Daisy e la magica sfera

di Princess Twilight
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La chiacchierata mattutina ***
Capitolo 2: *** Una soluzione rischiosa ***
Capitolo 3: *** Quella sera.. ***



Capitolo 1
*** La chiacchierata mattutina ***


Daisy era calma e tranquilla nel suo Vampi -letto.  Guardò la sveglia: era quasi l’alba. Non doveva comunque preoccuparsi di  doversi alzare perché  era domenica. Certo, non aveva bisogno di dormire, più che altro di riposare ma oramai era piena di energia. Scese dal  Vampi-letto e si affacciò dalla finestra             -Max- sussurrò –Che  ci fai qui di prima mattina? -  già c’era proprio lui, Max che si era arrampicato dalla finestra. –Daisy, voglio darti questo mazzo di fiori e questa scatola di cioccolatini per dimostrarti quanto ti amo.- Daisy prese cauta il mazzo di fiori e cominciò ad annusarli, ma si seccarono perché era un vampiro      –Accidenti!- disse Max –Il fioraio mi aveva assicurato che erano freschi!-  ma Daisy disse:-Non fa nulla, adoro i fiori secchi. Ma Max, prima di farti salire nella stanza devo sistemare alcune cose.-  Chiuse la finestra e chiuse il Vampi-letto.  Prese la pozione, la crema solare e lo spray per farsi vedere negli specchi umani per sicurezza. Poi riaprì la finestra e Max entrò.  –Ecco, mangia qualche cioccolatino- disse Max –Non mi vanno molto visto che è presto ma, va bene. – Prese con la mano tremante un cioccolatino e lo mangiò. Si sforzò di non vomitare ma Max si accorse che aveva un’espressione strana  -Ti piacciono?- chiese preoccupato
-Ma si, mi piacciono molto, così tanto che, con il tuo permesso, me ne prendo un  altro.- ovviamente mentì e prese un altro cioccolatino contro la sua volontà, ma doveva far piacere a Max. Dopo cominciarono a chiacchierare felicemente –Ogni volta che non ci sei, mi sento come un vuoto dentro, lo sai?-  disse Max
-Devo proprio confessarlo Max, anch’io sento tutto questo perché voglio stare con te in ogni singolo istante della mia vita. – Max sorrise e le diede un bacio. Poi si sentirono dei passi: i genitori di Daisy. –Oh, i miei genitori! Max, devo chiederti di scendere dalla finestra e di nasconderti: i miei genitori stanno arrivando.        -Va bene Daisy, ma dopo che il pericolo sarà passato tornerò da te.- Daisy annuì e Max scese dalla finestra. I suoi genitori giusto in tempo arrivarono e chiesero :-Cos’è stato quel rumore?-  Daisy disse:-…Beh, non so.. staranno facendo rumore i vicini e non parlo solo di..- si bloccò di colpo: avrebbero sicuramente sospettato qualcosa se avesse parlato di Max –Solo di?- chiese Ulisse –Di… di.. rumori quotidiani come lavare le tazze o cucinare ma anche.. degli squilli di cellulare per esempio!- Daisy riuscì a salvarsi per un pelo –Già- disse Ulisse poco convinto –Noi usciamo per un paio d’ore,  fai la brava ok? Sei abbastanza grande e quindi noi ci fidiamo di te- dissero i genitori.  Daisy sorrise: così Max sarebbe stata con lei per più tempo! Loro uscirono dalla stanza e Daisy disse a Max di salire in fretta.  Max salì e ricominciarono a chiacchierare felici e contenti –Se ne sono andati?-  disse Max –Non solo dalla stanza, ma dalla casa! Quindi per un po’ possiamo stare insieme! -  rispose Daisy prendendo un altro cioccolatino dalla scatola piena d’erba (Max  aveva portato i fiori e i cioccolatini con se per non destare sospetti). Daisy disse:-Max, per caso, cioè, se io avessi i capelli rasati sarei  carina ugualmente?-  lo disse per parlare un po’ –Ma certo. Tu saresti carina sia senza braccia che senza gambe. Io ti amerei ugualmente!-  rispose Max  -E..- continuò –Per dimostrarti ancora una volta il mio amore ti invito ad un campeggio! Mio padre, si è fissato con il vivere in una foresta e mamma gli ha concesso solo e soltanto di poter andare un giorno in campeggio. Dopodomani. – Daisy disse:-I miei genitori non acconsentirebbero mai . Quindi se devo proprio venire con te, ci verrò di nascosto.- Max annuì e disse: -Bene, tu puoi dire di andare a dormire da Lucia mentre in realtà vieni con noi. Poi noi di mattina  presto di porteremo da Lucia così non ci saranno problemi.-
-Beh, è un po’ rischioso ma.. ok.- <> pensò Daisy.

