.
-Notte Hisagi-.
Tornai a correre, facendo retro-front e dirigendomi verso i miei alloggi.
Una volta arrivata mi cacciai nel futon e mi addormentai.
Dormii molto male, tormentata dagli incubi per tutta la notte.
La mattina dopo, una volta vestita decentemente uscii dalla mia stanza, assaporando la sensazione della luce sole sul volto e del caldo sulla pelle dopo aver passato tanto tempo rinchiusa per i miei esperimenti su Gin.
-Nee san- mi salutò Yachiru, piombandomi addosso.
Presi in braccio la piccola shinigami coi capelli rosa, coccolandola.
-Buon giorno signorina tenente- ridacchiai, sistemandole lo shihakusho -Cosa desidera?-.
-Ken chan vuole vederti, dice che sei forte e che puoi svagarlo un po'-.
-E dov'è ora il Capitano Kenpachi?-.
-Sono qui- si intromise la voce di un altra persona, che si trovava dietro di me.
Mi voltai e lo salutai con un cenno del capo.
-Buon giorno Capitano, giusto ora Yachiru mi stava spiegando come potevo aiutarla- dissi.
-Sfodera la Zanpakuto, Hikaru: non voglio perdere tempo- fece, prendendo la sua Soul Slayer.
Sospirai, obbedendo agli ordini e raccomandando alla piccola tenente di non intromettersi nel combattimento per alcun motivo.
Lei si spostò, salendo sulla ringhiera della baracca principale del complesso, proprio di fronte alla mia camera; mentre io e il capitano traslammo sul giardinetto.
Misi la mano sinistra in tasca, lasciando fuori la destra che stringeva la katana.
-Sei così spavalda?- rise l'uomo.
Scossi le spalle, chiudendo gli occhi.
Fu proprio in quel momento che lui si scagliò con tutto il suo corpo verso di me, ma senza successo visto che schivai molto facilmente.
Lo colpii alla schiena, strappandogli l'haori e parte della parte superiore delle vesti, riuscendo a tagliarlo.
-Hai aumentato la tua reiatsu.... Brava- si complimentò.
-Ti ringrazio- risposi, sorridendo.
Ancora una volta si lanciò all'attacco, muovendo la katana il più velocemente possibile a destra e a sinistra.
Li schivai, anche se con un po' di difficoltà, infatti riuscì a tagliarmi su entrambe le guance.
-Diamine! Spero non mi rimangano le cicatrici- esordii, asciugandomi il sangue con la mantella.
-Forse se la tiri fuori....- borbottò, alludendo alla mano che avevo ancora nella tasca delle vesti -Lo so che sei mancina.... Se usi la sinistra magari diventa più divertente....-.
-Non vorrei ammazzarti-.
-Non muoio così facilmente-.
Sfoderò un sorriso che trapelava la sua voglia di uccidere.
Sospirai, prendendo la spada con la mano sinistra ed evitando i suoi attacchi con quella.
-Mi credi così debole da non rilasciare nemmeno il tuo shikai? Non mi hai neanche mostrato la tua abilità speciale.... Per non parlare del Bankai- sbuffò.
-Se vuoi che il combattimento finisca subito.... Come preferisci- sorrisi -Purifica gli animi malvagi, Yoru No Tenshi!-.
La lama della katana passò dall'argento classico ad un nero pece, mentre dal manico fuoriuscì una catena bianca di pochi centimetri, al termine della quale vi era appesa una piuma dello stesso colore.
-Così si ragiona! Adesso fai quel trucchetto in stile Kuchiki! Voglio divertirmi!- gridò il mio avversario, togliendosi la benda all'occhio e rilasciando tutta la sua forza spirituale.
-Vola, Yoru No Tenshi- sussurrai, facendo scaturire dalla mia Zanpakuto delle piume nere che si scagliarono su Zarachi e lo colpirono in pieno.
La bufera di livree si ritirò con un mio movimento della mano e mi lasciò la visione di un Capitano Kenpachi a terra, grondante di sangue.
Strabuzzai gli occhi, quando lo vidi alzarsi e ridere fragorosamente.
-Adesso il bankai- ordinò.
-No, sei troppo mal ridotto.... Il nostro combattimento finisce qui-.
Mi voltai ed iniziai a camminare, cercando di andarmene.
-Se non mi mostri il tuo bankai adesso io distruggo tutta la caserma della Dodicesima Brigata-.
Le sue parole furono come delle corde, che mi portarono indietro.
-Non voglio ucciderti- lo ammonii.
-Mostrami il tuo fottuto bankai. Adesso!- urlò, probabilmente in preda al delirio.
Yachiru rideva, incitando il suo capitano ad ammazzarmi nel modo più atroce che conoscesse.
-Sei un pazzo- sussurrai.
-FALLO- ringhiò, puntandomi contro la sua katana.
-Bankai....-.
Mi spuntarono le ali e la Zanpakuto si era allacciata a me attraverso la catena che prima penzolava dal manico della spada e che adesso aveva moltiplicato la sua lunghezza, avvolgendosi lungo tutto il mio braccio, arrivando fino alla spalla.
-CHE ASPETTI? ATTACCAMI!!!!- urlò l'uomo.
Volai in alto e presi sufficiente rincorsa.
Aspettai qualche secondo.
-ADESSO- gridò Kenpachi.
Scossi la testa e chiusi gli occhi, un attimo prima di scagliarmi contro di lui.
Venni bloccata da qualcosa appena pochi metri prima che potessi centrare il mio obbiettivo.
Spalancai lei palpebre.
-Hikaru, non dovresti dare a retta alle richieste di questo pazzo- borbottò l'uomo che adesso avevo di fronte e che, con la sua Zanpakuto, mi aveva bloccata.
-Capitano Kyoraku- borbottai, dissolvendo il bankai e rinfoderando la katana.
-Non ce la fai proprio a chiamarmi Shunsui, eh?- ridacchiò -Comunque sei veramente forte: mi hai costretto a sfoderare lo shikai di Katen Kyokotsu e, anche con quello, ho fatto fatica a fermarti.... Non dovresti rilasciare così la tua Soul Slayer.... Nemmeno se si tratta di un allenamento, potresti far arrabbiare il vecchio Yama-.
-Mi dispiace.... Ha ragione.... Non avrei dovuto- risposi, abbassando lo sguardo.
-Tranquilla tesoro- mi accarezzò la testa.
-Shunsui, mi hai chiamata?- domandò una donna appena arrivata.
-Capitano Unohana! Sì, mi serve il suo aiuto: Zarachi è messo un po' maluccio- rispose Kyoraku.
-Lo porto subito nella nostra caserma.... Hikaru, sei la seconda persona che vedo ridurre in condizioni così pietose il Capitano Kenpachi- fece la donna, sorridendo.

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Capitolo 5
*** ~Tanabata~ ***


Era finalmente arrivato il 7 luglio.
Avrei festeggiato la Tanabata, passando la serata sulla Terra, insieme a Kisuke.
Già pregustavo il sapore delle mele caramellate che vendevano alle bancarelle, il divertimento dei vari giochi e quel caos tipico delle fiere estive.
Erano solo le tre e mezzo del pomeriggio ed ero ancora nella Soul Society.
Feci un bagno caldo ed entrai nel mio gigai, portato direttamente dall'Urahara Shoten e al Seiteirei per essere preparato.
Indossai uno yukata rosso a fiori.
Matsumoto si offrì per pettinarmi, facendosi aiutare da Momo e la Zanpakuto di Renji materializzata in forma umana: Zabimaru.
Li arricciarono, raccogliendoli in un ciuffo alto tenuto da piccole spille con dei diamantini sul finale.
Due piccole ciocche ricce scappavano a quell'acconciatura, delimitandomi il viso poco truccato.
Sorrisi, guardandomi allo specchio.
-Grazie ragazze....- mormorai, abbracciandole.
Si erano fatte le sette.
Accanto a noi si era aperto un portale, proveniente dalla Terra.
Da quello uscì Urahara, il quale mi sfoderò uno dei suoi soliti sorrisoni sghembi.
-Cosa ci fai tu qui?- domandai.
-Non sono più in esilio, posso fare quello che mi pare e piace- ridacchiò lui -Sei bellissima-.
Notai che le ragazze si erano volatilizzate con l'arrivo dello Shinigami e ne provai un certo piacere.
-Ti ringrazio....-.
Lo guardai meglio.
Anche lui indossava uno yukata, però dal solito colore verde bottiglia (doveva piacergli veramente tanto); aveva lasciato a casa il cappello e pettinato i capelli che, però, continuavano ad andare dove più gli pareva e piaceva.
Alla mano il bastone da passeggio contenente l'anima sigillata della sua Zanpakuto, dalla quale non si separava mai.
-Pronta?-.
-Andiamo-.
Ed attraversammo il portale, ritrovandoci ancora una volta sulla Terra, nel bel mezzo di Karakura Town, dove tutt'attorno a noi c'erano bancarelle di ogni genere.
Mi portò fino al tempio a pregare e ad esprimere il mio desiderio, che scrissi su un tanzaku ed appesi ad una canna di bambù, dove ce ne stavano già molti altri.
Urahara mi seguì a ruota, compiendo lo stesso rituale.
Successivamente mangiammo, mentre camminavamo per la fiera e ci guardavamo attorno.
Mi comprò una mela caramellata lungo la strada.
L'atmosfera era fantastica.
La via era illuminata totalmente da lanterne di carta, contenenti candele e dalle luci dei banchi.
Tutte le persone presenti indossavano gli yukata e, difficilmente, erano da sole.
La maggior parte, come noi, girava in coppia.
Amavo quella festa, sorridevo come se fossi stata una bambina che ci veniva portata per la prima volta e rimaneva meravigliata per qualsiasi cosa vedesse.
A pochi minuti dalle 23, Kisuke mi portò su una collina accanto al luogo dove si svolgeva la fiera, lontani dalle luci della città.
-Questo è il posto migliore...- mormorò, guardando il cielo e passando la mano nell'erba.
Si sdraiò a terra, con la testa sull'avambraccio ed il volto rivolto verso le stelle.
Poco dopo iniziò lo spettacolo più bello di tutto il festival: i fuochi d'artificio.
In quel momento, quando udii e vidi il primo scoppio in cielo, mi accorsi di quanto avesse avuto ragione l'ex della Dodicesima quando aveva detto che quello era il posto migliore....
-Sono bellissimi- sussurrai.
-Tu sei bellissima- rispose lo shinigami, mettendosi a sedere accanto a me e sorridendomi.
Abbassai lo sguardo, arrossendo.
I fuochi d'artificio coloravano il luogo, con le loro scie e le loro luci quasi accecanti.
-Hikaru.... Io.... Devo dirti una cosa- fece Urahara.
Gli sorrisi, annuendo e guardandolo negli occhi.
-Sono 121 anni che voglio parlartene, ma non ne ho mai trovato il coraggio.... Perché ho sempre avuto paura che tu potessi odiarmi, visto che sono stato esiliato dalla Soul Society per via dei miei esperimenti folli.... Avevo paura che tu potessi rifiutarmi e non volessi più parlarmi.... Mi sono tenuto questo segreto per 121 anni-.
Inarcai un sopracciglio.
-Ho paura di non aver capito bene.... Mi sa che sto fraintendendo ogni cosa.... Spiegati meglio per favore.... Altrimenti faccio del casino....-.
-Hikaru....-.
Mi prese il mento e lo avvicinò al suo; avevo il suo braccio sinistro avvolto attorno ai miei fianchi e la sua mano destra sulla guancia, che la carezzava.
Sentivo il suo respiro sulla mia bocca, vedevo ogni particolare della sua pelle e dei suoi occhi, parzialmente nascosti da quegli stessi capelli biondi che cambiavano colore grazie all'effetto della luce di ogni ogni fuoco d'artificio sparato in aria.
Ancora una volta sorrise.
-Sono 121 anni che aspetto di dirti che ti amo- concluse.
Si avvicinò ancora di pochi millimetri, chiudendo gli occhi ed aspettando che facessi qualcosa.
Gli soffiai sulla pelle, un attimo prima di ridurre quella distanza, che era trai nostri sorrisi, a zero.
Lui non sapeva che in realtà, quella che aveva aspettato 121 anni per quel momento, ero io....
Dischiuse le labbra e mi baciò in un modo molto meno casto, ma altrettanto dolce e meraviglioso.
Gli passai le mani trai capelli, avvicinandolo ancor di più a me.
Il tutto si concluse esattamente con l'ultimo fuoco d'artificio di quella serata.
-121 anni.... Non sono passati solo per te- sussurrai, passandogli l'indice sulle labbra.
Lui sorrise.
-Posso rimediare- si offrì.
-Non ne dubito- ridacchiai.
Mi prese in braccio e, con dei passi veloci mi portò via da occhi indiscreti, dove aprì un passaggio per la Soul Society e vi si lanciò, sempre con me fra le braccia.
Mi posò solo non appena entrammo nella mia stanza, quando mi baciò di nuovo, slacciandomi la cintura dello yukata e sciogliendomi l'acconciatura, passandomi la mano trai capelli.
Staccai le labbra dalle sue e lo guardai dritto negli occhi, sfoderando un sorrisone.
-Ti amo- mi sussurrò all'orecchio, premendomi poi le labbra contro la tempia e schioccandovi un bacio, per poi passare a baciarmi il collo e le spalle scoperte dalle sue mani, che ne frattempo mi liberavano dal kimono rosso.
Iniziai a fare lo stesso.
Ci ritrovammo nudi, in piedi, abbracciati al centro della stanza.
Mi prese nuovamente in braccio, portandomi al futon e facendomici sdraiare.
Quella notte decidemmo di dare sfogo alle nostre passioni represse, facendo prevalere quella stessa attrazione e amore che provavamo l'uno per l'altra ma che nessuno dei due era stato capace di dichiarare per paura di essere respinto, ma che, nonostante fossero passati 121 anni, non si era ancora spento e bruciava come un fuoco appena acceso.
La mattina dopo mi svegliai presto.
Aprii gli occhi e vidi accanto a me Kisuke, che ancora dormiva.
Sorrisi, stiracchiandomi ed abbracciando la schiena del ragazzo nel mio letto.
Lui si girò, avvicinandosi ancor di più a me e stringendomi fra le sue braccia.
-Diamine, quanto sei bella....- sussurrò, baciandomi la fronte e scostandomi una ciocca di capelli da davanti la faccia.
Mi accarezzava la schiena nuda, mentre passava l'altra mano su e giù sulla mia coscia.
-Mi lavo- annunciai, baciandolo ed alzandomi dal futon, comprendoni con l'haori che avevo abbandonato lì vicino il giorno prima, camminando sino al bagno.
Aprii l'acqua, lasciando che diventasse calda e che riempisse a sufficienza la vasca da bagno in legno, prima di immergermi.
Chiusi gli occhi ed iniziai a rilassarmi, con un sorriso stampato in faccia.
Pochi minuti dopo venni spostata da Kisuke, il quale entrò nella vasca e si sedette dietro di me, tenendomi fra le braccia e coccolandomi.
-Ciao- dissi, rubandogli un bacio.
-Ciao- ridacchiò.
Ci lavammo, uscendo dal bagno dopo una mezz'oretta buona.
Mi vestii e sistemai i capelli.
-Hai detto la storia di Gin?- domandò.
Non ebbi tempo di rispondergli che venimmo interrotti da una farfalla infernale, che mi portò un messaggio del Comandante Generale.

"A tutti i Capitani, riunione urgente nella caserma della Prima Brigata. Adesso"

Sospirai.
Urahara mi poggiò un dito sulle labbra.
-Shh.... Stai tranquilla.... - sussurrò, baciandomi.
Uscii dalla stanza, correndo sino al luogo dell'incontro ed arrivando pochi secondi dopo.
-Toh, chi si rivede.... La bella addormentata- intimidì Komamura, non appena mi vide.
-Buon giorno anche a lei- lo salutai acidamente.
-Ammanettatela- ordinò il Comandante Generale.
Due della Seconda Divisione mi presero alle spalle e con una mossa di Kido mi bloccarono.
-Cosa diavolo succede?!- urlai -Per l'amor di Dio!-.
-Hikaru Ukitake, sei condannata alla pena capitale per aver riportato in vita Gin Ichimaru- spiegò il Capitano della Prima Brigata.
-Come fate a saperlo?!-.
Soi Fon entrò nella stanza, tenendo in manette Ichimaru.
-Così- fece la donna, lanciando lo shinigami verso di me.
-Come- domandò Kurotsuchi, appena entrato.
Abbassai lo sguardo.
-Ti ho chiesto come hai fatto- ribadì.
Sbuffai.
-Liberatemi- risposi.
-No, dimmi come hai fatto a riportare in vita Ichimaru Gin!- continuò, avvicinandosi a me e toccandomi il volto -Oppure devo usare le maniere forti?-.
Mi graffiò la guancia sinistra con un'unghia.
Un lampo rosso accecante gli tagliò via la mano.
-Non ti rivolgere a lei in quel modo e ricordati che se ti azzardi a farle di nuovo del male, la prossima volta vedrò di mirare alla tua testa- disse una voce maschile.
Guardai l'uomo che era appena arrivato, era Kisuke, con la sua Zanpakuto alzata nella mano destra e puntata verso Mayuri.
-Urahara Kisuke- mormorò Yamamoto -Che ci fa lei qui?-.
-Oh! Signor Comandante Generale! È un onore rivederla dopo così tanto tempo!- rispose lui, rinfoderando la Soul Slayer, tornata un normalissimo bastone da passeggio.
Nel frattempo Kurotsuchi si era allontanato da me e si era fatto ricrescere la mano.
-La prego di non scherzare, qui si tratta di un caso serio-.
-Ed è per questo che sono qui, non era forse un caso serio anche quello che comprendeva me? E non avete forse dato un giudizio, a mio parere, errato anche allora?-.
-È diverso-.
-No, non lo è.... Dovreste smetterla di avere paura e cercare di aprire gli occhi: il Capitano Ukitake ha trovato un modo per riportare in vita gli Shinigami! Lo volete capire? Vi sta salvando ampiamente il culo.... Qualcuno cade in battaglia? Da adesso si salva! Se l'avesse lasciata lavorare prima, probabilmente non ci sarebbero stati tutti qui morti contro Aizen!-.
Al suono di quell'ultimo nome la stanza cadde nel più profondo dei silenzi.
-Il Capitano Ukitake ha riportato in vita Ichimaru Gin, devo forse ricordarti che Quei Morti di cui tu tanto parli, sono stati causati anche da Lui?!- ringhiò Komamura, indicando l'ex alleato di Aizen.
-E le devo forse ricordare che ha tradito il suo stesso capo, cercando di ucciderlo? Sajin, mi fareste un favore se la smettesse di darle addosso- e mi indicò -E poi.... Vorrei proprio vedere se morisse, se non le piacerebbe riuscire a tornare in vita....-.
Il capitano della Settima si zittì, tornando al suo posto.
-Urahara Kisuke.... Non dovresti difendere il Capitano Ukitake e le sue malefatte- lo riprese il Comandante Generale.
-Io la difendo perché so che ha ragione-.
Sorrisi, abbassando lo sguardo.
 -Yama Jii.... Kisuke ha ragione.... Hikaru chan ha solamente cercato di mandare avanti la ricerca sul campo scientifico, riuscendoci con risultati decisamente fantastici- si intromise Kyoraku, rivolgendosi direttamente al Capitano Comandante e sfoderando un sorriso.
-Shunsui.... Non posso lasciarla andare da qui impunita- rispose Yamamoto -Non è un buon esempio.... E lo sai.... Hai da proporre qualcos'altro? Magari una buona punizione-.
Il Capitano dell'Ottava ci pensò un po' su.
-Avrà l'obbligo di riformare la mente di Ichimaru nel prossimo mese.... Ciò significa che ogni comportamento di Gin sarà a carico suo e soprattutto metterà a disposizione del Laboratorio di Ricerca le sue scoperte, cosicché possano essere utili all'intera Soul Society- rispose.
Il Comandante Generale, fortunatamente, gli diedi ragione ed optò quella come punizione, al posto della pena capitale.
Si rivolse poi a Urahara.
-Non voglio più vederla danneggiare altri shinigami o andrà in contro a guai seri.... E comunque.... Non è finita qui....-.
Uscì dalla caserma, assieme ad altri capitani.
Rimasi ferma per qualche secondo, prima di andare ad abbracciare Shunsui e a ringraziarlo.
Passai poi a Kisuke.
-Grazie- sussurrai.
-Dovere.... Qualsiasi persona salverebbe la propria donna in pericolo- rispose, pulendomi la guancia dal mio stesso sangue con il suo pollice.
Lo abbracciai, fino a quando Gin non si avvicinò a noi e diede un colpo di tosse.
-Scusami Hikaru.... Ti ho creato solo guai....- mormorò.
-Me la sono andata a cercare- ridacchiai, dandogli una pacca sulla spalla -Nessun problema! Adesso vedi di non sembrare un pazzo omicida e tutto andrà bene-.
Lui annuì, sorridendo, poi uscì dalla stanza e si volatilizzò.
Feci qualche passo verso l'uscita, quando sentii una mano stringermi l'avambraccio e trattenermi.
-Voglio sapere come ci sei riuscita; dimmelo. È un ordine- disse l'uomo che mi aveva bloccata.
-Mayuri.... Non vorrei sentirmi costretto ad ucciderti. Lasciala- ringhiò Urahara, facendo correre la mano alla sua Zanpakuto.
-VOGLIO SAPERLO!- urlò Kurotsuchi, senza lasciarmi -Mi stai stufando-.
-Sarò più che felice di rivelarti il risultato dei miei studi in un altro momento....- mormorai, liberandomi della mano bianca che mi stringeva.
L'ex della Dodicesima mi fulminò con lo sguardo, pieno di odio e disprezzo.
-Mi stai facendo salire la voglia di ucciderti- aggiunse, poco prima di scomparire con dei passi veloci.
Kisuke fece per seguirlo, sguainando la katana, ma venne bloccato da me, che mi ci parai davanti, con le braccia aperte.
-Non ne vale la pena- dissi, abbracciandolo.
-Sarò molto più felice dopo averlo fatto a pezzi-.
-Non rischiare per uno stupido....-.
-Ti amo-.
-Anch'io-.
Mi baciò di sfuggita.
Uscimmo.
Stava piovendo a dirotto.
-Seguimi- disse, iniziando a correre via.
Obbedii, senza chiedere né perché né dove.... Ormai avevo fatto l'abitudine a questi suoi "misteri".
Non si fermò sino a quando non arrivammo di fronte alla fine di una piccola cascata, con un grosso masso accanto ad un albero di ciliegio.
Ci andammo a riparare proprio sotto quest'ultimo.
Eravamo entrambi zuppi, avendo corso per alcuni minuti sotto la pioggia fitta che stava cadendo.
-Ci venivo sempre quando ero ancora all'Accademia- spiegò, sedendosi su quella sorta di scoglio.
Mi accomodai accanto a lui, disinteressandomi del fatto che mi sarei ancor di più inzuppata.
Aveva il volto bagnato dalle gocce di pioggia e da quelle che sfuggivano alla cascata.
Gli passai l'indice sopra queste ultime, asciugandole alla bell'e meglio.
Lui ridacchiò.
-Amo questo posto.... È così calmo, isolato....- sussurrò, abbandonandosi alle mie carezze.
Poggiai la testa sul suo grembo e mi rilassai, chiudendo gli occhi, ascoltando il rumore della cascata e delle sue dita nei miei capelli.
Mi addormentai e fui portata nella mia stanza da Kisuke, infatti quando aprii gli occhi mi ritrovai in un futon, accanto a lui, assopito.
Quando dormiva aveva lo stesso sguardo innocente e dolce di un bambino.
Era notte fonda.
Il suo volto era illuminato dalla luce della luna e sembrava ancor più pallido di quando già non fosse.
La sua pelle era morbida.
Presi la sua mano e la baciai, posandola accanto alla mia testa.
Lui storse il naso, ma non si svegliò.
Sorrise.
Chissà cosa stava sognando.
Mi tolse ogni dubbio quando borbottò parole come "No Tessai" e "Niente medicine".






~Angolo Autore~
Hey!!!! È arrivato il momento di un altro angolo autore :3
Ultimamente sto scrivendo una marea, sono piena di idee e questo si nota dalla velocità con cui pubblico nuovi capitoli.... Spero che vi piacciano.... 
Parliamo di voi, qual è il vostro personaggio preferito di Bleach? Il mio è Kisuke, lo reputo semplicemente fantastico *^*
Recensite, mi raccomando :D 
Lucy

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Capitolo 6
*** ~Meet Shintaro~ ***


-E con questo dichiaro conclusa la riunione- disse il Comandante Yamamoto, battendo la sua Ryujin Jakka a terra.
Tutti i Capitani si sparpagliarono per la stanza, recuperando i propri luogotenenti e spiriti delle rispettive Zanpakuto, cercando di uscire.
Io ero accanto a mio padre e quel pazzo psicopatico di Zaraki, che mi guardava con quell'aria di chi non vedeva l'ora di vendicarsi, facendomi il culo in una lotta.... O forse in qualcos'altro.... Comunque sia, né io né Urahara non avremmo apprezzato, in entrambi i casi.
Venni salvata dal Capitano della Tredicesima che, con un sorriso e qualche parola, riuscì a liberarmi da quegli strani pensieri su Kenpachi.
-Credo che sarà una bella esperienza.... Noi capitani portare le reclute sulla Terra per prepararli ad una vera battaglia contro gli hollow! Estremamente istruttivo e divertente- disse, quasi sussurrando per via della sua fievole voce.
-Decisamente, Ukitake dono- risposi.
-Puoi anche chiamarmi come invece dovresti.... Al diavolo i convenevoli- ridacchiò, avvicinandosi ed abbracciandomi.
-Grazie papà.... Forse sarebbe meglio che tu rimanessi qui, sai.... Non vorrei che ti sentissi male.... Se vuoi ci penso io a quelli che ti sono stati assegnati-.
-Non dubito della tua bravura come Capitano e come insegnante, ma credo sia bene che venga anch'io.... Non sarebbe male né per la mia salute né per le reclute: io potrei riprendere la mano nei combattimenti e loro imparerebbero tanto, dopotutto sono al livello "capitano"-.
Ed aprì le labbra in uno dei suoi soliti sorrisi dolci e rassicuranti, facendomi l'occhiolino.
Venimmo interrotti dalla sua Zanpakuto: Sogyo No Kotowari che, nella propria forma umana (due bambini molto dispettosi) gli saltò sulle spalle.
-Jushiro chaaaaan- borbottò uno dei due spiriti, battendo la mano destra sulla testa di Ukitake.
-Ci disegni qualcosa?- concluse l'altro, facendo la medesima cosa anche se con la mano opposta.
-Sì, venite- rispose dolcemente il Capitano della Tredicesima, prendendoli entrambi in braccio ed allontanandosi, una volta salutatami con un sorriso.
Mi ritrovai accanto lo spirito della mia Zanpakuto.
-Tenshi! Mi hai spaventata....- bofonchiai, guardando quel ragazzo alto, con delle grosse ali nere da angelo, gli occhi verdi ed i capelli neri.
-Come se non mi avessi sentito arrivare- rispose quello.
Indossava abiti terrestri.
-Quelli dove li hai trovati?- domandai, alludendo ai suoi jeans strappati ed alla sua maglia con su scritto "Bad Spirit".
Sollevai un sopracciglio.
-Il tuo fidanzato vende roba molto interessante.... E poi guarda che cosa fantastica-.
Iniziò a giocare con una catena appesa ai suoi pantaloni.
-Ti piacciono proprio eh?-.
Materializzò la spada e mi fece notare la catena nera che pendeva dal manico in risposta alla mia domanda, per poi farla sparire dalle sue mani.
-Come diavolo sei vestito?- domandò Sode No Shirayuki, la Zanpakuto di Rukia, mentre si avvicinava.
-Zitta befana, sono molto più bello di te- rispose la mia, passandosi una mano trai capelli.
Iniziarono a litigare.
Sbuffai, costringendo lo spirito della mia spada a ritornare nella forma di una normalissima katana.
La rinfoderai, sfoderando un ghigno malefico.
-Così la smetti- spiegai, ridacchiando.
Uscii dalla caserma della Prima Brigata, correndo fino ai miei alloggi e tirando fuori tutta la mia attrezzatura per vivere sulla Terra, che comprendeva vestiti nuovi, spazzolino da denti e vari oggetti utili come gikongan o strumenti per la cancellazione della memoria.
-Signorina Ukitake, tutto è pronto; gli altri Capitani la stanno aspettando proprio di fronte alle baracche della Tredicesima- annunciò la mia luogotenente, entrando nella stanza con una valigia in mano.
-Grazie Nemu, arrivo subito- le risposi, cacciando tutto alla rinfusa in una grande borsa, uscendo e chiudendo le porte.
Quando arrivai le reclute stavano già attraversando il passaggio per andare sulla Terra, più precisamente a Karakura Town, dove la concentrazione di hollow era piuttosto marcata per via dell'alta forza spirituale degli abitanti.
Non appena misi piede in città venni presa in braccio da Urahara, che mi diede un bacio, proprio di fronte a tutti gli aspiranti shinigami.
-Guarda un po' chi è appena arrivato- ridacchiò lui.
-Non davanti alle reclute- bisbigliai, ma come risposta ottenni un altro bacio.
Saltai giù dalle sue braccia, paonazza, sistemandomi l'haori ed i vestiti.
Scoppiai in una risatina isterica, mentre tutti i miei subordinati mi guardavano, con vergogna.
-Kisuke Urahara- abbozzai una presentazione, indicando il biondo accanto a me.
Lui salutò con la mano, prima di sistemarsi il cappello e sorridere.
-Bene, io adesso vado perché il negozio è incustodito- annunciò, dandomi un bacio sulla tempia.
-Sai dove trovarmi- aggiunse, bisbigliando e dandomi un piccolo morso provocatorio all'orecchio.
In pochi secondi scomparve, lasciando dietro di sé una folata di vento derivante dal suo spostamento fulmineo.
-Bene.... Dopo questo piccolo excursus posso ritornare a spiegarvi i vostri compiti: vi dividerò a gruppi di tre persone, per poi assegnarvi un posto dove dormire e soprattutto il turno di allenamento, cosicché sappiate quando e dove dovrete ritrovarvi per la prova.... Domande?- chiesi, sfogliando un elenco tirato fuori dalla tasca delle vesti.
-Mi scusi, quanto rimarremo qui?- fece una ragazzina coi capelli corti.
La squadrai velocemente.
-Tu sei....- e diedi un'altra letta veloce all'elenco -Asami Kato?-.
-Sì, Capitano-.
-Okay, sto imparando i vostri nomi, fantastico.... Comunque penso una decina di giorni, anche perché dovrete imparare gli usi ed i costumi degli umani, almeno saprete come comportarvi se foste assegnati ad una città sulla terra-.
Sorrisi.
-Altro?- domandai.
Nessuno rispose.
-Il popolo tace- ridacchiai -Venite, ci sistemiamo in un posto appartato dove ci sono i vostri gigai, ci entrerete e vi porterò fino al complesso di appartamenti dove staremo-.
Iniziai a correre, verso un punto preciso di Karakura Yown, nel quartiere di Kitakawase.
Le reclute seguirono i precedenti ordini, prima di sistemarsi nelle rispettive stanze in un complesso di appartamenti.
Io dividevo il bilocale 22 con Byakuya e Shunsui.
Kyoraku si era già sistemato ed era uscito, probabilmente per fare una passeggiata; mentre il Capitano Kuchiki era ancora lì.
Non era nemmeno entrato nel suo gigai, semplicemente stava seduto sul divano, con la testa fra le mani, rivolta verso la finestra.
Sembrava che guardasse le nuvole.
-Buon giorno Capitano Ukitake- disse, senza nemmeno rivolgermi uno sguardo.
-Capitano....- lo salutai, mettendo a posto le mie cose.
La stanza cadde nel silenzio, si sentivano solo i nostri respiri.
-Succede qualcosa?- gli domandai.
-No- rispose, secco.
Sorrisi, uscendo in modo fulmineo dall'appartamento e correndo verso il primo negozio di alimentari disponibile.
Presi uno scatolone enorme di gelato e tornai a casa.
Byakuya, come previsto, non si era mosso di un millimetro.
-Eccomi- annunciai.
Ricevetti un grugnito come risposta.
Ridacchiai, separando la mia anima dal gigai e sistemando quest'ultimo sul letto, senza vita.
Mi sedetti accanto al capitano della Sesta, col gelato e due cucchiai in mano.
Gliene passai uno, sfoderando un sorriso.
-Cos'è quella roba?- domandò, prendendo la posata e fissando la vaschetta che era posata sulle mie ginocchia.
-Gelato- risposi -Una cosa molto umana-.
Borbottò qualcosa di incomprensibile, prima di affondare il cucchiaio nel gelato ed assaggiarne un po'.
Fece una smorfia.
-È freddo- commentò, prendendone un'altra cucchiaiata.
-Non per niente si chiama "gelato"- sbuffai.
Lo sentii ridacchiare silenziosamente.
-Capitano Ukitake/-.
-Eh no! Io sono "Capitano Ukitake" solo davanti al Comandante Yamamoto, qui pretendo di essere "Hikaru"- lo rimbrottai.
Sorrise.
-Grazie.... Hikaru-.
-Di nulla, Byakuya-.
Sospirò, rubandomi la vaschetta ed iniziando ad affogare la sua disperazione nel gelato.
Iniziai a fissarlo.
-Che c'è?- chiese.
-....Renji?-.
Sollevò lo sguardo, fulminandomi.
-Tu questo come lo sai?! Chi te lo ha detto?!-.
Stava quasi urlando.
-Sul serio Byakuya.... Lo so e basta.... Mi accorgo come lo guardi, come gli parli e come cerchi in tutti i modi di non saltargli addosso e spogliarlo ogni santa volta che lo vedi-.
Strabuzzò gli occhi.
-Si nota così tanto?-.
-No, lo nascondi piuttosto bene.... Però....-.
La sua espressione passò dallo stupore, quasi rabbia, ad una sorta di tristezza simile alla disperazione.
-Se gli altri lo venissero a sapere.... Se Lui lo venisse a sapere!-.
Aveva gli occhi lucidi.
-Aspetta un secondo- mormorai, prendendo un cellulare umano.
Chiamai un mio vecchio amico.
-Pronto?- rispose lui, dall'altra parte della cornetta.
-Tetsuya?-
-Hikaru! Come stai? È un sacco di tempo che non ci sentiamo! A cosa devo questa chiamata?-
-Beh, volevo sapere quando avevi la prossima partita e contro chi.... Vorrei portare un amico a vedervi-
-Giochiamo contro lo Shutoku tra tre ore- 
-Fantastico! Solita palestra del liceo?-
-Yep, ti faccio riservare due posti?-
-Te ne sarei debitrice a vita-.
Ridacchiò.
-Eh, figurati! Dai, ci vediamo tra poco allora- concluse -Farà piacere a tutti rivederti-
-Grazie ancora Tetsu.... A dopo-.
Chiusi la chiamata, guardando Byakuya e sfoderando un sorrisone.
-Ti porto a vedere uno sport molto umano: il basket- spiegai.
-E che sarebbe?- domandò lui, sollevando un sopracciglio.
-Lo scoprirai dopo-.
-E se non volessi venire?-.
-Non ammetto obiezioni- risposi, secca, passandogli il gigai ed entrando in contemporanea nel mio.
Mi seguì a ruota.
-Vestiti decentemente- ordinai, tirandogli un paio di jeans ed una camicia bianca.
A mia volta indossai dei jeans ed una maglietta a maniche corte.
-Sono strani questi abiti- fece, guardandosi con aria curiosa.
Non gli diedi tempo di dire altro dal momento che gli afferrai l'avambraccio e lo trascinai fuori dall'appartamento, chiudendo la porta a chiave ed inviando una farfalla infernale a Kisuke.
Raggiungemmo la stazione ferroviaria a piedi, dal momento che era a soli 15 minuti da lì e, subito dopo essere entrati, feci i biglietti per Tokyo.
Salimmo sul primo treno disponibile ed arrivammo a destinazione in meno di un'ora.
Scendemmo nella fermata principale, per poi prendere la metro ed avviarci fino al quartiere dove stava il liceo Seirin.
Fuori dalla palestra ci stava aspettando un ragazzo bassetto, coi capelli e gli occhi di un color azzurro cielo.
Indossava una tuta nera col numero 11.
Lo salutai da lontano con la mano e lui mi corse incontro, sorridendo.
-Tetsu!- dissi, ricambiando il sorriso ed abbracciando quello scricciolo.
-Hikaru!- rispose -Lui deve essere il tuo amico-.
Indicò il Capitano della Sesta.
-Kuchiki Byakuya- borbottò, porgendogli la mano e facendo una smorfia.
-Kuroko Tetsuya-.
-Bene, adesso che abbiamo finito le presentazioni possiamo entrare in palestra e vedere gli altri- proposi.
Il numero 11 del Seirin ridacchiò.
-Non è una cattiva idea.... E poi Kise non vede l'ora di riabbracciarti! Seguitemi- concluse, facendoci segno con la mano ed iniziando ad incamminarsi velocemente verso la palestra.
-Fidati di me- mormorai, sfoderando un sorrisone.
Grugnì, seguendo Kuroko.
La palestra era stracolma di persone, nonostante mancasse poco più di un'ora al match.
-Hikarucchi!!!!- gridò un ragazzo, lanciandomisi addosso ed abbracciandomi.
-Kise!- risi, ricambiando l'abbraccio -Quanto tempo! Lui è Kuchiki Byakuya-.
Indicai la persona che mi accompagnava, la quale accennò un saluto con la mano.
-Ryouta Kise- si presentò il biondo giocatore di basket.
Ci sedemmo tutti e tre sugli spalti, mentre aspettavamo anche l'arrivo di Aomine.
Murasakibara era impegnato in un'altra partita, per cui non era potuto venire.
Akashi invece, dal momento che tra me e lui non scorreva buon sangue, non sarebbe venuto comunque.
Il cestista mancante si presentò poco dopo e sembrò stringere amicizia con il Capitano della Sesta.
-Pss, Hikarucchi.... Ma quello è il tuo ragazzo?- chiese Kise, quasi sussurrando.
-No! Macché! È solo un amico molto depresso: per questo l'ho portato qui.... Il mio ragazzo in questo momento è a Karakura Town-.
-Uhhhh Hikarucchi ha il fidanzatino-.
Arrossii, mentre lui sorrideva.
Poco dopo venne a salutarci l'attuale numero 6 della Shutoku: un ragazzo altissimo dai capelli verdi e gli occhi del medesimo colore.
Recava in mano un pupazzo di una rana.
-Ehi! Hikaru- disse, abbracciandomi.
-Midorima.... Come stai?- risposi.
-Bene, tu?-.
-Tutto apposto-.
-È da un sacco che non ci sentiamo, eh?-.
-Eh già.... Ho avuto un po' da fare-.
Sorridemmo.
-Fossi in te coprirei il collo- mi ammonì.
Sollevai un sopracciglio.
-No.... Non dirmelo- sospirai, diventando paonazza e portando le mani a coprirlo.
-E così hai un fidanzato! Devi presentarmelo- ridacchiò.
Rubai la sciarpa a Byakuya e nascosi il succhiotto.
-Ah, giusto! Midorima, devo presentarti un mio amico.... Lui è Kuchiki Byakuya- ripresi, indicando il ragazzo.
-Piacere, Shintaro Midorima-.
Si strinsero la mano.
Byakuya sembrò avere un sussulto non appena le loro dita si toccarono.
-Stai bene?- gli domandò il giocatore.
-Sì- concluse l'altro, ritraendo la mano e nascondendola nella tasca dei pantaloni.
Midorima sembrava confuso.
-Va beh.... Io vado a riscaldarmi....- annunciò, correndo sul campo -Ci vediamo dopo-.
Il Capitano Kuchiki continuava a toccarsi e a guardarsi la mano con la quale aveva stretto quella di Shintaro, girandola e rigirandola.
-Succede qualcosa?-.
-No Hikaru, tutto bene-.
Non si girò nemmeno per guardarmi.
La partita iniziò una mezz'oretta dopo, con i primi due quarti che vedevano la Seirin come favorita.
Negli ultimi due, il vantaggio di quindici punti che avevano ottenuto venne rimontato dalla Shutoku.
Sfortunatamente per Kuroko, negli ultimi tre secondi del quarto quarto, il numero 6 coi capelli verdi, segnò una tripla per la propria squadra, portandola alla vittoria.
-GRAZIE PER LA BELLA PARTITA- urlarono i giocatori, stingendosi le mani e rientrando negli spogliatoi.
-Allora?- chiesi al Capitano accanto a me.
-È uno sport favoloso- rispose quello, con quella stessa espressione di meraviglia che hanno i bambini quando scoprono qualcosa -Voglio vederne un'altra partita! È così.... Così imprevedibile!-.
Ridacchiai.
-Sono contento che ti sia piaciuto, Byakuyacchi! La prossima volta però vieni alla partita tra me e Aomine! Lì sì che se ne vedono delle belle- suggerì Kise, dando una pacca sulla spalla al ragazzo che accompagnavo.
Proprio a quest'ultimo scappò un sorriso.
-Eh? Cos'è quello che vedo? Mister Cuore di Ghiaccio si sta sciogliendo! Fantastico! Stasera andiamo a mangiare tutti insieme!- annunciò in seguito.
-Va bene- acconsentì Byakuya, dando a sua volta una pacca sua spalla del cestista e lasciandomi di stucco.
-Sei davvero tu?!- chiesi, strabuzzando gli occhi e facendo scoppiare a ridere i presenti.




~Angolo Autore~ 
Scusate se ci ho messo un po' a pubblicarvi il nuovo capitolo; ma ho avuto una settimana piuttosto pesante per via dello studio e per via del fatto che sono stata operata ieri l'altro al ginocchio e ho passato quasi due giorni a letto a dormire, completamente stordita dagli antibiotici 😅
Ringrazio ValentinaMisa94 per la recensione e spero che questo capitolo, pur essendo un po' scarno e meno bello del solito (in quanto scritto all'una di notte) vi piaccia.
Vi pubblicherò presto il prossimo.... Sarà più bello.... Promesso T.T
Vi mando un bacio :*
Lucy

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Capitolo 7
*** ~Byakuya's thoughts~ ***


~Angolo Autore~
Eccoci di nuovo! Avevo promesso che questo lo avrei pubblicato il più prima possibile e ce l'ho fatta *-*  
....questa frase mi sa molto di "l'antico vaso andava portato in salvo, è stato difficile.... Ma alla fine.... Ce l'abbiamo fatta".... 
Lasciamo perdere vah....
Questo capitolo è diviso tra i pensieri di Hikaru e di Byakuya, semplicemente perché mentre lo scrivevo ho avuto un attimo di follia hahahaha
Spero vi piaccia :D recensite recensite






~Hikaru~

Stavo camminando ancora una volta per le strade di Tokyo, assieme ad alcuni ragazzi che avevo conosciuto anni prima e che non avevo rivisto per un sacco di tempo.
Cinque giocatori di basket della cosiddetta "Generazione dei Miracoli".
Insieme a me il Capitano della Sesta Compagnia, che sembrava aver stretto amicizia soprattutto con Midorima e Aomine.
Kise non mi mollava un attimo, continuava a raccontarmi di tutto quello che mi ero persa da quando me ne ero andata a Karakura Town fino al giorno in cui ero tornata a trovarli.
Kuroko era sorridente e, come al solito, serviva tutta la mia concentrazione da shinigami per evitare che mi sparisse dalla vista.
Se solo avesse avuto un po' piu di forza spirituale, probabilmente sarebbe diventato un Dio della Morte perfetto dopo la morte: silenzioso e furtivo, esattamente come un'ombra.
Midorima invece aveva una tanto intensa reiatsu da potermi vedere nella mia vera forma di anima, senza gigai.
Fu in parte anche per colpa sua se conobbi quei ragazzi.
Infatti me li presentò lui dopo una mia breve missione sulla Terra, quando mi vide per la prima volta con addosso gli abiti da Soul Reaper.



-Byakuya-

Avevamo appena finito di cenare e stavamo camminando per le strade di un quartiere residenziale di Tokyo, assieme ad alcuni amici del Capitano della Dodicesima Compagnia: Aomine, Kise, un tizio coi capelli di uno strano color viola ed un altro con gli occhi azzurri dei quali fatico a ricordare i nomi.
Ah già, dimenticavo il più importante.
Midorima Shintaro.
Quel ragazzo aveva una strana fissazione verso tutto ciò che riguardava l'oroscopo e la fortuna....
Sembrava una persona poco loquace, distaccata; anche se, una volta conosciuto meglio, era il contrario di ciò che appariva.
O forse mi ero fatto l'impressione sbagliata.... 
Mi fissava dall'alto del suo metro e novantacinque e mi sorrideva dietro quegli occhiali rettangolari.
In qualche modo mi incuriosiva, era una persona piuttosto particolare....
Mi ricordava Renji....
Non avrei dovuto pensare a lui proprio mentre cercavo di dimenticarlo....
Da quando era morta mia moglie Hisana, tutto era cambiato.
Io ero cambiato.
Abarai aveva iniziato a piacermi sin da quando lo scelsi come mio Tenente.
Era bello, fiero e con la smania di diventare sempre più forte.
Tutt'ora quello shinigami mi affascina....
Scossi la testa, camminando col capo chino e gli occhi quasi ricolmi di lacrime.
Pensare a lui mi faceva male, perché mi accorgevo di quanto lui fosse irraggiungibile, pur essendo io il suo capitano, il suo punto di riferimento ed il capo della famiglia Kuchiki.
-Qualcosa non va?- domandò Midorima, posandomi una mano sulla spalla e costringendomi a rallentare il passo rispetto al resto del gruppo.
-Tutto a posto- risposi.
-Non sembrerebbe....-.
Come faceva a capire che ero triste? 
Era lui che aveva un sesto senso o forse ero io che lo lasciavo a vedere troppo facilmente?
Sorrisi per cercare di sviare le sue indagini.
-Sto bene- confermai.
Non era vero.
Mentivo anche a me stesso ed in un modo piuttosto elegante oserei dire.
-Balle, non sei bravo a raccontare bugie- mi rimbrottò.
Ma come? Avevo sempre pensato il contrario.
Quel ragazzo mi convinceva sempre di più dell'esistenza di un sesto senso, di cui era a disposizione, con il quale si divertiva a capire quando le persone erano depresse.
-Posso aiutarti- continuò.
-Non credo- cercai di concludere, tagliando corto.
Nulla, insisteva ed insisteva senza mollare la presa, proprio come un bulldog che azzanna la propria preda.
Come era possibile che gli altri non si accorgessero della nostra assenza?! 
Ah, dimenticavo.... Hikaru era con loro.... 
A volte il Capitano della Dodicesima sapeva come darmi sui nervi, avrei solamente voluto sfoderare la mia Senbonzakura ed urlare -Bankai- per vedere la shinigami contorcersi, tagliata dai miei eleganti petali di ciliegio.
Lei aveva una vita così perfetta.
Figlia del Capitano Ukitake della Tredicesima, pupilla prediletta del Comandante Generale ed amata da tutti a tal punto che, pur avendo riportato in vita uno dei personaggi più pericolosi nella storia della Soul Society, era stata perdonata in neanche mezz'ora! Mentre mia sorella.... Era perfino stata condannata a morte e solo per aver trasferito i suoi poteri ad un umano che poi tanto umano non è....
Lei, dietro a quella faccina innocente, aveva una reiatsu potente, da far rizzare i capelli a chiunque, anche se la teneva nascosta per la maggior parte del tempo.
Aveva battuto quel pazzo furioso di Kenpachi, che tanto debole non è, con una mano nella tasca dello Shihakusho! 
Aveva battuto anche me, anche se.... Contro di me il suo Bankai era stato utilizzato.... Di sicuro lei lo aveva fatto apposta per farsi notare dal Comandante.... Sarebbe riuscita a spazzarmi via anche senza.... E la cosa mi pesava.... Non poco.
Un'altra cosa che odiavo di lei era la sua sfacciata fortuna in amore.
Com'era possibile che lei avesse trovato una persona che la amasse ed io no?
Come poteva lontanamente essere possibile che IO, persona affascinante e dolce, non ero riuscito a trovare qualcuno che potesse ridarmi quel pezzo di cuore che Hisana si era portata via con la propria morte?!
Proprio non capivo....
Che poi.... Anche Urahara Kisuke.... Come poteva essersi innamorato di lei e non di me?
Ed ecco che, parlando del diavolo, spuntarono le corna.
Notai in fondo alla strada un biondo poco più alto di me, con uno Shihakusho verde ed una sorta di haori del medesimo colore.
Teneva un cappello a strisce bianche e smeraldo sul capo e ci salutava sventolando un ventaglio.
Sbuffai, era l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento.
Hikaru cambiò totalmente espressione.
Il suo volto si illuminò come mai era successo in tutto il giorno.
Gli corse in contro e sprofondò il viso nel petto di lui, inspirando il suo odore ed abbracciandolo forte.
Non era certo una cosa conveniente da fare nel bel mezzo della strada, con tutte le persone che li guardavano!
Immaginavo i loro discorsi da classici innamorati.
"Oh Kisuke, sei venuto a trovarmi!"
"Si tesoro, tutto pur di renderti felice!"
"Ti amo tanto"
"Anch'io"
Smack smack smack.
Bleah, mi stomacavano.
Evidentemente Midorima se ne accorse, perché mi trascinò via da lì.
-Tranquillo, non si accorgeranno della nostra fuga- spiegò, senza neanche guardarmi.
Mi sentivo estremamente basso a suo confronto.
Sbuffai ancora una volta.
-Dove mi stai portando?- gli chiesi.
Non ottenni risposta, ma un'altra domanda.
-Sei innamorato di Hikaru o del suo fidanzato?-.
Mi fermò e spinse contro un muro, tenendomi fermo con il braccio destro direttamente sul mio petto.
Questa volta mi stava squadrando dritto negli occhi.
Divenni paonazzo.
-Come potresti pensare certe cose?!- lo rimproverai, sfuggendo alla sua presa -Io non sono innamorato proprio di nessuno-.
Ecco un'altra bugia.... Di lì a poco iniziai a pregare che non mi sgamasse.
-Si ed io sono un gatto- ribadì, sbuffando a sua volta e riacchiappandomi.
-Che hai?! Non ci provare ancora una volta!- gli urlai, liberandomi di lui e cercando di scappare via.
Non avevo voglia di sentire altre sue domande stupide sulla mia vita sentimentale.
Erano affari MIEI, non suoi!
Fu di fianco a me in un batter di ciglia.
In quel momento odiai i gigai con tutto me stesso, erano troppo simili ai corpi umani.
Avevo il fiatone, mi sentivo fiacco, come se non corressi da secoli.
Se mi avesse visto Yoruichi probabilmente mi avrebbe preso in giro a vita, continuando a dirmi cose del tipo "già stanco, Byakuya-boy?".
Il sol pensiero mi fece correre più velocemente, ma il tutto non servì a nulla perché Midorima mi raggiunse e fermò, trascinandomi in un vicolo buio.
Non disse nulla, semplicemente mi bloccò gli avambracci e mi costrinse a guardarlo negli occhi.
-Cosa diavolo stai facendo?!- urlai ancora una volta, incazzato nero.
Mi dibattei in tutti i modi, ma lui non mollava la presa.
Gigai di merda.
Di certo non mi sarei fatto fregare da uno sciocco umano.
Cercai di ritornare nella mia forma di spirito, ma non ne ebbi il tempo.
Le sue labbra si attaccarono alle mie, azzardando un bacio.
Scesero poi sul collo e dietro le orecchie.
Rimasi di stucco non tanto per quello che lui stava facendo, quanto per il fatto che il mio corpo non rispondeva agli ordini impartiti dalla mente.
Volevo scappare, ma neanche un muscolo si muoveva per farlo.
Volevo allontanarlo da me, ma le mie braccia si avvolgevano attorno a lui e lo avvicinavano.
Volevo picchiarlo, ma le mie mani si intrecciavano ai suoi capelli verdi.
Volevo ricordare Renji, ma in quel momento anche i miei ricordi erano offuscati da un unico pensiero: Midorima.
-Adesso mi vuoi dire che succede?- domandò, non appena si staccò da me.
Scossi la testa.
Ancora non credevo a quello che era appena successo.... Erano anni che non toccavo le labbra di qualcuno in quel modo.... Precisamente da quando Hisana era scomparsa....
-Voglio saperlo- pretese, prendendomi fra le sue possenti braccia e percorrendo il vicolo verso il portone di una casa singola.
Non riuscii a liberarmi.
....non volli farlo
-Non sono affari tuoi- gli risposi.
Lui aprì la porta ed entrò, sempre con me in braccio.
La richiuse e mi lasciò solo quando fummo in camera da letto.
Mi tolse la camicia quasi strappandola, mentre mi baciava molto passionalmente.
Sentivo le sue dita fredde muoversi su e giù il mio corpo, slacciando bottoni e sfilando i jeans.
In un batter d'occhio mi ritrovai in mutande.
Lui era ancora vestito.
-N...no- cercai di fermarlo.
-Perché?- ridacchiò -Tu non mi dici cos'hai-.
-Te lo dirò- promisi.
-Esci dal gigai- disse, con voce dolce.
Obbedii, senza neanche rendermene conto.
Io in realtà non volevo, però il suo tocco e la sua voce mi attiravano come fossero stati una calamita.
Mi liberò dallo Shihakusho, questa volta lasciandomi completamente nudo.
-No.... Per favore- mormorai, ancora una volta, mentre la sua lingua giocherellava con le mie dita.
-Dimenticalo.... Dimentica quel ragazzo.... Ci sono io qui per te- mi sussurrò all'orecchio, un attimo prima di baciarmi di nuovo -Sei bellissimo da vestito, ma da nudo sei molto meglio-.
-Questo commento è inappropriato e molto gay....-.
-E quello che stiamo facendo non lo è?-.



~Hikaru~

La serata era andata benissimo, anche se ad un certo punto Midorima e Byakuya erano praticamente scomparsi dalla nostra combriccola.
Dal momento che il ristorante dove avevamo cenato era piuttosto vicino alla casa del primo, avevo una mezza idea di quello che avrebbero potuto fare in quel momento.
Anche gli altri ragazzi sembravano condividere i miei stessi pensieri.
Urahara mi aveva fatto una sorpresa, venendomi a trovare e presentandosi a tutti i miei amici.
Non appena lo vidi il mio volo si illuminò.
Gli corsi incontro e gli diedi un bacio.
-Che ci fai qui?- chiesi.
Lui sfoderò un sorrisone sghembo.
-Non posso forse venire a trovare la ragazza che amo?-.
Ero felicissima.
-Dov'è Byakuya?- domandò, guardandosi attorno -Giurerei di averlo visto tre secondi fa-.
Ridacchiai e lui sembrò aver inteso la cosa, in quanto divenne paonazzo e si coprì metà del volto con il ventaglio che si portava sempre appresso.
Strinse amicizia con tutti i giocatori immediatamente, data la sua personalità ed il suo carattere particolari.
Seguiva con gli occhi ogni mio movimento, sorridendomi ogni volta che lo guardavo.
Ero felice.
Felice di essere con lui.
Felice di essere riuscita a tirar su di morale Byakuya.
Felice di aver rivisto degli amici e di aver passato la giornata con loro.
Felice perché poi sarei tornata a Karakura Town ed avrei iniziato l'addestramento delle reclute.
Felice perché la mia vita era fantastica, perché al mio fianco avevo persone altrettanto fantastiche, che non finivano mai di rendermi felice.





