Dreams.

di Sapo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dreams. ***
Capitolo 2: *** I love you. ***
Capitolo 3: *** Hurts. ***
Capitolo 4: *** "London, here we come!" ***



Capitolo 1
*** Dreams. ***


                                    Dreams.


"When I'm in this dream, it's like a million little stars spellin' out your name."




"Tesoro..Svegliati.."- Aprì piano gli occhi, vidi la figura di mia madre sorridente, sorrisi e mi tirai su.
"Oddio..Quasi non ci credo"-Dissi guardandola con gli occhi lucidi, le rise.
"You smile, that beautiful smile.."- Se ne andò canticchiando 'SuperStar', della Swift, sorrisi e mi alzai andando verso il bagno con i vestiti, mi guardai allo specchio, avevo un sorriso che andava da un orecchio all'altro,chiusi per un attimo gli occhi e quando li riaprì mi diedi un pizzico sul braccio, presi un respiro e cominciai a prepararmi
"Sara, insomma quanto ti manca!?"-Si, quello è il mio nome.
"Ho fatto!"- Uscì dal bagno e mi ritrovai mia sorella davanti.
"Mamma ti aspetta in macchina, muoviti."- Annuì e andai verso la porta.
"Oh..Ehm sara.."- Mi girai.
"Senti, mi sono sbagliata in tutto questo tempo, finalmente li vedrai, non ti sei arresa.." -Sorrise, io l'abbracciai e poi ci salutammo.Uscì fuori, scesi le scale ed arrivai di fronte alla macchina, salì e partimmo. Direzione:San Siro.
Quando mia madre stava parcheggiando, il mio cuore cominciò a battere forte, stavo davvero per incontrare i miei idoli, stavo entrando veramente nel SanSiro per sentire quelle cinque voci, e si, ero veramente vicino il palco con mia madre che rideva per la mia faccia,perchè io non lo sapevo, io sapevo che li avrei visti, si, ma non da così vicino.
"Questo è il regalo per il tuo compleanno, devi farmi una statua!"- Urlò, visto che si era già riempito.
"Giuro che te la farò, ti farò una statua mamma!"- L'abbracciai e lei rise.Ad un certo punto si sentì un rumore strano, partì la base di Best Song Ever, sentivo il cuore battere veloce, forse troppo, guardai mia madre ridere e cantare..Aspetta, era iniziata, mi girai verso il palco, vedendoli tutti e cinque lì sopra, belli come sempre, cominciai a cantare con loro, più di mille voci unite per cantare insieme.
Dopo un bel pò, ero completamente andata fuori di testa, sorridevo, cantavo, ero felice,pultroppo però, il concerto stava per finire, mi sorpresi quando sentì la base di 'Little Things', ormai si era fatto buio, così ci chiesero di alzare i telefoni per fare luce, lo feci, e con me anche mamma, sorrisi, ricominciando a cantare. Anche quella canzone finì, ma loro cominciarono a parlare tra di loro, quando vidi venire Niall verso di me sbarrai gli occhi e guardai mamma, che cercava di non ridere.
"Che cavolo hai fatto mamma?!"- Urlai, cominciò a ridere e mi urlò di girarmi, vidi una mano tesa verso di me,alzai lo sguardo e i miei occhi incontrarono quelli di Niall, guardai prima la mano, poi lui, di nuovo la mano, poi di nuovo lui.
"C'mon!"- Mi disse sorridendomi, cercai di non cominciare di nuovo a piangere e presi la sua mano, mi diedi una spinta e, con il suo aiuto, salì sul palco.
"Sei Sara, giusto?"- Disse Louis al microfono.Io annuì, con le lacrime agli occhi, sarei scoppiata da un momento all'altro.Mi sorrise.Mi sorpese, sapeva parlare bene l'italiano.
"Sai tua madre ci ha detto una cosa.."- E a quanto pare anche gli altri sapevano parlare bene.mi girai verso mia madre e risi.
"Vuoi sapere cosa?"-Annuì, cominciando a sbattere a terra il piede, lo faccio sempre quando sono nervosa.
"Ci ha detto che è il tuo compleanno!"- Urlarono tutti e cinque.
"E noi ti vogliamo fare un regalo."- Disse poi Harry, rimasi a guardarli incantata, poi realizzai.
" O mio dio."- Dissi sorridendo, mi sorrisero anche loro.
"Noi ti diamo questi."- Disse Liam porgendomi due carte di plastica, sapevo che cosa era, guardai tutti e cinque, presi i pass, e li ringraziai, proprio quando ero sicura che non avrei pianto, cominciai a farlo, mi misi le mani in faccia, e piansi, piansi di felicità, sentì delle braccia stringermi forte, ricambiai l'abbraccio.
"Va tutto bene.." - Mi disse, e quella voce, l'avrei riconosciuta sempre, era Harry, cominciò ad accarezzarmi la schiena per farmi calmare, e lo feci.Mi staccai dall'abbraccio, anche se ci sarei restata per ore ed ore, abbassai la testa e mi asciugai le lacrime, rialzai la testa e vidi quegli occhi verdi guardarmi, sorrisi.
"Stai bene?"- Annuì, ripensando a quante volte lo avevo sognato, così tante volte che cominciavo a credere che non esistesse, mi sorrise e mi fece l'occhiolino, mi pietrificai e lui ridacchiò, risi anche io.
"Ci vediamo dopo!"- Andò via con gli altri che mi salutarono,li salutai anche io, e dopo scesi dal palco, stavolta dalle scalette di lato, dove c'era mia madre ad aspettarmi, l'abbracciai piangendo.
" Grazie mamma, grazie!"- Lei mi strinse e rise.
"Guarda che io gli ho chiesto solo se potevano farti gli auguri, hanno fatto tutto da soli!"- Risi, la guardai e l'abbracciai di nuovo.
"Dai andiamo!"-Mi tirò per un braccio, ma io non mi mossi.
"Che c'è?"- Mi chiese preoccupata.