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Capitolo 2
*** Una soluzione rischiosa ***


Daisy per andare al campeggio doveva trovare un piano. Il piano era dunque di andare a casa di Lucia e stabilire con lei appunto il vero piano. Si recò lì il giorno dopo e cominciò subito a parlare dei suoi problemi con Max e il campeggio. –Lucia, Lucia, devo subito andare ad un campeggio con Max e la sua famiglia di nascosto, senza che i miei lo sappiano, perché saranno guai quindi consigliami un piano.- disse Daisy velocemente –Daisy,Daisy,Daisy, parla con più lalma per favore- disse Lucia –Lucia- la avvisò Daisy ridendo –vedi che si dice calma, non lalma.- -Calma, lalma, la stessa cosa. Comunque- continuò Lucia - spiegami meglio tutto che ideeremo un piano fantasticosissimo!- Daisy sorrise all’amica –Grazie Lucia- disse –Ci sei sempre quando servi. Allora, ieri all’alba, Max è venuto in camera mia dalla finestra, romanticissimo, mi ha portato dei cioccolatini e dei bellissimi fiori, e mi ha invitato ad un campeggio che si terrà domani, quindi io devo far sì che i miei non lo sappiano perché non mi lascerebbero andare via.- disse Daisy –Ho bisogno che tu mi aiuti perché ho detto ai miei che dormirò da te ma invece sarò al campeggio.- Lucia prese fiato e disse: –Credo proprio che sarà impossibile perché due settimane fa, quando hai dormito da me, loro ti hanno chiamato minimo cinque volte, quindi io cosa devo fare? Dirgli che sei andata ad un cambeggio con Max?- Daisy alzò gli occhi al cielo: Lucia non sarebbe mai riuscita a pronunciare bene le parole –Beh, questo è un bel problema- disse Daisy –Ma- continuò – io credo che se gli dici che per sbaglio ho mangiato cibo umano e sono in bagno a vomitare, tutto si risolverebbe- Lucia disse invece:-Sai, bella soluzione eh? Loro verrebbero subito a prenderti!- Daisy cambiò subito espressione: da preoccupata si fece triste. –Ma allora come faccio? Io e Max non abbiamo mai momenti per stare insieme da soli, quindi al campeggio devo per forza andarci. E quindi credo ci sia un’unica soluzione: scappare di notte volando!- Lucia si permise di contraddirla ancora una volta:-Daisy, ma lo usi il cervello? Vedi che Max ti vedrebbe e..- Daisy la interruppe –Ma certo!- disse –Come ho fatto a non pensarci prima! Chiederò a nonno se puo’ prestarmi quell’oggettino che ti registra la voce e che tu la puoi usare per dire quello che vuoi con la voce degli altri.- Lucia alzò gli occhi al cielo –Perché ti è venuto in mente proprio ora? Il mio cervello stava andando il ev..ebollizione volevo dire.- disse Lucia –Scusa amica, ma ora devo andare- disse Daisy –Devo prepararmi per andarci quindi.. E devo anche chiedere di nascosto a nonno di prestarmelo, sai ha un debito con me. Comunque te lo darò. Ciao amica!!- e se ne andò dalla stanza. Lucia si buttò sul letto annoiata. Intanto Daisy andò a casa sua ed annunciò –Mamma, papà domani come sapete dormirò a casa di Lucia quindi devo prepararmi: devo prendere la pozione e tutte le altre cose quindi vado a preparare tutto.- Daisy riempì la valigia di un pigiama, di un vampiletto portatile e della pozione e altre cose. Poi andò da Dracula che era impegnato in una conversazione… interessante con una donna. –Nonno- disse Daisy quando Dracula finì di parlare –Puoi prestarmi per favore quel registratore che hai comprato una settimana fa? Non dirlo a nessuno però perché devo fare una cosa di nascosto quindi, visto che hai un debito con me..- -Certo- rispose Dracula –Ma tu non dire nulla a tua nonna di quello che stavo facendo prima al telefono, va bene?- Daisy annuì e Dracula gli dette il registratore. Daisy andò a metterlo in valigia. Giunse sera e Daisy si mise a riposare.