~Angolo Autore Bis~
A partire questo "angolo autore bis" commenterò un po' il personaggio principale, inserendone innanzitutto una descrizione, che nella storia manca (sì, lo so T.T ma non mi piace metterla esplicitamente e, con l'avanzare dei capitoli, sarò sincera, me la sono dimenticata hahaha).
Comunque.... Ritorniamo al nostro personaggio....
È figlia del Capitano Ukitake (credo che questo lo abbiano capito tutti) e di un'altra shinigami che poi verrà fuori con l'andare avanti della storia.
Il suo nome, Hikaru, significa "luce".
È alta, coi capelli lunghi e mossi biondo scuro, ha gli occhi verdi ed è mancina.
Ha vissuto sulla Terra per un periodo piuttosto lungo, quasi due mesi, e per questo ha imparato molte cose sul comportamento "terrestre" ed ha stretto amicizia con molti umani.
È diventata Capitano all'età di 159 anni ed ha conosciuto Kisuke a 38.
La sua precedente Brigata era la Decima e lì era il Terzo Seggio, nonostante avesse raggiunto il Bankai quasi vent'anni prima di essere promossa a quel grado.
Mmmmm fatemi pensare.... Pregi, difetti e carattere si estrapolano dalla storia; non mi piace offrirli al lettore su un piatto d'argento, altrimenti si perde anche un po' la voglia di leggere :3 
Se avete domande sul personaggio, curiosità, qualsiasi cosa, chiedete nelle recensioni :) 
Nel prossimo angolo autore bis vedremo la Zanpakuto di Hikaru: Yoru No Tenshi.
Un bacio 
Lucy

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Capitolo 8
*** ~Incubo~ ***


-Buoooooon giorno Capitano Ukitakeeeee- ci salutò il ragazzo appena entrato nella stanza, con un grande sorrisone -Capitano Kuchiki, Capitano Kyouraku-.
Aprì le finestre, lasciando che entrasse la luce del sole.
-Madrame! Vai via!- si lamentò il Capitano dell'Ottava, lanciandogli un cuscino e girandosi dalla parte opposta -E poi sta' zitto! Ho mal di testa-.
Lasciai che mi sfuggisse una risata, Shunsui doveva aver bevuto troppo la notte precedente.
Mi stiracchiai e mi alzai dal futon.
Avevo addosso solo una canottiera ed un paio di mutande.
I capelli erano legati in uno chignon alto.
-'Giorno Ikkaku- risposi.
Venni abbagliata dalla sua capoccia pelata che rifletteva i raggi del sole.
Indossava una camicia azzurra di jeans con le maniche strappate ed un paio di pantaloni color cachi.
Aveva la sua Hozukimaru alla mano e la teneva appoggiata sulla spalla sinistra.
Accanto a lui un ragazzo dai capelli neri a caschetto, una camicia bianca semi sbottonata ed un paio di jeans neri con uno strano motivo floreale rosso.
-YUMICHIKA- urlai, cadendo all'indietro.
Mi vestii in tre nanosecondi e mi alzai di nuovo, paonazza.
-Erm.... Sì.... Beh.... LERECLUTEMISTANNOASPETTANDO! VADO!- annunciai, tutto d'un fiato e scappando via.
I presenti rimasero di stucco.
-Ma che ha la piccola Hikaru?- chiese Shunsui -Tu, Ayasegawa, cosa le hai fatto?-.
Il quinto seggio dell'Undicesima arrossì.
-Nulla nulla- rispose, guardando a terra.
Salii le scale velocemente, cercando di sfuggire al ragazzo col quale avevo fatto una figuraccia tempo prima.... Al sol pensiero rabbrividivo.
Mi diressi dalle mie reclute: tre piani più in su, ma fui centrata in pieno da un ragazzo che stava scendendo, perciò persi l'equilibrio e rotolai giù per una rampa. 
Mi fermai sul pianerottolo, scossi la testa e guardai in su.
Avevo di fronte uno shinigami con capelli neri e mediamente lunghi lasciati liberi sulle spalle.
-Capitano Ukitake! Sta bene?- chiese, scendendo di corsa ed aiutandomi ad alzare.
-Sì.... Sto bene, grazie Hanataro-.
-Mi scusi signor Capitano! Non volevo colpirla, solo che è spuntata all'improvviso ed io non l'avevo vista....-.
-Sta' tranquillo! Sono io che devo chiederti scusa, ero soprappensiero-.
Sorridemmo.
-Beh.... Io vado a recuperare le mie reclute.... Ci.... Vediamo- conclusi, rincominciando a salire.
Svegliai i miei sottoposti grazie ad un turbine di piume della mia Zanpakuto, stando ben attenta a non ferirli.
Uscimmo dall'appartamento tutti insieme e ci dirigemmo nella periferia di Karakura, dove diedi le istruzioni per l'allenamento di quel giorno.
-Capitano Ukitake, mi scusi.... Come faremmo a trovare dei veri hollow da combattere se in due giorni ne abbiamo visto uno solo, che tra l'altro, è stato sconfitto dal signorino Yumichika?- chiese un aspirante shinigami.
Al solo sentire il nome del quinto seggio rabbrividii.
-Erm.... Beh.... Sì....- borbottai, deglutendo la saliva e respirando pesantemente.
-Capitano, sta bene?-.
-SÌ! STO BENISSIMO!- mi ripresi -Comunque! Dicevamo! Per gli hollow? Voi non preoccupatevi, pensate piuttosto a sfoderare le vostre Asauchi....-.
-Ukitake San!- ridacchiò una voce alle mie spalle.
-Yo, Gin- lo salutai, voltandomi e raggiungendo l'ex della Terza -Che ci fai qui?-.
-Il Comandante Generale mi ha mandato da te, ricordandoti che devi ancora scontare la tua "punizione", sopportandomi-.
Sorrise, mentre io scuotevo la testa.
-Va beh dai.... Tutto sommato credo che sarà divertente- aggiunse -Combattere di nuovo gli hollow.... Ma ci pensi? Un tempo ero pure schierato dalla loro parte.... Chissà se è rimasto qualcuno nello Hueco Mundo.... Piuttosto, non mi ridarai ancora la mia Zanpakuto.... Vero?-.
-Direi di no, da oggi sei un mio sottoposto e devi combattere come dico io.... Niente Shinso per te.... Mi dispiace, ma queste sono le regole-.
-Fantastico! Sono della Dodicesima adesso! È la terza Compagnia che cambio nel giro di un secolo e mezzo circa.... Quando potrò ritornare nella Terza?-.
-Quando la signorina Ukitake deciderà che lei è pronto, verrà messo alla prova dal Comandante Generale. Se sarà decretato adatto al ruolo, io tornerò ad aiutare il nobile Mayuri, lasciando vacante il posto di luogotenente. A quel punto lei diventerà il nuovo vice della nostra Brigata.... Non avrà bisogno di tornare nella Terza Compagnia- rispose Nemu, anticipandomi.
Lui rimase molto più che stupito.
-Hikaru, vuoi farmi tenente?- domandò, quasi a bocca aperta -Io?! Io che ho tradito la Soul Society, che ti ho quasi uccisa e che ho tagliato in due quella piccola peste malefica bionda?! Io?!-.
Aprii le labbra in un sorriso malizioso.
-Per prima cosa.... Tu non mi hai quasi uccisa, tendo a specificarlo.... E comunque ho grandi piani per te, Gin-.
-Grazie della fiducia-.
-Prego-.
Gli lanciai una katana.
-Combatti con questa- ridacchiai -Ci sarà da divertirsi!-.
-Non è che hai un wakizashi? Ci combatto meglio....-.
-Dovrai dimenticare le abitudini per un po'.... Tutti pronti?-.
Sentii un "sì" collettivo urlato dalle reclute.
"Si comincia" pensai, chiudendo gli occhi e respirando profondamente.
Rilasciai una gran parte della mia forza spirituale, facendo così da esca per quelle sottospecie di anime.
Come previsto, gli hollow non tardarono ad arrivare, attirati dalla mia reiatsu.
Si sentivano urla demoniache provenienti da svariati punti della città.
-Sapete quali dovete abbattere, pretendo che non ne scappi nemmeno uno- ordinai, allontanandomi leggermente dalla zona per ammirare meglio coloro che sarebbero diventati dei veri e propri Dei della Morte e quali invece avrebbero dovuto rifare il test.
Erano divisi in gruppi da tre allievi, ognuno dei quali aveva almeno un componente in grado di scagliare un certo numero di incantesimi col Kido.
Nella prima mezz'ora, in tutto, erano stati abbattuti 24 hollow senza taglia e 2 con.
Nemu e Gin sorvolavano la zona, abbattendo quelli che riuscivano a sfuggire alle reclute.
Il tutto stava andando a meraviglia fino a quando, da uno squarcio, apparì un Menos.
Quasi pregai, sino all'ultimo, che i sottoposti riuscissero a contenerlo e, possibilmente, ad ucciderlo, ma le mie speranze furono vane, infatti l'hollow gigante stava "girovagando" in mezzo a loro senza che questi potessero fare nulla.
La mia tenente mi rivolse lo sguardo, in contemporanea con Gin.
Percepii la loro domanda.
"Cosa facciamo?"
Le reclute erano totalmente nel panico, chi evitava gli attacchi, chi i piedi e chi invece cercava di combattere ma rischiava la vita.
Sbuffai, sfoderando la Soul Slayer.
Salvai un gruppetto matricole da un Cero, ponendomi fra i due e neutralizzando l'ultimo con la spada.
-Capitano! Grazie....- mormorò uno, quasi con le lacrime agli occhi.
-Non vogliamo deluderla Capitano.... Ma non ci riusciamo....-.
-Oh, tu! Ma stai piangendo?! Susu, non si frigna per così poco!- sorrisi -Tranquillo, qua ci penso io! Adesso cercate di riunirvi in un posto sicuro, recuperate anche la mia tenente e Gin.... Cercate di imparare qualche regola basilare del combattimento contro i Menos, va bene?-.
Lui annuì ed io sparii dalla sua vista con dei passi veloci.
-Vola, Yoru No Tenshi- mormorai, facendo sì che dalla mia Zanpakuto scaturissero delle piume nere che andarono a colpire in pieno l'hollow e facendolo sparire.
Mi sistemai l'haori, con un sorriso divertito sul viso.
L'ora successiva fu piuttosto tranquilla, infatti non furono necessari altri miei interventi.
Decisi quindi di dare il pomeriggio libero ai novizi, una sorta di premio per il buon allenamento svolto.
Abbassai di colpo la mia reiatsu, così da non attirare altre di quelle bestie e passai il resto della giornata controllando le matricole ed allenandomi a mia volta con Yoru No Tenshi.
Era divertente combattere contro di lui, soprattutto perché non si riusciva mai a prevedere la sua prossima mossa.
-Brava Hikaru!- esordì la voce della stessa persona che si mise ad applaudire per una mia schivata improvvisa ad un fendente della Soul Slayer.
Mi voltai.
-YUMICHIKA!- urlai.
Lo spirito della Zanpakuto tornò nella katana, lasciandomi sola con lo shinigami.
"Teshi.... Questa me la paghi" pensai.
Feci scorrere velocemente lo sguardo da destra a sinistra, sperando di trovare una via di fuga e scappare via dal primo dei miei problemi.
-Ciao Hikaru-.
-Erm.... Cialve-.
Cosa diavolo avevo appena detto.... 
Si lasciò sfuggire una risata.
-Che succede?- chiese lui, avvicinandosi ed assumendo un'aria triste -Sembra che tu mi stia evitando.... A partire da quella sera....-.
-Erm.... No? Certo che no! Cosa te lo fa pensare?! Non ti sto assolutamente evitando!- risposi, anche se trovavo poca convinzione nelle mie parole io stessa....
Lui sorrise.
-Sei bella come al solito.... Mi dispiace che tu stia assieme al biondo ex Capitano....-.
Ad ogni passo avanti che lui faceva, io ne facevo uno indietro cercando di mantenere una certa distanza fra noi.
-Kisuke.... Già.... Hehe.... Stiamo insieme.... Giusto....- balbettai, sempre più confusa.
Sollevò un sopracciglio.
-Sembri nel panico-.
-Ma figurati! Io?! Nel panico? Macché!-.
Abbozzai una risata, con poco successo.
-Vedi? Sei nel panico più totale- rise a sua volta -E mi stai evitando-.
-Assolutamente! Perché dovrei?!-.
-Perché ho cercato di baciarti, forse?-.
Il mio volto prese il colore di una mela, poi di un pomodoro ed infine quello di una melanzana.
Speravo con tutta me stessa che arrivasse un'armata di arrancar, espada, hollow, shinigami impazziti, quincy e chi più ne ha più ne metta.
Al massimo.... Siccome chiedere un'armata era troppo.... Almeno pregavo che da un momento all'altro spuntasse Renji e per sbaglio tagliasse la testa al quinto seggio dell'Undicesima, con la sua Zabimaru.
Già pregustavo quella fantastica sensazione che si prova solo quando ci si libera di un grosso peso....
-Hikaru, mi stai ascoltando?-.
-Eh? Sì, certamente! Certo che ti sto ascoltando!- risposi, senza pensarci su due volte.
-Cos'ho detto?-.
Merda.
Punto critico, visto che mentre parlava io fantasticavo su una sua possibile decapitazione compiuta da un hollow o dall'ananas col ciuffo rosso.
Sfoderai un sorriso a 3800 denti, cercando di nascondere l'imbarazzo.
Fece per dire qualcosa, ma fu fermato dal rumore di un'esplosione.
-Cavolo! Hai sentito, no? Sarà meglio che vada a controllare! Hehe.... Dopotutto sono il Capitano della Dodicesima Divisione! ....sono il capitano? Da quando? VADIAO!- conclusi, pronunciando le ultime due parole, vado e ciao, talmente di fretta che ne uscì un mix strano senza alcun senso.... Esattamente come il "cialve"....
Mi allontanai con dei passi veloci che avrebbero fatto invidia a Yoruichi.
Per la prima volta in tutta la mia vita fui contenta che una miriade di Menos stesse uscendo da uno squarcio collegante lo Hueco Mundo con la Terra e stesse invadendo Karakura Town.
-MENOS GRANDE! SÌ!- urlai, sfoderando la Zanpakuto.
-Hikaru, ti senti bene?- chiese Gin, che mi si era appena affiancato.
-SÌ! GUAI SE QUALCUNO INTERVIENE! SONO MIEI! AVVISA CHIUNQUE SIA IN GRADO DI FORZA SPIRITUALE CONSISTENTE DI NON MUOVERSI O LO UCCIDO-.
Mi volatilizzai da lì, lasciando lo shinigami più perplesso che mai.
Volevo abbatterli da sola, almeno mi sarei scrollata di dosso le preoccupazioni.
E con "preoccupazioni" intendevo Yumichika Ayasegawa.
-Hikaru.... Ti senti bene?- mi domandò Yoru no Tenshi, nella mia testa.
-SI! MAI STATA MEGLIO- risposi, mentre mi dirigevo verso gli hollow.
-Bah.... Se lo dici tu.... Per me quel ragazzo è deleterio-.
-Decisamente!-.
Rise.
-Che ne dici di sfoderare il vero Bankai?- propose, dopo un silenzio durato solo pochi secondi
-Mi si strapperebbe lo shihakusho....- borbottai.
-Tutte scuse.... Non lo rilasci da quando ti sei battuta con quello shinigami coi poteri di hollow.... Lo abbiamo usato tre sole volte in più di un secolo-.
-È troppo potente.... Non credo che sia una cosa da sprecare per un Menos o due....-.
-Uffa, sei sempre la solita noiosa....-.
Sorrisi.
-Tanto si fa come dico io-.
-E vorrei anche vedere.... Tu non sei una spada-.
-È divertente esserla-.
-Dipende dai casi....-.
Ero ormai arrivata dagli hollow, così decisi di rilasciare almeno lo shikai per far contenta la mia Zanpakuto.
-Purifica gli animi malvagi, Yoru/- pronunciai, senza però completare il nome della Soul Slayer.
Dallo squarcio, proprio dietro ad un Menos, apparve Lui.
Accanto aveva un arrancar con una potenza spirituale schiacciante, probabilmente un Vasto Lorde.
Mi bloccai, spalancando gli occhi e cercando di calmare il mio cuore, che batteva talmente velocemente da sembrare che stesse per scoppiare.
Respiravo affannosamente e nella mia mente vedevo solo immagini di morte.
Lui era di nuovo davanti ai miei occhi.
Non so come, ma era vivo.
-NEMU- urlai.
Accanto a me apparve la tenente.
-Capitano! Ha chiamato?-.
Lo indicai.
-Avverti tutti, riporta le reclute a casa, mobilita l'intero Gotei 13 se serve! Lui è tornato- mormorai, in preda al panico.
La shinigami era già scomparsa dal mio fianco e, al suo posto, adesso vi erano tutti i Capitani, Comandante Generale compreso.
-È ancora vivo? Com'è lontanamente possibile?- domandò mio padre.
-Shinji! Chiama i tuoi!- ordinò Yamamoto -Abbiamo già vissuto questa battaglia lunga e sanguinosa.... Cerchiamo di fermarli prima che scoppi il caos-.
Il Capitano della Quinta scomparve.
-Hikaru! Dov'è Urahara?! Abbiamo bisogno di materializzare la città nella Soul Society!- fece Komamura.
Caddi sulle ginocchia, col capo chino e le lacrime che mi scorrevano sul volto.
Stavo rivivendo ancora una volta l'incubo che avevo sperato di dimenticare.
-Hikaru! Ti senti bene?!-.
Davanti ai miei occhi continuavo a vedere il volto di mio padre sporco di sangue, il buco al centro del suo petto e la distruzione tutt'attorno.
Provvidenzialmente fecero la loro entrata Kisuke e Tessai, che riuscirono a spostare, in modo fulmineo, Karakura Town nella Soul Society e a sostituirla con una città simile, senza però abitanti.
Poco dopo venni raggiunta dal mio fidanzato, che mi sollevò da terra e mi diede un bacio sulla testa nel frattempo.
-Su, alzati.... In piedi.... Stai tranquilla.... Andrà tutto bene, okay? Tutto bene....- sussurrò, prendendomi fra le sue braccia e coccolandomi.
Piangevo.
Avevo paura.
Lui era tornato e con sé aveva portato orrore, morte e distruzione.




~Angolo Autore~ 
Un buon Cialve a tutti :3
Chi è tornato? Mmmm facile a dirsi, però serve suspance, quindi il suo nome non verrà rivelato sino al prossimo capitolo muhahahaha
Spero che il capitolo vi piaccia
Baci
Lucy




~Radio Kon~
Kon: Yo! Sono Kon! Acronimo di "King of New York"!
Urahara: ....
Kon: Scherzo! Allora, l'autrice mi ha regalato uno spazietto in fondo alla storia, che sostituirà l'angolo autore bis e si chiamerà "Radio Kon"! Oh yeah!
Urahara: ....che ci faccio qui?
Kon: Sei il nostro ospite della giornata! Tu sei molto vicino a Hikaru.... E con vicino intendo che siete fidanzati....
Urahara: Credo che i lettori lo avessero capito anche senza che tu lo specificassi.... *prende il ventaglio e si copre metà della faccia mentre ridacchia*
Kon: VA BEH!
Urahara: Continuo a non capire perché sono qui
Kon: Semplice! Essendo tu il fidanzato di Hikaru, potresti dire qualcosa di più sulla sua Zanpakuto ai nostri lettori *occhi da cucciolo*
Urahara: Stai ispirando omicidio alla mia Benihime.... Volevo avvisarti....
Kon: NON MI INTERESSA! LIMITATI A DESCRIVERE LA ZANPAKUTO DI HIKARU E POI VATTENE
Hikaru: Oh, quanta crudeltà
Kon: Tu vattene, non servi per ora *la spinge via*
Urahara: Ma perché non hai chiamato direttamente la Soul Slayer per parlare di sé?
Kon: ....era occupato.... E poi tu hai fabbricato degli abiti per lui, quindi puoi parlarne dell'aspetto fisico!
Urahara: Okay, quindi mi limito all'aspetto fisico senza menzionare attacchi e rilasci?
Kon: Esatto!
Urahara: ....va bene, Yoru No Tenshi è la Zanpakuto di Hikaru, il suo nome significa "Angelo della notte"
Kon: Vai avanti
Urahara: È una katana in grado di controllare i venti, nella sua forma shikai è interamente nera, con una catena corta nel manico, che si allunga successivamente nel bankai e va ad avvolgere il braccio della propria shinigami.... Il suo spirito si presenta come un giovane ragazzo a petto nudo, con ali angeliche nere. In quella forma, Tenshi, ha gli occhi verdi ed i capelli color carbone....
Penso che sia tutto....
Kon: Così poco?
Urahara: Sono solo un sexy e pervertito negoziante, non mi intendo molto di Zanpakuto *ride, sistemandosi il cappello*
Renji: Ma non lo sai che il tuo passato da Capitano della Dodicesima è già stato scoperto da tempo?!
Kon: ....e questo da dove è spuntato?
Urahara: Oh certo che lo so, Abarai-kun!
Renji: *viene acchiappato da Tessai* LASCIAMI! LO VOGLIO PICCHIARE! È LA PRIMA VOLTA CHE MI ALTERO COSÌ TANTO SOLO PARLANDO CON QUALCUNO
Urahara: *sventola il ventaglio in faccia a Renji*
Renji: ULULA, ZABIMARU *la spada si allunga e distrugge mezzo studio radiofonico*
Kon: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
....
Ukitake: Bene, a questo punto credo sia meglio chiudere il programma.... Grazie per aver seguito Radio Kon! Qui Jushiro Ukitake, un bacio a tutti i nostri lettori anche da parte dell'autrice, che in questo momento sta cercando di separare Kon, Kisuke e Renji.... *rumore di un vaso che si rompe di sottofondo*  ....erm.... Sarà meglio che vada a dare un'occhiata.... Alla prossima puntata di Radio Kon, dove si continuerà a parlare della Zanpakuto di mia figlia! Se avete domande scrivetele nelle recensioni e Kon sarà felice di rispondervi! *altro vaso che si rompe* ....oh diamine

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Capitolo 9
*** ~Angel's death scythe~ ***


-Kisuke.... È là....- sussurrai, alzando la mano ed indicando lo shinigami che appariva dallo squarcio, affiancato da un Vasto Lorde.
Deglutii.
-Sosuke Aizen è tornato....- conclusi, abbassando il braccio e continuando a guardare verso il branco di Menos.
-Lo hai già sconfitto una volta, puoi farcela una seconda- mi incoraggiò Urahara, accarezzandomi i capelli -Non avere paura-.
Nel frattempo, si stavano unendo ad Aizen una quindicina di arrancar ed alcuni espada.
Non erano tutti.
Fra loro riconoscevo Yammy, Tier, Nnoitra.
Ce n'erano anche altri tre, dei quali però ricordavo a fatica i nomi ed uno che non riuscivo a vedere bene, perché nascosto ai piedi del numero 0.
Bene.... Solo sette....
Gli arrancar continuavano a salire di numero.... Da quindici a venti, da venti a venticinque.... Sembrava fossero infiniti.
Come aveva fatto Aizen a creare un esercito così poderoso?! E soprattutto.... Come era riuscito a tornare in vita?
Respiravo pesantemente, per cercare di calmarmi.
Pensavo e ripensavo a dove avevo sbagliato quando avevo ucciso, o quantomeno, quando credevo di aver ucciso l'ex della Quinta.
Iniziavo ad innervosirmi, sentivo i commenti delle persone dietro le mie spalle.... Parlavano anche di me....
Poco dopo arrivarono i compagni di Shinji.
-Ciao Hikaru!- cinguettò Mashiro, dandomi un buffetto sulla guancia -E ciao anche a te Kisuke!-.
Aveva il suo solito sorriso stampato in faccia.
Le risposi senza però volgerle lo sguardo, ero troppo intenta ad osservare i movimenti del traditore per distogliere lo sguardo.
-Allora, cosa bisogna fare?! Perché ci avete chiamati?! Non riuscite a cavarvela da soli, eh? E poi tu, Mashiro, non salutare quel cretino- borbottò la peste bionda coi codini, con la sua solita arroganza.
-Oh, ciao Hiyori- la salutò Urahara, spettinandole gentilmente i capelli con la mano sinistra.
Questa andò su tutte le furie, tirando un cazzotto secco in faccia al suo vecchio Capitano.
-Ciao coglione- gli urlò, ma non riuscì a pronunciare nient'altro, perché ero dietro di lei e le stavo premendo la Zanpakuto contro il collo.
-Zitta oca o ti taglio la gola- la ammonii -E riprovati a fare del male a qualcuno che non sia nostro nemico e ti assicuro che ti farò pentire di essere nata-.
Con dei passi veloci tornai dove ero poco prima di minacciarla, per controllare ancora una volta Aizen.
-Eh.... Hiyori chan.... L'hai fatta arrabbiare- ridacchiò Shunsui, battendole una mano sulla testa.
-Posso batterla quando voglio- rispose la vizard.
Ancora una volta alzai la spada contro di lei, ma questa volta le lasciai un taglio sulla fronte.
-La prossima volta vedi di portare rispetto per chi è superiore a te in grado e forza- conclusi.
Calò il silenzio.
-È la seconda volta in cento anni che la vedo così incazzata- mormorò Kisuke.
-Tieni- dissi, lanciando una Zanpakuto a Gin -Speravo che te l'avrei data più tardi.... Ma è una questione seria questa.... Piuttosto.... Se usciamo vivi di qui, tu sarai il mio luogotenente-.
-Shinso!- fece il mio sottoposto, sfoderandomi un sorrisone -Allora da adesso in poi dovrò chiamarti "Capitano Ukitake"?-.
-Potrei farci l'abitudine-.
Ridacchiammo.
-Bene.... Adesso io direi che si potrebbe escogitare velocemente un piano- suggerì Hitsugaya.
-Lui è mio.... E, se c'è, Lilynette.... Anche quella.... Gli altri non mi interessano- ringhiai.
Ci spartimmo i nemici più importanti e forti, lasciando da parte gli arrancar.
Mentre stavamo pianificando, accanto a noi comparvero due espada, Grimmjow e Ulquiorra.
Mi ci scagliai contro, ma fui fermata dalle loro parole.
-Aspetta! Non siamo qui per conto di quello sporco schifoso di Aizen.... Ci ha solo usati!- disse il sexta.
-Possiamo darvi informazioni importanti su di lui, non vogliamo essere dalla sua parte.... Vogliamo vederlo morto.... Vogliamo vendetta....- aggiunse l'altro.
-Come facciamo a fidarci?- chiese Shinji -Dovreste essere morti!-.
-Quello shinigami.... Lui ci ha riportati in vita-.
-Sosuke Aizen?! Come?!-.
-Con l'hogyoku, lo ha ricreato-.
-Ciò sta a significare che ho spezzato la sua Zanpakuto e fatto scomparire l'illusione.... Non ho ucciso lui- mormorai, piena di amarezza.
-Lui non si è mai mosso da Las Noches.... Figurarsi- rimbrottò il numero 6.
-Grazie per la constatazione occhi azzurri- conclusi, con un pizzico di acidità.
-Figurati, Capitano- rispose, con il medesimo tono.
-Come facciamo a sconfiggerlo?- domandò mio padre.
-Distruggete quel congegno per l'hollowificazione e lui sarà vulnerabile.... Ma sino ad allora....- rispose Ulquiorra, lasciando la frase in sospeso e facendo capire il resto.
-Non mi avete detto nulla di nuovo, perché dovrei risparmiarvi?- chiesi.
-Perché combatteremo al vostro fianco-.
Scoppiai in una forte risata.
-Shinigami ed espada?! Non se ne parla, ci pugnalereste alle spalle alla prima occasione-.
-Vi chiediamo fiducia-.
-FIDUCIA?! OSI VENIRE A CHIEDERE FIDUCIA! TU, LURIDO HOLLOW, VIENI A CHIEDERE FIDUCIA A ME?! AVRESTE RASO AL SUOLO UNA CITTÀ, UCCISO CHISSÀ QUANTE PERSONE! AVETE QUASI UCCISO MIO PADRE! IO NON VOGLIO DARVI FIDUCIA, IO VOGLIO FARVI INCONTRARE LA MORTE- sbraitai, facendo correre la mano alla Zanpakuto ed assumendo una posizione semi rannicchiata, pronta a scattare in avanti e ad ucciderli.
Una mano si posò sulla mia, fermandomi.
-Io voglio credergli- si intromise Urahara.
-Kisuke!- esclamai -Ma sei pazzo?!-.
-No.... Semplicemente credo che dicano la verità-.
Sospirai, sapevo che con lui discutere sarebbe stato inutile....
Mi avvicinai al sesto espada.
-Torci un capello ad uno dei nostri e passerai le pene dell'inferno....- lo minacciai, per poi guardare Ulquiorra -E tu, non sei esentato-
-Grazie.... Shinigami.... Fidatevi di noi- concluse proprio quest'ultimo, un attimo prima di scomparire dalla mia vita ed affiancarsi ad Aizen.
-Ah! Per favore.... Non uccidete né Starrk, né Szayel- mi avvertì Grimmjow -Stanno con noi-.
-Okay, okay.... Né il coyote depresso, né il porro con la testa rosa- risposi, congedandolo.
-A tutto il Gotei 13, che la battaglia abbia inizio! Non mi importa se le vostre ossa saranno rotte, le vostre carni dilaniate e le vostre membra strappate.... Combattete fino a quando in voi scorrerà anche solo un briciolo di forza spirituale! Questo è un ordine! Buona fortuna- gridò il Comandante Generale, sfoderando la sua Rujin Jakka e scagliandosi contro un arrancar, tagliandolo a metà.
Anche gli altri Capitani rilasciarono lo shikai della propria Soul Slayer, un attimo prima di lanciarsi nella battaglia.
-Di questo passo rimarrò indietro.... Credo che dovrò iniziare a fare sul serio anch'io....- borbottò Kisuke.
-Cerca di tornare a casa vivo- dissi, guadandolo e sorridendogli.
-La cosa vale anche per te-.
Mi diede un bacio dolce e gentile.
-Svegliati, Benihime- sussurrò, rilasciando la Zanpakuto e saltellando fino da Yammy.
Mi stupiva la sua allegria in un momento come quello, ma lui era Urahara Kisuke.... Lui era sempre allegro, in qualsiasi situazione.
Presi un bel respiro e controllai la zona.
Il mio primo bersaglio sarebbe stato Lilynette.... Avrei preso la mia vendetta personale per quello che aveva fatto a papà....
Scrutai in lontananza per qualche secondo, prima di sentire un fruscio alle mie spalle.
Mi voltai, sfoderando la spada e bloccando un attacco proprio del mio target.
-Fantastico.... Mi hai risparmiato del lavoro.... Te ne sono grata.... Purifica gli animi malvagi, Yoru No Tenshi!-.
Rilasciato lo shikai, ridussi la distanza fra me e l'espada con dei passi veloci e la tagliai a metà con la katana.
La finii facendo scaturire le piume nere, riducendola a brandelli.
Poco dopo quella stessa livrea mi protesse dall'attacco di un arrancar, come fosse uno scudo.
Uccisi anche lui, con la stessa freddezza con cui avevo finito Lilynette.
Nel mio cammino verso Lui non c'era hollow che mi tenesse testa.
La mia furia omicida era fuori controllo, nella mente avevo un solo obbiettivo: Aizen.
I miei compagni stavano combattendo contro gli espada e gli arrancar.
Molti erano feriti, altri stavano venendo curati dai ragazzi della Quarta Brigata e da Inoue.
Inoue? 
La guardai per un secondo.
A proteggerla un Quicy.... Il Quincy! Uryu Ishida....
-Hikaru!- urlò una persona alle mie spalle.
Mi scagliai contro di lui, senza pensarci su due volte.
In qualche modo riuscì a fermare la mia spada con la sua Zanpakuto.
-Ma sei pazza?! Che ti salta in testa?!-.
Era Ichigo.
-Kurosaki.... Non seguirmi- lo ammonii.
-Sono venuto per aiutarti.... Battiamo Sosuke insieme-.
-Non chiamarlo per nome-.
-Hai bisogno di una mano.... Fidati-.
-Sei la terza persona che mi chiede di fidarmi di lui oggi.... Non ero mai arrivata a tanto in una sola giornata-.
Sbuffai, fermando la mia corsa verso l'ex capitano e guardando il ragazzo dai capelli arancioni e l'aria crucciata.
-Qual è il tuo piano?- gli chiesi.
-Ah, dovrei avere un piano?-.
Mi lasciai sfuggire un sospiro, seguito da un colpo di "stupido" per il sostituto shinigami.
-Nooooo! Ci lanciamo così, come due cretini, su di lui- dissi, sarcasticamente.
-Non era forse quello che stavi facendo tu?- ribatté.
-I....io.... Io potevo farlo: ero da sola!- balbettai.
Rise.
-Su, facciamo i seri.... Lo prendo alle spalle con il mio Getsuga Tensho, mentre tu.... Tu rifai quella cosa dell'altra volta!- concluse.
Socchiusi gli occhi.
-Cosa intendi con "quella cosa dell'altra volta"?-.
-Sì, insomma, quella falce della morte!-.
-Tu come l'hai vista?! Lo sa qualcun altro?!-.
-Ero a due passi da te quando l'hai presa e, nonostante fossi mezzo in coma per via delle mazzate che mi avevano dato l'ho vista.... Ancora devo capire cosa fosse.... Credo che gli altri non l'abbiano notata.... Dopotutto hai sollevato un polverone....-.
-L'ho fatto apposta, idiota.... Nessuno avrebbe dovuto vedere quel Bankai, tantomeno tu-.
-Quello era un Bankai?!-.
-Cosa credevi che fosse? La falce di un contadino che avevo trovato lì per terra?-.
-No, vabbé.... È un Bankai piuttosto figo-.
-Ne sono consapevole-.
-Perché non ti ho mai visto usarlo? Oltre a quella del mese scorso-.
-Perché l'ho rilasciato solo in tre occasioni.... Non eri neanche ancora nei pensieri di Isshin quando l'ho sfoderato la prima e la seconda volta-.
-Conosci mio padre?-.
-Certo Kurosaki, mi ha fatto la corte per un po' di tempo quando ero appena entrata nella Decima divisione.... È ancora così, senza alcun pudore?-.
-In che senso?!-.
-Nulla nulla.... Torniamo al piano per uccidere Aizen-.
-Tu vedi di sfoderare quel Bankai, a distrarlo ci penso io-.
-Okay....- balbettai.
Mi girai per guardare la situazione.
Grimmjow, Ulquiorra, Starrk e Szayel erano ancora accanto al traditore, non si erano mossi di un millimetro.
-Ah, li vedi quei quattro? Teoricamente sarebbero dalla nostra parte....- sbuffai, indicando il gruppetto.
-Espada.... Ma ci si può fidare?-.
Alzai le spalle.
-Ed io cosa ne so?-.
-Ben informata mi dicono....-.
-Ricorda di portare rispetto ad un tuo superiore.... Soprattutto perché sarei capace di ucciderti e farlo sembrare un incidente-.
-Direi che sto a posto così-.
-Bene.... Occupati di quel coso- indicai un'arrancar -Sta dando del filo da torcere a Shiro chan-.
-E.... E Aizen? Non usiamo il mio piano quindi?-.
-A lui ci penso io-.
Sorrisi.
-Kurosaki san! Perché non va ad aiutare il Capitano Hitsugaya?- si intromise Urahara, posandogli una mano sulla testa.
-Yo, Zoccoli e Cappello! Vado, vado.... Comunque non è giusto, sappiatelo!- ridacchiò, lasciandoci soli.
-Ciao Kisuke-.
-Ciao Hikaru! Quel ragazzo ti fa bene! È riuscito a calmarti! Impressionante-.
Sorrisi.
-Come stai?- sussurrò.
-Bene-.
-Pronta?-.
-Sì.... Credo....-.
-Hai un bellissimo Bankai-.
-Come....?-.
Rise.
-Vuoi che non sappia del vero rilascio della spada della mia fidanzata?-.
-Va beh.... Tanto tra poco non sarà più un segreto- sbuffai.
-Ti amo-.
-Anch'io-.
Mi diede un altro bacio.
-Vige sempre la regola di non farti uccidere-.
-Lo stesso vale per te-.
Presi un respiro profondo, chiudendo gli occhi ed isolando il rumore di katane che si scontravano, di persone in caduta libera e di qualsiasi altro suono in sottofondo.
L'ultima cosa che sentii fu il fruscio dell'abito di Kisuke.
Si era allontanato.... Buona idea....
Mi concentrai solo sulla mia Zanpakuto, percepivo le sue urla, la sua voglia di tagliare.
Iniziai ad alzare la mia forza spirituale poco a poco.
"Sei pronta?" domandò Yoru No Tenshi.
"Sì" risposi con fermezza "Non ho più paura".
"Andiamo".
Aprii gli occhi, rilasciando tutta la mia reiatsu.
Aizen mi guardò, sorridendomi.
-Sosuke- urlai -Sono venuta per ammazzarti.... Definitivamente-.
-Sono qui, uccidimi- ridacchiò lui.
-Bankai.... Tenshi no shi gama!-.





~Radio Kon~
Kon: Saaaaaaalve lettoriiiiii!!!! È Kon che vi parla! Bello il capitolo? L'autrice ci lascia sulle spine per un po'....
Yoru no Tenshi: Io so come va a finire
Kon: Grazie al cavolo.... Allora! Oggi siamo in studio con la Zanpakuto di Hikaru: Yoru No Tenshi!
Tenshi: Salve
Kon: Veniamo al motivo della tua apparizione su Radio Kon
Tenshi: Parlare di me?
Kon: Precisamente
Tenshi: Okay.... Da dove posso iniziare? Erm.... Sono lo spirito della Zanpakuto del Capitano della Dodicesima Divisione del Gotei 13.... Mi chiamo Yoru No Tenshi....
Kon: Queste cose le sappiamo già! Passa alla fase shikai e bankai! 
Tenshi: Giusto.... Allora, da dove posso iniziare?
Kon: Dall'inizio forse?
Tenshi: Era una domanda retorica.... *scuote la testa* Comunque, continuiamo la mia auto-presentazione!! Innanzitutto, non per vantarmi, ma bisogna dire che sono una delle più potenti Soul Slayer di tutta la Soul Society
Kon: Modesto il ragazzo....
Tenshi: Farò finta di non aver sentito.... Dicevo.... Ho diverse abilità speciali, tra le quali l'Hane no ten, letteralmente "piume del paradiso" che sarebbe quell'attacco con la livrea che si manifesta dopo aver detto "Vola", sono piuttosto utili, sia in attacco che in difesa perché sono taglienti e resistenti allo stesso tempo, cosicché possano essere anche uno scudo, oltre che ad un'arma... Poi c'e la Zetsumei Kusari, catena della morte, che però la mia shinigami non ha ancora mostrato.... La prima di queste due abilità non richiede la condizione di Shikai, mentre la seconda sì. Per attivare il mio primo rilascio, Hikaru pronuncia le parole "Purifica gli animi malvagi"; solitamente lei non lo usa molto.... Il primo stadio del mio Bankai, detto "kuro i tenshi" cioè "angelo nero", è quello che io chiamo "finto Bankai". È forse uno degli attacchi che Hikaru più usa; consiste in una sorta di fusione fra me e lei: le spuntano le mie stesse ali e la catena sul manico della katana le si lega al braccio.... È piuttosto potente e triplica la velocità dello shinigami che lo rilascia *sorride*
Kon: Fantastico! C'è altro?
Tenshi: In effetti sì.... Il "Tenshi no shi gama", "falce della morte dell'angelo", ovvero l'ultimo stadio del Bankai....
Kon: Puoi parlarcene?
Tenshi: Assolutamente no, sarebbe spoilerare
Kon: Almeno un goccino, giusto per tenere viva la curiosità dei lettori e spingerli ad aspettare con ansia il prossimo capitolo!
Tenshi: Beh.... Cosa potrei dire? È letale
Kon: Wow, sai che spoiler.... *sbuffa* Grazie a tutti le care, dolci e coccolose persone che ci seguono! Qui Kon, con Yoru no Tenshi! Vi salutiamo ed auguriamo una bella giornata *sorrisone* Grazie ancora per la vostra pazienza di santi (arrivare in fondo ai pessimi capitoli che l'autrice scrive mentre ascolta i Beatles o i Green Day non sempre è facile....). Un bacio a tutti i lettori, vi ricordo che per qualsiasi domanda, basta recensire e chiedere, vi risponderemo nel capitolo successivo :3 
Gin: Un'ultima cosa!
Kon: AAAAAA DA DOVE DIAVOLO SEI SPUNTATO?!
Gin: Grazie mille a ValentinaMisa94, che recensisce e che è sempre gentilissima 3:
Grimmjow: Ciaoooooo

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Capitolo 10
*** ~Las Noches~ ***


-Sono qui, uccidimi- ridacchiò lui.
-Bankai.... Tenshi no shi gama!- dissi, rilasciando fino all'ultimo la reiatsu.
La mia Zanpakuto cambiò completamente, allungandosi e diventando una falce.
Aveva un lembo di stoffa nera sull'anello ed un altro a metà del gambo candido.
La lama era nera ed argentea.
Mi spuntarono due ali angeliche bianche, che mi strapparono completamente una gran parte del keikogi.
-Ma che bel rilascio.... È la seconda volta che lo vedo- commentò, rinchiudendosi trai quattro espada che lo circondavano.
Mi lanciai contro di lui, brandendo la falce con entrambe le mani.
Speravo che il gruppetto di "alleati" si sarebbe spostato di lì a poco, altrimenti sarei stata costretta ad ucciderli.
Percorsi la distanza che separava me da Aizen con due battiti d'ali: ero due volte più veloce che nel normale Bankai.
Come previsto gli espada scomparvero, lasciando stupido per qualche secondo l'ex shinigami.
Mossi la falce con un gesto fulmineo e cercai di tagliargli la testa, puntandola poco più sopra la base del collo.
Mi bloccò con la sua katana.
-Povera ragazza.... Credevi davvero che mi avresti ucciso con un colpo così debole?-.
Provò a colpirmi, ma schivai il suo fendente.
-E poi.... Come credi di difenderti e di attaccare con una falce?- chiese, scoppiando a ridere -Non è di certo adatta per questo genere di combattimenti.... Non credi anche tu?-.
Altro fendente, che però non riuscii ad evitare e quindi mi squarciò le vesti.
-C'è mancato poco- mormorai -Fortuna che non mi hai presa-.
-Già.... Fortuna- ripeté, sarcastico -Devo ancora capire cosa sia preso ai miei espada-.
-Hanno deciso che non gli andavi più-.
Lo attaccai ancora, senza però andare a segno.
-Stai perdendo colpi?- ridacchiò.
-Nah, combatto poco con quest'arma.... Semplicemente non ci sono abituata....-.
Stesi il braccio sinistro a mio lato e guardai la Zanpakuto, che stava tornando una semplice katana bianca, col manico nero.
-Meglio così?- domandai in modo retorico, avventandomi sul mio avversario.
Riusciva a tenermi testa, anche se con alcune difficoltà, che si mostravano quando riuscivo a ferirlo.
-Bakudo n°63, Sajo Sabaku!- dissi, alzando la mano destra, libera dalla spada e lanciandogli un incantesimo col Kido, immobilizzandogli le mani.
-Hado n°90, Kurohitsugi!- conclusi con un altra mossa di magia demoniaca.
Attorno a lui si formò una scatola nera di energia, con delle protuberanze simili a delle lance che, una volta che il contenitore si chiuse, lo ferirono.
Feci tornare la spada una falce e mi avventai sul nemico, tagliandogli la testa.
Fu facile.... Fin troppo facile....
E infatti la figura scomparve.
Era un'illusione.
Imprecai, guardandomi attorno e cercandolo.
Nulla, c'erano solo i miei compagni che continuavano a combattere.
-Oi! Shinigami!- mi chiamò Grimmjow, facendomi segno di raggiungerlo.
-Che vuoi?-.
-Aizen è ancora a Las Noches-.
-E non potevi dirmelo prima che mi facessi il culo cercando di decapitare un'illusione?!-.
-L'ho scoperto due minuti fa-.
-DUE MINUTI FA ERA TROPPO TARDI! E POI AVRESTI POTUTO AVVISARMI COMUNQUE!-.
-Non pensavo sarebbe servito-.
-Qualcuno mi fermi o lo ammazzo- conclusi, prendendo un respiro e guardando in alto.
Arrivò Renji.
-Taichou, ha chiamato?- chiese.
-Ti prego, toglimi da davanti agli occhi quel pezzo d'asino prima che mi venga voglia di completare la giornata con l'omicidio del sesto espada-.
Il tenente della Sesta si mise a ridere.
-Penso che la stia prendendo un po' troppo sul personale-.
-Ma cosa ne sai tu.... E poi cos'è tutta questa servilità? Da quando mi dai del "lei"?!-.
-Da quando è diventata Capitano-.
Gli imprecai in faccia, lasciandolo lì accanto a Grimmjow ed allontanandomi per distruggere i Menos rimanenti.
Alla mano avevo ancora la falce; era uno strumento utile quando si trattava di tagliare le teste ai malcapitati hollow ed arrancar per farli sparire definitivamente.
Nel frattempo lo squarcio in cielo si era richiuso e fuoriuscivano più nemici.
Raggiunsi Hirako, falciando il suo avversario.
-Potevo anche farcela da solo- mi rimbrottò.
-Non ne dubito.... Aiutami-.
Radunammo tutti gli shinigami presenti, comprendendo anche gli espada alleati.
-Aizen è a Las Noches- annunciai, con molta amarezza -Ho mutilato la sua "controfigura"-.
-Ce lo aspettavamo.... I Capitani si facciamo curare dalle squadre della Quarta Brigata e, quando tutti saranno pronti, si farà irruzione nel quartier generale di quel pazzo- disse Yamamoto.
Eseguimmo gli ordini del Comandante Generale.
Fortunatamente, tranne Ichigo e a Soi Fon che erano riusciti a sconfiggere il Vasto Lorde pur con alcuni problemi, nessuno era ferito molto gravemente.
L'unico che non aveva riportato nemmeno un graffio, chissà come, era Kisuke.
Proprio quest'ultimo mi prestò uno dei suoi shihakusho verde fondo di bottiglia, dal momento che la maggior parte dei miei vestiti si era strappata per via del Bankai.
Ci mettemmo quasi 5 ore per essere pronti e, una volta che anche gli ultimi preparativi furono sbrigati, ci riunimmo ancora una volta di fronte al capo della Prima.
-Signor Comandante Generale, come Capitano della Dodicesima chiedo il suo permesso per portare con me anche Urahara Kisuke, Ichimaru Gin e gli espada che hanno deciso di aiutarci-.
-E sia....- mi rispose -Io rimarrò qui assieme ai sottoposti per sventare un eventuale attacco a sorpresa.... Se avremo bisogno del vostro aiuto, non esiteremo a chiamarvi.... Buona fortuna, Capitani-.
Lo salutammo, facendoci poi strada nel passaggio che aveva creato Ulquiorra e che conduceva nello Hueco Mundo.
Era la seconda volta che ci andavo.... Non avevo mai amato quel posto, sempre al buio e con un'aria sin troppo cupa per i miei gusti.... Per non parlare dei personaggi che lo abitavano.
Sistemai la Soul Slayer nell'obi e seguii Starrk, che ci faceva strada assieme a Szayel.
Durante il tragitto parlai con Grimmjow delle migliori tattiche per battere Aizen.
-Non credo sia una buona idea, shinigami-.
-Senti, occhi azzurri, ho un secolo di esperienza in più di te.... Credo di sapere a cosa vado incontro-.
-Ho un nome-.
-Davvero!? Sai, anch'io! Ma tu guarda che coincidenza-.
Non rispose.
Quel ragazzo non mi piaceva, eccessivamente sbruffone, arrogante e pieno di sé....
-Non hai freddo?- commentai, alludendo al suo petto nudo.
-Che c'è? Ti ispiro pensieri poco casti così e vuoi che mi copra? Basta chiedere, non servono troppi giri di parole- ridacchiò.
-Mi fai veramente incazzare.... E poi non crederti di avere un corpo così attraente-.
Bugia....
-Mah.... Non c'e arrancar che mi resista-.
-Nel caso non l'avessi notato io non sono un arrancar-.
-Giusto, shinigami-.
-So di aver ragione, occhi azzurri-.
-Potresti anche provare a chiamarmi col mio vero nome-.
-Anche tu-.
Seguì una breve pausa di silenzio.
-Grimmjow Jeagerjaques- e mi porse la mano.
-Che cognome lungo.... Credo che non lo userò-.
-Starebbe a te presentarti-.
-Capitano Ukitake.... Molto piacere-.
Sfoderai un sorriso malizioso, senza rispondere gestualmente a quella strana presentazione.
-Nome di battesimo?-.
-Capitano-.
Rise, ritraendo il braccio.
-Mi stai simpatica, Capitano-.
-Ti ringrazio, espada-.
-Non ce la farai mai eh?-.
Sorrise a sua volta, voltando il viso e fissando il nulla che ci si prospettava davanti.
-Las Noches.... Non so se può essere definita una "casa".... Ma per me la è.... La mia anima di espada è cresciuta là dentro- spiegò.
Per un attimo mi fece pena, la sua vita doveva fare proprio schifo.
-Io sono cresciuta nel complesso di baracche della Tredicesima Divisione-.
-Preziosa sin da piccola la ragazza, eh?-.
Mi lasciai sfuggire un sorriso.
-Ci riposeremo qualche ora- annunciò Starrk -Da qui in poi la strada non sarà più tutta rose e fiori ed è meglio che siate pronti e freschi-.
Mi sedetti a terra, seguita a ruota da occhi azzurri.
-Tu ricordi la tua infanzia?- mi chiese, sdraiandosi sulla schiena, con le braccia incrociate sotto la testa.
-Sì.... È stato un periodo felice.... Forse è durato troppo poco.... Ricordo che avevo un animaletto da compagnia: un canarino-.
-E che fine fece?-.
-Lo stecchii con un colpo di Hado a 10 anni-.
-Eri già capace di usare il Kido a quell'età?!-.
-Ero la "bambina prodigio", una sorta di Capitano Hitsugaya Due alla vendetta-.
-E come mai sei entrata a far parte degli alti gradi così tardi, dopotutto.... Quanto avrai? Cento, centoventi anni?-.
-Perché sono figlia di Jushiro Ukitake.... Non volevano fare favoritismi.... Comunque ho 159 anni, quasi 160-.
-Wow, ti facevo più giovane-.
-Tu?-.
-Bah, un centinaio credo.... Credo di essere morto all'età di circa ventuno anni, poi sono diventato un hollow e solo recentemente ho tolto la maschera-.
-Capisco.... Non ricordi nulla della tua vita precedente?-.
-No, ma a giudicare dal mio aspetto o facevo il modello o il cantante rock-.
-Cent'anni fa il rock?-.
-Non guastarmi la festa!-.
Ridemmo.
-Non ricordo nulla.... Né i miei amici, né i miei genitori.... Nulla.... Non so neanche se Grimmjow è il mio vero nome.... Per non parlare della causa della morte-.
-E Aizen non ti ha detto nulla del tuo passato?-.
-No, non ha mai spiccicato una parola con me, se non quando mi ha dato gli ordini.... O quando ha imposto a quel pazzo shinigami di tagliarmi il braccio.... Che uomo codardo, manda altri in prima linea, rimanendo rinchiuso dentro a quel palazzo per salvarsi il culo.... E poi ha il coraggio di mutilare i suoi al primo sbaglio, senza il minimo rimorso-.
-Quell'uomo è la vergogna della Soul Society.... Ha infangato il nome della Quinta Brigata, si è preso gioco del Gotei 13 e si è fatto beffe dell'intero Seiterei.... Prima lo ucciderò e meglio starò-.
Passarono due ore, durante le quali continuai a parlare con Grimmjow di qualsiasi argomento ci venisse in mente.
-Mia madre? Non l'ho mai conosciuta.... Papà dice che ella morì una settimana dopo la mia nascita, mangiata da un hollow.... Sono stata cresciuta da mio padre e dagli altri Capitani.... Ero la mascotte del Gotei 13, prendevo parte alle riunioni e mi arrampicavo sulla schiena di Yamamoto senza che lui dicesse nulla, anzi! Rideva perfino.... Non c'è mai stata una figura femminile nella mia infanzia, forse Unohana.... Ma neanche troppo.... Poi andai all'accademia....- dissi, sospirando.
Tra noi cadde il silenzio.
-Si riparte! Shinigami sfoderate le vostre spade, entriamo nella tana del serpente- annunciò il primera, alzandosi e facendo strada.
Lo seguimmo e, già pochi minuti dopo, fummo attaccati dagli hollow.
Riuscimmo in qualche modo a cavarcela e ad entrare a Las Noches riportando solo ferite superficiali.
Aizen era seduto su un trono, nella stanza principale.
-Vi aspettavo- ridacchiò, non appena ci vide -Oh, siete venuti in così tanti per una persona sola? Però manca la nana coi capelli neri.... Com'è che si chiama.... Ah già, Soi Fon! E poi chi vedo? Non sono forse espada quei quattro? Mi avete deluso ragazzi.... Tu guarda chi c'è! Gin! Pensavo di averti ucciso.... La prossima volta dovrò stare più attento! Manca anche il Comandante Generale! Strano, dal momento che avete mobilitato mezzo Gotei 13 solo per uccidermi....-.
La sua vocina stridula parlava e rideva come se nulla fosse.
Dalla mia gola uscì un brontolio simile ad un ringhio.
-Hikaru! Tesoro! Non pensavo ci fossi anche tu! Credevo saresti stata troppo impegnata a nasconderti per la vergogna di non essere riuscita a farmi fuori.... Vuoi una tazza di tè tesoro?-.
-Io lo ammazzo- sussurrai.
-Liberissima di farlo- si intromise Byakuya.
Mi lanciandomi sul nemico, ma questi mi respinse.
-Eh no cara.... Se permetti.... Combattiamo ad armi pari, dopotutto siete una ventina contro uno- bofonchiò, attivando l'hogyoku.
La stessa pasta bianca che formava le maschere degli hollow gli avvolse il corpo.
-Sono pronto- annunciò, scagliandosi su mio padre a spada sguainata.
Mi intromisi trai due, bloccando l'attacco ed allontanando il traditore.
-Non ci provare- ordinai.
Lui rise, iniziando a camminare verso di me.
-Piangi, Benihime-.
Un lampo rosso attraversò la stanza ed arrivò a scalfire la corazza di Aizen.
-Non pensare che un attacco così debole possa anche solo ferirmi! Nei tuoi occhi non vedo la voglia di uccidere, Urahara san-.
Si scaraventò su Kisuke, ferendo nel frattempo anche mio padre e Gin.
Vidi il mio sottoposto cadere a terra ed iniziare a sanguinare dalla testa.
Vidi la persona che amavo bloccare all'ultimo secondo il nemico, riducendo i danni al minimo, ma rimanendo comunque ferito al braccio.
Vidi mio padre sputare sangue, con un buco nello stomaco perché era stato colpito in pieno da quello che sembrava un Cero.
-JUSHIRO!- gridò Shunsui in lacrime, lanciandosi sul migliore amico ed iniziando a curarlo col proprio Kido.
Fu la goccia che fece traboccare il vaso.
-Bankai- sussurrai, avviando la metamorfosi di primo livello ed aumentando la mia velocità, un attimo prima di attaccare Aizen.
Il mio corpo era abbandonato all'istinto, alla furia omicida.
-Sei uno stronzo!- gridai, prima di lanciarmi ancora una volta su di lui.
Gli avevo procurato un grosso taglio sulla spalla sinistra, che però so era rimarginato nel giro di una manciata di secondi.
-Mira all'hogyoku! Dritto al centro del petto!- urlò Shinji, spuntando alle spalle di Aizen e fermandogli un braccio.
Venne scaraventato via ancor prima che potesse fare un respiro.
Lo scontro fu terribile, sembrava che nulla potesse ucciderlo e per di più non era così stupido da lasciare scoperto il suo punto debole....
Per di più era entrata dalle finestre un'armata di hollow ed arrancar, che diede del filo da torcere ai nostri.
Quando riuscirono ad ucciderli tutti, i due terzi che componevano il gruppo di shinigami erano a terra, semi morti.
Decisi di seguire l'esempio del Vizard capitano della Quinta, spuntando alle spalle dell'ormai hollow per fermarlo.
Iniziò la sua trasformazione finale ed io usai una mossa di Kido per farlo voltare verso di me e distrarlo, cosicché Urahara potesse bloccarlo e sigillarlo con una speciale incantesimo di magia demoniaca da lui inventata senza che il nemico se ne accorgesse.
Mi beccai un fendente in piena spalla e venni trapassata da parte a parte.
-NO- urlò Kisuke, prendendomi al volo.
-Tranquillo.... Posso continuare e fargli il culo quando e come voglio- dissi, alzandomi da terra appoggiandomi alla spada.
-Non farlo Hikaru! Rischieresti la vita!- continuò lui, cercando di fermarmi.
-Morirei comunque.... Bankai, Tenshi no shi gama-.
Avvenne ancora una volta la metamorfosi.... Probabilmente l'ultima....
Avevo una sola idea in testa: indebolire Aizen, cosicché il sigillo avrebbe iniziato a mostrarsi.
Iniziai a combattere contro di lui, nonostante sapessi che era troppo forte per il mio corpo, oramai a pezzi.
Con la spada alla mano lo colpii in pieno petto, ma venni scaraventata via.
Dopo quest'ultimo disperato tentativo di attacco, lungo tutto il suo corpo iniziarono ad apparire spille dalla forma conica.
-Cos'è questo?!- ringhiò, guardando la propria Zanpakuto dissolversi e la trasformazione in hollow regredire di poco a poco -Il potere che ho ottenuto.... Sta svanendo!-.
-È il volere dell'hogyoku.... Il motivo per cui il sigillo che ti ho lanciato si è finalmente attivato è perché il tuo potere si è indebolito- intervenne Urahara, iniziando a camminare verso di lui a passi lenti -Praticamente.... L'hogyoku non ti riconosce più come suo padrone-.
-COME È MINIMAMENTE POSSIBILE?! COME PUÒ ESSERE?!-.
Un sigillo a forma di croce celtica spuntò dalla sua schiena.
-URAHARA KISUSE! IO TI DISPREZZO!- gridò -PERCHÉ UN UOMO CON LA TUA INTELLIGENZA STA SEDUTO A FAR NULLA?! PERCHÉ PERMETTI CHE QUELLA COSA TI CONTROLLI?!-.
-"Quella cosa".... Intendi il Re degli Spiriti? Senza la sua esistenza la Soul Society crollerebbe.... È il pilastro.... E se il pilastro cadesse, anche tutto il resto crollerebbe facilmente.... È così che è il mondo-.
-QUESTA È LA LOGICA DI UN PERDENTE! UN VINCENTE NON PENSA A COM'È IL MONDO, MA A COME DOVREBBE ESSERE!!!! IO....-.
Non riuscì a finire la frase: il sigillo si era completato, uccidendolo.
Sospirai, lasciando la Zanpakuto e cadendo a terra, sfinita.
Kisuke si sedette accanto a me, mi prese la testa e la posò poco più su delle proprie ginocchia, accarezzandomi i capelli.
-Grazie- sussurrammo, all'unisono.
-Hikaru!- gridò Gin, arrivandomi vicino con una sorta di scivolata e prendendomi la mano -Come stai? Non lasciarci ti prego!-.
Sorrisi, guardando gli occhi turchesi dello shinigami in lacrime.
-Tranquillo.... Giusto! Devo mantenere la mia promessa....- tossicchiai.
Lui mi guardò con aria interrogativa.
-Benvenuto nella Dodicesima Brigata.... Tenente Ichimaru- sussurrai, un attimo prima di chiudere gli occhi, abbandonandomi sulle gambe del ragazzo che ci aveva salvati.







~Radio Gin~
Kon: BUOOOOOON GIORNO LETTORIIIIIII
Gin: Se urli così tanto sveglierai quelli che dormono
Kon: Ma chi vuoi che dorma a quest'ora?!
Gin: Allora! Benvenuti all'ennesima puntata di Radio Kon! Solo per oggi il programma prenderà nome di "Radio Gin" perché il conduttore sono io!!!!
Kon: COOOOOOSA?! MA TI PARE CHE IO CAMBI NOME ALLA MIA/
Gin: *imbavaglia Kon, lo lega e lo lancia in un armadio, chiudendolo a chiave* Hehe! Sistemato.... Allora! Come stavo dicendo prima che quell'anima modificata intervenisse e mi facesse quasi perdere il filo del discorso, oggi sarò il conduttore di questo meraviglioso programma! Nessun lettore ha fatto delle domande nei precedenti capitoli, quindi risponderemo alla questione principale che sicuramente vi starà assillando in questo momento.... HIKARU È ANCORA VIVA?
Autrice: Io so come va a finire
Tenshi: Non mi rubare le battute!
Gin: Allora autrice! *spinge fuori dallo studio lo spirito della Zanpakuto* Raccontaci!
Autrice: Se vi raccontassi, sapreste già come si conclude la vicenda
Gin: *aria preoccupata* ma quindi il prossimo sarà l'ultimo capitolo in definitiva??
Autrice: No dai
Gin: *sospiro di sollievo* comunque sei un po' taccagna coi gradi eh! Avresti potuto farmi ritornare ad essere subito il Capitano della Terza Brigata, anziché assegnarmi come Tenente della Dodicesima
Autrice: Quello l'ha deciso Hikaru, non io 
Gin: E lei non è forse frutto della tua immaginazione?
Autrice: *ride*
Gin: Bene.... Adesso c'è un'altra domanda che mi sto facendo
Autrice: Del tipo?
Grimmjow: Che fine faccio?
Gin: *sospira* oggi non si ha un briciolo di pace....
Autrice: Ho piani in mente per te Grimm, calma e sangue freddo
Grimmjow: Mi dedicherai un capitolo, vero? La storia poi si concentrerà solo su di me? Perché si sa che le lettrici non possono resistere al mio fascino.... Aumenterei le visite 
Autrice: Ci penserò su....
Grimmjow: Braaaaaava *ghigno*
Gin: Hey Grimmjow, volevo chiederti/
Grimmjow: *scomparso*
Gin: Ah! Vatti a fidare di un espada.... *sbuffa*
Autrice: Non eri forse dalla loro parte una volta?
Gin: Sì, ma adesso sono "il tenente della Dodicesima"
Autrice: Non ti lamentare, è già tanto che ti ho riportato in vita.... Vuoi forse scomparire?
Gin: Nonononono assolutamente! Bella Autrice, beeeeella Autrice *accarezza la testa dell'autrice*
Autrice: Che bravo ragazzo *ride*
Gin: Bene, credo che questa puntata di Radio Gin si concluda qui! Un bacio dal vostro presentatore e dalla vostra autrice!
Ulquiorra: Grazie a tutti gli umani che seguono la storia
Gin: Parole più fredde di un pezzo di ghiaccio.... Un po' di vitalità!
Ulquiorra: *fissa Gin* ....cero
Gin: AAAAAAAA *scappa*
Autrice: Grazie mille a tutti i dolci e pazienti lettori che seguono le cavolate che scrivo e che sopportano le uscite demenziali dei personaggi in questa postilla.... *guarda male l'espada e lo shinigami* Vi ricordo che per qualsiasi domanda io sono sempre a disposizione *sorride* Vuoi concludere tu, Gin?
Gin: SIIIIIIII TI PREGOOOOOO!!!!!! Qui è Gin Ichimaru, che vi saluta con un grooooosso abbraccio 
Grimmjow: E ricordatevi! Grimmjow for President!