"Non ho nemmeno fatto un video.."- Sorrise
"Chissà perchè sono venuta eh?"
"Sei unica mamma!"
"Ora andiamo?"- Annuì, ma prima di andare da loro, andammo in bagno, mi guardai allo specchio, wow, che orrore.
"Oddio che schifo!"- Dissi guardandomi, mia madre rise e mi diede una gomitata, la guardai male.
"Lavati la faccia, dopo ti cambi."-Disse.Come potevo non amarla?
"Ok!"-feci come detto e dopo mi cambiai, mettendo dei jeans e una maglia a maniche corte, mi sciolsi i capelli e uscimmo dal bagno dirette da loro.Ci trovavamo davanti ad una porta, e mia madre stava sbuffando da circa 5 minuti perchè io non mi decidevo ad entrare.
"Ma perchè? Perchè ho una figlia deficente!"- Disse ridendo e bussando alla porta,mi bloccai e feci due passi indietro.
"Forza!"
"Non ce la faccio mamma!"- Mi tirò per un braccio e andai a finire dritta dritta su un divano.Figura di merda numero:uno, fatta.Mi alzai dal divano vedendo le facce dei ragazzi stupite e divertite allo stesso tempo.
"Ops.."- Sentì dire da mia madre, la guardai male.
"Davvero? Ops?!"- Rise e si scusò.
"Scusate per..L'entrata"- Dissi ridendo.Sapevo molto bene l'inglese e questo era un bene.
"Tranquilla, tutto apposto"- Disse Zayn sorridendo, sorrisi anche io.
"Bene, io direi chevado fuori ci vediamo dopo, un bacio!"- Disse di fretta uscendo dalla porta, la chiamai due o tre volte, poi guardai i ragazzi e sorrisi.
"Se ne è andata.."- Loro risero e si sedettero dove poco prima ero caduta, ma vidi Niall alzarsi.
"Prego, siediti"- Guardai Niall,era seduto vicino ad Harry.
"N-no Niall, siediti, non fa niente."- Sorrisi, lui si avvicinò e, prendendomi la mano, mi fece sedere al suo posto.
"Niall, sul serio siediti tu, non fa .."
"Stai li" - Mi disse ridendo, risi anche io.
"Ai suoi ordini capitano!"- Risero tutti, compresa io.
"Bene, Sara, quanti anni hai?"- Chiese Louis.
"15"
"Davvero? Sembri più grande!"- Disse Liam con gli occhi sbarrati.
"Non sei il primo a dirlo.."- Sorrisi.
"Ti è piaciuto il concerto?"- Mi chiese Harry.
"Tantissimo."- Dissi sincera.Mi guardarono sorridendo.
"Ne siamo felici!"- Disse Zayn, sorrisi.
"Senti, ti facciamo una domandina, e ci aspettiamo una risposta"- Guardai Niall curiosa.
"Chi ti ha colpito?"- Sbarrai gli occhi, arrossì, sapendo che colui che mi ha colpito è seduto vicino a me.
"No...No no no."- Dissi guardando Niall e ridendo.
"Andiamo!Ti pregoo!"- Fece la faccia da cucciolo e io sorrisi,era la dolcezza in persona quel ragazzo.
"Niall sul serio, non credo che.."- Cercai di farglielo capire, mettendomi una mano in faccia e mimando il nome di Harry con la bocca, alzai lo sguardo verso lui.
"Non ho capito.."- Disse lui ridendo, risi anche io, mi tirai in avanti e strofinai le mani sulle gambe.
"Harry..."- Sussurrai.
"Chi?"
"Oddio è harry!"- Urlai ridendo e coprendomi il viso con le mani.Mi sentì tirare indietro e sentì la sua risata mentre mi abbracciava, fantastico, se prima ero rossa, ora sono fuxia.Sciolsi l'abbraccio e mi alzai andando verso Niall che stava ridendo.
"Vuoi ridere? Bene!"- Cominciai a fargli il solletico ma riuscì a scappare e uscì fuori dalla stanza ancora ridendo, mi passai una mano sul viso e sorrisi, guardando gli altri.Sentì il suo sguardo addosso, e cominciai a sentire davvero molto caldo.
"Fa caldo qui è?"- Dissi sventolando la mia mano davanti la faccia, miappoggiai ad una sedia, li sentì ridacchiare, rientrò Niall, serio però.
"Ragazzi venite un attimo."- Mi spaventai anche io, quando li vidi diventare seri,Niall continuava a parlare di non so cosa, ma finalmente li vidi sorridere e guardarmi, Harry mi fece segno di andare li, mi alzai dalla sedia e andai da loro.
"Che succede?"
"Niall ha incontrato tua madre e hanno parlato.."- Guardai Niall
"Che è successo?"- Diventai seria.
"Tranquilla non è successo niente, solo che tua madre è dovuta tornare a casa e che tu starai con noi fino a domani sera, dai non è niente.."- Disse lui ridendo.Presi il telefono e chiamai mia madre.
"TU!"- Dissi appena rispose.
"Io?"- Rispose ridendo.
"Mamma santo cielo, tutto ma non questo!"
"Ti ho solo dato altro tempo per stare con loro tesoro, dimmi che ti dispiace e ti uccido!"- Non aveva tutti i torti.
"Ma mi vergogno!Non so di che parlare!"- Dissi
"Inventa!Ora vado tesoro, divertiti e non fare qualche sciocchezza!"- sbuffai.
"Ok..Ciao ma.."- Attaccai e mi girai verso di loro, che avevano lo sguardo basso.
"Ehm..Che succede?"- Chiesi.
"Non vuoi restare, giusto?"- Disse Niall.
"Sei impazzito?Altro tempo con i miei idoli, è la cosa più bella del mondo!"- Dissi sorridendo.
E con Harry
Cosa?
Passerai altro tempo con Harry!
Mi spieghi perchè fai queste entrate?Lasciami stare.
Sara, sono la tua mente, è ovvio che io ci sia, anche se non vuoi.
Si,ok, ciao.
"Sara?!"- Sbattei le palpebre due o tre volte e guardai Niall.
"Eh?"- Rise,LA.SUA.RISATA.
"Credevo fossi impazzita.."- Risi.
"Scusate, pensavo.."- Sorrisero.
"Io direi di andare, è l'una.."- Disse Liam sbadigliando, che asdfgjkl.
"Ok!"- Risposero, io mi limitai ad annuire.Uscimmo dalla stanza e poi dallo stadio. Penso di aver lasciato una parte di me in quello stadio.

