Ruduun takaa!

di Merryweather616
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ikunnaprinsessa ***
Capitolo 2: *** Paratisii ***
Capitolo 3: *** Mita Kuuluu? ***
Capitolo 4: *** Valo On Rakkaus ***
Capitolo 5: *** Quando il Valo dichiarò... ***
Capitolo 6: *** There was a time ***
Capitolo 7: *** Hello angels ***



Capitolo 1
*** Ikunnaprinsessa ***




Mai dare in mano a una scrittrice compulsiva di fan fiction un nuovo soggetto sui cui elucubrare e delirare...perché poi vengono fuori cose del genere. Il mio povero cervello mi ha rinnegata però almeno mi sono fatta due risate.

Qualche precisazione: la fic è stata spudoratamente ispirata da Ikunnaprinsessa, una collaborazione di Ville risalente al '99 con la band finlandese “The Agents”, è una canzoncina che non ve la togliete dalla testa nemmeno morti e ha un ritornello micidiale...per chi non lo sapesse Katsoo in Finnico significa “Guarda”...fate un po' voi XD


Enjoy

As usual la fic è dedicata alle mie compagnucce himmiche! Thaanks angels



The princess is looking out...




Naisiin ei voi pieni poikanen luottaa
Ne suuren ikävän pieneen sydämeen tuottaa
Mut ikkunaa tuijottaa kai pienikin poika illoin saa
Sieltä katsoo prinsessa unelmain

Ruudun takaa, Ruudun takaa Ruudun takaa tyttöni katsoo
vain


(The little boy can't trust in women
They cause in little hearts a lot of sorrow
But even a little boy may stare at a window in the evening
Out of which a dream princess is looking

Behind the windowpane behind the windowpane
My girl is looking out
)


Ikunnaprinsessa- Valo and the agents



Da brava e die-hard fan degli HIM, una volta in Finlandia la prima cosa che stavo facendo non era controllare che tutte le mie carte per l'Erasmus fossero a posto, ne pulire il mio appartamento, ne fare un giro per la città. Sicuramente starà facendo la spesa, direte voi. Ebbene mi dispiace deludervi, nessuna di queste cose era prima nella mia lista

Cose da fare appena arrivata nella terra di Ville Valo”

La prima era incontrarlo, ma su di questa dovevo lavorare ancora parecchio. La seconda era fare un giro negli hot spot del Villevalesimo allo stadio acuto.

Il primo dei quali era il negozio del padre di Ville, il bonario e gentile Kari Valo, che decidendo di aprire un sex shop a Helsinki non si sarebbe probabilmente mai aspettato che negli anni, tutto grazie alla fama di suo figlio maggiore, una buona percentuale della clientela sarebbe stata composta da fan impazziti per la sua progenie, tutti in cerca di quindici minuti di valosità endovena.

E anche io, dal mio 160 di QI mi trovavo ora li davanti a fare la figura della fan delirante, pronta a qualsiasi cosa pur di vedere e possibilmente abbracciare sangue del sangue del mio unico dio personale.

Avevo fatto davvero carte false per venire a fare l'Erasmus in quella terra quasi sperduta, avevo imparato il finlandese in sei mesi, accendendo ceri al mio cervello che mi sorprendeva ogni giorno. Ora con orgoglio potevo dire di sapere inglese, italiano e finlandese. Chi mi conosceva bene sapeva il motivo della mia leggerissima fissa per la Finlandia, e mi prendevano in giro come disperati, il resto del mondo semplicemente mi prendeva per pazza. Ormai me ne ero fatta una ragione.


Presi coraggio ed entrai nel negozietto, piccolo e colorato, tappezzato di heartagram ovunque. Era già diventato il mio posto preferito sulla faccia della terra. Detti un occhiata al bancone. Non c'era traccia del Sr. Valo, ma solo di un commesso con un orrendo cappello blu e la testa ripiegata sui gomiti, profondamente addormentato.

Meglio per me. Potevo vagare incontrollata per il sexy shop senza occhi fissi sulle mie spalle.

Trovai un bel frustino nero con un heartagram viola che sarebbe stato perfetto attaccato alla mia porta. Delle mutande masticabili al gusto di fragole e panna. Avevo fame, le avrei mangiate una volta uscita, e varie manette sempre con su disegnato l'amato simboletto. Proprio mentre mi avvicinavo completamente in adorazione ad un lenzuolo con un enorme riproduzione di Ville a misura naturale, urtai un qualcosa per terra che fece un rumore metallico, peggio delle unghie sulla lavagna.

Ed ecco che non potevo vagare più incontrastata. Il commesso iniziò a stiracchiarsi in maniera del tutto disumana e mi decisi che tanto valeva andare a pagare, sarei tornata presto, con la speranza di incontrare Kari.

Mi avvinai al bancone.

Il commesso era di schiena e il cuore mi mancò di un colpo.

Io quella schiena la conoscevo.

Ora si era girato, il cappello gli copriva la faccia, ma i capelli, quei maledetti capelli, non potevano essere di nessun altro.

E le gambe non mi ressero.

Franai per terra come una pera cotta, completamente priva della facoltà di reggermi in piedi.

Cazzo” esclamai caracollando sul pavimento.

Cazzo, cazzo, cazzo” continuai non riuscendo a smettere di imprecare, tanto non mi capiva.

oh cazzo” continuai facendo marcia indietro coi pensieri, non capiva cazzo in italiano ma...

Ehy, ho visto che sei caduta non c'è bisogno che continui a ripetere di guardare” disse lui. Terza persona singolare. Non c'è nemmeno bisogno di presentarvelo deduco. Capelli soffici come lo zucchero filato, occhi peggio di un faro di notte, e la voce, cazzo che voce. Ogni lettera era un orgasmo, se mi permettete la finesse. E in finlandese vi assicuro, è pure meglio.

Alzai gli occhi e con la bocca aperta, della serie facciamoci vedere per la prima volta in posa “pesce lesso”, lo fissai senza crederci. Scossi la testa, mi diedi qualche pizzicotto sulla guancia. Mi scoprii il polso e glielo feci vedere.

Vedere il mio tatuaggio sicuramente gli fece capire che non ero svenuta perché stavo male, ma solo perché la sua presenza mi stava provocando un acutissima sindrome di Stendhal.

Punto 1: erano 5 anni, non noccioline, che io amavo lui e solo lui. Pendevo da ogni singola stronzata che usciva dalle sue labbra.

Punto 2: non lo stavo incontrando ad un meet&greet dove a buona ragione sarebbe stato scocciato, ma da soli, per caso, in un sexy shop, porca fragola

Punto 3: avete presente le foto? Dove è bello come un dio greco, quelle che state a fissarle incredule che possa esistere tanta bellezza al mondo. Beh dimenticatevele, dal vivo è non meglio. Di più

Dopo aver elencato questi 3 punti è un miracolo che io sia colpita solo dalla sindrome di Stendhal, è un miracolo che io non sia morta e sepolta. Morta felice eh? Non fatevi strane idee. Ma già che c'ero avrei rimandato la morte di qualche minuto, giusto per aver tempo di parlargli due minuti.

Giusto due chiacchiere in compagnia, sapete com'è.

Respira, Glen, Respira.

E' un essere umano come te, non ha una aria divina intorno, ne lancia fulmini e saette, se gli parli non muori, tranquilla. Era la me stessa più razionale che stava parlando in quel momento.

Ma brutta lavativa, togliti dal cappero, non capisci nulla, le dissi. É Ville Valo, mica Riccardo Scatorcio, o come si chiama, è un dio, è unico e solo, posso stare qui a fissarlo come una melanzana per quanto mi pare, lasciami in pace.

In quel momento mi porse la mano. Capite?! La mano!!! Per aiutare ad alzarmi. Potevo morire felice ora. Ma magari prima avrei approfittato un attimo della sua gentilezza.

Presi la mano. E mi tirai in piedi. Con sommo sforzo riuscii a ridargliela indietro, non volevo aggiungesse punti alla lista mentale che si stava facendo “quanto è pazza questa”.

Grazie” riusciì a mormorare in un inglese scarso. Non c'era chance di parlare finlandese. La mia memoria stentava a ricordarsi l'italiano in questo momento.

Di nulla” mi disse ridendo sotto I baffi “faccio questo effetto lo so”.

Era pure ironico. L'avevo sempre saputo in fondo che era l'uomo perfetto.

ma che ci fai qui?”

Oo oh.

Aricazzo.

Incontravo Ville Valo e la prima frase coerente che mi usciva dalla bocca era Cosa ci fai qui? Ma...ma...cazzoooooo.

Mi guardò con aria interdetta. Forse aspettava che mi spiegassi.

Proprio mentre avevo quasi trovato le parole per spiegargli la mia domanda, fu lui a sorprendermi.

Ok. adesso dimenticate tutte le pose secssi da servizio fotografico, dimenticatevi tutte le descrizioni stile harmony che si trovano nelle fic (I suoi occhi mi distrussero come un fulmine in un mare di ghiacciata armonia e cose del genere). Una volta che avete fatto piazza pulita di tutte queste cose, visualizzate la sua smorfia migliore, un occhio socchiuso, la fronte aggrottata, un lato della bocca alzato, ed una profonda aria di concentrazione.

Così mi stava guardando in quel momento.

Ed era peggio di qualsiasi sguardo da principe azzurro o cowboy arrapato. Molto peggio. Nel senso migliore della parola.

Per questa sua smorfia lo amavo ogni giorno di più.


Avendo ormai perso l'uso della parola quando si decise a parlare cercai di connettere almeno il cervello per assimilare le sue parole.