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Capitolo 11
*** ~Gigai per gli Espada~ ***


A tre giorni dalla battaglia finale, tutto era finalmente ritornato come prima.
Gli shinigami che avevano riportato ferite gravi stavano tutti bene.... Mio padre stava bene.... 
Anch'io stavo bene, nonostante fossi sempre un po' stanca per via di tutta quella reiatsu che avevo rilasciato.
Ancora una volta mi svegliai nel futon della mia camera del Capitano, nella Soul Society.
Accanto a me l'uomo che apparentemente aveva un negozio di caramelle nella città di Karakura.
Gli sorrisi e, mentre, gli accarezzavo dolcemente la guancia, si posò sul mio naso una farfalla infernale, lasciando così il suo messaggio:
"Il Comandante Generale Yamamoto desidera parlarle, si rechi subito nel quartier generale della Prima Brigata".
Sospirai, riflettendo sul fatto che, quando ero a casa, non riuscivo quasi mai ad avere un momento di pace....
L'ordine del Capitano Supremo prospettava altri guai per me, dopotutto ero una sorta di "calamita attira disgrazie", non vedevo perché quella volta sarebbe stato diverso....
Mi vestii, ridacchiando fra me e me e cercando comunque di non svegliare l'ex della Dodicesima.
Uscii e, con dei passi veloci, corsi fino a trovare la caserma della Prima.
Bussai al grande portone e mi venne ad aprire Sasakibe, la persona che reputavo lo shinigami più chiuso e misterioso dell'intero Seiterei.
-Capitano- mi salutò.
-Tenente- ricambiai.
Mi condusse in una stanza, dove c'era il Comandante Generale ad aspettarmi.
-Ciao Hikaru, mi fa piacere sapere che ti sia ristabilita in così poco tempo; forse avevo sottovalutato il Kido di Urahara Kisuke....- iniziò, con la sua voce profonda e rassicurante -Quindi.... Ti ho chiamata per una ragione sola-.
Fece una pausa.
-Penso di sapere cosa sia, signor Capitano Comandante- tentennai.
Mi sorrise.
-La questione Espada- proseguii.
-Precisamente.... Io pensavo di affidarli a te, lasciandoti così del tempo da passare sulla Terra.... Almeno il caro signor Urahara può risparmiarsi viaggi di andata e ritorno per venire qui a vederla, cosa ne pensa?- ridacchiò, facendomi arrossire.
-Va.... Va bene- balbettai, in preda al panico.
Speravo non aggiungesse altro sulle mie "avventure" con Kisuke.
-Io.... Come Capitano della Dodicesima Compagnia, mi occuperò degli espada che hanno fornito le proprie conoscenze e forze a favore della Soul Society, per.... Renderli.... Disponibili.... Ad un'altra.... Eventuale missione....?- dissi, con un po' di esitazione nelle parole.
-Esattamente signorina Ukitake-.
Calò il silenzio.
-Bene.... Io.... Io credo di dover andare.... Grazie Comandante- mormorai, inchinandomi e facendo per uscire.
Proprio prima che toccassi la porta con la mano sentii ancora una volta la sua voce.
-Hikaru.... Devi forse dirmi qualcosa di importante?-.
Sospirai.
-Non credo signore-.
-Riguardo ad un certo Tenente....-.
-Ah.... Beh.... A seguito di una richiesta da parte della shinigami Kurotsuchi Nemu di tornare a lavorare col proprio padre, ho deciso di accontentarla, nominando un nuovo tenente per la Dodicesima Brigata....-.
-Che sarebbe....? So già il suo nome, ma voglio sentirlo uscire dalla tua bocca-.
-Ichimaru Gin- risposi, tutto d'un fiato.
Lui fece una smorfia, ma c'era da aspettarselo, dopotutto il mio nuovo luogotenente era un traditore e soprattutto doveva essere morto....
-Signor Comandante, so che lei non apprezza la mia scelta.... Ma credo che Gin sia la persona più adatta a ricoprire quel ruolo.... È cambiato, ha lottato per la Soul Society ed è quasi stato ucciso da Aizen per proteggere il Capitano Ukitake della Tredicesima.... Io penso che sia lui ciò di cui la mia Compagnia ha bisogno-.
Yamamoto sfoderò uno pseudo sorriso.
-Mi fido della tua decisione.... E adesso torni dal signor Urahara- ridacchiò, congedandomi per l'ultima volta.
Uscii dal quartier generale e mi lasciai andare sbuffando a lungo e ripensando alle figuracce fatte col Capitano della Prima.
Tornai nella mia stanza e trovai Kisuke ancora addormentato, in una posizione poco cristiana e col cappello sulla fronte.
Sospirai, caricandolo sulle spalle ed aprendo un portale per la Terra.
Atterrammo a Karakura, precisamente di fronte al suo negozio.
Lo portai dentro e sistemai nella sua camera.
-YO! SHINIGAMI!- urlò Grimmjow alle mie spalle.
Mi voltai di colpo, facendo segno all'espada di zittirsi.
-Shhhhh! Per l'amor di Dio! Sveglierai/- sussurrai, ma non mi lasciò finire.
-MI SEI MANCATA, SHINIGAMI- continuò.
Gli posai la mano sulla bocca, imponendogli il silenzio.
-CAPITANOOOOOO!!!!- concluse l'opera Gin.
Sfoderai la Zanpakuto.
-Il prossimo che fiata perde la testa- li minacciai.
-Tranquilla Hikaru, sono sveglio- ridacchiò il venditore, stiracchiandosi ed alzandosi -Vado a farmi una doccia-.
Mi schioccò un bacio sulla fronte, prima di dirigersi a falcate lente verso il bagno.
-Siete veramente due idioti- bofonchiai al tenente ed a Grimmjow, che risero.
-Dove sono gli altri tre espada?- domandai, sollevando un sopracciglio.
-Ad esplorare la città- rispose il ragazzo coi capelli azzurri.
-CHE?! MA CHI È QUEL FOLLE CHE LI HA LASCIATI ANDARE A FARE UNA PASSEGGIATA PER IL CENTRO DI KARAKURA?!-.
-Io- disse lo shinigami dagli occhi turchesi, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Ero sbigottita.
-Andiamo a riprenderli prima che combinino dei guai! KISUKE, TORNO TRA POCO- urlai poi, avvertendo l'altro shinigami.
Ricevetti un grugnito come risposta.
Uscii dall'Urahara Shoten, seguita a ruota dal mio luogotenente e Grimmjow.
Mi fermai per qualche secondo, concentrandomi sulla forza spirituale che mi circondava.
Feci apparire il Reiraku, controllando ogni singolo filamento di Reiryoku della città, alla ricerca di quello degli ex alleati di Aizen.
C'erano tre nastri in particolare, di un colore simile al porpora, ma più sciupato.
Ne presi uno ed iniziai a seguirlo, correndo incontro al primo espada.
Lo trovai intento a guardare e commentare la vetrina di un negozio di abbigliamento proprio accanto al parco più centrale dell'intera Karakura.
-Starrk! Fermo lì! Dove sono gli altri?- gli domandai, spuntandogli alle spalle.
-Hey, shinigami! Comunque lì, in quel coso verde che gli umani definiscono "parco"- rispose.
-Gin! Stai qui, controlla lui; io vado a riprendere gli altri due....-.
Entrai nel giardino, guardandomi a destra e sinistra, cercando i "fuggitivi".
Trovai Szayel intento ad osservare e a parlare con una persona che, chiaramente, non gli rispondeva né lo degnava di uno sguardo.
-Oh ciao Hikaru!- mi salutò -Questi umani sono davvero maleducati!-.
-Non può vederti- gli spiegai, prendendolo per il colletto della divisa bianca e riportandolo dagli altri.
-Sai? Nel frattempo ho preso questo pacchetto di roba gommosa alla frutta! L'ho preso ad un cucciolo di umano.... Sono buonissime-.
Gli luccicavano gli occhi.
Immaginai la faccia del bambino quando aveva visto il proprio sacchetto di dolciumi rubato da un'entità trasparente.... Avrei dovuto cancellare qualche memoria....
-Si chiamano caramelle.... Se starai qui e non mi romperai le scatole, quando torneremo in negozio te ne regalerò quante ne vorrai-.
-Bene, manca solo Ulquiorra- annunciò Grimmjow.
-Grazie, Capitan Ovvio- risposi, lanciandomi nuovamente alla ricerca.
L'hollow rimanente, siccome si stava annoiando, aveva pensato bene di rilasciare lo shikai della sua spada, diventando così un'incrocio fra uomo e pipistrello, per sorvolare la zona e godersi la vista dall'alto.
Volai sino da lui, senza però sfoderare il Bankai ed usufruendo dei miei poteri da shinigami.
-Cosa diavolo stai facendo?- gli chiesi.
Lui si voltò e, con aria impassibile, rispose -Mi diverto-.
Un altro ragazzo scoppiò in una sonora risata.
-Il depresso cronico dagli occhi verdi che si diverte?! Sei sicuro di stare bene?!- guaì il sexta, ridendo fino quasi a non respirare.
Gli scendevano le lacrime.
-Espada, cosa ci fai qui?- gli domandai, stizzita.
-Ti controllavo, shinigami-.
-Come se avessi bisogno di essere supervisionata da te....-.
Continuammo a battibeccarci fino a quando Ulquiorra, spazientito, non ci scagliò contro un cero.
Dissolsi l'attacco rispondendo con un Sokatsui.
-Ma sei matto?! Un cero sopra un parco?!- rimbrottai -Avanti, metti a posto le ali e torniamo indietro-.
Ci incamminammo verso il negozio, stando ben attenti a non combinare nulla.
Arrivammo dopo una quindicina di minuti.
-Hikaru, ragazzi- ci accolse il padrone dell'emporio, con un sorrisone stampato in faccia.
-Signor Urahara- lo salutarono in coro i quattro espada.
Szayel continuava a divorare orsetti gommosi ed aveva gli occhi che trasparivano la smania di avere di altri dolciumi.
-Non. Farli. Più. Uscire. Da. Qui. Dentro.- ordinai, scandendo bene parola per parola.
-Ma, mia signora.... Come riusciranno ad integrarsi con l'atmosfera terrestre se staranno rinchiusi dentro il mio bellissimo shoten?- ribadì lui, sorridendo.
-A questo punto tanto costruiscigli un gigai e lasciamoli scorrazzare liberi per Karakura....- ribattei, sarcastica.
-Speravo lo dicessi-.
Scomparve per qualche secondo e tornò con dei corpi (che erano tali e quali persone che conoscevo) in mano come fossero sacchi di patate.
-Aspettavo solo che mi dessi il permesso!- annunciò, posando le quattro figure a terra e sfoderando un sorrisone -Tantarantaaaaaaan!-.
Lo guardai con aria impassibile.
-Avresti dovuto dirmelo- intimai.
-Non mi sembrava così importante-.
Sbuffai, fulminandolo con lo sguardo.
Nei successivi dieci minuti il venditore di caramelle si divertì ad insegnare ai nuovi alleati come utilizzare al meglio un gigai e come entrarvi ed uscirvi.
Una volta che tutto furono sistemati, li guardai.
Sembravano così umani.... Nessuno di loro aveva il buco tipico degli hollow, né il tatuaggio che li identificava come espada, né la loro maschera.
Indossavano abiti terrestri.
Grimmjow un paio di jeans strappati con una catenella appesa ai passanti della cintura, una camicia bianca leggermente sbottonata ed un giubbotto di pelle che contribuiva, assieme alla sua aria da spaccone, a creargli una fama di "bad boy".
Ulquiorra invece sfoggiava un look più sobrio, comprendente un paio di pantaloni neri e una maglia blu a collo alto con le maniche lunghe.
Szayel aveva anch'egli pantaloni neri, ma la parte superiore dell'abbigliamento era formata da una semplice t-shirt dai vari colori.
Starrk.... Era Starrk.... Jeans e camicia, molto semplice.
-Ringraziamo il signorino Ishida per i vestiti- borbottò Kisuke, facendosi aria col proprio ventaglietto di carta bianca -Adesso signori, dire che potrete ben farvi un giretto per Karakura con Hikaru! Ho sentito che questa sera ci saranno le bancarelle in centro, in onore del compleanno dell'Imperatore-.
-Ah! Tu non vieni?- gli domandai, sarcasticamente.
-Certo che no! Adesso ho da fare! Più tardi magari- ridacchiò.
In quel momento mi passò per la testa l'idea di ucciderlo.
-Quindi mi lasci sola con questi quattro fino a stasera?!-.
-Non sarai proprio da sola.... C'è Gin con te!-.
Guardai il mio luogotenente, che sfoderò un sorrisone.
-Si prospetta una lunga giornata....- sussurrai, sospirando ed entrando nel mio corpo artificiale.
Subito dopo presi a camminare, uscendo dallo spiazzo che stava di fronte all'emporio e venendo seguita a ruota dai quattro espada con l'aria incuriosita e da uno shinigami divertito.
Scarrozzai gli hollow lungo tutta la città, spiegandogli alcune regole basilari del comportamento sulla Terra ed alcuni trai comportamenti più semplici degli umani.
Inutile dire che, mentre gli altri tre riuscivano in qualche modo ad integrarsi e a passare per "normali" cittadini, Grimmjow combinò un disastro.
Uscì dal gigai in pieno centro, lasciando che questo cadesse a terra privo di vita e venisse accerchiato da persone preoccupate per la sua salute; attaccò briga con un pappagallo, finendo beccato varie volte; minacciò di morte un passante, solo perché assomigliava ad Ichigo; giocò alla cavallina con gente ignara delle sue intenzioni, saltellando sulle spalle di quelli che gli camminavano accanto.
Riuscì anche a scagliare la mela caramellata che gli avevo comprato alle bancarelle sui capelli di una ragazza, due metri più in là.
-Guarda, shinigami!- esordì poi, fissando gli scoiattoli che giocavano fra loro nel parco, con occhi stupiti e pieni di curiosità, manco fosse un bambino di tre anni -Cosa sono quegli strani cosi?! Voglio toccarli!!!!-.
-FERMO!- ordinai, ma fu troppo tardi....
Si era già lanciato all'inseguimento di uno di quei roditori, correndo su quattro zampe.
Mi alzai dalla panchina dove ero seduta e raggiunsi il ragazzo con i capelli turchesi con due passi veloci, stando ben attenta a non farmi vedere.
-Cosa stai facendo?!- gli urlai.
Ero ormai esasperata.... Durante la giornata ne aveva combinate di tutti i colori ed io non sapevo più che pesci prendere.
-Acchiappavo l'animaletto- rispose, come se quello che aveva appena fatto fosse la cosa più naturale al mondo.
Lo presi per un orecchio e riportai a sedere sulla panchina.
-A cuccia- ringhiai.
Poco dopo mi spuntò alle spalle Urahara.
-Buh!-.
-AAAAAAA! KISUKE MI VUOI FAR PRENDERE UN INFARTO?!-.
-Come se non mi avessi sentito arrivare-.
-Ho avuto una giornata alquanto stressante, in questo momento non mi accorgerei neanche della presenza di quel pazzo sclerotico di Kenpachi-.
Rise, spettinandomi i capelli con la mani sinistra e dandomi un bacio prima sulla fronte e poi sulle labbra.
-Ti sei scampato un pomeriggio infernale- borbottai.
-E, secondo te, perché me ne sono rimasto in negozio?-.
-....bastardo-.
-Allora signori! Pronti per andare a vedere la parte più divertente della festa??-.
-Quale sarebbe?- domandò Gin.
-Ichimaru san! Da te proprio non mi aspettavo questa domanda! Sto parlando della serata che passeremo in negozio, bevendo sakè e cantando al karaoke!-.
-Al karache?- fece Szayel.
-Tu fidati, scommetto che ti piacerà!!!!-.
All'emporio tutto andò come previsto.... In meno di due ore Kisuke, Szayel, Starrk e niente poco di meno di Grimmjow, erano ubriachi persi e stavano straziando a squarciagola un pezzo che pareva essere "Shojo's", di un gruppo musicale giapponese piuttosto popolare: le Scandal.
Fortunatamente Tessai aveva preso le precauzioni adatte, chiedendo la giornata libera e portando via con sé anche i bambini.
Ulquiorra invece si era rintanato a vedere un film, nella mia camera.
Io ero sdraiata sul tetto del negozio, con le braccia conserte sotto il capo e gli occhi socchiusi a guardare il chiarore della luna.
Ad un certo punto la già fievole luce scomparve.
Al suo posto c'era la figura di un ragazzo con un vero e proprio buco appena sopra la cintura ed i capelli turchese.
-Spostati occhi azzurri, mi copri la luna- dissi.
Lui obbedì, lasciandosi cadere tipo peso morto accanto a me.
-Quella roba da bere che mi ha dato l'omino coi sandali era piuttosto buona- rispose.
-Sei ubriaco fradicio....- constatai.
-È la prima volta che mi succede, da quando sono morto, di essere così allegro e brillo-.
-Che fortuna....- risposi sarcasticamente.
Calò il silenzio.
-Shinigami!-.
-Che vuoi?-.
Non rispose.
Mi sedetti, guardandolo negli occhi.
-Che vuoi?- ripetei.
-Nulla.... Sei più scontrosa stasera, shinigami-.
-E tu più deficiente, occhi azzurri-.
Si semi-alzò anche lui, sbuffando.
-Potresti essere più dolce- propose -Ispireresti meno l'omicidio-.
-Tu potresti essere meno spaccone, arrogante e stupido.... Ma non si può avere tutto nella vita....-.
Sospirai.
Lui scoppiò a ridere, chissà per quale motivo poi....
-Però devo ammettere che Urahara con le donne ha buon gusto-.
-Cosa vorresti insinuare?-.
-Che sei gnocca, forse fin troppo per lui-.
Si avvicinò, mi prese la testa e costrinse a rimanere ad una distanza piuttosto ravvicinata con la sua.
-Non ti azzardare a fare un solo altro commento su Kisuke o ti taglio la gola.... E poi puzzi di alcool, occhi azzurri- ringhiai.
-Sei anche più bella quando ti arrabbi, shinigami- concluse, un attimo prima di ridurre a zero lo spazio fra noi e cacciarmi la lingua in bocca in un bacio ben poco casto.
Gli tirai uno schiaffo.
-Ti ammazzo- lo avvertii, ma senza un vero e proprio risultato.
Infatti mi prese ancora fra le sue braccia e baciò nuovamente. 









~Radio Gin~
Gin: Salve lettori!!!! Inizio subito il programma comunicandovi una notizia spiacevole.... Kon è scomparso e non potrà più mandare avanti il suo spazio di "Radio Kon".... Perciò io, Ichimaru Gin, lo erediterò per dare inizio a quella che sarà "Radio Gin"!!!!
Kon: *si lamenta, sempre imbavagliato dentro l'armadio*
Gin: *butta una bomba nell'armadio e si allontana fischiettando* allora! Siccome abbiamo ricevuto una domanda in una recensione del precedente capitolo (grazie Valentina, grazie....) il nostro invitato del giorno sarà.... Niente poco di meno che....
Ichigo: ME!
Gin: *lo guarda stupefatto* Ulquiorra, hai fatto la tinta ai capelli?
Ulquiorra: ....
Ichigo: ....
Gin: ....Oh! Ciao Kurosaki! *sfodera un sorrisone* spiegami.... Perché sei qui...?
Ichigo: Traditore! Mi avevi detto che sarei stato ospite in una puntata!!!!
Gin: Appunto! UNA puntata, non per forza questa!
Ichigo: Me la lego al dito *se ne va con sguardo minaccioso*
Gin: Bene, torniamo al nostro personaggio del giorno.... Ulquiorra Chifer!!!!
Ulquiorra: Grazie per il caloroso benvenuto, shinigami....
Gin: *tra sé e sé* quello è sempre depresso, cosa ne vuole sapere di calorosi benvenuti....
Ulquiorra: Hai detto qualcosa?
Gin: ASSOLUTAMENTE NO! Ma veniamo al perché siamo qui: la domanda di Valentina! Lei vorrebbe sapere qualcosa di più sul tuo passato.... Leggendo il precedente capitolo, dove Grimmjow parlava dei suoi ricordi, le è venuto il dubbio su cosa tu possa ricordare e su cosa Aizen avrebbe potuto dirti.... Dopotutto voi due eravate molto stretti....
Ulquiorra: ....quindi.... Mi chiamo Ulquiorra.... Sono morto all'età di ventidue anni, due giorni dopo il mio compleanno.... Ricordo di essermi risvegliato nello Hueco Mundo, con una grande maschera sul volto, che mi lasciava scoperti solo gli occhi.... Vedevo gli hollow attorno a me e non capivo dove fossi, perché da un momento all'altro fossi stato catapultato in quel mondo....
Mi tolsi la maschera, soffrendo atroci dolori e provando una forte paura. Persi i sensi. Quando mi risvegliai ero a Las Noches, al cospetto del Re, Baraggan Louisenbairn. Egli mi spiegò cos'ero diventato.... Col passare degli anni aumentai il mio potere, allenandomi con gli altri arrancar. Un giorno conobbi Aizen, lui portava notizie sui nostri passati, diceva di portare la pace ed il potere assoluto.... Per la smania di sapere qualcosa di più sulla mia precedente vita, allora non ricordavo praticamente nulla, iniziai ad assecondare il volere di quel pazzo, stringendoci una sorta di amicizia.... In poco tempo divenni il suo espada preferito, colui al quale si rivolgeva per le missioni o per consigli. In cambio mi raccontava quel poco del mio passato che era riuscito ad estrapolare degli annuari della Soul Society
Gin: Che sarebbe??
Ulquiorra: Il mio vero nome, che è quello che ho tutt'ora, la residenza ed altri piccoli dettagli
Gin: Parlacene
Ulquiorra: Sono sempre stato Ulquiorra Chifer, figlio di due spagnoli emigrati in Giappone, nella città di Osaka sulla fine del secolo '800.... Nacqui il primo dicembre, non ricordo di quale epoca, se '900 o prima.... So solo che morii ventidue anni dopo, il giorno tre dello stesso mese.... Aizen mi confidò la causa: riuscivo a vedere i fantasmi e la mia catena del fato fu spezzata da un hollow mentre cercavo di proteggere una ragazza dal suo attacco.... La mia anima uscì dallo scontro quasi intatta e per questo motivo mi ritrovai direttamente nello Hueco Mundo, senza nemmeno avere il tempo di diventare un plus....
Gin: *con una scatola di fazzoletti in mano inizia a piangere come un disperato* ti credo che sei sempre così depresso! Con un passato così triste!!!!
Ulquiorra: ....
Gin: Penso che la risposta sia stata piuttosto esaustiva, che ne dite? Ricordo che per ogni altra domanda che vi venga in mente, qualsiasi, anche sulla vita privata dell'autrice, su quante volte alla settimana fa il bagno e roba del genere....
Autrice: Ehi!
Gin: ....chiedete! Domande sulla storia, QUALSIASI COSAAAAAA
Uryu: Sembra indemoniato.... Credo che dalla prossima volta qualcun altro dovrebbe condurre il programma.... Qualcuno di più affidabile....
Gin: Cosa vorresti insinuare, quincy? Che non sono bravo?! Colpiscilo a morte, Shinso *sfodera la Zanpakuto e la punta contro Ishida*
Uryu; MA SEI MATTO?! *scappa via, rincorso da Gin*
Ichigo: Bene! Finalmente la mia occasione per splendere come una stella di Hollywood! *gli brillano gli occhi*
Grimmjow: *stende con un cazzotto Ichigo* almeno sta zitto, prima che inizi a sparare a raffica altre cavolate....
Szayel: Questa volta concluderò io il programma!
Grimmjow: NO
Szayel: Okay....
Grimmjow: A cuccia, coso rosa e porroso
Szayel: *abbaia e si siede*
Grimmjow: Bravo *pat pat pat* Allora! Siamo arrivati alla conclusione del programma e Gin non c'è ancora.... Benissimo *ghigno* approfitterò io per divertirmi un po'....
Autrice: non rovinarmi la reputazione
Grimmjow: Nah, tranquilla.... Allora lettori, volevo solo dirvi che.... Grimmjow vi ama tutti quanti
Autrice: Perché parli in terza persona?
Grimmjow: Fa più figo.... E poi fatti gli affari tuoi!!!! *la manda via* Bene, torniamo a noi.... Ricordatevi che vi amo tutti e che vi vorrei abbracciare uno per uno
Autrice: Mo'.... Non ti stare ad atteggiare come una superstar, perché non la sei
Grimmjow: Ancora?! Pensavo di essermi liberato di te!
Autrice: Non ti libererai mai di me.... Io sono onnipresente
Grimmjow: Che palle.... Comunque.... Ricordo a voi lettori che potrete recensire la storia chiedendo le vostre lecite (ed illecite) domande.... Speriamo che ne facciate tante e spero anche che la risposta di quel depresso mentecatto dagli occhi versi abbia soddisfatto la nostra lettrice numero uno.... *rullo di tamburi* ....ValentinaMisa94!!!! Ti mando un bacio, grazie mille di tutte le recensioni positive (anche se l'autrice non se le merita)
Autrice: ....
Grimmjow: Qui Radio Gin (presto Radio Grimmjow), un bacione a tutti *saluta con la mano*




~Angolo Autore~
Wooooooooow, sono arrivata all'undicesimo capitolo, prologo compreso o.o
Mi sconvolgo o.o ed ancor di più mi sconvolgente voi, che persistete a leggere le baggianate che scrivo! o.o
Grazie mille di tutto, a chi legge e recensisce, a chi legge e basta e a chi leggerà e recensirà.... O semplicemente leggerà....
Vi mando un bacione :*
Lucy 

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Capitolo 12
*** ~L'utilità del saper nuotare~ ***


Mi svegliai di colpo, ritrovandomi ancora sul tetto del negozio.
Mi tirai su a sedere, avevo il cuore che batteva a mille ed il respiro irregolare.
Non riuscivo a calmarmi, avevo ancora davanti agli occhi la scena di me e Grimmjow che ci baciavamo.... Sentivo le sue dita calde accarezzarmi i fianchi e la sua lingua irrompere nella mia bocca.
-Hikaru.... Succede qualcosa?- domandò un'Urahara che aveva i visibilissimi postumi di una sbornia e si stava arrampicando sul tetto.
Non appena fu seduto accanto a me lo abbracciai.
Lui perse l'equilibrio e si ribaltò, cadendo nel retrobottega.
-Stai bene??- gli domandai, scendendo con un balzo e tirandolo fuori dalla siepe in cui era finito.... Non riuscii a fare a meno di sorridere.
Mugugnò qualcosa che non capii.
-Fai meno casino, gli altri dormono- sussurrai.
-Sì, sì! Basta che non urli perché ho un forte mal di testa....- rispose, risistemandosi il cappello e toccandosi le tempie.
Risi il più silenziosamente che potevo e lo abbracciai nuovamente, questa volta però senza il pericolo che cadesse e frantumasse un'altra chiusura....
Affogai il viso nel suo petto, inspirando profondamente e lasciandomi scappare qualche lacrima.
Lui se ne accorse.
-Che hai?-.
-Nulla.... Stavo solo pensando a quanto potrebbe essere orribile la mia vita senza di te-.
Sorrise, coccolandomi.
-Kisuke, posso farti una domanda?- mormorai, dopo un po'.
-Dimmi-.
-Grimmjow è sempre rimasto con te?-.
-Lasciami pensare....-.
Un brivido mi percorse la schiena, la paura che quello che avevo vissuto non fosse un sogno mi stava offuscando la mente.
-Sì, tutta la sera! Ora l'ho spedito a letto assieme a Szayel, in quella che una volta era la tua camera.... Spero non ti dispiaccia, ma dovrai dormire con il proprietario dello shoten, stanotte- concluse, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi sghembi.
Tirai un sospiro di sollievo, rilassando i muscoli ed abbandonandomi alle braccia del ragazzo che mi stava di fronte.
-Perché me lo chiedi?-.
-Perché ho fatto un brutto sogno....-.
Mi diede un bacio sulla nuca.
-Adesso ci sono io.... Basta brutti sogni- e mi portò in braccio nell'emporio, nonostante stesse barcollando pericolosamente.
Mi svegliai la mattina dopo nella sua camera, lui non c'era.
Aprii gli occhi e davanti alla faccia mi trovai quella di Grimmjow, che mi fissava attentamente.
Urlai per lo spavento e mi tirai su di colpo, dandogli una testata.
-Oi! Ma ti sei rincretinita?!- si lamentò, tastandosi la fronte -Hai un zucca talmente dura che se ci tirassi sopra del marmo, il malcapitato si romperebbe in due-.
-Non credere di essere meglio! Pezzo d'asino, cosa ti salta in mente di starmi così vicino?!- ribattei, controllando che non mi stesse uscendo del sangue.
-Ci siamo svegliate nervosucce, eh....-.
-E ci mancherebbe altro! Apro gli occhi e la prima cosa che vedo sei tu! Che visione orrida-.
-Sì, come no.... Dici così, ma in realtà sei contenta di vedere la mia faccia-.
-Ne farei volentieri a meno, te lo assicuro-.
Lo squadrai dall'alto al basso e viceversa; indossava i suoi abiti tipo ed aveva in bella mostra il petto scoperto.... Come al solito del resto.
-Non sei nel gigai, vero?- chiesi.
-Ma sei scema?! Secondo te andrei in giro con un foro nello stomaco?!-.
-Vaghi seminudo, non vedo perché dovresti vergognarti di quel buco-.
-Come credi che la prenderebbero gli umani?-.
-Da quando ti interessa della tua immagine?!- iniziai a ridere a crepapelle -Devo forse ricordarti quello che hai combinato ieri?!-.
Mi fissò con aria di chi si sente preso per i fondelli, alzando il dito medio.
-Io vado a farmi una doccia- annunciai, alzandomi ed uscendo dalla stanza.
Scontrai in pieno Urahara, che veniva in direzione opposta alla mia ed aveva in mano un vassoio in canna di bambù con due tazze ed una teiera sopra. 
Inutile dire che quest'ultime si sfracellarono al suolo, riempiendo i suoi vestiti di tè.
-Hikaru, tesoro.... La prossima volta desidererei essere informato dei tuoi spostamenti....- disse, sorridendo e rimanendo impassibile anche alla vista del set completamente distrutto.
-Oh santo cielo!- esclamai, iniziando ad aiutarlo a raccogliere i cocci.
-Tranquilla.... Un po' di colla e si sistema tutto.... Vai a lavarti che altrimenti diventi tutta appiccicosa per via della bevanda....- rispose, senza far sparire il sorriso dalle labbra e dandomi un bacio.
Entrai nel bagno, livida dalla vergogna.
Mi svestii, aprii l'acqua nella vasca e ci versai del sapone.
In poco tempo si era riempita di una vagonata di bollicine.
Mi immersi, lasciando fuori solamente le spalle ed il volto, chiusi gli occhi e cercai di rilassarmi il più possibile, per lavare via tutto lo stress ed il nervoso accumulato il giorno prima, ma i miei tentativi furono vani.
Sentii infatti qualcosa farmi il solletico sul naso, così decisi bene di dare un'occhiata per scoprire cosa potesse mai essere.
Grimmjow....
-BRUTTO IDIOTA COSA CI FAI QUI?! DA DOVE SEI ENTRATO?!- sbraitai, nascondendomi il più che potevo sotto le bollicine del bagnoschiuma.
-Dalla porta- rispose lui, tranquillamente.
Gli scagliai un contenitore di shampoo sul naso.
-KISUKEEEEEE AIUTOOOOOOO- urlai, sperando che il padrone del negozio accorresse in mio soccorso.
Ed infatti, esattamente dieci secondi dopo, la porta si spalancò e ne entrò uno shinigami che brandiva in mano la scopa.
-Oh....- sussurrò, non appena vide Grimmjow, coprendosi metà volto con il suo ventaglio e fissandomi con un'aria da pervertito.
-CACCIALO FUORI!- ordinai.
-Vado, vado- borbottò l'espada, alzando le mani ed uscendo a passi molto lenti.... Forse sin troppo.
-Grazie- sussurrai, guardando il mio salvatore.
Ci fu un minuto di silenzio, nel quale io ed Urahara continuavamo a fissarci.
-Stavate per fare il bagno insieme?- mormorò ad un certo punto, buttando lì la domanda come se fosse una cosa normale e lecita.
-NO!- ringhiai -NON CI PENSO NEANCHE-.
-Allora.... In questo caso....-.
Ed entrò anche lui nella vasca.... Vestito....
-Okay.... Ho capito che io oggi non riesco a farmi un bagno in santa pace....- conclusi, immergendo pure il volto nell'acqua e risalendo dopo pochi secondi.
Mi ritrovai la schiena contro il petto di Kisuke e le sue labbra sul collo.
I suoi vestiti erano per terra, fradici.
-Bene- dissi.
Lo sentii ridere, mentre mi faceva appoggiare la testa sulla sua spalla.
Rimanemmo così per un quarto d'ora buono, fino a quando non sentimmo il rumore di un'esplosione.
-Oddio.... Dimmi che non è colpa sua....- sospirai, pensando ad una persona in particolare.
Ci alzammo al volo e ci vestimmo, uscendo dal negozio entrambi coi capelli zuppi.
La facciata est dell'emporio non esisteva più, al suo posto un enorme foro.
Da quello spuntò Ichigo, che si asciugò il sangue uscente da un taglio sul labbro.
Dalla parte opposta, Grimmjow, brandiva la sua spada e si preparava al contrattacco del rosso.
-Getsuga.... Tensho!- urlò, lo shinigami, facendo scaturire da Zangetsu la propria tecnica prediletta.
Con dei passi veloci mi posi davanti al lampo, imponendogli con la mano il cambio di traiettoria e lanciandolo verso il cielo.
-Bakudo n°30, Shitotsu Sansen- sussurrai, appendendo Ichigo alla parete restante e voltandomi poi verso l'espada, che se la ridacchiava da in piedi sulla staccionata -Hado n°31, Shakkaho-.
Il ragazzo cadde a terra, colpito da una palla di energia rossa.
-Bakudo n°62 Hyapporankan- conclusi, alzando la mano sino a raggiungere la sua figura e lanciando un'altro colpo di Kido, che divenne delle sbarre che passarono Grimmjow da parte a parte e lo costrinsero a non rialzarsi.
-Hey!- protestò quest'ultimo- Lasciami andare! Sei ingiusta, shinigami! Lui lo hai solamente bloccato e perfino in un modo cortese! Invece con me, prima mi spari un mezzo cero e poi mi trapassi con 'ste cose!!!!-.
Sfoderai un ghigno perfido.
-In qualche modo avrei dovuto vendicarmi.... O no?-.
-Kurosaki san! Il mio negozio!- piagnucolò Kisuke.
-Mi scusi Urahara, ma il folle mi ha attaccato appena mi ha visto!- si giustificò.
Szayel e Starrk nel frattempo si erano messi a raccogliere i pezzi di legno e tegole che erano per terra, quantomeno per cercare di dare una ripulita.
-Hikaru, posso avere delle caramelle quando ho finito qui?- chiese l'espada coi capelli rosa.
-E sia....- borbottai, alzando lo sguardo al cielo e sospirando.
-Posso essere liberato?- domandò Ichigo.
-Sì, ma ti metti a risistemare il muro- risposi, liberandolo dall'arte demoniaca.
Di conseguenza, lui e Grimmjow passarono il resto della giornata a riparare al danno.
Durante il pomeriggio feci una capatina in un'agenzia di viaggi, prendendo alcuni cataloghi per decidere un'eventuale gita che avrei potuto organizzare per portare gli espada a vedere il mare.
La sera scambiai le idee con Kisuke e, alla fine, decidemmo che avremmo passato la giornata successiva a Miyake, una piccola isola al largo della costa giapponese, a sud della baia di Tokyo.
La mattina seguente mi svegliai, preparai alcune borse con il necessario per un giorno al mare e misi il costume a due pezzi blu che mi aveva regalato Nemu per la promozione.
Svegliai poi gli espada ed Urahara, per gli ultimi preparativi.
Volammo fino all'isoletta, lasciando i gigai a casa.
Il tempo era perfetto: faceva piuttosto caldo ed il sole era alto nel cielo.
Una volta sull'isola, cercammo una spiaggia libera da umani, cosicché potessimo riposarci un po'.
Gli hollow sembravano divertirsi tantissimo ed in particolare Szayel che, pur non sapendo nuotare ed avendo rischiato di affogare tre volte, continuava a sguazzare nel mare, tuffandosi e venendo poi recuperato da Starrk: l'unico dei 4 che era capace di rimanere a galla con le proprie forze.
Anche Ulquiorra, da dietro la sua maschera di tristezza, sembrava essere felice. 
Giurerei di averlo perfino visto sorridere....
L'unico idiota della situazione, il cui nome è piuttosto facile da intuire, era Grimmjow poiché era spaventato a morte dall'acqua e si era avvinghiato al braccio si Kisuke, terrorizzato dall'idea che potessi lanciarlo nell'Oceano.
Ridacchiavo sotto i baffi nel vedere il suo sgomento.
-Che c'è occhi azzurri? Hai paura dell'acqua?- gli chiesi.
-No, shinigami- si ricompose -Sono una pantera: odio qualsiasi forma di liquido che si estenda per più di tre metri: non ho paura-.
Un'onda gli arrivò al piede, bagnandolo sino alla caviglia.
Lui scattò via urlando, centrandomi in pieno e facendomi cadere per terra.
-Riprovaci e sei morto- lo minacciai, prima di aspettare qualche secondo e finire la frase stuzzicandolo -E comunque.... Sei veramente un fifone-.
Vidi nei suoi occhi riaccendersi la scintilla dell'odio.
-Questa me la lego al dito....- grugnì.
Kisuke scoppiò a ridere.
Ci stavamo già divertendo, nonostante non fossimo ancora nemmeno riusciti a tirar fuori gli asciugamani dalle borse.
Dopo un'oretta mi buttai in acqua anch'io, seguita a ruota da Urahara, lasciando l'espada azzurro sulla spiaggia da solo.
-Oi, Grimm! E vieni anche tu, non fare l'associale!- gli urlò Starrk, risalendo il bagnasciuga ed acchiappando l'amico, scaraventandolo in mare.
Esattamente tre secondi dopo, quest'ultimo si attaccò tipo piovra a me, tremando.
-Senti, occhi azzurri.... Te lo dico molto semplicemente: staccati-.
-Ma tu sei pazza shinigami?! Dico io! Potrei morire affogato!-.
Mi spinse sott'acqua con tutto il suo peso, anche se senza volere.
Scivolai via dalla sua stretta e tornai in superficie.
-Così mi ammazzi!- protestai, tossicchiando.
Le mie parole furono vane, lui era già sotto che si agitava disperatamente per cercare di tornare a respirare.
Lo presi per le spalle e lo riportai sulla spiaggia in pietra lavica, facendogli sputare una gran parte dell'acqua che aveva bevuto involontariamente.
-Mai.... Più....- sussurrò, vomitando altri liquidi.
-Fai schifo....- borbottai, tenendogli su la testa e dandogli delle piccole pacche sulla schiena.
-Grimmjow san? Stai bene?- fece Kisuke, avvicinandosi.
-Sì, è solo un pirla....- risposi io al posto dell'espada, che nel frattempo mi stava lanciando accidenti di ogni genere.
Dopo una decina di minuti costringemmo il ragazzo dagli occhi azzurri a tornare in acqua e gli insegnammo, quantomeno, come riuscire a rimanere a galla.
Nuotava tipo cagnolino, con la faccia il più possibile lontano dall'acqua, il naso arricciato e l'aria crucciata di chi si sta impegnando a fare uno sforzo disumano.
Alla fine, sembrava divertirsi anche lui, mettendo da parte la sua lecita fobia.
Verso mezzogiorno il cielo si rannuvolò e le onde, che prima erano quasi inesistenti, iniziarono a farsi più forti.
La brezza era stata sostituita da un venticello freddo ed il sole era stato coperto da nuvoloni grigi.
Decidemmo quindi di rimanere sulla spiaggia, avvolti nei rispettivi asciugamani.
Tutti tranne il Sexta che, chiaramente, era ancora a sguazzare in mare.
Un'onda più alta delle precedenti lo spinse sott'acqua per qualche secondo.
Quando vedemmo che non risaliva più iniziammo a preoccuparci.
-Pezzo d'asino, dove sei?!- urlai.
Nulla, non lo vedevamo più.
-Hikaru, vai tu?- chiese Kisuke, preoccupato.
Annuii, correndo sul bagnasciuga e lanciandomi in acqua alla ricerca dell'espada.
Rimasi sotto per non so quanto tempo, cercandolo e mi allontanai parecchio dalla costa.
Fortunatamente riuscii a trovarlo, svenuto ma fortunatamente con la testa a galla.
Lo recuperai e cercai di tornare indietro, ma una tempesta infuriata poco prima ci spinse sempre di più al largo.
Avevo Grimmjow fra le braccia e cercavo in tutti i modi di fargli bere il meno possibile, a mia volta rischiando più volte di affogare.
Rimanemmo in mare per non so quante ore, fino a quando non raggiungemmo un'altra isola, dove trassi in salvo entrambi e ci riparai dai fulmini entrando in una grotta che dava direttamente sull'oceano.
Salii sulla spiaggia dentro l'antro, trascinandomi dietro il corpo dell'hollow.
Tossii, sputando un'intero fiume d'acqua.
Mi voltai verso il Sexta, ancora privo di sensi ed iniziai a dargli degli schiaffi alquanto forti ma, siccome non si svegliava, passai ad un metodo di rianimazione umano, basati sul massaggio cardiaco.
Dopo quasi un minuto, il ragazzo diede segni di vita, aprendo gli occhi e vomitando.
Sospirai.
-Meno male che stai bene....- mormorai, sdraiandomi sulla sabbia, sfinita.
-Mi hai salvato?-.
-Sì, ma non prenderci l'abitudine.... La prossima volta ti lascio affogare- grugnii.
Si lasciò sfuggire un sorriso dolce.
-Beh.... Immagino che debba ringraziarti....-.
-Immagini....-.
-Grazie, shinigami-.
-Prego, occhi azzurri-.
Una mezz'oretta dopo, recuperate le energie, decisi di chiamare telepaticamente Urahara.
-Bakudo n°77, Tenteikura....-.
"Kisuke, sono bloccata su un'isolotto con l'idiota.... È vivo.... Vedrò di sistemare le cose con la tempesta.... Spero di essere a casa per l'ora di cena.... Ti amo" fu il mio messaggio.
Ne ricevetti uno in risposta una manciata di secondi dopo.
"Divertiti tesoro, ho fiducia in te.... E, tanto per la cronaca, ti amo anch'io"
Sorrisi.
-Allora.... Che si fa?- domandò Grimmjow.








~Radio Gin~
Gin: Buooooooon giorno lettori!!!! Vi devo comunicare una notizia strabilianteeeeee
Grimmjow: Perché allunghi le parole?
Gin: Mette più enfasi
Grimmjow: No, ti fa sembrare più stupido
Gin: .... *sospira* Senti, non guastarmi la giornata perché oggi sono estremamente felice!
Grimmjow: Matsumoto ha fatto le cose come si deve? *occhiata pervertita*
Gin: *lo fulmina con lo sguardo* Stavo dicendo.... Sono felicissimo perché la cara Valentina ci ha fatto ben 5 domande!!!! Per questo ho invitato nel programma tutti gli espada e la nostra fantastica autriceeeeeee
Grimmjow: Smettila di allungare le parole!!!!
Gin: Uff come sei noioso! Piuttosto.... Iniziamo a rispondere, altrimenti non si finisce più.... *sorrisone* La prima domanda va all'autrice! 
Autrice: Dica dica
Gin: Valentina chiede: "cosa fai nella vita? (oltre a scrivere storie bellissime intendo)"
Autrice: Oddiooooo le piace la mia storia *inizia a saltellare come un tifoso che vede la propria squadra vincere all'ultimo minuto, con gli occhi che brillano* questo commento mi mette di buonissimo umore!!!! Comunque, per tornare alla domanda.... Nella vita studio, sia a scuola che in Conservatorio; suono l'oboe (se non hai la minima idea di che strumento sia, tranquilla.... Non sei la prima e non sarai nemmeno l'ultima.... Io all'inizio ne ignoravo addirittura l'esistenza) *ride* poi.... Vediamo un po'.... Ah ecco! Una volta andavo a cavallo e sciavo, poi a dicembre dell'anno scorso sono caduta, proprio sugli sci, e mi sono rotta il crociato anteriore prendendo in pieno un cumulo di neve.... Hehehe è stata una cosa piuttosto imbarazzante, sia per via del fatto che avevo il ginocchio quasi al contrario, sia per la caduta alla "tirannosauro che rifà il letto".... Ho dovuto lasciare il cavallo ed appendere gli sci al muro e sono diventata piuttosto pigra, adesso passo le giornate a leggere manga, guardare anime e film, suonare e disegnare i personaggi di Bleach (che, tra l'altro, è il mio manga/anime preferito).
Gin: Ma che brava ragazza *pat pat pat* Prossima domanda! Ohhhh è per me 3: vediamo un po'....
Grimmjow: *fischietta allontanandosi*
Gin: "Un uccellino (Grimmjow) mi ha detto che a Las Noches avevi un bel rapporto con Aizen, eravate diventati amici?" .... Grimmjow, tesoro, vieni qui che facciamo un bel giochino.... Tu scappi mentre io mi diverto ad affettarti con Shinso
Grimmjow: *volatilizzato*
Gin: Bastardo traditore.... Allora Valentina, parliamo di Aizen.... Lui mi reputava il suo fedele servitore, mi portava ovunque e soprattutto, mi ha cresciuto.... Forse mi vedeva come un figlio, ma non prenderei molto in considerazione questa opzione visto che non ci ha pensato su due volte quando si è trattato di uccidermi....
Autrice: *si improvvisa conduttore* quindi, il tuo rapporto con lui potrebbe essere definito come un normale rapporto "padrone-servo"?
Gin: Non userei quei termini così duri, dopotutto lui (tranne che in determinate occasioni) non si è mai comportato male con me.... Mi ha offerto un posto di Tenente nella sua divisione e poi mi ha raccomandato come Capitano per la Terza Compagnia; mi ha reso più forte. È stato l'unico che non ha avuto timore di me, guardandomi sempre dritto negli occhi e dicendomi, nella maggior parte dei casi, la verità
Autrice: Quindi puoi dire che ti ha voluto bene, nel limite delle sue possibilità?
Gin: No, lui non ha mai provato un sentimento diverso dall'ammirazione e dal rispetto nei miei confronti; posso assicurare che anche per me era la stessa cosa.... È veramente difficile che mi affezioni a qualcuno.... Piuttosto, basta parlare di me! La mia storia è triste ed io odio le storie tristi, perciò passeremo alla prossima domanda, che sicuramente riuscirà a tirarci su di morale! *fa l'occhiolino*
Autrice: Questa è diretta ad Ulquiorra: "Ma perché tu e Grimmy vi odiate tanto?"
Ulquiorra: Semplice: perché lui è estremamente stupido
Grimmjow: *riappare* chi sarebbe stupido?
Ulquiorra: Poi è arrogante e si crede chissà chi
Grimmjow: Senti da che pulpito viene la predica! Parla il depresso cronico che si reputa superiore solo perché lui ha il numero 4 mentre io il 6! È così dannatamente altezzoso!
Ulquiorra: ....poi è fissato con questa solfa dei gradi.... Sa benissimo che io sono superiore a lui, sia in forza che in intelligenza, ma persiste nel rompere le scatole
Grimmjow: *esasperato* Visto?! 
Ulquiorra: Per di più è sonnambulo e quando dorme fa cose piuttosto imbarazzanti.... Ad esempio, una volta/
Grimmjow: NON OSARE DIRLO
Ulquiorra: ....si è ritrovato nella camera di Aizen e lo ha baciato, pretendendo poi/
Grimmjow: ZITTO *gli tappa la bocca, mentre il suo volto cambia colore e diventa rosso peperone*
Ulquiorra: Adesso sapete perché la mattina dopo Sosuke gli ha fatto tagliare il braccio sinistro
Gin: *ridacchia* sì, questa la sapevo anch'io.... Ero presente quando è successo.... 
Ulquiorra: Odio Grimmjow proprio perché è Grimmjow.... Tanti difetti e troppi pochi pregi
Grimmjow: Io invece odio quel demente perché appena giro l'occhio spiffera tutti i miei segreti e mi mette in cattiva luce
Ulquiorra: Mi limito ad aiutarti nella missione che ti sei prefissato: passare per un idiota
Grimmjow: *ringhia* Dio, quanto non lo sopporto! Così saputello e strafottente! E poi è sempre, sistematicamente, DEPRESSO!
Ulquiorra: Sei tu la fonte della mia disperazione
Gin: Bene, prima che questi due si scannino.... Direi di passare alla prossima domanda, per tutti gli espada "quali sono le cose più buffe che vi sono successe nell'Hueco Mundo e ora nel mondo umano?".... Non vorrei interpretare male, ma credo che la risposta possa essere anche data da una breve lista delle vostre figure peggiori.... Chi inizia?
Grimmjow: Io: nello Hueco Mundo quella che ha detto Mr. Tristezza prima.... Sulla Terra credo di non aver ancora combinato nulla....
Hikaru: *inizia a contare con le dita delle mani* giocato alla cavallina con passanti ignari, lasciato il tuo gigai in pieno centro, scagliato una mela caramellata sulla testa di una ragazza, attaccato briga con un pappagallo, minacciato di morte una persona, rincorso gli scoiattoli, caduto in un banco della frutta, scambiato uno ragazzo per Ulquiorra ed avergli urlato testuali parole: "Depresso cronico con gli occhi verdi, vieni qui che ti infilo una scopa nel naso", rubato il lecca lecca ad un bambino, sfracellato contro un muro a bordo di un carrello del supermercato.... Potrei andare avanti per tutto il giorno
Grimmjow: ....ti odio
Hikaru: *sorride soddisfatta*
Gin: *si asciuga una lacrima* bene, chi continua?
Szayel: Io! Io! 
Gin: Racconta, racconta
Szayel: Nella Terra, la cosa più buffa che mi è successa è stata prendere una facciata contro la porta in vetro di un palazzo credendo che non ci fosse.... Nello Hueco Mundo invece è stata assistere alla scena di un Grimmjow completamente ubriaco che gira per Las Noches in mutande e mi invita a ballare il valzer
Grimmjow: Avete finito di sputtanarmi così a gratis?!
Gin: No, vi prego *piange da tanto che ride* continuate!!!!
Ulquiorra: Io sarò il prossimo
Grimmjow: Come se tu sapessi cos'è una cosa buffa.... Sei la depressione fatta hollow
Ulquiorra: Sulla Terra penso sia stata quando ho accompagnato Tessai a fare la spesa
Grimmjow: Ma non è una cosa buffa! Vedi? Non capisci, sei troppo preso dalla tua tristezza per capire....
Tessai: Ha comprato un pacco di assorbenti e, all'affermazione "la fidanzata ha mandato lei a prenderli eh?" della commessa, lui ha risposto "no, sono per me"
Ulquiorra: .... *arrossisce*
Gin: *si rotola per terra*
Ulquiorra: Nello Hueco Mundo invece.... Non saprei, non mi sono successe molte cose divertenti là....
Gin: È sufficiente quella che hai fatto sulla Terra.... *scoppia a ridere* questo programma mi piace da morire.... Rimane solo Starrk.... Sinceramente non ti vedo come una persona a cui accadono cose buffe, se molto chiuso e silenzioso.... Non combini danni
Starrk: La cosa più buffa.... Sicuramente quella dell'altro pomeriggio, quando sono entrato in una biblioteca e, non riuscendo più ad uscire, ho chiesto indicazioni alla responsabile e si è persa anche lei *sorride*
Gin: E a casa tua?
Starrk: Rimanere chiuso fuori da Las Noches
Gin: Bene, dire che potremmo passare/
Ulquiorra: Uh! Aspetta! Mi è venuta in mente quella dello Hueco Mundo!
Gin: Dicci tutto!
Ulquiorra: Allora.... Una sera sono stato rapito da Aizen: mi ha preso per l'avambraccio e trascinato per mezzo palazzo senza spiccicare la minima parola.... Aveva l'aria sconvolta.... Alla fine siamo arrivati in una stanza, ha aperto la porta e di fronte a noi c'era Grimmjow che ballava e cantava a squarciagola una canzone umana piuttosto insensata.... Sosuke era a dir poco scioccato
Grimmjow: ....ti ammazzo sul serio
Gin: *piange* Meglio passare alla prossima domanda, questa volta per Szayel! "Quali sono le tue caramelle preferite?"
Szayel: Mmmm.... Domanda difficile a cui rispondere, ce ne sono così tanti! In assoluto, le mie preferite, sono gli orsetti gommosi: li amo! Sono teneri a vedersi e poi.... Awwww sono così buoni e.... Gommosi! 
Gin: Altre?
Szayel: Beh sì, ci sono le rotelle di liquirizia e qualsiasi caramella al gusto di ciliegia o ananas
Gin: Sì, quelle all'ananas sono buonissime.... Hai mai assaggiato quelle al mou?!
Szayel: Non ancora
Gin: *gliene passa una* l'apice della meraviglia
Szayel: *mangia la caramella ed il suo volto si illumina* adesso posso anche morire....
Gin: *ride* sono buonissime.... Allora, siamo arrivati di nuovo alla fine del nostro splendido spazietto.... Ricordo a tutti i lettori che sono liberi di chiedere qualsiasi cosa a chiunque dei personaggi e all'autrice, nelle recensioni! Ringrazio ancora tutti quelli che ci seguono, vi regalo un grosso bacione *sorride e manda un bacio*
Espada: *salutano con la mano*




~Angolo Autore~
Buona sera lettori :3 
Questa volta ci ho messo un po' a scrivere e pubblicare il capitolo perché oggi, 24 maggio, ho passato l'intera giornata col mio ragazzo (che mi ha fatto una sorpresa venendomi a trovare visto che è un po' di tempo che non ci vediamo) e, di conseguenza, ci siamo anche messi a guardare la Finale di Champions insieme C:
Spero che il capitolo vi piaccia :3 nel caso.... Prometto che il prossimo sarà sicuramente più carino hahahaha
Vi mando un bacione e vi ringrazio tanto tanto tanto :*
Lucy   

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Capitolo 13
*** ~Calling your name~ ***


-Allora.... Che si fa?- chiese Grimmjow.
-Si fa che io non voglio rimanere un attimo di più su quest'isola con te- risposi, materializzando la mia Zanpakuto e sfoderandola.
-Oi, shinigami! Buona buona! Non mi vorrai mica....-.
-Per quanto lo desideri, no.... Non ti sto per uccidere-.
Uscii dall'antro, ritrovandomi nel bel mezzo di una tempesta furiosa.
Feci scaturire la livrea dalla katana e, muovendo la mano, controllai i venti, facendo dissolvere il temporale e ritornare il bel tempo.
Il sole non era più ormai alto nel cielo, ma si stava pian piano gettando in mezzo all'acqua, dando un colorito arancione all'oceano.
Doveva essere passato parecchio tempo da quando ci eravamo separati dagli altri.
-Pronto occhi azzurri? Si va a casa- annunciai, approfittando dei miei poteri da shinigami e volando in alto.
Vidi l'espada iniziare a saltellare, con le braccia in alto e l'aria supplicante.
Voleva forse che lo prendessi in braccio?! 
Scesi e mi avvicinai a lui, per sentire le sue lamentele.
-Che hai occhi azzurri?- gli chiesi, sollevando un sopracciglio.
-Non riesco.... Sono stanco ed ho bevuto mezzo mare da solo.... Non me la sento, potrei cadere da un momento all'altro- spiegò.
-Non si è mai visto un hollow che non vola perché inghiotte un po' d'acqua....- sbuffai, tornando nella grotta.
-Bakudo n°77 Tenteikura-.
"Kisuke, faremo più tardi del previsto; non escludo la possibilità di tornare domattina.... Il signorino non vuole volare via per paura di svenire.... Se non lo vedrai più è perché l'avrò ucciso nel frattempo".
-Bene, avvisati gli altri- mormorai, iniziando a pensare come poter fuggire da quel posto.
Lui intanto esplorava la grotta, prendendo i sassi rossi e divertendosi a lasciare segni sulle pareti, esattamente come i bambini piccoli.
Ad un certo punti trovò un masso piuttosto consistente, sopra il quale si mise a frantumare pietre di piccole dimensioni, battendole con un sasso e divertendosi come un matto.
-Trovato!- esordii, dopo qualche minuto -Passeremo per la Soul Society!-.
Con la Soul Slayer aprii un passaggio e vi semi-entrai.
Venni seguita a ruota da Grimmjow che però, non appena toccò il portale, prese la scossa: non poteva oltrepassarlo, essendo un hollow ed essendo bandito dal Seiterei.
Uscii, richiudendo la porta e guardando l'espada.
-Altre idee?- gli domandai.
-Potresti portarmi col tuo Bankai- rispose.
-Potremmo fare un tentativo....- sospirai, camminando verso l'uscita dell'antro ed allungando le mano sinistra stringente la spada di fronte a me.
-Bankai- sussurrai, un attimo prima che entrasse in atto la metamorfosi.
Feci segno a Grimmjow di avvicinarsi.
Lui mi si lanciò in braccio, attaccandosi come una cozza.
-Attento a dove metti le mani- ordinai, spiccando il volo.
Con la mia mano prediletta stringevo la Zanpakuto, mentre con la destra tenevo su l'espada.
Non riuscimmo a fare neanche venti metri che le ali sparirono e ci ritrovammo entrambi in acqua.
Ancora una volta lo salvai, riportandolo nella grotta.
-Cosa diavolo è successo?!-.
-Il limite....- ringhiai.
-E cosa sarebbe?-.
-Noi shinigami che veniamo sulla Terra, abbiamo un limite di reiatsu ce possiamo utilizzare: esattamente il 20% del totale! Quindi, avendo: usato per svariate volte il Kido, aperto un portale per la Soul Society e fermata la tempesta, mi sono indebolita parecchio ed ora il Bankai non dura sufficientemente a lungo per consentirci di scappare da qui! Soprattutto perché deve sostenere il peso di due persone.... E ti assicuro che non sei proprio un fuscello- spiegai -Quindi credo proprio che ce ne andremo domattina....-.
-Devo passare un'intera notte con una rompiscatole come te?-.
-Ricapitolando.... Non puoi passare attraverso il Seiterei, non puoi volare, non sai nuotare, il Bankai non funziona.... Direi di sì- ribattei, acidamente -E non pensare che io sia felice-.
Sbuffò.
-L'isola è grande, puoi anche cambiare posto se vuoi- intimai, uscendo dalla grotta brandendo la katana.
-Cosa vorresti fare? Lasciarmi qui da solo?!-.
-Ammetto di averci pensato più di una volta, ma ho promesso al Comandante Generale che avrei badato a voi.... Per cui non posso abbandonarti-.
-E allora dove stai andando?!-.
-Tu sta' qui e non rompere! Hai fame?-.
-Certo che ho fame!-.
Ridacchiai.
-Dimenticavo.... Sei un hollow-.
-Cosa vorresti insinuare con quell'affermazione?-.
Non gli risposi, con dei passi veloci mi allontanai da lì ed iniziai ad esplorare l'isola.
Pareva di stare in una pubblicità di un'agenzia di viaggi, in uno di quei posti tropicali sperduti nel Pacifico, dove gli umani andavano in vacanza per rilassarsi e staccare un po' dalla frenesia cittadina.
C'erano solo pochissime differenze tra il soggiorno dei terrestri ed il mio.
Io infatti mi ero ritrovata lì per caso e, anziché stare tranquilla, dovevo escogitare un modo per evitare di uccidere l'espada che più non sopportavo....
Mentre correvo incappai in un uccello con le parvenze di un fagiano e, senza pensarci su due volte, lo uccisi con un fendente della spada.
Ritornai lentamente alla grotta, ammirando la varietà dei colori che offriva l'isola con i propri animali ed alberi.
Vi erano fiori di specie differenti da quelle che ero abituata a vedere, dalle sfumature pastello.
Sentii delle mani posarsi sul mio ventre, mentre mi avvolgevano in un caldo abbraccio.
Mi voltai di colpo, sfuggendo alla presa della persona che avevo alle spalle e puntandogli la Soul Slayer alla gola.
-Oi, shinigami! Buona eh- bofonchiò quello.
-Grimmjow- sbuffai -Non farlo mai più! Primo perché mi hai spaventata e secondo perché mi fai schifo e non voglio avere le tue manacce su di me-.
-Pensavo di farti una sorpresa iniziando ad essere più gentile con te.... Dopotutto mi hai salvato, no?-.
-Non ce la faresti neanche dopo aver seguito un corso full immersion di carineria presieduto da Nanao e Momo....-.
Ridacchiò.
-Mi consideri così rude?-.
-Peggio: brutto, antipatico, arrogante, incapace, idiota, insensibile/-.
-Oi! Hai finito di fare l'elenco dei miei "difetti"?-.
Indicò l'ultima parola muovendo le dita a mo' di virgolette.
-Non sono "difetti"- e ricopiai il suo movimento -Ti sto solo descrivendo-
Mi fissò male, alzando il medio.
-Visto?- gli feci notare.
Sbuffò, sorridendo e spettinandomi i capelli.
-Rifallo e ti taglio la mano- lo avvisai.
-Anche tu però non scherzi eh! Tutte le volte ti rivolgi a me con un tono acido e strafottente-.
-Io posso permettermelo, sono superiore a te in grado e forza-.
-Mi scusi, nobile Capitano Ukitake- mi stuzzicò -O forse "Capitano Ukitake" non va bene? Preferisci che ti chiami Hikaru allora?-.
-Non permetterti di pronunciare il mio nome.... Non sentirti in diritto di farlo solo perché mi conosci da pochi giorni-.
Iniziai ad irritarmi sul serio.
-Oh.... Hikarucchi, non fare la timida! Siamo soli, io e te, su un'isola deserta! Puoi anche lasciarti andare un po'.... Tanto quello pseudo fidanzato che hai non credo che ti renda quel granché soddisfatta....-.
E sfoderò un sorriso malizioso, assumendo un'aria strafottente.
Lasciai la preda che avevo catturato poco prima e mi avventai su di lui, brandendo la Zanpakuto ed affondandogliela nella spalla.
Lui rispose sfoderando la propria e colpendomi al braccio, tagliandomi superficialmente.
-Ti farò pentire di averlo fatto- sussurrai, facendo una mossa piuttosto scorretta alla Byakuya, spostandomi nel suo punto cieco con dei passi veloci e colpendolo allo stomaco con la lama.
Sparii dalla sua portata prima di dargli il tempo di capire cos'era realmente successo e di preparare il contrattacco.
Il suo urlo lacerò il silenzio del paesaggio deserto e fece scappare numerosi volatili.
Mi rifugiai su un ramo dell'albero più vicino, sempre pronta a scattare.
-Immagino che questo sia un'invito a sfoderare tutta la mia potenza- ridacchiò, sputando sangue.
-No, è un'invito a morire-.
-Tritura, Pantera!-.
Mutò, mentre dalla gola gli usciva un ringhio disumano.
Si avventò su di me, coi suoi nuovi artigli affilatissimi.
Sfuggi dalla presa, portandomi alle sue spalle ma venendo comunque colpita da un cero che aveva scagliato.
-Hai capito, sto figlio di una....- sussurrai, ritornando in aria mentre sfruttavo i poteri da shinigami.
La sua velocità era triplicata e continuava ad attaccarmi senza sosta.
-Ban/- mormorai, ma non riuscii a finire perché lui mi interruppe.
-Che c'è, shinigami? Vuoi rilasciare il tuo bankai? Non ricordi le parole del tuo superiore? E poi sai che durerebbe poco....- ridacchiò, portando le sue mani pericolosamente vicino alla mia gola.
-Il Generale Yamamoto non ha mai detto qualcosa riguardo al fatto che non posso ucciderti- risposi, proteggendomi con la livrea nera utilizzandola come scudo.
Poco dopo gliela scagliai addosso, ferendolo.
-Bakudo n°61, Rikujokoro!- dissi, bloccandolo contro un albero.
Si dimenava come un animale in trappola, ma quando vide che nulla poteva contro la magia demoniaca si mise a ridere.
-Avanti! Finiscimi!- mi istigò.
Scossi la testa, misi la mano in tasca e ne estrassi una pasticca di anestetico della Soul Society, che gli infilai direttamente nella ferita allo stomaco che gli avevo procurato, perforandolo con la mano e ritraendomi immediatamente.
Il mio colpo suscitò l'effetto desiderato: l'espada svenne. 
Mi resi conto di aver esagerato, sia perché lo avevo attaccato quasi senza un vero motivo, sia perché lo avevo ridotto piuttosto male.
Lo riportai sulla spiaggia, prendendo nel frattempo anche l'animale che avevo abbandonato a terra poco prima.
Cucinai la preda e curai Grimmjow col Kido.
-Oi, shinigami.... Mi hai salvato alla fine?- tossicchiò, quando si risveglio e si mise su a sedere.
All'orizzonte si vedeva un tramonto bellissimo, dove il sole veniva inghiottito dal mare e tutto si colorava di un arancione con punte di rosso.
-Non prenderci l'abitudine- risposi.
-È già la seconda volta che me lo dici oggi.... Non è che ti stai affezionando a me?-.
Lo fulminai con lo sguardo.
-Oooookay, lo prendo come un no- ridacchiò.
-Sono felice che tu stia bene- bofonchiai, dopo qualche secondo.
Sorrise.
-Ho forse sentito una frase gentile uscire dalla tua bocca?!-.
-Forse....-.
-Che miracolo!-.
Gli diedi la schiena, continuando a controllare la cottura dell'animale sul fuoco.
Sentii l'espada alzarsi dal giaciglio che avevo fatto poco prima alla bell'e meglio ed avvicinarsi a passi lenti, quasi barcollando.
Mi posò le mani sulla schiena e si sporse, dandomi un bacio sui capelli e facendomi voltare per fissarlo nel modo peggiore che potevo.
-Sei un idiota- borbottai, tornando alla preda e facendolo ridere.
-Non sono mai stato quasi ucciso da una ragazza solo per averla abbracciata-,
-E sentiamo.... Quale altra poveretta avresti abbracciato?-.
-Mmmm.... Non saprei, però sono convinto che prima di morire ho abbracciato qualche ragazza, sicuramente! Dopotutto è di me che stiamo parlando-.
Sorrisi.
-Forse è per quello che sei morto.... E poi.... Hai fin troppa autostima....- commentai, passandogli il cibo.
Lo divorò senza alcun riguardo, dimenticandosi completamente delle buone maniere.
-Tu non hai fame?- chiese.
-Sono un'anima.... Se iniziassi ad avere fame significherebbe la mia imminente trasformazione in hollow- risposi, sdraiandomi sulla sabbia.
-Giusto.... Bello il tramonto, vero?-.
-Già, mi fa tornare alla mente le serate passate con mio padre e Shunsui sulle colline dei Seiterei a vederlo.... Erano momenti magici per me-.
-Dopo la mia morte ho visto ben pochi tramonti....-.
-Ti sei perso spettacoli impagabili....-.
Il fatto che fossi ancora in costume da bagno mi scocciava e non poco, così feci una capatina nella Soul Society per prendere dei vestiti per entrambi.
Con lo shihakusho addosso mi sentii meglio, sentivo il profumo di fiori sui vestiti e soprattutto non mi sentivo più a disagio.
-Come fate voi shinigami a mettervi 'sta roba?!- sbuffò, arrendendosi e gettando per terra i capi d'abbigliamento.
-Sei veramente incapace....-.
Mi avvicinai e lo aiutai a vestirsi, senza incontrare problemi visto che li indossavo tutti i giorni.
In meno di trenta secondi gli allacciai il keikogi, sistemandogli di conseguenza anche l'obi ed appendendovi la sua Zanpakuto Pantera.
Mi bloccò le braccia.
-Lasciami- ordinai.
-Altrimenti che fai?- rise.
Feci correre lo sguardo alla Soul Slayer, tre metri più in là.
Gli posai la mano sul petto.
-Non vorrai scagliarmi un Hado spero-.
Storse il naso.
-Mi hai scoperta....- ridacchiai, ritraendola.
Eravamo piuttosto vicini e lui mi guardava con quei suoi brillanti occhi azzurri.
Aveva la mandibola piuttosto marcata, la cui parte sinistra era coperta dalla maschera, che ne mostrava l'appartenenza al gruppo degli arrancar.
-Mi sono sempre chiesto cosa si prova a baciare la propria nemesi- sussurrò, avvicinandosi sempre di più.
In qualche modo avevo già vissuto quella scena e sapevo cosa sarebbe successo dopo.
Scivolai quindi via dalla sua presa, raggiungendo Yoru no Tenshi.
L'espada sembrava deluso.
-Credo di aver recuperato sufficiente reiatsu per volare via da qui- annunciai, cercando di cambiare discorso.
-Possiamo restare ancora un po'....? È bello qui e poi, strano ma vero, mi piace passare il tempo con te....-.
Sospirai.
-Va bene, ma domattina presto ce ne andiamo-.
-Grazie, grazie, grazie!- esclamò -Finalmente, dopo anni, sono riuscito a trovare ciò che gli umani definirebbero "un'amica"-.
Le sue parole mi lasciarono sfuggire un sorriso.
-L'importante è crederci.... Grimmjow-.