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Capitolo 2
*** I love you. ***


Eravamo appena entrati nel loro Hotel, sinceramente stavo impazzendo. Diamine, sono davvero con loro? Non ci posso credere. Li guardo uno ad uno, sono ancora più belli dal vivo, cavolo.
"Bene, allora Sara dorme con Harry." -Disse Liam sorridendo, annuì, ma mi bloccai appena realizzai che cosa aveva detto.
"Cosa?!"- Dissi passando lo sguardo da Liam ad Harry, che cavolo gli passa per la testa?
"Che c'è?" - Disse Liam, ridacchiando.
"Liam.."- Disse Harry, sorridendo.
"Ok, ok, lo chiedo con più gentilezza...Sara, potresti dormire con Harry?"- Chiuse un attimo gli occhi, cucciolo, era stanco.
"Ehm...- sospirai- Ok.."- Accennai un sorriso.
"Grazie.."- Farfugliò appoggiandosi alla spalla di Louis.
"Ok, vieni, ti faccio vedere la camera.."- Mi girai verso Harry e sorrisi, annuendo. Andammo nella camera, mi guardai per un po intorno, finchè non mi accorsi che Harry mi stava guardando.
"Che c'è?"- Scosse la testa e rise. Dio, come sei bello Styles.
"Bene, ehm, il bagno è lì.."- Si bloccò guardandomi, poi mi venne un dubbio: Con che dormo?
"Ehm.. Ecco, penso che ci sia un problemino."- Risi
"Lo penso anche io."- Disse sorridendo.
"Ti do una maglia..Ok?"- Disse andando verso la valigia.
"Ok.."
Agitata?
Oddio, non di nuovo.Vattene.ORA.
Calma ragazza.
"Ecco qua."- Mi porse una maglia, sorrisi.
"Grazie.."- Andai in bagno, mi guardai allo specchio, è un sogno. E' tutto un sogno. Mi tirai un pizzicotto e aprì gli occhi, ero ancora lì. Mi spogliai e misi la maglia di Harry che, fortunata me, arrivava alle ginocchia. Presi i vestiti e uscì dal bagno mettendoli nella borsa. Guardai il letto,lui era gia sotto le coperte, anche se faceva un caldo bestiale. Ridacchiai e lo raggiunsi, senza mettermi sotto le coperte. Mi girai verso il muro, spensi la luce e chiusi gli occhi. Sentì il letto muoversi, probabilmente Harry che non riesce a dormire, sentì il suo braccio attorno alla mia vita, mi strinse a se, sbarrai gli occhi trattenendo il respiro, non feci niente, ma sorrisi e chiusi di nuovo gli occhi.
Aprì lentamente gli occhi ritrovandomi faccia a faccia con Harry, per fortuna ancora con gli occhi chiusi, mi spostai leggermente all'indietro. Lo cominciai a guardare. Questo ragazzo è la perfezione. Sorrisi spostando un ricciolo caduto sulla faccia, aggrottò la fronte togliendo il braccio dalla mia vita e stropicciandosi gli occhi. Era così cucciolo. Rimise il braccio attorno la mia vita tirandomi un po più vicina, sorrise quando cercai di staccarmi un po, mi tirò un pizzicotto sul fianco facendomi sobbalzare.
"Ma la vuoi finire?!"- Dissi ridendo, aprì gli occhi facendomi incantare. Nel mio stomaco si scatenò la terza guerra mondiale, rimasi immobile a guardare quegli occhi, non mi accorsi nemmeno che si era alzato e mi aveva dato un bacio sulla guancia. Mi ripresi sorridendo.
"Andiamo dagli altri?" - Annuì.
"Prima però mi vesto."- Mi fece l'occhiolino e andò di là. Io mi alzai e presi i panni, mi vestì e mi lavai la faccia, vidi la spazzola del riccio e la presi dandomi una pettinata ai capelli rossi, tinti ovviamente, erano lunghi e mossi, non li ho mai portati corti, nemmeno da piccola.Uscì dal bagno e presi il cellulare, guardai l'ora, erano le 11. 15, mai svegliata a quest'ora. MAI. Andai di là, sorrisi a tutti e mi sedetti su una sedia, vicino a Zayn e Louis.
"Dormito bene?"- Chiese Zayn, sorridendo. Annuì, imbarazzata.
"Bene, che facciamo per pranzo?"- Disse Niall, cercai di non ridere, guardando il pavimento.
"Io non so cucinare, è inutile che mi guardi così, caro."- Sentì Liam parlare con Niall, risi e Niall mi guardò.
"Tu?"
"Dipende da quello che devo fare..."- Gli si illuminarono gli occhi.
"Va bene, cucina quello che vuoi, ma ti prego, fammi mangiare."- Cominciai a ridere, tenendomi la pancia e annuendo mi alzai.
"Dov'è la cucina?"- Indicarono una porta e ci andai. Cominciai a pensare a cosa cucinare, alla fine scelsi la pasta con il sugo e la pancetta. Cominciai a cucinare, mentre mettevo la pasta entrò Harry, gli sorrisi.
"Serve una mano?"
"No, no, tranquillo.."- Poi ci ripensai.
"Anzi, potresti apparecchiare?"- Sorrise, annuendo.
"Senti, ma tua madre a che ora viene a prenderti?"- Mi chiese mettendo i piatti.
"Bella domanda.."- Lo sentì ridere e lo seguì.
"Harry, mi dai una mano a scolare la pasta?"- Mi venne vicino e prese lo scola pasta, gli sorrisi, prendendo la pila e versando la pasta nello scola pasta.
"Porca puttana!"- Posai la pentola tenendomi il dito, Dio che dolore. Vidi Harry ridere, ma si ricompose e mi tirò per un braccio facendomi andare vicino al lavandino, aprì l'acqua e misi il dito sotto, fanculo la pasta.
"Passato?"- Mi sorrise.
"Si, grazie.."- mi fece l'occhiolino, bene, due in un giorno. Daje così. Cominciò a squillare il telefono, che come suoneria aveva Midnight Memories, risi e presi il telefono.
"Pronto?"- Mamma.
"Saree, allora?"
"Allora che?"
"Dove devo venire a prenderti?"- Risi e gli dissi dove ero, mi disse che per le sette sarebbe stata lì e poi chiudemmo la chiamata.
"Era tua madre?"- Mi chiese Harry.
"Si, viene alle sette, qui."- Sorrisi, o almeno ci provai, non volevo andare via.
"Ok."
"Chiama gli altri che la pasta è pronta.."- Annuì andando di là, sospirai e misi la pasta nei piatti. Mangiammo, guardai l'ora. Già le due.
"Perchè guardi sempre l'ora?"- Chiese Louis con uno sguardo curioso.