Ma io ti conosco” esclamò felice.

Mi conosce?!

Mi conosci?!”

Datemi una bombola d'ossigeno. E portate un defibrillatore. Non solo non mi aveva cacciato via a calci dopo che gli ero svenuta davanti, ma stava anche affermando di conoscermi.

Salvatemi.

Si si, sono sicuro, sei Glenna Taisio, la campionessa mondiale di scacchi”

Bocca aperta. Cervello andato.

Mi appoggiai al suo braccio e lui mi sostenne finché non mi ripresi dallo shock. Poi, udite udite, mi prese la mano tra le sue, e fece un piccolo inchino, inclinando il capo nella maniera più celestiale che avessi mai visto.

Mi riscossi un attimo. C'era qualcosa che non andava.

Fermo, non muovere un altro solo muscolo” dissi suonando seria “sono io quella che si deve inchinare, non tu. Dovresti stare fermo e fare il dio greco quale sei, e farti adorare, non inchinarti. Nono mio caro non ci siamo”

Di certo non era come mi ero immaginata di incontrare per la prima volta il mio eroe personale. Però fino ad ora la cosa prometteva bene.

Mi sorrise. Arrossendo come un peperone.

Per una volta ti prego, fammi fare il fan ti prego!!” quasi mi supplicava con gli occhi “ho sempre questa schiera di adoratrici dietro, per una volta tanto che mi trovo davanti a qualcuno che sinceramente ammiro, tra l'altro sono convinto di poterti battere, voglio godermela”

Si ma Ville, c'è un piccolo problema” eravamo già passai ai nomi propri “io sono una tua fan, ma non una normale, capisci? Sono venuta in Finlandia per conoscerti, avevo tutti I miei film mentali su come ti avrei trovato e ora mi ti inchini perché casualmente sono brava a giocare a scacchi?”

Non rispose. Scoppiò solo a ridere.

Che dannato bastardo. E aveva pure osato dire che mi avrebbe battuto a scacchi. Giammai.

Mi prese sottobraccio. “Senti, quanto ti fermi a Helsinki?”

Perché?”

Tu dimmelo e basta”

Un anno”

Gli si illuminarono gli occhi.

Allora siamo a posto, voglio solo vedere la faccia degli altri quando vedranno chi gli porto stasera alla prove”


Gli altri?

Le prove?

Stasera?

Ditemi che è un sogno. E ditemi che posso non svegliarmi. Vi prego ditemelo.











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Capitolo 2
*** Paratisii ***



Ed ecco qui il secondo delirante capitolo. Ho cercato, giuro, di scrivere secondo un filo logico, ma ci ho rinunciato dopo poche righe e mi sono data alla pazza gioia scrivendo le cose più pazze che mi venivano in mente XD

Enjoy



Paratisii” (heaven)


Perille kun saavuttiin kukat kukki tuoksui niin
meri vaahtosi kuin olut kuohuaa
Heti rantaan kuljettiin liiat kuteet riisuttiin,
oli tunnelma niin huumaavaa.


Per un essere umano medio, diciamo di razza caucasica e cultura cristiana, paradiso significa coro d'angioletti, un bel signore paffuto e dolce che li accolga come tante pecorelle tornate all'ovile, e un eternità di pace e calma. Per me, piccola pazza senza alcun tipo di fede, se non quella in Ville-unico vero dio-Valo, il paradiso significa tutt'altra cosa. Un mondo dove gli angioletti cantino Your sweet 666, dove l'insulto più grande per un uomo sia Sei proprio un Bam, e per una donna Che Jonna che sei, e dove sul trono del potere ci sia lui, Ville-Hermanni-Valo. Sono ripetitiva lo so, ma non trovate che il suo nome abbia un suono così teneroso che si scioglie in bocca? (meglio del milka lufflè oserei dire). Essendo inoltre intelligentissima so che un mondo del genere non esisterà mai, quindi ciao ciao paradiso, benvenuto inferno! Ma facciamoci a capire, se Inferno significa essere trascinata per sperdute vie di Helsinki, dal supremo dio in persona, mica mi lamento.

Fatta questa premessa, torniamo ai fatti, che sicuramente vi interessano di più delle mie elucubrazioni filosofiche.

Eravamo rimasti a...

Ah si, a quando l' UVD (che sta per unico vero dio) [che stava cercando di farsi chiamare Ville senza successo] (per un miracolo gli avevo abbonato l'inchino a ogni sua parola), mi aveva preso sottobraccio e trascinato fuori dal sexy shop di suo padre. Riprendiamo da qui.



Ma lasci tutto aperto così?”gli dissi. Si lo so, voi direte “VV aka UVD ti sta trascinando di corsa fuori da un negozio e tu ti metti a ricordargli di chiudere il negozio?Avete ragione... ma non ce la potevo fare, il mio senso dell'ordine e della giustizia si prendeva possesso di me più spesso di quanto volessi.

Giusto, brava che me l'hai ricordato” disse di rimando, cercando disperatamente le chiavi nelle tasche dei larghissimi pantaloni che indossava.

In quel momento ebbi la prima di numerose prove (che vi elencherò) che pure nell'imperfezione Ville Valo è sempre perfetto. Fino a quel momento la mia mente e il mio cuore non si erano mai resi conto quanta bellezza potesse risiedere in una persona che cerca disperatamente un mazzo di chiavi in tasca. Che eleganza nei movimenti! Che scatti repentini! che espressioni soavi! Altro che fissare il tramonto con una coppetta di gelato in mano, da quel momento decisi che uno dei piaceri della vita era guardare il mio UVD che nel marasma della sua vita cercava senza successo un paio di chiavi.


Da circa 5 minuti avevo già visto che il suddetto mazzo era beatamente disposto sul bancone in bella vista, ma tale era il mio sospirante piacere nel vederlo così spaesato che aspettai qualche altro minuto per dirglielo.

Ville mio caro” (non sapete che sforzo a chiamarlo così, aah dura la vita) “odio disturbarti, ma le chiavi sono esattamente li davanti a te”

Mi guardò con quel suo sguardino da cane abbandonato e tutte le ciocche di capelli intorno. “Dove è che sono?”

Li” indicai col dito puntato verso la cassa.

Saltellando le corse a prendere, dimentico del fatto che io le avevo già viste e non gliel'avevo detto. Secondo punto della lista, anche nella sbadataggine e nel non sapersi completamente prendersi cura di qualcosa, Ville Valo è perfetto. Amen.

Una volta chiuse tutte le porte, messo su un cartello “Torno subito” sotto mio consiglio ovviamente, mi preparai a prendere un taxi per andare in qualsiasi posto lui fosse voluto andare.


Regola numero 1 del Villevalesimo: vai dove ti porta Ville. (senza fare domande e senza lamentarti, che sia pure un concerto di Avril Lasagna)


Dove pensi di andare mia cara?” disse voltandosi verso la mia immobile figura già pronta con telefonino a chiamare la società dei taxi.

Ville, mio caro, chiamo un taxi” risposi cercando di suonare più riverente possibile, ricordiamoci sempre che lui è l'UVD.

Ma che taxi, andiamo a piedi, è qui dietro l'angolo” disse afferrandomi la mano.


Regola numero 2 del Villevalesimo: per quanto siate fedeli e umili fan del Valo, quando vi dice “è dietro l'angolo” non fidatevi, saranno minimo kilometri di distanza, ma da altrettanto brave fedeli rassegnatevi a seguirlo anche in capo al mondo. Cosa sono vesciche e fiato corto se a fianco a voi c'è Ville Valo?


Due misere ore dopo...(per quanto misere possano essere due ore passate con l'UVD che ti rincoglionisce sulle mosse dei scacchi)


Ville siamo arrivati?” chiesi cercando di reggermi in piedi dopo minimo due 5 kilometri fatti sotto una nevicata mai vista e completamente fusa dalla massa di domande a cui avevo dovuto rispondere.

Sisi siamo arrivati”


Postilla B della regola numero 2: se VV aka UVD vi dice che siete quasi arrivati traducete con “un altra mezzora e ci siamo”


Aspetta che telefono agli altri per sapere dove sono”

NON SAI DOVE SONO?”

Ok. Glendora. Calmati. Non puoi urlare al Valo, cosa penserebbero di te tutte le tue compari fedeli?

Non sai dove sono?” riformulai la domanda con tre toni di voce in meno.

Ehmm no” disse usando la faccia numero 3 (mani in tasca, occhi socchiusi, boccolini al vento. Assolutamente irresistibile) “pensavo di trovarli al Finnvox ma è chiuso oggi, quindi...”

Dammi quel telefonino” gli dissi porgendo la mano.

Eccolo”.

Regola numero 3 del Villevalesimo: usate un tono serio e fategli credere che voi “sapete-come-fare” e lui vi darà tutto, anche se stesso. Psicologia di base di un caso disperato di specie “non ho contatto con la realtà intorno a me”

Come ce l'hai salvato Gas?”

Ketchup” disse usando smorfia numero 5 variante 1/3 (sorrisino con un labbro alzato, occhi vispi, una mano in tasca l'altra che regge la sigaretta)

Poi me la spieghi” Presi il cel in mano cercando di coordinare le mani e riuscire a cercare il numero della rubrica, il fatto che “lui” mi stesse fissando con quella smorfia così' adorabile non mi era di certo d'aiuto.


Regola numero 4 del Villevalesimo: non cercate di fare niente di complicato se siete alla presenza (ma basta anche l'inizio di Poison Girl live sull'ipod) di Ville Valo, semplicemente con uno sguardo può farvi dimenticare come vi chiamate, chi siete e cosa state facendo li. Consiglio altamente di limitarsi all'ascolto di canzoni leggere in macchina, posso parlare per esperienza. Ho causato un ingorgo stradale perché troppo incantata dai suoi sospiri in Resurrection.