~Radio Gin~
Gin: Signori e signore.... Sono scioccato.... Hikaru ha appena chiamato Grimmjow per nome o sbaglio? *strabuzza gli occhi*
Grimmjow: Deve aver inghiottito troppa acqua salata
Hikaru: Stronzo.... Mi è già passata la voglia di chiamarti così
Grimmjow: Nononono va benissimo
Hikaru: *sorride*
Gin: Wow.... Che miracolo.... Non stanno litigando.... *gli brillano gli occhi* Fantastico, direi che possiamo iniziare con il nostro programma
Autrice: Ho visto che l'introduzione ha raggiunto addirittura le 166 visualizzazioni *^*
Gin: *pat pat pat* ma che brava autrice.... Comuuuuunque, da Valentina sono arrivate altre 5 domande *le manda un bacio* che cosa meravigliosa *^* 
Byakuya: Ichimaru
Gin: Oh! Capitano Kuchiki! Grazie per essere venuto! Quest'oggi sarà uno dei protagonisti di Radio Gin!
Byakuya: Perché si chiama "Radio Gin" e non "Radio Kuchiki"?
Gin: ....perché io sono il presentatore? 
Byakuya: Mmmm....
Grimmjow: *sottovoce a Hikaru* quell'uomo mi mette paura
Hikaru: Ogni tanto anche a me....
Gin: Bene, procediamo con le domande perché sono tantissimeeeeee
Byakuya: Ha chiesto di me?
Gin: *lo ignora* iniziamo con la prima! "Grimmjow: vogliamo tutti sapere cosa stavi per fare al povero Aizen addormentato"
Grimmjow: ....
Ulquiorra: HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Hikaru: Sbaglio o ha appena riso?! Sono scioccata *strabuzza gli occhi*
Gin: Questa cosa mi sconvolge.... E non poco
Grimmjow: Vogliamo veramente fare una gara di chi è più sconvolto?! 
Gin: Mi sembri a dir poco in preda al panico....*ridacchia*
Grimmjow: Zitto, shinigami dagli occhi inquietanti
Byakuya: Cosa mi sono perso?
Hikaru: Mah, nulla.... Il Sexta qui presente ha baciato Aizen nel sonno
Byakuya: *spalanca gli occhi* e poi?
Grimmjow: E poi mi sono spogliato, rimanendo in biancheria e pretendendo di sedurre Sosuke, baciandolo di nuovo e graffiandogli il petto.... *abbassa la testa, pronunciando tutto praticamente sussurrando*
Ulquiorra: *piange da tanto che ride*
Grimmjow: Fai pure come se non ci fossi, tranquillo.... *incenerisce con lo sguardo l'altro espada*
Kisuke: Hai fatto un ottimo lavoro rivelando il tuo segreto, Grimmjow! Tieni un premio *gli passa un biscotto a forma di pesce*
Grimmjow: Smettila di trattarmi come un gatto, cretino
Kisuke: *continua a porgergli il biscotto, con aria amichevole*
Grimmjow: ....penso che lo accetterò solo per farti felice.... *prende il premio*
Hikaru: Gin, che tu sappia.... I signorini sono andati oltre?
Gin: No, ho sentito le urla folli di Aizen e sono intervenuto in tempo....
Hikaru: Peccato *ridacchia*
Grimmjow: Aspetta di fare una cagata e ci penso io a raccontarla all'intero Seiterei...
Hikaru: *fa la linguaccia*
Gin: Prossima domanda.... Questa volta per Szayel! ....piuttosto, dov'è?
Szayel: *appare da sotto l'haori di Byakuya* ECCOMI!
Byakuya: Disperditi, Senbon/
Gin: FERMO LÌ! NON CI PROVARE!
Byakuya: *rimette la Zanpakuto a posto, pur con riluttanza*
Gin: Szayel, lo dico per la tua incolumità.... Non farlo mai più. Il Capitano Kuchiki è piuttosto irritabile
Szayel: Va bene....
Gin: Bravo *gli dà un orsetto gommoso* Comunque la domanda per te è "Hai mai fatto esperimenti buffi agli altri Espada?"
Szayel: Mmmm.... Lasciami pensare.... Beh, solitamente gli esperimenti li faccio su di me o su hollow non ancora totalmente formati.... 
Grimmjow: Balle, dillo ai lettori che negli ultimi anni sono diventato la tua cavia da laboratorio!
Szayel: Oh suvvia, solo perché mi hai aiutato in qualche mio studio non significa che tu sia diventato il mio schiavetto personale su cui testo i miei esperimenti....
Grimmjow: *aria eloquente*
Szayel: Comunque.... L'esperimento più buffo è decisamente stato quello in cui ho fatto spuntare un terzo braccio sulla schiena di Grimmjow
Grimmjow: I peggiori 20 minuti della mia vita....
Szayel: Poi è sparito da solo.... Chissà perché.... Magari dovrei modificare le quantità di.... *si mette a scribacchiare su un taccuino* Sì, potrebbe funzionare! Grimmjow, appena torniamo a casa ho bisogno del tuo aiuto
Grimmjow: Non ci provare neanche!
Urahara: Perché aspettare di tornare nello Hueco Mundo? C'è il mio laboratorio nel negozio: è a due passi da qui *controlla gli appunti dell'espada* e poi questa quantità va modificata, altrimenti il braccio sparisce subito
Szayel: Tu sì che mi capisci *salta in braccio a Kisuke*
Grimmjow: Doppiogiochista.... Pensavo mi volessi bene!
Urahara: Oh ma io ti voglio bene, infatti sto prevenendo che il tuo nuovo arto scompaia troppo facilmente
Grimmjow: Io quello lo chiamo "sabotare la vita di Grimmjow"
Urahara: Dipende da come la vedi....
Grimmjow: Ah Szayel, ti sei dimenticato di quella volta in cui mi hai clonato
Urahara: Hai clonato un espada?! 
Szayel: Preferirei non parlarne.... Dapprima lui ed il suo omologo non si potevano vedere.... Poi hanno fatto combutta contro di me e distrutto il mio laboratorio! Per di più non riuscivo a distinguerli, così non potevo neanche attaccare la copia e distruggerla!
Ulquiorra: Io avevo trovato la soluzione perfetta al problema
Grimmjow: Ovvero?
Ulquiorra: Massacrarli entrambi, semplice.... Ma lo scienziato qui presente si era impuntato e non mi aveva lasciato agire.... Peccato
Grimmjow: *ringhia* avrei dovuto aspettarmelo....
Ulquiorra: *imita la voce del sexta* "Oh, Aizen sama.... Ti piaccio? Prendimi, abbracciami, baciami, toccami/
Grimmjow: Zitto, cane! *gli tappa la bocca*
Gin: Evitiamo di tornare sull'argomento....
Grimmjow: OH! FINALMENTE!
Gin: ....direi di iniziare a parlare di altro.... Ad esempio della domanda numero 3! Questa volta per il favoloso Capitano Kuchiki!
Byakuya: Finalmente.... Ho aspettato fin troppo a lungo
Gin: "Come procede la tua storia d'amore? E tua sorella Rukia quando si decide a fidanzarsi con Renji?"
Byakuya: *strabuzza gli occhi, diventando paonazzo* Gin! C-c-come hai osato farmi una domanda del genere! Mi rifiuto di rispondere!
Yoruichi: Avanti rispondi, Byakuya-boy!
Byakuya: *la squadra male*
Midorima: Ciao Valentina! Sono Midorima Shintaro, mi hai già visto in un capitolo precedente.... Precisamente quando ho conosciuto Byakuya.... La nostra storia procede a gonfie vele: mi viene a trovare appena può e non è mai mancato ad una mie partita *guarda amorevolmente il fidanzato*
Byakuya: *abbassa lo sguardo, mentre borbotta qualcosa di incapibile*
Midorima: È la persona più dolce che io abbia mai visto! Mi porta sempre a mangiare fuori dopo un match importante e poi l'altro giorno mi ha regalato quella tipica veste da shinigami/
Byakuya: ....shihakusho....
Midorima: Col simbolo della sua divisione!
Byakuya: ....la sesta....
Midorima: È troppo dolce e carino.... *gli accarezza la guancia e sistema i capelli* 
Gin: Ma come siete bellini.... Dovrei proprio scattarvi una foto! *prende la macchina fotografica*
Byakuya: No! Via! *gliela rompe*
Midorima: Sarà per la prossima volta Gin
Gin: Vi beccherò di nascosto.... Piuttosto, Capitano Kuchiki! Deve ancora rispondere alla mia precedente domanda!
Byakuya: La relazione tra Rukia e Abarai non sono affari miei
Gin: Ma sono tua sorella ed il tuo tenente! Non hai paura che possa scoppiare la scintilla fra loro?
Byakuya: Basta che sappiano mantenere le questioni amorose lontano dai loro doveri da shinigami.... Detto questo, io me ne vado *scompare con dei passi veloci, portando via anche Midorima*
Gin: Bene.... Adesso mi è salita la curiosità! Voglio sapere se tra quei due c'è qualcosa e quanto quello interessi al Capitano Kuchiki!!!!
Hikaru: Renji è stato il suo primo amore dopo la morte della moglie Hisana.... Lui non ama parlarne e preferirebbe che i due non si mettessero insieme.... Sia per gelosia, sia per paura di perderli entrambi....
Gin: Capisco.... È una cosa piuttosto triste
Hikaru: Eh già.... Lui però sembra starci meno male adesso che ha Shintaro
Gin: Speriamo.... Povero Capitano Kuchiki
Hikaru: Non vorrei fare l'insensibile, però preferirei che passassimo alla prossima domanda.... 
Gin: Hai ragione, smettiamo di parlare di cose tristi.... Per Ulquiorra, che ha perfino riso per la prima volta su questo programma! "Quali sono le cose che preferisci nel mondo umano? Cibo, attività, luoghi, ecc ..."
Ulquiorra: Vediamo.... Ci sono un sacco di cose che mi affascinano del mondo umano, oltre che agli umani stessi.... Ad esempio le ruote panoramiche! Mi piacciono da morire, perché permettono una vista più completa della città e poi, la sera, tutto è illuminato ed è bellissimo! Per non parlare delle luci che stanno sull'attrazione stessa....
Gin: Altro?
Ulquiorra: Il cibo, nello Hueco Mundo si è abituati sin da subito a nutrirsi di anime di shinigami, plus o altri hollow.... Sulla Terra invece mangiano delle cose tutte strane ed elaborate con riso, pesce ed alghe (secondo quello che dice Urahara)
Szayel: Non dimenticare le caramelle 
Ulquiorra: E le caramelle
Szayel: E i dolci! 
Ulquiorra: ....e i dolci.... Un'altra cosa che mi piace del cibo umano è la frutta, in particolare le ciliegie.... Sono terribilmente perfette! E così.... Meravigliosamente buone!
Gin: Piacciono anche a me!!!! Anche se il mio frutto preferito in assoluto è il mango!
Ulquiorra: Mai sentito
Gin: Io l'ho assaggiato durante una missione: un hollow aveva distrutto un banchetto del fruttivendolo ed io avevo approfittato.... *ridacchia* piuttosto.... Altro che ti affascina del mondo terreno? 
Ulquiorra: La musica, quella britannica in particolare, con i gruppi degli anni '60/'70.... Ultimamente ho anche iniziato a sentire il blues e devo dire che è veramente meraviglioso *gli brillano gli occhi*
Gin: La tua canzone preferita?
Ulquiorra: Non saprei.... Ce ne sono tantissime che mi piacciono, non ne saprei scegliere una come la preferita in assoluto
Shinji: Devi assolutamente ascoltare il Jazz! *gli mette un paio di cuffie e se lo porta via*
Gin: Abbiamo perso un nostro ospite.... Wow.... Passiamo alla prossima domanda.... "Gin, Kisuke e Hikaru, ora tocca a voi raccontare le vostre peggiori figure o avvenimenti buffi"
Grimmjow: Facciamo contenti i nostri lettori! *sguardo malvagio* Iniziate a raccontare.... *si sfrega le mani*
Gin: Va bene.... Durante una mia missione sulla Terra assieme ai Capitani Kuchiki e Hitsugaya, mi è capitato di indossare il gigai in un parco e di essere inseguito da un chihuahua per 1km.... Ho poi concluso la giornata inciampando sui piedi del Capitano della Sesta e finendo nella vetrina di un negozio, in braccio a uno di quegli orribili manichini, decapitandolo....
Hikaru: ....wow.... Non credevo fossi capace di rompere il vetro di un negozio solo con la testa....
Gin: Nemmeno io.... Ma il gigai che mi aveva costruito Kurotsuchi era sin troppo solido....
Urahara: Mai fidarsi di qualche inventore che non è me
Gin: Ma se perfino tu ti fidavi di Mayuri a tal punto da lasciargli la Dodicesima in caso di tua scomparsa
Urahara: Io sono un caso a parte *si copre il viso col ventaglio*
Gin: Piuttosto.... La tua figuraccia?
Urahara: ....mmmm.... Non me ne vengono in mente... Facciamo che la racconta prima Hikaru!
Hikaru: ....devo proprio?
Grimmjow: Non puoi tirarti indietro *risata malefica*
Hikaru: Le mie più belle figuracce sono quelle che ho fatto quando ho passato due mesi interi sulla Terra.... Ad esempio sono entrata in una pasticceria ed ho comprato una ciambella con glassa sopra.... Una volta fuori mi sono accorta che il dolce aveva il buco e sono tornata nel negozio per farmela cambiare, ignorando il fatto che tutte le ciambelle hanno il buco.... Ne ho fatte di peggio....
Urahara: Ad esempio quando hai imparato a guidare
Hikaru: Per fortuna ci ho messo una settimana.... Solamente ad imparare la pratica.... La teoria l'ho saltata a piè pari: ad esempio i segnali non li so tutt'ora.... In quei sette giorni ho demolito Karakura
Urahara: E nove macchine.... 
Hikaru: Dettagli.... E poi tanto è roba che costruisci tu....
Urahara: La cosa preoccupante è quando ti sei messa alla guida senza indossare il gigai.... Ho dovuto cancellare la memoria a mezza città....
Hikaru: Hehehehe *sorride*
Gin: La tua figuraccia, Kisuke?
Urahara: Risale sempre ai tempi del soggiorno di Hikaru qui.... È colpa sua se l'ho fatta....
Hikaru: Quella del pollo?
Urahara: Sì
Hikaru: *lo guarda con occhi pieni di compassione*
Urahara: Allora.... Io e la mia ragazza *guarda male Hikaru* avevamo fatto una scommessa su chi uccideva più hollow, chiaramente aveva vinto lei visto che con un solo movimento della mano tutte le sue piumette ne ammazzavano un sacco in poco tempo.... Io, avendo perso, sono stato costretto a vestirmi da pollo, ad entrare in una rinomata catena di fast food (dove vendono quel volatile cucinato in qualunque modo e maniera) e ad urlare "RIDATEMI I MIEI FIGLI"....
Hikaru: *trattiene a stento le risate* è stata una scena impagabile!
Urahara: Certo.... Oltretutto tu eri in forma di anima, così nessuno ti ha vista mentre ridevi e quasi ti uscivano le lacrime mentre mi pigliavi ampiamente per i fondelli....
Hikaru: Mi sono presa la rivincita per quella della macchina
Gin: *ride* non so perché ma mi sarei aspettato una cosa del genere da te, Kisuke.... Va beh, anche per oggi le domande sono finite! Che peccato.... Nella prossima Radio Gin ci aspettiamo altre domande a cui poter rispondere! Grazie a tutti coloro che seguono la storia ed un ringraziamento speciale a Valentina *sorride*
Ulquiorra: *passa con le cuffie nelle orecchie, canticchiando* I'm a sooooul maaaaaaan~~
  




~Angolo Autore~
Buona seeeeera :) 
Ci ho messo un po' di più a scrivere questo capitolo.... Più che altro perché non sapevo come concluderlo e perché, tra una cosa e l'altra, non riuscivo mai a finire Radio Gin hahaha
Credo che inizierò a scrivere l'altro, cercando di pensare ad altro per non fare incubi sulla versione di latino che ho domani....
Fortunatamente la scuola è quasi finita.... Se Dio vuole mancano solo 9 giorni....
Vi mando un bacione :3
Lucy

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Capitolo 14
*** ~Goodbye, my love~ ***


-Gin, hai compilato tutte le scartoffie?- chiesi, entrando nella caserma centrale della mia Brigata e trovando il mio tenente e Rangiku sdraiati a terra.
-Taichou!- ridacchiò la ragazza, salutandomi con la mano.
-Capitanooooo- cinguettò Gin, alzandosi in piedi e ricadendo esattamente nello stesso punto da cui si era tirato su.
Arrivai ad una conclusione molto presto....
-Siete ubriachi marci- commentai.
Erano penosamente stravaccati per terra, senza il minimo riguardo ed accanto avevano diverse decine di bottiglie di alcolici, vuote.
Mi avvicinai e ne raccolsi una.
-Potete spiegarmi dove avete trovato il rum?- domandai, leggendo l'etichetta.
-Taichou, la smetta di fare illusioni e di sdoppiarsi- rispose Matsumoto, ignorando completamente la mia richiesta.
-Vedo tanti gattini- concluse il tenente, ridendo e rotolandosi a destra e sinistra -Gattini blu e viola-.
Sospirai, uscendo da lì e rimandando a più tardi il lavoro d'ufficio....
Dopo la disavventura sull'isola ero tornata sulla Soul Society, per rendere conto al Comandante Generale della situazione "espada" e per prendermi un po' cura della mia brigata, lasciando il duro lavoro di sopportazione ospiti ad Urahara.
Passeggiai un po' in un giardino del Seiterei, accanto all'Accademia per gli Shinigami, rilassandomi un po', ascoltando il canto dei grilli ed il suono dell'acqua che scorreva placidamente.
Mi sedetti all'ombra di un ciliegio, chiudendo gli occhi ed addormentandomi.
Sembrò passare un tempo interminabile prima che qualcuno arrivasse.
-Capitano Ukitake- mormorò una persona, toccandomi la guancia con le dita -Si svegli-.
Borbottai qualcosa, sollevando lentamente le palpebre e guardando il mio scocciatore.
Mi arrivarono due secchiate di acqua gelida addosso, che mi fecero alzare al volo e rimanere immobile per alcuni secondi, cercando di capire quello che era appena successo.
Di fronte a me avevo Gin e Renji che si battevano cinque, ridendo e guardando i miei vestiti fradici ed i miei capelli altrettanto zuppi.
Sfoderai un sorriso malizioso, mentre li raggiungevo con dei passi veloci e gli rubavo le Zanpakuto, per poi tornare sotto l'albero.
-Bene bene.... Adesso mi diverto un po'- annunciai, ridacchiando e facendo scaturire la livrea dalla mi spada.
-Posso unirmi?- domandò un Byakuya fradicio quasi quanto me.
-Certamente- risposi, appena prima che rilasciasse la sua Senbonzakura con un sorrisetto divertito stampato sulle labbra.
I due iniziarono a scappare, inseguiti dalle nostre Soul Slayer. 
-Gliela ridai tu?- domandai al Capitano della Sesta, passandogli Zabimaru.
-Mmmm.... Non saprei.... Potrei anche nascondergliela per un po'....- rispose, appropriandosi della Soul Slayer e mettendola nell'obi.
Girai tra le mani Shinso, prima di materializzare lo spirito di Yoru no Tenshi e di affidarglielo, con il compito di riportarlo alla caserma principale della Brigata.
-Capitano Ukitake/- iniziò Kuchiki, ma lo interruppi.
-Oh! Ancora con questo gergo formale.... Mi metti tristezza Byakuya-.
-Cerco di apparire il più educato possibile-.
-Con me fai solo la figura da baccalà.... Chiamami col mio nome-.
-Hikaru-.
-Oh! Alleluia!-.
-Volevo dirti grazie.... Per avermi fatto conoscere Shintaro-.
Sorridemmo entrambi, ripensando a quella gita a Tokyo poche settimane prima.
-Figurati! Io non ho fatto nulla....-.
-Vorrei che tu e Urahara veniste a cena fuori con noi.... Un giorno di questi, quando siete liberi-.
-Quando viene meglio a voi!-.
-Beh.... Midorima ha una partita tra mezz'ora.... Potremmo andare a vederlo e poi mangiare fuori-.
-Avverto Kisuke-.
Con l'ausilio del Kido mandai un messaggio al mio ragazzo: "tra 30 minuti a Tokyo, palestra dello Shutoku, se ti perdi segui la mia reiatsu"; poi scesi sulla Terra assieme a Byakuya.
Il suo gigai era a casa di Shintaro, mentre il mio (essendo un'invenzione portatile ed alquanto comoda di Urahara) lo avevo in tasca.
Una volta nei rispettivi corpi materiali, camminammo sino alla scuola dove si sarebbe tenuta la partita e ci accomodammo sulle gradinate.
C'erano già un sacco di persone che facevano il tifo per la propria squadra.
Era Shutoku contro Ginbo.
Kisuke non era ancora arrivato, ma non ci diedi molto peso dal momento che lui non amava particolarmente tanto il basket....
Poco dopo il nostro arrivo, si sedette accanto a noi Teppei, che non appena ci vide, scompigliò i capelli ad entrambi.
Ci scrutava dall'alto dei suoi quasi due metri di altezza.
-Kiyoshi!- esultai, abbracciandolo.
-Hey, Hikaru!- mi salutò, prima di rivolgersi anche a al Capitano della Sesta -Byakuya-.
E fece un cenno con la mano, che venne ricambiato dallo shinigami.
-Vieni a goderti un po' di puro basket?- domandò il giocatore.
-Ogni tanto....- risposi.
La partita non fu molto combattuta, infatti finì 99-12 per lo Shutoku.
Midorima segnava, mentre i suoi compagni pensavano a difendere l'area.
Una volta che le due squadre rientrarono negli spogliatoi, gli spalti iniziarono gradatamente a svuotarsi, fino a quando non rimanemmo solo io ed il Capitano Kuchiki.
Erano a malapena le quattro del pomeriggio e sarebbero passate almeno altre tre ore prima di andare a mangiare.
Poco dopo entrarono in palestra Midorima e Kazunari.
Shintaro ci salutò, camminando lentamente verso di noi, seguito a ruota dal compagno di squadra.
-Bella partita- commentò Byakuya.
-Da quando capisci qualcosa di questo sport?- ribatté il numero 6, passandogli la mano tra i capelli e dandogli un buffetto sulla guancia, sfoderando un sorrisone.
-Ciao Mido- ridacchiai, nel vedere quella scenetta.
-Hikaru! Fai amicizia con la guardia qui presente- continuò, indicandomi l'altro ragazzo senza però staccare gli occhi dal fidanzato.
-Piacere, Kazunari Takao- disse lui, porgendomi la mano.
Gliela strinsi.
-Hikaru Ukitake-.
Sembrava alquanto simpatico, mi sorrideva da dietro i suoi capelli neri.
-Hikaru, tesoro, perché non provi la tua tecnica di misdirection contro di lui?- chiese il ragazzo coi capelli verdi -Ha l'hawk eye: potrebbe fermarti-.
La cosiddetta "tecnica di misdirection" non era altro che un semplice approfittare dei miei poteri da shinigami, utilizzando dei passi veloci per superare l'avversario e andare a canestro sfruttando sempre la precisione di un Dio della Morte.
-Erm.... Devo proprio?- balbettai, incurvando il labbro superiore in segno di disappunto.
-E prova!-.
-Ma lo sai che non sono capace a giocare a basket....-.
-Shin chan, non la forzare se non ne ha voglia- intervenne l'amico.
-Devi provare un uno contro uno con lei- si impuntò il ragazzo coi capelli verdi.
Il numero 10 sbuffò, correndo negli via e ritornando un attimo dopo in tuta da basket.
Me ne porse una.
-Cambiati, gli spogliatoi sono là a destra: se vogliamo fare un uno contro uno come si deve bisogna essere vestiti bene.... Non so che numero porti di scarpe, ma ne puoi trovare nell'armadietto in fondo al corridoio- concluse, passandomi gli abiti ed indicandomi la via.
Seguii le sue dritte e mi cambiai anch'io.
Non si sa come ma azzeccò la taglia.... Presi anche le calzature e le misi, per poi tornare in campo.
Legai i capelli con un elastico che mi lanciò Midorima, senza farmi domande sul perché ne avesse uno.
-Fai magari qualche giro di campo prima- mi consigliò Takao.
-Non mi serve- risposi, prendendo la palla ed iniziando a palleggiare senza successo, tirandomela diverse volte sui piedi.
Il numero 10 iniziò a ridacchiare, guardandomi.
-Fai almeno un goccio di riscaldamento, altrimenti ti stirerai un muscolo- proseguì.
-Takao, non le serve- intervenne Midorima, con voce ferma.
-Dammi due minuti, devo prenderci la mano....- feci, continuando nella mia impresa.
Come previsto, poco dopo e riuscivo a palleggiare decentemente.
-Bene, sono pronta- annunciai, sorridendo.
-Inizia tu, mostrami questa misdirection! Tu attacchi ed io difendo- rispose, sorridendo a sua volta.
-Okay- sussurrai, dandogli appena il tempo di mettersi in posizione, superandolo con dei passi veloci e andando sotto il canestro.
Tirai e segnai.
Il giocatore si voltò proprio quando la palla uscì dal cesto.
-Come.... Hai.... Fatto....- mormorò, rimanendo a bocca aperta.
Sollevai le spalle, recuperando la palla.
-Di nuovo!- ordinò, risistemandosi.
Ancora una volta passai al suo fianco senza che se ne accorgesse potesse fare un qualunque movimento, andando nuovamente a segno.
La scena venne ripetuta diverse volte, prima che Takao iniziasse a sudare e a cercare inutilmente di bloccarmi.
-Ma come diavolo fa?! I suoi movimenti non sono umani!- protestò, buttandosi per terra -E meno male che non sapeva giocare a basket!-.
Noi tre, che conoscevamo la verità, scoppiammo a ridere.
-Shin chan! Prova tu!- si disperò, passando il pallone al compagno di squadra.
Lui lo prese al volo e, senza trattenerlo, lo tirò direttamente a canestro, segnando.
-Potrebbe essere divertente- commentò, recuperando la sfera -Hikaru, vuoi stare in difesa?-.
Ridacchiai.
-Va bene.... Prova una tripla- lo sfidai.
-Oh, non riuscirai a bloccarla....-.
E tirò di nuovo, questa volta però da centro campo.
La palla volò in alto, arrivando a pochi metri di distanza dal soffitto e ricadendo di nuovo sul campo, dritta dritta in direzione canestro.
Sapevo che non sarei riuscita a fermare il tiro, così mi divertii a lanciare una semplice mossa di Hado, il più piano possibile, cosicché la sfera cambiasse leggermente direzione e mancasse il cesto.
Vedevo il sorriso composto di Byakuya scaturito dal vedere il volto scioccato del proprio compagno.
-Questo si chiama barare- sussurrò, mentre mi avvicinavo a quest'ultimo.
-Sono uno shinigami.... Perché non sfruttare questa facoltà?- risposi.
-Shi.... Shin chan.... Shin chan ha mancato il canestro?!- domandò l'altro ragazzo, strabuzzando gli occhi e fissando prima me e poi l'amico.
-Vado a cambiarmi- ridacchiai, entrando negli spogliatoi ed indossando nuovamente le mie cose.
Quando ritornai in campo venni perseguitata per una quindicina di minuti buoni da Takao, il quale non riusciva a capacitarsi del fatto che potesse esistere una misdirection che riuscisse a superare il suo Hawk Eye, per cui continuava a chiedermene il segreto.
-Non c'è segreto.... Succede e basta- persistevo a rispondere, senza alcuna intenzione di dirgli la verità.
Quella sera Midorima, Byakuya ed io andammo a mangiare fuori in un rinomato ristorante di Tokyo, esattamente come avevamo deciso di fare poche ore prima, tranne che con una semplice modifica.
Kisuke infatti non si era presentato per l'intera serata e non mi aveva mandato alcun messaggio col Kido, per cui a noi si era unito Takao, che sembrava alquanto contento di essersi aggregato alla combriccola, nonostante avesse poi dovuto tornare a casa presto, appena dopo aver finito di mangiare
Dopo cena decidemmo di fare una passeggiata in un parco pieno di ciliegi, illuminato dai lampioni e dal sole che stava oramai tramontando.
Il colore arancione del cielo si mescolava al verde e al rosso degli alberi carichi di frutti.
Uscii dal gigai e lo misi in tasca, stiracchiandomi.
-Se lo fate entrambi finirò col parlare da solo e sembrare pazzo- mormorò Shintaro, ridacchiando.
-Stai sereno- lo tranquillizzò Byakuya -Sarò "umano" ancora per un po'-.
E gli rivolse uno di quei suoi sorrisi pieni di dolcezza e amore che erano ben difficili da vedere....
-Ma come siete carini- commentai.
Il Capitano della Sesta mi fulminò con lo sguardo.
-Dov'è Urahara?- domandò.
-È rimasto a Karakura, avrà avuto da fare....- borbottai -Comunque io avrei un'idea-.
-Tipo cosa?-.
-Esci dal gigai e portiamo Midorima a fare un giretto-.
-Sulle spalle?-.
-Uso il Bankai-.
-Non credo servirà.... Ho una buona reiatsu, non dimenticarlo!-.
-Non vorrei finire per portarvi entrambi a casa....- ridacchiai.
Il Capitano Kuchiki si liberò dei gigai, portandolo con dei passi veloci a casa del compagno e tornado immediatamente dove ci aveva lasciati.
A quel punto prese Shintaro in braccio e gli sorrise, lasciando che quello gli desse un bacio dolce sulle labbra, sfiorandogliele appena e passandogli le mani sulle guance.
Spiccò il volo, sfruttando la sua energia spirituale.
Stava correndo, ma si muoveva ad una velocità tale che pareva fosse trascinato o spinto da qualcosa di trasparente.
-Bankai- sussurrai, dando inizio alla metamorfosi.
Avevo infatti deciso di seguirli sfruttando la potenza di quel rilascio, onde evitare che succedesse qualcosa di pericoloso.
Non appena le ali furono spuntate del tutto, mi alzai da terra con un balzo e, in un battito, fui accanto ai due ragazzi.
-Come sono belle- mormorò Midorima, toccando le piume con la mano.
-Modestamente....- ridacchiai.
Sorvolammo l'intera Tokyo, passando accanto allo Skytree e posandocisi sopra, proprio sulla punta ed ammirando la città in tutta la sua bellezza notturna.
-Shin chan, vieni!- proposi, allungando le mani al ragazzo coi capelli verdi, che si lanciò fra le mie braccia, aggrappandosi al mio collo, per paura di cadere dal grattacielo.
Mi gettai nel vuoto, facendogli prendere un coccolone e spalancando le ali di colpo, frenando e rimanendo sospesa a mezz'aria.
-Sei pazza?!- urlò, dandomi un pugno tremante sulla spalla.
Scoppiai a ridere, passando Midorima alle braccia calde e accoglienti del fidanzato, che se lo riprese molto volentieri.
Dopo quella breve passeggiata, divenuta poi una sorta di panoramica dall'alto della capitale, i due ragazzi tornarono nella casa del giocatore di basket, mentre io approfittai ancora del Bankai e  volai fino a Karakura, atterrando proprio di fronte all'Urahara Shoten.
Entrai con passo felpato, dopo aver sigillato la katana ed essere tornata normale.
Aprii la porta di camera di Kisuke, lanciandomi a pesce sul futon che era per terra, vuoto.
Subito non ci feci caso, scambiando un cuscino per il padrone dell'emporio, poi però mi accorsi che lui non c'era, così iniziai a cercarlo per l'intero negozio, controllando anche nel sotterraneo.
-Signorina Ukitake, cerca qualcosa?- domandò un energumeno di minimo due metri, con baffi neri, occhiali rettangolari ed una treccina dietro alla testa.
-Tessai!- esclamai -Dov'è Kisuke?-.
-Il signor Urahara è uscito alcune ore fa, dicendo di avere una commissione importante da svolgere; le ha lasciato un messaggio sul comodino della camera-.
-Grazie....-.
-Buona notte signorina-.
-Buona notte-.
Con veloci falcate raggiunsi la stanza dell'apparente venditore di caramelle.
Una volta lì, presi l'unico bigliettino che era piegato alla rinfusa e che stava proprio sul mobiletto in legno.

"Mia Hikaru,
mi dispiace di non essere potuto venire questa sera, ma ho avuto un grosso contrattempo....
Credo che non potremmo vederci per un po' di tempo, ci sono state grosse complicazioni nella Soul Society e nella Terra di cui solo io sono a conoscenza.
Non te le rivelerò tutte, per non metterti eccessivamente in pericolo.... Accontentati di parlare con il Capitano Hirako.
Non cercarmi: non riusciresti a localizzarmi, ho utilizzato una nuova tecnica di Kido da me inventata che mi permette di nascondere completamente la mia reiatsu ed il mio reiraku.
Mi dispiace Hikaru, avrei voluto passare più tempo con te.... Ma questa cosa è troppo importante per la continuità delle vite di tutti, per questo devo andarmene: devo cercare un modo per sistemarla.... 
Ti amo, non dimenticarlo mai.
Kisuke"



Mentre leggevo il suo messaggio, dagli occhi scendevano sempre più lacrime, che cadevano sul quel pezzetto di carta bagnandolo e rendendo alcuni caratteri meno leggibili.
Lo misi in tasca e mi asciugai il viso rigato dal pianto, con le maniche dell'haori.
Non volli fidarmi, così cercai di localizzare prima la sua forza spirituale con un Bakudo, poi cercando il suo nastro dell'anima.
Nulla.
Apparivano di fronte a me i fili di mezza popolazione mondiale, ma non il suo.
Uscii dal negozio ed iniziai a correre, in cerca delle sue tracce, ma ancora una volta feci un buco nell'acqua.
Mi aveva realmente lasciata sola.
Non mi aveva raccontato nulla di ciò che lo preoccupava e di ciò che aveva scoperto.
L'unica e l'ultima cosa che mi aveva detto era scritta su un piccolo pezzo di carta, che in quel momento era nella mia tasca sinistra dello shihakusho.
Avrei dovuto cercare il Capitano della Quinta Compagnia, evidentemente per farmi spiegare maggiori informazioni riguardo a quel "grosso contrattempo"....
Possibile che Shinji ne sapesse più di me?
Aprii un passaggio per la Soul Society, iniziando a correre verso la caserma della Brigata numero Cinque, per cercarne il Capitano, sperando in tutti i modi di scoprire qualche dettaglio in più per ritrovare Kisuke.
Per ritrovare la persona che amavo.








~Radio Gin~
Gin: Data la tristezza dell'autrice per suoi problemi personali il capitolo è stato alquanto deprimente.... Speriamo che vi sia piaciuto ugualmente.... Comunque! Benvenuti ad una nuova puntata di Radio Gin! 
Ichigo: Oggi io sarò l'ospite speciale!
Gin: No, nessuno ti vuole *sfodera la Zanpakuto* Colpiscilo a morte, Shinsho
Ichigo: *gli viene perforato lo shihakusho ed è cacciato fuori, dalla Soul Slayer*
Gin: Bene! Allora, abbiamo altre 5 domande da Valentina! Sono mortificato, ma (vista la situazione) dovremmo rispondere solo a 4 di loro.... Mi dispiaceeeee *inizia a piangere*
Szayel: Susu.... Calmati.... *pat pat pat*
Gin: Sigh.... Mi sento inutile
Grimmjow: Infatti tu sei inutile, è diverso
Gin: Potrei colpirti e farti del male con tutta la mia inutilità
Grimmjow: Non riusciresti neanche a graffiarmi
Szayel: Grimmy, possibile che d'ovunque tu vada inizi ad attaccare briga con tutti?!
Grimmjow: Non chiamarmi con quello stupido soprannome, mi ridicolizza
Gin: *sovrasta Grimmjow* Torniamo alle domande, che è meglio.... La prima va a Szayel!
Ulquiorra: E perché non a me?
Byakuya: E io? Scusa eh, prima mi chiami e poi non mi fai neanche una domanda? Sono un Capitano impegnato io, mica posso venire qui solo per stare ad annoiarmi aspettando
Gin: SMETTETELA! MI STATE FACENDO VENIRE L'ESAURIMENTO NERVOSO! POTREI SUICIDARMI DA UN MOMENTO ALL'ALTRO PER COLPA VOSTRA!
Byakuya: Meglio, così dalla prossima volta condurrò io il programma!
Gin: Sei fai il bravo ti compro un forno a microonde
Byakuya: E cos'è?
Szayel: Oh io lo so! L'ho scoperto la settimana scorsa! È un'invenzione umana molto intelligente che serve per scaldare il cibo!
Hikaru: Ne hai fatti scoppiare tre, cuocendoci prima i pop corn, poi un uovo ed infine un pacchetto di patatine.... Con tanto di sacchetto in alluminio....
Szayel: Dettagli....
Hikaru: Non per il mio portafoglio....
Gin: Oh, Hikaru.... Ci sei anche tu....
Hikaru: Sì, devo rispondere alla mia domanda *sorride a stento*
Gin: ....potrei fare uno strappo alla "regola" e non farti rispondere
Hikaru: No, ci tengo....
Gin: "Se mai ti dovessi sposare con Kisuke chi vorresti come testimone di nozze fra tutti gli espada o shinigami? Come organizzeresti la festa? E voi invitati cosa le regalereste?"
Hikaru: ....beh.... Difficile a dirsi proprio in questo momento.... Probabilmente il mio matrimonio si svolgerebbe sulla Terra, in riva al mare, alla sera, così da darci un bacio al tramonto.... Non importa in che stagione.... Sarebbe bellissimo comunque.... Come mio testimone probabilmente sceglierei tu, Gin, mentre sono sicura che la Sua sarebbe Yoruichi.... Vestirei di bianco, probabilmente un semplice tubino; mentre lui indosserebbe uno shihakusho.... Del colore che preferisce
Gin: Grazie Capitano *la abbraccia* adesso io passerei alla prossima domanda, giusto per non pensarci più.... Per Szayel! "Qui dal mondo umano vogliamo sapere chi è stato il tuo primo amore eheheheh! La stessa domanda vale per gli altri Espada"
Szayel: Bene, quindi non sono coinvolto solo io!
Gin: A quanto pare no! Quindi.... Rispondi! Ti confesso che sono curioso anch'io *fa l'occhiolino*
Szayel: Grimmy, inizia tuuuu
Grimmjow: Perché invece non far iniziare il depresso cronico?
Ulquiorra: Io non sono innamorato di nessuno, io provo solo curiosità e, talvolta, compassione: io non ho un cuore, non posso sapere cosa si provi ad amare qualcuno.
Starrk: Il mio primo amore penso sia stata una ragazza del mio passato, prima che divenissi hollow.... La sogno spesso, vedo i suoi capelli mossi rossi e le sue iridi chiare.... Non ho idea del perché, ma credo sia lei il mio primo amore
Szayel: Il mio primo amore.... Credo di non averne mai avuto uno nello Hueco Mundo durante tutti questi secoli.... Adesso che sono sceso sulla Terra invece....
Gin: ....invece?
Szayel: Potrei aver trovato una ragazza che mi piace.... Si chiama Nemu
Hikaru: KUROTSUCHI NEMU?! LA MIA VECCHIA TENENTE NONCHÉ FIGLIA DI QUEL PAZZO SCLEROTICO MASOCHISTA DI MAYURI?!
Szayel: Quella shinigami con la carnagione chiara, i capelli violacei sempre raccolti in una treccia lunga, dalla quale sfuggono solo due piccole ciocche che le cadono appena davanti alle orecchie.... Ha la frangetta e indossa una sorta di veste da Dio della Morte, con la differenza che la sua è un vestito che le arriva poco più su delle ginocchia.... La trovo meravigliosa....
Hikaru: Mmmm.... In effetti potreste andare d'accordo.... Mmmm....
Szayel: Cosa stai pensando di fare?
Hikaru: Nulla, nulla....
Gin: Kurotsuchi Nemu.... Ci sono rimasto male.... Pensavo qualcuno di più....
Szayel: Di più....? 
Gin: Non saprei.... Di più vitale! Quella ragazza sembra un broccolo....
Szayel: Non ti permettere! È meravigliosa
Hikaru: A me ha sempre messo paura.... Anche se non incute quello stesso terrore del padre....
Gin: Più o meno siamo lì....
Szayel: Siete solo invidiosi....
Gin: Sentiamo un po' Grimmjow
Hikaru: E chi vuoi che se lo pigli quello? È tanto scemo e arrogante che farebbe perdere la pazienza a un santo
Grimmjow: Senti da che pulpito arriva la predica.... Non ti sopporto, lo sai?!
Hikaru: Ti assicuro che la cosa è reciproca
Gin: Ma eravate arrivati a chiamarvi per nome! *piange* piuttosto Grimmjow, rispondi alla domanda: stai perdendo tempo
Grimmjow: Io sono innamorato di me stesso
Gin: *lo guarda male*
Grimmjow: Non ho un "primo amore", non l'ho mai avuto, ci sono sempre stato io.... Mi basto da solo, non ho bisogno di qualcuno che mi stia sempre affianco.... Anche se ultimamente ho iniziato a provare interesse verso la mia nemesi
Ulquiorra, Hikaru e Ichigo: Quale dei tre?
Grimmjow: *ride* non vi deve interessare
Ichigo: Sono schifato
Hikaru: Io più di te
Ulquiorra: Vado a suicidarmi, è stato un piacere conoscervi *appende una corda e se la lega al collo*
Gin: OH! COSA FAI?! *va a fermarlo*
Jushiro: Passiamo alla prossima domanda!
Ichigo: Capitano Ukitake? Cosa ci fa lei qui?
Jushiro: Ogni tanto mi fa bene sgattaiolare via dal Seiterei.... Comunque! Prossima domanda! Per il nobile Capitano Kuchiki! "Cosa regalerai per San Valentino al tuo amato?"
Byakuya: Un viaggio nella Soul Society
Jushiro: Wooooooow *gli brillano gli occhi* Fantastico!!!! E dove lo porterai di preciso?
Byakuya: Faremo il giro completo del Seiterei, con tanto di collina della Sokyoku e Accademia Shinigami
Jushiro: Magari un giorno entrerà a farne parte, ha molta energia spirituale quel ragazzo
Byakuya: Lo so, è perfetto per il Clan Kuchiki
Jushiro: Non ne dubito.... Cosa credi che lui ti regalerà?
Byakuya: L'altro pomeriggio ha accennato ad una vacanza, ma non ne sarei così sicuro.... È sveglio e sa sviare le mie indagini.... Poi manca ancora del tempo!
Jushiro: Ma che coppia simpatica! Prossima domanda, per il caro Tenente Ichimaru
Gin: *bisbiglia* la ringrazio Capitano Ukitake per aver preso il mio posto mentre cercavo di convincere Ulquiorra che Grimmjow in realtà è innamorato di Hikaru
Jushiro: ....mmmm....mia figlia tra le braccia di quel pazzo furioso coi capelli azzurri....?
Gin: Li attira tutti lei.... 
Jushiro: E la cosa mi preoccupa
Hikaru: So badare a me stessa.
Jushiro: Non lo metto in dubbio....
Gin: Nemmeno io.... Diceva Capitano Ukitake?
Jushiro: Ah già, la domanda! "Come procede con Rangiku?"
Gin: Benissimo.... È la shinigami più dolce, bella e carismatica che io conosca.... La amo con tutto il mio cuore....
Jushiro: Racconta cosa avete fatto ultimamente, non saprei.... Uscite insieme o roba simile
Gin: Hikaru ed il Capitano Hitsugaya ci hanno mandati in missione insieme ieri, abbiamo ucciso un paio di hollow e poi siamo usciti a cena
Hikaru: E hanno pensato bene di ubriacarsi e di rinchiudersi nel quartier generale della MIA BRIGATA
Gin: Hehehe *arrossisce* che poi teoricamente sarebbe anche la mia....
Hikaru: Non sei nella condizione di poter fiatare
Jushiro: Quindi.... Si può dire che tra te e lei stia andando tutto a gonfie vele
Gin: Precisamente!
Jushiro: Sono felice per voi ragazzi *occhi dolci* 
Gin: *sussurra* la madre di Hikaru....? Non ne abbiamo mai parlato
Jushiro: Meglio continuare a non parlarne.... Prossima ed ultima domanda, per tutti coloro che vogliono intervenire: "Siete mai stati a cena fuori tutti insieme? se si, com'è andata?". Beh, a questa domanda posso risponderti anch'io *sorride* noi shinigami non abbiamo fatto molte cene insieme, se non magari rare volte per festeggiare eventi importanti alle quali però partecipano solo i Capitani ed i rispettivi Tenenti
Gin: Ricordo di una cena quando il Capitano Hitsugaya si è ubriacato a tal punto da andare in giro per il Seiterei obbligando chiunque a chiamarlo "Shiro chan"
Hitsugaya: Tutta colpa del Capitano Kyoraku.... Quella nel bicchiere non era acqua, come invece lui sosteneva
Shunsui: Dettagli....
Jushiro: Penso che sarebbe bello fare un'uscita sulla Terra e poi passare la serata tutti insieme, con i nuovi aggiunti, gli espada!
Grimmjow: Vorrei dirgli di no perché il solo pensare di passare una giornata in mezzo a così tanti shinigami mi fa venire il voltastomaco, però quel Capitano ispira dolcezza e non riesco a comportarmi male con lui!
Jushiro: *sorriso amorevole*
Grimmjow: Ma guardatelo! È così coccoloso! *lo spupazza*
Gin: Sono scioccato.... Sapevo che il Capitano Ukitake ispirasse dolcezza.... Ma fino a questo punto.... 
Jushiro: Sono lo shinigami più dolce mai visto prima
Ishida: Concordo
Gin: Bene, abbiamo risposto a tutte le domande per oggi! Ringraziamo i nostri lettori
Autrice: E Konoha No Uzumaki Naruto, alias Mattia, che ha recensito l'ultimo capitolo!
Gin: Giusto! Ricordo che per qualsiasi domanda potete chiedere nelle recensioni e saremo felici di rispondervi! Mando un bacione a tutti, in particolare a Valentina :*
Jushiro: Se mai dovessimo fare una cena te lo faremmo sapere!
Gin: Ciaooooooooo



~Angolo Autore~
Scusate se non sono riuscita a pubblicarvi prima il capitolo, ma ho avuto una pessima settimana piena di litigi e prove pre-concerto al conservatorio....
Sono distrutta! >.<
Spero che vi piaccia, nonostante mi sia fatta condizionare un po' dall'umore....
Un bacione
Luci 

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Capitolo 15
*** ~I want to be your friend~ ***