"Oh, ehm...Mamma viene alle sette.. E io..Bhè, mi sembra che il tempo stia andando troppo veloce.."- Dissi cercando di non guardarli, non sentì più niente, silenzio totale, alzai lo sguardo e tutti mi guardavano con dei sorrisi bellissimi.
"Oddio, non guardatemi così.."- Dissi mettendomi le mani in faccia. Risero e li sentì alzarsi, subito dopo li sentì tutti addosso a me. Mi stavano abbracciando. Aw, che bello, non ci credo. Si staccarono e gli sorrisi.
"Bene, e ora che si fa?"- Disse Zayn, alzammo tutti le spalle.
"Film?"- Chiesi io
"Horror."- Disse Louis guardandomi.
"Caro, sono i miei preferiti."- Risposi a Louis, che mise il broncio. Risi.
"Per me va bene."- Disse Liam, con Niall e Zayn che gli annuivano dietro.
"Harry?"- Chiese Louis
"Per me è no."- Rispose guardandoci male.
"Dai, ci guardiamo The Possession, non è tanto spaventoso!"- Dissi, sorridendo, mi guardò riducendo gli occhi a due fessure.
"Ok."- Disse sbuffando. Risi. Andammo in salone, ci sistemammo sul divano, Harry era vicino a me, cominciò il film e sentì Harry sobbalzare per quasi metà film, poi si calmò, sinceramente io il film non lo stavo guardando, guardavo il riccio vicino a me. Quante volte avrò sognato una scena del genere? Tante volte. Non mi accorsi che si era girato verso di me, sbarrai leggermente gli occhi, arrossendo e girai il viso verso la televisione. Lo sentì ridacchiare, si avvicinò a me e appoggiò la testa sulla mia spalla, sorrisi quando iniziò a giocare con il mio bracciale, appoggiai la testa sulla sua e ricominciai a guardare il film fino alla fine.
Il film era finito da poco, Harry era ancora nella posizione di prima.
"Ragazzi, ma si è addormentato?"- Chiesi
"Si.."- Rispose Liam.
"Bene, mi puoi passare il telefono?"- Annuì e me lo passò, controllai l'ora. Le sei e mezza.
"Oddio, ma sono le sei e mezza!?"- Dissi, sentì Harry farfugliare qualcosa e sbadigliare, sorrisi.
" Sul serio?"- Disse Zayn.Annuì.
"Harry.."- Gli diedi un pizzicotto sul braccio
"Svegliati.."- Sbuffò, alzandosi dalla mia spalla, mi guardò male facendomi ridere, si scompigliò i capelli, cosa che mi fece impazzire. Guardai la televisione spenta, poi presi di nuovo il telefono e chiamai mamma.
"Ahw...Ok...Arrivo..."- Mi girai verso i ragazzi, sorridendo.
"E' sotto.."- Dissi tirando indietro le lacrime, mi guardarono con un espressione triste, mi alzai prendendo la borsa sulla sedia.
"Sara..."- Guardai Niall venire verso di me a braccia aperte, sorrisi abbracciandolo forte, non riuscendo a trattenere le lacrime cominciai a piangere, cercando di non farmi sentire.
"Ehy, Niall, non la consumare!"- Sentì Louis, risi mentre Niall sciolse l'abbraccio, mi asciugai le lacrime.
"Ciao bellissima!"- Urlò Louis in italiano, risi abbracciandolo, guardai Zayn e Liam che mi si buttarono addosso, risi abbracciandoli forte, forse troppo, ma loro non dissero niente, sciolsero l'abbraccio e guardai Harry, e adesso chi mi trattiene? Cominciai a mordicchiarmi il labbro inferiore per cercare di trattenere le lacrime, si avvicinò velocemente a me facendomi mettere le braccia attorno al suo collo, mi strinse forte, mentre io avevo cominciato a piangere di nuovo.
"Ehy, ehy, non piangere ti prego.."- Sussurrò nel mio orecchio.
"Come potrei non piangere, siete...Tutto per me."- Sussurrai a mia volta, non disse niente, cominciò a passare la mano sulla mia schiena per calmarmi, ma questa volta non ci riuscì.
"Posso dirti una cosa?"- Sussurrai di nuovo, lo sentì annuire. Chiusi gli occhi e presi un respiro.
"Credo...Cioè..Io.."
"Calm.."-Lo interruppi.
"Ti amo."- Sciolsi l'abbraccio dandogli un bacio sulla guancia.Sorrisi agli altri salutandoli con la mano, mi asciugai le lacrime e uscì d quella camera. Che cavolo gli ho detto? Si, ok, è vero, ma.. Cioè sono sicura che glielo dicono tutte..Sentì un clacson e una macchina accostò davanti a me, sorrisi a mia madre ed entrai in macchina, sentì un urlo e mi girai verso l'entrata.
"Sopra!"- Alzai lo sguardo e li trovai tutti e 5 affacciati alla finestra, risi e li salutai con la mano, sentì mia madre ridere.
"Comunque ti amo anche io!"- Sbarrai gli occhi e guardai Harry, mi sorrise e mi fece l'occhiolino, l'ultimo. non sapevo che fare, o dire.
"Bhè?!"- Disse.
"I-io..."- Scesi dalla macchina e rientrai nell'Hotel, corsi su per le scale evitando tutte le persone che mi urlavano contro, o le persone che mi dicevano che non potevo salire, arrivai davanti alla porta e bussai, si aprì facendomi trovare un Louis sorridente.
"Dov'è, dov'è, dov'è?!"- Dissi saltellando, cominciò a ridere e mi disse che era ancora in balcone.
"Harry!"- Urlai, si girò sorridente, gli saltai in braccio abbracciandolo, ed in quel momento mi sentì di nuovo completa.Mi portò in camera sua e mi mise giù, mi guardò negli occhi e si avvicinò, misi le mani nei suoi ricci e lui appoggiò la fronte sulla mia.
"Allora?Ancora senza parole?"- Mi chiese, sorrisi.
"Abbastanza."- Sorrise anche lui, facendo sfiorare i nostri nasi.
"Sei sicura di volerlo Sara?"- Annuì lentamente, sorrise di nuovo, stavolta fece sfiorare le nostre labbra, le poggiò sulle mie tenendomi stretta, strinsi i suoi ricci in un pugno, mi chiese l'accesso e io acconsentì, cominciammo a dondolare da una parte all'altra, lo sentì sorridere così mi staccai.
"Ora è meglio che vada.."- Dissi sorridendo, mi prese la mano e mi fece avvicinare a lui, mi diede un bacio a stampo, io gliene diedi un altro e poi, gridando un "ciao" uscì da quella camera, stavolta per sempre.