Il telefonino ovviamente era completamente distrutto, i tasti ormai avevano perso il colore e non si capiva assolutamente nulla di dove potesse essere la rubrica. Un elettrodomestico degno del Valo.

Dopo vari minuti di studio (duranti i quali memorizzai il numero di cellulare del UVD facendomi uno squillo da sola) trovai il numero di Gas.

Ville? Che vuoi?” disse una voce impastata dal sonno.

Ed ecco che si entra in scena. Figlia di un commediante e di una doppiatrice ero stata allevata nella sublima arte dell'imitazione delle voci. Questa era la mia prova finale.

Gassi, dove siete? Ho una sorpresa per voi!”

  1. respiro 1.2.3 vediamo se se la beve.

Siamo a casa di Linde. Ci stiamo ingozzando di dolcetti che ha fatto Linde con la bambina”

Vi raggiungo tra mezzora, lasciatemene qualcuno”

La faccia di Ville era tutto un programma. Non avevo ancora classificato questa smorfia, perché mai l'avevo visto così sconvolto.

Deduco che avessi passato l'esame.

Mia cara, qualsiasi cosa tu facessi prima di oggi, mollala, sei ufficialmente assunta come mia sosia,” disse mettendosi le braccia dietro la testa in una finta posa di rilassamento “bye bye interviste al telefono”

Ok. Stiamo calmi. Ville Valo non ti ha appena chiesto di lavorare per lui. Stai sempre sognando. Decisamente si.

Allora?” mi chiese usando l'espressione 0 (indescrivibile in quanto fa sciogliere tutte le molecole del cervello e perdere completamente la connessione con la realtà”

Ti..ti rispondo dopo”dissi voltandomi per non farmi vedere da lui. Presi la macchinetta fotografica e feci una foto dall'orologio che avevo al polso insieme alla via.

No, non sono impazzita.

Documento l'evento.


RINGRAZIAMENTI:

linkin park : aahahha io pure ho fondamentalmente descritto la mia esperienza in terra finlandese (il 26 agosto si avvicina sempre di più U.U), ma forse prima di andare dal padre di Ville, penso che io e il resto della combriccola ci lanceremo verso Munkkinniemi in cerca della torre...grazie per il commenti. Baciuz

Lostwhite : cosa significa rakkaus?XD grazie per il commentino!!

Vampire_Heart : ma noi lo vedremo il nostro UVD, ne sono sicura, anzi me lo sento. Non so dove ma lo beccheremo da qualche parte, porca fragola Helsinki non è gigante, ce la possiamo fare

lithi : ah grazie della concessione Juls! Eh si sai che bel sogno a beccare VV proprio dentro al negozio del padre...aahhhh * sospiro profondo *

FinKillScler : ti laurei in finlandese? Fighissimoooo! Mi inchino al tuo coraggio, io sto studiando qualche frase per la sopravvivenza li e mi ricordo solo 4 parole XD grazie per il commento^^



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Capitolo 3
*** Mita Kuuluu? ***


Rieccomi qui col terzo capitolo XD Penso che ormai andrà di male in peggio, ormai vado completamente a briglia sciolta e nel mentre ho cominciato altre due fic sul Valo...aiutooooooo


Mitä kuuluu?”


Greetings from Finland


Huomenta! Good morning!

Päivää! How do you do./ Good afternoon.

Iltaa! Good evening!

Hyvää yötä! Good night!

Mitä kuuluu? How are you?

Kiitos hyvää! Entä sinulle? Fine, thanks. And you?

Olkaa hyvä! You are welcome.

Kiitos! Thank you.

Anteeksi! I am sorry.

Ei se mitään! Never mind.

Kiitos! Thank you.

Ei kestä! Not at all.

Tervetuloa! Welcome.

Näkemiin! Goodbye.


Ville, dammi una sigaretta va”

Eravamo seduti sull'uscio di un negozio di dischi in attesa che il taxi, che di mia iniziativa avevamo chiamato, arrivasse a prenderci. I passanti ci guardavano in modo strano. Dovevamo essere una scena simpatica.

Una ragazza, alta un metro e un soldo di cacio, completamente buttata su un anoressico, vestito da straccione. E i pochi, che sotto l'orrido cappello riconoscevano l'unico vero dio aka Ville Valo, si inchinavano in un modo strano.

Ah! Che bella la Finlandia! In Italia c'è l'assedio di fan pure per le zucchine che popolano i programmi tipo “Nemici di Maria de Filippi”, “Uomini e Tonne”, “Il grande fardello” etc etc. E qui invece nessuno che osava avvicinarsi al sommo e unicamente indescrivibile Valo. Che poi non mi spiego tuttora come sia possibile che nessuna ragazza finlandese sana di mente e con tutti gli ormoni al suo posto non salti addosso a questo pezzo d'uomo, cioè dico io, devi fare uno sforzo di autocontrollo micidiale anche solo se non sfiorargli i magnifici capelli sofficiosi.

Tieni” tirò fuori dal pacchetto una sigaretta e me la porse.

Giuro, cercai di tirare su il braccio e prenderla, ma non ce la facevo proprio. Un quaranta per cento per via della stanchezza, ma un ottimo sessanta era dovuto al fatto che ero completamente sdraiata sulle sue gambe e non mi sarei staccata per niente al mondo.


Regola n4 del Villevalesimo: se mai nella vita dovesse capitarvi di essere a stretto contatto del sommo essere non staccatevi nemmeno se vi offrono l'intero jackpot della lotteria. I soldi si possono vincere sempre. Ville Valo ti capita una volta sola.


Con poca grazia me la mise in bocca (ebbene si, sono ancora viva per raccontarlo) e la accese. Quella boccata di sana nicotina mi fece ricominciare a ragionare logicamente, proprio nel momento in cui un gruppo di tre ragazze con fare cospiratorio si avvicinavano verso di noi. Ahimè a Helsinki non ci sono solo finlandesi, e dovevo aspettarmelo che prima o poi avremmo attratto l'attenzione di qualche combriccola di himmiche a spasso per la città con il solo scopo di trovare il Valo.

Le tre si davano gomitate tra di loro ed emettevano strani squittii da topi in calore. Una di loro ci stava indicando e le altre la guardavano scuotendo la testa incredule.

Quella che chiamerò Esemplare 1 prese il coraggio e venne verso di noi. Io, da brava fan che ha già raggiunto il suo scopo, mi stritolai ancora di più verso Ville marcando spudoratamente il territorio. Sulla faccia mi si leggeva “E' mio e non ve lo mollo nemmeno sotto tortura”.

Lui ovviamente non si accorse di nulla, continuando beato a fumare la sua sigaretta con la testa appoggiata alla serranda. Colgo l'occasione per descrivere la posa n_7: una mano languidamente poggiata sulla gamba e giocherellare con un buco nei jeans, il volto rilassato con le labbra socchiuse, e gli occhi chiusi (celestiale!).

L'esemplare 1 arrivò davanti a noi cercando di attrarre l'attenzione di sua maestà. Senza successo ovviamente (ah ah, ti sta bene brutta fan blasfema” mi dissi “se vai in giro con la borsa dei Tokio Hotel non ti meriti nemmeno uno sguardo di Ville).

Seguì una folta sequela di parole che non posso classificare come linguaggio comune, quindi renderò con una sola espressione “OMG”

Ville” continuò l'esemplare 1 “sn 1 tua fan da anniiiii ormai, h adorato RR, adesso xò lovvo VD, e il video di RoTWoaB, è kosì sbaav, e poi DSABH, kuelle canzoni sn così hot, ai lov iu Vill...” (in realtà non ha parlato proprio così, ma rende l'idea no?)

Ville che solo a metà discorso aveva cominciato ad ascoltare cosa stava dicendo l'esemplare numero 1 si voltò verso di me con sguardo interdetto (smorfia 5: un sopracciglio alzato, labbra in posa schifata)

Eh?” disse.

Ovviamente non aveva capito una mazza di quello che la tizia aveva detto e ora stava cercando da me una sorta di traduzione del monologo.

Niente che vale la pena che tu sappia mio caro” gli dissi facendogli pat pat sulla spalla. (di certo non avrei riferito al Valo quel discorso da fan girl impazzita, dovevo proteggerlo da queste cose)


Decisi di prendere in mano le redini della situazione perché tanto Villuccio sembrava fregarsene altamente delle tipe che non sembravano essere alcunché intenzionata ad andarsene.

Cosa volete ragazze?” dissi alzandomi in tutta la mia altezza (più che altro morale) di fan elevata al livello successivo di “amica di Ville o perlomeno qualcosa del genere”.

E tu ki saresti?” disse l'esemplare 2 che aveva preso finalmente il coraggio di parlare.

Sono l'assistente personale di Mr. Valo, per qualsiasi cosa dovete rivolgervi a me”

I tre esemplari di fan girlz decerebrate mi fissarono con uno sguardo di odio profondo, di quelli che si danno a chi ti supera sulla destra in macchina o chi ti frega l'ultima fetta di torta al cioccolato in una giornata nera.

Ville era la mia torta al cioccolato in una giornata nera e mi sarei presa qualsiasi sguardo d'odio senza problemi.


Regola n5 del Villevalesimo: sappiate che semmai avrete l'onore di essere in presenza del Valo tutti i vostri punti karma racimolati in anni di favori fatti, soldi prestati, vecchiette a cui avete dato la precedenza sulle strisce, versioni di latino passate. Si annulleranno tutti. Ebbene si mie care. La vostra dose di fortuna si conclude li. Ma non ve ne lamentate, vi assicuro che ne vale la pena.