-Quincy- spiegò Hirako, rispondendo alla mia domanda sul perché Urahara era improvvisamente sparito.
Si stiracchiò, alzandosi dal futon e stropicciandosi gli occhi con i polsi.
-Non saresti potuta passare più tardi anziché piombare nella mia stanza a quest'ora?- si lamentò, passandosi una mano tra i capelli.
-No, è urgente. E poi sono solo le cinque del mattino, non rompere le scatole- risposi -Piuttosto, spiegami il tutto-.
-Solo le cinque....- si lamentò -Se parli della sua improvvisa scomparsa ti assicuro che ne so meno di te.... Mi ha solo detto di prepararti ad un'invasione di Quincy-.
-Ma se sono stati sterminati quasi due secoli fa! Ormai ne rimangono solo due: Uryuu e Ryuken Ishida-.
-Lo so, ma evidentemente Kisuke non la pensa così.... Secondo me vaneggia-.
-Non è possibile che si sia sbagliato così clamorosamente su un argomento così importante, se lo ha detto c'è per forza un motivo.... Comunque.... Come dovrei prepararmi? I Quincy non sono così facili da battere!-.
Sospirò.
-Infatti, lui mi ha dato una sola alternativa per te.... Io però non vorrei sottoporti a questo fardello.... Sei una shinigami purosangue, di famiglia nobile.... Non voglio che tu ti riduca in Quello Stato....-.
Abbassò lo sguardo.
-Non so neanche cosa tu intenda con "Quello Stato"!-.
Gesticolavo, essendo particolarmente nervosa.
-Non hai idea delle sofferenze che comporta.... Potresti anche essere cacciata dal Gotei 13-.
-Shinji, devo ritrovare la persona che amo, lo shinigami di cui mi fido più di me stessa, Lui.... Non mi interessa del resto.... Quello passa in secondo piano, compresa la mia incolumità-.
-Lo so, ma è una scelta molto rischiosa che comporta delle conseguenze, soprattutto per chi non si fida di Kisuke come fai tu.... Cosa credi che penseranno?-.
-Non mi hai nemmeno detto in cosa consiste il fardello di cui tanto parli: non so cosa aspettarmi-.
-Hikaru.... Ciò di cui mi ha parlato Urahara.... È l'hollowificazione....-.
Sentii la terra scivolarmi da sotto i piedi, ero impietrita.
Sapevo i rischi che comportava e tutto ciò che ne sarebbe derivato, per quello non riuscivo a spiccicare parola.
Non credevo che Kisuke avesse seriamente pensato di potermi mettere in pericolo così, solo per sconfiggere dei Quincy.
-Hikaru....?- sussurrò il Capitano della Quinta, toccandomi la spalla.
Ero allunata, guardavo a terra senza avere un vero e proprio pensiero fisso, nella mia mente si era venuta a creare la confusione più totale.
-Oi?!- continuò Hirako, scuotendomi.
-Sto pensando....- risposi, volgendogli lo sguardo.
-Hai tempo.... Kisuke ha parlato di un anno, forse due-.
-Vuoi dire che non tornerà....?-.
-Forse.... Non lo so.... Sono solo sicuro del fatto che, qualsiasi cosa gli sia passata in mente, fosse importante a tal punto da poter sacrificare la sua vita per salvare la tua....-.
Abbassò il volto, abbracciandomi.
Non ricambiai, ero troppo scossa dalle sue parole.
-Senti Hikaru.... Per l'Hollowificazione....- iniziò, ma non lo feci finire.
-Hai detto che ho tempo, no? Poi ne riparleremo.... Scusa Shinji, ho bisogno di stare un po' da sola.... Grazie....-.
Uscii dalla sua stanza, iniziando a correre fino a quando non arrivai sulla collina della Sokyoku.
Mi sedetti a terra e nascosi il volto, premendolo contro le ginocchia ed abbracciandomi le gambe.
Nella mente ripercorrevo alcuni tra i più bei ricordi che avevo con Lui....
Sempre più lacrime rigavano le mie guance, sempre più singhiozzi uscivano dalla mia gola.
Avevo bisogno di capire cosa avrei dovuto fare, bisogno di sapere cosa sarebbe successo, bisogno di sapere perché avrei dovuto ricorrere addirittura all'Hollowificazione.
Avevo semplicemente bisogno di Lui....
Passai il resto della settimana nella Soul Society, dimenticandomi completamente di qualsiasi cosa.
Avevo passato sette giorni pensando e ripensando all'opzione di diventare un semi-hollow e a ciò che quello avrebbe comportato.
Gli espada erano sulla Terra, sempre al negozio, anche se erano governati da Tessai, in assenza del padrone....
Era un po' che non li vedevo, probabilmente sarebbe stato meglio se fossi andata a trovarli, ma in quel momento non riuscivo neanche ad organizzare la fiumara di idee e ricordi che avevo in testa.
Ero sdraiata a terra, sul futon. 
Occhi chiusi.
Mani lungo i fianchi.
-Oi, shinigami! Com'è che non sei più scesa sulla Terra a trovarmi- disse un ragazzo che non avevo sentito entrare.
La sua voce mi era familiare.
Aprii gli occhi e a pochi centimetri dal mio volto trovai Grimmjow.
-Occhi Azzurri.... Come hai fatto ad entrare?- gli chiesi, sollevando un sopracciglio.
-Da lì-.
Ed indicò un foro nel muro principale della stanza.
-Non potevi entrare dalla porta?-.
-Era chiusa-.
Sospirai, ero talmente confusa e triste che non riuscivo nemmeno ad arrabbiarmi con lui, cosa che invece solitamente mi era semplicissima.
-Lo farò riparare più tardi- borbottai, sbadigliando e stirandomi.
Ci fu una breve pausa di silenzio, alla quale susseguì una sua semplice domanda costituita da un'unica parola, che però mi fece sussultare.
-Urahara?-.
Non risposi, trattenendo le lacrime ed i singhiozzi.
Mi sedetti di fronte a lui, guardandolo negli occhi con aria supplicante: lo stavo pregando di non chiedermi nulla.
Lui, senza alcun preavviso, si lanciò su di me, con una tale foga da farmi cadere all'indietro.
Mi stava abbracciando e sembrava non avere intenzione di liberarmi dalla morsa di quelle sue possenti braccia.
Posai la testa sulla sua spalla, inspirando profondamente, mentre le lacrime iniziavano nuovamente a scendere dai miei occhi.
Sentivo la sua mano che carezzava la mia nuca, passandomi fra i capelli ed arrivando fino al collo.
Le sue labbra premevano sulla mia tempia, in un bacio gentile.
Mi strinse sempre di più a sé, cercando di calmarmi proprio quando scoppiavo a piangere.
-Dov'è quello stronzo, lo uccido- minacciò, gesticolando furiosamente.
-NO!- gridai, battendogli un pugno contro il petto -Lui tornerà, io lo so!-.
-Ti ha lasciata sola, Hikaru.... Sola-.
-Lui sarà sempre qui con me, se ne è andato solo per proteggermi dai Quincy.... Lui mi ama-.
-Quincy? Tutti sanno che ne esistono oramai solo due-.
-Forse no! Forse ha ragione Lui.... Dovrei farlo....-.
-Fare cosa?-.
Lo ignorai.
-Com'è.... Essere un hollow....?-.
-Cosa ti salta in mente?! Non vorrai utilizzare quel solito congegno di Aizen spero!-.
-....Kisuke ha detto/-.
-"Kisuke ha detto di qua", "Kisuke ha detto di là", BASTA! SE NE È ANDATO, LUI NON C'È PIÙ PER TE, È FUGGITO ALLA PRIMA OCCASIONE, TROVANDO UNA SCUSA STUPIDA! CHISSÀ DOV'È A QUEST'ORA!-.
Gli diedi uno schiaffo, mentre lo guardavo con occhi ancora una volta ricolmi di lacrime.
-Non è vero.... Lui mi ama.... Lui tornerà per me....- sussurrai, tenendo la mano sul suo viso
-Lui non tornerà, altrimenti perché se ne sarebbe andato?! Lo vuoi capire che non ci sarà più?! Non c'è mai stato!-.
-Mi è rimasto accanto per 121 anni, perché andarsene proprio ora?-.
-Voi shinigami siete strani- ridacchiò, spettinandomi.
Mi portò spalle al muro.
Appoggiai la schiena e le mani contro di esso, continuando a guardare dritto negli occhi l'espada con i capelli azzurri.
-Lo so- mormorai -....prima non ci vedevamo tutti i giorni, è vero.... Ma il sol pensiero di non poterlo più accarezzare, di non poter più passarci le giornate insieme, di non poter più toccare le sue morbide labbra, mi distrugge....-.
-So come ci si sente.... Devi però capire che ti ha lasciata sola, dicendoti di divenire un hollow per acquistare potere e sconfiggere dei fighetti vestiti di bianco incapaci di maneggiate una spada-.
-Mi ha chiesto di battermi con dei Quincy, non con degli espada-
Fece una smorfia.
-Vedo che non perdi la tua cattiveria neanche quando piangi a dirotto- commentò, sorridendo maliziosamente.
-Sto parlando con te, sono gentile fino ad un certo punto- e sorrisi anch'io.
Passò un tempo interminabile senza che né uno né l'altro spiccicasse parola.
-Non mi hai ancora risposto- mormorai.
-Riguardo a cosa?-.
Mi portò il braccio alla gola, schiacciandomi contro la parete e costringendomi a guardarlo.
-Tu non diventerai un hollow e soprattutto non darai retta a quel pazzo, facendoti hollowificare. La conversazione finisce qui- si arrabbiò, per poi allontanarsi da me e calciare un tavolino.
Mi lasciai sfuggire una risata, leggermente spenta.
-Non intendevo quello.... Volevo sapere come fossi riuscito ad arrivare qui nella Soul Society-.
-Idiota- fu la sua risposta -Mi hai fatto prendere un accidente per niente.... Ti odio-.
-Anch'io ti odio-.
Fece una smorfia.
-Il vostro Comandante ci ha dato il permesso di venire nella Soul Society quando vogliamo, purché non combiniamo danni-.
-Non lo sapevo-.
-Hai saltato l'ultima riunione-.
-E tu come lo sai?-.
-C'eravamo anche noi, ci è venuto a prendere il Capitano della Seconda, quella sottospecie di nana malefica dai capelli neri-.
-Soi Fon-.
-Si, l'apetta bastarda che mi ha riempito di quei strani tatuaggi a fiore perché non volevo seguirla.... Me ne sono rimasti alcuni-.
Si sollevò la maglia, mostrando un residuo di Suzumebachi sulla propria schiena.
-Perché non l'hai seguita fin da subito?!-.
-Perché è maledettamente bassa, non la riesco a prendere sul serio! Dannazione-.
-Meno male che non hanno mandato Toshiro-.
-Quello gnomo irritabile coi capelli argentei?-.
-Precisamente- ridacchiai.
-Certo che siete veramente strani! Prendi ad esempio il cagnolino-.
-Il Capitano Komamura.... Teoricamente dovrebbe essere un lupo-.
-Teoricamente! Mamma miaaaaa! È una pressa! Pesante, in tutti i sensi!-.
-Degli altri cosa pensi?-.
-Tu padre è adorabile, ci ha difesi per tutto il tempo! E poi è così dolce e gentile! Poi, vediamo.... Uh! Shunsui! Lui è un gran figo: forte e apparentemente un'idiota, quando in realtà è veramente sveglio-.
Ci sedemmo a terra, spalle al muro, guardando il buco che aveva fatto per entrare mentre mi diceva le sue opinioni sui vari Capitani del Gotei 13.
-Shinji mi pare quel genio che è troppo pigro per inventare qualcosa- continuò.
Ridevo, nel sentire quelle sue descrizioni e nel vedere il suo gesticolare e le sue espressioni crucciate.
-Oh, è forse un sorriso quello?- mormorò, toccandomi la bocca.
Distolsi lo sguardo dal suo volto.
-Forse....- risposi, mordicchiandomi le labbra.
Rise.
-E di me che pensi?- gli chiesi.
-Di te? Ohoho! Ci sarebbero un sacco di cose da dire! Vediamo.... Da dove posso iniziare? Mmmm.... Sei una brava shinigami, con manie di protagonismo, a volte egoista e 99 volte su 100 una perfetta rompiscatole!-.
Lo guardai male.
-Sei dolce e talvolta gentile- continuò -Soprattutto con gli altri, con me mai-.
E fece la linguaccia.
-Ti ammiro, sei una Dea della Morte veramente forte.... E poi hai un Bankai spettacolare.... Le ali mi piacciono da impazzire.... Sembrano soffici-.
-Lo sono infatti....-.
-Non ho mai avuto l'occasione nemmeno per sfiorarle.... Sull'isola mi hai portato in braccio, ma non ho pensato di farlo.... Poi del tuo Bankai è bellissima anche la falce che diventa una katana bianca.... Mi affascina-.
-Come mai tutta questa gentilezza? Mi sorprendi!-.
-Perché non voglio che tu sia triste per quello stupido che ti ha lasciata sola! Io voglio esserci per te, vorrei che diventassimo amici, vorrei poterti abbracciare quando voglio senza ricevere occhiatacce ogni volta che anche solo mi avvicino-.
Mi sorrise, mentre mi vedeva sospirare e sollevare lo sguardo al cielo.
-Posso portarti a fare un giro sulla Terra, per ubriacarci un po' e dimenticare quello che è successo nelle ultime 48 ore?- domandò, alzandosi in piedi e porgendomi la mano.
La strinsi, avvicinandomi a lui.
Aprii un portale per tornare nel mondo umano e ci saltai dentro, seguita a ruota dall'espada.
Eravamo a Tokyo, non riuscivo ancora a tornare a Karakura.
Entrai nel mio gigai portatile ed il ragazzo con gli occhi azzurri fece lo stesso.
-È bellissima questa città- commentò proprio quest'ultimo, mentre si guardava attorno -Conosci qualche birreria?-.
-Seguimi- mormorai, afferrandogli il polso e trascinandomelo dietro.
Camminammo per qualche minuto, prima di entrare in un pub e sedermi ad un tavolo.
-Posso portarvi qualcosa?- fece il cameriere, tirando fuori un block notes.
-Un'intera bottiglia di rum ed una di vodka- risposi, allungandogli una banconota come pagamento.
Lui scomparve, ritornando poco dopo con l'ordinazione e lasciandoci nuovamente soli.
-Bevi un goccio e poi mi racconti qualcosa della tua vita- disse Grimmjow.
-Va bene- mormorai, prendendo un bicchierino, versandoci il il super alcolico russo e bevendolo alla goccia -Cosa vuoi sapere?-.
-Da quanto conosci Urahara?- e bevve anche lui.
-Tra due settimane saranno 122 anni.... Adesso dimmi qualcosa tu: ti piace Kurosaki?-.
-No, non lo sopporto-.
Presi un'altro bicchiere.
-Tocca a me-.
-Perché ti piace Kisuke?-.
-Perché c'è sempre stato per me, perché mi fa sentire speciale come nessuno mai.... Perché ogni volta che lo vedo so che è la persona con cui voglio stare, perché anche solo quando mi sfiora le labbra il cuore mi batte a mille-.
-Lo ami sul serio....-.
-Sì.... E la paura di non vederlo mai più mi sta distruggendo....-.
Prese la bottiglia di vodka e ne bevve metà tutto d'un sorso, rimanendo a bocca aperta e lasciandosi sfuggire qualche lacrima.
-Forte?- borbottai.
-Sì, questo alcolico umano è fantastico.... Amo sbronzarmi-.
-Immaginavo-.
-Cosa vorresti insinuare?-.
Rise.
-Tocca a te! Ti piace qualcuno?-.
Mormorò qualcosa di incomprensibile, a bocca chiusa.
-Non ho capito- risposi.
-Io te l'ho detto, se non ci senti un accidente non è colpa mia-.
-Sei uno stronzo-.
-Me lo dicono in tanti-.
Ridevamo, mentre continuavamo a scolarci quelle due bottiglie di rum e vodka, raccontandoci parti delle nostre vite.
Quando andammo via dal pub eravamo completamente sbronzi e a malapena riuscivamo a stare in piedi.
Uscimmo perfino dai nostri gigai nel bel mezzo di una via affollata, rimettendoli in tasca e barcollando per qualche metro prima di fermarci a guardarci negli occhi.
Mi avvicinai a lui, posandogli l'indice sulle labbra.
-Ho un'idea- sussurrai, sfoderando la Zanpakuto -Bankai-.
Mi spuntarono le ali, così presi in braccio l'espada e spiccai il volo.
-Posso?- chiese, avvicinando la mano alle piume.
Annuii e sentii le due dita posarsi su di esse.
-Avevo ragione.... Sono soffici- concluse, sfoderando un sorriso dolce che sembrava quasi impossibile fosse uscito dalle sue labbra.
 











~Radio Gin~
Gin: Buon cialve a tutti! 
Autrice: Spero che il capitolo sia piaciuto, perdonatemi eventuali errori/ripetizioni in quanto l'ho scritto a notte fonda hahahaha
Gin: Okay, hai fatto le tue scuse.... Adesso vattene *la scaccia* Benissimo! Adesso inizieremo con la nostra fantastica puntata di Radio Gin!
Pubblico: Yeeeeeeeeee
Gin: Allora, quest'oggi parleremo di.... Boh, non saprei....
Ichigo: Non sei capace a condurre questo programma, dovresti lasciarlo a qualcuno di più bravo! Tipo me!
Gin: Credi davvero che sarai capace di condurre Radio Gin? *lo guarda con aria eloquente*
Ichigo: Certo!
Gin: Oh, va bene

~Radio Ichigo~
Ichigo: ....erm.... Di cosa dovrei parlare?
Gin: Vedi? Non è così facile
Ichigo: Detesto ammetterlo.... Ma è vero....

~Radio Gin~
Gin: Bentornati all'unico e vero programma, Radio Gin!!!!
Byakuya: Di cosa potremmo parlare oggi?
Gin: Non saprei, potremmo fare uno special su qualche nostro protagonista
Renji: Tipo chi?
Gin: Tipo te! O anche qualcun altro.... Ci devo pensare.... Mmmm mi metterò d'accordo con l'autrice per questo.... Vi chiedo quindi di avere pazienza e di aspettare il prossimo capitolo per un inedito su un personaggio della nostra storia!
Autrice: Un inedito?! E questo quando me lo dici?! Devo mettermi subito a scrivere!!!!
Gin: Esatto! Quindi ora togliti da qui e vai a fare il tuo lavoro
Autrice: Va bene.... *esce a testa bassa* e comunque non dovresti promettere cose a mia insaputa!
Gin: Oh sì che posso! Io posso tutto!
Autrice: Va bene, sarà meglio che vada a scrivere.... Mando un bacione a tutti i miei lettori adorati, vi ringrazio per la vostra pazienza e spero che il capitolo vi sia piaciuto! 
Gin: Ciaoooo *inizia a mandare baci a destra e manca*
*si spengono le luci*
Gin: *sussurra* tranquilli, controllo io che scriva velocemente!

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Capitolo 16
*** ~Kisses on the bottom~ ***




~Radio Gin~
Gin: Questa volta iniziamo con il mio programma!!!! Yeeeeee
Autrice: Mi scuso per la scarsa lunghezza del capitolo, ma volevo scriverlo più corto del solito, perché mi piaceva l'idea di finirlo nel modo che tra poco leggerete *sorride*
Gin: L'inedito è rimandato al prossimo capitolo, hehehe.... Non sono riuscito a convincerla a metterlo in questo....
Autrice: Questo è un capitolo speciale, l'attenzione dei lettori deve concentrarsi solo su quello, perciò l'inedito sarà nel prossimo
Gin: Va bene.... Ma prometti che lo scriverai!
Autrice: È già pronto! Hahahahaha
Gin: Fantastico! Brava autrice *pat pat pat* uno spoiler sui personaggi?
Autrice: Nono, dovrai aspettare 
Gin: Ti odio....
Autrice: Grazie *ride*
Gin: *la abbraccia* io e l'autrice speriamo che il capitolo vi piaccia (soprattutto l'autrice: ultimamente scrive un sacco di porcate)
Autrice: Hai detto qualcosa? *sfodera carta e penna*
Gin: Assolutamente *scuote la testa*
Autrice: Bene, "divertitevi" a leggere il capitolo!
Gin: Vi ricordo di scrivere a Radio Gin in recensione, per qualsiasi curiosità o domanda! Un bacio a tuttiii~~
Autrice: Ciauuuuuuu









-Fammi scendere, mi imbarazza stare fra le braccia di una shinigami- disse Grimmjow.
-Come vuoi- acconsentii, facendolo delicatamente scivolare giù, aspettando che si posizionasse, poi sigillai il Bankai, tornando normale.
Sentivo l'aria entrarmi nella schiena per via dello shihakusho strappatosi con le ali.
Sbuffai, toccandomi la pelle nuda con le dita.
-Hai freddo?- chiese lui.
-No, semplicemente mi dà noia andare in giro così, ma purtroppo non ho ancora vestiti che resistono al Bankai....- risposi.
Si sfilò la giacca bianca da arrancar, rimanendo a petto scoperto e me la passò.
-Tieni- borbottò -Cerca di non abituarti a tutta questa gentilezza eh-.
Gli sorrisi, indossandola.
-Grazie-.
Rincominciai a correre, senza un'effettiva meta, andavo dove l'istinto mi portava.
-Dove stiamo andando?- chiese.
-Non lo so.... Qualche posto da proporre?-.
-Possiamo tornare nello Hueco Mundo? Voglio vedere com'è Las Noches ora.... Dopo la battaglia....-.
Annuii, senza fiatare, mentre lui apriva un passaggio.
Dall'altra parte regnavano le tenebre, un paesaggio interamente dominato dal buio e dalla solitudine.
L'espada inspirò ed espirò, chiudendo gli occhi ed alzando ritmicamente spalle e braccia.
Sussurrò qualcosa, lanciandosi in avanti in una corsa piuttosto veloce.
Lo seguii, attraversando il deserto, arrivando fino al palazzo che fungeva da Quartier Generale per Aizen e gli arrancar.
Era ancora in parte diroccato, distrutto dalla battaglia shinigami-hollow.
-Sono a casa!- urlò, aprendo la porta con un calcio e guardando all'interno, sbadigliando.
-Non c'è nessuno- risposi.
-Nelliel!- esclamò, guardandomi come se ciò che aveva detto fosse la cosa più naturale del mondo.
-Un'altra espada è viva?!-.
-Certo-.
-E non me l'hai detto?!-.
-Erm.... No?-.
Sbuffai.
-Ma in questo momento lei non è qui, non riesco ad individuarne il reiatsu- continuai.
-Sarà a farsi un giro sulla Terra-.
-Se combina del casino giuro che ti uccido, soprattutto perché quella è una pazza sclerotica che diventa bambina all'improvviso e vomita sulla gente!!!! Il solo pensarci mi fa venir male.... Tutte quelle menti da cancellare.... Mamma mia-. 
Rabbrividii.
-Oh, stai tranquilla! Non succederà nulla.... E poi Ur........ Ichigo avvertirà la sua presenza e si prenderà cura di lei!- cercò di convincermi.
Non risposi, abbassando lo sguardo.
-Cos'hai?- chiese, alzandomi il mento con la mano.
-Stavi per dire "Urahara", vero?-.
-No, stavo per dire Ururu-.
-Stavi per dire "Urahara".... Vero?-.
-....sì....-.
Sfoggiai un sorriso, racchiuso fra le lacrime che mi scorrevano sul volto.
-NO! NON PIANGERE!- ordinò.
Scossi la testa, passandomi la mano sugli occhi ed asciugandomi con la sua giacca, che avevo ancora addosso.
-Scusa, hai ragione- mormorai, senza però smettere.
-Mi hai rotto le palle- sussurrò con dolcezza, facendomi affondare il capo sul proprio petto nudo.
-Non è una bella cosa da dire ad una ragazza che sta piangendo....-.
-Piangi perché sei scema, non per altro-.
-Ho perso lo shinigami che amo, forse per sempre.... Credo di potermi permettere di piangere-.
-No, non puoi-.
-E sentiamo.... Perché?-.
-Perché se ti ha lasciata non doveva amarti sul serio-.
-Non lo conosci come lo conosco io! Tu non sai com'è fatto, non sai nulla di lui! Come puoi dirlo?!-.
-Io non conoscerò lui, ma sono sicuro di conoscere sufficientemente me stesso-.
-E questo cosa c'entra con Kisuke?-.
-C'entra, perché se fossi stato al suo posto non avrei mai abbandonato la ragazza che amo, neanche se Aizen avesse promesso di uccidermi! Mai l'avrei lasciata sola! Mai sarei sparito senza dirle nulla- ringhiò, costringendomi a guardarlo in faccia, sollevandomi il mento con la mano.
-Aizen è morto-.
-Quincy, Aizen, Shinigami! Nessuno mi avrebbe separato da lei-.
-Tu non sai cosa vuol dire amare veramente qualcuno-.
-Sì, so cosa vuol dire amare una persona alla follia, cosa vuol dire rischiare di farsi uccidere dai propri compagni o dal proprio capo per seguirla.... Cosa vuol dire essere colui che odia di più al mondo, mentre spero ogni santo giorno che si accorga almeno per un momento di quanto la amo! Cosa vuol dire soffrire perché so che questo non succederà mai, dal momento che sei troppo impegnata a preoccuparti per un altro stupido!-.
Spalancò gli occhi, tappandosi la bocca e arrossendo.
-Hai appena detto "sei troppo impegnata"....? "Sei"....?- chiesi, quasi sussurrando.
Non rispose.
-VOGLIO SAPERE COS'HAI APPENA DETTO- urlai.
-LO HAI SENTITO- ribatté.
-Sei innamorato di me?-.
Silenzio.
-TI HO CHIESTO SE SEI INNAMORATO DI ME-.
-....sì....-.
-Non ho capito-.
-HO DETTO DI SÌ-.
-CAZZO!- imprecò poi, lanciando un cero contro il muro, aprendo un passaggio e scappando fuori.
Rimasi lì, impietrita, senza mormorare più nulla e seguendo con lo sguardo i passi dell'espada incazzato nero, che continuava a scagliare attacchi a destra e manca.
Non mi sembrava possibile, lui mi odiava.... Non poteva essere vero ciò che aveva detto....

"-Sei innamorato di me?-.
-....sì....-." 


Ero in un casino, in un grosso casino....
Sospirai, facendo un passo verso la breccia nella parete.
Scossi la testa, nella mente la confusione più totale.
L'istinto mi diceva di seguirlo, la ragione di lasciarlo andare....

"-Sì, so cosa vuol dire amare una persona alla follia, cosa vuol dire rischiare di farsi uccidere dai propri compagni o dal proprio capo per seguirla.... Cosa vuol dire essere colui che odia di più al mondo, mentre spero ogni santo giorno che si accorga almeno per un momento di quanto la amo! Cosa vuol dire soffrire perché so che questo non succederà mai, dal momento che sei troppo impegnata a preoccuparti per un altro stupido!-."
Il mio pensiero saltava fra le immagini di Kisuke e quelle di Grimmjow che avevo in testa.
I baci dello shinigami, gli abbracci dell'espada.
I momenti passati con l'uno e con quelli passati con l'altro.
Altre lacrime scendevano sul mio volto.


*****************************
Nel frattempo, nella Soul Society....
***************************



-Signorina Kurotsuchi, buona sera!- cinguettò Szayel, avvicinandosi alla shinigami.
-Oh, signor....?-.
-Szayel Aporro Granz!-.
-Buona sera.... Ci conosciamo?-.
-Erm.... No....-.
-Capisco....-.
"Com'è fredda" disse l'espada fra sé e sé "Però è così dannatamente bella".
-Come mai un hollow è nella Soul Society?- chiese lei.
-Il vostro Comandante Generale ci ha dato il permesso di venire qui, accompagnati da un tenente o da un Capitano....-.
-Buono a sapersi, no?-.
-Sì....-.
-Posso aiutarla in qualche modo?-.
-Erm.... Non cre/ CIOÈ SÌ!-.
Era evidentemente imbarazzato.
-Stavo pensando.... Siccome vorrei tornare sulla Terra.... Ed avrei bisogno dell'ausilio di uno shinigami.... Potrebbe accompagnarmi lei e poi potremmo fare una passeggiata a Karakura-.
La ragazza arrossì.
-Beh, credo sia possibile.....-.
Aprì un portale per il mondo umano, passandovi attraverso seguita a ruota dall'Octava.
Una volta arrivati entrarono nei rispettivi gigai, prontamente portati dal Seireitei.
Passeggiarono un po' per il centro.
La shinigami continuava a guardarsi attorno, mentre ascoltava i lunghi e confusi discorsi sugli esperimenti compiuti dall'espada coi capelli rosa.
-Anche Mayuri sama ha trovato un modo per rigenerarsi- dissi ad un certo punto lei, fingendo di ascoltarlo.
-Fantastico!- rispose l'altro, continuando a parlare imperterrito.
La ragazza non era molto interessata alle sue parole, piuttosto sembrava cercasse qualcosa.
Szayel le comprò un gelato alla fragola.
-Cos'è?- chiese Nemu.
-Uno strano coso fatto dagli umani-.
-È freddo!- esclamò, non appena lo ebbe assaggiato.
-Non per niente si chiama "gelato"- ridacchiò lui.
L'ex tenente mangiò con gusto il proprio cono, osservata costantemente dagli occhi attenti di lui.
-Buono- concluse lei.
-Eh già- rispose l'espada, sorridendole dolcemente -Io.... Dovrei dirti una cosa.... Dal primo momento/-.
-TENENTE KUROTSUCHI?!- urlò un ragazzo, dall'altra parte della piazza in cui erano, interrompendo il discorso di Szayel.
-I....Ishida- sussurrò la shinigami.
Le brillavano gli occhi.
-Finalmente ti ho trovata!- e le cose incontro, per poi prenderle le mani stringendole fra le proprie, sorridendo -Tenente Kurotsuchi io devo assolutamente dirtelo....-.
-Nemu- rispose lei.
Il Quincy la guardò con aria interrogativa.
-Chiamami Nemu- concluse la ragazza, arrossendo lievemente sulle guance.
-....Nemu.... Io.... Io ti amo, dal primo giorno in cui ti ho vista, da quel dannato giorno in cui sono venuto nella Soul Society per salvare quella shinigami: Kuchiki.... Dal giorno in cui mi hai salvato la vita, permettendomi di poterti vedere ancora....-.
-I....Ishida....-.
-Uryu.... Chiamami Uryu....-.
E le prese il mento, avvicinando le proprie labbra alle sue, dandole un dolce bacio casto.
Szayel rimase impietrito, dietro a quegli occhiali rettangolari, dai suoi occhi, iniziavano a scendere le lacrime, che gli incorniciavano il viso.
Sorrise, scuotendo la testa e scomparendo da lì, rifugiandosi nello Hueco Mundo.
Una volta là imprecò, praticamente urlando, scoppiando a piangere a dirotto.
-Cazzo fai, idiota?!- lo riprese un ragazzo dietro di lui.
-Scusa Grimmjow, non è giornata....- rispose, cadendo sulle ginocchia e coprendosi il volto con le mani.
-Non piangere imbecille, ho già visto troppe lacrime-.
L'Octava si voltò e lo guardò in faccia.
Stava piangendo anche lui, pur cercando disperatamente di mantenere la sua solita aria da spaccone.
-Glielo hai detto?- domandò l'espada coi capelli rosa.
-È stato un incidente, non sarebbe dovuto succedere-.
-E lei ha detto no?-.
-Lei non ha detto un cazzo.... La odio....-.
-Non ci credo.... Tu non la odi....-.
-Sono a pezzi per colpa sua.... Era meglio prima quando c'era anche quell'altro imbecille del suo ragazzo.... Almeno sapevo che non sarebbe mai stata mia.... E invece adesso.... Mi ha abbracciato Szayel! Mi ha abbracciato! Adesso la desidero ancor di più, la voglio-.
Imprecò.
-Nemu è innamorata del Quincy- sussurrò l'Octava.
Altra imprecazione, a cui seguì uno strano silenzio in cui gli unici rumori erano i singhiozzi dell'espada con gli occhiali ed il rumore delle pacche sulla schiena che gli dava l'altro, mentre cercava invano di trattenere le lacrime.
-Grimmjow- sussurrò una terza persona, facendo voltare il Sexta.


***************************



-Grimmjow- sussurrai.
Il Sexta si voltò immediatamente, lasciando l'amico e guardandomi dritto negli occhi.
-Io.... Vado a Las Noches....- mormorò Szayel -Ciao Hikaru-.
E sparì.
-Cosa ci fai qui?- ringhiò l'espada coi capelli azzurri.
Abbassai lo sguardo.
-Non avresti dovuto seguirmi!- continuò, furioso.
-Stai piangendo....-.
-No-.
-Non piangere per me.... Non devi....-.
-Che cazzo te ne frega?!-.
-Perché mi spezza il cuore....-.
-A TE?! TI SPEZZA IL CUORE! SMETTILA DI DIRE CAGATE, NON TI INTERESSA DI ME TANTO!-.
-AH, SAREI IO IN DIFETTO?! SCUSAMI SE MI SONO INNAMORATA DI ME STESSA ALLORA! È COLPA MIA!- urlai, sbuffando e girandomi dalla parte opposta di dov'era l'espada.
-Scusami....-.
Non risposi, se prima stavo male per lui, il suo comportamento mi aveva fatto salire il nervoso.
-Non ti arrabbiare....- sussurrò, prendendomi l'avambraccio e portandolo verso il suo petto, costringendomi quindi a voltarmi.
-Non dovrei arrabbiarmi?! Te ne rendi conto che mi stai accusando di una cosa che è solo colpa tua?!-.
-È colpa mia se mi sono innamorato di te?!-.
-No, è colpa del gatto- ribattei, sarcasticamente.
-Vedi perché mi piaci?-.
-Un sacco di gente ti tratta a pesci in faccia, perché proprio io?-.
-Perché sei la mia nemesi-.
Sorrise.
-Grimmjow.... Io.... Io sto con Kisuke....-.
-Lui non c'è più Hikaru.... Svegliati: ti ha lasciata-.
-E se non fosse così?-.
-Sarà troppo tardi quando tornerà-.
-L'ho amato per 121 anni-.
-Ma in quel periodo non ti ha mai lasciata sola-.
Sospirai.
-Posso?- chiese.
Annuii, avvicinandomi.
Mi prese fra le sue braccia, avvolgendomi in un abbraccio caldo.
Era ancora a petto nudo, così gli resi la giacca, togliendomela dalle spalle e rimanendo con la schiena semi scoperta per via degli strappi subiti dal Bankai.
-Devo interpretarlo come un "Grimmjow, sparisci dalla mia vita"?- domandò.
-Sarebbe un "Vestiti che fa freddo", ma fai come preferisci-.
Si lasciò sfuggire una risata composta, mentre si rinfilava il capo d'abbigliamento.
-Grazie.... Iniziavo davvero a ghiacciare-.
-Ti faccio presente che è quasi agosto-.
-Siamo nello Hueco Mundo, è sempre freddo e buio qui-.
Sospirai.
-Grimmjow-.
-Dimmi-.
-Mi dispiace-.
-Di cosa dovresti dispiacerti?-.
-Del fatto che ti sei innamorato di me....-.
-Non devi.... Mi piace la più bella e forte shinigami dell'intera Soul Society.... Non dovresti dispiacerti-.
E sorrise di nuovo.
-Smettila di sorridere!- ordinai, piangendo.
-Basta piangere- fece lui, senza però smettere di sorridere, avvicinandomi nuovamente il capo al suo petto.
Mi accarezzò la testa dolcemente.
-Hikaru-.
-Dimmi-.
-Dal primo giorno in cui ti ho vista, lo stesso in cui abbiamo incrociato le spade, in cui mi hai fatto questa ferita- e mostrò il braccio destro, dove c'era una cicatrice bianco latte che spiccava nel color caramello della pelle -Io da quel giorno ti amo.... E ti ho amata per ogni giorno.... Mi sono ribellato al mio capo, per stare con te.... Ho rischiato di morire per passare del tempo con te.... Io ti amo Hikaru e soffro per te.... Soffro nel vederti con Kisuke e soffro nel vederti triste.... Non riesco a vederti piangere.... Scusami se proprio io mi sono innamorato di te, mi dispiace.... So che meriteresti di meglio.... Ma ti assicuro che potrei migliorare per te, potrei essere la persona dei tuoi sogni: basterebbe dirmi ciò che devo fare, insegnarmi ad essere umano.... Voglio stare con te Hikaru, voglio renderti felice....-.
-Grimmjow....-.
Mi prese il mento, costringendomi a guardarlo dritto negli occhi.
-Ti desidero da troppo tempo.... Adesso è arrivato il momento di farmi avanti, di cercare di averti tutta per me.... Ti amo Hikaru-.
Mi morsi il labbro, distogliendo lo sguardo dal suo volto.
-Hikaru.... Guardami.... Ti prego-.
Mi voltai verso di lui, poco prima di essere presa alla sprovvista e ritrovarmi le sue labbra premute contro le mie.
Le dischiuse, lasciando che la sua lingua mi entrasse in bocca, toccando la mia, quasi giocandoci.
Mi passo una mano dietro la vita, spingendomi verso di sé, mentre l'altra era sulla spalla, che mi accarezzava disegnandovi cerchietti col pollice.
Fece scendere le labbra sul collo, succhiando la pelle e lasciandovi un segno.
Aveva gli occhi chiusi ed un'aria beata, sembrava quasi che stesse sorridendo.
-Grazie Hikaru- sussurrò, staccandosi da me giusto quei pochi secondi che gli servirono per pronunciare quelle parole, tornando poi a baciarmi, senza darmi il tempo di ribattere.... Cosa che non avrei comunque fatto....

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Capitolo 17
*** ~The Inner Hollow~ ***


Mi svegliai, senza avere una precisa idea di che ora fosse, per via del cielo dominato dalle tenebre dello Hueco Mundo.
Sbadigliai, stiracchiandomi e stendendo le braccia in alto.
Da quella posizione vidi accanto a me la figura di un ragazzo dai capelli azzurri che dormiva con aria beata.
Le labbra erano incurvate in un involontario sorriso dolce.
-Oddio!- esclamai.
Lui si girò, stropicciandosi gli occhi e facendomi credere di essersi svegliato.
Mi tappai la bocca con le mani, rimanendo zitta senza fiatare.
L'espada riprese a russare, scalciando il lenzuolo in fondo alle sue gambe, rimanendo scoperto.
Era a petto nudo.
Mi venne un mezzo infarto quando lo vidi, per cui mi tastai il corpo.
Ero vestita: buon segno.
Ciò però non toglieva che ero nello stesso letto dell'ultima persona con cui sarei voluta essere in quel momento.
Sentivo il suo profumo sui miei capelli ed avevo ancora il sapore della sua saliva in bocca.
Mi sentii terribilmente in colpa, avvertivo come la sensazione di un vuoto dentro di me, che continuava a divorarmi e a farmi cadere nell'oblio della tristezza.
Tastai le mie labbra, sfiorandole più volte con le dita della mano sinistra.
Scesi dal letto in cui mi trovavo, risistemandomi lo shihakusho nonostante fosse praticamente a brandelli sulla schiena.
Mi guardai allo specchio.
Sul collo avevo dei lividi rossastri, causati da baci violenti dell'espada.
Li toccai con gran disprezzo.
-Devo tornare a casa- dissi fra me e me.
-Ti ci porto io- sussurrò la persona alle mie spalle.
Mi voltai di scatto, ma di fronte a me non avevo Grimmjow.
-Szayel- mormorai.
-Vedo che hai avuto da fare stanotte-.
-Non è come sembra, giuro-.
-Ieri sera piangeva.... È la prima volta che lo vedo piangere in tutti questi anni-.
-Lo so.... Anche tu piangevi.... Colpa di Nemu?-.
-Come/-
-Sono il Capitano della Dodicesima, vuoi che non mi accorga di come guardi i miei sottoposti?-.
Sorrisi, scompigliandogli i capelli.
-Vieni, ti accompagno sulla Terra- disse poi.
-E lui....?-.
Indicai Grimmjow, ancora palesemente addormentato.
-Avevi una riunione dei capitani, non ricordi?-.
Sorrisi, prima di abbracciarlo e farlo arrossire sulle gote.
-Fossi in te coprirei meglio il collo- sussurrò, alludendo ai lividi.
Fregai un pezzo di stoffa bianca che era a terra e ne feci una sciarpa.
-Meglio così?-.
-Decisamente-.
Aprì un passaggio e vi ci entrammo, ritrovandoci a Karakura. 
Sospirai, guardando la città dall'alto e soffermando lo sguardo su un negozio in legno.
-Szayel.... Mi faresti un favore....?-.
-Certamente-.
-Accompagnami da Hirako....-.
-Il Capitano biondo semi hollow?-.
-Sì.... Utilizzerò l'hogyoku.... Diventerò un vizard anch'io-.
-Hai pensato alle conseguenze? A quello che potrebbe succederti se il processo non funziona? Ho lavorato a sufficienza con quel marchingegno per capirne e studiarne a pieno le potenzialità.... Potrebbe succederti qualcosa di grave Hikaru, di molto grave.... Parlo del suicidio dell'anima-.
-Lo so- sorrisi -Ne ho già parlato con Shinji e col Comandante Generale.... Entrambi me lo hanno ripetuto più volte.... Ma io voglio fidarmi di Kisuke.... E di te: voglio che sia tu ad innescare il processo di hollowificazione-.
-E se non potessi più tornare shinigami? Se rimanessi un hollow?-.
-Non ho nulla da perdere....-.
-Non è vero.... Perderesti Grimmjow....-.
Aspettai qualche secondo, prima di guardarlo dritto negli occhi e rispondergli.
-Starà meglio senza di me....-.
-Non lo dire neppure.... Lui vive per te.... Gli hai ridato un motivo per essere felice-.
-Ha vissuto per anni senza neanche sapere della mia esistenza-.
-Dire "vissuto" è un parolone.... Non lo hai visto negli ultimi secoli.... Dal vostro primo incontro è cambiato, ora sorride! Beh sì, è sempre uno stronzo strafottente.... Però è in qualche modo diverso....-.
-Sai che quello che hai appena detto non ha senso, vero?-.
Rise, dandomi una pacca secca dietro la nuca.
-Portami nella Soul Society.... Ho un esperimento da compiere- disse poi, sistemandosi gli occhiali sul naso e puntando l'indice verso il cielo.
Sorrisi, aprendo un passaggio e volando dall'altra parte.
Una volta a casa corsi fino da Hirako, seguita dall'Octava Espada.
-Hikaru!- esclamò lui, non appena mi vide.
-Ho preso una decisione.... Voglio farlo- mormorai.
-Ne sei sicura?-.
-Sì, non temo il suicidio dell'anima.... Né tutte le altre conseguenze.... Ho fiducia-.
Mi posò una mano sulla spalla.
-È lui lo scienziato che assisterà?- chiese, facendo un cenno all'espada.
-"Scienziato" è poco come appellativo.... Preferirei essere definito "genio"- si intromise Szayel.
Risi.
-Sì, è lui- borbottai.
-Va bene, però assisteremo anch'io e gli altri vizard: quando sarà risvegliata la tua parte hollow dovremmo combattere fino a quando non l'avrai soggiogata tu dall'interno....- sospirò il Capitano della Quinta -Aspettami qui-.
E sparì attraverso un portale, tornando pochi minuti dopo con gli altri ex shinigami al proprio seguito.
-Eccomi!- cinguettò.
Salutai tutti, spiegando il piano e le mie intenzioni.
-Siamo con te Hikaru- sussurrò Lisa, abbracciandomi.
Fui accompagnata nel laboratorio di ricerche scientifiche della Dodicesima, dove mi accolse Mayuri.
-Ukitake, hai visto Nemu?- domandò, crucciato.
-No.... Comunque mi serve il laboratorio- risposi.
-Ai suoi ordini Capitano- ridacchiò, voltandosi ed entrando in quel grande casermone.
Notai solo allora il suo cambio d'abbigliamento, che lo faceva vagamente assomigliare ad un girasole.
Una volta nell'edificio percorremmo un lungo corridoio che ci portò sino ad una stanza dove al centro c'era un tavolo operatorio in acciaio.
Mi fecero sdraiare su di esso, legandovi alle estremità braccia e gambe.
-Hikaru, ti darò del sedativo prima di impiantarti parte dell'hogyoku- mormorò Szayel, prima di iniettarmi un liquido endovena -Data la tua natura di shinigami ci metterà un attimo di più a fare effetto....-.
-Tranquillo- lo rassicurai.
Tempo una decina di minuti e le mie palpebre iniziarono a farsi sempre più pesanti, fino a quando non mi addormentai del tutto.
Al mio risveglio di fronte a me trovai il volto ansioso e preoccupato di Grimmjow.
Sentii il petto squarciarsi, provocandomi un dolore insopportabile.
Urlai.
Avevo un'anima estranea nel mio corpo, che stava cercando di sopraffare la mia per prendere il controllo di tutto.
-Hikaru?! Mi senti? Resisti Hikaru, resisti!- gridò Grimmjow, in preda al panico -Sapevo che non avrei dovuto addormentarmi! Sono stato uno stupido! E tu Szayel.... Con te farò i conti dopo....-.
Quell'ultima frase gli uscì quasi come un ringhio, il quale spaventò l'altro espada.
Un urlo disumano risalì la mia gola, per poi disperdersi nell'aria.
Era un urlo da hollow.
Spezzai le catene che mi tenevano bloccata al lettino, appena prima che Ushoda avesse sigillato la stanza col Kido.
-La affronto io per primo- sussurrò il Sexta, sfoderando Pantera.
-Grimmjow.... Non credo che/- si intromise Shinji.
-ZITTO! HO DETTO CHE LA AFFRONTO IO!- urlò.
Mi avvicinai a lui, mettendomi in posizione rannicchiata, pronta a scattare.
-Tornerai normale Hikaru.... Vedrò ancora il tuo sorriso.... Lo so- sussurrò lui, brandendo la katana e bloccando il mio attacco. 



"-Buon giorno.... Padrona- disse una strana entità spirituale che stava di fronte a me, nella mia anima, pronunciando l'ultima parola con un velo di sarcasmo.
-Chi sei?- chiesi, facendo correre la mano alla Zanpakuto.
-Calma, calma! Non ho ancora intenzione di attaccarti.... Per ora ti lascerò vivere.... Visto come sono clemente?-.
-Ti ho chiesto chi sei!-.
-Chi sono io? Io sono te-.
La guardai, era uguale identica a me, con la sola differenza che era completamente bianca, dalla testa ai piedi.
Indossava uno shihakusho del medesimo colore ed aveva gli occhi neri e gialli.
Era inquietante.
-Sono te stessa, il tuo spirito di hollow che si è finalmente risvegliato! E tutto grazie al potere dell'hogyoku! Il tuo ex ne sa tante eh?-.
Mi avventai su di lei, senza successo in quanto schivò l'attacco.
-Credi davvero di potermi anche solo scalfire con un attacco simile?!- ridacchiò -Ti devo forse ricordare chi sono?-.
-Non mi interessa, ti batterò comunque.... Devo soggiogarti al mio volere e così farò-.
-Sei una stupida se pensi di poterci riuscire-.
-Lo vedremo quando avrò finito...-.
E mi scagliai un'altra volta nella sua direzione"




-Cambio! Grimmjow, basta così! Adesso fai combattere Lisa- disse Love, prendendo l'espada e tirandolo indietro.
-NO! LEI È MIA, NESSUN ALTRO PUÒ TOCCARLA O FERIRLA, SOLO IO- urlò il Sexta, liberandosi dalla presa, ma venendo bloccato ancora una volta.
-Vuoi salvarla? Non morire per mano sua-.
Il ragazzo coi capelli azzurri sbuffò, sedendosi a terra e concentrandosi sul combattimento, senza staccarmi nemmeno per un attimo gli occhi di dosso.
Mi lanciai contro di lui, ma venni fermata da una ragazza con i capelli neri ed una maschera bianca da hollow.
Le scagliai un cero dalla bocca e la graffiai con gli artigli che avevo al posto delle dita.



"-Non puoi uccidermi, sono parte di te. Non puoi nemmeno scalfirmi, sono molto più forte di te- ridacchiò, con quella sua voce irritante.
Grondavo di sangue, avevo tagli ovunque, come quando dovetti combattere Aizen.
Questa battaglia mi sembrava infinita, ad ogni mio colpo lei rispondeva con un altro completamente nuovo ai miei occhi, che mi mostravano i più svariati modi di usare la mia Zanpakuto.
-Dov'è Yoru no Tenshi?- chiesi, quando ebbi un momento di tregua.
Lei rise di nuovo.
-Io sono Yoru no Tenshi! Io sono te, io sono tutto ciò che ti circonda! E presto sarò la padrona di questo mondo- rispose, alzando la katana in aria e pronunciando le temibili parole che speravo non dicesse mai -Bankai, Tenshi no shi gama!-."




-Shinji, si sta trasformando del tutto!- gridò Hiyori.
-Lo vedo! Non c'è bisogno che gridi, nana!- rispose il Capitano della Quinta -Adesso combatto io-.
Si pose di fronte a me, sfoderando Sakanade.
Stavo diventando un'anima malvagia divorata dalla solitudine e dal vuoto.
Metà del mio corpo ormai era come quello di un hollow, avevo una grossa maschera sul volto e continuavo a lanciare urli disumani.
-Hikaru, mi riconosci? Sono io, Shinji- sussurrò.
Ringhiai, graffiandogli i vestiti.
-Okay, non è ancora il momento....- concluse, tagliandomi.



"-Non ce la farai mai Hikaru, prenderò il controllo del tuo corpo e tu morirai- rise, perforandomi il torace con la katana, che a differenza della mia, nella forma finale del bankai, era nera.
Sputai sangue, piegandomi sulla spada e guardando la ragazza dritta negli occhi.
-Non segui a sufficienza il tuo istinto, pensi troppo.... E questo in una battaglia è inutile- fece, prima di spingere ancora più in profondità la propria spada."




-A quanto siamo?- domandò Shinji, mentre bloccava l'ennesimo colpo.
Il mio corpo aveva assunto quasi totalmente la forma di un hollow.
-Sono oramai 70- rispose Mashiro -Tra 2 ore.... La dovremo abbattere....-.
Il Capitano della Quinta sospirò.
-Va bene.... Cambio per favore-.
-Ci penso io- mormorò Grimmjow.
Non appena mi lanciai su di lui, si scansò, portandosi sul mio fianco sinistro.
-Lo so che mi riconosci.... Con me sfoderi quasi tutta la tua forza.... Mi vuoi proprio uccidere eh?- chiese, ridacchiando sottovoce -Non morire Hikaru, ho bisogno di te-.



"-È finita, non puoi fare più nulla ormai-.
Perdevo sempre più sangue dalla ferita al petto, la vista si annebbiava ed il respiro si faceva fievole.
Stavo morendo...."




Mi fermai, guardando Grimmjow, immobile.
-Che sta facendo?! Perché non lo ha attaccato?!- schiamazzò Hiyori.
-Non lo so, sembra che stia succedendo qualcosa nella sua anima- rispose Shinji.



"-Non questa volta- dissi, prendendo la Zanpakuto e trapassando il collo dell'hollow con tutta la forza che mi rimaneva.
La donna rimase sorpresa di questa azione quasi quanto me e si tastava il collo, cadendo in ginocchio.
-Cosa si prova ad essere dall'altra parte della spada?- le chiesi, rialzandomi e dandole il colpo di grazia."




Un urlo disumano si diffuse nella stanza, accapponando la pelle di tutti.
Rubai la spada a Grimmjow.
-BLOCCATELA- urlò Lisa.
-No- si intromise Szayel, ponendosi fra me e la shinigami.
Portai in alto Pantera, colpendomi il volto con la punta del codolo e rompendo la maschera.
Me la strappai dalla faccia, gettandola a terra e dissolvendo la metamorfosi.
-Vi sono mancata?- domandai, sfoderando un ghigno malizioso.
Gli altri rimasero impietriti.
-Bentornata trai vivi Hikaru- ridacchiò Shinji.
-Grazie Grimmjow- conclusi, lanciando la katana all'espada, il quale la prese al volo.
-E così hai bisogno di me eh?- gli sussurrai all'orecchio.
Questi arrossì sulle gote.
-Non eri un hollow?- chiese.
-E tu non eri mister "non mi importa di nessuno, la cosa più importante che ho sono io"?-.
Sorrise.
-Mi piacevi di più quando ringhiavi e basta-.
-Ma tu guarda che ironia, anch'io preferisco quando stai zitto-.
-Hikaru- mi prese il polso -Non farmi mai più prendere uno spavento del genere.... Se ti perdessi non so cosa farei.... Non farlo mai più-.
-Va bene- acconsentii.
-Hikaru-.
-Che c'è?-.
Sorrise.
-Nulla-.








~Angolo Autore~
Buona seeeera :3
Per oggi niente Radio Gin: il presentatore ha un'importante cena fuori con Rangiku, quindi non è potuto presenziare, ma vi promette che dalla prossima volta riprenderà "il servizio".... :)
Ho deciso di pubblicare l'inedito come capitolo a sé, quindi dovrete aspettare ancora u.u (anche perché è stato involontariamente cancellato, per cui devo riscriverlo.... Sob....)
Intanto spero che questo capitolo vi piaccia e vi mando un bacione :*
Lucia  ^_^-b

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Capitolo 18
*** ~Inedito~ ***


Probabilmente la seconda peggior settimana della mia vita.... Nella Top 10 arrivava subito dopo quella durante la battaglia contro gli shinigami in cui venni quasi fatto fuori.
Sospirai, lasciandomi cadere sul divano della mia nuova casa sulla Terra.
La TV era spenta e decisi bene di farla rimanere così, non urtando il telecomando.
Chiusi gli occhi.
In sette giorni ero riuscito a farmi sfuggire le due shinigami che mi piacevano.
Una se ne era scappata tra le braccia di un stra-maledettissimo Quincy con gli occhiali.
L'altra era invece stata baciata da un altro espada.... E che espada poi! 
Sapevo che non sarei comunque riuscito ad avere il Capitano della Dodicesima Compagnia, quindi me ne ero fatto una ragione e non ci pensavo quasi neanche più.... Però con Nemu era diverso.... Lei era diversa! Innanzitutto non era stata innamorata per più di un secolo di un tizio che recentemente si era volatilizzato, lasciando come unica volontà un bel "non cercatemi".... Poi, lei non aveva una fila di uomini (per dire) al suo seguito! Ed infine.... Io sono decisamente più bello di quel Quincy.
Io.
Szayel Aporro Granz.
Sarei forse dovuto passare all'altra sponda? Dopotutto c'erano un sacco di shinigami carini in tutta la Soul Society.... Altrimenti avrei potuto riportare in vita Ggio Vega (che, tra parentesi, non era mai stato così etero.... Anzi....).
Oppure avrei ucciso il tizio verde nel sonno e mi sarei beccato quello strafigo del Capitano della Sesta.
Kuchiki, mi pare.
Queste idea di rinunciare ad ogni relazione amorosa con il sesso femminile continuava frullarmi in testa, senza la minima intenzione di far spazio ad altri pensieri.... Era forse una cosa stupida?
....forse non così tanto come poteva sembrare.
Gli uomini non pretendono molto, sono meno rompiscatole e chiacchieroni delle donne.
E se avessi creato in laboratorio il fidanzato perfetto?
Mmmm.... Nah, non sopporterei di avere un ragazzo nato da una provetta....
*Driiiiiin*
Mi tastai la tasca sinistra dei pantaloni e tirai fuori quell'aggeggio rumoroso che mi aveva regalato Hikaru tempo prima.
Lo aveva chiamato "telefono", ma io preferivo "scatola scassa-maroni".
Iniziai a premere tasti a casaccio, cercando di capire quale era quello giusto per accettare la telefonata.
-Pr....Prova?- balbettai.
Mi ero completamente dimenticato cosa dire quando si risponde.
-Si dice "pronto"- sospirò la voce dall'altro capo della cornetta.
-Oh.... Pronto?-.
-Sono Gin-.
-Gin? Dimmi-.
-Sei sulla Terra?-.
Risposta ovvia.
-Certo! Che domande....-.
-Ci vediamo tra 5 minuti al bar sotto casa tua-.
-Non voglio vedere nessuno-.
-Vieni e non rompere-.
Non diede altre spiegazioni, buttò giù, lasciandomi imbambolato per qualche secondo a guardare il soffitto.
Cosa voleva quel dannato serpente da me?!
Non mi cambiai neanche d'abito, rimanendo con la camicia bianca semi sbottonata ed i jeans attillati a tal punto da non lasciare spazio all'immaginazione (simpatico regalo di Grimmjow....).
Scesi in fretta e furia le scale del palazzo, arrivando al piano terra, uscendo ed entrando nel bar affianco.
Lo shinigami era già lì, seduto in un angolo appartato.
Fece un sorriso e mi salutò con la mano.
Mi sedetti di fronte a lui, fissandolo dritto negli occhi.
-Sei in anticipo.... Avevi fretta di vedermi?- se ne esordì, ridacchiando.
Lo fulminai con lo sguardo, tirandogli mentalmente quanti più accidenti potevo.
Il cameriere ci portò una bottiglia intera di voka e due bicchierini.
-Ho già pagato io- mi tranquillizzò, prima di riprendere il suo discorso -Comunque, per quanto tu possa sembrare carino, sarebbe meglio che ti abbottonassi quantomeno i primi tre-.
Alludeva alla mia camicia, lasciata semi aperta, dalla quale si intravedeva il mio petto pallido.
Arrossii, sistemandola e chiudendola fino in cima.
-Ecco, così va meglio- scherzò.
Sbuffai. 
-Quale parte della frase "non voglio vedere nessuno" non hai capito?- gli domandai, acidamente.
Non rispose, semplicemente abbassò lo sguardo appena dopo essersi bevuto due bicchierini di vodka, alla goccia.
Passarono un numero interminabile di secondi, che mi parvero minuti.... Ore!
-Matsumoto mi ha lasciato- mormorò, bevendo ancora.
-EH?!- urlai, alzandomi in piedi e sbattendo la sedia contro il muro pervia dello scatto fulmineo.
Nel bar calò il silenzio.
Tutti gli occhi erano puntati su di noi.
Mi sedetti di nuovo, sorridendo in modo sghembo per la vergogna.
-Mi sembra che tu abbia sentito....-.
-Sì! Ma non ne capisco il perché! Perché avrebbe dovuto lasciarti?!-.
-Ti ho chiamato per farmi compagnia, non per ricordarmelo....-.
-Sì, scusa.... Però proprio non capisco! Sembrava che tutto fosse perfetto tra voi....-.
-Hai detto bene: "sembrava".... In realtà non era così....-.
-Ma sai almeno perché lo ha fatto?-.
Lui sorrise, buttando giù altra vodka.
-Szayel Aporro Granz.... Non penso serva l'intercessione di un santo per capire che sono gay.... O serve?-.
Strabuzzai gli occhi.
-CHE?!-.
-Non so nemmeno io perché ci ho messo così tanto per capirlo.... Sai, Rangiku mi piace, però non come invece potrebbe piacermi un ragazzo....-.
-E perché lo dici a me?-.
Lo shinigami assunse un'aria cupa, guardandomi dritto negli occhi.
-Penso che la cosa sia ovvia- rispose, lasciandosi sfuggire un sospiro.
Mi alzai di colpo.
-No! Non è possibile! Assolutamente!-.
Avevo praticamente urlato.
-Szayel, siediti.... Ci stanno fissando tutti- sussurrò a denti stretti, alludendo all'intera clientela del bar che si era ancora una volta ammutolita e girata verso di noi -Non è buona educazione mettersi ad urlare così-.
Mi prese la mano e fece sedere di nuovo.
Il suo tocco delicato mi fece rabbrividire.
Aveva la pelle morbida e fredda, le sue dita lunghe e pallide spiccavano a confronto della mia carnagione ben più rosea.
Il sorriso non era scomparso dal suo volto ed i suoi occhi turchese erano socchiusi.
In men che non si dica avevo di nuovo il sedere incollato alla sedia.
Indossava un paio di jeans strappati sulle ginocchia ed una polo bianca.
I capelli erano pettinati e profumava di colonia.
In confronto a lui sembravo un mostro appena uscito da un horror.
-Erm.... Hai.... Un residuo di cibo....-.
Mi tastai la tempia, mentre lui faceva gesti con le mani per darmi indicazioni.
Lo trovai.
Era una patatina.
La misi sul tavolo, avvolgendola in un tovagliolo e nascondendola alla sua vista.
Mi vergognai da morire, mentre lui rideva come un dannato. 
Sospirai.
Avrei dovuto approfittare della situazione?
Dopotutto non avevo mai provato a stare con un uomo, la cosa avrebbe anche potuto piacermi.... E poi Gin lo conoscevo già da tempo, lo reputavo un ragazzo simpatico e alquanto dolce....
Continuavo a friggermi in cervello con sempre più dubbi e domande.
-Se pensi ancora un po' ti uscirà il fumo dalle orecchie- scherzò, ridacchiando fra sé e sé.
-Non mi piace questo bar.... E poi non posso rimanere in questo stato a lungo- gli feci notare il mio abbigliamento ed il mio portamento stanco -Vuoi.... Sa... Sa....-.
-....sa?-.
-Sa....vuoisalire?- pronunciai tutto d'un fiato.
Il suo volto si aprì in un sorriso a 32 denti.
-Posso?- chiese.
-Andiamo, prima che mi venga voglia di cambiare idea....- mormorai, alzandomi e prendendo la strada verso casa.
Aprii il portone del palazzo e poi quello del mio bilocale, al numero 24.
-Beh.... Io.... Mi devo assolutamente fare una doccia.... Puzzo di formaggio.... Fai come se fossi a casa tua- annunciai, chiudendomi in bagno.
Mi spogliai, buttandomi nella vasca ricolma di acqua bollente ed uscendone di corsa, cacciando un urlo e guardando la mia pelle rossa come quella di un gamberetto appena uscito da una pentola. 
Gin bussò alla porta.
-Stai bene?- domandò, con aria preoccupata.
-Sto bene un cazzo! Mi sono appena cotto!- gridai, fiondandomi al lavandino, aprendo l'acqua fredda e lanciandomela addosso.
Una mano gelida si posò sulla mia spalla.
Sentii un brivido percorrermi la schiena per intero.
-Come hai fatto a diventare color gamberone?- fece lo shinigami, senza preoccuparsi del fatto che ero nudo.
Acchiappai un asciugamano e mi coprii come meglio potevo.
-HAI MAI SENTITO PARLARE DI PRIVACY?! QUANDO UNA PERSONA È IN BAGNO, STA DA SOLA!- ringhiai, voltandomi e guardandolo dritto negli occhi, reggendo il mio abbigliamento provvisorio.
-Scusa scusa- ridacchiò lui, alzando entrambe le mani a mo' di colpevole.
-Esci- ordinai.
Non mi rispose, semplicemente si lanciò su di me, baciandomi freneticamente e facendomi involontariamente cadere l'asciugamano.
Arrossii.
Lui si fermò un secondo.
Era sopra di me e mi guardava sorridendo.
-Sei decisamente meglio di come invece immaginavo- commentò.
Bofonchiai qualcosa, ma lui mi zittì con un bacio.
Le sue dita percorrevano il mio corpo, facendomi rabbrividire.
-Gin....Gin! Aspetta- sussurrai.
-Cosa? Non.... Non ti piaccio?-.
-Io.... Semplicemente non sono sicuro di essere il tipo giusto....-.
-Perché no?-.
-Perché non so cosa devo fare! Diamine, sino all'altro giorno mi piaceva una ragazza, una shinigami! E adesso salti fuori tu.... Non lo so! Io.... Sono solo confuso....-.
Mi sorrise.
-Tranquillo- mi rassicurò, prendendomi fra le sue braccia e coccolandomi.
Carezzava il mio viso con la mano sinistra, sussurrandomi dolci parole all'orecchio.
Mi sentivo bene, ogni pensiero era svanito, ogni preoccupazione, ogni cosa....
-Gin....-.
-Dimmi-.
Rimasi in silenzio, fissando per terra.
-Che succede Szayel?-.
-Nulla- sorrisi, guardandolo negli occhi e trascinando il suo volto sul mio -Baciami-.