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Capitolo 3
*** Hurts. ***


Hurts.

 
"There's still a little bit of your taste, in my mouth."

Pensare che domani devo tornare a scuola mi fa venire l'ansia. Senza un valido motivo. Ma sono fatta così, vivo con l'ansia addosso.
Mi alzo dal letto pensando a quello che è successo due giorni fa, si, sono gia' passati due giorni. Mi spunta un sorriso appena ripenso al riccio, mi mancano così tanto, troppo,  per i miei gusti. Entro in bagno e mi guardo allo specchio, mi sento bene. Per la prima volta mi sento bene. Mi lavo e mi vesto, poi penso al trucco e ai capelli. Esco dal bagno e prendo il profumo, mi spruzzo quasi tutta la bottiglia addosso e poi,  esco dalla mia camera prendendo la borsa.
"Giorgia, vado da mamma!"- Sentì un 'Ok' da parte di mia sorella così uscì di casa.
Mia madre era a lavoro, per mia sfortuna lavorava in un Mc Donalds, sfortuna perchè sono a dieta, e io adoro mangiare. La coerenza proprio. Entrai attirando l'attenzione di qualche ragazzo, non ci feci caso e andai dritta da mia madre.
"Mamma!"
"Tesoro sono qui!"- La raggiunsi e l'aiutai ad imbustare il pranzo di un signore.
"Ecco a lei."- Sorrisi e diedi la busta al signore che ricambiò il sorriso.
"Come mai gia' qui?"- Chiese mia madre, ha ragione, di solito vengo qui verso mezzogiorno.
"Non avevo niente da fare, e sono in ansia perchè domani devo tornare a scuola, e non voglio."- Mia madre mi guardò ridendo.
"Dai rivedi Giada e Alice, ti salteranno addosso, ma niente di che."- Disse ridendo.
"Mi sto sbellicando dalle risate mamma, sul serio!"- Risi. Giada e Alice erano le mie migliori amiche. Conoscevo Alice da nove anni, mentre Giada da due, senza di loro non saprei che fare. Alice, come me, è una directioner, mentre Giada è una belieber. Pensavo che le belieber fossero antipatiche, tutte un po' snob, poi ho conosciuto lei e ho ritirato tutto.
"Tesoro, potresti aprire quella cassa?"- Annuì e cominciai a ricevere ordinazioni. Mentre servivo i clienti ripensai al concerto e mi vennero i brividi, è stato il giorno più bello della mia vita, non c'è che dire. Tralasciando il fatto che sono stata per nove ore seduta in un autobus, e tralasciando che ho dovuto aspettare sei ore fuori, al caldo. No, non sono di Milano, ma di Roma. Non proprio Roma, in provincia.. Vabbè, avete capito, no?
Due ore dopo il turno di mia madre finì e tornammo a casa, appena entrai in casa sentì un urlo e mi spaventai.
"Giorgia?!"
"Si?"
"Che succede?"
"No, niente, un' ape mi rincorreva."- Roteai gli occhi al cielo.
"Non sei normale, non smetterò mai di dirlo."- Mi fece la linguaccia, facendomi sorridere. Avevamo un anno e mezzo di differenza, lei è la ragazza più bella che io abbia mai visto. E' mora, alta, occhi azzurri come l'oceano, con qualche spruzzata di giallo, ma soprattutto era magra. Insomma, la ragazza dei sogni.  Era pure fidanzata. Io? Io ero alta, occhi marroni con qualche pagliuzza verde, capelli lunghi e tinti di rosso, grassa. Nessuno crede che noi siamo sorelle, e mi diverto a vedere le loro facce quando lo capiscono.
"Sara, potresti prendermi il cellulare nella borsa?"- Mi chiese mamma, annuì e presi la sua borsa, trovai una busta con scritto su 'Per Sara'.
"E questa?"- Mi guardò sorridendo.
"Non ho la più pallida idea di cosa sia."- La guardai male e cominciai ad aprire la busta. Dentro trovai dei biglietti e prima di guardare per bene chiusi gli occhi, cercando di stare tranquilla.
"Mamma, che cosa sono?"- Dissi con la voce che mi tremava.
"Biglietti.."- Scolò la pasta.
"Ci ero arrivata"
"Allora leggi."- Disse mia sorella, puntai il mio sguardo sulla busta e presi di nuovo i biglietti, lessi ciò che era scritto sui biglietti e per poco non mi prese un colpo.
'VOLO ROMA-LONDRA'
Mi alzai di scatto mettendomi le mani nei capelli.
"Oddio.."- Sussurrai cominciando a fare avanti e indietro per il salone, sentì mia madre ridere e alzai lo sguardo.
"Tu..."- Mi sta per prendere un infarto, me lo sento.
"Mamma!"- Urlai saltandogli addosso, lei rise e si tenne al bancone della cucina.
"Tu sei completamente pazza! Potevo aspettare l'anno prossimo, perchè ora?"- Mi sorrise.
"Perchè si!"- Urlò, risi e guardai i biglietti. Erano tre.
"Io, te e Giorgia?" - Sorrisi.
"Tu, Alice e Giada."- Mi paralizzai, la guardai di nuovo e misi le mani sulla fronte, sentì Giorgia ridere e la guardai, stava facendo un video.
"Io ti ammazzo!"- Le tolsi il telefono, ma gia' aveva caricato il video su Instagram.
"Tu sei pazza. PAZZA!"- Risi e gli lanciai il telefono, che prese al volo.
"E loro lo sanno?"- Dissi a mia madre.
"Glielo hanno detto oggi i genitori."- Cominciai a saltellare per il salone, finchè non sentì il telefono squillare, lo presi e lessi il nome.
'Alice <3'
Risposi e sentì un urlo.
"Ti rendi conto?! Londra, Sara! Io, te e Giada! Oddiooo"- Risi e cominciammo a parlare del più e del meno, squillò il telefono di casa e vidi mamma passarmelo, era Giada.
"Gia?"
"LONDRAAAA"- Cominciò ad urlare, staccai il telefono dall'orecchio e risi con alice sull'altro telefono.
"Ma quando partiamo?"- Mi alzai e andai a vedere la data.
"Ragazze..."
"Si?"- Risposero in coro.
"Partiamo tra una settimana."
"Che...Dici sul serio? Appena finisce la scuola?"- Disse Alice.
"Si, dico sul serio."
"Oh, Cristo."- Sentì Giada e risi.
"Ok ragazze, ci vediamo domani, mi raccomando, cerchiamo di arrivarci vive alla settimana prossima, e Sara.."
"Che c'è?"
"Non credere che ci siamo dimenticate del concerto...E del giorno dopo!"- Risi e gli dissi che gli avrei detto tutto il giorno dopo, poi attaccammo.
Passai il pomeriggio a ringraziare mia madre in qualsiasi modo, poi cenai e andai in camera. Mi buttai sul letto sorridendo, mi ricordai del bacio con Harry e rabbrividì, pensare che magari lui lo ha fatto solo perchè gli facevo pena fa male, ma questo è l'unico motivo valido, ero una fan quel giorno, e tale sarei rimasta in futuro, scommetto che si è gia' dimenticato di tutto. Sentì una lacrima scendere sulla guancia e l'asciugai subito, poi misi il pigiama e mi misi sotto le coperte. Ho quindici anni, e solo ora mi rendo conto di quanto stupida possa essere.