Vogliamo fare una foto con Ville” disse l'esemplare 1 cercando di fare la grossa con me.

Ville non fa foto con fan dei Tokio Hotel” dissi risoluta.

Le ragazze guardarono le loro borse ed ebbero quasi una crisi di nervi. Una cominciò quasi a piangere per la disperazione, mentre le altre si davano ipotetiche botte in testa per la loro idiozia.

Ben vi sta zucche che non siete altro.

In quel momento (grazie signore grazie) arrivò il taxi. Acchiappai Ville per un braccio e lo trascinai dentro. Mi sentivo molto bodyguard a fare una cosa del genere, un sentimento di potenza mi pervase completamente, se fossi vissuta in un fumetto sopra la mia testa sarebbe apparsa la frase “io può tutto”.

Ma dato che non vivevo in un fumetto ne tantomeno ero una bodyguard mi limitai a mettere su un sorriso maligno e a bruciare con lo sguardo quelle tre soggette. Sono cattiva lo so, ma guardate nel profondo dei vostri piccoli e oscuri cuori e ditemi la verità...se aveste sua maestà VV sotto mano non fareste esattamente la stessa cosa?

Lo spero per voi. Altrimenti siete delle zucche pure voi.

Ci sedemmo comodamente sul taxi e diedi una gomitata a Ville (30 colpi di frusta) per svegliarlo dalla sua stasi e far dare l'indirizzo al tassista.

Ah, Glen” iniziò mettendomi una mano intorno alla spalla (datemi un defribillatore) “non so come farei senza di te”

Quest'uomo è vagamente esagerato nelle sue esclamazioni di affetto ma essendo l'UVD gli si perdona tutto.

Ville, ce la faresti come hai sempre fatto” dissi riportandolo alla realtà. Sarà pure un gran pezzo d'uomo ma ora capisco perché non c'ha uno straccio di donna e l'ultima era il diavolo fatto persona.

Eeeehh” sospirò “ma adesso è meglio, perchè tu mi farai da assistente vero?” mi chiese con il suo sguardo da cucciolo adorante.

Ci pensai su un attimo. Cos'avevo da perdere? Dovevo solo studiare come una dannata per laurearmi, frequentare le lezioni, fare una vita normale, in teoria farmi delgli amici, festeggiare fino a notte fonda...ma tutto sommato giusto per essere fini...STI GRAN CAZZI.

ACCETTO” dissi a Ville saltellando come una pazza.

Oh bene” disse dandomi bottarelle amichevoli sulla spalla. “Ho sempre voluto una sorta di sorellina da maltrattare, sei capitata davvero a fagiolo”

Una sorella?!?! Miserrima me.



RINGRAZIAMENTI

Vampire_Heart : eh si ale, siamo completamente e perdutamente fuori di testa, ma siamo felici di esserlo, almeno finchè il Valo è tra noi U.U

linkin park : ebbien si, vo in terra finnica con altre 4 himmiche una più pazza dell'altra, ti dico solo che metà del nostro itinerario è basato sulla ricerca del Valo XDXD

lithi : nooooo julsiiiii non mi morireeee!!! ahah si penso che alla fine della fic me le salvo pure io e me le attacco in camera tanto per poter evangelizzare gli infedeli..XD

LaTuM : ma grashiee, mi piace questa cosa del Rakkaus, suona molto meglio di LOVE...sopratuttto pronunciato in finlandese (c'è giusto una canzoncina dove si sente bene ville pronuciarlo)...eeh si, lo sclero per tutto ciò che sia finnico ormai per i miei lidi è cosa comune, ormai vedo heartagram ovunque e foto di Ville dove capiti, sono un caso disperato.

FinKillScler : zizi vo il 26 agosto e se tutto va come programmato ci torno insieme ad un bel gruppo di gente per l'Helldone, giuro che se riesco a trovarmi un lavoro per corrispondeza mi ci trasferisco proprio, l'Italia fa schifo e la mia scelta è la tra la congelata Finladia e l'Inghilterra, scelta davvero ardua...ma dove ti laurei in finlandese? Io non riesco a trovare un corso di laurea che faccia le lezioni, eppure sono a roma :(

Lostwhite : Le fotocamere consacrate ahahha XD oddio ti prego posso usarlo nella fic? È geniale! Cmq grashiee davvero, me immensamente commossa dall'essere chiamata somma sacerdotessa *inchino profondo* e tanto per entrare nel mood “tutte insieme alziamo lo sguardo verso la finlandia e lodiamo il Valo, UVD, oooohm”

Sweet Bee : magari a trovarlo davvero guarda...anche se un po' ci spero di beccarlo in giro per Helsinki, e si, la speranza è l'ultima a morire. Grazie per il commento^^




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Capitolo 4
*** Valo On Rakkaus ***


Capitolo 4”


Valo on Rakkaus”

(che secondo il vocabolario di finnico che ho rimediato significa Valo is Love)


Lezione di suomi 102

  • 1 yksi

  • 2 kaksi

  • 3 kolme

  • 4 neljä

  • 5 viisi

  • 6 kuusi

  • 7 seitsemän

  • 8 kahdeksan

  • 9 yhdeksän

  • 10 kymmenen


Dato il mio cambiamento di stato, da fan impazzita ad non meno che assistente

personale dell'UVD (un po' come diventare il braccio destro di Satana), è ora che io per salutare la vecchia me, vi narri i comandamenti della VERA fan, che a me sono serviti, forse potranno essere comodi anche a voi.

  1. Una vera fan degli HIM ama Ville Valo, non solo lo ama per la sua infinita bellezza e per le gradevoli fattezze. Lo ama quando fa le faccie strane, lo ama quando lo vede con Bam (anche i dei possono sbagliare), lo ama quando si mette addosso roba orrenda, lo ama quando fa il figo, lo ama ancora di più quando fa il piccolo imouh disperato e lo ama anche quando professa di amare il reggae. Si miei care, anche in quel caso la vostra fede non deve vacillare.

  2. Una fan che si rispetti ama anche tutta la band. Si, TUTTA la band, anche cicciobello detto Gas, boccoli d'oro meglio conosciuto come Linde, il sosia di Tuomas detto anche Burton, e anche lui, colui-che-non-sa-cosa-sia-una-doccia, il pacioccone Migè, che in quanto unanimemente ricosciuto come colui che ha salvato Ville e suo angelo custode, nonché uno dei pochi che lo fa sganasciare dalle risate, va amato e rispettato. Amen

  3. Una vera fan si tatua l'heartagram, ben sapendo che andrà incontro a una massa di infedeli che non sanno assolutamente cosa significa e la prenderanno per pazza e/o la tempesterrano di domande fino quasi a farla pentire di averselo fatto. QUASI. Perché la vera fan, non quelle farlocche che dopo un anno mollano tutto, guardando il suo heartagram è felice, e quello le basta.

  4. La VF sa tutte le canzoni a memoria, anche quelle in finlandese, a costo di stare ore a ripetere le impossibili parole a costo di impararle

  5. Ogni true fan che rispetti trova Ville e/o la Finlandia in qualsiasi cosa. Come cartelli “Vendesi Ville” o “Ville e case in vendita”. Il pellegrinaggio obbligatorio per ogni amante degli HIM è la Finlandia per visitare i Sacri Luoghi: Il Tavastia, Munkkieniemi (e trovare la torre ovviamente), il negozio di Kari, il Lost&Found (per chi ha l'età).

  6. Una vera fan (e qui non transigo) odia Jonna perchè ha fatto soffrire l'unico vero dio e ce l'ha restituito ubriaco fradicio e col cuore spezzato (un minuto di silenzio). E più di ogni altra cosa, una FAN che ha il coraggio di chiamarsi tale, vuole ammazzare quella piaga umana, quell'idiota senza cervello che è Bam Margera (ancora prima di sapere che era amico di Ville mi faceva già schifo, puah).


Enunciate le 6 regole della VERA FAN che andranno ad unirsi al “Corpus del Villevalesimo”, è ora di passare avanti e rendervi partecipi delle mie avventure in terra finlandese.

Sul taxi Ville era irrequieto, l'incontro con le fangirlz doveva averlo segnato povero cuore. Anche se mi meravigliai come non ci fosse già abituato da anni. Cioè, la mattino spero per lui che si guardasse allo specchio, e lo specchio da brava personcina qual'è gli facesse capire che non è un essere umano normale, secondo me non è nemmeno umano a dirla tutta. Capiamoci, è comprensibile che qualunque ragazza dotata di un ormone potente e un raffinato gusto per gli uomini rimanga vagamente impalata a guardarlo. O mi sbaglio? No perchè se non è così correggetemi voi (a vostro rischio e pericolo, sono peggio dell'azzeccargabugli quando si parla del Valo).

Ville mio adorato, cos'hai?” mi rivolsi a lui con sommo rispetto, come si deve a un dio.

Glendy, forse tu puoi rispordermi a questo mio quesito filo-antropologico che mi tormenta da anni”

Ecco, ora mi spara una domanda complicata delle sue e io che non so una mazza di filosofia ci faccio la figura dell'ignorante e mi odiarà per sempre. Sob Sob

Ma secondo te, perchè quando parlo la gente mi guarda come se avessi scritto giocondo in faccia? Sopratutto le donne.” disse con tono sommesso utilizzando la posa n12 postilla 3 (bocca all'ingiù, mani sotto al mento, occhioni giganti e tristi)

OH MY VALO

Quest'uomo è un caso disperato di “non ho capito che effetto faccio alle donne”, era ora che qualcuno gli facesse capire questo concetto fondamentale del Villevalesimo, che ci porta direttamente alla regola n6.