~Angolo Autore~ 
CE L'HO FATTA!!!!
DOPO 200 TENTATIVI HO RISCRITTO UN INEDITO CHE, SPERO, SIA DECENTE!
Detto questo.... Dal prossimo capitolo riprenderò la storia normalmente, senza che ci siano interruzioni.... 
Ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono la mia storia (e che mi sopportano da ben 18 capitoli!)
Un bacio a tu/ QUASI DIMENTICAVO! È arrivata una domanda per Griiiimmjow~~ *saltella*
"Ammettilo sinceramente: durante la notte hai fatto dei pensieri poco casti sulla tua quasi-non proprio-più o meno ragazza?"
....amo quando i lettori fanno queste domande e.e su Grimmy, rispondi! e.e

Grimmjow: ....devo proprio?
Autrice: Certo! Non vorrai intristire i lettori
Grimmjow: ....ma così rischio la vita....
Autrice: Vabbè, pazienza....
Grimmjow: Caro Luxus99chan.... *controlla che non ci sia Hikaru nei paraggi* sì, mi sono fatto tanti filmini mentali.... Che potrebbero diventare realtà.... Che io spero possano diventare realtà....
Autrice: Potrebbero....
Grimmjow: Ti ammazzo.
Autrice: *ride* ecco! C'è una cosa che mi sto chiedendo da un po'
Grimmjow: *sospira* cosa?
Autrice: Ma allora, tu e Hikaru state insieme o no?
Grimmjow: Ah boh! Dovresti dirmelo tu
Autrice: Dal prossimo capitolo potrebbero esserci sviluppi....
Grimmjow: Speriamo....
Autrice: Allora sarà meglio che mi metta a scrivere....
Grimmjow: Ma che brava ragazza! *pat pat pat* Dai, saluta i lettori!
Autrice: Un bacione a tutti~~
Grimmjow: *saluta con la mano, appoggiandosi col braccio sulla testa dell'autrice*

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Capitolo 19
*** ~Tentativi~ ***


Pioveva.
Dal cielo iniziavano a cadere sempre più gocce d'acqua.
Si posavano sulla terra, inumidendo il suolo.
Si posavano sulle piante, creando un fruscio continuo.
Si posavano sul mio volto, bagnandolo.
Ero sdraiata su un enorme masso caldo che, ad ogni gocciolina che vi scivolava sopra, la mutava in vapore.
Il giorno in cui avevo rischiato di morire, pioveva....
Anche quello in cui Kisuke era scomparso senza lasciare traccia....
A pensarci bene, in tutti i miei momenti più brutti era sempre piovuto....
Eppure io amavo la pioggia.
Chiusi gli occhi, sospirando.
Per un attimo non sentii più l'acqua scorrere su di me.
-Prenderai un raffreddore così-.
-Ancora qualche minuto.... È bello stare così....-.
Le gocce rincominciarono a cadere.
Aprii gli occhi, di fronte a me avevo un espada che mi fissava dall'alto al basso, con aria supplichevole.
-Dai, vieni nella caserma della tua brigata.... Puoi pur sempre sdraiarti lì, in un futon.... Abbracciata a me, al calduccio....-.
Gli tirai il mio haori, ridacchiando.
-Mi avevi convinta.... Poi hai aggiunto l'ultima frase-.
-Stronza-.
Rise anche lui, sedendosi accanto a me e coprendosi la testa con il mantello da Capitano per non inzupparsi.
-Non ti capisco- continuò -Cosa c'è di divertente nel stare sotto l'acqua a bagnarsi e basta?-.
-Mi rilassa- risposi, portando le mani dietro la nuca a mo' di cuscino.
-Odio la pioggia-.
-L'avevo intuito....-.
Dopodiché di nuovo il silenzio, nessuno dei due fiatava.
Più che altro, nessuno dei due aveva il coraggio di chiedere all'altro spiegazioni su quello che era accaduto precedentemente nello Hueco Mundo.
Passarono alcuni minuti, i miei capelli e vestiti erano completamente zuppi, così come il mio haori e, di conseguenza, Grimmjow.
Ancora nulla.
Lui però sembrava fremere, pareva che da un momento all'altro avrebbe sputato fuori un'intero discorso senza nemmeno respirare.
-Devi dirmi qualcosa?- ridacchiai.
-No! Cioè sì.... C'è una cosa che vorrei chiederti-.
-A proposito di cosa?-.
-Quel bacio-.
Sapevo che lo avrebbe detto.
-Vuoi sapere se era vero o se ero in preda ad un attacco di disperazione e ti ho baciato.... Vero?-.
 -Sì.... Anche se credo di conoscere già la risposta-.
-....quale sarebbe?-.
-Non sei sufficientemente innamorata di me- seguirono alcuni secondi di silenzio -Io.... Io inizio ad avere freddo.... Meglio che vada.... Ciao....-.
Mi diede un bacio sulla nuca prima di scomparire in mezzo al bosco.
Ed ecco che la pioggia aveva portato con sé un altro brutto momento.... Avevo perso anche Grimmjow....
-Non è colpa tua- sussurrò Yoru no Tenshi, apparendo accanto a me e riparandomi dalla pioggia con un ala.
-Vorrei che non la fosse....- risposi.
-Hikaru....-.
-Tranquillo, non è successo nulla.... Adesso è meglio che torniamo alla caserma prima che ci prendiamo l'influenza-.
Mi prese in braccio e spiccò il volo, raggiungendo le baracche della Dodicesima in una manciata di minuti.
Mi adagiò delicatamente sul prato, prima di creare una corrente d'aria con la mano ed usarla per spostare le nuvole, ora tutte addensate sulla base dell'Undicesima.
-Credo che Zaraki si arrabbierà- borbottai.
-Tanto verrebbe a rompere le scatole comunque-.
Ridacchiammo, entrando nella camera e, dal momento che ero piuttosto stanca, mi addormentai quasi subito nel mio futon.
La mattina mi svegliai presto, in preda ad un continuo starnutire.
Dapprima non ne capii il perché, pensai solamente che avessi passato troppo tempo sotto l'acqua il giorno prima, per cui mi alzai a cercare un fazzoletto per soffiarmi il naso.
Notai che la stanza era interamente ricoperta di fiori, petali, polline e animaletti di ogni genere.
-CHI HA FATTO QUESTO?!- tuonai.
Grimmjow spuntò dalla porta, con una posa molto in stile ballerino di tango.
-Io!- rispose, soddisfatto.
-Brutto pezzo d'asino! Sono allergica ai gigli! E il pavimento ne è pieno!- gridai, agitando i pugni in aria come per maledirlo e starnutendo di nuovo -Se ti becco ti ammazzo!-.
Feci per corrergli incontro, ma scivolai sul futon e caddi a terra, regalandogli un'occasione per scappare.
Imprecai.
Esattamente tre secondi dopo entrò il Quinto Seggio dell'Undicesima Brigata.
-Capitano Ukitake.... Hai bisogno di una mano?- chiese, prendendo in mano un fiore e guardandolo con aria perplessa.
-ANCHE TU NO EH!- urlai, alzandomi in piedi e brandendo una scopa -FUORI DI QUI-.
Lui rise e mi prese gentilmente la scopa dalle mani, iniziando a spazzare via tutto quel casino.
-Chiamo qualcuno della Quarta- sbuffai, inviando una farfalla infernale.
-....grazie Yumichika- aggiunsi poi.
-Prego Hikaru, ma....come hai fatto a combinare tutto questo casino?-.
-Grimmjow- spiegai, sputando fuori quel nome manco fosse stato veleno.
Lo shinigami rise.
-Poverino, evidentemente non sapeva che sei allergica-.
-Prima o poi finirà per uccidermi.... Pur avendo buone intenzioni-.
-Ti ha baciata, vero?-.
-Ayasegawa Yumichika, queste non sono domande da rivolgere ad un Capitano!-.
-Chiedevo e basta.... Sappi comunque che ti orbita attorno aspettando il prossimo.... E ti posso assicurare che non brama solo le tue labbra-.
Proprio in quel momento Hanataro fece irruzione nella camera, inciampando e rompendo il pezzo in carta della porta scorrevole, sollevando un mare di polline e salvando il Quinto Seggio dell'Undicesima da morte certa.
Rincominciai a starnutire come una dannata.
-Scusi Capitano Ukitake! Le giuro che non volevo assolutamente combinare questo caos! Provvederò subito a sistemare!- disse, inginocchiandosi disperato.
-Va bene.... Io esco prima che mi debbano venire a prendere in barella....- risposi, starnutendo involontariamente addosso a Yumichika, il quale si mise a ridere e mi fece segno di lasciar perdere.
Aprii la porta e questa mi rimase in mano per via del colpo che le aveva precedentemente dato lo shinigami della Quarta.
La appoggiai delicatamente al muro, cercando il più possibile di mantenere la calma.
Feci due passi, cercando di sbollire la rabbia, ma inciampai su una scatola di cioccolatini e presi una musata per terra.
Poco più in là un bigliettino, svolazzato via per via dell'urto.
"Per Hikaru, da Grimmjow"
-Lo uccido- ringhiai, scagliando il regalo in giardino -IO LO UCCIDO-.
Raggiunsi la Caserma principale della Dodicesima e mi sedetti alla scrivania, sperando che Gin avesse sistemato le scartoffie, compilando i vari moduli da presentare a Yamamoto.
E invece no.
Aprii un cassetto ed uscirono una nuvola di fogli scarabocchiati.
Ne presi uno in mano, leggendone gli ideogrammi sopra riportati.
Frasi totalmente senza senso, che iniziavano con "gatto" e finivano con "miao".
Sospirai, prendendo altri fogli ed iniziando a scrivere i rapporti delle ultime settimane.
-Taichooooooo- cinguettò il mio sottoposto preferito -Che stai facendo??-.
-Ciao Renji, smettila di chiamarmi così, mi dà noia- risposi -Comunque sto completando il lavoro che avrebbe dovuto fare quello scansafatiche di Gin tempo fa-.
Rise.
-Che ci fai qui, nell'ufficio incasinato della mia Compagnia?- chiesi.
-Kuchiki Taicho vuole che mi accompagni personalmente per una missione, della quale però so pochi dettagli- rispose.
-Ma figurati se ti scarrozzo a destra e manca per una cagata uscita dalla mente di Byakuya- indicai tutti i fogli che avevo di fronte -E poi devo finire il lavoro che quel tenente degenere non ha mai voglia di fare.... Ecco, portati dietro Gin, due del vostro calibro (entrambi dotati di Bankai) non avranno problemi ad affrontare la missione; non vedo perché dovreste scomodare un Capitano.... Cioè, non vedo perché dovreste scomodare me! Piuttosto vai con Shunsui: lui non ha mai nulla da fare-.
-Devo scendere all'inferno....-.
Strabuzzai gli occhi.
-Fammi parlare con il tuo Capitano- ordinai.
Un attimo dopo ero nell'ufficio della Sesta Divisione, seduta di fronte al capo del Clan Kuchiki intendo a bersi una tazza di tè caldo.
-Ne vuoi una anche tu?- chiese.
-Senti Byakuya, poche divagazioni e vai dritto ai fatti: perché devo accompagnare il Tenente Abarai nell'inferno? Sei per caso impazzito?!-.
-Abbiamo dei grossi problemi, le Kushanada stanno attaccando le porte ed i Peccatori ne approfittano-.
-E.... Perché mandare me?-.
-Perché sei la persona più adatta a questo ruolo-.
-Ma io non voglio! L'inferno è un brutto posto e poi sono un Capitano, posso decidere ciò che voglio e non voglio fare-.
-Ordini del Comandante Generale-.
Sbuffai, sapevo che non era vero, ma tanto con Byakuya sarebbe stata una lotta persa.... Quando si trattava di testardaggine, se la giocava con Kenpachi.... Potrei dire che fossero a pari merito, anche se Zaraki sapeva il fatto suo sull'argomento....
-Va bene, ci vado....- acconsentii -Però voglio che qualcuno sorvegli nottetempo quello scansafatiche del mio Tenente mentre compila i fogli coi rapporti.... Anzi, non "voglio", ma "pretendo"! Anche perché se ci metto uno dei miei, quel sottoposto degenere è capace di corromperlo per fare il lavoro al posto suo oppure per farlo scappare di nascosto.... Lo voglio incollato alla scrivania fino a quando non torno- risposi secca.
Si lasciò sfuggire un sorriso composto, degno di un nobile, mentre si sistemava i lunghi capelli corvini dietro alle orecchie, cercando in tutti i modi di non sfare la complicata acconciatura tenuta assieme da quegli inutili kenseikan bianchi, chiamati da me costantemente kenseicosi apposta per irritarlo.
-Manderò il mio Terzo Seggio- concluse -Per Gin ed il suo rapporto....-.
-Non mi interessa chi, basta che lo tenga d'occhio....- risposi sbuffando -Adesso parlami della missione.... Voglio saperne di più-.
-Ci deve essere stata una qualche sorta di ribellione dei Peccatori, che ha fatto impazzire le Guardie Infernali, le quali hanno iniziato ad attaccare le Porte dell'Inferno; chiaramente la potenza non è sufficiente per distruggerle, però non vorremmo che succedesse qualcosa di pericoloso.... E poi credo che sarebbe un ottimo allenamento per sviluppare i tuoi nuovi poteri da hollow-.
Sospirai, abbassando lo sguardo a terra.
-Quando devo partire?- borbottai.
-Volendo, anche subito-.
-Fate le cose in fretta voi eh? Vado a prepararmi.... Ciao Byakucchi-.
Lui fece una smorfia.
-Capitano Ukitake....- mi salutò.
Risi, uscendo.
Fuori c'era Abarai ad aspettarmi.
-Allora?- chiese.
-Passo ad infilarmi uno shihakusho decente e a lasciare l'haori, poi partiamo- risposi.
-Sì, ma la missione?-.
-Una bella gitarella all'inferno per fare il culo a qualche Peccatore e per placare le Guardie-.
-Gran bel riassunto-.
-Modestamente....-.
Iniziai a camminare verso gli uffici della mia Brigata, con il Tenente della Sesta.
Nella mia stanza mi cambiai d'abito e ne presi uno scollato dietro, simile a quello di Soi Fon, per evitare di strapparlo nel caso avessi rilasciato il Bankai.
La porta si spalancò proprio mentre avevo appena finito di cambiarmi e stavo piegando l'haori per posarlo sulla scrivania.
-Hikaru!- esordì l'espada appena entrato.
-Occhi azzurri- ringhiai, con un pochino di rancore per i gigli ovunque, la porta rotta e la culata per terra -Che vuoi?-.
-Erm.... Chiederti scusa per stamattina.... Vedi io.... Pensavo di farti piacere-.
-Ritenta e sarai più fortunato-.
 Sorrise.
-Sono perdonato?-.
-No-.
-Lo prendo come un sì-.
-Non dovresti-.
-Quando smetterai di bacchettarmi?-.
-Quando smetterai di fare cazzate.... Ovvero mai-.
Mi diede un buffetto sulla guancia, da quando era così dolce?
-Ho da fare occhi azzurri, lasciami finire i preparativi in pace-.
-Ancora questo stupido soprannome?! Uff, pensavo che quella fase fosse passata-.
-Non supererò mai questa fase- ridacchiai.
-Comunque dove te ne stai andando?-.
-In missione-.
-Dove di preciso?-.
-All'inferno-.
Posai l'haori sul tavolo, prima che i miei polsi venissero bloccati dalle sue mani come fossero catene.
-Tu non ci vai- disse con voce ferma.
-Non seguo le tue direttive, il Comandante Generale ordina ed io eseguo-.
-Ho detto che tu non ci vai, quello non è il posto migliore dove andare-.
-Ci sei mai stato?-.
-No e nemmeno tengo ad andarci-.
-Senti Grimmjow, vado per risistemare la situazione ed evitare che i Portali vengano distrutti.... Se questo succedesse, la Terra diventerebbe un luogo infernale.... Proteggere le vite degli umani è compito di un Dio della Morte, un mio compito! Devo andare-.
-Allora vengo con te-.
-Non ci pensare neanche! All'Inferno vengono risvegliati i tuoi più potenti poteri da espada e per te questo significherebbe la perdita totale della ragione, l'abbandono all'istinto e soprattutto potresti causare ciò che stiamo cercando di evitare; te ne resti qui-.
-E con la tua maschera da hollow come la vuoi mettere? Anche tu hai poteri nascosti che potrebbero causare una catastrofe-.
-Riuscirò a controllarmi-.
-Non è detto.... Lasciami venire con te-.
-No Grimmjow, no-.
-Ti prego-.
Mi sfilai un calmante dalla tasca sinistra e glielo piazzai nel corpo, perforandogli un fianco con la mano.
Lui cadde a terra, svenuto.
Approfittai per curarlo, utilizzando il Kido, prima di uscire e raggiungere Renji.
-Hikaru, tutto apposto?- domandò.
-Sì, andiamo-.
-Hai la mano sporca di sangue, cos'hai fatto?-.
Guardai il palmo completamente rosso, per poi pulirlo sullo shihakusho.
-Nulla di che-.
Non chiese altro.
-Andiamo Renji-.
-Sì, Taicho-.
 





~Angolo Autore~

Miei amorevoli lettori.... Vi ringrazio per aver aspettato così tanto per il nuovo capitolo *^* 
Graziegraziegraziegrazie!
Sono un'autrice degenere :')
Scusate il ritardo poderoso, ma sono partita e, essendo all'estero, non ho molto tempo per scrivere.... Poi le reti wifi degli alberghi sono quelle che sono....
Vabbè, spero che vi piaccia e vi prometto che il prossimo lo scriverò in un tempo decisamente minore 3: 
Un bacione
Dall'Irlanda con furore
Luci :*

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Capitolo 20
*** ~Broken~ ***


I wanted you to know I love the way you laugh
I wanna hold you high and steal your pain away
I keep your photograph, I know it serves me well
I wanna hold you high and steal your pain





L'Inferno, un luogo di tristezza e desolazione.
Un luogo dove nemmeno gli shinigami osavano mettere piede.
Eppure stavo andando là, seguita dal Tenente Abarai Renji, della Sesta Compagnia, per via di una ribellione da parte di Peccatori e Guardie Infernali.
Le Porte si aprirono, io e l'altro Dio della Morte vi entrammo, ritrovandoci in un mondo completamente differente da quello in cui eravamo abituati a vivere.
Anime di Peccatori vegetavano ai nostri lati.
Ci guardavano, con la disperazione stampata sul volto ed il terrore impresso negli occhi.
Regnava il caos.
Una kushanada cercò di prenderci per divorarci, allungando la sua enorme mano sulle nostre teste.
-Attenta!- urlò Renji, spostandosi fuori dal raggio d'azione della guardia.
Mossi la mano, facendo disperdere la livrea e scagliandola contro la kushanada, la quale si dissolse.
Tirai un sospiro di sollievo.
-Se ti prendono muori- mi avvisò il tenente.
-Buono a sapersi.... Magari dimmelo tra 20 minuti-.
-Scusa- ridacchiò, passandosi una mano tra i lunghi capelli rossi.
Corremmo lungo un corridoio di pietre cubiche, contornato da anime in stato vegetativo: quelle che avevano smesso di combattere per cercare di uscire da lì ed erano morti cerebralmente, quelle che non pensavano più e non provavano più nulla.
Dalle loro figure scaturiva solo un profondo senso di solitudine.
-Questo posto mi mette i brividi- borbottò l'altro shinigami, guardandosi attorno con discrezione.
-Usciremo presto, siamo solo venuti qui per indagare sul comportamento delle guardie e dei peccatori.... Scendiamo di livello-.
Mi lanciai nel mare che si trovava sotto i nostri piedi, alla fine del lungo corridoio argenteo.
Non mi bagnai e caddi in una vasta terra desolata, costituita dalla polvere delle ossa dei Peccatori.
Non appena toccai il suolo alzai lo sguardo e vidi un lampo ceruleo colpire una kushanada, la quale non si dissolse, ma iniziò a camminare verso di noi
-Hikaru.... Era....- sussurrò Renji, guardando il mostro.
-Purifica gli animi malvagi, Yoru no Tenshi-.
Rilasciato lo shikai mi lanciai sulla guardia, trafiggendola e facendola scomparire.
Iniziai a correre.
Venni seguita a ruota da Abarai ed arrivammo su una collinetta lì vicino con dei passi veloci.
Sopra vi erano due uomini, di cui uno interamente vestito di bianco ed uno dai capelli lunghi mossi, indossante un mantello nero.
-Oh, due shinigami si uniscono alla festa!- cinguettò il moro -E che shinigami.... Abarai Renji ed Ukitake Hikaru.... Ma che piacevole sorpresa!-.
-Quincy....- mormorai, con disprezzo -Yhwach, a quanto pare sei ancora vivo-.
-Certo, cosa ti aspettavi? Che mi facessi mettere i piedi in testa da qualche stupido Dio della Morte?- rispose, sfoderando un sorrisone da sotto i suoi baffoni -Jugram, uccidila-.
L'uomo vestito di bianco fece comparire il suo arco e mi scagliò una raffica di frecce addosso.
Le evitai, saltandogli alle spalle.
Si scansò e si portò via dal mio raggio d'azione.
-Renji, vattene. Adesso- ordinai.
-Non ti lascio davvero qui da sola!- ribatté lui.
-Se non te ne vai adesso ti uccido- ringhiai, voltandomi un secondo e guardandolo con aria omicida -Vai ed avverti Byakuya-.
Bloccai una freccia con la spada, prima di liberare la livrea e scagliarla addosso al quincy.
-RENJI VATTENE ADESSO!- urlai, non appena vidi Jugram schivare le piume e puntare il tenente.
Venne scoccato un colpo e l'altro shinigami sembrò non essersene reso conto.
Mi buttai su di lui, lanciandolo dalla parte opposta e prendendomi la freccia in piena spalla.
La spezzai, voltandomi verso colui che l'aveva scagliata.
-Hikaru! Stai bene?!- chiese Renji.
-Ti ho detto di andartene e di chiamare Byakuya; in qualità di Capitano della Dodicesima, ti ordino di obbedirmi-.
Con una mossa di Kido il ragazzo scomparve.
-Non è stata una strategia molto furba la tua.... Una sola shinigami, all'inferno, contro due Quincy.... Mi stupisci, la Dea della Morte di cui tanto parlano è così sciocca?- domandò retoricamente Yhwach.
-Basto io per entrambi- risposi.
-Come siamo arroganti, ti insegnerò io le buone maniere.... Hikaru Ukitake- si intromise l'altro, sfoderando la Seele Schneider e scagliandosi contro di me per affrontarmi in un corpo a corpo.
Mentre noi due combattevamo all'ultimo sangue, l'altro mi parlava.
-È bello incontrarti qui Hikaru, ho sempre desiderato vedere il volto della shinigami di cui ho sempre sentito parlare per quasi un secolo.... Ultimamente ho vissuto come lo spirito della spada di quello shinigami delegato: Kurosaki Ichigo.... Figlio di Masaki.... Un ragazzo intelligente eh, se solo non avesse scelto di divenire un Dio della Morte sarebbe di sicuro stato un ottimo Quincy-.
Ecco come Kisuke era riuscito a scoprire del loro quasi sicuro ritorno.
-Ero riuscito a camuffarmi benissimo, il ragazzo non ha sospettato nulla per tutto questo tempo.... Poi è arrivato quel maledetto, il biondo vecchio Capitano, che già anni fa mi aveva messo i bastoni fra le ruote: si è accorto di me! Mica male il ragazzo eh? Era forse il tuo ragazzo? L'ho visto con gli occhi di Ichigo, i vostri baci, le vostre occhiate e le vostre carezze.... Ti manca? Come mai ti ha lasciata sola? Ti ha forse costretta ad usare l'hogyoku? Sì, me ne sono accorto; sento la tua reiatsu-.





'Cause I'm broken when I'm open
And I don't feel like I am strong enough
'Cause I'm broken when I'm lonesome
And I don't feel right when you're gone away






Jugram mi si scaraventò addosso una serie di frecce, che evitai.
La rabbia si stava impossessando della mia mente e, proprio per quello, venni sopraffatta dal mio nuovo potere hollow ed il mio volto venne coperto da una maschera bianca.
Allungai la catena della mia Zanpakuto e la lanciai contro il quincy.
-Zetsumei Kusari- sussurrai.
Il laccio gli si legò addosso, stringendolo ed immobilizzandolo.
Lo raggiunsi con dei passi veloci e gli passai il petto da parte a parte con la Soul Slayer.
Sputò sangue. 
Conficcai la spada sempre di più, prima di sfilarla e ritirare la catena, in preda all'istinto omicida.
Saltai indietro, lasciando cadere l'uomo a terra sulle proprie ginocchia.
Lanciai un'occhiata ad Yhwach, prima di tornare a guardare la mia preda.
Non era più a terra, si reggeva a malapena in piedi ma, nonostante ciò, mi stava puntando l'arco contro.
-È finita, shinigami- mormorò, staccando le dita della mano destra dalla freccia, scoccandola.
Rimasi impietrita, spaventata dall'improvviso attacco e dall'apparizione della maschera, senza che lo avessi richiesto.
-Nake, Benihime-.
Venni protetta da una figura che aveva creato con la propria spada uno scudo color cremisi.
Quella voce....
Quel comando....
Quella Zanpakuto....

Vidi lo shihakusho smeraldo, l'haori di un colore più scuro, ma simile, il capello a strisce bianche e verdi.
La copertura da hollow si era dissolta, così come lo scudo rosso che mi aveva protetta.
Rimasi con gli occhi spalancati e ricolmi di lacrime.






The worst is over now and we can breathe again
I wanna hold you high, you steal my pain away
There's so much left to learn, and no one left to fight
I wanna hold you high and steal your pain






-Kisuke- sussurrai, cadendo sulle mie ginocchia e guardando l'uomo di fronte a me.
-Ehi- rispose, con voce quasi impercettibile -Non ti farai mettere i piedi in testa da questi due, vero? Vedo che hai seguito il mio consiglio.... Sei una vizard adesso.... Bellissima come al solito-.
Sorrise e, un attimo dopo, era di nuovo scomparso, assieme ai due Quincy.
-NO!- gridai, portando le mani in avanti ed afferrando il vuoto lasciato dallo shinigami.
Nel frattempo erano arrivati alcuni Capitani del Gotei 13.
Di fronte, al posto di Urahara, vi ritrovai Byakuya.
-Capitano Ukitake! Sei ferita, lascia che ti curi!- intervenne, posandomi una mano sulla spalla grondante di sangue.
La spostai con cattiveria.
-Tu lo sapevi....- sussurrai.
-Cosa sapevo?-.
-TU LO SAPEVI!- urlai, lanciandomi contro di lui, spada alla mano e maschera sul viso.
-Fermatela!- ordinò il Comandante Generale, indicandomi ed inviandomi delle guardie della Seconda Compagnia per placarmi.
Mi disfeci di loro senza alcuno problema, continuando a puntare il Capitano Kuchiki.
-Tu lo sapevi! Sapevi che avrei trovato i Quincy, sapevi che Kisuke era qui! Sapevi tutto fin dall'inizio!- continuai, muovendo la livrea con un movimento della mano e cercando di penetrare il suo scudo di petali di ciliegio, mentre lo attaccavo con dei fendenti -Ecco perché volevi mandare ad ogni costo me-.
-Hikaru calmati!- rispose il capo della Sesta.
Sul volto traspariva la sua paura, mentre mi vedeva letteralmente perdere il controllo del mio corpo e della mia anima.
Iniziai ad essere inghiottita da una sostanza bianca, la stessa di cui era fatta la mia maschera.



"-Ci rivediamo, padrona- ridacchiò l'hollow dentro di me, guardandomi dal basso verso l'alto e tirandomi un calcio nello stomaco -Sei proprio patetica, lo sai?-.
Ero rannicchiata su me stessa, a terra e mi stavo premendo le mani sul punto dove il mio alter ego mi aveva colpita.
-Ti stai abbandonando all'istinto, alla rabbia.... Ti stai sottomettendo a me.... Finalmente sarò io l'unica a possedere il tuo corpo e la tua mente- continuò.
Mi perforò il petto con la spada.
-Sei inutile e debole Hikaru.... Meriti solo di morire-."




Un grido disumano squarciò l'aria.
Ero un Vasto Lorde.
La maschera mi copriva il volto e si estendeva sino al petto, dove aveva squarciato completamente parte dello shihakusho, facendone rimanere solo la parte inferiore.
Non avevo più i geta ai piedi, oramai zampe con artigli ricurvi.
Le mani avevano anch'esse unghie lunghe ed affilatissime.
Il corpo era completamente bianco, ricoperto dalla corazza.
Ringhiai, lanciandomi su Byakuya, il quale fermò il mio attacco con Senbonzakura.
-Bakudo n°99! Prima parte: rin!- furono le ultime parole che sentii prima di essere intrappolata da delle fasce materializzate dal kido di qualcuno.
-HIKARU CALMATI!- urlò uno shinigami, presumibilmente mio padre.



"-Cerchi ancora di riprendere il controllo del tuo corpo? Sei davvero patetica, allora non mi sbagliavo- sghignazzò la parte hollow che era dentro di me.
-Non vedo perché non dovrei- risposi, spingendo definitivamente via la katana dal mio corpo.
-Perché sei una nullità, ecco perché-."




Ringhiai, liberandomi da ciò che mi costringeva le braccia, gettandomi a terra e affondando gli artigli nel terreno.
-Bakudo n°99! Seconda/- rincominciò l'uomo che mi aveva prima intrappolata prima di essere fermato.
-Aspetta! Potresti farle del male!-.
Gridai, afferrando il terreno sabbioso e stringendolo nelle mie mani.
Scagliai un cero.



"-Cosa...?- sussurrò l'hollow, tastandosi lo stomaco e la spada in esso conficcata
-Non mi avrai.... Non questa volta....-."




Mi alzai e trafissi con Yoru no Tenshi, spaccando in mille pezzi la corazza.
Tolsi la maschera con uno sforzo quasi disumano, cadendo nuovamente a terra.



"-Ho vinto io-."


-Hikaru!- esordì mio padre, correndomi in contro e lanciandosi accanto a me.
-Capitano Ukitake, potrebbe essere pericoloso!- urlò uno shinigami.
-È mia figlia, non un mostro- ribatté, abbracciandomi e coprendomi col suo haori.
Piangevo sulla sua spalla, le mani a coprire il viso.
-Mi dispiace papà.... Mi dispiace....- singhiozzai.
-Non è colpa tua tesoro.... È il posto che ha contribuito a farti perdere il controllo.... Torniamo a casa adesso.... Tieni una caramella-.
Sorrisi.
Mi pareva d'essere tornata bambina, accoccolata fra le braccia dell'uomo che mi aveva cresciuta.
-Stai bene?- chiese il Capitano della Sesta, porgendomi una mano per rialzarmi.
-Sì.... Ti devo delle scuse Byakuya....-.
-Consideralo fatto.... Grazie per aver salvato Renji....- sussurrò, senza farsi udire da nessuno.
-Dovere....-.
-C'erano davvero due quincy....? Di cui uno era Yhwach....?-.
In risposta aprii leggermente l'haori che mio padre mi aveva dato per non rimanere seminuda, scoprendo la spalla e mostrando la ferita lasciata dalla freccia scoccata da Jugram.
Dal suo volto non trasparì alcuna emozione.
-Hikaru Ukitake- tuonò il Comandante Generale -Hai lasciato scappare due quincy per niente inoffensivi, attaccato un Capitano, perso il controllo e mutato in hollow! Come posso permettere che una persona così faccia parte della più alta cerchia dei gradi del Gotei 13?!-.
Non proferii verbo, non riuscii a farlo.
-Comandante Yamamoto- intervenì l'ultima persona che credevo l'avrebbe potuto fare -Io penso che il qui presente Capitano sia sufficientemente egregia per far parte della nostra organizzazione; tutti commettono errori e poi comprenderà anche lei le sue ragioni per lasciare sfuggire Yhwach....-.
-Capitano Komamura, stia al suo posto; non capisce la gravità della situazione! La shinigami ha perso il controllo e si è trasformata in un hollow, attaccando il Capitano Kuchiki e mettendolo in seria difficoltà, facendogli rischiare la vita! Pensi se avesse rotto le catene che legano qualche Peccatore, se avesse distrutto le Porte dell'Inferno!-.
-Immagini se non avesse accettato l'incarico e non fosse venuta lei qui! Sappiamo tutti quanti che è uno dei Capitani più forti e sicuramente ha fatto tutto quello che era i suo potere per trattenere i quincy.... Ma pensi se vi avessimo mandato un semplice Terzo Grado assieme ad un qualche altro sottoposto, sarebbero sicuramente morti tutti.... Tra l'altro ha salvato il Tenente Abarai della Sesta, senza esitare un attimo a mettere la propria vita in gioco-.
Il Comandante Generale rimase silenzioso per un po' prima di sentenziare che l'Inferno non era il posto adatto per discutere di una mia molto probabile cacciata, aggiungendo che ne avrebbe discusso con la Camera dei 46 e poi avrebbe valutato.
Poi tornò nella Soul Society.
-Capitano Komamura.... Devo ringraziarla- sussurrai all'uomo mezzo lupo, quasi inchinandomi.
-....vedi di non combinare un altro casino così, la prossima volta non ci sarò....-.
-Grazie....-.
-So cos'hai provato.... So cosa vuol dire perdere qualcuno di veramente importante.... E so cosa vuol dire credere di averlo ritrovato dopo tempo e poi vederlo sparire nuovamente.... Mi dispiace-.
Rimasi impietrita.
-Mi dispiace per il signor Urahara.... Anche se credo tu non lo abbia realmente perso....- continuò.
-Ca....Capitano Komamura.... Lei....-.
-Me ne accorgo dal tuo volto, dalle tue espressioni.... Tutto di te fa trasparire la tua tristezza, perfino il modo di combattere-.
Abbassai lo sguardo.
-A Yamamoto ci penso io, adesso torniamo nel Seireitei- disse, prima di uscire.
Venni abbracciata da mio padre e da Kyoraku, che mi scortarono fuori da lì, fino alla Caserma della mia Brigata.
Lì mi cambiai d'abito, non indossai l'haori, ma lo portai in mano fino al Quartier Generale della Prima, dove tutti gli altri Capitani mi aspettavano.
Rimasi al centro della stanza.
Il Capitano Comandante prese la parola per primo, ribadendo quanto fossero state sciocche ed irresponsabili le mie azioni, a partire dal trasformarmi in hollw ed attentare alla vita di Byakuya Kuchiki, fino ad arrivare al resuscitare Ichimaru Gin, un potenziale nemico schierato dalla parte di Aizen, per poi farlo mio Tenente.
-Veccho Yama.... Non vorrei interrompere il tuo intelligentissimo discorso su questa ragazza, però vorrei ricordarti che in questo momento la questione "Quincy" credo abbia più importanza- si intromise Kyoraku, fermando la strigliata.
-Hai ragione- disse Yamamoto, annuendo -Qualcuno ha idee sul da farsi?-.
Nessuno rispose, il silenzio si diffuse nella stanza.
-Comandante.... Io credo che, da quanto abbiamo visto, dal momento che Yhwach è tornato, avremmo bisogno innanzitutto di rinforzi, quindi proporrei di sfruttare il potere dell'hogyoku per creare nuovi arrancar....- borbottò Shinji, facendo un passo avanti -E poi ci sarebbero due altre opzioni....-.
Sussultai, guardandolo con occhi strabiliati.
-Non vorrai....- sussurrai.
-Capitano Ukitake, mi sembra l'ultima in questa stanza che può prendere parola e commentare- mi riprese il Capitano della Prima
-No! La lasci parlare- ringhiò Hikaro -Dopotutto lei ha capito quali sono le nostre due alternative, gusto?! Le nostre UNICHE alternative, o moriremo tutti! Forza, parla! Dì a tutti quali sono le alternative che ci restano! Anzi, quella più difficile per te la dirò io: affidarsi a Urahara Kisuke, un uomo scomparso nel nulla! Dai Hikaru, dì la prossima!-.
Era su tutte le furie.
Esitai un momento.
-PARLA!- urlò -DÌ A QUESTO BRANCO DI IDIOTI CHE STANNO QUI A DISCUTERE SUL TUO RANGO QUAL È LA NOSTRA SECONDA ALTERNATIVA! DIGLIELO!-.
-....far tornare Aizen....- sussurrai.
-Dillo più forte, gridalo!- mi incitò il Capitano della Quinta.
-Far tornare in vita Sosuke Aizen, lui aveva un potere ed una reiatsu a dir poco formidabili.... Potrebbe aiutarci nella/-.
Venni fermata dall'urlo del Comandante Generale.
-È INACCETTABILE! COME POTETE VENIRE QUI, DAVANTI A TUTTI I CAPITANI, A DIRE CHE LE UNICHE NOSTRE DUE ALTERNATIVE SONO UN UOMO CHE HA INVENTATO UN CONGEGNO CHE AVREBBE POTUTO DISTRUGGERE LA SOUL SOCIETY ED UN EX SHINIGAMI CHE HA ATTENTATO ALLA VITA DELL'INTERO CORPO DEL GOTEI 13, UCCIDENDO TRA L'ALTRO I VECCHI MEMBRI DELLA CAMERA DEI 46?!-
Shinji perse di nuovo le staffe.
-MA LE PARE CHE SE AVESSIMO AVUTO ALTRE ALTERNATIVE NON LE AVREI PROPOSTE?! SECONDO LEI IO SONO FELICE DI RIVEDERE QUELLO STRONZO FIGLIO DI PUTTANA VIVO?! LO STESSO SHINIGAMI CHE MI HA COSTRETTO ALLA VITA SULLA TERRA PER 110 ANNI?! QUEL BASTARDO CHE MI HA COSTRETTO A QUESTO!- indossò la maschera, per poi farla sparire -LE SEMBRA CHE IO SIA FELICE?! EH?! RISPONDA!-.
-Non alzare la voce con me- ordinò l'altro.
-Io non sto alzando la voce, io sto solo esprimendo le mie opinioni! Io sto dicendo che le sue convinzioni sono delle grandissime boiate e che se continuerà a guidare in questo modo il Gotei 13, la Soul Society crollerà-.
-Durante la mia permanenza al seggio di Comandante Generale non è successo nulla che abbia messo a rischio la vita di tutti-.
-Eh! Si è visto! Prima lo sterminio dei Quincy, poi la trasformazione di mezzo corpo Capitani e Tenenti trasformato in hollow, le idee folli di un idiota (divenuto Capitano grazie a LEI) rese possibili grazie alla SUA ignoranza e alla SUA stupida convinzione che Urahara Kisuke si sbagliasse!-.
L'ultima frase la pronunciò praticamente urlando.
-E non osi ribattere, sa benissimo che è così! Probabilmente se non ci avesse decretati "pericolosi" per l'incolumità dei Seireitei e non ci avesse esiliati assieme a quell'ex Dodicesima Divisione, probabilmente non saremmo qui a discutere sulla possibilità di riportare in vita un pazzo per pararci il culo- concluse.
Nella stanza calò il silenzio.
-Shinji, calmati.... Non ne vale la pena....- sussurrai, prendendo la mantella di Capitano e lasciandola ai piedi del Generale, per poi voltarmi ed avviarmi verso l'uscita.
Il mio gesto era ben chiaro: lasciavo il comando della mia Brigata, facendo così contento Yamamoto.
Venni seguita da Shinji, anche lui aveva ripetuto il solito gesto, anche se aggiungendo tre parole "siete una delusione".
Uscimmo da lì e prendemmo la via più breve per tornare nella stanza del comandante della Dodicesima.
-Allora.... Che si fa?- gli domandai, una volta là.
-Non abbiamo molto tempo, prendi tutto ciò che ti serve per riportare in vita Aizen e portiamolo da Urahara.... Là penseremo al da farsi, abbiamo poco tempo prima che quegli scarafaggi della Seconda arrivino- rispose.
-E con la reiatsu?-.
-A quella penserò io, tu preoccupati dei marchingegni e degli appunti-.
Presi tutto ciò che potei, infilandolo in più scatole di cartone e facendomi aiutare da Shinji a portarle sulla Terra.
Al nostro ultimo viaggio lui utilizzò un incantesimo di kido per far perdere completamente le nostre tracce.
All'Emporio Urahara ci venne incontro Tessai, che ci aiutò a portar dentro gli scatoloni senza neanche chiedere perché.
Una volta che tutto fu sistemato, ci fece sedere davanti ad un tavolino rotondo in legno, dove ci offrì una tazza di tè.
-Il Padrone mi aveva preparato ad un vostro probabile arrivo.... Non siete riusciti a convincere Yamamoto e il Signor Hirako ha perso le staffe, vero?- chiese.
Strabuzzai gli occhi.
-Come diavolo faceva Kisuke a sapere che le avrei cantate al Comandante Generale e sarei venuto qui in compagnia della sua fidanzata?- borbottò il biondo.
-Lascia perdere Shinji.... È un ragazzo complicato- risposi, sospirando e bevendo un sorso di bevanda calda.
-Dovete riportare in vita Aizen, vero?- continuò l'energumeno alto ben più di due metri.
-Precisamente.... Urahara ti ha detto anche questo?- feci.
Lui annuì, versandosi altro tè.
-Il laboratorio del Padrone è in una saletta segreta il cui accesso è nella sua stanza.... Non so precisamente dove.... Scusatemi-.
-Non preoccuparti.... La porta della sua "tana" è raggiungibile attraverso un rompicapo che include la forma ed i disegni nella stanza stessa.... Non sarà difficile da risolvere, datemi cinque minuti al massimo....-.
Mi alzai ed entrai nella stanza più importante del negozio, svuotandola di qualsiasi cosa come tappeti, futon e comodini, per vederne meglio i disegni.
-Sei prevedibile o sono io che ti conosco troppo bene?- domandai fra me e me, lasciandomi scappare un sorriso.
Presi la Zanpakuto e la inserii in una fessura quasi invisibile nel legno del pavimento, facendo scattare un marchingegno che aprì una porta nascosta nella parete nord, che portava al laboratorio.
-Ce l'ho fatta- annunciai, cosicché Shinji mi raggiungesse e portasse il necessario nella camera adatta.
Sistemammo ogni marchingegno in modo che potessi utilizzarlo per andare contro le regole della  Soul Society, o quantomeno le convinzioni di Yamamoto, riportando in vita Aizen.
-La mia vita fa schifo- dissi, attaccando il rilevatore spirituale al computer personale di Kisuke.
-A chi lo dici....-.
-Giorni interi passati ad uccidere hollow, a compiacere un Comandante e a sottostare ai suoi ordini, per poi ritrovarmi sistematicamente nei guai per una qualsiasi qualcosa, da quella più stupida a quella più importante.... Nulla mai riesce ad andarmi per il verso giusto: appena qualcosa di bello succede, qualcos'altro lo rovina e mi fa cadere nuovamente nell'oblio della solitudine e della tristezza.... Evidentemente porto sfortuna: dopotutto è stato così fin dalla mia nascita....-.
Mi abbracciò, accarezzandomi la testa.
-Tutto andrà per il meglio, vedrai....- sussurrò.
-No, so che dopo questo mi toccherà la Sokyoku.... Non mi importa.... La mia vita non ha più senso ora, non credo sia utile continuare a soffrire e far soffrire gli altri-.
-Continui erroneamente ad incolparti per quello che succede.... Non pensi mai che non sia veramente colpa tua? Lui non se n'è andato per via di te, lo ha fatto per una qualche motivazione valida che lo ha spinto a quella decisione.... Ma ti posso assicurare che non avrebbe mai scelto quella strada se non fosse stata l'ultima delle sue possibilità....-.
-Non c'entra solo Kisuke.... Tutto nella mia vita va per il verso sbagliato/- mi bloccai di colpo -C'è Grimmjow-.
Uscii di corsa dal laboratorio, lanciandomi di fuori e trovandomi di fronte l'espada coi capelli azzurri, recante in mano un pacchetto.
Shinji utilizzò la sua mossa di kido per nascondere la reiatsu del nuovo arrivato.
-Che ci fai qui?- domandai -Sei stato seguito? Perché sei venuto? Come facevi a sapere che eravamo qui?!-.
-1 calmati, 2 sono qui perché avete dimenticato una cosa importantissima, 3 il ninja coso che mi ha seguito è stato stroncato da un cero, 4 ti conosco: questo posto è la tua seconda casa- rispose lui, sorridendo e passandomi una katana avvolta in un asciugamano giallognolo.
-Kyoka Suigetsu.... Come hai fatto a trovarla?!-.
-OI! STOP! CHIUDI LA ZIP DELLA BOCCA E SMETTILA DI FARE DOMANDE! SEI SNERVANTE!-.
-Sono domande lecite! Come faccio ad essere sicura che questa non sia una trappola, che tu non sia venuto su ordine di Yamamoto solo per farci rinchiudere?-.
-Così-.
Lanciò la spada a Shinji e mi baciò con rabbia.
Le sue braccia mi stringevano a sé, avvicinandomi sempre di più al suo corpo e stritolandomi in un abbraccio colmo di risentimento.
Quando si staccò da me lo guardai dritto negli occhi per alcuni secondi prima di poter controbattere qualcosa.
-Sarebbe bastato anche un semplice "fidati di me"....- borbottai.
Mi lasciò, fulminandomi con lo sguardo.
-Io vengo qui, rischio la mia vita per portarti una stramaledettissima katana probabilmente inutile, ti bacio per dimostrarti che faccio tutto questo solo per te e tu?! "Sarebbe bastato anche un semplice 'fidati di me'.... Sei proprio una stronza!- ribatté, con aria incazzata, incamminandosi verso la strada -Sai che c'è? Io me ne vado-.
In risposta feci quello che mi sembrò più logico fare in quel momento, ovvero rincorrerlo e fermarlo, baciandolo.
Di certo non era quello che volevo, ma era quello che lo avrebbe trattenuto dal raccontare in giro quello che aveva fatto.
-Beh.... Questo cambia tutto....- mormorò, sfoderando un ghigno.
-Non prenderci l'abitudine. Ora vai in quel dannato negozio e non uscire più-.
Scomparve dietro la porta.
-Pensavo che fossi ancora innamorata di Kis/- si intromise Shinji, ma lo bloccai prima che potesse finire.
-Zitto- ordinai.
Lui rise.
-Sei una donna complicata-.
Quella sera, davanti ad un bel piatto di sashimi e di spaghetti, decidemmo che avremmo iniziato l'esperimento il giorno dopo con le prime luci dell'alba.
Dopo aver aiutato Tessai a sparecchiare, entrai nella stanza del padrone del negozio, sdraiandomi sul futon ed avvinghiandomi al cuscino impregnato del Suo odore.
Mi pareva di abbracciare Lui....
Sentivo il suo respiro sul mio collo e le sue mani ad accarezzarmi il capo.
La sua voce soave ed il so petto caldo sul quale appoggiavo sempre la testa per addormentarmi.
-Buona notte- sussurrai, immaginandomi la sua risposta.
"Buona notte Hikaru" avrebbe detto, sollevandomi il mento e baciandomi ancora una volta.... Come aveva fatto prima di sparire nel nulla....





'Cause I'm broken when I'm open
And I don't feel like I am strong enough
'Cause I'm broken when I'm lonesome
And I don't feel right when you're gone away....








~Angolo Autore~
okay ho scritto un capitolo talmente triste che tre lettori si sono già suicidati T__T
Spero che vi piaccia comunque :3
Eh sì, finalmente, per la gioia di tutti, tornerà il caro (?), dolce (?) Aizen Samaaaa~
*nessuno festeggia*
È riapparso Kisuke, quindi sappiamo per certo che è vivo (avevo dei dubbi pure io D:) 
La canzone che ho scelto di inserire nel capitolo, dividendola in strofe è "Broken" di Amy Lee.... L'ho sentita solo oggi e mi ha ispirato un casino per scrivere questo rotolone regina di capitolo hahahaha
Spero vivamente vi piaccia, perdonatemi eventuali errori/ripetizioni: sono le due di notte, sono appena tornata da 10 giorni di vacanza cui ho parlato solo ed esclusivamente inglese e mi sono praticamente dimenticata anche come si articola una frase in italiano....
Vi mando un bacione :*
Luci 

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Capitolo 21
*** ~Old friends, new enemies~ ***


Sbadigliai, mormorando un "Buon Giorno" al cuscino e stringendolo ancora di più.
-Buon giorno dormigliona- sussurrò una voce, appartenente alla solita persona che mi strofinò un dito sulla punta del naso -Ti dispiacerebbe lasciarmi un po'? Nel senso, non mi dispiace che tu sia così avvinghiata a me, però inizi a stritolarmi-.
Aprii di colpo gli occhi, trovandomi abbracciata al corpo muscoloso di un espada, anziché a quello morbido del cuscino.
Guizzai via dal futon.
-Grimmjow! Perché sei nel mio letto?!- domandai.
-Oh, la signorina si è svegliata?- ridacchiò il Capitano della Quinta, spuntatoci alle spalle con un vassoio ricolmo di tè e biscotti -Buon giorno-.
-Shinji! Perché quel coso è nel mio letto?!- ed indicai Grimmjow.
-Inizi a rompere le scatole già di primo mattino?- borbottò il Sexta, lanciandosi sui biscotti -E poi siamo regrediti così tanto che ora mi chiami "coso"?-.
Mi guardò alzando un sopracciglio, mentre masticava rumorosamente.
Mi lasciai sfuggire una risata isterica.
-Qualcuno ci ha trovati?- chiesi.
-Smettila di essere eccessivamente paranoica: se ci avessero trovati saremmo già al patibolo- ribatté Hirako -E poi ho creato un illusione che ci permette di nasconderci al meglio, per non parlare dell'energumeno qua fuori che con uno schiaffo ti spedisce dall'altra parte del globo-.
Sorrisi.
-Comunque non ho ancora capito cosa ci facesse quello- indicai l'espada -Nel mio futon-.
-Semplice: questa notte hai avuto una crisi, hai iniziato a piangere e ad urlare, brandendo la spada e noi non riuscivamo a svegliarti.... Grimmjow ti ha presa in braccio e ti ha stretta, per cercare di tenerti ferma, per evitare che ti ferissi.... Ti sei calmata dopo una mezz'oretta, poi ti sei avvinghiata a lui e non l'hai più lasciato- spiegò il biondo -Posso sapere che hai sognato?-.


"-Bene shinigami, pronta a vederlo morire?- chiese Yhwach, appoggiando la propria mano sulla testa di quel ragazzo biondo, oramai con gli abiti sgualciti ed il viso sporco di sangue, polvere e sudore.
-NO!- urlai, lanciandomi sul quincy e cercando di deviare la traiettoria del colpo.
Vidi il Dio della Morte sorridermi e poi cadere a terra, senza vita.
Mi lanciai sul quincy.
-Bankai, Tenshi no shi gama-."



-Nulla....- risposi, abbassando lo sguardo.
-Pronta per resuscitare un pazzo?- domandò l'azzurro, cercando di sviare la conversazione.
-Forse- ridacchiai.
In realtà non c'era proprio nulla da ridere.
Il pazzo era l'uomo che aveva quasi sterminato gli abitanti della Soul Society e soprattutto aveva disseminato terrore per anni.... 
La stessa persona che aveva fatto soffrire centinaia di shinigami, uccidendone altrettanti.
Colui che aveva potenziato l'hogyoku, utilizzandolo per scopi personali al fine di diventare Re degli Spiriti.
Sosuke Aizen.... 
Non aveva di certo una bella nomea....
-Shinji....- sussurrai.
-Cosa Hikaru?-.
-Non voglio farlo.... Io non credo sarebbe giusto nei confronti di tutti i morti che ha causato.... Nei tuoi confronti-.
-Che altra alternativa abbiamo? Non ho la più pallida idea di dove possa essere Kisuke e quindi non possiamo sfruttare le sue conoscenze....-.
-Se avesse utilizzato la tua stessa mossa di kido?-.
-Non penso, è una cosa troppo banale per essere da lui-.
Annuii.
-Io aspetterei ancora un po' prima di resuscitare Aizen.... Prima vorrei provare a cercare Urahara....-.
-Non abbiamo tutto quel tempo Hikaru e per di più dobbiamo in qualche modo riuscire a convincere quel megalomane a stare dalla nostra parte-.
Sospirai.
Lui mi fissò dritto negli occhi, prima di acconsentire.
-E va bene, ma solo per oggi! Andiamo a cercare il signorino.... Ma ti ripeto! Solo per oggi!-.
Sorrisi, abbracciandolo.
-Grazie Shinji- cinguettai, schioccandogli un bacio sulla guancia.
-Mmmm.... Piuttosto, dove possiamo iniziare le ricerche?-.
-L'Inferno- si intromise Grimmjow.
-Buona idea, espada dagli occhi azzurri-.
-Grazie shinigami sadico coi capelli tagliati a forma di fungo-.
Il Dio della Morte sorrise, scuotendo la testa.
-Vado a preparare alcune cose che ci saranno necessarie.... Torno subito- annunciò, prima di rintanarsi nella stanza accanto.
Nella camera calò il silenzio più assoluto, non si sentivano neanche nostri respiri.
-Quindi.... deduco che non ci sia possibilità per me- sentenziò il Sexta.
-Non dire così.... È che/-.
-Sei troppo impegnata nelle ricerche del tuo ragazzo per pensare ad altri.... Solo.... Perché mi illudi?-.
-Intendi il bacio di ieri sera?-.
Annuì, senza fiatare.
Aveva lo sguardo perso nel mio volto, aspettava con ansia una risposta, la quale non stava però arrivando.
-Allora?- chiese, quando evidentemente si era stufato di aspettare.
-Non lo so, credevo fosse la cosa più giusta da fare....-.
-Capisco- mi passò una mano fra i capelli e si abbassò, fino a quando i nostri volti non fossero alla solita altezza -Peccato, mi piacevano i baci di Hikaru chan-.
-Non chiamarmi "Hikaru chan"-.
Rise.
-Se mi dai un bacetto la smetto- scherzò.
Strofinai il naso contro il suo, sorridendo.
Cercò di avvicinare le nostre labbra, ma io mi spostai in modo fulmineo e lo evitai.
Feci segno di no con l'indice e poi uscii dalla stanza.
Lui sbuffò.
Raggiunsi Shinji, il quale stava sbrigando gli ultimi preparativi, come il cambiarsi d'abito.
Ora aveva addosso un maglione a collo alto arancione ed un paio di jeans grigi.
-Pronto?- chiesi.
-Sì, tu vieni con quello?- alluse al mio shihakusho stropicciato.
-Sì, perché?-.
-Perché sei inguardabile.... Aspetta qui-.
Con alcuni passi veloci raggiunse un negozio in centro, comprò nuovi abiti e me li riportò, facendo cenno di indossarli.
-Forza su, mettiti qualcosa di decente-.
Dentro il sacchettino spiegazzato della boutique vi erano una camicia nera manica a tre quarti e jeans blu scuro corti.
-Non crederai davvero che io mi infili questa roba per scendere all'inferno!- protestai -Shinji, apprezzo il tuo gesto, ma non stiamo andando in vacanza al mare....-.
-Che hanno di male? Sono alla moda e ti rendono carina esaltando al meglio il tuo corpo! Forza, mettili-.
Continuai a fissare i pantaloncini, sperando che da un momento all'altro potessero trasformarsi in un bel vestito nero da Dio della Morte.
-Signorina, tenga- ridacchiò Grimmjow, lanciandomi un completo bianco -Anche se la preferivo con quelli che le ha comprato Hirako-
Lo presi al volo.
-Cos'è?-.
-Divisa da espada, mettila e non far storie....-.
Ciò che mi aveva portato era un paio di pantaloni larghi ed una giacca aperta sul petto, entrambi della solita tonalità di bianco.
Lo squadrai male.
-Ho capito che ci tieni proprio tanto a vedermi svestita, ma.... Utilizzare un altro approccio no?- domandai, sollevando lo sguardo al cielo.
Rise.
Finii con l'indossare la divisa da espada e la camicetta nera, per evitare di rimanere seminuda.
-Sembro una zebra- dichiarai, guardandomi allo specchio.
-Hikaru, sorridi- disse Grimmjow, mi scattandomi una foto -Questa è per i posteri-.
Scappò via, mentre rideva a crepapelle e veniva inseguito da una me infuriata che brandiva la katana.
-BASTA- ordinò Shinji -Altrimenti vi porto all'inferno e vi ci lascio!-.
Ci fermammo di colpo ed io approfittai per distruggere la macchina fotografica.
-Stronza- sussurrò l'espada, guardandomi male.
Gli sfoderai un sorrisone.
-Aspetta stasera, quando dormi e poi vedi....- risposi.
-Perfetto, siamo tutti pronti per partire!-.
Dietro di lui spuntò un uomo bassino, dalla corporatura quasi scheletrica, con delle catene ai polsi ed al petto.
-Lui è Goro, ci aprirà un portale per arrivare dritti dove ci serve- annunciò il biondo.
-Dove sei riuscito a trovare un peccatore?!-.
-Ho le mie fonti-.
Il ragazzino si voltò e fece uno squarcio nell'aria, creando una porta per scendere all'inferno.
Vi entrammo.
Questa volta però non dovetti percorrere tutta la strada, esattamente come l'ultima volta che ci ero stata, ma ci ritrovammo direttamente nel Cimitero dei Peccatori.
-Grazie coso, se ho bisogno ti chiamo- borbottò Shinji, liquidando l'anima.
-Da dove iniziamo?- chiese Grimmjow.
Avevo l'aria assorta, stavo guardando un punto in particolare.
Il punto dove Lui era apparso nuovamente, dove mi aspettavo che apparisse di nuovo.
-Hikaru?-.
Ripensai ai momenti passati insieme e mi lasciai sfuggire un sorriso.
Sentivo il suo tocco delicato sulla mia pelle, i suoi capelli tra le dita ed il suo respiro sul collo.
Mi mancavano quei baci pieni di dolcezza e di amore, ma anche di rabbia e passione.
-Oi?!-.
Iniziai a camminare, senza badare a quello che diceva l'espada.
Ero troppo concentrata sui ricordi, su ciò che credevo importante per ritrovarlo, su quello che mi sarebbe servito e su quello che invece era solo un pretesto per sentirmi ancora una volta fra le sue braccia, nonostante non fosse davvero lì.
Sconfissi una guardia senza neanche voltarmi, lasciando il compito alla livrea con un semplice movimento della mano.
In quel momento avere anche la minima idea di dove stessi andando, per me, era un optional.
Mi avvicinai al punto in cui lo avevo visto l'ultima volta, cercando di captare anche la minima scia di reiatsu.
Riuscii a trovare una e mi lanciai nella direzione da cui veniva, usando lo shunpo più velocemente che potessi.
Venni seguita a fatica dagli altri due, che inutilmente mi chiedevano di rallentare.
La traccia di energia spirituale divenne sempre più debole, fino a quando non scomparve del tutto, in uno spiazzo con al centro un grosso fuoco sormontato da uno scheletro dalle dimensioni stratosferiche.
Mi fermai davanti ad esso, sospirando.
-L'ho persa- borbottai, imbronciandomi.
-Hikaru- mormorò Grimmjow -La prossima volta avvisaci-.
-Ah, scusate....-.
-Allora, questa traccia?-.
-Te l'ho detto, l'ho persa-.
-E questo cos'è?- domandò Shinji.
-Ah boh-.
Come se dovesse risponderci, il fuoco sputò fuori una figura umana.
Facemmo tutti un salto all'indietro, guardando con curiosità l'oggetto che era uscito dalle fiamme.
Un Peccatore, era rinato.
Si alzò da terra e se ne andò piangendo, prima di essere inghiottito da una kushanada.
-Che spettacolo orribile- esordì Grimmjow -Sembra di vedere me divorare altri hollow-.
Shinji lo guardò schifato, scuotendo la testa e mettendosi le mani in tasca.
-Beh, qui l'unica cosa da fare è tornarsene a casa e pensare ad Aizen- disse.
-Di già?!- protestai -Ma se saranno 10 minuti che siamo qui!-.
-Sbagliato, prima cosa: è un'ora e mezza che stiamo cercando e, seconda cosa, abbiamo perso ogni traccia di lui, come continueresti le ricerche?-.
Non risposi.
-Torniamo a Karakura-.
Con una mossa di kido ci rispedì tutti nel sotterraneo dell'Urahara Shop.
Salii al piano superiore, entrando nel laboratorio, attivando il rilevatore di particelle spirituali e ponendovi all'interno Kyoka Suigetsu.
Iniziai a canticchiare, mentre lo strumento compiva il suo lavoro ed io leggevo i miei appunti su come riportare in vita gli shinigami.
Trovai un foglietto scritto non con la mia calligrafia.
"Cancellare la memoria al soggetto ed alla Zanpakuto"
Sarebbe stata una cosa interessante da provare su Aizen, cosicché non tornasse ad essere un pazzo sclerotico con manie di grandezza estremamente pericolose....
Sorrisi, seguendo le indicazioni nei miei appunti e quelle sul pezzo di carta.
In men che non si dica mi ritrovai di fronte il corpo di Sosuke.
Presi immediatamente Kyoka Suigetsu, piantandogliela nel petto e lanciandovi un incantesimo di kido.
Ci fu come una sorta di esplosione, che mi fece volare via dallo shinigami.
Mi rialzai, facendo correre la mano alla mia Zanpakuto, nel caso la pratica per la cancellazione della memoria non avesse funzionato.
-Ciao- sussurrò l'uomo, guardandomi con occhi spaventati -Chi....chi sei? Cosa ci faccio io qui? Perché sono nudo?-.
Gli presi la spada e la misi in un fodero, appendendola al mio obi.
-Ciao Sosuke- risposi, passandogli una coperta.
-Chi sei tu?-.
-Non ha importanza, stai fermo da solo o devo bloccarti io?-.
-Da solo-.
-Bene....SHINJI- urlai, chiamando l'altro shinigami.
Quello arrivò in un nanosecondo.
-Che/- non finì la frase, si zittì immediatamente, prima di tirare un pugno secco in faccia all'uomo che aveva di fronte.
-Perché lo hai fatto?!- chiesi, fermandolo.
-È il minimo- rispose lui -Alla fine di tutto questo spero di non essere preso dal desiderio di uccidere....-.
-Sei tu ad averlo voluto riportare in vita! Non io! Io avrei cercato Kisuke! E comunque a quanto sembra gli ho cancellato la memoria....-.
Mi guardò con occhi pieni di stupore.
-Come?-.
-Lascia stare.... Allora Sosuke.... Erm.... Bentornato!-.
Guardai lo shinigami che era a terra, con la coperta addosso e che ci osservava con curiosità.
-Stai parlando con me....?- fece, indicandosi.
-Esatto, Sosuke Aizen; shinigami-.
-Shi.... Shinigami? Io? Un Dio della Morte?! Ma non farmi ridere!-.
Gli mostrai la sua katana.
-Questa è la tua Zanpakuto, non so se ti ricordi di lei....-.
-No....-.
-Benissimo, vestiti che nel frattempo ti spiego un paio di cosette....-.
Gli porsi uno shihakusho, mentre gli facevo un riepilogo veloce di quello che lui era tralasciando chiaramente tutti i dettagli di ciò che aveva fatto e di ciò che avrebbe potuto fare, cosicché non gli tornassero in mente idee strambe come il cercare di sterminare tutto il Seireitei.
-Vieni- borbottai, facendomelo camminare al fianco.
Lo portai nel sotterraneo, chiusi la botola di accesso e gli lanciai la Soul Slayer.
-Che ci devo fare?- chiese.
-Attaccami, no?-.
Mi corse incontro, con passi decisamente troppo umani e lenti, infatti lo evitai con molta facilità, tagliandogli le vesti sulla schiena.
-Ehi!- protestò -Non mi avevi detto che avresti usato anche tu la spada!-.
Risi.
-Dai Sosuke, ho pure una mano in tasca! Sarà meglio che per prima cosa ti insegni nuovamente ad usare lo shunpo-.
-Lo che?!-.
Con dei passi veloci lo raggiunsi, rubandogli la Zanpakuto e slacciandogli la cintura, facendolo rimanere in mutande.
Mi allontanai a sufficienza, per godermi lo spettacolo di un Sosuke Aizen paonazzo, che cercava di risistemarsi le vesti, senza successo.
-Aiutami!- disse, facendomi segno con la mano.
Mi avvicinai, ridendo come una matta.
Gli misi a posto il tutto in pochi secondi, sotto lo sguardo scioccato di lui.
-Come....?-.
-All'incirca 150 anni di esperienza.... Allora Sosuke, iniziamo la tua lezione sullo shunpo!-.
Alla sera riusciva quasi ad eguagliare la mia velocità.
Ero molto fiduciosa, speravo che entro la fine della settimana avrebbe recuperato i suoi poteri, magari aumentando la forza spirituale e riuscendo a combattere come prima che si impiantasse l'hogyoku.
Lo feci dormire in laboratorio, dopo avergli somministrato una dose massiccia di sonniferi ed averlo messo sotto la stretta sorveglianza di Tessai.
-Signoria Hikaru, mi scusi, c'è qualcuno che la aspetta fuori dal negozio: un certo Ichimaru Gin assieme al Capitano Kuchiki- disse proprio quest'ultimo, indicandomi la porta d'ingresso -Io gli ho detto che lei non c'era e mostrato le varie stanze vuote create con un'illusione del signor Hirako, però il Capitano non ci crede e continua a chiedere di lei-.
-Byakuya Kuchiki?! Oh Santo Cielo!-.
-Signorina Ukitake, a mio parere è successo qualcosa di grosso....-.
Strabuzzai gli occhi.
-Da cosa lo capisci?-.
-Kuchiki dono non ha l'haori-.
-Ci penso io.... Grazie Tessai-.
Uscii di corsa, trovandomi di fronte il mio Tenente e Byakuya.
Ci fissammo per un tempo interminabile prima che qualcuno spiccicasse parola.
-Vi prego.... Ditemi che non siete venuti ad arrestarmi....- mormorai, guardando in particolare il Capitano della Sesta, che sembrava stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro.
-Lo ha fatto.... Lo ha ucciso....- sussurrò quest'ultimo, cadendo sulle proprie ginocchia ed abbassando lo sguardo -Ed ha mandato Renji al patibolo.... Aiutami ti prego-.
Quando tornò a guardarmi in faccia vidi il suo volto rigato da decine di lacrime che non avevano intenzione di smettere di cadere dai suoi occhi.