"Forza, sveglia, è ora!"- Sbuffai, scalciando le coperte, mamma aprì le finestre e la luce entrò. Mi alzai e andai in bagno prendendo dei jeans verde acqua e una canottiera nera, larga. Mi lavai, mi truccai e pettinai i capelli. Uscì dal bagno e misi le mie Adidas nere e bianche, presi lo zaino e, dopo aver aspettato mia sorella, mia madre ci accompagnò a scuola. Scesi dalla macchina ed entrai a scuola, frequento il liceo artistico, lo adoro, mi aiuta ad esprimere le cose che mi tengo dentro, adoro disegnare. Dopo essermi fatta sei rampe di scale, arrivai in classe e la professoressa ancora non c'era. Mi guardai intorno e vidi Giada e Alice, stavano cantando come due cretine.
"E' bello rivedervi, davvero!"- Urlai dopo aver posato lo zaino.
"Sara!"- Mi saltarono addosso facendomi ridere e cominciarono a fare domande su domande.
"Alt!"- Si bloccarono.
"Vi dico tutto a ricreazione, ora filate che la professoressa è qui!"- Risi quando misero il broncio.
Prima ora: Inglese.
La lezione iniziò e decisi di seguire invece di perdermi nei miei soliti filmini mentali, infondo questa materia mi piaceva.

Suonò la campanella che segnava l'inizio della ricreazione, non feci in tempo ad alzarmi che mi ritrovai Alice e Giada davanti.
"Andiamo."-Dissi.
Scendemmo al piano terra ed uscimmo in cortile, loro mi seguivano senza dire una parola, ma sapevo che stavano per scoppiare. Ci sedemmo sugli spalti, cominciarono a fissarmi.
"Ora state zitte? Forza fatemi le domande!"- Risi.
"Com'è stato il concerto?"
"Dove eri?"
"E il giorno dopo?"
"Dove hai dormito?"- Mi chiese Giada facendo su e giu' con le sopraciglia, e mettendo su una faccia da pervertita. Scoppiai a ridere e loro mi seguirono.
"Allora, il concerto è stato magnifico..Anche se è dire poco. Mamma mi ha fatto una sorpresa e mi sono ritrovata in prima fila."- Alice sbarrò gli occhi e la sua bocca prese la forma di una 'O'.
"In prima fila?!"- Annuì.
"E il giorno dopo?"- Cominciò a salirmi l'ansia.
"Ehm..Allora, alla fine del concerto mi hanno dato dei pass..."- Cominciai a raccontargli tutto e loro mi seguirono attentamente, facendomi ridere quando i loro sguardi innocenti, cambiavano a sguardi da maniache. Quando gli dissi del bacio però, vidi che i loro sguardi diventarono seri, troppo.
"Che... succede?"
"Tu e Harry vi siete baciati?"-Guardai  Alice annuendo.
"Oddio."- Potrei dire di aver visto i suoi occhi diventare a forma di cuore quando lanciò un urlo, attirando l'attenzione di tutti, soprattutto di mia sorella che era con la sua migliore amica.
"Stai zitta idiota!"- Risi, guardai Giada che era immobile.
"Ehy..."
"E se a Londra li incontriamo?"
"Non succederà mai, e non baderanno a noi perchè tanto lui si sarà dimenticato gia' tutto."- Risposi, pultroppo era la verità.
Suonò la campanella e rientrammo in classe.

"Mamma!"- La chiamai dalla mia camera, due secondi dopo era nella mia stanza e per poco non le prese un infarto. Avevo fatto un casino.
"Che cavolo hai fatto?"
"Ehm... Non è che potresti dirmi dove sono gli anfibi?"- Dissi con un sorrisetto stampato in faccia. Mi guardò male e andò vicino alla televisione, aprì il mobile e mi diede le scarpe.
"Voglio vedere tutto in ordine."-Disse seria, annuì e la ringraziai, poi andò via. Cominciai a sistemare e, quando mamma mi venì a chiamare per la cena, avevo appena finito.
Dopo cena mi feci una doccia pensando a Londra.E' la mia città preferita, non solo per i ragazzi, ma anche perchè mia zia è inglese, e ogni volta che viene a trovarci mi racconta di Londra e mi incuriosisce. Tutti dicono che è un città grigia, ma è proprio quel 'grigio' che mi piace, la trovo interessante sotto tutti i punti di vista.
Uscì dalla doccia e misi il pigiama, poi asciugai i capelli e li legai in una coda alta. Finalmente mi buttai sul letto e mi addormen
tai.