Regola n6 del Villevalesimo: la voce del Valo è la perfezione incarnata in delle corde vocali. Non avrai altra voce all'infuori della sua, la onorerai come onori tuo padre e tua madre. Sbaverai di piacere ogni volta che la sua gola produce un qualsiasi tipo di suono. La amerai in qualsiasi lingua conosciuta, ringraziando il cielo che esista. Amen


Ville, come dirtelo...” cercai di trovare le parole adatte “non ti guardano come se avessi scritto giocondo, tendono solamente a dimenticare come si chiamano e a perdere completamente l'utilizzo delle funzioni neurali, quindi il loro sguardo da pesci lessi in salamoia è dovuto a un profondo SBAV per la tua voce.”

La sua bocca si aprì in un gigantesco “Oh”

Eureka! Forse aveva capito. Grazie Signore Grazie.

Davvero la mia voce fa questo effetto?”

Volevo virtualmente sbattere la testa addosso al muro. Come diamine faceva a non capire? E' umanamente possibile che uno non si renda conto di avere una delle voci più sexy della storia?

Niente Ville, sembra che tu sia più cocciuto di vaso cinese. Ora apri le orecchie e ascolta bene” gli dissi.

Respirai a fondo e mi preparai e fare il mio masterpiece, il mio studio più difficile, una delle poche cose di cui andavo davvero fiera. La mia migliore imitazione del Valo.


I love your skin oh so white
I love your touch cold as ice
And I love every single tear you cry
I just love the way you're losing your life


Misi i migliori accenti su touch, tear e life, sospirai al punto giusto, feci le pause come il Valo comanda. E poi riaprii gli occhi che avevo chiuso per la concentrazione. Sperando di cogliere una barlume di comprensione.

La sua faccia era tutto un programma, sembrava stesse per avere un attacco d'asma. Fui presa dal panico, che dovevo fare? Io non so come curare l'asma, io non so curare nulla, nemmeno un raffreddore, sono l'anticura per eccellenza, e ora il Valo mi sta per soffocare davanti. Perdonatemi fan di tutto il mondo, ho fatto quello che ho potuto. Ero già pronta a designare le mie dimissioni di fan numero 1 e farmi imprigionare per aver lasciato morire l'UVD. Quando..

Iniziò a fare versi strani, che si, era roba da soffocamento, ma sembrava trarne piacere. Era vagamente interdetta, dovevo intervenire o vedere cosa succedeva?

Decisi per la prima.

Ville, ville?” dissi scuotendolo “stai male?”

Sembrò riprendersi e piano piano ridivenne di un colore normale, perdendo il rosso pomodoro che aveva conquistato mentre ansimava.

Si tutto a posto, è solo che la mia stessa voce mi ha fatto un effetto strano, è davvero sbav, hai ragione tu, mi amo da solo”

Immaginatevi la mia faccia in quel momento. Ecco, non dico altro.


@lithi : Ebbè le pose da sbavo sono tutte merito del Sommo e Onnipotente, io mi limito solo a renderle note ai comuni mortali da brava discepuola.

@ linkin park : Prego prego, è stato un piacere annientarle (smuahahah), per il resto diamo tempo al povero UVD di rendersi conto che ha spudoratamente davanti la donna della sua vita, poi non la chiamerà più sorella, ve lo assicuro XDXD

@ Hoyden : ahhhh me muooolto onorata di essere una gradino sotto Ville (se fossi sopra mi prenderei a cazzotti da sola per tornare giù, giammai che l'UVD venga superato da qualcuno U.U). Eheh ogni tanto pure io mi sveglio in preda al panico convinta che Ville sia a fianco a me (sindrome da sogni troppi realistici) e quando vedo che non c'è mi prende troppo a male XD

@LaTuM : il finnico è davvero una lingua affascinante infatti (poi contando che la parla Ville...come non potrebbe essere) e ha un suono a scatti che sembra che si rotolino le parole in bocca quando parlano, e poi il suono della K...aahh ora mi fermo prima che da brava linguista pazza cominci a enumerare tutte le meravigliose caratteristiche del suomi. Nelle canzoni suona anche meglio, a parte Ikunnaprinsessa e Rakkaus ne ho anche sentite altre e sono fantastiche.*__*

@AnAngelFallenFromGrace : Mors il tuo porcofragolo motivo è che il tuo povero pc è morto e non sapevo come dirtelo, ora però appena posto questo ti mando un messagio ooook?XD Cmq mors non sarà mai una fan zucchina, ne una fan pigna ne un cocco, mors è somma e unica e per questo Villuccio la aduorerà ad un primo sguardo, ne sono sicura. (Ps un ringraziamento anche a Mino che so che la legge, grashieee)

@ Lostwhite : “Amen” grazie per la concessione delle Fotocamere Consacrate, conto di usarle a l più presto possibile nella fic, non vedo l'ora di spiegare a Ville la teoria della Fotocamere e della Videocamera Santificata...me ringrazia molto per l'investitura a sacerdotessa del VilleValesimo, Pam non merita tale onuore XD

@Castalia : oh che bello una figliol prodiga come me, anche io avevo avuto un picco di Vvesimo l'anno scorso, poi erano rimasti nel mio cuore al caldo ma senza dare segni di pazzia, adesso invece sono tornati in tutta la loro potenza, tutta colpa del Valo, che sia maledetto, lui e i suoi fantastici occhi verdi XD

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Capitolo 5
*** Quando il Valo dichiarò... ***


“Capitolo 5!”

Quando il Valo dichiarò...

(Mi vorrete morta, lo so, in una fic senza senso come questa mi sto anche permettendo di fare una digressione, ma questo articolo ma la sta tirando fuori con le pinze...)

Lezione di Suomi 103

Mitä kello on? What is the time?

Kello on yksi. It is one o'clock.

Kello on yksitoista It is eleven o'clock.

Kello on kymmenen yli yksi It's ten past one

Kello on kaksikymmentä yli yksi It's twenty past one.

Kello on kymmenen vaille kaksi It's ten totwo.

Kello on kaksikymmentä vaille kaksti It's twenty to two.

Kello on puoli kolme It is half past two.

Kello on puoli viisi It is half past four.

Sono sempre io, la vostra amata Glendora, non vi siete ancora stufati di me? Meglio per voi.

Oggi sul banco dell'università del Villevalesimo c'è un tema che mi sta molto a cuore e ve ne parlerò prima di riprendere la certamente più interessante narrazione delle mie peripezie scandinave.

La storia è questa, mi è capitato sottomano un articolo svedese molto carino di quelli che ti fanno amare l'UVD ancora di più del solito (e già l'amore non è poco), finché, e qui viene il problema, non mi sono imbattuta in questa frase.

“I’m a vegetarian but I am smoking and I try to get laid, but the problem is that no one wants to fuck me.

Traduzione: Sono vegetariano ma fumo e sto provando a farmi portare a letto, il problema è che nessuno mi si vuole fare.

Minuto di silenzio. Leggetela due volte, assimilatela, l'ha detto davvero questa frase.Non è uno scherzo, ve lo assicuro

* tempo di riflessione *

Ecco ora che avete letto e siete consapevoli, possiamo parlarne.

Ma Ville???? Ma io dico???? Ma come katsoooo...

Ok, mi calmo.

Lui, l'unico, il sommo, l'onnisciente e onnipotente Valo dalle cui labbra pendono milioni di fan (io non mi fido di nessuno ma mi bevo ogni stronzata che dice) afferma che nessuno se lo vuole fare. Sta affermando che NESSUNO vuole andare a letto con lui, per chi non lo avesse ancora capito. In questi casi me ne vorrei uscire come Leonida in 300 e buttarlo giù da un dirupo urlando

Questa .E'. Spartaaaaaaaaaaaa.

Ma dato che sono una persona riflessiva e tranquilla, mi vorrei limitare a fargli notare con quale blasfemia se ne è uscito, è come dire che la terra è rettangolare, che la Nutella è cattiva, che Bill Kaulitz è un grande artista, e via dicendo. Qui si parla di cose serie, si parla di andare a letto con l'unico vero dio, mica robina da niente. Ora, facciamoci a capire, alzi la mano chi di voi fidanzata, sposata, frigida o lesbica non ha mai voluto saltare addosso al bel finnico?

...

Lo sapevo. Non vedo mani alzate. Ecco. E' con questo quesito filosessuofico che riprendo la mia narrazione.

Il taxi finalmente si fermò davanti a una villetta molto carina in un quartiere di Helsinki a me sconosciuto, e ciò mi stupì perché da brava fan del Valo e adoratrice pazza di qualsiasi cosa si riferisse a lui e agli altri 4 discepoli, avevo studiato a livelli deliranti la cartina di Helsinki e tutte le sue straduzzole (ho una vaga tendenza ad imparare a memoria le guide turistiche), ma quella zona non ce l'avevo proprio presente. Fu mentre mi concentravo nel ricordarmelo che Ville mi tirò fuori dalla macchina senza tanti complimenti, non mi ero accorta infatti di essere rimasta qualche minuto di troppo a fissare la strada. Che ragazza precisa che sono, non trovate?

Consiglio sul Valo: fatelo aspettare, tanto, troppo tempo, perché se lo fate aspettare vi farà una faccia di quelle da morte certa. Smorfia n.32 “Incazzamento puro”, occhi fulminanti, mani in tasca, bocca semiaperta, pronto a strillare. Una volta nella vita la dovete vedere. E' come la Tour Eiffel o il Colosseo.