~Angolo Autrice~
Salve lettori :3
Siamo arrivati al capitolo 21.... Wow *^*
State seguendo in tantissimi, graziegraziegrazigrazieeeeee <3
vi voglio tanto tanto bene :3
grazie di sopportare tutti i miei sbalzi di umore, i miei capitoli che passano dall'essere simpatici al deprimente, ai miei scleri su Radio Gin (che, spero tornerà già dal prossimo capitolo) e tutte le cagate che scrivo in questo piccolo spazietto in fondo :3 
Il Tenente Ichimaru si raccomanda di fare tante domande (altrimenti non sa come iniziare col suo programma!), di non essere timidi e di chiedere qualsiasi cosa vi interessi :3
vi mando un bacione, in attesa delle vostre recensioni :*
ancora mille grazie 3:
Luci 
 

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Capitolo 22
*** ~Waiting~ ***


Giorni prima....


I bambini erano fuori a giocare, Jinta stava come al solito sfruttando il proprio carattere, approfittandosi della gentilezza di Ururu e facendole pulire il piazzale.
Li guardavo, appoggiato sullo stipite della porta, mentre il sole mi colpiva il volto e riscaldava gli abiti.
-Padrone, ha bisogno di qualcosa?-.
-No Tessai, ti ringrazio.... Mi godevo ancora un po' il sole prima di andare....-.
-Allora è deciso....? Non posso farla tornare sui suoi passi?-.
Sfoderai un sorriso sghembo.
-Non credo-.
Tra noi calò il silenzio, si udivano solo gli schiamazzi dei bimbi in lontananza.
-Signorino Jinta! Non faccia del male alla signorina Ururu!- li riprese l'ex Maestro di Kido, facendomi sfuggire una risata.
Che bella l'atmosfera che si veniva a creare davanti al mio negozio ogni sera, prima del tramonto.
Non avrei mai creduto potesse essere così caotica e rilassante allo stesso tempo.
Non ero mai riuscito realmente a godermela....
Il mio collaboratore aveva preso a spazzare l'ingresso, gettando fuori tutta la terra e la sabbia che erano entrate nel negozio nel pomeriggio, con fare scrupoloso.
Vedevo il suo viso crucciato, completamente assorto sulle azioni che, in quel momento, stava compiendo con una tale meticolosità da far invidia a Byakuya.
-E cosa crede penserà la signorina Ukitake di questa sua improvvisa sparizione, senza un vero e proprio motivo?- chiese poi, senza staccare gli occhi dal lavoro.
Sospirai, alzando lo sguardo al cielo oramai arancione.
-Un motivo c'è: devo riuscire a scoprire più che posso sul ritorno di Yhwach....-.
Lui staccò la concentrazione dalla scopa che brandiva in mano e che sembrava un fuscello a suo confronto.
-Mi permetta di obbiettare.... Ma non mi ha ancora risposto-.
-Ah già.... Hikaru.... Capirà....-.
-Potrebbe starci male, forse più di quello che lei crede....-.
-È una ragazza forte....-.
-Non si possono prevedere le reazioni e le emozioni, le persone non sono strumenti, né eventi futuri che è quasi certo accadano.... Non la sopravvaluti, la avvisi prima, la passi a trovare....-.
-In questo momento è a Tokyo, si sta divertendo con amici-.
-E sta aspettando lei.... Vero?-.
Feci una smorfia, distogliendo lo sguardo dal suo.
-Può darsi....- borbottai.
-Potrebbe perderla per sempre.... Al suo ritorno, Padrone, potrebbe non essere più sua-.
-So a cosa vado incontro.... Però, se permetti, preferisco vederla sorridente fra le braccia di un altro, che sepolta sotto una lapide in marmo recante il suo nome....-.
-La porti con lei-.
-Non voglio che i Capitani si preoccupino della sua assenza, in particolare Yamamoto: potrebbe scoppiare un putiferio! E poi non sono ancora del tutto sicuro che dentro alla Zanpakuto di Kurosaki vi sia Yhwach e soprattutto non sono sicuro che i quincy abbiano le proprie squadre all'Inferno.... Devo ancora scoprire un sacco di cose-.
Le labbra si aprirono in un sorriso, sollevando baffi e zigomi.
-Questa è la prima volta in quasi un secolo che le sento uscire dalla bocca le parole "non sono sicuro", lo sa?-.
-C'è sempre una prima volta-.
Sistemai il cappello, migliorando la visuale e sorridendo a mia volta a Tessai.
Rivolsi ancora una volta lo sguardo all'orizzonte, dove il sole stava tramontando ed il cielo abbandonava il suo tipico colore azzurro per passare ad un rosso pallido.
Tornai nel negozio e sistemai un pacco di caramelle sul giusto ripiano, prima di rinchiudermi ancora una volta nella mia camera, per finire di scarabocchiare alcune cose.
"Cancellare la memoria al soggetto ed alla Zanpakuto"
Infilai il foglietto in tasca ed uscii nuovamente.
Aprii un portale per la Soul Society, diretto nella stanza del Capitano della Dodicesima Brigata, quella che una volta era il luogo dove passavo la maggior parte del tempo.
Presi il quaderno dove la mia ragazza aveva lasciato tutti i propri appunti e vi misi il pezzo di carta che avevo scritto io.
Sapevo per certo che, nel caso Yhwach avrebbe fatto la sua comparsa, Shinji avrebbe proposto di resuscitare Aizen, quindi sicuramente quel piccolo suggerimento le sarebbe servito.
Approfittai per far visita al Capitano della Tredicesima, chiedendogli di prestarmi la Zanpakuto della sua coniuge, oramai defunta da un secolo e mezzo.
Lui capì al volo le mie intenzioni, porgendomi con un largo sorriso la reliquia.
-Ah, signorino.... Non far soffrire mia figlia- borbottò, prima che me ne andassi.
-Se mai dovessi, sarebbe solo per il suo bene- risposi.
-Non lo metto in dubbio.... Però io nel caso avviso-.
E sfoderò uno dei suoi sorrisi, uno di quelli che solo Jushiro Ukitake sarebbe riuscito a fare, carico di gentilezza e fiducia, che faceva venir voglia di abbracciare lo shinigami che si aveva di fronte, il quale riusciva ad ispirare dolcezza anche solo con un gesto così semplice.
Tornai sulla Terra, più precisamente nel mio negozio e mi sigillai di nuovo nel laboratorio, utilizzando diversi strumenti e dando così il via ad un altro processo per riportare in vita l'ennesimo Dio della Morte.
Gli ultimi esperimenti erano andati a meraviglia, con il risultato di 12 vivi e 2 morti (questi ultimi però erano stati i miei primi soggetti, di cui uno resuscitato senza problemi, ma deceduto poco dopo e l'altro svanito a seguito di una sbagliata manovra per la cancellazione dei ricordi).
Conoscevo la procedura a memoria, le mie dita battevano praticamente da sole sui tasti del computer, non controllavo neanche quello che veniva scritto, sapevo per certo che era giusto.
Diedi un'occhiata veloce alla Soul Slayer che giaceva sul tavolo.
Non sarebbe stata un'impresa semplice trovare anche solo un briciolo di energia spirituale in un oggetto "morto" quasi 150 anni prima.
Vi passai sopra all'incirca due ore, prima che una ragazza si materializzasse sotto la luce di un marchingegno.
Sorrisi.
Una shinigami dai capelli rossicci e dagli occhi verdi era ora di fronte a me, non più un ricordo lontano.
-Ciao Tsukiko-.


 




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Ci sedemmo al tavolino, di fronte ad una tazza di tè.
Avevo il volto del Capitano Kuchiki sul petto, immerso nelle mie vesti oramai zuppe per le sue lacrime.
Gin mi guardava con aria triste, mentre sorseggiava la bevanda calda scaldandosi le mani con la tazza.
-Byakuya.... Che succede?- domandai, sollevandogli il capo.
-Lo ha ucciso.... Me lo aveva detto! Ed io non gli ho dato ascolto.... Lo ha ucciso!-.
E scoppiò nuovamente a piangere.
-Erm.... Byakuya.... Te lo dico chiaramente: non ho capito nulla.... Chi ha ucciso cosa? Perché lo ha fatto e soprattutto cosa ci fa Renji al patibolo?!-.
Non fiatò: era troppo impegnato a trattenere i singhiozzi.
Non avevo mai visto Byakuya Kuchiki, capo dell'omonimo clan, così distrutto, non lo avevo mai visto piangere a tal punto da non riuscire a parlare.
-Yamamoto gli ha ordinato di seguirti ed ucciderti per evitare che tu riportassi in vita Aizen e lui si è rifiutato.... Per cui il Comandante Generale ha ben deciso di prendersi la vita di Midorima.... Renji è al patibolo perché ha provato a salvare l'umano passandogli metà dei propri poteri, sforzo chiaramente vano....- rispose Gin, lasciandosi sfuggire un sospiro.
Rimasi sconcertata.
-E tu in tutto questo cosa c'entri?!-.
-Compito di un Tenente è di stare accanto al proprio Capitano per proteggerlo- sorrise -Scusa, sarei dovuto venire prima.... Ma avevo paura di essere di fatto fuori.... Di nuovo....-.
-Tranquillo.... Grazie-.
-Di nulla Ukitake Taicho!-.
-Mio padre come sta?-.
-È rinchiuso nella caserma della Tredicesima, in attesa di ordini da parte della Camera dei 46, esattamente come il Capitano Kyoraku-.
-Oh santo cielo.... Non sono feriti, vero?-.
-Il capo dell'Ottava ha riportato qualche graffio a seguito di uno scontro con il Comandante, ma nulla di grave....-.
-E tutto questo è successo nel giro di un giorno e mezzo?!-.
-Precisamente.... La Camera dei 46 ha ordinato e il vecchio è stato costretto ad obbedire-.
-Ricapitolando.... Tre Brigate, la Quinta la Sesta e la Dodicesima, si trovano momentaneamente senza Capitani; due, l'Ottava e la Tredicesima, hanno i loro più alti gradi rinchiusi; Shintaro è stato ucciso ed il Tenente Abarai è al patibolo?!-.
Lui annuì, mentre io mi lasciavo sfuggire un'imprecazione.
-E gli espada?-.
-Tutti nelle prigioni della Sesta.... Cioè, tutti tranne quello azzurro.... Faranno una brutta fine-.
Lasciai passare qualche secondo di silenzio, mentre pensavo al da farsi.
-Quanto tempo abbiamo?- chiesi.
-In che senso?-.
-Quanto tempo abbiamo prima che Renji e gli altri vengano giustiziati? Che poi io mi domando.... Come li ammazzerebbero? La Sokyoku è andata distrutta!-.
-C'è pur sempre la fossa.... Comunque non lo so, penso all'incirca 30 giorni, se non sbrigano le procedure come avevano fatto per Rukia.... Al massimo possono guadagnare 10 giorni-.
-Che casino.... Dov'è il corpo di Midorima?-.
-Completamente incenerito.... Ryujin Jakka non perdona....-.
Sospirai, accarezzando la testa di Byakuya e lasciandomi sfuggire una lacrima anch'io.
Avevo all'incirca due settimane e mezzo, giorno più giorno meno, per far recuperare ad Aizen almeno i tre quarti dei poteri che aveva prima di morire, cosicché potessimo andare nella Soul Society e salvare quel paio di persone che, o erano rinchiuse, o erano state messe a morte....
Pensai che dietro a tutto quello ci doveva sicuramente essere sotto qualcosa, dopotutto era teoricamente e praticamente impossibile che nella stessa settimana facessero la loro comparsa due quincy (uno dei quali era proprio Yhwach) e, neanche 24 ore dopo, la Soul Society veniva messa "a ferro e fuoco" dal proprio Comandante Generale....
-Capitano Kuchiki....- mormorai -Le prometto ufficialmente che salveremo Renji, costi quel che costi.... Parola mia-.
-Non fare tutti questi convenevoli se poi te li scordi- sussurrò, abbozzando un sorriso -E poi non sono più un Capitano ormai....-.
Sospirai.
-Devo dirvi una cosa alquanto importante-.
-Aizen è vivo, si lo sappiamo- mi anticiparono.
-Come....?-.
-Immaginavamo..... Io personalmente appoggio la tua scelta, dopotutto era uno dei più forti.... Servirà....-.
-Concordo- intervenne Gin.
Mi alzai, facendogli un lieve cenno ed entrando nel laboratorio.
A terra, sotto una coperta e con un volto dall'aria angelica e beata, c'era l'ex della Quinta.
-Aizen Taicho....- sussurrò il suo vecchio sottoposto, guardandolo con occhi ricolmi di dolcezza.
-È sotto l'effetto di sonniferi- spiegai.
-Toh chi si vede! Il capo dei Kuchiki e il compare di Hikaru- borbottò Shinji, appena entrato nella stanza, alzando la mano in segno di saluto.
-Buona sera Hirako-.
Proprio in quel momento sentimmo bussare all'ingresso.
Smettemmo immediatamente di parlare e di discutere di qualsiasi cosa ed io non feci a meno di domandarmi chi fosse tanto cretino da bussare ad una tale ora ad una porta aperta di un negozio.
-Signor Urahara! Signor Urahara!!- cinguettò una voce femminile, all'uscio -Posso entrare? Mi servirebbero delle caramelle-.
Mi alzai in piedi e brandii la katana.
-Oi! Ferma Hikaru, ferma! Molla subito la tua Zanpakuto! È solo un'umana, una semplice e sciocca umana..... Tranquilla- mi bloccò Shinji, trattenendomi per il polso.
-Kisuke, dove sei?- ridacchiò, facendo il primo passo nell'emporio -Scusa l'ora, ma ho un disperato bisogno di quei dolcetti che mi avevi dato l'ultima volta! E poi ti ho portato una torta al cioccolato per ringraziarti, pensavo sarebbe stato un bel gesto-.
-Io la ammazzo- sussurrai, scivolando via dalla presa del biondo ed entrando nella sala principale del negozio, con la spada alla mano.
 -Che cosa diavolo vuoi- ringhiai, prima di rendermi conto di non essere nel gigai.
Feci per tornare indietro.
-Signorina, che modi!- furono le parole che mi bloccarono e costrinsero a rimanere lì.
-Tu mi vedi?-.
Mi guardò come se fossi una pazza appena uscita dal manicomio.
-Certo che ti vedo, sei di fronte a me! E comunque non sai che andare in giro co una katana sfoderata è pericoloso?! Ah! Ho capito! È un'arma da cosplay, si vede anche per via del vestito strano che hai-.
In quel momento entrò Byakuya, che ci guardò entrambe con curiosità, prima di chiedere molto gentilmente all'ospite cosa desiderasse.
-Uh! Allora è un raduno di cosplay! Tu cosa saresti? Mmmm.... Lo so! Un samurai e lei è la tua schiava- borbottò la ragazza, sfoderando un sorrisone.
Guardai a terra con aria stizzita, mentre il capo dei Kuchiki rideva.
Pensai che, almeno, quella ragazza aveva di buono il fatto che era riuscita a far smettere di piangere lo shinigami che in quel momento avevo accanto.
-Ha una buona reiatsu, riesce anche a vederci- commentò quest'ultimo.
-Mi dà sui nervi- risposi.
-Reiatsu? E che è? State parlando in codice?- fece lei.
Sbuffai.
-Allora, che vuoi?- domandai.
-Stavo cercando Kisuke, gli avevo portato una torta al cioccolato-.
Sorrise e mi porse il dolce.
Lo presi e lo cacciai nel cestino della spazzatura di fronte al negozio.
-Ehi!- protestò, sotto le sempre più sguaiate risate di Byakuya.
Mi faceva piacere sentirle.... Era strano come riuscisse a cambiare d'umore così facilmente.... La cosa però mi rassicurava....
-Non mangia cioccolato- ribattei, secca.
-Uff.... Mi hai rovinato tutto! Volevo chiedergli se aveva voglia di uscire con me....-.
Sentii due mani posarsi sulle mie spalle ed impedirmi di lanciarmi su di lei per colpirla a morte.
-È così carino....- continuò -Comunque, tu cosa ci fai in casa di Kisuke? E perché quell'uomo samurai ti sta tenendo ferma?-.
-Per evitare che questa conversazione si concluda con un bagno di sangue- spiegai, cercando di mantenere la calma.
-Oh, certo che sei proprio macabra-.
Presi un bel respiro chiudendo gli occhi.
-Piuttosto, dov'è Kisuke?- borbottò poi.
-A saperlo....- sospirai.
-Vuol dire che tu, una donna qualunque con un costume da cosplay, sei in casa sua senza che lui lo voglia?! Oh povero Kisuke, ci penserò io a chiamare la polizia! Così me ne sarà grato.... E mi darà un bacio....-.
Prese il telefonino ed iniziò a digitarvi alcuni numeri.
-Erm, signorina.... Fossi in lei non lo farei- la ammonì Kuchiki.
Lei non gli diede ascolto, portandosi l'oggetto all'orecchio.
-Vola, Yoru no Tenshi- sussurrai, materializzando le piume e scagliandogliele sull'apparecchio, distruggendolo.
-Il mio telefonino!- protestò -Come diavolo hai fatto?! E che sono tutte queste cose?!-.
Ne prese una in mano e si tagliò.
-Ahia!- gridò, mettendosi un fazzoletto tirato appositamente fuori dalla borsetta, sullo squarcio.
La livrea si dissolse.
-Era proprio necessario....?- domandò Byakuya.
Annuii, continuando a squadrare male la donna di fronte a noi.
-Sei stata tu?!- urlò lei.
Iniziai a ridere.
-Bastarda! Come ti sei permessa?!-.
Brandì una scopa e me la lanciò, senza avere un vero e proprio risultato in quanto il malcapitato oggetto venne tagliato a metà da un solo movimento della mia Zanpakuto.
Mi lanciai sulla ragazza con dei passi veloci, atterrandola e portandogli la katana alla gola, ferendola lievemente.
-Non scherzare con chi è più forte di te- sussurrai -Potresti farti male-.
Mi ritrassi e lasciai che si alzasse.
Si toccò il collo sanguinante.
-Ma sei pazza?! Avresti potuto uccidermi!!- gridò.
-Ho 159 anni di esperienza, quando taglio so se lo faccio per uccidere o per divertirmi.... E tu per me in questo momento sei un passatempo.... Non farmi cambiare idea-.
Sfoderai un ghigno.
-Ragazze siete fantastiche- ridacchiò Shinji, camminandoci incontro e passando una mano sulle ferite della donna, curandole.
-Come hai fatto?- gli chiese lei, guardandolo con curiosità e paura.
-Sono uno shinigami e sarebbe ora la diventassi anche tu.... Hikaru, ha una buona reiatsu, perché non la trasformi?-.
-Sarebbe solo una spina nel fianco, mi assorbirebbe i poteri e romperebbe le palle- risposi.
-Ma potrebbe aiutarci coi Quincy.... E poi tu riesci a passarle meno della metà della tua forza spirituale.... Potresti dargliene quanto basta, magari riesce a sviluppare poteri suoi-.
-Quincy?- borbottò lei -Shinigami? Che c'entro io?-.
Il biondo le tappò la bocca con una caramella, prima di guardarmi con gli occhioni da cucciolo.
Borbottai un "vaffanculo Shinji", prima di sfoderare ancora una volta la Zanpakuto, usandola per trafiggere la ragazza a tradimento.
Provai un certo piacere nel farlo, tant'è che non la ritrassi subito, piuttosto aspettai qualche secondo, godendomi la visione del suo volto cadere nel terrore.
L'anima le si staccò dal corpo non appena le tolsi la spada dal petto.
Ridacchiai nel vedere il suo sgomento.
-Ciao Cosa, sono Hikaru Ukitake: la tua creatrice; da questo momento hai un ottavo dei miei poteri da Dea della Morte e per questo, che ti piaccia a no, sarò tua maestra, per insegnarti a sfruttarli....- mi presentai, portandomi di fianco a lei e chinandomi per guardarla in faccia -Ho un solo consiglio.... Vedi di non farmi incazzare-.
Le sorrisi, anche se il mio volto stava palesemente dicendo "mi sto solo godendo il tempo di attesa che mi separa dal momento in cui ti spaccherò il cranio".
-Piacere.... Io sono Sakamoto Ran.... Posso sapere per filo e per segno cos'è successo?-.
-Il tuo nome significa "Giglio".... Adesso capisco perché non stai simpatica a Hikaru, lei è allergica ai gigli- disse uno shinigami.
-Buakuya Kuchiki che fa dello spirito?- domandai, spalancando gli occhi -Credo di non sentirmi bene....-.
Lui ridacchiò, voltandosi e tornandosene in cucina.
Presi il corpo della nuova arrivata e lo posai in un angolo, prima di avviarmi dalla sua anima ed iniziare a dirle cosa era diventata, perché e altre cose del genere.
-Capito?- le domandai, dopo una mezz'oretta buona di continue spiegazioni.
-Sì.... Più o meno....-.
-Bene, domani inizi l'allenamento-.
-Ma anche Kisuke è uno shinigami?-.
-Sì- ringhiai -E preferirei non lo chiamassi per nome-.
-Perché non dovrei?!-.
-Perché non sei né una sua parente, né una sua amica, né tantomeno la sua fidanzata-.
-Potrei esserla! La sua fidanzata intendo-.
Risi, scuotendo la testa.
-Non credo-.
-Come fai a dirlo? Lo conosci, ma non mi sembra che tu sia qualcosa per lui, non puoi sapere per certo che io non sarò mai nulla-.
-È vero.... Non posso sapere per certo quello che sarai.... Ma so quello che sono io e questo mi basta-.
-Sei innamorata di lui, vero?- sfoderò un sorriso -Confessa-.
Abbozzai anch'io un sorriso.
-Ho conosciuto Kisuke 121 anni fa/- spiegai.
-Aspetta aspetta aspetta, perché tu puoi chiamarlo per nome ed io no?!- mi bloccò.
-Se mi facessi finire....- risposi, stizzita.
-Ah, scusa.... Vai pure avanti-.
-Come stavo dicendo.... Conobbi Kisuke 121 anni fa, durante una missione.... Lui era faceva ancora parte della Seconda Divisione, mentre io della Decima....-.



"Iniziai a correre verso sud, esplorando un po' la zona e controllando che non ci fossero hollow in giro.
Aspettavo un segnale sul mio rilevatore a forma di telefonino, che avrebbe dovuto darmi le coordinate precise.
In realtà non ne avevo un gran bisogno in quanto già da piccola ero stata abituata a captare anche la più piccola scia di reiatsu di quei mostri, però per comodità era sempre nella mia tasca.
Ero arrivata in un parco di Karakura quando percepii l'energia spirituale di un Menos, poco prima che si squarciasse il cielo e ve ne uscisse uno.
Il grido disumano di quella bestia si diffuse nell'aria.
Proprio in quel momento mi arrivò l'ordine direttamente dalla Soul Society.
Sorrisi, sfoderando la mia Zankaputo ed accostandomi all'hollow gigante con passi veloci.
Venni bloccata.
-Sei matta a correre così contro un Menos Grande?!- urlò il ragazzo biondo che mi aveva atterrata e che in quel momento mi stringeva i posi, stando sopra di me -Oltretutto sei sola! Fatti dare una mano! Non riusciresti a sconfiggerlo da sola-.
-Se avessi avuto bisogno del tuo aiuto, ti avrei chiamato! E poi chi sei?!-.
Rotolai su me stessa, facendo evitare ad entrambi un pestone dell'anima malvagia dalle dimensioni esagerate.
Questa volta ero io sopra lui, con le mani sui suoi polsi.
-Urahara Kisuke, Terzo Seggio della Seconda Divisione.... Comunque grazie-.
-Prego- borbottai, prima di scambiarmi nuovamente di posto con lui, evitando l'altro piede -Hikaru Ukitake, Terzo Seggio della Decima-.
-Ecco dove ti avevo già vista.... Sei la figlia del Capitano della Tredicesima!-.
-Sì, ma non voglio essere "la figlia di".... Sono soltanto Hikaru-.
Mi guardò e sorrise.
Mi specchiavo nei suoi occhi blu scuro, nascosti tra i capelli biondi ribelli che gli contornavano e coprivano gran parte del volto.
Rimanemmo in quella posizione il tempo che occorse al menos per fare altri due passi.
-Potresti....?- e guardai la mia mano, alludendo al fatto che era ancora bloccata dalla sua.
-Oh sì, scusami- rispose, lasciandola.
Sorrisi a mia volta, muovendo le dita e sussurrando le parole per rilasciare la mia Soul Slayer.
Una livrea nera ci circondò e si lanciò sull'hollow, facendolo sparire.
-Wow- commentò lo shinigami, alzandosi da terra ed aiutandomi a tirarmi su -Non avevo mai visto una cosa simile.... Che attacco interessante ed estremamente potente....-.
-Spero che prima della fine dell'anno non avrò nemmeno più bisogno di comandarle con un gesto....- borbottai.
-Oh ne sono sicuro!- ridacchiò, passandomi una mano trai capelli, sfruttando quei cinque centimetri di differenza che c'erano fra le nostre altezze -Sei sprecata come Terzo Seggio-.
-Anche tu, una reiatsu come la tua è più simile a quella di un Capitano che non a quella di un grado così basso-.
Lui mi guardò con curiosità.
-Riesci a sentirla?! Pensavo di averla nascosta bene-.
-In effetti è un po' difficile da percepire.... Però io oramai ci ho fatto l'abitudine.... È da quando ero piccina che capto energie spirituali altrui-.
-Quanti anni hai?-.
-38, tu?-.
-Ho perso il conto- ridacchiò -Tu sei ancora giovane-.
Sorrise, prima di scomparire dicendo -Bene, il mio lavoro qui è finito; ci si vede nei Seireitei.... Hikaru- senza darmi nemmeno il tempo di ribattere."




-Allora non mi resi conto che quell'incontro mi avrebbe sconvolto la vita, che quel ragazzo dai capelli biondi sarebbe entrato a far parte della mia vita.... Non avrei mai pensato che sarei stata innamorata di lui per i successivi 121 anni....- sussurrai, abbassando lo sguardo ed abbozzando un sorriso.
-Aha! Allora sei innamorata di lui! Ecco perché mi hai trattata così prima! Perché sei gelosa e preoccupata che io te lo possa rubare da sotto il naso!- borbottò Ran.
-Tu proprio non capisci.... Lui, Kisuke, è già mio-.
Rimase di stucco.
-Vuol dire.... Che state insieme....?-.
Sembrava molto delusa.
-Sì-.
Non ribatté altro, il silenzio calato nella stanza era rotto solo dal mio continuo poggiare la bottiglia di sakè sul tavolo.
-Ed ora lui dov'è?- chiese.
-Non lo so.... È sparito senza lasciare traccia.... Credo stia facendo ricerche sui Quincy.... Lui.... Tornerà, ne sono sicura.... Lui c'è e ci sarà sempre per me.... Me lo ha promesso....-.
-Scusami- sussurrò la neo shinigami.
-Eh?- domandai, fissandola come se avesse detto chissà cosa.
-Scusami- ripeté, a voce più alta -Mi sono comportata da stupida.... Ero così presa dalla possibilità di stare con qualcuno che non mi sono accorta tu potessi starci male-.
Sorrisi.
-Scusami tu.... Se prima ti ho ferita.... E umiliata.... E fatta diventare una shinigami.... Io.... Non so cosa mi sia preso in realtà, è solo che la mia vita ora è una delusione continua, ho problemi a non finire e.... E niente.... Ti avrei potuto spiegare tutto con calma, ma sono una ragazza estremamente sadica.... Perdonami-.
Ridacchiammo e lei provò ad abbracciarmi.
Sguisciai via, liberandomi dalla stretta.
-Non credo sia una buona idea- la bloccai.
-Perché, siamo amiche no?-.
-Un'altra volta.... Ti va del sakè?-.
Lei annuì sorridendo, così le versai della bevanda nel bicchierino ed aspettai che bevesse.
Pochi minuti dopo iniziò a sentirsi strana e cadde a terra in un sonno profondo, segno che i sonniferi avevano fatto effetto.
Sospirai, prendendola in braccio e portandola nella stanza di Tessai, dove in quel momento non c'era nessuno.
Entrai in camera mia, sdraiandomi sul futon e mettendomi a scarabocchiare su un foglio.
-Cosa fai?-.
Alzai gli occhi e vidi Grimmjow appoggiato allo stipite porta.
-Butto giù una mappa.... Non che mi stia venendo quel granché....- risposi, sbuffando.
-Se vuoi ti posso dare una mano-.
-Mi faresti un grosso favore-.
Sorrise e si tuffò accanto a me, mettendosi sotto la coperta e sorridendo.
-Se ti aiuto poi posso dormire qui?- chiese.
-No, al massimo un abbraccio-.
Rise.
-Sei sempre la solita....-.
Prese carta e penna, facendomi notare per tutto il tempo quanto i miei disegni facessero schifo.
-Lì c'è un cunicolo che si intreccia con la via principale e qui- indicai un punto sulla mappa -Mettici una X grossa-.
Gli passai una matita rossa.
-Perché?-.
-Qui c'è la Camera di 46.... Sarà il primo posto dove andrò-.
-Ukitake però mi aveva detto che nessuno può entrarvi-.
-Papà ti ha parlato di loro?-.
-Mi ha accennato alcune regole e modi di vivere della Soul Society, ma me li ricordo appena-.
Sorrisi.
-Come ti sembra la ragazza nuova?- chiesi dopo un po'.
-Nulla di speciale.... È carina ed ha una buona forza spirituale, ma nulla di speciale-.
-Speriamo possa dare una mano....- sospirai -Grimmjow, è tardi.... Meglio che tu vada nella tua stanza....-.
-Potresti avere bisogno di me-.
-Ne dubito-.
Uscì ridacchiando.
-Grimmjow- lo fermai, quasi bisbigliando.
Lui tornò al volo, con un sorriso che gli copriva metà volto.
-Portami del sakè.... E due bicchieri- borbottai.
Avevo bisogno di rilassarmi un po' e la cosa migliore sarebbe stata bere (essendo stata cresciuta, oltre che da mio padre, anche dal suo migliore amico, Kyoraku Shunsui, per il quale ogni occasione era buona per festeggiare con degli alcolici, avevo preso quella brutta abitudine....).
Dopo tre ore il numero delle bottiglie finite era passato da una a sei: eravamo completamente sbronzi, ridevamo per qualsiasi cosa e discorrevamo in spagnolo.... Quando nessuno dei due lo sapeva realmente parlare.
Le nostre frasi non avevano un briciolo di senso logico, anzi.... Il più delle volte non seguivano neanche il filo del discorso: partivamo parlando dei gatti ed arrivavamo a commentare il fatto che i capelli di Szayel fossero troppo rosa, non riuscendo a fare a meno di domandarci se se li tingesse.
-Parla quello con la chioma azzurra- ridacchiai.
-Devo confessarti un segreto-.
-Dimmi-.
-Tu però non rivelarglielo a Hikaru-.
-No, sarò un pesce-.
Presi una bottiglia e ne bevvi il contenuto restante, tenendolo in bocca a mo' di criceto con le guance piene di cibo.
-Va bene....-.
-Allora me lo dici??-.
-....sono Batman-.
Scoppiammo a ridere.
La mattina dopo dovetti allenare Ran e Sosuke, con risultati chiaramente più che disastrosi....
Difatti rischiai di mozzare il braccio sinistro della neo shinigami, rilasciando il bankai senza neanche spiegarle le basi del combattimento.
Poi lanciai un hado ad Aizen, sperando che lo neutralizzasse ed accorgendomi solo dopo averlo scagliato che era un incantesimo di livello 73.
Fortunatamente presi male la mira....
Per concludere li stritolai entrambi con la Zetsumei Kusari.
-Non ti vedo molto bene.... Meglio se li alleno io oggi.... Che ne dici?- propose Byakuya, vedendo che postumi della mia sbronza si facevano sentire.
-Eh? Sì, sì! Disperditi, Senbonzakura- borbottai muovendo la mano e risalendo dal campo d'allenamento al piano superiore, per poi uscire dal negozio a fare una passeggiata.
Camminai per qualche minuto, cercando il più possibile di non barcollare e sembrare un'ubriacona.
-Ciao Hikaru- sussurrò lo shinigami che mi ritrovai di fronte.
Sorrisi.
-Anche tu qui.... Ichigo?-.












~Radio Gin~


Gin: A GRANDE RICHIESTA (?) IL NOSTRO PROGRAMMA È FINALMENTE TORNATO, DOPO CAPITOLI E CAPITOLI DI ATTESAAAAAA!!!!!!! Grazie Autrice *si asciuga una lacrimuccia*
Autrice: Ti voglio bene Ichimaru *lo abbraccia*
Gin: *ricambia* sfortunatamente non abbiamo ricevuto domande nel precedente capitolo, quindi mi toccherà improvvisare.... *sospira* bene, si potrebbe/ 
Grimmjow: *colpisce Gin con una baguette e scompare*
Gin: ....ha bevuto troppo....
Szayel: *lancia una palla di plastica rossa allo shinigami* 
Gin: ....ma che diavolo?!
Szayel: Torna nella tua pokeball! Stupido Vulpix
Gin: ....IDEA! In questa puntata di Radio Gin istituiremo un concorso in cui i partecipanti dovranno fare una figuraccia in pubblico; la più divertente sarà premiata dall'autrice con una parte tutta per il vincitore, nel prossimo capitolo!!
Autrice: Mi piace, sempre meglio della tua idea iniziale nella quale avevi intenzione di visitare casa mia con un branco di espada scatenati per descriverla ai lettori....
Gin: Allora, i partecipanti di oggi (tendo a specificare che non si possono tirare indietro da questo contest) saranno: Uryu, Szayel, Grimmjow, Aizen sama, Fragolo, Byakuya, Shinji e Ulquiorra!!!! Quelli che ho chiamato facciano un passo avanti
Ichigo: Io non mi chiamo Fragolo *piange disperato*
Gin: *lo ignora* cari partecipanti, i voti verranno dati dai lettori, chi ne riceverà di più vincerà l'ambito premio! Vi ricordo le regole: non si può interferire nelle figuracce altrui, non si possono picchiare i vecchietti e soprattutto evitate di dimenticare il gigai a casa! In caso di mancanza di recensioni e, di conseguenza, di voti sarà l'autrice a decidere (spero non accada....). CHE VINCA IL MIGLIORE! LA VOSTRA PROVA INIZIA ADESSO!
*tutti corrono a prepararsi*





Concorrente Numero 1: Uryu Ishida

Ishida: *porta un banco ed una sedia sull'ascensore di un'agenzia, si siede ed aspetta che qualcuno arrivi*
Persona: *entra nell'ascensore e vede Uryu* erm.... Buon giorno.... Io vado al terzo....
Ishida: *si tira su gli occhiali, scrive qualcosa su un foglio e guarda l'uomo* Ha un appuntamento?
Persona: Un appuntamento? 
Ishida: Si certo, non lo sa? Da ieri il direttore ha deciso che l'ascensore si userà solo su appuntamento.... Lei è un dipendente per caso?
Persona: Sì....
Ishida: Non ha il tesserino del "dipendente felice che usa l'ascensore"?
Persona: No, non ne sapevo niente!
Ishida: Malissimo! Nell'ascensore qui accanto li fanno, se ne deve assolutamente procurare uno altrimenti non sarà riconosciuto come dipendente ed userà il mezzo solo con appuntamento (preso rigorosamente con minimo 6 settimane d'anticipo!)
Persona: Oddio, corro subito a farlo! *esce dall'ascensore ed entra in quello accanto*
Ishida: *si volatilizza*



Concorrente Numero 2: Szayel Aporro Grantz

Szayel: *cammina tranquillamente per strada e si gira intorno, guardando quelli che passano*
Ragazzo: *passeggia con le mani in tasca*
Szayel: *corre dal ragazzo, gli palpa un po' il culo e poi scappa* RAGAZZO, IL CIELO STA CADENDO! IL CIELO CI CADE ADDOSSO!!!! CORRI VIA! SALVATI FINCHÉ SEI IN TEMPO!!!!


....abbiamo deciso di censurare ciò che è successo dopo per non urtare la sensibilità dei lettori con tutta quella violenza.... Possiamo solo assicurarvi che ora Szayel si è risvegliato dal coma e sta bene.... 



Concorrente Numero 3: Grimmjow Jaegerjaquez

Grimmjow: *entra in una caserma di polizia, vestito di arancione*

*i poliziotti lo guardando, incuriositi*

Grimmjow: CE L'HO FATTA BASTARDI! VI HO FREGATO! SONO RIUSCITO AD EVADERE DI PRIGIONEEEEE!!!!!!! *scappa*
Capo della polizia: FERMATE QUELL'UOMO!
*5 agenti si lanciano su Grimmjow*

....l'espada è stato rilasciato su cauzione che ha dovuto pagare l'autrice, ora lei l'ha messo agli arresti domiciliari....



Concorrente Numero 4: Lord Sosuke Aizen

Aizen: *si avvicina ad un bancomat, fa la coda, inserisce la tessera e ritira dei soldi*

*le banconote escono dalla bocchetta*

Aizen: ODDIO! NON CI CREDO!!!! HO VINTO!! HO VINTO! HO VINTO HO VINTO HO VINTO!!! *abbraccia un passante* SONO RICCOOOOO!!!! RICCORICCORICCO



Concorrente Numero 5: Fragolo Kurosaki

Ichigo: Non mi chiamo Fragolo *piange*
Gin: Inizia o ti perforo con Shinso
Ichigo: Va bene.... *inizia a camminare in una via trafficata e ferma un passante a caso, mostrandogli la propria carta d'identità* Scusi! Sono in un terribile guaio! Ha visto quest'uomo?! Ci siamo separati due giorni fa e non l'ho ancora rivisto! Sono molto preoccupato
Passante: Ma vada a quel paese *se ne va*
Ichigo: *ci riprova fermandone un altro* Scusi! Ho perso il mio amico! Lo ha visto?! Guardi bene la foto 
Passante: *scappa via terrorizzato* STAI LONTANO DA ME! PAZZO!
Ichigo: *ritenta una terza volta* Ho perso il mio amico, lei lo ha visto? *indica il documento*
Passante: Tranquillo, andrà tutto bene.... Fidati di me.... *prende il telefono e digita un numero* Erm, sì...? Reparto di neuropsichiatria....?



Concorrente Numero 6: Byakuya Kuchiki

Byakuya: *entra in una gelateria*
Commessa: Buon giorno, cosa le preparo?
Byakuya: Un cono due gusti con stracciatella e biscotto
Commessa: *prepara il gelato* ecco a lei *lo passa a Byakuya* 
Byakuya: Erm.... Signorina.... Avrei una domanda da porle...
Commessa: Certo, mi dica
Byakuya: Lei crede agli unicorni?
Commessa: *perplessa* io.... No, non ci credo.... Non ne ho mai visto uno.... Non credo esistano
Byakuya: *si spiaccica il cono sulla testa* SONO UN UNICORNOOOOO *trotta fuori dal negozio*



Concorrente Numero 7: Hirako Shinji

Shinji: *entra in una libreria*
Commessa: Buon pomeriggio, posso darle una mano in qualche modo?
Shinji: Per la verità sì, stavo cercando un libro....
Commessa: Beh, abbiamo tantissimi volumi qui.... Magari se mi dà un genere le posso indicare i più belli....
Shinji: Mi servirebbe un libro che mi insegni a leggere, mi sono preso quest'impegno anni fa e non sono ancora riuscito a portarlo a termine.... Sì! Voglio un libro che mi insegni a leggere! Tenete cose del genere qui?
Commessa: ....devo trovarmi un nuovo lavoro....



Concorrente Numero 8: Ulquiorra Schiffer

Ulquiorra: *sale su un taxi*
Tassista: Salve! Dove la porto?
Ulquiorra: VERSO L'INFINITO.... E OLTREEEEE!!!! 




Gin: STOOOOP ALLE FIGURE DI.... AL CONTEST! Chi vincerà?? Lettori, attendiamo i vostri voti e non vediamo l'ora di sentire i vostri pareri sul capitolo, vi ricordo che per votare basta recensire dicendo il nome del personaggio scelto (si spera anche in un breve commento con le vostre impressioni....) *sorride* vi mando un bacio mentre aspetto il responso sul vincitore! Ciao ragazzi *saluta con la manina*
Byakuya: Vota Kuchiki! Noi abbiamo Senbonzakura....e, naturalmente, me! 
Gin: *lo spinge fuori dallo studio*

Autrice: *controlla che non ci sia nessuno e poi salta fuori* wooow! Ho scritto un vero e proprio papiro hehehe scusate *sfodera un sorriso sghembo* quelli che riescono ad arrivare in fondo meritano un Nobel hahaha grazie mille a tutti voi, che mi seguite, recensite e vi subite i miei scleri su Radio Gin.... Vi mando un bacione e mi auguro, come al solito, che il capitolo vi piaccia :*

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Capitolo 23
*** ~The rescue~ ***


~Radio Gin~

Autrice: Mi sento in colpa.... Ho scritto un capitolo cortissimo *piange*
Szayel: E non mi hai neanche ancora inserito! Fai schifo
Byakuya: Sono un poooony~ *saltella*
Gin: Qualcuno gli dia un sedativo e lo leghi.... Vi prego
Aizen: Ci penso ioooooo *saltella dietro a Byakuya con una corda*
Mayuri: Hai dimenticato questaaaaa *saltella dietro ai due con una siringa*
Autrice: ....
Gin: Bentornati ad un nuovo appuntamento di Radio Gin! Lasciamo perdere gli squilibrati ed arriviamo a cose più importanti! Il contest è stato vinto da Byakuya, quindi l'autrice, come promesso, dedicherà una parte del capitolo a lui 
Byakuya: Nitrisci, Senbonpony! *viene atterrato da Aizen, che lo blocca mentre Kurotsuchi gli inietta qualcosa*
Autrice: Toglimi una curiosità.... Cosa c'era dentro la siringa?
Mayuri: Oh, un composto di mia invenzione
Byakuya: Chi ha rubato gli unicorni? Chi lo sa! Johnny il bassotto li riprenderà! *inizia a canticchiare*
Autrice: Lo hai rincoglionito pure di più....
Gin: *tira un cazzotto a Byakuya e lo stende* fantastico, ora torniamo al programma....  Autrice, parlaci del capitolo!
Autrice: Allora, questo capitolo (mi scuso) è molto corto.... Però spero vi piaccia comunque! È diviso in due parti: la prima con voce narrante di Hikaru, mentre la seconda con voce narrante di Byakuya!
Aizen: Stavate parlando di me? *voce alla Paolo Bitta*
Autrice: ....no
Aizen: Credo di aver messo incinto Fragolo T__T
Autrice: CHE?!
Aizen: Sì, la settimana scorsa ho usato il ficus (Valentina capirà) ed ora lui ha le voglie e non la smette di vomitare....
Gin: Giurerei di averlo visto un po' ingrassato....
Ichigo: AIZEN SAMA VOGLIO UNA TORTA ALL'ANANAS
Aizen: Che qualcuno affetti Renji e ci faccia un dolce, per favore
Renji: Oi! Ha detto ananas! Non "torta all'Abarai"
Aizen: Eh appunto, che differenza c'è? *inizia ad affilare un coltello*
Gin: Questa puntata non ha senso
Autrice: Serve per svagare un po' i lettori
Gin: ....e per far sembrare il capitolo più lungo
Autrice: ....maledetto >3< OH! ORA CHE CI PENSO! Valentina ti aveva chiesto di fare una figura di cacca hehehehe e.e
Gin: Non è vero!
Autrice: *ruba gli occhiali a Ishida e se li mette, prendendo un libretto degli appunti e leggendo a voce alta*    "nel prossimo anche Gin dovrà mettersi in gioco mi raccomando"
Gin: ....dovrei fare una cagata pari a quelle degli altri nello scorso capitolo....?
Autrice: Se non riesci a battere Byakushi, almeno cerca di farne una di pari livello
*pianto di sottofondo di Ichigo*: Dov'è la mia torta all'ananas?!
Gin: Va bene, ma per questa figuretta avrò bisogno dell'aiuto del magnifico Aizen sama
Aizen: Evvai! Gin mi vuole con sé awawawawa *si rotola per terra in preda a qualche strana forma di idiozia*
Autrice: Io non ne sarei così felice....
Gin: Bene, iniziamo.... Povero me....
*voce di sottofondo*: ANANAS, TORNA QUI!
*passa Renji, inseguito da Ichigo armato di forchetta e coltello*
Autrice: ....aizen sama, poi mi dovrai dare tante spiegazioni.... Senza scendere nei dettagli del ficus....
Aizen: *guarda ichigo* Fragolo inizia a spaventarmi.... Non è che posso sbolognarlo a qualcuno per i restanti otto mesi e mezzo....?
Autrice: Poi gli fai venire la depressione pre e post parto
Aizen: ....abbandonarlo per i restanti 200 anni?




Ichimaru Gin e l'animaletto domestico

Gin: *entra in un negozio di animali, mano nella mano con Aizne e con un lecca lecca in bocca*
Aizen: Scegli pure quello che preferisci
Gin: *inizia a guardarsi intorno, con aria stralunata*
Commesso: Buon pomeriggio, posso aiutarvi?
Gin: *si attacca alla gamba del commesso* MAMMA MAMMA! POSSIAMO PRENDERE QUESTO?? TI PREEEEEGO! È COSÌ CARINO! *si alza ed inizia ad accarezzargli la testa*
Aizen: E va bene....
Gin: TI CHIAMERÒ.... PIKACHU!




Gin: Okay, penso di essermi sputtanato a sufficienza
Autrice: Oh no, fin troppo poco *ride*
Aizen: DALLA PROSSIMA PUNTATA IL PROGRAMMA CAMBIERÀ NOME E DIVENTERÀ "RADIO AIZEN SAMA E FRAGOLO ILMIOCULOÈLISCIOESETOSOEFASWISH KUROSAKI"!!!!
Autrice ....eh?
Gin: COSA?!
Aizen: Shhh! Abbassate la voce! Sto cercando di far contento il donno incinto....
Ichigo: Siiiii sono una fragola fortunata! Adesso datemi un'ananas
Renji: *inizia a scappare*
Autrice: Okay, in questa puntata ci sono state sufficienti cagate.... Direi di far proseguire i lettori col capitolo....
Gin: Per una volta credo sarò costretto a darti ragione....
Ichigo: ANANAAAAAAS *insegue Renji*
Autrice: ....bene! Vi auguro una buona lettura! *sorrisone*
Gin: Alla prossima di.... RADIO GIN!
Ichigo: Ma doveva essere "Radio Aizen sama e Fragolo Ilmioculoèliscioesetosoefaswish Kurosaki" *piange*
Gin: Non lo sopporto più.... E va bene.... Si chiamerà così.... *sospira*
Ichigo: Yeeeeeee!! ANANAS
Byakuya: UNICORNI
Autrice: Mayuri.... Ti dò il permesso di sezionarli
Kurotsuchi: *risata malefica*




~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~




Grazie ad un mio casuale incontro con Ichigo ero riuscita ad ottenere un nuovo compagno.
Mi aveva raccontato dell'improvvisa sparizione del suo amico Ishida e delle sue preoccupazioni di ritrovarlo nelle mani del nemico.
Più il tempo passava e più mi rendevo conto di quanto fosse disperata la nostra "ribellione".... Eravamo in nove, contro l'intero Seireitei.
Sospirai, rimettendo a posto la katana e concludendo l'allenamento.
L'ultimo della settimana e, quindi, l'ultimo prima dell'attacco a sorpresa.
-Domani si parte- borbottò Grimmjow, posandomi una mano sulla spalla -Devo chiederti un favore-.
Mi voltai e lo guardai.
-Di cosa hai bisogno?-.
-Di un bacio-.
Lo guardai male.
-Non scherzare.... Di cosa hai bisogno?-.
-Di tempo-.
Sollevai un sopracciglio.
-Cosa vuol dire che hai bisogno di tempo? Smettila di essere misterioso e spiegami le cose per bene- ordinai, con voce ferma.
Lui rise.
-È bello quando mi bacchetti mentre faccio lo scemo-.
Feci correre la mano alla spada.
-Devo tornare nello Hueco Mundo- disse, lanciando un'occhiata al fodero -Vado a prendere Nnoitra e Nel.... Posso?-.
-Perché non mi hai avvisato che Nnoitra è ancora vivo?-.
-Durante l'ultima battaglia contro Aizen è rimasto ferito gravemente, ma è riuscito a tornare a casa, dove Nel lo ha nascosto e curato-.
-Non mi hai risposto-.
Aspettò qualche secondo.
-Perché l'ho scoperto da poco anch'io-.
Sospirai nuovamente, tornando in negozio ed infilandomi uno shihakusho nuovo, trovato nella camera di Kisuke.
Grimmjow arrivò poco dopo, entrando nella stanza con la sua solita grazia da elefante.
-Ti sei offesa?- borbottò.
-Perché dovrei?-.
-Perché ti sto lasciando nel momento del bisogno-.
-Ci sto facendo l'abitudine-.
Sfoderai un sorrisone, per sdrammatizzare.
-Posso allora?-.
Chiusi l'armadio, ponendomi davanti a lui e guardandolo dritto negli occhi.
-Sei adulto e vaccinato, fa' quello che ti pare- risposi, aggrottando le sopracciglia -Non capisco perché hai bisogno del mio permesso-.
Mi prese il volto fra le mani e mi stampò un bacio sul naso.
Scese, ma anziché le mie labbra trovò un dito che lo allontanò quel poco che bastava affinché non si spingesse oltre a quella dimostrazione di affetto.
-Non renderti le cose più complicate- sussurrai.
-Hai detto che posso fare ciò che mi pare....-.
-Entro certi limiti-.
Sorrise, abbassando lo sguardo.
-Credi che andrà tutto bene?-.
-Certo che andrà tutto bene! Yhwach.... Che vuoi che sia! Ci penso io a farlo fuori! E poi abbiamo quella fragola 20% shinigami, 20% quincy, 20% umana, 20% fullbringer ed il restante 20% hollow-.
-....e 100% Kurosaki....- aspettò vari secondi prima di esporre il suo verdetto finale -Siamo nei guai-.
Ridemmo.
-Dai, stai tranquillo! Vedi piuttosto di non farti del male.... Non potrei perdonarmelo.... Altrimenti chi mi scasserebbe l'anima tutto il giorno?!-.
Mi arrivò uno scapaccione sulla nuca.
-Potrei dire lo stesso, shinigami-.
-Occhi azzurri, rincominciamo a prendere le distanze?-.
Altra risata.
-Sarà meglio che vada.... Non so se riuscirò ad arrivare in tempo per l'infiltrazione- sussurrò, con aria colpevole.
-Pazienza.... Faremo a meno del nostro elefante preferito- commentai, beccandomi un'altro pattone.
-Stupida-.
-Ti ho spiegato tutto ciò che so del Seireitei.... Sai come entrarvi, non hai bisogno di fare irruzione con noi-.
Prima di parlare mi guardò, assumendo un'espressione seria.
-Non farti ammazzare, è un ordine-.
-Quando potrai anche solo lontanamente pensare di darmi ordini sarò già morta sepolta-.
Con una mossa fulminea mi abbracciò, portando le nostre fronti a contatto.
Chiuse gli occhi, dai quali iniziavano a scendere fiotti di lacrime.
-Grimmjow.... Stai....-.
-NO!- ringhiò -NON STO PIANGENDO!-.
Mi zittii, lasciando a tacere la mia voglia di ribattere ed abbracciandolo a mia volta.
-Ucciderò chiunque ti torcerà anche solo un capello- sussurrai.
Non risposi, appoggiando la testa sul suo petto e volgendo lo sguardo verso la parete.
Si staccò da me, dandomi prima un bacio sul collo ed aprendo poi un portale per lo Hueco Mundo.
Lo vidi sparire dietro a quello squarcio nero.
La mattina dopo mi alzai presto, per ultimare i preparativi.
L'Espada non era ancora tornato e questo stava a significare che sarebbe entrato nei Seireitei con gli altri due.
Presi la spada e la carezzai, mettendola nel fodero ed appendendola alla cintura.
Entrai nella stanza principale del negozio, dove vidi tutti gli shinigami oramai pronti per partire.
-Ci infiltreremo dal portone a nord ovest per non essere scoperti.... Ricordate tutto vero? Una volta là dentro massimo silenzio e discrezione.... Non fatevi vedere da nessuno, limitatevi a liberare quanti più prigionieri potete.... Byakuya, tu penserai a Renji; Gin a Szayel e Rangiku; Tessai e Ran, voi a Shunsui e mio padre; Ichigo a Ulquiorra;  Shinji e Aizen, voi a Starrk.... Non fate del casino e soprattutto non fatevi scoprire.... Ricordatevi di avvisare i Capitani rimanenti del pericolo e cercate di farli unire a noi....- dissi, ripassando per un'ultima volta il piano.
-Hikaru, tu?- domandò Gin -E Grimmjow?-.
-Io devo prima passare dalla Camera dei 46.... E Grimmjow è andato a prendere degli alleati-.
Sorrise.
-Tutti pronti?- chiesi.
Ci fu un "sì" collettivo in risposta.
Sorrisi.
-Andiamo a riprenderci casa nostra....- sussurrai, aprendo un passaggio per la Soul Society.



~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~



Era la mattina della verità, la mattina in cui saremmo stati soli contro tutti.
Ognuno di noi aveva una mansione, io avrei dovuto liberare Renji.... Facile a dirsi, difficile a farsi.
Era rinchiuso nelle prigioni della Prima, controllato giorno e notte da shinigami appartenenti a quella Brigata.
Hikaru aveva appena finito di parlare e di ricordare velocemente il piano a tutti, per cui entrammo in quel passaggio che ci portò dritti di fronte al portone a nord ovest del muro di difesa del Seireitei.
Avevamo già avvertito la guardia, la quale ci fece passare senza dare troppo nell'occhio.
Una volta dentro ci furono le ultime parole del Capitano della Dodicesima.
-Buona fortuna ragazzi....- sussurrò, scomparendo con dei passi veloci.
Celai la mia reiatsu e, con un cenno del capo, salutai i rimanenti e sparii anch'io, approfittando della mia bravura nello shunpo, per raggiungere in pochi secondi il Quartier Generale del Gotei 13: il complesso di caserme della Prima Divisione.
Stava piovendo.
Mi fermai solo un secondo a guardare il cielo plumbeo.
Anni prima non avrei mai pensato che io, Kuchiki Byakuya, avrei infranto le regole spingendomi addirittura contro gli ordini della Camera dei 46.... E tutto per una sola ragazza, che con le due idee e azioni aveva sconvolto le nostre vite ed il nostro modo di pensare.
Era riuscita a convincermi, in parte anche a cambiarmi e a rendermi una persona migliore.
Un mio pensiero fu rivolto anche a Shintaro, morto per colpa mia, morto per un capriccio e per una dimostrazione di ristabilimento dell'ordine da parte del Comandante Generale.
Feci una smorfia, incurvando le labbra e facendomi pervadere dall'odio e dalla rabbia.

"La Camera dei 46 è stata interamente sterminata, di nuovo.... Prevedo uno scontro tra me ed un individuo dalla forza spirituale marcata, probabilmente il Comandante Yamamoto.... Cercherò di prendere quanto più tempo possibile.... Quando avrò rilasciato la mia energia spirituale preparatevi a combattere; la copertura è saltata"

Furono le parole che mi risuonarono nella mente, quelle di Hikaru, arrivatemi grazie ad una mossa di kido.
Fantastico, avrei potuto fare ciò che più mi pareva e piaceva.
Corsi via, entrando nella Caserma della Prima ed arrivai sino alle prigioni, dove però trovai tutte le celle vuote.
Passò per caso uno shinigami, lo presi per il collo e lo appesi al muro.
-Capitano Kuchiki! La prego mi lasci!- ed iniziò a piangere.
-Dov'è il mio Tenente?- ringhiai -Dov'è Renji?!-.
-Lo hanno appena portato alla fossa- balbettò l'altro.
Gli mollai un cazzotto secco nel naso talmente forte che svenne.
Obbiettivo raggiunto.
Mi guardai con ribrezzo la mano ricoperta dal guanto bianco sporco di sangue, prima di uscire dalla baracca e correre a perdifiato verso il luogo dove avrei trovato il ragazzo dai capelli rossi.
Avevo la mente offuscata dalla rabbia e dai più vari pensieri.
Continuavo a chiedermi come fossero riusciti a ridurre il tempo regolamentare di circa 30 giorni, per ogni esecuzione, a malapena 8.
Mi accorsi che avevo dimenticato una cosa di vitale importanza, così feci una deviazione al mio itinerario ed entrai nella mia stanza, dove trovai Zabimaru.
La portai con me, arrivando alla fossa, dove una decina di shinigami capeggiati dal Tenente della Prima stavano scortando Abarai.
Mi lanciai su di loro, sguainando la spada e colpendone alcuni, fermandomi solo una volta accanto al condannato.
-Scusa il ritardo- borbottai, slegandolo.
-Capitano!- esclamò lui, con le lacrime agli occhi -Se ne vada! La uccideranno!-.
Lo guardai per pochi secondi, giusto il tempo di godermi la visione del suo bellissimo volto e del suo corpo tatuato coperto solo per metà dai pantaloni.
Sorrisi, prima di voltarmi e tornare a squadrare i nostri avversari.
Passai la katana al mio compagno.
-Sono tornato perché preferirei morire che vivere col rimorso di non averti salvato- sussurrai.
Sasakibe mi si avventò addosso senza neanche dare una spiegazione.
Cercai di sconfiggerlo, ma sembrava essere ben più forte di quanto in realtà fosse sul serio e di quanto lasciava trasparire dalla sua reiatsu.
Continuava a difendersi e, sempre più shinigami, stavano arrivando, attirati dalla forza spirituale che era stata rilasciata.
Nessuno di loro proferì verbo, semplicemente ci attaccarono non appena ci videro.
Il solo shikai non sarebbe bastato....
-Bankai- dissi, lasciando cadere la Zanpakuto a terra -Disperditi, Senbonzakura Kageyoshi-.
Decisi che prima avrei pensato a Chojiro e poi a tutti gli altri.
Lo rinchiusi dentro il sekei del bankai, per non farlo scappare.
Non volevo fargli del male, cercavo solo un modo per non farlo più muovere per un po', mi sarei sentito in colpa se avessi dovuto ucciderlo, per cui mi stavo trattenendo il più possibile.
-Capitano! Quell'uomo è uno zombie, tutti questi sono zombie! Sono già morti- urlò Abarai.
Sorrisi.
-Capisco.... Grazie Renji..... Shukei, Hakuteiken- dissi, puntando la spada contro lo shinigami che mi stava di fronte.
Mi spuntò un paio d'ali di reiatsu, che mi diedero la potenza necessaria permettendomi di trapassare Sasakibe.
Dissolsi il bankai, guardando il mio luogotenente battersi con l'ultimo morto vivente rimasto.
Quando ebbe finito mi corse incontro.
-Devi darmi delle spiegazioni- mormorai.
-I Quincy.... Nella Soul Society c'è pieno.... Non capisco come voi siate riusciti a scappare e nascondervi per tutto questo tempo da loro.... Hanno ucciso e trasformato in zombie, non so come, un sacco di Dei della Morte, compresi Chojiro e il Comandante Generale-.
-Hikaru dice che hanno nuovamente sterminato la Camera dei 46-.
-Non lo so per certo.... Le informazioni sono limitate quando si è rinchiusi....-.
-Sai anche troppo-.
-Kuchiki Taicho....-.
-Dimmi-.
-Grazie per essere tornato a salvarmi....-.
-Gli altri sono tutti rinchiusi?- chiesi.
-Sì, sarebbe bene andarli a salvare....-.
Mi voltai e feci per partire alla volta della caserma della Terza Brigata, quando il mio polso destro fu bloccato dalla mano del mio luogotenente, costringendomi a non proseguire la corsa.
Non disse nulla, si limitò semplicemente a guardarmi negli occhi per un tempo che sembrò interminabile.
-Capitano....- borbottò.
-Non dire nulla-.
Prese coraggio, portandomi una mano attorno ai fianchi ed avvicinandomi a sé.
-Grazie- disse, avvicinando le sue labbra e dandomi un dolce bacio.
Mi lasciai trascinare da quel dolce momento portandogli le dita dietro la nuca, intrecciandole alle lunghe ciocche rosse, mentre mi carezzava la guancia col dorso della propria mano.
Sorrisi, staccandomi e posando la fronte contro la sua.
-Grazie a te....- sussurrai.