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Capitolo 4
*** "London, here we come!" ***


Oggi è il giorno prima della partenza. Domani saremo a Londra e io devo ancora fare le valigie, direi che sono molto organizzata, si si.

"Alice, perchè invece di giocare con il mio reggiseno, non me lo dai?!"- Dissi ad Alice, seduta sul mio letto.
"Ecco, ecco!"- Me lo tirò beccandosi un' occhiataccia , sorrise.
"Sara, tua madre ha detto di portarti anche roba pesante, sai, è Londra."- Disse Giada con un panino in mano.
"Sempre a mangiare te è!"- Rise e annuì. Come cavolo faceva a non ingrassare. E' una cosa ingiusta!
"Ok, ora la devo chiudere, mi servite voi!"- Dissi chiudendo la valigia, Alice e Giada si sedettero una sopra all'altra, sulla valigia. La chiusi e subito dopo vidi le ragazze cadere all'indietro. Cominciai a ridere come una matta mentre Alice cercava di togliersi Giada da sopra, che si stava per strozzare con il panino. Diedi una mano a Giada, e rimase a terra Alice che stava prendendo un po' d'aria.
"Tu vuoi uccidermi, vero?"- Disse guardando male Giada.Lei rise e aiutò Alice.
"Bene, è tutto pronto."- Sorrisi guardando le ragazze.
"Scendiamo a cenare?"- Chiese Giada.
"Sei un pozzo senza fondo, Giada!"- Disse Alice facendomi ridere.
"Dai andiamo!"- Le ragazze sarebbero rimaste a dormire da me.
Cenammo e tornammo subito in stanza, ci guardammo qualche film e poi, verso le due, ci addormentammo.

"Sveglia!"-Entrò mia madre in stanza e aprì le finestre facendo entrare la luce.
"Mamma!"
"Dai che Londra vi aspetta!"- Sbarrai gli occhi e mi alzai dal letto, cominciando a saltare.
"Svegliatevi!"- Sentì i loro mugolii e subito dopo mi ritrovai per terra.
"Brutte stronze!"- Gli lanciai un cuscino che presero in faccia.
"Sara!Modera il linguaggio!"- Sentì mia madre dal salone, risi e presi i panni.Dopo essere uscita dal bagno, ci andò Alice, mentre Giada andò per ultima perchè doveva fare colazione. La solita.


"Allora, mi raccomando, non fate sciocchezze, chiamate appena arrivate, e..."
"Mamma, stai tranquilla, non siamo così stupide."- Risi e l'abbracciai.
"Ma voi tre insieme, mettete paura"- Disse la mamma di Alice, risi di nuovo e abbracciai anche lei, e poi passai alla mamma di Giada.
"Oh, Sara, questa è la mappa della città, mi raccomando.."
"State attente, si mamma, lo so!"- L'abbracciai di nuovo e cominciammo ad andare.
Salimmo sull'aereo e l'ansia cominciò a sentirsi, eravamo capitate tutte vicine.
"Ragazze, non ho mai preso l'aereo, voi?"
"Io una volta."- Disse Alice, Giada fece di no con la testa.
"Che bello.."- Ridacchiai.
"I passeggeri sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza"
Allacciammo le cinture e presi la mano ad Alice.
"Tranquilla Sara.."-Disse Alice.
L'aereo decollò, chiusi gli occhi per un attimo e poi li riaprì, guardai Giada che stava esattamente come me, mentre Alice era tranquilla. Appoggiai la testa sulla spalla di Alice e chiusi gli occhi, cercando di dormire. E ci riuscì.

"Sara... Sara!"- Sbuffai e aprì gli occhi.
"Siamo arrivate!"- Sbarrai gli occhi e sorrisi.
"Dai alzati!"- Dissero, mi alzai e scesi dall'aereo. Ritirammo le nostre valigie e uscimmo dall'aereoporto.
"A questo punto dovremmo prendere un taxi e arrivare alla casa.."- Disse Giada, io e Alice ci girammo verso di lei.
"Casa!?"- Ci guardò annuendo.
"I miei ci hanno affittato una casa.."- Ci buttammo su di lei, abbracciandola.
"Ragazze!"- Urlò, ci staccammo e ridemmo tutte insieme, poi chiamammo un Taxi che ci portò fino alla casa. Scesi dal taxi per prima, guardai la casa. Era veramente bella, era azzurrina e aveva il giardino, entrammo e rimasi incantata. Sulla mia destra c'è il salotto, con un divano di pelle nera, televisore e tavolino in legno. Sulla mia sinistra una porta, la aprimmo e c'era la cucina, molto spaziosa. uscimmo dalla cucina e andammo di sopra, aprimmo una porta a caso e trovammo una stanza con le pareti viola, un letto matrimoniale e un armadio, sulla destra c'era una scrivania laccata di nero.
"Questa è mia!"- Urlò Alice entrando nella stanza, risi e annuì. Aprimmo la porta di fronte alla stanza di Alice, era un' altra stanza, le pareti erano bianche con dei disegni che raffiguravano delle piume, su un'altra parete c'erano, invece, degli uccelli che volavano,una tutta bianca e l'ultima parete era nera,con dei segni bianchi che rappresentavano la pace.
"Questa è assolutamente mia."- Dissi a bocca aperta.
"E' stupenda.."- Disse Alice.
"Gia'.."
"Ok, vado a vedere la mia!"- Disse Giada, aprendo la porta vicino alla stanza di Alice.
"Sicuramente, questa è quella con la finestra figa."- Sentì dire da Giada. Andammo da lei e vidi una finestra molto grande, con un piccolo divano sotto, le tende erano blu, mentre il letto era a mezza piazza, le pareti erano rosa pesca e aveva un armadio giagantesco.
"Chiunque sia stato qui, aveva stile."- Ridemmo e andammo ognuna nella propria stanza per sistemare le cose.