Mi ripresi dalla visione della smorfia, con difficoltà lo devo ammettere, e lo segui verso casa di Linde.

Ok, ora prima di raccontarvi della prima volta che Glendora, ovvero me medesima, incontrò i suoi beniamini, facciamo un rapido sunto di come nella mia bacatissima mente mi sono sempre sognata di incontrarli.

Scena: Glendora acchittata in tutto il suo splendore gotico entra al Tavastia e casualmente, senza premeditazione incontra Gus al bar, fanno subito amicizia (come potrebbe il cicciobello resistere alla meravigliosa Glen) e lui la invita a unirsi a loro nel privè del locale. Glen con tutta calma e tranquillità accetta l'invito e da persona sana di mente qual'è entra nel salottino senza svenire ne fare un fiato. Si trova davanti Migè e non storce il naso perla puzza, non fa commenti sull'enorme rasta di Linde, ne prende Burton per i capelli e gli dice con cattiveria “mettiti un altra volta la canottierina a rete e ti faccio fuori”, e sopratutto va da Ville e inizia a chiacchierare amabilmente con lui senza squittire ne facendosi film mentali sul loro matrimonio e sui nomi dei loro figli.

Questo è come doveva andare. Ma sappiamo tutti che tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare. Ed eccovi quindi la vera storia, senza censure, di come una fan pazza e disperatamente innamorata di cinque finlandesi li ha incontrati per la prima volta.

“Glen su muoviti, i ragazzi ci aspettano, saranno troppo felici di vederti, ne sono sicuro” disse Ville trascinandomi in avanti.

Io ero un po' meno sicura che sarebbero stati così felici di trovarsi una pazzoide incontrollata dentro casa, ma mi fidai dell'UVD, in quanto gradirei ricordare la regola n1 del Vvesimo, (vai dove ti porta il Valo, qualunque posto esso sia) che va sempre e comunque rispettata.

“Ok ok mi sbrigo” gli risposi accelerando il passo.

Feci un respiro profondo e tentai di auto convincermi che non sarebbe successo nulla, ero sopravvissuta a Ville, potevo farcela anche con gli altri quattro.

Ma...ma...

Quando il Sommo aprì la porta e mi ritrovai davanti tutti e quattro stravaccati per terra tra strumenti musicali, dolcetti e la pupa di Linde che scorrazzava incontrollata per la stanza, il mio piccolo cuoricino nero non resistette.

“Oh porca fragola, dannato cocco, santa pesca, o mamma melone” imprecai senza controllo-. Non riuscivo a frenare i miei epiteti fruttivendoleschi nemmeno se mi sforzavo, mentre pensavo a come far tacere il mio fiume di parole la mia bocca continuava a produrre di sua spontanea volontà imprecazioni ortofrutticole, passando alla roba esotica quando i frutti di stagioni si furono esauriti (oh mio avocado, per tutte le sante ananas etc etc). Mi ero nel frattempo buttata a terra facendomi piccola piccola contro lo stipite della porta. Ville che tutto è fuorché un gentiluomo in questi casi, mi sorpassò senza farsi troppi problemi e raggiunse gli altri.

“Ragazzi, vi presento Glendora Taisio, campionessa mondiale di scacchi e se non ve ne eravate accorti nostra decisamente pazza fan”

Io alzai lo sguardo verso di lui, feci un inchino verso i 4 sommi, mormorai “amen” e caddi nell'oblio della nirvana.

Addio mondo, ora posso davvero morire felice.

@Castalia: oddio santa papera mi mancava XDXD la devo aggiungere allla mia lista di epiteti fruttivendoleschi, anzi quasi quasi ne faccio una nuova con tutti gli animale della vecchia fattoria!!!

@Hoyden: ecco qua il giuramento, ma sono disposta ad aggiungere altre migliaia di postille se hai qlk altra idea, la tua idea mi ha svoltato la fic, quindi grashieeee XDXD. Parlando d’altro, anche a me prendono in giro per il tattoo ma fondamentalmente non me ne po’ fregà de meno, come diremmo qui a Roma.Io lo amo, amo Ville e tutti gli altri ragazzuoli. Quindi sti capperi. E ancora non sanno che vado a Berna a vedere i Sommi…(che bello lavorare e avere tanti dindini)

@SkeletonFrankie: ma grazieeee me molto onorata di averti fatta distrarre dallo studio, meno si studia più il cervello funziona meglio, ne sono convinta U.U

@lithi: Amen! Mio tessorooo i tuoi commenti mi rallegrano sempre la giornata e sapendo che anche tu sei nel ciclone himmico, mi rende ancora più feliseee! Peccato che non ci riusciamo a vedere per pranzo oggi sigh...sarà per settimana prox però!!!

@claudy: Bam…Bam…*pensa intensamente* dato che sono curiosa come una scimmia…come fa a starti simpatico?XD comuuuuuunque a parte tutto, grazie davvero tanto per il commento^^

@FinKillScler: mah si w i commenti/scleriii, sono mooolto meglio di quelli veri XD io cmq ho un vago sospetto che lui non capisca molto bene che tipo di persona sia e che effetto ha la sua gente…forse se il suo specchio parlasse gli potrebbe far capire che è un gran pezzo di gnocco (con un signor cervello oltretutto)

@AnAngelFallenFromGrace: Muooooors grazie per il commentinoooo!! Eh si fai bene a chiuderti ad ascoltare la voce del sommo, fa sempre bene!!! Tu cmq esageri mia biccula mors, la mia bravura non è neanche lontanamente paragonabile alla tua! A proposito quando arriva il nuovo caP??’

@Ethereal Clover: eeeeeebè le regole sono tutto spudoratamente prese dai nostri deliri, ci credo che ti riconosci!!! Il Sommo ispira questo e altro u.U

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Capitolo 6
*** There was a time ***


Scusate il ritardo, chiedo perdonooooo!! Ho avuto gli esami e migliaia di inghippi da sistemare, domani parto per andare a vedere i Sommi a Berna però ho un sacco di capitolini già pronti *__* e prevedo molto materiale dopo il ritorno dal Gurten Festival…

Capitolo 6

“There was a time…”

Suomi 103

Kuka sinä olet? | Who are you?

Mina olen Glendora | Sono Glendora

Minkä maalainen sinä olet? | Where do you come from?

Mina olen italainen | I’m italian

Kuinka vanha sinä olet? | How old are you?

Mina olen 21-vuotias | Ho 21 anni

Glendora un giorno, aveva un bel sogno. Un sogno ricorrente, che la faceva svegliare felice ogni mattina, e le dava tanta forza per continuare la giornata. Vi direte, si sogna di vincere al Lotto o di incontrare il principe azzurro, avere una casa con tanti pargoli felice vestiti di rosa e celeste che giocano in giardino. Ecco che vi sbagliate. Una Vera Fan (che tra parentesi è di solito anche decisamente fuori di testa) fa solo un sogno…beh diciamo due, ma uno coinvolge una vasca da bagno e un finlandese nudo quindi meglio soprassedere. Il sogno della fan è conoscere i 5 sommi, adorarli, accendere incensi e baciare il terreno dove camminano per ringraziarli ogni santo giorno di aver inventato il Love Metal. Amen. Una cosina tranquilla insomma. Cosa c’è di più sano di mente che incontrare cinque musicisti, vagamente pazzi e sconosciuti alla maggior parte della tua popolazione? Niente ovviamente.

Sta di fatto che (riprendo a parlare in prima persona, meglio) trovandomi davanti i cinque saggi tutti insieme, il mio povero corpicino esile non ce la fece proprio a resistere e collassò per terra. Per peggiorare la situazione indovinate chi mi trovai davanti a sventolarmi la faccia con amore?

Esatto, proprio lui. The One and Only. Il Sommo. Ville Valo. Willy Wonka... con qualsiasi nome lo chiamiate va bene. L’importante è che ci siamo capite. Era lì col suo faccino dolce, incrinato da una smorfia di preoccupazione che mi sventolava la faccia con una libricino colorato. Tutto il resto dei sommi era intorno a lui che mi guardava con ansia aspettando che mi riprendessi. Ma se stavo lì per farlo, sentendo una mano sfiorarmi la faccia e togliermi i capelli dagli occhi e accorgendomi che la mano apparteneva a una bambina bionda con gli occhi dolcissimi, abbandonai di nuovo il mondo dei vivi, giusto in tempo per sentire Olivia sussurrare.

“Zio Ville, la signorina sta male. E’ colpa tua vero?” Il tutto con un tono di denuncia. A 5 anni aveva già capito tutto della vita la pupa.

Dato che ci sono, e sto nel mondo dei sogni, perché non occupare il tempo facendo qualcosa di proficuo?

Mi chiedo sempre come riconoscere una vera fan, e assicurarmi che non sia qualche biscia inviata da Jonna per dare fastidio a noi povere adoratrici del Valo. E’ una mia sincera preoccupazione assicurarmi che chi mi circonda viva nella verità e nella legge dei Sommi 5, di conseguenza sotto consiglio di una fedele, eccovi qui il giuramento al Valo, che dovete fare pena la vita. Non scherzo, eh?