~Angolo Autore~

Cari lettori.... Stiamo arrivando alla fine di questo obrobrio questa storia :'(
Si tratta ancora di pochi capitoli, dipende tutto da quanti ancora avrò voglia di scrivere....
Ringrazio già ora tutti quelli che mi hanno seguito, che hanno letto e che hanno recensito :* siete meravigliosamente meravigliosi u.u (soprattutto quando sopportate le cagate che scrivo su Radio Gin)
Per ora prometto che mi ritroverete nel prossimo capitolo, a rompervi per l'ennesima volta le scatole nell'angolo autore hahahah
In questo ho finalmente avuto l'occasione di inserire una delle mie coppie preferite.... Byakuya e Renji *^* li amo. Sono belliffimi *^*
Nei prossimi ci saranno tante tante tante altre cosine carine carine (tutto il romanticismo mancato nell'intera storia salterà fuori adesso hahahaha)
Un bacione a tutti :*
Luci :3

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Capitolo 24
*** ~Falling in love~ ***


~Angolo Autore~ 
Cialve lettori 3:
Ennesimo capitolo d questa storia obbrobriosa!! yeeeee
Come il precedente, si snoderà in diverse parti: una con voce narrante di Hikaru ed una con voce narrante di Szayel.
Queste si scambieranno lungo tutta la durata del capitolo e saranno divise dalle ondine (~) {che io amo particolarmente in questo periodo} quindi non avrete problemi (spero) a capire chi sta parlando in quel momento.
Si inizia con Szayel.
....okay, questo angolo autore sembra una puntata di Superquark....
Passiamo a cose più intelligenti (se riesco a trovarne).... Come Radio Gin! No, aspetta.... Non può essere reputata una "cosa intelligente".... Vabbé, facciamo un'eccezione.... Comunque, Radio Gin non sarà presente in questo capitolo, in quanto ho deciso di raccogliere le idee e di infilarle tutte in uno special che sarà pubblicato in seguito :3
Nel frattempo vi mando un bacione, aspetto le vostre impressioni su questo papiro da diabete che ho scritto (in fondo vi aspetta il Nobel per il lettore hahaha)
Grazie mille a tutti
Luci :*





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Il silenzio vigente fino ad allora fu rotto da un boato, dalle grida di uomini e dal rumore provocato dallo scontro di spade.
Scattai in piedi, sistemando gli occhiali e cercando di guardare fuori, attraverso quell'unica finestra rotonda chiusa da inferiate.
Da lì entrò una mano, che mi sfiorò la guancia sinistra nella sua corsa verso il pavimento.
Guardai con occhi scioccati l'arto mozzato ricolmo di sangue, giacente a terra immobile.
Fuori da quelle mura stava succedendo un casino piuttosto grosso.
Mi lanciai verso la porta della cella, cercando di raggiungere la mia katana, al di là delle sbarre, posata su un tavolo.
-Cazzo!- esordii dopo alcuni minuti e vari tentativi falliti.
-Che paroloni- rispose una voce, apparentemente fuori dalla struttura -Allontanati dalla parete.... Hado n°33 Sokatsui-.
Tre secondi dopo, il muro della stanza che dava verso il cortile esplose.
Tossicchiai, cercando di orientare la mia vista attraverso tutto quel fumo.
Una figura maschile piuttosto alta, dai capelli lisci e le vesti da shinigami entrò, puntando alla mia destra ciò che sembrava essere la sua Zanpakuto.
Questa si allungò, fendendo in più punti le sbarre, le quali caddero a terra lasciando un buco per passare.
Lo attraversai, correndo al tavolo dove era posata la mia spada e prendendola al volo.
-Succhia, For/- sussurrai, cercando di rilasciare Fornicaras in vista di un combattimento, ma venni fermato dalle parole del Dio della Morte.
-Non riconosci più la mia voce, Szayel?-.
-Gin?!-.
-Proprio io-.
Abbassai la katana, avvicinandomi al ragazzo.
Lui approfittò, lanciandomisi addosso ed abbracciandomi.
Rimasi di stucco, incapace di fare qualsiasi movimento.
-Grazie a Dio stai bene- sussurrò, stringendomi -Szayel.... Io....-.
Mi staccai da lui, sorridendogli.
-Gin.... Non mi devi spiegazioni.... Avevo già intuito tutto tempo fa- dissi -Smettiamola con questa farsa.... Non ci crede nessuno! Nemmeno io e te-.
-Non capisco....-.
Sembrava preoccupato.
-Gin, sul serio.... Io so di essere un rimpiazzo per chi in realtà tu ami davvero, anche Rangiku la era.... È tornato in vita, vero? Ne percepisco la reiatsu, sta combattendo contro un quincy.... E tu sei in pena per lui.... Sei sempre stato in pena per lui.... Ad esempio nel combattimento contro Urahara e Isshin.... Ti sei preso la briga di morire per lui, cercando di strappargli l'hogyoku da dosso per paura che lo sopraffacesse e potesse fare una brutta fine....-.
Lo shinigami si zittì.
-Tu lo hai seguito solo perché lo amavi, non perché condividevi i suoi ideali- continuai -Quando Hikaru ti ha portato con sé per combatterlo sono sicuro che non hai dato il meglio di te, anzi! Lo so Gin quanto tu ci tieni a lui, quanto ora il tuo cuore batta all'impazzata e quanto i tuoi pensieri siano rivolti verso il tuo vecchio superiore, soprattutto adesso che il Capitano prodigio della Dodicesima lo ha riportato in vita.... È così, vero?-.
-....mi dispiace Szayel-.
Ridacchiai, sistemandomi i capelli e ripulendomi le vesti dalla polvere.
-Non devi dispiacerti! Semplicemente non sono io quello che cerchi-.
-Ma.... Potremmo provare comunque a stare insieme.... Lui non ricorda più nulla.... Sarebbe uno spreco di tempo-.
-E allora perché sprecare del tempo stando con qualcuno che non vuoi realmente? Io non ci sto male e non ce l'ho assolutamente con te per questo! È stato bello finché è durata.... Ma alla fine devi pensare a quello che davvero vuoi e non a quello che potresti fare per gli altri, in questo caso per me....-. 
Sorrise, quasi con le lacrime agli occhi.
-Ed ora non piangere, hai detto che ha perso la memoria, no?- chiesi.
Annuì.
-Perfetto! Così non cercherà più di ucciderti!- ridacchiai -Prevedo che dovrai andare a salvarlo molto presto.... Non si ricorderà nemmeno come rilasciare la sua spada....-.
-Non è così debole- rispose fiero -È pur sempre Aizen sama-.
Sorridemmo all'unisono.
-Vai lo stesso, non si sa mai.... Adesso io devo battere qualche quincy suscettibile-.
-Szayel.... Scusami....-.
-Oh eccolo che rincomincia....- sospirai.
-No, davvero.... Scusami per quello che ti ho fatto, per la tristezza che ti sto procurando e per tutto/-.
Gli mollai uno schiaffo secco in faccia.
-Credevo che non l'avrei mai fatto, ma finalmente ne ho avuto l'occasione; ti dò 10 secondi per sparire dalla mia vista-.
Sorrise di nuovo, prima di usare lo shunpo e correre dal suo amato.
In quel momento mi sentii vuoto, solo.... Avevo bisogno di una qualche cibarie a base di Lumina, una tazza di tè e di un quincy da sezionare.... Almeno mi sarei svagato un po'....
Diedi un'ultima sistemata all'aspetto, prima di uscire dalla cella ed entrare nella mansione di Kuchiki.


~~~~~~~~~~~~~~~~


L'orrore e la paura si erano presi gioco della mia mente sin da quando ero scesa nella stanza della Camera dei 46 ed avevo visto i componenti della medesima tutti morti, trafitti ciascuno da un unico preciso colpo alla gola.
Uscii da quel luogo isolato e pieno di morte, tornando sulla lunga via in rettilineo che vi ci portava.
Fu lì che percepii la potente reiatsu di uno shinigami, che si stava velocemente avvicinando a me.
Inviai un messaggio telepatico ai miei compagni, avvisandoli del pericolo imminente, della copertura saltata e soprattutto chiedendogli di sbrigarsi.
Cercai di prender tempo, correndo via, ma il Dio della Morte mi raggiunse e mi bloccò, parandomisi davanti.
-Comandante Generale- lo salutai, con un cenno del capo.
-Capitano Hikaru Ukitake- rispose, sfoderando la sua spada.
-Oi! Non crede di andare troppo in fretta? Qua abbiamo altri problemi al momento, come la Camera dei 46 che è stata sterminata di nuovo.... Rimetta a posto la katana, signore, non abbiamo motivo di combattere-.
Non rispose, ma si avvicinò ancora e rilasciò lo shikai, bruciando gran parte delle cose circostanti.
Venni protetta dalla livrea, che feci dissolvere non appena saltai via dal raggio d'azione del mio avversario.
Sapevo che conservava sempre un po' di rancore nei miei confronti, ma non mi sarei mai aspettata che potesse attaccarmi così, da un momento all'altro, senza darmi nemmeno una spiegazione.
Evidentemente le cose si erano fatte veramente serie.
-Capitano Comandante.... Devo proprio combattere contro di lei?-.
Rispose con un affondo alla mia destra, che evitai facilmente.
Mi pareva strano che non fosse riuscito a colpirmi, sapevo di essere veloce, ma con una persona del suo calibro solitamente questa mia abilità andava tranquillamente a puttane.
Riuscivo a schivare tutti i suoi colpi, senza neanche tenere la Zanpakuto alla mano.
I suoi movimenti erano lenti e sconnessi, non di certo degni del Capitano della Prima Divisione.
Poco dopo, alle sue spalle, spuntò un quincy dai capelli lunghi e neri come la pece, che mi guardava sorridendo.
-Male, non si fa così! Devi colpirla quella, altrimenti ti fa fuori! Non ha neanche la spada in mano!- borbottò, rimproverando lo shinigami -Mi aspettavo che l'esperimento andasse meglio.... O forse è lei che è più forte di te....?-.
Spalancai gli occhi per lo stupore, guardandola meglio.
Come poteva essere che una ragazzina che pareva essere poco più che quindicenne, desse ordini ad uno degli Dei della Morte più potenti dell'intera Soul Society?
Placai ancora una volta Yamamoto, prima di lanciarmi su di lei, senza però sguainare la spada.
Di fronte a me si parò un'altra quincy, che fece scudo col proprio corpo alla compagna di squadra.
Utilizzando lo shunpo mi portai fuori dal suo raggio di azione.
Mi scagliò una freccia, costringendomi a lanciare uno Shakkaho per deviarla.
-Bambie chan!- squittì la mia preda.
-E voi chi cazzo siete?!- gridai, guardando la mora che era appena apparsa.
-Lei è Bambie chan- rispose l'altra -Mentre io sono Giselle! Tu invece dovresti essere la figlia del Capitano coi capelli lunghi e bianchi.... Quello che è stato quasi spedito all'altro mondo da Meninas-.
Andai su tutte le furie.
-Cosa avete fatto a mio padre?- chiesi, a denti stretti.
-Calma shinigami, sta bene.... Il suo compare col mantello rosa lo ha salvato.... È successo giusto ieri! Non so che fine abbia fatto.... Peccato, sembrava simpatico! Pensa: si è rifiutato di attaccarmi in quando sono una donna-.
Imprecai.
Maledetta la sua gentilezza e carineria verso il prossimo.
Sfiderai la katana e la puntai contro la quincy che aveva appena parlato.
-Oh, la signorina ha finalmente deciso di prendere la propria spada- cinguettò -Però.... Parlando seriamente.... Cosa credi di poterci fare con quella, contro di me?-.
-Ti ci prendo a legnate sul muso e ti faccio diventare bionda con gli occhi azzurri-.
Il mio volto si aprì in un sorriso malizioso.
-Pensi davvero di riuscire anche solo a sfiorarmi? Poi.... Noi siamo in tre.... Tu sei una sola-.
Ringhiai, guardando male la ragazza e preparandomi ad attaccare, assumendo una posizione quasi rannicchiata.
Stavo per scattare, quando un rumore assordante mi fece bloccare, per rivolgere lo sguardo verso il cielo, che si stava pian piano aprendo.
-Adesso siamo in quattro contro tre.... Meglio, che ne dici?- disse uno dei ragazzi usciti da quello squarcio.
-Grimmjow!- esordii, guardando con aria quasi galvanizzata il nuovo arrivato e gli espada dietro di lui.
Nel e Nnoitra.
Il ragazzo dai capelli azzurri aveva una nuova cicatrice sul petto.
Avrei indagato più tardi....
-Ti sono mancato?- chiese.
-Per niente- risposi.
Ridacchiammo all'unisono.
Accanto a me apparve uno shinigami vestito con un mantello nero, accompagnato da una donna con la chioma rossiccia.
L'uomo si tolse il cappuccio dal capo, lasciando liberi i capelli biondi che gli caddero sul volto.
Sfilò un shikomizue da sotto quella sorta di cappotto, puntandolo verso Yamamoto e sussurrando un comando di rilascio.
La canna divenne una lama bianca e nera, con un taglio netto obliquo sulla punta.
-Sei contro tre- corresse il nuovo arrivato -Anche se sono dispiaciuto, dal momento che diventerà un combattimento alla pari.... Te la devo rubare, Grimmjow-.
-Qua possiamo farcela benissimo da soli- borbottò l'espada, sbuffando.
-Beh, contro i quincy posso anche darti ragione.... Ma sai.... Siete tre arrancar un po' più forti, contro il Comandante Generale....-.
-E allora cosa suggerisci?! Shinigami, non rompere-.
-Tu pensa alle ragazze, io penso al Capitano-.
-E credi davvero di poter batterlo? Non capisco la tua logica-.
-Ne abbiamo già parlato qualche giorno fa quando sono venuto a cercarti, mi sembra-.
L'hollow sbuffò.
-Mi hai scartavetrato le palle-.
Il biondo rise.
-Hikaru mettiti questo- disse poi, passandomi un'altra mantella -Quando te lo dico, seguimi ed usa lo shunpo il più velocemente possibile-.
Grimmjow si lanciò verso quella che sembrava essere Bambie, mentre lo shinigami incrociò la spada con quella di Yamamoto.
Gli altri due espada si stavano a loro volta battendo assieme all'ex compagno di squadra.
Ed io ero lì, come paralizzata, con lo sguardo rivolto verso il biondo.

Era tornato....

Mi asciugai una lacrima con la manica dello shihakusho e feci come aveva ordinato.
Avevo addosso la sua invenzione: un mantello per nascondere completamente la reiatsu.
-Oh.... Hikaru- mormorò la donna che era arrivata con Kisuke -Come sei cresciuta-.
Stava palesemente piangendo, mentre parlava fra sé e sé e mi rivolgeva sguardi dolci e fieri.
-Tuo padre ha fatto proprio un ottimo lavoro- disse poi.
-Scusi.... Non vorrei sembrare rude.... Ma lei chi è....?- chiesi, assumendo un'espressione confusa.
Prima che un colpo di Ryujin Jakka ci raggiungesse, lei tolse la propria katana dal fodero e la prese alle estremità.
-Brilla, Gatsu no Tenshi- sussurrò -Sanran hane-.
Una livrea bianca si diffuse nell'aria, proteggendoci dall'imminente pericolo.
Fu allora che capii.

Lei non era una normale shinigami

La difesa stava mostrando i primi segni di cedimento, con piccole falle verso la parte centrale.

La sua spada, Angelo della Luna, il suo attacco, il suo viso.... Questi aspetti assomigliavano troppo a me ed ai miei poteri.

Un buco si aprì nel bel mezzo dello scudo, lasciando passare una fiammata.
Mossi la mano sinistra e piume nere ci si pararono davanti, proteggendoci dal fuoco della Zanpakuto di Genryusai.
Lei sorrise e lo stesso feci io.
-Mi sei mancata.... Hikaru.... Sei bellissima e bravissima.... Kisuke mi ha detto che sei un Capitano ora.... Sei il mio orgoglio più grande, mi dispiace non esserci stata per te.... Me ne sono andata troppo presto....-.

Tu ci sei sempre stata per me, mamma....

-Va tutto bene?- chiese Urahara, scansando un colpo e affondandone uno a propria volta.
Annuii, correndogli affianco e posizionandomi fra lui ed il Comandante del Gotei 13.
-Zetsumei Kusari-.
La catena della mia Soul Slayer si allungò, avvolgendosi attorno al corpo dello shinigami che avevo di fronte, impedendogli ogni movimento.
-Non voglio fargli del male-.
-Hikaru.... Il Capitano Yamamoto è morto, questo è solo il suo corpo comandato da quel quincy laggiù- indicò Giselle -Usa un qualcosa che le permette di controllare i morti come fossero zombie.... Non facciamoci colpire dal suo sangue o saranno guai-.
-E con lui cosa facciamo?-.
Allusi al pluricentenario.
Il biondo sospirò.
Un lampo cremisi partì dalla sua spada, tagliando la testa all'uomo bloccato dalla mia catena.
Rimasi di stucco, non mi sembrava vero che proprio lui avesse ucciso a sangue freddo una persona immobilizzata, senza la capacità di difendersi.
-Ma che cazzo fai?!- urlai -Avremmo potuto trovare una cura!-.
-No- rispose -Era già morto.... Adesso seguimi.... Per favore-.


~~~~~~~~~~~~~~~~


Mi sedetti fuori dalla mansione dei Kuchiki, con una tazza di tè in mano.
Avevo bisogno di riflettere, di staccare la testa dai sentimenti e concentrarmi solo su ciò che era razionale ed utile in quel momento.
Vedevo shinigami e quincy battersi, la guerra doveva essere iniziata.
Tutt'a un tratto la formidabile reiatsu di quella che pareva essere Hikaru scomparve, nello stesso momento in cui apparvero quelle di Grimmjow, Nel e Nnoitra.
Nel e Nnoitra?!
Iniziai a preoccuparmi seriamente.
Poco dopo anche la forza spirituale del Comandante Generale delle Brigate del Gotei 13 scomparve.
Bevvi un altro sorso di tè, volgendo lo sguardo verso un Dio della Morte dai capelli rossi che si stava battendo con il proprio nemico per eccellenza.
-Cosa ci fa qui questo?!- protestò una voce.
Mi voltai e vidi Byakuya con aria agonizzante, che guardava ciò che pareva essere uno dei suoi servizi preferiti.
-Avevo voglia di tè- risposi tranquillamente -Favorisci anche tu?-.
-TAICHO! MI AIUTI!- gridò il sottoposto, supplicando il proprio Capitano con gli occhi.
-Il dovere chiama- disse il capo del casato Kuchiki, raggiungendo il tenente ed aiutandolo a far fuori l'umano dotato di una grande forza spirituale.
-Szayel, non poltrire.... Datti da fare anche tu e vedi di eliminare qualche quincy- borbottò poi, prima di andarsene al seguito dell'altro uomo -E non rompermi nemmeno una tazzina o giuro che ti torturerò nei 25 mila modi possibili offerti da Senbonzakura-.
Sorrisi, salutandoli con la mano e rimanendo placidamente seduto nel cortile, bevendo quella tisana che mi ero preparato minuti prima.
La "calma" della battaglia che mi circondava venne presto disturbata da uno di quegli esseri inferiori dotati di consistente energia spirituale che mi si posò accanto e guardò malissimo.
Come non riconoscerlo.... 
Capelli blu notte, occhi di un colore leggermente più chiaro nascosti da una montatura grigio topo ed i vestiti bianchi.
-Oh, chi c'è!- esordii, sorridendo e porgendogli una tazzina -Tè?-.
Lui la lanciò in aria e questa ricadde rovinosamente a terra, rompendosi in mille pezzi.
Immaginai la faccia crucciata e l'aria assassina di Byakuya.... Per togliermi ogni problema, avrei dato la colpa al quincy.
-MA CHE STAI FACENDO?!- urlò, palesemente incazzato.
-Oi! Calma coso, non gridare: sto cercando di rilassarmi-.
-Rilassarti?! Tutti stanno combattendo, c'è gente che muore e tu? Tu stai qui a berti una tisana!-.
-Al miele e caramello.... Buona vero?-.
-MA SEI SCEMO?!-.
Sbuffai.
-Come sei rompiscatole.... Non ho niente da fare, per questo sono qui a trastullarmi-.
-Forza, alzati e sguaina la spada! Sarò io il tuo avversario! Così avrai finalmente trovato il modo per sfuggire alla noia!-.
-Nah, non mi abbasserò di nuovo al tuo livello da plebeo-.
-Questo mi sembra molto un discorso alla Mayuri Kurotsuchi....-.
-Mi scoccia ammetterlo, ma a volte ha anche ragione! Comunque, prima che ti uccida, voglio porti una domanda-.
-Ma....ma....ti pare il momento ed il luogo per iniziare una conversazione?!-.
-Zitto e rispondimi.... Tu non sei realmente dalla loro parte, vero?-.
Sollevò un sopracciglio.
-Cosa vorresti insinuare?-.
-Tu sei dalla parte degli shinigami, non dei tuoi simili-.
Sbuffò.
-Ma ti pare che potrei mai anche solo pensare di schierarmi con loro? Cosa ti fa credere che io non stia dalla parte dei Quincy?!-.
-Altrimenti mi avresti già ucciso-.
Ringhiò.
-Non l'ho ancora fatto solo perché sono una persona caritatevole! Ma adesso mi sono stancato: preparati a morire, espada-.
-Non voglio combattere contro di te, primo perché lo troverei uno spreco di tempo ed energia, e secondo perché trovo sarebbe più interessante sezionarti-.
La nostra conversazione fu interrotta da un'esplosione, che portò alla distruzione di un'intera facciata della mansione dei Kuchiki.
Dal foro spuntò Nnoitra.
-Oi, Szayel! Abbiamo bisogno di te- disse -Se sei occupato con questo, ti aiuto e lo facciamo fuori in un battibaleno-.
-Che piacere rivederti- risposi sarcasticamente -A cosa devo questa visita?-.
-Dei quincy rognosi ci stanno dando del filo da torcere.... Abbiamo bisogno anche di te-.
-Mi occupo di questo qui e poi arrivo.... Prima ancora però fatemi bere del tè.... Ne vuoi una tazza anche tu?-.
Gliene passai una e lui la prese.
-Volentieri: era dai tempi di Aizen che non ne bevevo un po'-.
Ishida stava iniziando a perdere le staffe.
-Io non ho parole- disse, guardando per terra.
-Uh! Io so chi sei! Sei quello che si è fatto quasi uccidere dal qui presente Octava! Devi essere proprio scarso-.
-Cosa vorresti insinuare?!- dissi, all'unisono con Uryu.
-Nulla nulla- e prese un sorso di bevanda, oramai non più così calda e dolce.
Il quincy fece per avvicinarsi a lui, arco puntato, ma inciampò su qualcosa (il piede di Nnoitra) e mi cadde addosso.
L'espada scomparì in una risata sguaiata, mentre io cercavo di evitare di sfracellarmi a terra con l'umano sopra.
Nulla da fare.
Finii seduto su uno scalino, con il ragazzo addosso e le sue labbra pericolosamente vicine alle mie.
Sentii il suo respiro sulla pelle ed il suo cuore battere all'impazzata.
Dimenticai del fatto che era il nemico, che mi aveva rubato la donna amata e che era fidanzato con lei.
Dimenticai chi avevo di fronte, concentrandomi su quanto potessi sentirmi solo in quel momento.
Non mi accorsi di aver passato la mano destra dietro ai suoi fianchi, spingendoli contro i miei ed avvicinando i nostri corpi.
Fu in quel momento che mi accorsi di quanto bravo ero stato nel mentire a me stesso ed autoconvincermi del fatto che Nemu mi piacesse davvero.
No.
La verità era che volevo portargliela via, cosicché lui non fosse suo e potesse avvicinarsi a me. 
Lo guardai dritto negli occhi.
Riuscivo a leggere la sua titubanza e allo stesso tempo la sua brama.
Fu in quel momento che mi accorsi di voler guardare quegli stessi occhi per il resto della mia vita.
Piegai leggermente la testa, facendo pressione sulle sue labbra con le mie.
Lui non si mosse.
L'altra mia mano si intrecciò ai suoi capelli, accarezzandogli il capo e giocando con le ciocche scure.
Sentii qualcosa battermi nel petto, una sensazione che si irradiava in tutto il resto del corpo.
Era in qualche modo piacevole, mi faceva sentire bene, al sicuro e felice....
Che fosse amore? 
Non avevo mai provato un qualcosa di simile, qualcosa che mi portava tanta dolcezza, fiducia, sgomento e curiosità tutte insieme.
Finalmente il quincy si mosse, passandomi una mano sulla parte destra del collo, accarezzandola col pollice.
Le sue guance erano arrossate.
Mi lasciai sfuggire un sorriso, prima di dischiudere le labbra e lasciare che le nostre lingue si sfiorassero.
Allora era quello l'amore?
Qualcosa che non si può descrivere, che richiede pazienza e speranza.
L'amore è passione, gentilezza, ossessione.
L'amore è ciò che fa sparire ogni tuo dubbio, che ti scombina completamente quello che credevi fossero le priorità della tua vita.
Tutto quello che era al primo posto scivola al secondo, terzo, lasciando spazio alla persona che riceve i tuoi baci e le tue carezze e condivide con te i momenti più belli.
L'amore è un sentimento che ti rende capace di cose incredibili.
L'amore è questo.
....e in quel momento, ciò che stavo provando, era amore....
Mi staccai da lui, sorridendogli maliziosamente.
-Ricordi quando abbiamo combattuto l'ultima volta?-.
-Sì, me lo ricordo benissimo....-.
-Ecco.... Spero di non averti mandato in frantumi.... Proprio tutto intendo....-.
Ci mise qualche secondo per capire la battuta, dopodiché assunse un'aria crucciata, dandomi un pattone dietro la nuca.
-No, è ancora tutto intatto- canzonò -Il tuo piuttosto? Grimmjow mi ha detto che hai qualche problemino con un buco da hollow là sotto....-.
Sbuffai.
-Se vuoi ti dimostro anche subito che il problema non sussiste-.
Lasciò andare le sopracciglia aggrottate, sciogliendo la sua espressione arrabbiata e sorridendo.
-Quando vuoi- ridacchiò.
Da dove era saltata fuori tutta quella spavalderia?
Lo baciai di nuovo, questa volta però con molta meno gentilezza e molta più passione.


~~~~~~~~~~~~~~~~


Con Yamamoto, la Camera dei 46 e chissà quanta altra gente morta, mi sentivo demoralizzata.
Avevo rivisto mia madre, dopo quasi 150 ani e, neanche cinque minuti dopo, l'avevo dovuta lasciare di nuovo, affiché combattesse ed aiutasse gli espada.
Sentivo una sorta di ansia e di preoccupazione per lei, paura di non riuscire più a riabbracciarla.
Stavo seguendo Kisuke lungo una strada che portava alla collina della Sokyoku, luogo dove Yhwach stava preparando la sua invasione nel territorio della Divisione 0, per poi sfondare le porte del Palazzo Reale.
Avremmo dovuto fermarlo prima che sarebbe stato troppo tardi.
Tutt'a un tratto il biondo shinigami che mi stava accanto si fermò, aspettando che smettessi anch'io di correre.
Si avvicinò a me e mi guardò dritta negli occhi.
-Hai avvertito qualcosa? Ci sono dei problemi? Sbrigati: non possiamo perdere neanche un secondo!- lo avvisai.
Mi abbracciò, affondando la testa sul mio petto ed inspirando a pieni polmoni.
Sussurrò qualcosa che non capii, per via del fatto che era stata pronunciata troppo piano.
Per la prima volta da quando lo conoscevo, non ricambiai il gesto.
Ero bloccata, il mio corpo non rispondeva agli ordini, rimaneva fermo come un pezzo di ghiaccio.
Avrei voluto stringerlo, accarezzargli il volto, baciarlo e dirgli che lo amavo.
Non riuscii a fare nulla di tutto ciò....
Sentivo i suoi singhiozzi soffocati e le sue lacrime bagnarmi la pelle.
Mossi lentamente la mano verso il suo capo, poggiandogliela sopra e passandogli le dita nei capelli.
Avevo quasi dimenticato quanto potessero essere morbidi.
Posai la testa contro la sua, non riuscendo a trattenere a mia volta le lacrime.
Mi sembrava impossibile che avesse potuto lasciarmi e che ora era di nuovo lì accanto a me.
-Non farlo mai più- singhiozzai -Sei uno stronzo! Non mi hai avvertita! Mi hai fatta sentire abbandonata, per quanto ne sapevo potevi essere morto! Per di più, l'unica cosa che mi hai lasciato è stata un bigliettino con su scritto che avrei dovuto subire l'hollowificazione! Io l'ho fatto e tu non c'eri, mi hai lasciata sola in un momento così importante, te ne sei andato senza di me! Ti saresti potuto fare ammazzare e nessuno sarebbe arrivato in tuo soccorso! Se ti fosse successo qualcosa io cosa avrei fatto?! Te ne rendi conto della gravità delle tue azioni?! Sei un deficiente!- gridai, alzandogli il mento per costringerlo a guardami, per poi tirargli uno schiaffo secco sulla guancia.
Piangeva.
Non lo avevo mai visto farlo....
-Scusami.... Scusami.... Non volevo che succedesse qualcosa a te.... Mi dispiace di averti lasciata, di averti fatta stare così male.... Sono una persona orribile-.
-Puoi dirlo forte-.
Mi asciugai velocemente le lacrime con la mano.
-Perché lo hai fatto? Perché non mi hai avvertita della tua partenza? Perché mi hai fatta sentire come se fossi l'ultima a cui tieni?- chiesi, in preda alla rabbia e alla tristezza.
-Perché tu sei l'amore della mia vita, la ragazza con cui voglio passare il resto dei miei giorni, la persona che amo veramente e senza la quale non potrei vivere.... Credi che queste settimane siano state facili per me? Ho vissuto nel continuo terrore che potesse succederti qualcosa.... Hikaru, io non ti ho avvertita perché avevo paura che, portandoti con me, ti saresti potuta fare uccidere-.
-E allora perché sei andato?-.
-Per evitare di arrivare a questo punto e di non sapere come sconfiggere Yhwach-.
Mi zittii.
-Non hai comunque scusanti.... Sei un baka-.
Sorrise, nonostante fiotti di lacrime non la smettevano di scendere dai suoi occhi.
-Non ti biasimo se dopo tutto quello che ti ho fatto passare non vorrai più stare con me- concluse, abbassando lo sguardo e sfuggendo al contatto visivo.
Atro schiaffo.
-Sei proprio un idiota- sussurrai -Come puoi dirmi questo? A me, che in questi 122 anni non ho mai smesso nemmeno per un singolo secondo di amarti-.
Mi strinse ancor di più a sé, portando i nostri volti vicini ed appoggiando la propria fronte contro la mia.
-E con Grimmjow come la metti?-.
-Vogliamo parlare di quella donna alias giglio che ronza attorno al tuo negozio da chissà quanto?-.
-Almeno io non l'ho baciata....- mi pizzicò.
Feci una smorfia e lui ridacchiò, finendo con lo sfoderare un sorriso sghembo, racchiuso fra le lacrime che continuavano a scendere, nonostante la sua espressione felice.
-Mi sei mancata da morire-.
-Anche tu, non hai idea di quanto-.
Feci salire le mani fino al suo collo, accarezzandolo coi pollici, mentre lui si avvicinava sempre di più.
Bramavo un suo bacio, la sensazione inebriante delle sue labbra posate sulle mie, che si muovevano all'unisono con quelle, il tocco dolce e sensuale della sua lingua ed il suo profumo così vicino ed intenso.
Avevo aspettato a lungo per il nostro primo bacio, il giorno della Tanabata, dopo 121 anni.... Ed ora stavo aspettando ancora, come se fosse stata di nuovo quella sera, seduti su una collina, sotto i fuochi d'artificio.
Il suo gesto improvviso mise da parte tutti i miei pensieri, lasciando che mi facessi trasportare dalle sensazioni che provavo.
Sentivo il tocco delle sue labbra, spezzato solo ogni tanto dalla sua lingua, che giocherellava ed accarezzava la mia.
Portai le mani dietro ai suoi capelli, mentre lui mi cinse i fianchi.
Sembrava non volermi più lasciare andare.
Interruppe malvolentieri quel momento, glielo si leggeva negli occhi.
-Hikaru-.
-Hmm-.
Aprii gli occhi solo per perdermi nel blu dei suoi.
-Ti amo-.
-Ti amo anch'io-.











NOBEL PER I LETTORI CHE SONO ARRIVATI ALLA FINE DI QUESTO CAPITOLO

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Capitolo 25
*** ~I am the Captain of the Twelfth~ ***


~Angolo Autore~

Salve lettori, è con estrema tristezza che vi comunico che questo sarà l'ultimo capitolo prima dell'epilogo....
Eh sì, la storia sta giungendo al termine.... :'(
Approfitto per ringraziare tutti quelli che mi hanno seguita e che hanno (spero) apprezzato tutte le boiate che ho scritto.
Un ringraziamento speciale va a ValentinaRenji (il mio tesor, che mi ha sopportato per tutto questo tempo) e Luxus99chan, che si sono dimostrati lettori fantastici ed estremamente gentili.
Spero che anche questo capitolo vi piaccia.
Vi mando un bacione :*

Luci








-Quando avete finito di baciarvi, magari potrete anche pensare al fatto che il Seireitei è stato messo a ferro e fuoco- intervenne uno shinigami.
Mi voltai e lo vidi.
Capelli biondi tagliati in modo sin troppo simmetrico, occhi nocciola e sorriso inquietante.
-Shinji!- esclamai.
-Hirako!- disse invece Urahara, salutando il nuovo arrivato.
Il nuovo arrivato sbuffò.
-In 120 anni che ci conosciamo ancora non riesci a chiamarmi per nome? Sei proprio un rompiballe- borbottò, facendo sorridere l'ex della Dodicesima.
-Forza dell'abitudine.... Hai ancora la tua maschera di pessimo gusto?-.
L'altro lo squadrò con cattiveria.
Se gli sguardi potessero uccidere, Kisuke sarebbe morto lì per mano (o meglio, occhio) del Capitano della Quinta. 
Proprio in quel momento, le reiatsu dei quincy si dissolsero.
Guardai gli uomini che avevo davanti, entrambi coi volti seriamente preoccupati.
Le uniche presenze non shinigami che percepivo erano quelle degli espada.
-Merda.... Karakura....- ringhiai.
In quel momento mi si affiancarono Ichimaru ed Aizen, per dirmi che ogni battaglia si era conclusa poiché i nostri avversari si erano come volatilizzati.
-Sosuke, Gin, fate una capatina sulla Terra e controllate non si siano rifugiati lì- ordinai, prima di correre verso la caserma della Prima Brigata ed indurre una riunione dei Capitani alla quale avrebbero partecipato anche gli espada.
Richiamai tutti grazie al Kido, ma dei gradi più alti solo dieci su dodici si presentarono nella stanza.
Gli unici due mancanti erano Unohana e Zaraki.
Sentii in lontananza un'incrociarsi di spade ed un rilasciarsi di potente energia spirituale, così ci misi ben poco a fare 1+1.
Mi lanciai fuori dalla finestra, raggiungendo il punto dove percepivo la loro reiatsu.
Le loro Zanpakuto stavano per scontrarsi, quando mi misi in mezzo e ne bloccai una con la mia katana e l'altra con la mano.
Sapevo benissimo il motivo per cui erano lì a combattere.
-Adesso non mi sembra il momento di decidere chi è il vero Kenpachi- ringhiai, strappando di mano la spada al Capitano della Undicesima e piantandola nel terreno.
-Non sottostò ai tuoi ordini- rispose proprio quest'ultimo, con aria strafottente.
Gli puntai la Soul Slayer alla gola, aumentando la mia energia spirituale tutto d'un botto.
-E invece lo farai- dissi con fermezza -A meno che tu non voglia morire qui, per mano mia-.
Lui sbuffò, riprendendosi l'arma e rinfoderandola.
Lo stesso fece l'altro Capitano, prima di seguirmi verso il luogo di raccolta, dove tutto gli altri ci stavano aspettando.
Gin e Sosuke non erano ancora ritornati.
-Che cazzo è successo?!- feci, piazzandomi al centro della stanza.
-Vuoi il resoconto delle ultime due ore o della settimana?- chiese Mayuri.
-Della settimana-.
-Il Comandante Generale dov'è?!- esordì Komamura, guardandosi attorno.
-Morto- tagliò corto Kisuke, cercando di non incrociare lo sguardo del lupo.
Un brusio si diffuse nella stanza.
-È stato ucciso da un quincy, probabilmente Yhwach, e poi trasformato in zombie da Giselle o come diavolo si chiama....- spiegai.
Si levò un'altra voce, quella di Shunsui.
-Ed ora è uno zombie?-.
-No.... È deceduto....- sussurrai.
-Questa cosa dei morti viventi mi sta sfuggendo di mano- borbottò Kurotsuchi, lisciandosi il mento con il pollice -Adesso si viene a sapere pure che dopo un po' la "magia" non funziona più.... Dovrò aggiornare i miei appunti-.
-È morto per mano mia- intervenì Urahara, facendo un passo verso il centro della stanza.
Altro momento di sgomento.
-Non ci sarebbe stato comunque più nulla da fare, il nostro Comandante ha esalato il proprio ultimo respiro ben prima che Kisuke lo decapitasse- conclusi -Ed ora raccontatemi per filo e per segno cos'è successo durante la mia assenza-.
-Il Capitano Yamamoto ha rinchiuso mezzo corpo del Gotei 13 nelle prigioni delle varie Brigate, accusandoci di cospirazione e sostenendo che quelli fossero ordini arrivati direttamente dalla Camera dei 46.... Poi, ieri l'altro, è scoppiato il putiferio: alcuni dei cancelli del Seireitei sono stati aperti e, da lì, è entrata una miriade di Quincy capitanata da Yhwach.... È stato un macello- rispose Kyoraku -Hanno ferito Jushiro, il Capitano Hitsugaya ed alcuni tenenti, compresa la mia Nanao.... Fortunatamente, grazie alle cure della Quarta Brigata, ora stanno tutti meglio....-.
Proprio in quel momento si presentarono due uomini vestiti di bianco, col volto coperto, che, una volta davanti a me, si fermarono e fecero per parlare.
-Ecco che arriva la cavalleria....- sussurrò Shinji, precedendoli.
-Siamo venuti per conto del grande e potente Yhwach- iniziò uno dei due.
-Come se la tirano....- continuò Hirako, sbuffando.
Un quincy lo fulminò con lo sguardo.
-Vuole patteggiare con Lei-.
-Che genere di proposta ha in mente sua signoria?- chiesi, mettendo un pizzico di acidità nelle ultime due parole.
-Lascerà in pace voi shinigami a patto che voi gli consegnate l'oken-.
-Ma almeno ha la minima idea di quello che sta chiedendo? Nessuno in questa stanza ha la più pallida idea di dove si trovi quella chiave.... L'unico possessore di questo segreto è morto per colpa vostra! E poi.... Seriamente.... Non pensavo che il vostro capo credesse seriamente di poter sapere una cosa così importante proponendoci un patto così futile-.
Abbassai lo sguardo, iniziando a ridere.
Lo rialzai, sfoderando un sorriso malizioso e lanciandomi su uno dei due quincy, uccidendolo con un affondo ben preciso.
L'altro fu finito dal mio Tenente, arrivatogli alle spalle.
-Sei in ritardo- constatai.
-Nessun problema nel Jureichi- rispose.
-Immagino che questo possa essere interpretato come un "no"- ridacchiò Grimmjow, giocando con una testa mozzata.
-Direi.... Figurati se vado a raccontare a degli idioti vestiti di bianco dove si trova la chiave d'accesso per il Palazzo degli Spiriti- sbuffai.
Guardai per un momento i due corpi senza vita, prima di volgere lo sguardo fuori dalla finestra.
-Presto arriveranno....- sussurrai -Mayuri, Kisuke, trovate una cura per far tornare normali tutti quegli zombie, Szayel va' anche tu.... Capitani, voglio che facciate fuori più quincy possibili e voi, espada, cercate di rendervi utili.... Hop hop hop, ai posti di combattimento! E ricordate.... Yhwach è mio-.
-Non starai correndo troppo?- domandò Komamura.
-Se non si corre, si rischia di morire tutti nel giro di due ore- mormorò l'ex della Dodicesima, sospirando -Hikaru, sei sicura di sapere come combatterlo?-.
Annuii.
-Ho alcune ipotesi....-.
-"Avere ipotesi" non significa "sapere per certo".... Finirai solo per farti ammazzare ed io non voglio che questo succeda! Fammi venire con te-.
-Tu devi/-.
Mi posò la mano sulla bocca, per non farmi finire.
-Io devo proteggere te- concluse, quasi sussurrando quelle quattro parole.
Abbassai lo sguardo, prima di rincominciare ad impartire ordini sul da farsi.
Dopo pochi minuti eravamo organizzati al meglio delle nostre condizioni e pronti al combattimento.
-Difendiamo la Soul Society, riprendiamoci casa nostra.... Non lasciamo che venga distrutta da un gruppo di imbecilli- mormorò Shunsui, prima di augurare la buona fortuna ai presenti e sparire sfruttando lo shunpo.
Così fecero anche tutti gli altri.
Nella stanza rimanemmo solo Grimmjow, Kisuke ed io.
-Ho combinato un casino- borbottai.
Entrambi intesero e sorrisero nello stesso momento.
-Non hai fatto proprio nulla.... Sapevo che non eri innamorata di me, solo che non riuscivo a farmene una ragione.... Scusami se ti ho trascinata in questo vortice di emozioni e baciata per più di una volta- disse l'espada, facendo sfuggire una smorfia sul volto dello shinigami -Tu non sei mai stata mia.... È lui la persona che ami davvero, quindi sii felice con lui e ricordati che io per te ci sarò sempre-.
Non sembravano nemmeno parole uscite dalla sua bocca.
Lui non era il ragazzo dagli occhi azzurri che io conoscevo.
Doveva sicuramente essere un'altra persona travestita da Sexta, quello che avevo di fronte era troppo dolce e gentile....
-E tu- si rivolse all'uomo vestito di verde -Sappi che se sparirai di nuovo e riapparirai dal nulla, non ci andrò per niente leggero con te! E poi stai sicuro che lei sarà mia-.
-Grimmjow, promettimi una cosa- fece Urahara, con tono serio, guardando l'espada dritto negli occhi.
-Che vuoi?-.
-Non posso assicurare che uscirò vivo da questa guerra.... Se le cose dovessero andare per il peggio.... Prenditi cura di lei-.
-Nessuno oserà torcerle un capello-.
Il venditore di caramelle sorrise, nascondendo col cappello il volto rigato dalle lacrime.
-Grazie-.
-A te-.
L'espada si volatilizzò lanciandosi fuori dalla finestra e correndo fino alla postazione che gli avevo assegnato.
Calò il silenzio.
-Kisuke....?-.
-Mmm?-.
-Non ci succederà nulla-.
-Non si sa mai....-.
Aspettai ancora qualche secondo.
-Tu hai un'idea su come fermare Yhwach?-.
-....no, tu?-.
-Improvviso-.
-Buono a sapersi....-.
Ed ecco che riapparirono le reiatsu dei quincy, come se non se ne fossero mai andate.
Avevano preparato l'ennesimo attacco: avrebbero cercato di ucciderci tutti quanti solo per arrivare all'oken e, di conseguenza, al Palazzo degli Spiriti.
-Non morire.... Per favore- sussurrai, dando un bacio al ragazzo col cappello.
-Vedi di fare lo stesso....- rispose, abbracciandomi.
Indossai il mantello nascondi reiatsu e mi gettai nel vivo del combattimento, seguita a ruota dall'altro shinigami.
Vidi Renji battersi contro un tizio strano che sparava fuoco dalle dita e Byakuya, poco più lontano, che cercava di schivare un nemico e, allo stesso tempo, di lanciare occhiate preoccupate al proprio tenente, controllando la situazione e preparandosi, eventualmente, ad intervenire.
Più avanti, Jugram bloccò la nostra corsa parandocisi di fronte.
Dovevamo essere sulla strada giusta se uno del suo calibro si era scomodato per venirci ad ammazzare.
-Ci rincontriamo- sentenziò -Questa volta però non sarai così fortunata-.
Sorrisi maliziosamente.
-Non ho voglia di perdere tempo con te.... Bankai-.
Mi lanciai sul quincy, puntandogli contro la katana.
Lui si coprì con la propria spada e parò il colpo.
Lo avvolsi nella catena che pendeva dalla Zanpakuto portandomi dietro di lui con un passo veloce ed avvicinandogli la lama alla gola.
-L'ultima volta eri più forte- borbottai.
Stavo per tagliargli la testa, quando un lampo di luce lo avvolse e mi costrinse ad allontanarmi.
-Quincy: Vollstandig- sussurrò
La sua reiatsu era aumentata, così come la sua velocità e potenza.
Continuava a fare affondi uno dopo l'altro, senza darmi il tempo di contrattaccare.
Bloccai la sua spada con la mano, prendendo così tempo di colpirlo al braccio, tagliandoglielo.
-Puttana- ringhiò, avventandosi su di me.
Bloccai il suo attacco seguente con la Soul Slayer e, grazie allo shunpo, mi portai fuori dal suo raggio d'azione.
Rinfoderò l'arma e fece apparire l'arco, caricandolo con una Seele Schneider e puntandolo verso Urahara.
-No- ringhiai e lanciandomi sul quincy, pur sapendo che l'ex della Dodicesima era perfettamente in grado di proteggersi da solo.
Venni sopraffatta dall'istinto.
Mi calai la maschera da hollow sul volto e, una volta atterrato il nemico, mi adoperai per tagliargli la testa.
L'altro shinigami mi si avvicinò, posandomi una mano sulla testa e consigliandomi di fare a pezzi il corpo, cosicché non avrebbero potuto riportarlo in vita grazie al potere di Giselle.
Tolsi ciò che mi copriva il viso, facendo poi apparire le piume e scagliandole sul quincy senza vita.
Dopo due minuti non rimaneva più nulla di lui.
Non rinfoderai la spada, né dissolsi il bankai, prendendo Kisuke e spiccando il volo verso la collina della Sokyoku.
Una volta là fui braccata da un paio di nemici, di cui mi liberai facilmente.
Mi posai a terra, lasciando anche il ragazzo che avevo fra le braccia.
Yhwach mi si avvicinò, rimanendo comunque ad una distanza di circa venti metri.
-Il fatto che lì ci sia tu e non i miei due "ambasciatori" mi fa credere in un tuo rifiuto-.
-Mi è sfuggita la mano-.
Rise.
-Peccato.... Loro morti, Jugram pure.... E non so quanti dei vostri.... Ho perso il conto-.
Tre dei suoi fecero per attaccarmi, ma lui li bloccò con un cenno della mano sinistra.
-Non è cortese per un ospite, attaccare il padrone di casa- dissi.
Altra risata.
-Lei è mia, non osate toccarla- ordinò, lanciandosi su di me sfruttando l'hirenkyaku.
Mi spostai, saltando in alto e concentrandomi sulla mia reiatsu.
Nel frattempo, lo shinigami che era con me aveva iniziato a far fuori i sottoposti del quincy.
-Bankai, Tenshi no shi gama- sussurrai, rilasciando il secondo stadio del rilascio finale della Zanpakuto.
Dissolsi la falce ed utilizzai la katana, cercando di colpire Yhwach e, allo stesso tempo, di schivare i suoi attacchi.
Mi superava in gran lunga di velocità, nonostante avessi guadagnato molto in quel campo, proprio grazie al bankai.
Mi puntò l'arco contro la tempia e scoccò una freccia che, non so come, riuscii a schivare.
-Hado n°33, Sokatsui!- urlai, scagliando un attacco di kido il cui unico scopo era quello di sollevare polvere.
L'intento riuscì benissimo e quel putiferio mi consentì di allontanarmi.
-Non crederai di riuscire a bloccarmi con una cosa del genere- ridacchiò il quincy, che nel frattempo si era portato alle mie spalle e mi aveva colpito alla spalla destra con la Seele Schneider.
Non ero riuscita a percepirlo, non lo avevo visto spostarsi né lo avevo sentito arrivare.
Gridai, in preda al dolore atroce che provavo in quel momento.
-HIKARU!- urlò Kisuke, lanciandomi uno sguardo preoccupato.
-Sto bene- risposi, lasciando la spalla ed impugnando meglio la Zanpakuto.
Pensai ad un modo per uscire da quella situazione e riuscii a trovarne uno solo.
Corsi incontro ad Yhwach, cercando di colpirlo.
Lui mi schivò e mi passò da parte a parte con la propria spada.
Approfittai per sfiorarlo con la mano e colpirlo a mia volta con la katana.
La spezzò in due parti con facilità, senza nemmeno ferirsi, prima di estrarre l'arma dal mio stomaco e lasciarmi cadere a terra.
L'altro shinigami venne braccato da due quincy, che gli impedirono di venirmi a soccorrere.
Mi alzai in piedi, ignorando le sue urla disperate.
Sputai sangue e mi portai le mani al ventre, coprendolo e premendo sulla ferita.

"-Per favore.... Prestami la tua forza.... Stiamo per morire entrambe, almeno facciamolo con stile- sussurrai.
-Va bene.... Ma se sopravviverai, ti romperò le scatole per il resto dei tuoi giorni- ridacchiò -Ed ora alzati.... Sei inguardabile-."


Mi calai la maschera sul volto, guardando l'uomo che avevo di fronte con rabbia.
Dovevo solo stancarlo.
-Hikaru! Non farlo! Moriresti!- gridò il mio ragazzo.
Mi voltai, guardandolo.
-Occupati di loro- ordinai, alludendo ai quincy che stavano arrivando.
Ancora una volta mi concentrai sulla mia energia spirituale, aumentandola sempre di più.

"-Grazie, hollow-.
-Prego, shinigami-."


Sentivo la reiatsu dell'hollow aggiungersi alla mia e duplicarla quasi.
-Devi solo indebolirlo- furono le parole di Yoru no Tenshi, che si era materializzato accanto a me.
Era ferito anche lui.
-Puoi farcela Hikaru.... Ne sono sicuro- aggiunse, sistemandosi alle mie spalle ed aiutandomi a reggere la spada rotta.
La puntai contro Yhwach e mi ci lanciai contro.
Si spostò, ma prontamente la mia Zanpakuto deviò la traiettoria dell'attacco.
-Hane wo odo ru- sussurrai.
La katana si ricreò, come se non fosse mai stata spezzata, e colpì in pieno petto il nemico, prima di diventare un'unica livrea di piume bianche che lo perforò da parte a parte.
Yhwach si tirò indietro, ansimante, toccandosi la ferita.
-COME HAI OSATO?!- urlò.
Caddi sulle ginocchia, incapace di muovermi.
Lui fece per colpirmi, ma qualcosa lo bloccò.
Il sigillo stava finalmente iniziando a funzionare.
Rimase fermo qualche secondo, guardandosi il ventre, che si stava illuminando.
-Cos'è questa roba?! Kido?! Pensi seriamente che tu possa uccidermi con questo?!- urlò.
-Non è semplice Kido, è un sigillo.... E sì, ti ucciderà.... Sai una cosa? Uno shinigami sarebbe stato più prudente....- risposi, tossendo.
-TI SEI FATTA COLPIRE APPOSTA?!-.
Non aggiunse altro, dal momento che venne divorato da un lampo di luce.
Urahara si lanciò su di me, prendendomi la testa e posandomi le mani sulla ferita.
Gliele spostai.
-Non consumare le tue energie, stupido-.
-Stupida sei tu!- stava piangendo -Fatti curare! Altrimenti morirai-.
Sorrisi.
-Baciami-.
-Fatti curare! Rischi la vita!-.
-Prima baciami-.
Posò le sue labbra sulle mie.
Nella bocca avevo il sapore pungente del sangue che si mischiava a quello salato delle lacrime.
Mii tratteneva la testa e carezzava i capelli, mentre ero completamente abbandonata al suo impeto, alla sua lingua che giocherellava con la mia.
Era un bacio indescrivibile, visto che un tentativo di farlo lo banalizzerebbe....
Era un bacio d'addio....
Il nostro ultimo bacio....
Mi staccai, posandogli il palmo della mano sulla guancia.
-Ti amo- sussurrai.
-Anch'io-.
Stava singhiozzando.
-Sei un'idiota.... Non avresti dovuto cercare di combatterlo da sola! Avresti dovuto schivarlo! Mi sarei sacrificato io al tuo posto!- aggiunse.
-Dovevo mettergli quel sigillo addosso-.
-Ma perché?! Avrei dovuto farlo io!-.
-No, tu sei troppo prezioso.... Non te lo avrei mai lasciato fare.... E poi non avrei mai permesso che quel quincy si prendesse la Soul Society, casa mia.... E sai perché?-.
-Perché?-.
-Perché io sono il Capitano della Dodicesima-.

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Capitolo 26
*** ~Epilogo~ ***


Quattro anni dopo....



-Tenete del sakè, bei bimbi- disse il Capitano dell'Ottava, passando una bottiglia ai bambini che erano seduti ai suoi piedi, all'ombra del solito ciliegio.
-SIGNOR KYORAKU!- sbottò Uryu, rubandogli l'oggetto dalle mani e facendolo cadere.
-Ishida kun, come sei noioso....- borbottò lo shinigami, assumendo un'aria da cucciolo bastonato -Per un po' di sakè....-.
-Sono solo bambini!- continuò l'altro, prendendo il proprio figlio in braccio -Aki, ricordati di non bere mai alcolici, almeno fino a quando non avrai trentasei anni-.
-Uryu, mi sembri una suora!- lo rimbrottò Szayel, dandogli un buffetto sulla guancia, seguito da un bacio, prima di guardare il piccolo -Tesorino, ricordati invece che noi Granz correggiamo gli alcolici, altrui, con del buon e sano cianuro-.
Gli sistemò i capelli a caschetto color caramello, sorridendogli.
Gli occhietti dell'umano di poco più di tre anni guizzavano dal volto del proprio padre a quello di mio figlio.
-Fuyu chan!- esclamò poi, scendendo a mo' di koala dal genitore e lanciandosi a passi sicuri verso l'amico.
Lo abbracciò e lo spettinò, strappando dell'erba da terra e regalandogliela assieme ad una formica.
L'altro lo squadrò con curiosità, assumendo allo stesso tempo un'espressione a dir poco schifata.
Evidentemente non aveva capito quale straordinario dono gli stesse facendo Aki, che, manco a dirlo, si arrabbiò e cercò di farglielo mangiare.
Il bimbo dai capelli biondi, naturalmente, scoppiò a piangere, tendendo le manine a me e facendosi prendere in braccio.
-Aki! Quante volte ti ho ripetuto che, se proprio devi far ingurgitare a forza qualcosa a qualcuno, quel qualcosa deve essere veleno?- lo riprese Aporro.
-Szayel! Non insegnargli queste cose!- si lamentò il compagno, in apprensione.
Risi, vedendo come l'espada placava i mugugni del fidanzato con un bacio sulle labbra.
Venni affiancata da mio marito, che acchiappò nostro figlio, per poi stringerlo a sé, prima di posarlo nuovamente accanto al piccolo Granz.
Gli sistemai l'haori tutto stropicciato, col numero dodici sul retro.
-Dovresti smetterla di addormentarti sul bancone del laboratorio- mormorai -Poi sennò esci dal lì che sembri un barbone-.
-Ho altro da fare alla notte, signor Capitano Comandante- mi provocò, quasi sussurrando.
-Nessuno la obbliga a fare certe attività notturne.... Se vuole possiamo sospenderle, Capitano Urahara- ridacchiai.
-Assolutamente no.... Perché ti voglio e ti pretendo- concluse, dandomi un bacio famelico, giocherellando con la mia lingua.
-Come siamo passionali- scherzò Grimmjow, obbligandomi a staccarmi da mio marito e a mandarlo a quel paese.
Stringeva la figlia Mizu con un braccio, mentre con l'altro avvicinava la moglie.
-Oi Ran!- dissi, salutando proprio quest'ultima -Hai finito di compilare le carte della brigata?-.
-Certamente Capitano- rispose.
Sbuffai.
-....Hikaru....- si corresse, facendo ridere tutti i presenti.
Il sexta posò a terra la piccola dai capelli rossicci e gli occhi violacei, con una maschera da hollow che le copriva parte del volto.
Lei squadrò male mio figlio, dopodiché prese un trenino di legno e glielo scagliò contro, cercando di colpirlo.
Nonostante tutto l'impegno che ci aveva messo per tirarlo, l'oggetto contundente non prese il bersaglio, dal momento che lo distrussi con un colpo di Hado. 
-Mizu! Dannazione!- la riprese Ran.
-Tutta suo padre....- commentai, ridacchiando, prima di sedermi all'ombra di un ciliegio in fiore.
Mio marito si accoccolò dietro di me, avvolgendomi le braccia attorno e cullandomi, mentre entrambi guardavamo con orgoglio cioè che era il frutto della nostra relazione.
In quegli ultimi anni ero diventata il più alto grado della Prima Divisione, il Comandante Generale.... Ed avevo rinominato a mia volta Kisuke come Capitano della Dodicesima ed Ichimaru come quello della Terza.
Gin e Sosuke si erano messi insieme ed avevano adottato un'anima, di nome Noriko.
Anche Szayel e Ishida avevano trovato un bambino da crescere: Aki, già allora il migliore amico di mio figlio, Fuyuko.
Il piccolo, umano, era stato abbandonato in un parco, all'ombra di un acero e ritrovato poco dopo dai due, i quali tentativi di ritrovare i veri genitori erano stati vani, per questo avevano deciso di tenerlo con loro.
Uryu sosteneva che il figlioletto sarebbe diventato un forte quincy, proprio come lui, quando invece Szayel sperava che da lì a poco avrebbe iniziato a lanciare cero rosa, in contemporanea con lo spuntare di tentacolini violacei....
Ran e Grimmjow si erano sposati pochi mesi prima, dopo un anno dalla nascita della loro prima figlia, Mizu, un misto fra shinigami ed hollow, che pareva avere gli stessi poteri della madre, ma che portava una maschera simile a quella del padre.
Sospirai, guardando la fede d'oro al mio anulare sinistro, pensando a quanto la vita potesse essere strettamente collegata ad un sentimento fortissimo, che le persone cercano di descrivere, senza ottenere un vero e proprio successo in questo, essendo un qualcosa praticamente impossibile da spiegare.
Quello stesso sentimento che manda avanti il tutto, rendendolo più bello e movimentato.
Sì, l'amore....
Un sentimento irrazionale, che unisce due persone mentalmente e fisicamente.
Che, in qualche modo, riesce a condizionare le loro vite legandoli per sempre.

"Quanto sarebbe quieta la vita senza l'amore.... Tanto sicura, tanto calma.... Tanto noiosa...."

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