"Ragazze! Ordiniamo una pizza per pranzo?"- Urlò Alice dal piano di sotto. La raggiungemmo mentre urlavamo un 'si'.
"Bene, ho preso una margherita per tutte." - Sorrisi.
"Che facciamo oggi pomeriggio?"- Chiesi buttandomi sul divano e accendendo la televisione.
"Andiamo in giro."- Annuì mentre cambiavo canale.
"MTV!"- Urlò Giada. Risi e misi i sotto titoli, stavano facendo 'Vieni a vivere dai miei."
"Oddio, devo chiamare a casa!"- Scattai in piedi e presi il cellulare, uscendo fuori.
"Mamma?"
"Tesoro! Tutto apposto?"
"Si, siamo arrivate da un po', la casa è stupenda, ed è grande!"- La sentì ridere.
"Bene, divertitevi Sara, ci sentiamo più tardi, ciao!"
"Ehm..Ciao mamma! Saluta tutti!"
"Certo!Ciao!"- Attaccò la chiamata e in quel preciso momento arrivò un ragazzo, vestito di rosso, e con le pizze in mano.
"Salve!"- Sorrise, wow.
"Oh..Ehm.. Ciao!"- Arrossì e chiamai le ragazze.
"Che c'è Sara?"- Appena vide il ragazzo chiamò Giada e le disse di prendere i soldi.Presi le pizze e ringraziai il ragazzo, dandogli i soldi.
"Grazie a voi! Buona giornata!"- Ci fece un occhiolino e se ne andò.
"Carino.."- Sentì sussurrare Giada, risi e annuì, entrando in casa.
"Dai che si mangia!"- Dissi andando in salotto.
"Ora ho capito perchè piace la cucina Italiana."- Dissi masticando lentamente, quella pizza sembrava gomma.
"Già.."- Disse Alice, scoppiai a ridere, Giada mangiava come se niente fosse.
"Oh, ma che vuoi? Idiota."- Disse ridendo.
"Vado a darmi una sistemata!"- Dissi buttando il cartone della pizza. Salì di sopra e mi resi conto che il bagno non lo avevo ancora visto, aprì la porta e vidi una vasca, ringraziai il cielo e, come previsto, niente bidèt(?). Risi da sola e andai davanti allo specchio, mi pettinai i capelli e mi lavai i denti. Decisi di vestirmi un po' più pesante, così presi una felpa e rimasi con i jeans. Misi le Vans e sciolsi i capelli.Scesi di sotto e vidi le ragazze pronte per andare.
"Ma dove vi siete preparate?"- Chiesi.
"C'è un bagno vicino alle scale."- Disse Alice ridendo.
"Comodo."- Dissi ridendo con lei.
Uscimmo e cominciammo a camminare.
"Dove stiamo andando?"
"Starbucks!"- Disse Giada.
"Cosa?"- Indicò un punto lontano e cominciammo a ridere.
"Sei impossibile, Giada."- Arrivammo da Starbucks e Giada ordinò un frullato, Alice prese una ciambella.
"Perchè non prendi niente?"- Disse Giada.
"Perchè sono a dieta."- Risposi fredda. Mi dava fastidio dirlo, non so perchè.
"Ohw.."
"Scusa..E' che mi da fastidio parlarne.."- Gli sorrisi e lei fece una faccia per dire 'non ti preoccupare'.
Dopo esser state tutto il giorno fuori, tornammo a casa e ci buttammo sul letto.
"Notte ragazze!"- Gridai dalla mia camera.
"Notte!"- Risposero in coro. Chiusi gli occhi e dopo due minuti crollai.


"Saaaaraaa!"- Mi alzai di scatto dal letto, mi guardai intorno e, quando trovai lo sguardo di Alice, mi ributtai sul letto e chiusi gli occhi.
"Dai Sara! Andiamo a fare colazione da Starbucks!"- Eravamo arrivate da una settimana a Londra, ce la siamo girata tutta e ci siamo fatte foto a volontà. Questa è in assoluto la vacanza più bella della mia vita.
"Ok, mi alzo."- Dissi dopo altri richiami da parte delle ragazze. Mi alzai dal letto e presi dei Jeans a vita alta ed una camicetta senza maniche, bianca, con le mie Vans ed entrai in bagno. Dopo essermi lavata mi vestì, lasciai i capelli lisci sciolti, e mi truccai mettendo eyeliner e mascara. Uscì dal bagno e presi il telefono, e poi raggiunsi le ragazze al piano di sotto.
"Possiamo andare?"- Disse Giada guardandomi male, le feci la linguaccia ed uscimmo.
"Io ho sonno.."- Dissi mentre sbadigliavo.
"lo avevamo capito, sai."- Disse Alice ridendo, risi anche io.
Entrammo da Starbucks e ci sedemmo al solito tavolo.
"Salve ragazze, cosa vi porto?"- Arrivò Ally, la cameriera, gli sorrisi e lei ricambiò.
"Ciambella al cioccolato e un cappuccino!"- Disse Giada. Risi.
"Ok, voi?"- Chiese dopo aver segnato tutto.
"La stessa cosa."- Rispose Alice per tutte e due. La guardai male e cercai di dire ad Ally che io non prendevo niente, ma lei era gia' andata via.
"Alice!"- Dissi ridendo.
"Non ringraziarmi!"- Si guardò le unghie sorridendo.
"Idiota."- Sorrisi.
Dopo 5 minuti arrivarono le ordinazioni.
"Non so come mangiarla."- Dissi ridendo.
"Così!"- Disse Giada. Subito dopo prese la ciambella e le diede un morso, quando la tolse aveva tutta lo bocca sporca di zucchero. Cominciai a ridere e gli indicai la bocca, ma lei non capì e fece una faccia strana, cosa che mi fece ridere ancora di più.
"Sei sporca Gia!"- Lei sbarrò gli occhi e si pulì.
"Ancora?"- Disse allarmata. Scossi la testa e lei sorrise.
"Bene, perchè mi sembra di essere l'unica normale?"- Disse Alice mentre ci guardava.
"Perchè forse lo sei.."
"E' un complimento?"- Rise.
"Ho detto forse."- Risi e lei mi guardò male.
"Lo sai che ti amo?"- Gli sorrisi e lei alzò gli occhi al cielo.
Cominciai a mangiare, la cosa più strana è che siamo troppo calme. Cominciai a pensare a casa, e mi ricordai che più tardi dovevo chiamare mia sorella. Alzai lo sguardo su Alice e vidi che cominciò a tossire, la guardai con gli occhi sbarrati e mi alzai di scatto andando da lei.
"Oh, bevi Alì!"- Lei scosse la testa e mi indicò un punto di fronte a me. Alzai lo sguardo e incontrai il suo. Per poco non mi prese un infarto, lo vidi aggrottare le sopracciglia e poi sorridere.
"Oh Cristo."

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