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Capitolo 3
*** Quella sera.. ***


Daisy era eccitatissima. Stava per PARTIRE! Erano le 7 e mezzo di sera, e i genitori la stavano accompagnando a casa di Lucia. Era talmente eccitata che fu un po’ sospetta la cosa, infatti Ulisse disse:-Daisy, come mai sei così contenta? Sei più eccitata del solito, c’è forse un motivo.. nascosto?- Daisy esitò un istante e disse:- Ehm, no papà. Io e Lucia ci divertiremo molto perché faremo un bellissimo pigiama party molto bello, con molte, ehm.. funzionalità.- Ulisse si tranquillizzò, anche se ancora non era convinto del tutto. Arrivata a casa di Lucia scese dalla macchina ed entrò. Salutò la madre di Lucia e salì in camera. Lucia in fretta disse:-Max ha chiamato. Arriverà tra pochi minuti quindi preparati.- Daisy si sistemò in fretta i capelli ed attese l’arrivo di Max seduta sul letto di Lucia. Ad un tratto si sentì un clacson dell’automobile e Daisy si affacciò: era Max con i genitori. Daisy mise nelle mani di Lucia quell’aggeggio del nonno. Scese in fretta e arrivata fuori dal portone inciampò, e per fortuna Max la prese in tempo, però sappiate che finirono per baciarsi poiché quando Max la prese, Daisy aveva sbattuto la testa contro quella di Max e le labbra? Contro le sue labbra. Poi Linette disse:-Ragazzi, faremo tardi, su!- allora Max e Daisy si affrettarono a salire in auto. –Tutto bene?- chiese Max a Daisy –Si, ora che ti ho visto- disse Daisy, e subito dopo posò le sue labbra su quelle di Max. Nel frattempo Lucia ne approfittò per chiamare Mirco, e stare un po’ con lui. Ritornando a Daisy e Max, be’, appena arrivati si sedettero sulla terra e cominciarono a baciarsi, ma Alvaro disse:- Scusate ragazzi, ma dobbiamo stabilire alcune piccole regole: niente atteggiamenti troppo amorosi. Voi due non dormirete in tenda insieme è chiaro? Daisy dormirà con Linette e Max con me. E ricordate di non andare molto lontano, perché ci sono molte bestie feroci. MA RICORDATE! Niente baci troppo appassionati né abbracci troppo stretti. Vi lascio da soli-. Appena Alvaro se ne andò, Daisy e Max continuarono a baciarsi, dimenticando quello che Alvaro aveva detto a proposito di questi atteggiamenti. Nel frattempo Lucia aspettava l’arrivo di Mirco. Appena arrivò Lucia gli disse:-Bene bene, siediti qui amore- e attentamente si spostò i capelli dal collo. Mirco sapeva dove andava a parare e quindi disse:-Lucia, non ti morderò!- Intanto Daisy e Max decisero di andare a fare una passeggiata. Lungo il cammino si scambiavano tonnellate di baci e stavano abbracciati. Non potevano andare lontano, ma non temevano il rischio, quindi decisero di andare un po’ lontano. Ma ovviamente, visto che correvano, dopo dieci minuti caddero a terra e si baciarono. Però si accorsero che erano andati un po’ troppo lontano anche perché avevano corso a perdifiato, e non riuscivano a trovare la strada di casa, e quindi gridarono: - Ci siamo persi!!-

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