Giuro di avere un solo dio, di pensare solo a lui e parlare solo di lui a costo di essere rinchiusa in manicomio e passarci il resto della mia vita. Di amare solo lui e scannerizzare ogni altro uomo per cercarvi qualche somiglianza con l’UVD. Giuro di credere solo in Ville Valo, solo lui e nessun’altro, di professare la fede himmica e se possibile vestirmi di nero per onorare i bei tempi andati. Ogni parola uscita dalla bocca del sommo sarà verità e non mi azzarderò a contraddirla, perché lui ha SEMPRE ragione, qualsiasi cosa dica, sfido chiunque a non annuire in completo stato di smarrimento di fronte a lui, anche quando mi dice che gli piacciono gli Interpol. Anche li gli do ragione (incrociando le dita ovviamente). Prometto solennemente di andare in Finlandia una volta nella vita a onorare i Sacri Luoghi e girovagare per Munkkiniemi alla ricerca di Torre Valo.

Giuro di fare qualsiasi cosa per una sorella Himmica, perché quando si ama il Valo ci si deve volere bene e sostenere tra di noi, altrimenti ne usciamo pazze. Giuro di riempire il pc di foto e video del sommo anche a costo di cancellare le foto della comunione della cugina del fratello di pinco pallino. Di visitare giornalmente in Valo Daily per la dose quotidiana del Sommo e comunicare ogni nuova notizia alle compari, per renderle partecipi. Giuro di spendere gli ultimi risparmi per andare all’Helldone e fare otto ore di fila nel gelo di Helsinki per stare in prima fila e morire quando il sommo si toglierà la maglietta.

Giuro di essere una VF, di non prendere queste regole sul serio, ma a spaccarmi dalle risate ogni volta che le leggo, e continuare a fare quello che so fare meglio. Sbavare sul Valo e farmi venire i brividi sentendo la sua voce.

“Glen? Glen?” Ville continuava a cercare di farmi riprendere, ma la sua sola presenza era direttamente proporzionale alla mia capacità di rialzarmi e riaprire gli occhi.

“Spostati, Zio, ci penso io” Olivia aveva deciso di diventare la mia infermiera personale, e con la coda dell’occhio la vidi che con le manine si appoggiavi ai fianchi di Ville per spostarlo.

Clendy (così aveva deciso di chiamarmi) apri gli occhi dai, lo so che lo zio fa quest’effetto ma sei forte, ce la puoi fare, guardalo bene ha gli occhi storti e i capelli troppo ricci, non è poi così bello!”

La faceva facile lei. Aveva cinque anni ed era cresciuta in mezzo ai cinque sommi, probabilmente l’UVD le aveva anche cantato qualche ninna nanna quando era piccola. A me NO. A me l’aveva cantata mio padre, stonato come una campana e con dei gusti musicali decisamente opinabili. Di conseguenza avevo tutto il diritto di starmene li semisvenuta a pensare al sommo.

“Papà, di qualcosa allo zio Ville, non può fare così sempre, lui cattivo”

“Olivia su dai, lo zio non è così cattivo, è solo che non capisce l’effetto che fa sulle persone” le rispose Linde, col suo solito fare zen.

Nel mio stato di dormiveglia annui con forza, o almeno ci provai, per dare il mio assenso a quella verissima constatazione. Improvvisamente mi rialzai, mi ero appena ricordata che avevo una missione da compiere per una delle mie sorelle himmiche, poverina si stava scervellando su quella questione da mesi e ora era venuto il momento di risolvere questa cosa.

Traballante scostai il Sommo “Ville mio caro, fatti da parte, ho un missione”. Mi guardò come se fossi pazza, il che è vero, ma poi si fece da parte.

Presi Linde, alias Boccoli d’oro alias l’uomo zen, gli misi le mani sulla spalle e lo feci sedere sulla prima superficie disponibile.

“Mio caro Linde, devo chiederti una cosa serissima, un dubbio amletico che sta tormentando la mia povera amica, tu” gli dissi “sei l’unico che può liberarla da questo peso”

Lindzen da personcina educata qual’era si mise in ascolto, convinto della serietà della mia domanda.

“Dimmi pure, Glen” Il mio tono doveva essere stato davvero convincente, pensai.

“Bene, allora…”non sapevo come porgliela nel modo migliore. “Mio adorato Linde, volevo sapere, sai com’è, MA QUELLE TRE PATATE??? Ma che diamine significavano??E in tedesco poi???

(nda. Le tre patate o Drei Kartoffeln si riferiscono alla quantomeno enigmatica maglietta indossata dal Lily al concerto di Firenze)

L’uomo zen mi fissò con sguardo sconcertato, indeciso se ridere o meno. “Sono le prime parole che ha detto Olivia” disse con molta tranquillità.

Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh” devo dire che questa cosa mi aveva davvero svoltato la giornata…Dovevo chiamare Darling e avvisarla!! Subito!!

@ Cherasade: ma grazieee!! Ebbene si quell’uomo proprio non si rende conto dell’effetto che hai, ha zero autostima povero ciccino XD ecco un lavoro per noi…tirare su l’autostima al povero Valo ahahahah ancora grazie per il commento!!

@ SkeletonFrankie: oooh *_* grashieeee davvero. Glen è la mia piccola creaturina pazza, sono contenta che non piaccia solo a me XDXD…e la sua reazione beh…è vagamente quello che farei io al cospetto dei Sommi

@ claudy: ohh allora grazie a tutte e due! E ti capisco per Jackass, a volte fa anche ridere, ma quell’esserino mi sa di viscido, dopo aver visto come ha trattato la moglie il giorno del matrimonio…

@ Ethereal Clover: eeeeeh beh scandalizzate è dire poco sigh…ma come fa a credere di non piacere a nessuno?? Bah -.-“…cmq kiitos per il commento!!

@ lithi: oddio julsi mi fai morire ahahaha eh si Ville è proprio meglio della Ceres, ccento volte meglio!!!

@ Castalia: grashie grashie, lo scambio di improperi è sempre ben accetto, ora al vocabolario di Glen si aggiungerà Porco Pennello, vediamo se prenderà piede…cmq, spero ti sia piaciuto il chappy e mi scuso per il ritardo sigh

@

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Capitolo 7
*** Hello angels ***


Mi scuso in anticipo per l’ulteriore delirio di questo capitolo, in cerca di ispirazione per continuare, ho attinto dalle mie avventure personali. Qui presentate in questo capitolo due delle mie sorelline himmiche che portate un po’ all’eccesso sono diventate due personaggi mitici ed esilaranti…grazie Fra e Ale per essere continuo moto di ispirazione Sommica XDXD questo capitolo è per voi!

“Ville?

Hello Angels!”

Heaven may be running on empty yet the devil rides
Heaven may be running on empty yet the devil rides
Heaven may be running on empty yet the devil rides
Hell burns by angel turns her pillow to the cooler side

Something diabolical

(Something diabolical – Bloodhound Gang feat Ville Valo)

Io povera misera Glendora sono ancora qui umilmente a rompervi l’anima settimanalmente, mi scuso se le mie deliranti imprese giungono sempre più sporadicamente ma ho avuto moooolto da fare e l’ispirazione valica tardava ad arrivare. Il caldo sta fondendo l’ultimo neurone rimasto, non che pensassi funzionasse ancora dopo aver constatato con mano che il sommo e i sommi esistono davvero.

Ma riprendiamo la narrazione.

Mentre mi crogiolavo nella felicità di avere scoperto il mistero delle tre patate, che stava facendo impazzire la mia dolcissima amica D, sentii una mano farmi toc toc sulla spalla, e convinta fosse il Valo presi un bel respiro profondo. Abbiamo già capito l’effetto che fa un apparizione dell’UVD, e non avevo alcuna intenzione di svenire di nuovo, sapete com’è...

Ma, quando mi girai scoprii con stupore che si trattava del Sommo Tastierista, aka Zen 2 o meglio conosciuto come Burton.

“Ehm ciao” gli dissi con un sorriso a cinquemila denti, non sapendo cosa aspettarmi. Intorno a me diciamo che era tornata la calma, il Sommo stava facendo un caffè (che non avrei bevuto, diffido altamente delle sue doti culinarie), Lindzen e Oliviazen giocavano col Wii, e GasGas e Migi facevano dal divano il tifo. Io mi ero seduta con in mano il telefonino un po’ per riprendere fiato un po’ per decidere come dire a Sweetie e Darling (meglio conosciute al mondo come Ale e Frà) che io ERO a casa di Linde, non davanti o fuori stile maniaca o serial killer. Sicuro S, sarebbe morta d’infarto, e avevo dei dubbi anche sulla reazione di D. Come al solito mi persi nei miei pensieri e dovetti ricordarmi che uno dei sommi mi stava parlando.

Un stellina di demerito per Glendora per aver infranto la regola 7 del Villevalesimo, che forse è il caso che vi illustri.

Regola 7: giammai tu, oh Vera Fan, dovrai ignorare uno dei 5 sommi, i grandi sacerdoti del Love Metal (ribattezzato da me medesima “Orgasmic Metal” ma che rimanga tra noi). Se loro sono nelle tue vicinanze ogni tua attenzione dovrà essere rivolta a loro e solo a loro. Dovrai incensare, se non letteralmente almeno con il pensiero, l’aria intorno alle loro maestà, e inneggiare alla loro somma perfezione. Amen…che poi vi sfido ad aver davanti uno dei sommi e far qualcos’altro!

“Salve” mi disse Burton, mentre gli concedevo tutta la mia attenzione.

Mi sporsi per dargli la mano e presentarmi come si deve, io da ragazza moderna e poco abituata alla signorilità mi aspettavo che me la stringesse. Ma no! Ancora una volta mi sbagliavo. Mi prese la mano e la baciò, da vero gentleman e si inchinò. Capito??? Si è inchinato, a me piccina e zucchina. Ero commossa.

“Ma no, Burty, non c’è bisogno che ti inchini, anzi sono io che devo buttarmi ai tuoi piedi” gli disse cercando di convincerlo a rialzarsi, dato che non dava cenno di volerlo fare.

“Oh saggia e potente campionessa, mi genufletto al vostro cospetto”

OH-MY

Mi ero sempre vagamente aspettata che il Sommo Tastierista fosse un tantinello diciamo “lirico” ma non che parlasse come Giacomino (conosciuto al volgo come Giacomo Leopardi, il primo imouh della storia U.U).

“Ehm…si grazie” non sapevo più che dire “puoi anche alzarti ora”.

Era entrato in stato di adorazione. Io che pensavo che gli scacchi non importavano un fico secco a nessuno e invece eccomi qui a farmi adorare da uno dei miei eroi. Porca Fragola, se la vita non è strana io mi chiamo Victoria-Botox-Beckam.

“Burton, lascia stare la mia Glendora, io e lei dobbiamo andare a Torre Valo, ho del lavoro da fare”. Già di mio ero felice di sentire anche solo un H uscire dalla bocca di Ville, ma questa volta mi sciolsi in un brodo di giuggiole galoppanti, non sapevo più che fare con Burton, continuava a non volersi alzare. Ma il sommo di nuovo arrivava in mio soccorso. Potrò mai ringraziarlo come si deve? (no, Glendora, quel tipo di ringraziamento non vale)

Prima che potessi salutare gli altri, che comunque ormai sembravano avermi accettata come una di famiglia, Ville con la poca forza che aveva mi prese per un braccio e mi trascinò via.

“Ville, ma io volevo dire ciao a Olivia” misi su un broncetto simpatico.

“Stasera veniamo a cena qui” disse facendo l’espressione 9, *faccia da so quello che faccio, tu non ti preoccupare e seguimi – me macho*.

A quella faccia, come del resto a tutte le altre, non avevo modo di resistere e lo seguii senza fare più storie.

In macchina l’ultimo neurone mi suggerì che mi stavo dimenticando qualcosa, che ero decisamente troppo calma. Feci un attimo una piccola ricerca nella poca RAM che mi era rimasta e venni folgorata da una realizzazione.

Io. Glendora aka Nemesi aka Earthling (e chi ne ha più ne metta) stavo andando a Torre Valo. Non un posticino qualsiasi, che ne so, il Colosseo, la Torre di Pisa (che è pure storta tra l’altro), ma la Torre doveva viveva il Sommo. Non era un posto. Era IL posto.

“Glen fai la brava e trattieni la gioia, che il poro cristo altrimenti ti lancia fuori dalla macchina” disse la Glen Razionale al mio Io pazzo. Di conseguenza ora mi trovavo a dover limitare la mia esaltazione, capite?? Stavo andando a Torre Valo. La-la-alalal-la. Volevo cantare di gioia nella mia stonatissima voce, ma non potevo. Però lo sforzo di rimanermene buona e calma, ebbe degli effetti collaterali.

“Glen, che ti succede?” mi chiese il Sommo con sguardo interrogativo.

“Niente, perché?” risposi vaga.

“No, sai, sei diventata viola come il mio cappello e sembra che ti esca una sorta di fumo dalle orecchie”

Oh porca fragola. Ma una reazione normale io non ce la potevo avere? E’ chiedere troppo. Devo capire perché le persone comuni diventano solo rosse e io invece dovevo assomigliare ad un lampone marcio. Uffi.

“Su su Glen riprenditi che siamo arrivati”

Ville stava aprendo la portiera del taxi ed io feci un respiro profondo e uscii. In quel momento il mio cellulare comincio a gridare…There was a time when I could breath my life in you…Guardai il display…la solita telepatia himmica!

“Aleeeeee” urlai nel ricevitore.

“Gleeeeen” ricevetti come risposta “non immaginerai mai dove siamo” disse.

Dove diamine potevano essere lei e D. alle 8 di sera di domenica, contando che in teoria non dovevano neanche essere insieme abitando a 8 ore di treno di distanza.

“Dove siete?”

“Ti siamo venute a trovaree!!!” annunciò Ale felice “siamo a Helsinki, ma non in un posto qualsiasi”.

Mentre mi annunciava che ci trovavamo tutte e tre in territorio finlandese, mi resi conto che non stavo più sentendo la voce dal telefonino, la voce veniva da vicino a me. Loro erano li. Volevo cominciare a saltellare come una pazza ma mi trattenni.

“Ah si? E di preciso dove?”

“Abbiamo trovato Torre Valo! Devi venire subito qui!!! All’istante” Ale sprizzava allegria da ogni poro e sentivo D. che mi minacciava che se non arrivavo subito mi toglieva il saluto.

Mi godetti un attimo il mio momento di gloria e poi risposi.

“Anche io sono a Torre Valo, rimanete li dove siete arrivo subito” e chiusi la telefonata.

Afferrai la camicia del sommo e me lo tirai davanti. “Ville, devo avvisarti, ci sono due mie amiche qui davanti, sono tranquille, ma non posso prevedere la loro reazione nel vederti, quindi, non scappare a gambe levate, TI PREGO”

Il sommo fece un faccia come per dire “non ti preoccupare, ce la posso fare”. Sperai davvero che sarebbe stato così e me lo trascinai con me, diretta verso le mie amiche.

Feci pochi passi e tra le foglie distinsi la figura di D. che si stagliava in tutta la sua altezza proprio davanti all’entrata di Torre Valo. Alzandomi sulle punte vidi anche S che saltellava felice facendo fotografie e sorridendo come un ebete, ah, quante volte l’avevo vista fare quello sguardo, era uno spettacolo. E se era felice adesso, quando avrebbe visto chi mi portavo appresso, apriti cielo. Non vedevo l’ora di vedere le loro faccie, sarebbe stato uno spettacolo da non dimenticare.

“Gleeeeeeeeen” La Frà mi aveva visto. E già si stava lanciando verso di me, ma prima che potesse arrivare, un'altra voce si unì al coro. “E Villeeeeee” era Ale, che prima di accorgersi di me, con il radar himmico che si ritrovava incorporato, avevo visto il Valo.

Ora, io vorrei descrivervi tutta la scena come si deve, ma è decisamente impossibile, le mie misere doti narrative me lo impediscono ma farò del mio meglio per narrarvi l’accaduto.

La Frà non fece in tempo ad accorgersi del Valo che stava già venendo verso di me ad abbracciarmi, io e il mio unico neurono non so come, ma ci rendemmo conto che Ale aveva un colorito strano e sembrava non rispondere più alla realtà circostante. Feci un attimo due più due e capii che come avevo previsto la presenza del sommo le stava facendo perdere il senno. Corsi ai ripari.

“Fraaaaa non da me, girati, acchiappa Ale” fece appena in tempo a girarsi per vedere che Ville in uno slancio felino (ma poi dove la prende sta velocità che è debole come un pupo?).

“Oh. Cazzo” esclamammo insieme io e Fra. “Non te Villeeeee, lasciala subito”

Ci eravamo capite alla perfezione. Se la nostra magnifica S avesse riaperto gli occhi tra le braccia del suo unico vero amore l’avremmo persa sul serio.

Villuccio ci guardò con circospezione. “Ragazze, decidetevi eh, mica la posso mollare per terra.”

Io e Fra ci guardammo cercando di inventarci qualcosa per risolvere la situazione. “Fra prendila tu, io nascondo il Valo”

Ci mettemmo subito in moto, lei la prese e la fece stendere facendole aria in faccia, io cammuffai il Valo e lo misi dietro un albero. Poi mi avvicinai a Ale e mi apprestai a prepararla al suo primo incontro col Sommo.

@lithi: mio tessoro sono anche io contentissima che tu l’abbia potuta leggere e che ti abbia potuta salutare prima dei tempi bui. Sappi che io e il Sommo siamo sempre con te U.U

@Vampireknight: Twiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!!! Per Gee grazieeee, ora so che sei rinchiusa in mezzo ai truzzetti in quel di Lipari, ma ti sto mandando un sacco di twin power per aiutarti XD e poi ora ti compri la chitarra no? Quello si che sarà un sollievo, non vedo l’ora di poter suonare insieme. Grazie ancoraaaaaa ti liebbbbbo troppo (smuahhaha)

@missmar23: ma grazieeeee!! Me felice che qualcuno non abbia non solo letto il giuramento ma anche apprezzato! Cmq riguardo alla barbabietola margera, lo so che è vicino al Dio, pure troppo per i miei gusti, non è che sia antipatico, è solo una zucchina e io e le zucchine non andiamo molto d’accordo…

@claudy: allora rispondo con ordine, si sono andata non uno ma a ben due concerti, il primo a Firenze dove è schiacciata come un fagiolo e non ho visto nulla con conseseguente odio profondo per gli HIM durato un mese (poi mi sono riveduta eh), e settimana scorsa (sigh) sono andata insieme ad altre 4 mitiche sorelle himmiche, a vederli in Svizzera, eravamo in primissima fila ed è stata un esperienza surreale. Invece la vera storia delle Tre Patate l’ha scoperta una mia amica, era il nome del primo gruppo di Migè XD Un bacio a tutte e du e grazie per il commento *-*

@Ethereal Clover: ma come non ti devo ringraziare??? U.U ma ti pareee! Cmq grasssssie as usual, e poi le tre patate, come ho scritto sopra, alla fine è stato risolto. Un altro colpo andato a segno delle angelz. We rulez ahahahah

@kiki91: grazie grazieeeeee *-* vedere tutto il giuramento quotato fa un bell’effetto devo dire *me si inchina* alla prossima

@Castalia: grazieeeeee!!! Ormai sono diventata monotona ma non so proprio più come ringraziarvi per queste fantastici commenti *me commossa*

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